A Dream - Io ho il mio sogno

di Kyuubi_95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una vita complicata ***
Capitolo 2: *** Distrazione e Adrenalina ***
Capitolo 3: *** Dance, Horse, Night ***
Capitolo 4: *** Incoscienza ***
Capitolo 5: *** La ballerina, l'amazzone, la schiappa ... ***



Capitolo 1
*** Una vita complicata ***


Il suo spoglio appartamento non era mai stato così sporco e male arredato. Le pareti erano umide e puzzavano di muffa, mentre decine di scatoloni erano abbandonati nei più remoti angoli della piccola abitazione. Ino Yamanacha sbuffò, seccata.

Lanciò le chiavi sul mobile, sbagliando mira e lasciando che tintinnassero inanimate a terra per qualche secondo.

Ma che aveva nel cervello? Aveva abbandonato tutto …casa, amici, genitori, solo per trasferirsi a New York. Voleva fare la ballerina.

“Ma che ballerina? Non mi manderebbero nemmeno a fare la sguattera, alla Julliard” .

Ogni provino andato male, era un fallimento, un insulto ai sogni della ventenne. Oramai viveva solo con l’affitto che i suoi poveri genitori le pagavano. Si sentiva infinitamente schifosa.

Forse, davvero non aveva affatto talento. Tutti quei provini, quelle aspettative, quelle stupide audizioni.

Avevano il solo scopo di farla sentire ancora più inutile di quello che era.

 

 

 

***

 

 

Tenten dette una rapida strigliata alla cavalla. La sentiva fremere sotto le sue dita affusolate. Era agitata, come lei.

- Sta buona, Fenech. Calmati.-

Aiutata dallo stalliere, balzò veloce in sella.

Impugnò saldamente le redini, teneva lo sguardo fisso aventi a se. Avevano uno scopo, quelle gare da quattro soldi.

Arrivare al concorso ippico DoDo.

La campanella suonò allegramente.

Un ragazzo uscì con aria mogia dal campo gara, in sella ad un vivace stallone baio.

Lei le rivolse un sorriso, lui non rispose.

Ten sentiva l’adrenalina, ad aveva i crampi allo stomaco. Era sempre così prima di una gara.

- Facciamogli vedere chi siamo. –

Detto questo tallonò appena la baia cavalla ed entrò nel grande campo verde.

 

***

 

Sakura Haruno impugnò saldamente la scopa. Ormai sentiva che le sue mani si erano abituate a fare solo quello, e non avrebbero più saputo svolgere nessun altro compito. Grazie a Dio aveva sempre le solite scarpe col tacco, nere e perfette, perché se avesse dovuto indossare delle scarpette da ginnastica  non avrebbe saputo allacciarle.

Pulì con cura l’ennesima stanza, e per l’ennesima volta si fermò a riflettere quanto diamine fosse inutile e insignificante la sua esistenza.

Lei aveva studiato lingue, si era candidata per diventare giornalista, ed era finita a fare la cameriera.

Come fosse potuto succedere, non lo sapeva nemmeno lei.

Inciampò sul letto disfatto, storcendo la bocca per il dolore alla caviglia.

“Dannati tacchi”.

Vedeva tutte quelle coppie, felici e spensierate, passarle davanti senza nemmeno notarla.

Lei soffriva. Soffriva perché non era nessuno.

 

Continua …

 

 

 

 

 

Salve!! Lo so che come inizio è un po’ cortino, mi impegnerò a farne di più lunghi, in seguito.

Solo poche parole: “Fenech” il nome della cavalla di Tenten è il nome della dolcissima cavalla che mi ha insegnato tutto quello che so su questo magnifico animale, facendomi provare anche il brivido della prima galoppata. Il concorso DoDo era il concorso di salto a ostacoli al quale ho sempre sognato di partecipare da bambina.

Spero in molte recensioni.

Baci.

Kyuubi




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Capitolo 2
*** Distrazione e Adrenalina ***


Ciao!

Prima di incominciare, un breve discorso introduttivo che vi tornerà utile per tutto il racconto e che quindi consiglio di leggere. Purtroppo non m’intendo molto di danza, quindi può darsi che la parte del provino di Ino mi venga sballata e incomprensibile. Però so tutto per esperienza sull’equitazione. Brevemente vi illustro come si svolge un torneo, così che potrete capire bene la performance di Tenten senza che io debba inserire 2000 parentesi di spiegazioni. La categoria in cui si trova Ten si chiama: “YOUNG RIDERS” (18 – 21 anni). Per ogni ostacolo abbattuto si hanno 4 penalità. Una disobbedienza sono 4 penalità, alla seconda c’è l’immediata eliminazione. Chi cade va subito a casa. Se il cavaliere inizia il percorso dopo 45 secondi dal suono della campanella viene eliminato. Se il cavaliere supera il tempo massimo vengono sommate le sue penalità al superamento del tempo. Il percorso si dice “netto” quando il cavallo non abbatte nessun ostacolo e non supera il limite di tempo.

 Spero di esservi stata utile, ora vi lascio al racconto.

Kyuubi

 

 

 

Ino Yamanaka poteva dire di essere ufficialmente in preda al panico. Sarà stato il suo 8000° provino, e ogni volta quella sensazione di panico totale.

“Parti dal presupposto che non ce la farai …” si diceva sempre. Ma se non fosse stato così? Se quella fosse veramente stata la volta buona?

Ino indossò le rigide e complicate scarpette, poi raccolse i suoi lunghi capelli biondi in una severa crocchia.

- Ino Yamanaka?- Chiese una voce decisa. Ino si alzò, e passando davanti alla donna che l’aveva chiamata le venne da sorridere. Tutte si mettevano in tiro per essere perfette: gonne lunghe e precise, faccia idratata e seria, collane preziose e scarpe e anelli troppo stretti, ma gli si leggeva in viso che avrebbero pagato oro per poter aprire un’ allevamento di pecore e sposare un agricoltore per poi trasferirsi e vivere in modo semplice nel Montana.

Passò davanti a tante aspiranti contadine e poi entrò nella stanza fresca. Dette un veloce sguardo ai suoi giudici. Tra loro ce n’era uno davvero carino. Aveva l’aria stanca e sembrava non aver nessuna voglia di stare lì. Consegnò loro il CD e indicò la traccia. Poi si posizionò al centro della stanza ricamata dal parquet.

La musica partì e con lei il corpo di Ino. Si ripeteva nella mente i passi da compiere: “battement tendu à la seconde,assemblé … Oddio che carino quel tizio! No …non mi devo deconcentrare, forza … attitude, grand battement à la seconde …. NO! Sto sbagliano tutto … mamma mia che figura!! Dai, Ino! Non ti distrarre! Su, piedi in quarta … glissades, Jeté passé… piroette …”

SBAM!!

Si ritrovò spiattellata nel  pavimento! “Ma chi è l’idiota che ha inventato il parquet?”

Ecco, era finita anche questa. Si alzò  e uscì mogia dalla stanza, mentre il tizio che era fonte della sua distrazione sbadigliò sonoramente.

 

***

 

“Signore, uccidimi”.

Questo pensava Tenten mentre entrava al passo nel campo gara. L’altro aspirante primo premio scattava velocemente tra gli ostacoli, l’andatura del suo cavallo era veloce, ma regolare. Lo sguardo della ragazza si posò sul tabellone. Questo tizio si chiamava “Neji Hyuga” e il suo cavallo “ Quote” .

“Che razza di nomi …non si capisce chi è il cavallo e chi è il fantino.” Pensò Tenten sorridendo. Dalla tribuna un cane abbaiava e scodinzolava. “Scommetto che è il suo cane, ma non ho il coraggio di sapere come si chiama”.

Tenten tallonò la cavalla.

“Su, Fenech …non t’addormentare”.

Il tizio finì con un percorso netto. Uscendo le rivolse un’occhiata sprezzante dalla sella del suo alto e nobile Hannover.

“Mio Dio, quanto se la tira …”

La campanella squillò. “Bene, Fenech. In 45 secondi dobbiamo riuscire a partire, perciò datti una svegliata.”

Accorciò in fretta le briglie in modo da poter controllare meglio la cavalla, poi la tallonò energicamente. Fenech partì al galoppo

Si avvicinò al primo ostacolo. La cavalla spiccò un balzo… la solita sensazione di vuoto …come se stesse volando, poi l’impatto violento con il terreno. Superato il 1° ostacolo senza problemi.

Così con il 2° e il terzo. Ten tallonò un po’ la cavalla per risvegliarne l’andatura. Entrò nella gabbia ( 3 ostacoli allineati in fila indiana e a poca distanza uno dall’altro) superò tutti e tre gli ostacoli senza sentire gli zoccoli colpire l’ostacolo.

Superò a buona velocità anche tutti gli altri ostacoli. Il suo cuore gioiva mentre si avvicinava all’ultimo. “Il nostro primo netto, Fenech”. Passò vicino alle tribune. Forse troppo vicino, perché il cane di quel ragazzo prese ad abbaiare furiosamente. La cavalla scartò con violenza e prese a impennarsi. Ten perse completamente il controllo delle redini. L’ultima cosa che vide fu il terreno verde che si avvicinava velocemente, e l’ennesima sensazione di sconfitta.

 

***

Anche quella camera era pulita.

“Che lavoraccio …ma come sono disgraziata” pensò Sakura, lasciandosi cadere, finalmente, nel suo letto.

“Mezzora di pausa … sai che ci faccio.”

Si rigirò nel letto. Non aveva senso dormire, tanto tra poco si sarebbe dovuta destare. Ma voleva rilassarsi in po’. La testa le doleva da morire.

Sentì bussare. “Chi divolo è …”

Pensò trascinandosi ad aprire.

Si trovò davanti un ragazzo sorridente, con accesi capelli biondi e occhi profondi e di un azzurro incredibile.

- Ciao! Senti, per sbaglio ho rovesciato la lattina di coca sulla moquette e …-

- Vengo dopo.- tagliò corto Sakura.

- No, non in camera. Qui in corridoio.-

- COSA ?!?!-

Sakura lo spostò con uno spintone  e galoppò a tutta velocità fino al corridoio principale.

Eccola lì. Un’enorme chiazza scura sull’elegante moquette rossa. E, accanto, una lattina ormai vuota di coca cola.

La ragazza prese in mano la lattina e guardò sconfitta la chiazza umidiccia che si espandeva.

- Haruno ?- Si voltò di scatto, trovandosi di fronte Karin. Karin era “la direttrice delle domestiche” ma se ne andava in giro credendo di essere chissà chi.

Comunque era stata lei ad assumerla, e lei poteva licenziarla. Quindi appena la vide con una lattina di coca cola in mano e una macchia sulla moquette si incavolò non poco.

- HARUNO!! COSA DIAVOLO HAI COMBINATO??-

Si mise le mani si capelli rossi

- La padrona mi ammazzerà …guarda cos’hai combinato? Già che c’eri perché non ti sei anche mangiata un Hot-dog?-

- Eh?- Sakura era confusa …aveva frainteso tutto.

- Karin, ti posso spiegare.-

- NO! Fuori di qui. Sakura-

- COME?-

- Ho detto: FUORIIIIIIIIIIII!!!!!!!!-

 

Continua …

 

Ri-ciao a tutti! Sono tornata con il nuovo chappy.Le nostre eroine non se la sono cavata molto bene. Comunque fatemi sapere, ok?

Ringrazio:

 

Mimi 18: Ciao! Spero di non averti deluso!! Baci

Ukon: Grazie, cara!! Spero ti piaccia anche questo

SAKURA UZUMAKI: Grazie per averla messa tra i preferiti. Anch’io adoro andare a cavallo. Io vado a cavallo da un bel po’, prima andavo in importanti maneggi locali, poi ne ho trovato uno più piccolo e tranquillo in periferia. Purtroppo è molto piccolo ed è privato, siamo tra amici e non partecipiamo a concorsi. Io ho la fortuna di vivere ad Arezzo che è definita “La città dei cavalli”. Qua abbiamo un enorme centro equestre famoso a livello europeo (Arezzo equestrian center) e ci vengono organizzate le più spettacolari e importanti competizioni internazionali. Il Do Do è uno dei tanti concorsi di salto ostacoli ma era quello che mi piaceva di più (e forse anche adesso).

 

Ciao e al prossimo aggiornamento. Mi raccomando: recensite.

Baci.

Kyuubi_95

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Capitolo 3
*** Dance, Horse, Night ***


“No …no …NO! Com’è potuto succedere?”.

Ino era richiusa nello spogliatoio femminile. Le lacrime scendevano copiose sulle sue sottili guance pallide, i suoi occhi azzurri erano velati da un’infinita tristezza.

Ma perché se la prendeva tanto, poi? Che cos’era, solo uno stupido provino, no? Il suo stupido sogno le stava compromettendo la felicità.

“è destino che non si realizzi. Pazienza. Mi sa che è ora di smettere e di trovare un impiego serio”.

Però, abbandonare la danza … era la prima volta che ci pensava realmente, e le doleva il cuore.

Tutto il suo passato era legato alla danza: la prima volta che aveva indossato un tutù, le difficoltà dell’apprendere ad allacciare le scarpette, tutti i vecchi cd di musica accuratamente selezionati. Erano solo un triste e lontano ricordo. Evidentemente non era portata a fare la ballerina.

Si alzò lentamente, radunò le sue cose e se  ne andò. Le pareti del corridoio erano tappezzate di diplomi, quadri di perfette ballerine che sembravano cigni, e ragazze ridenti. Le venne nuovamente da piangere.

- Va tutto bene?-

Ino si costrinse ad alzare lo sguardo. Era il ragazzo che aveva assistito al suo provino. Alto e magro, con occhi scuri e seri, e lunghi capelli castani costretti in una coda alta.

- Certo.-

- Sbaglio, o tu sei quella che è caduta facendo una piroetta?-

Ino sentì il sangue gelargli nelle vene. Ma si limitò ad annuire sconsolata.

-io sono Shikamaru Nara …tu chi sei?-

La bionda sollevò appena lo sguardo tinto di rosso. – Ino Yamanaka.-

Shikamaru la squadrò per alcuni secondi.

- Bè, Ino Yamanaka, le scelte ragionate sono difficili, ma non è detto che siano sempre corrette.-

Ino gli lanciò un ultima, rapida occhiata e uscì fuori, verso un altro, improbabile futuro.

 

***

Il forte odore tipico degli ospedali fece destare Tenten. Era stesa in un letto, ma, a parte un senso di amaro in bocca, non sentiva assolutamente niente.

- Oh, buongiorno signorina!- La salutò educatamente un’infermiera.

- Come si sente?-

Tenten rimase zitta per alcuni secondi. – Vuota …-

- Allora le parlo di cosa è successo …- si offrì la donna, poi prese una sedia e strinse la mano alla ragazza.

- Ha avuto un violento trauma cerebrale, quattro costole e una gamba sono rotte. Comunque il chirurgo è riuscito a bloccare l’emorragia. Entro pochi  mesi sarà tutto come prima… ma sarebbe saggio se smettesse di cavalcare: sa volta le è andata bene, ma se una cosa simile si ripete può diventare una cosa seria.-

Tenten non aveva neanche la forza di piangere.

- C’è una visita per lei … è il ragazzo che l’ha soccorsa dopo che è caduta.-

Tenten alzò la testa di scatto, ignorando il dolore al collo.

- TU …-

Entrò esattamente quel Neji Hyuga. Lui … lui era la causa di tutto questo, lui  e il suo cane.

- Volevi  schiacciare le erbacce o solo controllare se i giudici ti stessero guardando?-

Una forte rabbia invase il corpo della mora:

- Fai poco lo spiritoso! È tutta colpa tua! A causa tua mi trovo qui, adesso, e a causa tua ho il cervello spappolato e le ossa spezzate!-

Anche Neji si scaldò:

- Se sei qui è perché ti sei avvicinata troppo …-

- SE SONO QUI’ E’ COLPA TUA E DEL TUO DANNATO CANE!! –

- Il mio cane stava sulla tribuna, non è entrato in campo, se sei qui è perché non sai guidare un cavallo!-

Le lacrime scendevano copiose nel volto di Tenten.

- GIUSTO! Dimenticavo che sei tu quello perfetto! Chi lo tocca, il signor Neji Hyuga, dalla sella del suo Hannover! Scusa se noi comuni mortali non siamo perfetti!!-

Neji era letteralmente senza parole. Quella ragazzina, come osava …

- Guarda che il sottoscritto ti ha soccorso quando …-

- NO! VATTENE, LEVATI DI MEZZO, NON TI VOLGIO VEDERE MAI PIU’!!!!!!!! TI ODIO, TI ODIOOOO!-

Sentì solo il grido di un’infermiera, poi il buio, accompagnato dal forte suono che segnala l’arresa di un cuore …

 

***

- APRI, IMBECILLE!!!!-

Una ragazza dai capelli rosa bussava forte alla porta di una stanza.

Le aprì lo stesso ragazzo di prima, con la medesima aria da ebete.

- Pulisci dopo …-

- Ma v°°°°°°°°o!!-

La rosa entrò e lo sbatté contro il muro.

-LO SAI COSA HAI FATTO? Per colpa tua non ho più il mio lavoro! Sei contento? E fare ‘sta faccia a scemo che mi fai montare i nervi!!-

Il biondo continuò a fissare la ragazza che strepitava.

- Però io non ho fatto niente …-

Gli arrivò un sonoro ceffone.

- Tu mi hai fatto licenziare …-

A questo punto la rabbia lasciò il posto alla rassegnazione.

- e adesso cosa faccio … cosa posso fare …-

-  Come ti chiami?- Chiese ingenuamente il biondino.

- Sakura Haruno …c’entro qualcosa, adesso?-

- Io sono Naruto Uzumaki e … insomma io ho un locale notturno, se vuoi …-

- COSA?- Sakura era letteralmente perplessa. E anche furiosa.

- Mi hai preso per una sgualdrina?-

Naruto sfoderò un sorriso.

- Se sai ballare ti metto a fare la sgualdrina… altrimenti ti mando solo a servire ai tavoli. Certo, l’uniforme non è da suora come quella che indossavi qui, però … potresti valutare l’offerta.-

Sakura rifletté: “Ormai non ho lavoro … finirò per chiedere l’elemosina in mezzo alla strada a sbavare guardando dalla finestra il cenone di Natale altrui … però voglio fare la cameriera in un locale di lap dance? “

I suoi occhi verdi si illuminarono. A sguardo alto parlò con voce ferma e decisa:

- Accetto …quand’è che comincio?-

Naruto sorrise di nuovo.

- Oh, sta sera stessa, se ti va.-

 

 

Continua …

 

Ecco tornata la vostra Kyuubi!! Spero che il chappy vi piaccia.

Mimi18: Bè, sì. In effetti le coppie sono queste (ma non mancheranno imprevisti ) ti ringrazio molto. Baci

Princess of Sharingan: Ciao cara!! Che ne pensi di questo chappy? Fammi sapere, ok??

Nejisfan 94: Sì, Neji è perfetto. Io sono la prima a dirlo (çççç) Grazie di averla messa tra i preferiti. Baci.

 

Ciao e al prossimo chappy.

KyUuBi

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Capitolo 4
*** Incoscienza ***


Ino Yamanaka se ne stava spaparanzata sul divano. Fingeva di guardare la TV, ma in realtà era immersa in pensieri che avrebbe preferito dimenticare.

Di tanto in tanto tuffava la mano nel sacchetto dei pop corn e se li sbafava voracemente.

“Al diavolo la dieta  …al diavolo la danza” questi erano i suoi pensieri.

Troppo tempo aveva passato a controllare il suo peso nella bilancia, e troppe volte aveva osservato al supermercato  quella serie di golosità, a lei costantemente vietate.

Avrebbe dovuto trovarsi un impiego, non voleva finire a fare la prostituta in mezzo alla strada, anche se per campare ormai sembrava la sua unica speranza.

Era rischioso, sporco, schifoso. Ma doveva sopravvivere almeno fino al fine settimana.

Il suo stomaco si contrasse. Non poteva tornare dai suoi genitori, né dai suoi amici.

Aveva abbandonato tutti e i loro consigli per dedicarsi alla sua passione, che poi l’aveva portata in mezzo alla via.

Inevitabilmente si mise a piangere. Ce l’aveva con tutto e con tutti.

Singhiozzando si diresse verso l’armadio e l’aprì con un calcio, mettendosi alla ricerca di qualcosa per il suo nuovo impiego.

Non aveva più un soldo … era passata da ballerina classica, fiera ed elegante, ad una semplice e sudicia prostituta.

Tirò fuori una lunga gonna nera, che poi recise con un colpo secco di forbici, ottenendo una mini gonna. Forse troppo mini.

Poi indossò un top rosa scintillante. Le stava stretto, forse troppo. Per quel genere di mestiere, meglio così.

Si inondò di trucco, decorandosi le labbra con un rossetto di un rosso particolarmente acceso.

Si scompigliò i capelli biondi, lasciandoli sciolti e morbidi sulle spalle. Infine indossò un paio di stivaletti neri, si spruzzò del profumo e uscì sbattendo la porta.

 

***

Tenten pensava di essere una ragazza ragionevole, con un discreto autocontrollo e un  ottimo senso dell’umorismo.

Eppure al ritorno dall’ospedale si chiuse in camera sua cominciando a piangere.

La stanza era grande e luminosa. C’erano dappertutto foto e poster di cavalli, su uno scaffale coppe e coccarde che aveva conquistato e, sparse qua e la, alcune foto di lei da piccola in sella a un pony o con Fenech.

Già …la faccenda dell’equitazione. Sarebbe saggio smettere MA avrebbe potuto continuare … perché no?

“smettila, Ten. Continuare è da incoscienti.”. si rimproverò. Ma poi si disse che infondo lei non era mai stata una persona particolarmente cosciente.

Le tornò in mente quel ragazzo. Accidenti a lui e a quel suo dannatissimo cane.

Che poi chi si credeva di essere?

“è un montato di testa, e basta”. Non le aveva neppure chiesto scusa.

“ Se lo prendo, lo disintegro”. Pensò la giovane.

Nella sua testa c’era un solo dilemma: Continuare … o no?

 

FLASHBACK

 

- Ha avuto un violento trauma cerebrale, quattro costole e una gamba sono rotte. Comunque il chirurgo è riuscito a bloccare l’emorragia. Entro pochi  mesi sarà tutto come prima… ma sarebbe saggio se smettesse di cavalcare …-

 

FINE FLASHBACK

 

Tenten sorrise.

Non era mai stata una persona saggia.

 

***

Sakura si portò le mani alle orecchie, cercando di soffocare il forte rumore della musica.

Le ballerine volteggiano semi nude sui loro pali. I clienti, quasi tutti uomini, le osservavano sbavando e infilando denaro nei tanga delle ragazza.

Sakura indossava un paio di pantaloncini neri molto aderenti che le arrivavano a metà coscia, sul retro avevano una finta coda di coniglio che qualche imbecille le strizzava di tanto in tanto.

Aveva una maglietta azzurra che le lasciava scoperto lo stomaco e faceva intravedere il seno.

Inutile dire che in testa aveva un paio di orecchie da coniglietta.

Teneva saldamente un vassoio che avrebbe volentieri rovesciato in testa a Naruto Uzumaki. Tutta colpa sua …

Sakura si affrettava a prendere le ordinazioni soffocando i conati di vomito che le procurava l’alito dei clienti, che sapeva di alcol. Poi correva in cucina e tornava con le portate.

Più o  meno il suo lavoro non era cambiato. Tra gli ometti pelati che parlavano di politica che la rosa serviva all’hotel e gli attuali alcolizzati Sakura non avrebbe proprio saputo chi scegliere.

La musica le spappolava i timpani e le luci accecanti la infastidivano a tal punto che la ragazza si chiese se fosse possibile portare un paio di occhiali da sole.

La fermò un’altra cameriera: - ehi, bella! Guarda che non siamo in monastero, puoi anche scioglierti.-

“se sciogliermi significa strusciarmi ai clienti come fai tu, preferisco sembrare una suora”.

Ovviamente lo pensò soltanto.

- Certo … ci proverò.-

L’altra le diede un buffetto sulla guancia e se ne andò.

 

CONTINUA …

 

Eh, lo so, le sto massacrando queste povere ragazze. Ok, recensiteeeeee!

 

Itachina: è impossibile non amarli, te lo dico io!! Vabbè, te lo dico io perché anch’io sono malata per i cavalli ma c’è gente che addirittura li mangia. (cannibali!) KISS

Ukon: Ma ciao!!!!!!!! Neji non è un pallone gonfiato, Sasuke invece sì e non gli avanza neanche niente! Per Sakura hai ragione … hihihihi! Auguri ai TH. KISS

Dado e Kikka: Spero che la mia spiegazione sia decente. Comunque grazie 1000. KISS

 

CiAo E aLlA pRoSsImA

 

Kyuubi

 

 

 

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Capitolo 5
*** La ballerina, l'amazzone, la schiappa ... ***


La ballerina, l'amazzone, la schiappa ...

Ino era sempre la più abile, in quella stanza cosparsa di specchi. Ricordava perfettamente la voce remota della maestra, e le sue compagne, sedute in disparte.

Ricordava come la musica le perforasse i timpani, docile ma invisibile. La sua corsa leggera, braccia in seconda, piedi in quinta. E il tutto spariva. I passi? E chi se li ricordava? Lei danzava,e quando danzi i passi te li detta il cuore, la musica, il ritmo che ti scorre nelle vene.

Ricordava il perfetto Arabesque, i pliet misurati. Il suo corpo diventava meccanico, come se il cervello non lo controllasse più. quando moriva la musica, moriva il ritmo e la sua danza si spegneva, i piedi in posizione di partenza, le braccia sollevate e perfettamente coordinate al resto del corpo, e un sorriso un po’ troppo orgoglioso che, magari, avrebbe fatto meglio ad evitare.

Tutti, estasiati, battevano la mani. L’insegnante e le compagne la lodavano con parole adoranti e pacche sulla schiena. Sembrava fosse nata per quello. Per lei danzare era una magia particolare, sollevarsi sulle punte, stendere le braccia, rilassare il corpo.

La sua vita era questo. Lei era la bella Ino, quella dotata, quella che vinceva sempre. Lei partiva dal presupposto di vincere.

Forse la colpa non era tutta sua. Se magari gli altri l’avessero trattata come una comune mortale, forse avrebbe imparato a perdere.

Invece, gia dopo la quarta lezione, aveva guardato in faccia sua madre, e, con un sorriso a trentadue denti, aveva esclamato quelle parole che le avrebbero rovinato la vita:

- Voglio fare la ballerina.-

 

***

Tenten aveva sempre sognato di avere un cavallo.

Il suo primo impatto non fu proprio positivo, quando da piccola, al circo, correva e sghignazzava con i suoi amici, e si era  ritrovata davanti un’enorme stallone, candido, di pura razza spagnola.

L’aveva squadrata quasi con compassione, e lei poteva intravedere il suo sguardo profondo al di sotto della criniera lucida e arricciata. Si era scostata all’indietro, facendo sbuffare il cavallo, che la guardò scuotendo la criniera, infastidito, e pestando rabbiosamente lo zoccolo a terra.

Il primo cavallo ha odiato Tenten. E la cosa era reciproca. Cosa  ci trovavano a spassarsela sopra a quei bestioni? E se s’imbizzarrisse? E se scartasse? È uno sport da incoscienti!

Poi a suo fratello fu regalata una cavalla. Fenech. E il ragazzo amava galoppare assieme a lei per i campi, poi iniziò ad allenarsi per le gare. Si classificò tra i primi posti in piccole gare di periferia, si classificò primo al Toscana Tour. Spasimava per il concorso a cui teneva di più, il Dodo. Ma non poté mai parteciparvi.

Un incidente in moto gli fu fatale. Andò fuori strada in una calda notte di giugno. Tenten rimase molto scossa. Ogni volta che si avvicinava alla cavalla, sola nella stalla e messa in vendita dai suoi genitori, vendeva lo sguardo di suo fratello in lei.

Sembrava volesse dirle qualcosa. Quel qualcosa si realizzò una volta che Tenten le fu saltata in sella.

Era come essere rinati.

Come essere liberi …

 

***

 

Sakura era la studentessa modello. Colei che risolveva un’equazione in trenta secondi, quella che aveva un vocabolario di tutte le lingue stampato in mente, quella che correggeva i professori. Non aveva perciò molti amici. Lei era allo stesso tempo la “secchiona”, la “cocca del prof” e altri appellativi crudeli che le sputavano addosso i suoi compagni.

Lei non ci vedeva nulla di male, ad amare lo studio. Per questo, nella sua pagella ornata di 10, spiccava come un calcio nello stomaco il 5 a Educazione Fisica.

Quando facevano l’arrampicata su per la corda, le fragili mani della rosa, abituate a impugnare solo libri, non sostenevano il peso del corpo, e lei rovinava a terra. Quando correva sembrava una gallina che tenta di scappare in tutti i modi dalle grinfie del macellaio. Nel lancio del peso, quando non si dava il peso in testa o su un piede, faceva sì e no un metro e trenta (quando andava d’incanto). Era un’autentica schiappa.

Ma non ci dava poi tutto questo peso. Se avessero fatto una gara di velocità, o di forza della mente, lei sarebbe spiccata. La sua alleatissima mente le confermava il soprannome di “fronte spaziosa”, di alcune compagne crudeli.

A volte passava davanti alla fotografia di un salto compiuto in modo eccellente da un fantino e dal suo cavallo, oppure una ballerina, col suo tutù che la faceva vagamente assomigliare a un cigno, ma entrambi impeccabili e perfetti.

Lei si avvicinava, e in quelle foto sognava, e su quegli argomenti scriveva. Sulle sue due passioni. Ma non aveva mai veramente desiderato che fossero gli altri a scrivere di lei …

 

 

 

 

 

 

Signori e signore, grande notizia! A causa di classico cattivo tempo invernale, la sottoscritta si è dovuta trovare uno sport alternativo all’equitazione (che ricomincerà dalla prossima primavera.). Ho optato, appositamente per voi, per danza classica! No … a dire il vero non l’ho fatto appositamente per voi, ma vabbè … risultato? Ci capisco qualcosa anche di danza, e potrò portare avanti questa ff in modo decente!

 

 

Itachina: Se hai iniziato da poco, è normale il dolore alle giunture! Lo so, è terribile, ma poi, se continuerai ad andarci con costanza e farai un po’ di esercizi ginnici, vedrai che passerà! Grazie mille!

Princess of Sharingan: è sasuke il montato!! E anche parecchio. Grazie comunque.

Dado e Kikka: Grazie!

Mimi 18: … non lo so se poi le farò incontrare … alla fine, forse sì. Sakura poi, ne avrebbe bisogno. Grazie molte per la recensione.

 

 

Recensite, e al prossimo chappy!

Baci.

Kyuubi

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