Total Drama: Zombie Chronicle's [Origins]

di The LoonyBlogger
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. Soli ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. Una barca per Wawanakua ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3. Campeggio abbandonato ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4. Decisione ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5. Incubo premonitore ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6. Spiegazioni ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7. Speranza perduta ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8.Fuga dalla città dei morti ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Total Drama: Zombie Chronicle's [Origins]

 

Prologo

 

Daytime: 22 Giugno 2007

 

Caro diario,

eccomi di nuovo qui a scriverti. Era da un po' che non lo facevo, dall'eliminazione di Trent, e devo dire che mi mancavi. Scriverti mi fa ricordare lui, me lo fa sentire più vicino. Sull'isola siamo rimasti solo in quattro. Io, Owen, detto Scorreggikus, Duncan e Heather. Manca così poco alla fine, sinceramente credo di essere in grado di vincere. Eppure oggi è successa una cosa strana, Chris ha posticipato la sfida fino a nuovo ordine. In mensa ho sentito lui e Chef bisbigliare qualcosa su una certa epidemia, le loro famiglie, o robe simili. Credo che i parenti di McLean siano ammalati. Che sia il karma che lo paga per tutte le sue cattiverie? Bah. Ora è tardi, qui si è fatto buio e Heather si lamenta come al solito, vuole che spengo la luce. Uff, ti lancerei addosso a lei se non fossi così importante per me. Ora vado, a presto.

 

Distolsi lo sguardo dal diario, per poi chiuderlo e riporlo, insieme alla penna, con cura sotto il materasso. “ Era l'ora. ” Lanciai un'occhiataccia alla mia interlocutrice, per poi alzarmi e andare a spegnere la luce. Infine tornai a letto, mentre piano piano Morfeo mi cullava nel sonno. L'ultima cosa che sentii fu il rumore di un motore che si allontanava, ma non ebbi il tempo di metabolizzare la cosa che già mi ero addormentata.

Note Autore:
Salve gente! Eccomi qui con una nuova storia! (Già conclusa) parla di zombie e dei nostri amati concorrenti di TD! :3 Ora vi spiego nel dettaglio. Nei primi 5 capitoli non vedrete ne zombie ne morti, perché serviranno come una sorta di ''presentazione''. Poi dal 5 in poi.. be' vi dico solo che (essendo ispirato a The Walking Dead) ogni personaggio non è essenziale, possono morire tutti. ^^
Questo cap ha come protagonsita Gwen, il prossimo... be lo scoprirete :D Sarà una storia pilota (tipo i pilot delle serie tv) e se avrà abbastanza successo arriverà la storia vera e sanguinolenta. Dove si vedranno anche i personaggi di seconda e terza generazione. Spero di avervi incuriosito, a presto!
Se la storia vi piace qualche recensione lasciatela, infondo non vi bruciate le dita ^^

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. Soli ***


Capitolo 1. Soli

 

Daytime: 23 Giugno 2007

 

Amo sentire il caldo sulla pelle. ” Ero seduta su una brandina, stando comodamente a prendere il sole. Essere stata eliminata non era tanto male, alla fine. Accanto a me il mio ragazzo pareva attento a qualcosa, così decisi di destarlo dai suoi pensieri.

Amore tutto bene? ” Gli domandai, sedendomi su un fianco per guardarlo meglio. Lui si girò verso di me e il sangue mi si gelò nelle vene. Aveva il volto sfigurato, sull'intero corpo segni di escoriazioni e morsi, in alcuni punti si vedevano addirittura le ossa!

O mio Dio, Geoff! ” Urlai in preda al terrore e lui mi saltò addosso.

 

Mi svegliai di soprassalto, sudavo e ansimavo. Mi sedetti sul letto, con le mani cercai le lenzuola candide, affondando le dita su di esse. Mi guardai in giro, ero nella camera delle ragazze della villa sull'isola dei perdenti. Da come la luce rosea filtrava dalle tende chiuse, doveva essere appena sorto il sole; sentii qualcuna muoversi su un altro letto, probabilmente la mia reazione l'aveva destata dal sonno.

“ Bridgette va tutto bene? ” Vidi la figura snella e slanciata della ragazza in controluce, si grattava un occhio ancora assonato. “ Sì, Katie, è stato solo un incubo. Torna a dormire. ” Le dissi, vedendola un secondo dopo scivolare sotto le lenzuola.

Mi alzai dal letto in punta di piedi, uscendo dalla camera e camminando verso quella accanto. Aprii lentamente la porta, cercando Geoff con lo sguardo. Lo intravidi spaparanzato sul materasso, russava con la bocca spalancata. Mi lasciai scappare un sorriso: in fondo di che avevo paura? Che il mio fidanzato fosse diventato un morto vivente di punto in bianco?

 

Richiusi la porta e mi diressi verso l'altro lato del corridoio, avevo proprio voglia di una bella colazione. Con i piedi ancora nudi scesi le scale in marmo che conducevano al piano inferiore, raggiungendo la hall. “ Ciao Martin, dormito ben... ” Guardai il bancone in legno, mentre le parole mi morivano in gola. Dov'era finito il cinquantenne gentile e sorridente con cui scambiavo quattro chiacchiere prima di mangiare? Probabilmente stava ancora dormendo, o semplicemente si era preso un giorno libero; mi diressi verso il ristorante-bar della villa, pronta a sincerarmi con Stephan delle condizioni dell'uomo e papparmi una buona colazione. Mi fermai un attimo sulla porta a vetri... dentro non c'era nessuno. Entrai comunque, forse erano solo in cucina. Quando sorpassai l'uscio, sotto il rumore del campanellino che sbatteva contro il legno bianco della porta, mi trovai in una grande stanza silenziosa, tappezzata da pareti e moquette violacee e da tavoli raffinati; non arrivò nessuno e io incominciai a preoccuparmi. Il rumore prodotto dal mio passaggio doveva aver già fatto uscire qualcuno dalla cucina, adiacente al ristorante.

“ C'è nessuno? ” Con il mio pigiamino giallo mi avvicinai al centro della sala, non ricevetti risposta.

“ Bridgette che succede? ” Sobbalzai dalla paura, per poi girarmi verso la fonte della voce. Ora davanti a me stava Trent, lui con indosso solo una larga maglia verde e un paio di pantaloncini scuri. “ Oddio, mi sono spaventata. È che non trovo nessuno dello staff di A Tutto Reality. ” Gli risposi, mentre abbassavo la mano che mi ero portata sul petto. Lui mi rivolse un sorriso cordiale, per poi andare verso la cucina, entrandoci. Passarono all'incirca cinque minuti e incominciai a preoccuparmi nuovamente.

“ Trent? ” Non ricevetti nuovamente risposta. Feci qualche passo verso la stanza, ma non servì, il ragazzo uscì alzando le spalle. “ Niente. Non c'è nessuno, siamo soli. ” I suoi occhi smeraldini catturarono i miei cerulei, eravamo entrambi allarmati.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2. Una barca per Wawanakua ***


Capitolo 2. Una barca per Wawanakua

 

Daytime: 23 Giugno 2007

 

Lo staff era scomparso. Dentro e fuori dalla villa, nell'isola dei perdenti non c'era nessuno a parte noi diciotto. Io ebbi il compito di controllare il capanno delle barche, a sud del molo, per verificare se c'erano ancora dei mezzi di trasporto. Camminai ininterrottamente finché non superai uno scoglio, trovandomi a una trentina di metri da un piccolo capanno rialzato di poco dall'acqua, su un piccolo ponticello che veniva usato come attracco. Avevamo scoperto quel posto facendo una caccia al tesoro, ecco dove portavano la Barca del Perdente al nostro arrivo in quel posto; mi ravvivai i capelli scuri, entrando nel capanno. Rimasi subito colpito, il piccolo molo era vuoto. C'era solo una piccola imbarcazione in legno che arenava sulle sponde sabbiose sotto il ponte.

“ Non ci staremmo mai lì tutti quanti. ” Biascicai, per poi girarmi e decidere di tornare dai ragazzi. Dovevamo tornare a Wawanakua, capire cosa stava succedendo e soprattutto mi dovevo accertare che Gwen stesse bene. Dio se ero preoccupato per lei.

 

Feci una corsa, raggiungendo la villa in pochi minuti, in fondo quel posto non era poi così grande. Salii le scalette che portavano alla collinetta rocciosa in cui stava la residenza, sorpassando la piscina e entrando nella hall. Dovrai tutti lì, alcuni seduti, altri in piedi, ma tutti erano preoccupati.

“ Tutte le barche sono sparite. Ne è rimasta solo una, ma può contenere al massimo cinque persone. ” Dissi, vedendo i volti di LeShawna e Ezekiel farsi più cupi di quanto non lo fossero prima. Sentii Katie, Sadie, Lindsay e Beth lanciare acuti versetti spaventati, mentre Bridgette, Geoff e Courtney parlottavano tra di loro sul da farsi.

“ Voi avete trovato qualcosa? ” Domandai, avvicinandomi ai tre. La castana ciondolò la testa in modo negativo, portandosi una mano sul mento. “ Come avevi detto tu la cucina è vuota, perlomeno il frigorifero e la dispensa erano pieni, abbiamo scorte per almeno due mesi. ” Esclamò, additando con il pollice zaini pieni zeppi di mangiare, a prima vista sembravano a dir poco pesanti.

“ Le stanze del personale sono completamente vuote, non ci sono vestiti o oggetti personali. Però erano molto disordinate, c'erano cassetti lasciati a terra alla rinfusa, letti disfatti e cose simili, come sé se ne sono andati via di fretta. ” Bridgette si strinse i gomiti con le mani, abbassando lo sguardo verso il pavimento. Il suo ragazzo la cinse in un abbraccio da dietro, volendo rassicurarla almeno un poco.

“ Andiamo ragazzi, cosa vi preoccupate a fare? Sarà una sfida di Chris, come quella in cui è stato eliminato DJ. ” Noah, stufo di tutta quella preoccupazione in fondata, si alzò dal divano, mettendosi al centro della stanza. “ Non lo so, ho una sensazione strana per tutta questa storia. ” Posai gli occhi su Izzy, com'era strano vederla così silenziosa, di solito aveva un carattere altamente esuberante, non la finiva mai di parlare.

“ Bene, allora fidiamoci pure di sensazioni in fondate, io personalmente non ci credo. Torno a dormire, se avete qualche novità venite a chiamarmi. ” L'indiano salì velocemente le scale che portavano al primo piano, sotto gli sguardi attoniti della maggior parte di noi.

 

Per un lasso di tempo della durata di un paio di minuti Geoff si staccò dalla compagna, sistemandosi alla meglio il cappello sopra la testa. “ Andrò io a prendere Duncan e gli altri, se sta succedendo veramente qualcosa anche a Wawanakua dovrebbero essere scomparsi Chris e i suoi assistenti. ” Disse, mettendosi le mani sui fianchi. Sentii qualcosa bruciarmi nel petto, dovevo assolutamente vedere se Gwen stava bene.

“ Verrò con te. ” Esclamai, poi udii anche Justin dire la stessa cosa. “ No, ragazzi. Voi rimanete qui, da quel che ho capito la barca è piccola, Owen è già un peso massimo, in sette non riusciremmo a tornare indietro. ” A quelle parole Bridgette scattò in aria, incrociando lo sguardo del fidanzato e tenendogli un braccio.

“ Non ti lascerò andare da solo! ” Urlò, preoccupata all'inverosimile. “ Amore stai calma, vado solo a prendere quei quattro matti, cosa vuoi che mi succeda? Wawanakua è comunque un'isola deserta, non c'è nessuno a parte noi ” Il festaiolo gli sorrise, mettendogli una mano sulla guancia. Sembrò tranquillizzarsi, annuendo impercettibilmente. In fondo era vero: ci stavamo scaldando per niente, non sapevamo cosa stava succedendo e preoccuparci non sarebbe servito.

 

Così io, Justin, Cody, Bridgette e Geoff ci dirigemmo al capanno, pronti a mettere quella barchetta sul lago. Mentre noi tre trascinavamo il mezzo in acqua il festaiolo pensava a tranquillizzare la sua ragazza, scambiandogli più volte un bacio a fior di labbra. Qualche minuto dopo salì sulla barca e cercò il mio sguardo. Facemmo un patto silenzioso, finché non sarebbe tornato io avrei protetto la sua ragazza e lui avrebbe fatto lo stesso con Gwen. Accese il motore posto sulla coda del mezzo e partì. Lo guardammo allontanarsi verso l'isola, mentre Bridgette si portava una mano sul petto. “ Andrà tutto bene, vero? ” Mi chiese, guardando il profilo del mio viso, mentre continuavo a scrutare il festaiolo all'orizzonte. “ Certo. ” Dissi, per una volta sicuro. Se stava succedendo qualcosa di sicuro non era a Wawankua, ma nel resto del mondo. In qualche modo lì eravamo protetti, ma fuori chissà cosa stava succedendo.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3. Campeggio abbandonato ***


Capitolo 3. Campeggio abbandonato

 

Day time: 23 Giugno 2007

 

Qualcosa destò il mio sogno. Improvvisamente una voce lontana incominciò a trascinarmi via dalle braccia di Morfeo, riportandomi lentamente alla realtà. Aprii piano piano gli occhi, mentre al di fuori della capanna le voci di due ragazzi sovrastavano il silenzio. Mi sedetti sul letto, sbadigliando e spalancando le braccia per stiracchiare i muscoli.

“ Adesso basta. ” Sentii dire da Heather, che scese dal letto sopra il mio, dirigendosi prepotentemente, ma soprattutto ancora in pigiama, verso la porta. L'aprì e uscì dalla stanza, gridando qualcosa a Duncan e Owen. A quel punto decisi di alzarmi pure io, ormai non sarei più riuscita a prendere sonno.

 

Varcai l'uscio della porta, mentre un vento caldo risvegliava la mia pelle bianca. Arrivai al parapetto in legno della baracca, affacciandomi verso gli altri tre ragazzi rimasti sull'isola. La mia odiosa compagna di stanza stava davanti a una telecamera, picchiettando sul vetro, mentre Owen usciva dalla mensa con tra le mani cinque barrette energetiche.

“ Che sta succedendo? ” Domandai, lasciandomi scappare un altro sbadiglio. Duncan si girò verso di me, scrollando le spalle in modo serio. “ Saperlo. Ieri notte ho sentito una barca allontanarsi dal molo e questa mattina Chris, Chef e i pochi membri dello staff non c'erano più. ” Rispose, mentre il biondo lanciava a me e a lui una barretta a testa.

“ Le telecamere sono tutte spente, quando tornano voglio una spiegazione. ” Heather si lamentò a gran voce, come se era una novità, lo faceva continuamente. Strappò dalla mano di Owen una tavoletta di cioccolato, incominciando a mangiarla. Lui non se ne preoccupò, gliela stava porgendo, ne aveva due per sé. “ Già, perlomeno ci hanno lasciato il cibo. Peccato, a me il mangiare di Chef piaceva. ” Disse, ingurgitando una barretta in un sol boccone.

 

“ Tsk, di sicuro sarà un'altra sfida di sopravvivenza. ” Duncan si sedette sugli scalini della baracca, a me quell'ipotesi non sembrava credibile. “ Impossibile, avrebbero lasciato le telecamere accese. Non registrerebbero mai un episodio così. ” Scesi velocemente i gradini in legno, lasciando che i miei piedi nudi andassero a contatto con il terreno.

“ Le avranno nascoste. Senti, calmati un attimo bellezza, non facciamo il loro gioco. ” Continuò il punk alle mie spalle, ma a me la cosa incominciava a preoccupare, perché mai se ne dovevano andare mentre noi dormivamo? Incrociai gli occhi gelidi di Heather, per una volta sembrava avere la mia stessa espressione.

“ Credo che le... ” Duncan non le lasciò finire la frase, la zittì quasi subito. “ Come ti permetti? ” Urlò l'altra, ma la fece tacere nuovamente.

“ Non lo sentite? ” Chiese, sporgendo il collo verso il molo. Facemmo calare il silenzio più assoluto, qualcosa incominciai a percepirla pure io. Il rumore di un ronzio lontano, come di... “ Un motore! ” Urlai, correndo verso il pontile. Gli altri tre mi raggiunsero in fretta, mentre io rallentavo fino a fermarmi. La persona che vedevo avvicinarsi non era Chris e di certo il mezzo con cui ci stava raggiungendo non era la Barca del Perdente.
“ Quello è Geoff. ” Probabilmente la frase che mi uscì dalla bocca era un sussurro, perché ero troppo concentrata a chiedermi cosa ci facesse lui lì. Quando attraccò fu Duncan il primo a salutarlo, ma di sicuro era l'ultimo ad aver letto l'espressione preoccupata del festaiolo.
“ Amico che ci fai qui? ” Domandò il punk, anche se io sentii la sua voce ovattata, stavo scrutando con attenzione gli occhi cerulei dell'altro, cercando di capire la situazione. “ Siete, siete soli? ”

 

Passammo l'ora successiva ad ascoltare Geoff, che ci spiegava che esisteva una Spiaggia dei Perdenti, di come tutti gli eliminati si trovassero lì. Poi ci disse che quel giorno tutto lo staff era scomparso, scappando via nella notte e lasciando lì solo loro.

“ È successa la stessa cosa qui, se ne sono andati e hanno lasciato i viveri nella dispensa. ” Lo informò velocemente Heather, che era confusa quanto il resto di noi. “ Bene, allora io e Gwen penseremo a prendere le cose dalla cucina, voi tre andate alla palafitta che abbiamo visto nell'episodio in cui è stata eliminata Izzy, prendete più oggetti utili che potete. Ci vediamo al molo tra un'ora. ” Il festaiolo ci diede ordini più che dettagliati, tant'è che Duncan scoppiò a ridere.

“ Ehi, amico da quando ti vengono certe idee? ” Domandò, facendolo arrossire. Anche se avessi voluto non riuscii a sorridere alla battuta, ero troppo preoccupata per Trent e gli altri. “ Credo che sia l'adrenalina. ” Confessò il biondo, grattandosi la nuca.

 

A quel punto ci dividemmo, ognuno con il proprio compito in testa. “ Vado un attimo alla baracca, devo prendere una cosa. ” Guardai Geoff negli occhi, accennò un sì con la testa. “ Ci vediamo in mensa. ” Lo lasciai incamminare, poi quando fu abbastanza lontano salii i gradini della casetta in legno, entrando nella camera delle ragazze. Presi il mio diario e la penna, riponendoli nello zainetto, per poi andare dal mio amico.

Lo trovai a rovistare tra gli scaffali della dispensa, aveva riempito già mezzo sacco di iuta “ Accidenti, non c'è altro. ” Mi disse, aprendo anche le ante dei mobili appesi al muro. Stavo per dirgli qualcosa, quando il forte rumore di un motore attirò la nostra attenzione. Uscimmo fuori, prendendo il sacco con noi, al molo c'era Owen che gridava. Lui, Heather e Duncan erano su una grande imbarcazione in legno, molto simile alla Barca del Perdente. Mi lasciai scappare un sorriso, allora Chris non ci aveva lasciati proprio a mani vuote.

Angolo autore:
Ciaao ragazzi! Scusate l'aggornamento lampo, ma non me la sentivo di farvi attendere troppo ^^ in questo cap Geoff va a prendere i ragazzi, ma, sorpresa delle sorprese, chris ha lasciato una barca ai concorrenti! Chissà perché.... io lo so, voi lo scoprirete nel prossimo capitolo! ^^
Ringrazio Pleurite98 e Noel_Stylinson_Scottney per aver recensito lo scorso capitolo! ^^
Ora vado, sciaau!

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Capitolo 5
*** Capitolo 4. Decisione ***


Capitolo 4. Decisione

 

Day time: 23 Giugno 2007

 

La hall era silenziosa, in quel momento. Aspettavamo il ritorno di Geoff con i ragazzi. Mi domandai spesso se Duncan stesse bene, ma ogni volta mi rispondevo di sì, era forte. Eravamo tutti allarmati, la tensione si poteva tagliare con un coltello, ma mi chiesi perché. Certo, era anomalo che fossero scappati tutti, ma infondo avevamo cibo e acqua e non eravamo neanche sicuri che ci avevano lasciati lì. Non era quello a farci capire che stava accadendo qualcosa di pericoloso, ma i nostri animi. Ognuno di noi sapeva che qualcosa stava succedendo, nessuno sapeva cosa, ma comunque l'avevamo capito.

 

Improvvisamente sentimmo il rumore di un motore. Guardai immediatamente Bridgette, poi corremmo tutti fuori. All'orizzonte stava arrivando un barcone, riuscii a intravedere la figura di Heather guidare, mentre gli altri erano fuori sul pontile. Quando attraccarono la mia amica bionda corse dal suo ragazzo, stessa cosa fece Trent con Gwen e Izzy con Owen. Le tre coppie si abbracciarono, mentre io m'incamminai verso Duncan. A quanto pare l'unica che non si aspettava un saluto era Heather, che si limitò a squadrare gli altri;

“ Ehi, ciao principessa. ” Mi disse il punk, facendo quel suo tipico sorriso strafottente. “ Tutto bene? ” Domandai, fermandomi davanti a lui e portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Avevo una voglia matta di baciarlo, ma ci pensò lui a togliermi questo sfizio. Le sue labbra toccarono le mie, lasciandomi con un semplice bacio a stampo. Per un attimo mi guardò serio.

“ Anche noi lì eravamo soli. Crediamo che abbiano lasciati la barca perché sapevano che sareste venuti a cercarci. ” Disse, lasciandomi un attimo basita. Allora, se quello che diceva era vero, sapevano che ci avrebbero abbandonati. “ Se sta veramente accadendo qualcosa i soccorsi non arriveranno. ” Continuò e per me fu come prendere un ceffone in pieno volto. Facemmo che tornare tutti alla villa. Notai che affacciato dalla finestra della camera dei ragazzi c'era Noah. Incrociai il suo sguardo, scuotendo la testa. Capì che non era una sfida o uno scherzo ciò che stava succedendo, rientrò il busto nella stanza e poi lo trovammo sulle scale della hall.

“ Sé se ne sono andati con tutta quella fretta vuol dire che hanno raggiunto le loro famiglie. ” Ci disse al nono gradino, per poi raggiungerci. “ Se stava succedendo qualcosa perché non ci hanno detto niente? ” La domanda arrivò da Katie, che era visibilmente in ansia.

“ Forse volevano proteggerci. ” Ipotizzò Beth, scatenando una piccola risata di Justin.

“ Non credo proprio, hanno fatto di tutto per renderci la permanenza sull'isola un Inferno. ” Esclamò, dalla voce pareva irritato. Io non dissi niente, dovevo ancora metabolizzare ciò che stava accadendo. “ Era un reality, santo cielo. Dovevano dare un pasto al mostro, ovvero il pubblico. Se vi hanno lasciato una piccola barca era perché uno di voi venisse sull'isola e ci trovasse, volevano che rimanevamo uniti. ” Gwen diede ragione a Beth e a quel punto io capii.
“ Allora perché quell'imbarcazione? Potevate venire solo con quella che abbiamo trovato qui. ” Anche Cody s'intromise nel discorso, mentre altri dei miei compagni incominciarono a vociferare tra di loro. “ Ci hanno lasciato una via di fuga. ” A quella mia frase calò il silenzio. Alzai lo sguardo sui ragazzi, incrociai gli occhi di Noah, Trent e Katie, ognuno di loro incominciò a pensare che avessi ragione.

“ Una via di fuga per cosa? ” Mi domandò il chitarrista, confuso. Dovetti alzare le spalle, non lo sapevo pure io. “ Ieri sera ho sentito parlare Chris e Chef di un'epidemia. ” La voce di Gwen sovrastò quella del suo ragazzo e io lo guardai... un'epidemia?

“ Forse avevano paura che qualcuno di noi si potesse ammalare, permettendoci di scappare se accadeva. ” Ipotizzò DJ, le frasi incominciarono a sovrapporsi tra di loro, ognuno aveva voglia di dire la sua. In tutto quel trambusto di sicuro non si poteva riuscire a parlare, così decisi di prendere in mano la situazione, infondo ero sempre un'aspirante politica, no?

 

“ State zitti! ” Gridai, fermandomi alla metà della scala di marmo, così d'avere una visuale su tutti. “ Dobbiamo decidere cosa fare, se parliamo tutti insieme non possiamo capirlo. ” Dissi, zittendo i ventuno sedicenni.

“ Credo che dovremmo restare qui ad aspettare i soccorsi. ” Sentii proporre da Ezekiel, ma subito s'intromise Lindsay. “ Non se ne parla, e le nostre famiglie? Se sta succedendo qualcosa voglio sapere dove son i miei genitori. ” Esclamò, dal tono di voce sembrava veramente preoccupata. Un coro di 'già' si propagò nella stanza, anche dallo stesso Zeke. Forse il gruppo aveva deciso.

“ Allora è deciso? Andremo a cercare le nostre famiglie? ” Anch'io avevo una certa voglia di sapere come stavano i miei genitori. Un altro coro, questa volta di 'sì' si propagò per la hall. Mentre scendevo le scale incrociai lo sguardo di Duncan. “ Sei un'ottima leader. ” Mi sorrise e quella volta fui io a baciarlo.

 

Decidemmo di partire dopo aver pranzato, così mentre DJ e Bridgette si apprestavano a preparare da mangiare Eva, LeShawna, Trent e io pensammo di controllare gli oggetti presi da Heather e gli altri. Trovammo una motosega, un uncino, un piede di porco, tre torce, due walkie-talkie funzionanti e una pistola spara sedativi. “ Credete veramente che sia una buona idea? ” Ci domandò la sudamericana mentre finivamo l'inventario.

“ Cos'è? Tu non vuoi sapere se i tuoi parenti stanno bene? ” Eva non la degnò di uno sguardo, ma continuò a dividere cibo e oggetti nei vari zaini. “ Certo, ma se Gwen ha sentito bene? Se c'è in corso un'epidemia e noi siamo gli unici non ammalati? ” Continuò la ragazza, provando a cercare delle risposte nei nostri occhi.

“ Questo non lo possiamo sapere. ” La guardai e lei abbassò lo sguardo, tornando silenziosamente a sistemare le cose.

 

Verso le tre e mezza decidemmo di partire, diretti verso la terra ferma. Incominciammo a caricare l'imbarcazione per il viaggio quando qualcuno attirò la nostra attenzione. “ Aspettate, devo dirvi una cosa. ” LeShawna stava all'inizio del molo, con una certa preoccupazione sul viso. “ Io non verrò con voi. ” Disse, con la voce spezzata per trattenere le lacrime. Io rimasi interdetta, mentre Gwen corse ad abbracciarla, era sua amica e voleva convincerla a venire con noi. Era difficile decidere di partire verso qualcosa che neanche conoscevamo, dovevo immaginarlo che qualcuno non poteva accettare quelle condizioni. Perché infondo stavamo partendo verso l'ignoto.

“ Ti prego, no! ” Gwen la supplicò, ma lei rimase risoluta. “ Non ne ho il coraggio, non questo. Però se passate dai sobborghi di Toronto date una controllatina ai miei genitori. ” Le disse, cercando di non piangere. “ Rimarrò con te. ” Izzy si avvicinò a lei, sotto lo sguardo attonito di Owen.

“ Cosa? No! ” Protestò, ma anche la rossa sembrava ben convinta della sua decisione. “ Devo invece. In teoria io dovrei essere in prigione per quella storia delle giubbe rosse, i miei genitori non si saranno accorti della mia assenza. ” Fece un largo sorriso, magari era veramente meglio così. Noi non potevamo costringerle a venire con noi. Le salutammo uno a uno, persino Heather. Quando toccò il mio turno porsi uno dei walkie-talkie a LeShawna.

“ Ci sentiremo ogni giorno, verso l'ora di pranzo. Se ciò che sta succedendo è solo qualche stupidata ve lo diremo e vi verremo a prendere. Però, se così non fosse... cercheremo i tuoi genitori. ” Gli rivolsi un sorriso gentile e mi stritolò in un abbraccio. “ Grazie. ” Mi sussurrò a un orecchio, per poi lasciarmi andare. Quando prendemmo il largo Harold e Owen se ne restarono in disparte, non avevano voglia di parlare. Guardando l'occhialuto non riuscii a odiarlo ancora per la mia eliminazione, non dopo che la sua ragazza rimase sulla Spiaggia dei Perdenti. A Wawanakua eravamo arrivati in ventidue e ce ne stavamo andando in venti.

Note Autore:
Salve ragazzi! Come vedete questo capitolo è più lungo degli altri e presenta anche l'ultima protagonista della storia pilota, ovvero Courtney. Lo so, mi sento uno schifo ad aver reso LeShawna tremendamente OOC, ma immagino che un po' tutti avessero paura dell'ignoto. Ho lasciato Izzy e LeShawna per dei motivi validissimi, ma che scoprirete molto più avanti. Allora, il mio obbiettivo era raggiungere 15 rece, ci sono riuscito, ma visto che gli ultimi capitoli li ho allungati, fino a farli diventare otto, il mio nuovo obbiettivo sono le ventiquattro recensioni. Tre per capitolo, per intenderci. :) Ora vado, ciaaaau!

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5. Incubo premonitore ***


Capitolo 5. Incubo premonitore

 

Eravamo sulla barca da diverse ore, forse tre. Avevo perso la cognizione del tempo, non potevo credere che LeShawna e Izzy fossero rimaste lì. Speravo solo che stessero bene. Noi, invece, sotto la guida di Heather non ci sentivamo molto sicuri. L'avevamo invogliata più e più volte a lasciare il comando della barca, ma senza successo. Continuava a dire di sapere dove stava andando. Io non ne ero molto sicura.

“ Ehi, piccola va tutto bene? ” Geoff si sedette accanto a me, cingendomi le spalle con un braccio. Mi diede un piccolo bacio, poi io mi accoccolai sul suo petto, avevo veramente tanto sonno. Così, in meno di qualche minuto, mi addormentai.

 

Di qua, presto! ” Correvo. Correvo senza sosta insieme ai miei amici. Le lacrime mi scendevano sul viso ininterrottamente, ma non sapevo neanche il perché. Alla guida del gruppo un uomo che neanche conoscevo. Davanti a me DJ stava portando Lindsay su una spalla, scalciava e piangeva come una matta. Mi guardai intorno, lui non c'era. “ Geoff. ” Dissi in un sussurro, fermandomi. Eva mi prese per un polso, ma mi strattonai. “ Geoff. ” Questa volta urlai, mentre il mio pianto s'intensificava. M'incamminai verso l'inizio del vicolo, ma la bulldozer umana mi alzò di peso, trascinandomi via.

Geoff!! ”

 

“ No! ” Mi sveglia, nuovamente, di soprassalto. Ero sulla panchina della barca, stavo dormendo sulle sue gambe. “ Piccola va tutto bene? ” Non lo lasciai nemmeno finire, lo abbracciai forte, per poi baciarlo.

“ Geoff io ti amo, ti amo tanto. ” Dissi, tenendolo stretto a me. Lo sentii soffocare una breve risatina. “ Lo so, amore. Anch'io. ” Mi strinse un po' di più, baciandomi la fronte.

Solo in quel momento notai che il sole non era più alto nel cielo, ma si era già calato un po' rispetto alla sua posizione di mezzogiorno. “ Che ore sono? ” Chiesi, incominciando a guardami in giro. Erano tutti lì, Trent addirittura cercava d'intonare una canzone con la sua chitarra. Tyler si sedette accanto a me, controllando l'orologio. “ Cinque e venti. ” Mi sorrise, mentre Lindsay prendeva posto accanto a lui, abbracciandolo.

 

Qualche minuto dopo la voce di Heather echeggiò dalla cabina di navigazione. “ Terra! ” Urlò, invogliando tutti noi a scorgerci dal ponte per vedere l'orizzonte. Davanti alla barca stava un gigantesco porto, sopra a un edificio bianco con sopra un'insegna: Toronto halbor.

In dieci minuti attraccammo e scendemmo dopo altri cinque, ognuno con uno zaino in spalla.

“ Do-dove sono tutti? ” Sentii Sadie accanto a me deglutire a vuoto, oltre a cartacce e sporcizia varia il porto era completamente deserto. “ Proviamo a entrare in quel posto. ” Trent indicò l'edificio con sopra l'insegna, probabilmente era lì che si faceva l'imbarco. Come un'unica persona marciammo fino alle porte scorrevoli del prefabbricato, entrandoci. La tranquillità al suo interno era quasi surreale, come l'assenza di persone. Il silenzio era spezzato solo da una musichetta da ospedale, che scaturiva dalle casse negli angoli delle pareti. Come avevo immaginato ci trovammo all'imbarco;

“ Ma che succede? Non doveva esserci un'epidemia? ” Owen disse il pensiero nella testa di tutti, soprattutto il mio. Era tutto così strano, troppo normale. “ Appunto, ognuno sarà a casa sua. ” Anche Cody non era in torto, in fondo.

“ Bé, allora perché qua è tutto aperto? Luci accese, radio accesa. ” Mentre Gwen parlava io mi guardavo in giro, c'era qualcosa che stonava in quello che vedevo, ma non riuscivo a capire cosa. Poi il mio sguardo si spinse sul bancone dell'accettazione. “ R-ragazzi que-quello non è sangue? ” Indietreggiai di un passo, indicando un punto tra il pavimento la scrivania. Un liquido rosso creava una scia incurvata, che andava dietro al tavolo.
“ Andiamocene. ” Questa volta fu Justin a dar voce ai miei pensieri e tutti c'incamminammo velocemente oltre la stanza, uno dietro l'altro. Sentivo Katie e Sadie dirsi di stringersi la mano, come il mio fidanzato fece con la mia. Leggevo nei suoi occhi la preoccupazione più assoluta.

 

Continuammo a girare nei corridoi dell'edificio, fino a trovarci all'entrata, una grande stanza quadrata riempita di sedie nere. In mezzo, tra la porta e noi, stava un uomo grande e grosso, girato di spalle. “ C-chi è? ” Sussurrò Beth, mentre Geoff mi lasciava la mano, facendosi avanti.

“ No. ” Gli dissi, tenendolo per un braccio. Lui si girò verso di me, sorridendo. “ Non preoccuparti. Gli chiedo solo che succede. ” Mi rispose con un grosso sorriso, facendomi l'occhiolino. Anche se con titubanza lo lasciai andare, vedendolo dirigersi verso il signore. Avevo il cuore in gola e la musichetta dello stereo non contribuiva a farmi tranquillizzare.

“ Signore, abbiamo bisogno di alcune informazioni. ” Lo sentii dire mentre si avvicinava.

 

Pov. Gwen

 

Alla frase del mio amico percepì una specie di rumore sommesso, simile, forse anche troppo, a al grugnito di un cane affamato. Non so se gli altri lo sentirono, ma io girai lo sguardo verso di loro, guardando un attimo il viso preoccupato di Bridgette. Io avevo una brutta, bruttissima sensazione. Solo quando lo sentii lamentarsi di nuovo capii, ma era già troppo tardi. “ Geoff no! ” Urlai, ma lui gli aveva già messo una mano sulla spalla. Poi successe tutto velocemente, l'uomo gli morse il polso, facendolo urlare dal dolore! A quel punto le ragazze incominciarono a gridare, terrorizzate.
“ No! ” Bridgette incominciò a piangere, correndo verso il fidanzato, la tenni per le braccia, mentre mi girai verso Duncan. Anche lui aveva capito cosa stava succedendo, solo che l'aveva metabolizzato tardi, più di me. Tirò fuori il piede di porco dallo zaino e corse in aiuto dell'amico. Lanciò il cannibale a terra e in quel momento la bionda mi sfuggì di mano. Corse dal suo ragazzo, che cadde a terra di sedere, mentre flotti e flotti di sangue gli uscivano dal polso destro.

“ Duncan non farlo! ” La supplica di Courtney non fermò il punk, piantò la punta dell'oggetto sul cranio dell'essere, uccidendolo. “ Hai ucciso un uomo! ” Gridò, indietreggiando.

“ Era già morto. ” Disse il ragazzo, scrutando il suo sguardo terrorizzato.

 

Pov. Bridgette

 

Lo sapevo, lo sapevo! Non doveva farlo, perché si è avvicinato!?

“ Resisti. ” Esclamai piangendo, legandogli la camicia al polso, per fermare l'emorragia. “ Aah, cazzo fa male. ” Si lamentò, mentre dietro di noi le ragazze continuavano a urlare. Alcune accusando Duncan di essere un assassino, altre chiedevano perché quell'uomo aveva reagito in quel modo. Io invece ero contenta che quel lurido bastardo fosse morto.

“ Era uno zombie! ” A quel punto, dopo aver stretto bene la camicia rosa al polso, mi girai verso il punk. Cosa aveva detto?

“ Aaah! Ne arrivano altri! ” Katie e Sadie indicarono la fine del corridoio, da lì due persone, una donna e un ragazzo, camminavano in modo tozzo, come se erano ubriachi.
“ Trent la motosega, Justin impugna l'uncino. DJ aiuta Geoff, voi altri stateci vicino! ” Vidi il chitarrista lanciare a Duncan l'arma che gli aveva chiesto, mentre lui gli passava il piede di porco. Quasi senza accorgermene Devon prese sotto braccio il mio fidanzato, mentre il punk gridava di puntare alla testa.

 

Uscimmo tutti dalla porta principale e io ancora ero sotto shock. Non riuscivo a capire nulla di quello che stava succedendo. Intorno a me i rumori erano ovattati e le lacrime continuavano a uscirmi dagli occhi. Vidi i ragazzi armati uccidere alcune persone, mentre altre cercavano di circondarci. Dietro di me sentii qualcuno urlare, mi girai. Tyler era stato morso alle caviglie da uno di quegli esseri, che alla nostra uscita sembrava morto. Lindsay continuava a urlare, mentre altri mostri si accanirono sul suo ragazzo, staccandogli la pelle a morsi.
“ Prendila, io me la cavo. ” Quella era la voce di Geoff. Mi girai e DJ lo lasciò. Parve barcollare un attimo, ma riuscì a rimanere in piedi. L'omone prese su una spalla la bionda, che continuava a urlare e gridare come un'ossessa. Intanto Tyler veniva ucciso a morsi da quegli esseri. Ci facemmo avanti di un centinaio di metri, ma ormai ci avevano circondati. Noi ragazze ci scontrammo contro una parete di mattoni, loro gridavano, io piangevo.

Percepii un altro urlo, questa volta di un ragazzo. Mi voltai, anche Owen era stato preso.

“ No! ” Urlai, mentre lo attaccavano. Uno di loro gli morse il collo e un lungo, flotto di sangue gli uscì dalla gola, macchiando il muro e le scarpe di Heather, che era sotto shock quanto noi altre.

 

Pov. Courtney

 

Non riuscivo a capire, cosa stava succedendo? Perché quegli uomini tentavano di sbranarci? Erano zombie come diceva Duncan? Non so come, ma ci trovammo circondati, stavano sbranando Owen vicino a un cassonetto e Tyler all'entrata del porto. Poi uno sparo. Alla nostra destra, quando uno di quegli uomini cadde al suolo privo di vita, comparve un uomo, fuori da un vicolo. Indossava uno smoking e aveva capelli scuri, alzati verso l'alto. In mano teneva una pistola.

“ Di qua, presto! ” Urlò, sparando ad altri esseri. Tutti corsero nella sua direzione, mentre Geoff rimaneva indietro. Decisi di aiutarlo io, visto che DJ stava portando via Lindsay e Bridgette veniva trascinata da Gwen, sicuramente non riusciva a capire cosa stava accadendo. Lo presi sotto spalla, correndo più velocemente che potevo.

“ Lasciami qui. ” Mi sussurrò, mentre alcuni di quei mostri si avvicinavano. “ No, scordatelo! ” Urlai, imboccando il vicolo.
“ Devi, a questo passo gli altri ci spariranno dalla vista e quei cosi ci raggiungeranno. Se è come nei film io sono spacciato, ma tu no. ” In un impeto di forza mi spinse avanti, mentre lui si accasciava a terra. “ Geoff! ” Provai ad andargli incontro, ma un uomo l'aveva già raggiunto, anche se con la sua lentezza. Lo morse alla spalla e io incominciai a urlare.

“ Vahai! ” Mi urlò contro il festaiolo e così mi misi a correre verso gli altri, cercando di non guardarmi indietro mentre piangevo.

 

Pov. Bridgette

 

“ Di qua, presto! ” Correvo. Era come se mi ero appena svegliata da un incubo. Ero in un vicolo, correvo senza sosta insieme ai miei amici. Le lacrime mi scendevano sul viso ininterrottamente, ma non sapevo neanche il perché. Alla guida del gruppo un uomo che neanche conoscevo. Davanti a me DJ stava portando Lindsay su una spalla, scalciava e piangeva come una matta. Era come se quella scena l'avessi già vissuta e a quel punto ricordai. L'attracco, il morso sul polso di Geoff, la morte di Tyler e Owen. Mi guardai intorno, cercando il mio fidanzato mentre Courtney mi passava accanto... lui non c'era. “ Geoff. ” Dissi in un sussurro, fermandomi. Eva mi prese per un polso, ma mi strattonai, liberandomi. “ Geoff. ” Questa volta urlai, mentre il mio pianto s'intensificava. M'incamminai verso l'inizio del vicolo, ma la bulldozer umana mi alzò di peso, trascinandomi via.

“ Geoff!! ” Non poteva essere vero. Era solo un incubo, come quello che avevo fatto la notte prima, come quello che avevo fatto sulla barca.

Note Autore:
eccomi qui! Scusate se ho pubblicato prima, ma non riuscivo a tenere a freno l'attesa! Come vedete questo è il capitolo più sanguinolento di tutti, vi avevo promesso delle morti, no? Tyler, Owen e Geoff se ne sono andati. Chi se lo aspettava, vero? Geoff, proprio. Povero. Tyler è imbranato, secondo me moriva comunque xD la morte di Owen è puramente strategica, serve per le serie a venire :)
Spero che il cap vi sia piaciuto e... mettete tante rece!!! E' il cap più brutale, me lo merito xD no scherzo, ma se vi piace non vi ammazza nessuno <_<
Ultima cosa e non meno importante: ma perché tra i personaggi mi viene fuori sempre B? Ma chi l'ha cercato! *alza gli occhi al cielo* va bé, vado a consolare Bridgette e Lindsay, bye.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6. Spiegazioni ***


Capitolo 6. Spiegazioni

 

Daytime: 23 Giugno 2007

 

Seguimmo quell'uomo per un paio di minuti, ero troppo scosso per capire cosa stava succedendo. “ Entrate. ” Spalancò la porta di quello che sembrava un magazzino, probabilmente eravamo alla zona industriale del porto. Non riuscii a capirlo, quando entrammo tutti là dentro ero in preda al panico e alla confusione. Avevo i vestiti sporchi di sangue, ma c'era chi di me stava peggio. Lindsay era rannicchiata in un angolo, piangendo come una disperata, accanto a lei Katie, Sadie e Beth pregavano silenziosamente. Bridgette tentava disperatamente di uscire, invocando a gran voce il nome del suo fidanzato. Solo in quel momento mi accorsi della sua mancanza.

“ Dov'è Geoff? ” Domandai, cercando negli sguardi dei ragazzi qualche risposta. DJ mi fissò un attimo, incominciando anche lui a guardare oltre le spalle degli altri. “ È-è morto. ” Courtney incominciò a tremare, mentre le lacrime le scendevano dal viso mulatto. Duncan l'abbracciò, scioccato quanto me. Tre miei amici erano morti? Cosa diavolo stava succedendo? Vidi Gwen scoppiare a piangere, così gli misi la testa sul mio petto, lasciandola sfogare. Pensai a Owen e subito la mia testa si rivolse altrove... Izzy e LeShawna non erano con noi. Loro non sapevano cosa stava succedendo. Era indiscutibilmente un bene, ma se quello era il caso di chiamarle per informarlo dell'accaduto... non lo sapevo. Troppi pensieri mi si riversavano nella testa. Guardai nuovamente Lindsay, anche Tyler era morto. Sentivo di star uscendo fuori di testa.

Perlomeno nessun altro era stato morso e ferito. Heather, Noah, Cody, Justin, Ezekiel, Harold, Eva, stavano tutti grossomodo bene, a parte lo shock per l'accaduto.

 

A quel punto mi girai verso il nostro salvatore, solo in quel momento notai che stava discutendo animatamente con una donna bionda. “ Mi spieghi che cazzo hai fatto?! Hai attirato quelle cose salvando questi stronzi! ” Urlò, fissandolo rabbiosa. “ Cosa dovevo fare? Lasciarli morire? ” A quella domanda ricevette un adirato 'sì'. Guardai incredulo la donna: era così stronza da volerci lasciare morire?

“ Si può sapere cosa cazzo sta succedendo là fuori?! ” Heather fece un passo avanti, guardando con un miscuglio di panico e rabbia i due. “ Come cosa sta succedendo? Non avete sentito le radio o i telegiornali? ” Lo sguardo dell'uomo si fermò su di me, ma non capii se cercava una risposta. In quel momento non capivo niente.

“ Stavamo partecipando a un reality show, quando è iniziato tutto questo casino noi eravamo isolati dal resto del mondo.” A parlare fu Noah, facendosi notare dalla parete su cui si era appoggiato. L'uomo passò nuovamente in rassegna le nostre facce, dagli sguardi capì che eravamo all'oscuro di tutto.

“ Nessuno sa quando è dove è incominciato tutto... e nemmeno perché. Posso solo dirvi che quest'epidemia si è diffusa velocemente, molto più di quanto i governi pensavano. Nessuno ha fatto in tempo a proteggersi che i morti sono tornati ad alzarsi da terra, attaccando i vivi. Toronto doveva essere sicura, ma delle persone erano infette e diffusero l'epidemia in città. Io e Blaineley siamo qui da una settimana, circa. ” Quelle parole mi arrivarono alle orecchie come se fossero state il suono duro e pungente di una chitarra elettrica. Quindi nessuno sapeva cosa stava succedendo? L'epidemia si era diffusa come se niente fosse? Non poteva essere. No. Sentii la testa che stava per scoppiarmi, era tutto troppo assurdo.

 

L'uomo aveva incominciato a dire qualcos'altro, ma capii il discorso solo dalla risposta di Duncan. “ Per ucciderli bisogna spappolargli il cervello, questo lo sappiamo. ” Nella sua voce mi parve di udire un ghigno, si stava forse divertendo? “ Cazzo questo non è un film horror, deficiente! ” Gwen mi spinse via a pugni chiusi, girandosi verso il punk, adirata e scioccata.

“ D-dobbiamo tornare sull'isola, d-dobbiamo tornare sull'isola. ” Lindsay parve risvegliarsi dallo stato in cui si trovava, alzandosi in preda alla paura e barcollando verso la porta, bloccata dal peso di Eva. “ Cosa dici? E le nostre famiglie? Potrebbero stare bene! ” Katie la fece sedere. Forse ci credeva ancora, io non ne ero più così sicuro. Magari i miei genitori avevano già raggiunto il nonno...probabilmente sarebbe successo anche a me; a ogni modo Lindsay non poteva uscire, non in quello stato.

 

“ Cosa? C'è un'isola sicura? ” La donna accanto all'uomo ci guardò, per poi spostare lo sguardo su di lui. “ Dov'è? Diteci dove cazzo è quell'isola! ” Agitò la testa, insieme a quell'ammasso di capelli biondi che si ritrovava, per poi dirigersi a passo pesante verso la migliore amica di Sadie.
“ Blaineley non volevi ritrovare tuo marito? ” DJ le braccò il passaggio, mentre la voce del nostro salvatore si propagava nell'aria. Per un breve momento capii che anche anche lui aveva una famiglia da cercare. “ Sai quanto cazzo me ne frega di quell'ammasso di lardo?! Io voglio vivere, ne ho tutto il diritto! Voi siete venuti con una barca, vero? ” Incrociai per un momento il suo sguardo, era usciva fuori di testa. A quel punto si diresse verso una cassa di legno, sopra c'era appoggiata una pistola e vari caricatori. Caricò l'arma, dirigendosi verso un'uscita secondaria del grande magazzino. In quel momento notai che ce n'erano almeno tre; l'uomo provò a fermarla, ma parve non volere sentire ragioni.
“ Vuoi morire con questi idioti? Fai pure, fottiti pure con loro, io me ne vado. ” Aprì una delle porte, andandosene definitivamente. Per brevi attimi il moro ci guardò uno a uno, quasi fosse imbarazzato. “ Comunque io sono Josh. ”


Angolo di Thunder:
Ciao ragazzi! Eccoci qui con il settimo capitolo delle origini! Come vedete Josh e Blaineley hanno fatto la loro comparsa, Blaineley più stronza che mai xD Spero che il cap vi sia piaciuto :)
Invece nello scorso ho ricevuto una sola rece, sig, era il più sanguinolento! Mi aspettavo qualcosa di più.
Vado a mangiare, ciaaau

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Capitolo 8
*** Capitolo 7. Speranza perduta ***


Capitolo 7. Speranza perduta

 

Daytime: 23 Giugno 2007

 

Erano passate due ore, forse meno, da quando mi trovai in quel magazzino, insieme ai miei amici. Loro c'erano, ma Geoff no. Lui era morto, Courtney l'aveva detto. Non poteva essere vero. Non aveva alcun senso. Probabilmente anche la mia famiglia era deceduta, mangiata a morsi da quei figli di puttana. Il dolore mi stava lacerando il petto, mentre le lacrime mi continuavano a sgorgare dal viso come fossi una fontana. Mi accasciai in un angolo, mentre Gwen provava a convincermi a scappare con loro. Io non volevo. Chiedevo solo di morire in santa pace. Perché dovevo fuggire con loro e quel Josh? Perché continuare a soffrire se potevo farla subito finita?

“ Andatevene, lasciatemi in pace! Voglio morire! ” Urlai, ma nessuno sembrava accettare la mia decisione. “ Geoff vorrebbe... ” Non lasciai che Gwen terminasse la frase.

“ Cosa vorrebbe? Eh? Niente, ormai è morto! Lui non prova più niente! Cosa vi fa credere che le nostre famiglie siano ancora vive? Cosa?! ” Sbraitai, mentre sentivo i versi dei mostri oltre il muro che ci divideva. “ Niente. Non possiamo saperlo. ” La voce dell'uomo che ci aveva soccorsi sovrastò i miei singhiozzi, era serio. Alzai lo sguardo verso di lui, sapeva che probabilmente erano già morti.
“ Ma dobbiamo continuare a sperarlo. Restando qui non lo scopriremo. Mia figlia potrebbe essere già morta, oppure lei e la mia ex moglie hanno trovato un rifugio sicuro. Non potrò saperlo rimanendo qui, come tu non saprai se i tuoi genitori sono ancora vivi se decidi di morire. ” Calò il silenzio, anche i miei singhiozzi erano diminuiti. Lui aveva una figlia? Mi guardò negli occhi, per poi girarsi e controllare quanti caricatori gli erano rimasti. Forse, forse aveva ragione. C'era ancora speranza.

Mi alzai aggrappandomi a Gwen, richiamando l'uomo per nome. Si voltò, scrutandomi con le sue iridi cerulee. “ Voglio vivere. ” Lo dissi, anche se non sapevo se desiderarlo veramente.

Note Autore:
Lo so, è corto, ma non uccidetemi xD Pubblicherò il nono (o ottavo, vedete voi xD), capitolo questa sera... a mezzanotte! Sì, l'ultimo capitolo di una saga zombesca DEVE essere pubblicato a quell'ora! Vi  rigrazio per le recensioni dello scorso cap! ^^
Ci vediamo con: capitolo 8. Fuga dalla città dei morti

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8.Fuga dalla città dei morti ***


Capitolo 8. Fuga dalla città dei morti

 

Eravamo tutti lì, risoluti a fuggire da quella stramaledetta Toronto. O almeno alcuni di noi lo erano. DJ si stava prendendo cura di Lindsay, ogni secondo che passava sembrava sempre più stravolta. Bridgette invece stava provando a riprendersi, ma si vedeva che era a pezzi. Per quanto mi riguardava cercavo di non pensare ai nostri amici morti, non era il momento adatto. Volevo solo uscire viva da quell'Inferno insieme a Trent.

Raggiunsi con gli altri la porta sul retro, mentre Josh passava a Eva un pastone di metallo appuntito, l'unica arma che c'era in quel posto. L'uomo caricò la pistola, tenendo con una mano la maniglia della porta anti panico. Incominciò a contare, al tre dovevano precipitarci fuori, silenziosi e svelti. Qualche minuto prima ci disse che a un paio di isolati da lì aveva visto un camion, se riuscivamo a raggiungerlo forse saremmo fuggiti dal quel casino.

 

“ Tre. ” In pochi secondi eccoci fuori. Eva e Josh a capogruppo, Trent, Duncan e Justin a fare da chiudi fila, così da proteggerci su entrambi i lati. Dovettero uccidere un paio di zombie, ma fu tutto veloce e silenzioso. DJ era accanto a me, portava in braccio Lindsay, che guardava il vuoto, stravolta e sotto shock. Bridgette era controllata da Noah e Cody, anche se sembrava essersi ripresa era quella più a rischio.

“ Aaah! ” Beth urlò, così mi girai di scatto. Da dei cassonetti era saltato fuori uno di quei mostri. Gli afferrò una caviglia, cercando di morderla. Fortunatamente Duncan arrivò in tempo, spappolandogli il cervello. Riprendemmo il cammino, anche se molto più rapidamente, di sicuro quei cosi avevano sentito l'urlo della mia amica e si stavano avvicinando.

 

In pochi minuti scorgemmo il camioncino. “ Eccolo. ” Josh si espose dal vicolo in cui ci trovavamo, cercando di controllare se c'erano degli zombie nelle vicinanze. Raggiungemmo il veicolo e i ragazzi si assicurarono che fosse vuoto. “ Ragazzi guardate: un fucile. ” Tra i sedili stava l'arma da caccia, fantastico! Sicuramente ci avrebbe aiutato a proteggerci. “ Accidenti, ha solo due colpi. ” Ezekiel lo maneggiò con estrema semplicità, controllando anche i proiettili. Heather lo guardò perplessa, chiedendogli come sapesse usarlo... a dire il vero me lo chiedevo anch'io.
“ Andavo a caccia nella mia fattoria. ” Sorrise, caricando il fucile.

“ Cazzo! Mancano le chiavi. ” Josh picchiò un pugno sul volante, eravamo nei guai. “ Oddio, ragazzi si stanno avvicinando! ” Katie additò verso la strada, tre zombie zoppicavano nella nostra direzione. “ Anche di là! ” Fu Courtney a notare i quattro non-morti alle nostre spalle.

“ Togliti, ci penso io! ” Duncan scostò Josh, staccando la parte inferiore del volante e incominciando a smanettare su alcuni cavi. L'uomo, Katie e Sadie salirono sul mezzo, mentre noi altri dietro. Trent, Justin e Eva pensarono a uccidere gli zombie più vicini, mentre altri si raggruppavano in una zona. “ Sbrigati! ” Urlai rivolta al punk, picchiando sul tettuccio azzurro del mezzo. Intanto anche Zeke aveva sparato un colpo, come l'uomo all'interno del mezzo. Qualche secondo dopo il motore si accese, Duncan c'era riuscito! Trent e gli altri salirono dietro con noi, mentre Heather intimava al guidatore di sbrigarsi a partire, sempre con quel tono poco gentile, ma sicuramente giustificato dalle circostanze.

 

Quando il mezzo lasciò la zona mi lasciai scappare un sospiro di sollievo, sedendomi sul metallo freddo. Trent si avvicinò a me, mettendomi una mano sulla spalla. Sorrisi e lui ricambiò la mia espressione.

“ Porca puttana! ” Duncan imprecò nuovamente e fermò immediatamente il camion, mentre anche Justin si lasciò scappare una parola poco cordiale. Mi alzai, girando la testa verso il tettuccio. Era incredibile. La stradina era bloccata dal crollo di una casa!

“ Che puzza. ” Harold si portò una mano al naso, cosa che feci anch'io subito dopo, non si poteva respirare dall'odore di gas.

“ Torna indietro. ” Sentii dire a Josh, rivolto al punk. Peccato che quest'ultimo fu bloccato da Katie, che si affacciò dal finestrino. “ Non possiamo, sei di quei cosi bloccano la strada! ” A quel punto noi dietro ci girammo, aveva ragione. Sei merdosi zombie bloccavano il passaggio.

“ A questo punto dobbiamo prendere la stradina che porta al centro della città, è l'unico modo. ” Alla proposta del maggiore del gruppo il guidatore imprecò. “ Sei impazzito per caso? Sarà pieno di non-morti lì! ” E lì scoppiai anche io, era incredibile quanto Duncan fosse cocciuto.

“ Non mi pare che abbiamo tanta scelta! Muovi questo cazzo di furgone il più lontano possibile da qui! ” Urlai, innervosita. Da sei gli zombie erano diventati quattordici, sbucavano come funghi. Un secondo dopo il punk si decise e spinse sull'acceleratore, verso l'unica strada libera.

 

In circa dieci minuti fummo costretti a fare sette deviazioni e ancora non avevamo trovato un'uscita in quel labirinto di vicoli. Perlomeno dal porto eravamo lontani, la puzza di pesce era scomparsa.

“ Finalmente! Se ora svolti a destra dovremmo essere nell'arteria principale della città! ” L'entusiasmo di Josh durò poco, appena Duncan girò il mezzo ci trovammo davanti a centinai e centinaia di quei mostri, che dal rumore del furgone individuarono in fretta il loro pasto.

“ Cazzo, cazzo, cazzo! ” Il punk fece subito retromarcia, mentre le ragazze incominciarono a lanciare grida di terrore, eravamo nella merda più assoluta. Tornò indietro, ma presto ci accorgemmo che una ventina di zombie ci aveva sbarrato la strada. Eravamo circondati! Incominciai a farmi prendere dal panico, come il resto dei miei compagni.

“ Fuori di qui! ” Scendemmo tutti da sopra il camion, mentre Duncan non sembrava riuscire ad aprire la sua portiera.

“ Dalla parte di Katie! ” Lo sentii dire. Ora il gruppo era diviso dal furgone! “ Di qua, presto! Courtney indicò una porta alla nostra destra, subito ci precipitammo tutti lì.

“ Lindsay! ” Mi voltai, DJ stava cercando di smuovere la bionda, ma lei camminava verso gli zombie... voleva farsi divorare. “ Devon vieni qui, cazzo! ” Eva e Heather lo trascinarono verso la nostra direzione, ormai per Lindsay era troppo tardi. Si era lasciata sovrastare dallo shock e ora si dava in pasto agli zombie. I primi esseri che incrociò la presero per le braccia, trascinandola in mezzo al gruppo di mostri. Incominciarono a divorarla, a staccarle la carne dalle ossa.

Rimasi un attimo interdetta, senza parole, girando lo sguardo verso l'altro gruppo, composto da Josh, Duncan, Katie e Sadie. Erano stati praticamente circondati. No, non potevano morire.

“ Di qui! ” Il punk notò una porta e il quartetto gli ci si fiondò, entrandoci. Mentre piangevo mi lasciai scappare un sorriso, almeno loro ce l'avevano fatta. “ Gwen sbrigati! ” Trent mi riscosse dai pensieri, facendomi accorgere del pericolo a cui stavo andando incontro. Entrai nell'altro edificio insieme ai ragazzi, sperando che fosse un buon rifugio.

 

“ Stai bene?! ” Vidi negli occhi del chitarrista il terrore, facevo ancora fatica a metabolizzare la morte di Lindsay. Più avanti sentii Beth singhiozzare, mentre Ezekiel cercava di consolarla.

Cercai di tranquillizzare il respiro e il battito cardiaco, ma non ci riuscii molto bene. “ Dobbiamo salvare Josh e gli altri! ” Quella fu l'unica cosa che mi uscì dalla bocca, non c'era tempo di capire se stavo o non stavo bene. “ Gwen sono morti! ” Noah mi guardò negli occhi, mentre Courtney esplodeva nel pianto, portandosi una mano alla bocca per non farsi sentire.

“ Sono vivi, li ho visti entrare nella casa accanto! ” Urlai, cercando conferma negli sguardi degli altri. “ Ne sei sicura? ” Eva mi fissò, incredula. Era strano dirlo, ma potevo leggere la paura nei suoi occhi. Accennai di sì con la testa, mentre Cody si faceva avanti.
“ E come facciamo a salvarli? Non possiamo muoverci di qui senza un mezzo! ” Anche quello era vero, la situazione era tragica. “ Ragazzi, io vi consiglierei di venire a vedere. ” Guardai Heather, stava sull'uscio della porta che dava alla stanza accanto. Ci avvicinammo e rimasi a bocca aperta, facendomi anche scappare una piccola risata.

“ Non posso crederci... siamo finiti in un concessionario di camper! ”

 

Fu così che in dieci minuti preparammo un piano. Dalla cartina posta sul muro nell'ufficio del rivenditore di mezzi, fortunatamente assente, capimmo che ci trovavamo praticamente alla fine della zona urbana della città e visto dalla vetrata che dava sulla strada la via era sgombra, probabilmente gli zombie erano distratti dal rumore del camion. Trent, Noah, Cody, Courtney, Harold, Beth e Justin salirono su un camper, guidato dall'aspirante politica, mentre io, Bridgette, DJ, Eva, Heather e Ezekiel su un altro mezzo del tutto simile, guidato da Devon Joseph. Loro sarebbero andati verso le campagne, mentre noi a salvare Duncan e gli altri, imboccando il vicolo dopo quello in cui ci eravamo fermati, per poi ritrovarci a un miglio da lì.

Ci servi qualche minuto per prendere coscienza di quello che stavamo per fare, poi a un colpo di fari partimmo. Sfondammo i vetri che davano alla strada, producendo un rumore assordante, poi partimmo a tutta velocità verso le direzioni designate.

 

Quando mi affacciai dal tettuccio del camper notai che Josh, Duncan, Katie e Sadie erano sul tetto della palazzina, gridando aiuto come dei disperati. “ Stiamo arrivando! ” L'informai, cercando di sovrastare i lamenti dei non-morti. Solo in quel momento capii che i due uomini del quartetto stavano usando la motosega e la pistola, gli zombie erano arrivati sul tetto!

“ Più veloce, li hanno raggiunti! ” Gridai a DJ, che accelerò l'andata del mezzo. Quando svoltò al vicolo tirai un breve sospiro di sollievo, era sgombro. I quattro incominciarono a scendere dalla scala d'emergenza, fino a raggiungere il primo piano, da lì potevano saltare tranquillamente. Katie, Josh e Duncan furono i primi a salire sul tettuccio, a Sadie sarebbe servita una mano. Poi successe tutto velocemente, uno zombie sfondò il vetro di una finestra e le afferrò il polso, mordendola!

“ Aaaaah!! ” Il suo grido si propagò nell'aria, mentre la sua amica incominciò a piangere dalla paura. La grossa cadde sul mezzo e io intimai a DJ ti partire.

 

Quando fummo tutti dentro Sadie piangeva come una disperata, Katie e Bridgette con lei.” Sono morta! ” Urlava, in preda al panico. “ No, non lo sei! Duncan devi tagliargli la mano, è appena stata morsa, se gli seghiamo l'arto sopravviverà! All'inizio ero in un gruppo, l'ho visto fare! ” Alle parole di Josh io e il punk ci guardammo, se era vero era la scelta giusta da fare.

“ Bridgette tu sei pratica di pronto soccorso, giusto? ” Chiesi e lei accennò positivamente con la testa. “ No, non fatele del male, vi prego! ” Katie si mise davanti alla ferita, con fare protettivo. Ezekiel dovette trascinarla dall'altra parte del mezzo, mentre io, Heather, Eva e gli altri trattenevamo Sadie.
“ Non guardare. ” Sentii sussurrare il campagnolo alla ragazza, facendola girare di spalle. Bridgette legò una cinta all'avambraccio della contagiata, poi Duncan accese la motosega. Quello che ricordai dopo erano solo le urla di Sadie, una mano priva di vita e sangue da tutte le parti.

 

Mezz'ora dopo raggiungemmo i nostri compagni vicino a un campo seminato, quando videro avvicinarsi il camper scesero dal loro mezzo. Io fui la prima ad aprire la porta, ancora sconvolta per ciò che era successo. Trent mi venne incontro, afferrandomi per i gomiti. “ Mio Dio, cos'è successo? ” Era preoccupato, ma io ancora non riuscivo a ragionare lucidamente... in quel momento più che notare la sua voce guardai i miei vestiti, sporchi di schizzi di sangue.

“ Sadie è stata morsa, abbiamo dovuto amputargli la mano sinistra con la motosega. ” Fu Josh a parlare per conto mio, mentre anche gli altri uscivano dal camper. Courtney corse ad abbracciare Duncan, io mi strinsi a Trent. “ Ora come sta? ” La voce preoccupata di Beth giunse alle mie orecchie.

“ È svenuta, però dobbiamo trovargli degli antidolorifici, saranno giornate infernali per lei. La ferita l'abbiamo disinfettata e bendata con un kit di pronto soccorso che c'era nel camper, ma non basterà. ” Parlò Bridgette, che si appoggiò sul mezzo, mentre Katie piangeva sulla spalla di Ezekiel.

“ Ne abbiamo in abbondanza, ti ricordi l'infermeria sulla Spiaggia dei perderti? Era ben rifornita. ” Alzai la testa dal petto di Trent, incrociando lo sguardo di Courtney. Bene, almeno quella era una buona notizia. Mi ero praticamente dimenticata che tutti gli zaini con le scorte erano ancora con noi, fortunatamente.

 

Quella sera, la prima, ci fermammo accanto a un bosco e accendemmo un fuoco, usando i camper come protezione. Avevamo bisogno di mettere qualcosa sotto i denti.

“ Ora cosa faremo? ” Fu Noah a rompere il silenzio. “ Io devo trovare mia figlia. ” Guardai un attimo Josh, aveva un'espressione risoluta.

“ Io devo trovare mia madre e mio fratello. ” Continuai. “ E dobbiamo trovare le famiglie dei nostri amici morti, oltre quelle di ognuno di noi. Poi torneremo da LeShawna e Izzy. ” Fermai lo sguardo su Katie. Era un piano abbastanza elementare, se non fosse che c'era l'apocalisse di mezzo.

 

 

Pov. Blaineley

 

Correvo lungo i pontili del porto, non potevo credere che c'era un'isola deserta! Io sarei sopravvissuta e quegli idioti sarebbero morti, affari loro, non m'importava. Vidi una grande barca in lontananza. Sarebbe stata la mia salvezza. “ Morite pure, figli di puttana. ” Sussurrai, pensando ai deficienti che quel cretino di Josh aveva salvato.

Feci per correre, quando qualcosa mi afferrò la gamba, facendomi cadere a terra!

“ Cazzo, no! ” La pistola, cazzo! Mi era scivolata dalle mani, mentre sentivo i grugniti dello zombie che mi aveva presa. No, io non potevo morire. Gli diedi un calcio, girandomi per guardarlo in faccia. Doveva essere un bel ragazzo, prima. Aveva capelli biondi, occhi azzurri e sul polso destro aveva legata una camicia rosa; provai a divincolarmi, ma fu inutile, mi morsicò la caviglia.

“ Aha-aah! ” Urlai, faceva un male cane, bruciava in modo pazzesco! Gli diedi un altro calcio con la gamba libera, ma non sembrava volersi staccare. Sentii altri respiri affannati, così mi girai. Vicino a me stavano arrivando altri due figli di puttana, uno grosso e biondo e l'altro castano e vestito da palestra. Incominciarono a divorarmi e io non riuscivo più a urlare, incominciai a perdere i sensi e in pochi minuti, mentre sentivo le budella uscirmi dallo stomaco, non vidi più niente e diedi l'ultimo respiro.

Note Autore:

Eccomi qui con l'ultimo capitolo! Oddio ho finito Origins che emozione!! ^^ Spero che vi sia piacuto, a me non ha molto convinto -.-' Lindsay e Blaineley sono morte, povere xD Sadie invece no, all'inzio doveva morire Katie, ma come cambiano le cose xD Un ringraziamento a tutti quelli che mi hanno seguito, uno speciale a Pleurite98, che ha recensito i capitoli dall'inizio della storia ^^
Ci sentiamo presto, con la prima, ufficiale, stagione di Total Drama: Zombie Chronicle's!

 

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