Mermaid Melody Pure: I Guardiani del Cielo

di Yume Kourine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Una nuova sfida ***
Capitolo 3: *** Pronte per ricominciare? Rintracciamo le Custodi! ***
Capitolo 4: *** Caccia ai nemici! Ci serve un piano B ***
Capitolo 5: *** Un'incredibile leggenda e nuovi alleati (parte prima) ***
Capitolo 6: *** Un'incredibile leggenda e nuovi alleati (parte seconda) ***
Capitolo 7: *** Voce persa nel vento ***
Capitolo 8: *** Battito d'Amore. Assoluto Amore ***
Capitolo 9: *** Ultimi test e piccoli svaghi ***
Capitolo 10: *** Nuove scoperte, vecchie conoscenze ***
Capitolo 11: *** Gli angeli chiedono di essere ascoltati ***
Capitolo 12: *** Intermezzo: Diaro di una Principessa ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Mermaid Melody Pure: I Guardiani del cielo

PROLOGO

 

La notte... accadono le cose più straordinarie e speciali.

Ma a volte si nascondono segreti oscuri e misteriose presenze.

Il nero si riflette nelle strade e si perde tra i vicoli della città lasciando una fredda e misteriosa scia.

Fortunatamente però la Luna illumina alcuni angoli e li rende sicuri.

O almeno così credeva.

Una figura misteriosa avvolta in un mantello nero atterrò dolcemente sopra al campanile della chiesa in periferia e osservò la città dormiente e protetta.

Analizzava con cura ogni zona e poi si avvicinò all'interno dell'edificio passando dalla vetrata frantumata raggiungendo la navata centrale.

Davanti all'altare e a un dipinto strappato stava, nascosta nel buio, una figura maestosa.

“E' tutto pronto” disse il misterioso individuo nascosto nel nero del mantello.
“Bene... Hai avvisato gli altri?” chiese la voce.

Un attimo dopo dalle finestre entrarono quattro esseri anche essi avvolti in mantelli cupi e dai colori scuri.

“Siamo ai vostri ordini”

I pallidi raggi della Luna riuscirono a penetrare attraverso alcune crepe della chiesa abbandonata e baciarono timidamente la misteriosa figura che dava le spalle alle cinque creature.

“Abbiamo atteso a lungo questo momento. Ormai manca poco, presto avremo la nostra vendetta...”
“Ha avvisato anche loro?” chiese uno dei cinque sconosciuti con la sua voce femminile.

“Non ancora... ma sono sicuro che presto ci raggiungeranno.”

La figura si voltò ma i raggi della Luna lo trasformarono in un'ombra impedendo di far riconoscere i suoi lineamenti.

Ma i cinque sapevano bene chi era e quale fosse il suo scopo.

“Presto tutto il mondo si inchinerà al mio potere...”



 







Angolo del Gatto
Salve Fandom delle Mermaid Melody! Sono ritornata con ciò che è stato l'ultimo alvoro che scrissi prima del ritiro.
Questa sarebbe la continuazione delle Protettrici delle Perle (per chi non l'avesse letta) perciò ci saranno alcuni SPOILER (naturalmente se vorrete leggerla).
A causa di danni al computer e ai documenti ho perso alcuni personaggi perciò dovrò riaprire le iscrizioni. Se le vecchie autrici di cui ho accettato l'OC non dovessero presentarsi accetterò i nuovi personaggi: quelli precedenti verrano sostituiti.
Se volete partecipare mandatemi un messaggio come PRENOTAZIONE e vi metterò in attesa. Il messaggio dovrà avere come titolo "Richiesta OC Mermaid Melody Pure". Se entro la fine della settimana non arriverà la conferma dei vecchi personaggi, manderò la scheda agli autori che hanno prenotato.
Consiglio caldamente la lettura dei primi capitoli alle nuove candidate in modo che la situazione e i nuovi personaggi vi siano chiari.
Per dettagli, informazioni o quant'altro siete liberi di chiedere.
Yume


P.s. Anche se si chiama come la seconda serie non vuol dire che è uguale! Ho ripreso Pure per un motivo preciso che si scoprirà più avanti. In più avviso che molte cose cambieranno.
Un bacio a tutti!

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Capitolo 2
*** Una nuova sfida ***


Capitolo Uno: Una Nuova Sfida

 

“Anne attenta!”

Una ragazza dai lunghi capelli verdi e da un microfono con incastonata la preziosa perla verde si voltò e si accorse della scaglia di ghiaccia creata da Mary, la Night Lovers del ghiaccio.

“Ci penso io con il potere del mio canto” dice la Principessa Hilary custode della perla rosa intonando un canto dolce e intenso da distruggere i blocchi di ghiaccio e stordire le avversarie.

“Bravissima Hilary!” disse Syria la Principessa della Perla azzurra.

“Non avete ancora vinto”

Le sette ragazze si voltarono verso il tempio e videro scendere Haito, il Principe dei Mari.

“Adesso dovrete affrontarmi e credetemi non sarà una passeggiata”
“Questo lo vedremo” disse Anne tenendo stretto il microfono.

'Riusciranno le Principesse delle Perle a salvarsi? Lo scoprirete nella prossima puntata!'

 

Anna spense il televisore e si appoggiò sullo schienale del divano in pelle sbuffando.

Credeva che scrivere un libro sugli eventi che aveva portato lei e le sue amiche ad affrontare la battaglia contro Gaito la avrebbe distratta ma ora che era uscita una serie anime basato sul suo libro aveva cambiato idea.

“Dove hai trovato un'idea così originale? Ci vuole tanta fantasia!” le aveva detto un compagno di classe.

Se solo avesse saputo che era tutto vero, che quell'avventura è accaduta veramente e che ha visto come protagoniste lei e altre sei ragazze.

La mora si alzò e dopo essersi specchiata prese la borsa e uscì per prendere una boccata d'aria.

Mentre camminava tra le strade affollate e calde ripensava all'email che aveva scritto la sera prima.

 

Carissima Aria,

ormai sono passati due anni e il tempo scorre così lento...

Ti ricordi quando ci stringemmo le mani promettendo che saremmo rimaste unite per sempre?

Beh, credo che non potremmo mantenerla...

Io e le altre non ci sentiamo da molto tempo...

Come sai ci sono state molte iscrizioni quindi sono nate due terze quindi ci siamo separate.

Lo sai, mi trovo molto bene con Miku; è maturata molto.

Quando trovai quella piuma bellissima sperai che fosse un'indicazione... che una nuova avventura ci avrebbe chiamate e riunite.

Invece... ormai non ci spero più.

Scusa, mi sto dilungando troppo.

Appena puoi rispondimi, questa è la terza che ti mando e non ho ancora ottenuto risposta.

Fatti sentire. Ho bisogno di parlare con qualcuno.

A presto

Tua Anna”

 

Forse si era comportata in modo egoistico. Però ultimamente si sentiva spaesata e sola.

Certo, Miku era diventata più simpatica e in qualche nuova compagna di classe si trovava bene.

Però le mancavano troppo le altre. Da quando Himeka era stata spostata nell'altra classe divenne più popolare e non aveva mai tempo per riagganciare i vecchi rapporti con Anna.

Anche Alex si era ritrovata nell'altra sezione e anche lei aveva trovato una nuova compagnia, forse più adatta al capitano della squadra di pallavolo, e poi a causa dei suoi fratellini di due anni stava sempre chiusa in casa.

Mimy invece si era proprio trasferita alla Kagumi da Serena e Anita, che si facevano sentire poco.

Quella promessa evidentemente non significava nulla per loro.

Anna si fermò e volse lo sguardo verso il mare sperando di vedere una Principessa sirena ma niente.

Anche loro non si erano più fatte vive, persino Aika e Noemi erano tornate nel regno nonostante la loro fama di musiciste sulla terra.

Da quando aveva perso la perla persino le sue abilità sembravano essere svanite: non vedeva più squarci di futuro, non percepiva più nulla.

Anche questa cosa le dispiacque molto.

Anna si fermò al parco e si mise a fissare ogni cosa che le passasse davanti: prima dei ragazzini intenti a rincorrere la palla, poi due gabbiani che la osservavano dal cielo e poi quello strano cucciolo che...

“Aspetta un secondo...” La ragazza guardò attentamente e sgranò gli occhi: un piccolo leone le aveva appena camminato davanti con tranquillità.

Ma la cosa sorprendente fu vedere sulla sua schiena due piccole ali: fu quel particolare a spingere Anna ad alzarsi e a seguire l'animale che iniziò a correre.

Anna così si ritrovò nel mezzo di un inseguimento bizzarro e che forse la avrebbe portata all'avventura.

Attraversò vicoli stretti e strade piene di incroci ma la cosa strana era che nessuno si accorgeva del piccolo leone.

“Non lo potranno vedere? O forse sono così occupati da non accorgersi di niente?” si chiese la giovane mentre la creatura accelerò.

Senza accorgersene Anna si ritrovò in periferia, per la precisione in una zona mai frequentata.

Sapeva che a ovest c'era un quartiere abbandonato dove dovevano svolgersi dei lavori ma non credeva che fosse tanto cupo e misterioso. La cosa però sembrava eccitarla ancora di più.

Raggiunse un piccolo bosco e trovò poco più in là una chiesa; fu lì che perse l'animale.

“Proprio adesso... Cavolo sarebbe stato perfetto come inizio di un romanzo fantasy o del mistero” si disse la ragazza mentre si voltò per tornare indietro quando ad un certo punto sentì uno strano rumore, come se si fossero spiegate della ali.

Si girò di scatto pronta per inseguire il leoncino ma con sua grande sorpresa non c'era solo il cucciolo. Dietro al piccolo stava un ragazzo dallo sguardo lucente color ambra.

“Ciao, per caso è tuo quel leone?”

Il ragazzo prese in braccio il felino e poi si avvicinò ad Anna come per osservarla meglio.

“Ho detto qualcosa di sbagliato?”

Il ragazzo sorrise e prese il volto delle ragazza che si ritrovò in uno stato di paralisi e confusione; lo sconosciuto in seguito lo avvicinò al suo e baciò la ragazza.

Anna per un attimo volle allontanarsi ma poi qualcosa la bloccò: nella sua mente vide tante scene confuse e sfocate scorrere veloci senza darle il tempo per capire la situazione.

Quando il ragazzo si staccò, Anna rimase immobile e solo dopo qualche secondo trovò il coraggio di parlare.

“Chi sei? E che cosa erano quelle visioni?”
“Mi stai simpatica... Spero di rivederti presto. Ciao piccola”

E dopo uno strano saluto con la mano il ragazzo alzò lo sguardo verso il cielo. Anna rimase stupita quando vide due grandi ali comparire sulla schiena del ragazzo e questa cosa non passò inosservata al giovane che le strizzò l'occhio e poi prese il volo seguito dal leone alato.

La mora rimase ferma per qualche istante cercando di capire la situazione.

Una strana creatura era apparsa in città, la zona abbandonata della città era piuttosto sospetta e un misterioso ragazzo/angelo la aveva baciata e...

Anna interruppe i ragionamenti e divenne rossa, poi si agitò:
“Il mio primo bacio dato a un perfetto estraneo?! Perché a me?!”

 

 

 

 

 

 

La mattina dopo Anna si svegliò presto a causa del ricordo del bacio da parte di quell'angelo.

Dopo essere scesa dal letto e datasi una specchiata veloce capì che sarebbe stata una domenica movimentata.

Fortunatamente la mattina si svolse regolarmente: colazione con genitori, ripasso di inglese e letteratura e lettura dell'ultimo romanzo della serie preferita.

Anna si tranquillizzò e così ne approfittò per fare una passeggiata alla spiaggia.

L'aria calda di Maggio era piacevole e bagnarsi i piedi l'avrebbe rinfrescata così la mora si tolse le scarpe e appena i piedi vennero a contatto con l'acqua fredda affiorarono vecchi ricordi: quando non poteva bagnarsi, quando si trasformava in sirena e nuotava in segreto insieme alle sue amiche...

Le mancavano troppo quei tempi.

Ad un certo punto sentì uno strano brivido e non era stata l'acqua del mare a provocarlo.

Appena si voltò vide una nube nera da cui uscì una creatura spaventosa.

Era un lungo serpente ma la cosa che inquietava di più era una seconda testa posta dove ci sarebbe dovuta essere la coda.

“Un Anfesibena? Ma è impossibile! Non può esistere!”

La creatura si accorse di Anna e decise di attaccarla senza un motivo preciso.

La mora iniziò a scappare e notò che anche le persone che le stavano attorno si accorsero della creatura.

“Cosa posso fare? Non ho poteri...” pensò la giovane cercando di allontanare la bestia dal centro affollato.

I due occhi gialli brillavano intensamente e terrorizzavano chiunque gli si parasse davanti.

Anna accelerò ma non si accorse di una buca e così inciampò finendo sulla traiettoria della bestia che si preparò ad attaccare la ragazza.

“Ehi! Bestiaccia!”

Anna guardò di lato e appena vide Alex fu per un attimo sollevata ma poi la preoccupazione si fece sentire nuovamente.

L'Anfesibena si voltò con le due teste verso Alex che si stava sbracciando dall'altra parte della strada deserta per evitare che colpisse Anna.

Un'occasione così non va sprecata e così la bestia si lanciò contro la castana che cominciò a schiacciare numerose palle da pallavolo colpendo ripetutamente le due teste.

Peccato che non avevano alcun effetto sul lungo serpente che sembrava sorridere con gli occhi sicuro di iniziare un succulente spuntino e circondò la ragazza. Alex indietreggiò e porse in avanti le braccia ma qualcosa bloccò l'Anfesibena.

Anna sgranò gli occhi e appena Alex si voltò lo stupore la pervase.

Dietro di lei stava Luchia trasformata e affianco alla Principessa c'era Kaito.

“Vattene via!” urlò il ragazzo mentre la bionda si preparò per cantare.

Fu allora che il serpente a due teste strisciò indietro e raggiunse un portale oscuro creatosi poco dopo e sparì lasciando Anna e Alex scosse.

La castana raggiunse subito l'amica e la aiutò a rialzarsi.

“Tutto bene?”

“Sì... Alex, sono contenta di rivederti” disse la mora prendendo fiato.

“Ragazze dobbiamo andare!” disse Kaito prendendo Anna sulla spalle.

“Ma che sta succedendo?” chiese Alex a Luchia tornata in forma umana.

“Vi spigheremo tutto più tardi” riprese il rosso iniziando a correre verso una meta sconosciuta alle due ragazze.

O almeno, così credevano prima di riconoscere la strada.

Una strana sensazione riempì gli animi delle due ex Custodi non appena raggiunsero l'albergo Pearl Piari.

Appena entrarono non poterono nuotare nei vecchi ricordi poiché Nikora le invitò subito a sedere e chiamò Madame Taki;

“Non ci saluti?” disse Alex un po' offesa sperando di farla “arrabbiare” un po'.

La viola si voltò e fece un cenno, che sarebbe dovuto essere un saluto, e poi si sedette sospirando.

“Ci spiegate che sta succedendo?” chiese Anna tirandosi su.

“Come dire...” prese a parlare Nikora
“Il mondo è in pericolo, abbiamo bisogno del vostro aiuto e delle Principesse bla bla bla” canticchiò Alex ma lo sguardo furioso Nikora la azzittì.

“La prima parte è giusta” riprese la viola “Ma purtroppo sarete solo voi ad affrontarla”

“Che intendi dire?”
“Le Principesse sono state rapite.”
“Di nuovo?” esclamò Alex sconvolta.

“Sì. Avrete notato che le cose sono più complicate...”
“Intendi per quella creatura?”

“Già... questi nemici sono più spietati.”
“Ma chi sono?” chiesero le due all'unisono.

“Ancora non sappiamo chi c'è dietro a tutto questo” disse Kaito stringendo Luchia.

“Quel che è certo è che vogliono il potere delle perle” disse la Principessa pensando alle sue amiche prigioniere chissà dove e nelle grinfie di qualche mostro.
“A proposito!” Anna si alzò preoccupata “Le perle?”
“Sono al sicuro. Avevamo dei sospetti qualche mese fa e così le altre le hanno affidate a me per sicurezza... tutte tranne Hanon. Purtroppo quando sono arrivata nel regno era troppo tardi”

Alex e Anna impallidirono capendo cosa intendesse dire Luchia.

“Quindi abbiamo una perla in meno... Dobbiamo riunire le altre Custodi!” disse Madame Taki.

Anna abbassò lo sguardo mentre Alex si morse il labbro.

“Qual è il problema?” chiese Nikora

“Non ci siamo più sentite da quella volta... non ci parliamo da anni.”

“E allora? Siete Custodi! La vostra è un'unione che non può essere spezzata! Abbiamo bisogno di voi, il mondo intero ha bisogno di voi!” disse Madame Taki avvicinandosi alle due giovani.

Luchia annuì mentre Nikora sorrise compiaciuta delle sagge parole di Madame Taki.

Anna e Alex si guardarono e annuirono decise e convinte.

“Siamo pronte!”

Nikora si avvicinò e salutò per bene Alex mentre Madame Taki e Kaito discutevano sul nemico appena incrociato.

Anna invece appoggiò la mano sul vetro della finestra e ripensò al ragazzo misterioso del giorno precedente.

Aveva a che fare con i nemici? Oppure un probabile alleato?

Nel frattempo in uno strano tempio molto distante dalla terra stavano seduti tre figure misteriose.

Ad un certo punto l'Anfesibena apparve e spalancò le due bocche.

“Michele leva subito quella schifezza dalla mia vista” disse una voce femminile e aggressiva.

Un uomo si avvicinò e si tolse il mantello e mostrò i suoi energici occhi dorati.

“Sei troppo severa Alesia! La mia Anfesibena è meravigliosa” disse il ragazzo dalle ali rossastre scompigliandosi i capelli cerulei.

La ragazza nominata si tolse il cappuccio mostrando i ribelli capelli rosa e uno sguardo violento verso il ragazzone.

“Smettetela di litigare... piuttosto ti avevo proibito di mandare quella creatura. Non abbiamo ancora localizzato il nemico e mi sembra inutile attaccare i civili” disse un uomo alto e dai lunghi capelli biondo platino.

“Perché? Ti preoccupi per loro?” chiese Alesia spostandosi una ciocca dal viso.

L'uomo sorrise e si abbassò al livello delle ragazza spiegando le ali tinte di grigio.

“No... Anzi vorrei vederli sparire però non voglio sprecare forze inutilmente”

Un angelo atterrò in quell'istante attirando l'attenzione di tutti specialmente del ragazzo non ancora nominato.

“Robb si può sapere dove sei stato? Sua Eccellenza non vuole distrazioni e lo sai bene” disse Gabriel, il bellissimo angelo dai capelli argentati e dagli occhi lucenti come due zaffiri.

Robb lanciò il mantello e si sedette sul suo trono sbuffando.

“Ho fatto solo un giro, tutto qui”
“Prima Michele che usa il Pure Crystal, ora tu che vai a zonzo per la città. Dove siamo, all'asilo?” si lamentò Lucius riprendendo posto.

Michele si offese e subito prese le difese.

“Volevo solo provare! Insomma... usare il mio Pure Crystal per far rinascere le creature leggendarie è una cosa fichissima!”

Alesia interruppe la sua caccia alle piume più scomode e sorrise al ragazzo.

“Ti ricordo che se tutte le tue adorabili creature muoiono perdi i poteri”

“E allora? Volevo vedere come funzionava! Uffa, adesso è anche vietato divertirsi?”
“Il divertimento non porta alla vittoria, Michele”

I cinque si misero in riga e si inchinarono portando la mano destra al petto.

“Vostra Eccellenza, questi ragazzi...” si lamentò Lucius ma non trovò il tempo per finire poiché l'ultimo arrivato fece cenno di fare silenzio.

Era un angelo dai lunghi capelli e dallo sguardo fiero e avanzava nella stanza circolare posando il suo sguardo su ogni componente, poi si fermò davanti a Michele.

“Ti devo ricordare qual è il nostro obiettivo?” chiese l'uomo abbassandosi leggermente.

“No Sua Eccellenza”

“Bene... perché, come ben sai, abbiamo bisogno di tutte le perle di quelle creature insignificanti per portare a termine il Piano. E ci servono anche quelle Principesse. Quindi non state a ciondolare e mettetevi al lavoro!” urlò l'angelo e scaraventò con un colpo il povero Michele contro una colonna.

“Non vi deluderemo Eccellenza” disse Lucius mentre l'angelo si avviò verso un'altra stanza

“Ah, Robb...” disse rivolgendosi al ragazzo senza però guardarlo negli occhi “vedi di rimanere concentrato sulla missione” Poi svanì nell'ombra di un corridoio.

“Cavolo... per un attimo ho temuto il peggio!” disse Michele alzandosi e agitando la tunica per mandare via la polvere.

“Sua Eccellenza Lucifer ha ragione. Dobbiamo darci da fare! Dalla prossimo volta la caccia alle perle avrà inizio”
“Non vedo l'ora di usare il mio Pure Crystal” disse Alesia alzandosi in volo.

“Secondo te gli altri ci raggiungeranno?” chiese Michele giocando con la sua creatura ora diventata piccola come una lucertola.

Alesia arrossì ma non lo mostrò al collega. “Sì... E spero presto”

Lucius non disse nulla; rimase a fissare l'oscuro corridoio e a pensare al suo padrone.

Gabriel si avvicinò a Robb e gli diede un leggere colpo sulla spalla.

“Non fare pazzie, ok?”
“Sai, ho conosciuto una ragazzina...”

Gabriel gli diede le spalle e si allontanò rimproverandolo.

“Non c'è tempo per queste cose Robb. Non farmelo ripetere”

“D'accordo...” sussurrò lui.

Eppure non riusciva a non pensare a quella ragazza.

Nel frattempo poco più in là l'Angelo capo raggiunse una strana sala dalle pareti indefinite.

“Lucifer sembri turbato”

L'Angelo si voltò verso una piccola creatura dal corpo di uccello e la testa di un piccolo uomo e estrasse dalla tasca un ciondolo.

“Presto avrai la tua vendetta! Basta che tu ottenga il Potere...” gli disse la creatura.

Lucifer guardò il piccolo oggetto e lo strinse forte.

“Niente mi fermerà...”

 

 

 

 

 

 

 

 

L'ANGOLO del GATTO

Una nuova avventura sta per iniziare!

Riusciranno Anna e Alex a riunire le altre Custodi?

E sopratutto riusciranno a difendersi da Lucifer e dai suoi angeli?

Non resta che aspettare. Se volete partecipare mandatemi il messaggio con scritto "OC MERMAID MELODY PURE" accetto sia angeli che sirene!

Se qualcosa non vi è chiaro sui nuovi nemici chiedete pure!

Grazie a tutti quanti!

A presto

Yume

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Pronte per ricominciare? Rintracciamo le Custodi! ***


Capitolo 2: Pronte per ricominciare? Rintracciamo le Custodi!

 

 

 

Nikora si avviò verso una porta e la aprì mostrando ad Anna una stanza a lei molto cara: anche se era piena di polvere e c'era qualche ragno che zampettava tra le pareti la mora non ci fece caso, era troppo contenta di trasferirsi di nuovo nella camera che l'aveva ospitata e protetta nel periodo della battaglia contro Gaito.

“Dammi qualche ora e tornerà splendida come una volta” disse Nikora e in quel momento entrò Alex.

“Anche la tua sembra essere a posto... a parte qualche ospite indesiderato” disse la castana indicando due insetti sul pavimento facendo ridere Anna.

“Sarà bello tornare qui.” continuò la castana
“I tuoi ti permettono? Ma credevo che ti dovessi occupare dei tuoi fratellini!” chiese Anna

“Ehi, ho quasi diciassette anni! Ormai sono abbastanza grande per fare le mie scelte. E poi ai miei fratellini può pensarci mia zia!”

Anna annuì sollevata e dopo quattro chiacchiere con Nikora e Alex scese in sala per discutere con Madame Taki riguardo ai suoi poteri.

“Capisco... quindi non hai più poteri telepatici. Questo è strano”
“Forse era la perla a darmi queste abilità.”

Madame Taki annuì ma non era del tutto convinta.

Dopo essersi salutati le Custodi lasciarono l'albergo; Anna salutò Luchia e Kaito e uscì per tornare a casa dove la stavano aspettando una calda cena e un compito di scienze da terminare.

Le perle non erano ancora state affidate nelle mani delle due Custodi poiché volevano aspettare che il gruppo si riunisse.

“Chissà se le altre vorranno ancora combattere... molte sono cambiate” pensò l'Ex Protettrice della perla verde infilandosi sotto le coperte.

Per una buona parte della notte non riuscì a chiudere occhio ma poi le forze le mancarono e così si addormentò beata e serena.

La mattina dopo Anna arrivò in anticipo e con lei anche Alex; erano all'ingresso ad aspettare l'arrivo di Himeka per poterle raccontare tutto.

“E' da tanto che non la vedo, non si è fatta più sentire” Anna era esaltata di poter rincontrare nuovamente la allegra e vivace Himeka.

“La troverai... parecchio cambiata” le disse Alex dispiaciuta.

Anna non credeva alle parole della castana ma appena vide Himeka si dovette ricredere.

I bellissimi capelli blu erano diventati neri come la pece e i suoi occhi rossi sembravano voler aggredire chi la incontrava.

E Anna confessò che era diventata ancora più bella e snella, forse era per quel motivo che molti ragazzi le ronzavano intorno.

“E se questo non bastasse” disse Alex come se avesse letto nella mente della compagna “Ha litigato parecchie volte con Hiroto...”

Anna sgranò gli occhi rimanendo ancora una volta persa nello stupore. Hiroto e Himeka erano una delle coppie più belle, non riusciva a credere che i due dopo tutta quella fatica che avevano fatto per mettersi insieme, avrebbero potuto rompere tutto.

“Himeka” la chiamò Alex; questa si voltò e sbuffò, come se non avesse voglia di parlare.

“Abbiamo bisogno di te... Ci serve la Custode della perla rosa”

Al sentire la parola 'Custode' Himeka impallidì e rimase immobile.

“Himeka non vieni?” chiese una delle sue nuove amiche e la mora la raggiunse non dicendo niente alle due.

Alex tentò di raggiungerla ma Anna la fermò.

“Credo che per il momento debba riflettere per conto suo...”

La campanella suonò e le due ragazze tornarono nella rispettivi classi.

Miku accolse a braccia aperte Anna e le raccontò tutto quello che aveva combinato nel weekend e in discoteca. Però l'attenzione della mora era rivolta altrove; fu la prima volta che rimase tra le nuvole per tutta la giornata scolastica.

Quando la campanella annunciò la fine delle lezioni Anna andò incontro ad Alex che aveva appena mandato un messaggio a Serena.

“Da quanto non le mandavo un messaggio” confessò Alex felice di aver trovato una scusa per contattare la vecchia amica.
“E Himeka?”
“Non mi ha parlato! E ogni volta che provavo ad avvicinarmi, lei andava in tutt'altra direzione. Non capisco”

Anna si sistemò gli occhiali e prese parola:
“Vedrai che capirà... forse ha paura”

Alex però non stava ascoltando, anzi, era concentrata su un ragazzo che le aveva appena superate.

Anna si voltò e riconobbe Markus.

“Non mi dire che anche voi avete problemi!” disse Anna sperando di non scoprire altre brutte notizie.

“No... è che ultimamente ci sentiamo poco e lui si lamenta. Ma ho dovuto badare a Lucas e a Olivia! Ora che hanno due anni le cose si sono alleggerite però... mi sa che ha perso interesse per me”
Anna le strinse la mano e sorride.

“Ti ama ancora! E' solo... geloso”
“Geloso?”
“Insomma... passi più il tempo con quei due bambini che con lui. Si sente trascurato”
“Non avrei mai pensato che potesse esserlo per una sciocchezza del genere... Anna mi sei mancata!”

Le due scoppiarono a ridere ma la folle corsa di un professore le distrasse.

L'uomo aprì la porta e fece entrare un ragazzo sui diciassette anni mai visto.

“E quello chi è?” chiese Alex.

Fu allora che molti studenti si voltarono e Miku sorrise maliziosamente si avvicinò ad Anna e le diede una forte gomitata.

“E' molto carino...Entro la fine dell'anno questo me lo prendo, scommettiamo?”

Anna lo guardò bene: ragazzo alto, carnagione chiara e capelli color notte. Un bel ragazzo non c'era niente da dire, però Anna non ci trovò nulla di particolare al contrario di molte delle sue compagne single.

Dopo quell'interruzione Anna e Alex raggiunsero le proprie case e preso l'occorrente ritornarono all'albergo: per Alex non ci furono problemi mentre Anna ci impiegò più del previsto.

Al padre non andava molto a genio che la figlia trascorresse di nuovo parecchi giorni in un albergo dove si sarebbe distratta e avrebbe perso tempo.

Fortunatamente la madre riuscì a convincerlo e così Anna si ritrovò nella sua stanza arancione tutta pulita e splendente; Alex aveva già ordinato tutto e così aiutò l'amica a sistemare le cose...

Nel frattempo, al parco...

“Anita si può sapere perché sei così esaltata?”
La bionda si voltò sorridente.

“E me lo chiedi? Il nuovo libro su Kasukawa è uscito da due giorni e la libreria ha riaperto oggi... Non devo farmelo sfuggire!”

Serena accelerò seguita da una Mimy distrutta.

Poco dopo raggiunsero la libreria ma nessuna delle tre si aspettava una folla così numerosa.

“Ma come? Apre tra tre ore!”
“Evidentemente non sei l'unica fan di Kasukawa” fece notare Mimy ridendo.

“Non mi importa, resterò qui fino a tarda notte se necessario!” e così la bionda si mise in coda mentre Serena e Mimy presero una bibita nel bar accanto senza però togliere gli occhi di dosso alla compagna che stava per impazzire.

“Allora... come va con Marco?” chiese Mimy legandosi i capelli.

“Bene! Piuttosto te? Sicura di star bene?”
Mimy rimase in silenzio e poi sospirò.

“Ormai è acqua passata”
“Ma eravate così innamorati” disse Serena dispiaciuta.

“Che ci vuoi fare... sono stata una stupida! Ma la cosa che mi ha fatto male è che Mirko si sente in colpa e che la distanza lo disturbava. Dire una cosa del genere dopo aver baciato un'altra ragazza è da idioti”

Serena posò il bicchiere e propose di cambiare argomento quando un trillo attirò la sua attenzione.

Quando Mimy vide Serena impallidire iniziò a preoccuparsi.

“Tutto bene?”
“Mimy... Mi sa tanto che dovremo trasferirci...”

“Perché?”
“A quanto pare il mondo ha bisogno ancora una volta di noi”

Mimy si alzò stupita e poi sorrise.

“Cosa c'è?”

“Lo so che è una cosa negativa... però sono contenta! Potremo rivedere le altre! Ultimamente ci siamo sentite poco!”

“Alex dice di raggiungerle il più in fretta possibile all'hotel... che facciamo?”
“Non c'è problema! Tanto ora c'è la linea ferroviaria: possiamo prendere il treno per andare a scuola! E poi...”

L'urlo di Anita interruppe il discorso di Mimy e Serena corse incontro all'amica.

“Che succede?”
“Li hanno finiti... Finiti!” disse quasi con le lacrime agli occhi la bionda. “L'ultimo lo ha preso il ragazzo che era davanti a me... Ingiustizia!”

“Mi dispiace... però se preferisci c'è un altro personaggio che ti sta aspettando” le disse Serena ridendo.

“Chi?”
“La Custode della perla gialla”

 

 

 

 

Il cielo stava lentamente acquisendo i colori della sera e le strade si stavano riempendo di ragazzi.

In particolare uno studente della Takumi passeggiava silenzioso e solitario raggiungendo la zona abbandonata della città.

“Perché ci hai messo tanto?” chiese Gabriel da dietro un albero.

Il ragazzo venne circondato da una luce verde e assunse l'aspetto dell'angelo Robb.

“Ci sono stati dei problemi...”

“Uffa...” sbuffò Alesia “In Europa non c'era alcuna traccia delle perle, e nemmeno delle Principesse!”

“Nemmeno in America... In compenso ho mangiato tante prelibatezze!” disse Michele massaggiandosi la pancia.

Lucius stette in silenzio e dal suo sguardo si capiva che era pensieroso.

“Hai qualche idea su dove siano?” chiese Gabriel avvicinandosi.

“I luoghi più probabili sono il Giappone, l'Australia. Almeno che non siano in mari più piccoli” disse l'uomo portando la mano al mento.

“Capisco... bene. Per oggi le ricerche finiscono qui” disse Gabriel spiegando le ali e alzandosi in volo seguito dai suoi compagni.

“Senti Robb... mi spieghi perché hai voluto intrufolarti nella scuola di questa città?”
“Voglio approfondire meglio le ricerche e poi ho l'impressione che le perle siano qui.”
“Capisco... in quel caso credo che verrò con te. Sono curioso di sapere come si comportano gli umani...”

Gabriel accelerò lasciando indietro l'amico che osservava da dietro le nuvole la città

“Già...”

 

 

La sera venne talmente in fretta che Anna e Alex non si accorsero di non aver fatto i compiti.

Le due dovettero saltare la cena per poter concludere tutto.

“Ragazze! Almeno un caffè ve lo potete concedere no?”

Le due si guardarono e annuirono.

Nikora sorrise e le accompagnò in cucina e le due ragazze si ritrovarono di fronte una piacevole sorpresa

“Ragazze!” urlò Alex e corse ad abbracciare Serena, Mimy e Anita mentre Anna sorrise preferendo salutarle da lontano.

“Sapevo che non ci avreste abbandonato” disse in seguito la mora.

“Abbiamo avuto un po' di difficoltà a venire qui” disse Mimy fulminando Anita.

“Nikora è un piacere rivederti!” disse poi Serena alla viola che annuì contenta.

Mimy si guardò intorno:
“Dov'è Hippo?

“E' rimasto nell'Oceano Pacifico del Nord per controllare il castello insieme a Yuri. I nemici sono riusciti ad entrare nei palazzi e hanno rapito tutte le Principesse tranne Luchia che è qua con noi.”
“Capisco...”
“E Aria e Himeka? Dove sono?”

“Aria è a Miami e non riusciamo a rintracciarla” disse Anna “Ma tanto non potrebbe fare nulla dato che la sua perla è nelle mani del nemico.”

Le tre rimasero sbigottite, a quanto pare questi nuovi nemici facevano sul serio.

“E Himeka non si lascia avvicinare...” continuò Alex.

“Comunque adesso siamo abbastanza... credo che possiate ricevere nuovamente le perle” disse Madame Taki entrando nella stanza con un sacchetto in mano.

Le cinque annuirono e il loro battito si fece più energico e ritmico.

Quando Madame Taki consegnò la piccola sfera colorata era come se una parte della loro anime si ricongiungesse: ora erano complete.

“Mi sento carica. Quando cominciamo?” chiese Anita.

“Subito... Per prima cosa dobbiamo scoprire chi è il nostro nemico e quali sono le sue intenzioni. Tenetevi sempre pronte perché potrebbe attaccare in ogni momento. Questi avversari non hanno scrupoli e attaccherebbero persino i civili”

Le Custodi seguivano attentamente ogni parola che usciva dalla bocca di Nikora ma non erano agitate né spaventate.

“Ora andate pure... Mi raccomando ragazze”
“Conta pure su di noi Nikora!” disse Mimy facendole l'occhiolino.

“Ce la faremo ancora una volta!” le disse Anita e poi le cinque salirono al piano di sopra per sistemarsi nelle stanze.

Nikora sospirò.

“Speriamo bene... questa volta le cose sono più complesse...”

Dopo aver ordinato le loro cose Anita, Mimy e Serena raggiunsero la camera di Anna per discutere:

ci furono molti “Come sei cresciuta!” e “E quindi poi cosa avete fatto?” ma mai una frase sulla nuova missione.

Era come se la avessero messa in disparte per godersi quell'unico momento di riunione del gruppo.

Poi Anna si alzò per andare in bagno e, dopo essersi assicurata di non essere seguita, estrasse il computer da un cassetto e iniziò a scrivere.
 

Carissima Aria,

a quanto pare una nuova avventura ci attende. Ora come ora vorrei averti al mio fianco ma purtroppo devo farmene una ragione. Ti prego di rispondere e se riesci di venire presto ad aiutarci e a illuminarci con il tuo speciale sorriso.

Oggi ci hanno raggiunte anche Mimy, Serena e Anita e anche loro hanno sentito la nostra mancanza.

Non sappiamo ancora chi sia il nemico ma siamo determinate a scoprirlo!

A presto e ti prego, rispondimi.

Tutte noi vogliamo avere tue notizie.

Un bacio

Tua Anna”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'ANGOLO del GATTO

E ora il gruppo è quasi completo pronto per scoprire chi si cela dietro a questo piano malvagio.

Ma presto si renderà conto che le cose non sono come un tempo...

Al prossimo capitolo! Cercherò di aggiornare due volte a settimana

Dato che molti Personaggi non sono stati richiesti (molte autrici si sono proprio tolte da EFP) ho bisogno di nuovi!

Se volete partecipare mandatemi un messaggio con scritto “OC Mermaid Melody Pure”

con questa scheda.

Nome:

Cognome:

Sesso:

Età: (compleanno opzionale)

Carattere:

Aspetto (Umano e Trasformato):

Abbigliamento (opzionale, se volete un completo specifico altrimenti farò io)

Rapporto con gli altri: (se angelo con il gruppo presentato, se sirena con le Custodi e alleati)

Amore: (opzionale. Può essere un personaggio della storia o uno nuovo, quest'ultimo non avrà tanto spazio. Potete anche affidarvi al caso)

Cosa gli/le piace//Cosa non gli/le piace:

 

Per chi volesse creare un Angelo deve aggiungere anche:

Arma:

Allineamento (se diventa buono, resta “cattivo” o neutrale)

Segno Zodiacale:

Età minima degli angeli è 19 anni. Gli altri dettagli ve li dirò nel messaggio. Spero di ricevere qualche nuovo e interessante protagonista! ^_^

 

Avrei bisogno di alcuni Angeli ma se qualcuno preferisse creare una sirena non c'è problema ;)

Ringrazio chi ha recensito e aggiunto questa storia nelle liste!

Ditemi cosa ne pensate del capitolo! Vorrei migliorare

Ciao!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Caccia ai nemici! Ci serve un piano B ***


Capitolo 3

Caccia ai Nemici! Ci serve un Piano B

 

 

 

La mattina dopo Anna si svegliò normalmente e quando raggiunse la sala notò che Mimy e le altre erano già andate.

“Non le invidio... svegliarsi alle sei per poter prendere il treno...” le disse Alex dopo essersi letteralmente cacciata in bocca tre biscotti.

Anna si accomodò sulla sedia e iniziò a sorseggiare il suo tè accompagnato da due biscotti ai cereali.

Fu allora che decise di controllare le email ma di Aria non v'era traccia.

“Forza Anna! O faremo tardi!” le disse Alex prendendo la cartella e avviandosi alla porta.

La mora chiuse di scatto il portatile e raggiunse l'amica. Una volta giunte davanti all'ingresso Miku e Ai, una amica e compagna di classe di Alex, le raggiunsero e separarono le due Custodi.

Alex e Laura discutevano sulla futura partita di pallavolo di cui Alex si era completamente scordata mentre Miku tirò fuori il solito argomento... ragazzi.

“Il nuovo studente è proprio carino”
“Credevo avessi puntato di nuovo a Daisuke”

Miku scosse il capo e emise uno strano verso.

“Nah, quello è ormai è passato... bisogna pensare alle novità!”

Era la prima volta che definiva Daisuke ''antiquato'': era pur sempre uno dei ragazzi più belli della scuola, o almeno, così dicevano tutte le amiche di Miku con cui rare volte doveva passarci il tempo.

Le due raggiunsero la classe ma il professore tardava ad arrivare.

Tutti gli alunni erano curiosi e quando lo videro entrare si accorsero della presenza dello studente di cui mezza scuola parlava.

“Visto? Era destino che finisse in questa classe” sussurrò Miku alla mora che sorrise divertita.

“Presentati alla classe...” disse il professore mentre sfogliava il registro appena aggiornato.

Il corvino scrisse uno strano nome alla lavagna e solo dopo essersi spostato i ragazzi riuscirono a leggere.

“Robert Starfire, ho diciassette anni e siccome sono nuovo e ho poca esperienza il Preside mi ha posto nella terza classe. A quanto pare sono il più vecchio... ”

Una risata scaldò l'aula e le ragazze già sbavavano per il nuovo arrivato.

“Ciao a tutti” disse facendo uno strano gesto con le mani, cosa che piacque ai ragazzi della classe.

“Bene Robert, vai pure a sederti dietro a Daisuke, ovviamente temporaneamente. Domani cambieremo la disposizione dei banchi”

Anna riprese a scrivere finché Miku non tirò forte la sua manica. L'amica stava indicando Robert che fissava intensamente Anna che si sentì a disagio per quegli occhi color cielo che la scrutavano da cima a fondo.

Poi Robert la superò e si sedette accanto a Daisuke con cui fece subito amicizia.

“Anna, ma lo conoscevi già?” chiese Miku molto gelosa

“No! Mai visto prima di ieri” si difese la mora arrossendo per l'imbarazzo. Per sua fortuna Miku non ne parlò più e la giornata trascorse tranquilla.

Anna si preparò per raggiungere Alex: le due dovevano infatti iniziare ad indagare senza essere scoperte.

Ma qualcosa la bloccò, o meglio qualcuno. Voltandosi la mora si ritrovò a pochi metri da Robert e la cosa la preoccupò: continuava a non capire perché quel ragazzo la osservasse così tanto.

Anna arrossì imbarazzata e si sistemò gli occhiali cosa che fece sorridere il corvino.

“Ho capito... sei la secchiona della classe?”

“Eh?”
“Ma sì! Quelle antipatiche e signorine 'so-tutto-io'... “
“Ma io...”

Il ragazzo scoppiò a ridere mollando la presa e superò Anna che rimase immobile imbarazzata.

“Ma... ma come si permette?” disse Anna furiosa, poi si voltò per fulminare Robert ma al suo posto c'era Alex che si spaventò non poco.

“Che c'è? Ho fatto qualcosa di sbagliato?”
“No... Scusa. Forza andiamo” le disse Anna dopo aver ripreso la calma.

Le due vagarono per la città per parecchie ore ma non trovando nulla decisero di tornare a casa.

Nella strada del ritorno incontrarono anche Anita, Serena e Mimy anche loro senza nuove informazioni.

“Uffa... come facciamo?” chiese Mimy sdraiandosi sul divano.

“Per il momento conviene rimanere nell'ignoto... loro non sanno dove siamo” propose Anita.
“Se per questo neanche noi” fece notare Anna.

Madame Taki raggiunse la sala e sembrava avere il fiatone.

“Che succede?”
“Luchia è in pericolo... Ho captato un forte segnale al parco”” riuscì a dire la donna dopo aver preso un profondo respiro. Le Custodi si guardarono e partirono come razzi.
“Ferme! Non sappiamo...”
Ma le cinque erano già fuori dall'albergo; la viola si sedette sul divano preoccupata mentre Madame Taki cercava di osservare la scena nella sfera di cristallo ma fu inutile.

“E adesso?” chiese Madame Taki ma Nikora aveva lo sguardo altrove e i suoi occhi le si riempirono di lacrime.
“Sei tornata!”

 

 

 

 

Ormai la notte aveva cacciato via il sole e si stava espandendo in tutto il cielo mentre Anna e le altre correvano per le vie cercando Luchia.

“Ragazze...conviene trasformarci” disse Alex fermandosi

“Perché?”
“Se scoprissero la nostra vera identità saremmo nei guai. E' meglio essere prudenti non vi pare?”

Anna annuì concordando con l'amica e poco dopo si trasformò in Idol seguita dalle sue amiche.

“Quanto mi è mancato” sussurrò Anita prima di riprendere a correre.

“Ragazze! Laggiù” Mimy vide la principessa sirena svenuta e accanto lei stava Kaito.

“Cos'è quel coso?” chiese Serena spaventata indicando un mostro enorme che stava di fronte al ragazzo.

Anita vide un ombra nera muoversi, l'unica cosa visibile erano i suoi occhi rossi e le zanne bianche.

“Assomiglia a un lupo...” notò Serena.

“E' uno Skriker, o meglio conosciuto come Cane Nero” precisò Anna tremando.

“Quindi?” chiese Alex preoccupata.

“Secondo la tradizione inglese questi cani sono segno del demonio... coloro che li incontrano sono destinati a morire”

Le quattro ragazze si paralizzarono dalla paura e il loro cuore perse un battito.

“Però è solo una leggenda. Quindi non dobbiamo temere, giusto?” chiese Alex.

Anna si preparò il microfono.
“Non lo so... ma il nostro compito è proteggere Luchia a qualunque costo”

Mimy annuì e recitò la formula seguita dalle altre:

“MELODIA ARANCIONE DEL RE

MELODIA GIALLA DEL MI

MELODIA VIOLA DEL FA

MELODIA VERDE DEL SOL

MELODIA INDACO DEL SI”


 

L'arcobaleno è la mia scia
che navigo in cerca di quella montagna
di luce all'alba melodia
mi portano indietro
ad un tempo passato,
colori immersi nella scia
dell'arcobaleno che gioca nel cielo,
il vento mi sospinge via
raggiungo le onde
dei sette mari.

Gli uccelli che volano alti nel cielo d'oriente
la rotta è sicura quell'isola cela un tesoro.

All'alba io vedrò le sette terre che
il destino vuole farmi trovare davvero,
oh dolce melodia, sprigioni vita e
mi fai cantare forte un messaggio d'amore
per sempre tu sarai
in fondo all'anima
così che neanche il tempo ci può separare,
oh dolce melodia sprigioni vita e
mi fai cantare forte un messaggio d'amore.


 

Kaito sbarrò gli occhi vedendo la bestia continuare ad avanzare senza provare alcun dolore o fastidio.

“Luchia” gridò il ragazzo lanciandosi sulla ragazza ma la belva fu più rapida e dopo essersi caricata la Principessa sul dorso corse via perdendosi nell'ombra.

Kaito corse in quella direzione ma venne fermato da Alex.

“Che stai facendo?”
“Se vai quella bestia ti ucciderà!”
“Ma devo salvare Luchia!”
“Così ti farai ammazzare e non potrai salvarla!” le disse Anita e a quel punto Kaito si calmò.

“Adesso hanno un'altra perla accidenti...” disse Serena stringendo i pugni.

Anna si morse il labbro: odiava quando non riusciva a fare le cose.

Ad un certo punto una strana sensazione fece voltare la ragazza cosa che non passò inosservata agli occhi di Alex.

“Che ti prende?”

“Laggiù, c'è qualcuno”

Alex guardò meglio e vide un uomo che stava avanzando verso di loro. Aveva lunghi capelli capelli scuri e due occhi che squadravano le giovani.

“Voi siete le Custodi? Colore che sconfiggeranno quelle creature e riporteranno la pace non è vero?”

Anna sentì un certo dolore alla testa mentre Mimy annuì sicura che fosse un alleato.

“E' così. Siamo le Protettrici delle Perle” disse fiera.

L'uomo sorrise e solo in quel momento le ragazze si accorsero dei suoi tenebrosi occhi rossi.

“Bene... in questo caso...”

Delle grandi ali si spiegarono dalla sua schiena e le ragazze rimasero stupite e incantate allo stesso tempo. L'uomo spiccò il volo e raggiunse il tetto di un edificio.

“Sarete nostre nemiche...”

Affianco a lui apparvero cinque angeli dal volto divertito e malvagio.

Anna riconobbe l'angelo che giorni prima l'aveva baciata e divenne rossa dalla rabbia.

“Angeli?”
“Così abbiamo deciso di farci chiamare... poiché il nostro vecchio nome è orribile e si addice a delle nullità come voi” disse un ragazzo alto e dai folti capelli blu.

Kaito si accorse che accanto a un angelo stava il Cane Nero con sopra la sua amata Principessa.

“Luchia!” urlò il ragazzo “Maledetti... che intenzione avete?”

“Semplice Pantalassa...” Kaito restò stupito quando l'angelo dai lunghi capelli avorio lo chiamò con quel nome ormai rimasto nelle profondità dell'Oceano insieme al Palazzo Oscuro e a Gaito. “Vogliamo riprenderci ciò che ci spetta di diritto! E farla pagare agli essere umani e alle creature del mare!”

“Come fai a sapere che...”
“Sappiamo molte cose... Peccato che tu abbia rinunciato a buona parte dei tuoi poteri. Saresti stato utile per il nostro piano... E poi sei molto carino” gli disse l'angelo dai capelli rosa scuro dopo avergli strizzato l'occhio.

“Ora togliamo il disturbo... oggi siamo clementi. Ma la prossima volta non avremo pietà, sappiatelo. O ci consegnate le perle con le buone o useremo le cattive. Sogni d'oro Custodi”

L'Angelo prese il volo seguito dagli altri mentre Luchia sparì in un varco oscuro con il Cane.

Dire che le Custodi erano scioccate e spaventare è poco: un grande terrore le stava tormentando e la paura si faceva sempre più forte.

“Questi...” prese a parlare Anita “Mi sembrano molto pericolosi”
“Le Dark Lovers non sono niente in confronto a loro” fece notare Alex.

“E adesso? Sono in possesso di due perle!” disse Serena agitata.

“No...” Kaito estrasse una piccola sfera dalla tasca e la mostrò alle amiche “Luchia me l'aveva consegnata prima dell'incontro con la bestia. Volevamo attirare i nemici in una trappola per scoprire la loro identità... ma le cose ci sono sfuggite di mano. Non ho fatto nulla per aiutarla...”
Anna strinse le mani di Kaito e lo guardò negli occhi.

“La salveremo. Te lo prometto”

Kaito annuì e strinse forte la perla. Fu allora che Alex si accorse della presenza di una loro vecchia amica.

“Sei tu!” Le ragazze si voltarono e gli occhi divennero lucidi per la gioia.

Le quattro si lanciarono e abbracciarono forte Himeka che ricambiò e per poco non pianse.

“Perché ci hai messo tanto, zuccona?” chiese Alex.

“Io... temevo che non mi avreste voluta. Non mi sono più fatta sentire e mi sono comportata come una perfetta idiota. Quando mi avete detto del pericolo ho pensato che volevate rimpiazzarmi e dimenticarmi”
“Noi non potremmo mai dimenticarci una golosona come te! Mettitelo bene in testa” le disse Anita dandole due colpetti lieve sulla testa e Himeka sorrise senza smettere di piangere.

Kaito si avvicinò e le porse la perla rosa che iniziò a scintillare.

“Bentornata Himeka”

La mora strinse la mano del ragazzo e annuì combattiva.

“Direi che possiamo tornare all'albergo. Non è sicuro rimanere qui” propose Serena e gli altri acconsentirono. Ora erano in sei... ma non erano sicure di poter sconfiggere i nemici, gli stessi nemici che in quello stesso istante stavano urlando dalla rabbia.

“Ci hanno fregati! Qui dentro non c'è la perla!” disse Alesia furiosa e buttando la collana per terra.

Michele però sembrava non essere interessato anzi giocava tranquillo con le sue due pistole acquatiche.

“Non vedo dove sia il problema” disse Gabriel per nulla preoccupato “Hai visto anche tu no? Combattono con il canto che non ci fa nulla... sarà facile recuperarla”

Alesia si calmò e sorrise avvinandosi al bel ragazzo.

“Hai ragione... Fortuna che tu prendi le cose sempre positivamente”

“Sono solo realista cara Alesia”

Lucius sembrava indifferente mentre Robb giocava con il suo cucciolo Terra, sì quell'adorabile leoncino con le ali era il suo animaletto domestico.

“Direi che da domani possiamo passare alle cose serie. Giusto?” chiese Gabriel guardando Lucifer.

L'Angelo annuì serio mentre osservava le Principesse rinchiuse nelle gabbie fatte di energia astrale.

“Potete usare i vostri Pure Crystal... Voglio quelle perle”
“Consideratelo già fatto” disse Michele sorridendo.

“Però... Voglio anche quelle Principesse.”
“Lucifer stiamo facendo il possibile per rintracciarle... Però l'impresa è più ardua del previsto” disse Lucius leggermente mortificato.

“È troppo tempo che aspetto!” urlò l'angelo spaventando i presenti.

“Come desidera... ci divideremo i compiti”

“Bene... ora vogliate scusarmi”

E Lucifer si avviò nella sua stanza personale suscitando la curiosità dei quattro ragazzi.

“Chissà cosa farà la dentro” chiese Michele

“In ogni caso non ci riguarda...” disse freddo Gabriel.

“Quando arriveranno gli altri angeli? Se siamo di più la missione sarà leggera e rapida!” chiese Alesia mentre si guardava le unghie

“Da quel che so stanno arrivando due di loro... Penso siano due ragazze” rispose Robert avvicinandosi ai compagni.

Alesia sbuffò e Michele sorrise felice di sapere che due splendide ragazze stavano arrivando.

“Neanche un bel angelo, che rottura”

E così l'attenzione dei quattro ragazzi si spostò da tutta altra parte tranne quella di Lucius.

Lui sapeva fin troppo bene cosa turbava il suo padrone.

Ma sapeva che fargli tornare in mente quei ricordi lo avrebbe fatto soffrire: era per questo che doveva aiutarlo ad ogni costo.


 


 


 


 

“E così i nostri nemici sono degli Angeli che cercano vendetta...” ripeté Nikora leggermente stupita ma senza nascondere alle Custodi preoccupazione.

“Già... e in più il nostro canto non funzione” le ricordò Serena.

“Questo è un bel problema...” Nikora non sapeva proprio cosa fare.

“Come potremo difendere il mondo se i nostri poteri non hanno alcun effetto?” chiese Himeka, dal tono di voce sembrava parecchio preoccupata.
“Per il momento è meglio restare nascoste.”
“Ma attaccheranno degli innocenti!” le disse Alex.

“Lo so... ma cos'altro possiamo fare?”

“Ma perché questi angeli cercano vendetta? E poi hanno detto che il loro ''vecchio nome si addice a noi''. Sapete cosa significa?” chiese Serena ricordando le parole degli avversari.

Nikora guardò Madame Taki e poi sospirò.

“Credo che sia meglio raccontarvi tutto”

Tutte erano agitate e confuse. Anna però trovò la forza di scrivere nuovamente ad Aria, confidare con lei la avrebbe aiutata anche se l'amica non avrebbe risposto.


 

Cara Aria,

i nuovi nemici sono crudeli e potenti, il nostro canto non ha alcun effetto e Luchia è stata rapita.

Himeka è tornata ma non so se anche con il suo coraggio riusciremo a sconfiggerli.

Siamo inutili e possiamo soltanto restare a guardare. Spero solo che le creature non attacchino degli innocenti.

Cosa dobbiamo fare? Sono così debole e confusa...

Ti prego Aria, dimmi qualcosa

Anche solo una parola! Per noi va benissimo.

Tua Anna”


 

La ragazza rimase ferma con lo sguardo sullo schermo finché non apparve una notifica.

Forse...

La ragazza scattò in avanti e aprì il messaggio. Le altre si avvicinarono curiose e lessero attente e incredule.


 

Non smettete di sperare”


 


 


 

Angeli e Sirene hanno qualcosa in comune... Sorpresi?

Se sì aspettate di leggere il prossimo capitolo in cui verrà raccontata la vera storia.

E poi come faranno le nostre eroine ad affrontare il nuovo nemico?

Quante domande! Mi incasino sempre!

Un grazie a tutte le autrici che hanno recensito e a quelle che seguono questa storia un po' stramba.

E grazie anche a chi legge soltanto!

Nel prossimo verranno introdotti i nuovi personaggi!

Un bacio a tutti!

 

Mi sembrava giusto dedicare a loro un po' di spazio, perciò eccolo qua!

IL CAST DE “LA SAGA DELLE CUSTODI!”

In questa puntata: le Custodi!

Protagoniste di mille avventure, sono giovani ragazze nelle cui vene scorre sangue umano e sangue delle sirene. Grazie a esso posseggono grandi poteri e il nome di Custodi. Hanno caratteri, personalità e poteri differenti ma sono unite dallo stesso obiettivo e dalla loro amicizia.


 

ANNA ROD belongs to Lady White Witch

ALESSANDRA CESARINI belongs to Legendary Fairy91

HIMEKA MOON belongs to LaDesy

MIMY ASUKA belongs to Luz de estrella

SERENA GOMEZ belongs to  AngeloBiondo99

ANITA KOUTA belongs to Honomizu

ARIA KOURINE belongs to me


 


 

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Capitolo 5
*** Un'incredibile leggenda e nuovi alleati (parte prima) ***


CAPITOLO 4

Un'incredibile leggenda e nuovi alleati (parte prima)

 

 

Nikora si sedette sul tavolo con le braccia conserte; attorno a lei stavano le sei ragazze.

Madame Taki sospirò e prese posto pronta per sentire ancora una volta quella storia intensa e piena di misteri.

 

Tantissimi anni fa” prese a parlare la viola “sulla terra si evolsero delle creature che presero il nome di esseri umani. Ma insieme a loro era nata una specie particolare: quella delle sirene.

Le Sirene si distinguevano in due categorie: una aveva una lunga coda di pesce, l'altra invece aveva il corpo di uccello e la testa d'uomo


Anna ascoltava attentamente e ritrovò nelle parole della Guardiana un sacco di lezioni scolastiche.

 

Vivevano in armonia e la pace regnava sulla Terra. Dopo molti anni però gli esseri umani divennero più intelligenti e scoprirono molte abilità innate con le quali iniziarono a modificare il mondo e a diventarne padroni.

Le sirene vennero minacciate da alcuni di loro e così dovettero dichiarare guerra per potersi difendere.

Dopo una lunga serie di battaglie alla fine le sirene ebbero la meglio e così partirono per conquistare la terraferma

 

“Lo sappiamo, lo hai raccontato due anni fa! E poi cosa c'entra questo con gli Angeli?” chiese Anita non avendo capito molto la situazione.

Nikora la fulminò e riprese il discorso.

 

Nessuno si sarebbe mai aspettato che i Pantalassa, una stirpe potente, disobbedisse agli ordini. Infatti il loro capo voleva divenire il capo assoluto del mondo degli umani e così eliminò tutte le sirene alate accampate sulla terraferma così da non spartire con loro la terra appena conquistata


“Sempre i soliti... i Pantalassa non hanno cuore” disse Alex furiosa.

I sopravvissuti erano pochissimi e scagliarono la loro ira contro la Regina dei Mari, ritenuta la mandante dell'assalto, e così attaccarono le sirene dalla coda di pesce.

Alla fine fu la Regina a porre fine alla furiosa battaglia e dichiarò una tregua: nessuna delle due stirpi prese la terraferma e, come richiesto, le sirene alate vennero mandate a vivere nel cielo.

Gli umani si evolsero ancora di più ma non credettero più alla storia delle sirene e la Guerra tra uomini e sirene venne presto dimenticata: ma anche le sirene subirono un cambiamento.

Le creature del mare ebbero come dono una voce soave e potente, in grado di sconfiggere l'oscurità, contemporaneamente le sirene dei cieli divennero creature bellissime e dai poteri particolari e il loro aspetto mutò: avevano sempre le ali ma il corpo divenne simile a quello umano e per quel motivo decisero di cambiare anche il nome per differenziarsi dai loro fratelli, sempre considerati traditori.

La Regina inoltre per evitare nuove assalti e vittime creò una linea magica che impediva alle sirene alate di invadere il mare e viceversa. Questa linea è conosciuta con il nome de “Il Confine”. Si dice che il Confine separi il cielo dal mare, ma non si sa molto riguardo a questa storia.”

 

 

Le sei Custodi rimasero incantate dal racconto ma non potevano non provare paura.

“Quindi questi Angeli sono in realtà delle sirene... E vogliono vendicarsi dei loro cari massacrati e riprendersi la terra che doveva appartenere a loro?” disse Alex.

“Grazie per la sintesi Alex... Devo dire che sei brava a rovinare l'atmosfera” disse Nikora mettendo il broncio.

“Di nuovo vendetta e sete di potere... ma perché certe persone non capiscono che portano solo dolore e distruzione?” chiese Serena stringendosi le mani.

Mimy le mise una mano sulla spalla poi un rumoroso sbadiglio invase la sala.

“E' stata una giornata faticosa... è meglio che andiate a dormire” consigliò Nikora alzandosi e le sei accettarono.

Anna non ci mise molto ad addormentarsi ma molti pensieri disturbarono i suoi primi minuti di sonno: nella sua testa scorrevano impetuosamente molte immagini tra cui quella del bacio da parte del misterioso angelo e il messaggio breve di Aria.

Poi fortunatamente la calma si impossessò della giovane che riuscì ad addormentarsi beatamente.

 

 

Il giorno dopo Anna non riuscì a rimanere concentrata a scuola e per sua sfortuna i professori se ne accorsero; e le cose peggiorarono nell'ora di Letteratura dove l'insegnante rimproverò severamente la mora e, peggio ancora, la costrinse a rimanere in classe mezz'ora in più per ripetere gli argomenti.

“Peggio di così non può andare” disse la giovane rileggendo gli appunti mentre la sua professoressa si avviava verso l'uscita.

Quando la mora spostò lo sguardo sulla porta vide Robert appoggiato alla parete che sorrideva divertito.

“Ma come? Credevo che una tipa perfettina come te fosse seria e attenta... riesci sempre a stupirmi”

“Uno: non mi conosci quindi non puoi giudicarmi” disse Anna puntandogli contro il dito “E secondo... perché mi sei sempre attorno?”

Robert le diede una leggera pacca e rise.

“Lo vedi? Prima fai la dolce e poi ti infuri...”

Anna prese la borsa e lasciò l'aula ma poi si accorse di uno strano ragazzo che le venne incontro: era molto alto e la cosa che colpiva del suo aspetto erano i suoi occhi verdi.

Il ragazzo sorrise e Anna si sentì stranamente in imbarazzo. Ma la sua agitazione crebbe quando lo sconosciuto le prese la mano e la avvicinò alle sue labbra.

Anna non capì mentre il ragazzo la superò. La mora riuscì però a sentire la frase che le sussurrò il giovane.

“Mi sei mancata”

Anna si voltò verso il misterioso ragazzo e cercò di riconoscerlo ma la sua visuale venne bloccata dalla figura di Robert che si era parata davanti a lei con le braccia conserte.

“Chi è quello?”
“Non ne ho idea”
“Bugiarda... così miss Perfettina ha il fidanzato!” sbuffò Robert, poi la superò senza dire più nulla; la sedicenne pensò per un attimo che fosse geloso.

“No è impossibile” si disse la ragazza mentre lasciò l'edifico.

 

 

Himeka nel frattempo aveva appena terminato gli allenamenti di calcio e si allontanò, dando le le spalle al grande campo; si avvicinò a una piccola fontanella e si gettò dell'acqua fresca sul volto.

“Ehi Sportiva, sei riuscita a fare qualche goal?”
La corvina si alzò di colpo non appena riconobbe la voce di Suzune Kazama, suo vecchio amico di infanzia.

“Non sono affari tuoi” le rispose fredda la ragazza poi riprese a bere.

“E dai, era solo per curiosità!” continuò lui senza nascondere un fiero sorriso.
“Io direi per pura voglia di tormentarmi”

Il biondo scoppiò a ridere e poi riprese a parlare:

“Non dirmi che ce l'hai ancora con me per quegli scherzetti di quanto... cinque anni fa, ti ho già chiesto mille volte scusa! E poi eravamo bambini! Ora siamo adulti e pronti per scoprire nuove emozioni!”

Himeka gli fece la linguaccia e se ne andò.

Conosceva quel ragazzo da quando avevano nove anni e lui la importunava sempre. Quando poi scoprì che era cugino di Hiroto il suo odio verso di lui crebbe a dismisura.

“Senti...”

Suzune la prese per mano e questo gesto scatenò rabbia nella ragazza.

“Per farmi perdonare ti offro da bere, che ne dici?”
“Oggi non posso” disse Himeka fredda.

“Faremo un altro giorno! Dimmi quando puoi e io ti verrò a prendere”

Himeka per un attimo volle prenderlo a botte ma poi capì che per levarselo di torno avrebbe dovuto accettare.

“D'accordo... ora lasciami andare”

Il ragazzo obbedì e dopo averla salutata con un cenno si allontanò.

La mora sospirò e riprese il cammino: ormai non voleva più sentir parlare di ragazzi e amori.

Hiroto la aveva trattata male quando la aveva vista in compagnia dei suoi amici maschi e da quel momento iniziarono i litigi; poi lei decise di lasciarlo ma la cosa sembrava non aver turbato il giovane e quello fu un brutto colpo per la ragazza.

Himeka scosse il capo e decise di non pensarci più; doveva dimenticare il passato e pensare alla nuova sfida che stava affrontando.

Anita corse incontro all'amica e la accompagnò all'interno dove Nikora stava preparando la cena.

“Sono distrutta” borbottò la mora cascando sul divano rosso.

“Non dirlo a me” le disse Anita scuotendo la testa facendo agitare i capelli biondi “E' stata una giornata piena di sorprese”
Himeka si alzò e preoccupata si avvicinò alla Custode gialla.

“Hai scoperto qualcosa sugli angeli?”
“Ma no! Ho trovato il colpevole!”

Himeka non capì e così Anita si sedette e prese fiato per raccontare l'accaduto...

 

Anita entrò nella biblioteca della scuola e come al solito non c'era nessuno così decise di immergersi tra gli scaffali pieni di polvere che le piacevano tanto.

Quell'odore di carta vecchia e di antico la affascinavano; molte la definivano strana per quel suo apprezzamento ma Anita non ci faceva caso.

Il sole non aveva ancora raggiunto il mare quando Anita chiuse un libro e lo ripose nell'apposito ripiano.

E fu allora che riconobbe un ragazzo.

“Sei tu!” indicò a un ragazzo poco distante da lei che alzò lo sguardo spaventato.

“Due giorni fa eri in coda per il nuovo romanzo di Hoshiro! E sei stato tu a prendere l'ultima copia!”

Il ragazzo cercò di non ascoltarla ma Anita gli si piazzò davanti e il suo sguardo cercava vendetta.

“Ma io...” si difese lui balbettando.
Anita sbuffò e poi gli diede un colpetto sulla spalla.
“Scusa... E' che io amo alla follia Kasukawa, perciò ci sono rimasta male. Dato che le altre librerie non lo vendono e le prossime copie arrivano tra due mesi...” Poi guardò meglio il ragazzo e sorrise.

“Comunque mi chiamo Anita Kouta!”

“Piacere, sono Kiiro Nagasa” disse lui dopo una breve pausa.

Anita sgranò gli occhi e iniziò a balbettare: davanti a lei stava il vero Kiiro, uno dei ragazzi più popolari della scuola!

“Cavolo... scusa! Non volevo! Sono una testa calda e molto combattiva, a volte esagero. Mi dispiace!”

“E di cosa? Sei stata sincera e combattiva. Anche io divento un po' furioso quando mi impediscono di comprare i libri. Ti capisco. Anzi...”

Kiiro aprì il suo zaino per cercare qualcosa e quando lo trovò lo mostrò subito ad Anita che divenne improvvisamente agitata ma allo stesso tempo emozionata. Era l'ultimo volume di Kasukawa!

“Stai scherzando vero?” gli chiese mentre sfiorò la copertina lucente.

“No. Io l'ho letto in questi due giorni e mi farebbe piacere che una grande fan lo possa sfogliare. Ti prego, accettalo” disse il moro porgendole il libro tanto desiderato.

“Io... non so davvero come ringraziarti” Anita sembrava aver perso la voce a causa della gioia di aver finalmente ottenuto il tanto desiderato romanzo.

“Ma figurati. Qualcosa mi dice che ti incontrerò spesso”
Anita non capì mentre Kiiro diede un'occhiata all'orologio.

“E' tardi, devo andare. Mi ha fatto piacere conoscerti Anita, sei una ragazza simpatica. Alla prossima” E il giovane uscì dalla biblioteca lasciando Anita da sola con l'amato libro.

 

“Wow” disse Himeka con il mento appoggiato sulle mani.

“Mai visto un ragazzo così gentile” disse Anita.

“Incredibile... E anche uno dei più amati nella tua scuola, hai fatto colpo Anita” Himeka le diede una leggera gomitata mentre la bionda la colpì con un leggero movimento della mano.

Le due si accorsero che erano diventate molto più unite e di aver messo da parte quei vecchi rancori che avevano portato le due a scontrarsi e ad odiarsi; incredibile come quell'avventura le avesse unite e rese inseparabili.

“Ragazze!” finalmente le urla di Nikora divennero chiare alle orecchie delle due ragazze che misero da parte i pensieri non appena la viola ricordò che la cena era servita.

Himeka prese per mano Anita e insieme raggiunsero la cucina dove ad attenderle stava una tavola imbandita di pasta, verdure e, cosa più importante, tanti, tantissimi dolci.

 

 

 

 

“Buonaser.... aaaaaaaawwww” Michele entrò nella stanza con un fastidioso sbadiglio che stranamente non attirò l'attenzione dei suoi colleghi.

“Vi prego non tutti insieme” disse l'angelo blu prendendo posto.

“Uffa che noia. Quando attacchiamo?” chiese Alesia dopo aver finito di legarsi i capelli in un'elegante treccia.

“Ci vuole pazienza e tattica, ragazzina” le disse Lucius con il suo solito tono freddo e distaccato.

“Ragazzina a chi? Guardo che io sono adulta!”
“Seconda l'età degli umani avresti diciannove anni...” le disse Robb, sembrava alquanto annoiato e in sovrappensiero.

“Mi paragoni ai terrestri? Ma come osi!”

Gabriel aprì gli occhi e si avviò verso una terrazza che si affacciava su uno splendido frammento di cielo.

Michele e Alesia lo raggiunsero curiosi di sapere cosa stesse pensando il compagno ma qualcosa attirò la loro attenzione.

Un'ombra atterrò elegantemente sulla piatta forma e dopo aver ritratto le ali mostrò il suo volto e il suo corpo che allettò Michele.

“Tu devi essere Yukie del Leone” le disse Gabriel scrutandola da cima a fondo.

La ragazza si sistemò i lunghi capelli biondi e i suoi occhi color caramello si concentrarono sui tre Angeli che la fissavano indifferenti, o almeno così credeva lei.

“Esatto. Il consiglio degli Astri mi ha mandato per verificare come stanno le cose.”
“Quindi gli altri non arriveranno?” chiese Alesia

“Per il momento no, devono essere sicuri della loro scelta”

Michele sorrise e si avvicinò alla bionda per darle un lieve bacio sulla guancia.

“Ciao bellezza, io sono Michele.”

La ragazza si allontanò dal blu però non sembrò distaccata, anzi fece un lieve inchino per presentarsi, ovviamente a debita distanza dal donnaiolo che quasi scoppiò a piangere, cosa che strappò una risata ad Alesia.

In quel momento un altro angelo atterrò e la cosa che colpì Gabriel e gli altri furono i suoi occhi argentati: era come se rappresentassero la personalità della donna che si era appena sistemata le ali dalle piume dorate e rosse.

“Deduco che tu sia Luna” disse Gabriel abbassando leggermente lo sguardo.

“Luna del Sagittario, se non ti dispiace” lo corresse la giovane avanzando verso l'interno.

Robert osservò attentamente quella ragazza angelo sulla quale giravano molte voci: era una degli angeli degli astri più abili nonostante avesse mantenuto l'aspetto di una giovane donna.

Luna volse lo sguardo verso Lucius e sembrava stupita.

“Mi fa piacere rivederti Luna...” le disse l'uomo sorridendo.

Robb raggiunse Gabriel che presentò l'amico a Yukie.

“Molto piacere...” gli disse la ragazza porgendogli la mano ma il ragazzo se ne andò senza salutare nessuno.

Se Gabriel fosse stato un vero amico avrebbe capito che Robb aveva qualcosa che non andava sotto, invece si rivolse alle belle ragazze per poter conquistare la loro fiducia.

“Alesia vi accompagnerà alle vostre stanze...” disse Gabriel cercando la collega ma della rosa non v'era neanche una piuma.

“Dov'è finita?”

“E' andata a prendersi una boccata d'aria... Le accompagno io le nostre ospiti!” si offrì Michele sistemandosi i capelli.

Gabriel sbuffò e annuì poi se ne tornò al proprio trono per riflettere mentre Michele prese a braccetto le due e le scortò fino alle loro camere.

In quello stesso istante Alesia volava veloce come non mai.

“Perché... Perché lui non c'è? Sono stanca di aspettare..."


 

Voglio divertirmi un po'...

 

 

TO BE CONTINUED...

 

 

 

 

 

Eccomi con il nuovo capitolo!

Spero che la leggenda vi sia chiara, se avete qualche dubbio avvisatemi così la sistemo meglio.

Scusate se ci ho messo tanto ma ho avuto una settimana difficile: il capitolo è diviso in due perché la seconda parte non sono riuscita a ristrutturarla tutta (quindi è rimasta come la scorsa pubblicazione).

La buona notizia è che la prossima parte arriverà presto (direi domani sera o venerdì), devo solo aggiornare i nuovi personaggi!
Ecco introdotte due nuovi personaggi: gli Angeli degli Astri Chi sono? Cosa hanno di diverso rispetto a Lucifer e agli altri?
E Alesia che intenzioni ha?

Se avete qualche domanda riguardo alla storia che non avete capito chiedetemi pure!

Spero di aver caratterizzato al meglio i personaggi.

Ringrazio con tutto il cuore chi legge, recensisce e aggiunge questa storia nelle liste.

Grazie

Se ci sono errori non siate clementi! Devo assolutamente migliorare per darvi una storia migliore e senza imprecisioni!

Detto questo vi saluto!

Bye!

(But... This is you Heart! Can you feel it? Can you feel it?)

 

 

 

 

ATTENZIONE: gli angeli non sono caratterizzati come quelli indicati dalla Bibbia o da studi. Sono di mia fantasia così come i loro poteri e le loro particolarità, l'unica cosa che ho preso alcuni nomi.

p.s. Per le iscrizioni: io le terrò aperte fino a quando non raggiungerò il capitolo nuovo (intendo quello ufficiale, quello che non ho postato nella scorsa pubblicazione)

Principalmente avrei bisogno di qualche angelo (Segni disponibili Toro, Gemelli, Cancro e Bilancia) e anche qualche sirena Guardiana! (sono disponibili i colori blu,verdeacqua, arancione, rossa, rosa, fucsia, verde, menta, oro e indaco!)

Grazie per l'attenzione, alla prossima!

 

 

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Capitolo 6
*** Un'incredibile leggenda e nuovi alleati (parte seconda) ***


Capitolo 5:

Un'incredibile leggenda e nuovi alleati (parte seconda)

 

Dopo una lunga ricognizione la giovane angelo atterrò su una strada deserta e un attimo dopo le sue candide ali la circondarono: quando le spalancò aveva assunto una metamorfosi che si concluse con la scomparsa delle ali; i suoi capelli da rosa erano diventati scuri, sul rosso angelico; si era fatta anche leggermente più alta e snella e il suo sguardo malvagio si era addolcito in un profondo blu mare.

La ragazza si incamminò per le vie sconosciute e restò ad osservare molti umani che ridevano e si divertivano. Quel calore le creava un forte fastidio: non avevano il diritto di camminare sereni su quella terra, la sua terra.

Aveva sempre sprecato il tempo a combattere e a prepararsi per il momento della vendetta, senza pensare al divertimento o all'amore. E poi non aveva mai avuto grandi amici.

Gabriel e Robb erano troppo seri per i suoi gusti, Lucius era il perfetto “rompiscatole” della situazione mentre Michele non la notava neanche di striscio.

Era stanca di tutto ciò che le stava attorno, voleva solo vivere in pace. Ma sopratutto odiava vedere le ragazze della sua “età” divertirsi e stare assieme al ragazzo amato mentre lei era sola, come al solito.

Un gatto nero le attraversò la strada ma la rossa non era mai stata scettica perciò non si spaventò; anzi sorrise compiaciuta e in quel momento il gatto si voltò verso la ragazza.

“Sei perfetto...” Alesia chiuse gli occhi e posò le mani sul petto. Una forte luce si accese sul torso della ragazza dalla quale emerse un grande cristallo rosa.

Alesia aprì gli occhi e allo stesso tempo divenne in forma angelica. Il gatto rimase fermo ma quando si accorse che un raggio rosso partì dal cristallo scappò sperando di evitarlo ma invano.

Alesia sorrise mentre osservava la sua bestiolina prendere forma.

“Conto su di te, Bakeneko”

La creatura appena nominata si alzò sulla zampe posteriori e si inchinò.

Alesia rise e poi ordinò al felino di attaccare i civili e di distruggere ciò che lo avrebbe ostacolato. La bestia sorrise compiaciuto e iniziò a eseguire i comandi imposti dalla sua padrona spaventando alcuni bambini che si rincorrevano nella piazza.

Alcuni passanti iniziarono a gridare mentre solo due uomini trovarono il coraggio di provare a prendere la bestia ma con scarso successo.

Bakeneko però invece di infliggere danni agli umani preferì prima distruggere alcune decorazioni e qualche negozio che si affacciava sulla piazza. Riteneva infatti che far soffrire gli umani prima di colpirli fisicamente fosse molto più piacevole.

“Smettila!” Un urlo rimbombò nel centro e catturò l'attenzione non solo della bestia ma anche di alcune persone.

Il felino sorrise poiché finalmente aveva incontrato le Custodi che tanto tormentavano la sua padrona e presto la avrebbe vendicata.

Alex stava davanti alle altre che si scambiarono occhiate preoccupate e piene di timore.

“Come faremo? I nostri poteri non hanno alcun effetto” ricordò Mimy che indietreggiò non appena si vide addosso gli occhi gialli della bestia.

“Beh” prese a parlare Anita schierandosi accanto alla Custode viola “Tentar non nuoce, giusto?”

E fece apparire il microfono pronta per intonare la sua canzone.

Serena guardò le altre e dopo aver rivolto loro un cenno iniziò a cantare e poco dopo si aggiunsero le altre Custodi.

 

Ma Bakeneko batteva le zampe e andava a ritmo con la canzone e le Custodi impallidirono.

Poi fu il turno di una risata minacciosa e vagamente familiare.

“Siete proprio ridicole! Quante volte devo ripetervelo? Il-vostro-canto-non-funziona!” cantilenò Alesia prima di scoppiare a ridere.

“Maledetta! Attaccare dei poveri innocenti che non hanno fatto nulla di male!” le urlò Anita piena di collera.

“Come osi rivolgerti a me con quel tono? E poi gli umani meritano questa punizione quanto voi! Sono solo degli stolti codardi che non sanno fare nulla!”
“Guai a te se lo ripeti! Gli umani sono speciali, rispetto a quelli come te hanno la grande forza di andare avanti e soprattutto hanno dei sentimenti!” riprese Anita.

Alesia digrignò i denti; non riusciva più a sopportare la mocciosetta in giallo e in ghingheri; rimase per un attimo in silenzio poi si morse l'interno della guancia e strinse i pugni.

“E gli Angeli secondo voi non li hanno? Voi non sapete un bel niente! E gli umani sono inutili! Bakeneko, sterminali tutti!”

Il felino annuì e si scagliò contro Anita che con grande agilità riuscì a evitarlo ma la bestia continuò ad agitare le sue zampe minacciose e i suoi artigli sembravano volersi infilare nella carne per poterla strappare via.

Serena si allontanò e per poco non finì nelle grinfie della belva. Quando si voltò vide dei bambini piangere, uno di loro aveva una profonda ferita al braccio. La indaco si avvicinò e subito cercò un rimedio ma le urla e le lacrime dei piccoli la agitarono immobilizzandola.

Ad un tratto la perla indaco brillò e Serena d'istinto la prese e qualcosa la spinse a farla entrare in contatto con la ferita che pian piano si chiuse e guarì.

“Incredibile...” pensò la giovane e poi si mise davanti ai piccoli per poterli proteggere.

Bakeneko se la prese nuovamente con Anita che stava per perdere le forze a furia delle continue schivate: sentiva che presto sarebbe stata la sua fine.

“Ehi bestiaccia!” Alex lanciò contro al felino un sasso. Mossa sbagliata perché la bestia appena inquadrò la viola sorrise e si leccò i baffi, in quel momento Alex sentì il corpo paralizzarsi e il cuore battere così forte da sentirlo persino nelle mani.

Bakeneko iniziò a correre ma ad un certo punto una luce lo accecò e gli provocò un leggero dolore.

Alesia si avvicinò e si accorse che il bagliore proveniva da uno scettro particolare.

“Ma quella è la chiave del Sigillo.... non è possibile” si guardò attorno e poi si voltò verso l'enorme gatto “Bakeneko, ritirata!”

Alesia spiccò il volo e il felino dopo essersi ripreso prese a correre verso un vicolo buio per poi sparire in un corridoio oscuro.

Le Custodi osservarono meglio lo scettro che ancora creava una luce talmente forte da impedire chi lo stesse stringendo.

“Ragazze! State bene?” Anita riconobbe la voce e si precipitò sull'individuo... o meglio dire sull'animaletto.

“Mi stai soffocando” balbettò il pinguino sentendo perdere pian piano il respiro.
“Hippo, era ora!” disse Mimy raggiungendoli.

Anna invece era concentrata sulla persona che teneva stretta la chiave del sigillo.

Era un ragazza giovane e attorno al collo aveva una collana viola su cui cadde l'occhio di Alex.

“E tu chi sei?”

La giovane si voltò e dopo aver rimpicciolito lo scettro alzò la mano in segno di saluto mostrando un vivace sorriso.

“Mi chiamo Yumi Amasaki e provengo dall'Oceano Antartico. E' un onore per me conoscere la grande Custode Alex! Sei una celebrità nel mio regno! Tutte le sirene sognano di diventare come te e la Principessa Karen”

Alex arrossì imbarazzata per tutti quei complimenti mente Anna e le altre guardarono Hippo in cerca di spiegazioni.

“Nikora mi aveva avvisato che eravate in difficoltà e così sono venuto di corsa per rendermi utile. Lei è una cara amica e voleva tanto potersi rendere utile.”
Yumi annuì divenendo improvvisamente seria

“Sì... voglio aiutarvi a liberare Karen! E' anche colpa mia se è stata rapita”

“Come colpa tua?”
“Io sono un'apprendista Guardiana e in quel momento avevo il compito di proteggere la Principessa, ma poi sono arrivati quelle creature mostruose... I loro poteri erano immensi e non ho potuto fare niente. Perciò mi sento in dovere di aiutarvi!”

Le sei si guardarono e poi sorrisero entusiaste.

“Benvenuta nel club delle Custodi” le disse Alex.
“Ti avverto” le sussurrò Anita “Queste sono delle pazze scatenate”
“Come prego?!” la minacciò Himeka. Tutti scoppiarono a ridere e poi Hippo sospirò.

Erano passati già due anni... eppure le sue ragazze non erano tanto cambiate.

 



“Alesia! Si può sapere dov'eri?”

Michele sembrava molto preoccupato.

“Da quando vi importa di me?” gli chiese Alesia sarcastica non nascondendo del tutto la sua delusione.

“Che stai dicendo?” le disse Gabriel “E' ovvio che ci preoccupiamo di te!”

“Per favore smettila di fare la ragazzina” disse alle loro spalle Lucius. “Non si addice proprio a una tigre come te”

Robert si avvicinò e le sfiorò la spalla.

“L'importante è che tu stia bene”

Alesia non riusciva a credere e lo stupore pervase il suo viso.

Michele la prese per le spalle cominciando a scuoterla e come premio ricevette un sonoro pugno da parte della rosa.

“Non ti azzardare a rifarlo!”

“Ecco la nostra cara Alesia” disse Michele alzandosi e applaudendo.

“Che idioti” sbuffò la ragazza ma non riuscì a nascondere un leggero sorriso.

Yukie osservava la scena divertita: aveva sbagliato a giudicarli, erano molto meno egoisti e malvagi di quanto si dicesse in giro. Luna le si avvicinò e, dopo essersi sistemata la folta chioma rossa.

“Che ne pensi?”
“Non sembrano male... credo che mi troverò bene con loro”
“Sai... Io non credo che questa sia la cosa giusta da fare...”

Yukie la guardò senza mostrare rabbia né comprensione “È il nostro compito Luna, non dimenticare chi sei”

“Ascoltate...” Gabriel attirò l'attenzione delle due creature alate. “Ho organizzato un piano ben dettagliato: Io, Robert e Michele ci occuperemo di rintracciare le Custodi. Alesia, Luna e Yukie penseranno a rintracciare 'quelle sirene' ”

“E come facciamo a trovarle se non sappiamo nulla di loro?” chiese Alesia leggermente stupita di quel particolare non notato dall'amico.

“Per questo attueremo il piano da subito. Dobbiamo trovare indizi e scoprire chi sono queste due Principesse. Lucius tu penserai ai dettagli e farai le ricerche qui al castello.”
“A proposito” disse Yukie alzando la mano come se fosse in una scuola “Poco fa ho ricevuto un messaggio dal Consiglio. Un angelo ha preso la sua decisione e ci raggiungerò presto”
“E chi sarebbe?” chiese Robert

“Non lo so... Credo che sia o del Capricorno o dello Scorpione”

Alesia divenne all'improvviso rigida e questo particolare venne notato dall'angelo del Sagittario.

“Bene per oggi va bene così. Da domani cominciamo le ricerche. E' tutto” disse Gabriel che poco dopo si avviò verso la sua stanza.

“Andrò a dormire anche io. Sua Eccellenza Lucifer ci vuole in forma... ma soprattutto bellissimi” disse Michele facendo l'occhiolino a Yukie prima di raggiungere il suo 'covo'.

Robert se ne andò silenziosamente, non riusciva a smettere di pensare ad Anna e al bacio ricevuto da quello sconosciuto. Provava una strana sensazione mai vissuta però non capiva di cosa si trattasse.

Alesia salutò i suoi compagni ma prima di arrivare alla camera venne fermata da Luna.

“Che c'è?”

“Ho notato che prima ti sei comportata in modo strano quando Yukie ha citato quegli Angeli”
“Ecco...”
“Li conosci?”
“Diciamo di sì. Lucifer ci aveva presentato tempo fa alcuni di loro e rimasi affascinata da quegli Angeli: erano belli, forti e gentili con loro mi trovavo bene anche se ci ho parlato solo una volta.”
“Capisco... Beh, posso dirti che non sono così 'buoni' come li hai definiti tu.” le confessò Luna facendo ridere la rosa.

“Beh, devo incontrarli per poterli giudicare non credi?”
“Io ti ho avvisata. Buonanotte”

E la rossa tornò nella sua stanza. Si sdraiò subito ma fece fatica ad addormentarsi.

Presto avrebbe iniziato una lunga guerra: non digeriva molto il fatto delle vendetta ma come poteva ribellarsi? E poi le cose non stavano andando così male.

Ma si sa, è il tempo a dare le risposte. E Luna voleva conoscerle subito.

Nel frattempo Yukie si era sistemata sulla terrazza ad ammirare la notte stellata, quella sera era particolarmente luminosa e meravigliosa, come se fosse dipinta; sapeva che presto sarebbe diventata indispensabile per Lucifer, ma qualcosa di insolito tormentava il suo animo. Davvero voleva iniziare una guerra?

 

 

Lucius entrò nella stanza del suo Supremo che stava osservando la città illuminata da luci colorate e da uno sfocato raggio di Luna.

“Che vuoi Lucius?”
“Eccellenza... Lei mi vuole bene?”

Lucifer si voltò perplesso da quella domanda e si avvicinò al servo.

“Siamo compagni, più che voler bene c'è rispetto tra di noi”
“Io intendevo dire... Mi vuole bene anche se sono una strana creatura?”

Lucifer restò in silenzio.

“Lo so che sono diverso dagli altri però... vorrei avere i loro stessi diritti.”
“Sai che non è possibile”

“Perché? Ti ho già chiesto scusa per...”

“Non osare darmi del tu! Sono il tuo capo adesso!”

Lucius abbassò lo sguardo.

“Sappia che io la ammiro e l'ho sempre ammirata. E che mi sforzerò per diventare come lui. Non la deluderò”

Lucius fece un inchino e lasciò la stanza.

Nello stesso istante arrivò una buffa creatura che portò una terribile notizia.

“E' riuscito a scappare! Non so come sia potuto succedere”
“Non fa niente... tanto era inutile”

La creatura, che aveva il corpo di un uccello e la testa d'uomo, rimase ferma a cercare di attirare l'attenzione dell'angelo ma Lucifer ritornò a posare lo sguardo sulla terraferma e si perse in mille pensieri.

“I mostri non possono provare sentimenti...”

 

 

 

 

Carissima Aria,

grazie per le tue parole. Mi hanno dato la giusta carica per guardare avanti.
Oggi ci siamo scontrate contro uno strano felino, era molto pericoloso.

E, indovina un po', è tornato Hippo e con lui una sirena fantastica. Si chiama Yumi e ci aiuterà nella missione.

Poi a scuola è successa una cosa strana. Un ragazzo che dice di conoscermi mi ha baciato la mano eppure io sono sicura di non averlo mai visto.

Buffo, non trovi?

Ora devo andare, attendo tue risposte!

Tua Anna”

 

 

 

 

 

 

Eccomi con la seconda parte! Spero vi piaccia!

Purtroppo sono di fretta quindi è probabile che mi dimentichi qualcosa.

Ringrazio tutti quelli che seguono questa storia e anche le autrici degli delle OC!

Spero vi sia tutto chiaro (ma anche no, ho lasciato molti misteri)

Oggi ho presentato soltanto Yumi perché era l'unica Guardiana con tutti i dati, ma dal prossimo capitolo aggiungerò le altre ;)

Un bacione e buona serata a tutti!

Yume

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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Capitolo 7
*** Voce persa nel vento ***


Capitolo 6

Voce persa nel vento

 

 

Il sole era coperto da nuvoloni spessi e grigi che sembravano voler scaricare via tutto il peso dell'acqua che li appesantiva, tuttavia per il momento preferirono stare tranquilli, giusto per dare il tempo ad Anna, Alex e Himeka di raggiungere la scuola.

“Cavolo, proprio oggi doveva venire brutto tempo?” si lamentò la mora.

“Perché?” chiese Alex mentre alzò il colletto della giacca per ripararlo dal fresco venticello.

“Questo pomeriggio avrei una partita di calcio importantissima, vale per le qualificazioni alle Regionali! Però se pioverà dovremo rinviarla e in quel caso sarei rovinata...”
Anna non capì ma l'urlo di Himeka le fece ricordare cosa sarebbe accaduto la settimana successiva.

“Mi ero dimenticata che avremo gli esami” disse la ragazza avvicinando gli occhiali con l'indice cercando di nascondere l'imbarazzo.

“Anna che si dimentica una cosa importante?! Il mondo sta veramente impazzendo” disse Himeka sorridendo per poi tornare ad agitarsi.

La mora non aveva tutti i torti: Anna ultimamente era sempre con la testa tra le nuvole e mille pensieri la stavano torturando.

L'interessata si accorse che molti ragazzi erano fermi davanti all'ingresso e la cosa la incuriosì.

Himeka e Alex si avvicinarono ai loro compagni e si ritrovarono davanti agli occhi un ragazzo molto carino.

“Ma chi è?” chiese Himeka a una compagna e questa le rispose che era un giovane inglese e che avrebbe proseguito l'ultimo anno di liceo nella loro scuola.

Il ragazzo sorrise e strinse le mani di tutti i presenti.

“Piacere, mi chiamo Gabry Lance e ho diciotto anni. Molto piacere di conoscervi” disse chinando leggermente la testa.

Molte ragazzine furono contente: non solo era carino ma anche educato!

Anna sorrise poi si voltò verso Robert il quale però non sembrava molto entusiasta.

“Geloso perché la tua popolarità è svanita?” lo prese in giro Anna ma invece di un rimprovero o di un contrattacco trovò uno sbuffo.

“Che ti prende?”
“Lui è...” si bloccò un attimo “un mio vecchio amico e lontano parente”

Anna non capì dove fosse il problema e il suono della campanella la agitò.

“E' tardi! Forza Robert!” lo incalzò la giovane iniziando a correre insieme a molti altri studenti.

Nello stesso istante il nuovo arrivato si avvicinò al ragazzo e sorrise.

“Te lo avevo detto no? Sarei venuto nella tua scuola se le avessimo trovate”
“Gabriel perché...”
“Io sono completamente diverso dall'angelo Gabriel.” disse lui fiero poi si voltò verso alcune ragazzine “E credo che mi divertirò un mondo qui. A presto”

Robert osservò l'amico nella forma umana camminare verso l'interno e poco dopo entrò anche lui.

“Sei in ritardo Starfire” lo sgridò il professore di matematica ma lui non ci fece molto caso. “E' già la terza volta in questa settimana, e poi sei sempre distratto. Per questo motivo ti metterai vicino a Rod”

La nominata alzò la testa rossa e scossa mentre Miku si morse il pollice gelosa dell'amica; il ragazzo sorrise e raggiunse la sua nuova vicina che divenne improvvisamente nervosa. Ma quell'agitazione svanì non appena bussarono alla porta su cui ricadde l'attenzione di tutti gli studenti.

“Avanti”

Un ragazzo alto e dai folti capelli biondi entrò e Anna lo riconobbe come il ragazzo che il giorno prima l'aveva avvicinata e baciata.

“Sei tornato finalmente” disse il professore al biondo che prese posto sotto lo sguardo attento degli altri ragazzi che cercavano di capire chi fosse.

“Adesso non avete niente da dire, eh?” borbottò lo sconosciuto.

Poi si voltò verso Anna e le fece l'occhiolino. La ragazza si ritrovò nella confusione più totale e il biondo se ne accorse ma non ci rimase male, anzi sorrise.

“Non mi riconosci nemmeno tu? Beh è normale, sono passati due anni e mi sono allenato tanto.”
“Mi dispiace...” gli disse la mora dispiaciuta.

“Kei Nakano puoi stare zitto! Lo so che sei tornato da pochi giorni ma questo non giustifica il tuo borbottare!”

I ragazzi spalancarono la bocca stupiti e rivolsero un nuovo sguardo verso il biondo che doveva essere Kei.

Anna era rimasta completamente spiazzata: il goffo Kei dai capelli color cenere, dai tondi occhiali che gli scivolavano... quel Kei che era cotto di lei?

Anna divenne rossa e Robert se ne accorse e sembrava provare un certo fastidio. Miku attirò l'attenzione della amica e la fulminò con lo sguardo.

“Come mai quest'anno sei circondata da bei ragazzi?”
“Ma io...” la ragazza cercò di difendersi balbettando e fu in quegli istanti che il professore li rimproverò spazientito.

Non solo Kei era cambiato esteriormente ma anche caratterialmente: non era più secchione anzi sembrava fregarsene della critica negativa che si era appena preso; era anche molto più estroverso e disinvolto infatti strizzò parecchie volte l'occhio ad Anna.

Mentre Robert tentava di rimanere calmo, Anna comprese che sarebbe stato un anno complicato e pieno di imprevisti.

 

 

 

 

 

La Kagumo vantava di una struttura pulita, colorata e, soprattutto, senza imprecisioni: i lunghi corridoi su cui i giovani studenti vagavano durante l'intervallo sembravano appartenere ad un tempio greco per via delle colonne portanti decorate con capitelli ionici e fiori dai colori pallidi ma delicati che davano un tocco regale alle pareti color pesca.

Anita era esattamente lì, appoggiata al muro arancione, immobile; tutti gli sguardi si spostavano minacciosamente puntando sia la bionda che Kiiro, il quale stava avanzando verso la sua aula.

Il ragazzo aveva infatti salutato cortesemente la bionda cosa che sconvolse tutti gli studenti della Kagumo. Kiiro era sempre da solo e raramente parlava con gli altri per via della sua timidezza.

Ma non era un difetto anzi era proprio il suo essere chiuso ad attirare l'attenzione delle ragazze.

Ormai la moda del ragazzo ribelle e maleducato era passata, molte coetanee di Anita frequentavano ragazzi educati e intelligenti.

“Ci vediamo” aveva concluso Kiiro mostrandole un prezioso sorriso, raramente infatti si mostrava allegro ai suoi compagni e Anita si sentì come se avesse appena trovato un tesoro inestimabile e, semplicemente, meraviglioso.

“Non mi avevi detto che conoscevi Kiiro!” Serena divenne improvvisamente attenta e curiosa.
“Veramente ci ho parlato solo una volta” sottolineò la bionda non riuscendo a nascondere il suo piacere nell'aver rivisto il nuovo amico.
“E' una cosa più unica che rara! Anita che fa amicizia con un ragazzo riservato!” Serena le diede una leggera gomitata e poi scoppiò a ridere.

La campanella segnò la fine dell'intervallo e così i ragazzi raggiunsero le rispettive aule. Ma prima che Serena varcò la porta si sentì tirare per il braccio; era una mano calda e delicata, la ragazza capì subito a chi appartenesse.

“Marco le lezioni stanno per cominciare” lo “sgridò” lei sorridendo ma come risposta ricevette una presa che la costrinse a buttarsi tra le braccia del ragazzo.

“E' vietato salutare la propria ragazza?” chiese lui abbassando lo sguardo di poco.

Serena sorrise mentre Anita la guardava lieta ma anche invidiosa.

Chi l'avrebbe mai detto che Marco sarebbe diventato così alto e bello: era cresciuto proprio bene in quei due anni, stava diventando un uomo ormai.

Serena avrebbe tanto voluto non staccarsi ma con la code dell'occhio vide il professore avvicinarsi e così dovette spingere via l'adorato cavaliere che sbuffò.

“Stasera cena a casa mia”
“Ma...”
“Niente scuse... A dopo piccola!”

E il moro scattò verso la sua aula mentre Serena lo osservava silenziosa ma con gli occhi che brillavano per la gioia.

Ultimamente a causa dell'inizio della scuola (e di vari imprevisti) i due non si erano più visti, quindi una cena romantica avrebbe risollevato le cose.

La bionda si accomodò mentre il Professore borbottava strane parole in inglese che nessuno riusciva a capire. Poi Serena ripensò al fatto accaduto durante l'attacco da parte di Bakeneko e strinse la perla: era accaduto qualcosa di insolito e non capiva il perché. La sua perla aveva veramente un altro potere?

La Custode sospirò e ritenne necessario doverne parlare con Madame Taki, l'unica esperta in poteri magici e strani eventi.

Mimy nel frattempo aveva la testa altrove: ormai stava per giungere Giugno e con esso le vacanze estive, eppure si sentiva incompleta. Odiava ammetterlo ma le mancava Mirko.

Le passeggiate a riva, il continuo ingozzarsi di gelato e le serate trascorse al cinema... ma sopratutto gli mancava il suo sorriso raggiante e la sua disponibilità.

Quando Mimy aveva rischiato di essere bocciata egli era rimasto al suo fianco e l'aveva supportata fino alla fine. Però non poteva dimenticare quel bacio e quella ragazza: Laura, della quinto anno, più grande di loro. Forse aveva ragione lui: chi poteva resistere a quei dolci capelli biondi e a quei lucenti occhi azzurri?

Mimy appoggiò la testa sul banco e per fortuna il Professore non se ne era accorto poiché era concentrato a formulare domande ad Anita.

 

 

 

 

Yumi era sdraiata sul letto e agitava le gambe a ritmo con la musica. Fu in quel momento che Hippo entrò.

“Che stai facendo?”
“Mi rilasso”
“Beh, goditi questi giorni finché puoi, tra poco inizierai la scuola anche tu”
La mora si alzò di colpo e impallidì scioccata.

“Come? Perché devo andare a scuola?”

“Perché è un tuo dovere, e poi non sprechi il tuo tempo” disse Nikora entrando per sistemare il letto di Alex.

“Sono una Guardiana! Non devo andare a scuola! Voglio starmene per conto mio”

“Signorinella... Si dia il caso che tu sia sotto la mia tutela, perciò devi portarmi rispetto!”
“Cosa? Ma se siamo abbiamo tutte e due lo stesso incarico? Siamo alla pari!” ribatté lei agitando le mani come una furia.
“Niente ma! Sono la tua tutrice quindi devi seguire le mie decisioni”
“Io direi i tuoi 'ordini' “ borbottò la ragazza e poi riprese ad ascoltarsi la musica contenuta nell'iPod lilla di Alex.

Nikora raggiunse la sala dove accolse alcuni clienti. Dopo giorni di duro lavoro finalmente i suoi sforzi vennero ripagati con una lunga fila di persone che avrebbero presto dato molti soldi alla viola.

“Riesco già a sentire il profumo di tanti verdoni” pensò la donna sfregandosi malvagiamente le mani.

Poi ripensò a Yumi e al suo carattere peperino nei suoi confronti: non sapeva spiegarselo ma aveva trovato quella litigata “piacevole”...

“Come ai vecchi tempi...” sussurrò la viola sorridendo.

Madame Taki intanto era rinchiusa nella sua stanza e consultava la sua sfera; fin qui niente di strano fino a quando la donna non sgranò gli occhi non appena si accese una forte luce blu nella piccola palla lucente.

“Ma questa aura... No è impossibile”

Le sue mani presero a tremare inaspettatamente mentre una strana sensazione invase il suo vecchio corpo.

Preoccupata o sollevata? Non riusciva a capirlo, così decise di lasciarsi trasportare dall'emozioni... e di tenere la cosa segreta.

 

 

 

 

 

Himeka iniziò ad agitarsi e lanciare insulti mentre le prime gocce di pioggia toccavano la terra.

“Accidenti! Ora sono spacciata”
“Non dire così” cercò di consolarla Alex.

“Himeka mi sembri un po' a terra”

La mora strinse i pugni e si voltò verso Suzune che si stava sistemando la giacca.

“Non sei spiritoso! E poi da quando ti preoccupi per me?”
“Beh, sei pur sempre la ex di mio cugino!”

Alex si sentì a disagio e così decise di allontanarsi ma Himeka la prese per il braccio e le due si avviarono verso l'albergo.

“Ascolta!” Suzune sembrava turbato “Tra poco scenderà il diluvio universale. Perché non venite sotto il mio ombrello! Così evitate di bagnare le adorate divise e i vostri capelli”

Himeka non rispose ma Alex corse subito sotto l'ombrello nero del ragazzo.

“C'è spazio anche per te Himeka”
La mora sospirò e non appena sentì due gocce sfiorarle le guance e la collana si convinse e raggiunse i due.

Suzune sorrise e si incamminò con affianco due splendide dame. Alex diede due colpetti con le dita sulla spalla dell'amica che la fulminò. Poi la castana si voltò sperando di veder arrivare Anna ma non fu così; la Custode della perla verde era al centro dell'attenzione di Robert e di Kei.

“Smamma ciccio, gliel'ho chiesto prima io”
“Sì, però ti conosce da poco tempo mentre io ero il suo partner”
“Che hai detto?” Il corvino sembrò accendersi di ira e contrattaccò.

“Smettila di fare lo sbruffone! Ora lei è mia” disse Robert cingendo la vita di Anna che divenne rossa, ma non per imbarazzo.

“Finitela tutti e due!” Anna prese fiato e si accorse che molti suoi compagni la stavano fissando.

“Kei io non ero la tua partner. Ci paragonavano perché eravamo simili. E tu Robert” Anna si sistemò gli occhiali e fissò intensamente il ragazzo e i suoi occhi azzurri trovandoli incredibilmente belli.

“Io non sono tua, capito? Sei soltanto uno stupido ragazzo che approfitta della fama del “nuovo arrivato” per diventare popolare! Sei come tutti gli altri!”

Roberto rimase in silenzio e abbassò lo sguardo mentre Kei si avvicinò alla mora che però non mostrò affatto un sorriso.

“Anche tu Kei. Sei diventato una persona orribile! Ti preferivo come eri prima”

La ragazza prese l'ombrello e se ne andò lasciando i due ragazzi persi nella più totale confusione.

Miku e le altre erano furiose.

“Perché Anna è così ricercata! Io sono molto più bella di lei!”

Kei intanto prese a camminare ma prima di superare Robert gli sussurrò.

“Anna sarà solo mia. Non vorrà mai uno come te” e poi se ne andò.

Robert corse dalla parte opposta e raggiunse le scale deserte per prendere a pugni il muro.

“Robb, che ti hanno fatto...”

“Gabriel finiscila!” disse il moro spostando il pugno dalla parete su cui si erano formate una serie di crepe.

“Perché mi tratti così? Sono solo preoccupato per il mio migliore amico” disse il ragazzo avvicinandosi “Voglio aiutarti”
“E come pensi di fare?”

“Semplice... Ti consiglio di sfogare la tua ira”

Robert capì dove l'amico volesse andare a parare e rifiutò.

“Non hai ancora usato il tuo Pure Crystal! Non sei curioso di scoprire cosa sei in grado di fare?”

“Per niente” rispose l'amico seccato.

“Ascolta... Lo so che odi questo genere di cose. Ma abbiamo una missione e non puoi sottrarti. In questo momento hai la motivazione e la carica adatta per risvegliare una creatura potente. Con essa potremo scovare le Custodi! Hai grande potenziale Robb e lo sai anche tu”

Il corvino chiuse gli occhi mentre due grandi ali apparvero sulla schiena del ragazzo che mutò forma. “Che devo fare?”

Gabriel sorrise e assunse la sua forma angelica.

“E' semplice”

 

 

 

Anna avanzava lentamente e raggiunse la via principale della città: in quel momento c'era un viavai di ombrelli colorati mentre un soave profumo di acqua piovana sopraggiungeva tra i ciottoli delle strade.

Fortunatamente la sua collana era nello zaino, precisamente all'interno dell'astuccio, così non correva il rischio di bagnarla. Sorrise ma poi cambiò espressione non appena si rese conto delle terribili parole che aveva detto a Robert.

“Se lo meritava” diceva la sua coscienza ma la ragazza non fu molto convinta.

La ragazza però dovette interrompere le sue preoccupazioni perché a pochi passi da lei stava un gigante.

“Ma cos'è?” chiese la mora avvicinandosi e con lei altre persone convinte che fosse una statua.

Quando però videro gli occhi accendersi di un rosso fuoco e le mani muoversi lentamente verso di loro la folla iniziò a gridare e ad agitarsi per la strada.

Anna cercò di allontanarsi per potersi trasformare ma la gente spingeva e la giovane non trovò un attimo o un luogo in cui potesse rimanere da sola. Nello stesso istante una giornalista e il suo cameraman raggiunsero la via e iniziarono a riprendere.

“Salve, qui Ami Tsubaki dalla Piazza Centrale. Non crederete ai vostri occhi ma proprio alle mie spalle si trova un gigante fatto di terra che sta aggredendo i cittadini”

Anna cercò di allontanare le persone ma la maggior parte di questi riprendeva con i telefonini o usava il flash per fare foto.

La creatura si infuriò e iniziò a battere i piedi per terra aprendo numerosi voragini; Anna rimase stupita dal comportamento delle altre persone e così decise di rischiare.

“Scappate” urlò la giovane attirando l'attenzione di tutti, compreso il Golem “Ehi Omone, vieni a prendermi” disse la ragazza iniziando a correre ma non avrebbe mai pensato che anche il gigante fosse rapido e così venne afferrata.

Gli occhi rossi la scrutarono da cima a fondo e poi sul volto del Golem si aprì un largo sorriso, poco dopo la creatura iniziò a stritolare Anna che subito iniziò ad urlare e a dolersi.

I presenti osservavano impotenti e spaventati la scena e solo in quel momento qualcuno ritrovò la coscienza e chiamò la polizia.

Anna chiuse gli occhi e perse il fiato, ormai temeva il peggio. Senza rendersene conto però qualcosa andò contro la bestia e l'impatto la costrinse a lasciare cadere Anna ormai priva di forze.

Tutti gli sguardi si spostarono verso il tetto cercando di capire da dove provenisse quel colpo ma in realtà il vero mandante era da tutta altra parte.

Due braccia muscolose circondarono Anna e la strinsero forte. Quando la mora aprì gli occhi vide dei lineamenti angelici e due occhi tristi.

Poi riconobbe il ragazzo come l'Angelo che l'aveva baciata e rimase per un attimo spaesata.

In seguito l'angelo, che noi sappiamo che è Robb, la posò dolcemente su una panchina poco distante e in seguito le diede un piccolo bacio soffiato sulla fronte.

“Mi dispiace... Non volevo questo”

Anna vide la figura alzarsi e con uno schiocco di dita la creatura svanì e il ragazzo dopo aver sorriso lievemente alla ragazza spiccò il volo e se ne andò.

Alcuni passanti raggiunsero la ragazza e cercarono di aiutarla ma i suoi occhi erano fissi nel cielo in cerca di quel cavaliere misterioso e affascinante.

Gabriel era nascosto dietro a una nuvola da cui aveva assistito avvilito alla scena; si morse il labbro e, in seguito, materializzò una lunga lancia intrecciata e agitandola con maestria creò una forte vento che scagliò contro la via.

I presenti sentirono una potente corrente spazzare via piante e oggetti e dovettero rifugiarsi nei negozi per evitare di rimanere coinvolti in quella danza d'aria letale e pericolosa; Anna per fortuna venne aiutata da alcun anziani e così rimase illesa.

Sembrava la fine ma poi qualcosa spezzò la corrente in mille spifferi che sfiorarono debolmente le pareti.

Quando alcuni curiosi uscirono per capire cosa fosse accaduto, si accorsero della presenza di un misterioso individuo che teneva strette due spade nere.

Alcune ragazze rimasero affascinate dal suo mantello nero e dal casco, con incisa una X sul davanti, che nascondeva il suo volto; alcuni bambini iniziarono a urlare dalla curiosità e dall'eccitazione.

La giornalista dopo essersi sistemata i capelli sparati e gli occhiali si avvicinò all'eroe misterioso e subito lo tempestò di domande:
“Salve, sono del Notiziario Locale. Mi dica, lei è un eroe pronto a proteggerci da questi strani attacchi che stanno accadendo recentemente?”

L'oscuro ragazzo rimise le spade nel fodero e poi consegnò un biglietto alla bionda che arrossì esaltata, poi sparì di corsa per le vie seguito da alcuni ragazzi che però presto persero le sue tracce.

Anna si alzò e raggiunse la piazza per capire meglio e poi vide la giornalista leggere accuratamente il biglietto.

“Sono la voce persa nel vento della Discordia, proteggerò la città dall'oscurità fino a quando la speranza non tornerà a soffiare” Lesse ad alta voce la bionda scatenando stupore e incredulità negli occhi dei cittadini.

 

Nikora fissava lo schermo ancora scioccata mentre Anita e Himeka fissavano incantate il misterioso eroe.

“Ma è grasso!” si lamentò Yumi.

“Che diavolo dici?” dissero all'unisono Himeka e Anita.

“Ma sì! Avete visto che spalle? Saranno state almeno lunghe così?” disse spalancando le braccia.

Alex rise mentre osservava meglio le foto che scorrevano veloci sul lato sinistro del notiziario.

“Vuol dire che è muscoloso” replicò Himeka.

“E' proprio vero che le single trovano affascinanti ogni ragazzo decente che passa loro davanti” disse Yumi cacciandosi un bocca un cioccolatino.

Le due ragazze si avvicinarono e le diedero un leggero colpo sulla testa sotto lo sguardo divertito di Nikora.

“La città ora ha il suo protettore! E a quanto pare non è solo!” continuò il giornalista in studio “Alcune testimonianze riportano che ci sono ragazze speciali!”

Le Custodi spalancarono la bocca e gli occhi stupite mentre Nikora ebbe un giramento di testa che quasi svenne sul divano.

“Ancora non sappiamo se le voci siano vere.... quel che è certo è che non dobbiamo temere alcun male! Ultimamente ci sono stati vari episodi strani e sovrannaturali e...”

Marco spense il televisore lasciando Serena di stucco.

“Per una volta possiamo non pensare ai problemi?”
“Certo” balbettò lei sistemandosi i capelli. La madre del ragazzo sorrise e si inventò una scusa per lasciare i due piccioncini da soli nella sala. Marco ne approfittò e si avvicinò alla bionda stampandole un dolce bacio sulla guancia.

“Mangiato bene?”
“Sì! Le polpette di tua madre sono le migliori”
“Ti fermi a dormire qui, non è vero?”

La ragazza estrasse dallo zaino un completo e lo mostrò al ragazzo.

“Ta-dan! Ti piace il mio pigiama?”

“Molto carino” scherzò lui non appena si accorse di alcuni funghetti colorati in stile giapponese.

“Sei sempre il solito” sbuffò lei per poi scoppiare a ridere.

Erano accadute tante cose in quella giornata ma niente avrebbe disturbato Serena e Marco: la bionda si sentiva libera quando stava con lui e, cosa più importante, al sicuro.

Dopo una serie di battute e aver visto la prima parte di un film i due si avviarono per andare a dormire.

La madre ovviamente ospitò la ragazza nella sua camera da letto con grande dispiacere di Marco: ormai erano grandi e dovevano prendersi le loro responsabilità, si ripetava sempre il sedicenne.

Ma mai andare contro l'istinto materno e protettivo di una donna divorziata con fissazioni per le situazione romantiche.

A Serena però non diede fastidio anzi rese la cosa speciale: vuol dire che era importante non solo per Marco ma anche per la madre.

E nel suo cuore sperava di diventare presto un vero membro della sua famiglia.

 

 

 

 

“Allora? Perché ci avete messo tanto?” Luna galleggiava per aria con le gambe incrociate mentre Alesia giocava con Bakeneko in versione ridotta.

“Chiedilo a Robb” disse Gabriel seccato e furioso posandosi sul suo trono.

La ragazza osservò il biondo curiosa ma questo non rispose ma si avviò verso la sua stanza deciso a rimanerci per molto tempo.

“Non perdere tempo con loro” le disse Alesia avvicinandosi.

Una mano scompigliò i capelli dell'angelo che rabbrividì.

“Già... perché non perdi del tempo con me?”

Alesia colpì Michele con un sonoro pugno e lo scaraventò contro una colonna.

“Guai a te se ci riprovi, sporco donnaiolo!”

Luna scoppiò a ridere e si dimenticò di Yukie e del suo rapporto, che stava giusto concludendo.

“Bene, il Consiglio è agli ordini di Lucifer” disse una voce femminile.

“Ma come? Non sappiamo ancora se...”
“Ormai è deciso, è da troppo tempo che aspettiamo il momento adatto per attaccare”
“Sì ma non vi sembra esagerato?” chiese Yukie agitata.

“Osi disubbidire a un tuo superiore?”

“Nym non sei il Capo!” questa volta l'angelo del Leone alzò la voce e i suoi occhi divennero ardenti come fiamme.

“No, però sono nel Consiglio da più tempo di te. Quindi portami rispetto! Gli Angeli d'oggi non hanno la minima idea di cosa abbiamo passato! Vi allontanate dalla vostra natura celestiale!”

Yukie rimase in silenzio e annuì sconfitta.

“Tra poco giungeranno altri Angeli... Siete tutti a disposizione di Lucifer. Ho detto tutto”

La sfera di luce svanì e Yukie si lasciò cadere sul letto.

“Spero tanto che non venga lei. Tra tutti è quella che non sopporto” poi si alzò e perse il suo sguardo color caramello nel cielo.

“Non sono poi così sicura che sia la strada giusta...”

 

 

 

 

 

 

Anna entrò in quell'istante accompagnata da un agente e poco dopo Nikora la seguì nella sua stanza e le preparò una tazza di tè evitando di riempirla di domande al contrario delle sue amiche che avevano circondato il suo letto curiose e insistenti.

“Ragazze preferirei evitare di parlarne...”
“Hai ragione, perdonaci” disse Alex dispiaciuta.

“Mi fareste un favore?”

“Dicci”
“Prendete il computer e scrivete ciò che sto per dire”

Yumi guardò le altre non capendo ma Alex fu rapida e accese il computer al volo e iniziò a digitare i tasti preceduta dalle frasi di Anna.

Himeka sorrise mentre Mimy annuiva curiosa.

 

 

Carissima Aria,

indovina un po' chi è tornato? Kei, il secchione della prima liceo anche se è un po' cambiato

 

Le ragazze appena seppero di Kei rimasero scioccate e incredule ma Anna riprese il discorso

 

 

E poi sono stata attaccata da un Golem gigante, per un attimo ho temuto il peggio però sono stata salvata e per fortuna stiamo tutte bene.

Poi è apparso un misterioso individuo mascherato che dice di proteggere la nostra città fino a quando 'la speranza non tornerà non tornerà a soffiare'.

Ancora non so chi sia né se ha a che fare con i nemici...

Però sono d'accordo con lui. Combatteremo fino a quando la pace non sarà tornata!

Anche se abbiamo bisogno di te...

Siamo unite e forti quindi rispettiamo la tua scelta.

Fatti sentire

Tua Anna”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Un misterioso eroe.

Un angelo confuso e un altro insicuro.

Le nostre eroine però devono affrontare un altro problema: l'amore.

Nuovi batticuore e vecchie fiamme.

E i nostri adorati angeli continuano le loro ricerche... anche se in modo strambo!

Nuovi arrivi e nuove conoscenze!"

 

Come state?

Scusate il ritardo ho avuto vari problemi!

Spero vi piaccia il capitolo!

Domande: sto trascurando qualcuno? I personaggi vanno bene?

Un bacione

 

 

Vorrei ringraziare le recensorelle (LegendaryFairy91, AngeloBiondo99, Honomizu, Beky99, Triscele_Celtica98 e BoccaDiRose_verdesmeraldo)

e coloro che seguono questa storia!

Oggi in particolare vorrei ringraziare la mia nuova amica Letizia! Anche se ci siamo conosciute da poco sento che sei diventata (per me) una nuova compagna d'avventure e un'inseparabile sorellina! Quindi ti dico GRAZIE e TI VOGLIO BENE!

 

Yume

 

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Capitolo 8
*** Battito d'Amore. Assoluto Amore ***


Capitolo 7

Battito d'amore. Assoluto amore

 

 

Un grande palazzo sorvolava il cielo, nascosto da una fitta nebbia e da qualche leggera nuvola grigiastra. L'edificio era composto da molte torri circondata da una ampia terrazza, sulla quale si affacciavano portici che conducevano a lunghi e articolati corridoi.

“Uffa...”

Michele se ne stava sdraiato sul muretto di un balcone in cerca di qualcosa da fare.

“Non dovresti continuare con le ricerche?” la comparsa improvvisa di Lucius spaventò il blu a morte.

“Dovrei metterti un campanello!” scherzò lui ma l'Angelo dai capelli di platino rimase inflessibile.

“Certo però che è un'ingiustizia: Gabriel e Robb vanno a scuola e mi lasciano sempre da solo! Non so nemmeno cosa fare!” si lamentò il ragazzo giocando con l'acqua.

“Sei proprio un bambino...”
“Non ti annoi a stare tutto il giorno chiuso qui dentro a consultare volumi e sfere?”
“No... è rilassante”

“Che c'è di rilassante nel leggere? Bah, proprio non ti capisco” Lo sguardo dorato dell'Angelo si accese non appena vide arrivare Yukie e Luna.

“Buongiorno madame! Che ne dite di andare a farci un giro per la città?”

Lucius lo guardò male e fu tentato di tirargli un pugno in faccia ma lo sguardo intenso di Luna lo fermò.

“Perché no?” disse la ragazzina dopo essersi allungata le braccia.

“Non se ne parla! Abbiamo una missione”
“Io invece credo che possa servire”

I quattro angeli si inchinarono non appena riconobbero la profonda voce di Lucifer che entrò nella stanza con eleganza.

“Davvero?” Michele trovò il coraggio di discutere con il Capo.

“Ma certo... Trasformandovi in umani potreste comprendere meglio la loro sporca natura e magari scoprire l'identità di quelle ragazzine o delle Principesse”

Michele iniziò ad esultare e preparò le ali.

“Con permesso! Forza fanciulle andiamo” e dopo aver preso i due Angeli le trascinò all'esterno e insieme presero a volare.

Lucius però non era convinto.

“Che intenzione ha Eccellenza?”
Lucifer si voltò leggermente sconvolto per quella domanda.

“Niente...”
“Dovrebbe sapere che so quando qualcuno mente”

L'Angelo dai capelli neri rimase in silenzio e poi sospirò.
“Senza quei ragazzi avrei lavorato meglio, voglio trovarla...”
“Ma è certo che sia ancora viva?”
“Il mio Pure Crystal ha vibrato ieri sera... è come se avesse percepito che era in pericolo”

Lucius si morse il labbro inferiore e poi si inginocchiò.

“Allora la prego di lasciarsi aiutare. Farò tutto il possibile”

Lucifer sospirò e spiccò il volo verso la biblioteca seguito dal servo.

“Proprio tu...” sussurrò il Sovrano.

In quel momento Alesia si svegliò e raggiunse la sala principale, in quel momento deserta.

“Dove sono andati tutti?!”

 

 

 

 

 

“Allora Anna...”

La mora si voltò verso Miku che sembrava ardere di collera.

“Dimmi...”
“Ti diverti a essere al centro dell'attenzione?”
“Che intendi dire?” chiese la ragazza cercando di capire.

“Non fare la finta tonta! Solo perché Robb è il tuo vicino di banco e Kei aveva una cotta per te non vuol dire che tu hai degli spasimanti!”

Anna divenne rossa non appena l'amica disse quelle parole alzando il tono della voce.

“Guarda che io...”
“Ma non ti illudere! Vedrai che...”

La ragazza dovette interrompere la sua folle predica perché Robb si sedette violentemente e scaraventò la cartella per terra generando un caos terribile.

Anna volse lo sguardo dalla parte opposta imbarazzata e spaesata. Come si sarebbe dovuta comportare?

Per fortuna l'arrivo del Professore costrinse a volgere l'attenzione degli studenti verso la lavagna.

“Ora che ci penso” pensò la mora pulendosi gli occhiali “Robb potrebbe aver fatto quella scenata solo per far calmare Kei.”

La ragazza osservò con la coda dell'occhio Robb mentre prendeva appunti concentrato e serio.

Nel frattempo nell'altra sezione stava avendo luogo l'assemblea di classe.

“Prossima settimana ci saranno gli esami... Voi siete preparati?” chiese la rappresentante.

“Certo che no!” Esclamarono i ragazzi.

“E poi ci hanno affidato l'incarico di organizzare il Festival Scolastico estivo! Che sbruffoni”

disse Daisuke cercando l'appoggio di Kaito che però era col morale a terra.

Himeka si avvicinò e cercò di consolarlo: gli ultimi giorni erano stati davvero difficile per il giovane e perciò aveva bisogno di più appoggio possibile.

“Di questo ne riparliamo dopo. Ora pensiamo a cose serie...”

Alex sbuffò, ultimamente la storia degli esami veniva tirata in gioco spesso... forse troppo.

Così si alzò e uscì dalla classe intenta ad andare a prendersi qualcosa da bere.

E mentre la macchinetta piccola e mal funzionante produceva uno strano liquido che doveva assomigliare ad un cappuccino, una voce catturò l'attenzione della Custode.

“Ciao...”

La castana si irrigidì e per poco non fece rovesciare il bicchiere.

Dietro di lei stava Markus che la fissava serio.

“C-ciao! Come va?” chiese lei parecchio nervosa.

“Male... perché non ti sei fatta più sentire e vedere. Alex che succede?”

“Io... ho avuto da fare e...”
“Ho capito. Ascolta se credi che non possa funzionare basta che lo dici e così molliamo tutto”
Alex sgranò gli occhi incredula di quelle parole.

“Ma che vai a pensare? Mi piaci molto... anzi io ti amo tantissimo! Non posso stare senza di te!”
“E allora perché fino ad ora sei stata senza di me? Alex... è evidente che ormai non provi più nulla”

La campanella iniziò a suonare costringendo Alex a restare in un imbarazzante silenzio.

Molti ragazzi giunsero dalla macchinetta senza far caso ai due giovani che continuavano a fissarsi.

Markus sospirò deluso e fece per andarsene ma poi un forte calore circondò la sua mano e lo costrinse a retrocedere e ad avvicinarsi alla sedicenne.

“Ti dimostro il contrario...”

E poi lo baciò, a quel punto tutti gli occhi si concentrarono su di loro: alcuni applaudirono, altri rimasero sbigottiti.

A separarli fu il Professore di matematica: “Voi due! Fare queste cose sconce! Per di più davanti a tutto l'istituto!”

Markus sorrise: Alex non era di certo il tipo da mettersi in mostra in quel modo, ciò significava solo una cosa: lo aveva fatto per lui.

Il biondo abbracciò la sua fidanzata e rise; Alex arrossì imbarazzata ma allo stesso tempo felice mentre Anna e Himeka osservavano la scena soddisfatte e entusiaste.

 

 

 

 

“Io vado!”

Yumi uscì di corsa senza dare indizi a Nikora e a Hippo.

La giovane sirena non ne poteva più di stare ferma e lontana dal mare così approfittò del tempo libero per farsi una bella nuotata.

La mora si guardò intorno e poi prese un profondo respiro: l'aria leggermente fresca le accarezzò il corpo e un aroma salato le invase le narici.

Il canto del mare era cordiale e dolce, sembrava voler invitare la sirena a farsi abbracciare dalle sue onde alte e limpide. Come poteva rifiutare?

Dopo aver superato qualche schizzo la sedicenne si ritrovò circondata da un'infinita distesa d'acqua azzurra e da qualche creatura marina che timidamente si avvicinò alla sirena dalla splendente coda color lilla e le pinne viola.

I suoi capelli, ora lunghi, si muovevano delicatamente a ritmo con le lievi correnti mentre gli occhi verdi incantarono i presenti.

“Ciao!” salutò la giovane sorridendo e alcuni pesci ricambiarono danzandole intorno.

In quel momento la sirena si dimenticò di tutte i problemi e per la gioia prese a cantare:

 

“L'arcobaleno è la mia scia
che navigo in cerca
di quella montagna
di luce all'alba melodia
mi portano indietro
ad un tempo passato
colori immersi nella scia dell'arcobaleno
che gioca nel cielo
il vento mi sospinge via
raggiungo le onde...
dei sette mari...”


“Tu...”

I pesci si allontanarono da Yumi che spaventata decise di non voltarsi. Quando però vide i piccoli andare nella direzione della voce trovò coraggio e volse lo sguardo verso il misterioso individuo.

Una sirena stava accarezzando i pesci e sorrideva dolcemente. Yumi sgranò gli occhi incredula non appena riconobbe la ragazza.

“Hikari?”

La sirena viola nuotò velocemente verso l'amica e la convolse in un abbraccio vivace e stretto.

“Per fortuna stai bene!” continuò Yumi mentre Hikari sorrise.

“Da quanto non ci vediamo!”

“Troppo tempo!” disse Yumi osservandola meglio: era diventata più snella e i capelli le si erano allungati infatti ora la folta dorata raggiungeva metà coda.

“Non fissarmi in quel modo” disse la ragazza e dal suo rossore Yumi capì che era a disagio.

“Scusa! Non ti vedo da tanto, sei diventata proprio una sirena bellissima!”

“G-grazie! Anche tu!”

Yumi sorrise e poi prese per la mano l'amica e raggiunse la superficie.

“Qui non è sicuro, è meglio andare sulla terraferma”
“Anche tu sei a conoscenza di questi attacchi?”

“Non c'è tempo, forza seguimi”

Yumi assunse la forma umana e si nascose dietro uno scoglio attendendo l'amica. Un attimo dopo una ragazza snella e alta raggiunse Yumi che annuì convinta e le due si avviarono verso l'Hotel.

Inutile dire che Hippo e Nikora furono sorpresi di vedere una nuova sirena.

E mentre le due sirene discutevano Nikora si morse il pollice.

“Che ti prende?” le chiese Hippo
“E' che... con tutte queste ragazze non rimarranno più posti per gli ospiti!”

 

 

 

 

 

Erano solo le due del pomeriggio eppure Anita si sentiva a pezzi, ma presto si sarebbe rigenerata.

Presto avrebbe raggiunto il luogo dove sarebbe rimasta in pace.

Svoltato l'angolo la bionda raggiunse l'aula 3-E e aprì la porta con energia ma qualcosa la bloccò.

Kiiro stava prendendo un libro e, accorgendosi della bionda, le si avvicinò: i suoi occhi luminosi si erano spalancati e sembravano sprigionare bontà cosa che irrigidì ancor di più la ragazza.

“Che ci fai qui?” chiese Anita chiudendo la porta.

“Come? Non sei contenta di vedermi?”
“Non ho detto questo! E' che al club del Libro non c'è mai stato nessuno”

Il ragazzo sorrise nuovamente e invitò la ragazza a sedersi.

“Cosa stai leggendo?”
“E' un romanzo. E' piuttosto drammatico ma molto pieno di significati” confessò lui volgendo lo sguardo sulla copertina color rame.

“Non ti credevo tipo di questo genere”
“Sono un ragazzo a cui piace sperimentare” confessò lui facendole l'occhiolino.

“Non ne ho mai letti... Sono più per thriller e gialli”

“Te li consiglio. Questi libri aiutano a riflettere e ad aprire la mente”

“Se lo dice un esperto mi fido” disse lei e po scoppiò a ridere seguita da Kiiro.

“Potresti cominciare con questo” Il corvino si alzò raggiungendo lo scaffale sotto lo sguardo attento di Anita.

Poi il giovane prese un piccolo volume pieno di polvere e lo porse all'amica.

“Cime tempestose?”

“E' il primo che ho letto alle medie e l'ho apprezzato tanto”

“Molti lo ritengono un capolavoro ma non ho mai avuto voglia di cimentarmi. Ma come si dice tentar non nuoce. Ti ringrazio per il pensiero”

Kiiro annuì e poi sorrise. Anita in quel momento provò una strana sensazione, era piacevole e meravigliosa.

Per la prima volta si sentì se stessa con una persona dell'altro sesso, il che era raro.

Nessuno aveva mai fatto emergere il suo lato tranquillo e dolce ad eccezione di Serena.

Anita si bloccò e i suoi occhi nocciola si concentrarono sul giovane intento alla lettura: Kiiro era davvero così speciale?

In quello stesso istante Mimy correva come una disperata per i corridoi finché non raggiunse la classe.

“Meno male! Credevo di averti perso!” La bianca si chinò per poter prendere il quaderno nel sottobanco. Il fascicolo era protetto da una copertina color corallo e su di essa stavano raffigurate dei disegni e qualche stickers brillante.

La sedicenne sorrise e lo mise nella borsa ma qualcosa la interruppe. Si accorse di essere osservata così si voltò sicura di ritrovarsi Anita ma non fu così.

“Mimy...”

La nominata sgranò gli occhi e il suo cuore iniziò a battere sempre più forte. Mirko era davanti alla porta e sembrava non voler lasciare uscire la ragazza che indietreggiò preoccupata.

“Che cosa vuoi da me?” prese finalmente a parlare la giovane cercando di non mostrare ansia e insicurezza.

“Volevo vederti... E chiarire le cose”
“Non c'è niente da chiarire! Lo sai, tu e Laura formate una bella coppia”
“Mimy non è affatto come credi...”

“Sono stanca di sentire scuse!” urlò la giovane lasciando il ragazzo spiazzato.

“Hai ragione a essere arrabbiata con me... però un motivo c'era. Laura e le sue amiche ti hanno vista mentre aiutavi Tsubaki e ti hanno fotografata...”

Mimy impallidì: quel fatto era successo più di un anno fa e lei senza accorgersene era diventata la complice di un furto dell'ultimo compito in classe di letteratura.

Tsubaki venne però beccato e accusò Mimy ma non essendoci prove la ragazza non venne espulsa.

“Ho cercato di prendergliela ma senza successo, così abbiamo fatto un patto o meglio dire, lei ha dettato le condizioni. Un bacio”

Mimy sentì il suo cuore perdere un battito e capì il seguito della storia: lei li vide baciarsi e mollò il ragazzo che non poteva rivelare il segreto.

“Laura ha cominciato a ricattarmi e io non volevo che tu finissi nei guai, non dopo tutto i tuoi sforzi per rimanere qui. Se ti avessi detto la verità Laura avrebbe mostrato la foto ai professori.”

Mimy quasi scoppiò a piangere: aveva fatto tutto questo per lei?

La ragazza corse verso la porta sicura di superare l'ex fidanzato con facilità ma venne bloccata dalle mani di lui che la avvicinarono per farsi abbracciare.

“Ma poi mi sono stancato, non ce la facevo più a stare senza di te... Mimy io amo te e nessun'altra. Non potrei mai tradirti. Ti prego perdonami”

Mimy chiuse gli occhi e dopo qualche secondo strinse a sua volta il corpo robusto del ragazzo.

“Non posso perdonarti perché non hai alcun motivo di chiedere scusa. Anzi quella dovrei essere io, per colpa mia sei stato coinvolto in una brutta faccenda. Non merito affatto di...”

Mirko si mosse di scatto e baciò la ragazza senza nascondere la passione. Gli mancava troppo la compagnia della giovane e sopratutto gli mancavano le sue carezze e i suoi dolci baci.

Mimy ricambiò senza esitare anzi stringeva più forte le spalle di Mirko.

Ancora non sapevano come fare per la foto e per Laura, ma in quel momento volevano solo recuperare il tempo 'perso'.

Quando Mirko si staccò si accorse del quaderno che sporgeva dallo zaino e sorrise.

“Lo hai tenuto?”

Mimy arrossì e chiuse la cartella. Quel quaderno lo usavano per scrivere le loro scemenze e le esperienze vissute insieme. Era il loro tesoro.

“Sì, però ero così furiosa che ho strappato le pagine in cui avevamo scritto le nostre cose... Mi dispiace”
“Non è un problema” disse lui poggiando lo zaino e estraendo un quaderno lucido e perfettamente nuovo.

“Ne inizieremo uno nuovo”

Mimy sorrise e riuscì a fermare una lacrima che voleva uscire e assistere alla dolce scena.

 

 

 

 

“Allora: l'argomento di cui tratteremo oggi è...”
“Uffa, ma perché dobbiamo stare qui a perdere tempo”

Anna si alzò e si abbassò gli occhiali mostrando uno sguardo severo degno da professoressa mentre Kei la guardava divertito sorseggiando la sua bibita ghiacciata.

“Ti ricordo che tra pochi giorni avremo gli esami! E tu sei qui da pochi giorni perciò devi sapere cosa abbiamo svolto!”

“Che seccatura”
“Il Kei di due anni fa in questo momento ripeterebbe con entusiasmo e passione! Si può sapere che fine ha fatto?!”

Kei si mise gli occhiali da sole come se volesse nascondersi. Anna rimase un attimo in silenzio, aveva per caso pigiato il tasto dolente?
“Kei... A me puoi dire la verità, sono una tua amica”

Anna non era certa, ma quando disse la parola “amica” le sembrò che Kei avesse stretto i pugni.

Il biondo poi prese fiato e si tolse gli occhi per poi volgere il suo azzurro verso quello verde della compagna.

“Tutti mi prendevano in giro, mi definivano uno sfigato... non sopportavo più tutte quelle voci sul mio conto. Era frustrante, mi sentivo perso. Così mi iscrissi all'Accademia Militare...”

Anna rimase letteralmente scioccata non appena il ragazzo finì la frase. L'Accademia militare era celebre per i suoi comandanti severi e per le sue punizioni micidiali, non riusciva a credere che uno come Kei avesse frequentato quell'inferno.

“Ammetto che all'inizio è stata dura, ma poi mi sono lasciato andare ed è emersa la mia vera natura. Non solo sono cambiato interiormente ma anche fisicamente” Il ragazzo le mostrò il bicipite e la mora arrossì notando che era ben sviluppato.

In effetti dopo che glielo fece notare, Anna si accorse che Kei era diventato molto più robusto.

“Kei tu non devi essere altro che te stesso! Questo comportamento è infantile e causa soltanto dolore e guai. E poi... a me piaceva quel tuo carattere premuroso e il tuo essere sempre al corrente delle cose.”

Kei rimase stupito ma sopratutto contento di quella risposta e così si alzò e abbracciò la mora.

“Se la dolce Anna mi preferisce così non posso ignorarlo”

Anna sentì un forte calore circondarle il viso e quando Kei si allontanò divenne rigida e goffa.

“Bene Rod! Dove eravamo rimasti?”
“Eh? Oh, giusto! Abbiamo fatto di letteratura questi autori, adesso te li elenco”

I due si sistemarono nei banchi e iniziarono il ripasso e molto spesso alla ragazza scappò qualche risata. Non sapeva che due occhi la stavano spiando e che un cuore si era stretto.

Le ore passarono e così sia alla Kagumi che alla Takumo giunse il suono della campanella e il rientro a casa.

Mentre Serena raccontava la sua serata a casa di Marco, Anita stringeva forte il libro imprestato da Kiiro e Mimy raggiunse Mirko senza nascondere il suo amore e il suo rossore.

Da tutta altra parte invece ci fu un sussulto generale.

Tre ragazzi bellissimi stavano all'ingresso e sembravano attendere qualcuno: il più alto sembrava avere vent'anni e aveva un sorriso splendido che mostrava soltanto alle studentesse più carine, mentre le due ragazze che gli stavano affianco guardavano tra la folla in cerca di amici o parenti.

Una era alta e portava due lunghe trecce color carbone, aveva un portamento regale infatti molte la definirono una principessa; la sua vicina al contrario era appoggiata all'albero con aria annoiata e giocava con una ciocca dorata.

La mora sbuffò impaziente e solo dopo qualche minuto si accorse che una studentessa si avvicinò pericolosamente.

“Ehi, chi diavolo siete? E che ci fate nel mio territorio?”
“Scusami, ma non credo che il cancello sia di tua proprietà” Yukie era calma e non sembrava avercela con quella ragazza dallo sguardo violento e dalla personalità simile a quella di un leone.

“Sei seduta anche sulla mia panchina! Allontanati immediatamente se non vuoi fare una brutta fine”
“Perché dovrei farlo? Io mi siedo dove voglio, non prendo ordini da te!”

“Solo perché hai un bel visino non vuol dire che non ti farò del male!”

“Come ti permetti? Chi ti credi di essere?”
“Sono Nagato Shiroi, e sono colei che ti manderà all'ospedale se tu e i tuoi amici non ve ne andate subito!”

La ragazza fece scrocchiare le dita e i suoi occhi sembravano ardere di una furia distruttiva; òa mora si avvicinò per insultarla ma venne fermata da Michele.

“Avanti Yukie, fai la brava”

La interpellata si staccò dalla presa e si sistemò la giacca verde e poi riprese a sbuffare.

“Oggi ti è andata bene perché c'è il tuo cavaliere, ma la prossima volta non sarà il tuo bel visino a fermarmi. A presto”

Shiori si sistemò meglio la cartella e uscì seguita dallo sguardo nocciola di Yukie.

Michele nel frattempo si godeva i sospiri delle studentesse mentre la terza, Luna, osservava annoiata la scena finché non apparvero due giovani attirando la sua attenzione.

“Michele, sono lì” disse Luna sistemandosi i ribelli capelli mentre il ragazzo alzò le braccia e le agitò per farsi vedere da Gabriel e da Robert su cui volto si manifestò una smorfia particolare.

“Conosci quel figo?” chiese una compagna del moro che scosse il capo; ma Michele lo chiamò e a quel punto Robert si ritrovò sospeso tra la rabbia e la vergogna.

“E' il fratello di Gabriel, perciò siamo lontani parenti” mentì lui mentre il 'cugino' batteva il cinque al fratellino.

“Ehi... Robert! Che ne dici di farci un giro per la città? Puoi portare anche le tue amichette se ti va”

“No... Preferisco di no” rispose lui raggiungendo Luna e Yukie che si guardavano intorno studiando ogni minimo particolare di quell'edificio conosciuto dagli umani come luogo di apprendimento.

Alex e Anna guardavano incredule la scena.

“Incredibile! Quest'anno la scuola è piena di ragazzi bellissimi!”
“Alex non dovresti dire queste cose!” la sgridò Anna che poi si voltò verso Kei.

Himeka raggiunse le amiche e solo dopo capì del gran trambusto.

“Ma che succede qui?”

“Niente... Torniamo a casa?” chiese Anna incamminandosi costringendo così le due amiche a seguirla.

Poco dietro di loro stava Suzune che osservava il passo energico ma al tempo stesso sexy di Himeka.

“Come mi sono ridotto” pensò il giovane prendendosi a manate.

 

 

“Si può sapere cosa siete venuti a fare?”

Michele si accorse della panna sul labbro superiore e la levò con un movimento improvviso della lingua e poi fece l'occhiolino a Yukie intenta a mescolare la sua poltiglia di gelato.

“Semplice” prese a parlare il blu “Avevamo voglia di divertirci un po! E poi è stato Lucifer in persona a permettercelo!”

“Io direi che non ne potesse più dei tuoi capricci e così ci ha mandato via” disse Luna e poi prese a bere il suo affogato.

“Uffa! Voi due siete davvero noiose! Spero che i futuri collaboratori siano più simpatici e meno 'rompiscatole'” disse Michele incrociando le braccia dietro la nuca.

“Comunque la nostra scuola è piena di ragazze ingenue. Ne ho già baciate cinque”

Robb rimase sorpreso mentre Gabriel si vantava di tutte le sue conquiste. Certo, i suoi capelli mossi e i suoi occhi azzurro cielo lo rendevano attraente però non aveva un bel carattere.

Era falso e mentiva solo per godersi al meglio le compagne.

“Qualcosa non va?”

Robb alzò lo sguardo e lo incrociò con quello di Yukie che sembrava preoccupata per lui.

“No niente... Tu piuttosto? Ieri mi sembravi giù”
“No niente” ripeté lei nascondendo le sue agitazioni.

Michele a quel punto si alzò di scatto e fece un lieve inchino.

“Ragazze... vi dimostrerò il mio valore!”

Yukie lo guardò confusa mentre Luna gli chiese cosa avesse in mente e che intendesse dire ma come risposta ricevette una strizzata d'occhio.

Dopo aver pagato la merenda, i cinque assunsero la forma angelo e raggiunsero il terrazzo di un grattacielo.

“Osservate!” Michele strinse le mani sul petto da cui uscì il suo Pure Crystal che brillava di una bellissima luce verdeacqua.

L'angelo osservò attentamente tutto ciò che passava sotto di lui e appena trovò la preda un fascio di luce sfrecciò velocemente dal suo cristallo e si schiantò sul terreno.

“Ma cosa...” Yukie si affacciò e vide qualcosa di enorme volarle davanti agli occhi e indietreggiò spaventata.

“Vi presento Anfittero, il mio nuovo compagno”

Gabriel creò degli spifferi d'aria per scacciare via la viscida bava che aveva colpito la sua vestaglia e poi scrutò la creatura attentamente.

“Sempre robe schifose, eh Michele?”
Il blu sorrise e poi allungò il braccio verso la città.

“Attacca! E cerca quelle ragazzine!”

 

 

 

 

 

“Uffa, ma proprio oggi Nikora doveva mandarci a fare la spesa?”

Alex era carica come un mulo mentre Himeka messaggiava con alcune sue amiche.

“Perché dici così?”
“Questa sera c'è il nuovo episodio di un anime che amo alla follia! E comunque potresti darmi una mano!”

Himeka si voltò e fece la linguaccia all'amica ma poco dopo il suo volto divenne bianco.

“Adesso che ti prende? Sembri un fantasma”

La mora prese Alex per mano e iniziò a correre mentre l'amica la seguiva confusa. Quando però si sentì un forte verso provenire alle loro spalle la castana si voltò e vide un grande serpente alato che stava attaccando i palazzi vicini.

Gli occhi malva della bestia non la smettevano di muoversi, sembravano essere in cerca di qualche preda da poter uccidere o divorare.

“E adesso?” chiese Himeka spiando le azioni del mostro rimanendo nascosta dietro a una parete.

“Non lo so... Ma sarebbe inutile intervenire, i nostri poteri non hanno alcun effetto” Alex non ebbe il tempo di finire la frase che Himeka si era trasformata e raggiunse il serpente.

Alex non riusciva a credere che l'amica stesse prendendo a bastonate il lungo bestione e strinse i pugni preoccupata.

Anfittero posò lo sguardo sulla Custode bionda e le mostrò i denti desiderosi di morderla: Himeka indietreggiò spaventata e si accorse che alcuni poliziotti erano giunti per fermare il mostro.

Gli uomini in divisa iniziarono a puntare loro pistole contro Anfittero che con un battito d'ali creò colpi di vento che spazzarono via i sette agenti.

Himeka invocò il microfono e fu in quell'istante che Alex, in forma Idol, la raggiunse.

“Il canto non ha alcun effetto!”
“Tentar non nuoce! E poi lo distraiamo, ci sono troppe persone”

La viola si voltò e vide altri agenti, nascosti dietro alle auto, che tremavano colmi di paura.

Alex fissò nuovamente Himeka e annuì.

“Brutto mostro ce la pagherai! MAGIA DELLA VOCE PICHI PICHI

 

Nessuno l'ha vista sparire

la stella un giorno ritroverò.

Ma se il mio cuore è triste la speranza non perderò, lo so.

La pioggia, non posso fermare

ma sempre più forte io canterò!

Cercando sette luci, tutto il mondo io girerò e le troverò!

Pioggia di smeraldo, grido al un vento un desiderio,

stella a cui appartengo, fatti vedere!

Destino che mi guida col tuo aiuto so che non mi arrenderò più fortuna avrò!

Ornata da pietre preziose,

la stella che cerco dove sarà?

ma sono sicura, la fiducia sempre mi aiuterà,

perchè... sorride serena la luna, promette che ancora mi salverà,

e il sole acceso questa mia passione non spegnerà.. che forza mi da!

Raggi brillanti, il mio sogno è importante mare che mi avvolge,

non mi tradire destino che mi guida, col tuo aiuto so, che non mi arrenderò! più fortuna avrò...

Pioggia di smeraldo grido al un vento un desiderio,

stella a cui appartengo, fatti vedere!

Destino che mi guida col tuo aiuto so che non mi arrenderò più fortuna avrò!

Raggi brillanti, il mio sogno è importante mare

che mi avvolge, non mi tradire

destino che mi guida, col tuo aiuto so, che non mi arrenderò più fortuna avrò...

Pioggia di smeraldo, grido al un vento un desiderio,

stella a cui appartengo, fatti vedere! Destino che mi guida col tuo aiuto so che non mi arrenderò più fortuna avrò!


 

Le due Custodi osservarono il grande serpente alato avvicinarsi pericolosamente e urlarono ai presenti di scappare.

Anfittero si lanciò su Alex agitando la bocca e la castana a causa della paura non riuscì a muoversi.

Himeka cercò di spostarla ma un getto d'acqua la costrinse a retrocedere: quel colpo proveniva da due pistole che Michele roteava con maestria; dietro di lui stavano gli altri angeli che osservavano la scena divertiti e sicuri di vincere. Yukie però sembrava contraria e Robb aveva lo sguardo perso nel cielo che stava lentamente vestendo i colori serali.

Anfittero nel frattempo raggiunse la Custode della perla viola e il tempo sembrò rallentare per la ragazza.

Qualcosa però colpì in piena faccia il serpente scaraventandolo contro un edificio e Alex si ritrovò tra le braccia di un perfetto sconosciuto, o meglio dell'eroe dal volto mascherato.

La Custode sgranò gli occhi e sembrò riprendere il controllo del corpo infatti si staccò subito con il volto rosso.

Il ragazzo rimase in silenzio e poi si voltò verso Himeka che schivava in modo buffo tutti i colpi che sparavano le pistole blu dell'angelo.

Alex vide la figura schizzare veloce come una freccia e estrarre due spade dalla lama nera come la pece.

Michele si fermò e guardò divertito il nuovo arrivato ma quando si preparò per colpirlo, una delle spade lo sfiorò tagliandogli una ciocca dei suoi lunghi capelli.

“Chi è quello?” Luna osservando i movimenti rapidi e abili dello spadaccino.

“Un intralcio inutile” disse Gabriel materializzando la sua lancia intrecciata e precipitandosi sull'uomo in nero.

Anche Michele si avvicinò e i due sferrarono una serie di attacchi: mentre Michele lanciava proiettili di acqua bollente Gabriel agitava la lancia creando forte scosse di vento.

Ma il ragazzo era molto agile e la forza delle spade era così forte da neutralizzare i loro assalti.

I due angeli non si erano mai sentiti così umiliati in vita loro e una strana aura circondò i loro corpi. Alex e Himeka osservavano la lotta distanti e impotenti.

Luna atterrò alle spalle del misterioso eroe e con gesti eleganti creò un arco dorato con raffigurato delle frecce e un centauro.

“Lasciate fare a noi!” disse la rossa mostrando una forte determinazione che la si leggeva nelle iridi argentate.

I due angeli seguirono il consiglio dell'angelo del Sagittario che iniziò a scoccare numerose frecce.

L'eroe si allontanò schivando ogni attacco; non sapeva però che, poco più in là, stava Yukie che reggeva un'enorme balestra pronta ad accendere lo scontro con i suoi dardi infuocati.

L'angelo del Leone soffiò via un ciuffo biondo e, presa la mira, tirò una freccia infuocata colpendo la spalla del ragazzo.

Non urlò né si agitò però Himeka capì che stava soffrendo.

“Cosa facciamo?” chiese la bionda ma Alex non rispose.

“Non muovetevi!” Una voce familiare giunse alle orecchie delle due Custodi.

Alle loro spalle stavano Yumi e una ragazza mai vissta mentre un ragazzino dai capelli lucenti alzò in aria uno scettro creando una forte luce da accecare gli angeli e le poche persone rimaste.

“Ritiriamoci!” disse finalmente Robb raggiungendo i due angeli astrali.

“Ma...”
“E' troppo rischioso... Forza!” disse l'angelo spiccando il volo e poco dopo lo seguirono anche gli altri.

Quando la luce sparì le Custodi videro soltanto Hippo, le due ragazze e l'eroe.

“Dicci chi sei!” disse Alex avvicinandosi al ragazzo che rimase immobile. “Ti prego! Insieme possiamo farcela”

Ma egli camminò verso una meta sconosciuta, Alex cercò di seguirlo ma venne fermata da Yumi.

“Capisco... Grazie per avermi salvata!” urlò la giovane.

E così il gruppo rimase ad osservare la figura sparire nell'ombra di un vicolo; un poliziotto si avvicinò e le minacciò, senza però nascondere la sua paura.

“Venite con me! A quanto pare siete la causa di tutti questi guai!”

Hippo fece un cenno ad Alex che intonò una dolce e potente canzone che cancellò la scena della battaglia nelle menti dei presenti.

“Forza torniamo a casa” disse Yumi.

“E lei chi è?” chiese Himeka.

La ragazza si voltò verso Himeka e fece un lieve inchino.

“Piacere, io mi chiamo Hikari Minoko e provengo dall'oceano Pacifico del Sud”

Himeka rimase per un attimo stupita e poi sorrise alla rosa che ricambiò.

E così i cinque tornarono all'albergo dove ad attenderli c'erano Serena e Anita in preda alla curiosità, un'Anna molto pensierosa e una Nikora furiosa per la spesa distrutta.

“Almeno sappiamo che l'eroe è dalla nostra parte...” disse Anna.

“I media lo hanno soprannominato 'Chinmoku no Omen'* anche se molti hanno preferito renderlo in inglese con BlackMask”
“Che fantasia” disse Serena sorridendo.

Hikari si avvicinò e fissò commossa Anita che subito si imbarazzò.

“Ehm... posso aiutarti?”
“Custode Anita... per me è un piacere conoscervi!”

“Non usare la seconda persona! Sono più giovane di te!” Anita era completamente rossa, non sapeva come gestire quella situazione particolare.

“Se preferisci così, va bene. Sono Hikari e vengo dal regno di Coco”

Anita sorrise e Hikari ricambiò con un occhiolino: sapevano che sarebbero diventate ottime amiche.

“Comunque Hikari, di cosa volevi parlarci” disse Nikora ricordando alla bionda il motivo per cui fosse giunta sulla terra.

“Nel Regno del Pacifico del Nord si terrà un'importante riunione tra i Saggi e le Principesse per discutere sui fatti accaduti ultimamente” si fermò e le Custodi sentirono uno strano brivido e un brutto presentimento si fece spazio nei loro animi: “Vogliono dichiarare guerra agli angeli”

Nikora divenne pallida mentre le Custodi non riuscivano a credere alle loro orecchie: avrebbero dovuto iniziato una nuova guerra?

“Capisco... E quando sarebbe?”
“Tra due settimane”

“Bene... vorrà dire che andremo” annuì la Guardiana.

“Ma Nikora...”
“Tranquilla Himeka, se non sbaglio le vacanze estive iniziano proprio quella settimana, non sarà un problema”
“Non intendevo questo...” negli occhi della mora si leggeva chiaramente terrore e agitazione.

Nikora sospirò e sorrise lasciando le Custodi preoccupate.

“Non preoccupatevi, non accadrà nulla di grave”

Madame Taki spedì le otto ragazze nelle proprio stanze anche se ci volle parecchio tempo.

L'anziana rimase da sola con Nikora e Hippo.

“Una guerra... bisogna per forza arrivare a questi punti?” chiese il pinguino stringendosi le pinne.

“Cercheremo di far ragionare i sette Saggi... E di trovare una soluzione”
Madame Taki si avvicinò alla finestra e osservò l'esterno e si perse nei pensieri più segreti.

“Quell'aura... A chi sarà appartenuta?” si chiese la donna poggiando la mano sul freddo vetro mentre Nikora stringeva le mani che reggevano il peso della sua testa.

Anna e Serena rimasero a discutere sul futuro insieme a Hikari; la ragazza era molto più vivace del previsto e si trovò in perfetta sintonia con la Custode della perla gialla; Himeka, Yumi e Alex intanto si erano avviate nella stanza della Custode rosa.

Quest'ultima notò che l'amica era silenziosa e pensierosa.

“Tutto bene?” chiese la mora.

Alex annuì però non sembrava convinta.

“Non so... E' come se conoscessi BlackMask. Ho provato una strana sensazione quando mi ha tenuta in braccio”

“Sarà stata un'impressione” biascicò Himeka con la bocca impastata di dentifricio e acqua gelida.

Alex sorrise mentre si sciolse i capelli e poi le due raggiunsero i tanto amati letti seguite dalle rispettive suddite delle loro perle.

 

 

 

 

 

 

Nel frattempo in un angolo sperduto del cielo cinque figure solcavano le nuvole.

“Quel tipo è potente” disse Gabriel

“Ma è impossibile! Gli unici a possedere dei poteri siamo noi e le Custodi!” sbuffò Michele.

“Ne parleremo con Lucifer non appena raggiungeremo la fortezza ora” Luna interruppe sia la frase che il suo volo.

Michele, Gabriel e Robb si fermarono e la guardarono confusi ma quando notarono che anche Yukie era strana volsero lo sguardo verso l'orizzonte da cui una figura si faceva sempre più grande.

“Che ci fai qui?” Una ragazzina dalle ali color vede prato e dai folti capelli azzurri raggiunse il gruppo e riprese fiato.

“Ehilà!”

“Einen?”
“Volevo farti una sorpresa! Credevo che Nym vi avesse avvisate!”
Luna fulminò con lo sguardo Yukie che volse lo sguardo caramellato altrove.

“E poi...” riprese l'angelo che sembrava avere l'aspetto di una tredicenne “...volevo conoscere i fantomatici angeli seguaci di sua altezza Lucifer! Prendetevi cura di me” esultò la turchina facendo un lieve inchino.

Gabriel e Robb non capirono nulla ma la loro incredulità aumentò quando apparve un Angelo alto e muscoloso.

“Tu chi sei?” chiese Gabriel con gli occhi che sembravano lanciare dardi di ghiaccio.

L'angelo appena arrivato si sistemò i capelli biondi e sorrise.

“Ciao a tutti! Io sono Daniele e sono l'Angelo dei Pesci”

Yukie salutò cordialmente l'amico mentre Luna annuì disinteressata.

“Per caso... Nym è con te?” chiese la bionda ma Daniele scosse il capo.

“Nym e gli altri devono discutere su 'questioni importanti', perciò ritarderanno un po' ”

Yukie fece un profondo respiro: vedere quella strega era l'ultima delle sue preoccupazioni.

“Bene... Ora che ci siamo tutti, possiamo andare a casa! Sto morendo di fame” urlò Michele e dopo un imbarazzante silenzio il gruppo riprese la loro sorvolata.

Nello stesso istante Alesia svoltò un angolo raggiungendo un corridoio a lei sconosciuto.

Dopo una breve camminata riconobbe le voci di Lucifer e Lucius che provenivano da una porta color prugna.

A prima che potesse sfiorare il legno sentì una strana frase e perciò decise di spiare i due angeli.

“Ma io credevo che fosse stata eliminata!” Alesia riconobbe subito la voce profonda di Lucius.

“E invece no! Sono sicuro che si trova in questa città. Il mio Pure Crystal ha reagito in modo anomalo”
“Magari perché ultimamente sei sempre chiuso qui dentro o perché ha percepito i poteri delle Custodi”
“No. E' un segno vuol dire che è viva! Ma a quanto pare tu non puoi capire. Del resto sei solo un esperimento. Lui mi avrebbe capito”

“Io posso essere come lui!

Alesia non ne fu certa, ma le sembrò che Lucius avesse urlato molto più intensamene rispetto alle solite volte.

“Sei solo un errore...”
“E' vero avete trasferito la mia anima nel corpo del tuo amico Klaus ma questo non vuol dire che

io sia lo stesso di allora! Sono un nuovo Lucius ora! Ascoltami...” L'ultima cosa che vide fu Lucius avvicinarsi troppo al viso del Sommo Lucifer.

Alesia non riuscì a credere e così scappò spaventata e in preda al panico: Lucius era un mostro nato dall'unione tra il corpo e l'anima di due angeli diversi. Chi mai avrebbe potuto compiere simili esperimenti?

Alesia raggiunse il terrazzo e spiccò il volo ma poi un forte giramento la paralizzò e le fece perdere le forze.

La rosa si ritrovò a precipitare nel vuoto mentre la paura le immobilizzava il corpo.

Poi qualcosa di caldo circondò il corpo dell'Angelo che poco dopo si ritrovò tra le braccia di un suo simile.

Alesia però perse presto conoscenza ma prima che il buio le annebbiasse la vista riuscì a incrociare il suo sguardo con quello blu dell'angelo salvatore.

Era puro, meraviglioso e... vagamente familiare.

 

 

Ehilà Aria!
Si può sapere che fine hai fatto? Noi siamo qua a lottare mentre tu sei ad abbronzarti! Abbiamo bisogno di te, zuccona!
Anche oggi siamo state attaccate e questa volta gli Angeli erano di più. Per fortuna è arrivato BlackMask e ci ha salvate... ho come
l'impressione di conoscere quell'eroe, c'è qualcosa in lui che mi ricorda qualcuno di vicino...
Sarà solo una mia impressione. Ah, poi abbiamo fatto la conoscenza di Hikari, una allegra sirena dell'Oceano Pacifico del SUD.
Anita è molto esaltata per questa cosa.
Purtroppo HIkari ci ha riferito che il mondo marino vuole dichiarare guerra agli Angeli. Ammetto che ho paura però... devo saperla gestire!
Non possiamo arrenderci! Troveremo un modo per sconfiggerli, ne sono sicura!
Devo andare, spero tanto che tu sia riuscita a leggere questo mio messaggio.
Torna presto,
Da Alex

 

 

 

 

Nuovi incontri sia per le Custodi che per gli Angeli:

Hikari, Einen, Daniele e... già, chi è l'ultimo angelo?

E poi il consiglio dei Guardiani vuole dichiarare guerra agli angeli, ma è davvero la scelta migliore?

Per il momento però, grazie all'aiuto di BlackMask, le Custodi hanno la meglio.

E nel frattempo le coppie stanno prendendo forma, ma ci sono nuovi amori che devono ancora sbocciare!

Adesso non resta che affrontare gli esami e il festival scolastico: ne vedremo delle belle!

Altri misteriosi personaggi devono fare il loro ingresso... cosa accadrà?

 

 

Ciao!

Scusate il ritardo ma avevo poca voglia, sto perdendo l'ispirazione!

E poi ammetto che l'ultima parte mi è venuta spontanea, l'ho scritta di getto quindi non è un granché.

Spero vi piaccia e che vadano bene i personaggi!

AVVISO! ISCRIZIONI OC STANNO PER CHIUDERE!

Il prossimo capitolo... non so dire quando arriverà, spero non troppo tardi.

Un bacione a tutti! Grazie di cuore a chi segue questa storia!

Alla prossima!

Yume

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Capitolo 9
*** Ultimi test e piccoli svaghi ***


Capitolo 8

Ultimi test e piccoli svaghi

 

 

Quando Alesia riaprì gli occhi si ritrovò nella sua stanza.

-Era un sogno?-

Poi di colpo le parole di Lucius le tornarono in mente così chiaramente che capì non si era trattato di un sogno.

Si alzò delicatamente e, dopo essersi stirata le braccia, abbandonò la camera e raggiunse la sala dove con sua grande sorpresa si trovavano nuovi angeli.

“Buongiorno Bella Addormentata! Lo sai che dormi da sei giorni?” Michele si avvicinò e mostrò uno dei suoi raggianti sorrisi.

La rosa restò ferma e scrutò con cura gli ultimi arrivati: la prima che notò fu una piccola ragazzina che sorrideva a Gabriel e a Robb, cosa alquanto rara.

Infine osservò attentamente Daniele e per un attimo il suo cuore smise di battere: era quell'angelo potente e affascinante ad averla salvata?

“Sono felice di vederti in forma” Alesia non appena sentì la voce roca di Lucius sfiorarle le orecchie rabbrividì.

I suoi occhi avevano un aspetto diverso, erano quasi inquietanti. La rosa indietreggiò e fu in quel momento che una mano calda e grande si appoggiò sulla sua spalla nuda.

Lucius osservò attentamente la mano per poi giungere al volto dell'angelo che stava dietro ad Alesia, le cui guance divennero rosse quasi quanto i suoi occhi.

“Giusto. Le presentazioni” Michele si piazzò davanti all'amica e indicò prima Daniele poi Einen.

“Infine ti presento Milo! E' l'Angelo dello Scorpione. Dovresti ringraziarlo perché ha evitato che ti schiantassi”

Il cuore dell'Angelo dai capelli rosa si fermò così come il tempo. L'Angelo dei suoi sogni era proprio dietro di lei, e l'aveva addirittura salvata!

“Piacere Alesia” La sua voce era profonda e molto sexy e questo rese la ragazza ancora più nervosa.

I suoi occhi non riuscivano a staccarsi da quelle iridi blu e dal corpo muscoloso.

“Bene ora basta perdere tempo” Il rovina-atmosfera, comunemente detto Gabriel, separò i due e poi si rivolse alla collega.

“Purtroppo in questi giorni abbiamo perso tempo. Abbiamo usato troppi poteri contro quel buffone”
“Di che parli?”
“Non lo sai?” chiese Luna avvicinandosi alla rosa “E' apparso un eroe misterioso e a quanto pare possiede abilità in grado di ostacolarci.” la rossa non lo disse con tono sconfitto o piena di ira, anzi, sembrava provare ammirazione nei confronti di quel misterioso cavaliere mascherato.
“E Sua Altezza ha ordinato di riprenderci così da poterlo sconfiggere insieme... Il problema è che tu eri “in coma” e molti hanno esaurito il potere del loro Pure Crystal. Ci abbiamo messo un po' per recuperare le energie. Io e Gabriel abbiamo indagato un po' ma non abbiamo scoperto nulla di nuovo.” continuò Robb.

“Quindi cosa faremo?”
“Beh... Per il momento continuiamo la ricerca senza farci notare. E' meglio evitare scontri diretti, se capiamo qual è il punto debole di quel matto lo sconfiggeremo facilmente.”

Alesia annuì poco convinta e poi fissò nuovamente Lucius che ricambiò confuso.

La scoperta della vera identità del suo compagno l'aveva lasciata scioccata e impaurita; in più non poteva rivelarlo agli altri senza avere delle prove certe. Perciò decise di rimanere in silenzio.

Robb in quello stesso istante osservava i nuovi arrivati finché Gabriel non attirò la sua attenzione.

“Forza, io e te dobbiamo andare”

“Come?”
“Non ricordi? Oggi hai l'ultimo esame! E poi io devo corteggiare molte ragazze”
“Non ti facevo così Dongiovanni” disse Robb avvicinandosi alla terrazza.

Gabriel sorrise e gli fece l'occhiolino

“Ci guadagno doppiamente: primo provo a capire se qualche studentessa è una custode e secondo...”
“Credo di aver capito... giochi con i loro sentimenti così ti senti figo”
“Cosa?”
“E' un termine usato dai terrestri per indicare le persone bellissime e popolari”
“FIGO!”

Robb pensò che Gabriel avesse preso troppo gusto alla forma umana ma diede poca importanza perché presto avrebbe dovuto affrontare una serie di prove dalle quali avrebbe guadagnato un numero che avrebbe indicato il suo quoziente intellettivo. Che assurdità, pensava il biondo.

 

Himeka era davanti al portone della scuola con un libro in mano e un quaderno pieno di scritte sulla gambe. Accanto a lei stavano le sue compagne di classe e poco dopo Alex la raggiunse.

“Uffa! Non mi va proprio!” disse una ragazza davanti alla castana
“Guarda il lato positivo! Tra due giorni iniziano le vacanze estive” cercò di tirarla su la Custode della perla rosa
“E verranno appesi i risultati” borbottò Alex stropicciandosi gli occhi. Era da due lezioni che svolgevano quei maledetti test: prima avevano affrontato giapponese e letteratura, poi le prove di lingue e infine toccava alle materie scientifiche, le più dure per le nostre eroine.

“Perché non esiste un esame sullo sport?” pensò la mora grattandosi la testa con la matita.

Anna e Miku entrarono in classe e si sistemarono nei rispettivi banchi. Kei si avvicinò ad Anna per ripassare le ultime formule e fu in quell'istante che Robb entrò nell'aula.

“Ho capito, grazie mille Anna” disse il biondo accarezzandole i capelli, cosa che creò uno strano effetto sulla giovane.

La campanella prese a suonare e annunciò l'inizio dell'ultima giornata di prova.

Anche alla Kagumo si stavano volgendo i test ma Mimy e Serena sembravano abbastanza sicure mentre Anita era calma e concentrata. La battaglia tra gli studenti e le domande cominciò...

 

 

 

Yumi e Hikari si svegliarono in quel preciso istante e dopo un'abbondante colazione svolsero le faccende domestiche come stabilito da Nikora qualche giorno prima.

“Certo che è carino stare qui” disse Hikari mentre sistemava il letto di una stanza.

“Beh, se togliamo il fatto che Nikora è peggio di una dittatrice e che bisogna stare attenti a ciò che si dice o si fa... sì è carino stare qui” le rispose Yumi e poco dopo spolverò alcuni comodini mentre la rosa decorava la stanza con qualche fiore estivo.

“Finito! Questa era l'ultima camera” disse Yumi orgogliosa del suo lavoro mentre Nanami tirò un respiro di sollievo.

“Ti va di cantare?” chiese poi la castana raggiungendo la sua stanza che era di fronte a quella di Himeka.

“Ecco.. ieri ho comprato un nuovo romanzo! Se non ti dispiace vorrei leggerlo mentre prendo il sole! Dato che stasera saremo fuori, vorrei iniziare almeno la prima parte adesso...” disse Hikari quasi in imbarazzo.

“Tranquilla! Non voglio di certo costringerti! A proposito, dov'è che vai di bello?”
“Anita ha pensato di andare in discoteca e vuole portarmi con sé così da presentarmi ai suoi amici.”
“Capisco... Allota ti lascio tranquilla!”

“Ho un'idea! Ti va di accompagnarmi?”

Yumi divenne rigida e fulminò l'amica con il suo sguardo smeraldo:
“Non ci penso proprio! Odio questo genere di cose!”
“Ma perché dici così? Potremmo conoscere gente della nostra età e magari incontrare ragazzi carini...”
“Ecco! È per questo che non mi va di andare!”

“Ti prego!” Hikari si buttò sulle ginocchia e iniziò a inchinarsi.

Yumi sospirò e si massaggiò la fronte: “Va bene, ma solo perché sei tu!”

Hikari si alzò di colpo e si lanciò sulla castana che non riuscì a rimanere in equilibrio e cadde sul letto.

Hikari scoppiò a ridere e dopo aver salutato la compagna corse in camera per scegliere il vestito adatto.

Yumi si alzò, nonostante fosse ancora stordita, e subito dopo sorrise: Hikari era così vivace e gentile, non avrebbe potuto rifiutare una sua richiesta, anche se non le andava a genio stare in una discoteca piena di oche e ragazzi strafottenti; Yumi era sempre cresciuta in compagni di amici maschi, conosceva bene l'atteggiamento e la mentalità dei ragazzi, soprattutto se erano adolescenti.

Sbuffò, poi si avviò verso il bagno decisa a passare un po' di tempo per rilassarsi nella vasca color lilla. Dopo aver riempito la vasca con acqua tiepida e tanta schiuma al profumo di lavanda, la ragazza entrò e in pochi secondi si ritrovò la sua lunga e lucente coda viola.

“Ah, mi sento rinata!” La voce intonò molte canzoni tra le quali vi erano alcune famose nel mondo degli umani; la sirena era così felice che non si accorse che era già passata un'ora.

“Chissà come staranno Alex e le altre...”

 

 

 

“Finito! Ora finalmente siamo libere!” Urlò Alex peccato che Himeka non era dello stesso umore.

“Sono a pezzi!”

“Ragazze!” Anna raggiunse le amiche e sorrise cordialmente.

“Mi aspettavo delle domande più complesse... Com'è andata?”

“Direi bene... ma ora non pensiamoci più! Godiamoci al meglio questa giornata” disse Alex e quando si accorse che Markus era poco distante da loro sorrise.

“Ciao amore” disse lui stampandole un bacio sulla fronte “Ciao anche a voi ragazze, sono felice di rivedervi insieme”

“E per me è un piacere rincontrarti. E' da tanto che non ci vediamo” gli disse Anna.

“Peccato però che non tutti sono qui...” disse il giovane un po' dispiaciuto.

Anna annuì: probabilmente riferiva ad Hiroto o addirittura ad Aria.

“ROD!” La nominata, anzi direi più 'acclamata', si voltò verso Kei che la coinvolse in un abbraccio stretto. “Grazie mille! Senza di te probabilmente non avrei recuperato tutto il programma e avrei fatto una pessima performance!”

Alex e Himeka sorridevano ma dai loro occhi si capiva benissimo a cosa stessero pensando: ancora non riuscivano a credere che quel bel ragazzo fosse Kei perciò dovevano farci l'abitudine.

“Senti...” continuò il biondo “Questa sera c'è una festa nella discoteca sulla spiaggia! Perché non ci facciamo un salto?”
“Ecco... non sono quel genere di ragazza”
“Dai! Un po' di divertimento non guasta! E poi non devi preoccuparti! Ci sarò io a difenderti dalle bestie feroci!” disse lui strizzando l'occhio e poi sorrise alle due spettatrici “Diteglielo un po' anche voi!”

Alex annuì imbarazzata mentre Himeka rimase con la bocca spalancata.

“Uffa... va bene, ma solo perché domani è l'ultimo giorno!” sbuffò la mora e si sistemò gli occhiali.

Kei sorrise soddisfatto e poi raggiunse Kaito che stava discutendo con gli altri ragazzi della sua classe.

“Wow” disse Markus ancora stupito “E' proprio vero, quello è Kei”

“Bene! E così la nostra Anna ha accettato!” la punzecchiò Himeka.

“Finiscila!” Anna si accorse che Robert la stava fissando ma Himeka la distrasse.

Il moro si avviò verso l'uscita ma una ragazza gli bloccò il passaggio: aveva le guance rosse e volgeva lo sguardo a terra.

“C-ciao” balbettò la giovane.

“Ciao, ci conosciamo?”

“Tu non mi conosci di sicuro, ma io ti conosce bene... Ecco volevo darti una cosa”

Robert era curioso e si avvicinò e questo scatenò ancor più imbarazzo nella ragazzina dai capelli neri.

“Tieni!” la ragazza gli porse un sacchetto e scappò via lasciando il diciassettenne spiazzato.

“Ma guarda, allora anche tu hai delle ammiratrici!”

“Che intendi dire Gabriel?”

Il ragazzo si passò una mano tra i capelli argentati e si avvicinò all'amico.

“Ma non lo vedi? Quella ragazzina ha una cotta per te. Come fai a essere così scemo? In quel sacchetto ci saranno dei biscotti o roba simile e un biglietto con scritto ciò che prova per te”
“Vedo che sei ben informato”
“Ne ho ricevuti ben sette!” gli rispose lui sorridendo orgoglioso dei suoi “trofei”.

Robert rimase colpito dal sorriso del compagno: era la prima volta che lo vedeva così estroverso e naturale, solitamente si comportava come un vecchio e freddo accademico.

“Senti, oggi mentre stavo studiando storia e mi è venuto in mente un piano...”

Robb però non lo stava ascoltando, la sua mente ormai si era persa tra il cielo azzurro estivo.

 

 

 

 

“Allora ragazze? Secondo voi come mi sta ?” Anita girò su stessa per due volte mostrando l'elegante gonna viola a Serena e a Mimy, che non sembravano affatto distrutte dall'esame appena concluso.

“Benissimo! E' per stasera non è vero?” chiese Mimy con le stelle negli occhi.

“Certo!”
“E dimmi” Serena aveva uno sguardo quasi malvagio “Come mai oggi ti interessi per la moda? Centra per caso un ragazzo”

Anita divenne rossa e Mimy scoppiò a ridere mostrando curiosità.

“Ma che vai a pensare Serena! Volevo solo farmi bella per la festa!”

“Dimmi subito chi è!” le disse Mimy alzandosi

“Nessuno! Uffa, io non sono quel genere di ragazza”
Serena rise e questo innervosì la bionda.

“Sai, mi è venuto in mente di quando ti eri presa una cotta per Gaito”

Il volto di Anita divenne di uno strano colore: era tra il rosso dell'imbarazzo e il viola della collera.

Mimy invece era rimasta così stupita che la bocca sembrava toccare il pavimento.

“COSA?! Davvero?” chiese la albina.

“Non è vero!”

Così le tre ragazze passarono il pomeriggio immergendosi tra i ricordi e tra dolce battute.

E finalmente giunse la sera...

 

 

“Mi spieghi perché siamo venute a questa 'cosa'?”

L'Angelo del Leone, ora in forma umana, si era ritrovata in mezzo a una folla di ragazzi, in una stanza dalle pareti scure che venivano colpite da raggi di luce colorati e da schizzi di alcolici.

“Su Yukie! Un po' di svago non fa male!”

“Non sei un po' troppo piccola per queste cose Einen?” Yukie era scocciata e si appoggiò sulla parete.

La piccola si legò i capelli, ora diventati neri come il carbone, e cercò di tranquillizzare la compagna che si era avvicinato al banco delle bevande per gustarsi un bicchiere di champagne.

“Ma sei tu!”

La mora si voltò trovandosi faccia a faccia con Nagato Shiori, la 'bulla' che aveva incontrato la prima volta che aveva messo piedi nella scuola di Gabriel e Robb. Yukie inizialmente non la riconobbe a causa della sua eleganza: i capelli erano sciolti e raggiungevano le spalle nude per via del vestito nero senza spalline che risaltava le sue curve. All'Angelo sembrò di aver di fronte una ragazza diversa dal maschiaccio che si era ritrovata di fronte qualche giorno prima

“Ancora tu, cosa vuoi da me?” le disse senza prestarle troppa attenzione.
“Ti avevo promesso che mi sarei vendicata, beh, il giorno è arrivato!” Nagato si avvicinò e prese Yukie per un braccio ma venne fermata dallo sguardo della ragazza, che in quel momento sembrava essersi acceso di un oro lucente;

“Ti prego smettila di fare la falsa” le disse quasi con arroganza.

“Come hai detto?” Nagato indietreggiò, stupita da quell'affermazione.

“Sento chiaramente che stai mentendo: ti trema la voce, a giudicare dal sudore mi sembri agitata e sento uno strano calore provenire dal tuo corpo...”

Stranamente la ragazza rimase in silenzio, poi di colpo fuggì via, come se fosse stata scossa dalle parole di Yukie che venne richiamata da Luna.

“Si può sapere che vuoi?”

“Cerca di calmarti” la bionda le mise le mani sulle spalle e poi con gli occhi azzurri le sorrise dolcemente. “Non c'è bisogno di essere così rudi... se hai qualche problema puoi sempre parlarne con me.” le disse incamminandosi verso l'esterno seguita da Yukie ora più serena.

“Io volevo solo...” La mora si scontrò contro una ragazza e quando le mani si sfiorarono una strana sensazione colmò il suo Pure Crystal che prese a brillare.

“Ma che...”

Luna guardava curiosa e anche Einen si avvicinò rimanendo di stucco.

“Ma che succede?”
“Mai vista una luce così forte” confessò Einen mentre la luce arancione si spense delicatamente.

Nel frattempo poco distante da loro stavano Alex, abbracciata a Markus, Anna, che si ambientò in poco tempo, Kei, Himeka e Anita.

Hikari e Yumi invece erano in pista che ballavano divertite fino a che la castana non pestò il piede di un ragazzo.

“Ma che?”
“Tranquilla, capita a tutti di lasciarsi andare quando si balla” Yumi si voltò e si ritrovò faccia a faccia con un ragazzo dai folti capelli corvini e dallo sguardo nocciola.
Se c'era una cosa che bloccava l'entusiasmo di Yumi era il contatto con le persone dell'altro sesso.

“Certo che sei proprio carina... come ti chiami?”
“Perché dovrei dirti il mio nome?” ringhiò la ragazza stringendo i pugni.

“Rilassati. Non c'è bisogno di essere così tesa, non ti mangio mica”

“Senti con me i tuoi sporchi trucchi non funzionano! Perciò smamma!”
“Come ti permetti?! Potresti avere un flirt con uno dei ragazzi più fighi!”
“Figo ha un altro significato nel mio vocabolario, e cioè “idiota”. Vai a fare il galletto da un'altra parte!” sbraitò la castana per poi allontanarsi.

Hikari si avvicinò all'amica e la rimproverò:
“Ma perché ti sei comportata in quel modo? Voleva soltanto conoscerti!”
“Ti sei lasciata abbindolare dal suo faccino e dalle sue parole? Conosco i ragazzi come lui, fanno tanto i dolci solo per divertirsi con le ragazze e poi le scaricano nel modo più brutale possibile... Sono degli egoisti e ingrati!”

Nella rabbia di Yumi, Hikari vide un certo dispiacere.

“Yumi...”
“Sono stanca... Andiamo a casa” la castana uscì e Hikari la seguì senza mostrare la sua preoccupazione.

La serata trascorse tra risate, qualche bicchiere di bibita ghiacciata e musica. In breve tempo giunse l'una di notte e l'ora del rientro; le Custodi, insieme alle due sirene, tornarono distrutte e quasi invidiavano Mimy e Serena che erano già a dormire beate.

Per fortuna il sonno si fece sentire subito e, così in poco tempo, tutto l'albergo si era rintanato in un dolce riposo.

Anche perché un evento importante era previsto per il giorno successivo...

 

 

 

 

“Aria? Ci sei?

Ormai ricevere una tua risposta è come aspettare le vacanze!

Beh, in effetti, ora che ci penso, iniziano domani!

Scusa se sono breve ma sono stanca, è stata una giornata faticosa e piena di imprevisti.

Comunque sono Himeka, nel caso avessi perso il mio numero.

Beh, fatti sentire! Domani sera io e le ragazze partiamo per il regno di Luchia.

Spero di sentirti prima di allora.

Ciao

H.”

 


 

 

Salve a tutti!

Questo capitolo non mi convince più di tanto, infatti l'ho controllato con malavoglia.

Non so, mi sembra più una “pausa forzata”... spero che sia stata una lettura non troppa noiosa.

Il prossimo quindi arriverà presto, tranquilli!

Ringrazio chi segue questa storia!

Spero di non avervi deluso!

Accetto sempre consigli e critiche, non siate timidi!

Bene, alla prossima! Devo scappare

Yume

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Capitolo 10
*** Nuove scoperte, vecchie conoscenze ***


CAPITOLO 9

Nuove scoperte, vecchie conoscenze

 

 

 

“Dieci minuti!”

Ormai i corridoi della scuola erano invasi da urla e saluti. Finalmente erano arrivate le vacanze!

Le aule erano ancora piene di carte e di disegni sui banchi ma presto sarebbero diventati solo un ricordo assieme alle verifiche e ai toni burberi dei professori.

Anna stava seduta sul suo banco e rifletteva: i due anni precedenti non aveva avuto alcun problema ma ora che era rientrata in possesso della perla non poteva permettere di bagnarsi.

Quel pensiero si collegò alle menti delle altre Custodi che come Anna decisero di attendere qualche minuto prima di lasciare l'edificio.

E finalmente la campanella iniziò ad esultare come se volesse avvertire che si era stancata a suonare per quei tre lunghi mesi; dopo che tutti gli studenti lasciarono le aule a suon di trombette e a schizzi d'acqua e farina, Anna scese le scale lentamente e quando si accorse che non c'era più nessuno raggiunse le amiche. Peccato però che le sue supposizione furono errate:

“Come mai ci avete messo tanto? Avevate intenzione di rimanere dentro per queste settimane estive?”

Anna si voltò di colpo e appena riconobbe Robert gli diede un colpetto sul petto, offesa ma soprattutto spaventata.

“Mi hai fatto prendere un colpo!”

Il ragazzo inarcò il sopracciglio, leggermente stupito e senza nascondere grande curiosità:

“Come mai? Per caso mi stai nascondendo qualcosa per caso? Tipo un segreto pericoloso...”

Anna si irrigidì: nella sua “carriera” di Custode non era mai capitato che qualcuno, specie un ragazzo della sua scuola, sospettasse qualcosa.

“Ma che vai a pensare! Tu fantastichi troppo, ora devo andare. Ciao”

Anna trascinò via Alex e Himeka e raggiunse il cancello.

“Buone vacanze! Spero di vederti in uno di questi giorni”

La mora arrossì leggermente e per sua fortuna le due “impiccione negli affari di cuore” non se ne accorsero.

 

 

 

“Uff. Ce l'abbiamo fatta! Per un attimo ho temuto il peggio”

Anita era ormai distante dalla scuola ma di Serena e Mimy non v'era neanche l'ombra

“Ma dove diavolo si sono cacciate quelle due pigrone?” La bionda si mise la mano sopra la fronte, come se stesse osservando il mare da una nave pirata e la cosa fece ridere un certo ragazzo.

“Kiiro” saltò lei imbarazzata “Che ci fai qui?”

“Sai com'è... è la mia scuola” rispose lui sarcastico e Anita incrociò le braccia seria.

“Beh, volevo aspettarti! Ho preso in prestito un libro sensazionale e ho pensato di descrivertelo.”
«Incredibile, mi ha aspettata per tutto questo tempo?»

“Allora” riprese il corvino “Ti va di andare a mangiare qualcosa? Intanto parliamo, così ci conosciamo un po' meglio. Insomma, parlare sempre di libri è un po' scontato, non ti pare?”

La bionda non riuscì a trattenere un sorriso e poi annuì accettando con piacere.

E così mentre Anita e Kiiro si imboscarono in un bar, Serena raggiunse la strada seguita da Mimy che aveva il fiatone.

“Per un attimo ho avuto paura” confessò la bianca.

Serena guardò l'amica e poi sospirò: qualche ora prima Laura era andata a lamentarsi con i professori e aveva accusato Mimy di aver rubato il compito finale dell'anno precedente.

Fortunatamente alcuni professori non credettero alla storia della diciassettenne; una ragazza come Mimy non avrebbe mai commesso (almeno, non volontariamente) un atto come quello. E poi rimaneva il fatto che Mimy di quel compito aveva preso sei meno::

“Se proprio avesse rubato e visto il compito, non avrebbe dovuto prendere un voto più alto?” aveva detto un professore.

E così la sedicenne era stata considerata innocente mentre Laura si rodeva e venne punita come giusto doveva essere.

“Adesso però sei tornata insieme a Mirko” Serena fece tornare l'amica nel mondo reale. “Quindi passerai un'estate fantastica!”
“Anche tu però datti da fare con Marco” le disse facendole l'occhiolino e poi le due scoppiarono a ridere.

“Lo spero...”

Serena divenne improvvisamente seria e silenziosa e anche Mimy. Sapevano bene che presto sarebbero dovute partire e in cuor loro speravano che quell'evento non togliesse loro tempo prezioso per il riposo e per l'amore.

Ma la guerra, si sa, è imprevedibile e pericolosa e basta poco affinché le cose peggiorino.

 

 

 

 

“Yumi hai finito di preparare l'occorrente?”
“Sì signor capitano!”
“Credo di non aver capito bene” Nikora si era avvicinata pericolosamente alla mora che scoppiò a ridere.

“Scusa, stavo solo scherzando! Comunque Hikari ha preparato tutto, anche qualche spuntino, nel caso ci impiegassimo troppo tempo”

La nominata scese le scale e raggiunse le due sirene che avevano posato i numerosi zainetti-conchiglia sul tavolo.

“Bene tutto pronto. Dove sono le altre?” la bionda si guardò attorno in cerca della sua Custode.

“Arriveranno a momenti”
Alex rientrò seguita da Himeka e Anna e qualche minuto dopo arrivarono anche Serena e Mimy.

“Dov'è Anita?!?! Siamo in ritardo!” urlò Nikora e per poco non ruppe i timpani delle Custodi.

“Non c'è bisogno di agitarsi sono qui!”
“Si può sapere dov'eri finita?”
“Ero con Kiiro, che c'è di male? Sono qui no?”

Serena iniziò a sorridere malvagiamente e assieme a lei Alex e Himeka.

“Forza non perdiamo altro tempo. Hippo, Madame Taki vi affido l'albergo”
“E se dovesse accadere qualcosa?” chiese il piccolo pinguino.

“Non ti preoccupare, ci sarà Chinmoku no Omen a fermare quegli angeli!” gli disse Himeka fiera di aver detto bene il nome dell'eroe.

“Lo spero...” Hippo agitò le pinne: dare fiducia a quel buffo tipo dal nome strano non lo tranquillizzò per niente.

“Buona fortuna Custodi” disse infine Madame Taki con tono serio.

Le sei annuirono e lasciarono l'albergo, raggiungendo qualche minuto dopo la spiaggia deserta.

“Quanto mi mancava immergermi come sirena” disse Alex e poi si tuffò seguita dalle altre.

Bastò un battito di ciglia a trasformare le ragazze in splendide creature dalla coda di pesce colorata e lucente.

“Wow! Siete bellissime!” dissero all'unisono Yumi e Hikari meravigliate, come se avessero le stelle negli occhi.

“Forza non c'è tempo per i complimenti e per le sfilate. Dobbiamo nuotare per un po'. “

“Ecco la solita rovina-atmsofera” borbottò Yumi.

“Hikari, facci strada” disse Nikora e la sirena iniziò ad agitare le pinne rosa.

In seguito anche le altre, dopo un attimo di riscaldamento, presero a nuotare mentre i loro cuori iniziarono a battere più velocemente e un'ansia particolare si espanse nei loro animi.

 

 

 

 

 

 

“Uffa! Non ne posso più! Onee-sama andiamo in città?” Einen si aggrappò al braccio di Alesia che si spaventò per l'improvviso gesto della piccola. In quel momento si accorse che la piccola era affetta da eterocromia: il suo occhio destro era tinto di un delicato azzurro cielo mentre quello sinistro era rosso come le sue labbra.

“No! Dobbiamo pensare a un piano per catturare quelle principessine idiote!”
“Ma io sono stanca di aspettare! Non mi sembra difficile catturare delle stupide sirene!”

“Il problema non sono quelle sirene” Lucius si intromise nel discorso “Anzi sono molto deboli, il problema è che hanno forti alleati”
Alesia divenne rigida e cercò di evitare lo sguardo freddo dell'angelo.

“Quindi la miglior cosa da fare è eliminare gli alleati e poi attaccare le ragazzine e prendere le perle”

“Uno è quell'eroe strano e l'altro è quel ragazzino con la Chiave del Sigillo giusto?” chiese Einen.

“Esatto”

Luna raggiunse la grande sala seguita da Yukie, Daniele e Michele.

“Buongiorno!” esclamò il blu volgendo il più dolce dei sorrisi alle ragazze del gruppo.

“Direi piuttosto buonasera, sono quasi le cinque!” sottolineò Alesia.

“Onii-sama!” Einen si lanciò verso il blu che prese la ragazzina tra le braccia e le fece fare una piroetta in aria.

“Non so chi dei due sia il più infantile” disse Yukie sedendosi sulla sua sedia personale.

“Scusa la domanda, ma come mai hai quello strano guanto?” le chiese Luna non appena si accorse della mano sinistra della bionda.

“Niente, mi sono storta il polso e quindi me lo sono messa per evitare di sforzarlo.” le rispose Yukie nascondendo la mano dietro la lunga tunica rossa e dorata.
“Come hai fatto a farti male? Noi angeli siamo più resistenti degli umani”
“Non sono affari tuoi! Ma che perdo tempo a fare qui, tanto sono sicura che rimarremo nella fortezza. Vi saluto”

Concluse la ragazza per poi spiccare il volo e raggiungere la terrazza; si sedette su una delle cupole del castello volante perdendosi in mille pensieri tra cui il contatto con la mano di quell'umana.

“Non capisco, provo una strana sensazione...”

“Chissà cosa staranno facendo Gabri-nii e Robb-nii!” Einen si era accomodata sul suo trono mentre e stava giocando con i suoi linghi capelli celesti.
“Oggi era il loro ultimo giorno di scuola. Probabilmente staranno festeggiano insieme ai loro banali compagni di classe” disse Michele non riuscendo però a nascondere la sua gelosia.

“Bene, basta cianciare! Pensiamo a come attirare il signorino nella trappola” disse Lucius avvicinandosi al tavolo.
“Il signorino chi?” chiese Michele atterrando.

Lucius gli lanciò contro una saetta mentre la vena sulla fronte pulsava impetuosa.

“Sono circondato da idioti...”

 

 

 

 

 

Gli occhi blu di Himeka si accesero di una luce intensa quasi come quella che proveniva da un edifico poco distante.

Era una torre intrecciata e alta più o meno dieci piani; aveva pareti color orchidea ed era situata nel centro dell'Oceano Pacifico del Nord e alcune fiamme magiche brillavano su ogni piano.

“Wow, è immensa!”

“Non parlare Himeka, altrimenti rallenti” la rimproverò Nikora mentre la torre si faceva sempre più grande.

In quei due anni molte cose erano cambiate nel regno: dalla sabbia sorgevano case colorate e dalla muratura imponente mentre molte sirene e tritoni nuotavano da una parte all'altra.

Solo dopo qualche minuto qualche passante si avvicinò ad Himeka e la riconobbero come la Salvatrice.

“Quanto sei bella!” esclamavano alcuni tritoni dalla coda rossastra.

“Da grande voglio essere come te” disse una piccola bambina ruotandole attorno mentre la sirena si limitava a sorridere imbarazzata.

“Non abbiamo tempo da perdere! Lasciate passare le Custodi” urlò Nikora mettendo in riga tutti i cittadini.

Un bisbiglio scorreva da un orecchio all'altro mentre le Custodi nuotavano lentamente sotto lo sguardo attento e curioso di tutti.

“Sono proprio loro?” chiese un giovane tritone

“Ma sì! Le ragazze che ci hanno salvato da Gaito!” gli rispose la madre orgogliosa e fiera di quelle sei ragazze.

Nikora si accorse che tutte le Custodi erano in mezzo all'imbarazzo e così accelerò, cosa che fece molto piacere alle giovani.

Raggiunsero la torre e il gruppo rimase qualche minuto ad osservare l'imponente edificio che si elevava verso la superficie; poco dopo entrarono attraverso un portone alto e color rubino.

All'interno vi erano sculture e forzieri mentre alcune piante marine sfioravano dolcemente le pareti color corallo.

Anita era rimasta incantata soprattutto da quella rampa di scale maestosa, le ricordava un romanzo d'avventura che aveva letto tempo fa.

“Ma perché hanno costruito delle scale?” chiese Anna curiosa.

“Per dare un tocco di grazia e potenza in più, e poi senza una via da seguire ci sarebbe il caos non credi?”

Dopo una lunga nuotata le ragazze raggiunsero una grande sala su cui si affacciava una porta dorata e luminosa.

Hikari e Yumi erano eccitate, ora che erano ufficialmente nella squadra delle Custodi si sentivano importanti e preziose.

Un tritone anziano dalla coda violacea raggiunse Nikora e non passò inosservato: il suo sguardo glaciale e la sua lunga barba davano l'impressione che fosse una creatura importante e seria.

“Bentornata Nikora, il Consiglio ha atteso con ansia il vostro arrivo”

Nikora fece un lieve inchino e invitò anche le Custodi a farlo.

“Accomodatevi” disse il tritone indicando l'enorme portone e le ragazze accettarono l'invito.

Gli occhi curiosi delle giovani Custodi erano come persi in quell'immensa sala in cui al centro stava un tavolo a spirale e attorno ad esso stavano seduti sette tritoni mentre poco distante da loro due giovani sirene le osservavano con sguardo dolce e timido.

“Benvenute Custodi” disse un tritone dai folti baffi e dagli occhi color ambra, aveva un tono gentile e caldo.

“Prego accomodatevi” dissero le due sirene che indicarono sette piccole sedie fatte di pietra lucente.

Himeka si accomodò e si massaggiò le pinne seguita dalle altre Custodi.

“Siamo pronte per...”
“Ragazze!”

Mimy si bloccò e un sorriso le si formò sulle labbra mentre le altre Custodi si voltarono verso l'ingresso.

“Sara!” urlò infine la Custode arancione gettandosi tra le braccia della Principessa della Capitale che ricambiò il gesto stringendo forte la sirena.

“Che bello rivederti” disse Anita senza accorgersi che una mano le si posò sulla testa.

Quando si voltò vide gli occhi nocciola di Ashley che agitò la mano sulla testa della bionda scompigliandole i capelli.

Anna si accorse della presenza di Aika e corse a salutarla ricambiata da un sorriso dolce e puro.

“Ragazze, ci siete mancate tantissimo” disse Serena così contenta che quasi scoppiò a piangere.

“Ehi, per noi non c'è niente” La sirena indaco alzò lo sguardo e vide Maria che agitava la mano e Izul che sorrideva maliziosamente.

“Le Dark Lovers?” dissero all'unisono Alex e Himeka stupite.

“Ormai quel nome non ci appartiene più” disse la rossa avvicinandosi ad Ashley

“Noi siamo le Bright Lovers”
“Avete conservato il finto nome, eh?” chiese loro Anita sorridendo.

“Ci piaceva la parola Bright, Dark Lovers è spento e fa parte del passato e noi siamo qui per dimenticare e rimediare agli errori del passato” disse Maria unendo le mani.

Un colpo di tosse attirò l'attenzione delle ragazze che di colpo divennero rosse. Un tritone dalla coda celeste le stava osservando malvagiamente e sembrava spazientito.

“Non perdiamo altro tempo” disse Anita poggiando le mani sui fianchi “Di cosa volete parlare?”

“Di questa nuova minaccia... Siamo pronti a schierare i nostri eserciti per sventare il piano di questi 'Angeli'” iniziò un uomo alto e robusto mentre nuotava in direzione di Nikora che era appena entrata.

“Capisco perfettamente che la situazione non è delle migliori, ma iniziare una nuova guerra peggiorerebbe solo la situazione” disse Nikora preoccupata.

“Non possiamo restare con le mani in mano mentre le Principesse sono prigioniere!” disse il Tritone dell'Atlantico del Sud.

“E durante la battaglia con Gaito? Voi dove eravate?” chiese Anita ricevendo una gomitata da parte di Serena.

Tutti gli occhi caddero sulla Custode della Perla gialla mentre Nikora sgranò gli occhi non aspettandosi una reazione del genere da parte di Anita.

“Siamo stati noi ad organizzare il piano discutendone con Nikora” continuò il tritone azzurro “E inoltre... siamo stati noi a mettervi alla prova quel giorno al Cranio di Atlante”

“Cosa?” lo stupore prese il sopravvento sulle sei Custodi.
“Ma come? Vuol dire che la storia su quel posto è solo frutto della vostra fantasia?”
“Certo che no!” disse Argeus, il saggio tritone dell'Oceano Indiano “Noi abbiamo, come dire, consigliato lo Spirito di Atlante, il nostro signore.”

“Nikora credo che devi addomesticare meglio queste ragazzine, si comportano proprio come delle infanti”

Yumi sentì che presto sarebbe esplosa ma Hikari le strinse la mano scuotendo il capo.
“Mi dispiace contraddirti Lucrezius” iniziò Nikora avvicinandosi alle “sue” ragazze “Ma queste 'infanti' sono potenti e sono delle ragazze straordinarie, non ti permetto di parlare di loro in questo modo”
“E noi non siamo di meno” disse Himeka alzandosi “Nikora è stata una tutrice preparata e sempre carica, non ci ha mai abbandonate”

Ci fu un minuto di silenzio poi alcuni tritoni ripresero a parlare e a discutere con le Principesse delle Capitali.

“Iniziare una guerra ora potrebbe portare a conseguenze catastrofiche” disse Aika.

“Le perle non funzionano e le Custodi non possono fare nulla, secondo te come potremmo fermare questa minaccia se non con le armi?” chiese Argeus furioso.

“Se permettete” Serena si alzò imbarazzata ma poi prese fiato e calma “Io ho imparato a mie spese che la violenza non risolve nulla. Certo non possiamo restare con le mani in mano ma attaccare ora potrebbe essere un grave errore.”
“Ricordiamoci che gli Angeli hanno in ostaggio le Principesse e poi hanno poteri straordinari”
“Anche noi li abbiamo” disse il consigliere dell'Oceano Antartico.

“Sì, ma cose otterreste?” chiese Anita “Mettereste in pericolo la vita dei vostri sudditi, delle Principesse e degli umani!”

“Siete giovani e inesperte” disse Kleus, il tritone dalla pinna violacea, consigliere dell'Oceano Pacifico del Nord, colui che le aveva accolte.

“Questo vuol dire che non ci conoscete affatto” disse Anna “Noi siamo ragazze che non si arrendono e lottiamo con tutta la nostra forza per i nostri ideali e per i cari. Se siamo unite niente ci fermerà”
“Ma voi non siete unite, o sbaglio?” sottolineò Argeus indicando un posto vuoto.

Anna abbassò lo sguardo e fu in quel momento che Alex si alzò e iniziò a gridare

“E allora? Siamo forti abbastanza! E poi sono sicura che presto Aria ci raggiungerà! Abbiamo superato molte prove e ostacoli come quando si era spezzata la perla di Aria, anche quando Anita e Serena sono state ingannate o quando Himeka era diventata malvagia. Abbiamo affrontato Gaito da sole e siamo riuscite ad acquistare nuovi poteri con le nostre sole forze! E sono sicura che troveremo una soluzione! Non permetteremo di certo che si scateni una nuova guerra!”
“E come pensi di fare?” chiese Mar il consigliere del regno di Coco, ma non sembrava arrabbiato o contrario bensì curioso.

“Se ci lasciate un po' di tempo sono sicura che troveremo un modo per sconfiggere gli Angeli e per salvare gli Oceani. Ma tutto questo sarà fatto solo da noi, non vogliamo coinvolgere innocenti”
“Giusto!” esclamò Himeka “Abbiamo inoltre nuovi alleati quindi siamo più forti e in più ho notato uno strano comportamento nei nemici: sembra che siano in cerca di qualcosa basterà trovarla prima di loro e il gioco è fatto.”

“Il fatto è che non vogliono le nostre perle... come mai?”

Tutti i consiglieri rimasero in silenzio e si scambiarono sguardi preoccupati e cenni indesiderati.

“Qual è il problema?” chiese Alex agitata.

“Credo di aver capito il loro piano... vogliono risvegliare i poteri della perla grigia”

Le Custodi rimasero totalmente scioccate mentre Nikora cercava di capire.

“Come? Credevo che esistessero solo quattordici perle! Cos'è questa storia?” chiese Himeka confusa guardando i tritoni che avevano abbassato lo sguardo.

“In realtà quella perla non esiste in più: perse i poteri tempo fa e si divise in due, una nera e una bianca.” iniziò a parlare Kleus “E' una storia lunga e segreta, nessuno ne era a conoscenza, nemmeno le Principesse. Soltanto noi membri anziani lo sappiamo”
“E perché tenere nascosta un'informazione del genere?” chiese Anna senza nascondere la preoccupazione.

“Perché la perla grigia è la più potente di tutte: non solo fu la prima perla ad essere creata ma è in grado di assorbire i poteri delle altre perle. Il regno guardiano della perla, chiamato anche Regno Monocromo, venne distrutto perché essa sprigionò troppo potere e così i Sovrani si sacrificarono per sigillare il potere e dividerlo in due perle. Quelle perle sono state affidate alle sirene più pure di cuore e discendenti della famiglia reale.”

Argeus si avvicinò al tavolo e poi prese a parlare:

“Non so come gli Angeli siano a conoscenza di questa perla, evidentemente tra loro ci deve essere una spia o un membro anziano che partecipò alla guerra contro i Pantalassa”
“Come? Ma dovrebbe avere almeno duemila anni!” esclamò Mimy sorpresa.

“La durata della vita degli angeli è molto più lunga rispetto a quella delle sirene e si basa sulle stelle e sui loro poteri. Evidentemente gli ultimi sopravvissuti si sono nascosti e hanno acquisito poteri straordinari.”

“Credevamo che si fossero estinti e invece... avremmo trovato una soluzione per aiutarli ma loro si sono ribellati e si sono scagliati su di noi per conquistare non solo i mari, ma il mondo intero!”

Nessuna si sarebbe aspettata una simile notizia: le cose si erano fatte più complicate del previsto, la situazione diventò più delicata e seria.

“Vorrà dire che cercheremo queste due perle, dove sono esattamente?” chiese Anna

“Sei matta? Nessuno sa dove siano custodite! E poi se le trovassi metteresti a rischio la tua vita!”
“Sono una Custode... Ce l'ho nel sangue e nel DNA. Non è un mio dovere, è un mio volere.”

Anita si avvicinò alla verde seguita dalle altre ragazze, anche Nikora, Hikari e Yumi raggiunsero le sei ragazze lasciando di stucco il Consiglio.

“Dobbiamo prendere una decisione... vi preghiamo di lasciare la sala”

Anita cercò di ribattere ma venne fermata da Nikora che scosse il capo e la invitò ad uscire.

Così nella grande sala rimasero i sette guardiani, le tre Principesse e le due Bright Lovers.

“Per me è una follia” disse Lucrezius “Non possiamo affidare l'incarico a delle ragazzine!”
“Ti ricordo” prese parola Ashley “Che hanno sconfitto Gaito all'età di quattordici anni”
“La situazione è diversa! Qui non si scherza!”
“Gaito non scherzava!” disse Maria stringendo i pugni “Se non fosse stato abbindolato da quella saggia forse avrebbe completato il suo piano! Ma...” Ormai non era più la Maria di un tempo, perciò decise di rispondere sinceramente “...sono sicura che le Custodi lo avrebbero sconfitto lo stesso, erano e sono tuttora molto potenti e determinate!”

Aika annuì felice di avere la bionda come alleata: era maturata molto e sembrava aver messo la testa a posto.

“Però questo è un incarico delicato... ce la faranno?” continuò Lucrezius guardando i suoi colleghi.

“Facciamo un'attenta analisi” dissi con calma il Consigliere dalla pinna gialla, Mar.

“La Protettrici della perla verde, Anna, mi sembra un'ottima Custode: è attenta e riflessiva, prende la cosa molto seriamente.”

“In effetti è vero, ha detto quello che pensava con il cuore” affermò il Consigliere dell'Atlantico del Nord, Neptune.

“Anna è straordinaria, una ragazza in gamba. Quando ho collaborato con lei mi sono trovata benissimo. E' nata per essere una Custode” confessò Aika stringendo la perla.

“Bene, passiamo ad Himeka...” continuò Kleus “Nikora mi aveva detto che era una ragazza molto simile a Luchia, mi sembra un po' troppo vivace.”
“Già, però grazie alla sua determinazione e alla sua energia le Custodi sono più cariche e serene.” commentò un Consigliere sotto il consenso di tutti gli altri.

“Bene, passiamo ad Alex...”
“Alex era quella che aveva superato la paura, giusto?” disse Lucrezius

“Già, mi chiedo però se questa sua debolezza si risveglierà mai...”
“Alex saprà affrontarla... Ormai ha capito la situazione” disse Ashley e anche Izul confermò la teoria della sirena dorata.

“Bene, poi chi abbiamo... Mimy”

“E' sempre la solita bambina, però noto un cambiamento nel suo animo”
“Sta diventando grande” disse Sara appoggiandosi allo schienale “Vedrete che farà un buon lavoro, ve lo assicuro io.”
“Sei molto legata a quella ragazza, vero?” chiese Argeus e la mora annuì sorridendo. La cosa però non dispiacque al saggio arancione, anzi ne fu orgoglioso.

“Non sapete quanto e forse non nemmeno lei” continuò la corvina.

“Passiamo a Serena” iniziò a parlare il Guardiano del Regno dell'Indaco “La sua bontà mi sorprende, sarebbe una buona regina a mio parere”

“Capisci al primo sguardo che è una ragazza dolce ma anche determinata. E forse ha ragione, questa guerra potrebbe scatenare eventi disastrosi.”
“Sì, ma lasciare tutto nelle loro mani...” disse Argeus preoccupato

“Dobbiamo avere fiducia” gli disse Neptune “E poi loro sono le eroine che ci hanno salvato da Gaito!”
“Sì ma non sono al completo! Senza la perla blu sono inutili!” alzò la voce Argeus e poi posò lo sguardo su Blu, il tritone proveniente dal regno della Perla Acquamarina. “E anche se Aria fosse qui non sarebbe d'aiuto” riprese a parlare Kleus.

Blu, il più giovane di tutto il consiglio ma con un'intelligenza pari a quella del più anziano, si alzò e prese a parlare:
“Anche se Aria non avesse la perla sarebbe un elemento utile e importante...”

“Ti ricordo che a causa sua le Principesse hanno risparmiato Gaito! Se non fosse stato per il crollo del Castello probabilmente sarebbe in giro libero e potrebbe commettere chissà quale pazzia!”

“Pensala come vuoi... Tanto è inutile parlare di lei che non c'è” concluse l'uomo, non aveva alcun senso accendere una discussione e perdere tempo in sciocchezze.

“Appunto... L'ultima è Anita. Quella ragazza è proprio una maleducata” disse Argeus.

“Io invece penso che possa essere un generale perfetto” disse Neptune e anche alcuni approvarono.

“E' tosta e forte ma sa anche essere seria e matura. Pensa al prossimo e alle sue compagne e il coraggio non le manca”

Ashley annuì fiera della sua Custode mentre Aika e Sara sorrisero.

“Bene... passiamo alle votazioni. Chi è favorevole?”

 

 

 

 

 

“Non ce la faccio più ad aspettare!” sbuffò Mimy mentre Nikora teneva stretta la mano di Himeka.

“Qualunque cosa accada” iniziò la viola “Promettimi che non farete sciocchezze”

“Per sciocchezze intendi cose del tipo 'facciamo di testa nostra e chissenefrega del consiglio' ?” disse lei facendole l'occhiolino.

Nikora rimase a guardare la Custode e poi sorrise. Ormai poteva aspettarsi qualsiasi cosa da quelle ragazze.

“Già Nikora, noi siamo una squadra e rimarremo sempre unite. Noi non ci piegheremo al loro volere” disse Alex.

“Faremo in modo che gli eserciti non vengano convocati e che nessun tritone lasci la propria famiglia” continuò Serena.

La porta si aprì e una delle due sirene ancelle invitò le ospiti ad entrare.

Il cuore delle sei giovani iniziò a battere impetuosamente e le Custodi entrarono mano nella mano seguite da Nikora, da Hikari e Yumi che tenevano le dita incrociate.

“Il Consiglio ha deliberato... e ha deciso che...” Neptune rimase in silenzio per un attimo creando una tensione fastidiosa.

“Per favore puoi dircelo, sto per avere un infarto” disse Anita che per poco non cadde.

“Non raduneremo gli eserciti e affidiamo il compito a voi”

Le sei si guardarono vittoriose e felici e iniziarono a nuotare mentre Nikora abbracciò le vicine.

“Però... se entro un mese non troverete una soluzione saremo costretti a dichiarare apertamente guerra. Questa è la nostra condizione”

Anna annuì mentre le altre sorrisero sicure che avrebbero trovato il modo per vincere i nemici.

Mimy salutò Sara che le strizzò l'occhio da seduta.

“E il consiglio ha anche deciso a chi affidare il comando della missione”

“Cosa?” esclamò Himeka sorpresa.

“Intende dire che... una di noi comanderà le altre?” chiese Alex colpita da quella decisione.

“Io preferirei dire che 'guiderà' le altre; potrebbe servirvi di lezione.” disse Neptune sorridendo dolcemente.

“O è un problema per voi?” chiese Lucrezius.

Le sei scossero il capo e sorrisero: non sembravano affatto turbate.

“Siamo pronte a tutto. Forse è anche meglio che qualcuna si distingua, no?” Mimy sembrava esaltata.

“Bene... Come prima cosa però vi consigliamo di visitare i rispettivi regni della vostra perla. Starete una settimana e vi comporterete da vere Principesse”
“Ma gli Angeli potrebbero attaccare...” sottolineò Anna

“Non c'è pericolo. Hippo ha il sigillo in grado bloccare i loro attacchi anche se non so per quanto ancora potrà usarlo. E poi c'è quell'eroe misterioso, no?”

Le Custodi annuirono e fecero un respiro di sollievo.

“Bene, è giunto il momento della nomina...” disse Argeus alzandosi e avvicinandosi alle sei ragazze.

Passò davanti ad ognuna di loro e le osservò attentamente scrutandole con i suoi occhi lucenti quanto freddi.

Poi si fermò in un punto e sorrise alla sirena posta di fronte a lui.

“Le affidiamo il comando... Faccia un buon lavoro”

 

 

 

 

 

 

 

 

Chi sarà la Guida delle Custodi?

Entra in scena una nuova perla e a quanto pare è molto pericolosa.

Riusciranno le nostre Custodi a trovarla prima degli Angeli?

A proposito... che staranno facendo gli Angeli?!

 

 

Salve a tutti! Se quello prima non mi ha colpito questo mi è piaciuto un sacco scriverlo e modificarlo! Quindi sono abbastanza soddisfatta!

I prossimi capitoli arriveranno presto. E mi sono appena resa conto che non sono mai stati resi pubblici! Perciò sono curiosa di vedere le vostre reazioni.

Spero di regalarvi tante sorprese e colpi di scena! Presto arriverà un momento particolare!

Ciao a tutti!

Ringrazio le mie le recensorelle, coloro che seguono questa storia e gli amici lettori!

Yume

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** Gli angeli chiedono di essere ascoltati ***


Capitolo 10

Gli angeli chiedono di essere ascoltati...

 

 

“Signorina Anita!”

Un'anziana sirena dalla pinna color del sole apparve da dietro una colonna e scuoteva il capo agitata.

“Dove può essere andata? Signorina Anita!”

La vecchia nuotò verso l'uscita senza accorgersi della presenza della Custode: la giovani stava davanti al balcone che si affacciava su una grande cittadella fatta di conchiglie ambrate e decorate con perle e pietre preziose, sembrava essere uscito da un'illustrazione per una fiaba.

La sabbia bianca faceva da sentieri e conduceva gli abitanti a raggiungere vie ricche di campi di coralli e di alghe amare.

I lucenti raggi del sole sfioravano l'acqua fredda e si espandevano in ogni direzione così come i biondi capelli della sedicenne.

“Non capisco...”

 

 

Le affidiamo il comando... Faccia un buon lavoro, signorina Anita”

La bionda rimase con lo sguardo vuoto per parecchi secondi, fu una pacca da parte di Serena a farle tornare il senno.

Io? Ma perché?” balbettò la giovane ancora stupita mentre le amiche le sorridevano entusiaste e per niente gelose o nervose, cosa che fece molto piacere al consiglio e a Nikora.

Argeus si avvicinò seguito da Mar che non la smetteva di sorridere, sia con gli occhi lucenti che con le labbra: era un sorriso magnetico e brillante.

Perché crediamo in lei”

 

 

 

Credere in lei... ma che risposta era? Anita non riusciva a spiegarselo.

Non si riteneva in grado di poter guidare le altre e comportarsi come una leader soprattutto per una situazione come quella che stava vivendo.

Fatto sta che la sera stessa la giovane Custode della perla gialla raggiunse assieme ad Ashley il regno della Principessa Coco per rimanerci quei sette giorni... giorni che la ragazza sapeva sarebbero stati lunghi e faticosi.

“Che ci fai qua tutta sola?”

Anita sobbalzò non appena sentì la voce di Hikari ma poi si ricompose e cercò di mostrarsi seria e determinata. Ma l'apprendista Guardiana non era tonta e così si avvicinò alla sedicenne e le sfiorò dolcemente la spalla.

“Andrà tutto bene, i sudditi ti adorano! E poi sarai una capa in gamba”
“Come fai a dirlo? Sono stata l'ultima ad entrare nel gruppo e in più sono rimasta alleata di Gaito per troppo tempo. Himeka o Anna lo meritavano più di me!”

“Che fine ha fatto la Anita grintosa di qualche ora fa? Quella ragazza che aveva tirato fuori le unghie e i denti per convincere il Consiglio e per difendere le compagne? È per questo che ti hanno scelta Anita!”
“Però...”
“E le tue compagne? Non pensi a loro? Ti hanno acclamata e accettata come loro leader!”

La Custode abbassò lo sguardo e unì le mani in una stretta presa, poi alzò lo sguardo e annuì decisa.

“Hai ragione... Non posso, non devo... anzi non voglio mostrarmi debole! Accetterò l'incarico ma solo per poter concludere al meglio la missione! Noi siamo una squadra e non abbiamo mai avuto bisogno di un capo”

Hikari sorrise e Anita ricambiò, poi le due guardarono le luci della città che iniziarono ad accendersi illuminando le strade fatte di coralli e conchiglie.

«Farò del mio meglio... State a vedere»

 

 

Nel frattempo Anna si era appisolata nel morbido e gigantesco letto reale mentre Aika finiva di scrivere i resoconti e firmava alcune trattative.

La giovane Custode però ebbe un sonno tormentato da strani immagini e suoni particolari: da quando aveva perso i poteri si sentiva debole e di impiccio. Più il tempo passava più i dubbi e i problemi si annebbiavano e così dopo una lunga ora la verde riuscì ad addormentarsi beatamente.

Così come Alex che, dato che il viaggio era stato lungo e faticoso, in quel momento si ritrovò sdraiata su una grande conchiglia e avvolta in una candida coperta lilla: le sirene ancelle la trovarono bellissima e con loro anche i sudditi di Karen e Noemi.

Il palazzo aveva subito incantato la Custode per la sua struttura e per le sue sculture di ghiaccio: l'Oceano Antartico infatti era famoso per la sua arte e per la sua raffinatezza; i sudditi accolsero a braccia aperte la giovane Custode che promise di aiutare il popolo in quei sette lunghi giorni.

Yumi era esaltata di essere molto confidente con la Custode ma in cuor sapeva che doveva impegnarsi: la principessa la stava aspettando, per questo non poteva permettersi altri errori.

E così promise Serena che in quel momento stava abbracciando la sua Principessa, Stella.

Era diventata ancora più bella e nelle sue iridi blu si percepiva sicurezza e anche tanta gentilezza.

Le due rimasero a parlare per parecchi minuti, solo quando la luce del sole scomparve del tutto lasciando l'acqua del mare scura e fredda, la giovane Custode si avviò verso la sua camera: era spaziosa e soprattutto piena di antichi manufatti e testi risalenti a molti anni fa.

La curiosità di Serena esplose e la costrinse ad avvicinarsi ai testi per comprendere meglio i segreti di quel regno magico e particolare.

Dopo un'attenta lettura la giovane si accorse di un capitolo interessante e che sapeva la avrebbe coinvolta profondamente.

“Caratteristiche e poteri delle Perle, parte VI” iniziò a leggere la celeste emozionata.

 

Terzo giorno: mentre guardavo alcuni tritoni giocare mi sono posto un dubbio: le perle sono tutte uguali? E' vero che le perle hanno un potere incredibile, ovvero quello di Proteggere la sua Principessa e il regno corrispondente, ma in realtà ci sono tanti altri aspetti misteriosi e a noi sconosciuti.

Così ho iniziato ad analizzare al meglio le sette gemme per scoprirne analogie e differenze.

Prima di tutto i colori: ogni tonalità segna personalità e carattere, per questo motivo la Principessa ha specifiche abitudini e difetti.”

 

Serena rimase molto colpita da quest'ultima affermazione e dopo un'attenta riflessione dettagliata capì che il ragionamento non faceva una piega.

 

Quinto giorno: oggi sono riuscito a parlare con le Principesse e dopo attente analisi ho avuto un'illuminazione e sono giunto a queste conclusioni che ora elencherò in seguito.

Secondo alcuni studi e dopo esperimenti recenti ho scoperto alcuni poteri delle perle:

-Viola: la Principessa di questa perla afferma che quando ha incontrato un essere umano la perla viola si è improvvisamente riscaldata. Quando la sirena ha intonato una canzone, la perla ha sprigionato una strana luce che successivamente ha circondato l'uomo facendolo svenire. Dopo pochi istanti esso si è risvegliato non ricordando nulla né della Principessa né riguardo alla forte luce.

Deduco quindi che la Perla viola abbia poteri ipnotici e che sia in grado di controllare la mente anche se non so quanto potente sia perché la sirena si rifiuta di utilizzarlo nuovamente.

-Rosa: mentre nuotavo con la Principessa del Pacifico del Nord siamo stati attaccati da uno squalo impazzito. Non ho fatto in tempo a usare i miei poteri che la perla rosa ha brillato e da essa si è espansa una grossa bolla che ci ha protetti. In seguito ci siamo accorti che lo Squalo era sotto l'influsso di qualche potere ma di questo ne parlerò nella prossima sezione dedicata alle Anomalie e ai Poteri Oscuri. Non ho registrato altri fenomeni riguardo questa perla.

-Indaco: la Principessa mi ha parlato di uno strano potere della sua perla. Durante un assalto da parte di creature maligne molti tritoni furono gravemente feriti e a lei venne affidato l'incarico di medicarli. Quando la Principessa si avvicinò ai corpi pieni di tagli e macchiati sangue la perla iniziò a brillare come se volesse avvicinarsi al corpo dei tritoni. La sirena celeste assecondò il volere della perla e successivamente i tagli si chiusero e le altre ferite vennero presto curate.

Deduco quindi che gli effetti della Perla Indaco siano curativi e in grado di allievare il dolore.”

 

Non appena finì di leggere la frase Serena iniziò a nuotare esaltata e contenta di aver scoperto la causa di quel potere misterioso accadutole recentemente e dei poteri che Alex e Himeka esercitarono nella battaglia contro Gaito.

La giovane volle leggere tutto il libro ma gli occhi facevano fatica a rimanere aperti così rimandò la lettura del manoscritto alla mattina successiva; quando lo ripose l'ultima cosa che riuscì a leggere fu il nome dell'autore ma non si interrogò su chi fosse poiché ormai la giovane era già sotto le coperte e la sua mente viaggiava tra il sonno e i sogni.

 

 

 

 

 

 

La Luna si era nascosta dietro a una grande nuvola grigia e per questo non riusciva a illuminare il palcoscenico che stava sotto di lei.

Qualche pallido raggio però riuscì a superare le possenti mura di aria e raggiunse un palazzo che vagava libero nel cielo; nel palazzo si stava svolgendo una strana conversazione:
“E poi ho detto... Hai rubato tu il mio gelato?”

Einen scoppiò a ridere come una matta mentre Luna si massaggiò la fronte segno che stava per impazzire.

“Michele a volte mi preoccupi” disse Gabriel avvicinandosi al blu.

“Ragazzi, avete visto Milo?” chiese in quel momento Daniele ma non ottenne alcuna risposta.

Lucius sembrava come addormentato mentre Luna e Robb erano silenziosi e immobili, come se fossero lontani dal palazzo.

L'Angelo del Leone, Yukie, si avvicinò al collega e gli diede una leggera pacca sulla spalla.

“Dobbiamo tenere duro finché non arriva Nym” disse la rossa poco prima di sedersi.

“Già... Chissà se anche gli altri ci raggiungeranno”

“Cosa ti turba?”

Daniele sobbalzò e poi scosse il capo ma Yukie non credette al suo gesto di disaccordo.

“Daniele, ci conosciamo da sempre. Siamo della stessa generazione, e poi quando bai quello sguardo significa che hai paura di qualcosa”

“Non so... ho come uno strano presentimento”

“Ehi, voi due!” Einen raggiunse Yukie e Daniele e li trascinò con sé. “Smettetela di fare gli asociali! Michi-nii ci racconterà un'altra storia!”

La sua ingenuità e il suo fascino colpiva sempre i due Angeli maturi. Così il numeroso gruppo passò la notte a raccontarsi storie e barzellette, dimenticandosi di ogni problema e della missione.

Le luci dell'alba si estendevano nel cielo limpido e il sole lentamente stava lasciando il suo nascondiglio da dietro il mare.

Alesia amava osservare quel momento, la rilassava: la luce che colorava di rosa la terra, il cielo e il mare; la brezza mattutina che le sfiorava i capelli e le melodie dei gabbiani che, poco distanti dalla fortezza, si esibivano in acrobazie e canti particolari.

“Che bella sensazione” sussurrò la rosa e chiuse gli occhi.

“Cosa fai qui tutta sola?”

Quella voce.

Il cuore di Alesia prese a battere più forte mentre il suo corpo si riscaldò improvvisamente.

“Milo! Mi hai fatto prendere un colpo!” borbottò lei voltandosi verso l'Angelo dagli occhi blu, che sorrise.

“Scusa, non volevo...” rispose lui avvicinandosi al balcone cosa che fece diventare ancora più paonazza l'Angelo.

Alesia si sentì al settimo cielo ma allo stesso tempo desiderava scappare. Ancora non sapeva se Milo fosse l'Angelo che incontrò qualche anno fa ma con lui si sentiva al sicuro.

“Senti...” La giovane deglutì cosa che non passò inosservata al ragazzo. “Ci siamo già visti anni fa?”
“Perché me lo chiedi?” chiese lui curioso e anche stupito.

“Perché... Lucifer ci aveva presentato alcuni membri del consiglio. Io allora ero appena diventata Angelo Purosangue perciò tutti mi ritenevano debole e codarda. Ma uno di loro mi aveva accolta a braccia aperte e mi aveva difesa. Non so esattamente chi fosse, ma nel gruppo di quell'angelo c'eri tu.”

Milo rimase fermo per qualche secondo poi scoppiò a ridere.

“Che c'è di tanto divertente?”

“Certo che hai proprio una grande memoria. Sono passati cinquecento anni! Comunque se ti può far stare tranquilla... sì, ero io”

Alesia non riuscì a trattenere un sorriso splendente e sincero, il suo cuore sembrava essere impazzito.

“Sono così contenta! Ti ringrazio tanto per quello che hai fatto!”

“Di niente, ho solo detto quello che pensavo. In quel consiglio non c'erano Angeli tanto cordiali anzi erano spietati e troppo seri, ma ora le cose sono cambiate...”
“Vuol dire che c'è gente buona come te?”

Milo scoppiò nuovamente a ridere.

“Qualche vecchiaccio delle vecchie generazioni è rimasto, però sono arrivati alcuni elementi che hanno movimentato le cose. Soprattutto i più giovani”

Gli Angeli non hanno un'età definita: rispetto alle sirene, essi si basano sui poteri che sono collegati alle stelle.

L'antico volume del Cielo spiega che gli Angeli si dividono per generazioni: più i poteri aumentano più l'angelo vive. Delle prime due generazioni non era rimasto nessuno poiché erano tutti morti durante la guerra contro i Pantalassa, tutti tranne Lucifer. Per questo venne considerato il Sovrano degli altri Angeli sopravvissuti.

“Giovani? Credevo che per entrare nel consiglio dovessi essere massimo della quarta generazione!”

“Beh, non è proprio così! Ci sono elementi che sono diventati angeli da poco, tipo Einen e...”

“Che fate lì?” Gabriel interruppe la loro conversazione e pregò loro di raggiungere la sala.

Alesia si infuriò ma quando Milo le sorrise si tranquillizzò e la rabbia si trasformò in serenità; i tre raggiunsero gli altri e si accorsero della presenza di Lucifer che dava loro le spalle.

“Miei seguaci, ho percepito un grande potere...” iniziò lui sempre non rivolgendo loro lo sguardo.

Michele tirò un respiro di sollievo, per un attimo pensò che era uscito solo per rimproverarli.

Gli Angeli prestarono particolare attenzione e Robb non riusciva a spiegarselo.

“Non saranno mica le Custodi?” chiese Gabriel ma l'angelo scosse il capo.

“No, è qualcosa di più forte... E noi dobbiamo impedire che finisca nelle mani delle Custodi...”
“Sommo Lucifer...” Yukie prese la parola e solo in quel momento l'Angelo Anziano si voltò: tutti si accorsero che nei suoi occhi sembrava esserci tristezza.

“Perché è così determinato in questa missione? Cosa la spinge a fare questo?”

Michele e Einen si abbracciarono sicuri che presto sarebbe accaduto l'inferno; invece Lucifer non disse nulla e si andò al sedere sul trono più alto mentre i suoi fedeli servi lo fissavano incanti dalla sua maestosità.

“Vedi Yukie, la mia non è una semplice vendetta..” prese a parlare con tono solenne “Le sirene ci hanno tradito e per colpa loro molti nostri fratelli sono stati uccisi ingiustamente. Tra questi c'era un angelo che perse sua moglie, ed essa aspettava un bambino. Era una persona a me molto cara.”

Tutti sgranarono gli occhi, tranne Lucius che strinse i pugni infastidito.

“Erano tutto ciò che aveva di prezioso... Egli lottò per salvarli ma non riuscì. E con il tempo anche lui morì e io non ho fatto nulla per poterli salvare. Non posso perdonarli per ciò che hanno fatto al mio amico e a tutti i nostri fratelli!”

Yukie abbassò lo sguardo: per una volta provò pena per quell'angelo dall'aria sempre vendicativa ma allo stesso tempo malinconica.

“Presto però” riprese Lucifer alzando lo sguardo al cielo “Ci impadroniremo della Perla Grigia e tutti saranno sotto il nostro controllo! Niente ci fermerà! Le Custodi non possono fare più nulla!”
“Ma non siamo ancora riuscite a trovare le due perle!” Michele sbuffò.

“Non temere, ho i miei mezzi.”
“E se anche le Custodi dovessero cercare quelle due Principesse?” chiese Alesia.

“In quel caso per loro sarà morte certa” Lucifer se ne andò senza dire più nulla lasciando il gruppo nel silenzio e nel timore.

Lucius propose di ritirarsi nelle proprie stanze e tutti seguirono il suo consiglio, raggiungendo zone divise e ognuna dall'aspetto particolare.

Milo però prima di coricarsi volse lo sguardo verso le stelle e sfiorò una piccola pietra opale incastonata nella sua cintura.

“Ho fatto una promessa... e la manterrò. Puoi contarci”

 

 

Nel frattempo una figura alleata si era appena sdraiata su un materasso appoggiato a un pavimento polveroso e freddo.

L'individuo, conosciuto in città con il nome di BlackMask, prese a respirare più forte e, a causa del casco, i suoi sospiri si trasformavano in un suono tetro e rabbrividente.

“Non puoi continuare così per sempre” gli disse una voce. “Come farai a salvare gli altri se non riesci a salvare te stesso?”

BlackMask non disse nulla ma strinse le mani: quello sembrava un gesto di impotenza.

La persona che gli stava accanto si allontanò preoccupato per la salute di quello che ormai era diventato una figura di salvezza per l'intera regione.

 

 

Molto distante da quella città si potevano udire due respiri affannati ma carichi: appartenevano a due figure avvolte in mantelli neri che si confondevano in quella notte stellata e carica di nuvole nere.

“A quanto pare hanno bisogno di noi... Ci stanno cercando”

“Direi che è giunto il momento di cambiare le regole...”
 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eccomi con il capitolo 10!

Spero vi piaccia!

Purtroppo in questi giorni sono stata poco bene perciò non sicura di riuscire ad aggiornare ancora questa settimana D:

Ringrazio come sempre le mie amiche che recensiscono ogni volta.

Ringrazio i miei amici che leggono e aggiungono la storia alle liste.

Il prossimo capitolo sarà molto particolare...

Vi auguro una buona giornata!

GRAZIE A TUTTI!

 

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Capitolo 12
*** Intermezzo: Diaro di una Principessa ***


INTERMEZZO

Diario di una Principessa

 

 

Lunedì d'Agosto, Oceano Atlantico del Nord, Primo Giorno

Oggi è stata la prima giornata da Principessa, per portare l'evento alla memoria ho deciso di annotare ogni cosa su queste pagine.

La mattina è iniziata magnificamente: ho avuto il piacere di partecipare alla colazione reale assieme ad Aika e alle altre consigliere. I cibi sono stati serviti su conchiglie eleganti e molto comode, ho apprezzato molto il servizio.

Subito dopo ci siamo riunite in una grande sala color smeraldo dalle colonne intrecciate di alghe aromatiche che hanno portato freschezza nella stanza.

Ci siamo organizzate e abbiamo pensato di allestire un banchetto e invitare tutti i sudditi, una sorta di festa per tranquillizzare gli abitanti; ho cercato di coordinare le altre, mi sono ritrovata a fare tante cose nello stesso momento ma ne è valsa la pena. Ho conosciuto delle ancelle molto dolci e disponibili, fedeli alla Principessa Rina.

Nei loro occhi ho visto però tristezza e paura, è stato in quel momento che pensai di fare una sorpresa a tutti.

Così qualche ora dopo il castello di corallo verde è diventata la casa di migliaia di persone: c'erano spuntini di ogni tipo e decorazioni semplici ma che colpivano l'attenzione.

È stato alla fine della cena che ho deciso di attuare il mio piano: sono salita su un balcone che si affacciava sulla terrazza e ho cantato Fantastica Poesia, la canzone preferita di Rina.

Con quelle parole volevo dare speranza alle persone e credo di essere riuscita nel mio intento. Tutti sorridevano e hanno acclamato la loro Principessa. È stata una bella sensazione.

Come primo giorno credo di essermela cavata ma domani mi impegnerò di più.

Riceverò la visita dei sudditi e accoglierò ogni loro richiesta, cercherò di essere disponibile e soprattutto sorridente.

 

 

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Che giorno è oggi? Ah, giusto, Martedì! Sono nell'Oceano Antartico, il regno viola.

Ieri è stata una giornata faticosa e oggi lo sarà di più perché dovrò consultarmi con il popolo dei ghiacci.

Sinceramente ho tanta paura ma non devo mostrarmi agitata, non voglio spaventare i sudditi.

Bene, diamo inizio a questa sfida!

 

Sono appena tornata... sono a pezzi! Però è stato molto emozionante. Nelle parole di quelle persone ho visto speranza, forza di volontà e fiducia... fiducia in me.

I bambini che mi stringevano le mani, le donne che si complimentavano con me... era tutto così surreale che sembrava un sogno. C'è stata una piccola disavventura però: un tritone si è messo a corteggiarmi davanti alle ancelle e a Noemi, che sembrava divertirsi molto; io continuavo a ripetergli che ero fidanzata ma lui insisteva! Alla fine gli ho mostrato l'anello di fidanzamento di Markus e il tritone se n'è andato offeso giurando che avrebbe sfidato Markus a duello per vincere la mia mano. Che situazione imbarazzante!

Comunque ora sono motivata a sconfiggere quegli stupidi angeli e riportare in questo regno meraviglioso la loro amata Principessa.

Karen, ti prometto che farò del mio meglio in tua assenza... E, credimi, presto sarai di nuovo con noi.

 

 

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Terzo Giorno, Regno Artico

Ho letto così tanti suoi libri che mi sono abituata al suo stile chiaro e semplice. Oggi, dato che avevo pochi impegni di corte, ho deciso di chiudermi nella biblioteca e leggere altre raccolte di questo Autore: ha scritto tante cose riguardo alle Sirene, alle Perle, ad ogni cosa che riguarda il mondo sottomarino.

Ho approfondito sulla storia della Perla Grigia e ho scoperto tante cose: questa perla è di un colore comune rispetto alle altre. essendo grigia riesce a “catturare” la luce dei colori delle perle e la utilizza per aumentarne i poteri.

È in grado di distruggere qualsiasi cosa, di creare dal nulla ciò che si desidera e di far mutare le cose che ci circondano, questo se è in possesso del potere delle sette perle e se chi la custodisce è un essere dal cuore puro.

Personalmente credo che il grigio indichi la neutralità, essendo un colore che sta tra il nero e il bianco.

Un' altra informazione interessante è la caratteristica del colore della perla: ho appreso molte cose, tra cui i poteri che ogni perla possiede. Spero di riuscire a portare con me questi volumi, secondo me potrebbero essere utili nella nostra ricerca e per studiare un piano contro gli angeli.

Non so esattamente chi sia l'autore: più leggo il suo nome più un velo di mistero circonda queste lettere.

Accidenti, si è già fatto sera! Ora capisco come si sente Anita quando si immerge nei suoi romanzi...

Domani mi aspetta una giornata impegnativa, spero solo di riuscire a dedicare un po' di tempo a questi volumi.

 

 

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Dato che ho molte cose da fare mi è stato chiesto di tenere una specie di diario.

Oggi è il quarto giorno... credo. O forse è già venerdì? Ormai ho perso il conto! Sono piena di impegni e di cose da fare, non ne posso più! Ma ho promesso al Consiglio che avrei dato il massimo per questo incarico, perciò eccomi di nuovo qua, nel Pacifico del Nord.

Sono cambiate molte cose dall'ultima volta: le strade sono piene di vita e di persone e pesci che mi salutano cortesemente; il palazzo sembra essere più lucente che mai grazie alle pietre rosa incastonate nelle pareti.

È una sensazione meravigliosa. Ok, sto dilungando troppo.

Cosa ho fatto oggi? Hum... Già! Abbiamo organizzato un ballo reale al castello! C'erano tantissimi ospiti di alta classe sociale, mi sono sentita un po' a disagio: erano tutti superbi, intelligenti e raffinati.

Per fortuna c'era Nikora ad aiutarmi, mi è stata vicina tutta la sera. Alla fine mi sono divertita, vedere i pesci danzare a ritmo di musica, le sirene agitare le pinne con movimenti delicati ed eleganti e sentirle cantare... Non è una cosa che capita tutti i giorni...

Sono senza parole, non riesco ad esprimermi molto bene questa sera.

Come concludere... alla prossima!

 

 

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Sono ancora scioccata dalle parole del Consiglio e dall'incarico ricevuto, ed è già Sabato!

Non credo di essere adatta per essere la guida delle altre ragazze, però ormai la decisione è stata presa e non posso tirarmi indietro.

Ultimamente mi sono comportata come una Principessa e molti mi hanno detto che ho svolto bene questo ruolo.

Chissà... magari sono davvero portata per guidare le persone.

Ora però devo concentrarmi a organizzare un piano contro gli Angeli; mi sono riunita con i consiglieri e le Guardiane del regno giallo; fortunatamente avrò con me Ashley e Mar, il saggio e tranquillo tritone cancelliere di Coco.

Sono pronta... andiamo!

 

 

È andato tutto bene: il consiglio mi ha ascoltata e appoggiata, anche se non siamo riusciti a produrre qualcosa di utile.

Ancora non sappiamo come contrattaccare gli assalti degli Angeli né come potremo fermarli.

Ma sono ottimista e ho fiducia nelle mie compagne. Finché saremo insieme nulla ci fermerà!

Domani ritorno a casa... e alla solita routine.

Ragazze, prepariamoci al peggio.

 

 

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Oggi finalmente torniamo a casa.

È stata una settimana dura, almeno per me.

Il regno di Sara non è ancora ristrutturato del tutto a causa dei numerosi danni subiti sia da Gaito in passato che dagli Angeli recentemente.

Ho assistito a moltissimi tritoni e creature marine nella ricerca dei loro cari, li ho curati e supportati... eppure non sono più convinti che ci sia salvezza, credono che ormai Sara non tornerà più.

Ho paura... E se non riusciremo a sconfiggere gli Angeli? L'Oceano Indiano è in grave crisi e ha bisogno di una principessa più di qualsiasi altro regno...

No, non devo pensare in negativo. Sono sicura che Anita, Anna e le altre sono determinate e cariche per questa sfida; e non posso rallentarle o farle preoccupare. Hanno bisogno di me così come l'Oceano Indiano.

Tra poco partirò per il Giappone. Fa male lasciare un regno in difficoltà, ma è l'unico modo per poterlo salvare.

Presto tutto si sistemerà, vedrete.

 

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Mimy stava raggiungendo Nikora e Himeka e si accorse che poco distante da lei c'erano Anita, Serena, Alex e Anna; Yumi e Hikari le raggiunsero poco più tardi.

Stranamente il gruppo non proferì una sola parola; nuotarono circondate da acqua tinta di rosso del tramonto e dal silenzio.

Sapevano bene che presto avrebbero affrontato l'avventura con una nuova visuale.

 

 

“Siamo tornate!” la prima ad aprire bocca fu, ovviamente, Himeka; il suo sorriso riscaldò gli animi delle Custodi e delle Guardiane ma presto una folata glaciale spense quel calore.

Hippo era sdraiato sul divano ed era in pessime condizioni.

Nikora e Mimy si avvicinarono, cercando di capire cosa gli fosse accaduto.

“Gli Angeli hanno attaccato l'altro giorno. Hippo è andato sperando di riuscire a fermarli ma erano in troppi; BlackMask è riuscito a bloccare quella che sarebbe stata una strage...”
Anna impallidì mentre Anita si morse il labbro inferiore, carica di rabbia.

“Vuoi dire che...” balbettò Serena.

“Purtroppo ci sono stati parecchi feriti...” confermò l'anziana sedendosi vicino a Hippo e sfiorandogli la testa coperta da una pezza bagnata.

“Quei maledetti...” Anita diede un sonoro pungo al muro cosa cosa che preoccupò le sue compagne.

“Calmati Anita, non è con la rabbia che si risolvono le cose” Anna le si avvicinò e la prese per un braccio ma Anita lo allontanò.

“Calmarmi? Anna ci sono stati dei feriti? E noi non abbiamo alcun potere per poterli fermare!”

“Lo so bene! Ma...”
“Ma cosa? Non ho idea di cosa fare! Come potremo trovare una soluzione se non sappiamo nemmeno come rispondere ai loro attacchi?”
Ci fu un profondo silenzio, poi Anita corse in camera sua mentre Anna raggiunse la terrazza.

Serena guardò Hippo e poi volse lo sguardo azzurro verso la finestra: l'ultima cosa che serviva era un litigio nel gruppo...

In quel momento una ragazza sconosciuta entrò nella sala e attirò l'attenzione dei presenti:
“E tu chi sei?” chiese Yumi retrocedendo insicura, temeva che fosse un nemico.

“Non avere paura Yumi...” La castana sgranò gli occhi incredula mentre la nuova arrivata raggiunse Hikari che la scrutò dalla testa ai piedi: cascata di capelli biondo platino, occhi delicati color verde speranza e aspetto regale e raffinato.

“Come fai a conoscerci?”
“Semplice Hikari... Sono una Guardiana, mi chiamo Rouen Honda, vengo dall'Oceano Artico”

Le Custodi furono sorprese ma poi quel sentimento si trasformò in sollievo: un'altra alleata sarebbe stata utile.

“Come mai sei qui? Che ti è successo?”
“Ho i miei motivi e non sono tenuta a rivelarveli” Rouen fu diretta, lo disse quasi con superiorità cosa che diede parecchio fastidio a Yumi. “Soprattutto a delle ragazze impure come quelle” concluse indicando le Custodi.

“Impure?” ripeté Mimy sconvolta da quell'affermazione.

“Siete discendenti delle Custodi, figlie di sirene e umani. È una cosa scandalosa”
“Come sarebbe a dire scandalosa?” Himeka si alzò furiosa e offesa ma Nikora la fermò e volse lo sguardo verso la bionda.

“Vi ringrazio per averci salvato da Gaito, so che siete potenti però non ho intenzione di farmi comandare da voi né tanto meno esservi amica...” riprese Rouen.

Serena la raggiunse, senza avvicinarsi troppo, e fece un lieve inchino sotto lo sguardo stupito delle sue compagne.

“Grazie per i complimenti, non devi preoccuparti. Rispettiamo le tue tradizioni e le tue decisioni. Speriamo però che tu possa aiutarci nel fermare gli Angeli e salvare i regni”

Rouen fu sorpresa della reazione di quella ragazza e, non appena si accorse della collana indaco attorno al suo collo, fece un lieve sorriso.

Poi si allontanò, preceduta da Madame Taki che la accompagnò nella sua stanza privata.

“Ma chi si crede di essere quella?” sbraitò Himeka prendendo a pugni il palmo della mano di Yumi.

“Mai vista una persona così... così... vanitosa, superba e antipatica!” commentò la castana.

Alex sbadigliò e propose alle compagne di riposare e di dimenticare le parole della Guardiana; Nikora le congedò ma Mimy decise di rimanere al fianco di Hippo ancora per qualche minuto: era preoccupata per le sorti dell'amico.

 

 

 

 

 

 

 

“Sommo Lucifer!”

Robb, Gabriel e Daniele si voltarono verso Luna che volava da una parte all'altra senza fermarsi, sembrava preoccupata.

“Lucifer sta riposando” giunse Lucius con aria solenne e sguardo severo “Riferisci a me”

Luna si posò a terra e riprese fiato: “Ho avvertito due forti poteri...”

Yukie e Einen raggiunsero la compagna mentre Michele si catapultò affianco a loro, curioso di sapere cosa stesse accadendo.

“Luna è in grado di avvertire le anime delle persone” spiegò Yukie ai servi di Lucifer.

“Sono sicura che si tratta delle due Principesse!” esclamò Einen sicura.

“Può darsi... Ma che cosa possiamo fare?” chiese Gabriel mentre Robb volse lo sguardo altrove, come se fosse annoiato.

“Propongo...” Milo entrò in quel momento seguito da Alesia “Di attaccare nuovamente, ma questa volta senza creare caos”
“Giusto... così sarà più facile rintracciare le due Principesse. Faremo un classico attacco a sorpresa” disse Lucius.

“Sì! Mi piacciono le sorprese!” Michele batté la mani tutto contento mentre Alesia lo fulminò con il suo sguardo rubino.

“Bene... Prepariamoci!” ordinò Lucius e tutti gli angeli si sparpagliarono per la sala, carichi per la missione.

Finalmente il piano sarebbe avanzato...

 

 

 

 

 

 

 

Gli Angeli sono pronti per cercare la fonte di quei poteri che Luna ha avvertito.

Le Custodi invece sono appena tornate da una settimana riflessiva ma sembra che siano nati delle incomprensioni tra il gruppo.

Come andrà a finire?

 

 

Eccomi qua!

Spero che questo intermezzo vi piaccia.

In realtà doveva essere un capitolo normale poi però mi è venuta in mente questa idea e ho decisa di darle forma!

Non so quando aggiornerò con il prossimo capitolo dato che non mi sta piacendo (mi sa che sarà uno di quelli passeggeri che non adoro particolarmente);

avviso che le ISCRIZIONI OC sono ufficialmente chiuse!

Gli ultimi personaggi appariranno a breve, non preoccupatevi!

Purtroppo questa sarà una settimana impegnativa per me, perciò potrei interrompere l'aggiornamento di questa Long per finire l'altra (Le Protettrici delle Perle).

Comunque sia, grazie a chi recensisce, legge e segue questa storia!
Un bacione e buon weekend!
Yume

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