THAT WAS THE REVOLUTION AND SHE WAS THE MOCKINGJAY

di __Martii__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'Annuncio ***
Capitolo 2: *** La Mietitura ***



Capitolo 1
*** L'Annuncio ***


Sono passati 3 anni: la rivoluzione è finita; Katniss Everdeen è morta; i Distretti 12 e 13 sono stati distrutti definitivamente; i ribelli rimasti in vita durante l’attacco con le bombe incendiarie sono stati catturati, rinchiusi in delle celle e torturati fino alla quasi morte. Sono tutti morti, alla fine. Ora a capitanare tutta Panem c’è Klara Snow, figlia dell’ex spietato presidente Coriolanus Snow, morto durante la rivoluzione. Klara segue le orme del padre e per vendicare la sua morte riporta in vita gli Hunger Games per ricordare che anche i più forti, non possono dominare sulla potenza di Capitol City. Felici Hunger Games e possa la fortuna sempre essere a vostro favore.
 
<< Katniss Everdeen, la Ghiandaia Imitatrice, simbolo della ribellione e capitano dei ribelli è morta. I Distretti 12 e 13 sono stati distrutti, ridotti in cenere. I ribelli sono stati uccisi come da protocollo e ora il potere è di nuovo nelle mani di Panem. Come presidente di questa nazione, mi sento in dovere di ricordare a tutti voi qui presenti e a tutti coloro che, da obbligo, stanno guardando questo annuncio da casa, che neanche i più forti, possono dominare e oltraggiare la potenza di Capitol City. Per questo motivo sono lieta di annunciarvi che io, Klara Snow, ho preso la decisione di istituire il proseguimento degli Hunger Games. Le regole sono le stesse, ogni distretto ancora presente dovrà offrire in proprio onore un giovane uomo e una giovane donna, la cui età rientra tra i 12 e i 18 anni compresi, che dovranno partecipare ai Giochi. Uno solo sarà il vincitore e solo egli riceverà come premio una nota somma di denaro e una fornitura di cibo per sfamare al meglio egli stesso e la propria famiglia. La mietitura avverrà tra una settimana esatta. Felici 78esimi Hunger Games e possa la buona sorte sempre essere a vostro favore.>>

La Presidente Snow ha terminato il suo annuncio e alla notizia della riapertura degli Hunger Games il popolo di Panem ha reagito in maniera differente. C’è chi, come Capitol City e i primi 3 Distretti, esulta come se i Giochi fossero feste e c’è chi, come nei Distretti restanti in cui vige la povertà e la fame, che reagisce disperandosi, sapendo che c’è il forte rischio che i loro figli possano essere mietuti, e richiudendosi nelle proprie case. 

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Capitolo 2
*** La Mietitura ***


E’ passata veloce questa settimana tant’è che è già il giorno della mietitura per i 78esimi Hunger Games. Nei Distretti 1, 2 e 3 si respira aria di festa e i giovani ragazzi dai 12 ai 18 anni fremano e non vedono l’ora di offrirsi volontari. Nei Distretti restanti l’aria brulica di terrore; il terrore che si imprime nella vita delle famiglie che corrono il rischio di vedere i propri figli mietuti per una tale tragedia. In ogni Distretto, come sempre c’è un capitolino o una capitolina tutti glitter e strass, parrucche dei colori più strambi e lunghissime ciglia finte, che estrae i nomi dei tributi che dovranno partecipare agli Hunger Games, sempre che non ci siano volontari. Nei Distretti 1 e 2 come sempre i tributi maschio e femmina si offrono volontari prima ancora che la mano del capitolino venga inserita nell’ampolla di vetro contenente i bigliettini su cui sono scritti i nomi dei ragazzi e della ragazze dai 12 ai 18 anni. La paura nei Distretti successivi si fa sentire sempre di più, la tensione nell’aria si fa sempre più fitta e la paura delle famiglie consapevoli che il nome del loro figlio o della loro figlia è situato in una di quelle due ampolle trova spazio e si sistema nei loro occhi accecandoli da quello che è il terrore di perdere una parte di loro stesse. La fine della mietitura è arrivata e ogni abitante di ogni distretto si dirige verso la propria abitazione, chi “felice” per il fatto che suo figlio è salvo, chi distrutto poiché il proprio è stato estratto e con certezza morirà nell’Arena. Gioia, onore, rispetto, fierezza, coraggio, forza, dolore, lacrime, sofferenza, tristezza, morte. Tutto è un miscuglio di stati d’animo. Chissà come sarà l’arena, chissà in che luogo porteranno i tributi di questa edizione, chissà chi vincerà, chi morirà per primo, chissà come sarà questa edizione. Una cosa è certa: gli Hunger Games sono tornati.

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