amare per credere, credere per amare...

di GeaRose Malfoy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** amore ***
Capitolo 2: *** L'ho rivista ***
Capitolo 3: *** First kiss ***
Capitolo 4: *** nuovi personaggi ***
Capitolo 5: *** Nuovi studenti ***
Capitolo 6: *** Obsession ***
Capitolo 7: *** Quando non litigare, è veramente impossibile ***
Capitolo 8: *** le stranezze delle persone ***



Capitolo 1
*** amore ***


Hermione spesso non se lo spiegava, come poteva un sentimento distruggere o risollevare una persona?

Insomma, si poteva essere felici, tristi,allegri,tetri,ma come poteva qualcosa essere così potente?

In effetti lei non ci credeva fino in fondo...

la classica frase: L'amore è la cosa più potente del mondo.

No, lei non ci credeva, la cosa più potente poteva essere qualcosa per cui si lottava, qualcosa per cui uno combatteva, non un qualcosa di astratto, non vi pare?

Almeno questo era il suo parere, per altri invece l'amore era la propria vita, senza amore non si vive, senza amore sono perso,senza amore sono vuoto,senza amore sono solo.

Lei l'unico amore vero e sincero che avesse mai provato era stato quello provato per i suoi genitori,quello provato per Harry e Ron, per Ginny, per Molly e Arthur, per i gemelli Weasley...

L'amore non era solo sbaciucchiamenti e tipiche frasi del tipo “Ti amo” “Sei la mia vita” “Mi nutro di te”.

L'amore, non era solo quello, era qualcosa di più, più forte, più unito.

Amore significava amare più di se stessi, nella sua vita l'unico amore provato era quello.

Per lei era insensato innamorarsi, perché si, c'è differenza tra il provare amore e innamorarsi.

La prima cotta, la ricordano tutte, il primo bacio lo ricordano tutti, ma l'amore?

Spesso nessuno se lo ricorda proprio per questo: si ama senza accorgersene, si ama incondizionatamente, se sia ama, si ama veramente, ma la maggior parte delle volte neppure noi sappiamo di amare.

Bisogna scavare dentro noi stessi per anni prima di capirlo, proprio come fa l'acqua con le rocce e piano piano,goccia dopo goccia, attimo dopo attimo, si ritrova la rocca scavata.

Scavare dentro di noi, scavare per anni, con fatica,dolore,sudore e sangue, per amare veramente ci voleva tanto tempo, quanto anche per capirlo.

Amare: si soffre, ma alla fine, se si ama davvero,con tutto il nostro impegno,cuore,anima e corpo, ne vale la pena.

Per Hermione, tutto questo non era ancora arrivato.

Magari, invece, proprio come noi, non l'aveva ancora capito.

Affetto, tanto, tantissimo affetto, ma pur sempre affetto.

Non amore.

 

 

***********

 

 

“Hey Ginny!”

“Ciao Herm, scusa sono in ritardo, corro!”

“Ma dove..?!”

“Da Harry, devo aiutarlo a finire un compito!”

 

 

 

Hermione rifletteva,la solita Ginny, piena di amore e affetto per tutti, apparentemente forte come un diamante, all'interno fragile come il cristallo.

Quel suo sorriso smagliante da bimba,i capelli color carota, le lentiggini spruzzate sul viso, i suoi sedici anni appena compiuti.

Anche se ormai erano al penultimo anno di Hogwarts, Ginny rimaneva la solita vecchia Ginny:

Forte,dolce,determinata, leale, unica.

 

 

****************************

 

 

Hermione era in camera sua, decisa a fare un giro ad Hosmeade con Luna, Neville e Seamus, probabilmente sarebbe venuto anche Ron.

Prese un paio di jeans aderenti,un maglione di Molly color pesca con ricamata sopra la sua bella “H” Gialla, un paio di stivaletti beige, la sua giacca, una sciarpa buttata sul letto di Ginny e un paio di guanti bianchi come la sciarpa.

Uscì dal dormitorio e si diresse al quadro della signora grassa.

Quando all'ingresso trovò anche le gemelle Patìl, le salutò cordialmente e sia avviarono verso Hosmeade, dove le attendevano gli altri.

 

 

 

Hermione osservava Luna, lei era bella, gentile,dolce.

Le gemelle, carine, cordiali,divertenti.

E lei?

Ok, era studiosa,simpatica,cordiale,gentile..ma..di aspetto?

Aveva un bel fisico slanciato e magro, i boccoli castano ramato le scendevano lunghi a metà schiena, un bel sorriso e le sopracciglia fiere non ne intaccavano la dolcezza.

Due occhi grandi color ambra liquida profondi e dolci, determinati e insicuri.

Per quanto la ritenessero bella, o forse carina, lei si sentiva incompleta, come se al suo aspetto mancasse qualcosa.

 

Fu risvegliata da quei pensieri dalla voce di Neville che proponeva di andare a Mielandia a fare scorta di dolci.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

angolo autrice

 

Ciao a tutte!

Come molte di voi sapranno, perché l'ho annunciato,

questa storia è uguale a un'altra scritta da me, che ho cancellato.

É quasi uguale, solo modificata in alcuni punti,scritta meglio rispetto all'altra e

i punti sono collocati discretamente (spero)!

C'è la stessa trama, stesso titolo,stessi personaggi,stesse idee, stessi titoli dei capitoli dell'altra storia, per di più incompleta.

Spero che avrete apprezzato i miglioramenti,ci ho messo anima e cuore.

 

Un grandissimo bacione a tutti,

 

 

vi aspetto numerosi!!

 

dracolovehermionegea <3

 

p.s. tra poco cambierò nick name in: Gea Malfoy...

 

 

<3 <3

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** L'ho rivista ***


“Signor Malfoy, ecco a lei il suo compito. Come sempre, sono molto dispiaciuto, ha preso un Troll”

“Tsk...”

“Spero che la prossima volta si impegni di più, come le ho già detto se continuerà a prendere Troll sarò costretto a bocciarlo.”

“Si, professore.”

***********************

 

“Hey Draco, un altro Troll è...”

“Blaise taci, dopotutto anche il tuo scarso non è un gran chè.”

“Almeno non è un Troll...”

“Chissene frega, quella materia fa proprio schifo! Non ho intenzione di mettermi a studiare...

E poi ho voti altissimi in tutte le materie, cosa me ne frega di una sola?”

“Dovrebbe fregartene, non hai capito che ti bocciano? Che cosa direbbe tuo padre?”

“Mio padre si deve fare gli affari suoi, non gliene mai fregato nulla di me, ah si, io sono l'ultimo erede dei Malfoy e dei Black, cosa gliene frega dei voti?

Devo solo andargli dietro come un cagnolino ed è contento.

Quindi?”

“Ma Draco, non devi farlo per tuo padre, fallo per te. Un giorno potrà esserti utile.

Anche se storia della magia è noiosa, che cosa ci possiamo fare?”

“Nulla...

infatti non voglio studiare.

Ma dico, hai visto che l'unica che sta attenta e prende appunti è la mezzosangue?”

“Appunto.” Blaise sfoderò quel tipico ghigno che metteva quando aveva un'idea. Tipico delle serpi.

“Che cosa vuoi dire?”

“Che...beh, dovresti chiederle un aiutino..” Sempre con quel suo sorrisetto malizioso

Draco scoppiò in una fredda risata, ironica e priva di emozioni.

Probabilmente perché lui non provava emozioni.

Fece il gesto di asciugarsi una lacrima, poi si ricompose

“Blaise...molto divertente! La prossima volta avvertimi se ti sei iscritto al club dove si impara a sparare cazzate. Magari potrei unirmi anch'io.”

“Ha ha ha...molto divertente...ma io non stavo scherzando!”

“Ah no?”

E scoppiò di nuovo a ridere, piegato in due dalle risate e con le gote, stranamente, di un colore più o meno umano.

“Fai come vuoi! Io ti avevo avvertito, e non dire che non te l'avevo detto! E sappi che quel giorno verrò lì e ti smerderò con le mie belle chiappe! Vedrai...”

“No no, grazie, non ci tengo molto!” Adesso aveva mezzo su un sorriso, anche se sembrava più un ghigno, ma visto da chi lo conosceva come Blaise pareva proprio un bel sorriso.

“Okay, mi arrendo! Ci vediamo dopo, sai com'è, ho un incontro importante...”

Ancora quel suo sorrisetto malizioso, Draco sapeva bene con chi si dovesse incontrare, e anche dove.

 

 

****************************

 

Draco non riusciva a dormire, ripensava continuamente a quello che le aveva detto Blaise.

Ripensava continuamente alla mezzosangue. Forse, avrebbe potuto chiederle una mano.

Ma che stupido, e secondo lui lei gli avrebbe dato un aiuto? Illuso.

Ma a chi voleva darla a bere?

Eppure, più ci pensava e più si convinceva che doveva provare.

Insomma, aveva ragione Blaise dopotutto,no?

In futuro avrebbe potuto servirgli, magari gli avrebbero chiesto di raccontare la prima guerra dei folletti e lui?

Avrebbe fatto la figura dell'asino ignorante, no,no,no!

Blaise aveva ragione! Doveva tentare.

Insomma, poi, non aveva passato tutta la sera a sopportare Blaise ripetergli di provarci, almeno sarebbe servito a qualcosa.

Chiuse gli occhi, forse doveva dormire, sarebbe stato difficile, ma doveva provare.

In un attimo un ricordo che aveva cancellato dalla mente si insinuò nei suoi pensieri.

Le sue palpebre si fecero pesanti, la mente si offuscò e lui si ritrovò a sognare ciò che aveva passato da bambino. Uno dei pochi ricordi belli della sua infanzia.

 

 

****************sogno*****************

 

 

Suo padre era partito, sarebbe stato via un anno intero, aveva da fare con dei mangiamorte in un paese che non aveva rivelato.

Era solo al Malfoy Manor con sua madre, la sua cara mamma.

 

 

“Madre...io...avrei un desiderio..”Aveva chiesto molto timidamente

“Dimmi, tesoro mio..”

“Vedi, io, insomma..mi piacerebbe dare un'occhiata al mondo babbano, giusto per sapere com'è.

Sua madre era rimasta spiazzata da quella richiesta. Poi il suo sguardo si era addolcita.

 

“Perché non c' è tuo padre, vero?”

Draco aveva annuito debolmente abbassando lo sguardo, come fosse un peccato.

Sua madre aveva sorriso, poi dopo aveva annuito.

L'aveva portato in quel mondo non suo.

Appena comparsi ne era rimasto abbagliato.

Distese di erba, fiori, alberi, bambini che giocavano indisturbati sorridenti, liberi e veloci, uccelli,animali,farfalle, giochi.

Sua madre l'aveva portato in un parco babbano.

Aveva dieci anni, dieci schifosi anni della sua vita passati chiuso in casa, a studiare, imparare le lezioni di suo padre sui mezzosangue, sulle persone più basse di lui, sul fatto che i soldi valessero tutto, sul fatto che i Malfoy non sapessero amare.

Beh – pensò Draco- non sono servite a molto quelle ore, io amo questo posto!

C'erano giochi colorati, di ogni forma e colore.

Non ne conosceva neppure uno.

Alcuni bambini strillavano e dicevano “Mamma, mamma andiamo sullo scivolo” e indicavano un aggeggio rosso,lungo e in discesa, con una scaletta gialla.

Altri andavano sul dondolo a due, alcuni sulle altalene, alcuni giocavano nelle zolle di sabbia.

Decise di provare l'altalena, gli piaceva l'idea dell'altezza e della velocità.

Si mise in fila, sull'altalena c'era una bambina, probabilmente della sua età.

Coi capelli color caramello ramato,gli occhi di ambra liquida, la pelle diafana.

Il vento le scompigliava i capelli, aveva un sorriso radioso e sembrava felice.

Le manine piccole e delicate,il suo corpicino piccolo, delicato e carino.

Il suo animo si riempì di dolcezza nel vedere quella creatura. Doveva conoscerla.

Quando lei scese, la seguì fino ad un'aiuola di fiori.

Osservava attentamente una farfalla. Era incantevole.

 

“Ciao”

Quando lei si girò, con gli occhi sgranati, per poco non lo travolse col suo profumo di vaniglia e fragola.

Si alzò, si sistemò la gonna impolverata e gli tese la mano

“Ciao, ci conosciamo?”

“No, ma per questo, volevo conoscerti.”

“Oh, beh...piacere, Hermione e..tu sei?” chiese alzando un sopracciglio

“Draco, Draco Malfoy.” Strinse la sua mano, per poco non rimase incantato da quel contatto.

La mano morbida, calda,rassicurante.

Poco dopo sua madre era venuta a chiamarlo.

Se n'era andato, con la speranza di rivederla.

E...beh, si l'aveva rivista.

Per poco non gli era venuto un colpo al cuore quando il primo giorno di Hogwarts l'aveva incrociata.

Aveva scoperto che era una mezzosangue, una rabbia immensa l'aveva preso.

Non potevano essere amici.

Purosangue.

Messosangue.

Serpeverde.

Grifondoro.

Draco, un Malfoy.

Hermione, una Granger babbana.

Una cosa impossibile.

 

E così, era finito il suo sogno.

O meglio, il suo incubo.

Non l'aveva mai dimenticata, aveva penato ogni singolo giorno a lei e al suo sorriso.

 

 

 

Angolo autrice

Ciao a tutti,

ecco a voi il secondo capitolo!

Spero vi piaccia, anche se corto.

La storia dei due bambini è un po' diversa da quella dell'altra storia,

anche se sinceramente mi piace molto di più.

Spero vivamente sia lo stesso per voi.

Ringrazio tantissimo chi ha recensito e chi legge la storia in silenzio.

Mi fate un piccolo commentino, anche critico?

Sarei felice di sapere cosa ne pensate...

 

un grandissimo bacione,

la pazza dracolovehermionegea <3 <3

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** First kiss ***


“Herm, Malfoy ti sta fissando...”

“Cosa?”

“Malfoy-ti-sta-fissando” Scandì bene Ginny

“Ma dai, che sciocchezze Gin, sarai ancora intontita da sonno. Piuttosto vedi di prendere appunti, non hai sentito che il professore non ripeterà più la battaglia fra folletti?”

“Andiamo Hermione, rilassati! Poi comunque, ho ragione io, ti sta fissando!”

Hermione fece una risatina isterica

“Forza, concentrati!” Disse con un sorriso

Alla fine Ginny si arrese, ma quanto era testarda quella ragazza?

La lezione trascorse tranquillamente.

Fra Ginny che non ci capiva niente e Ron che chiedeva in continuazione il significato di certi termini a Hermione.

Harry invece era pensieroso e disattento, non si accorgeva neppure di essere a lezione a momenti.

 

Probabilmente sta riflettendo su come fare una dichiarazione a Gin.

Quanto sono carini quei due.

 

Pensò Hermione

 

Ad un tratto Ron prese dai capelli di Hermione un bigliettino.

Era sicuramente un bigliettino magico.

 

“Mione, avevi un pezzetto di carta tra i capelli...”

“Oh, grazie Ron..”

 

Il pezzetto di pergamena ingiallita e ripiegata accuratamente.

L'aprì cautamente, chi poteva scriverle?

C'era una sola ed unica frase, scritta con una calligrafia elegante e sottile.

 

Nella stanza delle necessità, oggi alle 18:00. Non tardare.

 

D.L.M

 

Hermione richiuse il biglietto con perplessità pura negli occhi.

 

Chi poteva scriverle?

Chi voleva incontrarla?

D.L.M? Chi caspita era, per Merlino!

 

Strappò il bigliettino, pensando fosse solo uno stupido scherzo e non ci pensò più.

 

 

**************************

 

17:45 Biblioteca

 

 

Manca poco, cosa faccio?

Potrebbe essere solo uno scherzo, ma se fosse vero?

Chi mai potrebbe incontrarmi?

Vado o non vado?

Che faccio?

17:50

Vado?

Ma no, dai è solo uno scherzo di un idiota che non ha nulla da fare...

Ma..

giusto per sapere chi è..

così almeno lo sistemo per bene. Sono prefetto,dopotutto,no?

Ma che dici Hermione, ti sembra il caso di sprecare tempo quando dovresti studiare?

No, no e no!

Tu non ci vai, non se ne parla nemmeno!

 

17:58

 

Hermione camminava freneticamente verso la stanza delle necessità.

Alla fine si era lasciata convincere.

La tentazione e la curiosità avevano vinto. Per non parlare poi del suo spirito grifondoro coraggioso.

Arrivò davanti alla porte della stanza delle necessità alle 18:02.

Si fermò davanti esitante.

Ma dopo una lotta interiore, appoggiò una mano sulla maniglia e spinse con decisione.

La porta cigolò e si aprì lentamente.

Quando si trovò di fronte una figura in un angolo in penombra.

 

“Chi sei? Perché mi hai fatto venire qui?”

“Mezzosangue, sei in ritardo.”

Al suono di quella voce Hermione si irrigidì.

A sentire mezzosangue detto da lui, il sangue le si gelò nelle vene.

L'aveva detto con un tono di voce che lasciava tralasciare tutto il ribrezzo che provava per lei.

Freddamente. Sicuro. Superiore.

 

D.L.M...

No!!

Non lui, perché?

Che cosa vuole da me?

 

“Che cosa vuoi,Malfoy?”

“Mezzosangue, non ci siamo capiti forse...io parlo, tu taci, o per essere educato, ascolti.”

“Che cosa ti fa pensare che resterò qua a tacere o ad ascoltarti?”

Fece un a risata

“Illuso.”

“Hai voglia di provocare, eh?”

“No, ma figuriamoci!

Io che ti sfido?

Ma no, tranquillo, non ti sto provocando. “

A Draco passò un lampo di soddisfazione negli occhi prima che lei potesse continuare

“Semplicemente, ti sto liquidando.”

“Provaci, mezzosangue.”

“Non vedo cosa potresti volere da me, quindi..beh..bye bye Malfoy”

“Non osare!”

“Oh, si, eccome se oso!”

Spinse la maniglia per aprire la porta e non si accorse che lui aveva sfoderato la bacchetta

“Pietrificus totalus!” Gridò

Hermione sentì la pelle irrigidirsi e tirarsi, le ossa calcificarsi, ogni muscolo immobile.

Poi, un tonfo.

Una risata sonora inondò d'un tratto la stanza.

“Piccola,indifesa,mezzosangue...non hai idea di chi sta di fronte,per caso?”

 

Hermione avrebbe voluto rispondere che si trovava davanti un lurido mangiamorte, ma non riusciva a muoversi.

Draco continuò a girarle in torno tranquillamente.

Sorridendo maliziosamente.

“Allora, dove eravamo rimasti?

Ah si, ti ho convocata qui, per un motivo preciso.

Ora,anche se non puoi dirlo, ti starai chiedendo perché ho chiesto un incontro proprio con te.

Beh, è semplice. Ho bisogno di ripetizioni.

"Finitem incatem!!”

 

Il corpo di Hermione ricominciò prendere vita,piano piano.

 

“Che cosa stai dicendo?”

“Hai capito bene, non lo ripeterò.”

“Oh, si, che dovrai farlo, se vuoi che possa prendere in considerazione la tua proposta.”

“Più che una proposta, io la definirei un ordine.”

“Cosa ti fa pensare che ubbidirò?”

“Beh,semplicemente, per il fatto che hai un debito con me..”

 

“Molto divertente Malfoy, peccato che, io, non ti devo proprio niente.”

“Ah no? Credevo che ricordandoti l'esame del primo anno di scopa...”

 

O per Merlino!!

Me n'ero scordata...sono morta.

“Senti Malfoy, non ho intenzione di mettermi a dare ripetizioni a uno come te!”

 

“Granger,Granger..Granger....dov' è finito il tuo spirito grifondoro?

Del tipo: io ti perdono,mettiamo da parte i battibecchi e restiamo uniti, perché in fondo, siamo una grande famiglia...non è così?”

“Mafoy, non crederai veramente che ti darò una mano, dopo quello che mi hai fatto e mi stai ancora facendo!”

“E cosa avrei fatto,di grazia?”

“Oh nulla, solo insultarmi dalla mattina alla sera.

Sminuirmi perché sono una mezzosangue ritenermi inferiore.

Ma sai cosa ti dico?

Sono contenta di essere una mezzosangue,e non purosangue, perché io ho un cuore, un sentimento ,potrò provare cose che tu non immaginerai mai, neppure nei sogni. Io potrò amare

incondizionatamente, potrò essere libera e pensare a modo mio. Non farò il cagnolino che leccherà il culo a suo padre per il resto della sua vita.

E, se è quello che ti stai chiedendo, la riposta è si!

Sento il tuo marchio bruciare e palpitare.

Sento il tuo sguardo fremere e le tue gote, giuso per fartelo notare, sono di un colore normale, invece di sembrare un vampiro!”

“Senti -la sua voce fremeva e tremava- non sono venuto qui per litigare o cose del genere.

Non posso essere bocciato e ritengo che tu, sia la persona più adatta a cui chiedere aiuto.

Mi sembra già un gesto supplichevole che uno come me venga a chiedere aiuto a una come te.

E su questo non sto dicendo che io sono un purosangue e quindi mi abbasserei a insudiciarmi con tese ti chiedessi aiuto, ma è supplichevole perché non ci sono abituato.

Solo per il fatto che chiedo aiuto è supplichevole, ma non solo a te, a tutti, solo che sono sempre stato abituato a cavarmela da solo.”

 

Hermione lo fissava in maniera sconvolta,impallidita e indifferente.

 

“E sentiamo, io cosa avrei dovuto fare dopo che sono quasi sette anni che non fai altro che insultarmi,sminuirmi, fari sentire inferiore?

Dovrei da un giorno all'altro perdonarti e pensare che sei un povero ragazzo costretto as prendermi in giro per compiacere i genitori?

Se vuoi che ti aiuti, allora dimostrami che te lo meriti!”

“Come?”

“Che ne so io?”

Draco sembrò riflettere un po'.

Lo sguardo concentrato e perso allo stesso tempo.

Poi fece dei passi in avanti, lunghe falcate, apparentemente sicure, ma dentro esitanti come non mai.

Quando le fu davanti la fissò intensamente per attimi che sembrarono infiniti.

Alla fine, le strinse i polsi, si avvicinò al suo viso e la baciò.

Lei, prima serrò la bocca, non permettendogli l'accesso ma godendosi il piacere di quelle labbra calde e morbide premute contro le sue.

Poi, cautamente, si lasciò andare e schiuse le labbra.

La sua lingua calda e dolce, le loro lingue vorticavano insieme in una danza delicata e sfrenata.

Entrambi assaporavano ogni parete delle loro bocche.

Entrambi pensavano che sapessero dell'altro.

Quando si staccarono ormai senza ossigeno il primo a parlare fu Draco

Si scompigliò i capelli con la mano destra e si asciugò il viso leggermente sudato e arrossito.

Hermione si guardava le punte delle scarpe come fossero la cosa più interessante del mondo.

 

“Ehm..ecco io..credo di averti dimostrato abbastanza, che posso cambiare...”

“Hermione alzò gli occhi su di lui e li puntò nei suoi.

Ambra calda e ghiaccio gelido cercavano di combaciare.

L'ambra cercava qualcosa con cui rinfrescarsi e il ghiaccio ricercava quel calore mancato per troppo tempo.

“Credo...di si..ma ad alcune condizioni.

Comunque Malfoy..a volte sei troppo avventato. Ad ogni modo ci vediamo domani qui alle 15:30, se ritarderai sarà l'ultima volta che ti darò una possibilità.”

“Che cosa vuoi dire..avventato?”

“Oh, si, Draco Lucios Malfoy, serpeverde,purosangue,altezzoso,arrogante,prepotente e viziato ha appena rubato il primo bacio di una grifondoro mezzosangue. Incredibile.”

“E-era..il tuo primo bacio?” Draco arrossì vistosamente,vergognandosi

“Ehm...si. Ma ormai è andata.”

“Mi dispiace...”

“Ormai..”

Poi tutto d'un tratto gli tirò un sonoro ceffone

Lui prima la guardò sbigottito

“Ma comunque non ti azzardare mai più a farlo! Intesi?”

Draco annuì assente.

“Notte, Malfoy.”

“Mezzosangue” E fece un cenno col capo.

Hermione rimase un po' delusa, ma non diede a vedere.

Proprio quando stava per varcare la soglia dell'uscita Draco la chiamò

 

“Granger..buona notte”

Hermione se andò, piuttosto soddisfatta e sconvolta

 

 

per Merlino,Morgana e qualsiasi altro mago!

Ho appena dato il mio primo bacio Draco Malfoy!

Un Malfoy dico!

Oddio, mi è pure piaciuto..

Hermione smettila di sparare cavolate, vai a cena,ormai sono le 20:00...

speriamo che Ginny mi abbia preso qualcosa...

 

 

 

Angolo autrice

 

Ciao a tutte!

Eccomi qui con un nuovo capitolo che spero,oltretutto,sia decente.

Come vedete è successo che Draco ha ceduto..

Beh, spero che il capitolo vi sia piaciuto e non sia stato troppo orribile.

Vi invito a farmi un piccolo commentino,anche critico.

Ringrazio chi ha recensito e chi ha seguito la storia in silenzio.

Un grazie anche a chi ha inserito la storia tra le preferite/ricordate/seguite.

 

Un bacio a tutti voi,

 

dracolovehermionegea <3

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** nuovi personaggi ***


Ciao a tutti!

Questo NON è un capitolo, ma una cosa che spero vi piacerà!

L'idea me l'ha fatta venire mia cugina qualche giorno fa e da allora non faccio altro che pensarci.

La storia, come ho notato è un po'...

non saprei come definirla, forse povera,o spoglia o bisognosa di quel poco di più.

Non trovate?

Ho deciso di inserire dei personaggi in più.

Ovviamente non che diventino protagonisti, ma che aiutino i nostri personaggi ad andare avanti.

Non saprei..qualche amica di Hermione che l'aiuti e consigli con Draco e viceversa.

Inventare qualche cugino di Draco, e di Hermione,anche.

Una cugina di Hermione dalla Francia che voglia rubare Draco a Hermione, viceversa, o anche un'idea tutta vostra.

Che, ovviamente centri.

M'intrigava una cosa, che spero qualcuno di voi, crei.

Pensavo ad una sorella/fratello di Hermione/Draco nata prima di lui, ma che i suoi genitori non gli hanno mai rivelato.

Voi fatemi solo il personaggio, poi penso io a inventarmi qualcosa per il fatto che non gliel'hanno mai svelato. (anche se le idee sono ben accette ^_^) Possono anche essere più fratelli, quindi se più di uno creerà un fratello magari li inserirò entrambi.

beh vi starete chiedendo..

noi? Che centriamo noi?

Beh, ho deciso che inventerete voi i personaggi.

Le regole sono poche:

 

Prima,ovvio, mi fate una recensione, altrimenti non vale,eh!

Poi mi scrivete in privato il personaggio che avete in mente,

se alcuni dei vostri personaggi non verranno scelti non sarà perché non mi saranno piaciuti..ma solo perché ne riterrò più adeguati altri.

Anche, se sinceramente,cercherò di inserirli tutti, pian piano.

Anche solo una comparsa,ma impegnerò ad inserirli.

 

In privato dovete comunicarmi:

 

Nome e cognome

età

anno scolastico ad Hogwarts

Casa

genitori

attività (prefetti,capiscuola.)

Ruoli di giocatori di quidditch (qualsiasi casa,qualsiasi ruolo)

Se sono imparentati con qualcuno dei personaggi.

Aspetto fisico

carattere

hobby/interessi

E ovviamente potete aggiungere qualcosa voi.

 

SABATO SARANNO CHIUSE LE ISCRIZIONI

COMUNCICHERò IN PRIVATO I PERSONAGGI SCELTI.

Ovviamente fino a sabato continuerò ad andare avanti coi capitoli normalmente, poi dopo, quando tutto sarà completo e chiuso comincerò ad inserire i vostri personaggi. (sempre che ci sia qualcuno che vuole far un favore a questa povera autrice T_T magari poi è un'idea schifosa e banale. Ma io insomma ci ho provato...)

 

Spero che vi iscriverete in tanti, ci tengo davvero!!

 

vi aspetto numerosi,

 

tanti baci,

dracolovehermionegea.

p.s. per eventuali chiarimenti, chiedete pure a me, in privato.

Recensite e create il vostro personaggio, mi raccomando!! <3 <3 <3 =) =) =)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Nuovi studenti ***


Erano le 15:30.

Mi trovavo nella stanza delle necessità, seduta compostamente su una sedia di legno,che avevo fatto apparire.

Quel giorno la stanza era addobbata diversamente. La maggior parte delle volte,vi si trovava qualche letto,che gli studenti usavano per fare certe cose.

Ma oggi no, era diversa.

Al centro della sala troneggiava un grande tavolo di ebano, varie sedie vi erano intorno,ricoperte da vari cuscinetti rossi e verdi morbidi.

Il caminetto di pietra scoppiettante donava alla sala quei particolari in più ,oltre a riscaldarla,per il freddo.

In un angolo erano posizionate due poltrone: una rossa e oro,l'altra verde e argento.

Un grazioso tavolino di vetro le divideva,e sopra di quest'ultimo,era posato un vassoio con dei biscotti,due tazze e una teiera di porcellana era sigillata per mantenere caldo il thè.

Hermione era seduta compostamente su una sedia,con un cuscino color rosso, e davanti vari blocchi di appunti,che aveva collezionato in quegli anni.

In fondo, era positivo che lei prendesse sempre appunti ordinatamente,per poi alla fi9ne dell'anno ordinarli per anno,lezione ecc...

In effetti,la sua stanza da caposcuola,che era da sola, conteneva vari scaffali di appunti di quei 6 anni.

Aspettava impaziente Malfoy,che stava tardando di ben un minuto e mezzo!

Aveva passato la notte a pensare a quel bacio, il suo primo bacio, ed era stato bello.

Non bello per dire stucchevole,non bello da continuare per una serie infinita, ma bello perché era stato semplice e dolce.

Delicato ma passionale, dolce ma furioso. E,in fondo,doveva ammetterlo...

Draco Malfoy...per quanto potesse essere arrogante,vanitoso ecc...

baciava divinamente.

Scacciò quei pensieri dalla mente,ora si doveva concentrare solo sullo studio!

Ad un tratto la porta si aprì cigolando,come sempre, e la visione che le si parò davanti fu indescrivibile.

(che scema..dico indescrivibile,e poi ve la descrivo!)

Draco Malfoy,sudato,con ancora la divisa da quidditch, i capelli che gocciolavano leggermente e appiccicati sulla fronte.

 

“Malfoy! Finalmente,seri in ritardo! Sono le 15:32!”

“Ehm..non pensavo che per due minuti...insomma ti saresti arrabbiata...ma..

ho avuto degli impegni.

Una mia cugina,che oltretutto,non avevo mai sentito nominare e mai vista mi si è presentata...”

“Si? Beh...non trovo motivo per cui avresti dovuto ritardare!” disse impassibile

“Dovevo farle fare un giro della scuola,approssimativo.

Sai, ha sempre frequentato Beauxbatons,ma grazie a un programma speciale, nel quale lo studente migliore di quella scuola ,

potrà trascorrere quest'ultimo anno qui,ad Hogwarts,per specializzarsi nelle nostre materie.

Ho saputo che ci sarà lo stesso programma a Durmstrang.

In realtà no sapevo di avere una cugina tanto carina.

Si chiama Nicole Black.”

Hermione a sentire quel nome,cambiò espressione all'istante.

La piuma che prima reggeva in mano le cadde e un'espressione indecifrabile le si dipinse sul volto.

 

“Presto, Malfoy! Portami subito da lei! Ora!”

“Ma sei pazza? Credi che lascerei mai che una mezzosangue entrasse nel dormitorio serpeverde?”

Hermione si sentì il sangue ribollirle nelle vene

“Adesso tu mi porti subito da lei,ho ti affatturo! Chiaro?” tuonò, irascibile

“Ma...”

“Niente ma! Ora!” gridò

Hermione prese a trascinare Draco,che rassegnato,si lasciò guidare fino al suo dormitorio,dove lui pronunciò la parola d'ordine.

“Ehm...sei sicura di voler entrare?

Insomma,una mezzosangue fra di noi farebbe uno scandalo!”

“Come hai detto tu sono una grifondoro! Non una vigliacca serpeverde! Forza,andiamo!”

Draco sbuffò spazientito.

Quella aveva sempre il potere di metterlo a tacere.

Entrarono nella sala comunque serperverde.

Il verde e l'argento erano ovunque.

Le poltrone, i tappeti,i tavoli neri erano coperti da una tovaglia dei medesimi colori e lo stemma di quella casa.

Appena entrata Hermione notò,sollevata,che la sala non era particolarmente piena.

C'era un gruppo di primine serpeverde che,appena entrato Draco,aveva cominciato a starnazzare e arrossire.

Due ragazzi del quinto anno e una ragazza solitaria,che leggeva in un angolo buio della sala.

Era seduta compostamente su una poltrona in penombra.

Era piuttosto mingherlina,i capelli neri come la pece lunghissimi e liscissimi,le ricadevano sugli occhi, gialli e se guardati più attentamente si poteva notare che all'attaccatura della pupilla avevano varie sfumature violacee.

La pelle diafana, era un po' bassina e le mani erano piccole e abbastanza graziose.

Quando sentì la porta aprirsi, non ci fece caso,del resto non lo faceva mai.

Era sola e senza amici.

Ma quanto sentii il nome si Hermione i suoi grandi occhi d'oro si spalancarono e alzò lo sguardo.

Era sbigottito e incredulo,lanciò un'ultima occhiata ad Hermione che ricambiò il suo sguardo con un sorriso stirato ed incerto.

Mentre Draco faceva strada ad Hermione,lei si chiedeva se Nicole fosse veramente quella che pensava.

 

 

“Siamo arrivati...ma perché volevi venire qui?”

“Devo vedere tua cugina!”

“Ma..”

“Malfoy,aprì questa cavolo di porta,per Merlino!”

“Ok,ok..non fare la scontrosa!”

Alzò le mani in segno di resa

Quando la porta si spalancò la visione di Hermione fu quella che si aspettava.

Una ragazza dai lunghi capelli neri e gli occhi verde brillante era sdraiata sul letto di Draco a leggere.

Indossava dei semplici jeans e un maglione a collo alto verde acqua.

La pelle chiara le donava quell'aspetto grazioso,le sue mani delicate e le dita affusolate si tirarono una ciocca di capelli color pece dietro l'orecchio.

Era assorta nella lettura,ma quando sentì qualcuno che si schiariva la gola,girò lentamente la testa.

“Ah,ciao Draco sai..stavo pensando che..”

Quando si accorse di una figura slanciata dietro il cugino,con i capelli boccolosi ramati,ed un sorriso dolce spalancò gli occhi.

Si alzò di scatto e cominciò a correre nella loro direzione.

Draco che era rimasto interdetto per quella corsa,che pensava destinata a lui,rimase sconvolto quando vide la ragazza fiondarsi su Hermione.

 

“Herm! Quanto mi sei mancata! Pensavo di non rivederti più!”

“Ciao Nico! Sono così felice di vederti! Sai quando Malfoy mi ha detto che eri tu..insomma..”

“Calma, calma! Ce cosa sta succedendo? Adesso voi due mi spiegate perché vi conoscete!”

Le due ragazze stavano per aprire bocca,quando una ragazza bionda e con gli occhi azzurri varcò la soglia.

 

“Oh! Non ci posso credere! Allora è vero! Nico! Siete qui! Ma cosa ci fai qui? Non mi avevi detto niente!”

Si fondò ad abbracciare le due ragazze.

Draco rimase sbigottito nel vedere Daphne,Nicole ed Hermione abbracciarsi in tre,come delle bambine.

“Ehm...-tossicchiò,ma vedendo che nessuna delle tre voleva dargli una spiegazione,perché erano intente a parlare a raffica,parlò (gridò)-

Adesso basta! Voglio una spiegazione, e che sia plausibile! Com'è possibile..che..t-tu e lei...e lei! Insomma..!”

“Oh,Draco,calmati! Adesso ti spiegheremo tutto...”

“Sarà meglio, Nicole!” calcando molto sul suo nome.

Era davvero strano come quelle tra ragazze fossero diverse.

Solo una avevano in comune: il colore della pelle. Diafana.

Una coi capelli neri e lisci, e gli occhi verde acceso.

Una coi capelli biondi mossi e gli occhi turchesi, con sfumature grige.

Una coi capelli boccolosi color caramello e gli occhi castani,che assomigliavano ad ambra liquida.

“Vieni Draco,ora ti spieghiamo tutto...”

“Daphne, non divagare!”

 

Le ragazze si sedettero sul letto con il biondo serpeverde confuso e cominciarono a raccontare

 

 

**************Flashback**************

 

Hermione era in Francia per una vacanza.

I suoi genitori erano partiti per un viaggio di tre settimane in America e ,lei,annoiandosi aveva deciso di andare in Francia per qualche settimana.

L'attiravano le boutique raffinate del mondo babbano, i parchi divertimenti e i profumi delle baguette e dei croissant.

Aveva deciso di starci tutto il mese di luglio,in modo di poter esplorare quanto più possibile quel posto.

Aveva scelto di stare in un piccolo appartamento grazioso del centro.

Due giorni dopo essere arrivata,era uscita per fare un po' di shopping e conoscere quel posto.

Le vetrine d'abiti erano meravigliose,le pasticcerie e i forni emanavano dei profumi squisiti, i parchetti che c'erano di tanto in tanto erano colmi di bambini che giocavano allegramente.

Quel posto era ricolmo di aria pulita, e le brezze rare estive,portavano con sé le risa di gioia.

Era veramente un bel posto.

Si era lasciata andare un po' con le spese, dato che i suoi genitori,essendo particolarmente benestanti potevano permetterselo.

Le mani erano stracolme di pacchettini e borse, e mentre stava per uscire dall'ultimo negozio,andò a sbattere contro una persona.

Era stata colpa degli innumerevoli pacchi che le coprivano la visuale.

La ragazza con cui si era scontrata ora era a terra,i suoi libri sparsi per il pavimento e anche la maggior parte dei pacchi di Hermione.

 

“Oh,scusami,davvero scusami tantissimo!!

Sono una sbadata cronica,davvero,i sei fatta male'”

“Tranquilla, non mi sono fatta nulla.

Tu?”

“Tranquilla,ho la pellaccia!”

Si sorrisero amichevolmente.

Hermione aiutò a raccogliere i libri alla ragazza e mentre glieli porse,si presentò

“Piacere, Hermione. Hermione Granger.”

“Il piacere è mio. Nicole Black.”

“Nicole Black dici? Sai io conosco di Malfoy imparentati coi Black...ma sono..”

“Maghi” Finì Nicole per Hermione

“Esatto! Ma come...quindi sei una maga?!”

“Si..anche tu?”

“Si,sono qui in vacanza,ma vivo a Londra..”

“Oh,quindi frequenti Hogwarts!”

“Si! Tu frequenti..aspetta..non riesco mai a ..ah,si! Beauxbatons!”

“Esatto!” disse sorridendo

“Ho sempre voluto saperne qualcosa di più..”

“Io ho sempre sognato di venire ad Hogwarts, ma mia madre essendo francese..

ha preferito venissi qui.”

“Oh, ma tranquilla,sono sicura che anche Beauxbatons sia meravigliosa”

Le ragazze,perse dai discorsi scolastici,si raccontarono l'una dell'altra e piano piano fecero amicizia.

Circa 4 giorni dopo,si diedero appuntamento in un Pub,molto carino.

“Hey, Nico! Eccomi..scusa..per il ritardo.

É da molto che aspetti?”

“Nono,tranquilla. Sono appena arrivata.”

“Ok,allora entriamo..”

“Questo è un Pub solo per maghi,solo noi possiamo vederlo...”

“Oh,bello! Anche da noi c'è una cosa simile...”

“Si,entriamo..”

Appena varcarono la soglia Hermione fu subito investita dall'odore di alcolici, ma comunque doveva ammettere che il posto era abbastanza pulito e carino.

La barista,era gentile e cordiale.

 

“Ciao Nicole, come va? Cosa vi posso offrire?”

“Ciao Martha! Io vorrei una acquaviola...tu Hermione?”

“Io prendo una burrobirra,grazie!” Disse sorridendo.

 

Le ragazze si accomodarono,aspettando che le ordinazioni arrivassero.

Quando Le bibite arrivarono le due cominciarono a chiaccherare del più e del meno,vestiti,scuola,voti,ragazzi...

esattamente come due normalissime ragazze.

Ad un tratto lo sguardo di Hermione ricadde su una ragazza bionda,che stava venendo molestata

da un ragazzo.

 

“Hey..ma quella è Daphne!!”

Nicole girò di scatto la testarda”Quello che le da fastidio è William..il solito maniaco!”

Sbuffando si alzarono ed andarono dai due

 

“William,lasciala stare!”

“Oh...c'è Nicole...che paura!”

“Daphne!”

“Hermione?”

“Senti William,lascia stare questa povera ragazza,prima che mi arrabbi!!”

“Cos'è sei gelosa, Nicole?!” disse calcando il nome

“Di te-fece il gesto del vomito,mettendo un dito in gola- voglio solo che la lasci stare...o preferisci che...chiami..la polizia babbana? Sei già stato dentro,lo sai!”

“Ok ok..vi lascio! Marlene sarà sicuramente più disponibile,di una come te,biondina!”

Indicò con lo sguardo una moretta mezza nuda e se ne andò.

“Stai bene?”

“Si,grazie...”

Da quella volta,quelle tra..era diventate buona amiche

Passavano giornate intere insieme,fino al giorno della loro partenza.

 

“Grazie Nicole,sei veramente unica! Spero di rivederti presto!”

“Grazie, Herm! Lo spero anche io! Daphne,mi mancherai! Non cacciarti nei guai!”

“Si,mammina!” Rispose ridacchiando

Le tre si abbracciarono. E partirono.

 

 

****************fine flashback********************

 

 

“Ora capisci,Draco?”

“Oh,si..ora è tutto chiaro Daphne!”

“Ancora non mi sembra vero che sei qui Nicole!”

“Anche io,Herm! Ti avevo già detto che sognavo da sempre di venire ad Hogwarts!”

“Caspita,voi due che conoscevate mia cugina,prima di me!”

 

Le tre ridacchiarono insieme

 

Ad un tratto la porta si spalancò

entrò Blaise,con un ragazzo.

Aveva i capelli scuri e la pelle abbronzata.

Gli occhi blu cobalto che contrastavano con il resto.

Era alto,il fisco asciutto e scolpito.

“Hey Draco, ti presento mio cugino.

Jace Zabini!”

 

Tutti stavano per rispondere quando due grida esplosero contemporaneamente

 

“Evviva!” disse Jace

“Nooooooo!!” di Nicole

 

 

 

Angolo autrice

 

Ciao a tutteeeeeee!!

Come va? Io abbastanza bene,a parte che mi sto sciogliendo sulla tastiera...

XD fa un caldo micidiale!

Comunque tornando alla storia, mi scuso per il ritardo, i prossimi capitoli non saranno così!

Ma col fatto dei nuovi personaggi ci ho messo di più per via dell'orientamento.

Ne ho inseriti giusto tre per ora, nei prossimi ci saranno gli altri.

Spero che vi siano piaciuti!

 

Ringrazio chi li ha creati..

come vedete ci sono:

 

Nicole Black

Jace Zabini

La misteriosa ragazza in sala comune.

Ho descritto quasi solo Nicole, ma nel prossimo capitolo spiegherò del perché Gli urli in contemporaneamente di Jace e Nicole quando si sono visti, e parleremo meglio della ragazza dagli occhi gialli.

Inserirò anche gli altri personaggi creati.

Grazie mille ah chi mi ha fornito questi personaggi nuovi,significa molto per me!

Vedremo dove saranno smistati Nicole e Jace e tante altre cose.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto...

ho fatto del mio meglio.. ;)

Ringrazio le meravigliose ragazze che hanno recensito e anche chi legge in silenzio!

 

Grazie davvero tanto!

Al prossimo capitolo,

 

baci,

 

Gea <3

 

p.s Mi fate un commentino-ino-ino-ino?

Chiedo troppo? ^ _*

 

 

 

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Capitolo 6
*** Obsession ***


Non ci potevo credere.

Hermione Granger, la mia Hermione Granger.

La mia Hermione Granger nella mia sala comune.

Era sempre così...

bella.

Semplice.

Per me era una pura ossessione.

La mia Hermione Granger mia aveva guardato.

La mia Hermione Granger mi aveva sorriso.

Fin dal primo anno di Hogwarts avevo sempre ammirato quella ragazza.

Grifondoro, bella,circondata di amici, saccente e coraggiosa.

E io?

Occhi gialli, brutta e sola.

Forse erano i miei lunghi capelli neri a coprirmi il viso, o i miei inquietanti occhi oro,ma comunque...

era sempre così.

Facevo paura, ed ero sola, ero io con me.

Ed era sempre stato così...

Solo al primo anno, stavo correndo, per andare in biblioteca.

Mi scontrai contro Hermione Granger, fu la prima volta che qualcuno mi sorrise.

E fu un sorriso di scuse e sincero.

Mi aiutò a raccogliere i libri, e poi andò via.

Chissà se si ricordava di quel fatto, probabilmente no. Per lei non ero nulla, e poi ero molto cambiata in quei sei anni.

Da quel giorno, ogni volta mi soffermavo ad osservarla.

La spiavo ovunque, la seguivo, di notte perfino la sognavo.

Ed ero riuscita ad accumulare molti oggetti suoi.

Avevo avuto delle compagne di stanza, ma poi, loro avevano chiesto di andarsene.

Perché non mi volevano, mi ritenevano strana e oscura.

Magari era vero, che loro, essendo belle...

magari io le facevo sfigurare, ma tanto, non le vedevo quasi mai.

Spesso le sentivo bisbigliare nel bagno cattiverie e pettegolezzi su di me.

E anche se sembravo una persona dura e senza cuore, ogni volta che ascoltavo quelle frasi, stavo male.

Di un malessere che durava molto, perché io, non lo facevo apposta. Io ero così.

La mia camera, infatti, era davvero strana e inquietante.

Perfino io l'ammettevo, ma l'adoravo.

Alle pareti erano appese maree di foto di Hermione Granger, che rappresentavano le trasformazioni avvenute nei vari anni.

Dal primo anno, quando l'avevo beccata a stritolare un orsacchiotto, quando la vedevo in bagno a piangere per quel Wesley, quando si truccava per il ballo del ceppo.

Ogni singolo momento, io la guardavo.

E non mi importava se lei non sapesse chi ero io.

Ero sia troppo timida per farmi avanti, sia paurosa, perché immaginavo che non mi avrebbe mai accettata...essendo serpeverde.

Oltre ai quadri, i miei cassetti erano pieni di suoi capelli.

Che iniziavano dal primo anno crespi e pomposi, per poi arrivare ad ora, piano piano, boccoli morbidi ed ordinati.

Nell'armadio avevo tre sue divise, del secondo e terzo anno, che le avevo rubato, sapendo che le erano strette.

Avevo un set di reggiseno e mutandina di pizzo nero suo.

Un sacchettino di unghie che raccoglievo dal pavimento quando le tagliava.

Spesso, entravo nella sua camera.

Mi bastava spiare qualche grifondoro ed ascoltare la parola d'ordine.

Legavo i capelli in una alta, e mettevo la cravatta grifondoro, che prendevo dalle vecchie divise di Hermione.

Entravo quando sapevo che lei non c'era e raccoglievo quello che potevo, stando attenta a prendere cose di cui non si sarebbe mai accorta.

Avevo anche due paia di sua calze, e una piccola foto che avevo trovato sotto il suo tappeto: lei ritratta da piccola mentre faceva il bagnetto.

Un suo ciondolo, fatto di fiorellini e pezzi cannucce.

Alcuni suoi appunti dei primi anni e anche dei pezzetti di carta nel suo pattume.

Conservavo un suo braccialetto fatto di corteccia, sigillato in una scatolina per non rovinarlo.

Una volta, avevo trovato anche una sua ciglia, ed era stata una gioia immensa.

Quanto avrei voluto essere lei.

Ma non lo ero.

Io ero me.

Io ero me e non lei.

Per ora...


 

 

 

 

Angolo ritardatrice

 

 

*Scudo super protettivo per proteggermi dai vostri razzi *

 

 

 

Scusatemiii!

Avevo scritto il capitolo,avevo appena finito, ma poi tutta contenta vado a fare merenda.

E quando torno dieci minuti dopo...

Puff!!

Sparito!

Credo che i miei adorabili cuginetti, ci abbiano messo quelle piccole ed innocenti mani.

 

Pesti!

Così ho dovuto riscriverlo, ma non è venuto come il primo!

E mi dispiace sia così corto...

ma volevo descrivere meglio questo personaggio, senza svelarvi bene chi fosse realmente.

Ma credo che avete capito, che è la ragazza della sala comune dei serpeverde.

Più avanti capirete ancora meglio.

 

Ringrazio The fire, per averla creata!

Nel prossimo capitolo, cercherò di inserire anche gli altri personaggi!

 

 

Tanti kiss e scuse!

 

Gea <3

 

alla prossima! 

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Capitolo 7
*** Quando non litigare, è veramente impossibile ***


7: Quando non litigare, è veramente impossibile 

 

 

 

I giorni trascorrevano monotoni, un po' noiosi e banali.

C'erano un mucchio di verifiche, e Hermione non poteva che essere più felice.

L'aria diventava sempre più fredda e il bianco della neve stava spingendo via i colori caldi dell'autunno.

Gli alberi erano ormai completamente spogli, ed erano spesso ricoperti dalla rugiada ghiacciata mattutina e vari cristalli.

La neve era già caduta, e anche in quel momento candidi e leggeri fiocchi si lasciavano trasportare dal vento, riempiendo i prati. Perfino l'aria era cambiata, ora gelida e pulita, mentre prima aleggiava spesso il profumo di castagne arrosto.

Hermione se ne stava seduta a guardare attraverso la finestra, mentre aspettava che Malfoy arrivasse per l'ennesima ripetizione.

Soria della magia non piaceva neppure a lei, eppure era rava ugualmente.

Era circa un mese e mezzo che ogni giovedì si incontravano, e lei passava quelle due ore a cercar, inutilmente, di inculcare in quella zucca vuota qualche minima informazione.

Che, puntualmente, entrava da un orecchio e usciva dall'altro. Magnifico.

Sbuffò esasperata, era di nuovo in ritardo. Mai una volta che arrivasse ad un orario decente.

In quel periodo si era resa conto che non solo quel furetto platinato era disgustosamente odioso ma perfino stronzo.

Sperava che almeno dopo un po' si sciogliesse un minimo, mentre lui era rimasto gelido e inflessibile come sempre.

Rispondeva quasi a monosillabi, e insisteva ancora sul chiamarla Mezzosangue. E lei lo odiava.

Nicole, che nel frattempo si era ambientata bene, seguiva attentamente le lezioni e studiava parecchio. Era stata smistata  in Corvonero.

Adorava stare ad Hogwarts, le pietanze saporite cucinate dagli elfi l'avevano estasiata e anche la compagnia le era subito piaciuta.

Regalava sorrisi a destra e manca e non negava mai un gesto gentile a nessuno, di qualsiasi casa.

Solo un unico, piccolo e grande particolare stonava tremendamente nella sua vita.

Sembrava essere tutto tanto perfetto, se non ci fosse stato quel brutto idiota di Jace Zabini.

L'assillava dalla mattina alla sera, pregandola di accompagnarlo ad Hogsmeade.

Lei, puntualmente, rifiutava sempre e affatto garbalmente.

La grifondoro sbuffò e un piccolo sorriso si fece largo sulle sue labbra, ricordando un episodio di una settimana prima.

"Granger, dai! Ti prego!"

"Cosa non capisci della parola NO, Zabini? La N o la O?"

"Perfavore! " mugugnò il ragazzo, sempre più disperato.

"Sei sordo per caso? Non servirebbe assolutamente a nulla, e ritengo che sia una cosa altamente stupida. Ora ,con permesso, scusami ma devo studiare."

 

"Ti detesto!" urlò sbattendo un piede a terra e incrociando le braccia, mettendo su un adorabile broncio.

Sorrise ancora, ricordando la loro breve conversazione.

Magari era stata dura, ma che razza idea gli era saltata in mente?

Far finta di stare insieme per fa ingelosire Nicole.

Bah, non per essere pessimista ma...Nicole detestava Zabini, e una finta recita tanto ridicola non l'avrebbe mai fatta ingelosire.

E lui non lo capiva!

Ancora si chiedeva come potesse un ragazzo del genere essere finito a serpeverde.

Le era capitato di vederlo in giro, e ne era rimasta veramente affascinata.

Certe volte l'aveva visto aiutare qualche primino a studiare, ed era stato gentilissimo con delle ragazzette del quarto anno che lo stavano elogiando.

Con i professori era molto cordiale, rispondeva sempre dettagliatamente non interrompeva mai le lezioni, anzi, seguiva molto attentamente.

Non faceva discriminazioni fra le case, e tutti lo avevano già preso in simpatia. Non c'era persona che non lo conoscesse nelle mura di Hogwarts. Perfino i fantasmi l'avevano preso in simpatia.

quidditch era molto bravo, aveva saputo che voleva giocare come cercatore, ma essendolo già Malfoy era stato preso come battitore, e non era affatto male.

Che fosse il cugino di Blaise Zabini non lo si poteva dubitare.

Aveva la stessa identica parlantina, e quando attaccava discorso non c'era modo di scollarselo, e se ti prendeva in simpatia eri finito.

Anche se di solito la sua compagnia non era affatto indesiderata, perché oltre ad avere un buon carattere e del senso dell'umorismo era perfino colto, ed era interessante parlare con lui di varie materie e capolavori letterari.

Anche di aspetto era molto carino, si ritrovò a pensare Hermione.

Formulò di nuovo la stessa domanda di prima nella sua mente.

"Come cavolo è finito a Serpeverde?"

Non ci pensò più, convinta che tanto non le doveva interessare.

Si riscosse dai suoi pensieri, sentendo che la porta si apriva, e un Draco Malfoy sudato e ancora in divisa da quidditch faceva irruzione nella stanza con la sua solita aria elegante e snob.

 

"Finalmente, sei in ritardo, come solito." puntualizzò Hermione, con voce più acida di un limone.

"Le persone importanti si fanno attendere. Non lo sapevi, mezzosangue?"

"Veramente credevo che le persone ineducate, si facessero attendere. E avresti sbagliato comunque. Perché, come hai detto tu, le persone importanti si fanno attendere. ma ti ricordo che tu non sei affatto importante."

" Certo. Perché tu sei molto importante ,vero?"

"Direi. Altrimenti saresti già stato bocciato,caro." calcò molto sul "caro"

"Veramente ce l'avrei fatta anche da solo. Ma è meglio faticare di meno."

"Okay, allora perché non fai da solo?"

"Perché faccio meno fatica." ripetè, come si fa con una bambina molto testarda

"Bene. Allora comincia a faticare."

Raccolse la sua roba, e con un gesto secco si alzò e si chiuse la porta alle spalle.

 

Lo lasciò lì, leggermente basito, e si incamminò soddisfatta di aver appena lasciato Draco Malfoy a bocca asciutta.

Si incamminò per i corridoi, diretta verso il suo dormitorio.

Mentre ancora sorrideva, contenta di aver mollato lì quello stoccafisso rinsecchito,  incrociò Zabini.

Blaise Zabini, per la precisione.

Le fece un leggero cenno del capo, da quando la grifondoro aveva cominciato a frequentare Daphne Greengrass e Nicole, si incontravano spesso.

Aveva imparato a conoscerlo meglio, e aveva scoperto che era praticamente la copia esatta del cugino.

Bell'aspetto, colto, senso dell'umorismo ,solo più...più pazzo,ecco.

Però la sua compagnia non era male.

E si chiedeva come anche lui potesse essere finito in Serpeverde.

Strani gli Zabini, si ritrovò a pensare.

Gli fece un leggero sorriso, prima di sorpassarlo e sorpassarlo.

 

 

                                      ********

 

"Devi piantarla!"

"Ma perché?! Io..io..."

"Tu?" lo incalzò la ragazza, inarcando un sopracciglio, scettica

" Io voglio uscire con te!"

" Eh no caro mio. Il voglio non esiste neppure nei giardini dei re!"   ( Almeno a me sembra di ricordare che mi dicesse una cosa del genere mia nonna, da piccola...Però forse c'è qualcosa di sbagliato)

Il ragazzo più di ascoltare la parte finale della frase formulata da Nicole, sembrava essersi incantato nel primo pezzo.

E la fissava con sguardo assente e sognatore.

"Sono il tuo caro?" biascicò in fine, ingrandendo  gli occhi blu cobalto

" Ma no! E non è questo il punto!" si infervorò la ragazza

"Ma.."

"Stammi bene ad ascoltare Brutto-babbuino- Zabini, Okay?

Io non uscirò mai con te, e devi fartene una ragione, sono stata abbastanza chiara?"

"Perché?" piagnucolò quello

"Perché...perché..." Perché? non lo sapeva nemmeno lei.

Alla fine, decise di mentire e di ferirlo, almeno si sarebbe messo il cuore in pace

"Perché io..perché non...non..si,io non ti sopporto!"

"L'avessi detto almeno con un po' di convinzione!" Sbuffò e alzò gli occhi al cielo il ragazzo

"Io sono convintissima! Come osi anche solo dubitarne?"

"Sai...io..io....sai..io t-ti...perché io ti d-detesto.." La scimmiottò il ragazzo, imitando la sua voce stridula

"Visto? Sei pure antipatico! Io non parlo affatto così!"

"Credici..." ghignò il ragazzo, prendendola in giro

"Arghhh! Vedi? Lo vedi?! Io non ti sopporto!"

"Continua a ripeterlo, magari ti convinci sul serio..."

"Io sono molto convinta! E la tua opinione mi interessa come può interessarmi quante caccole ci sono dentro il naso di Goyle!"

"Come fai a sapere che ha le caccole? Ci hai guardato?"

La ragazza assunse un preoccupante colorito porpora, e se avesse potuto le orecchie avrebbero spruzzato fumo ovunque

" No che non ci ho guardato, idiota! Ma si scaccola sempre! Lui è così...così...."

"Disgustoto?" le suggerì il ragazzo

"Si!" finì la ragazza, in un impeto d'ira

"okay, se non c' è proprio modo di convincerti..."

"Bene, ti sei arreso finalmente!" sorrise trionfante

"Ma certo! Guarda che schianto di biondina!" disse il ragazzo, correndo dietro alla ragazza che ancheggiava volgarmente

Si girò prima di ricominciare a correre

"Però poi mi spiegherai il perché non vuoi uscire con me!"

E si riprese il suo trotterellare e andò ad avvolgere i fianchi della ragazza

"Ecco, il perché" sussurrò Nicole, sentendo un inspiegabile stretta allo stomaco.

Si asciugò con un gesto stizzito gli occhi che pungevano e che minacciavano di far piovere sul suo viso.

No, lui era soltanto un donGiovanni.

Lui non meritava le sue lacrime.

                        

 

 

                                    *******************

Mentre La vita ad Hogwarts la vita lentamente trascorreva, una ragazza dilunghi capelli neri e boccolosi e due grandi occhi verdi, varcava la soglia del portone d'ingresso, con appresso un grande baule, e una bella civetta dai colori autunnali.

 

Sorrise, contena di essere finalmente arrivata, e mentre veniva accolta da una gioiosa Luna Lovegood il suo pensiero fu solo uno:

 

 

Bene, Cloe Lovegood, è a Hogwarts.

 

 

 

Angolo ritardatrice:

 

*Prende il cestino delle mollette e se lo ficca sulla testa come casco e poi brande il libro di grammatica di 800 pagine*

Non avvicinatevi!

Veramente, mi scuso un sacco!

So che avrete abbandonato già tutti questa ff, che non recensirete o leggerete...seriamente, mi dispiace un mondo! Solo oggi ho trovato un goccio di tempo per terminare questo capitolo. Che non è nemmeno tanto lungo.

So che non è nulla di che, o scritto in modo super ma...veramente, vi giuro che ho avuto un mondo di cose da fare.

Quest'estate sono stata molto impegnata e tra il wii-fi che ballava, il computer e ora che ho ricominciato la scuola...è un inferno.

Per altro sto scrivendo un'altra ff su Rose e Scorpius, e quella l'ho portata molto avanti.

Sto facendo fatica anche ad aggiornare quella,ultimamente.

Vi chiedo perdono, e se non avete già cancellato questa storia dal vostro computer....bene,spero che vi sia piaciuto.

Non so che altro dire, se non che mi dispiace un mondo. Non so quando pubblicherò il prossimo capitolo, però finalmente sono riuscita ad inserire anche il personaggio di DramioneGleek.

Poi nel prossimo capitolo questa ragazza "Lovegood" verrà descritta meglio.

Bene, non so che altro dire, se non ringraziarvi infinitamente per le belle recesnsioni e i vari consigli.

Ringrazio che ha inserito la storia fra le seguite/ricordate/preferite. Vi adoro. Fatemi sapere cosa c'è da correggere.

Un enorme bacio,

Gea <3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** le stranezze delle persone ***


Le risate squarciavano il silenzio della sala grande, le chiacchere, i pettegolezzi, i rumori delle posate che sbattevano tintinnanti contro i piatti colmi di pietanze.

Tutto aveva un'aria così allegra, così tranquilla.

Tutto era normale, quindi.

Molti credevano che Blaise Zabini fosse pazzo.

Aveva una strana aura attorno a , uno strano comportamento e uno strano modo di pensare. E lui ne era consapevole. Il fatto è che lui ne andava orgoglioso, gli era sempre piaciuto essere la pecora nera.

Eppure era davvero strano. In certi attimi parlava come una casalinga particolarmente pettegola, era petulante e irritante. Altre volte invece pareva una tomba. La verità era che Blaise non era pazzo, o strano, o stupido.

Blaise osservava. Blaise capiva. Blaise sapeva.

Sapeva cosa sarebbe successo tra Draco e Hermione, l'aveva visto con i suoi occhi.

Sapeva che Nicole prima o poi avrebbe ceduto.

Sapeva di Astoria.

Sapeva di Harry. E Ron.

Sapeva di Cloe, chi era e com'era.

Sapeva della ragazza serpeverde.

Blaise sapeva tutto, tranne quello che veramente avrebbe voluto sapere.

Blaise oltre a capire, sapeva nascondere. Nascondeva ogni suo pezzo di anima in quel bozzo che tutti chiamavano corpo.

Ed era per questo che nessuno riusciva a capirlo.

Blaise era taciturno, era petulante, era strano, era pazzo, era tutto ciò che la gente diceva. Tranne quello che era veramente.

Blaise era qualcosa di particolare, un enigma, un cruciverba particolarmente difficile. Blaise era complicato.

Blaise avrebbe donato la sua anima alla persona che sarebbe riuscita a trovare una chiave al lucchetto della sua mente, una risposta alle domande del suo cuore, un qualcosa per stappare la sua gola e fargli gridare chi era veramente.

Blaise avrebbe donato tutto quello che neppure lui conosceva.

 

 

 

 

****

 

Luna Lovegood aveva un gran sorriso in viso.

Chiaccherava allegra con la cugina per i corridoi di Hogwarts, borbottando qualcosa che riguardava i nargilli.

La cugina, annuiva, e l'ascoltava persa nel suo mondo.

I grandi boccoli neri le ricadevano a metà schiena morbidi, gli occhi verdi parevano brillare quel pomeriggio e il viso era luminoso.

Da quando era arrivata ad Hogwarts tutto era splendido.

Dalle pietanze, alle persone, ai professori.

Non avrebbe mai immaginato che potesse esistere un posto che grondava così tanta magia ovunque.

"Quindi, secondo le mie ipotesi, oggi sei cos' persa fra le nuvole per colpa dei nargilli. Ah, sono creature così affascinanti....e poi sono cosi' discreti, non trovi Cloe?"

La ragazza che aveva ancora la testa fra le nuvole, si riscosse appena.

La bionda dovette darle un leggero colpo sulla spalla prima che questa si riprendesse.

"Non mi stavi ascoltando, vero?"

"No no! Anzi ero super attenta...voglio dire..si si, credo sia per quello!" buttò lì a casaccio sperando di aver azzeccatola risposta.

Luna che non era stupida, ma un po' tonta, si lasciò convincere d quella riposta accettabile, riprendendo i suoi discordi sui nargilli e sui gorgosprizzi.

Cloe sospirò.

Ah, che beatitudine,Merlino aiutami tu, se puoi!

Fu il suo ultimo pensiero, prima di rincorrere la cugina che aveva un passo piuttosto svelto.

 

*******************

 

Erano poche le cose che la irritavano.

Una per esempio era dover stare seduta su degli spalti umidi a congelare.

O magari stare su degli spalti umidi a congelare guardando gli allenamenti di quidditch.

O magari ancora stare su degli spalti umidi a congelare guardando gli allenamenti di quidditch di Jace Zabini.

Anzi, la cosa che più la irritava di tutte era stare seduta su degli spalti umidi, puzzolenti, a congelare letteralmente, guardando gli allenamenti di quidditch di Jace Zabini che l'aveva presa di peso e l'aveva malamente scaraventata lì , mentre poteva studiare.

"Forza, dolcezza, resta qui e guardami! Vedrai che ti innamorerai subito!!"

Ma che razza di babbuino senza cervello!

Ancora si arrabbiava se ripensava alla scena svoltasi prima.

 

"Nicoleeee!! Aspettami!" Affannò il ragazzo, con il fiatone dopo averla rincorsa per mezzo castello. Si piegò e appoggiò le mani sulle ginocchia salde, cercando di riprendere repiro.

Nel piegarsi cosi' in fretta i capelli si mossero, spargendo nell'aria una lieve aroma di frsco.

Merlino.

Inspirò il profumo più che poteva, prima di inarcare un sopracciglio e assumere la solita aria altezzosa che aveva quando stava con lui.

"Che cosa vuoi Zabini, stavolta?" pronunciò fredda, alzando gli occhi al cielo

"Devi venire a vedere gli allenamenti!"

"Scusa puoi ripetere? Devo cosa?" ripetè acida

"Dai, hai capito! Ti prego, ti prego, ti preeeegooo! Vieni!"

"Scusa, ma devo studiare" si voltò già pronta per incamminarsi proprio mentre sentiva imprecare Zabini borbottando qualcosa riguardo al fatto che i corvonero fossero troppo secchioni.

Non fece in tempo a fare due passi che una mano grande e salda le afferrò la vita.

Il Profumo di quel babbuino senza cervello le inebriò le narici, sapeva di menta.

Oh,Merlino.

"Se vieni farò tutto quello che vuoi!"

"No" ripetè stanca

"Daiiii!" pregò di nuovo come un bambino ingrandendo i grandi occhi blu

"Zabini. Cosa cavolo non capisci di No? la N o la O? Devo studiare!" ripetè con una voce stridula

"Se vieni farò tutto quello che vuoi!!"

La ragazza dopo averci pensato, sbuffò sconfitta

"Se vengo, mi prometti che per almeno due mesi mi starai lontano senza assillarmi?"

Il ragazzo, preso dall'emozione, la annuì vigorosamente prima di sollevarla e posarsela sulla spalla a mo' di "Io tarzan, lei Jane. Lei mia."

Ignorando i pugni, che non gli facevano nulla, sulla schiena sbattuti dalla ragazza.

Dopo averla messa sugli spalti - neanche fosse un oggetto- era corso a cambiarsi, dopo essere fermato dalla voce di Nicole.

"Dopo mi dovrai lasciare stare, prometti?"

"Prometto!" E corse via allegro.

Se solo lei avesse visto l'indice e il medi incrociarsi.....

Si riscosse dal ricordo, osservando gli allenamenti.

Fece appena in tempo a vedere uno scatto di jace Zabini, lanciando un bolide che colpi in pieno un compagno di squadra.

Esultare per poi fare un giro mortale con la scopa.

Jace Zabini, brutto babbuino senza cervello, che cosa mi stai facendo?

 

 

*******

 

Ron era nervoso, le mani sudavano.

Il viso stava andando in fiamme, quasi raggiungo il colore dei suoi capelli.

Gli occhi azzurri con un velo di preoccupazione.

Accellerò il passo, arrivando poco dopo nel posto che avevano prestabilito.

Una voce lo riscosse subito, una figura nell'ombra.

"Finalmente sei arrivato..." disse una voce maschile più o meno roca

"Già, speriamo che non ci scoprano....."

"Sia tranquillo.."

E prima che potesse replicare le labbra della persona erano sulle sue, le lingue comicniarono subito a danzare in un bacio sfrenato e di sfogo.

La paura di essere scoperti.

Affondò la mano nei capelli corvini del ragazzo più basso di lui.

Merlino, quel ragazzo lo faceva impazzire.

 

 

 

 

Angolo ritardatrice da uccidere.

Ciaoooooooooooo!

Okay, okay, lo so sono super in ritardooooo!

Perdonatemi, vi scongiuro....ma ho avuto così tante cosa da fare..la scuola mi tartassa.

Solo stasera ho avuto modo di scrivere questo capitoletto insignificante.

ma il peggio è passato e se tutto va bene, d'ora in poi aggiornerò con molto meno tempo di distacco!

Sempre che non abbiate già abbandonato questa fic.

Passando al capitolo, è molto corto perchè di passaggio. Si parla un po' di Blaise, un ragazzo molto misterioso, della nuova Cloe, e di Nicole e Jace. Non li trovare adorabili?

La nostra dramione è stata un po' esclusa, ma resto tornerà, tranquille.

detto questo, perfavore, fatemi sapere cosa ne pensate! Mi bastano anche critiche costruttive!

Un bacione,

Gea <3 ( spero a presto!) xD

 

 

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