Dare to dream

di Live_Dreams
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Presentazioni. ***
Capitolo 2: *** L'audizione ***
Capitolo 3: *** Mai perdere le speranze ***
Capitolo 4: *** I miei idoli <3 ***
Capitolo 5: *** L'ansia può giocare brutti scherzi ***
Capitolo 6: *** Un sospiro di sollievo ***
Capitolo 7: *** Saluti ***
Capitolo 8: *** Si parte! ***
Capitolo 9: *** Buon compleanno! ***
Capitolo 10: *** La famiglia ***
Capitolo 11: *** L'altra scelta ***
Capitolo 12: *** Paura di non essere abbastanza ***
Capitolo 13: *** In radio. ***
Capitolo 14: *** Il verdetto ***
Capitolo 15: *** Una serata con i miei idoli ***
Capitolo 16: *** Zayn ti voglio bene! ***
Capitolo 17: *** Mi ero scordata di loro! ***
Capitolo 18: *** La sveglia! ***
Capitolo 19: *** La mia noiosissima e banale vita ***
Capitolo 20: *** Le cazzate di Louis ***
Capitolo 21: *** La vendetta! ***
Capitolo 22: *** Una melodia che ci unisce ***
Capitolo 23: *** A casa di Harry. ***
Capitolo 24: *** Il cuore batte forte. ***
Capitolo 25: *** L'influenza ***
Capitolo 26: *** Mi sento meglio! ***



Capitolo 1
*** Presentazioni. ***


Erano le 9.10 del mattino, il tintinnio fastidioso della sveglia risuona nella mia mente, che non vuole connettersi alla vita reale, e la voce perenne di mia madre mi rimbomba nelle orecchie come fosse un trapano azionato nella mia testa, sento che continua a ripetermi: "Muoviti tesoro, è tardissimo, alzati da questo letto o arriverai in ritardo..."
Io, senza neanche aprire gli occhi, mi volto dalla parte opposta abbracciandomi al cuscino dicendo con voce assonnata... "mmmh dai mamma, ancora 5 minuti..."
Ma mia mamma, giustamente, insiste " Ma Francesca vuoi perdere il provino?"
A quelle parole apro gli occhi di scatto, e con un balzo mi catapulto giù dal letto correndo rapidamente in bagno, senza neanche incrociare i suoi occhi ceruleii colmi di dolcezza e senza intravedere nemmeno i suoi capelli biondi portati da un carrè corto fino alle spalle.... Mi preparo in un attimo, ancora mi stupisco per la mia rapidità; Mio padre è già pronto da un pezzo, mi aspetta per accompagnarmi al provino e nel frattempo guarda un programma in televisione, appena sono pronta mi dirigo verso la porta di ingresso e guardo mio padre seduto sul divano che mi fissa con quei suoi occhi marrone chiaro e intanto si gratta la testa quasi del tutto pelata oramai, rimangono solo dei miseri capelli rasati, rigorosamente neri ma oramai tendenti al bianco; gli faccio cenno di sbrigarsi così si alza e spegne la televisione, urlo un “CIAOOO!” a mia madre e mentre chiudo la porta di casa la sento rispondere “Ciao tesoro!”; non appena scendiamo saltiamo in macchina e ci avviamo per l'autostrada. ' Penso non ci sia nemmeno il bisogno di spiegare quanto siano fantastici i miei genitori, sono tutta la mia vita. Come avrei fatto senza di loro quel giorno proprio non lo so, è grazie a loro che è successo tutto ciò! '
I provini si svolgevano a Torino, un paese distante solo mezz'ora da casa mia.
Macano giusto 47 minuti esatti all'inizio dei provini, dovevamo sbrigarci!
Sono tesissima, sento i nervi che mi tirano per la tensione, quasi si strappano, il mio cuore è impazzito, non riesco più neanche a contare i battiti, è troppo veloce, il mio respiro... credo di averlo perso, non riesco più a respirare, pensavo quasi di morire, ma no, arrivo sana e salva a Torino con la tensione alle stelle.
Chi sono io? A già scusatemi, sono proprio maleducata, mi ero dimenticata di presentarmi. Mi chiamo Francesca, ho 17 anni, ho i capelli biondo scuro tendente al castano riportato su un taglio scalato che scende per le spalle, gli occhi azzurri che hanno la capacità di cambiare colore a seconda del mio umore e un carattere particolare, come direbbe mia madre, si, perchè io non sono una di quelle tante ragazze della mia età che amano sempre stare in compagnia e pensano più a divertirsi che a tutto il resto, io sono una ragazza tranquilla, sempre sulle mie, mi piace imparare e fare cose nuove, ma in realtà vi basta sapere solo che sono una grande fan dei One Direction (La band Britannica che ha partecipato all'edizione di X-factor inglese nel 2010 classificandosi 3° che è composta da: Liam, il ragazzo dai capelli castano chiaro, gli occhi marroni e dalla dolcezza infinita; Louis, il simpaticissimo ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli castano chiaro; Harry, il ricciolino dal sorriso perfetto, con gli occhi verdi; Niall, il biondino Irlandese dagli occhi blu e Zayn, il moretto affascinante dagli occhi castano scuro .) dalla prima volta che ho visti su you tube!
Dopo aver visto il video di "What makes you beautiful" mi sono letteralmente innamorata di quei 5 ragazzi fantastici, 5 ragazzi bravissimi e bellissimi che mi hanno conquistata subito. Dopo quel video volevo sempre saperne di più di loro, e iniziai a cercare ovunque e a scoprire sempre di più sul loro conto, risultato?! Mi piacevano sempre di più... Quei ragazzi cosi semplici, ragazzi con un sogno che sono poi riusciti a realizzare, bhe che dire!? Semplicemente fantastici!
Ma non sono qui per parlare di loro, anche perchè se dovessi farlo non so più quando finirei...
Dunque torniamo a noi, ero arrivata nel grande teatro al centro di Torino, li si sarebbero tenuti i provini... Quali provini vi starete chiedendo immagino, adesso vi spiego, i One Direction avevano deciso che avrebbero scelto una delle loro numerosissime fans per cantare con loro, per fare parte del gruppo per 3 mesi, no dico 3 mesi, scherziamo!? Mi avrebbe convinto anche solo un secondo con loro, ma tre mesi in compagnia di quei ragazzi, a cantare con loro in giro per il mondo era un sogno! Chi non vorrebbe una cosa del genere!?
Bhe io di certo non volevo lasciarmi scappare questa occasione e mi precipitai subito alle audizioni.
Ovviamente per poter cantare con loro bisognava non essere proprio del tutto stonati, e io... bhe direi che me la cavo abbastanza, cantare è sempre stata la mia più grande passione e molti già da tempo mi incoraggiavano per farmi fare qualche provino in modo che mi potessero conoscere, ma non mi ero mai decisa prima d'ora a compiere un passo così grande, ma ehi, ora si trattava di mettere insieme e il mio più grande sogno e i miei più grandi idoli; insomma se mi avessero scelta sarebbe stato, NEL VERO SENSO DELLE PAROLE, il mio più grande sogno che si avvera!!

Bene eccomi, ero li, davanti a quell'enorme edificio sotto un portico, salgo le scale ed eccole la, milioni di fan impazzite che aspettavano, proprio come la sottoscritta, di fare il provino, sperando di poter passare 3 fantastici mesi con i loro idoli...








 

Ecco qui una nuova storia. 
A questa ci tengo particolarmente tanto quindi vi chiedo di recensire in tante.
Vi prego fatemi sapere che ne pensate che ci tengo davvero tanto.
Grazie a tutti. un bezo :*

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Capitolo 2
*** L'audizione ***


In quel luogo si era radunata una massa enorme di persone, e non erano di certo tutte li, c'erano anche quelle di tutto il resto del mondo intente a fare i provini in altri paesi, ma come avrei potuto farcela io?! Io, che sono sempre stata la ragazzina timida sempre in disparte a studiare o a fare altro.... come avrei potuto farcela?
Va beh ad ogni modo mi presi coraggio, ormai ero arrivata fino a li e non potevo tornare indietro, anche perché mio padre era lì per me ad incoraggiarmi, e così mi assegnarono il numero 21149, pensate , i giudici avranno ascoltato già 21149 persone prima della mia esibizione, era un numero che quasi neanche sapevo esistesse prima di all'ora.
La tensione continuava ad aumentare, ma almeno c'e n'era di tempo prima che fosse il mio turno, così mi misi ad aspettare insieme a tutte le altre nella saletta dietro le quinte del palco; lì c'era un grande schermo al plasma che faceva vedere i provini delle altre partecipanti e mi accorsi che forse ci sarebbe voluto molto meno di quanto pensassi, ma sopratutto iniziavo a comprendere che non avrei avuto alcuna speranza...

Le altre ragazze erano fenomenali, mi sembravano molto più brave e preparate di me, specialmente alcune.
Le meno brave interpretavano canzoni di altri cantanti e come spiegazione dicevano che quelle erano più adatte al loro tipo di voce... Ma io mi chiedo; cosa cavolo ci vai a fare in un provino dove devono scegliere la più adeguata a cantare coi One Direction se poi la tua voce non è adatta al loro genere!? Va beh.... Oltre alle incapaci senza cervello c'erano quelle che, razionalmente, interpretavano canzoni dei One Direction, le avevano cantate tutte, tutte tranne quella che avevo scelto io, strano pensai... Comunque queste ragazze erano davvero brave, ma nonostante tutto le loro esibizioni non duravano più di 30 secondi.......... Questo si che faceva tremare le gambe.
Panico........... Come potevo farcela!?
Ero sul punto di tornare indietro e andarmene, cosi senza neanche provarci, ma poi pensai: i One Direction sono presenti a queste audizioni, avrei potuto vederli almeno per 30 secondi circa, questo mi bastava, sognavo di incontrarli da così tanto tempo che oramai mi sarebbe bastato poterli guardare anche solo per un attimo, lo so, è deprimente e sciocca come cosa, ma che ci volete fare!? L'amore di una fan è così incondizionato da sembrare sciocco agli occhi di chi non l'ha mai provato.
Ecco era arrivato il mio turno, toccava a me, ero nervosissima, le mani mi sudavano, ma ero determinata, volevo vedere i miei idoli almeno una volta dal vivo, mi feci coraggio ed entrai in quell'enorme sala. Ero su quell'enorme palcoscenico con una luce che mi puntava dritta in faccia accecandomi, per fortuna diminuirono l'intensità della luce e riuscii a guardare cosa c'era davanti a me. Un teatro enorme, bellissimo, con il lampadario più bello che abbia mai visto. Davanti a me c'erano quelli che dovrebbero essere stati la mia giuria, persone esperte in questo settore, mi guardai in torno ma, tristemente, notai che i one direction non erano presenti, non erano potuti venire per i troppi impegni che dovevano svolgere...
La giuria mi chiese di presentarmi, e cominciai:
"Salve a tutti, mi chiamo Francesca D'aria e vengo da Collegno, in provincia del Piemonte, ho 17 anni, sono una grande fan dei One Direction e poter passare tre mesi a cantare con loro sarebbe il mio più grande sogno!"
Poi mi interruppero dicendomi: "E cosa ci canta oggi?"
"Canterò Gotta be you dei One Direction" Dissi cercando di non far sentire la mia agitazione attraverso il tono di voce.
"Va bene, quando sei pronta parti pure.” Dissero allora osservandomi.
Diedi il via per far partire la base, e in quei piccoli istanti che precedevano il pezzo cantato del brano pensai tra me e me... 'Bene, i miei idoli non ci sono, non posso vederli, forse non potrò mai farlo...' Quell'attimo di riflessione mi fece morire dentro, ma poi mi bloccai, non poteva andare a finire così. 'No, ce la devo fare! Ce la devo mettere tutta! Devo vincere queste audizioni, riuscire a incontrarli e passare con loro quei 3 mesi! Si, ce la devo fare!'
Mi diedi così la carica, sorrisi al vuoto, e iniziai a cantare..
Cantai con tutta la forza che avevo dentro di me, con tutta la passione che avevo nel cuore, diedi il meglio di me e mentre cantavo il ritornello pensai 'Questo è per voi One Direction, per ringraziarvi di tutte quelle emozioni che mi avete regalato con delle semplici canzoni... Grazie!'
Erano trascorsi 40 secondi, mi stopparono... Il tempo smise di scorrere... 'No, non possono farlo, sto dando il meglio di me, sto cantando per loro, per i miei idoli, e voglio terminare la canzone, mi devono ascoltare fino alla fine!!' mi dissi...
Ripresi a cantare anche senza la base, cantavo, cantavo, continuavo a cantare nonostante tutte le proteste di uno dei giudici, non mi fermavo, la musica si era impossessata di me e non riuscivo a smettere di cantare...
Una donna della giuria, l'unica donna, fece calmare l'altro giudice, mi fecero ripartire la base, mi sentivo felice, chiusi gli occhi, esprimevo tutto quello che avevo dentro attraverso quella canzone, esprimevo tutto il mio amore per i cinque ragazzi per i quali mi trovavo lì quel giorno, li sentivo, sentivo la loro presenza, come se fossero li accanto a me a sostenermi, aprii gli occhi e mi sembrò quasi di vederli sorridere, questo mi diede ancora più carica e cantai fino all'ultimo secondo.
Alla fine, feci un respiro profondo, così lungo che sembrava stessi trattenendo il fiato già da un ora.
"Grazie." Dissi rivolgendomi alla giuria facendo un enorme sorriso.
Ma non ottenni risposta, se non chè un "Vada ora, le faremo sapere..."
Quel mio sorriso sparì in un istante e me ne andai correndo da quel palco piangendo, tornai dietro le quinte e continuavo a piangere ininterrottamente, non ce l'avevo fatta, ne ero certa, il mio più grande sogno buttato così nel cesso in poco più di 3 minuti, era tutto finito, non mi restava che tornare a casa e continuare con la solita vita di sempre.
Avrei voluto scappare, iniziare a correre senza fermarmi, correre finché le gambe non avessero perso tutte le forze e mi avrebbero lasciata a terra così, senza potermi muovere; poi però vidi mio padre, era lì fuori che mi aspettava, mi aspettava con un sorriso stampato in faccia e con la voglia di vedere la sua bambina felice con il sogno di tutta la vita finalmente realizzato. Non potevo deluderlo, mi asciugai le lacrime, e mi sforzai di fare il più bel sorriso che mi veniva, mi feci forza e andai da lui...
Mi abbracciò.... "Allora com'è andata?" Mi chiese con quell'enorme sorriso che mi faceva venire voglia di piangere ancora di più...
"Bene" risposi " Mi hanno detto che mi faranno sapere, mi chiameranno penso, tanto hanno tutti i miei dati no!?" contraccambiai il sorriso sforzandomi di farne uno credibile...
Com'era difficile mentirgli, ma non potevo deluderlo, non avrei mai potuto farlo...
Tornammo in macchina e ci recammo a casa....









 

Ok, eccovi il secondo capitolo :) 
Spero in tante recenzioni questa volta è seriamente importante questa storia per me :)
In ogni caso grazie a tutte quelle che la leggeranno spero seriamente che vi piaccia!
A presto! xxx 

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Capitolo 3
*** Mai perdere le speranze ***


Erano le 7.15 del mattino, e come al solito ero in ritardo, era passata già una settimana dal mio provino per diventare un membro dei One direction per 3 mesi e i miei genitori continuavano comunque a ripetermi "Vedrai che ce l'hai fatta, ti chiameranno, sei troppo brava e ami troppo quei ragazzi perchè tu non venga presa!" Ma io sapevo benissimo che non sarebbe mai accaduto, non mi avrebbero mai chiamata e non avrei mai potuto far parte del loro gruppo, ma quando loro mi dicevano quelle cose con quel bellissimo sorriso gigante stampato in faccia, non potevo far altro che dire "Si, speriamo.."
La sveglia non riusciva MAI a svegliarmi, così toccava a mia madre venirmi a svegliare per convincermi ad alzarmi dal mio bellissimo lettuccio caldo e andare a scuola.
"Dai tesoro, muoviti che è tardi, alzati che devi andare a scuola!"
La cosa che più odio a parte il dovermi alzare presto la mattina è il doverlo fare per andare a scuola, ma era l'ultimo anno per me e dovevo impegnarmi, o almeno questo era quello che mi ripeteva in continuazione mia mamma, e alla fine era riuscita a convincere anche me...
Mi girai piano piano con gli occhi ancora chiusi, poi mi alzai lentamente e mi diressi al bagno per prepararmi con calma e in fine andai a scuola. Arrivai un minuto esatto dopo il suono della campanella, ma per quelli era già troppo tardi e mi spedirono dal preside perchè non avevo la giustificazione... "Bene..." pensai "il mio primo giorno di scuola comincia bene... Non sono passati neanche 5 minuti dall'inizio dell'anno scolastico e io sono già dal preside... Che palle la scuola!"
Il preside mi parlava, continuava a dirmi le solite cose, "Comportati bene quest'anno, non fare troppi ritardi, cerca di essere più presente, non combinare guai....." bla, bla, bla.... le solite stronzate che dicono sempre, ma ancora non hanno capito che le loro chiacchiere per me non sono altro che parole, parole inutili. Comunque feci finta di ascoltarlo "Certo signor preside, cercherò di impegnarmi quest'anno." e mi rimandò in classe.
La giornata era uguale a tutti gli altri giorni di scuola, tutta la classe seduta agli ultimi banchi e a me lasciavano sempre quel fantastico posto in prima fila al centro, giusto per ammirare la bellezza dei miei cari e amati professori -.-
Non si può dire che odiassi la scuola, non mi piaceva quello è certo, ma non la odiavo, mi piaceva imparare cose nuove, ed ero anche veloce ad apprendere, il problema era che se sei l'unica della classe ad apprendere in fretta, gli altri rimarranno in dietro e le cose verranno ripetute centinaia e centinaia di volte e oltre a quello, più gli anni passavano più i miei insegnanti diventavano stupidi.... Sarà che lavorano troppo e gli studenti li fanno impazzire, sarà che a una certa età non ce la facciano più.... bho non lo so, ero certa comunque che i miei professori ormai non mi potevano insegnare più niente, anche perchè ormai, la scuola, non poteva insegnarmi più niente, sapevo tutto quello che c'era da imparare lì dentro, ora il resto lo dovevo scoprire al di là di quelle mura...
E poi beh ci sono loro, i tuoi compagni, quegli omuncoli che condividono lo spazio della classe con te, quegli esseri che non sanno far altro che sparlare sugli altri, raccontare i cazzi altrui e non starsene mai zitti!
Non volevo avere niente a che fare con loro, cosi mi limitavo a stare sola per i fatti miei, e penso che sia stata la cosa migliore.
Ovviamente loro non sapevano del mio provino, nessuno lo sapeva, a parte i miei genitori, il mio migliore amico, che mi è sempre stato vicino, e mia cugina, che per me è tutto!
Le mie lezioni le trascorrevo cosi, rispondendo sempre quando ce n'era bisogno, e continuando a scrivere ovunque, banchi, sedie, diari, quaderni e tutto ciò che poteva essere scritto, 10000 scritte sui One direction, 10000 loro foto appiccicate ovunque, volevo solo abbellire un po quel noioso ambiente scolastico, ma a quanto pare i professori non erano fan dei One direction e io venivo ripetutamente sbattuta fuori.
Finalmente suonò la campanella, potevamo tornare a casa, finalmente liberi da quella galera!
Arrivai a casa stremata da quella dura giornata e mia mamma mi sembrava più allegra del solito.... Vabbe non ci feci caso e andai in camera mia...
Ogni volta che entro in camera mia quella stanza mi sembra più bella, aveva le pareti azzurre, piene di scritte tipo "One Direction <3", "directioner Forever", "You Light Up My World Like Nobody Else", "don’t Be Scared, I Ain’t Going No Where", " Words Will Be Just Words Till You Bring Them To Life", "i’ll Take You To Another World", tutti i loro fantastici nomi e tutte le altre frasi che più mi piacciono delle loro canzoni.... oltre a questo, le pareti erano colme di foto, poster e tutto ciò che trovavo sul loro conto, era bellissima, era come averli sempre accanto, ovunque ti giravi potevi vedere la loro immagine....
Come sempre appena arrivata in stanza accendo subito il computer per aprire una pagina internet su you tube e mettere così tutte le loro canzoni cantandole a squarciagola, ecco quello era l'unico momento della giornata in cui potevo stare tranquilla, in cui sentivo che tutto andava bene, l'unico momento in cui mi sentivo almeno un po meglio, e questo ovviamente solo grazie a loro, quei magnifici ragazzi e il loro talento! Non esisteva momento migliore per me, non c'era niente di più bello che stare li, in quella stanza piena di loro foto a cantare le loro canzoni!
A un certo punto cantavo senza neanche accorgermi di come scorressero da sole quelle parole, non riuscivo neanche a controllare il mio canto, era una cosa involontaria... Poi però mi resi conto che c'era qualcun altro a cantare con me, chi poteva essere?! Forse mia mamma si era messa a cantare con me, dato che ormai penso conosca le canzoni a memoria dovendole ascoltare 1000 volte al giorno.... Ma no, non poteva essere lei, non aveva certo quella splendida voce... allora chi era? Aprirono la porta, erano loro, si erano proprio loro, erano venuti qui a casa mia e stavano cantando con me davanti alla mia porta, non potevo crederci, erano i one direction! Eccolo il mio sogno che si avvera.... I one direction erano venuti in Italia ed erano in casa mia, riuscite a immaginare niente di più bello!? Io non ci riesco o meglio, in quel momento non riuscivo a pensare a niente, i one direction erano li, davanti a me che cantavano (si lo so che l'avete capito e che l'ho detto centinaia di volte ormai, ma solo a ripensarci mi vengono i brividi) cantavano e mi sorridevano, dunque il dilemma ora era.... Come mi devo comportare adesso?

  1. Inizio ad urlare e svengo;

  2. Gli salto addosso;

  3. Faccio finta di niente e li saluto solo come una persona civile....

Ovviamente la terza opzione era la più razionale, ma era ovviamente una cosa impossibile e feci l'unica cosa che riuscii a fare: Assolutamente niente! Si avete letto bene, i one direction erano li davanti a me e io ero ferma immobile a guardarli con gli occhi sbarrati e la bocca aperta senza riuscire a muovere un muscolo, incominciavo a sentire caldo, il mio cuore non batteva più e involontariamente iniziai a diventare rossa come un peperone, così tanto da far scoppiare a ridere tutta la band, prima Louis, poi Niall, Zayn, Harry e infine Liam, tutti ridevano per la mia stupidità! Poi mi vidi nello specchio posto proprio era dietro i ragazzi e allora scoppiai a ridere anche io. Come dargli torto, era impossibile non ridere a quella scena anche se mi ero appena fatta una pessima figura. L'incontro più strano della mia vita ma anche il momento più bello che abbia mai vissuto.








 

Eccovi un altro capitolo! Spero che inizierete a seguire questa storia in molti perchè per me è davvero importante. Spero in alcune recenzioniiii. Un bacio a tuttiii

 









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Capitolo 4
*** I miei idoli <3 ***








 Iniziai a chiedermi "Ma perché i one direction erano venuti proprio qui in casa mia?" Come se mi avessero letto nel pensiero intervenne Harry, chiedendomi "Tu hai partecipato a un provino per poter cantare con noi per 3 mesi una settimana fa giusto?!"
E subito risposi: "Si certo"
"Bene, allora devi sapere che oggi noi siamo venuti qui perché volevamo conoscerti, abbiamo visto la tua audizione e ci sei sembrata molto determinata, ci sei piaciuta molto e allora siamo venuti qui per essere più sicuri se sceglierti o no, e fidati, non è una cosa che facciamo spesso..."
"Si lo immagino, con tutti gli impegni che avete..."
Mi sorrisero tutti e poi intervenne Louis:
"Comunque hai davvero una bella camera originale!" Disse guardandosi intorno e facendo un sorrisino..
Diventai di nuovo rossa e feci un lieve sorriso tutta imbarazzata senza però riuscire a dire una parola, e tutti fecero una piccola risatina come per dire "Che tenera".
Poi continuò a parlare Harry....
"Va be, comunque ora faremo un piccolo test.." Disse sorridendomi tranquillamente. Aveva un sorriso fantastico, altro che questi poster, non sono nulla in confronto alla realtà.
Tornai sulla terra ferma smettendo di pensare al sorriso di Harry e ricollegai quello che mi aveva appena detto, così in un solo istante rimasi di sasso e sgranai gli occhi preoccupata e nervosamente feci un cenno con la testa.
Tutti insieme si guardarono e risero.
"Niente paura, ti faremo delle domande per vedere cosa conosci di noi, per vedere quanto nostra fan sei..." Disse quindi Harry.
E allora mi tranquillizzai, Sapevo tutto su di loro, sarebbe stato facilissimo.
E così partirono con le domande. Incominciò Harry....
Harry: "Come ci chiamiamo? Nomi e cognomi"
Io: "Ma così è troppo facile" Dissi sorridendo, poi risposi indicandoli uno ad uno.. "Liαm Jαmes Pαyne, Louis Williαm Tomlinson, Niαll Jαmes Horαn, Harry Edwαrd Styles e Zayn Jαwααd Mαlik."
Mi guardarono quasi scioccati, poi si sorrisero tra loro e Zayn continuò a parlarmi: "Bene, prossima domanda.... Quando siamo nati?" e poi sorrisero pensando che fosse una domanda più difficile alla quale non avrei saputo rispondere.
Io a mia volta gli sorrisi e tranquillamente risposi: "Zαyn 12 Gennaio 1993, Louis: 24 Dicembre 1991, Harry: 1 Febbraio 1994, Niαll: 13 Settembre 1993, Liαm: 29 Agosto 1993.
Continuavano a guardarmi sempre più straniti e allora gli dissi:
"Perché fate quelle facce? Sono una vostra fan e come tutte le vostre fan so praticamente tutto di voi!"
Loro mi sorrisero, sembrava non si fossero mai resi conto di quanto le loro fans ci tenessero a loro.... beh adesso lo sapevano.
Poi continuarono con le domande.
Liam: "Com'è nata la nostra band?"
Risposi tranquillamente anche a questa domanda, poi continuarono a farmi altre domande, alle quali risposi senza avere il minimo dubbio, poi Louis, ironicamente, se ne uscì con una delle sue cavolate....
Louis: "Quante volte va in bagno Harry?"
Tutti scoppiammo a ridere, e Louis disse: "Se rispondi Harry ti darà un bacio"
Provai a rispondere: "Mmmmh 1 o 2?" dissi sparando a caso ridendo ancora per la stupida domanda a cui stavo rispondendo... A quanto pare però avevo indovinato e sorpresa incominciai a ridere e tutti i ragazzi con me... Poi però dissi.... "Adesso però voglio il bacio!" Ridendo, e Harry si avvicinò per darmi un bacino sulla guancia.
Fantastico!
Dopo la valanga di domande sul loro conto, facilissime per una directioner come me, dissero che ora mi avrebbero fatto altre domande, domande sul mio conto, per capire meglio com'ero...
Oddio come mai questa cosa ora?
Niall: "Come fai a sapere l'inglese e a parlarlo così bene con noi...."
Io arrossii subito, non sapevo come dirglielo, io avevo fatto assumere un insegnate privata per imparare l'inglese, questo perché sognavo già di incontrarli, però come avrei potuto parlargli senza sapere la loro lingua?! Dunque iniziai a prendere lezioni, e in un anno imparai a parlare inglese.
Iniziai a dire cose incomprensibili.... "Iooo..... emmmh... l'ho imparato... perchè.... dunque.... è bello.... e....."
Iniziarono a sbellicarsi dalle risate, non ce la facevano più, poi Niall, continuando a ridere mi spiegò: "Ahah lo sappiamo, ce l'ha raccontato tua madre ahaha volevamo solo vedere come reagivi...."
Iniziai a odiare mia madre.... oddio che figuraccia che mi aveva fatto fare.... Poi si sentì la sua voce, dato che aveva ascoltato tutta la discussione dalla camera accanto, era impossibile non farlo, si sentiva benissimo dall'altra stanza, e disse:
"Ti voglio bene angelo mio" e scoppiarono a ridere ancora di più e io con loro, era bellissimo vederli ridere, erano contagiosi e nonostante tutto non era poi così terribile che lo sapessero....
Poi mi fecero altre domande:
Louis: "Come sei diventata nostra fan?"
Sembrava che quell'argomento gli interessasse molto ed era proprio ciò che potevo spiegargli meglio.... "Bhe, ho visto su you tube il vostro video di What makes you beautiful e ascoltando quella canzone mi sentivo strana, dimenticai per un attimo tutto il resto del mondo e iniziai a sentirmi del tutto bene, è questo che sento quando ascolto le vostre canzoni, è un emozione indescrivibile e bellissima ed è per questo che sono una vostra grande fan!"
Parlando di loro i miei occhi si illuminarono e penso che se ne siano accorti e penso anche che questo mio piccolo discorso gli sia piaciuto perché ho notato che avevano il sorriso più bello che avessi mai visto!
Erano semplicemente fantastici e io sono stata la più fortunata del mondo ad averli potuti incontrare così...
Harry: "Ti piacerebbe tanto poter cantare con noi 3 mesi vero!?"
Io: " Ma che domande... E' il sogno di tutta la mia vita, non potrei chiedere niente di più bello, poter passare 3 mesi con voi, che siete i miei più grandi idoli, e poter cantare con voi, cantare, che è la cosa più bella del mondo, poter regalare emozioni ad altri attraverso la propria voce sarebbe una cosa incredibile, praticamente il mio più grande sogno da sempre..."
I ragazzi sembravano commossi a quelle mie parole, sembrava proprio che loro avessero provato le stesse cose che stavo provando io e quell'atmosfera di comprensione che c'era tra noi era bellissima!
Passarono la giornata a guardare il mio diario, pieno delle loro foto e di scritte per loro, il mio computer dove ogni cosa era per loro.... insomma, in poche parole ogni cosa che era mia aveva qualcosa di loro, e loro si divertivano molto ad osservare tutto.
Erano dei ragazzi fantastici, erano proprio come mi ero sempre immaginati, ragazzi semplici, spiritosi, dolci, con dei sogni, proprio come tutti, e uno di questi sogni si era realizzato, erano felici di poter regalare emozioni con la loro musica e volevano continuare a farlo...
Sono stata davvero fortunata a incontrarli, ed è in credibile come siamo riusciti ad avvicinarci in una sola piccola e semplice giornata, sembrava che li conoscessi da sempre, ed in un certo senso era proprio cosi. <3
Alla fine, verso metà giornata mi dissero che dovevano prendere una decisione, questo perché oltre a me c'era un altra ragazza, dall'America, che aveva superato i provini con successo, ora però dovevano scegliere, o me o lei....

Eccovi qui un nuovo capitolo!! :)
Secondo voi come sarà quest'altra concorrente? E chi vincerà il concorso? Bhe io non vi dico nulla u.u dovrete aspettare il prossimo capitolo <3
Spero di avere qualche recenzioncina (?) Un bacio grande grande 

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Capitolo 5
*** L'ansia può giocare brutti scherzi ***




Ti chiameremo noi per farti sapere quale sarà la nostra decisione" mi disse Liam guardandomi negli occhi...

Le fatidiche parole "Ti faremo sapere..." e poi nessuna notizia....
Quest'ansia mi era toccata due volte in una settimana, quest'ansia che mi faceva stare male da morire...
"Ah, va bene" risposi io un po demoralizzata.
"Ehi, non ti preoccupare però" disse Niall vedendomi in quello stato.
"E' un po difficile far finta di niente sapendo che voi potreste scegliere l'altra. Sono a un passo dal mio grande sogno, mi occorre solo la vostra risposta, e questa vostra risposta potrebbe cambiarmi la vita! Secondo voi potrei mai non preoccuparmi?!"
Pensandoci bene, sapevano che avevo ragione, era impossibile stare tranquilli in una situazione del genere. Ma i ragazzi erano sempre pronti a darti una buona ragione per farti sorridere, e Niall allora mi disse sorridendomi:
"Hai ragione, però hai un ottimo talento, e se non ce la farai questa volta ce la farai la prossima, ne sono sicuro!"
E Harry aggiunse: "Certo, se diventerai famosa noi saremo i tuoi primi fan eh!" Disse sorridendo :)
E poi intervenne Louis, che se non fa almeno una cazzata al minuto non è Louis Tomlinson!
"Io lo sono già un tuo fan" e per prendermi in giro si immobilizzò davanti a me proprio come avevo fatto io appena li vidi entrare nella mia stanza qualche ora fa.
"Sei simpatico!" dissi con un tono ironico. Poi scoppiammo tutti a ridere. :)
Ora però i ragazzi dovevano andare, mi diedero un bacio ciascuno e mi lasciarono li da sola, in ansia.
Non facevo che pensare: "Chissà chi sceglieranno... Quando mi chiameranno per farmi avere notizie?..... Chi sarà l'altra ragazza?.... Forse se lo merita più di me.... Li amerà quanto li amo io?.... Sarà più brava di me?........." Sentivo la testa pronta ad esplodermi da un momento all'altro, non ce la facevo più, tutti quei pensieri per la testa non mi facevano affatto bene!
In quel momento però arrivò mia cugina; lei è una ragazza estroversa, socievole con tutti, sempre in compagnia e con il sorriso sulle labbra, ha i capelli biondi che le scendono lungo la schiena e gli occhi molto simili ai miei, anche se in realtà sono decisamente più piccoli, io e lei siamo gli opposti, come dice lei noi siamo il sole e la luna; che, avendo saputo da mia madre cos'era accaduto, era venuta in mio soccorso....
Entra in camera mia e inizia a parlare a raffica come sempre:
"C'è dico io, i One direction sono venuti in casa della mia adorata cuginetta...(questo "cuginetta" era dovuto al fatto che io ero più piccola di lei di 4 mesi -.- ) per dirle che potrebbe essere lei a venire scelta, e sicuramente sarà cosi perché tu sei la migliore in assoluto, e tu non mi dici niente? Non dici niente a me, che sono stata sempre pronta ad aiutarti in ogni momento!? E no cara mia, non hai capito proprio niente! Queste cose me le devi dire!!"
"Scusa Sara se appena i miei idoli si sono presentati a casa mia non li ho detto di aspettare un attimo per chiamare mia cugina e raccontarle tutto, non so proprio dove avevo la testa...." risposi ironicamente.
"Cosa fai la spiritosa adesso? Bhe non lo sei... Certo magari non avresti dovuto fare proprio così, ma almeno chiamarmi dopo...."
"Sai com'è, in questo momento sono un po presa dai mille pensieri che mi girano per la testa... Oddio, credo che sto per impazzire!"
"Oh no bella, qui l'unica pazza sono io!" (Confermo) "Non stare qui a casa a deprimerti, tanto sei tu la migliore." Disse con tutta la convinzione, dovuta all'enorme fiducia che lei ha in me.
"Come vorrei che fosse così, ma neanche so chi sia l'altra in competizione con me... E poi vorrei vedere te in questa situazione."
"Dai però, così fai diventare anche me depressa! Allora....
1. Non ti devi preoccupare, sono sicura che tu sei grandiosa a cantare e certamente i one direction se ne sono accorti, senno perché pensi che siano venuti fino qui eh?!
2. Vuoi sapere cosa farei io in questa situazione? SHOPPING! Ed è proprio quello che ora faremo cuginetta, ti porto a divertirti così riuscirai a distrarti per un po..."
E poi mi afferrò da un braccio e mi costrinse ad uscire.
Ok, come avrete capito mia cugina è la persona più strana del mondo! Però c'è sempre quando io ho bisogno di lei e riesce sempre a farmi tornare il sorriso quando sono triste. Non so come farei senza di lei, davvero! Le sue idee a volte sono un po strane certo, ma alla fine è sempre riuscita a farmi pensare ad altro e a farmi divertire almeno per un po.
Tornammo a casa dopo 2 ore, avevamo comprato di tutto e di più, cose anche inutili, ma non importava questo, quello che contava per lei era riuscire a farmi sorridere e c'era riuscita, come sempre! <3
Erano le 23, erano passate già 7 ore da quando i one direction se n'erano andati per prendere la fatidica decisione.
Sara era dovuta tornare a casa, domani c'era scuola, e lei non voleva perdere di nuovo l'anno.
La mia ansia allora ritornò, le mille voci che avevo nella testa si facevano sempre più forti: "Come mai ci mettono tanto?.... Avranno già scelto chi andrà con loro?.... Avranno scelto lei?.... Magari staranno ridendo alle mie spalle dicendo che sono solo una stupida a illudermi di avere qualche possibilità.... No, non lo farebbero mai, ne sono certa......Ma allora perché ancora non chiamano?...."
Ormai erano le 3 di notte, e io non riuscivo proprio a prendere sonno, iniziavo anche a non sentirmi bene, mi alzai e andai verso la cucina per prendere un goccio d'acqua, e mia madre, sentendo che mi ero alzata, si alzò anche lei per venirmi in contro:
"Cosa fai in piedi a quest'ora? E' tardi e domani devi andare a scuola, vai a dormire!"
"Non riesco a dormire, poi mi sento poco bene, vado a prendere un goccio d'acqua e...." Senza riuscire a finire la frase caddi a terra....
Mi risvegliai, poche ore più tardi, in un letto di ospedale, ero svenuta.
Dissero che era per il troppo stress, e che dovevo riposare. Mi rimandarono subito a casa, non era niente di grave.
Quando arrivai a casa riuscii a dormire, dormii per 5 ore, e indovinate cosa sognai?!
Sognai che non ero stata scelta, che i one direction avevano preso l'altra ragazza e che ora era diventata famosa e mi rideva in faccia! Un incubo terribile!
Mi risvegliai scioccata, con gli occhi lucidi, poi mi resi conto che mi avevano fatto saltare la scuola, che sollievo, non avrei potuto sopportare una giornata di scuola ora!
Mi vestii, e andai a fare un giro per prendere una boccata d'aria.... Iniziavo quasi a perdere le speranze, era passato un giorno e i one direction non si erano ancora fatti sentire.
Tornai a casa, mia madre non era davanti alla televisione come al solito..
"Mamma? Mamma sono a casa, dove sei?"
"Sono in cucina tesoro, vieni.."
Mi diressi verso la cucina, "Starà cucinando qualcosa" pensai...
Ma no, non stava cucinando... stava parlando con qualcuno, erano i one direction, erano venuti per darmi una risposta.....
Oddio, non riesco a respirare, chi avranno scelto? Adesso avrei potuto saperlo....






 

Maaaa buona seraaa :) Ecco un altro capitolo della storia... 
L'ansia gioca davvero brutti scherzi eh!? Povera Francesca, ma daltronde posso capirla, anche a me sarebbe successa una cosa simile credo. E di Sara? Che ne pensate di questa cugina pazza e amorosa? 
Comunque non ci sono state recenzioni nell'ultimo capitolo :( Ci speravo molto... Adesso ho deciso che continuerò la storia quando ci saranno almeno 3 recenzioni... Vi prego mi fareste davvero molto felice anche solo con una piccola recenzioncina :) 

Spero davvero che la storia vi piaccia anche se ancora non è cominciata diciamo :P  Smak smak <3

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Capitolo 6
*** Un sospiro di sollievo ***




I one direction mi salutarono in coro: "Ciao Francesca" e poi tutti e cinque mi sorrisero.

Io: "Ciao" Risposi facendo un sorriso nervoso.
Harry: "Come va? tutto bene?" Disse quasi ridendo vedendomi così nervosa.
Io: "Si, però non tenetemi sulle spine dai, voglio sapere cosa avete deciso..." Dissi poi senza riuscire più a trattenermi.
Louis come sempre doveva fare il sarcastico (anche se non era proprio il caso adesso, ero troppo nervosa >.< ): "Si grazie, stiamo bene anche noi" Disse quindi facendo un sorrisino.
In quel momento ero troppo in ansia per riuscire a pensare a qualunque cosa figurati a discutere tranquillamente con loro come se niente fosse....
"Si scusate ma veramente sono troppo in ansia..."
E come sempre si intromise mia madre che non riesce proprio a farsi gli affari suoi e deve farmi fare delle figuracce.
Mamma: "E già, è vero! Pensate che sta notte l'ho dovuta pure portare in ospedale..."
Io: "Mamma!" le dissi lanciandole un occhiataccia quasi come se volessi ucciderla con lo sguardo laser. Nessuno però fece caso a me.
One direction: "Cosa?" Dissero scioccati in coro.
Mamma: "E si, è finita in ospedale perché...." Ma non fece in tempo a finire la frase che la interruppi subito.
Io: "Ehmm, ok mamma ora perché non vai di là eh...." La spinsi fuori dalla porta con tutta la forza che avevo per poi cercare di chiuderla fuori.
Mamma: "Ma non ci penso neanche, questa cosa riguarda anche me, sei la mia bambina e io devo sapere se dovrai partire per 3 mesi senza di me e sopratutto sapere se mi posso fidare di questi ragazzi.." E con una semplice spintarella spalancò la porta che era quasi chiusa facendomi quasi ammazzare. Mia madre era piccolina ma aveva una forza impressionante.
Io: "Si ,ok mamma, ma potresti evitare di raccontargli cose inutili che probabilmente neanche gli interessano!?" Dissi quindi cercando di recuperare l'equilibrio che poco prima stavo per perdere.
1D: "No, no, ma questo ci interessa e come! Come mai sei finita in ospedale?"
Sembravano molto preoccupati per me e questo mi fece piacere, ma non volevo assolutamente che sapessero questa cosa, era troppo imbarazzante.
Io: "Ma niente di che, lasciate stare."
Mamma: "Ma cosa niente di che!" Controbatté.
Stavo per ucciderla ve lo giuro! Si ok la amo più della mia vita, ma in quel momento avrei quasi voluto ucciderla.
Poi continuò il discorso rivolgendosi ai one direction: "E' svenuta davanti a me in piena notte! I medici hanno detto che era per il troppo stress, era troppo nervosa perché voleva sapere cosa avreste deciso."
Perfetto!
Io: "Si, grazie mamma..." Dissi con aria abbastanza incazzata.
I cinque ragazzi che amavo da ormai 2 anni si guardarono tra loro con aria preoccupata/dispiaciuta.
Io: "Ma tranquilli, mica è colpa vostra!" Dissi sorridendo dopo aver visto le loro espressioni.
Niall: "Invece si! Avevi dovuto aspettare una risposta già da x-factor, e noi non avremmo dovuto darti altri pesi"
Wow, sembrava davvero preoccupato per me..
Sorridendo (si ok nonostante tutto mi rendeva felice sapere che si preoccupavano per me) risposi: "Ma state tranquilli, non avevate scelta. E poi io sto bene. non era niente di grave!"
Tutti e cinque si guardarono ancora con la stessa aria da senso di cola. Non sembravano molto convinti. Allora cambiai discorso:
Io: "Allora, volete farmi finire in ospedale un' altra volta o mi volete finalmente dire qual'è la vostra decisione?!" Feci una risatina, e loro contraccambiarono non molto tranquilli ancora, però ero davvero molto agitata e volevo sapere come sarebbe andata a finire.
Harry: "Dai ok, va bene.. Glielo diciamo ragazzi?" La loro espressione cambiò dopo l'intervento di Harry. Le loro facce diventarono inespressive, o almeno io non capivo se mi stessero per dare una buona o una cattiva notizia.
Io: "Ma per forza che me lo dite!" Aggiunsi io in preda al panico facendoli incominciare a ridere mentre io li guardavo cercando di restare calma.
Liam: "Ok dai. Abbiamo riflettuto a lungo, ci siamo confrontati, abbiamo parlato e siamo giunti alla conclusione che......"
Poi fece una pausa, giusto perché io non ero già abbastanza sulle spine.
'Oddio..... Chi hanno scelto?' La mia mente pensava e tremava per l'agitazione.
Io: "Allora???" Dissi nervosamente in quella pausa che sembrava non finire mai.
Dopo una piccola risatina continuarono... (certo che ridono spesso eh)
Harry: "Tu sei molto brava a cantare, hai una voce meravigliosa, e si vede che ci metti il cuore nel canto, siamo riusciti a conoscerti meglio, e abbiamo capito che sei davvero una brava ragazza e soprattutto semplice, proprio come noi..."
'Questo cosa vuol dire? Che ce l'ho fatta? Avete scelto me? Oddio non riesco a capire' La mente vaga per conto suo quando si è nervosi, questo è ciò che più ti manda in crisi.
Cominciarono il discorso molto seriamente, poi continuarono.
Louis: "Ma......"
'Oddio, c'è un "MA", quello stupido "ma" che rovina sempre tutto!'
Zayn: "Ma anche l'altra ragazza è molto brava e ama molto cantare. Non siamo riusciti a conoscerla, ma il suo provino è stato fantastico!"
'Eccola lì, eccola la mia felicità che va a farsi fottere, eccolo il mio cuore che si rompe in mille pezzi... Ok, non ce l'ho fatta. Era tutto finito, il mio sogno era finito lì, senza neanche incominciare.'
Il mio morale scese a terra in un istante. Dovetti trattenere le lacrime mentre un bruciore nacque all'interno del mio corpo, gli occhi si fecero più lucidi riflettendo così la luce della lampadina posta sul soffitto.
Niall: "La decisione era molto difficile, e alla fine abbiamo deciso che....."
(Che sarebbe venuta l'altra) sapevo che quelle sarebbero state le parole che di lì a poco avrei udito dalle loro bocche e già sapevo che dopo quelle parole non sarei stata più in grado di trattenere quelle lacrime.
E tutti insieme conclusero: "Che sareste venute entrambe a fare una settimana di prova!" Dissero sorridendo, sapendo che quella notizia mi avrebbe fatto ritornare il sorriso.
Rimasi un attimo incredula. Una lacrima uscì dal mio viso già convinta che molte altre l'avrebbero raggiunta per via della delusione.
Mi guardai in torno. I ragazzi mi guardavano sorridendo. Allora avevo sentito bene... Non era un sogno vero?
Io: "Cosa?..... Ma-ma-ma come è possibile?" Dissi con gli occhi lucidi.
Harry: "Siete tutte e due molto brave!"
Louis: "Era impossibile scegliere una di voi."
Niall: "Quindi abbiamo deciso di farvi fare prima un piccolo concerto, e far decidere ai fan chi sarebbe stata a venire con noi!"
Non riuscivo a crederci davvero.
Non mi passava nemmeno per l'anticamera del cervello in quel momento che in realtà il mio sogno non si era ancora del tutto realizzato perché avrei dovuto superare ancora qualche ostacolo, l'unica cosa che riuscivo a pensare era: 'Io - concerto - fan - i one direction.. Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah'
Sentivo che stavo per esplodere! Potevo ancora farcela! Il mio sogno era ancora lì, e forse sarei riuscita a realizzarlo!
Io: "Ma - ma - è fantasticooooo!"
E poi involontareamente iniziai a piangere per la gioia.
I one direction si stupirono per questo e vennero tutti ad abbracciarmi! Era fantastico, non avrei mai potuto immaginare niente di più bello!
Loius: " Si, ok, ma basta con li abbracci, Francy ora deve preparare le valige, domani si parte! Posso chiamarti Francy vero!?" Poi mi fece un occhiolino.
Io: "Ma certo!" Sorrisi.
Fantastico! Mi aveva dato anche un soprannome, mi sentivo già una di loro.
Io: "Ma dov'è che andiamo?" Chiesi poi curiosamente.
Louis: "Lo vuoi fare o no sto concerto Francy? Andiamo a fare le prove per prepararti, si svolgerà tutto nel paese vicino casa di Harry, così dopo andiamo a farci una bella magiata a casa di sua mamma, e conoscerai anche l'altra ragazza, e lo faremo anche noi, finalmente." Ridemmo, ormai non avevo più alcun peso da portare e mi sentivo così leggera che tutto ciò che riuscivo a fare era sorridere.
Zayn: "Hai anche un punto in tuo favore tu eh!" Disse rivolgendosi a me.
Io: "E quale sarebbe?" Chiesi io riflettendoci, senza però trovare una risposta.
Zayn: "A te ti abbiamo già conosciuta e ci stai molto simpatica!" Disse guardandomi con quel suo fascino attraente.
Tutti sorrisero. Io, che avevo ancora le lacrime agli occhi per il piccolo pianto di prima, feci il più grande sorriso della mia vita, ero felice, lo ero davvero tanto!
Ok, questa si che è la cosa più bella che mi sia mai capitata!

'I miei più grandi idoli sono qui, davanti a me, il più grande sogno della mia vita si sta avverando, non riesco a crederci, non riesco a credere di essere così fortunata. Ma perchè a me?! Come ho fatto a meritarmi tutto questo!? Bhe non ne ho la minima idea, quel che mi importa ora e che sono felice, che il mio sogno si sta avverando ed è ancora meglio di quanto abbia mai potuto immaginare.'

Harry: "Va bene, partiamo domani mattina alle 9." Disse poi con non chalance.
Io: "Alle 9...?" Dissi con una faccia scioccatissima.
Liam: "Ahah si. Cosa c'è? Hai problemi ad alzarti presto?" Disse divertendosi.
Io: "No, io ho problemi a svegliarmi in generale!" Tutti scoppiarono a ridere....
Zayn: "Bene, abbiamo un'altro (Niall) ahaha"
Stavano morendo dal ridere, e io con loro.
Niall: "Cosa avete contro di noi adesso?! Non è colpa nostra se il sonno è il nostro migliore amico! Giusto Francesca?" Disse rivolgendomi un sorrisino che non potei non ricambiare.
Io: "Certo. Anche se per me non è proprio il mio migliore amico. E' mio marito!"
Iniziammo tutti a ridere come stupidi, era incredibile come riuscivano sempre a farti ridere.
Louis: "Ah, brava, sei sposata e non ce l'hai neanche detto!"
Sembrava quasi serio dicendo ciò, però non riuscì a tenere a lungo quell'aria da serio e scoppiò a ridere e noi con lui.
Almeno si rendeva conto della cazzate che diceva!
Io: "Avete ragione, scusatemi tanto. ahah"
Louis: "Ma almeno sei felice con lui? Ti tratta bene?" mi chiese sorridendo.
Io: "E si. Stiamo insieme da tantissimo e quando io ho bisogno di lui, lui è li per me!"
Ridevo, ridevo come non avevo mai fatto prima, sapete quando per il troppo ridere ti viene un dolore alla pancia e inizi a supplicare te stessa cercando di smettere di ridere!? Bhe era proprio così, non ce la facevo più, ero piegata letteralmente in due tenendomi la pancia, allora continuai senza smettere di ridere...
Io: "Ti prego Louis basta ahahah, non ce la faccio più, sto morendo!"
Louis, vedendomi piegata in due a ridere scoppiò a ridere anche lui con tutti gli altri ragazzi, e passammo alcuni minuti così, a ridere, senza dire una parola.
Poi Louis, sfinito dalle troppe risate come tutti gli altri, disse: "Ok, dai basta ridere. Vai a preparare le valige più tardi e cerca di svegliarti domani eh!"
Io: "Si si, tranquilli ce la farò!" Risposi facendo l'occhiolino.
Liam: "Forse vorresti salutare i tuoi amici e i parenti prima di andare no!?" Disse poi ricordandomi questa cosa fondamentale.
Veramente, ero così presa dall'entusiasmo che non ho contato questo piccolo particolare, dovevo salutare tutti, il mio migliore amico, mia cugina, i miei genitori... Cavolo, solo ora, riflettendoci, mi resi conto di quanto mi sarebbero mancati tutti.
Io: "Si, devo andare a salutare tutti, e dovrei anche parlare con la scuola per le mie assenze future direi...."
Eggià, dovevo parlarne alla scuola, non potevo mica non dire niente e non andare più! Che senso avrebbe avuto!?
Zayn: "Va bene, noi andiamo, tanto abbiamo delle cose da fare. Ti passiamo a prendere domani alle 9 in punto, sii puntuale eh." E mi fece un occhiolino.
Io: "Eh, immaginavo che aveste impegni. Comunque non preoccupatevi, sarò puntuale!" risposi con un sorriso.







 

Eccomi di nuovo qui con un nuovo capitolo :D 
Ho ricevuto delle recensioni stupende nell'ultimo capitolo vi ringrazio tanto mi avete resa davvero felicissima :D Spero di ricevere altrettante belle recensioni in questo capitolo, tra poco la storia iniziera a cambiare, Fra si troverà sola con i suoi idoli e poi conoscerà l'altra ragazza... Come ve l'immaginate voi? 
Comunque bene vi lascio per stasera bellezze :) 
Un kissino s tutti <3

 

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Capitolo 7
*** Saluti ***





I One direction andarono via, e io chiamai quell'esaurita di mia cugina.

Sara: "Pronto?!"
Io: "Sara vieni a casa mia ti devo dire una cosa" Le dissi fingendo di essere triste.
Sara: "E' successo qualcosa Fra?!"
Io: "Vieni che ti spiego tutto"
Sara: "Va bene, arrivo subito."
E fu proprio così, tempo zero la sentii suonare il campanello.
Ok che abitava 50 metri di distanza da casa mia, ma era stata flash in quella circostanza.
Aprii la porta e la vidi tutta scombinata, senza trucco, con dei vestiti orrendi e tutti stropicciati (probabilmente i primi che aveva trovato aprendo quell'armadio che però ormai non poteva neanche considerarsi tale per via del disordine) e il fiatone.
Cercai di trattenermi per non scoppiarle a ridere in faccia.
Sara: "Allora?! Che è successo? Racconta...."
Io avviandomi verso la mia camera, con lei che mi seguiva dopo aver chiuso la porta, per poter parlare più tranquillamente risposi:
"Beh.... ecco....."
Sara: "Dai muoviti, raccontami!"
Io: "Ok, ok. Un attimo... Allora, i one direction sono venuti a casa mia oggi, e mi hanno informato della loro decisione..."
Sara: "E allora!?" Disse nervosa, quasi quanto lo ero io appena vidi i ragazzi.
Io: "E allora.... HANNO DECISO CHE ANDIAMO IO E L'ALTRA RAGAZZA PER FARE UN AUDIZIONE E POI SCEGLIERANNO I FAN CHI E' LA MIGLIORE"
Sara stette un po zitta guardandomi stupita e poi cominciò:
Sara: "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH"
Io: "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH"
Iniziammo a saltare sul letto quasi rompendolo e ad abbracciarci.
Sara, urlando mi disse:
"Te l'avevo detto che avrebbero fatto una buona scelta, sei troppo brava e non smetterò mai di ripeterlo. Sono sicura che i fans sceglieranno te!!"
Poi continuammo a urlare, saltare, ridere e abbracciarci tutto allo stesso tempo. 
Alla fine però tutto venne interrotto dalle sue parole: "Ma quando parti?"
Ci fermammo, era troppo difficile fare tutte quelle cose insieme e parlare contemporaneamente.
Io: "Parto domani, per questo ti ho chiamata, non potevo non salutare la mia cugina preferita" Dissi sorridendole.
Sara: "Ma mi sembra anche ovvio questo!" Rispose facendomi l'occhiolino.
E poi iniziammo a ridere senza motivo.
Sara: "Però se diventi famosa non sparire eh, senno mi tocca venirti a prendere per un orecchio."
Io: "Ahaha, non sparisco proprio da nessuna parte, come farei poi a stare senza te!?"
Ci abbracciammo di nuovo. Era lei tutto ciò di cui avevo bisogno per sorridere.
Io: "Va beh, ora però devo andare, devo salutare Luca (Il mio migliore amico <3)"
Sara: "Oh, va bene, e quando ci rivediamo noi!?"
Io: "Eh, quando torno penso...." Dico sentendo già la sua mancanza.
Sara: "Ma non pensarci neanche. Non posso stare senza di te per così tanto, ti vengo a salutare per bene stasera!"
Io: "Ahah va bene Sara, allora a stasera."
Uscimmo insieme dalla porta, poi ci dividemmo; lei prese la strada per casa sua, mentre io mi diressi alla fermata del pullman per andare da Luca.
Scesi dal pulman e andai verso casa sua, bussai alla porta e mi aprì sua madre (Lucia):
Io: "Ciao Lucia, c'è Luca?"
Lucia: "Oh, ciao Francesca. Si, è di là, sempre attaccato a quei videogames." Disse con un tono rassegnato facendomi ridere. "Entra pure."
La conoscevo ormai da molto tempo, era come una seconda mamma per me.
Mi accompagnò alla stanza di Luca, che, come aveva previsto Lucia, stava giocando alla play station.
Lo indicò con una faccia ancor più rassegnata, risi e in seguito lei tornò a svolgere le faccende di casa lasciandoci soli.
Luca era il mio migliore amico da molti anni, ci siamo conosciuti un giorno in una maniera un po bizzarra a pensarci: mia cugina mi aveva chiesto di accompagnarla ad un appuntamento che avrebbe avuto con un ragazzo, mi disse che era presente anche un suo amico e che quindi lei doveva portare qualcuna per far in modo che questo povero individuo non facesse il moccolone, così mi toccò accompagnarla. Alla fine il ragazzo in questione era lui e per tutto il giorno non facemmo che litigare, non ci sopportavamo proprio, eravamo troppo diversi, ma alla fine, non so nemmeno come, tra un insulto e un altro ci siamo ritrovati a ridere e scherzare e da allora non ci siamo più divisi. 
Con lui ho passato molti momenti indimenticabili, lui è l'unico di cui mi fido veramente, l'unico che è sempre pronto a darmi una mano in qualunque modo possibile. 
Luca ha un anno in più di me, è molto alto, ha i capelli neri e gli occhi marroni e piccoli, ha sempre il sorriso sulle labbra ed è in grado di trasmetterlo come fosse una malattia altamente contagiosa.
Io: "Ma sempre a giocare stai?! Basta malatoooo!! Ahaha" Dissi entrando e buttando la borsa sul suo letto.
Luca: "Hoilaaa, come mai da queste parti?!" Disse guardandomi un secondo per poi rimettere gli occhi sul gioco.
Io: "Si, sono anch'io felice di vederti." Dissi ridendo.
Luca: "Dai cretina. Vieni qui." Disse finalmente staccandosi dal gioco, che aveva messo in pausa, per poi alzarsi e venirmi ad abbracciare.
E' incredibile come con un semplice abbraccio riesca a trasmetterti tutte quelle sensazioni, ogni abbraccio è diverso, un abbraccio ti dice qualcosa, da un abbraccio senti cosa provi per una persona e quanto sarà importante per te anche se la conosci da 10 secondi, quello di Luca mi diceva sempre le stesse cose: "Sono qui, non aver paura, non me ne andrò mai...." Mi faceva sentire protetta, e passerei le ore così, abbracciata a lui.
Ci staccammo, e iniziai a spiegarli tutto:
Io: "Allora, adesso ascoltami, ti devo dire una cosa importante..." Dissi sedendomi sul letto, facendogli segno di sedersi accanto a me.
Lui mi guardava dritta negli occhi, mi stava ascoltando, nel mentre si sedette.
Gli raccontai dei one direction, della scelta, e tutto il resto, anche se un po le cose le sapeva già.
Rimase un po' sbalordito da questa notizia, sembrava anche un po triste, ma alla fine era felice. Era felice per me, che stavo realizzando il mio sogno, ma era trste perchè sapeva che ci saremmo dovuti dividere.
Luca: "Ah, sono contento per te!" Disse in un misto di sensazioni che si contrastavano fra loro.
Capisco sempre ciò che prova, anche se non me lo dice.
Io: "Ehi, non fare così, non sto andando via per sempre, tornerò. Non potrei mai lasciarti solo, lo sai bene. Te lo giuro Luca, non me ne andrò mai dalla tua vita. Ora però fammi un sorriso che non voglio vederti così."
Lui si sforzò di fare un sorriso...
Luca: "E' difficile sorridere quando l'unica persona che ti rende felice sta per andarsene via e non sai neanche quando ritornerà e se ritornerà." Aveva una faccia tristissima, non potevo vederlo così.
Io: "Allora, cosa ti ho detto? Ritornerò! Lo sai che non posso stare lontano dal mio migliore amico e dal pollo di Lucia" Risposi cercando di farlo sorridere un po', e ci riuscii, la sua risata faceva star bene davvero.
Luca: "Lo sai che senza di te non riuscirei a sorridere proprio. Non voglio che tu ti allontani da me , ma è il tuo più grande sogno, e sarò felicissimo se tu lo sarai."
Io: "Sono felice. Sono felice perchè ho un amico meraviglioso come te, ma il mio sogno si sta finalmente avverando e io non potrei chiedere niente di meglio. Però voglio che tu sorrida sempre eh, non voglio vederti triste."
Luca: "Oddio, non smetterò mai di ripeterlo! Ma come farei senza un amica eccezionale come te!?"
Io: "Ah non lo so...." Scoppiammo a ridere, e poi aggiunsi: "Dai, ora ti voglio un po stracciare alla play su."
Luca: "Ahaha non ci riuscirai mai." Disse convinto.
Io: "Cosa fai mi sfidi!? Va bene iniziamo..." Così entrambi ci alzammo per poi risederci a terra proprio a due passi dal letto, davanti alla televisione.
Iniziammo a giocare ad un gioco di macchine, giocammo tutto il giorno, e tra tutte quelle partite che facemmo ne vinsi solo una. Come si può compete con un giocatore incallito?
Luca: "E sono troppo forte non c'è nulla da fare! Non hai proprio speranze contro di me!" Disse alzandosi in piedi con le braccia verso il cielo mentre girava per la stanza orgoglioso del suo risultato. 
Ruotai gli occhi muovendo la testa a destra e a sinistra ormai rassegnata dalla sua stupidità.
Io: "Si si, bravo, vantati dai! Sei contento che le DURISSIME ore passate davanti ai giochi stanno dando i loro frutti?" Dissi in modo duro per fargli capire che non andava bene che passasse tutto il suo tempo libero tra quei videogames.
Luca: "Si! Sono fiero di me!" Disse guardandomi per poi ridere.
Io: "Io lo sarei poco! Non sai fare altro nella vita... Non è una cosa bella!" Affermai ironica incrociando le braccia.
Luca: "Oh... colpo basso! Questa la paghi!" Disse venendomi addosso per poi incominciare a torturarmi con il solletico mentre io ridevo senza avere più fiato.
Io: "No Luca lasciamiii!" Urlai così tanto che richiamai l'attenzione di Lucia che si preoccupò.
Lucia: "Ma che diavolo sta succedendo qui?" Disse irrompendo nella stanza. 
Luca: "Nulla mamma, torna pure di là!" Disse mentre io parlavo sopra di lui urlando.
Io: "Aiuto Lucia tuo figlio mi molesta!" Risi mentre Luca cercava di coprirmi la bocca.
Lucia: "Luca!" Incominciò con tono severo a rimproverarlo. "Lasciala subito andare. Non è il modo di trattare una ragazza questo!" 
Io: "Brava! Diglielo!" Mi intromisi, ma Luca non voleva proprio saperne di lasciarmi andare.
Lucia: "Se non la lasci giuro che ti levo la play per un mese!" Aggiunse quindi minacciosa.
Luca mi lasciò immediatamente alzando le braccia come per farsi credere innocente. Pff...
Io: "Oh finalmente!" Dissi ricomponendomi. 
Poi guardai l'orologio appeso alla parete dietro di me. Le 19.02. Caspita, era tardissimo.
Io: "Oddio ma è tardissimo devo tornare a casa. Scusate.." Presi quindi la borsa buttata sul letto.
Luca: "Ok ok..." Disse un po' malinconico.
Lucia: "Che succede qui?" Chiese quindi non capendo la reazione del figlio.
Luca: "Ti ricordi il provino che ha fatto Fra mamma?" Chiese vedendo subito la madre annuire. "Beh, l'hanno richiamata. Domani parte per l'Inghilterra." 
Lucia: "Oh ma è fantastico! Lo sapevo che ce l'avresti fatta. Quante volte te l'ho detto Luca eh!?" Luca annuì sorridendo debolmente. "Oooh Francesca fatti valere eh! Fai vedere a quegli inglesi chi sei!" Disse in fine Lucia venendomi ad abbracciare. 
Io: "Certo Luci! Lo farò!" Dissi ridacchiando mentre l'abbracciavo. 
Poi Lucia lasciò soli me e Luca per poterci salutare bene.
Luca: "Ciao migliore amica, e digli a i tuoi one direction che tu sei solo mia!" Mi salutò così, con un sorriso e le sue solite frasi da tenero e ironico allo stesso tempo e io contraccambiai il saluto con un sorriso e dissi:
"Ciao scemo, grazie di tutto, e vedi di non rimpiazzarmi mentre sono via." Poi ridemmo e me ne tornai a casa.
Mia cugina era già lì ad aspettarmi e c'era tutta la mia famiglia che mi aveva preparato una torta per salutarmi e dirmi "Buona fortuna".
Tutto questo organizzato da lei ovviamente, la mia Sara.
Festeggiammo un po' tra risate e giochi come facevamo sempre quando tutta la famiglia si riuniva, mia mamma mi informò che aveva parlato con la scuola e che era tutto a posto, e poi dovetti salutare tutti, ma per ultima Sara...
Sara: "Bene cuginetta mia, domani parti. Sei contenta? Il tuo sogno si avvererà!"
Non era il tipo da fare discorsi tristi, lei è sempre stata il tipo duro che nascondeva la sua fragilità, lei era quella ragazza che sapeva essere forte ed era in grado di affrontare ogni situazione, era molto diversa da me che ho sempre avuto la lacrima facile, perciò questa conversazione mi stupì moltissimo.
Scoppiò a piangere, rimasi a bocca aperta, cercai di consolarla abbracciandola e accarezzandole la testa.
Io: "Ehi, non fare così però...." Poi iniziai a piangere anch'io, e ci ritrovammo così, a piangere l'una nelle braccia dell'altra, proprio come quando eravamo piccole.
Sara: "Non sono mai stata senza di te per più di due giorni da quando mi ricordo, ed ora tu vai via e io non so come farò senza di te. Mi mancherai da morire, mi mancherai cazzo e lo sento già, non sei ancora andata via e già sento che mi manchi da morire..."
Sentendo quelle parole le mie lacrime scesero più forti. Mi sarebbe mancata anche lei. Questa era la prima volta che facevo qualcosa completamente da sola senza che mia cugina fosse al mio fianco, lei c'era sempre stata in ogni momento importante della mia vita, ma questa volta dovevo farcela da sola e sapevo che sarebbe stata davvero dura per me.
Io: "Mi mancherai anche tu lo sai, non so come farò senza di voi, non so se ce la farò, però e quello che voglio fare e non voglio che tu soffra per questo. Io ti chiamerò tutte le sere te lo giuro, ti chiamerò sempre! Però ora basta piangere, non voglio salutare mia cugina così, la voglio come sempre, sorridente, pazza e pronta a dire qualcosa per farmi ridere."
Scoppiò in una risatina, si asciugò le lacrime e così lo feci anch'io.
Sara: "Allora... Ci sentiamo domani cuginetta!?" E finalmente sorrise.
Io: "Oooh, così va meglio" Risposi sorridendole a mia volta. "Si. Ci sentiamo domani, ti chiamo appena parto."
Sara: "No aspetta, chiamami dopo va... ahahah" (essi era un altra "Niall"= dormigliona.)
Io: "Ahaha va bene! A domani Sara, ti voglio bene, e non fare stupidaggini senza prima aver sentito che io acconsento ahaha."
Sara: "Ovviamente, e tu raccontami ogni minimo particolare di quello che farai, voglio sapere tutto!! Ciao cuginetta. Ti voglio bene! "
Io: "Lo farò!" Dissi guardandola andar via con un sorriso sulle labbra. 
In fine andai in camera a preparare le valigie, non sapevo nemmeno quanto tempo sarei rimasta quindi infilai metà del mio armadio per essere sicura. Preparai tutto, mi guardai in torno e tra tutte quelle cose dedicate ai miei idoli sorrisi, sorrisi perché da domani li avrei avuti davanti a me dal vivo e non mi sarebbe più servito dover stare ad osservare una semplice foto. Da domani tutto sarebbe cambiato ed io mi sentivo più elettrizzata che mai. 
Mi sdraiai sul letto, infilai le cuffiette e feci partire la musica. Mi addormentai poco dopo tra le note di forever youg, cantata ovviamente dai miei idoli, con un sorriso sulle labbra e la sveglia impostata per le 8.









Hoooolaaaaaa :D Ho aggiornato bellezze :)
Questo capitolo forse è un pò noioso scusate... Ma povera Francesca, deve anche salutare le persone a lei care no!? 
Comunque da questo momento in poi le cose si faranno sempre più interessanti. Francesca incomincerà a passare ogni momento assieme ai ragazzi (BEATA LEI!) e succederanno un sacco di cose. 
Spero di rivecere alcune recensioni. 
Un saluto a tutti, vi lascio con delle immagini relative ai saluti di questo capitolo.





Francesca e Luca:

ù





Sara e Francesca:

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Capitolo 8
*** Si parte! ***





Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin.

A questo fastidiosissimo suono mi svegliai di colpo, senza però aprire gli occhi. Mi sforzai di farlo, ma i miei occhi non volevano proprio aprirsi.
Mi girai, buttai la mia mano a peso morto sopra la sveglia ed essa cadde a terra rompendosi, però almeno l'avevo spenta.
Mi girai dall'altra parte per riprendere sonno, poi un pensiero mi attraversò la mente:
"Oggi devo andare via con i one direction!"
Quasi non riuscivo a credere neanche alle parole dei miei pensieri.
Non riuscivo proprio a crederci, il mio sogno si stava avverando davvero.
Aprii gli occhi di scatto, lanciai le coperte e mi precipitai in bagno, aprii il rubinetto con l'acqua fredda e me la gettai in faccia lavandomi completamente pure il pigiama azzurro che indossavo, poi andai davanti all'armadio ed incominciai a fissarlo ed ecco che anche questa mattina inizia il grande interrogativo di ogni giorno: Che cosa mi metto?
Ogni giorno, TUTTI (non dite di no perchè tanto sappiamo che è così), stiamo almeno 1 ora davanti all'armadio cercando di rispondere a questa domanda.
Il problema però oggi era più grande.
La maggior parte dei vestiti erano in valigia e sarebbe stato impossibile trovarne uno adatto senza poi dover rifare tutta la valigia ( e non c'era proprio tempo per questo).
Cercai ovunque, buttai giù l'armadio per trovare qualcosa di decente, ma non c'era più nulla, era tutto in valigia, rimanevano solo dei jeans lunghi e stretti ma con una evidentissima macchia gigante di sugo vicino al ginocchio, causata dalla pasta con le polpetta al sugo di mia nonna (e con la frase "Di mia nonna" ho detto tutto, non so se mi spiego..), una magliettina a maniche corte bianca decisamente trasparente, una canottiera azzurrina che però era troppo semplice e non mi piaceva, una felpa blu con un bruttissimo fiore gigante in stoffa appiccicato all'altezza del cuore e in fine sbucarono fuori dei panta collant blu che non avevo mai visto, scoprii dopo che appartenevano a mia madre, ma dato che a lei non andavano li aveva buttati nel mio armadio.
Poi ebbi un'idea grandiosa:
Con una velocità assurda iniziai a tagliare e cucire per bene i jeans, che divennero dei fantastici pantaloncini, li misi sopra i panta collant, poi indossai la maglietta azzurrina e sopra la maglia bianca trasparente, insieme erano decisamente perfette, e in fine misi la felpa sopra dopo aver staccato quel fiore orrendo, (non faceva proprio caldo da maniche corte ormai)... Infine misi i miei stivali blu, che stranamente avevo dimenticato di mettere in valigia.
Mi truccai leggermente: matita e mascara blu, raccolsi i capelli con una pinza a forma di fiore che mi aveva dato mia mamma e poi mi misi a guardare l'ora. Erano le 8.45, avevo 15 minuti per salutare i miei.
Io: "Bene, sono pronta!" Dissi guardando le valige davanti alla porta principale.
Mamma: "Amore mio, sei bellissima come sempre!" Aveva gli occhi lucidissimi. La cosa più brutta per me era veder piangere mia madre, non riuscivo a vederla così.
Io: "Grazie mamma!" Poi l'abbracciai. Quell'abbraccio sembrava non finire mai. Non voleva lasciarmi, penso che sia così per ogni madre. E' brutto vedere andar via la propria figlia, e anch'io non avrei voluto lasciarla.
Mamma: "Fai la brava amore mio. Ti chiamo ogni sera va bene? E torna presto che già mi manchi." Mentre parlava sorrideva, ma si vedeva benissimo che mancava poco per far si che scoppiasse a piangere così, da un momento all'altro.
Io: "Certo mamma. Sarò qui il prima possibile! Non ti libererai facilmente di me!" Dissi sperando di sdrammatizzare un po la situazione per non vederla in quello stato.
Lei fece un sorrisino. Lo so, so che era felice per me.
Mamma: "Vedi di diventare famosa e portare alla tua mamma tanti soldi eh" Mi rispose ridendo. Era bello vederla ridere ora.
Io: "Sicuro mamma, solo per te!"
Poi sbucò mio padre dall'altra stanza.
Papà: "Vedi di non combinare i tuoi soliti casini eh!" Mi disse sorridendomi.
Io: "Ma io non combino mai casini!"
Iniziammo tutti a ridere, poi sentii un clacson che proveniva da fuori.
15 minuti erano passati così in fretta, troppo in fretta. Dovevo andare, i one direction mi stavano aspettando fuori.
Abbracciai i miei genitori.
Io: "Vi voglio bene, ci vediamo presto."
Mamma e Papà: "Ti vogliamo bene tesoro e stai attenta."
Poi voltai le spalle, presi le valige e uscii di casa chiudendo la porta alle mie spalle, feci un respiro profondo e mi dovetti trattenere per non piangere.
Louis: "Dai Francy, muoviti, non abbiamo mica tutto il giorno eh." Urlava Louis, ridendo insieme agli altri, alle mie spalle.
Mi voltai, e lo vidi, quell'immenso pullman/casa che trasportava in Italia i one direction. (Ho specificato 'in Italia' perchè ne avevano uno per ogni luogo in cui andavano) 
Era fantastico, quel pullman era enorme, era tutto bianco con delle strisce ondulate blu e le foto dei one direction in un lato, mentre nell'altro c'era un enorme scritta "ONE DIRECTION" ogni lettera aveva un colore diverso, era stupendo e dentro era ancora meglio; c'era di tutto, dal divano, al bagno, al letto e anche un frigorifero.
Wow, non avevo mai visto niente di così bello prima.
Andai verso quell'enorme pullman, un uomo mi prese le valigie e me le sistemò dove c'erano gli altri bagagli.
Io salii, salutai i ragazzi e mi guardai intorno con la bocca aperta indicando praticamente ogni cosa. Guardavo i ragazzi e poi di nuovo il pullman con una faccia che diceva "Ma - questo - e - quello - bello - c'è - wow." Scoppiarono tutti a ridere e Louis intervenne come sempre:
"La novellina non ha mai visto un pullman privato." disse scherzando e facendosi una bella risata.
Con una faccia che voleva significare 'scappa che ora ti ammazzo!' dissi:
"Scusa tanto se non sono famosa e non ho mai avuto niente che potesse avvicinarsi neanche minimamente a tutto quello che avete voi."
Scoppiarono a ridere e poi mi sedetti nel divano vicino a Liam.
Incominciai a pensare e mi feci una domanda che rivolsi in seguito ai ragazzi:
"Ma come ci arriviamo in Inghilterra con questo?!"
Niall: "Ma infatti non andiamo con questo..." Disse ridacchiando
Io li guardai perplessa senza capire.
Liam: "Il pullman ci porta solo fino all'aeroporto, li ci aspetta un jet privato e andiamo con quello."
Jet privato. Le sole parole già mi suonano strane, era incredibile pensare che fino a qualche giorno fa passavo le mie solite giornate tra scuola e casa, mentre ora stavo per salire in un jet privato con i miei più grandi idoli.
Rimasi a fissarlo con gli occhi sbarrati per un bel po. I ragazzi stavano morendo dal ridere.
Non potevo credere che tutto questo fosse realtà.
Le mie uniche parole alla fine furono: "Wow!"
I ragazzi continuarono a ridere e mi guardarono quasi come se fossi una stupida.
Io: "Ma faccio così ridere?" Dissi rivolgendomi a Liam, che era il più vicino a me.
Liam: "No" Sorrise. "Tutti noi abbiamo avuto la stessa reazione la prima volta, solo che è diverso vederlo in un altra persona."
Poi feci una risatina anch'io capendo la situazione.
Mi resi conto che ci eravamo fermati, eravamo arrivati all'aeroporto in un attimo.
Scendemmo dal pullman, gli uomini, che credo fossero una sorta di guardie del corpo, stavano caricando le valige sul nostro jet. (Il NOSTRO jet)
E poi lo guardai: era immenso, sarà perchè non avevo mai visto un jet dal vivo prima di allora, ma vi giuro che era immenso.
Rimasi sbalordita e lo guardai per un po, immobile davanti a quell'enorme macchina volante.
Niall: "Hai intenzione di stare qui?!" Venne a chiedermi ridendo.
Io allora mi risvegliai da quello stato di trans e risposi: "No no, non ci penso proprio."
E così Niall mi accompagnò verso l'interno del jet.
L'interno...Wow. Qui si che c'era di tutto e di più.
Era una vera e propria casa volante, era grande quanto casa mia, ma molto più bella.
C'era il bagno che era una cosa abnorme, 3 letti singoli e uno matrimoniale, un divano di pelle con cuscini bellissimi tutti colorati, la televisione provvista di play station e giochi di tutti i tipi per passare il tempo, la cucina con dispense, frigo, lavello, forno e fornelli, e non vi dico cosa c'era da mangiare....
Feci avanti e indietro per più di 4 volte, i ragazzi mi osservavano divertiti.
Liam: "Ti piace?" Mi chiese sorridendo.
Io: "Mi piace? Io ho intenzione di fare cambio di casa!"
I ragazzi si misero a ridere e la risata di Niall, che si fece sentire più delle altre, mi fece ricordare una cosa importante.
Io: "Ah, mi stavo quasi per dimenticare." Dissi per poi andare nella camera dove avevo lasciato la mia borsa per prendere una cosa.
I ragazzi mi guardavano con aria interrogativa.
Aprii la mia borsa e tirai fuori una busta blu con dentro un pacco. 









Finalmente l'avventura è cominciataaa!!! Francesca vivrà un'avventura fantastica ora!
Ora vi lascio! Spero di ricevere delle recensioni mi raccomando ;)
Saluti e baci

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Capitolo 9
*** Buon compleanno! ***





Diedi la busta con dentro il pacco a Niall sorridendogli.

Io: "Auguri Niall" Dissi con un grande sorriso! Ero felicissima di potergli finalmente fare gli auguri di persona e non solo via internet sui social network come gli anni passati.
Si, era esattamente il 13 settembre, il compleanno di Niall.
Niall rimase a guardarmi a bocca aperta, non si aspettava un regalo di compleanno da me, o forse non si aspettava neanche che me lo ricordassi (come no... sarebbe stato IMPOSSIBILE!).
Mi guardò per un po quasi fosse sperduto, poi sorrise e mi ringraziò.
Mi piace fare i regali, è bello vedere il sorriso di una persona, una persona contenta per qualcosa che hai fatto tu, e veder sorridere uno dei miei idoli per qualcosa che avevo fatto io era semplicemente stupendo.
Tolse il pacco dalla busta, era un pacco verde con un fiocco rosso. Lo scartò cercando di non rovinare il fiocco e la carta, ma era una cosa molto difficile.
Lo osservò e la sua faccia compì una metamorfosi fantastica.... da un semplice sorriso spalancò gli occhi sbattendo le palpebre 1000 volte al secondo, come se avesse la vista appannata e volesse mettere a fuoco tutto per bene, poi aprì la bocca e guardò il regalo come un bambino che vede i regali sotto l'albero la mattina di natale, e alla fine incominciò ad urlare come un pazzo e i suoi occhi divennero quasi lucidi (forse perché aveva sbattuto troppo le palpebre). Era una scena assurda e tenerissima allo stesso tempo.
Gli avevo regalato un biglietto di Justin Bieber (per chi non lo sapesse, Niall Horan è un grande fan di Justin.), ma non un biglietto qualunque per un concerto, era un biglietto che ti dava la possibilità di passare una giornata intera con Justin e fargli un'intervista. 
Avevo quel biglietto perché mio padre lavora per il giornale e ogni tanto arrivavano le opportunità di poter andare ad intervistare anche personaggi famosi fuori dall'Italia e dato che mio padre sapeva quanto io desiderassi viaggiare aveva deciso di prendere quel biglietto per me così che io potessi andare a fare l'intervista e conoscere Justin (non sono una grande fan di Bieber, ma non mi sarebbe certo dispiaciuto incontrarlo). 
Ok, io non lavoro al giornale e in teoria quel biglietto era riservato ai dipendenti, ma tanto chi se ne sarebbe accorto? Mio padre mi avrebbe scritto le domande da fare e io avrei solo dovuto registrare le risposte. Questo era il piano, ma avendo l'opportunità di viaggiare comunque ora mi sembrava più opportuno regalare quel biglietto a Niall che, pur essendo famoso quanto Justin, si esaltava sempre quando si parlava di lui quasi come io facevo per loro.
Quest'intervista si sarebbe tenuta tra un mese.
Vedere Niall comportarsi in quel modo era un po strano, quella scena e le risate dei ragazzi in sottofondo, che continuavano a prenderlo in giro, mi fecero fare una piccola risatina.
Poi Niall mi abbracciò, quanto avevo sognato di vivere quel momento, continuando a ripetermi: "Grazie, grazie mille, sei fantastica, è il regalo più bello che potessi farmi."
Per quanto fosse strana quella scena quasi mi commuovevo.
Io, Francesca D'aria, avevo reso felice Niall Horan.
Vidi Niall andare verso il bagno con il biglietto in mano e dopo un po' decisi di seguirlo lasciando i ragazzi davanti alla tv.
Continuava a guardare quel regalo come fosse il tesoro più prezioso che possedesse. Sorrisi guardandolo.
Io: "Sei contento?" Gli chiesi poi appoggiandomi al lato della porta del bagno?
Niall: "Ma certo che sono contento! Perchè non si vede forse?!" Rise. "E' il regalo più bello del mondo. Non so davvero come ringraziarti. Grazie." Si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla guancia abbracciandomi poi per la seconda volta in meno di due minuti. Ero al settimo cielo.
Io: "Tu devi ringraziare me? No, io devo ringraziare te e gli altri per tutto quello che avete fatto per me." Si allontanò da me per guardarmi dritta in faccia come per capire se stessi parlando seriamente o meno.
Niall: "Ma noi non abbiamo fatto proprio niente." Disse alla fine senza capire.
Lo guardai alzando un sopracciglio quasi innervosita dalla sua affermazione.
Io: "Non avete fatto niente?! Passare del tempo con voi è sempre stato il mio più grande sogno e voi siete venuti fino in Italia, a casa mia, e l'avete realizzato rendendolo anche più bello di come lo immaginavo. Voi, con le vostre voci e il vostro talento, avete iniziato a farmi sognare, mi avete regalato 1000 emozioni con una semplice canzone. Io vi devo ringraziare e questo non è NIENTE in confronto a tutto quello che avete fatto voi per me! Quindi grazie a te."
Rimase a guardarmi sbalordito con gli occhi lucidi che brillavano al sole e poi mi diede un secondo bacio che mi inumidì la guancia.
Niall: "Sei fantastica!" Disse in fine con uno dei suoi sorrisi teneri che ti fanno venir voglia di abbracciarlo senza poi lasciarlo andare.
Arrossii di colpo e lui mi sghignazzò leggermente, così sorrisi divertita.
Tornai di là dagli altri mentre Niall era rimasto in bagno per sistemare il biglietto e assicurarsi di trovare un posto "sicuro". Per "sicuro" intendo INACCESSIBILE.
Gli altri erano tutti seduti davanti al televisore acceso.
Louis: "Con quel regalo l'hai reso proprio il più felice del mondo!" Disse senza nemmeno guardarmi.
Io: "Sono davvero contenta per questo." Dissi con un sorriso mentre il mio sguardo era perso nel vuoto.
Harry: "Non è che ti sei presa una cotta per il nostro Horan eh?!" Disse guardandomi.
Le rumorose risate risuonarono per tutto il cielo.
Io si l'amo, ma come amo tutti e cinque da quando per la prima volta li ho sentiti cantare, ma è un amore da fans, un amore che a mio parere può essere persino più forte degli altri amori possibili.
Io: "Certo che lo amo!" Dissi quindi mettendo le braccia sui fianchi convinta. Tutti si voltarono nella mia direzione guardandomi con occhi sgranati.
Io: "Come amo tutti quanti voi dal primo momento che ho ascoltato le vostre voci!" Continuai ridendo sotto i baffi.
I ragazzi rimasero ancora un po' a fissarmi senza saper bene che fare, poi incominciarono a ridere.
Harry: "Abbiamo davvero le fan migliori del mondo non credete ragazzi?!" Disse rivolgendo uno sguardo a ciascuno dei suoi amici che annuirono sorridendo amorevolmente.
Louis poi si alzò dal divano, prese un joystick della play e, facendolo ballonzolare, si rivolse a Harry dicendo:
"Che dici? Partitina?" Con aria di sfida.
Harry: "Accetto la sfida." Disse con decisione.
Accesero la play, Louis passò l'altro joystick a Harry, mise il gioco, si sedette sul divano e iniziarono la partita.
Guardai lo schermo. Era lo stesso gioco con cui avevo giocato insieme a Luca il giorno prima. Feci un piccolo sorriso ricordando quei momenti, un po già mi mancava. Mi persi nei miei pensieri quindi Liam preoccupato mi chiese:
"Francesca c'è qualcosa che non va?"
Io tornai sulla terra ferma e risposi a Liam:
"Emh... No, no, tranquillo, è solo che mi è venuto in mente che ieri ho giocato a questo stesso gioco con il mio migliore amico." Dissi facendo un leggero sorriso.
Louis: "Sai giocare alla play?" Mi guardava con una faccia scioccata.
Io: "Certo che so giocare. Guarda che non mi mancano le braccia!" Dissi sottolineando la cosa mentre agitavo le braccia in sua direzione.
Louis: "Pff, i videogame non sono adatti alle donne." Che maschilista!
Ok, forse non sapevate che io, quando dicono certe cose, le prendo come una sfida e l'accetto subito.
Io: "A si!? Voglio proprio vedere allora come te la cavi a giocare contro una donna...” Dissi quindi sfidandolo.
Louis: "Prego, io sono qui apposta." Disse con aria di sfida.
Mi sedetti accanto a lui, Harry mi fece spazio su quell'enorme divano, presi il joystick tra le mani di Harry e incominciai a giocare.
Ero improvvisamente diventata bravissima. Le ore passate a giocare con Luca il giorno prima erano servite a qualcosa.
Lo stracciai arrivando al traguardo la bellezza di 3 minuti prima di lui che rimase a bocca aperta.
Io: "Brava questa ragazza pur essendo una donna eh!?" Scoppiai a ridere e gli altri con me.
Harry: "Ti piace fare lo spavaldo eh Louis?! “ Disse ridendo.
Louis: "Si si, tutta fortuna, avevo finito la benzina." Rimasero tutti zitti un secondo. Louis sembrava davvero serio.
Liam: "Louis. In questo gioco la benzina non può finire."
E Louis si ammutolì. Ci fu un istante di silenzio e poi scoppiammo tutti di nuovo a ridere, anche Louis.
Poi, sentendo tutte quelle risate, arrivò Niall.
Niall: "Ma cosa succede qui?"
Liam: "Francesca ha praticamente stracciato Louis alla play!" Gli rispose ridendo.
Niall mi guardò un attimo e poi guardò Louis che aveva una faccia come per dirgli "Lascia stare." poi si mise a ridere e mi disse:
"Grandiosa. Era un pezzo che speravo qualcuno riuscisse a batterlo."
Io: "E lo so, lo so, sono mitica!" E poi mi misi a ridere insieme agli altri.
Louis: "Si dai. Comunque voglio la rivincita."
Io: "Vuoi che ti batta di nuovo?!" Mi girai di scatto a guardarlo con un sorriso che penso abbia scatenato in lui un'istinto omicida.
Louis: "No questa volta sarò io a batterti." Disse convinto.
Io: "Voglio proprio vedere." Dissi alzando un sopracciglio ridendo.
Allora continuammo a giocare e riuscii a batterlo ancora.
Io: "Chi doveva battere chi!? Ahah"
Louis: "Mi sono distratto un attimo. Facciamone un'altra!" Disse con il nervosismo addosso.
Io: "No, basta. Non mi piace vincere facile." Dissi guardandolo negli occhi con lo stesso sorrisetto da stronza.
E si sentì un "Olèè" dagli altri ragazzi che stavano ridendo come pazzi.
Louis: "Cosa vi ridete voi!? Che amici...!" E continuavano a ridere.
Zayn: "Ammettilo Lou. Hai trovato qualcuno più forte di te."
Louis: "No no. Io voglio la rivincita!"
Io: "Un'altra? Ma non ti è bastato essere sconfitto 2 volte?" E le risate dei ragazzi si fecero più forti.
Louis: "Adesso però non ti vantare troppo eh." Disse facendo il broncio.
Louis: "Va bene, va bene. Ho capito. Io mi alleno! Però poi voglio la rivincita!" Aggiunse dopo un po.
Mi fece l'occhiolino e io gli sorrisi.
Io: "Va bene! Ora vado un po a riposarmi che ogni volta quando mi alzo presto non mi reggo quasi in piedi." Risi e mi alzai per dirigermi verso i letti.
Niall: "E non sei l'unica." Rise anche lui seguendomi con lo sguardo, io gli sorrisi.
Andai in un letto matrimoniale, poi presi la mia valigia, la aprii e cercai il mio pigiama (Maglia blu con il disegno di un cagnolino bianco sopra e pantaloni grigi classici). Aprendo la valigia però mi accorsi che c'era una busta che io non avevo messo.
La presi e guardai cosa conteneva.
C'era un cd, con scritto sopra "Guardami <3 ".
Lo guardai abbassando le sopracciglia assumendo un'espressione perplessa, poi mi alzai e presi un portatile che stava li vicino, lo accesi e fui contenta di scoprire che non c'era la password.
Quando fu finalmente acceso misi il cd e aprii la cartella.
Il cd conteneva un file con un video intitolato "Ti vogliamo bene."
Aprii quindi il file e incominciai a guardarlo.









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Ecco un altro capitolo. Che ne pensate? 
Si, lo so ancora praticamente la storia non è cominciata ma abbiate pazienza, tra un po' si ravviverà un po'.... Nel prossimo capitolo ci sarà un momento commovente e un momento molto divertente, poi nel capitolo successivo finalmente conosceremo l'altra ragazza che ha passato i provini ;D
Continuate a seguirmi e se vi va lasciate alcune recensioni che mi rendete davvero felice :)
Un saluto a tutti e a prestooo <3





PER NIALL BUON COMPLEANNO :)

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Capitolo 10
*** La famiglia ***





Il video cominciava con delle foto di me da bambina.

La prima foto mi raffigurava a 3 anni mentre cantavo con in mano un pennarello, facendo finta che fosse un microfono.
La canzone di base era la canzone di Anna Tatangelo "La più bella"; era la canzone che cantavo a mia madre quando ero piccola.
Le foto continuavano a scorrere, foto di me da piccola; più il video andava avanti più nelle foto ero grande, e ogni tanto c'era un testo scritto.
"Eccola la nostra bambina; La stella più bella di questo universo; La gioia più bella che abbiamo a questo mondo; Sei la cosa più bella che ci sia mai capitata ricordatelo; Sei la nostra bambina e non importa quanto potrai crescere, lo rimarrai per sempre; Ti vogliamo bene e ci manchi tanto. Un bacio. Mamma e Papà. <3 "
Le lacrime incominciarono a scendere da sole dopo la prima scritta.
Piangevo, piangevo sempre di più.
Poi la canzone cambiò. Incominciò una canzone degli studio 3 "Forse un angelo", che è da sempre la canzone mia e di Sara.
Ricominciarono delle foto in cui io ero piccola, foto dove io ero con lei, con mia cugina, e quindi praticamente quasi tutte le mie foto da piccola.
Le foto cambiavano e man mano eravamo sempre più grandi. Delle scritte ogni tanto apparivano.
"Ci vedi? Siamo noi, questa è la nostra storia, l'abbiamo cominciata insieme, la viviamo da sempre insieme e ti assicuro che la finiremo insieme; E questa canzone te la ricordi? E' la nostra canzone da sempre. E' una parte di noi. E se avrai bisogno di me ma io non ci sarò ti basterà ascoltarla e sarà come se fossi li; Sei la cugina migliore del mondo. Grazie per essere ciò che sei; E so che ora starai piangendo, proprio come sto facendo io per fare questo video, però sorridi alla vita cuginetta, sorridi che sei bella!"
A quel punto incominciarono una serie di foto buffe di me e Sara che facevamo le sceme insieme tra varie smorfie e scatti mentre ridevamo di gusto oppure anche scatti di foto in momenti poco opportuni. Incominciai a ridere di gusto tra le lacrime che scorrevano.
"Ti voglio bene cuginetta e te ne vorrò per sempre! Non scordarlo mai! La tua Sara <3" 
Così terminava la sua parte di video e la musica terminò in quel momento. Ormai pensavo che fosse terminato ma invece no, c'era ancora una parte di filmato.
Si vedeva mia cugina alle prese con la telecamera mentre diceva "Si fa così? Ma è accesa?" risi per quanto fosse buffa la sua faccia in primo piano mentre cercava di far funzionare la telecamera.
Poi, finalmente, riuscì a capire che era accesa e andava bene, indietreggiò e si sedette sul divano, li c'erano mia madre, mio padre e gli altri miei parenti che il giorno prima erano presenti alla "mia festa".
"Ciaooo cuginetta!" Disse a voce alta mia cugina facendo un enorme sorriso.
"In questo momento dovresti già essere in viaggio. Abbiamo fatto questo video per far in modo che tu non ti dimentichi di noi." Continuò facendo una piccola risatina, come se potessi mai dimenticarmi della mia famiglia.
"Non potremo vederti per un bel po di tempo. Non sarai più in questa casa con noi, sarai lontana da me. Ma come farò senza di te!?" Disse mia madre con gli occhi lucidi.
"Ci mancherai moltissimo tesoro." Aggiunse mio padre facendo un sorriso commovente alla videocamera.
"Ora tu stai realizzando il tuo sogno e lo devi portare al termine eh amore di zia!" Disse la madre di Sara facendo un grande sorriso.
"Abbiamo sempre saputo che il tuo talento era unico e ora tutto il mondo potrà saperlo." Aggiunse mio zio.
"Ora forza cuginetta, realizza questo sogno e torna al più presto." Disse poi Sara.
E poi tutti in coro dissero.
"Divertiti. Ti vogliamo bene."
E il video così terminò.
Continuavo a piangere. Le lacrime non volevano smettere di scendere rigandomi le guance.
Avevo una famiglia fantastica. Non potrei desiderare niente di meglio! Grazie a loro sono quella che sono e vivo momenti stupendi. Li amo più della mia stessa vita. Dio quanto li amo e mi mancavano da morire anche se era poco più di qualche ora che non li vedevo. Come avrei fatto senza di loro proprio non lo so, però loro vogliono che io realizzi il mio sogno ed è proprio quello che farò! Anche per loro!
Mentre ero lì, nel letto a piangere con il pc tra le gambe, mentre avevo schiacciato nuovamente play per rimettere quel maledetto video che mi faceva piangere ma allo stesso tempo star bene, qualcuno aprì la porta.
"Ehi Francesca stai già dormendo?"
Era Niall, appena mi vide piangere la sua espressione cambiò e un pizzico di preoccupazione mi venne svelata.
"Francesca..... ma - ma che succede? Stai bene?" Mi chiese.
Io: "Si, stai tranquillo. E' solo che mi sono accorta che ho una famiglia fantastica e mi manca da morire." Mentre parlavo non riuscivo a smettere di piangere.
Venne vicino a me e si sedette nel letto, i suoi occhi si fermarono sul pc e vedendo quell'ultima parte di video sorrise.
Niall: "Ti vogliono davvero bene!" Il suo sguardo era puntato sul computer e lo guardava con gli occhi lucidi. Lo guardai, la sua espressione era malinconica, si vedeva che anche lui stava soffrendo.
Niall: "So quello che provi. A tutti noi manca la propria famiglia. La dobbiamo lasciare sempre per la nostra carriera e non la vediamo quasi mai. A me mancano da morire, ma è bello tornare a casa dopo tanto tempo e riabbracciare i tuoi parenti, vedere che loro sono felici per te e per quello che fai, è una cosa fantastica."
Non staccò gli occhi dal pc neanche per un istante e sorrise con quegli occhi azzurri così lucidi che mi permettevano di vedervi riflessa la mia immagine.
Ad un certo punto si voltò a guardarmi e poi sorrise dolcemente. Io già lo stavo osservando e sorrisi a mia volta.
Niall: “Però non essere triste, loro non vorrebbero vederti così, lo dice anche il video!" Rise. "Dai fai un bel sorriso."
Allora annuii, mi asciugai il viso bagnato dalle lacrime e sorrisi.
Io: "Comunque, sei venuto qui senza un motivo o mi dovevi chiedere qualcosa?" Risi.
Niall: "Ah, giusto. Noi abbiamo preparato da mangiare. Vuoi venire con noi o preferisci dormire?"
Io: "No, vengo. Mi è passato il sonno tanto."
Ci alzammo dal letto, io spensi il computer e poi seguii Niall. Erano già tutti a tavola.
Tutti: "Oooh ma quanto ci avete messo." Risero.
Lo sguardo di Harry e Liam per primo si posò su di me, notarono gli occhi rossi e gonfi per via delle lacrime e capirono che avevo smesso di piangere poco prima.
Liam e Harry"Ma cosa è successo?" Chiesero in coro con una faccia sconvolta. Anche gli altri ragazzi spostarono il loro sguardo su di me e anche nei loro volti potei notare la preoccupazione.
Louis: "Se è colpa di Niall lo ammazzo subito." Disse passandosi un dito davanti alla gola in segno di minaccia.
Feci una risatina e poi risposi.
Io: "No no, figurati, anzi mi ha tirato su il morale lui." Dissi sorridendo.
Liam: "E allora che hai piccola?" Chiese confuso.
Sentirlo pronunciare la parola piccola per me era fantastico.
Io: "Ma niente tranquilli. E' solo che la mia famiglia mi aveva nascosto un video nelle valige e l'ho appena visto." Li guardai con un piccolo sorriso colmo di malinconia e loro mi guardarono con aria triste. Si vedeva che a tutti mancava la propria famiglia. Ci fu un minuto di silenzio colmo di tristezza.
Louis: “Va beh... Ora mangiamo? Ho fame!” Disse in modo che il silenzio si trasformasse in una serie di chiassose risate.
Alla fine anche io e Niall ci sedemmo a tavola pronti a mangiare.
Harry: "E una mia specialità!" Disse Harry prima che potessimo toccare cibo.
Io: "Ah, l'hai fatta tu?" Dissi osservando il piatto.
Harry: "Certo, sono un ottimo cuoco." Aveva un aria convinta, ma c'era qualcosa che non mi convinceva... Però alla fine era solo pasta al sugo.
La assaggiai e mi dovetti sforzare per non far notare la mia faccia disgustata. Era troppo cotta, così tanto che non potevi nemmeno toccarla che si deformava e oltre tutto c'erano troppo aglio e troppo sale.
Harry: "Com'è?" Mi chiese con aria speranzosa.
Non volevo offenderlo, anche se quella pasta faceva davvero schifo!
Per fortuna, prima che potessi rispondere, si intromise Liam.
Liam: "Harry.... Questa pasta fa proprio schifo!" Disse osservando il piatto con aria disgustata.
Harry: "Ma no dai, non può essere così male!" Disse con aria delusa voltandosi verso l'amico.
In quell'istante Zayn si alzò dal tavolo e corse in bagno a sputare quella roba. Harry lo guardò stupito, io e gli altri lo guardammo senza sapere che fare, mentre Louis rideva a crepapelle.
Louis: "Questa pasta è davvero immangiabile!" Disse tra le risate alzandosi per andarla a buttare nel bidone dalla spazzatura. Harry guardava tutti confuso e dispiaciuto
Harry: "E' veramente così cattiva?" Si rivolse poi a me con un'aria da cucciolo indifeso.
Io: "Emmh....." Non riuscivo a rispondergli, mi dispiaceva troppo.
Liam: "Francesca è troppo buona per dirti la verità." Disse quindi salvandomi ancora.
Harry spostò lo sguardo prima su Liam e poi su di me, mi sorrise e poi assaggiò anche lui la sua pasta e la sua espressione diventò improponibile. Smorfie così disgustate non ne avevo mai viste. Scoppiai a ridere.
Intanto tornò Zayn.
Zayn: "Ma cos'è quella roba Harry?" Urlò.
Harry: "Pasta col sugo!" Rispose tranquillamente.
Louis: "Sei sicuro?" Chiese dopo essersi riseduto a tavola incominciando a picchiettare con la forchetta un chicco di pasta nel piatto di Liam, che gli stava accanto, che si decompose in minuscoli pezzettini mollicci.
Zayn: "Meno male che non siamo morti almeno!" E scoppiammo di nuovo tutti a ridere.
Poi ci girammo tutti verso Niall che cominciò a parlare con la bocca piena.
Niall: "Secondo me è buonissima."
Non credevo ai miei occhi. Ingurgitava quella roba velocemente senza prendere neanche il tempo per respirare, da come la mangiava lui sembrava essere una squisitezza.
Louis: "Si, ma adesso cosa mangiamo?!" Disse poi attirando l'attenzione su di sé.
Ci furono alcuni minuti di silenzio.
Io: "Dai ci penso io ragazzi." Dissi alzandomi dal tavolo portandomi dietro il mio piatto in modo che potessi buttare quella roba.
Liam: "Sai cucinare?" Disse seguendomi.
Io: "Si me la cavo." Poi sorrisi e andai verso i fornelli.
Io: "Cosa preferite mangiare oggi signori?" Chiesi ridendo.
Louis: "Mmmmh........Signora chef non so proprio." Rispose ridendo. Poi ci fu un attimo di esitazione e continuò: "Aspetta un attimo, ma tu sei italiana! La sai fare la pizza?" Mi guardò con un sorriso e allora sorrisi anch'io.
Io: "Ovvio! Con cosa la volete?" Dissi esaltandomi.
Louis: "Perfetto! Ma io ti amo, davvero!" E sorrise come un ebete facendomi scoppiare a ridere, poi continuò: "Guarda, mi fido di te, scegli tu come." così mi fece l'occhiolino, poi andò a sedersi sul divano nell'altra "stanza".
Liam: "Ma si dai, scegli tu" E mi sorrise. Poi aggiunse: "Vuoi una mano?"
Io: "No no, stai tranquillo vai pure con Louis." Risposi sorridendogli. E così seguì Louis.
Zayn: "Scegli tu anche per me, tanto peggio di Harry non puoi di certo fare." Rise e poi andò di là anche lui.
Harry: "Io però posso rimanere ad aiutarti così magari miglioro?" Chiese ridendo.
Zayn: "Lascia stare Harry. Sei un caso perso!" Gridò dall'altra stanza.
Io: "Ma certo Harry. Vieni pure." Risposi ridendo mentre osservavo la sua faccia offesa.
Harry venne verso di me e incominciammo a preparare le pizze.
Quanti casini che era riuscito a combinare Harry in pochi minuti: farina ovunque, acqua che colava, pasta per niente uniforme. Un macello! E in tutto quel macello che aveva lasciato per terra dovevamo stare attenti a non cascare come due pere.
Non posso negare però che mi stavo divertendo tantissimo.
Riuscimmo finalmente a preparare tutte le pizze dopo una fatica immensa.
Louis: "Alloraaaa? E' pronto?? Avrei una certa fame!" Urlò ad un certo punto.
Io: "Se alzi quel culo e vieni a tavola magari mangi sfaticato." Harry in quell'istante scoppiò a ridere contagiandomi, mi voltai a guardarlo e scoppiai a ridere ancora di più e in seguito pure lui scoppiò in una risata ancor più rumorosa indicandomi; entrambi eravamo ricoperti di farina dalla testa ai piedi. I ragazzi, che erano venuti in cucina per vedere a che punto era il loro cibo, ci videro e ci guardarono quasi sconvolti.
Louis: "Ma cosa cavolo avete....Woo!"
BOOOM! E in quell'istante cadde con le gambe all'aria e il culo a terra.
Tutti ridemmo come matti a quella scena divertentissima. Tutti tranne Niall che era ancora a tavola intento a pulire per bene i piatti di pasta che nessuno aveva avuto il coraggio di toccare. Assurdo, era assurdo vedere quanto riuscisse a mangiare quel ragazzo e soprattutto COSA.
Louis: "Ma cosa vi ridete. Potevo anche farmi male! Ma cos'è sto bordello?!" Chiese guardandosi attorno quasi innervosito.
Nessuno gli rispose. Eravamo troppo presi a ridere, piegati in due per quella scena in cui lui volava atterrando "delicatamente" con il culo per terra.
Niall: "Ma cosa succede di là?" Urlò dall'altra stanza.
Louis: "C'è che qui hanno combattuto una guerra e mi hanno fatto volare." E allora ridemmo tutti sempre di più, mentre Louis si alzava delicatamente passandosi una mano sulle natiche ormai ricoperte di bianco per pulirsi dalla farina.
Niall ci raggiunse con i piatti completamente puliti, come se li avesse leccati per bene prima di portarmeli e scoppiò anche lui a ridere a quella scena, ma appena fece un passo avanti......
SBAAAAM! Cadde pure lui in un modo che non riesco neanche a spiegarvi! E allora tutti di nuovo a ridere come matti, anche Niall e Louis ma poi....
SBABAM! Caddi anch'io come un idiota perché non riuscivo più a reggermi in piedi per le risate portandomi dietro anche Liam e Harry.
Louis: "E adesso chi è che ride eh!?" Stava ancora ridendo come un matto a quella scena e poi... BOOM! Eccolo l'idiota che era riuscito a cadere due volte in un secondo!
E ci ritrovammo tutti lì, seduti per terra, immersi dalla farina, a ridere come stupidi.
Dopo qualche minuto ci alzammo e ci andammo a cambiare. Le pizze ormai erano pronte.
Erano tutti seduti a tavola tranne me che ero ancora in bagno per togliermi tutta la farina di dosso.
Louis: "Daii che ho fame!!!" Urlò mentre andavo verso di loro.
Io: "Ah, adesso sono la vostra cameriera e vi devo anche portare le pizze!?" Risi.
Liam: "Scusa Francesca e grazie." Disse sorridendomi mentre andavo verso il forno a recuperare le pizze.
Louis: "Cosa grazie... Muoviti donna!" Disse con la forchetta in mano.
Io, guardandolo male, risposi:
"Ok, Louis oggi incomincia una dieta!" E mi allontanai da lui portando via la sua pizza.
Louis: "No no, cosa dieta. Dai dammi sta pizza!"
Io: "Mmmmh....."
Louis: "Dai.... PER FAVORE!" Fece una faccia da cucciolo.
Io: "E va bene dai per questa volta te la lascio passare." E diedi la pizza anche a lui.
Per Louis, ovviamente, una pizza con le carote (lui va pazzo per le carote); per Liam una con sugo, prosciutto, mozzarella e panna; Harry se l'era preparata da solo, una semplice pizza con prosciutto e per Niall mi ero al quanto sbizzarrita, una pizza con prosciutto, bufala, salame, sugo, patatine, gamberetti, funghi e tutto ciò che c'era di commestibile in frigo.
Per me invece una semplice piccola pizza con le patatine, non avevo molta fame.
Io: "Ecco qui. Buon appetito" Poi finalmente mi sedetti a tavola anche io.
Stavo per cominciare a mangiare, avevo il boccone della pizza ad un palmo di naso, poi incominciai a sentirmi leggermente osservata e non ebbi tempo di girarmi che notai tutti gli sguardi dei ragazzi rivolti in mia direzione, i loro occhi erano sgranati e la loro bocca ancora piena.
"Ma è buonissima!" Dissero tutti insieme tranne Niall, lo osservai, assaggiò la pizza facendo la stessa faccia dei ragazzi, ma forse peggio, poi aveva ripreso a mangiare e non aveva di certo intenzione di smettere per parlare. Risi
Io: "Grazie ragazzi. Sono contenta che vi piaccia." Risposi sorridendogli.
Così finalmente iniziammo a mangiare e nessuno pronunciò più una parola fino a che tutti non finimmo.
Louis: "Madonna che bella mangiata! Complimenti alla Chef." Disse sorridendomi mentre si posava le mani sulla pancia.
"Brava Franciiii." Urlarono in coro gli altri.
Louis: "Ehi. Solo io la chiamo Franci ok?!"
Scoppiai a ridere e diedi un bacio a Louis, andai di nuovo in cucina e presi un vassoio.
Io: "Ok. Il pranzo però non è mica finito! C'è il dolce ancora!" Poggiai il vassoio sul tavolo e sorrisi.
Harry: "E questo quando l'hai fatto?" Chiese confuso guardando il contenitore sul tavolo.
Io: "Quando tu eri impegnato a combinare danni con la tua pizza." Risposi ridendo. Harry posò il suo sguardo su di me e rise lievemente.
Il dolce era un semplice tiramisù che i ragazzi non avevano mai mangiato.
Tagliai una fetta ciascuno e la diedi a tutti, la finirono in un secondo.
Liam: "Bravissima Francesca. Era veramente tutto buonissimo." E gli altri annuirono in segno di approvazione.
Louis: "Per Francy un hip hip....."
E gli altri "Urrààà". E incominciai a ridere a più non posso.
Guardammo l'ora, erano già le 3 del pomeriggio, mancava poco al nostro arrivo in Inghilterra, e decidemmo di trascorrere l'ultima ora a guardare la tv, ma alla fine ci addormentammo tutti in quell'immenso divano comodissimo. 









Ecco un altro capitolo ;)
Da qui in poi la storia sarà più interessante perchè si incomincerà a sudare seriamente per il concorso! Continuate a seguirla e lasciate una recensione se vi va. 
A prestoooo <3

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Capitolo 11
*** L'altra scelta ***





Ci svegliammo tutti allo stesso momento, con la voce assillante di Louis che ripeteva in continuazione:

"Dai alzatevi. Siamo arrivati!"
Mi svegliai tra le braccia di Liam, aprii gli occhi e sbadigliai.
Liam: "Buon giorno." Disse con aria assonnata mentre si stropicciava gli occhi.
Io: "Buon giorno!" Risposi mentre mi stiracchiavo.
Poi ci alzammo tutti e scendemmo dal jet. Mi guardai intorno, mi aspettavo di vedere una valanga di ragazze urlati ed entusiaste aspettare i loro grandi idoli davanti al jet (come probabilmente avrei fatto anch'io), però quando scesi non c'era anima viva, se non io, i ragazzi, chi ci aiutava con le valige e il loro manager.
Liam: "Francesca vieni. Questo è il nostro manager, Paul." Disse facendomi cenno di avvicinarmi a loro, così li raggiunsi (erano solo a due passi da me).
Paul: "Piacere cara" Mi porse la mano e mi sorrise e io feci lo stesso.
Io: "Piacere mio."
Sembrava un tipo simpatico, ho visto spesso nei video i ragazzi che si divertivano con lui e trovavo anch'io divertenti le sue battute.
Una macchina ci stava aspettando li davanti e salimmo dopo le varie chiacchiere.
Paul: "Ragazzi ci vediamo in studio eh." Ci fece l'occhiolino.
1D: "Va bene Paul a dopo." Dissero sorridenti.
Così Paul chiuse la porta dell'auto per poi lasciarci soli con l'autista, ancora di fans non c'era neanche l'ombra.
Io: “Ma come mai non ci sono fans ad aspettarvi?" Chiesi quindi mentre guardavo fuori dal finestrino.
Louis: "Nessuno sa che siamo arrivati!" Disse continuando a stuzzicare Harry picchiettando con il dito la sua guancia.
Liam: "Nessuno sa che siamo partiti." Sottolineò Liam sorridendo.
Io: "Avete fatto tutto in segreto?" Dissi io ridendo.
Harry: "In pratica si." E rise tranquillo come se Louis non lo stesse infastidendo.
Liam: "Sai, non vogliamo far sapere a tutto il mondo subito di voi. Abbiamo deciso di non dire ancora niente." Aggiunse Liam.
Io: "E come mai?" Mi voltai verso di lui con un'espressione interrogativa.
Louis: "Il momento sarà più eccitante poi." Rispose ridendo.
Liam: "Ma stai zitto!" Disse guardando Louis. Poi si rivolse a me: "No, è solo che non vogliamo che poi paparazzi e televisione vi sommergano con mille domande come fanno con noi. Abbiamo deciso che è meglio aspettare così chi non vincerà potrà tornare a casa tranquilla senza scocciature. Tanto nessuno saprà mai chi era veramente a cantare."
Li guardai un po perplessa.
Io: "C'è quindi nessuno saprà che sono io a cantare o che è l'altra ragazza al mini concerto dove dovranno sceglierci!?"
Harry: "Esatto!" Disse dopo aver tirato uno schiaffo a Louis non esagerato.
Io: "E come faremo a cantare senza far sapere che siamo noi?!"
Zayn: "Canterete ma non vi farete vedere. E' semplice. Non sarà proprio concerto, sarà un concorso via radio e il pubblico dovrà solo votare la voce migliore."
Io rimasi zitta a riflettere per qualche secondo perdendo lo sguardo fuori dal finestrino, poi mi girai e sorrisi.
Io: "Ho capito!"

Arrivammo qualche minuto dopo davanti al loro studio. Scendemmo e andammo dritti dritti in una stanza per non farci vedere da nessuno. Lì ci stava già aspettando l'altra ragazza.
Era una ragazza bellissima: bionda, con dei capelli lunghi e mossi che le scendevano giù per le spalle sino ad arrivare ai fianchi sottili, aveva dei grandi occhi verdi, una pelle abbronzata (o per l'effetto delle lampade o perché era la classica ragazza piena di soldi che può permettersi di lasciare tutto per andare a farsi una vacanza in regioni tropicali anche con il freddo più intenso), magrissima, tipo modella che non può permettersi di ingrassare e deve mangiare solo e per forza insalata; indossava un vestitino blu, un po troppo corto direi, delle scarpe aperte e alte ed una collana tutta in oro con un ciondolo a forma di cuore.
I ragazzi cercarono di presentarsi ma lei non gli diede il tempo:
"Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah O - MIO - DIO! I One direction sono davanti a me! Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah

NON - CI - POSSO - CREDERE!" Urlava saltellando su e giù con le mani sul cuore come se temesse un infarto, e intanto li abbracciava uno ad uno. Io ero rimasta li a guardarli e mi scappò una corta risata quasi impercepibile, ma capii che lei la sentì per via dell'occhiataccia che mi lanciò in quel preciso ed esatto istante.
Lei: "Scusate ma veramente non mi sembra vero!" Si staccò da loro tornando a sorridere.
Niall: "Tranquilla." Disse sorridendole.
Louis: "Possiamo sapere il tuo nome o continui a urlare." Disse Louis scherzando come sempre.
Lei: "A si, scusate..." Rise. "Sono Nataly piacere." E così scosse la mano al vento in segno di saluto.
Harry: "Bene Nataly. Abbiamo visto il tuo provino, è stato strabiliante. Però come già saprai non è finita qui..."
Nataly: "Si si, me l'hanno spiegato. C'è un' altra ragazza che ha superato le audizioni no!?"
Louis: "E già. Lei è Francesca." Disse sorridendo mentre mi porgeva una mano come per dirmi di avvicinarmi.
Andai verso quella ragazza biondissima sorridendo.
Io: "Ciao Nataly, piacere di conoscerti." Le porsi una mano sorridendole e lei mi osservò dalla testa ai piedi, poi guardò i ragazzi, sorrise e mi porse la mano posando di nuovo i suoi enormi occhi verdi su di me.
Nataly: "Piacere mio." E poi lasciò la mia mano.
Harry: "Bene. Ora che abbiamo fatto tutte le presentazioni possiamo and......."
Non finì la frase che Paul entrò nella stanza.
Paul: "Oh ragazzi. Vedo che avete conosciuto anche Nataly. Bene. Non c'è tempo da perdere, mi hanno appena informato che le ragazze dovranno cantare alla radio domani sera! E quindi devono assolutamente provare!" Quell'uomo gesticolava un sacco.
Rimasi a bocca aperta a quell'annunciazione.
Domani?! Domani avrei dovuto cantare e milioni di persone avrebbero dovuto scegliere se far avverare il mio sogno o no! Avevo pochissime ore per poter provare e il mio cuore iniziò a risentire di attacchi di panico.
Io: "D-domani?" Dissi con aria terrorizzata.
Paul: "E si. Domani sera. Canterete e il pubblico da casa dovrà votarvi."
Ok, stiamo calme. In fondo devo solo cantare a un microfono di una stazione radio...Dove milioni e milioni di persone poi dovranno scegliere o me o Nataly. Ok, era da panico.
Liam: "Ehi, stai calma. Non ti preoccupare, andrà tutto bene, ce la farai." Disse sorridendomi dopo aver notato la mia evidente agitazione.
Lo guardai negli occhi. Mi trasmetteva una sensazione di sicurezza, era fantastico, mi sentivo meglio, gli sorrisi anch'io.
Io: "Grazie mille Liam." L'abbracciai ma Paul ci interruppe.
Paul: "Dai dai, non c'è un minuto da perdere, andiamo in sala prove." Tirò me e Nataly per un braccio fino ad arrivare in un altra stanza dove c'erano un uomo e una donna tra i 40 e i 50 anni.
Paul: "Loro sono Pier e Rosy, vi aiuteranno a migliorare le vostre doti canore." Poi si rivolse a loro: "Le affido a voi so che le tratterete bene." Così si dileguò lasciandoci sole con quei due estranei.
Rosy: "Bene. Chi è delle due Nataly Hudsman?" Disse la signora bionda slanciata con i grandi occhiali neri sul viso guardandoci.
Nataly: "Sono io!" Rispose senza trasmettere alcuna emozione.
Rosy: "Tu verrai con me oggi." E la portò in un' altra stanza.
Nataly sembrava molto sicura di se. Sicuramente non era la prima volta che aveva degli insegnanti privati, ma per me invece era una cosa del tutto nuova.
Pier: "E allora tu dovresti essere Francesca D'aria giusto!?" Mi domandò allora l'uomo con i capelli che tendevano già un po al grigio/bianco e un altezza medio/alta.
Io: "Si! Sono io!" Risposi nervosamente.
Pier: "Allora oggi tu starai con me. Seguimi."
Lo seguii in una stanza grandissima con un piccolo palco in fondo e un microfono posizionato sopra.
Pier: "Bene. Ora vai sul palco e fammi sentire cosa sai fare." Disse senza guardarmi per poi sedersi su una sedia posta davanti al piccolo palco.
Venni presa di nuovo dal panico e il mio cuore cominciò a battere sempre più forte, mentre i miei respiri si facevano sempre più affannati e frequenti.
Rimasi pietrificata li davanti a lui con gli occhi sbarrati.
Pier: "Allora? Cosa aspetti? Io non ho mica tutto il giorno eh!" Finalmente mi guardò con aria dura.
Mi ripresi a quel tono di voce alto, ma niente era cambiato, anzi, ero ancora più nervosa di prima.
Mentre mi dirigevo verso il piccolo palco il mio cuore andava sempre più forte, e quando finalmente fui salita Pier mi chiese:
"Cosa vuoi cantarmi? E non dirmi la stessa canzone che hai cantato hai provini perché quella l'ho già sentita, scegli qualcosa di diverso stavolta."
E adesso cosa gli canto? Ero presa dal panico, mi venne da pensare al video che mi aveva fatto la mia famiglia, quel video che avevo visto quella stessa mattina, e pensai a quello che mi aveva scritto mia cugina: "E questa canzone te la ricordi? E' la nostra canzone da sempre. E' una parte di noi. E se avrai bisogno di me ma io non ci sarò ti basterà ascoltarla e sarà come se fossi li..." E allora decisi che avrei cantato proprio quella canzone perché lei era l'unica che in quel momento poteva infondermi coraggio.
Sorrisi.... "Canto <>
Pier mi guardò stranito, poi cercò la base nel computer e quando l'ebbe trovata la fece partire.
Iniziai a cantare meglio che potevo. Cantavo quella canzone, la nostra canzone, e mi passavano per la mente tutti i nostri momenti insieme, tutte le cose che avevamo fatto insieme.... E' incredibile come possa mancarti così tanto una persona quando è davvero importante anche se non è da molto che non la vedi.
Quando ebbi finito di cantare Pier mi guardò senza parlare, ma poi, con aria schifata disse:
"Non ci siamo proprio. Ti manca la base, ti manca il ritmo giusto... No no, qui dobbiamo ripartire da zero!"
A quelle parole rimasi di sasso. Ma come?! Adesso ero negata?! Tutta la poca sicurezza che ancora avevo svanì in un istante e mi sentii ferita, ferita dentro.
Pier: "Dai vieni che abbiamo da lavorare molto, sempre che tu non voglia mollare ora."
In quell'istante pensai a quanto avevo desiderato tutto questo, da quanto immaginavo il momento in cui il mio sogno si sarebbe avverato, quanto avevo lottato per questo e poi pensai alla mia famiglia, al mio migliore amico, a chi mi voleva bene, tutti erano a casa ad aspettarmi, pronti a vedermi da un momento all'altro sul grande schermo mentre realizzavo il mio più grande sogno e poi pensai a loro, i one direction, quei ragazzi che mi hanno fatto sognare, quelli che ho sempre sognato e che finalmente avevo avuto l'occasione di incontrarli dopo tanto tempo.
Non potevo arrendermi ora. Il mio sogno era lì, a qualche passo da me, e mi bastava camminare ancora un po, superare gli ultimi ostacoli e finalmente l'avrei raggiunto.
Io: "No. Non ci penso neanche ad arrendermi ora!"
Andai verso Pier. Ero pronta a qualunque cosa, qualunque prova, qualunque ostacolo qualunque sua critica, qualunque cosa mi chiedesse di fare io ero pronta ad affrontare tutto e a migliorarmi.
Lavorammo moltissimo quel giorno, ogni cosa che mi chiedeva di fare io la facevo, ma ogni volta era pronto a criticarmi, sbagliavo sempre qualcosa, e Pier era molto duro con me.
Secondo lui non riuscivo a tenere il ritmo, non avevo gli accordi giusti, non respiravo adeguatamente e solo lui sa cos'altro non andava bene in me. Ma non mi importava, dovevo farcela! Se diceva che sbagliavo qualcosa allora non restava altro da fare che riprovare, riprovare e riprovare ancora finché non sarei riuscita a farla bene.
Alla fine della giornata ero stremata e alle 21 mi fece smettere.
Lo salutai e mi disse che ci saremmo rivisti l'indomani per continuare. Andai verso la prima stanza in cui ero stata, dove dovevano stare gli altri ma durante il percorso vidi Nataly che stava cantando una canzone in un'altra sala prove, e mi fermai ad ascoltarla.
Era bravissima, spettacolare davvero. Ora capisco perché i ragazzi l'avevano selezionata, ma quel che mi chiedevo ora era: 'Come faccio io a competere con una ragazza così!? E' troppo brava. Non credo di essere alla sua altezza, anche Pier dice che ho molto lavoro da fare... Invece lei è bravissima, ha tutto per diventare una cantante professionista, e io non sono altro che una ragazzina con un sogno impossibile."
Raggiunsi finalmente la prima stanza in cui ero stata, ma non c'era nessuno più nessuno al suo interno. Un uomo a quel punto mi venne in contro vedendomi spaesata e mi indicò il luogo in cui erano i ragazzi, così, senza forze e con il morale a terra, mi diressi verso la sala dove i ragazzi erano andati a mangiare.










Hola Genteeeee :D Eccomi tornata con un nuovo capitolo... Finalmente eccovi l'altra concorrente.. Che ne pensate di lei? 
Spero che troviate questo capitolo più interessate, fatemi sapere che ne pensate. 
Un saluto a tutti e un bacio <3

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Capitolo 12
*** Paura di non essere abbastanza ***




Louis: "Ehi Francy." Disse appena entrai con un sorriso gigante. "Com'è andata oggi?"

Io: "Bene. Sono stanchissima ora!" Dissi senza neanche guardarli. Avevo detto un po di verità e un po no; ero davvero stanchissima, ma non credevo davvero che fosse andata bene.
Louis: "C'è qualcosa che non va?" Chiese guardandomi preoccupato.
Io: "No no, tranquilli. Sono solo stanca!" Dissi ancora senza guardarlo mentre osservavo le mie scarpe come se potessero avere qualcosa di interessante.
In quell'istante entrò Nataly piena di energia.
Nataly: "Ooh che giornata." Disse con un tono di voce allegro e un sorrisone sulla faccia.
"Finalmente si mangia!" Continuò guardando la tavola.
Tutti la stavamo guardando.
Si sedette tra Harry e Niall, io poi andai a sedermi tra Liam e Louis, esattamente davanti a Harry, e incominciai a mangiare senza dire una parola, mentre Nataly invece non faceva altro che parlare in continuazione di lei, delle prove, di quanto amasse i one direction ecc ecc ecc...
Liam: "Ehi, davvero non c'è nulla che non va?" Si voltò verso di me con la preoccupazione negli occhi.
Io: "No. Sta tranquillo Liam. E' solo che le prove sono davvero dure." Dissi io guardandolo con gli occhi di chi non dorme da un mese.
Louis: "Si lo sappiamo. Non è facile. Ci siamo passati anche noi, ma sei forte, ce la farai." Si intromise come sempre, e in quel momento era riuscito ad essere incredibilmente rassicurante. Mi guardò sorridendo. Era bello e anche un po strano vedere che si interessavano a me.
Io. "Grazie ragazzi." Gli sorrisi, feci il sorriso migliore che potevo fare in quel momento. "Ora vado. Non ho molta fame!"
Avevo mangiato quasi niente, ma la fame proprio non era tra i miei pensieri in quel momento.
Mi alzai da tavola e mi diressi verso la porta.
Niall, che mi aveva vista con la coda dell'occhio mi chiese: "Dove vai Francesca?"
Io: "Sono stanca. Vado di là. Devo anche chiamare i miei genitori." Dissi girandomi solo per un momento.
Zayn: "Ma non hai mangiato niente!" Disse guardandomi.
Io: "Non ho molta fame adesso." Ero giù di morale. L'unica cosa che volevo fare era andare a parlare con la mia famiglia, avevo bisogno di loro.
Nataly: "Massi dai lasciamola stare." Disse sorridendo ai ragazzi.
Non so perché ma qualcosa mi diceva che non mi volesse tra i piedi, ma in quel momento non avevo tempo di pensarci.
Harry: "Ma non sai ancora dov'è la tua camera! Vuoi che ti accompagno?" Disse cercando di alzarsi dalla sedia, ma io lo bloccai.
Io: "No tranquillo. L'ho intravista mentre venivo qui." Aprii la porta per dirigermi fuori.
Louis: "E come fai a sapere che è la tua stanza?" Disse quindi lui.
Io: "Forse perché c'era scritto il mio nome accanto!" Cercai di fare l'ironica per convincere i ragazzi che stavo bene e loro scoppiarono tutti a ridere.
Uscii dalla porta e andai nella mia stanza, le mie cose erano già state sistemate. 
Presi il mio telefono e feci il numero di casa.
"Biip.... biip.... biip...." Nessuno rispose.
Provai a chiamare Sara allora:"Servizio di segreteria telefonica......" Ma che stupida. E' tardi. Sara domani ha scuola, starà già dormendo conoscendola.
Pensai di chiamare Luca, ma poi ci ripensai, sicuramente anche lui stava già dormendo a quell'ora.
Iniziai a guardare il vuoto per qualche istante. Avevo bisogno di sentirli. Ne avevo troppo bisogno.
A un certo punto un ritmo meraviglioso mi invase i timpani e in quell'istante mi sentii felice.
<>
Io: "Pronto?!"
Mamma: "Tesoro! Come stai? Siete arrivati? Com'è andato il viaggio? Hai mangiato? Cosa fai ora?" Mi ruppe subito un timpano e quelle domande erano davvero troppe, ma ero felice di sentirla, mi mancava già così tanto... La interruppi.
Io: "Mamma una cosa alla volta però. Allora io sto bene. Si, siamo arrivati alle 4 di oggi pomeriggio che per voi sarebbero state quindi le 5. Il viaggio è andato bene mi sono divertita molto con i ragazzi. Si, ho mangiato adesso. Ora sono nella mia stanza e parlo al telefono con te." Dissi allora tutto d'un fiato.
Mamma: "Oh tesoro non sai quanto mi manchi!" Guardai intorno la stanza ma senza osservarla in realtà, ero così presa dai miei pensieri che i miei occhi non vedevano nulla.
Io: "Mi mancate anche voi mamma!" Una valanga di nostalgia mi pervase e mi rannicchiai su me stessa con gli occhi che bruciavano e diventavano sempre più bagnati.
Mamma: "Ti stai divertendo tesoro mio?"
Io: "Si mamma, i ragazzi sono molto simpatici, anche se le prove sono dure. Domani sera ho già il 'concerto' e ci stanno facendo lavorare duramente."
Mamma: "Già domani? Ma non sarà troppo presto?" Chiese preoccupata.
Io: "Eh lo so mamma ma non possono fare altrimenti."
Mamma: "Ho capito tesoro. Sono sicura che ce la farai! Sono fiera di te bambina mia. Ora però devo lasciarti, vado a dormire che sono stanca ed è tardi qui. Vai a dormire anche tu che da quanto ho capito domani sarà una lunga giornata no!? Ti passerei tuo padre ma è già a lavoro ora. Ha di nuovo il turno di notte. Ti chiamo domani amore. Ti voglio tanto bene."
Io: "Va bene mamma. A domani. Ti voglio bene." Dissi con un ultimo tono nostalgico.
Riagganciò il telefono e io mi persi nel vuoto. Ripensai alle sue parole: "Sono sicura che ce la farai.... Sono fiera di te...." 
Io non ne ero sicura invece. Dovevo ancora migliorare molto, non volevo deluderla, ce la dovevo fare a tutti i costi.
In quell'istante bussarono alla porta e i miei pensieri quindi vennero interrotti.
Louis: "Francy siamo noi. Possiamo entrare?"
Tornai nel mondo reale.
Io: "Si, entrate pure." Dissi guardando la porta ancora chiusa.
Entrarono tutti e 5 uno ad uno.
Liam: "Noi stiamo andando a dormire. Volevamo darti la buona notte." Disse sorridendomi.
Io: "Va bene ragazzi. Buona notte." Dissi sorridendo nel miglior modo possibile.
Louis: "Vai a nanna Francy, domani ti aspetta una giornata dura. Riposati. Buona notte." Sorrise anche lui.
Io: "Si, sta tranquillo Louis." Sorrisi ancora. Li adoravo.
Tutti gli altri: "Buona notte Francesca!"
Io: "Buona notte" Ripetei mentre guardavo il cellulare.
Mi guardarono per un po, sapevano che c'era qualcosa che non andava... Poi chiusero la porta e andarono tutti a dormire.
Ero sola adesso e mi rimisi a pensare.
Come faccio a non deludere la mia famiglia? Come faccio a essere più brava di Nataly che è perfetta in tutto? Come faccio a farcela?
Immaginai la faccia dei miei genitori delusi perché non ero riuscita a vincere. Rabbrividii, non volevo che accadesse una cosa del genere, non volevo abbandonare il mio sogno, non volevo lasciare ora i one direction che erano sempre stati importanti per me ed ora lo erano ancora di più e non volevo neanche fare una brutta figura davanti al mondo intero.
E se non ce l'avessi fatta? E se mi ammutolivo come sempre, senza riuscire a cantare, in redazione? E se deludevo i one direction? Quella si che sarebbe stata una cosa orrenda per me: deludere i miei idoli, non volevo che questo accadesse. La mia autostima scendeva sempre di più con quei pensieri.
Tra questi pensieri incominciai a piangere senza nemmeno rendermene conto. Piangevo senza riuscire a smettere, piangevo perché avevo paura, avevo paura di fallire, paura di dover mettere via per sempre questo mio sogno, paura che tutto sarebbe sparito in un istante.
Poi mi feci coraggio. "No Francesca! Non puoi abbatterti così! A cosa serve restare in camera a piangere? A cosa serve avere paura e non fare nulla? Non serve proprio a niente! Ce la puoi fare Francesca! Se lo vuoi ce la farai!" Cercai di auto convincermi e di trasmettermi la forza che sapevo di avere.
Si, ce la potevo fare!
Mi alzai di colpo e decisi che dovevo mettercela davvero tutta! Dovevo provare! Dovevo farlo bene!
Andai nella stanza delle prove e incominciai a fare tutti gli esercizi che mi aveva insegnato Pier.
Era l'1 di notte e non avevo intenzione di andare a dormire finché non fossi riuscita a farlo bene.
Continuavo a provare, ma sentivo che c'era sempre qualcosa che non andava, sentivo che non riuscivo a farcela.
A un certo punto sentii dei passi e poi un rumore, come se qualcosa fosse caduto a terra. Andai a controllare.
Era Louis. Era sonnambulo; camminava come uno zombi ad occhi chiusi per lo studio, non faceva altro che andare avanti e indietro, aveva fatto cadere una penna, e a quella scena non potei far altro che scoppiare a ridere, era così buffo!
Dovetti però trattenermi, non potevo svegliare tutti con quella mia risata che si sentiva lontano un chilometro. Mi misi una mano davanti alla bocca e mi sforzai di non ridere.
Louis continuava ad andare avanti, stava per andare a sbattere contro un piccolo comodino dove sopra era riposto un vaso, importante credo.
Io: "No Louis. Attento!" Dissi a bassa voce.
Ma niente. Non poteva sentirmi.
Andai da lui e lo feci girare dalla parte opposta, poi gli presi la mano e lo portai fino alla sua stanza, dove c'erano tutti i ragazzi insieme. Lo misi a letto e gli rimboccai le coperte, poi, cercando di non fare alcun rumore, andai verso la porta per tornare ad esercitarmi ma Niall si svegliò.
Niall: "Francesca? Francesca cosa ci fai qui? Perché non dormi?" Disse a bassa voce.
Io: "Niente Niall. Torna a dormire!" Intanto ero arrivata alla porta.
Niall: "Ma è tardi Francesca devi andare a dormire." Insistette.
Io: "Torna a dormire Niall, non ti preoccupare." E uscii dalla porta chiudendola.
Niall però si alzò e mi seguì.
Niall: "Ma dove vai? E' tardi devi dormire!"
Io: "Devo fare una cosa. Tu torna a dormire dai." Continuai a camminare verso la sala prove.
Niall: "Non ci penso nemmeno. finché non vai a dormire tu non vado neanch'io ora!" Disse con tutta la testardaggine di questo mondo.
Io: "Dai, vai a dormire stai tranquillo. Io devo prima fare una cosa." Dissi fermandomi e voltandomi verso di lui.
Niall: "No, vengo con te!" Capii che non gli avrei mai potuto far cambiare idea, sbuffai e continuai a camminare.
Mi seguì fino alla sala prove.
Niall: "Ma cosa fai a quest'ora di notte ancora in piedi?" Chiese allora.
Io: "Sto provando." Risposi io tranquillamente come fosse una cosa normale.
Niall: "Stai provando? Adesso? Puoi farlo domani!"
Io: "Domani non c'è abbastanza tempo e io voglio mettercela tutta. Non voglio che finisca questo sogno Niall. Non ora che sono così vicina dal realizzarlo." Dissi con gli occhi lucidi.
Lui rimase a guardarmi per qualche istante senza parole.
Niall: "Capisco..... Dai ti aiuto!" Disse allora.
Io: "No, vai a dormire, è tardi. Posso farcela da sola!"
Niall: "Non ci penso nemmeno, è tardi anche per te e io non voglio lasciarti sola. E poi con uno spettatore sarà più facile capire se sbagli no!?" Ci fu un attimo di esitazione, capii che in effetti il suo ragionamento non faceva una piega.
Io: "Uffa... Sei testardo eh!....Va bene dai..." Gli sorrisi. Non mi andava che rimanesse sveglio per me, ma era dolce a preoccuparsi..
Niall: "Senti chi parla di testardaggine." E scoppiammo a ridere. "Dai fammi sentire qualcosa." Disse poi sorridendomi.
Iniziai a cantare, e sarà stato per il troppo sonno, per il buio, per la fame o qualcos'altro ma non mi vergognai affatto di cantare davanti a lui, mi sentivo completamente a mio agio.
Niall: "Sei bravissima!" Disse quando ebbi finito. "E' solo che dovresti riuscire a non pensare alle parole, a chi ti guarda, al tono.... Devi soltanto chiudere gli occhi, immaginare che non ci sia nessuno davanti a te, acquistare più fiducia in te stessa soprattutto, non devi pensare a niente, devi solo cantare."
Mentre parlava lo guardai e capii che era proprio ciò che faceva lui, era come il suo piccolo segreto e l'aveva voluto raccontare a me.
Annuii e poi ricominciai a cantare. Provammo per molte ore e poi vidi Niall che stava crollando davanti ai miei occhi, Era troppo stanco, era tardi ed era ora che andasse a dormire.
Io: "Dai Niall, è tardi è meglio se torni a dormire io continuo ancora un po e poi vado promesso, però tu vai a dormire per favore."
Niall: "No no, tranquilla ce la faccio, ti tengo compagnia." Ma gli occhi gli si erano quasi completamente chiusi e quasi riuscivo a sentirlo russare.
Io: "Non puoi tenermi alcuna compagnia se dormi!" Risi. "Dai vai a dormire!" Dissi poi sorridendo.
Lo guardai dritto negli occhi e lo convinsi.
Niall: "Va bene dai. Buona notte Francesca." Disse quindi alzandosi dalla sedia in cui si era seduto.
Io: "Buona notte Niall!" Stava per aprire la porta ma lo bloccai un attimo.
Io: "Niall!" Dissi con voce leggermente più alta.... Lui si voltò, lo guardai dritto negli occhi e poi continuai: "Grazie!" Sorrisi.
Lui mi sorrise e poi andò via.
Ero felice di sapere che potevo contare su di loro, sapere che anche se ero lontana da tutto avevo loro. E' assurdo, mi conoscevano da pochissimo eppure mi avevano già dimostrato di volermi più bene di alcuni amici che conoscevo da sempre. Erano persone davvero fantastiche.

Continuai le prove ancora un po, cercai di fare come mi aveva detto Niall, ma ero davvero troppo stanca e appena mi sedetti un secondo per riprendere fiato crollai. Mi addormentai su quel piccolo divano in sala prove.
E prima che potessi addormentarmi del tutto sentii qualcuno che venne a rimboccarmi le coperte, ma non riuscii a capire chi fosse.









Sciaooo Beleeeee :D Eccomi con un altro capitolo :3
Spero che vi piaccia come sta andando la storia, fatemi sapere e se pensate ci sia qualcosa che non va ditemelo che io sono sempre pronta ad ascoltare suggerimenti.
Grazie a quelli che recensiscono ma grazie anche a tutti i lettori. 

A presto <3

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Capitolo 13
*** In radio. ***




Quando mi svegliai ero ancora in sala prove.
Pier non c'era ancora, ma accanto a me c'era un vassoio con cappuccino e brioche.

Mi alzai e, dopo essermi stiracchiata per bene, incominciai a mangiare.
Mentre mangiavo entrò Pier.
Pier: "Era ora che ti svegliassi. Dai sbrigati che dobbiamo provare." Disse con tono duro senza neanche guardarmi.
Io: "Si subito!" Mangiai più in fretta che potevo, finii tutto in meno di 2 minuti, e mi concentrai al massimo per provare.
Mi fece fare molti altri esercizi in quella giornata e anche molto duri, ma come sempre c'era qualcosa che non andava bene.
Pier: "No non ci siamo proprio, non ci siamo!" Continuava a ripetermi.
Io ero stanca morta, ma ogni volta mi facevo forza e ricominciavo tutto da capo.
Continuai gli esercizi per tutto il giorno fino alle 17, mi fermai solo per mangiare un panino al volo, andando di là giusto il tempo per prenderlo e tornare in sala prove facendo un leggero saluto con la mano ai ragazzi.
Alle 17.10 in punto Pier disse: "Dai, ora va a prepararti, che alle 8 devi andare allo studio radiofonico."
A quelle parole rimasi di sasso. Sapevo che sarebbe stato quella sera, ma non immaginavo che sarebbe stato così presto. Mancavano solo 2 ore! 
Non potevo farcela! Non ero ancora riuscita a farla bene, non ero ancora riuscita ad arrivare al livello di Nataly.
Mi bloccai guardando il vuoto con gli occhi sbarrati e le mani che tremavano.
Io: "Ma-ma- ma i-i o non sono ancora pronta." Iniziai a balbettare.
Pier si fermò e vedendomi così nel panico mi venne in contro guardandomi dritta negli occhi per la prima volta.
Pier: "Non fare così adesso. Sei un ottima cantante. L'ho notato già alla prima canzone che hai cantato. Riesci ad esprimere le tue emozioni attraverso il canto, non tutti ne sono capaci, è una dote unica e fantastica! Se ti sgrido sempre lo faccio solo per spronarti, perché so che puoi fare di più, perché il tuo unico difetto è che sei più concentrata sul parere che la gente avrà della tua dote che a sentire la musica. Non devi cercare di essere brava per gli altri, devi esserlo per te stessa, devi lasciarti trasportare dalla musica, dovete essere solo tu e lei! E poi ti sei impegnata tantissimo, anche l'altra notte hai lavorato. Tu vuoi davvero vincere e se vuoi una cosa la otterrai di sicuro."
Lo guardai negli occhi, era sincero, secondo lui ero brava per davvero.
Era sempre stato duro, si, però in fondo era molto buono, era un uomo fantastico. Ma come faceva a sapere che avevo provato la notte scorsa? Poi capii. Mi aveva visto, ed era stato proprio lui a coprirmi quando mi addormentai e a portarmi la colazione quella mattina.
Pier mi sorrise.
Pier: "Dai ora vatti a preparare e vinci!"
Sorrisi anch'io. Ero felice. Senza di lui non avrei potuto neanche minimamente sperare di ottenere un risultato.
Lo abbracciai, lo abbracciai forte.
Io: "Grazie." Dissi con gli occhi lucidi.
Poi corsi nella mia stanza e iniziai a prepararmi lasciando Pier sbalordito per quell'abbraccio improvviso.
Ora penserete. <>
Si, mancano 2 ore, ma contiamo che ci vogliono 30 minuti prima di arrivare allo studio, e 1 ora e mezza, è anche troppo poco per...
1. trovare qualcosa di decente da mettere in quella valigiona disordinata e
2. riuscire a truccarmi decentemente anche con le mani che continuano a tremarmi per l'agitazione.
Quindi mi misi alla ricerca di un qualcosa adatto per la situazione: qualcosa di non troppo elegante ma neanche da far sembrare fossi in pigiama.
Mentre mi preparavo sentivo le voci dei ragazzi che erano in corridoio a parlare con Nataly che, grazie al suo immenso talento, aveva già finito le prove da 1 ora e si era già preparata.
Louis: "Ma Francy sta ancora provando?"
Liam: "Non so, non penso, a quest'ora dovrebbe aver finito."
Nataly: "Ma magari no, magari sta ancora provando, aveva molto lavoro da fare..."
Sentii poi dei passi e subito dopo la voce di Pier.
Pier: "Ha finito qualche minuto fa ed è andata dritta in camera."
Zayn: "Allora si starà preparando!”
Niall: "Andiamo a salutarla almeno, non l'abbiamo vista tutto il giorno."
Nataly: "Ma se si sta preparando è meglio lasciarla stare. Dai venite, almeno passiamo un po di tempo insieme." 
Sentii dei passi farsi sempre più lontani.
Avrei voluto rimanere un po con loro, ma non avevo tempo, quindi evitai di uscire a parlargli.
Decisi alla fine di vestirmi in modo che stessi comoda: maglietta lilla a maniche lunghe, che però mi lasciava una spalla scoperta, jeans lunghi con uno strappo all'altezza del ginocchio sinistro e scarpe da ginnastica bianche.
Trucco: Decisi di colorare tutta la palpebra mobile di bianco e poi di fare il contorno lilla, seguendo la piega naturale della mia palpebra incorniciando il tutto con del mascara nero.
E voilà, finalmente ero pronta, esattamente con quindici minuti di anticipo. Era un nuovo record.
Uscii dalla mia camera, munita della mia borsa bianca gigante con all'interno qualunque cosa possibile ed immaginabile, e andai dagli altri che stavano ascoltando Nataly che parlava.
Io: "Ciao ragazzi." Sorrisi muovendo la mano a destra e sinistra per salutarli. "Scusate se oggi non mi sono fatta vedere ma..." Non riuscii a finire la frase che si intromise Louis.
Louis: "No no, questa non te la perdoniamo ci siamo offesi profondamente!" E si girò dall'altra parte mettendo il broncio come un bambino.
Io: "Nooo! Dai per favore non volevo offendervi. Dai mi perdonate?" Feci una faccia da cucciolo e i ragazzi ridendo risposero parlando in coro.
1D: "Certo che ti perdoniamo!" Mi sorrisero tutti ed io contraccambiai. Louis però non aveva parlato!
Louis: "Io non ti perdono." Il suo broncio divenne più pronunciato, ma era evidente che si stava sforzando per non ridere.
Io, con tutte le mie arti recitative, risposi facendo finta di mettermi a piangere: "Oh no, e adesso come faccio, il mio Lou è arrabbiato con me noooo!!" Mi girai dalla parte opposta alla loro con le mani in faccia facendo dei rumori che, in teoria, dovevano far sembrare che piangessi.
Louis: "Nooo Franciiii non piangeree!"
Si alzò dalla sedia vendendo verso di me correndo e mi prese in braccio abbracciandomi. Feci un piccolo grido per la sorpresa, poi mi misi a ridere insieme ai ragazzi.
Nataly intanto a quella scena era rimasta muta come un pesce.
Nataly: "Siete molto amici vedo." Lo disse senza nessuna emozione.
Louis: "Ci conosciamo solo da ieri ma ci vogliamo già bene." Disse ridendo mentre mi teneva ancora in braccio. "Madonna Francy sei pesante." E mi posò a terra.
Io: "Avevi solo da non prendermi." E feci un broncio anch'io. Lì tutti i ragazzi si misero a ridere.
Poi arrivò Paul.
Paul: "Ragazzi cosa fate ancora qui?! Dobbiamo andare su."
Lo guardammo mentre usciva dalla porta, poi lo seguimmo fino a fuori dove c'era una macchina enorme che ci aspettava.
Salimmo e partimmo immediatamente.
Paul: "Allora, abbiamo informato il pubblico, tramite pubblicità varia, di questa vostra apparizione in radio e della scelta. Abbiamo trovato un posto disponibile per farvi cantare sulla BBC music, canterete una canzone a testa, quella che preferite, ma deve essere dei one direction. Poi il pubblico voterà e quando le votazioni saranno chiuse vi faremo avere il risultato. Tutto chiaro?"
Nataly: "Si." Rispose tranquillamente.
Io feci solo un cenno con la testa, ero troppo tesa.
Quando arrivammo, tutti scesero dalla macchina uno ad uno e ci dirigemmo, correndo, dato che eravamo in ritardo, verso la sala dove avremmo dovuto cantare.
Un uomo era alla presentazione per quella stazione radio, e appena ci vide disse al microfono:
"Allora gente ora vi lascio con una canzone di Rihanna, restate con noi." Poi chiuse il microfono e ci fece segno di entrare, così io, Nataly, i ragazzi e Paul andammo verso di lui.
X:"Ma che fine avevate fatto?" Disse l'uomo con una folta barbetta e la testa piena di riccioli castani rivolgendosi a Paul.
Paul: "Eh, abbiamo perso la cognizione del tempo." Disse mortificato.
X:"Tra un po tocca a voi!" Disse quindi osservando me e Nataly.
Paul: "Va bene. Queste sono Francesca e Nataly, sono loro che dovranno fare la competizione." Disse indicandoci.
X: "Ah, piacere di conoscervi sono Stave." Disse sorridendoci e porgendo a entrambe la mano per stringercela.
Io: "Io sono Francesca." Risposi sorridendogli mentre gli stringevo la mano per presentarmi.
Anche Nataly fece lo stesso.
Stave: "Ok, voi però ora uscite che qui non servite a niente." Disse ridendo ai ragazzi e a Paul, che andarono dall'altra parte della stanza. L'unica cosa che ci divideva era uno vetro, ma quel vetro permetteva a noi di parlare al pubblico, e a loro di ascoltare, se volevano, senza però farsi sentire.
Quando la canzone di Rihanna finì Stave riaccese il microfono.
Stave: "Eh questa era Rihanna con California king bed. Ora invece è giunto un momento importante: sono presenti qui con me, due ragazze fantastiche che da poco hanno partecipato a un provino..." Spiegò un po chi eravamo noi e perché ci trovavamo lì e poi continuò: "Ora canteranno per voi e durante le esibizioni voi dovrete votare la migliore, potete votare anche entrambe le concorrenti. La prima sarà Nataly, che vi canterà..... Cosa ci canti Nataly?"
Nataly: "Na,na,na dei one direction." La stessa canzone che aveva cantato alle prove.
Stave: "Ok, allora vi lascio con Na, na, na dei one direction interpretata oggi dalla nostra Nataly. Se pensate che debba essere lei a vincere il concorso inviate un messaggio con il codice '1' al numero 3099123376 o chiamate il numero fisso 049 9888245 seguendo le indicazioni."
Poi Nataly incominciò a cantare... Era sensazionale, aveva una voce fantastica; tenne il ritmo giusto, e non sbagliò niente, era stata fenomenale.
Appena ebbe finito Stave riprese a parlare:
"E questa era Nataly! Brava Nataly."
Nataly: "Grazie." Disse dall'altro microfono.
Stave: "E ora invece è il turno dell'altra concorrente. Francesca! Che cosa ci canti oggi Francesca?"
Decisi che avrei cantato la prima canzone che avevo sentito dei one direction, la prima canzone che era riuscita a farmi innamorare di loro e a far nascere il mio sogno.
Io: "Canto What makes you beautiful dei one direction."
Stave: "Bene, allora vi lascio con Francesca e What makes you beautiful, se pensate invece che meriti di vincere al posto di Nataly inviate un messaggio con il codice '2' al numero 3099123376 o chiamate il numero fisso 049 9888245 seguendo le indicazioni ." Accese di nuovo il mio microfono per farmi cantare.
In quegli attimi che precedevano la canzone mi sentii morire, iniziai di nuovo a tremare e il mio cuore stava per esplodere. Avevo troppa paura di sbagliare. Come potevo farcela se fino ad ora non ero riuscita una volta a farlo bene? Come potevo farcela ora?
Venni presa dal panico, ed ero sul punto di mollare tutto e andarmene, poi però guardai dall'altra parte del vetro, i ragazzi erano tutti lì, mi guardavano e mi sorridevano, erano fieri di me e mi volevano bene, mi trasmettevano sicurezza.
Guardai Liam, che era sempre stato dolce con me, sin dal primo momento, mi era sempre stato vicino e mi aveva aiutato quando non riuscivo a spiegarmi qualcosa;
guardai Zayn che, anche se non lo esprimeva molto, mi voleva bene e io ne ero certa;
guardai Harry e mi venne in mente il momento in cui ci eravamo messi a cucinare le pizze e alla sua faccia piena di farina;
guardai Louis, che con le sue cavolate riusciva sempre a tirarmi su il morale e farmi ridere, anche se spesso mi prendeva in giro e faceva lo spaccone;
poi guardai Niall, che la sera prima mi era rimasto accanto e mi aveva aiutato molto, e ripensai ai suoi consigli.
Sorrisi a tutti e 5 e decisi di mettere in atto i consigli di Niall e anche quelli di Pier, mi feci coraggio e chiusi gli occhi, feci un bel respiro profondo e liberai la mente, dimenticando tutti e tutto, pensai solo alla musica, mi lasciai trasportare da essa, eravamo solo io e lei, non c'era nessun altro, solo io, lei e tutto l'amore che avevo sempre avuto per quella musica che, da sempre, riusciva a farmi sentire bene.
Quando ebbi finito di cantare riaprii gli occhi, tutti mi guardavano con un aria stupita, i loro occhi brillavano, i ragazzi poi fecero un grande sorriso e mi applaudirono, anche se non potevo sentirli riuscii a leggere il labiale di Niall:
"Sei stata grande!" Sorrisi.
Ce l'avevo fatta, ce l'avevo messa tutta ed ero riuscita finalmente a farla bene, ora non restava che far scegliere al pubblico chi era la migliore.
Stave: "E questa era Francesca! Non è fantastica gente!?" Poi si girò verso di me e sorrise. "Allora, ora chiudo ufficialmente le votazioni. Chi è stata la migliore? Chi è la più adatta a cantare con i One direction? Siete stati voi a deciderlo cari ascoltatori, tra poco scopriremo il verdetto." Mise una canzone che non conoscevo e spense il microfono.
Stave: "Siete state formidabili ragazze complimenti." Ci sorrideva
Io e Nataly: "Grazie mille!" E sorridemmo anche noi.
Stave: "Devo parlare un attimo con i ragazzi ora, non muovetevi eh." Sorrise ancora, poi uscì dalla stanza e portò i ragazzi di là per parlare.
Io: "E' stata dura eh?" Dissi a Nataly sorridendo. "Comunque complimenti, sei davvero bravissima!" Sorrisi ancora ma lei invece non mi guardava neanche, fece una piccola smorfia.
Nataly: "Lo so. Ma non ti illudere, sarai anche brava tu, ma non hai speranze contro di me, sono io la migliore, non vincerai mai questa gara! Andrò io a cantare con quei babbei e non tu!" Rimasi di sasso a quelle parole! Ma come? Perché ora mi trattava così, non poteva mica esserne sicura che avrebbe vinto lei eh e poi <> ha chiamato babbei i miei più grandi idoli? Quelli per cui io sognavo e lottavo? Quelli per cui noi eravamo in competizione? E no cara mia, qui l'unica babbea sei tu!
Io: "Ma - ma cosa stai dicendo? Tu non sei una loro fan? Non sei qui per passare 3 mesi con loro?"
Nataly: "Ah ah ah ah" Fece una risata ironica. "Io fan di quelle persone inutili? Mai! Io voglio solo cantare, e quando il mondo avrà sentito che sono la migliore lascerò i one direction e troverò un futuro migliore da solista!"
Non potevo credere a quelle parole. Che coraggio aveva ad essere qui, aveva avuto la fortuna di conoscere quei ragazzi stupendi e poi non gli piacevano neanche un po?
Io rimasi a bocca aperta davanti a lei e poi esplosi: "Senti bella mia, i one direction sono persone fantastiche, hanno un talento incredibile, e molte persone li amano. Tu dovresti solo ritenerti fortunatissima per averli potuti incontrare, non sai quante persone vorrebbero essere al tuo posto. Ma tu sei solo una ragazzina stupida che non sa neanche apprezzare delle persone vere e magnifiche e preferisce stupidi soldi! Ragazza sai cosa ti dico? Che nella vita non ci sono solo i soldi, presto te ne accorgerai, ma sarà già troppo tardi."
Il mio tono di voce si alzò di botto, finalmente avevo liberato tutto; tutto il mio nervosismo, tutta la mia tristezza, tutto quello che avevo accumulato in questi giorni era esploso in quella discussione. Mi sentivo libera adesso.
In quell'istante mi girai e vidi i ragazzi dall'altra parte che ci guardavano a bocca aperta, e Stave che indicava in basso. Guardai giù e mi accorsi che, distrattamente, Nataly aveva premuto il tasto del microfono e l'aveva acceso facendo ascoltare la nostra discussione a tutti gli ascoltatori.
Si mise una mano davanti alla bocca sconvolta, si era rovinata da sola.
Stave entrò nella stanza e parlò al microfono.
Stave: "Scusate ma, erroneamente, è stato premuto il tasto del microfono, questa scena non era nel programma. Ma ora non è importante, ho qui con me il verdetto, stiamo per scoprire chi è la vincitrice di questa serata.."
Ultimi istanti di tensione. Chi aveva vinto? Chi aveva scelto il pubblico? Aveva ragione Nataly? Non avevo speranza? Lei era troppo brava? Tra pochi minuti l'avremmo potuto sapere. Forse se avessero sentito prima di poter votare le cose cattive che ha detto Nataly avrei vinto io, ma non sarebbe stato corretto, è meglio così, se sarò premiata sarà tutto e solo merito del mio talento.. Speriamo solo che esista davvero questo talento.









Ciaooooooo :) Rieccomi, siete contenti? Sto aggiornando prestissimo! :)
Ecco qui, ora sapete chi è veramente Nataly! Una cretina! 
Comunque spero che vi piaccia! Recensite se vi va e fatemi sapere che ne pensate che ci tengo molto!
Un saluto a tuttiii e a prestooo <3

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Capitolo 14
*** Il verdetto ***




Finalmente era arrivato il momento.

Si sarebbe realizzato questo mio sogno? Ci sarei riuscita? Avrei potuto cantare con i ragazzi e stare con loro per 3 mesi?
Mentre il mio cuore stava per staccarsi dal mio petto per quanto batteva forte notai che Steve aveva in mano una busta blu.
Stave: "Ed ecco qua il verdetto." Disse al microfono aprendo la busta pronto a leggere i risultati.
Ok, stavo per morire, stavo per rimanerci secca lì in quello studio. L'agitazione aumentava.
Stave: "Il pubblico ha deciso che la vincitrice di questo concorso, che si aggiudicherà tre mesi da passare con i One direction è..."
Minuti di pausa, snervantissimi minuti di pausa.
Ma perché ogni volta che aspetti qualcosa con ansia e sei quasi al punto di morire ci devono essere queste fottute pause!? 
Steve ci osserva con un sorriso e quasi mi veniva voglia di ucciderlo.
Stave: "Sarà la nostra Francescaaa!!!" Urlò in fine.
Rimasi paralizzata immobile! Non potevo crederci, aveva davvero detto il mio nome? Guardai Stave incredula e lui mi sorrise annuendo, ce l'avevo fatta, il mio sogno si stava finalmente avverando.
Quando fui finalmente cosciente di ciò che stava accadendo le lacrime iniziarono a scendermi da sole velocemente, più di quanto abbiano mai fatto prima d'ora, poi incominciai ad urlare con tutta la voce che avevo in corpo per un tempo indefinito rompendo i timpani a Stave, Nataly e anche agli ascoltatori dato che il mio microfono era acceso; poi entrarono i ragazzi, che stavano applaudendo e urlando di gioia per me già da un po. Entrarono correndo e vennero subito ad abbracciarmi forte, un abbraccio di gruppo bellissimo, mentre le mie lacrime scendevano e questo mio pianto rumoroso, mischiato alle mie risate e a quelle dei ragazzi che erano contenti davvero per me, venivano ascoltate da chi era sintonizzato su quella stazione. In quell'abbraccio ogni tanto sentivo i commenti dei ragazzi a bassa voce che mi sorridevano:
Zayn: "Sei stata grande!"
Harry: "Non potevano non scegliere te!"
Liam: "Sei ufficialmente una di noi piccola!"
Louis: "Ti amo Franciiiii" (come sempre qualcosa da stupido che mi fece fare una risatina)
Niall: "Sapevo che ce l'avresti fatta!"
Li strinsi ancora più forte. Dio quanto erano importanti per me! Lo erano da sempre!
Intanto Nataly era rimasta a bocca aperta delusa da quella scelta, chiamò il suo agente, si fece venire a prendere e sene andò senza che io potessi neanche accorgermene, ero troppo presa da quella gioia che era scoppiata dentro di me.
E si bella mia, sei molto brava e lo ammetto, ma non ti meritavi tutto questo, ed è giusto che tu non abbia vinto.
Mentre ero ancora abbracciata ai ragazzi Stave ci guardava sorridendo, quella scena era commovente. Poi si mise a parlare al microfono.
Stave: "In questo momento la nostra vincitrice è alle prese con un abbraccio di gruppo con le persone insieme alle quali passerà i prossimi tre mesi, i One direction, e quindi non può parlare, mentre la povera Natly se l'è già data a gambe. Te lo sei meritato Francesca!! Ora però siamo giunti alla fine, grazie di essere rimasti con noi cari ascoltatori, a domani con "Pazzi di musica." E chiuse il microfono.
Stave: "Sei stata grande Francesca! Te lo sei meritato davvero!" Mi sorrise.
Io mi liberai da quell'abbraccio, mentre cercavo di asciugarmi le lacrime che ancora sgorgavano dai miei occhi a una velocità incredibile, sorrisi e intanto risposi a Stave.
Io: "Grazie. Grazie davvero. Sono felicissima."
Stave: "Ma non devi mica ringraziare me, il pubblico ha deciso, non io!" Sorrise di nuovo ed io sorrisi mentre continuavo ancora a piangere dalla gioia, non riuscivo più a smettere.
"Bravaaa Francescaaaa!!" Urlarono i ragazzi in coro. Poi mi riabbracciarono di nuovo. Quello era il momento più bello di tutta la mia vita.
Louis: "Ok ok, però ora basta piangere che non ce n'è motivo eh! Sorridi Franci che ti vogliamo vedere sorridente e non con le lacrime agli occhi, se no inizieremo a pensare che piangi perché sei triste di aver vinto!" Disse quindi Louis ridendo.
Come sempre riusciva a farmi ridere.
Io: "Altro che triste. Si è appena avverato il mio sogno. Non c'è niente di più bello per me!" Sorrisi ai ragazzi. Ero felice, più di quanto lo sia stata mai.
Liam: "Dai piccola stella, ora vieni qui, asciugati le lacrime e facci un bel sorriso."
Io annuii sorridendo. Basta piangere, avevano ragione!
Louis: "Dai che dobbiamo festeggiare eh!" Aggiunse poi sorridendo.
Niall: "Si, sarebbe anche ora di cena oltre tutto. La fame si fa sentire!" Disse quindi Niall.
Harry: "Ma tu la fame la senti sempre!" Scoppiammo tutti a ridere, poi mi asciugai le lacrime, salutammo Stave e uscimmo dalla sala di registrazione. Paul ci stava aspettando fuori.
Paul: "Sei stata davvero fantastica! Brava!" E mi abbraccio anche lui.
Rimasi un po stupida da quest'abbraccio, ma poi contraccambiai e sorrisi.
Louis: "Ehi ehi, non troppa confidenza qui che sono geloso!" Scoppiai a ridere e poi anche i ragazzi compreso Paul.
Paul: "Ma non fare l'idiota Louis." E allora ridemmo ancora.
Niall: "Ora però possiamo andare a mangiare che sto morendo di fame?" Chiese poi disperato
Zayn: "Si Niall!” Disse stressato dalle sue lamentele, poi si rivolse agli altri. “Andiamo a mangiare prima di perdere Niall per sempre!"
E ricominciammo a ridere.
Paul: "Va bene ragazzi, vi lascio andare dove volete, però non fatevi riconoscere da nessuno, Francesca non deve essere ancora vista."
Liam: "Perché no? Tanto ha vinto lei."
Paul: "No, la faremo conoscere al pubblico il giorno del debutto, così sarà più emozionante e ci saranno più ascolti."
Zayn: "E come mai questa volta non ci dai nessun orario per tornare a casa mammina?" Disse ridendo, e a quelle parole anche io e gli altri ragazzi scoppiammo a ridere.
Paul: "Perché domani avete la giornata libera figliuoli. A proposito, questa è la chiave per la vostra stanza di questa notte, è all'hotel Gold." E poi lanciò le chiavi a Liam che le afferrò al volo.
Harry: "Stupendo. Amo quell'hotel." Rispose entusiasta.
Io: "Ma.... una sola camera?" Risposi dubbiosamente. Non volevo dirlo in realtà, ma senza accorgermene avevo pensato ad alta voce
Sarebbe stato bello dormire tutti insieme, ma la prima notte cosi no, era troppo imbarazzante! Potrò sembrare una bambina ma sono fatta così..
I ragazzi si guardarono e scoppiarono a ridere.
Liam: "Sta tranquilla, è una sola camera ma si divide in 4 stanze con un letto matrimoniale ciascuno, noi dormiamo insieme e tu avrai una stanza da sola!" Disse sorridendo mentre gli altri ragazzi ridevano.
Louis: "Cos'è? Sei timida piccolina?" Disse poi ridendo.
Mi limitai a fare una linguaccia.
I ragazzi fecero una piccola risatina.
Zayn: "Dai ora lascia in pace Francesca e andiamo a mangiare." Poi mi mise un braccio sopra la spalla e mi accompagnò fino a fuori mentre gli altri ci seguivano. 









Buon giorno a tuttiii :) 
Avete visto? Francesca ce l'ha fatta :D Ok, forse era prevedibile, ma che ci dobbiamo fare!? ahahahah 
Che ne pensate di questo capitolo? Ora Francesca potrà conoscere bene i ragazzi e vivrà un sacco di cose che mai avrebbe pensato nemmeno. :)
Continuate a seguire la storia e recensite se vi va almeno so che ne pensate :)
Un grosso e dolcioso Sciaooo a tutti <3

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Capitolo 15
*** Una serata con i miei idoli ***





Arrivati fuori chiamammo un taxi che alla fine si fermò dietro un ristorante chic (entrata dei vip)

Harry: "La cosa più bella di questo ristorante è che non avremo alcun tipo di scocciatura."
Scendemmo dal taxi dopo aver pagato l'autista e ci dirigemmo tutti e sei all'interno di quello splendido ristorante.
Appena fummo entrati un odore mi entrò nei polmoni e mi fece salire una fame che credo non abbia mai avuto prima. Solo annusando quell'aria si capiva quanto fosse rinomato quel posto e guardandoti in torno ti accorgevi del lusso; lampadari di cristallo, fontane sparse e acquari giganteschi pieni di pesci esotici ovunque. Tutto ordinato e ben tenuto. 
Un uomo in smoking alla reception ci osservò sorridendo. 
X: “Buona sera.” Disse guardandoci. 
Liam: “Prenotazione per i One Direction.” Disse avanzando di un passo verso l'uomo davanti a lui che incominciò a scrutare con lo sguardo un libro posto davanti a lui. 
X: “Prego, George vi accompagnerà al vostro tavolo.” Disse poi quando il suo sguardo si posò in un punto preciso indicando poi un uomo con lo stesso suo smoking accanto a lui.
Seguimmo quell'uomo fino al nostro tavolo e mentre camminavo tra i clienti che erano venuti a mangiare lì mi accorsi che c'erano solamente persone importanti e famose, quindi tornai alla frase che aveva detto Harry prima di entrare e capii.
Tutti ordinarono primo, secondo e dolce, Niall invece prese 2 primi, 2 secondi e 3 dolci.
Ogni volta restavo a guardarlo almeno per 5 minuti, era troppo assurdo!
Io invece presi 1 primo 2 secondi e 2 dolci.
I ragazzi rimasero a guardarmi a bocca aperta.
Louis: "Ma.. quanto mangi?" Disse guardandomi con una faccia stupita.
Io risi.
Io: "Ma di solito mangio sempre cosi! In questi giorni ero solo nervosa, ora però devo recuperare eh." Gli feci l'occhiolino e ricominciai a mangiare.
Zayn: "Guarda che è proprio uguale a Niall!" Le risate dei ragazzi risuonarono per tutto il locale lasciandomi quelle sensazioni di benessere come tutte le volte che l'ascoltavo. Niall alzò per un attimo lo sguardo dal suo piatto per rivolgere una piccola smorfia ai ragazzi con la bocca ancora piena, poi spostò il suo sguardo su di me e sorrise dopo aver ingoiato il boccone, dopo di ché il suo sguardo si riabbassò verso il cibo.
Finimmo di mangiare in fretta. Era tutto delizioso.
Louis: “Che dite.. Andiamo?” Chiese dopo essersi passato il tovagliolo color panna del ristorante sulle labbra per pulirsi.
Harry e Liam annuirono insieme e così il braccio tatuato di Zayn si protrasse in alto per attirare l'attenzione di un giovane cameriere.
Zayn:“Potrebbe portarci il conto per piacere?” La voce profonda e sensuale del moro attirò l'attenzione anche di altri clienti. 
Il cameriere dai capelli biondi annuì per poi dirigersi dalla parte opposta alla nostra. Dopo poco lo vedemmo tornare per poi lasciare un foglio di carta sul nostro tavolo e svanire di nuovo. Il conto.
Harry prese il portafogli dalla sua tasca dei pantaloni.
Harry: “Ragazzi oggi offro io!” La sua voce roca attirò notevolmente la mia attenzione.
Io NON SOPPORTO quando la gente vuole pagare per me... io ho mangiato e io pago, anzi, era giusto che pagassi anche per loro dopo tutto quello che avevano fatto per me in questi anni e soprattutto in questi ultimi giorni. Iniziammo a discutere.
Io: "Aspettate ragazzi... Pago io." La mia voce decisa fece voltare tutti verso di me.
Harry: "Ma non dire assurdità. Paghiamo noi!" La voce roca di Harry risultò quasi dura.
Io: "No, voglio fare qualcosa per voi!" Dissi prendendo il mio portafogli bianco.
Liam: "Ma non dire stupidaggini, sei nostra ospite e paghiamo noi." La dolce voce di Liam risuonò nel locale.
Io: "No non è giusto! Voglio pagare almeno la mia parte!" Nel mio tono di voce si poté notare il fastidio che provavo.
Louis: "Ma smettila!" La mano di Louis, come un razzo, afferrò il portafogli di Harry e prese delle banconote per poi sistemarle sul tavolo.
Io: "Louis guarda che mi incazzo eh, voglio pagare almeno la mia parte!" Il tono della mia voce si alzò notevolmente. Ero molto irritata, presi le banconote sul tavolo e le riportai alle mani di Harry, il quale era rimasto in silenzio e confuso.
Zayn: "Ma non ci pensare neanche, non ti faremmo MAI pagare!"
Io: "Ma io voglio pagare!" Dissi con sguardo supplichevole.
Niall: "Ma Francesca ascoltaci, lascia stare, mi hai pure fatto il regalo di compleanno!" Mi persi un attimo in quei suoi occhi azzurri quando li incrociai.
Io: "Ma quello non era niente. Comunque non mi va che paghiate voi!"
Liam: "Ma Francesca...." Non finì la frase che Louis lo interruppe.
Louis: "Lascia stare Liam. Se vuole pagare facciamola pagare." Le parole di Louis fecero aggrottare le sopracciglia dei presenti e calmare il nervosismo che stava crescendo dentro di me. I ragazzi lanciarono un occhiataccia a Louis ma lui si prestò molto calmo e tranquillo e fece un cenno di comprensione ai ragazzi.
Io: "Oooh Grazie." Afferrai il conto e lo guardai soddisfatta e contenta, il mio sguardo si spostò direttamente sull'ultima cifra che riportava il prezzo totale. Rimasi di sasso a fissare quella cifra.
1.392,30 dollari. La mia mente tornò ai volti che avevo visto mentre raggiungevamo il nostro tavolo. Ora capivo perché era frequentato solo da persone importanti.
Io: "Eeemh.... Forse è meglio se pagate voi questa volta." Arrossii notevolmente per la vergogna.
I ragazzi scoppiarono a ridere mentre Harry si affrettò a pagare il conto. Quelle risate che tanto mi rendevano felici questa volta portarono dentro di me solo un senso di tristezza e vergogna.
Liam mi osservò con sguardo dolce e afferrò il mio viso chinato verso il basso per alzarlo in modo che potessi guardarlo.
Liam: “Non preoccuparti. Noi siamo contenti di offrirti la cena, ci piace renderti felice sai!?” Il suo dolce sorriso e la sua voce calma mi fece rilassare e portò un senso di benessere dentro di me. Gli sorrisi chiaramente contenta di quella sua affermazione.
Io: "La prossima volta però offro io!" Dissi decisa.
I ragazzi mi lanciarono un sorriso e poi ce ne andammo.

Arrivammo davanti al nostro hotel con una macchina nera che ci aspettava.
Zayn: "Ora stacci vicino e cerca di non farti vedere da nessuno." Mi informò Zayn prima che potessi aprire la portiera. Annuii.
Vidi i ragazzi coprirsi il capo con il cappuccio delle loro felpe ed indossare dei grossi occhiali neri. Scendemmo tutti dalla macchina e formarono un cerchio intorno a me in modo che nessuno avrebbe potuto vedermi.
Ci avviammo veloci verso l'interno del grande hotel nel quale ci saremmo stabiliti ma a quanto pare nessuno sapeva ancora del loro ritorno.
Salimmo al piano e ci dirigemmo all'entrata della nostra stanza, i ragazzi si tolsero occhiali e cappuccio lanciando un sospiro di sollievo.
Louis afferrò la chiave e aprì la porta. I miei occhi si illuminarono e la mia bocca si socchiuse. Potei subito notare la grande cucina in legno chiaro e lucido che spuntava subito sulla sinistra (forno, fornelli, lavello e varie ante e cassetti accanto al grosso frigo a due ante), davanti, a circa un metro di distanza, era posto un lungo tavolo bianco con otto sedie attorno, in fondo alla stanza invece c'era un grande divano nero di pelle ad angolo (giusto per farci stare tutti e far avanzare anche 2 posti) nell'angolo in fondo a destra, un televisore al plasma da 40 pollici davanti ad esso appeso al muro e, ai lati di quella stanza potei intravedere due corridoi che portavano alle camere.
Tutti entrarono tranquillamente e poi si voltarono in mia direzione osservando attentamente i miei movimenti lenti e ridacchiando nel vedere il mio sguardo perso che guardava ogni singolo dettaglio con attenzione e ammirazione.
Liam: “La tua stanza è quella nel corridoio di sinistra, prima porta a sinistra!” Spostai il mio sguardo ancora meravigliato sul viso di Liam, sorrisi come una bambina e poi scattai di colpo correndo verso la mia stanza.
Aprii la porta frettolosa e incominciai ad urlare.

Part. Ragazzi.

Un urlo stridulo ci invase i timpani e risuonò dentro la stanza.
"Gli piace la camera." Ci guardammo tutti in faccia pronunciando all'unisono quella frase e poi scoppiammo a ridere.

Part. Francesca

Mi fissai sull'enorme letto matrimoniale posto al centro della stanza attaccato al muro sulla desta, era ricoperto da un caldo piumone lilla e da cuscini morbidi in tinta, davanti al letto un televisore al plasma da circa 30 pollici era posizionato sul muro, ai lati del letto c'erano due piccoli comodini bianchi compresi di lampada, un enorme armadio a specchi ad angolo era posto sull'altra parete della stanza non appena entravi e un piccolo balcone era posto al fondo della stanza spostato sulla destra. Notai poi che c'era anche una porticina in fondo sulla sinistra e mi avviai verso di essa per aprila notando anche che nella stanza erano già stati portati i miei bagagli. Aprii la porta e sorrisi vedendo che c'era un bagno privato tutto per me.
Uscendo dal bagno il mio sguardo ricadde su quel bellissimo letto e, presa dalla pazzia, iniziai a saltarci sopra come una bambina per poi buttarmici a peso morto sdraiandomi e perdendomi nei miei pensieri.
<>
Riportai la mia mente nel mondo reale e vidi Louis davanti alla porta dell'entrata della mia stanza. Mi alzai di scatto con gli occhi sbarrati e bloccai le parole che stavano per uscire dalla sua bocca già semiaperta.
Io: "Ma io non ho ringraziato Pier! Come faccio adesso?" Ero disperata.
Louis mi sorrise. "Stai tranquilla, torneremo in studio molto presto!"
Le sue parole mi fecero calmare i nervi e mi sciolsi rilassando i muscoli del mio corpo per poi sorridere e ributtarmi nel mio lettuccio comodo.
Louis: "Comunque.... Ti piace allora la tua stanza?" Capii che i ragazzi si stavano divertendo nel vedermi così entusiasta.
Io: "Si, ma questi cuscini sono troppi per dormire, dovrebbero essere usati per qualcosa di più.....” Guardai Louis che aggrottava le sopracciglia confuso e sorrisi in modo maligno. “..utile!" Terminai la frase e nello stesso tempo afferrai un cuscino lanciandolo con tutta la forza che avevo in sua direzione. Lo colpii in volto, ma Louis non si mosse. Incominciai a ridere.
Louis: "Allora vuoi la guerra eh...!?" Lo vidi abbassarsi per raccogliere il cuscino e pochi secondi dopo vidi tutto buio, anche a me arrivò dritto in faccia! Incominciò una vera e propria guerra.
Sentimmo dei passi pesanti avvicinarsi e poco dopo tutti i ragazzi spuntarono nella mia stanza.
Zayn: "Ma che cosa sta succedendo q...." Non riuscì a finire la frase che appena fece un passo dentro la stanza gli arrivò un cuscino in bocca. Le risate mie e di Louis risuonavano per tutta la camera rumorose. Sembravamo due bambini.
I ragazzi si aggregarono a noi, eravamo l'uno contro l'altro e continuammo mezz'ora così, a rincorrerci per tutta la casa tirandoci cuscini a vicenda.
Poi però cademmo a terra stremati, erano le 24, era stata una giornata dura, ed eravamo tutti molto stanchi, soprattutto io.
Louis: "Direi che è ora di andare a letto eh!?" Il rumore dei nostri respiri affannati quasi copriva voce spezzata di Louis.
Io: "Si lo penso anch'io..." Dissi alzandomi da terra a fatica raccogliendo alcuni dei cuscini che erano sparsi per la casa.
Recuperammo lentamente tutti i cuscini per buttarli tutti dentro l'armadio e dopo essermi sistemata in camera tornai dai ragazzi per salutarli e dargli la buona notte struccata e con il pigiama.
Louis: "Ma chi sei tu? Dov'è Francesca?" Mi innervosii al suono della sua risata.
Io: "Ah-ah-ah non fai ridere Tomlinson!" Risposi seriamente, ma la sua risata non terminò.
Liam: "Lascialo perdere piccola, sei bellissima." Mi voltai per osservare il suo dolce viso e sorrisi per la sua gentilezza.
Io: "Grazie!" Il mio tono di voce risultò come quello di una dolce bambina, andai verso di lui e l'abbracciai. "Tu si che sei un gentiluomo! Non come certe persone..." Risposi alzando il tono di voce mentre lanciavo a Louis delle occhiatacce minacciose.
Louis: "Sono più gentiluomo io che tutti quelli di questa stanza messi insieme." Rispose convinto con tono autoritario. Tutti noi ci guardammo in faccia e poi scoppiammo a ridere.
Louis: "Ma cosa ridete!?" La sua voce risultò seria e quasi nervosa, ma tutta la sua serietà volò via non appena incominciò a ridere con noi. "Dai Franci lo sai che scherzo. Sei davvero bellissima." Lo vidi sorridere con dolcezza, sorrisi a mia volta a quella sua affermazione dolce ma non volevo dargliela vinta.
Io: "Tanto la situazione non cambia. Se cerchi di fare una competizione con i ragazzi ora lascia perdere, tanto loro sono tutti più gentiluomini di te!" Dissi sfacciatamente trattenendo le risate.
Liam: "Ti ha spiazzato Louis!" Le nostre risate invasero la stanza.
Corsi ad abbracciare Louis subito dopo, non potevo sopportare la sua finta espressione offesa.
Harry: "Comunque davvero, sei più bella struccata eh!" La voce roca di Harry mi fece voltare in sua direzione, non credevo a quelle parole, non avevo mai creduto di essere bella, figuriamoci struccata.
Niall: "Ma tutte le ragazze sono più belle al naturale."
Zayn: "Si, ma la nostra Francesca è la più bella di tutte!" Mi sciolsi a quella frase pronunciata dalla voce seducente del moro.
Niall: "Su questo non c'è dubbio!!" Il mio sguardo era come perso e incredulo, li vidi sorridermi e poi tornai nel mondo reale e cercai di cambiare discorso, mi sentivo in imbarazzo.
Io: "Cos'è ora siete tutti in competizione o volete solo un abbraccio?" Incominciai a ridere contagiando anche loro.
Harry: "L'abbraccio non sarebbe male eh!" Assunsi un'espressione interrogativa, poi andai ad abbracciarli uno ad uno ridendo.
Io: "Dai ora andiamo a dormire che tanto domani abbiamo tutto il tempo per abbracciarci. Buona notte ragazzi. Vi voglio bene." Sorrisi pensando a ciò che avevo detto, mi sembrava strano poterglielo dire per davvero ora. Era una sensazione bellissima.
"Buona notte. Ti vogliamo bene anche noi." Risposero tutti in coro sorridendo. Dei brividi mi percossero la schiena. Era un sogno, il più bello che abbia mai fatto.
Louis: "Io ti amo Francii!!" I miei pensieri vennero interrotti dalla sua vocina stridula che mi fece scoppiare a ridere di gusto.
Io: "Si Louis, lo so." Sparii poi facendogli la linguaccia.
Tutti andammo a dormire.
Liam dormì con Niall nell'altro corridoio, Zayn da solo nella stanza vicino alla mia ed Harry con Louis nella stanza vicino a quella di Liam e Niall.
Mi addormentai quasi subito, la stanchezza accumulata era davvero tanta, ma mi risvegliai in piena notte. Qualcuno stava piangendo. Mi alzai e andai a controllare.









Ciaoooo a tuttiiii :)
Innanzi tutto volevo scusarmi per non aver più pubblicato capitoli... Ho passato un brutto periodo mi spiace però ora eccomi qui, sono tonrata ed ho aggiornato :D 
Spero che il capitolo vi piaccia, fatemi sapere con una recensione se vi va :) Ci tengo molto lo sapete <3
Scusate ancora un bacio alla prossimaaa

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Capitolo 16
*** Zayn ti voglio bene! ***



 

Quel pianto rotto e soffocato mi fece mancare l'aria, mi sentii straziata da quel dolore fin troppo percepibile. Lo seguii titubante, proveniva dalla stanza davanti alla mia. La stanza di Zayn.
Entrai con passi in certi in quella stanza molto buia molto simile alla mia, la luce lieve della luna illuminava il corpo di Zayn che nascondeva il volto tra il cuscino inumidito da lacrime salate, quel rumore straziante mi fece mancare un battito, Zayn stava soffrendo per davvero.
Mi avvicinai al suo corpo incredula e mi ritrovai davanti al suo corpo notando come si contorceva per non far udire il suo dolore.
Io: "Zayn, ma che cos'hai?" Chiesi sbalordita e addolorata nel vederlo in quello stato.
Lo vidi bloccarsi di colpo al suono della mia voce, poi la sua testa si alzò di scatto dal cuscino e, lentamente, si girò in mia direzione.
Mi sentii morire dentro quando potei notare il suo viso impregnato di lacrime e i suoi occhi gonfi.
Zayn:"Niente l-lasciami stare!" Non riusciva nemmeno a sostenere una frase, il pianto spezzava le sue parole.
Io: "Ma Zayn... Non penserai mica che ti lasci qui a piangere così!?" Il mio tono risultò deciso e vidi Zayn assumere un atteggiamento duro smettendo per un attimo di singhiozzare.
Zayn: "Si, perché te lo dico io. Ora lasciami solo." Il suo tono di voce questa volta apparì solo severo e irritato ma io non ci pensai nemmeno lontanamente a lasciarlo solo in quelle condizioni. Loro mi avevano aiutato così tante volte a smettere di piangere senza nemmeno saperlo...
Io: "Zayn, non pensarci neanche! Io resto qui con te! Non ti lascio solo in queste condizioni..." Ero determinata più che mai.
Zayn: "Lasciami in pace!" Urlò mentre il suo pianto scoppiò nuovamente in modo isterico, vidi il suo volto girarsi dalla parte opposta alla mia per non permettermi di leggere nella sua espressione quel dolore. Mi veniva da piangere nel vederlo in quelle condizioni, ma dovevo essere quella forte ora.
Io: "Ehi Zayn, vieni qui..." Mi sedetti sul letto accanto a lui e incominciai ad accarezzargli la schiena. Il suo capo si voltò nuovamente in mia direzione mostrandomi quelle lacrime salate che scendevano velocemente sul suo viso distrutto, i suoi occhi rossi e gonfi si addolcirono guardando i miei colmi di affetto, poi il suo sguardo si abbassò puntando le mie braccia tese in avanti in segno di un abbraccio, per un ultimo istante riportò i suoi occhi insicuri sui miei, gli sorrisi, poi lo vidi gettarsi tra le mie braccia continuando a piangere. Mai avrei pensato di vedere la fragilità di Zayn.
Io: "Dai non fare così Zayn! Devi sorridere Zayn, sorridi che sei il più bello di tutti." Cercai di confortarlo mentre la mia mano passava lenta sulla sua schiena.
Zayn: "Non posso! Non posso sorridere, non-non ce n'è alcun motivo! Lei m-mi ha preso in giro, lo capisci? Mi ha solo preso in giro, per tutto questo tempo non ha fatto altro." La sua voce era rotta e i singhiozzi continui, le lacrime non cessarono di scendere nemmeno per un istante. Aggrottai la fronte senza capire il senso di quelle parole. Di cosa stava parlando?
Io: "Ma lei chi Zayn? Cos'è successo? Vuoi dirmelo?"
Zayn: "Lucy. Lei mi stava facendo innamorare, iniziavo finalmente a fidarmi di lei e invece poi ho scoperto che non era altro che una stronza. E' come tutti gli altri, lei vuole solo la mia popolarità, di me non gli è mai importato nulla! Io gli stavo dando tutto e lei invece mi ha solo preso in giro per ottenere ciò che voleva." Rimasi incredula a quelle parole.
Io: "Ma - ma cosa ti ha fatto Zayn?" Sentii nascere dentro di me un senso di fastidio insopportabile.
Zayn: "Io mi ero fidato di lei, le avevo raccontato del tuo provino, della scelta, e alla fine si è rivelata per quella che è: un'approfittatrice! Diceva che per lei ero importante e invece mi stava solamente usando per poter ottenere qualcos'altro, voleva solo partecipare ai provini e pensava che conoscendomi io le avrei fatto dei favoritismi, non sapeva ancora che avevamo già scelto, quando l'ha scoperto mi ha scaricato, mi ha spezzato il cuore con quelle parole.... mi risuonano ancora in testa..” Lo sguardo di Zayn si perse nel vuoto. Il pianto cessò mentre pronunciava quelle parole.
Zayn: “(Non potrei mai stare con uno come te! Io merito molto di più! Sei solo un buono a nulla!)” Il pianto ricominciò. “Perché le ragazze che incontro sono tutte uguali? Perché non riesco a trovare mai quella giusta? Perché devo sempre soffrire?" Le sue lacrime stavano scendendo a goccioloni, sembrava una grandine di dolore, e faceva male anche a me.
Rimasi a bocca aperta e mi pietrificai di colpo. Non potevo credere a quelle parole, non riuscivo a credere che potesse esistere una persona simile che l'ha trattato in quel modo. Quel ragazzo che si era rivelato così pieno d'amore, che faceva il duro ma in realtà era più dolce di tutti, lui che sapeva dare il cuore e metterci l'anima nelle cose, lui che ora era lì, a soffrire come un cane.
Un senso di rabbia crebbe dentro di me facendomi offuscare la mente. Io non ho mai sopportato cose del genere.
Mi staccai forse troppo bruscamente dall'abbraccio con Zayn e cominciai a camminare avanti e indietro per la stanza sbattendo i piedi a terra in modo pesante sotto gli occhi confusi del moro.
Io: "Ma io non ci posso credere. Come si permette questa a trattarti in questo modo?! No, non lo posso sopportare, non doveva trattarti così. Ti sta facendo stare male e questo non va bene. Sei un ragazzo fantastico Zayn, non ti meriti questo, nessuno dovrebbe farti soffrire. Quella ragazza non ti merita, è solo una stupida. Non è ancora cresciuta abbastanza e non merita le tue lacrime! Non le merita.” Il mio tono di voce si alzò notevolmente, incominciai a diventare rossa per la rabbia.
Ad un tratto mi bloccai, spostai finalmente il mio sguardo su Zayn e, dopo aver fatto un sospiro di sollievo per cercare di calmarmi ripresi a parlare: “Voglio vederti sorridere Zayn, non voglio vederti così. Non puoi star male per una così, non ti meritava, non è quella giusta, ma prima o poi la troverai, la troverai quella adatta a te ne sono certa." Vidi Zayn addolcirsi a quelle parole, il suo pianto isterico cessò, ora c'erano solo lacrime che continuavano a scendere silenziosamente.
Io: "E poi, uno come te, come dice quella, è molto meglio di quanto possano esserlo tante persone, perché tu sei una persona fantastica. Anche per questo devi sorridere, per far vedere quanto stupendo sei." Sorrisi, credevo a quelle parole più che mai e così, tra quelle lacrime amare, vidi spuntare un lieve e bellissimo sorriso da quel volto distrutto. Ecco magnifico raggio di sole in quella notte buia.
Capii che non c'erano parole che potesse dirmi e presa dalla gioia nel vederlo sorridere ora corsi verso di lui catapultandomi sul letto con un balzo da canguro e lo abbracciai di nuovo, più forte che mai. Lui rimase un po stupito per quel gesto improvviso ma poi contraccambiò, stringendomi forte. In quell'abbraccio sentivo tutto l'amore che aveva in corpo, quell'abbraccio mi diceva tutto quello che non riusciva a dire; non servivano le parole, bastava un abbraccio.
Mi staccai da quell'abbraccio ancora sorridendo, lo guardai negli occhi e lo vidi sorridere nuovamente.
Io: "Ecco, era questo lo Zayn che volevo vedere. Era questo il sorriso che cercavo."
Il suo sorriso si illuminò ancora di più.
Zayn: "Grazie, grazie mille, sei eccezionale! Non riesco a esprimere tutto quello che ho dentro, ma sono contento di avere un'amica accanto a me." Aveva ancora gli occhi lucidi, ma stava sorridendo e questo mi bastava. Mi abbracciò di nuovo. Ero diventata una sua amica, lo ero di tutti, ero amica dei one direction. Era davvero bello da dire.
Io: "Non occorre che mi ringrazi. Non potevo vederti piangere, ho solo fatto ciò che dovevo." Sorrisi. "E poi... sono io quella fortunata ad avere voi come amici... Siete tutti fantastici e per me siete davvero importanti. Lo siete sempre stati!" L'abbraccio che ci scambiammo dopo fu breve.
Continuavo a sorridere, ma c'era ancora qualcosa che mi infastidiva, non riuscivo proprio a levarmi dalla mente le parole che aveva detto quella ragazza. Non riuscivo a tollerarle. Il senso di rabbia tornò ad impossessarsi di me e, presa dall'ira afferrai il telefono di Zayn come fosse di mia proprietà.
Zayn: "Ma cosa fai?" Si accigliò.
Io: "La faccenda qui non è chiusa! Devo rimediare." Non lo guardai. Osservai il telefono con aria dura e poi lo portai all'orecchio.
"Pronto?!" La voce che uscì qualche secondo dopo risultò acuta ed assonnata.
Io: "Eeeh pronto sei Lucy?" La mia voce era fredda e distaccata.
Gli occhi di Zayn si spalancarono in segno di stupore e ansia.
"Si sono io... Chi parla?"
Io: "Sono un'amica di Zayn... Volevo solo dirti che sei solo una stronza. Zayn è un ragazzo fantastico e tu non avevi il diritto di trattarlo in quel modo. Sei solo una bambina che ha ancora bisogno di crescere. Addio." Misi in quella discussione tutta la rabbia che avevo dentro facendola scaricare in un istante, così riattaccai e posai il telefono sul comodino. Dovevo farlo!
Guardai Zayn che mi guardava stupito. Ok, sono stata un po impulsiva ma sono fatta così.
Zayn: "Ma - ma - ma...." Balbettò.
Io: "Scusa ma dovevo liberarmi di questo peso, non potevo lasciare che ti trattasse così e poi far finta di niente."
Zayn: "Scusa? Ma scusa di cosa? Non pensavo che avresti fatto una cosa del genere per me... GRAZIE!" La sua risata che invase la camera mi fece bene al cuore.
Io: "Ma smettila... Io ti voglio bene Zayn e questo non è niente per me." Gli sorrisi e lui sorrise a me.
Io: "Ora però vai a dormire così domani possiamo passare un po di tempo insieme."
Zayn: "Va bene." Sorrise. "Grazie ancora Francesca, ti voglio davvero bene. Non ho mai avuto un amica così. Grazie." Ancora adesso ripensando a quelle parole non riesco a crederci. Ma ci pensate!? Ci pensate sentir pronunciare dal proprio idolo queste parole?
Io: "Ma basta ringraziarmi però!" Le nostre risate echeggiarono nella stanza l'una inseguita dall'altra.
Zayn: "Dai va bene. Buona notte Angy." Mi alzai mentre lui parlava ma mi fermai un attimo ricomponendo la frase mentalmente.
Io: "Angy?" Ripetei aggrottando le sopracciglia.
Zayn: "Si, sei il mio angelo tu!” Ci pensò su prima di rispondere. “E' questo che fanno no? Ti sorvegliano e ti aiutano sempre, ed è quello che tu hai fatto per me." Rise leggermente.
Mi sentii bene per davvero. Volevo davvero bene a quel ragazzo e nessuno mi aveva mai detto una cosa così bella prima d'ora. Per la prima volta, ritrovandomi a vivere con i ragazzi e a fare una vita tutta nuova, capii che tutta la mia vita aveva un senso.
Sorrisi in sua direzione. "Buona notte Zayn."
Mi avviai verso la porta per dirigermi fuori e l'aprii, poi però mi girai un'ultima volta in sua direzione vendendolo sistemarsi sotto le coperte.
Io: "Ah Zayn...." La sua attenzione si spostò dal suo letto a me. Sorrisi.
Io: "Non ti lascerò mai solo, te lo prometto." Lo vidi sorridere dolcemente e senza dire altro me ne tornai nella mia stanza più felice che mai. Avevo aiutato uno dei miei idoli.









Ecco qui l'altro capitolo :D Sono tornata attiva finalmente siete contente? <3
Che ne pensate di uno Zayn così tenero? :3 Io l'amo! <3 ahahahahha Che amico meraviglioso che è e che brava Francesca ad averlo aiutato!!
Fatemi sapere che ne pensate io attendo sempre una recensione :)
A prestooo <3

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Capitolo 17
*** Mi ero scordata di loro! ***





Una strana melodia risuonava nella mia testa, una melodia distante e soffocata che si ripeteva ogni tanto dopo brevi pause. Aprii gli occhi accecandomi con la luce mattutina che proveniva dal piccolo balcone di fronte a me, con gli occhi socchiusi cercai di capire da dove provenisse quel rumore e, quando fui abbastanza lucida da capire che non stavo più sognando, mi resi conto che si trattava del mio cellulare che suonava. Qualcuno mi stava chiamando.
Mi alzai di scatto dal letto con gli occhi ancora socchiusi e infastiditi da tutta quella luce e mi toccai la testa assumendo un'espressione di fastidio, ero davvero stanca. Il mio sguardo vagò per tutta la stanza in cerca del mio telefono che ormai aveva smesso di squillare, ma non riuscii ad intravederlo da nessuna parte. Vagai per la stanza frugando in ogni dove senza alcun risultato. Ad un tratto il telefono ricominciò a suonare ed io mi bloccai sul posto cercando di ascoltare quel suono per capire da dove provenisse, lo seguii a passi lenti e finalmente lo trovai all'interno della mia borsa. Me l'ero completamente dimenticato!
Erano le 9 del mattino, i ragazzi sicuramente stavano ancora dormendo. Assonnata afferrai il telefono che aveva smesso di squillare e spalancai gli occhi appena accesi il display: 22 chiamate perse e 10 messaggi.
10 chiamate dai miei genitori; 8 Sara; 4 da Luca; 4 messaggi di Sara e 6 da Luca.
Ok, mi ero dimenticata completamente di chiamarli ieri, mi ero proprio dimenticata del telefono, ero troppo presa da tutto. Sicuramente penseranno che io sia morta!
Aprii i messaggi di fretta...
Sara:
1. "Scusa se non ti ho risposto ieri ma stavo già dormendo. E' successo qualcosa?" Ore: 13.30 del giorno prima.
2. "Come sta andando?" Ore: 18.00 del giorno prima.
3. "Ma perché non mi rispondi?" Ore: 21.17 del giorno prima.
4. "Ok, inizio seriamente a preoccuparmi!" Ore 7.00 di quella giornata.

Luca:
1. "Come sta andando? Mi manchi <3 Ti avrei chiamato ieri ma ero troppo stanco. Scusa." Ore: 14.12 del giorno prima.
2. "Sei impegnata? Posso chiamarti?" Ore 17.56 del giorno prima.
3. "Come mai non rispondi? Mi devo preoccupare?" Ore 22.00 del giorno prima.
4. "Rispondi, ti prego mi stai facendo preoccupare." Ore 6.10 di quella giornata.
5. "Francesca?" Ore 8.00 di quella giornata.
Mi portai una mano sulla fronte in modo violento causandomi un lieve bruciore. Mi sentivo in colpa, mi ero dimenticata di loro.
Composi il numero di mia madre il più in fretta possibile e attesi una sua risposta che ottenni dopo svariati 'bip'.
Mamma: “Pronto!?” La sua voce terribilmente acuta mi perforò un timpano e mi fece svegliare completamente.
Io: "Mammaaa! Scusami tanto se non ti ho risposto e ti ho fatto stare in pensiero ma ero troppo occupata con tutto. Scusami." Parlai tutto d'un fiato sempre più dispiaciuta.
Mamma: "Tesoro mio, ci stavi facendo morire, anche tua cugina è preoccupatissima." La sua voce sembrò tranquilla ma allo stesso tempo un po dura.
Io: "Si lo so mamma, dopo la chiamo. Mi dispiace." Sospirai sentendomi ancora in colpa per l'accaduto.
Mamma: "Va bene tesoro... Allora, ora raccontami tutto, però penso già di sapere la risposta, dato che non sei ancora tornata..." La sua voce cambiò tono subito dopo le prime tre parole pronunciate; da un tono di voce basso e calmo a un tono di voce decisamente più acuto ed esaltato. Sapeva già che era andato tutto bene ma non vedevo comunque l'ora di dirglielo così da renderla fiera di me.
Io: "Siiii mamma, ho vintooo! Potrò passare 3 mesi qui con loro, il mio sogno si è realizzato....." Il mio tono di voce risultò simile al suo di poco fa. Ancora non potevo crederci, era tutto così meraviglioso da essere surreale.
Le raccontai tutto nei minimi dettagli, le parlai di Nataly, di Paul, Pier, Steve e poi anche dello studio, le prove, la casa e tutto il resto, continuavo a parlare in modo frettoloso entusiasta di tutto come se lo stessi rivivendo in quel preciso istante e ogni tanto la sentivo ridere o fare qualche commento.
Mamma: "Oh tesoro mio.. come sono contenta! Questa Nataly non si meritava proprio di vincere, era solo un impostora! Tu invece quei ragazzi li ami davvero, come ami il canto, e sei piena di talento, nessuno più di te si meritava tutto questo!"Bravissima figlia mia. Da quelle parole un senso di beatitudine nacque in me improvvisamente. Capii davvero che mia madre era fiera di me, mi resi conto, forse per la prima volta davvero, che stavo realizzando il sogno di tutta una vita. Si, io ce l'avevo fatta, ce l'avevo fatta davvero.
Nel tono di voce di mia madre però percepii anche un po di tristezza e questo mi fece preoccupare.
Io: "Essi mamma. Sono troppo contenta di questo.... Ma... Cosa c'è che non va?" Chiesi titubante.
Mamma: "Ma... niente amore, cosa ti salta in mente?!" Il suo tono di voce mi faceva capire che le cose non stavano come lei diceva.
Io: "Mamma.. non fingere con me, ti conosco troppo bene, so quando qualcosa non va."
La sentii sospirare e quando incominciò a parlare la sua voce uscì tremolante come se non riuscisse a reggere il peso di quelle stesse parole.
Mamma: "Ecco... il fatto è che.. tu starai via 3 mesi. 3 mesi li da sola senza di me, tre mesi lì lontana da me, e tu mi manchi così tanto! Come faccio a stare ancora 3 lunghi mesi senza la mia bambina?" Un rumoroso pianto ruppe le sue parole e in quell'istante sentii rompere pure il mio cuore. Odiavo sentire mia madre piangere! Con tutto quello che lei aveva fatto per gli altri, con tutto l'amore che aveva e che donava sempre si meritava solo il meglio, si meritava solo di essere felice sempre.
Io: "Mamma... mamma ti prego non fare così!" I miei occhi incominciarono a inumidirsi e a riflettere l'immagine della stanza che mi circondava. “Non piangere per favore mamma... Non immagini nemmeno quanto mi mancate tutti quanti! Mi mancate moltissimo ed è dura superare tutto quanto da sola ma mi metto forza mamma perché questo è il sogno di tutta la mia vita e finalmente lo sto realizzando. Io non posso mollare tutto ora!”
Mamma: "Si lo so amore mio, ma infatti non devi assolutamente mollare! Io sono felicissima per te e voglio solo la tua felicità. Sono fiera della mia bambina, ho solo paura perché sei lì da sola e mi manchi!” La sua voce tremava ancora ma il pianto stava cessando completamente.
Io: “Lo so mamma ma non devi preoccuparti. Sto bene credimi!” Sorrisi amaramente e una lacrima silenziosa mi rigò il viso.
In quell'istante sentii il telefono allontanarsi con uno scatto dal mio orecchio, sobbalzai per la sorpresa e mi voltai notando un Louis tutto assonnato con gli occhi ancora semi aperti e il mio telefono tra le mani. Lo portò all'orecchio e con voce impastata dal sonno incominciò a parlare in modo determinato.
Louis: "Non si deve preoccupare signora! Sua figlia non è sola qui! Noi le stiamo tutti accanto e le vogliamo già un sacco di bene. Badiamo noi a sua figlia, siamo bravi ragazzi!" Osservai Louis meravigliata e sorrisi a quelle parole.
Mamma: "Oh.... di questo ne sono felice. Vi prenderete cura di lei?" Anche lei si meravigliò di quell'intromissione improvvisa ma ben apprezzata. La voce di mia madre ora non tremava più, anzi, era sicura e decisa come sempre.
Louis: "Ma certo! Anche se per ora è più lei che si prende cura di noi." La sua risata contagiò entrambe, quel ragazzo ti faceva sorridere sempre.
Louis: "Ha una figlia fantastica signora." Il suo sguardo ancora assonnato passò dal vuoto alle mie iridi azzurre e tra le sue labbra sottili un dolce sorriso spuntò illuminando perfino la stanza. Lo ammirai e sorrisi a mia volta per poi lasciargli un dolce bacio sulla guancia.
Mamma: "E lo so, è opera mia." Le nostre risate riecheggiarono nuovamente nella stanza.
Ripresi il telefono dopo che Louis salutò mia mamma.
Io: "Mamma!?"
Mamma: "Simpatico il tuo amico. Ti vuole bene eh!?" Mi voltai verso Louis sorridendo dolcemente.
Io: "Si lo so mamma, gli voglio bene anch'io!" Nuovamente la luce del suo sorriso accese la stanza ed io mi sentii bene.
Mamma: "Sono contenta che hai degli amici così. Sicuramente si prenderanno cura di te. Ah tesoro.. oggi potremmo chiamarti? Così potrai sentire anche tuo padre che sta dormendo ora." Mio padre faceva il turno di notte molto spesso e la mattina quindi la trascorreva dormendo.
Io: "Certo mamma. Tanto oggi abbiamo la giornata libera!" Diedi il cinque a Louis dopo quell'affermazione.
Mamma: "Oh, bene. Allora ci sentiamo oggi tesoro mio, divertiti, ti voglio bene."
Io: "Ok mamma, ti voglio bene." A quel punto la chiamata terminò.
Louis: "Che dolce tua mamma!" Lo sguardo dolce di Louis incontrò il mio.
Io: "Si lo so!" Sorrisi amorevolmente guardando il cellulare mentre andavo sulla rubrica per chiamare Sara. Portai nuovamente il telefono all'orecchio e aspettai che rispondesse.
Louis: "Che fai?" Chiese accigliandosi mentre mi osservava.
Io: "Devo chiamare mia cugina e il mio migliore amico, ieri mi sono dimenticata di loro." Il mio sguardo si perse nel vuoto, avevo gli occhi di Louis addosso e aspettavo di sentire, al posto di quei dannatissimi 'bip', la voce di mia cugina.
Tra gli innumerevoli 'bip' riuscii poi a sentire una voce femminile a me sconosciuta. La segreteria telefonica.
Guardai il cellulare aggrottando la fronte e quando il mio sguardo ricadde sull'orario mi fermai a pensare, rendendomi conto poi, che a quell'ora sia Sara che Luca erano a scuola.
Gli lasciai un messaggio.
A Sara: "Scusa Sara ho avuto troppo da fare e mi sono scordata del telefono, ti chiamo quando esci da scuola." Fui distaccata, volevo farla stare in ansia ancora un po.
A Luca: "Scusa se non ho risposto Lu, avevo scordato completamente il telefono, ti chiamo poi quando esci da scuola. Ti voglio bene."
Mi voltai verso Louis, sentivo ancora il suo sguardo su di me. Uno sguardo perplesso.
Io: “Mi ero dimenticata della scuola!” Scoppiammo in una fragorosa risata. Sinceramente ancora non riesco a spiegarmi come abbiano fatto a dormire gli altri con tutto il baccano che stavamo facendo.
Una melodia familiare ci zittì di colpo. Il mio cellulare stava squillando. Guardai il display e lessi il nome di Luca. Com'era possibile?
Io: "E' il mio migliore amico!" Affermai senza guardarlo.
Risposi perplessa alla chiamata.
Io: "Ohi, ma non dovresti essere a scuola tu?"
Luca: "Eh... Scusa? Ti ricordo che io so solo l'italiano!" La sua risata risuonò all'interno del mio timpano destro. Mi sentii bene solo per quel suono. Cominciai a ridere anche io rendendomi conto che ormai mi ero abituata fin troppo all'inglese quasi come fosse l'unica lingua da me conosciuta.
Io: "Scusa, mi viene naturale!" Risi nuovamente incominciando a parlare una lingua a lui comprensibile. "Comunque.... Non dovresti essere a scuola?" Riformulai la domanda ritornando seria.
Luca: "Eh si, ma sai com'è, mi hai fatto preoccupare e quindi non ho dormito niente e mia mamma mi ha fatto rimanere a casa." Sgranai gli occhi non credendo a quelle parole.
Io: "Oddio... Scusamiii! Mi dispiace tantissimo. Sono proprio una cretina!" La mia voce divenne più acuta all'improvviso.
Luca: "Stai tranquilla non importa. Almeno non mi sono dovuto sorbire una giornata di scuola.” Rise di gusto nuovamente. Era sempre il solito idiota! “Ora però raccontami tutto dai.." La sua voce tornò immediatamente seria e decisa.
Io: "Va bene. Allora, sarai felice di sapere che io, Francesca D'aria, la tua migliore amica...." La mia voce fu calma e le parole lente."REALIZZERÀ' IL SUO SOGNO E PASSERA' 3 MESI CON I SUOI IDOLI!!" Quasi urlai nell'ultima frase scoppiando a ridere come da sola sotto gli occhi spersi di Louis che non riusciva a comprendere le mie parole. Rise poi notando la mia faccia sorridente che guardava fisso nel vuoto.
Luca: "Lo sapevo che ce l'avresti fatta! Sei la migliore Frazzy!" Nel sentirlo pronunciare quel nomignolo mi irritai. Non mi ricordo bene a cosa era dovuto, ma l'ho sempre odiato dalla prima volta che l'ho sentito pronunciare dalla sua bocca.
Luca: “Aspetta però... questo vuol dire che starai via tre mesi?” La sua voce tornò seria.
Io: "Ti prego non dirmi che ora anche tu ti metti a piangere per questo come mia madre!" No, non potevo sopportare un altro pianto.
Luca rise: "Ma va oh non scherzare!” Rise facendomi sentire bene. “Lo sai che mi manchi da morire però? E lo sai che 3 mesi senza di te saranno 3 mesi insopportabili per me?" Nella mia mente apparve l'immagine del suo volto che sorrideva con il telefono in mano. Sorrisi a quel pensiero.
Io: "Anche tu troppo ma non posso lasciare il mio sogno!" Ammisi perdendomi nei ricordi dei giorni passati.
Luca: "No che non puoi! E io non ti chiederei mai di farlo! Tu sei felice, stai realizzando il tuo sogno, e allora noi non contiamo nulla, pensa solo alla tua felicità e ad arrivare fino in fondo. E' questo che voglio!" La sua voce calma ma decisa mi fece star bene. Lui era sempre stato il migliore tra tutti per me.
Sorrisi e involontariamente una lacrima bollente sfuggì dal mio controllo percorrendo la mia guancia velocemente.
Louis mi osservava preoccupato senza capire.
Louis: “Ehi!” La sua dolce voce mi toccò il cuore mentre una sua mano mi accarezzò i capelli delicatamente.
Luca: "E questo chi è? Uno dei ragazzi? Digli subito che tu sei mia!" La sua voce rimbombò nella mia mente per via del tono di voce troppo alto. Scoppiai a ridere mentre Louis, sempre più incredulo, mi osservava alzando un sopracciglio.
Io: "Si, è Louis.” Osservai il ragazzo dagli occhi azzurri affianco a me e risi non appena lo vidi indicarsi da solo con una faccia confusa.
Luca: "Ah... non capisce l'Italiano vero!?" Poi alzò il tono di voce per farsi sentire... "Questo Louis Non si deve avvicinare troppo! Frazzy è mia!"
Io: "Cretino ma se non capisce l'Italiano cosa parli in Italiano?!" Scoppiai a ridere...
Luca: "Ah già..." Continuai a ridere non badando alle parole di Luca. "LUIS, FRANCESCA IS MEI!" La voce dall'altra parte della cornetta risuonò nella stanza costringendomi a spostare di scatto l'orecchio dall'apparecchio per via del volume altissimo.
Lanciai uno sguardo accigliato a Louis che subito dopo scoppiò a ridere tenendosi la pancia, lo seguii con le lacrime agli occhi. Era un caso perso, ma Louis capì comunque.
Louis: "Ok, don't worry!" La sua voce risultò rotta dalle risate.
Luca: "Cosa ha detto?" Le mie risate crebbero nuovamente.
Io: "Ha detto che non ti devi preoccupare!"
Luca: "Ah ok... Comunque ora devo andare Frazzy. Ci sentiamo domani? Se ti ricordi..." Ironizzò per poi scoppiare in una risata.
Io: "Si si va bene, mi ricorderò." Risi anche io lievemente.
Luca: "Ok. Ti voglio bene Frazzy. Ciaoo."
Io: "Ciao Lu. Ti voglio bene." Spostai il cellulare dall'orecchio e chiusi la chiamata.
Il mio sguardo tornò su di Louis che aveva appena smesso di ridere e tornò serio osservandomi.
Io: "Allora... Svegliamo gli altri?" Un sorriso malizioso spuntò sul mio volto facendo nascere un sorriso divertito sul volto di Louis.









Rieccomiiiii :)
Scusate, ci ho messo un po a continuare anche sta volta ma non è colpa mia... Ho compiuto 18 anni e dovevo festeggiare :D ahahaha 
Insomma, questo è il capitolo... Che ne pensate? Sapete che io ho un migliore amico simile a quello di Francesca... solo un po meno tenero e un po più stupido ahahah 
Fatemi sapere che ne pensate. 
A presto. <3

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Capitolo 18
*** La sveglia! ***





Un ghigno cattivo rimase apparso nel mio e nel volto di Louis. Ci eravamo capiti alla perfezione.
Ci alzammo dal letto ridendo sotto i baffi per andare nelle camere dei ragazzi.
Osservai Louis che afferrava la maniglia della porta della stanza di Zayn, pronto per andarlo a svegliare, e lo bloccai.
Io: "No aspetta. Lasciamolo dormire Zayn... Ha dormito pochissimo!" Vidi Louis assumere un'espressione accigliata e confusa. I miei occhi su di lui rimasero fermi ed impassibili cosicché Louis lasciò perdere l'idea di svegliare Zayn e di chiedermi spiegazioni sulla mia affermazione precedente.
Attraversammo poi la cucina per dirigerci nel corridoio opposto a quello dove ci trovavamo poco prima ed entrare nella stanza di Harry.
Entrammo piano piano. Harry era nel suo lettone coperto fino al collo con un espressione felice e beata. Incominciò a muoversi bruscamente creando in noi una sensazione di panico. Ci avrebbe potuti scoprire.
Lo osservammo mentre lui si voltò dalla parte opposta con poca grazia facendo smuovere le coperte e permettendoci di notare che era completamente nudo come mamma l'ha fatto.
Alla vista del suo fondo schiena dannatamente sexy incominciai ad arrossire involontariamente mentre la risata di Louis incominciò ad echeggiare nella stanza svegliando Harry. La sorpresa era rovinata.
Lo vedemmo girarsi di scatto mostrando il lato anteriore. Intravedendo a mala pena il suo membro mi voltai di scatto coprendomi gli occhi imbarazzata.
La situazione imbarazzante e la rumorosa risata di Louis mi fecero ridere nervosamente. Era davvero imbarazzante.
Harry: "Ma cosa fai tu qui!?" Si alzò di scatto coprendosi frettolosamente.
Io: "Volevamo venirti a svegliare, Louis non mi ha detto niente!" Per alcuni secondi ci fu solo la risata di Louis che fece aumentare la mia vergogna. "Ma tu i vestiti non li metti mai?" Aggiunsi per poi scoppiare a ridere sperduta.
Harry: "E lo so, è un brutto vizio. Comunque ora mi vesto, uscite da qui." Sentii la risata roca di Harry coprire quella ormai sottile di Louis e tolsi le mani dalla faccia permettendomi di guardare cosa mi circondava, mi girai lentamente in direzione di Harry sentendomi le guance bruciare.
Lo vidi alzare il braccio per prendere un cuscino in modo da potercelo lanciare. Rapidamente io e Louis uscimmo dalla stanza chiudendo la porta alle nostre spalle in modo che il cuscino rimbalzasse lievemente su di essa.
A quel punto entrammo nella stanza di Liam e Niall.
Niall era accucciato tra le braccia di Liam, come fa un bimbo piccolo dopo aver avuto un incubo e dorme con i genitori per la paura, mentre lui l'abbracciava come fosse una mamma.
Addolcii i lineamenti osservando quella scena così tenera. Mi voltai verso Louis sussurrando un piccolo verso facendolo ridere nel modo più silenziosamente possibile.
Sia io che Louis riportammo il nostro sguardo su di loro perplessi.
Louis: “Bene... Ora in che maniera li svegliamo?” Il suo sussurro si presentò dopo qualche secondo di silenzio.
Incominciai a riflettere in quel momento di disorganizzazione. C'erano un milione di modi per svegliare qualcuno, serviva la più giusta.
Dopo pochi minuti mi voltai verso Louis con un'espressione maligna facendogli nascere un sorrisetto cattivo.
Io: "Vieni con me!" Sussurrai per poi alzarmi. Louis mi seguì fino in cucina osservando e seguendo ogni mio movimento.
Presi le nostre “armi” e tornai nella camera dei due dormiglioni con Louis.
Iniziammo a cantare con voce possente ad un passo dalle loro orecchie: "Goooood morning, good mornig...." Le nostre mani incominciarono in seguito a muoversi in modo da far sbattere il cucchiaio, che tenevamo entrambi saldo su una mano, contro una tazza. Proprio come nella pubblicità della Nesquik.
Portavamo il nostro viso sempre più vicino a loro continuando a cantare. "We've talked the whole night through, Good mornin' Good mornin' to you."
Dalle labbra di Niall si udì un versetto di fastidio e poi lo guardammo mentre si contorceva su se stesso per girarsi dalla parte opposta, ma non servì a molto perché Louis andò dal suo lato del letto continuando con la nostra “sveglia personalizzata”.
Io mi concentrasi su Liam che invece prese il cuscino per coprirsi le orecchie. Incominciai a cantare più forte finché non lo vidi scattare nervosamente facendo ricadere dritto il cuscino.
Liam: "Ok ok, mi alzo!" La sua voce acuta e nervosa mi divertì. Lo vidi alzarsi lentamente e aprire gli occhi in modo calmo per poi sorridermi con tutta la sua dolcezza.
Gli sorrisi posando il cucchiaio e la tazza per poi saltargli addosso, facendolo ritrovare nuovamente sdraiato, mentre ridendo rumorosamente.
Io: "Buon giornooo Liammuccio!" Il bacio che gli schioccai poco dopo sulla guancia echeggiò rumoroso nella stanza.
Le braccia del dolce ragazzo mi circondarono la vita mentre la sua risata beata mi stordiva un timpano.
Liam: "Buon giorno piccola suonatrice di tazze." Scoppiai a ridere sprofondando la faccia nella spalla di Louis e facendo risultare la mia risata soffocata. Mi alzai poi per voltare la testa verso Louis che continuava, in vano, ad infastidire Niall per svegliarlo.
Guardai Niall non mostrare alcun segno di fastidio. Risi a quella scena, quel ragazzo era davvero fuori dal comune.
Mi scostai dall'abbraccio di Liam e mi alzai in piedi sul letto per balzare su Niall in modo da farlo svegliare. Incominciai a scuoterlo a destra e sinistra.
Io: "Svegliaaaa!!" Gli urlai nell'orecchio tra una risata. Osservai i suoi occhi aprirsi lentamente e mi fiondai su di lui abbracciandolo; dopo qualche istante in cui cercò di riprendersi mi circondò la vita con le sue braccia.
Mi sentii completamente bene per un secondo, poi ci staccammo.
Io: "Allora. Cosa volete per colazione?" Sorrisi ammirando gli sguardi delle persone che mi circondavano.
Niall: "Non di certo latte e biscotti. Non voglio più vedere una tazza per il resto della mia vita." Osservai la sua faccia leggermente infastidita e risi insieme agli altri due ragazzi.
Louis: "Ci fai i pancake?" Ad un tratto la sua voce acuta ruppe il silenzio bloccando le risate. Lo osservai e scoppiai a ridere per via del suo sguardo che quasi brillava e per il suo sorriso gigante.
Io: "Certo!" Sorrisi e mi alzai per andare in cucina a preparare le frittelle mentre i ragazzi mi seguirono con lo sguardo finché non uscii dalla stanza.
In cucina trovai Harry, vestito finalmente.
Io: "Ti vanno le frittelle per colazione mr. nudista?" Chiesi ridendo mentre l'osservavo.
Lo vidi voltarsi in mia direzione ancora assonnato e sorridere poco dopo.
Harry:"Certo baby!" Mi fece l'occhiolino.
Mi misi hai fornelli ed incominciai a preparare i pancake.

Io: "A tavolaaaaa!" Urlai dalla cucina ai ragazzi che erano ancora nell'altra stanza.
Harry: “Non urlare!” La sua voce roca mi fece voltare nella sua direzione. Risi guardandolo in quello stato di coma sdraiato sul divano.
In pochi secondi spuntarono anche gli altri ragazzi che si sedettero a tavola.
Dopo aver sistemato il piatto con i pancake a tavola mi sedetti anche io per incominciare a mangiare.
“Buon appetito!” Un coro di voci fece incominciare il pasto.

Harry: "Ma perché Zayn non c'è? Non l'avete svegliato?" Il suo sguardo vagò tra i presenti e nel resto della stanza dopo aver finito la sua colazione.
Louis: "Francy ha detto che dovevo lasciarlo dormire..." Addentò il suo ultimo boccone.
Harry: "Come mai?" Il suo volto si accigliò leggermente mentre il suo sguardo si fissò sul mio volto.
Senza avere il tempo di rispondere la chioma nera di Zayn spuntò dal nostro corridoio. Tutti gli occhi dei presenti ricaddero sul suo volto impastato dal sonno.
Zayn: "Buon giorno!" La sua bocca si aprì per permettergli di sbadigliare.
Io: "Buon giorno Zayn!" Gli sorrisi per poi rimanere ad osservare un suo sorriso di rimando. "Ti ho lasciato un paio di pancake da parte." Il mio braccio si protese in direzione del bancone della cucina per indicare il piatto sistemato su di esso.
Zayn: "Grazie Angy." La sua voce calda e profonda risultò più lenta del solito e i suoi lineamenti si addolcirono quando si voltò in mia direzione per sorridermi.
Con la coda degli occhi notai le fronti aggrottate degli altri ragazzi.
Louis: "Angy? Guarda che si chiama Francesca!"
Zayn: "Non sono stupido Lou!" La sua voce divenne più dura.
Louis: "E allora perché la chiami Angy?" Alzò un sopracciglio.
Io: "Lascia stare Lou. Cose nostre." Dissi ridendo con lo sguardo rivolto su Zayn che sorrise per poi prendere il suo piatto. I ragazzi sembravano sempre più perplessi.
Louis: "Non è che c'è qualcosa che non sappiamo e dovremmo sapere?" Un sorrisetto malizioso apparve sul suo volto.
Zayn: "Proprio no!" Senza degnarlo di uno sguardo parlò con tono calmo e distaccato per poi sedersi a tavola in mezzo a Harry e Niall e incominciare a mangiare. Nessuno fece più domande.
Ci sedemmo tutti sul divano per guardare la televisione mentre Zayn finiva la sua colazione.

Zayn: "Angy vieni qui!" La sua voce distante mi fece distrarre dal programma che stavamo seguendo. Solo allora mi accorsi che Zayn aveva finito di mangiare ed era andato in camera sua.
Andai subito da lui, dopo essermi alzata dal divano.
Io: "Che c'è Zayn?" Chiesi quando fui in camera sua.
Zayn: "Lucy mi ha appena inviato un messaggio.” Continuava ad osservare il telefono con aria persa e malinconica. La mia rabbia crebbe immediatamente.
Io: "Posso leggere?" Chiesi duramente mentre portavo il braccio teso in sua direzione.
Il suo sguardo si spostò lentamente sul mio braccio proteso.
Zayn: "Certo." Mi porse il telefono per poi rimanere ad osservarmi.
Liam: "Ma cosa state facendo di là?" La voce di Liam entrò nella stanza bruscamente.
"Niente!" Urlammo in coro io e Zayn.
Lessi il messaggio: "Ciao Zayn. Scusami per come ti ho trattata. Ci ho pensato tutta la notte. Non volevo farti stare male, è solo che ci tenevo davvero tanto a questo provino, volevo rendere i miei genitori fieri di me per una volta... Però ho sbagliato e mi dispiace tanto. Mi sono resa conto che tu mi piaci davvero e volevo chiederti se potevi darmi un altra occasione..."
Il mio viso divenne rosso improvvisamente per la rabbia.
Dopo tutto quello che aveva fatto aveva ancora il coraggio di scrivergli. No, non ne aveva il diritto ora.
Chiusi i pugni in segno di nervosismo e poi guardai Zayn.
Io: "Cosa pensi di fare?" Chiesi cercando di non far trapelare la mia rabbia.
Zayn: "Non lo so..." La sua voce sottile si sentì lievemente. Lo guardai abbassare lo sguardo.
Io: "Ti piace così tanto?"
Non ricevetti alcuna risposta. Il suo sguardo rimase fisso sul pavimento.
Io: "Capisco... Bhe vedi tu, se ti piace davvero allora scrivile, ma ho paura che possa ancora farti soffrire... Non so perché ma non riesco a fidarmi di lei, se ti ha detto tutte quelle cose ieri non so come abbia fatto a cambiare idea. Però devi scegliere tu. Io non centro nulla in realtà, posso solo darti la mia opinione e l'ho già fatto." La mia voce risultò calma e tranquilla ma in realtà sarei potuta esplodere per la rabbia.
Zayn: "Ma io non so cosa fare... Non so qual'è la cosa giusta. Non voglio soffrire ancora.." Si mise la testa tra le mani, stava scoppiando di nuovo, tutto questo era troppo per lui.
Mi addolcii a quella scena.
Io: "Ehi, non fare così però..." Gli andai vicino accarezzandogli lentamente la schiena, gli alzai la testa subito dopo prendendolo, delicatamente, dal mento in modo che mi guardasse dritto in faccia. "Non voglio vederti soffrire ok!? Se vuoi il mio parere io non mi fiderei più di lei, ti ha usato una volta e potrebbe farlo di nuovo. Ma se vorrai comunque provare a vedere se dice la verità io ti resterò accanto. Te l'ho detto Zayn. Non ti lascerò mai solo!" Il mio caldo sorriso sincero lo fece tranquillizzare.
Zayn: "Hai ragione, non posso fidarmi di lei.... Grazie Angy. Ti voglio bene." Sorrise debolmente.
Io: "Anch'io ti voglio bene Zayn." Lasciai scorrere un po il tempo guardandolo, poi mi venne un'idea. Io: "Mi è venuta un'idea! Potremo capire se mente o meno." La sua fronte si aggrottò.
Incominciai a digitare un messaggio sul telefono di Zayn per rispondere al messaggio di Lucy come se fossi Zayn. Lui osservava ogni mio movimento confuso.
Messaggio a Lucy: "Senti mi dispiace molto, tu mi piaci, ma ieri mi sono fidanzato con un'altra ragazza. Scusa."
Io: "Ecco fatto. Ora bisogna aspettare la sua risposta." Sorrisi in modo malvagio continuando a guardare il cellulare.
Zayn: "Ma cosa le hai scritto?" La curiosità incominciò a nascere in lui.
Io: "Le ho detto che ti sei fidanzato con un'altra." Sorrisi ancora.
Zayn: "E perché?"
Il telefono vibrò in quel momento. Aveva risposto.
Zayn: "Leggi ad alta voce!" Nel suo tono era facile notare l'eccitazione che stava provando.
Lessi il messaggio.

La rabbia ritornò in me come un uragano.
Zayn rimase di sasso.
Io: "Tutto bene?" Chiesi dopo un po notando il suo stato d'animo cercando di mettere da parte la mia rabbia che cresceva.
Zayn: "Si... Meno male che ti ho dato retta." Sforzò un sorriso.
Addolcii i lineamenti in segno di commiserazione. Odiavo vederlo in quel modo.
Riafferrai il telefono e risposi al messaggio:
Non rispose nemmeno a quel messaggio. Forse non ne aveva il coraggio.
Avevo letto a Zayn l'ultimo messaggio inviato e il suo volto si incupì subito dopo.
Zayn: “Grazie per tutto!” Il suo sguardo restò fisso sul vuoto mentre la sua voce risultò vuota.
Mi avvicinai a lui accarezzandogli uno zigomo dolcemente.
Io: “Zayn... Non devi fare così! Esistono milioni di ragazze a questo mondo e ce ne sono alcune davvero giuste ma questa ragazza non lo era per niente. Era una stronza Zayn e non si merita tutta questa attenzione, non si merita niente da nessuno. Non abbatterti. Troverai quella giusta ma devi continuare a lottare e devi sorridere perché sono certa che con quel sorriso attirerai un sacco di ragazze e quando troverai quella che sarà in grado di farli spuntare quei sorrisi allora saprai che sarà quella giusta.” Sorrisi convinta di quelle parole. Zayn avrebbe potuto avere qualunque cosa. Era troppo perfetto!
Guardai il suo viso voltarsi in mia direzione e spuntare su quel suo bellissimo viso un sorriso raggiante e mi sentii bene alla sola vista di quella bellissima visione.
Zayn: “Sei magnifica Angy!” Le sue braccia mi circondarono e entrambi ci stringemmo in un abbraccio pieno di calore. Mi sentii completamente a casa.
Quell'istante venne interrotto dalla melodia del mio cellulare. Sara mi stava chiamando.













Ecco un nuovo capitolo :D Questa volta ho aggiornato prima contenti? Spero di si :)
PS: Senza dubbio Zayn potrebbe avere tutto ciò che vuole!  aahahahah
Aspetto alcune recensioni :) Grazie a tutti quelli che seguono la storia.
A prestoo <3

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Capitolo 19
*** La mia noiosissima e banale vita ***




Io: "Pronto!?" Risposi alla chiamata con voce inespressiva.
Sara: "No dico, tu mi hai fatto morire!" La sua voce squillante e nervosa penetrò nel mio timpano.
Io: "Oddio Sara scusami, ti giuro che mi sono proprio dimenticata del telefono.." Il mio tono risultò più rammaricato del dovuto.
Zayn mi osservava accigliato, cercai di dirgli chi c'era dall'altra parte della cornetta senza farmi sentire da sara e lo feci rimanere in assoluto silenzio.
Sara: "Si, brava, brava. Ti sei dimenticata di me!" Disse fingendo di essere offesa.
Io: "E scusami, ma con quello che è successo...." La mia voce si abbassò di un tono.
Sara: "Eh.. Cos'è successo? Raccontami. Non dirmi che non è andata bene perchè vengo li e sturo le orecchie a quei sordi!" Incominciò ad essere più nervosa.
Mi sforzai di non ridere.
Io: "Ecco vedi.... Il fatto è che..." Sbuffai più volte, sforzandomi di essere un'attrice perfetta.
Sara: "Che..? No, non puoi dirmi che non ce l'hai fatta..." La malinconia impastò la sua voce.
Io: "Vedi Sara, ho partecipato, e alla fine hanno deciso che...." Lasciai che il silenzio e la sospance regnassero per qualche secondo. Percepii la tensione che stava provando lei e la malinconia che stava per fuori uscire. Era incredibile, ci cascava tutte le sante volte. A quel punto cambiai le cose. "HANNO DECISO CHE PASSERO 3 MESI CON I ONE DIRECTION!" Urlai a squarcia gola costringendo Zayn a coprirsi le orecchie con le mani.
Dall'altra parte del telefono non si udì alcun rumore per qualche istante fino a che delle urla ruppero il silenzio.
Sara: "AAAAAAAAAAHHHH LO SAPEVOOOOOOO! SAPEVO CHE CE L'AVRESTI FATTA!!" Rise contenta. "Ci stavo quasi credendo che non ce l'avevi fatta eh, ma era impossibile, sei la migliore!" Ridemmo insieme come due bambine. Come avevamo sempre fatto del resto.
Io: "Ci caschi tutte le volte però!" Affermai tra una risata e l'altra.
Sara: "Oh ma tu sei un ottima attrice cavoli!"

Incominciai a raccontarle ogni minimo dettaglio parlando velocemente, tanto mia cugina riusciva sempre a capirmi anche se erano cose incomprensibili per chiunque.
Zayn, intanto, mi guardava scioccato, penso che sentire due ragazze urlare al telefono addirittura in un'altra lingua era davvero assurdo. 
Guardai Zayn e risi per la sua espressione perplessa. Gli spiegai un po cosa stava accandendo.
Sara: "Ma con chi parli oh?!" La sua voce mi fece concentrare su di lei.
Io: "Con uno dei ragazzi." La mia voce fu distaccata.
Sara: "Ah, sei con loro!?" Parlò con la bocca piena. Mangiava sempre quella ragazza!
Io: "Eh si, oggi abbiamo la giornata libera e ce ne stiamo in casa a non fare nulla." Ridemmo.
Sara:"TRATTATE BENE MIA CUGINA!" Urlò in inglese.
Zayn scoppiò in una risata. 
Sara non era come Luca, quando io ho imparato l'inglese mi esercitavo sempre a parlarlo, e sentendolo di continuo l'ha imparato anche Sara, che era sempre con me.
Zayn urlò: "Tranquilla! La tratteremo da principessa!" E rise ancora.
Sara: "Lo spero per voi. Lei è una principessa!" La sua voce divenne più decisa.
Zayn: "Si lo so, è un angelo." La sua dolce voce mi fece sorridere teneramente. Rabbrividii quando si voltò in mia direzione per schioccarmi un bacio sulla guancia.
Sara: "Oh, bene, vedo che la mia cuginetta si è fatta conoscere." Ridemmo tutti.
Io: "Certo!" Risposi io ridendo ancora.
Sara: "Bene, bene. Ma... posso sapere con chi sto parlando?" La sua voce seria ci fece ammutolire per un istante. Io e Zayn ci guardammo negli occhi per poi scoppiare a ridere nuovamente.
Zayn: "Sono Zayn; piacere." La sua voce sensuale parlò attraverso il telefono.
Sara: "Io sono Sara." 
Ecco, Sara non era proprio una grande fan dei one direction. Gli piacevano le loro canzoni e le sapeva anche cantare quasi tutte, però non sapeva nulla di loro, non riusciva neanche a distinguerli. Non era mai stato il tipo da innamorarsi di persone che non aveva mai visto. Non era una grande sognatrice come me... 
Sara: "Zayn, io ora devo andare, mi auguro che ogni desiderio di mia cugina venga esaudito intesi!?" 
La serietà di Sara in quella frase mi fece ridere di gusto.
Zayn: "Sarà fatto!" 
Sara: "Bene. Vado cuginetta. Ti voglio bene, ti chiamo domani. Ciao Zayn." La sua voce acuta risuonò nel mio timpano per un'ultima volta.
Zayn: "Ciao." Disse Zayn con occhi persi nel vuoto ed un sorriso divertito stampato sul volto.
Io: "Va bene Sa. Ti voglio bene." Interruppi così la chiamata schiacciando il pulsante rosso sul mio telefono.
Per fortuna Sara non era un tipo smielato, non volevo proprio un'altra discussione triste!
In quell'istante sentimmo urlare i ragazzi.
Louis: "Sono le 13.10, che dite mangiamo?"
Io: "Si, arriviamo." La mia voce risuonò per tutta la casa.
Ci alzammo dal letto sul quale eravamo rimasti seduti tutto il tempo per dirigerci nella camera dove si trovavano gli altri.
Zayn: "Simpatica tua cugina!" Disse sorridendomi.
Io: "Si lo so, è fantastica!" Il mio sguardo si perse nel vuoto mentre sorridevo ad un ricordo di noi due che ridevamo spensierate da bambine.
Liam: "Ma cosa avete fatto in tutto questo tempo?" La voce curiosa di Liam e la faccia perplessa di tutti i ragazzi mi fecero quasi innervosire.
Io: "Niente, mi ha chiamata mia cugina e abbiamo parlato un po con lei." Sorrisi, non era una bugia, era solo metà della verità.
Niall non parlava, non aveva detto una parola per tutto il giorno. Sembrava triste, ma non ci feci tanto caso.
I ragazzi non fiatarono.
Io: "Allora che si mangia?" Chiesi alla fine.
Harry: "Diccelo tu chef!" Rispose sorridendomi.
Io: "Dai ok, ho capito." Con fare rassegnato mi diressi ai fornelli e cucinai qualcosa di buono.
Dopo aver mangiato però non sapevamo cosa fare. Eravamo tutti seduti sul divano senza parlare, con la televisione spenta.
Io: "Quindi.. che facciamo?" Risi guardando i ragazzi buttati nel divano a peso morto che sbuffavano di continuo.
Tutti rimasero zitti per un po...
Louis: "Perchè non ci parli un po di te, tu conosci tutto su di noi ma noi non sappiamo niente di te!" Scattò all'ultimo istante con voce acuta.
Io: "E cosa vi devo dire ragazzi? La mia vita non è entusiasmante quanto la vostra." Risi. Cosa avrei dovuto raccontargli? Non ho una vita così fantastica come la loro! E' una vita normale come tutte le altre, non c'è molto da dire.
Liam: "Fai una cosa, tutto quello che tu sai di noi lo devi dire però parlando di te!" La sua voce bassa e calda era l'opposto di quella del grande Tomlinson.
Risi nervosamente, stavo per raccontare ai miei idoli tutto quello che mi riguardava, però con loro ero tranquilla, mi fidavo cecamente di quei cinque ragazzi pur conoscendoli da poco tempo.
Io: "Va bene. Allora, comincio col dire che ho una famiglia fantastica! Io sono figlia unica, quindi i miei genitori mi hanno dato tutte le attenzioni possibili. Li amo da morire entrambi. Loro hanno fatto qualunque cosa per me; sono diventati tassisti perché tutte le volte mi venivano a prendere e mi riportavano a casa, sono diventati dei cuochi per accontentare ogni mio capriccio, sono diventati per fino dei clown per riuscire a farmi ridere." Risi al ricordo di alcuni spettacolini messi in atto da loro. "No, davvero loro hanno fatto un sacco di sacrifici solo per vedermi sorridere e io darei tutto per loro. Oltre ai miei genitori ho soprattutto mia cugina che per me è davvero tutto. E' una ragazza bellissima sapete?!" Li guardai in modo stupido mentre sorridevo. "In fondo sono sempre stata invidiosa di lei. E' davvero bella. La più bella forse... E poi come ti fa ridere lei non lo fa nessuno. E' davvero una cretina!" Risi contagiando i ragazzi. La sala in cui ci trovavamo si riempì di rumore."Lei è la mia migliore amica, c'è sempre per me, per qualunque cosa. Io so che con lei sarà per sempre. So che non mi lascerà mai sola." Sorrisi rendendomi conto che i miei occhi incominciarono a brillare, i ragazzi addolcirono i lineamenti e ascoltavano con attenzione ogni mia singola parola. " Oltre a loro di davvero importante nella mia vita c'è il mio migliore amico, Luca. Lui è una persona straordinaria, con lui mi sono fatta le migliori risate della mia vita, pur non facendo nulla." Risi tra i ricordi. "E' davvero un ragazzo strano e so che se avessi bisogno su di lui potrei contare davvero sempre." Li guardai sorridendo amaramente osservando le loro espressioni interessate. "Poi che altro..." Dissi dopo qualche istante di silenzio. "Allora, il mio colore preferito è il lilla, amo gli animali e i bambini....." Risi in quel momento, mi resi conto che ero tutta rossa, ma le parole mi uscivano da sole.
Io: "Non so cos'altro dirvi.." Dissi ridendo in modo isterico.
Harry: "Ma non hai parlato della scuola.... Racconta tutto. Cosa studi? Come vai nelle materie? Come sono i tuoi compagni?" 
A questa domanda potevo parlare per molto.
Io: "Allora, io non sono mai stata sicura di cosa volessi studiare, amo cantare, ma non ero convinta di poter diventare famosa e non lo sono tutt'ora. Quindi ho cominciato con un corso professionale per parrucchiera ed estetista, non c'era molto da studiare e durava solo due anni. Ho preso un attestato velocemente in questo settore, poi sono passata ad un alberghiero, tre anni, per questo me la cavo in cucina, adesso invece sto facendo gli ultimi due anni accelerati in una scuola per insegnanti. Insegnante di inglese per i più piccoli, è questo quello a cui puntavo.... In fondo mi piace molto studiare. E sono molto rapida ad apprendere." Sorrisi per poi osservare le loro facce scioccate.
Gli raccontai poi del mio rapporto con i compagni e con i professori notando il modo in cui le loro fronti si aggrottarono.
Poi Louis, che per comprendere qualcosa ha bisogno di tempo, se ne uscì con una delle sue: 
Louis: ".Aspetta, ma quindi tu sei una parrucchiera/estetista/cuoca/insegnate?" Chiese con gli occhi sbarrati.
Io:"Eh sii!" Risposi io ridendo. 
Louis: "Lo sai vero che ti faremo lavorare molto!?" Rise maliziosamente e io sorrisi di rimando. Non mi dispiaceva affatto, mi sarei sentita più utile e questa era una buona cosa.
La giornata passò velocemente con la descrizione della mia vita.. 
Alle 17:00 mi chiamarono i miei genitori, quindi lasciai i ragazzi e andai in camera mia a parlare con loro.
Mi mancavano da morire. In quella chiamata però non ci furono racconti tristi, non ci furono pianti o cose che potessero essere commoventi. I miei genitori avevano capito che ora dovevo solo continuare a divertirmi e vivere il mio sogno e quindi volevano farmi stare tranquilla.
Ci raccontammo le nostre giornate; io gli raccontai di quello che facevo con i ragazzi e di come mi facevano sempre divertire e mentre mi ascoltarono ogni tanto risero per tutte le assurdità che stavo raccontando. Loro invece mi raccontarono dei danni che aveva combinato mia cugina per quel video che mi avevano lasciato, di come non riuscisse ad accendere il videoregistratore, di come mio padre era caduto a lavoro, tutte cose che mi fecero ridere solo ad immaginarle. Cose alle quali avrei anche voluto partecipare, ma alle quali non ero mai stata presente.
Si, mi mancavano, ma ora ero felice con i one direction, ero felice di cantare e stare con loro, mi rendevano felice, non mi ero mai sentita così, come fossi nel posto che mi appartiene, i ragazzi mi facevano divertire un mondo ed io mi sentivo davvero viva e questo era più sufficiente.
Dopo la chiamata, che durò ben 2 ore e 30 dovetti andare a cucinare per i ragazzi, questa volta però fui aiutata da Zayn, che combinò un casino totale ma che mi fece divertire un mondo.
Dopo mangiato andai in camera mia.
Louis: "Hai i trucchi?" Piombò così in camera mia, con questa domanda che mi lasciò un po perplessa.
Io: "Si, certo che ce li ho!" Risposi guardandolo con aria perplessa e spaventata.
Louis: "Bene, prendili." Alzai un sopracciglio confusa, ma la cosa mi incuriosiva, quindi perplessa mi alzai dal mio letto per andare a prendere il cofanetto pieno di trucchi posto sul comodino. Appena li presi osservai Louis senza sapere cosa fare, un sorrisetto malizioso apparve sul suo volto, lo osservai chiudere la porta a chiave alle sue spalle per poi riportare il suo sguardo deciso su di me.
Io: "Eeemh Louis? Ti avverto che se vuoi uccidermi non te la faranno passare liscia i miei!" Dissi ironicamente anche se un po turbata.
Louis: "Ma smettila. Dai, ora mi devi aiutare."
Che cosa aveva in mente adesso quel malato mentale? 









Salve a tutti, avete visto? Ho aggiornato prestissimo :) Spero ne siate contenti.
Innanzi tutto volevo ringraziare tutti per le recensioni! Davvero mi rendono sempre molto felice vi ringrazio, e poi ringrazio anche tutti i lettori silenziosi! :)
Spero vi piaccia il capitolo e spero di ricevere qualche recensione. 
Un saluto a tutti e a presto <3

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Capitolo 20
*** Le cazzate di Louis ***





Louis mi spiegò brevemente cosa aveva intenzione di fare cercando di trattenere le risate che uscirono poi rumorose dalla mia bocca appena finì di raccontare. Ci sarebbe stato da ridere!
Accettai l'idea bizzarra di Louis e mi misi all'opera affinché tutto venisse come lui aveva immaginato.
Risi ad opera completa.
Louis: "Come sto?" Chiese sorridendo in modo ridicolo.
Io: "Benissimo!" Dissi tra le risate.
Uscimmo dalla mia stanza in modo silenzioso, seguii Louis verso il salottino.
Liam era seduto sul divano, non badò nemmeno all'arrivo di Louis e non lo degnò di uno sguardo, era preso a scrivere un messaggio col cellulare, probabilmente alla sua fidanzata Danielle.
Louis: "Scusate, avete mica visto l'amore della mia vita? Lo voglio riempire di baci..." La sua voce fu più acuta del normale e molto stridula. Risi a crepapelle sentendola.
Liam, che prima di allora non lo aveva neanche cagato minimamente, si girò in modo calmo e tranquillo. Appena il suo sguardo si posò su quel Louis in versione femminile una rumorosa risata invase tutta la casa, poco dopo lo vedemmo contorcersi con una mano allo stomaco. Stava morendo dalle risate.
Louis prima mi aveva chiesto se potevo truccarlo e acconciarlo come una donna, così lo truccai pesantemente con il rossetto rosso acceso sulle labbra, un po di fard rosa pastello sulle guance, un ombretto con varie sfumature rosse e bianche sulle palpebre e una passata rimmel nero sulle ciglia che si allungarono notevolmente. Oltre questo gli feci anche una specie di acconciatura meno male che in fondo non li aveva tanto corti quindi qualcosa poteva venire. Gli feci dei torciglioni fino a metà capo con tante pinzette colorate che li fermavano, poi gli diedi un paio delle mie scarpe aperte col tacco, che però non gli andavano, aveva il piede troppo enorme, quindi metà un po gli usciva fuori dalla scarpa. Immaginate, già riuscire a camminare con i tacchi per lui era difficile, in più non li andavano neanche... non potete neanche immaginarvi quanti voli si è fatto.
E in fine il vestito, i miei vestiti di certo non gli sarebbero stati, quindi inventai qualcosa io... Presi un lenzuolo e lo avvolsi tutto intorno a Louis. Era un lenzuolo rosa, sembrava un vestito da sera senza spalline, con imbottitura finta. Lo fermai su un fianco con una spilla e tagliai il fondo di sbieco fino a farlo arrivare alle ginocchia. Era bellissimo, o meglio, bellissima!
Liam cercò di riprendersi il più possibile e, senza smettere ancora di ridere, protese il braccio verso il corridoio opposto a quello dove ci trovavamo io e Louis prima, in segno di risposta alla domanda che Louis aveva fatto precedentemente.
Louis: "Oh, grazie tesoro." Si avvicinò a Liam sculettando mentre cercava di non cadere. Protese le braccia in sua direzione e si chinò leggermente verso di lui per abbracciarlo e lasciargli uno stampo rosso di bacio sulla guancia. Un bacio che Liam non avrebbe mai voluto ricevere.

Il moro si pulì disgustato la guancia. La sua espressione non fece altro che aumentare le mie risate.
Seguii Louis con lo sguardo mentre saltellava verso il corridoio indicato da Liam poco prima e mi piegai in due dalle risate quando lo vidi cadere a terra con tutto il suo dolce peso mentre una delle mie scarpe volava in avanti.
La risata di Liam si mescolò alla mia e poco dopo anche quella di Louis si unì alle nostre.
Dopo un paio di minuti passati a ridere Louis si sollevò lentamente da terra per poi zoppicare con una scarpa sola per andare a recuperare l'altra. 
Dopo essersi rimesso la scarpa entrò nella stanza di Niall e Liam. Mi sforzai di smettere di ridere e lo seguii per vedere la reazione degli altri ragazzi, anche Liam fece lo stesso.
Nella stanza trovammo Niall e Zayn che stavano discutendo. Niall sembrava arrabbiato con Zayn, ma non risucii a capire cosa stessero dicendo perché non appena entrò Louis i due fecero finta di niente e si concertarono su quella 'bella donna' che era davanti a loro.
Zayn scoppiò subito a ridere piegandosi mentre si teneva la pancia, Niall scosse la testa in segno di rassegnazione e poi incominciò a ridere pure lui. Le risate dei due ragazzi mi contagiarono. 
Louis: "Oh gioie, il mio amore è di là?" La vocina stridula di Louis fece aumentare il suono delle risate, anche Liam si unì a noi a quel punto. 
Louis: "Allora?" Chiese con fare irritato avvicinandosi a Zayn per guardarlo meglio mentre inclinava la testa da un lato e assumeva un espressione buffissima. 
Tra le risate Zayn annuì.
Louis: "Oh grazie" Sorrise portandosi le mani al petto per alzare l'imbottitura. 
Zayn a quella scena cadde letteralmente in ginocchio sulle piastrelle bianche del pavimento mentre Niall dovette girarsi dalla parte opposta per cercare di smettere di ridere. Io e Liam ci tenevamo dolorosamente la pancia come se potesse servire a qualcosa.
A quel punto Louis avanzò verso Zayn, cautamente, cercando di non cadere di nuovo, e gli diede un bacio rumoroso che gli lasciò un grosso stampo rosso. Zayn non riuscì a smettere di ridere nemmeno in quell'istante.
Andò poi verso Niall che era voltato dandogli le spalle, lo girò con forza in sua direzione e stampò anche a lui un grosso bacio sulla guancia. Niall, un po scosso, sembrò non rendersi conto subito di ciò che era successo, i suoi occhi azzurri poi si puntarono di miei colmi di lacrime per le troppe risate e allora scoppiò a ridere pulendosi la guancia.
Sentimmo a quel punto dei passi avvicinarsi velocemente.
Harry: "Ma cosa state facendo?" Lo sguardò di Harry vagò nella sala perplesso, la sua fronte si aggrottò mentre osservava tutti ridere di gusto e Zayn con ancora lo stampo del bacio di Louis.
Louis: "Oh, amore miooo, eccoti qui. Ti cercavo." La sua voce divenne ancora un tono più acuto. Spuntò scostandosi da noi che lo coprivamo alla vista di Harry e saltellò in direzione del riccio con un sorriso stampato sul volto.
Guardandolo Harry scoppiò subito a ridere, dopo aver fatto una faccia scandalizzata.
Louis: "Vieni qua che ti riempio di baci." Le sue braccia si protesero in avanti in direzione di Harry che rideva di gusto.
Harry: "No no, stammi lontano tu." Iniziò a correre per la casa ridendo come un matto, con Louis che gli stava dietro.
Cadde di nuovo non appena passò la soglia per entrare in salotto. Gli scivolò il piede e cadde poi in avanti con la faccia sul pavimento. Scoppiammo ancora di più a ridere, eravamo tutti piegati in due che guardavamo la scenda dall'angolo della cucina, Louis era di nuovo per terra e Harry si era fermato a guardare la scena mentre anche lui si piegava a terra per le troppe risate.
Louis si rialzò in un attimo, si tolse le scarpe buttandole a terra e riprese a correre dietro Harry che, vedendo lo scatto di Louis, riprese a correre velocemente. 
Louis: "Dai amore, ti voglio solo dare un bacino." Urlò mentre lo rincorreva.
Harry: "Non ci penso proprio, va via." Nella casa risuonavano solo le nostre risate (quella di Harry che era la più roca si distingueva tra le altre) e i passi pesanti dei due ragazzi che si rincorrevano.
Sembravano Tom e Jerry, era una scena divertentissima. 
Dopo un po vedemmo Harry inciampare sulle scarpe che Louis aveva lasciato in mezzo alla stanza e cadere per terra, così Louis lo raggiunse e gli saltò addosso a mo' di volo d'angelo, facendolo urlare per l'impatto poco fine con il suo peso. Incominciò a riempirlo di baci, la sua faccia incominciò a colorarsi completamente di rosso. Le nostre risate echeggiavano rumorose nella stanza ma ad un tratto il silenzio incominciò a regnare quando, "distrattamente" le labbra di Louis si posarono su quelle di Harry per poi socchiudersi in modo da intensificare quel bacio distratto.
I ragazzi si ammutolirono di colpo assumendo un'espressione scioccata mentre solo la mia risata continuò a rimbombare tra i muri della stanza.
I due ragazzi si staccarono l'uno dall'altro rapidamente lanciandosi a vicenda uno sguardo pieno di terrore per poi, allarmati, incrociare gli sguardi delle altre persone presenti nella stanza. 
La mia risata rumorosa cessò nell'istante in cui percepii la tensione che si era creata nella stanza. 
Il mio sguardo bagnato incontrò le facce, diventate spaventosamente pallide, dei due ragazzi ancora per terra.
Io: "Che c'è?" Chiesi poi sentendo un brivido salire per tutta la schiena.
Il silenzio continuò a regnare nella sala. La tensione era alle stelle e io nemmeno riuscivo a rendermi conto del problema.
Guardavo gli sguardi spaventati dei ragazzi senza capire, sembravano pietrificati.
Zayn: "Ecco Angy è che... Harry e Louis... emh..." La sua voce nervosa mi fece riavvolgere il nastro così da capire il problema.
Io: "Harry e Louis si sono baciati! Si, e quindi?" Chiesi con non chalance osservando i due ragazzi sconvolti.
Liam: "Tu sai che Harry e Louis...." La sua voce insicura mi fece voltare in sua direzione.
Io: "Si! Cioè, non ne ho mai avuto la conferma decisiva ma alla fine sono una vostra fan accanita e seguo ogni cosa che vi riguarda... Ho visto ogni vostro video e ogni vostra foto e il modo in cui si guardano dice tutto per me!" Sorrisi a quell'affermazione. Non capivo ancora il perché di tutta quell'agitazione esagerata.
Louis: "E non cambia nulla per te?" Finalmente i due si alzarono da terra ricomponendosi. I loro sguardi erano persi nel vuoto.
Io: "Cosa dovrebbe cambiare scusa?" 
Harry: "Non so, non ti fa strano vedere che due dei tuoi idoli sono gay e stanno insieme?" Un pizzico di rammarico impastò la sua voce.
Io: "No, non mi cambia assolutamente nulla. Voi siete sempre voi! La vostra musica mi colpisce ugualmente il cuore e le vostre cazzate continuano a farmi ridere quando sto male... Perché dovrebbe cambiare qualcosa?" Un dolce sorriso comparve sui volti dei presenti. Le braccia possenti di Harry mi strinsero la vita poco dopo lasciandomi stupefatta.
Quando le sue braccia si sciolsero la mia espressione interrogativa parlò da sola.
Harry: "Io e Louis abbiamo paura di svelarci al pubblico.. Abbiamo paura di quello che potrebbero pensare le fans e i manager dicono che è meglio se non sappiano nulla perché potrebbero anche smettere di seguirci scoprendo la verità." Gli occhi del riccio divennero incredibilmente lucidi. 
Mi si formò un nodo in gola a quella vista.
Io: "Sono molte le fan che hanno già intuito qualcosa come me e credetemi che sono molte quelle che vi appoggiano ancora nonostante tutto! Alla fine voi siete sempre voi! Chi è davvero vostro fan non smette di amarvi solo perché amate qualcuno di diverso da quello che si pensava!" La mia serietà fece sorridere i ragazzi.
Il silenzio regnò ancora per qualche secondo, gli sguardi d'intesa che vennero scambiati in quella camera in quel momento bastarono. Louis incominciò a guardarmi in modo più intenso, venne in mia direzione con passo calmo e deciso, pensai che volesse abbracciarmi e non mi tirai indietro. Rimasi impietrita quando mi accorsi che l'unica sua intenzione era quella di lasciarmi uno stampo di bacio anche a me. Era sempre il solito!
Louis: "E ringrazio Francy per avermi reso bellissima." Si staccò da me dopo avermi impiastrato per bene di rossetto. 
Risi isterica senza sapere che altro fare, mentre i ragazzi si aggregarono alla mia risata.
Io: "Oh no..." Mi girai dall'altra parte cercando di correre, ma i ragazzi mi bloccarono tenendomi ferma.
Io: "Lou, giuro che non ti aiuterò mai più." Risi ancora di gusto. Louis odiava i momenti tristi e troppo seri, preferiva ridere ed essere sereno. Quanto lo ammiravo quel ragazzo.
Mi fece un occhiolino per rispondermi. 

Ci andammo tutti a sistemare per andare a dormire, quando uscii dalla stanza pronta per il letto sentii Niall e Zayn discutere nella stanza accanto alla mia. Zayn sorrideva a Niall e lui lo guardava con aria di scuse, alla fine si abbracciarono. Rimasi ad osservare la scena senza farmi notare. Chissà cosa diamine era successo..
Il suono del campanello mi fece mettere da parte i pensieri.
Mi avviai verso la porta per aprire e un Paul sorridente mi apparve davanti salutandomi dolcemente.

Paul: "Ragazziiii!? Venite vi devo parlare." Urlò poi entrando in stanza in modo che tutti potessero sentirlo. 
In pochi istanti tutti i ragazzi si radunarono in salotto per salutare Paul e pochi istanti dopo ci ritrovammo tutti seduti sul divano pronti ad ascoltare il nostro manager.
Paul: "Allora ragazzi, la vostra breve vacanza è finita. Da domani iniziano le prove, dovete prepararvi a cantare insieme, tra una settimana ci sarà il debutto e tutti conosceranno Francesca. Tra 3 giorni dovrete annunciare il tutto in televisione, però tu Francesca non ti farai ancora vedere, ti vedranno solo al debutto."
I ragazzi tranquillamente sorrisero.
"Ok" Risposero in coro con la tranqullità più assoluta.
Ok, per loro sarà anche una cosa normalissima, ma per me no, io davvero tesa. 
Stava per realizzarsi il mio grande sogno, avrei cantato con i miei più grandi idoli... Una gioia immensa pervase il mio cuore.. Era la cosa più bella del mondo.
Ma la tensione non poteva cessare, avrei dovuto cantare davanti a milioni di persone e temevo che non mi avrebbero accettata.
"Ok, Francesca stai calma. Non ti preoccupare, ce la puoi fare. Puoi farcela, non aver paura. Infondo ti hanno appoggiata in radio eh.... Dai stai tranquilla.... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH."
Stavo impazzendo, le voci iniziavano seriamente a farsi sentire nella mia testa, ero una malata mentale?! Forse, resta il fatto che mi immobilizzai all'istante.
Liam: "Ehi, piccola non ti preoccupare. Ci siamo noi con te." Mi sorrise con una dolcezza che solo lui poteva avere. Quel ragazzo era in grado di farti tranquillizzare con un semplice sguardo. 
Cosa avevo da perdere tanto?! Ero con loro, loro mi appoggiavano e mi aiutavano... Non c'era niente di meglio.
Mi feci coraggio e sorrisi a Liam, guardai gli altri ragazzi e notai che tutti mi stavano sorridendo, così feci un sorriso enorme, poi guardai Paul.
Io: "Ok!" Dissi decisa.
Marco mi sorrise, ci salutò e poi andò via lasciandoci soli.
I ragazzi mi sorrisero e dopo essere rimasti un po svegli a parlare andammo tutti nelle proprie stanze a dormire. 









Ciao a tuttiii! Sono ancora viva eh! ahahah 
Scusatemi tanto se non ho più continuato, probabilmente mi odierete ora :( Avete ragione, è solo che rileggendo questo capitolo mi ero accorta che non mi piaceva abbastanza e ci ho messo un po per modificarlo e renderlo più vero... 
Ho deciso di inserire Larry, che ne pensate? Ero molto indecisa per questa cosa ma molti mi hanno detto che dovevo fare così quindi... Voi che dite? Fatemi sapere con una recensione se vi va :) 
Scusate ancora, prometto che da ora in poi continuerò prima!
Un saluto a tutti <3

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Capitolo 21
*** La vendetta! ***





La mattina dopo i ragazzi decisero di vendicarsi per la sveglia del mattino precedente.
Delle voci confuse rimbombarono nella mia testa come fossero un suono soffocato, aprii a mala pena gli occhi umidi che mi rifletterono una realtà offuscata e confusa. Rimasi sveglia per un solo attimo sentendo quel frastuono, ricaddi subito in un sonno profondo facendomi confondere tra realtà e sogno.
Harry: "Shh facciamo piano!" Distinsi tra le voci solo quella di Harry per via di quel tono basso e roco.
Quando riaprii gli occhi una seconda volta, spaventata da alcune urla fastidiose, riuscii solo a mettere a fuoco un secchio con all'interno dei palloncini colorati pieni d'acqua e di sfuggita i ragazzi con in mano un palloncino a testa pronti per lanciarmelo.
'SPLAAAAASH' La membrana dei palloncini si spezzò non appena esso mi colpì facendo uscire la gelida acqua che contenevano.
Io: "Aaaaaaaah!" Scattai alzandomi di colpo dopo quel brusco impatto.
Io: "Ragazzi vi odio! L'acqua è gelata! Questo è il peggior risveglio della mia vita!" Tremai per il troppo freddo.
Finalmente guardai i ragazzi in modo meno distratto e notai solo all'ora che c'erano solo Niall e Harry che se la ridevano di gusto.
Dove diavolo erano gli altri quattro?
“Aaaaah!” Un urlo stridulo mi ruppe i timpani rimbombando per tutta la casa dall'altro corridoio. Zayn, Liam e Harry probabilmente si stavano vendicando di Louis.
Le risate del biondo e del riccio si intensificarono.
Dopo qualche minuto le loro risate cessarono e il loro volto diventò di colpo serio.
Harry: "Qui però non abbiamo mica finito!" Lo sguardo divertito di Harry mi spaventò. Scappai non appena lo vidi chinarsi per prendere un altro palloncino.
Corsi fino al salotto dove incrociai Louis tutto inzuppato proprio come lo ero io che scappava inseguito dagli altri tre.
Zayn: "Buon giorno Angy!" Lo vidi prepararsi per tirare palloncini anche in mia direzione.
Io: "Ma come Zayn!? Io ieri sono stata carina e non ti ho svegliato e tu mi ripaghi così?" il mio respiro si affannò.
Zayn: "Scusami piccola!" Uno dei suoi palloncini mi arrivò dritto sul braccio facendomi rabbrividire. La sua risata mi fece innervosire.
Io: "Sei un bastardo Malik!" Urlai.
Mentre correvo mi accorsi che il bagno era aperto, guardai Louis, che capì subito cosa cercavo di dirgli, e insieme ci catapultammo in bagno chiudendo la porta alle nostre spalle.
Ci accasciammo a terra con la schiena appoggiata alla porta cercando di riprendere fiato.
Avevamo gocce d'acqua che che colavano fino al pavimento, i capelli fradici e i vestiti praticamente incollati al corpo.
Harry: "Prima o poi dovrete uscire da lì!" Sentimmo la sua voce roca dalla parte opposta della porta. "Noi staremo qui ad aspettarvi." Continuò urlando.
Louis: "Dobbiamo fargliela pagare." Disse a bassa voce.
Annuii, mi guardai intorno e mi resi conto che quegli idioti avevano lasciato alcuni palloncini in bagno.
Sorrisi a Louis e protesi il braccio in direzione di quei palloncini, lo guardai sorridere di rimando e insieme poi ci alzammo per riempirli d'acqua.
Quando anche l'ultimo palloncino fu pieno uscimmo dalla stanza pronti a combattere...
Aprimmo la porta del bagno con i palloncini in mano pronti a lanciarli. Urlando scagliammo violentemente i palloncini contro ai ragazzi che non se l'aspettavano proprio.
Subito dopo i ragazzi incominciarono a contrattaccare e così incominciò una vera e propria guerra. Quella stanza iniziò a diventare uno stagno, c'era acqua ovunque e noi eravamo completamente fradici. Zayn, Liam, Niall e Harry contro me e Louis. Era sleale eh!?
Zayn mi prese di mira e iniziò a lanciarmi tutti i palloncini che aveva beccandomi ripetutamente.
Io: "Malik bastaaa!!" Urlai lanciandogli, a mia volta, un sacco di palloncini.
Zayn: "MAI!" Rispose con un sorrisino da ebete mentre grondate d'acqua gli sgocciolavano giù per il viso.
Louis: "Francy ritirata!" Urlò Louis che ormai sembrava una spugna.
Corremmo verso il bagno chiudendoci ancora dentro.
Zayn: "Non potete batterci!" Urlò.
Io: "Zitto Zayn, intanto vi stiamo lavando per bene eh..." I ragazzi non fiatarono.
Io: "Comunque Malik non dovrebbe essere dalla vostra parte! Non ha niente da rivendicare. Anzi, lui è l'unico che è rimasto a dormire ieri!" Ruppi il silenzio con una voce altamente stridula e fastidiosa.
Liam: "Giusto... Tu ieri hai dormito!" Le voci dei ragazzi si sentivano a mala pena.
Zayn: "No ragazzi... Eddai..." Zayn sembrava disperato.
Sentimmo numerosi 'splash' provenire da dietro la porta mischiati alle urla di Zayn e alle risate dei ragazzi.
Zayn: "Angy ti prego aprimi!" Urlò con il fiatone.
Io: "Non ci penso nemmeno, ora rimani là!" Risposi secca e poi io e Louis ridemmo.
Zayn: "Non puoi farmi questo Angy, dai scusaaaaa!"
Io: "Avevi solo da non fare l'infame." Continuai a ridere.
Decisi che era giusto fargliela pagare.
Io: "Dai gliel'abbiamo fatta pagare, ora andiamo ad aiutarlo.” Uscimmo di nuovo per aiutare Zayn solo dopo qualche minuto. La battaglia così continuò con palloncini che volavano per la stanza.
Scattammo di colpo quando sentimmo dei rumori metallici per poi guardare la porta aprirsi.
Paul: "Hei raga... UOOOh!" 'BOOOM'
Il povero Paul non fece in tempo a finire la frase che appena mise un piede in quella camera cadde a terra scivolando per la troppa acqua.
Io e i ragazzi ci fermammo di colpo e vedendo la scena scoppiammo a ridere di gusto.
Marco: "Ma cosa è successo qui!?" Disse mentre, alzandosi, si massaggiava il fondo schiena che aveva battuto a terra.
Harry: "Eccoo... noi...." Nessuno aggiunse altro, non c'erano parole per descrivere l'accaduto, e il silenzio incominciò a regnare.
Paul: "Va beh, non lo voglio sapere. Ora però mettete a posto che dobbiamo andare a fare le prove e non potete lasciare questo bordello." Paul ci diede le spalle senza nemmeno guardarci in faccia per l'ultima volta (poverino ne passava davvero tante con noi), aprì la porta e uscì lasciandoci così soli. Io e i ragazzi rimanemmo silenziosi a guardare la porta ormai chiusa e dopo qualche istante incrociammo i nostri sguardi per poi scoppiare a ridere. Eravamo dei bambini!
Poi pensai: 'Paul doveva venirci a chiamare di mattina presto!'
Io: "Ma a che ora mi avete svegliata?" Chiesi in fine con aria perplessa.
I ragazzi risero.
Harry: "Mah, ora sono le 10, ti abbiamo svegliata circa due ore fa..." Sgranai gli occhi.
Mi avevano svegliata alle 8! Ma come ho fatto a non svenire svenire dal sonno proprio non so spiegarmelo.
Zayn: "Dai ti preparo un caffè così riesci a stare in piedi." Il mio sguardo si posò su di lui ma ormai era già rivolto verso la cucina e si stava dirigendo verso di essa. Notai le gocce d'acqua che gli colavano sul pavimento.
Io: "Vatti a cambiare prima senno mi fai bere solo acqua e per ora non voglio più vederla per un bel po!" Le risate di tutti i presenti echeggiarono allegre e rumorose per tutta la casa.
Incominciammo a pulire quel disastro. Prendemmo da terra tutti i pezzi stracciati dei palloncini, prendemmo le bacinelle ormai vuote ed incominciammo ad asciugare il pavimento. Quante scivolate!
Alla fine ci cambiammo i vestiti e ci asciugammo. Come sempre finì che eravamo in ritardo!









Eccomi qui sono tornata :D  Scusate se questo capitolo è un po corto, il prossimo sarà migliore! :)
Lasciatemi qualche recensione, ci conto!! 
Un bacio! A presto <3

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Capitolo 22
*** Una melodia che ci unisce ***





Uscimmo di casa e corremmo per arrivare alla macchina che ci aspettava sul retro sperando che nessuno ci vedesse. Arrivammo in fretta alla sala prove con una macchina nera dai finestrini oscurati. Finalmente avrei potuto ringraziare Pier.

Riuscimmo ad arrivare senza che nessuno si fosse accorto di noi. Mi guardai subito in torno cercando Pier, poi lo vidi, era nella solita sala prove dove mi aveva fatto lavorare duramente intento a guardare dei fogli.
Mi allontanai dai ragazzi e corsi verso quella sala, aprii la porta e mi diressi verso Pier urlando il suo nome con un sorriso stampato in faccia.
Pier distolse lo sguardo da quei fogli e mi guardò abbastanza stupito, io non mi fermai e andai di corsa ad abbracciarlo.
Io: "Grazie Pier, grazie mille, senza te non ce l'avrei mai fatta!" L'abbracciai con tutta la forza che avevo. Pier stava quasi per soffocare tanto era forte il mio abbraccio.
Pier: "Si si ok, adesso basta, devi andare a provare." Il suo tono severo molto familiare mi fece sorridere in modo strano, mi staccai da lui. Pier non era il tipo da farsi vedere affettuoso, ma io sapevo che in realtà era dolcissimo, e sapevo che mi voleva bene nonostante tutto!
Io: "Grazie davvero!" Sorrisi in modo affettuoso per poi voltarmi e tornare dagli altri lasciando Pier al suo lavoro.
Zayn: "Ma che fine avevi fatto Angy?" Lo vidi accelerare il passo non appena mi vide camminare sola per i corridoi.
Io: "Dovevo ringraziare ancora Pier per il suo aiuto!" Risposi sorridendo.
Zayn: "Ah ok, mi hai fatto stare in pensiero." Il suo sorriso mi fece accaldare, lo vidi protendere le braccia in mia direzione per poi stringermi in un dolce e caloroso abbraccio. Lo respinsi e mi scansai da lui con fare offeso.
Io: "Oh no bello mio, non ti ho ancora perdonato per esserti messo contro di me oggi." Gli sorrisi e gli diedi due schiaffetti delicati sulla guancia, poi gli diedi le spalle e incominciai a camminare in direzione degli altri ragazzi ignorando la sua presenza.
Zayn: "Dai Angy ti ho già chiesto scusa!" Urlò mentre mi allontanavo da lui.
Io: "Non basta Malik!" Risi senza nemmeno voltarmi per guardarlo.
Lui sorrise non appena capì che stavo scherzando e raggiunse gli altri con me.
Dopo alcuni minuti di attesa Paul ci raggiunse.
Paul: "Venite ragazzi, cominciamo le prove."
Ci portò in una sala simile a quella della radio, solo che dalla parte opposta alla nostra del vetro non c'erano tutti quei macchinari, c'erano solo 6 microfoni.
Ci presentarono i collaboratori, poi ci dirigemmo verso in microfoni per metterci in posizione, mettemmo le cuffie per sentire meglio l'acustica e attendemmo il via. 
"Cominciate pure a cantare." Una voce bassa risuonò all'interno dei miei timpani passando attraverso le cuffie che stavo indossando. 
Stavo per cantare con i miei idoli, una delle sensazioni più belle che possano esistere in questo mondo credo...
Notai gli sguardi dei ragazzi accendersi di passione proprio come quando cantavano. Li amavo anche per questo. 
Si lanciarono uno sguardo comprensivo e sorrisero annuendo leggermente. 
Louis: "Canteremo Na na na!" Disse poi con sorriso deciso mentre gli altri mettevano a posto il leggio girando i fogli fino ad arrivare alla canzone appena scelta.
Avevano così tanta intesa che quasi riuscivano a capire cosa pensava l'altro, e così si misero d'accordo su che canzone cantare e Liam iniziò.
Liam: "We’ve got a bit of love/hateyou take me to the edge then you hit the breaks..." Dei fantastici brividi si impossessarono del mio corpo e fu come se entrassi in un altro mondo. L'effetto che mi fa ancora oggi la loro musica proprio non riesco a spiegarmelo.
Quando stava per incominciare il ritornello Harry, che era accanto a me, mi diede una leggera gomitata attirando la mia attenzione e riportando la mia mente nelle vita reale.
Harry: “Devi cantare anche tu adesso!” Indicò il leggio posto di fronte a me dove era posizionato il foglio con il testo della canzone e i nomi di chi doveva cantare.
Iniziai a sudare, ero abbastanza tesa.
Harry si accorse del mio improvviso nervosismo e sorrise, la sua mano si posò sulla mia e la sua stretta mi fece voltare in sua direzione. Lo vidi sorridere calorosamente. Spostai il mio sguardo da lui non appena sentii qualcuno afferrare l'altra mia mano per poi stringerla, alzai lo sguardo dalle mani per guardare negli occhi chi me la stava stringendo e le iride azzurre di Louis mi scrutarono era Louis. Anche lui mi stava sorridendo. Sorrisi a mia volta, mi feci coraggio e colma di felicità iniziai a cantare con quei fantastici ragazzi. 
Tutti: "We’re like na na na, then we’re like yeah yeah yeah..."
Cantai con tutta la forza che avevo, ero felice, lo ero davvero!
Eccolo, il momento che tanto avevo sognato ora era diventato realtà.Tra le mani di Harry e Louis mi sentivo sicura e protetta, tra gli sguardi amorevoli che quei fantastici ragazzi mi lanciavano mi sentivo amata davvero come non mai, in quella melodia avevo sognato così tanto e ora tutto si stava realizzando.. Ero felice e finalmente mi sentivo a casa!
La canzone terminò, avevo gli occhi chiusi, incominciai a sorridere ingenuamente mentre il silenzio si impossesso di tutto, aprii gli occhi lentamente senza riuscire a smettere di sorridere, i miei occhi iniziarono a brillare di una luce del tutto nuova e piena di vita. Mi voltai in direzione dei ragazzi notando che anch'essi avevano in volto la mia stessa espressione beata. I loro volti si girarono lentamente in mia direzione e poco dopo fragorose risate ci invasero i timpani. Mille mani incominciarono ad applaudire, tra le nostre e quelle dei collaboratori. Il silenzio era stato del tutto spezzato.
Louis: "Siamo stati fantastici!" Sorrisi.
Zayn: "Angy è stata fantastica!" Il suo sguardo dolce e pieno di compassione cercò di farmi addolcire affinché potessi perdonarlo definitivamente ed io, anche se non avrei voluto dargliela vinta, non riuscii a resistere alle dolci iridi scure dell'affascinante Malik.
Gli sorrisi dopo qualche attimo in cui restai impassibile: "Va bene Malik ti perdono." Il suo meraviglioso sorriso mi fece sentire bene. Lo vidi poco dopo avvicinarsi a me scansando chi ci divideva per poi stringermi in un abbraccio che mi fece capire tutto il bene che mi voleva quel ragazzo. Dolci brividi di estasi mi percorsero tutto il corpo.
x: "Siete stati davvero fantastici. Siete molto uniti anche se vi conoscete da poco." Un uomo sulla trentina con la voce roca quasi quanto quella di Harry intervenne sorridendo in modo sincero.
Gli applausi non cessarono ancora, anzi aumentarono. 
Io e Zayn ci dividemmo e tutti assieme sorridemmo in direzione dei collaboratori. Il braccio di Zayn mi avvolse leggermente le spalle e poco dopo anche il braccio di Louis fece lo stesso facendomi sentire completamente al sicuro, Harry mise un braccio intorno a Louis e Niall intorno a Zayn, si aggiunse poi anche Liam e tutti insieme formammo una specie di barriera umana, poi ci piegammo leggermente per rivolgere un poco elegante e scoordinatissimo inchino mentre milioni di differenti risate incominciarono ad echeggiare per tutto lo studio di registrazione.


Poco più tardi ascoltammo la nostra registrazione.
Lo devo ammettere, eravamo stati davvero bravi, sembravamo una cosa sola, c'era una perfetta armonia in quella canzone ed emanavamo un sacco di belle emozioni. Credo che solo ascoltando quella registrazione pure le persone depresse avrebbero incominciato a sorridere.
Sorridemmo tutti appena la ascoltammo e ci mettemmo a ballare come degli stupidi. Con le cuffie alle orecchie saltellammo e iniziammo a fare mosse strane.. Eravamo proprio delle persone mature.
Uno strano passo di Louis venne interrotto da un'altra suoneria di sottofondo. Harry ricevette una chiamata e si distaccò dal gruppo. Appena ritornò ci spiegò tutto...
Harry: "Ragazzi era mia mamma. Ci ha invitati a cena questa sera che ne dite?"
Louis: "Siii! Andiamo tutti da Anne!!" Disse urlando e saltellando.
Io e i ragazzi scoppiammo a ridere ed approvammo l'invito a cena di mamma Anne.
Eccolo il più grande del gruppo, eccolo il più maturo.
Continuammo ancora un po le prove e poi, dopo le raccomandazioni di Paul che ci voleva puntuali il giorno dopo per l'annunciazione al pubblico del mio ingresso come membro a breve termine dei one direction, ci avviammo verso casa Styles.
Andammo con due macchine, io, Liam e Zayn in una macchina mentre Niall, Harry e Louis in un' altra.
La macchina dove eravamo noi era una di quelle macchine a 6 posti, quindi io ero in mezzo, Zayn al posto di giuda e Liam accanto a me.
Liam: "Ti piacerà Anne, è molto simpatica!" Il suo dolce sorriso avrebbe calmato chiunque, ma in quel momento con me non era per nulla efficace.
Io: "Ma se non gli piaccio?!" Chiesi timorosa guardando a terra.
Sentii gli sguardi perplessi dei due ragazzi su di me.
Zayn: "Ma tu non puoi non piacere, e poi non sei mica la ragazza di Harry, come mai ti importa così tanto del giudizio di Anne!?" La sua voce più stridula del normale mi fece voltare in sua direzione.
Io: "Ma non voglio che la madre di uno dei miei amici mi detesti, è come se a una delle vostre madri non piacesse uno di voi..." Per me era una cosa importante, non so bene come mai, ma non mi piaceva l'idea che la mamma di una persona a me cara potesse pensare cose cattive sul mio conto.
I ragazzi si ammutolirono per un po.
Liam: "Tranquilla, le piacerai!" Disse alla fine sorridendomi.
Lo guardai e gli sorrisi anch'io, la sua sicurezza alla fine mi contagiò.
Ormai eravamo arrivati a casa di Harry.








Eccomi di nuovoo :D Avete visto che ho continuato in fretta? Contenti?
Spero che anche questo capitolo vi piaccia anche se è un può corto e vuoto forse... Fatemi sapere con qualche recensione così continuo :)
Grazie comunque a tutti per le belle recensioni ricevute fino ad ora.. Spero che continuerete a seguire la storia!
Un saluto a tutti! A prestooo <3

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Capitolo 23
*** A casa di Harry. ***





Uscimmo tutti dalle macchine. Incominciai a sentire una lieve tensione, mentre il resto del gruppo sembrava essere totalmente rilassato. Le risate chiassose di Niall e Liam erano in contrasto con le voci calme e basse di Harry e Louis.
Harry e Louis erano davanti al gruppo, io invece, un po intimidita e nervosa per la situazione, ero dietro a tutti gli altri.
La mano ferma di Harry si avvicinò a pugno chiuso verso l'enorme porta blindata in legno e picchiettò due volte contro di essa creando un rumore basso.
Anne: "E' arrivato il mio bambino!?" Riconobbi la voce della mamma di Harry(avendola già sentita in passato in parecchi video ed interviste) provenire, in modo distaccato e soffocato, dall'interno dell'abitazione tutta in pietre.
I ragazzi sorrisero divertiti mentre io incominciai a diventare rigida.
Conoscere la madre del mio idolo era una cosa emozionante e stranamente imbarazzante.
La porta si aprì dopo un rumore grave e una donna raggiante con un sorriso smagliante stampato sul volto apparve dinnanzi a noi buttandosi sul figlio per regalargli un abbraccio caloroso.
Avevo sempre pensato che Anne fosse davvero una bella donna, e vedendola dal vivo non potei far altro che sostenere i miei pensieri di sempre. Era una donna fantastica, i capelli nero corvino lisci e lunghi fino al petto tenuti in un taglio scalato e un po spettinato, gli stessi lineamenti del viso di Harry, leggeri ma pronunciati, gli occhi chiari e piccoli incorniciati dalle sopracciglia sottili e ben curate, il naso largo di Harry e le stesse labbra perfette che incorniciavano sempre un sorriso smagliante.
Harry: "Ciao mamma!" Disse con la voce impastata dalla gioia mentre stringeva la madre.
Anne: "Tesoro mio mi sei mancato!" L'abbraccio si sciolse mentre i sorrisi rimasero vivi nei volti della madre e di suo figlio.
Harry: "Anche tu mamma, anche se non ci vediamo da solo una settimana..." Le risate dei presenti invasero l'aria facendo cambiare l'umore a tutti. Anne diede una leggera pacca giocosa sulla testa del figlio che all'impatto scattò leggermente all'indietro seguito poi dai ricci che si muovevano in modo ribelle.
Louis: "Ciaooo Anneeee!" La voce di Louis squillò interrompendo le giocose risate, avanzò di un passo spingendo Harry come se fosse insignificante e si gettò tra le braccia della donna come fosse lui il figlio.
Anne: "Ciao Louii!" Anne scoppiò a ridere e lo strinse più forte.
Louis: "Mi sei mancata!" Aggiunse poi.
Anne: "Si, anche tu tesoro!" Lo sguardo amorevole di Anne si posò su Louis non appena i due sciolsero l'abbraccio. “Comunque guarda che l'altra volta hai lasciato qui la tua maglia a righe, te l'ho lavata e stirata, ora è nella vecchia stanza di Harry.”
Louis: “Ecco dove diavolo l'avevo l'asciata, l'ho cercata da per tutto! Grazie mille Anne!” Louis sorrise.
Anne: “Ma figurati, lo so che sei il solito stordito!” La dolce risata della donna mi fece sorridere involontariamente, mi irrigidii nuovamente non appena vidi le sue iridi posarsi sulle mie in modo curioso per un istante.
Anne: “Ma cosa facciamo qui sull'uscio di casa? Entriamo dai!” Disse poi posando i suoi occhi chiari su ognuno di noi.
I ragazzi parlarono tutti insieme creando un chiasso infernale ed incomprensibile, poi la folla si mosse e per primi entrarono Louis ed Harry.
Anne: "Ciao Liam! Come stai tesoro!?" Liam fu il primo a salutare Anne dopo che Louis e Harry furono entrati in casa. Vidi Liam avvicinarsi ad Anne in modo calmo e tranquillo, la sua mano si posò dietro la sua schiena e poi il suo corpo si avvicinò ancora alla donna, il suo capo si chinò fino ad arrivare all'altezza delle sue guance dove lasciò due baci leggeri.
Liam: "Ciao Anne. Bene grazie, e tu?!" Rispose sorridendole.
Anne: "Bene!" Il sorriso sul volto di quella donna riusciva davvero a rallegrare l'atmosfera.
Liam entrò in casa con disinvoltura sorpassando Anne che rimase fino all'ultimo sull'uscio della porta in modo da salutarci tutti.
Anne: "Zayn sei fantastico oggi." Anne osservò immediatamente Zayn, ammirandolo dalla testa ai piedi con aria divertita e interessata, non appena Liam l'ebbe superata.
Zayn: "Eh lo so, sono bellissimo!" Si passò una mano tra i capelli e portò gli occhi al cielo mentre Anne scoppiò in una fragorosa risata contagiando in fine anche il ragazzo. "No Anne, sei tu quella bella qui!" Aggiunse alla fine sorridendo.
Che ruffiano!
Anne: "Oh, grazie tesoro." Anne gli lanciò un sorriso affettivo e caloroso.
Anne: "Oh, ciao Niall! Hai fame oggi!?" Batté un cinque in fine all'ultimo ragazzo del gruppo che giocosamente rise alla domanda scherzosa della donna.
Niall: "Per forza! Soprattutto se penso alle leccornie che prepari te Anne!” Affermò poi facendo ridere di gusto Anne.
Alla fine il suo sguardo non poté far altro che ricadere su di me che ormai ero di fronte a lei che in modo impacciato arrossivo e mi torturavo le mani dietro la schiena.
Io: "Permesso.." Dissi intimidita facendo un leggero passo avanti.
Anne: "E questa bella ragazza chi è?" Disse guardandomi e sorridendo.
Harry: "E' Francesca mamma, te ne ho già parlato." La voce di Harry tuonò dall'interno della casa.
Anne: "Ah si, tu sei la famosa Francesca." Mi sorrise. "Piacere, io sono Anne la mamma di Harry. Fai come se fossi a casa tua eh!" Mi sorrise ancora facendomi sentire più a mio agio. La sua mano in un istante si protese in mia direzione, la strinsi contraccambiando il suo sorriso raggiante.
Io: "Piacere mio signora e grazie per l'ospitalità!" Cercai di sciogliere la tensione e feci un sorriso sincero che venne subito ricambiato dalla donna che mi stava di fronte.
Anne: "Ma cosa signora, chiamami Anne, e di certo non devi ringraziarmi per nessun motivo al mondo." Sorrise ancora. “Coraggio, ora entriamo!” Disse poggiando delicatamente una mano sulla mia spalla per invitarmi ad entrare in casa.
Finalmente entrai in quell'enorme casa. Dinnanzi a me, sul fondo, una maestosa scala si ergeva conducendo al piano superiore, un bel lampadario in vetro illuminava l'entrata dall'alto soffitto, sulla sinistra riuscii a notare solo un lungo e largo corridoio mentre sulla destra c'era un corridoio un po più piccolo da dove provenivano le voci dei ragazzi. Le pareti color panna rendevano la casa delicata e il pavimento di parquet era davvero azzeccato.
Decisi di seguire le voci dei ragazzi mentre Anne andò dall'altro lato della casa.
Mi avviai verso quel piccolo corridoio dove mi persi ad osservare le foto di famiglia appese sui muri, raggiunsi in fine una porta socchiusa ed entrai trovandomi in un enorme stanza completa di divano grigio chiaro al centro, due poltrone in tinta, un tavolo in legno compreso di quattro sedie, un grosso televisore al plasma da quaranta pollici posto in un mobiletto apposito in legno chiaro dove erano posti anche diversi videogiochi e i ragazzi che stavano giocando allegramente alla play.
I ragazzi non mi degnarono di uno sguardo, era come se fossi invisibile.
Ad un tratto un rumore stridulo e fastidioso mi fece sobbalzare dallo spavento. Sembrava che dei vetri si fossero rotti. I ragazzi nemmeno si accorsero di quel frastuono, mentre io decisi di andare a controllare.
Attraversai nuovamente il piccolo corridoio ritrovandomi di nuovo all'entrata della casa, proseguii verso il corridoio più grande e mi ritrovai in cucina dove Anne era intenta a raccogliere dei cocci di vetro dal pavimento.
Anne: “Ogni volta faccio sempre cadere qualcosa. Sono proprio un disastro!” Disse ridacchiando mentre si alzava da terra.
Osservai l'enorme quantità di cibo sparsa per la cucina e mi lasciai trascinare da un'odore che metteva appetito.
Io: "Posso darti una mano?!" Chiesi sorridendole alla fine.
La vidi voltarsi in mia direzione, le mie iridi si persero nelle sue.
Anne: “Certamente. Grazie mille!” Sorrise.
Mi avvicinai a lei che incominciò a frugare in un cassetto per poi passarmi un grembiule da cucina rosso che subito indossai.
Iniziammo a cucinare.
Anne: "Complimenti, sei davvero brava a cucinare!" Disse dopo un po attirando la mia attenzione. "Come a cantare del resto." Aggiunse lasciandomi perplessa.
La guardai stranita perdendomi nel discorso.
Anne: "Ho sentito alla radio la canzone che hai cantato per la competizione, sei stata fantastica! Era giusto che vincessi tu, sono contenta che abbiano scelto te!" L'osservai mentre, senza guardarmi, continuava a tagliare le carote e intanto sorrideva al vuoto. Non potei far a meno che sorridere senza riuscire a controllare la mia gioia. Fui davvero felice di ricevere quei complimenti, non me li sarei mai aspettati.
Io: "Grazie mille Anne. Grazie davvero. Io sono contenta di aver conosciuto i ragazzi, sono fantastici davvero." Il mio sorriso si fece più ampio mentre i miei occhi divennero lucidi.
Anne: "Ma figurati cara." Sorrise guardando nei miei occhi tutta la sincerità che c'era nelle parole che avevo appena detto.
Le raccontai alcune cose sulla cucina, su come mai ero così brava e parlammo a lungo, poi qualcuno suonò il campanello.
Anne: "Oh, Francesca potresti aprire tu? Ho le mani occupate in questo momento." Disse mentre era impegnata a mettere in forno il tacchino ripieno. (tipo per il giorno del ringraziamento)
Annuii e un po' imbarazzata andai ad aprire. I ragazzi non si saranno mai accorti di niente, quindi l'unica cosa che potevo fare era andare ad aprire.
Attraversando il corridoio mi ritrovai di nuovo davanti alla porta di ingresso, l'aprii e davanti a me trovai una giovane donna dai capelli lunghi e scuri e gli stessi lineamenti di Anne ed Harry. Era la sorella di Harry, Gemma.
Mi guardò sbalordita e sperduta.
Gemma: "Oh, ho per caso sbagliato casa?" La guardai divertita mentre rideva e controllava il numero civico.
Io: "No, sono la ragazza che ha vinto hai...." Venni interrotta dalla sua voce squillante.
Gemma: "Ah si, tu devi essere Francesca!?" Mi sorrise e mi porse la mano con una velocità che mi fece rimanere pietrificata. "Piacere, io sono Gemma, la sorella di Harry!" Il suo sorriso era luminoso come quello della madre. Sorrisi e le strinsi la mano dopo qualche attimo di esitazione.
Sorrisi. “Piacere mio! Sono venuta ad aprire io perché tua madre è impegnata in cucina e i ragazzi...” Ancora una volta mi anticipò.
Gemma: “Sono alla play giusto!?” Disse con una faccia esasperata, poi rise.
Risi anche io ed annuii.
Anne: "Tesoro? Sei tu vero!? Come stai bambina mia?” La sua voce tuonò in una tonalità fin troppo alta.
Gemma: "Si. Ciao mamma, sto bene!" Urlò in modo che la madre potesse sentirla e nello stesso tempo si avviò in casa per raggiungerla mentre io chiusi la porta per poi seguirla.
Vidi che appena arrivata in cucina con un dito Gemma prese un po della salsa che avevo preparato. Gemma:"Ma cos'è questa delizia?" chiese sbarrando gli cocchi.
Anne: "L'ha preparata Francesca. E' brava vero!?" Anne mi guardò sorridendo mettendomi in imbarazzo. Gemma mi osservò ad occhi sgranati.
Gemma: "Sei un ottima cuoca Francesca!" La sua voce risultò stridula e acuta.
Io: "Grazie" Risposi sorridendo mentre le mie guance si coloravano di rosso.
Anne: "Francesca per favore vai a staccare i maschi da quella play!?" Chiese ridendo non appena il forno emise un rumore stridulo, segno che il tacchino era pronto.
Risi: "Certo!" Mi diressi quindi nella stanza dove c'erano i ragazzi.
Io: "Ragazzi basta con questa play. E' quasi pronto!" Entrai nella stanza e la mia voce si sentì a mala pena contrastata dal frastuono del videogioco azionato e delle voci dei ragazzi che parlavano all'unisono.
Harry: “Ora arriviamo.” Disse senza nemmeno guardarmi.
Guardai lo schermo, era un gioco di calcio (gioco che non faceva assolutamente per me), capii però che avevano appena cominciato una nuova partita.
Io: “Ma finirete tra una vita! Tra poco è pronto!” Dissi quasi rimproverandoli in tono burbero e minaccioso.
I ragazzi si girarono verso di me quasi scandalizzati, tutti in sincronia.
Louis: “Scusa mamma, ora arriviamo!” Disse interrompendo il silenzio per poi far ridere tutti.
Io: “Ecco bravo! E lavatevi le mani prima di venire a tavola perché avete toccato i joystick che sono pieni di germi!” Dissi stando al gioco sembrando davvero seria.
Ci furono degli istanti di silenzio, gli sguardi quasi spaventati dei ragazzi erano tutti su di me e io cercai di trattenere le risate senza però riuscirci. Una rumorosa risata echeggiò per tutta la casa seguita poi da quelle dei ragazzi.
In quel momento arrivò Gemma.
Gemma: “Io vengo qui e il mio fratellino, che non mi vede da tantissimo tempo, preferisce giocare alla play che venire a salutare la sua sorellona!” La sua voce fermò le nostre risate.
Harry si voltò immediatamente a guardarla e sul suo volto si fece largo uno splendido ed ampio sorriso colmo di gioia. L'osservammo alzarsi dalla sua postazione sul divano per poi lasciarci cadere sopra si alza il joystick che aveva in mano per poi andare in direzione della sorella per abbracciarla.
Harry: “Ciao Gemma! Mi sei mancata!” Disse stringendola.
Gemma: “Mi sei mancato anche tu ricciolino!” La sua mano spettino i suoi ricci ribelli.
Si staccarono dall'abbraccio e sorrisero entrambi.
Gemma: “Ciao ragazzi; come state?” Chiese poi mentre i suoi occhi scrutavano tutti i presenti.
Tutti: “Ciao Gemma!” Dissero sorridenti e in coro.
Louis: “Stiamo tutti bene te?” Disse poi anticipando gli altri.
Gemma: “Molto bene grazie!” Infine sorrise.
Anne: "E' prontooooo!" La voce di Anne attirò l'attenzione di tutti.
Qualche istante dopo un gorgoglio tuonò rumoroso nella stanza. Tutti gli sguardi si puntarono su Niall.
Niall: “Si, direi che ho fame!” Le risate di tutti i presenti furono così rumorose da far quasi tremare la casa.

I ragazzi andarono a sedersi a tavola dopo essersi lavati le mani, mentre io e Gemma andammo ad aiutare Anne, anche se tutti insistettero al fine che io mi sedessi con gli altri, ma io odio stare con le mani in mano.
Quando fu tutto a tavola ci sedemmo anche noi e iniziammo a mangiare. Era tutto ottimo!
Incominciando a parlare del più e del meno tra risate e sorrisi, la timidezza era completamente sparita, era come essere a casa.
Finita la cena parlammo ancora un po, feci un breve giro turistico della casa passando anche per la stanza di Harry, mi fecero vedere le foto di famiglia e alla fine, guardando l'ora, ci accorgemmo che era veramente tardi e quindi arrivò il momento dei saluti.
Anne: "Francesca sono davvero contenta di averti conosciuta, sei una ragazza fantastica e spero tanto di rivederti." Disse sorridendomi dopo aver salutato prima tutti i ragazzi.
Io: "Grazie a te Anne. E' stata una bellissima serata, mi sono sentita a casa." Sorrisi e ci abbracciammo.
Poi venne da me Gemma.
Gemma: "Ciao Francesca. Sei davvero una brava ragazza! Ci rivedremo presto vero!?" Il suo sorriso mi coinvolse.
Io: "Grazie Gemma. Sono stata davvero bene questa sera. Spero di si comunque, vorrei tanto rivedere te ed Anne." Le lasciai due baci sulla guancia e poi seguii i ragazzi in macchina.
Osservai ancora la casa dal finestrino mentre Anne e Gemma ci salutavano con la mano.
Sorrisi a quella scena, erano davvero delle persone stupende. Salutai a mia volta fino a che la macchina non fu partita.









Ciaoooo a tuttiiiiii :D 
Eccomi di ritorno, lo so che è passato tanto tempo ma sono stata davvero impegnata e poi speravo di ricevere qualche recensione.
Comunque spero che vi piaccia il nuovo capitolo! Domani metterò il prossimo e vi assicuro che sarà molto più coinvolgente. 
Spero in qualche vostra recensione. :)
Un baciooo e a presto <3

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Capitolo 24
*** Il cuore batte forte. ***





Mi svegliai completamente esausta con il rumore della sveglia che suonava già da qualche minuto picchiettando fastidiosamente all'interno della mia testa.
Non riuscii neanche ad aprire subito gli occhi, però alla fine, non so dove, trovai le forze e, con movimenti lenti rudi, protesi il mio braccio verso la sveglia nel comodino accanto a me e la spensi, poi mi alzai per andare a preparare la colazione.
Quando fui in cucina mi accorsi che i ragazzi stavano ancora dormendo, ma non trovai le forze per andare a rompergli le scatole...
Incominciai a preparare la colazione; decisi che avrei svegliato i ragazzi portandogli la colazione in camera.
Quando ebbi finito, con calma, incominciai a mangiare e a bere il mio caffè doppio (anche se per svegliarmi me ne serviva uno MOLTO più forte), poi andai in bagno e mi gettai dell'acqua gelata in faccia per riprendermi un po, allora mi vestii e andai a preparare la colazione per i ragazzi che dormivano ancora.
Presi uno dei vassoi e andai prima da Zayn.
Portai il vassoio tra le mani con brioche e caffè e camminai tranquillamente verso la sua stanza. Quando mi ci ritrovai di fronte l'aprii ed entrai per poi attraversare la stanza cercando di non fare alcun rumore (fortuna che tutti dormivamo con le tende aperte, così potevo vedere dove stavo andando).
Arrivai davanti al letto di Zayn, dormiva con la bocca aperta ed era in una posizione indescrivibile.
Gli diedi un bacio sulla fronte.
Io: "Buongiorno Zayn." Dissi in un soffio di voce quando mi accorsi che i suoi occhi castani si stavano aprendo.
Zayn: "Buon giorno Angy." Mi guardò e si stiracchiò.
Lo guardai stropicciarsi gli occhi umidi per poi sistemarsi in modo eretto sul soffice materasso, protesi il vassoio in sua direzione e alla fine lo poggiai sulle sue gambe.
Zayn: "Oh, grazie Angy. Sei davvero un angelo." I suoi occhi si illuminarono non appena vide il vassoio che si trovava di fronte; sorrise come un bambino senza distogliere gli occhi da esso.
Sorrisi poi mi alzai dirigendomi verso la porta della stanza.
Io: "Vado a portare la colazione anche agli altri." Sorrisi ed uscii.
Quando arrivai in cucina notai Liam già in piedi che stava osservando in modo confuso i vassoi posti sul tavolo.
Io: "Oh Liam, sei sveglio? Stavo venendo a portarti la colazione a letto." Sorrisi.
Lui si voltò e mi guardò, i suoi occhi color caramello si specchiarono nei miei azzurri e un dolce e caldo sorriso si fece spazio in quel viso d'angelo, in fine i suoi occhi ricaddero nuovamente sui.
Liam: "Ah grazie piccola. Sono mattiniero." Sorrise e con il dito indice indicò uno dei vassoi. "Questo è il mio?" Chiese indicando quello dove c'era meno roba.
Io: "Si, gli altri sono: uno di Niall, perché mangia il doppio di tutti e l'altro per Harry e Louis, ho usato un vassoio unico." Risposi sorridendo e ricevendo un altro splendido sorriso di rimando.
Lo osservai mentre si sedeva delicatamente davanti al suo vassoio. Solo dopo che si fu seduto i suoi occhi ricaddero nuovamente sui miei osservatori.
Liam: “Grazie di nuovo!” Sorrise un'ultima volta facendomi scaldare il cuore e alla fine incominciò a mangiare.
Avanzai verso Liam per afferrare il vassoio di Louis ed Harry e mi precipitai nella loro stanza, sperando che Harry fosse vestito, ma così non era.
Aprii la porta della stanza un po insicura e guardai Harry notando immediatamente le gambe nude che fuoriuscivano dalla coperta ormai stropicciata ai piedi del letto. Arrossii di colpo di colpo costringendomi a bloccare lo sguardo per non andare oltre, voltai la testa dalla parte opposta alla sua visuale, camminai cautamente verso di lui in modo da non andare a sbattere da nessuna parte e, quando finalmente lo raggiunsi, lo coprii.
Tirai un sospiro di sollievo e finalmente voltai la testa perdendo lo sguardo in quel visino d'angelo che dormiva, le mie pupille poi si puntarono sul moretto accanto a lui, decisi di andare in sua direzione e così feci.
Mi avvicinai all'orecchio di Louis.
Io: "Buongiorno Loui." Sussurrai con voce flebile e dolce.
I suoi occhi blu mare si aprirono lentamente mostrandosi in tutta la loro profondità, mi ci persi per un istante ma mi ripresi quando vidi spuntare un dolce sorriso sul suo volto. L'osservai sorridendo mentre si stiracchiava in modo bizzarro.
Louis: “Buongiorno!” Sussurrò in fine a sua volta con voce ancora impastata dal sonno.
Io: "Vi ho portato la colazione, svegli tu Harry? Non voglio rischiare di vedere altro." Risi leggermente contagiando Louis che dovette trattenersi. Gli porsi il vassoio sulle ginocchia e lentamente uscii dalla stanza mentre la sua risata soffocata continuava ad echeggiare.
Tornai tranquillamente in cucina per rincontrare nuovamente gli occhi da cerbiatto di Liam, afferrai l'ultimo vassoio rimasto colmo di roba da mangiare e tornai in dietro dirigendomi verso la stanza di Niall.
Sapevo che svegliarlo sarebbe stato complicato, un brivido di eccitazione mi pervase quando constatai che stavo mettendo me stessa alla prova cercando di svegliarlo. Dovevo vincere io!
Entrai nella stanza lentamente osservandolo da lontano.
Era disteso nel suo letto girato su di un fianco, nel lato opposto al mio rivolto verso le finestre che facevano entrare una luce fioca e offuscata per via delle tende che le ricoprivano. Osservai la sua sagoma da dietro e notai le possenti spalle che lo sostenevano, seguii tutta la linea del suo corpo e sorrisi divertita immaginando la sua faccia mentre dormiva. Mi avvicinai al letto ed appoggiai il vassoio sul comodino accanto ad esso per poi salire con le ginocchia nella parte del letto di Liam fino a raggiungere la schiena di Niall.
Io: "Niall?! Niall svegliati!" Sussurrai dolcemente al suo orecchio sperando che potesse bastare ma, ovviamente, non ci fu alcun tipo di reazione da parte sua.
Scesi dal letto sbuffando, sentendo l'eccitazione di prima farsi nuovamente viva dentro il mio stomaco, presi il vassoio ed andai dall'altro lato del letto, in modo da vedergli il volto.
La luce del sole lo illuminava e rendeva la sua pelle lucida, evidenziando il lieve sudore che lo ricopriva. Aveva gli occhi bagnati, tipico di chi sta dormendo, tra le sue corte ciglia minuscole gocce brillavano come diamanti, i capelli biondi e completamente arruffati, tipico di chi si muove molto mentre dorme, la bocca socchiusa con quelle labbra perfettamente rosee e carnose al punto giusto, le mani sotto il cuscino e le gambe strette verso il petto, il suo leggero respiro calmo e frequente mi fece rabbrividire, il suo corpo era immerso sotto le coperte ed emanava calore, persino essendo così lontana lo percepii.
Arrossii all'improvviso e un brivido mi percosse la schiena, le mani incominciarono a sudarmi e il battito del mio cuore accelerò all'improvviso.
Ma cosa mi stava succedendo? Come mai mi sentivo così strana alla vista di Niall in quel momento?
E' uno dei miei idoli si, è normale che un po fossi nervosa con tutti, ma non era mai successo con gli altri, non era successo neanche all'inizio con lui.
'Non sarà mica che....Che mi piace Horan?!
No, Francesca non deve accadere questo. Niall è un tuo amico, e poi non ricambierà mai i tuoi sentimenti, non puoi innamorarti di lui, lui è fantastico, è famoso, è stupendo, tu non sei nessuno, sarebbe solo un sogno impossibile.'
Mentre ero imbambolata a guardare quella meraviglia che dormiva illuminata dalla luce del sole notai uno scatto e ad un tratto i suoi occhi azzurri si spalancarono lentamente facendomi morire per un istante.
Sentii il battito del mio cuore fermarsi di colpo, sensazioni mai provate prima mi sovrastarono tutto d'un colpo. L'intensità di quegli occhi color ghiaccio mi penetrò nel sangue, il tempo sembrò fermarsi, quegli attimi sembravano interminabili.
Niall: "Ehi, Buongiorno." Disse strizzando quegli occhi profondi come il mare.
Rimasi pietrificata per un attimo, poi mi ripresi, scossi la testa cercando di scacciare quei pensieri e tornare alla normalità.
Io: "Ehhhm... t-t-ti sono venuta a portare l-la colazione." Balbettai terrorizzata.
Niall mi guardò stupito e rise dolcemente facendomi avvertire un blocco piacevole all'altezza dello stomaco.
Niall: "Grazie mille Francesca." Sorrise. Quel sorriso mi fece rabbrividire, era un sorriso fantastico, l'avevo sempre pensato, anche guardandolo in foto, ma non era mai stato così... così intenso come in quel momento.
Mi persi in quel sorriso, poi tornai in me quando lui mi prese il vassoio dalle mani. Le nostre mani si incrociarono e il mio corpo rabbrividì nuovamente, ma questa volta più lentamente, dalla punta dei piedi, fino alle punte dei miei capelli scuri, era un brivido estremamente piacevole.
Tolsi immediatamente le mani lasciandogli il vassoio e me ne andai alla svelta mentre lui mi guardava confuso.
Mi appoggiai ad una parete toccandomi il cuore appena fui uscita dalla stanza e cercai di ristabilire il battito cardiaco e tornare alla normalità. Aspettai qualche minuto, poi mi diedi degli schiaffetti e cercai di cancellare ogni singola cosa successa.
Mi diressi verso la cucina e raggiunsi gli altri, Stavano lavando piatti e tazzine. Senza neanche guardarli attraversai il corridoio di fretta fino ad arrivare alla mia stanza. Non mi accorsi nemmeno della voce di Liam che ripeté il mio nome un paio di volte.
Liam: "Ma che gli prende?!" Sentii pronunciare quelle parole ma non ci feci caso, mi truccai come se nulla fosse e tornai di là, costringendomi a far tornare tutto normale.
Grazie all'arrivo improvviso di Paul, che arrivò nell'esatto istante in cui io ritornai dai ragazzi con il cuore ancora a mille, non dovetti affrontare nuovamente gli occhi di Niall e i brividi che essi mi causavano. Fummo costretti ad uscire di casa e andare tutti in una sala televisiva. Dovevamo annunciare al pubblico la mia partecipazione ai prossimi concerti dei one direction.

Arrivati in quello studio entrammo in un enorme sala piena di telecamere, macchine fotografiche, fili e persone ovunque.
Paul andò spedito verso un signore che parlava ad un'attrice che aveva sbagliato la sua battuta.
Paul: "Nicolas!" Andò ad abbracciarlo dopo che l'altro, accorgendosi di lui, si era voltato urlando il suo nome e aveva aperto le braccia per accoglierlo.
Nicolas: "Sei venuto per la registrazione della pubblicità giusto!?" Sorrise e Paul annuì.
Li vidi venirci in contro con passo deciso, Paul ci presentò Nicolas che subito dopo ci accompagnò in un'altra sala; era molto simile a quella precedente, ma era molto più piccola e rivestita con delle poltrone piccole e rotonde rivestite di pelle bianca poste davanti alle telecamere e con uno sfondo azzurro che le precedeva.
Ai ragazzi venne dato un microfono di quelli che si posizionano dietro l'orecchio, un ragazzo alto e biondo sulla trentina li aiutò a sistemarli per poi allontanarsi da loro.
Osservai i ragazzi che si sistemarono in modo calmo e rilassato sulle poltrone mentre scherzavano e ridevano tra di loro. Mi salutarono con la mano mentre sorridevano. Sorrisi a mia volta per poi salutarli, io non dovevo apparire nelle riprese, il mio compito era quello di assistere.
Rimasi con Paul che mi indicò una poltrona in pelle nera che si trovava in fondo alla stanza. Sarei dovuta rimanere lì fino al termine delle riprese.
Annuii a Paul e mi diressi verso la poltrona per poi accomodarmi su di essa, incominciai poi ad osservare i ragazzi.
Gli diedero i copioni con su scritte le rispettive battute e gli spiegarono bene le mosse che avrebbero dovuto fare e la struttura della pubblicità che doveva venire più o meno così:
Ragazzi: "Salve!" Gesto con la mano. “Noi siamo i One Direction!” Sorrisone sui volti di tutti.
Louis: "Come forse già saprete, abbiamo indetto, qualche mese fa, un concorso che invitava a partecipare tutte le directioners."
Breve video dei provini delle partecipanti al concorso.
Liam: "Le partecipati dovevano presentarsi ad un provino e cantare una nostra canzone ad una giuria appositamente selezionata. Chi fosse stato ritenuto più adatto a cantare con noi avrebbe avuto la possibilità di far parte dei One direction per ben tre mesi." Altri video delle partecipanti.
Harry: "Dopo la decisione presa ed una competizione tra due fenomenali directioner, abbiamo fatto la scelta finale."
Niall: "Parteciperà a qualunque nostra comparizione. La ragazza in questione si chiama Francesca e potrete conoscerla durante il nostro prossimo concerto."
Ragazzi: "Speriamo l'accogliate a braccia aperte."
Saluto dei ragazzi. Fine.
Non sembrerebbe una cosa complicata e rimasi sull'attenti aspettando il momento in cui sarebbe finito tutto, ma ci vollero esattamente 5 ore per far venire delle buone riprese, e in più c'era da contare anche il tempo che avevamo impiegato per pranzare tutti insieme.
In quelle 5 ore di prova io rimasi in un angolino e mi ritrovai a riflettere, sommersa nelle voci della mia testa.
Guardai Niall e il mio cuore incominciò a battere all'impazzata, in una mossa involontaria, i suoi occhi, il suo sorriso, la sua voce, vedevo ogni cosa di lui fantastica e perfetta ora, non so cosa fosse cambiato ma qualcosa di diverso c'era.
Non mi ero mai sentita così, quei sorrisi che si aprivano sul volto senza motivo apparente, i brividi su tutto il corpo quando in realtà non faceva per niente freddo, il cuore che accelerava di colpo i battiti facendomi mancare il respiro.
Mi soffermai a pensare a tutti i momenti passati con lui e nella mia mente incominciai a riviverli ma tutto mi sembrava differente.
Mi ritrovai a sorridere come una sciocca soffermandomi a pensare alla sua risata contagiosa, quasi mi sembrò di sentirla proprio in quel momento, ma fermai all'istante ogni mio pensiero scacciandolo duramente. Era solo una cosa impossibile, dovevo scacciare i miei pensieri, non c'erano speranze, siamo troppo differenti, viviamo due vite completamente diverse, lui era un cantante, una star, e io chi ero? Una ragazzina che non smetteva mai di sognare. Non ero nulla di più e non sarei mai stata abbastanza.
Mi bloccai in un istante schiacciata dai miei pensieri fin troppo giusti, poi mi feci forza e la determinazione si impossessò di me. Ce la potevo fare sono una ragazza forte e so controllare le mie emozioni, anche se non erano mai state così potenti da essere in grado di controllare la mia mente.
Tra i mille pensieri e la stanchezza nelle ossa mi addormentai senza che nessuno potesse accorgersene.









Eccomi qui con un altro capitolo :)
Spero davvero che il capitolo vi piaccia, io personalmente mi sento orgogliosa della descrizione del fantastico Horan. <3
Mi aspetto un paio di recensioni per questo capitolo. Vi prego non mi deludete, ci tengo tanto!
Grazie per il sostegno. Un bacio <3

 

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Capitolo 25
*** L'influenza ***





Aprii gli occhi ancora stordita senza riuscire ancora a mettere le cose a fuoco, un ombra scura risultava ai miei occhi molto vicino e un movimento instabile mi sballottava da una parte all'altra facendomi ritornare immediatamente nel mondo dei sogni mentre un'inebriante profumo continuava a cullarmi. Capii che qualcuno mi aveva presa in braccio e mi stava portando via.
Mi svegliai con la luce del mattino che mi puntava dritto in faccia e con il frastuono della sveglia che sembrava penetrarmi nel timpano con una forza distruttrice. Mi alzai lentamente lamentandomi per il dolore alla testa che era insopportabile, lentamente mi avvicinai alla sveglia per farla cessare e ad ogni passo un'insieme di dolori insopportabili mi sovrastava facendomi gemere.
Dopo aver spento la sveglia non feci nemmeno in tempo a voltarmi che fui costretta a correre in bagno il più veloce che potevo presa da un attacco di nausea incontrollabile.
Corsi velocemente e in modo goffo fino a che non mi ritrovai alla porta del bagno che spalancai con una potenza che non sapevo nemmeno di avere, mi affrettai a raggiungere il gabinetto per poi chinarmi su di esso ed eliminare dal mio corpo tutto quello che avevo ingerito nei precedenti 3 giorni. E' stato orribile.
Liam, che era già sveglio e aveva sentito i miei lamenti, venne di corsa a soccorrermi in bagno, trovandomi in quella bruttissima situazione dove avrei preferito essere stata invisibile al mondo.
Liam: "Piccola!? Tutto a posto, tira fuori tutto, non ti preoccupare." Disse mentre smise di correre e mi raggiunse sul pavimento per poi protendere un braccio verso di me in modo da accarezzarmi la schiena dolcemente.
'Non ti preoccupare... Pff... io sto quasi morendo e vorrei che non mi vedesse nessuno in questa situazione e invece chi mi sta guardando!? Uno dei miei più grandi idoli... Dovrei non preoccuparmi?'
Quando ebbi finito mi aiutò ad alzarmi e a pulire tutto...
Mi sciacquai la faccia e poi Liam mi aiutò ad andare di là facendomi reggere sulla sua spalla.
Riuscii a guardarmi allo specchio mentre camminavo come uno zombie verso la mia stanza, ero una cosa oscena: il trucco nero che colava lungo le guance fino ad arrivare al mento sotto forma di gocce scure che incorniciavano ancor di più gli occhi rossi e gonfi, il naso rossissimo che colava, i capelli scompigliati che andavano da una parte all'altra in modo irregolare e disordinato. La cosa più brutta era che i ragazzi dovevano vedermi in quello stato.
Io e Liam lentamente raggiungemmo il salotto dove c'erano tutti gli altri intenti a fare colazione tranquillamente.
Zayn: "Angy! Vuoi mangiare qualcosa con noi!?" Si voltò in mia direzione sorridendo per poi cambiare espressione non appena le sue iridi color caramello si posarono su di me.
Misi una mano davanti alla bocca, solo il pensiero di ingerire qualcosa mi faceva stare male. Non risposi e andai a sedermi sul divano chiudendo gli occhi per poi incominciare a sentire la testa pesante.
Zayn e gli altri mi guardarono con aria preoccupata.
Liam: "Francesca è malata!" Disse alla fine con la loro stessa preoccupazione addosso.
Io: "Sto bene." Dissi secca con una voce orrenda che risuonò nelle mie orecchie creandomi un dolore alla testa pesantissimo.
Zayn: "No invece. Sei messa uno schifo." Disse in modo rude e secco spiazzandomi.
Liam: "Dobbiamo chiamare Paul per avvertirlo che oggi non andremo alle prove." Disse guardando i ragazzi.
Io: "No ragazzi, ce la faccio." Risposi alzandomi e sentendo immediatamente una fitta allo stomaco che di botto poi salì su. Fui costretta a correre nuovamente in bagno.
Io però non volevo saltare le prove, era davvero importante per me.
Sentii i ragazzi correre dietro di me, i loro passi pesanti si facevano sempre più vicini e tutto ciò aumentò il mio malessere. Non volevo che tutti mi vedessero in quello stato. Sopratutto Niall..
Io: "No. Lasciate stare, sto bene." Cercai con tutte le mie forze di scacciare quel senso di nausea che si era impossessato di me in modo da non rigettare tutto di nuovo e con fatica ci riuscii. Mi alzai lentamente cercando di riprendermi.
Mi riguardai allo specchio. Avevano ragione. Stavo uno schifo!
Harry: "Vieni qua che ti provo la febbre." Disse vendendo verso di me con un termometro in mano.
Lo posizionai sotto al braccio e aspettai 5 minuti.
'Biiip; biiip.' Suonò il termometro e Harry controllò attentamente il termometro non appena io glielo porsi.
Harry: "39.4! Tu non ti muovi da qui oggi!" Rispose con torno severo. Non potei obbiettare. Avevo gli sguardi preoccupati di tutti i ragazzi puntati addosso.
Zayn: "Chiamo Paul!" Prese il telefono e compose il numero.
Mi sentii completamente a pezzi e molto avvilita.
Paul: "Pronto!?" Rispose in fretta.
Zayn: "Paul, sono Zayn. Francesca non sta bene. Penso che oggi non verremo alle prove." Zayn non distolse nemmeno per un istante lo sguardo da me, i suoi occhi colmi di preoccupazione mi davano un senso di tristezza.
Paul: "No, dovete venire assolutamente. C'è un importante conferenza con i conduttori che vi trasmetteranno in televisione il giorno del concerto." La voce di Paul risultò agitata.
Zayn: "Ma non possiamo. Francesca sta male, ha la febbre alta."
Paul: "Ok. Lei di certo dovrà restare a casa, ma almeno voi venite. Fate restare qualcuno con lei e gli altri però ci devono essere."
Zayn: ".....Va bene." Ci penò su prima di rispondere, poi attaccò. Non sembrava convinto della decisione presa, il suo sguardo ancora su di me mi fece capire che era fin troppo preoccupato per la mia saluta e il ché mi dispiacque molto.
Riferì il tutta la conversazione a tutti noi che durante la chiamata rimanemmo in silenzio ad osservarlo capendo solo alcune parti del discorso.
Harry: "Va bene. Chi resta!?" Alla fine della spiegazione completa i ragazzi si guardarono annuendo dispiaciuti e in fine Harry prese le redini e a quella frase tutti mi guardarono tutti come se dovessi prendere io la decisione.
Io: "Potete anche lasciarmi da sola se volete eh! Non muoio mica..." Risposi sedendomi di nuovo sul divano.
Liam: "Ma neanche lontanamente. Non ti lasceremmo mai sola in queste condizioni." Disse alzando il tono della voce in modo severo.
Lo guardai spalancando gli occhi con la bocca semi aperta. Non avevo mai visto Liam agitarsi in questo modo.
Harry: "Francesca posso restare io!? Non ho proprio voglia di andare alle prove oggi e mi piace l'idea di conoscerti meglio." Chiese sorridendomi.
A pensarci bene sarebbe stato bello, Harry era quello con cui avevo interagito meno, sarebbe stato bello conoscerlo di più. Annuii sorridendo all'idea.
Harry: "Per voi va bene ragazzi?" Chiese agli altri che annuirono senza problemi e, dopo avermi dato un bacio ciascuno e avermi fatto 1000 raccomandazioni, andarono via lasciando me e Harry da soli.


Passammo la giornata nel divano a parlare. Mi riempì di medicine ma comunque, nonostante il mio malessere, le risate non mancarono.
Gli parlai di quanto mi fossi trovata bene a casa sua, di quanto trovassi fantastiche sua madre e sua sorella.
Mi preparò il pranzo con qualche mio consiglio, si fece qualche volo per l'acqua e il mangiare che aveva lasciato cadere a terra e io scoppiai a ridere tutte le volte.
Mangiai poi mentre Harry mi guardava speranzoso, aspettandosi un giudizio sincero.
Harry: “Allora? Com'è?” Chiese tutto eccitato mentre mangiavo il brodino sul divano accanto ad Harry coperti entrambi dalla grande coperta rossa. Sembravamo due vecchietti.
Io: “Harry.... Io non sento i gusti in questo momento. Mi spiace ma non posso darti un vero giudizio.” Risi facendolo rimanere immobile e deluso, alla fine poi rise anche lui.
Dopo pranzo restammo fermi sul divano a guardarci la tele.

Ad un certo punto vidi Harry voltarsi in mia direzione per poi incominciare ad osservarmi in modo intenso.
Mi voltai per guardarlo a mia volta e mi persi un attimo in quelle sue iridi smeraldo.
Harry: "Sei proprio uno schifo oggi!" Disse alla fine guardandomi e scoppiando a ridere.
Rimasi scioccata da quell'affermazione improvvisa.
Io: "Daiiiiii. Non infierire, lo so che faccio schifo." Dissi mettendo il broncio e incrociando le braccia.
Harry rise, poi mi abbracciò. "Sei sempre bellissima orsetta." Disse sorridendo, sentii il suo sorriso anche se non potevo vederlo, lo sentii sulla mia pelle, percepii i suoi lineamenti che di stendevano per fare spazio a quel sorriso che tanto mi rendeva felice. Sorrisi a mia volta, era così tenero, poi mi soffermai sulle parole che aveva detto e assunsi un'espressione interrogativa.
Io: "Orsetta?" Chiesi ridendo mentre mi distaccavo da lui per guardarlo negli occhi. (Com'è possibile che tutte le persone che conoscevo mi davano sempre dei soprannomi!? TUTTI! E per di più tutti soprannomi strani. )
Harry: "Si, secondo me hai davvero una faccia da tenero orsetto ora che fai quelle smorfie." Disse ridendo.
Mentre parlavamo mi addormentai sulle sue ginocchia. Sentivo la sua mano che mi accarezzava un po i capelli, poi più niente. Si era addormentato anche lui.








Eccomi di nuovo con il continuoo :D 
Questo capitolo non è entusiasmante come quello precedente ma pian piano le cose diventeranno sempre più interessanti. 
Spero che continuiate a seguire la storia e a lasciarmi qualche recensione ai capitoli :)
Continuo non appena avrò ricevuto almeno un paio di recensioni. 
Un bacione a tutti e a prestoo. <3

 

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Capitolo 26
*** Mi sento meglio! ***





I ragazzi tornarono qualche ora più tardi, io ed Harry stavamo giocando a carte, o meglio, io stavo insegnando ad Harry alcuni giochi che conoscevo.
I ragazzi entrarono in casa di fretta quasi spaventandoci.
Liam: "Ehi piccola. Come ti senti?" Chiese appena fu entrato con sguardo serio e preoccupato.
Io: "Molto bene grazie." Sorrisi calorosamente. Il colore sul mio volto era tornato roseo come sempre. "Tutto merito di Harry e le sue medicine." Guardai Harry e sorrisi, lui contraccambiò.
Zayn venne subito verso di me, stando dietro la mia sedia, mi abbracciò e mi diede un grosso bacio sulla fronte chinandosi in avanti.
Zayn: "La febbre è diminuita vero!?" Chiese sorridendomi.
Harry: "Si, è scesa a 37." Tutti sorrisero.
Mi alzai e tutti mi guardarono straniti.
Niall: "Ma cosa fai?!" Chiese.
Mi girai, incrociai il suo sguardo. Quegli occhi erano troppo intensi e io non ero abbastanza forte per affrontarli. Mi rigirai di scatto arrossendo.
Io: "Preparo la cena. Sono quasi le 20!" Dissi scacciando quei pensieri.
In quel momento migliaia di voci rimbombarono nella mia testa, avevano incominciato tutti a parlare allo stesso tempo con tono arrabbiato e severo senza farmi capire una sola parola.
Io: "Cosa?!" Chiesi ridendo.
Niall fu il primo a parlare: "Siediti, non ti lasceremo fare nulla finché non sarai guarita del tutto." Mi voltai e guardai i ragazzi cercando di non incrociare di nuovo il suo sguardo. I loro sguardi seri e decisi mi fecero subito capire che non avevo chance, dovevo fare come dicevano loro.
Io: "Ok." Sorrisi lievemente capendo la loro seria preoccupazione. Era davvero bello sapere che loro ci tenevano sul serio a me.
Louis: "La buona notizia è che Paul ci ha concesso un giorno di riposo domani." Lo osservai mentre, con poca grazia, si buttò sul divano afferrando di scatto il telecomando per poi accendere la televisione.
Catturò la mia attenzione e i miei occhi si spostarono su di lui.
Io: "Davvero!? Ma io sto bene!" Risposi guardandolo con i sensi di colpa che incominciarono a crescere. Non ero nessuno e già gli stavo creando problemi.
Zayn: "E' meglio se ti riposi ancora per un giorno. E poi un giorno di vacanza non fa male." Disse ridacchiando e buttandosi nel divano attaccato a Louis.
Una risata collettiva alla fine contagiò anche me. Forse non erano dispiaciuti per questa cosa, in fondo non si fermavano un attimo.
I miei occhi si posarono sulle iridi caramello di Zayn che mi sorrideva giocoso. Andai in sua direzione per abbracciarlo e alla fine rimasi lì tra le sue braccia a rilassarmi mentre guardavo la televisione.
Liam e Niall stavano preparando la cena mentre Harry era seduto sul divano con noi.
Mi voltavo ogni tanto a guardare cosa stavano combinando quei due ai fornelli, i rumori che si sentivano non erano dei più rassicuranti, ma non potevo far nulla perché ogni volta che cercavo di alzarmi per andare ad aiutarli Zayn stringeva leggermente la presa su di me impedendomi ogni movimento.
Zayn: “No, mi spiace ma per stasera tu devi poltrire con noi.” Il suo sorrisetto divertito mi infastidì. Sbuffai mentre Louis, Harry e Zayn si divertivano a stuzzicarmi. Alla fine mi rassegnai.
Sentii poi un odore nauseante e ad ogni respiro i polmoni incominciarono a darmi fastidio, come se qualcosa mi raschiasse la gola .
Io: "Cos'è questo odore?!" Chiesi annusando l'aria.
Liam: "Oddioo il fornoo!" Sentii urlare e mentre tutti ridevano come degli idioti, io corsi ad aiutare Liam e Niall che stavano per far mandare a fuoco tutta la casa riuscendo finalmente a sfuggire dalla presa di Zayn.
Tolsi il pollo dal forno, o almeno credo fosse un pollo, era tutto nero carbonizzato, se lo toccavi si sbriciolava ed emanava un odore disgustoso.
Il fumo usciva a valangate e io, Liam e Niall incominciammo a tossire.
Zayn: "Angy però non stare lì..." Disse smettendo di ridere.
Io: "Preferisci che lascio bruciare tutto?!" Continuai a tossire.
Zayn e Louis si guardarono, poi, mentre io appoggiavo il pollo e cercavo di mandare via il fumo aprendo la finestrella in cucina, vennero verso di me e mi presero in braccio buttandomi nel divano e facendomi urlare come una sclerata.
Louis: "Tu rimani qui e lasci fare a noi." Sbuffai e me ne restai buona sul divano con quei due
bodigards che mi guardavano con aria minacciosa.
Alla fine andarono a comprare una pizza (per fortuna).
Mangiammo e poi tutti andarono a dormire perché erano esausti, tutti tranne me e Harry, che avevamo dormito tutto il giorno.
Andammo in camera mia per lasciare dormire Louis.
Mi chiamò Sara, l'avevo avvertita con un messaggio che stavo male e le avevo detto di non dire niente ai miei, ai quali avevo scritto per messaggio che oggi ero troppo occupata e non sarei potuta rimanere al telefono con loro.
Sara: "Cuginetta... Come stai?!" Chiese rispondendo con tono di voce ansioso.
Io: "Bene Sa, avevo un po' di febbre ma è passata." Risposi sbellicandomi dalle risate perché Harry stava provando i miei reggiseni.
Sara: "Perché stai ridendo?" Chiese quasi spaventata.
Io: "No niente, c'è Harry che fa il cretino!" Continuai a ridere senza riuscire a smettere guardando la scena di Harry che si guardava allo specchio, con il mio reggiseno nero di pizzo a dosso, sopra i vestiti, facendo pose femminili.
Sara: "Harry è un altro dei one direction?" Chiese perplessa.
Io: "Si." Risi ancora mentre alcune lacrime mi bagnarono gli occhi appannandomi la vista.
Harry si avvicinò a me chinandosi verso la mia testa in modo da essere vicino al cellulare posto sul mio orecchio sinistro ed urlò.
Harry:"Sciaoo Belaa!" Scoppiai a ridere a più non posso e allo stesso momento, dall'altra parte della cornetta risuonò anche la risata di Sara..
Sara: "Ma cos'è?" Continuò a ridere.
Io: "Si sforza di parlare Italiano." Risposi ridendo ancora di più.
Sara mi chiese di mettere il viva voce e così feci.
Sara: "Si dice 'CIAO BELLLA!'" Urlò, scandendo le parole in modo che riuscisse a capirlo bene.
Harry: "Sciao bela?!" Ripeté la stessa frase ma più lentamente e con aria interrogativa.
Scoppiammo di nuovo a ridere.
Io: "No Harry. Non devi dire 'Sciao', devi dire 'CIAO', senza la S!" Lo guardai, lui attese due minuti e riprovò.
Harry: "CIAO!" Finalmente ce l'aveva fatta. Io e Sara applaudimmo e poi ridemmo tutti e 3. Harry sorrise, si sentiva orgoglioso.
Sara: "Ok. Ora dì 'BELLA!" Disse alla fine.
Harry: "Bela!" (Mia cugina non sapeva spiegare le cose) Lei rise, ma io guardai Harry con aria seria e decisa. Era una questione personale adesso.
Io: "Harry, 'BELLA', devi mettere due L. Senti la differenza?! 'Bella', non 'bela'." Le mie iridi puntarono dritte le sue decise.
Harry sorrise e annuì molto convinto. Prese un lungo respiro e alla fine parlò.
Harry: "BELLA!?" Disse un po incerto.
Io e Sara: "SIIIIIIIIII!" E gli fischiammo ridendo.
Harry rise. Si sentiva potente..
"Ciao Bellaaa!!" Continuava a ripetere in continuazione urlando. Io e Sara ridevamo come matte.
Ad un certo punto si spalancò la porta violentemente ed entrò un ombra scura. (Scena da film horror)
Zayn: "Ma cos'è tutto questo casino!?" Mettemmo bene a fuoco un istante prima di riconoscerlo. Aveva gli occhi semi chiusi, ancora adesso non so come facesse a guardarci, i capelli arruffati e il segno del cuscino sulla guancia destra.
Io ed Harry dovemmo trattenerci per non scoppiare a ridergli in faccia, era troppo buffo in quelle condizioni.
Ci furono degli istanti strazianti di silenzio fino a che Sara non lo ruppe.
Sara: “Vi ha uccisi perché voleva dormire?” La sua uscita ci fece poi finalmente scoppiare e le nostre risate rimbombarono per tutta la casa.
Dopo qualche istante anche Zayn scoppiò a ridere guardando in aria mentre scuoteva la testa ormai senza speranze.
Io: “Scusa Cucciolo!” Smisi di ridere per poi sorridergli calorosamente ricevendo un sorriso altrettanto sincero da parte sua.
Zayn: "Buona notte! E fate meno chiasso." Disse poi prima di uscire sorridendo.
Io e Harry: "Buna notte." Rispondemmo in coro. Zayn chiuse la porta e ci lasciò soli.
Io e Harry soffocammo un'altra risata.
Harry: “Ma com'era combinato?” Sospirò per poi trattenersi ancora.
Sara: "Mi sa che è meglio se andiamo a dormire ora." Disse alla fine ridendo anche lei anche se non capiva il motivo.
Io: "Si, forse è meglio." Guardai Harry sorridendo.
Sara: "Ok; buona notte cuginetta. Ti voglio bene." Il suo tono di voce cambiò.
Io: "Notte Sa; ti voglio bene anch'io."
Sara: "Good night Harry!"
Harry: "Good nigth!" Poi Sara riattaccò. Sentii un peso nel cuore non appena chiusi la chiamata, Sara mi mancava veramente tanto.

Harry: "Ma c'è qualcosa tra te e Zayn?" La sua voce mi fece scacciare i brutti pensieri. Mi concentrai su di lui e sulla domanda che mi aveva appena posto.
Io: "Ma va, Zayn è un mio amico e gli voglio bene, ma non è niente di più." Dissi sorridendogli, lui contraccambiò, poi fece un enorme sbadiglio che mi contagiò e mi costrinse a mettermi la mano davanti alla bocca per non dovergli mostrare per forza la mia bellissima gola.
Io: "E' meglio se andiamo a dormire eh!?" Dissi ridendo.
Lui annuì. Ci abbracciamo, mi diede un bacio sulla guancia e la buona notte uscendo poi dalla stanza.
Mi sdraiai sul mio bel lettino avvolgendomi da quelle coperte calde e mi addormentai in un attimo pensando allo sguardo di Niall, quello della stessa mattina, quello che mi aveva quasi tolto il fiato.
Incominciai a sognare, sognai Niall:
Il sogno si svolgeva nel parco dietro casa mia, la casa in Italia. Niall era dietro di me, c'erano circa 50 metri di distanza tra noi.
Mi sentii chiamare; una voce alle mie spalle sembrava essere sempre più forte, mi girai poi stranita, quasi spaventata. Sgranai gli occhi per mettere a fuoco l'immagine in mia lontananza. Alla fine capii che era Niall che mi chiamava e correva in mia direzione.
Felice incominciai a correre pure io verso di lui urlando il suo nome, correvamo insieme venendoci incontro.
Quando fummo distanti solo tre passi l'uno dall'altra capii che non stava più urlando il mio nome. "OLIVIAA!" urlava. Ma chi era quest'Olivia?! Mi fermai di scatto con aria sconvolta, lui guardò dritto dietro di me, mi girai cercando di capire a chi era rivolto il suo sguardo e dietro di me vidi che c'era una ragazza bionda con gli occhi verdi, magra, con un taglio lungo, scalato e un ciuffo corto che le marcava il viso, ben vestita, con scarpe da ginnastica e un trucco leggero. Era davvero una bella ragazza.
Si corsero incontro e si abbracciarono.
Quell'immagine si frantumò in tanti pezzi come fosse uno specchio e mi ritrovai in un'infinita distesa di bianco. Incominciai a guardarmi in torno spaventata ma oltre me sembrava non esserci nulla. Ad un tratto apparve un televisore davanti a me, non appena i miei occhi si puntarono sullo schermo questo si accese mostrandomi qualcosa.
Vidi Niall nello schermo, sembrava essere felice. Sorrisi involontariamente sentendomi nuovamente felice, ma la cosa durò poco.
Niall: "Pensavi davvero che potessi provare qualcosa per te!?" Una risata fredda e dura invase i miei timpani facendomi sentire male. Grosse lacrime invasero i miei occhi come se avessero vita propria. Non riuscii a trattenerle e non le sentii nemmeno.
La risata di quella ragazza si mischiò a quella di Niall facendomi ancora più male. Vidi le loro facce divertite attraverso lo schermo mentre con un dito mi indicavano prendendomi in giro.
Caddi a terra senza sentire più le gambe non appena li vidi baciarsi con passione e a quel punto tutto mi sembrò inutile.
In quell'istante mi svegliai sconvolta con le lacrime agli occhi. Era l'incubo più brutto che avessi mai fatto.






Eccomi di ritornoooo... 
Scusate se non ci sono stata per un sacco di tempo ma in questo periodo ho davvero tante cose a cui pensare quindi passerà un bel po' di tempo tra un capitolo e l'altro ma vi prometto che sempre e comunque alla fine continuerò la storia :)
Che ne pensate di questo capitolo? Vorrei avere qualche vostro parere e spero in qualche recensione così poi continuerò. 
Ringrazio tutti per la pazienza e mi scuso ancora. Spero comunque che non smettiate di seguire la storia.
Un bacione grande. A prestooo <3

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