Le nuove generazioni sono tutte bruciate di guard_the_project (/viewuser.php?uid=492160)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Tutti quelli convinti di essere infastiditi dalla propria vita sregolata ***
Capitolo 3: *** Riunioni di famiglia ***
Capitolo 4: *** Necessità ***
Capitolo 5: *** Ma sei proprio sicura che noi siam desti? Mi pare di dormire ancora, di sognare. ***
Capitolo 6: *** Ma l'amore è cieco e gli amanti non possono vedere le graziose follie ch'essi commettono ***
Capitolo 7: *** L'afflizione potrebbe anche sorridere un giorno; fino allora, mio dolore, stattene in un cantuccio zitto e buono ***
Capitolo 8: *** Ah, così fa il vero amore,non parla preferisce ornarsi di fatti e non di parole ***
Capitolo 9: *** L'amore fugge come un'ombra l'amore reale che l'insegue, inseguendo chi lo fugge fuggendo chi l'insegue ***
Capitolo 10: *** Pazzo, amante, poeta: tutti e tre sono composti sol di fantasia ***
Capitolo 11: *** Che fortuna possedere una grande intelligenza: non ti mancano le sciocchezze da dire ***
Capitolo 12: *** Si può essere una persona perbene e scrivere brutte poesie ***
Capitolo 13: *** Dada non significa nulla. È solo un suono prodotto della bocca. ***
Capitolo 14: *** Se non mi amate, lasciatemi, e se non sapete amare, imparate(prima parte) ***
Capitolo 15: *** Se non mi amate, lasciatemi, e se non sapete amare, imparate.(seconda parte) ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
prologo 2
DISCLAIMER:
Harry Potter e tutti i personaggi della saga sono di proprietà di JK
Rowling e di chiunque ne possieda i diritti.
Premessa:
le date di nascita dei personaggi sono state modificate in funzione
della storia e sono stati aggiunti dei secondi nomi completamente
inventati.
Prologo
Rose
ne era convinta, anzi ne era più che certa, lei e Scorpius Hyperion
Malfoy erano destinati a stare assieme.
Niente
e nessuno avrebbe potuto ostacolare il loro destino. Non
importava il fatto che fossero di due case diverse, non la spaventava
il fatto che suo padre, nonostante i progressi fatti in tolleranza
verso Malfoy senior, se si fosse messa assieme al figlio l'avrebbe
diseredata, ma sopratutto, ciò che davvero era superfluo nel
progetto di vita di Rose era che Scorpius non fosse d'accordo.
Tutto
era incominciato al terzo anno quando ,in un scaffale nascosto della
biblioteca, aveva trovato un vecchio libro druidico che permetteva di
prevedere il futuro con l'utilizzo delle rune.
A
dispetto del generale odio degli studenti verso antiche rune, Rose
sapeva già tradurle al primo anno. Si poteva far ricadere la colpa
di ciò sui geni Granger presenti in lei, oppure si poteva
semplicemente prendere atto che tradurre le antiche rune su Rose
avesse un potere calmante, in ogni caso, era un dato di fatto, che al
terzo anno la strega sapesse già tradurre testi del quinto.
Nemmeno
a dirlo, un libro per prevedere il futuro con le rune e la capacità
di saperle tradurre, uniti all'incredibile curiosità di Rose non
poteva che portare ad una disastrosa conclusione che in questo caso
coincideva con la risposta “Scorpius Malfoy” alla domanda “chi
è e sarà l'uomo della mia vita? La mia anima gemella?”.
A
poco erano servite le ovvie considerazioni fattole dai scettici Albus
e Dominique sulla possibilità di aver sbagliato la traduzione,
oppure semplicemente sull'eventualità che insomma, quel libro fosse
solo una sciocchezza, appunti di magia antica rudimentali e
difettosi. Niente poteva farla vacillare nella sua convinzione che
Scorpius Malfoy fosse parte del suo destino. Senza contare che, dalla
sua parte Rose, purtroppo, aveva quello svaporato di Lysander
Scamander e la paladina del vero amore nota ai più con il nome di
Lillian Luna Potter, che fomentavano questa insana convinzione.
In
tutto ciò Scorpius Malfoy non aveva avuto alcun diritto di parola.
Sia
chiaro, nonostante la presentazione fatta, Rose non era del tutto
priva di ragione e amor proprio, non rientrava nel Scorpius fan club
(nonostante avesse pagato fior di galeoni per avere la tazza da
colazione con la foto di Scorpius in divisa da Quiddich che parava
sicuro una pluffa), non passava ore e ore a sospirare, né gli si
gettava fra le braccai ogni volta che lo vedeva. No, niente di tutto
ciò.
Lei
era semplicemente convinta che loro due sarebbero un giorno finiti
assieme, si limitava così a far notare al suddetto ragazzo i loro
punti in comune, i vantaggi della loro unione, lasciando sospiri e
miagolii a chi era più bravo di lei a farli (letteralmente, da
quando James, appena diventato maggiorenne, aveva voluto provare a
risistemarle il naso colpito da una pluffa, aveva le vertigini ogni
volta che sospirava).
Rose
era caparbia, Scorpius odiava le persone caparbie.
In
verità il rampollo di casa Malfoy aveva sempre visto la caparbietà
come una qualità, tanto più che era una caratteristica che gli
apparteneva, ma dal terzo anno in poi aveva cambiato radicalmente
idea. Il terzo anno, l'anno in cui Rose Nymphadora Weasley era
piombata nella sua vita. Merlino come rimpiangeva quei primi anni di
saluti appena accennati nei corridoi.
Rose
di per sé non era particolarmente molesta, a differenza di alcune
streghe, gli lasciava i suoi spazi, non gli faceva sorprese
imbarazzanti e non lo ossessionava con richieste d'uscita (più o
meno), eppure era proprio questo ad infastidirlo, il fatto che fosse
così convinta del loro futuro assieme da non pensare nemmeno di aver
bisogno di questi giochetti.
Lei
sapeva che sarebbero finiti assieme, ne era dannatamente convinta.
Rose
lo sapeva, così come suo padre sapeva che sarebbe diventato primo
ministro, sua madre sapeva che avrebbe sposato una strega di buona
famiglia, alcuni serpeverde sapevano che avrebbe ripristinato le
vecchie gerarchie, la squadra di Quiddich sapeva che avrebbe parato
ogni singola pluffa. Ed era davvero ironico che tutti sapessero cosa
avrebbe fatto, chi sarebbe diventato, quando lui non sapeva proprio
un bel niente.
No,
non era vero, lui sapeva che una cosa poteva sceglierla, lui poteva
scegliere di non uscire mai e poi mai con Rose Weasley.
Louis
Weasley era infastidito, infastidito dal fatto che nonostante avesse
più volte sottolineato il suo disappunto, James e Fred continuassero
a trascinarlo con loro in ogni missione.
Lo
reputavano come un fratellino minore, lui dei pazzi che lo avrebbero
incastrato in qualche situazione che lo avrebbe portato ad una
punizione che avrebbe rovinato il suo essere uno studente modello.
James
e Fred erano convinti che avesse bisogno di loro per rompere quella
maschera di perfezione creata da sua madre e nonna. In verità a
Louis andava bene così, c'era un motivo per il quale gli
insegnamenti Delacour aveva attecchito su di lui più che sulle sue
sorelle. A lui piaceva essere perfetto, ambiva alla perfezione ed era
infastidito quando non riusciva ad esserlo.
Louis
non aveva chiesto di essere salvato. Stava bene anche da solo
esattamente come poteva starlo in mezzo ad altre persone. Non gli
cambiava nulla, tanto lui era perfetto in ogni caso,ovunque e
comunque; sapeva sorridere automaticamente in ogni situazione, essere
sempre cordiale, presentarsi al meglio in qualsiasi caso.
Però
era vero che a volte preferiva stare solo, non perchè fosse un
amante della solitudine, ma solo perchè ogni tanto si accorgeva di
non saper più riconoscere un suo sorriso vero da uno finto. Aveva
passato quindici anni ad essere un Louis perfetto e lo aveva fatto
così bene che ogni tanto non capiva neppure i suoi stessi gesti.
Era
questo il motivo per cui cercava di rimanere da solo, se non stava in
compagnia non gli sorgevano quei dubbi e se non gli sorgevano quei
dubbi voleva dire che tutto andava bene, anzi alla perfezione.
Eppure
a volte, doveva ammetterlo, era infastidito da ciò, come non poteva
non ricordarsi più cosa lo rendesse davvero felice e cosa no!?
C'era
una cosa che però lo infastidiva più di James, Fred e della sua
perdita di conoscenza di se stesso ed era Robin Finnigan.
Lei
sorrideva sempre, era sempre cordiale e riusciva a presentarsi al
meglio, ma a differenza sua lo faceva spontaneamente. Lei era
riuscita dove lui aveva miseramente fallito, d'accordo, non proprio
fallito, visto che lui era perfetto in pubblico come si addice ad un
mago con un ottavo di sangue veela nelle vene, ma mancava di
spontaneità e questo agli occhi di Louis era un insuccesso
imperdonabile.
Ad
Hogwarts la conoscevano tutti; lei era la ragazza da cui si andava a
chiedere un consiglio, lei era quella sempre pronta ad aiutare, lei
nonostante fosse un prefetto ligia alle regole sapeva chiudere un
occhio alla giusta occorrenza.
Louis
trovava tutto ciò molto fastidioso, ma cosa strana era che lei
sembrava non accorgersene, continuava ad essere gentile con lui
nonostante lui la evitasse, si fermava a parlare con lui nei corridoi
ignorando la sua espressione stizzita, durante i pasti quando James e
Fred lo trascinavano al tavolo dei grifondoro sceglieva sempre il
posto più lontano possibile da lei, eppure lei continuava a
salutarlo sorridente.
Decisamente
c'era qualcosa che non andava in quella ragazza e quando Louis
avrebbe capito cosa, e lo avrebbe capito, era troppo perfetto per non
riuscirci, lo avrebbe usato contro di lei, l'avrebbe messa di fronte
ai dubbi che lui stesso di tanto in tanto doveva affrontare,
togliendole così quel stupido dolce sorriso dal volto.
Albus
si portava le mani a coprire gli occhi con la stessa frequenza con
cui si accorgeva di aver fatto una cavolata, ovvero molto spesso.
Viveva
alla giornata, non faceva mai progetti, odiava avere dei limiti.
Albus
Severus Potter era uno sregolato per eccellenza. Niente nella sua
vita aveva ordine, nulla era deciso, tutto era relativo.
Proprio
questo atteggiamento però lo portava a coprire il viso con le mani,
il suo caos interiore non gli permetteva di pensare alle conseguenze
che spesso irrompevano nella sua vita peggio di uno schiantesimo.
Per
quanto quel modo di vivere gli piacesse e ottenesse l'ammirazione dei
più per la spontaneità, la sicurezza con cui la conduceva, la
mancanza di legami e la completa libertà,in verità si ritrovava
troppo spesso in situazioni che con il senno di poi non gli erano
affatto gradite.
Era
inoltre impossibile per qualsiasi altra persona avvicinarsi realmente
a lui, costruire qualcosa, senza venir travolti dalla sregolatezza
della sua vita.
Questo
modo di vivere sempre all'attimo era iniziato al primo anno quando
dopo aver passato l'estate a preoccuparsi per lo smistamento nelle
case era finito a serpeverde.
La
sua famiglia gli era stata vicina, tutti più volte gli avevano
ripetuto che non c'era nulla di male nella sua divisa verde-argento,
eppure lui aveva pianto di nascosto per settimane.
Non
sarebbe mai stato il degno figlio di Harry e Ginevra Potter come lo
era James. Poteva essere una bravo ragazzo, un ottimo mago, ma avere
una serpe disegnata sulla divisa al posto di un grifone, chiamare
amici figli di ex-mangiamorte, non voler diventare un auror per
difendere la comunità magica, lo avrebbero sempre reso agli occhi di
tutti il diverso di quella famiglia e questo lo faceva soffrire.
Anche adesso che era al sesto anno, Albus poteva ricordare quei
sguardi che si soffermavano sempre qualche secondo di troppo sullo
stemma verde-argento prima di rivolgergli la parola, come se si
aspettassero che da un momento all'altro cambiasse, che si scoprisse
essere tutto uno scherzo.
Alla
fine però aveva smesso di soffrire però e doveva ringraziare una
partita di Quiddich.
Era
l'ultima partita di quel primo anno trascorso a Hogwarts, la squadra
dei serpeverde faceva, usando un eufemismo, schifo. Stavano giocando
contro i corvonero per il terzo e quarto posto, erano trascorsi
appena una decina di minuti ed erano già 90 a 10, i corvonero
avevano già iniziato a festeggiare, i serpeverde rimanevano seduti
in silenzio ad osservare quello sfacelo. Al tredicesimo minuto il
cercatore serpeverde del tempo, l'unica speranza delle serpi, svenne
sulla scopa, afferrato al volò si scopri avere trentanove di febbre,
il capitano allora, preso dalla disperazione lo fece sostituire da
una ragazzotto del primo anno, tale Albus Severus Potter.
Erano
ormai 140 a 10 quando il piccolo Albus riusci ad avvistare il
boccino, da quel momento in poi fu solo istinto. Non c'era nulla
attorno a sé, solo quel piccolo boccino dorato, non sapeva il perchè
ma sapeva che doveva essere suo, ne andava della sua stessa vita. Si
appiattì sulla scopa e partì all'inseguimento. Era talmente
concentrato che furono gli altri a raccontargli poi cosa avesse
fatto, come avesse seminato il cercatore di corvonero, il modo in cui
avesse schivato i bolidi, le virate effettuate. Albus, di tutto ciò,
non si ricordava nulla, i suoi ricordi riprendevano dal momento in
cui un boato proveniente dagli spalti era giunto alle sue orecchie.
Tutti i serpeverde lo stavano acclamando, non solo loro però, anche
i grifondoro e i tassorosso che avevano assistito alla partita erano
lì, in piedi per lui, ad applaudire la sua tecnica, la sua velocità,
la sua tenacia.
Albus
aveva prima guardato il boccino sfarfallare fra le sue dita , poi
tutti gli spalti e a quel punto aveva alzato il pugno chiuso verso il
cielo. Era stato in quel momento che aveva capito, lui era libero.
Non
era più il figlio diverso di Harry Potter, adesso lui era il
cercatore di serpeverde che aveva portato la sua squadra alla
vittoria. A differenza di James, in futuro Lily e dei suoi cugini la
sua casa gli permetteva di essere ciò che voleva, essere un
serpeverde gli stava dando la possibilità di essere se stesso.
Nessuno dei verde-argento lo avrebbe acclamato per essere un Potter,
erano ambiziosi e non avrebbero mai permesso ad un stupido cognome di
sorpassare il proprio, ma per aver fatto vincere la loro squadra, per
aver portato punti alla casa, per quello lo avrebbero acclamato.
Poteva
crearsi una vita staccata dal nome della sua famiglia. Per la gente
sarebbe stato il figlio serpeverde, non si potevano fare paragoni
perchè quell' etichetta lo rendeva estraneo ai progetti della
famiglia pur facendone parte.
La
vita sregolata era iniziata più o meno in questo periodo. La
vertigine di poter fare tutto, essere chiunque. Era bella quella
sensazione, dava una sorta di assuefazione.
Tuttavia
ogni tanto gli pesava non avere punti fermi, si ritrovava a chiedersi
perchè avesse tanto insistito per andare a quella festa o perchè
non avesse voluto andarci per studiare, si alzava e si chiedeva
perchè quella tizia o quel tizio ora si trovassero nel suo letto, o
perchè non fosse andato con la sua famiglia ad un certo evento. Non
aveva avuto reali motivi per dire di no, quindi perchè lo aveva
fatto?!
Quando
queste domande lo assillavano allora tornava da Lysander. Aveva uno
strano potere calmante su di lui; i capelli biondi mossi, gli occhi
azzurro-grigio, come se fossero velati, impegnati a guardare qualcosa
di invisibile allo sguardo altrui, la sua voce bassa e modulata. Non
era nulla di importante, lo faceva solo perchè era una persona
tranquilla, niente di più, gli piaceva ascoltarlo quando la sua
testa sembrava piena di troppi interrogativi.
Non
c'era nulla di sentimentale in tutto ciò, nemmeno di fisico, anche
perchè per quello era pienamente soddisfatto. Ad Hogwarts non gli
era mai mancato nulla. Una sera poteva andare a letto con una giovane
serpeverde attratta dalla divisa da Quiddich e il giorno dopo fare
coppia fissa con un fisicato corvonero che ammirava i suoi occhi e la
sua capacità di vivere in completa libertà, senza regole e quindi
in grado di sorprenderlo sempre.
Nulla
di sentimentale quindi, solo ricerca di tranquillità. Ed il fatto
che dopo aver passato il pomeriggio con Lysander andasse a cercare
Lorcan per fare sesso con lui era solo la dimostrazione di quanto
poco gli importasse del primo e di tutta la questione sentimentale in
generale, non era certo per poter rivedere nei suoi lineamenti quelli
del fratello gemello come invece faceva Lorcan che accettava quella
situazione solo perchè Al gli ricordava James.
Nulla
di sentimentale, nessun problema, solo tranquillità, non solo era
quello che si ripeteva nella testa, ma anche quello che ripeteva a
quegli idioti di Rose e Scorpius che dopo averlo visto ricadere nel
suo solito schema Lysander- Lorcan intervenivano.
Scorpius
lo trascinava di peso sulla scopa e lo portava a fare un volo così
lungo da liberargli la mente, poi Rose, che solo in questi casi non
rivolgeva a Malfoy la parola, lo portava in riva al lago e parlavano
di tutto, spesso fino a notte fonda e Albus smetteva di porsi
domande, almeno per un po'.
****
Questo
è un esperimento, sono in preda ai dubbi al riguardo e non so se
continuare, pubblicherò l'epilogo e il primo capitolo assieme così
che possiate insultare me, la storia e il computer che ha permesso di
scriverla con la consapevolezza di quale fosse l'idea generale di
questa storia (gli insulti potranno essere così più corposi).
Seriamente
mi piacerebbe avere delle opinioni, magari critiche costruttive per
sistemare alcune cose che non mi convincono molto ad esempio (mi
sento alquanto stupida a segnare questi punti, ho la sensazione di
parlare da sola, non che non lo faccia normalmente, ma è comunque
strano e sto divagando): i personaggi sono troppo stereotipati?
Dovrei aggiungere una quarta protagonista come mi suggerisce il mio
animo femminista (Roxanne magari)? La coppia Lorcan- James è da
tenere?(avrei un piano b divertente per james in caso) È il caso di
finirla di fare domande? Assolutamente sì! Un bacio:)
|
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Capitolo 2 *** Tutti quelli convinti di essere infastiditi dalla propria vita sregolata ***
prologo
Tutti quelli convinti di essere infastiditi dalla propria vita sregolata
“Buongiorno
Al” esclamò Rose sedendosi sulla panca di fronte a lui dopo aver
scansato un serpeverde “e buongiorno anche a te Scorpius”
aggiunse rivolgendosi al ragazzo seduto accanto al cugino che si
limitò ad alzare lo sguardo verso di lei per poi riportarlo alla sua
tazza di caffè
“Rose
devi smetterla di mescolare pozioni risveglianti al tuo caffè”
fece Albus passandosi una mano sulla faccia come se potesse
svegliarlo dal suo stato di coma mattutino, porco Godric doveva
imparare ad andare a dormire prima, se andava avanti così non
sarebbe arrivato a natale
“punto
primo, non urlarlo” lo ammonì la ragazza “punto secondo...”
portò la mano destra nella manica del braccio sinistro e ne tirò
fuori una piccola boccetta “..te ne ho lasciata un pò” aggiunse
posandola sul tavolo attenta a tenerla coperta con il dorso della
mano, Albus ebbe un guizzo di lucidità, afferrò la pozione e veloce
la versò nel suo caffè che portò subito dopo alle labbra, tutto il
corpo fu percorso da un brivido, poi un tiepido tepore ed infine una
strana forza lo invase , sorrise compiaciuto, muovendo il collo e
allungando le braccia stiracchiandosi
“io
ti adoro lo sai vero?” disse a Rose che scrollò le spalle
noncurante
“certo
che lo so”
“voi
due dovreste smetterla con quella roba, non fa esattamente bene”
sbottò Scorpius da sopra la sua tazza di tè, gli occhi azzurri di
Rose si puntarono su di lui e lui capì che avrebbe fatto meglio a
starsene zitto come aveva programmato
“Scorpius
ho una cosa per te” esclamò infatti tirando fuori da una tasca
della divisa una foto che, dopo essersi allungata sul tavolo e aver
rovesciato qualche vassoio, poggiò davanti a lui, Scorpius alzò le
sopracciglia scettico, posò la sua tazza di tè e afferrò
l'immagine, sopra vi erano raffigurati una bambina bionda con gli
occhi azzurri e lentiggini vicino ad un bambino dai capelli rossi e
gli occhi grigi
“che
cosa è?” chiese mentre Albus si allungava verso di lui per poterla
vedere
“tira
i due lati della foto” ordinò Rose sorridente, il ragazzo ubbidì
e la foto iniziò ad allungarsi e deformarsi fino a che non si spezzò
a metà, lasciandolo con una foto per mano
“ehi
ma me la ricordo questa!” esclamò Albus afferrando la foto nella
mano destra dell'amico “sei tu da piccola! Te l'hanno scattata alla
tana il giorno in cui..”
“ma
per il beatissimo Salazar” imprecò Scorpius interrompendo il
ricordo dell'amico “come sei riuscita ad avere questa?” sillabò,
sbattendo sul tavolo la foto che era rimasta nella mano sinistra,
Albus l'afferrò prontamente e se la portò all'altezza del naso
“oh,sei
tu da piccolo?che carino” ironizzò
“praticamente
Lily è riuscita ad incantare due nostre foto in modo che si
incrociassero le nostre caratteristiche fisiche, in breve i due
bambini che hai visto prima è come potrebbero essere i nostri figli
futuri” spiegò Rose entusiasta “carini vero?” Scorpius rimase
impassibile, incatenò i suoi occhi grigi a quelli di lei, poi prese
un profondo respiro
“dimmi
come hai ottenuto quella foto” fece telegrafico
“Esta
Boot” rispose Rose facendo spallucce, Malfoy espirò
“e
come l'ha ottenuta Esta Boot?” la ragazza alzò gli occhi al cielo
annoiata
“perchè
gliela data Gayla Hilliard” Scorpius strinse i pugni tentando di
mantenere la calma
“la
lista è ancora lunga? Non potresti dirmi direttamente chi aveva
questa foto?”
“Irma
Flint” il ragazzo annuì, era un' amica di famiglia, i loro manieri
erano vicini, da piccoli avevano giocato assieme, certo era
inquietante che girasse con una sua foto
“io
non ci posso credere, questa è violazione della mia privacy!”
esclamò furioso alzandosi sbattendo i palmi delle mani sul tavolo.
Attirò l'attenzione di buona parte della tavolata, ma appurando che
era lui e che seduta di fronte c'era Rose, tornarono alla loro
colazione, non era inusuale che quella strega riuscisse a fargli
perdere le staffe già nelle prime ore della giornata. Albus,
altrettanto abituato a quelle sceneggiate, lo afferrò per la divisa
strattonandolo per farlo tornare a sedere
“effettivamente,
quella tizia ha esagerato, è contro le regole della scuola fare una
cosa del genere” constatò Rose, sotto lo sguardo allibito dei due
ragazzi “ehi, mi chiami Irma Flint?” chiese al suo vicino di
posto dopo aver picchiettato sulla sua spalla, il serpeverde annuì
passando parola fino a Irma, che si alzò qualche posto più in là
per vedere meglio la persona che la stava cercando “Irma Flint?”
chiese conferma Rose
“si
sono io” urlò la ragazza per farsi sentire
“bene,
venti punti in meno a serpeverde per aver divulgato foto personali di
altri studenti” (1) annunciò tranquillamente indicando uno
Scorpius attonito e facendo scoppiare a ridere Albus,
“cosa?”chiese
Irma rimasta ancora in piedi, Rose in risposta tamburellò il dito
sulla sua spilla da prefetto, poi le fece cenno di sedersi, la
serpeverde boccheggiò appena dopodiché rassegnata si accomodò al
suo posto
“Rose
muoviti che andiamo!” Tuonò la voce spazientita di Dominique alle
sue spalle, la ragazza si girò annuendo alla bionda, salutò i due
ragazzi con la mano e scavalcò la panca per raggiungerla. Albus
osservò le due cugine affrettare il passo per raggiungere un
gruppetto di corvonero poco più avanti, poi si voltò verso l'amico
ancora sotto shock, impiantò il gomito sul tavolo, chiuse la mano a
pugno e vi poggiò sopra la guancia
“e
così” biascicò “quelli nella foto erano i miei futuri nipoti”
fece accennando un sorrisetto, Scorpius rapido afferrò il polso
della mano su cui Albus si stava poggiando e gli diede uno strattone
facendogli perdere l'equilibrio e sbattere così il mento contro il
tavolo “simpatico, davvero simpatico” borbottò il ragazzo
massaggiandosi la parte lesa
“lo
so” ribatté Scorpius con un ghigno.
“l'ha
detto anche Rose prima” mugugnò Al ben attento a non farsi sentire
dall'amico.
“Al
è tempo di andare anche per noi”annunciò Scorpius alzandosi, il
ragazzo si portò una mano a scompigliare i capelli e annui
“si
sono d'accordo”
“sei
d'accordo ma non verrai a lezione vero?” domandò il giovane Malfoy
facendosi largo fra gli studenti, lo sapeva, quando Al lo seguiva
senza protestare era perchè non aveva alcuna intenzione di andare in
classe
“mi
conosci bene amico”approvò sorridente, Scorpius lo afferrò per un
gomito e lo trascinò al lato del corridoio appena fuori la Sala
Grande
“hai
già saltato parecchie lezioni e più volte hai rischiato di farti
beccare” gli fece notare
“hai
visto fuori?”chiese indicando con il pollice dietro le sue spalle
“c'è il sole!”
“certo,
se c'è il sole..”replicò ironico Scorpius
“vedo
che hai capito! Ci vediamo” lo salutò Albus con un falso saluto
militare, il biondo scosse la testa, si guardò attorno alla ricerca
di qualcuno che conoscesse, sentì chiamare il suo nome, poco più in
là un gruppo di serpeverde lo stavano aspettando, fece un cenno del
capo come in assenso e li raggiunse.
Albus
voleva fare un giro sulla scopa, non ci si lascia scappare una
giornata di sole per una lezione di trasfigurazione, tanto più che
aveva già imparato tutto ciò che gli serviva, ovvero come
trasfigurare la propria scopa in un albero, per averla sempre a
portata di mano.
Andò
verso il lago e raggiunse una pianta di Biancospino, spiccava un po'
in mezzo a tutti quegli alberi alti e piuttosto cupi, tirò fuori la
bacchetta dalla tasca dei pantaloni, fece un rapido movimento di
polso e la sua firebolt comparve al posto della pianta. Il giovane
mago prese la sua scopa e non appena si fu allontanato dalla zona
alberata, salì sul manico e partì, destinazione cielo.
Albus
volava veloce, molto veloce, tanti dicevano che fosse così perchè
era un ottimo cercatore, si sbagliavano, lui non volava veloce perchè
era un ottimo cercatore, lui era un ottimo cercatore perchè così
poteva volare veloce, se non fosse stato per quello non sarebbe
nemmeno entrato nella squadra di Quiddich, tutti quegli allenamenti,
le tattiche, non erano cose per lui.
Lui
voleva volare e basta.
Spinse
verso l'alto la scopa, poi la stabilizzò sopra la foresta proibita,
sorrise sentendo il vento sulla sua pelle, allargò le braccia
lasciandosi accarezzare da quella brezza, chiuse gli occhi e
riafferrò il manico con entrambe le mani, sorrise, riaprì gli occhi
e lasciò il controllo magico della scopa. La scopa senza alcun
controllo iniziò la sua pericolosa caduta verso il basso con Albus
appresso, si sbilanciò più volte, roteò su se stessa, poi a
qualche metro dalle piante più alte della foresta, il ragazzo
riprese il controllo, virò e tornò a volare a tutta velocità verso
il castello. Adorava quella sensazione, quei pochi secondi di vuoto
completo, lo risvegliavano, lo terrorizzavano, ma lo facevano sentire
così vivo che non riusciva a rinunciarci.
Iniziò
a schivare le varie torri, passando a pochi centimetri da esse, ecco
perchè Bletchley, il capitano di serpeverde, non gli diceva nulla se
arrivava in ritardo o saltava un allenamento, lui si esercitava anche
meglio da solo. Si appiattì completamente contro la scopa
intenzionato a fare lo slalom fra le arcate della torre di astronomia
quando alla vista di essa, fu costretto a rallentare, c'era qualcuno,
poteva vederne la figura seduta a terra, si avvicinò alle mura,
abbassandosi di livello, per non farsi scoprire, allungò il collo e
riconobbe all'istante quella chioma bionda, Lysander, istintivamente
ritrasse le testa. Rimase nascosto per qualche secondo poi prese un
profondo respiro e guidò la scopa fino all'interno della torre
“non
dovresti essere a lezione?” domandò Albus scendendo dalla scopa,
Lysander era seduto a terra piegato su qualcosa che però non
riusciva a scorgere, alla sua domanda sobbalzò appena e si voltò
sorridendogli
“strano
detto da uno a cui potrei rivolgere la stessa domanda” in risposta
il serpeverde scrollò le spalle, era risaputo che lui saltasse le
lezioni
“che
stai facendo?”
“disegno
usando le stelle” rispose come se fosse la cosa più ovvia del
mondo,Albus trattenne un sorriso, adorava qual suo modo di porsi
“vieni” lo invitò battendo la mano per terra per farsi
raggiungere “vedi, questo è un pennello incantato” spiegò come
se stesse parlando ad un maghetto non appena fu raggiunto dal ragazzo
“e queste sono le costellazioni studiate ad astronomia” continuò
indicando un quaderno aperto davanti a sé pieno di appunti e schizzi
“io sto usando i punti cardinali di queste stelle per rappresentare
Hogwarts, così...”terminò trascinando verso Albus una tela su cui
era raffigurato il castello, ma il suo interno era formato da tanti
punti che si univano in costellazioni, portò un dito a sfiorare il
dipinto e le costellazioni si mossero in senso antiorario, lasciando
però i contorni del castello intatti “è incantato, ascolta i tuoi
desideri, le tue emozioni, è direi che la tua è l'egocentrismo dato
che la costellazione di Pegaso ora sta riempiendo con le sue stelle
la torre di astronomia” constatò con un sorriso, Al scosse la
testa, Lysander era un corvonero, intelligente e creativo per
definizione, eppure credeva davvero che i suoi desideri si fossero
concentrati in quella torre per egocentrismo
“perchè
proprio la costellazione di Pegaso?”
“perchè
è la tua” ribatté riprendendo a dipingere, il più era fatto
mancavano però i dettagli
“e
come lo sai?”
“perchè
ho fatto i calcoli e l'incantesimo su di te”rispose placidamente,
questa volta Albus non trattenne il sorriso
“Pegaso
il cavallo alato, nato dal sangue di medusa, al comando di Zeus”
disse Albus rimanendo con lo sguardo puntato sulle mani di Lysander
“come vedi qualcosa ho studiato” aggiunse con un sorrisetto
incrociando le braccia al petto
“sì,
ma non bene, Pegaso non era al comando di Zeus,deciderà
spontaneamente di servirlo, quando un eroe della
mitologia,Bellerofonte, provò a domarlo lui lo disarcionò”(2) ed
ecco nuovamente quegli occhi azzurro-grigio su di lui, c'era qualcosa
di magnetico, Albus deglutì impedendo alla sua mano di afferrarlo
dietro la nuca e attirarlo a sé, solo per uno sfogo fisico sia
chiaro, non c'era nulla di sentimentale
“non
c'è nessun rifermento al mio pessimo carattere immagino”riuscì a
dire, Lysander piegò leggermente il capo di lato scoppiando a ridere
“no,
si basa tutto su calcoli incantati, però non ci vedo nulla di male
al non voler essere domati”
“nessuno
riesce a rimanerti vicino immagino” fece Albus scompigliandosi i
capelli
“per
quello non serve domare una persona, come racconta la leggenda, è
stato lo stesso Pegaso a decidere di servire Zeus, ha liberamente
scelto di stargli accanto, Zeus non ha fatto altro che aspettare”
spiegò prendendogli il polso e allontanandolo dai capelli che
continuava a scompigliare
“lui
ha aspettato” ripeté, Lysander annuì
“lui
aspetta che sia pronto” Albus non riuscì a controllare le dita
della mano che iniziarono a seguire il profilo della mascella del
biondo, arrivò al mento, salì fino alle labbra, ma a quel tocco
come bruciato, ritrasse la mano, si allontanò veloce, prese la sua
scopa, vi salì e partì a tutta velocità, lasciando Lysander lì,
immobile, che lo osservava allontanarsi da lui. Per un attimo il
corvonero realizzò di non aver fatto altro in vita sua, guardare
Albus allontanarsi, ma nonostante ciò lui continuava ad aspettare.
Albus
sapeva cosa doveva fare dopo quell'incontro,quello che faceva sempre,
l'unica costante della sua vita. Atterrò nel parco, trasfigurò la
scopa e si avviò a passo sostenuto verso il castello. Arrivò
davanti all'aula di pozioni appena prima del suono della campanella,
dei tranquilli corvonero iniziarono ad uscire. Fortunatamente Rose e
Dominique erano sempre fra le ultime, così non avrebbe dovuto dare
spiegazioni, differentemente da Lorcan che invece fu subito fuori.
Stava chiacchierando con dei suoi compagni, eppure notò subito
Albus, aveva una strana capacità nel individuare sempre le persone
che lo cercavano.
Albus
gli fece un cenno con il capo e iniziò a dirigersi verso il suo
dormitorio, Lorcan salutò i suoi compagni e lo seguì.
Louis
stava uscendo dal dormitorio di serpeverde quando incrociò Albus che
stava entrando, dietro di lui c'era Lorcan, gli fece un cenno di
saluto poi proseguì. La discrezione del cugino era una qualità che
Albus aveva sempre apprezzato.
Quel
dormitorio sarebbe stato giusto per Louis, se non fosse stato troppo
perfetto per far finire un Delacour-Weasley a serpeverde, perciò il
capello lo aveva messo a corvonero.
Aveva
appena accompagnato la ragazza con cui si frequentava, bella,
intelligente, simpatica il più delle volte e non da meno
disponibile. Era la giusta ragazza con cui uscire per qualche mese,
magari non proprio quella da presentare ai genitori, ma la giusta
ragazza. Si incamminò verso l'aula di incantesimi, l'ora prima
avrebbe dovuto avere cura delle creature magiche con i serpeverde, ma
una delle bestiole di Hagrid stava male, perciò la lezione era
saltata. La mattinata non era però finita e a dispetto della sua
circa-ragazza ,sì per Louis erano tutte circa-ragazze mai ragazze e
basta, convinta che se mancava solo un'ora alla fine delle lezioni
questa si potesse saltare, lui sarebbe andato in classe.
Iniziò
a salire le scale, il fatto che fosse di serpeverde non giocava a
favore della sua nuova circa-ragazza, non per pregiudizi nei
confronti della casa, ma il per il luogo in cui si trovava il loro
dormitorio, nei sotterranei. Quale mago sano di mente potrebbe
pensare che un sotterraneo possa essere un posto normale in cui
ubicare un dormitorio,sotto il lago per giunta, dove un mostro
tentacolare si aggirava indisturbato. Decisamente fastidioso. La cosa
però davvero scocciante era fare tutte quelle stupide scale a cui
piace cambiare per tornare. Cosa poteva esserci di così divertente
poi Louis non lo capiva proprio. Era, nemmeno a dirlo,già a metà
della terza rampa di scale quando la sentì scuotersi sotto di sé,
iniziò ad affrettare il passo, salendo gli ultimi scalini due a due,
quando la sua attenzione fu richiamata dal piano verso cui le scale
si stavano muovendo, bastarono quei pochi secondi e il divario fra le
scale e il piano che doveva raggiungere fu troppo ampio per poterlo
saltare.
Imprecare
era da maleducati, per questo Louis abbandonò le scale e si
incamminò sul nuovo piano in completo silenzio, senza arrabbiarsi
perchè avrebbe ritardato a lezione e non lamentandosi di non sapere
dove si ritrovasse. No, Louis non fece nulla di tutto ciò. Un rumore
attirò la sua attenzione, lo stesso che lo aveva distratto sulle
scale, affiancandosi al muro procedette con cautela e girò l'angolo,
si ritrovò davanti ad una delle scene che più lo infastidivano in
assoluto, una strega del primo che seduta a terra, piangeva perchè
si era persa. Tutta colpa di quelle stupide scale. Possibile che non
ci fosse mai un prefetto quando occorreva, bè lui lo era, ma per
quanto fosse una persona gentile e disponibile ad aiutare i primini
persi,le streghe tendevano a sporcare di mascara la sua camicia
perfettamente bianca, dall'inizio dell'anno ne aveva già dovute
buttare via due, se scopriva chi aveva insegnato a delle ragazzine di
undici anni a truccarsi lo avadakedavrizzava all'istante (dopo
chiaramente avergli portato il conto delle sue camice). Sospirò. E
si avviò verso la piccola strega.
“ehi
tutto bene?ti sei persa?” domandò piegandosi sulle ginocchia per
raggiungere il suo livello
“io,le
scale,la lezione”biascicò fra un singhiozzo e l'altro, Louis le
posò una mano una spalla
“su
non fare così,va tutto bene” e a quel punto dovevano essere quei
dannati geni veela perchè altrimenti non c'era alcuna spiegazione,
era sempre la stessa storia; lo guardavano negli occhi, si calmavano
di colpo e poi gli si gettavano al collo riprendendo a piangere sul
suo colletto bianco. Della camicia nuova. Stirata e lavata
perfettamente. Una Ysl (3) per la precisione. Fatta arrivare dalla
Francia e modificata per Hogwarts. Se lo sentiva, avrebbe dovuto
buttare via anche quella.
“ohilà
c'è qualcuno?” urlò una voce prima che la figura di una strega
comparisse nel corridoio, Louis con la ragazzina ancora stretta al
collo la riconobbe subito, Robyn Finnigan “ho interrotto qualcosa?”
domandò insicura spostando il peso da un piede all'altro
“no,no,
si è solo persa” rispose il ragazzo, conscio di essere in
trappola,non poteva scappare da lei
“oh,
no povera” esclamò fiondandosi immediatamente sulla ragazzina per
passarle una mano sulla schiena“è capitato anche a me sai? Proprio
adesso, ma non ti devi preoccupare sei nelle mani del più bravo e
forte prefetto corvonero, se occorrerà ti porterà anche sulle
spalle fino al tuo dormitorio” disse subito dopo aver appellato un
fazzoletto “vero?” aggiunse poi dando una gomitata nelle scapole
di Louis
“certamente”
sussurrò dolcemente all'orecchio della piccola strega, con nemmeno
la benchè minima intenzione di farlo realmente
“visto?
forza ora andiamo verso la Sala Grande,ormai le lezioni saranno
finite e..”..e la streghetta riprese a martoriare la camicia Ysl di
Louis che incenerì con lo sguardo Robyn, la ragazza in risposta fece
una smorfia buffa,mimando poi con le labbra la parola scusa “forza,
ora alzati che ci avviamo tutti assieme, non è niente di grave
tranquilla” lei non aveva geni veela, eppure il suo tono calmo e
tenero la convinsero a lasciarle il collo del ragazzo che l'aiutò ad
alzarsi da terra “brava” si complimentò passandole un braccio
attorno alle spalle e stringendola appena contro di sé in un
abbraccio.
Si
incamminarono verso le scale, ma la streghetta riprese a tremare,
Robyn si voltò verso Louis proprio nel momento in cui lui aveva
deciso di caricarsela sulle spalle, osservò la scena intenerita, era
sempre stata convinta che quel ragazzo nascondesse un lato dolce.
Ecco
perchè Louis la detestava. Quando era vicino a lei sentiva di dover
fare di più, anzi peggio, non era un dovere, faceva di più di sua
spontanea volontà.
Come
con quella strega del primo, normalmente avrebbe constatato che
sarebbe stato un ottimo prefetto riaccompagnandola dai suoi compagni
di casa, ma con Robyn accanto aveva capito che poteva fare di più
per farla sentire meglio, senza limitarsi a ciò che era
semplicemente giusto fare, così l'aveva presa sulle spalle e
sentirla smettere di tremare grazie a quello era stato bello, lo
aveva fatto sentire bene davvero. Vicino a lei dimenticava di
calcolare i pro e i contro, faceva le cose solo perchè sentiva
essere giuste.
Tutto
ciò era molto fastidioso. Comprendere che poteva essere migliore,
che quello che faceva di norma era solo la minima parte di quello che
poteva e voleva fare era una verità piuttosto scioccante da
accettare per uno convinto di essere perfetto.
Ovviamente,
Louis giustificava il suo comportamento come una dimostrazione del
suo essere il migliore. Tuttavia che senso avesse dimostrare di
essere il migliore se l'avversaria sembrava addirittura orgogliosa
delle sue idee, iniziative rimaneva un mistero anche per il ragazzo
stesso.
Arrivarono
senza problemi alla Sala Grande, il mago si abbassò lasciando
scendere la streghetta che corse verso la tavolata dei tassofrasso
dopo averli ringraziati più volte
“i
prefetti di tassofrasso devono fare qualcosa, sarà già il settimo
loro studente che trovo in giro, certo sono sicuramente meglio dei
serpeverde che li lasciano soli per rafforzare lo spirito..” scosse
la testa facendo muovere la coda “sei stato carino sai? Prendendola
davvero sulle spalle, stava tremando povera puffola”
“niente
di che” replicò freddo Louis tentando di troncare la discussione,
ma Robyn sembrò ignorare la cosa
“credo
dovremmo fare qualcosa però, insomma un reclamo ai caposcuola o
aumentare i turni dei prefetti, no? Non è giusto che questi
ragazzini spaventati rimangano magari ore ad aspettare” ecco, era
sempre così, lei doveva occuparsi sempre di tutto e tutti, metteva
il mondo al primo posto e questo lo faceva sentire così inferiore.
Louis odiava sentirsi inferiore.
“Merlino,
tu ti prendi sulle spalle tutti i problemi del mondo vero? Quando la
smetterai con questo comportamento da piccola guaritrice (4)” Robyn
spense il sorriso che sfoggiava sempre e Louis realizzò solo in quel
momento ciò che aveva detto e il modo in cui lo aveva fatto
“io,
voglio solo cercare di aiutare” ribatté la strega, le mani le
tremavano“si può sapere che ti ho fatto?”chiese tutto d'un fiato
“niente,
tu, niente” balbettò in risposta
“non
è vero, mi eviti e quando ti parlo mi sopporti appena!” Louis
impallidì “sì, me ne sono accorta” rimase in silenzio
aspettando un replica, poi alzò le mani in segno di resa “perfetto,
il tuo silenzio è perfetto, ciao Louis” e con queste parole si
voltò per dirigersi alla tavolata dei grifondoro, ma si bloccò e
tornò indietro “nonostante il tuo atteggiamento nei miei
confronti, ho sempre pensato tu fossi fra quelli buoni, sai? fra i
bravi maghi, ma a quanto pare era solo il mio essere un piccola
guaritrice a farmelo credere” il tono di voce era incerto, gli
occhi lucidi, fece un cenno con la mano, si voltò e se ne andò,
questa volta senza fermarsi.
Louis
era rimasto lì, immobile, incapace di rispondere.
Era
davvero perfetto, sì, ma un perfetto cretino.
Un
perfetto cretino con una camicia Ysl in meno.
******
-
in
verità i prefetti non possono togliere punti a quelli delle altre
case, ma così è più divertente.
-
Ci
sono più versioni del mito, ho utilizzato questa perchè funzionale
alla storia
-
Yves
Saint Laurent, bien sur! (il mio francese è praticamente
inesistente). Louis non è ossessionato dalle firme, però ci tiene
alle sue camice.
-
L'equivalente
magico della “sindrome da crocerossina”:)
Fatemi
sapere cosa ne pensate....e comunque c'è una spiegazione per il
rifiuto di Albus nei confronti di Lysander, così come Rose è un
po' più complicata di quanto appare in questo capitolo, mentre Louis
è perfetto e basta:) (Louis mi incuriosisce come personaggio,non si
scrive molto di lui quindi l'ho voluto inserire nella mia storia
spero di aver fatto una buona scelta).
|
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Capitolo 3 *** Riunioni di famiglia ***
riunioni
Riunioni di famiglia
Albus
si alzò a sedere sul letto portandosi le mani a coprire il viso, lo
aveva fatto un'altra volta, era corso da Lorcan subito dopo aver
parlato con Lysander.
Non
poteva continuare così.
Era
cosciente che non fosse un comportamento del tutto normale, eppure ci
ricadeva ogni volta.
Si
scompigliò i capelli e si diresse verso il bagno lanciando di
sfuggita una occhiata alla testa bionda di Lorcan che continuava a
dormire indisturbato.
Aprì
il getto di acqua calda della doccia e vi entrò. Lysander gli aveva
detto che lo avrebbe aspettato, ma come non faceva a capire che
quella era la cosa più sbagliata da fare?!
Avrebbe
dovuto aspettarlo per tutta la vita.
Albus
aveva sempre saputo che se avesse voluto avrebbe potuto avere
Lysander.
Poteva
essere veramente felice con lui, lo avrebbe reso una persona
migliore, ne era certo, ma non poteva fargli questo.
Lysander
avrebbe fatto di tutto per lui, pur di stargli accanto avrebbe
sopportato i suoi cambi d'umore, la sua mancanza di orari, il suo
bisogno di muoversi sempre...ma a quale prezzo? Attraverso
giustificazioni, accomodamenti verso il suo comportamento si sarebbe
ritrovato in una relazione infelice e logorante.
No,
Albus non poteva permetterlo. Rinunciare a Lysander, rifiutarlo ogni
giorno, era forse l'unica scelta in tutta la sua vita presa
altruisticamente, senza ombra di egoismo.
Da
serpeverde in una famiglia grifondoro aveva imparato che fare del
bene rafforza i rapporti, agire senza uno scopo personale rendeva
migliori le persone, aiutare gli altri era una buona cosa, eppure lui
non ci credeva. Perchè faceva male, maledettamente male rinunciare a
Lysander.
Ogni
volta che si allontanava da lui sentiva una fitta all'altezza del
cuore e il respiro sembrava mancargli in gola. Albus sentiva il suo
cuore, anzi tutto se stesso, distruggersi ogni volta che doveva
rifiutarlo.
Si
rivestì in fretta e si avviò verso la Sala Grande nella speranza di
trovare ancora qualcosa da mangiare. Salì le scale di corsa
arrivando nel corridoio che portava alla Sala in poco tempo, arricciò
il naso al profumo delle varie portate che provenivano da essa, stava
per entrare quando si bloccò. Qualcosa non quadrava, si guardò
attorno un paio di volte fino a che un ombra attirò la sua
attenzione
“vedo
la tua ombra, è un errore da principianti nell'incantesimo di
disillusione” esclamò verso un punto imprecisato del muro
“mi
sono accorto solo all'ultimo che stava arrivando qualcuno, così ho
fatto l'incantesimo velocemente” rispose la voce di Louis che con
una movimento di bacchetta rivelò la sua presenza “volevo solo
starmene in pace e solo uno con l'occhio da cercatore poteva notare
un dettaglio simile” sbottò infine, Albus sorrise poi si lasciò
scivolare lungo il muro sedendosi accanto al cugino
“allora...come
è andata con Lorcan?” domandò lui
“ti
interessa davvero?” replicò Albus, Louis scosse la testa
“in
verità scusa, ma non sono molto incline a fare conversazione in
questo momento”
“perfetto
nemmeno io” passarono qualche secondo in completo silenzio poi Al
sospirò “allora.. come mai sei seduto qua fuori?” Louis fissò
le sue scarpe, il motivo del perchè dopo aver parlato con Robyn non
fosse riuscito ad entrare nella Sala Grande non gli era ben chiaro
nemmeno a lui
“perchè
sono un imbecille” sussurrò e non appena lo disse gli venne da
sorridere, Albus sgranò gli occhi stupito, mai e poi mai avrebbe
pensato di sentire pronunciare una frase simile da suo cugino, eppure
il suo sorriso lo contagiò
“bè,
benvenuto nel club allora”
“grazie..”fece
gettando la testa all'indietro in modo da appoggiarla completamente
al muro
“lo
stare seduti fuori dalla Sala Grande è un modo per rivendicare il
nostro titolo di imbecilli?”
“può
essere sì” rispose Louis lasciandosi sfuggire una risata che venne
sovrastata da un forte rumore di passi, ormai la maggior parte degli
studenti doveva aver finito di mangiare, eppure nessuno dei due diede
atto di volersi muovere
“...è
tutta questione di rotazione, vedi?” James Potter, fra i primi ad
uscire, si fermò al centro del corridoio per insegnare ad un
battitore il giusto movimento di bacino, il fatto che lui fosse un
cacciatore non importava, nel Quiddich James Sirius era un'autorità
indiscussa, o per lo meno, questo era quello che sosteneva lui “e
voi due che ci fate seduti lì?” domandò notando Albus e Louis
ancora seduti a terra “insomma rischiate di essere travolti, non
tutti sono sicuri ed eleganti nella camminata come il sottoscritto”
Louis si strozzò con la sua stessa saliva, mentre Albus scosse la
testa sorridente
“siamo
seduti qua perchè siamo degli imbecilli” disse poi tranquillamente
“oh,
ma allora James dovresti unirti a loro” intervenne Fred
raggiungendo il cugino, James fece un gesto della mano per liquidare
quella battuta
“comunque
è un bene avervi visto, Al riunione di famiglia fra dieci minuti,
Louis tu vieni con noi” ordinò indicando prima il fratello poi il
cugino
“perchè
io devo venire con voi?” domandò Louis alzandosi
“perchè
devi convincere Mirtilla Malcontenta a lasciarci fare la riunione nel
suo bagno”
“e
non può farlo uno di voi due?” domandò muovendo l'indice fra
James e Fred
“perdendo
così l'occasione di vedere te che fai il filo ad un fantasma?
Giammai!”esclamò Fred teatralmente, mentre James annuiva convinto,
Louis sospirò, poteva rifiutarsi, ma loro lo avrebbero stressato
fino a che non avesse ceduto
“ci
vediamo dopo Al” salutò raggiungendo i due cugini rassegnato.
Le
riunioni di famiglia erano una tradizione inaugurata da James e Fred,
per fare annunci importanti. In verità, principalmente, servivano
per discutere dei nuovi piani elaborati dai due fondatori per
distruggere qualche ala del castello.
Meno
James e Fred, tutti i cugini Weasley -Potter ritenevano quelle
riunioni stupide, eppure quando ricevevano la convocazione ,sotto
forma di un animaletto di carta che esplodeva in un fuoco d'artificio
che scriveva ora e luogo nell'aria, andavano alla riunione. Era una
scusa per stare assieme e questo faceva dimenticare loro la stupidità
della cosa.
“ahah,
no, fuori di qui, il bagno è occupato dai Waesley-Potter adesso”urlò
Fred rivolto ad una ragazza appena entrata che se ne andò via velocemente. Lui e James erano
seduti sul bordo dei rubinetti sorridenti, mentre aspettavano l'arrivo dei cugini, Louis poco più in là appoggiato
al muro con le braccia incrociate, tentava di rimuovere dalla sua
memoria ciò che aveva detto per allontanare Mirtilla malcontenta,
non si sarebbe mai ripreso, ne era certo.
“cos'è
questa storia Potter?”tuonò un'altra ragazza entrando in quel
momento come una furia “due ragazze sono venute a dirmi che non
sono potute entrare qui e cinque si sono lamentate che nel bagno del
secondo piano Mirtilla continua ad urlare il nome Louis” il ragazzo
in questione fece una smorfia
“riunione
di famiglia, tu non sei la benvenuta”ribatté James, la ragazza
alzò gli occhi al cielo e la coda di lunghi capelli neri ondeggiò
“non
mi interessa, non puoi occupare la scuola per le tue riunioni!”urlò
esasperata “oh ciao Rox, ciao Molly” fece rivolta alle due che
stavano entrando in quel momento “chiedi il permesso alla preside e
occupa un'aula dismessa, Merlino”
“chiedere
il permesso?” intervenne Fred sconvolto
“Isla,
Isla, Isla” ripeté James “è proprio per questa tua mania per le
regole che ti ho lasciato”
“punto
primo, sono stata io” e rimarcò il termine “a lasciarti, punto
secondo mettermi con te è stato l'errore più grande della mia vita”
“pensavo
ti piacessero le cose grandi” ammiccò, lei ghignò
“esatto,
per questo ti ho lasciato”
“uuuuh,
questa si che brucia”esclamò Molly battendole il cinque
“Isla
hai tutto il mio rispetto” approvò Roxanne, mentre poco più in là
Rose, Dominique e Albus, arrivati poco prima, stavano trattenendo a
forza le risate
“gran
bella famiglia” sbottò, dando una gomitata a Fred che si era messo
a ridere “promemoria per il futuro, eliminare la propria ex
visibilmente ancora innamorata di me”
“sogna
Potter” canticchiò Isla “ti concedo una mezzora poi utilizzerò
la mia autorità da caposcuola che farti dare una punizione tale che
il campo di Quiddich lo potrai vedere solo in foto”minacciò,
poi salutò Hugo che con Lily sulle spalle stava entrando in quel
mentre e se ne andò
“ci
siamo persi un altro incontro James- Isla?” domandò dispiaciuta
Lily
“si”
rispose Roxanne “cielo non riesco proprio a capire come mai vi
siate lasciati, voi due siete gli ex meno ex della storia degli ex”
sbuffò ottenendo l'approvazione di tutta la famiglia
“non
dire cavolate” la liquidò James “ben venuti alla riunione di
famiglia settimanale” esclamò con un piccolo inchino“il tema che
affronteremo oggi è di importanza epocale”
“dobbiamo
trovare un'idea originale per creare un oggetto magico da lasciare
alle nuove generazioni” continuò Fred
“noi
abbiamo avuto in dono la mappa del malandrino, passaggi segreti e
fatture incredibili, adesso tocca a noi, via alle idee”annunciò
James, la mano di Rose si alzò fulminea
“mi
preoccupa la velocità con cui alzi la mano Rosie” disse Albus che
si trovava vicino a lei
“Sta
zitto Potter due” lo richiamò James “Rose prego”
“posso
saltare questa riunione? avrei un gruppo di studio..prometto che vi
manderò una lista di idee e che verrò a tutte le prossime riunioni,
parola di strega”
“non
saprei..”tentennò Fred
“oh,
anch'io posso saltarla?”domandò Dominique
“gruppo
di studio anche tu?” chiese Louis guardando scettico la sorella
“no,
devo uscire con il mio nuovo ragazzo” rispose placida
“non
se ne parla! Rimanete qua allora” sbottò James, mentre Louis si
spostava dal muro su cui era appoggiato per raggiungere i suoi
cugini, sapeva cosa stava per accadere e si sarebbe goduto lo
spettacolo meglio da quella posizione
“andiamo
James, si tratta di studiare incantesimi di alto livello,sai quando è
stata l'ultima volta che un corvonero ha rinunciato ad un gruppo di
studio?”domandò Rose
“da
un ragazzo intelligente come te James mi aspettavo di più”sostenne
Dominique.
Avevano
iniziato, quando Rose e Dominique volevano ottenere qualcosa avevano
una tecnica particolare, iniziavano a stordire le persone con una
serie di affermazioni, a volta anche senza senso, con un tono tale
che non ammetteva contraddizioni, Rose usava dati storici e
citazioni, Dominique puntava alla personalità. Messe assieme erano
inarrestabili.
“il
1743, James!1743!studiare fa parte di noi corvonero, come disse
Corina..”iniziò Rose
“pensavo
mi capissi James, sei bello e popolare sai cosa significa dover
rinunciare ad un appuntamento...”intervenne Dominique
“...la
mente di chi sa, capito James? E non solo Corinna lo sosteneva, anche
il grifondoro scrittore nel 1852, Fred diglielo anche tu”
“...e
poi dai,essere importati per questa scuola come lo sei tu, implica
delle responsabilità...”
“allora
cugini, scommesse?”domandò Roxanne al gruppetto che si stava
godendo lo spettacolo
“due
galeoni che questa volta non ci casca” fece Molly mettendo i soldi
in mano a Roxanne che fungeva da banco “andiamo questo trucchetto
lo hanno usato troppe volte, non può cascarci ancora”
“non
saprei, hanno appena tirato in mezzo anche Fred..ma no, sono con
Molly, due che non ci casca” disse Louis aggiungendo i soldi
“poveri
ingenui, due galeoni che ci casca” fece Albus
“sono
d'accordo con il mio fratellino” intervenne Lily scoccando un
sorriso verso Albus che le scompigliò i capelli
“si,
non c'è storia Rose è pericolosa quando inizia a citare gli autori
del 800” esclamò Hugo
“...vedi
James anche Fred è d'accordo con quello che diceva strega...”
“...si
vede che hai fatto flessioni cugino, magari Connor avesse la tua
stessa costanza..”
“okay,
va bene potete andare” permise sfinito James
“grazie”
esclamarono in coro le due streghe dirigendosi verso l'uscita, mentre
Hugo ,Albus e Lily incassavano tutti i galeoni
“assurdo,
assurdo!” scandì Molly
“lo
so, so quanto mia sorella possa essere convincente, ma non è
possibile che James non abbia ancora imparato a resistere”sbottò
Louis
“naaa,
i geni dell'intelligenza Potter sono finiti tutti qua” disse Lily
indicando se stessa, Albus allora la afferrò caricandosela sulla
spalla
“chi
è che non è intelligente” le domandò scherzoso “james, Lily ci
ha dato degli idioti”
“cosa?”
esclamò, con un balzo fu dai due fratelli atterrandoli. Hugo
intervenne per aiutare Lily che però venne atterrato da Roxanne che
a sua volta venne bloccata da Fred, il tutto mentre Molly e Louis,
ignorando l'ammucchiata dei cugini,continuavano a conversare
tranquillamente. Una riunione Potter- Weasley in piena regola.
Rose
salutò Dominique lasciandola raggiungere il suo ragazzo,Connor, nel
parco, mentre lei si diresse alla torre di corvonero. Adorava le
riunioni di famiglia, rinunciarci per un gruppo di studio non era
proprio nei suoi piani, però aveva promesso che ci sarebbe stata e
lei manteneva sempre la parola data.
Sbadigliò,
Merlino cosa avrebbe dato per poter andare a dormire, non ricordava
più quale era stata l'ultima volta che si era svegliata normalmente,
senza l'uso di pozioni energizzanti e risveglianti. Incominciava ad
essere stanca, oltre alle lezioni che doveva frequentare, aveva il
Quiddich, i turni da prefetto, gestiva tre gruppi di studio, si
allenava per diventare Animagus,scriveva per il giornale di Hogwarts,
partecipava al progetto di Neville di creazione di un giardino magico
pensile ed infine si svegliava all'alba per studiare trasfigurazione
e incantesimi di cui seguiva il programma del settimo anno. Riusciva
a fare tutto, era solo un po' stanca, solo un po'.
Arrivò
in fretta alle scale a chiocciola che portavano alla sala comune dei
corvonero. Doveva solo prendere i suoi appunti e poi raggiungere gli
altri in biblioteca, il tutto possibilmente senza avvicinarsi al
letto, perchè se lo avesse fatto, ne era certa, si sarebbe
addormentata su di esso.
Quando
entrò salutò i pochi ragazzi che si trovavano lì, per lo più
tutti impegnati a leggere, meno che una coppietta impegnata in
effusioni sul divano e due ragazzi che giocavano a scacchi magici.
Stava per salire verso il suo dormitorio quando un tonfo attirò la
sua attenzione.
Si
voltò verso il divano e lo notò, Scorpius Malfoy impegnato a
baciare il collo a Calanthia Corner, eppure il suo sguardo era
puntato su di lei, non era né sorpreso né dispiaciuto, stava solo
valutando le sue reazioni. Rose lo salutò con un cenno del capo e
salì verso il dormitorio.
Assistere
a quella scena non era stato piacevole, ma nulla che non potesse
superare.
Si
mise a cercare i suoi appunti sul comodino quando sentì una porta
sbattere alle sue spalle, si voltò di scatto trovandosi davanti
Scorpius. Aveva un' espressione da pazzo e certo la cravatta
allentata, i capelli scompigliati, la bacchetta alla mano non
contribuivano a migliorare la sua immagine.
“come
sei riuscito a salire?questo dormitorio è femminile e tu non..”
“quale
è il tuo problema?” la interruppe Scorpius
“prego?”
“mi
dai la caccia da tre anni, ti piaccio, mi trovi nella tua sala
comune, con una tua compagna, impegnato in effusioni pesanti e invece
di scoppiare a piangere, darmi dello stronzo per la mia insensibilità
ed infine capire che non merito il tuo amore o cavolate simili, mi
saluti e passi oltre?”
“scusa...”chiese
titubante Rose, Scorpius sospirò e si lasciò cadere su il letto più
vicino
“giuro
che proprio non ti capisco, proprio no” la strega sorrise e andò a
sedersi vicino a lui
“lo
hai fatto apposta, farti trovare in quella situazione intendo..”rise
fra sé “certo che solo un serpeverde poteva pensare di organizzare
una scena del genere invece che venirmi a parlare”
“parlare
con te?” chiese Scorpius stupito “non mi è nemmeno venuto in
mente, ma sono sicuro che non avrebbe funzionato comunque”
“effettivamente”
approvò Rose
“ti
prego spiegami perchè non stai piangendo disperata, non ti capisco e
odio non capire le cose”
“perchè
io so che un giorno io e te staremo assieme, ma fino ad allora puoi
fare quello che vuoi, non sono innamorata, non siamo nemmeno mai
usciti assieme” Scorpius la guardò esterrefatto
“hai
appena fatto un discorso molto razionale dopo aver sostenuto per anni
come una completa svaporata che io sono l'uomo della tua, seriamente
Rose tu mi farai diventare pazzo” esclamò esasperato il ragazzo,
Rose abbassò il capo e si portò una mano a coprire la bocca, ma non
riuscì comunque a trattenersi dallo scoppiare a ridere, seguita a
ruota dallo stesso Scorpius “no davvero..questa cosa devi
spiegarmela” riuscì a dire alla fine controllando a fatica le
risate, la ragazza annuì
“d'accordo,
mi sembra giusto”Rose si alzò e andò verso il suo baule da cui
tirò fuori un piccolo sacchetto nero e il libro druidico di antiche
rune, a forza di chiederlo in prestito le era stato donato, tanto più
che non risalutava nei registri della biblioteca “è per questo”
annunciò tornando da Scorpius e mettendogli sulle gambe il libro
aperto a pagina 123
“prevedere
il futuro con le rune” lesse il ragazzo “stai scherzando vero?”
Rose lo ignorò, prese le rune contenute nel sacchetto nero con una
mano, mentre con l'altra afferrò la sua bacchetta,iniziò a
pronunciare una litania fino a che le rune da grige diventarono viola
“chi
sarà l'uomo della mia vita?la mia anima gemella?” domandò, poi
gettò le rune a terra e quelle composero un nome “è il tuo nome,
vedi questo segno..”iniziò a spiegare a Scorpius che la bloccò
“lo
so, ho Oltre ogni previsione in antiche rune e anche se queste sono un po'
diverse con l'aiuto di questo libro non è difficile capire che
quello che hanno scritto è il mio nome”fece indicando con un dito
le note sulle pagine ingiallite del libro
“hai
Oltre?” domandò stupita
“si,
ho i voti più alti fra i serpeverde e grifondoro, solo uno studente
è migliore di me, ma è nell'altro corso, quello di corvonero e
tassofrasso” Rose aggrottò la fronte
“io
ho Eccezionale”
“infatti
sei tu quello studente” ribatté Scorpius laconico senza togliere
lo sguardo da quelle rune
“sei
bravo in antiche rune, non male Malfoy” approvò Rose “non male
davvero”
“tu
non lo sapevi...”
“cosa?”
“che
sono bravo, tu non lo sapevi, sono poche le persone che non trovano
noiose antiche rune. sapevi che ero la tua anima gemella, eppure non
sapevi che avevamo questo in comune, non sapevi che potevamo trovarci
a studiare in biblioteca”rimarcò
“che
vuoi dire Scorpius?”
“che
in tutto questo tempo ho pensato di piacerti, ma in verità era tutto
basato su queste stupide rune, che magari non significano nulla, il
libro è vecchio, puoi aver sbagliato l'incantesimo e chissà
cos'altro...”elencò tutto d'un fiato, si voltò verso la strega e
le sorrise “io non ti piaccio!” e scoppiò a ridere, Rose venne
colpita da quella semplice constatazione, lui non le piaceva, ed era
ridicolo perchè non ci aveva nemmeno mai realmente pensato, si sentì
incredibilmente stupida, che per una con metà geni Granger è
davvero grave, e si ritrovò a ridere assieme a Scorpius
“penso...quando
alzi il sopracciglio”
“che?”
riuscì a domandare Scorpius
“lì,
ne sono sicura,mi piaci davvero...quando senti una cosa stupida alzi
il sopracciglio per pochi istanti e a volte accenni un sorrisetto fra
te e te, è divertente il fatto che sorridi da solo mentre gli altri
ti credono assolutamente concorde con le cavolate che stanno dicendo”
“davvero?non
lo sapevo di farlo”
“si
e a volte borbotti qualcosa in italiano o in francese, lo fai con il
sorriso, così tutti credono che sia un complimento, ma io d'estate
ho seguito un corso d'italiano e ho una zia francese quindi so
distinguere -crètin- da -bravo-”
“si
lo ammetto, ogni tanto approfitto del fatto di sapere qualche lingua
in più...”
“mi
sono sempre chiesta come mai...”
“le
lingue dici? Fino al primo anno ad Hogwarts ho vissuto in posti
diversi; Italia, Francia, un anno in Belgio e persino qualche mese in
Norvegia” rispose stringendosi nelle spalle, Rose annui poi si
illuminò
“anni
a sostenere che sei la mia anima gemella non mi hanno fatto
innamorare di te, ma mi hanno insegnato a capire quando qualcuno ti
irrita,credi che dovrei preoccuparmi di ciò?” tornarono a ridere,
poi Scorpius si alzò di scatto e si mise in ginocchio davanti a Rose
“Rose
Nymphadora Weasley, ho una proposta da farti, vuoi smettere di
credere di essere la mia anima gemella e venire con me in biblioteca
a studiare antiche rune domani, come due normali studenti,forse
amici?”
“Scorpius
Hymperion Malfoy, accetto solo se mi prometti che mi parlerai dei
tuoi anni in Italia e in Francia”
“affare
fatto”approvò alzandosi, Rose lo imitò
“abbiamo
un accordo allora”disse porgendogli la mano che il giovane mago
strinse attirandola a sé
“abbiamo un accordo” ripeté
sorridendo.
***
Sempre piena
di dubbi riguardo questa storia incomincerò a scrivere il terzo
capitolo, me se non sarà almeno leggibile eliminerò
totalmente la storia.
Un grazie enorme a chi segue. un bacio
|
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Capitolo 4 *** Necessità ***
nacessità2
Necessità
Albus
tornò nella sua camera sereno, le riunioni di famiglia gli facevano
sempre quell'effetto.
Da
lì a una mezzora avrebbe avuto l'allenamento di Quiddich, ma ciò
non toglieva che non potesse tornare al suo dormitorio per
dormicchiare un po', se non si fosse svegliato in tempo Flint, se ne
sarebbe fatto una ragione, in fondo lo faceva sempre.
Aprì
la porta del dormitorio con l'intento di fiondarsi sul suo letto,
quando la realtà lo colpì come uno schiaffo sotto forma di Lorcan
che si allacciava i bottoni della camicia della divisa. Lorcan.
Si
era completamente dimenticato di lui, si era scordato dell'ennesima
ripiegatura su di lui in risposta alla chiacchierata con Lysander. Il
sorriso spuntato dopo la riunione si smorzò sul suo volto
“potevi
anche svegliarmi” disse Lorcan acido, Albus fece spallucce
“stavi
dormendo bene...”
“non
tutti se ne fregano degli impegni, degli orari e dalla scuola come
fai tu” ribatté seccato, sospirò e si calmò “ho saltato il
pranzo e dovevo vedermi con dei compagni venti minuti fa, dannazione”
borbottò fra sé concentrandosi sui bottoni,Albus lo sorpassò e
andò a stendersi sul letto, ignorando completamente le accuse del
ragazzo “bè,ciao” lo salutò, lo conosceva, era fatto così,
poteva urlargli contro, arrabbiarsi, ma Albus non sarebbe mai
cambiato, non avrebbe mai preso sul serio un ritardo o un
appuntamento mancato, anzi non avrebbe mai preso sul serio nulla
“Lor,
ti posso chiedere una cosa?” sentendosi chiamare si voltò verso
Albus che sdraiato con le braccia dietro la testa stava fissando le
coltri verdi del suo letto
“velocemente”
rispose, non aveva tempo, ma strano a dirsi, nonostante i loro vari
incontri, Albus che gli rivolgeva una domanda era una novità
“perchè
continui a venire a letto con me? Insomma, mio fratello è totalmente
etero, non avrai mai una possibilità con lui, quindi perchè
continui a venire con me quando sarebbe meglio chiudere
completamente, dimenticarti di James e smettere di vedermi?” Lorcan
incrociò le braccia pensieroso, se era quello lo spirito delle loro
conversazioni era un bene che non avessero parlato fino ad allora
“penso
che sia per una stupida fantasia. Lo so che James è fuori portata,
ma venire con te me lo ricorda e questo, nei momenti in cui stiamo
assieme, mi fa credere che possa essere possibile..diciamo che sei la
mia pausa dalla realtà” Lorcan ghignò “e poi diciamolo, te la
cavi piuttosto bene sotto le lenzuola e questo è sempre un buon
motivo no?!” Albus non sorrise, non sembrava nemmeno aver colto
l'ultima osservazione
“non
è un po' ingenuo da parte tua, anche se per poco, illuderti che
tutto vada bene?”
“almeno
io lo ammetto” sbottò il biondo
“che
intendi?”
“sarà
infantile, sarà un illusione, ma almeno io sono cosciente di cosa mi
spinge ad avere un comportamento del genere mentre tu...”
“mentre
io..” lo incalzò Albus alzandosi a sedere e guardandolo per la
prima volta negli occhi, azzurri sì, ma diversi da quelli del
gemello, per lui era così palese la differenza che si domandava come
gli altri non riuscissero a notarla
“mentre
tu..” Lorcan si soffermò per cercare le giuste parole “mettiamola
così...mia mamma ha sempre sostenuto che i più bravi cercatori di
Quiddich sono quelli inseguiti da più nargilli..” Albus stava per
ribattere di non tirare in ballo quelle stramberie, ma Lorcan alzò
una mano per fargli cenno di aspettare “magari non li vedono,
perchè servono occhiali apposta, ma possono sentire la loro presenza
che li insegue, si sentono braccati, hanno paura, così volano più
veloci, stanno maggiormente all'erta, sono più concentrati degli
altri...”
“quindi
i cercatori più forti sono quelli inseguiti da più nargilli che li
mettono paura, bene, uao” fece sarcastico“..e questo cosa
c'entrerebbe con me scusa?!”
“bè
Al, tu sei il più veloce dei cercatori di tutta Hogwarts no?!” il
ragazzo assottigliò gli occhi
“stai
dicendo che io mi comporto in questo modo perchè avrei paura? E di
cosa di grazia?”
“di
mandare tutto all'aria? Di non riuscire ad essere felice? Di essere
incapace di impegnarti davvero in qualcosa?” allargò le braccia
per poi farle ricadere “non lo so, io ci scopo e basta con te, non
sono il tuo analista magico” fece un cenno di saluto con la mano ed
uscì, giusto in tempo per sentire un' ondata di magia involontaria
di Albus far sbattere tutti gli oggetti dalla stanza contro le
pareti.
Dopo
la chiacchierata con Lorcan, Albus sapeva cosa fare, si scompigliò i
capelli e si avviò verso l'uscita. Lui non aveva paura e lo avrebbe
dimostrato a quello stupido corvo. I corvonero erano intelligenti e
per questo si sentivano al sicuro da tutti e tutto,ma lui era un
serpeverde, ambizioso, furbo e, ammettiamolo, particolarmente
permaloso.
Andò
direttamente al campo di Quiddich dopo essersi fermato solo per
prendere la sua scopa trasfigurata. I suoi compagni lo salutarono
stupiti, se era strano vedere Albus arrivare puntuale ad un
allenamento, ancora più strano lo era vederlo arrivare in anticipo.
Scorpius gli fu subito accanto
“Al,
tutto bene?”
“benissimo”
sibilò, Scorpius annuì e tornò a cambiarsi la divisa scolastica
con quella da Quiddich, chiaramente non andava tutto bene, urgeva un
intervento combinato con Rose, ma in quel momento dovevano solo
lasciarlo sfogare.
Albus
si cambiò in fretta e fu il primo ad entrare in campo, salì sulla
scopa e la librò in aria, fece un paio di giri poi si fermò in
centro per avere un visuale migliore degli spalti, in mezzo a diverse
teste venute a vedere gli allenamenti dei serpeverde, individuò la
chioma bionda che cercava e ghignò.
Prese
la sua bacchetta e incantò la sua scopa. Aspettò impaziente che i
suoi compagni di squadra entrassero in campo e fece immediatamente
cenno a Flint di liberare il boccino. Il capitano imprecò riguardo
ad un preciso allenamento da lui ideato, ma fece come richiesto da
Albus.
Il
mago iniziò l'inseguimento all'istante, ma a pochi centimetri dal
boccino virò pericolosamente in basso, come in una finta, ma
non la completò, tornò verso l'alto, curvò e iniziò a girare su
sé stesso. Chiunque nel campo da Quiddich, ma non solo, anche nel
parco o semplicemente ad un finestra stava ammirando l'incredibile
esecuzione di volo di Al. La sua scopa, grazie ad un piccolo
incantesimo, rilasciava al passaggio una nuvola di colore verde che
risplendeva. Era davvero difficile da ignorare.
Albus
prosegui nelle sue acrobazie, fino a che non cambiò rotta e puntò
al boccino che afferrò senza troppi problemi. Una ragazza bionda
sugli spalti scattò in piedi meravigliata seguita da altri.
In
caratteri cubitali, alle spalle del giovane cercatore, la nuvola
verde rilasciata dalla scopa formava il nome -AMY- . Fu proprio dalla
strega che portava quel nome che Al si diresse, era stata la prima ad
alzarsi e ora lo guardava stupita con le guance arrossate
dall'imbarazzo.
“Amy,
vuoi uscire con me come mia ragazza?” domandò Al appoggiando i
gomiti sulla scopa e porgendole il boccino, la strega sfiorò con le
dita il piccolo oggettino dorato e annui
“assolutamente
sì” affermò e si slanciò verso Al per sfiorargli le labbra con
un bacio
“bene,
ora vado, ho un allenamento, però ti vengo a cercare dopo” si
allontanò e tornò al centro del campo con la sua squadra.
Flint
era livido di rabbia per aver perso tempo dell'allenamento, Scorpius
scuoteva la testa, il resto dei suoi compagni accennarono un applauso
che si propagò fino gli spalti e alle finestre dai quali gli
studenti avevano assistito alla scena.
Albus
si guardò attorno soddisfatto, ora non c'era persona a Hogwarts che
non sapesse che stava uscendo con Amy Vector. Tutti sapevano che si
era appena impegnato in una relazione, anche quello stronzetto
supponente di Lorcan. Incrociò le braccia al petto, sì, aveva fatto
proprio un bel lavoro. Paura lui?! Dopo aver fatto tutte quelle mosse
pericolose per dare forma al nome? Dopo essersi esposto davanti a
tutti quegli studenti? No, non avrebbe mai più potuto insinuare che
avesse paura.
Amy
era una strega serpeverde (1) del sesto anno, dai lineamenti
delicati, capelli biondi e un fisico niente male, sveglia e dolce, ma
sopratutto, e in questo si poteva notare il tocco serpeverde, era
un'amica di Lorcan.
Mentre
Flint spiegava urlando gli esercizi che avrebbero eseguito in
allenamento, un aeroplanino di carta volteggiò davanti agli occhi di
Al, lo afferrò e lo aprì, riconobbe subito la scrittura di Lorcan e
non riuscì a trattenersi dal ghignare ancora una volta. Era un bene
che avesse capito che quella sceneggiata fosse diretta
prevalentemente verso di lui. Portò l'attenzione al foglio e lesse “ E' chiaro che in te c'è una qualità grifondoro; l'esibizionismo non
certo il coraggio. Ps: oltre ad essere una mia amica, Amy, lo è
anche di Lysander. Davvero una bella mossa idiota. Lorcan”.
Albus
accartocciò il foglio fra le sue mani e lo gettò a terra. Lo
avrebbero incoronato il re degli imbecilli ne era certo.
Louis
con le mani in tasca e andatura lenta stava tornando alla torre di
corvonero. Aveva perso due galeoni a causa dell'incapacità di James
di tenere testa a sua sorella. Certo, che avrebbe dovuto prevederlo,
Dominique sarebbe stata in grado di vendere bacchette a Olivander.
Udì un vociare concitato provenire da dietro l'angolo del corridoio
che stava percorrendo, svoltò incuriosito e si ritrovò davanti ad
una raccolta firme per salvaguardare i territori degli unicorni. Si
voltò iniziando a tornare sui suoi passi sperando di non essere
notato, non era contrario alla causa, ma non voleva passare la
prossima mezzora a sentire un fastidioso studente che tentava di
convincerlo a portare qualche stupida maglietta o una spilla con un
unicorno disegnato sopra
“ehi
tu!” si sentì richiamare alle spalle
“dannazione”
imprecò, stirò le labbra in un sorriso e si voltò
“vuoi
firmare per..”Robin si bloccò non appena lo ebbe raggiunto e
riconosciuto “ah, sei tu!” Louis alzò gli occhi al cielo, era
ovvio che ci fosse lei dietro a tutto ciò, chi altro poteva
organizzare una raccolta firme se non lei e il suo spirito da
paladina degli indifesi!?
“già...”
confermò “così adesso salvi unicorni?”Louis maledì se stesso
per l'infelice scelta delle parole, non voleva litigare ancora con
lei. Robin, in ogni caso, sembrò non accorgersene, aveva gli occhi
puntati a terra. Il giovane mago era cosciente di avere delle belle
scarpe, tuttavia non pensava davvero potessero essere così
interessanti
“ti
devo chiedere scusa..” bofonchiò “per prima intendo, non avevo
il diritto di accusarti in quel modo, insomma solo perchè mi hai
risposto un po' freddamente qualche volta non significa che tu mi odi
e anche se così fosse non posso certo stare simpatica a tutti no!?”
si strinse nelle spalle.
Ci
volle qualche secondo a Louis per capire ciò che gli era appena
stato detto.
“tu..”balbettò
Louis con gli occhi spalancati “tu,tu stai chiedendo scusa a me?!”
e fu allora che successe, anni e anni di insegnamenti Delacour
gettati al vento, perchè Louis Arthur Weasley perse il controllo “mi
prendi in giro?” gesticolò “io ti ho trattato di merda” oh,sì
usò proprio la parola merda “mi sono comportato come un idiota
facendo passare la tua voglia di aiutare come un difetto e tu, tu mi
chiedi scusa?!” si allontanò di qualche passo gesticolando, poi si
rivoltò verso di lei “di cosa diamine sei fatta?! Essenza di
arcobaleno, amore puro e zucchero?!” si bloccò per un attimo come
sovrappensiero “o la domanda giusta è di cosa ti sei fatta...la
mattina assieme al succo di zucca prendi filtri d'amore?!” domandò
esasperato, si guardò attorno per la prima volta e notò che gli
occhi di tutti gli studenti che stavano raccogliendo firme erano
puntati su di lui, deglutì sistemandosi la cravatta e passandosi una
mano fra i capelli, infine spostò lo sguardo su Robin.
Lei
aveva un mano davanti alla bocca e la spalle sussultavano.
Fantastico, non solo si era appena umiliato come mai prima in vita
sua, se sua nonna ne fosse venuta a conoscenza lo avrebbe diseredato,
ma aveva anche fatto piangere la ragazza. Il suono cristallino di una
risata interruppe le sue elucubrazioni. Robin con un braccio a
reggersi la pancia stava ridendo di gusto. Louis arretrò come se
avesse visto Voldermort in persona risorgere
“Que..”iniziò
Robin, ma riprese a ridere “questa è la tua versione di una veela
arrabbiata?” chiese asciugandosi la lacrime, ma non fece in tempo
che riprese a ridere, Louis accennò un sorriso “no, davvero dovevi
vederti, come hai detto che sono fatta? Essenza di arcobaleno,
zucchero e amore puro!?” e tornò a ridere, se possibile, anche più
di prima. Louis si portò una mano a massaggiarsi la fronte
realizzando solo allora ciò che aveva detto e si lasciò andare
anche lui in una risata sincera “incredibile!” esclamò Robin
dopo essersi calmata “Louis che esprime delle vere emozioni..”disse
portandosi entrambe le mani sui fianchi “non come quei finti
sorrisi che propini in giro” Louis stava per protestare, quei finti
sorrisi erano perfetti, un misto di serenità, dolcezza e forza, ma
sopratutto nessuno li riteneva finti, eppure non disse niente, perchè
di colpo delle braccia li circondarono la vita e si ritrovò Robin,
intenta ad abbracciarlo
“per
merlino..”esclamò scioccato, era molto più bassa di lui e i suoi
capelli gli solleticavano il mento, sentì le mani di lei prenderli
le sue e portarle dietro la sua schiena in modo da completare quel
strano abbraccio
“cielo,
non sai nemmeno abbracciare decentemente” sbuffò Robin sul suo
petto
“io
so abbracciare!” ribatté stizzito il ragazzo “ma non quando
vengo abbracciato all'improvviso da una pazza senza un motivo, dopo
avermi accusato di non saper provare emozioni”
“regola
uno, non deve esserci un vero motivo per abbracciare qualcuno”
replicò Robin “regola due, hai detto che sono fatta di essenza di
arcobaleno, non potevo non abbracciarti” strinse per un attimo il
ragazzo a sé, poi si allontanò “bene ora dimostrami che sai
provare emozioni” lo incitò
“cosa
scusa?”
“dacci
una mano con le firme..” disse indicando con il capo la pergamena
con penna che fluttuava nell'aria in mezzo ad altri tre studenti che
indossavano una maglietta su cui correva un unicorno, come aveva
previsto Louis, stupide magliette “ potresti usare i tuoi geni
veela, per ammaliare o per spaventare i studenti che non firmano a te
la scelta” lo canzonò la ragazza, il ragazzo incrociò le braccia
offeso
“devo
andare a studiare”disse
“andiamo
Luu” si lamentò Robin “dacci una ma..” si fermò con lo
sguardo puntato su una tassofrasso che aveva appena girato l'angolo
“ehi, scusa..”la richiamò, ma la ragazza aveva iniziato già ad
indietreggiare alla vista dello striscione sospeso in aria con la
scritta -vai,unicorno- “non scappare!”protestò.
Louis
sorrise divertito da quella scena, alzò gli al cielo e borbottò un
“e va bene”, si voltò e raggiunse la tassofrasso “scusami”
la richiamò dolcemente, la strega si bloccò “ti chiedo scusa per
l'irruenza della mia amica..” continuò incatenando i suoi occhi
azzurri a quelli sfuggenti della tassofrasso “è solo molto presa
da questa causa” scosse appena la testa “però la capisco sai? A
delle creature così maestose come gli unicorni vengono tolti terreni
in cui correre liberamente, riesci a crederci?!” ritornò a
guardare la ragazza negli occhi che ormai pendeva dalle sue labbra
“io la trovo un ingiustizia vera e propria e tu?”
“si,
si anch'io”
“bene,
allora perchè non fai come me?basta una firma su quella
pergamena..”disse indicando il foglio alle sue spalle
“mi
sembra una buona idea”approvò la ragazza e lo superò per andare a
firmare
“uao!”
esclamò Robin “stavo per andare a firmare nuovamente pure io”
Louis fece spallucce nascondendo un sorrisetto trionfante. Certo, sua
sorella Dominique era inarrestabile nel convincere le persone, ma lui
non era certo da meno
“non
basta un cuore pieno d'amore per il prossimo in queste cose, serve
abilità nel parlare, fascino nel porsi e..”
“e
immagino che tutte queste incredibili qualità siano racchiuse nella
figura di Louis Weasley”
“effettivamente...”approvò
il ragazzo
“e
allora mister perfezione credo ci serva proprio il tuo aiuto” disse
sorridendogli, lo afferrò per il braccio e lo trascinò alla
pergamena
“d'accordo”
mugugnò Louis solo un po', ma proprio poco, divertito.
“Potter!”
James riconobbe immediatamente la voce che lo stava chiamando,
allentò la cravatta e si voltò con il miglior sorriso che aveva a
disposizione ben piazzato sul volto
“Isla
Hitchens(2), come puoi vedere la riunione è finita” disse “nel
bagno al posto dei Weasley -Potter troverai solo la dolce Mirtilla”
aggiunse
“lo
so, stavo giusto tornando da lì” ribatté “ma non cambia il
fatto che più di una studentessa sia venuta da me a lamentarsi”
“pfm”
soffiò “sentirsi urlare contro rafforza solo lo spirito” Isla
incrociò le braccia e si avvicinò
“di
pure quello che vuoi,prima o poi qualcuno si potrebbe lamentare con
gli insegnanti, non tutti in questa scuola amano il grande James
Sirius Potter” James sogghignò facendo un passo verso di lei
“questo
non è vero e questo tu lo sai bene”Isla strinse la unghie nei
palmi delle mani tentando mi rimanere calma
“come
caposcuola non posso continuare parare il fondoschiena a te e a Fred”
“e
io come capitano della squadra di Quiddich non posso più metterti
titolare nella formazione per la partita contro corvonero”
“mi
stai forse minacciando James?”domandò calcandone il nome “perchè
le regole di questo gioco le conosco anch'io! Se io non posso giocare
titolare, tu non potrai prenotare il campo negli orari più comodi”
replicò decisa avvicinandosi ulteriormente
“e
tu allora passerai il tempo a fare giri di campo di corsa invece che
sulla scopa” replicò James arrivando a pochi centimetri da lei
“punizione
per una settimana per aver colorato di rosa mrs purs”
“una
riserva cacciatrice sta per diventare titolare al tuo posto Isla”
“e
tu passare settimane a ripulire calderoni James” si guardarono in
cagnesco per qualche istante “non sai nemmeno come si chiamano le
riserve”aggiunse con un sorrisetto la strega
“e
tu non mi puniresti mai per aver colorato di rosa mrs purs, quello è
stato uno scherzo fantastico”
replicò
James, Isla dovette nascondere una risata dietro un colpo di tosse
“bene”
approvò Isla, arretrando di un passo “avete comunque la necessità
di trovarvi un posto nuovo dove fare le vostre riunioni”
“se,se”
borbottò James noncurante, poi si illuminò, aveva detto necessità,
afferrò Isla per le spalle e l'abbracciò “Isla come ragazza
facevi schifo, ma come ex sei un pozzo di idee”e le schioccò un
bacio a stampo
“ma
che...” biascicò stupita “Potter! Che diamine pensi di fare?”
urlò
“una
nuova stanza delle necessità no?!” rispose lui come se fosse
palese a chiunque e si incamminò per il corridoio, la strega scosse
la testa e lo raggiunse
“non
puoi farlo, non è una cosa semplice...”
“sarà
l'eredità mia e di Fred” disse con tono sognante “non sarà
semplice, ma a disposizione abbiamo un sacco di parenti” e annui
come ad approvare la sua stessa affermazione
“tu
e Fred siete delle bacchette niente male, ma per un impresa simile ci
vuole una alta competenza in trasfigurazione, un accesso illimitato
agli incantesimi più vecchi della biblioteca e una conoscenza
perfetta del castello e della sua storia”
“pfm”
fu la risposta di James
“ecco
uno dei motivi per cui sono contenta di non stare più con te, hai
idee fantastiche, ma non pensi a tutto ciò che ti serve per
realizzarle”
“si
invece” replicò tranquillo
“Rox
passa le lezioni a organizzare scommesse, Molly se la cava, ma fa
schifo in storia della magia, Albus è bravo, ma frequenta troppo
poco per avere le giuste conoscenze, Lucy, Lily e Hugo sono troppo
piccoli...” si interruppe per riflette, erano decisamente troppi i
Weasley-Potter “c'è Dominique, ma non ha abbastanza costanza per
occuparsi di tutto e...ma dove stiamo andando?” domandò
accorgendosi solo ora di essere davanti alla biblioteca
“Isla
ti presento la biblioteca” fece indicandola con un gesto plateale
“vedi qua dentro non solo si trovano un sacco di libri,ma spesso vi
sono anche gli ultimi due cugini della lista, mister perfezione, ho
tutti i voti alti, Louis Weasley e miss leggevo la storia di Hogwarts
per addormentarmi all'età di undici anni, Rose Weasley”annunciò
“per
Godric Grofondoro, non posso crederci, ma potresti riuscirci davvero!
Con le conoscenze di loro due, la guida tua e di Fred e tutte le
bacchette dei tuoi parenti forse..oh cielo!costruirete una nuova
stanza della necessità!!” esclamò entusiasta
“e
io cosa avevo detto?!”
“vi
darò una mano, vi posso servire, conosci i miei voti e se mi dirai
di no, userò la carta del bonus ex ragazza, dopo averti sopportato
per un anno me lo devi”
“mmm,
non saprei..”cantilenò James
“Potter”
ringhiò e con veloce gesto tirò fuori la bacchetta “levicorpus”
pronunciò, il ragazzo si ritrovò in aria a testa in
giù“riproviamoci” sospirò la ragazza “James Sirius posso
partecipare?” il mago anche da quella posizione non rinunciò al
suo sorrisetto impertinente ed incrociò le braccia
“sì,
immagino di si” approvò, Isla annui contenta e annullò
l'incantesimo facendo cadere il ragazzo
“auh!”
si lamentò “come tuo ex ti consiglio di migliorare questo
caratterino, non so quanti baldi maghi ci siamo ad Hogwarts in grado
di sopportare il dolore come me” la strega scosse la testa
“ci
si vede Potter” lo salutò, fece qualche passo, ma poi si fermò e
tornò indietro “per favore non fare più la cosa di prima” James
piegò la testa di lato confuso “il bacio a stampo..è stato
fastidioso”
“ah!”
esclamò lui “capisco..” afferrò Isla per un braccio e la
trascinò a sé, poi si piegò sulle sue labbra baciandole, la
ragazza sorpresa si ritrovò a ricambiare quel bacio inconsciamente,
James si staccò e sorrise “così va meglio no?” domandò
divertito, Isla prese un lungo respiro
“ti
do cinque secondi per sparire dalla mia vista, dopodiché ti farò
talmente tanto male che penserai alla maledizione cruciatus come ad
un tenero solletichiò”
“okay,
ciao!” esclamò James aprendo la porta della biblioteca e
richiudendosela alle spalle velocemente.
Scorpius
stava tenendo compagnia a Lysandra Nott durante la sua ronda serale.
Erano ormai le undici di sera e stavano camminando da almeno mezzora
senza incontrare nessuno. Fortunatamente non era un prefetto, gli era
stato proposto di farlo, per via dei suoi voti, ma aveva rifiutato.
Lo aveva sempre ritenuto un lavoro noioso e togliere punti agli
studenti non lo attirava poi così tanto.
Lysandra
al suo fianco aveva appena sbadigliato, fino a che avevano passato il
tempo a baciarsi non era stato poi così noioso, ma adesso che non
facevano altro che guardarsi attorno e controllare corridoi anche
Scorpius non vedeva l'ora di tornare nel suo dormitorio
“che
ne dici se rientriamo?”chiese, la strega fece una smorfia
“dovrei
controllare ancora il corridoio della biblioteca...”
“un
patronus?” propose “non è del tutto giusto usarlo in
questo modo, ma ci farà risparmiare tempo”rifletté “tanto chi
vuoi che ci possa essere nei paraggi della biblioteca a quest'ora?”
“si,
potrebbe andare immagino” approvò lei sbadigliando nuovamente
“Expecto
Patronum” pronunciò e un'aquila si formò dalla
punta della sua bacchetta “va a controllare se c'è qualcuno”la
incitò Scorpius. L'animale volò via, lasciando i due ragazzi nel
più completo silenzio. Pochi secondi dopo ritornò ed iniziò a
volteggiare sopra le loro teste
“no,
non dirmelo” imprecò Scorpius “hai visto qualcuno?” l'aquila
iniziò a volare verso il corridoio dal quale era venuta “per il
beato Salazar” sospirò
“il
tuo volatile ha trovato qualcuno?”domandò Lysandra
“è
un'aquila”specificò stizzito Scorpius , non aveva intenzione di
passare altro tempo con lei, iniziava davvero ad irritarlo “vai a
dormire, ci penso io”
“okay”
approvò immediatamente lei e si avviò verso i sotterranei
“bene,
vediamo un po' chi è il pazzo che si diverte a ripetere storia della
magia alle undici di sera”borbottò Scorpius fra sé non appena fu
rimasto solo.
Raggiunto
il corridoio della biblioteca tirò fuori la bacchetta, all'inizio
aveva pensato a qualche stupida coppietta, ma ora incominciava a
dubitarne. La porta della biblioteca era socchiusa e anche se flebile
poteva vedere una luce provenire da dentro.
Non
era da tutte le coppiette intrufolarsi in biblioteca, sicuramente non
era uno dei posti più romantici del castello. Certo, non che un
castello infestato da fantasmi potesse assicurare una vasta scelta di
luoghi per giovani coppie innamorate.
Spostò
il più lentamente possibile il portone e sgusciò dentro. Non si era
sbagliato riguardo la luce, una specie di cordone luminoso circondava
uno dei tavoli centrali della biblioteca alla quale era seduto
qualcuno che stava prendendo appunti da ben quattro libri differenti,
senza contare la pila che si trovava in un bilico precario in un
angolo del tavolo. Scorpius fece qualche passo avanti per capire chi
fosse, ma anche da quella distanza e a quella flebile luce non poté
non riconoscere quella chioma rossa. Si avvicinò divertito, prese
una sedia dal tavolo vicino e si sedette
“e
pensare che avevo ironizzato sull'idea di trovare qualche pazzo che
studiava storia della magia alle undici di sera” Rose a quelle
parole sussultò e afferrò automaticamente la bacchetta al suo
fianco, era talmente presa dalle sue ricerche da non essersi
minimamente accorta della presenza di Scorpius
“che
ci fai qui?” domandò lasciando la presa sulla bacchetta “ti
sembra normale trovarsi in biblioteca alle..” tirò fuori dalla
tasca della divisa un vecchio orologio da taschino“alle undici e
dieci di sera?” Scorpius la guardò allibito
“ed
ecco l'ennesima dimostrazione della coerenza di Rose Weasley”
“io
non conto”replicò Rose con un gesto noncurante della mano
“tu
sei sempre l'eccezione alla regola giusto?” domandò Scorpius
scuotendo la testa
“mettila
come ti pare” fu la risposta della strega “ma si, essenzialmente
è così” approvò facendogli l'occhiolino per poi rimettersi a
scrivere
“allora..”
iniziò vago Scorpius “capisco che non vedessi l'ora di incontrarti
con me in biblioteca, ma non serviva venire a quest'ora per prendere
il posto” Rose smise di scrivere e alzò lo sguardo sul ragazzo
“era
per caso un battuta Malfoy?”
“mettila
come ti pare, ma si essenzialmente si” rispose imitando le sue
parole, Rose scoppiò a ridere seguita subito dal ragazzo “in
verità ti ho cercata per una buona parte del pomeriggio,è strano
trovarti adesso qua” disse non appena entrambi ebbero smesso di
ridere “mi devi insegnare questo incantesimo a proposito”aggiunse
poi indicando il cordone luminoso
“è
più comodo di tenere in mano la bacchetta per ore” confermò la
strega “e perchè mi cercavi?”
“per
Albus no?!” Rose lo guardò perplessa “non sai cosa è successo?
Per Salazar lo sa tutta Hogwarts!”
“sono
stata un po' impegnata”si giustificò
“durante
l'allenamento di Quiddich ha scritto a caratteri cubitali il nome di
Amy Vector e le ha chiesto di uscire come sua ragazza” spiegò
rimarcando l'ultima parola
“Albus
una ragazza? caratteri cubitali? come Merlino sono riuscita a
perdermelo!?”
“è
quello che ho detto anch'io! Sarà stato verso metà pomeriggio...”
“ero
al giornale forse, no quello è stato verso l'ora di pranzo ,ero qua
a fare da tutor a quelli del primo?! nemmeno,perchè oggi avevo il
gruppo studio del mio anno..L'incontro prefetti è stato dopo cena e
lì non mi sono fermata a chiacchierare perchè dovevo venire qua,
quindi..”si diede uno schiaffo in fronte “certo! Stavo facendo la
relazione di trasfigurazione nel bagno di Mirtilla in modo che
nessuno mi disturbasse e avevo un incantesimo silenziante per evitare
di sentire lei”fece con una smorfia, a quanto pareva non le aveva
impedito solo di essere importunata dal fantasma, ma anche di
assistere all'evento del mese di Hogwarts
“non
avevi ancora fatto il compito di trasfigurazione?”
“non
quello del corso avanzato”rispose asciutta
“ma
dormi almeno ogni tanto?”sbottò Scorpius, Rose indicò i libri
davanti a sé
“chiaramente
no”
“non
importa, dimmi di Al”
“non
mi ha voluto dire nulla, ma è chiaro che qualcosa non va, credo sia
successo qualcosa con Lorcan, Amy è una sua amica quindi...ma non
sono sicuro di niente” Rose si portò entrambe la mani a coprire il
viso
“Miseriaccia”
borbottò “dobbiamo andare da Al” annunciò alzandosi “ci
inventiamo qualcosa per strada, magari io vado da Lorcan e lo
minaccio fino a che non mi racconta cosa è successo, intanto tu
porti Alb..”Scorpius l'afferro per un braccio e la fece risedere
“Rose
calmati, fra poco sarà mezzanotte, Al sarà con Amy e Lorcan a
dormire o chissà dove”
“ma
devo aiutarlo! Al che trova una ragazza fissa è il segno di una
catastrofe!io,io, come ho fatto a non accorgermene?”
“non
puoi occuparti di tutto!”scandì il ragazzo
“ma
Al, io..”
“so
che tu e Al non siete solo cugini, c'è un legame molto forte che vi
lega e so che faresti di tutto per lui, come lui per te, ma ora è
tardi e tu non sei onnipresente” le disse prendendola per le spalle
e voltandola verso di lui “e poi Albus è grande e in pieno delle
sue facoltà mentali, sa cavarsela da solo” sorrise “magari non
proprio nel pieno delle facoltà mentali” si corresse facendo
sorridere anche lei
“d'accordo,
hai ragione” approvò
“bene”
disse “mi vuoi spiegare cosa ci fai qui?” la strega alzò gli
occhi al cielo
“se
te lo dico James mi ammazza”
“non
racconterò niente a James, sopporto un solo Potter e non è lui”
“perchè
Al sarebbe meglio?”
“oh,
no, io mi riferivo a Lily, lei è una tosta” Rose ridacchiò
“si,
è una forza della natura” disse “va bene, James ha interrotto il
mio gruppo di studio per dirmi che i Weasley- Potter avrebbero
ricreato la stanza delle necessità come lascito di James e Fred alle
nuove generazioni, in breve io e Louis dobbiamo fare le ricerche per
trovare gli incantesimi adatti”
“una
stanza delle necessità? Mio padre ne è uscito vivo per miracolo
grazie a tuo zio e i tuoi mi pare” Rose fece spallucce “bè, ma è
un progetto grandioso”
“già”
“hai
detto tu e Louis..eppure vedo solo te qua” Rose dondolò la testa
spazientita
“perchè
riguardo la struttura del castello, la storia, sono io la più
indicata nelle ricerche..Mamma mi leggeva la storia di Hogwarts fin
quando ero piccola...Inoltre Louis può fare le sue ricerche durante
il pomeriggio mentre io non ho molto tempo” agitò la mano come a
minimizzare la cosa
“no”
“no
cosa?”
“non
puoi farlo,James e Fred sono abbastanza grandi per cavarsela da soli”
Rose sbattè le palpebre un paio di volte
“io
non posso fare cosa, scusa?”
“ti
ho visto spesso prendere pozioni risveglianti e correre via per
seguire più impegni, ma non pensavo fino a questo punto, Rose devi
rinunciare a qualcosa o imploderai” Rose assottigliò gli occhi
azzurri e li incatenò a quelli del ragazzo
“io
non devo rinunciare proprio a niente, posso fare tutto senza
problemi” disse telegrafica.
Ed
ecco la convinzione di Rose. Quella che le aveva permesso di dare la
caccia al ragazzo biondo di fronte a lei per anni e che ora si stava
inspiegabilmente, era un mistero per lo Scorpius stesso, preoccupando
per lei. Era determinata e non propensa ad ammettere la sconfitta
davanti ai suoi impegni. Rinchiuso in quella rossa, con il sorriso
sempre sulle labbra e l'aria sognante di chi sembra essere
perennemente in un tutt'altro posto, si trovava un carattere forte e
tenace.
Scorpius
non poté che chiedersi come avesse potuto non accorgersene prima.
Notare quell'aspetto di lei lo aveva colpito e doveva ammetterlo,
anche affascinato.
“non
cambieresti idea nemmeno se ti minacciassi con una
maledizione,vero?!” Rose abbozzò un sorrisetto obliquo
“no”
Scorpius sbuffò una risata, poi si tolse il mantello
“che
stai facendo?”domandò Rose con un sopracciglio inarcato
“se
Salazar non va da Hogwarts...”si allentò la cravatta e se la tolse
“...Hogwarts va da Salazar(3)” finì, mentre si slacciava i
polsini della camicia e si arrotolava la maniche sopra gli avambracci
“ovvero, spostati che ti do una mano” aggiunse dandole un
colpetto sul braccio e avvicinando la sedia
“non
mi serve una mano” ribatté Rose tentando di rimanere seria
“lo
so, ma la mia non era una proposta, ma un dato di fatto, ti do una
mano, punto”
“sono
ricerche piuttosto pensanti, difficili e..”
“Rose”
la bloccò “la mia media non è mai scesa sotto l'Oltre ogni
previsione quindi se pensi che non ce la possa fare ti sbagli”
“non
era quello...” si fermò “mai sotto l'O?”
“voglio
bene a mio padre, ma tu prova a dire a un ex-mangiamorte, serpeverde,
ora auror redento che ti vuole vedere diventare ministro della magia
che la tua media dei voti non è almeno Oltre ogni previsione”
“mia
madre è Hermione Granger”scandì “l'ultima volta che Hugo le ha
portato un Troll in pozioni ha fatto una sfuriata tale che mio padre,
vice- capo auror, ha chiamato il tuo e mio zio per chiedere se
potessero passare per tenere d'occhio la situazione(4)”replicò,
Scorpius scoppiò a ridere
“me
lo ricordo!Mio padre si è messo a discutere con il tuo, via
camino,su quale fosse la strategia migliore da usare, alla fine si è
sentita Hermione urlare qualcosa e la testa di tuo padre è sparita,
non ho mai visto mio padre tanto bianco in volto”
“si
fa questo effetto quando si arrabbia”
“bene,
appurato che qualcosa me ne intendo anch'io, da dove si incomincia?”
chiese allungando il collo sui vari tomi “direi che il confronto
incrociato che stai facendo è perfetto, davvero niente male,ma credo
che ci sia un altro libro che..”si fermò sentendo gli occhi
azzurri della ragazza puntati su di sè”che c'è?”
“hai
appena apprezzato il mio controllo incrociato sui libri di storia
sull'architettura di Hogwarts, Scorpius è imbarazzante, nemmeno io
ne vado tanto entusiasta”
“apprezzo
un lavoro ben fatto”
“l'ultima
persona che ho visto entusiasmarsi per degli appunti incrociati di
storia era il professor Ruf..” piegò la testa di lato pensierosa
“certo,per quanto Ruf possa entusiasmarsi..”ridacchiò fra sé
“magari mi sono sbagliata con le rune ed è lui la tua anima
gemella” esclamò, Scorpius portò gli occhi al cielo e si alzò
“vado
a prendere quel libro di cui ti stavo parlando” disse e si diresse
verso gli scaffali, giusto in tempo per nascondere un sorriso
divertito a Rose.
-
Chiaramente
solo i serpeverde possono assistere agli allenamenti.
-
Come
avevo già proposto nella mia storia precedente, Isla nel mio
immaginario sarebbe una discendente di Isla Black che si era sposata
ad un babbano,Bob Hitchens, e per questo diseredata. Solo perchè è
discende alla lontana di una Black diseredata mi sono permessa di
farle usare il levicorpus.
-
Riadattamento
del detto “Se Maometto non va dalla montagna, è la montagna che
va da Maometto”, che ne dite?
-
Questa
parte fa parte del progetto “riabilitiamo l'immagine di Draco
Lucius Malfoy”(non che ve ne fosse un reale bisogno) , in verità
semplicemente mi piace un sacco l'idea di lui,Harry e Ron assieme
(va bè, io sono una sostenitrice della coppia Harry/Draco quindi
sono un po' di parte, ma non stiamo discutendo sui miei pairing
preferiti perciò chiudo la parentesi:))
Alla
fine ho scritto la cosa qua sopra e l'ho pubblicata, non l'ho
controllata perchè c'era il rischio che cancellassi tutto e
via,quindi mi scuso in anticipo per errori vari. Ho optato per
aggiungere il rapporto di ex-non proprio ex-ma ex fra James e Isla,
lasciando il povero Lorcan solo, per il momento, devo dire però che
come personaggio mi gusta assai quindi voglio elaborare qualcosa
anche per lui. Spero che il capitolo vi piaccia, ringrazio di cuore
tutti coloro che seguono. Un bacio
|
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Capitolo 5 *** Ma sei proprio sicura che noi siam desti? Mi pare di dormire ancora, di sognare. ***
rosco1
Ma sei proprio sicura che noi siam desti? Mi pare di dormire ancora, di sognare.
(Sogno di una notte di mezza estate. W. Shakespeare)
“per
favoreee” implorò la voce di Robin
“non
esaurirò ogni tuo capriccio ora!” replicò la voce di Louis
I
cugini Weasley- Potter seguivano quella conversazione già da un po'.
Robin e Louis stavano per raggiungerli per la riunione di famiglia
indetta poco prima, ma si erano fermati dietro l'angolo del corridoio
dove si trovavano, avevano iniziato a discutere e grazie ad un
incantesimo di Fred ora tutti i cugini potevano sentirgli
chiaramente.
Sia
ben chiaro, come aveva specificato Fred ad un rimprovero di
Dominique, quello non era origliare, ma rendere partecipe la famiglia
di ciò che turbava Louis.
“ti
ho già visto farlo una volta” gli fece notare Robin
“e
allora? Cosa credi che vada in giro a prendere tutte le ragazze di
Hogwarts nei corridoi come se niente fosse?!” tutti i Weasley-
Potter spalancarono gli occhi stupiti mentre qualcuno stava
ridacchiando. Va bene, il qualcuno in questione erano Fred e James e
non stavano ridacchiando ma ridendo di gusto
“è
solo per poco..”
“ti
farai male”
“non
se rimani fermo all'inizio”
“e
poi dovrei iniziare ad andare su e giù per il tuo piacere?” a
questa domanda James e Fred iniziarono letteralmente a rotolare a
terra dalle risate
“smettetela”
sbottò Dominique “e perchè poi Robin è con lui? Non era una
riunione di famiglia?”
“shh”
dissero all'unisono Fred e James
“c'è
anche Scorpius” le fece notare Roxanne indicando il ragazzo che
stava ridacchiando con Albus
“mi
ha aiutato con le ricerche” intervenne Rose
“e
dovrebbe arrivare anche Isla, non capisco il suo ritardo” aggiunse
Molly, Dominique annui
“volete
stare zitte!” esclamò James
“non
sentiamo” si lagnò Fred
“ti
impiglierai con la gonna” riprese la voce di Louis
“non
preoccuparti di quella” ribattè quella di Robin
“e
secondo te dovrei venire con te tranquillamente davanti a tutti i
miei cugini?” ora James e Fred non respiravano nemmeno mentre
Dominique si copriva il volto gemendo
“lo
hanno già fatto anche loro un sacco di volte” fu la risposta di
Robin
“oh
sì” esclamò James
“può
dirlo forte” affermò Fred battendo il cinque al cugino
“non
così tante volte” disse Louis “ad esempio Fred e James non lo
fanno da un sacco di tempo” aggiunse facendo scoppiare a ridere le
ragazze delle espressioni offese dei due cugini citati
“ma
se ho visto un sacco di volte Lily farlo” Lily che stava
chiacchierando tranquillamente con Hugo e Lucy poco più in là
sbatté le palpebre confusa, i due fratelli maggiori Potter, di colpo
seri, scattarono verso di lei bloccati solo da Fred e Rose che li
placcarono
“specialmente
con Hugo” aggiunse la voce di Robin, Rose si voltò verso il
fratello che era scattato in piedi terrorizzato dai ringhi che
emettevano Albus e James, scioccata la strega mollò leggermente la
presa sulle spalle di Albus che già stava trattenendo solo grazie
all'aiuto di Scorpius, che teneva la mano ben salda attorno al
colletto della sua camicia, il giovane Potter si divincolò ma si
bloccò quando la voce di Robin risuonò nuovamente
“..e
una volta l'ho vista anche con Scorpius” Albus si voltò lentamente
verso l'amico che aveva mollato la presa sulla sua camicia
“io
ti ammazzo” sibilò mentre suo fratello si divincolava fra le
braccia di Fred. Albus stava per lanciarsi verso Scorpius, Fred
iniziava a non trattenere più James e Rose stava urlando contro Hugo
quando ancora una volta la voce di Robin li riscosse tutti
“ciao,
scusate ma mi sono imbucata a questa riunione” esclamò,
l'attenzione dei Weasley- Potter fu calamitata sulla ragazza che
sulle spalle di un Louis infastidito li stava salutando
“bene
ora che ti ho preso sulle spalle sei contenta?” domandò seccato il
ragazzo
“sì,
lo sono, grazie” e scivolò giù dalle sue spalle, sistemandosi la
gonna non appena ebbe toccato il pavimento. Fred scoppiò a ridere
seguito subito dopo da tutti gli altri meno che per i fratelli Potter
che ancora stavano osservando la scena scioccati
“gli
sta-stavi chiedendo di salir-salire sulle sue spalle?” balbettò
James
“ci
avete sentiti?” domandò Robin corrugando la fronte
“qualcosina”
borbottò Fred trattenendo a fatica le risate
“hai
preso mia sorella sulle spalle?” domandò Albus a Scorpius
“gli
ho chiesto di prendermi sulle spalle l'anno scorso per vedere meglio
la partita Tassofrasso- Corvonero” spiegò Lily mentre scuoteva la
testa con le braccia incrociate guardano male i suoi fratelli
“idioti” borbottò
“cosa
succede qui?” domandò Isla facendoli voltare tutti verso di lei
“lascia
perdere” fece Molly
“Isss”
“sta
indietro Potter” lo minacciò puntandogli la bacchetta contro,
James si bloccò con le braccia a mezz'aria e serrò la mascella
smorzando il sibilo provocato dall' esse del nome della strega “sono
ancora furiosa con te per quella cosa davanti alla biblioteca”
James ghignò ma tornò immediatamente serio davanti all'espressione
minacciosa di Isla
“che
è successo?” domandò Dominique
“niente”
ringhiò la ragazza “comunque” sospirò “scusate il ritardo ma
dovevo procurarmi questi” annunciò sventolando delle pergamene
“che
sono?” chiese Molly raggiungendola e strappandoglieli di mano
“permessi per una sala da the?”
“esatto”
affermò orgogliosa Isla, Dominique emise un verso di disgusto
facendo voltare tutti
“che
c'è? mi fanno schifo le sale da the, mi inquietano con tutte quelle
teiere e la gente che mescola con piccoli cucchiaini”
“hai
paura delle sale da the?” domandò Scorpius
“e
dei ristoranti dove servono anche hamburger” aggiunse Rose mentre
poggiava una mano sulla spalla della cugina annuendo comprensiva “e
dei fast-food babbani, e...”
“okay,
abbiamo capito!” si intromise James “perchè hai i permessi per
una sala da the?”
“perchè
ci servivano dei permessi di copertura, pensavate di abbattere muri,
lanciare incantesimi complessi, trovarvi tutti qui per mesi senza
dare nell'occhio?” Isla ridacchiò ma notando le espressioni
pensierose dei maghi smise subito “no, davvero nessuno ci aveva
pensato?”
“James?”
“dimmi
Fred”
“tu
avevi pensato ad una soluzione per il casino che avremmo fatto?”
“assolutamente
no ma forse...Fratellino, tu ci avevi pensato?” Albus si portò una
mano a massaggiare la nuca
“non
sapevo nemmeno che esistessero dei permessi per fare le
cose...insomma le fai e basta no!?” James gli posò una mano sulla
spalla mentre Fred annuiva comprensivo “ma forse..Rose?”
“io
faccio le ricerche, al bom-bum-boom ci pensate voi di solito” fece
stringendosi nelle spalle “ma magari...Rox”
“fermatevi!”
urlò Isla “Merlino solo sa quanto vi odio quando fate così”
“perchè
una sala da the?”domandò Molly ancora intenta a studiare i
permessi, era dal primo anno che cercava un modo per falsificarli,
c'era quasi riuscita al terzo ma la McGonagall doveva aver intuito
qualcosa perchè aveva aggiunto un incantesimo ulteriore
“perchè
serviva qualcosa di facile da realizzare in modo che non ci
proponesse la supervisione di un insegnante, ah a proposito!”si
interruppe “ufficialmente il progetto e mio, di Rose e di Louis con
l'aiuto di Domi, Rox e Molly” posò lo sguardo su Scorpius e Robin
“voi due” esclamò indicandoli facendoli sussultare “metterò
dentro anche voi, tu sei uno studente modello” disse rivolta a
Scorpius “e tu..bè tu sei adorata da tutti, bel cerchietto a
proposito”
“grazie”
fece Robin mentre Louis la osservava scuotendo la testa
“visto?”
sibilò “amore puro, essenza di arcobaleno e zucchero” bisbigliò
facendola ridere, Dominique impegnata a fare una treccia a Lily
assottigliò lo sguardo osservando il fratello, qualcosa non
quadrava, urgeva una chiacchierata fratello- sorella
“aggiungi
chi ti pare Isla” la liquidò James “ma non ti sembra di aver
dimenticato qualcuno?” domandò appoggiando gli avambracci sulle
spalle di Albus e Fred che la stavano guardando corrucciati, la
strega scoppiò a ridere
“no
seriamente, pensate che la McGonagall mi avrebbe mai concesso un
permesso sapendo che uno di voi tre partecipava al progetto? Tu e
Fred siete un pericolo pubblico e Albus, dall'inizio dell'anno sei
mai andato a lezione? Senza contare che ancora ti odia segretamente
per aver soffiato la coppa di Quiddich ai grifondoro negli ultimi due
anni” i tre si sporsero in avanti per protestare ma si bloccarono e
tossicchiarono imbarazzati “bene, vedo che avete capito”
“non
ci sono già le cucine per il the?” fece notare Scorpius
“si,
ma ho le fatto notare che manca un posto dove le varie case possano
trovarsi tra di loro senza essere divisi, ho aggiunto che sarebbe
stata una bella occasione anche per scambiarci opinioni sui libri
letti magari anche babbani e che sarebbe rimasta aperta solo dalle
quattro e mezza alle sei”
“unione
delle case, babbanologia e the” ripetè Molly “questo sì che è
giocare sporco” esclamò battendo il cinque all'amica
“è
stata dura convincerla, dati i nominativi dei Weasley- Potter, ma non
nominando voi tre..” disse indicando James, Fred e Albus “...alla
fine ha dato la sua approvazione, quindi cercate di non farvi notare”
li minacciò “ora, pensavo che potremmo lasciare il progetto della
sala da the ai più piccoli con la nostra supervisione a turno”
Dominique lanciò un altro gridolino “meno quella di Domi”reificò
“noi
non siamo piccoli!Siamo al quarto anno” protestò Hugo. Rose,
Albus, James e Molly si avvicinarono a Hugo, Lily e Lucy con aria
minacciosa
“uuuh”
esclamò Roxanne battendo le mani “si accettano scommesse sul
fratello che fa la minaccia migliore” urlò
“sorella
inizia a preoccuparmi la tua dipendenza da scommesse” disse Fred
posandole un braccio attorno alle spalle
“scommettiamo
che posso smettere quando voglio?” lo sfidò lei realizzando solo
poi il modo in cui aveva iniziato la frase, Fred rise e le scompigliò
i capelli
“due
galeoni su James” aggiunse poi
“io
punto sulla serpe” intervenne Dominique
“no,
no hai mai visto James quando sbraita gli ordini a Quiddich?è
spietato” replicò Louis
“poveri,
come potete scommettere sul crollo dei vostri cugini più
piccoli?”chiese Robin, i ragazzi attorno a lei l'osservarono come
se avessero appena visto Salazar e Godric in persona abbracciarsi
felici “oh e va bene!” sbottò infine “due su Rose, però non
sono d'accordo” esclamò facendo ridacchiare Louis
“anch'io
punto su di lei” approvò Isla
“Albus
riesce a raggirare chiunque, due su di lui” disse Scorpius proprio
mentre i quattro fratelli maggiori si allontanavano trionfanti
lasciando i tre minori a guardarsi sconsolati
“allora
chi è crollato per primo?” domandò Roxanne
“Lucy”rispose
Albus “Molly ha iniziato a elencare tutte le clausole delle regole
di Hogwarts, anche quelle in disuso, e le ha fatto notare che sei lei
le aveva infrante perchè non le ricordava bene tutte, sicuramente
zio Percy avrebbe potuto rinfrescarle la memoria”
“dannazione,
mi dimentico sempre della vena sadica di Molly” imprecò Isla
“anni
e anni di ramanzine sulle regole racchiuse in una mente da casinista
cugina Weasley- Potter” osservò Fred “una combinazione
spaventosamente fantastica”affermò sorridente
“no
qua l'unica cosa fantastica è che il banco vince! Fuori i galeoni
gente” esclamò Roxanne improvvisando un balletto che coinvolse
anche Molly
“Smettela!”urlò
James “c'è gente che vuole lavorare qui” tutti si zittirono
all'istante
“ti
brucia il fatto che Lily non abbia ceduto per prima vero?” gli
domandò Fred in un bisbiglio
“questa
volta stava per cedere, dannazione!” ringhiò mentre il cugino gli
batteva una mano sulla schiena
“su,
su la prossima volta andrà meglio” lo rassicurò
“Rose!”
esclamò James con uno scatto tale da far indietreggiare Fred “cosa
hai trovato?”
“oh,
una cosa fantastica a dire il vero!” rispose entusiasta “la
stanza delle necessità è stata sì, distrutta, ma l'ardemonio
lanciato non può aver distrutto gli incantesimi base su cui è stata
costruita perchè fanno parte del castello stesso, quello che deve
aver distrutto sono gli incantesimi specifici della stanza che a noi
basterà individuare e riabilitare, dando per scontato che troveremo
il modo di farlo ovviamente”
“bene,
bene” approvò James “quindi in breve che ci staresti dicendo?”
“che
da qualche parte su questo piano c'è ancora la stanza delle
necessità, solo che gli oggetti al suo interno sono distrutti e non
ha più gli incantesimi che la collegano con le necessità di chi la
cerca” spiegò Scorpius al fianco della strega
“esattamente,
però ci sarebbe un piccolo problema..Scorpius in un antico libro ha
trovato la lista degli incantesimi di difesa del castello, che
comprende anche la stanza delle necessità, e alcuni di essi si
occupano proprio di proteggere il castello dalle esplosioni..” fece
un sorriso forzato “e bè, questi incantesimi potrebbero non essere
più attivi e sappiamo che le mura non sono immuni alle esplosioni, è
anche vero però che la stanza si trova all'interno delle mura e
stando alle sue particolari caratteristiche..”
“Merlino
Rose arriva ad un punto!” la richiamò Albus
“c'è
la possibilità che gli incantesimi della stanza si siano combinati
con quelli di difesa e che abbiano così contenuto l'esplosione
spostandola” disse tutto d'un fiato
“eh?”
domandò Fred
“c'è
il rischio che la stanza si sia trasformata in un luogo di
contenimento per l'ardemonio e che quindi se noi la troviamo,
troviamo anche l'esplosione” chiari Scorpius
“è
carina questa cosa, sai? Io che spiego, tu che chiarisci...Siamo
perfetti!”disse Rose con un sorrisetto trionfante
“non
rincominciare” si lamentò Scorpius dandole un colpetto sulla
spalla
“state
dicendo che se noi riapriamo la stanza della necessità potremmo
ritrovarci davanti all'esplosione di vent'anni fa? È impossibile!”
esclamò Isla scioccata interrompendo la tranquilla conversazione dei
due
“è
solo una possibilità” ribattè Rose tentando di minimizzare la
cosa “e poi stiamo già cercando un incantesimo per contrastare la
cosa, quindi tranquilli” Rose e Scorpius furono al centro di una
serie di sguardi vacui
“tranquilli?”ripetè
James incrociando le braccia “perchè dovremmo stare tranquilli
quando ci hai appena dato una notizia fantastica!” enfatizzò James
“quando
hai iniziato a parlare pensavo che sarebbe stato tutto troppo noioso
e facile” confermò Fred
“pazzi!”
scosse la testa Dominique ottenendo l'approvazione di Molly e Isla
mentre Roxanne era troppo impegnata a contare i galeoni
“Rose,
mi ha già passato le sue ricerche e mi occuperò anch'io di cercare
un incantesimo di contenimento, se non lo troviamo abbandoniamo il
progetto” intervenne Louis
“nemmeno
un ardemonio riesce a smuovere mister perfezione” disse Robin
ridacchiando ottenendo in risposta una gomitata dal ragazzo che la
fece solo ridere di più
“quindi
è deciso!” annunciò James “riapriremo la stanza delle
necessità”
“e
una possibile esplosione vecchia di vent'anni” aggiunse acidamente
Isla
“i
whisky migliori sono quelli invecchiati bellezza” fece James
“dovresti saperlo con tutti quelli che ti sei scolata negli ultimi
anni” terminò facendole l'occhiolino
“oh”
esclamò lei portandosi teatralmente una mano alla bocca “allora è
per quello che stavo assieme a te, ero sempre ubriaca!” esclamò
“ora si spiegano un sacco di cose” finì e arricciò le labbra
per nascondere un sorrisino compiaciuto
“tu”
la indicò James “tu” ripetè non riuscendo a trovare le parole
per ribattere, abbassò il dito seccato “avessi avuto come ex
Mirtilla Malcontenta la mia vita sarebbe molto più facile”borbottò.
Rose
lasciò la riunione di famiglia un po' prima degli altri, doveva
andare al giornale, studiare, andare all'allenamento di Quiddich e
rapire Albus. Lei e Scorpius avevano fatto di tutto per tentare di
farlo parlare ma aveva fatto in modo di non farsi mai trovare da solo
con loro, quindi avevano deciso di passare al piano rapisci-Albus.
La
giovane strega rallentò il passo guardandosi attorno, prima di fare
tutto ciò però doveva prendere la sua pozione risvegliante.
Lei
e Scorpius avevano finito di fare ricerche solo alle due del mattino
e lei alle cinque era già in piedi per fare i compiti di antiche
rune avanzate, se si contava il fatto che erano settimane che non
dormiva per più di quattro ore a notte si poteva comprendere il
perchè se Rose non avesse preso la sua pozione si sarebbe accasciata
a terra addormentata.
Rose
si appoggiò ad un muro sentendo la stanchezza invaderla mentre
l'effetto della pozione presa quella mattina si esauriva, si allentò
la cravatta quando sentì dei passi affrettati provenire dal
corridoio, allontanò la mano dal nodo e si appiattì contro il muro,
sperando che chiunque fosse non la conoscesse e passasse in fretta.
Ogni speranza fu vana quando vide che erano Scorpius e Albus.
“che
ti avevo detto?” domandò seccato Scorpius ad Albus indicando Rose
“sì,
avevi ragione, anche a me sembrava strana quando è andata via ma non
avevo visto i segni”
confermò
Albus annuendo deciso, Rose tossicchiò
“scusate
ma io sarei qui, mi spiegate di che segni state cianciando?”
“quelli
da astinenza da pozione risvegliante” spiegò Scorpius con un tono
stranamente pacato, Rose scoppiò a ridere
“che
state dicendo?” Albus si avvicinò a lei assottigliando gli occhi
“occhiaie
bluastre comparse dal nulla, tremori alle mani, punte dei capelli che
cambiano colore..” prese un ciocca di capelli fra le mani alzandola
fino a mostrarle le punte dove i capelli sfumavano dal rosso ad uno
strano colore bluastro “devo andare avanti ad elencare o ammetti
che hai esagerato con quelle pozioni?”
“non
è una pozione che da dipendenza” chiarì la strega “questi sono
solo effetti collaterali per il troppo uso e su di me ci sono solo
perchè ieri ne ho prese due in un giorno” posò entrambe le mani
sulle spalle del cugino “tutto qui”
“è
vero non da veramente dipendenza, ma tu continui a usarle e gli
effetti collaterali aumenteranno”
“finita
questa settimana, avrò meno impegni, quindi più tempo per dormire e
non mi serviranno più, quindi tranquillo Al” il mago si portò una
mano a scompigliare i capelli pensieroso
“dammi
la pozione Rose” tuonò Scorpius che fino quel momento era rimasto
in silenzio con le braccia incrociate
“quale
pozione?” domandò tornando ad appoggiarsi al muro
“quella
che stavi per prendere” rispose secco Scorpius
“vi
ho detto che questi effetti sono a causa di quelle che ho preso ieri,
non ho pozioni con me!” Scorpius piegò le labbra in un sorriso in
completo contrasto con l'espressione grave del suo volto, si parò di
fronte a lei e posò le mani attorno ai suoi fianchi “che cosa vuoi
fare?” domandò Rose perplessa
“perquisizione”
si limitò a rispondere iniziando a far scivolare la mani su e giù,
la strega scoppiò a ridere mentre Albus sbiancava
“no,no,
no e no, tu non metterai le mani addosso alla mia cuginetta”
esclamò
“per
me va bene, non mi sto lamentando” si affrettò a dire Rose,
Scorpius le pizzicò un fianco trattenendo un sorriso
“preferisci
farlo tu?” chiese rivolto ad Al “non credo che sia tanto meglio”
“lasciamola
andare Sco, ha detto che non ce l'ha..”si lagnò il mago
“oh
no, sono brava a mentire io continuerei a controllare” disse Rose
indicandosi mentre Albus si schiaffava una mano sul viso e Scorpius
si allontanava da lei
“è
inutile così non otterremo nulla” fece stizzito mentre Albus
scuoteva la testa
“dato
che siete qua potreste venire con me alla sede del
giornale...”propose Rose piegando la testa di lato lanciando un'
occhiata a Scorpius che comprese immediatamente
“si
perchè no, Al andiamo?” Albus spostò lo sguardo dall'amico alla
cugina
“devo
vedermi con Amy” rispose asciutto, Rose lo prese sottobraccio
“sei
stato con lei un sacco di tempo...” si lamentò tirandogli la
manica del maglioncino della divisa
“no,
devo andare seriamente”
“sai
che fine ha fatto l'ultimo mago ad abbandonare i suoi amici per una
donna?” Albus sgranò gli occhi allontanando il braccio dalla presa
di Rose
“no,
no, non dire altro”
“nel
1781 c'era questo mago pozionista di fama..”Albus le mise una mano
sulla bocca
“non
provare a roseggiarmi per ottenere quello che vuoi” esclamò “io
adesso vado da Amy e voi due non farete nulla per impedirmelo”
dichiarò guardando entrambi “bene” allontanò la mano da Rose e
indietreggiò, si allontanò di un paio di metri poi alzò il braccio
in segno di saluto
“direi
che il nostro piano rapisci-Al rimarrà fissato per questa sera”
constatò Scorpius, Rose annui premendo le unghie nei palmi, la
stanchezza iniziava a farsi sentire, le mani tremavano appena, doveva
andare via da lì e prendere la pozione
“bene,
io vado al giornale, ci vediamo dopo” lo salutò avviandosi lungo
il corridoio, Scorpius aprì la bocca per ribattere ma la richiuse e
la salutò con un cenno della mano.
Rose
prese a camminare sempre più veloce fino a che non fu sicura di
essersi allontanata abbastanza, si appoggiò al muro ma questa volta
si lasciò scivolare fino a terra sedendosi. Si guardò attorno, il
corridoio sembrava deserto, forse troppo silenzioso, ma poco
importava, allentò il nodo della cravatta e se la sfilò dal collo,
tirò fuori la bacchetta
Bisbigliò
una formula e la cravatta si trasfigurò in un cordone al quale era
legata una boccetta
“geniale”
esclamò una voce al suo fianco, Rose non ebbe nemmeno il tempo di
girarsi che qualcosa afferrò il cordone con la boccetta contenente
la pozione “sai la stanchezza rende i tuoi sensi meno all'erta”
continuò la voce
“Scorpius
mi hai seguito?” domandò la strega mentre il ragazzo le compariva
davanti
“credevi
davvero che mi avresti potuto fregare così facilmente?” domandò
allungando una mano che Rose afferrò alzandosi così da terra “sono
un serpeverde ci vuole qualcosa di più di una storiella sull'aver
preso due pozioni in un giorno” tenendo la mano di Rose iniziò a
camminare tirandola appena “però ammetto che trasfigurare la
pozione nella cravatta della divisa è stato un tocco di classe” la
strega impuntò i piedi bloccando la camminata di entrambi
“tu
non puoi seguirmi e non puoi nemmeno trascinarmi chissà dove, devo
andare al giornale io” esclamò arrabbiata indicandosi “e grazie
per la cravatta, è stata una bella trovata vero?!” Scorpius
sorrise, strattonandola un po' per farle riprendere la camminata
verso le scale
“stiamo
andando alla tua sala comune, dobbiamo parlare di Albus, poi potrai
andare al tuo giornale”
“mi
prendi per un troll? Pensi che ti possa credere?” domandò
continuando però a camminare
“e
sentiamo per quale motivo ti vorrei raggirare per entrare nella tua
sala comune? Rose ho già ottenuto quello che volevo” le fece
presente facendo dondolare il cordone con la pozione
“questo
è vero ma...” arricciò il naso “qualcosa non quadra, hai quella
strana espressione che non mi convince” Scorpius inarcò un
sopracciglio
“perdi
decisamente di lucidità quando sei stanca”
“si
ma sono comunque in grado di capire quando mi stai raggirando, cosa
vuoi?” il mago sospirò
“voglio
andare da Calanthia ma mi serve la risposta all'indovinello dei
corvonero per entrare, non volevo dirtelo per sai..Non metterti
imbarazzo” abbassò lo sguardo “so che è orribile chiederlo a
te, ma ti ho inseguito con Albus per la pozione e non sono riuscito a
chiederlo a Dominique o Louis, mi dispiace davvero, se non vuoi lo
capisco...”
“no,no
va bene, solo avrei preferito che me lo avessi detto subito” lo
rassicurò pacata Rose “insomma, non ti ho mai impedito di
incontrarti con qualcuno non inizierò adesso che abbiamo deciso di
diventare amici” aggiunse con un sorriso lasciandogli la mano
“grazie”
fece Scorpius ritraendo la mano e chiudendola a pugno inconsciamente.
Non c'era cenno di fastidio nell'espressione di Rose, era tranquilla
mentre saliva gli ultimi scalini della torre che portavano
all'entrata della sala comune dei corvonero, era grato che non fosse
il tipo di strega che faceva scenate ma una risposta irritata dalla
situazione non gli avrebbe dato fastidio. Insomma non che lui volesse
che lei fosse gelosa di lui.
“ecco
fatto” annunciò Rose indicando la porta aperta “ora scusa ma
devo proprio andare” Scorpius le afferrò il polso trattenendola
“entra
con me due secondi non voglio che i corvonero mi caccino a suon di
maledizioni”
“i
corvonero non maledicono, i corvonero ti allontanano con complessi
incantesimi di cui non si conosce difesa” replicò Rose entrando
“Calanthia è laggiù” disse indicando la ragazza impegnata nella
lettura di un libro, sarebbe comunque dovuta tornare alla torre
corvonero, solo che sperava farlo senza che Scorpius la vedesse,
doveva andare nel dormitorio a recuperare un'altra pozione, sentiva
le gambe cederle e dopo tutte quelle scale non era sicura di quanto
ancora sarebbe riuscita a resistere “bè, visto che sono qua, vado
a prendere un libro che potrebbe servirmi...” disse avviandosi
verso le scale del dormitorio
“certo,
ci vediamo dopo” fece Scorpius dirigendosi verso Calanthia.
Rose
scaraventò la porta del dormitorio fiondandosi verso il suo letto,
la vista iniziava ad offuscarsi, doveva prendere un'altra pozione in
fretta. Aprì il baule e tirò fuori un vecchio tomo, prese la
bacchetta e la puntò contro la copertina che si sollevò
magicamente, al suo interno al posto delle pagine si trovavano delle
piccole fiale, ne afferrò una quando un rumore la fece sussultare.
Scorpius si trovava sulla soglia del dormitorio con la bacchetta
puntata verso di lei, le labbra appena dischiuse dopo aver
pronunciato il “immobulus”
“sei
stanca Rose” constatò avvicinandosi alla strega congelata “è
normale, hai troppi impegni, ma invece di prendere questa roba..”
le tolse dalla mano congelata la fiala che ripose nel libro “potresti
usare qualcosa di molto più efficace, ovvero il dormire!” esclamò
“dormire Rose!ti è mai venuto in mente?” agitò la bacchetta e
sciolse l'incantesimo
“mi
hai congelato?” berciò Rose “mi hai congelato!” ripetè ma non
riuscì ad aggiungere altro perchè Scorpius l'afferrò per i fianchi
facendola alzare e l'accompagnò fino al letto facendola sedere, non
riusciva a reagire, era sfinita ormai
“sì
l'ho fatto” affermò, alzò il cuscino e afferrò una vecchia
maglia dei Falmouth Falcons e un paio di pantaloncini che gettò
addosso alla ragazza “cambiati, io mi giro”
“no”
sibilò Rose “ho degli impegni”
“e
io la tua bacchetta” replicò Scorpius facendo dondolare la
suddetta sotto il suo naso “se la rivuoi ti cambierai senza
lamentele”
“ma
come..”balbettò palpando la manica dove solitamente la teneva
“come
ti ho già detto da stanca non sei così lucida, inoltre...” si
voltò vedendo Rose che corrucciata afferrava la maglia del suo
pigiama “...come dice sempre mia madre -affronta sempre il tuo
nemico, ma se gli porti via la bacchetta prima ti risparmi di
sporcarti la camicia-” nonostante tutto la strega ridacchiò
“sei
un ladruncolo” lo accusò mentre si infilava i pantaloncini
“no,
solo che tra le mie molte qualità c'è anche la destrezza e la
velocità”
“puoi
girarti” lo avvertì “mi ridai la bacchetta ora?”
“e
a cosa ti serve mentre dormi?” replicò come se fosse la cosa più
ovvia
“non
dormirò tutto il pomeriggio, ho il giornale!” esclamò faticando a
tenere gli occhi aperti
“possono
arrangiarsi per un giorno”
“e
devo studiare”
“come
se tu non fossi già avanti con il programma in tutte le materie!
Rose non hai scelta mettiti sotto le coperte” le ordinò, Rose fece
una smorfia ma eseguì “bene” approvò sedendosi sul bordo del
letto
“avevi
programmato tutto vero?”
“ho
improvvisato per lo più, ma se intendi chiedermi se ti ho raggirato
per farti venire qui a dormire allora la risposta è sì”
“lo
sapevo!” biascicò “solo che la storia di Calanthia era
credibile”
“sì
sapevo che non avresti fatto domande se avessi tirato in ballo una
scusa riguardante una ragazza” disse stringendosi nelle spalle
“certo che non pensavo credessi subito che ti avrei usata per la
parola d'ordine...”
“sei
riuscito a fregarmi Malfoy, complimenti”sussurrò Rose mentre
tirava le coperte verso di sè
“sì,
sono bravo” affermò, guardò Rose girarsi nel letto e sbadigliò,
pensò al suo dormitorio nei sotterranei, ci avrebbe messo una vita a
raggiungerli “fatti in là” disse dandole un colpetto sulla
spalla e sdraiandosi sulla parte del letto lasciata libera, la
giovane strega spalancò gli occhi che si stavano ormai chiudendo
dal sonno
“che
stai facendo?” chiese telegrafica
“non
sei l'unica ad aver dormito poco questa notte, ricordi? Ero con te in
biblioteca fino alle due” prese la sua bacchetta e con un gesto del
polso le tende blu del baldacchino si chiusero e il letto divenne di
una piazza più grande, si tolse la cravatta e il maglioncino che
fece scivolare per terra fuori dalle tende assieme alle due bacchette
“hai
un letto anche tu nel tuo dormitorio” gli fece notare Rose
“hai
una vaga idea di quanto ci metta dalla torre di corvonero fino ai
sotterranei?!” esclamò “Io sopra le coperte tu sotto, non
lamentarti”
“e
chi si lamenta” biascicò Rose “se vuoi toglierti anche la
camicia..”
“non
esagerare Rose” la rimproverò con poca convinzione “è la prima
volta che blocco le scale del dormitorio delle ragazze per andare a
dormire” borbottò
“è
la prima volta che vengo obbligata da un ragazzo a dormire” replicò
quasi in un sussurrò Rose “e che non vuole che prenda io la
bacchetta in mano” Scorpius soffocò una risata sul cuscino mentre
sentiva il respiro di Rose al suo fianco farsi sempre più regolare.
Rose
si svegliò ansimante, la sua mano scattò inconsciamente alla
ricerca della bacchetta, quando non sentì che aria al posto della
rassicurante consistenza ruvida del legno, volse lo sguardo al suo
fianco dove Scorpius dormiva tranquillo. Il suo respiro si fece
regolare mentre ricordava i fatti avvenuti qualche ora prima, scostò
le coperte e scivolò giù dal letto tentando di fare il minor rumore
possibile.
La
strega iniziò a rivestirsi, aveva dormito solo un'ora, Scorpius non
poteva sapere che uno degli effetti collaterali dell'eccessivo uso di
pozioni risveglianti fossero gli incubi notturni.
Rose
non aveva mai avuto un sonno tranquillo ma l'uso delle pozioni aveva
peggiorato quella condizione tanto che non riusciva a dormire per più
di un paio di ore senza svegliarsi in preda agli incubi. Andò al suo
baule prendendo il libro che conteneva le pozioni, prese una fiala e
la bevve lasciandosi cullare dalla sensazione di calore ed energia
che la invasero. Girò attorno al letto che all'esterno era rimasto
delle stesse dimensioni e si piegò sul maglioncino della divisa di
Scorpius tirandone fuori la sua bacchetta, si rialzò decisa ad
andarsene quando si bloccò. Tornò verso il suo baule tirandone
fuori una pergamena e dell'inchiostro, appoggiandosi malamente
scribacchiò qualcosa e ritornò sul suo letto. Sorrise vedendo l'
espressione serena di Scorpius, allungò una mano scostandogli dei
capelli biondi dal viso, sorrise sentendolo sospirare nel sonno e
lasciò sul suo cuscino la pergamena. Ridiscese dal letto e si avviò
verso l'uscita del dormitorio.
Scorpius
si svegliò un paio di ore dopo, aprì gli occhi non capendo
immediatamente perchè vedesse le coltri del letto blu invece che
verdi, poi ricordò. Si girò su un fianco sorridendo ma quando non
vide nessuno si alzò a sedere di scatto. Si guardò attorno
passandosi una mano a scompigliare i capelli biondi. Dove merlino era
Rose. Si erano addormentati assieme, lei avrebbe dovuto essere lì,
accanto a lui. La sua attenzione venne richiamata dalla pergamena
appoggiata sul cuscino, la prese e lesse :“sei
riuscito a raggirarmi Malfoy ma per fermarmi davvero dovrai metterti
molto più di impegno. Ti aspetto domani alle tre in biblioteca per
quel famoso incontro di studio di antiche rune. Ps: sei carino quando
dormi, è stato un risveglio davvero piacevole.”
Scorpius
alzò gli occhi al cielo, appallottolò la pergamena e la lanciò in
fondo al letto.
Nel
leggere gli era spuntato un sorriso ma rimaneva infastidito dal fatto
che se la fosse svignata via in quel modo.
Scese
dal letto raccogliendo la cravatta, la bacchetta e il suo
maglioncino, che infilò sopra la camicia stropicciata. Non aveva
ragione di essere infastidito. Forse era per via del suo ego
maschile, per la prima volta non era stato lui a svignarsela,
tuttavia la teoria vacillava dato che lui e Rose non avevano fatto
nulla. Scacciò con forza le immagini che quel pensiero fece nascere
nella sua mente. Non gli interessava Rose in quel senso, certo era
una bella ragazza ma no, no e ancora no, non avrebbe permesso alla
sua mente di fare certi pensieri su loro due. Scosse la testa
sconsolato, stava diventando pazzo, questa era l'unica verità, Rose
lo stava contagiando. Si alzò e si diresse verso l'uscita del
dormitorio.
Albus
stava dando il meglio di sé per ottenere il premio fidanzato
dell'anno. Certo, era passato solo un giorno ma si era ricordato di
doversi incontrare con Amy quel pomeriggio e non stava pensando di
darle buca per andare a farsi un giro sulla scopa, magari di volare
fino ai confini di Hogwarts, atterrare e sdraiarsi in quella radura
che aveva trovato al limite della Foresta Proibita. Okay, magari ci
stava pensando ma non lo avrebbe fatto.
Mentre
camminava incontrò un gruppo di serpeverde che stavano andando verso
il cortile, lo salutarono e gli chiesero di unirsi a loro, rifiutò.
Era difficile capire se fossero più sconvolti i serpeverde o più
compiaciuto Albus da quella dimostrazione di maturità.
Aveva
un impegno e lo stava rispettando, se continuava su quella strada
presto avrebbe anche indossato la cravatta della divisa.
Amy
lo aspettava davanti alla sala grande. Cacciò le mani nelle tasche
dei pantaloni e scese gli ultimi scalini di corsa ma si bloccò non
appena i suoi piedi toccarono il pavimento del corridoio.
Poteva
vedere Amy da lì, poteva vederla mentre parlava con uno dei due
gemelli Scamander.
Da
quella distanza poteva essere sia Lorcan che Lysander, se fosse stato
il primo gli avrebbe tirato un pugno sul naso, se fosse stato il
secondo..bè, non sapeva cosa avrebbe fatto.
Si
crogiolò nel pensiero dell'aria che gli accarezzava il viso mentre
volava veloce sulla sua scopa, quello avrebbe dovuto fare, non andare
a quello stupido appuntamento. Fare esattamente ciò che voleva,
quando voleva aveva funzionato fino ad allora, cambiare modo di agire
era stata una pessima idea.
Deglutì,
no, lui non volava per fuggire dalle situazioni che gli mettevano
paura come aveva insinuato Lorcan. Lui non aveva paura, proprio no.
Per questa adesso sarebbe andato dalla sua ragazza. Passo dopo passo.
Ora, si sarebbe mosso. Inciampò sui propri piedi al colpo di
qualcosa sulla sua spalla
“ehi
Al!” lo salutò Sam Thomas “che ci fai qui in impalato?” si
guardò attorno poi vide Amy “oh, ho visto il tuo spettacolo ieri,
qualche ripensamento?” gli domandò dandogli una gomitata
“si”
soffiò Albus con lo sguardo fisso sulla schiena di Scamander, Sam lo
guardò confuso, la sua era una battuta non si aspettava davvero una
risposta affermativa “insomma, no ovviamente, siamo solo
all'inizio, sono molto felice” realizzando ciò che aveva detto e
il modo, sperò che lo spirito di Salazar non lo avesse sentito, lo
avrebbe ripudiato dai serpeverde, persino un tassofrasso al primo
anno avrebbe capito che stava mentendo
“bè,
amico ti do una mano io” esclamò Sam dandogli una spinta, Al
imprecò e Amy e Lysander si voltarono verso di lui.
Ora
sapeva quale dei due gemelli fosse, come se non lo avesse capito
immediatamente, sapeva che era lui, aveva solo finto con se stesso di
non averlo riconosciuto.
“ciao
Al” lo salutò raggiante Amy andandogli incontro, lo afferrò per
un braccio e gli posò un bacio sulle labbra ma l'unica cosa che notò
Albus era lo sguardo di Lysander, i suoi occhi azzurri erano spenti,
le labbra piegate forzatamente in un sorriso.
In
quel momento l'unica cosa che riusciva a pensare è che avrebbe
ucciso Sam fra atroci torture per averlo spinto in quella situazione
“tu
lo conosci Lys no?!” domandò indicando il mago che fece un cenno
con la testa “lo stavo convincendo a fare una mostra con i suoi
quadri, lui dipinge divinamente, so che a te interessa l'arte magica
dovresti vedere i suoi lavori” Albus sorrise, Amy gli stava
chiedendo se avesse mai visto i suoi quadri. Lui lo aveva visto
dipingere, l'aveva visto mentre assorto cercava il suo soggetto,
l'aveva visto mentre con un colpo di bacchetta dava fuoco alle tele
che non riteneva belle
“sì,
perchè no” riuscì a dire con un tono di voce controllato mentre
abbracciava da dietro Amy, non era romanticismo, aveva solo il
terrore che se le sue mani fossero state libere di muoversi sarebbero
finite inevitabilmente per afferrare Lysander
“no,
Amy lo sai che non mostro i miei lavori” non lo aveva mai sentito
usare una voce tanto pacata
“ma
Albus non è uno qualsiasi e se ne intende” replicò la strega
dondolando fra le braccia del suo ragazzo che da dietro la sua spalla
aveva incatenato i suoi occhi verdi a quelli di Lysander
“scusa,
ma sai che faccio vedere i miei quadri solo a gente di cui mi fido”
persino Amy sembrò stupita dal tono dell'amico perchè si mosse a
disagio fra le braccia di Albus sciogliendosi dall'abbraccio
“bè,
certo, come vuoi”
“è
giusto così” sussurrò Albus
“oh,
c'è Kay!”esclamò spostando lo sguardo verso un punto del
corridoio“devo andarle a chiedere una cosa e poi possiamo andare
fuori a fare una passeggiata” Amy posò un bacio sulla guancia di
Albus e poi si diresse verso una ragazza che stava salendo le scale
in quel momento
“Lys
io, non so se..” balbettò Albus, lo sguardo di Lysander era
vitreo, i suoi capelli biondi ricadevano in ricci scompigliati sulla
sua fronte, le sue labbra erano piegate in una smorfia, per un
istante il giovane mago pensò solo che avrebbe voluto trascinarlo
lontano da lì, da ciò che gli impediva di sorridere come faceva per
lui ogni volta che stava male, poi si ricordò che il motivo per cui
era il quello stato molto probabilmente era proprio lui
“non
qui” sibilò riscuotendosi, guardò verso Amy impegnata nella
conversazione poi lo prese per il polso e lo trascinò via.
Albus
si accorse di ciò che era successo solo quando sentì la sua schiena
sbattere contro il muro freddo di quello che doveva essere uno
sgabuzzino “non riesco a parlarti, non riesco nemmeno a guardarti
in volto” sibilò Lysander voltandosi dall'altra parte e
appoggiando una mano sul muro opposto “spiegati Al, cosa sono per
te? Ogni volta, ogni dannatissima volta che avevi uno dei tuoi
momenti neri tu venivi da me e riuscivo sempre a farti stare meglio,
non negarlo, e io stupidamente pensavo che significasse qualcosa..”
“significava
q..”
“no!
Non dirlo! Sapevi che avevo una cotta per te da sempre e te ne sei
approfittato...Il sognante e sensibile Lysander sempre a tua
disposizione, non è così?” Albus serrò gli occhi, poteva sentire
tutto il disprezzo nella sua voce e faceva male, dannatamente male
“tutte quelle ragazze, tutti quei ragazzi che ti giravano
attorno...Non duravano più di un giorno, a volte nemmeno qualche ora
e allora pensavo che tanto non valessero nulla, che saresti tornato
da me, ma Amy...Amy è diversa” nascose il viso fra le mani
“Merlino, quanto sono stato stupido” in un movimento fluido Albus
gli afferrò i polsi allontanando le mani dal suo viso, non poteva
permettere che fosse lui a nascondersi, aprì le labbra per parlare
ma Lysander non gli diede il tempo per farlo perchè premette le sue
contro di esse. Un bacio rabbioso, come se volesse punirlo.
Albus
mollò la presa sui polsi arretrando ansimante, doveva andarsene
prima che fosse troppo tardi. Doveva uscire, doveva trovare la porta
e uscire, lo sapeva, ma il suo sguardo si stava rifiutando di
distogliersi dalla figura del ragazzo che scivolava lungo il muro
fino a sedersi a terra. Era decisamente troppo tardi.
Non
si accorse nemmeno di essersi mosso fino a quando non si ritrovò
inginocchiato di fronte a Lysander con le mani a stringere i suoi
capelli per attirarlo a sé. Il bacio questa volta fu diverso,
rabbioso sì, ma non punitivo, era solo foga e desiderio di sentire
l'altro più vicino. Le dita di Albus iniziarono a muoversi veloci
sui primi bottoni della camicia del biondo mentre si staccava dalla
sue labbra solo per sussurrare la parola scusa a ripetizione.
Lysander gli morse un labbro e fece scivolare le mani verso la zip
dei suoi pantaloni facendogli così sostituire le scuse con dei
gemiti.
“E'
da un po' che ti cercavo, avrei dovuto saperlo che ti trovavi qui”
James al suono di quella voce aprì gli occhi trovando sopra di sé
il cielo al tramonto coperto da nuvole grigiastre.
Lo
aveva fatto un'altra volta, si era addormentato sul campo da
Quiddich. Sbadigliò stiracchiando le braccia ma non tentando
minimamente di alzarsi
“ti
sono mancato dolcezza?” domandò senza voltarsi
“come
sempre” rispose Fred sdraiandosi accanto a lui con un sorrisetto
“so che sei un mago forte e valoroso ma non credi che dormire sul
prato ti possa distruggere la schiena?”
“non
lo faccio apposta, mi concentro talmente tanto sugli schemi da
provare per le partite che mi addormento” si mosse sulla schiena
sentendo l'umidità della terra entrargli nelle ossa “il mio
cervello lavora troppo, è questa la verità”
“ovviamente”
approvò Fred “hai presente Gaila?” domandò improvvisamente “la
corvonero del nostro stesso anno..”
“ricordo
a mala pena tutti i nomi dei nostri cugini, ti pare che so chi è
questa tizia?”
“bè,
è carina, lei e la sua amica Ivory ci hanno invitato ad andare ad
Hogsmeade con loro”
“bene”
fece
“J,
lo sai che non esci con nessuno da un anno?” James si voltò
perplesso verso il cugino
“non
è vero, sono uscito con Das..”
“intendo
uscirci veramente, più di una volta” chiarii interrompendolo Fred
“quindi?
Nessun impegno, dove sta il problema?”
“non
c'è nessun problema ma mi chiedevo se c'entrasse qualcosa con Isla”
“Isla
e io ci siamo lasciati” rispose lapidario James
“questo
lo so ma come dice mia sorella, siete gli ex- meno ex della storia”
“ho
chiuso con lei” ribatté “e non esco con qualcuna seriamente,
solo perchè non ne vale la pena”
“non
ne vale la pena perchè sei ancora innamorato di lei” disse Fred
quasi sussurrandolo
“non
ho mai detto di essere innamorato”
“lo
sguardo che hai con lei, il modo in cui sorridi, bè è la stessa
espressione che hai quando giochi a Quiddich..” si voltò “o
quando stai con me, ovviamente” terminò con un ghignò facendo
scoppiare a ridere James
“sarebbe
bello, sposo te e passiamo la vita a giocare a Quiddich, ti va?”
“certo
che mi andrebbe tesoro ma scusa, preferisco le bionde” le loro
risate si propagarono per il campo completamente vuoto
“sono
innamorato di lei?” domandò aggrottando la fronte
“e
chi lo sa, certo è che con lei sei dannatamente fastidioso ed
entrambi sappiamo che ciò vuol dire che sei completamente te stesso”
James gli diede una gomitata facendo rotolare Fred di lato
ridacchiante
“io
sono sempre completamente me stesso” borbottò
“sì,
purtroppo ma intendo anche quando il tuo essere te stesso ti porta ad
esplodere spaventando la gente, ti ricordi quando le hai chiesto di
uscire la prima volta?” James sorrise
“in
infermeria dopo che lei mi ci aveva mandato schiantandomi”
“era
il giorno in cui avevamo perso la finale contro i serpeverde; li
stavamo schiacciando, avevamo la partita in pugno, poi tuo fratello
ha preso il boccino ed è finito tutto” James ringhiò.
Ricordava
perfettamente quel giorno. Era il secondo anno che accadeva la stessa
cosa, metteva in campo la squadra migliore ma Albus era dannatamente
veloce, troppo rispetto al cercatore grifondoro e perdevano per un
nulla. Quell' anno, dopo la sconfitta, stava tornando alla torre
grifondoro quando aveva visto dei serpeverde festeggiare. Definire
quello che accadde dopo come un semplice momento di rabbia sarebbe
riduttivo.
James
aveva raggiunto i sotterranei, distruggendo durante il percorso tutto
ciò che fosse attorno a lui; quadri, statue, studenti. Aveva
minacciato un ragazzino per avere la parola d'ordine ed era entrato
nella sala comune dei serpeverde. Una volta dentro era salito in
piedi sul tavolo dove si trovavano gli alcolici per i festeggiamenti
per la vittoria ed aveva iniziato a brindare a tutti i difetti dei
giocatori serpeverde in campo ed ad ogni brindisi lanciava in aria
una bottiglia e la faceva esplodere con un colpo di bacchetta.
Nessuno
si era azzardato ad avvicinarsi a lui. O meglio, qualcuno ci aveva
provato ma si era trovato schiantato ancor prima di aver pensato un
incantesimo.
James
era fatto così, sempre contento, sempre ottimista ma poi arrivavano
dei momenti dove tutto diventava nero, come se realizzasse di colpo
che c'erano ingiustizie nel mondo, che a volte non sempre i buoni
vincono e questo lo mandava fuori di testa. La prima volta era
successo al primo anno quando aveva visto dei bulletti di grifondoro
prendersela con un corvonero. Aveva solo undici anni, non sapeva
nemmeno cosa stesse facendo ma li aveva schiantati. Da allora
chiunque nella scuola sapeva di dovergli stare alla larga quando
entrava nei suoi momenti da Dupe Eater (1), come li aveva denominati
Fred.
Fred
aveva elaborato un' intera teoria sulla cosa, sosteneva che in lui si
fossero mescolati: la sindrome dell'eroe di suo padre,l'attitudine di
infuriarsi di sua madre e in qualche contorto modo la vena sadica di
Voldemort.
Quindi
quella sera dopo la partita nessuno sembrava in grado di fermarlo.
Erano andati a cercare Fred, l'unico in grado di farlo ragionare, ma
lui stava annegando il suo dolore per la perdita della partita fra le
braccia di una grifondoro, quindi avevano chiamato Albus ma il mago,
già ubriaco, si era limitato a chiedere al fratello di passargli una
bottiglia e si era diretto verso Jane Smith e Brent Higgs per
proporgli una cosa a tre, avevano accettato e lui se ne era andato.
Isla
era arrivata proprio quando i serpeverde erano ormai nel panico.
Si
era avvicinata a James e gli aveva fatto notare che per brindare ai
difetti di Flint, il capitano, avrebbe dovuto rendere le cose più
divertenti. Si era così proposta di lanciate in aria la maglia
autografata dei Tutshill Tornados che era riuscita a rubargli e lui
l'avrebbe dovuta colpire. Flint era sbiancato. Isla aveva lanciato la
maglia che però, incantata precedentemente, si era spostata di colpo
facendo girare James di scatto, a quel punto lei lo aveva schiantato.
Si
era risvegliato in infermeria con Fred che sghignazzava e Isla che
leggeva tranquilla un libro. James aveva sorriso e con gli occhi
ancora chiusi le aveva chiesto di uscire. Lei senza alzare
minimamente lo sguardo dal libro aveva risposto:“ti ho dovuto
schiantare Potter per fartelo chiedere, dovrai fare lo stesso su di
me per ottenere una risposta affermativa”.
“Fred
io sono innamorato solo del Quiddich “dichiarò James scacciando il
ricordo di quel giorno
“lo
so ma se vuoi anche lei, dovresti andarla a prendere”
“ho
tempo per inseguire un solo sogno..” e lui aveva scelto quale il
primo giorno che aveva messo piede su quel campo. James sapeva che
sarebbe diventato un giocatore professionista, non uno qualsiasi, lui
sapeva che si sarebbe fermato solo quando avesse indossato la maglia
dei Falmouth Falcons come capitano. Tutti pensavano ad Albus come al
talento del Quiddich della famiglia, in realtà Albus volava solo
veloce, non aveva tecnica, non aveva spirito di squadra, James
invece, oltre ad essere dannatamente bravo come cacciatore, aveva
tutto ciò.
“sai
James, Rose prende delle pozioni risveglianti per fare tutto,
potresti farlo anche tu..”propose Fred “anche se io sono più per
i metodi babbani per dare una svegliata alle persone”
“ovvero?”
“un
bel pugno sul naso per farti capire che puoi sia diventare capitano,
sia riprenderti Isla”
“e
poi quando avrei il tempo per buttarmi nelle esplosioni di ardemonio
con te?” Fred sbuffò
“dalle
cinque alle sei, quando sia i Falmouth che Isla prendono il the,
no!?” scoppiarono a ridere fino a che entrambi non si
addormentarono sul prato.
***
(1)
dupe= babbeo, gioco di parole con death eater, Fred lo chiama
mangia-babbeo invece che mangia-morte per via del suo arrabbiarsi
contro i bulli. Lo so, non è un gran che ma è il meglio
che sono riuscita ad elaborare.
Volevo
dedicare una parte più grande a Louis e Robin ma mi sono fatta
prendere la mano con la riunione di famiglia, conto di rimediare nel
prossimo. Per quanto riguarda James volevo spiegare come mai si
fosse lasciato con Isla ma alla fine ho optato per scrivere invece
l'inizio della loro storia. Tempo al tempo. Un grazie immenso a
chi segue. un bacio
ps:Il
titolo riprende una frase di Demetrio in Sogno di una notte. Avrei
preferito mettere una frase pronunciata da Lisandro ma questa mi
sembrava più adatta.
|
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Capitolo 6 *** Ma l'amore è cieco e gli amanti non possono vedere le graziose follie ch'essi commettono ***
rap2 4
Ma l'amore è cieco e gli amanti non possono vedere le graziose follie ch'essi commettono.
(W.Shakespeare, Il mercante di Venezia)
C'era
decisamente qualcosa di ironico in quella situazione. Peccato che
Albus non riuscisse a ridere nella posizione in cui si trovava.
Abbassò
lo sguardo sui ricci capelli biondi di Lysander. Era una vista
spettacolare, il suo corpo nudo che premeva contro il suo petto, il
suo braccio che posato sul suo addome finiva per arpionarli il
fianco, perfino mentre dormiva Lysander si era raggomitolato su di
lui come se avesse paura che Albus potesse scappare da un momento
all'altro.
Non
che avesse tutti i torti, Albus infatti aveva pensato di andarsene
già un paio di volte ma alla fine le sue dita si erano ritrovate a
scorrere inconsciamente sulla schiena del ragazzo. Per la prima volta
nella sua vita sapeva di doversene andare ma non voleva farlo.
Ironico, molto ironico.
La
parte però che più che essere ironica, faceva proprio sbellicare
dalle risate, era il fatto che solo poco prima si era sentito
orgoglioso di se stesso per non aver dato buca alla sua ragazza.
Effettivamente era riuscito ad arrivare all'appuntamento ma era
sparito per finire a letto, o meglio sul pavimento di uno sgabuzzino,
con un altro. Davvero, questa volta avrebbe addirittura pianto dalle
troppe risate.
Albus
si portò la mano del braccio libero a premere sugli occhi, Merlino
quella situazione era squallida persino per lui e dati i suoi
standard non proprio alti, era piuttosto grave.
Lysander
si mosse nella sua stretta.
Ciò
che aveva fatto era squallido tuttavia non riusciva a pensarlo
veramente quando guardava lui e questo era decisamente peggio.
Avrebbe dovuto sentirsi in colpa, alzarsi e correre da Amy per
scusarsi, poi tornare da Lys e implorarlo di non odiarlo, ma non
riusciva a muoversi da lì, malgrado il pavimento gli stesse
distruggendo la schiena e la posizione in cui si era rannicchiato il
biondo non fosse comoda per lui.
Lo
aveva desiderato da così tanto che non si sarebbe mosso per nulla al
mondo.
“non
sei tu quello con una cotta da sempre ma io, come hai fatto a non
capirlo stupido corvo?” borbottò Albus strofinando il naso contro
la sua testa.
Avrebbe
fermato il tempo, avrebbe fatto di tutto per rimanere in quel momento
dove stare con Lysander non era sbagliato, dove non avrebbe ferito
nessuno
“difficile
capirlo quando scappavi via ogni volta che mi avvicinavo” sussurrò
in risposta Lysander posandogli un bacio sulla scapola
“sei
sveglio” constatò Albus sospirando “da quanto?”
“un
po', avevo paura che te ne saresti andato se ti avessi detto di
essere sveglio” Albus con un colpo di reni fece scivolare il
ragazzo sotto di sé e iniziò a baciarlo, era disarmante quella sua
sincerità, lo faceva impazzire, non faceva giochetti, non nascondeva
ciò che provava, si rendeva vulnerabile ma questo contrariamente lo
rendeva solo più forte, più sicuro di tutti gli altri “questo
significa che non lo avresti fatto?” chiese sorridendo Lys non
appena Albus gli permise di respirare
“significa
solo che qui sto bene”
“non
hai risposto” sussurrò Lysander tirandosi su a sedere portando poi
le ginocchia al petto
“dovrei
stare con Amy in questo momento” biascicò Albus alzandosi un po'
facendo leva sui gomiti
“no,
non dovresti, è questa la cosa giusta, non avere una relazione con
lei” sputò, il serpeverde serrò gli occhi respirando lentamente,
da quando la voce di Lysander poteva acquisire quelle sfumature di
rabbia?!
“è
una tua amica” gli fece notare, il ragazzo si portò la testa fra
le mani
“hai
ragione” le sue dita strinsero i ricci “sono orribile” dieci
punti a Serpeverde per l'incredibile capacità di Albus Severus
Potter nel peggiorare le situazioni, si alzò e gattonò fino al
ragazzo sedendosi dietro di lui, allungò le braccia abbracciandolo
da dietro e attirandolo a sé
“non
sei orribile, non sei tu ad aver sbagliato” gli sussurrò al suo
orecchio, mentre lo sentiva abbandonarsi sul suo petto
“no,
invece, è una mia amica, questo” e iniziò ad accarezzare le cosce
di Albus fra le quali si trovava seduto “è sbagliato” terminò,
il serpeverde rabbrividì a quel tocco, nessuno gli aveva mai fatto
un effetto del genere sfiorandolo appena “..ma Al?” mugugnò in
assenso, Lysander fermò le mani e si voltò con la testa per poterlo
guardare negli occhi “è questo che voglio, più di ogni altra
cosa, io e te” gli occhi verdi di Albus si fecero vacui, doveva
pensare, doveva capire come tirarsi fuori da quella situazione, ma
ancora una volta era troppo tardi.
Baciò
Lysander non per approvare il suo discorso, nemmeno per zittirlo.
Lo
baciò perchè se non lo avesse fatto la dolorosa stretta allo
stomaco che provava non lo avrebbe mai abbandonato.
Lo
baciò perchè non poteva fare altrimenti.
Dominique
non capiva quello che aveva visto. Suo fratello stava sorridendo e lo
stava facendo spontaneamente assieme a quella grifondoro tutto amore
e felicità. Era strano, molto strano.
La
strega si appoggiò al muro del corridoio che portava ai dormitori
dei corvonero. Poteva anche essere successo qualcosa di strano ma
Louis a quell'ora sarebbe sempre rientrato per studiare.
La
testa bionda del fratello infatti comparve poco dopo, al suo fianco
Robin chiacchierava allegra. Decisamente c'era qualcosa che non
quadrava. Dominique incrociò le braccia e alzò lo sguardo su quello
del fratello che si fermò immediatamente
“che
ci fai qui?” chiese tentando di usare un tono sereno, conosceva
quella posizione, stava per fargli una predica assurda e senza senso
per nascondere il fatto che fosse arrabbiata con lui perchè
fondamentalmente gli voleva bene ma non lo avrebbe mai ammesso
apertamente
“ti
devo parlare” e squadrò Robin per chiarire che la sua presenza non
era gradita
“bè,
Louis io vado” balbettò la grifondoro a disagio
“no
aspettami su, non ci metteremo molto”
“guarda
che..”
“aspettami
su” scandi “per favore” Robin annuì, non certo per l'ordine
dato ma per il tono di Louis leggermente incrinato, si stava
sforzando di rimanere impassibile, doveva esserci qualcosa che non
andava se non ci riusciva con facilità
“Robin
Finningan” fece risuonare il suo nome Dominique non appena la
strega in questione si fu allontanata abbastanza “giri con lei
adesso?”
“si,
perchè?”
“e
Ghislaine? Che fine ha fatto?”
“io
e Robin siamo solo amici e comunque non sono fatti tuoi”
“ti
sta cambiando..” Louis scoppiò a ridere
“dopo
solo un paio di volte che gli rivolgo la parola?”
“si”
fu la risposta secca di Dominique, le labbra si arricciarono
ulteriormente e le unghie laccate di bianco si impiantarono nelle
braccia
“non
sto cambiando, sono sempre lo stesso, lei mi aiuta solo ad
essere...”tentennò alla ricerca della parola giusta
“..come
Victorie” terminò Dominique per lui, Louis sbarrò gli occhi
“no,no,
non come lei”
“guarda
che non devi negare, non è una cosa brutta, è solo che non pensavo
potesse capitare anche a te”
“non
mi sono innamorato” Dominique si strinse nelle spalle
“non
lo scegli mica...”
“si
posso, come ho fatto in questi anni, come hai fatto tu, Victorie, lei
è..”
“lei
è felice Louis, non è sbagliato”
“ma
non voglio diventare come lei, non voglio perdere ciò che sono, io
mi piaccio per Merlino!”
“non
lo perderai, avrai solo un'altra persona a cui pensare oltre te
stesso tutto qua, ma tu sei tu e nessuno potrà cambiare questa cosa”
“e
tu?”
“io,
cosa?”
“due
dei fratelli Delacour si sono innamorati, tu che farai?”
“io
porterò avanti gli insegnamenti della nonna e rimarrò splendida e
irraggiungibile per sempre” disse con un sorriso, Louis si avvicinò
e l'abbracciò, le sue sorelle erano le uniche che potevano vantarsi
di poter ricevere dei veri gesti d'affetto da parte sua
“posso
essere innamorato come Victorie ma rimarrò splendido e
irraggiungibile come te” Dominique sorrise contro la spalla del
fratello
“dai
vai ai prendertela” Louis le scompigliò i capelli
“d'accordo”
e si avviò verso le scale della torre dei corvonero.
Robin
stava seduta sull'ultimo gradino davanti al portone che portava alla
sala comune, le mani erano attorno al viso, i capelli biondo miele
ricadevano disordinati.
Louis
non potè non chiedersi cosa di lei lo attirasse tanto. Faceva tutto
ciò che lo infastidiva eppure nel tempo trascorso con lei si era
sentito diverso, strano e nonostante tutto, quella sensazione gli
piaceva.
“tutto
bene?” chiese la strega
“si
perchè?” Louis, che si stava dirigendo al batacchio per
pronunciare la risposta all'indovinello, venne afferrato per un
braccio e trascinato a sedersi accanto a lei “ma che diamine!”
“la
faccia che ha fatto davanti a tua sorella non era da tutto bene” il
mago fissò un punto lontano delle scale, era difficile da spiegare
il rapporto che c'era tra loro, la maggior parte della gente non
avrebbe mai avuto un espressione corrucciata davanti alla scoperta
che il fratello era innamorato, così come la maggioranza degli
innamorati non sarebbe rimasto sconvolto all'idea e avrebbe chiesto
scusa per ciò
“era
tutto bene, solo che la posizione in cui Domi si trovava indicava una
discussione importante”
“e
quale era l'importante discussione?”
“c'è
una cosa che si chiama farsi gli affari propri, mai sentita?” Robin
scosse la testa
“ti
ho fatto una domanda, se non vuoi rispondermi puoi farlo senza
problemi” Louis piegò l'angolo della bocca in un sorriso mentre
lei gli rivolgeva uno sguardo furbo da sotto le ciglia
“e
va bene...stavamo parlando dell'essere innamorati” Robin sbarrò
gli occhi
“tu,
tu, tu”
“si
io..”affermò accondiscendente “sono più o meno
innamorato...”sbuffò “diciamo che ho una cotta, il termine è
orribile ma è quello giusto”
“non
ci posso credere!” scandì “non ti vedevo così preso da Ghis,
quando giravate assieme, avevi il solito sorriso finto stampato in
faccia, sono contenta che questa cosa sia cambiata”
“infatti
lei no..” Louis si dovette interrompere poiché Robin lo afferrò
per le spalle girandolo verso di sé, a pochi centimetri dal suo viso
“Louis
ti devo rivelare un segreto...” il ragazzo sorrise, adorava la
velocità con cui quel dannato ottavo veela gli facesse ottenere ciò
che volesse velocemente “anch'io sono innamorata ma questo mago
sta con un'altra...”
“ma
magari questo mago per te la lascerebbe”
“non
ha mai nemmeno dimostrato interesse per me, se non da poco,
all'inizio mi snobbava”
“forse
era solo perchè non riusciva a capire cosa lo attirasse di
te...”sussurrò “e poi scusa, te l'ho già detto, non puoi
stupirti ad ogni persona che non ti osanna, so che sei abituata ad un
adorazione generale ma è da persone normali non essere amati da
tutti” aggiunse, Robin ridacchiò e il suo respirò solleticò la
pelle di Louis
“lo
so, ma lui mi piace quindi mi dispiaceva...” il mago poggiò una
mano sul suo viso e passò delicatamente il pollice sulla guancia,
sentiva un stretta allo stomaco all'idea che avesse sofferto per la
sua indifferenza, era strano, se era lei ad aver sofferto perchè mai
avrebbe dovuto interessare anche a lui? Avrebbe dovuto scrivere una
lettera a Vic e farselo spiegare
“mi
dispiace”
“fa
niente” si strinse nelle spalle “mi imbarazza chiedertelo ma..mi
daresti una mano a dichiararmi?” gli domandò con un sorriso timido
“certo”
e si avvicinò alle sue labbra per baciarla quando Robin scattò in
piedi sorridendo trionfale
“con
te al mio fianco so di potercela fare!” esclamò “Thurstan ormai
ha lasciato la sua ragazza da due settimane, mi sembra il tempo
giusto per recuperare no?”
“Thurstan?”
ripetè come un automa Louis
“oh
si, scusa, non ti ho detto, chi mi piaceva, Thurstan Prince” disse
annuendo energicamente “io e te assieme siamo una coppia
fenomenale, io ti do una mano a scioglierti, tu ad essere
un'incartatrice perfetta” e alzò una mano per farsi battere il
cinque, Louis rimane ad osservare il palmo della mano “che c'è?”
“nulla”
rispose aggiungendo un sorriso
“quello
sembra il tuo sorriso finto, ma non ne sono sicura..” Louis si
morse la lingua e si impose la miglior espressione serena in assoluto
“forza
dell'abitudine, a volte viene un sorriso misto” Robin annui
convinta di quell'affermazione “oh, Diamine!” esclamò “mi ero
completamente dimenticato che dovevo vedermi con Ghislaine, magari è
già dentro ad aspettarmi, fortuna che le ho dato la parola d'ordine”
“Louis,
ti sei dimenticato di un appuntamento?” gli domandò lei con tono
di rimprovero
“si
dannazione,scusami ma devo andare, ci vediamo domani okay?” e
scattò in piedi
“certo”
approvò Robin verso le spalle del ragazzo che entrava veloce nella
sala comune.
Louis
salì veloce nel suo dormitorio non rivolgendo nemmeno uno sguardo ai
vari saluti che gli erano stati rivolti, si diresse nel bagno e serrò
la porta con un incantesimo.
Non
capiva. Lui capiva sempre tutto, era un dannato corvonero per qualche
motivo in fondo. Appoggiò le mani al lavabo e alzò lo sguardo verso
lo specchio. Lui era bello, lui non faceva tipo, era bello nel senso
più letterale del termine.
Non
era come gli altri ragazzi che piacevano, per l'atteggiamento o per
un particolare o per il carattere, lui aveva la bellezza, avrebbe
anche potuto rimanere fermo e attirare comunque qualsiasi ragazza/o
che lo avesse visto. Non si era mai accontentato di quella però, lui
non si era crogiolato nel suo essere bello, aveva rimboccato le
maniche della sua camicia su misura e si era dato da fare.
Aveva
imparato ad essere gentile e cortese, sapeva sostenere una
conversazione brillante su qualsiasi tema e usava un atteggiamento
diverso a seconda della persona che si trovava davanti, posato con
gli insegnati, amichevole con i suoi compagni, seccato ma
segretamente divertito con la sua famiglia, dolce o stronzo con le
ragazze. Era perfetto. Non era per vantarsi, era un dato di fatto,
chiunque avrebbe potuto confermarlo.
Aveva
lavorato sodo per diventarlo eppure non gli era servito a nulla.
L'unica
ragazza per cui aveva provato qualcosa di diverso, di forte, era
innamorata di uno che non sapeva nemmeno pronunciare correttamente la
parola perfezione.
Strinse
la presa sul lavabo mentre il suo riflesso rimaneva lì a guardarlo
nella sua perfezione, i capelli biondi al loro posto, gli occhi
azzurri leggermente più chiari del solito, le labbra piene serrate.
Per un attimo pensò che lo stesso riflesso lo stesse prendendo in
giro, lui era perfetto, a differenza sua che stava tentando di
allontanare quella stretta assurda che sentiva all'altezza del petto
per una tizia che conosceva a mala pena.
Aprì
il rubinetto lasciando che l'acqua si riversasse nel lavabo, si bagnò
le mani e se le portò al viso, rialzò lo sguardo verso lo specchio
sperando di trovarci qualcosa di diverso e invece era ancora là, il
ragazzo perfetto che lo guardava con un espressione di derisione,
prese una manciata d'acqua e la lanciò contro il riflesso. Scivolò
fino a terra sedendosi.
Era
una menzogna dire che non conoscesse Robin, sapeva perchè gli
piaceva, l'aveva evitata per anni per un motivo in fondo, eppure alla
fine si era sempre ritrovato nei suoi paraggi perchè era l'unica a
farlo sentire in difetto, era l'unica a farlo sentire meno perfetto,
che lo spingeva a fare di più, a cercare qualcosa di nuovo. Senza di
lei cosa avrebbe fatto? Sarebbe rimasto il ragazzo perfetto del
riflesso. Solo uno stupido riflesso.
La
stretta al petto si fece più soffocante, stava per vedere Robin con
un altro, uno che non avrebbe capito tutto quello che c'era dietro a
quella strega adorabile, uno che non sarebbe stato in grado di
fermarla subendo la sua rabbia quando, decisa a salvare il mondo,
avrebbe deciso di buttarsi in una missione che le avrebbe portato
solo delusioni, uno che non avrebbe criticato le sue stupide
magliette con la scritta “Go unicorn!”, uno che non sarebbe stato
lui.
Fece
un profondo respiro tentando di allontanare quella strana sensazione
di soffocamento.
A
lei piaceva un altro, punto.
Lui
l'avrebbe aiutata a conquistarlo, punto.
Lui
sarebbe stato di male ma lei sarebbe stata felice, aperta parentesi,
non aveva mai pensato di essere il tipo da “l'importate e che tu
sia felice” ma a quanto pareva lo era, chiusa parentesi.
Era
una dannatissimo imbecille. Punto esclamativo.
“Devi
darmi un bacio” affermò deciso James poggiando il mento sulla
spalla destra di Isla, la strega non si mosse continuando a tenere lo
sguardo fisso sul libro su cui stava studiando
“fammi
indovinare ho detto o fatto qualcosa che tu ritieni indecente e per
questo devo baciarti come punizione” James aggrottò la fronte
“stai
studiando in un pomeriggio di sole, non è accettabile!”
“come
volevasi dimostrare” il mago spostò una ciocca di capelli che gli
stava solleticando il naso
“mentre
studi hai sempre un espressione corrucciata, non vorrei mai che ti
venissero le rughe sul tuo adorabile faccino”
“banale
e leggermente sessista Potter, puoi fare di meglio” James con un
movimento fluido saltò sul tavolo della biblioteca su cui Isla si
trovava seduta a gambe incrociate, ritrovandosi così faccia a faccia
con lei
“ci
sono un sacco di sedie e ogni finestra ha un davanzale in pietra
molto largo ma tu insisti a sederti sempre e comunque sopra i tavoli,
questo non si fa miss caposcuola” Isla abbassò il libro
ritrovandosi James seduto a gambe incrociate di fronte a lei, i
gomiti appoggiati alle ginocchia e il mento sui pugni chiusi delle
mani
“mmm,
questa è nuova”
“quindi
mi baci?” chiese sorridente, Isla ricambiò il sorriso
“assolutamente
no” James abbandonò il capo all'indietro sconsolato “dovresti
andare da un'analista, c'è qualcosa di malato nel tuo volermi girare
attorno solo perchè sono l'unica che ti da contro”
“Charlotte,
Fanny, Monique, Ginevra” elencò il giovane mago con aria annoiata
“sono
le tue conquiste?”
“no,
sono le streghe di questa scuola con un caratterino poco facile e
tendente al contraddirmi, non sei l'unica” Isla alzò per un attimo
lo sguardo dal libro osservando James quasi completamente sdraiato
sul tavolo
“vai
da loro allora” soffiò Isla sorprendendosi del tono secco usato
“naa,
loro non sono così divertenti quando mi mandano a quel paese e poi
tu mi contraddici solo da quando ci siamo lasciati prima in verità
mi ignoravi proprio...”sbuffò “merlino che fastidio...”
“cosa
intendi scusa?” chiese chiudendo il libro sulle sue ginocchia
“ti
sono stato per anni indifferente, nonostante sul campo da Quiddich
fossimo molto affiatati, fuori non parlavamo molto...”fece una
smorfia “non ti sei mai mostrata interessata a me né chiedendomi
di uscire, nè come quelle ragazze che mi danno contro”
“egocentrico”
“esatto”
esclamò annuendo convinto ”lo sono, quindi la tua mancanza di
interesse ti aveva reso ai miei occhi piuttosto indifferente...è
cambiato tutto quel giorno in cui sei diventata amica di Molly e Rox,
ti ricordi? Prima non giravi con loro ma con un altro gruppetto..”
“si
mi ricordo, mi domando sempre come fosse possibile che non fossimo
diventate amiche già al primo anno..”
“Molly
e Rox avevano mutato le divise dei tassofrasso in rosa a pois, ma
avevano fatto un casino, un incantesimo aveva colpito una pluffa ed
era scoppiata, io e Fred sapevamo del piano e quando abbiamo sentito
lo scoppio siamo corsi da loro due trovandole di fronte a te che
tentavano di spiegarti cosa fosse successo con scuse assurde, tu hai
guardato prima loro poi noi, hai abbozzato un sorriso poi hai tolto
cinque punti a Molly per aver scagliato un incantesimo errato sulla
pluffa e dieci a me e Fred per aver corso nei corridoi..”scosse la
testa divertito “ero letteralmente scioccato, ricordo ancora di
aver pensato -e questa da dove cavolo viene fuori?- mi sono dato
dell'idiota per non aver mai cercato di conoscerti davvero solo
perchè non ti interessavo e da quel momento ho deciso che avrei
fatto di tutto per recuperare...”
“già...non
mi hai lasciato in pace per mesi fino a quando dal nulla non mi hai
chiesto d'uscire con te dopo uno dei tuoi momenti alla dupe-eather”
“mi
è sempre piaciuto il fatto che avessi questo atteggiamento
indifferente verso tutto e tutti e poi dal nulla saltavi fuori con
una frase, un aiuto che solo una persona che ha ascoltato
attentamente può dare..”
“sembrava
un complimento Potter...”
“non
voleva esserlo, è più divertente conquistare quelle ragazze che mi
danno sempre contro invece di un' apatica, insofferente come te”disse
facendo spallucce
“senti
questo rumore?”domandò all'improvviso la strega “ è il mio
cuore che si spezza per ciò che hai appena detto” terminò
abbozzando un sorriso
“vedi?
Apatica e insofferente..”ghignò “senza di me che ti porto
all'esasperazione non proveresti nemmeno sentimenti come la rabbia”
“o
semplicemente il mio levicorpus non sarebbe così potente”constatò
la ragazza dondolando appena la testa
“si
a proposito, questa è una cosa di cui dobbiamo parlare...vedi
preferirei che tu sfogassi la tua rabbia su di me insultandomi
piuttosto che terminare ogni nostra discussione con una incantesimo a
mio danno...”
“discutere
con te è controproducente, invece di urlarti contro che sei un
idiota, cosa che non capirai mai e che potresti usare a tuo favore
ribattendo con uno stupido gioco di parole, preferisco chiudere la
cosa in modo efficiente e veloce” James assottigliò lo sguardo,
aprì bocca per ribattere poi ripensò a tutte le discussione avute e
realizzò che effettivamente solo Isla e Fred riuscivano a spuntarla
con lui “sei una completa perdita di tempo Potter” aggiunse con
un tono che a dispetto del significato della frase sembrava essere
gentile “come adesso...”
“come
adesso cosa?” chiese piegando di lato la testa
“mi
stai facendo perdere tempo, io vorrei finire questo libro mentre tu
mi assilli con stupide battutine perchè non sei grado di venire da
me e chiedermi direttamente quello che devi chiedermi” sbuffò, una
ciocca di capelli neri si mosse sulla sua fronte andando a ricoprire
un occhio, la spostò irritata con la mano, mentre James la fissava
incuriosito. Sapeva sempre cosa gli passasse per la testa, anche
quando nemmeno lui ne era cosciente. Non si stupiva facilmente; ne
aveva già combinate così tante, visto cose talmente assurde che era
difficile sorprenderlo eppure lei ci riusciva, sempre.
“mi
è arrivata questa ieri a cena” disse infine porgendole una busta
“è la lettera della federazione inglese Quiddich” Isla sbarrò
gli occhi,James aveva usato l'articolo determinativo. Non era Una
lettera ma La lettera, quindi non poteva che essere la lista
contenente le date in cui i reclutatori delle varie squadre sarebbero
venuti ad osservare un loro allenamento o partita per decidere se fra
i giocatori dell'ultimo anno c'era qualcuno che avrebbe potuto
giocare come professionista “ho già memorizzato tutte le date,
tutti i nomi, calcolato se quelle date coincideranno con allenamenti
o partite...sarete pronti, okay? So chi e come mettere in buona luce,
ma...”
“il
reclutatore dei puddlemore...”lo interruppe Isla. Sapeva che James
avrebbe fatto trovare la sua squadra pronta, non avrebbe fatto
trasparire che sugli spalti ci sarebbe stato qualcuno di importante,
avrebbe presentato i suoi giocatori al meglio, ma chi avrebbe fatto
lo stesso con lui?
“è
l'unica data che ho saltato, non posso venirla a sapere Isla,
manderei tutto all' aria...”
“ma
qualcuno deve saperla per preparare la squadra, i puddlemore non
cercano solo cacciatori come me, gli altri devono farsi trovate
pronti come per qualsiasi reclutatore”
“dillo
a Fred”
“non
posso, lui vuole entrare nei puddlemore come me,inoltre capirei tutto
dall'espressione del suo viso”
“ti
serve un occlumante, è impersonale, fa schifo, ma è l'unica
soluzione”
“l'ho
pensato anch'io, ma chi? Di serpeverde bravi, ci sono Scorpius e
Melissa, entrambi giocatori, userebbero l'informazione a loro favore
mettendomi addosso maggiore ansia,in Tassofrasso ci sono Edward,
Daniel e Fanny, mi conosco, al limite dell'ansia, sedurrei Fanny e
farei volare in aria Ed e Dan, a Corvonero, c'è Marlow che
parlerebbe alla prima minaccia e Louis che è un giocatore, come vedi
ho le mani legate...”
“e
di Grifondoro? Potresti chiedere a..” Isla assottigliò lo sguardo
passando in rassegna i volti dei suoi compagni di casa
“è
inutile che ci pensi, noi grifoni non brilliamo in occlumanzia, ce né
solo una” disse toccandole la fronte con l'indice
“no,no
e ancora no, non posso tenere un segreto simile”
“l'unica
di cui non riuscirei a leggere la mente, l'unica in grado di
mantenere la calma, l'unica che sarebbe capace di schiantarmi nel
caso la minacciassi e di difendersi dai miei incantesimi” abbassò
lo sguardo “mi fido di te” la strega si avvicinò allungando una
mano per posarla dietro la nuca di James, fece una lieve pressione
per avvicinarlo facendo così scontrare le loro fronti
“va
bene” James serrò gli occhi sospirando, posò la busta sul libro
chiuso accanto alla ragazza
“tutte
le altre date sono state cancellate, leggi l'unica rimasta dei
puddlemore e poi brucia la lettera” ordinò poi si avvicinò per
sfiorarle le labbra con un bacio leggero, si scostò e saltò giù
dal tavolo. Isla afferrò la busta e la strinse fra le dita, senti un
braccio avvolgerla da dietro e il resprò caldo del mago farsi vicino
al suo orecchio
“grazie”
le sussurrò James prima di lasciarla ed uscire dalla biblioteca.
Scorpius
strinse le dita attorno agli avambracci seccato. No, lui non era
seccato, non aveva motivo per esserlo ergo non lo era. Rose gli aveva
mandato il suo patronus per fargli strada fino al luogo in cui
avrebbero dovuto trovarsi per rapire Albus, un blu di russia che gli
aveva pure soffiato per poi guardarlo con quel musetto che sembrava
guardarlo con scherno...
Gli
aveva soffiato, soffiato a lui!
Scosse
la testa, per scacciare il ricordo di quel stupido animaletto che
saltava sul suo letto, che per inciso stava usando proficuamente con
la Nott, ecco! per quello avrebbe potuto essere irritato,no?
No,
ciò che ancora lo irritava era lo stesso motivo per cui il gatto lo
aveva trovato a letto con Lyssandra, ovvero la sua cocciutissima e
iperattiva padrona.
Rose
che lo lasciava da solo a dormire, Rose che se ne andava perchè
preferiva andare ad uno stupido corso di giornalismo che rimanere con
lui, Rose che dal nulla, senza scuse, gli mandava un gatto a
cercarlo.
“se
contrai ancora un po' la mascella ti dovrei rifare i denti” la
testa bionda di Scorpius scattò verso destra dove Rose lo stava
guardando divertita
“non
sto contraendo la mascella” sibilò, la corvonero alzò le
sopracciglia
“si,
lo stai facendo”
“non
puoi chiamarmi così, pretendendo che io scatti quando ti pare”
“eravamo
già d'accordo sull'incontrarci per rapire Al” il tono pacato
utilizzato dalla strega gli fece capire che la sua frase non doveva
essere uscita molto amichevole
“beh,
enculè” borbottò, si stupì di quel vaffanculo affiorato sulle
sue labbra, Rose non aveva colpe e lui non era arrabbiato con lei,
eppure era stato più forte di lui
“che?”domandò
Rose
“forza
dimmi dove si trova”rimarcò le parole come se Rose non avesse
sentito bene, la rossa scosse la testa ma con la mappa del malandrino
in mano indicò la porta di uno sgabuzzino
“là”
disse poi dirigendosi verso di esso subito seguita dal ragazzo.
Poggiò
la mano sulla maniglia, si voltò per verso Scorpius e contò fino a
tre dopodiché spalancò la porta ritrovandosi davanti ad Albus e
Lysander completamente nudi, stretti l'uno all'altro.
Rose
arricciò le labbra
“nooon
male” fu il suo commento mentre i due ragazzi la guardavano
scioccati
“oh,
andiamo!” Scorpius le passò un braccio attorno alla vita e la
trascinò indietro “rivestitevi” ordinò prima di richiudere con
un tonfo la porta “fammi capire l'unico modo per farti rimanere
ferma in un punto per più di cinque minuti è quello di mostrarti
due ragazzi nudi? ”
“guardare
è lecito!”
“Al
è tuo cugino!
“Lysander
no, però!”
“e
ti sembra normale stare lì a guardare un tizio nudo?”
“e
ti sembra normale che di colpo sembri diventato uno stronzo incapace
di distinguere una maniaca sessuale da una ragazza con un briciolo di
ironia?” Al e Lysander scivolarono fuori silenziosi, Rose e
Scorpius, uno di fronte all'altro si guardavano decisi a non
abbassare lo sguardo per primi. Albus fece cenno a Lysander di
muoversi verso le scale quando si ritrovò due bacchette puntate
contro
“non
muoverti tu!” esclamarono in coro Rose e Scorpius spostando lo
sguardo omicida sul giovane Potter, lui alzò le mani in segno di
resa mentre Lysander lo salutava e veloce si dirigeva verso le scale
“potreste
abbassare le bacchette?”domandò cautamente Albus
“no”
fu l'unica risposta che ricevette.
Albus
fu trascinato in malo modo nel parco della scuola. Rose e Scorpius
non avevano mai brillato per gentilezza o delicatezza nei modi, ma
mai come quel giorno si era sentito sballottato e sotto minaccia.
Avevano entrambi uno sguardo di sfida negli occhi che non accennava
ad andarsene.
Scorpius
alzò il mento indicando all'amico un albero sotto cui sedersi, Albus
non si azzardò ad aprir bocca ed eseguì l'ordine silenzioso
“e
così alla fine Lysander ah?” domandò Rose, l'espressione era
ancora tesa ma nei suoi occhi c'era un luccichio divertito
“si”
“quindi
finalmente hai deciso di dichiararti a lui e non incasinarti più con
Lorcan?”
“credo
sia più Lorcan che non vuole incasinarsi con me..”
“si
lo credo anch'io, era piuttosto incavolato ultimamente”constatò
Rose pensando al suo compagno di casa “quindi hai chiuso con la tua
missione -mettiamo la testa apposto con Amy-, ottimo, direi che hai
risolto tutto da solo” Albus strappò un filo d'erba da terra, poi
un altro, e un altro, e..
“perchè
hai chiuso, vero Al?” domandò Scorpius
“non
proprio, questa cosa è capitata un po' all'improvviso..”
“come
tutte le cose che ti capitano d'altra parte” borbottò il biondo,
Rose gli lanciò un'occhiataccia
“è
capitato d'accordo, ma adesso vai da Amy e chiudi no?”
“emm..”altri
ciuffetti d'erba strappati “con Amy mi sto comportando d'avvero
bene...stavo andando all'appuntamento, ho pure rifiutato le avance di
Charlotte ieri sera, insomma sto migliorando”
“sono
passati solo due giorni Al e non vorrei ricordartelo ma ti abbiamo
appena trovato fra le braccia di un altro”
“sì,
questo è vero ma..”
“in
breve non solo hai tradito Amy, la ragazza con cui stai cercando di
avere una relazione sana, ma hai anche illuso Lysander, il ragazzo
con cui vorresti avere una relazione sana” osservò Rose piegandosi
sulle ginocchia per arrivare più o meno all'altezza del cugino
“anche
questo è vero” entrambi le mani si alzarono a coprire il viso in
un automatismo “non so che fare, persino Lorcan, con tutte le sue
cavolate romantiche, ha più palle di me” Scorpius si lasciò
scivolare a terra sedendosi al fianco dell'amico
“beh,
esclusi me e Rose, è da Lysander che torni sempre, non credi che il
sentimento che provi per lui sia più forte di tutto? Insomma
pensaci, solitamente scappi dalle situazioni, mentre da lui torni
sempre spontaneamente”
“..rovinerei
tutto, lo distruggerei e lui mi odierebbe e allora dove andrei a
finire se non avessi lui?”
“stronzate”
Albus sbatté le palpebre più volte guardando l'espressione dolce di
Rose che giocava distrattamente con una sua mano, incrociò le dita
con quelle delle cugina. La conosceva da sempre eppure si stupiva
ancora quando ogni tanto Rose mancava del collegamento fra ciò che
diceva e le sue espressioni. C'era un che di inquietante nel suo
affrontare discorsi seri sorridendo
“stronzate?”
ripetè
“si,
stronzate, tu hai paura e questo è normale, ma la verità è che se
lo amassi davvero faresti di tutto per lui, quindi ne deduco che in
verità a te piace solo l'idea di lui, non lui”
“questo
non è vero!” imprecò, Rose si strinse nelle spalle
“è
così che appare però, così la vede anche Lys”
“sto
tentando di non essere egoista Rose! Evitare di fargli del male!”
“e
per questo lo lasci a languire per te?Ottima idea!”
“Rose!”
fu Scorpius a riprenderla, con Albus
non ci andava mai giù così pesante, lo raggirava, lo faceva
ragionare, non gli buttava mai in faccia il suo pensiero nudo e crudo
“non
è facile, fa paura e molto probabilmente non andrà a buon fine, ma
Al, devi combattere per quello in cui credi, sai di amare Lysander? E
allora vai a prendertelo, per una volta vola per prendere il boccino,
non solo per il gusto di volare!”le mani di Al si sciolsero da
quelle della cugina e si spostarono sulla testa mentre si poggiava
meglio al tronco dell'albero
“tu
hai sempre combattuto Rose, lo hai fatto per una fantasia basata su
un vecchio libro e non hai ottenuto nulla” Scorpius fu tentato di
intervenire ma si limitò a sistemarsi meglio sull'umida erba, voleva
sentire la risposta di Rose. Anche se constatare di essere curioso
non gli piacque particolarmente.
“hai
ragione, ma almeno io so per certo di aver fatto tutto ciò che era
possibile per inseguire la mia anima gemella, non ho ottenuto niente?
Vero anche questo, ma se non avessi fatto nulla come potrei sapere di
essermi sbagliata?come potrei incominciare a cercare nuovamente?”
“volare
per afferrare il boccino non solo per il gusto di farlo ah?”ripetè
assorto il mago “non l'avevo mai pensata in questi termini”
“il
punto è che inseguendo Lys potresti perdere ciò che sei e la tua
libertà, ma non inseguendolo perderesti sicuramente lui e, e...”
“...e
mentre per ricordarti chi sei ci saremo sempre noi, per recuperare
Lysander non ci sono soluzioni” terminò Scorpius per Rose che
aveva abbassato lo sguardo per fissare i suoi stivaletti, nonostante
avesse parlato in modo chiaro e diretto, non doveva essere stato
facile per lei sostenere quella discussione proprio davanti a lui
“quindi
dovrei andare a prendermi Lysander?”
“è
lui che vuoi?” Albus abbassò le palpebre e vide la sua mano
chiudersi sul boccino la prima volta che era sceso in campo per i
serpeverde, rivide il suo braccio alzarsi esultante e realizzare che
poteva essere ciò che voleva, ma sopratutto ricordò un corvorero
dai folti ricci biondi che era rimasto seduto mentre tutti quelli
della sua casa erano in piedi increduli. Uscito dagli spogliatoi in
mezzo alle esultanze quel ragazzino biondo gli aveva fatto scivolare
nella tasca un foglio, il giovane Albus lo aveva aperto, era un
disegno abbozzato di lui che afferrava il boccino.
Era
incantato, la sua scopa si sfumava con il suo corpo come se si
muovesse e diventasse così un tutt'uno con lei, non c'erano gli
spalti del campo attorno a lui ma solo il cielo che continuava a
mutare mostrando tempi diversi. In cinque minuti di partita quel
ragazzino aveva capito perfettamente come si sentisse in quel momento
e lo aveva messo su carta. Non aveva messo in luce la presa del
boccino, ma il suo senso di libertà in volo. In cinque minuti, aveva
capito quello che anche Albus ancora non sapeva di se stesso.
“si,
è lui che voglio”
“bene”
replicò secca Rose, gettandosi poi sul cugino per abbracciarlo
“scusa Al, ma ora devo andare” scattò in piedi “ci vediamo..”
“Rose!”
la richiamò Scorpius, la ragazza si voltò in attesa che
proseguisse, ma il ragazzo non accennava ad aggiungere altro. La
verità era che si era accorto di averla chiamata solo quando lei si
era girata, non sapeva perchè lo avesse fatto, non aveva idea del
perchè volesse dirle qualcosa. Scosse la testa stupito di se stesso
“ci
vediamo domani in biblioteca Scorpius”
“si,
si, giusto” balbettò, la ragazza dondolò la testa facendo
ondeggiare i capelli rossi e si diresse verso il castello
“che
mi sono perso?” domandò Al scrutando l'espressione dell' amico
“nulla!”
“eri
arrabbiato con lei, ma hai anche l'espressione da senso di colpa,
quindi non doveva essere tutta colpa sua..”
“non
ero arrabbiato con lei!” sibilò stizzito “questo pomeriggio l'ho
obbligata a dormire invece di prendere quello schifo di pozioni ma
lei ha fatto di testa sua e mi ha fregato..”
“Rose
è così, pensavo che negli ultimi anni passati con lei attorno te ne
fossi accorto..”
“si
ma..” Albus lo guardò con la coda dell'occhio sorridendo appena
“hai
passato così tanto tempo a tentare di allontanarla e adesso ti
infastidisce il fatto di non riuscire a capirla?”
“è
strana, a volte mi sembra che tutto ciò che fa sia palese, almeno
per me, mentre a volte, non capisco nulla di lei”
“non
sei l'unico a pensarla in questo modo, anche se sei fra i pochi a
sostenere che certi atteggiamenti di Rose siano palesi” Scorpius si
portò una mano a massaggiarsi la fronte
“cosa
le è successo?”
“in
che senso?”
“è
sempre stata iperattiva ma non la ricordo così un paio di anni fa..”
si lasciò cadere sull'erba sdraiandosi “o magari non me ne
accorgevo solo perchè non si era ancora messa in testa questa cosa
dell'anima gemella..”
“bah,
penso sia tutto per colpa del caso Von Bluehell, insomma basta ben,
no?! Quali altre cause pensi ci siano?” rispose Albus imitando
l'amico e sdraiandosi al suo fianco
“caso
Von Bluehell?”
“sì,
dai quello sotto natale..”il silenzio di Scorpius fece ancorare il
gomito al terreno ad Albus per tirarsi su e guardare in viso il
biondo “tuo padre non ti ha detto nulla?”
“a
quanto pare, no”
“oh..”
Albus si scompigliò i capelli per poi tornare a sdraiarsi “quando
noi eravamo al quarto anno, i nostri genitori erano riusciti a
catturare una pericolosa banda di maghi che si occupava di rapimenti
di folletti per ottenere accesso ai conti della Gringot, purtroppo
però uno della banda era fuggito durante l'arresto minacciando di
vendicarsi...”
“al
quarto tornato a casa per le vacanze natalizie mio padre mi ha
spedito con mia madre nella casa di Firenze..” ricordò Scorpius
“ecco
perchè non sai nulla, Draco voleva proteggerti, così come hanno
fatto mio papà e zio Ron, infatti io, James, Lily, Rose e Hugo non
potevamo uscire dalla tana per alcun motivo..” sospirò “ovviamente
Rose con la sua testaccia cocciuta non ha voluto dar retta agli
ordini, voleva andare a comprare i regali per tutti, non le importava
del pericoloso criminale a piede libero..”
“tipico,
non la fermerebbe nemmeno Voldemort resuscitato in persona”
“già”
approvò “è uscita di casa di nascosto, ha fatto tutte le compere
e stava tornando a casa quando è spuntato fuori Von Bluehell, il
criminale scappato, le ha puntato la bacchetta alla gola e stava per
cruciarla quando è intervenuta zia Hermione che con un solo colpo di
bacchetta lo ha disarmato e scaraventato in aria”
“cosa?
È stata minacciata?”
“si,
fortunatamente io e Lily ci siamo accorti subito della sua assenza e
abbiamo avvertito la zia che è uscita subito a cercarla...in ogni
caso Von Bluehell è finito al San Mungo ed è stato arrestato, non
che dopo aver avuto quello scontro con la zia avesse voglia di
ritornare a girovagare per le strade” aggiunse con un sorrisetto
divertito
“e
lei, come ha reagito? Non è uscita di casa per un po' o..non so, non
ho idea di come avrei affrontato questa cosa...”
“è
Rose!”esclamò come se quello bastasse come risposta “ha detto di
stare bene nonostante tutto e si è comportata normalmente, certo ad
un occhio attento non sarebbe sfuggito il veloce tocco verso la
manica dove teneva la bacchetta ogni volta che stava per uscire, ma
nulla di che...” Scorpius annui pensieroso “e appunto ha
aumentato a dismisura i suoi impegni..tutto qui”
“non
ne ha mai voluto parlare...”
“mai..”
“e
ha ripreso a comportarsi normalmente..”
“tutto
nella norma”
“però
non riusciva a dormire..”
“come
fai a saperlo?” domandò “solo io e Domi ne siamo a conoscenza,
nemmeno gli zii lo sanno..”
“intuizione”
rispose Scorpius. Si accomodò meglio sull'erba, poteva sentire
l'umidità iniziare ad entrargli nelle ossa, ma al pari di Albus non
avrebbe lasciato tanto presto quel posto.
Rose
che aveva tanto avuto attorno si stava rivelando un grosso punto
interrogativo, come aveva fatto a perdersi tutte quelle sfumature di
lei, o meglio come aveva fatto a non notare che dietro quel carattere
tanto spontaneo e irriverente ci fosse qualcosa di più!? Scorpius
era abituato a capire una persona più o meno in cinque minuti, era
attento ai dettagli, soppesava le parole, eppure quella strega dai
ricci rossi era riuscita a fargliela sotto il naso. Era
inammissibile.
Non
solo avrebbe scoperto tutto di lei, ma l'avrebbe anche aiutata ad
uscire da quel vortice adrenalinico e schizofrenico, che era sicuro
le appartenesse caratterialmente, ma che era stato incrementato dal
trauma causato da Von Bluehell.
Rose
con Scorpius si era dimostrata determinata e caparbia, ma lei non
aveva idea di cosa era capace lui quando qualcosa sfuggiva al suo
controllo, quando si impegnava a fondo.
Sì,
Rose Athena Weasley era appena diventata la sua nuova sfida.
***
Persa in mille impegni,
alle prese con una storia nuova che mi martellava in testa e un
blocco totale riguardo questa l'ho abbandonata. Mi dispiace molto,
sono convinta che se anche una sola persona segue una storia un
autore debba aggiornare con una regolarità decente.
Se vi ricordate ancora
di questa storia, se vi interessa ancora un pochino sono pronta a
tornare a scrivere di questi personaggi, quindi fatemi sapere okay?
ps: ho smesso di mettere le immagini degli attori che a par mio
potevano rappresentare i vari personaggi ma se vi piacevano posso
reintrodurle senza problemi...
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Capitolo 7 *** L'afflizione potrebbe anche sorridere un giorno; fino allora, mio dolore, stattene in un cantuccio zitto e buono ***
parte 24
L'afflizione potrebbe anche sorridere un giorno; fino allora, mio dolore, stattene in un cantuccio zitto e buono
(Pene d'amore perdute, W. Shakespeare)
James
pose le mani suoi fianchi torcendo appena il busto, respirò a pieni
polmoni e si lasciò cadere sull'erba. Fred sarebbe arrivato a
momenti e con il suo stupido spirito da battitore avrebbe insistito
per fare decisamente troppe flessioni.
Il
Quiddich non era uno sport che modellava il fisico, ma non c'era un
giocatore che non si allenasse con regolarità fuori dal
campo.
Era
un dato di fatto, per essere quello sport tanto amato dalla comunità
magica doveva essere spettacolare e per esserlo richiedeva giocatori
sulle scope che quando lanciavano la pluffa non poteva essere un tiro delicato
e molleggiato ma un lancio ben effettuato,secco e preciso. Inoltre
reggersi a lungo, per certe velocità,richiedeva gambe forti e un
fisico ben piazzato per resistere alle spallate degli avversarsi. Per
ciò tutti si allenavano e James non era certo da meno.
Da
quando era diventato capitano aveva introdotto anche degli
allenamenti obbligatori per far lavorare tutti su tutto, nonostante ciò tutti continuavano anche
ad allenarsi privatamente.
James
si mise a fare un po' di stretching svogliatamente, aveva appena
finito la sua corsa mattutina ,a momenti Fred lo avrebbe raggiunto
per proseguire con gli esercizi.
Sentì un paio di braccia
avvolgergli il collo e trascinarlo un po' in dietro
“buongiorno
cugino” esordì Rose stringendo la presa
“Ro,Rose
così mi strozzi” la strega mollò la presa ridacchiando “il tuo
concetto di dimostrazione d'affetto è decisamente da rivedere”
“per
questo motivo nella mia classifica dei Potter sei il quarto, non
apprezzi i miei sforzi di essere una tenera cugina”
“quarto?
Ho solo due fratelli che io ricordi”
“anche
lo zio è più figo di te”
“Per
Godric, sono stato superato da uno che a casa, di nascosto dalla
moglie,porta ancora gli occhiali di quando aveva undici anni”
entrambi i cugini scoppiarono a ridere. Ad entrambi brillavano
leggermente gli occhi. Non ridevano di mattina, sia Rose che James
avevano perso quella capacità da tempo ormai, scoprire di esserne
ancora in grado era un sollievo “allora,hai già finito
l'allenamento?”
“da
un po' a dire il vero, dopo la corsa e gli esercizi mi sono fermata
un po' a leggere, ho scovato un nuovo incantesimo per riscaldarsi che
è perfetto per non prendersi qualche accidente subito dopo la corsa
per via di questo tempaccio”
“fantastico,
insegnamelo” Rose scoppiò a ridere
“se,
certo”strascicò “secondo te darei una mano al
capitano dei Grifondoro a tenere se stesso e la propria squadra in
forma? Andiamo,
va bene che mi piace gareggiare alla pari ma questo è
troppo”
James le tirò un pugno leggero sul braccio prima di salutarla e
ricadere sull'erba. Erano le sette, Rose si svegliava sempre alle
cinque per andare a correre, anche se James sospettava, fosse
già sveglia da prima.
Molti altri giocatori a quell'ora
si allenavano, ma lui continuava a trovarlo un orario assurdo. Quanto
avrebbe voluto tornare a fare la sua corsa la sera, scaricando tutta
l'adrenalina accumulata durante la giornata.
Quello
però era l'orario di Isla.
Avrebbero
potuto correre comunque assieme, ma quella era una cosa che avevano
iniziato a fare quando lui aveva iniziato a starle attorno, tornare a
far ciò da ex gli sembrava come di rovinare quei ricordi.
Gli
mancava Isla. Tanto.
Isla
IV Hitchens poteva essere definita una psicopatica con doppia
personalità. Una ligia al dovere, seria e posata, l'altra da
pazzoide. Alla tenera età di sette anni, aveva deciso che sarebbe
diventata una giocatrice di Quiddich professionista, a dodici aveva
iniziato a lavorare in funzione di ciò, a tredici aveva capito che
finchè assecondava quella voce nella sua testa che le diceva di
mettere della polvere pruriginosa sui manici delle scope avversarie
invece che studiare gli schemi della partita non sarebbe mai
diventata una giocatrice professionista. Così, aveva tentato di
eliminare quella parte di lei che non le permetteva di essere la
ragazza seria e concentrata che voleva essere. Non era riuscita nel
suo intento. Alla fine aveva optato per dividere la sua personalità;
seria e posata nello studio e sul campo, pazza squinternata nel tempo
libero. Il fatto che spesso non riuscisse in questa divisione
perfetta nessuno le lo faceva pesare.
Era
lunatica, letteralmente, con la luna piena cambiava d'umore ogni
cinque minuti, con la mezza luna, entrava in uno stato di apatia
quasi trascendentale.
James
aveva scoperto queste cose pian, piano. Aveva passato due settimane a
correrle al fianco senza che lei gli rivolgesse la parola, poi un
giorno di luna piena, l'aveva bloccata e obbligata a parlargli; lei
lo aveva spinto a terra con uno slanciò di magia involontaria, si
era piegata su di lui per scusarsi dolcemente, lo aveva aiutato a
rialzarsi per poi mandarlo a quel paese. James era scoppiato a
ridere, Isla lo aveva guardato confusa, lui l'aveva afferrata per un
braccio e le aveva posato un leggero bacio sulle labbra dandole
subito dopo della psicopatica, lei gli aveva lanciato un malocchio
Era
rimasto in infermeria per tre giorni, alla fine di essi, lei si era
presentata per tiralo giù dal letto e andare a correre per
rimettersi in forma.
James
e Isla assieme erano una coppia terribile, nessuno dei due sapeva il
perchè si fossero ritrovati, quali sbagliati astri si fossero
incrociati per far scontrare le loro vite.
Isla
si era innamorata di James, perchè non la capiva e non tentava di
farlo, sapeva come comportarsi con lei a prescindere da ciò, come se
fosse inscritto dentro di lui.
James
si era innamorato di Isla, perchè lei riusciva a stupirlo sempre,
anche quando ormai sapeva come avrebbe reagito, anche quando era
palese una determinata reazione, lei cambiava anche di poco le carte
in tavola, mostrandogli sempre qualcosa di nuovo.
James
e Isla si erano innamorati l'uno dell'altra senza volerlo, senza
ricercalo. Entrambi avevano odiato quell'amore, perchè quel
tanto inaspettato e bel sentimento li aveva distrutti lentamente
dall'interno. Come una droga gli aveva assuefatti, li aveva fatti stare bene ma sotto sotto lentamente li aveva rovinati.
“ehi,
luce dei miei occhi, pronto per un po' di flessioni?” domandò la
voce di Fred facendo sobbalzare james “sovrappensiero?”
“un
po'..” fu la risposta del mago
“strano...non
credevo fossi capace di pensare”
“sii,
è una cosa nuova effettivamente”
“e
com'è?” domandò Fred sedendosi al suo fianco
“faticoso
e improduttivo”
“come
il tuo auto convincerti che lasciare Isla sia stata la soluzione
migliore..”disse velocemente
“Eh?”
“nulla
cugino” gli diede una pacca sulla spalla per poi mettersi in
posizione per fare le flessioni
“andiamo,
dimmi che hai detto” lo pregò james mettendosi anche lui in
posizione
“in
breve che sei un imbecille” disse prima di iniziare a fare le
flessioni
“nulla
di nuovo quindi” fece James mettendosi al pari di Fred “comunque,
è stata la soluzione migliore”
“allora
avevi sentito” sbuffò Fred
“ho
deciso di ignorarti quando spari delle minchiate...”James si bloccò
“dannazione, ma così praticamente passerò il tempo a non
ascoltarti” aggiunse con un sorrisetto, Fred si diede una spinta
facendo perdere l'equilibrio a terra che rotolò su se stesso
ritrovandosi il cielo sopra di sé.
Anche se non poteva vederla,
c'era la luna piena. Era un peccato non stare attorno ad Isla, in quei
giorni era spassosa, ma sopratutto gli dava fastidio non esserci per
lei quando le persone non avrebbero capito i sui cambi
d'umore. Certo c'erano Rox e Molly con lei ma non era abbastanza,
nulla era abbastanza per Isla.
Con un colpo di reni si ritirò su a
sedere e riprese la posizione per fare le flessioni chiedendosi
quando sarebbe stato in grado di guardare la luna senza pensare ad
Isla. Eppure una stupida parte di lui che tentava di reprimere era
certa che non sarebbe mai successo.
“Tutto
bene?”
Thurstan Goldstein aveva lisci capelli castani, dei profondi occhi verdi e un
fisico slanciato. Tutto sommato si poteva considerare un bel ragazzo.
Era
un grifondoro, andava molto bene in incantesimi e storia della magia,
mentre se la cavava più che egregiamente nelle altre materie.
Scriveva articoli per il giornale di Hogwarts. Era impegnato in
alcune cause per la salvaguardia delle piante magiche marine. Tutto
sommato era intelligente.
Era socievole, girava principalmente con due grifondoro ma si
poteva considerare amico di buona parte di quella casa e buon
conoscente di tanti altri studenti. Tutto sommato si poteva definire
simpatico.
Di
Louis non si poteva dire che si facesse prendere dai sentimentalismi
quando doveva analizzare qualcosa.
Lo ammetteva anche lui che
Thurstan era una buona scelta come possibile ragazzo, quello che non
capiva era come Robin potesse essere attratta da lui quando aveva lui
al suo fianco.
Perchè
accontentarsi di un Tutto sommato quando al suo fianco aveva la
Perfezione? Doveva essere stato a questa considerazione che Louis
aveva piegato le labbra in una smorfia portando Thurstan a chiedergli
se andasse tutto bene. Si passò un mano nei capelli modificando la
smorfia in un sorriso cordiale
“certamente”
rispose “e così dicevi che hai difficoltà in
trasfigurazione?”
Robin lo stava fissando, sentiva i suoi grandi occhi castani puntati
su di lui,gli ricordavano quelli di un orsetto di peluche,gli piacevano
i suoi occhi, ed era strano perchè fin da piccolo aveva snobbato
qualsiasi giocattolo di pezza. Thurstan si passò una mano sulla
nuca
“sì,
nell'ultima prova ho fatto piuttosto schifo” non male l'espressione
da ragazzo sincero, doveva fargli i suoi complimenti. Represse
l'istinto di afferrare Robin, scuoterla per le spalle e urlarle che
non poteva davvero piacerle un Tutto sommato. I geni Delacour però erano troppo aviluppati in lui per permetterglielo.
“è
un problema..” si voltò verso Robin “Rob, perchè non gli dai
una mano tu? Sei molto brava in trasfigurazione no?!” aveva
spalancato gli occhi più di quanto fosse umanamente possibile quando si era voltato verso di lei, ma a quella
richiesta si era tranquillizzata di colpo
“si,
insomma, non è che sia un genio, ma posso darti una mano, se tu
lo
vuoi e..” le gote le si arrossarono. Louis si chiese quando fosse
stata l'ultima volta per cui fosse arrossito spontanemente (si, lui era
in grado di farlo a comando), probabilmente mai.
“Thurstan
non perderei un occasione simile” la interruppe il corvonero mettendo fine a quell'imbrazzante balbettio
“beh,
se tu sei disponibile Rob volentieri” Thurstan le sorrise e Louis
l'avrebbe preso, con classe ed eleganza, a calci nel sedere
“s-si,
io posso, credo..”
“giovedì
pomeriggio in biblioteca, poi vi metterete d'accordo con i dettagli,
ora scusaci ma dobbiamo andare”intervenne ancora una volta il mago
“ah,
si?” domandò ingenuamente Robin
“sì”
fu la risposta lapidaria di Louis, afferrò la strega per le spalle e
la spinse verso il corridoio “ciao Thurstan, ci si vede” lo
salutò facendo una smorfia al suo stesso -ci si vede-.
“per
Godric Grifondoro e tutti i suoi discendenti” esclamò Robin non
appena si furono allontanati abbastanza
“e
tutti i suoi discendenti incapaci, grazie al cielo c'era quella
saggia di Corrina fra i fondatori!”
“tu”
Robin si bloccò e batté l'indice sul petto del ragazzo “tu sei
fantastico” e lo abbracciò. Louis reagi d'istinto a quel gesto
d'affetto stringendo le braccia attorno alla sua vita.
Era così
piccola confronto a lui, eppure era un concentrato d'energia allo
stato puro. I suoi capelli biondi che gli solleticavano il mento
avevano un vago profumo di lavanda, era piuttosto fastidioso. Era
assurdo che si fosse preso una cotta per una ragazza dal fastidioso
profumo di lavanda “mi hai non solo salvato da un orribile figura
ma mi hai anche procurato una specie di appuntamento”
“si,
lo so, sono bravo”la strega sciolse l'abbraccio
“non
so come avrei potuto farcela senza di te”
“infatti,
non ce l'avresti fatta”
“questo
non è il momento in cui mi dovresti dire che ce l'avrei fatta
comunque perchè sono speciale e che tu mi hai solo dato la giusta
spinta?!” domandò Robin gesticolando
“avrei
o avresti ottenuto qualche vantaggio da un' affermazione del genere?”
“un
innalzamento della mia autostima”
“mi
sarei limitato alla risposta no” non gli era mai piaciuta la gente
che gesticolava. Oltre all'essere se stessa, buona e piena di
zucchero aveva pure i capelli al profumo di lavanda e gesticolava. Louis non
faceva che chiedersi per quale motivo stesse lì, in quel momento,
davanti a lei. Era assurdo.
“..sai
ad un certo punto hai fatto come una specie di smorfia e avevi
quell'aria negli occhi come quando ti sforzi davanti agli altri di
essere gentile...”Robin sospirò “beh, quando ti sei voltato
verso di me, per un attimo ho pensato che avresti detto una
sciocchezza” ecco,Robin non diceva parolacce, questa era una cosa
che solitamente apprezzava, ma non in quel caso.
Una cazzata, quello
era il termine giusto, perchè sì, c'era proprio stato quel momento
in cui voltato verso di lei le avrebbe detto di mollare mister Tutto
sommato e di mettersi con lui
“non
metto la gente in imbarazzo, punto ad essere il migliore, non provo
gusto nell'esserlo denigrando gli altri, mi sembrerebbe di essere un
falso” Robin socchiuse le palpebre squadrandolo
“si,
questo lo so..”schioccò la lingua sul palato “comunque qual è
il prossimo passo?”
“lasciare
che tu vada al tuo stupido appuntamento in modo da accorgerti quanto
Tutto sommato sia Thurstan”
“d'ora
in avanti sarai tu a giocartela” si, il suo sorriso ora era più
simile ad un ghigno. L'autocontrollo era il suo forte ma davanti alla
scena di Robin che mollava Thurstan per correre da lui era difficile
non ghignare.
“oh,
no mister! Tu mi hai promesso il tuo aiuto!”
“infatti
ti ho procurato un appuntamento, cosa vuoi di più? Che sia io ad
andarci?!” ridacchiò
“si”
Louis riusci a strozzarsi con la sua stessa saliva
“cosa?”
“beh
non in pratica, ma nella teoria si” disse la strega come se questo
potesse chiarire il tutto “sarò io ad andarci, ma con il tuo modo
di fare, la tua spigliatezza, il tuo charme...” sbuffò “in breve
mi devi rifare” concluse indicandosi con le mani
“dovrei
insegnarti come mi comporto io?”
“esatto”
esclamò “ e comunque, di nuovo, questo sarebbe stato il momento in
cui dovevi dirmi che tu non sei pieno di tutte queste qualità e che
io vado bene così come sono”
“e
comunque, di nuovo, io sono pieno di queste qualità sarebbe sciocco
negare per farti stare meglio, cosa, tra l'altro, che non ti
aiuterebbe, perchè potresti arrivare a credere che non
balbetterai,che sarai in grado di tenere una conversazione decente e
che dall'agitazione non trasformerai Thurstan in un bicchiere, cosa
che invece capiterà se non ti aiuto..”
“quindi
mi aiuterai?” domandò saltellando Robin
“assolutamente
no”
“ma
hai appena detto che sarò un disastro senza il tuo aiuto” Louis le
posò delicatamente due dita sotto il mento alzandole il volto
rabbuiato
“ma
tesoro, tu vai bene così come sei, no?!” fece aggiungendo un
sorrisetto compiaciuto, Robin rimase qualche secondo immobile
osservando gli occhi azzurri del mago farsi più scuri
“sai
di essere una pessima persona quando fai così,vero?!”
“sai
che non è molto da strega forgiata dall'arcobaleno dare della
pessima persona a qualcuno?”
“andiamo..”si
lagnò lei allontanandosi da Louis “perchè no?”
“perchè
Thurstan?” ops. L'aveva chiesto a voce alta, vero?
“co-cosa?
Come perchè?”
“perchè
lui, rispetto a tanti altri ragazzi?”
“perchè
me lo chiedi?” domandò portando le mani suoi fianchi
“perchè
voglio aiutarti solo se so che ne varrà la pena..”
“disse
quello che ha cambiato ragazza in base a quanto potesse andare bene
basandosi su tempo richiesto, attitudini personali, vantaggi..”
“puoi
non condividere ma sono pur sempre delle motivazioni valide” fu la
replica decisa del ragazzo, Robin serrò le labbra contrariata, Louis
non avrebbe ceduto
“è
simpatico, gentile, carino e non mi prende in giro per le battaglie
di conquista dei vari diritti” si morse il labbro “e non è mai
venuto da me a chiedermi una mano, a me piace aiutare la gente, ma se
penso ad un mio futuro ragazzo voglio che sia uno con cui
divertirmi, essere serena, non pensare mille piani su come tirarlo
fuori dai guai” deglutì “vorrei qualcuno che togliesse me dai
guai” aggiunse quasi in un sussurro
“d'accordo”
approvò il mago
“grazie!”esclamò
Robin saltandogli nuovamente al collo per schioccargli un bacio sulla
guancia. Fu allora che Louis realizzò di aver appena accettato di
aiutarla a riuscire al meglio nel suo appuntamento. Aveva detto
-d'accordo- e non se ne era nemmeno reso conto.
Doveva essere stato
quello sguardo, quello mentre ammetteva di voler qualcuno che
aiutasse lei per una volta, ad averlo fregato. Sotto, sotto Robin
voleva essere salvata.
Era gentile con tutti, i suoi capelli
profumavano di lavanda, gesticolava e voleva essere salvata. Era
decisamente un mix fastidioso. Un mix fastidioso tenuto però assieme
da qualcosa di completamente diverso a cui, a quanto pareva, Louis
non sapeva resistere. Sospirò pensando a quello che lo attendeva.
Chissà
se a Thurstan piacevano i capelli profumati alla lavanda? Qualcosa
gli disse che sì, gli piacevano.
Albus
saltò l'ultimo gradino atterrando sul pianerottolo della scala
successiva. Adorava quelle scale, non capiva tutto l'astio dei suoi
compagni, loro cambiavano e allora? Invece di ritrovarti sulla strada
che ti eri prefigurato ti trovavi in un tutt'altro posto con
prospettive decisamente nuove, cosa poteva esserci di male in tutto
ciò?
“stai
solo prendendo tempo” ripete Scorpius al suo fianco per l'ennesima
volta
“ti
sbagli, non è colpa mia se le scale cambiano, devo seguire le
lezioni, mi fermano per chiedermi di andare a farmi un giro...sono
tutte cause esterne a me!”
“oh,
andiamo Al, non c'è nulla che ti possa fermare quando vuoi fare
qualcosa, te ne freghi piuttosto platealmente di tutto e tutti”
“beh,
amico mio, ti sbagli, infatti ora sto proprio andando da Lysander”
la sua voce non aveva tremato, non si faceva spaventare da quella
conversazione “dopo una piccola deviazione nei sotterranei e poi
alle cucine” aggiunse con un sorriso sghembo, Scorpius soffiò
“non
ce la farai mai ad affrontarlo” disse noncurante. Scorpius era uno
che osservava, così, ancora prima di diventare amico di Albus, aveva
imparato quale fosse il suo tallone d'achille.
Lo aveva
imparato osservando gli undicenni Rose e Albus parlare fra loro,
entrambi quando volevano ottenere qualcosa dall'altro usavano la
formula magica: -tanto non ci riuscirai mai-, bastavano quelle poche
parole per trasformare i due cugini in due macchine da combattimento
pronte a tutto pur di dimostrare il contrario di quell'affermazione
“non
è vero, oggi stesso parlerò con Lys” ribatté infatti il giovane
Potter
“Potter
due, Malfoy uno, ciao!” canticchiò Rose saltando sulle scale dove
si trovavano i due, con un grosso tomo in braccio
“non
chiamarmi come mio fratello” si lamentò Albus
“non
chiamarmi..” Scorpius tentennò “beh non ho una motivazione
particolare se non che Malfoy uno fa schifo”
“si,si,
molto interessante” glissò i due Rose riprendendo a salire gli
scalini
“cosa hai
in mano?” domandò Scorpius indicando l'enorme libro
“Hogwarts,
non morti e fantasmi: tutto suoi migliori pensatori della storia
della magia” Albus sbatté le palpebre
“sei
cosciente che il solo titolo mi ha fatto venire sonno?”
“no,
non lo sono e ora scusate ma ho un appuntamento molto importante!”
“dove
devi andare?”chiese Scorpius facendo qualche passo nella sua stessa
direzione, si schiarì la voce “dopo dovevamo trovarci per studiare
quindi..non vorrei che tu mi dessi buca o altro..”
“non
ti preoccupare, non ti darò buca o altro..” replicò sorridente
“vado solo ad aver ragione e poi torno” aggiunse Rose prima di
riniziare a salire velocemente gli ultimi scalini della scalinata che
stava già iniziando a cambiare
“ma
dove Merlino va?” domandò Scorpius ad Albus, il ragazzo sospirò
“a
litigare con i quadri..”
“cosa?”
“è
dal primo anno che si imbarca in queste discussioni con i quadri che
chiaramente non può vincere, certo.. in verità ai quadri fa solo
piacere ma..”
“con
chi sta discutendo in questo periodo?” lo interruppe Scorpius con
lo sguardo verso il punto in cui Rose se ne era andata
“credo
con quello che ritrae mago Beauregard Caliostri, Rose sostiene che i
migliori filosofi maghi siamo i fantasmi perchè possono cogliere
l'essenza della vita dalla loro non vita, Beauregard sostiene che lo
siano i pozionisti perchè hanno maggior contatto con quello che è
la creazione in generale..”
“è
assurdo..”
“lo
so, ma che ci vuoi fare è Rose..”Albus diede una scrollata di
spalle
“...che
usi il tomo dei fantasmi di Hogwarts per provare la usa teoria,
dovrebbe usare quello sui fantasmi vaganti, hanno molta più..”
“Scorpius!”
lo richiamò il moro
“scusa,
mi sono fatto prendere dalla tematica, che stavi dicendo?” Albus
incrociò le braccia al petto
“vuoi
raggiungere Rose?”
“no,
io...”
“va,
così io smetterò di rimandare con Lysander”
“okay,
ci vediamo dopo però”disse prima di iniziare a correre su per le
scale.
Albus
scosse la testa, lei credeva che lui fosse la sua anima gemella
grazie a delle stupide rune, lui credeva che lei non potesse essere
la sua anima gemella poiché la teoria si basava su delle stupide
rune.
Personalmente Albus non credeva nell'anima gemella, credeva
però che trovare un altro pazzo a cui piacesse discutere inutilmente
di filosofia magica con un quadro fosse piuttosto difficile da
trovare.
Iniziò
a scendere le scale velocemente, a differenza di Rose e Scorpius se
avesse trovato un altro pazzo simile a lui non se lo sarebbe fatto
fuggire. E dato che lui lo aveva già trovato l'altro pazzo, doveva
solo andarselo a prendere.
Lysander
non fu difficile da trovare, come al solito era rintanato sulla torre
di corvonero a dipingere. Albus si fermò sull'ultimo scalino ad
osservare la scena, stava bene, mentre guardava Lys dipingere sereno
e felice.
“ehi”
bofonchiò, il biondo non alzò lo sguardo, pulì invece il pennello
su un altro foglio e cambiò colore “Lys, sono io” riprovò Albus
ottenendo la stessa indifferenza. Era inutile, lo conosceva avrebbe
anche potuto iniziare a ballare, lui non si sarebbe mosso, solo una
cosa lo distraeva davvero. Si avvicinò lento arrivando dietro di
lui, si inginocchiò e lentamente gli passò una mano fra i ricci
biondi. Lysander rabbrividì.
“Scusa
Al, non ti avevo sentito arrivare” il moro gli lasciò un bacio sul
collo
“non
importa”
“come
mai sei qui?”
“per
ammirare la tua rappresentazione di Hogwarts pre-epocale fatta però
con la tecnica punta di bacchetta, devo dire un intuizione geniale, i
colori sono...”
“so
cosa sto facendo, grazie” lo interruppe Lysander “quello che non
so è cosa ci fai tu qui” abbozzò un timido sorriso “davvero
credi sia un intuizione geniale? Incomincio ad avere dei dubbi su..”
“è
fantastico” lo interruppe Al “e sono qui..” non era sicuro di
avere una risposta giusta se non..”..per te” disse “sono qui
per te” ripetè con la voce più sicura
“buffo
però..”
“cosa?”
chiese Al sdraiandosi a terra poggiando la testa sulle gambe
dell'altro
“i
miei calcoli astrali dicevano che avresti capito solo più avanti”
Albus sbuffò
“se
vuoi torno domani” Lys si piegò per sfiorare le labbra del moro
con le sue
“assolutamente
no” arricciò il naso “sai da rosa spinosa, sei tranquillo..”
“questa
è nuova, non mi hai mai detto che so da rosa spinosa”
“questo
perchè non sei mai tranquillo”
“tu
sei pazzo, lo sai vero?” fece Al allungando una mano a
giocherellare con un riccio del ragazzo
“io
pazzo? Se fosse per mia madre non entreresti nemmeno in casa...”
“per
via del profumo che emano di piante rare e assurde su cui io non ho
controllo e che non sento?”
“per
via di quello e dei nargilli” scosse la testa divertito dalla sua
stessa affermazione “i nargilli sono decisamente assurdi” Al
scoppiò a ridere del ragazzo fissato con i colori e profumi che però
rideva di chi credesse nell'esistenza di creaturine magiche invisibili.
Profumo o meno su una cosa però aveva ragione, era tranquillo, per
una volta lo era davvero
“ci
sono tante cose assurde..”
“come
te che sei venuto qua per dirmi che vuoi stare con me?” Albus
spalancò gli occhi “pechè è questo che sei venuto a dirmi vero?”
il serpeverde si alzò a sedere
“tu
lo vorresti?” domandò “insomma guarda che sono un disastro, mi
dimenticherò degli appuntamenti, per giorni potrei non parlarti,
cambierò umore dal nulla e...”
“e
starai con me”
“si
ma...”
“starai
con me” ripetè deciso Lys
“si”
“questo
è l'importante” disse iniziando a passargli l'indice dalla fronte
verso lo zigomo
“mi
stai disegnando?” domandò Albus tentando di non muoversi, Lys gli
sorrise senza però rispondere “si lo stai facendo, possibile che
qualsiasi superficie per te vada bene per dipingere?”
“si
è possibile” fu la semplice risposta che fece slanciare Al verso
di lui per atterrarlo schiena al pavimento e iniziarlo a baciare con
passione
“prima
però dovrò scusarmi con Amy, non sarà piacevole” Al si fermò di
colpo le dita che veloci stavano slacciando la camicia dell'altro
“Amy?”
“beh
sì, è una mia amica, tu la molli e poi ti metti con me, voglio
almeno parlarle, spiegarle che è da tempo che noi, insomma lo sai..”
“quando
pensi di parlarle?” domandò titubante Al
“subito,
il prima possibile” il serpeverde si lasciò rotolare di fianco al
ragazzo
“credo
dovrai aspettare..”
“perchè?”
“perchè
tecnicamente...”
“Lys
sei qua?” Albus sbarrò gli occhi davanti alla figura di Amy che
saliva l'ultimo gradino della scala della torre, Lysander si alzò
veloce
“si,
sono qua” confermò mentre il serpeverde lo guardava stralunato.
No, non c'è nessuno. Questa era la risposta più saggia e visto che
ad Hogwarts non ci si può smaterializzare si sarebbero buttati giù
dalla torre sperando di fare l'incantesimo di bloccaggio in tempo
“scusa
se ti interrompo mentre disegni ma volevo parlarti..” Lysander le
rivolse un tenero sorriso e la raggiunse per abbracciarla
“mi
dispiace..”le sussurrò all'orecchio “se me ne darai
l'opportunità ti spiegherò tutto al meglio, così che capirai le mie
motivazioni, ovviamente ciò non toglie che io sia stato meschino ed
egoista e che passerò tutta la vita a farmi perdonare da te” Amy
si scostò dall'abbraccio
“Lys,
che è successo, io volevo solo parlarti di Al, non so cosa fare con
lui, è spar..”la strega si bloccò vedendo il soggetto dei suoi
pensieri poco più in là, immobile che la fissava “sei qua”
“vuoi
che vada via?”domandò Lys
“no,
voglio che mi dica per quale motivo è sparito dalla circolazione”
“Amy,
lo so che Al non segue propriamente le regole sociali ma non credo
che sparire dopo una rottura sia una cattiva idea”
“rottura?”
ripetè “Al, di che sta parlando?” chiese Amy rivolgendosi al
moro
“del
fatto che vi siete lasciati, no?”chiari Lysander con un ingenuità
tale che fu come un pugno nello stomaco per Albus
“noi
non ci siamo lasciati” scandì Amy “lui è sparito e basta”
aggiunse urlando
“non
hai lasciato Amy?” domandò il biondo corvonero, c'era una luce nei
suoi occhi, come se ,anche davanti all'ovvio, lui ci sperasse, come se
avesse fiducia che Albus dal nulla trovasse una spiegazione più che
esaustiva. Albus abbassò lo sguardo, non voleva vedere. Non
voleva vedere il momento in cui avrebbe spento la luce negli occhi
dell'ultima persona che ancora aveva fiducia in lui, che credeva che
ce l'avrebbe fatta a prescindere a diventare una persona decente.
“no,
non l'ho lasciata” ammise
“perchè?”
“volevo
venire a parlare con te, dirti tutto, dirti che volevo te, non mi è
nemmeno venuto in mente di andare da lei a chiudere il tutto” la
sua voce era implorante, ne era consapevole, ma d'altra parte il suo
orgoglio si era buttato dalla torre ancora cinque minuti prima quindi
non aveva più nulla da perdere se non Lys “Amy fra di noi è
chiusa, va bene?”
Dovevano essere gli istinti da cercatore o una
predisposizione genetica ai combattimenti, fatto sta che Al capì che
Amy lo avrebbe schiantato prima ancora di vederle prendere la
bacchetta. Si buttò a terra appena in tempo per schivare il colpo
“bastava un no, non va bene” bofonchiò, ecco perchè non aveva mai avuto
relazioni serie, quando voleva chiudere bastava dirlo, nessun dramma
simile a quello
“fammi
capire, tu sparisci, ti innamori di un mio amico per poi lasciarmi su
due piedi?”gli urlò per poi lanciargli addosso un altro
incantesimo che questa volta Albus bloccò con un incantesimo di
difesa
“scusa,
scusa, scusa”balbettò “expelliarmus” il colpo fu diretto ed
efficace, afferrò la bacchetta di Amy al volo
“sei
uno schifoso,viscido vermucolo” si, lo ammetteva rispondeva a
questa descrizione e decisamente non gli piaceva
“Amy,
questa è colpa mia, okay? Prenditela con me” intervenne Lysander
“ridammi
la mia bacchetta schifoso”
“no,
perchè riprenderesti a schiantarmi”sbottò Al incrociando le braccia
“evitiamo
che qualcuno si faccia male, per favore”
“voglio
solo fare male a lui” sputò Amy
“prenditela
con me” ripetè Lys “è con me che ti ha tradito, tu ci uscivi da
meno di una settimana, io sono tuo amico da tempo, io ho sbagliato
maggiormente”
“sei
pure andato a letto con lui?” domandò scandalizzata Amy. Okay,
questo poteva capirlo da sola anche solo basandosi su quel che si
diceva di lui in giro
“che
ti aspettavi Amy?”ecco appunto. Albus spostò lo sguardo sulla voce
che aveva dato ragione ai suoi pensieri,Lorcan. Albus si portò una
mano a coprire il volto. Non stava accadendo, non a lui, non in quel
momento.
“che
ci fai qui Lorcan?” gli domandò, conosceva quel sorrisetto sul
volto. Quello che tirava fuori ogni volta che aveva ragione e non gli
piaceva, proprio no.
“ero
venuto a parlare con il mio fratellino e mi sono ritrovato nel bel
mezzo di una matura discussione fra ex” allargò il sorriso “beh,
un ex e la sua ragazza attuale, dato che lei non ne era ancora
cosciente”
“Lor,
ti prego non ti ci mettere anche tu”lo implorò il gemello
“non
mi impiccerò Lys, ma non voglio che quell'idiota ti ferisca, se ha
scelto te è un bene ma dovrebbe ammetterlo una volta per tutte e
chiudere con gli altri”
“altri?”questa
volta il tono di voce di Amy avrebbe potuto creare delle crepe nei
muri del castello
“relazioni
così, senza significato, quando mi sono messo con te non sono andato
con nessun altro” vide il sopracciglio della ragazza sparire sotto
la frangetta “meno Lysander”
“due
giorni, siamo stati assieme solo sue giorni”
“Lor,
perchè tu sapevi che Al si vedeva con altri?”domandò lysander
“lo
sanno tutti” rispose “non è che tenga molto nascosta la sua vita
sessuale”
“e
come sapevi della cosa fra me e lui?” Lorcan sorrise
“sono
il tuo gemello, sono cose che capisco” Albus lo osservò rimanere
incredibilmente impassibile mentre rispondeva all'altro
“certo”
approvò Lys, serrò gli occhi per qualche secondo, poi con un
movimento fluido e veloce alzò la sua bacchetta su Albus “sei
andato a letto con mio fratello?” avrebbe potuto reagire. Aveva
ancora la bacchetta stretta fra le mani e il suo primo istinto gli
aveva suggerito di muoversi veloce a sinistra, evocare un protego per
poi usare uno schiantesimo colpendolo al fianco destro cosa che gli
avrebbe fatto perdere la presa salda sulla sua bacchetta. Non fece
nulla di tutto ciò però.
“si”
sussurrò abbassando lo sguardo, non ne poteva essere sicuro, eppure
credeva di aver sentito il rumore del cuore di Lysander spezzarsi in
quel momento.
Sentì
Lysander pronunciare la formula dello schiantesimo lentamente, ma non fece nulla,
si lasciò colpire invece.
Non
fu particolarmente doloroso, un po' perchè il corvonero lo aveva
colpito debolmente, un po' perchè si era piegato subito su di lui
per farlo rinvenire e aveva evocato un cuscino per farlo accomodare
meglio, un po' perchè in confronto alla consapevolezza di aver perso
davvero Lysander in quel momento anche una maledizione avrebbe fatto
meno male.
Lysander,
Lorcan, Amy se ne andarono. La ragazza era passata a litigare con Lys
che non faceva altro che colpevolizzarsi, fortunatamente c'era Lorcan
accanto al fratello. Albus fu grato della sua presenza, era contento
di sapere che avesse un sostegno.
Albus
rimase a terra per un tempo che poteva essere infinito. Alla fine fu
James a trovarlo, lo alzò da terra a forza e lo accompagnò fino nei
sotterranei dove Scorpius e Rose lo attendevano. Non rivolse loro la
parola si limitò ad andare a dormire.
“scusa”
ripetè per l'ennesima volta Scorpius
“no,
è inutile, mi hai offeso profondamente” fece Rose arricciando le
labbra
“andiamo,
scusa se ho pensato che tu non avessi già usato il libro sui
fantasmi vaganti”
“è
l'abc Malfoy, credi sia la prima volta che discuto con Bee?”
“Bee?”
“Beauregard”
chiari Rose, Scorpius le si parò davanti bloccandola per le spalle
“sorry,scusa,
excuse” la strega piegò la testa e assottigliò lo sguardo
“va
bene” acconsentì alla fine lasciandosi cadere sull'erba, sistemò
la borsa accanto a sé e sistemò sulle ginocchia il libro di antiche
rune, Scorpius trattene un sorriso e si sedette di fronte a lei. Non
aveva fatto domande quando Rose si era diretta nel parco invece che
in biblioteca, aveva scoperto che era decisamente più divertente
tentare di seguire i suoi ragionamenti piuttosto che analizzarli e
capirli. Guardò il sole che illuminava il cielo, nessuna nuvola,
aveva avuto proprio una bell'idea “ma non ti scuso per avermi
insultato in francese ieri” aggiunse lei con noncuranza
“cosa?”
domandò con voce strozzata il biondo
“ieri,
eri arrabbiato con me o con il mondo per un motivo che mi è ancora
oscuro e mi hai mandato a quel paese in francese” aprì il libro
“ti avevo accennato al fatto che quest' estate avevo iniziato a
studiarlo con mia zia e indovina un po'? La mia migliore amica,
nonché cugina, è sua figlia, credi davvero che non abbia mai usato
parolacce in francese davanti a me? Poco serpeverde da parte tua”
“scusa
ero nervoso e..” Rose alzò una mano bloccandolo
“non
mi da fastidio che tu mi abbia mandato a quel paese, avrai avuto le
tue buone ragioni, ma che tu lo abbia fatto in francese, come con
quelli che ti infastidiscono ma non vuoi mostrarlo...negli ultimi
anni sono stata un vero tormento per te e me lo hai sempre detto in
faccia, preferirei che continuassi così..”
“avrò
avuto le mie buone ragioni?dai per scontato che tu fossi nel
torto?”
“certo
che no, ma se mi hai mandato a quel paese ci sarà un motivo
no!?”
Scorpius la osservò. Lo aveva capito, Rose appariva spesso
piuttosto svampita, in un altro mondo, molto probabilmente il
più
delle volte lo era, ma non perdeva il collegamento con la
realtà,
ascoltava, osservava e la prova erano quelle domande a bruciapelo,
apparentemente ingenue ma ben calcolate
“no,
non c'era un buon motivo, me la sono presa con te e basta”
“già”
fu la constatazione della strega, Scorpius scosse la testa, lo sapeva
però aveva voluto sentirselo dire “un giorno mi dirai il motivo,
ma per il momento voglio solo sapere perchè conosci il francese e
l'italiano, insomma perchè hai viaggiato tanto”
“non
te lo sei dimenticato”
“ho
una memoria di ferro” disse battendosi un dito sulla tempia,
Scorpius sospirò
“non
è una storia così lunga, dopo la guerra il cognome Malfoy non era
poi così bene visto, così mio padre ha iniziato a girovagare, ma la
verità è che l'unico posto dove si sentisse a casa era
l'Inghilterra e tuo padre e tuo zio perdonandolo gli hanno ridato la
possibilità di tornare”
“sono
contenta che tu sia tornato in patria, non amo viaggiare via
passaporta, mi lascia sempre un senso di nausea..”
“fermati”
Rose richiuse la bocca di colpo “stai per terminare la frase con
qualcosa del tipo una relazione è difficile da tenere a distanza e
blablabla altre cavolate che si ricollegano al fatto dell'essere
anime gemelle?”
“forse?”
“Rose,
se tu termini quella frase rovinando il momento in cui mi illudo che
tu sia una persona normale giuro su Salazar che ti schianto”
“punto
primo, io sono normale, punto secondo chi ti dice che riusciresti a colpirmi?”
“A,
tu sei pazza, B, ti colpirei”
“alfa,
no ti sbagli, beta, ma fammi il favore!”
“scommettiamo
pazza?”la mandibola era serrata, la mano destra poggiata sul polso
sinistro, pronta ad estrarre la bacchetta, eppure gli occhi, gli
occhi sembravano più che altro divertiti. Scorpius non la stava
provocando a caso, sapeva che nessuno dei due, in caso di una sfida, si sarebbe tirato indietro. Troppo determinati, troppo
orgogliosi per mollare, eppure al mago piaceva quella situazione,
anzi lo divertiva proprio
“quello
che vuoi idiota” un ricciolo rosso scivolò da dietro l'orecchio
per finirle sulla fronte, le sue dita stringevano già la bacchetta,
eppure le labbra, erano piegate in un leggero sorriso che veniva
nascosto dietro un ghigno. Rose sapeva che Scorpius non avrebbe
ceduto, non avrebbe insinuato che non aveva senso combattere per un motivo tanto
futile, sarebbe arrivato a rischiare la pelle pur di mantenere il
punto e questo lei lo apprezzava, anzi la divertiva. L'idea della
sfida la divertiva infinitamente.
“Rose”
una voce qualsiasi non avrebbe distratto i due, eppure entrambi si
voltarono; Rose perchè conosceva il proprietario di quella voce a
cui sapeva di dovere una risposta, Scorpius perchè Rose aveva
distolto l'attenzione da lui “Rose, per Corrina, ti ho cercato
ovunque in biblioteca” continuò il giovane mago dai capelli
scarmigliati neri
“perchè
mi cercavi là?” domandò Rose piegando leggermente la testa di
lato
“beh”
il ragazzo si grattò distrattamente la fronte socchiudendo appena
gli occhi scuri “hai detto che andavi a studiare..”
“infatti,
ma continuo a non capire perchè mi cercassi in biblioteca” il
ragazzo aprì bocca per replicare ma non trovò nulla per replicare
“quello
che Rose intende chiederti è perchè con un bel tempo del genere hai
pensato che potesse trovarsi in biblioteca a studiare” intervenne
Scorpius
“esattamente”
approvò Rose, poi si voltò verso il biondo “lo fai spesso
ultimamente..”
“che
cosa?” domandò mentre era impegnato ad inquadrare il ragazzo;
doveva avere più o meno la loro età, divisa dei corvonero.
Associava il suo volto a qualche partita di Quiddich eppure era certo
non fosse un giocatore
“tradurre
quello che dico, di solito lo fa solo Al e in casi estremi anche
Domi, lei si diverte a guardare le facce degli altri quando non
capiscono che dicono...” Scorpius fece spallucce
“non
c'è di che..”
“non
volevo ringraziarti” sbottò la ragazza, il biondo però l'ignorò
completamente allungando la mano verso il nuovo arrivato
“piacere
Scorpius”
“Leonard Knight”
rispose il ragazzo sedendosi a terra assieme agli altri due
“ma
certo,tu scrivi nelle pagine sportive del giornale di Hogwarts!”
esclamò il serpeverde compiaciuto
“si”confermò
“non sapevo di essere famoso” scherzò
“almeno
i tuoi articoli non sono di parte..quando corvonero hanno battuto serpeverde
una certa giornalista ha pubblicato un articolo dove sembrava che la
mia squadra non fosse stata nemmeno in grado di salire sulle scope”
“e
non era così?”chiese Rose con un espressione falsamente ingenua
“no,
non era così” sibilò Scorpius
“ah
no? Io ho un ricordo diverso di quella partita..”si impuntò la
strega, Leo si schiarì la gola richiamando l'attenzione di
entrambi
“scusate
per l'interruzione ma Rose ero venuto a chiederti se hai pensato a
quella cosa”
“si,
l'ho fatto”
“e...?”
“no,
mi dispiace, sono troppo impegnata in questo momento, conosci parte
dei miei impegni, non dedicherei il giusto tempo alla cosa” Leonard
sbuffò
“va
bene Rose” si alzò “capisco, ci vediamo” e si allontanò verso
l'entrata del castello
“finalmente
Rose Weasley rinuncia ad un impegno” la canzonò Scorpius
“non
rinuncio ai miei impegni” lo raggelò secca
“e
a cosa avresti rinunciato allora?” le chiese il biondo
accondiscendente
“al
mettermi assieme a lui” e questa affermazione raggelò il
serpeverde più del tono secco usato poco prima dalla ragazza. Era
ridicolo ma non aveva mai pensato a Rose con una vita sentimentale,
eppure a ben guardarla adesso si rendeva conto che era difficile non
ne avesse avuto l'occasione. Era vero, era completamente scoordinata,
ma era una bella ragazza. Completamente pazza ma intelligente. Con
gusti e abitudini decisamente riprovevoli ma simpatica.
“te
lo ha chiesto così? Di punto in bianco? Certo che i corvonero
vogliono fare le cose velocemente”
“siamo
usciti assieme per un mese, non ha sbattuto la testa questa mattina
tanto forte da pensare di colpo di voler mettersi con me, se è
quello che intendi..”fece Rose alzando lo sguardo divertito dal libro di antiche rune che aveva appena aperto
“non
era questo che inten...” si bloccò, realizzando ciò che aveva
appena sentito “un mese?”
“si
un mese, perchè?”
“ma
tu non eri ancora convinta che io fossi la tua anima gemella?”
“se
devo essere sincera credo ancora che i miei figli avranno lisci
capelli rossi e occhi grigi ciò non toglie che sia ridicolo chiudermi
nella mia stanza a scrivere signora Rose Weasley in Malfoy..”
sbuffò “beh,si, magari l'ho fatto in passato, ma solo per vedere come
suonasse...”
“tu
sei uscita con dei ragazzi, perchè non lo sapevo?”
“perchè
mi evitavi come le pustole, perchè non eravamo poi così amici e
perchè non erano nulla di serio?”
“nulla
di serio” ripeté Scorpius, ecco un'altra cosa di Rose che non
aveva capito. Riusciva a vedere se due avevano un qualche flirt in
atto a chilometri di distanza, mentre non aveva mai notato che Rose
usciva con i ragazzi. Era infastidito, molto infastidito “il
prossimo sabato vieni ad Hogsmeade con me” disse quasi catatonico
“perchè?”
“perchè
ho deciso che ti aiuterò a superare il tuo problema di dipendenza da
pozione”
“e
questo cosa c'entra? E poi non credi che avresti dovuto consultarmi
per prendere una decisione simile?”
“nulla,
non c'entra nulla, ti volevo avvertire in modo che non prendessi
impegni con qualcun altro” le labbra si piegarono in un sorrisetto
“ e per caso tu mi hai consultato quando hai deciso che io sarei
stato la tua anima gemella?” Rose aprì bocca ma Scorpius la bloccò
posandogli un dito sulle labbra “non provare nemmeno a replicare o
si fa come dico io, oppure dirò ad Albus che ti vedevi con questo
tizio e sai cosa succederà? Andrà a fargli il terzo grado, si
aggiungeranno anche James e Fred per dargli man forte, diventerà un
evento di famiglia e non solo Leornarduccio ne uscirà talmente spaventato
da non volerti più vedere, ma nessuno all'interno del castello,
assistendo ad un scena simile, proverebbe anche solo ad avvicinarsi
per chiederti di uscire” il sorriso di Scorpius si allargò, la
sola idea lo divertiva molto. Rose lo guardava con gli occhi azzurri
sbarrati.
“d'accorto,
faremo come vuoi tu”approvò la strega. Il sorriso serpeverde di
Scorpius mutò in un ghigno compiaciuto.
*****
Non
voglio più abbandonare questa storia, ho delle ideuzze niente male, così tornerò a pubblicare ogni due
settimane, meno il prossimo capitolo che potrebbe richiedere un po' di
tempo in più perchè sono piena di impegni.
Detto
questo spero che il capitolo vi sia piaciuto, nel prossimo ci sarà
un ritorno delle riunioni famigliari e si scoprirà il perchè Isla e
James si sono mollati.
Grazie
per aver letto un bacio
ps:
potrebbero esserci errori perchè non ho tempo materiale per
ricontrollare il tutto, spero non ci sia qualcosa di illeggibile.
psps: io amo sempre più Louis e Lorcan, che tra l'altro mi dispiace lasciare solo..idee?
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Capitolo 8 *** Ah, così fa il vero amore,non parla preferisce ornarsi di fatti e non di parole ***
parte 8
Ah, così fa il vero amore,non parla preferisce ornarsi di fatti e non di parole
(W.Shakespeare "I
due gentiluomini di Verona")
James espirò il fumo della
sigaretta. Il suo sguardo rimase fisso ad osservare il punto in
cui il fumo andava ormai a diradarsi.
Sigarette babbane. Non erano
un vizio, erano solo una necessità di quando sentiva di doversi
prendere una pausa e dopo la settima appena passata erano decisamente
un' esigenza.
“auch!” gli occhi del
mago saettarono sulla figura che aveva appena emesso
quell'esclamazione di dolore. Era buio e la persona appena arrivata
stava saltellando reggendosi una caviglia dolorante ma James ci mise
un nonnulla a riconoscerla
“che fai qui Rose?” la
strega gli fece un gesto di saluto con la mano, come se trovasse
assolutamente normale la presenza del cugino nel bel mezzo della
notte sulla torre di corvonero, e iniziò a tastare una parte del
muro “prova più su” le consigliò James
“da quando Al ha cambiato
il posto in cui nasconde le sigarette?”
“da quando ha capito che
io e te gliele freghiamo” Rose annui grave, si trascinò più
avanti e tastò il punto che le aveva indicato il cugino
“si!” esclamò alla
vista del pacchetto di sigarette, ne estrasse una e se la mise fra le
labbra mollemente. Si avvicinò a James che le lanciò l'accendino,
lo afferrò al volo, anni di Quiddich servivano pur a qualcosa
“cosa hai combinato?”
“cosa ti fa pensare che
abbia combinato qualcosa?”
“se sali alle tre di notte
su una torre per fumare è perchè hai combinato qualcosa” se in
più sali sulla torre in questione partendo dai sotterranei di
serpeverde è anche peggio, aggiunse una vocina nella testa di Rose
“sono riuscita a dormire
questa notte..”
“ti sei svegliata in ansia
perchè sei riuscita a dormire?”
“no mi sono svegliata in
ansia perchè sono riuscita a dormire ma non nel mio letto”
“uuuh, Leonard è un
ragazzo fortunato” la canzonò
“è questo che mi genera
ansia, non era nemmeno il suo di letto” per qualche secondo
sentirono solo il leggero crepitio della carta della sigaretta che si
consumava “non volevo trattare male Leonard ma avevo bisogno di
qualcuno che mi capisse al volo e lui non...”lasciò la frase in
sospeso “non volevo spiegare il perchè mi fossi svegliata nel
cuore della notte, volevo solo una soluzione e Scorpius trova sempre
una soluzione per me”
“Scorpius..” ripetè
James “lui trova le tue soluzioni, questo che ti dice?”
“se lo sapessi sarei qua
su nel bel mezzo della notte?”
“ottima osservazione”
approvò spegnendo la sigaretta
“tu invece? Non trovi più
modi per ignorare il fatto che ti manca Isla nella tua vita?” James
aprì la bocca per replicare ma la richiuse sospirando
“ti è bastata una domanda
a te per arrivare al punto” Rose fece spallucce
“sono brava..” ghignò
“e tu sei prevedibile” la gomitata che il cugino le assestò in
mezzo alle costole la fece piegare in due “..e permaloso”
aggiunse respirando lentamente, James sorrise nel buio della notte
“fanculo!” i due cugini
si voltarono verso la sorgente di quell'imprecazione ma si dovettero
spostare veloci per evitare il pacchetto di sigarette lanciato con
precisione verso di loro. Sentirono lo spostamento dell'aria vibrare
vicino alle loro orecchie “dovete smetterla di fregarmi le
sigarette”
“ben tornato fra noi Al”
disse Rose al moro che si stava avvicinando a loro
“era ora Potter
due”aggiunse James, in risposta il mago grugnì “dopo una
settimana recluso, ti farà bene prendere un po' d'aria invece che
fumare”
“si, lo abbiamo fatto per
te” approvò Rose
“Albus” tutti e tre si
girarono verso la voce che aveva appena chiamato l'ultimo arrivato,
Albus afferrò in automatico il pacchetto di sigarette che gli era
stato lanciato
“grazie Louis” il biondo
corvonero si mosse dal punto in cui si era nascosto raggiungendo gli
altri tre
“da quanto sei qua?” gli
chiese James
“da prima di te”rispose
“ma tranquilli non ho intenzione di parlare dei fatti vostri in
giro”
“questo lo so, lo chiedevo
solo perchè avresti potuto raggiungerci prima”
“oh” aspirò dalla
sigaretta “beh ora sono qui, no?!”
“si sei qui” fece Rose
passandogli una mano a scompigliargli i capelli, cosa che il cugino
detestava, ma per una volta la lasciò fare, era strano anche per
lui, ma ne aveva bisogno, era stata una settimana lunga.
Era stata una lunga
settimana per tutti.
una settimana prima...
“Non me ne frega niente
Lily dei suoi sentimenti, sono passati due giorni da quando l'ho
trascinato giù da quella cazzo di torre! Ora, se lui vuole rimanere
a fare il mago oscuro dei poveri, faccia pure, ma non si azzardi a
saltare le riunioni di famiglia” sbraitò James scrollandosi dal
braccio la mano di Lily e sibilando la parola d'ordine per entrare
nella sala comune di serpeverde, inutile dire che fosse costantemente
aggiornato sulle parole d'ordine delle varie case
“James Sirius!” urlò la
piccola Potter “lascia che tuo fratello affronti questa cosa come
vuole, non a modo tuo, ovvero un po' di whisky incendiario e beh,
dell'altro whisky incendiario” James si bloccò ignorando gli
sguardi assassini che gli lanciavano i serpeverde, non dovevano aver
dimenticato la sua scenata da dupe-eather dell'anno prima. Rancorosi
i verde- argento.
“e che c'è di male nel
mio metodo?” domandò a Lily che aveva estratto la bacchetta per
fare un incantesimo che le avrebbe permesso di raggiungere i
dormitori maschili
“beh non lo so...”
iniziò tentando di mantenere il passo del fratello che con un paio
di falcate aveva ormai raggiunto la porta della stanza dove si
trovava Albus “tu Molly che ne pensi del metodo di Jamie di
risolvere i problemi?” chiese alla cugina che si trovava spalmata
sulla porta con un orecchio appoggiato sopra
“che dati i problemi in
cui continua a cacciarsi presto diventerà un alcolizzato”
“visto!?” fece Lily
portandosi le mani suoi fianchi con un sorriso beffardo, James
l'osservò, era decisamente un miscuglio perfetto di Potter- Weasley,
ne avrebbe combinati di guai nei suoi anni successivi a Hogwarts
“si, beh, poco importa”
la liquidò il fratello “che mi sono perso?”
“Albus non esce da due
giorni, ci siamo alternati per convincerlo ad uscire senza risultati
ed ora ci siamo ritrovati tutti per la riunione di famiglia” spiegò
Dominique “mio fratello, Rose e Scorpius sono al settimo piano per
collaudare gli incantesimi trovati, mentre Fred..”si guardò
attorno “non ho idea di dove sia Fred, Rox, tu ne sai qualcosa?”
la strega chiamata in causa staccò l'orecchio dalla porta
“non ne ho idea” rispose
e tornò ad origliare, scambiandosi opinioni su ogni movimento con
Molly
“Fred sarà a rimorchiare
Desireè dato che siamo a serpeverde, gli ha detto di no troppe volte
perchè lui non se ne innamorasse alla follia”
“..fino a quando lei gli
dirà di sì” borbottò Dominique
“e..sì, lo credo anch'io”
dovette ammettere James “in ogni caso, come facciamo a tirare fuori
Potter due?”
“la stanza è stata
bloccata da incantesimi piuttosto potenti, i suoi compagni di stanza
ci hanno provato ma alla fine sono andati a dormire altrove, senza
contare che Al non controlla la sua magia, quindi anche riuscendo ad
entrare si rischia la pelle”
“Domi sei un' ottima
aggiornatrice, altro? Rose e Scorpius non sono riusciti a fare
nulla?”
“oh, no! Loro sono
riusciti ad entrare..”
“come?”domando al suo
fianco Lily con gli occhi spalancati dalla curiosità
“stavamo parlando, ad un
certo punto entrambi hanno sbuffato, Scorpius è sparito mentre Rose
ha afferrato la bacchetta e l'ha puntata verso il muro per poi
lasciare un incantesimo in una lingua strana, è riuscita ad
abbattere il muro mentre Scorpius è capitombolato nella stanza sulla
sua scopa dalla finestra...”
“e non sono riusciti a
fare nulla?” domandò sempre più stupita Lily
“gli hanno parlato, ma poi
sono usciti dalla stanza abbattuti biascicando parole su come la vita
facesse schifo, che non era giusto e che l'amore in fondo è solo un
altro modo per chiamare la sofferenza”
“deboli” sbottò James
“metodo giusto, persone sbagliate” sospirò e incrociò le
braccia, iniziando a massaggiarsi il mento “Isla, è il tuo turno!”
esclamò, la strega era seduta in un angolo lontano e stava scrivendo
su una pergamena, non aveva detto nulla, non si era fatta sentire
eppure James lo sapeva che era là
“e perchè mai?” chiese
la ragazza continuando a scrivere
“perchè tu sai come
abbattere un Potter”
“ma era una situazione
diversa allora, più facile, l'ultima volta che ho abbattuto un
Potter era quello imbecille”
“ero io quel Potter” le
fece notare James corrucciato, Isla alzò lo sguardo dalla pergamena
e stirò le labbra in un sorriso
“appunto” fece poi
“inoltre sono per la libera scelta, se Al vuole affrontare la cosa
così invece che con un po' di sano whisky incendiario è una
sua decisione che ho intenzione di rispettare”
“vedete? Anche lei
sostiene il metodo del whisky” esclamò James indicandola
“è stata la tua
ragazza,cugino, è ovvio che ad un certo punto si sia dovuta dare
all'alcool” fece Molly
“ed ecco perchè mi chiedo
spesso come fosse possibile che non fossimo diventate amiche già dal
primo anno” disse Isla ottenendo un'occhiataccia da parte del
grifondoro preso in giro
“odiavi tutto il clan
Weasley-Potter perchè James al tuo primo giorno ad Hogwarts ti aveva
colorato i capelli di fucsia” spiegò Molly con un sorrisetto
divertito
“eri così carina”
canticchiò James
“sto per abbattere un
Potter e non sarà né Albus, né Lily”gli annunciò Isla con un
sorriso che rendeva il tutto stranamente più inquietante “comunque
se ci tieni ad entrare, credo dovrai utilizzare il vecchio metodo”
disse mettendo via la pergamene e alzandosi da terra
“la Mc mi trasfigurerà in
un topo per poi trasformarsi in gatto e darmi la caccia se lo faccio
ancora”
“lo sai che è l'unica
soluzione” continuò la strega mettendosi al suo fianco “e se la
McGonagall ti trasformerà in un topo, ti lascerò un po' di
formaggio fuori da grifondoro”
“oh, Isla, lo vedi?tu sai
sempre come rendermi felice”
“quando vuoi dolcezza”e
gli fece l'occhiolino facendo sorridere James in modo piuttosto, beh,
piuttosto malandrino, dati i geni
“aahem” si schiarì la
voce Roxanne “scusate se vi interrompo ma potete mettere anche noi
al corrente di questa super soluzione?”
“spostatevi” ordinò il
mago, le due cugine attaccate alla porta eseguirono “dovete sapere
che Albus,come la maggior parte dei maghi qua, dimentica sempre un
piccolo dettaglio riguardo il castello, così lancia incantesimi su
incantesimi, anche piuttosto complicati, inutilmente..”
“e sarebbe?” domandò
Molly, James si posizionò davanti alla porta, si girò di lato e
diede una spallata decisa, la porta cedette e si aprì
“le porte sono
dannatamente vecchie” rispose il mago mentre Isla, alle sue spalle,
tentava di trattenersi dal ridere
“chiunque tu sia non ti
azzardare nemmeno a pensare di entrare in questa stanza” minacciò
sibilante la voce di Albus proveniente dall'interno
“Al, sono io, c'è la
riunione di famiglia” urlò senza però fare un passo in avanti,
conosceva suo fratello, aveva già visto la sua versione da buco
nero, era anche già andato a tirarlo fuori uscendone più o meno
illeso, ed era proprio quel più o meno che quel giorno voleva
evitare, aveva allenamento di Quiddich quella sera, voleva essere
certo di riuscire a salire sulla scopa
“sai quanto me ne può
fregare” fu la replica gelida dell'altro
“non ti azzardare”
ringhiò James, non si poteva permettere di insultare le riunioni
“e perchè? In fondo
questo è il tuo ultimo anno, addio Hogwarts, addio famiglia, perchè
lo sai bene che anche se ci rivedremo tutti durante le vacanze, sarai
escluso, noi parleremo della scuola e tu non saprai che dire” il
tono lento, calcolato, non poteva essere più simile al sibilo di una
serpe “per non parlare del Quiddich, se non ti prendessero i
Puddlemore, o se ti prendessero per fare la riserva? Il figlio del
grande Harry Potter una riserva, meglio essere la pecora nera della
famiglia, non trovi? Io almeno non deluderò mai nessuno ma tu..”
James incassò serrando appena gli occhi, sapeva gestirlo, questo non
significava che non facesse male. Albus diventava un buco nero di
negatività, non era cattivo, semplicemente elencava tutto ciò che
potesse andare storto nella vita. Lui invece era un ottimista, o
meglio era convinto che se avesse messo tutto se stesso nelle cose,
ce l'avrebbe fatta e se non fosse stato così non si sarebbe
abbattuto perchè in quel caso, avendo dato il tutto per tutto, non
sarebbe stata colpa sua. Questo era il modo di ragionare di James,
per questo a differenza di Rose e Scorpius lui avrebbe potuto entrare
in quella stanza e trascinare fuori Albus, ma ciò non significava
che le parole del fratello non avessero alcun effetto.
Si sentì tirare per il
polsino della camicia, non abbassò lo sguardo, sapeva che era Isla,
con le dita sfiorò la mano di lei per qualche istante, poi sorrise
divertito
“bene Potter due se la
metti così...quando mamma ti chiederà il motivo del perchè sei
finito in infermeria di pure che è perchè tuo fratello ti ha
picchiato per aver insinuato che sarebbe finito a fare riserva nei
Puddlemore, non mi metterà nemmeno in punizione” detto ciò James
entrò.
I cugini del clan
weasley-potter presenti rimasero tesi ad ascoltare i rumori
provenienti dalla stanza di Albus. Non erano molto rassicuranti né
gli stridii, né il rumore di oggetti rotti che potevano sentire. Poi
ad un tratto, ci fu il silenzio e inaspettatamente fece tremare
maggiormente gli spettatori.
Il maggiore dei Potter uscì
con il fratello sulla spalla che continuava ad insultarlo
“queste sono braccia da
cacciatore in prima squadra Albie non metterlo mai più in dubbio”
disse James posando malamente a terra Albus
“tu lurido, schifoso
grifondoro” sibilò e in un attimo la sua bacchetta fu puntata alla
gola di James, il mago lo guardò divertito premendo la mano contro
lo stomaco del fratello minore facendogli così notare la presenza
della sua bacchetta altrettanto sguainata e puntata contro di lui
“siamo ad un impasse, a
quanto sembra” disse poi facendo roteare gli occhi divertito ,
Albus assottigliò lo sguardo
“lasciami in pace”
scandì
“Albus”il giovane Potter
anche se girato di spalle aveva riconosciuto immediatamente il
proprietario della voce che lo aveva chiamato, ma non aveva alcuna
intenzione di prestargli la benchè minima attenzione “Al, andiamo
sono venuto a scusarmi”
“Scamander è sempre un
piacere vederti”lo salutò James, Lorcan sogghignò
“questo non lo metto in
dubbio” per un millesimo di secondo in più squadrò James. No, non
era più attratto da lui, molto probabilmente non lo era mai stato
veramente, era stata solo una fantasia, una di quelle in cui si
culla, sentendosi al sicuro perchè non ci sono veri sentimenti che
possono ferirti
“Lorcan, ti consiglio di
girarmi alla larga”minacciò Albus
“sinceramente? Non chiedo
di meglio, ma a quanto pare ho sviluppato una specie di
coscienza, credo sia quella che mi ha impedito di finire a serpeverde
anni fa..”si bloccò guardandosi attorno “senza offesa”
aggiunse veloce “comunque, sembra che io mi senta in colpa per aver
peggiorato la situazione sulla torre, insomma tu sei un idiota e
credo che mio fratello si meriti molto, ma molto, ma molto meglio di
te, però..tu lo ami, vero?!” Albus deglutì, la presa attorno alla
bacchetta tremò impercettibilmente, James lo notò, avrebbe potuto
approfittarne, ma prima di un mago era il fratello maggiore e l'unica
cosa che aveva visto in quel tremore non era una possibilità di far
fuori l'avversario ma Albus che stava cedendo sotto il peso dei suoi
stessi sentimenti
“non me ne faccio un bel
niente delle tue stupide scuse del cazzo”
“lo immaginavo, ma pensavo
ti interessasse sapere che Lys sta bene, più o meno, è riuscito a
fare pace con Amy, è andato a lezione normalmente, ha scherzato e
parlato..ma ti pensa e questo lo sta distruggendo”
“come fai a saperlo?”
“non dipinge”
“sono passati pochi
giorni...”
“Al, andiamo pensavo lo
sapessi, mio fratello disegna sempre”
“si, lo so” ammise,
abbassando la bacchetta “fa in modo che stia bene” ordinò a
Lorcan prima di raggirare James e tornare verso la stanza, Roxanne
fece per bloccarlo ma il maggiore dei Potter la fermò. Al aveva
bisogno di starsene in pace.
“andiamo gente, abbiamo
una riunione di famiglia e un muro da far saltare in aria” annunciò
James attirando l'attenzione su di sè. Quello lo sapeva fare, magari
non sapeva farlo ragionare come faceva Scorpius o non sapeva farlo
reagire come Rose, ma sapeva quando lasciarlo in pace e sapeva come
distogliere l'attenzione da lui
“chi ha parlato di far
saltare in aria un muro?” domandò Fred comparendo da dietro
l'angolo
“quell' idiota della tua
ragazza” lo aggiornò Isla, Fred ridacchiò
“James, amore, lo sai che
devi aspettarmi quando proponi queste cose”
“lo so,lo so, ma non
volevo che Isla si ingelosisse chiamandoti per primo”
“io non sono gelosa”
scandì con voce monocorde la strega, James le passò accanto
scompigliandole i capelli
“si che lo sei, l'ultima
volta che sono uscito con una ragazza, i suoi capelli sono
inaspettatamente andati a fuoco prima di colorarsi di verde”
Roxanne ridacchiò con Molly
“io non c'entro e tu lo
sai benissimo”replicò Isla pacata
“sei gelosa, ti ha dato
fastidio, ammettilo, ammettilo, mi vuoi solo per te, rivuoi il tuo
James” la cantilena venne fermata brutalmente da Isla che sbatté
il ragazzo contro il muro
“piantala” scandì
“mmm, Isla, tu sai come mi
piace” James ghignò mentre l'espressione di Isla si faceva sempre
più cupa, la strega lasciò la presa e si allontanò
“tu mi farai andare fuori
di senno” urlò di colpo “tu” lo indicò “finirai male, prima
o poi, oooh te lo posso assicurare” minacciò iniziando a camminare
lungo il corridoio “si, potrei dare fuoco a tutte le sue tenute da
Quiddich,oppure potrei avvelenargli il cibo o magari potrei...”la
ragazza ormai era già lontana per poter sentire chiaramente le
innumerevoli minacce. Rox, Molly e Lily si avviarono divertite dietro
di lei.
“certo che la tua ex è
piuttosto strana” fece Fred a James
“già” confermò il
grifondoro con un sorriso divertito “ho sempre amato le persone
strane”
“no, tu hai sempre amato
lei” gli ricordò il cugino battendogli una mano sulla spalla per
poi avviarsi dietro il gruppetto delle ragazze
“già”ribadì James
prima di avviarsi anche lui.
“Perchè lo hai fatto?”
domandò Dominique avvicinandosi a Lorcan
“fatto cosa?”
“venire fino a qua, con il
rischio di essere cruciato, solo per avvertire quello che nemmeno è
un tuo amico che tuo fratello sta bene” spiegò tranquilla la
strega incrociando le braccia al petto
“io,io” Lorcan sospirò
osservando il sopracciglio biondo di Dominique alzarsi impaziente
“io,mi sentivo in colpa per aver infierito, so che Albus si è
comportato da imbecille e ha sempre fatto ciò che voleva senza
pensare agli altri, però mi dispiaceva per lui”
“non è colpa tua se non
troverà l'amore, stara male questa volta, poi gli passerà, non è
mai morto nessuno per un cuore spezzato”si sistemò una ciocca di
capelli dietro l'orecchio e fece per andarsene quando Lorcan le
afferrò il polso bloccandola
“perchè dici che non
troverà l'amore?è tuo cugino non dovresti sperare per lui?”
“non faccio io le regole,
se ti può consolare tuo fratello starà bene, lui ne uscirà da
questa storia”
“di che regole
parli?”chiese secco
“l'amore è difficile da
gestire, è ovunque ma la maggior parte della gente se lo fa scappare
perchè non ha le capacità per stargli dietro, un po' come il
Quiddich, tutti sanno volare bene o male su una scopa e lanciare una
palla, ma sono in pochi che riescono a farlo davvero bene”
“ah si?” fece con un
sorriso ironico il mago “e di grazia quanti sarebbero questi
eletti?” Domique fece spallucce
“non ne ho idea” scosse
la testa “ma secondo la mia esperienza personale, più o meno, c'è
ne è uno per famiglia, parlando dei figli ovviamente”
l'espressione di Lorcan si fece seria
“lo credi davvero?”
Dominique lo guardò torva
“ovvio”
“e chi dei Potter potrà
essere felice?”
“Lily ovviamente, Albus è
troppo sregolato per star dietro ad un sentimento tale, mentre a
James. nonostante la sua storia con Isla, non gli interessa
innamorarsi..quindi sì, Lily sarà l'unica ad avere una vita
sentimentale decente”
“quindi quando hai detto
che Lys starà bene, automaticamente..”
“automaticamente,si, ho
detto che tu non troverai l'amore” Lorcan soppesò le parole della
ragazza davanti a lui che con naturalezza aveva esposto una teoria
disarmante, non gli era mai importato un gran che dell'amore, ma ora
che si ritrovava a rivalutare le sue storie accorgendosi che
quell'idea poteva essere vera, il pensiero che non avrebbe mai potuto
essere innamorato davvero non gli piacque affatto
“e di te che dici? Tu sei
quella destinata all'amore nella tua famiglia?” si il tono era
stato tagliente, ma inconsapevolmente lei lo aveva ferito e una parte
di lui voleva fargliela pagare. Dominique scoppiò a ridere
“stai scherzando? Non so
se ne sei cosciente ma mia sorella è Victorie Weasley, la sua sola
presenza basterebbe a riempire d'amore l'intero castello”
“quindi tu non credi avrai
mai una storia d'amore?”
“no, non ne sono
destinata” fece spallucce “avrò altro di cui occuparmi”
“e tuo fratello?”
Dominique arricciò le labbra
“forse lui potrebbe
salvarsi, ma è un caso raro e non è detto che ci riesca”
“e i tuoi genitori? I tuoi
zii? Di loro che mi dici?”
“punto primo loro non
valgono, hanno affrontato una guerra l'unica cosa che volevano era
amore e infatti lo hanno trovato, punto secondo non ho detto che uno
non destinato al grande amore poi non si sposi e non trovi la
felicità, ma semplicemente che appunto il suo amore, beh non è
grande”
Lorcan annui in silenzio,
poi scosse la testa
“ma chi lo decide? Insomma
perchè ci sono questi eletti dell'amore?” domandò virgolettando
in aria la parola eletti
“le persone lo
decidono...” rispose tranquilla Dominique “sono convinta che per
avere amore, devi credere in esso, volerlo con tutto te stesso, a
volte diciamo di voler amore ma a ben vedere poi è altro che ci
interessa” Lorcan portò le dita delle mani ad incrociarsi sulla
testa
“questa teoria è assurda”
iniziò a camminare avanti e indietro “non riesco nemmeno a capire
perchè ti sto ascoltando” Dominique ghignò
“eppure ti vedo piuttosto
interessato”
“è assurdo..”bofonchiò,
poi sospirò “quindi ad esempio io non potrò mai avere una grande
storia d'amore perchè in verità non mi interessa davvero, o per lo
meno non mi importa più di altre cose?”
“esattamente”
“mentre Rose che da la
caccia a Malfoy, troverà il suo grande amore prima o poi?”
“Rose no, cielo no!”
“ma non è quello che hai
sostenuto fino ad adesso?”
“Rose è la persona che
meno crede nell'amore in tutto il castello credo, ha talmente tanta
paura di affrontare quel sentimento che si è attaccata ad un vecchio
libro ammuffito...Sapere che studiando bene le antiche rune, quelle
possano dirle esattamente chi è l'uomo per lei la fa sentire al
sicuro, ma questo non è credere dell'amore, è averne una paura
assurda” Lorcan assottigliò lo sguardo e si avvicinò alla strega
“e io allora che dovrei
fare? Mio fratello avrà l'amore mentre io no, secondo te, regina
delle teorie qual è il mio destino” Dominique sorrise divertita
“il tuo destino è quello
di farsene una dannata ragione e divertiti” Lorcan scoppiò a
ridere
“sai che ti
dico?Incominciano a piacermi le tue stupide teorie”.
“Rose ho capito che con
questo incantesimo il muro si spaccherà in un colpo solo ma se c'è
l'ardemonio non riusciremo a contenerlo, non è meglio fare piccole
aperture e occuparci del problema un po' alla volta?” domandò
Scorpius lasciandosi scivolare lungo il muro fino a sedersi al fianco
della ragazza
“aprendo un po' alla volta
rischiamo che la cosa ci sfugga di mano, tanto vale abbattere il
tutto una volta in un colpo solo”
“rimane il problema del
contenimento, Louis ha fatto un bel lavoro trovando quei due
incantesimi antichi ma sono difficili da imparare e gestire
correttamente”
“abbiamo un ottimo mago
che può occuparsene” rispose tranquillamente Rose impegnata a
giocherellare con la cravatta, aveva bisogno di prendere la sua
pozione ma Scorpius la stava tenendo d'occhio
“Louis non può gestire
tutto da solo, tu ti stai occupando di impare l'incatesimo per
distrggere il muro in colpo solo, quindi non puoi dargli una mano...”
“...quindi non parlavo di
Louis imbecille ma di te” fece divertita“tu e Louis userete
entrambi gli incantesimi di contenimento mentre io ripresa dalla
distruzione del muro mi aggregherò a Louis dandogli una mano”
“mi lasci da solo a
gestire un incantesimo del genere?”
“perchè? Pensi di non
riuscirci?” domandò con un sorrisetto supponente la strega
“non dire idiozie, è
ovvio che ci riuscirò” sbottò mentre Rose tentava di nascondere
una risatina “quello che intendevo era che ti fidi parecchio di me
per affidarmi un compito del genere” Rose aggrottò la fronte, non
ci aveva nemmeno pensato, aveva dato per scontato che Scorpius ce
l'avrebbe fatta, scrollò le spalle
“ho iniziato ad
osservarti, abbiamo studiato assieme, sei bravo, inoltre capisci
quello che dico e non so perchè ma ho la sensazione che capirai
perfettamente quando intervenire” Scorpius annui lentamente
appoggiando poi la testa contro il muro infine sorrise. Stava
sorridendo,ovviamente non in maniera esagerata, gli angoli della
bocca si erano leggermente piegati all'insù. Tutto qua.
Rose faceva sorridere
Scorpius. Era una cosa che il mago aveva scoperto di recente, lo
faceva sorridere spesso, ma sopratutto quando capiva che lei,
attraverso contorti ragionamenti e strane dimostrazioni, si apriva un
po' con lui. Aveva capito che Rose non nascondeva nulla di sé, non
lo aveva mai fatto, semplicemente la gente non capiva metà delle
cose che diceva.
Scorpius la capiva. Magari
non sempre e non tutto, ma la capiva.
Era una conquista, lei era
diventata la sua sfida e vedere che iniziava a fidarsi di lui, vedere
che ormai a differenza degli altri lui riusciva a starle dietro lo
faceva sorridere trionfale.
Piegò pigramente il capo
per osservarla mentre si arrotolava la cravatta attorno alla mano,
Rose sorrise fra sé “avrai tutta la vita per guardarmi Sco, mentre
staremo nel portico ad osservare i nostri bambini che giocano, potrai
passare ore a guardami con quella faccia da ebete” Scorpius spostò
lo sguardo sul muro della parte opposta
“non ti stavo guardando
come un ebete” sbottò
“oh si, che lo stavi
facendo” il ragazzo scosse la testa, non lo aveva fatto, non
l'aveva guardata con lo sguardo da ebete, non ne aveva motivo,
inoltre lui non aveva uno sguardo da ebete e questo era un dato di
fatto. Punto.
“non stavi nemmeno
guardando”protestò, Rose battè l'indice sul naso
“io vedo tutto,
ricordatelo” ridacchiò fra sé “il tuo sguardo da ebete c'entra
qualcosa con la patetica scusa che devi parlarmi che hai usato per
invitarmi ad andare ad Hogsmeade?”
“non era una patetica
scusa e non è un appuntamento!”
“se, se come no”lo
liquidò sbadigliando, aveva bisogno di prendere quella dannata
pozione. Scorpius la squadrò soffermandosi sulle nocche della mano
ormai bianche per quanto la ragazza stesse stringendo la presa
attorno alla cravatta
“ti ho chiesto di uscire
perchè volevo parlarti...”
“ah si!?” Rose alzò un
sopracciglio visibilmente poco convinta
“perchè dopo il caso Von
Bluehell hai incominciato a seguire tutti quei corsi tanto da non
aver nemmeno il tempo di dormire?” Rose sbarrò gli occhi e
Scorpius si maledì per il poco tatto usato, era una persona diretta
quando voleva affrontare un argomento, ma in genere si controllava,
con Rose no, perchè sapeva che qualsiasi cosa le avesse detto, lei
avrebbe affrontato il tutto con un sorrisetto e un ragionamento
assurdo ma arguto. Questa volta però era diverso, l'argomento in
questione aveva ferito nel profondo la ragazza e lui non ci aveva
nemmeno badato. Era un cretino.
“perchè pensi che le due
cose siano collegate?” domandò lei pacata
“non è forse così?!”
“in un certo senso si,
sono collegate” sorrise, non era il sorriso solito, era forzato e
Scorpius si maledì ulteriormente, la sua mano si alzò in
automatico, voleva passarle un braccio attorno alle spalle e
stringerla a sé. Era strana quella sensazione. Deglutì stringendo
la mano a pugno e abbassandola “che fai non chiedi più nulla?era
questo la tua grande discussione?quindi avevo ragione a dire che era
una scusa per uscire..” fece Rose con il tono della voce tornato
quasi alla normalità
“no, nulla” chiuse la
conversazione il mago tornando ad appoggiare la testa al muro. Rose
aggrottò la fronte, poi si portò in ginocchio e si mise davanti a
lui con gli avambracci appoggiati sulle sue ginocchia. Scorpius
staccò la testa dal muro, guardandola incuriosito
“mi hai sempre mandato a
quel paese, distruggendo i miei più bei progetti matrimoniali”
nascose un sorrisetto, tentando di rimanere seria “mi hai anche
insultato in francese per un motivo non ancora ben identificato,
quindi ora non ti azzardare a trattarmi in maniera diversa, non aver
paura di ferirmi, perchè l'unica cosa che potrebbe farlo davvero
sarebbero i Puddlemore che battuti dai cannoni e il conseguente
imbarazzante balletto che mio padre, zio Harry e zio Geroge hanno
promesso che faranno nella sala grande se ciò avvenisse” Scorpius
scoppiò a ridere “e beh,anche i divorzi che conseguiranno a questo
balletto potrebbero non essere piacevoli...”
“okay, ho capito”disse
il mago posando gli occhi grigi in quelli di lei, brillavano
divertiti ed erano bellissimi da guardare“la mia domanda era
perchè? Insomma ho capito che c'è un collegamento, ma non capisco
quale” Rose dondolò appena la testa poi sbuffò
“ti ricordi vagamente come
era io prima? Pensaci bene, avevo bei voti sì, ma non era la prima
della classe in tutte le materie, così come ero impegnata in molte
attività, ma erano più attività del genere diamo una mano a Isla,
Rox e Molly a far saltare in aria le finestre nei sotteranei che
altro..”
“ho una memoria
praticamente fotografica, quindi sì, me lo ricordo" piegò la
testa di lato "e giusto per mettere in chiaro la cosa se i
sotteranei un giorno si allagassero ti darò in pasto alla piovra”
"adoro quando fai il
duro" replicò Rose, Scorpius scosse la testa “comunque era
perchè non mi importava della scuola,stavo attenta e studiavo solo
le materie che mi incuriosivano davvero, le altre invece..”si
strinse nelle spalle “come andavano, andavano” Scorpius riscoprì
la sua mano alzarsi nuovamente, voleva passare le dita sulle piccole
fossette che le comparivano al lato della bocca. Si bloccò
nuovamente, la sua mano così ripiegò sulla cravatta trasfigurata di
lei e iniziò a giocherellarci “..in ogni caso, quando mi sono
ritrovata paralizzata, in balia di Von Bluehell” abbassò lo
sguardo “insomma, in quel momento ho capito che non ero pronta, non
ero abbastanza preparata per affrontarlo e ho promesso a me stessa
che mai e poi mai mi sarei sentita un'altra volta così debole e
incapace, da lì ho iniziato a studiare per tutte le materie, ho
aggiunto corsi di specializzazione...”
“ma è assurdo, chiunque
si sarebbe sentito in quel modo, eri solo al quarto anno, contro un
criminale spietato e ti aveva colto di sorpresa, anche auror esperti
avrebbero potuto cascarci” Rose scosse la testa
“come me anche tu hai
davanti esempi di maghi che hanno saputo combattere fin da piccoli”
Scorpius fece per replicare ma la strega alzò il dito indice “e se
anche fosse, non mi importa, non volevo” si bloccò “non voglio”
si corresse “sentirmi nuovamente in quel modo, mai, mai più”
“rimanderò a dopo la
predica per questa scelta..va avanti, va bene iscriversi a tutti i
corsi possibili ma come sei arrivata a vedere il sonno come una cosa
futile?” Rose sospirò
“vedi, nonostante i miei
impegni, non volevo rinunciare ad uscire, divertirmi,partecipare a
progetti interessanti..così dato che non riuscivo a dormire bene la
notte ho iniziato a spostare le sveglia sempre prima e posticipare
l'ora di andare a letto usando quel tempo per studiare”
“se ti dicessi che questa
cosa è assurda tu non mi ascolteresti, così ti farò semplicemente
notare che ormai sei dipendente dalle pozioni tanto che se ti
succedesse qualcosa non sapresti reagire perchè senza di questa”
strattonò la cravatta facendo avvicinare Rose “tu non stai in
piedi”
“non è vero” borbottò
imbronciata
“si, invece, per essere
più forte ti sei resa più debole Rose, e la cosa assurda è che non
hai mai avuto bisogno di esserlo”
“non mi conoscevi prima
del quarto anno, io, io sono rimasta immobile Scorpius, non ho
pensato nemmeno ad estrarre la bacchetta”
“no, non ti conoscevo, ma
ti conosco ora e la strega determinata, creativa, sveglia che ho di
fronte a me non è il frutto di sette corsi diversi, questa sei tu,
solo tu” Rose sbattè le palpebre
“mi, mi hai fatto un
complimento?”
“assolutamente no”
sbottò, non era sicuro da dove fossero venute quelle parole “stavo
solo analizzando la tua mente da pazza che ragiona in modo stupido”
la strega scoppiò a ridere
“naaa, tu mi hai fatto un
complimento, io ti piaccio Malfoy” lo canzonò
“devo ammettere che è da
un po' che voglio fare una cosa” bisbigliò, tirò ancora la
cravatta facendo arrivare Rose a pochi centimetri dal suo volto
“si?”sussurrò la
strega, le labbra di Scorpius sfiorarono quelle di lei, poi in un
movimento rapido le slacciò la cravatta e si allontanò con un
sorrisetto trionfante “per tutti e quattro i fondatori!”esclamò
“si, Rose?” domandò
“sai, ho deciso che questa non ti serve più, d'ora in avanti
seguirai un programma elaborato da me per riprendere a dormire
normalmente senza pozioni”
“prima la bacchetta,
adesso la cravatta, per Merlino hai seguito un corso per
borseggiatori?” Scorpius si rigirò la cravatta fra le mani
“mamma ha visto che ero
veloce e mi ha insegnato qualche trucchetto, ma il mio è un talento
naturale”
“e perchè mai dovrei
seguire il tuo programma?”
“perchè altrimenti
dovresti ammettere che non riesci a perdere questa dipendenza,
dovresti ammettere che io ho ragione, dovresti accettare di essere
troppo debole per poter gestire il tutto senza l'aiuto di una
pozione”
“io posso smettere”
sibilò la strega
“dimostramelo”
“d'accordo, ci sto, si fa
a modo tuo”
“mi dai la tua parola che
da adesso in poi non farai più uso di pozioni?”
“hai la mia parola”
"non stai mentendo?"
"la mia parola vale
Malfoy, se ti dico che è così, è così"
“bene” approvò
Scorpius, Rose si allontanò tornado a sedersi al suo fianco.
Scorpius aveva vinto, eppure
c'era una parte di lui che non era contenta, mancava qualcosa.
Ripensò a quando aveva sfiorato le labbra di lei. Ovviamente non
poteva essere quel bacio che non era nemmeno iniziato, l'aveva usato
per distrarla, era nel piano che aveva ben elaborato,tutto calcolato,
niente di più.
Louis aveva lasciato Rose e
Scorpius a scovare da soli un modo su come gestire quella situazione.
Non aveva idea del perchè ma qualcosa gli diceva che sua cugina
fosse la più adatta per capire come far esplodere un muro protetto
da più incantesimi, mentre Scorpius gli sembrava la persona più
giusta per impedirle di far saltare in aria l'intero castello.
Il suo compito era trovare
gli incantesimi giusti per contenere il possibile ardemonio. James e
Fred lo avevano assillato fino a che non aveva accettato il compito,
ora che lo aveva svolto poteva tornare a fregarsene di quel progetto
assurdo.
Stava tornando alla
normalità. Niente progetti, aveva pranzato con la sua ragazza,
niente Robin in mezzo alle scatole.
Niente Robin.
L'aveva evitata, non che
avesse paura di affrontarla, no, voleva tornare alla sua normalità,
alla sua calma perfezione e tutto ciò non poteva comprendere lezioni
di comportamento a Robin Finnigan.
Sorrise a due streghe del
suo corso che si erano fermate per salutarlo, mostrò loro il libro
che aveva in mano per indicargli che stava andando a studiare e non
aveva quindi tempo per chiacchierare. Le ragazze mostrarono un
espressione dispiaciuta ma davanti ad un sorriso di Louis non seppero
resistere e ricambiarono il sorriso.
Calma perfetta, forse un po'
noiosa, forse non lo motivava come quando si metteva in competizione
con Robin ma almeno stava bene. Più o meno.
“Lou!” ovviamente sapeva
che non avrebbe potuto evitarla per molto “Louis Arthur Weasley
fermati, so che hai un udito perfetto, quindi non fingere di non
avermi sentito” Louis si fermò e fece un girò su se stesso
mostrando un sorriso cordiale
“non stavo fingendo,
volevo solo vedere quanto sarei potuto andare avanti prima che ti
irritassi, a quanto pare stai perdendo dolcezza zuccherino, una volta
eri più gentile”
“ah, ah” scandì Robin
raggiungendolo e parandosi davanti a lui “mi stai evitando da un
po' quindi in pratica ci sono voluti giorni per farmi irritare”
“come dicevo stai perdendo
dolcezza” ripetè Louis tentando di ignorare la sua maglietta con
lo stemma della squadra di scacchi magici di grifondoro, Merlino,
quella ragazza riusciva a sostenere le cause più disparate
“perchè mi eviti?che ho
combinato?”domandò guardandolo dalle sotto le ciglia
“ma che?” Louis si
bloccò, possibile che fosse così fastidiosamente dolce, doveva pur
esserci una parte di lei che avrebbe voluto spaccare una sedia in
testa a qualcuno “hai ufficialmente riacquistato punti dolcezza”
borbottò
“che?”
“niente” si affrettò a
rispondere “allora, mi cercavi?”
“oggi devo andare in
biblioteca con Thurstan e non sono preparata, il tutto perchè tu mi
hai evitato”Louis la squadrò poi si passò una mano fra i capelli
biondi
“cambia quella maglia, è
da sfigati, buona fortuna” fece per riprendere la sua camminata
quando Robin lo afferrò per il polso
“tutto qui?”
“oh, certo, scusa, passa
da mia sorella, lei avrà sicuramente qualcosa di carino da
prestarti, vai bene in trasfigurazione, quindi la taglia non sarà un
problema”
“Louis!” lo richiamò
“okay, va bene, non vuoi aiutarmi, scusa” il biondo alzò gli
occhi al cielo e sospirò, era quello che voleva, che lo lasciasse in
pace fino a quando non avesse capito che Thurstan era un idiota,
eppure non voleva che se ne andasse, non voleva deluderla
“Robin, aspetta, scusa”
la ragazza si fermò “ma la verità è che non hai bisogno del mio
aiuto” Robin spalancò la bocca scioccata
“insomma, sai come la
penso, se dovessi sottostare ai miei canoni saresti completamente da
rifare, ma stando a quelli di tutti gli studenti di Hogwarts tu sei
perfetta” la strega scoppiò a ridere scuotendo la testa
“hai bevuto l'acqua del
bagno infestato da Mirtilla Malcontenta?stai delirando” Louis
l'afferrò per le spalle
“sono serio, andiamo lo
sai anche tu, sei un' ottima studentessa, una bella ragazza, tutti
vogliono essere tuoi amici non solo perchè sei simpatica e
intelligente ma anche perchè sei leale e pronta ad aiutare, la
maggior parte dei maghi single vorrebbe uscire con te!” Robin
abbassò lo sguardo
“tutti vogliono uscire con
la ragazza che hai descritto che in verità però non esiste... e
quando si accorgono che in verità sono un completo disastro, che per
un appuntamento preferisco andare nel parco di Hogwarts nel campo di
zucche di Hagrid invece che da madama piede di burro, che sono
allergica alle fragole che però mangio lo stesso cosa che mi fa
diventarela faccia blu, che dimentico le cose ovunque e che balbetto
quando sono nervosa e...insomma, a quel punto scappano” Louis fece
una cosa che non faceva da molto tempo, per lo meno non così
apertamente, scoppiò a ridere. Rise, tanto che gli angoli degli
occhi gli si inumidirono di lacrime, rise, tanto che si dovette
piegare per il dolore agli addominali, rise, in un modo così sincero
e cristallino che Robin per la prima volta comprese quanto Louis
fosse bello. Bello davvero, non affascinante come lo era solitamente
quando camminava con eleganza o parlava con scioltezza, era bello.
“tu andresti in un campo
di zucche” biascicò non appena riusci a controllare le sue risate
“quanto puoi essere fuori di testa e nata da un arcobaleno allo
stesso tempo tu?”
“sei scoppiato a ridere
per questo?”
“sono scoppiato a ridere
perchè mai il nomignolo zuccherino fu più azzeccato su una persona”
“non chiamarmi zuccherino”
“su zuccherino andiamo”
disse Louis facendole un cenno con la mano
“dove?”
“a dimostrare che sei
troppo adorabile anche per Thurstan”
“anche?” ripetè Robin
affiancando il mago
“sì, anche. Voglio che
tutti i ragazzi di Hogwarts scoprano il bello di uscire con una a cui
piacciono i campi di zucche, quindi dopo Thurstan troveremo qualcun
altro e poi un altro ancora e.. ”
“proprio tutti?”
balbettò spaventa
“esatto”
“ma non è una cosa carina
questa, insomma stai dicendo che non uscirò mai con un ragazzo”
“no, non è una cosa
carina, ma non è colpa mia se sei pazza zuccherino”.
***
Questa è la prima parte
delle settimana che come potete immaginare dai discorsi fatti sulla
torre non si concluderà molto bene.
Chiaramente c'è poco
di Albus e Lys, dato che Al è nella sua versione dark, ma
nella seconda parte ci saranno anche le sue riflessioni. Avevo detto
che avrei svelato il motivo della rottura fra Isla e James ma credo
dobbiate aspettare ancora un pò(sempre che vi interessi:)) d'altro
canto ho rivelato il motivo dell'iper attività di Rose che ora è
sotto lo stretto (vicino, accurato, ben osservato) controllo di
Scorpius. Louis si sta prodigando come cupido di Robin, quanto ciò
possa essere sano è difficile da capire. infine,la teoria di
Dominique, che ne pensate? mi serviva non solo per spigare un pò le
prospettive amorose di James e Rose, ma anche per lavorare sul
personaggio di Lorcan, non penso ad un risvolto romantico fra i due
ma più ad un allenza diabolica piuttosto divertente (e sì, ho un
ideuzza anche per il personaggio di Dominique ma non vorrei caricare
troppo).
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Capitolo 9 *** L'amore fugge come un'ombra l'amore reale che l'insegue, inseguendo chi lo fugge fuggendo chi l'insegue ***
cap 9 nuovo
L'amore fugge come un'ombra l'amore reale che l'insegue, inseguendo chi lo fugge fuggendo chi l'insegue
(W.Shakespeare,Le allegre comari di Windsor)
Albus
si rigirò sul letto portando le mani a coprirsi il volto. Era
riuscito ad addormentarsi per qualche ora. Non aveva idea di che ore
fossero o da quanto tempo fosse chiuso là dentro, sicuramente
giorni. Dopo l'incursione di James l'avevano lasciato tutti in pace,
più o meno.
Trovava
sempre da mangiare, sicuramente, dalla praticità della cosa, per
merito di Scorpius, mentre i dolcetti, pezzi di pergamena con
aggiornamenti su cosa capitava nella scuola portavano la firma di
Rose.
Lysander
stava bene più o meno, Lorcan era uno stronzo ma voleva bene a suo
fratello non avrebbe mentito sul suo stato.
Una
mano andò automaticamente a stringere la maglietta all'altezza del
cuore. Faceva male.
La
verità era che Lysander senza di lui poteva andare avanti, era Albus
che invece non poteva farcela. Certo, poteva tornare alla sua vita di
sempre, ma questa volta quando le cose si sarebbero messe male non
avrebbe potuto raggiungere Lys sedersi accanto a lui e ascoltarlo
mentre con la sua disarmante genuinità gli parlava di un po' di
tutto.
Si
alzò dal letto per andare in bagno. Con le mani ancorate al
lavandino alzò il capo verso lo specchio per osservare il disegno
che gli aveva fatto prima che tutto andasse a rotoli. Un serpente.
Smeraldino,
l'animale si contorceva dalla sua fronte fino allo zigomo. Lys aveva
disegnato su di lui un serpente. Non si sbagliava, non si sbagliava
mai su di lui.
Emise
un sbuffo sdegnato verso il suo riflesso. Perchè poi gli interessava
tanto Lysander? Avrebbe dovuto mettersi con Lorcan, lui era così
stronzo che sarebbe dovuto andare bene con lui.
No,
lui voleva Lysander era l'unico sulla faccia della terra a fargli
desiderare di rimanere fermo per qualche attimo, l'unico che sapesse
chi fosse cosa che nemmeno Albus riusciva a capire, l'unico punto.
Albus
inarcò un sopracciglio osservando il serpente muoversi sulla sua
pelle. Era un serpente. Era un serpeverde di tutto rispetto, la gente
lo conosceva come Al, non come il figlio di Harry Potter e questo
perchè per definizione verde e argento era astuto.
Prese
una manciata d'acqua e finalmente fece quello che si era rifiutato da
fare per giorni, lavò via il disegno.
Quando
si era dimenticato di essere un dannato manipolatore? Quando aveva
tradito la memoria di Salazar? Era rimasto lì a guardare immobile
che Amy e Lorcan lo affossassero sempre di più. Assurdo. Dov'era
finito il ragazzo che alzava la mano con il boccino d'oro fra le
dita? Dov'era sparito il ragazzo che meglio sapeva far entrare
l'alcool nella scuola per le feste? Dove era andato lo studente con
cui tutti volevano uscire perchè sapeva buttarsi in situazioni
assurdamente divertenti?
Ora
con la faccia pulita, su cui l'unica cosa dipinta era un ghignò
Albus ritrovava Albus.
Aveva
ragione Lorcan, lui aveva paura, l'aveva sempre avuta, ma non lo
aveva mai fermato dal fare ciò che volesse. Bastava pensare a come
aveva convinto Amy ad uscire con lui.
Lui
voleva Lysander, ormai lo aveva capito.
Lui
aveva paura, aveva accettato anche questo.
Lui
era un serpeverde e avrebbe giocato tutte le carte possibile per far
tornare il corvonero da lui, questo era un dato di fatto.
Isla
sbattè la porta degli spogliatoi di Quiddich. James le aveva fatto
saltare i nervi, di nuovo.
Lei
aveva bisogno di rimanere concentrata e per farlo doveva seppellire
quella parte di lei che le consigliava di far saltare in aria metà
castello.
Ora
era una dannata persona matura, si limitava a elaborare i piani
assieme a Molly e Roxanne, non andava più personalmente a far
saltare le condutture del bagno di Mirtilla Malcontenta.
Si
cacciò in testa in malo modo la divisa d'allenamento, mancava ancora
una mezz'ora, il giusto tempo per riscaldarsi un po'. Presto
sarebbero arrivati gli osservatori delle squadre professioniste e
lei doveva entrare nei Tornados o al massimo nelle Hollidays quindi
doveva essere al suo massimo.
Non
che James non la stesse preparando al meglio, aveva introdotto nuovi
esercizi e studiato schemi che avrebbero messo in luce ognuno di
loro.
Il
suo ormai lo conosceva a memoria e sapeva che se non avrebbe
sbagliato tutte le sue qualità come giocatrice sarebbero risaltate
al meglio. Si fidava di James, sapeva quel che faceva, nonostante
fosse una testa di zucca vuota.
Sospirò,
non era sempre una zucca vuota, in verità quando parlando di loro
due, lui le aveva detto che la smuoveva, la rendeva meno apatica, era
vero. James Sirius Potter aveva ragione.
In
qualche modo contorto lui riusciva a smuovere alternativamente, in
poco tempo una decina di emozioni diverse. Lui era l'unico in grado
di riuscirci.
Dopo
che si erano lasciati, una parte di lei, era rimasta terrorizzata da
ciò. L'unico in grado di farla agitare senza il suo permesso. Sì,
perchè James non chiedeva il permesso, si era introdotto nella sua
vita, senza nemmeno troppa delicatezza.
La
paura se ne era andata però, quando aveva realizzato che poteva
vivere senza. Era uscita con atri ragazzi vedendo che non le facevano
lo stesso effetto di James eppure era sopravvissuta, alcuni di loro
l'avevano anche fatta stare bene, quindi perchè aver timore di una
cosa che non la uccideva?!
Sopravvivere,
certo non era il massimo, ma se lo sarebbe fatto bastare. La
vitalità, le emozioni, la felicità tanto riusciva a provarle lo
stesso sul campo da Quiddich quindi poteva fare senza di James.
Strinse
le dita attorno al suo manico di scopa. No, non era lo stesso.
C'erano momenti in cui avrebbe voluto buttare tutto all'aria, momenti
in cui lui le mancava e tanto.
Isla
quarta Hitches però non era una che mollava, se i sentimenti
predominavano lei gli cacciava in un angolo remoto e saliva il sella
alla sua scopa perchè alla fine lei aveva il Quiddich.
Quello
era l'importante. L'amore per quello sport la rendeva felice. Stava
per perderlo per fare spazio a quel nuovo amore per James quando il
ragazzo aveva scelto per lei.
James
e Isla amavano fin da piccoli il Quiddich. James e Isla si amavano
l'un l'altro da un giorno non ben definito del sesto anno ad
Hogwarts. Quando i due ragazzi si erano accorti che uno dei due amori
doveva predominare James aveva scelto per l'amore d'infanzia
lasciando Isla, alla ragazza era andato bene.
“muoviti,
sei in ritardo” urlò James aprendo di slancio la porta dello
spogliatoi
“sulla
testa di Godric fidati Potter un' altra delle tue entrate e una
maledizione non te la toglie nessuno” James fece spallucce ed entrò
noncurante posandosi la scopa sulla spalla
“muoviti”
ripetè, posando la scopa a terra e iniziando a passarsela da una
mano all'altra
“non
sono in ritardo, l'allenamento non inizierà che fra una mezzora”
“non
volevi iniziare ad allenarti prima?”
“sì,
certo..”
“ergo
sei in ritardo” la interruppe con la sua logica schiacciante
“andiamo Isla, solo una mezzora d'anticipo non è accettabile”
“no,tu
che mi rompi le pluffe non è accettabile” James ridacchiò fra sé
ma non aggiunse nulla, Isla assottigliò lo sguardo e lo raggiunse
ponendosi davanti a lui
“che
mi sono persa?”Isla non capiva James, non leggeva tra le sue righe,
lei semplicemente agiva. Fra di loro era sempre stato così, se James
non ribatteva ad una battutina, Isla non si chiedeva il perchè, una
parte di lei le diceva di andare da lui punto
“nulla”
rispose con un sorrisetto divertito “andiamo?” Isla alzò un
sopracciglio
“discutere
con te è sempre così dannatamente inutile..” borbottò “senti
sappiamo entrambi come finirà, io perderò la pazienza dopo la
seconda volta che mi risponderai con un niente e ti
schianterò..quindi due sono le alternative” alzò il dito indice
“uno, ti schianto immediatamente” alzò il medio “due, mi dici
immediatamente cosa c'è che non va” posò una mano sulla sua
spalla e l'attirò lievemente a sé “la mia bacchetta è nella
divisa quindi se scegli l'opzione due mi risparmi cinque passi in
quella direzione” fece indicando la zona in cui si era cambiata con
la divisa da allenamento da Quiddich, scosse la testa “oh, lascia
perdere...cosa sono cinque passi in confronto al divertimento di
schiantarti” si voltò per raggiungere il suo posto
“sai
perchè chiamo Al Potter due?”Isla si fermò rigirandosi verso il
ragazzo “non è perchè è il secondogenito, oh meglio, non solo
per quel motivo...” James incrociò le braccia “lui ha sempre un
piano b, quando io e Fred escogitiamo qualche nuova idea contiamo
sempre sul fatto che funzioni al primo colpo, ma quando non succede,
è ad Al che mi rivolgo” il mago sorrise “insomma è sempre un
cretino, ma i suoi piani b,c e d ci hanno spesso tirato fuori dai
casini”
“ti
manca un piano b Potter?” domandò inarcando un sopracciglio “ho
perso cinque minuti della mia vita per ascoltare questa simpatica
premessa che serviva solo per dire non hai un piano b?!” James si
scompigliò i capelli
“sì,
penso di sì”
“hai
paura di non venire scelto dai Puddlemore?”il mago fissò la sua
scopa che aveva appoggiato al fianco poi posò lo sguardo divertito
sulla strega
“e
perchè mai non dovrei essere scelto?”
“esattamente”
approvò Isla “non ti serve un piano b James” lo afferrò per la
maglietta abbassando così il suo volto all'altezza del suo “non ti
è mai servito e non ti servirà mai, chiaro?!”
“a
quante cose abbiamo rinunciato per arrivare a questo punto? Pensaci,
avremmo delle vite completamente diverse se non lo avessimo fatto”
Isla scosse la testa energicamente
“no,
noi siamo questo,sappiamo entrambi che non esiste un'altra vita in
cui io e te non siamo giocatori di Quiddich, è un dato di fatto”
“ma
se in una delle cose a cui abbiamo rinunciato noi fossimo i migliori?
O ci rendesse più felice?”
“non
so te Potter, ma io sono già la migliore nel Quiddich, non mi serve
esserlo in altri campi, per quanto riguarda la felicità...cosa ti
rende più felice di volare su una scopa? Più di una pluffa ben
parata? Di un ovazione del pubblico quando hai fatto una grande
mossa?” James ghignò
“niente”
disse poi all'unisono con Isla
“esatto”
affermò la strega “per quanto riguarda le rinunce
varie,sinceramente non credo di aver perso questo gran che..”
“ah
si?”
“si”
“e
che mi dici di questo..” James le passò una mano sulla nuca e
l'attirò a sé per poi chinarsi a sfiorarle le labbra,le posò un
bacio a stampo poi la mano libera andò a posarsi sulla sua schiena,
l'attirò meglio a sé e approfondì il bacio. Era da tanto che non
si baciavano,tanto che entrambi si chiesero come avessero fatto a
resistere per tutto quel tempo. Sì, James scherzava con Isla, per
farla innervosire le posava un bacio a stampo sulle labbra, ma era
solo questo, uno scherzo nulla di più. L'ultima volta che erano
stati assieme davvero era dopo essersi lasciati e aveva fatto
dannatamente male. Quello invece non faceva male, quello stava
rimarginando piccole ferite, come un balsamo di cui entrambi avevano
bisogno. Si allontanarono velocemente proprio per questo motivo. La
consapevolezza che stava facendo bene era ciò che più gli avrebbe
fatto male quando avrebbero dovuto allontanarsi “questo, a questo è
stato giusto rinunciare?”
“James
tu stesso hai detto che era la soluzione migliore” fece quasi in un
sussurro Isla arretrando
“e
se mi fossi sbagliato?”fece un paio di passi in là “magari
possiamo farcela, non è detto che questo” indicò se stesso e la
ragazza “ci distragga troppo”
“non
facevamo più allenamenti extra, quando ci trovavamo per studiare gli
schemi ci distraevamo l'uno con l'altro...”
“tutte
cose che possiamo controllare” la interruppe
“bene,
rimane il fatto che entrambi quando verremo scelti, giocheremo in due
squadre diverse, in luoghi diversi, che continuano a spostarsi per
disputare partite diverse” allargò le braccia rassegnata “uno
dei due dovrebbe rinunciare e sappiamo bene che questo non è
accettabile”
“possiamo
inventarci qualcosa, siamo dei maghi dannazione!”
“non
farlo James!” l'espressione della strega era seria, il tono
controllato
“cosa?”
“tornare
suoi tuoi passi..” fu la risposta secca “quando mi hai detto che
dovevamo lasciarci perchè la nostra relazione stava intralciando il
nostro obiettivo di diventare giocatori di Quiddich professionisti ho
pensato che tu non ci credessi davvero, che era solo una scusa per
poter scappare,ma la verità è..”si bloccò guardando James “la
verità è che avevi ragione, hai preso la decisione migliore per
entrambi, io sono migliorata tantissimo e tu puoi dire lo stesso..”
“è
vero ma..”
“non
dire nulla Potter!”lo minacciò “seriamente, tu hai preso questa
decisione, mi ha fatto dannatamente male ed ora che so essere stata
la soluzione migliore mi vieni a dire che forse ti sei sbagliato? Mi
prendi in giro?”
“Isla...”
“no”
lo bloccò “hai preso la decisione giusta, davvero, diventeremo
giocatori di Quiddich, avremo il Quiddich, nient'altro sarà
importante” James rimase ad osservarla per qualche secondo, poi
sorrise malandrino ed afferrò la sua scopa
“muovi
il culo Hitchens sei in ritardo” disse poi avviandosi verso
l'uscita dello spogliatoio
“io
non..” si fermò, prese un respiro profondo “tu mi hai distratto,
io ero pronta” spiegò con voce pacata
“sai
cosa dovresti fare? Trovare qualcuno che non si annoi ad ascoltare le
tue scuse inutili”
“..disse
quello che fa premesse talmente lunghe che quando arriva al punto la
gente che lo ascolta si è dimenticata l'argomento in discussione”
“si
chiama arte oratoria Hitchens, ma tranquilla non pretendo che tu
riesca a capirne la bellezza”
“parli,parli
e parli, se hai bisogno di esprimere così tanto i tuoi sentimenti
inizia a tenere un diario”
“amo
quando ti preoccupi così tanto dei miei sentimenti” si portò una
mano al petto con aria melodrammatica “questa però non è una
buona giustificazione per iniziare tanto tardi l'allenamento” Isla
fece per replicare ma si fermò, afferrò la scopa e lo superò
“vaffanculo
Potter, vaffanculo” sbottò mentre si dirigeva verso il campo di
Quiddich seguita da un James sghignazzante.
“Ora
non ti muovere per favore” disse Louis prima di avvicinare le
bacchetta all'orecchio di Robin
“sì,
sì lo so, ormai è la terza volta che mi fai questo incantesimo”
“e
le prime due ho dovuto ripeterlo più volte perchè tu ti muovevi”
Robin incrociò le braccia sbuffando, Louis ignorò il broncio e
agitò la bacchetta pronunciando veloce la formula. Un piccolo
incantesimo che permetteva alla giovane strega di sentire la sua voce
perfettamente a qualsiasi distanza
“che
dici inizio a piacergli?” chiese trepidante Robin riferendosi a
Thurstan, quello era il loro primo appuntamento ufficiale dopo due
incontri di studio in biblioteca
“oh,
si mi porterebbe volentieri fuori a cena” fu la sarcastica risposta
di Louis
“non
sei simpatico quando fai queste battutine, Thurstan non esce con te
ma con una me stessa diciamo corretta”
“sì,
lo so, lo so” fece il mago portandosi una mano a massaggiarsi la
nuca “così come so che dovresti iniziare a cavartela da sola”
Robin sbarrò gli occhi e gli afferrò la manica della camicia della
divisa
“non
mi puoi lasciare da sola, ti prego Louis, io senza di te non vado da
nessuna parte”
“oh,
Merlino” disse fra i denti Louis “non ti abbandonerò” la
rassicurò “però prima o poi dovrai iniziare a camminare sulle tue
gambe zuccherino”
“non
mi piace quando mi chiami zuccherino”
“e
a me quando mi fai gli occhi da cerbiatto indifeso per ottenere
quello che vuoi”
“cosa
faccio io?” domandò ridacchiando Robin
“lo
sai” ringhiò il mago
“sei
gentile Louis, ti piace aiutare la gente anche se non vuoi
ammetterlo, non sono i miei occhi da castoro”
“cerbiatto”
la corresse il biondo alzando gli occhi al cielo
“mi
piacciono di più i castori” replicò portando il suo polso
all'altezza degli occhi del ragazzo mostrandogli così un
braccialetto dalla quale pendevano tre ciondoli raffiguranti un
castoro, un trifoglio e una civetta “vuoi sapere un segreto? Credo
che in verità metà dei sorrisi finti che fai siano veri” Louis
aggrottò la fronte
“vuoi
sapere tu un segreto invece?” la ragazza annui, Louis si abbassò
per avvicinarsi al suo orecchio “a me la gente non piace”
“non
fare l'antipatico” sbottò dandogli un colpetto sull'avambraccio
“non lo pensi davvero, io lo so”
“e
tu sai sempre tutto vero?”
“oh,
no, quello no, ma so ad esempio che ti fa piacere darmi una mano”
“e
cosa ti fa pensare che non lo stia facendo per un tornaconto
personale?” Robin si mise a ridere
“no,
tu mi aiuti perchè sono diventata una tua amica e ti fa piacere
darmi una mano”
“dai,siediti”
disse cambiando discorso “io sarò dietro quell'albero laggiù”
aggiunse indicandogli una vecchia quercia, Robin annui, sedendosi
sulla coperta rossa che avevano appena sistemato in un posto
tranquillo del parco di Hogwarts “bene, Thurstan dovrebbe arrivare
a momenti, io vado” e così dicendo si allontanò.
Louis
era infastidito da quell'atteggiamento di sincera fiducia nei suoi
confronti. Certo, che aveva un tornaconto, lui aveva sempre un
tornaconto, senza di esso non agiva proprio.
Evocò
un cuscino che poggiò ai piedi della quercia sedendovi sopra. Non
avrebbe rovinato i suoi jeans scuri per far da suggeritore a miss
Dolce-cuore che usciva con mister Tutto-sommato.
Iniziò
a giocherellare con la sua bacchetta. Era vero, in quel momento non
sembrava avere un tornaconto, ma era sicuro che il suo cervello
avesse già elaborato qualcosa, solo che non se ne era ancora reso
conto.
Lui
non faceva le cose in modo gratuito. Mai lo aveva fatto e non avrebbe
iniziato proprio ora per una i quali capelli profumavano di lavanda.
Stava
perdendo colpi, scoprire di avere una cotta per lei, per una ragione
ancora a lui sconosciuta, ne era una prova, ma non si era ancora
ammattito del tutto ergo da tutta quella assurda situazione ne
avrebbe tratto un qualche tipo di vantaggio,ne era certo.
“ciao,Thurstan”
la voce fin troppo squillante di Robin lo scosse dai suoi pensieri,
si sporse leggermente per vedere il mago arrivare e sedersi sulla
coperta rossa. Mister “Tutto sommato” si ripeté nella testa
Louis alzando gli occhi al cielo mentre gli altri due iniziavano a
parlare.
“Non
parlare così velocemente” la riprese il ragazzo, la strega
,qualche metro più in là ,sentii perfettamente e rallentò
aggiungendo un caldo sorriso verso Thurstan “e per amore di
Merlino, alza quello sguardo, stai parlando con lui non con la
coperta” Robin alzò il capo guardando il grifondoro negli occhi,
un ciuffo biondo le ricadde sulla fronte, lui allungò una mano per
afferrarlo e riportarlo dietro l'orecchio “clichè” fu incapace
di trattenere Louis, Robin sussultò appena ma poi scosse la testa
divertita e ringraziò Thurstan “lo hai in pugno” disse con tono
annoiato“il sorriso accennalo e basta, ah, parlagli di Hogsmeade,
digli che vuoi andare con i tuoi amici alla Stamberga Strillante ”
“ma
io volevo andare al negozio di piume”sussurrò in risposta Robin
“cosa?”
domandò Thurstan
“nulla..”
si affrettò a rassicurarlo correggendo automaticamente il suo
sorriso, solo appena accennato “stavo pensando a Hogsmeade, andrò
con i miei amici alla Stamberga”
“e
perchè mai?” Robin fece spallucce, non ne aveva idea, era Louis ad
averglielo consigliato “quel posto è infestato, mette i brividi”
“proprio
per quello è divertente” esclamò entusiasta la strega
“no”
la bloccò secco Louis da dietro l'albero “non è divertente, tu ne
hai paura ma ormai hai promesso ai tuoi amici che andrai con loro, e
poi fortunatamente ci sarò io, Walker e Edwards ad accompagnare te,
Lisa e Nadine”
“perchè
dovrebbe essere divertente?” domandò Thurstan
“no,infatti
non lo è” si corresse Robin “è solo che ormai ho promesso che
sarei andata lì con Lisa e Nadine..”sospirò poco convinta “e
poi non sarà così spaventoso ci accompagnano Louis, Mark e Ed”
Thurstan si accigliò
“beh
sì, immagino che girare con un battitore, un cacciatore e il
portiere di corvonero sia piuttosto rassicurante” sbottò acido
“accenna
al fatto che ormai è stato deciso ma che se avessi un alternativa..”
le ordinò Louis
“ormai
hanno deciso così, certo ho un po' di paura, avrei preferito
starmene ai Tre Manici a bere del succo di zucca e chiacchierare
ma..”
“potresti
venire con me” propose di getto Thurstan “questo è il nostro
primo appuntamento no!? È giusto iniziare a frequentarci..”
“si”
esclamò Robin
“persino
ai Tre Manici di scopa hanno sentito che tu vuoi uscire con lui” la
riprese Louis, Robin si schiarì la gola
“si,
insomma, mi va bene” si corresse
“perfetto,
allora è deciso” Thurstan le riportò la ciocca bionda, che era
caduta nuovamente, dietro l'orecchio “sei bellissima oggi, te
l'avevo già detto?”
“scontato”
cantilenò Louis dalla sua posizione di suggeritore, ma Robin lo
ignorò, era troppo impegnata ad osservare il volto del grifondoro
avvicinarsi al suo. Thurstan baciò Robin, lei gli si gettò al collo
facendo ridacchiare il ragazzo che approfondì il bacio.
Louis
si alzò da terra e veloce ritornò al castello.
Era
dannatamente bravo, in soli tre incontri era riuscito a portare la
loro relazione da amicizia a frequentazione. Perfetto, ecco cosa era,
non c'era campo in cui non eccellesse, persino come cupido era
fantastico.
Affrettò
il passo per entrare nel castello. Sì, Robin non era scappata a
gambe levate come aveva predetto, era troppo ingenua quella ragazza
per accorgersi che Thurstan era un “Tutto- sommato”, ma poco
importava, in fondo cosa importava a lui? Nulla, niente di niente.
Aveva scoperto di avere una piccola cotta per Robin, niente di più,
ora gli era già passata.
Si
fermò davanti ad un armatura, si passò una mano fra i capelli,
aveva lasciato la sua ragazza, doveva trovarne una nuova, una che
avrebbe potuto presentare ai suoi, era ora di sistemarsi sul serio.
Nel distorto riflesso che gli rimandava l'armatura vide due
grifondoro del sesto anno passare, le conosceva, quella di destra era
fidanzata, ma quella di sinistra, Anaelle Gray, aveva appena lasciato
il ragazzo per aver più tempo nei suoi compiti da prefetto, sua
madre era di origini francesi. Decisamente un'ottima candidata.
Sorrise
al suo riflesso, si voltò e salutò le due ragazze con un cenno
della mano, poi riprese a camminare. Venne fermato dalle due
grifondoro, volevano sapere come stesse, rispose che stava bene e si
informò su di loro.
Lui
stava bene, non c'erano dubbi su quello, la strana morsa che sentiva
nello stomaco non c'entrava nulla con Robin e la scena a cui era
stato costretto ad assistere.
“sai
che ti dico Malfoy?” iniziò Rose sedendosi sulla poltrona vicino
al divano su cui si trovava il serpeverde intento a parlare con due
suoi compagni di casa “questa cosa non mi piace, non piace
proprio”sospirò afferrandosi il mento con la mano del braccio
destro appoggiato sul bracciolo
“come
hai fatto ad entrare qua?” domandò uno dei compagni di Scorpius,
Rose lo guardò torva, poi però sembrò decidere che la domanda era
troppo stupida per meritare una replica
“dai
White, la Weasley gira più nei sotterranei che nella torre
corvonero” disse il terzo e ultimo mago seduto sul divano
“Albus
non dovrebbe rivelare la parola d'ordine a chicchessia” fece acido
il primo
“lei
non è chicchessia, inoltre se ti crea tanti problemi perchè non ne
hai mai parlato con Al?!” nello sentire il tono che non ammetteva
repliche di Scorpius il ragazzo si fece piccolo, piccolo borbottando
un “hai ragione, scusa” il terzo ragazzo ridacchiò
“o
Al gli fornisce la parola d'ordine o minaccia qualcuno dei serpeverde
e fidati, l'ho vista una volta in azione,è meglio la prima opzione”
“..dobbiamo
fare qualcosa, ci vuole un piano decente” continuò Rose
completamente estranea allo scambio fra i tre serpeverde, come se la
conversazione non fosse appena avvenuta a pochi centimetri da lei
“ti
stai riferendo ad Albus?” domandò Scorpius
“ovvio
no?!” no, non era ovvio, era appena capibile, ma non avrebbe
ottenuto nulla nel farglielo notare così si limito ad annuire
“ci
abbiamo provato, sa che noi siamo qua per lui,quando sarà pronto
uscirà da solo vedrai..”
“mmm”
mugugnò, sospirò ancora e cambiò braccio “sarà come dici te”
scattò in piedi sorridente “forza mon amour ho quindici minuti di
tempo per darti una mano nell'imparare l'incantesimo trovato da
Louis”
“mon
amour?” si fece risentire il compagno di Scorpius “ti lasci
chiamare mon amour? Da quando permetti che le ragazze usino
vezzeggiativi?” Scorpius lo raggelò con lo sguardo, Rose batté
l'indice sul naso
“eri
tu dei due che chiedeva il perchè Albus mi desse la parola d'ordine
vero?” il mago rimase un po' attonito avendo dato per scontato che
non lo avesse ascoltato ma si riprese in fretta
“si,
perchè?” domandò con spocchia, in un secondo la bacchetta di Rose
fu puntata alla sua gola mentre la mano lasciata libera era stretta
attorno al colletto
“non
ho pazienza, dopo il primo rifiuto di un serpeverde di farmi entrare,
mi innervosisco e finisco con il trasformare qualcuno a seconda o in
una tazzina di caffè o in una decorazione natalizia” si voltò
verso Scorpius e il terzo ragazzo “non so perchè ma quando devo
calmarmi penso spesso al natale e finisco con il trasformare la gente
in...avete presente quelle campanelline da appendere..”
“si,
io le ho in vetro” esclamò il terzo ragazzo ottenendo un
occhiataccia dal secondo nelle grinfie di Rose
“sono
proprio carine, non è vero?” gli annui sorridente, poi si rigirò
verso il secondo “tornando a noi, se non la smetti di rompere le
pluffe perderò la pazienza e ti ritroverai a passare le prossime tre
ore da boccia natalizia, è questo che vuoi?”
“n-no”
rispose lui iniziando a scuotere la testa
“perfetto
allora” approvò Rose mollando la presa, Scorpius scoppiò a ridere
assieme al secondo ragazzo mentre il terzo balbettava qualcosa
riguardo al doversene andare
“quella
strega sa il fatto suo” borbottò divertito il secondo
“oh,
sì” approvò Scorpius
“Malfoy!”
esclamò il ragazzo osservandolo accigliato “sbaglio o tu stavi
ridendo?”
“si,
perchè?”domandò secco
“no,è
che, beh, non prenderla per il verso sbagliato, ma tu non ridi
spesso” il biondo lo squadrò
“si
vede che non trovo divertenti tante cose”
“la
strega là è fra quelle poche cose divertenti ah?”
“Rose
non è solo divertente, lei..” si bloccò osservandola mentre
spiegava ad un serpeverde il perchè avesse tirato fuori la bacchetta
“Rose è Rose” sì, l'unica definizione accettabile era quella,
il secondo mago gli posò una mano sulla spalla
“ah,
amico, se decidi di non provarci perchè troppo fuori di testa per
te, fammelo sapere, non è niente male, ho un debole per le rosse”
ghignò “beh, in verità ho un debole per le ragazze che sanno come
minacciare un mago, immagina come questa aggressività può venir
sfogata sotto le lenzuola”
“cosa?”
fu l'unica parola che riusci ad articolare Scorpius prima di girarsi
e vedere l'altro allontanarsi “Rose” richiamò la sua attenzione
“andiamo via da qui” le disse, mentre la strega salutava il
serpeverde con cui si era fermata a parlare e lo seguiva fuori dalla
sala comune.
“Ho
già letto l'incantesimo, è complesso ma non impossibile”disse non
appena furono fuori “non serve che mi fai da baby-sitter”
“si
invece” replicò Rose “non lascerò che un mio incantesimo venga
trattato con poco rispetto, voglio prima vedere come te la cavi”
“non
puoi appropriarti di un incantesimo”
“oh
si che posso, l'ho appena fatto” Scorpius sbuffò per nascondere un
sorriso “mi fido Malfoy, voglio solo assicurarmi che tu sia
riuscito a leggere tutti i miei appunti, persino Al che copia i miei
compiti dal primo anno a volte fa fatica a leggerli”
“hai
una pessima calligrafia e un' innata passione per piccoli disegnini
al fianco delle già chiare spiegazioni, ma tutto sommato sono
riuscito a venirne a capo”
“perfetto
mon amour non vorrei che la mia anima gemella ci rimettesse la pelle
prima di un grande matrimonio” si stiracchiò sbadigliando “allora,
andiamo nel parco, mi fai vedere il tuo movimento di bacchetta” la
mano di Scorpius si alzò veloce per bloccare la battuta che sapeva
sarebbe arrivata, Rose mugugnò sulla sua mano e si liberò “e vado
da Isla a vedere come se la cava lei”terminò guardandolo torva
“dannazione Malfoy, devi smetterla di censurare le miei argute
battute”
“stupide
battute” la corresse “comunque non andrai da Isla”
“cinque
minuti, controllo se è riuscita a leggere i miei appunti e poi andrò
a dormire come promesso”
“bene,
continua a seguire il mio programma e riuscirai a diventare una
persona con un normale...” si bloccò “no, la parola normale non
si adatterà mai a te in nessun caso”
“sei
carino quando ti preoccupi per me mon amour”
“io
non mi preoccupo per te” replicò secco Scorpius, Rose sogghignò
“se,se..Malfoy
tu senza di me come faresti!?”
“beh
ad esempio senza di te non mi ritroverei a dover imparare un
incantesimo complesso e pericoloso...”
“pericoloso
per me se non lo impari bene..”
“...non
dovrei passare del tempo a creare programmi per insegnare a dormire,
cosa piuttosto elementare...”
“che
io non ti ho chiesto”
“...non
passerei a discutere di cose assurde arrivando a conclusioni senza
senso..”
“cosa
che ti diverte” Scorpius bloccò la sua camminata ed emise quello
che poteva essere un ringhio
“la
smetti?”chiese esasperato “tu mi irriti e non poco”
“no,
ti rendo felice è scritto nelle stelle” il volto di Scorpius si
illuminò
“ah!”
esclamò il serpeverde “ho scoperto una cosa a cui per una volta
non potrai replicare” frugò in tasca tirandone fuori un piccolo
libro che con un colpo di bacchetta tornò alle dimensioni normali
“ma
quello è il mio libro” sbottò Rose “me lo hai rubato?”
“preso
in prestito” la corresse lui mentre sfogliava le pagine
“sai
vero che nel mondo babbano il tuo problema si chiama
cleptomania?”Scorpius aggrottò la fronte confuso “nel mondo
magico invece si chiama prova a rubarmi ancora una volta qualcosa e
ti lancerò una maledizione che ti farà sentire il dolore di un
morso ogni volta che vorrai prendere qualcosa, non sarà un dolore
insopportabile ma sarà ripetitivo ed estenuante”
“sadica”
commentò il biondo “sicura di non avere qualche vocazione da
strega oscura?”
“sicuro
di voler controllare?” domandò Rose piegando le labbra in un
sorriso
“no,
effettivamente no” rispose “allora, guarda qua” cambiò
argomento porgendole il libro “penultima riga in fondo, quinta
colonna” Rose si sporse per osservare “viene usato l'accento
rovesciato(*) in vigore solo dal 1640 circa..”
“1643”
preciso la rossa
“sì,
comunque, se c'è vuol dire che questo libro è un falso druidico”
terminò di spiegare “un ottimo falso, ma deve essergli sfuggito
questo piccolo accento per abitudine”
“oppure
può essere un antico raddoppiatore” fece notare Rose “veniva
usato raramente ma la frase ha più senso con il raddoppiatore che
con l'accento rovesciato”
“sì
ma anche con l'accento ha senso, solo che non darebbe ragione a te”
“appunto,
non ha senso”scandì, Scorpius sbuffò
“siamo
ad un impasse” Rose batté l'indice sul naso, cosa che fece
sorridere Scorpius
“ci
vorrebbe uno scrittore druidico che sappia vedere perfettamente la
differenza fra un raddoppiatore e un accento rovesciato” fece la
corvonero con una strana espressione in volto
“e
dove lo troviamo di grazia?” Rose si avvicinò a lui, ghignò e gli
sfiorò il naso con un dito
“al
settimo piano, quinto corridoio a sinistra, terzo antro a sinistra,
ottava porta a destra”
“il
quadro dello scrittore della congrega di Merlino!” esclamò il
serpeverde
“oui,
mon amour”
“mmm”Scorpius
diede un'occhiata fugace al volto serio di Rose “mmm” ripete il
mago nel quadro sporgendosi ancora verso il libro che la strega
teneva aperto davanti a lui “sì, sì, sì” ripeté fra sé
allontanandosi
“allora?”
domandò impaziente Rose
“una
differenza minima, difficilissima da notare” iniziò il mago nel
quadro “per due giovani come voi poi, davvero una conoscenza delle
rune di alto livello, i miei complimenti” Rose si schiarì la gola,
non era una persona paziente, questo ormai era chiaro
“quindi”
sibilò tentando di tenere un tono della voce cordiale “cosa
è?”scandì
“ovviamente
è..un raddoppiamento”rispose tronfio il mago
“ne
è sicuro?” domandò Scorpius
“assolutamente”
ribatté leggermente risentito, come se il serpeverde avesse messo in
dubbio la veridicità della sua risposta
“per
Salazar” si lasciò sfuggire in un soffio
“ho
ragione io, oh sì, Rose 1, Malfoy 0” Rose incominciò ad
improvvisare un balletto
“come
mai tanta foga signorina?” domandò il quadro
“con
questo libro ho scoperto che la anima gemella è lui, ma il signorino
qua, non ci crede e fa di tutto per sminuire questo libro e le mie
capacità in antiche rune”
“e
perchè mai non vorrebbe essere l'anima gemella di una strega tanto
arguta e graziosa?” domandò il quadro a Scorpius
“sì,
Scorpius perchè?” incalzò Rose visibilmente divertita per quella
messa alle strette
“perchè..”iniziò
calmo il serpeverde, pensò a come avrebbe potuto terminare la frase
ma per quanto si sforzasse non riusciva a trovare nulla “perchè mi
fa diventare matto” riuscì a terminare
“quello
tutte le streghe lo fanno giovanotto” il mago si lisciò la lunga
barba “beh, vediamo chi ha ragione, forza giovane strega interroga
le rune e io ti dirò se sbaglia” Rose annui energicamente
entusiasta di quella nuova prova, poggiò il libro a terra, evocò le
rune e proseguì con l'incantesimo. Il risultato fu il solito, la
parola Scorpius si compose velocemente
“nome
buffo il tuo, giovanotto” commentò il mago, Scorpius gli lanciò
un'occhiataccia
“è
il nome di una costellazione, fra le più luminose..” il mago
scosse la testa
“non
credo proprio, l'incantesimo della strega è corretto nei minimi
passaggi e il nome risultato non è certo quello di una
costellazione”
“Scorpius”
sussurrò Rose
“no,
Sculptur” la corresse il quadro, i due maghi raggelarono “ragazzi,
non ditemi che conoscete l'uso del raddoppiatore ma vi siete
dimenticati che le rune antiche vanno lette al contrario poiché i
poli di allora sono all'opposto di quelli di adesso!?”
“la
s e la c rimangono, questa runa al contrario invece diventa una u..”
Rose si bloccò mentre Scorpius si avvicinava e traduceva con la
stessa velocità “Sculptur” ripeté “la mia anima gemella è
uno scultore” si portò le mani fra i capelli “come ho fatto a
fare un errore tanto stupido!?” Scorpius scoppiò a ridere
“per
Merlino e tutti i fondatori, tanti ragionamenti per poi dimenticarsi
una cosa simile” si piegò facendo alzare Rose da terra ancora
intenta a fissare le rune sul pavimento “ehi” la richiamò
“capita a tutti di farsi sfuggire qualche banalità, persino io non
me ne sono ricordato, abituati a tradurre rune antiche sì, ma post
druidiche, non ci abbiamo nemmeno pensato”
“io,
io ti ho seguito e tormentato, mentre tu non sei la mia anima
gemella, io, scusa” balbettò Rose, Scorpius le passò il pollice
sullo zigomo intenerito
“non
importa” scosse la testa divertito “ci ha permesso di conoscerci
davvero, nonostante tutto credo di dover essere riconoscente a quello
stupido libro” di slancio strinse la ragazza a sé in un abbraccio
“non preoccuparti okay? Questo non annulla la nostra amicizia
chiaro?” Rose con la fronte premuta sulla sua spalla sforzo un
sorriso.
Le
risultò male, aveva appena perso la sua anima gemella, un vuoto si
aprì all'altezza del suo stomaco facendola sentire all'improvviso
sola.
Poco
prima del ritrovo sulla torre corvonero alla fine della settimana
(ovvero torniamo all'inizio, quando avevamo lasciato i quattro a
sospirare e fumare)...
James
si sistemò meglio il mantello dell'invisibilità sulle spalle,
sapeva di essere leggermente esagerato ma quando faceva le cose, gli
piaceva farle bene.
Sentì
i passi nel corridoio farsi sempre più vicini, diede un'ultima
controllata alla mappa del malandrino, sì, era lei. Contò fino a
tre ed usci da dietro la colonna afferrando il braccio di Dominique e
trascinandola sotto al mantello
“ma
che..James!” sbottò irritata
“scusa,
avevo bisogno di parlarti”
“è
tardi per i tuoi piani strampalati, vorrei solo andare dal mio
ragazzo adesso, se non ti dispiace e se ti dispiace, non mi importa”
“non
è per un piano,ho un compito per te” l'espressione di Dominique si
fece di colpo interessata
“dimmi”
Dominique Weasley era conosciuta per lo più per avere dei geni veela
che la rendevano particolarmente bella,per essere una creativa
corvonero e per il suo caratterino per nulla malleabile. In pochi
sapevano che avesse un talento particolare.
“devi
seguire Isla, sta uscendo con qualcuno voglio sapere chi è”
“te
lo ha detto lei?”
“no,ma
me lo sento” se fosse stata qualsiasi altra persona Dominique
l'avrebbe mandata a quel paese, ma aveva osservato il rapporto del
cugino con Isla e sapeva che se lui diceva che se lo sentiva non
poteva essere tanto lontano dalla verità
“d'accordo”
fece Dominique “dammi un paio di giorni e ti saprò dire tutto”
“bene”
approvò James facendola uscire dal mantello dell'invisibilità
“grazie” la strega era un vero genio nel pedinare e nello
scoprire i segreti,anche i più nascosti, conosceva incantesimi
piuttosto complessi per rintracciare i maghi
“di
niente..”rispose “dove vai ora?” domandò vedendolo dirigersi
verso la parte da dove lei era venuta
“torre
corvonero, ho bisogno di prendere un po' d'aria”
“hai
bisogno di compagnia?”
“no,vai
dal tuo ragazzo, l'unica cosa di cui ho bisogno ora è di una
sigaretta, ho intenzione di finire la scorta di Al” Dominique annui
e lo salutò.
Rose
si svegliò in apnea la sua mano andò automaticamente a chiudersi
sulla sua bacchetta che puntò contro le tende del suo baldacchino.
Un incubo, simile a quelli che faceva nei primi tempi dopo l'incontro
con Von Bluehell.
Era
normale, aveva buttato via tutte le sue pozioni per seguire il
dannato programma di Scorpius ed ora il suo sonno non era più
inebetito dalle erbe calmanti.
Una
parte di lei fu tentata di alzarsi, correre nell'aula pozioni e
prepararsene una, ma la promessa fatta a Scorpius le rimbombò nelle
orecchie.
Non
avrebbe ceduto, era sempre stata caparbia, non poteva ammettere di
non riuscire in qualcosa ma soprattutto non voleva deludere Scorpius.
Non
era più la sua anima gemella, non c'era più nulla di forte come un
destino segnato nelle stelle a tenerli uniti eppure non voleva
tradire la sua fiducia. Non sarebbe riuscita a sostenere il suo
sguardo deluso o arrabbiato o triste. La verità è che Rose non
sarebbe riuscita a guardare Scorpius privo di un' espressione, se non
felice, perlomeno serena.
Adorava
vederlo sorridere, diventava incredibilmente bello quando lo faceva,
era un peccato che lo facesse di rado. Avrebbe passato la vita a fare
in modo che sorridesse se le fosse stato possibile.
Voltò
lo sguardo verso Leonard che dormiva tranquillo al suo fianco, valutò
l'idea di svegliarlo ma poi arrivò alla conclusione che non avrebbe
potuto aiutarla, nonostante ormai fosse ufficialmente il suo ragazzo
era cosciente che non avrebbe saputo né che fare né cosa dire per
farla stare meglio.
Dopo
aver scoperto che Scorpius non era la sua anima gemella, Rose era
corsa da Leonard e aveva accettato di uscire con lui come sua
ragazza. Le piaceva passare del tempo con lui, aveva dei modi
spontanei che la divertivano ed era bello parlare con lui. Certo,
ogni tanto non la capiva nei suoi ragionamenti ma si sforzava di
seguirla ed era una cosa che Rose apprezzava molto.
Appurato
che non aveva più un'anima gemella non aveva senso rinunciare ad una
storia con un ragazzo come Leonard, era arrivato il momento di
mettersi a cercarla alla vecchia maniera e lui sembrava già un buon
inizio.
Rose
afferrò il suo pigiama da sotto il cuscino e si vesti in fretta,
c'erano solo due persone nella scuola che sapeva l'avrebbero aiutata
senza farle troppe domande. Scese dal letto ed apri le tende di
quello al fianco del suo. Era vuoto. Dominique doveva essere rimasta
a dormire dal suo nuovo ragazzo. Rose poggiò la testa contro la
colonnina in legno del baldacchino. Sospirò al pensiero che l'altra
persona si trovasse piani e piani sotto di lei, si stiracchiò e si
avviò verso l'uscita del suo dormitorio diretta verso i sotterranei
dei serpeverde.
Aveva
tanti cugini e amici, la maggior parte a corvonero e grifondoro
,eppure sapeva che solo Dominique e Albus ,se si fosse presentata nel
cuore della notte, non l'avrebbero assillata di domande sul perchè e
per come.
Pronunciò
il più silenziosamente possibile gli incantesimi che le permettevano
di entrare nel dormitorio dove si trovava Albus. Aveva finalmente
permesso ai suoi compagni di stanza di tornare a dormire nei loro
letti dopo un richiamo della preside. Scostò le tende e scivolò
dentro ritrovandosi ancora una volta in un letto vuoto. Albus non
c'era.
Iniziò
a sentire i battiti cardiaci aumentare, il respiro farsi affannoso.
Non
poteva tornare a dormire. Non poteva ritornare fra le braccia strette
attorno al suo collo di Von Bluehell, non senza sua mamma pronta ad
intervenire o senza Albus o Domi a ricordarle che non si trovava
davvero lì, che ormai quel bastardo era ad Azkaban. Tentò di
regolarizzare il respiro, ricordarsi che lei ora era più forte,
poteva affrontarlo, ma l'incubo era stato talmente realistico da
ricordarle anche il modo in cui non era riuscita a reagire. Il vuoto
nella memoria tale da impedirle di ricorddarsi persino dove tenesse
la bacchetta in quel momento.
Le
tende del baldacchino si aprirono di colpo.
“Al
sei tornato, sei impazzito a sparire in questo modo?” domandò un
assonnato Scorpius, Rose riuscì appena a girare il volto verso il
lui “Rose?” fece stupito Scorpius passandosi le mani sugli occhi
“ehi, che ci fai qua?” la strega era troppo impegnata a tenere
sotto controllo il suo respiro per rispondergli, il serpeverde se ne
accorse, saltò sul letto e la circondò con le braccia “ehi, ehi,
calmati e respira” le ordinò “cosa faresti pur di dimostrarmi
che tu hai ragione e io no..”borbottò “arrivare fino a qua per
dimostrarmi che le tue pozioni ti evitavano tutto questo però mi
sembra un esagerazione” Rose si rilassò fra le sue braccia, il
respiro improvvisamente più lento
“grazie”
riuscì a dire finalmente e fece per alzarsi ,ma le braccia di
Scorpius si strinsero maggiormente attorno a lei
“dove
pensi di andare?”
“nel
mio letto, avevo bisogno di Al perchè mi aiutasse a superare il
momento ma ora sto bene, grazie a te”
“in
queste condizioni secondo te ti lascerei farti un centinaio di piani
per tornare a dormire nel tuo letto?! Come minimo ti chiudi nell'aula
di pozioni a farti una versione più potente dei tuoi stupidi
intrugli per dormire” Rose piegò la testa di lato sorridendo,
effettivamente lo aveva pensato “forza vai sotto le coperte”
“lo
fai per evitare che io cada in tentazione o perchè mi trovi sexy in
pigiama?” Scorpius nascose il sorriso davanti alla conferma,
attraverso quella battutina, che Rose fosse tornata in sé
“vai
sotto le coperte” ripetè tentando di mantenere un tono di comando,
Rose con un colpo di bacchetta ingrandì il letto all'interno del
baldacchino e si rannicchiò sotto le coperte, Scorpius si stese al
suo fianco. Entrambi si addormentarono in pochi secondi.
Quando
Rose si svegliò non fu per un incubo o per uno strano effetto di una
pozione, fu semplicemente perchè Albus era tornato dal suo giretto
notturno e si era seduto sul letto prima di accorgersi che fosse
occupato. Rose si era svegliata e lo aveva visto dirigersi nuovamente
verso l'uscita del dormitorio.
La
corvonero si accorse di avere un braccio di Scorpius attorno alla
vita e di essere completamente addosso a lui. Erano nella sua parte
del letto ergo doveva essere stata lei ad avvicinarsi, certo il
ragazzo non era del tutto innocente, il suo braccio non lo aveva
certo spostato lei attorno a sé.
Aveva
dormito bene e lo aveva fatto non assieme al suo ragazzo ma con
Scorpius. Qualcosa non quadrava. Con delicatezza scostò il suo
braccio e scivolò lungo il letto, scese e si diresse verso l'uscita
del dormitorio. Aveva decisamente bisogno di una sigaretta.
***
Questa è la fine della settimana. James che ritorna sui suoi passi, Louis che fa mettere assieme Robin ad un altro, Rose che scopre di non avere più un'anima gemella e Albus che finalmente tenta di uscire dal suo momento dark(non è ancora finito ma almeno reagisce). Fatemi sapere cosa ne pensate, sono curiosa di sentire qualche commento specialmente per quanto riguarda la scoperta di Rose. Nel prossimo capitolo si aprirà finalmente la stanza delle necessità e mi soffermerò maggiormente sui personaggi che ruotano attorno ai quattro...
spero vi sia piaciuto un bacio:)
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Capitolo 10 *** Pazzo, amante, poeta: tutti e tre sono composti sol di fantasia ***
cap 9
Pazzo, amante, poeta: tutti e tre sono composti sol di fantasia
(W. Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate)
Un
folto gruppo composto principalmente da teste rosse si trovava in un
corridoio del settimo piano. Una riunione di famiglia dei Weasley-
Potter chiaramente, ma c'era qualcosa di diverso in quella. Sì,
perchè alle riunioni normali non ci si presentava con la bacchetta
sguainata pronta per essere utilizzata per controllare un ardemonio.
Era
arrivato il giorno per cui tutti avevano lavorato, il giorno in cui
Fred e James avrebbero lasciato un segno per le future generazioni e
a dispetto di qualsiasi cosa erano tutti là a sostenere quella folle
impresa.
“Gente
questo è un giorno glorioso, da vecchi lo racconteremo ai nostri
nipoti e lo ricorderemo con infinita tenerezza...”
“Merlino,
Potter sei capace di non dilungarti tanto?” lo interruppe Isla
sbadigliando
“si
James, lo abbiamo capito, oggi è un giorno importate, passa oltre”
gli fece eco Fred, James scosse la testa offeso
“ignoranti
che non apprezzano una fine introduzione” sospirò “e va bene,
Rose a te la parola”
“mmm?”
Rose si voltò verso il cugino con aria assente
“credo
ce l'abbia con te” fece Dominique al suo fianco, la rossa scosse la
testa e lo raggiunse
“sì,
devo spiegare le posizioni giusto!?”
“non
ne ho idea, sei tu che hai detto di dover spiegare delle cose prima
di iniziare” disse James facendo un passo a lato, lasciandole così
la posizione centrale davanti a tutti i cugini
“bene”
si portò l'indice a battere sul naso “allora sì, ognuno di voi
aveva un incantesimo da imparare, ho studiato le giuste posizioni in
modo da essere tutti coordinati e non intralciarci” spiegò, i
cugini la guardarono in silenzio aspettando che proseguisse
“quindi?”chiese
Albus “quali sono queste posizioni?”
“si,
Rose, quali sono?” domandò Scorpius con un ghignò “non deve
essere facile ricordarsele a memoria, io ad esempio me le sarei
dovute scrivere..” estrasse un pezzo di pergamena “cosa che ho
fatto mentre tu elaboravi tutte le posizioni”
“ah,
sì, beh potrebbe essere d'aiuto uno schema” borbottò Rose
“si,
per me” approvò Scorpius “non per te, giusto? Come mi hai
risposto quando mi hai visto prendere appunti? Che tu hai una memoria
infallibile e non ti servono stupidi schemi?!”
“Malfoy”
lo richiamò
“si?”
domandò ingenuamente
“vaffanculo”
Rose prese un profondo respiro “allora, l'impertinente, la
giocatrice di Quiddich e mister perfezione saranno a capo dei tre
gruppi di incantesimi” iniziò indicando Scorpius, Isla e Louis “io
abbatterò il muro, l'impertinente assieme a Domi e Al partirà con
il primo incantesimo di difesa, quello che in caso di ardemonio, lo
bloccherà in una bolla, a quel punto Louis con James e Fred useranno
il secondo incantesimo per soffocare le fiamme mentre nel frattempo,
la giocatrice con Molly e Rox riattiveranno gli incantesimi che
legano la stanza delle necessità a questo muro, il tutto il più
velocemente possibile perchè altrimenti gli incantesimi più forti
di difesa si attiveranno e ciao, ciao stanza” riprese finalmente
fiato “avete capito? E' come il walzer, un, due,tre, un, due,tre,
non distraetevi altrimenti andate fuori tempo e se andate fuori tempo
pestate i piedi del vostro compagno o in questo caso moriamo tutti
carbonizzati” il clan rimase qualche attimo in silenzio ad
osservare la rossa
“che?”
domandò Fred scuotendo la testa, a quel punto tutti si misero a
commentare, dando via a più discussioni mentre Rose tentava di
richiamare l'attenzione su di sé. Scorpius scosse la testa si
avvicinò a James impegnato a seguire un'altra spiegazione di Rose e
gli mise in mano lo schema. Il maggiore dei Potter lo osservò
accigliato, poi piegò le labbra in un sorriso,poteva non essere in
grado di seguire i ragionamenti della cugina ma uno schema ben fatto
lo capiva eccome, si mise due dita in bocca e fischiò richiamando
l'attenzione di tutti
“okay,
ora vi dirò come ci sistemeremo, non voglio sentire commenti o
altro, io vi dirò cosa fare e voi la farete, chiaro?!”
“si,
capitano” sfuggi dalle labbra di Fred inconsciamente
“bene,
i gruppi sono tre; abbiamo la prima difesa con Scorpius, Domi e Al,
voi avrete la posizione centrale, sarete i primi ad intervenire dopo
Rose che si affiancherà a voi, poi ci sarà la seconda difesa
composta da me, Fred e Louis, ci posizioneremo alla destra della
prima difesa, interverremo non appena loro si saranno stabilizzati e
infine l'attacco con Isla, Rox e Molly che partirà in contemporanea
con noi, starà alla sinistra della prima difesa, pronte ad
avvicinarsi sempre di più man mano che noi saremmo riusciti a domare
le fiamme” incrociò le braccia al petto “qualche domanda?”
scossero tutti la testa “e allora, per quale dannata ragione siete
ancora lì impalati invece che hai vostri posti?” urlò, in pochi
secondi tutti corsero a posizionarsi con la bacchetta già pronta in
mano
“Flint
è un buon capitano ma dannazione, tuo fratello ci sa proprio fare”
fece Scorpius rivolto ad Al
“già,
è una fortuna che negli ultimi due anni abbiano avuto cercatori
scarsi, non avremmo vinto la coppa altrimenti” sussurrò Albus per
non farsi sentire dal fratello che stava confabulando con Rose
“puoi
dirlo forte Potter due, puoi dirlo forte” esclamò James,
voltandosi appena verso di lui “allora, siamo pronti?” domandò
poi trepidante a Rose
“solo
un attimo” lo bloccò la cugina insolitamente tesa “Scorpius,
Isla e Louis potete venire un attimo?” i tre ragazzi si
avvicinarono confusi “James tu prendi posizione” ordinò, il mago
aggrottò la fronte
“io
sto dirigendo le cose qui”
“lo
so, ma ora devi allontanarti da Isla il più possibile”
“perchè?”
domandarono all'unisono James e Isla
“perchè
adesso dobbiamo essere tutti concentrati, ho bisogno dell'Isla
apatica e priva di sentimenti, non di quella pronta a far saltare in
aria qualcosa per colpa tua”
“James
non ha nessunissima influenza di questo genere su di me, lui su di me
non..”si bloccò, chiuse gli occhi conscia dello sfogo appena
avvenuto
“come
stavo dicendo..James,ciao” intervenne Rose facendo un cenno della
mano al cugino che iniziò ad indietreggiare “ora ascoltatemi bene,
voi siete il mio trio delle meraviglie, i miei assi nella manica, i
miei doni della morte..”
“Rose”
la bloccò Scorpius
“insomma,
ho dato a voi per primi gli incantesimi da studiare non solo perchè
siete bravi ma anche perchè siete i maghi più dannatamente freddi
e concentrati che io conosca, davanti ad un ardemonio c'è una grande
probabilità che la maggior parte della gente là dietro si faccia
prendere dal panico, me compresa, voi no” fece scivolare la
bacchetta fra le dita “qualsiasi cosa accada voi dovete rimanere
impassibili e attenervi al piano fino a che tutto non sarà sotto il
vostro controllo, chiaro?!” i tre annuirono “qualsiasi cosa
accada” ripetè, sbuffò un sorriso “che poi sono convinta al
novanta percento che dietro quel muro ci sia solo un mucchio di
cenere” incrociò le braccia al petto guardandosi attorno “Louis
non manca Robin?pensavo che alla fine partecipasse anche lei..è così
carina quella ragazza, l'altro giorno mi ha regalato un pacchetto di
gelatine tutti-gusti” Louis fece una smorfia
“sì,
l'ho mandata a controllare Hugo, Lily e Lucy con il loro progetto
della sala da the, dovrebbe raggiungerci a momenti”
“bene”
approvò Rose “oh, eccoli” esclamò indicando un gruppetto che si
stava avvicinando a loro
“Rose,
hai finito?” domandò James, la strega annui “tutti alle proprie
posizioni, Robin tu sei nel gruppo con noi,giusto?” Robin annui
estraendo la bacchetta “tutti dietro ad un incantesimo scudo,
nessuno lo molli fino a che non vede più fuoco e fiamme” ordinò
“James
ora che hai usato le parole fuoco e fiamme ti senti meglio?”
domandò Fred
“assolutamente”
approvò con un sorrisetto “Rose sei pronta?” domandò mentre la
ragazza superava la schiera di maghi e si posizionava davanti a tutti
“Rose
se vieni colpita buttati indietro, ho imparato degli incantesimi di
guarigione..”
“non
verrò colpita Domi” la rassicurò
“verso
di me, Rose, tu buttati verso di me, ci penserò io a coprirti mentre
Domi ti guarirà”
“non
servirà Al” fece roteando il polso della mano in cui era stretta
la bacchetta
“Rose..”
“si,
Scorpius, non mi farò ammazzare” aveva capito senza che dicesse
nulla, il biondo serpeverde sorrise teso, Rose sapeva quello che
faceva e lui assieme a Domi e Al conoscevano perfettamente
l'incantesimo di contenimento, sarebbe andato tutto bene.
Rose
puntò la bacchetta contro il muro fece un rapido movimento verso
destra, poi mentre iniziava a roteare il polso pronunciò un strana e
lunga formula, un altro veloce movimento di bacchetta e si sentì la
prima esplosione, un piccolo botto, susseguito da un'altra decina di
mini esplosioni, poi di colpo un boato fece tremare le pareti e il
muro crollo all'improvviso.
“tenete
gli scudi su” urlò James. Il crollo aveva prodotto un muro di
polvere che impediva di vedere a più di un paio di pollici dal
proprio naso, Rose iniziò a mormorare incantesimi per far diradare
la polvere, in un paio di secondi si aprì un varco che permise a
tutti di vedere cosa avesse prodotto l'incantesimo d'esplosione.
La
stanza delle necessità era davanti a loro. Il gruppo rimase a
guardare sbigottito l'arco traballante che segnava l'entrata della
stanza e il muro tutto attorno crepato.
“James?”
“si,
Fred?”
“la
vedi anche tu, vero?!”
“assolutamente
sì” i due cugini avanzarono arrivando al pari di Rose
“ci
vorrà un bel po' per sistemare questo casino” disse la strega
storcendo il naso
“e
che importa! Davanti a noi c'è la stanza delle necessità” esclamò
Fred assestando un leggero colpetto sulla nuca della cugina
“niente
ardemonio però” constatò James con un tono di voce fin troppo
deluso
“io
lo avevo detto che era solo una possibilità remota” urlò Scorpius
alle loro spalle
“se,se”
lo liquidò Rose “in ogni caso, tenete su gli scudi, potrebbero
esserci incantesimi di protezione non proprio simpatici”
“ma
possiamo entrare?” domandò entusiasta Lily comparendo al suo
fianco
“si
ma..” Lily e Hugo, trascinandosi dietro una poco convinta Lucy si
avvicinarono all'entrata subito seguiti da James e Fred “...andate
piano” terminò stizzita la strega “voi che ne pensate?”
domandò voltandosi verso Dominique, Albus e Scorpius stranamente
silenziosi
“io
non li lascerei entrare” fece Domi, Al scosse la testa
“vado
a bloccarli” borbottò avviandosi verso il gruppetto
“Scorpius
tu sei contento di poter dire te l'avevo detto?”
“la
tua teoria era ben fondata, la possibilità di trovare l'ardemonio
era elevata..”
“Malfoy”lo
richiamò
“oh
si, che sono contento, saccente corvonero, nevrotica,ridicola che mi
ha rotto le pluffe per aver trovato prima di me il paragrafo che
parlava degli incantesimi di difesa incatenanti della stanza delle
necessità” Rose sollevò un sopracciglio
“finito?”
Scorpius ghignò
“te
l'avevo detto” scandì “ora, ho finito”
“bene,
perchè mi devi dare una mano a capire cosa c'è che non va..”
“cosa
non va?” ripetè Dominique
“è
come se mi fossi persa qualcosa..”borbottò la strega “insomma,
abbiamo studiato varie ed eventuali, no?!”
“si,
non c'è libro sulla stanza della necessità che non abbiamo passato
in rassegna”confermò Scorpius
“tutti
i libri della biblioteca? Anche la sezione proibita?” chiese
Dominique “sono al penultimo anno e non sono ancora riuscita a
vederla tutta, quel posto è enorme”
“si,
anche libri che mi ha mandato mia madre..”Rose si bloccò
spalancando gli occhi “è enorme,gigantesca, ci vuole tempo prima
che riesca ad arrivare all'entrata!” esclamò, poi corse verso il
gruppo che si era inoltrato fra le macerie della stanza
“che
mi sono persa?” domandò Domi a Scorpius, il ragazzo scosse la
testa confuso
“non
ne ho id..” si fermò “su la bacchetta” ordinò “la stanza è
enorme” ripetè le parole di Rose come se valessero come
spiegazione “Rose” la richiamò mentre la strega era impegnata a
trascinare via i cugini che non capivano cosa stesse succedendo
“la
terra” gli urlò senza voltarsi, Scorpius abbassò lo sguardo
“dobbiamo
buttarci a terra?” domandò confusa Domi
“non
lo so” Scorpius guardò verso il pavimento poi capì e puntò la
bacchetta a terra “sonorus” il pavimento ruggì in risposta “sta
arrivando” Domi sbarrò gli occhi
“Merlino,
stai dicendo che..” si voltò verso il fratello che aveva spostato
lo sguardo da Rose al punto in cui il pavimento aveva emesso quel
strano rumore
“l'ardemonio
c'è” terminò per lei Louis “il pavimento sta trasmettendo le
vibrazioni che sta producendo avvicinandosi”
“Rose
sta cercando Lily e Hugo, mi ha detto di tenerci pronti” spiegò
Albus arrivando di corsa
“deve
muoversi” disse fra i denti Dominique, gli altri si limitarono ad
annuire tesi
“ha
detto che abbiamo tempo ma di tenere le bacchette sguainate per non
farci cogliere di sorpresa” fece Al, il pavimento ruggì ancora
“controlli
in quanto tempo arriverà?”domandò Domi a Scorpius
“sì
e Rose ha mentito”
“come
hai fatto a capirlo dal semplice rumore emesso dal pavimento?”
chiese Al
“perchè
questa volta non era l'eco prodotto dal pavimento” spiegò grave il
ragazzo indicando un punto lontano della stanza della necessità. Un
bagliore, una piccola scintilla che si stava ingrandendo sempre più
“vado
a prenderli” scattò Albus, Scorpius strinse la mano sulla sua
spalla
“no,
tu contieni l'ardemonio con me e Domi come programmato” videro Hugo
uscire correndo con Lucy e Molly
“ci
sono Rose e mia sorella lì dentro” ringhiò
“sì
e se non riusciamo a contenere l'ardemonio l'esplosione colpirà
tutti noi” spiegò calmo Scorpius “Rose se la caverà, vedrai”
la voce tremò appena, una lieve nota di tensione, Albus annui
alzando la bacchetta
“tutti
dietro gli scudi” urlò poi al gruppo intero che era tornato ai
posti di partenza.
Un
boato fece tremare il suolo sotto le loro scarpe, il bagliore divenne
una palla infuocata ed infine si trasformò in un onda infernale che
si riversò su di loro.
La
prima difesa, come l'aveva definita James, intervenne veloce e
precisa, l'ardemonio fu bloccato da un muro di energia, i tre maghi
si divisero e lo scudo iniziò a piegarsi assecondando il loro
movimento circondando così l'esplosione.
Il
secondo gruppo di difesa guidato da Louis iniziò ad aspirare le
fiamme mentre il gruppo d'attacco con Isla iniziava a riattivare i
collegamenti.
L'ardemonio
venne ridotto ad una fiammella che si spense da sola. Le bacchette
vennero abbassate mentre il gruppo si avvicinava al muro
completamente ricostruito
“i
collegamenti sono stati riattivati” spiegò Isla “ora dobbiamo
solo avere la necessità di qualcosa”
“James?”
“si,
Fred, è stato fantastico”
“proprio
quello che stavo per dire” esclamò battendogli il cinque senza
nemmeno staccare dal muro
“Rose,
ora puoi prendere per il culo Malfoy da qui all'eternità, avevi
dannatamente ragione sull'ardemonio” esclamò James, non ricevendo
alcuna risposta si guardò attorno “dov'è Rose?” domandò
rivolto a Albus
“dentro”
rispose in un sussurro “assieme a Lily”
“cosa?”
James perse il sorriso e si scagliò contro il muro che fece
comparire un enorme poltrone, lo aprì di getto lasciando che si
richiudesse alle sue spalle.
Il
gruppo rimase pietrificato ad osservare la scena fino a quando Fred
non si mosse. Aprì la porta e il corridoio venne invaso dalla
sguaiata risata di James
“James?”
lo chiamò teso
“venite
dentro babbei” gli urlò di rimando, il gruppo non se lo fece
ripetere, si affollò sull'entrata carambolando all'interno della
stanza dove trovarono James che rideva al fianco di Lily e Rose
“come
diamine!?” sbottò Albus mentre Dominique si gettava sulle cugine
per abbracciarle
“cielo,
sono morta di paura” sbuffò “e stato come, come..”
“come
vedere un goblin da Mielanda?”finì la rossa per lei
“si,
dannazione è così strano che anche loro abbiano voglia di dolci, mi
fa pensare che ci sia qualcosa di losco sotto..” Rose scoppiò a
ridere seguita dagli altri
“allora
che è successo?” domandò Albus lasciando Lily dall'abbraccio
soffocante in cui l'aveva stretta per posare un braccio attorno alle
spalle di Rose
“Rose
è stata fantastica..” iniziò Lily “stava arrivando l'ardemonio,
eravamo ormai all'uscita, ma se uscivamo saremo state investite in
pieno così mi ha trascinato dietro a del ciarpame, ha evocato uno
scudo potentissimo e ci ha protetto” spiegò concitata
“conoscevo
l'incantesimo della prima difesa ed è bastato aspettare che il
gruppo di Isla riattivasse gli incantesimi della stanza delle
necessità per desiderare una protezione contro l'ardemonio” la
corresse Rose “niente di che” si batté l'indice sul naso
“allora? Non volete vedere che è rimasto qua dentro?”nel giro di
un secondo tutti si sparpagliarono per la stanza con la bacchetta
sguainata pronti ad usare incantesimi di arredamento e richiamo
“prima
che gli incantesimi fossero riattivati a tal punto da riuscire a
creare qualcosa per proteggervi sono passati minuti, non è facile
mantenere uno scudo per proteggersi da un ardemonio così a lungo”
osservò Scorpius affiancandosi a Rose che osservava divertita James
e Fred che stavano litigando per un motivo non ben precisato
“non
dormivo per passare il tempo ad allenarmi, a qualcosa è pur servito
no!?”
“non
lo metto in dubbio ma è comunque molto tempo e..”
“eeeh
Malfoy, smettila di analizzare tutto” lo interruppe portando la
mano aperta all'altezza della sua bocca “Lily è qui, io sono qui,
siamo tutti qui, quindi goditi il momento, siamo riusciti a riaprire
la stanza della necessità, per Corrina!” Scorpius allungò una
mano verso il suo viso, aveva praticamente smesso di respirare da
quando la sua concentrazione non era più servita all'incantesimo di
difesa, quando era stato costretto a venire a patti con il fatto che
Rose fosse ancora dentro la stanza quando l'ardemonio si era
riversato sul corridoio “che c'è?” chiese lei inclinando il
capo, la mano di Scorpius fini sulla sua testa scompigliandole i
capelli
“c'è
che sei un idiota” disse prima di raggiungere Albus poco più
avanti, Rose gli sorrise alle spalle poi arretrò fino ad uscire
dalla stanza.
Mirtilla
Malcontenta fù, beh malcontenta di vedere Rose entrare nel suo
bagno, quella strega veniva spesso lì per studiare in tranquillità,
quello non era un posto per studiare, quello era il suo bagno.
L'unico motivo per cui la sopportava era per il fatto che fosse una
corvonero e che le portava dei libri buffi con un sacco di immagini
che chiamava fumetti babbani.
“uuuuuuh”
strillò “mi hai portato il seguito del troll verde” esclamò
avvicinandosi a Rose
“si
chiama Hulk” disse in un soffiò appoggiandosi con entrambe la mani
al lavandino
“non
mi importa come si chiamaaa” le strillò nell'orecchio, Rose si
portò le mani a coprire le orecchie piegandosi verso il basso, poi
sbarrò gli occhi e vomitò nel lavandino “quello non mi sembra
affatto buono” osservò Mirtilla da sopra la spalla di Rose, la
strega scosse la testa osservando il liquido nero che aveva appena
sputato
“no,
non lo è” approvò incrociando le braccia al petto “ma c'è di
peggio”
“ah
si!?”
“per
venire fuori da questo casino dovrò parlare con una creatura
mostruosa” Mirtilla rabbrividì (per quanto un fantasma potesse
farlo)
“un
basiliscooooo?”
“peggio,
mia mamma” annunciò con voce cupa Rose prima di dirigersi verso
l'uscita.
***
In
questo capitolo c'è solo l'apertura della stanza, lo so che è poco
ma vi posso assicurare che ho un intero capitolo già pronto non lo
pubblico perchè non arrivo a correggerlo e vista la mia nuova
politica di diamo un'occhiata prima di pubblicare, dovrete aspettare
almeno una settimana.
Nel
prossimo capitolo ci sarà una piccola parentesi su due personaggi
che solitamente non compaiono molto ovvero Dominique e Fred.
Ps:
questa parte è un po' Rose-centrica. Ora, non è discriminazione nei
confronti degli altri personaggi è che io amo particolarmente le
Rose/Scorpius quindi per forza di logica se c'è qualcosa da fare di
importante inconsciamente prendo uno dei due giovani.
Psps:piano,
piano sto correggendo i vecchi capitoli, ci sono delle cose
agghiaccianti (detta alla Antonio Conte) ,quindi yeeei a me che
faccio meno la pigra.
|
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Capitolo 11 *** Che fortuna possedere una grande intelligenza: non ti mancano le sciocchezze da dire ***
cap 11
Che fortuna possedere una grande intelligenza: non ti mancano le sciocchezze da dire
(A.Checov "Quaderni")
“Il
malvagio Albus?” propose Roxanne
“no,
troppo banale” scartò l'idea Fred “che ne dici di il signore
oscuro?”
“carino,
ma giù usato” scosse la testa la ragazza
“ehi”
li salutò con un gesto del capo Louis avvicinandosi ai due “che
state facendo? James mi ha detto di dover venire qua, ora, sappiate
che ho accettato solo perchè mi lasciasse in pace, quindi ditemi
quello che devo fare così mi tolgo il pensiero e via”
“devi
controllare Al” rispose Roxanne indicando il cugino poco più
avanti che al fianco di Rose stava parlando tranquillamente con dei
suoi compagni di casa
“e
perchè?”
“perchè
è il tuo turno” rispose placido Fred
“turno
per cosa? E non potete farlo voi due?”
“na,na”
scosse la testa Roxanne “io l'ho già fatto prima e a Fred è stato
assegnato quello dopo al tuo”
“e
allora perchè siete qui?”
“io
perchè sto aspettando che Rose finisca il suo turno per andare a
giocare a scacchi..”fece Fred
“..mentre
io mi diverto, il malvagio Albus è buffo”rispose Rox
“lo
vedi che non funzione il malvagio Albus?”sbottò il fratello
“si,
hai ragione”sbuffò “stiamo cercando un nome appropriato, qualche
idea?”
“di
cosa state parlando?” chiese scandendo parola per parola Louis
“di
Albus e della sue reazioni da quando è uscito dal suo
dormitorio”spiegò Roxanne, il biondo corvonero si girò per
osservare meglio il cugino, meno che per un abbigliamento
completamente nero, non vedeva alcuna differenza
“quali
reazioni?”
“odio
verso le manifestazioni d'affetto”rispose Fred
“quindi
di preciso io che dovrei fare..?”
“quello
che Rose farà fra cinque secondi..” disse Roxanne indicandogli una
coppia che stava camminando mano nella mano nel corridoio “due
galeoni che ce la fa” aggiunse poi rivolta al fratello
“assolutamente
no, due galeoni che non ce la fa”
“e
adesso su cosa state scommettendo?”
“se
Rose riesce ad intervenire in tempo o meno”chiarì Rox “vuoi
scommettere?”
“intendete
se riesce a fermare Al dal colpire quella coppia?”
“esattamente”confermò
la strega “diciamo che Rose si distrae facilmente così ogni tanto
si dimentica del suo compito, inoltre non è facile capire con chi se
la prenderà Albus, nel mio turno a tentato di schiantare un mago
perchè voleva battergli il cinque..”
“beh
in questo caso è facile, quella coppietta non finirà bene, Rose ha
la testa da un'altra parte”
“è
talmente concentrato nel parlare con quei serpeverde che non li
noterà neppure” Fred e Roxanne si voltarono di colpo verso di lui
poi scoppiarono a ridere
“Albus
riesce a vedere un boccino d'oro ad un paio di metri di distanza,
secondo te non noterà quei due piccioncini?”
“e
noi non stiamo avvertendo Rose, che sembra piuttosto impegnata a
rigirarsi un ricciolo attorno all'indice, perchè....?”
“perchè
se rimani a guardare e ci scommetti su è più divertente” rispose
Roxanne puntando gli occhi su Albus che stava ridendo per una
battuta. La coppia passò a lato del corridoio opposto a quello dove
si trovavano loro, la giovane strega strinse la mano attorno ai
galeoni che teneva in tasca “andiamo Rose” disse fra i denti
“girati”
“perderai
sorellina, oh, se perderai” Roxanne sbuffò ondeggiando per seguire
meglio la scena, Rose aveva abbandonato l'attività di arricciamento
ciocca di capelli attorno all'indice per seguire la conversazione,
poteva farcela
“seriamente,
non dovremmo fare qualcosa?”
“no”
risposero all'unisono i due fratelli. La coppietta stava ormai
sorpassando il gruppo di serpeverde, Albus sembrava ascoltare
tranquillo quello che gli stava dicendo un suo
compagno di casa, Rose al suo fianco sembrava concentrata sul cugino.
Cambiò tutto nel giro di pochi secondi.
Roxanne,
Fred e Louis concentrati sulla scena videro Albus smettere di parlare
di colpo, estrarre veloce la bacchetta, puntarla sulla coppietta e,
prima che Rose riuscisse ad abbassargli il braccio, lanciare una
fattura gambe molli ai due giovani innamorati
“si”esclamò
Fred afferrando i galeoni che Rox gli stava porgendo scocciata
“tutto
qua?” domandò Louis “una fattura gambe molli?”
“si
perchè che credevi?” chiese Fred intascando la vincita
“da
come ne parlavate, pensavo li avrebbe schiantati”
“e
secondo te saremmo rimasti qui a guardare mentre due ragazzi
innocenti rischiavano di essere schiantati?!”fece Roxanne
incrociando le braccia
“per
chi ci hai preso?” rincarò Fred “per degli incoscienti?” la
mancanza di una risposta da parte di Louis offese non poco i due
fratelli che iniziarono a borbottare una serie di imprecazioni
“e
così..” Louis si schiarì la voce “è questo che dovrei fare?”
“per
le prossime due ore, poi tocca a me” confermò Fred
“no”
“no,
che?” chiese Rox
“no,
non ho tempo di stargli dietro per due ore, quindi si fa a modo mio,
entro venti minuti Albus non sarà più il re di odiolopoli” i due
fratelli guardarono gli occhi del biondo farsi di un blu intenso
mentre era concentrato a studiare le mosse di Albus che era tornato a
conversare civilmente con dei serpeverde indifferenti mentre Rose
tentava di dare una mano alla coppietta
“oookay”
fece Roxanne “te lo dico, tu fai paura”
“Rose”
la chiamò Fred, la rossa si voltò verso di loro, sorrise e salutò
la coppia per poi raggiungerli “Louis è qui per il cambio”
“così
noi possiamo andare a giocare a scacchi” affermò Rose, si voltò
verso louis “ma che ha?”
“è
in modalità veela assassina” chiarì Roxanne “va beh, se tu hai
finito il turno, io raggiungo Kit, dobbiamo lavorare su qualche
espressione nuova per commentare le partite di Quiddich”
“buon
lavoro Louis” lo salutò Rose
“comportati
bene” si raccomandò Roxanne
“trova
un nome nuovo, re di odiopoli fa proprio schifo” sbottò Fred con
un ghignò sulle labbra. Louis li salutò appena, era troppo
concentrato ad elaborare un piano per tirarsi fuori da quella
situazione al più presto per prestargli troppa attenzione. Ebbe
un'idea, una di quelle efficaci anche se complesse. Si sistemò la
cravatta e con un paio di falcate decise raggiunse il cugino
“Ah,
ciao Lou!” Albus non riuscì ad aggiungere altro che il biondo lo
afferrò per il colletto della camicia trascinandolo via.
“ehi,ehi,ehi”si
lamentò Albus alzandosi dalla sedia su cui era stato gettato
malamente dal cugino “che problemi hai?”
“in
questo momento?! Tu, che mi fai perdere tempo”
“Lou,
scusa ma non è giornata”Albus fece due passi verso la porta
dell'aula vuota in cui si trovavano ma Louis gli si parò davanti
bloccandogli il passaggio “spostati” sibilò
“no,
risolviamo questa cosa, subito”
“hai
ragione” approvò Albus, estrasse la bacchetta e la puntò contro
al cugino “risolviamo la cosa”
“calmati”
gli intimò guardandolo fisso negli occhi, Al aveva la mascella
contratta ma abbassò la bacchetta e arretrò
“stupidi
geni da veela” ringhiò
“non
ho fatto nulla” fece pacato Louis “se ti sei calmato, era perchè
volevi calmarti” Albus sospirò e tornò a sedersi “allora,
spiega, cos'è questo nuovo look?” il serpeverde osservò i polsini
della felpa nera che indossava, non era mai stato un amante dei capi
colorati, ma quando smetteva la divisa scolastica gli piaceva
cambiare, variare un po' quindi quella scura, semplice felpa che
indossava non era esattamente nei suoi canoni
“credo
che avere due genitori grifondoro abbia avuto un influenza anche su
di me nonostante tutto” Louis inarcò un sopracciglio
“esibizionismo” spiegò con una sola parola, prese il cappuccio
della felpa e se lo calcò in testa “se devo essere incazzato con
il mondo, il mondo deve saperlo...Se fosse stato per me sarai uscito
con il mantello da mago lungo ma Scorpius me lo ha impedito”
“grazie
agli dei” borbottò Louis “quindi questo odio verso l'amore è
dato da Lysander?”
“l'amore
è noioso, tu stai con quella persona, quella persona ti dice cosa
fare, tu diventi una zerbino e alla fine ti lascia” sputò Albus,
Louis si sedette incrociando lentamente la braccia al petto
“vero”
confermò “ma questo pensiero potresti averlo anche senza fatturare
le altre persone, non credi?”
“no”
sbottò in risposta il serpeverde scivolando lungo lo schienale della
sedia
“non
usciremo da qua fino a che non avrai cambiato idea, quindi metti pure
il broncio per tutto il tempo che vuoi, nel frattempo io devo
studiare pozioni”annunciò evocando il libro di testo
“non
mi permetterai di uscire da qua fino a quando non sarò rinsavito?”
“questo
è il piano” Albus sbuffò e incrociò le braccia
“lo
vedi?”chiese il serpeverde dopo un paio di minuti di silenzio
“Lysander?”
domandò Louis senza alzare lo sguardo dal libro di pozioni
“si”
“sì
e non sta bene, ma se gli rimani lontano recupererà”
“te
lo ha mai detto nessuno che sei uno stronzo?” Louis mise un pollice
sulla pagina che stava studiando e richiuse il libro
“sinceramente
no” Albus fece una smorfia
“certo,
perchè con gli altri fai tutto il carino”Louis fece spallucce
“può
essere”confermò “però ciò che ti ho detto su Lys potrebbe
dirtelo chiunque”
“sono
davvero tanto male?”
“come
amico, come cugino, come fratello no, non sei per niente male, ma
come parte di una coppia sì, lo sei” disse Louis
“non
posso cambiare per Lys, mentirei a lui e a me stesso”
“niente
bonbon”fece fra sé e sé Louis
“cosa?”
“il
tuo è un comportamento da niente bonbon” ripetè “mia nonna
quando io o Domi da piccoli facevamo qualcosa di sbagliato diceva che
avevamo un comportamento da niente bonbon, anche se in verità il
mangiare caramelle era a sua volta un comportamento da niente bonbon”
“io
sono cresciuto a biscotti e dolcetti di nonna Molly” Louis lo
freddò con uno sguardo
“quello
che intendevo dire è che sei un complesso di difetti, con una
pessima capacità nell'esprimere i sentimenti e a parer mio Lysander
avrebbe tutte le ragioni del mondo per mandarti a quel paese ma lui
lo ha mai fatto? Lys si è mai lamentato del tuo comportamento con
te?” Albus si portò le mani a coprire il viso
“certo
che..” si fermò “beh, non proprio, ma solo perchè non sono mai
stato davvero con lui, ci sono fior fiore di persone in questa scuola
che possono testimoniare che il mio carattere, all'interno di una
coppia, ferisce..”
“le
altre persone non sono Lysander, magari, per troppa esposizione a
quei cosi di cui parla sempre sua madre, tu gli piaci così come sei”
Albus aggrottò la fronte, portò una mano a scompigliare i capelli
poi fissò il cugino
“strano”disse
infine
“già”
“e
tu?”chiese indicandolo con un cenno del capo
“io
che?”domandò di rimando Louis alzando un sopracciglio
“dov'è
finita Robin?”
“che
ne so..”
“sembrava
ti piacesse...”
“sembrava
anche un' adorabile ragazza, sempre pronta ad aiutare, impegnata ad
essere tanto gentile da non sembrare vera”
“e
non è così?”
“si,
che è così per questo mi infastidisce”scosse appena la testa “mi
da fastidio tutto ciò che fa, come fa a piacermi?”
“non
ne ho idea...”
“comunque
non importa, ora, la ho aiutata a mettersi con Thurstan”
“è
brutto essere rifiutati..”
“non
mi ha rifiutato, si è semplicemente messa con quel tipo”
“scusa
un attimo..Tu mister perfezione, mister un ottavo veela, mister c'è
buon parte della popolazione femminile di Hogwarts che mi muore
dietro, non hai nemmeno preso in considerazione l'idea di dichiararsi
a lei?”
“lei
mi ha confessato di aver una cotta per questo tizio e allora...”
“un
ottavo veela” scandì
“ma
se le piace un altro..”
“magari
non pensava di avere una chance, magari non ti aveva mai considerato
sotto quel punto di vista...”
“hai,
hai..”balbettò Louis “hai ragione, per Corrina se hai ragione”
Albus ghignò
“l'hai
davvero aiutata a mettersi con un altro?”
“sono
dannatamente bravo in tutto, è la mia maledizione..”rispose
monocorde il biondo, Albus ridacchiò
“certo,
non è da tutti avere un talento del genere..”Albus si bloccò
“cugino, tu e il tuo talento ora servite a me, ho bisogno di un
corso accelerato in rapporti sentimentali, devo riconquistare
Lysander”annunciò, Louis scoppiò a ridere finì solo quando vide
l'espressione del cugino farsi scura, a quel punto borbottò qualcosa
come
“comportamento
da niente bonbon”.
Dominique
incrociò le braccia al petto mordendosi appena il labbro, avrebbe
anche aggrottato la fronte se la voce di sua nonna che le ripeteva
che in quel modo le sarebbero venute le rughe non fosse stata così
vivida nella sua testa
“ti
verranno le rughe” Dominique si voltò verso il fratello,
ovviamente non era riuscita nell'intento di non accigliarsi. Nonna
non sarebbe stata contenta.
“non
mi importa” rispose stizzita
“si
invece che ti importa”replicò Louis sistemandosi i gemelli della
camicia, era appena rientrato per cambiarsi, dopo l' illuminante
conversazione con Albus aveva preso una decisione, una decisione che
richiedeva una camicia elegante al posto del maglioncino che stava
indossando
“non
in questo momento” sibilò “allora mi dai un consiglio si o no?”
Louis sospirò, si avvicinò a lei e le pose una mano sulla spalla
“sorellina,
questa scena l'abbiamo già recitata più di una volta, tu hai un
problema, vieni da me per un consiglio, io ti do quello più
razionale e giusto tu annuisci ma te ne vai comunque dal quel branco
di psicopatici del resto della nostra famiglia per elaborare qualche
piano strampalato”
“non
è vero”
“si
lo è, perchè tu mi identifichi come la tua ragione, sai che
ascoltare me sarebbe la soluzione migliore, ma nella maggior parte
dei casi non è né divertente né piacevole come ideare qualche
altro stratagemma con i psicopatici”
“odio
quando hai ragione” Louis assottigliò lo sguardo
“tu
mi odi sempre?”chiese accigliandosi. Dominique sorrise, allungò
una mano e gli scompigliò i capelli
“stupido”
canticchiò prima di dirigersi verso l'uscita. Gli aveva scompigliato
i capelli e lo aveva etichettato con una parolaccia, sarebbe rimasto
incavolato molto a lungo.
Uscì
diretta alla sala comune dei grifondoro, cercava Rose e se c'era una
cosa che sapeva della ragazza era che l'avrebbe trovata ovunque se
non nella sua sala comune.
Dominique
come Louis era arrivata ad Hogwarts dopo aver passato più tempo in
Francia con la nonna che in Inghilterra con i Weasley. Quando era
arrivata nella scuola quindi non aveva rapporti con i suoi cugini, li
conosceva, li trovava moderatamente divertenti ma nulla di più.
Erano tutti dei conoscenti.
James
con il suo estremo bisogno di avere tutta la mia famiglia unita aveva
provato a includerla il più possibile, ma a differenza del suo
freddo fratellino non aveva potuto trascinarla contro la sua volontà
nei propri piani, si era dovuto limitare ad invitarla alle riunioni
di famiglia e al chiederle come stesse.
Era
stata smistata a corvonero assieme a sua cugina Rose, lei girava con
Albus, dopo un approccio iniziale quindi si erano educatamente
ignorate.
La
verità era che a Dominique non importava, non pensava di aver
bisogno di una famiglia unita alle sue spalle, né di molti amici,
l'unica cosa che importava a quella ragazzina di undici anni era di
avere un ragazzo, in particolare quello che quell'estate, giocando ad
obbligo o verità, le aveva dato un tenero bacio sulla fronte,ovvero
Teddy Lupin.
Tutto
era cambiato l'anno successivo quando prima delle vacanze natalizie
Victorie le aveva scritto per chiederle di farle da damigella al suo
matrimonio. Era in quel momento che aveva elaborato la teoria
dell'amore che aveva spiegato a Lorcan. Teddy aveva scelto Victorie,
non importava quanto lei si fosse impegnata a seguire le lezioni di
sua nonna per sfruttare al massimo quel suo essere per un ottavo
veela, non importava se aveva una media dei voti alta o se parlava
perfettamente tre lingue, era Vicky quella destinata a Teddy, era lei
quella destinata all'amore.
La
Dominique di dodici anni era riuscita ad elaborare una teoria simile,
razionalizzando così la situazione, ciò però non l'aveva protetta
dallo star male.
Era
stato proprio in quel momento che Rose era entrata a far parte della
sua vita.
Una
Rose dodicenne aveva trovato Dominique in bagno dopo che aveva appena
finito di piangere, le aveva chiesto come stesse, lei le aveva
risposto in malo modo, la rossa allora se ne era andata ma pochi
secondi dopo era rientrata in bagno con un sacchetto di cioccorane.
Dominique era rimasta sconvolta da quella ragazzina che le aveva
porto quello che aveva dichiarato essere il sacchetto “dolci delle
emergenze”, perchè quel gesto non era stato fatto come una cugina,
ma come una compagna di dormitorio che vuole essere un' amica.
Rose
poi le aveva programmato tutta la settimana con impegni assurdi che
avevano coinvolto ogni membro della sua numerosa famiglia.
A
quel punto Dominique aveva capito che non aveva bisogno di un
ragazzo, non aveva bisogno di Teddy Lupin, aveva bisogno di un amica
come Rose e di tutta la sua rumorosa, fastidiosa, ingombrante
famiglia e Rose e la sua ingombrante famiglia avevano bisogno di lei.
Dominique
si fece largo fra i varii grifondoro presenti nella sala comune e
raggiunse il divano davanti al camino di ormai riconosciuta proprietà
di James e Fred.
“ciao,
problema, James e Isla”telegrafò sedendosi accanto a Rose che
stava giocando a scacchi magici con Fred
“creatura
magica, Hagrid e foresta” esclamò Fred
“che?”
“non
stavamo giocando a dii le tre parole che più spesso si ritrovano
assieme in una frase?”Dominique gli fece una smorfia
“molto
simpatico, davvero” borbottò “io ho un problema serio, capite?”
sbottò gesticolando tanto da colpire la scacchiera facendo cadere
alcune pedine
“ehi”si
lamentò Rose
“Rose!”
la richiamò Fred “non vedi che Dominique è sconvolta?ti sembra il
caso di pensare alla partita adesso?” chiese con tono indignato
“lo
dici solo perchè stavi perdendo” Fred piegò le labbra in un
ghigno veloce poi si rivolse a Dominique falsamente preoccupato
“Domi,
non essere così sconvolta, dicci cosa possiamo fare per aiutarti..”
“Fred,
così mi inquieti, torna normale grazie” ordinò la bionda “James
mi ha chiesto di seguire Isla perchè pensava uscisse con qualcuno e
beh...”guardò con occhi sbarrati prima Rose poi Fred “è così”
terminò
“odio
quando fai quei momenti di suspance, mi fai salire l'ansia” si
lamentò Fred
“vero?”
sbottò Rose “ti ritrovi ad essere preoc”
“ragazzi”
li bloccò Dominique “avete sentito che ho detto?”
“Isla
esce con un altro e tu devi dirlo a james, lui distruggerà metà ala
del palazzo con uno sguardo da pazzo dicendo che non è geloso,
odiava semplicemente il colore dell'intonaco” disse Fred
“esatto!”
esclamò “perchè voi non siete preoccupati come me?”
“perchè
sarai tu a doverglielo dire non noi” spiegò Rose risistemando le
pedine sulla scacchiera mentre Fred annuiva energicamente
“ma
c'è di peggio” continuò ignorando l'ultimo commento “sapete chi
è!? Il suo ex”
“il
suo ex è James” fece notare Fred
“il
suo ex, ex, l'ex vero”Rose aggrottò la fronte poi di colpo
spalancò la bocca
“no!”sbottò
“siii”
replicò Dominique
“cheeee?”intervenne
Fred
“il
suo ex è Ewan Lee” Fred si massaggiò la mascella pensieroso
“l'unico
Lee che mi viene in mente è il nuovo giocatore dei Tutshill” Rose
e Dominique lo guardarono scioccate “beh, che ho detto? Lee è..”
si bloccò “non ditemelo!lei stava con quel Lee?”
“si”confermò
secca Dominique
“lei
ha ripreso a frequentare il suo ex che ora è un giocatore
professionista nella squadra in cui sogna di giocare?”
“esattamente”
fece Rose, Fred si voltò completamente verso Dominique, poi di
slanciò si gettò su di lei abbracciandola
“mi
mancherai cugina, insomma sei sempre stata un po' fastidiosa, ma in
fondo ti voglio bene, sarà un peccato non averti più con noi”
“non
fare l'imbecille”sbottò allontanandolo da sé “ci vuole una
soluzione qui”
“che
idee hai?”domandò Rose
“solo
quella di Louis, ovvero dii tutto a James e basta, lui saprà
cavarsela poi”
“no,
decisamente no” fecero Fred e Rose in coro
“costringi
Isla a dirglielo così tu non devi mentire ma non sarai tu ad essere
schiantata ma lei”
“si,
Rose, bell'idea ma come diamine faccio a convincerla?”
“non
lo fai” intervenne Fred attirando gli sguardi incuriositi delle due
streghe su di sé “la rapiamo e poi rapiamo anche James, li
rinchiudiamo in una stanza e via”
“questa
è l'idea più idio..”Dominique si bloccò “sai che potrebbe
funzionare?!”
“certo,
che potrebbe gli attiriamo con una scusa, li schiantiamo e via”disse
Fred
“e
come li attiriamo?”
“sono
Isla e James!basterà blaterare qualcosa riguardo il Quiddich e
quelli correranno come Lumacorno quando vede Fred e James avvicinarsi
troppo ai loro calderoni”
“ehi”
esclamò risentito Fred “beh, hai ragione, mettiamoci all'opera
gente, c'è un rapimento da organizzare”.
Fred
si trattenne dal sghignazzare apertamente alle spalle di Dominique
che spiegava a due imbavagliati e legati James e Isla il perchè
fossero lì.
James
lo stava fissando con una sguardo truce, eppure lo sapeva che in
verità si sarebbe messo a ridere anche lui per quella situazione.
James
lo avrebbe perdonato per quel tiro mancino, anzi dopo qualche insulto
si sarebbe complimentato. Fred sapeva che sarebbe andata cosi, perchè
lui e James vivevano sulla stessa lunghezza d'onda, non simile, non
vicina, la stessa.
Diede
un'occhiata di sbieco ad Isla, quel rapimento era stato fondamentale
anche per lei, sapeva che James aveva bisogno di chiarire il suo
casino sentimentale, lo sentiva a pelle.
“tutto
bene tesoro?”domandò mentre Dominique toglieva il bavaglio ad
entrambi
“non
chiamarmi tesoro” sbottarono all'unisono Isla e Dominique
“diceva
a me” intervenne secco James, con una luce divertita negli occhi
“appunto”
confermò Fred con un sorrisetto malandrino in volto
“cielo
dovreste sposarvi voi due” fece Dominique scuotendo la testa
“vero”
confermarono assieme i due scoppiando a ridere. Fred e James vivevamo
praticamente all'unisono, solo una cosa li divideva;una sottospecie
di creatura magica che li confondeva e rendeva ebeti.
La
perfida creatura magica era per James la strega mora seduta accanto a
lui, mentre per Fred era Amaryllis Hawes, modella che ultimamente
occupava le maggior testate di riviste per streghe alla moda. Certo,
non si conoscevano ancora ma Fred sosteneva che in cuor suo Amaryllis
stava aspettando con fervore il loro primo incontro.
“allora,
tanto per sapere perchè ci avete rapiti?” chiese Isla
“si,
è dov'è finito il terzo genio del male che mi ha colpito in testa?
Avete idea di quanto tempo occorra al mattino per sistemare i miei
capelli in questo modo? Ho in eredità capelli ribelli e incasinati
io, ci devo lavorare per rendergli sexy”
“oh
ma sta zitto James” lo canzonò Fred “ma è vero dov'è Rose?”
“non
ne ho idea, mi ha detto che mi avrebbe aggiornata dopo” rispose
Dominique facendo spallucce “tornado a noi, siete qui perchè
dovete chiarivi”
“su
che?”domandò Isla confusa
“sulla
vostra non proprio relazione” spiegò Dominique “consiglierei di
partire da incontri segreti con i propri ex”
“noi
non ci siamo incontrati in segreto” sbottò James mentre Isla
annuiva
“non
voi ex, i vostri ex-ex” Fred Sbuffò “Merlino che casino, Isla si
rivede con Leee” disse tutto d'un fiato “bene, l'ho detto, Domi
andiamo” e l'afferrò per un braccio mentre James si voltava
lentamente verso Isla con uno strano sorriso in volto
“ti
rivedi con Lee?”
“io
non mi rivedo con Ewan” rispose pacata Isla “io sto organizzando
un matrimonio con lui”
“tu
l'hai pedinata ma ti sei persa questo piccolo dettaglio?”domandò
Fred a Dominique continuando ad arretrare verso la porta
“come?”
domandò James stirando maggiormente gli angoli della bocca in un
sorriso
“si
mi sposo appena presi i MAGO”
“grazie
agli dei ho io la bacchetta di James” sussurrò Dominique a Fred
“felicitazioni?”
James tossi schiarendosi la gola
“non
credo che felicitazioni possa essere posta con una domanda J”
intervenne Fred
“si
beh, gli serviva la cittadinanza Inglese quindi..” Dominique sbatté
le palpebre più volte allibita
“ti
sposi per la cittadinanza?”
“quest'anno
i Tutshill hanno la possibilità di giocare l' European Cup ma Ewan è
Australiano, per regolamento non può parteciparvi(*)” constatò
Fred
“e
chissene frega”disse James sbadigliando “perderà questa
occasione e andrà a giocare per i Woollongong Warriors, nella sua
cara terra d'origine”
“ha
frequentato gli ultimi anni ad Hogwarts, ormai l'Inghilterra è casa
sua e poi perchè dovrebbe rinunciare ad un occasione come giocare in
Europa con i Tutshill quando gli basta sposarsi con me?”
“perchè
è ridicolo! La gente non si sposa solo per la cittadinanza!”
esclamò
“e
per cosa James? E non rispondermi per amore perchè, parole tue,
l'amore romantico si affievolisce, va e viene nel tempo mentre
l'amore per gli amici, la famiglia, il Quiddich quello rimane per
sempre” prese un respiro profondo “e beh, io sto formando una
famiglia con un amico che vuole giocare a Quiddich” serrò appena
gli occhi “divorzieremo dopo un anno e nel frattempo potremmo fare
quello che vogliamo con discrezione, ma entrambi saremo troppo presi
dalle nostre carriere per avere qualche relazione immagino”
“slegatemi”
ordinò James “slegatemi”ripetè con un tono di voce molto più
alto, Fred con un colpo di bacchetta sciolse le funi attorno al
cugino, lui si alzò e andò da Dominique “bacchetta” la bionda
temporeggiò, ma Fred le annui, gliela porse, James l'afferrò “non
hai capito proprio niente tu” sibilò rivoltò ad Isla che, slegata
a sua volta, lo osservava senza muovere un singolo muscolo “niente”
scandì “ti sposi, così tanto per”
“sto
aiutando un amico” replicò fredda
“certo”
fece James con una smorfia “sai cosa? Vaffanculo” ed uscì veloce
dall'aula seguito a ruota da Fred.
“James”
lo chiamò il cugino affrettando il passo per raggiungerlo
“si
sposa lei, per aiutare un amico ha detto..”ripetè con teatralità
“andiamo
J, lo vuole solo aiutare..” il maggiore dei Potter scoppiò a
ridere “oh,no, non il dupe-eather adesso”
“sai
cosa facciamo?” Fred scosse la testa osservando gli occhi
allucinati di James “non ci si fidanza tutti i giorni, bisogna fare
un festa!”
“vuoi
organizzare una festa di fidanzamento per la tua ex di cui sei ancora
innamorata che si sposerà con un giocatore dei Tutshill per farlo
giocare nell' European cup?!”
“esattamente”
Fred prese a camminare avanti e indietro
“tema?”
“due
cuori e un boccino” rispose con un ghigno James
“alcool
principale?”
“whisky
incendiario, fiamme leonine perchè siamo fottuti grifondoro, parola
d'ordine per far comparire all'istante il bicchierino in mano,
luma-luma” finirono all'unisono, avevano altre parole d'ordine ma
quella era la loro preferita. La prima volta che avevano organizzato
una festa era stato durante un luma-club, Fred e James erano stati
invitati, ma trovavano ingiusto il fatto che lo fossero stati solo
per via dei loro genitori, così avevano dato una loro festa, usando
per la prima volta un incantesimo evocante, inventato da loro, basato
su quella parola
“invitati?”
“tutti
quanti dal quarto in sù”
“troppa
gente e di case diverse, serve spazio per evitare che si ammazzino
fra di loro, quindi ultima domanda, luogo?”
“stanza
delle necessità”.
Rose
prese un respiro profondo, Merlino quanto avrebbe voluto che con lei
ci fossero stati Albus o Domi, il primo era il nipote preferito di
sua madre mentre la seconda le avrebbe ricordato razionalmente che
Hermione Granger non avrebbe mai messo a rischio la sua posizione al
ministero per affatturare la figlia.
Non
appena entrò alla Testa di Porco arricciò il naso infastidita
dall'odore pungente di alcool misto sudore di ippogrifo, misto
qualcosa di identificabile, si alzò sulle punte per vedere dove
potesse essersi seduta sua madre, la vide in un tavolo un po' isolato
con in mano una burro birra, abbassò il cappuccio del mantello e la
raggiunse
“te
lo dico Rose Nymphadora Weasley, questa cosa non mi piace, non mi
piace per nulla” disse Hermione non appena la figlia si fu seduta
di fronte a lei “e questo posto è ancora uno dei luoghi meno
igenici in un cui io sia mai stata e io sono stata nella tana di un
basilisco”
“ciao
Rose come stai?oh, bene mamma, grazie”ironizzò Rose, Hermione
abbozzò un sorriso
“sei
cresciuta tesoro”disse dolcemente
“indosso
un paio di stivaletti con il tacco”fece la rossa alzando una gamba
da sotto il tavolo, Hermione incrociò le braccia
“sono
più che sicura che il senso dell'umorismo non lo hai preso da me”
Rose ridacchiò ma si bloccò di colpo quando sua madre inarcò una
sopracciglio, quello era un brutto segno, un brutto segno del tipo
catastrofe naturale “sono molto delusa da te signorina” la
giovane strega abbassò lo sguardo, odiava con tutta se stessa
quell'espressione sul volto di sua madre “farsi coinvolgere in una
cosa così pericolosa, andare contro la preside, rischiare la propria
salute! Si può sapere che cosa ti è venuto in mente?”
“lo
so okay?! So di aver fatto una cavolata, ma mamma abbiamo riaperto la
stanza delle necessità! Domato un ardemonio!”
“un
ardemonio che ti ha colpito di striscio Rose!” un paio di clienti
si voltarono verso di lei incuriositi, Hermione abbassò il tono
della voce “hai una vaga idea di quanto mi sia preoccupata quando
ho letto la lettera? Ciao, mamma, a dopo i dettagli, sono stata
colpita di striscio da un ardemonio, nulla di grave, ma mi serve una
pozione per smettere di vomitare nero e di contorcermi dal dolore. Ci
sentiamo presto, un bacio Rose”
“sono
sicura di non essere stata così sintetica” borbottò in un
sussurro la ragazza
“vuoi
che ti faccia i complimenti per aver aperto la stanza delle
necessità!? Complimenti per non aver usato la testa Rose, di nuovo”
Rose incassò quel pugno verbale in silenzio,sapeva che era
preoccupata, sapeva che la stava rimproverando per un giusto motivo,
ma non era mai facile quando sua madre gli ricordava di essersi già
messa nei guai più volte. La verità era che Rose avrebbe fatto di
tutto pur di rendere fiera sua madre, il problema era che i canoni di
sua madre erano quelli di Hermione Granger, parte del trio dei
salvatori del mondo magico e strega più brillante della sua
generazione.
“scusa”sussurrò,
Hermione sospirò poi annuì
“comunque
stando all'analisi del tuo nucleo magico che mi hai mandato, che tra
l'altro mi chiedo come tu sia riuscita a procurartele senza
rivolgerti a madama Chang” Rose aprì bocca per rispondere ma la
strega alzò un mano “no, in verità non voglio proprio saperlo”
la ragazza abbozzò un sorrisetto imbarazzato e non aggiunse altro
“dicevo, le analisi hanno rilevato che il tuo corpo ha assorbito
una specie di fuliggine creata dall'impatto delle fiamme
dell'ardemonio e il tuo scudo, pur non rompendosi non era abbastanza
forte per sostenere un colpo del genere, ha tenuto fuori le fiamme e
il calore ma non il fumo nocivo prodotto” Rose annui
“quindi
questo cosa significa?”
“l'ardemonio
è frutto di una maledizione non è un fuoco comunque, nel tuo corpo
questa fuliggine sta continuando a bruciare, ti indebolirà pian
piano..”
“ho
capito” la bloccò Rose “ma tu hai trovato una soluzione vero?”
Hermione serrò le labbra
“dovresti
andare da Madama, non so se sai gestire una pozione del genere”
“mamma,
se vado in infermeria mi espelleranno!” esclamò, un brivido
d'orrore percorse lo sguardo della strega e Rose seppe di aver
toccato il giusto tasto “so gestire una pozione particolarmente
forte, so che tu pensi io abbia sempre la testa fra le nuvole, ma
conosci i miei voti, la mia condotta..”
“non
li conosco fino a che non arriva la pagella via gufo”
“come
se non ti facessi fare un resoconto ogni settimana da tutti i
professori di Hogwarts”
“non
so di cosa tu stia parlando Rose”
“sai
vero che non sarebbe permesso?”
“certo
che è permesso!” sbottò “solo che non tutti i genitori hanno il
tempo di andare dai professori a chiedere questo piccolo favore”
“no,
mamma, non tutti incutono terrore come te, è diverso”
“sciocchezze”
glissò l'argomento con un gesto noncurante della mano
“comunque,
sai che mi sto impegnando al massimo per andare bene, seguo molti
corsi e..”batté un a mano sul tavolo “devi fidarti di me, posso
farcela”
“la
scorsa settimana hai preso solo un eccellente di un compito di
pozioni” Rose chiuse gli occhi per qualche secondo, i canoni di
Hermione Granger ripetè nella sua testa, sono solo i canoni di
Hermione Granger
“ce
la posso fare” scandì
“al
primo problema vai da madama però” fece alla fine con un sospirò
tirando fuori una boccetta dalla borsetta “ho fatto un incantesimo
di estensione irriconoscibile, all'interno c'è tutta la pozione che
ti serve per eliminare la fuliggine dal tuo corpo e qualcosa in più
da dare a Lily, da quello che ho capito, il tuo corpo le ha fatto
come da scudo ulteriore, ma per essere sicuri dagliene un po' anche a
lei” poi poggiò un pezzo di pergamena sul tavolo “e queste sono
le istruzioni”
“grazie
mille”esclamò afferrando la boccetta e la pergamena
“al
primo problema..”
“vado
da Madama e ti scrivo, promesso!”
“bene”
fece annuendo “io devo tornare al lavoro, tu ad Hogwarts, per
quanto nessuno di sano di mente metterebbe mai piede in questo posto
non puoi rischiare che ti vedano girare ad Hogsmeade”
“ho
il mantello e la mappa dello zio su, non proprio tanto gentile,
concessione di James” spiegò alzandosi assieme ad Hermione, la
donna le passò una mano sulla testa accarezzandola
“comportati
bene e tieni d'occhio tuo fratello, d'accordo?!”disse stringendola
in un abbraccio
“d'accordo”
“e
preparati per quando tornerai a casa durante le vacanze, sarai in
castigo per tutto quanto il tempo” le sussurrò nell'orecchio “solo
perchè non voglio che ti espellano non significa che non pagherai
per questa bravata signorina” Rose sospirò
“si
mamma ti voglio bene anch'io e non vedo l'ora di tornare a casa” si
staccò dall'abbraccio e si diresse verso il passaggio segreto per
tornare ad Hogwarts.
***
(*) si è una regola del quiddich inventa.
Come avevo annunciato in questo capitolo
c'è maggiore attenzione per personaggi che
solitamente non compaiono spesso. Ora si è scoperto cosa
è successo a Rose, sapete cosa frulla nella testa di Domi e Fred
ed infine sapete che combina Isla di chetichella. Che ne pensate?Spero
vi sia piaciuto, il prossimo capitolo sarà leggermente
scorpiuscentrico.
ps: ho corretto il capitolo nove,
c'erano addirittura delle parole a cui avevo tagliato delle lettere,
così, giusto perchè sia si scrive sa da adesso-.-" vi
chiedo immensamente scusa per quel capitolo, davvero certe parti erano
più leggibili in cirillico che in italiano.
psps:oh, si siamo al capitolo 11,
superato il decimo ho deciso di cambiare le citazioni nei titoli di
volta in volta, era da un pò che volevo farlo ma ci tenevo a
dare continuità così avevo mantenuto frasi del vecchio
william ma ora caaaaambio.
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Capitolo 12 *** Si può essere una persona perbene e scrivere brutte poesie ***
cap 12 2
Si può essere una persona perbene e scrivere brutte poesie
(Molière, Filinte)
Scorpius
si lasciò cadere sul prato, sdraiandosi e incrociando le braccia
dietro la testa, girò il volto verso Albus che seduto a gambe
incrociate stava scribacchiando qualcosa su un quadernetto nero, poi
ritornò a puntare il proprio sguardo verso lo squarcio di cielo che
si intravedeva fra i rami contorti degli alberi della Foresta.
“togliti
quegli occhiali”sbuffò Scorpius dopo un paio di minuti di silenzio
“mi
servono” ribattè Albus senza smettere di scrivere
“no,
non è vero, al primo anno sostenevi che ti servissero per essere più
simile a tuo padre, adesso li usi per apparire più intelligente,
beh, missione fallita amico toglili” Al afferrò gli occhiali per
poi gettarli a terra
“tanto
ho finito” annunciò
“finito
cosa?”
“la
lista delle cose che mi occorrono per diventare un me stesso più
figo e accettabile”rispose “certo diventare più figo sarà dura
ma..”
“hai
trovato la pietra dei miracoli?” chiese con tono controllato
Scorpius piegando però leggermente le labbra in un ghigno
“sai
che ridere annunciare a tuo padre di essere stato smistato a
tassorosso!? Perchè lo sai vero che tutta questa simpatia non può
che derivare da qualche gene tassorosso represso”
“permaloso”
borbottò “allora, questa lista...”
“un
capolavoro Hyperion, un vero capolavoro” esclamò Albus “tutto
grazie a Louis, un vero genio quando si applica”
“ma
a cosa ti serve questa fantomatica lista di preciso?”
“mettermi
con Lysander no?!” Scorpius si voltò verso l'amico
“e
cosa pensi di fare?
“farmi
addestrare per rimanere me stesso ma senza tutte quelle paranoie che
mi fanno puntualmente rovinare tutto”
“ah”
si limitò a sillabare Scorpius “e chi ti dovrebbe addestrare?”
“Louis,
Domi e ovviamente tu”
“posso
ritirarmi?”
“no”
“bene”
sibilò tornando a guardare il cielo
“tu
che ci fai qua?” Scorpius scosse la testa “stai rimuginando su
qualcosa, lo so!”
“non
sto rimuginando proprio su niente, anzi la mia vita procede davvero
tranquilla...Abbiamo aperto la stanza delle necessità senza danni,
Rose non mi perseguita più con la storia dell'anima gemella, tu stai
facendo liste..”abbassò le palpebre “decisamente tutto
tranquillo” terminò in un sussurro
“ah
già, Rose non è più la tua anima gemella, non ti mancherà averla
attorno?” chiese Albus tirandogli un calcio lieve per farlo
smuovere “ammettilo”
“non
è che adesso non ci rivedremo più, ormai siamo diventati una specie
di amici quindi..”
“vi
rivedrete solo perchè avete me in comune, tornerà tutto come nei
primi anni”
“mister
egocentrismo non credo proprio, sabato andiamo pure ad Hogsmeade
assieme” Albus corrugò la fronte
“ma
cosa stai..ah!” si bloccò “tu non lo sai..”
“non
so cosa?”
“Rose
ci va con Leonard, stanno assieme quei due” Scorpius si tirò su a
sedere
“Rose
ha rifiutato Leonard proprio davanti a me” scandì
“questo
prima di scoprire che tu non fossi più la sua anima gemella” il
biondo inarcò lentamente un sopracciglio
“non
stai scherzando? Rose si è messa con Leonard senza dirmi niente!?”
“beh
non è che doveva dirti chissà cosa, non c'è nulla che vi leghi”
“siamo
amici” replicò
“da
più o meno cinque minuti, hai passato gli ultimi anni ad evitarla, a
dirle che ti infastidiva il suo comportamento e adesso che finalmente
non ti rompe più per la storia delle anime gemelle tu ti
lamenti?”Albus si portò una mano a scompigliare i capelli “amico,
te lo dico, tu sei strano, sembra quasi che tu..”sbarrò gli occhi
verdi puntandoli su Scorpius e iniziando a scuotere la testa
lentamente
“che
io?” lo incalzò l'altro, Albus scoppiò a ridere
“che
tu sia stupido più di me”rispose tra una risata e l'altra
“Al!”
lo richiamò Scorpius “so che con una famiglia di grifondoro è
facile dissimulare, ma io sono un serpeverde figlio di un legilimens
e di una strega istruita a sorridere educatamente anche mentre crucia
una persona, non mi puoi fregare” prese un lungo respiro “dimmelo,
altrimenti ti farò bere di nascosto del versitierum, sembra quasi
che io..”
“..che
tu sia innamorato di Rose” fece tutto d'un fiato Albus e questa
volta fu il turno di Scorpius di scoppiare a ridere
“e
perchè mai dovrei essere innamorato di quella lì?”
“quella
lì è mia cugina”
“scusa
me è,è assurdo!”
“bene,
allora dovresti essere contento che ora stia con Leonard, giusto?!”
“sì,
credo di sì” sibilò
“..e
che ora che abbiamo aperto la stanza delle necessità non dovrai più
ritrovarti di notte in biblioteca a studiare con lei..”
“esattamente”
“...e
non dovrai più subirti le sue stupide battutine o i discorsi
insensati di cui ti lamentavi”
“fantastica
prospettiva”
“...e
che tu non debba subirtela per tutto il giorno ad Hogsmeade perchè
sarà Leonard ad abbracciarla mentre si lamenterà del freddo e sarà
sempre lui a ricevere un pugno per non essersi proposto di porgerle
il suo mantello e un altro pugno subito dopo per aver pensato che lei
avesse bisogno del mantello...”
“povero
ragazzo”nel dirlo Scorpius mosse a mala pena le labbra, Albus fu
contento di essere figlio di un rettilofono perchè era più che
sicuro che non avrebbe mai capito cosa avesse appena detto l'amico se
non avesse ereditato anche in minima parte quella capacità “però
non può comportarsi così” sbottò di colpo il biondo alzandosi di
scatto
“che?”
riuscì a biascicare Albus
“avevamo
un appuntamento, se voleva cancellarlo doveva dirmelo, è una
questione di rispetto, di educazione, di principio per il beatissimo
Salazar!” e con queste parole si diresse verso il castello seguito
a ruota da Albus
“dove
stai andando?” gli domandò tentando di mantenere il passo
“da
Rose..”
“ah!
E conti di girare il castello fino a quando non la trovi?”
“ho
organizzato la sua tabella giornaliera, so perfettamente dove si
trova!”
“l'
avevi fatta anche a me ma non sapevi mai dove fossi” Scorpius di
fermò di colpo voltandosi verso l'amico
“questo
perchè..”disse lentamente “tu non la seguivi!”terminò urlando
“scusa?”
borbottò Albus riprendendo a seguire l'amico “quindi stiamo
andando..”
“là”fece
Scorpius indicando una porta al quale stipite era appoggiato un
ragazzo
“ovvero
alla sede del giornale, perfetto! Potranno pubblicare la cronaca in
diretta dell'omicidio di Rose Weasley da parte di Scorpius
Malfoy”Albus assottigliò lo sguardo “già mi immagino l'articolo
; l'imputato si difende, la ho avadakadavrizzata perchè non mi aveva
informato del suo cambio di programma, era maleducata, meritava di
morire” si portò una mano fra i capelli “zio Ron mi ammazzerà
per avertelo permesso e zia ti inseguirà in capo al mondo per
vend..” si fermò “no, sai che ti dico? Può essere che la zia ti
dia ragione sulla maleducazione” durante tutto questo borbottare di
Al, Scorpius si era limitato ad incrociare le braccia e a puntare lo
sguardo sul ragazzo appoggiato vicino alla porta, era Leonard, anche
lui lavorava al giornale, doveva però essere uscito prima assieme ad
altri, non si stupiva del fatto che Rose fosse fra gli ultimi ad
abbandonare la redazione. Rose infatti uscì dopo un paio di minuti
mentre discuteva, seria in volto, con un'altra strega, ques'ultima la
bloccò e le indicò con un sorriso il Leonard, Rose si voltò, lo
afferrò per la cravatta, gli stampò un baciò sulle labbra per poi
tornare a discutere
“Rose”
si limitò a pronunciare Scorpius, nonostante la distanza, la rossa
puntò immediatamente i suoi occhi azzurri su di lui, salutò
distrattamente la ragazza con cui stava parlando e fece cenno di
aspettarla verso Leonard
“cosa
è successo?” chiese non appena si fu avvicinata
“non
devi dirmi qualcosa?” Rose fece scorrere lo sguardo da Scorpius ad
Albus e contrario
“no,
perchè?”
“dovevamo
uscire questo sabato per andare ad Hogsmeade assieme, se non fosse
stato per Albus, io non avrei mai saputo che mi avresti dato buca”
Rose corrugò la fronte
“tu
avevi detto che dovevamo andare ad Hogsmeade assieme perchè mi
dovevi spiegare il tuo piano niente pozioni per dormire, me lo hai
spiegato e lo sto seguendo, dato che non mi hai detto più niente ho
dato per scontato che non servisse più uscire assieme ma se non è
così, usciamo, non avevo intenzione di darti una buca” Scorpius
aprì bocca per replicare ma constatato che il discorso filava fin
troppo bene si limitò a richiuderla
“e
adesso che dici?” borbottò Albus, Scorpius lo raggelò con uno
sguardo
“siamo
amici, no!? Tu lo hai detto, quindi perchè non mi hai detto che ora
stai con Leonard?”
“ci
siamo visti pochissimo da quando abbiamo ufficializzato la cosa,
inoltre pensavo che te lo dicesse Al, non è poi questa gran notizia”
“bene”
Rose incrociò le braccia
“mi
insulterai un'altra volta in francese o mi dici subito cosa c'è che
non va?”
“non
c'è nulla che non va, mi hai spiegato tutto no!?”
“sai
fingere molto, ma molto meglio di così Scorpius” Albus al suo
fianco annui
“sono
nervoso per conto mio, va bene!?”
“sì,
certo”
“lui
è nella tabella?” chiese indicando Leonard con il mento
“la
mia tabella degli impegni dici?” chiese “è il mio ragazzo non ha
bisogno di essere inserito in una tabella!”
“se
è il ragazzo di una strega con un ammontare di impegni come i tuoi
sì invece, deve essere inserito!”
“Scorpius
stai bene?”
“sì,
Sco, andiamo, sei nervoso, non sai quello che dici” il biondo fissò
la mano di Albus stretta attorno al suo braccio, era decisamente
innervosito, Rose gli faceva saltare i nervi con la stessa regolarità
con cui la Trelawney gli prediva la sua morte, ovvero sempre
“si,
scusate, oggi è una giornata nera” fece e si avviò lungo il
corridoio ma qualcosa lo bloccò, si voltò e notò la mano di Rose
arpionata al bordo del suo maglioncino
“non
sarò la strega più brillante della mia generazione ma mi accorgo
quando qualcuno è arrabbiato con me, la prima volta ho lasciato
correre, adesso no!” esclamò “Scorpius, ora mi dici quale cavolo
di problema hai con me!” Scorpius non si mosse nemmeno, strinse il
polso della ragazza, Rose non cedette la presa ma con un movimento
veloce il biondo fece piegare la mano della ragazza che dovette
allontanarla per il dolore
“sinceramente,
non lo so”fece senza guardarla negli occhi “non so mai niente con
te nei paraggi”la strega sospirò
“ne
parliamo dopo, ti va?”
“si”
rispose prima di allontanarsi assieme ad Albus.
“Tutto
bene?” domandò Leonard raggiungendo Rose
“certamente”
affermò lei con un ampio sorriso, lasciandosi sfuggire una smorfia
solo per un attimo quando con la coda dell'occhio osservò Scorpius
girare l'angolo del corridoio e sparire.
“Scorpius..”iniziò
Albus non appena furono abbastanza lontani “hai appena urlato
contro Rose perche non ha inserito nella sua tabella degli impegni il
suo ragazzo?”
“mm”
fu la loquace risposta dell'altro
“sei
cosciente che è assurdo?”
“mm”
“questa
cosa è assurda anche per una persona che si arrabbia tutti i giorni,
fatta da te che mantieni la calma anche davanti ad un ardemonio è,
è...da panico!”
“mm”
“sai
dire altro oltre a mm!?”Scorpius rallentò la camminata fino a
fermarsi
“credo
di essermi innamorato di tua cugina” Albus lasciò che la mascella
assecondasse la forza di gravità
“era
meglio quando dicevi solo mm”disse dopo qualche secondo per
riprendersi
“mm”
“senti,
so di averlo capito prima ma, ma questa cosa è..” Albus con le
mani mimò un fuoco d'artificio corredandolo di botto
“me
ne rendo conto”Scorpius incrociò le braccia sopra la testa
chiudendo gli occhi “non lo nemmeno io perchè ma non vedo altre
spiegazioni, insomma o soffro di disturbi della personalità o
qualcuno mi ha lanciato una maledizione imperius, da controllare o ho
una cotta per Rose”
“mm”
“ora
sei tu a dire mm?”
“mi
sembrava la cosa giusta da dire davanti a questa romantica
rivelazione, magari non dirle che pensi di essere sotto imperius
quando ti dichiarerai”
“lo
troverebbe divertente e si proporrebbe di controllare..”fece “ma
scusa, quando avrei deciso di dichiararmi?”
“beh,
cosa pensi di fare scusa?”
“aprire
una finestra nei sotterranei e salutare la piovra mi sembra molto più
divertente”
“allagheresti
i dormitori..”
“non
è accettabile ah? E allora l'alternativa migliore è decisamente
quella di dichiararmi” fece una smorfia “Salazar, proprio Rose
doveva capitarmi?”
“mm”
fu la risposta di Albus.
Louis
si specchiò nella finestra impolverata della casetta di Hagrid,
persino in quel riflesso riusciva a risultare bello. La verità era
che anche se non avesse avuto dei geni veela in sé, anche se non
fosse stata sua nonna ad educarlo, Louis sarebbe stato perfetto, era
nato per quello.
“ehi
Lou” il mago si voltò verso la proprietaria della voce che lo
aveva appena salutato, Robin stava arrancando per il prato scosceso
per raggiungerlo. Louis scosse la testa, lui non aveva barcollato
tanto, piegò la testa per osservarla meglio, certamente lei però
rendeva quella discesa più difficoltosa più di quanto fosse “uao,
questa è la tua tenuta da veela ammaliatrice?” chiese indicando la
camicia
“mi
piace essere al meglio...”
“e
quando non lo sei?” domandò con tono canzonatorio
“mai”
ripose lui accigliato non cogliendo l'ironia cosa che fece alzare gli
occhi al cielo a Robin
“sai
ci vorrebbe un incantesimo apposta per stare dietro ai tuoi sbalzi
d'umore, sparisci nuovamente e poi mi vieni a cercare?”
“avevi
un nuovo ragazzo pensavo fossi occupata con lui..”
“sì,
beh, che c'entra? Tu eri mio amico prima che lui diventasse il mio
ragazzo, avrò sempre tempo per te” sorrise “allora, perchè mi
cercavi?”
“voglio
che tu molli Thurstan” Robin corrucciò la fronte
“che?”domandò
“Louis sappi che affermare una cosa del genere senza una valida
motivazione è troppo anche per te”
“perchè
voglio che tu ti metta con me”
“che?”ripetè
“eppure
il concetto è piuttosto chiaro” borbottò Louis “ti credevo più
sveglia, comunque, te lo ripeto..”
“ho
capito cosa hai detto” lo interruppe Robin “ma non capisco il
perchè”
“perchè
mi piaci, non è ovvio anche questo?!”
“no,
non lo è”
“sì,
hai ragione, è piuttosto assurdo ma che ci vuoi fare..”
“non
è assurdo, rasenta semplicemente la follia”Louis assottigliò gli
occhi come a voler meditare su quell'affermazione “è un capriccio
Lou” continuò la ragazza “io non ti piaccio, hai solo visto che
stavo con un altro e allora ti sei incaponito”
“ho
smesso di fare i capricci quando mia nonna ha detto che con i miei
ricci biondi ero troppo bello per rovinare tutto piangendo”ribatté
seccato
“ho
visto una tua foto negli archivi del giornale..”pur essendo il
terzogenito era comunque un Weasley, figlio di due combattenti
durante la guerra, un articolo alla sua nascita era il minimo “già
da appena nato avevi qua e là, ricci biondi”
“appunto”
fu la lapidaria risposta del mago
“tu
fai i capricci, solo che non te ne accorgi...ti impunti sulle cose
fino a quando non le ottieni”
“si
chiama perseveranza”
“ed
è fantastico questo tuo modo di fare ma devi capire che non puoi
mettere me in mezzo”
“non
sei un capriccio” scandì serrando le mani a pugno
“cosa
ti piace di me?”
“niente”rispose
di getto “per lo più mi infastidisci” Robin tentò di balbettare
qualcosa di sensato agitando le mani
“lo
vedi? Io non ti piaccio!”
“sì
invece, ho capito che non è una cosa che si può controllare, mi
infastidisci ma mi piaci”
“ah
sì?! E cosa potremmo fare assieme?”domandò “tu che ti arrabbi
ogni volta, per ogni cosa che facciamo perchè ti senti in
competizione con me?”sbuffò
“essere
in competizione con te mi rende migliore”
“ma
tu sei già il migliore Louis!” la frase pronunciata con tono alto
dato dall'esasperazione riecheggiò attorno a loro “tu sei perfetto
e lo sai” aggiunse con voce più modulata “è proprio questo il
problema, tu cerchi di essere perfetto ma non hai ancora capito che
tu lo sei, tu sei la perfezione, tu sei perfetto anche quando
starnutisci..”
“io
non starnutisco” Robin gli rivolse un'occhiataccia
“a
differenza degli altri tu non devi cercare di essere perfetto, tu
devi cercare di non esserlo, sei buono Lou, ti piace aiutare ma una
voce nella tua testa ti ripete che non puoi farlo se dietro non hai
uno scopo, se quel sorriso che fai non avrà un tornaconto” gli
pose una mano sulla guancia accarezzandola appena “hai il sorriso
più bello di Hogwarts, per favore incomincia a sorridere anche
quando non devi”
“bene,
scusa ma ora devo andare” comunicò placido avviandosi verso il
castello
“Louis”
lo richiamò, il mago si voltò “noi siamo apposto vero!? Non sei
arrabbiato..”
“certo
che no” e le sorrise, le fece un cenno con il capo per poi
riprendere a camminare
“fantastico,non
siamo apposto” borbottò Robin fra sé “ancora non ha capito che
con me non funziona il sorriso finto”.
Robin
si guardò attorno, le aveva dato appuntamento alla casa di Hagrid,
chissà cosa aveva in mente, magari voleva portarla a fare un giro
nel parco, sospirò, non importava, non era vero quello che provava
per lei, in quale universo possibile Louis Weasley avrebbe potuto
essere realmente interessato a lei!? Nessuno, ecco in quale.
Aggirò
la cascina e si ritrovò nel campo di zucche, adorava le zucche, le
davano un senso di sicurezza, così arancio, così tondeggianti..si
sedette a terra posando la schiena contro una di esse.
Le
piaceva stare con Thurstan, in fondo aveva avuto una cotta per lui
per molto tempo, eppure quando Louis le aveva fatto quella strana
dichiarazione qualcosa dentro il suo stomaco si era mosso o meglio
aveva sfarfallato, storse la bocca, era strana come sensazione, non
pensava che il ragazzo avrebbe mai potuto farle un effetto del
genere.
Non
aveva mai pensato a lui in quel modo, insomma era Louis, per un
ottavo veela, perfetto in tutto, l'aveva odiata per buona parte della
loro carriera scolastica tendenzialmente solo perchè era gentile ed
infine, come lui aveva ammesso poco prima, lo infastidiva.
Posò
una mano sullo stomaco e tamburellò le dita a ritmo con quello
strano sfarfallio causato dal ricordo della dichiarazione del
ragazzo. Era strano davvero, insomma era bello quando passava
dall'essere freddamente diretto all'aiutare chiunque glielo
chiedesse, era buffo quando cercava di non farsi coinvolgere dalle
attività dei suoi cugini quando era chiaro che si divertiva anche
lui ad essere loro complice, le piaceva quando nonostante si
lamentasse delle sue iniziative per aiutare gli animali poi
intervenisse sempre per darle una mano, senza che glielo chiedesse, e
spesso convinceva con discorsi troppo appassionati per non essere
veri.
Diventare
amica di Louis era stato inaspettato e diverso da tutte le relazioni
che avesse avuto in vita sua, passava del tempo con lei quando era
sconclusionata, quando sbagliava, quando non sapeva cosa fare e
spariva quando riusciva a tornare la Robin carina e gentile che tutti
conoscevano.
Si
sistemò la coda alta, era inutile pensarci, per Louis lei era solo
un capriccio, non gli piaceva veramente, perchè pensarci?! E poi lei
stava con Thurstan...La mano tornò sullo stomaco.
Nessun
sfarfallio.
In
ogni caso lei e Louis erano così diversi con Thurstan invece aveva
molte cose in comune.
Ancora
nessun sfarfallio.
Non
poteva piacerle Louis di colpo, doveva essere qualche stranezza
veela, aveva passato gli anni precedenti ad evitarla e lei ad
osservarlo per capire quando fingesse di sorridere o meno.
Qualcosa
si mosse.
A
lei non piaceva Louis e lei non piaceva a lui.
Lo
sfarfallio cessò di colpo, prese un profondo respiro e si avviò
verso il castello.
Isla
terminò di scrivere la lettera a suo padre, non era per nulla
d'accordo con il suo finto matrimonio ma aveva imparato a voler bene
a Ewan come ad un figlio, capiva che quello che stava facendo avrebbe
permesso al giocatore di fare un salto di qualità non da poco.
Abbandonò
la piuma gettandola di lato, delle goccioline d'inchiostro sporcarono
l'inizio della lettera, imprecò silenziosamente.
La
voce di James risuonava nella sua testa, sapeva che quello che stava
facendo non era del tutto giusto, proveniva da una famiglia che aveva
messo l'amore prima di tutto, la sua trisavola sua omonima si era
fatta diseredare dai Black per sposare un nato babbano, suo padre era
rimasto al fianco di sua madre nonostante la malattia...Lei invece si
sposava per permettere al suo ex di giocare a Quiddich.
La
verità era che aveva capito di non essere abbastanza forte per
inseguire l'amore che tutti i suoi avi sembravano aver rincorso, ci
aveva provato con James, era andata male, non si sarebbe spinta
oltre. Aveva ragione Dominique con la sua contorta teoria; c'erano
persone non destinate all'amore, lei era una di quelle.
Si
alzò con la lettera da spedire stretta nella mano, con un'ultima
occhiata guardò verso il quaderno di appunti di storia della magia,
nessuno meno Rose, Louis e quella strega di serpeverde di cui non
ricordava mai il nome prendeva appunti con quel fantasma,infatti il
suo era vuoto. Le sue pagine contenevano però la lettera di spedita
dai Puddlemore ai grifondoro, l'aveva intercettata prima che James
potesse riceverla, per quanto riguardava il ragazzo poteva non essere
ancora stato visto dagli esaminatori, solo lei sapeva la verità.
Non
tutta la verità però, quella lettera non l'aveva ancora aperta,
avrebbe potuto, non c'era solo il destino di James in gioco, altri
giocatori avrebbero potuto cogliere l'opportunità di giocare da
professionisti, ma egoisticamente non era pronta né a vedere il suo
capitano rifiutato, né a vederlo partire. Non aprendola poteva fare
finta che quell'anno non sarebbe terminato, poteva credere che
davanti a sé aveva tutto il tempo per rimediare al casino con James.
Scrollò
le spalle e si diresse verso la guferia.
Lysander
aprì la porta dell'aula in disuso che usava come studio, in pochi lo
sapevano che era lì che riponeva i suoi lavori. Hogwarts aveva un
laboratorio d'arte ma lui non riusciva a dipingere soggetti
predefiniti in orari determinati, lui dipingeva perchè doveva farlo,
era una necessità, sentiva che alcune cose chiedevano di finire
sulla tela, bisogno questo che non tutti capivano, la maggior parte
della gente lo liquidava dandogli dello svitato, ma lui non lo era,
sentiva solo più degli altri.
Poggiò
la borsa su un banco e si sedette con il volto rivolto verso il suo
ultimo dipinto lasciato a metà, era bloccato, non riusciva a capire
più cosa servisse per terminalo.
Albus
era stato fra i pochi a capire questo suo bisogno, lui aveva trovato
quell'aula in disuso, lui gli aveva sempre procurato ciò di cui
avesse bisogno. C'era un che di ironico in tutto ciò, Albus era
stato quello che più lo aveva aiutato nella sua arte ma allo stesso
tempo quello che più l'aveva distrutta.
Lys
si alzò avvicinandosi al quadro, prese un pennello, sperando che
quello bastasse, in fondo era sempre stato così, lui prendeva in
mano una matita, un gessetto, un pennello e iniziava a disegnare,
spesso senza sapere che cosa. Non accadde nulla. Lasciò scivolare il
pennello lungo le dita della mano, non funzionava.
“Lys,
sei qua?” il corvonero si voltò verso il gemello
“sì,
sto dipingendo” disse sorridendogli
“no,
non è vero, non dipingi più per colpa di quell'idiota” ribattè
Lorcan
“non
chiamarlo idiota, non è colpa sua se io non ho capito prima come
fosse fatto”
“se
non fosse per lo stesso viso mi chiederei se tu fossi davvero mio
fratello” fece appoggiandosi ad un banco “insomma io passerei sul
corpo di Albus a suon di maledizioni mentre tu lo assolvi da
qualsiasi colpa”
“siamo
più simili di quanto tu voglia ammettere” disse sedendosi sul
bordo del banco vicino al fratello “so che sei andato a parlare con
lui” Lorcan storse la bocca in una smorfia
“chi
ha fatto la spia?”
“Lily”
“Merlino,
questi Potter sono un flagello dal primo all'ultimo” Lys scosse la
testa divertito
“no,
ha fatto a bene a dirmelo, all'inizio non ci volevo credere, tu che
vai da Al per rassicurarlo su di me? E' strano”
“sì,
lo so, è che..”sbuffò “credo ci tenga davvero a te”
“oh,
lo so” fece annuendo energeticamente con la testa “l'ho sempre
saputo, anche quando lui non ne era a conoscenza”
“e
allora qual è il problema, meno il fatto che è un idiota
ovviamente..”
“il
problema è che non permette a nessuno di avvicinarsi..”
“sai
che novità..”
“no,
davvero, sai ho sempre pensato che tutti sbagliassero con lui perchè
trovavano il suo modo di vivere divertente” giocherellò con un
pennello passandolo fra le dita “quindi dopo un po' il divertimento
finiva e le persone sbattevano la faccia contro la dura verità, la
vita di Albus è troppo sregolata, è divertente all'inizio ma poi
diventa pesante”
“e
non è così?”
“no,
il modo con cui lui conduce la sua vita non è divertente, è bello”
disse sottolineando con la voce l'ultima parola “come il vento,
soffia dove gli pare, è veloce e libero, se ti metti in mezzo al suo
percorso, se tenti di deviare il suo percorso ti ferisce ma se lo
guardi la lontano cambia completamente il paesaggio, piega gli
alberi, cambia il corso dei torrenti..”
“ti
assicuro che solo tu nell'intero universo potevi rendere poetica la
vita di un imbecille”
“è
così che lo percepisco” fece stringendosi nelle spalle “e per
questo pensavo che con me sarebbe stato diverso, perchè non avrei
tentato di intrappolarlo o di intromettermi, perchè non avrei
provato a stargli dietro per divertirmi con lui, mi sarei limitato ad
ammirare il bello in lui”
“in
breve, lo avresti amato”
“sì”
confermò in un sussurro
“Dannazione
Lys”imprecò passandogli un braccio attorno alle spalle “tu
meriti proprio di essere il fratello destinato all'amore”
“che?”
“niente,
una stupida teoria di Dominique”
“ah
sì! Quella sull'amore”
“la
conosci?” Lysander lo guardò confuso
“tutti
ad Hogwarts la conoscono, è venuto persino fuori un articolo sul
giornale”
“non
leggo il giornale di Hogwarts”sbottò inorridito “e lo scoprire
che pubblicano articoli del genere mi rassicura sulla mia
decisione..”
“comunque
non ti preoccupare, quella teoria è falsa, troverai qualcuno anche
tu”
“non
ero preoccupato”
“sì,
come no”borbottò Lys “profumi di preoccupazione dalla testa ai
piedi”
“è
Mandragola, il profumo per l'uomo che non urla per farsi
sentire,basta la sua presenza(*)”
“idiota”
sbottò il fratello
“mai
detto di non esserlo” entrambi scoppiarono a ridere quando Lorcan
si fermò di colpo “Lys tu hai per caso dipinto anche il soffitto?”
domandò con il viso rivolto all'insù
“cosa?”
chiese spostando lo sguardo verso l'alto
“l'ho
notato prima entrando ma ora mi sorge un dubbio..”
“non
l'ho fatto io”
“appunto”affermò
Lorcan mentre Lysander si sdraiava sul banco per osservare meglio il
cielo stellato dipinto, prese la bacchetta dalla tasca della sua
divisa e la puntò verso il soffitto, le stelle iniziarono a brillare
e ad unirsi in strane costellazioni
“Ahimè,
da quanto ho potuto leggere o udire di racconti e storie vissute, la
strada del vero amore non è mai piana..” lesse Lysander
“è
una frase del libro babbano che piace tanto a mamma vero!?”
“Sì,
è una frase da Sogno di una notte di mezza estate” confermò il
fratello “per la precisione una frase pronunciata da Lysander, il
personaggio da cui mamma a preso il mio nome(**)” le labbra gli si
incurvarono in un sorriso “Albus” disse in un soffio, era la
prima volta che pronunciava quel nome dopo tanto tempo “solo lui..”
“non
hai finito di leggere” osservò Lorcan indicandogli una frase più
piccola sotto la citazione
“..preparati
sto venendo a prenderti, anche solo per chiederti scusa per tutta la
vita, ti amo. Albus”
“quello
stupido mago impertinente, egocentrico, se si azzarda a ferirti di
nuovo lo polverizzo” sbottò Lorcan mentre Lysander rimaneva con lo
sguardo puntato contro il cielo stellato che Albus aveva creato per
lui.
Scorpius
camminò lentamente verso la casa di Hagrid, avrebbe passato un po'
di tempo con il vecchio ippogrifo e se il custode fosse stato
d'accordo avrebbe anche potuto accudire il piccolo Mooncalf che stava
allevando. Sinceramente, capiva molto di più gli animali che i
maghi, con loro era tutto più facile, non doveva passare il tempo a
rimuginare su cosa fosse meglio o peggio.
Si
sistemò il mantello alzando lo sguardo al cielo, era ormai notte e
faceva freddo, non era proprio l'ora migliore per starsene in giro
per il parco ma era stato occupato tutto il giorno.
Scosse
la testa, la sua vena serpeverde aveva mentito per lui prima che
potesse rendersene conto, certo che aveva avuto tempo, solo che aveva
evitato di camminare liberamente per i corridoi per paura di
incontrare Rose. Doveva parlarle, sapeva che la rossa non lo avrebbe
lasciato in pace fino a quando non avessero chiarito ergo doveva
evitarla.
Non
era propriamente paura la sua, semplicemente non sapeva cosa dirle.
Le piaceva davvero? Era solo che non voleva perderla come amica? Era
sotto maledizione? Ma sopratutto come era dannatamente possibile che
fosse interessato all'ultima ragazza ad Hogwarts con cui sarebbe mai
uscito!? Oh perlomeno era questo che si era ripetuto negli ultimi
anni, quindi come poteva essere tutto cambiato!?
“ehi”
accadde tutto in un attimo, fece appena in tempo a sentire quel suono
che qualcosa afferrò il suo mantello e si ritrovò a terra con la
bacchetta sguainata e puntata contro Rose “la tua bacchetta si alza
velocemente” commentò lei con un ghignò la strega
“Rose”sibilò
Scorpius riponendo la bacchetta nel mantello “che diamine st” la
mano di Rose si posò veloce sulla sua bocca impedendogli di parlare
“abbassa
la voce” sussurrò “strano, solitamente sei tu ad impedirmi di
parlare”
“perchè?”
chiese non appena fu libero
“perchè
secondo te dico cavolate”rispose pacata lei
“non
intendevo quello, perchè siamo per terra e dobbiamo sussurrare?”
digrignò i denti “cavolo, giuro che mai in tutta la mia vita avrei
pensato che avrei mai formulato una domanda del genere”
“perchè
devo alzare il voto di cura delle creature magiche”fece
“possibilmente prima che mia madre scopra che ho uno scadente”
rabbrividì “Merlino, quella mi disereda”
“e
pensi di riuscirci stando sdraiata a terra?”
“e
pensare che tu hai il massimo in questa materia..”sbuffò “ovvio
che no, ci riuscirò catturando uno Jarvey”
“aaah,
ovvio”borbottò Scorpius “mi spieghi come fai ad avere uno
scadente in cura della creature magiche? In pratica Hagrid ti da un
eccellente non appena accarezzi le creauture”
“giusto
che cura noi corvonero la abbiamo con tassorosso, tu non mi hai mai
visto...”
“ti
fanno paura gli animali?impressione?”
“non
proprio, solo...Quando mi avvicino loro impazziscono”
“impazziscono?”
“riesco
ad avere un buon rapporto solo con i gatti, principalmente perchè si
fanno gli affari loro per la maggior parte della giornata”
“impazziscono”
ripetè Scorpius aggrottando la fronte
“sì,
impazziscono! Hagrid dice che è perchè sentono il mio nervosismo, a
quanto pare gli animali pensano che sia una schizzata inaffidabile”
“l'ho
sempre detto che gli animali capiscono meglio le persone”
“ehi”
si lamentò Rose “e tu invece? Sei un vero amante degli animali, ti
vengono incontro e mangiano dalle tue mani?” chiese sarcastica
“sì,
sì e ancora sì”
“cosa?”
“amo
gli animali, mi danno un senso di tranquillità, riescono a farmi
rilassare”
“per
quello pensavo ci fosse Lysandra Nott” replicò mordace la ragazza
“sì
hai ragione” ribatté con un ghigno “a differenza di altre
persone che invece mi fanno saltare i nervi ogni secondo di ogni
minuto di ogni..”
“sì,sì,
ora shhh mi sembra di aver visto qualcosa muoversi” Rose strisciò
a terra, alzò appena il capo poi lo riabbassò,lentamente estrasse
la sua bacchetta pronunciò veloce un incantesimo, poco più avanti
una radice si trasformò in una gabbia “sì” esclamò scattando
in piedi “preso!” si avvicinò alla gabbia seguita a ruota da
Scorpius
“esattamente
cosa avresti preso?”domandò il mago osservando la gabbia vuota
“io,io
ero sicura che..”dalle labbra le sfuggì un ringhio “porco
Merlino!”imprecò
“giù”ordinò
Scorpius afferrandola per un polso e trascinandola nuovamente a terra
“e
che diamine!”si lamentò Rose “che c'è?” il biondo indicò la
porta della casa di Hagrid, il custode sulla soglia uscì prendendo
un profondo respiro poi si avviò verso la foresta, passò loro
accanto ma non si accorse di nulla
“era
per Hagrid?” chiese la rossa alzandosi su un gomito per vedere
meglio Scorpius in volto
“sì
e anche perchè volevo farti provare quanto è divertente essere
trascinati a terra di colpo”ghignò
“vendicativa
la serpe”
“scambio
di favori” disse “preferisco chiamarlo scambio di favori più che
vendetta”si mise a ridere fra sé e sé “devi essere proprio una
frana in cure delle creature magiche..I Jarvey servono a catturare
gli gnomi, se tu ne catturassi uno dal giardino di Hagrid penso che
una T non te la toglierebbe nessuno”
“e
non potevi dirmelo prima che mi gettassi come un idiota su una gabbia
vuota?”
“naaa”
“non
capisco..”borbottò Rose “come mai un essere scontroso,
riluttante all'amore e menefreghista come te va tanto d'accordo con
gli animali?”
“mi
piace quando mi fai i complimenti” fece “ e pensare che tu lo
avresti sposato questo mago così pieno di difetti” Rose si rabbuiò
tornando sdraiata completamente a terra
“scusa”
“non
chiedermi scusa Rose, stavo solo scherzando..”disse alzandosi lui
questa volta sul gomito per avvicinarsi “da quando sei così
suscettibile sull'argomento?”
“da
quando ti ho rotto le scatole sulla cosa per anni, senza contare che
ho sbagliato una traduzione di antiche rune e..”
“non
è stato così male” borbottò Scorpius interrompendola
“io
che sbaglio? Grazie tante”
“no,
tu che mi rompevi le scatole...ora sembra tutto così, così..”
tranquillo, quella doveva essere la parola per terminare la frase ma
non era giusta, senza Rose attorno non era tutto tranquillo era come
se mancasse qualcosa
“ah!ecco
perchè ti piacciono gli animali, alla fine anche il grande Malfoy
ricerca un po' di inaspettato casino”
“sì,
deve essere per quello che mi piaci anche tu” disse sovrappensiero
“mi
hai paragonato ad un animaletto da compagnia?” Scorpius sbarrò gli
occhi conscio di quello che aveva appena detto
“no,no,
non era quello che..no” prese un profondo respiro, da quando in qua
lui balbettava davanti ad una ragazza? Dannazione, lui era Scorpius
Malfoy e lo sapeva bene perchè suo padre non faceva che
ripeterglielo da quando era nella culla, serrò la mascella, non era
sicuro però che la formula -io sono un Malfoy- funzionasse anche con
i Weasley “Rose quello che ho detto è che mi piaci”
“sì,
l'ho sentito”
“e
non dici nulla? E' vero ci ho messo molto più tempo di te ma alla
fine ci sono arrivato anch'io”
“io
sto con Leonard”disse con voce atona
“mollalo”sbottò
“Rose mi hai inseguito per anni, pensavi fossimo anime gemelle e
ora siamo qua,ti rendi conto?io e te siamo qua ora!”
“non
siamo anime gemelle, io avevo sbagliato”
“e
allora?”domandò trattenendosi dal ridere “andiamo,chissenefrega
di quello stupido libro,questo” indicò Rose e se stesso “è
meglio, questo è reale”il volto della strega rimase impassibile
“Rose? Non penserai davvero che non ne vale la pena solo perchè un
libro non dice più che siamo destinati?!”
“io..”
“per
Salazar Rose!”esclamò “non puoi non vedere questa cosa che c'è
fra noi, ci capiamo più di ogni altra persona attorno a noi, ci
attraiamo finendo negli stessi posti alla stessa ora, ci irritiamo a
vicenda ma allo stesso tempo siamo gli unici in grado di
calmarci..qualunque cosa sia sembra più forte di un incantesimo non
puoi dirmi che ora provi la stessa cosa per Leonard”
“no,
certo che no” rispose di gettò Rose stupendosi delle parole
pronunciate, osservò il volto tirato del ragazzo, aveva ragione,
quella cosa che si era creata fra loro era strana, un legame nuovo,
pensava a lui, si preoccupava per lui, anche inconsciamente spesso se
aveva tempo libero andava dove sapeva lo avrebbe trovato, non aveva
più pieno controllo sulla sua vita e non andava bene “io e te non
siamo destinati”
“non
ci posso credere” imprecò Scorpius alzandosi in piedi imitato da
Rose “passi tempo a spiegare alla gente che solo perchè ti piace
leggere non sei come tua madre, beh hai ragione, tua madre usava i
libri per aumentare le sue conoscenze, tu lo fai per conoscere tutto
in modo da non avere sorprese dalla vita, per paura che qualcosa che
non conosci ti possa ferire” batté lentamente le mani “complimenti
Rose, continua a nasconderti dietro i tuoi libri, rimani con Leonard
che sono sicuro avrà passato la tua lista dei pro e dei contro ma
poi, in futuro, non venire da me chiedendomi se quello che avevamo
poteva essere qualcosa di incredibile, qualcosa che ammazza il fiato,
qualcosa che,che” con una mossa fulminea afferrò per il polso Rose
attirandola a sé, posò le labbra sulle sue, la sentì tremare ma
schiuse immediatamente la bocca permettendogli di approfondire il
bacio “qualcosa come questo, dannazione!”esclamò allontanandosi
da lei
“Scorpius!”
lo richiamò, lui non si voltò “Malfoy” ringhiò
“Ciao
Rose, torna alla tua storiella da libreria io vado a cercare emozioni
vere”le urlò girandosi e camminando all'indietro, le fece un cenno
con la mano per poi rivoltarsi
“dannato
cappellaccio” sbottò Rose tirando un calcio al nulla “in
corvonero mi hai messo, bella idea, fra quelli intelligenti e
creativi” continuò il monologo verso il cielo “adesso ti penti
ah? Hai visto che quel giorno avevi bevuto un po' troppo? Hai capito
che l'intelligenza qua non c'è” portò l'indice a battere sul naso
“almeno non mi hai messo a grifondoro come tutta la mia famiglia,
quella è stata una bella mossa lo devo ammettere..”piegò la testa
di lato “ah, ora ho capito, la creatività! La creatività di
mandare tutto all'aria, vero! Scusami cappello, avevi ragione tu,
sono decisamente una figlia di Cosetta Corvonero” gonfiò le guance
per poi svuotarle in uno sbuffo “e verrò pure diseredata da mia
madre, fantastico”.guance per poi
svuotarle in uno sbuffo “e verrò pure diseredata da mia madre,
fantastico".
Allora c'è tanto da
dire su questo capitolo...Non era progettato così, i rifiuti di
Robin e Rose non dovevano avvenire nello stesso capitolo ma alla fine
è capitato (c'è un motivo per cui Louis ha portato da Hagrid Robin,
così come c'è un motivo perchè Robin Finnigan si chiama in questo
modo, sono fissata sui nomi ergo quando ne scelgo uno deve avere un
significato, contavo di svelarlo già nei primi capitoli ma mi sono
persa via), inoltre signori e signori..sì, Robin e Lysander
pensano,uuuuuuh! In tutti questi capitoli sono rimasti lì come delle
bamboline, in questo almeno si dovrebbero capire i loro
sentimenti(non sono mai stata una fan dello sfarfallio nello stomaco
nè dei ti amo così veloci, ma lo sfarfallio si adattava al
personaggio di Robin mentre il ti amo di Albus a Lys è frutto di
anni si pseudo frequentazione... inoltre gente è una fanfic devo
stringere i tempi:)). Mi sembra di aver detto tutto...ringrazio
infinitamente tutti coloro che seguono ma anche solo leggono questa
storia, dico davvero grazie mille <3
ps:sì, ho fatto un casino con il computer e non riesco a togliere queste cavolo di linee.
psps:in
questo periodo non ho tempo di fare nulla, ho dato una ricontrollata al
capitolo ma molto veloce quindi se ci sono errori mi scuso e fatemelo
sapere (ancora la scorsa settimana sono riuscita però a rivedere
il prologo se volete darci un'occhiata)
pspsps:mancano
ancora uno o due capitoli, yeeeeeh!gioia e amore per tutti gli
scrittori che piangevano sui resti della sacra arte della scrittura
fatta amorevolmente a pezzi dalla sottoscritta :)
(*) spot pessimo me ne rendo conto.
(**)ogni volta che scrivevo di Lys mi veniva in mente l'opera di Willy quindi da qualche parte dovevo pur metterla :)
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Capitolo 13 *** Dada non significa nulla. È solo un suono prodotto della bocca. ***
cap 13
Dada non significa nulla. È solo un suono prodotto della bocca.
(Tristan Tzara,Manifesto Dada)
...Hogsmeade...
“..e
così gli ho detto; dobbiamo trovare un posto nuovo per la gara di
volo per la raccolta fondi per le civette selvatiche” urlò Robin
da dietro la tenda del camerino “che poi ti sembra giusto?
Quiddich, Quiddich, Quiddich, anche quando la stagione sarà finita
il Quiddich avrà la precedenza sulle civette”
“se”sbuffò
Nadine seduta malamente sul divanetto fuori dai camerini del negozio
“sembra che non esista altro” mugugnò in aggiunta, lei, che da
qualche mese frequentava un battitore dei serpeverde, ne sapeva
qualcosa
“beh,
comunque, lui si è limitato a rispondermi con un; il Quiddich è
importante e allora io gli ho risposto; ma a te non dispiace per la
raccolta fondi per le civette e lui mi ha risposto; mmm” Robin uscì
dal camerino “in breve, non mi stava ascoltando” concluse
specchiandosi facendo volteggiare appena il vestito verde che
indossava
“pensavo
interessassero anche a lui queste cose” replicò Nadine “e no,
non ci siamo proprio”aggiunse indicando il vestito
“non
è così male” fece arricciando le labbra
“il
vestito o il tuo ragazzo?” Robin fece una smorfia rivolta all'amica
“simpatica”
e rientrò nel camerino
“non
capisco perchè tutti questi dubbi adesso..” disse Nadine alzando
la voce “insomma ci sei uscita un po' prima di mettertici assieme,
mi avevi parlato che a volte sembrava un po' distratto su cose a cui
tenevi...”
“sì
ma prima sapevo come riattirare la sua attenzione...”
“non
ti ricordi più l'incantesimo che usavi?”scherzò l'amica mentre
Robin usciva vestita con i suoi abiti reggendo tra braccia, in
precario equilibrio, una serie di abiti
“non
ero io a fare l'incantesimo” borbottò accasciandosi sul divano
accanto a Nadine, l'amica spostò alcuni vestiti sotto il quale era
sprofondata
“che
hai detto?”
“nulla”mugugnò
“incantesimo
giusto, mago sbagliato, non è così zuccherino?” domandò
Dominique comparendo alle loro spalle
“ehi”
esclamò Robin
“cielo
che infarto!” sospirò Nadine
“mi
hai davvero deluso cara mia” continuò Dominique appoggiandosi con
i gomiti allo schienale del divano “insomma ho scoperto che avevi
rifiutato mio fratello e ho pensato -questa è pazza-, poi però,pur
continuando ad odiarti , una parte di me ha iniziato ad ammirarti,
hai mandato a quel paese uno come Louis per il tuo ragazzo, il tuo
amore doveva essere profondo e invece...”
“hai
mandato a quel paese Louis Weasley? Quando è successo? Perchè non
me lo hai detto?” esclamò Nadine
“perchè
non è vero! Si è solo incaponito perchè io mi sono messa con un
altro” protestò incrociando le braccia “e invece cosa?”domandò
poi rivolta verso Domi “che vuoi dire?”la corvonero sospirò
scuotendo la chioma bionda
“voglio
dire che hai rinunciato a Louis non per amore ma per finire in un
triangolo amoroso peggio dei protagonisti dell'ultimo libro della
Calì “Bacio al chiaro di lumos”(*)”
“uuh,
odio il fatto che alla fine Serenity scappi con quel animagus invece
di scegliere fra i due cugini tritoni”si lamentò Nadine ricevendo
un'occhiata raggelante da Dominique
“io
sto con Thurstan, non esiste nessun triangolo!”
“ah
no!?”la corvonero fece un sorrisetto “eppure se non
sbaglio..Louis è innamorato di te, tu sei innamorata di Thurstan e
lui, beh, lui è innamorato di Louis”
“cosa?”
urlò Robin “questa è follia!”
“lo
è?” chiese retoricamente Dominique “eppure ora che mio fratello
non ti aiuta non riesci più a capire Thurstan e potrei scommettere
la mia bacchetta che lui spesso si lamenta di te, come se si
aspettasse che tu dicessi o facessi qualcosa di diverso..” Robin
abbassò lo sguardo “oh, non esserne triste, Louis farebbe
innamorare di sé chiunque”
“non
lei però!”replicò Nadine indicando l'amica
“questo
perchè è stato sempre se stesso..” Dominique batté due colpetti
sulla testa di Robin “questo dovrebbe farti pensare, se avesse
voluto averti solo per capriccio non credi che avrebbe usato tutte le
sue armi e che ora saresti lì a sbavare per lui senza nemmeno
accorgetene?”
“io,
io ho una cotta per Thurstan da tempo...”
“spesso
ci prendiamo cotte più per l'ideale di un ragazzo che creiamo nella
nostra testa che per il ragazzo in sè”
“e
io e Louis siamo amici, lui...”
“Domi,
dobbiamo andare!” la voce strascicata di Louis fece bloccare la
debole protesta di Robin “ah!” esclamò non appena vide con chi
si stesse intrattenendo la sorella “non sapevo vi conosceste”
“no,
infatti” negò Domi “stavamo parlando di vestiti, Robin se ne era
innamorata di uno che però addosso le sta scomodo, non è buffo?”
chiese mentre la bionda grifondoro sperava di sparire sotto il
mucchio di vestiti
“non
proprio” replicò Louis “è questione di taglio del vestito et
cetera, ma queste cose dovresti saperle meglio di me Domi”
“sì,
ma poi, e questo è ancora più buffo, io le ho consigliato un
vestito che lei credeva non fosse adatto a lei ma alla fine non solo
le sta divinamente ma ci si sente a suo agio, può andare ovunque con
lui e la fa sentire completamente se stessa ma al contempo diversa..”
“uao”
fece Louis senza troppo entusiasmo “un vestito magico”
“eppure
non ne è convinta, ha paura che se prendesse questo abito così
lontano dal suo stile usuale starebbe male, tu che dici Lou, cosa
dovrebbe fare?” il mago aggrottò la fronte poi diede un'occhiata
veloce al mucchio di vestiti nella quale Robin tentava di nascondersi
“non
ne ho idea, ma credo che alla fine sceglierà quello lì, quello con
quella stampa floreale con le spalline nere incrociate” disse
indicando vagamente l'abito in questione
“come
fai a dirlo?”gli domandò la sorella
“è
il più adorabile fra questi..”disse facendo spallucce
“oh”
esclamò Dominique “lei è quel genere di ragazza”fece una
smorfia “di quelle carine, simpatiche e gentili con tutti che si
preoccupano più degli altri che di loro stesse!?”
“esattamente”
confermò Louis con un' espressione abbattuta
“perchè
dite una serie di belle cose su di me come se mi steste
insultando?”chiese Robin
“pensa
siano belle cose..” fece Louis con voce monocorde
“..povera
ragazza” intervenne Dominique scuotendo la testa “comunque, dove
dobbiamo andare?” domandò con ritrovato entusiasmo al fratello
“da
Albus, Merlino solo sa che cosa abbia in mente quella serpe”
“e
allora andiamo” fece avviandosi verso l'uscita assieme a Louis non
prima però di aver fatto l'occhiolino a Robin
“e
così..” incominciò Nadine “tu piaci a Louis”
“non
è vero”borbottò Robin
“ma
tu non sei sicura se piace anche a te e sopratutto se sei interessata
di più a Thurstan”
“a
me piace Thurstan punto” replicò ancora borbottando
“certo...”fece
Nadine accomodandosi meglio sul divano “posso chiederti una cosa?”
“mmm”
“il
vestito che alla fine volevi prendere era proprio quello non è
vero?”
“sì”
fece in un sussurro Robin
“allora
ho una buona notizia ed una cattiva per te” annunciò Nadine
“quella buona è che credo che Louis sia davvero interessato a
te...”
“e
quella cattiva?”
“che
ora non potrai comprarti il vestito che ti piace perchè altrimenti
Dominique passerebbe il tempo a ghignare e a prenderti in giro”
“nooo”
piagnucolò Robin lasciandosi nuovamente scivolare nel mucchio di
vestiti.
“Ebbene
signori, buon pomeriggio” iniziò Albus entrando dalla porta del
soggiorno della Stamberga Strillante come se non fosse in
un'abitazione sul punto di cadere a pezzi ma un palcoscenico luminoso
“cosa
ci facciamo qua?” lo interruppe subito Lorcan
“stavo
per farvi un discorso in cui vi avrei detto tutto” gli rispose
secco
“Potter”
soffiò il corvonero di rimando scuotendo la testa
“vi
ho riuniti qui perchè voi siete il top in quanto a comportamento,
capacità relazionale e charme”
“quindi
cosa ci fa qua Rose?” domandò Scorpius indicando con un cenno del
capo la rossa che gli fece una smorfia in risposta
“se
la smetteste di interrompermi magari...”sbottò irritato Albus
“come stavo dicendo, ho messo assieme una squadra per aiutarmi a
migliorare; tu, Scorpius, mi aiuterai con l'educazione e le regole,
Louis, il tuo compito sarà insegnarmi cosa dire nel momento giusto,
da te Domi imparerò come gestire una relazione ed infine Lorcan tu
mi servi come informatore”
“e
così devo rinnovare la mia domanda, Rose cosa ci fa qua?”
“supporto
morale” rispose rivolgendo uno sguardo supplichevole verso la
cugina “ne avrò bisogno” Rose gli sorrise passando la suo fianco
per farsi appoggiare sulle spalle il braccio
“questo
è da folli, ti darò comunque una mano, la mia lezione avverrà
quando la rossa non sarà nei paraggi” disse telegrafico Scorpius
alzandosi dal divano impolverato su cui si trovava seduto ed uscendo
dal soggiorno, Rose abbassò appena lo sguardo quando sentì la porta
chiudersi alle sue spalle, Albus senza dire nulla strinse leggermente
la mano sulla sua spalla e lo “stronzo” che borbottò Dominique
fu udibile da tutti
“tutto
questo per ottenere cosa, Potter?” domandò Lorcan
“conquistare
una volta per tutte tue fratello!” annunciò Albus
“oh,
no!” protestò il corvonero e fece per alzarsi ma Domi lo afferrò
per una spalla costringendolo a tornare seduto
“lo
farà comunque, non è meglio che tu sia nel piano per controllare
che non combini casini?” domandò poi
“sì,
hai ragione” bofonchiò con una smorfia in viso il mago
“quindi
dovremmo insegnarti ad essere un buon ragazzo per Lysander?”chiese
Louis
“esattamente”confermò
Albus
“ce
ne è di lavoro da fare”borbottò.
“Quindi
nulla, sembra che giocherò titolare se tutto andrà bene..”Ewan
prese un sorso dal suo caffè “sei deconcentrata, cosa succede?”
domandò, Isla posò veloce gli occhi grigi sul viso del suo
fidanzato
“c'è
qualcosa che non va” disse arricciando il naso
“sei
preoccupata per quei grifondoro che stanno bevendo? Avete una partita
domani, dovrebbero smettere di bere tanta burrobirra” abbassò lo
sguardo sul boccale della ragazza “e tu dovresti fare altrettanto”
la rimproverò “strano che il vostro capitano non vi dica nulla, ho
sentito parlare molto bene di Potter, beh di entrambi i Potter, ma di
James in particolare, specialmente da te”
“oh,
James ci crucerebbe tutti se non fosse stata una sua idea”disse in
un sussurro
“è
stata una sua idea farvi ubriacare il giorno prima di una partita?”
“la
prossima partita sarà contro i corvonero, sono veloci e molto
tecnici, conoscono tutte le mosse possibili, quindi James ha pensato
bene di fargli credere che non solo non conosciamo le loro strategie
ma siamo più imbecilli di quel che pensano perchè saliremo sulle
scope con un incredibile mal di testa e i riflessi poco pronti,
questo li farà rilassare e abbassare la guardia” spiegò, avevano
già lanciato un muffliato per poter parlare tranquillamente, però
tenne comunque un tono di voce molto basso “nessuno di noi sta
bevendo burrobirra, tutti ci stiamo limitando a del the o dell'acqua
trasfigurata”
“geniale”approvò
Ewan “davvero geniale” ripetè prendendo un altro sorso di caffè
“ma allora cosa ti preoccupa?”
“non
c'è né James, né Fred”
“beh
immagino che se ci fosse il capitano e non vi riprendesse per il bere
sarebbe sospetto..”
“infatti,
il piano era che rimanesse ben lontano da qua, ma pensavo sarebbe
comunque passato a controllare, insomma è un maniaco del controllo
per quanto riguarda la squadra, sa più lui delle nostre abitudini
che le nostre famiglie...eppure,non so, ma c'è qualcosa che non mi
torna!”sbuffò irritata
“non
pensarci troppo Isy” la riprese gentilmente il mago. Era sempre
stato gentile ma non sdolcinato, intelligente, simpatico, l'aveva
sempre fatta stare bene ed ora stava per sposarlo “invece dimmi del
reclutamento, hai già saputo qualcosa, quale squadra ti ha già
chiamato?”
“dai
per scontato che ci sia qualche squadra che mi voglia”
“hai
talento, inutile negarlo” ah, ecco, credeva anche in lei e non ne
faceva un mistero
“sì
ho ricevuto delle lettere, ma non le ho ancora aperte”
“e
perchè?” perchè? Questo non lo sapeva nemmeno lei, così come non
sapeva il perchè si stava sposando con il ragazzo perfetto per lei
senza esserne innamorata, così come non ricordava il motivo per cui
si fossero lasciati mentre nella sua testa rimbombava ogni singola
parola che aveva pronunciato James prima di mollarla
“voglio
finire il campionato in serenità, tanto queste sono solo le lettere
dei reclutatori, possono voler dire tutto o nulla, prima della fine
non vedrò nessun contratto quindi diciamo che non voglio rischiare
di compromettere il mio gioco per un nonnulla”
“scelta
saggia,tipico di te” tipico quanto Salazar che va a prendere un
caffè assieme a Godric in un centro commerciale babbano vestito
completamente di rosa. Non era affatto tipico. Se si tratteneva
risultava una strega ponderata e tranquilla, passava il tempo con un
libro in mano perchè la manteneva calma e controllata ma senza di
esso era istintiva e sconclusionata e per leggere quelle cavolo di
lettere sarebbe saltata sul tavolo per acciuffare il suo gufo al volo
se non fosse stato che non voleva davvero conoscerne il contenuto,
non ora perlomeno
“sì,
mi è sembrata la cosa più giusta da fare” replicò, Ewan era
passato da essere il suo ex ad un grande amico eppure anche con lui
si sentiva spesso bloccata, iniziò a tamburellare insistentemente il
piede sotto il tavolo
“Islaaaa”biascicò
Molly atterrando di peso sulla panca accanto a lei
“dimmi”
fece Isla tentando di non scoppiare a riderle in faccia
“i
tuoi compagni di squadra stanno bevendo un po' troppo e così ho
detto loro, smettetela o chi la gioca la partita domani” mise su
un'espressione torva “e loro mi hanno detto, bevi con noi e hanno
ordinato da bere e io allora ho bevuto ma solo per la squadra,
giusto? Sono stata brava?” Isla trattenne una risata
“sei
stata bravissima” confermò “senti l'accompagno al castello prima
che si senta male”disse poi rivolta ad Ewan “ti dispiace se ci
vediamo un'altra volta? Tanto bene o male le cose importanti le
abbiamo dette no!?”
“sì,
certo, vuoi una mano con lei?”
“no,
tranquillo”afferrò Molly per la vita e l'aiutò a mettersi in
piedi “ci sentiamo” lo salutò per poi avviarsi verso l'uscita
dove la giovane Weasley caracollò in avanti scoppiando a ridere
“missione
salva Isla portata a termine” annunciò serrando i piedi battendo i
tacchi in modo militaresco, facendo scoppiare l'amica a ridere a sua
volta
“non
so come fai sempre a capire quando ho bisogno di essere salvata ma
grazie”
“al
tuo servizio”fece Molly abbozzando un inchino “e ora che si
fa?Andiamo da madama piedidiburro a far esplodere i pasticcini in
faccia alle coppiette?”
“non
male...ma ho un idea migliore!”
“quale?”domandò
entusiasta
“cerchiamo
Rox e partiamo in missione, dobbiamo risolvere un mistero” annunciò
“divertente”
affermò “obiettivo?”
“sono
due: James e Fred”
“uh!”
esclamò “andiamo a cercare Roxanne allora”.
Albus
si lasciò cadere stremato sul divano della sala comune dei
serpeverde, due suoi compagni di casa si alzarono borbottandogli
contro qualche maledizione
“allora
sei qua” fece alzando lo sguardo verso la poltrona su cui si
trovava Scorpius
“è
bello sapere che la nostra squadra di Quiddich è munita di un
cercatore tanto sveglio nel cogliere i dettagli” biascicò l'amico
senza alzare lo sguardo dal libro che stava leggendo incurvando però
le labbra in un ghigno
“buonasera
a te mister simpatia” replicò Al “te ne sei andato dalla mia
riunione per il progetto conquista Lysander”
“ti
ho detto che ti avrei aiutato comunque”
“sì,
ma te ne sei andato” ripeté
“noto
con piacere che sei sempre più accorto nel notare i fatti”
“non
provare a sviare il discorso, sai benissimo che quello che ti voglio
chiedere è il perchè, cosa è successo con Rose?” non che avesse
davvero bisogno saperlo, Rose gli aveva già raccontato tutto, come
sempre era stato aggiornato immediatamente, ma ora voleva capire cosa
passasse per la testa del suo criptico amico
“è
una ragazzina idiota, codarda e della quale mi interessa poco e
nulla” beh, forse non proprio criptico
“davvero
Sco?! Ora ci mettiamo a far finta di nulla?”
“non
è successo nulla”
“e
tu non sei innamorato di lei quindi, tutto passato?”
“io...”ringhiò
“lei...”sospirò “le ho detto quello che provo ma lei a
preferito rimanere con Leonard”fece spallucce “quindi basta,
chissene importa, argomento chiuso”
“non
credo proprio”Al con uno scatto si portò seduto “o per lo meno
saresti stupido a rinunciare ad una cosa del genere”
“dillo
a tua cugina” borbottò l'altro “senti siamo diversi, cocciuti e
litighiamo di continuo, non è che mi sto perdendo chissà che cosa”
“sbagli”
lo riprese l'amico “ho sempre pensato che voi due sareste andati
d'accordo, poi però Rose ha iniziato a perseguitarti con la storia
delle anime gemelle ed ogni mio tentativo di farvi passare del tempo
assieme è andato vano”
“Seriamente?Lo
hai sempre pensato?”domandò Scorpius poco convinto
“per
Salazar! Venivo trascinato da Rose in giro per la scuola a discutere
con i quadri capendo solo la metà di quello che si dicevano, tu mi
venivi a dire tutto orgoglioso di essere riuscito a tradurre un
vecchio testo di antiche rune dove spiegava un incredibile
incantesimo e io pensavo solo a quanto avrei voluto andare a farmi un
giro sulla mia scopa...”prese un lungo respiro “insomma se vi
foste conosciuti avreste potuto fare queste cose noiose assieme e
venire da me quanto volevate divertirvi sul serio...”
“è
divertente riuscire a tradurre un antico incantesimo!”
“sese”lo
liquidò Albus “eppure, nonostante i punti in comune, pensavo che
caratterialmente non avreste mai potuto essere più di amici, troppo
ugualmente testardi e orgogliosi, troppo diversi in quanto ad
entusiasmo...e invece”
“invece
che?”
“beh,
vi ho osservato in questo ultimo periodo e incredibilmente, non so
come, vi incastrate l'uno con l'altro alla perfezione”Al incrociò
le dita delle mani fra loro “non potrei immaginare persone più
sbagliate ma proprio per questo più giuste per stare assieme”
“tutto
molto toccante, io supero questa cosa mentre tua cugina può
attaccarsi alla sua stupida torre corvonero”
“okay,
non dico che Rose non sia stata codarda ma andiamo tu l'hai rifiutata
per anni, lei di dice no una volta e tu molli tutto?”
“prima
era diverso”
“vero,
ma rimane il fatto che l'hai rifiutata di continuo”
“era
diverso” scandì Scorpius
“pensala
come vuoi allora testa di gargoyle che non sei altro” sbuffò
ritornando a stendersi sul divano.
...
Fred
saltò gli ultimi due scalini, era da un po' che non organizzavano
una festa e quella su cui stavano lavorando adesso sarebbe stata la
più incasinata, rumorosa e stramba che avessero mai dato e per
questo motivo pazzesca.
Albus
aveva già fatto arrivare degli alcolici assurdi di cui nessuno
voleva sapere cosa avesse fatto per procurarseli, l'unico problema
era che li aveva lasciati alla Stamberga per andarli a recuperare
durante la notte, ciò significava percorre più volte, bacchetta in
mano e incantesimo di levitazione pronto, il passaggio segreto sotto
il Platano picchiatore alle tre del mattino. Saltò altri scalini,
non usava nemmeno il lumos, aveva percorso quella strada talmente
tante volte da poterla fare perfettamente al buio.
James
doveva essere già alla Stamberga, Albus doveva essere alle sue
spalle, ognuno aveva venti minuti di differenza dall'altro. Era tutto
calcolato. Si voltò appena per controllare che non ci fosse nessuno
e saltò gli ultimi scalini
“auo”
si lamento la persona su cui Fred era appena atterrato “ti
dispiacerebbe..”iniziò facendo leva su di lui perchè si togliesse
“che
cavolo ci fai in giro a quest'ora?” la riprese il mago “lumos”
pronunciò proprio contro il viso di una ragazza;aveva lunghi capelli
castani racchiusi in una coda disordinata, struccata,il naso era
ricoperto di piccole lentiggini, indossava una felpa sbiadita su un
paio di jeans strappati. Fred le puntò maggiormente contro la
bacchetta e mentre lei tentava di coprirsi gli occhi e imprecava
contro di lui raggiunse alla conclusione che non avesse la benchè
minima idea di chi fosse nonostante dovesse avere la sua stessa età
e i suoi occhi fossero di un azzurro tendente al viola decisamente
difficili da dimenticare
“sposta
quella dannata bacchetta” urlò
“shhh,
idiota!”la riprese Fred “vuoi farci beccare?”
“sì,
è esattamente il mio obiettivo, per questo stavo urlando senza un
vero motivo!” replicò lei facendo una smorfia
“e
perchè?”la ragazza alzò gli occhi al cielo poi con uno scatto
fece barcollare il mago che si trovava ancora sopra di lei che si
spostò lamentandosi “e bastava dirlo che volevi che mi spostassi”
“scusami
tanto se ho dato per scontato che lo avresti capito da solo che
rimanere seduto sul mio stomaco non era poi questa gran cosa”
“mmm”
mugugnò Fred dondolando la testa “acidella la ragazza”
“faccio
del mio meglio”replicò “e ora..spostati” gli scandì in volto,
Fred sbatte un paio di volte le ciglia non muovendo un muscolo
“si
può sapere che ci fai in giro a quest'ora e sopratutto perchè non
ti conosco anche se ho la vaga impressione di averti già vista?”
“cosa
facevo in giro a quest'ora non sono affari miei, per quanto riguarda
il perchè non mi conosci beh..forse perchè sono una leale e fiera
tassorosso, casa che sembra piuttosto ignorata dai grifondoro che
egocentricamente pensano esistano solo loro, i serpeverde come rivali
e i corvonero come bibliotecari, o forse perchè non faccio parte
della tua enorme famiglia, oppure perchè semplicemente non ci siamo
mai fermati a parlare” terminò con tono esasperato
“tassorosso?”
Fred si passò una mano a grattarsi la testa “per corvonero intendi
quei cosi vestiti di nero che corrono per tutta la biblioteca
giusto?!” assottigliò lo sguardo “loro so chi sono ma questi
tassorosso proprio no,insomma i fondatori non erano due più una
bibliotecaria?” la strega emise un sospiro e fece per andarsene ma
venne afferrata per il braccio da Fred “ehi, stavo scherzando” la
rassicurò “andiamo, non puoi essere così priva di senso
dell'umorismo”
“lo
sono alle tre del mattino” il mago alzò nuovamente la bacchetta su
di lei “la vuoi smettere!”
“eppure
mi ricordi qualcosa..Sei mai venuta a qualche festa anti-luma?”
“tassorosso
ricordi?! Non siamo spesso nella vostra lista..”
“giusto”
approvò “Quiddich?”
“mi
avresti notato se fossi un membro della squadra non trovi?”
“tassorosso
ricordi?!” ripeté la frase di lei
“giusto”
affermò accennando un sorriso “no, non gioco a Quiddich”
“oh,beh”
allargò le braccia “pazienza, almeno vuoi dirmi il tuo nome?”
“Magnolia”rispose
allungando la mano che Fred prese
“non
ti si addice molto”
“i
miei volevano che le loro due figlie avessero nomi di fiori”fece
spallucce “ a mia sorella credo sia andata meglio”
“se
ride alle mie battute invece che replicare acida, decisamente sì, il
nome di un fiore è più indicato” fece abbozzando un sorrisetto
sornione “comunque io sono Fred, Fred Weasley” si presentò di
rimando
“lo
so”
“famoso
fra le giovani streghe di tassorosso?” ammiccò
“non
proprio, no” abbassò lo sguardo “fra le tassorosso non sei
proprio popolare, anzi alcune di loro hanno la tua foto appesa nel
dormitorio per tiragli incantesimi ogni qual volta che un ragazzo le
fa arrabbiare”
“davvero?”
chiese il mago sbarrando gli occhi
“no,
idiota! Ma ti pare?!” fece Magnolia scuotendo la testa
“so
chi sei per due motivi, uno, tu e tuo cugino siete gli ideatori degli
scherzi migliori da quando sono entrata ad Hogwarts” Fred si soffiò
sulle unghie per poi strofinarsele sulla spalla “e due, mi hanno
detto che sei uno dei più bravi giocatori di scacchi magici della
scuola”
“allora
sono decisamente popolare fra le tassorosso”la strega alzò gli
occhi al cielo
“bene,
se non hai altre domande da farmi...ciao” Fred la fermò ancora una
volta
“Magnolia
e poi?”
“Magnolia
e basta”
“come
faccio a rintracciarti senza sapere il tuo cognome?” chiese “non
ho nemmeno idea di dove sia la sala comune di questi
tassocoso...”aggiunse con un sorrisetto
“non
mi rintracci e basta”
“nemmeno
per una partita a scacchi?” gli occhi della strega si spalancarono
per un secondo elettrizzati, Fred allargò il sorriso consapevole di
aver appena fatto centro
“Hawes”
borbottò poco convinta
“Magnolia
Hawes” ripetè Fred, poi aggrottò la fronte e rialzò la bacchetta
per puntargliela negli occhi “non ci posso credere, insomma mi sto
sbagliando no!?” quel cognome lo conosceva fin troppo bene;aveva
riempito i suoi pensieri, illuminato il suo cuore, scaldato la sua
anima per anni. Doveva essere una coincidenza. Il cognome era lo
stesso ma non voleva dire nulla, sua sorella aveva il nome di un
fiore ma era una scelta abbastanza comune, la strega gli aveva da
subito ricordato qualcuno ma non era certo un indizio “non sei
imparentata con Amaryllis Hawes vero?! La modella Amaryllis Hawes
intendo”la strega stirò le labbra in un sorriso contratto
“è
mia sorella” rispose senza muovere troppo le labbra riuscendo a
sembrare piuttosto spaventosa
“cosa?”
“bene,
ciao, è stato un piacere “fece un piccolo inchino e fece per
andarsene
“non
ci provare nemmeno” la minacciò il ragazzo puntandole la bacchetta
in mezzo alla fronte
“non
stai scherzando vero?” la strega scosse la testa mentre i suoi
occhi violacei rimanevano puntati sulla bacchetta “io ero convinto
studiassi a Beauxbatons” borbottò fra sé poi tornò a
guardarla“ma come diamine è possibile? Insomma guardati!”
esclamò di colpo “sei uno spreco!”
“ehi”
Fred scosse la testa, non era affatto brutta, anzi si poteva anche
definire bella ma non si curava affatto, i suoi capelli erano un
disastro, il viso struccato lasciava notare delle occhiaie segnate, i
vestiti che portava sembravano essere fatti apposta per nascondere le
sue forme
“non
intendevo quello..E' che tua sorella è una modella, curatissima e
perfetta mentre tu non sembri avere la più pallida idea di cosa sia
un pettine”
“sinceramente”
incrociò le braccia al petto “ma che cavolo vuoi da me?”
“oh!”
esclamò ignorando l'espressione stizzita dell'altra “ma certo!
Sono le tre di notte, sei pronta per andare a dormire, certo, Ama
nell'ultima intervista ha sostenuto che anche quando va a dormire
sceglie delle camice da notte di seta azzurra perchè..”
“uooo!”esclamò
alzando le mani “innanzitutto è imbarazzante che tu sappia queste
cose e secondo ,no, questo è il mio normale modo di andare in giro,
se ti crea problemi vanne a parlare con qualcun altro...” Fred
corrugò la fronte
“ma
perchè?Dei buoni geni dovresti averli anche tu nascosti sotto quella
terribile felpa” sospirò “in un'altra intervista avevo letto che
Ama aveva iniziato la sua carriera assieme a sua sorella..”
“vero,ma
io ho mollato quando mi sono trasferita da Beauxbatons ad Hogwarts al
terzo anno”
“e
perchè hai fatto una cosa tanto assurda?”
“perchè
volevo essere presa sul serio,tutto ciò che volevo era studiare
storia della magia per diventare una ricercatrice in qualche vecchia
biblioteca, ma per via del mio fare aspetto da modella nessuno mi
credeva davvero in grado di farlo e così ho smesso di truccarmi e ho
cambiato scuola”spiegò con il capo chino
“davvero?”
domandò con tono gentile Fred
“oh,
ma allora sei proprio scemo! Noooo!”cantilenò Magnolia “mi sono
semplicemente stufata, senza contare che nei concorsi magici vogliono
sempre che tu indossi un cappello a punta che però non può essere
indossato e basta, oh no, deve essere incastrato in un acconciatura
assurda..e le foto? Riuscire a sorridere mentre ti fanno levitare da
terra e indossi una cavolo di tunica che continua a svolazzare non è
un granché!”sbuffò “ e mi sono trasferita perchè visto che non
facevo più la modella era inutile che rimanessi in Francia dove
fanno più concorsi e cose varie, tanto valeva tornare a studiare a
casa”
“tua
sorella è Amarylls Hawes..”
“è
l'unica cosa che hai capito vero!?”
“quello
e che mi hai preso in giro dandomi poi dell'idiota troppe volte per i
miei gusti” Magnolia si strinse nelle spalle non riuscendo a
nascondere un sorrisetto divertito “e puoi presentarmela?” la
strega emise un lamento
“see”
fece strascicando le parole, Fred sbarrò gli occhi “ma” lo
bloccò immediatamente dallo saltare sul posto entusiasta “voglio
sfidarti ad una partita a scacchi, l'invito per me e qualche amico
alla tua prossima festa e...mi servirai succo di zucca per una
settimana ogni qualvolta che lo vorrò”
“per
la sfida andata, la prossima festa è per tutte le case, vedrò di
aggiungere anche questi tassorosso, e in ogni caso sarai invitata
sempre e comunque a qualsiasi festa ed infine..okay, ma perchè?”
“non
lo so, non volevo dartela vinta così facilmente e il succo di zucca
è la prima cosa che mi è venuta in mente” disse
“Fred
che cavolo ci fai qui?” imprecò Albus “dovremmo avere venti
minuti di differenza, ora siamo molto più visibili!”
“scusa,
ma mi sono scontrato con..” fece per indicare Magnolia quando notò
che la strega si era già allontanata “oh, beh poco importa,scusa”
Albus borbottò qualcosa di poco carino ma riprese la missione
recupera alcolici subito seguito da Fred.
...jambalaya...
alllloooora,
ciaoooo! Questo è un pò un capitoletto di passaggio(-2
alla fine) spero come sempre che vi piaccia almeno un poco.
Invece di inserire il punto di vista di James questa volta ho dato
spazio al giovane Fred Weasley, non scriverò molto su di lui,
più che altro perchè la storia sta finedo ma se vi
incuriosisce potrei fare un qualcosa a parte o un seguito di questa(?)
(okay no, magari anche no, dal pubblico in ultima fila un no di
speranza). Penso che in questo capitoletto finalmente si capisca un
pò meglio come funziona la testa di Isla, James non la fa
scattare punto, semplicemente riesce a far leva sulla parte di lei
incasita che lei si ostina a bloccare risultando apatica (sì non
è sano, sì non so quanto possa suonare sensato),quindi
quando lei risponde normalmente a Ewan mentre in verità pensa a
tutt'altro penso si capisca questa cosa del suo carattere,no?!
Infine Dominique, io la
amo, insomma il modo in cui spunta dal nulla e porta all'esasperazione
Robin con allusioni su Louis.. che ne pensate? ( ho realizzato che lei
gira con Rose e quindi spesso anche con Albus, ve li immaginate assieme
che trauma devono essere? :) )
Grazie mille a voi che seguite, ricordate, preferite questa storia,
grazie anche a chi legge anche solo il titolo di questa storia e grazie
a chi aspetta l'aggiormento, davvero grazie,grazie, grazie mille. Un
bacio
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Capitolo 14 *** Se non mi amate, lasciatemi, e se non sapete amare, imparate(prima parte) ***
cap 14
Se non mi amate, lasciatemi, e se non sapete amare, imparate.
(C.Goldoni, "Le smanie per la villeggiatura")
Isla
con le braccia incrociate e lo sguardo torvo osservò un serpeverde
camminare guardingo davanti all'entrata della stanza delle necessità,
vide comparire il portone, aprirsi appena e il mago entrarvi veloce.
“che
pensi di fare?”chiese Roxanne al suo fianco
“andiamo
non può essere tanto male, alla fine è una festa, non è detto che
Fred e James abbiano elaborato qualcosa di strano”disse Molly
“oooh
io scommetto di sì”
“Roxanne!”la
riprese la cugina colpendola in testa
“cinque
galeoni che hai ragione” fese piatta Isla
“non
ascoltarla”tentò di rimediare Molly continuando a guardare male
Roxanne
“sì,
io,io stavo scherzando”balbettò
“dovevamo
insistere con Domi”borbottò Isla
“Isy
quella è peggio di una camera dei segreti,di un Horcrux di
Voldemort, dell'ufficio di Neville..”
“perchè
l'ufficio di Neville?”la interruppe Roxanne “non è
impenetrabile”
“con
tutte quelle piante?No, penso sia stato più facile distruggere un
Horcrux che raggiungere ora la scrivania dello zio” le altre due
annuirono “comunque, quello che volevo dire è che Domi non sarebbe
crollata sul segreto di quei due, finita la scuola se la prenderanno
nel settore spionaggio degli auror non avremmo più un criminale in
circolazione”
“dovevamo
provare con Rose, sicuro o lei o Al dovevano averle detto
qualcosa”disse Roxanne
“no,
James e Fred non spiegano tutti i dettagli nemmeno ad Al, l'unica è
Domi che molto probabilmente ha scoperto tutto da sola..”analizzò
la situazione Molly “per quanto riguarda Rose, sì poteva saperlo
ma non ci sarebbe stata d'aiuto, non è in grado di mentire per
questo avrebbe sviato il discorso e poi sarebbe scappata via”.
Avevano
messo sotto torchio Domi, ma la bionda corvonero davanti alla loro
insistenza non si era nemmeno spettinata, eppure le tre ragazze erano
brave, non era la prima volta che facevano parlare qualcuno ma nulla,
quella strega si era rivelata un vero muro, non un sorriso,non una
smorfia, nessuna espressione che potesse dar loro anche un piccolo
indizio.
Ah,no!
Un sorriso lo aveva fatto quando aveva evocato dal suo armadio un
vestito e lo aveva lanciato addosso a Isla al suono di “indossalo
alla festa, fidati”.
Isla
non si fidava, proprio no, però lo aveva messo, perchè sapeva che
Domi non le avrebbe mai fatto indossare un suo vestito mentre veniva
umiliata pubblicamente, in un certo senso era una specie di scudo.
“entriamo”annunciò
risoluta Isla
“sicura?”chiese
Roxanne
“sì,
e se quei due hanno in mente qualcosa di losco li incolliamo tutti i
mobili del loro dormitorio al soffitto”
“uuh,
carina questa idea, possiamo metterla in pratica a
prescindere?”domandò Molly
“certamente”
affermò Isla con un sorrisetto sulle labbra, prese un profondo
respiro e si avviò assieme alle amiche all'entrata della stanza.
-Isla
e Ewan- in un gigantesco cuore, le parole che mutano in -due
cuori e una stanza delle necessità-, una moltitudine di persone
che esultano alla loro entrata, Fred che sghignazza, James che con un
gomito appoggiato sulla spalla di Ewan con fare amichevole ghigna,
James Sirius Potter che nemmeno davanti alla sua imminente morte non
cambia espressione.
Isla
con passi ben distesi si avvicinò con la bacchetta in mano a James
“levicor”la
voce le si smorzò in gola
“scusa
dolcezza ho preso le mie precauzioni”disse James riponendo la
bacchetta nella tasca posteriore dei jeans
“non
sembra molto felice” notò argutamente Ewan al suo fianco “non è
mai stata tipo da feste” errore, pensarono James e Isla guardandosi
per un istante negli occhi, come se si fossero passati quel pensiero
“già,
ma con il tempo apprezzerà la cosa”fece James “non festeggerete
il matrimonio, avete fatto tutto di fretta...”allargò le braccia
“almeno potrete dire di aver avuto una fighissima festa di
fidanzamento, è il regalo mio e di Fred”
“non
c'è di che” intervenne il cugino in questione smettendo di ridere
per un momento
“tu
lo sapevi?”sibilò Isla rivolta ad Ewan
“non
proprio, sono stato semplicemente invitato”
“e
chi li ha dato il tuo indirizzo personale?”
“abbiamo
i nostri contatti”ghignò James “allora Isy, sei felice?”
“parola
d'ordine?”chiese attirando lo sguardo incuriosito di Ewan
“classica;
luma-luma”rispose Fred
“luma-luma”pronunciò
la strega, un bicchiere di firewhiskey si materializzò nelle sue
mani “no,non sono felice” bevve in un sorso poi si avvinò a
James “sai essere particolarmente stronzo Potter” gli sibilò
all'orecchio prima di buttarsi nella mischia.
“Andiamo
Isy, è stato stronzo ma insomma, poteva fare di peggio”tentò di
calmarla Molly dietro di lei
“peggio
di una festa di fidanzamento per il mio falso matrimonio?”
“beh..”
“sì”intervenne
Roxanne “sinceramente, l'ottanta percento di queste persone non sa
nemmeno chi sei o non frega nulla del tuo matrimonio e il restante si
dimenticherà che è una festa di fidanzamento fra meno di un'ora”
“conosci
James, poteva inventarsi qualcosa di peggio”confermò Molly, Isla
scosse la testa dando un'ultima occhiata ad Ewan che stava ancora
parlando con James, anche da quella distanza poteva capire che gli
stava dicendo di lasciarla in pace, che le sarebbe passata entro
pochi minuti.
Sì,
avevano ragione, non era così grave, ma lei non voleva festeggiare,
lei non voleva che James brindasse alla sua salute e lui lo sapeva,
sapeva che era quello che le avrebbe fatto più male.
Lui
avrebbe dovuto dire qualcosa,fare qualcosa per impedirle di fare quel
passo, farle capire che in tutto quel tempo si era sbagliata, non
c'era solo l'amore per gli amici, per la famiglia, per il Quiddich,
c'era un altro tipo d'amore, quello che legava loro due e che era
altrettanto forte.
James
però stava festeggiando la sua scelta, il suo matrimonio. Avrebbe
sposato Ewan e con lui sarebbe stata serena. Ora più che mai era
sicura della sua scelta.
Albus
si fece largo fra la folla, erano davvero in troppi,non era un
problema di spazio, la stanza delle necessità era enorme ma non
aveva idea di come James e Fred sarebbero riusciti a gestire tutte
quelle persone, tanto più che con la coda dell'occhio aveva notato
che dopo aver discusso con Isla suo fratello aveva evocato una serie
di bicchierini al suono di “luma-luma”, ovviamente suo cugino lo
aveva seguito a ruota. Erano talmente legati che non si sarebbe
stupito se solo perchè uno beveva l'altro si sarebbe ubriacato di
conseguenza a prescindere.
Scosse
la testa non erano problemi suoi quelli.
Il
bello di avere due fratelli è che se lui era occupato poteva
pensarci qualcun altro a sistemare la situazione, inoltre era
risaputo che Lily fosse la più saggia dei tre, se ne sarebbe
occupata lei di James.
Albus
guardò a destra e a sinistra finchè non individuò il suo
obiettivo. Prese un respiro profondo e con ampie falcate raggiunse
Lysander.
Si
era allenato, Domi e Louis l'avevano messo sotto torchio, Lorcan
aveva passato il tempo a criticarlo, Scorpius lo aveva corretto ogni
qual volta che ricadeva nei soliti schemi e Rose, beh lei gli aveva
sorriso e abbracciato comprensiva ogni volta che lui non capiva
perchè veniva sgridato dal quel diabolico team di buone maniere. Era
pronto, ora poteva essere considerato abbastanza sano di mente per
poter provare a riconquistare Lys.
“Albus”borbottò
il biondo corvonero alzando il capo verso il soffitto “non stare
impalato dietro la mia schiena a fissarmi” fece poi voltandosi
verso il mago che effettivamente stava lì, immobile, ad osservarlo
“scusatemi un attimo” disse poi rivolto al gruppetto con cui
stava chiacchierando per raggiungere il serpeverde che persisteva nel
sua immobilità “cercavi me?”
“come
hai capito che ti stavo guardando?”
“profumo
di..” arricciò il naso “profumo di te e qualcosa di
inspiegabile”
“ah
già” Albus si portò una mano a scompigliare i capelli “profumo
di me, giusto”sospirò
“quindi?”
“quindi..”
ripetè “tu chiedi quindi, domanda più che lecita insomma...”
fece una smorfia, da quando in qua borbottava?! “okay, senti, non
sono abituato a fare o dire certe cose ma ci proverò “prese un
respiro profondo “scusami per come ti ho trattato, scusami se ho
capito troppo tardi che eri tu quello con cui volevo stare, scusami
per averti fatto stare male, scusami per essere stato così egoista”
mise una mano nella tasca dei jeans scuri e ne estrasse un pezzo di
pergamena sgualcito “allora, quello che vorrei è che tu mi dessi
un'altra chance” Lys fece per replicare ma Al alzò una mano per
fargli cenno di tacere “lo so che non me la merito,ma per
dimostrarti che sono davvero convinto sappi che..” aprì del tutto
la pergamena e iniziò a leggere” Ho chiuso con tutte le storie che
avevo in giro per Hogwarts, ufficiali e non, e ho fatto sapere che
non sono più disponibile per incontri di qualsiasi tipo. Ho
iniziato a volare solo un paio d'ore alla settimana e non durante le
lezioni, mi è stato detto che per voi corvi le lezioni sono
importanti quindi mi sono adeguato, non riesco a non dormire durante
storia e pozioni ma per il resto ho scoperto che riesco ad non
annoiarmi anche se frequento tutti i giorni. Ho imparato a
rispettare gli appuntamenti presi,ora ho persino un'agenda che seguo
alla lettera, ogni tanto mi viene da dargli fuoco ma Scorpius la ha
incantata in modo tale che si ricomponga” frugò ancora nelle
tasche tirandone fuori due foglietti per poi riprendere a leggere“i
tuoi interessi sono anche i miei,quindi ho preso i biglietti per la
conferenza di quello svitato,emm, mago Demetrius, che parla di
creature e creaturine che noi maghi non riusciamo a percepire”
“fermati”
“lo
so che ti ho fatto tanto male, ma guarda che la lista è lunga,
aspetta di sentire tutto ciò che ho fatto prima di dirmi di
attaccarmi alla torre corvonero” piagnucolò Albus
“no”
“andiamo
Lys, per favore..” lo implorò “hai sentito no? Per favore. L'ho
detto, ti ho chiesto per favore invece che andarmene annoiato perchè
la cosa richiede troppo impegno”
“non
hai capito, a me non interessa tutto questo”fece placido ma con uno
strano sorriso in volto “tu non ascolti” scandì “non ti ho mai
detto di avere problemi con queste cose, tu mi sei sempre piaciuto
così come sei”
“e
allora perchè non stai con me?” chiese ingenuamente l'altro
“perchè
tu non lo permetti?” Albus inarcò un sopracciglio
“ti
sto chiedendo di metterti assieme a me ma allo stesso tempo ti sto
impedendo di farlo?”
“esattamente”
confermò come se fosse la cosa più sensata nell'universo, gli fece
un sorriso e si voltò per raggiungere i suoi amici. Albus rimase lì
immobile a fissarlo, tutte quelle lezioni non erano servite a nulla,
con una vita sregolata non andava bene, senza non andava bene
comunque.
Tutto
questo non poteva avere senso.
Non
era giusto. Lui era così. Punto.
Lysander
lo sapeva, lo aveva capito la prima volta che lo aveva visto giocare
a Quiddich per Salazar.
Albus
si ritrovò a giocherellare con il manico della bacchetta che teneva
nella manica della camicia, era una settimana che impediva a se
stesso di essere se stesso, per cosa poi? Un bel nulla.
Il
braccio si alzò al cielo con la bacchetta ben stretta in mano,
veloce una formula venne pronunciata dalle sue labbra e uno dei tanti
lampadari luccicanti esplose per trasformarsi in una polvere
argentata che andò a posarsi sulle teste di tutti facendo scatenare
un urlo generale di approvazione. Lysander si voltò per fissare
sbalordito Albus
“Ti
piaccio come sono hai detto?”gli urlò per farsi sentire in mezzo
alla concitazione generale nata dopo il suo piccolo incantesimo, la
musica si era alzata per assecondare il clima generale “bene,
allora eccoti qua Albus in tutto il suo splendore” allargò le
braccia e altri lampadari esplosero poi si piegò in un inchino
“senza liste, senza ascoltare gli insegnamenti degli altri, io sono
così”la musica si alzò ancora “io senza delle parole scritte
sono solo in grado di fare questo”fece girando sul posto per
lasciare che della polvere argentata si posasse sui suoi palmi “so
solo far esplodere qualcosa e distruggere e combinare casini per
farti capire ciò che provo” terminò sbuffando
“Albus!”il
moro si voltò verso Lorcan che lo stava guardando torvo “non erano
questi i patti! Dovevi dichiararti in maniera civile a mio fratello e
poi andartene al primo no, nessun lampadario doveva esplodere”
“hai
ragione è che..” e poi successe; un po' come quando vedeva il
boccino dopo minuti passati a sorvolare il cielo, un po' come quando
capiva che non gli importava nulla di stare ad ascoltare le lezioni
quando fuori c'era il sole, un po' come quando cambiava direzione per
andare da Lysander. Sorrise. Fece uno di quei sorrisi ,uno di quelli
da cui tutti avrebbero potuto capire fin da piccolo che sarebbe stato
smistato a serpeverde “scusa Lor, ma io voglio stare con tuo
fratello” lesto si voltò verso Lys che con un colpo di bacchetta
legò mani e piedi,poi si mise a correre verso di lui mentre al suo
fianco compariva una scopa.
Non
fu chiaro a nessuno come Albus riuscì a caricare sulla scopa
Lysander ed uscire dalla stanza delle necessità schivando tutte le
persone che stavano festeggiando e gli schiantesimi di Lorcan,ma ci
riuscì. Albus riuscì a rapire Lysander.
“Oh
guarda stai rimuginando, non ti credevo in grado di farlo” esclamò
Dominique sedendosi accanto a Robin che si limitò a voltarsi verso
di lei senza spaventarsi differentemente dalle sue amiche
“no,
dico è un potere veela il potersi avvicinare così
silenziosamente?”chiese infatti quella più vicina alla giovane
grifondoro
“no,
Liz è un suo talento naturale, piuttosto inquietante aggiungerei”
spiegò Nadine “come Robin non abbia sobbalzato invece è un
mistero”
“mi
aspettavo arrivasse per gongolare” mugugnò, Domi alzò un
sopracciglio
“te
lo aspettavi?”chiese “mmm, giovane strega forse non sei tanto
male in fondo, per lo meno sei accettabile” Robin sospirò
“grazie”disse
poi sprofondando meglio nel divano
“oh
non c'è di che” le sorrise raggiante Domi “e così..”iniziò
“sei qui sul divano a rimuginare.. Raccontami un po', fa finta che
mi interessi davvero la tua vita e non sia solo voglia di dirti te
l'avevo detto il mio interesse per te”
“è
stato solo..Niente di che..Insomma, non..”Robin serrò gli occhi
pensando a quando quella sensazione che le stava rivoltando lo
stomaco era iniziata.
Era
stata una frase, una stupida frase prima di arrivare a quella stupida
festa.
“Sicura
che non sono truccata troppo?”aveva chiesto Robin a Liz
“tesoro,
hai messo appena un velo di ombretto, è già tanto che tu possa
definirti truccata”la strega aveva annuito titubante,ma poi aveva
voltato lo sguardo sull'ultimo scalino della gradinata del dormitorio
dei Grifondoro, Thurstan la stava aspettando, il ragazzo per cui
aveva avuto una cotta per un anno stava lì, ben vestito, ad
aspettarla. Aveva sceso gli ultimi scalini praticamente volando
nonostante i tacchi (Liz aveva già sottolineato che non era giusto
chiamarli tacchi, ma ballerine senza suola piatta) e si era gettata
fra le sue braccia. Lui l'aveva baciata per poi allontanarla da sé
per guardarla meglio
“carina”
aveva detto, Robin aveva ridacchiato
“solo
carina?”aveva chiesto divertita. A volte non lo capiva, riusciva a
capire l'umore di qualcuno a chilometri di distanza ma con Thurstan
era diverso,sembrava importargli delle cose ma poi cambiava idea,la
confondeva
“beh,
sinceramente pensavo che per la festa ti saresti messa qualcosa di
più..”
“di
più?”
“sexy?”buttò
là “ma sei bella lo stesso” rimediò baciandola nuovamente.
Ecco
su cosa stava rimuginando Robin ora, su quella stupida frase, lui si
aspettava che si sarebbe messa qualcosa di più sexy. Lei, che per
sexy intendeva la sua maglietta dei Ministry of Magic(*) che era
bucherellata ad arte (ovviamente lei la indossava sopra una
canottiera, però era piuttosto sexy che si intravedesse sotto no!?).
“si
aspetta che io sia più sexy” borbottò allora Robin
“no,
tesoro, ha detto che pensava che il tuo vestito sarebbe stato più
sexy” intervenne Liz, Dominique e Nadine si voltarono verso di lei
guardandola corruciate poi si voltarono verso Robin
“ti
vuole più sexy” disse Domi
“si
decisamente” approvò Nadine
“ma,ma
che dovrei fare?” borbottò Robin “dovrei provarci?insomma per un
vestito io..”
“tu
vuoi cambiare il tuo look? E' una cosa che ti farebbe piacere
sentirti più sexy?”
“no,
lo farei per Thurst” Domi alzò la mano bloccando il discorso
“allora
no! O lo vuoi tu o niente”
“ma
quello che dico è..Non ho mai indossato nulla di sexy cosa gli ha
fatto pensare che ad una festa come questa lo avrei fatto?”la
bionda corvonero allargo lentamente il sorriso,poi alzò un braccio e
andò ad indicare un punto della stanza
“lo
vedi Louis?”chiese, Robin annui, certo che lo vedeva, era da quando
si era seduta là dopo aver lasciato andare Thurstan a divertirsi con
i suoi amici che lo vedeva. Okay, magari era da quando era entrata
nella stanza che aveva fatto di tutto per sapere dove fosse ma quelli
erano meri dettagli “vedi come è vestito?”
“per
Merlino se è sexy quel mago”sospirò Liz prima che Robin potesse
rispondere
“esattamente”
confermò Domi “Louis è sexy, lui è vestito in modo che chiunque
quando lo guarda non possa dire altrimenti”spiegò “bello sì,
affascinante pure, ma la prima cosa che la gente pensa guardandolo
questa sera è; lui è sexy”
“ancora
la storia che Thurstan è innamorato di Louis?”domandò apatica
Robin
“Dominique!”la
voce squillante di Rose fece sobbalzare tutte sul divano meno la
diretta interessata
“ne
avevamo già parlato, non puoi intrometterti nelle vite sentimentali
delle persone, tanto più se c'entra tuo fratello”
“stavo
solo facendo notare dei dettagli che alla nostra adorabile streghetta
qua erano sfuggiti”fece battendogli una mano sulla testa
“no,
tu insinuavi dubbi che non faranno dormire serena questa
ragazza”disse poggiando i pugni sui fianchi, poi piegò leggermente
il capo osservando meglio l'espressione confusa di Robin “ooh”
sospirò e ignorando Liz si sedette accanto alla ragazza “però
anche tu, la istighi comportandoti così, capisci?”disse
riferendosi a Domi che ghignò “smettila di pensare, ragionare con
la testa non porta a nulla in amore..”
“a
meno che non vuoi fare la scalata in società sposando qualche
vecchio riccaccio”intervenne Dominique
“oh
sì, in quel caso ragiona con la testa, preparati un piano in
anticipo e non firmare nulla prima di non averlo fatto visionare a
tre magi-avvocati di fiducia” approvò Rose facendo annuire
convinta la cugina “ma non è di questo che stavamo
parlando...Vedi,Louis è un caro ragazzo, a volte stronzo e
indifferente ai sentimenti altrui, ma un caro ragazzo, quindi molla
quel spacca pluffe di Thurstan e corri da lui” terminò Rose
“ovviamente se ti piace perchè se non è così allora ti prego
stai ferma, non illuderlo,tutto chiaro?” Robin con gli occhi
spalancati annui appena
“fiorellino
perchè mi cercavi? Pensavo fossi con il tuo ragazzo..”chiese Domi
sporgendosi al di là di Robin per vedere meglio la rossa
“oh
sì, ma l'ho abbandonato sperando che tu avessi fatto lo stesso per
iniziare a festeggiare a modo nostro ”
“sì
l'ho lasciato con i suoi amici e ti stavo venendo a cercare prima di
trovare lei” disse indicando Robin che rimaneva pietrificata fra le
due “sai di essere tu la mia anima gemella a queste feste”
“oooh”fece
Rose “okay James e Fred ci hanno già rubato il luma per ogni
coppia”
“e
allora noi incominciamo con un luma per ogni ex che guarda male il
proprio ex che è arrivato alla festa felicemente accompagnato”
“ci
sto”esclamò Rose alzandosi dal divano in contemporanea con
Dominique. Il gioco lo avevano inventato loro due e subito James e
Fred lo avevano fatto loro, evocare un firewhiskey ogni qual volta
che vedevano una categoria di persone, coppiette e ex andavano per la
maggiore perchè le feste ne erano piene “uh, guarda là” urlò
la rossa indicando una ragazza che stava ballando con il volto però
rivolto da un'altra parte
“Valary
che guarda male Chase che ora sta assieme a Tansy”esclamò Domi
“luma-luma”pronunciarono
all'unisono le due cugine e subito nelle loro mani si materializzò
un bicchierino di firewhiskey che portarono veloci alle labbra
“ottimo
inizio”approvò Rose
“spostiamoci
da qui,dobbiamo trovare Philomena, lei ha un sacco di ex e tanto
rancore” disse Dominique prendendo sotto braccio Rose per avviarsi
assieme verso un punto indefinito della stanza.
“uao,
quelle due sono proprio fuori di testa”esclamò Nadine
“inquietanti”le
fece eco Liz
“perchè
Rose Weasley sa che ho una cotta per Louis?” borbottò ancora sotto
shock Robin
“hai
una cotta per Louis?”domandarono all'unisono Nadine e Liz
“eh?”fece
Robin di colpo tornata in sé guardando le sue amiche “Merlino che
mal di testa”sbuffò infine, quelle due erano state peggio di un
lavaggio del cervello.
“Belle
parole le tue” fece Dominique storcendo appena la bocca in risposta
al bruciore causato dal terzo firewhiskey
“a
che ti riferisci?”domandò Rose
“a
quello che hai detto a Robin, non ascoltare la ragione, segui il tuo
cuore..”mosse le dita come ad imitare una bocca “e bla bla bla”
Rose scoppiò a ridere e la sua risata le riecheggiò nelle orecchie
“stronzate”
borbottò “insomma, per lei no, Louis è perso di lei e lei di lui,
quindi non rischia nulla, può permettersi di ascoltare il suo cuore
e basta” si appoggiò al muro, iniziava a girarle la testa “ma
nella vita reale, dove tutto è un casino e gli astri non sono per
nulla allineati, beh,in quel caso il mio discorso è una
stronzata”disse lasciando che l'amaro dell'alcool o delle sue
parole le invadesse la bocca, piegò la testa di lato notando
immediatamente la testa platinata di Malfoy, avrebbe voluto andare da
lui, prenderlo per un braccio e trascinarlo a ballare in maniera
imbarazzante mentre lui si sarebbe lamentato per la sua reputazione.
Sospirò. Non poteva farlo. Lei era lì con Leonard ,il suo ragazzo,
a cui aveva già dato buca per passare il tempo con Domi,
abbandonarlo ancora per ballare con un altro non sarebbe stato un
gesto molto carino da parte sua.
“no,
io non credo” fece Domi appoggiandosi al muro al suo fianco
“disse
la strega diventata famosa in tutta Hogwarts per una teoria contro
l'amore”ghignò Rose
“si
può sempre cambiare idea nella vita fiorellino”
“mmm”
borbottò poco convinta, voltò la testa ancora una volta verso
Scorpius, stava con una ragazza, non aveva idea di chi fosse, ma
d'altra parte Rose era un disastro nel ricordare le persone
“Coloumbine,
quinto anno, serpeverde” scandì Domi, sì, se c'era qualcuno in
quella famiglia che avrebbe dovuto intraprendere la carriera auror
era proprio lei
“che?”
“la
ragazza con Scorpius, anche se immagino non ti interessi, perchè
tanto non è da quando siamo arrivate che lo tieni d'occhio,
vero!?”ironizzò
“non
lo tengo d'occhio”replicò dando un'ultima occhiata al serpeverde
“gli sto letteralmente addosso”ammise cristallina come sempre “e
non va bene”sbuffò, incominciava a mancarle l'aria
“ma
perchè? Lui si è dichiarato, assieme state bene!”
“mi
ha rifiutato per anni, cosa sarebbe cambiato ora?Sono sempre la
stessa”
“ti
rifiutava a prescindere perchè tu lo assillavi” Rose scosse la
testa
“lei
è molto bella”osservò riferendosi alla ragazza di Scorpius
“vero,
ma è una serpeverde che indossa un abito rosso, non c'è da fidarsi
di chi indossa i colori di una casa rivale” Rose scoppiò a ridere
“io
e te siamo corvonero e indossiamo un vestito verde e uno bordeaux”
“e
infatti non c'è da fidarsi di noi, fiorellino” ribatté Domi
“sai
vero che sei l'unica a cui permetto di chiamarmi con un
vezzeggiativo,sì?”
“sì”
“beh,
non approfittarne” la bionda ridacchiò
“d'accordo”
approvò “potrei usare fiorellino anche per Lily ma a lei potrebbe
anche piacere un nomignolo del genere e allora che gusto ci sarebbe?”
“Lily
si sarà ricordata di prendere la pozione?” si chiese Rose
sovrappensiero, le l'aveva data giorni prima e molto probabilmente
non le serviva davvero ma non c'era da scherzare dopo essere state
colpite di striscio da un ardemonio
“che
pozione?”domandò Domi
“che
idiota” esclamò Rose, non era l'alcool che le stava facendo vedere
la stanza vorticare attorno a sé, si era dimenticata di prendere la
pozione quella sera! Solitamente la prendeva dopo cena ma Domi
l'aveva trascinata a prepararsi per la festa e ancora non le aveva
detto cosa le era capitato “devo prendere la pozione” spiegò
mentre faceva scivolare la mano nella tasca del vestito verde con
gonna a palloncino che stava indossando
“non
avrai ripreso con quelle stupide pozioni contro la stanchezza?”
“no”
biascicò mentre estraeva dalla tasca una pochette miniaturizzata
“dammi una mano a renderla normale”
“se
sei stanca ti accompagno al dormitorio non ti aiuterò a prendere
quella roba”
“no”
ripetè Rose mentre tentava di estrarre la sua bacchetta. Poteva
resistere, insomma lo aveva già fatto nelle ore in cui aveva
aspettato che sua madre arrivasse ad Hogsmeade con la pozione
curativa, certo aveva passato quel tempo a sgattaiolare in bagno per
vomitare uno strano liquido nero che le rivoltava ogni volta lo
stomaco ma...Niente ma, doveva prendere quella dannata pozione
“d'accordo”
approvò Domi, estrasse la sua bacchetta e riportò la pochette alle
sue dimensioni originarie “Rose però devi dirmi che ti sta
succedendo” la rossa annui, le lo avrebbe spiegato non appena presa
quella stupida pozione, a quanto pareva l'alcool aveva velocizzato il
processo di qualunque cosa le circolasse in corpo o semplicemente
rendeva tutti i suoi movimenti più difficoltosi, non ne aveva idea.
Brava
Rose, complimenti, cinquanta percento geni Granger e comunque riesci
non solo a dimenticarti una cosa fondamentale come di prendere la
cura ma anche a peggiorare la situazione mettendoti a bere. Geniale.
Il
fatto che la sua mente le stesse facendo la predica con il tono di
sua madre non era un bel segno.
Infilò
la mano nella borsa e iniziò a cercare la pozione fra tutti gli
oggetti che aveva lì dentro, spostò un paio di libri e un paio di
scarpe e finalmente sentì la superficie liscia della boccetta
contenente la cura, l'afferrò e la estrasse vittoriosa
“eccoti!”esclamò
Leonard sbucando dal nulla, oh meglio molto probabilmente arrivando
da qualche parte precisa che però in quel momento Rose non avrebbe
mai saputo identificare “so che volevi raggiungere Domi ma non puoi
snobbare il tuo ragazzo per tutta la sera” scherzò posandole le
mani sui fianchi “cosa hai in mano?”
“nulla”
si affrettò a replicare la rossa
“è
una di quelle pozioni vero? Albus mi ha detto di stare attento, che
stai tentando di disintossicarti”
“no”sibilò
Rose
“Leonard
credo che..” prima che Dominique potesse finire la frase il mago
afferrò la pozione dalla ormai debole presa di Rose e la scagliò a
terra rompendola. La strega rimase a guardare il pavimento poi voltò
di colpo il viso lontano da Domi e Leonard che la stavano riempiendo
di domande e sputò un liquido nero. Con un gesto di stizza si liberò
dalla stretta del ragazzo e arretrò appena, si piegò sulle
ginocchia ma non riuscì a raggiungere il pavimento che un altro
conato l'assali portandola ad appoggiare le mani in avanti,
rabbrividì mentre osservava il liquidò nero uscire dalle sue
labbra, tentò di controllare il suo respiro che sembrava essersi
bloccato in gola ma non ci riuscì, così si lasciò cadere di lato
finendo a terra.
Yayayayay
Questa
è la prima parte della festa e della fine di questa storia,la
seconda parte è già scritta per metà (il continuo di Rose e
Scorpius in verità è pronto da un bel po':)).
Non
ho più scritto nulla di Fred perchè non sapevo se la storia vi
incuriosisse (che poi ho notato che per come ho presentato le due
sorelle potrebbero essere Domi e Victorie, insomma due sorelle
belle,tanto da fare le modelle e blablabla anche se la più piccola
vuole fare dell'altro et cetera..In verità nella mia testa si
sviluppa in maniera un po' diversa la cosa, insomma le mie sorelle
Delacour sono differenti dalle Hawes). Spero vi sia piaciuto vedere
anche Rose e Domi assieme, credo che i rapporti d'amicizia siano
fondamentali ma se scrivessi anche di quelli come vorrei questa
storia non avrebbe mai fine:)
Come
sempre spero vi sia piaciuto e andiamo qualcuno si faccia sentire
almeno in questi capitoli finali (un commentino piccolino-ino-ino).
Psps:lo
so,lo so, lo scorso capitolo è pieno di erroretti, davvero non
appena avrò tempo di respirare tornerò a correggere questa storia.
Baciiiiiii.
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Capitolo 15 *** Se non mi amate, lasciatemi, e se non sapete amare, imparate.(seconda parte) ***
cap 15
Se non mi amate, lasciatemi, e se non sapete amare, imparate.
Albus
tra il terzo e il quarto anno aveva aggiunto al suo metro e
sessantacinque ben venti centimetri. James tutt'ora piegava le labbra
in una smorfia quando gli facevano notare che suo fratello minore
fosse un poco più alto di lui. Questo era tutto. Albus era alto.
Data
questa premessa si può capire il perchè Lysander, abbandonato sulla
sedia di un'aula dimenticata, continuasse a spostare lo sguardo da
Albus, che camminava nervosamente davanti a lui, alla scopa,evocata
nella stanza delle necessità, lasciata incurantemente a terra.
Era
assurdo che quel ragazzo alto avesse avuto la forza di trascinarlo a
sedere su una scopa e di portarlo fino a lì.
Insomma
essere più alto di lui di una quindicina di centimetri poteva aver
aiutato e nessuno metteva in dubbio che qualche muscolo lo avesse
anche il serpeverde ma nulla di tutto ciò poteva presagire che
sarebbe stato in grado di fare una cosa del genere. Beh, la capacità
nel volo certo, passare le ore di lezione a volare usando le torri
del castello come ostacoli doveva essere stato d'aiuto per schivare
le persone presenti alla festa. Ah! E una buona dose di follia, anche
quella doveva fare parte delle basi per fare quello che Al aveva
appena fatto.
“aaaemmm”si
schiarì la gola Lys “ti posso chiedere che cos...”
“no”
lo bloccò secco Al fermando per pochi secondi la sua camminata
“ma,
ecco, è che..”
“non
dire nulla” lo ammonì l'altro ragazzo “così peggiorerai le
cose” aggiunse poi sussurrando, come se si stesse nascondendo da
qualcuno
“e
cosa pensi di fare allora?”
“io?”
chiese puntandosi l'indice al petto “assolutamente niente” finì
scuotendo la testa “non è compito mio sistemare i miei casini”
Lysander aggrottò la fronte
“ah
no!?”domandò confuso
“no!”
esclamò indignato Al “oh meglio, sì, ma non quelli grandi e
grossi come questo, capito no?!”
Lys
annui poi iniziò a guardarsi attorno
“e
così...” iniziò balbettando “per i casini grandi e grossi come
fai?”
“Rose
si accorgerà che ho fatto una cavolata così andrà da Scorpius, lui
allora sistemerà la faccenda”
“e
come fa Rose ad accorgersene? Se magari era impegnata nel momento in
cui hai fatto saltare in aria i lampadari?”
“Rose
sente che c'è qualcosa che non va a prescindere, in modo particolare
su di me”
“e
come farà a spiegare a Scorpius che deve trovare la soluzione per
qualcosa che non va? Non è che sia molto preciso come problema..”
“Scorpius
capirà sempre quello che Rose vuole dire,ci è sempre riuscito”
“e
se non avesse soluzione? Come faresti?”
“la
troverà, fidati”
“okay..allora
poniamo che ora Rose e Scorpius stiano correndo qua con la soluzione
al casino che hai combinato ma ad un certo punto incontrano un troll
che..”
“sono
Rose e Scorpius,assieme quei due eliminerebbero il troll prima ancora
che questo si renda conto di loro due”
“...ma
se avessero perso la bacchetta...”
“Rose
intontirebbe il troll con date su date dello sviluppo della sua
specie, mentre Scorpius con tanto di sopracciglio arcuato indignato
lo riempirebbe di domande sul perchè si trovi lì e non nel suo
habitat, in breve il troll se ne andrebbe via piangendo”
“e
se...”
“basta”
urlò “ si può sapere da dove cavolo vengono tutti questi e se, e
magari, forse?”
“dal
fatto che voglio che sia tu ad affrontare questa cosa!” urlò di
rimando Lys “non mi interessa se Rose potrebbe capire perfettamente
il tuo stato d'animo, né se Scorpius ti potrebbe dare il miglior
consiglio su come uscire da questa strana situazione!E' la tua di
voce che voglio sentire, per Merlino!”
“vuoi
sentire la mia voce?” scandì“guardati attorno” fece allargando
le braccia esasperato “mi sono allenato una settimana con i
peggiori rompi pluffe ma al contempo geni nel gestire le relazioni di
tutta Hogwarts, il risultato?” chiese urlando “ti ho rapito”
telegrafò di colpo calmo “ti ho rapito, insomma tutte le belle
parole, tutti i buoni propositi a cosa sono serviti? A farmi andare
fuori di testa non appena mi hai rifiutato”si appoggiò ad un muro
e si lasciò scivolare fino a sedersi sul freddo pavimento “ecco
perchè sto aspettando Rose e Scorpius! Perchè quando sono io a fare
le cose non va mai bene!”e si coprì il volto con le mani, quante
volte ancora avrebbe fatto quel gesto? Stava incominciando a
pesargli, nascondere il viso tra le mani dopo aver fatto una cavolata
era ormai diventato un marchio di fabbrica
“io
mi sono divertito” Albus sussultò appena, la voce di Lysander di
colpo vicina e le sue mani che venivano allontanate dal suo viso “è
stato divertente, il rapimento dico” ribadì il concetto con
quell'aria ingenua e trasognata che aveva sempre fatto impazzire il
serpeverde
“come
scusa?” chiese “ti sei divertito? Tu rifiuti un ragazzo, lui ti
rapisce e tu ti diverti?”Lys lo colpì in testa con la mano chiusa
a pugno “auh”si lamentò l'altro
“oh,
ma allora sei tardo proprio”lo riprese “tu non ascolti mai testa
di zucca che non sei altro”sbuffò “io non ti ho rifiutato”
Albus scosse la testa
“sì,
che lo hai fatto! Mi hai detto che non ti interesso”
“eh
no! Ho detto che non mi interessava tutte le cose che stavi
elencando” Albus fece per replicare ma si bloccò
“e
allora cosa ti interessa scusa?”Lys questa volta lo colpì con più
forza
“ma
ti hanno fatto un incantesimo rincoglionente?Tu mi interessi!”
batté con forza il suo indice sul suo petto “tu,tu,tu” Al rimase
a fissare il dito puntato per un istante interminabile poi rialzò lo
sguardo lentamente
“ma
se hai detto che io ti impedisco di metterti assieme a me” si portò
una mano a scompigliare i capelli “però quello che faccio per
permettertelo, come allenarmi per essere un buon ragazzo, gentile e
disponibile non va bene, cosa devo fare scusa?”Lys sbuffò
“se
a me piaci come sei, cosa devi fare per piacermi?”Albus balbettò
qualcosa di indefinito
“essere
me stesso?”
“esatto,e
chi è la persona che sta impedendo il tuo essere te stesso?”
“principalmente
Louis, il biondino diventata peggio di Voldemort quando insegna,ma
anche Domi,Salazar che perfezionista, e tuo fratello, certo che è
stronzo quello, ah e Scorpius e Rose, beh lei no, lei dice che anche
se sono un'idiota sono perfetto così come sono, ma credo sia di
parte..”
“non
ti ho chiesto chi ti ha dato una mano ma chi ha voluto modificarti”
“ah!
Io, insomma sono stato io ad andare a chiedere..”si bloccò
illuminandosi “io ti impedisco di metterti assieme a me, ora ho
capito!”
“grazie
a Merlino” sospirò Lysander lasciandosi scivolare indietro fino ad
arrivare a sdraiarsi.
Passarono
minuti in completo silenzio prima che una zazzera di capelli neri
comparisse nella sua sfera visiva, Lysander sorrise e si alzò per
lasciarsi baciare ma Albus lo ignorò
“un'ultima
cosa scusa” Lys si lasciò ricadere sul pavimento con un sospiro
“mmm-mm”
“ma
se ti vado bene così come sono perchè ti sei arrabbiato quando hai
scoperto di Amy e si beh di tuo fratello” la mascella del biondo si
serrò, Albus aveva rimuginato un bel po' su quella domanda, avrebbe
potuto starsene semplicemente zitto ma voleva sapere, voleva capire
meglio
“Amy
era solo una ripicca nei confronti di Lor che ti aveva sfidato, un
comportamento da stronza serpe narcisista ma in fondo parte di quello
che sei quindi non mi ha fatto esattamente arrabbiare, per quanto
riguarda Lorcan invece...” fece schioccare le labbra “beh, punto
uno non è bello sapere che fossi andato con lui e secondo perchè
era la dimostrazione del tuo volerti allontanare da me”
“io
andavo con Lor proprio perchè mi ricordava te”
“ma
perchè non venire con me direttamente?”
“per
non ferirti con il mio comportamento del cavolo!”esclamò
“e
lo vedi allora che siamo al punto di partenza? Sei sempre tu che ti
impedisci di stare con me”
“ma...”
balbettò, poi sbuffò “io non..”rotolò sul fianco per alzarsi a
sedere “io mi piaccio, ho trovato me stesso nel prendere la vita
così come viene, sono libero...ma so che per gli altri..”
“quando
hai preso quel dannato boccino alla tua prima partita Al hai capito
di poter essere ciò che volevi, che la gente non ti avrebbe più
guardato come il figlio del salvatore, né come la pecora nera della
famiglia...” Lys si alzò lentamente a sedere “hai così smesso
di provare ad essere quello che la gente si aspettava fossi e hai
iniziato ad essere semplicemente Al, ma non hai mai smesso di dare
importanza ai quei commenti e così hai passato gli ultimi anni a
fare ciò che volevi con una voce nella tua testa che ti ripeteva che
per gli altri era sbagliato e che quindi tu eri sbagliato”
“non
è giusto fare solo ciò che ci si sente, io non sono, io..” Albus
serrò gli occhi “sì, sono sbagliato, è vero!”
“buffo
perchè per essere una persona che fa solo cose sbagliate hai un
sacco di amici che darebbero l'anima per te”
“principalmente
cugini”
“Malfoy,
Duke e Martin non sono cognomi di tuoi parenti”
“Duke
e Martin sopportano il mio modo di comportarmi perchè si divertono a
starmi dietro mentre Malfoy credo che ormai ne abbia passate talmente
tante per colpa mia che si sia rassegnato”
“non
penso proprio, cavolo persino mio fratello credo che sotto sotto ti
consideri un suo amico”Albus si strinse nelle spalle
“e
in ogni caso per essere uno che fa tutto quello che vuole sei un po'
troppo presente nella vita delle persone a cui tieni...Non credo tu
abbia mai saltato una riunione di famiglia di James e Fred, avrai
anche saltato allenamenti ma quando i tuoi amici di chiedevano di
arrivare in orario perchè c'era bisogno di te tu li hai sempre
ascoltati, Lorcan mi ha detto che ti facevi nel cuore della notte
tutte le scale dai sotterranei fino alla torre corvonero se Rose
aveva qualcosa...E avrei tanti altri esempi simili”
“mi
fa piacere esserci per le persone a cui tengo quindi non è che
faccia chissà quale sforzo”
“Al
tu credi che io sia sbagliato?” Albus sbarrò gli occhi
“no!Certo
che no, tu sei proprio il contrario, sei perfetto perfino nelle tue
imperfezioni” Lys sorrise
“e
allora se sei così sbagliato perchè uno perfetto perfino nelle sue
imperfezioni ,come hai detto tu, ti ama?” Albus rimase a fissare il
muro davanti a sé per un po' poi si voltò verso Lysander gli passò
una mano fra i capelli e gli sorrise dolcemente
“non
ne ho la più pallida idea” sussurrò prima di baciarlo “e
comunque ti amo anch'io” disse staccandosi appena
“questa
volta non scappi più via?”chiese il corvonero poggiando la fronte
sulla sua spalla
“non
ci penso nemmeno” fu la risposa di Albus prima di riprendere a
baciarlo “quindi giusto per essere sicuro..”iniziò
allontanandosi appena “hai apprezzato di più il rapimento che
tutta la mia super lista di cose?”
“esattamente”rispose
Lysander sorridendogli dolcemente
“Louis
e Lorcan me la pagheranno”mugugnò assottigliando gli occhi
“va
bene, ma più tardi, d'accordo?”Al ridacchiò
“d'accordo”
approvò stringendo nuovamente l'altro a sé, sicuro che non lo
avrebbe lasciato andare per un bel po' di tempo.
Robin
si fece largo fra la folla, venne spintonata un paio di volte ma non
ci fece troppo caso, doveva raggiungere Thurstan.
“ecco
la mia adorabile ragazza”esclamò il grifondoro non appena lei fu
riuscita a raggiungerlo
“sei
ubriaco” constatò spostandosi, le aveva passato un braccio attorno
alle spalle appoggiandosi a lei facendola così barcollare
“appena,appena
brillo” fece lui facendo a fatica l'occhiolino verso i suoi amici
che scoppiarono a ridere. No, lui non rientrava nella categoria di
ragazzi che riuscivano a fare l'occhiolino senza sembrare dei
completi deficienti.
“ti
lascio divertire con i tuoi amici allora” disse accennando un
sorriso, non era il momento per parlare con lui, per fare chiarezza
sui suoi sentimenti, era una cavolo di festa e lei non l'avrebbe
rovinata
“no,
rimani qui” protestò prendendola per mano “bevi con noi”
“non
posso, sono stata sorteggiata come strega sobria del dormitorio, devo
assicuratami che tornino tutte sane e salve senza perdersi per
qualche piano o inciampare nella propria bacchetta”ridacchiò, non
sarebbe stato facile
“mmm”
mugugnò Thurstan “allora succo di zucca”esclamò come se fosse
la soluzione del secolo, Robin lo guardò inorridita
“io
non bevo succo di zucca!”
“hai
ragione tu sei più tipo da cocktail” canticchiò senza un
apparente motivo
“no,
è perchè ci tengo alle zucche, mi impressiona bere il succo di
quelle grandi, arancio e..”si bloccò “io sarei il tipo da cosa?”
“cooooocktail,
cocktail al cocco, cocktail”
“e
perchè pensi questo?” domandò
“lo
si capisce da come parli” borbottò
“io
non..”
“sono
così sexy le ragazze che bevono cocktail ma che allo stesso tempo
parlano di Quiddich” Robin poggiò le mani sui fianchi alzando un
sopracciglio,
“sostituisci
burrobirra con cocktail e fotografia con Quiddich e forse sarà
possibile che la strega di cui stai parlando sia io” il mago
scoppiò a ridere
“sei
divertente zuccherino”e fu allora che Robin capì, sbarrò gli
occhi e per un secondo si dimenticò di respirare
“per
Merlino in persona!”sbottò “tu sei innamorato davvero di
Louis”Thurstan smise di ridacchiare per guardarla torvo
“sono
ubriaco ma non tanto da confondere te con un corvonero, alto il tuo
doppio e pure uomo” assottigliò gli occhi “insomma posso dire
sia un bel ragazzo ma non credo di averti scambiata con lui”
“Thurstan
qual è il mio colore preferito?”
“rosso
passione”
“arancio
zucca”replicò lei
“il
mio animale preferito?”
“gatto”
“non
lo ho, sono tutti fantastici” Thurstan barcollò guardandola
confuso
“non
capisco”
“già,
perchè ti ho mentito, scusami”abbassò lo sguardo “ho fatto
finta di essere ciò che non sono, non è colpa tua,io,io scusami...”
e se ne andò veloce
“non
capisco” ripetè l'altro, un mago gli posò una mano sulla spalla
“sei
appena stato mollato” gli chiari e alle sue spalle si sollevò un
coretto di -nooo- “ma guarda il lato positivo” lo costrinse a
voltarsi verso i suoi amici “sei di nuovo single” urlò
“luma-luma” pronunciò assieme agli altri “alla tua salute”
tutti bevvero e ripresero a festeggiare.
Robin
corse in mezzo a tutta la folla che continuava a ballare
indisturbata, voleva andare via, chiudersi in camera e mangiare
cioccorane fino a scoppiare. Quello era il piano, eppure quando vide
Jenny, sua compagna di dormitorio, barcollare poco più avanti si
ricordò che non poteva farlo.
Era
un prefetto, scelta per riportare le streghe di grifondoro nella loro
sala comune sane e salve.
Rallentò
il passo sbuffando,avrebbe dovuto rimandare qualsiasi casino
sentimentale stesse per affrontare al giorno dopo, magari dopo
colazione, si sa che con la pancia piena si ragiona meglio.
Si
voltò e si diresse verso la giovane strega, l'afferrò per un
braccio aiutandola ad assumere una posizione pressochè eretta
“J
tesoro, tutto bene?”chiese
“ovviamente
chi se non lei si poteva occupare dei giovani maghi allo sbando” il
suono di quella voce fece scattare il volto di Robin verso l'alto,
verso il viso di Louis
“sono
stata sorteggiata..”replicò lei abbassando subito lo sguardo “e
poi a prescindere non l'avrei mai lasciata schiantarsi contro il
pavimento, che razza di persona sarei scusa?”domandò incapace di
trattenersi
“il
tipo di persona che si diverte alle feste?!”fu la fredda risposta
dell'altro
“e
allora perchè tu non stai bevendo come tutti?”chiese con tono
accusatorio
“sto
giusto tornando da Anaelle dopo essermi fermato a bere con i miei
compagni di dormitorio”Robin cacciò dalla sua mente l'immagine di
Anaelle Gray, una strega promettente,sveglia e bella. In quel momento
odiò la sua memoria fotografica.
“ah
sì?! E come mai non sei in queste condizioni?”domandò indicando
Jenny
“perchè
il mio corpo è incapace di ridursi in questo stato, credo abbia a
che fare con i geni veela”
“ho
visto sia Domi che Vicky scatenarsi alle feste luma-luma”
“oh,
ma quello non è l'alcool sono così di natura”spiegò placido,
Robin si scoprì a sorridere inconsciamente, doveva andarsene, era
pericoloso per lei stare così vicina a Louis in quel momento di
instabilità emotiva. Passò meglio la mano attorno alla vita di
Jenny e tentò di fare qualche passo in avanti, barcollò, sentì il
corvonero sospirare e afferrare poi anche lui la strega
“portiamola
verso quella sedia” disse lui dall'altro lato di Jenny
“mmm”
approvò lei.
Jenny
si addormentò sulla sedia non appena i due non la ebbero lasciata
“grazie”
disse mantenendo lo sguardo sempre puntato verso il basso, non
avrebbe guardato Louis, non quella sera per lo meno
“nero”
“cosa?”
“il
colore del pavimento è nero”chiari il biondo facendo alzare il
capo alla ragazza “sembravi particolarmente interessata al
pavimento così ti ho fornito quest'informazione che sono sicuro ti
cambierà la vita” Robin osservò l'espressione apatica dell'altro
e non riuscì a trattenere un sorriso che si trasformò in un
ridacchiare nervoso ed infine in una risata aperta “stai bene?”
“sì”
biascicò “sto benissimo” borbottò continuando a ridere
“sei
ubriaca?”
“no,
è che, è che..”si portò una mano ad asciugare qualche lacrima “è
che tu fai sempre così, dici una cosa divertente da serio, ti
lamenti delle altre persone ma le aiuti, dici di non voler fare le
cose ma alla fine sei sempre il primo ad impegnarsi..”
“io
non credo di ess”
“nono,
lo fai, fidati” lo interruppe Robin “ma è bello, non devi
nasconderlo, è magnifico che tu sia così” aggiunse di slancio
arrossendo subito dopo. Era bello. Non il suo aspetto, non il suo
indiscutibile fascino. No, lui era bello perchè c'era sempre anche
quando affermava il contrario. Era bello perchè combatteva ogni
giorno contro se stesso. Era bello perchè Robin lo vedeva tale.
“seriamente,
hai bevuto?” si portò una mano fra i capelli “eppure non
berresti mai se sai di dover rimanere sobria e del resto c'è solo
succo di zucca...”
“che
io non berrei mai” lo interruppe secca, Louis la guardò torvo
“lo
so, hai questa strana paranoia per le zucche, ti piacciono troppo per
berne il succo..bah, certo che sei proprio ridicola” Robin sbarrò
gli occhi
“ti
ricordi delle zucche?”chiese scioccata
“mi
hai seccato non poco con quella storia, difficile che me ne
dimenticassi” la bionda grifondoro per un attimo socchiuse le
palpebre, si ricordava delle zucche, era assurdo
“mi
hai chiesto di vederci davanti alla capanna di Hagrid per questo?
Perchè sai che mi piacciono le zucche?”
“ovvio,
perchè credi che ti avrei chiesto di trovarci in quel postaccio
altrimenti? Secondo te rischierei di rovinarmi i jeans così, tanto
per divertimento? “ sbuffò “come se a me piacessero i luoghi
dove pullulano creaturine di ogni genere,fango e cavolate varie..”
“porco
Merlino ma allora è vero!!” esclamò. Quello che stava parlando
era il vero Louis, non quello che piaceva alla gente no, quello che
piaceva a lei, quello bello per lei e solo lei.
“vero
cosa?”
“che
io ti piaccio” Louis sbattè le palpebre un paio di volte, lui non
faceva giochetti, non gli piacevano le metafore e non amava perdersi
in chiacchiere inutili
“certo
che era vero, altrimenti per quale motivo te lo avrei detto?!”
“io
e Thurstan ci siamo appena mollati”confessò lei dal nulla, non
seppe nemmeno il perchè lo avesse detto “insomma.. ecco..”
“buon
per te” fece telegrafico l'altro “io devo tornare dalla mia
ragazza” annunciò “ho già perso troppo tempo con te” aggiunse
prima di voltarsi e andarsene.
Robin
portò una mano a coprirsi la bocca. Aveva un doppio significato
quella frase. Aveva perso tempo con lei, era chiaro. Lei lo aveva
rifiutato e ora lo cercava dopo che aveva capito che il suo ragazzo
non andava bene. Anzì non lo aveva rifiutato, non gli aveva proprio
creduto. Aveva creduto al suo ragazzo che si era basato su una Robin
inventata ma non aveva creduto a Louis, suo amico, che conosceva
tutto di lei.
Louis
si era stufato di lei, non si fidava più, non voleva più essere
ferito. Era il turno di Robin adesso di portarlo nel campo di zucche.
Beh, metaforicamente parlando si intende.
“Non
è male questa festa” fece Ewan sedendosi accanto ad un'
imbronciata Isla
“non
ti ci mettere anche tu” ringhiò
“dico
solo che se quando frequentavo io Hogwarts ci fossero stati maghi
dell'ultimo anno come James e Fred lo avrei apprezzato”la strega si
limitò a sprofondare maggiormente sul divano
“andiamo
Isla non puoi davvero passare tutta la festa a tenere il broncio”
“sì
che posso e ti dirò di più, lo sto già facendo”
“emm”un
mago di qualche anno più piccolo si avvicinò a loro “tu sei Isla
vero!?”
“si”
sibilò la strega
“ti
ho riconosciuta perchè giochi nei grifondoro, vorrei imparare la tua
mos”
“che
vuoi?”lo interruppe, il ragazzo rimase a fissarla confuso per
qualche istante poi scosse il capo
“il
mago di tutti i maghi, sir James Sirius Potter vuole vederla”
proclamò “scusa ma sono stato obbligato a usare esattamente queste
parole”aggiunse in un sussurro
“digli
che puoi scordarselo”
“eeemm,
scusa ma tu sei Ewan Lee, quello dei Tutshill?” domandò il ragazzo
con gli occhi sbarrati ignorandola completamente
“sì,
sono io”allungò la mano “piacere Ewan” l'altro la strinse
scioccato, Isla intanto continuava a scuotere la testa e a borbottare
qualche insulto rivolto a James
“sapete
una cosa?!”domandò mentre gli altri avevano già intrapreso una
discussione sul Quiddich “ci vado! Vado da sir James Potter e lo
crucio”annunciò “credo che sarebbe l'unica cosa in grado di
farmi divertire a questa cavolo di festa” e così dicendo si avviò
verso un punto non ben definito della sala.
“Islaaaa”
si sentì chiamare ad un tratto e subito dopo il non tanto dolce peso
di James fu su di lei tanto da farla vacillare e cadere a terra
malamente “scusa, ti sei fatta male?” domandò lui
“non
molto, ma se ti togliessi andrebbe decisamente meglio”
“nooo,
io sto bene qua”disse lasciandosi però rotolare di fianco
“certo
che sei messo piuttosto male”constatò Isla
“sai
com'è un luma tira l'altro” borbottò scoppiando a ridere da solo
“mi
cercavi?”
“chi?
Io? Nooo” e riprese a ridere “a cercarti era sir James”
“due
persone completamente diverse immagino” lo canzonò lei
“certo,
il primo non è stato ordinato sir da Fred e non è un paladino senza
paura”
“perchè
James Potter ha paura al contrario di Sir James Potter?”
“certo”
“e
di cosa?”
“di
te”
“cosa?”
chiese Isla perdendo completamente il tono divertito
“di
perderti, di amarti troppo, di volerti più di ogni altra cosa al
mondo”elencò mentre con un dito verso il soffitto tracciava linee
invisibili “tu pensavi che fosse razionalità la mia? Quella notte
in cui ci siamo mollati credevi davvero che fossi serio?” scoppiò
a ridere “James Potter aveva appena capito di amarti ed entrato nel
panico” sussurrò “non come Sir James, lui no, lui ti ama e
troverà la soluzione ad ogni problema” disse per poi scoppiare a
ridere.
Isla
afferrò la pochette e la aprì, ne tirò fuori una lettera che
appoggiò sul petto di James
“è
la tua richiesta di un provino finale per entrare nei Puddlemore”
l'aveva aperta alla fine, non sapeva neanche ora dove sarebbe finita
lei ma James sarebbe entrato nella sua squadra, quella per cui aveva
lavorato tanto
“cosa?”
fu come se per un secondo James avesse riacquisto lucidità, le sue
dita si strinsero attorno alla carta della lettera e rialzò il busto
da terra
“grazie
per la festa di fidanzamento” fece Isla alzandosi da terra, la mano
di James però fu subito sul suo braccio
“non
sposarti” borbottò
“si
invece” il mago la fissò dritto negli occhi e poi scoppiò a
ridere.
Scorpius
vide Rose accasciarsi al suolo subito affiancata da Dominique e il
suo stupido ragazzo, la stavano trascinando lontano dal rumore della
festa, la stanza delle necessità gli aveva fornito una piccola
nicchia.
Dominique
era una che non si faceva prendere dal panico, era intelligente,
avrebbe saputo gestire la situazione, non doveva preoccuparsi. Non
che fosse preoccupato. Si voltò verso Coloumbine, gli scostò una
ciocca di capelli neri e iniziò a baciarle il collo, la strega
ridacchiò.
“qualcuno
vada a cercare Albus, lui sa cosa fare quando esagera con la pozione”
urlò lo stupido ragazzo di Rose, Scorpius prese la ragazza e la
spinse verso il muro dando così la schiena alla scenetta
“non
serve Albus” lo riprese Dominique “basta solo farla stendere”.
Appunto, Domi sapeva cosa fare, poteva smettere di ascoltare
quell'inutile conversazione.
“n-nono”
balbettò Rose, il suo respiro era affannato e poteva sentire le sue
unghie che si impiantavano sul pavimento per evitare di tremare.
Scorpius non era vicino ma era come se tutti i rumori di quell'area
della stanza gli arrivassero amplificati
“qualcosa
non va” sussurrò Dominique “il respiro è..”.Scorpius serrò
gli occhi appoggiando la fronte su quella della ragazza, era
un'abitudine che lo aiutava a ragionare, abitudine che aveva preso
con Rose. Rose che ora era a terra e nemmeno Domi sapeva cosa fare
“non risponde agli incantesimi base di guarigione”
“portiamola
via” disse lo stupido
“non
possiamo spostarla, lo vedi?” lo riprese secca Dominique. Grazie a
Salazar c'era qualcuno che ragionava “non respira” disse in un
soffio “Rose, Rose” la richiamò.
Non
voleva farlo, lui era arrabbiato con lei, se avesse mantenuto la
promessa fatta a lui di non prendere le sue stupide pozioni non si
sarebbe ritrovata in quella condizione, eppure Scorpius, si voltò e
si mise a correre verso Rose.
“via”
ordinò ai due. Non respirava, il suo petto non si muoveva ed era
pallida, molto più del normale. Si sedette a terra, l'afferrò per
le spalle alzandola e appoggiò la sua schiena al suo petto. Strinse
la mano attorno al legno della bacchetta tanto da farsi male, poteva
sentire che il corpo di Rose contro il suo petto era inerme, le alzò
i capelli e puntò la bacchetta alla sua nuca ignorando le voci
attorno a lui. Una volta aveva fatto quell'incantesimo, una sola
dannatissima volta, doveva funzionare, non avevano alternative “Dum
spiro,spero(1)”. Rose tremò contro di lui poi si piegò di lato e
sputò qualcosa di denso che poteva essere sangue, riprese a
respirare e si appoggiò contro il suo petto. Scorpius serrò gli
occhi e si voltò verso Dominique, la strega aveva la mano chiusa
attorno allo stupido, gli aveva impedito di intervenire, God save the
ravenclaw.“Allontanatela da me” ordinò, la bionda lo guardò
perplessa per qualche secondo però si piegò afferrando poi Rose per
le spalle permettendo così al serpeverde di scivolare indietro senza
che la strega cadesse a terra
“cosa
gli hai fatto?! Quell'incantesimo era magia osc..”
“quell'incantesimo
le ha permesso di respirare” lo interruppe secco Scorpius alzandosi
in piedi, il viso era volto a guardare qualsiasi cosa fuorchè Rose a
terra “bene, ora cavatela da soli” si girò e si diresse verso
Coloumbine
“e
adesso? La spostiamo?”Scorpius si bloccò, va bene, lui lo chiamava
stupido, ma andiamo così stava esagerando. Serrò la mascella
impedendosi di imprecare, si voltò e in due falcate raggiunse
Leonard, la mano andò ad afferrarlo per il colletto ancor prima che
potesse aprire bocca
“ascoltami
bene idiota, la vedi quella ragazza laggiù” allungò il braccio
indicando Columbine, lui annui “voglio fare sesso con lei, lei è
più che contenta di ciò, non mi porta sull'orlo della pazzia ogni
cinque secondi, non mi trascina in situazioni assurde dando per
scontato che io capirò semplicemente guardandola come comportarmi,
non fa battutine allusive in momenti poco appropriati, non è
cocciuta, non” si bloccò, Rose aveva sputato nuovamente lo strano
liquido “comunque, se tu continui a fare domande idiote io non
riuscirò ad andare da Colombine per fare sesso” strinse la presa
sul colletto “ti è chiaro? Se tu sei intelligente, io vado a
scopare, se non lo sei devo rimanere qua e andare in bianco” iniziò
a scuoterlo “Puoi essere intelligente per me? Puoi per favore
permettermi di scopare?”
“non
sono domande idiote! Se mi avesse detto di stare male ora saprei cosa
fare, è stato Albus ad avvertirmi della sua dipendenza da pozioni,
altrimenti non avrei nemmeno saputo quello” deglutì sentendo il
corpo sbilanciarsi verso quello del serpeverde “è sempre contenta,
non ha mai accennato anche solo un po' di tristezza o stanchezza
negli ultimi giorni, se solo lo avesse fatto...” Scorpius lo guardò
fisso negli occhi, non muoveva un muscolo eppure nella sua immobilità
trasmetteva uno sdegno che nemmeno un pugno ben assestato avrebbe
reso maggiormente “se, se solo lo avesse fatto..” ripetè “
Rose è sempre l'eccezione” disse asciutto “lei conosce le
regole ma non riesce a seguirle, lei è sempre l'eccezione”ripetè
ricordandosi del discorso fatto in biblioteca quando l'aveva aiutata
per la prima volta nelle ricerche sulla stanza della necessità“quindi
se è triste non si comportata come gli altri, non piange e non lo
dice apertamente, ma ci sono altri segnali, come il guardarsi attorno
distratta o..” si concentrò sulla voce di Dominique che
pronunciava incantesimi di magia di base per far riprendere del tutto
Rose “cose in ogni caso che il suo ragazzo dovrebbe sapere”
sibilò, mollò la presa e si girò, doveva tornare da Columbine
“no”
biascicò Rose e batté il pugno a terra accanto alla piccola pozza
di liquido che continuava a sputare
“Rose
calmati” fece Leonard “non dovevi prendere quella dannata
pozione”
“no”
e sputò nuovamente “Scor” e battè ancora a terra, Scorpius
serrò gli occhi, lo aveva chiamato, scosse la testa e si girò per
l'ennesima volta, non l'avrebbe guardata, avrebbe solo capito ciò
che voleva che capisse. Perchè nonostante tutto continuava a dare
per scontato che lui la capisse?!Non il suo ragazzo, lui. Guardò a
terra dove aveva battuto la mano, il liquido che continuava a sputare
aveva la densità del sangue ma era scuro, tendente al nero
“Domi,
quella non è una reazione da pozione risvegliante, non è proprio
una reazione da pozione, nessuna arriva al sangue,quello sembra un
rigetto, una reazione di difesa del corpo”la corvonero si sporse
per guardare meglio il liquido mentre Rose sospirava, Scorpius aveva
capito
“avevamo
dato per scontato che fosse la pozione, che idioti” esclamò
Dominique,puntò la bacchetta verso la piccola pozza e pronunciò un
incantesimo “è sangue, sangue e cenere” lo aggiornò allarmata
“sangue
e cenere, cosa può averle..” e allora capì, esattamente come Rose
si aspettava“l'ardemonio! E' stata colpita!”
“ma
non è stata male, la sua pelle dovrebbe essere macchiata, a meno
che...non si stesse già curando!” concluse la corvonero guardando
la cugina che annui per poi piegarsi a sputare ancora
“la
pozione non era una risvegliante, ma l'antidoto per guarirsi dal
colpo ricevuto con l'ardemonio” chiari Scorpius mentre incrociava
le braccia e alzava lo sguardo verso il soffitto, era tutto
sistemato,aveva capito, Rose sarebbe stata meglio e lui se ne sarebbe
finalmente andato“ora dovete solo darle la pozione, ne avrà
sicuramente un' altra trasfigurata addosso” Rose strattono la
cintura nera che le fermava il vestito in vita
“la
cintura” esclamò Leonard, puntò la bacchetta “rinvenio”
pronunciò ma non accadde nulla, Scorpius sempre più impegnato ad
osservare il soffitto sbuffò una risata
“Rose
segue trasfigurazione avanzata, credi davvero che basti un rinvenio?”
“non
ce la faccio nemmeno io Sco” disse Dominique “lei non riesce a
parlare continua a sputare sangue, non può andare avanti così,
dobbiamo chiamare la McGonagal” Non si sarebbe piegato su di lei,
non si sarebbe mosso se non per raggiungere Coloumbine, era già
andato contro i suoi propositi lasciandola per dare una mano a Rose,
aveva fatto quello che serviva, non era obbligato a fare nient'altro.
Imprecò contro se stesso mentre abbassava lo sguardo sulla chioma
rossa di Rose e si inginocchiava al suo fianco
“sei
un idiota”le disse fra i denti, tirò fuori la bacchetta e con un
agile movimento del polso pronunciò la formula che le aveva sentito
usare la prima volta che l'aveva colta in fragrante a prendere la
pozione risvegliante. La cintura si trasfigurò in un cordone, la
fibbia in una piccola boccetta, Scorpius l'afferrò veloce e la
stappò portandola alle labbra di Rose e fu allora che la vide. Aveva
evitato il suo sguardo fino all'ultimo, perchè lo sapeva che se
l'avesse guardata poi non avrebbe più avuto la forza di tornare da
Columbine. Le sue labbra annerite, il colorito pallido e il leggero
tremore che cercava di controllare inutilmente. L'attirò a sé e la
strinse in un abbraccio tanto forte finchè non la sentì smettere di
tremare. Sentì la mano di Rose arrampicarsi lungo la sua schiena
fino ad arrivare alla spalla e stringerla nascondendo poi il suo viso
nell'incavo del suo collo.
“te
l'avevo promesso..” bisbigliò Rose con fatica al suo orecchio
“niente
più pozioni, avrei dovuto capirlo subito, scusa” disse Scorpius
scostandola appena da sé incontrando i suoi occhi azzurri. Ecco
perchè non sarebbe dovuto andare, lui era arrabbiato con lei, non
doveva aiutarla, ma adesso che la guardava non riusciva ad
allontanarsi da lei. Era la vergogna di Salazar.
“beh,
bene, grazie Scorpius per averla aiutata, ciao” disse Leonard
facendogli pressione sulla spalla, il serpeverde non accennò
minimamente a muoversi
“Leonard
ti ricordi il discorso che ti ho fatto prima? Quello sul fatto che se
tu eri intelligente io potevo andare a scopare?” il mago annui
titubante “bene, tu non ci sei riuscito ma in compenso io sì,
quindi dato che io sono stato intelligente, tu puoi anche andare a
farti fottere” Dominique che stava accarezzando i capelli della
cugina mentre si accertava sulle sue condizioni scoppiò a ridere
“è
chiaro che Rose è in buone mani, Leo ti consiglio di andare a farti
un giro” gli disse la corvonero prendendolo per un braccio e
allontanandolo
“ma
io sono il suo ragazzo” protestò
“e
non ti sei accorto che stesse male”
“no,
non è colpa sua” borbottò Rose, si sciolse dall'abbraccio di
Scorpius tenendo comunque una mano attorno al suo polso mentre con
l'altra afferrò il braccio del ragazzo avvicinandolo, il serpeverde
tentò di andarsene ma la strega strinse la presa sul suo polso
impiantando le unghie “scusa, ma è meglio se lasci perdere con me”
disse rivolta a Leonard, Scorpius smise di divincolarsi
“ho
capito” disse secco il corvonero, si alzò e si diresse verso la
festa
“ti
occupi tu di lei?” chiese gentilmente Dominique, il biondo annui
“bene” diede un bacio sulla guancia alla cugina e si alzò anche
lei “riposati, più tardi ti passo a controllare”
“tu
non ti devi occupare di me” disse Rose non appena la cugina se ne
fu andata, cercando di alzarsi, la stanza prese a girare attorno a
lei e desistette
“lo
so, ma ho comunque intenzione di farlo” replicò Scorpius
passandole un braccio attorno alla vita aiutandola ad alzarsi
“ce
la faccio da sola” sbottò bloccando la mano del ragazzo che si
stava dirigendo verso le sue gambe per prenderla in braccio, Scorpius
sospirò poggiando la sua fronte alla sua
“perchè
devi sempre complicarmi la vita” si lamentò non nascondendo però
un sorrisetto divertito, Rose aveva rischiato di morire, ma lui era
felice, era con lui, stretta a lui e stava bene
“perchè
è più divertente” rispose appoggiandosi alla sua spalla dopo aver
tentato di fare un passo in avanti, Scorpius abbassò il volto
arrivando a sfiorare con il mento al testa di Rose
“per
comodità non potresti per una volta fare finta che farti aiutare
dopo aver vomitato sangue per uno scompenso dato da un colpo di
ardemonio sia normale?”
“no”
rispose chiudendo un occhio nel vano tentativo di smettere di vendere
la stanza sdoppiarsi “okay, che dici di una via di mezzo? Io
cammino tu eviti che finisca a terra”
“si
può fare” approvò Scorpius, rafforzò la presa attorno alla vita
della ragazza stringendola il più possibile a sé
“per
prima,grazie per aver capito”sussurrò alzando appena il mento,
Scorpius si abbassò fino a sfiorarle le labbra con le sue
“non
c'è di che”.
***kaboooom***
(1)In
verità non è una formula vera ma un motto latino, in italiano
sarebbe -Finchè c'è vita,c'è speranza-.
Ave
a voi gente, questa è la seconda parte della festa, ancora un
capitolo e questa storia sarà chiusa (la riprenderò in mano con
calma per ricorreggerla però).
Se
ve lo state chiedendo no, non ho passato ore e ore chiusa in bagno a
piangere per mancanza di recensioni e no, non ero io quella tizia di
cui parlavano i giornali che ha passato settimane ha sbattere la
testa contro il muro chiedendosi ripetutamente “percheeeeeè?! Che
ho fatto di male!?”. No, proprio no.
Ho
visto autrici che per ottenere recensioni fanno minacce, io
preferisco un approccio diverso,provo con i rinforzi positivi, se mi
lasciate una recensionina avrete in omaggio tutto il mio affetto e
amore. Ah no!? Questa si che un' offerta che non si può rifiutare.
Okay, ora la smetto, baciiiiiiiiii.
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