Nalu Week: Accade tutto in una settimana!! di Fin_Light (/viewuser.php?uid=467165)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Bonus Day #1 - Carnival ***
Capitolo 2: *** Primo giorno - gift/regali ***
Capitolo 3: *** Secondo giorno - Vulnerable/Vulnerabile ***
Capitolo 4: *** Terzo giorno - Ribbon/Fiocco ***
Capitolo 5: *** Quarto giorno - Promise/Promessa ***
Capitolo 6: *** Quinto giorno - Dare/Osare ***
Capitolo 7: *** Sesto giorno - Effulgence/Splendore ***
Capitolo 8: *** Settimo giorno - Future/Futuro ***
Capitolo 9: *** Epilogo: Bonus Day #2 - High School ***
Capitolo 1 *** Prologo: Bonus Day #1 - Carnival ***
Prologo:
Bonus Day #1 - Carnival
Hanabi,
questo termine stava ad indicare un evento molto particolare, che
avveniva in estate.
Uno
spettacolo pirotecnico stava per avere inizio nella città di
Magnolia, dove il cielo si sarebbe riempito di colori.
Un
cielo oscurato dalla notte ma illuminato da una mezza luna che
splendeva in alto nel firmamento, contornato da tante stelle che
brillavano nella volta celeste.
Le
luci delle città erano ancora accese, perché
presto sarebbero state
estinte per poter sparare nella notte, tanti fiori scoppiettanti,
frizzanti e anche dai mille colori.
Era
il mese di luglio, il secondo sabato del mese, una ragazzina di soli
13 anni, si era ritrovata da sola, smarrita in quella via costeggiata
dalle bancarelle di ogni tipo di leccornie.
Senza
rendersene conto stava indietreggiando che invece avanzando, era
insicura, infondo lei non conosceva quella città.
Aveva
paura e suo padre molte volte le aveva detto di non mostrarsi in
pubblico, se qualcuno l’avrebbe riconosciuta, le avrebbe
potuto
fare del male, per lei era l’ultima cosa che voleva accadesse.
Presa
da quel sentimento, corse verso una bacheca di legno, dove vi erano
delle maschere, erano davvero strane e alcune ritraevano animali,
molte però sembravano uscite dal carnevale o come lo
definiva spesso
lei, carnival, così ne prese una e si avvicinò,
la indossò per non
farsi vedere in viso e pagò.
Tornò
poi su i suoi passi ma appena ci provò, sbatté il
suo viso coperto
contro il petto di un ragazzo, che presumeva fosse, visto che se era
una ragazza sarebbe una tavola da surf.
Con
il volto strisciò verso l’alto, mantenendo quel
contatto fisico
che le trasmetteva calore, ma il suo interlocutore indossava
anch’esso una maschera, quindi del suo viso non si vedeva
nulla.
I
loro sguardi, fissi l’uno sull’altro, non
accennavano la voglia
di distogliersi, troppo occupati nella loro curiosità.
Una
spinta fu ciò che li ridesto dalla loro assenza connessa, la
strada
si stava affollando e ogni tanto la ragazzina finiva per essere
spintonata inconsciamente.
Il
ragazzo o meglio, il ragazzino, dato che sembrava avere la sua stessa
età, almeno per la fisionomia, si ritrovò a
portare le sue mani ad
afferrarla dolcemente per le spalle, tutto per l’istinto del
momento.
Quello
era il primo contatto che le aveva mostrato, oltre lei che aveva le
mani posate sul suo petto, che per quanto potesse essere giovane, era
leggermente e di poco scolpito dai lineamenti dei muscoli.
Senza
dirsi nulla, lui incominciò ad incamminarsi, tenendola al
suo fianco
con il suo braccio destro a cingerle la vita, non voleva che si
allontanasse da se.
Arrivarono
all’inizio del percorso e si sedettero per un istante su una
panchina, il ragazzino la lasciò per poi guardarla meglio e
senza
rendersene conto le spostò piano la maschera, per poterle
vedere il
viso.
Dalle
labbra di lui uscì un semplice “waoh”,
incantato dalla sua
immagine, non riusciva a spostare il suo sguardo altrove e la fissava
con insistenza, mettendola in imbarazzo che la portò ad
abbassare lo
sguardo.
Le
alzò il viso con la sua mano destra e i loro occhi si
specchiarono
l’uno sull’altra, con quella libera invece le
spostò una ciocca
di capelli che le era sul viso.
Erano
così lunghi e lisci come la seta, profumanti di vaniglia che
li
accarezzava il suo delicato olfatto, quel viso dalla pelle delicata,
quasi sembrava fatta di gomma per la sua elasticità, per non
parlare
di quei suoi occhi nocciola, no, per lui era qualcosa di più
delizioso, proprio come il cioccolato, si, esattamente il cioccolato.
La
sua mano si spostò dal suo mento, fino ad arrivare a toccare
la sua
guancia, voleva un contatto più diretto con la sua pelle e
lo si
vedeva nel suo sguardo.
Anche
lei voleva, si, desiderava vedere quel ragazzino che l’aveva
fatta
sentire bene nel suo petto, si sentì più
imbarazzata ma ora
l’importanza primaria era un’altra.
La
sua mano, incerta, avanzava verso il suo obiettivo, quella maschera
che copriva il volto di quel ragazzino che tanto la incuriosiva.
Ciò
che si nascondeva dietro ad essa, era un bel ragazzino, era un viso
con stampato un sorriso sfavillante e così dolce che le
annebbiò la
mente e inconsciamente si concentrò su
quell’espressione semplice.
Quando
la mano della biondina sfiorò la gote di lui, si senti
invadere dal
calore bruciante di quel tocco, era ruvida, odorava di selvatico
forse per via di qualche pianta, vedere però le sue iridi
così
profonde, quel verde smeraldo la catturò ancora di
più, ora che ne
aveva un contatto così diretto.
La
cosa che attirò di più la sua attenzione, erano
quei buffi color
ciliegio o meglio, gli ricordavano il rosa dei petali del ciliegio in
fiore e le mettevano freschezza.
I
due ragazzi si sorrisero e insieme camminarono per le bancarelle,
infondo potevano divertirsi soltanto stando insieme che da soli,
visto che entrambi non avevano ricevuto grandi notizie in quel
giorno.
Gli
stand erano occupati la maggior parte di venditori di yakisoba e
takoyaki, non c’erano solo quelli ma anche i chioschetti con
granite e gelati, infondo era pur sempre estate, quindi non mancavano
gli zuccheri filato.
Il
rosato gli camminava vicino, le stava alla sua sinistra e teneva la
sua andatura, per evitare che si affaticasse, mentre la bionda
sorrideva tutta felice, soprattutto di non essere sola.
Si
fermavano in qualche stand per prendersi qualche cosa da
sgranocchiare, lei rimase molto sorpresa nel constatare che mangiasse
di continuo, come se non si fosse mai saziato e in effetti era
così.
Videro
un’altra bancarella col gioco del tiro al bersaglio,
già i giochi
erano diversi, ce n’era uno anche per pescare i pesciolini
col
retino di carta e grazie al ragazzino, erano riusciti a vincere
cappellini, braccialetti, peluche e la cosa li divertiva.
Camminando,
le loro mani si sfiorarono ed entrambi ebbero una strana scarica
lunga la schiena, nessuno dei due ebbe il coraggio di guardare
l’altro, troppo imbarazzati da qualcosa che non capivano.
Le
cose non sarebbero andate bene ancora per molto, più
avanzavano e
più si faceva affollata la strada, il rischio di separarsi
c’era e
il rosato infatti per un attimo lo pensò.
Si
voltò verso la bionda e vide come ogni tanto finiva addosso
a
qualcuno, era davvero impacciata e questo lo fece sorridere, poi la
prese per mano e l’avvicinò a se.
La
ragazzina a quel contatto sussultò e prese ad avere caldo,
più che
altro era la sua faccia che prendeva fuoco per l’imbarazzo e
stranamente si sentiva pure felice, stando mano nella mano con lui.
Finalmente
riuscirono a raggiungere l’altra parte della via e
oltrepassandola,
si ritrovarono davanti al fiume di Magnolia, entrambi esultarono e si
misero a seguire il corse dell’acqua.
Non
si erano resi conto di tenersi ancora per mano, più che
altro non
volevano lasciare quel contatto così piacevole per entrambi,
poi
però dovettero farlo di malavoglia, l’imbarazzo
cresceva e anche
la sudorazione.
Si
sedettero vicino al fiume e osservarono il cielo notturno, con tutte
quelle stelle a formare varie costellazioni e all’improvviso,
come
prima o poi doveva succedere, tutte le luci, nessuna esclusa, vennero
soffocate dall’oscurità della notte.
Ora
la volta celeste brillava in tutto il suo splendore ma poco dopo, il
cielo si riempì di fiori rossi, gialli, bluastri e altri
colori
possibili, con i loro scoppiettanti suoni frizzanti.
Il
tempo volava e anche la fine di quello spettacolo era alle porte,
però i due giovani si godevano quel panorama, lui
però fissava
tutt’altro che i fuochi, il rosato osservava la ragazzina che
gli
sedeva accanto.
Era
rimasto incantato fin dall’inizio a guardare il suo volto
stupefatto e sorridente ma poi tutto ebbe fine.
Una
voce che apparteneva ad una donna, chiamava la bionda che si
alzò di
scatto, spostò il suo sguardo al ragazzino che le aveva
fatto
compagnia e lo ringraziò per la giornata, lui si
sollevò da terra,
si avvicinò al suo volto, le prese la mano e le diede un
bacio a
fior di labbra.
Dopo
vari secondi si staccò, le sorrise e con un semplice
“ci
rivedremo” se ne andò nella direzione opposta da
cui veniva la
donna, nonché madre della tredicenne.
Era
rimasta felicemente sorpresa, già, quel bacio
l’aveva shockata ma
resa molto felice e nella sua mente scolpì il volto del
rosato, quel
bacio e “non lo dimenticherò” con queste
parole, prese il suo
percorso verso casa con la madre.
In
quel giorno, iniziato con la notizia di un matrimonio futuro ma
finito con un incontro indimenticabile, i due giovani ragazzi
camminarono verso il loro futuro.
Angolo
Autore
Finalmente
ce l’ho fatta a finirlo!! Allora, inizio col dirvi la mia
idea su
questa long, come avreste capito dal titolo, è una storia a
più
capitoli per la Nalu Week. Ciò che voglio fare è
semplice, ogni
prompt avrà il suo capitolo che formerà questa
storia, quindi spero
mi diciate cosa ne pensiate perché ho un pò paura
che non possa
piacere.
Detto
questo, vi lascio con le vostre domande, se ne avrete, la vostra
curiosità, se ne avrete, e a domani con il primo capitolo
prompt
della Nalu Week, ciao!! :)
Fin_Light
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Capitolo 2 *** Primo giorno - gift/regali ***
Primo
giorno - Regali
Luglio,
era l’inizio di questo mese estivo in cui tutto ebbe
finalmente il
suo inizio, in quel preciso momento, una vettura si stava avvicinando
alla villa più lussuosa della città di Magnolia.
Ad
attendere il loro arrivo furono i padroni di casa, insieme ai
domestici della famiglia Dragneel, infatti l’incontro era tra
loro
e la famiglia Heartphilia.
Era
davvero un evento raro che queste due famiglia si incontrassero,
infondo erano amici di vecchia data ed era una rimpatriata tra loro,
dopo i quattro anni passati.
L’ultimo
incontro era servito per decidere il futuro delle loro famiglie, come
ormai si sapeva, i propri figli, gli eredi delle loro rispettive
famiglie erano giovani e sapevano poche cose riguardo a queste
decisioni.
Dentro
il veicolo, una ragazza vi stava seduta con le gambe accavallate, il
cappello a nasconderle il volto, osservando il paesaggio dal
finestrino con un espressione imbronciata.
I
genitori la guardarono esasperati, si chiedevano come sarebbe andata
a finire se lei continuava ad avere quell’atteggiamento,
infine
decisero di lasciar perdere, ormai era stato tutto deciso.
Intanto,
davanti alla porta della villa, i signori Dragneel erano spazientiti,
soprattutto il capo famiglia che non ne poteva più del
comportamento
infantile del figlio, che se ne stava in stanza sua, senza degnarsi
di ricevere gli ospiti.
La
vettura sorpasso il cancello, una volta vi entro, fermandosi davanti
alla piccola scalinata della porta d’ingresso,
l’autista uscì
velocemente dalla macchina e si diresse ad aprire lo sportello del
veicolo.
La
famiglia Heartphilia, gli ospiti, finalmente si incontrarono con i
padroni di casa e dopo i saluti entrarono dentro la villa,
raggiungendo poi una sala abbastanza grande.
La
ragazza ormai si era tolta il cappello, così che ora si
potesse
ammirare la sua presenza, cosa che alla signora di casa piacque molto
e infatti ci mise poco ad affiancarla.
-
Figliola sono sicura che farai conquiste - la donna era euforica, il
suo nome era Grandine, aveva dei lunghi capelli rosa chiaro, dai
riflessi biancastri, gli occhi azzurri e dalle forme ancora
invitanti, indossava un vestito regale bluastro, non troppo chiaro,
per essere una che aveva la sua età dimostrava ancora un
buon
fascino giovane signora.
-
Come se le volessi - rispose del tutto annoiata la giovane ragazza, i
capelli di un bellissimo biondo dorato le arrivavano lunghi fino a
metà schiena, gli occhi nocciola mostravano tutta la sua
noia, per
non parlare dell’espressione che aveva tirato su in quel suo
viso,
mostrando la sua pelle chiara e a prima vista, delicata.
Il
suo abito regale era di un bell’azzurro, un fiore fatto di
stoffa
le era legata alla vita e indossava della scarpe col tacco di beige
che venivano nascoste dal vestito.
Lucy
Heartphilia, così la ragazza si chiamava ed assomiglia in un
modo
incredibile alla madre Layla, solo che quest’ultima aveva un
abito
rosastro, con qualche ricamo sul bianco, gli occhi era più
scuri e i
capelli di un biondo grano tenuti una coda da cipolla.
Il
padre Jude aveva una pettinatura piuttosto elegante, proprio come il
suo vestito che era di un marroncino chiaro, simile al beige, i
capelli di un biondo scuro abbellivano al meglio il suo viso, come i
suoi baffetti del medesimo colore, insieme ai suoi occhi castani.
Igneel
aveva lunghi capelli rossi, i suoi occhi del medesimo colore ma
più
ardenti, la pelle ne scura ne chiara e il suo abito era nero ma non
troppo scuro.
Quando
la giovane bionda si accorse del modo con cui si era rivolta alla
signora di casa, si alzò con uno scatto a porgere le sue
scuse, la
giornata infondo non sarebbe stato delle migliori che avesse mai
passato.
1
luglio, l’inizio del suo incubo, aveva cercato di non
pensarci
perché lei pensava che se lo avesse saputo qualche giorno
prima
dell’annuncio, che sarebbe avvenuto di li a poco, avrebbe
sopportato meglio la realtà.
Era
riuscita a dimenticarsi della notizia più brutta della sua
vita,
grazie a quel giorno di quattro anni fa, già, non si era mai
dimenticata quell’episodio ma ora era inutile buttarsi nei
ricordi,
la realtà le era venuta addosso con un tale impatto da
segnarle
l’umore.
Rimasero
lì a parlare del più e del meno ma Lucy non aveva
detto grandi cose
di se, non se la sentiva in quel momento, voleva solo che la giornata
finisse al più presto e il tempo sembrava aiutarla.
Era
ormai pomeriggio inoltrato ed era giunto il momento di dare il via
alla festa, gli ospiti arrivavano uno dietro l’altro e si
riunivano
tutti nella sala più grande della villa, allestita a dovere
per
l’evento che sarebbe stato annunciato.
Tavoli
banditi da ogni leccornia e bevande, un angolo dove venivano posati
alcuno regali o meglio, doni fatti dagli invitati, una musica leggera
a muoversi nell’atmosfera e il chiacchiericcio delle persone
a
contornare il tutto mentre al centro della sala c’erano le
due
famiglie, solo i figli mancavano all’appello.
Igneel
prese in mano il discorso ed insieme a Jude intrattennero gli
invitanti, tutti signori ricchi ma c’era qualche eccezione,
poco
tempo e l’annuncio venne fatto.
-
Signori e signore, con mia grande felicità vi informo di un
annuncio
molto importante - con queste parole, il padrone di casa
attirò
l’attenzione di tutti, verso di se, anche la figlia degli
Heartphilia e il figlio dei Dragneel portarono le loro orecchie tese
per il momento.
La
bionda stava dall’altra parte della sala, più
precisamente oltre
le porta alla sinistra della stanza, per quanto riguarda il ragazzo,
lui si trovava dalla parte opposta, sempre dall’altra parte
della
porta.
-
Ma prima vi presento i nostri bambini - aggiunse Jude, sembrava
felice di ciò che stava per fare, ciò
però fece irritare non solo
Lucy ma anche il giovane, già non andava a genio quello che
si stava
per annunciare a due ragazzi.
-
Lucy Heartphilia, vieni piccola mia - disse il padre della ragazza
tutto contento, l’interpellata aprì le porte e
prima di
oltrepassarla fulminò con lo sguardo suo padre, che appena
la vide
incominciò a sudare freddo, lui sapeva che non doveva mai
far
arrabbiare la figlia ma in un modo o nell’altro, ci riusciva
sempre
e non era un bene per lui, che era in grado di ignorarlo per mesi
interi.
-
Natsu e Wendy Dragneel presentatevi ai gentili signori - e con queste
parole esclamate da Igneel, i due nominati aprirono le loro porte,
mostrandosi al pubblico che si divideva a gettare sguardi sia alla
bionda, sia ai ragazzi dalla parte opposta.
Il
ragazzo che portava il nome di Natsu Dragneel vestiva con un gilet
smanicato lasciato bellamente aperto, mostrando il fisico magro ma
ben scolpito, cose che le ragazze a vederlo svenivano o arrossivano o
amicavano in sua direzione, il tutto ignorate senza tanti
complimenti.
Indossava
dei semplici pantaloni bianchi che gli arrivavano fino alle
ginocchia, coperto da una mantella che partiva dalla vita, dei
sandali neri, un polsino sul braccio sinistro e una sciarpa a scaglie
bianca sul collo.
I
capelli corti e spettinati avevano una strana colorazione, simili a
quelli della madre ma di un rosa molto acceso, le sue iridi
sembravano delle pozze nere, così profonde e la sua pelle
abbronzava
lo rendevano un bel ragazzo agli occhi delle donne, giovani e mature
che fossero.
Wendy,
la ragazzina che gli era a fianco aveva i capelli lunghi, con due
code alte ai lati del volto, di un blu come il cielo, i suoi occhi
marroni come la nocciola davano un tocco alla dolcezza del suo viso,
indossava un vestito da sera, lungo fino ai piedi e di un azzurro
chiaro come il mare, scarpine a tacco corto di un bianco panna e un
sorriso sul volto.
Entrambi
si mossero in contemporanea alla ragazza dai capelli biondi, che in
quel momento li portava con una crocchia al lato destro del suo
volto, indossava anch’ella un abito da sera di un verde acqua
molto
scuro, stretto il necessario sul suo fisico, dando non poca
immaginazione a chi guardava i suoi lineamenti perfetti.
Tutti
gli uomini della sala guardavano con interesse a Lucy, che si
sentì
terribilmente a disagio con tutti quegli occhi puntati addosso,
infatti si strinse il braccio destro col sinistro per via del
nervoso, distogliendo pure lo sguardo dagli invitati.
Molti
erano scettici o meglio, erano shockati dal modo in cui era vestito
il figlio del nobile Dragneel, anche il padre lo guardò
severo,
ricevendo un occhiataccia dal rosato.
I
protagonisti della serata erano giunti al fianco delle rispettive
famiglie, così ora i due uomini potevano finalmente fare il
loro
annuncio.
-
Ed ora l’annuncio cari ospiti... - inizio Jude diventando
improvvisamente serio mentre posava la sua mano destra, sulla spalla
della figlia, che non li degnava neanche di uno sguardo.
-
Vi annunciamo il fidanzamento dei nostri figli!! - e con
l’esclamazione a gran voce di Igneel, Natsu e Lucy si
voltarono di
scatto verso i propri padri, shockati più della prima volta.
Sapevano
che l’annuncio riguardasse il fidanzamento e il futuro
matrimonio
ma non si aspettavano di certo che avvenisse tra di loro, era stato
detto come se loro si fossero dovuti fidanzare con qualcuno che non
avesse a che fare con le loro due famiglie.
La
sala si riempì di applausi e congratulazioni, il che fece
solo
salire la rabbia ad una certa bionda, che dopo aver appreso del
dettaglio tralasciato, si girò verso il padre e con la mano
destra
aperta, fece partire uno schiaffo sul viso di Jude, poi se ne
andò
indignata dalla sala.
Il
rosato aveva assistito alla scena con una notevole sorpresa,
però
non riuscì a vedere bene il viso di lei ma il suo odore non
le era
nuovo, preso da uno stano impulso di curiosità,
lasciò anch’egli
la stanza e si diresse dalla giovane.
Lasciato
tutti basiti, Lucy si ritrovò nel giardino nel retro della
grande
casa, solo in quel momento, vedendo i fiori, le piante e la
fontanella, riuscì a calmarsi un pò ma non
avrebbe perdonato così
facilmente il padre per averle nascosto un dettaglio così
importante, anche se alla fine non si era degnata di vedere il volto
del suo cosiddetto fidanzato.
Si
mise a sedere a terra, troppo stanca per quella assurda giornata, il
sole stava pure tramontando e lei ora non sapeva cosa fare, di
tornare dentro non se la sentiva ancora, avere i sguardi di quei
pervertiti, a suo parere, era davvero una sensazione orribile.
Improvvisamente
senti una mano calda sulla sua spalla scoperta, piano si
girò per
vedere chi fosse e se era uno di quei pervertiti lo avrebbe lasciato
un bel segno di cinque dita sulla guancia.
Come
non detto, il proposito era andato a farsi benedire quando le sue
iridi si specchiarono in quelle di lui, il suo fidanzato e a vederle
da così vicino, quelle pozze magnetiche, quel verde smeraldo
la
fecero irrigidire e non solo.
Natsu
vedendo il suo volto sussultò, quel bel faccino le era
famigliare
eccome, però non riusciva a ricordarsi dove ed entrambi
sapevano di
conoscersi, che tra loro c’era un legame speciale, lui fece
scivolare la mano dalla spalla fino a porgergliela.
-
Mi concederebbe un ballo - strano ma vero, il rosato si era
comportato in modo galante con lei e la bionda si sentì
avvampare il
viso, ciò non le tolse la voglia di afferrare la sua mano e
alzarsi
da quel prato fresco.
-
Con molto piacere - accettò con un sorriso quella richiesta,
non se
lo spiegava nemmeno lei ma al momento poco le importava,
così Natsu
la strinse a se, la sua mano destra messa nel fianco sinistro di
Lucy, quest’ultima porta la sua sinistra nella spalla del
rosato,
che unisce la mano libera in quella della bionda a sorreggerla
all’altezza della spalla.
Il
ragazzo le sussurrava all’orecchio i passi da fare, la
giovane ebbe
dei brividi a sentire la sua voce calda, in tutti i sensi, parlando
anche del suo respiro e del suo calore, però anche
così lei
eseguiva e con calma, seguendo la musica, ballavano un lento.
I
grilli trillavano un dolce accompagnamento, nel mentre che la notte
avvolgeva il cielo e le lucciole incominciavano una danza intorno a
loro, dando quell’atmosfera romantica che i due si godevano
col
sorriso.
Il
tempo sembrava a loro sfavore, infatti ormai era il tempo del saluto,
di un arrivederci e dovettero ritornare in sala, ricongiungersi alle
loro famiglie e alla fine tornare ognuno alle proprie abitazioni.
Gli
ospiti furono i primi ad andarsene e infine giunse anche il momento
per gli Heartphilia di tornarsene a casa, i signori Jude e Layla si
accomodarono nella vettura e quando anche Lucy fece per entrare,
Natsu si precipitò giù dalle scale, le prese la
mano e le diede un
baciamano, i loro sguardi si incrociarono di nuovo.
-
Ci vediamo domani al parco - detto queste parole, il rosato le diede
una confezione piatta e rettangolare, era un regalo da parte sua e
lei non perse tempo ad aprirlo e trovarci un biglietto per un film
del cinema.
-
Grazie, è il più bel regalo che abbia ricevuto
questa sera!! A
domani!! - la bionda era sincera e gli sorrideva con le gote
leggermente arrossate, per lui era il più bel sorriso mai
visto in
vita sua e con quell’appuntamento per il giorno successivo, i
due
si separarono con quel dolce silenzio.
Entrambi
i ragazzi, nella propria stanza, attesero con grande ansia che
l’indomani arrivasse il più in fretta possibile,
così da poter
conoscere meglio quel legame che li lega.
Angolo
Autore
Sono
riuscito a postare, evviva!! Minna spero che mi diciate cosa ne
pensiate, ne ho davvero un disperato bisogno... ringrazio
a chicca12lovestory
e Nee-chan
per aver inserito questa mia prima Nalu Week nelle preferite, poi
ele_u,
FairySara,
rafxsulfusxsempre,
SanaeEric
e YunoGasai
per averla inserita tra le seguite e Nee-chan
per aver recensito... ringrazio chi l’ha legge in anonimato,
spero
che questa volta vi facciate sentire xD Attendo
le vostre recensioni e a domani con il secondo capitolo prompt, bye
bee *^*
Fin_Light
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Capitolo 3 *** Secondo giorno - Vulnerable/Vulnerabile ***
Secondo
giorno - Vulnerabile
2
luglio, una giornata come le altre per la gente di Magnolia,
l’estate
si faceva sentire sempre più ad ogni giorno che passava, non
per
tutti però si apprestava ad essere qualcosa di monotono.
Per
una ragazza in particolare, quel giorno profumava di nuovo, il suo
risveglio in quella mattina era stato il più bello che
avesse mai
vissuto, qualcosa le aveva messo di buon umore.
La
notte scorsa aveva dormito come un ghiro, certo la bionda era sicura
di aver avuto un sorriso stampato sul viso, infondo sognare quel
ragazzo dai capelli rosa in quella serata magica, le aveva dato molti
motivi per il suo buon umore.
Purtroppo,
non di certo un peccato, non era stato solo il bel sogno con tanto di
bacio a farla svegliare così contenta, anche se era strano
visto che
si conoscevano da solo un giorno, c’era
qualcos’altro che l’aveva
portata ad alzarsi col sorriso e persino prestissimo, le 5 del
mattino non era normalmente il suo buongiorno.
Presa
col piede giusto, andò subito giù per le scale,
si, la sua camera
si trovava al piano di sopra, ora prese a camminare nel corridoio,
che in fin dei conti non era molto lungo, ed entrò in una
stanzetta
che risultò essere la cucina.
Prese
la padella da un mobiletto a fianco ai fornelli, sotto di essi
c’era
una credenza dove poter prendere l’olio che le serviva, poi
un uovo
e della pancetta dal frigo, che si trovava alla sua sinistra,
più
indietro del piano di cottura.
Si
mise ad armeggiare sui fornelli, accendendo il fuoco, posarvi sopra
la padella, mettere qualche centilitro di olio, sbattendo poi
l’uovo
nel bordo del tegame per versarvi il contenuto per la cottura, poi
aggiunge anche della pancetta ed attese per qualche minuto.
La
cucina aveva al centro della stanza un tavolo quadrangolare, coperta
con una tovaglia rossa a strisce nere, che formavano quadrati per
tutta la stoffa, una sedia per ciascun angolo e un lavandino
nell’angolo infondo a destra della cucina.
Una
volta pronto fece colazione, prendendo anche una tazza di latte e
qualche biscotto, finito di mangiare corse al bagno dopo aver
recuperato l’intimo, più qualche vestito e si mise
a farsi una
doccia.
Alla
grande villa della famiglia Dragneel, il giovane ragazzo dormiva
ancora beatamente nella sua stanza, per quanto la domestica provava a
svegliarlo, lui sonnecchiava come nulla fosse e neanche una cannonata
ci sarebbe riuscito.
La
madre salì velocemente le scale, percorse il lungo corridoio
ed
entro nella stanza che si trovava infondo alla corsia, appena vide il
figlio ancora sotto le coperte, gliele tolse via con un gesto
repentino e lo prese per un orecchio per urlargli al meglio,
ciò che
gli doveva ricordare.
Quando
con un urlo assordante del genitore gli piombò nel timpano,
essa
capì che il messaggio era stato recapitato, anche la sua
reazione lo
fece capire perché, con un scatto, saltò fuori
dal letto e si
precipitò al bagno, così la donna poté
tornare dal marito in
tranquillità
Natsu
durante la doccia non fece che pensare all’appuntamento, tra
meno
di due ore si sarebbe dovuto far trovare al parco, esattamente verso
le 11:00.
Si
stava maledicendo per la sua stupidità, come aveva fatto a
dimenticarsi dell’uscita con la sua promessa sposa, e su
questo
aveva i suoi dubbi perché, in fin dei conti, si erano
conosciuti il
giorno precedente, la trovava simpatica ma questo era solo una
facciata, doveva conoscerla e capire se era lei.
Aveva
avuto tutta la notte per pensarci e Lucy assomigliava molto alla
ragazzina che tempo fa aveva incontrato durante l’hanabi, per
questo si era ritrovato ad invitarla ad uscire con lui, per scoprirlo
ma si chiedeva mentalmente se fosse solamente quello a spingerlo a
conoscere la ragazza.
Scosse
la testa per cancellare subito quel pensiero, se la bionda non fosse
risultata essere quella biondina dagli occhi color cioccolato, colei
che lo aveva rapito esattamente 4 anni fa.
Il
pensiero di averla baciata all’epoca gli passò per
la mente in un
nano secondo e si ritrovò ad assumere una colorazione
piuttosto
piccante sulla faccia, però se non fosse stata lei, non ci
avrebbe
pensato su due volte ad annullare il fidanzamento, infondo lui sapeva
che la ragazza non fosse d’accordo a questa unione e
stranamente,
questo pensiero gli provocò una fitta nell’organo
pulsante.
Si
diede nuovamente dello stupido, non capiva perché doveva
provare
quello strano sentimento, che a gran fatica lo collegò al
dolore,
alla tristezza, per questo diede un pugno nelle piastrelle di marmo
liscio attaccate al muro, ed uscì dal getto
dell’acqua con un
“accidenti!!”
Uscì
dal bagno con attorno alla vita un semplice asciugamano bianco,
aprì
il suo grande armadio e si mise a frugare tra i vestiti, cercandone
uno adatto all’evento, naturalmente non si
dimenticò l’intimo.
Erano
le 10:30 e Lucy aveva appena raggiunto il parco, sedendosi su una
panchina vicino alla fontana centrale, si era vestita con una mini
gonna nera, una maglietta smanicata del medesimo colore e con una
leggera scollatura a dare una buona vista nel suo bel vedere.
Ai
lati della testa portava dei nastrini bianchi legati a fiocco,
indossava delle calze lunghe fino alle cosce di color carne, con
delle scarpette a tacco corto di un blu scuro quasi nero, mentre i
suoi capelli erano lasciati lunghi, con le punte leggermente mosse e
due ciocche a caderli davanti alle spalle, fino al suo petto.
La
ragazza non si era dimenticata il biglietto del cinema, lo aveva con
se nella borsetta rossa che teneva sulla spalla destra, insieme al
suo cellulare naturalmente, con altri oggetti utili.
Il
ragazzo era in ritardo di una ventina di minuti e la bionda si
chiedeva se non avesse cambiato idea, infondo non l’avrebbe
potuta
neanche avvisare, non avevano modo di contattarsi quindi non gliene
fece una colpa.
Era
stata così contenta, così euforica che aveva
assillato la sua amica
Levy, ed ora tutta quella gioia era sparita, lasciandole un senso di
dispiacere sullo stomaco, così fece per alzarsi e si
ritrovò due
ragazzi davanti a se.
Il
primo aveva i capelli neri a caschetto, però un
pò più lunghi, i
suoi occhi erano del medesimo colore e la carnagione scura, il tutto
contornato con un’aria annoiata e distaccata, che a Lucy
pareva una
sottospecie di tsundere, un approccio per corteggiare le ragazze, che
si sarebbero sciolte nel guardarlo.
L’altro
invece era dalla pelle un pò chiara, i capelli corti un
pò mossi di
un castano chiaro mentre i suoi occhi neri la scrutavano dalla testa
ai piedi, lui era molto più diretto nel dire le cose,
infatti i due
cercavano di strapparle un appuntamento ma lei continuamente li
respingeva con un “no!” secco e deciso.
I
ragazzi sembravano proprio ottusi, insistenti nel volere un uscita
con la bionda, quest’ultima si stava veramente seccando, non
le
piaceva essere al centro delle attenzioni o almeno non a quei
‘particolari’ interessi che loro avevano su di se.
-
Su, adesso andiamo sotto quell’albero e dedichiamoci al
nostro
amore - il castano le disse, prendendola per un fianco e facendole
venire un brivido di disgusto, anche se era un bel tipo, entrambi lo
erano, non le interessava.
-
Quante volte devo dirvi di no e... non m’interessi!! - voleva
tornarsene a casa, il rosato non si era fatto vedere e in
più questi
due la importunavano, la cosa si stava facendo piuttosto fastidiosa e
mentre stavano per aprire bocca, una voce arrivò alle
orecchie dei
tre.
-
Non avete sentito cosa ha detto? - quella voce Lucy l’avrebbe
riconosciuta ovunque e di questo pensiero se ne pentì, come
poteva
affermare una cosa simile con tanta sicurezza, nella sua mente?? Non
sapeva nemmeno lei rispondersi, però stava di fatto che era
felice
dell’intervento di Natsu.
Vestita
di soli pantalone verde foglia, una canotta bianca con un drago rosso
raffigurato sulla schiena, la sua sciarpa bianca di scaglie tenuta
legata intorno alla testa, lasciano il collo scoperto e mostrando una
cicatrice nel lato destro e per finire, le scarpe da ginnastica della
nike.
-
E tu chi saresti per intrometterti ragazzo?! - gli chiese il moro,
ricevendo un occhiataccia del rosato che fece cenno alla bionda di
raggiungerlo, cosa che fece con uno strattone, liberandosi dalla
presa del castano.
-
L’hai appena detto, sono il suo ragazzo!! - i due giovani
inghiottirono a vuoto, stavano flirtando con una ragazza occupata,
quest’ultima invece perse tanto di quei battiti che le
sembrò di
morire per la felicità che quelle parole le avevano
infondato.
Natsu
la strinse a se nella spalla con fare possessivo, come per fargli
capire che era sua e nessuno doveva metterci mano, però
nella sua
mente tutto ciò lo fece confondere.
Non
si era mai comportato così con nessuna, nemmeno per aiutare
un’amica
e invece, con quella Lucy, tutto ciò che faceva gli veniva
spontaneo, proprio come quella sera che l’aveva invitata a
ballare.
I
due play boy con un “ci dispiace” se la filarono il
più
velocemente possibile, dopo qualche minuto che parve essere un
eternità, il rosato si voltò verso della bionda e
le sorrise, un
gesto che nuovamente gli venne spontaneo.
-
Tutto apposto? - le chiese gentilmente mentre la staccava da se e la
osservava, si chiedeva come poteva dannatamente star bene ogni
vestito a quella bionda, a suo parere lei era “una bomba
sexy” e
si maledì per aver pensato una cosa simile.
-
Ora che ci sei tu, si!! - Lucy ricambiò il suo sorriso, con
tanta
dolcezza che appena si rese conto di ciò che gli aveva
appena detto,
si mise a guardare i suoi stessi piedi, che per via
dell’imbarazzo
e del viso arrossato, trovava molto interessanti in quel momento.
-
Beh, mi dispiace per il ritardo ma ora un film ci aspetta - con
queste parole del rosato, la bionda annui soltanto, ancora
imbarazzata, per poi ritrovarsi essere trascinata da lui.
In
pochi minuti raggiunsero il cinema e alla biglietteria la ragazza
ebbe modo di scoprire che genere di film dovevano vedersi, non era
propriamente romantico, anzi era persino il suo più peggior
contrario, un horror a pieni titoli e tanto di oscar.
Con
qualche discussione avuta col ragazzo, la giovane alla fine si
arrese, era impossibile avere ragione con quella testa bruciata,
perché a quanto pare era piuttosto stupido e non era
consapevole di
come andava un appuntamento.
Presero
posto nella settima fila, con una vaschetta media di popcorn e della
coca cola, Lucy sedeva alla destra di Natsu ed entrambi attendevano
l’inizio del film, che non tardò ad arrivare.
Ad
ogni scena crudele o improvvisa che la faceva spaventare, la bionda
si attaccava convulsamente al braccio del ragazzo, dovette fare
appello a tutta la sua forza di volontà per restarsene buono
e
tranquillo. Ritrovarsi il petto prosperoso della ragazza era
piuttosto piacevole ed eccitante, manco lui sapeva come riusciva a
resistere dal saltarle addosso e farle qualsiasi cosa la sua mente
pensava ed era meglio non stare ad elencare.
Ogni
volta che aveva un contatto con la pelle di Lucy o le vedeva in volto
il sorriso, Natsu si sentiva morire per la confusione che gli recava
involontariamente, era troppo vulnerabile alla ragazza ma lui non
sapeva che valeva anche per lei tutto questo.
Finalmente
il movie era finito e i due ragazzi poterono uscire dal cinema,
rivedendo la luce del sole e l’orario, erano le 13:15 e
l'appetito
si fece strada nel loro stomaco.
-
Che ne dici se andiamo a mangiare qualche boccone - le chiese il
rosato, quando pochi secondi prima il suo pancino aveva fatto un
suono piuttosto carino, a parole della bionda, che si
ritrovò a
sorridergli di nuovo.
-
Sono d’accordo!! D’altronde... ho una certa fame -
rise per
l’imbarazzo la ragazza, poi si affiancò al suo
‘accompagnatore’
e si diressero verso un bar.
Trovato
un piccolo pub, si accomodarono fuori e incominciarono ad ordinare
con l’arrivo del cameriere: Lucy prese una fetta di torta con
del
tè verde, mentre Natsu un panino abbastanza enorme e come
bevanda,
dell’altra cola.
Mangiarono
tranquillamente anzi, il rosato stava affogando il suo appetito in
quel panino come una bestia selvaggia, inizialmente la ragazza ne
rimase shockata ma poi rise e gli sorrise.
-
Che c’è? - le chiese un pò offeso il
ragazzo, si sentiva preso in
giro ma poi vederla sorridere, ogni sentimento negativo andava a
farsi un viaggio di solo andata nel cestino.
-
Nulla, continua pure a mangiare Natsu - la bionda teneva la stessa
espressione mentre lui si sentiva invadere da uno strano calore dopo
averle sentito pronunciare il suo nome, così decise di
distrarsi
continuando col suo spuntino pomeridiano.
Una
volta finito, restarono ancora per qualche minuto a parlare, per
conoscersi meglio e lui scoprì che alla ragazza piaceva
leggere e
che stava scrivendo persino un romanzo, lei del ragazzo era entrata
in conoscenza che lui facesse boxe.
I
due giovani si sorpresero quando vennero a sapere che avrebbero
frequentato lo stesso liceo, però la cosa li faceva
piuttosto
piacere, alla fine si scambiarono numero e e-mail e così tra
una
risa e l’altra, persi nelle loro chiacchiere,
arrivò la sera.
Quando
stavano insieme e si trovavano bene, il tempo volava ma a loro poco
importava in quel momento, erano contenti di passare la giornata
insieme e lo avevano capito nella loro prima uscita.
Natsu
accompagnò a Lucy nel suo appartamento, una casetta ne
grande e ne
piccola, scoprendo che lei viveva da sola ma ora era giunto il
momento di separarsi.
-
Allora... ci vediamo - la bionda lo disse in un sussurro che
però il
rosato percepì vocale con consonante.
-
Si... - il giovane le si avvicinò, le accarezzò
la guancia
facendola sussultare e rabbrividire lungo la schiena, e non era di
disgusto ma di uno strano piacere, nel mentre il suo viso si
avvicinava sempre più al volto di lei,
quest’ultima si perse nelle
sue pozze smeraldine, ritrovando nel suo sguardo lo stesso desiderio.
Chiusero
entrambi le palpebre, i loro cuori battevano veloci e forti
all’unisono, mentre le loro labbra dopo interminabili
secondi,
ebbero la gioia di sfiorarsi e infine posarsi dolcemente
l’uno
sull’altra.
All’improvviso
Natsu si scansò da lei, il viso nelle fiamme
dell’inferno più
piacevole mai provato in vita sua, stessa sensazione per Lucy, la
faccia le andava a fuoco con quel colore acceso e quel calore che
l’avvolgeva.
-
Mi dispiace io... a domani Lu - e con quelle parole,
quell’agitazione
e quel suo cuore battere furiosamente dentro nel suo pettorale
sinistro, corse via nell’imbarazzo più totale
mentre la ragazza si
dovette reggere nella porta di casa, sentirsi chiamare in quel modo
l’aveva colpita nel cuore.
I
loro organi palpitanti si erano colpiti avvicenda con una trappola
mortale che non li avrebbe più lasciati liberi, ormai
l’uno era
vulnerabile alle azioni e alle parole dell’altra.
Angolo
Autore
Bene
bene, finalmente il secondo capitolo prompt concluso, spero vi possa
piacere, perché io mi sto perdutamente cavando il mio cuore
che sta
morendo per la troppa dolcezza che mi sta uscendo fuori... tutta
colpa di Natsu e Lucy *sul viso un finto broncio*
Scusate
per gli errori che ci sono e ci sono stati nei capitoli, purtroppo
non ho tempo per rileggerli però quando potrò,
vedrò di sistemarli
al meglio delle mie capacità, che comunque sia non sono il
meglio in
grammatica ma... dettagli xD passiamo
ai ringraziamenti.
Per
aver inserito la mia Nalu Week nelle preferite, ringrazio Elisa_
nalu, Firnen_92,
Miky_chan95
e YunoGasai...
per averla messa nella lista delle seguire, dragonfire_lucyV,
Elisa_
nalu grazie... ringrazio chi ha letto e chi ha recensito,
cioè
Nee-chan
e angelyca,
fatevi sentire mi raccomando.
Ciao ciao!! ♥
Fin_Light
|
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Capitolo 4 *** Terzo giorno - Ribbon/Fiocco ***
Terzo
giorno - Fiocco
Un
nuovo giorno si fece largo alla villa, un giovane ragazzo dai capelli
rosa e spettinati, si era da un bel pezzo svegliato, una volta
fattasi la doccia scese a fare colazione o almeno era quella
l’intenzione ma si rese conto che, sul tavolo,
c’era ben altra
disposizione, una bella e succulenta vastità di cibo.
Inutile
dire come reagirono gli occhi e lo stomaco di Natsu, che vedendo
tutto quel ben di dio si ritrovò velocemente seduto in
tavola a
mangiare peggio di una bestia affamata.
Non
si godette al meglio il pranzo, perché tale era visto
l’orologio
che segnava le 12:30, l’orario in cui la sua famiglia era
solita a
mangiare, però in quel momento il rosato ebbe il desiderio
di finire
alla svelta e correre nelle sue stanze.
Una
volta dentro, cercò il suo cellulare in quella camera,
riordinata
naturalmente da una delle domestiche, e lo trovò sopra il
comò a
fianco del lato destro del suo letto, lo prese e incominciò
a
scrivere un messaggio e lo inviò all’e-mail del
destinatario.
Una
volta sceso al piano terra, si diresse verso i saloni, dove vi
trovò
il padre intento a leggere il giornale del mattino, che stranamente
aveva l’abitudine di farlo il pomeriggio dopo pranzo, mentre
la
madre si godeva il suo tè su una sedia di un piccolo
tavolino, in
giardino con qualche amica venuta a trovarla.
-
Beh, come mai eri così di fretta oggi a pranzo, figliolo? -
ecco, la
madre lo aveva notato ma sapeva bene che gli era impossibile
nasconderlo, comunque decise di non dirle nulla, quelle sue amiche
erano delle pettegole fastidiose.
-
Non so di cosa parli madre - scelta sbagliata come risposta, aveva
solo attirato di più la curiosità della donna,
infatti la vide
alzarsi dalla tavola e venirgli incontro.
-
Tu adesso mi dirai ciò che nascondi... in privato - gli
disse
Grandine con uno sguardo che lo fece inghiottire a vuoto, anche se
poté sospirare sollevato per l’ultima parte della
frase, così si
diressero nelle cucine, dove al momento non ci stava nessuno e
neanche alcuno che potesse sentire.
-
Allora?! Sputa il rospo!! - schietta e diretta, ora si spiegava da
chi avesse preso Natsu, che incominciò a raccontarle tutto,
di ciò
che era successo nel giardino nel giorno del fidanzamento, del ballo
più precisamente, di cosa fosse successo al loro primo
appuntamento
e di quel bacio.
Gli
raccontò di come fosse venuto tutto spontaneo in compagnia
di Lucy e
di come la ragazza gli ricordava la ragazzina di quattro anni fa,
anche se ormai pensava che era lei ma voleva averne la certezza in
quella giornata.
Le
disse infine del messaggio e nella madre vede tante cose che ad
elencare sarebbe stato troppo persino per lui, infondo gli occhi
della madre sembravano illuminati da una strana e inquietante luce.
-
Figliolo, la tua fidanzata ti piace molto, vedo - la donna sembrava
fin troppa entusiasta e il ragazzo inarcò un sopracciglio,
non
riusciva a capire l’entusiasmo della madre, cosa le stava
frullando
nella testa.
-
Certo mamma, è molto simpatica - disse ingenuamente,
Grandine si
ritrovò a ricordassi che suo figlio era un tale ritardato
che se non
gli spieghi le cose direttamente, non le capirebbe nemmeno fra un
millennio.
-
Natsu io intendo dire che te ne sei innamorato - un sospiro di
esasperazione, era davvero il suo bambino quel giovane uomo?! A volte
faceva fatica a rispondersi anche, però la divertiva come
quel
ragazzo si mostrava infantile.
-
Co... COOSAAAA?! - l’urlo di Natsu si fece ben sentire ma
tutti
evitarono di averci a che fare, visto che si trattava anche della
rosetta, che lo guardava divertita assumere una colorazione di un
rosso molto accesa.
Non
volle più ascoltare le assurdità della madre,
così il rosato se ne
usci dalle cucine e tornò nelle sue stanze, vestendosi
velocemente e
correre fuori di casa, avrebbe aspettato la sera per incontrarla.
Una
bionda si trovava davanti all’armadio per scegliere i vestiti
per
la serata, quando poi sentì il citofono suonare, non era
possibile
che fosse lui e infatti, guardando dalla finestra della sua camera,
vide una figura piccola, dai capelli lunghi fino alle spalle e
turchesi, con gli occhi a mandorla, all’ingresso del suo
appartamento.
Corse
fino alla porta di casa e l’aprì con
velocità, vedendo la sua
amica Levy, vestiva con un pantaloncini in jeans, una camicetta dello
stesso materiale, ed entrambi blu chiaro, con sotto una maglietta
gialla a mostrando l'ombelico scoperto e le scarpine azzurre.
Aveva
il viso imbronciato e vedendola si ricordò subito che non
l’aveva
chiamata dal giorno in cui, aveva incontrato la famiglia del suo
cosiddetto fidanzato.
-
Ciao Levy-chan - salutò con voce tremante, si aspettava che
da un
momento all’altro venisse assalita dall’uragano di
una turchina
furiosa, che non avvenne.
-
E’ bello sentirti Lu-chan - le rispose con altrettanto
saluto, la
bionda la fece accomodare e si diressero in stanza, avrebbero parlato
molto, anche se l’amica non si era scatenata con la sua
rabbia
verso di lei.
-
Ecco... scu... - provò ad iniziare a scusarsi ma venne
subito
fermata dalle domande della piccola ragazza, che
all’improvviso le
stava sorridendo e aveva uno sguardo che mostrava la sua sete di
sapere.
-
Lu-chan come è andata? Com’era il ragazzo? Era
carino? Era gentile
o forse era uno stronzo? Spero ti abbia trattato bene e con rispetto
o altrimenti... - partita inizialmente con troppa curiosità
e poi
finita con i pugni stretti e arrabbiata, la ragazza vedendola si
intenerì.
-
Adesso calmati e ti racconto tutto, va bene? - Lucy le sorrise e
appena vide Levy annuire incominciò a parlare, senza
tralasciare
alcun dettaglio e più si andava avanti col racconto e
più la
turchina metteva su un espressione felice, una volta concluso il
resoconto la piccoletta emise un piccolo stridulo.
-
Levy-chan, le mie orecchie le voglio ancora sane, grazie - risero
insieme a quella battuta, poi si sedette vicino all’amica,
che si
trovava accomodata per bene nel suo letto, mentre lei era in piedi
davanti all’armadio.
-
Scusa Lu-chan ma sono felice per te - era euforica la turchina, che
non smetteva di avere sulla faccia uno strano sorriso malizioso e
alla bionda non piacque per niente.
-
Perché?? - si maledì subito per aver dato voce
alla sua curiosità
quando vide le labbra della piccola ragazza ampliarsi di più.
-
Ti piace, non è vero?! - non sembrava una domanda ma
tant’è un
affermazione quello dell’amica, non con lo sguardo che aveva.
-
Non so di cosa parli - Lucy fece finta di non aver compreso, invece
sapeva a cosa si riferiva ma non voleva ammetterlo a se stessa, forse
per paura però non sapeva dirlo nemmeno lei.
-
Ti sei innamorata di questo Natsu, sbaglio?! - Levi le si era
avvicina e le mise una mano sulla spalla, come a volerle dare
coraggio e allo stesso tempo tranquillizzarla e per la bionda quella
piccoletta era la migliore amica che le fosse mai capitata.
-
Levy-chan, io... si, mi sono innamorata di un ragazzo che conosco da
soli pochissimi giorni - lo sapeva, quel ragazzo dai capelli rosa era
lo stesso di allora, il ragazzino che le aveva rubato il primo bacio
e a dirla tutta era stato il contatto con le sue labbra della scorsa
serata.
-
Su, non abbatterti Lu-chan, anche lui potrebbe contraccambiare, anzi
ne sono sicura, nessuno resiste alla mia migliore amica - disse la
turchina con convinzione ed entusiasmo, la bionda le sorrise, poteva
per una volta illudersi ed essere almeno felice di stare vicino al
ragazzo che le piaceva.
Le
due ragazze incominciarono a scegliere il vestito per la bionda,
perché quest’ultima prima dell’arrivo
dell’amica aveva
ricevuto un messaggio da Natsu, dove le dice di farti trovare pronta
per le 20:30 e mancavano poche ore allo scoccare di
quell’orario.
Il
ragazzo arrivò puntuale davanti alla casa di Lucy, la
ragazza uscì
di casa dopo la prima citofonata, mostrandosi più bella e
sexy di
quanto Natsu avesse mai immaginato.
Indossava
un corpetto nero scoprendole l’ombelico, con la
raffigurazione di
piccoli cuoricini gialli e vuoti all’interno, una mini gonna
in
jeans e stivaletti marroncini lunghi fino a sopra la caviglia.
I
suoi capelli erano mossi e lasciati lunghi, con ciocche che le
cadevano davanti, nel mentre ci giocava con una di esse per
l’agitazione, in attesa della parola del compagno.
Il
rosato, vestito con dei jeans neri attillati, una giacchetta del
medesimo colore lasciata sbottonata a mostrare il fisico scolpito, la
solita sciarpa di scaglie tenuta nel collo, un polsino nero con la
raffigurazione delle zanne bianche sul braccio sinistro e scarpe a
stivaletto di un marrone scuro.
Entrambi
rimasero incantati nel vedersi e presero ad avere caldo sul volto se
non anche altrove, per non parlare dei loro battiti, che frenetico si
facevano sentire nel proprio petto, il tutto, osservato dalla piccola
Levy, che aveva già capito come sarebbe finito il loro
rapporto e
sorrideva compiaciuto e felice per l’amica.
-
Stai... sei davvero bella... questa sera - ci vole molto sforzo per
farle questo complimento sincero e la bionda si sentì in un
tremendo
imbarazzo.
-
Anche tu... mi piaci come sei.. vestito - sincera come non era mai
stata, si ritrovò a farsi aprire la porta della vettura, con
cui era
venuto a prenderla, dal ragazzo che non spicciò nessuna
parola, per
il fatto che fosse troppo imbarazzato.
Una
volta seduto al posto di guida, mise in moto e partirono con una
destinazione che la ragazza non sapeva, voleva chiedergli dove la
stesse portando ma non ci riuscì per via di come si sentiva
agitata
e felice allo stesso tempo.
Raggiunsero
una discoteca, a quanto pare Natsu conosceva il proprietario visto
come li fecero entrare gratuitamente, lasciando da parte questa
curiosità, si diressero su una poltrona dove poterono stare
soli e
incominciarono a parlare del più e del meno, dopo aver
ordinato,
fino a quando lui non le chiese.
-
Lucy hai mai avuto il ragazzo?? - le domandò incuriosito il
rosato,
tenendo il suo sguardo serio e tranquillo su il suo, dentro di se
però sentiva una strana sensazione fastidiosa.
La
ragazza a quella domanda sputò tutta l’acqua
frizzante che stava
bevendo in faccia al ragazzo, che si sentì raggelare per la
risposta
che attendeva e adesso si ritrovava ad avere una leggera paura di
sentirla, oltre che il viso bagnato.
-
Che dia... e tu invece?? - cercò di evitare di rispondere,
porgendogli la stessa domanda, nel mentre Natsu si leccava le labbra
con gusto, infondo non era male essere ‘spruzzati’
da una bella
ragazza, soprattutto se questa era Lucy.
-
Ho posto prima io la domanda quindi rispondi - il suo tono non
emetteva repliche, la bionda non capiva per quale ragione gli
interessasse molto, sembrava pure... geloso?! No no, questo era
assurdo già a prescindere dal contesto, lui non poteva
esserlo anche
se lei ne sarebbe stata felice, così ne scacciò
subito il pensiero.
Anche
se faceva a fatica ad ammettere una simile cosa, si ritrovò
a
volerglielo farne presente, forse perché gli piaceva il
rosato e
sperava che lui la ricambiasse ma si diede della sciocca ragazzina,
era impossibile e questo pensiero la fece rattristire.
-
Mai una volta!! Su adesso prendimi in giro!! - esclamò
arrabbiata,
non con lui ma con se stessa, si era innamorata di un ragazzo che
conosceva si e no da due giorni, oltre il sospetto
dell’incontro
avvenuto quattro anni prima.
-
Ah meno male - il ragazzo fece un sospiro di sollievo, sembrava
essersi tolto un peso di dosso, era tremendamente felice nel sapere
che lei non fosse mai stata fidanzata e non avendo avuto il ragazzo
faceva di lei una santa vergine.
Nessuno
aveva osato toccare il suo corpo: ne le labbra, nel il suo seno
prosperoso, ne il suo bel lato b e nemmeno la sua parte più
intima,
per non parlare della sua pelle delicata, nessuno aveva posato le
mani con quelle intenzioni poco caste.
Certo
che pensare a quelle cose, Natsu si sentì in vena di
prendersi a
insulti, stranamente, sempre per la ragazza ma in fin dei conti era
ormai sicuro dei suoi sentimenti e del fatto che fosse lei quella
ragazzina a cui aveva dato il suo primo bacio, cosa che lo fece
arrossire ricordandosi quello datele la sera precedente.
-
Eh?! - la giovane rimase interdetta se non confusa per quelle sue
parole, forse aveva sentito male e si convinse di tale pensiero
mentre, il ragazzo dalla capigliatura rosa capì cosa aveva
appena
detto e cercò di giustificarsi al meglio che poteva.
-
Non è come pensi, cioè mi dispiace che tu non
abbia mai avuto...
si... beh, lo sai... oh, dannazione!! - Stava andando nel pallone,
non riusciva a salvarsi dall’equivoco e il suo viso con le
gote
rosse non di certo lo aiutava.
Lucy
scoppiò a ridere nel vedere Natsu così in
difficoltà, era la prima
volta e non le dispiace affatto, il rosato si sentì in
imbarazzo,
così tanto che si bloccò all’istante,
senza muovere un muscolo,
senza dire alcuna parola, con lo sguardo a guardare un punto
indefinito del locale.
-
Natsu sei uno sciocchino - la ragazza lo guardava sul viso, era
davvero tenero quando era così imbarazzato, sembrava un
bambino ma
la cosa che la colpì di più fu il fatto che lo
trovava carino e non
se ne pentì affatto di pensarlo, però poi si
ritrovò ad aggiungere
con tenerezza un ringraziamento.
-
Però, ti ringrazio - e gli sorrise mentre il volto del
ragazzo si
spostò per guardarla, incredulo a ciò che avevano
sentito le sue
orecchie ma infine ricambiò il suo sorriso.
-
Di nulla Lu!! - e detto ciò, sentendo la musica, si
sentì di
chiederle una semplice cosa, almeno per lui era definibile
così.
-
Lu che ne diresti di scatenarci in pista? - le chiese con un
entusiasmo ad illuminargli gli occhi, come avrebbe potuto rifiutare
con invito così emozionante?
-
Ci sto!! Andiamo!! - rispose con gli occhi che le brillavano,
già,
appunto, le era impossibile non accettare, infondo era una delle cose
che aveva in comune con il ragazzo, ballare e scatenarsi!!
Si
gettarono in pista ballando e ridendo, perché Natsu quando
non
seguiva un ballo e faceva a modo suo era piuttosto ridicolo ma
infondo che importava, se si divertivano, tutto il resto non aveva
alcuna importanza.
Stanchi
e divertiti, tornarono a sedersi, prendendo qualcosa da bere,
alcolico e Lucy accetto non volendo ammettere di non averne mai
bevuto prima in vita sua, per questo dopo due bicchieri era
già
ubriaca ed il rosato la prese in braccio come se fosse una
principessa, visto che da sola non riusciva a camminare.
Giunti
alla macchina, la mise nel suo posto mentre lei dolcemente si era
già
addormentata tra le sue braccia, vederla con quel viso angelico
Natsu si ritrovò a sorridere intenerito, poi mise moto e
partirono
verso l’appartamento di Lucy.
Arrivati
lui cercò di svegliarla ma non ebbe successo,
così tornò a
prenderla tra le sue braccia e la condusse davanti alla porta di
casa, visto che la ragazza non si svegliava, il rosato provò
a
cercarle le chiavi nella borsa ma prima la posò a terra.
Nel
tentativo di trovarle, qualcosa attirò la sua attenzione,
una
piccola chiave d’orata con l’impugnatura circolare
ed una scritta
su di esso “16-07 Festa dell’Hanabi” il
tutto con tanto di
fiocco sulla punta dell’arco e sia quell’oggetto
che quella data
gli diedero conferma che Lucy non era altro che la ragazzina di
quattro anni fa.
Sorrise
così felicemente che avrebbe pure urlato e saltato dalla
gioia ma
evitò di creare problemi alla bionda coi vicini,
così prese le
chiavi di casa e una volta aperto, vi entrò con in braccio
alla
giovane, portandola nella sua camera.
La
posò delicatamente sul letto e quando fece per andarsene,
venne
bloccato dalla piccola mano di Lucy, Natsu in un primo momento rimase
sorpreso perché la vide sveglia ma soprattutto triste.
-
Resta con me - furono le parole che uscirono dalle labbra della
bionda, il rosato non seppe dire se fosse per via della sbornia
però,
decise di accogliere la sua richieste e rimanerle accanto, infondo
avrebbe avuto modo di farle quelle domande tanto attese la mattina
seguente, anche se la sua scelta di restare era per altro.
E’
così anche il loro secondo appuntamento finì e il
terzo giorno del
loro incontro ebbe fine, però nei migliori dei modi,
così il 3
luglio si concluse e i due ragazzi dormirono insieme nello stesso
letto, con nello sguardo un sorriso gioioso ad illuminargli la vita.
Angolo
Autore
Ok,
ho fatto un pò di ritardo però, eccolo qua e
prima di tutto ci
terrei a farvi notare una mia dimenticanza nel precedente capitolo,
nell’angolino del secondo giorno ho dimenticato di dirvi che
che i
due ragazzi erano rispettivamente Ren e Hibiki :p
Torniamo
al capitolo, di cui non ho nulla da dire solo, finalmente si sono
resi conto con certezza del loro incontro avvenuto 4 anni prima ma
anche dei loro sentimenti u///u
Beh,
che mi dite del capitolo?? Vi è piaciuto?? Vi ha fatto
schifo??
Attendo le vostre recensioni ragazzi, fatemi sapere cosa ne pensare
per favore... adesso devo scappare, a domani o meglio, a più
tardi
col quarto giorno della Nalu Week, bye bee *^*
Fin_Light
|
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Capitolo 5 *** Quarto giorno - Promise/Promessa ***
Quarto
giorno - Promessa
L’alba
si fece strada nel cielo mentre, pian piano illuminava le case della
città di Magnolia, in una di esse, che si trovava vicino al
fiume,
la luce filtrò al suo interno tramite un piccolo spiraglio
lasciato
dalla tenda che copriva la finestra di una stanza.
Il
raggio del sole finì per cadere sul viso di una ragazza dai
capelli
biondi, che tentò più volte di evitare quel
bagliore fastidioso
che, purtroppo, la fecero svegliare.
Sentiva
del calore sotto di sé e la cosa le sembrò
strana, anche se era
estate perché sentiva così piacevole quella
calura, si chiedeva
come potesse della trapunta avere un effetto tale sul suo corpo.
Inconsciamente
incominciò con la mano del suo braccio destro a tastare
sotto di
essa, per la stanchezza non si era azzardata ad aprire gli occhi, non
solo si sentiva un pò sollevata con la schiena dal letto ma
sentiva
persino di essere abbraccia a qualcosa.
Quando
sentì un non so ché di liscio e ondulato a mo di
tartaruga, si
ritrovò ad accarezzare meglio quello che dovrebbe essere la
fodera
che ricopriva il materasso del suo letto, il tutto venne accompagnato
da un sali e scendi di tale oggetto e in più
sentì persino un..
russare?? No, doveva essere troppo stanca.
Si
stropicciò gli occhi e cercò di abituarsi alla
luce del giorno, si
sollevò per mettersi seduta sul suo letto poi si
voltò a guardare
ciò che l’aveva svegliata e appena mise a fuoco
l’immagine a cui
apparteneva quella chioma rosa, strabuzzò gli occhi per la
sorpresa.
Se
non avesse mantenuto la calma lo avrebbe buttato già dal suo
letto a
calci, non si ricordava cosa fosse successo dopo essere stata
stordita, se così la poteva definire, dai due bicchierini
bevuti,
già, amava sminuire le cose in questi casi.
Cercò
di fare mente locale ma aveva solo una leggera emicrania e
così
decise di non pensarci per il momento, solo quando si fu calmata del
tutto si accorse che il braccio destro di Natsu si trovava intorno
alla sua vita, l’aveva abbracciata durante la notte o anche
prima
di addormentarsi? Voleva saperlo ma anche in quel caso
lasciò
perdere, voleva godersi il piccolo momento.
Presa
da uno strano coraggio, tornò a coricarsi al suo fianco,
però non
ebbe modo di capirne il motivo ma il rosato col braccio che la
cingeva, la tirò verso di se e
l’abbracciò dolcemente, facendo
imbarazzare una Lucy rossa come un pomodoro.
Quel
ragazzo anche nel sonno faceva le cose con naturalezza e in
più, in
quel momento, sorrideva dormendo beatamente come un bambino, come
faceva lei a stare calma con un bel giovane che l’abbracciava.
Istintivamente
la ragazza portò la sua mano destra ad accarezzare i capelli
disordinati del rosato, erano davvero morbidi malgrado
l’apparenza
e sorrise pure nel poterglieli toccare, nel mentre Natsu
mugolò
qualcosa che a Lucy scappò il significato e si
ritrovò a ridere
sommessamente.
Realizzando
ciò che stava facendo, si ridestò dai suoi
pensieri e incominciò a
darsi un contegno, ora era il momento di avere le risposte e
così
provò a svegliarlo, ricevendo come risposta altri mugoli,
poi
all’improvviso il rosato si voltò verso di lei nel
sonno e
involontariamente la sua mano finì sul seno sinistro della
bionda,
La
sua mente viaggiò così velocemente in pensieri
poco casti che la
fecero andare in tilt, realizzò solo ora che Natsu era a
petto nudo
e pensò lo fesso anche il resto, visto che non vedeva il
resto e per
l’imbarazzo non volle scoprirlo.
La
scena che ne sussegui fu troppo per riuscire a capacitarne usando
solo la vita, il piede di Lucy andò a colpire un fianco del
ragazzo,
non era forte e quindi male non fece, però ebbe il buon
risultato di
farlo cadere fuori dal letto.
L’urlo
che precedette tale azione stordì più del dovuto
il rosato, che la
guardava confuso, non capendo cosa stesse succedendo e le motivazioni
di tale comportamento della bionda.
-
Buongiorno Lu - le aveva detto con la voce impastata dal sonno, come
se ritrovarsi nel letto di una ragazza che si conosceva da pochissimi
giorni fosse la cosa più normale al mondo, il ché
infastidì non
poco la giovane.
-
Buongiorno un cavolo!! Cosa ci facevi nel mio letto, pure
addormentato? - gli chiese irritata ma più che altro
imbarazzata per
i suoi pensieri, anche se aveva dormito bene, la sua mente aveva
fabbricato una sola ipotesi.
<<
Che noi due... io e Natsu... lo abbiamo fatto? >> era
davvero
confusa e più pensava a ciò, più
prendeva fuoco, come c’era
finita in quella situazione? Voleva le sue risposte e le avrebbe
avute subito, il ragazzo dal canto suo non capiva l’amica, se
poteva definire così il loro legame.
-
Ero stanco ed il tuo letto sembrava davvero comodo, poi non volevo
smettere di guardarti, eri molto carina mentre dormivi, sembravi un
angelo - ecco, come il suo carattere si rivelava letale per la
bionda, quelle parole così dolci e pieno di significati,
dette così
facilmente senza alcuna difficoltà, riuscivano a farle
sparire la
rabbia contro il suo volere e Natsu invece le sorrideva come solo lui
poteva ma, come ormai gli capitava spesso, si rese conto di
ciò che
aveva detto e con le gote a prendergli fuoco, si maledì per
la sua
sincerità sfrenata.
La
mente di Lucy incominciò a rimettere in sesto i suoi
ricordi, lei
ubriaca trasporta dalle braccia forti e protettive di Natsu fino alla
sua camera e posata dolcemente sul suo letto, il rosato che se ne va
e la bionda che lo blocca con la sua mano e quelle parole
“Resta
con me” gli aveva pure chiesto.
Quella
rimembranza le fece sentire una stupida ipocrita ed egoista, lo aveva
supplicato di restarle accanto e lui aveva accettato, con la
conseguenza di essersi beccato un calcio dalla ragazza, come si
sentiva in colpa per come lo aveva trattato.
-
Hai... - provò ad iniziare a parlargli mentre, lo sguardo di
Natsu
si puntò su di Lucy, curioso di scoprire cosa volesse dirgli
o
chiedergli.
-
Hai dormito bene?? - rimase sorpreso dal cambiamento di tono,
sembrava essersi addolcita ma si accorse subito che era triste, per
cosa non lo capiva, infondo aveva tutte le ragioni di essersi
arrabbiata, lui egoisticamente si era fatto spazio nel suo letto e
l’aveva costretta a starle abbracciato.
-
Lu tutto bene? - quella domanda la spiazzò, non era
arrabbiato per
come lo aveva maltrattato? Lo aveva colpito e Natsu l’aveva
perdonata?! No, non era quello, per il rosato quello era stata una
reazione del tutto naturale però questo non la rese
più felice.
-
Scusami Natsu - quelle parole lo colpirono forte il cuore,
perché si
stava scusando, non ne aveva ragione e ciò lo fece agire di
nuovo,
non gli piaceva vederla così e senza rendersene conto la
attirò
verso di se per poi abbracciarla.
-
Stupida, non devi scusarti anzi, dovrei essere io a farlo - Lucy si
chiese quanto potesse essere dolce quel ragazzo, la trattava
così
gentilmente che ogni volta che la toccava o l’abbracciava,
sembrava
maneggiarla con cura, come se mettendoci troppa forza
l’avrebbe
rovinata per sempre.
-
Ma sono stata io ad obbligarti a restare e ti ho trattato
così male
- le parole erano strozzate dal tremito del suo corpo, lo sapeva, se
continuava così si sarebbe messa a piangere e di questo
Natsu se ne
accorse.
-
Ma sono io ad aver accettato, se non l’avrei voluto, non
sarei
rimasto - la strinse di più per poi portare la sua mano
destra sulla
guancia sinistra della bionda, quel contatto la fece sussultare e il
suo sguardo finì involontariamente su quello del rosato, che
in quel
momento le sorrideva dolcemente.
La
ragazza si abbandono a quel contatto per poi ricambiare
l’abbraccio,
si stava bene tra le sue braccia, le davano una sicurezza di cui non
era mai stata capace di possedere, il ragazzo invece
cominciò ad
accarezzarle i capelli morbidi come la seta, quanto aveva desiderato
toccarglieli.
-
Ascoltami Lu, io non voglio farti soffrire, è
l’ultima cosa che
vorrei accadesse - quelle parole così sincere,
così dolci e piene
d’affetto, che portavano il nome di
“amore” e nel vedere nel
volto del rosato la paura, la bionda si sentì
improvvisamente
felice, lui davvero pensava quelle cose.
-
Perché ci tieni così tanto a me?! Ci conosciamo
da cinque giorni -
gli aveva chiesto, tenendo in conto anche del giorno
dell’Hanabi,
nel mentre si staccò dall’abbraccio per poterlo
guardare negli
occhi, infondo lei voleva sapere, doveva sapere che rapporto ci fosse
tra loro o altrimenti non sarebbe riuscita ad andare avanti.
Il
rosato incominciò ad aprire e a chiudere la bocca, non
faceva che
boccheggiare, non sapeva come iniziare questo discorso, lui non
voleva rovinare il rapporto che c’era tra loro, aveva paura
che lei
si allontanasse dalla sua vita, non voleva rovinare la loro amicizia.
La
tensione che aleggiava nell’aria sembrava potersi tagliare
col
coltello, la bionda lo vedeva agitato, che avesse il terrore di
rovinare il loro rapporto con la sua risposta?! Anche lei sentiva
questa emozione ma averlo di fronte le dava la forza per accettare
ogni sua risposta, perché lei lo sapeva, qualunque cosa
fosse
successo, lei lo avrebbe continuato ad amare e non avrebbe mai potuto
odiarlo.
-
Non ti potrei mai odiare Natsu, mi è impossibile
perché io sto bene
con te - ora era la ragazza ad essere dolce con lui e sembrava
persino averlo letto nella mente, visto che in quel momento pensava
che se si fosse dichiarato, lei lo avrebbe evitato e odiato e non
voleva, così prese tutto il suo coraggio per parlare.
-
Io... io mi sono innamorato di te Lucy - si era confessato per
davvero!! Non se lo era sognato, giusto?! No, lo vedeva sul suo viso
arrossato che non scherzava e il suo cuore che batteva così
forte da
farle male, le fece capire che non era un sogno, Natsu
l’amava e
non poteva ricevere un regalo più bello di questo.
L’attesa
per quella risposta era così dolorosa, ormai
l’aveva capito, la
ragazza non l’amava e non poteva che accettarlo anche se il
suo
cuore aveva smesso di battere con quel pensiero, metaforicamente
parlando.
-
Natsu... - quel nome pronunciato da lei, suonava ancora meglio
però
metteva solo più peso nel suo cuore, no, non avrebbe retto
molto,
non voleva sentire altro, così tentò di andarsene
da quella stanza,
da quella casa, purtroppo però, due braccia esili lo
bloccarono in
un abbraccio, mentre lui era girato di schiena.
-
Anch’io! - quelle parole fecero breccia nel suo cuore che
stava
riprendendo a battere con un pò di speranza, il rosato si
voltò
piano verso della bionda e la vide lì, dietro di
sé, piangendo ma
con un sorriso sulle labbra, poteva sperare il ragazzo?
-
C-cosa?? - le chiese con un filo di voce, strozzato dal respiro
irregolare per via dell’agitazione, la ragazza gli si
avvicinò e
piantò lo sguardo nel suo, posando le mani nelle sue guance,
continuando ad avvicinarsi a lui.
-
Ti amo anch’io!! - Lucy glielo sussurrò sulle
labbra, facendolo
rabbrividire sia dal piacere che dalla felicità e allo
stesso tempo,
maledire che l’attesa per quel bacio tanto agognato in questi
pochissimi giorni, ci stava mettendo ad arrivare.
Ormai
aveva perso la pazienza, era troppo aspettare per la sua
felicità
del momento, così cancellò infine la distanza
ultima che c’era
tra di loro, facendo nascere un bacio dai mille sapori, da prima dato
con dolcezza ed una tranquillità disarmante, come se si
stessero
gustando l’un l’altro ma poi divenne passionale.
La
lingua del rosato chiedeva il permesso di entrare nella bocca della
bionda, entrambi sorrisero con quest’ultima che
lasciò libero
accesso per godersi quello scambio di salive, con le loro lingue che
si cercavano e giocavano aggrovigliandosi tra loro.
Lucy
gemeva nella sua bocca, sentire la lingua di Natsu così
calda e
ruvida la mandava nel pallone, il rosato invece voleva un contatto
sempre più profondo, le sue mani intorno alla vita di lei la
stringevano di più al suo corpo.
Mentre
le mani della bionda erano posate piacevolmente nel suo petto, le
fece risalire in su con estrema lentezza, come se lo stesse
accarezzare, fino ad aggrapparsi convulsamente sui suoi capelli rosa
ma quando il richiamo d’ossigeno si fece sentire, i due
ragazzi si
staccarono e risero insieme.
-
Ti amo Lu - glielo disse con una dolcezza che alla ragazza parve le
stesse toccando con delicatezza e possessione il suo cuore, che in
entrambi batteva così forte che lo sentivano in quel
contatto, come
fossero loro stessi a sentirlo.
Si
chiedevano se si poteva essere più felici di come lo erano
in quel
momento?! Lucy e Natsu non credevano affatto che fosse possibile,
perché per loro stare già insieme era il massimo
della felicità.
I
loro cuori ormai era uniti da un indissolubile legame, in una
promessa che il loro amore conosceva fin troppo bene, anche in quella
giornata di piena estate loro potevano solo amarsi, ed il 4 luglio fu
la loro più importante data, perché era il giorno
in cui avevano
appena iniziato a vivere appieno la loro vita.
Angolo
Autore
Ok,
questo capitolo mi sa che è SUUUPER fluffoso, cosa ne
pensate? Io
sto letteralmente impazzendo, dove diavolo sto andando a finire con
questa fic?? Mi sto sdolcinando in un modo mooolto deliziosi ghi hi
*gli piace la risata di Gajeel in questi momenti*
Allora,
qui c’è stata una bella confessione, forse un
pò troppo
sbrigativa visto i tempi, però proprio per questo doveva
essere
postata nel modo migliore e nel momento migliore.
Non
l’ho riletta quindi, se trovate qualche errore fatemelo
presente,
sarò lieto di segnalarmelo, così da correggerlo
una volta conclusa
la Nalu Week, che al momento ho il tempo solo di scrivere e non di
rincontrollare.
Ora
passiamo a ringraziare chi l’ha inserita nella lista delle
preferite, naturalmente i nuovi, Lulli99
e Sora_no_yosei...
chi invece la messa tra le seguite DarkAkiko,
Gaia2903,
krystal86,
Kushi93,
Lunaix
e Sora_no_yosei
e anche june_cale,
grazie!! Ci tengo a ringraziare chi ha recensito e chi la legge
silenziosamente, grazie a tutti!! *^*
Ci
si legge domani col quinto giorno, con il prompt Osare +w+
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Capitolo 6 *** Quinto giorno - Dare/Osare ***
Quinto
giorno - Osare
Era
pomeriggio inoltrato in quel giorno di calda estate, il 5 luglio si
fece sentire nei migliori dei modi per la giovane coppia, i due
ragazzi ora si trovavano al centro commerciale di Magnolia per
l’esigenza della ragazza.
Ad
ogni vetri Lucy si fermava a guardare con interesse, come se fosse
stata la prima volta che fosse stata la prima volta che andava a fare
shopping, perché era ciò che stava facendo,
costringendo persino
Natsu a portargli le buste.
Lei
vestiva con dei pantaloncini blu scuro, una maglietta smanicata di un
tenero rosa chiaro, i capelli biondi come il grano lasciati lisci e
delle infradito, Lui invece aveva indosso dei pantaloni bianco
azzurro di jeans, dei sandali marroni, una camicia bianca e i capelli
rosa come i fiori del ciliegio tenuti in modo sbarazzino.
-
Lu ma quanto ancora hai intenzione di comprare? - gli chiese il
rosato con noia, erano da parecchie ore che continuavano a girare per
quel grande magazzino, pieno di negozi di ogni genere, e lui non ne
poteva più di restarci, voleva passare una giornata
romantica con la
sua donna, perché ora era tale per il ragazzo, ma a quanto
pareva
era l’unico a pensarla così.
-
E dai Natsu, non muori mica se visito ancora due negozietti - aveva
detto una frase simile la ragazza come se fosse la verità,
per
giunto sembrava esasperata dal tono di voce usato, infondo il suo
fidanzato si stava lamentando da quando avevano lasciato il primo
negozio, perché portava così poca pazienza voleva
proprio saperlo.
-
ANCORA!!! Lu mi ami davvero?! - le chiese con fare ironico, di certo
quel trattamento sembrava dargli ragione, infondo erano da tutto il
pomeriggio che stavano in quel luogo a girovagare a fare compere,
cioè il rosato l’accompagnava mentre la bionda
comprava.
-
Natsu!! - lo rimproverò Lucy, ritrovandosi il volto tra le
fiamme
dell’imbarazzo, perché il suo ragazzo non faceva
altro che
lamentarsi?! Si voltò verso Natsu e vedendo come ancora
riusciva a
trasportare tutti quei sacchi con le scatole, si sentì in
colpa e
gli si avvicinò per prendergli qualcosa, così da
portarlo lei
stessa.
-
Che fai Lu?! Guarda che ci riesco - disse sincero il fidanzato ma lei
fece finta di non sentirlo, lo vide avere uno sguardo beffardo e
leggermente irritata e con le gote rosse, continuò ad
incamminarsi
con il rosato che le stava dietro e le ripeteva di lasciare a lui il
trasporto dei pacchi, però non ottenne mai alcuna risposta.
Alla
fine la vide fermarsi all’improvviso e per poco Natsu non gli
andò
addosso, poi cercò di vedere per quale motivo si fosse
fermata e
capì che lo aveva portato ad un piccolo bar, con qualche
tavolino
all’esterno e notò che Lucy si stava sedendo su
uno dei tavolini
liberi, così decise di eseguire il suo esempio, posando
prima a
terra i pacchi.
-
Grazie Lu!! - le fece un sorriso radioso e allo stesso tempo
caloroso, facendo arrossire di botto la sua Lu, amava calcare sulla
parola “sua” perché infondo era di sua
proprietà e non avrebbe
permesso a nessun ragazzo di toccarla con un dito, nemmeno a
sfiorarla.
Quando
la ragazza vide il suo volto, lo trovò terribilmente bello e
anche
se con imbarazzo, si allungo sul posto prendendo il volto del ragazzo
e lo attirò a se, con timidezza posò le sue
labbra su quelle del
rosato, che inizialmente rimase sorpreso, poi con un sorriso che
venne ricambiato con quel contatto, risposte al bacio.
La
necessità dei polmoni per riprendere fiato, si fece largo
nella loro
mente, che con riluttanza dovettero separarsi e le loro iridi si
scoprirono luccicanti di una voglia che li possedeva ogni volta di
più, ogni qual volta stavano insieme e avevano un qualunque
contatto.
Tornati
a sedersi, visto che anche il giovane si era alzatosi per il contatto
precedente, Natsu allungò la sua mano per afferrare
l’arto di Lucy
ed intrecciare le loro dita come fosse la prima volta, in effetti era
così, da quando si erano dichiarati
quell’intreccio di mani era
avvenuto per la prima volta e quel pensiero fece arrossire i due che
però, con una strano desiderio, non vollero slegare.
-
Lu dovrei dirti una cosa - quelle parole dette in un modo
così serio
la fecero sussultare e la paura si impossessò del cuore
della
bionda, che temeva volesse lasciarla ma scacciò subito quel
pensiero, era assurdo pensare una cosa simile quando stavano insieme
da soli un giorno.
-
Dimmi Natsu - con una calma che nascondeva la sua ansia, il suo
sguardo si posò su quello del rosato, era pronta ad
ascoltare ogni
singola cosa che sarebbe venuta fuori dalle sue corde vocali,
quest’ultimo le sorrise dolcemente, stringendo la presa delle
loro
mani come a volerla rassicurare.
-
Noi due... io ti ho già incontrato una volta... in passato -
aveva
preso tutto il suo coraggio per iniziare il discorso ma aveva un
pò
il timore che lei non lo credesse e si diede dello stupido per
pensare una cosa simile, infatti la ragazza lo guardava prima con gli
occhi spalancati dalla sorpresa e poi dolcemente, dio quanto avrebbe
voluta baciarla di nuovo ma non era il momento, attendeva solo la sua
risposta.
-
Lo so!! - disse con una piccola risata, certo l’aveva
sorpresa con
l’argomento preso così, su due piedi,
però era giusto affrontarlo
e risolverlo ora, infondo lei lo amava e probabilmente lo era da quel
giorno.
-
Si è successo... eh?! Tu lo sapevi?!!! - ora era Natsu
quello
sorpreso, era rimasto di sasso perché pensava che la sua Lu
non lo
avesse ancora capito ed ora era curioso di scoprire quando, dove e
come se lo era ricordata, la risposta gli fu data in un piatto
d’argento.
-
Si, l’ho capita quando tu... si, beh, il nostro primo
appuntamento,
quella sera... mi hai baciata - ecco, era riuscita a dirlo ed ora
poteva coprirsi la faccia con le proprie mani, si sentiva
tremendamente in imbarazzo e adesso non sapeva ne che fare e ne che
dire.
-
Non sono l’unico ad averlo capito in quel momento - le tolse
le
mani dal viso e la ragazza si vide costretta a guardarlo in volto e
ciò che vide la lasciò incantata, le stava
sorridendo intenerito e
nel mentre la sua mano destra le accarezzava la guancia, un gesto
troppo romantico e troppo dolce.
-
Natsu io... - Lucy si ritrovò a sussurrargli ma
l’indice della
mano destra del ragazzo le si posò sulle labbra,
intimandogli
gentilmente di fare silenzio, però quando la bionda
provò a
parlare, il rosato la bloccò con un tenero bacio a cui lei
non seppe
resistere e ricambiò con estrema dolcezza, una volta
staccatosi
ordinarono.
Era
sera prossima alla notte e i due ragazzi, dopo essere stati a casa
della ragazza per portare i loro acquisti, si diressero con uno
zainetto verso un boschetto, dove alla fine di esso vi trovarono una
prateria verde illuminata dalla luna, così tolsero dalla
borsa due
asciugamani da spiaggia, tenendoli uno attaccato a fianco
dell’altro
e sdragliarsi.
Stavano
abbracciati guardando le stelle nel cielo ormai notturno, Lucy con la
testa nel petto di Natsu e quest’ultimo le teneva la vita col
suo
braccio destro, entrambi sorridevano felici perché
riuscivano a
godere quei piccoli momenti appieno, certo c’era
dell’imbarazzo
ma ciò non li fermava anzi, li spronava a cercare il
contatto con la
propria metà.
La
giovane coppia sapeva di poter osare a mostrare il proprio amore
senza vergognarsi, lui poteva osare accarezzarla, toccarla e baciarla
quando e come voleva, stessa cosa valeva per lei, scambiandosi
affetto ogni qual volta ne sentivano il bisogno.
-
Natsu? - lo chiamò Lucy in un sussurro, mentre toccava i
suoi
capelli rosa ribelli, gli piaceva da morire la sensazione di poterli
avere sotto il tocco delle sue dita.
-
Che c’è Lu? - le disse ma fu più un
sussurro dato il volume della
sua voce, che alla bionda suonò molto sensuale, quel ragazzo
le
sembrava sempre così sexy quando usava quel tono o quando la
guardava con un ghigno beffardo sul volto e si chiedeva come era
possibile che non fosse svenuta in quelle occasioni.
-
Le vuoi le coccole?! - la bionda gli si era avvicinato
all’orecchio
per porgli quella domanda, che con tutta la sensualità che
ci mise
fece perdere la testa al rosato, che si mise sopra alla ragazza
mentre, piano piano, avvicinava la sua bocca a quella della sua
donna, baciandola con passione in un unione di bocche, lingue e
salive.
Natsu
scese sul collo di Lucy, prima con baci delicati, poi tracciando
strani disegni sulla gola con la lingua, cosa che fece gemere alla
sua Lu che si stava preparando mentalmente già al peggio o
forse era
giusto dire, al meglio di quella situazione di puro piacere?! Tutto
ciò fece ridere sommessamente al rosato che tornò
a coricarsi con
la ragazza appoggiata a se, che lo guardò con un
sopracciglio
alzato, non capendo perché si fosse fermato.
-
Beh, non dovevi farmi le coccole? Pensavi a qualcosa di sconcio? - le
chiese con finta ingenuità, scoppiando poi a ridere nel
vedere la
bionda rossa come un peperone, però se ne pentì
subito dopo che la
ragazza gli pizzico con forza la guancia, facendolo mugolare per il
dolore.
-
Baka!! - gli urlò nell’orecchio stordendolo per
qualche secondo,
poi lei lo vide sedersi e gli chiese confusa che stesse facendo, lui
di risposta sorrise beffardamente e la cosa preoccupò non
poco la
sua fidanzata.
Il
suo timore si risultò un bel contrasto tra i suoi pensieri,
vedendolo togliersi la camicia, rimanendo poi a petto nudo, fece
arrossire non poco a Lucy tra l’imbarazzo e
l’irritazione del
momento, non capiva che cosa avesse in mente.
-
P-p-perché ti sei t-tolto l-la c-cami... camicia? - ora la
bionda si
trovava in un imbarazzo ben visibile allo sguardo ghignante del suo
ragazzo, quest’ultimo tornò a sdragliarsi
sull’asciugamano e le
fece cenno di raggiungerlo, che con l’agitazione si era
alzata di
scatto, però non se lo fece ripetere due volte.
-
Ora voglio le coccole però - lo disse come un bambino
viziato,
pretendendo le attenzioni affettuose della sua Lu, lei si
ritrovò a
sorridere, infondo questo era uno dei lati che piaceva di Natsu e
anche se era imbarazzata lo volle accontentare.
Posò
la sua testa nel petto magro ma scolpito del suo uomo, portando la
sua mano sul suo torace e incominciò ad accarezzare la sua
pelle,
sentendo i brividi che gli faceva venire, sorrise di nuovo, contenta
di essere lei a fargli provare quel piacere anche solo con quei
piccoli piaceri.
Entro
qualche minuto lo sentì mugugnare felice, la cosa la fece
ridere
sommessamente e continuò a coccolarlo fino a che non lo
sentì
russare, si era persino addormentato!! Gli accarezzò la
guancia e
con un bacio sulla sua gote, si accoccolò tra le sue braccia
e dopo
qualche minuto, anche lei fece una visita al mondo dei sogni, con le
stelle a vegliare sui loro sogni.
Angolo
Autore
Concluso
anche questo prompt, mi chiedo da dove mi venga tutta questa
dolcezza? Beh, non so che dire oltre al fatto che, spero vi piaccia
anche questo capitolo, come del resto i precedenti. Ditemi se
c’è
qualche errore, così poi sistemerò :)
Ringrazio
Lunaix
per averla inserita nella lista delle preferite e ringrazio Nee-chan
e rosadc
per aver recensito... ringrazio tutti coloro che la stanno leggendo,
davvero, grazie mille a tutti *^*
Fin_Light
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Capitolo 7 *** Sesto giorno - Effulgence/Splendore ***
Sesto
giorno - Splendore
L’alba
di un nuovo giorno, del 6 luglio, illuminò i volti di due
ragazzi,
sdragliati sul prato oltre il bosco, la bionda mugugno qualcosa ma
non volle svegliarsi, si sentiva così bene abbracciata al
ragazzo
che non volle prendersi il disturbo di alzarsi.
Stropicciò
gli occhi perché ormai il sole le dava un gran fastidio
così che
dovette aprirli, facendoli poi abituare alla luce e alzando il volto
verso il fidanzato, già, si ricordava bene cosa era avvenuto
il
giorno precedente e sorrise a quel dolce ricordo.
Quando
il viso di lei incontro il suo, notò con sorpresa che il
rosato era
sveglio e la guardava con un gran sorriso stampato sulle labbra.
Lucy
naturalmente si ritrovò ad arrossire come fosse la prima
volta che
lo vedeva, di certo non si sarebbe mai abituata perché, quel
suo
sorriso, aveva il potere di imbarazzarla e renderla vulnerabile.
Rispose
alle sue labbra piegate felicemente, con un bacio a fior di labbra,
però Natsu non voleva così poco da quel contatto,
così lo
approfondì infilando la lingua dentro la bocca della
ragazza, che
inizialmente ne fu sorpresa ma infine si sciolse e lo ricambio con la
stessa sua passione.
-
Ben svegliata Lu!! - esclamò contento il rosato sorridente.
-
Giorno Natsu - dolcemente gli rispose, posando un bacio sulla guancia
destra del suo fidanzato.
-
Ho una gran fame, che ne dici di andare a mangiare qualcosa?! - le
disse già alzandosi, naturalmente non lasciò mai
la presa sulla sua
ragazza, stretta a sé, gli piaceva sentire il suo corpo
contro il
suo.
-
Certo, perché no!! - il sorriso della bionda era qualcosa di
meraviglioso, non c’erano parole migliori per descriverla al
momento, perché infatti non gliene veniva in mente una
giusta.
Natsu
euforico, incominciò ad aiutarla a riordinare,
cioè non c’era poi
molto da ripescare da terra, solo i due asciugamani e la sua giacca,
che naturalmente se la mise ma la lascio sbottonata e se non fosse
stato per il buon senso di Lucy, quest’ultima gli sarebbe
saltata
addosso.
Una
volta che la bionda si prese la zaino, il rosato gliela rubò
di mani
e la mise sulla schiena, per poi prendere per la vita alla sua
fidanzata e metterla sulla spalla come un sacco di patate,
però la
sua mano era ben posizionata sul suo fondo schiena.
La
ragazza per quanto potesse battere i suoi deboli pugnetti sulla
schiena del suo ragazzo, non ebbe i risultati sperati, lui infatti
continuava a tenerla saldamente nella sua posizione e lei si
rassegnò.
Il
rosato scoppiò a ridere e ciò, alla fine,
contagiò anche la bionda
e con un “andiamo” del giovane,
quest’ultimo si incamminò
verso il luogo scelto, mentre la sua donzella si lasciava
“rapire”
dalla sua temperatura calda e piacevo e persino dal suo profumo
selvatico, quanto poteva amarlo? Troppo per darne un numero.
I
ragazzi ora si trovavano nel centro della città di Magnolia,
senza
indugi il rosato camminata per le strade, incurante degli sguardi
rivolti allora, godendosi l’imbarazzo della sua donna, che
teneva
le mani sulla faccia.
-
Natsu quanto ci vuole ancora? - chiese con coraggio la bionda,
cercando di nascondersi aiutandosi col corpo del suo giovane uomo,
infondo lei continuava a rimanere bloccata nella sua spalla sinistra,
manco fosse un ottimo pesce appena pescato dal mare.
-
Siamo arrivati!! - quelle parole furono la parola magica per Lucy,
che con uno scatto riuscì a scappare dalla presa di Natsu,
che
ghignava beffardamente e la strinse a se con un braccio nella vita di
lei, quel gesto e quel suo sguardo la fecero arrossire nuovamente.
Ciò
che stava davanti a loro era una locanda molto conosciuta per le
feste che il proprietario creava con ogni scusa possibile o almeno...
erano queste le voci che giravano per la capitale di Fiore, il nome
di questo posto era Fairy Tail, un nome che dava molto a pensare, in
senso positivo naturalmente.
-
Sono tornato!! - urlò gioiosamente il ragazzo, la giovane
diede una
controllata al suo interno e vi vide molte persone bevendo
già di
mattina presto ma poco importava, perché per la stessa
quantità,
c’erano persone che facevano la loro colazione
tranquillamente.
-
Ma guarda un pò chi si fa di nuovo vivo! Fiammifero come
è andata
col fidanzamento? Sei riuscito a liquidare quella donna altezzosa? -
fece un ragazzo dai capelli corti e neri, anche gli occhi erano del
medesimo colore, il suo fisico poi era ben messo visto
com’era
conciato, si notavano bene i pettorali e gli addominali del suo
corpo, per non parlare di cos’altro si vedeva.
-
Bastardo di un ghiacciolo pervertito, mettiti qualcosa addosso
davanti alla mia donna!! - gli disse infuriato, pronto a prenderlo a
pugni, se non fosse stato che la sua ragazza lo aveva abbracciato,
nascondendo il suo viso nel petto del suo uomo, che prima era
arrossito e poi aveva ricambiato la stretta con tutto se stesso.
-
Wooh!! Ma quando... !! - Saltò dal posto in cui sedeva, che
si
trovava vicino al bancone dove dall’altra parte, due albine,
una
con i capelli corti e gli occhi di un blu chiaro, l’altra li
portava più lunghi e le sue iridi erano più scuri
della prima.
Dovevano
essere sorelle ma la seconda dava l’impressione di essere la
maggiore, con loro c’era un ragazzo dai capelli biondi e
corti, gli
occhi castani e su quello destro vi passava una cicatrice che
ricordava una saetta.
-
Ben arrivato Natsu! - lo accolse con un sorriso la ragazza dai lunghi
capelli bianchi.
-
Natsu è da qualche giorno che non ti facevi vedere, dove eri
finito?
- chiese imbronciata la sorellina più piccola.
-
Ciao Mira! Ciao Lisanna! - le salutò il rosato sorridendo un
pò in
imbarazzo.
-
Vieni ad ordinare e a raccontarci cosa hai fatto in questi giorni -
il ragazzo dai capelli biondi gli chiese cortesemente, anche se dal
tono era più un ordine.
-
Laxus - disse solo Natsu, mentre si trascinava tra le braccia la sua
biondina.
Solo
in quel momento i presenti si accorsero di Lucy stretta tra le
braccia del ragazzo e da lì incominciarono a partire una
marea di
domande, dalle più caste alle più perverse.
-
Chi è quella ragazza? - chiese sorpresa una ragazza dai
lunghi
capelli scarlatti e gli occhi marroni, si chiamava Erza da
ciò che
pronunciò il rosato.
-
Juvia ha una nuova rivale in amore - annunciò con rabbia una
dai
capelli lunghi azzurri come il mare, così come i suoi occhi,
anche
se più scuri e profondi, essa era Juvia e stranamente
parlava in
terza persona, stando appiccicata al ragazzo definito ghiacciolo.
-
Natsu in compagnia di una ragazza? Tra poco nevicherà - il
moro lo
stuzzicò non nascondendo però la sorpresa.
-
Sta zitto Gray!! - gli rispose a tono, pronto a prenderlo a colpi ma
la rossa con uno sguardo assassino li minaccio, facendoli zittire
all’istante.
-
Questa si che è una sorpresa - sussurrò
più a se stesso un giovane
dai capelli blu chiaro, con uno strano tatuaggio sull’occhio
destro
e le iridi castane, lui era Gerard.
-
Natsu... - una ragazza dai lunghi e ondulanti capelli di un castano
scuro lo chiamo tra un singhiozzo e l’altro - quante volte ci
sei
andato a letto?? - gli chiese sorridendo maliziosamente.
Quella
domanda ebbe molto effetto su i due, che all’istante erano
peggio
di due peperoni cotti a puntino, Lucy la vide bere un intera botte di
vino rosso, la cosa la shocko a tal punto che si nascose dietro il
ragazzo.
Quella
mora aveva gli occhi marroni che sfumavano in un nero scuro,
brillavano sotto l’effetto dell’alcool che
ingurgitava come fosse
pane.
-
C-Ca... Cana che razza di domande mi fai? Neanche una volta,
purtroppo... - quell’ultima parola fece risaltare un nervo
della
rabbia di Lucy, la sua presa sul suo fidanzato si fece più
leggera,
lui però non se ne accorse perché stava per dire
qualcosa di
imbarazzante ma che era importante per lui.
-
Io non lo farei mai senza il volere della mia Lu!! La nostra prima
volta... deve essere speciale e voluto da entrambi!! - ora che
l’aveva detto, il rosato sperava che il pavimenti sotto i
suoi
piedi, gli venisse a mancare, così da farlo sprofondare via
dal suo
imbarazzo, infondo lui ci teneva davvero alla sua fidanzata e non
avrebbe mai fatto qualcosa che l’avrebbe fatta soffrire.
Tutti
rimasero allibiti per quella confessione, non solo aveva detto
qualcosa da uomo maturo ma l’aveva definita di sua
proprietà,
anche se in un modo indiretto, e la cosa fece sorridere la bionda,
imbarazzata com’era.
Non
poté essere felice di quelle sue parole, questo dimostrava
che lui
l’amava così profondamente, quanto lei amava il
suo rosato dal più
profondo del suo cuore.
La
ragazza si mise davanti al suo viso e senza tanti complimenti, prese
il suo volto e lo baciò con passione.
Tutte
le parole che voleva dirgli e non riusciva a rivelargli, erano
racchiuse nel contatto delle loro labbra, ed il pubblico osservava
stupito di quello scambio d’amore, perché Natsu
non ci mise molto
a ricambiare tenendola abbracciata con possessione.
All’improvviso,
nell’aria si propagarono urla e fischi di
felicità, complimenti e
auguri per la coppia novella, che quando si staccarono per la
necessità di ossigeno, i due si guardarono negli occhi
pronti a
riunire le loro labbra.
-
Ti amo Lucy - le sussurrò dolcemente con un sorriso tutto
per lei,
mentre si avvicinava alla sua bocca carnosa e vogliosa di quel
contatto.
-
Ti amo anch’io Natsu - gli rispose con lo stesso tono, prima
di far
scoccare quel contatto profondo, dove il loro amore aumentava sempre
più.
-
Ehi ehi, siete venuti qui a pomiciare o a per fare colazione,
piccioncini? - li stuzzicò Gray, peccandosi un colpo di
mestolo da
Lisanna, che lo guardo torvo.
-
Lasciali in pace, finalmente Natsu è felice con quella
ragazza e tu
devi disturbarli?? - lo rimproverò a dovere la giovane
Strauss, con
una Mira che la guardava fiera.
La
bionda si portò davanti a tutti, avendo già
capito che quei ragazzi
erano gli amici di Natsu e con un piccolo inchino, tornò a
sollevarsi per sorridergli contenta.
-
Mi chiamo Lucy Heartphilia, piacere di conoscervi!! - quel viso
sorridente sembrò angelico per molti ragazzi presenti, che
vennero
colpiti al cuore, sentendosi all’improvviso in imbarazzo, al
rosato
non piacque per niente quelle reazioni, così
l’abbracciò da
dietro e li guardò con sguardo omicida, per fargli capire
che era
sua.
-
Natsu sei geloso? - chiese lei provocandolo, lui annui e la cosa la
sorprese, aveva ammesso di essere geloso in pochissimi secondi
d’attesa, a quel punto rise felice di scoprire un nuovo lato
del
suo ragazzo, così gli strinse le mani e gli diede un bacio
sulla
guancia, mentre lui teneva la testa sulla sua spalla, imbarazzato.
-
Beh, su venite, che fate li impalati, venite ad ordinare e mi
raccomando, accomodatevi pure dove vi sentite a vostro agio, prego -
l’albina maggiore li diede libera scelta e quando loro
cercarono un
post tutto loro, in un angolo videro due ragazzi, di cui entrambi
conoscevano a ciascuno.
-
Gajeel!! - ... - Levy!! - dissero all’unisono i fidanzati,
shockati
nel constatare che i loro amici si stessero... ehm, baciando con una
foga tale che, quando i due si accorsero di essere chiamati si
voltarono ad incontrare gli sguardi allibiti del rosato e della
bionda.
Levy
si conosceva già del suo aspetto ma quel Gajeel aveva dei
piercing a
forma di bulloni sul volto, le iridi rosso ruggine e i capelli lunghi
e scompigliati di un nero pece.
-
Ehm... ciao Lu-chan - si staccò velocemente dal suo, ormai
scoperto,
ragazzo e si avviò di corsa verso l’amica, che
presa sotto
braccio, la trascinò nel bagno delle ragazze per spiegarle
tutto.
-
Maledetto Salamander!! Arrivi sempre nel momento sbagliato -
già, il
moro aveva l’abitudine di chiamare Natsu col soprannome di
Salamander, tutto solo perché una volta, da bambini,
l’aveva visto
travestito da drago, infatti i due erano amici fin da piccoli, per
via del rapporto d’amicizia dei genitori.
-
Da quando hai la ragazza? - chiese sorpreso ma anche curioso, il
giovane rosato.
-
Mph!! Due mesi - rispose lui fiero di ciò che stava dicendo
e quelle
parole fecero scattare il ragazzo.
-
Perché non me l’hai mai detto? - chiese arrabbiato
e offese, erano
amici d’altronde, no?!
-
Semplice! Non sono cazzi tuoi idiota!! - lo provocò con un
ghigno
malefico, facendo attivare la voglia di combattere a Natsu, che si
buttò addosso a Gajeel e finendo per trascinare
l’intero locale in
una rissa di gruppo.
Le
due amiche nel mentre, si trovavano nel bagno delle femmine a
discutere sugli avvenimenti avvenuti.
-
COOOSAA!! Come mai non l’hai detto Levy-chan?! - la
guardò un pò
triste, infondo loro si dicevano sempre tutto, non avevano segreti o
almeno così pensava la bionda.
-
Scusa Lu-chan ma tu avevi i tuoi problemi e non volevo sbatterti in
faccia la mia felicità quando tu invece, eri demoralizzata
per il
tuo fidanzamento - il suo sguardo mostrava tutta la sensazione di
colpa che aveva sempre avuto, Lucy vedendola non poté che
abbracciarla affettuosamente, mentre la turchina ricambiava la
stretta.
-
Ho capito... ora... ecco, si... vorrei farti felice io - disse in un
tremendo imbarazzo e all’amica dai capelli turchesi non
scappò di
vedere un sorriso sulla faccia della bionda, comprese le gote rosse.
-
Allora dimmi!! Se è quello che penso che sia, la voglio
sentire da
te!! - esclamò sul punto di scoppiare in una tremenda gioia,
perché
aveva capito fin da subito l’aveva vista col rosato,
l’aveva
notato che c’era del tenero fra di loro.
-
Beh... io e Natsu... lui è quel ragazzino che mi ha rubato
il primo
bacio e... ed ora stiamo insieme!! - era riuscita a confessarlo
almeno alla sua amica e si sentì terribilmente contenta
perché,
Levy stava piangendo per lei, per la sua felicità tanto
sognata.
-
Che bello Lu-chan!! Finalmente posso vedere nuovamente il tuo sorriso
- stava saltando ed urlando felicemente, mentre l’altra
ragazza
l’aveva preso le mani e si univa alla folle danza.
Loro
si conosceva da anni ormai, si potevano definire sorelle visto che
erano cresciute insieme fin dalla tenera età, ridendo,
piangendo e
superando le difficoltà insieme.
Però
negli ultimi anni Lucy non sorrideva più e Levy non sapeva
cosa fare
ma ora, quel ragazzo dai capelli rosa le aveva restituito
l’amica
di un tempo, cosa che la rese felice e si ripromise di ringraziarlo a
dovere.
Così,
dopo essersi calmate, uscirono dal bagno, tornando nella sala
principale ma ciò che videro le allarmarono e Lisanna le
disse che
era una cosa normale questa rissa, perché era il loro modo
di
comportarsi e dimostrarsi amica, un alquanto modo contorto di
dimostrarlo, a parere delle due amiche.
La
piccola ragazza dai capelli turchesi e la giovane bionda, si andarono
a nascondere dietro al bancone, più precisamente sotto, per
ripararsi da eventuali oggetti volanti, che potessero venirle
addosso.
Ormai
avevano capito di essere finite in un posto strano con dei tipi
strani, esattamente come i loro ragazzi, pensando a ciò,
Lucy cercò
di trovare il ragazzo in mezzo alla confusione, lo prese per la
sciarpa e lo trascinò in una barricata di tavolini, dove
poi, con
un’audacia non da lei, lo bacio montandogli sopra.
-
Ho fame - disse con un sorrisetto malizioso, ricordandogli il motivo
per cui erano venuti in quel pub chiamato Fairy Tail.
-
Anch’io - e con il solito ghigno beffardo, la
avvicinò a se ed unì
le loro labbra, pensando entrambi che la colazione doveva attendere
la calma di quel luogo che aveva uno splendore tutto suo, pieno di
legami impossibili da troncare.
Angolo
Autore
Allora,
non nulla da dire, cioè, in questo capitolo prompt ho reso
un i
personaggi nel loro originale quindi, boh, spero che questo chapter
vi piaccia!! Non perderò altro tempo, vi ringrazio tutti per
tutto,
vi lascio ora alla lettura.
Buon
divertimento, spero xD
Fin_Light
|
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Capitolo 8 *** Settimo giorno - Future/Futuro ***
Settimo
giorno - Futuro
Finalmente
era giunto il giorno in cui le famiglie Heartphilia e Dragneel ebbero
un nuovo incontro, il 7 luglio, giorno prestabilito da due giovani
ragazzi di 17 anni, in tale data avrebbero fatto il loro annuncio ai
genitori.
Era
pomeriggio, più precisamente le 14:00, le due famiglie erano
nei
saloni che discutevano di vari argomenti, da quelli finanziari a
quelli del loro passato, incominciando a rinvangare la loro
giovinezza, già, erano le madri a parlarne più
che altro.
-
Ehm, vorremo avere la vostra attenzione signori Dragneel e anche il
vostro madre, padre - prese la parola una ragazza dai lunghi capelli
di un biondo grano, ottenendo così che i propri familiari
tendessero
le orecchie in ascolto verso loro.
-
“Vorremo”?! Deduco che lei, Lucy, e persino mio
figlio abbiate
qualcosa da dirci - Una donna dai capelli di un rosa chiaro come la
panna e lunghi, tenuti in una coda a cipolla, disse guardando i due
giovani che in quel momento annuirono.
Le
due donne, non che le loro madri, li guardarono dall’alto al
basso,
notando in loro qualcosa di diverso e non era tutto, le gote di Natsu
e Lucy erano di un bel rosso accesso, indicando che c’era
dell’imbarazzo.
-
Si madre! Abbiamo un annuncio da farvi!! - esclamò il figlio
maschio, uno sguardo serio sul volto e le giovani signore sperarono
in qualcosa di nuovo, conoscendo i propri figli si sarebbero
aspettate una rottura del loro fidanzamento.
Pensandoci
bene, non gli avrebbero negato questa decisione, infondo erano state
loro con i propri mariti a progettare quel fidanzamento, senza
neppure interpellare i diretti interessati, no, avrebbero accettato
qualunque fosse stata la loro decisione, ormai erano grandi per
sapersela cavare.
-
Allora!! Siate schietti ragazzi!! - l’uomo a parlare era
Igneel,
portava sempre i capelli lunghi e rossi, liberi di cadergli lungo
metà schiena, era un pò scocciato da
quell’attesa, perché il
rosato e la bionda non sembravano intenzionati a continuare.
-
Piccola mia, sai che puoi dire tutto a tua madre - le disse
dolcemente Layla, da cui la figlia aveva preso non solo
l’assomiglianza dell’aspetto ma anche il forte
carattere,
quest’ultima alzò piano lo sguardo, che
precedentemente aveva
abbassato per via dell’imbarazzamento.
-
Ecco... - iniziò a dire la giovane Heartphilia, il figlio
della
famiglia Dragneel le strinse la mano per darle il coraggio,
l’avrebbero detto insieme, e tale gesto non passò
inosservato,
anzi, le madri sorrisero tra loro avendo già capito cosa
volessero
dire.
-
Grazie!! - all’unisono la loro voce era uscita dalle loro
corde
vocali, i presenti li guardarono strabuzzando gli occhi, riprendendo
poi la loro serietà.
Per
quale motivo li stavano ringraziando?! Non avevano fatto nulla se non
obbligarli a fidanzarsi per il bene delle loro famiglie, alle donne
venne subito in mente ciò che avevano capito prima,
così non
dissero nulla ed attesero che si spiegassero.
-
Lucy per cosa ci state ringraziando? - diede voce alla domanda che si
fece anche il padrone di casa, entrambi gli uomini non meritavano la
loro gratitudine, non dopo quello che gli avevano fatto passare.
Degli
anni da vivere senza potersi godere la felicità con gli
amici, il
loro primo amore, la loro crescita, solo l’obbligo di un
futuro
programmato e senza una voce in capitolo.
-
Ascoltatemi bene!! Noi abbiamo preso una decisione - gli
avvertì
l’uomo dai capelli rossi, un tono dispiaciuto ma che in quel
momento, in un certo senso, sembrava felice per ciò che gli
stava
per dire.
-
Vogliamo annullare il vostro matrimonio e il vostro fidanzamento
può
anche concludersi qui, ora!! - ecco, l’avevo detto ed ora
sentiva
come se si fosse tolto un peso sulla coscienza, tutti si sentivano in
tal modo.
-
NO!!! - urlarono subito dopo i due fidanzati, allarmati per come si
stavano evolvendo le cose, certo ne sarebbero stati felici
all’inizio, se avessero preso quella decisione ma ora... ora
non
era più un ‘lui’ o una
‘lei”, no, ora era una questione che
riguardava ‘loro’ e in quel momento glielo stavano
rovinando.
-
Ma cos... - Jude stava per domandargli che cosa gli fosse preso
all’improvviso, per gettare quell’urlo del tutto
fuori luogo,
dovevano essere felici per quella notizia e invece sembravano
allarmati, preoccupati e delusi, invece fu fermato dalla figlia.
-
E’ proprio si questo che volevamo parlarvi - ora che
l’argomento
era stato preso, dovevano farsi sentire e questa volta nessuno gli
avrebbe zittiti.
-
Volevamo ringraziarvi per averci fatti fidanzare... - aveva preso
parola Natsu, che sorridente abbracciò la sua Lu.
-
...per averci organizzato quella festa il primo di... questo
splendido mese e... - Lucy ricambiò l’abbraccio
con dolcezza,
mentre guardava negli occhi il suo amato, come lui fissava i suoi,
per poi spostare il loro volto verso di loro.
-
...e perché ci avete fatto incontrare, senza di questo, noi
due...
ora... - continuò il giovane rosato, posando la fronte sulla
sua
ragazza, che gli aveva allacciato le braccia sul collo, poi presero
fiato, pronti a concludere.
-
Non ci ameremo e non staremmo insieme altrimenti!! - ok,
c’erano
riusciti!! Avevano finalmente detto ciò che dovevano ed ora
mancava
il finale, vedendo però i loro sguardi allibiti o meglio,
quello dei
loro padri era tale come descritta mentre, il volto delle madri erano
sognanti.
Chissà
quali fantasie le passava per la testa, almeno era da vederlo in modo
positivo, viso come urlavano manco fossero delle adolescenti sentendo
raccontare dalle amiche, il primo appuntamento o chissà
quale
smanceria immaginabile.
Ci
volle un bel pò, prima che i propri familiari tornassero coi
piedi
sulla terra ferma, anche la sorellina del rosato, Wendy, aveva avuto
un momento di gioia, perché appena sentito le parole piene
di
felicità del fratellone, gli si era gettata addosso come una
fan
girl davanti al suo idolo.
-
Quello che vogliamo annunciarvi è... che vorremmo andare a
vivere
insieme... io e Lu - il ragazzo si ritrovò ad arrossire
peggio dei
capelli della sua amica Erza, quell’acceso colore arrivava
fino
alle punte dei capelli e il bello di tutto questo era che, anche la
bionda aveva lo stesso colorito del suo fidanzato.
-
COOOOOOSAAAA!!!! - tutti, e quando dico tutti, mi riferisco non solo
ai loro familiari ma anche ai domestici che per
‘puro’ caso,
erano dietro la porta in ascolto, praticamente spiando, con
quell’urlo di sorpresa questi ultimi per sbaglio erano
entrati
dentro ed ora venivano fissati con uno sguardo che diceva
“pettegoli”.
-
Tu!! Pensi davvero che ti lasci vivere da solo con mia figlia?! - gli
andò contro minaccioso Jude, che però venne
bloccato per un braccio
dalla moglie e per l’altro dalla figlia.
-
Padre, dopotutto ciò che hai combinato, non vuoi esaudire un
mio
desiderio? - gli domandò Lucy con il viso imbronciato, le
guance
erano gonfie perché sembrava non avere fiducia in lei, come
se
vivendo col ragazzo gli accadesse qualcosa di brutto.
-
Caro ti devo ricordare la nostra fuga d’amore, quando i
nostri
genitori non vollero la nostra unione?! - gli fece presente Layla,
portando la mano sinistra sulla rispettiva guancia, arrossendo come
una ragazzina a quel ricordo.
La
giovane bionda rimase a bocca aperta, staccandosi dal padre con uno
scatto e portando entrambe le mani nelle gote arrossate per
l’imbarazzo, come non avrebbe potuto con quella rivelazione
shockante ma molto romantica.
Il
marito di Layla, nonché il padre di Lucy, era stato
completamente
messo a tacere, ora con quale scusa avrebbe potuto tenere con se la
figlia? Non voleva che la sua piccola se ne andasse via con un
ragazzo, era la prima volta che si mostrava geloso e ciò gli
procurò
un bacino in entrambe le guance dalla sua famiglia.
-
V-va bene!! Avete il mio consenso - disse l’uomo dal biondo
scuro
in un sussurro, mentre madre e figlia si sorrisero.
Igneel
stava per dire la sua, anche lui avrebbe negato che ciò
accadesse ma
lo sguardo omicida di Grandine lo fece riflettere se ci tenesse alle
notti di puro piacere con la moglie o finire sterile a vita e
optò
per la prima, neanche c’era da pensare.
-
Anche io e tuo padre ti diamo libera scelta, figliolo - e la donna
gli sorride calorosamente, cosa che l’uomo invece si
limitò a
voltarsi imbronciato.
I
due fidanzatini furono così felici da scambiarsi un tenero
bacio,
dopo di ché attesero la sera, perché ci sarebbe
stata una festa
alla grande villa, erano invitati tutti i parenti e gli amici delle
due famiglie.
Il
sole era ormai tramontato da quasi un ora, lasciando la sera
avvicinarsi alla notte e il rosato con la bionda, nel giardino a
ballare un lento, come era capitato al loro primo incontro in
quell’enorme casa.
Erano
in quel luogo da quando era iniziata la festa al palazzo, in un certo
senso a volte ne dava l’impressione, infine però
decisero di
entrare e si dovettero separare per salutare parenti e amici, che
erano arrivati solo in quel momento, liberi dai loro impegni e pronti
a festeggiare la nuova vita che iniziava.
Lucy
non ne poteva più di stare a salutare quella gente con cui
non aveva
alcun legame di parentela, infondo molti di loro l’avevano
criticata in vari modi, visto che era considerata come una ribelle,
cosa che non era.
-
Ciao Lucy, ho appena saputo che il vostro fidanzamento è
stato
sciolto - una voce galante gli arrivò di fronte, un ragazzo
vestito
elegantemente con uno smoking nero, i capelli castani a ricordargli
la criniera di un leone e con degli occhiali da sera dalle lenti blu.
Questo
giovane era Loki, un tipo che non aveva mai smesso di provarci con
lei, da quando l’aveva conosciuto, era simpatico ma troppo
assillante con i suoi poemi d’amore.
-
Ciao Loki, scusami ma devo andare a salutare anche gli altri ospiti -
e con questa scusa, la bionda provò a svignarsela dalle
grinfie del
ragazzo, che le prese la mano per un baciamo, lei voleva scappare ma
non ebbe nemmeno il tempo di pensarlo che il suo Natsu sciolse la
presa del giovane uomo.
-
Non provarci con la mia donna!! - gli ringhiò contro,
tenendo uno
sguardo minaccioso e pieno di astio, per il rosato nessun ragazzo
poteva toccare la sua Lu con intenzioni poco amichevoli.
-
Ohi Natsu! Ma che bella pollastra hai trovato, condividila un
pò con
me - un ragazzo dai biondi capelli corti, occhi blu come il ghiaccio
e una cicatrice sul sopracciglio destro, sorrideva divertito in un
modo inquietante, facendo salire i brividi di disgusto a Lucy quando
la strinse a se.
-
Non la toccare, bastardo!! - gli intimò in un moto di
rabbia, pronto
a colpirlo se non avrebbe eseguito il suo ordine ma quel tipo non lo
vole ascoltare e quando provò a palparle il sedere, anzi,
ancor
prima di fare qualsiasi cosa, la ragazza gli piantò una
manata sulla
faccia, colpendolo la guancia sinistra.
Quello
schiaffo echeggiò in un rumore sordo, per tutta la sala,
quello
Sting, così pareva chiamarsi, era il cugino di Natsu ed era
rimasto
sorpreso dall’azione della biondina, che lo guardava con
astio,
mentre tutti i presenti fissarono il punto dove era avvenuta quella
scena.
-
La prossima volta che proverai a prenderti tutta questa confidenza e
non te la caverai con solo uno schiaffo, schifoso pervertito!! -
detto queste parole, si voltò verso il suo fidanzato e gli
prese il
poso per poi trascinarlo via con se, ma prima di lasciare quelle
stanze, il rosato guardò per l’ultima volta il
biondino e ghigno
divertito, facendo irritare quest’ultimo, che però
non fece niente
se non voleva fare un’altra figuraccia.
Ormai
era notte fonda e Natsu e Lucy stavano coricati l’uno tra le
braccia dell’altro, naturalmente la ragazza stava ancora
lamentandosi per via di quella confidenza che aveva avuto quel
biondino.
Il
rosato l’aveva calmata in parte dicendole che era fatto
così ma
che comunque, non era un cattivo ragazzo, anche se l’aveva
fatto
irritare, l’altra parte rimanente venne tranquillizzata con
dei
casti baci sul collo, che pian piano si trasformò in
qualcosa di più
accentuato.
-
Ti voglio - quelle parole, che il giovane aveva desiderato
pronunciare già da quando si erano confessati, ebbero il
potere di
far percorrere dai brividi piacevoli, il corpo della sua donna, che
in tutta risposta lo tirò a se e gli soffio caldamente
nell’orecchio.
-
Prendimi - con quella voce seducente, la bionda fece perdere ogni
contatto con la mente al suo fidanzato, che la porto sotto di se e
incominciò a baciarla con passione.
Quello
scontro di bocche, le loro lingue che appena ebbero lo spazio per
filtrare dentro le labbra dell’altro, si incontrarono, si
unirono
in carezze e in strofinamenti dovute alla lotta del possesso
dell’interno del proprio partner.
La
ragazza gemeva di piccoli piaceri, sentire il suo respiro caldo
dentro la sua bocca, la sua lingua e lo scambio con la sua saliva, la
faceva gemere inconsciamente, mentre il rosato si eccitava sempre
più.
Il
respiro mancava e loro dovettero allontanarsi di qualche millimetro
per riprendere fiato ma approfittarono di questo momento, per
spogliarsi a vicenda.
Non
c’era molto da togliere, lei stava con una vestaglia da
notte, semi
trasparente, di un azzurro cielo, naturalmente con l’intimo e
lui
con soli dei pantaloni bianchi, che gli arrivava fino a sotto le
ginocchia.
Natsu
le levò quell’inutile pezzo di stoffa che
indossava, vedendo solo
il reggiseno e le mutandine ad ostacolarlo, voleva vederla nuda e
l’avrebbe vista.
Armeggiò
con l’aggancio di quel dannato indumento, che gli fece
scappare
delle imprecazioni su chi avesse inventato quell’affare, Lucy
rise
e lo aiutò a sganciarle l’intimo, per poi
allacciare le sue
braccia nel collo del ragazzo.
Il
rosato rimase ad ammirare il suo corpo e quel suo sguardo piuttosto
compiaciuto la fece arrossire ed imbarazzare, portandosi le braccia a
coprirsi il petto.
-
Lu sei bellissima - le sussurrò con un sorriso
più dolce del
solito, con le sue mani le fece spostare le braccia, mentre i loro
sguardi brillavano dalla voglia che avevano sull’altro.
Senza
ulteriori indugi, il ragazzo si tuffò nel suo petto a
godersi quel
seno, quel capezzolo che al suo tocco con lingua e morsi leggeri, si
fece turgido, cosa che lo fece eccitare ancora di più e
lanciarsi a
succhiare il suo capezzolo mentre con la mano sinistra palpava il
seno libero.
Ora
quei suoi pantaloni si erano resi fastidiosi e di certo non
passò
inosservato alla sua ragazza, che sbottonandolo levandogli anche la
cintura, glieli abbassò e li lanciò in un angolo
della stanza con
noncuranza.
Ciò
che gli occhi di Lucy videro nelle parti basse di Natsu, la fece
arrossire come un pomodoro, con così poco lo aveva fatto
azionare?
Doveva ammetterlo, si sentiva soddisfatta per l’operato
indiretto
svolto.
Quando
lo guardò nelle iridi, il suo sguardo gli implorava di
aiutarlo,
beh, se si poteva diventare ancora più rossi di un peperone,
allora
la bionda lo aveva raggiunto.
Con
la sua mano destra incomincio a toccare il gonfiore che aveva il
ragazzo nei boxe, lo sentì pure gemere per un paio di
minuti, cavolo
quanta soddisfazione ne stava traendo.
Ormai
entrambi volevano di più, volevano quel contatto ultimo, che
solo
nelle loro fantasia più nascoste avevano osato immaginare ma
ora non
era il momento di indugiare, così con la poca pazienza di
cui erano
ancora in possesso, entrambi si tolsero a vicenda l’ultimo
indumento che copriva la loro intimità.
In
quel momento esistevano soltanto essi e la loro contemplazione
reciproca, poi l’indice di Natsu si infilò dentro
al sesso di
Lucy, mentre lei afferrò il suo e incominciarono a darsi
piacere
entrambi, quando poi il rosato portò anche il medio al suo
interno,
per prepararla al meglio.
La
bionda lasciò l’organo intimo maschile del suo
ragazzo, pronta per
accoglierlo dentro di sé, che di certo non se lo fece
ripetere due
volte, avvicinando il suo sesso in quello della sua Lu, per poi
accedervi con una spinta leggera ma decisa.
Inizialmente
lei chiuse gli occhi e li strinse per resistere al dolore, il suo
fidanzato attese che si abituasse, cosa di pochi minuti e con un
cenno di lei, incominciò a spingere dentro della sua
ragazza, prima
piano piano per poi andare sempre più forte e veloce.
Lucy
ad ogni spinta gemeva godendo dal piacere, accompagnata dal suo uomo,
tenendosi aggrappata alla sua schiena e graffiandola per il
compiacimento che stava provando, cosa che mai aveva provato in vita
sua.
Entrambi
si sentivano completi, i loro corpi si incastravano come fossero
sempre stati una cosa sola, erano felici di stare insieme,
perché?
nulla di difficile, semplicemente si amavano.
Tutte
quelle spinte del rosato, aiutato dai movimenti della bionda, li
stava portando al limite e in pochi minuti, entrambi vennero con un
sospiro, abbandonandosi al senso di completezza che ebbero durante
l’orgasmo.
Natsu
cadde tra i seni di Lucy, mentre lei con la mano gli accarezzava i
capelli, cosa che rilassava tutti e due i ragazzi.
-
Lu, da oggi noi condivideremo lo stesso futuro - le disse ancora un
pò ansimante il giovane, mentre le sorrideva.
-
Si, il futuro che finalmente potremo vivere insieme - rispose la sua
ragazza dai capelli biondi, anche lei ansimava cercando di recuperare
il respiro.
La
coppia ormai unita nel presente, si incamminavano verso un futuro che
li avrebbe portato solo una grande felicità, una vita degna
di
essere vissuta e apprezzata, perché il domani
sarà sempre scritto
dal loro amore.
Angolo
Autore
Ehm,
scusatemi se non mi fermo molto con commenti, comunque vi
chiederò
sempre la solita cosa, cosa ne pensate?? Ditemi se mi sono finito nel
rating rosso perché non ne sono sicuro. Ok, vi avverto che
non è
conclusa, certo la Nalu Week con oggi, si, è finita
però domani c’è
il Bonus Day #2 e sarà il vero finale della long,
cioè l’epilogo
quindi, vi ringrazio raga e a domani mi raccomando, ciao!!
Fin_Light
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Capitolo 9 *** Epilogo: Bonus Day #2 - High School ***
Epilogo:
Bonus Day #2 - High School
Un
anno era ormai passato, da quella notte dove la loro vita da coppia
iniziò la sua corsa, ci furono momenti in cui litigavano ma
poi
facendo pace, ritornavano insieme più uniti di prima.
Certo,
la vita scolastica era stata dura e piena di eventi, in
quell’anno
passato a vivere insieme però era stato fantastico, felici
com’erano
nulla e nessuno li avrebbe mia fatti separare, anche se alla fine non
c’era alcuna persona che avesse avuto mai questa intenzione.
Ora,
entrambi diciottenni e diplomati, avevano lasciato la Fairy Tail High
School col sorriso, in quel luogo le loro amicizie erano migliorate e
soprattutto il loro rapporto, il loro amore, ne aveva soltanto
beneficiato.
Ora
si trovavano a percorrere a ritroso, i gradini dell’ingresso
della
cattedrale di Cardia, a braccetto, Lucy indossava un abito da sposa
di un bellissimo bianco panna, anche Natsu indossava il suo,
però
era più sul grigio chiaro, quasi sembrava sfumare
sull’argento.
I
due avevano compiuto il loro grande passo, si erano sposati ed ora
stavano uscendo dalla chiesa con un sorriso smagliante stampato sulla
faccia, erano felici e anche i loro genitori, soprattutto le madri
che stavano persino piangendo dalla gioia.
Gli
amici e i parenti, in quel momento, quando loro percorrevano i pochi
ripiani, alti più o meno cinque centimetri, lanciavano una
manciata
di chicchi di riso ai due sposi e gridavano congratulazioni e auguri
di tanta felicità, che erano sicuri, avrebbero vissuto
appieno.
Ad
un tratto la bionda si bloccò, un dolore nel basso ventre si
fece
sentire, sentendo qualcosa di liquido uscirle in gocce
dall’intimità.
-
Cosa c’è Lu? - chiese allarmato il suo,
finalmente, marito dai
capelli rosa.
-
Credo... - prese a respirare un pò a difficoltà,
per via delle
fastidiose fitte - credo sia giunto il momento Natsu - gli disse
tutto d’un fiato, mentre si teneva sul suo uomo.
-
Davvero?!! - era euforico il ragazzo diciottenne, certo che se
tralasciando un dettaglio, la cosa doveva far preoccupare ma non in
questo caso, perché guardando attentamente il fisico della
giovane
donna, si vedeva una bella anguria al posto di una pancia piatta.
-
Si!! E’ il momento di far conoscere il mondo alla nostra
piccola -
la moglie gli sorrise, infatti la bionda aspettava una bimba, la loro
figlia, così il rosato non perse tempo e la porto con passo
veloce
ma tenue, portandola alla macchina e facendola sedere nei sedili
posteriori.
Durante
il tragitto verso l’ospedale, Lucy continua ad inspirare ed
espirare, doveva mantenere la calma anche se il dolore c’era,
si
sentiva che la nuova vita voleva uscire.
Arrivarono
in pochi minuti all’ospedale e subito i medici, constatando
le sue
condizioni, li fecero passare dando la precedenza alla giovane donna,
che subito venne portata in sala parto, col marito che le stava a
fianco.
Una
volta dentro questa stanza, arrivò subito
l’ostetrica di nome
Porlyusica, una donna sulla cinquantina, dai lunghi capelli rosa,
più
luminoso rispetto a quelli di Natsu, tenuti in una coda a cipolla,
dalle iridi di un rosso fucsia e delle rughe sul viso.
Indosso
dei guanti, una mascherina ed una cuffietta, tutte rigorosamente di
un verde chiaro, chiese i nomi dei due ragazzi così da dare
il via
al parto, facendola sistemare al meglio nel letto.
-
Allora cara Lucy, quando ti dirò di spingere, eseguirai il
mio
ordine, va bene?! - lo rosetta aveva il tono pacato, sembrava quasi
non fosse un suo problema ma il ragazzo se ne fregò al
momento, si
avvicinò alla sua donna e si fece prendere la mano, dandole
il
coraggio e facendola annuire a Porlyusica.
-
Bene, vediamo di far nascere questa peste... ora spingi!! - le
ordinò
la donna mentre la ragazza incominciò ad eseguire, spingendo
sempre
più, seguendo le direttive della donna e stringendo sempre
più la
mano di suo marito, che non sentiva alcun dolore, anzi gliela strinse
per darle maggiore sostegno.
Non
sapevano quanto tempo passò, però finalmente
arrivò l’urlo, il
pianto della loro pargoletta dalla voce chiara e dolce, che a parere
di Natsu era simile a quella della sua donna, guardandosi negli occhi
sorrisero.
Erano
finalmente rilassati, Lucy era sfinita per lo sforzo appena compiuto,
cosa che però non le fece perdere un bacio casto e dolce del
suo
uomo.
Porlyusica
diede la neonata tra le braccia del rosato, che non sapeva come
comportarsi ma la bionda lo guardava commossa dalla
felicità, li
vedeva perfetti insieme, la bambina tra le braccia del padre,
ciò
che però non si aspettò era che il ragazzo le si
avvicinò e le
fece prendere la figlia, tutto sorridente.
Lei
la prese e sul suo viso incominciarono a scorrere lacrime di
gratitudine, cosa che vide anche sul volto del marito, che subito le
affiancò e le strinse delicatamente, in un abbraccio pieno
d’amore.
Fuori
dalla sala c’erano i loro amici e quando Lucy veniva portata
nella
stanza in cui sarebbe stata in quell’ospedale, i loro amici
andarono a parlare con Natsu che era uscito subito dopo la ragazza,
mentre la piccola era stata portata via per il bagnetto.
Il
giovane gli raccontò del parto, dell’aspetto della
loro figlia,
una piccoletta dagli occhi cioccolato come la madre e qualche capello
di un tenero rosa, simile al padre, dalla pelle chiara e delicata,
una bella unione di entrambi a formare la loro figlia.
Nel
giorno del 7 luglio, una nuova vita era nata e aveva appena salutato
il mondo, portava il nome di Nashi Dragneel, lei avrebbe reso le
giornate piene di felicità nella vita della nuova famiglia
Dragneel.
Erano
passati giorni da quando Lucy, Natsu e la loro figlia Nashi erano
tornati nella loro casa, i genitori osservavano la piccola creatura
nella culla, che dormiva beatamente con un piccolo plaid a coprirla.
-
Questa data ci ha portato tanta felicità Natsu e voglio
continuare
ad avere questa felicità con te - la bionda disse a bassa
voce, con
uno sguardo ed un tono dolce verso suo marito, ripensando a quella
data, il 7 di luglio, li aveva prima portati a vivere insieme, poi al
matrimonio ed infine la loro felicità, Nashi.
-
Non ti preoccupare Lu, ci saranno altri giorni felici da vivere
insieme, ora che Nashi è con noi, la felicità non
potrà far altro
che aumentare sempre di più - le rispose dolcemente, mentre
l’abbracciava e le dava un bacio sulla fronte, facendole
chiudere
gli occhi, per poi far incontrare le loro iridi brillanti, pieni
d’amore.
-
Adesso che ne dici di andare in camera nostra a coccolarci? - le
chiese con sguardo e voce maliziosa, cosa che non sfuggì
alla sua
moglie, che rise e prese il suo volto tra le proprie mani.
-
Molto volentieri - rispondendo con malizia anche col viso, Lucy lo
baciò appassionatamente e gli saltò in braccio,
mentre Natsu la
trasportava nella loro stanza matrimoniale, contraccambiando con la
stessa passione quel contatto delle loro labbra.
Eccome
se avrebbero vissuto momenti di felicità, la loro vita come
famiglia
era appena iniziata, portandoli verso un futuro che avrebbero
ricordato col sorriso, per tutta la loro durata di vita
Angolo
Autore
Ed
eccoci alla sua conclusione!! Giuro, questa è la prima fic
che
concludo e devo ammettere che anche se mi rattrista, mi sento
soddisfatto e felice di avercela fatta!! Grazie a tutti per averla
seguita, per avermi sostenuto e per avermi reso così felice.
Con
questo si conclude anche la mia prima Nalu Week, che mai mi sarei
aspettato di partecipare ma l’ho fatto volentieri e con
piacere
quindi... ditemi cosa ne pensate della storia, del capitolo e della
grammatica (xD) spero che vi sia piaciuto!!
Vi
ringrazio tutti, coloro che l’hanno letta in anonimato,
coloro che
hanno recensito e coloro che l’hanno aggiunta in una delle
tre
liste, grazie davvero di cuore çwç ci sentiamo a
presto!!
*^*
Fin_Light
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