Alexa

di Alessia 37
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** La Notizia ***
Capitolo 3: *** Fuoco ***
Capitolo 4: *** Addii ***
Capitolo 5: *** Speranza ***
Capitolo 6: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** prologo ***


PROLOGO
 
Agli albori della civiltà un sacerdote in grado di vedere il futuro prima di morire ebbe una visione e pronunciò questa profezia.
 
Un giorno tenebra genererà la più Nera e Potente delle sue figlie e sarà allora che, sulla Terra, inizierà la mia profezia.
 
Prima ci sarà una lunga era di falsa pace, poi il Nemico avanzerà.
e una dolorosa e straziante guerra inizierà.
La Traditrice Nera parteciperà e ne deciderà la sorte.

 

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Capitolo 2
*** La Notizia ***


CAPITOLO 1
 
LA NOTIZIA
 
7 Febbraio 2014
 
-Tanti auguri a te… Tanti auguri ad Alexa… Tanti auguri a te!- stavano cantando in coro i miei amici.
Ecco che passa un altro anno, il tempo sta scadendo.
-Grazie ragazzi, siete i migliori- dico dopo aver spento le candeline con un sorrisone stampato in faccia.
 
Quando arrivo nella mia casa da mortale, è circa mezzanotte e mezza, mi riposo un attimo ripensando a ogni momento di questa sera; poi decido di andare a trovare mio padre. Apro, così, la finestra e nel buio della notte rischiarata solo dalla luce lunare, spiego le mie bellissime ali nere e vado via...
 
Io sono un’Essenza e cioè sono la personificazione di uno dei caratteri di uno dei miei genitori, almeno così ci chiamano i pochi umani cui ci mostriamo nella nostra vera forma.
 
Arrivo al palazzo di mio padre Tenebra, dopo poco più di una mezzoretta di volo, è un’immensa costruzione in marmo nero con uno speciale effetto argenteo grazie alla Luna. Atterro davanti al cancello in ferro nero, sagomato per far ricordare le Fiamme Primordiali che hanno generato gli Elementi, il quale senza nemmeno un cigolio si apre su un viale bordato da alberi color avorio che lo collegano al palazzo. Attraversato l’enorme ingresso, si entra nel salone principale chiamato “sala d’aspetto” per via di tutte le anime che stanno aspettando il giudizio di Tenebra.
Poi salgo da una delle due enormi scale parallele di ossidiana che portano al primo piano e mi dirigo verso la stanza di mio padre, quando a un certo punto sento un gran chiasso e mi volto.
Ma chi vuoi che sia a chiacchierare tanto se non la mia sorellina preferita.
-Ciao, sorelline- dico amorevole.
-Ciao… Ah sei tu- dice neutra Invidia.
Lo so Invidia di non starti simpatica ma almeno potresti fingere una buona volta.
-Da quanto sorellona!- dice felice, ma agitata, Rabbia saltandomi addosso.
-Ehi, come mai sei così agitata?- le chiedo ridendo.
-Come non lo sai?!- esclama Rabbia staccandosi dolcemente dall’abbraccio, Invidia invece se ne va.
-No, sono appena arrivata, dai dimmelo!- rispondo preoccupandomi.
-Se non lo sai, allora, è meglio se te lo spiega papà- dice guarda nomi negli occhi.
-Ok, vado a chiederglielo subito- dico voltandomi e ricominciando a camminare poi aggiungo
-Ciao sorellina!-
-Ciao- sento in lontananza.
Arrivo davanti alla porta della camera di Tenebra e busso.
Toc, Toc…
-Chi è?- tuona una voce profonda dalla stanza.
-Sono io padre- rispondo divertita dal nostro gioco di sempre.
-Io chi?- domanda ancora l’uomo, stavolta però ridendo.
-Padre, qual è l’unica figlia che hai, che bussa prima di entrare e non irrompe immediatamente in camera?- dico scoppiando a ridere.
-Morte- risponde aprendo la porta.

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Capitolo 3
*** Fuoco ***


CAPITOLO 2
 
 FUOCO
 
-Ciao Papà!- dico abbracciando l’uomo vestito con un completo molto elegante e gli occhi di un azzurro splendente.
-Bambina mia, da quanto tempo…-
-Sono solo tre mesi padre non è poi così tanto-
-Invece sono tanti… I tre mesi tutto può cambiare di questi tempi- dice Tenebra cambiando bruscamente il tono che da scherzoso passa a preoccupato.
-Padre, Rabbia era molto agitata e mi ha detto che dovevi parlarmi. Allora cosa è successo e perché sei così preoccupato?- chiedo ansiosa.
-Infatti stavo per mandare qualcuno da te per chiamarti… Dimmi ti ricordi la Profezia del Nemico?-
-Se è quella del sacerdote in cui ha predetto la mia nascita e l’inizio di una guerra sì, padre, non potrei mai scordarmela… Ma perché me lo chiedi?-
-Vedi ieri Luce ha avuto una visione e il Nemico si farà presto avanti- risponde con fermezza mio padre.
Dopo aver elaborato la sua risposta chiedo nervosa –Allora, come ne avevamo già parlato, padre, è arrivato il momento di rinchiudermi nella Cella per sempre…- poi, dopo un attimo di silenzio, aggiungo, intanto che le prime lacrime iniziano a scendere –Papà devi promettermi che lo farai senza indugiare, anche se io, in quel momento, tenterò di fuggire. Non voglio tradirti… Non voglio essere la Traditrice Nera-
Poi cado in ginocchio e iniziando a piangere tutte le lacrime che ho. Mio padre, allora, si avvicina, si siede di fianco a me mi consola accarezzandomi piano i capelli; poi dopo un lungo periodo di silenzio mi dice – Piccola, te lo prometto…-
-Grazie papà- sussurro io.
-Però lo faremo stasera- pronuncia con la voce talmente basa che lo sento a malapena.
Dopo aver pianto tutte le lacrime che ho, io e Tenebra siamo andati a colazione e lì ha fatto girare la voce tra tutti i suoi figli che tra due ore ci sarebbe stata una riunione “speciale”; in realtà era solo un modo per fai salutare tutti i miei fratelli e le mie sorelle.
 
Finita la colazione mio padre disse –Ho una sorpresa per te-
Io sgranai gli occhi perché non me ne aveva mai fatta neanche una e incredula esclamo –Davvero?! Non ci credo!-
-Davvero, vieni con me ti porto in un posto-
Così lo seguo prima fuori dal palazzo, poi attraverso il giardino con i suoi bellissimi ebani e infine dentro il Labirinto di Dedalo; intanto per tutto il tragitto ho continuato a chiedere –Dai, papà, dove mi stai portando? Cosa mi vuoi far vedere??-
Ma lui continuava sempre a rispondere –Non ti dico niente è una sorpresa-
Dopo una lunga camminata all’interno del Labirinto lui si ferma davanti ad una parete con il disegno di una porta e dice –Ricordati, piccola di non dirlo a nessuno- dice facendomi l’occhiolino e poi aprendo la porta.
Allora non era un semplice disegno…
-Ok- rispondo io.
-Tanto anche se qualcuno lo scoprisse dovrai passare la vita rinchiusa nella Cella- dice con tristezza.
-Ne abbiamo già parlato, padre, è giusto così-
-Lo so- dice facendomi segno di entrare e aggiungendo –prenditi tutto il tempo che ti serve ma tra un’ora e mezza inizia la riunione…-
Entro e cerco di capire in cosa consiste la mia sorpresa, poi vedo.
Ma non è possibile… Lei è sempre stata troppo occupata per far visita ai suoi figli, eppure è qui.
-Madre- sussurro incredula.

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Capitolo 4
*** Addii ***


CAPITOLO 3
 
ADDII
 
-Figlia mia…- risponde la donna vestita con un lungo abito rosso e le fiamme al posto dei capelli.
-Mamma!- dico correndole incontro e abbracciandola.
Visto che erano passati ormai 2000 anni dalla sua ultima visita siamo restate così per un’infinità di tempo.
-Mi sei mancata mia piccola Fiammetta- dice con amore Fuoco, staccandosi gentilmente dall’abbraccio.
-Anche tu mamma- dico aggiungendo poi –Guarda sono finalmente riesco a padroneggiare anche il Fuoco oltre che le Tenebre!-. Sorrido e con le mani inizio a creare una sfera luminosa che poi ingrandisco fino a farla diventare grande come una palla da basket.
-Bravissima, Fiammetta- dice scompigliandomi i capelli.
Spengo la sfera e improvvisamente dico con un nodo in gola –Ti prego, mamma, mi fai una promessa visto che questa sarà l’ultima volta che ci vedremo?-
-Certo tutto quello che vuoi bambina mia…- sussurra triste lei.
-Promettimi che continuerai a volermi bene, anche se sarò richiusa laggiù.- dico ricominciando a piangere.
-Ma certo che continuerò a volerti bene, mia piccola Fiammetta…- dice Fuoco riabbracciandomi.
 
Quando finalmente mi sono calmata, guardo l’orologio e vedo che manca ancora un’ora alla riunione, perciò ne approfitto prima di tutto per annullare il ricordo della mia esistenza ai miei amici e genitori mortali, poi decido di andar a vedere la mia nuova casa dove resterò per l’eternità: la Cella.
Per arrivarci sono rientrata per l’ingresso principale del palazzo, ma invece di salire le enormi scale, sono scesa nel sotterraneo e attraverso delle scale a chiocciola ancora più giù.
La Cella si trova, infatti, a più di 100 metri sotto la casa di Tenebra e l’unica via d’uscita e di entrata sono queste scale che saranno distrutte nel momento in cui i miei carcerieri saranno risaliti.
Per fortuna posso vivere anche senza bere o mangiare perché in caso contrario sarebbero costretti a lasciare le scale ed io riuscirei a fuggire.
La Cella non è esattamente una cella, ma in realtà è un enorme appartamento con dentro tutto il necessario per sopravvivere alla noia.
Non voglio essere rinchiusa per sempre.
 
Torno su velocemente e mi dirigo immediatamente nella sala da ballo, dove si sarebbe fatta la riunione, quando arrivo ho il fiatone e sono in ritardo. La sala è formata da bellissime vetrate e da candelabri di cristallo e per questo e sempre molto luminosa.
È sempre stata la mia sala preferita è giusto che passi qui il mio ultimo giorno da Essenza libera.
Essendo in ritardo quando entro sono già tutti lì e siccome alcuni sanno già il motivo della riunione, mi guardano con sguardi pietosi.
Quanto odio la pietà. Non guardatemi così.
Altri invece, che fino a poco fa chiacchieravano allegramente ora si zittiscono e si fanno da parte per farmi passare. Ognuno a sentimenti diversi dagli altri ma una cosa li accomuna: me.
La più Nera e Potente.
Nella stanza si sentono odio, gelosia, pietà, ma anche seppur flebile felicità, amore fraterno…
Wow, è sempre bello sentirsi così accettati… Almeno qualcuno dei miei fratelli e sorelle mi vuole un po’ di bene, anche se è la minoranza.
Scaccio questi pensieri dalla mente e velocemente vado da mio padre.
-Sei in ritardo-
-Lo so. Scusami padre-
Lui poi sale sul piccolo palco alla sua destra e richiama l’attenzione di tutti oscurando la stanza e facendola poi tornale normale.
-Figli e figlie mie…- dice mio padre iniziando poi a spiegare a tutti il motivo della riunione e infine aggiunge -… vuoi aggiungere qualcosa Morte?-
-Sì arrivo- rispondo io salendo sul palco. –Vorrei solamente dire a tutti, sia a quelli che mi odiano o mi invidiano sia a quelli che mi vogliono bene, che mi mancherete e vi voglio un mondo di bene…- dico triste mentre una lacrima mi scende da un occhio.
Mentre scendo dal palco sento una voce che in contrasto con il silenzio della stanza urla –Anche tu mi mancherai sorellona!-
Grazie Rabbia sei l’unica che mi abbia mai voluto veramente bene tra tutti voi.
Sto per scendere l’unico gradino quando tutto inizia a tremare e si sente il portone principale che sbatte pesantemente.
-Gli incantesimi del portone principale si sono spezzati, ma prima sarebbero dovuti entrare in funzione alla presenza di un’Essenza che non appartenete alle Tenebre che vuole entrare senza il tuo consenso, vero padre?- dico velocemente.
-Sì- risponde mentre sale sul palco e ordina a tutti –State calmi. Calmatevi. È solo entrata Luce… Andate tutti immediatamente nelle vostre camere senza combinare disastri!- poi aggiunge rivolgendosi a me –Tu no resta-
Tutti ancora sbigottiti con calma escono e se ne vanno nelle loro camere, poi quando tutti sono usciti la porta della sala lentamente si apre e una luce bianca e accecante entra.

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Capitolo 5
*** Speranza ***


CAPITOLO 4
 
SPERANZA
 
Tutto è bianco, poi torna normale.
Subito sono rimasta accecata, ma riesco a sentire la porta che si richiude. Quando mi torna la vista vedo che una donna molto belle con un abito bianco che si direbbe da sposa è entrata nella sala, poi vedo che Tenebra le va incontro così lo seguo.
-Si può sapere che ti è preso?! Non puoi irrompere qui come se nulla fosse!- gli urla mio padre.
-Calmati. È meglio se ci se diamo, riguarda tua figlia- dice indicandomi.
Ci sediamo, allora, al tavolo del banchetto, che per fortuna è sgombro, Tenebra di fronte a Luce e io al suo fianco.
-Finalmente ti conosco Morte- dice lancia nomi un sorriso enorme poi dice rivolta a mio padre –Per favore potresti dare il permesso a mio figlio di entrare che questo discorso riguarda anche lui?-
-Entra, ragazzo- tuona mio padre.
Si sente la porta aprirsi e poi richiudersi e siccome gli do le spalle ho dovuto aspettare di averlo di fronte per vederlo…
E quando lo vedo rimango sconcertata. È un bellissimo ragazzo, ma questo è ovvio perché tutte le Essenze sono belle, ma la cosa più sconvolgente è che è l’esatto opposto di me. Io mora, liscia, occhi azzurri e pallida; lui biondo, riccio, occhi castani e abbronzato.
Subito capisco dalla sua faccia sconcertata che anche lui sta pensando la stessa cosa, poi si siede di fianco a sua madre e di fronte ma me, rimaniamo a guardarci per un po’ poi lui distoglie velocemente lo sguardo.
-Tenebra, Morte lui è mio figlio Vita- dice con calma Luce.
-Non ci credo- sussurro.
-Credici invece, ragazza, io e te siamo esattamente l’uno l’opposto dall’altra- dice facendomi l’occhiolino.
-Perché siete qui? E cosa volete da mia figlia?- ringhia mio padre.
-Per prima cosa calmati. Non le vogliamo fare del male, anzi siamo qui per salvarla- dice lui glaciale.
-Mamma niente giri di parole dillo e basta- dice Vita.
-Va bene. Allora stamattina mio figlio mentre stava esplorando la Biblioteca Sacra ha trovato questo dentro un antico manoscritto…- dice Luce mostrando a Tenebra un pezzetto di carta -…e quando l’ha letto ha capito che faceva parte di una profezia e qual è l'unica profezia con una parte strappata?-
-La Profezia del Nemico- rispondo io.
-Giusto saresti così gentile da recitarcela?- mi chiede lei.
Recito la poesia e quando arrivo all’ultima frase, mi ferma e la dice lei:
La Traditrice Nera parteciperà e ne deciderà la sorte.
Poi aggiunge:
Se la sconfitta o la vittoria dalla Vita e della Morte.
 
Dopo un lungo periodo di silenzio dice –Quindi è impossibile che sia lei la Traditrice perché lei combatterà insieme a Vita contro la Traditrice…-
-N… Non… sono io la Traditrice- dico tremante.
-Sì non sei tu, piccola. Non dovrai più essere rinchiusa nella Cella- dice papà abbracciandomi.

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Capitolo 6
*** Epilogo ***


EPILOGO
 
 
La Profezia del Nemico
 
Prima ci sarà una lunga era di falsa pace, poi il Nemico avanzerà.
e una dolorosa e straziante guerra inizierà.
La Traditrice Nera parteciperà e ne deciderà la sorte.
Se la sconfitta o la vittoria della Vita e della Morte.
 
 
Biblioteca Sacra
 

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