There's a time and a place to die, but this ain't it

di LaylaParamour
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Future ***
Capitolo 3: *** Remember when... ***
Capitolo 4: *** We can't trust anyone ***
Capitolo 5: *** We are not enemies ***
Capitolo 6: *** We're not so different ***
Capitolo 7: *** Tell me your story ***
Capitolo 8: *** Just smile ***
Capitolo 9: *** There's something deep inside me ***
Capitolo 10: *** I can't fall in love with you, ok? ***
Capitolo 11: *** Is this the end? ***
Capitolo 12: *** We'll never leave you ***
Capitolo 13: *** The best thing that ever happened to us ***



Capitolo 1
*** Prologo ***




Prologo

"Smettila di cambiare canale"
"Scusa, è solo che non vorrei più sentire notizie del genere"
"Dai non sará così grave, sará qualche virus virale che sta girando. Capita sempre, soprattutto in questo periodo"
"Giá" la rossa si passó una mano tra i capelli, continuando a fare zapping. Sua sorella, Erica, appoggió la testa sulle sue gambe. La rossa sapeva che a breve si sarebbe addormentata infatti, quando accadde la portò in braccio fino al suo letto e rimase sul bordo del letto ad accarezzarle i capelli. I loro genitori erano morti in un incidente stradale, loro si erano salvate per miracolo e da allora Hayley si era dovuta caricare di responsabilità. 
Erano ormai 6 anni che si prendeva cura di sua sorella, 6 anni dalla morte dei genitori, 6 anni in cui erano cambiate molte cose. Lei ed Erica si erano avvicinate molto di più, ormai Hayley era quasi come una madre per lei. Ma questi cambiamenti non riguardavano solo loro due. Riguardavano l'America intera. Da un paio d'anni girava quel... Virus? No, non si trattava di un vero e proprio virus. Da come la vedeva Hayley era qualcosa di molto più grave, altrimenti non ne parlerebbero tutte le reti televisive, altrimenti i militari non si sarebbero scomodati per controllare, con una specie di apparecchio, persona per persona, se fossero infette o meno.
Le sue nottate non erano come una volta, non le passava piú a dormire, le passava guardando i notiziari e ogni volta apprendeva qualcosa di nuovo. Proprio quella notte, un'inviata di una rete di notiziari venne morsa da un uomo durante un servizio. La cosa bizzara era che la donna non era morta, anzi, era più viva che mai e in cerca di qualcuno da sbranare. Il servizio venne, ovviamente, interrotto e quella stessa notte gli scenziati a cui era stata affidata l'ispezione su questo virus erano finalmente arrivati ad una conclusione: non era un virus era un fungo.
Chiunque venisse attaccato da questo fungo cominciava ad essere corroso dall'interno, nell'anima, cominciava a perdere la propria umanità, fino a trasformarsi in qualcosa di mostruoso.
Senza accorgersene Hayley si addormentò e l'unica cosa che la sveglió, fu il suono del proprio telefono al quale rispose subito.
"Pronto?" chiese.
"Hayley, io e Taylor stiamo venendo da te ed Erica. Prepara i bagagli ce ne dobbiamo andare"
La ragazza si stropcciò gli occhi "Ma che stai dicendo?" 
"Hayley ho detto preparate le vostre cose, non è più un posto sicuro la nostra città"
"Ma che... " stava per dire quando sentii qualcosa sbattere alla finestra della propria casa.
"Hayley ci sei?" chiese Jeremy.
"Si, ho capito. A dopo" chiuse la chiamata e si avvicinò quatta quatta alla finestra dove trovò un uomo impregnato di sangue che cercava di romperla.
"Ma che cazzo... " l'uomo sfondò la finestra e riuscì ad entrare in casa, avventandosi subito su Hayley, facendo versi incomprendibili.
"Porca... " lo scaraventò sul tavolo e, fulminea, prese un coltello e glielo conficcò nella pancia, uccidendo l'individuo che cadde a terra esanime.
Lasció cadere l'arma e corse a svegliare sua sorella.
"Erica" la scosse "Erica alzati!"
"E? Cosa c'è?" chiese assonnata la ragazzina.
"Dobbiamo andarcene, immediatamente!"
"Che significa?" chiese.
"Che dobbiamo lasciare la casa, Jeremy e Taylor stanno venendo a prenderci" Hayley prese la sorella per un braccio e la trascinò verso la cucina, dove aveva avuto l'incontro ravvicinato con un infetto. La cucina aveva una porta che dava direttamente verso l'esterno.
"Ahi! Mi fai ma... " Erica si interruppe "Sei sporca... Di sangue e... Chi è quella persona?" chiese scandalizzata la ragazzina.
"Te lo spiegherò più in là" un clacson suonò e Hayley capì subito che si trattava di Jeremy, prese una pistola da un cassetto e la infiló nella parte posteriore dei pantaloni "Ora andiamo" la tirò fino alla macchina di Jeremy in cui, entrambe, si sedettero dietro.
"Ciao" disse Taylor.
"Ciao ragazzi!" salutò entusiasta Erica che, seppur abbastanza grande (visto che aveva 13 anni) non capiva molto bene la situazione in cui si trovavano.
"Hai sentito le ultime?" chiese Jeremy ad Hayley.
"Sì, infetti. Sono infetti"
"Cosa?" chiese Erica.
"Nulla piccola" Hayley la abbracció teneramente e le posò un bacio sulla fronte, sarebbe stato impossibile vivere in un mondo come quello, per una ragazza di 13 anni ed Hayley lo sapeva benissimo. Per questo se ne stavano andando, per trovare un futuro.
Jeremy imboccò l'autostrada e la percorse per un bel tratto. Almeno fino a quando non si ritrovarono in un'area del tutto deserta. Deserta se non fosse che un gruppo di persone stesse andando proprio verso di loro.
"Chi sono?" chisse Taylor.
"Non lo so" rispose Jeremy.
"Non fermarti" disse Hayley.
"Ma sei matta?? Non posso prenderli sotto!" esclamò Jeremy.
"Non fermarti! Sono degli infetti!" 
"Come diamine fai a dirlo?!"
Uno di loro saltò sulla macchina e cercò di rompere il parabrezza, nel frattempo gli altri si avvicinarono.
"Che cazzo facciamo?!" chiese Taylor.
"Che succede?" chiese Erica sconcertata.
"Scendiamo" disse Hayley.
"Sì così è sicuro che ci facciamo ammazzare!" esclamò Jeremy.
"C'è un fiume qui sotto, appena scendiamo ci buttiamo in acqua" propose la ragazza, mettendo mano all'arma.
"Dobbiamo essere veloci" disse Taylor e gli altri annuirono.
Hayley teneva saldamente la mano di Erica. Tutti insieme aprirono le portiere e cominciarono a correre verso il limite dell'autostrada. Hayley sparava contro gli infetti per farsi strada.
"Non lasciarmi la mano!" urlò ad Erica che rispose con un "Sì" tremolante. Poi Hayley se la sentì strappare dalle mani, si voltò e piantó una pallottola tra gli occhi dell'infetto riprendendosi sua sorella che era diventata strana al contatto, ma Hayley non ci fece molto caso. I quattro arrivarono al limite dell'autostrada e dopo essersi dati un'occhiata rassicurante si tuffarono in acqua, aggirando l'ostacolo degli infetti, arrivando, a nuoto dall'altra parte della strada.
"Maledizione, è peggio di quanto pensassi" disse Jeremy una volta a riva e tutti annuirono.
"Erica che c'è?" chiese Hayley preoccupata, trovandosi davanti una sorella decisamente diversa.
Erica si avventò su Hayley, puntando direttamente al suo collo, ma la sorella la spinse via.
"Erica... " sussurrò Hayley "Tu... Tu sei... " non riuscì a completare la frase. Davanti a quel morso che Erica aveva sul braccio, rimase senza parole.
"Oh no... " disse Taylor.
"Erica torna in te per favore" Hayley, sull'orlo delle lacrime, la prese per le spalle e la scosse. L'unica cosa che ottenne fu una specie di ruggito sconnesso seguito da un nuovo tentativo di attacco.
Hayley la atterrò e le puntò la pistola contro "Non costringermi a farlo. Ti prego" supplicò Hayley le cui lacrime, ormai, erano incontrollabili.
Erica si avventò nuovamente su di lei e quel rumore sordo, riempì tutto l'ambiente che li circondava. Il corpo senza vita di Erica cadde a terra sotto gli occhi asfittici di Hayley e gli sguardi impressionati dei due ragazzi.
 
 

ANGOLO DELL’AUTRICE
Nuova fan fiction completamente diversa da quelle precedenti (chi le ha lette può capire di cosa sto parlando ahahah). Anyway dimenticatevi la buona, cara e credente Hayley e catapultatevi in questa nuova storia! Spero che, chi leggerà il prologo, continuerà a seguire questa fan fiction e spero che la possiate apprezzare!
L’immagine l’ho fatta io e il riassunto di presentazione, la mia amica quindi la ringrazio davvero tanto!
Credo che pubblicherò ogni fine settimana (sabato/domenica), almeno fino a quando non mi porterò avanti di un bel po’ con la storia!
Anyway alla prossima!!

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Capitolo 2
*** Future ***


Future

Erano passati 8 mesi da quell'avvenimento, da quella notte in cui l'unica salvezza fu scappare.
"Hayley dove stiamo andando?" chiese Taylor disperato.
"Non lo so"
"Che significa non lo so?" chiese il ragazzo i cui capelli, dopo tutto quel tempo, si erano richiusi in tanti piccoli riccioli che gli incorniciavano il viso.
"Che cazzo vuoi che ne sappia?!" disse alterata Hayley.
"Hayley non scaldarti" intervenne Jeremy "Siamo tutti e tre nella stessa situazione e, dopo un po', è difficile sostenerla"
La ragazza lo fissò "Se non vi sta bene il mio comportamento" fece una pausa puntandogli il dito contro "Andate a farvi fottere"
"Non sei l'unica che ha perso le persone a cui teneva" Jeremy sapeva dove colpire quando ce n'era bisogno.
Hayley lo fulminò con lo sguardo e poi lo prese per la maglietta "L'unica differenza è che tu non hai dovuto sparare a tua sorella perchè una di quelle fottutissime bestie l'aveva infettata!" lo spinse e poi riprese a camminare.
"Sei proprio un grande" disse Taylor, sarcastico, per poi raggiungere la rossa.
"Hayls... " il ragazzo faticava a tenere il passo con lei "Non intendevo scatenare tutto questo"
Hayley annuì semplicemente, senza proferire parola.
Erano 8 mesi che quella storia andava avanti, fondamentalmente nessuno dei tre voleva continuare quel viaggio, ma era l'unica possibilità che avevano per fuggire da quell'epidemia. Man mano che si addentravano nelle varie cittá vedevano tutta la distruzione che mai si sarebbero immaginati. Nemmeno durante la più grave delle catastrofi. Gli edifici erano solo ammassi di ferraglia, con vetri rotti e piante che, ormai, ne avevano preso il completo controllo con le loro radici e le loro foglie. Nelle strade non circolava nessuno, e anche se qualcuno avesse voluto, non avrebbe potuto. L'asfalto era ormai disseminato di auto, autobus e camion distesi su un fianco, o addirittura ribaltati.
Non vedevano delle persone da giorni. O meglio le uniche persone che vedevano erano in preda al fungo, quindi, non si potevano considerare delle vere e proprie persone, più che altro dei mostri. Se l'erano cavati per miracolo, a suon di pugni e calci, ma comprendevano che non potevano più andare avanti in quel modo, avevano bisogno di qualcosa di più e, in giro, a parte qualche bottiglia rotta da usare come arma di fortuna, non trovavano nulla.
"State giù!" esclamò Hayley nascondendosi dietro una macchina, e i due ragazzi la imitarono.
"Cosa c'è?" chiese Taylor.
"Ci sono dei militari" rispose Hayley.
"Benissimo, andiamo da loro!" Taylor si alzò e si stava per avviare verso i militari. La ragazza lo tirò da dietro, facendolo cadere di sedere per terra "Sei pazzo?! Appena ci vedono, ci sparano a vista!"
"Perchè dovrebbero?" chiese Jeremy.
"Perchè non si assicurano nemmeno se siamo infetti o meno, pensano solo a salvarsi il culo"
"E come facciamo a superarli?" chiese il riccio.
"Li aggiriamo" rispose Jeremy.
Hayley annuì "E li prendiamo alle spalle"
"Ma li hai visti? Sono armati fino ai denti!" disse Jeremy.
"Li prendiamo da dietro! Li attiriamo qui, in qualche modo, e li prendiamo da dietro. In questo modo avremo anche la possibilitá di prendere le loro armi"
Taylor sospirò "Quanti sono?"
"Ne ho visti due, ma è praticamente impossibile che siano così pochi, saranno minimo quattro o cinque" osservó Hayley.
I ragazzi annuirono "Allora andiamo" disse Jeremy prendendo un sasso e lanciandolo al di fuori del loro nascondiglio, in modo che fosse visibile dai militari.
"Cosa è stato?" chiese uno di loro.
"Vai a controllare, io ti copro le spalle" rispose un altro.
I tre ragazzi aggirarono la macchina, correndo all'interno dell'edificio che si trovava esattamente alla loro sinistra. Seguivano gli spostamenti dei due militari dalle finestre rotte di quello che sembrava un ospedale.
Si guardarono attorno "Se trovate qualcosa di utile, tipo medicine, prendetele" esplorarono diverse stanze tenendo d'occhio i militari, e si rifornirono di bende e medicine.
Taylor trovò degli strumenti da sala operatoria.
"Prendeteli, possono essere utili. Più utili dei nostri calci e dei nostri pugni" disse porgendoli ai suoi compagni, che li presero senza esitare.
"Guardate, lì c'è un altro militare" osservó Jeremy.
"E siamo a quota tre" disse Hayley.
I due militari li avevano abbondantemente superati e i tre si avvicinarono sempre piú velocemente al posto di blocco.
Il terzo militare era rimasto lì, era proprio vicino alla finestra dell'ospedale.
Hayley non ci pensò su due volte; gli mise una mano sulla bocca e lo strattonò all'interno dell'edificio, dove lo sgozzò con un bisturi. Prese  l'arma che il militare aveva in mano e dopo aver guardato nel mirino, la porse a Taylor.
"Una mitraglietta, decisamente utile" osservò il ragazzo.
"Stranamente non vedo altri militari, oltre questi tre" disse Jeremy.
"Allora uccidiamo quei due bastardi e continuiamo per la nostra strada" Hayley si catapultò subito al di fuori dell'edificio e, quatta, si avvicinò ad uno dei due militari rimasto indietro rispetto all'altro e gli conficcó il bisturi nel collo. Prese l'arma e la lanciò a Jeremy che, insieme a Taylor sparò contro l'ultimo militare rimasto, quell'ultima arma spettò alla ragazza.
"Le munizioni sono preziose" ricaricò la mitraglietta "Non sprecatele" i ragazzi annuirono.
Sentirono degli spari e, voltandosi, videro un altro militare, dal quale si nascosero subito.
"Porca puttana!" Hayley si sporse leggermente dal nascondiglio e sparò al militare, che stramazzó a terra.
"Fanculo... Bastardo" disse.
Uscirono dal nascondiglio e continuarono a camminare circospetti.
Quando capirono di essere al sicuro, continuarono il loro viaggio verso la remota speranza di un futuro.

ANGOLO DELL'AUTRICE!
Ciaoooo ragazzi!! Come promesso sono tornata! Dunque, dunque, qui già si vede la nostra piccola, tenera, indifesa Hayls *ride di quello che ha appena scritto* insieme ai suoi inseparabili amici Jeremy e Taylor che cominciano a darsi da fare per la sopravvivenza. C'è tensione tra i tre e non c'è il rapporto che di solito ci sarebbe tra loro direi che questo è un rapporto, ovviamente, conflittuale. Anyway diciamo che questo è un capitolo per presentare un po' meglio la situazione e il paesaggio il cui si trovano quindi non siamo ancora nel vero vivo della storia. Premetto che faccio schifo nella descrizione dei combattimenti e cose del genere, quindi questa fanfiction è una sfida in tutto e per tutto per me, a partire dal genere ahahah, spero comunque di essere riuscita a rendere l'idea in questo capitolo, e spero di riuscirci anche nei prossimi ahahah. Anywaaaaay!
Ringrazio tutti quelli che hanno letto il prologo, spero ovviamente di ritrovarvi anche nel resto della storia!
Ringrazio The son of rage and love, Lonni e NicknameErrato che hanno deciso di seguirmi anche in questa storia e di darmi i loro pareri! Grazie mille!
Ringrazio NicknameErrato, Lonni e icon of the darkness, per aver inserito la storia tra le seguite!
Ringrazio ulteriormente icon of the darkness per aver inserito la mia storia tra le preferite!
Per ultime, ma assolutamente non meno importanti, ringrazio le mie amiche che hanno deciso di sostenermi e di leggere anche questa fanfiction! 
Wow che angolo dell'autrice lungo ahahahah.
Ok vi lascio, alla prossima!! :D

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Capitolo 3
*** Remember when... ***


2. Remember when...
 
"Che desolazione" Hayley si guardò attorno.
"Già" fu l'unica parola che Taylor riuscì a pronunciare.
"É un disastro, non credevo che avrei mai visto la nostra cittá in questo stato" intervenne Jeremy.
Hayley scosse la testa "È come se questo paesaggio mi rappresentasse. È completamente distrutto e non c'è nulla di bello in lui"
"Non dire cazzate Hayley" ribattè Taylor "Sei rimasta solo troppo scossa da... " Jeremy gli diede un colpo sul petto, per non permettergli di parlare oltre.
Hayley era sempre davanti a loro, "a capo" dei suoi amici. Non aveva mai avuto un senso di leader, a capo di una missione suicida poi, era decisamente improbabile. Era sempre stata una persona tranquilla, protettiva. Soprattutto con sua sorella. La stessa sorella che era stata morsa, a causa della sua disattenzione, da uno di quegli infetti. Hayley non avrebbe mai pensato di perdere sua sorella, non avrebbe nemmeno pensato a quel paesaggio apocalittico in cui si stavano muovendo lei e i suoi amici. Si sentiva in colpa per non averla protetta, ci aveva provato ma non ci era riuscita. Non si sarebbe mai perdonata per quello che era successo.
"Ehi" Jeremy poggiò una mano sulla spalla della sua amica che lo fissò.
"Che c'è?" chiese lei.
"É da otto mesi che non ti vedo sorridere. Otto mesi che non vedo la Hayley di una volta"
"Quei tempi sono finiti Jeremy. Fatevene una ragione" Hayley scostò la mano dell'amico.
I due ragazzi conoscevano Hayley da quando era piccola; le loro famiglie erano amiche ed era assolutamente inevitabile che loro crescessero insieme. Si volevano bene e tra di loro la più pimpante e sorridente era sempre stata Hayley, era sempre lei che portava il buon umore e che sollevava il morale di chiunque.
Vedere com'era cambiata in così poco tempo fu quasi un trauma per Taylor e Jeremy che, ormai non potevano piú contare sul sorriso della loro amica.
Hayley si accovacciò un istante e sollevó qualcosa da terra "Fiammiferi" annunciò "Fiammiferi e alchool. Davvero un'ottima accoppiata"
"Qualcuno dovrá tenere l'alchool e qualcun altro i fiammiferi" disse Taylor.
"Un attimo" disse Jeremy "Avete ancora quelle bottiglie che di solito troviamo sempre in giro?"
"No. Ma proprio perchè le troviamo sempre in giro, ci saranno anche qui. Inoltre e pieno di case, ormai disabitate. Possiamo perlustrarle un po' magari troviamo anche qualcosa di utile" ipotizzó Taylor.
I ragazzi annuirono "Ricordatevi di portare delle bottiglie. Ho un piano" disse Jeremy.
I tre si divisero, con le mitragliette alla mano entrarono circospetti in tre case diverse. Taylor prese qualche coltello dalla casa e qualche bottiglia, che Jeremy aveva raccomandato di prendere.
I due ragazzi uscirono dalle rispettive case, pronti a mostrare quello che avevano arraffato.
Hayley non si degnava a farsi viva, e non aveva tutti torti. Quel diario che aveva trovato sulla scrivania della cameretta di un bambino l'aveva rapita. 
 
Caro diario,
Oggi mamma e papà sembravano preoccupati per quello che si dice in tv. Di questo virus che gira, peró sono sicuro che tutto passerà perchè i medici troveranno una soluzione....
 
Chiuse il diario e lo mise nel suo zaino. L'ottimismo e l'ingenuità di quel bambino le facevano tenerezza. Lei ormai aveva perso l'ottimismo, andava avanti per inerzia, solo perchè sentiva il dovere di farlo, sentiva il dovere di non lasciare i suoi amici di una vita, da soli. Quella sua ingenuità e innocenza, invece, le ricordavano sua sorella. Nemmeno lei sapeva cosa sarebbe successo, nemmeno lei immaginava la gravitá della situazione che stavano vivendo.
"Hayleeey!" si sentì chiamare, e la ragazza si ridestò dai suoi pensieri.
Notò solo allora che si stava attardando, quindi scese di corsa e stava per raggiungere i due ragazzi quando venne scaraventata a terra. Fortunatamente aveva i riflessi pronti e si accorse che era stata attaccata da un infetto. Si protesse con il mitra e Taylor cominciò a sparare sulla bestia che si allontanò da Hayley, puntanto direttamente verso il ragazzo.
Nel frattempo Jeremy continuava a sparare e Hayley prese un coltello dalla tasca e lo conficcò direttamente nel collo dell'infetto che cominciò a contorcersi, fino a che non morì definitivamente.
"Ce ne sono degli altri lì!" urló Taylor, indicando un punto non molto lontano.
"Avete le bottiglie?!" chiese Jeremy agitato e Taylor gliene porse alcune "Datemi l'alchool e delle bende! Correte!" 
Hayley e Taylor gli diedero tutto il necessario e Jeremy comició a versare l'alchool nella bottiglia, non fino all'orlo. Prese una benda e, dopo averla strappata in due, infilò una estremitá all'interno della bottiglia.
"Qualunque cosa tu stia facendo, muoviti!" esclamó Hayley.
"Sisi!" Jeremy "Datemi un fiammifero!" Taylor glielo porse.
"Bene" Jeremy accese il fiammifero e lo avvicinò alla benda che era diventata praticamente una miccia "Facciamogli sentire un po' di calore" mise a contatto il fiammifero con la miccia che prese immediatamente fuoco. Con un ampio gesto del braccio, Jeremy lanciò quella specie di bomba contro quelle "persone" e, appena toccó terra, si aprì in un'esplosione di fuoco.
Le urla disumane si diffusero in tutto il territorio e, una volta che il fuoco si spense, Jeremy sparò qualche colpo per assicurarsi che fossero tutti morti.
"Ma che cazzo fai, sprechi munizioni?!" lo spinse Hayley.
"Scusa se ci ho salvato la vita creando una molotov in cinque secondi, e scusa se voglio assicurarmi che abbia funzionato davvero!"
Hayley scosse la testa e si rimise a capo dell "spedizione" senza dire più nulla, sotto gli sguardi quasi rassegnati di Taylor e Jeremy.
 
ANGOLO DELL'AUTRICE!
Oookk! Un altro capitolo un po' introduttivo, che ci presenta sia un minimo di passato dei tre, sia la completa desolazione in cui si trovano. Possono sembrare un po' noiosi come capitoli questi primi due ma non temete, dal prossimo si entra nel vivo della storia!
Anyway sabato non potrò aggiornare perchè starò a Londraaaaaaa!! Che emozione :') quindi che pubblicherò mercoledì per non lasciarvi troppo con il fiato sospeso ahaha. Se c'è un computer nell'hotel (cosa molto probabile) allora pubblicheró anche sabato, se posso.
Bene, ringrazio The son of rage and love e Lonni per le recensioni;
Ringrazio nuovamente The son of rage and love per aver inserito la mia storia tra le seguite e le preferite;
Ringrazio fe87 per aver inserito la mia storia tra le seguite;
Ringrazio i lettori e spero che stiate gradendo questa fanfiction;
Ringrazio le mie amiche!
Alla prossima, ricordatevi mercoledì! Byeeee!!

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Capitolo 4
*** We can't trust anyone ***


3. We can't trust anyone
 
"Sono giorni e giorni che camminiamo senza sosta, fermiamoci vi prego" supplicò Taylor.
"Non abbiamo tempo per le soste" ribattè Hayley.
"Cinque minuti non ci ammazzano" cercó di convincere Jeremy.
Hayley si fermò e si voltò verso i ragazzi "Io sono una ragazza e non mi lamento e voi siete dei ragazzi e vi lamentate come femminucce"
"Questi sono gli stereotipi del cazzo che crea la societá. Se un uomo piange o si lamenta è considerato debole" Jeremy scosse la testa.
"Però ok, cerchiamo un posto sicuro per fermarci. Che siano cinque minuti contati" Hayely si addentrò in un edificio.
"Tanto non saprá mai se sono cinque minuti, visto che non ci sono  più orologi funzionanti" osservò Taylor. Jeremy lo fissò e accennò un sorriso, scuotendo la testa.
Seguirono la ragazza che era già arrivata all'ultimo piano dell'edificio "Qui dovremmo essere al sicuro" annunciò e i due ragazzi si sedettero a terra, sfiniti, al contrario di Hayley che non faceva altro che stare sull'attenti, con il mitra spianato.
"Hayley, rilassati" disse Taylor.
Hayley li fissó "Potrebbero esserci dei militari qui attorno o peggio..." fece una pausa "degli infetti"
I ragazzi sbuffarono.
"Do un'occhiata in giro, torno subito"
"Non puoi andare da sola" disse Jeremy.
"So badare a me stessa" ribattè Hayley che, subito, si dileguò. Le piaceva perlustrare i luoghi, inoltre in quelle situazioni era fondamentale. Infatti trovò torce munizioni e altre bende che infilò nel suo zaino.
Improvvisamente sentì dei rumori e subito si acquattò, all'interno di una stanza. Si sporse leggermente attraverso la porta della stanza e vide la porta tagliafuoco, dall'altra parte del corridoio, muoversi.
"Hayley" si sentì chiamare da Taylor e la ragazza scosse la testa.
"State zitti! Non siamo soli!" li tiró per la maglietta, all'interno della stanza in cui si era rifugiata.
"Chi pensi che possa essere?" chiese Jeremy.
"Che cazzo ne posso sapere! Può essere chiunque"
La porta tagliafuoco si aprì e, senza assicurarsi di chi fosse, i tre si riversarono nel corridoio dell'edificio cominciando a sparare verso le persone che erano appena entrate.
"Maledizione!" esclamó una delle tre ragazze che si nascose dietro un tavolo ribaltato, che fece da scudo, tirando le sue compagne.
"Non sparate!" urlò una.
"Chi cazzo siete?!" urlò Hayley.
"Certo che un calmante se lo poteva prendere questa" osservó la ragazza con i capelli più scuri, e la riccia rise.
La ragazza bionda si alzò dalla loro posizione, mostrandosi ai nemici. 
"Ma sei pazza?!" chiese la riccia, da dietro il tavolo.
"Siamo tre ragazze non siamo infette" disse con le mani in alto.
"Siete militari?" chiese la rossa.
"No, niente del genere. Siamo solo superstiti"
Jeremy, Taylor e Hayley avevano ancora i mitra spianati.
"Uscite dal nascondiglio" disse Taylor.
Le tre ragazze uscirono e cominciarono ad avvicinarsi.
"Non muovetevi!" esclamò Jeremy.
Si fermarono, preoccupate per la sorte che le aspettava. I tre tastarono le ragazze.
"Avete delle armi?" chiese Taylor.
"Solo coltelli, per legittima difesa" disse la riccia.
"Voi invece state messi bene" disse la scura "Con quei mitra intendo"
Jeremy le fissò "Come vi chiamate?" chiese serio.
"Io sono Scarlett" disse la bionda "E loro sono Dianna" disse indicando la riccia "Ed Electra"
Jeremy annuii "Io sono Jeremy, lui Taylor e lei e Hayley"
Taylor strinse la mano alle tre ragazze, Hayley rimase in disparte, appoggiata ad una parete.
"Quando avete finito di fare amicizia e decidete di continuare a camminare, avvisatemi" disse Hayley.
"Hayley, non sono infette, nè militari, sono sporavvissute. Come noi" la rimproverò Jeremy.
"Non possiamo fidarci di nessuno" Hayley fissó le tre ragazze "Nemmeno di altri sopravvissuti. Andiamo"
"Scusate" disse Taylor rammaricato, allontanandosi, insieme agli altri due.
"Aspettate!"
I due ragazzi si fermarono e si voltarono
"Possiamo aiutarci a vicenda" disse Scarlett.
"Hayley" la richiamó Taylor, facendola fermare.
"Che c'è?" si voltò scocciata la ragazza.
"Possiamo viaggiare insieme" disse Jeremy.
"Più siamo, più sarà difficile muoverci. Perchè non capite queste cose elementari?!"
"Più siamo, più abbiamo possibilità di sopravvivere" ribattè Jeremy.
"Fate come cazzo volete" si voltò è si avvió verso l'uscita dell'edificio.
"Ascoltate se è un problema per voi, possiamo continuare per la nostra strada" disse Dianna.
"No, tranquille. È solo che Hayley... " Taylor si interruppe "Potete venire, non abbiamo problemi"
"Grazie" dissero le tre all'unisono.
 
La sera non si fece attendere e i sei dovevano cercare un posto per riposare.
"Che ne dite di questa casa?" chiese Electra.
"No" rispose Hayley continuando a camminare "Questa va bene" disse entrando subito in una casa.
"É sempre così autoritaria?" chiese Electra.
"Sì, da un po' di tempo a questa parte" rispose Jeremy.
Entrarono nella casa e si assicurarono che fosse completamente vuota e si rifugiarono tutti nel salotto.
"Anche stasera a letto senza cena" disse Taylor.
"Noi... Abbiamo qualcosa" Dianna tirò fuori delle scatolette di tonno "Abbiamo visto la scadenza e si possono ancora mangiare. Le abbiamo prese qualche giorno fa e credo che voi ne abbiate più bisogno di noi, in questo momento"
Jeremy e Taylor ringraziarono e mangiarono due scatolette di tonno a testa e subito si misero a dormire, accompagnati dalle tre ragazze.
Hayley invece non mangiò e decise di rimanere sveglia, e guardare fuori dalla finestra del salone.
Scarlett si alzò, in piena notte e vide che Hayley era ancora sveglia.
"Ciao" disse avvicinandosi alla rossa, poggiandosi sul muro accanto alla finestra. Hayley la fissò semplicemente.
"Non sei una persona loquace, eh?"
Hayley fece spallucce.
"Vuoi che sto io di guardia?"
"Cosa ti fa pensare che io stia facendo la guardia?"
"Ti ho fatta parlare" disse Scarlett sorridendo, ma l'unica cosa che ottenne fu un ulteriore silenzio.
Scarlett sospiró "Sei credente?"
"No, perchè me lo chiedi?"
"La croce tatuata sulla coscia" rispose indicandola.
Hayley scosse la testa "Non so da dove cazzo mi venne quel giorno di tatuarmela"
Scarlett sorrise "Evidentemente prima ci credevi, e poi è successo qualcosa che te l'ha fatta perdere"
Hayley fissò Scarlett negli occhi, degli occhi marroni e profondi.
"Bè" disse la bionda "Se non vuoi il cambio, io me ne torno a dormire. Buonanotte" disse e tornò a stendersi accanto alle sue amiche.
Hayley diede un'altra occhiata a quella ragazza, poi tornò a fissare le stelle dalla finestra.

ANGOLO DELL'AUTRICE!
Eccomi qui come promesso! Facciamo la conoscenza di questi tre nuovi personaggi: Scarlett, Dianna ed Electra. Chissà quale sarà la loro storia e cosa succederà da ora in avanti ahahah.
Anyway come già detto partirò e se ho del tempo libero, pubblicherò sabato!
Ringrazio The son of rage and love e Lonni per le recensioni!
Ringrazio i lettori!
Ringrazio le mie amiche!
Alla prossima!

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Capitolo 5
*** We are not enemies ***


4. We are not enemies
 
"Sapete una cosa?" chiese Scarlett.
"Cosa?" chiese Taylor.
"Dovremmo trovare un nome per quegli esseri"
"'Esseri' non è male" ribatté Electra.
"Ma dai" la spinse leggermente Dianna "Ci vuole qualcosa di piú scentifico!"
"Ne verrebbe fuori una di quelle cose strane degli scenziati" disse Jeremy.
"Se si chiama scentifico, ci sará qualche motivo" ribattè Dianna.
"Che ne pensate di 'contaminati'?" chiese Scarlett enfatizzando il nome.
"Non male, mi da anche di scentifico" assentì Dianna.
"Invece di pensare al nome di quei cosi, fate silenzio!" Hayley rimproveró il gruppo.
"Eddai Hayley, divertiti un po'!" disse Taylor.
"Non è tempo di divertirsi" gli puntò un dito contro "Sapevo che 'arruolare' altre persone avrebbe portato solo problemi" scosse la testa e continuò a camminare.
Scarlett la fissò. Lei e le sue amiche avevano sempre tentato di alleggerire le situazioni difficili, per non abbattersi. Hayley invece sbatteva loro in faccia la realtá, quasi come non avessero speranze. Non le sembrava una ragazza pessimista, piú che altro una ragazza che aveva perso l'ottimismo. Una ragazza misteriosa, sempre sulle sue, che aveva alzato uno scudo contro tutto e tutti.
Scarlett affrettò il passo, affiancandosi ad Hayley.
"Ma sei matta?!" chiese Electra in un sussurro "Quella ti scanna!"
Scarlett osservava di sottecchi Hayley, e poi le si mise davanti a bloccarle la strada.
"Ascolta, scusa per prima" si scusò Scarlett e Hayley la fissò "Stavo solo cercando di alleggerire la situazione"
"Non è un gioco questo" fece una pausa "É la vita reale. Se avete intenzione di giocare... Bè andatevene. Ed ora sposatati" Hayley continuò a camminare scansandola, ma la ragazza le si parò di nuovo davanti "Perchè sei così scontrosa con tutti?"
"Perchè non ti fai un po' di cazzi tuoi?" la rossa spinse Scarlett di lato e continuò a camminare, sotto lo sguardo attonito della ragazza.
"Lasciala perdere" disse Jeremy "Noi abbiamo smesso di provarci mesi e mesi fa"
"Ma cosa le è successo?" chiese Dianna.
"Purtroppo... "
"Smettetela di blaterare! Porca puttana!" intervenne Hayley "Quale parte di 'State zitti' non vi è chiara?!"
Il resto del gruppo si zittì in un istante. Hayley si accovacciò, prese da terra una pistola e controlló che fosse carica.
"Prendi" la lanció a Scarlett "É sicuramente meglio di un coltello. Se più il là ne troveremo altre, tanto di guadagnato"
"G-grazie" disse Scarlett.
Continuarono a camminare per un bel pezzo di strada, in assoluto silenzio, senza fiatare.
Il gruppo si muoveva lentamente, tranne Hayley, che distaccava i suoi compagni di qualche metro.
"Attenta Hayley!" urlò Taylor sparando dei colpi che non andarono a segno. Un contaminato era appena saltato addosso ad Hayley e puntava a morderla.
Electra corse verso di lei e con un calcio allontanò il mostro che, dopo un colpo alla testa, andato a segno, di Scarlett, morì.
Hayley si rialzò subito.
"Tutto ok?" chiese Dianna.
"Potevo cavarmela da sola" si diede una ripulita.
"Oh cazzo... " disse Jeremy "Guardate lì" disse indicando un punto non molto lontano, dove diversi contaminati andavano proprio verso di loro.
Hayley ricaricò il mitra "Preparatevi a combattere"
Scalett fissò le sue due amiche "State dietro di noi"
"E lasciare a voi tutto il divertimento?" chiese Dianna.
"Neanche per sogno" continuò Electra.
"Avete solo dei coltelli a vostra disposizione. Non posso rischiare di perdere anche voi"
Le due si fissarono "D'accordo, ma se la situazione degenera, interveniamo" e Scarlett annuì, sorridendogli riconoscente e si portò avanti, insieme a Hayley, Jeremy e Taylor.
Sparò diversi colpi e poi si lanciò tra i contaminati. Diede un calcio nello stomaco ad uno e poi una gomitata ad un altro. Utilizzò l'impugnatura della pistola per colpire un infetto alla tempia, che morì sul colpo.
Hayley se la cavó egregiamente, utilizzando un calcio che colpì in pieno viso il contaminato.
Uno stava per attaccare Taylor alle spalle ma, fortunatamente Scarlett arrivò in tempo per conficcargli un coltello nel braccio.
"Grazie" disse il ragazzo e Scarlett gli rispose con un semplice occhiolino.
"Fanculo ho finito le munizioni!" esclamó Jeremy che, dopo essersi rifugiato dietro un autobus si armò di una nuova molotov "Via di lì!" urlò a Taylor, Hayley e Scarlett che, dopo avergli dato un'occhiata, fuggirono dal luogo di attacco che, in meno di 5 secondi, prese fuoco, insieme a tutti gli infetti.
"Grande! dove hai imparato?" chiese Electra.
"Quando sei alla fine del mondo, devi inventarti qualcosa" le sorrise Jeremy, provocando un arrossamento delle guance della ragazza.
"Aspetta!" esclamò Taylor "Ma tu perdi sangue!" disse rivolto a Scarlett che si guardò addosso, trovando un taglio abbastanza profondo sul braccio.
"Ecco, prendi una benda" Jeremy gliela porse.
"Ah, ti ringrazio" disse Scarlett che cercò di legarsela sulla ferita, ma senza riuscirci.
"Vuoi una mano?" chiese Dianna.
"Magari sì" rise istericamente la ragazza.
"Rifugiamoci in qualche casa, se ci sono in giro altri di quei cosi, in strada non siamo al sicuro" osservó Hayley, tutti annuirono e dopo qualche metro entrarono in una casa.
"Tieni Jerm, ricarica la mitragliatrice" disse Hayley lanciandogli le munizioni e Jeremy annuì "Se volete riposarvi fate pure, penso che per ora non ce ne andremo da qui"
I ragazzi, Dianna ed Electra non se lo fecero ripetere due volte e si misero di impegno per dormire, al contrario di Scarlett, che era andata a perlustrare la casa, e Hayley che continuava ad essere tormentata dai dubbi. Fondamentalmente quelle tre non l'avevano ancora convinta. Era assolutamente diffidente e non aveva intenzione di abbandonare questa sua idea, non le conosceva e l'ultima cosa che voleva era qualcuno di cui non si fidava, all'interno del suo gruppo. Prese il suo mitra e lo puntò contro Electra, poi sarebbe stato il turno di Dianna e di Scarlett.
Sparò.
Poi si accorse che il colpo non era andato a segno, perchè si ritrovò a terra.
"Ma che cazzo volevi fare?!" le urlò Scarlett che era esattamente sopra di lei.
"Levati dal cazzo!" esclamò Hayley spingendola, con una ginocchiata, contro il muro e tornando a puntare la sua arma contro le due che ormai si erano svegliate.
Scalett la prese da dietro, avvolgendole il collo con un braccio "Lascia l'arma" le intimò.
Hayley la lasciò, ma subito tirò una gomitata a Scarlett che si tenne il naso che cominciò a sanguinarle copiosamente. La rossa fermò Scarlett, sul muro, con un braccio e la fissò negli occhi.
A Scarlett piacevano gli occhi di Hayley, chiari al punto giusto, e così impossibili da penetrare. I suoi occhi non erano lo specchio dell'anima, era impossibile vederla. Era chiusa a doppia mandata, con un lucchetto all'interno di una cassaforte, la cui combinazione era impossibile da scoprire.
"Hayley smettila" Taylor la prese di forza e la allontanò da Scarlett.
"Non vogliono farci del male" Jeremy le prese il viso tra le mani "Non tutto il mondo é cattivo"
"Lasciatemi in pace!" esclamò divincolandosi.
"Se vi avessimo voluto uccidere, non avremmo salvato la vita a te ed io non avrei salvato Taylor da quel contaminato" disse Scarlett che, nel frattempo con l'aiuto di Dianna, cercava di fermare il sangue dal naso. Hayley non proferiva parola, semplicemente fissava Scarlett in quelle pozze scure che erano i suoi occhi.
Nessuna delle due staccava il contatto. Hayley era attirata da Scarlett, si sentiva simile, ma allo stesso tempo completamente differente. Forse anche la bionda nascondeva qualcosa dentro di sè, esattamente come lei.
 
ANGOLO DELL'AUTRICE!
Sonoooo tornataaaaaaa dopo questa bellissima vacanza a Londra! Anyway, torniamo a noi, Hayley continua a non fidarsi delle tre ragazze e arriva quasi ad ucciderle. Ma menomale che interviene Scarlett e ingaggia Hayley in una specie di scontro. 
Anyway, spero che il capitoli vi sia piaciuto! Se volete ho pubblicato una fanfiction originale, nella sezione generale, si chiama Underground. Passate se vi va di leggerla!
Ringrazio Lonni e The son of rage and love per le recensioni!
Ringrazio i lettori!
Ringrazio le mie amiche!
Alla prossimaaaa!

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Capitolo 6
*** We're not so different ***


5. We're not so different
 
Scarlett camminava in fondo al gruppo, distaccata da tutti gli altri. Non aveva i sensi attenti a captare un qualsiasi rumore, non voleva stare attenta.
Quello che era successo il giorno prima con Hayley non l'aveva mollata un secondo. Continuava a dubitare di lei e delle sue amiche, ma perchè? Giustamente, non c'era da fidarsi di persone che si incontrano per caso, ma in quel mondo c'era bisogno di solidarietá e sostegno reciproco.
"Ehi, tutto ok?" chiese Taylor affiancandosi a Scarlett.
Lei lo guardò "Sì, certo" sorrise.
"É orgogliosa" disse poi.
"Giá. L'avevo immaginato" accennò un sorriso.
"Non voleva realmente farlo"
"Lo so, un po' la capisco. Infondo non è facile fidarsi dei primi che ti capitano davanti e ti dicono 'Ehi viaggiamo insieme?'"
Taylor le scompigliò i capelli "Però siete forti" sorrise "E avete dato una nuova atmosfera a questo gruppo" 
"Grazie" Scarlett accennó un sorriso.
"Chi siete?!" urlò un militare che era a guardia di un cancello.
"Sopravvissuti" disse Hayley avvicinandosi.
"Rimani dove sei! Non muoverti di un solo passo!"
Hayley alzò gli occhi al cielo e poi, con una semplicità disarmante, puntò il mitra contro in militare e sparò. In pochi secondi i ragazzi vennero accerchiati da un gruppo di militari.
"Sei davvero un genio, ragazza mia" disse Dianna.
"Che cazzo ne sapevo che ce n'erano altri?!"
"Ragiona, hai mai visto un militare da solo?" chiese Scarlett.
"Sta zitta" disse Hayley tra i denti.
"State zitte!" urlò un militare "Gettate le armi, e non fate scherzi"
"Scherzi del tipo i clown che escono dagli scatoli?" chiese Electra e il resto del gruppo la fissò scoppiando in una fragorosa risata, tranne Hayley.
I militari scortarono il gruppo all'interno di quella che sembrava una base, e gli sottrassero le armi per poi legarli sia singolarmente che tutti insieme.
"Bene Hayley, visto che ci hai messi in questa situazione, ora tiraci fuori" disse Jeremy.
"Non è colpa sua" affermò Scarlett "È stata solo una svista"
Hayley che era esattamente alla sua destra la fissò "Non ho bisogno di un avvocato"
"Ma io... " cominciò Scarlett.
"Taci"
"Ma perchè sei così scontrosa con tutti?!" Scarlett le diede una spallata.
"Ma smettila, mi sembri una bambina che fa i capricci"
"La bambina sarai tu! Che non fai altro che chiuderti in te stessa!"
"Ok basta. Entrambe! Non è una situazione in cui bisogna litigare" intervenne Dianna.
Un militare entrò, con una macchinetta, nella stanza dove erano stati legati.
La macchinetta la conoscevano bene, serviva per sondare le persone, per assicurarsi che non fossero infette. Dava esito positivo o negativo. Ovviamente i ragazzi erano tutti preoccupati, sarebbero potuti risultare anche infetti in minima parte, e questo significava la morte.
Sondarono Hayley, Scarett e Jeremy. La prossima sarebbe stata Electra. Il militare le si avvicinò e lei con un colpo di gamba, lo colpì alle caviglie, così forte da farlo cadere. Tutti si liberarono della corda che li teneva insieme ed Electra continuó a tirare calci allo stomaco dell'uomo, finchè non divenne assolutamente inerme.
"Slegami!" disse Hayley a Jeremy.
"Come vuoi che ci riesca?! Non so se te ne sei accorta ma sono legato anche io!"
"Vieni qua" disse Scarlett ad Hayley.
"Che vuoi?!" 
"Voglio solo aiutarti a liberarti, porca miseria!"
Hayley le si avvicinó, con la sua solita diffidenza.
"Come hai intenzione di fare?"
Scarlett si inginocchiò davanti a lei "Girati" disse e Hayley la ascoltò. Scarlett le slegó i nodi con i denti, la rossa si massaggiò i polsi e poi la liberó.
Una volta che tutti ebbero la possibilità di muoversi, potevano finalmente scappare. Ripresero gli zaini e le loro armi e si fecero strada nel posto di blocco sparado contro chiunque si mettesse sulla loro strada. Uscirono dalla struttura e l'ultimo ostacolo da superare era il grande cancello, davanti al quale c'era una schiera di militari.
"Mangiate un pò di proiettili, brutti bastardi!" urló Hayley cominciando a sparare.
"Ma non aveva detto di non consumare i proiettili?" chiese Dianna.
"Già" disse Taylor.
Altri militari arrivarono lateralmente.
"Ma si moltiplicano come conigli!" esclamó Scarlett.
"Perchè sai come si moltiplicano i conigli?" chiese Jeremy colpendo un militare con una ginocchiata.
"Sì" rispose la ragazza sparando alla testa di un uomo "Ne avevo uno, quando ero piccola"
Electra era in difficoltà, aveva ingaggiato un corpo a corpo con un militare che stava avendo la meglio su di lei.
"Serve aiuto?" chiese Jeremy colpendolo alla nuca con l'arma.
"Grazie" disse Electra.
"Te la cavi bene" disse Jeremy.
"Attento, potrei uccidere anche te" disse seria e Jeremy la guardó scandalizzato "Sto scherzando" rise poggiandogli una mano sul braccio e lui le sorrise.
Jeremy era attratto da lei, aveva qualcosa di speciale e poi le erano sempre piaciute le ragazze scure di capelli, aveva sempre avuto quel debole. Di certo lui non era indifferente ad Electra che era rimasta colpita dalla sua incredibile forza che nascondeva un animo tenero e buono.
Durante la battaglia, sentirono un urlo, videro Dianna a terra e un militare proprio sopra di lei, pronto a darle il colpo di grazia. Scarlett si lanció sull'uomo, atterrandolo e piantandogli subito una pallottola nel cervello. La bionda si avvicinò all'amica che si contorceva per il dolore, Scarlett vide il polpaccio insanguinato.
"Taylor!" chiamò il ragazzo che fu subito da loro "Coprici" Taylor annuì.
Scarlett si tolse la cintura dei pantaloni e la strinse al di sopra della ferita.
"Fa male!" urlò Dianna.
"Lo so" disse Scarlett, cercando di non far trasparire la sua preoccupazione "Ma andrà tutto bene"
Nel frattempo gli altri erano riusciti a liberarsi di tutti i militari e si chiusero attorno alle due ragazze.
Scarlett analizzó il polpaccio dell'amica "Fortunatamente il proiettile non è rimasto bloccato nella carne, ma ti ha solo perforato il polpaccio"
"Solo?!" urlò.
Scarlett prese un ago da una scatola di kit medico, che aveva trovato durante le sue perlustrazioni e ricucì la gamba dell'amica, che non fece altro che lamentarsi. Poi prese una benda e la avvolse attorno alla ferita.
"Sei un medico?" chiese Taylor.
"Qualcosa del genere" rispose la ragazza.
"Riesci a camminare?" chiese Electra.
"Ho un buco nel polpaccio, tu che ne pensi?" chiese sarcastica Dianna.
"Dai ti aiuto" disse Scarlett permettendole di mettere il suo braccio sulle sue spalle, per mantenersi.
"Non possiamo avere un ferito" disse Hayley puntando il mitra contro Dianna.
"Ma che cazzo dici?!" chiese Scarlett.
"Dico che ci rallenterebbe"
"Chi se ne frega se rallentiamo? Non credo che abbiamo fretta di andare da qualche parte" ribattè la bionda.
"Comunque non possiamo tenere a carico un ferito"
"É mia amica"
"Non c'è spazio per l'amicizia e per l'amore in questo mondo" disse Hayley seria e Jeremy ed Electra si guardarono "Se credi ancora nei sogni, e nei sentimenti non vivrai a lungo"
"Preferisco morire piuttosto che non provare emozioni o sentimenti. Inoltre non credo che se uno dei tuoi amici si fosse ferito, lo avresti ucciso"
Hayley la prese per la maglietta "Io ho ucciso mia sorella, perchè era stata infettata!" la mollò spingendola.
Scarlett la fissò. Allora era quello che nascondeva. Ecco perchè era sempre seria e non voleva che capitasse alcun discorso a riguardo, ora Scarlett si sentiva più vicina alla rossa. Non perchè avesse ucciso qualcuno a cui teneva, ma li aveva visti morire. Morire senza che lei potesse fare nulla.

ANGOLO DELL'AUTRICE!
Eccomi qui ragazzi! Bene bene, a quanto pare anche Scarlett ha una storia da raccontare e ovviamente scopriremo un po' più di lei in seguito. Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio The son of rage and love e Lonni per le recensioni!
Ringrazio i lettori!
Ringrazio le mie amiche!

Alla prossimaaa!

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Capitolo 7
*** Tell me your story ***


6. Tell me your story

"Come va il polpaccio?" chiese Scarlett all'amica.
"Meglio. La tua schiena invece?"
"Tutto ok"
Per evitare che Hayley si lamentasse della lentezza di Dianna, Scarlett aveva deciso di caricarsela in spalla.
"Voglio proprio vedere come farai a combattere, quando arriverá il momento" disse Hayley.
"Troveró il modo"
"E poi ci siamo noi che possiamo proteggerle" sorrise Taylor.
"Io non alzerò un dito per una ferita e una... " Hayley non continuó la frase, perchè in realtà non sapeva come definire Scarlett. Era altruista, avrebbe messo in gioco la sua stessa vita per gli altri, forse anche per Hayley nonostante la trattasse male.
Nel frattempo Jeremy ed Electra approfondivano la loro "amicizia".
"E quindi ti piace mangiare"
"Sì, e dormire. Diciamo che questo 'nuovo mondo' non è fatto per me"
Jeremy rise "Capisco, devi stare sempre all'erta, non puoi distrarti e a stento puoi mangiare e dormire"
"Giá" ribattè Electra. Ci fu un lungo silenzio tra i due.
"Io... " cominciò Electra.
"Io... " allo stesso modo stava per proferire parola Jeremy che rise "Prima le ragazze"
Electra sorrise "Io... Mi chiedevo se eri dello stesso parere di Hayley"
"Riguardo cosa?" 
"Che non c'è spazio per i sentimenti o per le emozioni. Cioè io... " Electra  fu interrotta da Jeremy che la prese per il mento e la baciò.
"Ti basta come risposta?" chiese il ragazzo, sorridente.
Le guance della bruna si imporporarono "I-io credo di si" rispose con un sorriso ebete, stampato sul viso.
"Ehi! C'è qualcosa che non sappiamo??" disse Taylor mettendo un braccio attorno alle spalle dell'amico, accompagnato da Scarlett e Dianna.
"Hai fatto breccia nel cuore di questo ragazzone!" esclamó Scarlett dandole una pacca sulla spalla."Io avevo capito tutto" disse Dianna, con aria di superiorità.
Scarlett notò che Hayley li osservava da lontano e, appena la rossa si accorse che l'aveva beccata, distolse lo sguardo. Scarlett era sicura che Hayley avesse solo bisogno di qualcuno che le facesse riscoprire cosa significasse amare, in modo da poter tornare a vivere veramente.
"Ragazzi, invece di festeggiare, abbiamo dei problemi più grossi. Non sto parlando di semplici contagiati. Credo siano peggio"Il resto del gruppo guardò nella direzione di Hayley e videro degli infetti diversi da quelli che erano soliti incontrare, e potevano facilmente metterli a confronto, visto che c'erano anche i contaminati tra i 'nuovi arrivati'.
"Ma che cazzo sono?" chiese Hayley. Erano piú grossi e robusti rispetto agli infetti normali, si muovevano più lentamente ma sembravano decisamente piú forti.
"Come farai a combattere?" chiese Dianna.
"Ok facciamo così, ti mettò giù. Prendi la mia pistola" gliela porse "E se succede qualcosa urla"
"E tu come farai senza pistola?"
"Ho queste" mostró le mani "E questo" mostró un coltello.
"D'accordo" si convinse Dianna.
Scarlett partì all'attacco e subito saltò su un contaminato, perforandogli la spalla con il coltello più e più volte. Si ritrovò davanti uno degli infetti più grossi che era praticamente il doppio di lei e lo guardò quasi spaventata, ma non si perse d'animo e cominciò a colpirlo utilizzando dei calci e il suo coltello. Ma tutto ciò non sembrava scalfirlo minimamente.
"Ma di che cazzo sei fatto?!" chiese Scarlett, credendo quasi che il mostro le potesse rispondere. Quello che prima era un uomo la colpì con un calcio in pieno stomaco, facendola balzare indietro.
"Merda!" Scarlett tossì.
"Tutto ok?" chiese Taylor avvicinandosi e porgendole la mano per aiutarla ad alzare.
"Sì" afferró il braccio di Taylor e si rialzó.
"Non riusciremo mai a batterli tutti! Dobbiamo ritirarci!" urló Hayley, cominciando a correre seguita da tutti gli altri. Scarlett riprese in spalla Dianna e seguì l'esempio del gruppo.
"I contaminati ci sono alla calcagna!" esclamò Electra.
"Non parlate! Correte!" rimproverò Hayley e, dopo aver corso per molti metri e dopo essere riusciti a seminarli, entrarono in un edificio e salirono fino all'ultimo piano.
Caddero tutti a terra stremati, a causa della corsa sfrenata.
Electra si poggiò a Jeremy "Non ho mai corso così tanto" e lui le accarezzò i capelli.
Dianna era l'unica senza fiatone "Però... " disse "Ha i suoi vantaggi avere una gamba fuori uso"
Scarlett rise "A danno di una povera e tenera ragazzina"
"Se tu sei povera e tenera io sono un prete" intervenne Taylor.
Scarlett scosse la testa ridendo e poi si avvicinò a Dianna per controllare la ferita. Tolse la benda e ci versó un leggero goccio d'acqua per poi metterci una benda pulita.
"Che dice il mio polpaccio?" chiese Dianna.
"Che é fortunato ad avere un'amica come me" disse impettita Scarlett.
"Ma sta' zitta" ribattè Dianna ridendo e dandole un buffetto sulla spalla.
Mangiarono, per cena, quel che rimaneva del cibo che avevano trovato durante il viaggio.
"Domani dovremo cercare altro cibo. Prendere dell'acqua e delle bende" osservò Hayley "Altrimenti non ce la caveremo"
"Sii un po' più ottimista peró" la rimproveró Electra ma, stranamente, Hayley non le rispose a tono. Rimase in silenzio.
Tutti crollarono in un sonno profondo e lo stesso sarebbe accaduto a Scarlett, se nel dormiveglia non avesse sentito una porta chiudersi. Si ridestò completamente e, in quella stanza, le uniche porte che c'erano portavano, una all'uscita dell'edificio e l'altra in qualche posto che loro non avevano controllato.
Scarlett notò che Hayley non c'era e comprese che, l'artefice di quel rumore era stata proprio lei.
Scarlett si alzò da terra un po' riluttante e si diresse verso quella porta che portava all'ignoto. La ragazza aprì la porta e trovò, al suo interno delle scale che lei percorse, fino a trovarsi su quello che sembrava un terrazzo.
Si guardò attorno e vide Hayley seduta per terra, con la schiena poggiata al muretto che delimitava il perimetro del terrazzo. Scarlett le si avvicinò e le si sedette accanto, sapeva che forse era un gesto troppo azzardato, ma non voleva vederla da sola."Non riesci a dormire?" chiese la bionda.
"Giá" rispose Hayley.
"Quindi vieni qui a guardare le stelle" la rossa annuì.
Seguì un lungo silenzio, abbastanza pesante. Nessuna delle due proferiva parola, poi Hayley decise di parlare."Si chiamava Erica" Scarlett la guardò, ma Hayley aveva occhi solo per le stelle "Aveva 13 anni e da sorella maggiore, credevo di poterla proteggere. Ci ho provato, ma non sono stata in grado e... Penso che non mi perdonerò mai per questo. É stata morsa perchè non sono stata attenta. Ed io l'ho uccisa con le mie stesse mani" se le guardò "Sento ancora lo sparo della mia pistola e vedo ancora il proiettile che entra nel corpo di mia sorella. Su questi vestiti c'è ancora il suo sangue, confuso con quello degli altri infetti"
"Non è colpa tua. So che è difficile da accettare, ma l'hai fatto solo per liberarla. Ti capisco"
Solo allora Hayley la guardò negli occhi "Qual è la tua storia?"
"Ah bè... " accennò un sorriso amaro "Mia... Mia madre venne morsa da un contaminato e mio padre uccise sia il contaminato che lei. Mio padre non era stato morso, nemmeno il mio fratellino di 7 anni e nemmeno io. Ma... " Scarlett fece una pausa "Ma decise di uccidere il mio fratellino e anche me, lui morì sul colpo. Per quanto riguarda me, il proiettile mi colpì la spalla ma non fu tanto efficace da non permettermi di vedere mio padre che si puntava la pistola alla tempia e premeva il grilletto" Hayley poggiò una mano sul ginocchio di Scarlett, la quale, quasi come fosse un riflesso, poggiò la sua mano su quella della rossa.
"Non lo biasimo perchè in un certo senso so che l'ha fatto per salvarci. Proprio come hai fatto tu con tua sorella" continuò Scarlett.
"Come fai andare avanti?" chiese Hayley.
"Ho trovato dei motivi per andare avanti, ho le mie amiche e per ora sono la cosa più importante per me"
"Ti rifugi nei sentimenti e nelle emozioni"
"Non è un rifugio, è giusto che ci siano questi valori secondo me. Altrimenti non avrebbe senso vivere, ecco perchè vorrei che tu non facessi discorsi privi di speranza o sensazioni o emozioni. Sono queste le cose che possono permetterti di andare avanti"
Il cuore di Hayley batteva come un martello nel suo petto, nessuno le aveva fatto dei discorsi del genere prima di allora e quello che provava  in quel momento non lo si poteva minimamente descrivere, era troppo forte.
Rimasero insieme a fissare il cielo per il resto della notte, e senza accorgersene si addormentarono.
 

ANGOLO DELL’AUTRICE!
Ciao ragazzi! Eccomi qui! Il mio telefono è andato ai pesci e ho praticamente perso tutte le mie fan fiction e anche i capitoli di questo ma fortunatamente ho trovato il modo di recuperarli. Anyway ecco un po’ del passato di Scarlett e sembra che Hayley si stia sciogliendo piano piano.
Bene, ringrazio Lonni e The son of rage and love!
Ringrazio i lettori!
Ringrazio le mie amiche!
Alla prossima!!

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Capitolo 8
*** Just smile ***


7. Just smile

"Ma dove sono finite?" chiese Dianna.
"Non lo so! Non c'è niente. Cioè non hanno lasciato nemmeno i loro zaini!" disse Electra andando avanti e indietro per la stanza.
"E se sono scappate?" ipotizzò Jeremy.
"Guardate!" esclamò Taylor "Questa porta è aperta!" indicò la porta che, la sera prima, aveva portato Hayley e Scarlett sul terrazzo.
I ragazzi salirono in tutta fretta e fortunatamente Dianna riprese a camminare, un po' lentamente ma comunque ci riusciva. Una volta arrivati si guardarono attorno disperati, fino a quando non scorsero le due ragazze, sedute, che stavano dormendo. Il gruppo si avvicinò pian piano.
"Perchè non ci sono più macchine fotografiche in questo mondo?!" si disperò Dianna
."Perchè scusa?" chiese Electra.
"Ma guardale! Sono... Sono degli amori!" esclamó la riccia.
Le due ragazze erano sedute l'una accanto all'altra e Hayley aveva la testa poggiata sulla spalla di Scarlett, la quale aveva, a sua volta, la testa poggiata su quella di Hayley. Il tutto era perfezionato dalla mano di Scarlett che teneva, anche se debolmente, quella della rossa.
"Bè non ha tutti torti" ribattè Taylor.
"Credete che abbiano buone probabilità di stare insieme?" chiese Jeremy e tutti lo fissarono.
"Ma scusa Hayley è... " Electra non fece in tempo a finire la frase, che Jeremy la interruppe con un "sì" deciso.
"Io credo che sarebbero davvero carine insieme" ipotizzó Dianna e tutti assentirono.
Scarlett si mosse, impercettibilmente, e poi aprì piano gli occhi, seguita da Hayley che appena si accorse dei nuovi arrivati, si ricompose e si allontanò dalla bionda, lasciandola interdetta.
"Andiamo" disse Hayley dirigendosi verso la porta del terrazzo. Scarlett la fissò e si alzò da terra, ripulendosi. Non l'aveva nemmeno degnata di uno sguardo, eppure pensava che qualcosa sarebbe cambiato dopo quello che si erano dette la notte prima.
"Hai fatto colpo" disse Taylor.
"Eh?" chiese Scarlett non capendo.
"Hayley. Intendo che se ti stava così vicina, dopo quello che è successo tra di voi, devi proprio averla colpita"
"Non credo"
"Avete questo rapporto odio/amore"
Scarlett sorrise "Amore è una parola grossa. Io direi piú un rapporto odio/odio"
"Non si sarebbe avvicinata così tanto a te se davvero non si fosse fidata"
Scarlett annuì poco convinta e, insieme agli altri, seguì Hayley.
Stranamente la rossa non si mise a capo della spedizione, come faceva sempre anzi, cercava di rimanere il più in disparte possibile.
Dianna le si avvicinò "Ti ha colpita, dritta al cuore eh?"
"Come?" chiese Hayley, accorgendosi solo allora della presenza della riccia.
"Scarlett"
"No, non mi ha colpita da nessuna parte, non voglio essere colpita e non posso"
"Non puoi cosa? Andare contro il tuo cinismo e il tuo aspetto da dura, in un mondo che ha solo bisogno di quello che tu stai negando?"
Hayley la fissò senza proferire parola "Non mi piace Scarlett, e anche se fosse, lei... "
"Ti ricambierebbe. Se solo tu le dessi la possibilitá di essere parte della tua vita" Dianna non le permise di ribattere, allontanandosi dalla ragazza.
La rossa non sapeva cose l'avesse spinta a raccontare tutto a Scarlett la notte prima, forse era l'atmosfera e lei la rassicurava anche solo con la sua presenza. In tutti i suoi 25 anni si era innamorata, veramente, solo una volta, e quella ragazza nemmeno la ricambiava. Il resto delle storie che aveva avuto erano state solo di passaggio, si potevano chiamare più avventure che storie.
Hayley si affiancó a Scarlett che la guardò di sottecchi.
"Ehi" disse la rossa.
"Mi devo preoccupare?" chiese Scarlett.
"Perchè?"
"Perchè mi stai rivolgendo la parola senza arrabbiarti"
"Scema" Hayley sorrise dando una piccola spinta a Scarlett che sorrise a sua volta.
"Un momento!" Jeremy si parò davanti alle due ragazze che si bloccarono in tempo, prima di andargli addosso "Quello che ho visto sul tuo visto era un sorriso?!" chiese il ragazzo ad Hayley la quale annuì e sorrise nuovamente.
"Ancora!" esclamò Jeremy che poi fissò Scarlett e si inginocchiò davanti a lei "Sposami ti prego!"
"C'è qualcosa che non so?" chiese Electra.
"Scarlett ha fatto sorridere Hayley, dopo 8 mesi!"
"Giura!" intervenne Taylor.
Scarlett si grattò la nuca imbarazzata "Non credevo che non sorridesse da così tanto tempo"
"Potrei cominciare a shipparvi" disse Dianna con gli occhi quasi a cuoricino.
"A far che?" chiese Taylor fissando la ragazza.
"Ad amarle come coppia" ribattè Dianna trasognante.
Scarlett ed Hayley si fissarono e diventarono paonazze poi Scarlett si avvicinó all'orecchio di Hayley "Se avessi saputo che, il tuo sorriso, avrebbe creato così tanto scalpore, avrei evitato di farti sorridere"
Hayley sorrise di nuovo provando un piccolo brivido lungo la schiena per quella vicinanza.
"Ancora! Ha sorriso per tre volte in meno di... Cinque minuti?" chiese Taylor.
"Sì, credo di si" ribattè Electra.
Dopo quell'avvenimento il gruppo continuó a viaggare ma, questa volta, accompagnato dal sorriso di Hayley.
 

ANGOLO DELL’AUTRICE!
Alèèèè, eccomiiii! Capitolo piuttosto tranquillo e troviamo una Hayley un po’ più tranquilla tispetto agli altri capitoli, spero che vi sia piaciuto!
Ringrazio The son of rage and love e Lonni per le recensioni!
Ringrazio i lettori!
Ringrazio le mie amiche!
Alla prossima guys!

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Capitolo 9
*** There's something deep inside me ***


8. There’s something deep inside me

Taylor non era mai stato il genere di ragazzo che voleva farsi notare, era sempre stato riservato, sulle sue e avrebbe preferito sotterrarsi piuttosto che mettersi in mostra.
Quella situazione però, in quell'ambiente apocalittico, gli stava un po' stretta. Si sentiva quasi messo da parte, si sentiva inutile. Tutti sembravano prodi guerrieri, pronti alla battaglia in ogni momento. Anche lui era sempre pronto alla battaglia e a mettersi in gioco, ma avrebbe voluto distinguersi in qualche modo. Jeremy ci era riuscito, creando una molotov in pochi minuti per far fuori un gruppo di infetti, Hayley per la sua rudezza e il suo sangue freddo. Perchè lui non ci riusciva?
"Siamo a corto di tutto, munizioni, cibo, acqua e bende. Dobbiamo andare in ricognizione" annunciò Hayley.
"Vado io!" esclamò Taylor.
"Wow, cos'è tutto questo spirito di iniziativa?" chiese Jeremy, ridendo.
"Mi piacerebbe fare qualcosa, di interessante"
"In ogni caso non puoi andare da solo" ribattè Dianna e il resto del gruppo assentì.
"Vi prego!" Taylor giunse le mani e tutti si guardarono.
"D'accordo. Ma se c'è qualche problema... Dacci qualche segno" disse Hayley e il ragazzo annuì, correndo in testa al gruppo per poi sparire in un edificio
.Dianna fissó Taylor e poi guardò la coppia formata da Electra e Jeremy e poi guardò Hayley e Scarlett "Ho paura di fare la quinta incomoda"
"Ma che dici?" chiese Scarlett ridendo.
"Be voi quattro formate due coppie"
Hayley la fissò e diventó paonazza "Io... Io e Scarlett non siamo una coppia"
"Ma lo diventerete presto" disse tra se e se Dianna.
"Non state male insieme" disse Jeremy ed Electra annuì.
"Shh" fece Hayley. La rossa doveva ammettere che da quando il nuovo gruppo si era unito a loro, erano cambiate molte cose e Scarlett l'aveva fatta sorridere, dopo otto mesi, dopo la morte di sua sorella Erica. Nonostante tutto, Hayley, continuava a sostenere che in quel mondo non c'era spazio per l'amore. Perchè? Perchè tutto è precario, puoi perdere tutto nel giro di un secondo. Un attimo prima hai tutto, un attimo dopo hai il nulla. Non poteva permettersi di affezionarsi, non poteva permettere che altre persone entrassero nella sua vita e la stravolgessero. Come avevano fatto Jeremy e Taylor.
I pensieri della ragazza vennero interrotti da uno sparo, proveniente proprio dall'edificio in cui Taylor si era avventurato.
"Cosa è stato?!" chiese Electra. Seguì un altro sparo.
"Andiamo!" esclamò Jeremy che fu il primo a correre verso la struttura. Cercarono Taylor in ogni angolo, ma non riuscirono a trovarlo, almeno fino a quando non lo videro, braccato da due militari, con un terzo che gli puntava una pistola alla tempia.
"Ah bene bene, quindi ce li hai degli amici" disse quello con la pistola.
"Lascialo andare!" esclamó Hayley puntandogli contro il mitra.
Il militare agitò il dito "No no mia cara. Gettate le armi e lui sará salvo, altrimenti... " spinse la canna della pistola sulla testa di Taylor, su cui si potevano vedere le goccioline di sudore scendere lungo il viso.
Hayley abbassó la guardia e poggiò la mitragliatrice a terra, e così fecero tutti gli altri.
"Bene, ora possiamo portarvi con noi" disse con una faccia malefica.
"Come?" chiese Scarlett ma non ebbe il tempo di sentire la risposta, che qualcuno le posò un fazzoletto di stoffa sul naso e sulla bocca, e lo stesso successe a tutti gli altri.

Hayley aprì gli occhi e fece fatica ad abituarsi alla luce, incredibilmente accecante, che c'era in quella stanza. Si mise a sedere e vide che gli altri erano ancora stesi a terra a dormire. Si diresse verso la porta di quella camera a pareti esclusivamente bianche, e cercò di aprirla, ma non ci fu nulla da fare. Scosse bruscamente Jeremy e Taylor che si svegliarono subito.
La rossa prese Taylor per la maglietta "Ma che cazzo hai fatto?!"
"N-non ho fatto niente. I-io stavo cercando di rendermi utile"
"Stavi per farci ammazzare tutti quanti!"
"Hayley calmati" Jeremy le posó una mano sulla spalla che Hayley scostò subito.
"Non mi dire di stare calma!"
Le tre ragazze si svegliarono, e subito assistirono alla discussione.
"Che sta succedendo?" chiese Electra.
"Hayley è nervosa" disse Jeremy per poi dedicarsi solo ed esclusivamente alla sua ragazza.
"Non sono nervosa!" Hayley tirò un pugno alla porta.
"Scommetterei sul contrario" disse Dianna.
Scarlett si avvicinó alla rossa e le posò una mano sul braccio.
"Lasciami in pace" disse per tutta risposta, Hayley.
"Non posso lasciarti in pace"
"Dovresti invece"
"Altrimenti che fai? Alzi di nuovo quel muro che avevi, prima della scorsa notte?"
Hayley la fissò negli occhi, contraendo la mascella.
"Taylor stava solo cercando di essere utile al gruppo, non puoi biasimarlo per questo"
"Sta' zitta" esordì Hayley. La verità era che Scarlett aveva la capacità di farla sentire serena, ma allo stesso tempo di farle saltare i nervi. Non sapeva spiegarsi come questa cosa fosse possibile, ma lei ci riusciva.
"Dici sempre 'Sta' zitta' comincio a pensare che siano le uniche parole che conosci" disse Scarlett, con un velo di tristezza, glielo si poteva leggere negli occhi che quella situazione non le piaceva.
Era sempre stata una persona schietta, e di certo non si sarebbe trattenuta con una persona che conosceva da poco tempo. Non voleva ferire Hayley, ma doveva per forza farle notare alcuni suoi comportamenti che non erano del tutto giusti.
La porta della stanza si aprì e vi entrò una donna, in camice bianco.
"Salve" disse, guadagnandosi gli sguardi sospettosi del gruppo "Mi chiamo Kat, sono la proprietaria, non che dottoressa dello stabilimento in cui siete ora"
"Non te l'ha chiesto nessuno" ribattè Hayley.
Kat si aggiustò gli occhiali "Mentre dormivate, vi abbiamo prelevato del sangue e abbiamo delle notizie"
Il sangue dei ragazzi si geló nel loro corpo, aspettandosi di venire a conoscenza che qualcuno di loro fosse un contaminato.
"Nessuno di voi è stato attaccato dal fungo. Ma... " lasciò la frase in sospeso.
"Ma?" incalzò Electra.
"Chi è Scarlett?" chiese la dottoressa. Tutti fissarono la bionda e, se avesse potuto, lo avrebbe fatto anche lei.
"Sono io" rispose Scarlett, senza un minimo tremolio nella voce.
"Potrest seguirmi un attimo?" chiese la dottoressa.
"No!" esclamó Dianna, afferrando il braccio di Scarlett.
"Lei non va da nessuna parte" continuó Electra.
Scarlett sorrise "Andrà tutto bene" si avvicinò alla dottoressa.
Prima di richiudere la porta alle sue spalle diede un'ultima occhiata ai suoi amici e agli occhi di Hayley nei quali, poteva scommettere di aver visto un alone di preoccupazione.
Quando Scarlett tornò, non perse il suo sorriso, e non cedette alle insistenti domande dei suoi amici sul dove fosse andata con la dottoressa o sul cosa le avesse detto. Continuava a ripetere che era tutto a posto, continuava a dire che li avrebbero lasciati liberi.
Ma lei sapeva benissimo che non era tutto a posto. Almeno per lei, e sapeva benissimo che prima o poi ne avrebbe dovuto parlare anche con gli altri, solo che non era quello il momento giusto.
 

ANGOLO DELL’AUTRICE!
Here I am! Nuovo capitolo, nuovi scontri, nuovi casini e, soprattutto, nuovi misteri! Che cosa avrà detto la dottoressa Kat a Scarlett? Eheheh, sono davvero crudele a lasciarvi con una fine così ahahah.
Anyway, spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio The son of rage and love e Lonni per le recensioni!
Ringrazio i lettori!
Ringrazio le mie amiche!
Alla prossima ragazzi!

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Capitolo 10
*** I can't fall in love with you, ok? ***


9. I can't fall in love with you, ok?

"Eddai diccelo!" Dianna saltellava attorno a Scarlett, continuando a ripetere quella frase.
"No, quando arriveremo lo saprete, oppure potrei dirvelo anche prima. Ma in ogni caso, sappiate che comunque dobbiamo camminare per un bel po'" rispose Scarlett con una tranquillità insolita nella sua voce.
"L'importante è che prima o poi ce lo dici. Anche perchè sono sicuro che Hayley non dormirà tranquilla, almeno finchè non saprà cosa è successo con quella dottoressa" disse maliziosamente Jeremy, punzecchiando Scarlett con il gomito. La bionda rise e il ragazzo si guadagnó uno sguardo fulminante da parte di Hayley.
"Però io ci sarei rimasto volentieri un altro po' lì dentro" disse Taylor "Kat era proprio carina" Jeremy assentì e si guadagnò uno schiaffo sulla nuca da parte di Electra.
"Ahia! Ma che ho fatto?!" chiese Jeremy con fare innocente.
"Continuo comunque a sostenere che essere single ha i suoi lati positivi" rettificò Taylor, fissando la coppia.
"Attenzione!" esclamò Dianna, indicando un gruppo di contaminati.
"Ma è mai possibile che non possiamo stare un secondo tranquilli?!" si innervosì Taylor.
"Ok basta lamentarsi, preparatevi a combattere" disse Hayley ricaricando la sua mitragliatrice.
I contaminati erano accompagnati dagli infetti più gravi e, il gruppo, non aveva ancora trovato un modo per liberarsene, a parte con una molotov. Ma, essendo a corto di bende, non era possibile costruirne una.
Hayley si mise in testa e cominciò a sparare accompagnata dal resto del gruppo. Scarlett colpì con tre colpi alla testa, uno degli infetti che lei considerava di livello superiore, di livello decisamente piú grave.
L'infetto stramazzó a terra e Scarlett tirò un sospiro "La testa! Colpiteli alla testa!" esclamó, tutti annuirono.
Hayley continuava a sparare, finchè la sua arma non si bloccò, cominció a scuotere la testa tentando di ricaricare la mitragliatrice ma senza nessun successo. Tutti erano impegnati con altri infetti e lei doveva trovare il modo di uscire da quella situazione. Un infetto si stava avvicinando sempre piú velocemente a lei. Cominció ad indietreggiare impaurita, finchè non inciampò,  e cadendo sbattè il gomito, sull'asfalto, al quale provó un dolore lancinante. Il contaminato le si avventò contro urlando e lei sentì tutto il suo peso su di lei, diventó sempre più pesante. Solo quando le venne levato di dosso, si accorse che era morto e vide un braccio teso verso di lei. Lo afferrò e si rialzò.
"Come diamine ha fatto a bloccarsi?!" chiese Scarlett.
"Perchè cavolo ti sei intromessa?!" Hayley spinse la bionda.
"Eri... Eri in difficoltá"
"Ecco che ricominciano" disse Electra infilzando il coltello nel collo dell'ultimo contaminato rimasto.
"Me la potevo cavare benissimo da sola!" alzó la voce la rossa.
"Stava per morderti"
"Me la sarei cavata! Non devi farmi da babysitter!"
"Non ti faccio da babysitter. Semplicemente mi preoccupo che tu non ti faccia del male"Hayley la prese per la maglietta "Non ho bisogno del tuo aiuto" la spinse.
"Hayley sii un po' riconoscente" disse Jeremy, rassegnato.
Hayley lo fissò e stava per proferire parola quando intervenne Scarlett "Sta' zitto" schernì Hayley assumendo la sua stessa espressione, e questo provocó una risata generale tranne quella della rossa che, a grandi falcate, si avviò all'interno di una casa.
Il gruppo tirò un sospiro e la seguì, anche quel giorno sarebbero rimasti rintanati in una casa, dalla quale presero il necessarrio per continuare a sopravvivere. Si misero tutti a giocare a nomi, cose e città, giusto per passare il tempo. Tutti tranne Hayley, ovviamente, che si allontanò, andando al piano di sopra, per cercare di non pensare a Scarlett. Le riempiva la testa ogni singolo secondo di ogni maledettissimo giorno e non poteva permetterselo. Non poteva assolutamente, ecco perchè la trattava male. Ecco perchè cercava di allontanarla in tutti i modi possibili. Bussarono alla porta della stanza in cui era entrata e si voltó, trovando Scarlett davanti a sè.
"Sembrano divertirsi di sotto" esordì Scarlett e la rossa annuì "Ascolta... " cominciò "Prima quando sono intervenuta... Bè mi dispiace se ti ho fatta sentire debole, ma non volevo che ti succedesse qualcosa e... "
"Basta" la interruppe Hayley "Non dire nient'altro" guardò Scarlett negli occhi "Perchè diamine ti ostini a starmi attaccata e a preoccuparti per me??"
"Io ci tengo a te e, diamine, perchè non lo capisci?!"
Hayley le si avvicinò bruscamente, costringendo Scarlett a mettersi con le spalle al muro. La rossa non si era accorta ancora di quanto fosse l'altezza che le separava, non era tantissima, ma abbastanza per farla sentire bassa.
"Tu non puoi tenere a me. Ok? Ed io non posso innamorarmi di te. Ok?"
"Ho molti più motivi io per non innamorarmi di te, però mi piaci e la devi smettere di allontanarmi perchè non fai altro che ottenere l'esatto contrario" Scarlett aveva fissa i suoi occhi in quelli di Hayley e non li avrebbe staccati per nulla al mondo.
"Sei sporca di sangue" disse Hayley, fissandole l'angolo della bocca, e passandoci delicatamente un dito.
"Anche tu"
Hayley si sollevò sulle punte dei piedi, e indugió prima di posare le sue labbra su quelle di Scarlett la quale le accolse con dolcezza e le trattò come se fossero un tesoro.
"Ci voleva così tanto?" chiese Scarlett.
"Ti stai cacciando in un bel guaio. Non dovevi permettermi di farlo"
"Se te l'ho permesso significa che lo volevo anche io"
In realtà il guaio in cui si stava cacciando Scarlett era molto più grave di quello che intendeva Hayley. Soprattutto per quello che le aveva detto Kat, la dottoressa. Forse innamorarsi e avere ancora degli affetti era la cosa peggiore che potesse capitare, sia a lei, che al resto del gruppo. L'unica soluzione sarebbe stata continuare il suo viaggio da sola, ma non si sentiva di lasciare soli i suoi amici. Non ancora.

ANGOLO DELL'AUTRICE!
Eccomi ragazzi! Sono in diretta dalla casa del grande fratello. Scherzo ovviamente ahahahah, sono in diretta dalla casa della mia amica Daniela (che ha appena detto che non gliene frega niente a nessuno ma io voglio dirlo lo stesso ahahah).
Anyway ecco il nuovo capitolo, ed ecco che si viene a formare la nuova coppietta tra Scarlett e Hayley, che tenere :3. Comunque non so se qualcuno vede Pretty Little Liars, in ogni caso, se lo seguite, proprio ieri ho pubblicato una one-shot sulla coppia Paily che shippo come se non ci fosse un domani! Ahahah Si chiama "I was drunk that night, and I got lost" e questo è il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2810973&i=1
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio Lonni e The son of rage and love!
Ringrazio fe87, Fiamma159 e  Powah_ che hanno inserito la storia tra le seguite!
Ringrazio le mie amiche!
Alla prossima :D

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Capitolo 11
*** Is this the end? ***


10. Is this the end?

Aveva sempre quel sorriso rassicurante e dolce che non l'abbandonava mai. Hayley vedeva quella sicurezza in Scarlett e si sentiva sicura anche lei, la bionda trovava sempre un motivo per sorridere e per permettere agli altri di fare lo stesso. Forse era proprio quello che la colpiva: la sua tenacia, il suo sorriso anche dopo momenti critici, il suo essere protettiva e tutto ciò che aveva di bello da offrire.
Gli altri non erano ancora a conoscenza della nascita della nuova coppia, ma presto lo avrebbero capito, o gli sarebbe stato detto dalle dirette interessate.
"Mi spiegate perchè stiamo viaggiando di notte? Io sto morendo di sonno" si lamentò Electra, sbadigliando.
"Chiedilo ad Hayley, è lei quella strana" disse Taylor.
"Hayely, perchè diamine ci stiamo muovendo di notte?" chiese Jeremy, al posto della sua ragazza.
"Per cambiare" rispose in tutta calma.
"Che significa per cambiare?" chiese Dianna, sull'orlo dell'irritazione.
"Abbiamo sempre viaggiato di giorno e quindi volevo vedere come fosse questo mondo di notte"
"Chi vuole cambiare capo??" chiese Dianna alzando la mano, seguita dal resto del gruppo, tranne che da Scarlett "Che fai?! Non ci appoggi??"
La bionda scosse la testa ridendo "Non posso andare contro la mia ragazza"
Tutti strabuzzarono gli occhi urlando un sonoro "Cosa?!"
"Shhhh!" disse Hayley.
"La tua ragazza??" chiese, a bassa voce, Taylor esterrefatto.
Scarlett annuì compiaciuta.
"Quando è successo??" chiese Dianna.
"Ieri"
"Come è successo??" chiese Jeremy."Un semplice bacio"
"Perchè è successo??" chiese Electra.
Scarlett la guardó stranita.
"Sì, insomma, non è che Hayley sia la ragazza più dolce di questo pianeta" si giustificò Electra "Anche se é una delle poche ragazze rimaste"
"É più dolce di quanto riesca a mostrare"
Hayley nel frattempo era diventata paonazza, nessuno le aveva mai detto che fosse dolce. In realtà nessuno era mai andato oltre la corazza che si era creata da quando erano morti i suoi genitori. Era stata con altre persone prima, ma nessuno le aveva mai attribuito quell'aggettivo. Lei invece, aveva scavato nei posti piú profondi dell'anima della rossa, e l'aveva colpita. Dritta al cuore.
"Questa casa sembra molto confortevole" disse Electra con fare innocente.
Hayley sospirò "D'accordo, fermiamoci" fece marcia indietro ed entró nell'edificio insieme agli altri, mentre Electra esultava.
"C'è un camino qui" osservó Dianna.
"Io ho dei fiammiferi e un po' di carta. Forse possono servire per accendere un fuoco" disse Hayley.
"Sai Scarlett" Jeremy si poggiò con un braccio sulla spalla della ragazza "Credo che tu abbia fatto un ottimo lavoro con la nostra Spongebob"
"Spongebob?" Scarlett lo guardò stranita.
"Eddai Jerm! Ti avevo di non dirlo a nessuno! Non mi chiama più nessuno così" si disperó la rossa e Jeremy rise.
"Spongebob per via dei suoi denti" Taylor risolse il dubbio di Scarlett.
Scarlett la fissò e Hayley incrociò le braccia offesa. La bionda le si avvicinò e la abbracciò dolcemente "Io trovo carini i tuoi denti, ti contraddistingui"
"Davvero?" chiese la più bassa guardando negli occhi Scarlett, che annuì.
"Ehi, che ne dite di metterci intorno al fuoco e di raccontarci un po' di noi? I nostri sogni o come eravamo prima di questa catastrofe" chiese Taylor.
"Perchè no?" disse Dianna.
Si sedettero tutti davanti al fuoco e Taylor cominciò "Bene, prima di tutto ciò, suonavo la chitarra. É da tanto tempo che non ne vedo o non ne tocco una, mi manca davvero un sacco e mi sarebbe piaciuto formare una band con questi due sfigatelli dei miei amici" li abbracciò teneramente.
Jeremy rise "Anche a me sarebbe piaciuto formare un band con voi, sarebbe stato il massimo. Hayley con la sua voce avrebbe spaccato il culo a tutti"
La ragazza rise "Senza il basso e la chitarra e senza di voi soprattutto, non si potrebbe fare nulla. Io non valgo nulla senza di voi"
"Finalmente abbiamo il piacere di conoscere la vera Hayley" affermò Dianna "Per quanto mi riguarda, volevo fare il magistrato e bè se parliamo anche di amicizia, diciamo che la mia vita sarebbe stata noiosa senza Electra e Scarlett"
"Io avrei vissuto in tutta tranquillitá se non ci fosse state voi" ironizzò Electra, ma tutti sapevano che voleva dire l'esatto contrario.
"Tu che ci dici, Scarlett?" chiese Jeremy.
Sentire tutte quelle confessioni da parte delle sue amiche e del resto del gruppo la faceva sentire quasi fuori posto, anche se non avrebbe saputo spiegare esattamente il perché "Ehm, io vado... " respiró profondamente "Vado a prendere una boccata d'aria" disse e si alzó in fretta, uscendo dalla casa e richiudendo la porta alle sue spalle. Stava sbagliando tutto, non poteva piú rimanere lì con loro sia per il suo bene, che per quello dei suoi amici. Doveva andarsene per il bene di tutti.
Una mano si poggió sulla sua spalla, era Hayley "Ehi"
"Ehi" rispose Scarlett.
"Che c'è?" chiese, la rossa, preoccupata.
"Nulla" sorrise "Tranquilla"
"Non nasconderti dietro un sorriso, dimmi che c'è" fissó i suoi occhi verdi in quelli scuri della ragazza, la quale sospirò.
"Non posso piú stare con voi
"Hayley aggrottó la fronte "In che senso?"
"C'è... C'è una cosa che devo fare ed è meglio per tutti se io continuo questo viaggio da sola"
"Ha a che fare con quello che ti ha detto la dottoressa?"
Scarlett non parlò.
"Che ti ha detto?"
"Nulla"
Hayley le tiró uno schiaffo "Dimmi che cazzo ti ha detto!"
"Io... "
"Tu cosa?!" fece una pausa "Sei infetta?"
"No"
"Allora cosa?"
"Io... Ho un gruppo sanguigno diverso dal vostro. Il gruppo Z. Lo sapevo giá da quando ero piccola. Questa caratteristica ce l'hanno solo 5 persone in tutto il genere umano, ed io sono una di quelle, forse una delle superstiti. Quando Kat mi ha chiamata in disparte mi ha chiesto se ne fossi a conoscenza e io le ho, ovviamente, risposto di si. Poi mi ha chiesto se fossi a conoscenza anche di un'altra cosa"
"Cosa?" chiese Hayley impaurita.
"Che il mio sangue contiene la soluzione a questo fungo. I miei globuli rossi trasportano una sostanza chiamata Zerianina che a quanto pare permette la cura necessaria ad un qualsiasi male. Non a caso non sono mai stata soggetta a malattie, febbre o cose del genere. Una volta arrivati al prossimo posto di blocco di militari, utilizzeranno il mio sangue per creare l'antidoto e per mettere fine a questa apocalisse"
"No... " disse Hayley in un sussurro.
"Hayley, mi dispiace"
"Ti dispiace un cazzo! Prima... Prima fai la carina e mi dici che è tutto a posto che possiamo stare insieme, e poi che cazzo fai?! Mi dici che darai il tuo sangue, rischiando di morire, per salvare il genere umano che di umano non ha più un cazzo?!"
"Non lo sapevo" cercò di giustificarsi Scarlett
"Sì certo non lo sapevi. Ora come lo dirai agli altri?! Spero che troverai un modo migliore per dirglielo!" Hayley spinse Scarlett.
"Calmati"
"No che non mi calmo! Tu... Tu mi hai detto che posso tornare a credere nei sentimenti e nelle emozioni, mi dici come cazzo faccio se tu... " non terminó la frase, cominciando a piangere.
Scarlett l'abbracciò "Scusami"
"Lasciami in pace!" Hayley si allontanò e tornò in casa. Scarlett rimase fuori. Sì, stava sbagliando proprio tutto.


ANGOLO DELL'AUTRICE!
BAM! Ecco svelato il segreto di Scarlett! E non poteva trovare modo peggiore per dirlo ad Hayley che si era fidata di lei. Bè che altro dire, il capitolo parla da sè e lascio a voi le conclusioni. Vedremo cosa succederà al nostro gruppetto di sventurati nei prossimi capitoli!
Spero che vi sia piaciuto!
Ringrazio The son of rage and love e Lonni per le recensioni!
Ringrazio i lettori!
Ringrazio le mie amiche!
Alla prossima ragazzi! :D

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Capitolo 12
*** We'll never leave you ***


11. We'll never leave you

Hayley non dormì quella notte, quindi, quando sorse il sole decise di svegliare il resto del gruppo.
Sveglió tutti scuotendoli dolcemente, tutti tranne Scarlett alla quale lanciò lo zaino addosso "Svegliati. Dobbiamo andare" disse quando la bionda di svegliò di soprassalto, guardandola in modo smarrito.
Il gruppo si rimise subito in viaggio, dopo aver preso tutto il necessario da quella casa. Vi trovarono qualche mela, un kit medico e dell'acqua. Per le munizioni si rifornirono ad un negozio di armi che trovarono proprio lì vicino."Wow!" esclamó Taylor.
"Sono stupende queste armi!" osservó Jeremy riferendosi a delle armi sparse, disordinatamente, sul pavimento.
"Prendete quello che volete. Un'arma a testa, a meno che non si tratti di pistole. Nel frattempo, io vado a dare un'occhiata in giro" Hayley si allontanó, voltando a destra e imbucandosi in quello che sembrava un corridoio.
"Vado anche io" disse Scarlett, che prese la stessa via della ragazza.
"Non metteteci troppo!" esclamò Electra.
Dianna la colpì allo stomaco.
"Ahi! Che ho detto?!"
"Falle stare un po' da sole!"
Scarlett, raggiunse la rossa correndo e le posó una mano sulla spalla. Hayley si voltò di scattó e le puntò il mitra alla pancia.
"Sono io!" disse, impaurita Scarlett "Sono io" ripetè.
"Non mi farei scrupoli a farti saltare le budella"
"Hayley smettila di comportarti così. Ti ho detto che mi dispiace, ti ho chiesto scusa"
"Non serve a rimettere a posto le cose. É come... É come quando rompi un vaso, puoi chiedergli scusa, ma è comunque andato in pezzi, e anche se lo riaggiusti con la colla o attack o qualsiasi altra cosa, non ritornerá mai come prima. Sono stata fatta a pezzi molte volte, troppe. Non potrei sopportare un'altra perdita"
"Hayley... ""Non dire nulla. Mi fai... Mi fai solo ribollire il sangue nelle vene, perchè mi sono fidata di te e tu mi hai tradita"
"Io ti amo" ribattè Scarlett guardandola negli occhi "Nessuna mi ha mai colpita cosí tanto, nessuna e credimi, perchè... Cazzo mi hai fatto perdere la testa e... "
"Smettila!" la spinse Hayley "Smettila di dire cazzate! Ne stai sparando una dopo l'altra, e non fai altro che riempirmi la testa di illusioni, porca puttana!"
Scarlett la sbattè al muro e, senza permetterle di realizzare cosa stesse succedendo, la baciò. Hayley cercava di divincolarsi, ma non con la forza di cui era capace, altrimenti si sarebbe giá liberata della bionda. Hayley morse con forza il labbro della ragazza e, subito, sentì il contatto con il suo sangue. Scarlett si allontanó di scatto.
"Iil tuo sangue ha un sapore diverso" osservó Hayley pulendosi, con la lingua, da una goccia di sangue che le era rimasta sulle labbra.
"Non è il tuo stesso sangue" Scarlett si pulì con il dorso della mano.
Hayley si avvicinò a Scarlett e, dopo aver infilato una mano tra i suoi capelli, la tirò a sè. La bionda sentì la lingua di Hayley, attraversarle la ferita per intero, fino ad arrivare all'interno della sua bocca. Scarlett la accolse, strinse a sè la ragazza che lasciò cadere la sua arma e dedicó le sue mani, solo ed esclusivamente, a Scarlett.
La bionda si allontanò leggermente dalle labbra di Hayley, per poi cominciare a dedicarsi al suo collo, sul quale posò dei leggeri baci, che fecero venire la pelle d'oca alla rossa. 
Scarlett sorrise "E quindi ti piacciono i miei baci sul collo, eh?" sussurrò.
Hayley riprese possesso delle labbra di Scarlett ma, dopo aver sentito un rumore, si allontanò istantaneamente.
"Cosa é stato?" chiese Hayley, riprendendo in mano la sua arma.
"Non lo so, ma mi ha interrotta mentre mi stavo divertendo"
Hayley la fissó e incroció le braccia "Ti stavi divertendo eh?"
Scarlett annuì e sorrise, per poi stamparle un bacio sulle labbra. Le ragazze sentirono un urlo disumano, proveniente dall'entrata dell'edificio, dov'erano rimasti i loro amici. Le due si guardarono negli occhi e, senza dire una parola, cominciarono a correre verso lo spiazzo principale.
Appena arrivarono, videro i ragazzi sul bancone che prima, evidentemente, era destinato alla vendita, che sparavano ai contaminati.
Scarlett prese in mano la sua pistola e se ne armó di un'altra, lasciata sul pavimento, in modo da avere due pistole e quindi un vantaggio di armi. Sparó, cercando di mirare sempre alla testa degli infetti, in modo da liberarsene subito.
"Sono troppi!" disse Jeremy.
"Ne entrano sempre di nuovi. Non è che pensano che ci sia un party qui?" chiese Taylor, cercando di sdrammatizzare, continuando a sparare, guadagnandosi solo gli sguardi perplessi del resto del gruppo.
"Ok ritiriamoci!" esclamó Hayley, impegnandosi per colpire tutti i contaminati in prossimitá del bancone, in modo da permettere agli altri di scendere.
Quando furono finalmente liberi, si diressero verso il terrazzo, completamente aperto, dell'edificio.
"Dobbiamo trovare un modo per passare su quell'altro edificio" disse Hayley.
"Che ne pensi di questa?" chiese Electra, mostrandole una trave di legno abbastanza lunga, da fare da ponte tra i due palazzi.
"Benissimo!" Hayley la prese e, con una spinta riuscì ad appoggiarla sull'altro terrazzo.
Passarono subito Dianna ed Electra, nel frattempo Scarlett stava morendo di paura, non le erano mai piaciuti i posti altri. Passò anche Taylor.
"Dai corri!" Hayley si rivolse a Scarlett.
"No vai prima tu!"
"Muoviti" esclamó la rossa tirandola per un braccio.
"No ti prego soffro di vertigini!" confessó la bionda.
"Non c'è tempo per avere le vertigini!" Hayley la spinse sulla trave e, dopo aver ritrovato l'equilibrio, Scarlett continuó a camminare, sudando freddo e guardando avanti.
"Vai Jeremy!" disse Hayley.
"Vai tu, io ti sto dietro" Hayley attraversó la trave e fu la volta di Jeremy che attraversò tutta la trave che, proprio mentre Jeremy stava per mettere l'ultimo passo, cedette.
Ci fu un urlo generale e Jeremy si aggrappò all'estremità del terrazzo. Scarlett si lanció subito ad aiutarlo, insieme ad Electra e Taylor, fortunatamente riuscirono a tirarlo su.
"Ricordatemi di non salire più su uno di quei cosi" disse Jeremy che venne subito abbracciato dalla rossa.
"Ora che si fa?" chiese Dianna.
"Nulla, rimaniamo qui" disse Hayley.
Scarlett sospirò "Questo viaggio si sta prospettando piú lungo di quanto pensassi" si passò una mano tra i capelli.
"Viaggio per dove scusa?" chiese Dianna.
Hayley fissò la bionda, che si vedeva con le spalle al muro. Forse era arrivato il momento di dire a tutti quello che la dottoressa le aveva detto.
"Viaggio per il prossimo posto di blocco, dove forse ci saluteremo definitivamente" disse Scarlett.
Le due amiche la fissarono, accompagnate dai due ragazzi.
"Cosa intendi?" chiese Electra.
"Il mio sangue verrà utilizzato come antidoto per mettere fine a questo fungo"
"É questo che ti ha detto Kat?" chiese Taylor e la bionda annuì.
"Io... Stavo pensando che sarebbe meglio se io continuassi questo viaggio da sola per... "
"Spero che tu stia scherzando" la interruppe Dianna.
"Non esiste nè in cielo nè in terra che ci dobbiamo separare, tu rimarrai con noi fino alla fine di questo viaggio. Anche se è ancora da vedere se finirá al posto di blocco, per te" disse Electra.
"In che senso?"
"Possono sempre succedere dei disastri nei posti di blocco" disse Jeremy comprendendo il messaggio di Electra.
"Ragazzi è una cosa che devo fare" affermó Scarlett.
"Vedremo, vedremo per ora tu rimani con noi, e di certo noi non ti lasceremo sola in questa avventura"  disse Dianna.
Scarlett sorrise e abbracciò le sue amiche che non l'avevano mai lasciata sola, e che, anche in quell'occasione, avevano deciso di accompagnarla e di starle vicino.


ANGOLO DELL'AUTRICE!
Rieccomi! Finalmente Scarlett ha detto tutto al gruppo e ovviamente non vogliono lasciarla sola in questa avventura ahahah.
Non credo che sia uno dei capitoli migliori che abbia scritto, ma spero che vi sia ugualmente piaciuto!
Ringrazio The son of rage and love e Lonni per le recensioni!
Ringrazio i lettori!
Ringrazio le mie amiche!
Alla prossimaaa!

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Capitolo 13
*** The best thing that ever happened to us ***


12. The best thing that ever happened to us

"Eddai smettila!" Hayley rise.
"Concedimelo" ribattè Scarlett, continuando a farle il solletico.
"Ti prego! Se smetti faccio tutto quello che vuoi!" disse, la rossa, tra le risate.
Scarlett si bloccò e si portò una mano al mento, fissando la ragazza "Mmmm... Proprio tutto?" chiese con fare furbetto.
"No!" esclamó la rossa "Non tutto"
"Ormai l'hai detto Hayley. Devi prenderti le tue responsabilitá" intervenne Jeremy, con fare saggio.
"Tu devi stare dalla mia parte!" esclamò la rossa, dandogli un colpo sul petto.
"Dai ti prego!" supplicò Scarlett.
"No, non lo farò di nuovo" incroció le braccia.
"Ma non ti sta mica chiedendo di dargl... " stava per dire Taylor, fermato appena in tempo dalla mano di Dianna che gli si posò sulla bocca.
"Ma ti sembrano cose da dire?!" chiese la riccia a Taylor.
"Uomini" scosse la testa Electra.
Scarlett anticipó il gruppo di qualche passo, e poi si inginocchiò in corrispondenza di Hayley "Per favore, solo una canzone e poi non te lo chiederò mai più" giunse le mani.
"Ma sei matta?!" chiese la rossa.
Scarlett attuò la sua faccia da cucciolo che, sapeva, funzionava sempre.
"Oh no... " disse semplicemente Hayley e Scarlett, per tutta risposta, accentuò il labbruccio.
"Okok, va bene" si arrese la rossa, sotto l'entusiasmo e la soddisfazione di Scarlett "Cosa vuoi che canti?"
"Quello che vuoi!" Scarlett aveva un sorriso smagliante.
"Ok allora... 'Stay With Me' degli You Me at Six?"
"Si!" esclamò la bionda. In quel momento si fecero tutti attenti, attendendo che Hayley cominciasse a cantare.
Scarlett poteva tranquillamente dire che non aveva mai sentito una voce così bella ed incredibilmente emozionante. Hayley cantava e i brividi non mollavano Scarlett, nemmeno per un secondo. Era lì, imbambolata, con la bocca semi aperta ad ascoltarla, era la seconda volta che la sentiva cantare. Ma era come se fosse la prima, la stessa sorpresa della prima volta, si chiedeva da dove arrivasse tutta quella voce.
Hayely terminò di cantate a cappella, e tutti avevano un sorriso stampato in faccia. Le guance della rossa diventarono quasi dello stesso colore dei suoi capelli, Scarlett le prese il viso tra le mani e le posò un leggero bacio sulle labbra "Grazie" disse poi, sorridendo e la rossa le sorrise di rimando.
"Attenta ancora ti giochi un altro pezzo di labbro" le sussurrò, anche se in maniera ben udibile da tutti, Electra e tutti risero.
Da quando le tre ragazze erano entrate nella vita di Hayley, Taylor e Jeremy, avevano dato una ventata assolutamente nuova, all'aria tempestosa in cui vivevano prima, i tre. Infondo se Hayley non avesse trovato Scarlett, avrebbe convinto anche Jeremy e Taylor che in quel mondo non c'era spazio per più nulla, se non per la guerra e la sopravvivenza.
Taylor teneva molto alle tre ragazze, come teneva ai suoi due amici, provava un'amicizia profonda nei loro confronti e, se si fosse presentata l'occasione, non avrebbe esitato ad intervenire per salvarle. Si chiedeva se per loro fosse lo stesso, ma ne era quasi certo.
Jeremy era praticamente dello stesso parere di Taylor, inoltre lui era legato sentimentalmente ad Electra e nulla avrebbe potuto sottrargliela. Con le altre due aveva un rapporto scherzoso e complice.
Hayley, per quanto si fosse dimostrata fredda e distaccata all'inizio, non sarebbe mai riuscita a resistere al carisma di quelle tre ragazze. Non sarebbe riuscita a resistere alla forza di volontá, al coraggio e soprattutto al fascino di Scarlett.
"Cosa sarebbe successo se non ci fossimo incontrati?" chiese ad un certo punto, Taylor.
"Ognuno avrebbe continuato per la propria strada" osservò, ovviamente Dianna.
"Sì, ma io credo che per noi sarebbe stato peggio se non vi avessimo incontrate" disse Taylor, con quella dolcezza che lo caratterizzava sempre; che lui nascondeva dietro quella montagna di riccioli.
"Sono assolutamente d'accordo" disse Jeremy, fissando particolarmente Electra che arrossì.
"Giá" rettificò Hayley "Probabilmente avremmo finito per scannarci a vicenda, se non foste arrivate voi a mettere un po' di cose a posto. Ci avete salvati"
Le tre ragazze non sapevano cosa dire, non tutti i giorni si sentivano dire quelle cose così dolci e tenere.
"Siamo felici di averlo fatto" disse Dianna sorridendo, trovando l'approvazione anche delle altre due. Quel momento fu interrotto dalle urla dei contaminati che si pararono esattamente di fronte al gruppo.
"Ovviamente era tutto troppo tranquillo per essere vero" disse Hayley, mettendo mano alla sua arma.
"Anche questo lo affronteremo insieme" disse Electra prendendo il suo fucile e tutti annuirono sorridendo.
Scarlett si armò delle sue due pistole, Dianna del suo fucile e i ragazzi dei loro fedeli mitra.
Nonostante avessero delle armi da fuoco, il gruppo decise di ingaggiare i contaminati, anche nel corpo a corpo utilizzando le stesse armi da fuoco.
Dianna si lanciò contro un infetto, tirandogli un calcio al ginocchio e, usando il fucile come fosse una mazza, colpì la testa dell'"uomo" che stramazzò a terra. Nel frattempo Electra, facendo leva sulla testa del mostro con il suo fucile, lo spinse contro il suo ginocchio. Il colpo fu così forte che la testa dell'infetto le si spappolò sui pantaloni "Bleah!" esclamò schifata. Jeremy vide la scena e scoppiò a ridere "Ti si sono sporcati i pantaloni?" chiese Jeremy, piantando un po' di piombo nel corpo di due contaminati.
"Giusto una macchietta" rispose sarcastica, Electra mostrandogli l'enorme macchia che andava da metá coscia fino alla fine del ginocchio. Taylor si abbassò per evitare l'attacco di un infetto, e subito lo colpì con un calcio alle caviglie, facendolo cadere, per poi piantagli una pallottola, esattamente al centro della fronte. Qualche schizzo di sangue gli finì in faccia. Scarlett diede un calcio allo stomaco, ad un contaminato, colpendolo subito alla nuca con l'impugnatura di una pistola mentre, con l'altra, sparò ad un infetto poco più lontano da lei, che stava per attaccare Hayley alle spalle. La rossa si voltó e vide che Scarlett aveva già provveduto a quella donna che la stava per attaccare. Hayley le lanciò un sguardo pieno di gratitudine, al quale Scarlett rispose con un sorriso. Un urlo si diffuse in tutta l'area in cui si trovavano. Scarlett si voltò di scatto e vide Taylor a terra. Proprio sopra di lui, un infetto.
"Taylor!" urlò la bionda, correndo subito in suo soccorso. La ragazza assestò un paio di calci al fianco dell'infetto, per allontanarlo dall'amico e poi gli sparò un colpo alla testa.
"Tutto ok?" chiese la ragazza porgendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi. Taylor aveva uno sguardo smarrito e impaurito. Mostrò, tremante, il suo avambraccio alla ragazza. Scarlett ebbe quasi un mancamento. Taylor era stato morso. Il gruppo si radunò intorno ai due.
"Cosa è successo?" chiese Dianna.
Taylor, incapace di parlare, mostrò nuovamente il suo braccio.
"No... " fu l'unica parola che uscì dalla bocca di Hayley "No" ripetè.
Scarlett si liberò del suo zaino, che poggiò sull'asfalto, cominciando a frugare in maniera forsennata. Tirò fuori una siringa.
"Che cazzo vuoi fare?!" chiese Hayley, fermandole la mano che impugnava la siringa.
"Devo salvarlo. Basterá un po' del mio sangue, qualcuno deve sottrarre il sangue da me con questa siringa e iniettarglielo nel braccio"
"Non sai se è compatibile" osservó Dianna.
"Tutti possono ricevere da me, io non posso ricevere da nessuno. Tranne da qualcuno che ha il mio stesso sangue" rispose Scarlett, che poi porse la siringa ad Hayley.
"Non ci pensare neanche!"
"Fallo cazzo!" esclamò Scarlett "Hai perso tua sorella, e non voglio che perdi qualcun altro che ti sta a cuore!"
Nel frattempo della schiuma bianca, cominciava a farsi strada nella bocca di Taylor, stava già cominciando a trasformarsi.
Jeremy guardó alternativamente il suo amico e Scarlett, dalla quale prese la siringa "Che devo fare?" chiese.
"Metti l'ago nella mia vena e aspira, più che puoi, fino al massimo. Poi iniettalo dove Taylor è stato morso. Ripetilo per almeno tre volte, se non basta continuiamo" disse seria Scarlett.
"D'accordo"
Seppur con mano tremante, Jeremy eseguì tutto quello che Scarlett gli aveva raccomandato. La ragazza, già alla seconda volta si sentiva mancare, il fatto che soffrisse di anemia, non migliorava certo le cose. Tre iniezioni non furono sufficienti per Taylor, dovettero arrivare fino a cinque perchè il ragazzo ritornasse in sè.
"Che è successo?" chiese, quando riprese coscienza del suo copro e della sua mente.
"Sei stato morso disse Hayley con le lacrime agli occhi "Ma Scarlett ti ha salvato"
Taylor fissò la ragazza bionda che era in preda a giramenti di testa "Grazie" disse incredulo Taylor, Scarlett gli fece il segno di 'ok' prima di cadere completamente nell'incoscienza.
"Scarlett!" esclamò Electra, scuotendola.
"É svenuta" disse Jeremy "Dopo tutto quel sangue, mi sarei stupito del contrario"
"Si sveglierá?" chiese Hayley preoccupata.
"Deve svegliarsi" disse Dianna "E noi dobbiamo trovare un modo per sabotare la sottrazione di tutto il suo sangue, per salvare le altre persone. Altrimenti credo che la perderemo sul serio" il resto del gruppo annuì, convinto.


ANGOLO DELL'AUTRICE!
Nuovo capitolo, e spero che vi sia piaciuto. 
Scusate l'angolo dell'autrice schifoso ma non è un buon momento.
Ringrazio Lonni e The son of rage and love per le recensioni!
Ringrazio i lettori!
Ringrazio le mie amiche!
Alla prossima!

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