Absently we fell in love and we are still tied.

di IdolHugMe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro. ***
Capitolo 2: *** Il Primo Appuntamento ***
Capitolo 3: *** Il Lavoro di Liam. ***
Capitolo 4: *** The Perfect Day ***



Capitolo 1
*** L'incontro. ***


Sono le dieci passate qui in casa Mayne e l'ora della nanna per le nostre pesti è vicina.

Liam proprio ora sta diventando pazzo nel rincorrere uno dei nostri bimbi per farlo andare a dormire. Una volta recuperata April, la prende in braccio portandola nella cameretta che divide con il fratellino più piccolo, Josh.

Io e Josh siamo già sdraiati nel letto mentre Liam è preso a mettere il pigiama alla principessa di casa.

Una volta infilato il suo pigiama preferito la piccola si lancia sul letto del fratellino baciandolo sulla guancia e sulle labbra il papà per poi sdraiarsi nel suo letto dove c’è Liam che l’aspetta a braccia aperte.

Una volta messa comoda, la piccola fa la domanda che tutti i bambini fanno ai propri genitori.

《 Papà Zayn, come vi siete conosciuti tu e papà Liam? 》

Sorridendo solo al pensiero, mi metto comodo nel letto del piccolo Josh e inizio a raccontare.

"Zayn pov."

Camminavo in centro per Londra con il cellulare in mano, avevo appena litigano con il mio, attualmente, ex ragazzo.

Non avevo una meta precisa e non ero collegato con il mondo esterno.

-Presente quei momenti che ci sei fisicamente ma non ci sei mentalmente? Bene, ero così.-

Ricordo come se fosse ieri, alzai gli occhi al cielo per non far scendere le lacrime e in quella frazione di secondo ci scontrammo; Lui era preso a messaggiare con qualcuno senza guardare dove andava.

Quando ci scontrammo caddero a terra entrambi i cellulari e per sbaglio lui prese il mio e io il suo.

Lui raccolse e infilò il cellulare in tasca sorridendomi e chiedendomi 'scusa' in quel momento tutto intorno a me si è come fermato, sentivo solo il cuore battere all'impazzata.

Lo guardai pochi secondi negli occhi e poi lui scappò via mentre io rimasi li fermo come un idiota cercando di realizzare cosa fosse successo.

Continuai a camminare tutto il pomeriggio e solo una volta arrivato a casa mi accorsi che non era il mio telefono quello che avevo in tasca.

Digitai velocemente il mio numero e inviai la chiamata.

Non sapevo neanche il suo nome però il pensiero che lo avrei rivisto per restituirgli il cellulare mi rendeva felice.

Ci mettemmo d'accordo sul luogo e l'ora dove vederci per scambiarci nuovamente i cellulari.

Come il ragazzo rispose, la conversazione fu tipo:

Liam: 《Pronto?》

Zayn: 《Ciao, si ehm》 –mi presi qualche secondo per trovare le parole- 《sono il ragazzo con la quale ti sei scontrato oggi, volevo dirti che ci siamo involontariamente scambiati i cellulari e che io ora ho il tuo》

 Il ragazzo ridacchiò appena sentendo il mio nervosismo così rispose- 《Ciao, si mi sono accorto di qualcosa di strano ma ora purtroppo è tardi. Ti va di vederci domattina da Starbucks?》

Quando sentii ‘ti va di vederci’ persi qualche battito ma subito dopo iniziai a balbettare emozionato e imbarazzato- 《S si, allora a domattina》

Tutta la notte restai sveglio a pensare a quello sconosciuto e spiare le sue foto nel cellulare.

La mattina dopo ero emozionato nel rivederlo così arrivai un'ora prima nel luogo prescelto.

Mi mandò un sms, sul suo telefono, chiedendomi se l'appuntamento era confermato e io dall'agitazione scrissi qualcosa di incomprensibile e subito dopo aver riletto, il testo appena digitato, gli chiesi di scusarmi per la mia dislessia e lui per riderci su rispose 'Dai sempre la colpa alla tastiera'.

Scoppiai a ridere.

Esiste un detto che dice "Per farlo innamorare devi farlo ridere", bhe, non esiste detto più vero di questo.

Lui arrivò in ritardo ma io non mi accorsi di ciò, ero preso a fantasticare su di lui.

Parlammo pochi minuti, ognuno si riprese il proprio cellulare e poi ci salutammo.

Passarono settimane e non smisi di pensare a lui neanche un secondo.

Dopo circa un mese presi coraggio e gli inviai un sms; lui non avendo il mio numero salvato mi scrisse un freddo 'chi sei' così gli rinfrescai la memoria però purtroppo parlammo solo quella sera, lo senti strano e non lo cercai più.

Passò un'altra settiamana, nel mentre persi il cellulare e con esso il suo numero.

Ricordo perfettamente che mi sentivo come vuoto.

Di lui mi rimanevano solo i ricordi di quei due, veloci, incontri.

Fortunatamente non è stato l'unico a fare colpo, cioè, anche lui si era preso -se così si può dire- di me.

Mi inviò un sms e questa volta io gli chiesi chi fosse e quando mi disse che era lui sentì il cuore fermarsi per qualche secondo.

Parlammo per qualche ora e poi decidemmo di vederci la sera stessa da Starbucks.

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Capitolo 2
*** Il Primo Appuntamento ***


Papà ma tu e papà Liam avevate avuto altri fidanzati prima?》 -domanda la piccola guardando entrambi i papà-

Si, ma non parliamo di questo ora》 -risponde Liam molto velocemente per chiudere il discorso per poi continuare la frase con- 《dai amore, continua. Raccontagli del nostro primo appuntamento

Si si papino, voglio sapere cosa avete fatto》 –riprende la piccola stringendo a se il suo pupazzo preferito.

Allora》 -il ragazzo continua a raccontare cosa successe quella giornata mentre sul suo viso si dipinse un sorriso-

"Zayn pov."

Ero evidentemente  nervoso e Waliyha non era molto d’aiuto; continuava a darmi fastidio fino a quando Doniya non la riprese.

Provai l’intero guardaroba, nulla sembrava andar bene per un occasione simile.

-Rido ancora al pensiero delle sue parole, le parole di una bambina di 9 anni.-

《Zayn, stai benissimo con ogni cosa ma per sicurezza indossa un vestito di mamma》 –cambiò tono di voce ed espressione del viso trasformandosi in un toro geloso- 《PERCHE’ TU SEI MIO》

Io, Waliyha e Doniya scoppiammo a ridere divertiti guardando quel visino così angelico trasformarsi, tutto d’un tratto.

Il tempo passava troppo velocemente, dovevo ancora fare un sacco di cose così decisi di andarmi a fare una doccia per schiarirmi le idee.

Circa venti minuti dopo, finì la doccia e mi avviai in camera mia dove trovai un meraviglioso e direi appropiato completo.

Si, l’aveva scelto mamma Trisha.

Pensai di essere fortunato di avere una mamma così, avrei seriamente dato di matto se avessi dovuto riprovarmi tutti gli abiti presenti nel mio armadio.

Una volta indossata una t-shirt bianca a maniche corte con sopra un giacchetto di pelle nero accompagnato da un paio di jeans attillati, anch'essi neri, dopodiché mi avvia nel luogo prestabilito anche se mancava più di un’ora; odiavo essere il ritardatario.

Durante tutto il tragitto continuai a crearmi un discorso in testa, conoscendomi avrei fatto sicuramente una delle mie solite figuracce.

《Ciao Liam, questa sera sei veramente belliss》 –parlavo tra me e me- 《no, oddio no, è veramente banale》

《Ehi ciao, non ti ricordavo così bell》 -continuavo a parlare da solo come un povero pazzo- 《no  oddio, è troppo stupido》

Continuai così per un quarto d’ora senza accorgermi di essere arrivato al luogo dell’inconto.

Per i dieci minuti successivi camminai avanti e indietro cercando di cacciare via il nervosismo.

I risultati non erano dei migliori così, appena si liberò una panchina, mi sedetti tenendomi la pancia che iniziava a fare i capricci per via dell’agitazione.

Un paio di minuti dopo, avevo la testa chinata ed una voce soave e familiare sussurró 《Ehy Zayn, quanto tempo》

-Liam stranito dal racconto interruppe il Moro e disse: 《Ma.. noi non ci siamo incontrati così!

Il Moro ignorò suo marito e riprese a raccontare. 

"Zayn pov."

Alzai la testa e la persona che mi trovai davanti era l'ultima che volevo vedere quella sera.

Con netta scocciatura lo salutai freddamente sperando che il ragazzo percepisse che la conversazione non avrebbe dovuto continuare.

Testardo come sempre lui si sedette accanto a me portando un braccio dietro la mia schiena.

《Senti Mark, cosa vuoi?》 esclamai innervosito dai suoi comportamenti mentre lui ridacchiava divertito e poi mormoró 《Principessa perchè ti innervosisci?》

Sbuffai scocciato quella presenza e controllaio l'orologio.

《Cavolo, è giá passata un ora》esclamai guardandomi attorno.

Pensai di andare via, ormai non sarebbe piú venuto e piuttosto che passare la serata con Mark avrei preferito tornare a casa e mettermi a dormire.

Mi alzai dalla panchina e mi avviai verso casa.

Tra un sospiro ed un calcio a qualche sassoliso mi scontrai goffamente con qualcuno cadendo a terra come un sacco di patate.

《Ehi, attenzione a dove cammini》 esclamai alzando la testa e solo allora mia accorsi che il ragazzo con la quale mi scontrai era lui, Liam.

Tese la mano verso di me per aiutarmi a tirarmi su, cosí senza pensarci due volte l'afferrai prontamente e mi diedi lo slancio.

《Pensavo non saresti piú venuto》 mormorai appena incrociando il suo sguardo.

Scosse la testa sorridendo 《Non mi sarei fatto scappare un'occasione del genere》

Gli sorrisi dolcemente e ci incamminnammo dentro il locale ed una volta preso posto ci fissammo per un paio di minuti, che parvero ore, fino a quando un cameriere non interruppe il gioco di sguardi esclamando 《Volete ordinare?》

Liam distolse lo sguardo portandolo sul cameriere mormorando con la sua voce soave 《Un caffè senza zucchero》 ordinai subiti dopo di lui 《Io prendo un fruppuccino alla nutella con doppia nutella, doppia panna e doppio cacao》 mi guardarono entrambi con gli occhi spalancati e mentre il cameriere si allontanava, Lee esclamó:

《Prendo lo stesso che ha preso lui》

《Ehi, tu non devi stare attento alla linea?》

Scoppiammo entrambi a ridere come due bambini al parco giochi.

《Zayn》 mormoró Liam interrompendo le risate 《Che fai nella vita?》

《Disegno, per me stesso》 abbassai il tono di voce 《cioè, non ho mai mostrato mai a nessuno i miei disegni, ma, vorrei comunque farlo come lavoro, e tu?》

Liam senza pensarci due volte rispose 《Nulla di che, solo.....》 si soffermó a pensarci e poi continuó con 《No, nulla di che》

Arrivó il cameriere con le nostre ordinazioni prima che potessi scavare piú a fondo e come si allontanó, vostro padre cambió discorso.

《Che fai nel tempo libero?》 chiese lui.

《Bhe, passo il tempo con quei due scalmanati dei miei amici. Harry e Louis, tu?》

《Capisco...io sono sempre con Niall》

《N-niall è il tuo ragazzo?》

Lui scoppió a ridere di gusto e dopo una manciata di minuti mi guardó scuotendo la testa 《Assolutamente no, è il mio migliore amico》 continuó subito notando la mia espressione 《sei geloso, Zayn?》

Scossi la testa energicamente sperando di non arrossirre e questa volta cambiai io discorso

《Hai degli hobby?》 mormorai appena.

Lui si accorrse del leggero rossore sulle mie guance e rispose 《prima ne avevo uno, da poco ne ho iniziato un altro》

Piegai la testa non capendo senza mai distogliere lo sguardo da lui, mentre continuó 《Canto con Niall ogni tanto, da poco abbiamo iniziato a cantare in alcuni locali》

《E l'altro?》 chiesi curioso ma la nostra conversazione venne interrotta dalla mamma di Liam che lo chiamó.

Lui si scusó e si alzo dal tavolo andando a parlare all'esterno del locale.

Io lo aspettai al tavolo picchittando le dita su di esso fissando i due bicchieri vuoti attendendo il rientro di Leeyum.

Solo cinque minuti dopo rientró e si sedette chiedendomi ancora una volta scusa, continuando con 《Mamma è preoccupata, sono circa tre ore che siamo qui e fuori si è fatto buio. Se per te non è un problema, dovrei tornare a casa》

《Capisco, non c'è alcun problema peró avrei piacere di accompagnarti, sempre se non ti credo diasgio》 risposi subito dopo.

L'idea di non vederlo chissà per quanto altro tempo mi distruggeva e cosí cercai di passare piú tempo possibile con lui.

Mi alzai e mi affrettai ad andare alla cassa, volevo assoultamente pagare io il conto, ma lui capí le mie intenzioni e affrettó anche lui il passo.

Una volta alla cassa tra solletico, risate e leggero spintoni riuscí a pagare il conto.

Uscimmo dal locale incamminandoci verso casa.

《 Abiti lontano Liam?》 cercai un modo per farlo parlare.

La sua voce riusciva a farmi star bene.

《Una decina di minuti a piedi》 rispose lui abbracciandosi le braccia muovendo le mani su di esse per scaldarsi.

Lo notai cosi si sbottonai la giacca e gliela poggia sulle spalle.

Lui, imbarazzato, giró la testa verso di me e mi sorriae dolcemente.

Ricambiai quel sorriso.

《Mi faresti sentire come canti?》 chiesi ricordando la conversazione avuta nel locale.

《Cosa?》 rispose lui arrossendo di botto 《Qui? Ora?》

《Ti vergogni?》 lo guardai notando la sua difficoltá.

Lui annuí stringendosi la giacca che gli poggiai sulle spalle in precedenza.

《A proposito, hai detto di avere due Hobby ma ne hai citato solo uno》

Lui ridacchió dicendomi 《Pensavo non me lo avrestibpiú domandato》

《Che intendi dire?》

《Credevo non mi avresti chiesto informazioni sul mio secondo hobby》

《Non avrei dovuto?》

《No, anzi....》

《Allora? Qual'è?》

《Guardarti!》

Al suono di quelle parole un sorriso si dipinse sul mio volto che svaní non appena mi accorsi di essere arrivato a destinazione.

《Io sono arrivato》 mormoró lui dando le spalle al cancello che dava l'accesso al vialetto che lo avrebbe portato a casa 《grazie della bella serata, Zayn》 continuó.

Sorrisi guardandolo e mi avvicinai lentamente a lui.

Anche lui lo voleva, cosí socchiuse gli occhi e inclinó la testa ma a quando arrivai a pochi millimetri dalle sue labbra una donna alla finestra urlo il suo nome.

Lui sussultó del lo spavento e aprí immeditamente il cancello entrando subito dopo 《D-devo andare, scusa》

Non realizzai subito quello che stava accadendo e solo quando rischiai di sbattere la faccia contro al cancello aprí gli occhi e lo guardai ascoltando quelle parole e annuendo solamente.

Il ragazzó si affrettó ad entrare nel portone di casa.

Restai a fissare il portone sperando che lo riaprisse e corse fuori ma nulla da fare, cosí tornai a casa e mi misi a letto senza smettere di pensare a lui.

-

April esclama con la sua voce squillante 《Papá Liam, chi ti chiamó dalla finestra? E cosa ti disse?

Lo guardo curioso anche io essendo all'oscuro di tali eventi.

Lui si siede comodo sul letto rispondendo alla domanda della piccola.

"Liam pov."

Chiusi il portone poggiandomi con la schiena contro sorridendo come un ebete continuando ad avere davanti gli occhi le scene di quella serata e solo quando il rumore di una vecchia porta seguito da uno strillo che richiamava il mio nome tornai sul pianeta terra.

Corsi su per le scale facendendole due a due e quando entrai in casa trovai mamma Karen e Nicole pronte ad affogarmi tra domande su domande.

Mi avvia in camera mia mentre dietro di me le due donne iniziarono con il terzo grado.

《Chi è?》

《Dove lo hai conosciuto?》

《È carino?》

《Come si chiama?》

《Ti tratta bene?》

Esausto mi girai e strillai 《Basta! Non risponderó a nessuna delle vostre domande! Ora voglio solo riposare》

Entrai in camera mia e mi distesi sul letto continuanso a pensare al bellissimo moro con il sorriso splendente.

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Capitolo 3
*** Il Lavoro di Liam. ***


La piccola April si tira su e guarda male il padre sdraiato accanto a lei.
《 Perchè non sei tornato indietro? 》
《 E cosa sarei tornato a fare? 》
《 Bhe, a dargli il bacino della buona notte 》
Liam mi guarda e scoppia a ridere esclamando 《Perspicace la bambina》
Lo guardo e alzo le spalle ridendo con lui 《 Io ho aspettato che tornasse indietro, ma lui non l'ha fatto e io ci sono rimasto male 》 faccio il labbruccio trattenendo una risata.
La bambina si alza e mi viene ad abbracciare guardando Liam 《Visto? Sei cattivo, papino voleva il bacino》.
Scoppiamo tutti a ridere, mentre anche Liam si alza e si infila nel lettino di Josh.
Nello stesso momento si sente aprire la porta della cameretta e April alza la testa per vedere chi sia.
Jason e Avril hanno sentito parlare e cosí hanno deciso di unirsi a noi con i loro piccoli.
Mi giro e li guardo 《Ciao amori di papá, mettetevi sul letto di April》
Tutti e quattro corrono nel letto e si mettono ad ascoltare mentre ripresi a raccontare.

"Zayn pov."

Come arrivai a casa quella sera trovai un messaggio di Liam.

"Grazie per la bellissima serata.
Sei magnifico Zaynie"

Non sapevo se sorridere per il messaggio o per il nomignolo cosí senza pensarci tanto su risposi:

"Grazie a te Leeyum, buona notte"

Poggiai il telefono sul comodino e mi addormentai col sorriso.

La mattina seguente mi svegliai con le grida delle mie sorelle, abbastanza innervosito da ció mi alzai e scesi in salotto a vedere per quale futile motivo stavano litigando questa volta.
Erano prese tutte e tre a litigarsi un pacchetto di caramelle gommose.
Alzi gli occhi al cielo sbuffando e mi avvicinai a loro sottraendogli dalle mani il sacchetto 《Ora questo è mio》 esclamai tornando verso le scale mangiando alcune caramelle 《se vi preparate vi porto fuori a pranzo visto che mamma e papá non ci sono》.
Le tre ragazze corsero nelle loro camere e iniziarono a prepararsi mentre mi avviai in bagno per farmi una doccia.
Arrivai in bagno mangiando caramelle e canticchiando canzoni ed una volta dentro aprí l'acqua per poi dirigermi in camera a dare un occhiata al cellulare.

"Buongiorno bel moro, oggi sono al lavoro.
Ci sentiamo stasera"

Ero certo che quel messaggio mi avrebbe migiorato la giornata e gli risposi:

"Buongiorno piccolo, devi ancora dirmi che lavoro fai.
Comunque buona giornata e sappi che mi mancherá non sentirti.
A stasera piccí"

Posai il cellulare e le caramelle sul comodino e mi avviai in bagno e mi chiusi dentro.
Mi spogliai e mi infilai in doccia, dove l'acqua era giá calda.
Mi lavai velocemente ed uscí dalla doccia.
Mi avviai in camera mentre le mie sorelle correvano da una stanza all’altra per vestirsi, truccarsi e farsi i capelli.
Una volta dentro la stanza, chiusi la porta e iniziai a cercare qualcosa da indossare.
《Zayn, sei pronto? 》gridò Doniya dal corridoio e non ricevendo risposta tornò a fare i capelli alla piccola.
Passarono oltre venti minuti, solo ad allora uscì dalla stanza con indosso dei semplici jeans, una maglia bianca, una giacca a quadri abbinata al cappellino e misi anche una borsa maschile dove infilai il telefono, il portafogli e qualcuno dei miei disegni.
《Sono pronto!》gridai avviandomi di sotto.
《Peggio di una donna》mormorò Safaa.
《Chi non è fuori di casa entro trenta secondi rimane qua》gridai avviandomi alla porta di casa cercando le chiavi nel borsellino che tenevo a tracolla. 
Le ragazze si fiondarono fuori dalla casa avviandosi alla macchina mentre io chiudevo la porta di casa e le seguivo aggiustandomi il giacchetto.
《Scelgo io dove andare o volete scegliere voi?》chiesi entrando in auto.
《E’uguale》esclamarono in coro tutte e tre.
Alzai le spalle e partì verso ‘Il giardino della pasta’ accendendo lo stereo.
Le mie sorelle cominciarono a cantare e io a picchiettare le dita sul volante a ritmo.
Pochi minuti dopo arrivammo al parcheggio del ristorante e mi misi a cercare un posto libero dove lasciare l'auto.
Trovato il parcheggio spensi l'auto e mi girai in modo da vedere tutte e tre le ragazze.
《Se iniziate a litigare dentro al ristorante io me ne vado cosí vi toccherá pagare il conto e tornare a piedi, intesi?》 esclamai con tono quasi severo e autoritario.
Le ragazze annuirono e scesero all'auto mettendosi da un lato aspettandomi e una volta sceso e raggiunte ci avviammo al ristorante.
Safaa mi afferró la mano e camminó accanto a me e poco dopo entrammo nel ristorante e senza neanche accorgermene ci trovammo seduti col menú in mano a scegliere il pranzo.
《Ragazze che prendete?》
《Piatto del giorno!》 esclamó Doniya.
《Lo stesso》 esclamarono le altre due.
《Si, anche io》 esclamai dopo di loro.
Arrivó il cameriere e Safaa gli riferí la nostra ordinazione nel frattempo sentimmo un uomo che con voce severa, pensammo fosse il direttore del locale, rimproverava un ragazzo davanti a dei clienti.
Non appena mi accorsi che il ragazzo era Liam, mi alzai lasciando le mie sorelle al tavolo e mi avvicinai all'uomo facendo finita di non conoscerlo.
《Sei un buono a nulla! Dovresti solo tornare a fare lo sguattero in cucina! Ti pare modo di presentare un piatto a dei clienti? Che figura mi fai fare?》 continuó ad urlare il direttore.
《Mi scusi, le sembra il modo di trattare una persona? Specialmente davanti ai clienti. Sá, non sta facendo di certo una bella figura》 esclamai io usando un leggero tono d'ironia nell'ultima parte.
L'uomo si giró e guardandomi male chiese con un tono scocciato 《Tu saresti?》
《Un cliente!》
《Allora si comporti come tale》
《Allora io mi rifiuto di pranzare in un locale dove il direttore si permette di trattare in questa maniera i suoi dipendenti》
《Ha detto bene, sono MIEI dipendenti》
《Ma questo non gli da il diritto di sminuirli davanti ai clienti e con questo io vado a cenare in un altro locale》 mi girai verso le mie sorelle e continuai 《andiamo principesse, cerchiamo un altro posto》
Mi avvai all'uscita con le mie sorelle seguiti da tutti i clienti presenti nel locale che, come me, si rifiutavano di spendere i loro soldi in un locale dove i dipendenti venivano trattati cosí.
Mi soffermai subito fuori dal locale aspettando l'uscita di Liam che avvenne poco dopo.
《Zayn, ti sei impazzito?》 esclamó il ragazzo uscendo dal locale.
《No Liam, semplicemente non mi stava bene come ti stava trattando》 risposi.
《E cosa hai risolto cosí? Non abbiamo piú clienti!》 rispose lui molto nervoso.
《I-io, scusami》 mormorai chinando il capo 《non ho pensato alle conseguenze》.
《Invece dovresti! Ora mi hanno licenziato e sono senza un lavoro》 urló lui con gli occhi lucidi 《ora non ho uno stipendio da portare a casa》
《Licenziato? Tu che centri Lee?》
《Si, licenziato. Per un mio sbaglio lui mi ha rimproverato, tu sei intervenuto e tutti ve ne siete andati》
《Non avevo pensato a questo, scusami Liam, come posso riparare a questo errore?》 mormorai seriamente dispiaciuto.
《Trovami un lavoro, ORA!》 rispose lui.
《Ti va di venire da me? Troveremo una soluzione》 chiesi con un tono seriamente dispiaciuto.
Il ragazzo annuí, cosí ci avviammo tutti alla macchina dove le mie sorelle si accomodarono dietro e Liam davanti accanto a me.
《Come mai ci tenevi tanto a quel lavoro?》 chiesi curioso mettendo in moto e uscendo dal parcheggio.
《Possiamo parlarne in privato?》 mormoró lui guardandomi.
Annuí guidando fino a casa.
Durante l'intero tragitto nessuno parló, l'unico rumore che si sentiva erano i tasti del cellulare di Doniya.
Una volta arrivati davanti al palazzo, parcheggiai e spensi l'auto.
Le mie sorelle scesero correndo al portone mentre Liam, una volta sceso, mi aspettó accanto l'auto.
Mi avvicinai a lui e insieme ci avviamo al portone che Waliyha ci stava gentilemente tenendo aperto.
Enteammo e ci avvicinammo all'ascensore che chiamai dicendo 《Ragazze, andate prima voi. Tutti non ci stiamo》.
Nel frattempo arrivó l'ascensore che aprí lasciando entrare le ragazze.
Una volta che l'ascesore partí, Liam, mi prese la mano intrecciando le dita alle mie sussurrandomi 《Scusami se prima mi sono arrabbiato. E che ho veramente bisogno di quel lavoro, o meglio, di quei soldi.
A casa lavora solo papá e ci tenevo ad aiutare i miei, ora che sono stato licenziato non so come fare》 richiamó l'ascensore notando che si era liberato.
Io annuí mordendomi l'interno della guancia sentendomi in colpa non sapendo che dire mentre l'ascensore arrivó e gli aprí la porta per farlo entrare.
Lui entró e io lo seguí, chiusi la porta e schiacciai il bottone e una volta che mi girai lo trovai a pochi centimenti da me.
Deglutí non sapendo che fare mentre il ragazzo si avvicinava sempre di piú cosí socchiusi gli occhi, lui fece lo stesso, e quando ci trovammo a pochi millimetri di distanza un finto colpo di tosse ci fece sussultare entrambi.
L'ascensore era giá arrivato e Safaa stava tenendo aperta la porta con le braccia incrociate mentre ci guardava.
《Siamo arrivati》 mormorai imbarazzato facendomi spazio tra le ragazze andando ad aprire la porta di casa.
Aperta la porta di casa le ragazze si fiondarono dentro e io feci strada a Liam verso la mia camera.
Passammo dal salone e percorremmo un lungo corridoio fino ad arrivare all'ultima stanza, aprî la porta e lo feci entrare.
《Ti va di venire da me? Troveremo una soluzione》 chiesi con un tono seriamente dispiaciuto.
Il ragazzo annuí, cosí ci avviammo tutti alla macchina dove le mie sorelle si accomodarono dietro e Liam davanti accanto a me.
《Come mai ci tenevi tanto a quel lavoro?》 chiesi curioso mettendo in moto e uscendo dal parcheggio.
《Possiamo parlarne in privato?》 mormoró lui guardandomi.
Annuí guidando fino a casa.
Durante l'intero tragitto nessuno parló, l'unico rumore che si sentiva erano i tasti del cellulare di Doniya.
Una volta arrivati davanti al palazzo, parcheggiai e spensi l'auto.
Le mie sorelle scesero correndo al portone mentre Liam, una volta sceso, mi aspettó accanto l'auto.
Mi avvicinai a lui e insieme ci avviamo al portone che Waliyha ci stava gentilemente tenendo aperto.
Entrammo e ci avvicinammo all'ascensore che chiamai dicendo 《Ragazze, andate prima voi. Tutti non ci stiamo》.
Nel frattempo arrivó l'ascensore che aprí lasciando entrare le ragazze.
Una volta che l'ascesore partí, Liam, mi prese la mano intrecciando le dita alle mie sussurrandomi 《Scusami se prima mi sono arrabbiato. E che ho veramente bisogno di quel lavoro, o meglio, di quei soldi.
A casa lavora solo papá e ci tenevo ad aiutare i miei, ora che sono stato licenziato non so come fare》 richiamó l'ascensore notando che si era liberato.
Io annuí mordendomi l'interno della guancia sentendomi in colpa non sapendo che dire mentre l'ascensore arrivó e gli aprí la porta per farlo entrare.
Lui entró e io lo seguí, chiusi la porta e schiacciai il bottone e una volta che mi girai lo trovai a pochi centimenti da me.
Deglutí non sapendo che fare mentre il ragazzo si avvicinava sempre di piú cosí socchiusi gli occhi, lui fece lo stesso e quando ci trovammo a pochi millimetri di distanza un finto colpo di tosse ci fece sussultare entrambi.
L'ascensore era giá arrivato e Safaa stava tenendo aperta la porta con le braccia incrociate mentre ci guardava.
《Siamo arrivati》 mormorai imbarazzato facendomi spazio tra le ragazze andando ad aprire la porta di casa.
Una volta aperta le ragazze corsero dentro mentre io feci entrare Liam e poi gli feci strada fino alla mia camera.
Passammo nel salone e ci trovammo difronte ad un lungo corridoio pieno di porte; lo percoremmo tutto fino ad arrivare all'ultima stanza, l'aprí e lo feci entrare seguendolo chiudendo la porta dietro di me.
《Wow》 esclamó Liam guardandosi intorno.
Una parete era piena di murales, un altra piena di disegni e l'ultima, quella che ospitava la porta che portava sul balcone, aveva una serie di foto buffe della famiglia Malik.
《È una stanza bellissima》 continuó il ragazzo.
《Grazie Lee》
《E poi, quei disegni. Hai provato a venderli oppure a creare un fumetto?》
Scossi la testa sedendomi sul letto avvicinandomi la sedia con le ruote battendo una mano sopra per indicare al ragazzo di sedersi.
Liam continuando a guardarsi intorno si sedette sulla sedia.
《Come te la cavi con le bambine?》 chiesi.
《Diciamo, perchè?》 chiese curioso.
《Allora sei assunto, da domani guarderai le mie sorelle》 esclamai.
《Cosa?》 chiese lui sgranando gli occhi.
《Si, cercavo qualcuno che le guardasse cosí potevo disegnare tranquillo e chi meglio di te? Almeno potró vederti piú spesso》
Lui arrossí sorridendo avvicinandosi pian piano a me con la sedia sussurrando dolcemente 《dove eravamo rimasti prima?》.
Sorrisi chiudendo gli occhi allungandomi verso di lui mentre, con la sua voce squillante, entró in stanza Waliyha gridando 《È pronto in tavola》.
Liam si spotó velocemente indietro mentre io mi buttai sul letto sbottando tra me e me.
Liam si alzó e mi prese la mano trascinandomi in cucina e una volta li esclamó 《Sono il vostro nuovo baby sitter》 le ragazze lo guadarono e poi gli saltano addosso gridando felici.
Ci sedemmo a tavola e iniziammo a mangiare quello che Doniya aveva preparato.
Circa un ora dopo, finito il pranzo, la piú piccola mormoró 《guardiamo un film tutti insieme?》
《Non male come idea》 risposte Liam iniziando a sparecchiare.
《Sta fermo, non ti permettere》 esclamai in coro con Doniya che subitó si alzo è tolse dalle mani i piatti al ragazzo mettendoli nel lavandino mentre Waliyha finí di sparecchiare.
Portai Liam nel salone e lo feci sedere sul divano mentre Safaa cercava un film da guardare.
《Biancaneve!》 gridó la piccola.
Scoppia a ridere insieme al ragazzo squotendo la testa 《No Safy, scordatelo》.
《Allora Cenerentola》 disse ancora lei.
《No, niente principesse》 esclamai sbuffando.
《Basti tu come principessa》 gridó la piccola saltandomi addosso mettendomi una coroncina sulla testa mentre in salone entrarono Waliyha e Doniya che scoppiarono a ridere seguiti da Liam.
Lancia un occhiataccia a tutti levandomi la coroncina.
《Facciamo scegliere a Liam》 mormorai poggiando la corona in testa alla piccola.
《Che ne dite della saga di Harry Potter?》 esclamó lui ricevendo subito dopo il consenso da tutti.
Waliyha inserí il primo dvd mentre Safaa si accucció addosso a Liam e Doniya si sedette a terra davanti al divano aspettando la sorella.
A metá del primo film mi alzai andando in cucina a lavare i piatti usati per il pranzo tornando dopo una ventina di minuti con degli snack da sgranocchiare e qualche bottiglietta di coca cola.
Finito il primo film Waliyha si alzó a mettere il secondo dvd mentre ci accorgemmo che la piccola Safaa si era addormentata addosso a Liam, ridemmo tutti e quattro guardando la scena e scattammo qualche foto prima di far partire il secondo film.
Una volta partito, Liam, senza farsi notare alzó un braccio portandolo attorno alle mie spalle, io sorrisi a quel gesto.
A metà del secondo film mi prese la mano intrecciando le dita e la bació.
Arrossí lievemente ed ero felice di essere al buio, nessuno poteva notare il rossore sul mio viso.
Arrivati a metá del sesto film, guardai Liam e gli mimai "vado a cucinare" lui annuí e mi fece capire che non poteva muoversi per via della bambina, gli sorrisi e mi alzai andando verso la cucina.
Iniziai a preparare la cena per tutti e sette, a cena ci.sarebbero stati anche i miei genitori, che arrivarono poco dopo.
《Siamo arrivati》 esclamaro in coro i due avviandosi nel salone, sorriderono subito notando Safaa dormire addosso al ragazzo che appena notó la presenza dei due si alzó facendo attenzione a non svegliare la piccola si avvicinó a loro e porgendo la mano disse 《Piacere io sono L..》 venne interrotto da Trisha che continuó 《Tu sei Liam, il ragazzo che piace a Zayn》 Yaser scoppió a ridere mentre, avendo sentito tutto, urlai dalla cucina 《Si mamma, grazie eh.》.
Scoppiarono a ridere tutti quanti mentre Doniya staccó il film e Waliyha accese la luce.
《Safaa è da portare a letto》 esclamó Yaser posando a terra la borsa da lavoro.
《Vorrei portarla io se per voi non è un problema》 mormoró Liam mentre i genitori annuirono sorridendogli.
Il ragazzo si avvicinó alla piccola e la prese dolcemente in braccio avviandosi verso la cameretta mentre le due sorelle maggiori iniziarono ad apparecchiare la tavola.
《È pronto》 gridai portando in tavola la cena mentre tutti, dopo essersi lavati le mani, corsero a tavola.
《Nella stanza di Safaa è pieno di tue foto》 mormoró Liam.
《Lei, stravede per Zayn e ora credo che straveda anche per te》 rispose Trisha.
Iniziai a preparare i piatti e servirli.
《Mamma ho trovato la, o meglio, il baby-sitter per le ragazze》 mormorai finendo di preparare i piatti.
《A si? Fammi indovinare, é Liam?》 rispose la donna.
Entrambi arrossimmo e mi sedetti accanto a lui iniziando a mangiare in silenzio.
Lui portó la mano sulla mia gamba e io sorridendo poggiai la mia sulla sua e iniziai a fargli dei dolci grattini.
《Liam, parlaci di te》 chiese Yaser.
《Ma papá!》 borbottai mentre Liam disse 
《Sono un ragazzo di vent'anni che vive con sua mamma Karen, suo padre Geoff e le sue sorelle Ruth e Nicole.
Lavoro per portare uno stipendio in piú e odio essere mantenuto.
A pranzo sono stato licenziato ma poco dopo ho trovato un lavoro di gran lunga migliore》 rispose lui tutto d'un fiato.
Finimmo di cenare e controllai l'ora esclamando 《Lee, sarà meglio che ti riaccompagni a casa. Non vorrei che Karen si arrabbi》.
Lui annuí e si alzó iniziando a sparecchiare, Trisha si alzó, gli levó il piatto dalle mani e gli disse dolcemente 《Lascia Liam, ci penso io, tu vai a casa》 poi portó lo sguardo su di me continuando 《e tu accompagnalo》 annuí alzandomi dal tavolo mentre Liam salutó tutti quanti.
《Grazie per la bella gionata》 disse Liam seguendomi subito dopo verso la porta di casa.
Aprí la porta aspettando che il ragazzo uscí e la richiusi velocemente entrando nell'ascensore che Liam aveva giá aperto.
Rimanemmo in silenzio entrambi fino alla macchina dove gli aprí la portiera facendolo salire.
Lui mi ringrazió con uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
Feci il giro dell'auto e salí in auto accendendola.
《Scusa per l'invadenza dei miei genitori》 dissi partendo verso casa Payne.
《Nessun invadenza, non mi ha dato fastidio, anzi》 rispose lui.
Gli sorrisi mentre lui poggio la mano sulla mia, che stava tenendo il cambio.
Sentí il cuore battere all'impazzata e inrecciai le dita con quelle del ragazzo.
Ci tenemmo la mano fino sotto casa sua.
《Bhe, io sono arrivato》 disse il ragazzo.
Lasciai la mano del ragazzo, controvoglia, mentre lui si avvicinó per baciarmi ma, come sempre, qualcuno ci interruppe.
Le sorelle di Liam stavano rincasando e vedendoci bussarono al finestrino.
《Ci odiano tutti》 mormoró lui riaprendo gli occhi scoppiando a ridere.
《A quanto pare》 mormorai ridacchiando anche io.
《Sarà il caso che scenda, a domani Zaynie. 
Alle 9 va bene?》 domandó lui.
《Certamente, faremo colazione insieme se per te va bene》 chiesi quasi imbarazzato.
《Certo che si》 rispose lui baciandomi una guancia scendendo dall'auto.
Sorrisi portandomi una mano sulla guancia guardando il ragazzo allontanarsi.
Partí continuando a pensare al ragazzo e a tutti i svariati tentativi di baciarci, a quanto mi sarebbe piaciuto assaporare le sue labbra, sentirlo mio.
Poco dopo arrivai sotto casa, parcheggiai e mi avviai di sopra dove le ragazze erano giá andate a letto mentre mamma e papá si stavano rilassando sul divano.
《Buon notte》 esclamai chiudendo la porta di casa avviandomi in camera mia.
《Notte Zaynie》 risposero in coro ridacchiando subito dopo.
Scossi la testa mordendomi il labbro per l'ironia dei miei genitori ed entrai in camera mia afferrando il cellulare.

"Grazie di tutto piccolo.
Ci vediamo domattina, dolce notte

Tuo Leeyum"

Sorrisi a quel messaggio e risposi

"Grazie a te e scusa ancora per tutto.
A domani piccolino, dolce notte a te.

Tuo Zaynie"

Contiuai a sorridere fissando il soffitto.
Mi addormentai poco dopo con il viso di Liam impresso nella mente.

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Capitolo 4
*** The Perfect Day ***


Jason, il figlio maggiore, aggrotta le sopracciglia mormorando confuso
《Tu disegni?》
Rido alzando le spalle rispondendo
《Ho anche io le mie doti nascoste》
《Allora perchè non ho mai visto in tuo disegno?》
《Giá, dove sono finiti tutti quei meravigliosi disegni?》 chiede Liam grattandosi la testa.
Alzo nuovamente le spalle guardando altrove
《Non ricordo, sono passati anni ormai.
Saranno in qualche scatolone in soffitta》
Mercedes, la secondo genita, guarda il padre chiedendo
《Papi, ma ti sei presentato il giorno dopo a casa di nonna Trisha?》
Scoppiamo a ridere entrambi e lo guardo
《Dai amore, lasciato a te l'onore di raccontare questo》
Lui si schiarisce la voce e si siede in modo da guardarci tutti passandosi una mano tra i capelli iniziando subito dopo a parlare con un sorriso a trentadue denti.

"Liam pov."

Quella mattina mi svegliai all'alba.
Ero teso per la giornata che dovevo affrontare.
Non era il mio primo lavoro, ma era la prima volta che lavoravo a stretto contatto con un ragazzo che mi piace.
Mi alzi, stranamente, al suono della prima sveglia e corsi in bagno a farmi la doccia.
Dovevo sbrigarmi, se si sarebbero svegliarti prima gli altri, sarei arrivato sicuramente in ritardo.
Una volta entrato in bagno mi chiusi a chiave e aprí il getto della doccia; mentre l'acqua raggiungeva la sua temperatura mi spogliai.
Entrai dopo pochi minuti nella doccia e iniziai ad insaponarmi parlando tra me e me ponendomi delle domande
"Riusciró oggi a baciarlo?"
"Riusciró a rimanere solo con lui?"
"Mi fará uno dei suoi sorrisi capaci di mettermi K.O?"
Dopo dieci minuti circa uscí dalla doccia e mi avvolsi intorno alla vita un asciugamano andando in cucina a.preparare la colazione a tutta la mia famiglia.
Cereali integrali e latte scremato per Ruth.
Caffé e croissant per Geoff.
Uova, bacon e pancake per Nicole.
Cereali bianchi arricchiti con frutta fresca e latte intero per Karen.
E infine, latte e nesquik per me.
Una volta preparto tutto apparecchiai la tavola e corsi in camera mia a vestirmi.
Afferrai le prime cose che trovai e le indossai.
Una volta indossata la t-shirt bianca, il giacchetto smanicato di jeans e il pantalone, anch'esso, di jeans scesi di sotto a fare colazione con la mia famiglia.
Erano giá tutti a tavola ad attendermi; baciai sulla guancia tutti e quattro, mi sedetti e cominciammo a fare colazione.
Fú una colazione molto silenziosa e veloce.
Finito di mangiare, tolsi la mia tazza e tutto ció che avevo adoperato dal tavolo e gli diedi una sciacquata veloce correndo, poi, a lavarmi i denti.
Uscendo dal bagno controllai di avere tutto: portafogli, cellulare, chiavi di casa.
Constatato di aver preso tutto scesi di corsa, salutai con un ciao generale e uscí di casa.
Prima di avviarmi a casa dei Malik mi fermai da Prendi&Via a comperare delle brioches da portare a casa del ragazzo.
Dopo circa venti minuti arrivai a casa di Zayn e rimasi altrettanti minuti fuori al cancello prima di suonare.
Non sapevo se suonare o meno e nella mia testa c'era una vera e propria guerra di indecisioni.

Suono o non suono?
Sono svegli o dormono ancora?
E se dormono? 
E se la piccola Safaa non si è ancora svegliata?
E se li sveglio suonano il citofono e loro inizieranno ad odiarmi?

Poi decisi di mandargli un sms dove gli scrissi:

"Buongiorno piccolo Zaynie.
Sei giá sveglio? Io sono qui fuori con le brioches appena sfornate o meglio erano appena sfornate circa 40 minuti fa."

Pochi secondi dopo sentí il portone aprirsi e sorridendo entrai chiudendolo dietro di me affrettandomi a raggiungere l'ascensore.
Entrai nell'ascensore e feci un lungo respiro per poi schiacciare il tasto corrispondente al piano dell'appartamento dei Malik.
Come l'ascesore si fermó, Safaa, aprí l'ascensore e mi saltó addosso gridando un caloroso ciao con la sua squillante voce.
Entrai in casa con la bambina attaccata alla schiena a mo' do zaino e anche li venni accolto molto calorosamente.
《Buongiorno Leeyum》 sentí gridare e non feci in tempo a girarmi che subito venni travolto da Zayn.
Cercai di tenermi in piedi per non cadere e portare con me Zayn e Safaa, ma con scarsi risultati.
Una volta a terra scoppiammo tutti e tre a ridere rumorosamente.
《Dai alziamoci, ho portato le brioches》 esclamai sperando di liberarmi dalla morsa dei due Malik.
La piccola Safaa si alzó, afferrando il sacchetto, e corse in cucina urlando
《Liam ha portato le briocheeeees》
Ripresi a ridere alzandomi e porgendo la mano a Zayn per dargli una mano.
Lui afferró la mia mano e cosí lo tirai su, alzando gli occhi mi accorsi di avere il suo viso a pochi centimentri dal mio e deglutí rumorosamente.
《A andiamo di la》 balbettai in imbarazzo avviandomi in cucina.
Il ragazzo mi seguí sistemandosi i capelli con le mani e una volta arrivato in cucina afferró un cornetto alla nutella e si accomodó tra il lavandino e il piano cottura esclamando guardandomi ed indicandomi la sedia vuota posta intorno al tavolo
《Siediti pure al mio posto》 
Obbedí senza fiatare mentre diedi un veloce sguardo a tutti i presenti portando lo sguardo sulle mie mani intrecciate poggiate sulle gambe.
《Sei silenzioso》 esclamó Trisha guardandomi.
《Mangia un cornetto》 continuó Yaser.
Scossi la testa rispondendo
《Ho fatto già colazione, grazie lo stesso》
《Quanto ti devo per le brioches?》 chiese Doniya.
Per quanto avrei voluto rispondere "un bacio e un po' d'intimitá con tuo fratello" mi limitai a dire
《Un abbraccio dalla piccola principessa mi basta》 portai lo sguardo su Safaa mente Waliyha esclamó
《Vai Zee, vuole un tuo abbraccio》 scoppió a ridere subito dopo ricordando la scena del giorno prima.
Arrossí di botto guardando Zayn riportando subito lo sguardo sulle mie mani.
Trisha cercó di aiutarmi esclamando
《Su principesse a lavare i denti》 si soffermó e guardando Zayn 《Anche tu》 scoppió a ridere insieme al marito che continuó 《principessina》.
Zayn sbuffó e con un saltello scese dalla cucina mentre io ridevo sotto i baffi per non farmi notare.
Trisha e Yaser iniziarono a parlarmi del mio possibile stipendio, mi sentivo strano, quasi fuori luogo, cosí aspettai che finissero di parlare per rispondere
《Io non voglio soldi, davvero.
Mi fa piacere passare del tempo con loro e non voglio essere pagato per questo.
Aiuteró Zayn a tempo pieno fino a quando non trovero un lavoro》.
Trisha mi guardó e mi sorride mormorando intenerita Jason, il figlio maggiore, aggrotta le sopracciglia mormorando confuso
《Tu disegni?》
Rido alzando le spalle rispondendo
《Ho anche io le mie doti nascoste》
《Allora perchè non ho mai visto in tuo disegno?》
《Giá, dove sono finiti tutti quei meravigliosi disegni?》 chiede Liam grattandosi la testa.
Alzo nuovamente le spalle guardando altrove
《Non ricordo, sono passati anni ormai.
Saranno in qualche scatolone in soffitta》
Mercedes, la secondo genita, guarda il padre chiedendo
《Papi, ma ti sei presentato il giorno dopo a casa di nonna Trisha?》
Scoppiamo a ridere entrambi e lo guardo
《Dai amore, lasciato a te l'onore di raccontare questo》
Lui si schiarisce la voce e si siede in modo da guardarci tutti passandosi una mano tra i capelli iniziando subito dopo a parlare con un sorriso a trentadue denti.

"Liam pov."

Quella mattina mi svegliai all'alba.
Ero teso per la giornata che dovevo affrontare.
Non era il mio primo lavoro, ma era la prima volta che lavoravo a stretto contatto con un ragazzo che mi piace.
Mi alzi, stranamente, al suono della prima sveglia e corsi in bagno a farmi la doccia.
Dovevo sbrigarmi, se si sarebbero svegliarti prima gli altri, sarei arrivato sicuramente in ritardo.
Una volta entrato in bagno mi chiusi a chiave e aprí il getto della doccia; mentre l'acqua raggiungeva la sua temperatura mi spogliai.
Entrai dopo pochi minuti nella doccia e iniziai ad insaponarmi parlando tra me e me ponendomi delle domande
"Riusciró oggi a baciarlo?"
"Riusciró a rimanere solo con lui?"
"Mi fará uno dei suoi sorrisi capaci di mettermi K.O?"
Dopo dieci minuti circa uscí dalla doccia e mi avvolsi intorno alla vita un asciugamano andando in cucina a.preparare la colazione a tutta la mia famiglia.
Cereali integrali e latte scremato per Ruth.
Caffé e croissant per Geoff.
Uova, bacon e pancake per Nicole.
Cereali bianchi arricchiti con frutta fresca e latte intero per Karen.
E infine, latte e nesquik per me.
Una volta preparto tutto apparecchiai la tavola e corsi in camera mia a vestirmi.
Afferrai le prime cose che trovai e le indossai.
Una volta indossata la t-shirt bianca, il giacchetto smanicato di jeans e il pantalone, anch'esso, di jeans scesi di sotto a fare colazione con la mia famiglia.
Erano giá tutti a tavola ad attendermi; baciai sulla guancia tutti e quattro, mi sedetti e cominciammo a fare colazione.
Fú una colazione molto silenziosa e veloce.
Finito di mangiare, tolsi la mia tazza e tutto ció che avevo adoperato dal tavolo e gli diedi una sciacquata veloce correndo, poi, a lavarmi i denti.
Uscendo dal bagno controllai di avere tutto: portafogli, cellulare, chiavi di casa.
Constatato di aver preso tutto scesi di corsa, salutai con un ciao generale e uscí di casa.
Prima di avviarmi a casa dei Malik mi fermai da Prendi&Via a comperare delle brioches da portare a casa del ragazzo.
Dopo circa venti minuti arrivai a casa di Zayn e rimasi altrettanti minuti fuori al cancello prima di suonare.
Non sapevo se suonare o meno e nella mia testa c'era una vera e propria guerra di indecisioni.

Suono o non suono?
Sono svegli o dormono ancora?
E se dormono? 
E se la piccola Safaa non si è ancora svegliata?
E se li sveglio suonano il citofono e loro inizieranno ad odiarmi?

Poi decisi di mandargli un sms dove gli scrissi:

"Buongiorno piccolo Zaynie.
Sei giá sveglio? Io sono qui fuori con le brioches appena sfornate o meglio erano appena sfornate circa 40 minuti fa."

Pochi secondi dopo sentí il portone aprirsi e sorridendo entrai chiudendolo dietro di me affrettandomi a raggiungere l'ascensore.
Entrai nell'ascensore e feci un lungo respiro per poi schiacciare il tasto corrispondente al piano dell'appartamento dei Malik.
Come l'ascesore si fermó, Safaa, aprí l'ascensore e mi saltó addosso gridando un caloroso ciao con la sua squillante voce.
Entrai in casa con la bambina attaccata alla schiena a mo' do zaino e anche li venni accolto molto calorosamente.
《Buongiorno Leeyum》 sentí gridare e non feci in tempo a girarmi che subito venni travolto da Zayn.
Cercai di tenermi in piedi per non cadere e portare con me Zayn e Safaa, ma con scarsi risultati.
Una volta a terra scoppiammo tutti e tre a ridere rumorosamente.
《Dai alziamoci, ho portato le brioches》 esclamai sperando di liberarmi dalla morsa dei due Malik.
La piccola Safaa si alzó, afferrando il sacchetto, e corse in cucina urlando
《Liam ha portato le briocheeeees》
Ripresi a ridere alzandomi e porgendo la mano a Zayn per dargli una mano.
Lui afferró la mia mano e cosí lo tirai su, alzando gli occhi mi accorsi di avere il suo viso a pochi centimentri dal mio e deglutí rumorosamente.
《A andiamo di la》 balbettai in imbarazzo avviandomi in cucina.
Il ragazzo mi seguí sistemandosi i capelli con le mani e una volta arrivato in cucina afferró un cornetto alla nutella e si accomodó tra il lavandino e il piano cottura esclamando guardandomi ed indicandomi la sedia vuota posta intorno al tavolo
《Siediti pure al mio posto》 
Obbedí senza fiatare mentre diedi un veloce sguardo a tutti i presenti portando lo sguardo sulle mie mani intrecciate poggiate sulle gambe.
《Sei silenzioso》 esclamó Trisha guardandomi.
《Mangia un cornetto》 continuó Yaser.
Scossi la testa rispondendo
《Ho fatto già colazione, grazie lo stesso》
《Quanto ti devo per le brioches?》 chiese Doniya.
Per quanto avrei voluto rispondere "un bacio e un po' d'intimitá con tuo fratello" mi limitai a dire
《Un abbraccio dalla piccola principessa mi basta》 portai lo sguardo su Safaa mente Waliyha esclamó
《Vai Zee, vuole un tuo abbraccio》 scoppió a ridere subito dopo ricordando la scena del giorno prima.
Zayn sbuffó roteando gli occhi all'indietro.
Trisha esclamó subito dopo 
《Dai principesse, a lavare i denti》 spostó lo sguardo su Zayn 《anche tu》 scoppió a ridere subito dopo mentre Yaser continuó la frase con 《principessa》.
Risi sotto i baffi per non farmi notare da Zayn mentre il ragazzo con un saltello scese dalla cucina e si avvió in bagno con le sorelle.
Trisha e Yaser mi iniziarono a parlare di soldi e ore.
Interruppi subito la coppia esclamando
《Non voglio soldi, non voglio essere pagato.
Aiuteró Zayn a tempo pieno fino a quando non troveró un nuovo lavoro.
Mi fa piacere e non voglio approfittarne》
Trisha mi sorrise alzandosi e stringendomi a se sussurrandomi all'orecchio
《Sei veramente un ragazzo d'oro》
Sorrisi ricambiando l'abbraccio rispondendo con un banale "grazie", non sapevo veramente che dire.
Si inizió a sentire baccano provenire dal bagno cosí Yaser si alzó e andó a controllare mentre iniziai ad aiutare Trisha a pulire la tavola
《Ti direi di star fermo, ma sono in ritardo per il lavoro》
Ridacchiai guardandola 《vai a prepararti Trisha, qua finisco io》 risposi e la donna a quel gesto inaspettato sorrise e mi diede un bacio sulla guancia scappando in camera a prepararsi.
Sorrisi e iniziai a lavare le tazze della colazione mentre poco dopo di corsa mi raggiunse Zayn saltandomi sulle spalle
《Lascia stare le tazze, sei qui per fare da baby sitter e un piccolo e indifeso panda ha bisogno di te》.
Continuai a lavare le tazze rispondendo al moro
《Ora vado da Safaa》
《Ehi, io parlavo di me》 rispose lui.
Ridacchiai asciugandomi le mani, mentre il ragazzo scese dalle mie spalle, girandomi subito dopo.
Non feci in tempo a voltarmi che il ragazzo, seduto sul tavolo, afferró le mie mani tirandomi a se e appena le nostre labbra si sfiorarono entrarono in cucina Trisha e Yaser esclamando 
《Noi andiamo a lavoro, a stasera》 ma come si accorsero della scena si misero a ridere mentre Zayn sbuffando mormoró 
《Si, tempismo perfetto》
Con un saltino scese dal tavolo dirigendosi in camera sua mentre salutai i congui Malik.
《Liam, mi fai le trecce?》 urló la piccola correndo in cucina con tutto il necessario sedendosi sulla sedia portando i lunghi capelli verso di me.
《Si, certo piccolina》 risposi mentre Doniya gridó 
《Safaa è un ragazzo, non a farle》
《Invece me la cavo》 risposi 《ho due sorelle femmine, ho anni di allenamento》
Iniziai a fare le trecce alla piccola mentre ci raggiunsero Doniya e Waliyha per assistere al mio lavoro.
《È proprio bravo》 sussurró Wali a Doniya.
La maggiore annuí e si alzó a guardare l'acconciatira finita.
《Le farai anche a me, vero?》 esclamó ridendo.
《Si, certo che si ma ora vorrei vedere Zayn che fa, vi spiace?》
Scosseró la testa tutte e tre cosí mi avviai nella stanza del moro.
Sulla porta della stanza di Zayn c'era scritto un enorme "Keep Out", bussai e sentí gridare
《Sapete leggere?》
Socchiusi gli occhi, feci un respiro e aprí la porta
《Vale anche per me?》
Il ragazzo si giró e mi guardó mentre sul suo viso comprave un sorriso
《Finalmente ti hanno lasciato andare?》
Annuí andandomi a sedere sul bordo del letto
《Che stavi facendo? Ti ho disturbato?》
Il ragazzo si giró sistemando, apparentemente, dei fogli mormorando
《Nessun disrurbo piccolo, stavo solo scarabbocchiando》
Sorrisi e sospirai
《Cosa facciamo Zaynie?》 continuai.
《Io ho una mezza idea》 rispose lui girandosi e avvicinandosi con la sedia mettendosi davanti a me.
Sentí il cuore in gola come il ragazzo prese tra le sue mani il mio viso e socchiusi gli occhi deglutendo.
Non feci in tempo a chiudere gli occhi che qualcuno spalancó la porta gridando
《Zaaaayn, guarda le trecce che mi ha fatto Liam》
Il ragazzo sbuffó allontanandosi guardando la piccola mentre riaprí lentamente gli occhi.
《Sono bellissime》 rispose il fratello.
《Andiamo al parco?》 continuó la piccola.
Zayn mi guardó e io gli sorrisi accennando un si con la testa e lui sospirando riportó lo sguardo sulla piccola
《Si dai, vai a prepararti》
La piccola corse in camera delle ragazze urlando
《Liam e Zayn ci portano al parco》
La sentimmo e scoppiai a ridere mentre Zayn mormoró facendo finta di essere infastidito
《Ecco, ora mette addirittura il tuo nome prima del mio》
Mi fermai solo un attimo per sentire cosa avrebbe detto e poi ripresi subito a ridere buttandomi indietro sul letto.
Il ragazzo ridendo assieme a me si cambió velocemente mentre non potevo vederlo e si mise sdraiato accanto a me
《Hai una bellissima risata Leeyum》
Arrossí socchiudendo gli occhi rispondendo
《Anche tu Zaynie》
《Ed hai anche un bel sorriso》
《Come mai tutta sta dolcezza?》
《Ti sto solo dicendo ció che non riesco a dirti mentre mi perdo nei tuoi occhi》
《Tu pensa che, io, nei tuoi occhi ci vedo il mare》
《Quando vedi il mare in un paio di occhi marroni sei fottuto, sai?》
《Si, sono fottutamente cotto di te》
Sorridemmo entrambi mentre in camera arrivarono le.tre sorelle esclamando in coro
《Noi siamo pronte》
Mi tirai su sorridendo e guardandole per poi portare gli occhi su Zayn
《Si preparano i cori la notte, vero?》
Zayn scoppió a ridere mentre mi persi nel sua risata e le tre sorelle confabularono qualcosa.
《Andiamo piccioncini?》 esclamó Waliyha avviandosi alla porta d'ingresso seguita dalle sorelle.
Diedi un ultimo sguardo al bel moro per poi avviarmi assieme alle sorelle.
Safaa chiamó l'ascensore mentre Waliyha e Doniya iniziarono a scendere le scale e Zayn chiuse a chiave la porta di casa.
Arrivato l'ascensore aprí la porta lasciando entrare la piccola Safaa seguita da Zayn.
Entrai per ultimo lasciando chiudere la porta dietro di me mentre presi in braccio la piccola e gli feci premere il tasto del pianoterra.
Waliyha ci aprí la porta per farci uscire e la ringraziai sorridendogli dolcemente mentre Safaa corse verso di me prendendomi la mano.
Aprí il portone e lo tenni aperto per far uscire tutti ed una volta fuori ci incamminammo al parco.
Waliyha e Doniya cammivano avanti a tutti che scommettevano su un nostro possibile bacio mentre io e Zayn camminavamo tenendo una mano a testa della piccola che saltellava felice.
Sentimmo una vecchietta esclamare
《Ma che bella famigliola》
Mi guardai attorno e mi accorsi che eravamo gli unici ad assomigliare a una possibile famiglia cosi scoppiai a ridere e feci notare a Zayn che era riferito a noi.
Zayn rise continuando a camminare verso il parco.
Come entrammo al parco Safaa lasció entrambe le mani e corse a rubare la palla a Waliyha stava tirando fuori dallo zaino.
《Dai Liam, vieni a giocare》 gridó Safaa.
Non me lo feci ripetere due volte e tirandomi Zayn dietro corsi verso il prato dove, fatte le squadre, iniziammo a giocare.
Tra scivolate, cadute e voli arrivó mezzogiorno.
Le campane della chiesa iniziarono a suonare e mi fermai per controllare l'ora.
《Ehi, è mezzogiorno, che ne dite di pranzare al Mc'Donald?》
Tutti e quattro urlarono un si e mi raggiunsero.
Arrivarono tutti sotto l'albero dove in precedenza lasciammo lo zaino e la borsa e finimmo di raccogliere i nostri oggetti e mi misi in spalle lo zaino afferrando la mano di Safaa
《Io voglio l'Happy Meal》 esclamó la piccola stringendo la mia mano.
Io annuí incamminandomi verso il fast food mentre Zayn riprese la mano della sorellina e appena me ne accorsi mormorai
《Ti piace farti dare del paparino?》
《Probabilmente mi piace essere associato a tuo marito》 rispose lui.
Risi imbarazzato continuando a camminare.
Ci trovammo davanti al locale e chiesi alle ragazze cosa avrebbero voluto ordinare e le feci accomodare al tavolo avviandomi in cassa con Zayn.
Mentre eravamo in coda, Zayn, afferró la mia mano intrecciando le dita con le sue.
Sentí una vampata di calore percorrere il mio corpo e un sorriso si dipinse sul mio viso.
Arrivati alla cassa ordinai per me e le ragazze e guardai Zayn aspettando di sentire la sua ordinazione ma quando mi guardó mi fece segno con gli occhi di guardare la cassiera che ci provava spudoratamente con lui.
Sospirai roteando gli occhi mentre, il ragazzo, notando la mia reazione poggió la mano, quella intrecciata alla mia, sul bancone guardando la cassiera ordinando e sorridendogli soddisfatto notando l'espressione della ragazza.
Risi arrossendo mettendo mano al portafogli mentre Zayn mi fulminó con lo sguardo
《Non provarci Payne》
《Ho deciso di venire io qui, quindi pago io》
Come arrivó la cassiera pagai il conto e guardai subito dopo Zayn soddisfatto mentre lui mormoró
《Me la pagherai》 incroció le braccia al petto dandomi le spalle per ridacchiare.
La cassiera riempí due vassoi con il nostro pranzo e prendendone uno a testa ci avviammo al tavolo.
《Ringraziate Liam, ha pagato lui》 esclamó il moro appena arrivammo al tavolo.
《Grazie Lee》 esclamarono Doniya e Waliyha in coro.
《Grazie mio principe》 esclamó subito dopo Safaa.
《Ehi, non ero io il tuo principe?》 ribattè Zayn.
La piccola scosse la testa ridendo 《Tu ora sei la mia principessa》.
Ridacchiammo tutti quanti, compreso Zayn.
Tra una battuta ed una risata finemmo il pranzo.
《Ora che si fa?》 chiesi sperando che qualcuno proponesse qualcosa.
《Torniamo al parco》 rispose Safaa.
《Si dai, cosí prendiamo il sole》 rispose Doniya guardando Waliyha, lei annuí.
《Ma si dai, torniamo al parco》 disse infine il moro.
Ci alzammo e una volta svuotati i vassoi e ripreso i nostri oggetti personali ci avviammo nuovamente al parco.
Doniya, Waliyha e Safaa camminavano davanti a noi discutendo, chissá di quale argomento, mentre io camminavo accanto a Zayn in silenzio.
Una volta arrivati al prato le due sorelle maggiori stesero una coperta sull'erba e si sdraiarono sopra mentre la piú piccola corse verso l'area gioco.
Io e Zayn cercammo una panchina dove potevamo controllare tutte le ragazze e ci accomodammo.
Lui si accese una sigaretta e mi porse il pacchetto, scossi la testa sorridendo.
Mentre il ragazzo si portó alle labbra la sigaretta, che tanto invidiavo, e l'accese io presi un bel respiro e tirai la testa all'indietro socchiudendo gli occhi.
《Andiamo a fare una passeggiata?》 esclamó dopo il primo tiro.
Feci in tempo ad aprire gli occhi e tirare su la testa per vederlo buttare fuori il fumo.
Quandi fumava era estremamente sexy.
《Doniya, vado a fare una camminata con Liam, occhio a Safaa》 urló il ragazzo alla sorella che per far capire di aver sentito gli fece un gesto con la mano.
Ci incamminammo senza una vera e propria meta precisa.
Camminammo per parecchio tempo fino a trovarci davanti ad un laghetto.
Intorno al laghetto era pieno di alberi, piantine e fiori vari
《Com'è bello qui》 esclamai.
《Tranquillo》 continuó lui.
《Romantico》 dissi subito dopo.
《Senza rotture di scatole》 ribattè infine lui.
Mi guardai intorno e notai, sopra una piccola collinetta,una meravigliosa panchina bianca ricoperta di fiori.
《Zayn, andiamo a sederci li?》 indicai quanto visto poco prima.
Lui afferró la mia mano portandomi verso di essa.
Guardai il panorama esclamando poco dopo
《Guarda Zayn, si vedono le tue sorelle》
Il ragazzo guardó esclamando 《È vero piccolo, vediamo che fanno》
Stavamo guardando le sue sorelle giocare, ma io in realtà più che le sue sorelle stavo ammirando lui. Ancora non ci credevo era qui accanto a me. Presi coraggio e lo chiamai piano lui si girò e mi disse 
《Dimmi piccolo》
Ogni volta che mi chiamava così un brivido percorreva la mia schiena mi sentivo amato e protetto in qualche modo. 
《Chiudi gli occhi》 gli risposi.
Lui mi guardò un po' stranito ma fece ciò che gli dissi così continuai 
《Ora immagina il posto perfetto》
Lui annuì con un sorriso così alla fine presi coraggio e gli surrai a pochi millimetri dalle sue labbra 
《Con la persona perfetta》
e gli poggiai finalmente le mie labbra sulle sue. 
Avevo aspettato così tanto quel bacio.
Misi le mani sul suo viso e chiusi a mia volta gli occhi e chiesi accesso alla sua bocca, il permesso non tardò ad arrivare e il nostro bacio diventò profondo, intenso, dolce e passionale allo stesso tempo. 
Avevo bramato le sue labbra così tanto che ancora non mi sembrava vero. 
Sembrava di baciare un angelo, un angelo che sapeva di nicotina.
Ci staccammo dopo svariati mintui e nessuno dei due aveva il coraggio di parlare. 
Lo vidi con la coda dell'occhio sorridere, non l'avevo mai visto sorridere così, e sapere che la causa del suo sorriso ero io mi dava una gioia immensa. 
Presi una sua mano restando ancora in silenzio assaporando ancora il gusto delle sue labbra sulle mie. Speravo che quel sapore non se ne sarebbe mai andato.
《Torniamo indietro? Si sta facendo abbastanza tardi》 propose il ragazzo dopo circa una mezz'ora.
Annuí sorridendogli continuando a non parlare.
Cosí, mano nella mano, tornammo dalle ragazze.
Per tutto il tragitto, nessuno dei due, spiaccicó una parola.
Arrivati dalle ragazze, l'angelo dalle labbra soffici ed al gusto di nicotina, richiamó le sorelle 
《Dai ragazze andiamo, prendete le vostre cose》
Tutte e tre correndo verso le borse notarono le nostre mani intrecciate.
Le piú grandi sorrisero mentre la piú piccola inizió a gridare felice
《Siii, si sono fidanzati. Ehi tu...》 mi guardó 《Lui rimane mio》.
Arrossí guardandole 《A-avete frainteso, non siamo insieme》
《E quelle mani?》 Waliyha indicó le mani intrecciate.
Entrambi ci eravamo totalmente dimenticati di essere mano nella mano cosí, con un gesto molto veloce, riportammo le mani ognuno nella propria tasca.
Una volta che le ragazze presero i loro averi ci incamminammo tutti all'uscita del parco.
《Mi accompagnate a casa?》 sussurrai a Zayn.
《Vai giá a casa?》 rispose lui.
《Si Zaynie, stasera ho il compleanno di nonna》 risposi io.
Lui annuí tristemente prendendo la strada che portava a casa mia.
Poco dopo arrivammo sotto casa mia e una volta salutate le tre ragazze guardai il ragazzo negli occhi, mi avvicinai e lo strinsi a me mentre le sorelle facevano versi per prenderci in giro come se avessero assisitito al bacio.
"Smack! Smack! Smack!" continuarono a ripetere.
Dopo una risata per far calare il leggero imbarazzo tra me e Zayn dissi
《Ciao piccole, grazie per la bella giornata, a domani?》
Le ragazze annuirono e in quel momento portai il mio.sguardo sul ragazzo 
《A domani Zaynie》
Lui mi sorrise guardandomi
《A domani Leeyum》
Mi morsi l'intenro guancia. 
La voglia di saltargli addosso e riassaporare le sue labbra era veramente forte.
Mi girai e mi avviai verso il portone.
Prima di entrare mi girai un altra volta salutandoli con la mano.
Loro ricambiarono iniziando ad allontanarsi.

Avril si tira su e mi guarda 《Papi, scusami ma ora voglio sapere delle cose》
《Dimmi tutto principessa》 rispondo sorridendogli.
《Ma tu quella mattina, quando papá Liam si stava preparando per venire da te cosa stavi facendo?》 chiede lei.
《Ho fatto solo due cose tutto io tempo》 rispondo.
《Cioè?》
《Fissato il cellulare e guardato fuori dalla finestra》 ammetto con un sorriso stampato in viso.
《E invece, quando eri con le zie in bagno e vi ha raggiunto nonno, cosa stavate facendo?》
《Stavamo avendo un'accesa discussione su quanto fosse bello Liam e quando arrivó nonno disse qualcosa del tipo "smettela di discutere, Zayn è geloso del modello che abbiamo in cucina"》 ridacchio ricordando quella mattina.
Liam si tira gira verso i nostri figli piú grandi ed esclama 《Il modello tra i due era e rimane lui.
Quando eravamo piú giovani sembrava un modello di Abercrombie》.
《Ancora adesso potrebbe farlo》 continuó Jason.
《Papi, ultima cosa e poi vi lascio continuare》 dice Avril.
Annuisco guardandola attendendo la domanda.
《Cos'hai provato durante il primo bacio con papà?》 continua lei.
《Se devo essere sincero non me lo sarei aspettato.
Lo vedevo cosí timido che mai avrei immaginato che prendesse una tale iniziativa.
Comunque cosa provai quel giorno ancora oggi non sono in grado di descriverlo,
Ho provato una serie di emozioni.
Il mio stomaco aveva un'intero Zoo all'interno, mi tremavano le gambe, mi sudarono le mani.
Mi sentí leggero e spensierato.
Sembrava che il resto del mondo si era fermato come le sue soffici labbra premettero contro le mie》
I nostri quattro figli ci guardano sorridendo.
Sembra che raccontando la nostra storia, io e lui, ci innamoriamo sempre di piú.
Ci ricordiamo di quando eravamo spensierati e liberi. 
Col tempo nulla è cambiato, anche dopo quattro figli.
Il nostro rapporto si è solo rafforzato ogni giorno, sempre di piú.

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