Love

di hoon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I nuovi vicini ***
Capitolo 2: *** Luca ***
Capitolo 3: *** Per sempre tua fidanzata oppure no ***
Capitolo 4: *** Luca viene picchiato ***
Capitolo 5: *** Indecisione ***
Capitolo 6: *** Ho appena capito di essere innamorata ***
Capitolo 7: *** Parleremo dell'amore ***
Capitolo 8: *** Gli opposti si attraggono ***
Capitolo 9: *** Amiche per sempre ***
Capitolo 10: *** Lo amo ***
Capitolo 11: *** Sorpresa!! ***
Capitolo 12: *** Gioele e Carlotta: gli inseparabili ***



Capitolo 1
*** I nuovi vicini ***


Ciao a tutti mi chiamo Carlotta ho 16 anni e vivo a Milano. Sono una ragazza abbastanza alta e magra, ho i capelli neri e gli occhi blu. Vivo in un appartamento, che si trova quasi al centro, con mia madre Anna, mio padre Marco e mio fratello Gioele. I miei migliori amici sono: Luca, Carla e Daniele. Sono al terzo anno di liceo classico mentre i miei amici sono al terzo anno di scientifico. Si sono sola nella mia classe, anche perché non ho legato molto con i miei compagni. Oggi c’è un po' di casino nell’appartamento accanto al nostro perché sono arrivate nuove persone. Come sempre mia madre vuole portare una ciambella di benvenuto ai nuovi vicini e chiede a me di accompagnarla. E questa è una cosa che mi rompe abbastanza. “Oh mamma ma per una volta non può accompagnarti Gioele?” imploro mentre mia madre sta per aprire la porta di casa. “Lo sai come è fatto tuo fratello, e poi sei sempre venuta tu con me”. “Forse perché ero più piccola e non sapevo quello che facevo?!”. “Finiscila e suona il campanello”. Suono controvoglia il campanello e ci viene ad aprire una signora con i capelli castani e gli occhi verdi, è molto sorridente. “Salve siamo vicini, sono venuta a portarle questa ciambella come regalo di benvenuto” dice mia madre. “Salve” dico io. “Oh grazie mille. Ma che gentile, e che bella signorina. Prego si accomodi”. La casa è già molto carina per essere abitata solo da mezz’ora scarsa. Le stanze sono molto ampie e dipinte di colori molto neutri, come anche i mobili. Insomma una casa molto carina. La signora ci fa sedere in salotto e porta un caffè a mia madre. “Siamo molto fortunati ad avere dei vicini gentili come voi” dice mia madre. “Anche noi. Ad ogni modo io sono Angelica”.
“Io Anna e lei è mia figlia Carlotta”. “Piacere”. “Ho anche io un figlio. Si chiama Luigi un secondino che lo chiamo”. “Va bene”. Dopo un pò la signora torna con un ragazzo alto, magro e muscoloso ma non troppo. Ha gli occhi verdi e i capelli castani come la madre. A pensarci è veramente carino. “Piacere io sono Luigi”. “Piacere. Posso chiederti quanti anni hai?” chiede mia madre. “Mamma!”. “No non preoccuparti. Emh.. ho 17 anni”. “Visto Carlotta! Ha la stessa età di tuo fratello Gioele”. “Oh ha due figli! No lui è figlio unico invece” dice Angelica. “Carlotta se vuoi andiamo nella mia camera per conoscerci un pò mentre le nostre madri parlano” dice Luigi. “Per me va bene, andiamo”. Quando arriviamo nella sua camera (che è uguale al resto della casa) ci sediamo sul letto e cominciamo a parlare. Dopo avergli raccontato la mia vita lui mi racconta la sua. Viene da Roma, è al quarto anno di liceo classico ed è fidanzato con una ragazza di Milano. “Hai detto che vai al classico, ci vado anche io sono al terzo anno, in quale liceo ti sei iscritto?”. “Al liceo classico Cesare Beccaria tu sei lì?”. “Si, come si chiama la tua ragazza? Se posso chiederlo”. “Si chiama Lucia và allo scientifico”. “Se ha 16 anni la conosco eccome”. “Si è lei”. Non ci posso credere sta con l’oca della classe di Carla! Proprio mentre sto per dire qualcosa di non molto gentile sulla sua ragazza arriva mia madre e dice:”Carlotta dobbiamo andare”. “Oh si si andiamo. Luigi mi ha fatto molto piacere conoscerti”. “Anche a me. Se vuoi questo è il mio numero chiamami qualche volta” dice dandomi un bacio sulla guancia. “Si lo farò contaci”. Quando rientriamo a casa mi catapulto nella mia stanza per chiamare Carla e raccontargli tutto. “Pronto?”. “Ciao Carla. Devo raccontarti di un nuovo ragazzo che si è trasferito accanto a me. Non indovineresti mai con chi è fidanzato!”. Angolo autrice: Ciao a tutti! Eccomi con una nuova storia. Spero vi piaccia, fatemelo sapere nelle recensioni. A presto <3

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Capitolo 2
*** Luca ***


“Ma sei pazza non gridare sono con il mio ragazzo e sei in vivavoce!”.

Ah già mi ero dimenticata di Marco, il ragazzo di Carla.

“Oh emh… scusa ciao Marco. Potresti togliere il vivavoce devo dirti delle cose importanti”.

“No Carlotta non posso parlare ci sentiamo più tardi”.

“Va bene, allora… a dopo”.

Chiudo la chiamata e mi siedo davanti al computer e apro Facebook.

Vedo una richiesta di amicizia: Luigi Rossi.

Ci siamo visti cinque minuti fa e mi manda già l’amicizia.

Bho io l’accetto tanto non ho niente da fare.

Lascio Facebook aperto e mi siedo sul letto a pensare.

Quando ho bisogno di Carla lei non c’è mai, nel senso che è sempre con il suo ragazzo, pare che me lo fa apposta.

Vado in camera di Gioele per parlargli del nuovo vicino e dopo avergli raccontato tutto lui esclama :”Luigi Rossi! Ah quel cretino che mi ha fregato la ragazza. Gliela farò pagare un giorno”.

“Cosa?! Gioele quale ragazza, lui è fidanzato con quell’oca di…”.

“Era proprio lei la mia ragazza”.

“Sei serio?! Cioè mio fratello che sta con quell’oca brutta e antipatica?” urlo.

“Cazzo non gridare Carlotta! Stavo con lei tanto per, non mi piaceva veramente”.

“Sarà meglio per te, ma se ti piace veramente giuro che ti uccido”.

“Non capisco perché ti fa così tanta antipatia, infondo non ti ha fatto niente di male”.

“Niente di male?! Ma pensi quando parli?! Mi ha messo in imbarazzo davanti tutta la mia classe!”.

“Va bhe ma non è una cosa tanto grave” dice con noncuranza.

“Fottiti Gioele!” esco dalla sua camera e gli sbatto la porta.

“Sempre delicata!”.

Meraviglioso ho una migliore amica che non vuole parlare e un fratello coglione.

Torno nella mia stanza e vedo che qualcuno mi ha inviato un messaggio.

Quel qualcuno come potete ben immaginare è Luigi.

                        “Ehi bellissima che ne dici se mi mandi un messaggio e darmi il tuo numero?”

Gli mando un messaggio e chiamo Luca per dirgli se gli và di fare una passeggiata insieme.

Lui come sempre accetta e ci diamo appuntamento sotto casa mia fra mezz’ora.

Vado in bagno a farmi una doccia e poi mi metto un paio di jeans, una maglia a maniche lunghe e un paio di scarpe da ginnastica.

Poi mi pettino i capelli e mi metto un filo di matita nera.

Suona il citofono, vado a rispondere ed è Luca così saluto mia madre, prendo la borsa dove ho messo il cellulare, le chiavi e il borsellino ed esco.

Quando l’ascensore si apre spunta Luigi tutto sorridente con la sua ragazza.

“Ehi ciao” dice dandomi un bacio sulla guancia.

“Uuuu guarda chi c’è la sfigata del classico” dice quell’oca con la sua vocetta odiosa.

Proprio mentre sto per dargli un pugno Luigi dice :”Senti finiscila ok? Tra noi è finita”.

“Tanto ne ho tanti altri hai miei piedi. Baci” e se ne va.

“Perchè l’hai lasciata così?”.

“In realtà non mi è mai piaciuta”.

“Capito. Bene ora devo andare c’è un mio amico di sotto che mi aspetta”.

Prendo l’ascensore e arrivo al piano terra prima che Luigi potesse dire qualcosa.

“Ehi bella!” dice Luca abbracciandomi.

“Ma la finite tutti di chiamarmi così?”.

“Ma ti ho sempre chiamato in questo modo… qui c’è qualcosa che non va vero? Dai racconta”.

Ma perché riesce sempre a capirmi prima che possa dire qualcosa?! Lo adoro! Con lui basta uno sguardo e sa già tutto.

Gli racconto cosa è successo e lui ascolta pazientemente fino alla fine.

“Capisco, dai non preoccuparti quella è solo un’oca lasciala perdere”.

“Vorrei tanto fregarmene di lei, ma non ci riesco”.

“Carlotta devo parlarti” dice Luca all’improvviso serio.

“Dimmi”.

“Andiamo al parco”.

Quando ci sediamo sulla panchina lui dice :”Carlotta già sai che ti ho trovato sempre molto bella e simpatica, ma da un pò di tempo provo per te dei sentimenti che vanno oltre l’amicizia”.

“Cioè?”.

Si avvicina a me, mi abbraccia e poggia le sue labbra sulle mie.

Quando si stacca dice :”Ti amo” e mi bacia di nuovo.

 

Angolo autrice: eccoci con un altro capitolo. Spero vi sia piaciuto, alla prossima <3 <3

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Capitolo 3
*** Per sempre tua fidanzata oppure no ***


Quando ci stacchiamo le mie guance cominciano quasi a bollire e non so più cosa dire.

Lui lo capisce e mi dice :”Mi dispiace, non dovevo farlo. So che per te sono solo un amico ma non ho saputo più trattenermi dopo tutto questo tempo”.
Non so cosa vuole dire con queste ultime parole ma non sto a pensarci troppo.

Penso a cosa rispondergli ma non riesco a pensare, sono confusa e sta per scoppiarmi la testa e in più le mie guance stanno andando in ebollizione.

“Ma capirò se mi dirai che preferisci rimanere amici”.

Una parte di me dice di provare a stare con lui, l’altre parte invece mi dice di rimanere amici e di non rovinare l’amicizia di una vita.

Però chissà potrebbe anche andare bene e potrei scoprire che lui mi piace sul serio.

“Proviamoci invece” mi sporgo verso di lui e lo bacio.

Ad un tratto squilla il mio cellulare ed è mio fratello.

“Cosa vuoi Gioele?”.

“Cosa voglio?! Sono le 20:15 e non sei ancora tornata a casa! La mamma è furiosa!”.

“Oh cazzo, sto arrivando digli che viene a dormire da noi Luca”.

“Va bene, muoviti”.

Metto il cellulare in borsa, prendo Luca per mano e andiamo verso casa mia.

“Oh Luca, come sono felice di vederti! Come stai? Hai avvisato tua madre?”.

“Salve signora, sto bene e… si ho avvisato mia madre” dice Luca con un sorriso a quaranta denti stampato in faccia.

Ci sediamo a tavola e cominciamo a cenare mentre parliamo del più e del meno.

Ad un certo punto Luca si alza in piedi e prendendomi per mano fa alzare anche me.

Gli lancio uno sguardo interrogativo ma lui si limita a rispondere con un sorriso.

“Signori Rossi, io e vostra figlia Carlotta volevamo mettervi al corrente di una cosa molto importante”.

“Diteci pure, ci state facendo preoccupare” dice mia madre.

“Io e Carlotta stiamo insieme” dice alla fine.

Mi mordo il labbro così forte che dopo poco comincio a sentire il sapore del sangue sulla lingua e gli pesto il piede e lui si lascia sfuggire un gemito di dolore.

“Ma che bella notizia! Sono veramente contento! Proprio come lo volevo io, un ragazzo educato e di buona famiglia” dice fiero mio padre.

“G-grazie papà” deglutisco a fatica, prendo Luca per mano e lo trascino in camera mia.

“Ehi amore, perché hai reagito in quel modo?”.

“Perche?! Perchè non ero pronta per diglielo! E poi avrei voluto farlo io!” dico sedendomi esasperata sul letto mentre mi scende una lacrima.

Lo so è esagerato piangere ma non volevo lo sapessero, non ora almeno.

Lui si siede accanto a me mi prende una mano e con l’altra mi alza la testa in modo che lo guardi negli occhi.

“Mi dispiace io non volevo, è solo che mi piaci da così tanto tempo che non ho resistito”.

“Non fa niente” dico singhiozzando.

“Ehi ehi ehi, non piangere” dice mentre con un dito mi asciuga le lacrime.

“Ti amo”.

“Anche io” si avvicina a me, mette una mano intorno alla mia vita e mi bacia dolcemente.

In quel momento apre la porta mio fratello.

Ovviamente la sfortuna è sempre dalla mia parte.

“Oh, scusate non volevo interrompervi. Volevo solo dare il mio pigiama a Luca” dice imbarazzato.

“Va bene grazie. Buonanotte”.

“Notte”.

Esce dalla stanza e sbatte la porta con violenza, cosa che fa quando è arrabbiato.

Ma perché dovrebbe esserlo? Alla fine non gli ho fatto nulla.

“Ok amore andiamo a dormire, domani sarà una giornata molto lunga”.

“Ma se domani è domenica!”.

“Appunto sarà una giornata lunga” mi bacia dolcemente e si sdraia.

Mi metto accanto a lui e ci addormentiamo abbracciati.

Mi sveglio in piena notte e decido di andare da Gioele per vedere cosa aveva prima.

Cerco di alzarmi senza svegliare Luca, e alla fine ci riesco.

Vado nella stanza di mio fratello e mi corico accanto a lui.

“Ehi che ci fai qua?” mi dice tutto assonnato.

“Sono venuta a vedere cosa avevi prima. Perché eri così arrabbiato?”.

“No, non sono arrabbiato. Ti stai sbagliando”.

“Sei mio fratello, ti conosco troppo bene. Dimmi che succede”.

“Il fatto è che tu sei la mia piccola sorellina e non riesco a vederti fidanzata, ti vedo ancora quella bambina che quando è nata ha portato il sorriso nella mia vita. Ma sei cresciuta e hai pure un ragazzo. Non potrò più averti tutta per me”.

“Aww, che dolce che sei. Ti voglio bene fratellone. E ricordati che sono e sarò per sempre tutta tua, fidanzata oppure no”.

Lo abbraccio e non ci stacchiamo più da quell’abbraccio fraterno pieno di dolcezza.

 
Angolo autrice: Ecco il terzo capitolo spero vi piaccia. A presto!

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Capitolo 4
*** Luca viene picchiato ***


Quando mi sveglio sono ancora accanto a Gioele e lui mi sta fissando.

“Buongiorno dormigliona” dice schioccandomi un bacio sulla guancia.

“Buongiorno”.

“Sarà meglio che torni da Luca adesso”.

“Ah già è vero, me ne ero completamente dimenticata”.

Mentre sto per aprire la porta Gioele mi dice :”Sei sicura riamarlo veramente?”.

“Si, perché?”.

“Perchè altrimenti non ti saresti dimenticata che lui era di là”.

“Ma no che dici me ne ero solo scordata momentaneamente, non vuol dire assolutamente niente”.

“Mmmm, va bene”.

Quando esco dalla sua stanza però mi rendo conto che forse ha ragione, che forse non sono realmente innamorata di lui.

Apro la porta e mi trovo davanti Luca che stava per uscire.

“Buongiorno amore, dove sei stata?”

“Ho dormito con mio fratello, avevo bisogno di parlare con lui”.

“Ok. Io ora vado da mia madre, ci vediamo alle 10 sotto casa mia”.

“Va bene a dopo” mi sporgo leggermente e lo bacio.

Così entro in camera per prepararmi.

Mi faccio una doccia, mi vesto, mi sistemo i capelli, mi trucco e sono pronta.

Appena finisco di truccarmi mi arriva un messaggio.

“Ehi principessa, ti andrebbe di venire a casa mia?”.

“Che c’è, hai lasciato la fidanzata e ne cerchi un’altra?”.

“No voglio solo vederti”.

Allora prendo la borsa, metto dentro cellulare e chiavi ed esco.

Quando suono viene ad aprirmi la porta Luigi.

“Uff, perfetto” borbotto piano.

Arriviamo in camera sua e ci sediamo sul letto.

“Allora, che novità ci sono?”.

“Fammi pensare… mi sono fidanzata”.

Lui diventa scuro in viso e stringe i pugni.

“Chi è?”.

“Non sono…”.

“Dimmi chi è!” urla.

“Ok ok, calmati. Si chiama Luca, è il ragazzo che mi aspettava l’altro giorno sotto casa”.

“Bene, adesso vai. Ho delle cose da fare”.

“Ma…”.

“Ehi non preoccuparti, ci vedremo un’altra volta principessa. Mi dispiace per come ho urlato prima” dice accarezzandomi la guancia.

“Va bene, non preoccuparti. Io devo andare comunque, ciao”.

“Prima che vada devo dirti una cosa”.

“Dimmi”.

“Presto sarai mia”.

Esco da casa sua e comincio a correre giù per le scale con le gambe tremanti: devo andare da Daniele.

“Sono sotto casa tua scendi”.

“Ok”.

Dopo neanche cinque minuti lui è sotto che mi abbraccia cercando di farmi smettere di piangere.

“Raccontami che è successo”.

Annuisco e con voce tremante gli racconto tutto per filo e per segno, da quando ho incontrato per la prima volta Luigi a ora.

Quando finisco lui continua ad annuire.

“Vuoi continuare ad annuire o vuoi aiutarmi?” dico sorridendo.

“Ah si scusa. Secondo me tu e Luca non durerete a lungo. Voglio dire, siete amici e gli amici non stanno insieme”.

“Mmmm… non so”.

“E poi mi sembra di capire che a te piace Luigi”.

“Ma che stai dicendo?! Dopo quello che ha appena fatto dovrebbe piacermi?”.

Daniele sta per parlare ma mi arriva un messaggio.

“Carlotta sono la mamma di Luca, vieni subito in ospedale”.

“Arrivo subito”.

“Daniele! Dobbiamo andare in ospedale, è successo qualcosa a Luca!” dico mentre cominciano a risalirmi le lacrime agli occhi.

“Ok andiamo”.

Lui prende il suo motorino e arriviamo in ospedale.

La cosa che mi preoccupa di più è che so che cosa gli è successo.

Ma al solo pensarci mi vengono i brividi. Come avrebbe potuto farlo?

Corro tra i reparti mano nella mano con Daniele e finalmente troviamo la stanza di Luca.

Lo trovo sdraiato sul letto con un braccio ingessato e la testa fasciata.

Scoppio a piangere e Daniele cerca di tranquillizzarmi, ovviamente senza successo.

“Carlotta, sei qui. Stai tranquilla Luca sta bene, si riprenderà” dice sua madre con gli occhi gonfi per il pianto.

“C-cosa gli è s-successo?” dico tra i singhiozzi.

“Stava uscendo da casa per venire da te quando un ragazzo ha cominciato a picchiarlo senza pietà”.

Dalla mia bocca uscì un gemito di dolore.

Avevo capito tutto. Sapevo chi era stato: Luigi.

 

 

Angolo autrice: ecco il quarto capitolo. Spero vi piaccia. Vi sareste mai immaginati che Luigi sarebbe stato capace di fare una cosa del genere? Rispondete nelle recensioni! :) Al prossimo capitolo.

 

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Capitolo 5
*** Indecisione ***


In quel momento volevo fare soltanto una cosa: andare da Luigi e ucciderlo.

Purtroppo adesso non potevo, ma quando mi capita davanti giuro che lo uccido.

Entro nella stanza di Luca e mi siedo accanto a lui sul letto.

“Amore mio. Guarda cosa ti hanno fatto” dico baciandolo.

“Non preoccuparti, sto bene amore”.

“Ma vedi in che condizioni ti ha ridotto?!”.

“Parli come se sapessi chi è stato…”.

“Emh… si lo so, o almeno credo di saperlo. Volevo dirti che è  solo colpa mia, quindi…”.

“Ti prego non lasciarmi, ho bisogno di te”.

“Lo so e io ho bisogno di te ma non possiamo stare insieme, ti picchierà di nuovo”.

“Ma io ti amo”.

“Anche io, ma ci dobbiamo lasciare. Per il tuo bene”.

Comincia a scendermi una lacrima, poi due e scoppio a piangere.

“Ehi non preoccuparti. Lo so, lo fai per me e io apprezzo molto il tuo gesto. Sappi che ti amerò per sempre”.

Esco dall’ospedale e vado a casa. Non ho voglia di vedere nessuno, voglio solo parlare con mio fratello.

Quando arrivo a casa mio fratello non c’è, così decido di aspettarlo in camera mia.

Mentre mi arriva un messagio.

“Pricipessa, piaciuta la sorpresa? Adesso potrai essere solo mia”.

“Lurido bastardo! Cosa cazzo hai fatto!”.

“L’ho fatto per stare con te”.

“Con me?! Ma ti rendi conto con chi stai parlando?! Non mi metterò mai con uno come te”.

“Sicura?! Secondo me è solo questione di tempo”.

“Vaffanculo Luigi!”.

“Ti ho detto che sarai mia, e io ottengo sempre ciò che voglio”.

Ah si?! Staremo a vedere come ti massacro appena ti vedo!

Qualcuno bussa alla porta e compare il viso di mio fratello.

“Ehi sorellina, c’è qualcosa che non và?”.

“Luca è stato picchiato” dico abbassando lo sguardo.

“Cosa? Come è successo? Chi è stato?” dice abbracciandomi.

“Luigi”.

“Quel bastardo mi ha rotto abbastanza, se vuoi che faccia qualcosa dimmelo e ti aiuto io”.

“No non preoccuparti, ci penso io”.

“Sicura? Potrebbe…”.

“No devo farlo da sola”.

“Va bene, ma stai attenta”.

Esce dalla stanza e io decido di andare da Luigi.

Quando arrivo a casa sua mi apre la porta sua madre che mi dice che lui non c’è ma posso trovarlo al parco.

Vado al parco e lo vedo che sta baciando una ragazza.

Quella ragazza è Carla.

Comincio a sentirmi lo stomaco in fiamme e vado verso di loro.

“Carla, ma che cazzo stai facendo?” urlo.

“Lo bacio”.

“Non ci posso credere, tu stai con Marco!”.

“Ti sbagli, io stavo con Marco. Ora sto con lui”.

Credo che mi stia per uscire il fumo dalle orecchie, Luigi se ne accorge e sorride compiaciuto.

“Va bene amore, ci vediamo domani. Ciao”.

Carla se ne và senza neanche salutarmi.

“Sei riuscito a portarmi via anche la mia migliore amica! Che cavolo vuoi da me! Cosa vuoi dalla mia vita!” urlo scoppiando a piangere.

Oggi è una giornata di merda, si decisamente.

Luigi pare addolcirsi e mi stringe a se.

“Shhh, non piangere. Cos’è che voglio? Io voglio te”.

“Ma se ti sei appena messo con la mia ex migliore amica!”.

“Si mi sono messo con lei, ma io voglio te. Ti sei chiesta perché ho picchiato Luca?”.

“Si, ma non ho trovato una risposta”.

“Bhè perché non sopportavo che lui ti avesse e io no”.

“Luigi io…”.

“Non c’è bisogno che mi risponda adesso, posso aspettare” mi bacia all’angolo della bocca e se ne và.

Mi siedo su una panchina e cerco di dare una spiegazione a tutto quello che mi è successo.

Forse quando ho lasciato Luca non l’ho fatto per proteggerlo, l’ho fatto perché non lo amo.

Non riesco a spiegare le emozioni che ho provato quando ho visto Luigi baciare Carla o quando mi ha baciata.

No io non sono innamorata di lui, forse ho provato quelle cose solo perché farà del male alla mia amica e io mi preoccupo per lei.

L’ho già detto, io lo odio.

Ma ne sono davvero sicura?

 

Angolo autrice: ecco il quinto capitolo. Scusate per eventuali errori ma avevevo fretta e non ho potuto controllarlo alla fine. Secondo voi quali sono i sentimenti di Carlotta? Ama o odia Luigi? Rispondete nelle recensioni! A presto <3

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Capitolo 6
*** Ho appena capito di essere innamorata ***


Decido di tornare a casa, perché ormai è tardi e stare al parco non mi aiuterà per niente.

Quando arrivo dico ai miei genitori che non ho fame e mi chiudo in camera mia.

Cosa devo fare con Luigi? E con Carla?

Per colpa di quel bastardo ho perso Luca e la mia migliore amica.

Mi arriva un messaggio: è Marco.

“Ciao…”.

“Ehi Marco, ho saputo di te e Carla. Mi dispiace un casino”.

“Anche a me. Hai saputo con chi si è messa?”.

“Si… purtroppo”.

“Ho bisogno di parlare con te, di persona”.

“Si, se vuoi puoi venire adesso a casa mia”.
“Ok, arrivo”.

Poverino, Marco aveva già vissuto un’infanzia molto difficile.

I suoi genitori erano sempre in viaggio per lavoro e lui viveva con sua nonna.

Proprio durante uno di questi viaggi i suoi genitori erano morti in un incidente stradale.

Dopo poco anche sua nonna era morta e lui era rimasto solo.

Ben presto entrò in depressione. Non usciva, non parlava… insomma non faceva niente.

Quando conobbe Carla cambiò completamente.

Si riprese e ricominciò a vivere… lei era tutta la sua vita, l’unica persona che gli era rimasta.

Ora invece… ho paura che ricada in depressione.

Qualcuno bussa alla porta: Marco.

“Ehi ciao” mi precipito da lui e lo abbraccio mentre scoppia a piangere.

“C-ciao” dice tra i singhiozzi ricambiando l’abbraccio.

Quando finalmente si calma lo faccio sedere e gli chiedo come sta.

“Come dovrei stare? L’unica persona che era rimasta nella mia vita è andata via”.

“Mi dispiace un sacco”.

“Ho saputo che Luigi è il tuo vicino di casa”.

“Si”.

“Vado da lui, voglio picchiarlo”.

“No, tu non vai da nessuna parte. Ha già picchiato Luca, potrebbe farti male seriamente”.

“Non mi importa. Tanto non ho più nessuno che potrebbe preoccuparsi per me. E poi se ti ricordi ho fatto nove anni di karatè”.

“Ci sono sempre io. E non mi importa di quanti anni di karatè hai fatto. Ti farai male”.

“Lo so, ma non importa. Voglio picchiarlo” apre la porta e poi esce da casa.

“Marco!! Nooo”.

Troppo tardi ha già suonato e Luigi ha aperto la porta.

“E tu chi cazzo sei?! Oh principessa, che sorpresa rivederti!” dice sorridendo.

Cavolo quanto è bello… Cosa?! Carlotta ma che diavolo stai dicendo, a te non piace Luigi!

“Sono l’ex di Carla e sono venuto a fartela pagare”.

“Ah quella scema? Puoi riprendertela”.

“A chi hai detto scema?! Ripetilo e giuro che saranno le tue ultime parole Luigi!” mi intrometto io.

“Principessa, non ti scaldare così tanto. Ti ho già detto che amo te e non quella sc…”.

“Zitto! Basta non voglio più sentirti, né tantomeno vederti. Sparisci e lasciami stare!” urlo.

Marco riceve una telefonata e va via, mentre a questo punto interviene mio fratello.

“Senti tu, hai già fatto abbastanza. Levati dalle palle e lascia stare mia sorella o te la dovrai vedere con me”.

“E chi me lo dice? Tu? Oh che paura!”.

Mio fratello serra la mascella e stringe i pugni allora intervengo io.

“Basta! Finitela tutti e due!”.
“Ma…” dicono all’unisono.

“Ma un cavolo! Gioele lasciami da sola con lui devo risolvere la situazione”.

Gioele se ne va e a me cominciano a tremare le gambe al pensiero di rimanere da sola con questo maniaco.

“Allora principessa, ora siamo soli. Finalmente” dice addolcendosi e sorridendo.

Ecco, adesso fa così e mi fa sciogliere con un sorriso.

Mi faccio coraggio e gli dico :”Lasciami stare ok? Tu stai con Carla e io non voglio stare con te”.

“Ma io si. Non riesco a starti lontano da quando ti ho conosciuta. E a quanto pare neanche tu”.

“Invece si. E poi tu dici di amarmi tanto ma da quando di conosco, mmm fammi pensare… due giorni, hai già avuto due ragazze”.

“Lo so, e me ne pento. Io voglio stare con te” mi cinge la vita con un braccio e mi avvicina sé.

Tento di liberarmi dalla sua stretta ma non ci riesco, è troppo forte.

“Lasciami, non voglio stare con te. Mi hai già fatto troppo male”.

Lui allenta la presa ma non mi lascia.

“Ti prego proviamo almeno a stare insieme” sembra quasi che stia per piangere.

“No, tu stai con Carla”.

“Non capisci proprio un cazzo vero? Vattene e non venire mai più a casa mia” urla.

Entra in casa e sbatte la porta.

Mi dispiace davvero tanto, forse non avrei dovuto dirgli quelle cose.

Non so cosa fare, non so cosa dire, non so proprio niente.

So solo una cosa: ho appena capito di essere innamorata di Luigi.

 

 

Angolo autrice: ecco il sesto capitolo. Spero vi sia piaciuto, finalmente Carlotta ha capito quali sono i suoi veri sentimenti. Cosa dovrà fare adesso con Luigi? E con Carla? Rispondete nelle recensioni. Baci <3 <3 <3

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Capitolo 7
*** Parleremo dell'amore ***


A svegliarmi è quella maledetta sveglia che comincia a suonare alle 6:00, ricordandomi che devo andare a scuola.

Mentre mi alzo bussa alla porta Gioele.

“Si Gioele entra”.

“Come è andata ieri sera?”.

“Bene, mi starà lontano. Credo”.

“Ok, spero per lui che sia così. Mamma e papà sono già a lavoro, ti aspetto di là per fare colazione”.

“Va bene”.

Mi alzo definitivamente dal letto e vado a farmi una doccia.

Mi metto un paio di jeans stretti e una felpa, ai piedi indosso le mie converse.

Mi trucco e mi sistemo i capelli, poi vado in cucina.

Prendo un cornetto, lo zaino e il cellulare e usciamo da casa.

Dopo aver preso la metro e aver camminato per un altro pò ci troviamo davanti a due scuole: una a destra e una a sinistra.

Quella a sinistra è la mia, quella a destra (lo scientifico) di mio fratello.

Ci salutiamo e ci avviamo verso la scuola.

Appena entro vedo tutti i miei compagni di classe riuniti in cerchio e mi avvicino a loro.

L’unica ragazza simpatica della mia classe, Alice, mi vede e viene verso di me a spiegarmi la situazione.

“Ehi Carlotta! Come va?” dice sorridendo.

“Bene bene, ma cosa sta succedendo?”.

“I professori ci hanno detto che per tutta questa settimana tutte e cinque ore di scuola ogni classe del terzo anno collaborerà con una classe del quarto anno”.

“E perché?”.

“Bho dicono che ci aiuta a socializzare, o merdate simili”.

“Va bene dai andiamo in classe”.

Ma aspetta, Luigi non è al quarto anno in questa scuola?! Speriamo solo che le nostre classi non debbano collaborare. Sarebbe il colmo.

Quando arriviamo in classe la professoressa ci spiega quello che succederà oggi.

“Allora ragazzi, ascoltate attentamente. Ogni classe del terzo anno per tutta questa settimana sarà assegnata ad una classe del quarto, e i ragazzi saranno sorteggiati per formare le coppie”.

Ovviamente tutte le troie della classe (credetemi quasi tutte le femmine della classe) alzano la mano per chiedere se le coppie saranno miste o no.

E indovinate un pò? Le coppie saranno miste! Per la mia felicità ovviamente.

Le coppie di classi dipendono dalla sezione, quindi noi che siamo la 3B saremo con la 4B e così via.

Quando entriamo nella loro classe la cosa che noto subito è che c’è Luigi seduto all’ultimo banco con un suo amico, credo.

Noto che tutte le ragazze della mia e della sua classe lo guardano ma lui non sembra farci caso.

Non ci fa caso perché è impegnato a guardare intensamente una ragazza in particolare: me.

Ognuno di noi mette i propri nomi in due scatole: una per i maschi e una per le femmine.

A mano a mano tutti i nomi vengono pescati e ogni volta che viene pescata una mia compagna sussulto perché ho paura che capiti con Luigi. 

Non so perchè ma ormai sono veramente innamorata di quel ragazzo, anche se lo odio allo stesso tempo.

Comunque non gli darò la soddisfazione di cadere ai suoi piedi come tutte le altre.

Finalmente viene pescato il mio nome e il mio compagno sarà…

Provate un pò a indovinare?

Luigi.

La mia mente si divide in due parti, una che è felicissima di stare in coppia con lui, l’altra che è incazzata nera.

Vado a sedermi vicino a lui e non appena lo faccio mi abbraccia.

Rimango paralizzata un secondo ma poi ricambio l’abbraccio sotto lo sguardo assassino delle ragazze.

“Principessa scusami per quello che ti ho detto ieri, non volevo. E non capisci quanto ti amo, cioè neanche io lo capisco perché non mi era mai successo prima d’ora”.

“Emh… Luigi, non credo sia il caso di parlare di queste cose adesso”.

“Oh si hai ragione. Va bene ho un’idea, all’uscita andiamo insieme a pranzo, così parliamo”.

“Ma c’è mio fratello, e non credo gli farebbe piacere vederti”.

“Digli che vai a pranzo con un’amica, Ti prego”.

“E va bene. Andiamo a pranzo insieme!”.

“Grazie!” si sporge e mi dà un bacio sulla guancia.

Arrossisco leggermente mentre lui sorride.

Ad un tratto tutti si alzano ed escono fuori dalla classe con i rispettivi compagni.

“Ma che diavolo sta succedendo?” chiede Luigi scansando una ragazza che ci prova con lui e prendendomi per mano.

“Non lo so, aspetta chiedo ad Alice”.

La chiamo e mi spiega che ci dovremo cercare un posto nel giardino della scuola dove realizzare un tema dove si deve parlare di cosa ci rende felici.

Io e Luigi ci sediamo all’ombra di un pino e cominciamo a pensare.

Alla fine decidiamo: parleremo dell’amore.

In fondo a chi è non piace l’amore?!

 

 

Angolo autrice: ecco il settimo capitolo. Spero vi piaccia. Ditemi cosa ne pensate nelle recensioni, o cosa vorreste che accada. Al prossimo capitolo. <3 <3

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Capitolo 8
*** Gli opposti si attraggono ***


Mentre scriviamo il tema, cioè mentre io scrivo il tema (lui è troppo impegnato a guardarmi e a sorridere come un’ebete), arriva Jessica, la più grande troia della mia classe.

“Ehi Luigi, perché non fai coppia con me? Ti divertiresti molto di più”.

Ho voglia di prenderla a schiaffi, ma Luigi lo capisce e mi circonda le spalle con il braccio.

“No, credo di divertirmi molto di più con lei”.

“Uh, capisco. Bhè se dovessi cambiare idea io sono sempre lì”.

“Mmmm… grazie ma resto con lei”.

Lei mi lancia un’occhiata assassina e se e và.

“Che c’è principessa, stavi per prenderla a pugni per caso?” dice sorridendo.

“Ci sei andato vicino, la stavo per prendere a schiaffi”.

“Uuuu, e perché? Hai detto che non ti importa di me”.

“Infatti! Mi stà solo sulle scatole quella lì”.

Lui annuisce poco convinto, ma lo posso capire. Non sono riuscita a convincere neanche me stessa.

Le cinque ore di scuola passano velocemente ed è arrivato il momento di andare a casa.

“Giò, vado a mangiare da una mia amica. Tornerò di pomeriggio”.

“Va bene. Io vado a mangiare con Josh, se hai bisogno di qualcosa chiamami”.

Oh, dimenticavo. Josh è il suo migliore amico dalle elementari.

Sono sempre stati buoni amici, ma alle medie sono diventati migliori amici fino ad ora.

Io e Luigi andiamo a prendere gli zaini e andiamo a prendere la metro per andare in centro a mangiare.

“Allora principessa, che ne dici. Ora possiamo parlare?” dice Luigi quando ci sediamo al tavolo.

“Direi che è arrivato il momento…”.

“Bene, prima che tu possa dire qualunque cosa voglio prima spiegarti cosa provo per te”.

Annuisco e lui comincia a parlare.

“Di tutte le ragazze con cui sono stato, nessuna mi è mai piaciuta veramente. Era solo per farmi l’esperienza. Ma tu… tu hai qualcosa di diverso, non so come spiegartelo. Non ho mai provato per nessuno quello che provo per te, ma credo che sia vero amore. Non so se capisci”.

“Non ho capito molto bene ma ho capito il senso di quello che hai detto. Sei sicuro di non aver mai detto tutto questo discorso a tutte le altre?”.

“No, te lo giuro”.

Sembra sincero… ma non posso esserne sicura.

“Cazzo Carlotta, dico sul serio. Non ho mai provato niente del genere. E so che tu sei troppo, non meriti una merda come me”.

“No. Che stai dicendo? Tu non sei una merda. Sei semplicemente fantastico!”.

Ma cosa ho detto?! Mi copro la bocca con le mani, ma è troppo tardi. Ha già sentito ormai.

“Principessa, cosa hai detto? Ripetilo ancora” dice prendendomi una mano.

“N-no, hai s-sentito male. Io non ho detto niente niente” dico arrossendo.

“Amo questo tuo lato testardo, amo tutto di te” si sporge in avanti e mi bacia.

Non credo di aver mai provato nulla del genere durante un semplice bacio.

Ma forse è lui, lui è tutto. Lo amo.

Rimaniamo a baciarci per un pò, ma poi ci stacchiamo per riprendere fiato.

“Principessa, ti amo”.

“Emh… io… non lo so”.

“Dopo quello che mi hai detto credo che anche tu mi ami”.

“Forse hai ragione. Ti amo anche io”.

Questa volta lo bacio io ma veniamo interrotti dal cameriere che porta le pizze.

Arrossiamo vistosamente mentre il cameriere ci sorride.

Finiamo di mangiare e quando il cameriere porta il conto scoppia una piccola lite per decidere chi deve pagare.

“Principessa, sono io l’uomo. Devo pagare io”.

“No pago io”.

“Facciamo così per ora pago io, poi ci andiamo a prendere un frullato e paghi tu”.

“E va bene”.

Lui paga e usciamo dalla pizzeria mano nella mano.

“E ora mi potresti spiegare perché ci teniamo per mano?” dico sorridendo.

“Credo sia il minimo dopo quello che è successo lì dentro”.

Ci sediamo su una panchina e lui mi fa sedere sopra di lui.

“Principessa devo chiederti una cosa”.

“Dimmi pure”.

“Non sono capace in queste cose, cioè non l’ho mai fatto in questo modo ma credo che si faccia così. Vuoi essere la mia ragazza?” dice arrossendo.

“Vuoi dire che non hai mai chiesto di persona…”.

“No, non l’ho mai fatto. Sempre per messaggio. Ma con te è diverso. Tu sei speciale”.

“Si”.

“Si cosa?”.

“Si, voglio essere la tua ragazza”.

“Oh giusto. Posso finirla di chiamarti principessa e chiamarti amore?”.

“Naaa, preferisco principessa”.

Ridacchia e poi mi bacia.

Non avrei mai pensato potesse accadere.

Insomma… siamo così diversi.

Ma come dice il detto? Gli opposti si attraggono.

 

 

Angolo autrice: ecco l’ottavo capitolo. Ed ecco qua, si sono messi insieme. Andrà tutto bene tra loro o ci saranno dei problemi? Lo scoprirete nei prossimi capitoli! Fatemi sapere cosa ne pensate nelle recensioni. Al prossimo capitolo <3

 

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Capitolo 9
*** Amiche per sempre ***


Quando ci stacchiamo ci alziamo e cominciamo a camminare sempre mano nella mano.

Ad un certo punto mi arriva un messaggio da Gioele.

“Sorellina, io sono a casa e fra un ora arriveranno mamma e papà. Vieni a casa così possiamo parlare”.

“Va bene arrivo. Ma che hai di così importante da dirmi?”.

“Vedrai”.

“Luigi, devo tornare a casa”.

“Va bene amo… principessa. Andiamo insieme”.

“Ok stiamo attenti se ci vede mio fratello però”.

“Non preoccuparti, tutto per te”.

“Ti amo”.

Non gli dò il tempo di rispondere e lo bacio subito.

“Anche io principessa”.

 Dopo aver preso la metro arriviamo a casa e saliamo fino al nostro pianerottolo.

“Mi dispiace di non poter entrare con te, ma c’è tuo fratello” dice abbassando lo sguardo.

“Dai non preoccuparti, sarà per un’altra volta”.

Lui si appoggia al muro e io mi avvicino.

Mi prende per il polso e mi avvicina a se, poi mi mette entrambe le mani sul bacino e mi bacia.

Gli getto le braccia al collo e ricambio il bacio.

“Ora è meglio che vada, ciao Luigi”.

“Ciao principessa”.

Entro in casa e vado in camera di Gioele.

“Eccoti sorellina, siediti. Ho due notizie importanti da darti”.

Butto lo zaino per terra e mi lascio cadere sul letto sbuffando.

“L’ultima volta che hai detto questa frase, mi hai confessato che ti piaceva Jessica”.

“No, non è niente del genere”.

“Allora dimmi”.

“Prima notizia: sono entrato nella squadra di football della scuola. Seconda notizia: ho una ragazza!”.

“Che bello finalmente ce l’hai fatta! Sono fiera di te. E la ragazza chi è?”.

“Una cheerleader”.

“Nome?”.

“Giulia”.

“Giulia?! Quella Giulia?! La mia migliore amica delle medie?” dico alzandomi di scatto dal letto.

“Si proprio lei!”.

Corro ad abbracciarlo e lui ricambia l’abbraccio accarezzandomi i capelli.

“Sorellina, sei sicura che Luigi ti starà lontano?”.

Un pugno gelido mi colpisce lo stomaco. Dovrò mentirgli, non voglio che si preoccupi per me.

E mentire a mio fratello e la cosa più brutta che potessi fare, credetemi.

“Si si, stai tranquillo. Mi starà lontano”.

“Ok. Ah, ho un’altra notizia. Domani Giulia dopo la scuola mi ha invitato ad andare a casa sua e rimanere fino a cena”.

“Va bene, nessun problema”.

“Dai vai a sistemarti, fra poco ceniamo”.

Vado in camera mia e quando mi siedo sul letto scoppio a piangere.

Mi sento talmente in colpa a mentire a Gioele, voglio dire, lui è sempre stato il mio più fedele consigliere.

Mi fa stare male mentirgli.

Cerco di non pensarci e vado a farmi la doccia.

Quando finisco di mettermi il pigiama e di legarmi i capelli, squilla il cellulare.

“Pronto?”.

“Ciao, sono Carla”.

“Oh…”.

Non mi sarei mai aspettata che mi chiamasse. Non ora almeno.

“Mi dispiace tanto per quello che è successo, io non volevo. Il fatto è che per una volta volevo essere io quella fortunata ad avere un ragazzo così bello”.

“Ma che stai dicendo, tu avevi Marco. Il ragazzo più dolce che conosca. Io riuscivo sempre ad innamorarmi dei più stronzi della città”.

“Infatti, è proprio questo il problema. Mi ero rotta di tutta quella dolcezza. Volevo avere una storia complicata come le tue. Lo sai che mi sono sempre piaciute”.

Ed ha ragione, lei ha sempre amato queste tipo di storie. Ma lei non le ha mai avute, la sfortunata sono stata io.

“Con Luigi poteva funzionare, ma quando sei arrivata tu e ho visto come ti guardava ho capito che anche questa volta avevi vinto tu”.

“Ehi qui non si tratta di vincere o perdere, qui si tratta del fatto che sono sempre io quella sfigata. Ma non mi importa se mi hai fatto male, tu sei e sarai per sempre la mia migliore amica”.

“Awww, anche tu Carlotta. Promettimi che rimarremo amiche per sempre”.

“Te lo prometto”.

 

Angolo autrice: ecco il nono capitolo. L’amore tra Carlotta e Luigi si fa sempre più forte e così anche l’amicizia con Carla. L’unico problema è Gioele. La nostra protagonista riuscirà a parlare con lui di Luigi? Lo scoprirete nei prossimi capitoli. A presto <3

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Capitolo 10
*** Lo amo ***


Come tutte le mattine suona la sveglia e mi alzo.

Vado a fare una doccia e poi mi preparo.

Quando esco dalla camera e vado in cucina vedo i miei genitori con delle valigie che salutano mio fratello.

“Che succede?”.

“Oh tesoro. Io e tuo padre dobbiamo andare a Roma per lavoro per un mese”.

“E non mi avete detto niente fino ad ora?”.

“Sorellina non agitarti, non hanno avuto il tempo” dice Gioele abbracciandomi.

“Adesso dobbiamo andare. Ci vediamo fra un mese”.

Ci salutano e vanno via.

“Vuol dire che oggi pomeriggio sarò sola a casa”.

“Si, ma non preoccuparti quando torno vengo in camera e dormo da te”.

“Perfetto, non vedo l’ora”.

Si, mi è sempre piaciuto dormire con mio fratello. Mi fa sentire al sicuro.

Dovrò dirgli di Luigi però, non voglio farlo soffrire.

Prendiamo le nostre cose e andiamo a scuola.

Come al solito lo saluto ed nel grande edificio che mi sta davanti.

“Buongiorno principessa” dice qualcuno alle mie spalle.

“Ehi amore”.

“Non è giusto, io non posso chiamarti amore ma tu si?” dice cercando di sembrare arrabbiato.

“Esatto”.

“Cattiva” dice abbracciandomi.

“Dai andiamo in classe, ci aspetta un altro giorno fantastico insieme”.

“Con te tutti i giorni sono fantastici”.

“Aww, sei dolcissimo” lo bacio ed entriamo in classe.

“Buongiorno a tutti ragazzi, oggi andremo in palestra”.

“Prima però si potrebbe avere un cambiamento di coppie?” chiede Jessica.

“No, le coppie sono già state decise”.

Prendiamo gli zaini e tutti ci incamminiamo in palestra.

Appena arrivati ci dividiamo in maschi e femmine e andiamo negli spogliatoi.

Io e Alice ci mettiamo vicine e cominciamo a cambiarci.

Lei indossa dei leggings arancio con una maglia bianca con delle stampe mentre io metto un paio di pantaloncini bianchi con una canotta azzurra, infine mi faccio una coda.

“Carlotta sei stupenda” dice Alice.

“Aww grazie Ali anche tu”.

Quando usciamo i maschi sono già fuori e appena ci vedono cominciano con i loro soliti fischi di approvazione.

“Bene oggi lavoreremo a coppie. Ovviamente quelle che sono state formate. Oggi pallavolo” dice il prof.

Luigi prende una palla, poi viene verso di me e mi tira in disparte.

“Sei semplicemente fantastica” dice guardandomi intensamente.

“Anche tu non sei male” dico sorridendo.

“Non mi piace che tutti i ragazzi ti guardino in quel modo”.

“Bhè fanno sempre così. E poi le ragazze non fanno altro che guardarti ovunque”.

“Ma per me ci sei solo tu”.

“Dai cominciamo a giocare”.

Dopo un bel po' di palleggi e di risate finisce l’ora e andiamo a cambiarci.

“Come è andata?” chiedo ad Alice.

“Molto bene” dice sorridendo e arrossendo leggermente.

“Qualcuno qui si è innamorata di Alessandro” dico dandogli dei colpetti sul braccio con il gomito.

“Shhh, ma che dici”.

Ah dimenticavo Alessandro è un ragazzo della 4B, se non sbaglio credo che sia il migliore amico di Luigi. Comunque sia lui è il compagno di Alice.

“Si si come dici tu”.

“Raccontami piuttosto di Luigi”.

“Non c’è molto da dire, stiamo insieme e…”.

“Non c’è molto da dire?! Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?! State insieme e non c’è niente da dire?!” urla attirando l’attenzione di alcune ragazze.

“Zitta, non urlare!”.

“Va bene, ma raccontami tutto”.

Mentre ritorniamo in classe le racconto come ho conosciuto Luigi e come ci siamo messi insieme.

“Wow, che storia intrigante! Vado da Alessandro continuiamo dopo”.

“Ok a dopo”.

Mi siedo con Luigi e aspetto che arrivi l’altra professoressa.

“Principessa che ne dici di un’uscita a quattro?”.

“Che?”.

“Si. Un’uscita io, tu, Alice e Alessandro” dice raggiante.

“Perchè questa idea?”.

“Perchè lui mi ha confessato che lei gli piace e crede che lei provi lo stesso. Voglio aiutarli a mettersi insieme”.

“Perfetto, dopo lo dico ad Alice. Dove…”.

“Non preoccuparti sa già tutto e per il luogo ti accompagno io”.

“Bene, puoi venire da me dopo scuola allora”.

“Tuo fratello?”.

“Non c’è, è a casa della sua ragazza”.

“Bene, allora preparati ad un pomeriggio emozionante in mia compagnia” dice baciandomi poco prima dell’arrivo della prof.

Credo proprio di stare per svenire, cazzo mi fa questa sensazione stare con lui.

Si mi fa svenire letteralmente per la sua bellezza.

Lo amo.

 

 

Angolo autrice: ecco qui il… o mio dio non ricordo il numero del capitolo! XD

Spero che vi sia piaciuto. Scusate eventuali errori ma non ho il tempo di rileggerlo. A presto!

 

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Capitolo 11
*** Sorpresa!! ***


Come prestabilito, dopo la scuola io e Luigi ci avviamo verso casa mia.

“Come rimaniamo oggi pomeriggio con Alice e Alessandro?” dico non appena entriamo in casa.

“Non ti preoccupare dopo chiamo Ale e decidiamo”.

“Va bene. Io non ho fame quindi vado a farmi la doccia, se tu hai fame ti preparo qualcosa”.

“Non preoccuparti principessa, ci penso io. Tu vai a farti bella, e mi raccomando vestiti comoda!”.

“Aww che dolce, grazie” dico dandogli un bacio a stampo.

Quando entro in camera mia lascio cadere lo zaino per terra e mi butto sul letto.

Comincio a pensare a Gioele e al fatto di dovergli dire la verità, a Carla, a Marco…

Dio mio che mal di testa!

Basta pensare così tanto, devo rilassarmi un po’!

Decido di andare in bagno a fare la doccia per scaricare lo stress.

Quando finisco mi metto davanti allo specchio pensando a come truccarmi e come sistemarmi i capelli.

Potrei mettere un filo di matita nera per risaltare il blu dei miei occhi e per i capelli decido di lasciarli cadere morbidi sulle spalle.

Appena finisco esco dal bagno e vado a scegliere i vestiti.

Opto per un pantalone bianco e una casacca morbida color tiffany, ai piedi indosso delle converse basse dello stesso colore della casacca e scelgo una borsetta bianca.

Per ultimo prendo un giacca sempre color tiffany. 

Quando finisco esco e vado in salone dove trovo Luigi già vestito e profumato.

Indossa un jeans, una maglia bianca a maniche corte e una giacca nera.

“Dove diavolo hai preso quei vestiti?” dico perplessa.

“Ti ricordo che sono sempre il tuo vicino di casa testina”.

“Non chiamarmi in quel modo!”.

“Uuu come siamo irascibili, la mia principessa ha bisogno di un abbraccio”.

Si avvicina a me e mi circonda con le sue grandi e forti braccia e mi sussurra all’orecchio :”Sei bellissima amore mio”.

Dopo un po' lui si stacca dicendo che dobbiamo andare e che Alice e Alessandro aspettavano il nostro arrivo.

“Dove andiamo?”.

“Oh, lo vedrai presto”.

“Dai dimmelo, dimmelo, dimmelo”.

“No, è una sopresa!”.

Appena usciamo dal portone vedo una lamborghini nera parcheggiata poco più avanti.

“O mio dio! Guarda Luigi! C’è una lamborghini bellissima lì” esclamo.

“Si, è la mia” dice con indifferenza.

“T-tu h-hai una l-lamborghini?!?!?” quasi urlo.

“Si, è una lunga storia. Ma è per te, andremo all’appuntamento con questa. Ci accompagnerà il mio autista Jack” detto questo prende una benda dalla tasca e mi compre gli occhi.

“Che stai facendo!”.

“Ti ho detto che è una sorpresa!”.

Mi prende per mano e mi fa sedere in macchina.

Dopo circa mezz’ora di strada arriviamo a destinazione (o almeno credo).

“Alessandro toglimi questa benda!” urla qualcuno con una voce familiare.

“Aspetta piccola non è ancora il momento” dice un ragazzo.

Luigi mi prende per mano e mi fa scendere.

“Ei Ale siamo arrivati!” esclama.

Ecco chi sono quei due, sono Alice e Alessandro e a quanto pare anche lei ha una benda sugli occhi.

“Alice dove sei?” dico gesticolando per cercarla.

“Sono qui”.

Alice si avvicina a me e mi dice :”Hai idea di dove ci hanno portato questi due idioti?”.

“No, ma spero per loro che sia un posto bello e romantico”.

“Ok è arrivato il momento di togliervi le bende e svelarvi dove vi abbiamo portato” dice Luigi.

Finalmente ci tolgono le bende e il panorama che si apre ai miei occhi è qualcosa di meraviglioso.

Siamo al lago di Garda!

Può sembrare strano ma in 16 anni di vita non ci sono mai andata anche se abito a Milano, ma era il mio sogno più grande.
"Sorpresa!!" gridano in coro Luigi e Alessandro.

“Non ci posso credere!” urlo gettando le braccia al collo di Luigi.

“Sono contento che ti piaccia questa sorpresa principessa mia” dice baciandomi.

Con la coda dell’occhio vedo fare ad Alice e Alessandro più o meno la stessa cosa.

“Come facevi a sapere che volevo venire qui?” gli domando.

“Mi sono informato tramite delle tue amiche”.

“E hai fatto questo per me?”.

“Si amore mio, per te questo e molto altro” mi bacia di nuovo.

Questa volta mi bacia come non ha mai fatto, come se questo fosse il nostro ultimo bacio. 

E spero vivamente che non lo sia.

Continuiamo a baciarci per un pò e pi ci stacchiamo per riprendere fiato mentre continuiamo a guardarci negli occhi.

Non mi era mai capitata una cosa del genere, di solito io mi innamoravo sempre dei più stronzi che per me non facevano mai nulla.

Ma questa volta so che non è così, questa volta sento di essermi innamorata veramente.

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Capitolo 12
*** Gioele e Carlotta: gli inseparabili ***


Quando ci incamminiamo mano nella mano, mi concedo un pò di tempo per osservare tutto nei minimi dettagli.

Sembra proprio di essere in un pezzetto di paradiso in mezzo a una città molto caotica.

Siamo praticamente immersi nel verde delle piante e nell’azzurro del cielo e del lago.

Tutto è proprio come l’avevo immaginato quando sognavo di venire qui.

“Principessa, vieni ti voglio fare vedere un posto” mi dice Luigi ad un certo punto.

“Va bene. Ragazzi, noi ci allontaniamo un attimo, ci ritroveremo alle macchine ok?” dico rivolgendomi ad Alice e Alessandro.

“Ok a dopo”.

Dopo un bel pò di strada, arriviamo ad una casetta di legno poco distante dall’acqua del lago.

“Questa casa... è tua?” chiedo.

“No no, però ha un significato molto profondo per me”.

“Cioè?”

“Bhè, questo è il posto dove da bambino avevo promesso di chiedere alla persona più importante di essere la mia fidanzata ufficiale”.

“Awww, ma già da bambino eri così dolce?”.

“Eh già, sono sempre stato così. Vieni”.

Ci sediamo ai piedi della casa e Luigi comincia a parlare.

“Allora, noi due siamo già fidanzati, ma qui volevo chiedertelo in un modo più romantico”.

Sento che le mie guance cominciano a bollire come sono solite fare, ma non mi preoccupo più di tanto, adesso sono con Luigi e non mi vergogno di niente.

“Carlotta, vuoi essere la mia fidanzata ufficiale?” dice prendendo un braccialetto dalla tasca.

“Certo che si”.

Gli getto le braccia al collo e ci baciamo.

Quando ci stacchiamo, lui mi mette al polso il braccialetto e solo adesso mi rendo conto che è un bracciale Pandora completo di tutti gli charm e con il tema dell’amore.

“Wow, è stupendo. Grazie veramente amore mio”.

“Di niente principessa”.

“Forse adesso è arrivato il momento di andare però”.

“Si si andiamo”.

Raggiungiamo Alice e Alessandro alla macchine e torniamo a casa.

Quando entro trovo sul divano ad aspettarmi mio fratello.

“Dove sei stata oggi?” mi chiede freddamente.

“Emh… io…”.

“Ti avevo detto di stare lontana da quello stronzo!” urla.

“Gioele calmati, io… ti posso spiegare”.

“Non c’è niente da spiegare. Come hai potuto mentirmi? Ci siamo sempre detti tutto e adesso? Come puoi stare con quello che ha picchiato Luca e che odiavi così tanto? Da quando c’è lui non mi dici più niente!” continua ad urlare.

“Cazzo! Ti ho detto di calmarti! Non te l’ho detto perché sapevo sarebbe successo tutto questo!” ora urlo anche io.

“Ma se me lo avessi detto non sarei così incazzato! Lo capisci questo?!”.

“Si, ma tu lo odi per questo non ho voluto dirtelo”.

Lui sospira e si passa una mano tra i capelli per poi guardarmi negli occhi.

Sento come una fitta al cuore.

Quegli occhi sempre felici e pieni di luce, che mi fanno sentire al sicuro e che amo così tanto adesso sono tristi, cupi e lucidi ed è tutta colpa mia.

“Oh Gioele, mi dispiace tantissimo. Si forse con un semplice “mi dispiace” non aggiusterò le cose, ma voglio provarci lo stesso. Sei la persona più importante della mia vita, non voglio perderti” dico mentre le prime lacrime cominciano a rigarmi il viso.

“E invece mi sa che anche con un semplice “mi dispiace” hai aggiustato le cose. Non ce la faccio a essere arrabbiato con te, sei la mia piccolina, non mi perderai per niente al mondo”.

Mi butto tra le sue braccia e lui mi culla cercando di calmare i miei singhiozzi.

“Ei tranquilla, va tutto bene. Però promettimi che da ora in poi mi dirai tutto. E quando dico tutto intendo proprio ogni singola cosa che ti succede”.

“Te lo prometto. Grazie per avermi perdonato. Ti amo di bene”.

“Anche io tesoro mio. Adesso andiamo a cenare e poi… ci aspetta una lunga serata sul divano davanti a un bel film!”.

“Siii che bello!” esclamo battendo le mani come una bambina.

Dopo aver cenato mi metto sul divano mentre Gioele cerca qualche film da guardare.

Quando l’ha trovato lo inserisce nel lettore DVD e si siede accanto a me.

“In realtà non è proprio un film, ma adesso vedrai di cosa si tratta” mi dice.

Il DVD parte e compare la scritta “Gioele e Carlotta: gli inseparabili”.

Un momento, ma io conosco questo titolo.

No, non ci posso credere. Ha messo il video che aveva preparato per me per il mio sedicesimo compleanno.

“Dimmi che non è vero”.

“Invece ti dico che è vero. Si, è proprio quel video”.

“Sai, mi sorprendi ogni giorno di più” dico abbracciandolo.

“Oh, se è per questo anche tu sorellina mia. Ti voglio bene”.

 

 

Angolo autrice: ecco qui il capitolo. Scusate se ci sono stata tanto a scriverlo ma sono stata in vacanza e non ho avuto il tempo.  Comunque spero che vi piaccia. Cercherò di essere più puntuale con i capitoli da oggi in poi. Recensite in tanti! Alla prossima <3 

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