Un segreto pericoloso

di achilles29
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tra incubi oscuri e battaglie al chiaro di luna ***
Capitolo 2: *** Percy vende dei biglietti low coast con destinazione Tartaro ***
Capitolo 3: *** Appostamento alla Grover ***
Capitolo 4: *** Scuse ***



Capitolo 1
*** Tra incubi oscuri e battaglie al chiaro di luna ***


Annabeth
Annabeth si svegliò di soprassalto. Si guardò intorno, spaventata; "Era solo un sogno" si convinse. Da quando era uscita dal Tartaro, era perseguitata dagli incubi.
Ma sopratutto, era perseguitata dal senso di colpa: Damasene e Bob si erano sacrificati per far uscire lei e Percy dalle porte della morte, e lei non aveva potuto fare nulla per evitarlo.
Scacciò via quei pensieri, decise di uscire all' aria aperta per schiarire un po' le idee.Apri' la porta e si addentrò nel corridoio buio.
L' aria fredda le sferzava il viso, ma lei non cibadò.
Si diresse verso il timone, convinta di trovare Leo, intento ad apportare varie modifiche alla nave, o Jason, mentre controlla i venti, ma mai Percy

Percy
Osservando la luna, Percy si chiese se avesse fatto la cosa giusta: aveva sacrificato Bob, Damasene e... No, l' importante era che Annnabeth  e i suoi amici fossero salvi, il resto non contava. Ma quanto tempo sarebbe passato prima che avesse dovuto subire il peso del suo giuramento? La catena di pensier fu interrotta da un guizzo alla sua destra. Si voltò guardingo, la mano sulla spada, pronto a combattere. La figura misteriosa usci' dall' ombra: era Annabeth.
"Scusa, non volevo spaventarti." gli disse.
Percy sciolse la presa da Vortice, e volse lo sguardo verso la luna: quella sera era piena, e avvolgeva la nave di una luca argentea.
"Percy, che ci fai qui?" Dal suo tono di voce, capii che era preoccupata.
"Sta' notte è il mio turno di vedetta; e tu?"
Un solo sguardo, e Percy capi' cosa fosse successo. La strinse a se, e le sussurrò che andava tutto bene, poco dopo sarebbero arrivati al Campo Mezzosangue, avrebbero fermato la guerra tra Greci e Romani e avrebbero sconfitto Gea.
Percy ne era sicuro, ma non sapeva quale prezzo personale avrebbe pagato.

Annabeth
Annabeth si accocolò tra le braccia di Percy, respirando quel lieve profumo di salsedine che lo caratterizzava.
Sarebbe rimasta cosi' per sempre, ma la nave urtò qualcosa, e lei sobbalzò.
Andò verso prua, e vide una decina di giganti armati di rocce da una tonnellata ciascuna. Corse subito ad avvertire gli altri, ma Percy l' aveva già preceduta: jason e Leo  cercavano di invertire la rotta, Piper, aiutava Hazel e Nico con i cannoni, e Frank, trasformatosi in dragone, intercettava il maggior numero di massi, distruggendoli.
"Dobbiamo svoltare verso il mare, ma ci serve un diversivo".
Annabeth pensò subito a un diversivo, ma non le venne in mente niente. Cosa poteva distrarre una decina di giganti, figli della loro peggiore nemica, armati di rocce da una tonnellata ciascuna?
Non fini' la domanda che vide Percy saltare giù dall' Argo II.
"Che stupido" pensò e si diresse verso prua.


Ciao, questa è la mia primissima fanfiction, spero sia di vostro gradimento!

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Capitolo 2
*** Percy vende dei biglietti low coast con destinazione Tartaro ***


Percy
Si buttò dall' Argo II, l' aria che gli sferzava il viso. Serviva un diversivo? Bene, lui glielo avrebbe dato. 
Si concentrò sul mare: un enorme gaiser si levò dall' acqua, attuendo la caduta e reggendolo i aria. Sfodero Anaklusmos: alla luce lunare l' arma riluceva sinistra.
"Cominciamo a giocare!" e si avventò su uno dei giganti

Jason
All' inizio pensò fosse un' allucinazione, ma tutto ciò che vide era molto, molto reale: una scia d' acqua lunga diversi metri guizzava tra i nemici e ogni volta che si avvicinava questi esplodevano.
aiutò Leo a manovrare la nave e quando planò sull' acqua, andò ad aiutare i suoi amici con i cannoni; ma non servirono a molto: la maggor parte dei giganti, ovvero il 99,9%,avevano vinto una gitarella nel tartaro; mentre i restanti erano fuggiti a gambe levate.
Vide Percy atterrare sul ponte. La sua espressione lo sorprese: era rabbia, mista al dolore e all' odio.
Ma non riusci' a domadargli come stava, poichè quest' ultimo crollò a terra

Percy
Schivò un masso e affondò la spada nel gigante; lo vide contrarsi dal dolore e scomparire in un mucchietto di polvere.
Senti' la rabbia montargli nel petto:"Maledetta Gea, è colpa sua se Annabeth sta soffrendo"; rivide il volto spaventato di Annabeth.
Voleva vendicarsi per tutto il male e il dolore che stava arrecando; ripensò al suo giuramento: lo aveva stipulato per privare la Madre Terra di 2 suoi alleati fondamentali.Voleva disruggerla con tutto se stesso, ogni singola traccia che la riguardasse doveva essere distrutta: a cominciare dai suoi figli.
Non ci ripensò altre volte: si avventò su un altro gigante, e poi su un altro ancora; alla fine perse il conto di tutti i nemici che aveva distrutto, nella sua mente un solo pensiero:"Deliziamo le Arai, continuiamo!".
Solo quando vide gli ultimi giganti fuggire,tornò sull' Argo II.
Vide gli sguardi sorpresi dei compagni, ma non fece in tempo a chidergliene il motivo che una fitta di dolore gli trapassò il petto; cadde in ginocchio, le mani sul cuore:
"Non ora, non la maledizione!"pregò: non poteva rivelare il suo segreto.
Annabeth fu la prima a venirgli in contro ma Percy la scansò e si diresse sottocoperta.
Ciao a tutti, vi piace il nuovo capitolo? Mi dispiace sia cosi' corto, ma prometto che il prossimo sara un po' più lungo. A presto

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Capitolo 3
*** Appostamento alla Grover ***


Piper
Il resto della giornata passò in fretta: tra le battaglie coi mostri (ogni 45 secondi), i preparativi per l' imminente arrivo al Campo Mezzosangue, i battibecchi, i semidei arrivarono a sera con l' energia ai minimi storici dalla battaglia di Manatthan.
Piper, appena toccato il letto, si addormentò subito. La notte scorreva placida e tranquilla, o almeno cosi' sembrava...
La figlia di Afrodite fù svegliata da un rumore fuori dalla sua porta; si avvicinò di soppiatto, apri' la porta con un tonfo, convinta di trovare un mostro o qualcosa di simile, ma l' unica cosa che vide era la figlia di Atena a terra, con gli occhi sgranati e una mano sul cuore.
Piper per poco non scoppiò a ridere:"Scusa Annabeth, non volevo spaventarti."
"Ma sei impazzita, per poco non ci rimanevo secca! Piper Mclean, prima o poi ti strozzerò con le mie mani!"
"Mi stai rimproverando? E scusa, tu che ci fai a quest' ora della notte nel corridoio? Se ti becca il coach Edge, non esiterà ad appenderti all' albero maestro."
Annabeth arrossi' violentemente, e rispose:"Sto andando da Percy, non si fa vedere da ieri sera, sono preoccupata."
"Vengo con te." E cosi' si avviarono verso la cabina del figlio del dio del mare, convinte di essere le sole sveglie.
Ma non appena girarono l' angolo incontrarono Hazel, e più avanti, tutto il gruppo maschile al completo.
Sorrisero: avevano avuto tutti la stessa idea. 
Si avviarono di soppiatto verso la camera del ragazzo, per quanto di soppiatto possa essere un gruppo di semidei nervosi e con seri problemi di impulsività.
Arrivati li' però trovarono la porta socchiusa , e aperto l' uscio scoprirono che Percy non c' era. Elaborarono tre possibilità:
a) Percy era andato a fare una nuotata. 
b) Una piovra gigante sua fans lo aveva preso in ostaggio per bere un caffè.
c) Era andato ad aiutare un pesce impigliato in una rete.
Diedero per scontata la prima opzione e si diressero verso il ponte della nave.
Lo trovarono intento ad asciugarsi. Non sembrava sorpreso, nè arrabiato. Piper giunse alla conclusione che se lo aspettava.
"Mi dispiace di avervi fatto preoccupare, ero solo un po' stanco, tutto qui, tranquilli! Ah, e la prossima volta, se volete fare un appostamento alla Grover, siate un pochino più silenziosi!"
Scoppiarono tutti a ridere.
"Ragazzi, ho un sonno tremendo, se non tornate subito a letto, giuro sui boxer di Ade che vi ci porto di peso, è chiaro!"
" Signorsi' sergente Nico" e si diressero  verso le proprie cabine.
Percy guardò la luna; una lacrima solitaria bagnò i suoi zigomi abbronzati, ma nessuno se ne accorse.
Se la asciugò in fretta, e andò a dormire con gli altri.

Ciao, oggi sono molto, molto felice!
Motivazioni: 3
1) Questo capitolo è più lungo dei precedenti!
2) E' decente!
3) Ho quasi finito i copiti di matematica! (lo so che non centra niente, ma per me è molto importante, il mio cervello sta facendo un referendum con tutti gli altri organi per smettere!)

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Capitolo 4
*** Scuse ***


Ciao a tutti, sono già passati 2 mesi, ne sono successe di cose: Le vacanze, i compiti, la scuola...
Mi dispiace molto per l' attesa, e soprattito per la mancanza di un 4 capitolo. Davvero, ho il blocco dello scrittore, non riesco ha trovare nuove idee per il capitolo. Cercherò di risolvere l' inconvienente al più presto, lo giuro sul Fiume Stige.
Grazie per la pazienza.
Baci e abbracci.
Achilles29

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