Here, without you

di Klainbow
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #1 ***
Capitolo 2: *** #2 ***
Capitolo 3: *** #3 ***
Capitolo 4: *** #4 ***
Capitolo 5: *** #5 ***
Capitolo 6: *** #6 ***
Capitolo 7: *** #7 ***
Capitolo 8: *** #8 ***



Capitolo 1
*** #1 ***


#1

Caro Scott,
È passata soltanto una settimana da quell'ultimo saluto, un ''arrivederci'' sussurrato all'orecchio con voce tremante, nel mezzo di un abbraccio disastrosamente impacciato e reale, ed un bacio dal retrogusto amaro, quasi doloroso. Perché baciare te lo è sempre, in un certo senso. Avere le tue labbra sulle mie aveva l'effetto di calmarmi, quindi mi facevi sentire dolorosamente tranquillo per i miei standard.
E poi, il mio cuore. La voracità con la quale batteva contro la cassa toracica mi spaventava, e ciò che mi terrorizza mi fa sentire dolore, ormai. Tu lo sai, meglio di chiunque altro. Tu mi capisci, non importa quanto ciò che dico possa sembrare assurdo.
Ma stavolta è stato diverso. Stavolta, la tua pelle era salata a contatto con la mia, e le nostre lacrime si mescolavano, confondendosi tra loro come un mare in tempesta.
Ora la tempesta sono io. Ancora. Sto aspettando il mio sole, Scott, e il calore che mi invade dopo un tuo sorriso. Sto aspettando te.
Sette giorni, e già non riesco a sopportare la tua assenza. Ti rendi conto del vuoto che mi hai lasciato dentro? È così profondo che non mi resta più fiato.
Ti prego, cerca di capire. Non incolparmi di nuovo, e non arrabbiarti se ho avuto paura di restare.
So che mi avevi chiesto di non farmi sentire per non peggiorare le cose, ma la verità è che avevo bisogno di te.
Non odiarmi, perché lo faccio già io e credimi, è abbastanza per entrambi.
Non odiarmi, perché io invece ti amo.

 
A presto, spero.
Tuo,
Isaac.





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Beh, che dire? Sono emozionata.
Se l'idea vi piace sono disposta a postarne uno al giorno. Fatemi sapere cosa ne pensate! :)

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Capitolo 2
*** #2 ***


 
#2


Ricordi quando mi cantasti a bassissima voce quella ninna nanna, la sera in cui mi presentai davanti alla porta socchiusa di camera tua? Sorrisi, prima di bussare, perché mi avevi promesso che non l'avresti mai chiusa, che sarei sempre riuscito ad entrare, in ogni momento, ed eri stato sincero.
Ancora spero di poter scorgere lo sprazzo della tua figura accoccolata sotto le coperte, attraverso quella piccola striscia di luce fioca proveniente dall'interno.
Gracchiasti un ''avanti!'' , e quando mi ritrovai sotto l'arco di legno, tu eri già scattato a sedere sul letto, intento a sgranchirti e stirarti i muscoli per prepararti alla notte d'insonnia che ti attendeva.
Picchiettasti il palmo della mano sulla parte libera del materasso al tuo fianco, e con uno sbadiglio ti spostasti e mi facesti spazio.
Mi distesi accanto a te, allora, e tu ti voltasti in modo che potessi guardarmi in faccia.
''Non riuscivo a dormire'', dissi.
Tu annuisti, e poco dopo, nel silenzio che aleggiava su di noi, cominciasti a mormorare una strana melodia. La tua mano, il cui braccio era intrappolato sotto al capo a mo' di cuscino, affondò tra i miei capelli come se avesse finalmente trovato la sua giusta collocazione, mentre l'altro braccio mi cinse il fianco possessivamente, spingendomi verso il tuo corpo.
Ricordo di non aver avuto parole per descrivere quella sensazione, né i tuoi occhi così dannatamente vicini e meravigliosi.
Poi, accompagnata da un sorriso, la canzoncina andò incontro alle sue prime parole. Le inventasti al momento, e mi dispiace dirtelo, ma faceva pena.
Cominciasti con ''dormi, dormi, bel lupetto, perché il tuo..'' dopodiché seguì una pausa, durante la quale cercasti di trovare la rima adatta. ''..amichetto è qui per te''.
Io scoppiai a ridere, perché eri davvero imbarazzante. Tra noi non era ancora successo nulla, eppure era già tutto lì, sentimenti ed altri casini simili che ti travolgono quando sei innamorato.
Riuscii ad addormentarmi, alla fine, con la tua voce che non smise di cullarmi un attimo, fino al mattino seguente.
Ti sei preso cura di me, Scott, anche se inconsapevolmente.
Adesso, con gli occhi cerchiati di nero ed un caffé all'ora ad ustionarmi la gola per tenermi sveglio, vorrei che tu fossi qui, a proteggermi e restituirmi il sonno.
Ma sappiamo entrambi che purtroppo il sonno non è l'unica cosa che mi hai portato via, non è così?
Domi bene, Scott.
E se per caso dovessi sognarmi, sappi che non sarà soltanto frutto della tua immaginazione, né del subconscio che mi rivuole con te.
Sarò io, che finalmente ti ricambio il favore.
É questo che gli amici fanno, no?
E tu sei il mio migliore amico.


 
Buonanotte,
       Isaac. 




 


 
---
 
Buon pomeriggio! Eccomi qui, puntuale, al nostro secondo appuntamento! :D
Ci tengo a precisare che, come anche voi avrete notato, questi capitoli non saranno sempre e solo drabble. Non sempre riesco a contenermi, e non ho ancora capito se è un bene.
Comunque, spero non vi dispiaccia, e che vi sia piaciuto.
Volevo ringraziarvi per le meravigliose recensioni. Mi riempite il cuore d'amore. Grazie mille.

Ci si sente domani! :)

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Capitolo 3
*** #3 ***


#3


Caro Scott,
Oggi sono tornato a scuola di mia spontanea volontà. Ci mancavo da un paio di settimane.
Non ti avevo detto nulla per non farti preoccupare. So bene quanto l'idea di sapermi da solo ti spaventi, così ne ho fatto volentieri a meno. Voglio che tu stia tranquillo.
Ho quasi roteato gli occhi, immaginandoti mentre mi riproveri per il mio perenne bisogno di isolarmi dal mondo esterno, ma ci sono momenti in cui stare tra le persone mi uccide. Fa fisicamente male, lo sai? Intendo.. quando l'ennesima consapevolezza di non essere come te mi piomba addosso con una violenza tale che io non possa evitarlo.
Non riesco a far parte della folla, a mescolarmi, perché so che non sarò mai quello che cercano. Sono inadeguato, le loro occhiate non fanno altro che urlarmelo.
Se solo potessi capire il modo in cui mi sento, come se venissi trasportato via dalla corrente - ed avvertissi un'energia così potente da non essere in grado di catturare, in un angolo remoto, dentro di me, il più inconsistente frammento di forza per aggrapparmi a qualcosa e non mollare la presa. Avrei voluto somigliarti almeno un po'. Tu sai sempre cosa fare, invece il massimo che io potrò mai ottenere è che le mie dita arrivino a stringersi intorno ad un appiglio. Un istante, giusto il tempo di poterne pregustare la compattezza, e poi questo svanisce sotto al mio tocco, proprio come hai fatto tu.
Il fatto è che non voglio più nemmeno provarci. Guardo questa gente vivere, andare avanti senza voltarsi indietro una sola volta, senza tendermi una mano. Li sento quasi ridere di me, dell'amarezza che mi gela l'anima. Sono soltanto l'ultimo degli spettatori della loro esistenza perfetta, idilliaca; un'esistenza che continua ad umiliarmi, anche quando l'universo dovrebbe semplicemente cessare di sommergerci di cattiveria, ponendoci spalle al muro.
Perciò vedi - almeno ho un motivo valido per essermi quasi fatto bocciare. Necessitavo di tempo.
Tempo per metabolizzare. Tempo per capire. Tempo per sperimentare nuovamente cosa si provi a non avere nessuno che ti ama. Avevo dimenticato che sensazione orribile ti colpisca.
Non mi sono reso conto, però, che me ne servisse altro.
Per realizzare.
Perché una volta varcata quella dannata soglia, una volta essermi trascinato per i corridoi sotto lo sguardo attento ed inquisitore di ogni singolo studente che vi poltriva, io, Isaac Lahey, mi sono ritrovato a spostare lo sguardo su ciascuno di loro, alla ricerca dell'unica persona capace di frenare l'istinto di sopravvivenza, quello animale, impossibile da attenuare, che stava cominciando ad annebbiarmi la vista.
É diventato tutto troppo confuso, e poi stavo scappando verso il parcheggio. La mia pelle ha incominciato a bruciare e pizzicare interamente.
Mi sono trasformato, pensando di potermi sentire meglio. Ma non c'era nessuno a correre con me, e dio, non ho mai provato tanta solitudine.

Avrei dovuto pensarci prima.
Non ero pronto. Non lo sono. Non lo sarò.

 
 

 
---
Buon pomeriggio! Eccoci qui. Ancora non c'è bisogno di dire molto, quindi mi limiterò a fare un salutino!
Volevo ringraziarvi nuovamente per tutte le bellissime recensioni. Non le merito, siete fantastici. Non so davvero cosa farei senza di voi.
A domani! :)

 

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Capitolo 4
*** #4 ***


 
A Mari ed Ele, che stanno per incontrare questo cucciolo di lupo qui. 


#4
 
Stamattina un raggio di sole si è infiltrato tra le tende della mia camera, adagiandosi proprio sulle mie palpebre chiuse. Nonostante il fastidio mi sono svegliato con un insolito sorriso dipinto sulle labbra, da cui è sfuggito un piccolo mugugno, ancora intorpidito dal sonno.
Ho immerso il naso nel cuscino ed ho inspirato a fondo, inalando un profumo che per qualche strano, assurdo e terribile motivo non riuscivo a percepire. 
Non ci ho dato peso, comunque. Ho pensato che fossi sceso di sotto per farmi una sorpresa. Ti è sempre piaciuta l'idea di preparare la colazione prima che potessi aiutarti, e per quanto provassi a farti desistere non riuscivo ad impedirti di coccolarmi in ogni modo possibile. 
Mi stavo già preparando ad arrivare alle tue spalle, per poi circondarti i fianchi con le braccia e tenerti stretto a me. 
Ti avrei lasciato un bacio caldo ed umido sul collo, proprio sotto all'orecchio, premendo su quel punto sensibile che ti fa inarcare senza pudore contro il mio petto. Sarei impazzito nell'avvertire la felicità irradiare nel tuo corpo fino ad invadere il mio, come a volersi ricongiungere alla sua dolce metà dopo averlo agognato per un periodo crudelmente immenso.
Il mio cuore avrebbe battuto contro la tua schiena, e mentre tu avresti risposto al sorriso sciogliendoti tra le mie mani per il contatto bollente, i toast sarebbero stati dimenticati sul fuoco, come il resto della casa, della città, dell'umanità.
''Buongiorno,'' ti avrei sussurrato, mordendoti il lobo fino a strapparti un ringhio basso e grottesco.
Tu ti saresti voltato, l'espressione ingenuamente rasserenata che mi inchioda al pavimento e mi tiene intrappolato ogni volta. 
E poi, nel bel mezzo di un intreccio di lingue, gemiti ed alito mattutino, la puzza di bruciato dietro di noi ci avrebbe fatto scoppiare a ridere sulle labbra dell'altro. 
Avremmo preparato i pancakes da capo, stavolta insieme, e ci saremmo ritrovati ad imboccarci a vicenda, tirandoci il cibo come due emeriti cretini.
 
Invece la mia mano ti ha cercato senza sosta e invano, e nemmeno il tuo calore riscaldava il posto vuoto al mio fianco. Nessun solco sul materasso o lenzuola stropicciate; nessuna coperta arrotolata sbrigativamente ai piedi del letto. 
Con mio grande stupore, io ero vestito. Completamente. Sul pavimento non vi era traccia di pezzi di vestiti sparsi ovunque, camice strappate e boxer lanciati in aria. La stanza era immersa nella calma assoluta, ma ero ben lontano dall'essere okay. 
La beatitudine è svanita non appena le mie iridi appannate non ti hanno visto, e dalla cucina non mi è arrivato alcun trafficare di pentole e canticchiare in sottofondo. 
 
Sono andato a scuola soltanto per non restare lì un minuto di più. Non ho retto. 
Darei di tutto per rivivere una mattinata con il mio Alfa preferito. 
 

 
 
---
Salve! :D
Non volevo esagerare con l'angst, stavolta. Ma credo di non esserci riuscita. 
Tra qualche capitolo cercherò di migliorare, ma soprattutto, fidatevi, perché presto le cose si smuoveranno un pochino! 
Grazie per la vostra presenza. Vi voglio bene.
A domani! :) 

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Capitolo 5
*** #5 ***


#5

Quando cala la notte è il momento più brutto della giornata. Il mondo si accende di luci artificiali, dipingendo una realtà triste e veritiera che vorrei non aver mai conosciuto, e sembra riflettere la falsità che lo ricopre. 
So di averti detto di preferire la notte, al giorno, tempo fa, ma essere tra le tue braccia aiutava a rilasciare certe dichiarazioni senza rifletterci su. 
Avrei dovuto riformulare la frase diversamente, e rivelarti che ciò che amavo era quell'unione di membra che soltanto sotto il pallore della luna ci era permessa. Ciò che amavo era il tuo profumo amalgamato al mio, e il modo in cui il tuo sorriso brillasse nell'oscurità, illuminandomi la vita.
Adesso è come se le forze mi abbandonassero del tutto, e ho sempre questa strana nostalgia ad attanagliarmi lo stomaco a cui non riesco a dare nome.
Pare abbia intenzione di corrodermi dall'interno, piano e con lentezza esasperante, contaminando ogni centimetro del mio corpo senza lasciarmi scampo.
Una sera di tanti anni fa, mia madre mi stava rimboccando le coperte con amorevole dolcezza, quando guardai fuori dalla finestra della mia camera e permisi alla mia bocca di aprirsi senza che me ne rendessi conto, e poi fu troppo tardi per tirarmi indietro e le parole precipitarono nell'aria una dietro l'altra. Le chiesi cosa stesse succedendo, così, senza fornire altre spiegazioni. Una frase apparentemente sconclusionata. Lei mi guardò confusa, ma non disse nulla, aspettando che fossi io a parlare. 
Al che, ricordo di averle domandato per quale motivo mi sentissi così triste. 
Mia madre rispose che le persone fragili hanno paura della notte, perché il buio riporta alla mente i peggiori ricordi, e ti ferisce nel profondo, dove nessuno può arrivare, approfittando delle tue debolezze. 
Adesso sono seduto sul tetto del mio nuovo bilocale, e non riesco a trovare il senso di questa serata. Osservando il cielo scuro, capisco che la paura sta tornando a farmi visita, come una vecchia amica. La avverto, insieme a qualcos'altro. 
Qualcosa che paragono alla voglia di urlare, urlare fino a squarciare la crosta terrestre e raggiungere le stelle, e all'impossibilità di farlo. Perché non mi è rimasto un filo di voce da consumare, e fa schifo. 
Ma il buio non è l'unica cosa che è riuscita a penetrare al centro esatto di me, insinuandosi nel mio cuore e nella mia mente.
E non poteva essere altrimenti. 
Tu sei arrivato, ed hai spazzato via ogni sensazione negativa. Sei stato il mio alfa prima di diventarlo veramente, ed io il tuo braccio destro, pronto a morire per te non appena me lo avessi chiesto. 
Ma ora dimmi, Scott. Chi manderà via la voglia di lasciarmi andare, nel modo in cui non sono mai riuscito a trovare il coraggio di fare? Chi mi aggiusterà come hai fatto tu? Chi raccoglierà i cocci del mio cuore, e chi li rimetterà insieme? Te lo dico io, perché tu cercheresti di trovare un lieto fine nel mio triste destino: nessuno.  
Non si può cancellare il futuro, ma almeno adesso so. So cosa sta succedendo.
Ho perso mia madre, e poi te. Ho perso tutto ciò che amavo. 
Credo che qualcuno, lassù, stia cercando di punirmi per essere nato. 
Che cavolo di errore. Non faccio altro che ferire le persone e guardarle andar via. 
Conclusione? Il problema devo essere io.
Non credi? Alla fine ho fatto bene ad allontanarmi da te. 
 
 
 
 
 
---
Buona sera! Mi dispiace per il lieve ritardo, non sono proprio riuscita a pubblicare prima. çç
Questo messaggio non mi convince molto, ma era l'unico che avevo già finito, per cui, avendo fretta, l'ho dovuto scegliere. Spero vi piaccia comunque! 
A domani, e grazie ancora a tutti voi <3

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Capitolo 6
*** #6 ***


 
 
Buon onomastico ad Ily!
 
 
 
#6
 
Hey. Scusa se non ti ho scritto per un po'. 
Probabilmente non lo avrai nemmeno notato e io mi starò solo rendendo ridicolo, perché non so se ricevi le mie lettere, né se le leggi. Forse avrai smesso anche di scartarle. 
Ho cercato disperatamente di mancarti. Sono stato così stupido da pensare che se non mi fossi fatto più sentire saresti stato tu a venirmi incontro, almeno a metà strada. 
E' stato piuttosto divertente da credere. Sono proprio il solito coglione, che non ha resistito per più di otto giorni, nove ore e ventidue minuti senza parlarti.  
Fare tanto lo spavaldo, per poi mettere da parte orgoglio e dignità e strisciare di nuovo ai tuoi piedi è tipico di me. 
A mia discolpa posso dire che i giorni sembravano passare con la stessa, estenuante lentezza di un anno intero, e non ho potuto aspettare un altro secondo.
Ho sempre saputo di amarti più di quanto tu avresti mai fatto, ma mi va bene. Non fa male, se significa averti. Comunque, lo significava. L'ho accettato dalla prima volta che te l'ho sussurrato. Il modo in cui le tue spalle si sono irrigidite, i muscoli contratti e il leggero tremore che ti ha scosso prima di dirmi che mi ricambiavi, è stato sufficiente fin da subito.
Però capisco, e preferisco sorvolare, perché tu sei l'unico con cui io possa parlare, anche se non ne sono più così sicuro, e non voglio sprecare quest'opportunità girando intorno a cose di poco conto. 
Invece, vorrei poterti dire che sto bene.
Vorrei poterti raccontare di quanto le mie giornate siano piene e movimentate da quando ho stretto qualche amicizia a scuola, e di quanto raramente mi permetta il lusso di fermarmi a pensare a te. 
Vorrei sedermi davanti ad un caffé con te, e parlarti della festa a cui mi hanno invitato ieri, così da poterti guardare in faccia, ascoltare la tua voce chiedermi quale sia stata la mia risposta e dirti con nonchalance di aver accettato volentieri. 
Ma.. non voglio più mentirti. 
Sono combattuto, non voglio che ti preoccupi. Forse in questo modo non faccio altro che sommergerti di problemi che non ti riguardano più, oppure non t'importerà minimamente.
Ma vorrei che tu sapessi che ci sto provando, ad essere un normale adolescente. 
Sto provando ad ignorare la frattura che si sta espandendo dentro di me, incrinando ogni cosa fino ad affondarmi e rendermi nient'altro che un relitto abbandonato sul fondale marino. Un pezzo di passato intorno al quale i pesci nuotano in tutta tranquillità, qualcosa di cui non interesserà a nessuno.
Sto provando a passare su questo fottuto amore. 
Ma non ci riesco, e vorrei rivederti. Tanto.
Dio. Odio finire le lettere alla stessa maniera. Scusa se ti annoio. 
Fingi che finisca qui, okay?
Ti amo, Scott McCall. 
 
 
 
 
---
Salve! :D
Questo capitolo è un po' di passaggio, MA! - c'è una frase fondamentale a cui dovreste aver prestato maggiore attenzione. Non dirò altro, tanto scoprirete presto di cosa sto parlando :D 
A domani, meraviglie! Grazie di tutto çwç 

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Capitolo 7
*** #7 ***


#7

Come puoi dire una cosa del genere? Come puoi anche solo pensarla?
Come osi star lì, chissà dove, lontano chissà quanto, a sparare cazzate su cazzate con il solo scopo di farmi del male? Come, Isaac?
Dimmi come ti permetti di avanzare un'affermazione così stupida ed insensata, perché io proprio non capisco se tu lo stia facendo di proposito, oppure se non ti rendi conto di quello che vai blaterando in giro.
Tu non hai la minima idea di cosa abbia significato lasciarti andare. Non sai quanto abbia fatto male, guardare andar via la propria ancora, il proprio migliore amico e amante, la propria persona. Ti direi che è come vivere a metà, se solo lo stessi facendo.
Non sai quante volte abbiano dovuto organizzare un incontro urgente per andare a riprendermi nel bosco, quando perdevo la testa e non ricordavo neanche chi fossi.
Non sai quanto abbia urlato, di notte, fino ad ululare dal dolore e trasformarmi, mentre mi rigiravo in un letto fottutamente vuoto ancora impregnato dell'odore della tua pelle.
Non sai quanto gli altri si siano preoccupati per la mia salute mentale, arrivati ad un certo punto, perché ormai non facevo altro che estraniarmi dal branco e tornare ad affrontare il presente solo per dire cose come ''anche Isaac lo farebbe'' o ''Isaac non sarebbe stato d'accordo''.
Come credi mi sia sentito quando ho capito che non sarei riuscito ad odiarti, e che non avrei neanche dovuto? Come credi sia stato realizzare che l'unico modo per sapere al sicuro la persona di cui sono follemente innamorato fosse stato perderti per sempre?
Per sempre, Isaac! Perdere eternamente quello che un giorno fosse diventato il mio compagno di vita.
Perché te l'avrei chiesto, e una parte di te l'ha sempre saputo. E allora tu avresti accettato, e saresti stato mio, e mio soltanto, fino alla fine dei tempi. Ci saremmo appartenuti l'un l'altro, sarebbe stato scritto nelle stelle, inciso sui nostri cuori e nella nostra storia, quella che avremmo cominciato a scrivere insieme, mano nella mano, senza paura.
E sai una cosa? Non vedevo l'ora.
Perché, stupido cretino che non sei altro, io ti amo. Ti amo tantissimo, e non smetterò mai. Non è ammissibile.
Ma tu non puoi saperlo, dico bene? Sei troppo occupato a pensare di essere l'unico ad amare tanto qualcun'altro.
Vorrà dire che sarò io a schiarirti le idee, Lahey.
Tu non sei qui, e come avrai capito non sai come stanno le cose. Io sono costretto a combattere ogni giorno, e non solo contro i pericoli esterni che potrebbero piombarci addosso da un momento all'altro. Io combatto contro l'istinto di venire da te e stringerti forte, perché riesco a sentirti, forte e chiaro. Avverto ogni tuo respiro, singhiozzo e mormorio assonnato, e giuro che non sto mentendo. Derek ha detto di non sapere come sia possibile, ma me lo farà sapere presto.
Combatto per restare quello di una volta, perché sono un Alfa, e gli altri contano su di me. Non posso deluderli. Devo proteggerli, perché nessun'altro lo farà. Non ho avuto scelta, e non ho potuto valutare la possibilità di scappare.
Devo affrontare tutto questo, e devo farlo con la consapevolezza che tu non ci sei.
E non ho più lacrime da piangere, perché tu eri anche quelle.
Dimenticami, per favore, perché io so che non potrò mai lasciare che accada a me. Ho bisogno di ricordare il cambiamento che hai portato in me per non cedere. Ma voglio che tu lo faccia, voglio che tu prosegua per la tua strada, e che combini roba forte, così da poter essere orgoglioso del mio ragazzo, capito?
Sarai il mio coraggioso ragazzo, Isaac? Puoi esserlo, e andare avanti? Puoi farlo per me?
Ti prego, non scrivermi più. Non cercarmi. Me lo avevi promesso.
Ah - e comunque, sei veramente un idiota. Tremavo perché non potevo credere che stesse succedendo per davvero. L'ho voluto così tanto che temevo stessi sognando, ma poi, in quell'esatto istante, mi hai regalato una realtà migliore di una fantasia. Ed è straordinario, come te.
Sii forte.
Scott.
 
 
 
 


---
Beh, credo proprio che stavolta mi nasconderò e basta.. *fugge*
SORPREEEEESA? :D
Uhm, okay. A domani........

 

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Capitolo 8
*** #8 ***


#8

Lo so, Scott. Lo so, e mi dispiace.
Mi dispiace per aver incasinato la tua vita più di quanto non lo fosse già, e con la tua anche quella di tutte le persone che amo. Il cerchio si restringe, ma sai com'è, non mi fido della gente e non credo neanche sia un errore.
Mi dispiace di fare pietà in ogni cosa che faccio, e di non essere abbastanza.
So che cosa hai voluto dire, l'ho capito. Non mi aspettavo certo che tu ne fossi felice, né tanto meno che avrei ricevuto degli applausi per le mie scelte. E mi dispiace. Però sono qui, e i sensi di colpa non si attenuano.
Non immagino cosa mi avrebbe causato restare a Beacon Hills. Mi dispiace di non riuscire a pensarci, e soprattutto di non aver avuto il coraggio di scoprirlo con te, e lasciare che tu mi proteggessi.
Mi dispiace per averti fatto soffrire. Non lo meritavi, non dopo il periodo che hai affrontato. Vorrei essere lì, lo vorrei davvero, ma poi penso a te.
Penso alla tua espressione corrucciata, che passa da uno stato di confusione alla preoccupazione, fino a distorsi dal terrore. Una paura che ti manda fuori di testa e ti fa contorcere il viso. Per me sei sempre bellissimo, ma il mio cuore cessa di battere quando la consapevolezza di essere io, il motivo di tanta agitazione, mi paralizza, e so di non poterlo permettere.
Mi dispiace di non aver sviluppato un pizzico di egoismo in più nel sangue per tornare e restare assieme alla persona che amo, anche a costo di vederla star male a causa mia.
Aveva ragione Derek, sai. Quando disse che avere il proprio amante nel branco complica le cose.
Se io fossi in pericolo, se qualcuno fosse sul punto di uccidermi, e nel frattempo tu stessi combattendo contro il nemico per salvare uno dei nostri e le mie grida ti raggiungessero, oppure avvertissi la sensazione del mio dolore sulla tua pelle, tu lo lasceresti morire. Per me. E la situazione si ripeterebbe. Avrei un'altra immagine a tormentarmi, a macchiare i miei ricordi. I nostri.
Mi ucciderebbe, Scott, e mi dispiace.
Mi dispiace per tante cose.
Ma non mi dispiace per quello che ti ho scritto, non me ne pento.
Rimpiango quello che sarei potuto essere, ma non questo.
Non mi dispiace di averti amato, di amarti adesso, e ancora di più tra cinque, dieci, quindici, venti, venticinque... cent'anni.
Per te raggiungerei la luna senza ossigeno. Andata e ritorno.
Ne uscirei vivo, perché la mia aria sei tu.
Farei anche qualcosa di più folle. E in effetti c'è, vero?
C'è, e sei stato tu a chiedermelo. Ricordalo.
Se vuoi che sparisca - bene. Ti accontenterò.
E' completamente assurdo, d'accordo, però ogni tuo desiderio è un ordine, lo sai.
Prima di farlo vorrei ringraziarti. Non mi perderò in parole futili, non sarò ripetitivo.
Ti dirò soltanto che avevo bisogno di questo messaggio. Di andare a sbatterci contro. Di restarne scottato, bruciato, pestato, spezzato, calpestato, masticato.
Ora ho capito.
Ho capito quanto mi ami, e lo farò per te. Ho aspettato a lungo per una persona che mi amasse e tenesse a me tanto da sacrificare un amore con un potenziale esplosivo. O potenzialmente esplosivo.
E' vero, comunque. Avrei accettato. Avrei volentieri litigato con te per l'impostazione del cognome da sposato, perché sarebbe arrivato anche quel momento.
Avrei insistito per ''McCall-Lahey'' per un po', e proprio quando ti saresti arreso, io mi sarei fermato, pensando alla vita che avremmo iniziato da capo, per quanto dure fossero state le perdite e le lotte, e a quanto quelle cinque lettere continuassero ad avvelenarmi l'anima. Avrei capito che si trattasse di passato, e che per liberarmene avrei dovuto affidarmi alle tue mani esperte, calde e soffici.
Avrei fatto scivolare le dita dal polso al palmo, lentamente, assaporando la quotidianità che quel gesto avrebbe significato, fino ad intrecciarle alle tue, e sentire quel cerchietto d'argento tintinnare contro il mio.
E poi ti avrei chiesto se ti andasse bene che io diventassi ''Isaac McCall''.
Suona bene. L'ho appena pronunciato ad alta voce. Un sussurro che è riecheggiato tra le pareti della mia camera come un malvagio promemoria.
Dovresti provare. E' bello. Fa della strana roba al mio stomaco.
Smetterai mai di farmi sentire un ragazzino alle prese con la sua prima cotta? Mancano solo i cuoricini intorno al tuo nome scribacchiato durante l'ora di scienze per completare il quadro.
Quindi.
Ti amo, finto futuro compagno. E sparirò.

Saluta Stiles e Derek (fa' in modo che escano insieme, ti prego!), e dì a Melissa che resterà sempre la mia mamma adottiva preferita. Dalle un bacio da parte mia.
Li penso. Tanto.

Addio?
 
 
 

 
---

Buon giorno! Mi dispiace tantissimo per ieri. Avrei dovuto aggiornare, lo so bene. Non me ne sono dimenticata, ma purtroppo non ce l'ho fatta col tempo. Sto studiando tantissimo e non ho avuto un attimo libero. Niente tregua per me :c
Mi perdonate? Non accadrà più çwç
Mi siete mancati molto.
Per quanto riguarda il capitolo, non uccidetemi. Non ancora, almeno..
Uh? No, nulla :D
A domani, un bacio!

 

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