Far Away

di beyoungbefree
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 Chapter,Camilla: Let's go! ***
Capitolo 2: *** Chapter 3,Camilla: Firework ***
Capitolo 3: *** Chapter 2,Niall:Goodmorning,Rome! ***
Capitolo 4: *** Chapter 4,Camilla: Surprise! ***
Capitolo 5: *** Chapter 5,Camilla:One way or another ***
Capitolo 6: *** Chapter 6,Niall:You keep me alive ***
Capitolo 7: *** Chapter 7,Camilla:Nice to meet you! ***
Capitolo 8: *** Chapter 8,Niall: I'm here for you. ***
Capitolo 9: *** Chapter 9,Camilla:The best thing that I never had ***
Capitolo 10: *** Chapter 10,WONDERWALL! ***
Capitolo 11: *** 11,Niall: Is it so wrong? But you make me strong. ***



Capitolo 1
*** 1 Chapter,Camilla: Let's go! ***


PROLOGO

Mamma,dove diamine è il mio maglione azzurro?-urlai,per farmi sentire al piano di sotto da mia madre.
E' dentro il maledettissimo armadio che hai sempre in disordine!-sbraitò.
Imitai la sua vocina così snervante,iniziando a rovistare in quella specie di pozzo senza fondo.
Dopo varie imprecazioni rivolte all'anta del mio armadio,contro cui sbattevo sempre il mignolo del piede,trovai il mio maglione e lo infilai nella mia valigia,chiudendo la zip.
Mia cugina mi fissava,comodamente spaparanzata sulla poltroncina al centro della mia camera,sbellicandosi dalle risate ogni qualvolta inciampassi nei miei stessi piedi e sgranocchiandosi delle patatine.
Erano appena le sette del mattino,per me a quell'ora era notte fonda,mi sembra normale che non riuscissi a reggermi nemmeno in piedi.
Ci stavamo preparando per la nostra gita di due settimane a Roma,finalmente ci saremmo allontanate da questo maledettissimo paesino nel sud dell'Italia sconosciuto a qualsiasi essere vivente esistente sulla faccia della terra.
Mi guardai intorno per l'ennesima volta,cercando di memorizzare ogni singolo particolare della mia stanza,così quando mi sarei sdraiata sullo scomodo letto del freddo albergo dove avremmo alloggiato,mi sarei sentita lo stesso a casa.
Studiai attentamente,per la 4678954esima volta,i poster che tappezzavano quelle quattro mura che avevano visto tanto di me,ma tra cinque paia di occhi,i miei sceglievano sempre un bel paio di occhioni blu mare.
Anche se avessi ordinato al mio cervello di non fissare quegli occhi,non ci sarei riuscita,come se fossero una calamita per me,come se fossero l'aria di cui vivo.
Il fatto è che di Niall io mi ero completamente innamorata.
Sulla scrivania giacevano lettere scritte e mai spedite,sul mio comodino c'era un profumo,il suo Chanel Blue,che spruzzavo ogni volta che volevo un suo abbraccio ma non potevo averlo,e nel mio cuore c'era lui.
Solo lui lo occupava,e solo lui lo avrebbe occupato per sempre.
Sentivo di appartenergli e sentivo che lui apparteneva a me,sapevo che qualche leggendario filo ci legava,io lo sapevo.
Promisi a me stessa che un giorno lo avrei guardato negli occhi,gli avrei sorriso,magari sarei riuscita solo a sfiorarlo.
Perchè per me,sfiorargli la mano,era già abbastanza.
Per questo motivo io mi sentivo guerriera,mi sentivo coraggiosa,perchè gli amori platonici sono sempre i più difficili,perchè quando sei innamorato così tanto ti accontenti anche di vedere un suo sorriso solo da uno schermo,e magari quel sorriso e rivolto a qualche altra ragazza.
Sapete quanto coraggio ci vuole ad amare qualcuno che non sa nemmeno della tua esistenza?
Poi,feci una promessa a lui.
Gli promisi che mi avrebbe conosciuta,perchè lui doveva conoscere la ragazza che aveva salvato DA SE STESSA. Lui era il mio principe,il mio eroe.
Prima che arrivasse lui,con la sua chitarra e la sua risata,io mi ero sempre salvata da sola,poi si è presentato con quel sorriso bello da morire e mi aveva incasinato la vita.
Ma dovete sapere,che a me è sempre piaciuto farmi incasinare la vita.
Fu per questo motivo che all'arrivo del 2015,comprai con mia cugina i biglietti per il "Step back and Listen tour 2015".
Di nascosto,ovviamente,dato che i miei genitori non volevano che io sperperassi i miei soldi in queste cose.
Avrei dovuto spiegarli che quello non era sperperare,quella era un'occasione per poter affogare negli occhi di Niall.
Del mio irlandese biondo.
il concerto si sarebbe svolto a Roma,il terzo giorno della nostra gita,e io e mia cugina Brunella avevamo già pianificato tutto: saremmo uscite di nascosto dall'albergo,creando un diversivo,mentre Andrea -il mio migliore amico- ci avrebbe coperte.
E sapete una cosa?
I One Direction avrebbero pernottato a Roma per due settimane,il nostro stesso arco di tempo.Coincidenze?
Da quando mi ero innamorata di Niall,avevo smesso di credere alle casualità e avevo iniziato a pensare che ogni cosa avesse il suo motivo,che niente fosse progettato per 'caso'.
La voce di mia cugina mi distrasse da quel flusso continuo di pensieri.
Allora,Camilla!-urlò,esasperata.
Si,si,dimmi. Non stavo ascoltando.- risposi noncurante,appoggiando il mento su una mano e fingendomi interessata.
Sbuffò.
Cosa metterai al concerto?- domandò euforica. Le brillavano gli occhi,forse lei era più emozionata di me. Da quando Zayn -il suo preferito- aveva rimandato il matrimonio con Perrie perchè "non si sentiva più sicuro di niente",iniziò a credere a tutte le mie filosofie dell'amore platonico e del destino,finendo con l'innamorarsi del bel moro.
Ohh,Brunella,non ne ho idea e figuriamoci se ho intenzione di starci a pensare ora!-Scocciata mi diressi davanti allo specchio,osservandomi.
Odiavo i miei capelli castani,odiavo i miei occhi nocciola,odiavo la mia 46,mi odiavo e non potevo farci nulla.
Non mi ero mai sentita bella.
Oh un po' di inventiva-si lamentò mia cugina. Mi assomigliava molto,solo che era più magra e più slanciata,i capelli erano appena più chiari e gli occhi avevano sfumature verdi. Diciamo che io ero la sua brutta copia.
Metterò la T-Shirt con la scritta 'no Jimmy protested' e boh...una felpa penso- mormorai,un po' imbarazzata. 
Lei annuì e si alzò dalla poltrona.
-Ho paura- dissi.
-Di cosa?-
-Che non mi noti.-
-Lo farà-
-Perchè?-
-Perchè lui non le vuole le modelle,le attrici o le cantanti famose. Lui vuole quelle come te,quelle insicure e dolci,e via dicendo.- Prese fiato e continuò. -Sta aspettando solo te,fattene una ragione,sorella.-
Sorrisi gratificante e l'abbracciai,sapeva sempre cosa dirmi,mi conosceva meglio di chiunque altro.
Perderete l'autobus!- ci richiamò mia madre da giù.
Scendemmo le scale di fretta e furia,perderci quella vacanza era l'ultima cosa che volevamo.
Sentivo che sarebbero stati i giorni più belli della mia vita.





*Angolo Autrice*
NO,JIMMY PROTESTED!
Ciauuu a tutti! Siate clementi con me,è la mia prima fan fiction quiiindi so che non è proprio il massimo,soprattutto questo prologo.
Ma dal prossimo capitolo vi prometto che sarà più intenso e aarfgdfag.
Ahahaahah,vabbeeee vi presento Camilla,Brunella,Andrea e Domitilla (personaggio del prossimo capitolo)
RECENSITEEEEE,DAAAAH.







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Capitolo 2
*** Chapter 3,Camilla: Firework ***


Chapter 3:Firework

In questo capitolo ci sarà una citazione che ho preso da internet e che non è merito mio. Ve la indicherò con degli asterischi rossi.

Camilla's Pov


«Erano loro! Li saprei riconoscere fra mille quegli occhi.» continuavo ad urlare contro Domitilla,ero fuori di me.
Li avevo lì,davanti a me,e non avevo avuto il coraggio di correre da loro e abracciarli.
Di correre da lui e abbracciarlo.
Niall mi stava fissando,e io ero rimasta imbambolata,senza spiccicare parola.
Ogni sera progettavo cosa gli avrei detto in un ipotetico incontro,mi organizzavo discorsi sul mio amore platonico,sulle mie filosofie; quel giorno ce l'avevo davanti e non avevo avuto nemmeno il coraggio di proferire parola.
Stupida,stupida,stupida,ecco cosa ero.
Fatto sta,però,che lui si era fermato a guardare me.
Non aveva guardato Anna,la troia di classe,o Giorgia,la capo-cheerleader,no.
Lui aveva deciso di guardare me,e niente poteva rendermi più felice.
Lui per me è come il luna park di estate,come una festa di sabato sera,come una coperta in una giornata fredda.
Non deve esserci per forza,ma se c'è è tutto più bello.

«Senti,non voglio scoraggiarti o altro,ma se fossero stati loro non pensi che avrebbero avuto migliaia di ragazze alle calcagna?»No,quei suoi discorsi non mi convincevano.
Insomma,erano Niall James Horan,Liam James Payne,Louis William Tomlinson,Harry Edward Styles e Zayn Jawaad Malik.
Loro sapevano cavarsela in ogni occasione.
Scossi la testa,in segno di dissenso.
Erano loro,niente e nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea.
Certe cose te le senti nella pancia,o nel cuore,o nel fegato,o alla gola.
Certe cose te le senti e basta.
Ero più che sicura che la mia boyband preferita fosse lì,davanti a me.
E se prima,quando non avevo ancora visto gli occhi del mio angelo,pensavo di esserne innamorata,mi sbagliavo.
Ho capito a cosa assomiglia l'amore appena l'ho guardato negli occhi.
Perchè io sceglierei sempre lui,dopo le lacrime,l'odio,la paura,il rinunciare,gi occhi gonfi,la sofferenza,l'indifferenza,la distanza,io sceglierei sempre e solo lui.

E quel giorno,vorrei aver avuto il coraggio di dirgli che mi piaceva più del gelato,dei maglioni larghi,delle Vans,di un buon libro e dell'Abercroombie.
«Cami,stai piangendo?!» Domitilla ora era accanto a me,mentre io stavo con la testa fra le mani e tante lacrime rigavano il mio viso.
Si,io,Camilla,la ragazza che non piange mai davanti a nessuno,stavo piangendo davanti alla mia migliore amica.
«Sono una stupida,una stupida,un'illusa. Ma che ne so io,io che ne so.
Che ne so io se lui vuole quelle come me,che ne so!
Che poi,guardiamo in faccia la realtà,lui è bellissimo e si merita una persona bellissima al suo fianco.»
Stavo scoppiando.
«Ma..»
«No,non dirmi che io lo sono,non dirmi che sono bella perchè ormai non ci credo più.
Io non sono bella.
Smagliature,fianchi larghi,cellulite,occhi all'ingiù,problemi su problemi,ansia,sorriso spento.IO SONO UN DISASTRO!»
Ecco,un'altra delle mie crisi,mi succedeva spesso di avere questi momenti di insicurezza.
Domitilla si abbassò all'altezza della mia testa,tolse il mio capo delle mie mani e mi costrinse a guardarla negli occhi.
Rimanemmo così,in silenzio,io con i capelli attaccati alla faccia,le labbra screpolate e gli occhi gonfi.
E lei con uno sguardo comprensivo,da mamma quasi.
*«Sapevi che le farfalle non riescono a guardare dietro di loro?» Dove voleva arrivare?
«Non hanno mai visto la bellezza delle loro ali,non hanno mai potuto accorgersi di ciò che sono.»
Inarcai un sopracciglio,non capivo.
«Ecco,tu sei una farfalla,sei bellissima e non te ne accorgi..»
Stavo per abbracciarla,ma lei mi fermò.
«No,aspetta,fammi finire.
Tu sei bella proprio così,perchè sei tu.
E io lo so che tu vuoi fare la ragazza forte,quella che se ne fotte di tutti,quella sempre a testa alta,so che quando dico "tutto bene?" non sei sincera e dici "è tutto ok,non preoccuparti."
Ti vedo quando stai per piangere ma per non farti vedere abbassi lo sguardo e fingi un sorriso,ti vedo quando sei così arrabbiata che non riesci a parlare e stai zitta,quando vorresti urlare in faccia la verità a tutti e non lo fai,lo so che soffri,quegli occhi che hai parlano da soli,lo capisco dai tuoi sorrisi,da come cerchi di tirare su il morale agli altri ma la prima a stare male sei tu.
E' questo il dramma delle persone forti: si accollano il dolore degli altri.
Non ho mai conosciuto una ragazza forte come te,così forte e così fragile allo stesso tempo,ed è per questo che quando ridi sei bella da morire.»*
A quel punto stavamo piangendo entrambe,eravamo due fontane.
Ci abbracciamo nel modo più sincero che conoscevamo,come per dire "io sono qui,mi ricordo che esisti. Non ti lascio,ok?"
All'improvviso la porta si aprì e Brunella e Andrea si catapultarono nella stanza,con una dozzina di buste di vari negozi per abbigliamento.
Brunella si tolse gli occhiali da sole in un gesto da snob,era euforica.
«Stasera ci imbuchiamo!»
«Eh?!» urlammo io e Domitilla.
Era solo il secondo giorno che eravamo in gita,e mia cugina era già in cerca di guai.
«Ditelo anche voi che è impazzita.» continuò Andrea,alzando le braccia in aria e poi facendole ricadere lungo i fianchi con un'espressione disperata.
«Ascoltatemi» sussurrò mia cugina,aprendo una specie di mappa e posizionandola sul tavolo.
«Questo Pub,proprio questo qua. Noi stasera dobbiamo entrarci.» indicò con l'indice un enorme edificio nero con la scritta "Burlesque" in rosso.
«Stasera saranno lì.»Alluse ai One Direction.
Mentre Domitilla e Andrea cercavano di dissuaderla da quel piano che sicuramente ci avrebbe causato un mese di punizione,io le facevo segno di continuare.
«Potremmo entrare dal retro,la porta rimane aperta fino alle dieci di sera,non ci sono telecamere. Solo un tipo sorveglia quella parte del Pub,ma dorme a qualsiasi ora del suo turno. Possiamo farcela.» Concluse seria,guardando me.
Feci un cenno del capo,per annuire.
«Volete davvero andarci?Camilla!
Cercò di richiamarmi la mia migliore amica,ma io ormai avevo fatto la mia scelta:ci sarei andata.
«Vi copriremo noi.»Intervenne Andrea,rassegnato,riferendosi a lui e alla sua squadra di basket. «Tu vai con loro,sei l'unica che ha ancora la testa apposto»Ironizzò poi,guardando Domitilla.
Ci fu un commovente abbraccio di gruppo,poi Andrea abbandonò la camera e rimanemmo solo noi tre,cercando qualcosa di carino da metterci.
 
«Prova questo!» 
Brunella mi lanciò un vestito,rosso,a cuore.
Era tempestato di brillantini,e aveva una profonda scollatura da dietro.
La guardai male.
«Stai scherzando,spero»
«oh,no,per niente.»
Mi sorrise,infilandosi un vestito aderentissimo color pesca.
Uscì Domitilla dal bagno in quel preciso istante,e le mascelle caddero a tutte e tre.
Aveva un vestito.
Domitilla.
Domitilla era un po' come me,anzi peggio,non aveva mai toccato qualcosa di stretto o troppo scomodo.
E ora aveva un bellissimo vestito panna,a stile impero,e la parte di sotto sfumata di tortora.
Era bellissima!
«Se lei si è messa un vestito,c'è speranza anche per te!» esclamò felice Brunella.
E così,mi ritrovai quel vestito color sangue addosso.
Mi guardai allo specchio..Non ero niente male!
I capelli erano stati legati in uno chignon elegantissimo,sul petto ricadeva una collana a forma di cuore che richiamava i brillantini del vestito,e avevo messo anche un tocco personale: un giacchettino di jeans corto e smanicato,sfrangiato,che faceva a contrasto con il vestito elegante.
Le mie amiche mi guardarono soddisfatte,poi mi spinsero fuori dalla camera.
«KEEP CALM AND PARTY ON!»



 

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Capitolo 3
*** Chapter 2,Niall:Goodmorning,Rome! ***


Goodmorning,Rome!

Niall's Pov


(Vi consiglio di ascoltare questa canzone mentre leggete il capitolo:http://www.youtube.com/watch?v=IbMY5Wczw-Y) Eravamo a Roma,finalmente!
Erano anni che desideravo di fare un concerto nella capitale,e sinceramente,amavo quella città,amavo l'Italia!
Ovunque ti girassi c'erano ragazze bellissime,il cibo era buonissimo e i paesaggi spettacolari.

Sentivo che sarebbero state le settimane più fighe della mia fottuta vita da superstar.

«Porco Dio,che culo ha quella lì!»esclamò Harry,causando una risata generale.
Louis lo guardò serio,tirandogli una buffetta sulla spalla: l' "Hey!" di Harry fu prevedibile.
«Tu devi guardare solo il mio culo,ok?»Louis lo guardò scherzoso,e così le risate si triplicarono.
Sembravano una vecchia coppia di sposati o due amici di vecchia data.
Forse,è per questo che si erano create coppie immaginarie omosessuali come "Larry Stylinson".
Ma vi posso assicurare che dalle urla provenenti dalle loro stanze d'albergo,erano etero entrambi al 100%.
Nonostante il caldo mediterraneo di aprile,che noi londinesi potevamo sognare solo,indossavamo tutti cappellini,cappucci o occhiali per non farci riconoscere e non essere assaliti da fans con gli ormoni a palla.
Non che noi  non le adorassimo,ma  era letteralmente impossire visitare Roma con un gruppo di adolescenti alle calcagna.
In poco tempo ci ritrovammo nel pieno centro di Roma,mentre ci rotolavamo per terra,correvamo e ridevamo come pazzi.
Quella scena mi ricordava molto la parte del film "Noi,i ragazzi dello zoo di Berlino" dove un gruppo di adolescenti correva per sfuggire alla polizia,dopo una piccola rapina al cinema del centro commerciale.
Ci fermammo tutti davanti a un enorme pullman con sopra una scritta in italiano,mi sembra ci fosse scritto "Buongiorno,Roma!".
All'improvviso le porte del grande pullman si aprirono e scese lentamente una signora anziana,con una ricrescita molto evidente e due occhi di un grigio spento.
Era vestita discretamente,con un tacco troppo basso per essere chiamato tale e una camicetta sgualcita in contrasto con la giacca verde prato.
Successivamente scese un uomoi brizzolato e in tuta da basket,bassino e con un accenno di barba,con una comitava di ragazzini che indossavano la stessa tuta del professore,ma molto più alti di questo.
Ce n'era uno,olivastro di pelle e con della barbetta adolescenziale,alto e ben formato che sembrava più grande del suo insegnante.
Mi sembra che si chiamasse Andrea,sentii il suo nome durante l'appello.
Per ultimo fu il turno di una dozzina di ragazze,alcune con pantaloncini troppo corti e top troppo scollati per non essere chiamate troie.
Mi colpirono due ragazze,mentre stavano scendendo.
Una aveva i capelli verdi,due occhi neri e un fisico scolpito,perfetto,l'altra aveva dei capelli castano chiaro e gli occhi coperti da un paio di grandi occhiali da sole,il corpo avvolto in un vestino lilla davvero carino.
Stavamo per andarcene,quando i miei occhi incontrarono quelli di una terza ragazza.
Scendeva le scale dal pullmino con molta difficoltà,dato che non riusciva a reggere il peso di un trolley troppoi pesante.
Aveva i capelli raccolti in una crocchia disordinata,con qualche ciocca che le ricadeva sul viso,una T-Shirt dei Guns 'n' Roses e dei jeans.
I suoi occhi color nocciola ormai sembravano essersi incatenati ai miei.
Non so descrivere cosa provassi in quel momento: era come quando vai in apnea per troppo tempo,e poi uscire dall'acqua e prendere quella boccata d'aria di cui hai tanto bisogno.
Poi le sue labbra carnose si schiusero in un sorriso a 64 denti,e io mi sentii morire:aveva il sorriso bello come il sole.
Ero incantato da quella ragazza,era così naturale,così bella da mozzare il fiato.
In quel momento non mi importava più di niente,in quel momento non esistevano i One Direction,non esistevano le insicurezze,le sale di registrazione,gli alberghi,Nando's,Demi Lovato o qualsiasi altra modella,cantante o attrice,perchè lei era più bella di tutte quante messe insieme.
In quel momento esistavamo solo io e quella ragazza, il mondo era un'altra cosa.
Riuscii a sentire il suo nome.
Camilla.
Camilla.
Camilla.
Camilla.
Camilla.
Camilla.
Camilla.
Camilla.

Il suo nome mi rimbombava nella testa,come se fosse una di quelle canzoni che senti solo una volta e non riesci più a dimenticare.
I nostri occhi si cercavano come se avessero bisogno l'uno dell'altro,e quando si ritrovarono in lei c'erano tante di quelle emozioni.
Aveva cercato di cancellare dal suo cuore tutte le delusioni,le notti in bianco,i pianti,le illusioni,i sogni infranti,ma tutto ciò non aveva mai abbandonato i suoi occhi.
Aveva,in quegli occhi così belli da poterci affogare,un luccichìo.
Era innamorata,ma non di quegli amori semplici,di quando ti innamori di un ragazzo popolare,o del tuo migliore amico.
Sembrava quasi che si fosse innamorata di un angelo.
La voce di Liam mi distrasse da lei.
«Niall!»
«E-ehy,diiimmi»balbettai,arrossendo di colpo e mettendo una mano dietro la nuca.
Se n'era accorto,aveva capito che quella ragazza mi aveva colpito.
«Bella,eh?»
Ecco,come non detto.
Annuii,continuando a guardare Liam,e abbandonando gli occhi di Camilla. Sicuramente,se l'avessi guardata di nuovo,non sarei riuscito più a staccare gli occhi da lei.
Liam rise,dandomi una pacca sulla spalla,e guardandomi in modo comprensivo.
«E' una ragazzina» mi disse serio,guardandomi negli occhi.
Aveva ragione,infatti. Quanti anni poteva avere? 15? 16? 
Beh,non lo so,ma io ne avevo 22.
Lei era un'adolescente,il chè significa erba,alcool,sabato sera a ballare,mascara colato e rossetto acceso,Nickelback a palla.
Io stavo crescendo,ero un cantante internazionale,con tante responsabilità e magari anche un po' immaturo.
«Non devo mica sposarmela,Liam» risposi a tono.
«Da come la guardavi,sembrava che avesse passato l'altare già da un po' di tempo» concluse lui.
Risi,poi il mio sguardo si posò su Zayn.
Era imbambolato a fissare Brunella,la ragazza col vestitino lilla,non riusciva a staccarle gli occhi di dosso.
Come me con Camilla,si cercavano,si rincorrevano con gli occhi.
«Stai sbavando,amico!»gli dissi ridendo.
Zayn scosse la testa come a voler riprendersi,poi mi guardò con uno sguardo da cucciolo bastonato.
«Stai per sposarti,Zayn»
«Lo so,lo so,ma è che Perrie è diventata ingestibile in questi giorni,io ho bisogno di sfogarmi,non so più cosa voglio»
«Diciamo che sfogarsi con una quindicenne non è il migliore dei modi» ribattei duro.
«Non ho detto questo! E' che è bellissima,davvero. Vorrei solo conoscerla,tutto qui.» Mise le mani in avanti in segno di innocenza.
Scossi la testa con un sorriso amareggiato,quando Harry si avvicinò a noi con un sorriso a trentadue denti.
«Ma l'avete vista quella con i capelli verdi? Minchia.»urlò felice.
Liam,rise,io mi allontanai dal gruppo.
Iniziammo a camminare verso l'hotel,i ragazzi erano dietro di me,io invece ero avanti con le mani in tasca e tanti pensieri per la testa.
Il primo pensiero era lei,ovviamente.
Aveva occupato la mia mente,inutile negarlo.
Mi aveva colpito.
Sentii dei passi veloci,poi qualcuno mise la sua mano sulla mia spalla.
Mi girai e trovai due occhioni verdeacqua che mi fissavano.
«Lou..»Stavo per dirgli che non ero in vena di battute,che volevo stare da solo,ma lui disse una cosa che non mi sarei mai aspettato uscisse dalla sua bocca.
«La rivedrai,amico. Te lo prometto.»
Un tuffo al cuore,non poteva dirmi qualcosa di più bello.
Lo abbracciai,fortissimo,e in men che non si dica altri tre paia di braccia si unirono a quel caldo abbraccio.
Eravamo cinque idioti,pazzi,ma eravamo una famiglia.

 
*Angolo Autrice* Cieu a tuttiii:D Ok,questo capitolo mi piace un sacco,perchè è dal punto di vista del mio angiolettoooo,e dimostra che è proprio il NIall che appare nelle interviste: giocherellone,divertente e insicuro. Beeeene,ci sono rimasta male che all'altro capitolo non abbia recensito nessuno ç.ç Spero che questo vi sia piaciuto,ci ho messo l'anima..RECENSITE EEEEH! Ciauciauuu

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Capitolo 4
*** Chapter 4,Camilla: Surprise! ***


Chapter 3: Tonight we are young!

Zusy,preparati,mettiti un vestito e scendi giù. Non farti sgamare. XX-C.
Inviai velocemente alla mia migliore amica.
Giusy era la fidanzata di Andrea e per me era come Domitilla,solo che nel nostro rapporto c'erano molti alti e bassi.
Dei giorni facevamo tutto insieme,andavamo persino al cesso mano nella mano,altri invece non ci guardavamo nemmeno in faccia.
Ma a me andava bene così,perchè se per averla affianco dovevo patire le pene dell'inferno,beh,lo avrei fatto.
Uscite dalla sanza d'albergo,sia io che Domitilla e Brunella,togliemmo i rumorosi tacchi che avrebbero messo in guardia qualsiasi professore e ci appollaiammo sulle nostre gambe,camminando il più silenziosamente possibile.
Ogni tanto scappava una risata di troppo,ma non riuscivamo proprio a trattenerci.
Fino al mese scorso,vedevamo film in cui ragazze sgattaiolano da ogni parte per andare a una festa,e ora ce ne vedavamo protagoniste.
Era tutto così tremendamente sbagliato,ma mi piaceva un sacco.
Feci segno ad Andrea,Francesco e Michele-due membri della squadra di basket-che c'era il "via libera",e così loro con cautela si avvicinarono alla porta della mia stanza d'albergo.
Ok,no,col cazzo.
Si misero a correre come degli animali,elefanti sulle punte avrebbero fatto meno chiasso.
Mi tirai uno schiaffetto sulla faccia,ma quanto erano idioti?
I tacchi della professoressa si sentivano da lontano,oh ma Cristo.
Io e le altre due scappammo nella stanza d'albergo più vicina,rimanendo a spiare la nostra aguzzina che,dopo qualche occhiata qua e là,aveva deciso di tornare sui suoi passi.

«Ehi,Jo,abbiamo ospiti!» urlò una voce maliziosa in inglese.
Mi maledissi mentalmente per non aver letto di chi fosse quella camera.
Quando mi girai trovai un bellissimo ragazzo in stile Zac Efron con delle bermuda di jeans sfrangiate e sopra..oh,no.
Era senza maglia.
Dio,ma quanti anni di palestra ci erano voluti per mettere su quel fisicaccio?!
E pensare che io non avevo nemmeno la voglia di andare a comprare del latte al supermercato di fronte casa.
Da un'ipotetica cucina si affacciò un ragazzo ancora più bello.
Aveva i capelli rossi,ma non di un rosso carota,quelli tenui,no.
Erano di un rosso fuoco naturale e mai visto prima.
Aveva due grandi occhioni verdi da Bambi,ma dico io,tanta perfezione in questa camera.
La risata del rosso si fece sentire presto,mentre io arrossii,Domitilla si accese tranquillamente una sigaretta e Brunella lo guardò scocciata.
«C'è tanto da ridere?»Sbuffò poi,schioccando la lingua e mettendosi la mano su un fianco.
Era tipico di lei,quando era nervosa o scocciata,iniziava ad atteggiarsi da snob.
«Che caratterino.» Il biondo si avvicinò pericolosamente al viso di mia cugina,sfiorandole la guancia con il pollice.
«Non toccarmi,mi sciupi»
Oh mio Dio,Brunella 1-Zac Efron 0!
Cercai di trattenere una risata,mettendomi una mano sulla bocca,Domitilla invece sembrava sul punto di strozzarsi con la sigaretta.
«Argh!» esclamò divertito quello.
Il rosso si avvicinò a me,con un'estrema lentezza.
Aveva le mani nelle tasche dei jeans neri e si era alzato il cappuccio della felpa verde che risaltava i suoi occhi.
Non posso negare che era terribilmente sexy.
Si fermò davanti a me,guardandomi per un po',e tutta quella soggezione mi fece abbassare lo sguardo,ormai al culmine dell'imbarazzo.
«Io sono Jo»
«Bene»
Sorrisi.
«Bel nome!»ironizzò,mostrando una fila di denti bianchi e perfetti.
«Mh già!»
«Posso sapere il tuo vero nome?»
«Diciamo..no»
Sorrisi ancora,stavolta lo guardai negli occhi con aria di sfida.
«Perchè mai? Ci sarà un motivo se ci siamo incontrati»
Che corteggiatore spudorato!
«Se è destino,ci incontreremo di nuovo,sta tranquillo..Ah,scusate per il disturbo,non era nostra intenzione.
Sorrisi di nuovo e sgattaiolai fuori.
«Te ne sei uscita con una di quelle frasi ad effetto..dovevi vedere la sua faccia!»rideva Domitilla,una volta arrivate nella hall.
Scoppiammo tutte e tre a ridere,fino a quando non vedemmo Giusy.
Le corsi incontro abbracciandola,e lei ricambiò l'abbraccio.
Non c'era cosa più bella.
«Fatti vedere..» Dissi contenta,facendola roteare sotto i miei occhi.
Era avvolta da un bellissimo vestito color ghiaccio,stretto e con un corpetto nero.
«Stai benissimo!» conclusi sorridente e meritandomi un suo "grazie".
«Scusate,non vorrei rovinarvi questi momenti di profonda e eterna amicizia,ma sono le 21.45 e alle 22.00 chiudono la porta del retro!»intervenne Brunella.
«Quale porta?»Giusy mi guardava con uno sguardo accusatorio.
«Ci imbuchiamo!» Alzai i pollici all'insù per convincerla,sorrisi un po' sperando non si incazzasse.
«One Direction?»
«Si..»
Momenti di eterno silenzio.
«Ah,fanculo,va bene!»
Espressi la mia felicità con un gridolino,poi l'abbracciai.
Ora il problema era questo:mancava un quarto d'ora alla chiusura della porta secondaria,e a piedi non ce l'avremmo fatta.
Così ci mettemmo a correre.
Esatto,quattro ragazze con i vestiti più eleganti mai visti,correvano per il centro di Roma mantenendo i tacchi a spillo tra le mani.
Ridevamo,ridevamo come pazze.
E io mi sentivo libera.
Mi sentivo giovane.
Arrivammo alla porta secondaria del locale,dove il tipo della sicurezza si era addormentato con una tazza di caffè fra le mani e il cappello sul viso.
Cercammo di intrufolarci nel pub nella maniera più silenziosa possibile,avevo una paura fottuta,mi immaginavo già dietro le sbarre,giornali con scritto "Ragazza in gita si imbuca ad una festa",le terribili punizioni a cui sarei stata condannata..
Forse fu per quello che,imbranata come ero,caddi.
Mi girai indietro,ma il sorvegliante stava ancora dormendo.
Quando tornai a guardare davanti a me,un paio di scarpe nere di vernici ed eleganti si erano materializzate.
Alzai lo sguardo per vedere a chi appartenessimo,e per poco non mi venne un attacco di cuore.
«Styles!» mi alzai velocemente da terra,imprecando in italiano,in modo tale che lui non avrebbe potuto capire.
Mi concesse uno dei suoi bellissimi sorrisi,prima di iniziarmi a parlare.
«Ciao» Mi disse,con la sua voce bassa e sensuale.
Dio,era ancora più bello da così vicino.
«Oh fanculo!»
Rimisi i tacchi e lo abbracciai,fortissimo.
«Ehi! Quanto affetto!»Rise lui.
Gli sorrisi incantata,sembravo sotto effetto di qualche stupefacente.
Mi voltai verso le altre,erano tutte impietrite.
«Che ti avevo detto?»Sorrise soddisfatta Brunella.


Ecco come immagino i personaggi!
Camilla


Brunella


Domitilla



Giusy


Andrea


Francesco


Michele

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Capitolo 5
*** Chapter 5,Camilla:One way or another ***


Chapter 5: One way or another
Mi era sempre più difficile accettare il fatto che Harry Edward Styles fosse davanti ai miei occhi,in carne e ossa,e io ero riuscita ad abbracciarlo.
Brividi,brividi ovunque.
E anche tante lacrime.
Non riuscivo più a pensare a niente,se non che ero la ragazza più fortunata di questo mondo.
«Adesso basta piangere,ok?»Sussurrò dolcemente al mio orecchio il riccio,facendomi sciogliere. Solo Dio può sapere quanto ero felice in quel momento.
Singhiozzai ancora un po’ annuendo,quando sentii una mano calda sulla mia guancia ghiacciata.
Aprii gli occhi,ma non vidi Harry,bensì due grandi occhi verde marina che mi fissavano comprensivi.
«Harry sei un coglione!»disse Louis fissando minaccioso Harry,che intanto lo guardava di rimando un po’ confuso.
«Ma lui non ha fatto nulla..»mormorai incerta e con un sorrisetto sincero sulle labbra. Dissi quella frase talmente a bassa voce,che se Louis fosse stato qualche centimetro più lontano da me,non l’avrebbe sicuramente sentita.
«Oh lo so» il castano spostò il suo sguardo da Harry a me «Ma mi piace un sacco dargli la colpa»
Ridemmo tutti e tre,poi mi allontanai ancora scossa,e presi per mano mia cugina.
Lei era la persona che mi aveva incitata a credere in tutto questo,la persona che mi era stata più vicina,ma soprattutto la persona che sapeva tutto quello che avevo passato per quei ragazzi,perché lei provava le stesse cose.
«Come vi chiamate?»ci domandò Louis con la sua voce angelica,mettendosi una patatina in bocca.
«Oh una patatina..anche io le voglio!»protestò inapropriatamente mia cugina,facendo sorridere Louis,io invece mi diedi uno schiaffetto sulla faccia e la guardai male.
«Io sono Camilla,lei è Brunella e loro due sono Domitilla e Giusy» presi parola io,indicando rispettivamente le mie migliori amiche,che si avvicinarono con un sorriso raggiante.
«Noi siamo Harry e Louis»continuò il castano.
«Lo sanno già,idiota!»esclamò il riccio,facendoci ridere tutte.
«Aspetta,tu sei Camilla?»continuò poi.
«Si..»
«Oh ma quindi sei quella dell’altro gio…»Louis tappò la bocca ad Harry,mimando un “lascialo stare,troppi drink”,mentre io ero sempre più insospettita.
«Venite,vi presentiamo gli altri»cambiò discorso.
Gli altri.
GLI ALTRI.
G L I   A L T R I.
Gli altri,compreso Niall.
Iniziai ad agitarmi,a parlare velocemente con le mie amiche,a guardarmi intorno cercando quegli occhi azzurri che a me facevano solo bene,come una cura.
Sarebbe stata quella la sera in cui avrei sentito la risata che amavo tanto?
In cui lo avrei abbracciato?
In cui avrei incoronato il mio sogno più grande?
Ci addentrammo in un corridoio un po’ buio,poi all’improvviso tante luci iniziarono a dipingere ogni centimetro della nostra figura e “Rock ‘n’ Roll” di Skrillex era a palla.
Louis mi prese per mano,e io ero sul punto di svenire,poi si voltò a sorridermi.
Ok,quello era il paradiso.
Notai che Harry fece la stessa cosa con Brunella,e si ebbero effetti a catena.
In poco tempo tutti ci ritrovammo mano nella mano,cercando di non perderci tra gli spintoni della folla.
Arrivammo a una porta rossa,laccata e gigante con una scritta in blù:PRIVE’.
Ora si che quella sarebbe stata una serata memorabile.
Quando i due ragazzi aprirono le porte,una meravigliosa visuale si aprì ai nostri occhi: qui c’era un’altra festa,ma non era né la musica né le luci a renderla diversa.
Erano le persone.
Una Taylor Swift un po’ depressa era seduta al bancone ordinando un altro drink,Selena Gomez ballava sull’orlo della sbronza con Douglas Booth,il tipo di “Lol-pazza del mio migliore amico”,Zac Efron conversava del più e del meno con Justin Bieber.
  «Oh mio Dio!»urlò Giusy estasiata.
«Ditemi che non sto sognando»Brunella continuava a tirarsi pizzicotti sul braccio per vedere se fosse davvero realtà.
«Porco Dio..»fu l’espressione di Domitilla.
Io invece continuavo a guardarmi intorno,con aria sognante e disorientata.
Non potevo crederci,sembrava di essere in una fan fiction.
Su un divanetto bianco di pelle,molto distante da tutto quel chiasso,erano comodamente seduti Zayn e Liam,che continuavano a fare facce buffe e a scambiarsi battutine che non riuscivo a comprendere.
«Ragazzi»Harry e Louis sorrisero,tenendoci per mano e costringendoci a fare qualche passo in avanti.
«Liam,Zayn,loro sono Camilla,Domitilla,Brunella e Giusy» ci indicò rispettivamente Louis.
Salutai con un timido cenno della mano,mentre i due si alzarono dai divani e ci vennero incontro.
«Ciao» Zayn Jawaad Malik era davanti a me,in tutto il suo splendore e con un perfetto sorriso stampato su quella faccia da modello dell’Abercroombie,mentre Liam James Payne stava salutando mia cugina.
Abbracciai il moro,rifiutando la mano che mi aveva teso per presentarsi.
«Non immagini quanto sia felice»Ero di nuovo sull’orlo del pianto.
«Ehi,va tutto bene»
«No,non va niente bene.Va benissimo. Perché finalmente è tutto..vero. E’ come se tutti i filmini mentali che proiettavo in mente prima di andare a letto,si siano avverati »
Mi staccai a malavoglia da Zayn e andai a presentarmi a Liam,abbracciando anche lui.
«Grazie di tutto,non sai quanto io sia felice» confessai.
«Non so cosa abbiamo fatto di così importante»
«Esistete»
Lo sentii sorridere,e a quel punto sorrisi anche io.
Domitilla e Zayn erano usciti fuori a fumare,Brunella stava ballando con Louis e Giusy rispondeva a monosillabi ad Harry.
Il mio mondo era diventato magicamente più leggero quella sera.
«Ti va di ballare?» Liam mi porse la mano in un gesto di cavalleria,e io accettai sorridendo.
In quel preciso istante il dj mise un lento,era una canzone che conoscevo benissimo,”Turning Tables” di Adele.
Allacciai le braccia al collo di Liam,mentre le sue mani mi cingevano la vita,era un momento così magico e irripetibile. In men che non si dica,coppie formate sul momento ci raggiunsero in pista,compresi Brunella e Zayn,Harry e Giusy,Louis e Domitilla. Questi ultimi cercavano di andare a tempo,di non calpestarsi i piedi e di non imprecare gli uni contro gli altri,ma era tutto inutile.
Si assomigliavano molto,erano tutti e due un po’ Peter Pan,per questo ero convinta che sarebbe nato qualcosa fra i due.
Mi ero ripromessa che non avrei mai dimenticato quella serata,nemmeno se il mio cervello avesse voluto cancellarla.
Perché il mio cervello era così,era come la resina,quando qualcosa ci restava impigliata non usciva più.
«Liam..»
«Dimmi,piccola.»
Rabbrividii a quel nomignolo,nessuno mi aveva mai chiamata così.
«Dov’è Niall?»Quella domanda mi tormentava da tanto,troppo tempo. Era quasi mezz’ora che ero in quel posto,e di Niall nessuna traccia.
«E’ al compleanno di Demi.»
Cinque parole mi fecero uscire dai miei panni,per quanto potessi sembrare calma e tranquilla all’esterno,dentro stavo morendo di gelosia.
Liam appoggiò il suo mento sulla mia testa,la differenza di altezza glielo permetteva,mentre io avevo la guancia poggiata sul suo petto.
Liam rilassava i miei spiriti bollenti.
Quando il ballo finì ero ancora un fascio di nervi..Liam mi accompagnò al divanetto,dove c’erano tutti che chiacchieravano e si conoscevano meglio.
Io invece ero rimasta in un angolino del divano,isolata,con il telefono tra le mani e un’espressione parecchio scocciata.
«Ehi,che hai?»una voce mi distrasse dal mio gioco sfrenato al telefono,scrollai le spalle.
«Zayn»sorrisi.
«Vieni con me»mi disse,prendendomi per mano e allontanandosi dal gruppetto.
Mi mise le mani sugli occhi e continuava a sussurrarmi come muovermi all’orecchio,mentre io ogni tanto mi facevo scappare qualche risata divertita.
Quando ci fermammo,tolse le mani.
Eravamo sul tetto dell’edificio,da cui si poteva vedere tutto il panorama della città,era qualcosa di mozzafiato.
«Porca puttana..»
Zayn rise di gusto a quella affermazione,mentre io sorrisi e mi sedetti sul cornicione del tetto,aprendo il pacchetto di sigarette e mettendone una tra le labbra.
«Fumi?» mi chiese sorpreso.
«Non sembra,ma io sono una vera ribelle!»
Ridemmo entrambi.
 «Sei innamorata?»
«Tanto.»affermai prontamente e con decisione«Tu?»
«Non lo so.»
«Ma come? Sembravi così preso da Perrie.»
«Non ne sono convinto»
Inarcai un sopracciglio.
«Io non mi sento amato,quando lei sorride io non mi sento sciogliere,quando ci vediamo io non mi sento a casa.»
«Per me l’amore è anche essere felici.E per me la felicità è svegliarsi la mattina e profumare di lui.»
«Tu?»
«Io cosa?»
«Di chi ti sei innamorata?»
«Di un angelo.»
Ci sorridemmo,finimmo la sigaretta e scendemmo di nuovo giù.
Quando raggiungemmo gli altri,Brunella mi guardò nervosamente e iniziò a mangiarsi le unghia. La stessa reazione ebbero Domitilla e Giusy.
Quando facevano così c’era da preoccuparsi.
Le presi in disparte.
«Che succede?»
«Ecco..bèh..senti..»
«Continua!»Incitai Brunella.
«Mettiamo che ci sia un’ipotetica foto di un ipotetico Niall e un’ipotetica Demi che ipoteticamente si stessero scambiando un bacio focoso..tu che faresti?»
Domitilla mi guardo incerta su cosa fare,poi mi porse il cellulare,dopo aver detto “potrebbe comunque essere un fotomontaggio”.
In meno che non si dica mi ritrovai fuori al locale,seduta di spalle al muro e con la testa fra le mani.
Stavo piangendo,mi sentivo distrutta,non era possibile.
Un colpo al cuore,mi sentivo così impotente ma nello stesso momento lo capivo.
Aveva fatto bene a innamorarsi di una persona del suo mondo,le cose erano più facili così,no?
Che poi,lui che colpa ne aveva?
La colpa ce l’avevo io,che mi ero illusa da sola,che mi ero legata con le mie stesse mani,che avevo scritto la mia stessa rovina.
La stupida ero io.
Le altre mi raggiunsero,e per quanto mi incitassero ad alzarmi,io rimanevo con lo sguardo fisso e perso al pavimento,senza muovermi.
Dopo un po’,decisi ad alzarmi,e tornai all’hotel,pentita di non aver salutato e ringraziato quei quattro ragazzi che erano l’unica cosa rimasta,nonostante le mie amiche mi ripetessero che li avevano salutati anche da parte mia.
Vaffanculo pensai,prima di addormentarmi.
 
 
 
 
 
 
Ok,spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Ho notato che le visualizzazioni aumentano,ma non restate in silenzio,ditemi qualcosa vi pregooooo:C
XOXO

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Capitolo 6
*** Chapter 6,Niall:You keep me alive ***


Chapter 6,Niall: You keep me                          
                                            ALIVE.
       
 
 

One day you’ll come into my world and say it all
You say we’ll be together even when you’re lost

One day you’ll say these words
I thought but never said
You say we’re better off together in our bed

I want you here with me
Like how I pictured it
So I don’t have to keep imagining

-One Direction,Something Great

Niall's Pov

Mi svegliai frastornato e con un grande mal di testa,la mia mente era confusa e non riuscivo a ricordare niente della notte precedente se non qualche vago ricordo sfocato.
Il mio cervello iniziò a proiettare quei piccoli frammenti della notte precedente: un giardino ampio,un bar,un bacio,vestiti a terra.
Mi scompigliai i capelli e quando mi girai trovai una bellissima Demi Lovato affianco a me,con gli occhi incatenati ai miei e uno sguardo provocante.
Ok,è sicuramente successo qualcosa ieri.

«Buongiorno..»mi sussurrò tracciando con l'indice una linea immaginaria sul mio petto.

Questo non prometteva nulla di buono.
All'improvviso una strana sensazione mi pervase,sentivo come un macigno sul cuore,mi sentivo in colpa come se avessi tradito qualcuno.
Le avevo permesso un'altra volta di illudermi,di prendermi per il culo da stronza quale era (SIA CHIARO,IO COME AUTRICE,NON HO NIENTE CONTRO DEMI ANZI LA STIMO MOLTO), e coglione io che l'avevo lasciata fare.
La guardai ancora un po' assonnato,poi sospirai,strapazzandomi sul cuscino.
«Abbiamo fatto sesso?»domandai senza peli sulla lingua e con la bocca ancora impastata dal sonno,rompendo il silenzio fastidioso che si era creato.
«Non ricordi niente?»
Scossi la testa,soffocando uno sbadiglio inadatto.
«Bene,ieri abbiamo ballato e tu hai preso una sbronza,caro. Ne ho "approfittato" per baciarti,e tu hai ricambiato a causa dei bicchieri di troppo.» Mise fra le virgolette la parola "approfittato",che mi infastidì parecchio,poi continuò«Poi mi hai confessato,ormai ubriaco,che era da assai che..ecco,che non lo facevi.»
Continuò imperterrita,mentre io arrossii violentemente come un ragazzino e misi le mani sugli occhi per la vergogna.
«Ci siamo ritrovati a baciarci focosamente in mezzo al portone del tuo appartamento,fino a quando non siamo entrati qui e tu,ancora incosciente,hai detto "Camilla,sei mia." A quel punto,in un momento lucido,mi hai allontanata dicendomi che non potevi,e sei scoppiato. Mi hai detto che nessuna Barbara Palvin,Selena Gomez e me avrebbero mai riempito il vuoto che ti si è creato dentro.Mi hai chiesto di rimanere qui a dormire e ho accettato. Ti ho svestito e vestito perchè tu non ce la facevi,ho rubato dei pantaloncini e una T-Shirt dal tuo armadio,gli ho messi e poi tutti a nanna!» Con una punta di sarcasmo disse l'ultima frase,sorridendo e alzando i pollici in sù.
Io sospirai sollevato e mi alzai dal letto,quando il mio telefono iniziò a vibrare.
Liam.
«Fratello,non immaginerai mai chi abbiamo incontrato ieri sera!»Urlò dall'altro capo.
«Spara!»
«Camilla!»
Persi un battito.
Due.
Tre.
Quattro.
Mi sedetti sul letto e iniziai a respirare affannosamente,ma perchè mi interessava così tanto quella ragazza? Perchè mi sforzavo così tanto per rivederla? Perchè le ero così fedele pur non conoscendola? Era tutto così surreale.
«Nialler...Biondo...Ohh!»La voce di Liam,anche questa volta,mi richiamò.
«Oddio,ci avete parlato? Oh ma cazzo! Ma perchè voi si e io no,ma porca puttana.»
«Era bellissima ieri! Aveva uno chignon elegante,un vestito sexy,Dio. E anche le sue amiche erano bellissime.Mai viste ragazze più belle.»Tentò di farmi ingelosire,e ci riuscì.
«Bastardo!»
Quando mi voltai verso Demi,lei si era già allontanata e mimando un "io scappo",uscì da casa mia. Le gridai un "grazie" e lei mi mandò un bacio volante,facendomi ridere.
«E com'è? E' simpatica? Dai,dimmelo.»
Morivo dalla curiosità.
«E' fantastica.»
«Devo vederla.»
«Succederà.»
«Non credo.»
«Senti non capita tutti i giorni che una fans attiri la nostra attenzione,che esca con noi,che balli,che si conquisti la nostra fiducia in un paio d'ore. E' destino,Niall. E se non è per te,è per qualcun altro del gruppo.»
«E' mia.»Ringhiai con possessività.
«Ho detto che è destino,non che debba succedere per forza,anzi meglio non succedesse.»
«Eh?!»
«E' italiana,tu sei irlandese e sei famoso,giri il mondo. Non pensi che lei possa soffrirci un po'?»
«Basta fare progetti,cazzo.Ora vado,ci sentiamo Lee.
Chiusi il telefono senza dargli il tempo di rispondere,e iniziai a vestirmi per andare alle prove,la sera ci sarebbe stato il concerto tanto atteso.
Le parole di Liam mi rimbombavano nella testa.
Non pensi che potrebbe soffrirci un po'?
Che poi,di che mi preoccupavo io. Non sapevo nemmeno se l'avrei mai rivista,eppure mi dannavo la vita,come se fosse già un pezzetto di me.Come se fossimo legati da qualche filo immaginario,come se la vita mi avesse riservato qualcosa di grande e speciale.

Quando aprii la porta mi ritrovai Harry davanti,con uno sguardo duro e freddo.
«Ciao Harry»gli sorrisi.
«Ciao.»Freddo,cupo,duro.
Che cazzo gli prendeva?
«Entra..» Mi scostai per far entrare il riccio,poi chiusi la porta dietro di me.
«Che succede?»Incalzai.
«Niall,ho conosciuto Camilla ieri. Ti dico solo una cosa. Io non so se è destino che voi vi dobbiate incontrare,ma ti prego,se dovesse succedere,non farla diventare come noi. Non farla entrare nel nostro mondo,piuttosto entra tu nel tuo.Perchè lei,loro,Domitilla,Giusy,Brunella,sono bellissime proprio perchè sono diverse da noi.»
I muscoli del viso si erano rilassati e la voce era diventata misteriosamente più dolce.
«Voi pensate troppo.»dissi prontamente«Piuttosto pensiamo al presente..me lo dai un passaggio?»
Lui rise e mi fece segno di uscire fuori di casa,scendemmo le scale e in pochi minuti ci trovavamo nella lussuosa macchina nera di Harry,con i capelli al vento e cantando a squarcia gola "She's the one" del grande Robbie Williams.
Arrivammo prima del previsto nel luogo prestabilito per le prove,e salutai velocemente i ragazzi.
Quando Louis fece per aprire bocca,parlai.
«No fammi indovinare,ieri hai conosciuto Camilla.» Lo precedetti con un sorrisino sghembo sul viso e un'espressione ironica.
Rise.
«Stavo per chiedere che canzone dovevamo cantare,ma va bene»Risi anche io,poi decidemmo di provare "Little Things",una canzone che io adoravo.
 
 
 

Le tue mani combaciano con le mie
come se fossero state create per me
ma tieni a mente
era destino fosse così
e unisco i puntini
con le lentiggini sulle tue guance
e tutto prende senso per me

In mente si proietta quel giorno,quando la vidi,quando i nostri occhi si incrociarono e tutto prese senso per me.
 
 
So che non hai mai amato
le rughe vicino agli occhi
quando sorridi
non hai mai amato
la tua pancia o le tue gambe
le fossette nella schiena
alla base della colonna vertebrale
ma io li amerò senza fine
 
 
Io li amerò senza fine,tutti quei difetti che lei ha che per me sono solo pregi,che la rendono più bella,più vissuta,più donna.
 
 
Non lascerò che queste piccole cose
escano dalla mia bocca
ma se lo faccio è per te (oh, sei tu)
si aggiungono al motivo perchè
io mi sono innamorato di te
e tutte queste piccole cose
 
 
Quelle labbra,quegli occhi,quei capelli,ogni cosa che facevo era come se dipendesse dalla sua figura,da lei.


Non puoi andare a letto
senza una tazza di te
e probabilmente questo è il motivo
per cui tu parli nel sonno
e tutte queste conversazioni
sono i segreti che tengo per me
anche se non hanno senso per me
 
 
Stavamo diventando qualcosa di immenso nella mia mente.
Io ero ormai diventato un fuoco d'artificio,e lei tutto quello che avevo intorno,il mio cielo.
 
 
So che non hai mai amato
il suono della tua voce registrata
non vuoi mai sapere quanto pesi
devi ancora stringerti
nei tuoi jeans
ma per me sei perfetta
 
Capii,che amavo qualsiasi cosa caratterizzasse quel viso,quel corpo,quei modi di fare,quegli sguardi.
Ogni cosa che avrebbe fatto mi sarebbe andata bene.
 
 

Non lascerò che queste piccole cose
escano dalla mia bocca
ma se è vero sei tu
sei tu
si aggiungono al motivo perchè
io mi sono innamorato di te
e tutte queste piccole cose

 
Dovevo rivederla,dovevo conoscerla,io ero legato a lei,sapevo di appartenerle,mi stava creando dipendenza ormai e questa cosa mi spaventava a morte ma allo stesso tempo mi faceva sentire realizzato,perchè se ci eravamo incontrati un motivo c'era,lei era mia anche quando non mi conosceva.
LEI SAREBBE STATA IL MIO LIETO FINE.






















Spazio autrice
Ok mi sento soddisfatissima di questo capitolo anche se è un po' corto,boh,mi sa di tenero,poi è dal punto di vista di Niall e mi sembra una cosa dolcissima,sto cercando di raffigurare lo stesso Niall che appare nelle interviste,perchè io è così che lo immagino.
Spero vi piaccia,mi raccomando,recensite!
Un bacione.
-C.
 
 
 


 

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Capitolo 7
*** Chapter 7,Camilla:Nice to meet you! ***


Chapter 7,Camilla:

Nice to meet you.





 
 

 





Stava cantando per me. Quello era il giorno più bello della mia vita.


Camilla's Pov.
 
«Cazzo,cazzo,cazzo,cazzo!»
Mia cugina girava per la cameretta alla ricerca del suo golfino nero,oggi era il grande giorno.
Facevo finta che non me ne importasse niente,che stavo bene,ma avevo il cuore a mille.
Non ce la facevo più,volevo che le 21.00 arrivassero presto,solo per vederlo.
Perchè nonostante il male che mi aveva fatto la sera precedente,io cercavo di stare bene.
E lui mi faceva stare bene.
«Trovato!»Brunella afferrò trionfante il suo maglioncino e lo indossò velocemente,poi mi guardò per un po'.
«Stai bene?»
Annuii.
«Oggi li rivedremo,sono agitatissima,cazzo.»
Scrollai le spalle e andai a prendermi dal bar una lattina di coca cola.
Non riuscivo nemmeno io a capire come facessi a fingere così bene.
«Jude!»Una voce maschile mi richiamò,era Andrea. Ormai tutti mi chiamavano "Jude",perchè avevo una fissa pazzesca per i Beatles,e si erano ispirati alla canzone "Ehy Jude".
Gli sorrisi e gli andai incontro abbracciandolo.
«Ehi,dammi un goccio» Alluse alla coca cola.
«Scroccone!»
Dopo un po' di storie,cedetti e gli porsi la lattina.
Quel ragazzo sapeva sempre come convincermi,mi conosceva benissimo,era un fratello più che un migliore amico,e io gli volevo un bene immenso.
«Oggi è il grande giorno,agitata?»
«Un po'»
Mi guardò di sottecchi alzando un sopracciglio.
Beccata!
«Ok,ok. Sono agitatissima,sto per ingoiarmi la lingua,il cuore non so più dove cazzo sia finito,il cervello è andato in tilt,ormai.»
«Il tuo cervello è sempre in tilt.»mi fece notare.
Gli diedi un piccolo schiaffetto sulla spalla prima di scoppiare entrambi a ridere come due coglioni.
All'improvviso mi abbracciò,come se sapesse che avessi un immenso bisogno che lui mi stesse affianco.
Era la mia roccia,il mio pilastro.
Sapeva sempre cosa fare,cosa dire,come comportarsi,mi metteva sempre sulla giusta strada,ecco perché per me era un fratellone.
«Comunque vada,non guardarti più indietro.Vivi la tua vita,anche solo per questa sera.»
«Oh,ma che fai,citi i One Direction?»
Risi,coinvolgendolo.
«Oh,ma c'è una cazzo di canzone che non conosci a memoria? Che Cristo.
Feci finta di pensare mettendomi un dito sul mento,poi come se mi si fosse accesa una lampadina,mi voltai di scatto verso di lui,pronunciando un "no" scandito.
Passammo tutta la prima mattinata così,a ridere e scherzare,a fare battute e a prenderci per il culo.
«Che ore sono?»Gli domandai distrattamente,ricordandomi del concerto.
«Le dieci e mezza.»mi rispose,osservando il suo orologio da polso.
Porca puttana,era tardissimo.
«Merda.»imprecai,presi Andrea dalle spalle e lo scrollai un po'«Coprici,capito?!»
Lui annuì incerto e con gli occhi spalancati,gridandomi dietro qualcosa tipo "Quando mai!"
Salii velocemente le scale che portavano alla mia stanza,con il cuore in gola.
«Muoviti!»Urlai a Brunella,mentre mettevo la maglietta bianca con scritto "No Jimmy Protested" e una felba bordeux.
Ok,diciamo che l'eleganza o la femminilità non erano affatto il mio forte.
Vidi mia cugina uscire dal bagno,aveva un leggins militare e un maglioncino nero trasparente e da sotto una canotta color crema.
«Come siamo sexy!» scherzai.
«Muoviti,cogliona»
Ridemmo e uscimmo da quell'albergo.
Potevo sentire l'adrenalina scorrermi nelle vene, una scossa percorrermi il corpo,non ce la facevo più,volevo vederlo e abbracciarlo,gridare che lo amavo come non ho mai amato nessuno e che mi è mancato,anche se non ci eravamo nemmeno conosciuti.
Arrivammo in poco tempo nel grandissimo,immenso Colosseo dove era stato montato un palco più grande di quello degli anni precedenti.
«Biglietto,prego.»Un uomo di grande statura mi stava porgendo la mano. Gli diedi il biglietto,imitata da mia cugina,e subito dopo vennero aperti i cancelli.
Venimmo travolte dalla folla che ora non spintonava nè calpestava i piedi,bensì correva.
Presi per mano mia cugina e iniziai a correre più veloce che potevo,con le lacrime al volto.
Se lui non mi avesse notata per uno stupido ritardo,non me lo sarei mai perdonato.
«Corri,corri!»Ci urlavamo io e mia cugina,come se questo riuscisse ad aumentare la nostra velocità.
Venimmo fermate da qualcosa di freddo e di duro: transenne.
Eravamo in prima fila.
Ricacciai le lacrime e cercai di autoconvincermi che era finito tutto,che non dovevo preoccuparmi e vederlo così da vicino...Dio,provavo un'emozione indescrivibile.
Verso le 21.00,ormai calata la sera,si iniziarono a sentire delle note di una canzone che io conoscevo a memoria.
Diana.
Il pubblico era impazzito,migliaia e migliaia di ragazze urlavano i nomi dei loro idoli sperando che le potessero sentire,alcune affianco a noi avevano portato un enorme cartellone con su scritto "I'm here for you".
Quando si avvicinarono tutti al palco,durante il ritornello,presi un pennarello dalla mia borsa e scrissi su una mia mano "You're my wine,and I want to be drunk".
Mi sporgevo,mi dannavo per far arrivare a loro quel piccolo messaggio che avrei voluto leggessero e proprio quando stavo per scendere,quando stavo mollando,una mano mi afferrò.
Alzai gli occhi e vidi Harry che mi teneva,come se non volesse lasciarmi cadere,come se mi stesse salvando.
«You don't know you're beautiful.»Cantò a poca distanza dal mio viso,ero talmente presa da loro che non mi resi nemmeno conto che avevano cambiato canzone.
Mentre la folla era in delirio e grida si diffondevano nell'aria,io strinsi la mano a mia cugina,e in men che non si dica scoppiammo entrambe in lacrime,cantando con quei cinque ragazzi le canzoni che ci avevano accompagnate per quegli anni.
Guardai sul palco.
Niall non c'era,le sue parti fino alla terza canzone erano state cantate da Liam.
Poi,mentre cantavano "Better Than Words" fece il suo ingresso trionfale,con un sorriso a 34543 denti,gli occhi gli brillavano,era bellissimo con quel maglioncino color panna. Sembrava un angelo,e magari lo era.
«You make me wanna..TSSSSS...one more night!»Cantò sicuro di sè,accompagnandosi con la sua mossa sexy.
Avrei tanto voluto salire su quel palco e sfiorarlo,solo sfiorarlo. Mi andava bene anche guardarlo negli occhi senza dire niente.
Cambio canzone.
Something great,la mia canzone preferita.
«One day you'll come in to my world and say me all.»
Le lacrime si fecero ancora più intense,quella canzone descriveva me alla perfezione,diceva quanto volessi stare vicino al mio principe,quanto volessi dirgli tutto.
Mentre Liam cantava quella frase,Niall guardò tra la folla e fu in quel momento che mi trovò.
Rimase per un po' a fissarmi,a guardarmi negli occhi,quasi shockato,e smise addirittura di cantare.
Si avvicinò a me,sedendosi sul bordo del palco e rimanemmo così,a parlarci con gli occhi.
Avvicinò il microfono alla bocca,senza distogliere lo sguardo dal mio.
Si scompigliò i capelli,e io mi sciolsi.
«E' così perfetta»disse,guardando gli altri compagni.
«Lo sappiamo!»Rise di gusto Louis,guardando prima me e poi mia cugina,poi continuò«Manco la cugina non è male,eh»
Lo avevano fatto veramente? Era successo per davvero? Non riuscivo a crederci.
Horan mi aveva detto che ero perfetta,e io ero sul punto di svenire. Sentii le guance avvamparsi,le gambe non mi reggevano più,lo stomaco era in subbuglio.
Niall mi porse il microfono,come se volesse una risposta.
«You too. You make me better.»
Cazzo,ero impazzita,lo avevo fatto. 
Avevo parlato con Niall,lì,davanti a 80.000 ragazze che mi guardavano sull'orlo di una crisi isterica.
Il biondo rimase un po' colpito da quella risposta,ma fu questione di secondi,poi si ricompose e riprese il microfono.
«Venite sul palco,facciamo un gioco.»
Mi fece l'occhiolino.
Dio,quanto lo amavo.
Annuii,e un bodyguard ci guidò nel retro,facendoci salire delle scale.
Se qualche giorno prima mi avessero detto che sarei stata chiamata da Niall Horan davanti a migliaia e migliaia di persone,non ci avrei creduto.
Invece era tutto vero,io ero lì sopra,con loro,e ora vedevo tutto da un'altra prospettiva.
Niall si avvicinò a me,e io sentivo le farfalle nello stomaco,da così vicino era ancora più perfetto,e fu in quel momento che realizzai che quei cinque ragazzi erano reali,vivevano,come me,come Brunella,Andrea,loro c'erano,erano dei semplici ragazzi con un sogno che avevano realizzato.
«Ok,il gioco consiste nello scrivere sul braccio di ognuno di noi il nomignolo o come voi gli identificate.»Disse a pochi centimetri da me,porgendo un pennarello blu a me e Brunella.
Annuii,mentre i ragazzi si misero in fila difronte a noi.
Louis era il primo,facile.
Scrissi Peter Pan,per me lui era romantico,ma sempre un bambinone a cui piace giocare e divertirsi.
Liam.
Dad,lui sapeva sempre cosa faceva,era il più maturo del gruppo.
Harry.
Harry era un angioletto quindi scrissi Angel.
Zayn,Sexy boy.
Insomma,il fascino di Zayn era irresistibile.
Niall si avvicinò.
«E io? Cosa sono per te?»Sussurrò a pochi centimetri dal mio viso,togliendo il microfono per lasciare quella domanda fra me e lui.
Lo abbracciai fortissimo,mentre lui mi manteneva dai fianchi e io scoppiai di nuovo a piangere,ormai sconvolta da tutte quelle emozioni.
Ci staccammo a malincuore,così gli presi il braccio,e scrissi in maiuscolo,prendendo tutto il coraggio che avevo.
"My everything",scrissi.





Finalmente si sono incontrati!
Chissà che succederàààà,lo scoprirete nel prossimo capitolo!
Mi raccomando,vi voglio numerosi.
Ciao ciao<3<3

 
 
 

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Capitolo 8
*** Chapter 8,Niall: I'm here for you. ***


Chapter 8,Niall: I'm here for                         you.


Niall's Pov
 
Il mio cuore batteva all'impazzata dopo aver letto la scritta che Camilla mi aveva lasciato sul braccio,dunque io ero il suo tutto? Non potevo crederci.
Le ragazze rimasero con noi per tutto il concerto,canticchiando qualche canzone con un accento italiano che le rendeva ancora più tenere.

Ogni volta che le sussurravo posso giurare di averla sentita tremare.Era così incerta,insicura,guardandomi con i suoi occhioni color miele e con le labbra incurvate in un sorriso. Era tutta da proteggere.
Sembrava una di quelle ragazze forti per gli altri,e debole per se stesse.
Era bravissima a far sorridere le amiche,a tirare su il morale agli altri,a dare consigli e sicurezze..ma a lei chi ci pensava? A quella ragazza distrutta e con il cuore a pezzi,chi ci pensava? Ci avrei pensato io,da quel giorno in poi.
Quando cantavamo,le le nostre voci si fondevano alla perfezione,come se fossero fatte per parlare,per cantare,per litigare,per ridere. INSIEME.
Ogni volta che scoppiava a ridere,io scoppiavo a vivere.
Il concerto finì troppo presto,avevo ancora tante domande da porle,tante risate da farmi con lei,tante battute da dire,tanti sorrisi da sfoggiare.
Non ero pronta a salutarla,a vederla andarsene.
Di nuovo.
Per quanto il mio cervello mi ordinasse di lasciarla andare,dicendo che era più piccola di me,che abitava troppo lontano da me e soprattutto che non ci conoscevamo nemmeno,il mio cuore le urlava di restare ancora un po' con me,a farmi sorridere.
Quando scendemmo gli scalini del palco non potei controllarmi.
Gli altri erano andati avanti,lei era un po' più indietro a torturarsi le mani con le lacrime agli occhi.
Chissà cosa stesse pensando.
La presi per un polso,facendola girare verso di me.
La mia forza fu un po' esagerata,così ci ritrovammo spalmati l'uno sull'altro. Riuscivo a sentire il suo respiro sul mio collo e lo shampoo alla vaniglia dei suoi capelli,che mi mandava in estasi.
La sentii sfiorare,con le dita sottili e affusolate,il mio braccio,cercando la mia mano.
Quando la trovò,le sue dita si intrecciarono alle mie,come se non volessero più slegarsi.
«Sembrano quasi fatte per rimanere unite.»Diede voce ai miei pensieri,non distogliendo gli occhi dai miei.
«Magari è così.»Le sorrisi,cercando di infonderle tutte le emozioni che provavo in quel momento,poi continuai «Non so quante volte te lo abbia detto questa sera,ma sei bellissima»
«Ne hai viste di meglio»
«Si,ma loro erano belle come il rossetto e l'eyeliner,come i vestiti di marca e le scarpe con il tacco. Tu sei bella come i maglioni larghi,le vans,i baci sul collo,gli occhi che sorridono,come la musica,come le lentiggini.Sei bella come nessuno mai,sei bella da vivere.» Continuai a sorriderle,senza preoccuparmi di quello che avevo detto. Sapevo che provava qualcosa per me,lo vedevo dai sorrisi che mi dedicava,dalle occhiate fugaci che mi lanciava pensando non me ne accorgessi,da come tremava quando stava con me.
«Sai che pensavo quando ero giù,sotto il palco?»mi domandò,cambiando nervosamente discorso.
Scossi la testa vigorosamente,come un bambino di 5 anni.
«Io ti guardavo e pensavo che non si può avere di meglio.» mi sorrise,stringendo ancora di più la mia mano«Sei la vittoria più bella in una vita di sconfitte.»
Sorrisi,ricambiando la stretta alla mano,e allargando le braccia sapendo che da un momento all'altro sarebbe scoppiata a piangere.
Lei si buttò tra le mie braccia,stringendomi la maglietta e iniziandola a bagnare di lacrime di gioia,accompagnate da singhiozzi convulsi.
Le appoggiai il mento sulla testa,baciandola di tanto in tanto,e le accarezzavo i capelli sussurrandole parole per farla calmare.
«sei la cosa più bella che mi sia capitata,sei tutto quello che mi rende migliore. Non immagini come mi senta io adesso,ho uno zoo intero nello stomaco,mi sento una ritardata. Ho l'amore della mia vita davanti a me,e che faccio? Piango.»Ruppe il silenzio,ridendo un po' e asciugandosi le lacrime con le maniche della felpa.
Stavolta fui io a prenderle la mano,senza lasciargliela. Non so perchè lo feci,mi venne d'impulso farlo,quando si era staccata da me avevo iniziato a sentire freddo.
«Voglio rivederti.» le sussurrai,e quell'affermazione sembrò illuminarle gli occhi. Sorrise annuendo con il capo,continuando a guardarmi intensamente.
All'improvviso afferrò anche l'altra mano,e dopo aver mimato un "scusa",mi baciò.
Fu un secondo,un semplicissimo bacio a stampo,ma mi bastò per farmi uscire il cuore dal petto.
Le sue labbra sulle mie,quelle labbra che avevo sognato e desiderato per tre giorni,si erano fiondate sulle mie.
Quando la guardai,lei arrossii violentemente e le risltò difficile anche alzare lo sguardo.
Tentò di staccare la sua mano dalla mia per torturarsela,con quei gesti innocui e ingenui da ragazzina,ma io glielo impedii,tenendola ancorata a me.
«Non scappare da me.»
«Per due anni ho affondato nella tua musica sognando di affondare nelle tue braccia. Non potrei mai scappare da te.»
Quella affermazione mi fece sorridere,mentre lei riprese a guardarmi ormai senza più timore o vergogna,ma felice.
Era felice che io fossi con lei.
E io ero felice che lei stesse bene grazie a me.
«Sei il mio angelo,chiaro?» mi sussurrò all'orecchio,con una sensualità e una sicurezza indescrivibili.
Alla faccia della ragazza dolce.
Decidemmo di raggiungere gli altri,sciogliendo a malavoglia le nostre mani,ma guardandoci di tanto in tanto negli occhi.
«Voglio rivederti»le ripetei«Domani.»
«Domani mattina,davanti al colosseo.Ti va?»Mi propose lei,con un sorriso raggiante.
Annuii contento,lasciandole un bacio sulla fronte.
Raggiunse la cugina,ma prima di andarsene si girò un'altra volta verso di me,dedicandomi uno dei suoi bellissimi e sinceri sorrisi.
Quella ragazza mi avrebbe fatto impazzire.
«Però..il biondo fa conquiste!»mi schernì Zayn.
«Niall,finalmente ti sei deciso a trovartene una!»intervenne Harry.
«Oh scusa Harry se non infilo il mio cazzo anche in un buco del muro.» Sorrisi trionfante,gettandomi sul divano e meritandomi il cinque di Louis.
«Ragazzi,ho paura.»Confessai,tutto d'un fiato.
I miei migliori amici mi guardarono un po' sorpreso,non ero uno che esternava i suoi sentimenti.
«Di cosa?»Liam si sedette affianco a me,mettendomi una mano sulla spalla.
«Di innamorarmi di lei.»
«L'amore è una cosa bella e le cose belle nascono da cose brutte. Che poi non sono cose brutte,bensì meno belle di quelle che precedono.» (questa frase è di Francesca Cicconetti.) rispose Liam.
«Ho paura di tutto, dell'età,della distanza,di questi due mondi così diversi che vengono a contatto.»
«La vuoi?»mi domandò Louis.
Annuii.
Si,la volevo con tutto me stesso.
«Bene,allora la cosa più importante è che tu provi di tutto,che giochi tutte le tue carte,che alla fine ti renda conto di aver fatto l'impossibile. E se le cose vanno male,si ricomincia.»
 




Angolo autrice
E' un capitolo corto,lo so,ma è molto intenso a parer mio.
Ho notato che nessuno recensisce più,sto sbagliando qualcosa? Fatemelo sapere,mi sento un po' delusa.
Ciao ciao.

 

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Capitolo 9
*** Chapter 9,Camilla:The best thing that I never had ***


Best thing that I never had

Camilla's Pov
«Oh mio Dio,ma hai visto come ti guardava Niall?»urlò felice mia cugina,subito dopo uscite dal backstage.
Rideva come una pazza,mentre io le ordinavo di stare zitta con scarsi risultati,dato che la sua risata coinvolgeva anche me.
«AAAAAAHHHH! E' il miglior giorno di tutta la mia vita!»Girava su se stessa allargando le braccia,facendo svolazzare i suoi lunghi capelli e giocando con alcune ciocche che rimanevano incollate alle sue spalle.
Ero piegata in due dalle risate,ormai le maniche della felpa ricoprivano interamente le mia mano,ero felice da fare schifo.
Tutti i miei filmini mentali che proiettavo nella mia mente prima di addormentarmi,erano diventati realtà.
Tutte le lacrime versate per paura che lui non mi notasse,si erano cancellate.
Tutti i problemi che mi ero posta,si erano annullati.
Ormai esistevamo solo io e lui,il mondo era un'altra cosa.
Ci buttammo per terra ormai esauste a causa delle troppe risate che ci avevano provocato tremendi mal di pancia.
«Non posso crederci!»esclamai,mettendomi le mani sugli occhi e sorridendo come una perfetta deficiente.
Era tutto surreale,tutto.
Dal concerto al gioco fatto sul palco,dagli abbracci alle parole sussurrate all'orecchio.
Fu in quel momento che capii che quella era la mia vita,non ero più una spettatrice.
Non guardavo più le cose dall'esterno,osservando le gioie degli altri e aspettando le mie.
Stavolta la felicità era arrivata anche alla mia porta,ed era la felicità più bella di tutte.
Finalmente i miei sogni erano diventati realtà,le mie preghiere erano state ascoltate,finalmente era successo tutto,ed era successo come me l'ero immaginato.
Perchè non è vero che siamo noi a scrivere le pagine della nostra vita.
Il colore dell'inchiostro,la qualità delle pagine,la grandezza del libro è stata già scelta.
La nostra vita è stata già scritta.
Noi possiamo arrotondare le punte dei fogli,possiamo introdurre qualche virgola qua e là,possiamo mettere i puntini sulle i,ma non possiamo cambiare il libro.
«Sembra tutto così...finto. Ma non lo è!» Brunella mi guardava,con le lacrime agli occhi per le troppe emozioni che stava provando in quel momento.
E io la capivo,la capivo meglio di chiunque altro,perchè mi sentivo così anch'io.
L'amore ci fotte tutti,ma è 'unica cosa che riesce a mantenerci vivi.
E non avevo più paura di restarci secca un'altra volta,di stare male o piangere se tutto questo fosse finito da un momento all'altro.
Volevo solo godermi quegli attimi di immensa felicità che solo un paio di occhi azzurri riusciva a provocarmi.
Ed ero consapevole della distanza,della differenza di età,di questi due mondi così diversi,ma non mi importava.
Perchè questa favola non aveva principi o principesse,aveva solo guerrieri che lottavano per stare insieme anche solo un'ora.
Perchè si sa,la distanza è una fottuta puttana.
"But I don't care,I'm not scared of love."
Era diventato il motto delle mie giornate,una specie di promemoria che mi prefissavo per godermi al meglio ogni singolo minuto.
«Andiamo,dai..che si fa tardi»Sussurrai alla ragazza affianco a me,porgendole una mano.
«Promettimi una cosa»Fu invece la sua risposta.
«Spara!»
«Promettimi che tutto questo non finirà. Promettimi che non ne avrò mai abbastanza del sorriso di Zayn come tu non ne avrai mai abbastanza del sorriso di Niall.»
«Te lo prometto.
Sentii un forte bruciore alla gola,gli occhi bruciare e il naso prudere. 
No,non dovevo piangere.
Non dovevo farmi trascinare così tanto dalle emozioni,cazzo.
Essere particolarmente sensibile era il mio più grande difetto.
Perchè si sa,alla prima delusione le persone sensibili diventano le più crudeli.
Ci alzammo insieme,iniziando a camminare per l'Hotel,che ci sembrò più vicino di quanto immaginassimo.
Chissà che quella sera non ci fosse stata data un'opportunità per rendere la nostra vita un po' meno pesante.
Entrammo in camera e con nostra grande sorpresa trovammo Andrea,Giusy e Domitilla che ci fissavano con le braccia incrociate e lo sguardo severo.
«Ora ci dite tutto quanto!»
«Com'è stato? Oddio,ti ha vista?»
«Avete scopato?»
«Domitilla!»rimproverai la mia migliore amica alla sua ultima domanda sicuramente troppo spinta.
«E comunque,per quanto possa interessarti,no»conclusi imbarazzata.
Ci sedemmo tutti in cerchio sul freddo pavimento in parquet e iniziai a raccontare l'accaduto per filo e per segno,lasciandomi sfuggire qualche sorriso in preda a quei bei ricordi.
Alla fine del racconto,rimasero tutti spiazzati e li capii benissimo.
Mi avevano sempre incoraggiata a credere nei iei sogni,a andare avanti e "vedere come va a finire",ma sapevo per certo che loro considerassero tutto questo qualcosa di impossibile.
Sapevo che non ci credevano,che il loro supporto non significava averli accanto.
«Oh cazzo,Jude. E' qualcosa di stupendo!»A rompere quel silenzio assordante fu Domitilla,che mi abbracciò calorosamente.
Rimasi un po' scossa da quel gesto,lei non era affatto tipo da abbracci,bacetti,o cose così.
«Cami,sono felicissima per te.»mormorò Giusy in preda alle lacrime,mettendo dietro l'orecchio una ciocca di capelli.
Andrea si limitò a un cenno del capo e un lieve sorriso,ma sapevo che appena ci saremmo trovati da soli mi avrebbe riempita di domande e di complimenti.
Era da lui fare il forte davanti agli altri e poi far crollare gli scudi con me.
Ci assomigliavamo molto.
«Comunque anche noi abbiamo qualcosa da dirvi..»Disse Andrea,accoccolando Giusy fra le sue braccia.
«CI SIAMO RIMESSI!»urlò in preda alla gioia,lasciandosi sfuggire un gridolino.
Risi a quella reazione,ero davvero felice per loro.
«Sono felice per voi!»Esclamò Brunella,e quel quadretto felice si concluse con un abbraccio di gruppo.
Dopo qualche risata e stupidaggine fatte insieme,decidemmo di andare ognuno nelle rispettive camere.
Mi addormentai subito,non perchè ero stanca,ma perchè non vedevo l'ora che arrivasse il giorno seguente per rivedere Niall.
Chissà se il giorno dopo mi avrebbe fatto lo stesso effetto,chissà se mi avrebbe causato i brividi,mi avrebbe fatto tremare le gambe e avrebbe fatto crollare tutti quei muri che mi ero costruita.


Il giorno seguente...
 
 
Merda,merda,merda,merda.
La sveglia non aveva suonato quel giorno e mi ritrovai a correre da una parte all'altra della stanza per accellerare i tempi.
Arrivai al bagno,tentando di aprire la porta,ma la maniglia restò bloccata.
«Aspetta,che cazzo!»urlò la voce ovattata di Brunella dall'altra parte,mentre si sentiva il rumore della doccia.
«Muoviti!»
In quel preciso istante il rumore si bloccò e la porta si aprii,rivelando una cuginetta in tutto il suo splendore.
Aveva deciso di indossare un vestitino a fiori e largo che le andava a pennello.
«Oh,ma come siamo belle!»La sfottei,cercando di imitare il più possibile la voce di Zayn.
«Muoviti,là.»Iniziò a spingermi dentro il bagno,rischiando di far cadere l'asciugamano che si era "legata" abilmente tra i capelli,e scivolando di tanto in tanto a causa dei piedi umidicci.
«VAS HAPPENIN'!»urlai,mentre lei mi stava chiudendo la porta in faccia e in poco tempo sentii la sua risata farsi sempre più forte.
Risi anch'io,per poi immergermi in quel getto di acqua fredda che mi avrebbe sicuramente aiutata a svegliarmi un po'.
Uscii dopo cinque minuti e mi osservai allo specchio.
L'amore mi faceva bene,non so,su di me aveva sicuramente effetti da elisir di bellezza,dato che mi vidi più bella del solito quella mattina.
Oppure sarà che Niall,a furia di ripetermi "quanto fossi bella",aveva inculcato anche a me quell'idea.
Non lo so,ma mi sentivo decisamente più sicura di me.
Lavai i denti e mi truccai poco e niente,come sempre.
Indossai gli short e una maglia da basket e uscii fuori dal bagno.
Lasciai i capelli umidicci,non avevo nè il tempo nè la voglia di stare lì ad asciugarmeli.
«Ti sei sforzata.» scherzò mia cugina,meritandosi una mia occhiataccia.
Allargai le braccia in segno di dissenso,a me piaceva vestirmi così,stavo comoda,e poi le maglie di band Rock non sarebbero mai passate di moda.
Uscimmo dall'Hotel dopo aver avvertito i nostri professori,che stranamente risultarono positivi alla nostra richiesta.
Che poi,a dirla tutta,anche se non avessero voluto saremmo uscite lo stesso.
Io e Brunella iniziammo a camminare in direzione del Colosseo,dandoci qualche spintone ogni qualvolta toccassimo un nostro "tasto dolente."
«Oh ma quanto è secsi MALIK?Icsdì!»Iniziai a schernire mia cugina,imitando la sua vocina acuta e squillante. Noi eravamo così,ci piaceva ridere e scherzare su cose che condividevamo solo noi due,solo noi avevamo il diritto di farlo.
«Ma zitta,eh,che tu non sei da meno!»Replicò.
Stavo per risponderle,quando una voce maschile grezza e roca,attirò la mia attenzione.
«'Abbella,c'hai 'nculo che parla!»Urlò in romano.
Rimasi per qualche secondo ferma,a occhi chiusi,elaborando una risposta efficace da dargli.
«E che ti dice? Li murtacci tua?» Mi girai,alzando una mano a mo' di schiaffo.
Il tipo, che sarebbe potuto essere un sedicenne,rimase lì,impalato,con la bocca aperta e bianco come un cadavere,mentre tutti i suoi amici iniziarono a ridere alla mia risposta,prendendo per il culo quel ragazzo.
Mi girai,e ricominciai a camminare con affianco mia cugina.
«Allora,che stavamo dicendo?»Le domandai spensierata,aggiustandomi i capelli su una spalla e dedicandole un sorriso sereno.
«Ma come,tu fai uno smerdone del genere e hai pure il coraggio di fare finta di niente con tua cugina? Eh no,cara. Ora quel tipo lo prenderò per il culo a vita,sai?!»Ironizzò lei,scoppiando a ridere esageratamente e alzandosi i capelli.
Risi anche io,quando due mani,grandi e imponenti,mi si posarono sugli occhi.
«Chi sono?»mi domandò l'anonimo,soffiando impercettibilmente sul mio orecchio e lasciandomi un leggero bacio sul lobo.
Mi girai di scatto,interrompendo quella situazione tanto eccitante quanto imbarazzante.
«Caro Niall..»iniziai,avvicinandomi pericolosamente al suo corpo«credi che non riconosca la tua voce? Ho conosciuto solo quella di te,prima di ieri sera!»scherzai,appoggiando una mano sul fianco e fingendomi imbronciata.
«Diamine,la prossima volta dovrò stare più attento a invitare le fan a uscire.» Reggette il gioco,facendomi l'occhiolino e sfiorandomi la fronte con le labbra.
«Decisamente!»
Mi girai verso mia cugina,che ci stava guardando intenerita dai nostri atteggiamenti.
All'improvviso un paio di mani si incatenarono sui suoi fianchi trascinandola all'indietro. Rischiò di cadere,ma ancora una volta quelle mani la salvarono.
Era Zayn.
Cristo,erano davvero davvero davvero carini!
«Ragazze!»una voce ci fece girare entrambe,erano Liam,Louis e Harry.
Il riccio si avvicinò a me,accarezzandomi una guancia.
«Ciao,Camilla»sussurrò.
«Harry»sorrisi.
«Sai che sei proprio bella?»continuò,facendomi roteare gli occhi. Sbuffai,senza perdere il sorriso.
«Rubacuori,con me non attacca.»Lo lasciai lì,impalato e con un sorriso stampato in faccia,e andai a salutare gli altri.
«Ehi..»mormorai timidamente,mentre gli altri accerchiarono Zayn e Brunella riempiendoli di domande e commentini provocanti.
«Ciao,piccola»Mi salutò Liam,schioccandomi un bacio sulla guancia. Come faceva ad essere così adorabile?
Sembravano tutti a loro agio,io invece non facevo altro che torturarmi le unghia con i denti.
«Ciao Camilla»Zayn mi concesse uno dei suoi splendidi sorrisi,ma non si staccò nemmeno di un millimetro da mia cugina.
«Eeehi!»Sbucò Louis affianco a me,rischiando di farmi venire una tachicardia.
«Ehi,Jimmy!»Scherzai,riportando uno dei suoi epici "scleri".
«Oh ma quindi tu ci segui dal principio,dai videodiary.»
«Esatto!»
«Brava bimba»Rise,sfiorandomi con l'indice la punta del naso,per poi girarsi e raggiungere Harry.
«Ma come,mi abbandoni così?»Di nuovo quella voce mi soffiava nell'orecchio,stavolta riuscivo a sentirne i respiri.
«Oh,perdono.»Mi finsi afflitta,facendo il labbruccio.
«Non si preoccupi.»Scherzò Niall,sfiorandomi con il pollice il labbro sporgente.
Lasciai che le labbra riprendessero la loro forma,e arrossii violentemente,i miei ormoni stavano prendendo il sopravvento.
Pian piano vedevo i suoi occhi avvicinarsi sempre di più ai miei,i nostri nasi si sfiorarono formando piccoli cerchi immaginari,le sue mani si impossessarono dei miei fianchi,le mie del suo collo,le sue labbra erano a un soffio dalle mie e...
E partì "Diana",che mi riportò sulla Terra.
«Pronto?»domandai scocciata. Chi aveva osato interrompere quel momento? Le pene dell'inferno,ecco cosa si meritava.
«Cami!»
«Chi sei?»Per la fretta non avevo nemmeno letto il nome scritto sul display.
«Sono Niall Horan,Camilla. Ciao,vuoi sposarmi?»
«Domi,si,dimmi.»La riconobbi,allontandomi da Niall per paura che avesse sentito quell'imbarazzante e pungente battutina.
«Oh,ti prego,posso venire con voi? Sono con Andrea e Giusy,e..oh mio Dio,mi viene da vomitare. Sono così sdolcinati..»piagnucolò disgustata.
«Ti aspettiamo»
«Sono in debito con te!»urlò dall'altro capo,attaccando.
Niall mi raggiunse,facendomi girare e incontrando i miei occhi.
Quegli occhi erano qualcosa di stupendo,sembravano dipinti.
«Sono troppo giovane per sposarmi,comunque»Rise,facendomi arrossire.
«Non ridere! E' imbarazzante.»Lo rimproverai,ma subito scoppiai anche io e le nostre risate si fusero.
Il biondo avvolse un bracco lungo la mia spalla,e dopo avermi baciato la testa,mi rivolse uno di quei sorrisi mozzafiato che solo lui sapeva sfoggiare.
«Dove eravamo rimasti?»mi domandò malizioso,facendomi arrossire di nuovo.
«Guarda che bello!»urlai,cercando nervosamente di cambiare discorso,e indicando un grande cartellone fatto da tante Directioner,su cui erano scritte lettere,dediche,frasi di alcune canzoni e di film.
«Le amiamo.»
«A volte,mi chiedo come facciate a preferire le modelle a loro,a noi.»diedi voce ai miei pensieri«Insomma,le modelle possono essere belle quanto volete,ma le ragazze VERE sono irripetibili. Loro hanno quel qualcosa in più,che non ti so spiegare. Le directioners,le ragazze normali,quelle come me,possono anche non essere perfette,ma hanno un cuore grande.»
«E se io scegliessi te?»
A PARER MIO,è uno dei capitoli migliori. Ce,ce,ma sono due amori Camilla e Niall*-------------* MI RACCOMANDO,RECENSITE! Avviso: non potrò essere costante nell'aggiornare per qualche giorno perchè sono sotto esame:C

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Capitolo 10
*** Chapter 10,WONDERWALL! ***




CAPITOLO 9:WONDERWALL

 

E se io scegliessi te?
E se lui avesse davvero scelto me?
Quelle parole continuavano a ronzarmi in testa,a pulsarmi fastidiosamente nel cervello,come se non volessero andarsene via,come se non volessero essere più parole ma fatti. Continuavo a ripeterle nella mia mente come se fossero la mia canzone preferita.
Il biondo mi guardava con in faccia quel sorriso perfetto,eppure era un sorriso diverso da quelli che avevo sempre visto. Non era un sorriso fatto di denti,fossette della bocca o occhioni da cucciolo. Era come se lui sorridesse con il cuore,come se ci mettesse l'anima quando sorrideva.
Era qualcosa di perfetto,non so perchè ma il suolo guardarlo negli occhi mi risollevava da ogni pensiero. In quegli occhi mi ci sarei persa volentieri. Gli scompigliai i capelli,tirandoli all'indietro e rendendo un po' meno perfetto il suo ciuffo;sembrava così innocuo,senza malizia,senza voler far del male a nessuno,e in realtà era così. Eì sempre stato così.
Inizialmente pensavo che fosse come la droga,che ti fa sentire bene e poi ti fa stare una merda,ma non è così. Lui non aveva mai avuto l'intenzione di far stare male me o le altre miliardi di ragazzine che lo amavano come me,non ci avrebbe nemmeno pensato lontanamente e di questo ne sono convinta. Quelle lacrime che mi scendevano quando vedevo un suo video o una sua foto erano causate dalla distanza,dalla paura,dalla mancanza di affetto,dal sapere che lui nemmeno mi conosceva.
Io per lui ero un granello di spiaggia,lui per me era la spiaggia e il mare.
Ed era frustrante sapere che l'unica persona a cui appartieni,che ti fa stare bene,che è riuscita a salvarti attraverso un microfono era a chilometri e chilometri da te,non ti conosceva e faceva tour mondiali. Ma ora io ero lì,con lui,nel nostro piccolo mondo e mi sentivo a casa.Fra 80.000 persone lui vide me,prese me,notò me. Io non lo sapevo,ma lui mi aveva già scelta.
"A cosa pensi?" Il biondo tolse il braccio dalla mia spalla e infilò le mani nelle tasche dei pantaloni della tuta. Guardava avanti a sè,fermo,e pensai che di profilo fosse ancora più bello.
"Nulla di importante" scrollai le spalle e sorrisi a testa bassa,guardando nella sua stessa direzione come se ciò mi aiutasse a capire cosa pensasse in quel momento.
"Mi sento in una favola,davvero" sussurrai,inspirando a occhi chiusi,cercando un po' di tranquillità. Stavo così bene,lì,con Niall,dove nessuno avrebbe potuto rovinare qualcosa .Stavo talmente bene che desiderai che quelle due settimane diventassero mesi,anni,fino ad arrivare all'eternità. Perchè non mi sarei mai stancata di lui,perchè quando stavo con lui iniziavo a respirare,perchè domani sarebbe stato un altro film.
Guardai il bellissimo ragazzo affianco a me,l'unico che avevo sempre desiderato era qui,senza pretese o promesse,che contemplava il paesaggio di Roma perso nei suoi pensieri...e io pensai di non poter avere di meglio.
"Posso confessarti una cosa?" Se ne uscì.
"Non accettiamo complimenti o frasi dolci,il mio cuore non potrebbe reggere. Grazie." Ci scherzai sù.
"Quando sono con te,mi sento così.." lasciò la frase in sospeso,così gli feci segno con la mano di continuare."..vivo" Mi guardò,incatenando i nostri sguardi.
Scoppiai in un gran sorrisone,che partiva da un orecchio e finiva a un altro. Io lo facevo stare bene? Io? Doveva vedere lui che effetto faceva a me,allora. Ero davvero felice di fargli quell'effetto,volevo farlo stare bene come lui aveva fatto stare bene me.
"Ho voglia di gelato,ti va?" Cambiai velocemente discorso,non ero pronta a confessarmi a lui! Ok,mesi prima avrei sputato tutto immediatamente,per togliermi quel maledetto peso,ma poi le cose erano cambiate e di mezzo si era messa la paura. La paura di non essere ricambiata. Ed era anche tanta!
"Senti,sono un pozzo senza fondo! Ti pare che dica no a un gelato?"
"Come vai a mangiare come un maiale e restare magro!" Feci una smorfia,poi iniziai a camminare verso la direzione dei ragazzi,per chiedere se volessero venire anche loro. Sentivo lo sguardo di Niall addosso,e mi piaceva,cazzo! Mi piaceva che lui mi guardasse. Di solito quando mi osserva qualcuno,inizio ad andare in panico,e finisce sempre con un "ma che cazzo guardi?! Girati,coglione." Allora perchè con Niall era diverso?
"Io e Niall andiamo a prendere un gelato,voi che fate?" Domandai,una volta raggiunti gli altri.
"GELATO! Io ne ho vogl-" Harry non potè finire la sua frase che la grande mano di Liam gli tappò la bocca. Fossi stata io Harry,gliel'avrei strappata a morsi,dopo tutte le volte che gli avevano impedito di parlare.
"No,andate voi,noi non abbiamo voglia!" mentì Zayn,dopo uno sguardo di intesa con Liam. Credo che Zayn non sapesse mentire,dato che era diventato rosso fino alle orecchie e divenne improvvisamente nervoso e iperattivo. Aggrottai la fronte,che cazz..? Il moro continuava a agitare le mani,spingendomi ad andare nella direzione di Niall.
"Su serio,andate voi. Siamo pigri,lo sai!" sospirò Louis,avvicinandosi e lasciandomi una pacca leggera sulla spalla. Sorrisi,già volevo bene a quei quattro! E non ringrazierò mai abbastanza il mio prof di inglese,perchè senza tutti quei compiti assegnati per casa io col cazzo che ci parlavo coi One Direction. Colgo quest'occasione per ringraziarlo,grazie proffy!
Brunella agitò le mani dietro Louis,mimando un "Dopo mi spieghi tutto,altrimenti.." a cui susseguì quel gesto tipico di quando si sgozza una persona. Trasalii,mia cugina sapeva essere davvero convincente!
Domitilla si limitò a sorridermi rassicurante,sussurrando "E' la tua occasione"
Ahh,le mie ragazze!
"Ci sentiamo più tardi,allora!" Quando mi voltai per vedere dove fosse Niall,capii che le mie supposizioni erano esatte: Mi stava guardando (!) con le mani in tasca e un'espressione strafottente.
"Che hanno detto gli altri?"mi domandò,avvolgendo il braccio attorno alla mia vita,baciandomi la testa e stringendomi a lui.
Avvampai subito,nascondendo la faccia nei capelli mentre Niall non riusciva proprio a soffocare una risata.
"Ci raggiungono dopo" bofonchiai a braccia conserte "Ah e scusa se arrossisco,ma sai com'è,non sono mai uscita con una star di fama mondiale"
Niall rise,tirandomi un pizzicotto sulla guancia e stringendomi più a sè.
"La finisci? Ho caldo!"mentii cercando di allontanarmi da lui e far tornare la mia temperatura corporea normale.
"Non ti lascio andare." sussurrò al mio orecchio mentre un brivido mi percorse la schiena e mi morsi istintivamente il labbro.
Sorrisi guardandolo negli occhi,perché doveva essere tutto così difficile? Perchè la realtà non potevamo essere noi,io lui e un gelato alla nocciola? No,le cose devono essere per forza complicate altrimenti Dio,Allah,il Karma o Banana Gigante non sono felici!
Entrammo in una gelateria che era abbastanza nascosta in un vicoletto di Roma e poco affollata,per rimanere solo noi due e non "noi due e una migliaia di fans". Che poi io ero una fan,un'amica,una conoscente? Non sapevo esattamente che ruolo avessi,ma fanculo: ERO CON NIALL,NIALL!
Una simpatica ragazza sui vent'anni era dietro al bancone di legno,con un cappellino rosso a forma di mucca e un grembiule verde e bianco sporco qua e là di cioccolato.
"Buongiorno" salutai,mentre Niall rimase in silenzio a braccia conserte,mettendosi dietro me.
"Ciao!" la ragazza si girò con un sorriso raggiante rivelando due occhi smeraldini."Ditemi pure"
"Due gelati,grazie"
"A che gust-"si bloccò,spalancando gli occhi,quando si accorse di Niall. "E' Niall Horan o un'apparizione?" sussurrò la ragazza appiattendosi sul bancone e fissando Niall come un pezzo di carne.
BELLEZZA,CHE HAI DA GUARDARE?
"Un'apparizione" borbottai.
"E' ancora più bello dal vivo."
"Già"
"Che ci fa con una come te? Sei una bella ragazza,ma insomma..può avere chiunque,perché proprio te?"
In quel momento sentii il mondo crollarmi addosso,le gambe mi tremavano e la testa si faceva pù pesante,le mani sudarono e sbiancai subito.
Un conto era dirselo fra sè e sè che meritava di meglio,un conto era sentirselo dire.
"Siamo venuti qui per i gelati" tossì Niall in un italiano stentato e lento,molto lento! Era affianco a me mentre pronunciava quelle parole,mi stava difendendo. Appoggiai la mano sul suo avambraccio,per ringraziarlo: mi stavo aggrappando a lui,in tutti i sensi.
"Subito,come li volete?"
Ordinammo i gelati,in pochi minuti la ragazza ce li porse sorridente e dopo aver pagato uscimmo dal negozio.
"Da quando parli l'italiano? O almeno,lo capisci?" domandai accigliata.
"Quante cose non sai di me!" rimase sul vago.
"Comunque..grazie" dissi,mentre iniziammo a camminare e leccai un po' del mio gelato.
Niall mi guardò,sorridendomi senza alcuna malizia o doppio senso,ma solo tanta dolcezza e mi baciò il naso.
Da qualche negozio o casa di quelle parti qualcuno aveva Everything about you al massimo volume e sorrisi pensando alla casualità degli eventi.
Io ero con Niall Horan a mangiare un gelato,in un vicolo sconosciuto di Roma e qualcuno metteva una canzone del loro primo album.
Assurdo.
Subito iniziai a canticchiare le parole di quella canzone che ormai avevo imparato a memoria,mentre Niall filmava con il suo Iphone ridendo alle mie note stroppiate.
Leccai un altro po' di gelato,cantando le canzoni della boyband che mi aveva sconvolto la vita.
"Cosa filmi!" urlai a Niall,che qualche passo avanti a me continuava a riprendere le mie azioni goffe e sbadate.
"Dai,smettila..ahahahah...NIALL!...AHAHAHAHAHAAHAH..."Alternavo e parole alle risate cercando di afferrare il telefono del biondo e cancellare quei video imbarazzanti,mentre lui si faceva ancora più indietro.
"In trappola!" esclamai felice,quando Niall si trovò bloccato tra me e un muro di mattoni. Proprio quando stavo per strappare il telefono dalle sue mani,mi prese per i fianchi e,senza che potessi accorgermene,ribaltò la situazione.
"Chi è in trappola ora?" Sorrise menfreghista,poggiando la sua fronte sulla mia e inalando l'odore del mio shampoo.
Sentivo il suo respiro mischiarsi con il mio,il dentifricio alla menta pervase le mie narici,la barbetta che aveva fatto crescere-o meglio,aveva dimenticato di tagliare- mi solleticava il mento.
Continuava ad avvicinarsi pericolosamente,guardandomi negli occhi con un'intensità e una dolcezza incatenati nei suoi occhi. Il mio cuore sarebbe potuto scoppiare da un momento all'altro,ma poco mi importava.
Ad un tratto le sue labbra cambiarono direzione,poggiandosi delicatamente sulla mia fronte e lasciando un lungo,lunghissimo bacio.
"Ho una voglia di baciarti,che..mado!" sussurrò sulle labbra,mantendo il contatto visivo e tirandosi nervosamente il ciuffo indietro.
"Perchè non lo fai?"
"Perchè qui sei tu quella che merita il meglio"
Sorrisi teneramente,era convinto di non essere abbastanza per me. Lui?! Ma scherziamo?!
"Tu sei il mio "meglio"" gli baciai la guancia.
"E tu sei il mio"







*angolo autrice*


OKAY,SO CHE NON AGGIORNO DA TANTO,MA HO AVUTO PROBLEMI,CAPITEMI DAAAI:C
Vabbe dai,spero di farmi perdonare con questo smieloso capitolo!
Secondo voi le cose andranno lisce come l'olio? E soprattutto,le amiche di Camilla -Brunella,Domitilla,Giusy- con chi staranno secondo voi?;)


Vi lascio un'anticipazione del prossimo capitolo.




"E' il mio modo per dirti grazie."
"Perchè?"
"Perchè sei tu quella che mi ha salvato!"



BENE,RECENSITE RAGAZZI,PEEEERFAVOOOOOREEE:3
 

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Capitolo 11
*** 11,Niall: Is it so wrong? But you make me strong. ***


11.

Niall's Pov

 
La vidi sorridere a quella frase,ma quanto era bella?
Amavo la sua pelle chiara che faceva contrasto con i capelli marroni,quegli occhi nocciola che sembravano non finire mai,quell'accento di lentiggini che le dava un'aria così innocente e pure,il colore roseo che assumevano le sue guance ogni volta che le facevo un complimento,le labbra carnose e rosse che volevo fare mie. Mi faceva impazzzire come si mangiucchiava le unghie,come canticchiava rispecchiandosi nelle parole delle canzoni,come le sue labbra si screpolassero subito non appena arrivasse un po' di freddo,come volteggiava nella sua felpa tre taglie più grande,come si stringeva nei suoi jeans,come viveva la sua vita da quindicenne,come rideva,come si mordeva le labbra.
Si può amare tutto questo di una persona che si conosce da così poco tempo?
Eppure a me sembrava di conoscerla da una vita,come se in ogni mia canzone ci fosse scritta una parte di lei.
Camilla era la ragazza insicura di Little Things,la ragazza che cade a pezzi e si rialza di Diana,la ragazza che mi ha rubato il cuore di Stole My Heart,la ragazza che mi ha accecato di More Than This,la ragazza apparentemente sicura di sè di Better Than Words,la mia metà di Half A Heart,la perfezione di What Makes You Beautiful,la ragazza insostituibile di Gotta Be You.
Si,lei era tutto questo. Non avevo mai conosciuto una ragazza come lei,così perfetta quando abbassa la testa e sorride.
Era così bella nel suo mondo di ribellione e libertà della sua età,un mondo che io ho abbandonato all'età di 16 anni per diventare quello che sono ora. Un cantante.
E delle volte me lo sono domandato davvero se ne fosse valsa la pena di fare tanti sacrifici,affrontare tutte queste battaglie per arrivare in cima al mondo.
Che poi chi ha detto che quella debba essere la cima del mondo? Essere conosciuti da tutto il mondo non ti rende importante,ti rende solo uguale a tutti gli altri.Perchè se ti mostri buono,le persone si aspetteranno qualcosa di buono da te. Invece non dovremmo mai dipendere dalle aspettative di qualcuno,dovremmo essere semplicemente noi stessi. Ma poi,pensandoci bene,alla fine tutto questo mi aveva portato due cose fondamentali: i miei migliori amici e Camilla. E se ci penso,se tutto questo mi ha donato persone così meraviglose,allora si.
Ne è valsa la pena.
Loro valevano la pena,sempre.
Sentii la mano di Camilla completarsi con la mia,intrecciando le sue dita affusolate alle mie e tracciando cerchi immaginari con i polpastrelli sul dorso della mia mano.
Mi guardava spaventata,il luccichio nei suoi occhi era sparito,si era spenta come si spegne una candela con il vento di dicembre. SPENTA.
Può una persona darti l'impressone di farti prendere fuoco solo con il suo tocco e poi spegnersi poco dopo?
Avvicinò la mia mano alle sue labbra,baciò ripetute volte il dorso della mia mano,come per accettarsi che io fossi con lei. Che io fossi reale.
"Ehi.." sussurrai a un centimetro dalle sue labbra. Le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e non smisi un secondo di guardarla.
"Ehi" mi rispose,un po' più sicura.
"Che succede?" 
"Niente!" Allargò le labbra in un sorriso,ma non ci sarei mai cascato. Quel sorriso era solo denti.
"Bel tentativo,davvero credibile la parte del sorrisetto. Or puoi dirmi che c'è he ti preoccupa?"
Lei spalancò gli occhi,sicuramente nessuno si sarà mai interessato a lei così. Magari nemmeno le sue migliori amiche,o sua cugina. Però a me interessava sapere cosa le succedeva,come stava,volevo proteggerla e la cosa più assurda è che non sapevo il perchè. Era come se questa ragazza si fosse difesa per troppo tempo da sola e ora avesse bisogno di aiuto. Ogni volta che cadeva senza nessuno affianco,la sua maschera si sgretolava un po' per volta e i suoi muri crollavano pian piano.
"Ho paura,Niall"
Inarcai un sopracciglio,le accarezzai una guancia con la punta delle dita.
"Di cosa?"
"Niall,forse..forse tu non ti accorgi di cosa sei per me"PRese un respiro,ricacciando le lacrime indietro. Quanto può essere forte una donna me l'ha dimostrato lei. Lei,con le sue notti insonni a piangere,i suoi tatuaggi nascosti,i suoi gesti improvvisi. Lei,così forte e insicura allo stesso tempo. Lei,ch'era già una donna e non se n'era accorta."Niall ho paura,ho paura che questee due settimane volino come niente,di non godermi nessun momento con te,ho paura di essere solo io a provare qualcosa. Niall,non prendermi in giro,ti prego non farlo. Non giocare con i miei sentimenti. Non mi importa se qualche giorno fa hai baciato Demi,se ci sono state altre ragazze nei mesi precedenti,non mi importa. Ma solo una cosa. Se devi farmi soffrire,se non ti importa niente,se devo essere la stupida di turno,lasciami andare."
Mi si spezzò il cuore quando sentii qulle parole,non avrei mai sopportato vederla lontano da me. E per lontano non intendo i chilometri,quelli c'erano già. Per lontano intendo la lontananza di due cuori.
Era come se fossimo legati da qualche elastico che ci faceva ritornare sempre nelllo stesso posto.
D'istinto afferrai il suo avambraccio e la tirai verso di me,appogiando un suo braccio dietro la mia schiena e avvolgendola in un caloroso abbraccio.
"I'm here,for you." canticchiai le perole di Little THings al suo orecchio,accarezzandole la schiena per calmarla. "Non me ne vado,Camilla,mi guardi?"
Puntò i suoi grandi occhi nocciola nei miei ed era come se stessimo facendo l'amore con gli sguardi.
"Resto. Ok?" a quelle parole non riuscì a trattenere una lacrima,che morì quasi dopo sulle sue labbra.
"Sai quante persone me lo dicono? Quante me lo hanno detto? E' una promessa che non mantiene nessuno" abbassò lo sguardo sulla mia spalla,con il labbro che le tremava. Come faceva quella ragazza a contenere un dolore così immenso me lo chiedo ancora oggi. Mi stava pregando con gli occhi,mi stava permettendo di vedere il suo dolore,stava sanguinando e mi stava chiedendo di fasciare le sue ferite. E lo avrei fatto,mi sarei preso cura di lei.
"Va bene,allora facciamo così" Camilla si allontanò asciugandosi con la manica della felpa un'altra lacrima "Io ti dico che non resto,però resto comunque." Le surrisi,e lei ricambio,facendo scivolare altre lacrime dai suoi occhi.
Mi avvicinai a lei e baciai tutte le piccole goccioline salate che rigavano il suo viso,sarei stato la sua cura e lei sarebbe stata la mia.
Tirò su col naso e allungò le maniche della sua felpa verde.
Avvolsi un braccio attorno alla sua vita,come se fossi il suo rifugio. Ma vi svelerò un segreto: era il contrario,era lei il mio rifugio,casa mia.
Iniziammo a camminae abbracciati,ogni tanto le lasciavo qualche bacio sui capelli e le accarezzavo la schiena mentre lei si mordeva di continuo il labbro inferiore.
"Quel labbro è molto provocante,signorina!" Sentenziai,ridendo.
Lei mi guardò di sottecchi,poi con l'indice indicò il mio corpo,dal basso verso l'altro.
"Tesoruccio bello,tutto questo è provocante" rispose lei,fissandomi con sicurezza e le mani sui fianchi.
Scoppiai a ridere e le scompigliai i capelli,sapendo che le avrebbe dato fastidio.
"Ehi!" urlò con una smorfia di finta offesa.
Iniziai a correre,raggiungendo un piccolo parco lì vicino. Era un posto davvero bello,ma soprattutto non c'era nessuno ed erano tranquilli.
"Ti prendo,stronzo!"
"Gne gne!"
Rdievamo come pazzi.
Sembravamo bambini di quattro anni,ma era davvero divertente. A volte fa bene ritornare bambini,ritornare a scherzare,a ballare sotto la pioggia,a ridere.
Quando si diventa adulti molte cose cambiano. Quando si diventa adulti ci si mette l'uniforme e si diventa dei generali.
Mi girai verso Camilla e le feci una linguaccia strizzando gli occhi e liberando un'altra risata,ma lei era stata più furba e mi aveva placcato,facendomi trovare per terra,con lei su di me.
"Ehi,bellezza,prima devi portarmi a cena" la avvertii,divertito dalla situazione.
Insomma,una ragazza a cavalcioni su un ragazzo,in un parco desolato..DAI,CHIUNQUE SI SAREBBE FATTO UN PENSIERINO!
2Toccami di nuovo i capelli e ti spezzo le gambine" Ignorò totalmente l'argomento,facendomi una smorfia e arricciando il naso. Fece oer alzarsi,ma io la riavvicinai con uno strattone.
"Non hai risposto al commento di prima"
Si morse il labbro,guardando insistentemente i meii occhimscosse la testa come a voler cacciare via i pensieri perversi e poggiò le sue mani sui miei addominali.
"Non c'è niente da rispondere" sussurrò con la voce roca.
"Ah si? Allora mi spighi perchè mi stai accarezzando il torace?" La guardai malizioso,alzando un sopracciglio e sorridendo con ovviertà.
"Non ti sto accarezzando il torace!" disse lei in acuto,levando subito le mani e guadrdandosi intorno. 
Le afferrai una mano e intrecciai le mie dita alle sue,baciandole il dorso. Solo in quel momento mi accorsi di quanto la desideravo disperatamente,ma non era un desiderio di sesso,era un desiderio strano e un po' malsano.
Era il desiderio di vederla felice,appoggiarla in qualsiasi cosa avrebbe fatto,anche se mi avrebbe ferito. Perchè io sarei rimasto comunque lì,seduto,ad ammirarla in silenzio.
Portai la sua mano all'altezza del mio petto.
"Senti?" Annuì."Questo è l'effetto che mi fai"
E così come si era alzata,ora era di nuovo splamata su di me,con la faccia a un centimetro dalla mia e a guardarmi con quegli occhi belli da morire. Come possono dei difetti essere pregi?
"Niall?" Mi richiamò.
"Si?" 
"Grazie" soffiò sulle mie labbra,sorridendo a testa bassa e mettendosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Amavo quando faceva così. Mi morsi il labbro,sorridendole e guardandola.
"Ma per cosa?" domandai,inarcando un sopracciglio."Ahh,si,per il gelato! Ma figurati,per così poco. Potrei comrarmi tutta la gelateria,e lo sai,non pr-"
"No,no, non è per quello!" Mi interruppe agitando le mani." Non potè continuare il suo discorso,perchè ora le mie labbra erano sulle sue,immobili. Non si muovevano,non danzavano sincronizzate,era un semplice bacio a stampo. Un semplice bacio a stampo...ma se era così semplice perché mi sentivo come se stessi andando a fuoco e le sue labbra mi raffreddassero?
"E-E-E-E questo?" Balbettò incredula,sgranando gli occhi e sorridendo.
"E' il mio modo per ringraziarti"
"Per cosa?"
"Perchè qui sei tu quella che mi ha salvato"
Trova qualcuno che ti faccia dimenticare il passato,la tristezza.
Trova qualcuno che ti cambi la vita e te la renda migliore.
Trova qualcuno che sostituisca e riempia il vuoto di chi se n'è andato.
Trova qualcuno per cui valga la pena sorridere.





 
Angolo autrice.
Ooook,sono tornata,tah dah!
Con un nuovo,sdolcinato,smielato capitolo fresco fresco!
Cosa ne pensate di questo amore immenso e platonico?
Pensate che le cose andranno a finire bene?
Beeeh,in un certo senso vi sbagliate.
Tra qualche capitolo inizieranno gli intrighi,la passione,i litigi,la distanza,chi più ne ha più ne metta!
VAAAABBE,MI RACCOMANDO RECENSITE!
Voglio ringraziare chi ha recensito fino ad ora i miei capitoli,grazie mille!
Bene,al prossimo capitolo.
Un bacio.

 
 
 

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