Nalu Week: Accade tutto in una settimana!!

di Fin_Light
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Bonus Day #1 - Carnival ***
Capitolo 2: *** Primo giorno - gift/regali ***
Capitolo 3: *** Secondo giorno - Vulnerable/Vulnerabile ***
Capitolo 4: *** Terzo giorno - Ribbon/Fiocco ***
Capitolo 5: *** Quarto giorno - Promise/Promessa ***
Capitolo 6: *** Quinto giorno - Dare/Osare ***
Capitolo 7: *** Sesto giorno - Effulgence/Splendore ***
Capitolo 8: *** Settimo giorno - Future/Futuro ***
Capitolo 9: *** Epilogo: Bonus Day #2 - High School ***



Capitolo 1
*** Prologo: Bonus Day #1 - Carnival ***


Prologo: Bonus Day #1 - Carnival

Hanabi, questo termine stava ad indicare un evento molto particolare, che avveniva in estate.
Uno spettacolo pirotecnico stava per avere inizio nella città di Magnolia, dove il cielo si sarebbe riempito di colori.
Un cielo oscurato dalla notte ma illuminato da una mezza luna che splendeva in alto nel firmamento, contornato da tante stelle che brillavano nella volta celeste.
Le luci delle città erano ancora accese, perché presto sarebbero state estinte per poter sparare nella notte, tanti fiori scoppiettanti, frizzanti e anche dai mille colori.
Era il mese di luglio, il secondo sabato del mese, una ragazzina di soli 13 anni, si era ritrovata da sola, smarrita in quella via costeggiata dalle bancarelle di ogni tipo di leccornie.
Senza rendersene conto stava indietreggiando che invece avanzando, era insicura, infondo lei non conosceva quella città.
Aveva paura e suo padre molte volte le aveva detto di non mostrarsi in pubblico, se qualcuno l’avrebbe riconosciuta, le avrebbe potuto fare del male, per lei era l’ultima cosa che voleva accadesse.
Presa da quel sentimento, corse verso una bacheca di legno, dove vi erano delle maschere, erano davvero strane e alcune ritraevano animali, molte però sembravano uscite dal carnevale o come lo definiva spesso lei, carnival, così ne prese una e si avvicinò, la indossò per non farsi vedere in viso e pagò.
Tornò poi su i suoi passi ma appena ci provò, sbatté il suo viso coperto contro il petto di un ragazzo, che presumeva fosse, visto che se era una ragazza sarebbe una tavola da surf.
Con il volto strisciò verso l’alto, mantenendo quel contatto fisico che le trasmetteva calore, ma il suo interlocutore indossava anch’esso una maschera, quindi del suo viso non si vedeva nulla.
I loro sguardi, fissi l’uno sull’altro, non accennavano la voglia di distogliersi, troppo occupati nella loro curiosità.
Una spinta fu ciò che li ridesto dalla loro assenza connessa, la strada si stava affollando e ogni tanto la ragazzina finiva per essere spintonata inconsciamente.
Il ragazzo o meglio, il ragazzino, dato che sembrava avere la sua stessa età, almeno per la fisionomia, si ritrovò a portare le sue mani ad afferrarla dolcemente per le spalle, tutto per l’istinto del momento.
Quello era il primo contatto che le aveva mostrato, oltre lei che aveva le mani posate sul suo petto, che per quanto potesse essere giovane, era leggermente e di poco scolpito dai lineamenti dei muscoli.
Senza dirsi nulla, lui incominciò ad incamminarsi, tenendola al suo fianco con il suo braccio destro a cingerle la vita, non voleva che si allontanasse da se.
Arrivarono all’inizio del percorso e si sedettero per un istante su una panchina, il ragazzino la lasciò per poi guardarla meglio e senza rendersene conto le spostò piano la maschera, per poterle vedere il viso.
Dalle labbra di lui uscì un semplice “waoh”, incantato dalla sua immagine, non riusciva a spostare il suo sguardo altrove e la fissava con insistenza, mettendola in imbarazzo che la portò ad abbassare lo sguardo.
Le alzò il viso con la sua mano destra e i loro occhi si specchiarono l’uno sull’altra, con quella libera invece le spostò una ciocca di capelli che le era sul viso.
Erano così lunghi e lisci come la seta, profumanti di vaniglia che li accarezzava il suo delicato olfatto, quel viso dalla pelle delicata, quasi sembrava fatta di gomma per la sua elasticità, per non parlare di quei suoi occhi nocciola, no, per lui era qualcosa di più delizioso, proprio come il cioccolato, si, esattamente il cioccolato.
La sua mano si spostò dal suo mento, fino ad arrivare a toccare la sua guancia, voleva un contatto più diretto con la sua pelle e lo si vedeva nel suo sguardo.
Anche lei voleva, si, desiderava vedere quel ragazzino che l’aveva fatta sentire bene nel suo petto, si sentì più imbarazzata ma ora l’importanza primaria era un’altra.
La sua mano, incerta, avanzava verso il suo obiettivo, quella maschera che copriva il volto di quel ragazzino che tanto la incuriosiva.
Ciò che si nascondeva dietro ad essa, era un bel ragazzino, era un viso con stampato un sorriso sfavillante e così dolce che le annebbiò la mente e inconsciamente si concentrò su quell’espressione semplice.
Quando la mano della biondina sfiorò la gote di lui, si senti invadere dal calore bruciante di quel tocco, era ruvida, odorava di selvatico forse per via di qualche pianta, vedere però le sue iridi così profonde, quel verde smeraldo la catturò ancora di più, ora che ne aveva un contatto così diretto.
La cosa che attirò di più la sua attenzione, erano quei buffi color ciliegio o meglio, gli ricordavano il rosa dei petali del ciliegio in fiore e le mettevano freschezza.
I due ragazzi si sorrisero e insieme camminarono per le bancarelle, infondo potevano divertirsi soltanto stando insieme che da soli, visto che entrambi non avevano ricevuto grandi notizie in quel giorno.
Gli stand erano occupati la maggior parte di venditori di yakisoba e takoyaki, non c’erano solo quelli ma anche i chioschetti con granite e gelati, infondo era pur sempre estate, quindi non mancavano gli zuccheri filato.
Il rosato gli camminava vicino, le stava alla sua sinistra e teneva la sua andatura, per evitare che si affaticasse, mentre la bionda sorrideva tutta felice, soprattutto di non essere sola.
Si fermavano in qualche stand per prendersi qualche cosa da sgranocchiare, lei rimase molto sorpresa nel constatare che mangiasse di continuo, come se non si fosse mai saziato e in effetti era così.
Videro un’altra bancarella col gioco del tiro al bersaglio, già i giochi erano diversi, ce n’era uno anche per pescare i pesciolini col retino di carta e grazie al ragazzino, erano riusciti a vincere cappellini, braccialetti, peluche e la cosa li divertiva.
Camminando, le loro mani si sfiorarono ed entrambi ebbero una strana scarica lunga la schiena, nessuno dei due ebbe il coraggio di guardare l’altro, troppo imbarazzati da qualcosa che non capivano.
Le cose non sarebbero andate bene ancora per molto, più avanzavano e più si faceva affollata la strada, il rischio di separarsi c’era e il rosato infatti per un attimo lo pensò.
Si voltò verso la bionda e vide come ogni tanto finiva addosso a qualcuno, era davvero impacciata e questo lo fece sorridere, poi la prese per mano e l’avvicinò a se.
La ragazzina a quel contatto sussultò e prese ad avere caldo, più che altro era la sua faccia che prendeva fuoco per l’imbarazzo e stranamente si sentiva pure felice, stando mano nella mano con lui.
Finalmente riuscirono a raggiungere l’altra parte della via e oltrepassandola, si ritrovarono davanti al fiume di Magnolia, entrambi esultarono e si misero a seguire il corse dell’acqua.
Non si erano resi conto di tenersi ancora per mano, più che altro non volevano lasciare quel contatto così piacevole per entrambi, poi però dovettero farlo di malavoglia, l’imbarazzo cresceva e anche la sudorazione.
Si sedettero vicino al fiume e osservarono il cielo notturno, con tutte quelle stelle a formare varie costellazioni e all’improvviso, come prima o poi doveva succedere, tutte le luci, nessuna esclusa, vennero soffocate dall’oscurità della notte.
Ora la volta celeste brillava in tutto il suo splendore ma poco dopo, il cielo si riempì di fiori rossi, gialli, bluastri e altri colori possibili, con i loro scoppiettanti suoni frizzanti.
Il tempo volava e anche la fine di quello spettacolo era alle porte, però i due giovani si godevano quel panorama, lui però fissava tutt’altro che i fuochi, il rosato osservava la ragazzina che gli sedeva accanto.
Era rimasto incantato fin dall’inizio a guardare il suo volto stupefatto e sorridente ma poi tutto ebbe fine.
Una voce che apparteneva ad una donna, chiamava la bionda che si alzò di scatto, spostò il suo sguardo al ragazzino che le aveva fatto compagnia e lo ringraziò per la giornata, lui si sollevò da terra, si avvicinò al suo volto, le prese la mano e le diede un bacio a fior di labbra.
Dopo vari secondi si staccò, le sorrise e con un semplice “ci rivedremo” se ne andò nella direzione opposta da cui veniva la donna, nonché madre della tredicenne.
Era rimasta felicemente sorpresa, già, quel bacio l’aveva shockata ma resa molto felice e nella sua mente scolpì il volto del rosato, quel bacio e “non lo dimenticherò” con queste parole, prese il suo percorso verso casa con la madre.
In quel giorno, iniziato con la notizia di un matrimonio futuro ma finito con un incontro indimenticabile, i due giovani ragazzi camminarono verso il loro futuro.


Angolo Autore

Finalmente ce l’ho fatta a finirlo!! Allora, inizio col dirvi la mia idea su questa long, come avreste capito dal titolo, è una storia a più capitoli per la Nalu Week. Ciò che voglio fare è semplice, ogni prompt avrà il suo capitolo che formerà questa storia, quindi spero mi diciate cosa ne pensiate perché ho un pò paura che non possa piacere.
Detto questo, vi lascio con le vostre domande, se ne avrete, la vostra curiosità, se ne avrete, e a domani con il primo capitolo prompt della Nalu Week, ciao!! :)

Fin_Light

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Capitolo 2
*** Primo giorno - gift/regali ***


Primo giorno - Regali

Luglio, era l’inizio di questo mese estivo in cui tutto ebbe finalmente il suo inizio, in quel preciso momento, una vettura si stava avvicinando alla villa più lussuosa della città di Magnolia.
Ad attendere il loro arrivo furono i padroni di casa, insieme ai domestici della famiglia Dragneel, infatti l’incontro era tra loro e la famiglia Heartphilia.
Era davvero un evento raro che queste due famiglia si incontrassero, infondo erano amici di vecchia data ed era una rimpatriata tra loro, dopo i quattro anni passati.
L’ultimo incontro era servito per decidere il futuro delle loro famiglie, come ormai si sapeva, i propri figli, gli eredi delle loro rispettive famiglie erano giovani e sapevano poche cose riguardo a queste decisioni.
Dentro il veicolo, una ragazza vi stava seduta con le gambe accavallate, il cappello a nasconderle il volto, osservando il paesaggio dal finestrino con un espressione imbronciata.
I genitori la guardarono esasperati, si chiedevano come sarebbe andata a finire se lei continuava ad avere quell’atteggiamento, infine decisero di lasciar perdere, ormai era stato tutto deciso.
Intanto, davanti alla porta della villa, i signori Dragneel erano spazientiti, soprattutto il capo famiglia che non ne poteva più del comportamento infantile del figlio, che se ne stava in stanza sua, senza degnarsi di ricevere gli ospiti.
La vettura sorpasso il cancello, una volta vi entro, fermandosi davanti alla piccola scalinata della porta d’ingresso, l’autista uscì velocemente dalla macchina e si diresse ad aprire lo sportello del veicolo.
La famiglia Heartphilia, gli ospiti, finalmente si incontrarono con i padroni di casa e dopo i saluti entrarono dentro la villa, raggiungendo poi una sala abbastanza grande.
La ragazza ormai si era tolta il cappello, così che ora si potesse ammirare la sua presenza, cosa che alla signora di casa piacque molto e infatti ci mise poco ad affiancarla.
- Figliola sono sicura che farai conquiste - la donna era euforica, il suo nome era Grandine, aveva dei lunghi capelli rosa chiaro, dai riflessi biancastri, gli occhi azzurri e dalle forme ancora invitanti, indossava un vestito regale bluastro, non troppo chiaro, per essere una che aveva la sua età dimostrava ancora un buon fascino giovane signora.
- Come se le volessi - rispose del tutto annoiata la giovane ragazza, i capelli di un bellissimo biondo dorato le arrivavano lunghi fino a metà schiena, gli occhi nocciola mostravano tutta la sua noia, per non parlare dell’espressione che aveva tirato su in quel suo viso, mostrando la sua pelle chiara e a prima vista, delicata.
Il suo abito regale era di un bell’azzurro, un fiore fatto di stoffa le era legata alla vita e indossava della scarpe col tacco di beige che venivano nascoste dal vestito.
Lucy Heartphilia, così la ragazza si chiamava ed assomiglia in un modo incredibile alla madre Layla, solo che quest’ultima aveva un abito rosastro, con qualche ricamo sul bianco, gli occhi era più scuri e i capelli di un biondo grano tenuti una coda da cipolla.
Il padre Jude aveva una pettinatura piuttosto elegante, proprio come il suo vestito che era di un marroncino chiaro, simile al beige, i capelli di un biondo scuro abbellivano al meglio il suo viso, come i suoi baffetti del medesimo colore, insieme ai suoi occhi castani.
Igneel aveva lunghi capelli rossi, i suoi occhi del medesimo colore ma più ardenti, la pelle ne scura ne chiara e il suo abito era nero ma non troppo scuro.
Quando la giovane bionda si accorse del modo con cui si era rivolta alla signora di casa, si alzò con uno scatto a porgere le sue scuse, la giornata infondo non sarebbe stato delle migliori che avesse mai passato.
1 luglio, l’inizio del suo incubo, aveva cercato di non pensarci perché lei pensava che se lo avesse saputo qualche giorno prima dell’annuncio, che sarebbe avvenuto di li a poco, avrebbe sopportato meglio la realtà.
Era riuscita a dimenticarsi della notizia più brutta della sua vita, grazie a quel giorno di quattro anni fa, già, non si era mai dimenticata quell’episodio ma ora era inutile buttarsi nei ricordi, la realtà le era venuta addosso con un tale impatto da segnarle l’umore.
Rimasero lì a parlare del più e del meno ma Lucy non aveva detto grandi cose di se, non se la sentiva in quel momento, voleva solo che la giornata finisse al più presto e il tempo sembrava aiutarla.
Era ormai pomeriggio inoltrato ed era giunto il momento di dare il via alla festa, gli ospiti arrivavano uno dietro l’altro e si riunivano tutti nella sala più grande della villa, allestita a dovere per l’evento che sarebbe stato annunciato.
Tavoli banditi da ogni leccornia e bevande, un angolo dove venivano posati alcuno regali o meglio, doni fatti dagli invitati, una musica leggera a muoversi nell’atmosfera e il chiacchiericcio delle persone a contornare il tutto mentre al centro della sala c’erano le due famiglie, solo i figli mancavano all’appello.
Igneel prese in mano il discorso ed insieme a Jude intrattennero gli invitanti, tutti signori ricchi ma c’era qualche eccezione, poco tempo e l’annuncio venne fatto.
- Signori e signore, con mia grande felicità vi informo di un annuncio molto importante - con queste parole, il padrone di casa attirò l’attenzione di tutti, verso di se, anche la figlia degli Heartphilia e il figlio dei Dragneel portarono le loro orecchie tese per il momento.
La bionda stava dall’altra parte della sala, più precisamente oltre le porta alla sinistra della stanza, per quanto riguarda il ragazzo, lui si trovava dalla parte opposta, sempre dall’altra parte della porta.
- Ma prima vi presento i nostri bambini - aggiunse Jude, sembrava felice di ciò che stava per fare, ciò però fece irritare non solo Lucy ma anche il giovane, già non andava a genio quello che si stava per annunciare a due ragazzi.
- Lucy Heartphilia, vieni piccola mia - disse il padre della ragazza tutto contento, l’interpellata aprì le porte e prima di oltrepassarla fulminò con lo sguardo suo padre, che appena la vide incominciò a sudare freddo, lui sapeva che non doveva mai far arrabbiare la figlia ma in un modo o nell’altro, ci riusciva sempre e non era un bene per lui, che era in grado di ignorarlo per mesi interi.
- Natsu e Wendy Dragneel presentatevi ai gentili signori - e con queste parole esclamate da Igneel, i due nominati aprirono le loro porte, mostrandosi al pubblico che si divideva a gettare sguardi sia alla bionda, sia ai ragazzi dalla parte opposta.
Il ragazzo che portava il nome di Natsu Dragneel vestiva con un gilet smanicato lasciato bellamente aperto, mostrando il fisico magro ma ben scolpito, cose che le ragazze a vederlo svenivano o arrossivano o amicavano in sua direzione, il tutto ignorate senza tanti complimenti.
Indossava dei semplici pantaloni bianchi che gli arrivavano fino alle ginocchia, coperto da una mantella che partiva dalla vita, dei sandali neri, un polsino sul braccio sinistro e una sciarpa a scaglie bianca sul collo.
I capelli corti e spettinati avevano una strana colorazione, simili a quelli della madre ma di un rosa molto acceso, le sue iridi sembravano delle pozze nere, così profonde e la sua pelle abbronzava lo rendevano un bel ragazzo agli occhi delle donne, giovani e mature che fossero.
Wendy, la ragazzina che gli era a fianco aveva i capelli lunghi, con due code alte ai lati del volto, di un blu come il cielo, i suoi occhi marroni come la nocciola davano un tocco alla dolcezza del suo viso, indossava un vestito da sera, lungo fino ai piedi e di un azzurro chiaro come il mare, scarpine a tacco corto di un bianco panna e un sorriso sul volto.
Entrambi si mossero in contemporanea alla ragazza dai capelli biondi, che in quel momento li portava con una crocchia al lato destro del suo volto, indossava anch’ella un abito da sera di un verde acqua molto scuro, stretto il necessario sul suo fisico, dando non poca immaginazione a chi guardava i suoi lineamenti perfetti.
Tutti gli uomini della sala guardavano con interesse a Lucy, che si sentì terribilmente a disagio con tutti quegli occhi puntati addosso, infatti si strinse il braccio destro col sinistro per via del nervoso, distogliendo pure lo sguardo dagli invitati.
Molti erano scettici o meglio, erano shockati dal modo in cui era vestito il figlio del nobile Dragneel, anche il padre lo guardò severo, ricevendo un occhiataccia dal rosato.
I protagonisti della serata erano giunti al fianco delle rispettive famiglie, così ora i due uomini potevano finalmente fare il loro annuncio.
- Ed ora l’annuncio cari ospiti... - inizio Jude diventando improvvisamente serio mentre posava la sua mano destra, sulla spalla della figlia, che non li degnava neanche di uno sguardo.
- Vi annunciamo il fidanzamento dei nostri figli!! - e con l’esclamazione a gran voce di Igneel, Natsu e Lucy si voltarono di scatto verso i propri padri, shockati più della prima volta.
Sapevano che l’annuncio riguardasse il fidanzamento e il futuro matrimonio ma non si aspettavano di certo che avvenisse tra di loro, era stato detto come se loro si fossero dovuti fidanzare con qualcuno che non avesse a che fare con le loro due famiglie.
La sala si riempì di applausi e congratulazioni, il che fece solo salire la rabbia ad una certa bionda, che dopo aver appreso del dettaglio tralasciato, si girò verso il padre e con la mano destra aperta, fece partire uno schiaffo sul viso di Jude, poi se ne andò indignata dalla sala.
Il rosato aveva assistito alla scena con una notevole sorpresa, però non riuscì a vedere bene il viso di lei ma il suo odore non le era nuovo, preso da uno stano impulso di curiosità, lasciò anch’egli la stanza e si diresse dalla giovane.
Lasciato tutti basiti, Lucy si ritrovò nel giardino nel retro della grande casa, solo in quel momento, vedendo i fiori, le piante e la fontanella, riuscì a calmarsi un pò ma non avrebbe perdonato così facilmente il padre per averle nascosto un dettaglio così importante, anche se alla fine non si era degnata di vedere il volto del suo cosiddetto fidanzato.
Si mise a sedere a terra, troppo stanca per quella assurda giornata, il sole stava pure tramontando e lei ora non sapeva cosa fare, di tornare dentro non se la sentiva ancora, avere i sguardi di quei pervertiti, a suo parere, era davvero una sensazione orribile.
Improvvisamente senti una mano calda sulla sua spalla scoperta, piano si girò per vedere chi fosse e se era uno di quei pervertiti lo avrebbe lasciato un bel segno di cinque dita sulla guancia.
Come non detto, il proposito era andato a farsi benedire quando le sue iridi si specchiarono in quelle di lui, il suo fidanzato e a vederle da così vicino, quelle pozze magnetiche, quel verde smeraldo la fecero irrigidire e non solo.
Natsu vedendo il suo volto sussultò, quel bel faccino le era famigliare eccome, però non riusciva a ricordarsi dove ed entrambi sapevano di conoscersi, che tra loro c’era un legame speciale, lui fece scivolare la mano dalla spalla fino a porgergliela.
- Mi concederebbe un ballo - strano ma vero, il rosato si era comportato in modo galante con lei e la bionda si sentì avvampare il viso, ciò non le tolse la voglia di afferrare la sua mano e alzarsi da quel prato fresco.
- Con molto piacere - accettò con un sorriso quella richiesta, non se lo spiegava nemmeno lei ma al momento poco le importava, così Natsu la strinse a se, la sua mano destra messa nel fianco sinistro di Lucy, quest’ultima porta la sua sinistra nella spalla del rosato, che unisce la mano libera in quella della bionda a sorreggerla all’altezza della spalla.
Il ragazzo le sussurrava all’orecchio i passi da fare, la giovane ebbe dei brividi a sentire la sua voce calda, in tutti i sensi, parlando anche del suo respiro e del suo calore, però anche così lei eseguiva e con calma, seguendo la musica, ballavano un lento.
I grilli trillavano un dolce accompagnamento, nel mentre che la notte avvolgeva il cielo e le lucciole incominciavano una danza intorno a loro, dando quell’atmosfera romantica che i due si godevano col sorriso.
Il tempo sembrava a loro sfavore, infatti ormai era il tempo del saluto, di un arrivederci e dovettero ritornare in sala, ricongiungersi alle loro famiglie e alla fine tornare ognuno alle proprie abitazioni.
Gli ospiti furono i primi ad andarsene e infine giunse anche il momento per gli Heartphilia di tornarsene a casa, i signori Jude e Layla si accomodarono nella vettura e quando anche Lucy fece per entrare, Natsu si precipitò giù dalle scale, le prese la mano e le diede un baciamano, i loro sguardi si incrociarono di nuovo.
- Ci vediamo domani al parco - detto queste parole, il rosato le diede una confezione piatta e rettangolare, era un regalo da parte sua e lei non perse tempo ad aprirlo e trovarci un biglietto per un film del cinema.
- Grazie, è il più bel regalo che abbia ricevuto questa sera!! A domani!! - la bionda era sincera e gli sorrideva con le gote leggermente arrossate, per lui era il più bel sorriso mai visto in vita sua e con quell’appuntamento per il giorno successivo, i due si separarono con quel dolce silenzio.
Entrambi i ragazzi, nella propria stanza, attesero con grande ansia che l’indomani arrivasse il più in fretta possibile, così da poter conoscere meglio quel legame che li lega.


Angolo Autore

Sono riuscito a postare, evviva!! Minna spero che mi diciate cosa ne pensiate, ne ho davvero un disperato bisogno... ringrazio a chicca12lovestory e Nee-chan per aver inserito questa mia prima Nalu Week nelle preferite, poi ele_u, FairySara, rafxsulfusxsempre, SanaeEric e YunoGasai per averla inserita tra le seguite e Nee-chan per aver recensito... ringrazio chi l’ha legge in anonimato, spero che questa volta vi facciate sentire xD Attendo le vostre recensioni e a domani con il secondo capitolo prompt, bye bee *^*

Fin_Light

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Capitolo 3
*** Secondo giorno - Vulnerable/Vulnerabile ***


Secondo giorno - Vulnerabile

2 luglio, una giornata come le altre per la gente di Magnolia, l’estate si faceva sentire sempre più ad ogni giorno che passava, non per tutti però si apprestava ad essere qualcosa di monotono.
Per una ragazza in particolare, quel giorno profumava di nuovo, il suo risveglio in quella mattina era stato il più bello che avesse mai vissuto, qualcosa le aveva messo di buon umore.
La notte scorsa aveva dormito come un ghiro, certo la bionda era sicura di aver avuto un sorriso stampato sul viso, infondo sognare quel ragazzo dai capelli rosa in quella serata magica, le aveva dato molti motivi per il suo buon umore.
Purtroppo, non di certo un peccato, non era stato solo il bel sogno con tanto di bacio a farla svegliare così contenta, anche se era strano visto che si conoscevano da solo un giorno, c’era qualcos’altro che l’aveva portata ad alzarsi col sorriso e persino prestissimo, le 5 del mattino non era normalmente il suo buongiorno.
Presa col piede giusto, andò subito giù per le scale, si, la sua camera si trovava al piano di sopra, ora prese a camminare nel corridoio, che in fin dei conti non era molto lungo, ed entrò in una stanzetta che risultò essere la cucina.
Prese la padella da un mobiletto a fianco ai fornelli, sotto di essi c’era una credenza dove poter prendere l’olio che le serviva, poi un uovo e della pancetta dal frigo, che si trovava alla sua sinistra, più indietro del piano di cottura.
Si mise ad armeggiare sui fornelli, accendendo il fuoco, posarvi sopra la padella, mettere qualche centilitro di olio, sbattendo poi l’uovo nel bordo del tegame per versarvi il contenuto per la cottura, poi aggiunge anche della pancetta ed attese per qualche minuto.
La cucina aveva al centro della stanza un tavolo quadrangolare, coperta con una tovaglia rossa a strisce nere, che formavano quadrati per tutta la stoffa, una sedia per ciascun angolo e un lavandino nell’angolo infondo a destra della cucina.
Una volta pronto fece colazione, prendendo anche una tazza di latte e qualche biscotto, finito di mangiare corse al bagno dopo aver recuperato l’intimo, più qualche vestito e si mise a farsi una doccia.

Alla grande villa della famiglia Dragneel, il giovane ragazzo dormiva ancora beatamente nella sua stanza, per quanto la domestica provava a svegliarlo, lui sonnecchiava come nulla fosse e neanche una cannonata ci sarebbe riuscito.
La madre salì velocemente le scale, percorse il lungo corridoio ed entro nella stanza che si trovava infondo alla corsia, appena vide il figlio ancora sotto le coperte, gliele tolse via con un gesto repentino e lo prese per un orecchio per urlargli al meglio, ciò che gli doveva ricordare.
Quando con un urlo assordante del genitore gli piombò nel timpano, essa capì che il messaggio era stato recapitato, anche la sua reazione lo fece capire perché, con un scatto, saltò fuori dal letto e si precipitò al bagno, così la donna poté tornare dal marito in tranquillità
Natsu durante la doccia non fece che pensare all’appuntamento, tra meno di due ore si sarebbe dovuto far trovare al parco, esattamente verso le 11:00.
Si stava maledicendo per la sua stupidità, come aveva fatto a dimenticarsi dell’uscita con la sua promessa sposa, e su questo aveva i suoi dubbi perché, in fin dei conti, si erano conosciuti il giorno precedente, la trovava simpatica ma questo era solo una facciata, doveva conoscerla e capire se era lei.
Aveva avuto tutta la notte per pensarci e Lucy assomigliava molto alla ragazzina che tempo fa aveva incontrato durante l’hanabi, per questo si era ritrovato ad invitarla ad uscire con lui, per scoprirlo ma si chiedeva mentalmente se fosse solamente quello a spingerlo a conoscere la ragazza.
Scosse la testa per cancellare subito quel pensiero, se la bionda non fosse risultata essere quella biondina dagli occhi color cioccolato, colei che lo aveva rapito esattamente 4 anni fa.
Il pensiero di averla baciata all’epoca gli passò per la mente in un nano secondo e si ritrovò ad assumere una colorazione piuttosto piccante sulla faccia, però se non fosse stata lei, non ci avrebbe pensato su due volte ad annullare il fidanzamento, infondo lui sapeva che la ragazza non fosse d’accordo a questa unione e stranamente, questo pensiero gli provocò una fitta nell’organo pulsante.
Si diede nuovamente dello stupido, non capiva perché doveva provare quello strano sentimento, che a gran fatica lo collegò al dolore, alla tristezza, per questo diede un pugno nelle piastrelle di marmo liscio attaccate al muro, ed uscì dal getto dell’acqua con un “accidenti!!”
Uscì dal bagno con attorno alla vita un semplice asciugamano bianco, aprì il suo grande armadio e si mise a frugare tra i vestiti, cercandone uno adatto all’evento, naturalmente non si dimenticò l’intimo.

Erano le 10:30 e Lucy aveva appena raggiunto il parco, sedendosi su una panchina vicino alla fontana centrale, si era vestita con una mini gonna nera, una maglietta smanicata del medesimo colore e con una leggera scollatura a dare una buona vista nel suo bel vedere.
Ai lati della testa portava dei nastrini bianchi legati a fiocco, indossava delle calze lunghe fino alle cosce di color carne, con delle scarpette a tacco corto di un blu scuro quasi nero, mentre i suoi capelli erano lasciati lunghi, con le punte leggermente mosse e due ciocche a caderli davanti alle spalle, fino al suo petto.
La ragazza non si era dimenticata il biglietto del cinema, lo aveva con se nella borsetta rossa che teneva sulla spalla destra, insieme al suo cellulare naturalmente, con altri oggetti utili.
Il ragazzo era in ritardo di una ventina di minuti e la bionda si chiedeva se non avesse cambiato idea, infondo non l’avrebbe potuta neanche avvisare, non avevano modo di contattarsi quindi non gliene fece una colpa.
Era stata così contenta, così euforica che aveva assillato la sua amica Levy, ed ora tutta quella gioia era sparita, lasciandole un senso di dispiacere sullo stomaco, così fece per alzarsi e si ritrovò due ragazzi davanti a se.
Il primo aveva i capelli neri a caschetto, però un pò più lunghi, i suoi occhi erano del medesimo colore e la carnagione scura, il tutto contornato con un’aria annoiata e distaccata, che a Lucy pareva una sottospecie di tsundere, un approccio per corteggiare le ragazze, che si sarebbero sciolte nel guardarlo.
L’altro invece era dalla pelle un pò chiara, i capelli corti un pò mossi di un castano chiaro mentre i suoi occhi neri la scrutavano dalla testa ai piedi, lui era molto più diretto nel dire le cose, infatti i due cercavano di strapparle un appuntamento ma lei continuamente li respingeva con un “no!” secco e deciso.
I ragazzi sembravano proprio ottusi, insistenti nel volere un uscita con la bionda, quest’ultima si stava veramente seccando, non le piaceva essere al centro delle attenzioni o almeno non a quei ‘particolari’ interessi che loro avevano su di se.
- Su, adesso andiamo sotto quell’albero e dedichiamoci al nostro amore - il castano le disse, prendendola per un fianco e facendole venire un brivido di disgusto, anche se era un bel tipo, entrambi lo erano, non le interessava.
- Quante volte devo dirvi di no e... non m’interessi!! - voleva tornarsene a casa, il rosato non si era fatto vedere e in più questi due la importunavano, la cosa si stava facendo piuttosto fastidiosa e mentre stavano per aprire bocca, una voce arrivò alle orecchie dei tre.
- Non avete sentito cosa ha detto? - quella voce Lucy l’avrebbe riconosciuta ovunque e di questo pensiero se ne pentì, come poteva affermare una cosa simile con tanta sicurezza, nella sua mente?? Non sapeva nemmeno lei rispondersi, però stava di fatto che era felice dell’intervento di Natsu.
Vestita di soli pantalone verde foglia, una canotta bianca con un drago rosso raffigurato sulla schiena, la sua sciarpa bianca di scaglie tenuta legata intorno alla testa, lasciano il collo scoperto e mostrando una cicatrice nel lato destro e per finire, le scarpe da ginnastica della nike.
- E tu chi saresti per intrometterti ragazzo?! - gli chiese il moro, ricevendo un occhiataccia del rosato che fece cenno alla bionda di raggiungerlo, cosa che fece con uno strattone, liberandosi dalla presa del castano.
- L’hai appena detto, sono il suo ragazzo!! - i due giovani inghiottirono a vuoto, stavano flirtando con una ragazza occupata, quest’ultima invece perse tanto di quei battiti che le sembrò di morire per la felicità che quelle parole le avevano infondato.
Natsu la strinse a se nella spalla con fare possessivo, come per fargli capire che era sua e nessuno doveva metterci mano, però nella sua mente tutto ciò lo fece confondere.
Non si era mai comportato così con nessuna, nemmeno per aiutare un’amica e invece, con quella Lucy, tutto ciò che faceva gli veniva spontaneo, proprio come quella sera che l’aveva invitata a ballare.
I due play boy con un “ci dispiace” se la filarono il più velocemente possibile, dopo qualche minuto che parve essere un eternità, il rosato si voltò verso della bionda e le sorrise, un gesto che nuovamente gli venne spontaneo.
- Tutto apposto? - le chiese gentilmente mentre la staccava da se e la osservava, si chiedeva come poteva dannatamente star bene ogni vestito a quella bionda, a suo parere lei era “una bomba sexy” e si maledì per aver pensato una cosa simile.
- Ora che ci sei tu, si!! - Lucy ricambiò il suo sorriso, con tanta dolcezza che appena si rese conto di ciò che gli aveva appena detto, si mise a guardare i suoi stessi piedi, che per via dell’imbarazzo e del viso arrossato, trovava molto interessanti in quel momento.
- Beh, mi dispiace per il ritardo ma ora un film ci aspetta - con queste parole del rosato, la bionda annui soltanto, ancora imbarazzata, per poi ritrovarsi essere trascinata da lui.

In pochi minuti raggiunsero il cinema e alla biglietteria la ragazza ebbe modo di scoprire che genere di film dovevano vedersi, non era propriamente romantico, anzi era persino il suo più peggior contrario, un horror a pieni titoli e tanto di oscar.
Con qualche discussione avuta col ragazzo, la giovane alla fine si arrese, era impossibile avere ragione con quella testa bruciata, perché a quanto pare era piuttosto stupido e non era consapevole di come andava un appuntamento.
Presero posto nella settima fila, con una vaschetta media di popcorn e della coca cola, Lucy sedeva alla destra di Natsu ed entrambi attendevano l’inizio del film, che non tardò ad arrivare.
Ad ogni scena crudele o improvvisa che la faceva spaventare, la bionda si attaccava convulsamente al braccio del ragazzo, dovette fare appello a tutta la sua forza di volontà per restarsene buono e tranquillo. Ritrovarsi il petto prosperoso della ragazza era piuttosto piacevole ed eccitante, manco lui sapeva come riusciva a resistere dal saltarle addosso e farle qualsiasi cosa la sua mente pensava ed era meglio non stare ad elencare.
Ogni volta che aveva un contatto con la pelle di Lucy o le vedeva in volto il sorriso, Natsu si sentiva morire per la confusione che gli recava involontariamente, era troppo vulnerabile alla ragazza ma lui non sapeva che valeva anche per lei tutto questo.
Finalmente il movie era finito e i due ragazzi poterono uscire dal cinema, rivedendo la luce del sole e l’orario, erano le 13:15 e l'appetito si fece strada nel loro stomaco.
- Che ne dici se andiamo a mangiare qualche boccone - le chiese il rosato, quando pochi secondi prima il suo pancino aveva fatto un suono piuttosto carino, a parole della bionda, che si ritrovò a sorridergli di nuovo.
- Sono d’accordo!! D’altronde... ho una certa fame - rise per l’imbarazzo la ragazza, poi si affiancò al suo ‘accompagnatore’ e si diressero verso un bar.
Trovato un piccolo pub, si accomodarono fuori e incominciarono ad ordinare con l’arrivo del cameriere: Lucy prese una fetta di torta con del tè verde, mentre Natsu un panino abbastanza enorme e come bevanda, dell’altra cola.
Mangiarono tranquillamente anzi, il rosato stava affogando il suo appetito in quel panino come una bestia selvaggia, inizialmente la ragazza ne rimase shockata ma poi rise e gli sorrise.
- Che c’è? - le chiese un pò offeso il ragazzo, si sentiva preso in giro ma poi vederla sorridere, ogni sentimento negativo andava a farsi un viaggio di solo andata nel cestino.
- Nulla, continua pure a mangiare Natsu - la bionda teneva la stessa espressione mentre lui si sentiva invadere da uno strano calore dopo averle sentito pronunciare il suo nome, così decise di distrarsi continuando col suo spuntino pomeridiano.
Una volta finito, restarono ancora per qualche minuto a parlare, per conoscersi meglio e lui scoprì che alla ragazza piaceva leggere e che stava scrivendo persino un romanzo, lei del ragazzo era entrata in conoscenza che lui facesse boxe.
I due giovani si sorpresero quando vennero a sapere che avrebbero frequentato lo stesso liceo, però la cosa li faceva piuttosto piacere, alla fine si scambiarono numero e e-mail e così tra una risa e l’altra, persi nelle loro chiacchiere, arrivò la sera.
Quando stavano insieme e si trovavano bene, il tempo volava ma a loro poco importava in quel momento, erano contenti di passare la giornata insieme e lo avevano capito nella loro prima uscita.

Natsu accompagnò a Lucy nel suo appartamento, una casetta ne grande e ne piccola, scoprendo che lei viveva da sola ma ora era giunto il momento di separarsi.
- Allora... ci vediamo - la bionda lo disse in un sussurro che però il rosato percepì vocale con consonante.
- Si... - il giovane le si avvicinò, le accarezzò la guancia facendola sussultare e rabbrividire lungo la schiena, e non era di disgusto ma di uno strano piacere, nel mentre il suo viso si avvicinava sempre più al volto di lei, quest’ultima si perse nelle sue pozze smeraldine, ritrovando nel suo sguardo lo stesso desiderio.
Chiusero entrambi le palpebre, i loro cuori battevano veloci e forti all’unisono, mentre le loro labbra dopo interminabili secondi, ebbero la gioia di sfiorarsi e infine posarsi dolcemente l’uno sull’altra.
All’improvviso Natsu si scansò da lei, il viso nelle fiamme dell’inferno più piacevole mai provato in vita sua, stessa sensazione per Lucy, la faccia le andava a fuoco con quel colore acceso e quel calore che l’avvolgeva.
- Mi dispiace io... a domani Lu - e con quelle parole, quell’agitazione e quel suo cuore battere furiosamente dentro nel suo pettorale sinistro, corse via nell’imbarazzo più totale mentre la ragazza si dovette reggere nella porta di casa, sentirsi chiamare in quel modo l’aveva colpita nel cuore.
I loro organi palpitanti si erano colpiti avvicenda con una trappola mortale che non li avrebbe più lasciati liberi, ormai l’uno era vulnerabile alle azioni e alle parole dell’altra.


Angolo Autore

Bene bene, finalmente il secondo capitolo prompt concluso, spero vi possa piacere, perché io mi sto perdutamente cavando il mio cuore che sta morendo per la troppa dolcezza che mi sta uscendo fuori... tutta colpa di Natsu e Lucy *sul viso un finto broncio*
Scusate per gli errori che ci sono e ci sono stati nei capitoli, purtroppo non ho tempo per rileggerli però quando potrò, vedrò di sistemarli al meglio delle mie capacità, che comunque sia non sono il meglio in grammatica ma... dettagli xD passiamo ai ringraziamenti.
Per aver inserito la mia Nalu Week nelle preferite, ringrazio Elisa_ nalu, Firnen_92, Miky_chan95 e YunoGasai... per averla messa nella lista delle seguire, dragonfire_lucyV, Elisa_ nalu grazie... ringrazio chi ha letto e chi ha recensito, cioè Nee-chan e angelyca, fatevi sentire mi raccomando.
Ciao ciao!! ♥


Fin_Light

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Capitolo 4
*** Terzo giorno - Ribbon/Fiocco ***


Terzo giorno - Fiocco

Un nuovo giorno si fece largo alla villa, un giovane ragazzo dai capelli rosa e spettinati, si era da un bel pezzo svegliato, una volta fattasi la doccia scese a fare colazione o almeno era quella l’intenzione ma si rese conto che, sul tavolo, c’era ben altra disposizione, una bella e succulenta vastità di cibo.
Inutile dire come reagirono gli occhi e lo stomaco di Natsu, che vedendo tutto quel ben di dio si ritrovò velocemente seduto in tavola a mangiare peggio di una bestia affamata.
Non si godette al meglio il pranzo, perché tale era visto l’orologio che segnava le 12:30, l’orario in cui la sua famiglia era solita a mangiare, però in quel momento il rosato ebbe il desiderio di finire alla svelta e correre nelle sue stanze.
Una volta dentro, cercò il suo cellulare in quella camera, riordinata naturalmente da una delle domestiche, e lo trovò sopra il comò a fianco del lato destro del suo letto, lo prese e incominciò a scrivere un messaggio e lo inviò all’e-mail del destinatario.
Una volta sceso al piano terra, si diresse verso i saloni, dove vi trovò il padre intento a leggere il giornale del mattino, che stranamente aveva l’abitudine di farlo il pomeriggio dopo pranzo, mentre la madre si godeva il suo tè su una sedia di un piccolo tavolino, in giardino con qualche amica venuta a trovarla.
- Beh, come mai eri così di fretta oggi a pranzo, figliolo? - ecco, la madre lo aveva notato ma sapeva bene che gli era impossibile nasconderlo, comunque decise di non dirle nulla, quelle sue amiche erano delle pettegole fastidiose.
- Non so di cosa parli madre - scelta sbagliata come risposta, aveva solo attirato di più la curiosità della donna, infatti la vide alzarsi dalla tavola e venirgli incontro.
- Tu adesso mi dirai ciò che nascondi... in privato - gli disse Grandine con uno sguardo che lo fece inghiottire a vuoto, anche se poté sospirare sollevato per l’ultima parte della frase, così si diressero nelle cucine, dove al momento non ci stava nessuno e neanche alcuno che potesse sentire.
- Allora?! Sputa il rospo!! - schietta e diretta, ora si spiegava da chi avesse preso Natsu, che incominciò a raccontarle tutto, di ciò che era successo nel giardino nel giorno del fidanzamento, del ballo più precisamente, di cosa fosse successo al loro primo appuntamento e di quel bacio.
Gli raccontò di come fosse venuto tutto spontaneo in compagnia di Lucy e di come la ragazza gli ricordava la ragazzina di quattro anni fa, anche se ormai pensava che era lei ma voleva averne la certezza in quella giornata.
Le disse infine del messaggio e nella madre vede tante cose che ad elencare sarebbe stato troppo persino per lui, infondo gli occhi della madre sembravano illuminati da una strana e inquietante luce.
- Figliolo, la tua fidanzata ti piace molto, vedo - la donna sembrava fin troppa entusiasta e il ragazzo inarcò un sopracciglio, non riusciva a capire l’entusiasmo della madre, cosa le stava frullando nella testa.
- Certo mamma, è molto simpatica - disse ingenuamente, Grandine si ritrovò a ricordassi che suo figlio era un tale ritardato che se non gli spieghi le cose direttamente, non le capirebbe nemmeno fra un millennio.
- Natsu io intendo dire che te ne sei innamorato - un sospiro di esasperazione, era davvero il suo bambino quel giovane uomo?! A volte faceva fatica a rispondersi anche, però la divertiva come quel ragazzo si mostrava infantile.
- Co... COOSAAAA?! - l’urlo di Natsu si fece ben sentire ma tutti evitarono di averci a che fare, visto che si trattava anche della rosetta, che lo guardava divertita assumere una colorazione di un rosso molto accesa.
Non volle più ascoltare le assurdità della madre, così il rosato se ne usci dalle cucine e tornò nelle sue stanze, vestendosi velocemente e correre fuori di casa, avrebbe aspettato la sera per incontrarla.

Una bionda si trovava davanti all’armadio per scegliere i vestiti per la serata, quando poi sentì il citofono suonare, non era possibile che fosse lui e infatti, guardando dalla finestra della sua camera, vide una figura piccola, dai capelli lunghi fino alle spalle e turchesi, con gli occhi a mandorla, all’ingresso del suo appartamento.
Corse fino alla porta di casa e l’aprì con velocità, vedendo la sua amica Levy, vestiva con un pantaloncini in jeans, una camicetta dello stesso materiale, ed entrambi blu chiaro, con sotto una maglietta gialla a mostrando l'ombelico scoperto e le scarpine azzurre.
Aveva il viso imbronciato e vedendola si ricordò subito che non l’aveva chiamata dal giorno in cui, aveva incontrato la famiglia del suo cosiddetto fidanzato.
- Ciao Levy-chan - salutò con voce tremante, si aspettava che da un momento all’altro venisse assalita dall’uragano di una turchina furiosa, che non avvenne.
- E’ bello sentirti Lu-chan - le rispose con altrettanto saluto, la bionda la fece accomodare e si diressero in stanza, avrebbero parlato molto, anche se l’amica non si era scatenata con la sua rabbia verso di lei.
- Ecco... scu... - provò ad iniziare a scusarsi ma venne subito fermata dalle domande della piccola ragazza, che all’improvviso le stava sorridendo e aveva uno sguardo che mostrava la sua sete di sapere.
- Lu-chan come è andata? Com’era il ragazzo? Era carino? Era gentile o forse era uno stronzo? Spero ti abbia trattato bene e con rispetto o altrimenti... - partita inizialmente con troppa curiosità e poi finita con i pugni stretti e arrabbiata, la ragazza vedendola si intenerì.
- Adesso calmati e ti racconto tutto, va bene? - Lucy le sorrise e appena vide Levy annuire incominciò a parlare, senza tralasciare alcun dettaglio e più si andava avanti col racconto e più la turchina metteva su un espressione felice, una volta concluso il resoconto la piccoletta emise un piccolo stridulo.
- Levy-chan, le mie orecchie le voglio ancora sane, grazie - risero insieme a quella battuta, poi si sedette vicino all’amica, che si trovava accomodata per bene nel suo letto, mentre lei era in piedi davanti all’armadio.
- Scusa Lu-chan ma sono felice per te - era euforica la turchina, che non smetteva di avere sulla faccia uno strano sorriso malizioso e alla bionda non piacque per niente.
- Perché?? - si maledì subito per aver dato voce alla sua curiosità quando vide le labbra della piccola ragazza ampliarsi di più.
- Ti piace, non è vero?! - non sembrava una domanda ma tant’è un affermazione quello dell’amica, non con lo sguardo che aveva.
- Non so di cosa parli - Lucy fece finta di non aver compreso, invece sapeva a cosa si riferiva ma non voleva ammetterlo a se stessa, forse per paura però non sapeva dirlo nemmeno lei.
- Ti sei innamorata di questo Natsu, sbaglio?! - Levi le si era avvicina e le mise una mano sulla spalla, come a volerle dare coraggio e allo stesso tempo tranquillizzarla e per la bionda quella piccoletta era la migliore amica che le fosse mai capitata.
- Levy-chan, io... si, mi sono innamorata di un ragazzo che conosco da soli pochissimi giorni - lo sapeva, quel ragazzo dai capelli rosa era lo stesso di allora, il ragazzino che le aveva rubato il primo bacio e a dirla tutta era stato il contatto con le sue labbra della scorsa serata.
- Su, non abbatterti Lu-chan, anche lui potrebbe contraccambiare, anzi ne sono sicura, nessuno resiste alla mia migliore amica - disse la turchina con convinzione ed entusiasmo, la bionda le sorrise, poteva per una volta illudersi ed essere almeno felice di stare vicino al ragazzo che le piaceva.
Le due ragazze incominciarono a scegliere il vestito per la bionda, perché quest’ultima prima dell’arrivo dell’amica aveva ricevuto un messaggio da Natsu, dove le dice di farti trovare pronta per le 20:30 e mancavano poche ore allo scoccare di quell’orario.

Il ragazzo arrivò puntuale davanti alla casa di Lucy, la ragazza uscì di casa dopo la prima citofonata, mostrandosi più bella e sexy di quanto Natsu avesse mai immaginato.
Indossava un corpetto nero scoprendole l’ombelico, con la raffigurazione di piccoli cuoricini gialli e vuoti all’interno, una mini gonna in jeans e stivaletti marroncini lunghi fino a sopra la caviglia.
I suoi capelli erano mossi e lasciati lunghi, con ciocche che le cadevano davanti, nel mentre ci giocava con una di esse per l’agitazione, in attesa della parola del compagno.
Il rosato, vestito con dei jeans neri attillati, una giacchetta del medesimo colore lasciata sbottonata a mostrare il fisico scolpito, la solita sciarpa di scaglie tenuta nel collo, un polsino nero con la raffigurazione delle zanne bianche sul braccio sinistro e scarpe a stivaletto di un marrone scuro.
Entrambi rimasero incantati nel vedersi e presero ad avere caldo sul volto se non anche altrove, per non parlare dei loro battiti, che frenetico si facevano sentire nel proprio petto, il tutto, osservato dalla piccola Levy, che aveva già capito come sarebbe finito il loro rapporto e sorrideva compiaciuto e felice per l’amica.
- Stai... sei davvero bella... questa sera - ci vole molto sforzo per farle questo complimento sincero e la bionda si sentì in un tremendo imbarazzo.
- Anche tu... mi piaci come sei.. vestito - sincera come non era mai stata, si ritrovò a farsi aprire la porta della vettura, con cui era venuto a prenderla, dal ragazzo che non spicciò nessuna parola, per il fatto che fosse troppo imbarazzato.
Una volta seduto al posto di guida, mise in moto e partirono con una destinazione che la ragazza non sapeva, voleva chiedergli dove la stesse portando ma non ci riuscì per via di come si sentiva agitata e felice allo stesso tempo.

Raggiunsero una discoteca, a quanto pare Natsu conosceva il proprietario visto come li fecero entrare gratuitamente, lasciando da parte questa curiosità, si diressero su una poltrona dove poterono stare soli e incominciarono a parlare del più e del meno, dopo aver ordinato, fino a quando lui non le chiese.
- Lucy hai mai avuto il ragazzo?? - le domandò incuriosito il rosato, tenendo il suo sguardo serio e tranquillo su il suo, dentro di se però sentiva una strana sensazione fastidiosa.
La ragazza a quella domanda sputò tutta l’acqua frizzante che stava bevendo in faccia al ragazzo, che si sentì raggelare per la risposta che attendeva e adesso si ritrovava ad avere una leggera paura di sentirla, oltre che il viso bagnato.
- Che dia... e tu invece?? - cercò di evitare di rispondere, porgendogli la stessa domanda, nel mentre Natsu si leccava le labbra con gusto, infondo non era male essere ‘spruzzati’ da una bella ragazza, soprattutto se questa era Lucy.
- Ho posto prima io la domanda quindi rispondi - il suo tono non emetteva repliche, la bionda non capiva per quale ragione gli interessasse molto, sembrava pure... geloso?! No no, questo era assurdo già a prescindere dal contesto, lui non poteva esserlo anche se lei ne sarebbe stata felice, così ne scacciò subito il pensiero.
Anche se faceva a fatica ad ammettere una simile cosa, si ritrovò a volerglielo farne presente, forse perché gli piaceva il rosato e sperava che lui la ricambiasse ma si diede della sciocca ragazzina, era impossibile e questo pensiero la fece rattristire.
- Mai una volta!! Su adesso prendimi in giro!! - esclamò arrabbiata, non con lui ma con se stessa, si era innamorata di un ragazzo che conosceva si e no da due giorni, oltre il sospetto dell’incontro avvenuto quattro anni prima.
- Ah meno male - il ragazzo fece un sospiro di sollievo, sembrava essersi tolto un peso di dosso, era tremendamente felice nel sapere che lei non fosse mai stata fidanzata e non avendo avuto il ragazzo faceva di lei una santa vergine.
Nessuno aveva osato toccare il suo corpo: ne le labbra, nel il suo seno prosperoso, ne il suo bel lato b e nemmeno la sua parte più intima, per non parlare della sua pelle delicata, nessuno aveva posato le mani con quelle intenzioni poco caste.
Certo che pensare a quelle cose, Natsu si sentì in vena di prendersi a insulti, stranamente, sempre per la ragazza ma in fin dei conti era ormai sicuro dei suoi sentimenti e del fatto che fosse lei quella ragazzina a cui aveva dato il suo primo bacio, cosa che lo fece arrossire ricordandosi quello datele la sera precedente.
- Eh?! - la giovane rimase interdetta se non confusa per quelle sue parole, forse aveva sentito male e si convinse di tale pensiero mentre, il ragazzo dalla capigliatura rosa capì cosa aveva appena detto e cercò di giustificarsi al meglio che poteva.
- Non è come pensi, cioè mi dispiace che tu non abbia mai avuto... si... beh, lo sai... oh, dannazione!! - Stava andando nel pallone, non riusciva a salvarsi dall’equivoco e il suo viso con le gote rosse non di certo lo aiutava.
Lucy scoppiò a ridere nel vedere Natsu così in difficoltà, era la prima volta e non le dispiace affatto, il rosato si sentì in imbarazzo, così tanto che si bloccò all’istante, senza muovere un muscolo, senza dire alcuna parola, con lo sguardo a guardare un punto indefinito del locale.
- Natsu sei uno sciocchino - la ragazza lo guardava sul viso, era davvero tenero quando era così imbarazzato, sembrava un bambino ma la cosa che la colpì di più fu il fatto che lo trovava carino e non se ne pentì affatto di pensarlo, però poi si ritrovò ad aggiungere con tenerezza un ringraziamento.
- Però, ti ringrazio - e gli sorrise mentre il volto del ragazzo si spostò per guardarla, incredulo a ciò che avevano sentito le sue orecchie ma infine ricambiò il suo sorriso.
- Di nulla Lu!! - e detto ciò, sentendo la musica, si sentì di chiederle una semplice cosa, almeno per lui era definibile così.
- Lu che ne diresti di scatenarci in pista? - le chiese con un entusiasmo ad illuminargli gli occhi, come avrebbe potuto rifiutare con invito così emozionante?
- Ci sto!! Andiamo!! - rispose con gli occhi che le brillavano, già, appunto, le era impossibile non accettare, infondo era una delle cose che aveva in comune con il ragazzo, ballare e scatenarsi!!
Si gettarono in pista ballando e ridendo, perché Natsu quando non seguiva un ballo e faceva a modo suo era piuttosto ridicolo ma infondo che importava, se si divertivano, tutto il resto non aveva alcuna importanza.
Stanchi e divertiti, tornarono a sedersi, prendendo qualcosa da bere, alcolico e Lucy accetto non volendo ammettere di non averne mai bevuto prima in vita sua, per questo dopo due bicchieri era già ubriaca ed il rosato la prese in braccio come se fosse una principessa, visto che da sola non riusciva a camminare.
Giunti alla macchina, la mise nel suo posto mentre lei dolcemente si era già addormentata tra le sue braccia, vederla con quel viso angelico Natsu si ritrovò a sorridere intenerito, poi mise moto e partirono verso l’appartamento di Lucy.

Arrivati lui cercò di svegliarla ma non ebbe successo, così tornò a prenderla tra le sue braccia e la condusse davanti alla porta di casa, visto che la ragazza non si svegliava, il rosato provò a cercarle le chiavi nella borsa ma prima la posò a terra.
Nel tentativo di trovarle, qualcosa attirò la sua attenzione, una piccola chiave d’orata con l’impugnatura circolare ed una scritta su di esso “16-07 Festa dell’Hanabi” il tutto con tanto di fiocco sulla punta dell’arco e sia quell’oggetto che quella data gli diedero conferma che Lucy non era altro che la ragazzina di quattro anni fa.
Sorrise così felicemente che avrebbe pure urlato e saltato dalla gioia ma evitò di creare problemi alla bionda coi vicini, così prese le chiavi di casa e una volta aperto, vi entrò con in braccio alla giovane, portandola nella sua camera.
La posò delicatamente sul letto e quando fece per andarsene, venne bloccato dalla piccola mano di Lucy, Natsu in un primo momento rimase sorpreso perché la vide sveglia ma soprattutto triste.
- Resta con me - furono le parole che uscirono dalle labbra della bionda, il rosato non seppe dire se fosse per via della sbornia però, decise di accogliere la sua richieste e rimanerle accanto, infondo avrebbe avuto modo di farle quelle domande tanto attese la mattina seguente, anche se la sua scelta di restare era per altro.
E’ così anche il loro secondo appuntamento finì e il terzo giorno del loro incontro ebbe fine, però nei migliori dei modi, così il 3 luglio si concluse e i due ragazzi dormirono insieme nello stesso letto, con nello sguardo un sorriso gioioso ad illuminargli la vita.


Angolo Autore

Ok, ho fatto un pò di ritardo però, eccolo qua e prima di tutto ci terrei a farvi notare una mia dimenticanza nel precedente capitolo, nell’angolino del secondo giorno ho dimenticato di dirvi che che i due ragazzi erano rispettivamente Ren e Hibiki :p
Torniamo al capitolo, di cui non ho nulla da dire solo, finalmente si sono resi conto con certezza del loro incontro avvenuto 4 anni prima ma anche dei loro sentimenti u///u
Beh, che mi dite del capitolo?? Vi è piaciuto?? Vi ha fatto schifo?? Attendo le vostre recensioni ragazzi, fatemi sapere cosa ne pensare per favore... adesso devo scappare, a domani o meglio, a più tardi col quarto giorno della Nalu Week, bye bee *^*

Fin_Light

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Capitolo 5
*** Quarto giorno - Promise/Promessa ***


Quarto giorno - Promessa

L’alba si fece strada nel cielo mentre, pian piano illuminava le case della città di Magnolia, in una di esse, che si trovava vicino al fiume, la luce filtrò al suo interno tramite un piccolo spiraglio lasciato dalla tenda che copriva la finestra di una stanza.
Il raggio del sole finì per cadere sul viso di una ragazza dai capelli biondi, che tentò più volte di evitare quel bagliore fastidioso che, purtroppo, la fecero svegliare.
Sentiva del calore sotto di sé e la cosa le sembrò strana, anche se era estate perché sentiva così piacevole quella calura, si chiedeva come potesse della trapunta avere un effetto tale sul suo corpo.
Inconsciamente incominciò con la mano del suo braccio destro a tastare sotto di essa, per la stanchezza non si era azzardata ad aprire gli occhi, non solo si sentiva un pò sollevata con la schiena dal letto ma sentiva persino di essere abbraccia a qualcosa.
Quando sentì un non so ché di liscio e ondulato a mo di tartaruga, si ritrovò ad accarezzare meglio quello che dovrebbe essere la fodera che ricopriva il materasso del suo letto, il tutto venne accompagnato da un sali e scendi di tale oggetto e in più sentì persino un.. russare?? No, doveva essere troppo stanca.
Si stropicciò gli occhi e cercò di abituarsi alla luce del giorno, si sollevò per mettersi seduta sul suo letto poi si voltò a guardare ciò che l’aveva svegliata e appena mise a fuoco l’immagine a cui apparteneva quella chioma rosa, strabuzzò gli occhi per la sorpresa.
Se non avesse mantenuto la calma lo avrebbe buttato già dal suo letto a calci, non si ricordava cosa fosse successo dopo essere stata stordita, se così la poteva definire, dai due bicchierini bevuti, già, amava sminuire le cose in questi casi.
Cercò di fare mente locale ma aveva solo una leggera emicrania e così decise di non pensarci per il momento, solo quando si fu calmata del tutto si accorse che il braccio destro di Natsu si trovava intorno alla sua vita, l’aveva abbracciata durante la notte o anche prima di addormentarsi? Voleva saperlo ma anche in quel caso lasciò perdere, voleva godersi il piccolo momento.
Presa da uno strano coraggio, tornò a coricarsi al suo fianco, però non ebbe modo di capirne il motivo ma il rosato col braccio che la cingeva, la tirò verso di se e l’abbracciò dolcemente, facendo imbarazzare una Lucy rossa come un pomodoro.
Quel ragazzo anche nel sonno faceva le cose con naturalezza e in più, in quel momento, sorrideva dormendo beatamente come un bambino, come faceva lei a stare calma con un bel giovane che l’abbracciava.
Istintivamente la ragazza portò la sua mano destra ad accarezzare i capelli disordinati del rosato, erano davvero morbidi malgrado l’apparenza e sorrise pure nel poterglieli toccare, nel mentre Natsu mugolò qualcosa che a Lucy scappò il significato e si ritrovò a ridere sommessamente.
Realizzando ciò che stava facendo, si ridestò dai suoi pensieri e incominciò a darsi un contegno, ora era il momento di avere le risposte e così provò a svegliarlo, ricevendo come risposta altri mugoli, poi all’improvviso il rosato si voltò verso di lei nel sonno e involontariamente la sua mano finì sul seno sinistro della bionda,
La sua mente viaggiò così velocemente in pensieri poco casti che la fecero andare in tilt, realizzò solo ora che Natsu era a petto nudo e pensò lo fesso anche il resto, visto che non vedeva il resto e per l’imbarazzo non volle scoprirlo.
La scena che ne sussegui fu troppo per riuscire a capacitarne usando solo la vita, il piede di Lucy andò a colpire un fianco del ragazzo, non era forte e quindi male non fece, però ebbe il buon risultato di farlo cadere fuori dal letto.
L’urlo che precedette tale azione stordì più del dovuto il rosato, che la guardava confuso, non capendo cosa stesse succedendo e le motivazioni di tale comportamento della bionda.
- Buongiorno Lu - le aveva detto con la voce impastata dal sonno, come se ritrovarsi nel letto di una ragazza che si conosceva da pochissimi giorni fosse la cosa più normale al mondo, il ché infastidì non poco la giovane.
- Buongiorno un cavolo!! Cosa ci facevi nel mio letto, pure addormentato? - gli chiese irritata ma più che altro imbarazzata per i suoi pensieri, anche se aveva dormito bene, la sua mente aveva fabbricato una sola ipotesi.
<< Che noi due... io e Natsu... lo abbiamo fatto? >> era davvero confusa e più pensava a ciò, più prendeva fuoco, come c’era finita in quella situazione? Voleva le sue risposte e le avrebbe avute subito, il ragazzo dal canto suo non capiva l’amica, se poteva definire così il loro legame.
- Ero stanco ed il tuo letto sembrava davvero comodo, poi non volevo smettere di guardarti, eri molto carina mentre dormivi, sembravi un angelo - ecco, come il suo carattere si rivelava letale per la bionda, quelle parole così dolci e pieno di significati, dette così facilmente senza alcuna difficoltà, riuscivano a farle sparire la rabbia contro il suo volere e Natsu invece le sorrideva come solo lui poteva ma, come ormai gli capitava spesso, si rese conto di ciò che aveva detto e con le gote a prendergli fuoco, si maledì per la sua sincerità sfrenata.
La mente di Lucy incominciò a rimettere in sesto i suoi ricordi, lei ubriaca trasporta dalle braccia forti e protettive di Natsu fino alla sua camera e posata dolcemente sul suo letto, il rosato che se ne va e la bionda che lo blocca con la sua mano e quelle parole “Resta con me” gli aveva pure chiesto.
Quella rimembranza le fece sentire una stupida ipocrita ed egoista, lo aveva supplicato di restarle accanto e lui aveva accettato, con la conseguenza di essersi beccato un calcio dalla ragazza, come si sentiva in colpa per come lo aveva trattato.
- Hai... - provò ad iniziare a parlargli mentre, lo sguardo di Natsu si puntò su di Lucy, curioso di scoprire cosa volesse dirgli o chiedergli.
- Hai dormito bene?? - rimase sorpreso dal cambiamento di tono, sembrava essersi addolcita ma si accorse subito che era triste, per cosa non lo capiva, infondo aveva tutte le ragioni di essersi arrabbiata, lui egoisticamente si era fatto spazio nel suo letto e l’aveva costretta a starle abbracciato.
- Lu tutto bene? - quella domanda la spiazzò, non era arrabbiato per come lo aveva maltrattato? Lo aveva colpito e Natsu l’aveva perdonata?! No, non era quello, per il rosato quello era stata una reazione del tutto naturale però questo non la rese più felice.
- Scusami Natsu - quelle parole lo colpirono forte il cuore, perché si stava scusando, non ne aveva ragione e ciò lo fece agire di nuovo, non gli piaceva vederla così e senza rendersene conto la attirò verso di se per poi abbracciarla.
- Stupida, non devi scusarti anzi, dovrei essere io a farlo - Lucy si chiese quanto potesse essere dolce quel ragazzo, la trattava così gentilmente che ogni volta che la toccava o l’abbracciava, sembrava maneggiarla con cura, come se mettendoci troppa forza l’avrebbe rovinata per sempre.
- Ma sono stata io ad obbligarti a restare e ti ho trattato così male - le parole erano strozzate dal tremito del suo corpo, lo sapeva, se continuava così si sarebbe messa a piangere e di questo Natsu se ne accorse.
- Ma sono io ad aver accettato, se non l’avrei voluto, non sarei rimasto - la strinse di più per poi portare la sua mano destra sulla guancia sinistra della bionda, quel contatto la fece sussultare e il suo sguardo finì involontariamente su quello del rosato, che in quel momento le sorrideva dolcemente.
La ragazza si abbandono a quel contatto per poi ricambiare l’abbraccio, si stava bene tra le sue braccia, le davano una sicurezza di cui non era mai stata capace di possedere, il ragazzo invece cominciò ad accarezzarle i capelli morbidi come la seta, quanto aveva desiderato toccarglieli.
- Ascoltami Lu, io non voglio farti soffrire, è l’ultima cosa che vorrei accadesse - quelle parole così sincere, così dolci e piene d’affetto, che portavano il nome di “amore” e nel vedere nel volto del rosato la paura, la bionda si sentì improvvisamente felice, lui davvero pensava quelle cose.
- Perché ci tieni così tanto a me?! Ci conosciamo da cinque giorni - gli aveva chiesto, tenendo in conto anche del giorno dell’Hanabi, nel mentre si staccò dall’abbraccio per poterlo guardare negli occhi, infondo lei voleva sapere, doveva sapere che rapporto ci fosse tra loro o altrimenti non sarebbe riuscita ad andare avanti.
Il rosato incominciò ad aprire e a chiudere la bocca, non faceva che boccheggiare, non sapeva come iniziare questo discorso, lui non voleva rovinare il rapporto che c’era tra loro, aveva paura che lei si allontanasse dalla sua vita, non voleva rovinare la loro amicizia.
La tensione che aleggiava nell’aria sembrava potersi tagliare col coltello, la bionda lo vedeva agitato, che avesse il terrore di rovinare il loro rapporto con la sua risposta?! Anche lei sentiva questa emozione ma averlo di fronte le dava la forza per accettare ogni sua risposta, perché lei lo sapeva, qualunque cosa fosse successo, lei lo avrebbe continuato ad amare e non avrebbe mai potuto odiarlo.
- Non ti potrei mai odiare Natsu, mi è impossibile perché io sto bene con te - ora era la ragazza ad essere dolce con lui e sembrava persino averlo letto nella mente, visto che in quel momento pensava che se si fosse dichiarato, lei lo avrebbe evitato e odiato e non voleva, così prese tutto il suo coraggio per parlare.
- Io... io mi sono innamorato di te Lucy - si era confessato per davvero!! Non se lo era sognato, giusto?! No, lo vedeva sul suo viso arrossato che non scherzava e il suo cuore che batteva così forte da farle male, le fece capire che non era un sogno, Natsu l’amava e non poteva ricevere un regalo più bello di questo.
L’attesa per quella risposta era così dolorosa, ormai l’aveva capito, la ragazza non l’amava e non poteva che accettarlo anche se il suo cuore aveva smesso di battere con quel pensiero, metaforicamente parlando.
- Natsu... - quel nome pronunciato da lei, suonava ancora meglio però metteva solo più peso nel suo cuore, no, non avrebbe retto molto, non voleva sentire altro, così tentò di andarsene da quella stanza, da quella casa, purtroppo però, due braccia esili lo bloccarono in un abbraccio, mentre lui era girato di schiena.
- Anch’io! - quelle parole fecero breccia nel suo cuore che stava riprendendo a battere con un pò di speranza, il rosato si voltò piano verso della bionda e la vide lì, dietro di sé, piangendo ma con un sorriso sulle labbra, poteva sperare il ragazzo?
- C-cosa?? - le chiese con un filo di voce, strozzato dal respiro irregolare per via dell’agitazione, la ragazza gli si avvicinò e piantò lo sguardo nel suo, posando le mani nelle sue guance, continuando ad avvicinarsi a lui.
- Ti amo anch’io!! - Lucy glielo sussurrò sulle labbra, facendolo rabbrividire sia dal piacere che dalla felicità e allo stesso tempo, maledire che l’attesa per quel bacio tanto agognato in questi pochissimi giorni, ci stava mettendo ad arrivare.
Ormai aveva perso la pazienza, era troppo aspettare per la sua felicità del momento, così cancellò infine la distanza ultima che c’era tra di loro, facendo nascere un bacio dai mille sapori, da prima dato con dolcezza ed una tranquillità disarmante, come se si stessero gustando l’un l’altro ma poi divenne passionale.
La lingua del rosato chiedeva il permesso di entrare nella bocca della bionda, entrambi sorrisero con quest’ultima che lasciò libero accesso per godersi quello scambio di salive, con le loro lingue che si cercavano e giocavano aggrovigliandosi tra loro.
Lucy gemeva nella sua bocca, sentire la lingua di Natsu così calda e ruvida la mandava nel pallone, il rosato invece voleva un contatto sempre più profondo, le sue mani intorno alla vita di lei la stringevano di più al suo corpo.
Mentre le mani della bionda erano posate piacevolmente nel suo petto, le fece risalire in su con estrema lentezza, come se lo stesse accarezzare, fino ad aggrapparsi convulsamente sui suoi capelli rosa ma quando il richiamo d’ossigeno si fece sentire, i due ragazzi si staccarono e risero insieme.
- Ti amo Lu - glielo disse con una dolcezza che alla ragazza parve le stesse toccando con delicatezza e possessione il suo cuore, che in entrambi batteva così forte che lo sentivano in quel contatto, come fossero loro stessi a sentirlo.
Si chiedevano se si poteva essere più felici di come lo erano in quel momento?! Lucy e Natsu non credevano affatto che fosse possibile, perché per loro stare già insieme era il massimo della felicità.
I loro cuori ormai era uniti da un indissolubile legame, in una promessa che il loro amore conosceva fin troppo bene, anche in quella giornata di piena estate loro potevano solo amarsi, ed il 4 luglio fu la loro più importante data, perché era il giorno in cui avevano appena iniziato a vivere appieno la loro vita.


Angolo Autore

Ok, questo capitolo mi sa che è SUUUPER fluffoso, cosa ne pensate? Io sto letteralmente impazzendo, dove diavolo sto andando a finire con questa fic?? Mi sto sdolcinando in un modo mooolto deliziosi ghi hi *gli piace la risata di Gajeel in questi momenti*
Allora, qui c’è stata una bella confessione, forse un pò troppo sbrigativa visto i tempi, però proprio per questo doveva essere postata nel modo migliore e nel momento migliore.
Non l’ho riletta quindi, se trovate qualche errore fatemelo presente, sarò lieto di segnalarmelo, così da correggerlo una volta conclusa la Nalu Week, che al momento ho il tempo solo di scrivere e non di rincontrollare.
Ora passiamo a ringraziare chi l’ha inserita nella lista delle preferite, naturalmente i nuovi, Lulli99 e Sora_no_yosei... chi invece la messa tra le seguite DarkAkiko, Gaia2903, krystal86, Kushi93, Lunaix e Sora_no_yosei e anche june_cale, grazie!! Ci tengo a ringraziare chi ha recensito e chi la legge silenziosamente, grazie a tutti!! *^*
Ci si legge domani col quinto giorno, con il prompt Osare +w+

Fin_Light

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Capitolo 6
*** Quinto giorno - Dare/Osare ***


Quinto giorno - Osare

Era pomeriggio inoltrato in quel giorno di calda estate, il 5 luglio si fece sentire nei migliori dei modi per la giovane coppia, i due ragazzi ora si trovavano al centro commerciale di Magnolia per l’esigenza della ragazza.
Ad ogni vetri Lucy si fermava a guardare con interesse, come se fosse stata la prima volta che fosse stata la prima volta che andava a fare shopping, perché era ciò che stava facendo, costringendo persino Natsu a portargli le buste.
Lei vestiva con dei pantaloncini blu scuro, una maglietta smanicata di un tenero rosa chiaro, i capelli biondi come il grano lasciati lisci e delle infradito, Lui invece aveva indosso dei pantaloni bianco azzurro di jeans, dei sandali marroni, una camicia bianca e i capelli rosa come i fiori del ciliegio tenuti in modo sbarazzino.
- Lu ma quanto ancora hai intenzione di comprare? - gli chiese il rosato con noia, erano da parecchie ore che continuavano a girare per quel grande magazzino, pieno di negozi di ogni genere, e lui non ne poteva più di restarci, voleva passare una giornata romantica con la sua donna, perché ora era tale per il ragazzo, ma a quanto pareva era l’unico a pensarla così.
- E dai Natsu, non muori mica se visito ancora due negozietti - aveva detto una frase simile la ragazza come se fosse la verità, per giunto sembrava esasperata dal tono di voce usato, infondo il suo fidanzato si stava lamentando da quando avevano lasciato il primo negozio, perché portava così poca pazienza voleva proprio saperlo.
- ANCORA!!! Lu mi ami davvero?! - le chiese con fare ironico, di certo quel trattamento sembrava dargli ragione, infondo erano da tutto il pomeriggio che stavano in quel luogo a girovagare a fare compere, cioè il rosato l’accompagnava mentre la bionda comprava.
- Natsu!! - lo rimproverò Lucy, ritrovandosi il volto tra le fiamme dell’imbarazzo, perché il suo ragazzo non faceva altro che lamentarsi?! Si voltò verso Natsu e vedendo come ancora riusciva a trasportare tutti quei sacchi con le scatole, si sentì in colpa e gli si avvicinò per prendergli qualcosa, così da portarlo lei stessa.
- Che fai Lu?! Guarda che ci riesco - disse sincero il fidanzato ma lei fece finta di non sentirlo, lo vide avere uno sguardo beffardo e leggermente irritata e con le gote rosse, continuò ad incamminarsi con il rosato che le stava dietro e le ripeteva di lasciare a lui il trasporto dei pacchi, però non ottenne mai alcuna risposta.
Alla fine la vide fermarsi all’improvviso e per poco Natsu non gli andò addosso, poi cercò di vedere per quale motivo si fosse fermata e capì che lo aveva portato ad un piccolo bar, con qualche tavolino all’esterno e notò che Lucy si stava sedendo su uno dei tavolini liberi, così decise di eseguire il suo esempio, posando prima a terra i pacchi.
- Grazie Lu!! - le fece un sorriso radioso e allo stesso tempo caloroso, facendo arrossire di botto la sua Lu, amava calcare sulla parola “sua” perché infondo era di sua proprietà e non avrebbe permesso a nessun ragazzo di toccarla con un dito, nemmeno a sfiorarla.
Quando la ragazza vide il suo volto, lo trovò terribilmente bello e anche se con imbarazzo, si allungo sul posto prendendo il volto del ragazzo e lo attirò a se, con timidezza posò le sue labbra su quelle del rosato, che inizialmente rimase sorpreso, poi con un sorriso che venne ricambiato con quel contatto, risposte al bacio.
La necessità dei polmoni per riprendere fiato, si fece largo nella loro mente, che con riluttanza dovettero separarsi e le loro iridi si scoprirono luccicanti di una voglia che li possedeva ogni volta di più, ogni qual volta stavano insieme e avevano un qualunque contatto.
Tornati a sedersi, visto che anche il giovane si era alzatosi per il contatto precedente, Natsu allungò la sua mano per afferrare l’arto di Lucy ed intrecciare le loro dita come fosse la prima volta, in effetti era così, da quando si erano dichiarati quell’intreccio di mani era avvenuto per la prima volta e quel pensiero fece arrossire i due che però, con una strano desiderio, non vollero slegare.
- Lu dovrei dirti una cosa - quelle parole dette in un modo così serio la fecero sussultare e la paura si impossessò del cuore della bionda, che temeva volesse lasciarla ma scacciò subito quel pensiero, era assurdo pensare una cosa simile quando stavano insieme da soli un giorno.
- Dimmi Natsu - con una calma che nascondeva la sua ansia, il suo sguardo si posò su quello del rosato, era pronta ad ascoltare ogni singola cosa che sarebbe venuta fuori dalle sue corde vocali, quest’ultimo le sorrise dolcemente, stringendo la presa delle loro mani come a volerla rassicurare.
- Noi due... io ti ho già incontrato una volta... in passato - aveva preso tutto il suo coraggio per iniziare il discorso ma aveva un pò il timore che lei non lo credesse e si diede dello stupido per pensare una cosa simile, infatti la ragazza lo guardava prima con gli occhi spalancati dalla sorpresa e poi dolcemente, dio quanto avrebbe voluta baciarla di nuovo ma non era il momento, attendeva solo la sua risposta.
- Lo so!! - disse con una piccola risata, certo l’aveva sorpresa con l’argomento preso così, su due piedi, però era giusto affrontarlo e risolverlo ora, infondo lei lo amava e probabilmente lo era da quel giorno.
- Si è successo... eh?! Tu lo sapevi?!!! - ora era Natsu quello sorpreso, era rimasto di sasso perché pensava che la sua Lu non lo avesse ancora capito ed ora era curioso di scoprire quando, dove e come se lo era ricordata, la risposta gli fu data in un piatto d’argento.
- Si, l’ho capita quando tu... si, beh, il nostro primo appuntamento, quella sera... mi hai baciata - ecco, era riuscita a dirlo ed ora poteva coprirsi la faccia con le proprie mani, si sentiva tremendamente in imbarazzo e adesso non sapeva ne che fare e ne che dire.
- Non sono l’unico ad averlo capito in quel momento - le tolse le mani dal viso e la ragazza si vide costretta a guardarlo in volto e ciò che vide la lasciò incantata, le stava sorridendo intenerito e nel mentre la sua mano destra le accarezzava la guancia, un gesto troppo romantico e troppo dolce.
- Natsu io... - Lucy si ritrovò a sussurrargli ma l’indice della mano destra del ragazzo le si posò sulle labbra, intimandogli gentilmente di fare silenzio, però quando la bionda provò a parlare, il rosato la bloccò con un tenero bacio a cui lei non seppe resistere e ricambiò con estrema dolcezza, una volta staccatosi ordinarono.

Era sera prossima alla notte e i due ragazzi, dopo essere stati a casa della ragazza per portare i loro acquisti, si diressero con uno zainetto verso un boschetto, dove alla fine di esso vi trovarono una prateria verde illuminata dalla luna, così tolsero dalla borsa due asciugamani da spiaggia, tenendoli uno attaccato a fianco dell’altro e sdragliarsi.
Stavano abbracciati guardando le stelle nel cielo ormai notturno, Lucy con la testa nel petto di Natsu e quest’ultimo le teneva la vita col suo braccio destro, entrambi sorridevano felici perché riuscivano a godere quei piccoli momenti appieno, certo c’era dell’imbarazzo ma ciò non li fermava anzi, li spronava a cercare il contatto con la propria metà.
La giovane coppia sapeva di poter osare a mostrare il proprio amore senza vergognarsi, lui poteva osare accarezzarla, toccarla e baciarla quando e come voleva, stessa cosa valeva per lei, scambiandosi affetto ogni qual volta ne sentivano il bisogno.
- Natsu? - lo chiamò Lucy in un sussurro, mentre toccava i suoi capelli rosa ribelli, gli piaceva da morire la sensazione di poterli avere sotto il tocco delle sue dita.
- Che c’è Lu? - le disse ma fu più un sussurro dato il volume della sua voce, che alla bionda suonò molto sensuale, quel ragazzo le sembrava sempre così sexy quando usava quel tono o quando la guardava con un ghigno beffardo sul volto e si chiedeva come era possibile che non fosse svenuta in quelle occasioni.
- Le vuoi le coccole?! - la bionda gli si era avvicinato all’orecchio per porgli quella domanda, che con tutta la sensualità che ci mise fece perdere la testa al rosato, che si mise sopra alla ragazza mentre, piano piano, avvicinava la sua bocca a quella della sua donna, baciandola con passione in un unione di bocche, lingue e salive.
Natsu scese sul collo di Lucy, prima con baci delicati, poi tracciando strani disegni sulla gola con la lingua, cosa che fece gemere alla sua Lu che si stava preparando mentalmente già al peggio o forse era giusto dire, al meglio di quella situazione di puro piacere?! Tutto ciò fece ridere sommessamente al rosato che tornò a coricarsi con la ragazza appoggiata a se, che lo guardò con un sopracciglio alzato, non capendo perché si fosse fermato.
- Beh, non dovevi farmi le coccole? Pensavi a qualcosa di sconcio? - le chiese con finta ingenuità, scoppiando poi a ridere nel vedere la bionda rossa come un peperone, però se ne pentì subito dopo che la ragazza gli pizzico con forza la guancia, facendolo mugolare per il dolore.
- Baka!! - gli urlò nell’orecchio stordendolo per qualche secondo, poi lei lo vide sedersi e gli chiese confusa che stesse facendo, lui di risposta sorrise beffardamente e la cosa preoccupò non poco la sua fidanzata.
Il suo timore si risultò un bel contrasto tra i suoi pensieri, vedendolo togliersi la camicia, rimanendo poi a petto nudo, fece arrossire non poco a Lucy tra l’imbarazzo e l’irritazione del momento, non capiva che cosa avesse in mente.
- P-p-perché ti sei t-tolto l-la c-cami... camicia? - ora la bionda si trovava in un imbarazzo ben visibile allo sguardo ghignante del suo ragazzo, quest’ultimo tornò a sdragliarsi sull’asciugamano e le fece cenno di raggiungerlo, che con l’agitazione si era alzata di scatto, però non se lo fece ripetere due volte.
- Ora voglio le coccole però - lo disse come un bambino viziato, pretendendo le attenzioni affettuose della sua Lu, lei si ritrovò a sorridere, infondo questo era uno dei lati che piaceva di Natsu e anche se era imbarazzata lo volle accontentare.
Posò la sua testa nel petto magro ma scolpito del suo uomo, portando la sua mano sul suo torace e incominciò ad accarezzare la sua pelle, sentendo i brividi che gli faceva venire, sorrise di nuovo, contenta di essere lei a fargli provare quel piacere anche solo con quei piccoli piaceri.
Entro qualche minuto lo sentì mugugnare felice, la cosa la fece ridere sommessamente e continuò a coccolarlo fino a che non lo sentì russare, si era persino addormentato!! Gli accarezzò la guancia e con un bacio sulla sua gote, si accoccolò tra le sue braccia e dopo qualche minuto, anche lei fece una visita al mondo dei sogni, con le stelle a vegliare sui loro sogni.


Angolo Autore

Concluso anche questo prompt, mi chiedo da dove mi venga tutta questa dolcezza? Beh, non so che dire oltre al fatto che, spero vi piaccia anche questo capitolo, come del resto i precedenti. Ditemi se c’è qualche errore, così poi sistemerò :)
Ringrazio Lunaix per averla inserita nella lista delle preferite e ringrazio Nee-chan e rosadc per aver recensito... ringrazio tutti coloro che la stanno leggendo, davvero, grazie mille a tutti *^*

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Capitolo 7
*** Sesto giorno - Effulgence/Splendore ***


Sesto giorno - Splendore

L’alba di un nuovo giorno, del 6 luglio, illuminò i volti di due ragazzi, sdragliati sul prato oltre il bosco, la bionda mugugno qualcosa ma non volle svegliarsi, si sentiva così bene abbracciata al ragazzo che non volle prendersi il disturbo di alzarsi.
Stropicciò gli occhi perché ormai il sole le dava un gran fastidio così che dovette aprirli, facendoli poi abituare alla luce e alzando il volto verso il fidanzato, già, si ricordava bene cosa era avvenuto il giorno precedente e sorrise a quel dolce ricordo.
Quando il viso di lei incontro il suo, notò con sorpresa che il rosato era sveglio e la guardava con un gran sorriso stampato sulle labbra.
Lucy naturalmente si ritrovò ad arrossire come fosse la prima volta che lo vedeva, di certo non si sarebbe mai abituata perché, quel suo sorriso, aveva il potere di imbarazzarla e renderla vulnerabile.
Rispose alle sue labbra piegate felicemente, con un bacio a fior di labbra, però Natsu non voleva così poco da quel contatto, così lo approfondì infilando la lingua dentro la bocca della ragazza, che inizialmente ne fu sorpresa ma infine si sciolse e lo ricambio con la stessa sua passione.
- Ben svegliata Lu!! - esclamò contento il rosato sorridente.
- Giorno Natsu - dolcemente gli rispose, posando un bacio sulla guancia destra del suo fidanzato.
- Ho una gran fame, che ne dici di andare a mangiare qualcosa?! - le disse già alzandosi, naturalmente non lasciò mai la presa sulla sua ragazza, stretta a sé, gli piaceva sentire il suo corpo contro il suo.
- Certo, perché no!! - il sorriso della bionda era qualcosa di meraviglioso, non c’erano parole migliori per descriverla al momento, perché infatti non gliene veniva in mente una giusta.
Natsu euforico, incominciò ad aiutarla a riordinare, cioè non c’era poi molto da ripescare da terra, solo i due asciugamani e la sua giacca, che naturalmente se la mise ma la lascio sbottonata e se non fosse stato per il buon senso di Lucy, quest’ultima gli sarebbe saltata addosso.
Una volta che la bionda si prese la zaino, il rosato gliela rubò di mani e la mise sulla schiena, per poi prendere per la vita alla sua fidanzata e metterla sulla spalla come un sacco di patate, però la sua mano era ben posizionata sul suo fondo schiena.
La ragazza per quanto potesse battere i suoi deboli pugnetti sulla schiena del suo ragazzo, non ebbe i risultati sperati, lui infatti continuava a tenerla saldamente nella sua posizione e lei si rassegnò.
Il rosato scoppiò a ridere e ciò, alla fine, contagiò anche la bionda e con un “andiamo” del giovane, quest’ultimo si incamminò verso il luogo scelto, mentre la sua donzella si lasciava “rapire” dalla sua temperatura calda e piacevo e persino dal suo profumo selvatico, quanto poteva amarlo? Troppo per darne un numero.

I ragazzi ora si trovavano nel centro della città di Magnolia, senza indugi il rosato camminata per le strade, incurante degli sguardi rivolti allora, godendosi l’imbarazzo della sua donna, che teneva le mani sulla faccia.
- Natsu quanto ci vuole ancora? - chiese con coraggio la bionda, cercando di nascondersi aiutandosi col corpo del suo giovane uomo, infondo lei continuava a rimanere bloccata nella sua spalla sinistra, manco fosse un ottimo pesce appena pescato dal mare.
- Siamo arrivati!! - quelle parole furono la parola magica per Lucy, che con uno scatto riuscì a scappare dalla presa di Natsu, che ghignava beffardamente e la strinse a se con un braccio nella vita di lei, quel gesto e quel suo sguardo la fecero arrossire nuovamente.
Ciò che stava davanti a loro era una locanda molto conosciuta per le feste che il proprietario creava con ogni scusa possibile o almeno... erano queste le voci che giravano per la capitale di Fiore, il nome di questo posto era Fairy Tail, un nome che dava molto a pensare, in senso positivo naturalmente.
- Sono tornato!! - urlò gioiosamente il ragazzo, la giovane diede una controllata al suo interno e vi vide molte persone bevendo già di mattina presto ma poco importava, perché per la stessa quantità, c’erano persone che facevano la loro colazione tranquillamente.
- Ma guarda un pò chi si fa di nuovo vivo! Fiammifero come è andata col fidanzamento? Sei riuscito a liquidare quella donna altezzosa? - fece un ragazzo dai capelli corti e neri, anche gli occhi erano del medesimo colore, il suo fisico poi era ben messo visto com’era conciato, si notavano bene i pettorali e gli addominali del suo corpo, per non parlare di cos’altro si vedeva.
- Bastardo di un ghiacciolo pervertito, mettiti qualcosa addosso davanti alla mia donna!! - gli disse infuriato, pronto a prenderlo a pugni, se non fosse stato che la sua ragazza lo aveva abbracciato, nascondendo il suo viso nel petto del suo uomo, che prima era arrossito e poi aveva ricambiato la stretta con tutto se stesso.
- Wooh!! Ma quando... !! - Saltò dal posto in cui sedeva, che si trovava vicino al bancone dove dall’altra parte, due albine, una con i capelli corti e gli occhi di un blu chiaro, l’altra li portava più lunghi e le sue iridi erano più scuri della prima.
Dovevano essere sorelle ma la seconda dava l’impressione di essere la maggiore, con loro c’era un ragazzo dai capelli biondi e corti, gli occhi castani e su quello destro vi passava una cicatrice che ricordava una saetta.
- Ben arrivato Natsu! - lo accolse con un sorriso la ragazza dai lunghi capelli bianchi.
- Natsu è da qualche giorno che non ti facevi vedere, dove eri finito? - chiese imbronciata la sorellina più piccola.
- Ciao Mira! Ciao Lisanna! - le salutò il rosato sorridendo un pò in imbarazzo.
- Vieni ad ordinare e a raccontarci cosa hai fatto in questi giorni - il ragazzo dai capelli biondi gli chiese cortesemente, anche se dal tono era più un ordine.
- Laxus - disse solo Natsu, mentre si trascinava tra le braccia la sua biondina.
Solo in quel momento i presenti si accorsero di Lucy stretta tra le braccia del ragazzo e da lì incominciarono a partire una marea di domande, dalle più caste alle più perverse.
- Chi è quella ragazza? - chiese sorpresa una ragazza dai lunghi capelli scarlatti e gli occhi marroni, si chiamava Erza da ciò che pronunciò il rosato.
- Juvia ha una nuova rivale in amore - annunciò con rabbia una dai capelli lunghi azzurri come il mare, così come i suoi occhi, anche se più scuri e profondi, essa era Juvia e stranamente parlava in terza persona, stando appiccicata al ragazzo definito ghiacciolo.
- Natsu in compagnia di una ragazza? Tra poco nevicherà - il moro lo stuzzicò non nascondendo però la sorpresa.
- Sta zitto Gray!! - gli rispose a tono, pronto a prenderlo a colpi ma la rossa con uno sguardo assassino li minaccio, facendoli zittire all’istante.
- Questa si che è una sorpresa - sussurrò più a se stesso un giovane dai capelli blu chiaro, con uno strano tatuaggio sull’occhio destro e le iridi castane, lui era Gerard.
- Natsu... - una ragazza dai lunghi e ondulanti capelli di un castano scuro lo chiamo tra un singhiozzo e l’altro - quante volte ci sei andato a letto?? - gli chiese sorridendo maliziosamente.
Quella domanda ebbe molto effetto su i due, che all’istante erano peggio di due peperoni cotti a puntino, Lucy la vide bere un intera botte di vino rosso, la cosa la shocko a tal punto che si nascose dietro il ragazzo.
Quella mora aveva gli occhi marroni che sfumavano in un nero scuro, brillavano sotto l’effetto dell’alcool che ingurgitava come fosse pane.
- C-Ca... Cana che razza di domande mi fai? Neanche una volta, purtroppo... - quell’ultima parola fece risaltare un nervo della rabbia di Lucy, la sua presa sul suo fidanzato si fece più leggera, lui però non se ne accorse perché stava per dire qualcosa di imbarazzante ma che era importante per lui.
- Io non lo farei mai senza il volere della mia Lu!! La nostra prima volta... deve essere speciale e voluto da entrambi!! - ora che l’aveva detto, il rosato sperava che il pavimenti sotto i suoi piedi, gli venisse a mancare, così da farlo sprofondare via dal suo imbarazzo, infondo lui ci teneva davvero alla sua fidanzata e non avrebbe mai fatto qualcosa che l’avrebbe fatta soffrire.
Tutti rimasero allibiti per quella confessione, non solo aveva detto qualcosa da uomo maturo ma l’aveva definita di sua proprietà, anche se in un modo indiretto, e la cosa fece sorridere la bionda, imbarazzata com’era.
Non poté essere felice di quelle sue parole, questo dimostrava che lui l’amava così profondamente, quanto lei amava il suo rosato dal più profondo del suo cuore.
La ragazza si mise davanti al suo viso e senza tanti complimenti, prese il suo volto e lo baciò con passione.
Tutte le parole che voleva dirgli e non riusciva a rivelargli, erano racchiuse nel contatto delle loro labbra, ed il pubblico osservava stupito di quello scambio d’amore, perché Natsu non ci mise molto a ricambiare tenendola abbracciata con possessione.
All’improvviso, nell’aria si propagarono urla e fischi di felicità, complimenti e auguri per la coppia novella, che quando si staccarono per la necessità di ossigeno, i due si guardarono negli occhi pronti a riunire le loro labbra.
- Ti amo Lucy - le sussurrò dolcemente con un sorriso tutto per lei, mentre si avvicinava alla sua bocca carnosa e vogliosa di quel contatto.
- Ti amo anch’io Natsu - gli rispose con lo stesso tono, prima di far scoccare quel contatto profondo, dove il loro amore aumentava sempre più.
- Ehi ehi, siete venuti qui a pomiciare o a per fare colazione, piccioncini? - li stuzzicò Gray, peccandosi un colpo di mestolo da Lisanna, che lo guardo torvo.
- Lasciali in pace, finalmente Natsu è felice con quella ragazza e tu devi disturbarli?? - lo rimproverò a dovere la giovane Strauss, con una Mira che la guardava fiera.
La bionda si portò davanti a tutti, avendo già capito che quei ragazzi erano gli amici di Natsu e con un piccolo inchino, tornò a sollevarsi per sorridergli contenta.
- Mi chiamo Lucy Heartphilia, piacere di conoscervi!! - quel viso sorridente sembrò angelico per molti ragazzi presenti, che vennero colpiti al cuore, sentendosi all’improvviso in imbarazzo, al rosato non piacque per niente quelle reazioni, così l’abbracciò da dietro e li guardò con sguardo omicida, per fargli capire che era sua.
- Natsu sei geloso? - chiese lei provocandolo, lui annui e la cosa la sorprese, aveva ammesso di essere geloso in pochissimi secondi d’attesa, a quel punto rise felice di scoprire un nuovo lato del suo ragazzo, così gli strinse le mani e gli diede un bacio sulla guancia, mentre lui teneva la testa sulla sua spalla, imbarazzato.
- Beh, su venite, che fate li impalati, venite ad ordinare e mi raccomando, accomodatevi pure dove vi sentite a vostro agio, prego - l’albina maggiore li diede libera scelta e quando loro cercarono un post tutto loro, in un angolo videro due ragazzi, di cui entrambi conoscevano a ciascuno.
- Gajeel!! - ... - Levy!! - dissero all’unisono i fidanzati, shockati nel constatare che i loro amici si stessero... ehm, baciando con una foga tale che, quando i due si accorsero di essere chiamati si voltarono ad incontrare gli sguardi allibiti del rosato e della bionda.
Levy si conosceva già del suo aspetto ma quel Gajeel aveva dei piercing a forma di bulloni sul volto, le iridi rosso ruggine e i capelli lunghi e scompigliati di un nero pece.
- Ehm... ciao Lu-chan - si staccò velocemente dal suo, ormai scoperto, ragazzo e si avviò di corsa verso l’amica, che presa sotto braccio, la trascinò nel bagno delle ragazze per spiegarle tutto.
- Maledetto Salamander!! Arrivi sempre nel momento sbagliato - già, il moro aveva l’abitudine di chiamare Natsu col soprannome di Salamander, tutto solo perché una volta, da bambini, l’aveva visto travestito da drago, infatti i due erano amici fin da piccoli, per via del rapporto d’amicizia dei genitori.
- Da quando hai la ragazza? - chiese sorpreso ma anche curioso, il giovane rosato.
- Mph!! Due mesi - rispose lui fiero di ciò che stava dicendo e quelle parole fecero scattare il ragazzo.
- Perché non me l’hai mai detto? - chiese arrabbiato e offese, erano amici d’altronde, no?!
- Semplice! Non sono cazzi tuoi idiota!! - lo provocò con un ghigno malefico, facendo attivare la voglia di combattere a Natsu, che si buttò addosso a Gajeel e finendo per trascinare l’intero locale in una rissa di gruppo.

Le due amiche nel mentre, si trovavano nel bagno delle femmine a discutere sugli avvenimenti avvenuti.
- COOOSAA!! Come mai non l’hai detto Levy-chan?! - la guardò un pò triste, infondo loro si dicevano sempre tutto, non avevano segreti o almeno così pensava la bionda.
- Scusa Lu-chan ma tu avevi i tuoi problemi e non volevo sbatterti in faccia la mia felicità quando tu invece, eri demoralizzata per il tuo fidanzamento - il suo sguardo mostrava tutta la sensazione di colpa che aveva sempre avuto, Lucy vedendola non poté che abbracciarla affettuosamente, mentre la turchina ricambiava la stretta.
- Ho capito... ora... ecco, si... vorrei farti felice io - disse in un tremendo imbarazzo e all’amica dai capelli turchesi non scappò di vedere un sorriso sulla faccia della bionda, comprese le gote rosse.
- Allora dimmi!! Se è quello che penso che sia, la voglio sentire da te!! - esclamò sul punto di scoppiare in una tremenda gioia, perché aveva capito fin da subito l’aveva vista col rosato, l’aveva notato che c’era del tenero fra di loro.
- Beh... io e Natsu... lui è quel ragazzino che mi ha rubato il primo bacio e... ed ora stiamo insieme!! - era riuscita a confessarlo almeno alla sua amica e si sentì terribilmente contenta perché, Levy stava piangendo per lei, per la sua felicità tanto sognata.
- Che bello Lu-chan!! Finalmente posso vedere nuovamente il tuo sorriso - stava saltando ed urlando felicemente, mentre l’altra ragazza l’aveva preso le mani e si univa alla folle danza.
Loro si conosceva da anni ormai, si potevano definire sorelle visto che erano cresciute insieme fin dalla tenera età, ridendo, piangendo e superando le difficoltà insieme.
Però negli ultimi anni Lucy non sorrideva più e Levy non sapeva cosa fare ma ora, quel ragazzo dai capelli rosa le aveva restituito l’amica di un tempo, cosa che la rese felice e si ripromise di ringraziarlo a dovere.
Così, dopo essersi calmate, uscirono dal bagno, tornando nella sala principale ma ciò che videro le allarmarono e Lisanna le disse che era una cosa normale questa rissa, perché era il loro modo di comportarsi e dimostrarsi amica, un alquanto modo contorto di dimostrarlo, a parere delle due amiche.
La piccola ragazza dai capelli turchesi e la giovane bionda, si andarono a nascondere dietro al bancone, più precisamente sotto, per ripararsi da eventuali oggetti volanti, che potessero venirle addosso.
Ormai avevano capito di essere finite in un posto strano con dei tipi strani, esattamente come i loro ragazzi, pensando a ciò, Lucy cercò di trovare il ragazzo in mezzo alla confusione, lo prese per la sciarpa e lo trascinò in una barricata di tavolini, dove poi, con un’audacia non da lei, lo bacio montandogli sopra.
- Ho fame - disse con un sorrisetto malizioso, ricordandogli il motivo per cui erano venuti in quel pub chiamato Fairy Tail.
- Anch’io - e con il solito ghigno beffardo, la avvicinò a se ed unì le loro labbra, pensando entrambi che la colazione doveva attendere la calma di quel luogo che aveva uno splendore tutto suo, pieno di legami impossibili da troncare.


Angolo Autore

Allora, non nulla da dire, cioè, in questo capitolo prompt ho reso un i personaggi nel loro originale quindi, boh, spero che questo chapter vi piaccia!! Non perderò altro tempo, vi ringrazio tutti per tutto, vi lascio ora alla lettura.
Buon divertimento, spero xD

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Capitolo 8
*** Settimo giorno - Future/Futuro ***


Settimo giorno - Futuro

Finalmente era giunto il giorno in cui le famiglie Heartphilia e Dragneel ebbero un nuovo incontro, il 7 luglio, giorno prestabilito da due giovani ragazzi di 17 anni, in tale data avrebbero fatto il loro annuncio ai genitori.
Era pomeriggio, più precisamente le 14:00, le due famiglie erano nei saloni che discutevano di vari argomenti, da quelli finanziari a quelli del loro passato, incominciando a rinvangare la loro giovinezza, già, erano le madri a parlarne più che altro.
- Ehm, vorremo avere la vostra attenzione signori Dragneel e anche il vostro madre, padre - prese la parola una ragazza dai lunghi capelli di un biondo grano, ottenendo così che i propri familiari tendessero le orecchie in ascolto verso loro.
- “Vorremo”?! Deduco che lei, Lucy, e persino mio figlio abbiate qualcosa da dirci - Una donna dai capelli di un rosa chiaro come la panna e lunghi, tenuti in una coda a cipolla, disse guardando i due giovani che in quel momento annuirono.
Le due donne, non che le loro madri, li guardarono dall’alto al basso, notando in loro qualcosa di diverso e non era tutto, le gote di Natsu e Lucy erano di un bel rosso accesso, indicando che c’era dell’imbarazzo.
- Si madre! Abbiamo un annuncio da farvi!! - esclamò il figlio maschio, uno sguardo serio sul volto e le giovani signore sperarono in qualcosa di nuovo, conoscendo i propri figli si sarebbero aspettate una rottura del loro fidanzamento.
Pensandoci bene, non gli avrebbero negato questa decisione, infondo erano state loro con i propri mariti a progettare quel fidanzamento, senza neppure interpellare i diretti interessati, no, avrebbero accettato qualunque fosse stata la loro decisione, ormai erano grandi per sapersela cavare.
- Allora!! Siate schietti ragazzi!! - l’uomo a parlare era Igneel, portava sempre i capelli lunghi e rossi, liberi di cadergli lungo metà schiena, era un pò scocciato da quell’attesa, perché il rosato e la bionda non sembravano intenzionati a continuare.
- Piccola mia, sai che puoi dire tutto a tua madre - le disse dolcemente Layla, da cui la figlia aveva preso non solo l’assomiglianza dell’aspetto ma anche il forte carattere, quest’ultima alzò piano lo sguardo, che precedentemente aveva abbassato per via dell’imbarazzamento.
- Ecco... - iniziò a dire la giovane Heartphilia, il figlio della famiglia Dragneel le strinse la mano per darle il coraggio, l’avrebbero detto insieme, e tale gesto non passò inosservato, anzi, le madri sorrisero tra loro avendo già capito cosa volessero dire.
- Grazie!! - all’unisono la loro voce era uscita dalle loro corde vocali, i presenti li guardarono strabuzzando gli occhi, riprendendo poi la loro serietà.
Per quale motivo li stavano ringraziando?! Non avevano fatto nulla se non obbligarli a fidanzarsi per il bene delle loro famiglie, alle donne venne subito in mente ciò che avevano capito prima, così non dissero nulla ed attesero che si spiegassero.
- Lucy per cosa ci state ringraziando? - diede voce alla domanda che si fece anche il padrone di casa, entrambi gli uomini non meritavano la loro gratitudine, non dopo quello che gli avevano fatto passare.
Degli anni da vivere senza potersi godere la felicità con gli amici, il loro primo amore, la loro crescita, solo l’obbligo di un futuro programmato e senza una voce in capitolo.
- Ascoltatemi bene!! Noi abbiamo preso una decisione - gli avvertì l’uomo dai capelli rossi, un tono dispiaciuto ma che in quel momento, in un certo senso, sembrava felice per ciò che gli stava per dire.
- Vogliamo annullare il vostro matrimonio e il vostro fidanzamento può anche concludersi qui, ora!! - ecco, l’avevo detto ed ora sentiva come se si fosse tolto un peso sulla coscienza, tutti si sentivano in tal modo.
- NO!!! - urlarono subito dopo i due fidanzati, allarmati per come si stavano evolvendo le cose, certo ne sarebbero stati felici all’inizio, se avessero preso quella decisione ma ora... ora non era più un ‘lui’ o una ‘lei”, no, ora era una questione che riguardava ‘loro’ e in quel momento glielo stavano rovinando.
- Ma cos... - Jude stava per domandargli che cosa gli fosse preso all’improvviso, per gettare quell’urlo del tutto fuori luogo, dovevano essere felici per quella notizia e invece sembravano allarmati, preoccupati e delusi, invece fu fermato dalla figlia.
- E’ proprio si questo che volevamo parlarvi - ora che l’argomento era stato preso, dovevano farsi sentire e questa volta nessuno gli avrebbe zittiti.
- Volevamo ringraziarvi per averci fatti fidanzare... - aveva preso parola Natsu, che sorridente abbracciò la sua Lu.
- ...per averci organizzato quella festa il primo di... questo splendido mese e... - Lucy ricambiò l’abbraccio con dolcezza, mentre guardava negli occhi il suo amato, come lui fissava i suoi, per poi spostare il loro volto verso di loro.
- ...e perché ci avete fatto incontrare, senza di questo, noi due... ora... - continuò il giovane rosato, posando la fronte sulla sua ragazza, che gli aveva allacciato le braccia sul collo, poi presero fiato, pronti a concludere.
- Non ci ameremo e non staremmo insieme altrimenti!! - ok, c’erano riusciti!! Avevano finalmente detto ciò che dovevano ed ora mancava il finale, vedendo però i loro sguardi allibiti o meglio, quello dei loro padri era tale come descritta mentre, il volto delle madri erano sognanti.
Chissà quali fantasie le passava per la testa, almeno era da vederlo in modo positivo, viso come urlavano manco fossero delle adolescenti sentendo raccontare dalle amiche, il primo appuntamento o chissà quale smanceria immaginabile.
Ci volle un bel pò, prima che i propri familiari tornassero coi piedi sulla terra ferma, anche la sorellina del rosato, Wendy, aveva avuto un momento di gioia, perché appena sentito le parole piene di felicità del fratellone, gli si era gettata addosso come una fan girl davanti al suo idolo.
- Quello che vogliamo annunciarvi è... che vorremmo andare a vivere insieme... io e Lu - il ragazzo si ritrovò ad arrossire peggio dei capelli della sua amica Erza, quell’acceso colore arrivava fino alle punte dei capelli e il bello di tutto questo era che, anche la bionda aveva lo stesso colorito del suo fidanzato.
- COOOOOOSAAAA!!!! - tutti, e quando dico tutti, mi riferisco non solo ai loro familiari ma anche ai domestici che per ‘puro’ caso, erano dietro la porta in ascolto, praticamente spiando, con quell’urlo di sorpresa questi ultimi per sbaglio erano entrati dentro ed ora venivano fissati con uno sguardo che diceva “pettegoli”.
- Tu!! Pensi davvero che ti lasci vivere da solo con mia figlia?! - gli andò contro minaccioso Jude, che però venne bloccato per un braccio dalla moglie e per l’altro dalla figlia.
- Padre, dopotutto ciò che hai combinato, non vuoi esaudire un mio desiderio? - gli domandò Lucy con il viso imbronciato, le guance erano gonfie perché sembrava non avere fiducia in lei, come se vivendo col ragazzo gli accadesse qualcosa di brutto.
- Caro ti devo ricordare la nostra fuga d’amore, quando i nostri genitori non vollero la nostra unione?! - gli fece presente Layla, portando la mano sinistra sulla rispettiva guancia, arrossendo come una ragazzina a quel ricordo.
La giovane bionda rimase a bocca aperta, staccandosi dal padre con uno scatto e portando entrambe le mani nelle gote arrossate per l’imbarazzo, come non avrebbe potuto con quella rivelazione shockante ma molto romantica.
Il marito di Layla, nonché il padre di Lucy, era stato completamente messo a tacere, ora con quale scusa avrebbe potuto tenere con se la figlia? Non voleva che la sua piccola se ne andasse via con un ragazzo, era la prima volta che si mostrava geloso e ciò gli procurò un bacino in entrambe le guance dalla sua famiglia.
- V-va bene!! Avete il mio consenso - disse l’uomo dal biondo scuro in un sussurro, mentre madre e figlia si sorrisero.
Igneel stava per dire la sua, anche lui avrebbe negato che ciò accadesse ma lo sguardo omicida di Grandine lo fece riflettere se ci tenesse alle notti di puro piacere con la moglie o finire sterile a vita e optò per la prima, neanche c’era da pensare.
- Anche io e tuo padre ti diamo libera scelta, figliolo - e la donna gli sorride calorosamente, cosa che l’uomo invece si limitò a voltarsi imbronciato.
I due fidanzatini furono così felici da scambiarsi un tenero bacio, dopo di ché attesero la sera, perché ci sarebbe stata una festa alla grande villa, erano invitati tutti i parenti e gli amici delle due famiglie.

Il sole era ormai tramontato da quasi un ora, lasciando la sera avvicinarsi alla notte e il rosato con la bionda, nel giardino a ballare un lento, come era capitato al loro primo incontro in quell’enorme casa.
Erano in quel luogo da quando era iniziata la festa al palazzo, in un certo senso a volte ne dava l’impressione, infine però decisero di entrare e si dovettero separare per salutare parenti e amici, che erano arrivati solo in quel momento, liberi dai loro impegni e pronti a festeggiare la nuova vita che iniziava.
Lucy non ne poteva più di stare a salutare quella gente con cui non aveva alcun legame di parentela, infondo molti di loro l’avevano criticata in vari modi, visto che era considerata come una ribelle, cosa che non era.
- Ciao Lucy, ho appena saputo che il vostro fidanzamento è stato sciolto - una voce galante gli arrivò di fronte, un ragazzo vestito elegantemente con uno smoking nero, i capelli castani a ricordargli la criniera di un leone e con degli occhiali da sera dalle lenti blu.
Questo giovane era Loki, un tipo che non aveva mai smesso di provarci con lei, da quando l’aveva conosciuto, era simpatico ma troppo assillante con i suoi poemi d’amore.
- Ciao Loki, scusami ma devo andare a salutare anche gli altri ospiti - e con questa scusa, la bionda provò a svignarsela dalle grinfie del ragazzo, che le prese la mano per un baciamo, lei voleva scappare ma non ebbe nemmeno il tempo di pensarlo che il suo Natsu sciolse la presa del giovane uomo.
- Non provarci con la mia donna!! - gli ringhiò contro, tenendo uno sguardo minaccioso e pieno di astio, per il rosato nessun ragazzo poteva toccare la sua Lu con intenzioni poco amichevoli.
- Ohi Natsu! Ma che bella pollastra hai trovato, condividila un pò con me - un ragazzo dai biondi capelli corti, occhi blu come il ghiaccio e una cicatrice sul sopracciglio destro, sorrideva divertito in un modo inquietante, facendo salire i brividi di disgusto a Lucy quando la strinse a se.
- Non la toccare, bastardo!! - gli intimò in un moto di rabbia, pronto a colpirlo se non avrebbe eseguito il suo ordine ma quel tipo non lo vole ascoltare e quando provò a palparle il sedere, anzi, ancor prima di fare qualsiasi cosa, la ragazza gli piantò una manata sulla faccia, colpendolo la guancia sinistra.
Quello schiaffo echeggiò in un rumore sordo, per tutta la sala, quello Sting, così pareva chiamarsi, era il cugino di Natsu ed era rimasto sorpreso dall’azione della biondina, che lo guardava con astio, mentre tutti i presenti fissarono il punto dove era avvenuta quella scena.
- La prossima volta che proverai a prenderti tutta questa confidenza e non te la caverai con solo uno schiaffo, schifoso pervertito!! - detto queste parole, si voltò verso il suo fidanzato e gli prese il poso per poi trascinarlo via con se, ma prima di lasciare quelle stanze, il rosato guardò per l’ultima volta il biondino e ghigno divertito, facendo irritare quest’ultimo, che però non fece niente se non voleva fare un’altra figuraccia.


Ormai era notte fonda e Natsu e Lucy stavano coricati l’uno tra le braccia dell’altro, naturalmente la ragazza stava ancora lamentandosi per via di quella confidenza che aveva avuto quel biondino.
Il rosato l’aveva calmata in parte dicendole che era fatto così ma che comunque, non era un cattivo ragazzo, anche se l’aveva fatto irritare, l’altra parte rimanente venne tranquillizzata con dei casti baci sul collo, che pian piano si trasformò in qualcosa di più accentuato.
- Ti voglio - quelle parole, che il giovane aveva desiderato pronunciare già da quando si erano confessati, ebbero il potere di far percorrere dai brividi piacevoli, il corpo della sua donna, che in tutta risposta lo tirò a se e gli soffio caldamente nell’orecchio.
- Prendimi - con quella voce seducente, la bionda fece perdere ogni contatto con la mente al suo fidanzato, che la porto sotto di se e incominciò a baciarla con passione.
Quello scontro di bocche, le loro lingue che appena ebbero lo spazio per filtrare dentro le labbra dell’altro, si incontrarono, si unirono in carezze e in strofinamenti dovute alla lotta del possesso dell’interno del proprio partner.
La ragazza gemeva di piccoli piaceri, sentire il suo respiro caldo dentro la sua bocca, la sua lingua e lo scambio con la sua saliva, la faceva gemere inconsciamente, mentre il rosato si eccitava sempre più.
Il respiro mancava e loro dovettero allontanarsi di qualche millimetro per riprendere fiato ma approfittarono di questo momento, per spogliarsi a vicenda.
Non c’era molto da togliere, lei stava con una vestaglia da notte, semi trasparente, di un azzurro cielo, naturalmente con l’intimo e lui con soli dei pantaloni bianchi, che gli arrivava fino a sotto le ginocchia.
Natsu le levò quell’inutile pezzo di stoffa che indossava, vedendo solo il reggiseno e le mutandine ad ostacolarlo, voleva vederla nuda e l’avrebbe vista.
Armeggiò con l’aggancio di quel dannato indumento, che gli fece scappare delle imprecazioni su chi avesse inventato quell’affare, Lucy rise e lo aiutò a sganciarle l’intimo, per poi allacciare le sue braccia nel collo del ragazzo.
Il rosato rimase ad ammirare il suo corpo e quel suo sguardo piuttosto compiaciuto la fece arrossire ed imbarazzare, portandosi le braccia a coprirsi il petto.
- Lu sei bellissima - le sussurrò con un sorriso più dolce del solito, con le sue mani le fece spostare le braccia, mentre i loro sguardi brillavano dalla voglia che avevano sull’altro.
Senza ulteriori indugi, il ragazzo si tuffò nel suo petto a godersi quel seno, quel capezzolo che al suo tocco con lingua e morsi leggeri, si fece turgido, cosa che lo fece eccitare ancora di più e lanciarsi a succhiare il suo capezzolo mentre con la mano sinistra palpava il seno libero.
Ora quei suoi pantaloni si erano resi fastidiosi e di certo non passò inosservato alla sua ragazza, che sbottonandolo levandogli anche la cintura, glieli abbassò e li lanciò in un angolo della stanza con noncuranza.
Ciò che gli occhi di Lucy videro nelle parti basse di Natsu, la fece arrossire come un pomodoro, con così poco lo aveva fatto azionare? Doveva ammetterlo, si sentiva soddisfatta per l’operato indiretto svolto.
Quando lo guardò nelle iridi, il suo sguardo gli implorava di aiutarlo, beh, se si poteva diventare ancora più rossi di un peperone, allora la bionda lo aveva raggiunto.
Con la sua mano destra incomincio a toccare il gonfiore che aveva il ragazzo nei boxe, lo sentì pure gemere per un paio di minuti, cavolo quanta soddisfazione ne stava traendo.
Ormai entrambi volevano di più, volevano quel contatto ultimo, che solo nelle loro fantasia più nascoste avevano osato immaginare ma ora non era il momento di indugiare, così con la poca pazienza di cui erano ancora in possesso, entrambi si tolsero a vicenda l’ultimo indumento che copriva la loro intimità.
In quel momento esistevano soltanto essi e la loro contemplazione reciproca, poi l’indice di Natsu si infilò dentro al sesso di Lucy, mentre lei afferrò il suo e incominciarono a darsi piacere entrambi, quando poi il rosato portò anche il medio al suo interno, per prepararla al meglio.
La bionda lasciò l’organo intimo maschile del suo ragazzo, pronta per accoglierlo dentro di sé, che di certo non se lo fece ripetere due volte, avvicinando il suo sesso in quello della sua Lu, per poi accedervi con una spinta leggera ma decisa.
Inizialmente lei chiuse gli occhi e li strinse per resistere al dolore, il suo fidanzato attese che si abituasse, cosa di pochi minuti e con un cenno di lei, incominciò a spingere dentro della sua ragazza, prima piano piano per poi andare sempre più forte e veloce.
Lucy ad ogni spinta gemeva godendo dal piacere, accompagnata dal suo uomo, tenendosi aggrappata alla sua schiena e graffiandola per il compiacimento che stava provando, cosa che mai aveva provato in vita sua.
Entrambi si sentivano completi, i loro corpi si incastravano come fossero sempre stati una cosa sola, erano felici di stare insieme, perché? nulla di difficile, semplicemente si amavano.
Tutte quelle spinte del rosato, aiutato dai movimenti della bionda, li stava portando al limite e in pochi minuti, entrambi vennero con un sospiro, abbandonandosi al senso di completezza che ebbero durante l’orgasmo.
Natsu cadde tra i seni di Lucy, mentre lei con la mano gli accarezzava i capelli, cosa che rilassava tutti e due i ragazzi.
- Lu, da oggi noi condivideremo lo stesso futuro - le disse ancora un pò ansimante il giovane, mentre le sorrideva.
- Si, il futuro che finalmente potremo vivere insieme - rispose la sua ragazza dai capelli biondi, anche lei ansimava cercando di recuperare il respiro.
La coppia ormai unita nel presente, si incamminavano verso un futuro che li avrebbe portato solo una grande felicità, una vita degna di essere vissuta e apprezzata, perché il domani sarà sempre scritto dal loro amore.


Angolo Autore

Ehm, scusatemi se non mi fermo molto con commenti, comunque vi chiederò sempre la solita cosa, cosa ne pensate?? Ditemi se mi sono finito nel rating rosso perché non ne sono sicuro. Ok, vi avverto che non è conclusa, certo la Nalu Week con oggi, si, è finita però domani c’è il Bonus Day #2 e sarà il vero finale della long, cioè l’epilogo quindi, vi ringrazio raga e a domani mi raccomando, ciao!!

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Capitolo 9
*** Epilogo: Bonus Day #2 - High School ***


Epilogo: Bonus Day #2 - High School

Un anno era ormai passato, da quella notte dove la loro vita da coppia iniziò la sua corsa, ci furono momenti in cui litigavano ma poi facendo pace, ritornavano insieme più uniti di prima.
Certo, la vita scolastica era stata dura e piena di eventi, in quell’anno passato a vivere insieme però era stato fantastico, felici com’erano nulla e nessuno li avrebbe mia fatti separare, anche se alla fine non c’era alcuna persona che avesse avuto mai questa intenzione.
Ora, entrambi diciottenni e diplomati, avevano lasciato la Fairy Tail High School col sorriso, in quel luogo le loro amicizie erano migliorate e soprattutto il loro rapporto, il loro amore, ne aveva soltanto beneficiato.
Ora si trovavano a percorrere a ritroso, i gradini dell’ingresso della cattedrale di Cardia, a braccetto, Lucy indossava un abito da sposa di un bellissimo bianco panna, anche Natsu indossava il suo, però era più sul grigio chiaro, quasi sembrava sfumare sull’argento.
I due avevano compiuto il loro grande passo, si erano sposati ed ora stavano uscendo dalla chiesa con un sorriso smagliante stampato sulla faccia, erano felici e anche i loro genitori, soprattutto le madri che stavano persino piangendo dalla gioia.
Gli amici e i parenti, in quel momento, quando loro percorrevano i pochi ripiani, alti più o meno cinque centimetri, lanciavano una manciata di chicchi di riso ai due sposi e gridavano congratulazioni e auguri di tanta felicità, che erano sicuri, avrebbero vissuto appieno.
Ad un tratto la bionda si bloccò, un dolore nel basso ventre si fece sentire, sentendo qualcosa di liquido uscirle in gocce dall’intimità.
- Cosa c’è Lu? - chiese allarmato il suo, finalmente, marito dai capelli rosa.
- Credo... - prese a respirare un pò a difficoltà, per via delle fastidiose fitte - credo sia giunto il momento Natsu - gli disse tutto d’un fiato, mentre si teneva sul suo uomo.
- Davvero?!! - era euforico il ragazzo diciottenne, certo che se tralasciando un dettaglio, la cosa doveva far preoccupare ma non in questo caso, perché guardando attentamente il fisico della giovane donna, si vedeva una bella anguria al posto di una pancia piatta.
- Si!! E’ il momento di far conoscere il mondo alla nostra piccola - la moglie gli sorrise, infatti la bionda aspettava una bimba, la loro figlia, così il rosato non perse tempo e la porto con passo veloce ma tenue, portandola alla macchina e facendola sedere nei sedili posteriori.

Durante il tragitto verso l’ospedale, Lucy continua ad inspirare ed espirare, doveva mantenere la calma anche se il dolore c’era, si sentiva che la nuova vita voleva uscire.
Arrivarono in pochi minuti all’ospedale e subito i medici, constatando le sue condizioni, li fecero passare dando la precedenza alla giovane donna, che subito venne portata in sala parto, col marito che le stava a fianco.
Una volta dentro questa stanza, arrivò subito l’ostetrica di nome Porlyusica, una donna sulla cinquantina, dai lunghi capelli rosa, più luminoso rispetto a quelli di Natsu, tenuti in una coda a cipolla, dalle iridi di un rosso fucsia e delle rughe sul viso.
Indosso dei guanti, una mascherina ed una cuffietta, tutte rigorosamente di un verde chiaro, chiese i nomi dei due ragazzi così da dare il via al parto, facendola sistemare al meglio nel letto.
- Allora cara Lucy, quando ti dirò di spingere, eseguirai il mio ordine, va bene?! - lo rosetta aveva il tono pacato, sembrava quasi non fosse un suo problema ma il ragazzo se ne fregò al momento, si avvicinò alla sua donna e si fece prendere la mano, dandole il coraggio e facendola annuire a Porlyusica.
- Bene, vediamo di far nascere questa peste... ora spingi!! - le ordinò la donna mentre la ragazza incominciò ad eseguire, spingendo sempre più, seguendo le direttive della donna e stringendo sempre più la mano di suo marito, che non sentiva alcun dolore, anzi gliela strinse per darle maggiore sostegno.
Non sapevano quanto tempo passò, però finalmente arrivò l’urlo, il pianto della loro pargoletta dalla voce chiara e dolce, che a parere di Natsu era simile a quella della sua donna, guardandosi negli occhi sorrisero.
Erano finalmente rilassati, Lucy era sfinita per lo sforzo appena compiuto, cosa che però non le fece perdere un bacio casto e dolce del suo uomo.
Porlyusica diede la neonata tra le braccia del rosato, che non sapeva come comportarsi ma la bionda lo guardava commossa dalla felicità, li vedeva perfetti insieme, la bambina tra le braccia del padre, ciò che però non si aspettò era che il ragazzo le si avvicinò e le fece prendere la figlia, tutto sorridente.
Lei la prese e sul suo viso incominciarono a scorrere lacrime di gratitudine, cosa che vide anche sul volto del marito, che subito le affiancò e le strinse delicatamente, in un abbraccio pieno d’amore.
Fuori dalla sala c’erano i loro amici e quando Lucy veniva portata nella stanza in cui sarebbe stata in quell’ospedale, i loro amici andarono a parlare con Natsu che era uscito subito dopo la ragazza, mentre la piccola era stata portata via per il bagnetto.
Il giovane gli raccontò del parto, dell’aspetto della loro figlia, una piccoletta dagli occhi cioccolato come la madre e qualche capello di un tenero rosa, simile al padre, dalla pelle chiara e delicata, una bella unione di entrambi a formare la loro figlia.
Nel giorno del 7 luglio, una nuova vita era nata e aveva appena salutato il mondo, portava il nome di Nashi Dragneel, lei avrebbe reso le giornate piene di felicità nella vita della nuova famiglia Dragneel.

Erano passati giorni da quando Lucy, Natsu e la loro figlia Nashi erano tornati nella loro casa, i genitori osservavano la piccola creatura nella culla, che dormiva beatamente con un piccolo plaid a coprirla.
- Questa data ci ha portato tanta felicità Natsu e voglio continuare ad avere questa felicità con te - la bionda disse a bassa voce, con uno sguardo ed un tono dolce verso suo marito, ripensando a quella data, il 7 di luglio, li aveva prima portati a vivere insieme, poi al matrimonio ed infine la loro felicità, Nashi.
- Non ti preoccupare Lu, ci saranno altri giorni felici da vivere insieme, ora che Nashi è con noi, la felicità non potrà far altro che aumentare sempre di più - le rispose dolcemente, mentre l’abbracciava e le dava un bacio sulla fronte, facendole chiudere gli occhi, per poi far incontrare le loro iridi brillanti, pieni d’amore.
- Adesso che ne dici di andare in camera nostra a coccolarci? - le chiese con sguardo e voce maliziosa, cosa che non sfuggì alla sua moglie, che rise e prese il suo volto tra le proprie mani.
- Molto volentieri - rispondendo con malizia anche col viso, Lucy lo baciò appassionatamente e gli saltò in braccio, mentre Natsu la trasportava nella loro stanza matrimoniale, contraccambiando con la stessa passione quel contatto delle loro labbra.
Eccome se avrebbero vissuto momenti di felicità, la loro vita come famiglia era appena iniziata, portandoli verso un futuro che avrebbero ricordato col sorriso, per tutta la loro durata di vita


Angolo Autore

Ed eccoci alla sua conclusione!! Giuro, questa è la prima fic che concludo e devo ammettere che anche se mi rattrista, mi sento soddisfatto e felice di avercela fatta!! Grazie a tutti per averla seguita, per avermi sostenuto e per avermi reso così felice.
Con questo si conclude anche la mia prima Nalu Week, che mai mi sarei aspettato di partecipare ma l’ho fatto volentieri e con piacere quindi... ditemi cosa ne pensate della storia, del capitolo e della grammatica (xD) spero che vi sia piaciuto!!
Vi ringrazio tutti, coloro che l’hanno letta in anonimato, coloro che hanno recensito e coloro che l’hanno aggiunta in una delle tre liste, grazie davvero di cuore çwç ci sentiamo a presto!! *^*

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