Riusciremo mai a sposarci?

di Riza28
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1-lui ***
Capitolo 2: *** 2-lei ***
Capitolo 3: *** 3-uno strano incontro ***
Capitolo 4: *** 4-scuola ***
Capitolo 5: *** 5-in debito ***
Capitolo 6: *** 6-malinteso ***
Capitolo 7: *** 7-alibi ***
Capitolo 8: *** 8-Signor Kojima ***
Capitolo 9: *** 9-gelosia ***
Capitolo 10: *** 10-pranzo ***
Capitolo 11: *** 11-festa ***
Capitolo 12: *** 12-Kikyo ***
Capitolo 13: *** 13-una notte io e te ***
Capitolo 14: *** 14-chiarisciti le idee ***
Capitolo 15: *** 15-mamma ***
Capitolo 16: *** 16-trasferimento ***
Capitolo 17: *** 17-scontri ***
Capitolo 18: *** 18-bugie e minacce ***
Capitolo 19: *** 19-pizza ***
Capitolo 20: *** 20-è finita ***
Capitolo 21: *** 21-sei anche mia ***
Capitolo 22: *** 22-regalo ***
Capitolo 23: *** 23-cena ***
Capitolo 24: *** 24-addio ***
Capitolo 25: *** 25-piano di vendetta ***
Capitolo 26: *** 26-sorprese ***
Capitolo 27: *** 27-irrefrenabile desiderio ***
Capitolo 28: *** 28-Sesshomaru ***
Capitolo 29: *** 29-sotto le stelle ***
Capitolo 30: *** 30-basta che sia con te ***



Capitolo 1
*** 1-lui ***


Con una scusa qualsiasi era uscito dalla classe ed era andato in cortile, era stato più forte di lui, aveva sopportato la parlantina del professore per quasi venti minuti, poi se l’era svignata.
Si era avvicinato ad un gruppo di ragazzi e si era seduto accanto ad uno di loro
“ Ehi Inuyasha!! Come ti va?? “ si erano dati il cinque e uno di quelli gli aveva offerto una sigaretta
“ no grazie, sto cercando di smettere “ “ che cosa?!? “
“ che diavolo ti sta succedendo?? “
“ a Kikyo non piacciono i fumatori.. è un sacrificio che posso fare “ aveva detto in un sospiro
“ donne… “ era stata la risposta del ragazzo al suo fianco
“ ma sta zitto Naraku che tu sei stato il primo a smettere di fare il cretino con le ragazze per Kagura! “ Inuyasha gli aveva tirato una gomitata
“ ma il nostro è amore! “ erano scoppiati tutti a ridere, mentre un gruppo di ragazzi si era avvicinato minaccioso.
Il primo ad alzarsi era stato il mezzo demone
“ che diavolo volete?? La lezione di ieri non vi è bastata? “ gli aveva ringhiato contro
“ sta a cuccia mezzo sangue!! “ a quella parola Inuyasha aveva cominciato a scrocchiarsi le mani, mentre gli altri lo avevano raggiunto pronti alla rissa
“ Takumi oggi non è proprio giornata per rompermi le palle “ sul viso del ragazzo era apparso un mezzo sorriso
“ allora che stiamo aspettando?? “ il mezzo demone si era scagliato contro l’avversario, colpendolo in viso con tanta forza da farlo finire a terra
“ brutto figlio di puttana!! “ aveva detto il ragazzo pulendosi il rivolo di sangue sul mento; ormai era scoppiato e non sarebbe riuscito a trattenersi; aveva cominciato a prenderlo a calci nello stomaco, ma venne distratto da altri due che l’avevano afferrato per le braccia. Erano riusciti a colpirlo un paio di volte, fino a quando non era riuscito a liberarsi e allora le avevano prese davvero.
Alla fine li avevano pestati, ma in compenso lui era finito in presidenza ed era stato sospeso.
Tornando a casa aveva già immaginato la scenata di suo padre ‘ tu, il figlio di un poliziotto che fa queste cose!! Ma che esempio sei?!? ‘ le solite cazzate.. non era colpa sua se la gente lo insultava; loro lo disprezzavano e lo infastidivano e lui li sistemava a dovere.
Entrato in casa si era trovato entrambi i genitori sul divano
“ siediti “ aveva obbedito alle parole del padre
“ che diavolo è successo? “ “ il solito.. “ aveva risposto scocciato
“ guarda che la scuola mi ha chiamato per dirmi che ti hanno sospeso! “
“ papà io ho reagito alle loro provocazioni, preferivi che rimanessi li a prenderle?!? “
“ forse a quest’ora non saresti in questa situazione “
“ caro.. “ la donna gli aveva tirato un braccio per calmarlo; l’uomo di fronte a lui aveva sospirato e tranquillamente aveva iniziato
“ mi hanno trasferito..” era calato il silenzio
“ andremo ad abitare a Osaka e partiremo domani “ per un po’ era rimasto in silenzio, poi aveva fissato lo sguardo del padre
“ quando pensavi di dirmelo?!?! “ “ adesso! “ la risposta era arrivata seria e schietta
“ beh grazie tante!! “ si era alzato e si era chiuso in camera sua.
“ da domani la vita sarà un inferno… e Kikyo… “
Dopo cena si era preparato ed era uscito; doveva dirle che sarebbe partito, ma che avrebbe continuato ad amarla e che avrebbe voluto rimanere ancora insieme a lei.
Per tutto il giorno non l’aveva sentita, strano, perché di solito Kikyo lo chiamava almeno quattro volte al giorno; arrivato a casa sua aveva suonato e nessuno aveva risposto, allora perché le luci sopra erano accese?! Aveva provato ad aprire la porta, notando che era aperta, che fossero entrati i ladri?? Era salito al piano di sopra e alcune voci avevano attirato la sua attenzione.
La porta della ragazza era socchiusa; lentamente si era avvicinato e aveva sbirciato, vedendo qualcosa che non avrebbe mai dovuto vedere, scoprendo qualcosa che non avrebbe mai dovuto scoprire.
Con un colpo aveva aperto la porta, attirando l’attenzione della ragazza e del ragazzo che le stava avvinghiato sopra “ complimenti puttana!! “ lei aveva fatto per alzarsi ma le sue parole l’avevano bloccata
“ no, non sprecarti, continuate.. ero solo venuto a dirti che domani parto.. mi fa piacere sapere che almeno non sarai sola dopo la mia partenza.. “ si era richiuso la porta alle spalle, ignorando la ragazza che lo implorava di fermarsi e se ne era andato.
Due cose erano sicure: Kikyo era un capitolo chiuso della sua esistenza e da domani la sua vita sarebbe stata uno schifo!!

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Capitolo 2
*** 2-lei ***


Il sole non si era ancora alzato, ma la sveglia aveva già preso a suonare; lentamente aveva aperto gli occhi e guardando l’ora aveva sbuffato stancamente “ sono solo le sei!! Cavolo.. “ si era lavata e vestita e velocemente era andata a lavorare; sì, perché lei a diciotto anni oltre alla fatica dello studio, lavorava; intendiamoci, non che le piacesse, ma era costretta, visto che viveva da sola con la madre che non portava abbastanza soldi a casa.
Il vento pungente l’aveva colpita in viso, costringendola a coprirsi di più con il cappotto; era passata a ritirare la sua pila di giornali e si era posizionata in una piazza abbastanza affollata.
Ok, non era proprio un lavoro, ma comunque la pagavano quel che bastava a portare avanti lei e sua madre.
Aveva fissato l’orologio sbuffando annoiata, erano le sette e mezza e aveva venduto si e no undici giornali; era rimasta nella piazzetta fino alle otto meno un quarto poi era scappata a scuola.
“ Kagome!! Kagome siamo qui! “ si era girata e tra la folla aveva notato una ragazza morettina sbracciarsi sorridendole; le era corsa in contro e aveva notato che il ragazzo che le stava accanto aveva lo sguardo piuttosto abbattuto
“ Miroku va tutto bene?? “
“ oggi ha l’esame di matematica e non sa quasi niente… “ gli aveva poggiato una mano sulla spalla
“ avanti, vedrai che troverai qualcuno disposto a suggerirti. “ si era fatto ancora più malinconico
“ dietro e davanti a lui ci sono le due secchione della classe, Yumi e Yuki.. povero.. “ non era riuscita a trattenere le risate, era davvero sfortunato; quelle due ragazze non gli avrebbe suggerito nemmeno sotto tortura.
“ allora Sango, stasera andiamo al Bronx a festeggiare il tuo compleanno??? “ l’amica le aveva sorriso
“ ci puoi scommettere, spero che tu mi abbia già preso il regalo!! “
“ stai tranquilla, è a casa già pronto e impacchettato! “ si erano abbracciate
“ grazie “ le aveva sussurrato la mora e continuando a parlare erano entrate in classe.
Le lezioni erano passate lente, come al solito e lei aveva quasi rischiato di farsi mettere una nota per essersi addormentata durante biologia. Mentre tornava a casa aveva sospirato; non poteva permettere alla sua media di scendere, aveva faticato tanto ed era ad un passo dal prendere la borsa di studio, doveva resistere solo fino alla fine dell’anno, cercando di tenere alti i suoi voti. Aveva bisogno di quella borsa di studio se voleva andare all’università, perché sinceramente lei e sua mamma non potevano permettersi di pagare una retta universitaria, anche se lei si fosse messa a fare quattro lavori.
Arrivata a casa aveva mangiato insieme a sua madre
“ sta sera vado al night e faccio il doppio turno “
“ hai bisogno di una mano? “ la donna l’aveva fulminata con lo sguardo
“ non dire stupidaggini! Non voglio che anche tu ti riduca al mio livello… e poi vederti sventolare la cosce su un palco non mi renderebbe una madre orgogliosa.. piuttosto questo mese facciamo staccare la luce.. “
“ non scherzare mamma.. ho deciso di andare a lavorare anche il pomeriggio e di fare i compiti la sera quando torno.. spero solo di trovare qualche impiego migliore.. “ aveva sbuffato, posando i piatti nel lavandino
“ tu va pure a riposarti, io sciacquo le cose e poi vado a lavorare “ la madre l’aveva abbracciata da dietro
“ non sarà sempre così Kagome, vedrai che le cose cambieranno “ aveva annuito mentre la donna le aveva posato un bacio sulla guancia e si era chiusa in camera.
Con un nuovo mucchio di giornali era andata in cerca di un posto dove mettersi e si era diretta in un piccolo spiazzo pieno di negozi e molto, molto affollato.
Per sua fortuna li vicino c’era la fermata del pullman e quella del tram e questo significava più persone che voleva dire più copie vendute ed era uguale a: più soldi!
Nonostante la noia che provava doveva dire di essere riuscita a vendere abbastanza per quel pomeriggio, anche perché ormai si erano fatte le quattro ed era più che stanca; aveva sistemato la borsa e si era preparata per andare via, quando….

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Capitolo 3
*** 3-uno strano incontro ***


Mentre guardava fuori dal finestrino della macchina si era messo a pensare a quella stronza che gli aveva spezzato il cuore.
Kikyo era stata una vera bastarda, e pensare che stavano insieme da sei mesi e per quanto ne sapesse lui, lei non l’aveva mai tradito.. chissà se invece era stata con altri ragazzi? Il solo pensiero lo irritava fino alla punta dei capelli.
Era stato meglio così, andarsene e non vederla più, piuttosto che rimanere a Tokyo e soffrire ogni giorno vedendola tra le braccia di un altro.
Erano arrivati alla nuova casa e avevano portato dentro scatole e borse; per un po’ li aveva aiutati a sistemare, ma poi aveva sentito la fame cominciare a farsi strada nella sua pancia e aveva deciso di uscire per andare a comprare qualcosa e approfittarne per iniziare a farsi un’idea del posto.
Aveva camminato per quasi un quarto d’ora e si era perso due volte, ma alla fine aveva raggiunto uno spiazzo pieno di gente e negozi; l’orologio segnava già le quattro e lui stava morendo di fame; si era avvicinato ad una vetrina e aveva visto la nuova ibox esposta in bella vista, gli occhi gli si erano illuminati, doveva assolutamente farla vedere a suo padre e convincerlo a comprarla.
Con il cellulare gli aveva scattato una foto e tornando a camminare si era messo a fissare il display del telefonino “ è stupenda, devo convincerlo a tutti i costi!! “
Mentre camminava aveva sentito qualcuno investirlo con una tale furia da scaraventarlo per terra; quando era riuscito ad aprire gli occhi si era trovato una ragazza seduta sopra di lui e con dispiacere, se così si poteva dire, aveva notato che la mano che teneva il cellulare era finita sotto la sua gonna; aveva tirato fuori il braccio e aveva visto che senza volerlo era partito lo scatto automatico.
Si erano alzati e lei lo aveva fulminato con lo sguardo
“ che vuoi?? “ le aveva chiesto
“ sei un pervertito!! “ era rimasto scioccato
“ io?? Io sarei un pervertito?!?!? Ma ti rendi conto che quella che mi è saltata addosso sei stata tu?? “
“ e tu ne hai approfittato per scattarmi qualche foto sotto la gonna! “
“ non è vero, è partito da solo, io non ho fatto nulla!! “ “ sei pure un bugiardo, pervertito e pure bugiardo!! “
L’aveva fissata talmente male che lei gli aveva fatto la linguaccia
“ dammi il cellulare! “
“ che cosa vuoi fare? “
“ voglio vedere le foto, stupido!! “ diffidente le aveva dato il cellulare e aveva notato che la sua faccia era diventata di almeno dieci colori; la ragazza dai capelli corvini aveva buttato il telefono a terra e arrabbiata l’aveva calpestato
“ così impari ad andare in giro a fare il maniaco!! “
“ MA SEI IMPAZZITA?? Che cosa ti è preso?!? “ aveva gridato raccogliendo ciò che rimaneva del suo telefono
“ arrangiati, non mi interessa… “ aveva raccolto la sua roba e si incamminata.
L’aveva rincorsa e l’aveva afferrata per un braccio
“ dove pensi di andare?? Piccola.. “ stava per saltargli addosso e strozzarla quando lei si era messa a gridare
“ vuoi anche violentarmi?!? Ma bravo!! “ stava resistendo all’impulso di ucciderla
“ avanti! Coraggio violentami!! “ gli aveva fatto segno lei, ma il ragazzo si era trattenuto
“ non pensare di potertene andare via così.. “ l’aveva fissata, mettendole in mano il cellulare rotto
“ devi comprarmene uno nuovo, come minimo.. “ gli aveva riso in faccia “ non se ne parla! “
“ c-h-e c-o-s-a?!?! “ le aveva detto “ ora devo andare, lasciami stare!! “ l’aveva afferrata nuovamente per un braccio
“ aspetta! “ “ mmm.. allora insisti.. “
“ prestami il tuo cellulare! “ “ che cosa vuoi fare?? “
“ voglio chiamare mia madre, altrimenti si preoccuperà.. “ era restia nell’accontentarlo
“ avanti.. “ ma alla fine aveva ceduto, dandogli il suo telefono.
Aveva schiacciato qualche tasto a caso senza farsi vedere e aveva fatto finta di parlare con sua madre, lei non smetteva di guardarlo un attimo, pronta a saltargli addosso se avesse cercato di rompere il cellulare e lui si comportava tranquillamente, rassicurando la madre che stava bene.
Lentamente si allontanava sempre di più dalla ragazza fino a quando in un momento di distrazione era salito in un taxi ed era sfrecciato via
“ EHI MANIACO!! TORNA INDIETRO!! HAI IL MIO TELEFONO!! “ niente, se ne era andato lasciandola in mezzo alla strada; infuriata si era avvicinata alla prima cabina telefonica e l’aveva chiamato
“ sì? Hai già riparato il mio telefono? “
“ brutto stupido che non sei altro! Torna immediatamente indietro; non ho intenzione di ripagarti il cell.. “ le aveva messo giù e non l’avrebbe ascoltata finché non gli avesse riparato il telefonino.
Il cellulare aveva ripreso a squillare
“ sei stata veloce a ricomprarmi il telefono “
“ Kagome? “ Kagome.. allora era così che si chiamava
“ oh.. Kagome adesso non può parlare, vuoi che gli lasci detto qualcosa? “
“ ma tu chi sei? “ aveva sorriso divertito “ un amico.. allora, qualche messaggio da lasciare? “
“ dille che stasera ci vediamo davanti al Bronx alle dieci “ “ d’accordo! “ aveva messo giù, pronto per la sua vendetta in caso lei non gli avesse riparato il cellulare nel pomeriggio.
Continuava a sbuffare irritata, avrebbe dovuto usare parte dei soldi che teneva da parte per aggiustare quel cavolo di telefono; quel cretino, quanto gli costava.. voleva ucciderlo!!
Fortunatamente non le era costato niente, visto che era in garanzia, così l’aveva chiamato e gli aveva dato appuntamento davanti al parco.. quella strada era sempre trafficata..
Erano le sette ed era arrivato all’entrata del parco; con lo sguardo l’aveva cercata, timoroso che il ritrovo fosse solo una presa in giro, ma invece l’aveva vista dall’altra parte della strada.
Lei aveva composto il numero e subito la sua voce aveva risposto ansiosa
“ allora Kagome? Hai speso tanto? “ gli aveva sorriso
“ in realtà era in garanzia e non ho speso un soldo.. in compenso ho scoperto delle cose molto interessanti.. “ l’aveva fissata quasi terrorizzato di cosa si fosse inventata
“ tipo? “ “ beh, il tuo cellulare ha molte risorse; connessione a internet, videocamera, fotocamera, giochi… “
“ cosa ti aspettavi?? Non è mica un catorcio come il tuo!! “
“ a questo proposito sai cosa mi sono detta?!? Perché non tenermelo?? Così ho deciso che tu terrai il mio telefono e io il tuo.. “ gli aveva fatto la linguaccia e lui aveva provato ad attraversare per raggiungerla ma subito aveva rinunciato
“ brutta piccola… senti ragazzina, non oserai farlo, altrimenti io..”
“ altrimenti cosa?!? “ aveva attaccato la comunicazione e davanti ai suoi occhi si era messa in posa scattandosi qualche foto con il cellulare del ragazzo
“ giuro che se ti prendo!! “ le aveva gridato lui guardandola impotente usare come meglio voleva il suo telefono.
Dopo almeno dieci minuti era riuscito ad attraversare, ma proprio in quel momento dall’altra parte della strada era arrivato un pullman e Kagome ne aveva approfittato per scappare “ FERMA! “ le aveva gridato lui correndo; la ragazza era salita e da un finestrino gli aveva detto “ sei stato molto gentile Inuyasha!! “ le aveva alzato il terzo dito, ma poi il mezzo era partito.
Quella brutta… se solo l’avesse avuta tra le mani l’avrebbe uccisa!! Mentre camminava per tornare a casa gli era arrivata un’illuminazione; quella ragazza che aveva chiamato aveva parlato di un certo Bronx e di un appuntamento alle dieci.. aveva deciso! Si sarebbe informato e le avrebbe fatto la bellissima sorpresa di trovarselo davanti!!
Si era buttata sul futon e sorridendo aveva ripensato a che scambio vantaggioso era riuscita a fare! Forse doveva buttarsi nel campo degli affari.. ci avrebbe fatto un pensierino.. certo che quel ragazzo era davvero particolare; l’aveva notato appena si erano scontrati che non era umano ma un mezzo demone.. e un mezzo demone molto affascinante, ma maniaco e sgarbato e pervertito.. e.. un angelo!
Con quei capelli argentati e quelle buffe orecchiette sulla testa; gli occhi l’avevano colpita particolarmente, dorati come il miele e molto seducenti; l’avevano attratta come una calamita.
Era rimasta a pensare a quel tipo quando si era ricordata di chiamare Sango
“ Kagome!! Finalmente ti trovo! Ma con che numero stai chiamando? “
“ è una storia complicata, poi ti spiego.. comunque a che ora ci vediamo stasera? “
“ ma come, quel ragazzo non ti ha detto nulla?? “ “ quale..” Inuyasha.. quel cretino
“ no, se ne è dimenticato.. “ “ va beh, stasera ritrovo al Bronx alle dieci, ok? “ “ d’accordo! “
“ e ricordati il regalo! “ “ tranquilla “ le aveva messo giù e si era andata a lavare; quella sera era riservata solo ed esclusivamente alla sua migliore amica e non se la sarebbe fatta rovinare da nessuno!
La sera era arrivata in fretta e Kagome e i due amici si erano ritrovati davanti al locale
“ Miroku ti vedo più felice stasera “ lui le aveva sorriso contento
“ perché stasera darò il mio regalo speciale a Sango! “ le aveva circondato le spalla con un braccio e lei era arrossita dalla testa ai piedi
“ allora divertitevi! “ aveva detto felice ai due amici “ ma.. Kagome! Cosa pensi? e tu lasciami stupido! “ aveva spostato il ragazzo ed erano entrati.
Un omone grande e grosso si era avvicinato alla ragazza dai capelli corvini e l’aveva presa da parte
“ Kagome devo chiederti un grosso favore “
“ che cosa c’è Bankotsu? “
“ la ragazza che stasera doveva ballare non è potuta venire e tu sei la mia sola possibilità “ aveva fissato la sua amica
“ io.. stasera dovrei stare coi i miei amici.. mi dispiace.. “
“ vai Kagome, non preoccuparti “ l’amica le aveva sorriso “ ma Sango? “ “ avanti! Non fare la timida!! “ l’uomo l’aveva tirata verso il camerino
“ aspetta.. “ niente da fare, l’aveva portata via senza farla controbattere.
Diciamo che ci aveva messo un po’ ad arrivare al locale, ma alla fine ce l’aveva fatta; era entrato e quello che aveva visto l’aveva sconvolto; una ragazza a dir poco stupenda ballava meravigliosamente sul palco e lui non era riuscito a staccarle gli occhi di dosso; si era seduto ad un tavolo e aveva continuato a fissarla, quando ad un tratto si era accorto di una certa somiglianza con.. “ Kagome??? “ quella era Kagome?!? Oh mio dio, non poteva essere; aveva un sederino niente male e quel viso.. stava impazzendo, doveva smettere di fissarla, ma non riusciva. Aveva tutto al posto giusto e sapeva come muoversi, sentiva un calore iniziare a salire e desiderava salire sul palco e saltarle addosso.. ma cosa stava pensando?! Doveva calmarsi… però..era così bella e provocante e la voleva! Sì, la desiderava e imprecava contro di lei per avergli rotto il cellulare e non potere più avere a disposizione le sue foto; stava davvero delirando, che quel posto l’avesse trasformato in un vero maniaco?? Non gli importava, voleva baciarla e farla sua e.. aveva scosso velocemente al testa e per fortuna la performance della ragazza era finita.
Velocemente l’aveva raggiunta e davanti al tavolo dei suoi amici l’aveva afferrata per un braccio
“ Kagome “ si era girata e vedendo il ragazzo era sbiancata
“ e tu che ci fai qui? Mi segui anche? “
“ chi è lui Kagome?? “ cosa doveva rispondere?
“ un amico di vecchia data “ l’aveva preceduta lui, trascinandola fuori, in un posto più silenzioso
“ se hai brutte intenzioni ti avverto che ho fatto auto difesa e potrei stenderti quando voglio.. “ se magari.. le aveva riso in faccia
“ voglio solo riavere il mio telefono “ aveva incrociato le braccia guardandolo accigliato
“ non credo di volertelo restituire “ si era avvicinato maggiormente
“ e io non credo di voler sapere cosa pensi.. il telefono è mio.. “ sbuffando aveva preso il cellulare e gli e lo aveva restituito, riprendendosi il suo dalla mano del ragazzo.
“ BRUTTO STUPIDO!! ma quanti soldi hai speso?? “ lo sguardo del ragazzo si era fatto innocente
“ ho molti amici.. “ la ragazza gli aveva ringhiato contro
“ beh, Kagome.. è stato un vero piacere fare la tua conoscenza “ le aveva baciato la mano
“ non direi.. maniaco “ aveva sussurrato la ragazza
“ strega, guarda che ti ho sentito! “ aveva fatto spallucce e si era girata “ addio “ aveva detto ed era rientrata a grandi passi nel locale.
Peccato fosse finita così, quella ragazza era davvero un bel tipetto, carina e con un bel carattere forte; le piaceva, ma non credeva che l’avrebbe più vista.
Le dispiaceva fosse finita così, avrebbe voluto approfondire la sua conoscenza, ma quel ragazzo era troppo, troppo stupido!

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Capitolo 4
*** 4-scuola ***


Si era svegliata all’alba, nonostante sentisse addosso tutto il divertimento della sera prima e come al solito, dopo essersi vestita era corsa a lavorare.
Quella mattina non era riuscita a vendere molti giornali, ma avrebbe continuato il pomeriggio, visto che doveva andare subito a scuola.
Sango e Miroku l’aveva accolta con due occhiaie impressionanti e lei sicuramente non era da meno
“ beh Miroku, ieri sera le hai dato il tuo regalo?? “ gli aveva chiesto l’amica dandogli una piccola gomitata al braccio
“ KAGOME!! “ aveva urlato furiosa la mora
“ che c’è?? Stavo solo chiedendo.. però insomma Sango, siamo migliori amiche, dovresti raccontarmi cosa fai con il tuo ragazzo! “
“ perché sono sempre l’ultimo a sapere le cose?!? Non mi avevi detto che ero il tuo ragazzo! “
“ perché infatti non lo sei, e tu “ aveva detto rivolgendosi alla ragazza che le camminava accanto
“ non ti azzardare a dire certe cose, che poi non sono vere e per tua informazione ieri sera non è successo nulla!! “
“ sì, ma solo perché tu non hai voluto! “
“ zitto pervertito, non hai fatto altro che provarci con la ragazza al bancone “ “ ma Sanguccia… “ l’aveva implorata il ragazzo; tutti e tre però erano stati interrotti da un rombo che aveva attirato l’attenzione di più della metà della scuola
“ e quello chi è??? “ aveva chiesto Sango
“ un maleducato e sbruffone visto che si permette di entrare con quella moto enorme “ quel ragazzo, chiunque fosse, le aveva fatto già saltare i nervi “ possibile che nessuno gli abbia detto che non si viene a scuola con “ ma si era bloccata, appena lo sconosciuto si era levato il casco, scoprendo una chioma argentata e due occhi ambrati che avevano squadrato almeno venti o trenta ragazze con un sorriso malizioso.
“ Kagome ma quello è il tuo amico! “ aveva preso a camminare velocemente verso l’entrata
“ ti sbagli, io quello non lo conosco “ Sango non si arrendeva
“ ma sì, quello di ieri sera! “ non l’ascoltava, pensava solo a svignarsela in classe, ma una voce
“ ma guarda chi c’è.. sono contento di rivederti.. strega! “ si era girata irritata verso il ragazzo
“ ciao anche a te maniaco! Come mai non sei in giro a fotografare le mutande delle ragazze?? “
“ ma guarda! “ aveva detto Miroku avvicinandosi al mezzo demone “ finalmente non sono più solo!! “ gli aveva tirato una pacca sulla schiena e il ragazzo l’aveva fulminato
“ stupida! Ti ho già detto che non l’ho fatto apposta, cosa vuoi che faccia ancora? “ aveva fatto finta di mettersi a pensare “ che tu sparisca dalla mia vita! “ si era girata e se ne era andata.
Quella stupida.. che diavolo gli era preso?? Lui non era un maniaco come pensava lei.. anche se in effetti la sera prima vedendola ballare avrebbe voluto portarsela a letto; ma che diavolo, doveva spiegarle che non aveva capito niente di quello che era successo la prima volta che si erano visti; sbuffando era entrato nella nuova classe e dopo essersi presentato si era seduto al suo posto svogliatamente; che tortura!! Ma quando arrivava l’intervallo?? Lui non era proprio abituato a starsene buono buono al suo posto ad ascoltare ore di lezione.
Tre ore erano passate lente e dolorose, ma poi al suonare della campanella si era precipitato fuori dalla classe e aveva tirato un sospiro di sollievo, gli sembrava di essere uscito di prigione talmente si sentiva soffocato.
Era salito in terrazza e aveva notato la figura di una ragazza snella e con i capelli lunghi e corvini; lentamente le si era avvicinato e lei sentendo un rumore di passi si era girata spaventata
“ ah, sei tu “ le si era seduto accanto
“ che significa ‘ ah, sei tu ‘ “ aveva detto lui imitando la voce di Kagome che guardandolo aveva fatto spallucce “ non dovresti essere con quei tuoi due amici? “
“ Sango e Miroku saranno giù a litigare “
“ aspettavi qualcuno? “ aveva chiesto curioso
“ sì, il mio amante! “ si era messo a ridere
“ qualche pazzo si metterebbe a fare il tuo amante?!? “ lo aveva colpito ad un braccio
“ stupido! guarda che ho molti più ammiratori di quanto tu pensi “ “ sì, sì.. “
“ depravato “ a quella parola si era irritato e l’aveva presa per le spalle
“ tu non hai capito proprio niente! Non era mia intenzione scattarti delle foto sotto la gonna, lo scatto è partito da solo, e poi sei tu quella che mi ha praticamente assalito. Se volevi conoscermi bastava che ti avvicinassi, non c’era bisogno di investirmi.. anche se alla fine sei riuscita nel tuo intento! “
“ e quale sarebbe stato il mio intento?? “ era davvero curiosa di sentire che cazzata avrebbe detto
“ conoscermi “ gli aveva riso in faccia
“ sinceramente non ti avevo neanche visto, e poi non mi piace uscire con i pervertiti, non sono il genere di ragazzi che mi piacciono “ le aveva ringhiato contro e aveva allentato la presa sulle sue spalle
“ comunque.. “ aveva fatto una pausa “ mi dispiace se quella volta ti ho fatto male cadendoti addosso, non ti avevo proprio visto “ era rimasto a bocca aperta per le sue scuse, ma poi le aveva sorriso
“ tranquilla, non mi sono fatto niente, e poi il nostro scontro non è stato poi così brutto! “ era arrossita e si era girata
“ piuttosto, cosa ci facevi quella mattina con tutti quei giornali? “
“ beh. Stavo lavorando.. “ “ scusa ma quanti anni hai? “ aveva abbassato il capo
“ diciotto “ “ hai iniziato presto “ aveva annuito poi subito si era alzata
“ Inuyasha ora devo andare “ si era incamminata verso la porta, ma lui l’aveva bloccata
“ ho detto qualcosa che non va? “ aveva scosso la testa
“ e allora perché d’improvviso ti sei alzata così?? “
“ ho un’interrogazione dopo e devo ripassare “ si era sciolta dalla sua presa e se ne era andata.
Forse era stata troppo acida nei confronti di quel ragazzo? Infondo stavano solo parlando.. però.. lui non doveva intromettersi troppo nei fatti suoi; era entrata in classe sbuffando e aveva aspettato l’inizio delle lezioni. Quella cretina!! Basta, non sarebbe più stato gentile nei confronti di quella ragazza, visto che alla fine lei gli rispondeva sempre male e se ne andava; fanculo, si era già rotto le palle di quella nuova vita; scuola casa e scuola, a meno che non incontrava lei e finivano per litigare. Si era stravaccato meglio per terra, appoggiando la testa al muro e aveva deciso di saltare le ultime ore, tanto non si sarebbero accorti della sua mancanza.
Mentre se ne stava tranquillo a pensare qualcuno era entrato dalla porta e gli si era avvicinato
“ ciao “ un ragazzo dagli occhi blu si era seduto accanto a lui
“ sono Miroku, l’amico di Kagome “ a quel nome il suo viso si era contratto in una smorfia per niente rassicurante
“ quella ragazza è odiosa, non so come fate a essergli amici!! “ il ragazzo si era messo a ridere e si era appoggiato al muro
“ ancora non la conosci, ma è una ragazza meravigliosa e con un bel caratteraccio! “
“ del suo caratteraccio ne sono sicuro. Ma fammi capire, c’è qualcosa tra di voi? “
“ no, assolutamente “
“ e allora è la sua amica che ti piace! “ “ come hai fatto a capirlo? “
“ da come la guardi, hai sempre la bava alla bocca! “ si erano messi a ridere
“ sei nuovo? “ aveva annuito “ ti troverai bene, e poi noi due ci assomigliamo molto “
“ cosa vuoi dire? “ “ anche a te piace fotografare le mutande delle ragazze, no? “
“ idiota, io non sono quel tipo di ragazzo, è Kagome che non capisce niente! “ l’altro aveva sospirato
“ peccato… comunque se hai bisogno di qualcosa non farti problemi “ ci aveva pensato un attimo
“ voglio sapere una cosa che riguarda Kagome “
“ ah mi dispiace amico, ma neanche io sono ancora riuscito a sapere come è a letto! “ aveva risposto sconfitto
“ per quanto riguarda quello me la vedrò da solo e poi ti farò sapere “ si erano guardati ridendo complici
“ no, voglio sapere.. come mai lavora? Cioè.. è ancora molto giovane.. “
“ beh.. lei abita da sola con la madre che fa un lavoro che non le permette di portare a casa abbastanza soldi, e così Kagome collabora “ aveva annuito
“ per caso sai che lavora fa suo madre? “ era rimasto in silenzio
“ non so se posso dirtelo, lei non vuole che si sappiano troppo i fatti suoi in giro “ l’aveva fissato minaccioso
“ ok, ok… lavora.. in un night club.. però per favore nn dirle che te l’ho detto io “
“ d’accordo “
Erano rimasti li a parlare per il resto delle ore, fino a quando la campanella non era suonata; erano scesi e Miroku aveva presentato Inuyasha a Sango, che proprio in quel momento stava parlando con Kagome
“ mocciosa “ aveva detto a mo di saluto
“ impiccione “ aveva risposto lei
“ dio! Ma non potreste cercare di andare più d’accordo?? Come me e Sango “ aveva detto il morettino, stringendo l’amica tra le braccia e palpandole il sedere
“ baka!! “ aveva urlato lei tirandogli uno schiaffo in pieno viso
“ vieni Kagome, torniamo a casa!! “ aveva preso per mano la ragazza e furiosa l’aveva tirata fuori dalla scuola
“ cavolo! Picchia forte quella!! “ aveva detto sogghignando Inuyasha
“ già, ma ne vale la pena!! “ il mezzo demone era salito sulla moto
“ avanti, vieni che ti do un passaggio! “
“ grazie! “ aveva detto l’altro prendendo il caso e mettendosi dietro.

Volevo ringraziare tutti quelli che continuano a seguire la storia e in particolare:
ryanforever
kirarachan
BebyChan
GRAZIE MILLE DAVVERO!! ^^

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Capitolo 5
*** 5-in debito ***


Mentre stava mettendo su da mangiare aveva notato la borsa della madre appoggiata al tavolo e subito aveva provato a chiamala, infondo non era andata via da molto e forse faceva ancora in tempo a fermarla; aveva provato a chiamarla per almeno sei volte, ma niente, così alla fine aveva deciso di mettersi su qualcosa e di portargliela direttamente a lavoro.
Aveva guardato l’orologio, erano le dieci “ speriamo di non incontrare qualche psicopatico.. “ aveva detto stringendosi nel capottino; mentre camminava si guardava in giro, dio!! Sua madre non poteva trovarsi un lavoro da fare durante il giorno?!? Uscire così di notte non era molto prudente.. aveva sbuffato e dopo alcuni minuti aveva visto le luci del locale.
Mentre stava per entrare aveva sentito alcuni commenti che non le erano piaciuti da un gruppo di ragazzi seduti fuori “ ehi tesoro! Che ci fai tutta sola a quest’ora?? “ li aveva ignorati e aveva proseguito, ma la mano di qualcuno l’aveva bloccata
“ non essere maleducata e rispondi al mio amico! “ un altro si era alzato avvicinandosi pericolosamente
“ secondo me lavora qui dentro..” le aveva preso il mento tra le mani “ lavori qui dolcezza?? “ ok, forse stava per mettersi nei guai, ma quel tipo faceva troppo lo sbruffone per i suoi gusti; gli aveva sputato in un occhio, ma se ne era pentita dopo che il ragazzo con uno schiaffo l’aveva buttata per terra
“ ehi ragazzina! “ aveva detto il tipo prendendola per il colletto e sollevandola di qualche centimetro da terra
“ non osare mai più fare una cosa del genere, altrimenti non sarò più così gentile!! “ le aveva baciato il collo e lei aveva cercato di scansarsi schifata
“ fermo! Lasciami! “ altri due tipi l’avevano bloccata a terra e ridendo guardavano l’amico torturarla divertito. La guancia le bruciava e quei ragazzi si stavano prendendo troppe libertà; ma perché non era nata maschio?? Forse a quest’ora avrebbe già potuto pestarli a sangue, senza essere costretta a sentirsi derisa e senza potersi liberare da quei baci viscidi e prepotenti.
Aveva chiuso gli occhi aspettandosi il peggio, ma aveva sentito il ragazzo sopra di lei alzarsi e confusa aveva aperto gli occhi; un angelo l’aveva buttato a terra e con un calcio allo stomaco l’aveva bloccato
“ allora ragazzi, perché non fate vedere a me quanto siete forti?? “ aveva sottolineato la parola me irritato e subito li aveva stesi; nonostante quei ragazzi fossero per terra con la faccia e le mani sporche di sangue, lui non aveva smesso di prenderli a calci, fino a quando non aveva sentito una voce infuriata chiamare il suo nome “ INUYASHA!! MA CHE DIAVOLO STAI FACENDO??? “ Kagome si era alzata e insieme al mezzo demone aveva raggiunto l’uomo che stava in piedi di fianco ad una donna all’entrata del locale
“ papà?? “ aveva detto il ragazzo incredulo
“ mamma?? “ lei lo aveva seguito a ruota, ma era rimasta impietrita quando l’uomo aveva colpito in pieno viso il ragazzo dagli occhi ambrati pieni di rabbia; Inuyasha era salito sulla sua moto ed era sgommato via, mentre lei si era girata verso la donna che li guardava scioccati
“ Kagome ma cosa è successo?? “
“ ecco io.. quei ragazzi che sono scappati mi stavano dando fastidio e Inuyasha mi ha difeso.. ma..che ci fa qui la polizia?? “ aveva chiesto rivolgendosi verso il padre dell’hanyou
“ niente, stavamo facendo un semplice controllo; tu piuttosto, che ci facevi da sola in giro a quest’ora?? “
“ stavo riportando la borsa a mia madre “ gli aveva detto porgendo poi la borsa alla donna
“ l’avevi dimenticata a casa “ “ grazie Kagome “ le aveva detto la madre abbracciandola.
Quella sera se non fosse stato per Inuyasha l’avrebbero sicuramente violentata e sarebbe rimasta traumatizzata tutta la vita.
La mattina dopo non era andata a lavoro, non se la sentiva e così si era svegliata più tardi e dopo aver fatto colazione si era diretta a scuola
“ ehi Miroku, per caso hai visto Inuyasha? “
“ no perché?? È successo qualcosa che non so?? “ l’aveva spinto ed era andata in classe, aspettando l’intervallo per cercarlo.
Dopo tre lunghe ore, in cui Kagome non aveva fatto altro che tamburellare le dita sul banco, la campanella era suonata e lei si era precipitata fuori dalla classe; l’aveva cercato nella sua classe, in cortile, in bagno, ma non l’aveva trovato, e alla fine quando aveva quasi perso le speranze si era ricordata della terrazza.
Era salita di corsa e aveva aperto la porta; se ne stava li, sdraiato su una panchina, con le braccia dietro la testa e gli occhi chiusi; si era avvicinata senza far rumore ma una voce l’aveva bloccata
“ sgamata! “ le aveva detto tenendo sempre gli occhi chiusi; aveva sbuffato e si era seduta sulla panchina affianco
“ come stai? “ non le aveva risposto “ io.. volevo ringraziarti per ieri sera e dirti che mi dispiace che tuo padre se la sia presa con te.. quello schiaffo, credo che abbia davvero esagerato! “ non si era mosso di una virgola
“ mi stai ascoltando?!? “ aveva sbuffato seccato e si era messo seduto
“ che vuoi?? “ l’aveva fissato sconcertata
“ come sarebbe a dire ‘che vuoi?’ ma hai sentito quello che ti ho detto?!? “ lo sapeva, si era arrabbiato e aveva pienamente ragione, ma lei non centrava nulla, era stato suo padre a colpirlo in viso
“ senti Inuyasha mi dispiace per quello che è successo ieri sera ma io non ho nessuna colpa! “
“ e invece dovresti imparare a non andare in giro da sola di notte! Cavolo Kagome ti rendi conto che se io non fossi passato di li quelli ti avrebbero.. ti avrebbero.. “ non voleva neanche pensarci, quella stupida!! !
“ dovrei impiantarti un radar, così potrei vedere ogni tuo movimento, visto che a lasciarti sola succedono queste cose!! “ non poteva crederci, non si era arrabbiato con suo padre, ma perché lei aveva rischiato di farsi violentare!! Un sorrisino divertito le era apparso sul viso, ma subito si era risvegliata da quella sensazione di soddisfazione
“ brutto stupido!! cosa credi, che io non avessi paura a girare da sola a quell’ora?? Ma mia madre aveva dimenticato una cosa a casa e quindi ho dovuto riportargliela… “ aveva chinato il capo e tutto d’un fiato aveva detto
“ grazie! Ieri sera mi hai salvato e te ne sono davvero grata! Scusa se ti ho fatto preoccupare! “
“ tse! Mocciosa.. la prossima volta che esci così tardi di casa chiamami! Non voglio avere una stupida e imprudente ragazzina come te sulla coscienza! “ gli aveva fatto la linguaccia
“ tranquillo! Non mi avrai sulla coscienza perché d’ora in poi sarò invisibile, non mi vedrai più! “ a quelle parole gli era venuto un crampo allo stomaco; l’aveva vista alzarsi e l’aveva fermata
“ è impossibile non vederti, sei una specie di calamita che attira solo guai!! E poi non puoi andartene come se niente fosse, ti ho salvato il culo Kagome!! “
“ e allora?? Ti ho già ringraziato mi pare! “ “ non basta, sei in debito con me, come minimo! “
“ ma tu allora sei fissato!! Senti, te lo chiedo per favore, non mi fare più dei piaceri perché poi sono sempre in debito con te! “ “ ah cara, ormai non puoi tirarti indietro! “ le aveva detto soddisfatto
“ io so già cosa sta macchinando quella tua mente depravata, ma sappi che non farò niente di tutto quello che stai pensando! “ si era messo a ridere
“ allora stupiscimi! Che cosa avrei elaborato? “
“ non ti bacerò ne verrò a letto con te o altre porcherie, quindi ora sei pregato di lasciarmi andare perché ti ho ringraziato e ti ho chiesto scusa, basta! Ho fatto quello che dovevo fare e ora posso andarmene! “ l’aveva stretta più forte per non lasciarla sfuggire
“ tu non hai finito di parlare con me, quindi sappi che ti aspetto alla fine della scuola e non credere di riuscire a svignartela perché ti troverò! “ aveva mollato la presa e si era rimesso sdraiato sulla panchina
“ peggiori ogni giorno che passa! “ aveva detto lei andandosene
“ guarda che ti ho sentito! “
Tremava al solo pensiero di cosa le avrebbe fatto Inuyasha per farla sdebitare e durante le ultime ore di scuola non aveva fatto altro che cercare un modo per uscire senza farsi vedere da quel maniaco.
Non credeva che l’avrebbe mai potuto dire, ma purtroppo la campanella era suonata e tutti avevano cominciato ad uscire; era andata in cortile e facendo attenzione a non farsi notare troppo aveva raggiunto Sango
“ psss.. pss.. ehi.. “
“ Kagome?? “ “ abbassa la voce! “
“ ma che diavolo ci fai nascosta dietro l’albero? “ “ non devo assolutamente farmi vedere da “
“ esci fuori di li “ le aveva ordinato una voce al quanto familiare; sbuffando la ragazza era uscita dal suo nascondiglio
“ che diavolo vuoi ancora?? “ “ vieni con me “
“ che cosa?? “ si era stretta al braccio dell’amica “ avanti vieni, sbrigati! “ aveva scosso la testa, così il ragazzo l’aveva presa di forza “ Inuyasha lasciami! Lasciami subito! “ l’aveva caricata sulla moto e le aveva dato un casco
“ Kagome ma che sta succedendo? “ la mora non ci capiva più niente
“ Sango, qualunque cosa succeda non dimenticarti che ti ho sempre voluto bene!Rimarremo sempre amiche! “ aveva gridato la ragazza sfrecciando via sulla moto.
“ dove abiti? “ le aveva chiesto sorpassando agilmente una macchina
“ gira a destra e vai sempre dritto “ ci avevano messo qualche minuto, ma alla fine avevano raggiunto l’abitazione; era scesa e gli aveva ridato il casco
“ tutto qui? Non devo fare nient’altro per sdebitarmi? “ l’aveva guardata ridendo
“ e chi ha detto che ti sei sdebitata così?? Ti ho solo dato un passaggio, ma questo non significa che ti sei sdebitata “ aveva sbuffato girandosi e prima di correre via aveva detto velocemente
“ grazie! “ poi era scappata in casa.
Tutto quel tempo passato con Inuyasha l’aveva sconvolta e ora le girava la testa; aveva messo su il the, mentre preparava il pranzo;
“ ciao Kagome “ la madre si era seduta a tavola
“ ciao mamma, dopo mangiato vado a lavorare, tu riposati mi raccomando “
“ senti, stasera se mi dimentico qualcosa, qualunque cosa, non riportarmi niente, non vorrei capitasse un’altra disgrazia come ieri sera “ la ragazza aveva annuito sorridendo
“ però devi ammettere che quel ragazzo.. come si chiama?? Il figlio del capo della polizia.. “
“ si chiama Inuyasha “ “ ecco sì, Inuyasha.. è molto carino! Non è che c’è del tenero tra di voi?? “
Era arrossita e aveva posato i piatti a tavola
“ mamma! “ l’aveva rimproverata “ Inuyasha non è proprio il mio tipo! “
“ ma sarà, comunque ieri se non ci fosse stato lui.. “ la ragazza le aveva ficcato un pezzo di pane in bocca
“ ora mangiamo! Buon appetito! “ la donna aveva sorriso divertita e si era messa a mangiare.
Finito di lavare i piatti si era preparata ed era uscita di corsa, quel giorno dopo aver ritirato la sua pila di giornali sarebbe andata al parco a venderli; si era posizionata vicino al laghetto, dove la maggior parte di gente passava e aveva cominciato il suo lavoro.
Verso le quattro aveva iniziato a stancarsi, si era seduta su una panchina e aveva notato che quel pomeriggio gli affari erano andati piuttosto bene; mentre sospirava felice una voce l’aveva riportata alla triste realtà
“ ehi indebitata! “ si era messa le mani nei capelli e sforzandosi di ridere l’aveva salutato
“ come va schiavista? “ le si era seduto accanto “ sempre impegnata è? “ aveva annuito
“ però stavo proprio per andarmene, sono morta e voglio tornare a casa a riposarmi “ stava per alzarsi quando lui l’aveva fermata “ che c’è? “
“ sono appena arrivato e già te ne vuoi andare? “
“ ti ricordo che io sono qui dalle due!! E sono stanca se non ti dispiace “ stava per andarsene quando lui l’aveva fermata di nuovo
“ sei in debito con me, ricordi? “ lo aveva fulminato “ non osare ricattarmi! “
“ allora tu cerca di trattarmi meglio! “ “ io ti sto trattando benissimo, visto e considerato che dalla prima volta che ci siamo incontrati non hai fatto altro che portarmi guai! “
“ ah, sarei io quello che porta guai?? Guarda che quella che stava rischiando di farsi violentare sei tu! E quello che ti ha salvato sono io! “
“ la sai una cosa?? Se avessi saputo che dopo avermi tirato fuori dai guai me l’avresti rinfacciato così a lungo, avrei preferito essere violentata!! “ le aveva ringhiato contro e la ragazza cercando di liberarsi dalla sua presa era inciampata nei piedi del mezzo demone, finendo nel laghetto ghiacciato.
“ oh mio dio!! OH MIO DIO!! “ aveva gridato furiosa mentre lui le dava una mano ad uscire
“ tutto bene? “ le aveva chiesto sogghignando
“ ti sembra che io stia bene?? Rispondimi, ti sembra che io stia bene?? “ stava urlando come una matta e la gente che passava non faceva altro che fissarla scioccata
“ dio Kagome, stai tremando.. “ “ chissà perché “ aveva detto lei irritata “ tieni “ tutto ma non quello, quel gesto non se lo sarebbe mai aspettato! Lui le aveva posato la sua giacca sulle spalle e l’aveva abbracciata
“ va meglio? “ era rimasta in silenzio, appoggiata al suo petto; come era possibile che quel tipo in un attimo la buttava in un laghetto gelato e l’attimo dopo la stringeva premuroso tra le braccia?!?!? Era davvero strano!
“ coraggio, ti riporto a casa “ aveva annuito, lasciandosi trasportare dall’hanyou che gentilmente l’aveva riaccompagnata.
Quella sera si era ritrovata nel letto con la febbre e il raffreddore e siccome la madre lavorava fino a tardi, Sango e Miroku erano andati a farle compagnia
“ quello stupido!! “ aveva detto l’amica arrabbiata “ come ha potuto spingerti in acqua?? E oltretutto in inverno?? “
“ io avrei pagato pur di vederla con i vestiti bagnanti.. “ la morettina lo aveva colpito ad un braccio “ che ho detto?? “
“ comunque Sango, non è stata proprio colpa sua.. insomma i piedi erano i suoi, ma quella che è inciampata sono io.. “
Mentre parlavano il campanello era suonato, ma chi poteva essere a quell’ora????

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Capitolo 6
*** 6-malinteso ***


“ Non m’importa se i piedi erano i suoi ma sei tu quella che sei inciampata, quel ragazzo non mi piace! È un teppista!! “
“ ciao a tutti “ nella stanza era entrato Inuyasha, seguito da Miroku; Sango alla vista del mezzo demone si era alzata furiosa, puntandogli un dito al petto con fare minaccioso
“ tu!! Stupido! come ti sei permesso di buttare la mia migliore amica nel laghetto?!? Io.. io.. “ il morettino l’aveva presa di peso e l’aveva portata fuori dalla camera, chiudendo la porta.
“ direi che la mia visita non è proprio gradita “ aveva annuito sorridendogli
“ come stai? “ si era seduto accanto alla ragazza
“ beh.. a parte il mal di gola, il mal di testa, il raffreddore e la febbre.. direi che sto una meraviglia! “ si erano messi a ridere
“ mi dispiace; e per farmi perdonare ti ho portato queste “ le aveva allungato una busta che Kagome curiosa aveva subito perquisito
“ delle medicine? Come facevi a sapere che stavo male? “
“ ho chiamato Miroku per chiedergli se gli andava di andare a fare un giro, ma mi ha detto che era da te con Sango perché non stavi bene. Allora ho capito che sicuramente ti eri presa qualcosa dopo che eri uscita fradicia dal laghetto e ho deciso di venirti a fare visita “ gli aveva sorriso imbarazzata
“ non dovevi; sono sicura che entro domani passerà tutto “
“ ho comunque pensato che venirti a controllare sarebbe stato meglio “ le aveva preso di mano una boccetta e dopo averla aperta aveva versato un po’ del liquido marroncino in un bicchierino;
“ ecco prendi “ le aveva fatto bere tutto, mentre lei cercava di liberarsi
“ che significa che sei venuto a controllarmi? “
“ quello che ho detto, che sono venuto ad assicurarmi che fosse tutto a posto “ Kagome aveva cominciato ad irritarsi
“ guarda che non ho bisogno della balia! Me la posso cavare benissimo da sola, e poi ci sono Sango e Miroku “ le aveva ficcato il termometro in bocca
“ quei due vorranno stare un po’ da soli!! “ l’aveva stesa senza troppi complimenti
“ wa wuoi wettere wi wiocare wal wottore?!?!? “ aveva cercato di dire la ragazza
“ io non sto giocando proprio a nulla, ma ti ho già detto che non voglio averti sulla coscienza! “ aveva sputato il termometro arrabbiata
“ e io ti ho già detto che non devi farmi più piaceri perché sono sicura che mi rinfaccerai anche questo, e così avrò DUE debiti da pagare!! “ la sua voce si era fatta quasi isterica
“ ora pensa solo a riposarti e a non prendere troppo freddo “ le aveva tirato le coperte fin sopra al viso.
Per qualche minuto era calato il silenzio, poi la ragazza aveva parlato dolce
“ perché sei venuto? “
“ ancora? Ti ho già spiegato che non “
“ non ti credo, non è quello il motivo “ lui aveva alzato un sopracciglio curioso
“ illuminami “ “ cosa dovrebbe importarti se mi succede qualcosa?? Non ci conosciamo neanche! E quella di avermi sulla coscienza è una grandissima cazzata, lasciatelo dire “ aveva sorriso divertito
“ piuttosto perspicace la mocciosetta “ lei lo aveva guardato imbronciata
“ ma mi dispiace, non ci sono altri motivi “
“ smettila di mentire Inuyasha!! Ti ho sgamato! Questa volta io ti ho scoperto!! “ l’aveva fissato indagatrice
“ smettila di guardarmi così! Mi metti in soggezione “
“ ah ah!!! “ aveva esclamato lei in segno di vittoria “ ho capito tutto! “ “ sarebbe? “
“ tu stai cercando di salvarmi spesso con l’intento di farmi cadere tra le tue braccia “ si era alzata trionfante
“ se speri di portarmi a letto ti sbagli di grosso!! “ aveva cominciato a barcollare “ Kagome.. “
“ non farei sesso con te ma neanche se mi salvassi ancora cento volte, perché “ non aveva finito la frase perché un giramento di testa l’aveva fatta cadere e prontamente Inuyasha l’aveva afferrata
“ Kagome!! Come ti senti? “ “ bene.. “ aveva sussurrato arrossendo per la posizione in cui si trovavano
“ ammettilo! Ti piace cadermi addosso! “ era arrossita ancora di più e cercando di tirarsi su non aveva fatto altro che peggiorare la situazione
“ cosa stavi dicendo a proposito del fatto di non voler venire a letto con me?? “ l’aveva provocata lui
“ sei solo un maniaco “ aveva detto lei “ e togli quei tentacoli dai miei fianchi!! “
“ guarda che se tolgo le mani tu cadi “ “ smettila di trovare una scusa per tenermi stretta e togli quelle mani! “
“ ok, come vuoi, ma io ti avevo avvertito “ il ragazzo aveva sciolto la presa e lei si era letteralmente schiacciata al suo corpo, affondando la testa nel suo petto muscoloso
“ ma cosa fai?!?!? “ aveva urlato arrossendo
“ e no cara, ora non dare la colpa a me, perché giuro che se stai cercando un modo per insultarmi te l’ho do io! “
Aveva appoggiato le sue mani sul petto del ragazzo e si era trovata il suo viso a nemmeno due centimetri di distanza; il respiro del ragazzo era calmo e i suoi occhi eccitati non si staccavano un secondo dal suo viso; aveva il respiro accelerato e le gote le si erano colorate di un rosso acceso
“ vuoi continuarmi a spiegare perché non farei mai sesso con me?? “ forse quella non era la posizione più appropriata per spiegargli il motivo per cui non sarebbe… ma che cavolo! In quel momento lo avrebbe violentato li seduta stante!! Se non fosse stato che gli aveva detto di non voler andare a letto con lui.
“ ecco.. perché tu.. e io.. e.. “ ok, stava per venirgli un attacco, doveva calmarsi
“ perché prima non mi aiuti ad alzarmi? “
“ se credi sia opportuno “ aveva detto lui scrollando le spalle intanto che lei lo inceneriva con lo sguardo ancora arrossato; l’aveva sollevata e l’aveva rinfilata sotto le coperte
“ allora? Dicevi? “ la ragazza aveva fatto un finto sbadiglio
“ mamma mia che sonno.. credo proprio che dormirò.. “ si era alzato
“ allora chiamo Sango e Miroku, così li saluti “ era uscito e poco dopo era rientrato con i due amici
“ tutto bene Kagome? “ l’amica le si era avvicinata “ si, si.. piuttosto voi due cosa avete combinato tutto il tempo di la?? “ la moro era arrossita
“ Kagome, sono cose intime, non vorrai davvero saperlo?? “ era arrossita anche lei alle parole di Miroku
“ non ascoltare quello scemo! Non abbiamo fatto niente! “ “ non mentire.. “ le aveva detto lui prendendola per mano e alzandola da terra
“ dovresti smetterla di fingere che non mi ami.. ormai è tempo di ammettere che vuoi stare con me!! “ come risposta lei gli aveva mollato uno schiaffo in pieno viso
“ brutto pervertito!! Queste scene davanti a loro! Ma come diavolo ti viene in mente?? “ Inuyasha si era messo a ridere “ tu sta a cuccia! “ l’aveva rimproverato la mora
“ Sango, sono piuttosto stanca e vorrei dormire, quindi tu, Miroku e Inuyasha potete anche andare “
“ Kagome se vuoi ti faccio compagnia.. lo sai che non è un problema “ aveva scosso la testa sorridendo
“ grazie ma non devi preoccuparti “
“ Kagome ha ragione, non c’è nulla di cui preoccuparsi, rimarrò io con lei “
“ CHE COSA?!? “ avevano gridato insieme le due ragazze
“ non fare quella faccia ragazzina! Non avrai pensato davvero che me ne sarei andato così?? “
“ ecco io.. davvero Inuyasha non ti preoccupare, vai pure con loro.. “
“ non accetto repliche! “ il tono era serio e il suo sguardo non dava segno di cedere
“ beh amico mio.. prenditi cura di lei “ aveva detto ridendo Miroku, con la sua faccia da maniaco
“ certo, non ti preoccupare “ Sango era alquanto insospettita e per farla andare via c’era dovuto bisogno di trascinarla fuori.
Quando Inuyasha aveva raggiunto Kagome in camera lei si era accucciata tra le coperte
“ perché sei rimasto? Non ce ne era bisogno! “ era arrabbiata e anche sospettosa delle sue vere intenzioni
“ voglio solo assicurarmi che passerai la notte “ si era seduto tranquillo
“ non ti avvicinare sai!! Sei stato già fin troppo pericoloso stasera “
“ andiamo Kagome, tu mi sei praticamente caduta addosso!! “ si era discolpato
“ niente scuse.. resti sempre un maniaco e non mi fido di te! “ era rimasta un po’ in silenzio, poi aveva detto
“ non mi piace lo sguardo compiaciuto che tu e Miroku vi siete scambiati. ‘prenditi cura di lei, non ti preoccupare’ che diavolo significa?? “ le aveva sorriso rassicurante
“ perché non ti dai una calmata e ti sdrai.. da brava “ aveva detto stendendola
“ comunque per una volta potresti credermi?? Mamma mia Kagome, sembra che ogni cosa che faccio ha sempre un doppio fine sotto!! Dammi un po’ di fiducia, non voglio farti niente, voglio solo riscattarmi, visto che se ora sei nel letto malata è solo colpa mia.. me lo permetti?? Mi permetti di starti accanto solo per assicurarmi che tu stia bene?? Senza doppi fini, giuro! Non ho brutte intenzione e se le avessi avute, puoi stare tranquilla perché avrei già preso quello che volevo “ non sapeva cosa dire, l’aveva spiazzata
“ allora?? Ti sei calmata? “ aveva annuito
“ ma voglio sapere una cosa “ “ spara “
“ come farai a controllarmi tutta la notte?? Rimarrai sveglio a fare la guardia? “
“ se necessario sì “ si era messa a ridere “ tu sei strano! Non mi conosci nemmeno e fai tutto questo per me.. perché? “ aveva sbuffato seccato “ non ricominciare ok?? Ora dormi per favore, a meno che tu non voglia “
“ visto lo sapevo!! Stavi per dire a meno che io non voglia fare sesso con te!! “ si era messo a ridere e si era avvicinato al suo viso; lei poteva sentire il suo respiro sulle labbra; dio!! Sapeva di colonia ed era irresistibile!! Voleva baciarlo, mordergli le labbra, assaggiare la sua pelle, voleva.. oh cristo!! Lui la stava trasformando in una pervertita!!
“ stavo per dire, a meno che tu non voglia parlare d’altro “ le aveva soffiato quelle parole sulle labbra, facendola arrossire.
Inuyasha le aveva scostato un ciuffo di capelli dal viso “ allora? Che vuoi fare? Sono aperto a tutte le idee, anche alle tue.. “ i suoi occhi erano pieni d malizia
“ non penserai mica che la mia fosse una proposta? “
“ fino a prova contraria, Kagome, quella che fin ora ha parlato di fare sesso con me sei stata tu “
“ sì ma io.. non te lo stavo chiedendo.. stavo solo cercando di spiegarti che.. oooh!! Non rivoltare la frittata! “
“ guarda che stai facendo tutta da sola! E comunque non mi hai ancora risposto, cosa vuoi fare? “
“ io.. io voglio.. “ VOGLIO FARE SESSO CON TE!!!!!!!!!!! Era questo che le diceva la testa, ma doveva resistere, non poteva cedere alle avance di quel maniaco
“ tu piuttosto! “ doveva cercare di rivoltare le posizioni “ tu cosa vuoi fare? “ era rimasto un attimo a pensare e quando aveva sbuffato pensieroso il suo respiro l’aveva colpita in viso, facendola sciogliere sotto le sue braccia
“ vuoi la verità o vuoi che menta? “
“ voglio sapere la verità “ aveva sorriso sghembo avvicinandosi al suo orecchio
“ io voglio fare l’amore con te “ l’amore… aveva detto l’amore… mio dio!! Ma quel ragazzo era.. era.. Come gli era venuto l’amore??
“ l’amore? “ aveva annuito sfiorandole con le dita le labbra e facendola tremare
“ sì, l’amore, non il sesso.. io con te voglio fare l’amore e tu? “ è, bella domanda! E lei?? Lei che diavolo voleva da quel tipo?? Si era morsa il labbro.. ooh! Anche lei lo voleva, voleva fare l’amore con Inuyasha!! Ma.. non poteva, non doveva lasciarsi andare! Lo aveva spinto, mettendosi seduta
“ ecco! L’hai fatto di nuovo!! “gli aveva posato un dito sul petto spingendolo
“ ascoltami bene! TU non riuscirai a farmi cadere ai tuoi piedi!! “ aveva scandito bene tutte le parole e lui si era messo a ridere facendo spallucce
“ ok, allora dormiamo “
“ bene! “ aveva detto lei
“ bene! “ aveva risposto lui sdraiandosi accanto lei, ma tenendo le distanze
“ bene! “ aveva riconfermato Kagome
“ bene!! “ aveva risposto il ragazzo “ ma comunque se cambi idea “ “ sarai il primo a saperlo “
Si erano addormentati dopo altri due o tre battibecchi e durante la notte Inuyasha si era svegliato per il caldo e alla fine aveva deciso di togliersi i vestiti, rimanendo in boxer.
Le aveva baciato la schiena, la spalla, il collo ed era risalito velocemente alle labbra che con forza aveva baciato, assaporandone la morbidezza; lei gemeva sotto le sue carezze e lui si faceva più audace, accarezzandole l’interno coscia e leccandole il lobo dell’orecchio; le aveva baciato la guancia e piano aveva cominciato a farsi strada tra
“ KAGOME!!!!!!!! “ si era subito risvegliato da quel favoloso sogno, scoprendosi abbracciato alla ragazza che subito aveva aperto gli occhi ed era arrossita vedendolo coperto solo dai boxer
“ questo chi è?? Il tuo ragazzo?? Che diavolo avete fatto stanotte?!?!? Tu non stavi male?? “ la ragazza si era alzata
“ mamma calmati, lui è solo un amico e stanotte non è successo nulla “
“ alzati maniaco!! “ gli aveva gridato la donna
“ allora è una cosa di famiglia.. “ aveva sussurrato tra se e se lui
“ mamma smettila!! Ascoltami! Inuyasha mi ha solo portato delle medicine perché non stavo bene “
“ ah! Tu sei il figlio del capo della polizia!! Quel teppista dell’altra sera!! Non ti avvicinarti a mia figlia sai!! “ il ragazzo aveva raccolto i vestiti ed era uscito di corsa, ma quando aveva aperto la porta si ero trovato davanti il padre e Miroku
“ cha cavolo ci fai in mutande?!?!? “ aveva gridato l’uomo arrabbiato; senza rispondere era scappato, mentre l’uomo, l’amico e infine Kagome lo seguivano.
Stava correndo per seguire il mezzo demone, ormai aveva perso di vista sia lui che suo padre e l’amico e mentre stava per raggiungerli qualcuno l’aveva tirata in un vicoletto
“ AIUT “ stava per gridare, ma una mano le aveva tappato la bocca
“ ssh Kagome, sono io “ “ Inuyasha?? “ si era girata a fissarlo
“ come stai? “ gli aveva chiesto “ Kagome.. mi hanno rubato la moto “ “ che cosa? “
“ ieri sera sono venuto da te con la moto e stamattina non c’era più “
“ e chi è stato?? “ “ non lo so, ma devo scoprirlo.. appena li trovo dio solo sa chi può fermarmi!! “ l’aveva abbracciato
“ mi dispiace per stamattina, mia madre è una donna un po’ all’antica, sai, casta e pura fino al matrimonio.. “ aveva annuito sorridendo e l’aveva stretta
“ in realtà anche a me dispiace.. “ “ perché?? “
“ stavo facendo un sogno stupendo e c’eri anche tu.. “ “ che diavolo stavi sognando?? “
“ vuoi che te lo spieghi o preferisci che te lo faccia vedere? “ “ baka!! “ gli aveva detto staccandosi dall’abbraccio
“ e poi spiegami perché diavolo eri in mutande stamattina?? “
“ ieri notte faceva caldo e così mi sono spogliato. Tranquilla, non mi sono approfittato di te mentre dormivi “ aveva sospirato rassicurata e l’aveva preso per mano
“ dobbiamo tornare a casa e spiegare tutto “ “ aspetta “ l’aveva tirata, stringendola in un altro abbraccio e baciandole dolcemente la guancia
“ ho deciso come puoi sdebitarti “ le aveva sussurrato all’orecchio “ cioè?? “
“ se tu sapessi che questo è l’ultimo giorno che puoi trascorrere con me, perché sono sicuro che mio padre o mi rinchiude in casa a vita, o mi manda in Alaska o mi uccide, faresti tutto pur di rendermi felice un’ultima volta? “ incerta aveva annuito
“ bene, allora spogliati!! “ “ cretino che non sei altro!! Non farò sesso con te adesso perché tuo padre non ci permetterà più di vederci!! E ora muoviti, andiamo!! “ aveva sbuffato annoiato
“ neanche una toccatina al sedere?? “ “ smettila! “
“ allora una toccatina dove vuoi tu! “ “ Inuyasha!!!!! “ aveva detto irritata
“ ma Kagome.. “ “ ZITTO!! “ con le orecchie basse l’aveva seguita dove probabilmente l’aspettava la sua sorte e sicuramente la sua fine.

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Capitolo 7
*** 7-alibi ***


Erano seduti alla stazione di polizia e il padre del ragazzo non aveva fatto altro che fissarlo infuriato
“ ti dico che io con questa storia non centro niente! Cazzo papà sono tuo figlio e non mi credi?!?? “
“ modera il linguaggio ragazzino, perché qui non sono tuo padre e tu non sei a casa tua! Qui per te, come per tutti gli altri sono il capo della polizia! E come diavolo pretendi che io ti creda quando fino ad ora non hai fatto altro che comportarti da teppista?!? Sempre immischiato in risse e liti! Dove la gente si picchiava a sangue tu ceri, ceri sempre!! “
“ cristo papà!! Non pensavo saresti arrivato a tanto!! Mi hai trascinato in questa città di merda separandomi dalla mia vita, dai miei amici e ora pretendi anche di avere un figlio che deruba la gente! Ma che razza di uomo sei?!? “
“ mi dispiace, ma non hai alibi che reggano “ il mezzo demone stava per alzarsi furioso quando una mano sulla sua l’aveva fermato
“ in realtà signore… ecco.. “ era arrossita, chinando il capo
“ signorina Higurashi se lei sa qualcosa deve parlare “
“ Inuyasha non centra nulla con la rapina “
“ sa qualcosa che possa confermarcelo “ aveva annuito
“ lo dica “ “ abbiamo passato la notte insieme, è sempre stato con me “
“ può assicurarlo?? Ne è sicura? “
“ signore! Ricordo la faccia di chi ha fatto l’amore con me! “ il ragazzo era senza parole; lei lo stava difendendo?!? Perché??
“ beh.. allora.. siamo sicuri che tu non centri nulla “
“ alla buon ora! “ aveva detto lui alzandosi e sbattendo la sedia
“ andiamo Kagome! “ le aveva ordinato “ io e te faremo i conti a casa!! “ gli aveva gridato l’uomo mentre i due ragazzi erano usciti dalla stanza.
Inuyasha stava ripensando alle parole del padre, quando la voce della ragazza l’aveva interrotto
“ che cosa? “
“ ti sei calmato? “ aveva annuito serio
“ perché mi hai difeso? “ “ che domanda! Perché non centri nulla con quella storia, tu sei innocente! “
“ spero solo che per te sia stato bello fare l’amore con me, perché giuro che io non mi sono accorto di niente “
Si era messa a ridere
“ Inuyasha? “ “ dimmi “
“ tu non credi che tutto quello che è successo dovrebbe rimanere una cosa tra di noi?? Non vorrei rischiare che lo venga a sapere tutta la scuola, fino ad arrivare alle orecchie del preside “
“ come vuoi.. anche se in realtà tra di noi non è successo proprio un bel niente!! “ si era leggermente irritato
“ Inuchan.. non ricominciare a fare lo scorbutico! Mi è bastato tutto il casino di stamattina! Ora voglio stare un po’ tranquilla ! “ improvvisamente l’aveva presa per le braccia, imprigionandola al muro
“ come mi hai chiamato? “ aveva chiesto arrabbiato
“ Inuchan! È carino vero?? “
“ non mettere a prova la mia pazienza Kagome perché oggi sono di pessimo umore! “ lo aveva baciato dolcemente sulla guancia
“ così ti sciogli un po’! “ gli aveva detto liberandosi dalla stretta e correndo via
“ aspetta Kagome! Conosco un modo migliore per farmi addolcire!! “ le aveva gridato seguendola.
Arrivati a scuola avevano cercato di entrare nelle classi senza farsi vedere, ma erano stati beccati da Miroku
“ avevi promesso che saresti venuto a raccontarmi la serata appena ci fossimo visti! “ si erano girati lentamente e Kagome aveva fulminato il mezzo demone
“ sì, però vedi, ora non è il momento giusto “ il morettino si era messo a ridere
“ stamattina la madre di Kagome, tuo padre e io ti abbiamo beccato in mutande che scappavi e tu non vuoi dirmi cosa è successo?!?!? Non mi muoverò da qui finché non vuoterai il sacco!! “
“ senti Kagome tu vai in classe, ci vediamo all’intervallo “ aveva annuito minacciandolo con gli occhi.
“ ieri notte qualcuno mi ha rubato la moto ed è andato a fare una rapina; mio padre pensava che fossi stato io, finché Kagome non ha ammesso che abbiamo passato la notte insieme “ “ che cosa avete fatto? “
“ niente, non ti scaldare troppo “ “ e ma Inuyasha!! Sei una delusione! “
“ le cose bisogna farle con il tempo, non avere fretta! “ gli aveva sorriso e il ragazzo si era alzato
“ niente dettagli piccanti.. pazienza, ora vado in classe; ci vediamo dopo! “
Suonata la campanella della terza ora Miroku era uscito fuori dalla classe per raggiungere Inuyasha, ma qualcuno l’aveva tirato nell’aula d’informatica
“ dobbiamo parlare “ si era aggrappato alla ragazza, facendola sedere sulla scrivania
“ finalmente mi mostri il tuo lato selvaggio, l’aspettavo da tempo! “ le aveva detto baciandole il collo
“ ma che cavolo fai porco?!?!? Voglio parlarti e basta! “ lui non si era arreso e l’aveva fatta stendere; Sango cercando di resistergli aveva appoggiato i gomiti sul tavolo e senza accorgersene aveva acceso l’auto parlante
“ Miroku!! Ascoltami! “ si era staccato controvoglia e l’aveva fissata
“ che diavolo è successo tra Inuyasha e Kagome?? “
“ stanotte sono stati insieme e stamattina la madre di Kagome li ha sorpresi, non sai come abbiamo trovato lui.. “ “ parla!!! “ l’aveva implorato
“ era in mutande e stava scappando! “ lei si era tappata la bocca stupita “ e ora?!? “
Inuyasha e Kagome che erano in corridoio a discutere avevano sentito tutto, come d’altronde tutta la scuola “ MERDA!! “ avevano gridato insieme correndo nella sala computer; avevano bussato finché i due non avevano aperto la porta con aria innocente
“ ma che cazzo avete fatto?? “ “ non capisco! “ aveva detto lei
“ Sango tutta la scuola vi ha sentito parlare e ora siamo nei guai!! “ Inuyasha l’aveva presa per le spalle
“ scappiamo Kagome! Io e te! Senza niente, scappiamo!! “ “ torna alla realtà! “ lo aveva rimproverato lei
“ mi dispiace tanto Kaggy, io non pensavo che, insomma.. non l’ho fatto apposta! Ma Miroku mi è saltato addosso e devo aver schiacciato qualcosa.. scusami!! “ lei l’aveva abbracciata
“ non importa, ormai è fatta… e poi non succederà niente! “
“ ESPULSI!! “ aveva gridato il preside furioso
“ ma signore, i nostri figli sono ancora giovani e non hanno pensato alle conseguenze delle loro azioni, sono ingenui.. “ aveva cercato di convincerlo la madre del mezzo demone
“ mi dispiace, ma io non ammetto simili comportamenti nella mia scuola “
“ le assicurò che mia figlia non centra niente in questa storia!! Lui le è saltato addosso!! “
“ mamma! “ l’aveva rimproverata Kagome
“ basta! Ormai ho preso la mia decisione, non voglio più vedere quelle due facce nella mia scuola! “ per un attimo era calato il silenzio
“ bisogna considerare un’altra possibilità “ era stato il padre del ragazzo a parlare
“ e di grazia, potrebbe essere così gentile da spiegarci anche a noi di cosa si tratta? “
“ matrimonio “ era stata l’unica parola uscita dalla bocca dello youkai
“ vorrebbe farli sposare?? “
“ se fossero sposati non ci sarebbero problemi. Marito e moglie sono responsabili e abbastanza adulti per fare certe cose “
“ ma caro, Inuyasha ha solo diciannove anni, che dirà la gente? “ aveva ignorato il commento della donna
“ la scuola non potrebbe fare niente se loro fossero sposati, giusto? “
“ beh, se lo fossero.. no.. “
Il padre di Inuyasha aveva guardato i due ragazzi
“ allora è deciso, vi sposerete “ finito l’incontro con il preside la madre del ragazzo era svenuta e dopo averla fatta riprendere dallo shock l’avevano riportata a casa.
Aveva salito velocemente la rampa di scale e aveva aperto la porta del terrazzo, notandola a fissare il tramonto; le si era avvicinato
“ come va? “ aveva alzato le spalle
“ non so se sono pronta Inuyasha “ “ lo so, neanche io credo di essere pronto “
“ ho.. ho solo diciotto anni.. ti rendi conto? Ho una vita davanti!! “ senza dirle niente l’aveva abbracciata forte, stringendola al suo petto; l’aveva sentita aggrapparsi a lui e piangere. Piangeva disperata e si teneva al suo petto come se fosse l’unico appiglio a cui potersi aggrappare.
“ ssh.. non è poi così male, insomma, pensa che sarò tuo marito “
“ appunto! “ aveva sorriso divertito accarezzandole i capelli morbidi
“ Kagome.. farò il possibile per cercare di non farti pesare addosso questa situazione “ aveva spostato il viso per guardarlo negli occhi
“ perché? “ le aveva sorriso dolcemente “ perché sei una ragazza in gamba e meriti il meglio “
“ c’è solo una condizione che pretendo “
“ ecco dove stava il trucco, mi sembrava tutto troppo tranquillo.. avanti, spara! “ prima di parlare l’aveva stretta ancora più forte, come se avesse avuto paura di perderla
“ non ti cederò a nessuno Kagome; io sarò tuo e tu sarai mia. Non sto dicendo che dovrai venire per forza a letto con me, se non vorrai io non ti contesterò, però non ti dividerò con nessuno. Sposarsi significa legarsi all’altra persona e io mi legherò a te, ma tu dovrai giurarmi di legarti solo.. e dico solo a me. “ era rimasta in silenzio
“ mi dispiace.. non voglio metterti paura o sembrarti un egoista, ma di natura io.. io sono un tipo possessivo; e se ci unirà anche un vincolo matrimoniale io sarò davvero prepotente nei tuoi confronti “
“ di la verità Inuyasha. Ti piaccio e non vuoi che nessuno altro, oltre a te possa avermi o toccarmi “
“ lo ammetto, ma non è solo questo “ quindi.. quindi lui voleva sentirsi dire che sarebbe stata per sempre sua?!?
“ ti prego Kagome.. “ gli aveva preso il viso tra le mani, sorridendogli dolce
“ per sempre tua “
“ per sempre tuo “ le aveva confermato lui baciandole la fronte e stringendola ancora
“ Kagome? “ “ mh? “
“ che ne dici di suggellare le parole che ci siamo promessi facendo l’amore? “ gli aveva tirato un orecchio
“ ahi, ahi!! “ “ non cambierai mai! Maniaco!!! “
“ una toccatina? “ “ scordatelo!! E scordati anche la luna di miele!! “
“ e un bacio? “ la voce con cui gli e lo aveva chiesto era stata talmente dolce e roca e suadente e sensuale che due secondi dopo si era ritrovata con le labbra attaccate a quelle del ragazzo; era un bacio passionale e dolce; lui si insinuava nella sua bocca con rabbia, prepotente e desideroso.
Le sue mani erano intrecciate nei capelli della ragazza, mentre cercava di stringerla contro il suo corpo; lei non si staccava e appena riusciva a prendere un po’ di ossigeno, subito si rituffava tra quelle splendidi e carnose labbra che ardenti l’accoglievano.
Le aveva morse e succhiate avidamente, mentre lui con la lingua le aveva tracciato il contorno della bocca.
E di nuovo si erano sigillati in un altro bacio pieno di disperazione, atteso e desiderato, assaggiando la carne, respirando i sospiri, si cercavano e si trovavano e allora di nuovo quel contatto insaziabile riprendeva.
Come una droga, come un vizio, come una leggenda, come una canzone.
Si erano staccati malvolentieri e ansimando si erano guardati negli occhi
“ non male come primo bacio “ si era morsa il labbro
“ già, ma mi aspettavo di meglio da te “ era stata una provocazione e lui l’aveva accolta, tornando a baciarla senza mai staccarsi.
E al primo bacio ne era seguito un secondo e un terzo, un quarto e un quinto e un altro e un altro ancora, fino a quando le loro labbra rosse si erano quasi consumate.
“ credo che per oggi possa bastare “ si era sciolta dal’abbraccio del ragazzo e si era alzata, incamminandosi alla porta
“ lo sai, forse non sarà poi così male averti come marito “ l’aveva raggiunta, abbracciandola da dietro e baciandole il collo
“ forse non sarà male neanche avere te come moglie “
“ Inuyasha? “ “ mh? “ aveva mugugnato lui intento a baciarle la pelle del collo, fin dietro l’orecchio
“ farò di tutto pur di non farti pesare addosso questa situazione “
“ perché? “ le aveva chiesto portando la sua attenzione al lobo dell’orecchio
“ perché sei bravo a baciare “ si era messo a ridere e dopo essersi scambiati un ultimo, dolce, passionale e interminabile bacio erano tornati a casa.

Ci tengo a ringraziarvi di cuore!! Gazie per la pazienza che avete nei miei confronti! spero vi abbia incuriosito anche questo capitolo! grazie ancora, un bacione!

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Capitolo 8
*** 8-Signor Kojima ***


Era avvolta dal soffice calore della coperta e coccolata nella leggerezza del suo letto e non riusciva davvero a capire cos’era quel rumore che non smetteva di tormentarla; stancamente aveva acceso la lampada sul comodino e abbagliata dalla luce aveva nascosto la testa sotto il cuscino.
Stava per ricadere in un profondo sonno, quando quel suono era tornato a stressarla; aveva aperto gli occhi, notando che affianco al letto il suo cellulare vibrava impazzito.
L’avevo preso domandandosi quale pazzo avesse potuto chiamarla alle tre di notte e con la voce ancora impiastrata dal sonno aveva risposto
“ pronto? “
“ ti ho svegliato? “ “ ma chi è? “
“ Kagome sono io “ “ Inuyasha??? Ma che diavolo ti è saltato in mente?? Chiamare a quest’ora? Spero che tu sia in pericolo di morte perché giuro che ti ammazzo io altrimenti!! “ l’aveva sentito ridacchiare
“ che cosa stavi facendo? “ per qualche minuto era rimasta in silenzio
“ ma sei fatto?? hai bevuto o preso qualche droga? “ “ no, perché? “
“ mi chiami alle tre di notte per chiedermi cosa sto facendo?!?!? Stavo dormendo idiota!! “ si era data una calmata, respirando profondamente
“ mi manchi “ era rimasta pietrificata “ cosa? “
“ ho una voglia matta di baciarti e non so più cosa fare; Kagome.. pur di non pensarci sono uscito a correre, sono tornato e ho fatto una doccia gelata, mi sono messo a vedere un film di un genere che non ti piace, ho letto un libro, sono salito in camera e mi sono messo al computer… ma ti giuro che niente è servito a farmi dimenticare le tue labbra.
Sto lottando contro la tentazione di venire da te e baciarti fino a consumarti e cristo!! Quant’è difficile non pensarti! “
“ Inuyasha.. io… vorrei dirti che sei un maniaco ma non so davvero cosa pensare “
“ dico sul serio Kagome, voglio vederti perché il desiderio di baciarti mi sta uccidendo… ti prego “
“ è tardi, sono le tre e tu non puoi venire qui perché se mia madre ci vedesse ancora insieme ucciderebbe prima me e poi te “ il sospiro sconfortato del ragazzo le era arrivato chiaro alle orecchie
“ Inuyasha.. fai un bel respiro, sdraiati nel letto e cerca di dormire, perché pensare a me non ti aiuterebbe a farti addormentare “
“ io non ce la faccio “ si era messa a ridere
“ non avrei mai pensato di farti questo effetto “
“ credimi, tu non hai idea dell’effetto che mi fai; neanche il film che ho visto mi ha fatto l’effetto che mi hai fatto tu!! Ed è grave la cosa perché guardando quei film non ho mai avuto problemi “
“ Inuyasha ma che cavolo di film ti sei visto?? “
“ uno indecente e cavolo Kagome non mi ha distratto neanche un po’, anzi, non ha fatto che peggiorare la situazione perché mi sei tornata in mente peggio di prima “
“ depravato!! Sei.. sei un pervertito!! Non ti permettere più di vedere quei film pensando a me!!!! “
“ in realtà quello che mi ha fatto risvegliare non è stato il film ma tu.. non riesco ancora a capire che cosa mi prende.. “
“ Inuyasha stai dicendo che io.. beh ecco io.. ti.. “
“ sì, proprio quello! Ti desidero Kagome e in questo momento vorrei assaggiare ancora la tua bocca “
“ basta!! Smettila di pensare a queste cose! Fatti una camomilla e torna a dormire!! Brutto stupido che non sei altro! “
“ hai ragione, però.. “ si era zittito “ però? “
“ domani mattina ti vengo a prendere io “ “ che cosa? “
“ fatti trovare pronta alle otto meno un quarto e mettiti qualcosa di carino.. tipo una gonna “
“ non vorrai saltare la scuola? “ “ no, ci vediamo domani, buona notte Kagome “
“ aspet “ le aveva messo giù; si era buttata nel letto e chiudendo gli occhi, dopo un respiro profondo si era addormentata.
Le sembrava passato pochissimo da quando lui l’aveva chiamata, invece ora erano le sette e un quarto e la sveglia suonava rumorosa, rimbombando nella camera; si era alzata e dopo aver fatto colazione ed essersi sciacquata velocemente aveva preso la zaino ed era uscita.
Mentre camminava si era ricordata che era da qualche giorno che aveva fatto una pausa con il lavoro e che doveva assolutamente riprendere se non volevano rimanere senza un tetto sopra la testa.
“ dove stai andando? “ a quella voce familiare si era girata imbarazzata ed era arrossita, pensando alle cose che lui le aveva detto la scorsa sera; chissà, forse stava delirando e la stanchezza gli aveva fatto dire quelle cose.. e se davvero le pensava??
“ a scuola e tu?? “ aveva notato con piacere che la ragazza si era messa una bellissima gonna bianca che le arrivava sopra le ginocchia e le fasciava quel meravigliosa sedere.
“ sono venuto a prenderti, ricordi? “
“ con la moto? “ “ con la moto “
“ no “ aveva risposto sbrigativamente tornando a camminare; il ragazzo aveva spento il mezzo e l’aveva raggiunta, bloccandola
“ come sarebbe a dire no?? Sono venuto e ora mi fai il piacere di salire “
“ no! Non posso!! “ “ perché scusa? “
“ non posso.. io.. ho la gonna e non posso salire sulla moto “ cavolo! Si era accorta del perché lui le aveva chiesto di indossarla
“ andiamo Kagome! Non si vedrà nulla “ aveva scosso la testa e gli occhi del ragazzo erano caduti come una maledizione su quelle labbra così invitanti; l’aveva afferrata e l’aveva baciata, togliendole il respiro; l’aveva baciata e stretta come fosse stato in astinenza di quel sapore e di quel contatto da mesi.
Aveva goduto di quella dolcezza fino a morire e si era sentito meglio; ma non appena si erano staccati per riprendere fiato lui le si era avvinghiato ancora contro, impossessandosi di nuovo di quella bocca così maledettamente ammaliante.
E quando alla fine si era staccato lui era stata lei a imprigionarlo in un bacio passionale senza fine; gli aveva stretto le braccia la collo e si era alzata in punta di piedi, per adeguarsi meglio alla posizione; il ragazzo le aveva carezzato il capelli e con l’altra mano posata dietro la schiena l’aveva tirata contro il suo petto con più impeto.
Ok, basta! Doveva darsi una calmata perché ad ogni bacio sentiva che lui stava per perdere la ragione; si era staccata con il respiro affannato e le labbra rosse e l’aveva fissato negli occhi
“ che io abbia risposto al tuo bacio non cambia il fatto che sei un maniaco!! Avevi già previsto che mi saresti venuto a prendere con la moto e nonostante questo mi hai chiesto di mettermi la gonna “ le aveva sorriso soddisfatto di essere riuscito nel suo intento
“ non ho dormito stanotte, non sono riuscito.. è una punizione abbastanza dura per la situazione in cui ti ho messo? “
“ in realtà io stavo pensando di andare a piedi a scuola “ si era irrigidito il tempo di attutire il colpo che le aveva provocato le sue parole
“ non arriveresti in tempo “ aveva scrollato le spalle indifferente
“ Kagome, da tuo futuro marito io ti ordino di salire sulla moto “
“ mi dispiace padrone!! Ma non accetto ordini da nessuno, tanto meno dal mio futuro marito! “
“ allora da fidanzato ti chiedo per favore! Ti scongiuro.. “ gli aveva sorriso, baciandolo sulla punta del naso
“ se ti becco a sbirciarmi dallo specchietto giuro che te la faccio pagare!! “ “ prometto! Farò il bravo! “
La ragazza aveva annuito e prima di salire sul mezzo si era lasciata coinvolgere in un altro meraviglioso e dolcissimo bacio.
Arrivati a scuola Kagome aveva incontrato Sango
“ Kagome.. mi dispiace davvero per quello che ieri abbiamo fatto io e Miroku.. non volevo mettervi in questo guaio “ aveva abbracciato l’amica
“ stai tranquilla, possiamo cavarcela.. penso di riuscire a sopportarlo per un po’ “
“ guarda che ti sento! “ le aveva detto il mezzo demone arrivando con l’amico
“ ops maniaco, non sapevo stessi origliando!! “ le aveva ringhiato contro “ preparati alla vendetta” lei aveva annuito indifferente, tornando a parlare con l’amica
“ dobbiamo organizzare una festa prima del matrimonio e inviteremo tutti i nostri compagni.. “
“ non so se sia una buona idea.. “ “ avanti Kagome, ormai lo sa tutta la scuola che dovete sposarvi! “ era arrossita
“ allora lascio tutto nelle tue mani, ma non esagerare! “ aveva annuito e prendendo per un braccio Miroku se ne era andata “ non vede l’ora di stare sola con me “ aveva gridato lui salutandoli con la mano.
Erano andati in classe aspettando che le prime tre ore di lezione passassero il più velocemente possibile e al suonare della campanella Kagome si era alzata sbuffando, prendendo tra le mani un libro e uscendo dalla classe; intenta a leggere era andata a sbattere contro qualcuno
“ mi dispiace, non ti avevo “ si era bloccata quando aveva visto che era andata a sbattere contro Inuyasha
“ e tu che ci fai qui? “ “ sono venuto a prenderti, siamo o non siamo fidanzati?? “
“ sì, ma anche in classe vieni a prendermi?? Non è che mi stai controllando?!?!? “ senza risponderle l’aveva presa per mano, correndo sul terrazzo.
“ ma che cosa ti è “ l’aveva baciata, appoggiandola al muro e stringendola tra le braccia; si era insinuato nella sua bocca con la lingua e aveva coinvolto la ragazza in una specie di inseguimento; erano rimasti attaccati talmente tanto che alla fine lei l’aveva dovuto staccare
“ mi vuoi uccidere “ più che una domanda era una esclamazione
“ no, ma non riesco a rimanere lontano dalla tua bocca.. è così morbida e calda “ aveva detto disegnandole il contorno delle labbra con un dito
“ è quasi una droga e non posso farne a meno “ per un attimo si era incantata in quelle pozze d’ambra che la fissavano eccitate, poi aveva distolto lo sguardo, sciogliendosi dal suo abbraccio e andando a sedersi su una panchina
“ che c’è’? “ le aveva chiesto raggiungendola
“ devo ripassare, dopo ho una verifica “ l’aveva abbracciata da dietro, attirandola al suo petto e dopo averle spostato dolcemente i capelli aveva cominciato a baciarle il collo
“ anche io dopo ho una verifica “ le aveva confessato distrattamente, troppo impegnato ad assaporare la sua pelle candida
“ dovresti ripassare anche tu “ era salito con la lingua fino all’orecchio, mordicchiandogli il lobo e soffiandole all’interno, facendola rabbrividire
“ non m’importa di studiare “ aveva chiuso gli occhi, un attimo, volevo concedersi a quella piacevole tortura solo una attimo.
Forse l’attimo si era trasformato in minuti, aveva perso la cognizione del tempo e forse aveva anche preso ad ansimare, troppo confusa per rendersene conto
“ Inuyasha “ aveva sussurrato con il battito accelerato
“ mh? “ non smetteva di baciarla e si era spostato lentamente dall’altro lato del collo, cominciando a torturarla anche li
“ devo.. “ non sapeva neanche quello che voleva dire perché i suoi baci gli stavano facendo perdere la ragione
“ devo.. ripassare.. “ l’aveva girata e colta alla sprovvista le aveva alzato la testa, baciandole il mento e la mandibola e risalendo con la lingua alla sua bocca socchiusa; l’aveva baciata con la stessa passione di quella mattina, percorrendo con le mani i fianchi della ragazza e la schiena.
Si era staccata frastornata da tutte quelle sensazioni provate tutte insieme
“ basta, dobbiamo tornare in classe “
“ perché? Stiamo qui Kagome, voglio tenerti tra le braccia e baciarti.. non andiamo.. ti prego “ le aveva soffiato quelle parole sulle labbra
“ non posso Inuyasha “ l’aveva guardata negli occhi, cercando di capire se non gli fossero piaciuti i suoi baci, ma le aveva letto una tale eccitazione che non capiva perché volesse tornare in classe
“ perché non puoi restare qui con me? forse non ti è piaciuto? “ aveva scosso la testa
“ no, non è questo “ “ allora cosa? “ perché voleva scappare quando stavano così bene da soli??
“ Inuyasha.. non posso permettermi di perdere le lezioni e di saltare le verifiche e le interrogazioni; non posso permettermi il lusso di non studiare, è troppo importante per me “
“ non capisco “ era imbarazzata, ma lui sarebbe diventato suo marito e quindi avrebbe saputo che lei non proveniva da una famiglia benestante e che di conseguenza non avevano molti soldi
“ in tutti questi anni ho cercato di tenere la mia media alta per ricevere la borsa di studio che mi permetterà di andare all’università; io e mia madre non possiamo permetterci di pagare una retta e così mi devo guadagnare quella borsa di studio.. mi dispiace “ l’aveva abbracciata
“ io potrei aiutarti con i soldi, insomma… noi due ci sposeremo e quindi quello che sarà mia sarà tuo e viceversa.. non è un problema lo sai.. “
“ grazie, ma non voglio pesare alla tua famiglia, tranquillo.. “ gli aveva baciato le labbra e la punta del naso
“ avremo tempo per fare i piccioncini “ gli aveva detto sorridendo
“ non mi piace non poterti tenere con me sempre.. mi è venuta una idea!! “ “ sarebbe? “
“ potrei trasformarti e farti diventare piccola piccola, così potresti venire sempre con me e potrei baciarti quando mi pare!! “ si era messa a ridere e lui ne era rimasto affascinato
“ sei troppo ingordo , devo darti una raddrizzata! “ si era alzata e lui l’aveva seguita
“ Kagome.. “ la supplicava “ andiamo sbrigati!! “ “ ma Kagome.. “
“ niente ma!! “ l’aveva abbracciata baciandola un’ultima volta “ stai con me pomeriggio? “
“ mi dispiace, ma devo lavorare “
“ troverai un po’ di tempo anche per il tuo ragazzo o sono proprio l’ultimo della tua lunghissima e indaffaratissima lista!?!? “
“ fammi pensare.. forse potrei staccare un po’ prima e potrei venire a darti la buona notte! “ gli si erano illuminati gli occhi
“ però adesso andiamo! “
Finita la scuola aveva lasciato Kagome a casa e si era diretto a casa sua; mentre mangiava il cellulare aveva iniziato a squillare; sperava fosse lei che gli voleva dire che pomeriggio non avrebbe lavorato e sarebbe rimasta con lui, ma non rispose la ragazza
“ Miroku? “ “ ti disturbo? “
“ no, dimmi.. va tutto bene? “ “ sì, è solo che.. senti Inuyasha ho un amico che conosce i ragazzi che.. beh.. “
“ che cavolo stai cercando di dirmi? “
“ questo mio amico conosce i ragazzi che ti avevano rubato la moto per fare quella rapina e sa dove si ritrovano di solito “ il sangue aveva preso a ribollirgli nelle vene, quei bastardi..
“ dimmi dove si ritrovano di solito Miroku “
“ vicino alla banca, li vicino c’è una specie di parchetto, è li che vanno sempre “
“ grazie, mi sei stato davvero molto d’aiuto! “ “ Inuyasha? “ “ sì? “
“ ti farebbero comodo due braccia in più? “ “ sei sicura di potercela fare? “
“ ma per chi mi hai preso?? “ si era messo a ridere “ ti passo a prendere io più tardi “ “ ok “ aveva messo giù; gli e l’avrebbe fatta pagare a quei pezzi di merda!! E come gli avrebbe fatto sputare sangue!!
Miroku era sceso e in moto avevano raggiunto la banca; Inuyasha l’aveva parcheggiata e seguito dall’amico si era incamminato verso quei vermi.
Da lontano li aveva riconosciuti e un sorrisino compiaciuto gli era apparso sul viso
“ che c’è? “ gli aveva chiesto il morettino
“ quegli stronzi li conosco “ erano gli stessi che aveva aggredito Kagome; bene, si sarebbe divertito ancora un po’ con loro che avevano osato toccare le due cose più preziose che avesse: Kagome e la sua moto.
“ allora stronzetti “ aveva detto parandosi davanti al gruppetto
“ come andiamo?? “ “ che cavolo vuoi tu?? Non ci siamo già chiariti quella sera? “ gli aveva detto uno dei ragazzi tra l’arrabbiato e lo spaventato
“ oh ma ragazzi, quella storia ormai è chiusa! Il problema è che voi facce di merda avete toccato qualcos’altro di mio… “
“ di cosa stai parlando? “ “ sto parlando di quella sera in cui avete usato la mia moto per fare una rapina!! “ stava cominciando ad irritarsi
“ senti amico, noi non sapevamo fosse la tua moto, ci dispiace.. “ aveva sorriso divertito davanti a quella scena patetica
“ hai ragione a dispiacerti, però vedi.. c’è un piccolo problema… io pareggio sempre i miei conti! “ era stata l’ultima frase pronunciata perché avevano cominciato a pestarsi e Inuyasha rideva mentre prendeva a calci uno di quelli che ricordava aver visto addosso a Kagome quella sera.
Miroku se n’era uscito con un graffio sulla guancia e il labbro rotto, mentre Inuyasha aveva un occhio nero e si era strappato il jeans, sbucciandosi il ginocchio
“ dobbiamo rifarlo! “ aveva detto ridendo il ragazzo
“ Miroku ti avevo sottovalutato.. devo dire che sai muovere bene le mani “
“ e tu non mi hai mai visto a letto! “ erano scoppiati a ridere, salendo in moto e sgommando in un locale li vicino.
Quando era arrivata in negozio invece di una pila di giornali il suo capo le aveva affidato una consegna speciale per un tizio di nome Kojima Koga; era uno piuttosto importante, a capo di una casa di produzione e importante uomo d’affari.
A quanto pare era un patito di riviste automobilistiche e siccome quel giorno non aveva avuto la forza di alzare il culo e andarselo a prendere aveva chiamato per una consegna a domicilio.
Ma da quando i giornalai facevano consegne a domicilio????
‘ è un grandissimo uomo d’affari e dobbiamo cogliere l’occasione al volo! ‘ le aveva detto il suo capo.. cogliere cosa poi?? Di sicuro non ci avrebbe pagato milioni per una stupida consegna.
Alla fine si era fatta dare l’indirizzo e aveva raggiunto questo fantomatico sfegatato di riviste automobilistiche. Arrivata era rimasta stupita nel trovarsi davanti uno spettacolare hotel a cinque stelle; si trattava bene quel Kojima!! Alla hall si era fatta dare il numero di stanza ed era salita in ascensore; suite numero 555
‘ cerchi di non disturbarlo troppo, il signor Kojima è tornato tardi ed è piuttosto stanco ‘ le aveva detto l’uomo alla hall; povero piccola Kojima!! Non l’avrebbe mai risvegliato dal suo riposino.
Arrivata alla stanza aveva bussato senza troppo interesse e le aveva aperto un uomo coperto solo da un asciugamano alla vita; era piuttosto affascinante, il petto muscoloso, i capelli neri sciolti e ancora bagnati che arrivavano appena un po’ più giù delle spalle e gli occhi blu inchiodati nei suoi; era arrossita cercando di distogliere lo sguardo
“ ho una consegna per il signor Kojima Koga “
“ sono io “ non l’aveva capito!! “ ecco le sue riviste e scusi per il ritardo “ ma che cavolo stava dicendo?? Sinceramente non le fregava molto se aveva fatto sì o no tardi; stava per andarsene, ma la voce profonda dell’uomo l’aveva bloccata
“ lavori dal giornalaio? “ aveva annuito “ non ti ho mai vista “
“ io.. vendo i giornali in giro “ “ ho capito. Come ti chiami? “ e che cavolo gli interessava??
“ Kagome Higurashi “ “ sei molto giovane “ “ diciotto anni signor Kojima “
“ grazie per le riviste Kagome “ le aveva detto sorridendole e chiudendo la porta.
Per quella stupida consegna aveva ricevuto abbastanza, come se avesse lavorato tutto il pomeriggio, solo che aveva fatto meno fatica.
Aveva guardato l’orologio, erano le quattro e mezza , magari avrebbe fatto un salto da Inuyasha, l’unico problema era che non sapeva dove abitava il ragazzo, così aveva preso il cellulare e l’aveva chiamato
“ Inuyasha ti disturbo? “
“ assolutamente no, dimmi “ “ ecco.. ho finito di lavorare adesso e mi stavo chiedendo se.. “
“ dove sei? “ “ sono di fronte al Bronx “
“ aspettami li, ti passo a prendere io “ “ va bene, a tra poco “
Ci aveva messo pochissimo ad arrivare e mentre stava per raggiungerlo aveva visto qualcuno seduto dietro; entrambi i ragazzi si erano tolti il casco
“ Miroku?? E tu che ci fai qui?? Ma che diavolo avete fatto in faccia?? Oh mio dio! “ aveva detto avvicinandosi al viso dei due ragazzi e sfiorandogli le ferite “ non è niente, dopo ti spiego “
“ sarà meglio.. “ li aveva fissati per qualche seconda “ ma Inuyasha non possiamo salire in tre in moto, come facciamo? “
“ Miroku questa è la tua fermata! “ il ragazzo dietro aveva sbuffato ed era sceso dal mezzo, dando il casco alla ragazza “ bell’amico che sei!! Ora mi tocca farmela a piedi fino a casa!! “
“ la prossima volta ti offro una birra! “ gli aveva detto il mezzo demone
“ mi dispiace Miroku, se avessi saputo che eravate in giro insieme avrei visto Inuyasha più tardi! “ gli aveva dato un bacio sulla guancia
“ per farmi perdonare! “ gli aveva detto
“ e io?!?!? “ aveva chiesto Inuyasha
“ tu l’avrai tutta per te tra poco!! Io il bacio me lo sono meritato!! “ aveva preso la mano della ragazza e le aveva detto
“ ehi Kagome o anche aiutato Inuyasha a picchiare dei ragazzi! Non merito un altro bacino???? “ si era staccata dalla prese dell’amico e aveva incenerito l’hanyou
“ grazie tante idiota!! Sali su Kagome, ti spiego dopo! “ era salita sulla moto e salutando con la mano il morettino era partita, stringendosi al ragazzo.

Ci tengo davvero a ringraziarvi tutti!! grazie a chi commenta e a chi legge ogni volta che aggiorno!!
Per kirarachan: non voglio svelarti nulla, ma aspettati di tutto!
Grazie ancora a tutti, un bacione!
p.s: voleva farvi l'in bocca al lupo per la scuola, buon inizio a tutti! ^^

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Capitolo 9
*** 9-gelosia ***


“ oh Kagome! “ l’aveva accolta calorosamente il padre del ragazzo
“ che piacere vederti! “
“ grazie signore, anche per me “
“ tutto bene tra voi due? “ le aveva chiesto e lei aveva annuito imbarazzata; lo youkai aveva posato lo sguardo sul figlio
“ e tu che diavolo hai fatto?? non avrai fatto per l’ennesima volta una rissa con qualche ragazzo spero! “
“ papà noi andiamo in camera “ aveva detto all’uomo trascinandola nella sua stanza.
Appena aveva chiuso la porta l’aveva imprigionata al muro e aveva cercato di baciarla
“ fermo!! Cos’è questa storia che avete fatto a botte?? “ aveva sbuffato
“ non possiamo parlarne dopo? “ “ no! “ l’aveva fatta sedere sul letto
“ Miroku aveva rintracciato i ragazzi che mi avevano rubato la moto e insieme siamo andati a fargli visita, tutto qui! “
“ e noto che avete solo chiacchierato”
“ Kagome quei bastardi hanno osato rubarmi la moto e mi avevano fatto finire nei casini con mio padre e inoltre.. sono gli stessi che quella sera davanti al night ti avevano aggredito.
Mi sono solo sfogato un pochino “ gli aveva carezzato l’occhio delicatamente
“ sto bene, non preoccuparti! Sono un mezzo demone io! “
“ hai dell’acqua ossigenata?? E una benda? “ “ in bagno “
“ dov’è il bagno? “ “ la prima porta a sinistra “ si era alzata ed era uscita “ dove vai?? “ l’aveva vista tornare poco dopo con le medicazioni e aveva sorriso divertito.
“ non serve, davvero “ era bastato il suo sguardo omicida a farlo zittire ed era rimasto a fissarla mentre concentrata si prendeva cura di quei graffietti da niente.
“ ecco fatto! “ aveva detto sorridente
“ ora vieni qui “ aveva detto stendendola sul letto e mettendosi sopra
“ Inuyasha! C’è tuo padre di la “ le aveva baciato il collo, salendo alla bocca
“ non m’importa, non mi hai ancora salutato “ aveva sorriso divertita e aveva ricambiato quel bacio soffocante e pieno di desiderio.
Le aveva accarezzato un fianco e con l’altra mano le aveva esplorato i capelli neri e lisci mentre lei si era stretta alla sua schiena, lasciandosi andare a quei piacevoli baci e a quelle carezze passionali.
Inuyasha aveva poggiato la schiena al muro e l’aveva tirata al suo petto, sentendola accoccolarsi come meglio voleva.
“ hai finito presto di lavorare; quasi non ci speravo di vederti “
“ sei contento che sono venuta? “ le aveva morso la spalla che poco prima aveva scoperto e subito l’aveva riempita di piccolo e soffici baci
“ quando mi hai chiamato il mio cuore è esploso e già pregustavo questo momento “
“ senti Inuyasha “ “ mh? “ era passato a baciarle la scapola e la scollatura del seno e l’aveva sentita ridere leggermente “ mi fai il solletico “ aveva detto soffocando i sospiri provocati dalle sue scie di baci
“ che cosa volevi chiedermi? “
“ niente, lascia stare “ le aveva stuzzicato ancora quella parte di pelle scoperta, facendola ridere ancora
“ allora? “ “ è imbarazzante “ aveva confessato lei con le gote arrossate
“ così imbarazzante da non poterlo neanche dire al tuo ragazzo?? “
“ veramente riguarda te “ “ allora non ti lascerò in pace finché non mi chiederai quello che vuoi sapere “ aveva sospirato arrendendosi e prendendo coraggio gli aveva chiesto
“ eri sincero quando dicevi che ti faccio uno strano effetto? “ aveva sorriso a quella domanda e prima di rispondere aveva raccolto le sue labbra in un altro di quei baci che le toglievano il respiro
“ vuoi sentire l’effetto che in questo momento hai su di me? “ aveva scosso la testa visibilmente imbarazzata
“ hai ragione, sarebbe troppo volgare “ “ baka! “ gli aveva detto colpendolo al petto
“ non mi piace sapere che ti ecciti pensando a me in quel modo “
“ invece dovrebbe farti piacere, visto che non sono riuscito a eccitarmi guardando uno di quei film, ma mi sono eccitato pensando a te “
“ stai mentendo “ aveva detto completamente rossa in viso “ giuro! “
“ è impossibile! Non ti credo! Non abbiamo mai fatto niente! “ “ fin ora “ le aveva sussurrato all’orecchio con quella voce roca che la faceva rabbrividire
“ non scherzare!! E rispondimi “
“ Kagome non ho bisogno di aver già fatto l’amore con te per eccitarmi, mi basta immaginarti “ era rimasta in silenzio, mentre lui non smetteva di giocare con la sua pelle
“ che c’è? “ le aveva chiesto dolcemente
“ non mi dire che mi vuoi chiedere un’altra cosa ma siccome è imbarazzante ti vergogni?!? “ aveva annuito chinando il capo; lui le aveva alzato il mento, costringendola a fissarlo negli occhi
“ parla “ l’aveva quasi supplicata
“ che cosa.. beh.. che cosa immagini? Insomma.. come mi.. come mi immagini? “ si era messo a ridere a quella domanda così ingenua
“ non prendermi in giro “ gli aveva detto raggomitolandosi al suo petto
“ no, non ti sto prendendo in giro, è solo che.. mi sorprende vedere che vuoi sapere certe cose, insomma, di solito sono cose di cui si parla con gli amici, invece tu, tu sei davvero curiosa.. “ le aveva baciato la testa
“ davvero vuoi saperlo? “ l’aveva sentita annuire
“ prometti che non ti arrabbi? “ aveva alzato il viso, cercando gli occhi del ragazzo “ è così terribile? “
“ no, ma conoscendoti alla prima parola mi daresti del maniaco “
“ starò buona ad ascoltarti.. immagina che io sia Miroku “ meglio di no, aveva pensato, perché con Miroku non sarebbe stato così dolce
“ in realtà mi basta immaginare i tuoi baci per farmi rabbrividire; e il pensiero di scoprire il tuo corpo che ho sempre immaginato mi manda il sangue alla testa. Far scivolare con una lentezza esasperante gli abiti che indossi per scoprire quel corpo da favola che sono sicuro che nascondi “ l’aveva sentita ridere e intrecciare la sua mano con la sua molto più grande
“ il pensiero di poterti baciare ogni singolo centimetro di pelle esposto e completamente lasciato a mia disposizione mi rende le gambe deboli e poter affondare in te mi fa impazzire, pensare di poterti esplorare nel tuo profondo, nel tuo intimo e segreto mi uccide “ era rimasta ad ascoltarlo felice e lusingata e smettendo di giocare con le dita lunghe della sua mano si era messa seduta di fronte a lui, mettendo le gambe sopra quelle del ragazzo e avvicinandosi fino ad aderire al suo corpo
“ Inuyasha “ era rimasto a guardarla
“ devo confessarti che anche tu mi fai uno strano effetto, soprattutto adesso “ le aveva sorriso sghembo, eccitandola ancora di più
“ lo immaginavo “
“ non so spiegarmi cosa succede, ma quando le tue mani e le tue labbra mi sfiorano io non riesco più a controllare il mio corpo e divento ceramica da modellare nelle tue mani; incontrollabile, il mio corpo risponde da solo e quel poco di razionalità che mi rimane sparisce in un soffio “
“ mi piace modellare la ceramica “ le aveva sussurrato all’orecchio, mordicchiandole il lobo
“ è sempre stata una delle mie fantasie “ “ non dire stupidaggini “ l’aveva rimproverato, mentre le mani del ragazzo viaggiavano sul suo corpo, immaginando di avere tra le mani creta
“ va bene, forse non l’ho sempre avuta questa fantasia, ma ora sento che è il mio desiderio più grande “ si era messa a ridere, ma subito lui l’aveva baciata con un tale ardore da farla sciogliere; Kagome si era aggrappata alle sue spalle e aveva approfondito il bacio, rincorrendo la sua lingua e mordendogli il labbro.
“ Kagome? “ “ mh? “ stavolta era stata lei a scendere a baciargli il collo
“ la tua razionalità in questo momento è già sparita?? “ si erano baciati ancora e ancora, prima che la ragazza capisse il significato di quelle parole
“ Inuyasha non possiamo, tuo padre è in casa e non mi sentirei tranquilla sapendo che potrebbe entrare quando vuole “ le aveva sfiorato le labbra
“ ma possiamo uscire “
“ casa mia è fuori discussione e non mi viene in mente un altro posto “
“ ce ne sono un sacco invece “ le aveva leccato il collo, facendole un succhiotto e scendendo a baciarle le spalle che aveva scoperto
“ tipo? “ aveva chiesto ansimando
“ il parco, il cimitero, in un bagno pubblico, in un vicolo.. scegli tu “
“ davvero tu lo faresti in un vicolo? “ le sue mani facevano quasi fatica a controllarsi e ora erano andate a carezzarle i seni; a quel tocco lei aveva gettato il capo indietro e lui ne aveva approfittato per baciarle il mento e il collo
“ Kagome “ l’aveva baciata togliendole il respiro “ non m’importa dove, m’ importa fare l’amore con te “
“ ma un vicolo.. è squallido.. insomma qualcosa di più romantico non ti viene?? “
“ potremmo usare la macchina “ per un attimo l’aveva fissato negli occhi, facendoci un pensierino
“ è di tuo padre? “ “ che importa “ le aveva detto stringendola al suo corpo e sfiorandole il sedere con le mani
“ forse è meglio se ci fermiamo qui, prima che entrambi perdiamo il controllo della situazione “
“ per una volta, solo per una volta.. lasciati andare e non pensare a quello che potrebbe succedere “ a fatica aveva spostato le mani del ragazzo, stringendole tra le sue
“ mi dispiace Inuyasha ma non riesco a lasciarmi andare adesso; se tuo padre.. “ le aveva tappato la bocca
“ andiamo “ “ dove? “ gli aveva chiesto
“ usciamo e quando ti sembra di vedere un posto appartato e che ti piace ci fermiamo “
“ ma è una follia, ci potrebbe vedere qualcuno “ prima di uscire l’aveva baciata
“ smettila di pensare agli altri e pensa a noi “
Avevano salutato frettolosamente l’uomo che quella sera l’aveva invitata a cena ed erano saliti in moto; avevano viaggiato per qualche minuto e alla fine a Kagome era venuto in mente un posto.
“ tu aspettami qui, voglio prima controllare che non ci sia nessuno “ aveva annuito e se ne era rimasto tranquillo sul mezzo, mentre lei si avvicinava al negozio e alla fine entrava sorridendo.
“ Kagome? Che ci fai qui? “
“ non ho impegni e pensavo di chiudere io, se per lei va bene. “ l’uomo ci aveva pensato qualche secondo
“ non ti darò nessun aumento se è quello che vuoi “ aveva scosso la testa
“ va bene così, voglio solo tenermi un po’ occupata “ “ aspetta qui “ era sparito in magazzino ed era tornato con il giubbotto e le chiavi del negozio
“ chiudi pure tra mezz’ora, tanto ormai la gente alle sei e mezze non vieni più “ aveva annuito e l’aveva salutato e dopo essersi assicurata che il suo capo se ne fosse andato aveva fatto cenno ad Inuyasha di entrare.
“ sei contenta di aver trovato un posto chiuso? “ le aveva chiesto avvicinandosi
“ sì, ora mi sento più a mio agio “ lui già aveva cominciato a baciarla “ aspetta “
“ che c’è? “ le aveva sfiorato il collo “ devo chiudere, altrimenti qualcuno potrebbe entrare “ aveva sorriso divertito sedendosi su una sedia all’angolo della stanza e mentre lei stava per chiudere qualcuno era entrato; qualcuno che lei non si sarebbe mai aspettato di vedere
“ signor Kojima.. “ aveva detto sorpresa; le aveva sorriso e lei era rimasta incantata, notando che Inuyasha lo fissava nervoso
“ come mai è qui? Voglio dire .. scusi la domanda.. “ aveva detto infine
“ tranquilla, mi sono solo accorto di avervi chiesto il numero sbagliato. Il ventiquattro ce l’ho già, avrei dovuto chiedervi il venticinque.. “
“ aspetti un attimo che controllo se l’abbiamo “ si era abbassata e aveva cercato la rivista con il numero venticinque
“ non avevi detto che lavoravi fuori? “ si era alzata con il giornale tra le mani
“ sì, ma oggi chiudo io “ “ quanto ti devo? “
“ non si preoccupi di questo, ha già pagato l’altro giornale “ prima di andare via le aveva chiesto
“ stavo pensando di invitarti a pranzo un giorno di questi “ la ragazza aveva guardato il mezzo demone; era furioso e se avesse potuto avrebbe ucciso quel tizio
“ mi.. mi farebbe molto piacere signor Kojima “
“ allora lasciami il tuo numero così ci sentiamo qualche volta “ aveva annuito
“ ah Kagome! Dammi del tu per favore, mi fai sentire vecchio “ “ d’accordo “ aveva detto sorridendogli, mentre lui era uscito dal negozio.
L’atmosfera si era fatta piuttosto rigida; lei aveva chiuso il negozio e si era avvinata al mezzo demone
“ sei arrabbiato? “
“ chi è? “ la sua voce era talmente fredda che l’aveva fatta rabbrividire “ un cliente che ho conosciuto oggi “ “ cos’era tutta quella confidenza?? “ aveva sospirato cercando di calmarsi
“ Inuyasha è solo un amico che mi ha chiesto di uscire insieme per mangiare qualcosa “
“ è vecchio, troppo grande per te!! E ti mangiava con gli occhi! Non mi ha degnato di uno sguardo e tu non ci hai nemmeno presentati. Che c’è? Ti vergogni a dire che sono il tuo ragazzo?? “ si era alzato guardandola negli occhi furioso
“ ma che diavolo stai dicendo?!? Perché mi dovrei vergognare di te?? Senti, mi dispiace di non avervi presentato però.. insomma non mi piace e non è giusto che ora te la prendi con me! non ho fatto niente “
“ Kagome quel tizio non mi piace e non voglio che tu lo riveda “ era stato severo
“ che cosa?? Ma pensi di potermi dare ordini solo perché sei il mio ragazzo?!? Stupido! “
“ non voglio tenerti chiusa in casa, ma quel Kojima non mi piace “
“ è u-n a-m-i-c-o! “ aveva puntualizzato “ e non mi piace neanche un po’! “
“ ho notato “ le aveva detto
“ bene, allora sai che ti dico? Fai un po’ come ti pare, mi hai stufata! “ stava per andarsene, ma lui l’aveva fermata
“ che vuoi ora? “ l’aveva abbracciata “ non litighiamo, non siamo venuti per questo “
“ ma sei stato tu a cominciare “
“ mi dispiace, ma non posso vederti con un altro tipo “ si era sciolta a quel brutto cretino di un geloso
“ Inuyasha sei tu il mio ragazzo e sei tu quello che mi piace e quello che voglio baciare! “ l’aveva baciata con un tale trasporto che per non cadere aveva dovuto aggrapparsi a lui, circondandogli il collo e lasciandosi andare a quella sensazione di calore che cominciava a pervaderle il corpo.
“ io sono anche più bello di quel coso “ “ senza dubbio “ gli aveva detto togliendogli la maglietta
“ e poi tu sei solo mia, l’hai promesso Kagome “ aveva annuito
“ solo tua “ gli aveva soffiato sulla bocca quelle parole e lui le aveva imprigionato ancora una volta quelle labbra rosse e carnose in un bacio senza fine.
“ dove vuoi farlo? “ le aveva chiesto dolcemente, baciandole l’orecchio e salendo alla fronte
“ Inuyasha.. non m’importa dove, m’importa fare l’amore con te “ si erano guardati ridendo e lui le aveva tolto la magliettina, scendendo a baciarle il seno e lasciando che il profumo della ragazza gli entrasse in corpo come una scarica “ sto impazzendo Kagome “ aveva sorriso imbarazzata, sdraiandosi sul bancone e lasciando che lui le sfilasse anche la gonna
“ dove sei stata fino ad ora? “ le aveva chiesto incantato da tanta bellezza “ sotto i tuoi occhi “ gli aveva detto baciandolo, mentre lui le slacciava il reggiseno e le leccava il petto senza sosta, baciandola fino a farla gemere.
Si era tolto i pantaloni e lei si era messa a cavalcioni su di lui; gli aveva baciato le labbra ed era scesa alla scapola, deviando sulla spalla, fino a raggiungere l’ombelico
“ anche questo immaginavi pensando a me? “ gli aveva chiesto con voce suadente mentre gli aveva accarezzato l’intimità; un sospiro era uscito dalle labbra del ragazzo che aveva ribaltato le posizioni
“ questo è troppo! “ le aveva detto mentre lei rideva; si erano tolti gli ultimi indumenti e lui era sprofondato in lei, come aveva solo immaginato e l’aveva esplorata, baciandola e rimanendo a fissarla, mentre lei rideva e ansimava.
Entrambi spingevano e il ritmo aumentava ogni secondo; lui non si staccava un attimo dalla sua bocca e lei si stringeva al suo petto.
Il tempo si era fermato quando un’ondata di piacere li aveva travolti; Kagome aveva perso la cognizione del tempo e non riusciva a capire cosa fosse successo. Il ragazzo si ara accasciato sul petto della ragazza sorridendo soddisfatto e l’aveva abbracciata
“ è stato molto, molto, molto meglio che guardare un film “ si era messa a ridere e gli aveva accarezzato quelle piccole orecchiette sulla testa, che al contatto con le sue dita si erano mosse leggermente.
“ Inuyasha? “ “ dimmi? “
“ tu credi che riuscirai a essere un po’ meno geloso? “ “ di te? Mai “ aveva detto serio
“ sei troppo importante Kagome e sei la cosa più bella che io abbia mai avuto. Non voglio dividerti con nessuno “
“ Inuyasha? “ “ mh? “
“ anche tu sei molto importante per me “ si era alzato, guardandola negli occhi
“ e voglio fare di nuovo l’amore con te “ aveva sorriso felice e si era immerso nel corpo di quella ragazza che gli aveva rapito il cuore.

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Capitolo 10
*** 10-pranzo ***


Avevano fatto l’amore altre due volte e dopo aver ripulito e sistemato tutto erano passati un attimo a casa della ragazza, per poi andare a mangiare a casa di lui.
Mentre Inuyasha l’aspettava seduto sulla moto aveva pensato che quel Kojima se la guardava un po’ troppo la sua ragazza. Sua e basta! Non voleva essere troppo protettivo, ma sapeva che le intenzioni di quel tipo non erano caste e pure, si vedeva da come l’aveva mangiata con gli occhi, ancora un po’ e le sarebbe saltato addosso.
Quel coso!! Come si permetteva di farle il filo così spudoratamente, mentre lui era li a guardarli?!?! Sapeva che se fosse stato troppo geloso nei confronti di quel tizio avrebbe litigato con Kagome, ma non poteva farci niente, era pericoloso e lui l’avrebbe tenuta lontana dai suoi propositi da maniaco.
Forse, doveva anche ammettere che si era talmente affezionato a quella ragazza, che il pensiero di vederla con un altro lo uccideva, le avrebbe parlato e avrebbero chiarito, con le buone o con le cattive.
Mentre cercava una soluzione per allontanarla dal quel Kojima l’aveva vista scendere dai gradini dell’appartamento, con indosso un vestitino celeste che le arrivava appena sopra le ginocchia.
Era a dir poco stupenda, bellissima e solo sua. Appena si era avvicinata l’aveva stretta tra le braccia, affondando la lingua nella sua bocca calda e profumata.
Si era staccata ridendo e gli aveva accarezzato il viso
“ sono pronta! “ le aveva sorriso, mangiandola con gli occhi “ lo vedo “ le aveva baciato la punta del naso
“ e sei splendida! “ era arrossita prendendo dalle mani del ragazzo il casco
“ andiamo, non voglio arrivare tardi alla prima cena con la tua famiglia “ si era seduta dietro all’hanyou ed erano partiti.
Prima di entrare le aveva stretto la mano
“ e se non andassi d’accordo con tuo padre? O tua madre?? E se non gli piacessi? Inuyasha forse “ l’aveva baciata senza lasciarle via di scampo, intrappolandola al muro e giocando con la sua lingua fino a farla morire. Si era staccato solo quando aveva sentito il cuore della ragazza tornare a battere tranquillo.
“ stai calma Kagome, andrà tutto bene “ si erano scambiati un sorriso dolce ed erano entrati.
“ sono a casa! Papà!! “ aveva gridato trascinandola verso il salotto
“ finalmente siete arrivati! Pensavo non voleste più venire “ l’uomo era apparso da dietro il muro
“ Kagome “ le aveva accarezzato il viso “ sei bellissima “ era arrossita
“ grazie signor Hayama e scusi per il ritardo “ le aveva sorriso
“ tranquilla bambina “ si sentiva davvero a suo agio, il papà di Inuyasha era davvero dolce, anche se con il mezzo demone discuteva sempre, a lei l’aveva trattata come sua figlia.
“ cara sono arrivati, possiamo venire a tavola? “ “ sì, è tutto pronto “ erano entrati in cucina ed erano rimasti senza parole; la tavola era imbandita di un centinaio di delizie e tutte avevano un aspetto molto appetitoso; lo stomaco di Kagome aveva fatto un triplo salto tanto stava morendo di fame.
Si erano seduti a tavola e la donna l’aveva squadrata con un aria quasi infastidita; lei aveva cercato di non farci caso e aveva assaggiato degli involtini di verdura; erano buonissimi e si scioglievano in bocca
“ signora Hayama questi involtini sono fantastici, ma ha preparato tutto lei?? “
“ certo, con le mie mani “ dalla prima volta che l’aveva vista Kagome era sicura di non starle molto simpatica e sperava che la donna potesse cambiare idea.
Mentre stavano mangiando tranquillamente la donna le aveva chiesto
“ allora Kagome, diventerai la moglie di mio figlio, ma non conosciamo niente di te, che cosa fai oltre a studiare? “
“ lavoro, in un giornalaio “ “ ah, così giovane, e come mai? Tuo madre non lavora? “
“ sì però.. i soldi non bastano e così ho deciso di darle una mano “
“ non vorrei essere troppo insolente, ma che lavoro fa tua madre? “ per un attimo era rimasta in silenzio e aveva guardato Inuyasha; gli occhi del ragazzo la rassicuravano, se non voleva parlare l’avrebbe capita
“ ecco.. mia madre lavora in un locale.. come.. come barista “ aveva chinato subito il capo
“ mi sembra un lavoro un po’ troppo giovanile per una donna di una certa età e con una figlia “ si era quasi strozzata quando aveva sentito quelle parole
“ mamma! “ l’aveva rimproverata il mezzo demone
“ tesoro non volevo insinuare niente, stavo solo dando il mio parere.. “
“ non si preoccupi signora Hayama “
“ vedi Inuyasha, la tu amica ha capito che non volevo essere maleducata “ fidanzata vecchiaccia!! Io sono la sua fidanzata!! Aveva pensato guardando la donna e sorridendole.
La cena era continuata tranquilla, a parte quando la madre del ragazzo commentava la vita di Kagome e sembrava piuttosto soddisfatta nel vederla imbarazzata.
“ signora l’aiuto io a lavare i piatti “ “ grazie Kagome, sei molto gentile, ma noi abbiamo la domestica “ voleva saltarle addosso e strapparle i capelli ‘noi abbiamo la domestica’ e ti senti potente cara mammina?!?!?!? Che strega!! Sicuramente il figlio non aveva preso da lei.
“ papà noi andiamo in camera “
“ aspetta Inuyasha, vorrei parlare un attimo con Kagome “ il ragazzo aveva annuito e prima di lasciarli soli l’aveva baciata dolcemente sulla guancia
“ va tutto bene signore? “ le aveva fatto segno di sedersi sul divano accanto a lui
“ mi dispiace per come si è comportata mia moglie a cena “ aveva scosso la testa “ non si preoccupi “
“ devi capire che tiene molto al figlio e vuole il meglio per lui “
“ certo “ aveva detto lei abbassando la testa
“ Kagome “ aveva alzato il viso, incontrando gli occhi rassicuranti e dolci dello youkai
“ io credo che tu sia una ragazza molto bella ed educata e sei capace di tenere a bada quella testa calda di Inuyasha, quindi sappi che per me sarai come una figlia d’ora in poi “ le aveva accarezzato la testa con fare affettuoso e lei non aveva saputo trattenersi dall’abbracciarlo
“ grazie signor Hayama, lei è molto gentile “ l’uomo aveva riso lieve
“ ora va da lui “ a sorpresa Kagome prima di correre via l’aveva baciato sulla guancia, facendolo sciogliere a quel gesto così dolce.
Mentre correva verso la camera del ragazzo due braccia l’avevano tirata dietro il muro e aveva sentito mancarle il respiro quando le labbra calde e possessive del ragazzo l’avevano imprigionata in un bacio appassionato.
“ sei stata davvero molto carina con mio padre, già ti adora “ la ragazza aveva abbassato gli occhi
“ al contrario di tua madre “ l’aveva abbracciata forte
“ stasera ha davvero esagerato, mi dispiace Kagome “ “ non importa “ le aveva preso il mento baciandola a fior di labbra
“ voglio che tu sappia che non m’interessa da che famiglia provieni e quanti soldi hai, la cosa importante è che sei con me e che non ci lasceremo “ “ grazie “ le loro bocche si erano incollate in un altro bacio pieno di desiderio, un bacio passionale e disperato; le aveva disegnato il contorno delle labbra con la lingua e lei gli aveva succhiato avidamente il labbro inferiore, facendolo ridere.
Aveva percorso il corpo della ragazza, fino a scendere dietro alle sue ginocchia e l’aveva tirata su, appoggiandola al muro, mentre con la bocca iniziava una lente ed esasperante tortura sul suo collo.
Si era morsa la mano per bloccare quei mugugni di piacere e aveva cercato di calmare il respiro agitato
“ Inuyasha “ era sceso con la lingua alla scollatura del seno, mordendola provocatorio
“ Inuyasha “ aveva sospirato lei forse troppo ad alta voce “ fermati “ con una mano era entrato sotto la sua gonna, accarezzandole l’interno coscia
“ fermo aspetta, no, non li “ aveva riso appoggiato alle sue labbra e l’aveva osservata eccitato
“ perché li no?? Non ti piace forse? “ l’aveva accarezzata con più audacia e l’aveva vista mordersi il labbro inferiore, chiudendo gli occhi; un’ondata di desiderio l’aveva sopraffatto, costringendolo a baciarla fino alla sfinimento, fino a quando la ragazza stremata e debole era riuscita a staccarsi da quel bacio possessivo.
“ basta, smettila “ con una lunga scia di baci che partiva dalla scollatura del seno era risalito fino al mento e si era fermato vicino alle labbra
“ non voglio fermarmi Kagome, voglio di più “ le aveva inchiodato lo sguardo “ voglio te “ le aveva detto
“ non possiamo, se ci vedesse tua madre, o tuo padre.. lasciami Inuyasha, non voglio rischiare “ non aveva sciolto la presa
“ andiamo in camera mia “
“ non sarei tranquilla comunque, potrebbero entrare “ “ chiudiamo a chiave “
“ potrebbero sentirci “ l’aveva guardata ridendo
“ basta che non urli, non ci sentirà nessuno “ lei gli aveva messo il broncio
“ io non urlo!! “ “ sì, avresti dovuto sentirti pomeriggio! “
“ baka!!! Mettimi giù “ le aveva accarezzato il lobo dell’orecchio con la lingua
“ andiamo a casa tua, ti prego.. non resisto più.. voglio fare l’amore con te tutta la notte.. ti scongiuro “
“ Inuyasha “
“ ti prego “ le aveva sussurrato con voce roca e suadente
“ cristo!! Come faccio a resistere se mi soffi nell’orecchio e mi parli con quella voce?!?!? “
“ grazie Kaggy!!! Ti adoro! “ l’aveva baciata un ultima volta e aveva lasciato che si desse una sistemata.
“ papà io accompagno a casa Kagome, ci vediamo più tardi “ “ state attenti “ la madre del ragazzo era spuntata dalla cucina e aveva baciato il figlio sulla fronte “ non fare tardi “
“ salve signora Hayama, signore “ aveva detto accennando un lieve inchino
“ Kagome “ le aveva risposto a mo di saluto la donna con voce sprezzante guardandoli uscire dalla porta.
Erano saliti sulla moto e avevano raggiunto la casa della ragazza; dopo essere entrati, mentre la ragazza stava chiudendo la porta Inuyasha le era saltato addosso, imprgionandola tra il suo corpo e la porta; le aveva spostato i capelli e mentre le baciava il collo, con le mani le aveva accarezzato i fianchi, tirandole su la gonna e sfiorandole la pelle nuda.
L’aveva sentita sussultare a quel gesto affrettato e le aveva leccato l’orecchio
“ Inuyasha aspetta “
“ non ce la faccio più Kagome “ si era strusciato sulla ragazza “ Inuy “ stava per richiamarlo, ma il ragazzo si era strofinato con più forza; l’aveva girata baciandola con forza e spingendo il corpo verso quello della ragazza “ Kagome “ le aveva sussurrato ansimando mentre lei gli aveva accarezzato l’intimità da sopra il pantalone.
Sapeva che stava per esplodere, sapeva che non resistiva più, così gli aveva tolto la maglietta
“ andiamo in camera “ gli aveva detto tra un bacio e l’altro e lui l’aveva presa in braccio e quasi correndo l’aveva portata in camera, stendendola sul letto e levandosi i pantaloni e i boxer; si era posizionato sopra la ragazza e le aveva sfilato le mutande
“ Inuyasha “ aveva detto mentre il ragazzo entrava in lei con forza, con disperazione, al limite, si faceva strada tra le sue gambe, spingendo senza sosta, sentendola mugugnare, sentendo le sue piccole mani aggrapparsi alle sue spalle.
Aveva gridato il suo nome, tornando a baciarla avidamente e torturandole il corpo con le mani
“ Inuyasha aspetta “ le spinte del ragazzo quasi le facevano male, ma il piacere era troppo, voleva fermarlo, dirgli di calmarsi, che nessuno gli correva dietro, avevano tutto il tempo che volevano per godersi quelle piacevoli attenzioni, ma lui non sembrava sentire, era troppo preso a soddisfare la sua sete , troppo perso nel desiderio di averla, solo per se, tutta la notte.
Avevano raggiunto l’apice, che li aveva stremati, come fossero stati schiacciati da un camion e non soddisfatto il ragazzo le aveva cominciato a torturare l’intimità con la lingua, mentre lei non ancora ripresasi dal primo orgasmo era già sulla via per averne un altro; l’hanyou non la lasciava un attimo in pace, non le dava il tempo di respirare che già sentiva un calore avvolgerla completamente .
Aveva inarcato la schiena per poi cadere esausta sul letto, il respiro corto, le labbra rosse e socchiuse e il battito a mille.
Le aveva baciato l’interno coscia e lentamente era risalito fino all’ombelico, giocandoci con la lingua e lasciando una scia fino al seno ancora turgido, aveva iniziato a stuzzicarlo con gli artigli, girando intorno ai capezzoli e baciandolo golosamente; le aveva baciato la spalla, scendendo alla scapola e percorrendo la gola, fino al mento
“ Inuyasha “ era esausta, lo sapeva, ma non riusciva a fermarsi; le aveva baciato le labbra e infine si era accoccolato al petto della ragazza, continuando a giocare con il suo seno.
Lei piagnucolava e lui rideva malizioso
“ un giorno mi farai diventare pazza, morirò perché avrai usato il mio corpo tanto a lungo da consumarlo “ si era messo a ridere
“ mi dispiace, ma è una tentazione che mi si presenta troppe volte e troppo invitante e non sono capace di ragionare, di frenarmi, di darti tregua “ aveva sospirato quasi sazio
“ certo che anche tu non mi dai un freno! Invece di fermarmi continui a piagnucolare e questo non fa altro che farmi eccitare “
“ scusa se ora mi permetto anche di mugugnare, ma le tue carezze sono un po’ troppo audaci! “ si erano rigirati nel lenzuolo e lei si era ritrovata sopra
“ voglio dormire, rimani con me “ aveva sospirato sconsolato
“ lo sai che vorrei rimanere, più di ogni altra cosa, ma.. sono già rimasto l’altra sera, non vorrei fare latri casini “ con la testa appoggiata al suo petto gli aveva accarezzato i pettorali, baciandolo lieve
“ ma io sono la tua futura moglie, ormai possiamo fare quello che vogliamo “
“ Kagome se tua madre ci trovasse a dormire nel letto, nudi e abbracciati mi ucciderebbe sul serio e non voglio morire sapendo che potrei fare ogni giorno e ogni notte l’amore con te “
“ rimani Inuchan!! “ l’aveva guardato dolcemente e lui non aveva resistito dal baciarla
“ non fare così perché potrei farti mia un’altra volta “
“ voglio stare con te, dormire tra le tue braccia.. non essere cattivo “ “ Kagome.. “ le aveva sussurrato tra l’esasperato e lo straziato; voleva rimanere, più di ogni altra cosa, ma non voleva altri problemi.
“ chiudiamo la porta della camera a chiave, così mia madre non ci vedrà nel letto nudi e abbracciati “
“ ma domani mattina ci vedrà uscire entrambi dalla tua camera “
“ ma ormai siamo promessi sposi e se vogliamo fare l’amore, facciamo l’amore, non credo sia una novità per mia madre e tanto meno per i tuoi genitori! “
“ mi vuoi proprio con te stasera “ aveva annuito facendogli gli occhioni da cane bastonato
“ facciamo così, rimarrò ancora per un po’, poi tornerò a casa e domani mattina ti vengo a prendere con una sorpresa, per farmi perdonare di non essere rimasto “
“ tu non mi vuoi “ gli aveva detto girandosi in modo da dargli le spalle; l’aveva abbracciata, attirandola a se
“ credi davvero che se non ti vorrei farei questo? “ si era messo sotto il lenzuolo, scendendo pericolosamente verso il basso ventre della ragazza
“ no Inuyasha! Ti prego fermo!! Sono stanca! No li, no, no.. “ si era abbandonata alle sue carezza
“ Inuyasha “ aveva piagnucolato cercando di tirarlo su
“ sono esausta e non credo di riuscire a sopportare un terzo orgasmo “ era tornato fuori dal lenzuolo guardandola divertito
“ sei troppo fiacca tesoro, dobbiamo fare più attività fisica!! Io non mi stanco così facilmente e tu devi stare al mio passo “
“ mi dispiace ingordo, ma quello che qui non si accontenta mai sei tu!! “ l’aveva abbracciata
“ se non vuoi che ti coccoli io allora potresti coccolarmi tu “ i suoi occhi miele erano stracolmi di eccitazione
“ e poi basta!!! Guardami negli occhi Inuyasha Hayama “ l’aveva guardata divertito
“ farò quest’ultima cosa per te e poi per stanotte basta!! Intesi?? “ aveva annuito contento, mentre stavolta era lei che scivolava fino al bacino del ragazzo; e dolcemente gli aveva baciato l’intimità, l’aveva leccato e l’aveva torturato con una lentezza esasperante, tanto che ad un certo punto l’aveva sentito anche bestemmiare.
L’aveva fatto arrivare al piacere dopo minuti e minuti di lenta e agonizzante tortura ed era ritornata tra le sue braccia ridendo soddisfatta
“ sei perfida “ le aveva sussurrato all’orecchio, stringendola forte
“ però ti è piaciuto “ “ mai provato cosa migliore “ si era messa a ridere mentre lui le baciava la fronte e i capelli
“ è meglio che vada ora, altrimenti non ci alziamo più domani mattina “ “ Inuyasha “
“ coraggio, vedrai che il tempo fino a domani mattina volerà “ si erano rivestiti e lei lo aveva accompagnato alla porta e l’aveva baciato come se fosse stato l’ultimo bacio della sua vita
“ dormi bene piccola e grazie per pomeriggio e per stasera “ l’aveva baciata un’ultima volta prima di aprire la porta e andare verso la moto
“ aspetta!! “ gli aveva gridato raggiungendolo e abbracciandolo forte
“ che c’è? “ l’aveva guardato
“ baciami. Baciami Inuyasha. Un’ultima volta e ti lascerò andare, però baciami. “ l’aveva stretta a se e le aveva leccato le labbra, entrando irruento nella sua bocca e togliendole il respiro, una volta e ancora una, sentiva che da un momento all’altro sarebbe svenuta, ma appena le labbra del ragazzo si staccavano dalle sue sentiva un vuoto profondo colpirla e risucchiarla.
“ vai a dormire ora assatanata! “
“ baka!!!! Sei tu l’ingordo!! “ l’aveva salutata ed era partito
“ Inuyasha!!! Un ultimo bacio!!!! “ aveva gridato. Troppo tardi, il ragazzo era sgommato via e l’aveva lasciata sui gradini a toccarsi le labbra che ancora sapevano di lui.
Quando la mattina si era svegliata era in uno stato di coma profondo, avrebbe voluto rimanere ancora nel letto, sotto la coperta morbida e calda e chiudere gli occhi, ma purtroppo doveva andare a scuola.
Si era risciacquata più volte il viso per riprendersi e aveva salutato sua madre con un bacio sulla fronte, visto che la donna stava ancora dormendo, beata lei!!
Aveva sceso i gradini lentamente, attenta a non cadere e pian piano si era incamminata, quando un rumore a lei familiare l’aveva fermata; si era girata e aveva visto quell’angelo caduto dal cielo togliersi il casco, lasciando libera la chioma argentata e fissarla sorridente; le aveva fatto segno di avvicinarsi e la ragazza gli era corsa in contro, abbracciandolo forte e ispirando il profumo del suo corpo.
Come la prima volta che l’aveva sentito sapeva di colonia e come la prima volta l’aveva stordita; aveva chiuso gli occhi rilassandosi tra le sue braccia che la tenevano stretta e aveva respirato profondamente
“ ehi bell’addormentata stai ancora dormendo? “ aveva annuito mugugnando qualcosa
“ ma lo sai che dobbiamo andare a scuola?? “ “ sì… “ gli aveva risposto tristemente
“ saresti più contenta se ti dessi la mia sorpresa?? “ gli aveva sorriso felice sperando in un bacio, ma il ragazzo aveva tirato fuori dallo zaino un sacchettino
“ che cosa è? “
“ tieni, guarda “ appena aveva preso il sacchetto in mano aveva sentito un odore dolce di brioche calde arrivarle come una carezza al naso e i suoi occhi si erano illuminati.
Aveva tirato fuori un croissant ancora caldo e morbido e l’aveva morso, godendosi quella soffice sensazione; la marmellata si era estesa su tutta la lingua, riempendole la bocca di una tenera sensazione e facendola mugugnare di soddisfazione; finita la brioche aveva bevuto da un bicchierino della cioccolata calda che come il cornetto l’aveva mandata in estasi.
Si era goduta la colazione con una calma estenuante, mentre lui la fissava dolcemente, desiderando di essere al posto del croissant
“ sei sporca vicino alla bocca “ le aveva detto quando la ragazza sazia aveva finito tutto
“ dove? “ “ vieni qui, ci penso io “ le aveva preso il mento tra le dita, avvicinandola lentamente e leccando con le labbra quella piccola macchietta di cioccolato al bordo della bocca
“ grazie “ aveva detto arrossendo “ coraggio scricciolo Sali che dobbiamo andare “
Ma quanto era carino!?!?!?! Era davvero un ragazzo d’oro, quelli che non bisogna lasciarsi scappare! Quelli da sposare!!! È una fortuna che sia il mio futuro marito! aveva pensato lei mentre aggrappata al ragazzo raggiungeva la scuola.
Mentre entravano Sango in compagnia di Miroku li aveva raggiunti
“ Kagome!! “ l’aveva abbracciata forte
“ come va? “ le aveva chiesto “ ho una notizia grandiosa da darti!!! “ la mora saltellava contenta
“ che succede? “ “ è tutto organizzato per domani sera, verranno tutti!! “
“ dove? “ aveva chiesto l’hanyou intromettendosi
“ come dove? Alla festa! “ si era girata verso l’amica “ Kagome non gli hai ancora detto niente? “ aveva scosso la testa “ cosa dovevi dirmi? “ “ te lo dirò dopo, ora andiamo “
Mentre ascoltava la lezione aveva sentito qualcosa vibrarle nella tasca; aveva tirato fuori il cellulare e si era maledetta per non averlo spento; se solo l’avesse sentito il professore avrebbe passato dei guai seri e non poteva permettersi un altro sgarro; aveva aperto il messaggio leggendolo attentamente
‘ ciao Kagome, sono Koga, come stai? mi chiedevo se eri libera oggi a pranzo; so che ci siamo visti solo ieri, ma sarei davvero contento di mangiare con te. Fammi sapere, un bacio! ‘ aveva sospirato disperata e gli aveva risposto che le avrebbe fatto piacere pranzare con lui
‘ allora ti passo a prendere a scuola all’una e mezza, giusto? ‘ aveva confermato spegnendo il telefono e rimettendolo in tasca.
Alla terza ora, quando la campanella era suonata Inuyasha si era fatto trovare davanti alla sua classe sorridente e l’aveva portata in terrazza.
Appena erano rimasti soli l’aveva baciata con impazienza, ma lei lo aveva fermato
“ che cosa c’è? “ “ dobbiamo parlare “ non sapeva come, ma doveva dirglielo, lui era il suo ragazzo, il suo futuro marito e doveva sapere, anche perché Koga sarebbe venuto a prenderla a scuola e quindi l’avrebbe comunque scoperta.
Dopo averlo fatto sedere su una delle panchine aveva deciso di iniziare a parlargli prima della festa
“ mi stai preoccupando, va tutto bene? “ aveva annuito
“ Sango e Miroku hanno organizzato una festa in nostro onore domani sera e hanno invitato tutta la scuola “
“ che cosa?? “
“ avanti Inuchan!! Non puoi non venire! La festa è per noi due e Sango e Miroku si sono impegnati tanto!! Fallo per loro! “
“ se vengo lo faccio solo per te, perché poi so che mi ripagherai adeguatamente “ le aveva sorriso maliziosamente e lei era arrossita
“ vedrò cosa posso fare, ma non ti prometto niente! “ l’aveva intrappolata tra le sue braccia
“ io non voglio vedere cosa potresti fare, voglio essere ripagato, come si deve e soprattutto da te! ” era stato chiaro e serio e lei aveva sbuffato stancamente
“ d’accordo baka di un ingordo!! “ lui le aveva posato le labbra sul collo, baciandolo dolcemente
“ e ora se non ti dispiace vorrei godermi un po’ la mia ragazza “ “ aspetta “
“ che c’è ancora?? “ era impaziente, come un bambino che aspetta di scartare il suo regalo di natale
“ promettimi che non ti arrabbierai, qualunque cosa ti dirò ora “ il suo sguardo si era rabbuiato
“ già che cominci così Kagome significa che sai già che mi arrabbierò “ “ prometti “ aveva annuito distrattamente, aspettando che lei iniziasse a parlare
“ ecco.. oggi a pranzo.. mangio con il signor Kojima “ era rimasto zitto
“ non succederà niente, sarà sola un pranzo tra due amici.. neanche! Tra due conoscenti “ si era affrettata ad aggiungere
“ mi pareva di essere stato chiaro su quel tizio. Non voglio, lo sai benissimo che non mi piace e non ti lascerò andare da sola a mangiare con lui!
Non mi fido Kagome e neanche tu dovresti “
“ non cominciare! Ti prego, non succederà nulla, non mi farà niente! Mangeremo e poi mi riporterà a casa “
“ no Kagome, mi dispiace ma non voglio “
“ Inuyasha forse non hai capito, non ti sto chiedendo il permesso, ti sto solo avvisando, così che quando all’una e mezza verrà a prendermi non farai scenate! “
“ CHE COSA? “ aveva gridato irritato “ dovrei stare zitto e buono quando quel coso viene anche a prenderti a scuola come se fosse il tuo ragazzo?!?!!? “
“ per favore! Sei patetico! Tutte queste scene per un misero pranzo! “ prendendola per un braccio le aveva ringhiato contro arrabbiato
“ tu sei mia Kagome! Tu farai quello che ti dico e basta, chiaro?? “ l’aveva schiaffeggiato
“ sei impazzito?? Brutto idiota! Non sono mica di tua proprietà! Non ti appartengo Inuyasha e non mi lascerò chiudere in casa per la tua gelosia! Scordatelo! “
“ Kagome non provare ad andare via con quel tizio, perché giuro che “
“ che?? CHE COSA INUYASHA?!? Mi vorresti picchiare? “
“ non dire cazzate stupida, non alzerei un dito su di te “
“ ti conviene stupido! e ora lasciami, devo andare a lezione “ “ ferma “ le aveva detto stringendo la presa sul braccio
“ mi fai male Inuyasha “ aveva allentato la stretta ma continuando a guardarla severo
“ Kagome non voglio ripetermi, tu non andrai con quel tipo e giuro che se uscendo da scuola ti vedrò salire in macchina con lui… non puoi immaginare cosa sarei capace di fare “
“ tu sei matto!! Non minacciarmi Inuyasha perché giuro che questa sarà l’ultima volta che mi vedrai!! E ora mollami “ la fissava tenendole il braccio
“ LASCIAMI! “ aveva gridato la ragazza arrabbiata, riuscendo a staccarsi dal ragazzo e andandosene, sbattendo la porta.
Si era accasciato sulla panchina con le mani sulla testa; era sicuro di aver sentito l’odore delle sue lacrime mentre sbatteva la porta; cazzo!! Andava tutto così bene e poi quel Kojima si era messo in mezzo ed ecco che aveva litigato di brutto con Kagome! Si sentiva talmente in colpa per come l’aveva trattata, eppure la rabbia lo stava facendo esplodere.
Aveva tirato un pungo al muro, sbucciandosi le nocche e sentendo il sangue colargli sul palmo della mano; non sentiva il dolore, immaginava solo che quel muro fosse la faccia di quel tizio e desiderava avergli rotto il naso. Era corsa in bagno e si era chiusa dentro, scoppiando a piangere; quel cretino! Con chi pensava di avere a che fare?!? Non era mica la sua schiavetta che annuiva ad ogni suo ordine! Idiota! Come si era permesso.. aveva cercato di darsi una sistemata ed era rientrata in classe, beccandosi anche la sgridata del professore per aver fatto tardi.
Tremava al solo pensiero di cosa Inuyasha avesse potuto fare alla fine della scuola, ma lei non si sarebbe sottomessa a lui come un cagnolino, era libera di fare quello che voleva! E poi non stava mica andando a fargli le corna! Stavo solo andando a pranzo con Koga.
Al suono della campanella era uscita di corsa, evitando di incontrarlo e vicino al cancello aveva visto una macchina nera ad attenderla e fuori quell’uomo tremendamente affascinante; gli era corsa incontro e quando aveva visto Inuyasha avvicinarsi furioso gli aveva detto di partire immediatamente.
Seduta in macchina aveva tirato un sospiro di sollievo e l’uomo accanto se ne era accorto
“ tutto bene Kagome? “ gli aveva sorriso
“ sì grazie, e tu? “ “ certo! Sono molto felice che tu abbia accettato il mio invito “
“ e tu sei stato gentile ad invitarmi “ “ te l’avevo detto che ti avrei chiamato no? “
“ sì, solo non mi aspettavo fosse così presto “
“ è un problema per caso? “ “ no, no tranquillo.. è tutto a posto! “ la macchina si era fermata davanti ad un ristorante molto, molto costoso, ci avrebbe scommesso! E mentre stavano per entrare il cellulare della ragazza aveva preso a squillare
“ scusami un attimo “ aveva detto allontanandosi abbastanza da non farsi sentire
“ pron “ “ dove sei? “ era arrabbiatissimo e si sentiva dal suo tono di voce
“ a pranzo se non ti dispiace “
“ Kagome dimmi dove cazzo sei perché giuro che giro tutta Osaka per ritrovarti e prendere a calci nel culo quel maniaco che sta con te!! “
“ smettila Inuyasha “ questa volta l’aveva pregato, non sopportava di litigare con lui
“ dimmi dove sei! Non voglio più ripetertelo! “
“ Ti prego, calmati! Stai tranquillo, va tutto bene. Non voglio andare a letto con lui, fidati di me! ti scongiuro Inuyasha smettila di essere così arrabbiato “ il ragazzo aveva respirato profondamente per due volte e poi aveva parlato
“ voglio che ci vediamo quando ti riporta a casa, intesi? “ “ va bene “
“ Kagome.. non voglio che tu gli dia troppo confidenza, mangia e vattene, mi hai capito? “
“ ci vediamo dopo Inuyasha “ “ Kagome aspetta “ aveva messo giù e aveva spento il cellulare, non poteva permettere al ragazzo di continuare a chiamare mentre mangiavano, era comunque segno di maleducazione parlare a tavolo con il telefono e non voleva assolutamente fare la figura della ragazza scortese .
Aveva raggiunto Koga che le aveva circondato le spalle con un braccio, facendole strada nel ristorante; si erano seduti e Kagome si era sentita tremendamente imbarazzata a vedere tutte le persone vestite in un certo modo, perfino l’uomo di fronte a lei era elegante
“ Koga avresti dovuto dirmi che mi avresti portato in un posto così lussuoso, così mi sarei messa qualcosa di più appropriato “ le aveva sorriso rassicurante
“ stai benissimo anche vestita così Kagome, non ti preoccupare “ aveva ricambiato il sorriso e si era immersa a leggere il menù
“ io sto morendo di fame e tu? “ aveva annuito “ penso che prenderò un risotto ai funghi “
“ anche io “ l’uomo aveva ordinato per entrambi e quando il cameriere li aveva lasciati soli le aveva sorriso
“ allora Kagome, non ci conosciamo affatto, parlami di te “
“ credimi Koga, non c’è niente di così eclatante nella mai vita “ “ sono tutto orecchie “
“ beh.. vivo da sola con mia madre, studio e come sai lavoro “ “ posso chiederti una cosa? “ “ sì “
“ però rispondimi solo se te la senti “ aveva annuito “ come mai lavori? “
“ non sei il primo a volerlo sapere. Purtroppo il lavoro di mia madre non basta a pagare tutte le bollette e la scuola, quindi devo darle una mano; dal giornalaio non guadagno molto, ma quel che basta a tirare avanti “
“ capisco, e.. tuo padre? “
“ mio padre è morto molto tempo fa, quando ero ancora piccola e non ho ricordi di lui “
“ che cosa vuoi fare dopo la scuola? “
“ vorrei andare all’università, ma per farlo devo cercare di prendere la borsa di studio.. insomma, non potrei mai permettermi di pagare la retta universitaria, quindi studio sodo e cerco di tenere la media dei volti alta “
“ sei una ragazza molto intraprendente “ “ non per scelta forse “
“ però comunque ci metti tutta te stessa e non è da tutti Kagome “
“ beh anche tu sei molto famoso, la tua fama ti precede signor Kojima! “
“ già, spero almeno si parli bene di me in giro. Tu hai sentito qualche voce di cui dovrei preoccuparmi? “ era arrossita
“ in realtà Koga.. non sapevo neanche chi eri prima di consegnarti la rivista, mi dispiace.. “
“ no, non dispiacerti, anzi.. sono felice di sapere che almeno qualcuno ad Osaka non mi conosce. Credimi, non è bello quando le persone ti conoscono per il ricco uomo d’affari e fanno di tutto per uscire con te, comportandosi in modo gentile e leccandoti le scarpe pur di farsi notare. Fa piacere ogni tanto parlare con delle persone che non sanno nulla di te “
“ hai ragione, è brutto non essere apprezzati per quello che sei veramente, ma essere considerati solo per quanti soldi hai.. “ le era tornata in mente la madre dell’hanyou. Il primo era arrivato e Kagome l’aveva assaggiato affamata; era squisito, degno di un ristornate così costoso
“ toglimi una curiosità “ “ dimmi “
“ quanti anni hai? “ “ non ti piacerebbe saperlo, potrei essere tuo padre “ “ esagerato “
“ tu quanti anni mi dai? “ “ beh.. guardandoti.. ventisei, ventisette anni?? “ si era messo a ridere
“ ci sei andata vicino, comunque grazie, ma ne ho trenta “ “ li porti bene “ le aveva sorriso tornando a mangiare
“ ora posso chiederti io una cosa? “ “ certo “
“ quando sono venuto dal giornalaio, c’era un ragazzo seduto su una sedia, so che non sono affari miei, ma “
“ è il mio ragazzo, credo.. “ l’aveva interrotto “ ah, e come mai credo? “
“ beh.. abbiamo litigato e non so se riusciremo a trovare un accordo “ “ per causa mia? “ aveva scosso la testa e quasi si era soffocata
“ no, no assolutamente, tu non centri nulla “ “ meno male “ gli occhi dell’uomo lo tradivano, sapeva che aveva intuito qualcosa, ma non voleva parlarne.
Si erano fatti portare anche un secondo e un dolce e avevano parlato del più e del meno
“ sono stato davvero bene Kagome e spero che accetterai di uscire ancora con me “
“ certo, mi farebbe piacere “ l’uomo si era alzato e aveva pagato il conto
“ sei pronta per andare? “ aveva annuito.
Quando la macchina si era fermata Kagome l’aveva ringraziato di tutto, baciandolo sulla guancia
“ alla prossima Kojima “ gli aveva detto sorridendo
“ alla prossima “ l’aveva salutata guardandola scendere in tutta la sua bellezza e appoggiandosi al sedile aveva respirato profondamente.
Era scesa e aveva visto la macchina nera correre via; ok, era calma! Non proprio.. si era girata nervosa e aveva suonato alla porta
“ Kagome? “
“ salve signor Hayama, Inuyasha è a casa? “
“ certo, è in camera, tutto bene? “ aveva annuito
“ posso andare? “ “ certo bambina, sai già dov’è vero? “ “ sì grazie “
Aveva raggiunto la porta e aveva bussato timorosa
“ papà ho da fare, va via!! “ sentiva ancora nella sua voce quella sfumatura irritata e inquieta
“ no Inuyasha, sono io “ dopo due secondi la porta si era spalancata e lei si era ritrovata il ragazzo di fronte che la guardava furioso
“ entra “ si era seduta sul letto mentre lui aveva chiuso a chiave la porta
“ ti aveva detto mangia e vieni, ci hai messo un po’ di più “
“ smettila Inuyasha, per favore… “
“ Kagome tu te ne sei andata e sapevi che non volevo, ma comunque sei salita su quella diavolo di auto con quel.. quel.. “
“ abbiamo solo mangiato e parlato! Basta! Quindi smettila di farti i film!! “
“ perché hai spento il cellulare? “ ah cavolo! Il telefono,!! Se ne era completamente dimenticata. L’aveva acceso e aveva visto sei chiamate del ragazzo, era sbiancata
“ mi dispiace, mi sono dimenticata di riaccenderlo “
“ ma perché l’hai spento!?!? “ la sua voce si era fatta più alta
“ perché sapevo che mi avresti continuato a chiamare!! “
“ quel Kojima “ “ Koga “ aveva detto lei “ si chiama così “
“ ah scusa!! Non sapevo vi deste del tu e vi chiamaste per nome, siete davvero carini insieme! Potresti fidanzarti con lui! Tanto a me non dai mai retta..“
“ tu! Tu sei troppo possessivo e geloso! Sei troppo prepotente e non puoi pretendere che io esca solo con te, Sango e Miroku! Cavolo Inuyasha, credi che ogni volta che esca con qualcuno ti metta le corna?? Non sono mica una prostituta! “
“ ti avevo avvertito, dal giorno in cui ci siamo baciati ti avevo avvertito che sarei stato possessivo “
“ allora lascia che ti dica un ultima cosa e poi me ne vado, perché mi hai stufato, se vuoi andare d’accordo con me, cerca di non essere così geloso e metti da parte un po’ d’orgoglio! Cresci! “ gli aveva urlato contro andando verso la porta; aveva provato ad aprirla ma era chiusa a chiave
“ apri Inuyasha, voglio andarmene, mi hai stancata.. “
“ Kagome.. mi dispiace, ma è più forte di me “ si era avvicinata a lui, poggiandogli un dito sul petto con fare accusatorio
“ smettila di scusarti e invece cerca di controllarti un po’ di più!! Maniaco ossessivo che non sei altro! “ l’aveva abbracciata
“ basta litigare, mi dispiace di averti trattato male, ma ora finiamola “ si era calmata un po’ sentendo il calore del suo corpo avvolgerla
“ Inuyasha tu sei la cosa più importante per me, ma se non imparerai a controllarti io “ le aveva posato un dito sulle labbra
“ non lo dire “ si era accasciata al suo petto
“ hai smaltito la rabbia?? “ aveva annuito stringendola forte e annusandole i capelli
“ allora baciami “ non se l’era fatto ripetere, le aveva raccolto le labbra in un bacio tormentato, da togliere il respiro, giocando con la sua lingua e non lasciandola andare mai; la ragazza si era aggrappata al suo petto lasciandosi coinvolgere da quel bacio pieno di passione e rabbia, pieno di paura e di pentimento.
“ ora va meglio “ le aveva detto sorridendo
“ già.. “ le aveva accarezzato il viso e Kagome aveva notato la mano ridotta abbastanza male
“ ma cosa hai fatto? “ era preoccupata e teneva dolcemente la mano nella sua
“ niente, ho solo dato un pugno e mi è uscito un po’ di sangue “ “ con chi ti sei picchiato stavolta? “
“ con il muro “ “ che cosa?!?! “
“ ero arrabbiato Kagome e dovevo sfogarmi “ “ cristo Inuyasha!! Tu hai bisogno di una bella raddrizzata! “ si era avvicinato al suo collo sensuale
“ e sarai tu a darmela questa ‘ raddrizzata’ ? “ le aveva sussurrato all’orecchio facendola tremare
“ hai qualcosa in contrario? “ le aveva baciato il collo, salendo al lobo dell’orecchio
“ no, se inizi adesso “ si era messa a ridere e l’aveva baciato, cadendo sul letto insieme a lui e continuando a baciarlo.

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Capitolo 11
*** 11-festa ***


La mattina era andata a scuola, pomeriggio aveva lavorato e ora stava davanti all’armadio a decidere cosa mettere; era stanca, voleva dormire, ma sapeva che i suoi amici tenevano molto a quella festa e così si era rassegnata e sospirando aveva cominciato a cercare qualcosa di decente da poter indossare.
Mentre era infilata nell’armadio a rovistare aveva sentito il campanello suonare insistente
“ ARRIVO!! “ aveva gridato scocciata e appena aperta la porta era stata assalita dalla morettina
“ Sango così mi uccidi!! “ l’amica si era staccata sorridendo felice
“ che diavolo hai? “ “ Kagome!!! Kagome!! “
“ mi vuoi dire perché sei così felice? “ le aveva mostrato una borsa
“ e quindi? “ le aveva chiesto confusa
“ andiamo in camera! “ si erano sedute sul letto e Sango aveva tirato fuori dalla borsa un vestito bianco lungo fino alle ginocchia
“ è per te “ aveva detto la ragazza alzandosi per mettere l’abito più in bella vista
“ come per me? “ “ sì Kagome è tuo! Lo devi mettere stasera, per la festa “ l’abito aveva uno spacco al fianco sinistro e si allacciava dietro al collo, rimanendo un po’ aperto sulla scollatura del seno
“ ma Sango.. è… è troppo elegante! E imbarazzante! Non potrei metterlo, grazie ma no! “
“ Kagome tu non puoi rifiutarti, devi metterlo e basta, sarai splendida! Quindi non fare storie. Vai a farti una doccia e poi vestiti! Corri! “
Si era immersa nella schiuma della vasca chiudendo gli occhi e respirando profondamente; quello che era successo il giorno prima l’aveva davvero scombussolata.
Non avrebbe mai pensato che Inuyasha potesse essere così eccessivamente protettivo e geloso; l’avrebbe fatta impazzire con tutte quelle scenate per Koga che oltretutto era stato molto gentile.
Doveva ficcarsi in testa che se lei usciva con altri ragazzi o uomini non succedeva assolutamente niente!! Stupido! era troppo possessivo e quando era arrabbiato faceva davvero paura; per un attimo aveva pensato a cosa sarebbe potuto succedere se mentre Koga l’aspettava fuori da scuola avesse incontrato Inuyasha.
Non sapeva se l’uomo sarebbe stato capace di difendersi, ma di una cosa ne era certa: l’hanyou l’avrebbe fatto a pezzetti. Letteralmente, nel vero senso della parola. L’avrebbe ucciso, riempito di botte e lasciato sulla strada a morire.
Povero Kojima!!!! Non poteva permettere al ragazzo di fargli fare quella fine.
Doveva cercare di fargli dare una calmata, avrebbe trovato un modo per fargli capire che non poteva, ogni santissima volta, essere così iperprotettivissimo.
Si era sciacquata ed era andata a vestirsi, davanti alla ragazza che la fissava con gli occhi luminosi
“ mio dio Kagome! Sei.. sei stupenda!! “ era arrossita, abbracciando la mora
“ grazie Sango, è tutto merito tuo che mi hai portato questo vestito, sei stata gentilissima! “
“ coraggio, finisci di prepararti mentre vado anche io a casa a vestirmi. Ah Kagome, vieni con Inuyasha? “
“ sì, mi viene a prendere tra poco, tu vieni con Miroku? “ aveva annuito “ ci vediamo li, ok? “
“ d’accordo, a dopo! “ la ragazza era uscita, mentre Kagome aveva finito di truccarsi e di farsi i capelli.
Si stavo infilando le scarpe con il tacco quando ancora una volta qualcuno aveva suonato alla porta; si era alzata e con una scarpa in mano era andata ad aprire; il ragazzo era davanti a lei bello come non lo aveva mai visto; lui era entrato chiudendosi la porta alle spalle e abbracciandola l’aveva baciata con passione, intrecciando le mani nei suoi capelli e tirandola ancora più forte a se.
Si era staccato appena e le aveva sussurrato
“ se il tuo intento era quello di farmi cambiare idea per andare a quella stupida festa ce l’hai fatta, non voglio andarci più. Stiamo io e te a casa. “ gli aveva sorriso divertita
“ sbagli! Il mio intento era fare una strage di cuori alla festa! Non di rimanere a casa con te “ le aveva circondato la vita con le braccia, stringendola
“ non scherzare “ aveva detto serio
“ andiamo Inuchan!! Non crederai davvero che voglia fare una strage di cuori?!? “
“ cambiati, non mi piace che esci vestita così “ aveva sbuffato stancamente, facendolo sedere sul divano e finendo di infilarsi l’altra scarpa
“ per favore! Non iniziamo, stasera voglio divertirmi e tu farai il bravo “ l’aveva inchiodato con lo sguardo
“ tse “ era già nervoso, ma non le importava, doveva abituarsi a non essere così maledettamente geloso
“ spero che tu non abbia invitato quel maniaco di Kojima “ si era messa a ridere
“ no, non ti preoccupare, con lui mi vedo dopo “ il ragazzo aveva stretto i pugni alzandosi per raggiungerla
“ scherzavo scemo “ l’aveva baciato a fior di labbra
“ non scherzare troppo con il fuoco Kagome perché non so quando potrei perdere la pazienza “
“ Inuyasha smettila di essere così geloso; piuttosto non mi hai neanche detto come sto “ l’aveva guardata maliziosamente
“ preferirei farti vedere cosa ne penso “ “ coraggio allora “ aveva sorriso sghembo, baciandola irruento, mettendola con le spalle al muro e accarezzandola con una mano le cosce nude, era sceso a baciarle con ardore il collo, mentre lei si era aggrappata alle sue spalle, cominciando già ad ansimare
“ ok, ok, mi hai convinto, sto bene “ le aveva sorriso
“ Kagome non scherzavo quando ti ho chiesto di rimanere a casa, se davvero vuoi farmi contento togliti quel coso e andiamo in camera “ l’aveva preso per mano
“ basta lamentarsi! Dobbiamo andare altrimenti arriviamo tardi “ aveva sbuffato seguendola fuori di casa e salendo sulla moto.
Il posto in cui dovevano andare non era proprio vicino, più o meno ci avevano messo un quarto d’ora ad arrivare e quando il ragazzo aveva parcheggiato lei era rimasta sgomenta a osservare l’edificio pieno di illuminazioni
“ wow! è stupendo! Chissà quanto ci avranno messo a preparare tutto! Che carini che sono stati, non trovi? “
“ ti devono volere molto bene “ l’aveva baciato leggera sulle labbra, sorridendogli
“ vogliono molto bene anche a te! Baka “ l’aveva preso per mano ed erano entrati.
Il posto era pieno di ragazzi che andavano a scuola con loro; alcuni ballavano, altri bevevano e mangiavano e altri ancora parlavano; Sango e Miroku li avevano subito raggiunti
“ Kagome!! Ti piace? “ aveva annuito senza parole
“ grazie mille, siete fantastici! “ aveva abbracciato prima l’amica, poi il ragazzo
“ non merito un bacino?? “ gli aveva sorriso, baciandolo sulla guancia
“ Miroku attento a te! Ti controllo stasera! “ il moro aveva sbuffato
“ avido! Non bisogno essere egoisti con gli amici, bisognerebbe spartirsi tutto! “ l’hanyou gli aveva ringhiato contro
“ ma non lei! Kagome è mia. “ era serio, ma sapeva che l’amico non avrebbe mai toccato la sua donna, anche perché lui era cotto di Sango
“ Miroku! Lasciali stare! Noi andiamo a controllare che sia tutto a posto “ i due amici erano spariti in mezzo alla folla
“ vuoi qualcosa da bere? “ “ no, voglio ballare!!!! “ prima di arrivare alla pista erano stati fermati almeno trenta volte da ragazzi che gli facevano gli auguri e dopo almeno un quarto d’ora erano riusciti a raggiungere il centro della pista.
Inuyasha l’aveva fatta girare e l’aveva stretta a se, ballando lentamente; si muoveva delicato e la trasportava senza che lei se ne rendesse conto, era perfetto, andava a tempo e la faceva roteare come se avesse tra le mani una marionetta, attenta a non romperla e nello stesso tempo frizzante e vivace.
Le aveva fatto fare due giravolte di seguito e dopo averla ripresa tra le braccia l’aveva vista ridere felice
“ non sapevo che tra le tue doti nascoste ci fosse anche quella di ballerino provetto “
“ Kagome quante cose non sai di me “
“ e allora raccontamele, tanto non abbiamo nient’altro da fare “
“ che cosa vuoi sapere? “ “ beh… sei figlio unico?? Dove abitavi prima di trasferirti a Osaka? Come mai siete venuti ad abitare qui? E “
“ frena, frena.. una cosa alla volta. Allora, ho un fratello più grande di me che lavora in America e quindi non ci vediamo mai e non siamo proprio in buoni rapporti. Prima abitavo a Tokyo, poi mio padre è stato trasferito alla polizia di Osaka e quindi siamo venuti qui, soddisfatta? “
“ parlami di tuo fratello “ aveva sbuffato, non era proprio il suo argomento preferito
“ si chiama Sesshomaru, ha ventitre anni e fa l’avvocato; non andiamo molto d’accordo, in realtà non ci sopportiamo proprio “ “ come mai? “
“ io e lui siamo fratellastri, mio padre si era sposato molti anni fa con una donna e ebbero Sesshomaru, poi lei morì e lui si risposò con mia madre e nacqui io. Sesshomaru non ha mai sopportato l’idea di avere una seconda madre e un fratellastro, oltretutto mezzo demone, quindi non siamo mai andati d’accordo “
“ vuoi dire che lui è un demone? “ aveva annuito
“ sì, come mio padre. Io sono un mezzo demone perché mia madre è umana “
“ mi dispiace, deve essere brutto avere un fratello che non ti vuole “
“ ormai c’ho fatto l’abitudine, tranquilla “
“ e che mi dici del trasferimento? Cioè come è stato? Sei rimasto in contatto con i tuoi amici? “
“ all’inizio è stato brutto, poi il destino ha voluto che ti incontrassi e il cambiamento è stato più sopportabile. Con gli amici di Tokyo non ho più avuto modo di sentirmi, ma credimi, non mi sono perso niente “ i suoi pensieri erano finiti a Kikyo.. chissà cosa stava facendo? Se gli mancava e se era dispiaciuta per quello che era successo… aveva sospirato cercando di allontanare quei pensieri e Kagome aveva notato il suo sguardo perso
“ a chi stai pensando? “ “ che cosa? “ le aveva chiesto sorpreso
“ stavi pensando a qualcuno “ “ cosa te lo fa pensare? “
“ avevi lo sguardo perso e mi hai schiacciato un piede “ il ragazzo era sbiancato e lei si era messa a ridere
“ mi dispiace, non l’ho fatto apposta, ero sovrappensiero. Scusa, davvero “
“ lascia perdere, tranquillo. Però non hai risposto alla mia domanda “
“ non stavo pensando a nessuno in particolare “ “ non mentire “
“ sono stanco, di va di bere qualcosa? “ aveva annuito e si erano avvicinati ad un tavolo colmo di piatti dall’aspetto molto appetitoso; il ragazzo le aveva offerto un bicchiere di spumante e insieme si erano seduti.
“ va tutto bene? “ gli aveva chiesto
“ sì, sono solo stanco e spero che la festa finisca presto “ lei aveva sbuffato
“ io vado a cercare Sango, ci vediamo dopo “ si era alzata, ma lui l’aveva fermata
“ scusa, sono contento che siamo venuti, è solo che.. sono stanco, è solo questo “
“ mi dispiace ma io non posso farci niente “ le aveva accarezzato una guancia
“ Kagome, non arrabbiarti, ti prego.. mi dispiace “ aveva annuito “ se vuoi andare non c’è problema “
“ no, non ti preoccupare, vado un attimo in bagno e poi torniamo a ballare, ti va? “ “ ok “ le aveva accarezzato la bocca con le sue labbra ed era andato in bagno.
Si era appoggiato al lavandino; come diavolo gli era venuto in mente di pensare a Kikyo?!? Cazzo, proprio la sera in cui festeggiava il fidanzamento con Kagome doveva venirgli in mente lei.
Si era sciacquato la faccia e aveva cercato di allontanare l’immagine della ragazza; lei si era comportata male, l’aveva tradito e gli aveva spezzato il cuore, quindi non meritava la sua compassione, solo che… il punto era che non amava più Kikyo, ma le era comunque affezionato, le voleva bene e non avrebbe mai potuto odiarla.
Avevano passato troppi momenti belli insieme e non provava rancore nei suoi confronti, solo.. l’aveva fatto soffrire, l’aveva deluso e questo gli dispiaceva.
Mentre usciva dal bagno Miroku l’aveva assalito
“ che diavolo stai facendo? “ gli aveva detto mentre il moro lo tirava
“ c’è il brindisi, devi andare da Kagome!! “ si erano fermati un attimo “ Inuyasha, va tutto bene? “
“ sì, perché? “ “ no niente, hai una faccia strana “ “ no, non ti preoccupare, e ora andiamo! “ aveva raggiunto la ragazza e l’aveva baciata con passione, di fronte a tutti, spudoratamente e all’improvviso; l’aveva sentita sussultare, ma aveva continuato a stringerla tra le braccia, godendosi quelle labbra morbide e dolci.
Aveva bisogno di quel contatto, doveva riuscire a non pensare a Kikyo e la bocca di Kagome l’avrebbe aiutato; si era staccato appena con il respiro affannato
“ stai.. stai bene? “ “ sì, avevo solo bisogno di baciarti “ gli aveva sorriso, mentre nella sala si alzavano le grida dei ragazzi; lei era arrossita e si era stretta nell’abbraccio dell’hanyou.
Tutti avevano alzato il bicchiere e avevano brindato; Kagome aveva bevuto lo spumante tutto d’un sorso e poco dopo aveva sentito il coro dei ragazzi gridare ‘ BACIO! BACIO! ‘
Inuyasha l’aveva fissata maliziosamente e dopo averla stretta tra le braccia e averla fatta piegare un po’ verso il pavimento l’aveva baciata senza timore, irruento e sensuale; il corpo della ragazza era assalito da continui brividi, ma non riusciva a staccarsi da quelle labbra davvero invitanti.
Dopo un bacio lungo e lento il ragazzo si era staccato e aveva sentito la porta dell’edificio sbattere; tutti si erano girati verso l’entrata e l’hanyou non aveva creduto a quello che aveva visto.
La persona all’ingresso era rimasta bloccata e dopo essere rimasta qualche minuto a osservarli era scappata fuori dall’edificio.
“ scusami un attimo Kagome “ le aveva detto lasciandola li e correndo verso l’uscita.

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Capitolo 12
*** 12-Kikyo ***


Era rimasta li, impalata, come una statua e continuava a osservare le porte che si erano richiuse alle spalle del ragazzo. Perché era corso via? C’era qualcosa che lei non sapeva? Qualcosa che apparteneva alla sua vita a Tokyo? Si era stretta nelle spalle e quasi aveva sentito freddo; sentiva nostalgia delle sue braccia che l’avevano lasciata solo qualche minuto fa; non riusciva a spiegarselo, ma si sentiva sola, tremendamente sola.
“ Kagome, tesoro, come stai? “ Sango le era corsa incontro subito, abbracciandola
“ che cosa è successo? Perché Inuyasha se ne andato così? “ non rispondeva, stava solo accoccolata tra le braccia della ragazza
“ Kagome? Chi era quella ragazza? “ ragazza? Quale ragazza? Lei non aveva visto nessuno, o almeno non aveva visto nessuna ragazza. Un dubbio si era insinuato in lei e una stretta allo stomaco l’aveva costretta ad appoggiarsi alla morettina.
“ Sango tutto bene? “ aveva scosso la testa al ragazzo
“ facciamola sedere Miroku “ l’avevano aiutata a sedersi su una sedia e le avevano dato qualcosa da bere; Inuyasha.. dove sei?
L’aveva inseguita fino a fuori ed era riuscito finalmente a fermarla, costringendola a girarsi; stava piangendo, perché?
“ Kikyo “ aveva sussurrato incredulo e confuso
“ che cosa.. che cosa ci fai qui? “ lei si era buttata tra le sue braccia e aveva pianto e lui non era riuscito a stare fermo e l’aveva stretta a se.
“ Inuyasha.. mi sei mancato “ perché adesso se ne usciva con certe frasi??
“ perché sei qui? “ “ ero venuta a trovare dei miei zii e ho deciso di venire a parlarti; volevo chiarire quello che è successo l’ultima volta che ci siamo visti “
“ non credo che ci sia molto da chiarire “ le aveva detto freddo e serio
“ mi dispiace Inuyasha, io.. io sono stata una stupida e ti chiedo scusa! Solo quando te ne sei andato mi sono resa conto di quanto mi mancavi e di quanto ero stata stupida. Perdonami, io.. mi sento uno schifo e spero riuscirai a perdonarmi “ perché stava succedendo? Perché proprio adesso che le cose andavano bene? Proprio adesso che stava con Kagome?!?!
“ Kikyo io.. mi dispiace, ma sto con un’altra ragazza e non intendo lasciarla “ era scoppiata a piangere, di nuovo. Gli veniva da ridere se pensava che quello che doveva piangere era lui e non lei che l’avevo tradito. “ cosa posso fare? Cosa posso fare per farmi perdonare? “
“ ti ho già perdonato, solo che.. io.. io non ti amo più Kikyo “ la ragazza l’aveva abbracciato forte e aveva continuato a piangere, mentre lui l’abbracciava.
Si era alzata dalla sedia ed era uscita con in mano due fette di torta; quando aveva aperto le porte era rimasta paralizzata; Inuyasha e quella ragazza erano abbracciati e lui le accarezzava i capelli. Una fitta allo stomaco l’aveva fatta piegare e aveva sentito gli occhi cominciare a bagnarsi, ma aveva proseguito verso i due ragazzi cercando di nascondere la tristezza.
“ Kagome “ aveva detto lui sorpreso e confuso
“ ecco.. vi ho portato la torta.. anche a lei “ aveva detto porgendole il piatto
“ non dovevi, stavo per rientrare “ lei aveva notato che i due si tenevano per mano e aveva chinato il capo
“ non preoccuparti, io stavo andando “ “ che cosa? “ si era girata ed era tornata dentro, non voleva vederli, stava male e non se la sentiva di stare li, così Miroku e Sango l’avevano riportata a casa
“ grazie ragazzi, la festa è stata stupenda, non so come farei senza di voi “
“ non preoccuparti Kagome, è stato un piacere “ le aveva detto sorridendo la mora
“ buona notte piccola “ “ buona notte Miroku, notte Sango e grazie ancora! “ mentre stava per chiudere la portiera la voce della ragazza l’aveva fermata
“ Kagome, se avessi bisogno, per qualsiasi cosa, a qualsiasi ora, non farti problemi, chiamaci e correremo da te! “ aveva sorriso ad entrambi ed era entrata in casa.
Non aveva voglia di spogliarsi e così si era buttata nel letto e aveva chiuso gli occhi; troppo confusa per capire, troppo stanca e troppo delusa.
“ come sei arrivata qui? “ lei si era calmata, ma aveva ancora gli occhi rossi
“ mi hanno dato un passaggio “ aveva guardato l’ora, era l’una
“ dove abitano i tuoi zii? “ “ vicino all’uscita per Kobe “
“ cristo! Ci metteremo più di tre quarti d’ora per arrivare “ aveva sbuffato seccato
“ hai problemi a passare la notte a casa mia? Ti riporto domani a casa, ora sono troppo stanco per guidare fino a Kobe “ aveva annuito
“ grazie Inuyasha “ le aveva dato il casco ed erano partiti.
Appena entrati in casa avevano cercato di fare il più piano possibile, ma la madre del ragazzo era uscita dalla cucina con in mano una tazza di camomilla
“ ah Kikyo, sono contenta che sei riuscita a trovare Inuyasha “
“ sì, grazie, è stata molto gentile “ “ ti ha detto mia madre dov’ero? “ aveva annuito
“ mamma ti dispiace se per stasera Kikyo si ferma qui? I suoi zii abitano troppo lontano e non me la sento di guidare ora per riaccompagnarla “
“ certo tesoro, lo sai che Kikyo è sempre la benvenuta! “ “ grazie signora Hayama “
“ ti va un po’ di camomilla cara? “ “ certo, molto volentieri “
“ io vado a dormire, ti lascio il cuscino e la coperta sul divano “ “ grazie ancora Inuyasha “ aveva fatto un cenno con la testa e dopo averle lasciato le cose sul divano si era chiuso in camera.
Appena era rimasto solo aveva afferrato il cellulare e aveva composto il numero della ragazza; squillava, ma nessuno rispondeva; aveva respirato profondamente, chissà cosa aveva pensato quando l’aveva visto uscire così di corsa? E quando li aveva visti abbracciati.. Kagome..aveva provato a richiamarla, ma senza risultato, così le aveva mandato un messaggio ‘ Kagome mi dispiace per come mi sono comportato. Ti ho lasciata li alla festa e sono uscito. Sono stato uno stronzo, ma ti prego, devo parlarti, devo spiegarti, rispondimi Kagome, ti scongiuro ‘ per almeno venti minuti non aveva ricevuto risposta, poi finalmente il cellulare aveva vibrato e lui aveva letto il messaggio ‘ non preoccuparti, sto bene, solo che ora non mi va di parlarti, forse domani ‘ almeno gli aveva risposto, era già qualcosa ‘ ho un tremendo bisogno di vederti e di parlarti, promettimi che domani chiariremo. Mi manchi Kagome ‘ ‘ non ti prometto niente, ci vediamo domani ‘ ci era davvero rimasta male. Poverina, doveva assolutamente spiegarle che tra lui e Kikyo non c’era nulla e che lui teneva solo a lei, alla sua ragazza, la ragazza che gli aveva rapito il cuore.
La mattina dopo aver fatto colazione ed essersi preparato era uscito di corsa per andare a prendere la ragazza, doveva assolutamente chiarire, voleva spiegarle come davvero erano le cose; era arrivato sotto casa sua, ma di lei non c’era traccia, così aveva suonato al campanello, ma nessuno aveva risposto. Dove cavolo sei?? Aveva pensato risalendo in moto e partendo per andare a scuola.
Aveva parcheggiato il mezzo nel cortile e l’aveva vista a parlare con Sango; non voleva litigare con lei, ma sapeva di aver sbagliato a comportarsi così, avrebbe dovuto parlarle molto prima di Kikyo.
Si era avvicinato e le aveva sfiorato la spalla, facendola sussultare; si era girata e non aveva un bell’aspetto; due profonde occhiaie sotto gli occhi e il viso tirato, si vedeva che non aveva dormito
“ posso parlarti? “
“ devo andare in classe, ci vediamo dopo “ stava per andarsene, ma lui l’aveva fermata
“ Kagome, per favore “ era intervenuta l’amica, che aveva preso per mano Kagome e le aveva detto
“ andiamo in classe tesoro, altrimenti faremo tardi “ si erano allontanate e lui era rimasto li a fissarle, sospirando triste.
“ grazie Sango, mi hai salvato “
“ non mi ringraziare, ho visto che non avevi voglia di parlargli “ “ già “ Kagome si era seduta al suo posto e aveva appoggiato la testa al banco; era davvero stanca e quello che era successo ieri sera non l’aveva fatta dormire. Aveva sbuffato seccata. Meno male che il giorno dopo era domenica e non c’era scuola! Almeno avrebbe evitato di uscire e di vedere.. Inuyasha.
Le tre ore erano passate più veloce del solito e lei che aveva quasi sperato che la campanella dell’intervallo non suonasse!
“ se non hai voglia di vederlo posso dirglielo io Kaggy “ aveva scosso la testa
“ tanto prima o poi riuscirà a trovarmi, tanto vale togliermi il peso e finirla al più presto “ le aveva sorriso, lasciandola andare sul terrazzo.
Lui era già li, appoggiato al muretto guardava il panorama e quando lei era entrata si era girato appena; si era avvicinata e l’aveva imitato, poggiandosi al muro e guardando avanti
“ mi dispiace Kagome, davvero “ aveva sorriso scoraggiata
“ non importa, sto bene, tranquillo. Tu.. tu puoi fare quello che vuoi, non devi darmi nessuna spiegazione “ “ cosa stai dicendo? “
“ andiamo Inuyasha, il nostro fidanzamento è voluto dalle nostre famiglie, non c’è qualcosa di importante che ci tiene uniti, quindi… sei libero di fare quello che vuoi, senza dovermene dare conto “
“ ti sbagli, quello che mi lega a te va oltre l’obbligo delle nostre famiglie, io ti voglio bene, sei importante, sei tutto per me “ l’aveva presa per le spalle
“ Inuyasha, non devi fingere e chiedermi scusa, non mi da fastidio se hai un’altra “
“ ora ascoltami bene e non fermarmi. La ragazza di ieri sera si chiama Kikyo ed è la mia ex ragazza “ aveva sottolineato la parola ‘ex’
“ tra di noi è finita, perché la sera prima di trasferirmi qui, quando sono andato da lei l’ho trovata con un altro. Ci siamo lasciati e non sapevo neanche che sarebbe venuta ieri sera. Non l’amo Kagome, non provo più niente per lei, se non affetto e quando ci hai visti abbracciati è solo perché le voglio bene e mentre la vedevo piangere non me la sentivo di non fare niente. Devi credermi, sei tu quella che m’interessa, quella che mi piace, quella che voglio baciare, che voglio avere come ragazza, quella con cui voglio stare “
“ Inuyasha.. “
“ Kagome mi dispiace, me ne sono andato senza dirti niente, ma quando l’ho vista.. non potevo crederci. Ma lei non mi piace, davvero “
“ io ti credo, è solo che ieri sera quando vi ho visti e quando ti ho detto che me ne andavo, non mi hai neanche fermato io.. “ “ Scusami, perdonami “ gli aveva sorriso e lui l’aveva baciata
“ pace fatta? Cioè, mi hai perdonato? “ la ragazza aveva annuito
“ voglio chiederti un’ultima cosa “ “ dimmi “
“ stavi pensando a lei vero? Mentre ballavamo stavi pensando a lei? “
“ sì, ma non per quello che credi tu, solo perché parlando di Tokyo mi hai riportato a galla ricordi che credevo di aver dimenticato “
“ ti ha chiesto di tornare insieme? “ “ dobbiamo proprio parlare di lei? “
“ si! “ aveva risposto seria “ d’accordo, in un certo senso me l’ha chiesto, ma le ho detto che stavo già con te e che non l’amavo più, soddisfatta? “
“ se tu non fossi stato fidanzato con me ti saresti fidanzato ancora con lei? “ “ Kagome “ l’aveva implorata
“ rispondimi Inuyasha “ aveva sbuffato, mettendosi seduto
“ non credo, lei mi ha tradito e l’ho odiata per questo “
“ io penso che ti piaccia ancora un pochino, non dico che l’ami, ma che ancora un po’ ti piace, che è ancora capace di sorprenderti, di farti sussultare, di farti.. sciogliere.. “ l’aveva fatta sedere in braccio a lui, circondandole la vita con le braccia e appoggiando la testa sulla sua schiena
“ l’unica capace di farmi rabbrividire, di sorprendermi, di eccitarmi, di farmi sciogliere con una carezza, un bacio o anche solo con uno sguardo sei tu.. solo tu Kagome, sei l’unica ragazza che io voglio, il mio unico pensiero, il mio unico tesoro, il mio scricciolo “ si era messa a ridere e gli aveva accarezzato il viso
“ stupido, io non sono il tuo scricciolo “ “ invece sì, sei mia e solo io posso chiamarti scricciolo “
“ Inuyasha.. ho un aspetto orribile oggi, non ho chiuso occhio stanotte e sono stanchissima stamattina “
“ mi dispiace, prima sono venuto a casa tua per parlarti, ma non c’eri, e nessuno mi ha risposto a casa quando ho suonato “
“ io ero già uscita e mia madre dormiva “ “ spero di non averla svegliata, comunque.. sei venuta a piedi? “
“ sì, prima sono andata a lavorare e poi sono venuta a scuola. La verità è che non mi andava di incontrarti “
“ devo assolutamente punirti per questo “ l’aveva sdraiata sulla panchina, coprendola con il suo corpo
“ mi sei mancata tesoro, non sai quanto.. ho avuto paura di perderti “
“ ci sei andato molto vicino “ l’aveva baciata, così dolcemente da farla sciogliere, facendo vagare le sue mani su tutto il corpo della ragazza, stringendosi a lei e continuando a baciarla spaventato, felice, confuso e arrabbiato.
Le aveva baciato il collo, mordendole il lobo dell’orecchio e facendola rabbrividire
“ mi sei mancato “ gli aveva sussurrato
“ lo sapevo, non puoi resistermi vero Kagome? “ gli aveva pizzicato il fianco “ Ahi “ aveva gridato lui
“ baka! Credi di essere l’unico che è riuscito a conquistarmi?? “ lo sguardo del ragazzo si era fatto serio
“ stai dicendo che mi tradisci? “ “ certo, ogni notte, ma non ti dirò mai chi è “
“ piccola insolente che non sei altra! “ aveva preso a farle il solletico, guardandola ridere come mai e fermandosi solo dopo averla sentita implorare perdono.
Si era avvicinato al suo viso
“ anche tu mi sei mancata, non immagini quanto “ le aveva soffiato sulle labbra quelle parole ed era stato sincero; era vero, si era sentito in colpa per non averle spiegato prima la situazione e gli dispiaceva che lei fosse stata male, non voleva farla soffrire, soprattutto per qualcosa che non aveva fatto.
Si erano baciati un’ultima volta, poi Kagome gli aveva ricordato che l’intervallo era già bello che finito
“ ti aspetto all’uscita da scuola? “ la ragazza aveva scosso la testa
“ torno a piedi, non ti preoccupare “ “ Kagome “ l’aveva ripresa
“ ti dico che non c’è problema, faccio una passeggiata “ lui la guardava serio “ ok, ok, ci vediamo dopo! “
Erano tornati in classe e Inuyasha non l’aveva lasciata andare fino a che la ragazza non gli aveva detto di averlo davvero perdonato, di volergli bene e di promettergli di aspettarlo all’uscita da scuola.
“ avete fatto pace? “ le aveva sussurrato Sango in classe
“ sì, l’ho perdonato “ “ e chi era quella ragazza Kagome? “
“ la sua ex ragazza di Tokyo “ “ e come è andata a finire? “
“ lui mi ha detto che non l’ama più e le ha detto di essere già fidanzato “
“ tu gli credi? “ aveva esitato nel rispondere “ sì “aveva detto semplicemente e forse non ne era neanche convinta.
All’uscita da scuola aveva trovato Inuyasha fermo vicino alla moto ad aspettarla con un sorriso; aveva salutato Sango e Miroku e l’aveva raggiunto
“ hai visto che sono venuta? “
“ non saresti comunque riuscita a scappare perché dopo l’intervallo non sono tornato in classe, non mi andava, quindi ti ho aspettata fuori “ l’aveva fissato incredula
“ tu sei fuori! Non puoi perdere tutte queste ore di lezione, ti rendi conto che potresti essere bocciato?? “
“ Kagome, non m’importa della scuola “ mentre parlavano qualcuno li aveva interrotti
“ signorino Hayama? “ si era girato verso la persona che aveva parlato
“ prof Kamura “
“ oggi non ci ha degnato della sua presenza in classe, vorrei che mandasse i suoi genitori a parlare con me “
“ come vuole “ “ allora a domani “ il ragazzo l’aveva salutato con una mano e aveva rivolto la sua attenzione a Kagome
“ ma dico sei impazzito? “ “ che c’è? “
“ vuole parlare con i tuoi genitori, capisci che significa?!?!? “ aveva sbuffato annoiato
“ andiamo Kagome, ti porto a casa “ “ baka! “ gli aveva detto salendo sulla moto
“ tieniti forte “ si era stretta al suo petto ed erano partiti.
Tornato a casa aveva cercato la ragazza per riportarla immediatamente a casa, ma non l’aveva trovata
“ mamma? “ aveva gridato Inuyasha
“ dimmi caro “ aveva raggiunto la donna in cucina, intenta a cucinare
“ dov’è Kikyo? “ gli aveva sorriso “ sta tornando a casa con una buona notizia, non voglio dirti niente “
“ mamma “ l’aveva ripresa “ che succede? “
“ vedrai, sono sicura che sarai contentissimo!! “ nonostante lui avesse provato a farla confessare, la donna non aveva ceduto e si era immersa completamente nelle sue faccende, così arresosi aveva aspettato l’arrivo della ragazza.
Mentre se ne stava sul letto a messaggiare con Kagome, qualcuno aveva bussato alla porta della sua camera
“ posso? “ “ vieni Kikyo “ si era seduta sul letto accanto a lui
“ mia madre mi ha detto che mi devi dare una bella notizia, che succede? E poi non devi tornare dai tuoi zii? “ le labbra della ragazza si erano allargate in un sorriso
“ ecco.. mi trasferisco a Osaka “
“ che cosa?? “ gli era quasi venuto un colpo
“ stamattina sono uscita a fare un colloquio di lavoro e mi hanno preso Inuyasha!! “ l’aveva abbracciato e lui era rimasto immobile
“ ma dove andrai ad abitare? “ non riusciva ancora a credere alle sue orecchie
“ beh.. fino a quando non trovo un appartamento tua madre mi ha offerto un posto qui, temporaneamente certo.. “
“ e la scuola? Tokyo? I tuoi amici? La tua famiglia?? “
“ in realtà non te l’ho detto ma.. era già tutto programmato. Sono venuta dai miei zii perché dovevo avere questo colloquio di lavoro e sapevo già di volermi trasferire “
“ ma.. ma Kikyo “ “ non sei contento neanche un po’.. insomma siamo sempre amici.. “
“ beh sì, solo sono un po’ sorpreso “ sorpreso?!?!?!?! Ma che cavolo!! Andava tutto di male in peggio! E ora come avrebbe spiegato a Kagome che Kikyo si trasferiva ad Osaka e per di più che sarebbe rimasta qualche tempo a casa sua?!?!?
Davanti alla ragazza aveva cercato di dimostrarsi contento, ma appena lei era uscita dalla sua camera si era inginocchiato per terra, mettendosi le mani tra i capelli “ merda, merda, MERDA! Come faccio adesso? “ aveva tirato un pugno al pavimento, sospirando sconfortato.
Dopo quello che era successo Kagome avrebbe fatto sicuramente fatica a credergli e lui non sapeva proprio come spiegargli la verità..cristo che situazione!!
Mentre stava per terra a maledire Kikyo il cellulare aveva preso a squillare
“ pronto? “ aveva la voce a terra e Kagome se ne era accorto
“ va tutto bene Inuyasha? “ “ sì, sì.. sto benissimo, dimmi “
“ ti ho chiamato perché non mi hai più risposto al messaggio. A che ora ci vediamo stasera? “
“ vengo per le otto mezza, nove va bene? “ “ d’accordo, allora a più tardi “ aveva chiuso la chiamata ed era andato a farsi una doccia gelata: doveva trovare il modo di spiegarle tutto, e in fretta anche!

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Capitolo 13
*** 13-una notte io e te ***


Appena aveva suonato il campanello la ragazza era corsa ad aprirgli la porta, accogliendolo con indosso un grembiule piuttosto carino; era davvero tenera vestita così e con in mano un mestolo.
“ Inuchan!! “ gli era saltato al collo, baciandolo sulle labbra
“ buonasera “ le aveva detto stringendola “ che cosa mi stai preparando? “
“ involtini e un buon piatto di pasta! E quasi pronto, vieni “ l’aveva fatto entrare ed era tornata in cucina a occuparsi dei preparativi
“ ha un buon odore, ma posso fidarmi? “
“ puoi anche digiunare! “ gli aveva detto mettendo il muso
“ se non mangio non posso essere in forze per il dopo cena “ le aveva detto provocante
“ baka! Non ci sarà nessun dopo cena “ era arrossita, ma aveva cercato di nasconderlo
“ tu credi? “ le si era avvicinato, abbracciandola da dietro e soffiandole nell’orecchio; Kagome si era lasciata andare per qualche secondo, ma riacquistata la razionalità l’aveva fatto sedere a tavola, servendo la cena
“ mangia stupido, invece di dire certe scemenze! “ le aveva sorriso e aveva assaggiato gli involtini; li aveva gustati per qualche minuto senza dirle niente
“ allora?!? “ gli aveva chiesto esasperata
“ sei proprio da sposare “ gli aveva sorriso agguantando un boccone “ lo so “ si erano messi a ridere e avevano cenato tranquillamente.
“ ti aiuto a lavare i piatti? “ aveva scosso la testa
“ no, non ti preoccupare, ci penso dopo, quando vai via “ “ e se io non me ne andassi?? “ di nuovo l’aveva abbracciata con fare provocante
“ la vuoi smettere di provarci?? “ l’aveva ripreso staccandosi dalla sua presa
“ piuttosto muoviti e scegliamo un film, se no finisce che mi addormento “ “ va bene, va bene “ l’aveva raggiunta con le mani alzate, in segno di difesa.
Dopo una discussione di circa venti minuti sul film da vedere Kagome l’aveva spuntata con un film romantico, tragico, avventuroso, da favola, triste e passionale.
Si era sdraiato sul divano sbuffando, accogliendo la ragazza tra le braccia e stringendola al suo petto
“ ma perché dobbiamo vederci questa robaccia ?? non possiamo mettere un bel film d’azione? Un horror?? “
“ smettila di rompere, questo film è stupendo, quindi ora sta buono e guardalo! “
“ Kagome? “ “ mh? “ le aveva baciato il collo, prendendola alla sprovvista
“ non posso coccolarti mentre tu guardi questa schifezza che chiami film? “
“ no..n.. no! Lo guardiamo insieme! “ con una mano le aveva sfiorato il fianco, infilandosi sotto la sua maglietta e facendola rabbrividire “ sei sicura? “ le aveva sussurrato
“ Inuyasha.. per favore “ “ io lo faccio per te.. “
“ no ti prego.. fammi contenta, ti scongiuro.. guarda il film con me “ “ come vuoi “ aveva detto dispiaciuto.
L’aveva baciato dolcemente
“ non arrabbiarti Inuchan.. giuro che saprò ricompensarti “ lo sguardo del ragazzo era tramutato in un gigantesco sorriso
“ ci sto! Fallo partire coraggio! “ “ depravato “ aveva sussurrato lei mettendo play
“ ti ho sentito “ gli aveva sorriso e si era concentrata sul film.
La storia era piuttosto mielosa e le scene di sesso erano frequenti
“ ti amo Yumi, più della mia stessa vita e non permetterò che ti accada nulla. Ti amo e morirei per te…… “ aveva detto un attore della proiezione
“ quant’è romantico! “ aveva detto Kagome sognante
“ tse.. come fanno a piacerti certe cose. Piuttosto, con tutte queste scene erotiche non ti viene voglia di “
“ Inuyasha la scena in cui si sposano!!! “ la ragazza indicava lo schermo come una bambina che per la prima volta vede il mare; si era messo a ridere e l’aveva stretta ancora più forte.
Verso la fine lui si era quasi addormentato e lei dolcemente l’aveva baciato, facendogli aprire gli occhi; si era trovato davanti la ragazza con i lacrimoni agli occhi, intenta a fermare il pianto.
“ che diavolo è successo? “ le aveva chiesto preocupato
“ è morto! “ l’aveva presa per le spalle “ chi? Kagome chi è morto?? “
“ Hiromi!!! “ aveva gridato continuando a piangere “ è mortooo “
“ Hiromi? Ma chi diav.. “ si era bloccato “ stupida!! È un film e la storia è finta! Quel tizio non muore quindi smettila di piangere! Cristo! Mi avevi fatto venire un colpo.. “ la ragazza si era fermata a fissarlo gelida
“ INSENSIBILE! Loro si amavano!! “ si era buttata tra le sue braccia continuando a piangere e lui rassegnato le aveva accarezzato i capelli.
Quando finalmente lei si era calmata lui aveva cercato di iniziare a parlarle
“ Kagome? “ “ dimmi “
“ Devo parlarti “ “ che succede? “ aveva preso un bel respiro e aveva detto
“ riguarda Kikyo “ “ ah “ aveva detto semplicemente lei chinando il capo
“ aspetta, non saltare a conclusioni affrettate “ le aveva alzato il viso e l’aveva fissata negli occhi
“ vedi.. la sera della festa Kikyo è rimasta a dormire a casa mia perché i suoi zii abitano a Kobe e all’una di notte non me la sentivo di guidare fino a li, così lei ha passato la notte da me “
“ bravo Inuyasha, spero vi siate divertiti. “
“ non hai capito, non è successo niente, lei ha dormito sul divano e non è successo nulla, te lo giuro “ si era alzata sbuffando e lui l’aveva raggiunta
“ si trasferisce ad Osaka “ le aveva detto a bruciapelo
“ che cosa?!? “ “ me lo ha detto oggi quando stavo per riportarla dai suoi zii, mi ha detto che viene a vivere qui e che finché non troverà un posto dove stare.. rimarrà a casa mia “
“ questo è troppo!! “ Kagome era andata in cucina a grandi passi e aveva bevuto un intero bicchiere d’acqua
“ Kagome io “ “ io niente Inuyasha! Io niente!! Ma come diavolo.. insomma è la tu ex!! la tua ex dorme da te e dovrà vivere per qualche tempo a casa tua e io dovrei stare tranquilla?!? Fare come se nulla fosse?? Dio! Ma che cosa ti aspettavi? Che ti avrei detto che va tutto bene e che non mi avrebbe dato fastidio se quella ragazza vive a casa tua?!? Dimmelo Inuyasha perché io non so cosa pensare!! “
“ calmati Kagome, per favore “
“ no cazzo! Quando sei tu a fare le scenate perché esco a pranzo con un amico allora ti puoi permettere di sbraitare e avere ragione, quando la tua ex vive a casa tua allora bisogna stare zitti e accettare tutto! Mi dispiace tesoro, ma hai capito proprio male, non abbasserò la testa perché il signorino qui presente crede di avere il mondo in mano! “
“ BASTA! “ le aveva gridato afferrandola per le braccia
“ non sai quanto cazzo è stato difficile trovare un modo per spiegarti tutto senza farti pensare male! Tra me e lei non c’è nulla! Niente! Non stiamo più insieme! Come te lo devo dire Kagome che mi piaci tu? Come te lo devo dire che ti devi fidare di me? che anche se lei sta a casa mia, sei tu la mia casa, sei tu la mia vita?!? “
“ non girare la frittata, facendo passare te per la vittima ora, perché se io avessi solo osato far entrare in casa Koga tu gli avresti spezzato le ossa e poi mi avresti ucciso a me! quindi non venire a farmi prediche! Non sei proprio nella posizione per dire certe cose! “
“ Kagome! Per carità! Finiscila di fare la bambina! Per due secondi metti da parte la gelosia e cerca di fidarti di me, ti prego.. e già abbastanza assurda la situazione, non mi va di litigare anche con te. Credi che mi faccia piacere averla in casa ventiquattro ore su ventiquattro?? Credi che se io potessi mandarla via non l’avrei già fatto?? per favore, te lo chiedo per favore.. “ aveva sospirato sconfitta, rimanendo in silenzio per qualche secondo
“ è solo che.. che la situazione è così assurda che non riesco a stare calma, a ragionare.. mi fido di te, ma mi sembra tutto così.. programmato! Sembra che ce ne sia sempre pronta una per farci dividere.. “ l’aveva abbracciata
“ lo so e mi dispiace tanto. Quando Kikyo mi ha detto che sarebbe venuta a vivere ad Osaka, il mio primo pensiero è stato ‘ come farò a dirlo a Kagome??’ credimi, non mi piace più, le voglio solo bene come un amico e che lei stia a casa mia non cambierà le cose tra di noi “
“ dove dorme? “
“ sul divano, tranquilla “
“ non potrà dormire per tutto il periodo di permanenza a casa tua sul divano, le verrà il colpo della strega! “ gli aveva risposto infastidita
“ stai tranquilla, non dormiremo insieme “
“ promesso? “ “ promesso “ le aveva confermato
“ qualunque cosa succeda? “ “ sì Kagome, qualunque cosa succeda “
“ dio, sto male! “ si era messo a ridere e aveva lasciato che la ragazza andasse in bagno a rinfrescarsi il viso.
L’aspettava seduto sul divano, pensando che Kagome era una ragazza davvero speciale; le era grato per aver capito la situazione, anche se prima l’aveva insultato; ma infondo non poteva darle torto, aveva ragione lei, se fosse stato Koga a dover rimanere per qualche tempo a casa sua, non sapeva come avrebbe reagito, ma sicuramente l’avrebbe ucciso.
“ eccomi “ gli aveva detto sedendosi accanto a lui
“ come va? “ “ sto ancora smaltendo la rabbia e cercando di assimilare la cosa, ma va molto meglio “
“ mi dispiace davvero, ma lo sai che questo non farà cambiare assolutamente nulla “
“ beh Inuyasha, proprio nulla no.. insomma che tu e lei non farete niente è scontato, ma non puoi sorvolare sul fatto che lei vive da te, dorme e mangia da te e c’è, è in casa tua, è presente.. quindi.. non credo che le cose rimarranno uguali ad ora “ l’aveva abbracciata
“ ti voglio bene Kagome e mi dispiace che Kikyo sia arrivata proprio ora “ “ anche a me dispiace “ le aveva alzato il mento con la mano e l’aveva baciata come non faceva da tempo, l’aveva assaporata fino a sentirsi soffocare, rincorrendo la sua lingua e mordendole le labbra;
“ non andare “ aveva detto lei in un filo di voce, stretta tra le sue braccia
“ che cosa? “ “ non tornare a casa da lei “
“ Kagome “ “ ti prego, rimani qui “ l’aveva guardato negli occhi “ con me “
“ e tua madre? “
“ stai tranquillo, chiuderò la camera a chiave e non entrerà. Poi lei la mattina dorme sempre fino a tardi, visto che esce tardi dal lavoro. Per favore “
“ non mi guardare così “ le aveva detto notando il suo sguardo da cane bastonato
“ che cosa ti costa?? Domani è anche domenica!! Dai Inuchan, non farti pregare.. sembra quasi che tu non voglia restare, non mi piace doverti costringere, sei il mio ragazzo e ti dovrebbe fare piacere dormire con me “
“ certe che mi fa piacere restare qui, insomma mi conosci.. “
“ e allora? È l’ultima volta che te lo chiedo, prendere o lasciare!! “ ci aveva pensato qualche minuto
“ d’accordo, solo perché sei tu “ l’aveva abbracciato forte “ grazie mille! “ le aveva sorriso baciandola di nuovo con passione e facendola stendere sul divano
“ però dobbiamo guardare un altro film e stavolta lo scelgo io! “ “ sì, ma almeno scegli un film bello! “
“ non rompere ragazzina perché prima mi hai costretto a vedere quella roba!! “
“ allora facciamo così, lavo i piatti e poi guardiamo il film, va bene? “
“ a patto che ti lasci dare una mano “ “ d’accordo! “ l’aveva baciato sulla punta del naso ed erano andati in cucina.
“ Kagome tu inizia a mettere il film, io chiamo un attimo a casa “ “ va bene, ti aspetto di la “ si era spostato in cucina e aveva aspettato che qualcuno rispondesse al telefono
“ pronto? “
“ Kikyo? “ “ Inuyasha! Ciao, come stai? ma dove sei? “
“ mi puoi passare mia madre per favore? “
“ è uscita un attimo con tuo padre, mi dispiace, ma puoi dirlo a me e le riferirò tutto appena tornerà a casa “ aveva sbuffato sconsolato
“ dille che rimango a dormire da Kagome “ “ chi è Kagome? “
“ la mia ragazza, mi raccomando ricordati, ci vediamo domani, buona notte “ “ Inuyasha! “ l’aveva chiamato
“ dimmi “
“ ma.. sei sicuro che i tuoi siano d’accordo a farti dormire fuori? Insomma, non preferisci rimanere li un’altra volta? “
“ Kikyo sono abbastanza grande per decidere se dormire fuori o no, tu non preoccuparti “
“ va bene, allora ti aspetto.. a domani “ “ ok, ciao “ “ ti “ stava per dire la ragazza, ma lui aveva chiuso la chiamata, respirando scocciato e andando in salotto.
Si era seduto accanto alla ragazza, abbracciandola forte e baciandola con ardore, accarezzandole i capelli e stringendola al petto; non l’aveva lasciata un secondo, e staccatosi dalle sue labbra le aveva baciato il collo, inspirando il suo profumo e leccandole la pelle.
Si era goduto a pieno quella sensazione di calore, baciandola fino a sentirsi soddisfatto e aveva poggiato la testa al divano, sospirando e chiudendo gli occhi.
Ogni volta che c’era di mezzo Kikyo aveva bisogno del contatto di Kagome per levarsela dalla testa, era la sua medicina, il suo rimedio.
“ che succede? “ aveva riaperto gli occhi, passandosi una mano tra i capelli
“ niente, tranquilla “ aveva cercato di sorriderle, ma aveva fallito miseramente
“ scommetto che centra Kikyo “ aveva annuito
“ dimmi Inuyasha “
“ ha risposto lei al telefono, i miei non c’erano e così le ho detto che stavo da te a dormire e lei mi ha risposto che forse i miei genitori non erano d’accordo e io magari potevo rimanere un’altra volta a casa tua. Sono abbastanza grande per decidere cosa voglio fare e poi non ho bisogno di una seconda madre “
“ c’è dell’altro “ aveva sospirato
“ non sono sicuro, ma quando stavo per mettere giù l’ho sentita dire qualcosa, ti… e poi però ho chiuso la chiamata… merda! Che strazio! “
“ è stracotta di te e lo sai anche tu “
“ no, lei sa benissimo che è finita “
“ forse è meglio se torni a casa stasera, lo guardiamo un’altra volta il film “ l’aveva guardata e aveva letto nei suoi occhi tristezza e disagio; no, non voleva vederla stare male, non ora, non adesso che stava andando tutto bene.
“ voglio stare con te e da nessun altra parte “ l’aveva abbracciata
“ non mi arrabbio, tranquillo, puoi andare.. “
“ Kagome “ “ va Inuyasha, davvero “ no, sarebbe rimasto li, voleva stare li, con lei e solo con lei. Stava bene, le voleva bene, era la cosa più importante della sua vita e non l’avrebbe abbandonata.
“ Kagome non riuscirai a schiodarmi da questo divano neanche se mi paghi; starò qui, perché voglio stare con te. Stanotte sarò solo tuo e di nessun altro, solo per te, giuro “ le aveva baciato la fronte
“ Inuchan… sarai davvero solo e tutto per me per stanotte?? “
“ sì scricciolo, solo per te, farò quello che vorrai “ “ grazie “ le aveva sorriso e avevano fatto partire il film, rimanendo abbracciati stretti e baciandosi di tanto in tanto.
“ AAAAH!!! CAZZO! “ aveva affondato il viso nella maglietta del ragazzo, chiudendo gli occhi e stringendosi al suo petto
“ è andato via? È andato via quello psicopatico?? “ si era messo a ridere
“ aspetta ancora qualche secondo, non ha ancora finito di tagliargli la gamba “
“ cristo! Ma che film hai scelto?? Sono sicura che non dormirò stanotte! “
“ non ti preoccupare tesoro, se non vuoi dormire possiamo fare altro “ “ baka! “ si era girata a guardare lo schermo, ma di nuovo si era messa ad urlare
“ mio dio che schifo!! Ma cosa gli sta facendo?? “ “ Kagome è solo un film “
“ un film che fa paura, tanta, tanta paura!!! “ “ ok puoi girarti, non gli sta più tagliando la gamba “ timorosa si era staccata dal suo petto, respirando profondamente e girandosi lentamente a guardare la televisione
“ guarda! Guarda cosa gli sta facendo!! Poverino!! Ma che AAAAAH!!! “ per la terza volta si era aggrappata a lui gridando
“ togliamolo, ti prego togliamo questo film.. “
“ ma adesso viene la parte più divertente! “ “ e sarebbe? Lo sbudella?!? “ gli aveva chiesto ironica
“ allora l’hai già visto “ “ stupido! ho paura, davvero.. mi farai fare gli incubi a vita “
“ cosa devo fare per la mia ragazza “ stava per alzarsi ma lei l’aveva bloccato
“ che c’è? “ “ non alzarti, ho paura! Sento il rumore di quello che urla e sto male “
“ Kagome come faccio a toglierlo se non mi fai alzare?? “
“ ok, aspetta due secondi, togli l’audio e fammi tranquillizzare un attimo “
“ io conosco un ottimo modo per distrarti “ l’aveva presa in braccio, mettendola di spalle al televisore, e dopo aver spento l’audio l’aveva baciata, portando le braccia dietro la sua schiena e intrufolandosi sotto la sua maglietta; l’aveva sentita sussultare e aveva sorriso, continuando a saziarsi della sua bocca.
Il contatto freddo delle sue mani sulla sua schiena calda l’aveva fatta rabbrividire, ma subito si era sciolta; le sue labbra l’avevano portata in un mondo lontano, non ricordava neanche cosa stavano facendo due secondi prima; quel ragazzo era capace di farle perdere la ragione, la razionalità, di farla letteralmente sciogliere con un bacio, con una carezza.
L’aveva sentito spostarsi al suo collo, leccandole la pelle e le era venuto spontaneo tirare la testa indietro e sospirare compiaciuta;
“ come va? “ le aveva sussurrato
“ mm.. meglio direi, davvero molto meglio “
“ sono contento “ l’aveva baciata un ultima volta e si era alzato a spegnere il film.
Si era girato e l’aveva vista sul divano con i capelli arruffati, la maglietta scomposta e le labbra rosse
“ Kagome non senti il bisogno di fare una doccia? “
“ che cosa? “ “ fare una doccia, non senti il bisogno di farti una doccia? “
“ veramente io.. “ “ andiamo “ l’aveva tirata verso il bagno e l’aveva spogliata senza troppi complimenti, accendendo l’acqua calda e spogliandosi a sua volta
“ Inuyasha “ “ facciamo la doccia “ le aveva detto tirandola sotto il getto d’acqua.
Era rabbrividita e subito aveva sentito il ragazzo attaccarsi al suo corpo, baciandola con impeto e prendendola in braccio
“ viene a vivere a casa mia “ si era messo a ridere, poggiando la fronte a quella della ragazza
“ ti prego.. vieni a vivere da me “ “ Kagome stai delirando “
“ ed è solo colpa tua “ l’aveva baciata ed era entrato in lei, facendola sospirare e facendola aggrappare alle sue spalle
“ dimmi che ti trasferirai a casa mia “
“ perché vuoi che venga ad abitare qui? “ “ perché così potrò averti sempre per me “ stavolta era stata lei a baciarlo, intrecciando le mani nei capelli argentati e bagnati dell’hanyou.
“ Kagome “ gli aveva baciato il collo, sentendo i movimenti del ragazzo più forti in lei, sempre più profondi e sempre più veloci
“ giuro che se fai sempre così ti sposo “ gli aveva detto
“ scricciolo guarda che ci dobbiamo già sposare “ aveva sorriso felice
“ dimmelo ancora Inuyasha, dimmi che ci sposiamo “ le aveva baciato una guancia e la punta del naso
“ ci sposeremo Kagome, io e te ci sposeremo “
“ mmm, come suona bene “ gli aveva detto e il respiro le si era spezzato quando aveva sentito di essere al limite.
Erano rimasti ancora vari minuti nella doccia a coccolarsi, poi Kagome stanca si era asciugata e si era buttata sul letto
“ sto morendo di sonno “ il ragazzo le si era steso accanto
“ peccato, avremo potuto continuare “
“ smettila stupido! sto morendo di sonno, giuro che domani mattina mi alzo a mezzogiorno! “ le aveva baciato la fronte
“ buona notte scricciolo “ lei aveva sbadigliato, poi guardandolo aveva sorriso “ notte Inuchan! “ l’aveva abbracciata e si erano addormentati.
Era scattata a sedere sul letto, gli occhi spalancati, la fronte sudata e il battito accelerato; aveva fatto un incubo per colpa del film che aveva scelto Inuyasha e ora era terrorizzata all’idea di chiudere gli occhi.
Aveva guardato l’ora, erano le quattro di notte; sbuffando si era sdraiata e aveva sentito il ragazzo avvolgerla in un abbraccio affettuoso
“ che c’è scricciolo? “ aveva la voce impiastrata dal sonno, ma era comunque bellissima, calda e premurosa; si era girata verso di lui, appoggiano la fronte a quella del ragazzo
“ ho fatto un brutto sogno e non riesco ad addormentarmi “ aveva sorriso dolcemente, baciandola e accarezzandole il viso
“ vuoi che ti racconti una storia? “ “ baka! Non prendermi in giro!! “ con un braccio le aveva avvolto la vita, tirandola al suo petto
“ chiudi gli occhi “ l’aveva ascoltato e poco dopo aveva sentito l’hanyou cominciare a canticchiare una ninna nanna; aveva sorriso felice e si era lasciata cullare dalla sua voce melliflua e rassicurante.

Come sempre vorrei ringraziarvi tantissimissimo dei commenti, siete davvero gentili!
Spero che questo capitolo via sia piaciuto e vi dico già che le sorprese non finiscono qui, state pronti a tutto.. ^^
Un bacione a tutti!!

Ci tengo a ringraziare tanto anche tutte le persone che hanno messo la storia tra i preferiti, GRAZIE!

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Capitolo 14
*** 14-chiarisciti le idee ***


I primi raggi del sole l’avevano colpita in viso, costringendola a coprirsi con la coperta; lentamente aveva dischiuso gli occhi e stanca aveva sbadigliato.
Aveva provato a muoversi, ma il braccio del ragazzo la teneva saldamente stretta al suo petto, così dopo alcuni minuti di lotta era riuscita a girarsi e a guardarlo in faccia.
Era bello, faceva invidia anche ad un angelo; gli occhi chiusi e i capelli argento sparsi sul cuscino, le labbra leggermente schiuse, carnose, ma non troppo.
Gli aveva accarezzato il viso, sorridendo e accucciandosi meglio al suo petto; voleva stare abbracciata lui, stare così per sempre, senza mai staccarsi da quel contatto così caldo e protettivo.
“ buongiorno “ le aveva sussurrato ad un orecchio, facendola sussultare
“ Inuyasha.. ti ho svegliato? “ le aveva sorriso “ veramente mi sono già alzato prima e ho preparato la colazione; quando sono tornato in camera e ti ho vista dormire così profondamente ho preferito non svegliarti, così ti ho aspettato “
“ scusa, potevi iniziare a mangiare “ l’aveva baciata
“ non potevo se volevo farmi imboccare da te “ gli aveva sorriso maliziosa “ farti imboccare? “
“ certo, io ho preparato la colazione e tu mi devi imboccare, per ripagarmi “ l’aveva presa per i fianchi, portandola sopra di lui
“ ma se vuoi possiamo fare altro “ le aveva annusato il collo
“ mm Kagome.. lo sai che dicono che fare l’amore al mattino fa bene, anzi, benissimo! “ si era messa a ridere, lasciandosi coccolare dalle sue attenzioni mattutine
“ ah sì? E chi lo dice? “ “ io, tutti.. è provato scientificamente, dicono che ti rallegra la giornata “
“ Inuyasha “ “
ok, non lo dice nessuno, ma chi se ne frega, l’importante e che lo facciamo, così la giornata diventa bella “ l’aveva baciato
“ baka! La giornata è già bella, perché mi sono svegliata con te accanto “
“ come siamo dolci stamattina! Dovrei dormire da te più spesso “ l’aveva colpito al petto
“ io sono sempre dolce! “ “ diciamo,… anche se quando ti arrabbi… “
“ sono comunque dolce! “ “ io direi.. sexy! È la parola più adatta per definirti quando sei arrabbiata “
“ va bene, te lo concedo “ si erano baciati, a lungo, profondamente, teneramente, fino a quando lui non era andato un attimo a prendere la colazione in cucina
“ ricordati che mi devi imboccare “ le aveva ricordato prima di sparire dietro la porta.
Aveva sorriso e velocemente era corsa in bagno; si era data una rinfrescata, aveva lavato i denti e in qualche modo aveva sistemato i capelli, tornando in fretta in camera
“ finalmente! Sto morendo di fame! “ si era messa a carponi sul letto, prendendo in mano un pezzo di brioche e avvicinandolo alla bocca dell’hanyou; aveva preso tra le labbra il pezzo di cornetto e guardandola negli occhi l’aveva masticato.
Il ragazzo aveva infilato un dito nel barattolo di marmellata e subito Kagome l’aveva ripulito con le labbra, lentamente e continuando a tenere fisso il contatto visivo
“ ok, ok basta Kagome! Perché in questo momento sarei capace di saltarti addosso, ma voglio fare il bravo, quindi mangiamo normalmente! “ si era messa a ridere e l’aveva baciato sulla guancia
“ baka! “ avevano fatto colazione senza doppi fini, senza sguardi maliziosi e gesti provocanti e mentre la ragazza andava a lavare le tazze Inuyasha era andato a fare una doccia veloce.
Era entrata silenziosamente nella camera e l’aveva visto con indosso solo l’asciugamano legato alla vita; i capelli ancora bagnati che gocciolavano lentamente sulla schiena e ogni centimetro di pelle ancora coperto di piccole goccioline.
L’aveva abbracciato da dietro, incurante della sua schiena bagnata e gli aveva baciato la pelle
“ profumi di aloe “ gli aveva detto continuando a sfiorargli la pelle umida
“ è il tuo bagnoschiuma “ si era girato e l’aveva abbracciata “ speravo mi raggiungessi in doccia “
“ l’ho già fatta ieri sera, grazie “ le aveva sorriso “ sì ma io penso che tu ne debba fare un'altra “
“ ci penserò più tardi! “ “ chiamami quando pensi di fartela “ “ sarai il primo a saperlo “ le aveva preso il viso tra le mani, avvicinandosi fino a sentire il respiro della ragazza sulle labbra
“ non mi hai ancora dato il buongiorno “
“ buongiorno “ aveva sussurrato lei e aveva sentito le labbra del ragazzo sulle sue, modellarsi perfettamente, erano una cosa sola; Inuyasha aveva assaporato la bocca di lei, stringendola forte e giocando con la sua lingua; Kagome aveva cercato di approfondire quel bacio, se possibile, e stretta tra le sue braccia si era dimenticata di tutto, perfino che la sua ex alloggiava a casa sua. Che cosa assolutamente assurda!!!!
Forse doveva rapirlo e costringerlo a vivere a casa sua, così Kikyo non avrebbe potuto approfittare della situazione; sì, era la cosa migliore da fare!
Si era staccata da quel bacio carico di passione e l’aveva guardato negli occhi
“ ho trovato la soluzione “
“ a cosa? “ le aveva chiesto confuso “ al problema Kikyo “ “ e sarebbe? “
“ un rapimento “
“ vuoi rapirla?? “ non sapeva più cosa pensare, ma che stava dicendo?? Rapire Kikyo, e per quale motivo?
“ ma no stupido! che me ne faccio di lei?? Voglio rapire te, per sempre, così starai qui e non dovrai più tornare da lei “ le aveva sfiorato il naso con il suo
“ grazie “ “ guarda che dico sul serio “
“ Kagome ti prego.. sono sicuro che la cosa finirà in fretta, Kikyo non abiterà a casa mia per sempre “
“ lo so, però ora c’è… io non ce la faccio Inuchan, ho paura e mi sento… a disagio, non sono tranquilla se tu e lei vivete sotto lo stesso tetto “
“ ti fidi di me? “ “ sì però “
“ scricciolo, ti fidi di me? “ “ sì “ gli aveva detto chiudendo gli occhi e senza accorgersi una lacrima le era scesa sulla guancia
“ non piangere Kagome, ti prego, mi fa male “ si era risvegliata dai suoi pensieri
“ scusa “ aveva detto frettolosamente, spostandosi e asciugandosi la guancia
“ non è niente, davvero, non me ne ero neanche accorta “ aveva cercato di sorridergli, ma non era riuscita
“ vieni qui “ si era buttata tra e sue braccia ed era scoppiata a piangere
“ ho.. ho solo bisogno di sfogarmi un attimo.. adesso mi passa “ gli aveva detto e lui le aveva accarezzato i capelli
“ ci sono io con te, lo sai vero? Lo sai che io non ti lascerò mai. “ aveva pianto tanto e forte, ne aveva bisogno, perché anche se si fidava di lui, sentiva un grosso peso addosso e stava male.
Si era rivestito, dopo essere rimasto venti minuti con Kagome tra le braccia e l’aveva raggiunta in cucina “ ah! Buongiorno Inuyasha, dormito bene? “
“ Signora Higurashi! Buongiorno, si ho dormito benissimo, lei? Spero di non averla disturbata stamattina “
“ tranquillo, non ti ho sentito. Ti fermi a pranzo con noi? “
“ veramente dovrei tornare a casa, i miei genitori mi aspettano “ “ capisco, beh allora sarà per un’altra volta “
“ certo, mi farebbe molto piacere “ la donna gli aveva sorriso “ Kagome? “
“ sì, ti accompagno alla porta “ erano usciti fuori di casa e all’entrata lui l’aveva abbracciata
“ grazie di tutto, sono stato benissimo “ “ anche io, ci.. ci sentiamo.. “ le aveva alzato il viso
“ Kagome, stai tranquilla ok? Io sarò sempre tuo e di nessun altra “ l’aveva baciato, allacciandogli le braccia al collo e stringendosi al suo petto, l’aveva baciato perché non voleva lasciarlo, l’aveva baciato per non farlo andare via, l’aveva baciato perché era la persona più importante della sua vita.
“ Kagome se non vuoi una replica di quello che abbiamo fatto ieri sera in doccia qui all’istante, ti conviene staccarti “ si era messa a ridere
“ sei il solito scemo e peggiori ogni giorno che passa “ “ ed è soltanto colpa tua “ l’aveva salutato e l’aveva guardato andare via sulla sua moto, tornando in casa a cucinare.
Era entrato in casa e subito la madre l’aveva assalito
“ dove sei stato?? Perché diavolo hai dormito fuori?? “
“ mamma per favore, ero da Kagome “ “ come sta? “
“ sta molto bene papà, è stata molto gentile “ “ dovresti invitarla di nuovo a cena, mi farebbe molto piacere “
“ io non credo sia una buona idea, e poi c’è già Kikyo “ aveva detto la donna infastidita
“ non si preoccupi per me Signora Hayama “
“ oh tesoro! Certo che mi preoccupo! “ la donna si era girata verso il figlio
“ l’hai lasciata sola ieri sera! “ “ fino a prova contraria io sono il ragazzo di Kagome “
“ questo non significa niente, quella ragazza è una poveraccia e sua madre fa la sgualdrina! Ma cosa dirà la gente di noi?? “ se ne era andato in camera, quando faceva così non la sopportava! Cosa ne sapeva lei di Kagome? La sentiva gridare fuori dalla sua camera, litigare con il padre e sbraitare come un’oca.
Si era messo le cuffie dell’mp3 e aveva chiuso gli occhi, alzando il volume al massimo: forse l’idea di Kagome di rapirlo non era poi così brutta.
Era uscito dalla stanza per mangiare ed era stato fermato da Kikyo prima di entrare in cucina
“ che c’è? “ le aveva chiesto
“ mi dispiace per quello che ti ha detto tua madre “ “ non importa “
“ senti.. mi chiedevo.. se pomeriggio ti andava di andare a fare un giro.. “
“ veramente non so ancora cosa devo fare “ “ capisco “ aveva detto lei chinando il capo e andando verso la cucina.
Si erano seduti a tavola e la donna aveva servito il pranzo
“ allora, dove andate pomeriggio? “
“ da nessuna parte mamma “ “ ma come? Kikyo mi ha detto che voleva chiederti se ti andava di uscire.. “
“ Inuyasha è già impegnato “ aveva detto la ragazza sorridendo triste
“ tesoro sii buono, accompagnala a fare un giro della città “ “ io non ho più fame “ si era alzato ed era tornato in camera sbuffando; aveva preso le sue cose ed era uscito di casa.
“ e così Inuyasha a dormito qui… “
“ già “ le aveva risposto con il boccone in bocca
“ vi siete divertiti? “
“ mamma! Siamo stati bene punto! Cosa vuoi che ti dica?? È il mio ragazzo, può capitare che si fermi a dormire qui.. “
“ Kagome non sto dicendo nulla, solamente che stamattina quando l’ho visto sono rimasta sorpresa.. so benissimo che sei abbastanza grande “
“ comunque “ aveva ripreso la donna “ oggi vado a lavorare prima, ci sono delle faccende da sbrigare “
“ d’accordo, per che ora vai? “ “ penso verso le cinque, anche le sei.. “
“ va bene “ avevano continuato a mangiare, poi Kagome aveva sciacquato i piatti e aveva sentito Sango per telefono; si erano messe d’accordo per uscire quel pomeriggio, insieme a Miroku.
Era andata a farsi una doccia veloce e mentre stava per asciugarsi i capelli avevano suonato alla porta; era andata ad aprire ed era rimasta sorpresa
“ avevi detto che mi avresti chiamato se fossi andata a fare la doccia “ le aveva detto il ragazzo vedendola con i capelli bagnati
“ non volevo disturbarti “ le aveva sorriso e l’aveva baciata
“ come mai qui? “ “ posso entrare? “ aveva annuito, spostandosi per farlo passare
“ allora, che succede? “ si erano seduti sul divano e lui l’aveva abbracciata
“ non mi andava di stare a casa, ti prego, non farmi domande “ “ d’accordo “ si era alzata fino a raggiungere il suo viso e gli aveva baciato la punta del naso
“ sono contenta che sei qui “
“ mi mancavi scricciolo “ l’aveva baciata con ardore, rimanendo incollato alle sue labbra per vari minuti e gustandosi il suo sapore e quella sensazione così calda e piacevole
“ che cosa fai pomeriggio? “
“ esco con Sango e Miroku, vuoi venire?? Potremmo fare un uscita a quattro!! “
“ sì, tanto non ho di meglio da fare “ “ ah, grazie! “
“ no dai, scherzavo.. mi fa piacere stare con voi, poi se ci sei tu.. “ stavano per baciarsi, quando il telefono della ragazza aveva preso a squillare; si era alzata e aveva risposto
“ pronto? “
“ ciao Kagome, come stai? “ “ Koga! Io sto bene, tu? “ aveva sentito Inuyasha ringhiare, ma non ci aveva fatto caso
“ è da un po’ che non ci vediamo, mi stavo chiedendo se ti andava di venire a cena con me uno di questi giorni “
“ certo, potremmo fare martedì sera, se tu puoi “
“ sì, martedì va benissimo. Ti dispiace però venire in studio da me prima? Poi andiamo direttamente a mangiare, ok? “ “ va bene Koga, allora ci vediamo martedì, un bacio “ aveva chiuso la chiamata e aveva raggiunto l’hanyou sul divano infastidito più che mai
“ dove eravamo rimasti? “ gli aveva chiesto mettendosi sopra di lui
“ non c’è niente che devi dirmi? “ ci aveva pensato un po’ “ no, non mi pare “
“ Koga “ le aveva ricordato lui “ sì, è molto gentile “
“ Kagome “ le aveva detto irritato “ sto per arrabbiarmi, e non è una buona cosa “
“ usciamo a cena martedì sera “ “ e non pensi che mi possa dare fastidio?!? “
“ sì, ma siccome tu sei un bravo ragazzo, starai buono, buono a casa e non farai storie “ di nuovo le aveva ringhiato contro
“ non voglio che tu esca con quel tipo “ “ ne abbiamo già parlato “
“ sì, però tu non mi dai mai retta “ “ forse perché non c’è nulla di cui preoccuparsi, tu sei solo geloso! “
“ ci mancherebbe! Sei la mia ragazza “ “ sì, ma Koga non è geloso “ l’aveva presa per i polsi
“ non mi interessa di quel cretino! Io sono geloso perché tu sei mia e perché quello non ha buone intenzioni.. perché io non posso mai venire alle vostre cene?? “
“ perché lo spaventeresti e poi io e lui non potremmo più incontrarci la notte perché lui avrà paura di te “
“ non è divertente! “ “ andiamo Inuchan. Se mi lasci andare senza fare storie farò tutto quello che vuoi “ il sorriso apparso sulle labbra del ragazzo non prometteva nulla di buono
“ va bene, ti farò sapere cosa ho deciso “ “ Inuyasha.. mi spaventi “
“ tranquilla, sarà una bella sorpresa. Comunque tu non devi finire di prepararti?? “
“ ah già! Corro ad asciugarmi i capelli, aspettami qui! “ l’aveva baciata e poi l’aveva lasciata andare a finire di prepararsi.
Dopo almeno venti minuti lei era tornata in sala con indosso un vestitino celeste che le stava davvero molto bene
“ stai benissimo “ le aveva detto alzandosi e abbracciandola “ grazie “
“ Kagome? “ “ mh? “
“ mi prometti una cosa? “ “ certo, che cosa? “
“ quando cenerai con Koga, non dargli troppo confidenza e non essere così affettuosa come fai con tutti, perché quel tipo… non ti conosce e potrebbero fraintendere i tuo gesti e io.. al solo pensiero di lasciarti andare da sola con lui… vorrei picchiarlo!! Promettimi che non farai sciocchezze, che farai la brava.. per favore “ gli aveva sorriso dolcemente, prendendogli il viso tra le mani e avvicinandosi alle sue labbra
“ te lo prometto, sarò bravissima e appena noterò qualcosa che non mi piacerà ti chiamerò “ l’aveva baciata, esplorando la sua bocca e intrecciando le mani nei suoi capelli neri come la notte; lei gli aveva circondato il collo, gustandosi a pieno quella sensazione così dolce, le sue labbra morbide sulle sue e le sue mani forti ad accarezzarle i capelli.
Verso le quattro si erano ritrovati con Miroku e Sango davanti ad un bar in centro
“ Inuyasha! Sei venuto anche tu “
“ sì, Kagome mi ha detto che uscivate e così mi sono aggiunto, spero non vi dispiaccia “ il moro gli si era avvicinato
“ beh in effetti un po’ mi dispiace, adesso che ci sei tu non posso fare niente con Kagome “ l’hanyou l’aveva fulminato con lo sguardo
“ allontanati immediatamente, prima che ti riduca in polvere “ l’amico si era messo a ridere e aveva avvolto Sango in un abbraccio affettuoso; erano entrati nel locale e si erano seduti ad un tavolo
“ come vanno le cose tra di voi? “ le aveva chiesto Sango mentre i due erano andati a prendere da bere
“ vanno bene, solo che.. “ “ che? “
“ Kikyo, la sua ex, vive a casa sua “ l’amica stava per gridare qualcosa, ma Kagome l’aveva preceduta
“ temporaneamente, sia chiaro, comunque è da lui e la cosa mi da non poco fastidio; Sango.. io non so se posso fidarmi… e se lei ci provasse e lui in quel momento non si rifiutasse?!? Dio! Non posso pensarci!! “
“ Kagome.. mi dispiace.. però se ti fidi di Inuyasha vedrai che lui non farà niente di stupido.. altrimenti dovrà vedersela con me e Miroku!! “ le aveva sorriso
“ grazie! “
“ e tra te e Miroku?? Devi raccontarmi tutto “
“ guarda che ti stai sbagliando, non c’è niente tra di noi “
“ ah sì?? Ho visto come ti abbraccia e come lo stai continuando a guardare da quando è andato al bancone a prendere da bere “
“ no, è solo che.. “ “ Saangooo!!!! “ l’aveva ripresa l’amica
“ va bene! Siamo usciti qualche volta, ma non è successo nulla, e poi guardalo! “ si erano girate a fissarlo e la moro era rimasta paralizzata; Miroku era incollato ad una ragazza e le stava accarezzando il di dietro
“ Sango “ la ragazza si era alzata
“ scusami Kagome “ era corsa fuori prima che riuscisse a fermarla e aveva visto Miroku rincorrerla poco dopo.
“ cosa è successo?? “ le aveva chiesto Inuyasha
“ Miroku faceva lo scemo con una ragazza e Sango li ha visti. Vieni, andiamo a vedere se sono ancora fuori “ erano usciti dal locale e avevano visto che la morettina stava tirando uno schiaffo al ragazzo; gli aveva lasciato un bel segno rosso, ma lui subito l’aveva presa per le spalle e l’aveva baciata.
L’aveva abbracciata e lei era scoppiata a piangere
“ sei uno stupido!! perché ogni volta ti comporti così? “ le aveva accarezzato i capelli
“ mi dispiace, non volevo farti soffrire “ “ però l’hai fatto! “ le aveva preso il viso tra le mani
“ ti amo Sango e non vorrei per niente al mondo vederti piangere per colpa mia “ era rimasta bloccata
“ tutto bene? “ “ ripetilo, ripeti quelle parole “
“ ti amo “ le aveva detto sorridendo “ Miroku!! “ si era stretta al suo collo e l’aveva baciato con passione, rimanendo tra le sue braccia il più lungo possibile
“ ti amo anche io “ gli aveva sussurrato poi all’orecchio, abbracciandolo forte.
“ evviva la forza dell’amore! “ aveva detto con gli occhi scintillanti Kagome
“ dì, ma stai bene?? “ “ mm, sì.. è che tutto questo amore mi fa sciogliere! “
“ vieni va, torniamo dentro! “ l’aveva trascinata nel locale nonostante lei si dimenasse
“ voglio vedere cosa succede!!!!!! “ “ lasciamoli stare stupida! Vorranno stare un po’ da soli!! “
Alla fine tutti insieme avevano bevuto e scherzato, fino a quando il cellulare della ragazza non aveva preso a squillare
“ scusate un attimo “ stava per allontanarsi, ma Inuyasha l’aveva fermata
“ chi è? “ “ ne parliamo dopo, aspetta “ si era spostata e aveva risposto
“ pronto? “ “ Kagome scusa se ti disturbo per la seconda volta, ma volevo chiederti un favore “
“ dimmi Koga “ “ beh.. ho bisogno del tuo aiuto per un lavoro e.. “ “ cosa? “
“ ne avrai bisogno stasera “ “ ah, ma io cosa posso fare per te?? “
“ senti ti va se ti passo a prendere alle nove? Ti spiego tutto a cena “ “ va bene.. ci vediamo più tardi “ aveva chiuso la chiamata, aveva fatto un bel respiro profondo ed era tornata dagli altri.
Inuyasha l’aveva fermata prima che raggiungesse Sango e Miroku
“ dimmi che non era lui, ti prego dimmi che non era lui “ “ beh.. lui.. mi ha chiesto un favore “ aveva iniziato a vederlo davvero arrabbiato
“ che tipo di favore?? “ “ non quello che stai pensando tu, mi ha detto che vuole che gli dia una mano per quanto riguarda il suo lavoro e mi spiegherà tutto a cena stasera “ il ragazzo aveva riso nervosamente, quasi irritato
“ a cena?? Stasera? e non ti ha detto altro? “ lei aveva scosso la testa
“ cristo! Non crederai davvero che vuole il tuo aiuto per il suo lavoro “ “ perché no?? “
“ che cavolo ne sai tu di quello di cui si occupa?? Per favore Kagome, non pensavo fossi così ingenua “
“ Inuyasha “ “ andiamo, ti riporto a casa, sono stanco “ avevano salutato gli amici e mentre stavano per salire sulla moto lei lo aveva fermato
“ ti prego Inuyasha, non arrabbiarti, mi ha chiesto un favore e non potevo dirgli di no “
“ invece sì! Non hai pensato che stasera volessi stare io con te?? “
“ si, ma lui.. “ “ Kagome smettiamola, perché mi sto davvero incazzando! Sali in moto e andiamo “ gli aveva obbedito ed erano partiti.
Arrivati sotto casa della ragazza avevano trovato una persona che non si aspettavano di vedere
“ ciao Inuyasha! Sono venuta a cercarti prima e.. “
“ andiamo Kikyo, Sali su “ la ragazza tutta felice era salita sul mezzo, stringendosi al suo petto
“ chiamami quando avrai le idee più chiare Kagome, perché così io non ci sto “ li aveva visti andare via; li aveva visti abbracciati, partire sulla moto del ragazzo e dentro si sentiva morire dalla gelosia; forse il ragazzo aveva ragione, aveva sbagliato a dire subito di si a Koga e magari parlarne prima con lui, ma… l’uomo le aveva chiesto un favore.. sentiva per stava per cominciare a piangere, così era corsa in casa e si era buttata sul letto.
Inuyasha… Kikyo… Koga… le scoppiava la testa!!

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Capitolo 15
*** 15-mamma ***


“ hey Inu, ti va di andare a prendere un gelato? “
“ sì, va bene “ il ragazzo aveva svoltato l’angolo e poco dopo si era fermato davanti ad una gelateria
“ dai entriamo “ gli aveva detto la ragazza prendendolo per mano e trascinandolo nel negozio.
Non riusciva neanche ad ascoltarla Kikyo, talmente era arrabbiato con Kagome. Ok, doveva lasciarla un po’ più libera, doveva fidarsi di lei quando usciva con Koga, ma organizzarsi così senza chiedergli niente..per di più quel deficiente l’aveva fatta abboccare dicendole che doveva chiederle aiuto in uno dei suoi lavori.. a Kagome???
Voglio dire, è una ragazza molto intelligente, ma cosa poteva saperne lei di come si dirige un film e tutte le altre cavolate?!?
“ assaggia “ si era risvegliato dai suoi pensieri e aveva visto Kikyo che gli teneva un dito coperto di gelato davanti alla bocca
“ ecco non.. “ “ dai scemo! “ le aveva leccato la pelle e ne aveva assaporato il gusto freddo e dolce
“ com’è?? “ “ buono, davvero “ gli aveva sorriso e aveva continuato a leccarsi il suo gelato; oh cristo! Che situazione di merda! Ma perché Kagome si era comportata così?!? Se non fosse successo questo casino, ora lui e lei avrebbero potuto essere a casa a fare i piccioncini, come diceva la ragazza.
Kagome.. aveva pensato lui sospirando e lasciandosi andare su una delle sedie del locale.
Si sentiva in colpa, ma cosa poteva fare?? Lei voleva solo fare un favore a Koga… si era alzata dal letto con gli occhi rossi ed era andata a farsi una doccia veloce, prima di uscire.
Si era vestita elegante, almeno se l’avesse portata in un ristorante di lusso lei ne era all’altezza e alle nove puntuale l’uomo era venuto a prenderla
“ oh mio dio! Che ne hai fatto di Kagome?? “ si era messa a ridere
“ spiritoso! “ l’aveva baciata dolcemente e l’aveva fatta salire in macchina
“ come stai? “ “ bene, tu? “
“ io sto bene. Mi dispiace solo averti disturbato pomeriggio, insomma.. se avevi da fare potevamo rimandare “ potevamo rimandare?!? E non poteva dirlo prima!!!
“ no, non ti preoccupare, mi fa piacere uscire con te, poi se posso aiutarti “
“ spero proprio di sì “ “ di che si tratta?? “
“ ti dispiace se ne discutiamo a cena? Sai parlare di lavoro a stomaco vuoto.. “ “ d’accordo “
La macchina si era fermata ad un ristorante, che come aveva pensato lei, era piuttosto raffinato; erano entrati e un cameriere li aveva fatti accomodare ad un tavolo più appartato rispetto agli altri
“ e tutta questa intimità a cosa la devo? “
“ volevo stare un po’ tranquillo con te. Poi parlare di lavoro in mezzo al caos è fastidioso, così siamo più comodi; non ti piace? “ “ certo, va benissimo “
“ bene, allora ordiniamo “ lei aveva annuito sorridendo e dopo aver congedato il cameriere con le ordinazioni Koga aveva cominciato
“ allora Kagome, stiamo per girare un film piuttosto romantico, direi quasi smielato, e ho bisogno dell’aiuto di una donna per capire il vostro punto di vista; per capire, quando una donna andrà a vedere il film, cosa si aspetterà di trovare, capisci? “
“ e io cosa centro in tutto questo? “ “ beh, tu sarai la mia opinionista.. o meglio dire la mia cavia “
“ posso fidarmi? “ “ sei un buone mani. Durante la cena ti racconterò la trama, e finito di mangiare ti porterò in qualche posticino, così potrai dirmi cosa ne pensi? “
“ spero che tu non abbia cattive intenzioni “ “ tranquilla, sono un buon uomo io, non alzerei un dito su di te “
“ grazie Koga, sarò felice di aiutarti “ “ grazie a te splendore “ splendore?!? Oh santo dio! Sei in questo momento l’avesse sentito Inuyasha l’avrebbe polverizzato solo con lo sguardo… in che diamine di guaio si stava cacciando???
Avevano mangiato tranquillamente e Koga le aveva spiegato la storia del film
“ che ne dici, andiamo? “ aveva annuito, si era messa il cappotto e l’aveva seguito in macchina
“ dove andiamo? “ gli aveva chiesto curiosa “ è una sorpresa, fa parte del film “ aveva sorriso, aspettando impaziente che la macchina si fermasse.
“ chiudi gli occhi “ le aveva detto quando l’auto si era fermata “ però aiutami a scendere dalla macchina “ l’aveva presa per mano e l’aveva guidata per qualche metro;
“ ora aprili “ Kagome aveva schiuso le iridi ed era rimasta stupefatta; erano ad una pista di pattinaggio sul ghiaccio all’aria aperta, circondata da alberi illuminati
“ wow! Koga è..è.. è bellissimo! “ “ sai pattinare vero? “ gli aveva sorriso e dopo essersi allacciata i pattini erano entrati nella pista; lui l’aveva presa per mano e la ragazza aveva cominciato a girare ridendo felice; l’atmosfera era davvero stupenda.
Avevano pattinato per quasi un’ora, poi ad un bar vicino avevano bevuto una cioccolata calda e infine Koga l’aveva riportata a casa
“ allora? Pensi che possa andare come una scena del
film? “ “ direi proprio di sì, è stato meraviglioso “ “ aspetta ancora un secondo “ si era abbassato e aveva preso qualcosa dall’auto
“ questo è per te “ “ ma cosa “ “ aprilo coraggio “ aveva preso il cofanetto tra le mani e piano l’aveva aperto, scoprendo una meravigliosa collana
“ mio dio Koga, è magnifica! “ “ ti piace? “ aveva annuito sorridendogli
“ ma non posso accettarla, è troppo per me, e poi ci conosciamo così poco “
“ non accetto rifiuti, fa sempre parte del film, ricorda.. “ “ allora direi che è fantastica “ era rimasto a fissarla e lentamente si era avvicinato al suo viso
“ Koga io non posso “ l’uomo si era spostato subito
“ mi dispiace, mi sono fatto prendere la mano, scusa “ “ non importa “
“ comunque grazie per le serata, sono stato benissimo e spero che per martedì valga ancora l’invito “
“ certo, grazie di tutto! “ l’aveva baciato su una guancia ed era entrata in casa.
Era andata in camera e subito aveva preso il cellulare e aveva chiamato il ragazzo; per almeno le prime sei volte lui non aveva risposto, ma alla settima la voce dell’hanyou le era rimbombata nell’orecchio
“ cosa vuoi? “
“ ti disturbo? “ “ dimmi, che c’è? “
“ possiamo.. possiamo vederci? “ “ mi dispiace, ma adesso sono fuori con Kikyo “
“ va bene “ aveva chiuso subito la chiamata e si era buttata sul letto
“ Inuyasha… “ aveva sospirato addormentandosi con gli occhi gonfi di lacrime, sperando di riuscire a parlare con il ragazzo.
La mattina dopo essere andata a lavorare era andata a scuola.
Per tutto il tempo non si erano parlati e all’intervallo lei era rimasta in classe e lui non l’aveva cercata; all’uscita da scuola l’aveva visto correre via in moto e lentamente si era incamminata verso casa.
Era talmente giù di morale che avrebbe voluto sprofondare sotto terra, almeno fino a finire dall’altra parte dell’universo e poi farsi schiacciare da un masso gigante, guardando Inuyasha e Kikyo baciarsi in una notte stellata… mio dio! Stava impazzendo, doveva parlargli a tutti i costi, doveva chiarire, chiedergli scusa e baciarlo. Aveva così tanta voglia di baciarlo, di sentirsi protetta in uno dei suoi abbracci affettuosi… aveva scosso la testa, scacciando quei pensieri ed entrando in casa.
“ mamma? “ si era tolta le scarpe e aveva portato lo zaino in camera
“ mamma sono a casa! “ la donna non rispondeva, forse stava ancora dormendo.. quella pigrona!! Quanto la invidiava la mattina, quando usciva per andare a scuola e vedeva la madre stravaccata nel letto e ricoperta dal piumone caldo e morbido.
Era entrata nella camera della donna ma non l’aveva trovata, non c’era neanche in bagno e nemmeno in cucina; aveva provato a chiamarla al cellulare, ma la voce della donna diceva che quel numero era stato disattivato… disattivato?!?!? Un attimo, ma chi l’aveva disattivato?? Si era messa a cercarla per tutta la casa, chiamandola forte e alla fine esausta aveva trovato una lettera sulla sua scrivania in cameretta.

Tesoro, mi dispiace da morire, devi perdonarmi, ma sono dovuta andare via.
Volevo farti una sorpresa oggi, aveva messo da parte un gruzzolo di soldi in questo periodo, volevo darteli per il matrimonio, ma ieri sera.. beh, ho scoperto che una mia collega era scappata con i soldi.
Gli e ne aveva parlato qualche settimana fa e lei mi aveva promesso il suo aiuto, invece appena ha messo le mani sul denaro è sparita senza lasciare traccia.
Mi dispiace amore mio ma non potevo rimanere, non ho più un soldo e lavorare al night non bastava più, così sono andata via, con la speranza di tornare prima o poi con qualche soldo in più.
Credimi Kagome se ti dico che non ti ho abbandonato, ma sono solo andata via per un po’ per noi due, per cercare di trovare qualcosa di migliore, che possa aiutarci economicamente.
Ti adoro, sei la mia vita, la cosa più bella che mi sia mai capitata e ti prometto che tornerò, fa la brava in mia assenza e sappi che ti ho lasciato qualcosa nel mio cassetto in camera.
Perdonami piccola, perdona la tua mamma.. ti voglio tanto bene

Un bacio mamma

Era andata via?? Via? Ma.. ma adesso cosa avrebbe fatto?? aveva iniziato a piangere, incapace di resistere e si era buttata sul letto, gridando disperata. Ma cosa stavo succedendo in quel periodo? Andava tutto di male in peggio e lei era stanca di piangere, stanca di stare male, voleva vivere tranquillamente la sua vita, essere felice con Inuyasha, finire gli studi e fare un lavoro che le piacesse, ma sembrava che tutto questo non sarebbe mai potuto avvenire…
Si era alzata dal letto e non sapeva nemmeno quanto fosse passato da quando aveva letto la lettera, si era asciugata gli occhi e dopo essersi leggermente sistemata era uscita per andare dall’unica persona che in quel momento, forse, l’avrebbe potuta capire.
Aveva suonato alla porta e le aveva aperto lui, l’unico che voleva vedere ora, l’unico che voleva sentire accanto, l’unico che l’avrebbe aiutata
“ Inuyasha “ aveva sussurrato inginocchiandosi a terra e scoppiando a piangere
“ se ne andata “ l’aveva presa per le spalle preoccupato “ chi? Kagome chi è che se ne andata? “
“ mia madre.. è andata via “ l’aveva abbracciata forte e lei si era messa a piangere ancora più forte, stringendosi al suo petto e tenendosi stretta alla sua maglietta; aveva paura, paura che lui l’avrebbe lasciata sola, che lui l’avrebbe abbandonata.
Si era accasciata tra le sue braccia, chiudendo gli occhi e lasciandosi prendere in braccio dall’hanyou che l’aveva portata in camera e l’aveva stesa sul letto, coprendola con una coperta.
Le aveva baciato la fronte, accarezzandole la guancia
“ dormi adesso, riposati un po’ e stai tranquilla, ci sono io qui “ gli aveva sorriso ed era crollata, chiudendo gli occhi con l’ultima immagine di lui che le sorrideva accarezzandole la fronte.
Quando aveva aperto gli occhi aveva notato che la stanza era completamente buia; si era messa seduta, accarezzandosi la fronte e mettendosi una mano tra i capelli
“ come stai? “ si era girata in un punto della stanza
“ dove sei? “ il ragazzo si era avvicinato al letto nell’oscurità e aveva acceso la lampada sul comodino
“ allora? Come stai? “ “ bene.. “ gli aveva detto chinando il capo
“ mi vuoi spiegare che cosa è successo? “ “ mia madre.. mia madre se ne è andata “ la voce le tremava
“ ma cosa è successo Kagome? “ “ a lavoro le hanno rubato i soldi che aveva da parte e siccome non ci rimaneva più niente è andata via per un po’, per cercare qualcosa.. “ aveva chiuso un attimo gli occhi, respirando profondamente
“ Inuyasha “ le aveva stretto la mano “ che cosa farò adesso? “ si era messo seduto accanto alla ragazza e l’aveva abbracciata, posandole le labbra sulla fronte
“ non ti lascerò sola, troveremo una soluzione, insieme. Ci sono io Kagome, va tutto bene “ stava per scoppiare di nuovo a piangere, ma si era trattenuta
“ mi dispiace. Mi dispiace tanto. Sono stata una stupida e ti chiedo scusa, non volevo farti stare male e mi dispiace, io.. mi dispiace, davvero, mi “
“ sssh, non ti preoccupare, va tutto bene Kagome “ si era stretta nel suo abbraccio, godendosi quel calore che proveniva dal ragazzo
“ cosa posso fare per farmi perdonare? “ “ va bene così, non devi fare niente “
“ ti prego Inuyasha, mi sento uno schifo, almeno gridami qualcosa dietro, insultami o…o cacciami, fa qualcosa “
“ sei stata una stupida, mi hai fatto davvero arrabbiare e hai rischiato di perdermi davvero, ma ora va tutto bene, tranquilla “
“ scusa, non dovevo venire, è solo che non sapevo cosa fare “
“ hai fatto bene a venire qui, non dovevi dubitare nemmeno un secondo a venire da me “
“ ti giuro che mi farò perdonare per quello che ho fatto ieri sera, te lo prometto “
“ in realtà.. un modo ci sarebbe “ “ e cioè?? “
“ oggi i miei sono andati a parlare a scuola e il prof. Kamura vuole che tu mi dia ripetizioni, dice che devo alzare la media prima di dicembre “
“ sei messo tanto male? “ “ diciamo che su dieci materie io ne devo recuperare otto “
“ oh mio dio!! Ma che cavolo fai a scuola tutti i giorni?!? “ “ penso a te “ era arrossita
“ non dirmi certe cose perché mi sento ancora più in colpa.. “ le aveva alzato il mento, inchiodando i suoi occhi in quelli della ragazza
“ ti voglio bene Kagome “ “ anche io, tanto “ l’aveva baciata dolcemente, lasciando che la ragazza si rifugiasse tra le sue braccia
“ è già sera? “ “ sì, sono le otto “
“ cavolo, devo andare a casa “ “ aspetta, non puoi stare da sola “
“ devo andare avanti Inuchan, con o senza mia madre “
“ facciamo una cosa; vado un attimo a parlare con mio padre, tu sta qui, arrivo tra poco “ si era alzato dal letto, ma lei l’aveva bloccato
“ Inuyasha “ “ tranquilla, arrivo subito “ le aveva baciato la fronte e una lacrima le era scesa sulla guancia
“ mi dispiace davvero per come mi sono comportata, ti prometto che non lo farò più, te lo giuro.. scusami “
“ stai tranquilla, ti ho perdonato.. però voglio conoscere questo Koga e parlargli faccia a faccia “ si era messa a ridere e lui le aveva asciugato la guancia
“ vado e torno “ l’aveva baciato velocemente, tornando a stendersi nel letto, mentre il ragazzo usciva dalla stanza.
Aveva raggiunto il padre in sala e si era seduto sul divano accanto a lui
“ come sta? “
“ meglio, ma è sconvolta “
“ povera ragazza, devi starle vicino. È così buona.. chissà come si sentirà sola adesso “
“ a proposito di questo papà vorrei chiederti una cosa, però devo parlarne anche con la mamma “ l’uomo aveva chiamato la donna
“ che succede? “ “ dobbiamo fare una riunione di famiglia “ lei si era seduta sul divano e aveva chiamato la ragazza che era rimasta in cucina
“ Kikyo dobbiamo parlare tutti quanti insieme “ lo youkai aveva bloccato la ragazza
“ mi dispiace Kikyo, ma è una cosa che dobbiamo discutere tra di noi, in famiglia.. capisci? “ la ragazza aveva annuito
“ ma caro, lei è di famiglia “ “ non si preoccupi signor Hayama, vi lascio soli “ era tornata in cucina e la madre di Inuyasha aveva messo il broncio, contrariata dalla scelta del marito
“ allora figliolo, cosa volevi chiederci? “
“ beh.. la madre di Kagome se ne è andata e non me la sento di lasciarla a casa da sola, quindi ho pensato.. che potremmo farla venire qui.. finché non troviamo un’altra soluzione, finché non si sarà calmata.. “
“ io sono d’accordo, non possiamo lasciarla tornare a casa ora che la madre se ne è andata, si sentirebbe troppo abbandonata e non voglio. “
“ ma tesoro!! Stiamo già ospitando Kikyo, non è mica un albergo questa casa! Kagome deve tornare a casa sua!! Tanto sua madre non era comunque mai a casa, sono sicura che non ne sentirà la mancanza “
“ Izayoi non dire stupidaggini!! Kagome è la futura moglie di nostro figlio e tu vuoi lasciarla sola adesso!! Kikyo potrà trovare un’altra sistemazione se per te siamo troppi in questa casa!! “
“ non permetterò che Kikyo vada a stare sotto i ponti! C’è posto per tutti! E se ci tieni a far rimanere quella ragazza allora fa come vuoi! “ la donna si era alzata furiosa ed era tornata in cucina
“ tua madre è proprio cocciuta! Quando fa così non la sopporto. Comunque Inuyasha di pure a Kagome che può venire a stare qui da noi, ne sarei molto felice, voglio bene a quella ragazza “
“ grazie papà, sono contento che tu mi capisci. Però penso che stasera vorrà tornare a casa, anche a prendere dei vestiti puliti, a preparare le cose per venire qui “
“ d’accordo, va con lei, faccio preparare il letto nella tua stanza da tua madre, così domani quando verrà sarà pronto “ aveva sorriso all’uomo ed era tornato in camera sua, trovando Kagome accoccolata sotto le coperte; quando l’aveva sentito entrate gli aveva sorriso dolcemente, facendogli segno con la mano di avvicinarsi
“ ho una bella notizia da darti “
“ che cosa? “ “ potrai venire a stare qui, finché non ti sarai calmata e finché non tornerà tua madre; mio padre è molto contento e non vede l’ora che tu venga qui “
“ davvero? Inuyasha io non voglio disturbarvi “
“ tu non disturbi scricciolo, sei la mia ragazza e la mia futura moglie, quindi questa è casa tua “
“ sei sicuro? Insomma non è un problema se “ le aveva posato un dito sulla bocca
“ verrai qui e non voglio sentire obbiezioni “ l’aveva baciato, voleva ringraziarlo, voleva chiedergli scusa, voleva fargli sentire quanto era importante per lei, quanto davvero gli voleva bene.
“ grazie “ gli aveva sussurrato all’orecchio e lui le aveva baciato la guancia
“ stasera andiamo a casa tua ok? Così prepari la roba e domani portiamo tutto qui “ aveva annuito, stringendogli le braccia la collo e sorridendo felice
“ grazie Inuyasha, davvero “
Prima di andare via Kagome aveva abbracciato affettuosamente il padre del ragazzo, ringraziandolo di cuore e aveva salutato una Kikyo triste e infastidita e una Izayoi piuttosto arrabbiata e contrariata.
“ mi sembra così vuoto la casa senza di lei “ aveva detto Kagome camminando nella cucina di casa sua
“ non ti preoccupare, sono sicuro che tornerà prima o poi.. ti vuole bene scricciolo e ti pensa sempre, ne sono sicuro “ l’aveva abbracciata da dietro, baciandole il collo “ non so cosa farei senza di te Inuyasha, sei davvero speciale “ le aveva sfiorato il lobo del’orecchio
“ allora mi merito un bacio “ si era girata sorridendo maliziosa “ direi proprio di sì “ aveva appoggiato le labbra su quelle del ragazzo, sfiorandole con la lingua e aveva sentito che lui aveva preso a mordicchiargli il labbro inferiore; si era alzata in punta di piedi, allacciando le braccia al suo collo e lui l’aveva stretta al suo petto, senza lasciarle via di fuga.
Si erano sfiorati per un tempo infinito, fino a quando lui prepotente non era entrato nella sua bocca, raccogliendo la lingua della ragazza e iniziando una danza antica e passionale.
La baciava con urgenza, con tormento, e lei rispondeva con più passione, se possibile.
Erano rimasti attaccati fino a quando lei non si era lasciata sfuggire uno sbadiglio
“ mmm.. e io che pensavo di averti un po’ per me stanotte.. “ gli aveva baciato la punta del naso sorridendo “ mi dispiace, ma le cose successe in questi giorni mi hanno distrutto, sono stanchissima “
“ allora andiamo a letto “ lei gli aveva lanciato uno sguardo contrariato “ a dormire “ aveva puntualizzato lui “ andiamo baka! Che sono stanca e domani c’è scuola “
Lei si era messa il pigiama e lui era rimasto in boxer; si erano infilati sotto le coperte e prima di addormentarsi lui l’aveva abbracciata forte e le aveva sussurrato
“ Kagome, stavo pensando, perché domani non stiamo a casa? Così tu ti riprendi un po’, prepariamo insieme le tue cose, facciamo tutto con calma, voglio che ti riposi un po’ e poi magari se te la senti potresti darmi qualche ripetizione “
“ non lo so, non voglio perdere giorni di scuola… “
“ ascolta, se mancherai un giorno non succederà niente, la tua media continuerà ad essere alta, stai tranquilla “
“ va bene, però niente divertimento, prepariamo la mia roba e studiamo, intesi?? “ l’aveva baciata, sfiorandole il fianco con una mano
“ se durante il giorno siamo stati bravi, la sera possiamo permetterci un premio, non credi?? “ con la mano era sceso al sedere della ragazza, facendola sussultare e deviando poi sulle cosce
“ vedremo “ gli aveva detto baciandolo dolcemente “ adesso dormi “
“ buona notte scricciolo “ “ buona notte Inuyasha “

Scusate tanto per il ritardo, ma sono stata un po' presa e ho avuto una mancanza d'ispirazione; mi dispiace che questo capitolo non mi sia venuto molto bene, ma mi farebbe comunque piacere sapere cosa ne pensate.
Mi impegnerò di più nel prossimo capitolo, sperando di fare di meglio ^^
un bacione a tutti!

p.s: Kiarachan guarda che mi offendo se non mi commenti questo capitolo ^__^ scherzo, ti ringrazio davvero tanto per avermi seguito fin dal primo capitolo, un bacione grande! grazie di cuore!
E un grazie GIGANTE a tutti, anche a chi ha aggiunto la storia nei preferiti, siete già in 22, non posso crederci, vi voglio davvero bene!! siete davvero speciali! ^-^

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Capitolo 16
*** 16-trasferimento ***


Stava dormendo profondamente, fino a quando uno strano movimento tra le su gambe non l’aveva costretto a riaprire gli occhi; si era dato due minuti per risvegliarsi un attimo e realizzare che quel movimento li da basso era la gamba di Kagome appiccicata alla sua intimità; aveva calmato il respiro già agitato, cercando in tutti i modi di cancellare quella sensazione di calore che lo stava risvegliando del tutto e avvicinandosi al viso della ragazza, con voce spezzata, l’aveva chiamata in un sussurro
“ Kagome.. Kagome “ dalla ragazza erano usciti solo piccoli lamenti e lui aveva alzato un po’ la voce
“ Kagome.. la.. la gamba “ cristo!! Quel contatto così ravvicinato lo stava mandando il tilt; sentire la gamba della ragazza intrecciata alle sue e incollata alla sua intimità lo stava facendo impazzire.
“ mh.. Inuchan.. voglio dormire ancora un po’ “
“ la gamba, Kagome sposta la gamba “ la ragazza aveva aperto lentamente gli occhi, guardandolo confusa
“ che c’è? “ aveva la voce impiastrata dal sonno e i capelli scompigliati
“ la tua gamba mi sta.. “ quando lei si era accorta della situazione si era staccata imbarazzata
“ scusami.. non me ne ero accorta, mi dispiace “ le aveva sorriso, abbracciandola
“ non scusarti, è solo che altri due secondi così e ti sarei saltata addosso seduta stante “
“ no davvero, non mi ero accorta di.. ecco io.. “ le aveva baciato il collo
“ tranquilla, non mi dava fastidio, solo che stava risvegliando il mio lato maniaco “ si era messa a ridere
“ allora hai fatto bene a svegliarmi, non avrei voluto sorbirmi il tuo lato depravato a prima mattina! “
“ Kagome “ le aveva sussurrato con voce suadente “ buongiorno “ le aveva detto provocante
“ che cos’era quel buongiorno? “
“ un modo per persuaderti a stare un po’ con me “
“ che significa stare un po’ con te?? Siamo già nel letto insieme! “
“ e cosa si fa normalmente in un letto?? “ la mano del ragazzo aveva già cominciato a esplorare il suo corpo
“ normalmente si dorme! “ “ sbagliato “
“ Inuyasha sono stanca e ieri hai promesso che oggi avremmo preparato la mia roba e avremmo studiato, niente divertimento o perdite di tempo “
“ guarda che non ci mettiamo tutto il giorno “
“ e dai! Sono stanca, dormiamo ancora un po’.. “ “ non mi accontenti mai “
“ ti accontenterò, adesso dormiamo “ “ non ho più sonno “ stava per alzarsi, ma lei l’aveva fermato
“ Inuchan.. stai qui con me.. almeno finché non mi addormento.. per favore “ sbuffando era tornato a sdraiarsi vicino a Kagome
“ perché io devo sempre fare tutto quello che vuoi tu e tu invece per me non fai mai niente?? “ gli aveva baciato la punta del naso sorridendo
“ perché mi vuoi bene e sai che tanto ti darò quello che vuoi, ma non ora “ “ promesso?? “
“ te lo prometto, ti farò contento “ aveva chiuso gli occhi sbadigliando
“ Inuyasha? “ “ mh? “
“ mi abbracci? “ aveva sorriso dolcemente, stringendola al petto
“ dormi scricciolo “ le aveva baciato la fronte e anche lui si era addormentato.
Quando si erano svegliati erano già le undici e mezza; faticosamente Kagome aveva preparato la colazione e dopo aver mangiato, entrambi si erano fatti una doccia veloce.
“ allora “ aveva detto lei spalancando le ante dell’armadio
“ mi devi aiutare a scegliere i vestiti, ma “ aveva puntualizzato, notando che il suo sguardo era già finito su una mini, minigonna
“ dovrai essere obbiettivo, non devo andare in vacanza e non dovrò vivere da te per sempre, quindi cerchiamo di prendere il necessario “
“ come mai non hai mai messo questa mini?? “ oh dio!! Lui non aveva capito una sola parola di quello che gli aveva detto
“ stupido!! mi hai ascoltata?!?! “ “ sì, solo mi chiedevo perché non ti avessi mai visto con questa gonna “ aveva strappato l’indumento dalle mani del ragazzo
“ perché è imbarazzante e mi sentirei una stupida con questa minuscola cosa addosso!! “
“ allora perché l’hai comprata? “
“ veramente me l’aveva regalata Sango per il mio diciassettesimo compleanno.. che cosa stupida! “
“ io penso che saresti benissimo “
“ Inuyasha, non insistere, non la metterò mai! “
“ per me, mettila per me ora, mentre prepariamo le tue cose, così, senza nessun giudizio o doppio fine, voglio solo vedere come ti sta “ “ Inuchan “ aveva detto lei in un lamento, mettendo il broncio
“ per favore “ l’aveva implorata facendole gli occhini dolci
“ due minuti, solo per farti vedere come mi sta, poi la tolgo “ aveva annuito mentre lei lentamente si era tolta il pantalone della tuta, infilandosi la mini.
Era rimasto senza fiato, quella gonna le stava divinamente e la mostrava ancora più provocante del solito
“ allora?? “ aveva fatto un giro su se stessa
“ stai benissimo scricciolo, dovresti mettere più spesso delle gonne “
“ io metto i vestiti “ “ sì, ma ti fanno diversa, bella, ma con la gonna sei un’altra “
“ vuoi dire che con la gonna ti piaccio perché ho le cosce al vento?!? “
“ no, se fosse solo per quello Kagome ti avrei chiesto di metterla dal nostro primo incontro, ma posso vederti nuda quando voglio, non ho bisogno di una mini “ si era avvicinato, fissandola maliziosamente e appoggiandole le mani sulle gambe
“ è solo che ti fa.. ti fa più sexy “
“ certo, lo dici solo per farmi piacere “ “ Kagome, sei la cosa più provocante e sexy che io abbia mai visto e credimi se ti dico che ho una voglia pazza di baciarti “
“ che stai aspettando? “ le aveva sorriso, avvicinandosi lentamente al suo viso e baciandola dolcemente, giocando con la sua lingua e accarezzandole i capelli.
“ facciamo così “ gli aveva detto lei
“ ognuno di noi due sceglie dei vestiti e alla fine decidiamo insieme cosa prendere e cosa lasciare, ok?? “
“ ci sto! “ Kagome si era praticamente tuffata nell’armadio, mentre l’hanyou si era maggiormente concentrato nel cassetto dell’intimo, dei pigiami e aveva scelto accuratamente gonne, canottiere aderenti e vestitini corti e scollati.
Alla fine la ragazza aveva dato uno sguardo veloce alla parte di vestiti scelti dal’hanyou, prima di decidere cosa prendere
“ stupido!!! guarda che non devo andare a lavorare in un locale per spogliarelliste!! Se fosse per te andrei in giro in reggicalze, perizoma e reggiseno a balconcino!! “ si era messo a ridere, mentre sdraiato sul letto giocava con un collant della ragazza
“ non ci avevo mai pensato, dovremmo provarci una volta.. sarebbe davvero eccitante “
“ Inuyasha! Puoi provare a fare il serio per due secondi?? “
“ ma io sono serissimo, perché dovrei prenderti in giro? “
“ quello che tu non capisci è che io non vado in gita o ha un raduno di porno star! “
“ se ci andassi me lo diresti vero? Potrei venire anche io.. “ gli aveva tirato un orecchio
“ Kagome! Ma sei impazzita?? Mi fai male! “
“ allora tu cercheresti di starmi ad ascoltare senza fare lo scemo? “ il ragazzo aveva annuito mettendo il broncio
“ allora, devi cercare di capire che io vengo a stare a casa dei tuoi genitori, quindi non posso mettere certa roba! “
“ ti ricordo che è anche casa mia “ “ sì, ma quello è un particolare insignificante “
“ non direi, visto che l’idea di farti venire da noi è stata mia “ “ quindi?? “
“ quindi anche io ho voce in capitolo! E poi il reggicalze o il perizoma si mettono sotto i vestiti, quindi non ti vedrebbe nessuno.... a parte me “
“ sull’intimo ne possiamo parlare, ma sulle gonne e sui mini top che hai scelto non c’è neanche da discutere! E poi è inverno, non posso mica mettere quegli straccetti “
“ mmm!!!! Puoi coprirti con dei giubbotti, delle sciarpe e dei guanti “ l’aveva fulminato con lo sguardo
“ n-o-n f-a-r-e i-l b-a-m-b-i-n-o!! “
“ va bene, però non puoi scartare tutti i vestiti che ho scelto! “ Kagome aveva dato una rapida occhiata alla montagna di roba prendendo solo alcune cose
“ direi che questo può bastare “ “ che cosa???? E questo golfino?? “
“ è troppo scollato “ “ appunto! Ti starebbe benissimo! “
“ Inuya “ “ eddai Kagome!!!! Per favore, questo golfino è davvero bello “
“ sembrerò troppo volgare “ “ non sembrerai troppo volgare, starai bene; sarai una bellissima ragazza che indossa il suo bellissimo golfino. Devi smetterla di preoccuparti del pensiero degli altri “
“ io non mi preoccupo del pensiero degli altri, ma voglio fare bella figura davanti ai tuoi genitori “ si era allungato e l’aveva presa per mano, tirandola sul letto accanto a lui e accarezzandole il viso
“ scricciolo… mio padre ti adora! “ “ e tua madre mi odia “ aveva risposto lei in un filo di voce
“ Kagome “ lei l’aveva interrotto
“ sono io? Ho fatto qualcosa che le ha dato fastidio? Dimmelo Inuyasha perché vorrei provare a rimediare “
“ non hai fatto niente di niente, sei stata bravissima, solo che lei è un po’.. testarda e quando si fissa con qualcuno non cambia idea. Non devi dargli peso, l’importante è che tu sia importante per me “
“ mi dispiace “ le aveva baciato la fronte, sorridendole dolcemente
“ tranquilla scricciolo, io ti adoro e mia madre non riuscirà mai a cambiare quello che provo per te “
“ grazie Inuchan “ si era aggrappata alla sua maglietta e l’aveva attirato a se, stringendogli le braccia dietro al collo e baciandolo con passione; aveva cercato di rimanere attaccata alle sue labbra più tempo possibile.
Voleva sentirlo vicino, sapere che lui le voleva bene, che c’era, che la sosteneva, che l’avrebbe aiutata; aveva bisogno della sua bocca, del suo respiro, delle sue carezze, delle sue parole decise e sempre confortanti.
Aveva bisogno di rifugiarsi in lui ancora per un po’.
“ coraggio, finiamo di preparare le tue cose e poi mangiamo, che sto morendo di fame! “ gli aveva sorriso e dopo altri tre quarti d’ora a discutere sulle cose da portare via finalmente Kagome si era messa ai fornelli
“ che devo fare io?? “
“ devi prendere quelle zucchine e tagliarle a pezzetti “
“ Kagome ma perché io non posso aspettarti sdraiato sul divano? “
“ perché se vuoi diventare mio marito devi imparare a cucinare! “
“ io sono capace a cucinare, ma il cibo giapponese non quello italiano “
“ insomma mi vuoi dare una mano?? Non posso fare tutto da sola “ “ almeno fammi vedere come devo fare “ aveva sbuffato avvicinandosi a lui e prendendogli il coltello dalle mani
“ ecco vedi, devi fare così “ il ragazzo si era perso ad osservarla e non aveva guardato come tagliare le verdure; era così bella quando si concentrava a fare qualcosa che non riusciva a distogliere lo sguardo
“ sei bellissima “ aveva sussurrato accarezzandole i capelli legati in una coda alta
“ che cosa? “
“ ho detto che se bellissima quando sei impegnata a fare qualcosa “
“ allora non mi hai visto mentre tagliavo le zucchine?? “ aveva scosso la testa e lei per la seconda volta gli aveva tirato un orecchio
“ brutto baka!!!!! Non mangeremo niente se non ti concentri un attimo “
“ uffa quanto sei noiosa! Io ti ho fatto un complimento e tu ti arrabbi, che diamine! “
“ sì, sì, ora cerca di stare un po’ attento.. idiota! “ “ ti ho sentito strega! “
Fortunatamente erano anche riusciti a mangiare e Kagome aveva messo il ragazzo ad asciugare i piatti, mentre lei li lavava
“ giuro che mi vendicherò di oggi! “
“ che cosa stai dicendo? “ “ non fare la finta tonta, non hai fatto altro che schiavizzarmi! “
“ ma non dire stupidaggini! “
“ allora perché ora non sono sul divano a guardare lo sport come tutti gli uomini ma sono qui ad aiutarti?? “ aveva sorriso baciandogli la punta del naso
“ perché tu sei un mezzo demone! “ l’aveva fulminata con lo sguardo
“ divertente, molto, molto divertente! “ “ dai Inuchan sto scherzando!! “
“ sì, e io mi ricorderò di queste tue battutine, non preoccuparti! “
“ quanto sei permaloso! “ “ che cosa??? “
“ p-e-r-m-a-l-o-s-o! “ la ragazza aveva visto che l’hanyou aveva iniziato ad arrabbiarsi e lentamente si era cominciata ad allontanare
“ ti conviene iniziare a correre, perché se ti prendo.. “ lui si era avvicinato con uno strano sguardo in viso
“ Inuyasha andiamo.. stavo.. stavo solo scherzando “
“ CORRI!! “ le aveva gridato e lei era scappata in sala; non sapeva dove nascondersi, insomma la casa era quella che era e lui l’avrebbe sicuramente presa.
Era entrata in camera, ma non aveva fatto in tempo a chiudere la porta che lui l’aveva raggiunta e l’aveva buttata sul letto, sovrastandola con il suo corpo
“ ritira immediatamente quello che hai detto “ si era messa a ridere
“ no, mai!! Sei permaloso e odi ammettere che è vero “ le aveva bloccato i polsi sopra la testa
“ Kagome “ si era avvicinato al suo orecchio
“ non farmi arrabbiare “ “ non mi arrenderò mai! “ aveva sorriso divertito “ sicura? “ aveva annuito continuando a ridere e lui aveva preso a farle il solletico
“ no, no fermo!! “ “ prima ritira quello che mi hai detto “ si dimenava sotto la sua presa salda e rideva a crepapelle
“ no, no! Lasciami Inuyasha, lasciami “ aveva i lacrimoni agli occhi e a quella vista le aveva quasi fatto tenerezza.
Aveva smesso di farle il solletico, ma in cambio l’aveva baciata pieno di desiderio; aveva voglia di stare con lei, di sentirla sua per un po’, di coccolarla e di godersela fino a quando non fosse stato stanco.
“ ma che fai? “ gli aveva chiesto con il respiro affannato
“ quello che dovrebbe fare un fidanzato, ti bacio “
“ sì, ma così.. senza dirmi niente “
“ hai ragione, Kagome sto per baciarti “ senza aspettare la sua risposta si era incollato nuovamente alla sua bocca, accarezzandole con la mano libera il fianco
“ l’hai fatto di nuovo “
“ sì, però stavolta ti ho avvisato “ “ stupido!! alzati che dobbiamo finire di lavare i piatti “
“ possono aspettare “
“ ma dobbiamo anche studiare “ senza troppi complimenti le aveva sfilato la maglietta
“ Kagome “ “ Inuyasha aspetta! “ l’aveva baciata e questa volta le aveva lasciato i polsi; dal canto suo la ragazza era un po’ contraria, ma appena le mani del ragazzo avevano cominciato a straziarla si era arresa a quella piacevole e tormentata tortura.
“ lo sapevo che non avresti resistito “ si era messa a ridere mentre si posizionava su di lui e gli sfilava la maglietta e i pantaloni
“ te l’avevo promesso, non è niente di speciale “ aveva sorriso divertito mentre la ragazza aveva preso a baciargli il petto
“ vedremo se alla fine sarai della stessa idea. Io non credo “ le aveva sfilato i pantaloni della tuta, percorrendo le sue cosce morbide e lisce
“ dipende tutto da te “ gli aveva detto baciandolo e ritornando a sdraiarsi sotto il corpo del ragazzo
“ allora ti farò cambiare idea “ le aveva alzato lo sguardo con una mano, avvicinandosi alle sue labbra
“ darò il meglio di me “ si erano baciati mentre gli ultimi indumenti volavano inermi sul pavimento
“ e io cercherò di non essere troppo severa nel mio giudizio “
“ puoi sempre punirmi se alla fine non ti riterrai abbastanza soddisfatta “ le aveva ricordato scivolando in lei e facendola sospirare compiaciuta; si era aggrappata alle sue spalle mentre sentiva entrare più a fondo l’hanyou e aveva socchiuso gli occhi
“ posso anche considerare questa possibilità, perché.. no; ma penso che farebbe più piacere a te se ti punissi “ aveva il respiro affannato e il cuore a mille; la testa era piena di pensieri ed emozioni e il suo corpo rispondeva da solo ai gesti del ragazzo.
Si era portata sopra di lui notando nel suo sguardo una certa soddisfazione e aveva aumentato il ritmo
“ io credo.. che entrambi potremmo rimanerne soddisfatti “
“ potrebbe anche essere, però… “ la voce le si era spezzata quando aveva sentito una scossa attraversarla dal capo ai piedi; e solo dopo si era accorta che lui aveva preso a stuzzicarle l’intimità, già abbastanza tormentata
“ Inuyasha “ aveva sorriso soddisfatto, mentre lei gemeva sotto il suo tocco audace
“ basta parlare “ le aveva detto riportandosi sopra e senza interrompere il contatto con la ragazza
“ Inuyasha “ aveva sospirato lei sempre più agitata
“ concentrati solo su quello che stai facendo, non vorrei che alla fine ti fossi lasciata distrarre dalle chiacchiere “ si era lasciata trasportare da quelle miriadi di sensazioni che l’avevano completamente estraniata da tutto e aveva baciato con passione il ragazzo; lui le aveva accarezzato il seno, mentre con la mano continuava a stuzzicarla nel basso ventre e con la lingua giocava nella bocca della ragazza.
Sentiva che di li a poco sarebbe arrivato il limite, ma voleva rimanere così con lei per tutta le vita; aveva cercato di resistere, ma alla fine aveva ceduto e subito lei l’aveva seguito, inarcando la schiena e sospirando soddisfatta.
Si era accasciato sul suo corpo esile, cercando di non schiacciarla e poggiando la testa sul suo petto che ritmicamente andava su e giù
“ allora, pensi ancora di aver fatto l’amore con me solo per una stupida promessa o perché magari lo volevi anche tu?? “
“ devo proprio rispondere? “ “ sì, altrimenti non ti lascerò alzare da qui “ l’aveva abbassata, prendendole il viso tra le mani e baciandola
“ sto aspettando “
“ forse… posso anche dire che mi è piaciuto “ “ forse? “ le aveva chiesto sorridendo divertito
“ forse, sì.. “ lei aveva cercato di voltare lo sguardo, ma lui l’aveva bloccata
“ Kagome “ “ ok, ok, mi è piaciuto e se potessi tornare indietro lo rifarei, contento? “
“ soddisfatto più che altro “ si era messa a ridere
“ stupido! dobbiamo finire di lavare i piatti e studiare “ “ non me lo ricordare, se fosse per me “
“ se fosse per te staremmo tutto il giorno nel letto “ aveva finito la frase per lui
“ beh, magari non tutto il giorno nel letto; anche in doccia, o sul tavolo, sul divano e per terra “
“ va bene ho capito, ora però andiamo “ lei si era messa seduta e lui si era infilato sotto le coperte, facendole segno di raggiungerlo
“ alzati Inuyasha perché sono già le quattro e mezza e dobbiamo ancora studiare e stasera dobbiamo andare a casa tua “
“ ci pensi che dormirai in camera mia? “ “ penso che dovrò vedere ogni santo girono la tua ex ”
“ potremmo fare quello che vogliamo “ “ e sono sicura che tua madre mi odierà ancora di più “
“ sei contenta? “ “ potrei essere contenta secondo te?? “
“ ma mi hai ascoltato? “ le aveva chiesto alquanto stranito
“ e tu hai sentito quello che ho detto?? “ entrambi avevano scosso la testa e alla fine si erano alzati e avevano finito di fare i piatti.
Per almeno due ore Kagome aveva fatto studiare il ragazzo che era capace di distrarsi ogni due secondi; non sapeva come, ma era riuscita a resistere abbastanza da fargli imparare almeno le basi della matematica e dell’inglese e dopo essere stata assalita da un forte emicrania aveva fermato le ripetizioni.
“ abbiamo finito per oggi “
“ finalmente “ “ dovrei dirlo io! Sei un disastro e ti distrai per ogni stupidaggine “
“ tse! Non è colpa mia se io e lo studio siamo incompatibili “ si era alzato e l’aveva abbracciata da dietro
“ diversamente da me e te “ “ non fare il ruffiano “
“ non potremmo fare che tu mi passi i compiti e io faccio finta di essermi cominciato ad impegnare?!? “ si era girata “ per prima cosa dovrai smetterla di saltare le ore quando ti pare e piace “
“ mi piace andare in terrazzo a farmi i fatti miei “
“ beh dovrai cominciare a smettere di farti i fatti tuoi durante le ore di scuola “ “ antipatica “
“ e inoltre dedicheremo ogni giorno, almeno due ore alle ripetizioni “
“ tu sei matta! Vuoi farmi morire! “ “ invece voglio solo aiutarti “
“ ho un idea “ “ sentiamo “
“ potremmo fare che un’ora tu mi dai ripetizioni di scuola e l’altra ora ti do ripetizioni io “
“ premesso il fatto che non ho bisogno di ripetizioni, io! E comunque ho deciso così e così si farà! “
“ ad un patto “ la ragazza aveva alzato gli occhi al cielo “ dovrai vestirti da insegnate durante le ripetizioni “
“ sì, e magari indossando una minigonna e una camicetta aperta “ “ non sarebbe male “
“ dio che maniaco mi sono presa per fidanzato! “
“ a ognuno ciò che si merita “ “ povera me, cosa avrò mai fatto! “
“ allora ci stai?? “ si era messa a ridere, sciogliendosi dall’abbraccio
“ neanche morta! E ora vado a farmi una doccia e a prepararmi “ “ ma Kagome.. “ niente, lei era già entrata in bagno.
Dopo tre quarti d’ora lei l’aveva raggiunto in sala, pronta e profumata
“ eccomi “
“ dio, credevo ti fossi persa “ “ simpatico, muoviti devi prendere il borsone e poi volevo fermarmi un attimo in pasticceria prima di andare a casa tua “
“ perché in pasticceria?? “ “ non posso mica presentarmi a casa tua a mani vuote “
“ Kagome, guarda che non ce n’è bisogno, davvero “
“ non voglio sentirti, ho deciso che porterò qualcosa ai tuoi genitori, non voglio fare brutta figura “ le aveva sorriso prendendole il borsone dalle mani
“ sei davvero carina, grazie “ l’aveva baciata sulla guancia ed erano usciti di casa
“ mi mancherà “ gli aveva detto salendo in moto
“ lo so, ma ci sarò io e potrai venire qui tutte le volte che vorrai, è pur sempre casa tua “ “ grazie Inuchan “
Si erano fermati in una pasticceria poco distante e molto invitante e Kagome aveva preso un vassoio che sarebbe bastato a sfamare dieci persone.
Erano arrivati a casa e Inuyasha non aveva capito ancora come avevano fatto, visto che oltre a loro due sulla moto avevano anche il borsone della ragazza e il vassoio di dolci.
Prima di entrare lei gli aveva stretto la mano
“ sta tranquilla “ le aveva detto dolcemente baciandole la fronte e appena avevano suonato alla porta erano stati accolti dal padre del ragazzo che subito aveva abbracciato la ragazza
“ Kagome! Come sono felice di vederti! Entra coraggio “ si sentiva in imbarazzo, ma il padre del ragazzo sapeva essere davvero affettuoso
“ come stai? “ “ bene, soprattutto grazie a suo figlio “
“ sono contento che almeno sia bravo a fare qualcosa “
“ la volete smettere di parlare di me come se nono ci fossi? “ si era messa a ridere ed era tornata a guardare l’uomo che le stava di fronte
“ signor Hayama, io voleva ringraziarla per avermi ospitato in questa casa “
“ sei di casa Kagome, non devi ringraziarmi di nulla, anzi, mi fa solo piacere averti qui “
“ vieni Kagome, portiamo le cose in camera “ Inuyasha l’aveva distratta “ grazie ancora signor Hayama “ gli aveva detto inchinandosi appena e seguendo l’hanyou.
Mentre stavano per entrare nella stanza erano stati fermati da una ragazza spuntata all’improvviso
“ Inuyasha sei tornato “ “ ciao Kikyo, lei è Kagome, te la ricordi? “
“ vagamente “ Kagome le aveva mostrato un sorriso poco credibile “ ciao anche a te “ aveva sussurrato facendosi sentire solo dal ragazzo che aveva sorriso divertito “ rimani per cena? “ “ rimaniamo entrambi “
“ ah “ aveva detto lei sorpresa “ mia madre non ti ha ancora detto che Kagome sarebbe venuta a stare da noi per un po’? “
“ no, non ero stata avvisata, ma sono contenta di non essere più l’unica estranea in questa casa. Dove dormirà?? “ parlavano di lei come se non ci fosse
“ in camera mia, visto che non abbiamo una stanza degli ospiti “
“ capisco, beh allora ci vediamo dopo a cena, ciao Inuchan “ si era girata verso la ragazza “ Kaname “ aveva detto a mo di saluto ed era sparita.
Appena si erano chiusi in camera lei era scoppiata “ Kaname?!?!?!? Come diavolo mi ha chiamata????? Quella smorfiosetta! Ti stava sbavando letteralmente addosso “
“ non fare la gelosa “ “ gelosa io?? Quella non mi ha neanche calcolata! Brutta.. “ erano stati interrotti però da qualcun altro
“ ciao tesoro, sei tornato finalmente “ a quella voce la ragazza era raggelata
“ ciao mamma “ “ salve signora Hayama “ “ ah Kagome, ci sei anche tu “ che bel modo di essere accolta
“ mamma per caso potresti aprire il letto a Kagome? “ “ certo tesoro, dove vuoi che lo metto? “
“ lascialo pure in camera mia “ per un attimo il viso della donna era stato attraversato da un lampo di disappunto, ma subito aveva mostrato uno dei suoi finti sorrisi
“ d’accordo, ma dammi una mano che è troppo pesante da tirare su “ Inuyasha aveva dato una mano alla donna a tirare fuori il letto
“ puoi coprirlo da sola cara? “ “ ecco veramente.. non ho pensato di portarmi delle lenzuola “ la donna aveva sbuffato aprendo un cassettone
“ beh, per questa volta potrai usare questi, ma mi raccomando, portali la prossima volta “
“ certo “ “ mamma ora puoi lasciarci un attimo soli? “ “ va bene, vi aspetto a cena “
Appena la donna aveva chiuso la porta il ragazzo le si era avvicinato
“ Kagome “
“ sto bene, sto benissimo “ “ vuoi che gli e li porto io i pasticcini a mia madre? “
“ no, posso farcela da sola, da qui “ aveva preso il vassoio e decisa aveva raggiunto la madre del ragazzo in cucina
“ signora Hayama? “ “ che c’è? “
“ ecco.. le ho portato dei pasticcini, spero le piacciono “ “ mettili sul tavolo “
“ posso darle una mano? “
“ sì, apparecchia la tavolo, grazie. I piatti e i bicchieri sono in quel mobile in alto e le posate nel primo cassetto “ mentre Kagome si era messa a sistemare la tavola era calato il silenzio, fino a quando la donna non aveva parlato
“ allora, come mai hai deciso di passare un po’ di tempo da noi? “
“ ecco.. mia madre è andata via per cercare un lavoro migliore e Inuyasha ha insistito per farmi venire qui “
“ molto furba tua madre “ “ cosa vuole dire? “
“ che è sparita propria all’avvicinarsi delle nozze “ “ sta per caso dicendo che l’ha fatto apposta? “
“ non sto dicendo nulla cara, solo che tua madre è una donna molto previdente “
“ spero di non disturbarla nella mia permanenza qui da voi “ “ sono sicura che andremo molto d’accordo “ le aveva detto rivolgendole un sorriso molto poco credibile.
“ ho finito “ aveva detto la ragazza
“ bene, allora va a chiamare gli altri che è pronto “ “ d’accordo “
“ ah Kagome “ lei si era girata “ dove li hai presi questi dolci? “
“ alla pasticceria vicino al supermarket “ con una smorfia schifata la donna le aveva fatto segno di andare borbottando qualcosa
“ scadenti.. “

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Capitolo 17
*** 17-scontri ***


“ va tutto bene? “ le aveva sussurrato e mentre lei ingoiava un altro boccone aveva annuito tranquilla
“ sei silenziosa “ “ sono solo stanca “
“ tesoro ne vuoi ancora di involtini? “ “ no mamma grazie “
“ Kikyo tu? Non fare complimenti “ “ no grazie signora Hayama, sono piena, era tutto squisito “
“ allora li conserverò per domani “
“ Izayoi, magari li vuole Kagome “ “ no grazie “
“ sei sicura cara? Se hai fame non farti problemi a chiedere “ aveva sorriso all’uomo e si era pulita la bocca con il tovagliolo, quando il suo cellulare aveva preso a squillare
“ scusate un attimo “ si era alzata ed era andata in salotto
“ che maleducata “ aveva detto la donna
“ mamma diavolo! Potresti cercare di non essere tanto acidi con lei?? “
“ ma io non sto facendo nulla “ “ ti ho visto come la tratti e come le rispondi; vuole solo essere accettata da voi e tu la scarti già a priori. Cristo! Neanche la conosci “
“ non parlarmi così Inuyasha, sono sempre tua madre “
“ Izayoi “ l’aveva chiamata l’uomo “ Inuyasha ha ragione, dovresti cercare di essere più carina con quella ragazza, ci ha addirittura portato i pasticcini “ la donna offesa si era girata e aveva ripreso a sistemare i piatti sporchi nel lavandino.
“ pronto? “
“ Kagome “ era rimasta in silenzio “ ti sto aspettando in ufficio da venti minuti, dove sei? “ cavolo! Si era completamente dimenticata della cena con Koga
“ Koga mi dispiace tantissimo, ma ho avuto un imprevisto e non sono a casa “
“ quindi stasera non possiamo vederci? “ “ mi dispiace Koga, perdonami “
“ capisco… avresti almeno potuto avvisarmi “
“ hai ragione, ma me ne sono completamente dimenticata “ “ confortante “
“ no, non è come pensi, è solo che sono successe alcune cose che mi hanno tenuta molto occupata, e quindi.. mi dispiace Koga, davvero “
“ va bene, potrei perdonarti, ma solo se esci una sera di queste con me “ “ ti chiamo io, ok? “
“ ci conto splendore! “ “ ciao stupido! “ aveva chiuso la telefonata, facendo un lungo sospiro
“ tutto bene? “ quella voce l’aveva spaventata
“ ah.. Inuyasha, si, si tutto bene “ “ chi era? “
“ ah era… ecco… “ “ Koga “ aveva detto lui e la ragazza aveva chinato il capo “ che cosa voleva? “
“ stasera dovevamo cenare insieme, ma me n’ero dimenticata “ “ per fortuna “
“ Inuyasha!!! “ l’aveva ripreso “ sono stata maleducata, neanche l’ho avvisato “
“ non ti preoccupare, non morirà se stasera non starà con te “ “ già “
“ che c’è? “ “ lo sai che mi ha dato un soprannome? “ “ sarebbe? “
“ splendore “ “ che cosa?!?!?! “ “ mi chiama così, splendore “
“ tse.. che stupidaggine! Scricciolo è molto più dolce. E poi che cos’è tutta questa confidenza??? Splendore.. io non ho mai chiamato un’amica splendore “
“ e Kikyo? “ “ beh, ma lei era la mia ragazza “ “ come la chiamavi? “
“ Kagome ma che domande sono? “ “ avanti, sono curiosa “
“ ma non lo so, la chiamavo.. “ “ piccola “ era intervenuta la ragazza
“ Kikyo “ “ scusate se vi ho interrotto, ma tua madre vuole che torniate in cucina per il dolce “
“ va bene “ “ e comunque mi chiamavi piccola Inuyasha, nel caso te lo fossi dimenticato “ lui aveva sorriso nervosamente e la ragazza al suo fianco l’aveva colpito forte al fianco
“ ahi! “ “ sbruffone! “
Avevano mangiato i pasticcini e la madre del ragazzo non l’aveva degnata di uno sguardo, non l’aveva ringraziata per i dolci e non le aveva rivolto la parola.
Come pensava le cose andavano di male in peggio, quella donna la odiava, non sapeva perché, ma se avrebbe potuto l’avrebbe buttata fuori di casa a calci e Kikyo avrebbe riso di tutta quella scena.
Aveva sbuffato seccata mentre tornava in camera del ragazzo e si metteva il pigiama
“ Kagome? “ “ mh? “
“ a quando la prossima cena con quel tipo? “ “ non lo so, gli ho detto che l’avrei chiamato io “
“ allora me lo fai un favore?? “ “ cosa? “
“ non chiamarlo più! “ “ lo sai che è un amico “
“ un amico che ti chiama splendore “
“ e tu sei il mio ragazzo che ha la sua ex che vive in casa sua e che quando eri fidanzato con lei la chiamavi piccola!!!!! “ gli aveva detto tutto d’un fiato
“ non paragonare Koga a Kikyo “ “ la difendi anche?? “
“ ma che diavolo dici?? È solo che Kikyo è il passato, non stiamo più insieme, lo vuoi capire?? “
“ però lei abita a casa tua e tua madre stravede per lei, l’adora!! E dio! Ogni volta che le sento parlare vorrei sparire “ “ ne abbiamo già parlato “
“ sì, ma tu non sei costretto a stare nella casa del tuo ragazzo con sua madre che vorrebbe ucciderti tanto non ti sopporta “ “ non ti odia così tanto “
“ però mi odia! “ “ Kagome “
“ ho sonno Inuyasha, ne parliamo domani “
“ posso almeno darti il bacio della buona notte o sei troppo arrabbiata? “
“ tregua per un minuto “ si era avvicinato e le aveva raccolto le labbra con le sue, baciandola profondamente e lasciandola senza fiato
“ notte scricciolo “ “ notte Inuchan “
La mattina si era alzata presto e dopo essersi sciacquata era andata in cucina per preparare la colazione; magari la madre del ragazzo l’avrebbe perdonata e sarebbe stata più carina nei suoi confronti
“ Kagome “ si era girata sorpresa
“ signora Hayama, buongiorno “ la donna si era avvicinata alla cucina “ che stai facendo? “
“ ho pensato di alzarmi presto per preparare la colazione, pensavo sarebbe stato carino “
“ grazie, ma non mi piace che altre persone tocchino le mie cose “ aveva detto lei prendendo dalle mani della ragazza un barattolo di marmellata
“ ma.. “ stava per dire Kagome, quando qualcun altro aveva fatto il suo ingresso in cucina
“ buongiorno signora Hayama “
“ oh Kikyo! Buongiorno, dormito bene? “ “ sì grazie, posso? “
“ sì, sì certo, fai pure cara “ aveva detto la madre dell’hanyou porgendo alla nuova arrivata il barattolo di marmellata che poco prima aveva preso dalle mani di Kagome “ io vado un attimo in bagno tu mangia pure tranquilla “ “ d’accordo, grazie mille “ la donna era sparita e Kikyo si era messa a tavolo a mangiare silenziosa
“ che faccia tosta! “ aveva sussurrato lei
“ che cosa scusa? “ le aveva chiesto l’altra “ no niente, stavo pensando ad alta voce “ la ragazza era uscita dalla cucina, aveva preso la zaino di scuola ed era uscita di casa.
Non le andava di stare li dopo che la donna l’aveva praticamente umiliata, così era andata in negozio.
“ Salve signor Musashi “
“ Kagome buongiorno “ “ sono venuta a darle una mano “
“ hai fatto bene, in questi giorni siamo sempre pieni; tieni, vai in piazzetta e cerca di vendere più giornali che puoi “ “ va bene, ci vediamo più tardi, salve “
“ mi raccomando! “ le aveva gridato l’uomo mentre lei era già uscita correndo.
Mentre camminava tra la folla, stretta nel suo cappotto era andata a sbattere contro qualcuno
“ perché non guardi dove metti i… Kagome? “
“ Koga?? Che ci fai qui? “ “ stavo andando a fare colazione al bar e tu? “ aveva sorriso imbarazzata
“ stavo andando a lavorare “ “ dai vieni, fammi compagnia, ti offro un caffè “
“ ma veramente “ troppo tardi, lui l’aveva già presa per mano, trascinandola in un bar poco distante.
“ allora, come mai in giro di mattina presto? “ lei aveva chinato il capo, pensando a quello successo poco prima in casa del ragazzo
“ devo lavorare Koga “ “ e allora cos’è quella faccia triste? Pensi che non me ne sia accorto? “
“ diciamo che le cose potrebbero andare meglio “
“ racconta “
“ mia madre è andata via due giorni fa per cercare un lavoro migliore e il mio ragazzo ha insistito affinché andassi a stare a casa sua “ “ è stato carino “
“ sì, ma il problema è un altro; a casa sua vive anche la sua ex e credimi è una cosa insopportabile; inoltre sua madre mio odia, se potesse mi farebbe sparire e la cosa più brutta è che invece stravede per la ex del mio ragazzo “
“ wow! “ si era messa a ridere malinconica “ già, non so proprio che fare “
“ vedrai che se lui è davvero un bravo ragazzo ti starà vicino, anche se magari a sua madre non vai molto a genio “
“ molto a genio?? Mi ignora se può, altrimenti mi offende o mi umilia, è davvero una strega!! “
“ e dai! Non essere così tragica, sono sicuro che cambierà idea su di te “ “ grazie “
“ comunque signorina, cambiando discorso, ieri sera ti ho aspettato in ufficio per almeno venti minuti e tu non ti sei fatta viva! “ fortunatamente in quel momento era arrivato il cameriere con i caffè e le brioche
“ mm, che buon profumo! “ “ Kagome, non cambiare discorso “
“ ok, mi dispiace davvero, mi è proprio passato di mente il nostro “ appuntamento” ? " aveva detto lei facendo con le mani le virgolette sulla parola finale
“ perché hai fatto quel gesto, il nostro non è un appuntamento? “
“ beh… sì, un appuntamento tra amici.. “
“ e se invece ci fosse qualcosa di più? “ aveva preso a tossire, soffocandosi quasi con il cornetto
“ che cosa? “ lui si era messo a ridere “ che sciocca credulona! “ a lei non veniva molto da ridere, chissà perché le sue parole le avevano dato l’impressione di essere vere, non le sembrava stesse scherzando.
“ almeno devi farti perdonare per avermi dato buca! “
“ penserò a qualcosa “ “ guarda che dico sul serio “
“ anche io, la prossima volta ti porto al cinema e offro io “ “ al cinema? “
“ sì, il cinema, che c’è di strano? Non ti piace? “
“ no, no, come vuole lei mademoiselle, la seguirò ovunque “ la ragazza aveva finito di bere il caffè e aveva guardato l’ora
“ mio dio è tardissimo!! Devo andare a scuola, ci sentiamo Koga e grazie per la colazione “ l’aveva baciato sulla guancia e velocemente era corsa via.
Arrivata davanti alla scuola si era fermata appoggiando le mani sulle ginocchia e cercando di calmare il respiro
“ buongiorno “ era saltata dallo spavento nel sentire la sua voce
“ Inuyasha.. buongiorno “ il ragazzo se ne stava appoggiato al muro con le braccia incrociate e uno strano sguardo sul viso
“ stamattina quando mi sono svegliato ero contento che ti avrei visto al mio fianco, ma tu eri sparita, allora ho pensato che ti eri già alzata, ma non eri neanche in cucina, o in bagno, o in sala… potrei cortesemente sapere dove ti eri cacciata? “
“ sono andata a lavorare, mi sono alzata presto e ho pensato di andare in negozio “ lui aveva alzato un sopracciglio
“ che c’è? Non mi credi?? “
“ sì ti credo, anche perché hai in mano una pila di giornali, ma mi sembri troppo guardinga “
“ pensi che ti stia nascondendo qualcosa? “ “ dimmelo tu “
“ ok Sherlock Holmes basta con le domande, mi hai scoperto, mentre stavo andando a lavorare mi sono scontrata con Koga e mi ha offerto la colazione. Abbiamo bevuto un caffè e abbiamo chiacchierato “
“ sei sicura che non sia stata una cosa calcolata? “ “ Inuyasha “
“ ok, ok “ aveva detto lui alzando le mani in segno di difesa
“ ora andiamo in classe che è tardi “ la ragazza aveva sospirato raggiungendo l’hanyou ed entrando a scuola.
“ allora mi vuoi dire che hai? “ gli aveva chiesto mentre uscivano dall’istituto
“ cosa ti fa pensare che io abbia qualcosa? “
“ è da stamattina che mi parli poco e niente, mi eviti e sei arrabbiato “ “ non sono arrabbiato “
“ allora dimmi che c’è! “ si erano fermati davanti alla moto
“ sono solo dispiaciuto ok? Mi dispiace di essermi svegliato da solo, mi dispiace sapere che hai passato la mattina con Koga, mi dispiace e basta “
“ mi dispiace che ti dispiaccia, ma stamattina non ho resistito un minuto di più in casa tua “
“ che cosa? “ “ niente, lascia stare “
“ Kagome “ “ Inuyasha non è successo nulla, solo che mi sono svegliata presto, non volevo svegliare anche te e così sono andata a lavoro “ “ non ti credo, non mi hai raccontato tutto “
“ ho avuto un incontro ravvicinato con tua madre, che mi odia, e non mi andava di stare in casa “
“ posso sapere cosa ti ha detto? “ “ mi considera un’intrusa, un’estranea e non vuole che tocchi le sue cose “
“ io davvero non capisco “
“ non mi interessa che tu capisca, voglio solo che la smetti di essere arrabbiato con me “ l’aveva abbracciata dolcemente, accarezzandole i capelli e ispirando il suo profumo
“ scusa “ le aveva sussurrato
“ scusa “ aveva risposto lei
“ ti va di mangiare a casa? “ “ tua madre dovrà abituarsi alla mia presenza “ le aveva sorriso ed erano saliti sul mezzo.
Avevano mangiato solo loro due; Kikyo e suo padre erano a lavoro e Izayoi era dal parrucchiere
“ anche oggi mi darai ripetizioni? “ “ ne dubitavi?? “ si era buttato sul divano
“ purtroppo no, ci speravo più che altro “ “ mi dispiace deluderti “
“ almeno potresti rendermi lo studio più leggero? “ “ e come? “ le aveva sorriso malizioso
“ riposati fin che puoi perché tra poco iniziamo. Io vado a lavare i piatti “ il ragazzo aveva sbuffato e aveva acceso la tele.
Mentre Kagome lavava tranquillamente le cose una voce l’aveva bloccata
“ che stai facendo ora? “ si era girata con le mani ancora coperte di schiuma
“ sto lavando i piatti signora Hayama “ la donna le aveva lanciato uno straccio dicendole di asciugarsi
“ mi pareva di essere stata chiara stamattina, non voglio che tocchi le mie cose “
“ è stata molto chiara, però mi sembrava da maleducati lasciare le cose sporche nel lavandino “
“ non importa, non disturbarti e poi avrebbe potuto farli Inuyasha “ “ ecco lui “
“ grazie ma ora puoi andare “ Kagome era uscita dalla cucina e aveva raggiunto l’hanyou steso sul divano
“ già di ritorno? “ lei si era seduta e nervosa più che mai si era messa a fissare un punto invisibile della stanza
“ Kagome? Tutto bene? “ le aveva sfiorato una spalla, ma lei arrabbiata si era scansata
“ lasciami stare, sono stanca. Vado a riposarmi, tu studia da solo “ si era alzata e si era chiusa nella stanza del ragazzo.
Ma che diavolo le era preso?? Era entrato in cucina, notando che la donna stava finendo di lavare i piatti
“ mamma che cosa è successo? Perché li stai lavando tu i piatti? “
“ ah tesoro, ho dato il cambio a Kagome “ “ perché? “
“ beh perché è un ospite “ era uscito dalla cucina ed era entrato in camera, chiudendosi la porta alla spalle; lei se ne stava lì nel letto, sdraiata di spalle e raggomitolata su se stessa
“ Kagome “ l’aveva chiamata dolcemente e lei si era girata furiosa
“ non compatirmi, ok? Non sono una cazzo di vittima, quindi lasciami perdere!! “ non l’aveva mai vista tanto arrabbiata; si era avvicinato al suo letto e le si era seduto accanto, abbracciandola forte
“ mi vuoi dire che cosa è successo? “ “ Inuyasha “ aveva detto lei in un filo di voce, lasciando che le prime lacrime le scivolassero sulle guance
“ sono qui “
“ mi sento davvero umiliata. Le persone non dovrebbero essere giudicate in base a quanti soldi hanno o da che classe sociale provengono, io sono una brava ragazza, educata e mia madre è una brava donna “
“ lo so “ la teneva tra le braccia, accarezzandole la schiena e dondolandola leggermente per farla calmare
“ allora perché mi odia così tanto? “ “ mi dispiace scricciolo, mi dispiace tanto. Le parlerò, puoi giurarci “ l’aveva coccolata fin quando non l’aveva sentita tranquillizzarsi
“ come ti senti? “ lei aveva sbuffato
“ stanca, ma devo andare a lavorare, visto che stamattina non ho fatto nulla “
“ e le ripetizioni? “ “ più tardi, ora non ho tempo “ lei si era alzata dal letto, ma lui l’aveva bloccata
“ sei sicura che non vai a lavorare solo per non stare in casa? “ la ragazza aveva chinato il capo
“ anche Inuyasha “ l’aveva baciato a fior di labbra ed era uscita di corsa.
Quando fu sicuro che lei fosse uscita raggiunse la madre in cucina, intenta a pulire
“ mamma “ la donna si era girata “ devo parlarti “
“ sono occupata ora caro, ne parliamo dopo “
“ è una cosa importante e dobbiamo parlarne subito “ lei aveva sbuffato, sedendosi a tavolo
“ che c’è tesoro? “ “ voglio che la smetti di trattare male Kagome “
“ che cosa? “ aveva chiesto lei incredula
“ sta male perché tu la tratti da estranea e non la consideri e io non voglio vederla in questo stato “
“ Inuyasha, starai scherzando spero! Non ho fatto nulla a quella ragazza e mi tratti come un mostro “
“ mamma l’ho vista e so che quando sta così è successo qualcosa, non mi mentirebbe mai “
“ io sono tua madre e non ho bisogno di sapere da te come comportarmi con una ragazzina “
“ mamma, per favore.. “ la donna si era alzata
“ no caro mio!! Io l’ho accolta in questa casa e tu mi rimproveri “
“ tu non volevi neanche che venisse “
“ sì, hai ragione, perché non mi piace, non andiamo d’accordo e non penso sia la ragazza giusta per te “
“ ma Kagome è la mia ragazza, la mia futura sposa, la mia, mamma e anche se da una parte può farmi piacere questo tuo lato protettivo nei miei confronti, devi cercare di capirmi e smetterla di pensare a cosa vorresti tu per me.
Kagome è la mia ragazza, mi piace da morire e non la lascerò, quindi cerca di metterti l’anima in pace e prova ad andarci d’accordo! “
“ non so davvero come tu possa parlarmi in questo modo “
“ posso mamma perché vedo che lei sta male e non lo sopporto, te lo chiedo per favore, altrimenti penso che io e Kagome andremo a stare a casa sua, visto che la sua presenta ti infastidisce tanto “
“ come vuoi, ora lasciami che ho da fare “ il ragazzo era uscito dalla cucina e si era chiuso in camera, buttandosi sul letto stravolto.
Sbuffando aveva pensato se avesse fatto bene a parlarle in quel modo, ma d’altronde cosa avrebbe potuto fare? Non gli piaceva vedere la sua ragazza così, si sentiva in colpa e sentiva l’estremo bisogno di starle accanto.
Aveva guardato fuori dalla finestra, notando che anche se erano solo le cinque, fuori era già buio pesto; l’autunno ormai si faceva sentire ed era ora di coprirsi bene per uscire.
Si era alzato e aveva deciso di studiare un po’, prima di andare a prendere Kagome a lavoro; le avrebbe fatto una sorpresa, approfittandone un po’ per stare con lei.
Era riuscito a concentrarsi per due ore buone e a fare abbastanza esercizi da riuscire a capirci qualcosa; lei ne sarebbe rimasta davvero contenta.
Si era sciacquato e vestito e di corsa era uscito fuori di casa per raggiungerla in negozio. Aveva parcheggiato la moto poco distante dal giornalaio, notando che Kagome stava chiudendo il negozio.
Senza farsi sentire l’aveva raggiunta, posandole le mani sugli occhi; la ragazza era trasalita
“ chi sono? “ le aveva chiesto dolce
“ Inuchan?? “ aveva detto sorpresa; lui l’aveva avvolta con la sciarpa che prima di uscire aveva preso da casa, girandola e facendole appoggiare la schiena alla saracinesca
“ sorpresa “ le aveva sussurrato a pochi centimetri dalla sua bocca
“ piacevole, una piacevole e inaspettata sorpresa “ le aveva sorriso e non riuscendo a resistere oltre l’aveva baciata con passione, come se in quel momento sentire le labbra della ragazza sulle sue fosse la priorità su tutto, come se quel contatto l’avrebbe aiutato a sopravvivere ancora un po’.
Lei si era aggrappata alle sue spalle, circondandogli il collo e alzandosi sulle punte per permettere alle loro bocche di coincidere perfettamente; era rimasta attaccata a lui per un tempo infinito, dimenticando che avesse bisogno di respirare e lentamente si era staccata dalle sue labbra.
Erano ancora vicinissimi, Kagome sentiva il respiro dell’hanyou solleticarla e come se si sentisse ancora incompleta l’aveva riavvicinato, continuando da dove si erano fermati.
Il ragazzo aveva risposto soddisfatto e contento che anche lei avesse lo stesso inesauribile bisogno che provava lui ogni secondo della sua vita.
“ grazie “ le aveva sorriso “ per il bacio o per la sciarpa? “
“ tutti e due; avevo freddo e mi fa piacere che tu mi abbia portato la sciarpa.. e avevo un po’ paura a tornare a casa da sola con questo buio tremendo “
“ avevo voglio di stare con te e per scaldarti non hai bisogno della sciarpa “
“ lo so, ma è stato comunque un bel gesto “ “ mi fa piacere “
“ vuoi continuare a riscaldarmi? “ “ temevo non me l’avresti più chiesto “ non aveva aspettato la sua risposta ed era tornato a baciarla con ardore, con desiderio, perché sapeva che lei aveva bisogno di lui e infondo anche lui aveva un tremendo bisogno di sentirla accanto, di toccare con mani quel sogno tanto bello, quanto pauroso.
Paura che potesse svanire da un momento all’altro, che potesse andarsene con la stessa semplicità con cui l’aveva trovata.
Aveva bisogno di Kagome e sapeva che non avrebbe mai potuto lasciarla, neanche con tutta la volontà di questo mondo; lei era il suo ossigeno, la sua vita, il suo punto di riferimento, lei era lei ed era tutto quello che potesse aver mai desiderato.
“ credo che possa bastare, non vorrei che si trasformasse in qualcosa di più proprio in mezzo alla strada “ lui le aveva sfiorato il collo con la punta del naso, aspirandone il profumo dolce e aspro della sua pelle; aveva posato delicatamente le labbra sulla sua pelle e l’aveva sentita tremare
“ Inuyasha “ “ ho parlato con mia madre “ per un attimo il respiro le si era bloccato
“ che cosa.. che cosa le hai detto? “
“ che ne dici se ne parliamo davanti a una tazza di cioccolata calda? “ lei aveva fatto finta di pensarci un attimo
“ con la panna?? “ lui aveva annuito sorridendo
“ e la polvere di cacao?? “ l’aveva accontentata ancora “ ci sto “ l’aveva presa dolcemente per mano e insieme si erano incamminati verso un bar.
Quando si erano seduti su un divanetto lui l’aveva stretta tra le braccia e lei si era lasciata avvolgere da quel calore che ogni volta sapeva rilassarla
“ allora, che cosa è successo? “
“ le ho detto che sei la mia ragazza e che deve accettare il fatto che so decidere cosa è meglio per me “
“ quindi lei crede che io non sia il meglio per te? “
“ in un certo senso, pensa che non sei la ragazza giusta per me “
“ e chi sarebbe la ragazza giusta per te?? Kikyo?!? “ gli aveva chiesto conoscendo già la risposta “ sì “ quella parola l’aveva colpita al petto, provocandole una fitta
“ ma questo è quello che pensa mia madre “ la fitta si era affievolita
“ sei tu la ragazza della mia vita, il mio scricciolo e nessuno potrà farmi cambiare idea “ con una mano gli aveva accarezzato il viso e alzandosi leggermente con l’aiuto delle braccia l’aveva baciato.
Erano persi nel loro mondo, quando qualcuno li aveva riportati alla realtà tossendo
“ mi dispiace interrompervi ragazzi; ecco le vostre cioccolate “ la ragazza era arrossita, chinando il capo
“ grazie “ aveva risposto in un filo di voce ma la sua attenzione era stata attratta dall’immensa tazza di cioccolata calda e profumante che aveva davanti.
Il vetro che avvolgeva la dolce sostanza era trasparente e lasciava apparire quel cioccolato ancora più invitante, mentre un morbido strato di panna bianca come la neve stava comodamente sdraiato sullo sfoglia di cioccolata e una leggera polverina marroncina a coprire il tutto.
La tazza era calda e il profumo denso e stuzzicante
“ Kagome non sbavare “ le aveva detto ridacchiando “ non sto sbavando baka! Solo che è così.. “
“ coraggio assaggiala “ l’aveva spronata il ragazzo, ma lei non osava rovinare quell’immagine che le si era impressa dolce nella mente; così l’hanyou aveva immerso un dito nella panna e l’aveva portato alla bocca della ragazza
“ assaggia Kagome “ si era avvicinata lentamente e con delicatezza aveva avvolto il dito del ragazzo con le labbra morbide e calde, leccando via il leggero strato di crema.
“ mm.. direi che è piaciuto molto di più a me che a te “ “ nn ci giurerei “ aveva ribattuto lei ormai intenta a torturare quello strato bianco con il cucchiaino
“ ti piace così tanto la cioccolata? “ lei aveva annuito con decisione
“ ma la preferisco con la panna e la polvere di cacao. L’adoro! “ aveva detto con gli occhi lucidi
“ perché? “ gli aveva chiesto poi curiosa, girandosi a fissarlo negli occhi
“ niente, mi è venuta in mente qualche idea su come usarla “ lei era arrossita rivolgendo la sua attenzione alla tazza
“ sei sempre il solito “ “ sono sicuro che ne uscirai pazza “
“ sempre se riuscirai nel tuo intento “ “ tu non preoccuparti, ho già pensato a come fare “
“ cavolo! Sei davvero un maniaco “
“ ti sbagli, è che immaginarti ricoperta di cioccolata mi eccita in una maniera assurda; non posso farci nulla “
“ si ma se coprirai solo me di cioccolata io cosa ne guadagnerò?? La cosa più bella è assaggiarla, ma se coprirai solo me avrai tu questo privilegio. E io? “
“ tranquilla, vedrai quando sarà tempo di vedere “ lei aveva sorriso, tornando a coccolarsi con quella piacevole sostanza che le riscaldava la gola e le riempiva di un gusto dolce il palato.

Allooooora, prima di tutto un MEGA GRAZIE a tutti tutti!!!
Voi che commentate! Siete Stupendi!
E voi che leggete e avete messo la storia nei preferiti! Vi Adoro!!!!
Sono davvero felice che questa storia vi paiccia e ci metterò del mio meglio per stupirvi sempre di più, quindi continuate a leggere perchè le sorprese (piacevoli e non)non sono ancora finite.
Comunque non voglio svelarvi nulla di nulla, anche perchè ho qualche idea, ma devo ancora sistemarle bene.
Quindi vi saluto, sperando di ricevere qualche commento; mi fa sempre piacere leggerli e anche solo sapere che mi seguite.
Un Bacione!!!! alla prossima ^_^

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Capitolo 18
*** 18-bugie e minacce ***


Quella era stata una delle serate più belle che avesse mai trascorso con l’hanyou; avevano bevuto la cioccolata calda, mentre lui scherzava ancora sulle fantasie che gli venivano in mente ogni due minuti e poi avevano fatto una lunga passeggiata per le vie illuminate.
Era tutto perfetto, tutto.
Quasi non aveva voglia di tornare a casa, ma purtroppo il giorno dopo sarebbero dovuti andare a scuola e quindi non potevano fare troppo tardi.
La giornata era trascorsa abbastanza veloce dopo il risveglio; la ragazza cercava di vedere il meno possibile la madre del ragazzo e dopo aver mangiato era andata a lavorare.
“ Signor Musashi, buongiorno! “ aveva detto lei allegramente
“ ah Kagome! Giusto in tempo. Devi fare questa consegna “ le aveva dato un pacco e l’indirizzo.
Sapeva già dove andare, perché l’unico che poteva farsi portare delle riviste a domicilio era lui: Koga.
Aveva percorso tranquillamente la strada fino al grande palazzo pieno di vetrate dove lavorava l’uomo ed era salita fino al piano dove si trovava il suo studio; undicesimo piano, la terza porta a destra, le aveva detto l’uomo all’ingresso.
Arrivata aveva bussato lentamente e una voce l’aveva invitata ad entrare
“ Kagome! “ le aveva detto correndole incontro e abbracciandola
“ sei l’unico capace di farsi portare un giornale a domicilio “
“ diciamo che in realtà era un pretesto per vederti “ “ devo preoccuparmi? “ aveva scosso la testa sorridendo e facendole segno di accomodarsi.
“ oggi stavo ripensando a quando mi hai parlato di voler andare all’università “ non capiva dove volesse andare a parare
“ che cosa stai cercando di dirmi? “ “ se non sbaglio mi avevi detto di non poter pagare la retta, giusto? “
“ sì, ma continuo a non capire “
“ stavo pensando Kagome, invece di sgobbare in un giornalaio e guadagnare quattro soldi, che ne pensi se ti pagassi io la retta universitaria? “
“ stai dicendo sul serio?? “ “ perché no, sarei molto felice di aiutarti e tu potresti fare qualcosa per me “
“ sarebbe? “
“ tranquilla, non ho cattive intenzioni, però magari potresti aiutarmi ancora in qualche film e magari uscire ancora con me “
“ è molto carino da parte tua volermi aiutare, ma prima devo parlarne con Inuyasha “ lui la fissava perplesso
“ il mio ragazzo “ gli aveva spiegato “ capisco, hai bisogno del suo consenso? “
“ no, ma vorrei comunque parlarne con lui, non credo sia corretto escluderlo da una cosa così importante “
“ come preferisci, spero penserai bene alla mia proposta, sarebbe davvero intelligente accettare “
“ posso chiederti una cosa? “ “ dimmi “ lei aveva preso a giocherellare con una ciocca di capelli
“ perché lo fai? Insomma, ci conosciamo da poco, perché vuoi fare questo per me? “ lui le aveva sorriso, quasi fosse talmente scontato il motivo, che la sua domanda era ovvia e quasi stupida
“ sei una ragazza molto intelligente Kagome e piena di talento e sarebbe un vero peccato buttare via tutto se magari non riuscissi a prendere la borsa di studio “
“ è solo questo? “ l’aveva fissata curioso “ pensi ci sia dell’altro? “
“ non saprei “ “ potrebbe anche essere, ma non devi preoccupartene “ lei aveva chinato il capo pensierosa
“ Kagome “ aveva riportato lo sguardo su quello dell’uomo che ora la fissava serio e deciso
“ non sprecare questa opportunità e cerca di non fare stupidaggini, non amo essere preso in giro, soprattutto dalle persone a cui tengo e mi dispiacerebbe non poterti aiutare più “ che cosa significavano quelle parole?? La stava forse minacciando??
“ va bene, ci penserò, tranquillo “ le aveva sorriso
“ comunque, va tutto bene? “ lei aveva annuito “ e la situazione in casa del tuo fidanzato? “
“ diciamo che cerco di stare alla larga da sua madre e dalla sua ex “
“ vedrai che si aggiusterà tutto “ “ grazie “
“ ora se non ti dispiace ti pago e purtroppo devo lasciarti, ho molto lavoro da sbrigare “ le aveva dato i soldi, facendole tenere il resto e alzandosi per salutarla con un’ abbraccio e un bacio un po’ troppo vicino alle sue labbra, per i suoi gusti.
“ ah Kagome, dimenticavo “ si era girata prima di sparire dietro la porta
“ venerdì sera sei libera? “ “ non lo so “
“ bene, allora ci conto che tu riesca a liberarti dagli impegni e trovi un po’ di tempo per me “ le aveva sorriso facendole venire la pelle d’oca.
Quello non era lo stesso Koga che aveva conosciuto, era troppo minaccioso e misterioso; non si fidava molto delle sue parole e ne avrebbe parlato ad Inuyasha.
Mentre stava andando a prendere l’ascensore una voce l’aveva bloccata
“ Kaname! “ si era pietrificata girandosi lentamente
“ Kikyo, che sorpresa! Cosa ci fai qui? “
“ ci lavoro e tu? “ che cosa????? Quella stupida lavorava li?!? Non sarebbe potuto andare peggio
“ sono venuta a trovare un amico “
“ stavo andando a prendere un caffè, ti va di venire con me? “ “ io.. “
“ dai non farti pregare Kaname! “ “ Kagome “
“ si, quello che è, andiamo! “ l’aveva strattonata, portandola fino al bar e dopo aver ordinato si erano sedute
“ allora, come vanno le cose tra te e Inuyasha? “ ma che razza di domanda le faceva?!? Cosa le interessava a quella gallina di come andavano le cose tra di loro?!?
“ va tutto bene, grazie “ “ meno male. Sai, quando avete litigato era a pezzi “
“ ah sì? “
“ già, siamo andati a bere quella sera e lui era ubriaco fradicio, si è sfogato con me, povero Inuchan “
“ già, povero “
“ spero che non litighiate più, perché non vorrei dover stare con lui ancora tutta la notte, a consolarlo e a dirgli che sarebbe andato tutto bene “ “ stava davvero male allora “ lei aveva annuito
“ si è addormentato con la testa sul mio petto e finalmente riuscì a calmarsi, è stata una lunga notte “
“ meno male che gli sei stata accanto “ “ è questo che fanno gli amici, no? “ certo, gli amici… dormono tutta la notte con gli ex e ne approfittano… è questo che fanno.. gli amici.
“ lo sai, un po’ ti invidio “ le aveva detto Kikyo fissando la tazzina ricolma di caffè che poco prima aveva portato il cameriere; sembrava più lo dicesse a se stessa che alla ragazza che aveva di fronte
“ mi manca essere coccolata dalle sue forti braccia, mi manca la sua voce e essere chiamata piccola.. pensavamo di sposarci, te l’ha mai detto? “ l’altra aveva scosso la testa sbalordita da quelle parole
“ ne parlavamo spesso e sua madre era al settimo cielo; avevamo iniziato ad avviare le cose, ma poi… beh penso che tu sappia quello che è successo “
“ bisogna sapersi tenere strette le cose importanti “ “ già.. e io non ci sono riuscita “
“ mi dispiace “ “ però mai dire mai, no? “ le aveva chiesto fissandola negli occhi
“ certo, mai dire mai “ Kagome aveva bevuto il caffè in un sorso e salutando la ragazza era tornata a lavorare dal giornalaio.
Verso le sette aveva chiuso il negozio ed era tornata a casa, stanca come non mai e piena di pensieri che le riempivano la testa.
Aveva suonato il campanello e quando la porta si era aperta si era sentita strattonare dentro; nel giro di pochi secondi si era ritrovata premuta contro il muro e con il cappotto già slacciato.
“ Inuya “ stava per dire, ma lui non le aveva lasciato il tempo di parlare e aveva preso a baciarla con foga, sempre con più forza; le aveva sfilato il cappotto, continuando a rimanere incollato alle sue labbra e le aveva accarezzato i capelli, circondandole poi la vita con un braccio e stringendola al suo corpo.
Era sceso a leccarle il collo e con la voce roca le aveva sussurrato all’orecchio
“ abbiamo la casa libera, libera solo per noi… possiamo fare quello che vogliamo “
“ aspetta, aspetta un attimo “ gli aveva poggiato le mani sul petto e facendo pressione era riuscita ad allontanarlo di qualche centimetro
“ che succede? Non vuoi? “
“ non è questo, è che.. sono stanca e dobbiamo ancora studiare.. “ l’aveva baciata a fior di labbra
“ allora sbrighiamoci a fare quello che dobbiamo fare, così dopo avremo tutto il tempo per noi due “
Erano andati in camera e il ragazzo impaziente aveva tirato fuori i libri
“ con cosa vuoi iniziare? “
“ matematica “ lui aveva preso il libro, aspettando che lei gli segnasse qualche esercizio da svolgere
“ per adesso fai questi, poi vediamo se farne altri “ lui aveva annuito e si era buttato nei mille calcoli.
Purtroppo però, lei non era lì, la sua testa continuava a girare tra tutte le cose successe in quel giorno; dio! Le veniva da urlare se pensava a quanto era stata bene con l’hanyou la sera prima, invece ora… ora Koga la minacciava e Kikyo le diceva che anche loro due avevano progettato di sposarsi quando stavano insieme.
“ Kagome come devo fare qui? “ le aveva chiesto, ma aveva notato che il suo sguardo era assente
“ Kagome? “ le aveva sventolato la mano davanti agli occhi
“ mi stai ascoltando?? “ quando il ragazzo le aveva pizzicato un guancia, lei finalmente si era ridestata dai suoi pensieri
“ ahi!! Ma che ti prende? “
“ che ti prende a te?? È da un’ora che ti chiamo e non mi rispondi “
“ scusami, stavo pensando. Dimmi pure “
“ prima voglio che mi dici tu che c’è’. Non sono stupido e so che è successo qualcosa “
“ veramente più di una cosa “ “ coraggio, sono tutt’orecchie “ l’aveva fissata incrociando le braccia al petto
“ da dove vuoi che inizi: Koga o Kikyo? “
“ mm.. che scelta complicata, cosa è peggio? “ “ non saprei, ognuno è peggio a suo modo “
“ beh allora inizia dalla prima cosa che ti è successa “ “ Koga “ aveva detto semplicemente lei
“ gli ho dovuto fare una consegna a domicilio e.. beh.. si è offerto di pagarmi la retta universitaria “
“ CHE COSA??? “ aveva gridato lui alzandosi dalla sedia
“ gli ho detto che ne avrei prima parlato con te “
“ come minimo!! Ma chi si crede di essere?!?!? Io, che sono il tuo ragazzo dovrei pagarti la retta e te l’avevo anche chiesto, ma tu non hai accettato. Non vorrai dire di sì a quel tizio?? “
“ non lo so Inuyasha, sembrava mi nascondesse qualcosa e le sue parole mi sembravano piuttosto minacciose, davvero non so cosa pensare.. “ il ragazzo aveva iniziato ad alterarsi
“ che diavolo significa che le sue parole erano minacciose?!? Ti ha minacciato Kagome??? “
“ io non lo so. Mi ha chiesto se venerdì sera ero libera e gli ho detto che non sapevo se doveva fare qualcosa e lui sorridendo mi ha risposto di liberarmi dagli impegni e trovare un po’ di tempo per lui “ dal hanyou era uscito un ringhio gutturale
“ Kagome.. non so cosa abbia in mente Koga, ma se pensa di poterti minacciare si sbaglia di grosso, quindi voglio che tu mi dia il suo indirizzo, voglio parlargli a quattr’occhi “
“ aspetta, voglio prima capire che intenzioni ha “
“ non ho intenzione di aspettare che quel tipo ti metta le mani addosso!! Non hai bisogno dei suoi soldi e tanto meno hai bisogno di lui!! “ “ lo so “ si era alzata e gli aveva posato le mani sul viso
“ tranquillo, penseremo a cosa fare “ gli aveva baciato la fronte ed erano tornati a sedersi
“ per quanto riguarda Kikyo? “
“ beh.. mi ha raccontato delle vostre cose… “ “ spiegati meglio “
“ mi ha detto che l’ultima volta che abbiamo litigato ti sei ubriacato e hai dormito con lei, appoggiato al suo petto “ lui si era messo a ridere “ continua “
“ e mi ha anche detto che avevate in progetto di sposarvi “ “ quante cazzate “ l’aveva fissata negli occhi
“ ci credi a quello che ti ha detto? “ “ non lo so “
“ senti, quella volta in cui abbiamo litigato siamo andati a bere io e lei e mi sono sbronzato, non ubriacato e abbiamo dormito nelle stesso letto, ma solo perché siamo crollati. Non mi sono appoggiato al suo petto “
Il ragazzo aveva sospirato posando la schiena alla sedia e chiudendo gli occhi
“ per quanto riguarda il matrimonio.. sì, avevamo in progetto di farlo, ma credimi, avevamo appena iniziato a parlarne che lei era già finita a letto con un altro.
Questa è l’importanza che dava al matrimonio che avevamo in progetto di fare. “ non sentendola rispondere aveva aperto gli occhi
“ tutto bene? “ la ragazza aveva cercato di sorridergli
“ Kagome “ l’aveva rimproverata “ non è niente, è solo strano sapere che dovevi sposarti anche con lei “ le aveva preso le mani inginocchiandosi davanti a lei
“ non era niente, non le importava e non mi interessa più, io voglio te “
“ però dovevate sposarvi “ “ è passato e non era neanche tanto importante “
“ per Kikyo, ma tu ci tenevi “ l’aveva guardata negli occhi, leggendo la sua tristezza
“ non importa Kagome, non ne voglio più sapere “
“ perché mi sposi Inuyasha? “ “ perché mi piaci “
“ non perché ci ha costretti il preside? “ “ no, io voglio stare con te “
“ non lo so, ora… ora mi sembra banale il nostro matrimonio “
“ cosa stai dicendo? “
“ sembra che tu ti debba sposare con ogni ragazza come se niente fosse; mi sembra che tu l’abbia presa troppo alla leggera “ “ cosa te lo fa pensare? “
“ che dovevi sposarti anche con lei e ora con me.. il matrimonio non è come fidanzarsi e basta! “
“ lo so, ed è per questo che mi sposo con te, perché sei importante, perché sei mia e non voglio lasciarti andare “
“ però “ lui non l’aveva lasciata finire
“ però io e Kikyo non ci siamo sposati, perché non era destino che stessi con lei, perché io dovevo sposare la ragazza più bella che avessi mai visto, perché non posso perderti “ era rimasta in silenzio a fissarlo; era così tremendamente confusa che non riusciva a ragionare.
Lui le aveva baciato le mani, percorrendo un braccio e arrivando al suo collo, facendola rabbrividire al contatto con le sue labbra sulla pelle
“ mi piaci “ lei aveva sorriso e lui aveva continuato a baciarla
“ e sei importante “ le aveva mordicchiato il lobo dell’orecchio “ e voglio averti solo per me “ si era avvicinato alla sua bocca e prima di coinvolgerla in un bacio senza fine le aveva detto
“ e ti desidero, ti desidero da impazzire, quindi non lasciarmi, stai con me.. per sempre “ si era lasciata stringere dalle sue braccia e si era lasciata trasportare dalle sue labbra sulle sue; non voleva pensarci, non ora, non adesso che stava così bene con il ragazzo.
L’hanyou l’aveva fatta alzare e l’aveva trascinata sul letto
“ abbiamo la casa a nostra disposizione “
“ e.. “
“ e voglio approfittarne per stare con te “
“ credi di meritarlo? “ lui le aveva sorriso sornione
“ certo! Anche perché non ti lascerò il tempo di respingermi “ lei gli aveva infilato le mani sotto la maglietta facendolo sorridere
“ allora ti conviene sbrigarti prima che io cambi idea “ era tornato a saziarsi della bocca della ragazza che sotto di lui fremeva impaziente e ne aveva assaggiato il sapore così dolce e invitante.
In pochi secondi si erano ritrovati senza vestiti e prima che lui potesse iniziare a soddisfare entrambi qualcuno aveva bussato alla porta
“ Inuyasha?? “ entrambi si erano bloccati
“ mamma? “ “ posso entrare un momento? “
“ NO! “ aveva gridato lui alzandosi dal letto “ vengo io, un attimo solo “
“ ti aspetto di la “ “ va bene “ aveva detto la donna e il ragazzo si era tranquillizzato solo quando l’aveva sentita andare via
“ oh mio dio! Stava quasi per scoprirci.. mio dio! Non posso pensare a cosa sarebbe successo! “ aveva detto lei alzandosi velocemente e raccogliendo i vestiti
“ mi avrebbe sbattuto in mezzo alla strada, ne sono sicura “ lui l’aveva abbracciata
“ ci ha interrotto sul più bello! ero così concentrato che sto quasi male da quanto vorrei riprendere quanto abbiamo lasciato in sospeso “
“ tu sei matto! Muoviti a vestirti e va a vedere cosa vuole tua madre! Non vorrai che ci veda nel bel mezzo delle nostre smancerie “
“ non ci sarebbe nulla di male, è mia madre e sicuramente immagina che facciamo certe cose “
“ vattene immediatamente prima che ti lasci a secco per almeno due mesi!! “ senza dirle niente si era vestito e prima di uscire l’aveva baciata velocemente sulle labbra
“ continueremo, te lo prometto! “ le aveva fatto l’occhiolino ed era uscito velocemente dalla stanza.
Kagome si era rivestita velocemente, non voleva farsi trovare mezza nuda se qualcuno fosse entrato in camera e si era seduta alla scrivania; aveva controllato quei pochi esercizi che l’hanyou aveva fatto, notando che erano tutti giusti e aveva deciso di continuarli, in fondo lui se lo meritava, era sempre così dolce e protettivo nei suoi confronti che per quella volta avrebbe anche potuto fare lei i suoi compiti.
Mentre era intenta a finire delle espressioni, il rumore della porta che si apriva l’aveva distratta.
Il ragazzo aveva chiuso la porta e si era appoggiato allo stipite guardandola con le braccia incrociate e un sorriso furbo
“ guarda, guarda.. “ lei lo aveva fulminato
“ non metterti in testa strane idee, stavo solo controllando che i tuoi esercizi fossero giusti “ il sorriso dell’hanyou si era allargato ancora di più
“ è inutile che cerchi delle scuse, ti ho visto con i miei occhi mentre scrivevi e facevi dei calcoli “
“ beh.. sì.. e allora?? Ti volevo aiutare un po’… ingrato!! “ aveva detto lei alzandosi e mettendo il broncio
“ non ti aiuterò mai più “ gli aveva dato le spalle e il ragazzo l’aveva abbracciata da dietro, baciandole il collo
“ mm… e io che avevo già in mente un modo per ringraziarti “ l’aveva sentita sorridere mentre le mordicchiava il collo
“ ruffiano! “ con le mani le aveva accarezzato il ventre fermandosi sopra i jeans
“ Inuchan “ aveva piagnucolato lei e il ragazzo aveva spostato le mani ai fianchi, sfiorandole il sedere
“ dimmi che tua madre se ne è andata e che in casa non c’è nessuno “ l’aveva implorato mentre lui continuava a tracciarle scie immaginarie lungo tutto il corpo, facendola rabbrividire
“ mi dispiace scricciolo, ma non siamo soli “ lei aveva sbuffato girandosi e buttandosi tra le sue braccia
“ ho voglia di stare un po’ con te “ lui aveva sorriso, prendendole il viso tra le mani e tempestandola di piccoli baci
“ anche io voglio stare con te “ Kagome aveva sorriso allacciandogli le braccia al collo e baciandolo con passione.
“ posso chiederti cosa voleva tua madre? “
“ stai tranquilla, non mi ha detto niente di te, voleva solo chiedermi un favore “
“ meno male, credevo avesse capito qualcosa di quello che stava succedendo prima “ “ in effetti.. “
“ COSA??? “ lui era scoppiato a ridere
“ sto scherzando, non ha capito nulla!! Dio Kagome! Dovevi vedere la tua faccia!! “ il ragazzo era scoppiato a ridere
“ baka!!!! Guarda che se tua madre scoprisse cosa facciamo sono sicura che mi strangolerebbe!! “
“ ma dai Kagome!! Pensi davvero che lei non immagini nulla?!? Siamo maggiorenni e grandi per fare certe cose! Solo che magari lei cerca di non pensarci, sai com’è… neanche a me piace pensare cosa fanno i miei.. “ all’ultima frase era inorridito
“ si però… sono sicura che sarebbe capace di approfittare di questa cosa per sbattermi fuori di casa “ lui era scoppiato di nuovo a ridere, buttandosi sul letto
“ non ci trovo niente di divertente “
“ io sì… pensi a mia madre come ad un mostro! “ “ mi sbaglio forse? “ lui ci aveva pensato
“ no, credo di no, ma “ le aveva fatto segno di avvicinarsi e quando la ragazza si era sdraiata vicino a lui, l’hanyou l’aveva stretta forte
“ se provasse a sbarazzarti di te ci penserò io a salvarti “ le aveva fatto l’occhiolino e l’aveva baciata.
Erano rimasti sul letto a coccolarsi, fino a quando a Kagome non era venuta in mente una cosa; si era scostata decisa dal ragazzo e l’aveva preso per la maglia, fissandolo decisa negli occhi
“ sì scricciolo, mi piace quando fai la dura, mi ecciti! “ lei l’aveva fulminato
“ idiota!! Non sto facendo la dura, ma c’è una cosa importante di cui devo parlarti “
“ sarebbe?? “ “ Inuchan “ aveva detto seria
“ sì? “ “ questo è il problema!!! Solo io posso chiamarti così! “
“ non ti seguo “
“ Inuchan è il soprannome che ti ho dato io e solo io!!!!! Non voglio che nessuno ti chiami così! “
“ perché c’è qualcun altro che usa questo soprannome?? “
“ non fare il finto tonto “ “ mia madre? “ lei aveva scosso la testa
“ mio padre? “ gli aveva ringhiato contro “ mi arrendo “ aveva risposto il ragazzo alzando le mani in segno di innocenza
“ Kikyo… quella brutta vipera di Kikyo!! “ l’aveva quasi strillato quel nome e lui aveva cercato di trattenere le risate
“ oh.. ehm.. non me ne ero accorto! “ “ Inuyasha!!!!! “ l’aveva rimproverato arrabbiata
“ cosa posso fare io? “ “ devi dirle che quel soprannome è un tabù per lei, che non può pronunciarlo!! “
“ lo sai che sei estremamente sexy quando fai la gelosa?! “ era arrossita senza volerlo
“ dico.. dico sul serio “ l’aveva tirata, portandola sopra di lui “ anche io “ le aveva soffiato quelle parole sul viso
“ mi prometti che gli e lo dirai? “ “ va bene, le parlerò, ma posso chiederti una cosa? “
“ dimmi “ “ come mai non vuoi parlarle tu? “
“ perché le strapperei i capelli e la prenderei a calci, quindi è meglio che le parli tu “ di nuovo era scoppiato a ridere
“ mi piaci così aggressiva “ “ finiscila “ aveva sorriso malizioso e l’aveva baciata con foga, stringendole le cosce tra le mani
“ dovresti fare la dura più spesso e magari quando siamo soli.. “
“ io non faccio la dura “ le aveva morso il labbro inferiore facendola sorridere
“ oh, invece sì! E la fai anche bene! Potremmo lottare, voglio vedere se riesci a battermi! “
“ io non lotto con nessuno! “ “ neanche con me? “ le aveva baciato il collo soffiandole nell’orecchio e facendola rabbrividire
“ non… non mi piace usare la violenza “ l’aveva buttata sul letto, incastrandola contro il materasso con il suo corpo mentre lei mugolava
“ io invece l’adoro “ si erano baciati e lui le aveva accarezzato tutto il corpo, partendo dal collo e scendendo alla spalla, giù per il braccio, fino a ricoprire le sue rotondità sul petto e a girare intorno all’ombelico; con le labbra le aveva baciato la scapola e con le mani aveva continuato quella lunga scia di fuoco.
Con la lingua aveva percorso le gambe e le aveva mordicchiato un polpaccio, accarezzandole sensualmente l’interno coscia
“ Inuyasha “ la ragazza aveva il respiro corto e accelerato e ad ogni carezza sussultava impaziente. Aveva intrufolato un mano tra i suoi capelli argento e l’aveva spinto a continuare quella dolce tortura.
Lui aveva sorriso, alzando leggermente il viso e guardandola negli occhi
“ Kagome “ lei lo aveva fissato stordita da quelle carezze che le facevano perdere la ragione.
Si era alzato e l’aveva baciata con ardore, sentendola aggrapparsi alla sua schiena e strusciarsi lentamente contro il suo bacino
“ è meglio fermarci, prima che perda totalmente il controllo “ lei aveva sbuffato, implorandolo con lo sguardo
“ ma io.. “ le aveva posato un dito sulle labbra
“ fa la brava, appena saremo di nuovo soli continueremo “ aveva fissato il suo viso da cucciola bastonata e aveva sorriso sghembo
“ dio! Sei incredibile “ le aveva detto divertito dalla sua espressione
“ io?? Tu sei incredibile!!! Di solito sei tu che fai l’assatanato.. mi sento davvero una stupida “
“ scricciolo ti capisco sai? Non si può resistere al mio charme “
“ brutto idiota! “ la ragazza aveva messo il broncio, ma lui era riuscito ad addolcirla e a portarla a mangiare in cucina con gli altri.
Quella sera Kagome non aveva fatto complimenti e si era riempita come un pallone; mentre si ingozzava vedeva l’hanyou sorridere divertito e offesa gli faceva la linguaccia, senza farsi vedere dalla madre del ragazzo.
Si erano lanciati frecciatine tutta la sera, fino a quando non era tornati in camera per mettersi il pigiama e andare a dormire.
“ io sto morendo di sonno Inuchan, buona notte “ si era infilata sotto le coperte, ma il ragazzo l’aveva raggiunta
“ che c’è? “
“ non posso lasciarti dormire se prima non fai una cosa per me “ l’aveva fissato confusa “ sarebbe? “
“ voglio l’indirizzo Kagome “ “ l’indiri.. “ si era bloccata quando aveva capito cosa intendesse dire lui
“ Inuyasha davvero, non essere così impulsivo, aspettiamo di vedere come vanno le cose “
“ Kagome.. non era una richiesta, lo pretendo, anche contro la tua volontà. Sono stufo ok? Quel Koga mi ha davvero rotto, quindi voglio parlarci io “ lei aveva sbuffato
“ io penso “
“ non m’importa, dammi quell’indirizzo o giuro che non ti lascio dormire stanotte “
“ quando fai così vorrei prenderti a pugni “ lui aveva sorriso
“ potrai farlo dopo, ma ora dammi quel cavolo di indirizzo “ la ragazza aveva aspettato qualche secondo e poi aveva parlato
“ è scritto su un foglietto nella tasca del mio cappotto, prendilo “ le aveva baciato la fronte
“ brava scricciolo “ si era alzato per prendere il pezzetto di carta; aveva fissato la pagina soddisfatto e lei l’aveva chiamato
“ voglio darti la buona notte “ gli aveva detto e lui si era seduto sul letto della ragazza
“ buona notte! “ gli aveva detto colpendolo al braccio con un pugno
“ non ci siamo Kagome! Mi sa proprio che dovrò insegnarti a tirare un pugno come si deve! “ l’aveva fissato arrabbiata e aveva minacciato di colpirlo nel basso ventre, ma lui veloce le aveva afferrato il braccio
“ ok, ok… credo proprio che tu ora debba dormire! “ l’aveva stesa baciandola dolcemente e spegnendo la luce
“ notte.. pazza omicida “ “ ti ho sentito!!!! “ aveva gridato lei e si era messa comoda sotto le coperte, chiudendo gli occhi e addormentandosi.

Mi dispiace se ci metto sempre un pochino a pubblicare i capitoli, ma tra gli impegni e alcune mancanze di ispirazione vi lascio sempre aspettare...
Mi scuso già se questo capitolo mi è uscito così... così... -senza parole- ma giuro che farò di meglio ^_^
Quindi perdonatemi se non mi è uscito chissà che cosa, imploro perdonooooooo ^^
Meno male che ci siete voi che non smettete di segiurmi, VI ADORO!!!!!
Non so cosa farei senza i vostri commenti e naturalmente vi ringrazio tutti di cuore, anche coloro che hanno aggiunto la storia nei preferiti.
Siamo arrivati a quota 27... giuro che non potrei essere più felice!!!!!

Anthy
Bchan
BebyChan
chefame93
cla61
dolcepiccolina
Dubhe92
excel sana
fmi89
Hope35
ka chan
kaggi18
kaggy95
Kagome19
kamura86
marychan89
Mary_loveloveManga
nana93
Nancy95
Nayma85
niky_d
sackiko_chan
Silvy90
sunsunset
zac
_Dana_

kirarachan
kaggy95
Bchan
ryanforever
Kagome19
ayra79
nana93
Nancy95
makiolina
BebyChan

GRAZIE DI CUORE A TUTTI!!! SIETE TUTTI SPECIALISSIMISSIMI!!
Spero di non aver dimenticato nessuno, se ho tralasciato qualche nome mi scuso.
Un bacione gigante, alla prossima! ^-^

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Capitolo 19
*** 19-pizza ***


Era arrivato all’edificio impaziente di entrare e prendere a calci quel tizio che da quando aveva conosciuto Kagome non aveva smesso di farle il filo, pur sapendo che lei era felicemente fidanzata, e voleva sottolineare la parole f-e-l-i-c-e-m-e-n-t-e.
Si era avvicinato ad un uomo dietro a un bancone e aveva chiesto del signor Koga Kojima
“ undicesimo piano terza porta a destra “
“ grazie “ era corso a prendere l’ascensore; le mani gli prudevano in una maniera assurda, quasi incontrollabile.
Quando le porte si erano riaperte all’undicesimo piano si era affrettato a raggiungere la terza porta a destra e aveva bussato tranquillo
“ avanti “ aveva aperto la soglia e subito aveva notato lo sguardo confuso dell’uomo che molto probabilmente non aspettava visite o quanto meno non aspettava gente sconosciuta
“ lei è? “
“ Inuyasha “ era rimasto a fissare Koga che cercava di ricordare dove avesse già sentito quel nome e per un attimo poteva giurare di averlo visto sgranare gli occhi e ritornare a fissarlo tranquillo
“ presumo l’Inuyasha della mia Kagome “ l’hanyou aveva sorriso nervoso
“ della mia Kagome, sì, proprio quello.. “ si erano stretti la mano e il mezzo demone si era seduto
“ non vorrei assolutamente insinuare nulla Inuyasha, è solo un piccolo pronome per ricordarmi che è Kagome, la mia amica “
“ certo, non lo metto in dubbio “ l’uomo che aveva di fronte si era sistemato la cravatta
“ allora, a cosa devo la vostra visita? “
“ niente di speciale, vorrei solo capire che cosa sta cercando di ottenere da Kagome, sa, ad una così bella ragazza nessuno riuscirebbe a resistere.. siamo uomini, giusto? “ l’altro aveva sorriso impacciato, cercando di nascondere le gocce di sudore che avevano iniziato a crearsi sulla fronte e sulle tempie
“ giusto, siamo fatti di carne e ossa, ma mi creda Inuyasha, tra me e Kagome c’è pura e semplice amicizia. Sono consapevole del vostro rapporto e non potrei mai intromettermi “
“ credo nella vostra buona fede, ma forse la tentazione è troppo forte.. “
“ state cercando di dirmi qualcosa? “
“ sì, che non trovo molto conveniente il vostro modo di porvi nei confronti di Kagome; credo che vada oltre l’amicizia e sa.. sono un tipo piuttosto possessivo e geloso. “ Koga aveva sorriso nuovamente
“ mi dispiace avervi dato questa impressione, ma posso assicurarvi che non è assolutamente così “
“ allora posso chiedevi per quale motivo l’avete minacciata per convincerla ad accettare la vostra proposta di pagare la sua retta universitaria? “
“ è questo che vi ha detto? “
“ non sviate il discorso signor Kojima e rispondete alla mai domanda per favore “
“ in questo caso posso assicurarvi che la mia non voleva assolutamente risultare una minaccia, ma piuttosto un aiuto, una favore.
Le mie parole volevano solo consigliarla a fare la scelta migliore per il suo futuro, non aveva nessun brutto proposito. “
“ spero che diciate la verità “ “ ve lo assicuro “
“ voglio fidarmi “ si erano interrotti e Koga aveva offerto del caffè all’hanyou
“ no grazie “ “ posso chiedervi di darci del tu? Mi sembra tutto molto professionale e io voglio che questa sia una semplice chiacchierata tra amici “
“ ceto Koga, credo sia la cosa migliore “
“ spero che tu abbia cambiato idea su di me “
“ mi dispiace, ma le tue parole da sole non sono servite a persuadermi “
“ ti assicuro Inuyasha che non toccherei Kagome con un dito “ il ragazzo aveva sorriso divertito e minaccioso “ ti conviene Koga, lei è mia e non so come potrei reagire, quindi ti conviene non scoprirlo “
“ terrò presente il tuo consiglio “
“ un’altra cosa “ “ dimmi pure “
“ questa sera Kagome è occupata e non è riuscita a trovare un po’ di tempo per te, mi dispiace “
“ anche a me, non sai quanto; sarà per la prossima volta “ “ può darsi “
“ sa che sei venuto qui? “ gli aveva chiesto curioso cambiando discorso
“ certo, io e lei parliamo di tutto; non avevo motivo di nasconderglielo. Non era molto d’accordo con me, ma alla fine abbiamo raggiunto un compromesso “ almeno era quello che voleva far credere all’uomo, perché Kagome non aveva assolutamente accettato la sua visita a Koga, ma l’aveva comunque lasciato fare, facendogli promettere di fare il bravo.
Mentre l’uomo stava per ribattere il telefono aveva preso a squillare
“ scusa un attimo “ aveva alzato la cornetta e aveva risposto
“ dimmi Kikyo “ Kikyo????? Che diavolo centrava con questo tizio?!?!
“ capisco, arrivo subito “ aveva messo giù e aveva fissato l’hanyou
“ tutto bene? “ Inuyasha era ancora un po’ scosso “ sì certo “
“ non ti dispiace allora se continuiamo la nostra conversazione un’altra volta.. Ora avrei un impegno importante “
“ certo, il lavoro prima di tutto “ il ragazzo si era alzato e si erano stretti la mano
“ ah Koga, mi raccomando con la mia ragazza, comportati bene “ l’altro aveva annuito guardandola uscire dall’ufficio.
Quando la porta si era chiusa Koga si era buttato sulla sedia sbuffando; se quel bell’imbusto credeva di potergli portare via Kagome non aveva ancora capito con chi aveva a che fare.
In un attimo di rabbia aveva buttato a terra delle cartelle appoggiate sulla scrivania e un ringhio irritato gli era uscito dalla gola; si era risistemato la camicia e la cravatta, facendo un bel respiro e tornando a sedersi tranquillo.
Aveva preso il telefono e aveva chiamato la sua segretaria
“ Kikyo portami quel caffè “ aveva messo giù sospirando nervoso e aveva deciso di andare a sciacquarsi il viso; quando aveva aperto la porta del suo studio aveva notato che il ragazzo non era ancora andato via, che avesse sentito il rumore nel suo ufficio in quel momento di rabbia?? Stava per andare da lui, ma qualcun altro l’aveva preceduto
“ Inuchan!!! “
“ Kikyo, ciao “
“ che cosa ci fai qui? “ “ sono venuto a fare due chiacchiere con un amico, e tu? “
“ io ci lavoro! Sono la segretaria del capo, lo conosci? “
“ sì, sono uscito adesso dal suo ufficio, so che aveva una faccenda da sbrigare “
“ ah sì? Io non ne so niente “
“ strano, ci siamo salutati dopo che l’hai chiamato “
“ l’ho chiamato per chiedergli se voleva il suo caffè “
“ si vede che aveva urgenza di caffeina “ lei aveva sorriso
“ scusami Kikyo, ma ora devo proprio andare, ci vediamo a casa “ lei aveva annuito, baciandolo sulla guancia e raggiungendo l’ufficio dell’uomo
“ entra Kikyo “ lei si era avvicinata alla sua scrivania “ ecco il suo caffè “
“ senti, per caso conosci quell’Inuyasha? “
“ certo, è il mio ex ragazzo, ora abito a casa sua… temporaneamente “ non sarà la ex di cui parlava tanto Kagome?!?!?
“ capisco, grazie per il caffè “
“ di niente signor Kojima “ la ragazza si era chinata ed era uscita dall’ufficio
“ interessante “ aveva detto lui con un sorriso, per poi concentrarsi sul lavoro.
Era uscito fuori dall’edificio pensando a quello che poco prima gli aveva detto Kikyo.. così Koga non doveva fare niente di urgente, ma pur di sbarazzarsi di lui aveva inventato un impegno importante.. che bastardo!! Era riuscito a levarselo di torno con una stupida scusa, ma Inuyasha sapeva che la cosa non sarebbe finita lì.
Koga doveva capire che Kagome stava con lui, era sua e basta, doveva smettere di cercare di conquistarla, quell’idiota!!
Quando era nel suo ufficio gli era venuta una voglia di prenderlo a pugni che quasi aveva fatto fatica a trattenersi e poi quando aveva fatto l’innocente, come se Kagome non gli raccontasse cosa si dicevano o cosa facevano.
Dio che voglia che aveva di ritornare nel suo ufficio, sbatterlo per terra e prenderlo a calci!!
Era salito sul mezzo ed era tornato a casa, dove l’aspettava la ragazza; doveva calmarsi, non voleva farle vedere che era furioso e pieno di desiderio di pestare quel Koga.
Era entrato in casa, notando che non c’era nessuno
“ Kagome? “ l’aveva chiamata posando il giubbotto in sala
“ sono in cucina “ si era lavato le mani e l’aveva raggiunta; era bellissima! I capelli raccolti, un grembiule a fasciarle il corpo e le mani intente ad amalgamare un impasto
“ ciao Inuchan! “ si era girata verso di lui facendogli segno di volere un bacio e lui aveva sorriso notando che aveva della farina sul naso
“ che c’è? “ lui aveva scosso la testa e si era avvicinato alla ragazza, prendendole il viso tra le mani e baciandola dolcemente, facendosi strada tra le sue labbra con la lingua e scoprendo il suo sapore dolce.
L’aveva baciata con una tale foga che lei si era dovuta aggrappare con le mani sporche di farine al tavolo
“ cosa stai preparando? “
“ la pizza! Ne approfitto che non c’è nessuno “ si riferiva a sua madre, e l’hanyou l’aveva perfettamente capito
“ festeggiamo qualcosa? “
“ niente in particolare, avevo voglia di prepararti qualcosa e la pizza è una delle cose che mi viene meglio “ lei era tornata a impastare quel pastrocchio appiccicoso e lui l’aveva abbracciata da dietro, baciandole leggermente il collo
“ mm.. Inuchan, così mi distrai “
“ voglio fare l’amore con te “ le aveva sussurrato all’orecchio e una scossa l’aveva pervasa dalla testa ai piedi
“ almeno prima mangiamo “
“ credo di poter resistere “ le aveva mordicchiato il lobo facendola ridere
“ posso darti una mano? “
“ sì, metti le mani sulle mie “ il ragazzo si era tirato su le maniche e aveva poggiato le mani su quelle piccole e sporche della ragazza
“ dobbiamo impastare la pasta per farla ammorbidire e renderla compatta. Segui me “ Kagome aveva iniziato a muovere le mani, modellando l’impasto e il ragazzo seguiva i suoi movimenti in una lenta danza in cui l’hanyou non le si staccava di dosso, anzi, le si era fatto ancora più vicino
“ sei bravissima “ era arrossita, cercando di non darlo a vedere
“ grazie, me l’aveva insegnato una mia zia dell’Italia a fare la pizza e tutte le altre specialità italiane che mi piace cucinare “ lui aveva intrecciato le dita con quelle della ragazza, spingendosi leggermente in avanti e costringendola a piegarsi un po’ verso il tavolo.
Sentiva il bacino del ragazzo completamente incollato al suo corpo ed era intrappolata tra il tavolo e il suo fisico possente
“ Inuyasha “ si era fatta sfuggire il suo nome con voce soffocata, lui aveva iniziato a baciarle la schiena, salendo alla spalla destra e fermandosi al suo collo
“ Kagome.. sei stupenda “ lei aveva sorriso e l’aveva stuzzicato, muovendosi lentamente sotto di lui e risvegliando i suoi bollenti spiriti
“ maledetta, non credere che te la lasci passare liscia, potrei anche non aspettare che finiamo di mangiare e sdraiarti sul tavolo in questo preciso istante “
“ non credo ti convenga, altrimenti addio pizza! Dovresti controllarti e concentrarti di più su quello che stai facendo “
“ guarda che sono concentratissimo “
“ mi sono accorta, infatti le tue mani sono finite sui miei fianchi e la pizza la sto facendo da sola “
“ io ti aiuto a mettere tutto il tuo amore nella pizza, sto cercando di stimolarti “
“ e ci stai riuscendo “
“ mi fa piacere, sono sicuro che in questo modo cercherai di fare più in fretta la pizza , così dopo potremmo stare da soli io e te “
“ tua madre non torna?? “
“ non so dove è andata e sinceramente non so neanche a che ora torna, ma non m’importa. Già l’altra volta ci ha interrotti, piuttosto la chiudo fuori casa “ si era messa a ridere
“ idiota! È tua madre “
“ le dirò che ci siamo addormentati “
“ non ci cascherà neanche morta “
“ troveremo qualcosa, ora preoccupiamoci solo di finire in fretta questa pizza! “ mentre lei aveva finito di fare l’impasto, l’hanyou aveva tagliato la mozzarella; Kagome aveva steso la pasta e l’aveva condita con uno strato di sugo fresco, la mozzarella tagliata e infine l’origano. Avevano messo la teglia nel forno e si era sciacquata le mani
“ ora aiutami a pulire, c’è un tale disordine che non si capisce nulla “ si era piegata verso il tavolo per raccogliere le scodelle e le posate sporche, ma lui l’aveva bloccata da dietro, prendendole i polsi e bloccandola
“ la pizza è finita “
“ si brucerà se non la controlliamo “ l’aveva girata, intrappolandola al tavolo e baciandola a fior di labbra
“ allora rimarremo qui “ non era riuscita a controbattere perché lui le aveva preso il viso tra le mani, baciandola fino a toglierle il fiato.
Le aveva slegato il grembiule, continuando a muovere le sue labbra su quelle morbide della ragazza e si era tolto la maglietta
“ dio!! Se tua madre ci becca sono morta! “
“ prima di lasciarti morire ti porterò in paradiso “ lei aveva sorriso e lui l’aveva stesa sul pavimento gelido della cucina; sentiva il calore del forno, accanto a loro, accarezzarle il corpo e si era rilassata a quel tepore che l’avvolgeva.
“ ti desidero da morire, avrei voglia di morderti e di non lasciarti andare più “ lei si era messa a ridere mentre lui praticamente le strappava la maglietta, impaziente di possederla.
“ Kagome “ la testa della ragazza era annebbiata, le uniche cose che ormai riusciva a percepire erano le carezze del ragazzo, che ogni volta la portavano in estasi
“ Inuyasha “ aveva piagnucolato lei in preda al delirio; lui le aveva sfilato il reggiseno, torturandole quelle due rotondità perfette che gli si presentavano davanti agli occhi.
Le aveva leccate e morse, fino a quando soddisfatto della scia rossa che aveva lasciato sul suo petto non si era dedicato al suo basso ventre
“ aspetta “ lui non le aveva dato ascolto e velocemente era entrato il lei con due dita, muovendole al ritmo del suo cuore, ormai sulla via dell’esplosione.
La torturava con la lingua, la dove era più sensibile e la sentiva gemere il suo nome, sempre più accaldata e tremante
“ Kagome “ l’aveva chiamata dolcemente, ma lei non riusciva nemmeno ad alzarsi un po’ per guardarlo in faccia, era troppo scossa da quelle mille sensazioni
“ andiamo a vivere io e te in una casa sperduta in mezzo alle montagne “ alla ragazza era uscita una mezza risata, mentre sospirava per via delle sue carezze
“ potremmo fare tutti i giorni l’amore, senza preoccuparci di nessuno “ la tortura dell’hanyou era durata ancora un’infinità di tempo, fino a quando lei non aveva davvero raggiunto il paradiso; aveva cercato di calmare il respiro e aveva tirato il ragazzo verso di lei, baciandolo con foga e sentendolo rispondere più che volentieri.
Si era portata sopra di lui e con una mano era scesa ad accarezzargli l’intimità ormai gonfia e dolorante; sapeva che lui stava cercando di trattenersi, ma lo conosceva bene e sentiva che non sarebbe riuscito a resistere tanto a lungo.
L’aveva accarezzato dolcemente, fino a rendere il ritmo più veloce e prepotente; Inuyasha tratteneva i sospiri, la testa tirata indietro e le mani strette a pugno.
Voleva darsi un contegno, ma le labbra della ragazza su di lui lo stavano facendo morire, una lenta e sensuale tortura che l’avrebbe portato alla pazzia.
Un ultimo sospiro, accompagnato da un ruggito cercato di trattenere in gola avevano segnato la sua quasi fine
“ Inuyasha “ mentre erano tornati a baciarsi prepotenti, il campanello del forno aveva suonato, facendoli spaventare
“ la pizza “ aveva sussurrato lei sulle labbra dell’hanyou; il ragazzo aveva spento il timer con una mano aprendo leggermente il forno, da cui era uscito un denso e dolce profumo di pizza
“ dio che fame “ aveva detto lei frastornata da quel profumo invitante
“ dovrai aspettare ancora un po’ “ l’aveva baciata, portandosi nuovamente sopra il suo corpo e facendosi spazio tra le sue esili gambe; era entrato dolcemente, facendola sospirare e aveva aspettato qualche secondo che lei si abituasse a quella sensazione.
Le aveva baciato tutto il viso, sentendola sorridere e infine le aveva morso il labbro inferiore, per poi succhiarlo avidamente
“ non startene li fermo!! Rendi le cose incredibilmente difficili da sopportare “ era scoppiato a ridere mentre lei si aggrappava alle sue spalle, circondandogli la vita con le gambe
“ ai suoi ordini madame “ i loro corpi si erano intrecciati in quella danza antica come il mondo, mentre i sospiri di entrambi riempivano l’aria.
Si erano consumati fino a quando stremati non si erano sdraiati a terra; nudi, sudati, esausti e dannatamente soddisfatti
“ hai ancora fame? “
“ da morire, e tu? “ lui aveva sorriso “ non sono ancora sazio “
“ vedrò di darti il bis alla prossima occasione “ l’aveva abbracciata baciandole la fronte
“ rimaniamo così “
“ io ho freddo “ “ ti riscaldo io “ con le mani era sceso ad accarezzarle ogni centimetro di pelle, facendola rabbrividire ancora
“ dobbiamo vestirci prima che entri qualcuno “
“ odio fare le cose di fretta “ si erano alzati e prima che lui potesse andare in camera a vestirsi lei l’aveva abbracciato da dietro, baciandogli la schiena e accarezzandogli gli addominali con le mani
“ sei così bello “ lui aveva sorriso
“ non quanto te “ l’hanyou aveva preso le mani piccole della ragazza nelle sue, baciandole dolcemente
“ la prossima volta faremo le cose con più calma e magari senza la paura che possa arrivare qualcuno “
“ credo sia la cosa migliore, anche perché mi scoccia staccarmi subito da te dopo aver fatto l’amore “ lei aveva sorriso
“ non devi mica starmi lontano, va a vestirti che poi mangiamo! “ prima di andare in camera l’aveva abbracciata prepotente, baciandola con quanto forza aveva in corpo e sentendola sciogliersi; non si era staccato neanche quando dopo parecchi minuti aveva sentito la necessità di respirare.
Le aveva accarezzato i capelli con una mano, mentre con l’altra era sceso a sfiorarle le gambe nude
“ Inuyasha “
“ vado, vado.. prima che perda di nuovo il controllo “ le aveva baciato la fronte ed era sparito in camera.
Kagome aveva raccolto i suoi vestiti e li aveva indossati, tirando poi fuori la pizza dal forno; il profumo era squisito e l’aspetto non era male, anche se il sugo e la mozzarella erano leggermente fuoriusciti dalla pasta, ma tutto sommato era davvero invitante.
Aveva poggiato la teglia sulla cucina e l’aveva divisa in quattro spicchi, mettendone due fette in due piatti “ mm.. che profumo “
“ vieni, è tutto pronto “ si erano seduti a tavola e la ragazza non aveva parlato fino a quando lui non aveva assaggiato la pizza e non le aveva detto cosa ne pensava
“ mmmm.. “ l’aveva fissato preoccupato
“ che significa mm???? Mm è buona o mmm manca qualcosa, mmm ho mangiato di meglio?!?! “ lui le aveva sorriso
“ vuoi darti una calmata? È buonissima, sei stata bravissima e vedi che è servito aiutarti a mettere tutto il tuo amore nell’impasto!?! “
“ che idiota! “ aveva detto lei mordendo un pezzo della pasta e gustandosi quel sapore così dolce
“ dovremmo farlo più spesso? “
“ cosa? “ aveva chiesto all’hanyou confusa
“ fare l’amore dove ci capita, è stato stupendo farlo sul pavimento della cucina “ la ragazza era arrossita, tossendo leggermente
“ potremmo evitare di parlarne? “
“ che c’è? Ti vergogni forse?? “
“ cambiando discorso, sei andato da Koga prima, vero? “ la faccia maliziosa del ragazzo si era trasformata in una maschera seria
“ già, abbiamo chiacchierato, ma la nostra conversazione non è conclusa, aveva… da fare “
“ che cosa gli hai detto? “
“ gli ho chiesto solamente che intenzioni avesse con te? Ma lui è un gentiluomo è mi ha detto che non si sarebbe mai messo tra noi due “
“ lo sapevo “ aveva sospirato lei
“ ma sei pazza?? Tu credi alle parole di quel deficiente? “
“ beh se te l’ha detto! Che motivo avrebbe di fingere? “ aveva respirato profondamente prima di risponderle
“ Kagome.. Koga vuole portarti a letto, gli piaci e vuole averti! È strano che tu non te ne sia ancora accorta! “
“ è la gelosia che ti fa parlare “
“ non farmi arrabbiare, conosco gli uomini meglio di te, visto che lo sono anche io! “ gli saltavano i nervi quando Kagome difendeva quel cretino che ci provava spudoratamente con lei
“ io non ho finito di parlare con lui e gli ho già detto che venerdì sera sei impegnata e che non uscirai con lui. Spero di aver fatto bene, o forse volevi andare a cena con Koga? “ lei aveva finito il suo pezzo di pizza e aveva raggiunto il ragazzo piuttosto nervoso
“ non cercare di convincermi del contrario, so che cosa vuole Koga e non ho intenzione di rimanere a guardare mentre quel tizio cerca di portarti via da me! “ le aveva detto deciso, mentre la ragazza si era seduta sulle sue gambe e l’aveva abbracciato
“ mi dispiace, non volevo difenderlo, ma tu smettila di pensare che io voglia andare con lui “
“ è quello che mi fai pensare tu “
“ allora levatelo dalla testa, non mi piace Inuyasha “ lui le aveva portato le mani dietro la schiena e aveva avvicinato il corpo della ragazza al suo
“ dimostrami che ti piaccio di più io “ lei aveva sorriso e l’aveva baciato dolcemente, trasformando poi quel rincorrersi di lingue in una danza più passionale, più impetuosa.
L’hanyou aveva infilato le mani sotto la maglietta della ragazza, accarezzandole la pelle nuda e lei si era strofinata sul cavallo dei suoi pantaloni
“ Kagome “ aveva pronunciato il suo nome tra i denti
“ ti ho convinto? Vuoi che vada avanti? “
“ non sono pienamente convinto di piacerti più io, non smettere, sono sicuro che mi farai cambiare idea “ lei si era messa a ridere e mentre stava per levarsi la magliettina, qualcuno aveva fatto irruzione in cucina
“ che cosa state facendo nella mia cucina?!?! “ la voce arrabbiata della madre del ragazzo li aveva fatti spaventare
“ mamma! “ aveva detto lui sorpreso
“ signora Hayama “ Kagome era terrorizzata dalla sua reazione
“ non stavamo facendo nulla tranquilla “
“ ma che cos’è questo casino?? Che cosa avete fatto?? oh mio dio, non posso stare via neanche qualche ora! “
“ mi dispiace signora Hayama, ho avuto l’idea di fare la pizza e “
“ la pizza… la pizza!!! Ma lo sai quanto ci vuole a sgrassare la teglia adesso?? “ la donna aveva sbuffato arrabbiata e i due ragazzi si erano alzati in piedi
“ Kagome ha avuto un’idea carina, voleva cucinarmi qualcosa di buono e io ho apprezzato. Perché non ne assaggi anche tu un “ non aveva fatto in tempo a finire la frase che Izayoi era esplosa di rabbia
“ non m’importa se la signorina qui presente voleva farti una sorpresa!! La cucina è la MIA!!! E non me ne frega di come diavolo sia venuta la pizza!! “ aveva gridato la madre di Inuyasha fuori di se e la ragazza si era sentita morire quando sull’orlo di una crisi Izayoi aveva buttato a terra la teglia.
Quella era stato troppo per lei, aveva cominciato a piangere ed era corsa lontana da quella stramaledetta casa; non voleva vedere quella donna così acida e non voleva vedere il ragazzo, si sentiva uno schifo e si era ripromessa di non mettere più piede li dentro, voleva andarsene, aveva deciso.
Aveva continuato a correre a per di fiato, in quel momento c’era solo un posto in cui voleva andare…..

Allooora!!!!! sono accetti insulti di ogni genere verso Izayoi, non mi offendo ^_^
No scherzo, però in questo capitolo si è rivelata una vera.... strega!!!!
Ma, torniamo alla storia, dove vorrà andare Kagome??? siete curiosi? Bene, perchè non ho ancora deciso dove farla andare ^_______^ quindi sappiate che se non riceverò i vostri commenti la manderò da Koga e sarà davvero una brutta cosa!!!!!
Scherzo, ma sarei contenta di sapere cosa ne pensate. Ci conto!!!
Grazie a tutti: voi che leggete, voi che lasciate un pensiero ogni volta che leggete e voi che l'avete aggiunta nei preferti, GRAZIE!!!!
Alla prossima, un bacione ^-^

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Capitolo 20
*** 20-è finita ***


“ ma si può sapere che cosa ti è preso?? “ era sconcertato dalla scenata assurda di su madre e se ancora non aveva seguito Kagome era solo perché voleva una spiegazione dalla donna e voleva lasciare un po’ da sola la ragazza, che sicuramente in quel momento non avrebbe voluto vederlo
“ sta zitto ingrato!! Ma ti rendi conto? Non solo devo accettare il fatto che tu ti sia invaghito di quella smorfiosa e che dovete sposarvi, ma devo anche lasciarla vivere sotto il mio tetto e vederla usare le mie cose!!! “
“ mamma! Kagome è la mia ragazza! Cazzo ti è così difficile accettarlo?!?! Devi smetterla di comportarti come se fosse un’estranea! Perché invece di fare i capricci non provi a conoscerla?? “ la donna che ormai aveva perso il controllo l’aveva schiaffeggiato
“ non parlarmi così Inuyasha!! Non voglio fare comunella con un’ insulsa stracciona e non ti permetto di dirmi che faccio i capricci! Sparisci dalla mia vista, vattene!!! “
“ non ti preoccupare, non avrei aspettato di sentirmelo dire da te. Non voglio rimanere in una casa dove non si accetta la persona a cui tengo di più al mondo “ si era avvicinato alla porta e prima di andarsene le aveva detto
“ sei cambiata Izayoi, non ti riconosco più. Perché non ti fai un esame di coscienza? “ e così dicendo si era richiuso la porta alle spalle.
Era rannicchiata in un angolo della casa, con la testa fra le mani e le lacrima a bagnarle le guance.
Stava malissimo e non riusciva davvero a capire che cosa non andasse in lei, dove aveva sbagliato.
Le mancava da morire sua madre, aveva bisogno di sentirsi accettata, di sentirsi confortare dalla donna che le aveva dato la vita.
Era scoppiata in un altro pianto e aveva cominciato ad agitarsi
“ Inuyasha “ non sapeva perché, ma aveva sussurrato il suo nome
“ Inuyasha dove sei? “ si sentiva tremendamente sola e aveva paura.
Era corso velocemente al mezzo e prima di riuscire ad accendere la moto aveva sentito il telefonino in tasca vibrare; l’aveva afferrato subito e pensando fosse lei aveva risposto
“ pronto Kagome?? “
“ no, mi dispiace deluderti, ma lo sto cercando anche io “ un ringhio gli era salito dal petto, quello non era proprio il momento
“ che vuoi Koga? Sono di fretta! “
“ sto cercando Kagome, proprio come te e speravo che tu potessi dirmi dov’è, visto che non mi risponde al cellulare! “
“ sto andando a controllare se è a casa sua e mi fa piacere sapere che non è venuta da te “ l’altro aveva riso “ che diavolo le hai fatto? “
“ niente, non sono affari che ti riguardano!! Pensa ai cavolo tuoi e lascia stare Kagome! “ aveva messo giù ed era partito sparato verso casa della ragazza.
Le sembrava di essere rimasta lì un sacco di tempo, invece erano passati solo pochi minuti, in cui non aveva fatto altro che piangere; aveva spento il cellulare e si era rannicchiata ancora di più in se stessa, sperando che qualcuno sarebbe andato li a rassicurarla.
Mentre stava per finire le lacrime aveva sentito qualcuno entrare in casa e abbracciarla forte
“ Kagome “ aveva alzato il capo confusa e aveva guardato negli occhi l’uomo
“ Koga… Koga che ci fai qui? “
“ ti stavo cercando, come stai? guarda i tuoi occhi… devi aver pianto tanto “ lei aveva annuito e lui le aveva asciugato le guance bagnate con il pollice
“ che cosa è successo piccola? Che ti ha fatto Inuyasha? “
“ Inuyasha? Lui non centra nulla “ aveva scosso la testa
“ allora chi è stato a ridurti così? “
“ sua madre, ormai ho la prova che mi odia, sono scappata, non voglio più tornare a casa loro “ lui l’aveva abbracciata stretta e la ragazza non era riuscita a non stringersi al suo petto
“ Koga.. “ aveva piagnucolato Kagome
“ sssh.. ci sono io, stai tranquilla “ le aveva accarezzato i capelli dolcemente
“ non ti meritano, tu sei una persona splendida e loro non potranno mai capirlo “ le era venuto ancora da piangere e non era riuscita a trattenersi
“ mi manca mia madre “
“ ci sono io piccola, non ti lascio sola “ l’aveva dondolata dolcemente, fino a quando non l’aveva sentita calmarsi
“ vuoi venire a casa mia? Ti faccio una camomilla e magari ti riposi un po’. Puoi farti anche una doccia se vuoi e ti preparo qualcosa di buono da mangiare “ lei ci aveva pensato, ma mentre stava per rispondere qualcun’ altro era arrivato
“ Kagome! “ aveva guardato oltre le spalle dell’uomo che la stringeva e aveva visto l’hanyou sulla soglia di casa; il viso preoccupato e i pugni stretti
“ Inuyasha “ non aveva saputo resistere all’impulso di abbracciarlo e si era staccata da Koga per buttarsi tra le braccia di Inuyasha
“ Inuyasha!! “ aveva gridato felice, mentre continuava a piangere
“ mi dispiace, mi dispiace così tanto per quello che è successo! Io mi sento così in colpa, non so come sia potuto succedere, lei.. “ la ragazza non l’aveva lasciato finire e l’aveva baciato profondamente, mentre lui la stringeva a se, accarezzandole i capelli; era stato un bacio tormentato, pieno di scuse e di rassicurazioni, di paura e di tristezza
“ Inuyasha “ aveva ripetuto lei ancora tremante
“ me ne sono andato, non voglio più stare li. Se mia madre non vuole vederti non vedrà neanche me “ Kagome si era staccata stupita
“ cosa? No, no non puoi. Lei è tua madre, è la tu famiglia, non puoi “
“ non m’importa, si è comportata da schifo e io non voglio avere una madre così, ho già deciso “
“ stupido, ora sei arrabbiato, ne riparleremo dopo con più calma “
“ Kagome “ qualcuno aveva richiamato la sua attenzione
“ e tu che sei venuto a fare?? “ gli aveva chiesto infastidito il ragazzo
“ speravo di trovarla qui, era spaventata e piangeva a dirotto, l’ho solo tranquillizzata “
“ grazie, ma ora ci sono io, tu puoi andare “ la ragazza si era staccata dall’hanyou ed era andata da Koga
“ grazie Koga, sei stato dolcissimo, io.. “ lui le aveva posato una mano sulle labbra
“ lascia stare “ stava per andarsene ma lei l’aveva fermato, abbracciandolo forte
“ perdonami, ma io ho bisogno di Inuyasha “
“ certo “
“ ti voglio bene e ti sono grata per quello che fai per me “
“ riprenditi piccola, sei più bella quando ridi “ Inuyasha dietro aveva ringhiato
“ vado, prima che il tuo ragazzo mi sbrani. Sei sicura di non voler venire con me? “
“ mi dispiace “ lui aveva annuito, staccandosi dall’abbraccio
“ ti chiamo per sapere come stai, ciao splendore “ le aveva accarezzato il viso e si era fermato vicino all’hanyou
“ attento a come ti muovi. Kagome potrebbe capire che non sei la persona giusta per lei e io non ci penserò due volte a prendermela “
“ non commetterò questo sbaglio e ora vattene “ Koga era sparito dietro la porta e i due si erano guardati
“ Kagome “ aveva iniziato il ragazzo
“ no Inuyasha, non mi va di parlarne, sono stanca “ lui le si era avvicinato, abbracciandola dolcemente e baciandole la punta del naso
“ dormiamo, ti va? “ lei aveva annuito; erano andati in camera e si erano spogliati, infilandosi sotto le coperte.
“ ti adoro scricciolo e non permetterò a nessuno di trattarti male, voglio che tu sia felice, sei tutta la mia vita e non voglio perderti, perdonami per quello che è successo “ le aveva sussurrato a fior di labbra
“ grazie Inuyasha, tu non devi scusarti, non è colpa tua quello che è successo “
“ non vuoi più tornare a casa con me, vero? “ quella domanda l’aveva sorpresa
“ mi dispiace, non me la sento “
“ non voglio lasciarti sola, verrò a stare con te “ lei gli aveva baciato la fronte sorridendo
“ ne riparleremo dopo “ si era accoccolata meglio tra le braccia del ragazzo, che l’aveva stretta forte, e aveva chiuso gli occhi, cullata dal respiro dolce di Inuyasha.
Il sonno della ragazza era stato piuttosto agitato, si era dimenata e aveva gridato, con il risultato che alla fine lei aveva dormito da schifo e lui praticamente non aveva chiuso occhio, troppo impegnato a tenerla tra le braccia e a rassicurarla.
Lentamente aveva aperto gli occhi, era stanca morta, come se avesse appena finito di scalare una montagna, ma la visione degli occhi grandi del ragazzo davanti ai suoi l’aveva fatta sorridere dolcemente
“ ciao “ le aveva sussurrato lui piano
“ ciao “ aveva detto lei sbadigliando e coprendosi subito la bocca con una mano
“ scusa “ gli aveva detto arrossendo “ tranquilla “ le aveva spostato i capelli dalla fronte sudata e l’aveva baciata vicino alle labbra
“ come ti senti? “
“ stanca “ “ non sei stata un attimo ferma, sai? Ero tentato a svegliarti, ma non volevo disturbarti “
“ tu hai dormito? “ lui aveva sorriso
“ scusami Inuchan! Non hai chiuso occhio per colpa mia “
“ non importa, non avevo molto sonno “
“ facciamo così, io vado a farmi una doccia e tu intanto ti riposi un po’ “ aveva fatto per alzarsi, ma lui l’aveva intrappolata nel letto
“ rimani con me, non ho sonno, davvero “
“ sei sicuro? “
“ sì, voglio tenerti un po’ tra le braccia “ le aveva fatto segno di avvicinarsi e lei non se l’era fatto ripetere due volte
“ che ore sono? “ gli aveva chiesto ancora un po’ frastornata
“ sono quasi le sette, hai dormito due orette e mezza “
“ chiamalo dormire, ho fatto un incubo dopo l’altro “ aveva detto lei sospirando
“ Kagome “ si era messo a giocare con un ciuffo di capelli della ragazza
“ cosa c’è? “
“ mi dispiace tanto, vorrei poter cancellare quello che è successo, non volevo stessi così male. Izayoi è stata davvero esagerata e fuori luogo, non meritavi le sue parole e mi dispiace per la pizza, era davvero buona.
Prima.. dicevo sul serio quando ti ho detto che non sarei tornato a casa; mi ha deluso e non voglio tornare da loro.
E poi non voglio assolutamente lasciarti da sola, mi sento così in colpa… e quel Koga… ne ha approfittato subito! che bastardo!! “
“ Inuyasha io non voglio tornare, ma tu devi. È casa tua, è la tua famiglia e devi stare con loro, anche se tua madre mi ha trattato… così. Ora sei arrabbiato, ma vedrai che appena ti sarei tranquillizzato sarai più razionale e capirai che devi tornare a casa “
“ non voglio, voglio stare con te “
“ Inuyasha! “ l’aveva rimproverato lei
“ ti prego.. non farmi stare solo, ho bisogno di te! “ gli aveva sorriso
“ potresti provare a farmi cambiare idea con un bacio “ lui aveva sorriso beffardo e le si era incollato addosso, baciandola con desiderio e coinvolgendo la sua lingua in una corsa sfrenata e piena di passione.
Aveva allontanato la sua lingua dalla bocca della ragazza, ma l’aveva sentita aggrapparsi ai suoi capelli e divertito era tornato a baciarla.
“ mmm.. mi ci voleva “ aveva detto lei chiudendo gli occhi beata
“ quindi posso restare? “
“ credi che solo questo possa convincermi? “ si era messo a ridere e le aveva baciato il collo
“ non ora.. Inuchan.. voglio farmi una doccia “ si era messa seduta e l’hanyou stava per imitarla, ma lei l’aveva fulminato con lo sguardo
“ da sola!! “
“ crudele!! Non puoi farmi questo “ lei si era alzata dal letto e si era ravvivata i capelli
“ posso e come “ lentamente si era slacciata il reggiseno e stando attenta a coprirsi con un braccio l’aveva fatto scivolare sul letto; mentre lui la mangiava con gli occhi, la ragazza aveva abbassato di poco gli slip, muovendosi sensuale
“ Kagome non sai in che guaio ti stai mettendo! “ lei gli aveva fatto la linguaccia e si era chiusa in bagno, ma prima di chiudere la porta a chiave gli aveva mandato un bacio veloce.
La ragazza aveva aperto l’acqua della doccia e mentre stava per togliersi l’ultimo indumento lui aveva bussato alla porta
“ strega!!! Non puoi darmi un assaggio e poi chiuderti in bagno!! Fammi entrare! “
“ mi dispiace, ma sto entrando in doccia “
“ Kagome!!! Apri ti prego!!!! Non farò nulla, lo prometto, starò buono, buono e se farò qualcosa che non va potrai sbattermi fuori dal bagno “
“ ci vediamo tra poco Inuchan! “ l’aveva sentito sbuffare pesantemente e ridendo si era buttata sotto il getto caldo della doccia.
Si era rilassata sotto l’acqua bollente che le accarezzava la pelle; aveva appoggiato le mani al muro e aveva lasciato che il battito del suo cuore si calmasse un po’.
Ogni volta che ripensava a quello che era successo con la madre del ragazzo sentiva un crampo alla pancia che non la lasciava respirare bene; aveva sospirato cercando di scacciare via quei pensieri e si era insaponata accuratamente, lavandosi bene i capelli e risciacquando via il tutto.
Si era avvolta in un soffice asciugamano ed era uscita dal bagno
“ ecco la traditrice! Bentornata.. “
“ finiscila di fare l’offeso!! “ nel giro di due secondi l’aveva raggiunta
“ io faccio l’offeso perché tu non mi hai lasciato nemmeno entrare! “
“ Inuyasha, sai bene anche tu come sarebbe andata a finire se tu fossi venuto con me in doccia “
“ tse.. io sarei stato più che contento di come sarebbero finite le cose “
“ che ingordo!!!! Cerca di dare un freno al tuo socio li in basso “
“ lui sta bene dove sta, anche se.. “ si era avvicinato, ma lei l’aveva bloccato
“ alt!!! Non muoverti… “
“ Kagome!! “ ora stava quasi piagnucolando e lei non era riuscita a non ridere davanti al suo sguardo implorante “ sei uno spettacolo quando fai così! “ lui le aveva ringhiato contro e si era buttato sul letto
“ vorrà dire che quando sarai tu a cercarmi io ti dirò di no!! “ aveva detto risoluto
“ quando sarò io a venire da te tu sarai il primo a cedere e se così non fosse io riuscirei a convincerti “
“ vedremo!! Miss sono tanto sicura di me! “ si era rivestita e aveva acceso il cellulare, notando i dieci messaggi non letti e le dieci chiamate perse; aveva constato che erano tutti messaggi e chiamate di Koga.
Ne aveva letti alcuni e tutti dicevano
‘ splendore come stai?? ho provato a chiamarti ma non mi rispondi, stai bene?? Sei sempre sicura di non voler venire un po’ a casa mia? Sai che sarei felicissimo se tu cambiassi idea.. non farmi preoccupare piccola, chiamami ti prego e se Inuyasha ti rompe dimmelo che vengo a prenderti! Un bacione ‘ aveva sorriso a tanta premura e questo non era sfuggito all’hanyou
“ che c’è? “ lei aveva scosso la testa
“ nulla “
“ non me la racconti giusta, che stai facendo con il cellulare?? “
“ niente, io.. stavo leggendo un messaggio “ “ di chi? “
“ nessuno “ le aveva preso il cellulare dalle mani e mentre con un braccio la teneva ferma con l’altra mano leggeva l’sms
“ Inuyasha!! Ridammi il telefono! Immediatamente! Hai capito?!?! “ gridava lei infastidita
“ Inuyasha!!! Muoviti e dammi il mio telefono! Non si leggono i messaggi degli altri “ l’aveva lasciata andare e le aveva ridato il cellulare
“ si da il caso che tu non sia gli altri, ma la mia ragazza “
“ comunque non si fa! Non ti permettere più “
“ digli a Koga di farsi gli affari suoi, inizia a darmi sui nervi “ la sua voce era dura e piuttosto irritata
“ è stato carino, non ha scritto niente di strano! Si preoccupa per me!! “
“ anche io “ aveva sottolineato l’hanyou
“ lo so! “
“ e adesso dove vai? “ “ vado a chiamarlo, voglio tranquillizzarlo “ non le aveva detto nulla, si era solo chiuso in bagno, girando la chiave.
Era stufo, stufo marcio che Kagome pensasse ogni volta anche a Koga; che diavolo! La loro relazione da due stava diventando a tre! Splendore, piccola.. ma chi diamine si credeva di essere quell’idiota?? Kagome era sua, stava con lui e non con Koga, quindi perché quell’imbecille non si metteva l’anima in pace?!?!
Bastardo, giurava che se l’avesse rivisto, un pugno non gli e lo avrebbe tolto nessuno, tanto meno Kagome.
“ oh Kagome!! Finalmente, come stai?? “
“ Koga tranquillo, sto bene; scusa se non ti ho chiamato prima ma mi sono addormentata e il cellulare era spento “
“ Inuyasha è ancora lì? “
“ sì, è rimasto con me, tu piuttosto come stai? “
“ sto bene, ma vorrei vederti.. mi machi “ era rimasta in silenzio qualche secondo
“ scusa “ le aveva detto poi l’uomo
“ non fa niente, comunque grazie “
“ già.. senti… domani però possiamo vederci? Vorrei davvero stare un po’ con te “
“ non lo so, ci sentiamo domani e ti faccio sapere, ok? “
“ d’accordo “ aveva risposto lui con una voce strana
“ Koga avanti.. non ti ho detto di no “
“ non adesso, ma me lo dirai domani “ “ prometto che farò di tutto per vederci, va bene? “
“ va bene, però mi prometti che se c’è qualcosa che non va mi chiami? “
“ te lo prometto, ora vado che sto morendo di fame, grazie di tutto, un bacio “
“ a domani piccola “ aveva chiuso la telefonata ed era andata in cucina a preparare qualcosa di caldo.
Mentre preparava la zuppa di miso aveva sentito un rumore alle sue spalle e si era girata, notando che l’hanyou con solo l’asciugamano legato in vita stava preparando la tavola
“ ho fame “ aveva semplicemente detto lui sentendosi osservato
“ sei arrabbiato? “
“ direi che incazzato è il termine più appropriato “ “ perché? “
“ non c’è bisogno che te lo spieghi io “ il ragazzo aveva posato le ultime cose sulla tavola e prima che lei potesse dire o fare qualcosa se ne era andato in sala a guardare la tele.
Aveva finito di preparare la zuppa, pensando ad un modo per fare pace, ma sapeva che Inuyasha non sopportava più quella situazione; Koga era sempre presente e questo lo irritava.
“ è pronto! “ aveva detto lei sedendosi a tavola e vedendolo arrivare poco dopo
“ buon appetito “ le aveva detto pacato e quasi indifferente
“ ti prego Inuyasha, non litighiamo per questa stupidaggine! “ lui aveva continuato a mangiare
“ Inuyasha!! “ niente, non le dava retta
“ non ignorarmi! Mi dai sui nervi! “ aveva gridato la ragazza
“ ANCHE TU! “ aveva gridato lui
“ invece di fare finta che io non ci sia perché non ne parliamo? “
“ che cosa c’è ancora da dire Kagome? Fai sempre di testa tua e continui a vedere Koga fregandotene di me! “
“ io non me ne frego di te! “
“ non dire balle! Alla fine fai sempre come ti conviene “
“ Koga è un amico, perché dovrei troncare i rapporti con lui? “
“ PERCHE’ LUI NON E’ TUO AMICO!! “ le aveva gridato contro
“ non abbiamo mai fatto niente! Perché non riesci a capirlo?? “
“ perché quel bastardo sta aspettando il momento giusto! Non capisci che questo è il suo gioco? Farci dividere e mandarti tra le sue braccia, non te ne accorgi? Stiamo proprio facendo quello che lui vuole “
“ Inuyasha perché ti arrabbi così? “
“ cristo Kagome! Quando fai la finta ingenua mi fai incazzare sul serio! Sei abbastanza intelligente per accorgerti da sola che quello stronzo non sta aspettando altro che io ti lasci!! E sai cosa ti dico?!? Vai, vai da lui! Semplifichiamogli le cose, vattene!! “ una lacrima le era scesa sulla guancia, ma lei l’aveva subito asciugata
“ sei un’IDIOTA! Non andrò da Koga perché lui non mi piace! Smettila di farmi sempre queste scenate di gelosia, come se appena tu girassi lo sguardo io e Koga scopassimo proprio sotto i tuoi occhi!! “
“ forse è quello che lui sta aspettando! “
“ che diavolo te ne importa?? Non ti basta fidarti di me? non ti basta sapere che per me esisti solo tu? Tu… stupido di un geloso! “
“ no Kagome.. a questo punto non mi basta più.. lo capisci che io non riesco più a sopportare questa situazione? Io non riesco più a sopportare ne Koga e ne te quando lo difendi sempre! BASTA! Mi sono rotto!!
O ti dai una svegliata, oppure va da lui, state insieme e fate quel diamine che volete!! “
“ ti stai ascoltando?? Vuoi che io vada da Koga?!? Ma sei impazzito? Che diavolo ti è successo oggi? Prima tua madre, ora tu, ma cosa cavolo avete tutti contro di me?? “
“ forse non sei abbastanza decisa per me.. io voglio una ragazza che sappia prendere delle posizioni e tu non mi sembri affatto capace di decidere da che parte stare “
“ BENE! Allora perché stai con me?!?!? “
“ perché credevo fossi diversa! Ecco perché!!! “
“ e allora se non ti piaccio abbastanza e se non sono abbastanza ricca per tua madre, VATTENE! La porta è quella e di certo non sarò io a trattenerti! “
“ lo sai qual è la cosa più buffa? Che quello incazzato dovrei essere io.. e lo sai perché?? Perché TU! Stupida ragazzina, non sai decidere se stare con il tuo ragazzo o con il tuo amichetto! “ “ mi pare di aver deciso tempo fa, quando ci siamo fidanzati, quando abbiamo deciso di sposarci “
“ allora non credo che tu abbia deciso bene, perché Koga è sempre, perennemente in mezzo alle palle! Sempre pronto a consolarti, a pagarti la cena, a farti un regalo, a baciarti.. “
“ perché c’è l’hai tanto con lui? “
“ PERCHE’ VUOLE PORTARTI VIA DA ME CAZZO!!! e…e sembra che non te ne freghi niente… davvero Kagome, sono stanco.. non ho più voglia di litigare “ si era alzato dalla tavola
“ dove vai adesso? “
“ a vestirmi “ era andato in camera, lasciandola in cucina.
Si era messa le mani tra i capelli, cercando di trattenere le lacrime… ma cosa diavolo gli stava succedendo?? Perché si comportava così? E lei che cavolo aveva fatto di male? Mentre stava li a pensare l’aveva visto passare davanti alla cucina; si era alzata velocemente e l’aveva raggiunto
“ cosa.. cosa stai facendo?? “
“ hai ragione tu.. devo stare con la mia famiglia. Forse Koga potrà darti quello che meriti, a questo punto non credo di essere la persona giusta per te. È finita “ le aveva detto senza guardarla e chiudendosi la porta alle spalle.


^_________^
Sono stata brava però, invece di mandarla da Koga è stato lui ad andare da lei ^^ che carinoooo!!!
Ma passiamo alle cose serie, è davvero finita?? Cosa farà Kagome? E Inuyasha??
Il prossimo sarà l'ultimo capitolo?? Mah, chi lo sa, non vi dico nulla, niente di niente.. o forse.. NO!
Dovete aspettare il prossimo capitolo per sapere cosa davvero accadrà ^^
Spero di ricevere tanti vostri commenti, che siete sempre la mia gioia, ogni volta che leggo le vostre recensioni i miei occhi brilano *.*
Grazie davvero a tutti, un Bacioneeeee! ciao ^-^

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Capitolo 21
*** 21-sei anche mia ***


Aveva sbattuto la porta e si era precipitato alla sua moto; era infuriato, non riusciva neanche a levare la catena dalle ruote tanto gli tremavano le mani.
Dio! Ma perché era dovuto succedere? Perché lei non aveva saputo scegliere?
Era ancora intento a cercare di togliere la catena, ma poi si era stufato… non sopportava di litigare con la sua ragazza, non sopportava di vederla triste e dispiaciuta e più di tutto non sopportava gridarle contro.
Le aveva detto delle cose orribili, le aveva detto che era finita.. ma era questo che lui voleva? Lasciarla e andarsene? Con la possibilità che Koga ne approfittasse?
Era arrabbiato, ma non voleva stare senza Kagome.. non poteva..
Aveva respirato profondamente e dopo aver tolto la catena era salito sul mezzo, partendo come un pazzo.
Aveva deciso e non poteva fare finta che lei non avesse sbagliato e perdonarle tutto come se niente fosse!
Però.. Kagome.. come avrebbe fatto??
Quella ragazza era unica e non voleva lasciarla.. era tutto quello che avesse, la cosa più bella e più importante e sicuramente ora se ne stava seduta a piangere disperata..
…Kagome….
In un attimo aveva fatto un’inversione a U beccandosi centinaia di bestemmie, ed era tornato verso quella porta che si era chiuso alle spalle.
Aveva guidato il più in fretta possibile e quando si era trovato di fronte alla casa di lei aveva buttato il mezzo sul marciapiede e si era catapultato in casa.
“ KAGOME!! “ aveva gridato, ma senza ricevere risposta
“ Kagome! “ l’aveva chiamata ancora girando per casa e l’aveva trovata all’angolo della cucina, rannicchiata su se stessa e con una delle magliette del ragazzo tra le mani.
“ Kagome “ lei aveva alzato lo sguardo, fissandolo incredula e con gli occhi rossi come il fuoco per il pianto
“ Inuya “ l’aveva stretta forte tra le braccia senza lasciarle il tempo di parlare; le aveva accarezzato i capelli baciandole la fronte e coccolandola come una bambina al suo petto.
Lei si era aggrappata alle sue spalle e aveva pianto di paura, aveva pianto perché in quel momento aveva davvero creduto di averlo perso, aveva creduto di essere rimasta sola.
“ oddio.. Inuyasha.. mi dispiace così tanto.. scusami, scusa “ tra le lacrime era riuscita a sussurrargli quelle parole, stringendosi ancora più forte a lui e cercando protezione tra quelle braccia premurose e dolci
“ stai tranquilla Kagome, sono qui, sono con te e non me ne andrò più “
“ ho sbagliato! Rovino sempre tutto, non dovresti perdonarmi sempre “ era vero, sapeva distruggere sempre tutto, lei e quella stupida incapacità di non saper dire di no! Inuyasha aveva ragione, Koga si era fatto troppo insistente e se lei fosse stata al posto dell’hanyou avrebbe reagito allo stesso modo nel momento in cui Kikyo avesse cominciato ad interferire troppo spesso nel loro rapporto.
Doveva darci un taglio. Un taglio netto. Subito.
“ non m’importa, ho troppo bisogno di te “
“ sono così stupida!! “ le aveva baciato una guancia, asciugandole le lacrime con un pollice
“ basta! Non devi preoccuparti, va tutto bene “
“ non va bene per niente invece! Non vedrò più Koga, gli dirò che la nostra amicizia è finita è che io sto con te e basta!ho deciso Inuyasha “
“ avresti potuto decidere prima, così avremmo evitato tutto quel casino “ le aveva sorriso e lei aveva ricambiato
“ mi dispiace davvero “ aveva detto la ragazza chinando il capo
“ non so cosa mi sia preso..io.. odio litigare con te e quando mi hai detto che era.. finita io.. mi sono sentita crollare il mondo addosso e credevo te ne fossi andato per sempre.
Sono così testarda e idiota che mi verrebbe voglia di picchiarmi da sola!! “
“ ti ho perdonato, smettila di torturarti “
“ no, mi torturerò finché non sarò sicura che mi avrai perdonato! Farò tutto quello che vuoi, tutto! Anche tornare a casa tua se è necessario e chiedere scusa a tua madre! Farò qualsiasi cosa vorrai e “ le aveva preso il viso tra le mani e l’aveva baciata dolcemente, muovendo le sue labbra su quelle di lei; dio quanto adorava quella ragazza! Come aveva fatto a pensare, anche solo per un secondo, che avrebbe potuto lasciarla non sapeva spiegarselo! Lei era tutto, tutto quello di cui aveva bisogno per stare bene.
“ non devi chiedere scusa a mia madre e non ti costringerò a tornare a casa mia “
“ però se tu lo volessi io “ per la seconda volta l’aveva zittita, posandole un dito sulle labbra
“ la vuoi smettere di parlare?? Non voglio schiavizzarti, non sono mica un mostro “
“ no infatti, lo sono io! Io sono sempre il mostro, sono così..mmmm!!!!!!!! “ era scoppiato a ridere
“ smettila Kagome o finirai per impazzire! “
“ potresti farmi un favore? “
“ posso provarci “
“ ecco… potresti gridarmi dietro qualche insulto? O magari tirarmi uno schiaffo?? Oppure.. “
“ ma che diavolo stai dicendo? Non potrei mai picchiarti! “
“ allora insultami, gridami dietro tutte le parolacce che vuoi!! Ti prego! “
“ perché dovrei insultarti? “
“ perché così mi sentirei meglio, la tua calma in questo momento mi innervosisce. Mi sento così in colpa che ho bisogno che tu ti arrabbi con me, ho bisogno che tu sia duro e non dolce..non mi fai sentire affatto meglio “
“ e non credi che sentirti così perché in questo momento io sono dolce sia una punizione abbastanza appropriata? Se io facessi quello che tu mi chiedi poi ti sentiresti meglio e non sarebbe più una punizione “ ci aveva pensato qualche secondo
“ hai ragione! Devi essere il più sdolcinato possibile, così io mi sentirò in colpa per come mi sono comportata e pagherò come è giusto che sia! Avanti fai il mieloso! Trattami bene! “ era davvero uscita fuori di senno! E non riusciva a non ridere davanti a quel suo viso così tenero
“ io credo che in questo momento tu abbia davvero bisogno di una camomilla. Avanti viene con me! “
“ bravo, coccolami! Questo mi fa sentire schifosamente uno schifo! “ l’aveva presa in braccio e l’aveva portata sul divano, coprendola con una trapunta
“ dove vai? “ gli aveva chiesto quando lui si era leggermente allontanato
“ a preparare la camomilla “
“ ma dopo torni? “ le aveva sorriso dolcemente e le aveva baciato la fronte
“ sì, stai tranquilla “ “ ti aspetto “
Era andato in cucina e aveva messo l’acqua a scaldare; si era appoggiato al ripiano respirando profondamente; non poteva andarsene, voleva troppo bene a quella ragazza e sarebbe stato troppo male senza di lei, Kagome era tutto e anche se odiava vederla difendere ogni santissima volta quel Koga, non poteva abbandonarla, non voleva e non avrebbe mai potuto, anche con tutta la buona volontà.
Mentre stava con gli occhi chiusi a pensare a che grandissima cazzata avrebbe fatto andandosene da lei, aveva sentito qualcosa appoggiarsi alla sua schiena
“ va tutto bene? “ si era girato e l’aveva vista in piedi di fronte a lui, avvolta e incappucciata nella trapunta
“ sì, stavo solo aspettando che si scaldasse l’acqua “ si era girato per controllare la temperatura, ma aveva notato che il fuoco era spento
“ credevo di averlo acceso “
“ infatti, lo spento io adesso “
“ scusa ero sovrappensiero “ “ sei sicuro che vada tutto bene? “ si era incantato a fissarla, incartata in quella coperta, così piccola, così fragile..
“ Inuyasha “ si era destato dai suoi pensieri e aveva sentito la mano della ragazza appoggiarsi sulla sua fronte
“ no, la febbre non ce l’hai “
“ sciocca! Sto benissimo! “ “ sarà, ma mi sembri davvero strano “
“ forse è per colpa tua “ “ che..che vuoi dire? Io.. “ aveva subito frainteso, pensando che si riferisse alla loro litigata precedente
“ non per quello… sarà perché conciata così sei molto intrigante “ era arrossita
“ balle!! Sembro uno spaventa passeri “
“ uno spaventa passeri molto, molto sexy, vorrai dire “ le aveva sorriso abbracciandola e prendendola in braccio
“ mi sa che anche tu hai bisogno della camomilla “ gli aveva detto ridendo mentre lui la riportava sul divano “ ora sta qui buona, arrivo subito “ lei aveva annuito e si era accovacciata meglio sotto la trapunta.
L’hanyou era spuntato poco dopo con due tazze fumanti tra le mani; le si era seduto accanto e le aveva porto una tazza
“ mm.. com’ è calda! “
“ attenta che scotta “ “ grazie Inuchan! “
“ voglio un bacio “ lei aveva sorriso e gli aveva stampato un bacio con rimbombo sulla guancia
“ che cosa sarebbe questo? “ “ un bacio! “
“ non mi piace “ “ te ne darò un altro appena avrò finito di bere la camomilla “
“ che ne dici invece se me ne dai uno adesso, intanto che la camomilla si raffredda un po’?!? “ aveva posato le due tazze a terra e si era portato sopra la ragazza
“ ehi! la mia camomilla “
“ può aspettare, io no.. “ le aveva bloccato i polsi sopra la testa e si era avvicinato alle sue labbra
“ non farmi più arrabbiare “
“ te lo prometto “ “ Kagome.. io.. “
“ cosa? “ “ niente.. “ aveva sorriso e l’aveva baciata dolcemente, approfondendo sempre di più quel semplice contatto delle labbra in qualcosa di più vorace; le loro lingue avevano iniziato una lunga danza infuocata, mentre il ragazzo aveva preso a muovere lentamente il bacino contro quello di lei
“ mm.. Inuchan.. “
“ che c’è? “ “ se continui così io.. “ “ tu cosa? “ l’aveva provocata baciandole il collo
“ voglio la camomilla “ gli aveva detto ad un certo punto e lui aveva ringhiato scocciato
“ piccola ingrata! “ lei gli aveva sorriso e aveva cominciato a bere la sua camomilla
“ vediamo un film? “ lui l’aveva fulminata con lo sguardo
“ eddai! Non guardarmi così! Ho bisogno di bere la camomilla adesso “
“ che cosa vuoi vedere? “ “ un bel film romantico! “ “ scordatelo “
“ Inuchan! Non essere antipatico! “
“ avanti vai a sceglierlo “ gli aveva stampato un altro bacio sulla guancia ed era andata a scegliere il dvd.
Dopo quasi dieci minuti si era finalmente decisa
“ allora? Cosa diavolo guardiamo? “ “ Moulin Rouge “
“ NO! Ti prego! Tutto ma non quello “ l’aveva guardato con una faccia da cane bastonato
“ Kagome.. fa la brava.. “ “ mm..daiii! “
“ e va bene! Tanto facciamo sempre quello che vuoi “ aveva sorriso felice e aveva fatto partire il film.
Mentre il dvd era partito la ragazza si era messa in braccio all’hanyou, coprendo entrambi con la coperta
“ che c’è? “
“ voglio stare sopra di te “ “ sai che non potrei mai rifiutare “
“ baka! Intendevo in braccio! “
“ coraggio vieni “ l’aveva stretta tra le braccia, facendola appoggiare al suo petto e intrecciando le loro mani
“ mi dispiace “
“ Kagome basta, ti ho già perdonato “
“ lo so, però.. non riesco a non sentirmi in colpa. Posso chiederti una cosa? “
“ dimmi “ le aveva detto baciandole i capelli e inspirandone il profumo
“ come fai a non essere arrabbiato con me? come fai a perdonarmi così come se niente fosse? “
“ io sono arrabbiato e non ti ho proprio perdonato, ma.. ho talmente bisogno di averti accanto che non posso lasciarti “
“ sono così importante per te? “
“ molto più di quanto credi “ “ wow… allora sei davvero stracotto! “
“ non te lo dirò mai “ si era girata verso il ragazzo e gli aveva sorriso
“ Inuchan “ l’aveva chiamato con voce melliflua
“ guarda il film “
“ lo so che tanto ti piaccio “ “ ma va? Se no mica starei con te! “
“ però tu stravedi per me “
“ smettila Kagome “ “ cotto, cotto, cotto.. “ l’aveva pizzicata sul fondoschiena e lei finalmente si era zittita, concentrandosi solo sul film.
Era passata quasi mezzora e la ragazza non aveva più parlato
“ scricciolo “ il respiro di lei era regolare e non si era ancora mossa; senza svegliarla l’aveva presa in braccio e l’aveva portata a letto, tornando in sala a spegnere il dvd e a riportare le tazze vuote in cucina.
Aveva sistemato il divano e silenziosamente era entrato in camera; lei dormiva profondamente, comodamente sdraiata in mezzo al letto; l’hanyou si era tolto i vestiti, rimanendo in boxer e si era infilato sotto le coperte.
Neanche il tempo di mettersi comodo che Kagome si era stretta a lui, abbracciandolo forte e appoggiando la testa al suo petto
“ buona notte amore “ le aveva sussurrato, accarezzandole i capelli e addormentandosi poco dopo.
Quando la mattina aveva aperto gli occhi, ancora in coma, l’aveva cercata con le mani
“ Kagome.. “ la voce ancora impastata dal sonno; aveva mosso le braccia tra le lenzuola, ma lei sembrava sparita.
Che avesse sognato tutto? Che fosse stata solo pura immaginazione?
Dopo dieci minuti in cui stava quasi per convincersi di aver sognato, eccola apparire davanti alla porta, raggiante più che mai.
Il corpo fasciato da una bellissima gonna grigia e un maglione viola e un vassoio ricoperto di cibo tra le mani
“ buongiorno Inuchan “ le aveva sorriso e con la mano aveva fatto segno di avvicinarsi
“ ti ho preparato la colazione, per.. “ le aveva posato un dito sulle labbra
“ grazie “
“ spero ti piaccia quello che ho preparato! Coraggio assaggia questa “ la ragazza aveva preso tra le mani una fetta di pane coperta da uno strato di marmellata e l’aveva portata a pochissima distanza dalla bocca dell’hanyou; lui aveva dato un morso al pane e il sapore dolce della marmellata si era diffuso in tutto il palato
“ mm.. buona “ un sorriso gigante si era stampato sul viso di lei
“ che ore sono? “
“ le sette.. quando finisci di mangiare dobbiamo prepararci per andare a scuola “
“ ah già.. che palle! “ lei l’aveva fulminato
“ che c’è? Lo sai anche tu che io e la scuola non andiamo proprio d’accordo “
“ allora dovrai imparare a fartela piacere perché alla fine dell’anno devi essere promosso! “
“ e dai Kagome, è uno strazio! “
“ io non voglio un ragazzo ignorante “ “ tse! Ignorante.. guarda tesoro che io sono molto intelligente “
“ ah sì? “ “ sì, e non ho solo l’intelligenza “ lei aveva alzato un sopracciglio, mentre il ragazzo con una faccia da finto maniaco faceva scendere una mano sul suo petto e sempre più in giù
“ smettila baka! Piuttosto.. “ “ cosa? “
“ non aspettarmi all’uscita da scuola, vieni a casa “ “ perché? “
“ voglio andare da Koga “ “ a fare? “
“ lo sai.. voglio dirgli che non ci vedremo più “ “ voglio venire anche io “
“ no, è una cosa che voglio fare da sola “ “ Kagome “
“ non insistere “ “ io non mi fido a farti andare lì sola, per favore “ gli aveva sorriso accarezzandogli una guancia
“ stai tranquillo. Gli parlerò e me ne andrò “
“ posso venirti a prendere almeno? “ “ guarda che sei davvero testardo! “
“ allora è deciso. Chiamami quando hai finito di parlare con Koga e io vengo “ la ragazza aveva sbuffato e si era alzata dal letto, ma subito l’hanyou l’aveva riportata a sdraiarsi tra le coperte e si era portato sopra il suo corpo
“ che fai? Dobbiamo sbrigarci! “
“ prima devo ringraziarti per la colazione “ si era avvicinato al suo collo e l’aveva baciata dolcemente, lasciando una scia umida con la lingua dal suo orecchio fino ad arrivare vicino alle sue labbra
“ se mi svegli così tutte le mattine potrei abituarmici “ le aveva sussurrato sulla bocca
“ non ci contare troppo “ “ peccato, avrei saputo ringraziarti a dovere “
“ peccato “ “ già “ l’aveva baciata delicatamente e la ragazza si era aggrappata al suo collo e si era impossessata delle labbra dell’hanyou con passione; le voleva, ne aveva bisogno.
Quel ragazzo era capace di farla sciogliere con una carezza, con un respiro, la faceva sentire fragile come un vaso di vetro, ma sapeva anche farla sentire protetta, sicura.
Non avrebbe potuto stare senza di lui, ormai era diventato parte della sua vita, faceva parte di lei e non avrebbe potuto dividersene.
Inuyasha le aveva accarezzato la pelle da sotto il maglioncino ed era risalito al suo seno sodo, raccogliendolo tra le mani
“ dio quanto sei bella! “ era arrossita e gli aveva baciato il collo
“ mi stai facendo passare totalmente quel briciolo di voglia che ho di andare a scuola “
“ non ci pensare “ prima che potesse finire l’aveva baciata desideroso “ neanche “ aveva finito di dire lei con il fiato corto, dopo quel bacio un po’ troppo audace
“ ma perché devi essere sempre così testarda e responsabile?? “ le aveva chiesto mettendo il broncio
“ perché altrimenti se fosse per te staremmo tutti i giorni a oziare e a fare l’amore “ si era alzato da letto
“ a me andrebbe benissimo “ “ lo so, ma non si può fare sempre quello che vogliamo! “
“ va bene mamma “ “ ehi.. non paragonarmi a tua madre!! “ le aveva sorriso ed era andato in bagno a sciacquarsi
“ ti aspetto in sala! Ti voglio di la tra due minuti! “
“ altrimenti cosa fai?? “ gli aveva urlato dal bagno “ niente di tutto quello che stai pensando! “ era andata in sala e aveva preparato i due zaini, prendendo il necessario e aspettandolo
“ INUY “ “ eccomi “
“ bravo, ora muoviti che è tardi, dobbiamo correre “ l’aveva abbracciata
“ o potremmo sempre saltare la prima ora.. “
“ smettila, tanto a scuola ci andiamo! “ “ non posso neanche provare a convincerti?? “
“ e come vorresti fare? “ le aveva sorriso beffardo e aveva fatto scivolare le mani fino al fondoschiena della ragazza, che a quel gesto era sobbalzata; aveva stretto quelle due rotondità tra le mani e con le labbra era sceso ad accarezzarle il collo, mordicchiandolo e leccandolo
“ stiamo a casa “
“ Inuyasha.. mmm…non.. non possiamo “ aveva cercato di ribattere lei mordendosi le labbra
“ lo so che anche tu mi vuoi, stai tremando, sei eccitata quanto me.. “
“ no.. non è vero “ l’hanyou aveva alzato un sopracciglio e aveva portato una mano sotto il suo maglione, sfiorandole la pelle nuda
“ non devi trattenerti.. “ “ basta Inuyasha “ aveva sospirato Kagome agitata
“ scricciolo.. “ “ è tardi, tanto tardi.. “ aveva sorriso accarezzandole una coscia e sollevandole la gonna
“ no, fermo.. no Inuyasha “
“ sei sicura? Vuoi davvero che io smetta? “ “ io.. “ si erano guardati negli occhi, entrambi pieni di desiderio
“ non ora, ti prego.. lo sai anche tu quanto io lo desideri, ma dobbiamo andare “
“ avvisami quando saremo liberi di farlo “ l’aveva baciato dolcemente, giocando con la sua lingua
“ fa il bravo e cerca di calmare i tuoi bollenti spiriti “
“ come se l’unico eccitato fossi io; sento chiaramente il tuo odore e non puoi mentirmi, mi vuoi! “
“ sì, m-ma non adesso! “ era arrossita e l’aveva allontanato
“ vogliamo andare? “ le aveva chiesto scocciato “ sì.. baka “ aveva sussurrato la ragazza sorpassandolo.
Erano arrivati a scuola con venti minuti di ritardo, visto che il ragazzo aveva riprovato a convincerla, ma senza successo; fortunatamente il professore aveva chiuso un occhio e aveva continuato la lezione
“ Kagome! Come stai? “ si era seduta accanto all’amica
“ bene, tu? “ “ sto bene.. in questi giorni ti ho visto pochissimo, mi vuoi dire che diavolo stai combinando?? “
“ beh.. ecco, Sango sono successe così tante cose che.. “
“ racconta! “
“ beh.. sai che dopo che mia madre se ne è andata sono andata a stare da Inuyasha? “ “ sì e allora? “
“ avevo già notato di non essere molto simpatica a sua madre, però pensavo che avrei potuto fargli cambiare idea, invece ora vuole letteralmente uccidermi “ “ che cosa?? “
“ ieri dopo scuola ci ha gridato contro perché mi ero messa a fare la pizza, ha fato un casino e così me ne sono andata “ “ che vipera! “
“ già.. e insomma Inuyasha aveva deciso di stare da me; andava un po’ meglio quando io e lui abbiamo litigato come due pazzi per colpa di Koga “
“ ma chi il tipo dei giornali a domicilio?? “
“ sì lui, secondo Inuyasha, Koga vuole portarmi a letto e quindi abbiamo litigato davvero di brutto e poi.. “
“ e poi?? “
“ mi ha detto che è finita e se ne è andato “
“ e tu? Cioè non sembri molto sconvolta.. insomma io non ci capisco più niente! “
“ abbiamo fatto pace, lui è ritornato e abbiamo parlato e ho deciso di andare da Koga e stroncare tutto, amicizia o altro che sia “
“ wow! certo che Inuyasha ci tiene davvero a te, io non sarei riuscita a perdonarti così facilmente “
“ già, lo penso anche io e il fatto che lui non mi abbia più detto niente mi fa sentire ancora di più uno schifo! “
“ e quindi ora siete tornati insieme? “
“ sì e dopo la scuola andrò da Koga a parlargli “
“ speriamo bene.. “ “ piuttosto, tra te e Miroku? È da un po’ che non lo vedo. Ieri all’intervallo vi stavo cercando, ma.. “ si era bloccata quando aveva visto l’amica arrossire
“ che diamine stavate facendo?? “ “ ma niente “
“ Sango.. dillo alla tua migliore amica!! “
“ beh.. conosci Miroku, è un maniaco e certe volte gli vengono delle voglie improvvise e mi trascina da qualche parte “
“ Sango! Non ti credevo così! “ “ ma cosa pensi?? è colpa sua, mi sta contagiando “ si erano messe a ridere e qualcuno le aveva interrotte
“ vi siete raccontate tutto? Perché se non è così avrete tutto il tempo di farlo dopo durante l’ora di punizione “
“ ma professore, noi “
“ signorina Higurashi la prego.. non sono ancora sordo e ceco! Ci vediamo alla fine della scuola e ora siete pregate di seguire! “ Kagome aveva sbuffato e si era messa a sentire la spiegazione, sperando che l’ora di punizione passasse il più velocemente possibile.
Alla fine era uscita da scuola alle tre e mezza, quel cavolo di professore le aveva tenute un’ora e mezza a scuola e le aveva fatte lavorare come due facchini.
Appena lei e Sango erano uscite avevano trovato fuori sia Miroku che Inuyasha
“ Sango, finalmente “ i due si erano abbracciati forte e il ragazzo l’aveva baciata profondamente
“ mi dispiace averti fatto aspettare tanto “ “ tranquilla “
“ ti hanno rilasciata allora! Credevo volessero tenerti per sempre! Stavo già pensando a come rimpiazzarti “ aveva detto Inuyasha e lei l’aveva fulminato facendogli la linguaccia
“ non osare avvicinarti a me, traditore!! “
“ permalosa almeno dammi un bacio “ era riuscito ad afferrarla e subito si era impossessato della sua bocca, giocandoci fino allo sfinimento
“ sei ancora offesa? “
“ diciamo che siamo in tregua “ aveva sorriso e si erano avvicinati ai due amici
“ noi andiamo, Miroku.. “ “ ho capito, ci vediamo domani ragazzi! “
Quando Inuyasha e Kagome furono rimasti soli lui le chiese
“ che diavolo voleva dire Sago con Miroku… io non ho capito “
“ gli era venuta voglia di stare da solo con lei.. “ “ aah… che brava fidanzata che ha! L’accontenta sempre! “ gli aveva tirato una gomitata nel fianco ed era andata avanti
“ sei uno stupido! io vado, ci vediamo a casa! “
“ aspetta Kagome!! “ lei era scappata e lui alla fine l’aveva lasciata andare.
Aveva camminato lentamente fino al grande palazzo dove lavorava l’uomo, non aveva fretta; continuava a pensare a cosa avrebbe dovuto dirgli ‘ Koga mi dispiace ma è finita, non possiamo più vederci ’ no, non andava bene, mica stavano insieme, erano soli amici! Come si dice ad un amico che è tutto finito????
Che palle!!! Non sapeva proprio cosa fare!
Era salita all’undicesimo piano e arrivata davanti alla porta, dopo un attimo di esitazione aveva bussato
“ avanti “ era entrata nello studio e appena l’uomo l’aveva vista entrare le si era catapultato addosso, abbracciandola forte
“ Kagome! Che sorpresa! Che ci fai qui? Sono così contento di vederti! “ lei aveva cercato di allontanarsi ma lui la teneva saldamente tra le braccia
“ sono venuta per parlarti, sei occupato? “
“ stai scherzando? Per te mai.. avanti accomodati, fai come se fossi a casa tua “ si era seduta su una poltroncina e aveva cominciato a torturarsi le mani
“ va tutto bene? Mi sembri strana “
“ ecco.. io devo dirti una cosa importante e.. “ “ Kagome che succede? “ le dispiaceva.. da una parte le dispiaceva davvero, infondo lui era un amico e gli voleva bene; l’aveva sempre aiutata e quando aveva avuto bisogno lui era sempre accorso
“ Koga “
“ ti prego parla, mi stai uccidendo con questo continuo esitare.. “
“ non possiamo più vederci “ aveva detto tutto d’un fiato e con gli occhi puntati al pavimento; non aveva proprio il coraggio di fissarlo, si sentiva troppo male
“ che.. che significa? “
“ quello che ho detto, non possiamo più “
“ QUESTO L’HO CAPITO, MA PERCHE’?!?! DIMMI PERCHE’! “
“ mi dispiace, ma.. io non posso.. “ si era alzato dalla sedia arrabbiato e l’aveva presa per le spalle, scuotendola con forza
“ che diavolo significa? Centra quel bastardo di Inuyasha?? Kagome devi darmi una spiegazione! “
“ ti prego Koga, lasciami andare “
“ NO!! Io voglio stare con te! Che significa che ora vieni qui e tutto d’un tratto mi dici che non possiamo vederci?!?! Cosa credi? Che io sia a tua disposizione?? Allora?!?! Rispondimi!! “
“ Inuyasha mi vuole bene.. “
“ anche io cazzo!! “ “ lo so e mi dispiace tanto, ma è così.. “ l’uomo la teneva ancora stretta
“ che cazzo è successo? Me lo vuoi dire o no? Giuro che non ti faccio uscire da qui se non mi dai una spiegazione! “ una lacrima era scesa a bagnarle una guancia
“ ti prego “
“ non me ne frega se vuoi andartene, io ho bisogno di sapere, per favore.. “ la voce gli si era abbassata “ Kagome.. “
“ io.. non posso Koga, è così e basta. Non possiamo più vederci perché io devo sposarmi e tu hai la tua vita “
“ sposarti? SPOSARTI?? MA CON CHI? CON QUEL FIGLIO DI PUTTANA?!? “ era scoppiata a piangere quando lui le aveva gridato addosso per l’ennesima volta
“ basta, lasciami andare! “
“ no, Kagome.. e-e la borsa di studio? Che farai? “
“ mi dispiace, ma non posso accettarla. Grazie per tutto quello che hai fatto “ era riuscita ad alzarsi e aveva quasi raggiunto la porta, quando Koga l’aveva afferrata, costringendola a girarsi
“ ti.. ti farò riavere la collana.. “ gli aveva detto piano e lui quasi con violenza l’aveva sbattuta contro la porta, intrappolandola tra le braccia
“ non mi sta bene “
“ che cosa stai dicendo? “
“ non accetto che lui ti porti via così! “ “ Koga ma che.. “
“ sei anche mia.. Kagome sei anche mia! “ era rimasta paralizzata davanti alle sue parole e quando aveva cercato di andarsene lui l’aveva stretta con forza, facendola male e le aveva preso il viso con una mano
“ no, ti prego.. “
“ Inuyasha non ti merita “
“ che cosa stai dicendo? Koga, per favore.. “ si era avvicinato pericolosamente alla sua bocca e lei con tutta la forza aveva cercato di allontanarlo
“ Kagome.. stai con me, non voglio lasciarti andare da lui “ prima che potesse dire qualcosa l’aveva baciata con prepotenza, costringendola a schiudere le labbra e accarezzandole con una mano una coscia.
Si era dimenata contraria e finalmente era riuscita a mordergli un labbro
“ ma che ti prende?? “ l’aveva fissata furioso
“ sei mia “ l’aveva schiaffeggiato, spingendolo bruscamente e correndo fuori dal suo ufficio.
Era scesa velocemente, voleva uscire da quell’edificio il prima possibile. Ma che diavolo gli era preso?? L’aveva baciata.. lui.. l’aveva baciata contro la sua volontà.. forse Inuyasha aveva ragione.
Era uscita fuori piangendo e a poco metri si era ritrovata davanti l’hanyou; aveva spalancato gli occhi sorpresa e aveva cercato di nascondere le lacrime
“ Inuyasha. “ lui le era corso incontro e appena le si era parato davanti la ragazza gli si era buttata tra le braccia, piangendo e aggrappandosi al suo giubbotto
“ Kagome.. che cosa è successo? Che cosa ti ha fatto? “
“ Inuyasha io… “ l’aveva stretta al petto e quando aveva alzato lo sguardo l’aveva visto davanti alle porte d’ingresso fissarli con disprezzo.
Si era staccato leggermente dalla ragazza ed era andato incontro all’uomo che lo stava aspettando
“ sei un pezzo di merda! “ gli aveva detto l’hanyou e con forza l’aveva colpito al viso, facendogli uscire sangue da un labbro
“ non ti avvicinare mai più a Kagome! “ l’uomo se ne era rimasto li a fissarli; li aveva guardati andare via, l’aveva vista andare via tra le braccia di quel bastardo e non aveva fatto niente, non sapeva cosa fare.

Prima di tutto CIAO a tutti ^___^
Eccomi di nuovo qui! Voglio scusarmi per il ritardo, spero di aggiornare prima la prossima volta!
Allora, sono troppo curiosa di sapere cosa ne pensate di questo continuo, vi aspettavate qualcosa di diverso? Vi piace? Please, ditemi tutto!!!!!!!
Il vostro pensiero è fondamentale per me!
Voglio chiedervi anche scusa per avervi fatto pensare che sarebbe stato l'ultimo capitolo, volevo essere un po' cattiva ^-^
E avvertirvi che prima delle fine ci vorrà ancora un po'.. spero che questo vi faccia piacere, fatemi sapere!!
Vi ringrazio infinitamente per la vostra pazienza e grazie che mi lasciate sempre un commentino, non posso dirvi quanto mi faccia piacere leggere le vostre recensioni!!
Adesso vado, grazie a tutti, chi legge e anche chi ha aggiunto la storia nei preferiti: 31!!!! ODDIO!!! GRAZIE!
Un bacione e alla prossima ^-^

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Capitolo 22
*** 22-regalo ***


Erano passate due settimana dall’ultima volta in cui aveva visto Koga; non si erano più sentiti né più visti e anche se per due sere continue aveva pianto, piano, piano le cose erano tornate tranquille.
Kagome era in camera a preparare una borsa, quando l’hanyou tutto d’un tratto le era apparso dietro, intrecciando le braccia intorno alla sua vita e stringendola al suo corpo
“ quanto ti manca? “
“ ho quasi finito, devo solo infilare le ultime cose, tu? “
“ ho già portato la borsa in macchina “ “ Inuchan? “
“ che c’è? “ “ sei sicuro che tuo padre sia d’accordo a prestarci la macchina?? “
“ scricciolo stai tranquilla, è stato contento di prestarci l’auto “
“ e… e tua madre? “
“ ti vuoi rovinare questi tre giorni di vacanza? “ lei aveva scosso la testa
“ allora facciamo finta che tu non mi abbia chiesto niente “ le aveva sorriso e lei aveva chinato il capo
“ lo sapevo, è ancora arrabbiata a morte con me “ dolcemente le aveva baciato il collo
“ avevamo promesso di non parlare più di questo argomento “
“ lo so, solo che.. “ “ no Kagome.. voglio stare tranquillo, ti prego.. “
“ hai ragione! Allora, quanto ci metteremo ad arrivare?? “
“ beh, se partiamo adesso, arriveremo li domani mattina alle quattro.. dobbiamo sbrigarci “
“ sei sicuro di poter guidare per ventidue ore?? “
“ non ti preoccupare, ora sbrigati, ti aspetto in macchina! “ l’aveva baciata dolcemente sulle labbra ed era uscito dalla stanza.
Kagome aveva infilato velocemente le ultime due cose nella borsa ed era corsa fuori, chiudendo tutto; Inuyasha le aveva fatto una sorpresa: le aveva proposto di andare a Niseko a sciare in quei tre giorni di vacanza, visto che la scuola era chiusa per via della giornata del ringraziamento per il lavoro, che quell’anno cadeva di venerdì, venerdì 23 novembre.
Il posto era parecchio lontano, ma ne valeva la pena, Niseko era una delle località sciistiche più frequentate e più belle; l’hanyou aveva prenotato in un hotel a tre stelle, si chiamava Northern Resort Annupuri; la ragazza sinceramente non sapeva cosa aspettarsi, ma si fidava dei suoi gusti, ed era sicura che niente avrebbe potuto rovinare quei giorni.
Si erano messi in viaggio il giovedì alle sei di mattina e dopo ventidue lunghe ore di viaggio, erano finalmente arrivati a Niseko, davanti all’hotel.
Da fuori sembrava molto carino, ma era davvero curiosa di entrare
“ dio che freddo!! “
“ te l’avevo detto di metterti una sciarpa, ma tu sei testarda! “
“ a Osaka non faceva così freddo! “ “ ma qui c’è la neve! “
“ quante storie, entriamo così mi scaldo.. “ lui aveva preso le borse e si erano avviati all’entrata dell’edificio; fuori aveva iniziato a nevicare e il buio regnava ancora sovrano.
Si erano fermati alla hall e aveva parlato Inuyasha
“ salve, desidera? “
“ ho prenotato per due persone a nome Hayama “
“ ah certo! Signor Hayama! La vostra stanza è la numero 115, se volete seguire Ryo; vi porterà i bagagli e vi farà strada fino alla vostra stanza “ il ragazzo alle loro spalle aveva raccolto le borse
“ grazie di tutto, salve “
“ buona permanenza e per qualunque cosa sono qui a vostra disposizione “ Kagome aveva ringraziato e avevano raggiunto la camera
“ ecco la 115, avete bisogno di qualcosa? “
“ sì, potrebbe portarci qualcosa da mangiare? “
“ all’interno della stanza c’è un menù, decidete con calma e chiamatemi quando avete deciso “
“ grazie “ il ragazzo aveva sorriso e se ne era andato; erano entrati e lei era rimasta senza parole, la camera era grandissima e molto lussuosa, nonostante l’hotel fosse a tre stelle.
“ oh mio dio!! Inuchan.. ma.. ma quanto hai speso? “
“ segreto “ le aveva detto posando le borse in un angolo della stanza e sdraiandosi sul letto
“ vorrei tanto dormire “
“ che ne dici se mentre io ordino qualcosa tu vai a farti una bella doccia? “
“ io veramente avrei voluto farla con te “ “ stiamo qui tre giorni, avremo tempo per fare una doccia insieme! “
“ mm.. come vuoi, però mi raccomando, ordina qualcosa di buono che sto morendo di fame! “
“ va bene, ora vai, così poi mangiamo “ il ragazzo era andato a lavarsi e lei intanto aveva studiato il menù per ben quasi dieci minuti e alla fine indecisa aveva ordinato un sacco di cose varie.
Il ragazzo si era rilassato sotto il getto caldo della doccia ed era rimasto parecchi minuti a rilassarsi; era davvero stanco, guidare per ventidue ore non era proprio una cosa da tutti i giorni.
Si era sciacquato e si era avvolto in uno degli accappatoi appesi al muro; quando era uscito dal bagno aveva trovato la ragazza sdraiata sul divano a guardare la tele e un tavolo bandito di una dozzina di cose diverse
“ mio dio! Ma in quanti siamo a mangiare? “
“ io e te, solo che ero indecisa su cosa ordinare così ho preso un po’ di tutto “ gli aveva sorriso e si era seduta a tavola
“ mangiamo? “
“ tu sei pazza! “ “ non dovevo? “
“ certo, è solo che.. tutto questo basta a sfamare un esercito “
“ mica dobbiamo mangiare tutto “ “ in ogni caso non riuscirei a farci stare tutto dentro “
“ beh, allora mangia solo quello di cui hai voglia, il resto verrà a riprenderlo Ryo “ l’hanyou aveva alzato un sopracciglio
“ che c’è? “ gli aveva chiesto iniziando a mangiare
“ Ryo?? “ “ il cameriere “
“ siete già entrati così in confidenza? “ “ ma che dici.. solo perché lo chiamo con il suo nome “
“ sì, non dovresti dargli tutta quella dimestichezza “
“ quanto sei geloso! Come diavolo dovrei chiamarlo..? sentiamo.. “
“ facchino, cameriere, come ti pare, ma non Ryo! “
“ facchino.. ma dico sei scemo?? “
“ che c’è? “
“ non voglio chiamarlo facchino, poverino.. “ “ poverino “ aveva ripetuto lui imitandola
“ attento a quello che dici! “
“ se no? “ le aveva chiesto sfidandola
“ potrei diventare molto cattiva “ “ ah sì?? E cosa vorresti fare? “
“ Inuyasha.. non mi provocare “
“ ma per favore.. “ l’aveva fulminato e gli aveva lanciato addosso una tartina
“ ma che diavolo ti prende?!? “ “ te l’avevo detto “ il ragazzo aveva preso tra le mani un po’ di salsa e le aveva sporcato il viso
“ brutto… io ti uccido!! “ gli era saltato addosso e con qualunque pietanze le capitasse sotto mano l’aveva macchiato
“ Kagome… fermati prima che mi arrabbi! “ gli aveva fatto la linguaccia e aveva fatto per alzarsi, ma lui l’aveva bloccata
“ dove pensi di andare? “ “ a lavarmi, se non ti dispiace.. “
“ non credo proprio “ l’aveva stretta contro il suo petto e l’aveva baciata con impeto, mentre con una mano aveva afferrato un bicchiere di vino e gli e l’aveva versato addosso; si era staccata stizzita
“ come hai osato? I miei capelli.. “
“ penso che tu abbia bisogno di una doccia “
“ grazie idiota! “ aveva sorriso attirandola ancora contro di lui
“ e adesso che c’è? “ “ ti faccio compagnia, ti va? “
“ potrei rifiutare? “ l’aveva presa in braccio ed erano andati in bagno.
Lentamente le aveva sfilato i vestiti, baciandole ogni centimetro di pelle che le sue mani sfioravano
“ sai.. di salsa rosa “ le aveva sussurrato sulle labbra
“ spiritoso “ gli aveva sbottonato la camicia e l’aveva fatta scivolare sulle sue braccia forti, dedicandosi poi ai jeans e ai boxer
“ vieni “ lui l’aveva presa per mano e insieme si erano rilassati sotto il getto caldo dell’acqua
“ Kagome? “ l’aveva richiamata mentre lei aveva già preso a baciargli il petto, risalendo alla spalla, che aveva morso, e fermandosi al suo collo
“ che c’è? “
“ c’è una cosa che vorrei chiederti da un po’.. “ gli aveva mordicchiato il lobo dell’orecchio
“ tutto quello che vuoi “
“ tu.. sei contenta di stare con me? “ “ che cosa? “ aveva interrotto quelle dolci attenzioni e l’aveva fissato confusa
“ ti prego rispondimi “
“ ma certo che sono contenta! Perché non dovrei? “ l’hanyou si era appoggiato al muro, chiudendo gli occhi e sospirando
“ certe volte penso che forse saresti più felice con una persona come.. Koga “ aveva fatto fatica ad ammetterlo, lo si vedeva dal suo viso contratto e dai suoi pugni chiusi
“ Inuyasha.. perché pensi questo? “ gli aveva accarezzato il viso
“ io.. “ “ guardami “ gli aveva sussurrato e lui aveva obbedito
“ perché? “
“ perché credo che tu meriti di meglio “ gli aveva sorriso dolcemente
“ tu sei il meglio! E io voglio stare con te. Non pensare mai più una cosa del genere.. “
“ però.. io ti ho costretto a non vedere più Koga “
“ è stata la scelta migliore.. “ “ tu credi? “
“ sì e tu non devi mai più sentirti inferiore a nessuno, io voglio stare con te e sono qui con te, perché è questo il mio posto, capito zuccone?? “ le aveva sorriso, abbracciandola stretta
“ grazie Kagome.. io.. “
“ tu? “ aveva esitato qualche secondo
“ io non so come farei senza di te “ le aveva accarezzato il viso e l’aveva baciata con quanto più amore aveva, muovendosi con dolcezza e delicatezza sulle sue labbra; l’aveva coccolata per un tempo infinito, fino a quando lei per un attimo non aveva tremato
“ hai freddo? “
“ un po’.. “ “ e io che credevo che finalmente mi avresti accontentato… “
“ Inuyasha.. hai gli occhi rossi e sei stanco morto per via del viaggio, mi dici cosa vorresti fare?? “ l’aveva fulminata
“ sfascia piani.. hai rovinato tutta la poesia “
“ dai vieni, andiamo a letto “ erano usciti dalla doccia e si erano asciugati
“ mi tiri fuori il pigiama dalla borsa? “
“ sì “ “ grazie Inuchan “ l’aveva baciato sulla guancia ed era corsa in camera, notando che era stato ripulito tutto e che al posto del cibo, sul tavolo c’era un biglietto
- mi fa piacere notare che avete gradito la cena, chiamami per qualunque cosa Kagome, un bacio Ryo! –
“ Inuyasha! Guarda! “ aveva gridato correndo in contro al ragazzo
“ che c’è? “
“ guarda che carino Ryo! “ gli aveva passato il foglietto e l’hanyou l’aveva letto
“ che brutto figlio di… chiamami per qualunque cosa… bastardo! Gli faccio vedere io!! “ aveva strappato la carta
“ ma no!!! È stato così dolce “ lei aveva messo il broncio
“ fila a letto tu!!! “ le aveva ordinato dandole il pigiama
“ non ti posso lasciare neanche due secondi.. ma porca.. “ “ tutto bene? “ gli aveva chiesto
“ dormi!!!! “ le aveva detto infilandosi sotto le coperte.
La ragazza aveva spento la luce e si era sdraiata
“ Inuchan? “
“ sei ancora sveglia? “
“ eddai! Io non ho fatto niente.. “
“ lo so, sono tutti questi maschi pieni di testosterone che mi fanno girare le palle! Possibile che appena ti vedano si innamorino all’istante?? Sei una cosa assurda! Accalappia maniaci! “ l’aveva accusata offeso
“ Inuchan “ aveva piagnucolato
“ abbracciami! Ho freddo! “
“ chiama Ryo! “ “ mm… va bene, testardo che non sei altro! “ aveva fatto per alzarsi, ma lui l’aveva afferrata, intrappolandola tra le sue braccia
“NO!!! “ lei aveva sorriso, stringendosi al suo petto e chiudendo gli occhi
“ lo sapevo che avresti capito “
“ vipera ricattatrice! “ aveva detto lui sbadigliando
“ mi daresti il bacio della buona notte?? “ gli aveva chiesto facendo gli occhioni dolci
“ posso sacrificarmi.. “ le aveva preso il viso tra le mani e l’aveva baciata con passione, muovendosi insieme alla sua lingua e respirando il suo profumo dolce; non si sarebbe mai stancato di quella ragazza, ci teneva troppo e si sentiva bruciare di gelosia ogni volta che qualcuno la fissava o le sorrideva; lei.era.sua.
Si era sdraiato e subito la ragazza aveva poggiato la testa sul suo petto
“ grazie Inuchan “
“ dormi scricciolo, domani dobbiamo darci da fare “ “ baka “ aveva sussurrato lei chiudendo gli occhi e lasciandosi cullare dalle carezze del ragazzo sulla sua schiena
“ notte.. “ gli aveva detto e dopo pochi secondi era crollata in un sonno profondo, in cui l’aveva subito seguita.
Quella mattina si erano alzati verso le dieci e avevano fatto colazione, prendendosi tutto il tempo per prepararsi con calma; quando erano usciti dall’hotel e Inuyasha aveva visto Kagome fermarsi a parlare con Ryo, uno strano bruciore gli era salito al cervello e al limite l’aveva presa per un braccio e dopo aver fulminato il ragazzo con uno sguardo glaciale era uscito dall’edificio con lei ancora attaccata.
Erano saliti in macchini ed erano partiti per andare a sciare
“ ti assicuro che non ci stavamo dicendo nulla di ché.. “
“ ti guarda in modo strano e non mi piace! Possibile che ora che ci siamo liberati di Koga si debba mettere in mezzo quest’altro ragazzino?!?! “
“ eddai! Lo sai che mi piaci solo tu.. “ “ ci mancherebbe “ le aveva detto con aria superiore
“ spaccone! Potrei innamorarmi anche di un altro, che credi? “
“ sono sicuro che poi torneresti da me, implorandomi di riprenderti “ si era messa a ridere
“ come mai tutta questa sicurezza?? “ aveva sorriso malizioso e aveva parcheggiato la macchina; si era girato verso la ragazza e le aveva preso il viso con una mano
“ perché nessuno è come me a letto “
“ tse… non sei altro che uno sbruf “ prima che potesse finire la frase l’aveva baciata con un tale trasporto che aveva dovuto aspettare qualche secondo prima di riprendersi
“ scricciolo.. per una volta.. non discutiamo! Oggi mi sento romantico, non rovinarmi l’umore “
“ e va bene, cercherò di essere gentile “
“ brava! Almeno per oggi facciamo finta di essere due fidanzatini innamorati “
“ come vuoi tesoro! “ erano scesi dall’auto e avevano noleggiato due paia di scii e uno slittino
“ sei sicura di saper sciare? “
“ certo! Potrei batterti quando voglio! “
“ mm.. mi stai sfidando? “ “ paura? “
“ non credo proprio! Cosa ci giochiamo?? “
“ se vinco io stasera invitiamo Ryo a mangiare con noi “ l’hanyou aveva ringhiato; pessima idea, davvero pessima
“ scordatelo! “
“ perché ti scaldi così? Sai già che perderai?? “ bene, voleva giocare? E allora avrebbe giocato anche lui
“ se vinco io… dovremo fare l’amore ogni volta che te lo chiedo “ “ d’accordo “
“ e in qualsiasi momento in cui te lo chiedo “ aveva aggiunto ghignando divertito
“ che cosa?? “ gli aveva chiesto sconvolta
“ che c’è? Ora sei tu che ti vuoi tirare indietro? “
“ mai!! “ la ragazza aveva inchiodato i suoi occhi in quelli dell’hanyou
“ allora iniziamo? “
“ certo, non aspetto altro che vederti piangere perché avrai perso “ lui aveva sorriso
“ Kagome, Kagome.. non immagini neanche quanto godrò nel vederti sconfitta, mentre già pregusto il posto in cui farlo.. preparati scricciolo, perché ti straccerò! “
“ stasera ti farò consolare da Ryo.. “
“ perché non pensi a vincere bel culetto?? “ “ ma come ti.. “
“ andiamo?? Al via.. “ “ sono pronta “
“ 3… “ doveva vincere “ ..2.. “ assolutamente “ …1.. “ la mente malata del ragazzo le avrebbe fatto fare sicuramente delle cose che lei non avrebbe mai osato pensare! Quello stupido.. “ VIA! “ avevano iniziato la lunga discesa e lei era sfrecciata, superandolo senza fatica; nella partenza l’aveva superato senza difficoltà e anche ora gli stava davanti e sembrava quasi che lui davvero fosse in svantaggio.
Per tutto il tempo Kagome aveva retto il gioco, fino a quando, poco prima di arrivare, lui non l’aveva superata in un attimo, senza che lei neanche se ne accorgesse, visto che fermatasi era più che convinta di essere arrivata prima
“ ti ho.. “ stava per dire girandosi indietro per guardarlo arrivare
“ che cosa scricciolo? “ si era voltata terrorizzata di aver davvero sentito la sua voce
“ come.. come hai fatto? “ lui aveva sorriso “ te lo spiegherò un giorno.. “
“ ma io.. stavo vincendo.. “ dio quanto impazziva a vederla così inerme, così ingenua e indifesa; si sarebbe divertito, avrebbe riscattato il suo premio, come era giusto che fosse e avrebbe goduto di quei momenti
“ mm.. che bella sensazione essere vincitori.. “ lei l’aveva fulminato
“ imbroglione! Sono sicura che hai barato! “ si era avvicinato a lei pericolosamente
“ perché non ammetti semplicemente che essere sconfitti è davvero umiliante è che io sono più forte..?? “
“ mai! Non mi abbasserò mai a tanto… se pensi davvero che io manterrò il patto ti sbagli di grosso! “ l’aveva attirata al suo corpo con violenza
“ no cara, hai promesso e con le buone o le cattive tu manterrai la tua promessa… “
“ lurido verme.. “
“ sì, anche io non vedo l’ora di stare un po’ da solo con te “ lei si era staccata e prima che lui potesse riacciuffarla l’aveva colpito in faccia con una palla di neve
“ brutta.. “ “ ops.. mi scusi signor Hayama! “ il ragazzo aveva raccolto un po’ di neve e l’aveva colpita in faccia “ dio quanto è fredda!! “ si era pulita e aveva iniziato a lanciargli neve a raffica, ridendo quando riusciva a centrarlo
“ ma dammi un attimo di tregua!! “
“ non ci penso minimamente, altrimenti mi riempi di neve! “ “ giuro che non farò nulla! “
“ prometti! “ “ sì, prometto “ lei aveva smesso di colpirlo e si era rilassata un attimo, quando lui le era praticamente saltato addosso, facendola cadere sul quel morbido strato bianco e freddo
“ bugiardo.. “
“ mai detto il contrario “
“ mmm… mi congelerò sdraiata sulla neve “ le aveva sorriso e aveva invertito le posizioni, facendola rotolare sul suo corpo
“ Inuchan! Così ti congelerai tu però.. “
“ allora perché non mi aiuti a scaldarmi? “ “ che bast.. “ l’aveva baciata senza farla finire di parlare; voleva solo stare con lei, solo sentirla vicina e anche se cominciava a non sentire più le gambe per il freddo, il calore di Kagome era più forte di qualsiasi altra cosa.
“ ti prenderai qualcosa “ gli aveva sussurrato sulle labbra
“ hai un’idea migliore su dove farlo? “ ci aveva pensato qualche secondo
“ in hotel? “ “ troppo banale “
“ che diamine!! Ma cosa ti passa per la testa? Mica possiamo farlo nel bagno del locale dove abbiamo parcheggiato! “
“ ma certo! Come ho fatto a non pensarci?? Vieni dai “ “ dove? “
“ nel bagno del locale, ovvio “
“ no no no no no, NO! Scordatelo, non ci pensare proprio, NO! “ lui aveva sorriso e l’aveva presa sulla spalla come un sacco di patate
“ hai promesso “
“ ma tu sei matto! Malato maniaco! Mettimi giù, Inuyasha mettimi giù! “ aveva preso lo slittino e l’aveva fatta sedere, mettendosi dietro e intrappolandola tra le sue braccia
“ così arriviamo prima “
“ Inuyasha ti prego.. io credevo che tu scherzassi.. non vuoi davvero farlo, vero? “
“ Kagome stai tranquilla, ti fidi di me? “ “ non ne sono più tanto sicura “ “ Kagome “
“ ok, ok però.. in un bagno.. potrebbe entrare chiunque “ l’hanyou aveva sbuffato come se fosse una cosa ovvia
“ lascia fare a me “ aveva spinto lo slittino ed erano scivolati su quel manto bianco
“ ehi scricciolo? “ “ che c’è? “
“ se farai questa cosa per me ti prenderò una tazza di cioccolata calda “ “ due! “ “ anche tre “
“ Inuyasha.. “ “ dimmi “
“ spero solo che non ci scoprano “
“ finalmente hai accettato! “ si era messa a ridere, mentre ancora scendevano verso il locale.
Ok, stava facendo una grandissima cazzata, però.. era tutto così diverso, bello.. speciale.. era tutto prefetto; la neve, l’aria fresca e loro due.
E poi il pensiero di farlo con lui in un luogo dove tutti avrebbero potuto trovarli la faceva sentire strana, eccitata.. oh mio dio!! Se solo pensava a cosa stava per fare diventava rosso pomodoro e voleva sprofondare, nascondersi sotto una valanga.
“ siamo arrivati “ “ già “ l’aveva abbracciata stretta da dietro e dopo averle spostato un po’ la sciarpa le aveva baciato il collo, facendola rilassare
“ chiudi gli occhi “ lei aveva obbedito e si era sciolta sentendo il suo respiro caldo sulla pelle
“ siamo solo io e te “ aveva annuito leggermente
“ e io ho bisogno di fare l’amore con te “ “ anche io “ l’aveva presa per mano e l’aveva fatta alzare, cominciando a incamminarsi
“ ma dove..? “ aveva chiesto la ragazza guardando dove lui la stava trascinando
“ sei davvero una credulona “ era rimasta stupita quando lui l’aveva fatta salire in macchina
“ io credevo.. “ “ lo so “
“ perché non.. “ “ mi piaceva vedere la tua faccia mentre credevi davvero che ti avrei portato in un bagno “
“ quindi ora.. “ “ andiamo in hotel “
“ che bastardo! Che..bugiardo, imbroglione, racconta palle! E io che c’ero cascata come una cretina..tu..TU! “ “ scricciolo ti farò lo stesso contenta, solo in camera e non in bagno “
“ oh no! No no no, non farmi passare a me per una maniaca! TU sei la mente perversa, TU sei il pervertito della situazione, TU e solo TU sai farti venire in mente certe cose!! Brutto schifoso di un depravato.. ma guarda con chi mi dovevo fidanzare.. oddio!! “ lui era scoppiato a ridere vedendola mettere il muso offesa e girare la testa dall’altra parte
“ eddai non ti arrabbiare, pensi davvero che sarei capace di fare l’amore con te in un bagno?? “
“ si! “ gli aveva risposto secca
“ non mi conosci proprio.. “
“ infatti! E tu invece di farti conoscere mi fai credere che vuoi fare l’amore con me in un bagno! In un sudicio e insignificante bagno!!! “
“ Kagome mi dispiace, non pensavo te la saresti presa tanto.. è solo che vederti così convinta era divertente.. “
“ bel modo che hai di divertirti! “ il ragazzo aveva parcheggiato la macchina ed erano scesi; si era avvicinato a lei e l’aveva abbracciata
“ potrai mai perdonarmi?? “
“ non sei affatto simpatico! “ “ sul serio, scusa.. “
“ sono stanca, vado in camera! “ si era liberata dalla sua presa ed era entrata in hotel.
Mamma mia! C’era rimasta davvero male! E lui che sperava di riuscire a rimanere finalmente un po’ solo e in santa pace con lei.. aveva sbuffato e l’aveva raggiunta, notando che lei stava seduta sul letto con in mano un biglietto e una rosa rossa
“ chi ti ha scritto? “ aveva chiesto un po’ irritato
“ un ammiratore segreto! “ “ da qui! “ le aveva preso la carta dalle mani e aveva letto il contenuto
‘ una bella rosa per una bella ragazza; sono a tua disposizione per qualunque cosa mia bellissima Kagome, un bacio tuo Ryo! ‘ aveva stretto il foglietto tra le mani
“ non penserai di tenerla quella?!? “ le aveva chiesto indicando la rosa
“ perché no?? Almeno lui sa come si trattano le donne!! “
“ che cosa?? Ora ti faccio vedere io come si tratta una donna “ aveva buttato a terra il biglietto e le era salito sopra, facendola stendere sul letto
“ la mia donna “
“ bravo! Sai fare solo questo! Sesso e basta! È così che mi dimostri come si tratta una donna! Stupido “
“ Kagome io ti voglio, non posso più resistere; è da quando aveva pensato di farti questo regalo che non vedo l’ora di stare un po’ con te, ma ogni volta succede sempre qualcosa! Sei la mia ragazza e non mi sembra di chiedere molto se dico che voglio averti un po’ per me.. “ si era messo seduto, passandosi una mano tra i capelli
“ prima mia madre, poi Koga, poi Ryo.. dio! Vorrei solo stare un po’ con te.. “ aveva sentito la ragazza appoggiarsi contro la sua schiena e circondargli il collo con le braccia; aveva posato la testa sulla sua spalla e gli aveva baciato l’orecchio
“ scusami.. non volevo arrabbiarmi, solo che mi sono sentita presa in giro “
“ mi dispiace, è solo che ho talmente voglia di averti che ti avrei presa anche in un sudicio e insignificante bagno “ l’aveva sentita ridere
“ scemo! Perché non me l’hai detto subito che volevi stare un po’ solo con me? “
“ perché credevo che dopo il fatto di Koga avresti avuto bisogno di un po’ di tempo per ritornare te stessa e non volevo forzarti “
“ Inuyasha.. tutto quello che voglio è stare con te, essere tua e di nessun’altro.. Ryo è stato carino ma la persona che voglio.. sei tu “ aveva sentito una strana eccitazione salirgli fino alla testa e soffermarsi soprattutto nella parte bassa del ventre
“Kagome “ “ che c’è? “
“ io… “ “ dimmi Inuchan “
“ niente “ si era girato e l’aveva baciata con passione; una passione repressa in tutto quel tempo, per paura che lei fosse ancora troppo scossa da tutti gli avvenimenti che li avevano travolti.
Una passione che non sapeva neanche di possedere, ma che lei era capace di fargli nascere, perché non voleva perderla, perché voleva dirle una cosa davvero importante, ma ogni volta le parole gli morivano in gola.
Una passione che piano, piano lo stavo consumando tanta era la voglia di sentirla una sola cosa con lui, di poterla abbracciare mentre la sentiva gemere il suo nome, di poterle baciare la fronte imperlata di sudore e sentirla fremere per lui, per le sue carezze, per i sui baci e le sue attenzioni.
L’aveva fatta stendere e aveva continuato a baciarla, stringendosi spasmodicamente al suo corpo
“ mi sei mancato tanto.. “ gli aveva sussurrato appena le labbra dell’hanyou l’avevano lasciata respirare e gli aveva accarezzato una guancia, notando quanto nei suoi occhi ci fosse il bisogno di averla vicina
“ non voglio nient’altro che essere tua Inuyasha.. “ la sua voce roca l’aveva fatto eccitare, se possibile, ancora di più; tanto che quasi sentiva un dolore straziante al basso ventre, proprio dove spingeva la sua eccitazione
“ non desidero altro che stare con te Kagome “ “ sono qui “ l’aveva baciata con foga e le aveva slacciato la camicetta lentamente, sfiorandole la pelle con i polpastrelli; non aveva smesso un solo secondo di baciarla e intanto le aveva preso un seno, coperto ancora dalla stoffa, tra le mani, facendola gemere sulle sue labbra.
Le aveva baciato le guance arrossate e aveva seguito la linea del petto, leccandole l’incavatura tra i seni e levandole del tutto la camicetta; con una mano le aveva accarezzato una coscia e lei aveva sospirata compiaciuta, mentre anche il gancetto del reggiseno si staccava, lasciandole il petto nudo davanti agli occhi accesi di desiderio dell’hanyou.
Era risalito velocemente al suo viso, appoggiando la bocca sulla sua fronte e inspirando a pieno il profumo dei suoi capelli; la ragazza l’aveva tirato giù, legandogli le braccia al collo e baciandolo con decisione; aveva strusciato il seno sulla stoffa del suo pullover ed era impazzita; lo voleva e solo ora si sentiva una vera stupida per non aver capito prima quanto lo desiderasse e quanto fosse fondamentale sentire le sue attenzioni su di se.
Impaziente gli aveva sfilato il pullover color crema e gli aveva baciato il petto, facendolo sospirare sorpreso di tutta quella fretta
“ aspetta Kagome “ si era bloccata stupita
“ voglio godermi ogni più piccola cosa, non c’è fretta… “ era arrossita rannicchiandosi contro il suo petto e lui le aveva accarezzato una spalla con le labbra
“ è solo che voglio sentirti dentro di me.. “ il ragazzo si era irrigidito
“ se mi dici così sarei capace di strapparti i vestiti e di farti mia in questo preciso istante “
“ lo vorrei tanto “ “ piccola frettolosa, devi gustarti l’attimo “
“ insegnami Inuyasha “ le aveva sorriso e l’aveva baciata dolcemente
“ più che volentieri “ era sceso a baciarle il collo, ripercorrendo quella scia di pelle più volte e facendola tremare; lentamente aveva raggiunto quelle due rotondità sode che facevano bella mostra sul suo petto.
Le aveva lambite e succhiate, prendendo tra le labbra prima un capezzolo, fino a sentirlo diventare turgido, per poi dedicarsi all’altro.
Kagome si aggrappava alle sue spalle fremendo ad ogni sua carezza, ad ogni suo bacio; era impossibile rimanere tranquilli perché ogni volta che sentiva il suo respiro caldo sulla pelle il cuore batteva così forte che sembrava volesse uscire dal suo petto.
E ad ogni attenzione si sentiva bruciare sempre di più, si sentiva bagnata e piena di desiderio solo per l’uomo che la teneva tra le braccia.
Lui aveva continuato la sua lunga e agognante tortura, arrivando fino all’ombelico con cui aveva giocato, lasciando una scia di saliva intorno e ripercorrendo la traccia con piccoli e delicati baci.
Le aveva slacciato i bottoni del pantalone e guardandola negli occhi li aveva sfilati con una lentezza disarmante
“ Inuyasha “ l’aveva chiamato al limite della resistenza, anche se ancora non aveva la minima idea di quanto ancora l’avrebbe fatta soffrire prima di avere quello voleva
“ sssh scricciolo.. “ era salito a baciarla e la ragazza si era aggrappata alle sue labbra come se per respirare avesse bisogno di quel contatto, stringendosi a lui e costringendolo ad avvicinarsi ancora di più al suo corpo.
Si era strofinata ancora una volta sulla sua pelle, premendo il suo seno sul suo torace scolpito e sperando che lui perdesse il controllo
“ ti prego.. non farmi aspettare.. “
“ non sei ancora pronta “ “ vuoi accertartene?? “ gli aveva chiesto maliziosamente
“ non sfidarmi.. “ aveva sorriso divertita e si era portata sopra di lui, prendendogli le mani e portandole sopra la sua testa
“ sei mio hanyou “ l’aveva baciato con foga, muovendosi lentamente sul suo cavallo e facendolo agitare; l’aveva sentito ringhiare e sospirare eccitato.
Aveva ripercorso il suo petto liscio ed era arrivata ai jeans; con calma aveva slacciato il bottone e aveva tirato giù la cerniera; gli aveva sfilato i pantaloni, stando attenta ad accarezzare il più possibile la sua intimità
“ così… non vale… non imparerai niente “
“ tranquillo “ l’aveva accarezzato da sopra la stoffa dei boxer e aveva notato quanto cercasse di trattenersi; l’aveva liberato anche dall’ultimo ostacolo e senza preavviso l’aveva accarezzato con le labbra, cominciando quella lenta tortura
“ Ka-go-me… “ si era trovato inerme e sorpreso, non si aspettava fosse così avventata e decisa; stava impazzendo, sentiva caldo e quelle labbra che si muovevano su di lui lo stavano mandando in tilt.
Aveva cercato di trattenere i gemiti, ma qualche sospiro gli era sfuggito; aveva stretto i pugni e una mano era scesa tra i capelli morbidi di lei
“ lo sapevo che non avresti resistito “ aveva sussurrato lei
“ ti odio “ aveva detto lui tra i denti, sentendo il piacere aumentare sempre di più, fino a esplodere.
Si era accasciato sul letto chiudendo gli occhi e respirando a fatica
“ doveva essere tutto dolce “ aveva detto cercando di regolarizzare il battito del cuore
“ è lo è stato.. e ti è piaciuto “ “ non è stato affatto dolce, più che altro passionale.. carnale “
“ però ti è piaciuto “ lui aveva fatto una smorfia di disapprovazione
“ finiscila di fare il cretino e baciami “ aveva aperto gli occhi e l’aveva attirata al suo petto
“ forse un grazie te lo posso anche dire, sei sempre più brava “ era arrossita, ma subito lui le aveva intrappolato le labbra in un bacio vorace e pieno di desiderio.
Era rimasto incollato alla sua bocca per un tempo infinito e quando si era staccato le aveva sfilato gli slip, accarezzandola dolcemente
“ non vorrai torturarmi ancora per molto “
“ il tempo che serve “ le aveva sorriso ed era sceso a baciarle nella parte più sensibile, sentendola gridare tra i denti; l’aveva baciata e leccata, fino a quando la ragazza non l’aveva implorato di prenderla, troppo esausta per aspettare ancora.
“ non hai proprio pazienza “ le aveva detto baciandola a fior di labbra
“ è colpa tua che mi fai impazzire “ “ questa è una cosa buona “
“ basta Inuyasha.. ti prego.. adesso, ti voglio adesso “ aveva mugugnato come una bambina a cui è stato rubato il lecca lecca
“ viziata “ le aveva detto baciandole la fronte ed entrando in lei con un’unica spinta, senza preavviso, facendola gridare dal piacere inaspettato e rude.
Era passione, era violenza, desiderio e carne, voglia di carne, calda e morbida, voglia di baci e di carezze audaci, voglia di sospiri e grida, voglia di essere una cosa sola e completa con l’altro.
Era stato come sentirsi catapultata improvvisamente in paradiso, no, di più! Era stata una dose di piacere puro che l’aveva fatta gridare, un’ondata di piacere così intensa che quasi le si era spezzato il respiro.
E lui spingeva, forte e brusco, sospirando insieme a lei e stringendole le cosce tra le mani, mentre lei stava avvinghiata al suo petto.
Quanto gli era mancata, quanto… sentirla muoversi con lui, così in sintonia, così in pace; ed era pura droga, estasi! Non era più lui, si sentiva più forte, più desideroso, eccitato… la voleva e l’aveva.
Era sua e nessuno poteva toccarla, sarebbe stata per sempre con lui, perché esistere senza averla accanto sarebbe stato come morire.
E così la droga si era trasformata in oblio, uno stato di incoscienza e stanchezza mai provato; si erano sdraiati sul letto affaticati e sudati, ma soddisfatti, anche se non del tutto e si erano amati, inconsapevolmente si erano amati.
Si erano donati alla persona più importante della loro vita e l’avevano fatto insieme, felici e innamorati.


Prima di tutto mi inginocchio e chiedo perdono per il ritardo!!
Ho deciso di allungare un po' il capitolo per farmi perdonare ^-^ e spero di non avervi deluso, ci tengo a sapere cosa pensate, anche critiche negative.
Ho anche deciso di farli stare un po' tranquilli a questi due, perchè se pensate che i guai siano finiti, beh, vi sbagliate di grosso, come si suol dire " la calma prima della tempesta " ebbene sì care mie lettrici, ho intenzione di far agitare le acque già nel prossimo capitolo, ma non voglio anticiparvi nulla!
E non odiatemi ^___________________^
Infine voglio ringraziare di cuore voi che commentate sempre sempre! quando leggo le vostre recensioni esplodo di gioia e mi metto a saltellare per casa, tanto che mi becco gli sguardi infuocati di mia madre che mi prende per pazza ^//^ ma questo è solo un piccolo particolare, perchè io vi adoro tutte!!!!!!
Anche chi legge soltanto e chi ha aggiutno la storia nei preferiti, siete in tantissimi e se potessi vi ringrazierei tutti, uno per uno, come un mega regalo ^-^
Grazie davvero e fatemi sapere cosa ne pensate, una bacione grandissimo!!!!!!!! CIAO ^^

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Capitolo 23
*** 23-cena ***


AVVISO:questo capitolo è un po' smielato e ci sono alcune scene hot; spero di non avervi deluso e di non aver esagerato.


Fantastico. Meraviglioso. Perfetto. Così ricordava la notte trascorsa con Inuyasha, tutto incredibilmente stupendo.
Avevano fatto l’amore fino a quando stanchi non si erano avvolti tra le lenzuola e si erano coccolati, baciati, accarezzati.
Non l’avrebbe mai dimenticata, non avrebbe mai potuto dimenticare la dolcezza dell’hanyou, la necessità di averla vicina, come l’aveva guardata, come l’aveva cercata e desiderata.
Si era sentita in colpa per averlo trascurato, per averlo messo da parte; perché lui era li, sempre, anche quando lei sbagliava.
E ora che stava stretta tra le sue braccia nulla avrebbe potuto farla muovere di li, neanche la fine del mondo
“ scricciolo “ l’aveva chiamata dolcemente
“ stai ancora dormendo o fai solo finta?? “
“ faccio finta e tu fai finta di non saperlo “ aveva sorriso divertito
“ ma lo sai che ore sono? “ “ non m’importa “
“ mezzogiorno passato “ “ possiamo rimanere qui anche fino a mezzanotte “
“ vuoi continuare a dormire? “ aveva aperto gli occhi stancamente, inchiodandoli in quelli di lui d’oro colato
“ no, voglio stare con te “ le aveva baciato la fronte
“ allora che ne pensi se adesso vado nella hall e dico al tizio che vogliamo affittare la stanza per… diciamo sempre? “ si era messa a ridere
“ io ci sto, ma chissà quanto ti costerà “
“ non ho niente da perdere se non stare con te “ era rimasta a fissarlo per un tempo che era parso infinito
“ Inuyasha “ “ che c’è? “
“ perché adesso sento che sarei capace di fare l’amore con te per tutto il giorno?? “
“ perché ti piace come lo faccio? “ l’aveva colpito al petto
“ seriamente “
“ beh.. forse perché ti sei resa conto che sono davvero la cosa più importante della tua vita “
“ lo credo anche io “ gli aveva detto avvicinandosi al suo viso e baciandolo lentamente; il ragazzo l’aveva attirata al suo petto, facendola rotolare sopra di lui e l’aveva stretta forte, accarezzandole la schiena nuda sotto il lenzuolo
“ mi dispiace “
“ per cosa? “ le aveva chiesto prendendo tra le mani un ciuffo di capelli setoso e nero come la notte; lei aveva appoggiato la testa sulla sua spalla
“ mi dispiace se in questo periodo ti ho messo da parte, se non sono stata molto presente e se magari.. dovrei cercare di essere più dolce e comportarmi più da fidanzata.. “
“ che sciocchezze, sei perfetta, non hai bisogno di cambiare “
“ però ti ho trascurato molto e non ho tenuto conto di ciò di cui potevi aver bisogno tu “
“ Kagome “ “ no Inuyasha, non voglio sentirmi dire che mi perdoni e che non ce l’hai con me, so di aver sbagliato e non mi farai cambiare idea “
“ d’accordo testarda che non sei altra, però lo sai che io ti.. “
“ tu? “ “ ti adoro scricciolo! E non m’importa quante volte sbagli, non potrei mai lasciarti andare “
“ grazie Inuchan “ mentre stavano lì a coccolarsi, qualcuno aveva bussato alla porta
“ chi è? “ aveva chiesto lei, mentre il ragazzo era intento a baciarle il collo
“ sono Ryo, posso entrare? “
“ SI! “ aveva gridato l’hanyou e quando la porta si era aperta, lasciando entrare il ragazzo, Inuyasha si era buttato sul letto sospirando soddisfatto
“ dio Kagome!! È stato meraviglioso, sei una bomba a letto! “ era arrossita dalla testa ai piedi e gli aveva tirato una gomitata
“ poi come fai tu quel gioco con la lingua non lo fa nessuno, sei così.. “ gli aveva tappato la bocca e notando che Ryo la fissava sconcertato si era coperta con il lenzuolo, notando che parte del corpo era scoperto
“ scusalo Ryo, è che la mattina appena si alza ha bisogno di un caffè doppio, altrimenti rincretinisce! “
“ non preoccuparti, ero.. proprio venuto a vedere se avevate bisogno di qualcosa “
“ sì una cosa ci sarebbe “ era intervenuto l’hanyou portandosi le braccia dietro la testa
“ mi-mi dica signor Hayama “
“ ecco vedi.. ho finito i preserv “ “ sta zitto!!!!!!! “ aveva gridato lei rossa come un peperone
“ Ryo portaci la colazione e basta, grazie.. “ “ c-c-c-cer-to “ il ragazzo era uscito imbarazzatissimo, chiudendosi la porta alle spalle velocemente e correndo via.
Si era girata a fissarlo; se ne stava li, sdraiato con le braccia intrecciate dietro la nuca, gli occhi chiusi e un sorrisetto beffardo stampato in viso
“ che c’è? “ aveva chiesto annoiato, sentendosi osservato
“ che c’è? Mi chiedi che c’è???? Ma lo sai che figura abbiamo fatto!?!? ti rendo conto di cosa gli hai detto?! “ senza preavviso l’aveva abbracciata, sdraiandola sul letto e mettendosi sopra
“ almeno smetterà di sbavarti addosso, così se prima non l’avesse capito, ora penso di avergli chiarito le idee sul fatto che tu sei felicemente occupata! Fidanzata! E non voglio che quello ti lasci più uno schifo di biglietto e nemmeno una rosa o dei cioccolatini o qualsiasi altra cosa! Tu sei mia. Mia e basta. Quindi spero che Ryo l’abbia capito! “
“ ma lo sai che figura mi hai fatto fare?? “
“ beh? Quello che ho detto è tutto vero “ “ brutto maniaco!! “ aveva cercato di spostarlo, ma lui si era avvicinato al suo collo e l’aveva cominciata a baciare, facendola sciogliere quasi subito
“ Kagome non devi mai ribellarti a me, capito? “
“ quanto sei antico! Non sono mica la tua schiava! “
“ no, ma mi appartieni e non voglio dividerti con altri, è una cosa che mi manda in bestia! Mi hai reso ancora più geloso e possessivo di quanto già potessi essere “
“ sei tu che sei pieno di manie di gelosia! Guarda che io non vado con il primo che mi capita appena mi lasci sola! “
“ mi faresti morire se lo facessi “
“ perché quando parliamo di tradire parliamo sempre e solo di me e mai di te? “
“ perché io non potrei mai toccare nessuna che non sia tu.. signora Kojima “
“ suona bene non trovi? Signora Kojima..mi piace..o forse dovrei scoprire come si chiama di cognome Ryo..”
“ Kagome!! “ aveva ringhiato lui
“ tu sarai signora Hayama e basta! “ “ tu hai iniziato “
“ e io ora finisco! “
“ geloso “ “ traditrice “ “ maniaco “ “ viziata “ “ permaloso “ “ ingenua “
“ ti odio! “ lui le aveva sorriso
“ lo sai che l’odio è il sentimento che si avvicina di più all’amore?? “
“ questo sicuramente non è il mio caso! “
“ te l’ho mai detto che quando fai l’arrabbiata mi ecciti? “
“ non ti permettere, non provarci neanche! “ “ a fare cosa? “ le aveva chiesto con una voce troppo sensuale, avvicinandosi al suo collo e posando piccoli baci sulla pelle, fino a scendere al seno che aveva scoperto dal lenzuolo, cominciando a giocarci
“ Inuyasha.. “
“ ogni tuo desiderio è un ordine, dimmi cosa vuoi che faccia e io lo farò.. “ era sceso a baciarle il ventre, mentre con una mano stringeva ancora una delle sue rotondità; lei aveva sospirato forte, mordendosi il labbro inferiore e stringendo tra le mani il lenzuolo
“ vuoi che continui? “ le aveva chiesto continuando a baciarle e a leccarle la pelle e fermandosi appena sopra il lenzuolo che le copriva il basso ventre
“ o preferisci che io mi fermi? “ si era alzato leggermente ma subito le mani della ragazza l’avevano bloccato
“ no.. “
“ no cosa? “ aveva soffiato sull’ombelico, facendola tremare
“ no.. scendi.. non ti fermare “ aveva sorriso compiaciuto “ ai tuoi ordini.. “ aveva spostato la stoffa e si era insinuato affamato tra le sue cosce
“ mi stavi aspettando è? “ le aveva chiesto notando quanto già fosse eccitata
“ Inuchan.. “ aveva piagnucolato lei
“ e va bene, va bene… mi sacrificherò “ l’aveva baciata dolcemente e aveva cominciato ad accarezzarla con la lingua, muovendosi lentamente e sentendola gemere il suo nome; era entrato in lei con due dita, muovendosi più velocemente e giocando con la parte più sensibile
“ Inuyasha.. “ l’aveva chiamato più agitata, si sentiva morire ogni volta che lui la toccava; non sentiva più le gambe, solo le sue dita dentro di lei e la sua bocca, era in estasi, sperava solo che Ryo non arrivasse proprio in quell’istante, perché l’avrebbe ucciso!
L’aveva sentito aumentare il ritmo e aveva gridato più forte, stringendo le mani tra i suoi capelli argentati e spingendolo ancora di più verso di lei; solo lui era capace di farla sentire così bene, così al sicuro.. voleva bene a Koga, ma quando l’aveva baciata contro la sua volontà l’aveva odiato, si era sentita tradita.
Mentre era immersa in quella miriade di emozioni aveva sentito un’ondata di piacere pervaderla, togliendole il fiato e facendola cadere inerme sul grande letto; gli occhi chiusi, le guance arrossate, il fiato affannato e il petto che veloce si alzava e si abbassava.
L’hanyou aveva ripercorso la scia di baci, partendo dal basso ventre, fino ad arrivare a quella bocca rossa e carnosa; l’aveva baciata, anche se lei faticava a seguirlo e si era impossessato delle sue labbra in una maniera aggressiva, prepotente.
La voleva, aveva voglia di lei sempre ed era una cosa che non riusciva a controllare
“ a prima mattina questo mi farà venire un infarto prima o poi “ lui aveva sorriso divertito
“ guarda che sono quasi le due, non è più mattina “
“ allora sarai solo tu che prima o poi mi farai morire “ “ diciamo che morire così non è poi così male “
“ sono d’accordo, però.. “ l’aveva fissata curioso “ però?? “
“ non credo tu abbia finito.. “ “ è una richiesta o un ordine? “
“ tutti e due “ “ forse dovrei chiudere la porta a chiave “
“ forse, se Ryo ci vedesse sono sicura che ne rimarrebbe stecchito “ si era alzato portandosi via il lenzuolo e aveva chiuso la porta.
Quando si era girato per raggiungerla sul grande letto matrimoniale si era fermato qualche secondo a fissarla; era di una bellezza inaudita, la pelle bianca come la neve e liscia come fosse ghiaccio, i capelli corvini e setosi e quegli occhi cioccolato.. quei bellissimi occhi così intensi e pieni di calore.
Kagome accortasi del suo sguardo fisso su di lei si era girata a guardarlo
“ che c’è? “
“ stavo solo ammirando compiaciuto quanto bendiddio ho la fortuna di avere “
“ guarda che io non sono tua! “
“ ah no? “ le aveva chiesto alzando un sopracciglio “ no “ aveva detto lei ridendo
“ no? “ le aveva chiesto lui avvicinandosi “ noo! “ era salito sul morbido materasso e con prepotenza l’aveva stretta tra le sue braccia, mordendole il lobo dell’orecchio
“ ahi! Inuyasha! “
“ di chi sei? “ “ di nessuno “ sorridendo le aveva morso anche una spalla “ Inuyasha! Mi fai male “ si era lamentata la ragazza cercando di allontanarsi, ma peggiorando solo le cose
“ non ho capito bene di chi sei.. “
“ non ti darò questa soddisfazione! “ era sceso a baciarle il seno, ma non appena l’aveva sentita compiacersi dei suoi baci le aveva preso tra i denti un capezzolo, facendola gridare ancora
“ basta ti prego.. “
“ tu rispondimi.. di chi sei.. “ rassegnata lei aveva sussurrato un “ tua.. “
“ non ho sentito “ “ sono tua baka! “ le aveva sorriso e l’aveva baciata con passione
“ ma non so ancora per quanto “ aveva aggiunto mentre lui era sceso a baciarle il collo
“ per molto, molto tempo ancora… così tanto tempo che un giorno spererai di non avermi mai incontrato “
“ non potrei mai sperare una cosa del genere “ l’aveva fissata negli occhi
“ credi? “
“ sì, io…… ci tengo troppo a te per poter sperare di non averti mai incontrato, andrebbe contro ogni logica “
“ non ne puoi essere sicura “
“ invece sì! Sei la cosa più importante Inuyasha, di tutto e di tutti e non potrei vivere senza averti accanto “ l’aveva baciata e lei si era aggrappata con forza alle sue spalle, cercando di approfondire sempre di più il contatto con le sue labbra
“ Kagome “ aveva sussurrato annaspando per cercare aria
“ fai l’amore con me, ora e domani, per sempre… “ stavolta era stata lei a baciarlo, posizionandosi sopra il suo corpo e scendendo lentamente per tutta la sua lunghezza.
Era sofferenza, era piacere e droga; un miscuglio di sensazioni talmente forti che non avrebbe mai potuto rinunciarci.
Erano uniche e solo per loro; e lui era capace di rendere tutto più bello e di moltiplicare quelle emozioni fino a renderle immense; era lui, il suo hanyou, il suo ed unico Inuchan, il suo uomo, il suo rifugio, la sua libertà, la sua gioia, il suo.. amore.
L’amava, da morire, faceva male e lo amava, ma era una cosa inspiegabile, meravigliosa.
Aveva respirato più forte quando il ragazzo era entrato in lei con più forza, con più desiderio, facendole toccare il cielo con un dito; l’aveva presa per le spalle, buttandola sul letto e assalendola con il suo fisico scolpito, cercando di sfiorare ogni suo centimetro di pelle, desiderando di entrare in lei come un fulmine che taglia a metà il tronco di un albero; voleva le sue labbra, voleva saziarsi dei suoi sospiri e dei suoi gemiti, colmarsi del suo profumo, il profumo della sua pelle, dei suoi capelli, il profumo dei loro corpi, del sudore e dello sfinimento.
La voleva tutta e non voleva niente, non sapeva neanche lui cosa stava cercando; sapeva solo che starle accanto lo faceva stare bene, lo calmava e nello stesso tempo gli dava una scarica di elettricità, l’amava e la odiava, la desiderava e la respingeva, la voleva accarezzare e voleva prenderla con la forza, con prepotenza, violenza e baciarla, baciarla fino a consumarla, fino a riempire quella passione che piano piano era nata dentro di lui.
Si era svuotato in lei, facendola gridare di piacere e sentendola arrivare poco dopo; e stanco si era appoggiato al suo petto morbido, godendo di quella scarica che l’aveva attraversato
“ grazie “ aveva sorriso
“ grazie a te “ si erano baciati dolcemente e senza fretta, riassaporando i loro respiri e le loro carezze, quando un rumore li aveva interrotti
“ sono Ryo “
“ dio ti prego no! “ aveva sussurrato il ragazzo buttandosi sul cuscino
“ vieni! “ aveva detto lei avvolgendosi nel lenzuolo
“ vi ho portato la colazione “ “ grazie sei stato molto gentile “ gli aveva sorriso dolcemente e lui era arrossito
“ sì, grazie mille! Ora puoi volatilizzarti “ il ragazzo imbarazzato si era inchinato e aveva fatto per uscire dalla stanza
“ Ryo! “ lui si era girato
“ scusalo, non ha ancora assunto la sua dose di caffè “ “ tranquilla “ le aveva sorriso e si era chiuso la porta alle spalle.
“ sei una cosa incredibile, lo sai?!? Cambi umore ogni due secondi! Prima sei dolce e affettuoso, poi cacci il cameriere che non ti ha fatto nulla! “ si era alzata dal letto e aveva indossato una vestaglia verde, sedendosi a tavola e iniziando a mangiare; il ragazzo aveva indossato una paio di boxer e un pantalone della tuta, andando verso di lei e abbracciandola da dietro
“ scusami.. è solo che mi ha mandato in bestia vederti sorridere per lui e poi… stavo così bene tra le tue braccia che quando ho sentito bussare mi sono innervosito, mi dispiace… mi perdoni? “
“ solo se stasera mi porti a cena “ le aveva preso il viso tra le mani, facendola girare
“ molto volentieri “ gli aveva sorriso e lui l’aveva baciata dolcemente.
Avevano mangiato tranquilli e il pomeriggio erano andati di nuovo a sciare, ma stavolta senza scommettere, si erano solo divertiti ad andare sullo slittino e a scivolare su quel manto bianco e gelido.
Verso le sei erano rientrati e si erano fatti una doccia veloce
“ Kagome sei pronta? “
“ sì, ma… “ il ragazzo si era appoggiato alla porta del bagno “ ma? “
“ mi sento a disagio con questo vestito! Non posso mettere un jeans e una maglietta? “
“ esci di li! “ le aveva ordinato “ no! “
“ fammi vedere come stai almeno! Avanti scricciolo non farti implorare.. “ i secondi erano passati lentamente fino a quando la porta non si era aperta piano
“ sii sincero però “ “ d’accordo “ era sgusciata fuori da dietro la porta e si era mostrata ai suoi occhi in tutta la sua bellezza
“ allora? “
“ e tu vorresti cambiarti?!? Kagome sei.. sei stupenda! “ le aveva detto osservandola in quel vestito bianco che le scendeva fino ai piedi avvolti in delle scarpe aperte con un tacco non molto alto; i capelli neri le scendevano ricci sulle spalle e spiccavano su quel vestito del colore della neve.
Era… era bellissima! Non sapeva neanche lui come definirla, il respiro gli si era fatto irregolare solo a guardarla e uno strano piacere si era fatto strada dentro di lui, la voglia di strapparle quel vestito lussuoso di dosso e sbatterla contro il muro per farla sua tutta la notte.
Aveva deglutito cercando di non pensare a certe cose
“ stai benissimo così, non voglio che ti cambi.. “ “ sei sicuro? “ lui aveva annuito convinto e l’aveva presa per mano
“ stai tranquilla “ “ vicino a te farò la figura del brutto anatroccolo “
“ non penso proprio, anzi stasera non voglio che ti stacchi da me neanche per un secondo, potrebbero saltarti addosso e la cosa non mi piace “ aveva sorriso dolcemente
“ ti starò incollata non preoccuparti “ entrambi avevano indossato il capotto ed erano usciti dalla stanza.
“ dove andiamo a mangiare? “ gli aveva chiesto in macchina
“ in un ristorante italiano poco distante, so che ti piace.. “
“ Inuchan!! Grazie non vedo l’ora di mangiare “ le aveva sorriso e dopo alcuni minuti aveva parcheggiato
“ Kagome vieni qui! Ha ripreso a nevicare “ gli aveva sorriso dolcemente e si era fatta stringere tra le su braccia.
Mentre attraversavano il grosso salone per arrivare al loro tavolo Inuyasha aveva ringhiato furioso
“ che c’è? “
“ non ti tolgono gli occhi di dosso “ le aveva detto stringendo la presa sul suo fianco e facendola ridere
“ ecco il vostro tavolo “ “ grazie ! “ si erano seduti e lui non aveva smesso di guardarsi in giro; la ragazza aveva notato come quelle due tenere orecchiette sulla sua testa non erano state ferme un secondo da quando erano entrati nel ristorante
“ vuoi darti una calmata?? “
“ non riesco, mi stanno facendo salire il sangue al cervello.. cazzo! “ si era massaggiato lentamente le tempie, chiudendo gli occhi e respirando profondamente
“ Inuyasha “ l’aveva chiamato ma lui non si era mosso
“ Inuyasha guardami “ di nuovo non le aveva dato ascolto
“ guardami “ gli aveva detto prendendogli una mano e accarezzandola delicatamente; lui aveva dischiuso quelle pozze dorate e l’aveva fissata
“ Kagome.. “
“ stai tranquillo, sono qui con te e voglio stare con te, lascia perdere tutte le altre persone, mi hai portato qui per farti perdonare, ricordi?? “ aveva annuito e le aveva sorriso
“ scusami, devo imparare a gestire questa stupida gelosia “
“ sono d’accordissimo con te! “ l’aveva fulminata
“ questo non significa che potrai uscire con qualsiasi ragazzo “ aveva precisato “ mai detto! “ l’hanyou si era rilassato e il cameriere aveva portato il menù
“ che cosa prendi? “ le aveva chiesto
“ mmm…. Credo che prenderò spaghetti gamberi e zucchine come primo e…… “ si era morsa il labbro inferiore e lui era rimasto incantato a fissarla; dio quanto era bella!
Quando era uscita dal bagno gli aveva quasi fatto venire un infarto e ora che l’aveva davanti.. fremeva sulla sedia e imprecava per non potersi alzare e farla sua li seduta stante sul tavolo… non aveva smesso di fissarla e con la mente aveva viaggiato facendo pensieri non propriamente casti
“ scaloppine ai funghi! Sì ho deciso e.. “ aveva alzato gli occhi e aveva incontrato il suo sguardo intenso e maledettamente seducente; il cuore aveva perso un battito ed era arrossita
“ tu? “ gli aveva chiesto in un filo di voce sentendosi in soggezione; il ragazzo aveva studiato con attenzione il menù e deciso le aveva risposto
“ tagliatelle ai funghi e vitello ai ferri “ era rimasta come una cretina a guardarlo e lui le aveva sorriso maliziosamente
“ non riesci a staccarmi gli occhi di dosso? “ lei imbarazzata aveva annuito
“ lo so, un sacco di ragazze ti invidiano.. “ a quella affermazione era uscita da quello stato di trance
“ idiota! “ “ che ho detto? “
“ ti dai le arie e sei uno stupido! credi di essere l’unico bell’uomo in questa sala?!?! “
“ hai visto qualcuno… di meglio? “ si era sforzato e quanto gli era costato dire quelle parole, perché Kagome doveva avere occhi solo per lui
“ a centinaia “ aveva risposto tranquilla
“ Kagome.. “ aveva ringhiato irritato “ chi cavolo hai visto?? “ si era girata e aveva cominciato ad indicare alcuni tavoli
“ quello è molto carino e… oddio guarda quel tizio! Com’è che non lo conosco??? Mmm.. Inuyasha guarda a quel tavolo, c’è un ragazzo che ha uno sguardo.. da lui mi farei fare qualsiasi.. “
“ basta ti prego!! Se stai cercando di uccidermi ci stai riuscendo… giuro che non ti porto più fuori a cena! “
“ ma non ti ho ancora fatto vedere quello che preferisco “ l’aveva fulminata
“ e.. sarebbe? “ lei sorridendo gli aveva puntato l’indice davanti al naso “ tu “ aveva detto semplicemente e una scarica l’aveva attraversato dalla testa ai piedi facendolo eccitare in un modo assurdo, che neanche lui credeva capace.
Aveva bevuto un sorso d’acqua e aveva cercato di darsi un contegno su quella schifo di sedia; la voleva, cavolo se la voleva e non capiva come potesse desiderarla ancora da impazzire se avevano fatto l’amore quella mattina
“ Kagome.. non credo tu stia migliorando la situazione “ l’aveva fissato confusa ma a interromperli era arrivato il cameriere con i primi
“ buon appetito Inuchan! “
“ buon appetito scricciolo “ doveva calmarsi, fare un bel respiro e concentrarsi solo sulle tagliatelle che avevano un profumo squisito… ma non quanto quello di Kagome… oooh!
Ma cosa gli stavo succedendo? Basta, non poteva pensare a quelle cose mentre erano in un ristorante nel bel mezzo di una cena, ci avrebbe pensato dopo!
“ senti un po’ Kagome “
“ mh? “ “ lo sai che tra un po’ sarà natale? “ lei aveva annuito
“ che cosa vorresti? “ l’aveva fissato sorpresa “ che cosa? “
“ ti ho chiesto cosa ti piacerebbe ricevere.. “ “ preferisco le sorprese “
“ andiamo! Non rendermi tutto più difficile, dimmi cosa ti piacerebbe e io te lo faccio trovare sotto l’albero.. “ “ vediamo… pensandoci non mi hai ancora regalato un anello “ lui aveva tossito ed era rimasto senza parole
“ ma.. ma non lo voglio per forza, insomma costa tanto e..e.. “
“ tranquilla, non mi stavo strozzando perché vuoi un anello ma perché non te ne ho ancora regalato uno.. mi dispiace “
“ che stupido! mi hai fatto spaventare, pensavo che ti stessi strozzando per la mia richiesta troppo costosa “ “ che sciocca che sei, e poi non devi preoccuparti dei soldi, non sono un problema.. “
“ per te.. “ aveva detto lei chinando il capo
“ e neanche per te, quello che è mio è tuo, ricordi? “ “ sì però… “
“ niente ma, lo sai che sei la mia famiglia “ gli aveva sorriso
“ e tu cosa vorresti per natale? “ un sorrisino malizioso gli si era stampato sul volto “ te “
“ ma non è un regalo, io sono tua sempre, voglio darti qualcosa di speciale! “
“ se ti facessi trovare vestita da babbo natale sexy.. ti assicuro che sarebbe davvero speciale, molto, molto speciale! “
“ lo sapevo! Dovrò pensarci da sola al tuo regalo “
“ significa che non ti travestirai? “ le aveva chiesto deluso
“ devo pensarci.. “ aveva sospirato immaginando di vederla fasciata in un mini abito rosso e sedersi a cavalcioni su di lui, per poi..
“ Inuyasha?? “ si era risvegliato da quei pensieri assolutamente invitanti e l’aveva guardata
“ scusami, stavo pensando.. “ gli aveva sorriso “ conoscendoti, immagino già cosa ronzava in quella tua testa malata! “ il ragazzo aveva messo il broncio
“ mi offendi! Guarda che il sesso non è il mio unico e solo pensiero fisso!! “ aveva ribadito
“ ah no? “ “ no! Stupida.. “ aveva borbottato ingoiando un boccone
“ certo.. infatti mi hai chiesto di vestirmi da babbo natale sexy per natale per fare una partita a carte, giusto?? non avevi strane intenzioni..”
“ veramente… io pensavo di giocare a mahjong, ma se preferisci le carte.. “ lei era scoppiata a ridere e lui non aveva saputo resistere a quella risata cristallina così contagiosa e l’aveva seguita a ruota.
La cena era proseguita tranquilla, tra risate e battibecchi e alla fine Inuyasha aveva pagato il conto e si erano avviati alla macchina, ma prima che lei potesse entrare lui l’aveva bloccata alla portiera, abbracciandola da dietro e strusciandosi sul suo corpo, strappandole un gemito sorpreso
“ Inuyasha Hayama!!!! Vuoi dirmi che diavolo stai cercando di fare?!? “ aveva ringhiato arrabbiata e imbarazzata
“ Kagome.. è tutta la sera che mi sto trattenendo e non credo di riuscire a resistere ancora per molto “ le aveva leccato il collo facendola tremare
“ e non potevi resistere fino all’hotel? “ l’aveva girata inchiodando i suoi occhi lucidi di desiderio in quelli di lei
“ l’idea di farlo in macchina mi manda su di giri “ le aveva confessato con la voce bassa e baciandola con troppo forza; si era staccata senza respiro
“ ma siamo nel parcheggio del ristorante e la gente potrebbe vederci “
“ correremmo il rischio.. “ “ tu sei mat… “ aveva aperto la portiera posteriore e aveva infilato dentro Kagome, posizionandosi subito sopra di lei
“ sei bellissima stasera “ gli aveva sorriso attirandolo con le braccia dietro il suo collo ad avvicinarsi ancora di più e l’aveva baciato famelica dello stesso desiderio dell’hanyou.
Il ragazzo le aveva sfilato il cappotto e aveva preso ad armeggiare con la chiusura del vestito; improvvisamente aveva ringhiato irritato
“ scricciolo ma qualcosa di più semplice non te lo potevi mettere?!?!? “ aveva riso divertita
“ imbranato! Faccio io.. “ si era spostato quel tanto che bastava per permetterle di muoversi, intanto si era tolto il cappotto e appena aveva visto che la ragazza si era slacciata il vestito, come un assatanato l’aveva fatto scendere fino al basso ventre
“ aiutami “ lei aveva alzato il bacino e lui le aveva fatto finalmente scivolare la stoffa sulle gambe lisce
“ la prossima volta jeans e maglietta! Intesi? “
“ sta zitto e baciami! “ aveva assaporato le sue labbra morbide mentre lei frenetica gli aveva sbottonato la giacca, facendola cadere sul sedile e gli aveva allentato la cravatta
“ non riesco a toglierla Inuchan “ si era lamentata e lui subito aveva risolto il problema in due secondi, sbottonandosi anche la camicia che la ragazza velocemente aveva strappato via, baciandogli il petto, mentre la bocca ingorda dell’hanyou scivolava avanti e indietro sulla pelle calda del collo.
Mentre stavano avvinghiati Kagome aveva sentito delle voci avvicinarsi
“ Inuyasha! C’è qualcuno.. “ si era irrigidita e lui aveva preso il suo cappotto e aveva coperto entrambi abbracciandola dolcemente e baciandole la fronte
“ dio! Se ci avessero scoperti… “ “ stai tranquilla, sono andati via.. “ aveva aspettato che lei si calmasse e l’aveva baciata, una volta, due, tre, fino a quando non aveva sentito il desiderio ritornare prepotente in entrambi.
Si era tolto i pantaloni il più velocemente possibile e aveva liberato la ragazza del reggiseno, baciandole poi il petto e torturandola per un tempo infinito
“ Inuyasha “ quando lei aveva sussurrato il suo nome con la voce rotta dal desiderio, i suoi istinti animaleschi si erano fatti più forti e avevano preso il sopravvento.
Si era tolto i boxer e dopo averle spostato lo slip era entrato in lei, facendola sospirare forte; si era aggrappata al suo collo e aveva assecondato da subito quelle spinte forti e passionali.
E si erano baciati e accarezzati, amandosi fino a quando entrambi non avevano assaporato quel piacere dolce entrare nei loro corpi e dissolversi lentamente.
Si era portato sotto Kagome e l’aveva fatta appoggiare al suo petto; era stanco, ma soddisfatto come non mai e lei era distrutta, respirava affannosamente e aveva sonno
“ è stato più complicato di quando pensassi “ le aveva sussurrato accarezzandole la schiena nuda e i capelli morbidi e ancora profumati
“ già… credo di aver smaltito tutte le calorie acquistate a cena “ aveva sogghignato
“ però è stato appagante “
“ e pericoloso, ho avuto un ansia per tutto il tempo… non credo che vorrò mai rifarlo in macchina.. “ le aveva alzato il viso, baciandola sulle guance e sulle palpebre, poi la fronte, il naso, il mento ed infine le labbra
“ sei stanca scricciolo? “
“ un pochino “ “ ti va di andare in hotel a guardarci un bel film, al caldo sotto le coperte? “ gli occhi le si erano illuminati
“ non vedo l’ora “ si erano rivestiti ed erano partiti per tornare all’hotel.
Erano entrati nella hall congelati, fuori nevicava ancora e c’era un venticello gelido; l’hanyou l’aveva presa per mano e aveva cominciato a correre verso la stanza
“ aspetta Inuchan! ho i tacchi! “ ridevano e correvano come bambini, quando lei ad un certo punto era andata a sbattere contro qualcuno; una chioma nera l’aveva colpita in viso e un odore familiare l’aveva assalita, ma Inuyasha l’aveva trascinata via, troppo preso da quella bellissima serata che avevano trascorso insieme.
Si era cambiato e si era fermato a guardarla, mentre lentamente faceva scivolare sul suo corpo il vestito candido, lo sguardo perso e gli occhi vuoti; si era avvicinato e l’aveva abbracciata
“ va tutto bene? “
“ sì… sono solo un po’ stanca “ gli aveva sorriso e l’aveva baciato a fior di labbra
“ scegli il film, così ci mettiamo a letto “ il ragazzo aveva annuito non troppo convinto e l’aveva lasciata cambiarsi.
Che cos’era quella sensazione che sentiva da quando si era scontrata con quel tizio? Lo conosceva? E quell’odore familiare?? Quella chioma nera e morbida?? Aveva una strana confusione nella testa..

Chiedo perdono come sempre per il ritardo, anche se questa volta sono stata davvero via tanto e mi dispiace da morire di avervi fatto aspettare; quindi ho deciso di allungare di poco il capitolo e so già che mi ucciderete per avervi lasciato così alla fine, senza svelarvi nulla, ma credo che nella vostra testolina si sia già insinuata una certa idea, ma comunque mi direte voi.
Ho deciso che era ora di movimentare un po' le cose, visto che quei due sono stati tranquilli per ben due giorni! Quindi ecco che ritornano i guai, sono sicura che non vi aspetterete la piega che la storia prenderà ^-^ sono cattiva, lo so, ma vi voglio bene sempre!!!!!!
Ci conto sul vostro giudizio e anche se forse non me li merito, spero di ricevere i vostri commenti ^^ io cercherò di aggiornare il prima possibile, ma è davvero difficile, tra le cose da fare e la mancanza di ispirazione c'è sempre qualcosa che mi trattiene.
Vi lascio, sperando che abbiate passato delle buone vacanze e rifacendo a tutti i miei migliori auguri di buon anno!!!
Un bacione a tutti e grazie immensamente a chi ha commentato e a chi letto e non dimentico chi ha aggiunto la storia nei preferiti: siete speciali, non abbandonatemi, mi raccomando ^______^ Alla prossima!!

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Capitolo 24
*** 24-addio ***


ATTENZIONE: vi avverto subito che in questo capitolo ci saranno un po' di parolacce pesanti, quindi lascio scegliere a voi se leggere o no.

Stava camminando lungo un corridoio, fino a quando non si era trovata davanti ad una porta; era entrata cauta nella stanza e aveva visto un uomo girato di spalle; i capelli lunghi e neri raccolti in una coda alta e le spalle larghe.. assomigliava incredibilmente al tizio con cui si era scontrata.
L’uomo si era girato verso di lei, ma Kagome non era riuscita a vedere il suo viso fino a quando non se l’era trovato a pochi centimetri di distanza
“ sei anche mia “ le aveva sussurrato quell’individuo e la ragazza aveva aperto gli occhi spaventata.
Si era messa seduta nel letto e si era passata una mano sulla fronte sudata, spostando alcuni ciuffi di capelli che le erano rimasti appiccicati alla pelle; possibile che quello del sogno fosse Koga? E che lo stesso uomo con cui si era scontrata fosse lui? Poteva essere vero? Ma… cosa ci faceva lui li?? E soprattutto, l’aveva riconosciuta?
“ scricciolo va tutto bene? “ si era spaventata al tocco di quelle mani calde sulla sua pelle, toppo assorta in quei pensieri assurdi
“ si.. si sto bene, ho solo fatto un brutto sogno… “ la voce le tremava al pensiero che quell’uomo potesse essere davvero lui
“ vuoi raccontarmelo? “ l’aveva abbracciata, facendole appoggiare la schiena al suo petto
“ no tranquillo, adesso… sto bene “ “ Sicura? “ aveva annuito cercando di sorridere e si era lasciata andare sul ragazzo
“ Inuyasha? “ “ che c’è? “
“ questo… è il nostro ultimo giorno di vacanza “ “ lo so, che cosa vorresti fare? “ aveva preso ad accarezzarle le mani sfiorandole il collo con il mento
“ io vorrei poter rimanere qui per sempre… non mi va di ripartire, di tornare a scuola e a lavoro…. Di ritornare alla vita di tutti i giorni. Voglio stare qui con te e dormire fino a tardi la mattina e fare l’amore fino alla sera… e poi riaddormentarci abbracciati.. “ aveva sorriso sulla sua spalla, accarezzandola con qualche piccolo bacio
“ lo vorrei anche io… non andarmene mai e stare sempre con te… Kagome? “
“ dimmi “
“ ti piacerebbe girare il mondo insieme a me? con solo uno zaino, dormire dove ci capita e visitare l’Europa.. l’America… ti piacerebbe? “ aveva intrecciato le dita con quelle del ragazzo e girando lentamente il viso gli aveva baciato una guancia
“ sarebbe bellissimo, solo io e te, dormire sotto le stelle e… mi piacerebbe tanto fare l’amore sulla spiaggia e a te? “
“ con te farei qualsiasi cosa e in qualsiasi posto… mi prometti una cosa? “ “ cosa? “
“ quando un giorno ci saremo sposati…. Io e te partiremo per girare il mondo, vuoi? “
“ non potrei desiderare nient’altro “ l’hanyou l’aveva fatta girare e dolcemente le aveva preso il viso tra le mani, baciandola con quanto più amore avesse e deliziandosi di quelle labbra morbide e del suo profumo delicato.
Aveva appoggiato la fronte su quella del ragazzo e l’aveva guardato negli occhi
“ quando pensi che ci sposeremo Inuchan? “
“ quando vorrai “ “ tu.. sei ancora sicuro? “ “ certo, non ho mai avuto dubbi e tu? “
“ anche io… però vorrei tanto che fosse presente anche mia madre “ subito i suoi occhi si erano rattristati e Inuyasha le aveva accarezzato il viso
“ tranquilla scricciolo, sono sicuro che ritornerà presto e che anche se adesso non è con te ti pensa sempre e ti vuole tanto bene.. “ “ mi manca così tanto.. “
“ lo so scricciolo, vorrei poter fare qualcosa “ le aveva detto sentendosi impotente di fronte a quella situazione, di fronte a quegli occhi tristi e a quella malinconia
“ tu fai già tanto per me, non preoccuparti “ l’aveva baciata ancora, cercando le sue labbra e la sua lingua calda, sentiva la necessità di avere la sua bocca sulla sua, di stringerla tra le braccia e di sentire il suo profumo riempirgli i polmoni e diffondersi dolcemente
“ vado a farmi una doccia, poi ti va di andare a fare colazione fuori? Non mi va di stare in camera.. “
“ d’accordo, ti aspetto di qui “ le aveva detto mentre lei lentamente spariva nel bagno
“ Kagome? “ la ragazza si era affacciata da dietro la porta “ io sono qui e ci sarò sempre, lo sai verso? “ gli aveva sorriso e gli aveva fatto segno di raggiungerla.
Avevano passato più di tre quarti d’ora dentro la doccia e alla fine si erano recati ad un bar poco distante; aveva smesso di nevicare e il paesaggio era colorato di un bianco così candido che lei era rimasta senza parole
“ fa freddo, ma.. “ aveva respirato a pieni polmoni “ si sta benissimo “ aveva sorriso e il ragazzo l’aveva presa per mano, entrando nel locale
“ che cosa prendete? “ aveva chiesto un ragazzo
“ un cappuccino e una brioche alla cioccolata “ “ anche per me lo stesso “ aveva detto lui
“ mi dispiace che questi tre giorni siano volati “
“ già…. Sarebbe bello poter rimanere un altro po’ “ gli aveva detto tristemente
“ non potrò mai dimenticare l’altra sera… è stato tutto bello, anche nella macchina, nonostante le difficoltà “ era arrossita e un pensiero l’aveva di nuovo assalita.. Koga… sperava tanto che non fosse lui, non le andava di rivederlo e di rovinare quell’ultimo giorno di vacanza
“ Kagome? “ l’aveva chiamata ma lei sembrava persa
“ Kagome?? “ in un attimo i suoi occhi sembrarono essere tornati normali
“ che c’è? “ “ non ti sei accorta che il cameriere ha portato il cappuccio e la brioche “
“ oh! Scusami, stavo pensando.. “ “ a cosa? Mi sembri un po’ strana.. “
“ non è niente “ “ non mentirmi… sembra che la tua mente sia da un’altra parte “ aveva chinato il capo, mescolando il cappuccio
“ davvero Inuyasha non è importante “ “ allora perché non vuoi dirmelo? “
“ perché… è una cosa sciocca, credimi… “ “ per favore “ l’aveva implorata ma lei non voleva cedere, non voleva assolutamente dirgli di Koga; gli aveva sorriso mordendo il cornetto
“ andiamo a pattinare sul ghiaccio dopo? “ aveva alzato un sopracciglio sospettoso
“ come vuoi, ma sappi che se non me lo dici significa che mi stai nascondendo qualcosa e che non è poi così sciocca… “
“ ti prego, potresti fidarti un pochino di me?? “ aveva sospirato rassegnato
“ d’accordo, ma…. “ “ ma? “
“ niente, lascia stare “ aveva finito di mangiare la brioche e aveva bevuto il cappuccio e mentre appoggiava la tazza al piattino l’aveva visto sorridere
“ che c’è? “ “ vieni qui “ si era avvicinata e lui le aveva preso il mento con una mano, baciandola appena vicino alla bocca
“ sei sempre un disastro “ le aveva detto dolcemente “ ero sporca? “
“ cappuccio “ “ grazie “ gli aveva detto imbarazzata
“ allora vuoi andare a pattinare?? “ “ sì!! Sempre se ti va… “
“ sei capace?? “ “ certo!! Ci sono stata pure con Koga “ gli aveva detto, ma poi si era subito tappata la bocca; lo sguardo dell’hanyou era irritato, si sentiva male, non accettava il fatto che lei fosse stata con quel Kojima
“ scusami, non volevo… “
“ non importa “ si era alzato ed era andato a pagare il conto; ma che cavolo le era saltato in mente?!?!? Di spifferargli che era stata a pattinare con Koga.. maledizione! Chissà come si era sentito
“ senti un po’ “ le aveva detto mentre entravano in macchina
“ che c’è? “ “ visto che sei tanto brava una piccola scommessa non ti metterà mica paura, no? “ le aveva detto sfidandola
“ che cosa vuoi scommettere? “
“ se vinco io mi dirai che cosa ti tormenta, se vinci tu ti lascerò stare, ci stai? “
“ a chi cade per primo? “ “ va bene e Kagome? “
“ sì? “ “ se vinco voglio la verità, non dovrai mentirmi, intesi? “ aveva sospirato “ intesi… “ erano arrivati alla pista; era piena di gente che pattinava, tutta illuminata ed era tutto tremendamente romantico
“ Inuyasha? “ aveva piagnucolato aggrappandosi alla manica del suo cappotto
“ dobbiamo per forza farla questa scommessa?? È tutto così bello… non roviniamo l’atmosfera “
“ non mi arrabbierò qualsiasi cosa tu mi dica e poi non è detto che io vinca “ aveva messo il muso aspettando che lui tornasse con i pattini
“ senti.. ma tu sai pattinare? “ le aveva sorriso mentre si avvicinava all’entrata
“ credi che ti avrei sfidato altrimenti? “ “ chi te l’ha insegnato?? “ aveva esitato un attimo
“ beh… “ “ Kikyo? “ aveva annuito “ lo sapevo.. “ aveva detto irritata
“ gelosa? “ “ decisamente..no!! “ era entrata nella pista e l’aveva lasciato indietro, cominciando a volteggiare tra la gente; era rimasto qualche secondo a fissarla.. quanto era bella! Le guance e il naso arrossati e quel bellissimo sorriso a incorniciarle il viso; aveva indossato un cappello davvero ridicolo, ma su di lei era adorabile.. aveva così tanta voglia di baciarla..
“ che fai non vieni?? Hai paura di cadere?? “ le aveva sorriso ed era entrato sulla pista, raggiungendola senza difficoltà e abbracciandola
“ non ho paura scricciolo… non vorrei farti perdere.. “ gli aveva fatto la linguaccia e lui l’aveva baciata e forse con troppa passione visto che qualcuno aveva iniziato a fischiare
“ Inuyasha.. “ si era staccata imbarazzata, nascondendo il viso nel suo cappotto
“ ci guardano tutti… potresti trattenere i tuoi istinti animaleschi?? “ si era messo a ridere e le aveva baciato la fronte
“ diamo inizio alla gara?? “ aveva annuito e prendendolo per mano avevano preso a pattinare; avevano fatto almeno dieci giri
“ senti Kagome.. ma se ci teniamo per mano… se tu cadi cado anche io e poi come si fa a capire che vince?? “
“ d’accordo… allora ognuno per i fatti suoi “ le aveva sorriso e la ragazza l’aveva preceduto, ma andando troppo veloce era andata contro un ragazzo che subito l’aveva afferrata prima che cadesse
“ tutto bene? “ era arrossita come un pomodoro
“ sì… scusami, non volevo venirti addosso… mi dispiace “
“ stai tranquilla, va tutto bene “ era arrossita ancora e in quel preciso momento era arrivato l’hanyou
“ che succede? “ aveva chiesto vendendo Kagome tra le braccia di quel tipo
“ ecco.. questo ragazzo mi ha afferrato prima che cadessi “
“ perché non l’hai lasciata cadere?!?!? “ aveva detto infastidito e strappandola dalle braccia di quel tipo “ cosa??? “ aveva chiesto lui incredulo
“ lascia perdere… è una scommessa, grazie e scusami se ti sono venuta contro “ gli aveva sorriso e il ragazzo aveva ricambiato, mischiandosi di nuovo tra la gente
“ stavi per cadere “ le aveva detto Inuyasha pattinando dietro di lei
“ ma non sono caduta “ “ però stavi.. “ aveva puntualizzato lui
“ appunto, stavo, non sono, quindi non vale!!! E non insistere “
“ di la verità… avevi adocchiato quel tipo e hai fatto apposta ad andargli addosso per farmi ingelosire “
“ certo… convinto Inuyasha! “ aveva ringhiato infastidito e non aveva smesso di fissarla, andava lentamente e la ragazza l’aveva superato almeno tre volte e lui continuava a guardarla, come se improvvisamente una calamita l’attirasse al corpo di Kagome, non riusciva a staccarle gli occhi di dosso e forse non era stata proprio una buona mossa, visto che in un attimo successe l’irreparabile.
La ragazza gli si era avvicinata con un sorriso gigante
“ vediamo…. Sei caduto e ora sei a terra e… io ho vinto e tu non dovrai chiedermi più nulla.. “
“ dannata… aiutami piuttosto “ aveva sorriso soddisfatta, girando su se stessa
“ adesso che mi alzo vedi.. “ e non aveva fatto in tempo a mettersi in piedi che lei era sfuggita sorridendo ancora; che piccola bastarda!! L’aveva umiliato e ora scappava.. sapeva lui come vendicarsi.
Si era avvicinato ai bordi della pista appoggiandosi e girandosi di spalle e dopo neanche due secondi aveva sentito due manine sfiorargli le braccia; si era girato veloce e l’aveva afferrata
“ allora?? Come pensi di farti perdonare? “
“ farmi perdonare per cosa?? Per aver vinto? “ “ no! Per avermi umiliato e avermi lasciato li per terra!! “ si era messa a ridere e lui l’aveva stretta con più forza
“ sei davvero irritante scricciolo “ le aveva detto ringhiando e senza preavviso l’aveva baciata con ardore, facendole appoggiare la schiena al bordo delle pista e avvinghiandosi al suo corpo come un assatanato.
Le sue mani grandi erano scivolate sul suo fondoschiena, facendola aderire ancora di più al suo corpo e sentendola sussultare; si era staccata imbarazzata e respirando con affanno, sorpresa di tanta audacia
“ che diavolo ti salta in mente? “
“ che ho fatto? “ aveva fatto finta di non sentirlo
“ perché non mi spogli e lo facciamo sul ghiaccio visto che ci sei… pazzo! “
“ non hai opposto resistenza “ aveva puntualizzato sorridendo beffardo
“ certo che non opposto resistenza! Sei un concentrato di muscoli e testosterone come avrei potuto oppormi? “ era scoppiato a ridere e l’aveva baciata ancora, ma stavolta dolcemente, accarezzandole la schiena
“ me lo vuoi dire? “ le aveva sussurrato sulle labbra
“ cosa? “ “ che cosa ti rende così pensierosa? “
“ avevi detto che se avessi vinto io non mi avresti più chiesto nulla “
“ lo so, solo che non poterti capire, non poter capire cosa ti tormenta mi manda in bestia… vorrei solo poterti aiutare “
“ e mi aiuti Inuyasha, ma credimi se ti dico che questa cosa non è veramente importante e che non c’è niente che mi tormenta “
“ però se fossi preoccupata per qualcosa me lo diresti vero? “ aveva annuito
“ quindi posso stare tranquillo? “ “ tranquillissimo “
“ Kagome? “ “ che c’è? “
“ sarò per sempre al tuo fianco, ricordatelo.. “
“ l’ultima volta che mi hai detto così siamo finiti in doccia a fare l’amore “
“ potremmo sempre accontentarci della pista da pattinaggio “ “ baka “ aveva detto ridendo e lui l’aveva seguita a ruota, abbracciandola dolcemente.
Avevano pattinato tutta la mattina e verso mezzogiorno entrambi avevano sentito la necessità di mettere qualcosa sotto i denti
“ dove andiamo? In hotel? “
“ no, è l’ultimo giorno che stiamo qui, non voglio stare in hotel, cerchiamo un ristorante da questi parti, ti va? “ le aveva chiesto mentre metteva in moto la macchina
“ certo, sto morendo di fame.. “
Fortunatamente avevano trovato un ristorantino li vicino che era già strapieno di gente
“ cavolo! Speriamo che ci sia posto.. “ aveva sbuffato lei
“ non ti preoccupare, vieni con me.. “ l’aveva presa per mano ed erano entrati
“ salve, siamo in due.. “ aveva detto l’hanyou ad un ragazzo dietro ad un bancone
“ temo che non ci sia più posto “ Inuyasha gli aveva sorriso e aveva tirato fuori dalla tasca quanto bastava per far cambiare idea al giovane
“ vi faccio accomodare subito, due secondi.. “ ed era sparito
“ che cosa gli hai fatto vedere? “ aveva chiesto incuriosita “ una pistola “
“ che cosa?!?!?!!? Mai sei matto?? Ci potrebbero arrestare.. oddio! Io me ne vado.. “ l’aveva abbracciata ridendo divertito, quella ragazza si beveva ogni cavolata, era assurda..
“ Kagome.. ti pare che vado in giro con una pistola??? Semmai con una spada… la preferisco “
“ brutto idiota, lasciami andare!! “ si era dimenata spaventata da quello che sarebbe potuto succedere
“ stai tranquilla! Sto scherzando!! gli ho solo fatto vedere una bella mazzetta di soldi… quanto sei sciocca! “ l’aveva fulminato, colpendolo allo stomaco con una gomitata
“ ahi! Ma sei matta?? Io stavo solo scherzando! “
“ che scherzo idiota!! E poi da dove vengono tutti quei soldi??? “
“ signori se volete seguirmi vi accompagno al vostro tavolo “ “ grazie, ci faccia pure strada “ aveva detto il ragazzo prendendo per mano Kagome e portandola al tavolo
“ torno tra poco per prendere l’ordinazione “
“ d’accordo, grazie “ aveva fatto finta di niente fino a quando lei non gli aveva tirato una ciocca di capelli
“ allora?? “
“ potresti cortesemente lasciarmi?? Me li stai strappando e se non vuoi un fidanzato calvo è meglio che molli la presa! “ lei stizzita l’aveva lasciato
“ sempre se continuerò ad avere un fidanzato “ aveva puntualizzato lei
“ non scherzare! Sei troppo permalosa ecco.. “
“ meglio che non ti rispondo, piuttosto tu devi ancora darmi delle spiegazioni! quei soldi? “
“ Kagome.. ti sai già dimenticata che la mia famiglia non ha problemi di soldi? “ lei aveva chinato il capo
“ scusa… per un attimo mi era passato di mente “ le aveva alzato il viso con una mano
“ e anche tu non hai problemi di soldi, perché fai parte della mia famiglia, te l’avrò ripetuto almeno un centinaio di volte… testarda! “ gli aveva sorriso imbarazzata
“ va bene ora scegliamo cosa mangiare!!! “ aveva cambiato discordo prendendo in mano il menù e cercando di decidere cosa prendere, mentre lui era rimasto un attimo a fissarla e poi l’aveva copiata.
“ Kagome stavo pensando una cosa.. “
“ che cosa? “ gli aveva chiesto ingoiando un boccone
“ pensi di voler tornare a lavorare ancora quando saremo tornati a casa? “
“ perché non dovrei? Ho bisogno di mettere da parte più soldi possibili per pagarmi l’università.. “
“ vuoi ancora cercare di prendere la borsa di studio? “ aveva annuito convinta
“ perché invece non lasci che sia io a “ l’aveva interrotto alzando una mano
“ so già cosa stavi per dire e la mia risposta è no! Grazie Inuyasha ma voglio fare le cose da sola.. non voglio pesare a nessuno e tanto meno a te e alla tua famiglia “
“ ma Kagome… non sei un peso, lo farei più che volentieri lo sai.. “
“ no.. no mi dispiace ma non voglio, voglio essere in grado di farcela da sola, senza l’aiuto di nessuno.. “
“ te l’hanno mai detto che quando ti metti in testa qualcosa sei davvero noiosa?? “ gli aveva sorriso
“ lo prendo come un complimento! “ avevano pranzato tranquillamente e verso le due erano andati a sciare per l’ultima volta.
Fortunatamente all’hanyou non erano venute in mente altre scommesse, quindi lei aveva sciato tranquilla e verso le quattro erano rientrati per preparare le valigie.
“ vado un attimo nella hall, tu aspettami sui divanetti “ le aveva detto e così la ragazza era andata a sedersi poco più in la, in un divanetto occupato già da qualcuno che leggeva il giornale
“ scusi, è occupato? “ in quei due secondi in cui la persona aveva abbassato la rivista e l’aveva fissata Kagome si era sentita morire; il pavimento le era crollato da sotto i piedi e per un attimo la sua mente si era disconnessa; era rimasta li in piedi a fissare l’uomo seduto e improvvisamente sentiva che la gola le si era seccata
“ Kagome… come stai?? “ ci aveva messo un po’ per riprendersi e rispondere
“ io… io sto bene.. e tu Koga? “ le aveva sorriso “ benone! Cosa ci fai qui? “ “ sono venuta a passare qualche giorno con… Inuyasha.. “
“ capisco “ “ e tu? Come mai sei qui? “
“ per lavoro, ho una faccenda da sbrigare e sono arrivato qui ieri “ tutti i presentimenti della notte scorsa allora erano veri… quel tizio con cui si era scontrata era lui.. maledizione!! Perché si erano dovuti incontrare?? E ora cosa sarebbe successo??
“ siediti! Non rimanertene li in piedi! È da tanto che non ci vediamo, perché non mi racconti qualcosa? “ quasi meccanicamente si era seduta di fronte a lui, tenendo le distanze il più possibile
“ sei ancora più bella di quanto ricordassi! “ era arrossita e aveva chinato il capo
“ grazie… anche tu… insomma ti trovo bene.. “
“ dici? Eppure è stato un periodo un po’… difficile “ le aveva detto sorridendo e in quel momento li aveva raggiunti la sua ancora di salvezza
“ Kagome andiamo? “ le aveva detto il ragazzo che quando si era avvicinato era rimasto qualche secondo a fissare Koga, cercando di realizzare la situazione
“ Koga “ “ Inuyasha “
“ andiamo? Dobbiamo preparare la valigie.. “ stranamente la sua voce si era fatta più bassa
“ partite oggi? “ “ sì, ormai siamo qui da due giorni e domani ricomincia la scuola.. “ e mentre stavano per alzarsi qualcun altro si era aggiunto
“ Inuyasha!!! Da quanto tempo!!! Come sono felice di rivederti!! “ aveva detto una ragazza buttandosi tra le sue braccia
“ ah.. Kikyo… come va? “ “ bene e tu? Che cosa ci fai qui?? “
“ sono venuto con Kagome in vacanza e tu? “
“ sono qui per lavoro.. con il signor Kojima.. “ che strana coincidenza aveva pensato l’hanyou che non vedeva l’ora di andarsene
“ senti già che sei qui potresti aiutarmi in una cosa?? “ gli aveva chiesto Kikyo
“ non può aiutarti Koga? “ “ lui è il mio capo… non posso chiedergli certe cose “
“ Kagome.. “ l’aveva chiamata cercando i suoi occhi “ vai, ti aspetto in camera.. tranquillo “
“ vengo subito “ le aveva detto ed era uscito dall’hotel con la ragazza
“ senti Koga.. io devo andarmene.. devo preparare le cose ed è già tardi, mi ha fatto piacere rivederti, ciao! “ aveva detto lei tutto d’un fiato
“ respira Kagome.. comunque anche io sono stato contento di averti visto dopo tanto tempo.. “ gli aveva sorriso forzata e velocemente era tornata in camera.
Si era appoggiata alla porta e aveva chiuso gli occhi, respirando profondamente; non era successo nulla, aveva solo rivisto quello stronzo di Koga!! Aveva bisogno di Inuyasha.. ma dove cavolo se l’era portato quella strega???
Per distrarsi aveva cominciato a preparare la sua borsa, ma dopo un quarto d’ora aveva iniziato ad avere qualche dubbio su dove si fosse cacciato il ragazzo, così era uscita di corsa, infilandosi al volo il cappotto ed era tornata fuori dall’hotel, notando che Koga stava ancora seduto sul divanetto a leggere.
Si era guardata in giro ma non aveva visto nessuno, così si era incamminato verso il retro dell’hotel e aveva visto Inuyasha e Kikyo e.. si stavano baciando.. no, non poteva essere vero.. Inuyasha.. le voleva bene, non le avrebbe mai fatto una cosa del genere.. ma quando aveva visto che non si erano ancora staccati qualcosa dentro di lei si era rotto in due e le guance avevano cominciato a rigarsi di lacrime.
Piangeva, piangeva e scappava, non sapeva dove, sapeva solo che non voleva più vederlo, quel bastardo aveva chiuso con lei, se ne sarebbe andata in quel preciso istante e se l’avesse rivisto l’avrebbe conciato per le feste.
Era uscito e aveva seguito la ragazza fino a dietro l’hotel
“ dove stiamo andando?? E poi cosa dovrei fare io?? “ ad un certo punto lei si era fermata e l’aveva fissato negli occhi
“ è da tanto che non ci vediamo, come stai? “
“ senti Kikyo sono venuto per aiutarti non per parlare di me o di te, quindi se non ti servo me ne vado ” le aveva detto facendo per andarsene, ma lei l’aveva bloccato, afferrandogli un braccio e andandogli addosso
“ non andartene “ l’aveva supplicato
“ cosa vuoi? “ lei che ormai era aggrappata a lui si era avvicinata al suo viso
“ ti amo “ gli aveva detto e prima che lui potesse dire o fare qualcosa l’aveva baciato; un moto di irritazione gli era arrivato al cervello e l’aveva spostata con forza, pulendosi la bocca schifato
“ che cazzo ti è preso? Sei impazzita?? “ gli aveva gridato contro
“ mi dispiace è solo che.. io.. mi manchi e non riesco a dimenticarti.. ti amo Inuyasha e non posso stare senza di te “
“ beh mi dispiace per te, ma io voglio Kagome e non te, dovevi pensarci prima alla cazzata che hai fatto “
“ mi dispiace.. io mi sono pentita.. “
“ ah sì?? Però non ci hai pensato due volte a scoparti un altro, no?? Sei una stronza e non osare farti più vedere, perché giuro che se non ho mai sfiorato una donna con un dito tu sarai la prima!! “
“ ti prego.. “ aveva tentato ancora lei prendendogli il braccio
“ vai a farti fottere Kikyo, sei solo una puttana e mi fai schifo!! “ le aveva detto spostandola bruscamente e andandosene.
Si era buttata sul letto e aveva pianto come non aveva mai fatto, fino a sentire gli occhi bruciare, fino a sentire il respiro mancarle e la testa scoppiarle; lo odiava!
Odiava quel mostro che un attimo prima le aveva fatto vivere un sogno e l’attimo dopo le aveva fatto provare l’inferno!
Fanculo a lui e a quello schifo di vacanza, l’avrebbe sbattuto fuori da casa sua e fanculo anche a quello schifo di matrimonio che non aveva mai desiderato e pure a quella bestia della madre che odiava con tutta se stessa!
Voleva solo morire, andarsene e morire da sola, senza nessuno… si era asciugata gli occhi rossi, anche se non riusciva a smettere di piangere e con la vista annebbiata aveva iniziato a prendere tutta la sua roba e a infilarla nella borsa.
Era così intenta a preparare le sue cose che non aveva sentito che qualcuno era entrato
“ scusami se ti ho fatto aspettare così tanto, quella stupida non smette di tormentarmi.. “ le aveva detto sorridendo e la ragazza si era girata a fissarlo con gli occhi pieni di odio e si era avvicinata al ragazzo che la fissava preoccupato
“ Kagome ma cosa.. “ l’aveva schiaffeggiato così forte che subito la guancia gli era diventata rossa
“ BASTARDO!! Credevi che non l’avrei mai scoperto???? Quella stupida è?? Intanto a quella stupida hai ficcato la lingua in gola! SEI SOLO UN FIGLIO DI PUTTANA! MI FAI SCHIFO! “ l’aveva afferrata per le spalle
“ che cosa stai dicendo? “
“ sto dicendo che ti ho visto! Vi ho visto mentre vi baciavate! E mi fate schifo! Sei un lurido bastardo e non osare toccarmi! “ gli aveva gridato contro fuori controllo, la voce incrinata dal pianto e gli occhi rossi come il fuoco, era distrutta e piena di rabbia
“ hai frainteso, non è come pensi “ aveva ribadito lui cercando di calmarla
“ Inuyasha puoi raccontarmi tutte le cazzate di questo mondo ma io so cosa hanno visto i miei occhi e questo mi basta per capire che con me hai chiuso, sei uno stronzo e non voglio più vederti, non voglio più neanche sentir parlare di te, me ne vado, non voglio passare una altro secondo con te, lasciami! “
“ che cazzo hai capito è?? Non sai neanche quello che è successo! Quella stronza l’ha fatto apposta a baciarmi ma io non gli ho risposto! Mi fa schifo e non la voglio, voglio te.. Kagome voglio solo te… cerca di ragionare… “
“ di ragionare?? E tu credi che potrei credere a una simile stronzata? Sai cosa ti dico?? Vai a farti fottere tu, il matrimonio e tutte le tue cazzate! “
“ allora è così?? Credi solo a quello che ti fa comodo è?? Non pensi che forse le cose siano andate diversamente? Non puoi fidarti di me giusto?? Perché ti fa comodo adesso che c’è Koga, non aspettavi nient’altro mh? “ l’aveva colpito ancora in viso e stavolta lui l’aveva sbattuta contro la porta prendendole i polsi
“ non mettere in mezzo cose che non centrano! Koga non centra nulla e non mi interessa, tu sei lo stronzo che ha rovinato tutto! E’ TUTTA COLPA TUA BASTARDO! LASCIAMI CAZZO! NON VOGLIO STARE CON TE!! “ si era dimenata con forza e lui l’aveva tenuta ferma
“ non posso credere che tu non ti fidi di me.. ma che cosa ti è successo?? “
“ lo vuoi sapere brutto bastardo? Vuoi sapere che cosa mi è successo?? Te lo dico subito, c’è che la persona di cui mi fidavo più al mondo mi ha inculato e ora non so più a cosa pensare e non riesco minimamente a crederti.. quindi prima che dica altre cose di cui potrei pentirmi lasciami.. fammi andare via.. “
“ NO!! SEI LA MIA RAGAZZA! MIA! E non mi sta bene che tu vuoi prendere e andartene! Non ho fatto niente Kagome e le ho pure gridato contro tanto mi ha fatto schifo il suo gesto!! Non puoi andartene così, non te lo permetto! Non puoi distruggere tutto quello che abbiamo creato.. “ aveva riso amaramente e aveva ripreso a piangere
“ mi dispiace Inuyasha ma ci hai già pensato tu ha rovinare tutto! Non mi interessa cosa pensi io voglio andarmene e me ne andrò, quindi spostati.. “
“ no Kagome! Non ti lascio uscire di qui finché non ti sarai calmata e avremo parlato con calma! “ con forza gli aveva tirato un calcio, ma lui era rimasto impassibile
“ non farmi incazzare Inuyasha! LASCIAMI! “ aveva scosso la testa e lei l’aveva colpito ancora cercando di liberarsi dalla sua presa e in un attimo l’hanyou l’aveva colpita in pieno viso; era rimasta ferma con la mano appoggiata alla guancia che le bruciava
“ dimenticati di me e di tutto quello che c’è stato. Ti odio e non voglio più vederti, hai capito bene? “
“ Kagome mi dispiace io… ti prego.. ti scongiuro… “ aveva preso il borsone dal letto e senza guardarlo era uscita dalla stanza; l’avrebbe dimenticato, con le buone o le cattive!
Cazzo!!!!!! cazzo! cosa aveva fatto? Kagome… l’aveva schiaffeggiata e… lei lo odiava… si sentiva uno schifo; un senso di nausea l’aveva colto all’improvviso ed era corso in bagno a vomitare; si era sciacquato il viso e guardandosi allo specchio aveva notato qualcosa che non gli era masi successo.. una lacrima scendeva lenta sulla sua guancia ancora rossa; un senso di vuoto si era impossessato di lui e in un attimo di rabbia aveva preso un vaso e l’aveva scaraventato al muro.
Si era seduto sul letto con le mani tra i capelli.. merda! Ora gli toccava ripagare anche il vaso! Porca puttana!! Si sentiva morire, nel giro di due secondi era finito diretto all’inferno! Quella stronza di Kikyo gli aveva rovinato la vita e aveva perso per sempre Kagome… mio dio! Non ci voleva credere, sperava tanto che adesso lei entrasse da quella porta e che tutto tornasse come prima.
Neanche a farlo apposta qualcuno aveva bussato alla porta e lui era corso ad aprire sperando di trovare lei, ma invece si era trovato di fronte un uomo sulla cinquantina
“ lei è il Signor Hayama? “
“ che cosa vuole? “ “ ho una sua ordinazione di cinquanta rose rosse, conferma? “
“ le può bruciare quelle rose! “ gli aveva detto fuori di se e sbattendo la porta si era accasciato a terra; e pensare che le aveva prese solo per lei, voleva farle una sorpresa prima di partire, così quando erano rientrati in hotel si era fermato un attimo nella hall per ordinare cinquanta rose rosse… e invece.. nel giro di pochi secondi era riapparso quel bastardo di Koga a cui avrebbe spaccato volentieri la faccia e Kikyo.. una fitta al cuore gli aveva fatto chiudere gli occhi e un’altra lacrima era scesa lenta sulla guancia, la prima di altre mille lacrime che avrebbe pianto.
Con gli occhi ancora gonfi e il borsone tenuto saldamente in una mano era corsa per i corridoi e aveva raggiunto la hall
“ scusi vorrei un’informazione “
“ mi dica signorina “ “ come posso raggiungere la stazione? “
“ proprio qui di fronte c’è una navetta che porta direttamente in stazione “
“ sa dirmi a che ora c’è la prossima navetta? “ l’uomo aveva trafficato con alcune carte e infine le aveva detto
“ ne è passata proprio una venti minuti fa, la prossima sarà qui tra un’oretta e mezza.. “
“ grazie.. “ si era girata e appoggiandosi al bancone aveva chiuso gli occhi.. non poteva aspettare così tanto, doveva andarsene immediatamente, stare li la faceva stare male come mai… di nuovo le lacrime avevano ripreso a scendere e aveva sentito qualcuno prenderla per le braccia; spaventata aveva aperto gli occhi sperando che non fosse Inuyasha
“ Kagome? Che cosa ti è successo? “ “ Koga.. “ aveva sussurrato con la voce strozzata e si era completamente lasciata andare tra le braccia dell’uomo ormai inerme; non riusciva più a pensare e a parlare.. era arrabbiata e triste, si sentiva tremendamente sola e tradita… e aveva paura..
“ Koga.. “ aveva sussurrato ancora tra le lacrime
“ aiutami.. “ “ che cosa c’è? “
“ voglio tornare a casa.. ti prego.. “ l’aveva stretta forte accarezzandole i capelli
“ stai tranquilla, ci sono io con te.. tranquilla.. “ si era lasciata stringere da quella braccia e l’aveva sentito tirare fuori qualcosa dalla tasca
“ Kikyo? “ quel nome le aveva fatto salire il sangue al cervello e aveva stretto il maglione dell’uomo con forza e lui aveva aumentato la presa intorno alla sua spalla baciandole per un attimo i capelli
“ sto tornando a Osaka, voglio che mi fai recapitare tutte le mie cose a casa, capito? “
“ puoi prendere il treno, non mi interessa, ora vado “ aveva chiuso la chiamata
“ Kagome.. andiamo? “ lei aveva annuito, Koga aveva raccolto il suo cappotto da un divanetto e prendendola per mano l’aveva trascinata fuori, facendola salire in macchina.
….Addio Inuyasha…. Era stato l’ultimo pensiero prima che la macchina partisse..


Eccomi!!!!! con un nuovo e inaspettato capitolo! ^^
Prima di tutto fatemi spiegare: allora.... credo che entrambi debbano essere capiti; Kagome perchè quando ha visto Inuyasha e Kikyo baciarsi giustamente si è arrabbiata, anche se lui non centra nulla... forse un pochino è normale che lei non gli creda.
Mentre Inuyasha.. si può dire che lui in realtà sia un po' una vittima, perchè è stata Kikyo a baciarlo non lui, anzi quando l'ha staccata le ha gridato dietro di tutto!
Ha ragione quando si arrabbia perchè non riesce a capire per quale motivo Kagome non si fidi di lui e sente davvero di averla persa questa volta.. sarà vero???
Vi avviso già che questo non è che solo l'inizio perchè quello che dovete capire è che la loro storia d'amore non sarà mai tranquilla, ci sarà sempre qualcuno che li disturberà.
Inoltre dobbiamo accogliere a braccia aperte il nostro caro Koga che è tornato agguerrito! però è stato dolce dai, ha aiutato Kagome che stava davvero male... ^^ bravo!!
Infine spero di non aver distrutto le vostre aspettative, spero che la curiosità non vi sia passata e che abbiate ancora voglia di continuare a leggere questa storia un po' complicata ^^
Io vi ringrazio di cuore davvero a tutti! ora i preferiti sono 40 e io sono senza parole... grazie davvero!!
E anche a chi legge e a voi che commentate che siete unici!
Un bacione gigante, aspetto le vostre recensioni e intanto vi ringrazio tantissimo!
Alla prossima ^______^

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Capitolo 25
*** 25-piano di vendetta ***


Quando aveva aperto gli occhi aveva notato come fosse ancora tutto buio; si era rigirata tra le coperte e aveva cominciato a cercare qualcosa con le mani
“ Inuyasha.. “ aveva sussurrato con la voce bassa, ma nessuno le aveva risposto; sospirando aveva chiuso di nuovo gli occhi e tutte le immagini di quello che era accaduto le erano tornate amare e come un fulmine in mente.
Inuyasha e Kikyo che si baciavano, la loro litigata, lo schiaffo che le aveva tirato e il tragitto in macchina con Koga che durante tutte quelle ore aveva provato a estrapolarle qualcosa su quello che era successo, ma che non aveva ricevuto nient’altro che silenzio; durante il viaggio lei non aveva fatto altro che piangere in silenzio e si era chiusa in se stessa.
Non voleva parlare con nessuno, non voleva mangiare, non voleva andare a scuola e tanto meno a lavoro, voleva solo stare nel letto e rimanerci fino a marcire.
Si era rigirata tra le coperte agitata e aveva visto qualcosa vibrare e illuminarsi sul comodino; aveva preso il cellulare tra le mani e quando aveva letto il nome sul display il cuore le era salito in gola.
Un messaggio di Inuyasha stava aspettando di essere letto, ma le mani della ragazza avevano preso a tremare, come se da un momento all’altro avesse saputo che qualcosa di orrendo stava per capitarle.
‘ Kagome… mi dispiace da morire per quello schiaffo e ancora di più per quel bacio che non ho mai voluto e mai ricambiato. Vorrei tanto che tu fossi qui con me, vorrei poterti parlare e poterti spiegare, vorrei che tu mi credessi, che ti fidassi di me… non puoi capire quanto mi sento solo e in colpa e.. ho così paura di averti davvero persa per sempre che mi sento morire. Promettimi che quando ti sarai calmata parleremo perché io davvero non ce la faccio da solo, ho bisogno di te e tu di me. perdonami scricciolo ‘ l’ennesima lacrima le era scivolata fino al mento.. aveva maledettamente ragione, lei non poteva stare senza Inuyasha, aveva bisogno di lui e stavo morendo in quel letto senza averlo accanto.
Aveva posato il cellulare sul comodino e si era infilata sotto le coperte; stava sbagliando? Avrebbe dovuto perdonarlo? Perché in fondo lui l’aveva perdonata tante volte…e poi forse aveva ragione, era stata quella vipera di Kikyo a baciarlo non lui.. dio! Le scoppiava la testa!! Aveva sbuffato e aveva sentito qualcuno sedersi sul letto
“ sei sveglia? “ quella voce… ma cosa ci faceva li? Aveva scoperto gli occhi ancora perennemente rossi
“ Koga? Cosa ci fai qui? “ le aveva sorriso dolcemente
“ sei a casa mia, non ti ricordi? Ti ho portata qui quando siamo tornati.. e ti sei addormentata “
“ ma.. che ore sono? “ “ le nove di mattina e tu non hai ancora mangiato niente “
“ grazie ma non ho fame e devo correre a scuola, è tardissimo e dovrò entrare due ore dopo.. cavolo! “ era saltata giù dal letto e si era vestita velocemente
“ non è che potresti accompagnarmi a casa a prendere le mie cose e poi lasciarmi a scuola?? Mi salveresti davvero la vita “ l’aveva supplicato
“ non dovresti mangiare qualcosa prima? “ “ tranquillo sto bene così, allora? Me lo fai questo piacerino?? “
“ d’accordo! Ti aspetto di sotto, sbrigati mi raccomando! “ gli aveva sorriso e aveva finito di prepararsi velocemente.
Koga le aveva fatto da autista ed era arrivata alla scuola alle dieci meno un quarto; aveva bussato alla porta della classe e la voce del professore l’aveva invitata ad entrare
“ ah! Signorina Higurashi!! Ci degna dalla sua presenza! La sveglia non ha suonato stamattina? “ aveva annuito chinando il capo
“ si vada a sedere e si metta subito a lavoro prima che la faccia rimanere in punizione pomeriggio! “ era corsa al suo banco e una Sango esaltata l’aveva accolta
“ dormigliona! Credevo non venissi, ma cosa è successo? “ l’aveva fissata stupita, lei sapeva??
“ ah niente Sango, sto bene davvero.. va bene così, sì vede che non era destino che stessimo insieme.. “
“ ma di cosa stai parlando? Intendevo cosa è successo stamattina, perché hai fatto così tardi?? “ merda! Sperava non avesse dato senso alle sue parole
“ ah… eh eh… la sveglia, sai com’è… “ l’amica l’aveva guardata assottigliando gli occhi
“ Kagome Higurashi dimmi immediatamente cosa stai inutilmente cercando di nascondermi! “
“ zitte voi due se non volete rimanere a scuola fino a stasera! “ la voce del professore le aveva fatte spaventare, ma la mora non era proprio intenzionata ad arrendersi
“ allora mi vuoi dire che diavolo è successo?? “ aveva sussurrato facendo finta di prendere appunti
“ vuoi davvero rimanere qui fino a stasera?!?! “ l’aveva rimproverata Kagome
“ tanto non ho nulla da fare e ora confessa! “ aveva sbuffato esasperata e l’aveva guardata negli occhi
“ ci siamo lasciati. È finita. “ Sango aveva sgranato gli occhi e alzandosi in piedi in preda ad una crisi aveva urlato un
“ COSA?!?! “ ma si era tappata la bocca appena l’intera classe, compreso il professore furioso e rosso dalla rabbia, si erano girati a fissarla
“ FUORI! TUTTE E DUE! “ aveva gridato l’uomo e le due amiche erano uscite silenziosamente dalla classe, salendo fino alla terrazza.
“ grazie tante! Ora sì che sono contenta “ le aveva detto acida
“ Kagome vi siete lasciati? Ma… ma.. come è successo? “
“ Sango! Sono arrivata tardi e il professore ci ha sbattute fuori dalla classe e tu ti preoccupi di me e Inuyasha?!?!?! Ma dico sei impazzita forse? “ la mora l’aveva presa per le spalle scuotendola
“ rivoglio la Kagome innamorata persa di quel ragazzo! Dove sei?? “ gridava impazzita
“ è morta! Morta e sepolta dopo quello che hanno visto i suoi occhi. Il cuore le ha ceduto “ aveva detto seria
“ Kagome..? “ le aveva posato una mano sulla spalla
“ l’ho visto mentre si baciava con Kikyo e me ne sono andata “
“ sei sicura di non aver frainteso? “ si era presa il viso tra le mani
“ io.. non lo so! Sono così confusa! Sono stati i giorni più belli della mia vita e poi… oddio Sango! “ si era buttata tra le braccia dell’amica che l’aveva stretta
“ sono sicura che non è come credi, Inuyasha non ti farebbe mai una cosa simile “
“ come fai ad esserne così sicura? Infondo Kikyo è la sua ex ragazza e lui… l’ha amata! Loro si amavano! “
“ Kagome… vi ho visti e ho visto lui… non ha occhi che per te e se davvero si fosse innamorato di Kikyo ti avrebbe lasciato; non mi sembra il tipo che fa soffrire una donna… “
“ però io ora sto soffrendo! “ aveva puntualizzato lei
“ ne avete parlato? “ i vaghi ricordi della loro discussione l’avevano distratta per un attimo
“ più che parlato direi gridato… l’ho riempito di parolacce e l’ho picchiato.. e lui mi ha tirato uno schiaffo, così me ne sono andata “
“ perché non gli parli ora che ti sei calmata? “
“ perché non me la sento proprio di vederlo.. non mi va.. “
“ Kagome dovete sposarvi! Non puoi fregartene! “
“ allora non hai capito! Ci siamo lasciati e al diavolo il matrimonio! “ la mora aveva sospirato
“ certo che io Miroku saremo pure strani, ma tu e Inuyasha siete davvero esasperanti e testardi! “
“ cosa devo fare? Ti prego aiutami.. “ l’aveva supplicata appoggiando la testa al muro e chiudendo gli occhi.
Aveva aspettato qualche secondo la sua risposta ma non sentendola parlare aveva aperto gli occhi
“ San.. “ le parole le morirono in gola quando si trovò davanti quella figura e in un attimo non riuscì più a muovere un muscolo
“ come stai? “ aveva aperto la bocca per dire qualcosa ma era sconvolta e non sapeva cosa fare
“ io sono uno straccio, non ho dormito e non riesco a non pensare che devo parlarti; ho bisogno che tu mi stia a sentire “
“ Inuyasha ti prego.. “ l’aveva guardata negli occhi e lei si era sentita morire
“ devo tornare in classe mi dispiace.. “ stava per alzarsi ma lui l’aveva fermata
“ ti supplico Kagome.. voglio solo parlare.. puoi anche stare solo a sentirmi.. “ si era rimessa seduta ma aveva fatto di tutto per non guardarlo e nervosa aveva cominciato a torturarsi l’orlo della maglietta
“ lo so che è banale però… scusami; sono davvero dispiaciuto e non so proprio come fartelo capire.. “ era rimasto zitto alcuni secondi poi aveva ripreso
“ io… io non ho davvero cercato quel bacio e non mi sarei mai sognato di risponderle… le ho gridato dietro Kagome, le ho gridato che non doveva più azzardarsi a toccarmi e che se si fosse ancora avvicinata sarei ricorso alle mani… “ era sussultata a quelle parole… l’avrebbe addirittura picchiata… in realtà anche lei l’avrebbe fatto volentieri
“ immagino che al tuo ritorno tua madre fosse la donna più felice del mondo “ gli aveva detto acida, anche se non era proprio quello che voleva rispondergli e certamente non con quel tono; l’aveva visto chinare il capo e si era sentita leggermente in colpa
“ davvero mi dispiace Kagome.. dimmi cosa posso fare per farmi perdonare, farò qualsiasi cosa, qualsiasi cosa mi chiederai, te lo giuro.. “ le aveva detto ormai arreso
“ voglio… voglio prendermi una pausa “ aveva balbettato non del tutto convinta e lui l’aveva fissata sconvolto
“ quindi… quindi è davvero finita?? Mi stai lasciando? Non potrò più vederti?? “ era distrutto e in quel momento avrebbe voluto morire
“ io.. sono confusa, non lo so.. non so neanche io quello che voglio “ le aveva preso una mano quasi sul punto di piangere e l’aveva fissata disperato
“ non voglio stare da solo “ il respiro le era mancato
“ non voglio perderti, non voglio assolutamente.. Kagome… ti prego.. “
“ io non sto dicendo che è finita per sempre… voglio solo prendermi un po’ di tempo per capire.. “
“ che cosa? “ “ per capire cosa provo per te.. per capire se.. se davvero sei importante “ l’aveva fissata in silenzio, stupito dalle sue parole
“ capisco.. “
“ Inuyasha.. io.. non ce la faccio… l’immagine di voi due che.. “ si era alzata e prima che potesse muoversi lui le si era parato di fronte e l’aveva abbracciata forte, il più forte che potesse
“ mi manchi da morire “ era rimasta sbalordita da quel gesto e non aveva saputo contraccambiare
“ come farò senza di te Kagome? Come farò? “ una lacrima le era scesa sulla guancia e lui le aveva baciato la fronte
“ promettimi che tornerai da me “ aveva appoggiato le mani sul suo petto e aveva preso a singhiozzare
“ promettimelo “ aveva detto più deciso mentre lei aveva scosso la testa
“ non ti lascio andare se non me lo prometti, non ti lascio “
“ Inuyasha ti scongiuro “ l’aveva supplicato ma lui non aveva minimamente accennato a lasciarla
“ no.. non voglio, devi promettermelo Kagome, devi.. “ prima che potesse finire di parlare la ragazza si era aggrappata con tutte le sue forze alle spalle dall’hanyou e l’aveva baciato; l’aveva soffocato e aveva sentito il respiro mancarle in quel bacio represso e pieno di dolore.
Si erano scontrati furiosi, lui aveva assaporato ogni centimetro di pelle che toccasse la sua lingua e lei gli aveva morso forte il labbro inferiore, facendolo gemere, ma senza che quel contatto terminasse.
Aveva intrecciato una mano tra i suoi capelli neri come l’inchiostro e le aveva spinto il viso con più forza verso di lui, rincorrendo la sua lingua fino allo sfinimento; quanto gli era mancata quella sensazione! Quanto aveva desiderato di poterla baciare ancora e ancora, fino a che lei non l’avesse implorato di volere di più.
Con l’altra mano posata dietro la schiena della ragazza l’aveva attirata a lui facendo attenzione che i loro corpi aderissero perfettamente; l’aveva sentita cercare di staccarsi per respirare, ma non aveva intenzione di scollarsi da quella bocca rossa.
Kagome aveva fatto pressione sul suo petto e si era distaccata di qualche centimetro, tanto che i loro visi erano ancora vicinissimi e i loro respiri affannati si mescolavano; si erano guardati negli occhi e il ragazzo dolcemente aveva appoggiato la fronte su quella di lei
“ non puoi farmi questo “
“ ne avevo bisogno “ gli aveva confessato
“ allora non lasciarmi, stai con me.. giuro che mi farò perdonerò, ti farò dimenticare quel momento, te lo prometto “
“ mi stai chiedendo una cosa davvero difficile “
“ Kagome io non voglio lasciarti andare, mi rifiuto di privarmi dei tuoi baci, della tua compagnia, della tua voce e della tua risata, mi rifiuto di privarmi dei tuoi occhi cioccolato e del tuo profumo intenso, della tua pelle morbida e liscia e dei tuoi capelli… non posso privarmi di te “
“ allora perché mi hai fatto questo? “
“ lo sai che io non volevo ricambiarla, lo sai anche tu, ma sei talmente testarda che non vuoi ammetterlo “
“ cosa devo fare Inuyasha? “ le aveva baciato di nuovo la fronte e la punta del naso
“ baciami Kagome “ “ non posso.. “ “ perché? “
“ perché mi fa sentire male “ “ baciami, voglio che mi baci “ aveva puntato i suoi occhi in quelli di lui che la supplicavano, la pregavano e la stavano davvero tentando; si era avvicinata alla sua bocca fino a sfiorarla
“ sono stata malissimo “
“ lo so, anche io… “ “ non ti ho perdonato e non sto ricadendo tra le tue braccia “
“ va bene “ “ mi sto solo prendendo ciò che mi aspetta “ “ non opporrò resistenza “
“ non ho cambiato idea sulla pausa “ aveva premuto dolcemente le labbra su quelle di lei
“ non mi arrenderò, non ti libererai di me Kagome, non ti lascerò a nessuno.. “ con la lingua aveva disegnato il contorno della sua bocca e lui subito aveva affondato la lingua all’interno, lasciandola sorpresa; si era stretta al suo petto e aveva lasciato che la bocca dell’hanyou la facesse impazzire, si era lasciata coinvolgere da quel bacio ancora una volta pieno di rabbia e tristezza, danzando con la lingua bollente di lui e facendosi mordere le labbra.
Senza neanche accorgersene era finita con la schiena contro il muro, schiacciata dal corpo di Inuyasha e intrappolata tra le sue braccia; aveva continuato a baciarlo ma quando una mano del ragazzo era scesa sul suo fianco si era staccata improvvisamente
“ mi sono lasciato prendere, scusa.. “
“ devo andare “ gli aveva detto di punto in bianco “ no, stai con me.. ancora un po’.. “ aveva chiuso gli occhi e aveva sentito le labbra calde di lui posarsi su tutto il suo volto e scendere verso il collo; istintivamente le era uscito un gemito dalle labbra e il ragazzo l’aveva stretta con più forza, invogliato dalla sua voce
“ no Inuyasha… non posso.. “ “perché? “
“ io… sono nella fase pausa e anche tu.. “ “ quando finirà questa fase? “
“ è appena iniziata e non ho ancora avuto modo di pensare a cosa fare “
“ sai bene cosa fare “ “ non ne sono più sicura “
“ tu mi hai baciato ed è stato uguale a promettere di non lasciarmi “ aveva scosso la testa confusa
“ ti sbagli! È stato.. un momento di debolezza… “
“ anche la seconda volta? “ “ sì.. mi sono lasciata sopraffare dalla nostalgia dei tuoi baci, ma ora è passato “
“ posso accertarmene? “ non le aveva dato il tempo di rispondere che l’aveva coinvolta nell’ennesimo bacio, stavolta più selvaggio, più rude; di dolcezza non c’era traccia tra le loro bocche che si scontravano violente, senza lasciarsi il tempo di riposare o di respirare.
Avide e pretenziose, senza alcuna pietà si modellavano come creta e i loro corpi si erano incollati come due calamite; nessuno dei due poteva stare da solo.
Kagome gli aveva morso un labbro tanto forte da costringerlo a staccarsi
“ che cos’era quello? “ le aveva chiesto passando la lingua sulla parte appena dolorante
“ io..io devo davvero andare, è tardi, devo tornare a casa “ aveva ribadito con il respiro spezzato, ma non si era mossa da quella posizione
“ vieni con me “ le aveva detto “ dove? “
“ dove ti pare, basta che stai con me.. “ lei aveva chiuso gli occhi e aveva respirato profondamente
“ per oggi è abbastanza, ora lasciami andare Inuyasha “ “ Kagome “
“ siamo in pausa e io ho bisogno di riflettere “
“ promettimi solo un ultima cosa “ “ non ti prometto nulla “
“ domani all’intervallo vieni in terrazza “ “ io “ “ promettimelo e ti lascio andare “ ci aveva pensato qualche secondo e alla fine aveva ceduto
“ va bene, domani all’intervallo “ le aveva sorriso e l’aveva baciata per l’ultima volta
“ mi fido Kagome, se domani non sarai qui ci rimarrò davvero male “ “ te lo prometto “ stava per baciarla ancora ma stavolta lei si era sciolta da quella morsa
“ a domani “ gli aveva detto prima di chiudersi la porta alle spalle.
Si era appoggiata contro il legno respirando a fondo e chiudendo gli occhi… che cosa diavolo aveva fatto?? stava per picchiarsi da sola quando la porta dietro di lei si era aperta e prima che lei potesse cadere Inuyasha l’aveva presa tra le braccia, imprigionandole le labbra in uno scontro soffocante e quasi doloroso
“ a domani “ le aveva detto rimettendola in piedi e lasciandola imbambolata davanti alla porta.
Era corsa all’uscita da scuola, notando che si erano già tutti riuniti per andare a casa e con lo sguardo aveva cercato la sua carissima amica; quando finalmente l’aveva adocchiata a parlare con Miroku l’aveva raggiunta
“ TU!! Traditrice! Ma lo sai cosa hai combinato?? “ le aveva detto prendendola per le spalle
“ mmm una rissa… mi piace.. “ aveva detto Miroku appoggiandosi comodamente alla parete e rimanendo a guardare impaziente
“ che cavolo è successo? Perché due secondi prima stavo parlando con te e due secondi dopo quando ho aperto gli occhi mi sono trovata di fronte Inuyasha?!? “
“ perché è il tuo ragazzo? ” era intervenuto il moro
“ tu zitto!! Non è il momento! “ si era zittito allo sguardo gelido dell’amica e non aveva più aperto bocca
“ Kagome calmati! “
“ dammi una schifo di spiegazione, ti prego.. perché ora sono ancora più confusa di prima.. “
“ stavamo parlando e quando tu hai chiuso gli occhi l’ho visto appoggiato alla porta; mi aveva fatto segno di lasciarvi soli e così me ne sono andata “
“ ma perché?? Dimmi perché gli hai dato retta?? “
“ perché ho pensato che potevate chiarire, avevo ragione? “
“ no! Maledizione! Ci siamo baciati! Ci siamo baciati come due persone in astinenza da anni.. ti odio Sango! Hai visto cosa hai fatto?!? “ la mora l’aveva abbracciata forte
“ si aggiusterà tutto, stai tranquilla.. “ “ ti posso chiedere una cosa? “
“ dimmi “ “ pomeriggio hai da fare? “ Sango aveva scosso la testa
“ no, hai in mente qualcosa? “
“ saresti in grado di sopportarmi ancora per un po’? ho bisogno di parlare con qualcuno, non mi va di stare sola.. “
“ vuoi venire a casa mia? “ aveva annuito contenta
“ allora ci vediamo da me verso le tre e mezza, ci stai? “ “ va bene, a dopo e grazie… “ la mora le aveva sorriso e dopo averli salutati entrambi si era diretta verso casa sua.
In effetti pensandoci bene erano tre giorni che non metteva piede in casa e solo ora si accorgeva di quanto sentisse la necessità di tornarci; aveva chiamato velocemente Koga per chiedergli se poteva portarle la sua roba da lei e aveva raggiunto l’abitazione.
Quando era entrata nell’appartamento una miriade di sensazioni e di ricordi l’avevano assalita, lasciandola per un attimo scossa; sentiva la mancanza di sua madre e la mancanza morbosa di Inuyasha.. forse non aveva fatto bene a tornare, aveva pensato sedendosi sul divano.. si sentiva così confusa e sola! Sentiva la testa pesare e quella fitta allo stomaco non accennava a volersene andare.
Aveva sbuffato stanca e aveva cercato di dare una ripulita veloce, ma ogni volta che entrava in qualche stanza il profumo e l’immagine dell’hanyou la torturavano.
Aveva cerato di non pensarci, fino a quando non avevano suonato la porta
“ eccomi! “ era corsa ad aprire e aveva trovato Koga appoggiato allo stipite con le braccia incrociate
“ sono il nuovo fattorino! “ gli aveva sorriso e l’aveva fatto entrare
“ mi dispiace tanto, lo so che ti ho solo sfruttato da quando ci siamo rivisti, ma io.. non volevo, cioè.. “ le aveva posato un dito sulle labbra, facendola sobbalzare
“ stai tranquilla, va bene così, ma ti perdono solo ad una condizione! “ si era preoccupata
“ sarebbe? “ “ offrimi una tazza gigante di caffè “
“ e io che pensavo chissà cosa! Dai vieni in cucina che preparo la caffettiera “ l’aveva seguita e si era seduto a tavola
“ allora? “ “ allora cosa? “ aveva chiesto confusa
“ come ti senti? “ “ ah beh… cerco di non pensarci… “
“ non mi hai ancora detto quello che è successo “ si era girata per guardarlo negli occhi
“ lo so… ma non mi va proprio di parlarne “
“ hai litigato con lui per colpa mia? “ Kagome aveva acceso la fiamma e l’aveva raggiunto a tavola
“ no, non preoccuparti, tu non centri nulla “ “ perché non vuoi parlarmene? “
“ perché mi fa sentire male.. scusami Koga ma davvero preferirei cambiare discorso “ le aveva sorriso accarezzandole una guancia
“ va bene, me ne parlerei solo quando te la sentirei. Piuttosto.. stasera mangiamo insieme? “
“ mi piacerebbe, ma vorrei riordinare un po’ casa e poi pomeriggio devo uscire e non so a che ora tornerò “
“ vuoi dormire a casa tua? “ “ sì, devo riprendere la mia routine “
“ lo sai che se vuoi rimanere un po’ da me non ci sono problemi vero? “
“ sì, grazie… ma per ora preferisco rimanere a casa “ “ come vuoi, io sono sempre disponibile “ gli aveva sorriso e aveva versato il caffè in due tazzine
“ senti Koga.. c’è una cosa che vorrei chiederti… “ “ cosa? “
“ ecco… io credevo che tu ce l’avessi con me dopo…. Beh… hai capito no? “ “ quindi? “
“ non sei più arrabbiato? “ per qualche minuto aveva tenuto lo sguardo fisso sulla tazzina poi l’aveva fissata
“ non sono più arrabbiato, ho capito che ormai non ho speranze “ “ ah “ aveva detto lei
“ ma non si può mai sapere “ la ragazza si era sorpresa di quell’affermazione e aveva cercato in tutti i modi di non darle peso
“ mi sbaglio Kagome? “ l’aveva visto avvicinarsi e si era irrigidita
“ Koga.. cosa.. “ le aveva sorriso accarezzandole dolcemente una guancia e baciandole delicatamente i capelli
“ mi sei mancata davvero tanto “ era rimasta ferma sperando che lui si spostasse e l’uomo le aveva annusato il collo
“ sarei davvero contento se tu cambiassi idea e volessi venire a passare qualche giorno a casa mia “ il solo pensiero di stare da sola con Koga che stava cercando ancora di provarci la faceva rabbrividire, no! Era escluso! Si era spostata leggermente, alzandosi in piedi e posando le due tazzine vuote nel lavandino
“ io devo farmi una doccia prima di andare via, quindi.. “ l’aveva bloccata contro il mobile, abbracciandola da dietro
“ Koga! “ l’aveva chiamato sorpresa e timorosa
“ non mi hai risposto Kagome… “
“ io ti ringrazio, ma sono davvero sicura di stare bene così “ “ peccato “ le aveva detto con la voce bassa, accarezzandola con le labbra sulla pelle del collo
“ è ora che tu vada.. “ gli aveva ripetuto, ma lui non si era spostato
“ dove devi andare pomeriggio? “ da quando gli interessavano i fatti suoi?
“ devo incontrare degli amici e se non mi lasci andare farò tardi “
“ non puoi vederli un altro giorno? “ aveva insistito lui stringendola con più forza
“ no! E ora per favore potresti staccarti?!?!? “ ora si stava davvero arrabbiando, che cavolo si era messo in testa?? Quello stupido..
“ vuol dire che continueremo la nostra conversazione un’altra volta “ le aveva baciato una guancia e si era avviato alla porta
“ grazie per avermi portato le cose, ci vediamo “ gli aveva detto fredda
“ non c’è di che, chiamami per qualsiasi cosa “ le aveva fatto l’occhiolino e si era chiuso la porta alle spalle.
Era tornata a concentrarsi sulle faccende da sbrigare in casa, ma l’idea che Koga avesse potuto spingersi oltre quelle carezze non riusciva a lasciarla in pace; se solo Inuyasha fosse stato con lei… aveva scosso la testa scandalizzata dai suoi stessi pensieri.
Non doveva pensare al ragazzo, doveva dimenticarlo, già… però quella mattina a scuola si erano baciati.. e non era mai stato tanto perfetto e eccitante; non vedeva l’ora di rivederlo, fremeva all’idea di cosa sarebbe successo il giorno dopo in terrazzo.. era avvampata a quei pensieri e aveva deciso di andare a farsi una doccia fresca.
Alle tre e mezza precise si era trovata davanti a casa dell’amica e aveva suonato aspettando che qualcuno andasse ad aprirle, ma sembrava non esserci nessuno; aveva suonato ancora e dopo qualche minuto le aveva aperto la mora.
L’aveva fissata un secondo, notando come fosse rossa in viso, i capelli scompigliati e i vestiti fuori posto
“ Sango stai bene? “
“ scusami! Davvero! Stavo…ecco “ stava cercando di trovare una scusa quando una voce le aveva interrotte
“ Sango!! Se non ti sbrighi vengo a prenderti di peso io stesso! “
“ ma… c’è Miroku con te?? “ la mora se possibile era arrossita ancora di più
“ no, cioè sì, ma no… non stavamo facendo quelle che pensi tu, non.. “
“ Sango!! “ di nuovo la voce del ragazzo che stavolta era spuntato nel corridoio con solo i boxer addosso; Kagome l’aveva fissato stupita
“ ah Kagome ci sei anche tu!! Vuoi unirti a noi? “
“ maniaco baka! Te l’avevo detto che stava per arrivare, ma tu nooo! Ci mettiamo poco.. guarda che figura mi hai fatto fare! Dai Kaggy entra e non dargli ascolto a questo cretino!! “ la ragazza era entrata e si erano seduti in sala, dopo che Miroku si fu rivestito
“ mi dispiace tantissimo, avrebbe dovuto già essere andato via a quest’ora “
“ Sango tranquilla, non è niente di così scandaloso “
“ tu sì che sei intelligente! Hai visto?? Potevamo anche continuare, non le da mica fastidio! “ aveva detto il moro abbracciando la fidanzata
“ ma sei scemo?? Dio! Mi chiedo sempre cosa mi abbia fatto innamorare di te.. “ le aveva preso il viso tra le mani
“ il mio sexy appeal ovvio “ l’aveva baciata con impeto e Kagome si era schiarita la gola
“ sentite se volete io vengo più tardi, non ho problemi… “ l’amica si era subito staccata dal ragazzo
“ NO! Non voglio, ti avevo promesso che oggi saremmo state insieme quindi ora Miroku ci fa il piacere di andarsene “
“ ma Sanguccia!! E la mia dose di coccole?? “ era arrossita dalla testa ai piedi e l’aveva trascinato alla porta
“ non ti hanno mai insegnato che non bisogna essere ingordi?!? “
“ sì, ma è difficile resistere quando si tratta di te “ “ adesso basta! Ci vediamo più tardi, ora fila via!! “ aveva chiuso la porta e aveva raggiunto l’amica
“ puoi perdonarmi per questa scenata pietosa?? “
“ siete davvero belli insieme “ le aveva detto Kagome sorvolando sulla domanda che le aveva fatto Sango
“ grazie.. anche tu e Inuyasha siete bellissimi insieme “
“ ti prego.. vorrei evitare di parlare di lui… “
“ d’accordo, allora cosa ne pensi di un film e tanto, tanto gelato?? “
“ lo sapevo che facevo bene a venire da te! “ la mora le aveva sorriso ed era andata a prendere il gelato in cucina mentre Kagome sceglieva il film da vedere
“ allora hai fatto?? “ aveva annuito allegra
“ cosa hai scelto?? “ “ Titanic! “
“ cosa?!?!? Ma quello è un film strappalacrime!! “
“ appunto! “ Sango aveva sbuffato e si era seduta sul divano
“ Kagome farai deprimere anche me “ aveva piagnucolato
“ gli amici servono a questo! Non devono condividere solo le cose belle e divertenti, anche le cose tristi, quindi ora taci e passami la vaschetta di gelato! “ la mora l’aveva accontentata e si era preparata a tre ore di film deprimenti.
Già dopo i primi tre quarti d’ora Kagome piangeva come una fontana
“ Kagome! “ aveva sospirato l’amica
“ non si sono neanche ancora conosciuti!! “
“ sì, ma se pensi che si innamoreranno e poi lui morirà per salvarla.. è così tragico e ingiusto! “ le aveva risposto singhiozzando
“ e tu non pensarci e asciugati quegli occhi! “ l’aveva rimproverata
“ ma ti rendi conto Sango??? È colpa di lui! Non capisci?? Se non l’avesse salvata dal suo tentativo di suicidarsi e non l’avesse fatta innamorare, alla fine lei non avrebbe sofferto così per la sua morte! “ aveva sbottato la ragazza infuriata, ficcandosi un cucchiaio ricolmo di gelato in bocca
“ stai parlando del film o di te e Inuyasha?? “
“ co.. cosa?? COSA? Ma cosa ti salta in mente? Sto parlando del film! “
“ Kagome… “ “ e va bene! Mi sono un po’ lasciata andare ai miei pensieri, però è vero che è colpa di Di Caprio.. no? “ la mora aveva scosso la testa
“ ok scusa… è solo che.. più cerco di non pensarci e più ci penso! Sta diventando un ossessione cacchio! Io.. non ce la faccio Sango, vorrei provare a dimenticarlo, ad odiarlo… e oggi ho pure avuto l’occasione di lasciarlo per sempre e invece mi ci sono avvinghiata e l’ho baciato.. ci siamo baciati come due pazzi.. ed è stato… stupendo, così passionale… e mi sento così male adesso.. cosa devo fare?? “
“ cosa si sente di fare il tuo cuore?? “
“ vorrebbe perdonarlo, ma io.. “ “ niente ma! Hai già la risposta al tuo dubbio devi solo ascoltarla “
“ non posso “ “ perché? “
“ perché ho paura di stare male di nuovo, non posso vivere ogni giorno con la paura che lui si baci con qualcun’altra, insomma diventerei pazza di gelosia, capisci? “
“ Kagome non essere stupida! Lo sai anche tu che Inuyasha non è il genere di ragazzo così superficiale che ti tradirebbe ad ogni occasione! “
“ tu come fai ad esserne così sicura? Insomma l’hai visto così poche volte.. “
“ e mi sono bastate per capire! E mi meraviglio che tu che ci passavi ogni secondo insieme non te ne sia accorta! Non vedi come stai male? Stai soffrendo per nulla e scommetto che lui non sta meglio di te! “
“ non avrei dovuto venire da te, mi stai confondendo! “ aveva piagnucolato mettendo il broncio
“ Kagome quello che ti trattiene è solo il tuo stupido orgoglio perché ogni singola parte di te non vede l’ora di riaverlo accanto! Sei innamorata e anche un ceco se ne accorgerebbe!! “
“ io… sono innamorata? “ aveva chiesto più a se stessa che all’amica
“ sì e ne sei consapevolissima, solo che ammetterlo è difficile e strano… “
“ mi ha fatto promettere di tornare in terrazza domani all’intervello, secondo te dovrei andare? “
“ che domande Kagome! Certo che devi andarci e devi anche essere provocante, fallo morire dal desiderio “
“ ma così sembrerà che ogni volta che litighiamo io non riesca a stargli lontana, penserà che basterà poco per farmi ricadere tra le sue braccia! “
“ allora facciamo così: se è un piano di vendetta quello che vuoi, faremo in questo modo.. “ “ ti ascolto! “
“ gli farai credere che hai bisogno ancora di tempo, ma ogni volta lo provocherai e lui soffrirà al pensiero di vederti ma non poterti avere; lo bacerai ma non ti spingerai troppo oltre, così lui sarà costretto a stare alle tue regole e non potrà fare altro che aspettare il momento in cui tu lo perdonerai.. “
“ ma quindi io l’ho già perdonato? “
“ risponditi da sola… “ “ sì? “
“ certo che sì! Ma non gli darai la soddisfazione di ritornare da lui senza averlo fatto soffrire un pochino, capito? “
“ lo sai che sei davvero un genio del male?!?! “
“ lo so perché queste cose le sperimento con Miroku ogni volta che ci prova con qualcuna e ti assicuro che funziona! “ era scoppiata a ridere e aveva abbracciato forte la mora
“ grazie Sango mi ha fatto davvero bene parlare con te, ti voglio tanto bene! “
“ sono contenta che ti sei tranquillizzata. Quindi adesso sarà meglio iniziare a preparare il nostro piano di vendetta “ l’amica aveva annuito
“ vuoi finire di vedere Titanic? “
“ al diavolo Titanic! Abbiamo un lavoro da fare! “ Sango era scoppiata a ridere e dopo aver tolto il film si erano chiuse in camera della ragazza.


Lo so che questo capitolo è un po' noioso e forse vi aspettavate che Kagome e Inuyasha tornassero subito insieme, ma penso che sia giusto che lei si prenda la sua piccola vendetta, anche se Inuyasha è innocente.
Ho visto pochi commenti e spero davvero di non aver deluso le vostre aspettative nello scorso capitolo, perchè se questa storia è arrivata al venticinquesimo capitolo è solo merito di tutte le vostre recensioni e al grande numero di persone che la leggono e l'hanno messa tra i preferiti.
Prima di pubblicare questo capitolo avevo intenzione di farla andare avanti un po' diversamente, ma sempre con il lieto fine, solo che ho cambiato idea perchè ho paura che la storia possa diventare troppo monotona e noiosa se tra Inuyasha e Kagome si mette sempre in mezzo qualcuno, quindi, anche se ora non ho la più pallida idea di come continuerà, spero che potrà piacervi.
Io vi ringrazio tanto per le recensioni e per averla letta e spero che questo capitolo non vi faccia cambierà idea, anche se mi rendo conto che non è uno dei più belli.
Spero di aggiornare presto e intanto vi mando un bacione e vi ringrazio ancora!! ^___^

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Capitolo 26
*** 26-sorprese ***


Erano quasi le sette di sera e stava morendo di fame, così aveva fatto una corsa fino a casa; quel pomeriggio che aveva passato con Sango era stata davvero pieno, avevano organizzato il suo piano di vendetta e avevano parlato per ore, ormai era sicura su cosa avrebbe dovuto fare.
Arrivata davanti a casa aveva notato che le luci dentro erano accese, che avesse dimenticato di spegnerle?? O forse c’era in casa qualcuno… magari Inuyasha.. le era salito il cuore in gola e un’ansia aveva iniziato a divorarla, così con cautela aveva aperto la porta ed era entrata
“ c’è qualcuno?!? “ per un attimo il pensiero che magari fosse entrato Koga l’aveva paralizzata.. naa! Impossibile! Avrebbe dovuto forzare la serratura, però anche Inuyasha non aveva le chiavi, e allora chi….
“ Kagome “ era rimasta ferma sulla soglia mentre una figura le si avvicinava e l’abbracciava piangendo
“ mio dio quanto sei cresciuta!! Mi sei mancata così tanto in questo periodo.. come stai tesoro? “ non riusciva a muoversi, non le sembrava vero che lei potesse essere ritornata a casa
“ mamma.. mamma!! “ aveva gridato abbracciando forte la donna e lasciando che l’emozione di rivederla la sopraffacesse
“ mamma! Mi sei mancata tantissimo! “ si erano strette forte fino a quando non avevano avuto il bisogno di guardarsi negli occhi; la madre le aveva preso il viso tra le mani sorridendole felice
“ quanto sei bella! Come stai Kagome? Devi raccontarmi tante cose, avanti andiamo a prepararci un the e parliamo “ l’aveva seguita in cucina e le sembrava di essere in un sogno tanto era sorpresa e felice di rivederla di nuovo a casa
“ coraggio raccontami qualcosa.. “
“ ah beh… la scuola va bene e anche il lavoro.. più o meno.. e… io Inuyasha ci siamo presi una pausa “
“ che cosa? “ “ sì, avevamo bisogno di riflettere entrambi “ le aveva confessato chinando il capo
“ ma è solo una pausa no? Niente di preoccupante spero.. “
“ tranquilla mamma sono sicura che si risolverà tutto. Tu piuttosto, dimmi che cosa hai fatto in tutto questo tempo! “
“ oh Kagome” ho lavorato in così tanti posti che ora non li ricordo e inoltre ho una bellissima notizia! “
“ coraggio dimmi!! “
“ sono riuscita a mettere un bel gruzzoletto da parte, qualcosa che potremo usare per il tuo matrimonio e qualcosa che potremo usare per noi.. ho già in mente un paio di idee.. “
“ cosa vorresti fare?? “
“ stavo pensando che io e te non siamo mai andate a fare shopping.. vestiti, parrucchiere e altre cose da donne… ti piacerebbe se lo facessimo uno di questi giorni? “ aveva sorriso alla madre abbracciandola forte
“ sarebbero fantastico! Come mi sei mancata mamma! Non mi sembra vero che sei tornata! “
“ mi dispiace di averti lasciato con solo quel biglietto.. mi sono sentita in colpa ogni singolo giorno che siamo state distanti e avevo sempre paura ti potesse succedere qualcosa.. invece guarda come sei cresciuta! Te la sei saputa cavare da sola e io sono davvero orgogliosa di te, ti voglio bene tesoro “
“ grazie mamma “ avevano passato almeno due ore a chiacchierare su tutte le novità e le cose passate e verso le nove avevano mangiato
“ cosa farai ora? “ aveva chiesto Kagome alla donna mentre finivano di pulire la cucina
“ non penso che tornerò a lavorare al night… magari cercherò lavoro come commessa o in un bar… credo che domani mi metterò già alla ricerca di qualcosa.. “
“ sono sicura che troverai qualcosa e poi.. la cosa importante ora è che sei tornata “ aveva sorriso alla figlia
“ piuttosto Kagome, cosa è successo tra te e Inuyasha? “
“ mamma dobbiamo per forza parlarne?? “ “ certo cara! È il mio futuro genero! “ la ragazza aveva sbuffato e prima di cominciare il racconto aveva preso un bel respiro
“ allora… diciamo che le cose andavano piuttosto bene tra di noi ed era tutto così perfetto che siamo andati insieme in montagna per tre giorni, ma.. “
“ in montagna? E dove? “
“ siamo stati in un hotel a Niseko davvero carino “ “ e cosa è successo? “
“ siamo stati benissimo in quei giorni, fino a quando non arrivò il momento di partire e insomma… l’ho beccato che si baciava con la sua ex. “ la donna era rimasta in silenzio
“ e tu ne sei sicura? “ “ certo! Li ho visti con i miei occhi! “
“ e sei sicura che lui stava ricambiando il bacio? “
“ è questo il punto! Lui dice di no, che la sua ex ne ha approfittato ma io.. non so davvero se dica la verità.. “
“ senti Kagome io non c’ero quindi non saprei dirti e inoltre non posso sapere cosa provi però voglio solo darti un consiglio, ascolta quello che dice il tuo cuore “
“ grazie mamma, comunque ho già in mente un modo per vendicarmi… lo farò soffrire un pochino e poi gli dirò che l’ho perdonato “ aveva detto lei ridendo
“ spero che ritorniate insieme perché devo ammettere quel ragazzo mi piace parecchio “
“ tranquilla! Ora se non ti dispiace io andrei a farmi una doccia veloce e poi andrei a dormire che domani c’è scuola “
“ va bene tesoro “ l’aveva baciata sulla fronte e l’aveva guardata sparire dietro la porta.
Si era sciacquata in fretta sotto il getto caldo dell’acqua; non le sembrava vero che sua madre fosse tornata, non vedeva l’ora di dirlo ad Inuyasha… già Inuyasha… il giorno dopo l’avrebbe dovuto incontrare in terrazza, ma non sapeva cosa aspettarsi, aveva così paura… ma non aspettava altro da quando si erano rivisti quel giorno, che rincontrarlo e baciarlo; ne aveva così tanta voglia che si sentiva soffocare, lo voleva, lo voleva con tutta se stessa e sarebbe impazzita ad aspettare ancora qualche tempo prima di sentirlo nuovamente una cosa sola con lei.
Sbuffando era uscita dalla doccia e si era avvolta in un grosso asciugamano; si era infilata il pigiama e aveva asciugato i capelli; ora non ci voleva pensare, avrebbe aspettato di vedere cosa sarebbe successo il giorno dopo. Si era infilata sotto le coperte e prima di addormentarsi aveva notato il cellulare vibrare; l’aveva preso e aveva letto il messaggio
‘ ti aspetto domani in terrazza, ti prego vieni.. non lasciarmi da solo, ho una sorpresa! Buona notte scricciolo ‘ aveva sorriso felice, quanto voleva sentire la sua voce e sentire chiamarla scricciolo… aveva chiuso gli occhi e si era addormentata impaziente di rivederlo il giorno dopo.
Quando la sveglia era suonata e aveva aperto gli occhi il primo pensiero era stato: Inuyasha; merda! Aveva dormito si e no quattro ore, troppo agitata al pensiero di rivederlo, e ora si ritrovava in coma con due occhiaie da paura! Sbuffando si era alzata e si era preparata, cercando di nascondere quei due segnacci sotto gli occhi e veloce era corsa a scuola.
Fortunatamente di lui non c’era ancora traccia e mentre si rilassava sul muretto qualcuno l’aveva risvegliata dai suoi pensieri
“ Kagome stai bene? “ aveva aperto gli occhi e aveva fissato la morettina
“ sono solo un po’ stanca, perché? “
“ hai la faccia di una che non ha chiuso occhio stanotte, fammi indovinare: agitata per dopo?? “ le aveva chiesto colpendola al braccio e ridendo
“ stupida!! Sto bene è solo che non ho dormito molto bene.. “
“ comunque, fammi vedere cosa ti sei messa “ “ Sango puoi stare tranquilla, ho seguito i tuoi consigli “
“ ti credo, ma fammi dare un’occhiata “ aveva slacciato il cappotto e si era lasciata squadrare dall’amica
“ perfetta! Vedrai che ad Inuyasha verrà un infarto “
“ non voglio farlo morire “ “ farai di peggio.. “ erano scoppiate a ridere e al suono della campanella si erano incamminate alle porte, ma prima che potessero entrare qualcuno l’aveva chiamata.
Si era girata verso il cancello e aveva notato che Inuyasha la fissava sorridendo; l’aveva salutato con la mano e lui le aveva fatto segno di vedersi dopo; aveva annuito, ma non era più tanto convinta, aveva così paura che non capiva neanche lei il perché.. eppure erano stati fidanzati, perché diavolo era così tremendamente agitata al pensiero di stare da sola con lui?!?!?
Quelle tre ore erano passate più velocemente del solito; com’era possibile che ogni volta trascorrevano lente e massacranti, invece quel giorno erano passate in un batter d’occhio...
“ in bocca al lupo Kaggy! “ le aveva detto Sango ridendo mentre la campanella dell’intervallo suonava impazzita “ crepi “ aveva sussurrato disperata, incamminandosi al patibolo.
Non riusciva a muovere un muscolo davanti alla porta del terrazzo, era troppo, troppo, troppo agitata e nervosa per articolare anche solo le dita e mentre stava li a torturarsi mentalmente qualcuno l’aveva abbracciata da dietro
“ buongiorno “ quella voce… era dietro di lei e la stava abbracciando
“ Kagome… ti senti bene? “ le aveva chiesto preoccupato “ ti sembra che io stia male? “ “ decisamente “
“ cazzate, sto benone “ “ lo spero, non vorrei che tu mi lasciassi solo proprio adesso “ le aveva soffiato nell’orecchio stringendola al petto e lei paralizzata era solo riuscita a scuotere la testa
“ allora vieni, voglio darti una cosa “ oh mio dio?? Cosa voleva darle?? Il cuore le martellava impazzito nel petto e con l’hanyou così vicino non riusciva a formulare un solo pensiero coerente.
L’aveva presa per mano ed erano entrati nella terrazza; sentiva la bocca asciutta, la vista di lei vestita in quella maniera così dannatamente eccitante gli aveva fatto provare la netta sensazione che quel jeans gli andasse decisamente stretto in quel momento; maledizione!! Non poteva eccitarsi adesso, non ora che era riuscito ad avvicinarla senza spaventarla; aveva fatto un respiro profondo mentre dolcemente l’aveva fatta sedere su una panchina.
Non fissarla e vedrai che il tuo amico si darà una calmata aveva pensato in preda ad una crisi d’astinenza, basta sola non fissarla, si era detto mentre da dietro un muretto raccoglieva un mazzo di rose
“ Inuyasha mi vuoi dire cosa…” aveva spalancato la bocca, trattenendo il respiro
“ oh mio dio! Sono bellissime.. ma come hai fatto? cioè… “ sorridendo aveva lasciato che la ragazza si appropriasse di quei fiori rossi e profumati; l’aveva osservata avvicinare il viso ai petali delicati e annusare la loro fragranza in estasi
“ perché? “ aveva sussurrato con il viso ancora nascosto dalle rose
“ mi sembrava un modo carino per cominciare a farmi perdonare… “ gli aveva sorriso imbarazzata
“ grazie, ma… “ subito le aveva posato un dito sulla bocca
“ no ti prego… non rovinare questo momento “ si erano fissati negli occhi e quelli di lui erano talmente profondi e seri da sostenere che aveva abbassato lo sguardo.
Lentamente aveva sfilato il mazzo di fiori dalla sua manina e li aveva lasciati scivolare a terra
“ Inuyasha “ “ sssh “ l’aveva condotta nuovamente alla panchina dalla quale poco prima si era alzata e l’aveva indotta a sedersi, avvicinando il viso al suo e costringendola a sdraiarsi; l’aveva imprigionata con il suo corpo, sfiorandole una guancia con la punta del naso e sentendola sospirare
“ torna da me “ le aveva sussurrato tra i capelli “ non posso “
“ perché? “ “ la pausa “
“ ti prego Kagome, mi manchi da morire e non riesco a resistere vedendoti solo all’intervallo ogni giorno… è una tortura.. “ “ non posso farci niente “
“ rispondi ad una mia domanda “ “ dipende “ con le labbra le aveva tracciato il profilo della fronte e dal naso, fermandosi sopra la sua bocca socchiusa
“ ti manco? “ “ Inuyasha… non voglio risponderti “
“ ho bisogno di saperlo “ “ lo sai già “
“ voglio sentirtelo dire, così potrò resistere fino a domani “ era rimasta in silenzio con gli occhi chiusi e il respiro accelerato
“ fatti bastare questo “ gli aveva detto prima di coinvolgerlo in un bacio disperato e tormentato, tutto fuorché dolce.
Le loro labbra si scontravano rudi e le loro lingue si inseguivano impazienti e piene di rancore; gli aveva morso il labbro inferiore e lui le aveva succhiato prepotente la lingua, facendola piagnucolare contraria e di nuovo le loro bocche si erano incollate in cerca dell’unico ossigeno che in quel momento li avrebbe fatti sopravvivere.
Mentre si riempiva del sapore di lei l’aveva sentita intrufolare le mani tra i suoi capelli argentati e spingerlo con più forza verso le sue labbra bollenti e desiderose; con una mano le aveva accarezzato il fianco, passando sopra la stoffa della maglietta; doveva calmarsi perché se solo lei si fosse esposta più del dovuto, era sicuro che avrebbe perso del tutto la lucidità che in quel momento lo costringeva a trattenersi, ma quando aveva sentito le sue mani fresche al contatto con la pelle della schiena qualcosa in lui era scattato come una molla.
Gli aveva accarezzato il torace ben definito, sfiorandogli i fianchi e raggiungendo la sua schiena forte, aveva cominciato una lunga salita, facendolo rabbrividire e lentamente era scesa accarezzandolo con le unghie.
Senza riuscire a controllarsi aveva spinto con forza il bacino contro quello di Kagome e l’aveva sentita staccarsi sorpresa dalla sua bocca; l’aveva osservata mordersi forte il labbro inferiore e con prepotenza si era impossessato nuovamente delle sue labbra, spingendo ancora una volta in bacino contro di lei.
Sentiva il desiderio in lui più forte che mai, non si sarebbe fermato, non sarebbe riuscito e non voleva; desiderava Kagome come se fosse la sua droga morbosa e non voleva altro che affondare in lei, sentire il suo calore avvolgerlo e i suoi gemiti solo per lui.
Le aveva posizionato una mano dietro il ginocchio sinistro e gli aveva alzato la gamba, portandosela stretta al fianco e scontrandosi ancora una volta col suo basso ventre.
Sentiva chiaramente l’eccitazione del ragazzo premere in basso, ma anche se si sentiva in estasi non poteva cedere; doveva seguire il piano, provocarlo e lasciarlo all’asciutto.. peccato che era sicura che quando si sarebbe staccata avrebbe sofferto anche lei.
L’avevo sentito spingere impaziente verso di lei, mentre le loro bocche si scontravano straziate e staccandosi aveva sospirato compiaciuta
“ basta “ aveva sussurrato con voce più bassa di quanto pensasse e appoggiando le mani sul suo petto per allontanarlo
“ non puoi chiedermelo… non ora, non adesso.. “ aveva ringhiato eccitato
“ devo andare Inuyasha “ “ no “ aveva risposto l’hanyou stringendola con più forza e sfregando il suo bacino contro quello della ragazza
“ ti prego.. basta “ aveva boccheggiato lei in cerca d’aria
“ non posso aspettare domani per rivederti “
“ Inuyasha… perché cerchi di mettermi ogni volta in difficoltà?? “ l’aveva fissata stupito; ah, così era lui che la metteva in difficoltà, non la ragazza?!?! Non lei che si era vestita in quel modo, l’aveva baciato, si era strusciata sul suo corpo e ora voleva andarsene…
“ credimi, è decisamente il contrario “
“ non credo che questa sia la posizione migliore per discutere “
“ ti lascio ad una condizione “ “ e se non volessi accettare? “
“ peggio per te, credo che non resisterò al desiderio di prenderti su questa panchina “ era rabbrividita alle sue parole, ma di certo non perché avesse paura, ma perché sentirsi così dannatamente sua la eccitava da morire
“ quale condizione? “ “ vediamoci pomeriggio “
“ che cosa?!?!? No! No e no! “ si era dimenata cercando di alzarsi, ma inutilmente
“ perché ti spaventa tanto la cosa?? “ perché non era sicura di potergli resistere ancora se si fosse comportato così
“ non siamo più fidanzati e io ho da fare questo pomeriggio “ “ ah sì? E cosa… ? “
“ beh…. Ho da fare! Non sono affari tuoi cosa “ le aveva baciato il collo, stringendole entrambe le cosce
“ Kagome… per favore… non faremo niente te lo prometto “ “ io… “ con la lingua le aveva tracciato la pelle calda della spalla che aveva scoperto, salendo a mordicchiarle il collo e sentendola gemere
“ ti scongiuro.. “ dio! Si sentiva così indifesa e piena di desiderio verso l’hanyou che era sicura sarebbe impazzita se avesse dovuto aspettare il giorno dopo per rivederlo
“ va bene, ma solo per poco.. “ “ per poco “ aveva confermato lui sulla sua bocca, mordendola dolcemente
“ adesso fammi andare Inuyasha “
“ perché hai tanta fretta?? “ le aveva chiesto curioso, inconsapevole che l’unico posto dove la ragazza avrebbe voluto rimanere in quel momento era su quella gelida e dura panchina, soffocata dal peso del suo corpo e dai suoi baci
“ devo tornare in classe e.. “ l’aveva baciata, non voleva sentire ragioni, Kagome era sua, lo era anche se erano in pausa e lui non voleva trattenersi dal baciarla o dallo stringerla tra le braccia; si era spinto ancora contro di lei e l’aveva sentita aggrapparsi alle sue spalle
“ Inuyasha “ aveva mugugnato cercando di staccarsi “ ci vediamo anche all’intervallo di domani? “
“ ora chiedi troppo “ “ perché? “
“ non esisti solo tu… e non sei più il mio ragazzo… “
“ quindi non verrai? “ “ io… “ era l’unica cosa che desiderava vederlo in quei minuti ogni giorno, ma se avesse accettato di incontrarlo ogni mattina gli e l’avrebbe data vinta e c’era il piano che non doveva assolutamente dimenticare di seguire
“ se vorrai non ti sfiorerò nemmeno con un dito domani “
“ no “ aveva detto d’impulso, tappandosi subito la bocca e arrossendo; maledizione! Non doveva fargli capire per nessuna ragione che lei gli moriva dietro
“ Kagome giuro che mi stai tirando matto… non vuoi venire ma non vuoi che io ti rimanga lontano, cosa devo fare? Farò tutto quello che mi chiederai “
“ fammi alzare, è tardi e devo andare “ sospirando l’aveva lasciata libera, ma prima che lei potesse scappare l’aveva fermata
“ ne parliamo pomeriggio, a che ora vuoi che venga? “
“ mmm… alle quattro.. “ “ d’accordo, te le porto io le rose “
“ grazie “ gli aveva detto voltandosi e scappando fuori dal terrazzo.
Si era buttato sulla panchina sospirando; quella ragazza lo stava uccidendo lentamente, era inutile, non sarebbe mai riuscito a togliersela dalla testa, anche perché ogni volta che si incontravano finivano a baciarsi con una passione che non credeva possibile.
E se aveva pensato di fargli venire un infarto vestita in quella maniera allora aveva proprio fatto centro; ora chi glielo diceva al suo amico in basso che non avrebbe ricevuto niente?!?
Maledizione!! Si sentiva al settimo cielo al pensiero di vederla quel pomeriggio, ma aveva paura che il suo spirito audace non avrebbe saputo controllarsi e l’ultima cosa che voleva al mondo era metterle paura e farla scappare, perché ora più che mai era sicuro che non sarebbe riuscito a staccarsi da Kagome.
Aveva chiuso gli occhi, respirando a fondo l’aria pungente; aveva deciso che avrebbe passato le ultime due ore sul terrazzo, con tutta quella confusione in testa neanche se l’avessero pagato non sarebbe rientrato in classe.
Durante quelle due ore aveva raccontato a Sango in ogni dettaglio cosa era successo e l’amica le aveva fatto i complimenti per essere riuscita a fermarsi e le aveva consigliato di preparare qualcosa per il pomeriggio.. preparare qualcosa, che cosa?? Si sentiva leggermente stupida a continuare a organizzare qualche piano per quando lo doveva incontrare, insomma era Inuyasha!! Era il suo ex ragazzo, l’uomo che amava! Che diavolo di piano doveva preparargli?!?!?! Ma quei pensieri l’avevano subita abbandonata, doveva vendicarsi per il bacio con Kikyo e al diavolo la pietà!
A pranzo aveva mangiato con la madre che subito dopo aver lavato i piatti era uscita per cercare ancora un lavoro, mentre lei era andata a farsi una doccia rigenerante.
Mancava ancora un ora alle quattro e aveva deciso di studiare per passare il tempo, così aveva indossato un paio di hot pants neri e una maglietta dell’hanyou che le arrivava appena sopra le ginocchia, lasciandole le gambe nude; adorava sentire il suo odore addosso, anche se lui non era li.
Si era seduta alla scrivania e aveva cominciato ad armeggiare con libri e quaderni, cercando di concentrarsi solo sullo studio, anche se il pensiero che lui sarebbe dovuto andare da lei la faceva impazzire.
Di nuovo l’agitazione di quella mattina l’aveva presa, facendola completamente distrarre; era andata in cucina a bere un bicchier d’acqua e mentre stava seduta a tavola aveva sentito qualcuno suonare alla porta, ma chi poteva essere? Koga?? Cristo! Sperava proprio di no, era corsa ad aprire e la persona che aveva trovato non gli era davvero piaciuto, maledizione!!
Inuyasha se ne stava li in piedi e la fissava come se fosse la prima volta che la vedesse mezza nuda; era arrossita e il cuore le era salito in gola, facendola tremare
“ che… che cosa ci fai qui a quest’ora?? “ oh mio dio! Ma da quanto tempo non la vedeva così? Era a dir poco meravigliosa e la voglia di saltarle addosso era tornata prepotente, ma sperava con tutto il cuore di riuscire a resistere
“ non sono riuscito a rimanere a casa e sono venuto prima.. sei occupata? “
“ ecco io.. no.. entra pure e scusami se sono conciata così “ scusarla?? Ma per cosa?!? Lo stava facendo volare in paradiso solo a vederla
“ non preoccuparti “ erano andati in sala e si erano seduti sul divano
“ Kagome di un po’, ma quella che hai su non è una mia maglietta?? “
“ ah! Accidenti, che stupida! Non me ne ero accorta, corro a cambiarmi “ aveva fatto per alzarsi ma lui l’aveva bloccata per un polso
“ no tranquilla, va bene così, sta meglio a te che a me “ era arrossita ancora chinando il capo; era una situazione troppo imbarazzante e non sapeva proprio come comportarsi
“ senti.. ti va qualcosa da bere? “ lui aveva scosso la testa
“ più che altro avrei un po’ di fame “ “ di cosa hai voglia? “ èèè.. sapessi scricciolo! Meglio non dirglielo
“ tranquilla non importa “
“ coraggio Inuyasha lo sai che puoi chiedermi quello che vuoi, insomma non siamo proprio due estranei! “ poteva dirglielo che l’unica cosa che in quel momento voleva assaggiare era la sua pelle profumata e le sue labbra rosse?!? Naaaa, meglio di no!
“ lascia stare, sto bene così “
“ ah Inuyasha! C’è una cosa che mi sono dimenticata di dirti oggi, è una bella notizia! “
“ ti sei fidanzata? “ aveva chiesto preoccupato “ ma che domande fai?? “
“ allora è vero? “ “ non è questo che volevo dirti! È una cosa bella! “
“ ma allora è vero però… con chi?? “ “ la vuoi smettere?!? Non ti interesserebbe comunque! “
“ lo sapevo! Mi hai rimpiazzato in fretta! Però c’è una cosa che non capisco, se sei fidanzata perché mi hai baciato? “
“ non ci arrivi da solo? “ “ il tuo nuovo ragazzo non è geloso? “ aveva sospirato sconfitta
“ non credevo che ti fossi rincretinito ancora di più “ “ Kagome! “ l’aveva ripresa
“ non sono fidanzata ok?? Non ancora almeno! “
“ oh mio dio! Stava per venirmi un infarto!! Non farlo più intesi?? “
“ guarda che hai fatto tutto da solo! “ “ allora, qual è questa bella notizia?? “
“ è tornata mia madre “ aveva detto senza guardarlo negli occhi e neanche due secondi che si era sentita abbracciare forte
“ Kagome è bellissimo! Quando è tornata? “
“ ieri ed è stato… bellissimo! Mi ha anche detto di avere un po’ di soldi da parte… “
“ sono così felice per te, lo sapevo che sarebbe tornata, tu come ti senti? “
“ sono davvero al settimo cielo! “ “ perché non me l’hai detto stamattina? “
“ in realtà… non c’è stato tempo.. “ “ l’importante è che sia tornato tutto a posto! “ lei aveva annuito e lui le aveva baciato la fronte.
Si erano messi a guardare la tele e ad un certo punto il telefono aveva preso a squillare
“ aspetta un attimo “ gli aveva detto sporgendosi dal divano per acchiappare la cornetta e lasciando in bella vista il fondoschiena coperto sola da quella specie di mini pantaloncino; era andato in iperventilazione a quella vista e aveva sentito l’eccitazione crescere.
Porca miseria! Perché non si tirava su quella dannata?!?!? All’improvviso l’impulso di morderla si era impossessato di lui e non aveva resistito alla tentazione
“ ahi! Ma che fai?? “ gli aveva chiesto guardandolo bordeaux
“ scusa è che non ci vedo più dalla fame! “ le aveva sorriso sornione mentre lei con il broncio si era seduta a distanza sul divano.
Lo fissava con le braccia incrociate e l’espressione corrucciata
“ avanti Kagome! Non l’ho fatto apposta, ma tu… vestita così.. e “ aveva deglutito agitato
“ e poi ti sei sporta e io… “ non riusciva ad articolare una frase intera, la voglia di morderla e baciarla lo stavo divorando
“ mi hai morso il sedere! “ aveva gridato sdegnata e lui non era riuscito a trattenersi dal ridere
“ e ora che c’è?? “ “ sei davvero carina con quel faccino “
“ baka!! “ gli aveva detto colpendolo al braccio “ non sei più il mio ragazzo e certe cose non le puoi più fare!!! “ a quella frase la sua espressione era cambiata e ora la fissava serio
“ hai ragione.. mi dispiace “ l’aveva guardato dispiaciuta, insomma non voleva essere così acida è solo che… l’aveva presa alla sprovvista e anche se le aveva fatto piacere lei… miseria! E ora che poteva fare??
“ scusa se sono stata così brusca “
“ non importa, hai ragione tu… “ erano rimasti in silenzio per alcuni minuti, fino a quando l’hanyou non l’aveva fissata sorridendole amareggiato
“ forse è meglio che io vada ora… e per domani.. forse hai ragione tu, non dovremmo vederci.. “ si era alzato dal divano, ma la mano di lei l’aveva fermato
“ no.. “ aveva sussurrato con la voce spezzata; il ragazzo si era girato per guardarla e aveva notato le guance bagnate e gli occhi rossi
“ Kagome.. “ l’aveva tirato per il braccio, facendolo sedere sul divano e si era messa sopra di lui, stringendolo forte
“ non andartene, per favore… non volevo dire quelle cose.. “ gli aveva sussurrato in un orecchio singhiozzando, mentre il ragazzo le aveva accarezzato i capelli, cercando di calmarla
“ non piangere, ti prego.. non è successo niente “
“ non voglio perderti “ era rimasto in silenzio e si era goduto solo quella sensazione di calore nell’averla così vicina
“ Kagome stai tranquilla, anche se tu non volessi tornare con me, io sarò sempre al tuo fianco.. “ era scoppiata a piangere e si era stretta a lui spasmodicamente
“ perdonami Inuyasha.. “ continuava a sussurrare in preda ai sensi di colpa e lui la coccolava in silenzio.
L’aveva cullata per un tempo infinito, fino a quando lei non si era scostata leggermente per fissarlo negli occhi d’orati
“ rimani ancora un po’? “ gli aveva chiesto con le guance rosse e le iridi lucidi
“ è questo che vuoi? “ lei aveva annuito “ allora rimarrò “
“ grazie “ “ che cosa vuoi fare? “
“ per una volta scegli tu, facciamo quello che vuoi tu “ “ non ce n’è bisogno, non devi forzarti “
“ non mi sto forzando, voglio davvero che sia tu a scegliere, per favore.. “ aveva sospirato chiudendo gli occhi e senza preavviso l’aveva attirata con più forza al suo petto, baciandola dolcemente e facendo scivolare una mano lungo la sua schiena; temeva che lei l’avrebbe respinto, ma inaspettatamente si era aggrappata alla sua schiena, approfondendo quel contatto.
“ fammi un favore Kagome “ le aveva sussurrato sulla bocca socchiusa
“ tutto quello che vuoi “
“ rispondi al mio bacio solo se lo desideri anche tu, se lo fai solo per accontentarmi allora dimmelo subito “
“ credi davvero che io non desideri baciarti? “ “ infondo l’hai detto tu, siamo in pausa “
“ e tu sei uno sciocco, non aspettavo altro che tu mi prendessi “
“ lo sai che cosa stai dicendo, vero? “ “ sì “
“ quindi io ho strada libera? “ “ decisamente sì “
“ domani non verrai da me infuriata dicendo che ti ho soggiogato, vero? “
“ sono pienamente consapevole delle mie azioni “ “ bene, allora posso finalmente prendermi ciò che è mio “ prima che la ragazza potesse parlare le aveva imprigionato le labbra in un bacio vorace e ossessionato a cui lei non aveva saputo resistere.
Avevano continuato a baciarsi per un tempo infinito e Kagome si era maledetta mentalmente: se avesse continuato così al diavolo il piano!! Con tutta la forza aveva provato a resistergli, ma la voglia di sentirlo vicino era troppa perché potesse fermarsi, adesso poi che le sue mani grandi avevano cominciato ad accarezzarla non credeva sarebbe riuscita a trattenersi.
L’aveva assaporata fino alla sfinimento, ma non si sentiva ancora soddisfatto, così lentamente le aveva sfilato la maglietta, sfiorandole i fianchi e risalendo al suo seno pieno e sodo; quando l’aveva stretto tra le dita, cominciando a massaggiarlo, l’aveva sentita sospirare compiaciuta, da troppo tempo desiderava rifare l’amore con Kagome e da troppo tempo lei l’aveva aspettato.
Aveva inarcato la schiena quando aveva sentito le labbra dell’hanyou schiudersi su un suo capezzolo e aveva tirato indietro la testa, chiudendo gli occhi; le era mancato, le era mancato tutto di lui, perfino il modo in cui la toccava o la guardava, il modo in cui le donava attenzioni o in cui la faceva sentire unica.
Le aveva stretto il fondoschiena tra le mani, mentre con la bocca continuava a giocare con il suo seno, e l’aveva spinta contro il suo bacino già eccitato
“ Inuyasha “ aveva mugugnato
“ mi sei mancata tanto “ le aveva sussurrato “ non mi piace litigare con te” gli aveva detto stringendolo forte
“ neanche a me piace “ “ non litighiamo più “
“ va bene Kagome “
“ Inuyasha? “ “ mh? “
“ che cosa ci succederà ora? “
“ devi decidere tu “ “ io non lo so davvero… “
“ sei ancora confusa? “ aveva annuito baciandogli la fronte
“ che cosa ti blocca ancora? “ “ paura “
“ di cosa? “ l’aveva guardato negli occhi e il ragazzo le aveva accarezzato una guancia
“ Kagome.. “ “ paura di perderti e che tu possa lasciarmi.. “
“ non lo farei mai “ “ non puoi esserne sicuro “
“ è solo questo?? “ aveva scosso la testa “ cosa c’è ancora? “
“ voglio prendermi la mia piccola vendetta su di te “ “ vendetta? “
“ sì, voglio che tu provi quello che ho provato io quando… quando è successo quel fatto “
“ piccola traditrice!! E così me la vuoi far pagare è?!? “ aveva annuito sorridendo e lui l’aveva fatta scivolare sul tappeto, posizionandosi sopra di lei
“ meriti una bella punizione per aver pensato di vendicarti “
“ guarda che non ho detto di aver già concluso la mia ripicca, ho solo voluto metterti al corrente “
“ quindi questo significa che siamo ancora in pausa?? “ “ decisamente sì “
“ ma scriccioloooo!!!! Non ti sembra esagerata come vendetta? “
“ no, e ti darò più, io e Sango ci siamo organizzate per andare a ballare uno di questi giorni “
“ che cosa?!?! Voi due da sole? “ “ certo, e con chi?? “
“ non dirai sul serio? “
“ Inuyasha non sto scherzando, vogliamo passare una serata tra donne e divertirci! Che male c’è?? “
“ c’è che sia tu che lei siete fidanzate! “ “ io sono single “
“ sta zitta! “ le aveva detto baciandola con passione e scendendo con una mano sul suo ventre
“ sappi che non ti ho ancora dato il mio consenso “ le aveva sussurrato all’orecchio
“ tranquillo, non ne ho bisogno “ si erano baciati ancora, rotolandosi per tutto il tappeto, fino a quando una voce non li aveva bloccati
“ tesoro sono a casa! “ merda! Ora era davvero nei guai!!

Come al solito chiedo scusa per il tremendo ritardo, ma questa volta ho davvero avuto una mancanza di ispirazione e non sapevo proprio come andare avanti.
Ero indecisa se far confessare a Kagome del piano di vendetta e alla fine ho deciso di far venire a conoscenza anche Inuyasha di questa vendetta premeditata, ma non ho intenzione di falri tornare ancora insieme, almeno per il momento, più avanti.
Vi ringrazio tanto per tutte le recensioni, sono stata davvero felice di vedere che nello scorso capitolo avete commentato in tanti e sono ancora più felice nel vedere che siete in 46 ad averla messa tra i preferiti; niente puoi rendermi più felice *.* quindi grazie di cuoreeeeeeeee!!!!
Spero continuerete a seguirmi e mi scuso se in questo capitolo ci sarà qualche errore di ortografia, ma non ho avuto molto tempo per rileggerlo.
Un bacione a tutti, alla prossima ^____^

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Capitolo 27
*** 27-irrefrenabile desiderio ***


Non poteva andare peggio di così; aveva rovinato il piano di vendetta, era stesa sul tappeto, mezza nuda, con sopra un Inuyasha più che eccitato e per finire era tornata sue madre in quel preciso istante.
“ nasconditi dietro il mobile! “ aveva ordinato al ragazzo mentre velocemente si rinfilava la maglietta
“ cosa? “ “ vai muoviti! Prima che ti veda e.. mamma! “ la donna era entrata in salotto
“ novità? “ le aveva chiesto “ ancora niente tesoro “
“ sono sicura che troverai presto un lavoro “ la madre le aveva sorriso ed era andata in cucina, ma prima che la ragazza potesse tirare un sospiro di sollievo le aveva gridato
“ Kagome tesoro hai la maglia al contrario! “ si era irrigidita, sperando almeno che non si fosse accorta anche di
“ Inuyasha caro ti fermi a cena da noi?? “ ecco appunto! Che bella figuraccia aveva fatto!
“ no mamma Inuy “ “ grazie signora, rimango molto volentieri “ aveva finito di rispondere lui uscendo da dietro il mobile e sorridendo con quella faccia da cretino
“ perfetto, allora mi metto subito al lavoro e... ben tornato tra di noi! “ Kagome l’aveva fulminato, tirandolo per un braccio in camera e dicendo alla donna che andavano a fare i compiti.
“ perché hai detto sì? “ gli aveva chiesto irritata appena si erano chiusi la porta della stanza alle spalle
“ perché avrei dovuto dire di no? “ “ beh… perché.. perché.. “ ci aveva pensato qualche secondo
“ perché non stiamo insieme! “ “ non ancora “ aveva sbuffato, togliendosi la maglia e prima che potesse indossarla nel verso giusto l’hanyou l’aveva bloccata al muro
“ che fai? “ “ non l’hai capito? Vuoi un aiuto? “ le aveva chiesto provocante, baciandola con una tale passione da lasciarla stordita
“ pazzo “ aveva sussurrato senza fiato
“ lo sai vero che ora pretendo di continuare quanto prima non abbiamo finito?? “
“ no.. no! “ “ cosa?!?! “
“ prima di tutto non siamo soli e secondo… è meglio di no, ci ho pensato e no! Ho cambiato idea “
“ prima hai detto di volermi “ le aveva fatto notare
“ mi sono lasciata prendere, ma ora sono tornata in me e non credo sia una cosa buona farlo.. “
“ ti avevo detto che non mi sarei fermato.. “ “ sì, ma ora non è la stessa cosa “
“ beh ma ora sono io che mi voglio lasciare andare “
“ Inuyasha “ aveva sussurrato cercando di spostarlo, ma riuscendo solo a strusciarsi e a farlo ringhiare eccitato
“ mi dispiace ma ormai ho iniziato e vorrei concludere “
“ ti prego, non fare lo stupido.. “
“ posso chiederti una cosa? “ le aveva soffiato sul collo “ cosa? “
“ perché ogni volta ti trattieni quando il tuo corpo non fa che gridare che mi vuoi? “
“ e tu come fai ad esserne sicuro? “ l’aveva fissata maliziosamente, scendendo a baciarle una spalla nuda e raccogliendo tra le mani il suo seno; l’aveva sentita sussultare e boccheggiare in cerca d’aria
“ visto? “ “ non hai dimostrato niente “ aveva risposto lei agitata
“ è un invito a continuare? “ si era morsa il labbro inferiore, cercando di resistere alla tentazione, ma sentiva che la voglia di averlo era troppa e per troppo tempo aveva dovuto sopprimerla
“ maledizione! Sì… sì non sto aspettando altro.. “ aveva sorriso soddisfatto e l’aveva coinvolta in un bacio senza fine e pieno di passione; con forza l’aveva presa in braccio, sentendo le gambe di Kagome stringersi dietro la sua schiena e l’aveva fatta sedere sulla scrivania, spostando con la mano tutto quello che gli capitava a tiro.
Libri, quaderni e penne erano finiti inermi sul pavimento, mentre i loro corpi cercavano il contatto;
“ Inuyasha aspetta “ le aveva morso un labbro e l’aveva baciata senza lasciarle il tempo di parlare; l’aveva baciata con prepotenza sul collo, scendendo alla spalla e risalendo veloce alla sua bocca rossa
“ aspet… aspetta “ non riusciva a respirare, visto che le labbra ingorde dell’hanyou non la lasciavano un attimo “ cosa c’è? “ le aveva chiesto tracciando con la punta del naso una linea immaginaria sulla scapola
“ potrebbe sentirci… “ di nuovo l’aveva baciata, stringendole il seno tra le mani e spingendo il bacino contro la ragazza; aveva mugugnato insoddisfatta, tirando indietro la testa e chiudendo gli occhi
“ credi davvero che ora potremmo fermarci? “ lei aveva scosso la testa
“ quindi cosa proponi? “ “ io… “ aveva calmato il respiro e l’aveva fissato negli occhi
“ io non lo so “ aveva detto accarezzandogli dolcemente una guancia
“ Kagome “ l’aveva chiamata fissandola intensamente in quelle pozze del colore del caffè
“ ho davvero bisogno di averti vicina “ quasi l’aveva supplicata e la ragazza l’aveva baciato a fior di labbra, strofinando una guancia contro il viso del ragazzo e inspirando forte il profumo dei suoi capelli e della sua pelle
“ ci metteremo nei guai “ aveva sussurrato ormai esausta di trattenersi e sul punto di cedere completamente
“ cercheremo di essere silenziosi “ “ sarà molto difficile “
“ se vuoi posso sempre tapparti la bocca con uno straccio o con del nastro adesivo “
“ non mi sei d’aiuto “ “ veramente vorrei aiutarti in un altro modo “
“ sarebbe? “ le aveva sorriso baciandole la punta del naso e sfilandosi la maglietta
“ cosa… cosa stai facendo? “ “ mi sto spogliando “ le aveva detto lanciando l’indumento lontano
“ perché? “ come se non sapesse già la risposta
“ beh perché non mi piace fare l’amore vestito, voglio sentire la tua pelle a contatto con la mia e la maglia me lo impedisce “ era arrossita e istintivamente gli aveva accarezzato il petto
“ non possiamo e lo sia anche tu “ “ sssh “ le aveva accarezzato i capelli e l’aveva baciata con una dolcezza disarmante
“ sei tu che pensi sia sbagliato “
“ lo so, è che…. “ “ Kagome “ l’aveva chiamata
“ ti rendi conto che non abbiamo fatto altro che parlare? “ la ragazza aveva annuito e si era lasciata cullare dal respiro caldo dell’hanyou sul suo collo
“ sto rischiando davvero di perdere il controllo, quindi, per favore, potremmo rimandare le chiacchiere a dopo? “ lei aveva riso lieve e aveva abbandonato tutte le barriere, stringendosi al suo corpo e cercando le sue labbra dolci e passionali; aveva intrecciato le gambe dietro la schiena del ragazzo e aveva lasciato che le sue mani le slacciassero il reggiseno.
Le aveva annusato il collo, scendendo alla spalla sinistra e sfiorandole il petto morbido con le mani, facendola gemere piano; di nuovo le loro bocche si erano cercate assetate, scontrandosi con più violenza e proprio mentre Inuyasha stava per sfilarsi i jeans, qualcuno aveva bussato alla porta, facendo spaventare a morte Kagome
“ tesoro posso chiederti un favore? “ aveva cercato di calmare il respiro e con la voce più tranquilla che era riuscita a usare le aveva risposto
“ dimmi mamma “ “ mi servono delle cose, ma non ci sono in casa, se tu e Inuyasha non avete troppi compiti, potreste fare un salto al supermercato?? “ l’hanyou le aveva baciato il seno stringendole con più forza i fianchi tra le mani
“ ah.. tranquilla, andiamo noi adesso! Il tempo di finire questo esercizio “
“ grazie tesoro “ aveva aspettato di sentire i passi allontanarsi e appena fu sicura che se ne fosse andata aveva preso la testa del ragazzo e l’aveva spostato
“ ma sei impazzito? “
“ perché non le hai detto che dovevamo finire una caterva di compiti? “ le aveva chiesto sfiorandole il collo
“ Perché… “ aveva sospirato fuori controllo “ perché! “ aveva ripetuto poi spostandolo decisa
“ perché non ci avrebbe caduto!! E poi non hai sentito la mia voce?? Avrà sicuramente capito qualcosa… oh mio dio! Lo sapevo.. non dovevo darti retta “ aveva cominciato a parlare a raffica, fino a quando le labbra di lui non l’avevano soffocata
“ andiamo a prendere queste cose e torniamo a casa prima che cambi idea.. “ gli aveva sorriso e l’aveva baciato sul naso
“ grazie “ il ragazzo si era staccato borbottando qualcosa infastidito.
Si erano dati una sistemata e Kagome aveva indossato dei vestiti decenti, adatti ad uscire
“ mamma di cosa hai bisogno? “ la donna aveva sorriso all’hanyou
“ vi ho fatto una piccola lista, tieni “ le aveva passato un foglietto
“ va bene, allora torniamo tra poco “ “ fate i bravi “ lui le aveva sorriso nel modo più credibile che gli venisse e l’aveva seguita fuori di casa
“ andiamo in moto? “ “ no, è qui vicino, possiamo andare a piedi “ si erano incamminati nel silenzio più profondo e mantenendo una certa distanza.
Lui l’aveva osservata con la coda dell’occhio, notando come fosse pensierosa, con la testa assente e non era riuscito a trattenere i pensieri su quello che era successo poco prima; se pensava che avrebbe potuto fare l’amore con lei se la donna non li avesse interrotti si sentiva scoppiare! Maledizione! Quanto poteva andare avanti così?? Ed erano passati solo pochi giorni dal ritorno disastroso di quella vacanza, figurarsi se avesse dovuto aspettare ancora qualche settimana! Era sicuro che sarebbe morto di astinenza da coccole.. forse però… se le avesse detto così lei l’avrebbe accontentato… oddio! Ma cosa cavolo stava pensando??? Astinenza da coccole?!?!? Non era mica un peluche, no! Kagome sarebbe tornata con lui perché lo voleva e lui lo sapeva bene.
E poi a dire la verità non credeva che lei avrebbe potuto resistere più di lui, la sentiva troppo debole, senza difese e ormai sul punto di cedere completamente.
“ che c’è? “ le aveva chiesto all’improvviso notando quanto fosse assorta nelle sue riflessioni
“ come? “ giurava di averla risvegliata da uno stato di trans
“ ti ho chiesto che c’è? Perché sei così silenziosa? “ lei aveva sorriso
“ non è niente “ “ avanti dimmi che hai “ aveva esitato qualche secondo, ma poi non aveva resistito
“ è solo che.. mi sembra strano ora camminare vicino a te, insomma andare a fare la spesa insieme.. mi sento un po’ a disagio “ non aveva saputo resistere dal ridere
“ e ora perché ridi? “ gli aveva chiesto con una nota di acidità nella voce
“ non mi pare tu ti sia sentita a disagio prima quando… “ aveva sospirato lasciando la frase in sospeso
“ come puoi sentirti a disagio ora? “
“ mi sento strana, ok? Non è come quando stavamo insieme “ aveva ribadito un po’ offesa
“ Kagome ne parli come se ci fossimo lasciati da mesi e invece è passato solo qualche giorno; insomma tra di noi cosa può essere cambiato in così poco tempo?? “
“ tante cose…. Quando perdi la fiducia in una persona è difficile vederla con gli stessi occhi di prima “
“ stai dicendo che mi vedi in un altro modo? Che hai un’altra opinione di me? “
“ e ora perché me lo chiedi?? “ “ perché lo voglio sapere! Rispondi! “ le aveva detto autoritario
“ non prendo ordini da te! “ “ Kagome!! “ l’aveva ripresa
“ ok! Non ho cambiato idea su di te… è solo che… mi sembra strano fare la spesa insieme! Tutto qui! Soddisfatto?!? “
“ sei proprio strana “ “ lo prendo come un complimento “ aveva messo il broncio fulminandolo con lo sguardo
“ e lo è “ le aveva detto abbracciandola all’improvviso e facendola irrigidire
“ cosa… cosa fai? “ aveva chiesto confusa
“ ti abbraccio, come due fidanzati! “ aveva cercato di allontanarlo ma lui non si era spostato di un centimetro
“ Inuyasha… “ “ ti prego.. non dire nulla “ la ragazza aveva sospirato e si era lasciata stringere, mentre si avvicinavano al supermercato.
Era davvero strana! Certe volte faceva fatica a capirla; come era possibile che poco prima avevano quasi fatto l’amore e adesso lei si straniva se lui semplicemente l’abbracciava?!?!? Come voleva tornare ad averla tutta per se, vederla ogni secondo della giornata e non provare quella sensazione così sconosciuta quando lei lo allontanava.
Erano entrati all’interno del negozio e Kagome aveva preso un carrello
“ tu devi solo seguirmi, intesi?? Non fiatare, non prendere niente che non sia nella lista e soprattutto fai il bravo ragazzo! “ l’aveva fulminata seguendola
“ con chi diamine pensi di parlare?? Non sono mica tuo fratello!! “
“ no, ma sei il mio quasi ragazzo “ aveva detto lei lasciandolo indietro scosso da quelle parole; gli cera voluto qualche secondo prima di riprendersi e subito l’aveva raggiunta
“ cosa???? Ma se continui a dirmi che siamo in pausa!! “
“ senti Inuyasha ti piacciono le rape? “ “ sì certo.. aspetta un attimo!!! Non cambiare discorso! “
“ hai ragione, potresti metterle nel carrello mentre io vado a prendere l’altra verdura? “
“ Kagome maledizione.. “ aveva detto fra i denti mentre lei per la seconda volta lo lasciava li imbambolato e alquanto nervoso; velocemente l’aveva raggiunta, cercando di fermarla
“ vuoi darmi retta per due secondi?? “
“ dobbiamo fare la spesa e quando saremo tornati a casa ascolterò tutto quello che avrai da dirmi! “
“ ah sì? “ “ sì “ aveva risposto secca la ragazza
“ il pane! Ecco cosa stavo dimenticando! Aspettami qui e non ti muovere, intesi? “ l’aveva fulminata con lo sguardo “ intesi mamma “ gli aveva fatto la linguaccia ed era sparita chissà dove.
Si era guardato in giro annoiato, non poteva mica starsene buono buono li ad aspettarla! Con un sorriso furbo sulle labbra aveva raggiunto il reparto igiene e si era soffermato ad osservare qualcosa di particolarmente interessante; erano passati parecchi minuti prima che la voce di Kagome lo riportasse alla realtà
“ ma che cavolo ci fai qui?? Lo sai che per cercarti ho dovuto fare il giro di mezzo supermercato?!?!? Non ti avevo detto di rimanere di la ad aspettarmi?? Inuyasha! Sto parlando con te sai.. “
“ senti Kagome, tu quali preferisci?? “ le aveva chiesto tenendo tra le mani due scatole di preservativi
“ no perché io sono indeciso tra quelli semplici o quelli alla frutta, però credo che la persona più adatta per decidere sia tu.. o vuoi che ti faccio una sorpresa?!? “ le aveva chiesto sorridendo; lei infuriata e viola dalla vergogna l’aveva tirato per un orecchio
“ ahi Kagome! Mi fai male!! “ si era lamentato
“ brutto deficiente pervertito! Non siamo venuti qui a comprare i preservativi! “ aveva gridato, ma se ne era pentita due secondi dopo, quando la gente si era fermata a fissarli straniti
“ guarda che figura mi hai fatto fare… sei il solito baka! “ gli aveva detto lasciando l’orecchio e andandosene con il carrello.
Si era massaggiato la parte offesa e finalmente si era deciso a cercarla, ma forse non era stata la cosa migliore visto che l’aveva trovata a parlare con un ragazzo alto, moro e con gli occhi blu, un vero fighettino; irritato si era avvicinato giusto in tempo per sentire la domanda che le aveva rivolto il ragazzo
“ sei fidanzata Kagome? “
“ no “ aveva risposto lei “ sì “ aveva invece detto l’hanyou avvolgendole le spalle con un braccio e stringendola al petto
“ sì o no? “ aveva chiesto confuso il moro
“ no Hojo, questo cretino è mio cugino e sai come sono i cugini.. “
“ no, come sono? “ “ beh… un po’ protettivi… “
“ ah..” aveva detto confuso, fissando il ragazzo alto e dai capelli argentati
“ beh.. piacere cugino di Kagome, io sono Hojo, un amico … “ aveva detto porgendogli la mano che Inuyasha aveva rifiutato
“ io sono il cugino protettivo, ma ti avviso subito, è inutile che ci provi con Kagome, viene già a letto con me “ aveva sorriso e lei l’aveva spinto via
“ che cosa?!?! Ma non era tuo cugino?!?! “ aveva chiesto scandalizzato il ragazzo
“ Hojo lascialo perdere! Non dare retta alle stupidaggini che dice! Piuttosto sarei felice di uscire qualche volta con te…. “
“ Kagome guarda che chiamo i miei fratelli e credo che Hojo tornerà a casa senza un braccio o una gamba! “ aveva gridato l’hanyou un po’ più distante
“ senti Kagome.. ci sentiamo ok?? Adesso devo proprio andare “
“ va bene, allora.. ci sentiamo..” l’aveva visto correre via e infuriata si era diretta verso Inuyasha.
“ tu… tu… brutta bestia! Brutto insolente e.. e prepotente che non sei altro!! Come hai solo osato comportarti così?? Io. Io.. “ l’aveva abbracciata
“ calmati.. sei rossa come un pomodoro e balbetti.. perché non ti rilassi un attimo?! “
“ PERCHE’ TU SEI.. “ le aveva tappato la bocca prima che gridasse qualcosa di cui avrebbe potuto pentirsi
“ scusami “ le aveva soffiato in un orecchio stringendola forte
“ perché l’hai fatto? “ “ perché voglio averti solo per me e non mi piace l’idea che tu esca con altri ragazzi “
“ ma non stiamo più insieme “ gli aveva ricordato
“ non m’importa, sei mia “ i loro visi si erano trovati così vicini e i loro respiri talmente intrecciati che Kagome non aveva saputo resistere all’impulso di baciarlo, incrociando le braccia dietro al collo dell’hanyou.
Lui l’aveva stretta con più forza, approfondendo di più il bacio e subito la ragazza si era staccata con il respiro affannato
“ no… no non dobbiamo “ gli aveva detto e lui senza ribadire l’aveva presa per mano e l’aveva portata a comprare le altre cose della lista.
Non aveva detto più niente, non era più riuscita a guardarlo negli occhi visto che per l’ennesima volta l’aveva rifiutato; aveva rifiutato i suo baci e le sue carezze, ma la realtà era che non desiderava altro che lui la prendesse.
Sembrava che dopo che si erano baciati lui si fosse trasformato, era diventato più dolce del miele e non aveva più provato a baciarla.
Così si era ritrovata a camminare per la strada vicino all’hanyou e un senso di colpa che le divorava l’anima; non sapeva perché ma si sentiva terribilmente in colpa verso il ragazzo.. forse perché si era resa conto di quanto lui si fosse pentito, ma continuava ad allontanarlo; eppure voleva stare con lui, voleva baciarlo e confessargli finalmente che l’amava.. aveva provato a dimenticarlo, ma lo amava e lo voleva.
“ mi dispiace “ gli aveva sussurrato ad un tratto
“ perché? “ le aveva chiesto confuso “ mi dispiace.. non c’è un motivo.. mi dispiace “
“ non ti devi dispiacere di niente “ “ invece sì, quindi scusa.. “
“ la vuoi smettere di scusarti e dispiacerti?? “
“ non ce la faccio… io.. vederti così mi fa sentire malissimo “
“ perché come sto? “ “ sei silenzioso “
“ sono solo un po’ pensieroso “ l’aveva corretta
“ e hai lo sguardo triste “ “ bugia “
“ invece è la verità Inuyasha, sei un libro aperto per me e sei triste “
“ sarà… ho solo bisogno di mangiare “ “ non devi cercare una scusa “
“ è la verità! “ l’aveva fissato di sottecchi
“ che c’è?? “ “ ti farò parlare.. “ il ragazzo aveva alzato gli occhi al cielo
“ quanto sei scema! “ gli aveva fatto la linguaccia e finalmente erano arrivati a casa.
“ dovrebbe esserci tutto “ aveva detto alla madre
“ grazie tesoro, siete stati gentilissimi! Preparerò una cena con i fiocchi “
“ noi andiamo in camera.. “ “ fate i bravi “ aveva detto fissando in particolar modo il ragazzo che le aveva sorriso nervoso.
Kagome aveva indossato qualcosa di più comodo e si era seduta accanto all’hanyou sul letto
“ ti va di vedere un film? “ gli aveva chiesto
“ hitman? “
“ per forza?? “ lui aveva annuito “ e sia…. “ aveva sorriso contento e si era sdraiato sul letto, aspettando che la ragazza lo raggiungesse.
Si era sdraiata mantenendo le distanze e continuando a guardarlo di nascosto; voleva abbracciarlo, ma aveva paura che lui avesse potuto rifiutarla e forse avrebbe anche avuto ragione, visto che lei non si era proprio comportata bene; era talmente confusa!! Non sapeva come comportarsi, si sentiva a disagio e il cuore le batteva a mille, ma non le piaceva affatto sentirsi così e vederlo distante, così aveva preso un bel respiro e in un sussurro gli aveva chiesto
“ Inuyasha… posso.. posso mettermi vicino a te? “ l’aveva fissata per un tempo infinito, i minuti erano trascorsi con una lentezza esasperante e Kagome non credeva di poter reggere il suo sguardo ancora per molto; quegli occhi d’oro colato la perforavano e le arrivavano in fondo all’anima, la scrutavano e la immobilizzavano, si sentiva persa, ma non riusciva a non rispecchiarsi in quelle pozze d’orate; il fiato le si era mozzato quando aveva visto la bocca del ragazzo schiudersi per dire qualcosa, ma solo il suo respiro era uscito da quelle labbra perfette.
E senza dire nulla l’aveva attirata al suo petto, stringendola forte e baciandole la fronte
“ mi manchi “ le aveva soffiato in un orecchio accarezzandole i capelli
“ anche tu, non riesco ad essere arrabbiata con te “
“ bene “ aveva risposto l’hanyou ghignando soddisfatto “ ma questo non significa che sei perdonato “ aveva precisato la ragazza e lui in un attimo le aveva raccolto le labbra in un bacio dolce e lento; si erano sfiorati incerti, ma poi la voglia di assaporarsi era stata troppa perché le loro bocche non si incontrassero.
Le aveva preso il viso tra le mani, sovrastandola in parte col suo corpo e deciso a voler sentire ancora per molto le labbra di Kagome muoversi con le sue in una danza lenta e ormai conosciuta.
Si erano staccati dopo un tempo che era parso infinito e si erano fissati a lungo negli occhi prima di abbracciarsi stretti a guardare il film; il ragazzo le aveva fatto appoggiare la testa sulle gambe e aveva cominciato ad accarezzarle i capelli lentamente, sentendo il corpo della ragazza rabbrividire ad ogni suo tocco.
Il film aveva superato la metà e Kagome era rimasta per tutto il tempo appoggiata alle gambe del ragazzo godendo di quelle carezze, fino a quando non aveva sentito il sonno chiamarla e stanca e rilassata aveva chiuso gli occhi; l’hanyou non si era accorto di niente e aveva continuato a sfiorarle i capelli; gli mancavano quei momenti di dolcezza, quegli istanti in cui sembravano esistere solo loro due, in cui tutto quello che c’era in torno spariva, perdeva significato e loro potevano stare tranquilli tra le braccia dell’altro; in quell’istante più di ogni altro sentiva la necessità di confessarle una cosa che per troppo tempo aveva tenuta segreta, una cosa che gli stava facendo scoppiare il cuore e che lo faceva sentire bene, libero.
Con la mano era sceso sulla spalla, fino ad arrivare al fianco e soffermarsi a lungo su quella magliettina fine; le sfiorava la pelle e giurava di averla sentita sospirare “ mi fermerai? “ le aveva chiesto sussurrando in un orecchio, ma la ragazza non si era mossa e non aveva aperto bocca
“ Kagome? “ l’aveva chiamata e solo in quel momento si era accorto che lei era sprofondata nel sonno; aveva sorriso dolcemente mentre un’idea allettante lo stava già tentando.
Facendo attenzione a non svegliarla le aveva spostato il capo dalle gambe e piano le si era messo ai piedi; aveva avvicinato le labbra ai suoi polpacci e l’aveva baciata delicatamente, passando dal ginocchio e arrivando alle cosce sode e lisce; le aveva posato piccoli baci, avvicinandosi sempre di più alla sua intimità, che non aveva sfiorato; era salito ancora fino alla pancia e con la lingua aveva giocato con il suo ombelico
“ Inuyasha.. “ aveva biascicato lei nel sonno, facendo sorridere il ragazzo che le aveva stretto in una morsa dolce i fianchi con le mani e con la bocca aveva raggiunto il suo petto; si era soffermato a lungo su quelle due rotondità perfette, stando attento a non provocarla troppo e aveva continuato la salita, passando per le spalle e soffermandosi sul collo che aveva torturato a lungo sapendo che era uno dei suoi punti deboli.
Kagome si era mossa nel sonno e con voce calda aveva sussurrato ancora il nome dell’hanyou, che per qualche minuto aveva giocato con il suo orecchio, raggiungendo poi il viso che aveva riempito di piccoli baci, fino a fermarsi alla sua bocca rossa; ci aveva soffiato piano e l’aveva sfiorata con le sue labbra
“ Kagome “ l’aveva chiamata in un soffio, ma lei si era solo mossa
“ Kagome.. “ aveva ripetuto con voce più melliflua
“ svegliati scricciolo “ le aveva sussurrato posandole un bacio a fior di labbra e questa volta lei aveva aperto lentamente gli occhi impastati di sonno, trovandosi a pochi centimetri il viso del ragazzo
“ buongiorno “ le aveva detto sorridendo dolce
“ che cosa… cosa è successo? “
“ ti sei addormentata “ “ e? “ gli aveva chiesto notando la loro posizione
“ e ti ho svegliata… a modo mio… “ le aveva sorriso ancora, spostandole qualche ciuffo che le copriva la fronte
“ buongiorno “ aveva risposto dopo qualche minuto lei, stiracchiandosi come una bambina
“ lo vuoi il bacio? “ le aveva chiesto con una luce maliziosa negli occhi
“ solo se sei tu a darmelo “ aveva sorriso e dolcemente le aveva sfiorato la bocca; Kagome aveva intrecciato le mani nei suoi capelli argentati, approfondendo quel bacio delicato e stringendolo con forza.
Era bastato quel piccolo gesto a mandarlo fuori controllo; si era tuffato con più prepotenza in quella bocca soffice, torturandole la lingua e con le mani le aveva accarezzato i fianchi, spingendola leggermente contro di lui e sentendola mugugnare.
Kagome gli aveva tolto velocemente la maglietta, accarezzandogli dopo tanto tempo, quel petto scolpito; era partita dal ventre e con le unghie era salita fino alle spalle facendolo tremare di piacere; lui l’aveva baciata con ardore, stringendole i fianchi e strofinandosi sul suo corpo esile.
Si era lasciata baciare e quando il ragazzo si era staccato aveva ribaltato la posizione, sedendosi a cavalcioni sul suo corpo
“ adesso sei mio “ gli aveva soffiato sul petto, baciandolo lievemente
“ mi torturerai? “ le aveva chiesto da finto innocente
“ oh molto peggio signor Hayama, molto, molto peggio.. “ gli aveva detto facendo scivolare una mano sul cavallo dei suoi pantaloni; si era irrigidito a quel gesto, troppo tempo era passato da quando il suo corpo si era lasciato toccare dalle mani di lei.. decisamente troppo.
L’aveva lasciata fare, socchiudendo gli occhi e sentendo solo le labbra della ragazza sul suo petto e le sue mani accarezzarlo li dove era più sensibile
“ Kagome.. “ sentendo pronunciare il suo nome con la voce spezzata aveva aumentato la velocità delle sue carezze, facendolo contorcere dal piacere; ormai era in suo potere, stava impazzendo sotto quel tocco così semplice ma così esperto; aveva stretto le lenzuola tra le mani, resistendo all’impulso di saltarle addosso e strapparle i vestiti, ma controllarsi era davvero difficile.
Sembrava fosse passata un’eternità da quando Kagome aveva preso a torturarlo, ma forse era solo il desiderio di liberarsi che lo faceva soffrire così e quando aveva trattenuto a stento un gemito, stringendo i denti, aveva sentito il piacere esplodere nel suo corpo, facendolo accasciare sul letto con il respiro accelerato.
L’aveva sentita muoversi sopra di lui e senza che neanche se ne accorgesse si era ritrovato attaccato alle labbra della ragazza che si era aggrappata alle sue spalle e l’aveva lasciato respirare solo dopo alcuni minuti
“ se stai cercando un modo per uccidermi ti assicuro che ci stai riuscendo “
“ questo mi fa molto piacere “ aveva detto lei sorridendo
“ ti rendi conto di quello che mi hai fatto?? “ “ mmm… sì “
“ Kagome non posso andare in giro conciato così “
“ hai ragione… forse è meglio che tu vada un attimo in bagno a sistemarti “ l’aveva fulminata e si era alzato con fatica dal letto
“ non osare seguirmi strega “ lei aveva sorriso “ giuro! “ l’aveva tenuta d’occhio fino a quando non si era chiuso la porta del bagno alle spalle.
Si era guardato allo specchio e si era passato una mano tra i capelli, praticamente era impossibile che la madre di Kagome non si accorgesse di niente, visto che gli occhi erano lucidi e un’eccitazione troppo evidente mostrava una gobba nei pantaloni “ maledizione! “ e ora cosa cavolo poteva fare per darsi una calmata?!?! Aveva sospirato angosciato pensando ad un modo per risolvere la questione
“ tutto bene?? “ gli aveva chiesto una voce al di là della porta
“ si…no… non lo so “ l’aveva sentita ridere
“ guarda che è colpa tua “ le aveva gridato irritato
“ vuoi una mano?? “ “ non penso che potresti fare molto più di quanto hai già fatto “ le aveva ringhiato
“ allora fatti una doccia fredda, così calmi i bollenti spiriti “ però… non aveva tutti i torti
“ senti Kagome ci metto due secondi, arrivo subito “
“ sbrigati che tra poco dobbiamo andare a mangiare! “ si era tolto i vestiti in fretta e aveva aperto il getto d’acqua freddo; in un attimo si era buttato sotto e il suo corpo era stato attraversato da brividi, era congelata cazzo!!
Era rimasto qualche minuto sotto l’acqua, aspettando che il suo corpo si abituasse a quella temperatura e che l’eccitazione piano piano sparisse e velocemente si era asciugato e si era rivestito.
“ hai visto che la doccia ha fatto effetto? “ gli aveva detto quando l’hanyou era tornato in camera
“ non credo sia un bene che ti avvicini ancora a me per stasera.. tieni le distanze “
“ come vuoi “ la ragazza si era infilata un pantalone della tuta con molta calma e si era sfilata la maglietta, rimanendo davanti all’armadio in reggiseno per scegliere qualcos’altro
“ ma devi cambiarti per forza?!?!? “ le aveva chiesto innervosito notando quanto anche solo vederla così lo faceva eccitare
“ sì, devo cambiarmi per forza e se ti da fastidio non guardarmi! “ aveva sbuffato e si era messo sul letto a guardare la tele.
Aveva fatto di tutto per non guardarla, ma era impossibile fare finta di niente; quella schiena così liscia.. aveva percorso con gli occhi la spina dorsale, arrivando alle spalle e tornando di nuovo giù, fino al sue sedere.. mmm che pensieri gli stavano venendo.. aveva distolto subito lo sguardo e aveva cercato di non pensarci, maledetta quella ragazza che l’aveva stregato!!
“ stai bene?? “ gli aveva chiesto sventolandogli una mano davanti agli occhi
“ è?? Certo che sto bene! Perché? “ “ sei un po’ sudato… “
“ è perché in questa stanza fa caldo! “ “ sarà “ aveva risposto lei alzando le spalle e sedendosi vicino a lui “ cosa fai? “ le aveva chiesto preoccupato
“ rilassati Inuyasha! Non voglio fare niente “ si era appoggiata al suo petto, ma subito l’hanyou si era alzato dal letto
“ andiamo a mangiare, sto morendo di fame! “ l’aveva presa per mano e l’aveva tirata fuori dalla stanza raggiungendo al donna in cucina.
Ricordarsi: stare lontano da Kagome per tutta la sera.
Rischio avvicinamento: COLLASSO!!!!!!!


PERDONOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!
Lo so che vorreste uccidermi perchè è passato un sacco di tempo dall'ultimo aggiornamento: sono imperdonabile, ma abbiate pietà; una volta non avevo tempo di scrivere, un'altra volta non ero ispirata e così il tempo è passato veloce.
Spero solo che con questo capitolo possa farmi perdonare perchè sono davvero dispiaciuta di avervi lasciato per così tanto tempo.
Vorrei davvero aggiornare più velocemente e ci proverò, come si suol dire: la speranza è l'ultima a morire ^___________^ voi però non abbandonatemi!!
No, apparte gli scherzi, capirei se non ricevessi nessuna recensione, sono stata davvero cattiva!!! Ma mi farebbe comunque piacere sapere che mi avete aspettato ^^
Vi ringrazio per i commenti, siete sempre in tanti e mi fate felicissima e anche per chi legge e per che mi ha aggiunta nei preferiti: 52 persone... cosa posso dire??? vi adoro non basta, siete semplicemente speciali e io non so come ringraziarvi per tutte le volte che leggete la mia storia.
Grazie mille e ancora scusa a tutti per il ritardo, spero non accada più!
Un bacione giganteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee ^__________^

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Capitolo 28
*** 28-Sesshomaru ***


L’idea di avere una suocera così non era poi tanto brutta; la madre di Kagome cucinava divinamente e forse la troppa fame o la paura di lasciarsi distrarre da Kagome, sta di fatto che non aveva ancora alzato gli occhi dal piatto e si era rimpinzato con qualsiasi delizia gli capitasse sotto tiro
“ allora Inuyasha come sta andando la scuola? “ la voce della donna l’aveva riportato alla realtà, costringendolo ad alzare lo sguardo
“ bene.. va bene, grazie “
“ Kagome mi ha detto di averti dato una mano nel periodo in cui sono mancata da casa “
“ sì, è stata di grande aiuto, sono migliorato molto “ aveva risposto sorridendo e aveva sentito qualcosa tirargli un calcio alla gamba; aveva fissato la ragazza che rideva furba
“ so che le ha portato fortuna allontanarsi un po’ da qui “
“ sì, infatti proprio di questo volevo parlare con voi due e certo, dovrei parlarne anche con la tua famiglia.. “
“ a cosa vi riferite? “
“ al matrimonio, ovvio! Ora che siete tornati insieme bisognerà organizzare tutto al più presto, basta rimandare!! “
“ mamma… io e Inuyasha… non siamo sicuri che sia una buona idea “
“ sciocchezze! Ho visto come andate d’accordo e ora si è sistemato tutto, no? “ aveva chiesto lei fissando i due ragazzi
“ allora? “
“ beh… ci siamo riappacificati, ma non siamo ancora tornati insieme definitivamente… “ aveva spiegato l’hanyou
“ Kagome insomma… ne abbiamo già parlato… “
“ lo so… è che ho bisogno di ancora un po’ di tempo “
“ dovete approfittarne ora che posso aiutare la famiglia di Inuyasha nelle spese, non sono sicura di poter tenere quel denaro da parte ancora per molto “
“ non si preoccupi signora, Kagome ha già ceduto, ma è orgogliosa e vuole farmi soffrire un po’…. “
“ Inuyasha! Che cavolo dici?!? “
“ tesoro lo so già, non c’è bisogno di scaldarsi tanto.. quindi a questo punto non resta che aspettare che la mia bambina si decida a perdonarti del tutto… datti da fare per farle cambiare idea Inuyasha.. “
“ mi sono già messo all’opera “ aveva detto sorridendo
“ comunque devo farle i miei complimenti, è una bravissima cuoca, era tutto squisito “
“ sono contenta! Quando vi sposerete potrò cucinare per voi tutte le volte che vorrete “
“ grazie.. “ avevano finito di cenere in tranquillità e alla fine era arrivata l’ora per il ragazzo di andarsene
“ spero tornerai presto a trovarci Inuyasha, mi ha fatto molto piacere averti qui “
“ grazie signora, è stata gentilissima ed era tutto buono “ si erano salutati e la donna li aveva lasciati soli davanti alla porta.
Kagome si era appoggiata al muro e aveva socchiuso gli occhi
“ grazie per il sostegno “ gli aveva detto sospirando
“ lo sai che lo faccio per te “ “ io ho bisogno di riflet.. “ stava per dire, ma il ragazzo le aveva chiuso le labbra con le sue, coinvolgendola in un bacio passionale; le aveva cinto i fianchi con le braccia e l’aveva intrappolata al muro; si era staccato quel tanto per farla respirare ed era sceso a baciarle il collo, con dei movimenti talmente lenti da farla tremare
“ mia madre “ gli aveva ricordato boccheggiando
“ è stata lei a dirmi che devo mettermi all’opera “ le aveva soffiato sulla pelle
“ ma non credo che le farebbe piacere vederci così “
“ vieni con me “ aveva sussurrato al suo orecchio mordicchiandolo
“ Cosa? “ “ vieni via con me, passiamo la notte insieme “
“ e dove vorresti andare? “ “ dove vuoi tu, anche dal tuo giornalaio “
“ Inuyasha “ l’aveva rimproverato cercando di spostarlo
“ ok, scusa, però fammi rimanere ancora un po’ così… non voglio andarmene adesso.. “ aveva sorriso inconsapevolmente e l’aveva abbracciato; era rimasta a cullarlo per qualche minuto, accarezzandogli i capelli in silenzio, accompagnata solo dai respiri dell’hanyou completamente rilassato.
Era strano come fosse passato solo qualche giorno dalla loro vacanza in montagna e sembrava essere passata un’eternità; le cose non sarebbero dovute andare così; aveva pensato di non rivederlo più, di odiarlo, invece il giorno dopo si era ritrovata a baciarlo e ad amarlo… non era davvero riuscita a tenerlo lontano, Inuyasha era stato un lampo a ciel sereno, era arrivato all’improvviso e le aveva sconvolto la vita, scompigliandole tutti i piani.
L’aveva cambiata, le aveva fatto provare cose che mai aveva conosciuto, le aveva fatto vivere dei semplici momenti che però le avevano segnato l’esistenza, l’aveva fatta vivere, si era sentita protetta, amata e quello stupido bacio che aveva dato a Kikyo… forse non se l’era presa neanche tanto per il bacio, ma si era arrabbiata con lui, perché si era sentita tradita.. in quel momento tutte le sicurezze che lui le aveva dato erano sparite e lei si era sentita sola, illusa.
“ Kagome? “ l’aveva chiamata lui riportandola alla realtà
“ a cosa stavi pensando? “ aveva sorriso imbarazzata colta sul fatto
“ niente.. “ le aveva accarezzato una guancia
“ è tardi, io… devo andare “ lei aveva annuito e l’aveva baciato su una guancia
“ grazie “ gli aveva sussurrato ad un orecchio e l’hanyou le aveva sorriso, baciandola sulla fronte e lasciandola all’entrata, mentre con la moto tornava a casa.
Era passata una settimana dalla cena a casa di Kagome e tutti i giorni, a scuola, durante l’intervallo, si incontravano sulla terrazza e parlavano, anche se per la maggior parte del tempo si baciavano; l’hanyou era incorreggibile, ogni volta che si sedevano a chiacchierare lui si perdeva a fissare la bocca rossa e carnosa della ragazza e ci si tuffava per sentirne il sapore.
Un giorno era anche capitato che si aggiungessero Sango e Miroku e alla fine erano rimasti sul terrazzo fino all’una e mezza; avevano parlato e scherzato per tutto il tempo e in quel momento sembrava che tutti i problemi fossero spariti.
“ Kagome allora per sabato sera?? “ le aveva chiesto l’amica appoggiata alla ringhiera della terrazza
“ per me va bene, non vedo l’ora di andare a ballare! L’hai detto a Miroku? “ le aveva chiesto fissando il ragazzo che se ne stava un po’ più in la a parlare con l’hanyou
“ certo! Ma gli ho detto che lui non è invitato, sabato siamo solo noi due “
“ sono davvero contenta che andiamo Sango, grazie “
“ che andate dove?? “ si era intromesso Inuyasha
“ a ballare “ “ ancora con questa storia! Miroku ma tu hai capito cosa vogliono fare?? “
“ avanti Inuyasha! Devono divertirsi un po’ le ragazze, lasciamole andare.. “ aveva risposto il moro facendogli l’occhiolino
“ meno male che almeno tu ci capisci “ gli aveva detto Kagome e aveva aggiunto
“ comunque è tardi io devo andare a casa, ci vediamo domani! “
“ aspetta ti accompagno “ “ no Inuyasha posso andare da sola, ciao a tutti “ li aveva salutati e di corsa si era chiusa la porta alle spalle
“ mi farà morire prima o poi “ aveva detto l’hanyou raccogliendo le sue cose.
Era scesa in cortile, ormai la maggior parte dei ragazzi erano andati a casa, ma un ragazzo aveva attirato la sua attenzione; era alto, i capelli argentati gli scendevano lisci oltre le spalle e gli occhi stretti a due fessure brillavano di un oro denso; l’aveva fissato per qualche secondo, notando la forte somiglianza con Inuyasha, anche se questo ragazzo portava dei segni sul viso, sicuramente non era umano.
Forse si era incantata troppo sulla sua figura, visto che senza accorgersene se l’era ritrovato a pochi centimetri di distanza
“ ehi ragazzina, di un po’, come ti chiami? “ sarà stata pure bello, ma era davvero maleducato
“ Kagome “ aveva risposto acida
“ è lei Sesshomaru! “ aveva esultato allegra una ragazza spuntata da dietro la sua figura come un folletto; aveva i capelli neri e un buffo codino alla destra e gli occhi erano due grandi pozze nocciola; sembrava davvero simpatica
“ piacere, io sono Rin, la sua fidanzata “ si erano strette le mani, ma Kagome continuava a fissarli confusa
“ per caso sai dov’è Inuyasha? “ le aveva chiesto il folletto sorridente
“ sono qui e potrei sapere per quale motivo sei venuto?? “ una voce dietro di lei l’aveva preceduta; l’hanyou le aveva stretto la vita, fissando il ragazzo con astio
“ tu sei Inuyasha!!! Wow sei uguale a tuo fratello! Sesshomaru avevi detto che non ti somigliava “
“ e avevo ragione “ lei lo aveva fulminato e senza vergogna aveva abbracciato il ragazzo
“ io sono Rin, la fidanzata di Sesshomaru “ un po’ imbarazzato lui aveva ricambiato la stretta
“ beh si può sapere il motivo di questa bellissima sorpresa? “ aveva chiesto ironico
“ siamo venuti a salutare mio padre e Rin ci teneva a conoscerti “ aveva fatto una pausa per poi posare gli occhi su Kagome
“ e volevo davvero vedere quale pazza potessi mettersi con te.. povera “
“ ehi! Ma che cavolo vuoi?!?! E comunque sei stato informato male, non stiamo più insieme “ il fratello aveva sorriso sarcastico
“ lo immaginavo “
“ sei venuto qui per discutere?? “ aveva ringhiato l’hanyou
“ Sesshomaru! “ l’aveva rimproverato il folletto al suo fianco
“ mi dispiace Inuyasha, è un po’ scorbutico a volte… comunque mi chiedevo se vi andava di andare a bere qualcosa.. “ aveva detto Rin
“ mi dispiace ma io devo andare a casa, grazie comunque “ Kagome aveva fatto per andarsene, ma l’hanyou l’aveva fermata
“ scusateci un attimo “ aveva detto tirandola un po’ più in la
“ che c’è?!?! “
“ non lasciarmi da solo ti prego “ l’aveva implorata
“ senti Inuyasha io devo andare a casa e.. “ non l’aveva lasciata finire di parlare e l’aveva baciata, stringendola al suo petto
“ per favore “ le aveva poi sussurrato sulla bocca lasciandola frastornata; per un attimo aveva chiuso gli occhi cercando di imprimere nella testa quel momento, il sapore delle sue labbra e aveva sospirato
“ te ne darò altri cento se vieni con me “ le aveva detto sorridendo
“ perché pensi che io li voglia?!?! “
“ Kagome.. avevi la faccia di una che si fa della sua dose dopo mesi d’astinenza “ aveva messo il muso offesa che fosse così tanto evidente
“ e va bene! “ lui aveva sorriso contento, trascinandola di nuovo dal fratello e la fidanzata
“ allora dove volete andare? “
“ tu seguimi con la moto e sta zitto “ gli aveva detto Sesshomaru girandosi e salendo con Rin in macchina
“ wow… davvero glaciale.. “ aveva sussurrato Kagome salendo in moto; erano partiti senza sapere dove andare e mentre Inuyasha guidava l’aveva sentita dire
“ di un po’ Inuyasha, perché prima tuo fratello ha detto che sono venuti a salutare suo padre?? Credevo che fosse anche il tuo.. “
“ ed è così, ma ti ho detto che non ci sopportiamo no? Lui non accetta che nostro padre si sia risposato con un’umana e che abbia avuto un figlio mezzo demone… non mi considera suo fratello “
“ eppure siete talmente simili…. Mi chiedo però come faccia una ragazza come Rin, così estroversa e piena di buon umore, a stare con uno come lui.. insomma l’hai visto?? Mette i brividi! “ il ragazzo aveva sorriso
“ Kagome è tutta apparenza, in fondo non è così cattivo come sembra e poi non ti farà niente, anche perché ci sarò io a proteggerti “ non gli aveva risposto, ma aveva aumentato la stretta intorno al suo petto, poggiando la testa sulla sua schiena e chiudendo gli occhi felice. Per tutto il tempo non avevano parlato e quando la moto si era fermata la ragazza aveva aperto gli occhi, rimanendo paralizzata
“ no.. “ aveva sussurrato
“ Kagome io non lo sapevo.. “ lei era scesa subito e aveva fatto per andarsene
“ no ti prego… “ le aveva afferrato un polso tirandola al suo petto e abbracciandola forte
“ io non ci riesco Inuyasha.. è decisamente troppo per me.. “
“ che succede?? “ aveva chiesto d’un tratto Sesshomaru
“ perché siamo venuti a casa?? “ gli aveva chiesto irritato l’hanyou
“ perché papà voleva che stessimo tutti insieme, perché, c’è qualche problema?? “
“ Kagome non va troppo d’accordo con Izayoi “ lo youkai si era messo a ridere divertito
“ se è per questo neanche io… smettila di lagnarti ragazzina e entriamo “ Inuyasha l’aveva fulminato
“ voi iniziate ad entrare, a lei ci penso io “
“ d’accordo Inuyasha, tranquillo “ era intervenuta Rin che aveva preso per mano Sesshomaru e si erano incamminati.
“ lo so come ti senti “ le aveva sussurrato
“ non voglio entrare “ “ non succederà nulla, ci sono io.. “
“ c’è Kikyo.. non è vero?? “ le aveva preso il viso tra le mani, costringendola a fissarlo negli occhi
“ se ne è andata.. dopo quello che è successo non volevo che vivesse ancora con noi “ era rimasta in silenzio stupita, davvero non si aspettava che se ne fosse andata; l’aveva baciato, stringendosi al suo petto per qualche secondo
“ non lasciarmi la mano “ aveva annuito baciandole la fronte ed erano entrati anche loro.
“ mio dio Kagome!! Sono così felice di vederti! Quanto sei bella… come stai bambina?? “ il padre l’aveva subito abbracciata, si vedeva che ormai si era affezionato a lei
“ signor Hayama! sono felice di rivederla! “
“ quello stupido di Inuyasha.. non sai quante gli e ne ho dette! Sei così dolce che sarebbe un peccato se tu ti allontanassi da lui, spero che le cose si sistemino presto “
“ grazie, lei è davvero gentile “ gli aveva sorriso ed erano entrati in cucina, sedendosi tutti a tavola
“ Kagome… ho saputo che tua madre è tornata, come sta? “
“ sta bene signora Hayama, grazie “ “ mi fa piacere “ aveva detto acida concentrandosi poi a preparare il caffè
“ allora Sesshomaru come ti sembra Kagome? Non trovi che sia davvero gentile? “ gli aveva chiesto l’uomo
“ di sicuro ha un bel coraggio visto che si è fidanzata con Inuyasha “ il padre si era messo a ridere
“ Rin penso che voi due andrete proprio d’accordo, potresti uscire con lei e le sue amiche mentre siete qui “
“ mi piacerebbe molto “ aveva risposto sorridendo il folletto
“ puoi venire a ballare con me sabato sera se vuoi “ “ sarebbe fantastico! Grazie “
“ se ci vai anche tu “ le aveva sussurrato l’hanyou
“ non avere dubbi Inuchan! “ gli aveva detto sorridendo.
Verso il tardo pomeriggio Inuyasha e Kagome avevano lasciato la casa di lui, che l’aveva riportata indietro;
“ sei stata molto carina oggi, grazie “ lei aveva chinato il capo
“ di niente.. “ era rimasta in silenzio fino a quando lui non le aveva alzato il viso
“ sto diventando geloso di mio padre “ le aveva confessato sorridendo “ andate troppo d’accordo “
“ certo! Lui è molto gentile “
“ e io no? “ “ quando vuoi.. “ di scatto l’aveva abbracciata
“ lo sai che io preferisco essere passionale “ era arrossita e si era staccata leggermente
“ adesso è meglio che vada, grazie per avermi accompagnata “
“ non mi hai ancora detto cosa vogliamo fare domani sera “
“ io vado a ballare.. tu? “ “ Kagome.. lo sai che verrò a cercarti “
“ mi dispiace caro mio, ma domani sera voglio divertirmi, tu puoi anche venire se non ti darà fastidio vedermi ballare con altri ragazzi “ l’aveva fissata divertito
“ allora a domani scricciolo “ l’aveva salutata partendo con la moto e lasciandola in piedi sul marciapiede.
Quel sabato era trascorso più velocemente di quanto pensasse e alle dieci Kagome era andata a prendere Rin all’hotel dove alloggiavano
“ sei pronta? “ le aveva chiesto appena era entrata nella stanza
“ sì, due secondi.. “ le aveva gridato il folletto dal bagno, mentre lo youkai che se ne stava seduto serio su una poltrona aveva preso a fissarla
“ che c’è? “ aveva chiesto al limite della sopportazione lei
“ a che ora avete intenzione di tornare? “
“ ma chi sei suo padre?? “ lui aveva alzato un sopracciglio “ allora? “
“ alle tre “ aveva risposto acida
“ mi raccomando a te, stai attenta a Rin “ ma che cavolo voleva?!?!? Mica aveva dodici anni la ragazza che doveva essere sorvegliata
“ come vuoi “ a interromperli era intervenuta il folletto
“ allora ci vediamo più tardi “ aveva detto baciando a fior di labbra Sesshomaru che l’aveva bloccata e le aveva sussurrato all’orecchio
“ ti terrò d’occhio tutta la sera, fa la brava e divertiti “ lei aveva sorriso e insieme a Kagome si era diretta al locale.
Davanti al Bronx avevano trovato una Sango tutta agghindata
“ Rin lei è Sango, la mia migliore amica “
“ piacere “ si erano strette la mano ed erano entrate, facendosi strada tra la folla di ragazzi; Rin sembrava una bambina che per la prima volta vede il mare, gli occhi le luccicavano e non vedeva l’ora di ballare
“ ti piace? “ le aveva chiesto sorridendo Sango
“ è davvero bello, non vedo l’ora di buttarmi!! “ si erano sedute al bar e avevano ordinato da bere e mentre erano intente a chiacchierare qualcuno le aveva distratte
“ ciao bambolina, sei sola?? “ un tizio alto si era avvicinato a Kagome
“ mi dispiace ma sono fidanzata “ aveva detto per toglierselo di dosso, ma il ragazzo sembrava uno insistente
“ non ci sono problemi, non sono un tipo geloso “ le aveva detto ridendo; era pure carino, ma non le andava proprio di dargli confidenza
“ si beh mi fa piacere, ma adesso noi andiamo a ballare, ci si vede! “ aveva preso per mano le due amiche e le aveva trascinate al centro della pista.
Avevano ballato per almeno mezzora e ad un certo punto mentre ridevano e scherzavano, la ragazza aveva sentito qualcuno stringerla da dietro e strusciarsi sul suo corpo
“ bambolina mi concedi un ballo? “ le aveva soffiato il ragazzo di prima all’orecchio
“ senti davvero sono fidanzata, quindi lasciami perdere “ lui non sembrava intenzionato a lasciarla; chissà perché dovevano succederle sempre certe disgrazie!
“ ti sta dando problemi? “ le aveva chiesto una voce, si era girata e si era trovata davanti Inuyasha bello come non mai; non sapeva perché, ma già si era calmata
“ perché non te ne vai? “ il tipo l’aveva fissato accigliato “ e tu saresti?? “ gli aveva chiesto stringendo con più forza Kagome che contrariata aveva cercato di liberarsi
“ il suo ragazzo che sta davvero per arrabbiarsi “
“ credi di fare paura? “ l’aveva sfidato l’altro “ beh.. ti sbagli “ e dicendolo aveva girato la ragazza e davanti agli occhi dell’hanyou le aveva stretto il fondoschiena
“ brutto figlio di puttana! “ aveva staccato la ragazza dalla presa di quel ragazzo e l’aveva colpito in viso
“ Inuyasha! “ Kagome l’aveva afferrato per un braccio
“ lascialo stare per favore “ quel tipo l’aveva fissato irritato
“ ma che cazzo vuoi è?? “
“ che c’è non ti è bastato?? Perché non andiamo a discuterne fuori?!?! “ l’aveva provocato Inuyasha
“ ti prego basta… lascialo perdere “ l’aveva supplicato lei “ per favore “
“ ti conviene stare lontano “ aveva infine detto l’hanyou “ ma vaffanculo! “ il ragazzo se ne era andato, ma non prima di squadrare per l’ultima volta Kagome
“ va tutto bene? “ le aveva chiesto abbracciandola
“ che ci fai qui? “ con lo sguardo aveva indicato le due amiche che ballavano con i rispettivi fidanzati; Sango l’aveva guardata e le aveva sorriso, alzando le mani in segno di innocenza
“ Miroku sapeva di trovarvi qui e così siamo venuti, ti avevo detto che ti avrei cercato “
“ gusta feste.. doveva essere una serata tra donne “ aveva detto lei mettendo il broncio
“ mm.. dovrai accontentarti di me “
Poco più in la in tanto ballavano Rin e Sesshomaru
“ lo sapevo che saresti venuto “ gli aveva sussurrato
“ ti aveva detto che ti avrei tenuta d’occhio, non mi piaceva l’idea di lasciarti sola qui “ lei gli aveva sorriso e si era stretta al suo petto
“ sono contenta di aver conosciuto tuo fratello “
“ Rin.. per favore.. “ non era un argomento di cui gli piaceva particolarmente parlare
“ secondo me non ti si addice proprio questa aria gelida, insomma non dico che dovete uscire insieme, ma è tuo fratello… un po’ gli vorrai bene, no? E poi lui e tuo padre sono molto gentili“ “ siamo fratellastri e mio padre non ha niente a che vedere con Inuyasha “ lei gli aveva accarezzato una guancia, inchiodando i suoi occhi in quelli di lui
“ perché non ammetti che qualche volta vorresti tornare a vivere qui? “
“ vuoi rovinarmi la serata? “ gli aveva sorriso dolcemente; quella ragazza non si faceva abbattere da niente e tanto meno dall’aria cupa dello youkai
“ ti amo Sesshomaru “ era riuscita a strappargli un sorriso e soddisfatta si era avvicinata alle sue labbra e lui l’aveva stretta con passione, baciandola fino allo sfinimento e dopo averla presa per mano l’aveva trascinata via da quel casino assordante.
Sentiva le braccia del ragazzo che la stringevano con possesso, la schiena appoggiata al suo petto muscoloso e il fondoschiena che lentamente strusciava sul ventre di lui; lo sapeva che lo faceva impazzire e godeva nel vederlo così impaziente, così esasperato.
Mentre ballavano lui aveva preso a baciarle lentamente il collo, su e giù e ancora su, fermandosi qualche volta a mordicchiarle l’orecchio
“ Miroku “
“ lo so, anche io.. “ lei aveva sorriso divertita mentre il ragazzo la girava e la baciava con passione, accarezzandole ogni centimetro di corpo
“ sei un bastardo “ gli aveva sussurrato con il respiro affannato all’orecchio
“ ti avevo detto di non venire “ aveva continuato “ invece sei qui a provocarmi “
“ lo sai che non posso starti troppo lontano.. “ di nuovo l’aveva baciata
“ per quanto ancora dobbiamo rimanere?? “ le aveva poi chiesto
“ dipende da cosa vuoi fare se andiamo via.. “ “ giocare a mahjong ovvio “
“ allora possiamo andare “ l’aveva presa per mano ed erano spariti oltre la folla di ragazzi.
“ Kagome? “ l’aveva chiamata mentre lentamente ballavano
“ che c’è? “ “ con chi avevi intenzione di tornare a casa? “
“ beh, con Sango e Rin che.. “ stava per dire indicandole, ma erano sparite
“ che diavolo…? Dove sono andate? “ lui aveva sorriso beffardo
“ sai com’è, Miroku e Sesshomaru sono in astinenza “ lei era arrossita
“ e io ora come faccio? “ “ e io cosa ci sarei a fare?!? “
“ se pensi che la serata si possa concludere in un certo modo ti sbagli di grosso “
“ lo so, me ne sono già fatto una ragione “ lei aveva annuito convinta
“ andiamo al bar? “ gli aveva chiesto “ certo “ si era seduti al bancone e avevano ordinato
“ al diavolo la serata “ aveva detto irritata
“ mi dispiace “ “ come minimo! Dovevamo essere solo amiche e invece quelle due sono addirittura sparite! “
“ scricciolo devi capire le esigenze dei fidanzati “
“ io me ne infischio! Insomma Sango me l’aveva promesso “ sembrava davvero una bambina che faceva i capricci quando si comportava così; l’aveva fissata e non aveva resistito, senza preavviso si era avvicinato al suo viso
“ mi farò perdonare “ le aveva sussurrato prima di baciarla con una lentezza disarmante; non se l’era davvero aspettato, così dolce e lento che la felicità stava già per sostituire la rabbia.
In un attimo si era dimenticata dove fosse e cosa stesse facendo due secondi prima, riusciva solo a sentire le labbra del ragazzo sulle sue che si modellavano in perfetta sintonia, solo il suo sapore fresco e le sue mani delicate.
Mamma mia da quanto voleva baciarlo! Dal giorno prima si era sentita un po’ sola, visto che l’hanyou l’aveva baciata raramente e lei aveva un assoluto bisogno di quel contatto!!
Incapace di trattenersi era saltata giù dallo sgabello e si era attaccata al suo collo, approfondendo il contatto e cercando qualcosa di decisamente più passionale; l’hanyou si era staccato divertito dalla sua reazione e l’aveva fissata negli occhi
“ ehi, ehi… quanta fretta “
“ non mi baci più “ aveva mugugnato lei offesa
“ mmm… allora qui dobbiamo rimediare “ le aveva sussurrato sfiorandole il collo con le labbra; si era sciolta al suono della sua voce così roca ed era rimasta imbambolata
“ ti posso rapire? “ le aveva chiesto e lei aveva annuito in silenzio, sentendosi trascinare in mezzo ai ragazzi che ballavano.
Fuori faceva un po’ freddo e Kagome si era stretta nel giacca
“ dove andiamo? “ non le aveva risposto, l’aveva solo portata davanti ad una macchina e l’aveva fatta salire “ Inuyasha? “
“ ssh.. chiama tua madre e di che stasera stai fuori, dille che sei con me “
“ ma cosa…? “ “ tu fallo “ confusa lei aveva chiamato la donna e si era completamente affidata al ragazzo, sperando di tornare a casa sana e salva.


Sorpresa!!!!!!!! ^-^
Ok lo so che è passato tanto dall'ultimo aggiornamento anche questa volta, però sono stata più brava.. ho postato un po' prima del solito, no?? T_T
Insomma spero tanto che il capitolo vi sia piaciuto e spero che siate tutte curiose di sapere dove andranno Inuyasha e Kagome.. cosa succederà??? torneranno insieme?? boooooooh, io non so niente!!
Comunque, è entrato in scena Sesshomaru, che credo piaccia molto a tante di voi ^-^ e per ora lui e Kagome non andranno molto d'accordo, ma penso che poi col tempo si affezioneranno e inoltre sto pensando di far ritornare un vecchio amico che tutte adorate ^____^ sì lo so che avete capito... KOGA!!!
Calma, calma.. non urlate tutte insieme ^__^
No apparte gli scherzi, non ho ancora deciso come andare avanti, però vorrei davvero chiedervi una cosa e vorrei che tutte voi foste sincere; mi piacerebbe proseguire la storia ancora un po', però se la continuo ci saranno continui guai per Kagome e Inuyasha e io vorrei sapere se secondo voi potrebbe diventare troppo scontata o noiosa, e quindi sarebbe meglio che io non mi dilungassi troppo.
Vorrei davvero sapere cosa ne pensate perchè io sono moltooooo indecisa, quindi se potete dirmi cosa ne pensate ne sarei molto felice!!
Adesso vado perchè ho scritto troppo; ringrazio di cuore tutti quelli che commentano, chi legge solamente e che mi ha aggiunto nei preferiti: 54 persone, VI ADORO!!! grazie mille!
Infine prima di salutarvi vorrei ringraziare kirarachan per essere tornata a recensire, mi ha fatto molto piacere ^___^
Un bacio gigante a tutte, siete davvero speciali!
Alla prossima, ciaooooo ^_____________^

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Capitolo 29
*** 29-sotto le stelle ***


Era passata mezzora e stavano ancora viaggiando in macchina; il buio ormai aveva avvolto tutto e per strada c’erano solo poche macchine e Kagome cominciava a pensare che stessero partendo per l’Italia, quando d’un tratto il ragazzo aveva parcheggiato la macchina in un rientro alla destra della strada.
Era un posteggio piuttosto nascosto dagli alberi e alquanto intimo, ma la cosa che più l’aveva lasciata senza parole era il panorama: l’intera città illuminata nella notte era uno spettacolo a dir poco meraviglioso e lei era rimasta paralizzata davanti a tanta bellezza.
“ vieni “ l’aveva presa per mano e l’aveva fatta sedere sul cofano, mentre si allontanava un attimo per prendere una coperta imbottita nel baule e ritornava da lei
“ così non prendiamo freddo “ le aveva detto sorridendo e sedendosi accanto, facendo scivolare la coperta sui loro corpi vicini; per un attimo era calato il silenzio, ma poi Kagome l’aveva interrotto
“ di un po’… avevi già organizzato tutto? “
“ in realtà…speravo che andasse così “ si era soffermata a osservare ancora quel panorama mozzafiato
“ come hai trovato questo posto? “
“ lo conosco da tanto, ci vengo quando voglio stare da solo, mi rilassa e speravo ti facesse quest’effetto “
“ è bellissimo “ lui aveva sorriso “ era da tanto che volevo portarti “ le aveva confessato
“ grazie “ gli aveva sorriso dolcemente e per interi minuti erano rimasti in silenzio a fissare la notte illuminata.
Mentre se ne stavano seduti la ragazza aveva cominciato ad osservarlo con la coda dell’occhio
“ che c’è? “ le aveva chiesto lui beccandola
“ ah… mi chiedevo se….. è sicuro stare qui di notte?? “
“ non devi avere paura se sei con me, tranquilla.. “ aveva annuito chinando il capo
“ e ora fammi la vera domanda “ era arrossita e senza guardarlo aveva sussurrato
“ stavo pensando… se.. se posso appoggiarmi a te? “ il ragazzo si era sdraiato sul vetro e con un braccio le aveva avvolto la schiena, facendole poggiare la testa sul suo petto
“ dormiamo qui? “
“ cosa?? Fuori al freddo? Ci verrà sicuramente qualcosa “ “ in macchina non qui… abbiamo anche la coperta “ “ è una pazzia “ aveva sussurrato lei
“ e non ti intriga nemmeno un po’? “ “ beh… ormai siamo qui, quindi… “ l’aveva stretta dolcemente al petto, baciandole i capelli e riempiendosi i polmoni del suo profumo
“ sei bellissima stasera “ aveva intrecciato le gambe con quelle del ragazzo, alzando il viso per guardarlo negli occhi
“ anche tu “ era rimasta a fissarlo per minuti e qualcosa nel suo stomaco aveva cominciato ad agitarsi, uno strano vortice che la faceva agitare, era emozionata, imbarazzata al pensiero di essere sola con lui sotto la notte; e poi una calamita, una forte attrazione l’aveva spinta a fare qualcosa che non avrebbe mai potuto fare a mente fredda; si era avvicinata al suo viso, sdraiandosi completamente sopra il ragazzo e sfiorandogli il collo con la punta del naso
“ stai cercando di sedurmi? “ le aveva chiesto lui ridacchiando
“ l’hai già fatto tu “ gli aveva detto prendendogli il viso tra le mani e baciandolo con passione; era stato quell’improvviso desiderio a farle prendere l’iniziativa e a farle uscire tutta quella audacia e mentre la sua mente le gridava di fermarsi il suo cuore le sussurrava di amarlo e il suo corpo ormai stregato non seguiva più gli ordini, si muoveva da solo, governato dalle emozioni.
Lui l’aveva afferrata saldamente sotto le natiche, stringendola al suo corpo e portandola sotto di lui, posizionandosi bene sulla ragazza; aveva continuato a baciarla, preso da quel desiderio che ormai faticava a tenere calmo, la voleva e praticamente l’avevano capito anche i muri e lui si sentiva solo, era stanco di quella pausa, voleva Kagome per se, solo e tutta per se.
L’aveva baciata avido di sentire il sapore di Kagome sul palato, bramoso di sentire le labbra calde di lei muoversi con le sue in una danza ritmica e passionale e senza esitare aveva portato le mani grandi sotto la sua maglietta, scivolando sulla sua pelle calda e percorsa da brividi
“ Inuyasha “ aveva sospirato lei accaldata stringendogli le spalle
“ voglio fare l’amore con te Kagome “ le aveva detto inchiodando gli occhi nei suoi lucidi e ansiosi
“ anche io“ aveva preso a baciarle il collo, mentre si riempiva le mani con il seno sodo della ragazza
“ ti prego.. “ aveva sussurrato lei togliendogli la maglietta e baciandogli le spalle
“ cosa? “ le aveva chiesto mentre le slacciava i bottoni del jeans; l’aveva accarezzata da sopra la stoffa vedendola sospirare a quel semplice contatto e lentamente le aveva sfilato il pantalone
“ hai freddo? “ le aveva chiesto coprendo bene entrambi con la coperta
“ mi sto scaldando, tranquillo.. “ le aveva sorriso baciandole la punta del naso e scendendo sulla sua bocca rossa; le aveva morso il labbro inferiore e l’aveva succhiato, facendola ridere.
Si sentiva talmente elettrizzato che l’unico pensiero coerente che riusciva fare era quello di affondare nella carne calda di Kagome; la voleva ed era una tortura trattenersi e lo era stato ancora di più quando una mano della ragazza era scivolata sul suo pantalone e aveva cominciato un lento massaggio, mandando il suo cervello in tilt.
Aveva ringhiato esasperato e l’aveva baciata con impeto, sfilandole la maglia e baciandole ogni centimetro di pelle, lasciando una scia calda tra il seno e togliendole con impazienza il reggiseno, lasciandole libero il petto pieno.
Gli ansiti di Kagome avevano cominciato a riempire l’aria e lei ormai rossa in viso aveva perso la cognizione del tempo; non le importava più dove si trovavano o se qualcuno avesse potuto vederli, l’unica cosa che sentiva erano le sue mani forti accarezzarla e farla sospirare, la sua bocca che la baciava con passione, il suo corpo eccitato incastrato perfettamente con il suo e il suo respiro, i suoi capelli che le solleticavano le spalle e il suo cuore, sentiva il cuore di Inuyasha correre all’impazzata.
Gli aveva bloccato le mani per baciarlo dolcemente, per imprimere quel momento nella mente, solo loro la notte e le stelle; il ragazzo si era calmato, abbracciandola forte e ricambiando quel bacio lento e mielato, aveva calmato i bollenti spiriti per godersi quell’attimo di assoluta perfezione con la donna che gli apparteneva
“ Kagome? “ in risposta lei aveva mugugnato
“ vuoi tornare ad essere la mia ragazza? “ era rimasta senza fiato e una lacrima le era scesa silenziosa sulla guancia, forse per la felicità o forse per la sorpresa, sta di fatto che l’aveva stretto con vigore, tanto forte che se non lui non fosse stato così possente, molto probabilmente gli avrebbe fatto male; Inuyasha le aveva baciato la fronte, rimanendo in quella posizione per qualche secondo, per poi asciugarle quella lacrima con il pollice
“ sei tutta la mia vita “ le aveva sussurrato “ e se tu mi lasciassi io morirei “
“ non potrei mai lasciarti Inuchan, io voglio stare solo con te, ricordi? Per sempre tua.. “
“ per sempre tuo “ le aveva detto suggellando quella promessa con un bacio che aveva risvegliato la passione rimasta celata per lasciare spazio a quell’istante di amore.
Si erano baciati presi ancora una volta dal desiderio e Kagome gli aveva sfilato la maglia e i pantaloni, accarezzandogli il petto ben delineato e fermandosi sulle sue braccia robuste; l’aveva stretto e si era strusciata sul suo corpo, facendolo ringhiare
“ vuoi davvero farmi impazzire “ le aveva detto sistemandosi meglio tra le gambe della ragazza e cominciando a muoversi; lei aveva sospirato e aveva chiuso gli occhi
“ no, non così.. “ “ e come allora? “ l’aveva provocata muovendosi ancora
“ Inuyasha.. “ l’aveva implorato
“ c’è qualcosa che non va scricciolo? “ in risposta la ragazza l’aveva baciato con passione avvinghiandosi al suo corpo e cambiando la posizione; si era seduta sopra di lui ed era scesa a baciargli il collo, la spalla, fino ad arrivare al petto che aveva morso e leccato
“ Kagome “ l’aveva chiamata con il respiro spezzato; si sentiva un brivido unico, eccitato, fuori controllo e per tutto quel tempo non aveva desiderato nient’altro che averla vicina e poterla stringere tra le braccia.
Non credeva di durare molto con lei, invece la loro storia si era rivelata più solida di quanto avesse pensato, aveva cominciato a sentirsi completo con lei vicino, amato.. come non si era mai sentito e si era accorto di come col tempo aveva imparato a conoscerla, ad affezionarsi, ad essere protettivo, geloso e premuroso, dolce, tutte cose che non credeva di possedere.
E ora impazziva per quella piccola e fragile ragazza che lo stava torturando di piacere, impazziva e voleva solo lei, era inspiegabile e senza senso ma quando le stava lontano gli mancava da morire e sentiva una tristezza addosso che lo uccideva; aveva scoperto di come fosse possessivo verso di lei ed estremamente geloso, forse anche troppo, ma era una cosa che non riusciva a controllare, nessuno doveva toccarla e tantomeno guardarla, lui era l’unico che godeva di questo privilegio.
L’aveva sentita giocare con il suo corpo fino allo sfinimento ed ora l’unica cosa che voleva era possederla, sentirla gemere solo il suo nome, sotto le sue carezze; l’aveva baciata con forza stringendole le gambe tra le mani e posizionandola meglio su di lui
“ devo averti.. ora “ lei aveva annuito baciandogli il collo e scendendo sulla sua intimità lentamente, con calma quasi agonizzante tanto era il desiderio di unirsi alla ragazza; un gemito strozzato gli era sfuggito dalle labbra nel momento in cui aveva riassaporato la sensazione di sentirsi un’unica cosa con lei, in lei ed era stato talmente bello che per imprimere nella testa quel momento l’aveva abbracciata stretta, facendole appoggiare il capo sulla sua spalla
“ grazie “ aveva sussurrato lei a voce bassa
“ di cosa? “ aveva chiesto confuso e leggermente stordito
“ sei sempre molto paziente con me e.. mi dispiace se per colpa mia stai sempre male, io non vorrei.. “ la voce le si era spezzata e il ragazzo per calmarla le aveva accarezzato i capelli
“ sssh scricciolo.. stai tranquilla “ le aveva sussurrato dolcemente mentre con estrema delicatezza univa le loro bocche in un bacio soffice e casto, solo uno sfiorarsi di labbra, senza ardore o desiderio, un semplice contatto.
Kagome piano aveva cominciato a muoversi e una strana sensazione si era fatta strada nel suo stomaco, era nostalgia, era la mancanza di non averlo avuto vicino in tutto quel tempo, la voglia di stare così per sempre, accanto al ragazzo di cui si era innamorata, stretta tra le sue braccia forti e coccolata dai suoi baci e dal suo respiro.
I movimenti erano lenti e cauti, avevano bisogno di riabituarsi a quella piacevole sensazione, fino a quando il ragazzo con più forza non l’aveva riportata sotto il suo corpo, muovendosi con più audacia e con più passione.
E allora i loro corpi infuocati si erano intrecciati in una danza senza fine e i passi questa volta si erano fatti più passionali, i baci e le carezze più intensi e i sospiri e i gemiti più forti, più veloci; si erano rinchiusi in un mondo tutto loro, dove non esisteva niente al di fuori della loro passione.
Kagome si era lasciata guidare del ragazzo, avvolta dalle sue braccia e intrappolata dal suo corpo non riusciva più a ragionare, si sentiva debole e la testa era svuotata, solo il battito veloce del cuore e l’impressione che da un momento all’altro la bolla di piacere sarebbe scoppiata.
Quella notte erano rimasti talmente tanto tempo a fare l’amore su quel cofano che quando la ragazza si era accasciata stanca e sudata sul petto di lui sembrava fosse passata un’eternità; l’aveva abbracciata stretta, mentre cercava di regolarizzare il battito del cuore
“ hai freddo? “ le aveva chiesto accarezzandole i capelli
“ un po’… “ aveva detto lei chiudendo gli occhi “ entriamo in macchina “ si erano alzati rivestendosi velocemente e sedendosi sul sedile posteriore dell’auto; l’hanyou l’aveva fatta appoggiare al suo torace e aveva coperto entrambi con la coperta, avvolgendola tra le braccia
“ come ti senti? “
“ sto morendo di sonno Inuchan.. “ uno sbadiglio aveva confermato le sue parole
“ in effetti sono le due di notte, dovremmo dormire.. “ lei aveva sorriso circondandogli il collo con le braccia
“ grazie Inuyasha, stasera è stato tutto perfetto, sei un amore “ l’aveva stretta al petto e l’aveva baciata più volte sulle labbra, facendola ridere
“ dormi scricciolo altrimenti domattina non ci alziamo più “ si erano baciati un’ultima volta e coccolandosi a vicenda erano caduti tra le braccia di Morfeo.


Perdonate la mia lunga assenza, ma purtroppo l'uno aprile ho iniziato lo stage e sono stata molto impegnata e alle sette e mezza quando tornavo a casa ero troppo stanca per scrivere, però sono riuscita a pubblicare questo capitoletto, corto ma spero intenso.
Mi dispiace per chi ha dovuto aspettare tanto per l'aggiornamento, spero possiate capire che ho avuto un mese pieno e ne avrò ancora fino all'otto maggio.
Spero che si sia capito, ma se non fosse così: Inuchan e Kagome sono tornati insieme; ho deciso così perchè non volevo dilungarmi troppo, ma ora voglio far tornare in scena Koga.. vedrò come infilarlo nella storia, intanto spero continuiate a seguirmi perchè è la cosa più bella!!
I vostri commenti sono sempre una gioia grandissima e anche vedere che 59 persone hanno aggiunto la storia nei preferiti.. GRAZIE DI CUORE!!
Tutti voi che leggere e recensite siete la cosa più bella e gratificante in assoluto!!
Quindi che altro aggiungere??? grazie per avermi aspettato, se l'avete fatto ^-^ grazie se non smettete di seguirmi e abbiate pazienza, pubblicherò un altro capitolo appena possibile ^___________^

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Capitolo 30
*** 30-basta che sia con te ***


Non riusciva davvero a trovare una posizione comoda, ormai era da mezzora che si era svegliata ma teneva gli occhi chiusi per cercare di riaddormentarsi; improvvisamente si era messa seduta, portandosi le mani tra i capelli e sospirando
“ che c’è? “ si era girata sorpresa di trovare il ragazzo con gli occhi aperti
“ ti ho svegliato? “ lui aveva sorriso ironico
“ nooo, è solo da un’ora che ti continui a muovere “
“ mi dispiace Inuyasha, è solo che non riesco a dormire in macchina di notte e sono scomoda “
“ Kagome non c’è nessuno, di cosa hai paura? “
“ ma lo sai che almeno la metà dei film horror comincia con una coppia di fidanzati che pomiciano in macchina?? “ gli aveva detto con la voce quasi isterica facendolo ridere
“ noi stiamo dormendo non… pomiciando “
“ non è questo il punto! Siamo in macchina, in un posto deserto e isolato e di notte! E..e… “ l’aveva abbracciata cercando di calmarla e baciandole la fronte
“ quanto sei sciocca… “ l’aveva ripresa dolcemente baciandola sulle labbra
“ nessuno ti toccherà “ “ come fai ad esserne sicuro? “
“ rimarrò sveglio a controllare, d’accordo? “ “ lo faresti davvero? “
“ sì scricciolo, ma adesso cerca di dormire “ “ però tu non addormentarti “
“ Prometto “ si era accoccolata per bene tra le sue braccia e aveva chiuso gli occhi.
Erano passati sì e no dieci minuti e lei non era ancora riuscita a prendere sonno
“ stai dormendo? “ il ragazzo non le aveva risposto
“ Inuyasha! “ aveva detto rimettendosi seduta e facendolo svegliare
“ avevi detto che rimanevi di guardia e invece ti sei addormentato! Imbroglione.. “ stancamente l’aveva stretta al petto cominciando ad accarezzarle la schiena e i capelli
“ scusami scricciolo.. adesso sto sveglio ma tu dormi “
“ ma se tu ti riad… “ “ dormi “ le aveva ordinato tappandole la bocca
“ mmmmm “ aveva mugugnato lei cercando di togliere la mano dell’hanyou
“ ah scusami “ “ buonanotte “ aveva risposto acida girandosi e tirandogli una gomitata al petto.
Avevano passato quasi tutta la notte così, fino a quando lei troppo stanca per ribattere si era addormentata e l’aveva lasciato riposare in pace.
Proprio nel bel mezzo del sonno aveva sentito qualcuno chiamarla ma aveva fatto finta di niente
“ Kagome? “
“ dormire “ era riuscita a dire in coma
“ c’è la colazione “ stancamente aveva aperto gli occhi e si era trovata davanti Inuyasha con una busta; aveva provato a mettersi seduta e lo sguardo era finito fuori dal finestrino: pioveva forte e il cielo era oscurato
“ ma è ancora notte.. perché mi hai svegliato? “ lui si era messo a ridere e le aveva accarezzato i capelli
“ scricciolo sono le undici di mattina “ si era strofinata le iridi e aveva sbadigliato
“ io sono stanca “
“ e ci credo! Hai dormito sì e no sei ore, continuavi a svegliarti “ stava per rispondere ma aveva sbadigliato per la seconda volta
“ qui ci sono delle brioche calde e ho anche del caffè tiepido “ aveva detto porgendole la busta; subito Kagome aveva aperto il sacchettino e aveva addentato un cornetto e mentre si gongolava ad occhi chiusi col sapore dolce della marmellata, un dubbio le era balenato in testa; aveva aperto gli occhi all’improvviso e l’aveva fissato
“ quando sei andato a prendere la colazione?? Stamattina presto?? Non mi avrai lasciata sola in macchina in questo deserto a rischio di essere uccisa o peggio, violentata!! “ era rimasto senza fiato e dopo pochi secondi era scoppiato a ridere
“ quanto sei ingenua! Ti pare che dopo la testa che mi hai fatto stanotte avrei potuto allontanarmi di qui?? “
“ e allora come hai fatto? “
“ ho chiamato Miroku che ci ha portato la colazione mentre tu dormivi “ l’aveva fissato incredula e poi aveva sorriso contenta
“ grazie Inuchan! “ si era riempita la pancia mangiando le brioche e bevendo il caffè e il ragazzo non era stata da meno.
Erano rimasti abbracciati in macchina, mente fuori pioveva a dirotto e avevano lasciato scorrere il tempo come se l’unica cosa importante in quel momento fosse rimanere insieme, loro due.
Mentre stavano li a coccolarsi Kagome si era messa seduta
“ usciamo “ aveva detto tutto d’un tratto
“ dove? “ “ andiamo fuori, sotto la pioggia! “
“ ma sei matta?! Ci prenderemo una polmonite! “
“ avanti Inuyasha! Non fare il bambino “ lui l’aveva abbracciata
“ non faccio il bambino, faccio la persona intelligente “ l’aveva contraddetta baciandola a fior di labbra, ma la ragazza era sgusciata via dall’abbraccio e aveva aperto la portiera, uscendo sotto la pioggia
“ Kagome!! “ l’aveva chiamata lui e l’aveva vista girare sotto il diluvio; i vestiti le si erano completamente appiccicati al corpo, creando una sorta di seconda pelle e i capelli le si erano attaccati al volto.
Aveva alzato il viso al cielo chiudendo gli occhi e aprendo la bocca
“ è così fresca! “ gli aveva urlato all’hanyou mentre rideva e correva “ vieni anche tu Inuchan “
“ Kagome per favore.. ti ammalerai, torna qui “ si era fermata e l’aveva fissato maliziosamente
“ prima devi prendermi “ e dicendolo si era sfilata la maglietta
“ è no è… tutto ma non questo! “ era uscito dalla macchina e aveva cominciato a correrle dietro, mentre lei rideva.
Vederla senza maglia è praticamente tutta bagnata aveva risvegliato in lui una sensazione molto familiare provata la notte prima
“ Kagome “
“ avanti prendimi! “ gli aveva detto facendo finta di slacciarsi anche i pantaloni
“ non provarci neanche! Giuro che se ti prendo.. “
“ che cosa?? Mi vuoi punire? “
“ farò di peggio! Ti sculaccerò “ si era messa a ridere e aveva continuato a scappare dall’hanyou che dopo vari minuti era riuscito ad acchiapparla
“ adesso sei mia “ le aveva soffiato sulla bocca con voce roca
“ no ti prego… non farmi male “ aveva finto lei dimenandosi un po’ tra le sue braccia
“ oh mi dispiace signorina Higurashi, ma sarò costretto a darle una bella punizione “
“ farò qualsiasi cosa “ l’aveva implorato lei e lui aveva sorriso beffardo
“ non se la dimenticherà per tutta la vita “ e prima che la ragazza potesse anche solo parlare l’aveva baciata prepotente, stringendo tra le mani il fondoschiena di Kagome e soffocando con le sue labbra un gemito.
Aveva intrappolato il corpo esile e fradicio di lei ad un albero e le si era incollato addosso, facendo vagare le mani su tutta la sua pelle percorsa da brividi; le aveva morso un labbro ed era sceso a baciarle il collo
“ sei pronta per la tua punizione? “
“ sono sicura che sarai clemente, non è vero? “ le aveva mordicchiato un lobo dell’orecchio facendola sospirare e con una mano le aveva alzato una gamba, portandola a sbattere contro il suo fianco
“ no, no.. si vede che non mi conosci abbastanza “ aveva spinto il bacino contro la ragazza e l’aveva baciata con più passione di prima, accarezzandole con una mano il seno coperto ancora dalla stoffa
“ non sai quanto posso diventare violento “ le aveva sussurrato ad un orecchio mentre la girava e appoggiava il petto alla schiena nuda della ragazza; le aveva baciato una spalla e scostandole i capelli era risalito all’orecchio
“ o possessivo “ le aveva bisbigliato facendola rabbrividire
“ Inuyasha.. “
“ sssh.. “ con le mani le aveva accarezzato i fianchi, fino ad arrivare alla pancia e al bottone del jeans che lentamente aveva slacciato, facendo scendere anche la cerniera e facendo scivolare una mano all’interno.
L’aveva sentita sussultare sorpresa di quel gesto e aveva sorriso soddisfatto, accarezzandola da sopra la stoffa; Kagome si era spinta indietro, andando a sbattere contro il corpo statuario dell’hanyou
“ Inuyasha..no “ aveva detto soffocando un gemito, ma lui non si era fermato e le aveva baciato il collo, mordicchiandone la pelle.
La pioggia continuava a scendere fitta e loro due stavano vicini a quell’albero bagnati fradici a procurarsi piacere, un piacere clandestino, un piacere agognato, misterioso e doloroso; aveva continuato ad accarezzarla lentamente e lei aveva appoggiato il capo sulla sua spalla, socchiudendo la bocca e chiudendo gli occhi
“ ti prego “ aveva sussurrato in delirio, la testa le girava e sentiva la gola secca
“ cosa c’è scricciolo? “ le aveva chiesto infilando la mano all’interno dei suoi slip e sfiorandole la carne calda
“ ah.. Inuyasha… basta, ti prego.. “ la voce era bassa e rotta dei sospiri
“ perché? Mi piace.. “ le aveva sussurrato all’orecchio “ farti impazzire “ le aveva mordicchiato il lobo e con la lingua era sceso sul collo, facendola rabbrividire ed emettere un gemito strozzato; con una mano aveva continuato ad accarezzarla là dove era più sensibile, mentre con l’altra era salito a massaggiarle un seno nascosto ancora dalla stoffa
“ oh mio dio “ gli aveva stretto la maglia zuppa d’acqua e istintivamente aveva aperto di più le gambe
“ sì, comincia ad implorare “ le aveva detto ridendo appagato.
Aveva continuato a torturarla per minuti interi, il tempo le sembrava non passare mai e la bolla di piacere aumentava ogni secondo di più, tanto che le sembrava di impazzire; quei baci bollenti, quelle carezze suadenti, quella voce così roca e provocante.. la situazione era assurda, decisamente imbarazzante, ma altamente eccitante e così pericolosa quanto invitante.
Era la cosa più appagante che gli fosse mai successa, stare li, con Kagome tra le braccia persa nel desiderio, sottomessa a lui, alle sue carezze, ai suoi baci, alle sue attenzioni, che sospira il suo nome mentre cerca di contenersi; si sentiva forte, sentiva di averla in pungo, sua e sola s-u-a e la situazione di certo contribuiva ad elettrizzare il suo stato d’animo: la pioggia fitta, stare così allo scoperto e poi quell’odore… dio se gli piaceva! Lo mandava al manicomio, lo drogava, lo ipnotizzava; quell’odore di femmina, quel profumo di eccitazione, così squisito, così invitante, lo chiamava, lo sentiva implorare di compiacerlo e faticava a trattenersi.
Era calda, era morbida e tremava per lui, spasimava per le sue torture.
Aveva aumentato il ritmo delle spinte e quando l’aveva sentita contrarsi aveva infilato un terzo dito, facendola gridare; aveva avuto l’orgasmo più lungo e più potente di tutta la sua vita e faticava a riprendere il controllo.
Si era appoggiata con entrambe le mani all’albero respirando profondamente e lasciando che quel piacere intenso si diffondesse piano piano in tutto il corpo fino a diminuire, quando una voce l’aveva riportata alla realtà
“ sei sfinita “ non era una domanda, ma un’affermazione
“ ho bisogno di sdraiarmi “ era riuscita a bisbigliare e lui l’aveva abbracciata stretta da dietro
“ come è stato? “ le aveva chiesto baciandole una spalle e accarezzandole la pancia piatta
“ devastante.. esplosivo.. è stato… “ lui aveva riso divertito “ ti è piaciuto? “
“ mio dio, sì.. “ erano rimasti qualche secondo in silenzio poi lei si era girata, gli aveva preso il viso tra le mani e l’aveva guardato negli occhi, era bellissimo con il viso bagnato e i capelli incollati alla pelle, i vestiti sembravano essersi fusi con il suo fisico statuario e perfetto e gli occhi.. quegli occhi del colore dell’oro erano a dir poco stupendi, vitrei e specchi di passione; l’aveva baciato con prepotenza, aggrappandosi al suo collo e circondandogli la vita con le gambe e l’hanyou l’aveva stretta più forte tra le braccia, scavando con la lingua nel suo palato e gustandosi quel sapore zuccherino.
Si erano baciati bramosi, con dolore quasi, togliendosi il respiro, mordendosi le labbra e rincorrendosi.
Inaspettatamente lui l’aveva schiaffeggiata sul fondoschiena, facendola spaventare; si era staccata da quel bacio e aveva gridato sorpresa
“ e quella cos’era? “
“ una sculacciata “ aveva detto ridendo “ ti ho detto che ti avrei punito per bene “
“ brutto.. “ aveva iniziato a dimenarsi per cercare di staccarsi dal corpo del ragazzo, mentre aveva preso a colpirlo sulle braccia
“ scricciolo stai calma! “ gli schiaffi di Kagome erano carezze, ma si divertiva a vederla così irritata e non riusciva a trattenersi dal ridere
“ ok basta adesso “ le aveva detto facendole appoggiare la schiena all’albero e bloccandole i polsi sulla testa “ sei davvero una piccola peste “
“ e tu un idiota “ lui aveva scosso la testa avvicinandosi al suo collo e risalendo con una scia di baci all’orecchio
“ questo non è il ringraziamento per poco fa “ si era morsa le labbra e si era persa a fissarlo, era così dannatamente sexy quando faceva lo stronzo che non riusciva ad essere arrabbiata con lui; d’un tratto si era allungata e l’aveva baciato, costringendolo a schiudere le labbra e mordicchiandolo, leccandolo e godendosi quella bocca carnosa.
Si era staccata respirando affannosamente e l’aveva visto leccarsi le labbra
“ mmm.. così va molto meglio “
“ non ti illudere, non mi lascerò sculacciare da te! “
“ non era esattamente quello il mio obiettivo “ le aveva confessato tracciando con la punta del naso una linea immaginaria sul suo collo
“ ah sì? E a cosa avevi pensato? “ l’aveva baciata con prepotenza, strappandole un gemito e avvinghiandosi, se possibile, ancora di più al suo corpo
“ avevo pensato di fare del sesso selvaggio con te sotto la pioggia e in macchina ancora se ne avessi avuto voglia “ l’aveva baciata a fior di labbra
“ e sulla spiaggia “ di nuovo l’aveva baciata “ su di un prato, o in un cinema “ aveva fatto scivolare le mani sui suoi fianchi, facendola sospirare
“ e anche in un ascensore, su un tavolo, sulla lavatrice, in un parco, in piscina, in un bagno pubblico e in altri centinaia di posti, basta che sia con te “ aveva riso teneramente e l’aveva baciato con una tale dolcezza da incantarlo
“ il cinema mi piace.. “ era scoppiato a ridere anche lui e l’aveva abbracciata stretta
“ d’ovunque, anche in capo al mondo, basta che sia con te “ gli aveva bisbigliato Kagome al’orecchio facendo scivolare una mano sull’apertura dei suoi pantaloni; il ragazzo le aveva dato una mano e appena libero, impaziente, era sprofondato in lei, godendo di quella sensazione così calda e familiare.
Si era sentito avvolto da lei, da tutto ciò che la riguardasse e non aveva resistito al richiamo di quella bocca così dolce e rossa, fatta apposta per baciarlo.
E come la prima volta si erano uniti, si erano accarezzati, si erano baciati, si erano amati in quel modo che solo loro conoscevano, in quel modo che solo loro avevano e alla fine stanchi, si erano trascinati alla macchina e si erano addormentati sul sedile posteriore, coccolati dalla melodia della pioggia che batteva sui vetri.


Maddddona mia, quano tempo è passato???
Lo so, lo so, sono imperdonabile, però voi non mi avete abbandonato, vero?? speriamo T_T
Questo capitolo è corto, mi sono solo fermata su questa scena che mi piaceva, la pioggia, la passione... boh! voi che dite??
Credo che d'ora in poi gli aggiornamenti saranno così, come potrei postare domani, potrebbe passare ancora un po', mi dispiace, spero solo non vi stufiate di seguirmi!
Vi ringrazio per i commenti, per chi mi ha messo tra i preferiti e nei seguiti e a chi legge!!
Adesso vado a letto perchè è tardissimo, un bacione e... lasciatemi qualche recensione, anche " era ora che ti rifacessi viva, pensavamo fossi morta " ^___________^

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