Immaginare

di Mad dy ness Zalk909192
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1] immaginarE dI immaginarE ***
Capitolo 2: *** 2] immaginarE uN quadrO ***
Capitolo 3: *** 3] immaginarE uN sentimentO ***
Capitolo 4: *** 4] immaginarE unA vitA. [Se ***
Capitolo 5: *** 5] immaginarE unA personA perfettA ***
Capitolo 6: *** [immaginare qualcosa] ***
Capitolo 7: *** 6] immaginarE qualcosA ***



Capitolo 1
*** 1] immaginarE dI immaginarE ***








Immaginare.

Ma cosa?

Immaginare oggetti, persone, situazioni. A volte mescolati tra loro, intrecciati o capovolti.

Ma come?

Immaginare chiudendo gli occhi, fissando qualcosa, lavorando, dormendo.

Perchè?

Immaginare perchè è liberatorio, perchè non pensi che a immaginare, perchè escludi il mondo da te stesso.

O viceversa.

Sta a te immaginarlo.



1] immaginarE dI immaginarE



Immaginare di immaginare è complesso.

Nella seconda immaginazione v'è indubbiamente qualcosa, ergo:

E' come dire che si immagina di immaginare quel qualcosa.

Errato.

Non è il concetto che si vuole immaginare.

Dunque, proviamo.

Sto immaginando di immaginare.

Quindi.

Ho gli occhi chiusi e sto pensando.

Pensando cosa?

Penso ad immaginare ed immaginando immagino di immaginare.

Sì. Ma come?

Sto immaginando me stes..no. Oh ma che rompicapo!

No posso pensare me stessa, non devo immaginare di immaginarmMi!

Dunque.

Ho gli occhi chiusi e immagino la mia testa che si..."mette in moto" e che a sua volta immagina.

Ecco.

Sto un po' migliorando.

Anche se c'è l'intermediario "testa" interno all'immaginario.

Allora.

Immagino. [Fin là tutto chiaro]

E nel mio immaginario immagino. [...]




[Perfetto]

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Capitolo 2
*** 2] immaginarE uN quadrO ***





2] immaginarE uN quadrO







Come nasce un quadro?

Elementare.

Dopo tutte le volte che è stato ripetuto codesto verbo deve essere naturale la risposta;

Immaginando.

Bhe, certo, l'idea deve pur spuntar fuori, in qualche astruso modo.

Questo quadro, che è ancora agli inizi, a malapena c'è la linea della grafite,prima o poi si evolverà e si trasformerà nel quadro immaginato originariamente.



Si sta seduti al tavolo della cucina, con i parenti che battibeccano e l'occhio cade su uno..."scheletro" di un grappolo d'uva.

Lo si immagina come un albero storto, piantato quasi malamente da qualche parte. I restanti, piccoli, minuscoli acini d'uva, che nessuno ha voluto, lasciati ciondolare dove vogliono.

Piantato malamente...dove?

Lo si potrebbe immaginare sulla cima di una rupe scoscesa, con unico decoro il tramonto dietro di esso.

Il sole tra le sue "fronde" e la luce che illumina gli acini donandogli una sfumatura rosata, nel verde.

Si immagina una tela e si sovrappone la tela all'immaginario appena creato.

Si immagina in che punto l'albero storto deve essere collocato e poi, lentamente, si immagina qualcos'altro.

E se gli acini giganteschi di quell'albero fossero lampioni?

Li ricordano.

Sono tondeggianti, sono situati in cima a qualcosa che, in tale inclinazione, ricordano dei pali.

Perchè no?

Potrebbe essere una città.

Illuminata dal sole e dai lampioni.

Immaginata.

Ci si appropria di una tela, una vera tela, e si inizia a tracciarne un schizzo sommario.

L'immaginazione è soddisfatta del risoltato?

Maybe no... Maybe yes.

Si tenta un po', cercando di soddisfarla appieno.

Chissà... a furia di tentativi ci si riuscirà.

Riuscita l'operazione, magari, e dico magari, l'immaginario si amplierà.

Cosa c'è oltre ai lampioni, al sole e ai colori che prima o poi verranno fatti nascere?

Forse... un altra città.

Diversa. Si vede solo la punta degli alti e grandi grattaceli...

Loro non sono illuminati.

Sono neri e incutono timore e incertezza.

E ti fanno capire la vastità della città costruita sull'albero d'uva.

E l'immaginazione è completa.











---





Questo quadrò è in parte già realtà! XD

Tant'è vero che la linea della grafite c'è, su quella maledetta tela e io devo solo trovare il tempo per colorare!


Per il resto, ringrazio caldamente Mana e Shizuki, che mi hanno inserita fra i preferiti addirittura il primo giorno di postaggio °-°


Ah! Mana, grazie dei complimenti e se ti rivedi in quello che scrivo ne sono molto felice!

Per quella "ì", cercherò di capire perchè l'html ha queste sviste! Grazie dell'accortezza!



Uh! Se vi interessa potrei pensare di fotografare e farvi vedere questo fantomatico quadro..sempre che interessi a qualcuno...fatemi sapere!

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Capitolo 3
*** 3] immaginarE uN sentimentO ***










Il mondo è pieno di sentimenti.
Vive di sentimenti perché il sentimento lo rende vivo.

Abbiamo assegnato dei nomi a tutto, noi uomini, anche a quello che sentiamo.
Ma per il primo nome, per tutti i nomi che abbiamo creato per descrivere questi concetti dannatamente astratti, come, e dico seriamente, come abbiamo potuto immaginarli?
E' terribile.
Noi tutti siamo diversi, ognuno di noi non è uguale a nessun altro e così sono i sentimenti.
Quello che sentiamo quando ci poniamo davanti a determinate scene, fatti, azioni, ognuno reagisce in un modo diverso, come è stato possibile denominarli senza fare esempi?
C'è, all'inizio il nome Rabbia era associato all'Amore e viceversa?
E come facciamo, ancora adesso, tra di noi, capire..anzi, intuire, cosa sentono gli altri?
Basta davvero una parola?
E' così semplice?
E' per questo che voglio porre queste domande.



3] immaginarE uN sentimentO




Mettiamo caso che io elenchi una serie di cose che mi rendono in un tale modo interiore.
Il tale modo interiore, come lo si nominerebbe?

Iniziamo dal sentimento che agisce sul fisico.

Ho il petto che mi fa male.
Gli occhi stanno per lacrimare molto copiosamente.
La mia voce è quasi come rotta, non riesco a parlare in modo lineare.
Mi tremano le mani.
Deglutisco a vuoto.






Cosa sembra?
Cosa E'?
Cosa sta provando la sottoscritta?
Possono essere mille cose.


[Come diamine ha fatto il primo denominatore di concetti?!]





Ho voglia di essere abbracciata.
Ho voglia di abbracciare a mia volta qualcuno.
Vorrei che qualcuno mi ascoltasse, vorrei dire a tutti cosa mi sta succedendo.
Vorrei ridere in faccia a chi mi diceva: "Tanto non ci riuscirai mai".
Voglio ed esigo che...non lo so.
Ma esigo che qualcuno mi pensi tanto intensamente da rimanere stordita solo da quel pensiero.



[Dove sei?]






http://i264.photobucket.com/albums/ii185/zalk909192/P1030326.jpg



Sono di fretta scusatemi tutti!
Non posso rispondere ad alcun tipo di recensione, solo, il quadro è nel link!
E come già detto ci sono solo le tracce a matita!

Zalk

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Capitolo 4
*** 4] immaginarE unA vitA. [Se ***




"Certo che la vita è strana."

Quante volte è stata usata questa frase nelle nostre misere vite?
Oddio, "misere", non è detto che tutti i lettori abbiano vite misere ma capitemi, le la vita è strana vuol dire che prima doveva essere stata terribilmente ordinaria.

In ogni caso, dicevamo:
La vita è strana.



4] immaginarE unA vitA. [Se "strana", ancora meglio.]



La vita è

...ci sto pensando, spetta un momeno, non è mica un concetto facile!

Dunque:
Dire che la vita è un miracolo non credo che sia esatto, in fondo la Scienza ne ha spiegato i per come e i per che e non è mia intenzione scrivere un trattato di "Maieutica ScIentifica", se così lo possiamo definire.

Si può dire che la vita sia...un passaggio?

Sì, certo.
Secondo una visione pessimistica del mondo la vita può essere intesa come passaggio tra nascita e morte, la quale è una filosofia terribilmente triste.

Ma non credo sia esatto; In fondo, tutti noi facciamo qualcosa nella nostra vita, tra alti, bassi e pipiolini che rendono, appunto, la nostra vita "strana".

C'è anche da dire che non possiamo parlre di "strana vita" se ancora non si è immaginato il concetto di "vita".

La vita è qualcosa che qualcuno svolge, esegue e di conseguenza vive, il che può essere definito con la parola di...continuità.

Ecco, sì.

La vita è continuità.

In fondo, a cosa serve vivere, per noi esseri viventi pensanti?
Per gli animali, che io reputo pensanti indiscrimitamente, è la riproduzione, mentre per noi è stato lo stesso finchè l'evoluzione non ha fatto il suo corso, rendendoci capaci di raggiungere le attuali vette di

stupid

intelligenza.
Attualmente l'uomo, oltre a procreare ha un ulteriore preoccupazione:
Assicurare un futuro ai pargoli.

Ecco perchè la gente prima di sfornare figli ci pensa.
Ci ripensa.
Si chiede se sia davvero la cosa più giusta, se le condizioni socio-economiche-geografiche-climatiche siano sufficientemente accettabili, se marte e saturno concederanno una vita promettente al nascituro, se sono previste guerre che potrebbero rendere difficoltosa l'infanzia del piccolo, se è bene

appioppargl

donargli un nome altisonante, se...
Se...
Se.
Ecco l'essere umano, signori,

la stupidit

l'intelligenza personificata.
Ecco un essere VIVENTE e non solo UMANO, che perde i veri significati dell'esistenza.
La bambagia gli ottenebra il cervello, presto anche l'influenza sarà considerata un pericolo mortale per il nascituro e per preservare la razza, saremo in grado, noi donne, di attendere almeno un'ottantina d'anni pima di entrare in menopausa.

Rassegnamoci, le mestruazioni ci perseguiteranno a vita, l'amore potrà sbocciare anche a settant'anni che ci sarà ancora tempo e a causa della vecchiaia e del conseguente declino fisico, dopo una certa età ci spunterà una propaggine a forma di fiore sulla testa per attrarre l'occhio maschile.

Ormai la bambagia è nostra e nessuno riuscirà a sottrarcela.
Siamo essere viventi tanto furbi che continueremo a evolverci e quando la Terra stessa darà forfait e ci abbandonerà dichiarandosi prosciugata...non preoccupatevi, piccoli ipocriti che mi date ragione:

Le colonie su Marte saranno già pronte...e se questo non dovesse bastare dico:

Esseri umani che leggete, non temete!
Perchè mai vedrete tutto questo, sarete morti prima delle mestruazioni perenni e delle vecchie donne-fiore.
E ora, fate i bravi egoisti e rallegratevi con questo pensiero.






Ho riletto tutto e ammetto che qualcosa mi sfugge.
Non si doveva parlare di vite strane?

Non importa. L'immaginazione varia, cambia e si elabora, di getto, trasformandosi quando meno ce lo si aspetta.
E' questo il bello della mente degli esseri umani:
Muta sè stessa sulla base dell'immaginario ed egli segue la mente, convinta di seguire l'immaginario, mentre non è altro che un lungo, ipnotico girotondo infinito.

Gente, cotinuiamo a immaginare cose pù o meno belle e dimenticatevi delle propaggini colorate delle vostre teste.
Di solito l'immaginario diventa realtà.


E non voglio che le mie bisnipotine patiscano tutto questo.























Mana: Grazie della recensione e scusa del folle ed epocale tempo trascorso dal mio ultimo aggiornamento!
E sono anche contenta che ti sia rivista in qualcosa di mio!*^*
E poi è vero. Un fondo di verità c'è anche nella leggenda più folle!
Per il resto, guarda, so perfettamente che questo capitolo è un po' senza coda [perchè di capo ne ha] ma le ultima righe sono esplicative il mio umore attuale mi impediva di continuare l'idea originale nata per l'aggiornamento!
Mutiamo, alziamoci e cammniamo!
E seguiamo la nostra mente, che non è altro che un sussueguirsi di immaginari mentali!
Saluti al mondo, spupattolini! (°-°)

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Capitolo 5
*** 5] immaginarE unA personA perfettA ***


Prima di cominciare, un sincero "scusa" e un altrettanto sincero "mi dispiace" a willHole, ormai stufo marcio di leggere roba che ha sempre lo stesso identico tema centrale... ma è una fase. Spero mi passi. =)




Immaginare... che cosa?
Immaginare una persona perfetta.
Si, è un bel titolo.
In pratica sarebbe come dire "Immaginare l'impossibile".
Mi piace.




5] immaginarE unA personA perfettA


In sostanza, la perfezione non esiste.
No, mi sbaglio.
La perfezione umana non esiste, poichè in natura la perfezione e l'infinito esistono e sono prova di quanto madre terra abbia donato a noi, creature imperfette, egoiste e malvage.
Nel nostro piccolo, però, non sempre siamo egoisti, malvagi e... imperfetti.
Si, esatto, se si aggiungono alcune parole alla frase "immaginare una persona perfetta", possiamo anche ottenere una frase plausibile.
Le parole che devono seguire sono: "per me".

Magnifico come l'egoismo umano renda l'imperfetto perfetto, non trovate?

Esistono dunque migliaia di persone ed individui perfetti.
Anzi, tutti noi siamo perfetti perchè ognuno di noi è apprezzato o desiderato o bramato o amato da qualcuno.
Per qual qualcuno, quella persona è perfetta.

Parlando di "per me", perchè mi voglio dilungare, non so se ho trovato la persona perfetta.
Capire se una persona è perfetta davvero è difficile.
Perchè in fondo in fondo, anche se può essere perfetta per me, ha pur sempre dei difetti.
Aspetto fisico, ideologia, atteggiamento, linguaggio.
Tutto disfa e fa l'idea che la gente si fa di noi stessi e mai e poi mai potremo stare simpatici e/o andare a genio a tutti indistintamente e alla stessa maniera.

Al che si deduce che questa persona perfetta non può che esistere per un solo individuo giacchè vista da un secondo individuo può risultare diversa.

Al che non posso far altro che immaginare il mio ideale di perfezione.

Al che si può effettivamente dare il via al mio soggettivo immaginario.


5b] immaginarE unA personA perfettA peR mE

La persona perfetta per me sembra molto il titolo di un temino di terza elementare e infatti non è tanto diverso quello che mi appresto a fare.

La persona perfetta per me deve essere alta, mora, con una carnagione suffcientemente mediterranea, occhi verdi, torace spazioso, assolutamente non mingherlina ma possente, gambe dritte, piedi non puzzolenti e... ...dotato. Di cosa lo lascio alla vostra immaginazione.

Inoltre deve essere, tutto insieme, colto, misterioso, affascinante, sicuro, tenace, virile, sessualmente appetibile, divertentente, solare, simpatico, protettivo, poco geloso, consolatore, sensibile, attento, ingenuo, peccatore, gradasso, iperattivo, genuino, contrastante, alternativo e soprattutto romantico ma sgroso con una sfumatura sadomasochista-gotica di sottofondo.

Ovviamente deve anche essere un estimatore di alcolici, teatro e musica alternativa.

...

...

Ho paura che non esista neanche con il "per me" di seguito, la persona perfetta.

Cambiamo immaginario.

...

...

5c] lA personA perfettA peR mE


Ho deciso che partirò con una descrizione della persona che amo.
In fondo è una persona perfetta. Quando vuole.


Dunque.

La mia persona perfetta;
Non è particolarmente alta.
E' mora.
E' sufficentemente mediterranea.
Non ha occhi verdi ma castani.
Non ha un torace spazioso.
Non è possente.
Non ha le gambe dritte.
Non ha i pieni profumati di violetta.
E' dotato.

In pratica possiede il 30% delle caratteristiche fisiche rischieste.

Ma il fisico non è che un dettaglio trascurabile.
Vediamo il resto.


Colto -> Credo che l'ultimo libro che ha preso in mano sia stato "Cuore" di Edmondo de Amicis, usato per costruire aereoplanini di carta durante una lezione particolarmente noiosa di matematica in terza elementare.

Misterioso -> Più che misterioso lo definisco enigmatico. Sbalzi d'umore, pianti improvvisi, momenti di rabbia fulminanti sono solo un assaggio delle sue sfaccettature. E poi... bhe, prima di dire qualcosa di sè passano due mesi di tempo.

Affascinante -> Si, se si è attratti da pantaloni sdruciti, fare da scaricatore di porto condito di bestemmioni livornesi... sì. E' anche affascinante.

In breve e seguendo i punti di linea guida, posso dire inoltre che non è sicuro, non è tenace, è virile, è sessualmente appetibile, è divertente se e quando è di buon unmore, non è solare, ai più non è manco simpatico, è protettivo, non è affatto poco geloso se potesse ucciderebbe i miei compagni di classe di sesso maschile, è consolatore ma il più delle volte è da consolare, è sensibile come la carta vetro, è attento, non è un ingenuo, è dannatamente peccatore, è gradasso, non è iperattivo, non è genuino, è contraastante, è fin troppo alternativo, è romantico ma non lo ammetterebbe mai...
Stranamente, possiede quella sfumatura sadomasochista-gotica di dottofondo di cui vi parlavo.

Qui raggiungiamo un 58,3 periodico 3 di percentuale.





Effettivamente, facendo un confronto a mente fredda mi vien da pensare seriamente al perchè io dica di amarlo...

L'amore non era solo cieco? Perchè qui è anche muto, cretino e con delle fette di salame spesse tre dita davanti agli occhi?

La cosa straordinaria è che lo amo davvero... Sul serio, ne sono convinta!

Amen.

Dicevamo? Ah, già.
La persona perfetta non esiste.

Esiste solamente qualcuno che apparentemente ci assomiglia e le fette di fiorentina che ci vengono calate sugli occhi fanno il resto.

Ma non importa perchè anch'io sono imperfetta e forse, magari, insieme non lo siamo.

Forse è questa la persona perfetta, forse è l'unione di due esseri imperfetti a crearne uno perfetto...

Sono meditabonda.

Lascio a voi le sentenze finali. Il mio crevello inizia a pensare che l'una di notte non sia l'orario migliore per inventare finali vincenti per una nonsense...

Per tutto il resto c'è mastercard.












Come sempre, un enorme e colossale grazie ai miei recensitori DOCG, Mana e willHole! =)
Pochi ma buoni, anzi, ottimi!

Mana, grazie della tua recensione come ti ho detto per mail è stata una delle più costruttive! E finalmente qualcuno ha elaborato ed immaginato a modo suo! Mi stai tremendamente simpatica! Grazie delle tue letture e mi dispiace se aggiorno così raramente! XD

Agrifoglio, non uccidermi. L'ho pure finita male senza esaltarlo troppo perchè ho troppo sonno per ragionare e c'ho appena mezzo-litigato! >_<
Sii buono, per favore! ;.;
Per il resto, anche tu sei uno dei miei recensitori preferiti! Sai che ti lovvo tantissimo! E non temere, l'aggiornamento comico non me lo dimentico!

Saluti e un grazie anche a chi sta leggendo!
Amo questo sito e chi ne legge le storie! :D


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Capitolo 6
*** [immaginare qualcosa] ***


Poichè non sono solita trascrivere/copiare/revisionare i capitoli di "Immaginare" ed avendo per la prima volta scritto un capitolo in formato cartaceo e volendo rispettare la tradizione dello "scrivi e via", vi propongo il formato cartaceo scannerizzato! =)

Dunque, se non fungono i link mando una notifica offensiva a photobucket e mi rassegnerò a trascrivere!

Aspettando un responso dai lettori...

Pagina uno --> http://i264.photobucket.com/albums/ii185/zalk909192/dichiarazione20100428005.jpg?t=1273749713

Pagina due --> http://i264.photobucket.com/albums/ii185/zalk909192/dichiarazione20100428006.jpg?t=1273749760

E ora ditemi qual è la VERA morale.


















E infine un grazie ai miei recensitori! =)

willHole, caro amico mio!
mi par di aver già piacevolmente discusso a sufficienza di persona per quanto riguarda lo scorso capitolo, ergo:
Bando alle ciance! E dimmi la morale, tu che sei intelligente!


E Mana! La mia vera ed unica recensitrice! [perchè willHole lo fa per amicizia, io SO! >_<]
Se devo essere sincera, la recensione che mi hai lasciato avrei potuto scriverla io. Le idee in comune ci sono ._.
Spero di non averti causato un nuovo attacco di disperazione, l'ispirazione per questa raccolta viene a scatti se non colgo l'attimo non scrivo più niente per mesi... e mi sa che si vede...

Detto ciò devo tagliare corto, ho delle rose da trapiantare prima che muoiano di claustrofobia.
Saluti!
Wa!

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Capitolo 7
*** 6] immaginarE qualcosA ***


Sì, ho già scritto un capitolo con questo titolo.
Ho già scritto di una mattinata passata ad osservare passanti ed ambiente di un ospedale, o un centro analisi, o non ricordo di preciso cosa fosse, in verità.
Questa volta, ho iniziato a scrivere un capitolo di immaginare su un blocchetto di post-it in due diverse occasioni, in due case diverse che non erano la mia, ebbene case di amiche che mi hanno ospitato per un week end di pace e serenità a testa.
I post-it, però, come spesso mi accade, sono andati persi, non sono più in grado di ricreare quelle sensazioni nell'esattezza più totale, non posso più captare in modo distinto poiché troppo simili.
Posso, però, ripensarci, rievocarlo in parte e in parte immaginarle, una seconda volta.






6] immaginarE qualcosA [di già vissuto]






Ricordo una tovaglia arancione, a righe di diversi colori, su un tavolo situato a ridosso di una parete bianca.
O forse era un tavolo tondo in mezzo a una stanza, senza tovaglie, un po' usurato e un poco traballante sulle sue quattro zampette centrali.
Sto seduta su un divano, o forse è un letto singolo a ridosso di una parete, e scrivo sui miei post-it, a tratti gialli e a tratti bianchi.
Intorno a me c'è stranamente silenzio, c'è un attimo di indifferenza reciproca, utile per riprendersi da due giorni di stretta vicinanza e di, fin troppo, interesse l'una per l'altra.

Il tempo scorre lentamente, l'orologio appeso alla parete ticchetta in modo alienante ed ossessivo. Quanti ticchettii sono passati da quando ho cominciato a scrivere, seduta su un divano in casa mia, mentre in tv un film spazzatura va avanti con la sua trama senza fretta?

No, non ce la faccio. Sta sera non sono calma, ci ho provato, ci sto provando, ma non riesco a immaginarmi una qualche forma di pace, non riesco a immaginare come vorrei in una stanza che puzza ancora di vernice dopo un'imbiancatura delle pareti, con un televisore acceso, con accanto persone che non stimo e non apprezzo. Almeno non più.

Poi, eccolo, è Lui, è l'ancora di salvezza per eccellenza, ecco Il filosofo, ecco Talete che avanza armonioso e sinuoso e si adagia lievemente, in modo pressoché etereo sul divano accanto a me.
Sporgo una mano e gli accarezzo un fianco, mentre quello pare apprezzare.
Ebbene sì, non sono visionaria, è il mio gatto ad essere troppo perfetto.
Il come riesca a capire il momento migliore per farsi fare le coccole non lo so, eppure ci riesce.
Lo accarezzo e tutto mi sembra all'improvviso colorato e pieno di vita, il suo pelo morbido distrae i sensi e i suoi occhi socchiusi distolgono la mente da ogni altro pensiero;
esistiamo lui, io, le sue fusa e la pace dei sensi.
Sono una gattofila, non ci posso far nulla.
In questo pieno idillio evocativo, il Gatto in questione ad un certo punto di stufa e se ne va.
Sono così i gatti, riescono a farsi amare ed odiare in contemporanea. Il mio Talete, proprio perchè è il mio, ancor più degli altri.
In tv c'é appena stata una carneficina e ora c'è il trailer di un'altra carneficina che verrà trasmessa a breve sullo stesso canale.
Mi piacciono i film-carneficina.
MI piacciono di più quelli che gli spot di attori di fama internazionali strapagati che si fanno pure arrestare in piazza per manifestazioni di pace.
No, ok, questa volta si è fatto arrestare per una cosa non troppo scema.
Spot di profumi in cui con un profumo trovi la strfiga che te la dà, piuttosto che vivere una vita perfetta col suo utilizzo, quelli mi fanno proprio paura.
Mi fanno ridere invece quelli che pubblicizzano antidolorifici. Certo, perché con un paracetamolo ogni sintomo se ne va. Certo. Sicuro.
E poi 'sti tablet, 'ste macchine ipertecnologiche che a momenti, la mattina, ti controllano da soli la posta e rispondono al posto tua alle telefonate. E ti preparano pure il brunch delle 11.00 am.
Strano mondo questo.
Ora credo di aver finito.
In fondo... ho immaginato effettivamente qualcosa, no?




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