Hair

di _sweetyme_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A hair styler day ***
Capitolo 2: *** Dance with broom ***
Capitolo 3: *** We need a hairsyler ***
Capitolo 4: *** Wake up!! ***
Capitolo 5: *** Came to Italy ***
Capitolo 6: *** Revange ***
Capitolo 7: *** Sun's Dance ***
Capitolo 8: *** Joy and muffin ***
Capitolo 9: *** Change ***
Capitolo 10: *** Jealousy at the Assago's Forum ***
Capitolo 11: *** Grace Kelly and ... Champions! ***
Capitolo 12: *** Troll, Muffin and Kiss ***
Capitolo 13: *** We are like Ice Cream ***
Capitolo 14: *** Problem with the love ***
Capitolo 15: *** "I love her!" "I love him!" ***
Capitolo 16: *** Dream ***
Capitolo 17: *** Koala and interview ***
Capitolo 18: *** Interview, pure madness and ... Pupù ***
Capitolo 19: *** Family ***
Capitolo 20: *** Will you marry me? ***
Capitolo 21: *** Hair ***



Capitolo 1
*** A hair styler day ***


- oh buon giorno cara! - ecco l'ennesimo saluto. 
- buon giorno signora - ed ecco la solita risposta. 
- il solito per favore. - disse mentre prendeva una rivista. 
Nel salone regnavano i chiacchericci delle donne che aspettavano il servizio da quella ragazza che andava avanti e indietro, asciugando capelli, facendo lo sciampoo ecc ... 
Gli altri parrucchieri erano troppo indaffarati e così lei doveva lavorare più del solito.
Quella professione era diventata monotona da quando tutti volevano gli stessi tagli.
Tutti e tutto era diventato una ripetizione, giorno dopo giorno.
La mattina passò in qualche modo, e Giada ( la ragazza ) si trovò da sola nel negozio.
A quell'ora non arrivava mai nessuno.
- se c'è troppo gente mi stanco, se non c'è nessuno mi annoio ... E la pausa pranzo è già passata, quindi ... Che faccio? - si chiese la ragazza spazzando per terra per la quinta volta.
Alla radio partì una bella canzone, allegra e vivace. 
Change your Life delle Little Mix.
Al ritornello Giada guardò la scopa.
- mi permette questo ballo? - chiese all'arnese cominciando a volteggiare per la stanza
- caschè! - disse inclinando la scopa - ma che brava che sei! Io invece sono un pezzo di legno! - disse ridendo e continuando a ballare.
Poi dalla porta entrò qualcuno cogliendo in fragrante la ragazza che si bloccò di colpo.
- oh ehm ... Interrompo qualcosa? - chiese il ragazzo ridendo.
Alto e pieno di riccioli castani. Occhi color cioccolato. 
- cosa? Oh, no no cerco che no ... - rispose lei rossa come un peperone gettando in un angolo la scopa.
- cosa posso fare per lei? - chiese poi Giada con ancora un leggero rossore in volto 
- vorrei cambiare taglio di capelli ... Cresta! - rispose lui sedendosi su una poltrona girevole.
E rovinare quei bellissimi riccioli? Ma questo è fuori ... Ah beh! 
Pensò lei aprendo l'acqua - non sono fuori, voglio solo cambiare look - lei arrossì.
forse non l'aveva pensato ... 
- ok ricciolino, cominciamo con la cresta - disse lei sorridendo e facendo lo shampoo al ragazzo.
un modo per passare il pomeriggio l'aveva trovato, no?
BY _sweetyme_
eccomi quà con una nuova storia! So che sto rompendo le scatole a tutti con le mie numerose storielle ... Perdono!! 
Il fatto è che ho tante idee per la testa! Comunque spero sia piaciuta almeno un pochino!
baci baci ;) XD

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Capitolo 2
*** Dance with broom ***


Una volta finito il "lavoro", Giada si avviò verso il bancone. 
- quanto? - chiese il ragazzo aprendo il portafoglio - 20 £ - rispose lei facendo lo scontrino. 
Una volta pagato, il ragazzo le sorrise.
- mmh? - chiese lei inarcando un sopracciglio - no no niente! Sei brava come parrucchiera - disse appoggiandosi al bancone con i gomiti - grazie. Un lavoro è un lavoro - rispose lei scarabocchiando qualcosa su un foglio.
Poi lui sorrise e le sussurrò all'orecchio - e neanche come ballerina te la cavi male - lei sbiancò.
- no! Allora mettiamo le cose in chiaro: mi annoiavo, non potevo uscire dal salone, credevo di essere sola, c'era una bella canzone e mi sono lasciata andare. Tutto qui - - ma resta il fatto che hai ballato con una scopa - disse lui ridendo - una scopa che balla molto bene! - rispose Giada puntando la penna contro di lui.
Poi alla radio passò Tous Les Memes di Stromae.
- vediamo se la scopa è tanto brava - esclamò il ragazzo afferrando la scopa e gettandola al centro del salone ancora deserto.
- visto? Non si muove! - disse lui ridendo - ma dai! - disse Giada alzando gli occhi al cielo - vieni - la tirò al centro e la fece girare per un paio di volte.
- fermo! Ma che fai?! - continuava ad urlare ridendo - casché! - disse lui una volta finita la canzone facendola inclinare all'indietro.
- brava! Superi la scopa - disse ridendo - grazie mr ... Ehm ... Come hai detto che ti chiami, scusa? - - non te l'ho detto. Sono Michel. O Mika, tutti mi chiamano così. Te invece? - - Giada. Piacere - si strinsero la mano.
Per un momento, alla ragazza parve di rivivere l'incontro con Daniele.
Occhi profondi come un abisso. Ci si può perdere dentro e non tornare più.
Ecco, lei non voleva tornare più.
- tornerò per i miei capelli - - bene, allora ti aspetterò. - si sorrisero a vicenda.
- a presto Michel detto Mika - - a presto Giada detta Ballerina con la scopa -.

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Capitolo 3
*** We need a hairsyler ***


Uscì sorridendo.
Una ragazza tanto bizzarra non l'aveva mai conosciuta.
Il salone non era così lontano da casa, quindi si mise a camminare.
Aveva alternative? No. 
Il clima londinese minacciava pioggia. Nell'aria c'era una punta di umidità che punzecchiava la pelle del libanese che camminava a passo spedito verso casa.
D'un tratto si bloccò.
Il cellulare squillava.
- Pronto? - -'Mika sono io'- il manager.
Quando telefonava c'erano solo due alternative:
1- cosa buona
2- cosa cattiva.
- ehi, salve che succede? - chiese Mika leggermente nervoso -' Sarah è stata licenziata. Come la mettiamo?'- 
Cosa cattiva.
Sarah era la hairsyler di Mika. Era una tipetta tutta pepe sempre pronta a fare frecciatine al cantante riguardo i capelli. Sarah lo seguiva sempre durante i tour. 
- ah si ... Ultimamente era insopportabile. Cerca di capire, non resistevo più. - si giustificò il cantante alzando gli occhi al cielo.
-'Michel, e adesso una parrucchiera all'ultimo secondo dove la troviamo!? Che sia disponibile per tutto il tuo tour, per le tappe nel Mondo DOVE LA TROVO ADESSO!?'- il manager si era spazientito.
- qualcuno si trova ... - -' no Mika, no! Bisogna cercare nelle liste d'attesa e non abbiamo tempo! Dobbiamo trovare qualcuno entro domani, Mika! Perchè non mi hai chiesto di licenziarla?! Ci saremmo potuti preparare!'-.
In quel momento, un lampo di genio passò tra i riccioli del cantante.
- te la trovo io. Prepara i contratti, piuttosto - l'uomo dall'altra parte della cornetta non fece in tempo a chiedere spiegazioni che Mika attaccò.
La pop star voltò e cominciò a correre verso il salone da cui era appena uscito.
Appena entrato, trovò Giada seduta su una sedia girevole. 
Il salone era ancora deserto.
- non balli? - le chiese ridendo - no. Ti si è già rovinata la cresta, ricciolino? - rispose lei secca e seria.
- tutto ok? - - oh si, si tutto bene ... - - vorrei capirti adesso - lei si alzò dalla sedia e camminò a passo spedito verso di lui.
- non serve che mi capisci, serve che mi dici che vuoi -.
Quando i suoi muscoli si rilassarono, lei fece una faccia dispiaciuta.
- scusa Michel, solo che mi hanno appena licenziata per eccesso di personale. Non sono molto brava per i loro standard - spiegò Giada con un velo di acidità nel tono della sua voce.
Si vedeva benissimo quando la ragazza era arrabbiata.
Si mordeva il labbro nervosamente.
Sua madre diceva che era una reazione nervosa per non scoppiare in tutta la sua irascibilità.
- benissimo! - esclamò lui sorridendo con la luce negli occhi.
- scusa ma non ti capisco - disse le ragazza confusa inarcando un sopracciglio  - da me è stata licenziata una parrucchiera e ce ne serve una, tu sei stata licenziata e ti serve un lavoro! -.
La ragazza si bloccò.
- c come? Ma che lavoro fai tu!? - lui ridacchiò nervoso
- oh ... Eh eh ... La pop star? -.
Restarono in silenzio.
- oh merda! Ho fatto i capelli ad una pop star e non ne sapevo niente! - esclamò lei mettendosi le mani tra i capelli marroni 
- calmati Giada! - disse lui rosso dall'imbarazzo - perché non mi hai detto niente? Oh, non importa adesso! Ma perché vuoi proprio me tra tutti? -.
Lui si passò una mano tra i capelli, scompigliandoli tutti.
- beh, sei brava e poi ... Mi stai simpatica. Ma ti prego non urlare ancora! -
- mi limiterò a sorridere, ok? - lui annuì divertito.
Sul volto della ragazza comparì un sorriso dolcissimo.
Una piccola luce si accese nei suoi occhi neri come la notte.
- non sorrido spesso così, quindi ritieniti fortunato. -
- accetti? - lei tornò seria.
- come si dice da me ... Bella zio! -
- ok accetti, ma ti prego non farlo mai più! -.
Giada restò immobilizzata e leggermente rossa sulle gote 
- oh, ma certo ... Forse è meglio -.
Si strinsero la mano.

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Capitolo 4
*** Wake up!! ***


Gli occhi fissi, fermi sui vari fogli, sparsi in un ordine controllato sulla scrivania.
Continuava a "ripetere" la sua firma su quei contratti, che sembravano solo un miscuglio incomprensibile di parole.
- bene, abbiamo finito - disse il manager riprendendo tutti i fogli.
Lei aveva ancora la testa china sul tavolo.
Rialzò gli occhi tirando un sospiro.
- la ringrazio signorina Sweeney e mi scuso per il poco, per non dire inesistente, preavviso - concluse l'uomo fulminando con gli occhi Mika, che se ne stava appoggiato ad un muro, osservando la scena in silenzio.
- oh non si preoccupi. A domani - rispose lei sorridendo.
Detto questo, Giada uscì dalla stanza seguita a ruota da Mika.
- comincio domani - disse lei camminando per il corridoio - ma non ti perdono il fatto di avermi tirato per il braccio fino a qui - lui arrossì
- oh ... Eh eh si, giusto ... Ma sai com'è. Colpa della fretta - rispose lui innocentemente passandosi una mano tra i capelli.
Una volta usciti dal palazzo, si diressero verso i propri alloggi.

Un rumore assordante ruppe il silenzio in casa Penniman. 
Il campanello di casa.
- MIKAAAAA - cominciò ad echeggiare una voce femminile nell'aria della stanza.
- eh? - disse il ragazzo sbadigliando. 
Una volta ripresi i sensi (o almeno, alcuni) il ragazzo si alzò dal letto e si avviò a fatica verso la porta d'ingresso.
- Mika aprimi, sono Giada - ripeteva la voce da fuori casa.
Quando Michel si decise ad aprire, sull'uscio comparve l'immagine di una Giada Sweeney sorridente e carica di valige.
- buon giorno - - eh? Ciao ... Che succede? - chiese Mika sbadigliando.
Sul volto della ragazza comparve una smorfia perplessa.
- come "che succede"?! Oggi partiamo per il tour in Italia! Il manager mi ha mandato il programma con il piccolo appunto di venire a svegliarti. 
A quanto pare, Michel Holbrook Penniman Jr dorme molto. - concluse Giada ridendo.
- ah ah - disse solo lui facendole cenno di entrare.
Quando chiuse la porta, si gettò a peso morto sul divano.
- Mika svegliati! - niente
- Mika! Mika!! - il ragazzo non si muoveva - ok, basta!! - esclamò lei gettando le valige in un angolo della sala.
Si diresse in cucina.
Dopo un po' Giada tornò con un vassoio che sosteneva un bicchiere d'acqua, dei coperchi di pentole ed una tazza di caffè.
- MIKA SVEGLIAAAAA - cominciò a sbattere i coperchi facendo sobbalzare Michel 
- SVEGLIATI MIKAAAAA - continuò lei urlando.
Il ragazzo si alzò in piedi e Giada gli buttò in faccia il bicchiere d'acqua.
- sei impazzita? - chiese lui stordito - no. Ma così ti sei svegliato. D'ora in poi farò così se non ti alzerai. -.
Cominciarono a ridere.
- posso il caffè? - chiese lui facendo la faccia da cucciolo ma lei rise
- no, è per me - rispose lei prendendo la tazza bollente facendo ridere il cantante.

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Capitolo 5
*** Came to Italy ***


- non voglio bere quello schifo che bevi tu ... Come si chiama? - 
- il caffè all'americana? - 
Sulla faccia di Giada comparve una smorfia di disgusto
- si esatto, quel caffè - disse lei sorseggiando la propria bevanda bollente mentre Mika guardava la scena in silenzio cercando di pregustare con lo sguardo il caffè.
- non è orribile il caffè all'americana! Non ha il sapore dei morti - continuò Mika sorridendo 
- a proposito di morti, va a farti una doccia che puzzi come uno di loro! - disse Giada spingendolo verso il bagno.
- chiuditi lì dentro, lavati e poi esci! Se puzzi ancora, sappi che ti chiudo in una valigia! - urlò la ragazza da fuori il bagno dove aveva spinto poco prima Michel.
Quando lui uscì, si preparò le valige ed uscì da casa con Giada che chiamò un taxi per l'aeroporto.

(Sull'aereo)
Mika si era addormentato ma lei no.
Era sveglia e vigile. Le cuffie a tutto volume, lo sguardo fisso sul finestrino che permetteva la visuale del cielo.
- attenzione, avvisiamo i gentili passeggeri che stiamo cominciando la discesa. Per favore allacciare le cinture di sicurezza. Grazie per l'attenzione -.
Quando Giada si allacciò le cinture, notò che Mika si era addormentato senza le protezioni.
- Mika. Mika sveglia devi metterti le cinture - lo chiamò lei muovendolo un po' ma lui non si muoveva.
- Mika? Oh Mika ti prego svegliati! - ripeté lei ma Mika non si svegliava.
- ok Mr Penniman non mi lasci altra scelta - disse la ragazza alzando gli occhi al cielo.
Gli avrebbe allacciato lei le cinture.
Cercò di afferrarle ma si bloccò quando notò che erano situate vicinissimo ai fianchi del ragazzo.
- no, non posso ... Idea! - Giada mise le cuffie a Mika e attaccò a tutto volume I LOVE IT di Icona Pop.
- AAAAAAAAAH - urlò Michel appena il suono arrivò ai suoi timpani.
Molte persone si girarono per vedere che capitava e molti fecero segni di disappunto verso il ragazzo che ansimava dallo spavento.
- allacciati le cinture Bell'Addormentato - disse la ragazza indicando le protezioni di sicurezza.
Mika si allacciò le cinture e prese a fissare la ragazza.
- che c'è? - chiese Giada inarcando un sopracciglio
- prima le pentole, poi l'acqua e adesso la musica! Hai altre torture per me? - lei rise 
- oh Mika, ne ho uno schedario pieno! Quindi cerca di svegliarti subito. Comunque, siamo arrivati! - continuò lei appiccicandosi al finestrino.
La terra si avvicinava a loro e lei prese a sorridere come una bambina.
- che bello! In Italia! Voglio vedere il Colosseo! - esclamò battendo le mani.
Mika rise - guarda che atterreremo a Milano - lei sbuffò
- si si lo so. Lasciami sognare Mr Sonnellino Aggravato -.
Ecco un nuovo soprannome per Michel. 



 

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Capitolo 6
*** Revange ***


Scesero dall'aereo e si diressero entrambi verso il "ritiro valige".
L'aeroporto era molto affollato quel giorno, così Mika per non farsi riconoscere si mise il cappuccio della felpa color ciano. 
Giada prese le sue valige ma appena si girò, non trovò più Mika.
- Michel? Michel! - cominciò a chiamarlo girando per la stanza
- è possibile!? Io mi giro un secondo, e lui Puff! Aria! Caput! Michel, esci subito non mi piacciono questo scherzi! - urlò la ragazza arrabbiata.
Dopo vari tentativi, si arrese e si diresse verso l'uscita dell'aeroporto quando il suo volto si illuminò.
- Mika! - esclamò lei sorridendo quando vide una figura alta, snella e incappucciata. 
Corse vicino alla figura.
- Mika, ma perché sei scappato via così? Mi hai fatta preoccupare! Non mi piacciono queste cose! Soprattutto se per vendetta! CATTIVO - e gli diede una pacca fortissima sulla schiena.
- AHIA! - esclamò la figura girandosi di scatto.
Non era Mika.
In quel momento, Giada sarebbe voluta essere sprofondata nella terra, essere inghiottita dal fuoco del centro della Terra e non tornare più (un può' esagerato, forse).
Sentì le sue guance "andare al rogo" come le streghe nel medioevo. 
- s scusi ... - mormorò abbassando gli occhi dalla vergogna ma l'uomo se me era andato borbottando qualcosa di incomorensibile.
Si sentì una risata, e Giada strinse i pugni nervosa.
- CHE RIDI TE!? - urlò andando a passo spedito verso Mika (quello giusto, sta volta) che, di tutta risposta, cominciò a ridere ancora di più.
- dovevi vedere la tua faccia! Era rossa come i pomodori! Hahaha - disse lui appoggiandosi al muro da quanto rideva.
Giada non aggiunse nulla. Semplicemente respirò profondamente, si girò e a testa alta uscì dallo stabile.
Quando la pop star si accorse che Giada non c'era più, prese le sue valige ed uscì dall'aeroporto correndo.
Trovò la ragazza appoggiata alla limousine nera che lo aspettava.
- non ti piacerà la vendetta, ma non te la cavi male - disse Michel cercando di rimanere più serio possibile, ma scoppiò a ridere. Lui, con la ragazza.

(All'hotel)
- ok, questo è il mio appartamento. Il tuo è al piano di sotto, l'hai appena visto. Non sarà un attico, ma non è una topaia - spiegò il ragazzo aprendo la porta del proprio appartamento
- rispetto a questo, direi che il mio È una topaia - ribatté Giada storcendo la bocca.
- ah beh. Allora ricciolino, dopo vieni giù da me che ti dò una sistemata ai capelli prima delle prove così avrò meno lavoro e ci metteremo meno tempo - - ok - è detto questo, Mika chiuse la porta.
Un'ora dopo, lui era davanti alla porta dell'appartamento della parrucchiera.
- Giada? Giada, sono Mika! Mi fai entrare? - chiese bussando alla porta, ma non ottenne risposta.
- Giada? Ok, io entrò ... - disse entrando dalla porta (stranamente aperta).
- ci sei? - chiese girando per cucina e salotto. 
Ma nessun rumore c'era nell'aria se non il suo respiro e la sua voce.
- AHIA! NON CI POSSO CREDERE! AAAAAAAHHHHHH - urlò una voce dal bagno e Mika sgranò gli occhi
- GIADA! - strillò la pop star correndo nella stanza da dove provenivano le grida.
Appena arrivato, guardò il pavimento: c'erano capelli sparsi ovunque.
- GIADA HAI IL CANCRO!? PERCHÈ NON ME L'HAI DETTO? NON TI AVREI PRESA PER I FONDELLI, IO SONO DISLESSICO! - gridò Michel toccando le ciocche di capelli a terra
- Mika, ma che ti prende? - chiese lei confusa.
Il cantante alzò lo sguardo: Giada era in piedi, con un paio di forbici in mano e i capelli tagliati in un'acconciatura asimmetrica (corta da una lato e lunga dall'altro) ma fatta in modo perfetto. 
- sei impazzito, per caso? Mika, non ho il cancro, mi sono tagliata i capelli ma mi sono accorta che la frangia è leggermente sfasata. Però poi, ho notato che così sto molto meglio. I fumi della limousine ti hanno dato le allucinazioni? E lascia quei capelli che sono sporchi - concluse Giada ridendo.
Mika lasciò le ciocche rosso in viso.
- basta vendette - - non era vendetta, questa - - basta lo stesso - tagliò lui sorridendo e sfoggiando le sue fossette.
- e va bene. Ma solo per ora! -

BY _sweetyme_
Ciao a tutti! Capitolo un po' lungo, eh? Spero sia venuto bene e che sia piaciuto! 
Piccolo avviso: aggiornerò le mie storie il lunedì o il sabato. In caso di imprevisti, aggiornerò prima o dopo questi giorni. 
Ringrazio chi segue le mie storie, chi le recensisce e anche chi le legge.
Alla prossima:)

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Capitolo 7
*** Sun's Dance ***


- ok, diamo un'occhiata - disse lei facendo "accomodare" Mika sul WC 
- se trovo pidocchi mi arrabbio, sappilo - lui rise
- tranquilla. I pidocchi sono ancora lontani dai miei riccioli - si difese lui scherzosamente 
- riccioli? Mika, ti sei rovinato i riccioli con la cresta! Ma non voglio mettere bocca in questa cosa. Quindi mi limito ad eseguire gli ordini - sbuffò Giada seccata.
- ecco, lavora schiava! - lo fulminò con lo sguardo - Mr Penniman le ricordo che la suddetta "schiava" le può rasare i capelli a zero in pochi secondi -
Michel sbaincò e cominciò ad agitare le mani
- no no non ce n'è bisogno! Scusa - - ecco, bravo Mika - esclamò Giada ridendo.
Cominciò a scostare le ciocche e mettere del gel dove i ciuffi ribelli avevano la meglio.
- ok, finito. Non erano così terribili - disse la ragazza andando in cucina seguita da Mika.
Fuori cominciò a piovere.
- odio la pioggia - sospirò la parrucchiera sedendosi davanti ad una finestra
- Rain - canticchiò il cantante.
Poi le si illuminò il volto.
- facciamo la danza del sole! - urlò saltando in piedi e tirando Mika per un braccio verso il salotto
- guarda che quella è la danza della pioggia - lei si crucciò - piove già abbastanza, non serve altra acqua -.
Michel cominciò a ridere fragorosamente
- tu sei pazza - mormorò tra una risata e l'altra - quella che tu chiami pazzia, io la chiamo ottimo modo per passare il tempo divertendosi. Detto anche OMPPITD - Mika inarcò un sopracciglio
- OMPDIT? - cercò di ripetere - no, OM PP ITD - lo corresse la ragazza tirando fuori uno stereo, delle sciarpe e degli asciugamani 
- mettiti questa - disse Giada lanciando a Mika una sciarpa color rosso pastello. Lei se ne mise una gialla fluó.
- manca qualcosa ... Ma si! - esclamò sorridendo e tirando fuori dal frigo bar una lattina di Coca Cola.
- ok, sei proprio OMPPITD - disse la pop star ridendo insieme a lei.
- allora, adesso dobbiamo ballare questa canzone bevendo Coca Cola. Ok, cominciamo - spiegò Giada attaccando Here comes the Sun dei Beatles.
- che aspetti!? BALLA - gridò la ragazza cominciando a ballare.
Tutti e due cominciarono a muoversi come scemi bevendo ogni tanto un sorso di Coca Cola.
- ok, vomito - disse cadendo per terra Mika - non sei abituato - gli rispose lei continuando a ballare.
- ok, adesso basta - concluse Giada sdraiandosi accanto al cantante.
Cominciarono a ridere.
- ehi, guarda! - gridò lui indicando la finestra: c'era l'arcobaleno.
- mai dubitare della danza del sole - rispose la ragazza chiudendo gli occhi.

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Capitolo 8
*** Joy and muffin ***


Era chiusa in quel bagno da 10 minuti.
Avrebbe voluto che un ondata d'acqua (anche dal WC ...) la trascinasse via, nelle fogne di Milano o chissà dove. 
Ma non succedeva niente.
Giada sospirò afflitta: non sarebbe più uscita dal bagno. Ormai era diventato il suo rifugio perfettamente (o quasi) igienizzato.
Ma era il momento di uscire, e così fece.
La prima cosa che notò una volta uscita, fu che lo stage era più calmo e rilassato. Ed anche che nella sala, la soave voce di Mika echeggiava come un'eco profonda. 
Osservò Keiko e Caterina: Keiko era alta e snella mentre Caterina un po' più bassa e di corporatura normale. Ragazze molto carine in fondo ...
- Mmh ... - mormorò la ragazza sbarrando gli occhi: gelosa era gelosa.  
Si sedette e cominciò ad ascoltare la musica che proveniva dal palcoscenico dove Michel Holbrook Penniman Jr dominava incontrastato la scena colorata e vivace. 
Come lui.
- Il tempo passerà lento ... Ma almeno posso vantarmi di aver sentito Mika cantare - si disse Giada sorridendo.

(Nell'appartamento di Mika)
- Cioè, fammi capire questa cosa, finisci sempre alle 1:00 del mattino? - 
- Beh si. Mi sa che ti ci dovrai abituare - rise Michel mentre lei lo guardava stordita. Si era gettata sul divano a peso morto pochi attimi prima. 
Aveva molto sonno, probabilmente. 
Mika invece era energico. E voleva che lei non dormisse. Doveva tenergli compagnia.
Prese un bicchiere d'acqua dal frigo bar. 
- SVEGLIAAAAA - urlò Michel saltando come un pazzo 
- AAAHHHHH - strillò lei 
- Ehi avevi ragione! È efficace e divertente - disse tra le risate Mika. 
Giada era bagnata e stordita. Stava in piedi con la bocca aperta e gli occhi serrati. 
- Ok ricciolino, questa te la perdono ... Ma osa farlo ancora e ti troverai senza capelli - lo minacciò scuotendo il dito in aria.
Ma per sbaglio lo mise in un occhio a Mika.
- Oh merdolina! Scusa scusa non volevo - si scusò subito lei rossa in viso
- Non fa niente - la rassicurò il cantante con voce fioca.
Quando il suo "povero" occhio si "riprese", la guardò negli occhi.
Non capiva cosa stesse provando la parrucchiera (era ancora rossa in viso).
In quegli occhi neri come la pece non riusciva a trovare alcuna emozione.
Era il nero più profondo che non permetteva di far trasparire ciò che lei provava.
- Comunque ... - cominciò Giada scuotendo la testa - di questo metodo me ne sono innamorata a dismisura -
- E per me è cominciata una vera e propria tortura - sospirò il ragazzo alzando gli occhi al cielo
- Questa mia tecnica ha una raffinata classe: l'ho inventato io tutto sommato! Ma che nobiltà! - continuò lei in tono poetico
- E un'antipatia mai vista neanche nell'aldilà ... - rise per sdrammatizzare ma lei restava impassibile.
- Non puoi stare sempre seria! Ti sto servendo la gioia su un piatto d'ottone! Insomma è ... È come avere un gustoso muffin tra le mani. E mentre io addento tutto, tu mangi solo la carta -.
Lei restò immobile con gli occhi sgranati.
- C come ci siamo arrivati a parlare di questo? E che c'entrano i muffin?! E poi si dice "piatto d'argento"! -
- Eh c'è crisi - fece spallucce Mika ridendo 
- Anche per una pop star di fama internazionale? - - oh yes -.
Finalmente Giada scoppiò a ridere dando a Michel una grande soddisfazione. 
- Mi lasci dormire adesso? - chiese la parrucchiera facendogli la faccia da cucciolo.
Il cuore del ragazzo prese a battere senza volerlo. 
Era una cosa strana e non andava per niente bene. 
Soprattutto se il ragazzo in questione era gay!
- Si si vai pure. La tua depressione scarsa di gioia mi ha messo sonno - disse scuotendo la testa con un debole sorriso
Lei si avviò verso la porta, ma prima di uscire gli sussurrò
- Comunque la depressione non è carica di gioia. Solo le persone che straripano di essa provano una depressione gioiosa - e poi si dileguò nel suo appartamento. 

BY _sweetyme_
Ciao a tutti!! Ho aggiornato oggi perchè domani non posso ...
Alla prossima :)

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Capitolo 9
*** Change ***


Fuori dalla finestra le soffuse luci del sole che penetravano dalle nubi rendevano l'atmosfera molto gradevole anche se un po' cupa a causa della scarsa luminosità.    
- come l'hai inventata la Danza del Sole? - chiese ad un certo punto Mika, continuando a fissare il soffitto
- mi annoiavo e così ... - farfugliò Giada mettendosi seduta
- chissà perché non ci credo - rise Michel girandosi su un fianco
- non parliamo di me ... Devi andare alle prove. Dai, alzati - disse la ragazza tirandolo per un braccio verso la porta.
- non è finita qui ballerina con la scopa! - urlò Mika in tono solenne prima di entrare nella limousine.

Dopo ore, la pop star si recò nel suo appartamento per del meritato riposo.
Ma, appena steso sul divano, sentì battere alla porta insistentemente (cosa che lo scocciò terribilmente).
Si alzò pesantemente dal suo comodo giaciglio ed andò ad aprire la porta.
- sciau ti disturbo? - chiese Giada sorridendo
- no ... - disse Mika alzando gli occhi al cielo ma la ragazza, capito la sua menzogna, gli diede un pizzicotto sul braccio 
- numero uno: non mentirmi o ne riceverai altri - affermò lei incrociando le braccia 
- AHIA! Cavolo frizza - disse Michel massaggiandosi il braccio 
- ottimo! Ho delle novità - sorrise Giada entrando nell'appartamento. 
Si sedette su una sedia in cucina e cominciò a sfogliare un'agenda portabile 
- allora il manager mi ha contattato e ci sono stati dei cambiamenti al programma del tour - cominciò la parrucchiera 
- cioè? - chiese lui perplessamente 
- allora per cominciare non è cambiata la data del concerto a Milano -
- ok, fin qui tutto chiaro - - in compenso è cambiata l'ora del trucco e parrucco, l'ora delle prove, l'ora dell'intervista, l'ora dell'incontro con i fan ... - - i fan? - - si, quando entrerai nel Forum! Ci saranno tantissimi fan - spiegò Giada.
- ehi aspetta! - esclamò Mika strappandole l'agenda dalle mani - qui c'è scritto che ti dovrai alzare alle 6:00 del mattino per essere al Forum alle 7:00! - - già ... Yuppi - rispose con finto entusiasmo la ragazza - siiii! Mentre io dormirò e dormirò e dormirò e dormirò e ... - 
Giada lo bloccò - guarda che ti dovrai svegliare alle 6:00 anche tu -.
Sulla faccia del cantante apparì una smorfia tra la paura, tra la rabbia e lo shock.
Restò in silenzio con gli occhi sgranati.
- Mr Sonnellino Aggravato è rimasto di pupù? - domandò la ragazza ridendo malignamente 
- eh ... È tanto presto ... - rispose lui con tono acuto fissando il vuoto
- ma perchè sai tu queste cose e non il mio manager? - - è piuttosto occupato e mi manda le novità per email - gli rispose con tono professionale.
Ad un certo punto Giada scoppiò a ridere
- che hai? - le chiese Michel sorridendo 
- no è che ... Avevi una faccia ... - disse lei tra una risata e l'altra
- cattiva - disse Mika mettendo il broncio.
Poi prese la panna montata dal mini bar e gliela spruzzò in faccia
- ma che fai!? - urlò Giada alzandosi in piedi
- così impari - disse il cantante soddisfatto.
Giada si incupì e restò in silenzio.
- che hai? Hai una faccia da Nano Tremotino - le domandò scuotendole la mano davanti agli occhi ma la ragazza non si muoveva.
- asta la vista Mikito! - gridò poi lei spruzzandoli tutto il tubetto di panna in faccia 
- sei pazza - cominciò a ridere Michel 
- ah ah ah! OMPPITD - lo corresse lei gettando per terra il tubetto di panna
- si si hai sempre ragione - disse Mika sfoggiando le sue fossette.
- vado a dormire - - è presto - - si ma domani mi dovrai svegliare alle 6:00 del mattino. E non sarà facile come spruzzare questa panna in faccia -.
Si fecero una risata e poi il ragazzo, come detto, andò a letto. 

BY _sweetyme_
Ehiii :) mi scuso per la lunga attesa ma ho avuto un blocco temporaneo ...
Comunque, spero che vi sia piaciuto.
Scusate ancora e alla prossima :D

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Capitolo 10
*** Jealousy at the Assago's Forum ***


Le prime luci dell'alba penetravano dalla finestra. Il sole sorgeva, portando con sé i colori del rosa, del giallo e dell'arancione. Una sinfonia di uccellini affamati echeggiava nell'aria. 
Tutto era soave ... Quand'ecco il rumore di un arnese infernale, a irrompere la quiete della sala. Nonché di tutto l'appartamento.
La sveglia.
- No ... Non possono essere le 5:30 ... Non mi sono mai svegliata così presto - mormorò Giada ad occhi chiusi, sentendo quel suono squillante.
Si avvolse tra le coperte come un bruco in un bozzolo cercando di impedire che l'assordante rumore della sveglia arrivasse alle sue orecchie.
Ma non funzionò, così la ragazza si rassegnò e si trascinò come una carcassa verso la cucina.
- ok ... Se funziona con Mika, dovrebbe funzionare anche con me ... - si disse con gli occhi sbarrati prima di gettarsi in faccia un bicchiere d'acqua gelata.
- oh si! Funziona alla grande - esclamò sputando un po' d'acqua dalla bocca impastata di saliva. 
Si vestì con una salopette di jeans con i pantaloni lunghi ed una maglia bianca a mezza manica a righe rosse. Nike alte nere e orecchini a forma di perlina bianchi. Niente trucco se non un leggero ombretto perlato.
Uscì dal suo appartamento per svegliare Mika.
Sapendo che non si sarebbe svegliato, aveva ricevuto le chiavi la sera prima dal cantante stesso.
- Mika? Mika posso entrare? - chiese comunque lei bussando alla porta.
E, con sua grande sorpresa, un bellissimo Mika (o almeno lei pensava ciò) le aprì.
- Eh!? - esclamò Giada storcendo la bocca sorpresa 
- Buongiorno - disse Michel ridendo
- Ma che!? Tu sei alzato!? Alle 6:15 del mattino!? Mr Sonnellino Aggravato!? - quasi urlò la parrucchiera sgranando gli occhi
- È solo euforia per il concerto di oggi. Ho provato ore sta notte quindi non avendo più sonno, sta mattina sono riuscito a fare tutto con calma e a non essere il tuo Mr Sonnellino Aggravato - spiegò lui ridendo.
- Ah ... Ok ... - farfugliò la ragazza.
Mika indossava dei pantaloni attillati neri con i risvolti azzurri, una camicia bianca ed una giacca grigia con pois rossi e rosa fluo e un paio di blazer marroni.
- vuoi entrare? - chiese cordialmente lui sorridendo in modo adorabile.
In quel momento, il cuore di Giada prese a battere all'impazzata. 
-" Ma che cavolo mi prende!? Oh no! Non posso innamorarmi di Mika e dei suoi bellissimi occhi o del suo modo di cantare semplicemente perfetto ... Eh no! Giada Sweeney ragiona! Niente più amore "- pensò arrossendo.
- Stai ... Bene? - chiese Michel con aria perplessa
- Si ... Si alla grande! Solo un po' di caldo ... - si inventò lei sorridendo innocevolmente. 
- Comunque meglio se andiamo. Ormai si è fatto tardi - sospirò la pop star guardando l'orologio.
Quando arrivarono, la prima cosa che notarono era che il Forum era in fermento. 
Tutti erano occupati, chi con le scenografie chi con le luci e il suono.
Mika corse nel backstage per il trucco e parrucco.
- Sei sicuro di volere la cresta? - gli chiese Giada facendogli lo shampoo 
- Dato che sono gentilissimo ... Puoi far tornare i riccioli - rise lui
- Ma grazie! Troppo modesto - disse la parrucchiera alzando gli occhi al cielo.
Dopo aver fatto "tornare" quei meravigliosi riccioli castano scuro, alla ragazza scoppiò il cuore nel petto.
- V vai a farti truccare! - esclamò poi lei spingendolo verso le truccatrici.
- Salve Mika - disse sorridendo una truccatrice - Ciao Caterina - rispose cordialmente lui sorridendo.
Nella testa della giovane scoppiò una guerra: chi era quella per parlare così dolcemente a Mika!? 
La gelosia cominciò a trascinarla completamente. Doveva lottare con tutte le sue forze per non essere succube di un sentimento che non aveva mai provato prima. 
- Un po' di blush qui ... Perfetto! Ora vai da Keiko per i costumi, tanto ho finito - disse Caterina sorridendo mentre si avvicinava una ragazza asiatica molto bella con in mano dei costumi di scena.
- Devo ... Andare in bagno ... - mormorò Giada voltandosi e correndo alla toilette.
Si chiuse dentro ed una lacrima le rigò le guance rosee. 
- Non di nuovo ... - sussurrò dandosi uno schiaffo.
Adesso nella sua mente troppe domande si accumulavano.
Si era innamorata di Mika ... Non poteva negarlo.

BY _sweetyme_
Ehilà :) capitolo un po' lungo ... Ma almeno Giada sa cosa prova per Mika! ;) Spero vi sia piaciuto. Ciao a tutti e alla prossima :)



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Capitolo 11
*** Grace Kelly and ... Champions! ***


Mika si sdraiò sul letto a contemplare la meravigliosità del buio che dominava la stanza.
Non riusciva a levarsela da quella testa riccioluta che si ritrovava.
Il suo viso gli saltava da una parte all'altra del cranio, come una pallina da ping pong ... 
Pensò a ciò che gli aveva poco prima di sparire dal suo appartamento:
"Solo le persone che straripano di essa provano una depressione gioiosa".
Rise ripensandoci.
- Vuol dire che mi considera una persona vivace ... E come biasimarla dato tutti i colori che uso! - si disse il ragazzo ridacchiando.
Stava ancora pensando a ciò, quando il cellulare prese a squillare insistentemente.
- Pronto? - -'Mika'- una voce che avrebbe potuto riconoscere in ogni luogo:
il suo manager. 
Si capiva perché aveva la voce tipo Carlo Cracco ... ma leggermente più acuta.
- Salve - mormorò -'Il concerto è andato bene ma hai stonato su Grace Kelly. Non puoi permetterti simili sbavature nella tua carriera, adesso che è in pieno "sviluppo"! Dovevi esercitarti di più Mika'-.
- Non ero stanco, grazie per l'interessamento - biascicò la pop star socchiudendo gli occhi
-'Non scherzare Mika! Cerco di aiutarti dammi un minimo di riconoscimento per l'amor del cielo! Cerca di provare mentre sei libero perché la critica è sempre in agguato la sai. Ci risentiamo, ciao'- neanche il tempo di spiccicare parola, che l'uomo dall'altra parte della linea attaccò.
Guardò l'ora: le 3:35 del mattino. Si ristese sul letto e, finalmente, si addormentò.

- - - 

Un rumore incessante di pugni contro la porta svegliò di soprassalto Giada che stava beatamente distesa sul letto. 
La ragazza si alzò a stento dal suo dolce e morbido giaciglio e si diresse a passo lento verso la porta.
Appena la aprì, Mika irruppe nella sala.
La guardò e prese a ridere sommessamente.
- Roar - disse - Katy Perry - rispose la parrucchiera - Eh? Ma che dici? - - Ma si, Katy Perry! Quella donna che canta tante canzoncine. Credevo che stessi giocando al gioco tipo "Marco! Polo!" -.
Mika sorrise scuotendo la testa.
- Guarda i tuoi capelli leona - la ragazza corse in bagno e tirò un urlo: i suoi capelli a taglio asimmetrico erano sparati all'insù stile un troll e crespi come la criniera di leone. 
- AAAAAH - strillò prendendo la spazzola che però restò incastrata tra i nodi delle ciocche color marrone
- Sembro un leone - - Leona - - No, leonessa! - scoppiarono a ridere.
Giada aveva le lacrime agli occhi: sia a causa del dolore provocatole dalla spazzola, sia dalle risate.
Quando il "dramma capelli" fu risolto (con dolore, ma risolto) si sedettero in cucina dove la ragazza prese a canticchiare Grace Kelly.
- Ti piace? - le domandò sorridendo e sfoggiando le proprie fossette
- Si. E c'è come una sinfonia di nacchere in sotto fondo ... E tu canti bene - annuì Giada ridendo
- Ma al concerto hai stonato su Grace Kelly - - Anche tu! - - Ma io non ho cantato! - - No ... No lo so, intendo che anche il manager ha detto che ho stonato -.
Lei alzò lo sguardo al cielo.
- Aaaaah ecco perché quell'aria da crucciata da Nano Tremotino! Guarda che ti vengono le rughe d'espressione - 
- Non mi interessa - - Shock! Tanto poi saranno problemi di Caterina per il trucco ... - sbuffò amaramente la parrucchiera.
Michel prese a guardarla con perplessità, come se non capisse cosa stesse accadendo alla ragazza che sedeva di fronte a lui.
Calò il silenzio. 
-" Non deve capire che sono cotta di lui ... Cotta? Ma che dico! BRUCIATA DI LUI! ... Ok forse non ha molto senso, ma il fatto è che devo distrarlo!"- pensò Giada sorridendo malignamente.
- Vado a lavarmi ... Sento di avere la bavetta attaccata alla guancia ... È così o mi sbaglio? - chiese a Mika rompendo il silenzio e mostrandogli la guancia.
Michel rise quando notò una scia nera (o quasi) ed appiccicosa che le contornava la bocca.
- Troppo bello! Cenerentola style! - lei fece una smorfia schifata ottenendo quel commento dal cantante che al suo contrario, rideva divertito. 
Senza dire niente, si diresse verso la camera.
- Mika! TIENIIII - strillò Giada lanciandogli un cuscino che Mika si "beccò" in faccia
- Perché? - domandò stordito
- Oh niente ... Ma Giadarentola ha tirato fuori le unghie. Ed invece che uccidere o, peggio, pelare come una mela Mikazzurro, la bella Giadarentola ha scelto di dare un po' di piume al principe ... Certo, piume e saliva -.
Mika guardò il cuscino che aveva tra le mani: sul suo bel viso apparve una smorfia tra disgusto e sorpreso. 
- Giada 1 Mika 0. Tiè! - esclamò facendo il simbolo della vittoria la ragazza che ridendo e canticchiando WE ARE THE CHAMPIONS dei Queen, si dileguò in bagno, lasciando Michel in cucina, con il cuscino tra le mani.

BY _sweetyme_
*= non intendevo offendere nessuno! volevo solo puntualizzare ciò che provava Giada, senza recare offesa a nessuno


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Capitolo 12
*** Troll, Muffin and Kiss ***


Era lì, immobile, in tutti i suoi 190 centimetri d'altezza.
Lo sguardo perso, fisso nel vuoto. La mente chissà dove ... 
Strinse tra le mani il cuscino: le sue dita riuscirono a percepire tracce di saliva. 
Sgranò gli occhi e lasciò che l'oggetto imbottito cadesse sul freddo e duro pavimento. 
Scosse leggermente e molto lentamente la testa, come se volesse svegliarsi da una specie di sonno che lo stava avvolgendo.
Sorrise: Mikazzurro e Giadarentola ... gli piaceva come fiaba! 

---

Giada si fissò allo specchio, ammirando la meravigliosità dei suoi capelli. 
Rise sommessamente ripensando al troll che era fino a pochi attimi prima. 
- Signore e signori, sono lieta di presentarvi la nuova moda in fatto di capelli! ECCO A VOI ... TROLL!! - urlò usando la spazzola a mo' di microfono.
Riprese a ridere come una pazza, tanto che si accasciò a terra sghignazzando fragorosamente.
Quando sentì tutte quelle risate, Mika si precipitò in bagno. 
- Giada? Giada posso entrare? - chiese bussando alla porta che separava lui, dall'interno. 
- Ok ... Giada Sweeney sappi che se sei senz'abiti io ho bussato! - urlò sospirando e spalancando la porta.
Rimase sbigottito quando la vide rannicchiata per terra che continuava a ridere.
- Oh no ... Hai sbattuto la testa da qualche parte! Cavolo, e adesso dov'è la trovo una parrucchiera!? Giada, dove hai sbattuto? -
la ragazza cercò di spiegare, ma rideva troppo e cominciò a rotolare su se stessa.
- Guardami! - strillò scuotendola Michael per le spalle - Hai sbattuto? Hai fatto così!? - le domandò ancora una volta sbattendo la testa contro il WC.
- AHIA - farfugliò portandosi le mani alla nuca
- Ma tu stai male - ridacchiò sotto i baffi la ragazza rimettendosi seduta
- No, sei TU quella che sta male! - 
- No, io sto benissimo - 
- Ma se ridevi come un'indemoniata!? - 
- Si, per i miei capelli da troll - 
- Allora sono io quello che si è fatto male ... - bisbigliò confuso il ragazzo
- Precisamente -
- Ci sarei potuto arrivare dato che invece di soffrire ridevi -
- Si, credo che fosse evidente -.
Mika cercò di aiutare Giada ad alzarsi ma, con la testaccia cocciuta che si ritrovava,  la ragazza rifiutò l'assistenza che le era stata offerta.
- Sei tu quello che si è fatto male, non io. Devo aiutare io te -
- Sono più forte di te -
- Ed anche più magro. Sei tutto gracilino ... Mi toccherà imbottirti di cibo come Hansel in Hansel e Gretel - ridacchiò alzandosi 
- Gnee! Bene, dato che insisti tanto, alzami - esclamò il cantante tirandola per un braccio ma lei perse l'equilibrio e ...
Beh, le loro labbra si toccarono. 
- Oh merda - farfugliò Giada alzandosi subito 
- So di cacca? -
- Non scherzare Mika! Mi hai fatta cadere - 
- Oh adesso è colpa mia! -
- Si! Esatto! -
- Giada, ti prego, non andare in paranoia -
-" Sono in estasi altro che paranoia! "- pensò la parrucchiera sospirando amaramente. 
- Ok ... Facciamo finta che non sia successo niente. Non facciamone parola con nessuno e continuiamo le nostre vite ... Tu da pop star internazionale omosessuale ed io da ragazza strana che fa la parrucchiera ad un cantante di cui si è innamorata - si tappò la bocca appena si rese conto di ciò che aveva detto. 
Sentì le guance andarle a fuoco, le lacrime salirle agli occhi ...
Mika era immobile e la scrutava.
- Ripeti -
- No -
- Perché? -
- Perché te ne pentirai. Non voglio che cambino le cose tra noi! Io voglio essere solo la tua amica, conoscente ... Parrucchiera ... Non licenziarmi! - disse mentre delle gocce d'acqua salata le scorrevano sulle guance.
Mika sorrise debolmente alzandosi.
- Giada - 
- Non dire niente -
- Giada aspetta -
- MIKA BASTA! - urlò mentre ormai le lacrime l'avevano sopraffatta.
Posò le sue labbra sulle sue.
La ragazza stava per andarsene ma non lo fece.
Si lasciò andare. Non sentì più il corpo, le sembrava di volare: la testa era diventata leggera.
Chiuse gli occhi: se l'avessero staccata da lui in quel momento, avrebbe fatto una strage di capelli.
Rise sulle sue labbra pensando ciò: Giada Sweeney, la ragazza del rasoio pazzo.
Si staccarono e si fissarono negli occhi.
- Possibile che ridi sempre? - le chiese sfoggiando le sue fossette
- Sto imparando a mangiare tutto il muffin - gli rispose ridendo 
- Yeah batti cinque -.
Sembrava tutto così normale ... Come se il loro breve (ma significativo) contatto, non fosse mai avvenuto.
- E adesso? Che facciamo? - mormorò la parrucchiera
- Che vuoi fare!? Stiamo più uniti di prima ... Chiamiamola "Amicizia a modo nostro" - 
- Mi sembra una bella idea. Ma io intendevo adesso, in questo momento,  che facciamo? -
- Continuiamo a baciarci? - disse ridendo Michael
- Mika! Per oggi basta con l'"Amicizia a modo nostro"! -
- Cattiva -
- Non sono cattiva ... Sono Giada! -
Michael sbuffò divertito. 
E avrebbe dovuto avere una "relazione" con una RAGAZZA e ripeto, RAGAZZA abbastanza pazza?
- Si, ci sto! - esclamò con le scintille negli occhi che gli donavano una luce in più 
- Eh?! -
- Aah niente! - rise passandosi una mano tra i capelli.  
In quel momento, la sua "gioia-muffin" salì a tal punto ... Che ingrassò mentalmente di almeno 10 chili. 

BY _sweetyme_
CIAOOO a tuttiiiii!!! Come va? Io bene anche se non sono abituata a descrivere scene di baci ... Quindi scusate se vi ha annoiato ... Mi ci dovrò abituare ... Comunque, capitolo abbastanza lungo ma adesso c'è una coppia un più <3 Esatto, ho detto "in più"! Beh, non dirò altro ...
Ciau e alla prossima XD :)

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Capitolo 13
*** We are like Ice Cream ***


- Adesso però esci che mi devo vestire. Sono ancora in pigiama. Vai fuori, dai! - 
Mika non si smuoveva. Stava immobile mentre la ragazza cercava di spingerlo fuori ma invano.
- Sei magro ma, cavolo, pesi un quintale! - sbuffò Giada a braccia incrociate
- Mi sa che devo restare qui - disse Mika alzandosi in punta di piedi.
Voleva restare a tutti i costi ... Ma a lei venne un colpo di genio.
- AIUTO MIKA! I paparazzi alla finestra! - esclamò fingendosi impaurita
- Che cosa!? - mormorò confuso voltandosi
- Ciaoo - rise divertita spingendolo fuori dal bagno e chiudendo la porta a chiave.
- Giada! Aprimi subito! Guarda che sfondo la porta! -
- Sei troppo magro! E poi non lo faresti mai -
- Hai ragione non lo farei mai ... Ma tanto uscirai tu -
- Ah si? Come mai? -
- Ti faccio una domanda ... Hai preso i vestiti? -
Calò il silenzio e da dentro il bagno si sentirono dei mormorii incomprensibili che fecero scoppiare Michael a ridere.

---

Dopo un'ora "spesa"  a cercare di avere la meglio sull'altro (Mika cercava di entrare in bagno ma Giada resisteva sempre, anche quando uscì per andare a prendere i vestiti) riuscirono ad uscire a fare una passeggiata per Milano.
Mika si era messo gli occhiali da sole a specchio ed un cappello rosso per non essere riconosciuto.
Giada invece indossava dei leggins neri, una maxi maglia bianca con la bandiera inglese, le solite NIKE nere ed orecchini pendenti a forma di smile blu fluo. 
Cominciarono a camminare per il Parco Sempione che, a quell'ora, non era particolarmente affollato.
- Mi sembra di avere a fianco una spia segreta. Tipo 007 - rise Giada divertita
- Solo che io sono più bello - 
- Eh, è una bella lotta fra voi due. Ma lui è più muscoloso -
- Questo lo vedremo! - e detto ciò, la prese per i fianchi e la sollevò sulle sue spalle.
- AAAH! - strillò impaurita quando si trovò a 190 centimetri da terra
- METTIMI GIÙ! - gli urlò battendo i pugni sulla sua testa 
- No! Finché non dici che sono più forte io, resti lì! - ribatté 
- Michael Holbrook Penniman Jr se non mi metti giù subito, ti troverai senza parrucchiera -
- Naah non mi lasceresti mai! -
- Soffro di vertigini e tu non sei esattamente l'esempio della bassezza. Rischio. Un. Attacco. Di. Panico! - 
- E va bene mi hai convinto ... Ti metto giù - sospirò rimettendo a terra la ragazza che barcollò stordita.
- Si, sei più forte tu - gli sussurrò dandogli un rapidissimo bacio stampo
- Te l'avevo detto! Mangiamo un gelato? - le disse tirandola per un braccio verso un carrettino dei gelati.
- Michael ti devo dire una cosa ... - sussurrò imbarazzata 
- Si si ma dopo il gelato - insistette come un bambino 
- Non ho mai mangiato il gelato -.
Mika per poco non svenne.
- Come non hai mai mangiato il gelato!? -
- Già ... Non mi permettevano di mangiarlo perché avevo le carie ... -
- Allora scelgo io per te! Un cono di cioccolato e fragola per me e uno al cioccolato per lei -.
Si sedettero su una panchina.
Giada teneva il gelato in mano, senza assaggiarne neanche un pezzo.
- Guarda che si scioglie - lei sorrise debolmente e diede una leccatina.
Sulla sua faccia comparì una luce indescrivibile.
- È ... È ... BUONISSIMO - esclamò sorridendo a 32 denti e riprendendo a mangiarlo con una foga mai vista.
- Aaah la testa - 
- Emicrania da gelato - spiegò il ragazzo sorridendo dolcemente - Succede quando lo si mangia troppo in fretta -
- Perché una cosa tanto buona fa tanto male? - farfugliò facendo la faccia da cucciolo 
- Bella domanda. -
- È un po' come noi infondo ... Siamo buoni insieme ... ma facciamo solo del male -.
Restarono in silenzio, a gustare il gelato. 
Sapevano entrambi che era sbagliata la loro "Amicizia a modo nostro".
Ma era come se si potessero perdere. E perciò volevano stare uniti, anche contro il Mondo ... Magari era un po' esagerato, ma quello era il senso del fatto che loro stavano insieme.
- È normale che la mia pelle si stia "tirando"? - domandò lei ad occhi sgranati
- Hai mangiato troppo zucchero. Ti sei mangiata anche il mio gelato - rise alzando gli occhi al cielo
- Già ... Basta gelato, per un po' ... Andiamo a casa? Sono stanca - piagnucolò come una bimba aggrappandosi al braccio di Mika
- E va bene! - acconsentì sorridendo.
Si incamminarono a braccetto verso lo stabile dove alloggiavano, chiacchierando del più e del meno. 
Finalmente stavano bene, e i loro sentimenti si erano chiariti.
Ma non potevano sapere che da lì, sarebbero iniziati i problemi VERI.

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Capitolo 14
*** Problem with the love ***


Arrivarono davanti al palazzo dopo una decina di minuti circa.
Non fecero in tempo ad entrare che un ragazzo saltò in braccio a Mika.
- Ma che ...? - mormorò confuso lui
- Mika mi sei mancato! - urlò l'altro affondando la faccia nei ricci del cantante.
Giada stava in silenzio, osservando confusa la scena. 
Michael si staccò da lui e lo guardò negli occhi: perse un battito.
- Gavin ma che ci fai qui? - domandò confuso
- Mi mancavi Mika! Da quando sei partito da Londra un vuoto mi ha preso l'anima. Ti amo Michael, non posso stare lontano da te - e subito dopo lo baciò con tanta passione mai vista. 
Teneva il viso della pop star tra le mani, impedendogli di allontanarsi.
Lei era spaesata, completamente confusa. 
Sentì gli occhi divenire lucidi, e poi una lacrima le rigò dolcemente il viso fino a scendere sulle labbra a cuore.
Scosse leggermente la testa per poi correre frettolosamente nel suo appartamento.
- Giada! - esclamò Mika staccandosi all'improvviso dal ragazzo
- Michael ma che ti prende? - 
- Come ma che mi prende? Gavin sei venuto a Milano senza dirmi niente ed ora esigi anche che io ti ami! -
- Io non esigo niente, tanto so che mi ami! - ribatté l'altro
- Le persone cambiano - 
- Quindi vuoi dirmi che non provi più niente? Vuoi dirmi che tutte le cose che abbiamo provato insieme erano solo UN NIENTE!? -.
Mika non rispose. Abbassò lo sguardo colpevole.
- Io ti amo da morire Mika - continuò Gavin con gli occhi orlati di lacrime
- No, tu non mi ami -
- Ah si?! Secondo te se io non ti amassi sarei venuto a Milano da Londra? -
- Non ti ho mai chiesto di fare ciò! E poi non negare, so che mi hai tradito - urlò furente allontanandosi da lui di qualche passo.
Dagli occhi azzurri di Gavin cominciò a scendere una moltitudine di lacrime. 
- C chi te l'ha detto? - balbettò tra i singhiozzi
- Secondo te? Ryan ha una boccaccia, non riesce a tenere un segreto a lungo - ringhiò Michael
- Non parlare così di Ryan. Lui mi fa sentire bene, speciale ... Negli ultimi tempi eri freddo, distaccato da me. Quando lo facevamo mi facevi sentire l'uomo più fortunato del mondo ma ultimamente non sentivo niente ... Ryan mi fa sentire ... Beh ... È indescrivibile -.
Restarono in silenzio: Mika che faceva trasudare rabbia da tutti i pori e Gavin che singhiozzava.
- Addio Gavin - concluse il ragazzo voltandosi 
- Vuoi davvero finirla così? Mi lasci per quella vero!? TU SEI GAY NON ETERO -.
Mika ridacchiò e lo guardò di sottecchi 
- Ti piaccia o no Gavin, io la amo. Divertiti con Ryan, vi auguro il meglio. Addio - e detto questo corse nello stabile, lasciandolo immobile dov'era.

---

Corse più veloce che poteva per tutte le rampe di scale.
Quando arrivò busso alla porta violentemente.
- GIADA! GIADA TI PREGO APRIMI! - urlò sbattendo i pugni sulla porta
- VATTENE - rispose una voce dall'interno singhiozzando 
- Giada almeno lasciami spiegare - la implorò.
La porta si aprì lentamente ed emerse la ragazza piangente.
- Giada ... - sussurrò accarezzandole i capelli ma lei indietreggiò
- Stammi lontano - disse con voce tremante
- Ti posso spiegare - 
- Non c'è niente da spiegare. Tu sei già fidanzato ed io non ci posso fare niente. Ed ho anche pensato che potessimo stare insieme - le parole uscivano tremanti e copiose come le lacrime.
Mika l'abbracciò dolcemente.
- Mika io non voglio soffrire ancora! -
- Non voglio farti soffrire. Sarei un mostro - la rassicurò accarezzandole i capelli
- Sai, dopo la mia prima cotta non sono più riuscita ad amare veramente. Ma tu hai cambiato le cose, la mia vita è migliorata da quando sono la tua parrucchiera. Io ti amo Michael Holbrook Penniman Jr - disse sorridendo dolcemente ma non smettendo di piangere
- Anche io ti amo -.
Si baciarono dolcemente e poi con più passione, lasciando che il Mondo intorno a loro continuasse il suo corso.
La testa si fece inesistente, sembrava che volassero in un cielo dove c'erano solo loro due.
Ma, per un'amara sfortuna dovuta all'anatomia umana, si staccarono per riprendere fiato.
- E con Gavin? - - Ci siamo lasciati. Non lo amavo più dopo il suo tradimento ma non sapevo come dirglielo ... -.
- Giada? - vennero interrotti da un ragazzo.
Lei lo guardò e subito sgranò gli occhi neri
- Daniele!? - - Credevo che fossi a Londra - - E tu nel New Jersey -.
- Mi sei mancata tantissimo - esclamò staccandola da Mika. L'abbracciò ma la ragazza lo spinse via.
- Giada ma che fai? Credevo che mi amassi! -
- Anche io credevo che mi amassi ma ci sbagliavamo! Le cose sono cambiate dal collage. Non sono più quella stupida ragazzina che inseguiva senza tregua un ragazzo capace solo di farla soffrire. Come quando mi hai detto ti amo per poi darmi buca al nostro appuntamento! -
- Ero solo un ragazzo che voleva la popolarità - si difese Daniele
- E per averla dovevi filmarmi mentre piangevo e mettere il video sul sito della scuola!? MA VAFFANCULO DANIELE! - urlò furibonda contro lui
- Non sai a che cosa stai rinunciando - ringhiò il ragazzo
- Invece lo so! Ad un ragazzo pieno di sé, ecco a cosa! -
- Tanto lo sai che non puoi resistermi Sweeney! -
- Ti sbagli. Sono felice adesso, e non rovinerai tutto -
- E se dicessi alla stampa di voi? Credi che non abbia riconosciuto Mika? -
- Non hai le palle per farlo - - Scommetti? - 
- Giada basta, calmati - la fermò il cantante abbracciandola.
- Daniele perché vorresti rovinare la vita ad entrambi? Se la ami veramente non dirai niente a nessuno -.
Daniele si rilassò e sorrise.
- E va bene. Complimenti Giada, non posso rovinarti la vita un'altra volta ... Buona giornata - e le lasciò un bacio sulla guancia prima di salire al piano di sopra.
Loro restarono in silenzio, confusi ma anche sollevati.
- Ti ho già detto che ti amo? - rise Michael 
- Mmh non abbastanza -.
Si baciarono ancora una volta, più sereni di prima. 
Il peggio era passato ... Forse.

BY _sweetyme_
Ciaoo a tuttiii! Come state? La scuola è finita e mi sento libera, voi? Non aggiorno da un po' e mi scuso per questo:( Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto:) Alla prossima e ciao a tutti!!!:D

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Capitolo 15
*** "I love her!" "I love him!" ***


Giada salutò Mika e si chiuse nel suo appartamento.
Si stese sul letto, e cominciò a sospirare preoccupata: non credeva a Daniele.
Lei lo conosceva e non poteva credere che si fosse lasciato condizionare dal buon animo di Mika.
- Ho paura ... - mormorò stringendo a sé il cuscino.
Sapeva bene cosa sarebbe riuscito a fare quel ragazzo.
Le lacrime cominciarono a sgorgarle copiose dai suoi occhi neri senza che lei se ne accorgesse.
- No, ma dai ... Sto ancora piangendo per Daniele - ridacchiò strofinandosi gli occhi per riuscire a bloccare (almeno un po') la "perdita".
Uno squillo irruppe il silenzio che dominava l'appartamento.
La ragazza si alzò a fatica dal letto ed afferrò il cellulare.
- Si? - -"Giada"-.
Era Mika. 
- Mika ciao ... Che succede? - lui non rispondeva
-" Vieni su da me ... Dobbiamo parlarne faccia a faccia "-.
Il cuore di Giada si bloccò: la paura cominciò ad invaderle tutto il corpo, le mani tremavano.
Chiuse la chiamata e si diresse a tutta velocità verso l'appartamento del cantante.
Appena entrò vide che Michael era chino sul tavolo, le mani tra i capelli, lo sguardo triste, il tavolo con qualche lacrima qua e là.
- Mika ma che succede? - chiese avvicinandosi a lui
- Ci ha fregati entrambi ... - mormorò sbarrando gli occhi
- Chi? - - Daniele! Ha detto tutto alla stampa, non mi ha dato retta. -.
Giada quasi svenne. 
Barcollò e si appoggiò al tavolo.
- Ha scritto una lettera - continuò - Rivelando tutto agli editori. Il manager è furioso. Dobbiamo finirla qui o rischiamo tutti e due ... -.
Gli occhi le divennero dapprima lucidi e poi due cascate (by me: LOL).
- Lo sapevo, lo sapevo! - urlò cadendo a terra in ginocchio - Daniele è fatto così! Se non ha ciò che vuole sono cavoli amari! È tutta colpa mia! Finisco sempre per combinare guai! - esclamò coprendosi gli occhi
- Giada non dire questo ... - 
- NON DIRE QUESTO!? Mika, sapevo che eri gay ma la mia mente non riusciva a non pensare a te! So solo rovinare la vita a tutti credo che sia abbastanza evidente. Ho paura, Michael. Ti ho rovinato la carriera, la reputazione ... - disse tra un singhiozzo e l'altro.
Mika si sedette accanto a lei e l'abbracciò teneramente.
- Mika mi dimetto ... - sussurrò fissando il vuoto
- Che cosa? - - Hai capito benissimo. È l'unico modo per non far soffrire nessuno dei due. Non riuscirei a sopportare il fatto di vederti ogni giorno e comportarmi solo ed esclusivamente come una dipendente ... Credimi è la soluzione migliore -.
Mika stava per controbattere, ma si limitò ad annuire.
- Addio Mika. Sappi che ti amo -.
Un ultimo tenero e passionale bacio e poi via dalle proprie vite.
Come se non si fossero mai conosciuti.

---

Erano passati all'incirca 3 mesi da quando Giada si era licenziata.
Mika aveva concluso il tour con successo ed era riuscito, bene o male, a smentire la lettera di Daniele, anche se non ne era stato felice perché non gli piaceva mentire alla gente, ai suoi FAN! 
Era tornato a Londra. Gavin e lui non abitavano più insieme, nom avevano più parlato faccia a faccia.
Quel giorno Mika stava facendo una passeggiata per St. James's Park. 
Si meritava un po' di relax dopo quello che aveva passato.
Si sedette su una panchina libera quando all'improvviso, una ragazza con i pattini in linea gli cadde addosso.
- Scusi scusi non l'ho fatto apposta - si giustificò alzandosi 
- Non importa - la rassicurò cordialmente.
Sul viso della ragazza comparve un sorriso smagliante e nei suoi occhi si accese una scintilla di felicità.
- Sei Mika? Oh mio Dio sono una tua grande fan! Mi fai l'autografo per piacere? - chiese porgendogli una penna ed il casco.
Mika sorrise e fece l'autografo allegramente.
- Mammina mia, grazie ancora! Ti posso presentare una mia amica per piacere? -.
Michael restò stordito a quella domanda ma alla fine si decise, ed annuì sorridendo leggermente.
La ragazza emise un risolino e poi corse (o pattinò?) via per tornare poco dopo con un'altra ragazza, anch'essa con i pattini.
- Comunque io sono Martina e lei è la mia amica Giada - il ragazzo tremò sentendo quel nome e gli parve che anche lei barcollò guardandolo.
- Ciao ... - mormorò deciso
- Ehi ... -
- La mia amica Giada è una grande ballerina, sai? - continuò Martina sedendosi accanto a lui
- Non vedo come gli possa interessare - ribatté l'altra a braccia incrociate
- Oh ma ha fatto bene a dirmelo. E dimmi, Giada, hai mai ballato con una scopa? -.
Sul viso della ragazza comparve un ghigno divertito.
- Beh ora che me lo chiedi, tanti ricordi mi riaffiorano nella mente. Per esempio, Mika, hai mai ballato con una parrucchiera? -
- Chi lo sa! Forse si, forse no. Tu che mi dici? -.
Martina li guardava stordita, non capendo la situazione.
- E poi credo che tu abbia ballato anche con un ragazzo ... Sai che è molto simpatico? - si elogiò Mika ridendo
- Come la sabbia nelle mutande! -
- Ehi, non offendere! -
- Perché ti interessa? -
- Già - 
- Come quando quel ragazzo mi ha spruzzato addosso la panna montata? O come quando mi ha fatto uno scherzo in aeroporto!? BEH QUEL RAGAZZO MI MANCA DA MORIRE -
- ANCHE LEI MI MANCA -
- BENE - - BENE -.
E si baciarono davanti a Martina che fece una faccia indescrivibile.
- Martina, acqua in bocca - la minacciò Giada puntandole il dito contro
- Si si tranquilla -.
Si erano rincontrati e adesso, a costo di qualsiasi cosa (by me: aww dolciosi <3), non si sarebbero più lasciati.
BY _sweetyme_
Ciaoo! Aggiorno oggi perché sabato parto per il campeggio e starò via fino al 21 Giugno. Quindi mi dispiace ma per tutta la settimana non potrò aggiornare :( Ma quando tornerò cercherò di aggiungere un nuovo capitolo :) Spero vi sia piaciuto!! :D Ciauu e alla prossima <3 

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Capitolo 16
*** Dream ***


Martina sorrideva come un'ebete fissando dapprima Giada e poi insistentemente Mika.
- Mi fa quasi paura ... - mormorò lui all'altra che rideva divertita
- Oh ma dai! È solo un po' emozionata -.
A Martina scappò una risatina euforica.
- Hihihi ... Mika ... Patatone - disse come una bimba e dondolandosi sulla panchina in stile trottola
- Si, in effetti fa' paura - ammise strizzando gli occhi 
- Ok mi calmo un po' ... Vi lascio da soli, amorini. Il mio cuore resterà solo, in eterno. Come quando ho cercato di far mangiare il mio gattone -
- Mi dispiace, Marty ... È morto? - - No, solo che non avevo gattoni e così cercavo di dare da mangiare al mio peluche -.
Michael restò stordito da quello che aveva appena detto la fan. 
Martina salutò l'amica e pattinò via ma sbatté contro un ragazzo.
- Scusa - disse 
- Ehilà! Vieni spesso qui? Vuoi bere qualcosa? - le chiese
- Hihihi siiiii - ridacchiò lei tirandolo via, facendo scoppiare a ridere Giada.
- E per fortuna doveva restare da sola in eterno! Martina è sempre la solita - esclamò ridendo e prendendo a braccetto il cantante che continuava a passarsi le mani tra i capelli.
Cominciarono a passeggiare nel parco in silenzio, senza scambiarsi una sola parola.
- Beh come va? - gli chiese rompendo il silenzio
- Bene e te? - - Tutto bene ... - - Ok -.
E di nuovo quiete totale.
- Dimmi qualcosa, ti prego - 
- Gnammo - 
- Eh? - 
- Ho detto la prima cosa che mi è saltata in testa ... Non intendevi questo? -.
Giada scosse leggermente la testa sorridendo.
- Intendo dire, che vorrei che mi parlassi di qualcosa. Qualunque cosa! Sono stata senza te per troppo tempo e mi sento in testa una pallina da ping pong che continua a rimbalzare - spiegò chiudendo lentamente gli occhi.
- Non capisco che c'entri la pallina, sinceramente - ridacchiò
- Confusione, pura confusione. Mi spiego male, lo so -
- Il fatto è che non ti conosco poi così bene -.
La ragazza si bloccò di colpo: gli occhi sbarrati, fissi su di lui che la guardava preoccupato.
- Ho detto qualcosa di sbagliato? - balbettò incerto
- Fammi capire questa cosa ... Ti sei fidanzato con una ragazza che dici di non conoscere bene? Follia - disse a denti stretti l'altra
- Beh vuoi dirmi che so qualcosa su di te? Tu sai tutto su di me, ma io niente sul tuo conto! -.
La parrucchiera respirò profondamente e poi lo abbracciò stretto.
- Hai ragione scusa. È che il tuo amore è come una droga -
- Da The Origin of Love, vero? Una mia canzone - 
- Neanche lo sapevo! - sorrise innocentemente l'altra mettendosi sulla punta dei piedi 
- E perché la stavi ascoltando? - chiese prostrandosi in avanti Mika.
Giada restò per un attimo stordita, per poi sgranare gli occhi stupefatta.
- Come lo sai? - mormorò confusa indietreggiando di qualche passo
- Se devi mentire su una mia canzone ... Cerca di nascondere il cellulare invece che tenerlo acceso e nella mano - le sussurrò all'orecchio ridendo leggermente.
Risero entrambi per poi tornare a passeggiare.
- Dimmi qualcosa di te per favore. Almeno potrò vantarmi di sapere tutto di te -
- Neanche io so tutto di me - - Beh tu dimmi lo stesso -.
La ragazza ci pensò un po' e poi disse : - Il mio vero nome sarebbe Giudith ma me l'hanno cambiato a tre anni ... da allora sono Giada Sweeney. Mi piace il blu in tutte le sue sfumature. Odio il grigio perché mi fa venire mal di testa. Ho fatto danza classica per 8 anni. Non sono mai stata un tipo semplice da capire ... Ho un tatuaggio sulla caviglia a forma di fata/coccinella. Mi piace Birdy perché mi rilassa oltre al fatto che è bravissima per me ... -.
Michael sorrise sfoggiando amorevolmente le sue fossette rivolte a lei che stava con lo sguardo fisso a terra imbarazzata.
Le gote erano rosse come i pomodori, battuta che la pop star non si lasciò sfuggire di mano anche se la irritò ed imbarazzò ancora di più. 
- Potresti non fare questi commenti? Mi mettono ansia oltre ad un po' do rabbia - gli chiese mostrando i suoi occhioni neri tipo cucciolo smarrito
- Ci proverò, ok? È già un buon inizio. Ma a patto che mi dici un'altra cosa -
- Cosa? - - Il tuo più grande sogno. Oltre a quello di essere fidanzata con un affascinante cantante -.
- Oltre che un gran modesto - rise divertita aggrappandosi nuovamente al braccio del ragazzo che aveva "lasciato" pochi attimi prima.
- Vorrei tanto poter cantare come professione. La parrucchiera è un bellissimo mestiere per me ma non credo che sia la mia vera strada ... -.
A Mika si illuminarono gli occhi: un guizzo di felicità emerse tra le iridi color cioccolato orlate di verde.
- Che ti prende? - gli domandò vedendo che continuava a sorridere fissando il vuoto
- Ho un'idea brillante più del nero dei tuoi occhi! VIENI - e detto questo la tirò fino all'altra parte della strada, dove una grande sorpresa l'attendeva. 
Lei e qualcun altro ...

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Capitolo 17
*** Koala and interview ***


- No! - gridò sbattendo le mani sulla scrivania - Ma che ti salta in mente!? Sei impazzito!? -.
Mika stava fermo ed impassibile davanti all'uomo che lo scrutava con sguardo torvo e rabbioso.
- È un'ottima idea - sospirò il cantante a braccia incrociate ma l'altro sembrava non voler cambiare opinione.
- Mika, già non dovresti più vederla, ok? Poi questo ... È un azzardo! Non possiamo permetterci un tale affronto - 
- Non è un affronto e non rovinerà nessuno! -
- E per il fatto della dichiarazione sul fatto che tu eri gay?! EH!? Ci hai pensato?! - - Certo! Fammi fare un'intervista e risolvo tutto! Non riesco a mentire ai miei fan e risolveremmo più problemi così -.
I due sguardi ostili tra gli uomini si "allontanarono" e il manager si appoggiò allo schienale della poltrona girevole con un sospiro tra l'esasperazione e la stanchezza.
- Senti, Mika, se vuoi fare questo non so che dirti ... Ma ti rendi conto di ciò a cui vai in contro, vero? - Mika annuì convinto.
Alla fine l'uomo seduto di fronte alla scrivania fece cenno di aprire la porta dell'ufficio dalla quale, pochi attimi dopo, emerse Giada.
Era titubante e preoccupata, poiché non sapeva neanche lei a cosa aveva pianificato Michael.
- Signorina Sweeney lei sa dell'idea di Mika, giusto? - - No ... - mormorò tremante, guardando dapprima il manager e poi il ragazzo che le sorrideva amorevolmente.
- Vorrebbe che lei partecipasse ad un'intervista con lui ... Sia per annunciare il fidanzamento ufficiale ... Cosa di cui non ero stato avvisato - ringhiò lanciando uno sguardo furtivo a tutti e due - Sia per lanciare la sua carriera come corista nei vari concerti del suddetto Michael -.
La ragazza sgranò gli occhi e si girò verso il cantante che la fissava con occhi di felicità e guizzi di gioia che gli sprizzavano da tutti i pori.
Il silenzio calò per pochi secondi tra i tre. 
Un'aria di tensione inondava la stanza. 
- Beh non so che dire ... - disse alla fine lei sorridendo
- Tu dì solo SI - rise divertito Michael mettendole un braccio intorno al collo.
- Beh non vedo come posso rifiutare. Accetto volentieri - esclamò avvicinandosi alla scrivania dove il manager si era appoggiato con i gomiti.
- Beh vedo di preparare i contratti entro un paio di ore ... Chiamerò io personalmente per dire ora, luogo e giorno dell'intervista. Fino ad allora, vi auguro buona giornata - e detto questo, li fece accompagnare all'ingresso dello stabile.

Una volta usciti, lei si aggrappò alla schiena del cantante come un koala.
- Ma che fai? - le domandò ridendo come un pazzo
- È che sono troppo felice! Devo abbracciare qualcuno - strillò felice
- In modo normale no, vero? - - Ma è più coccoloso così! E poi mi aggrappo meglio ... Non sai come si scivola quando si effettua "l'abbraccio koala" davanti! Sulla schiena almeno è più divertente -.
Poi Giada vide che un bambino con un lecca lecca in mano li guardava.
Li salutò con la manina e poi urlò alla mamma: - MAMMA, MAMMA! VOGLIO ANCHE IO QUEL KOALA DI PELUCHE! GUARDA COM'È SOFFICE E RESISTENTE -. Il bambino mise una manina sulla faccia della ragazza, cosa che fece scoppiare a Mika una grande risata.
- Ehm bimbo, guarda che non sono un peluche ... - sospirò sbattendo gli occhi ma il piccolo nom si smuoveva, anzi, sorrise anche di più.
- Kevin, non essere maleducato! Dai andiamo - ordinò la madre trascinandolo via per mano mentre lui si dimenava scontento.
- Ti chiamerò Koala - disse tra le risate Michael 
- Ha ha ha. Ma che divertente - sbuffò l'altra alzando gli occhi al cielo - Sbaglio o avevamo detto "niente battutine cretine"? -
- Ma questa non è una battutina cretina! È il tuo nuovo soprannome -.
La ragazza stava per ribattere ma lasciò che uno sbuffo indispettito prendesse posto a tutta quella marea di parole che la stavano assalendo. 
Scese dalla schiena del fidanzato e si diresse verso l'appartamento del cantante.
Appena entrata, una marea di colori le invase le pupille.
Lampadari piumati, pareti variopinte, divani e poltrone colorati dominavano l'appartamento. 
- Wow ... - mormorò esterrefatta - Non credevo che esistessero lampadari piumati ... Sono nel Mondo di Oz? -.
Michael ridacchiò - No, sei solo nel Mondo di Mika. Quanto ai lampadari ... Mi piacciono le cose stravaganti e questi sono un tocco di colore in più, non trovi? -
- Come se non fosse già colorato - 
- Beh meglio del grigio più profondo, no? - 
- Mmh ... Si, penso che tu abbia ragione - ammise sorridendo e sedendosi su uno sgabello che stava davanti ad un magnifico pianoforte a coda.
Poi lo guardò con sguardo implorante e, senza dire parole, si capirono a vicenda.
Mika si sedette accanto a lei e cominciò a suonare un motivetto allegro: The Origin of Love.
Quando staccò le dita dai tasti, Giada gli prese le mani.
Lo guardò negli occhi e gli disse ridendo: - Ammira - e cominciò a suonare Skinny Love.
Poco dopo si unì anche l'altro: una bellissima melodia si diffuse nell'aria.
La ragazza aprì la bocca, chiuse gli occhi e le parole le uscirono copiose come le lacrime quando aveva scoperto la lettera di Daniele.
- Come on skinny love just last the year
Pour a little salt we were never here
My, my, my, my, my, my, my, my
Staring at the sink of blood and crushed veneer

I tell my love to wreck it all
Cut out all the ropes and let me fall
My, my, my, my, my, my, my, my
Right in the moment this order's tall

And I told you to be patient
And I told you to be fine
And I told you to be balanced
And I told you to be kind
And in the morning I'll be with you
But it will be a different kind
And I'll be holding all the tickets 
And you'll be owning all the fines -.

Troppi ricordi le affioravano nella mente. 
Staccò le dita dai tasti e guardò Michael: aveva la faccia leggermente sputacchiata.
- Pff - disse ad occhi chiusi e ridendo 
- Scusami ... - mormorò imbarazzata ma sorridendo lievemente
- Canti bene ... Ma cerca di non sputare più -.
Lei sorrise e gli disse: - Te l'ho detto che Birdy mi rilassa -.
Uno squillo irruppe nella sala: il cellulare di Mika, che rispose poco dopo.
Quando chiuse la chiamata, la guardò dritto negli occhi.
- Sei rilassata? - le chiese 
- Si ... Perché? - 
- Perché abbiamo subito l'intervista -.
Giada quasi svenne.

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Capitolo 18
*** Interview, pure madness and ... Pupù ***


- Come subito!? Dovrebbe essere tra un paio di giorni - mormorò sgranando gli occhi e muovendo la testa come una pazza
- Andiamo - ridacchiò Mika tirandola per un braccio fino alla porta
- Non possono intervistarmi da qui? Lontano dagli occhi dei giornalisti - continuò supplichevolmente
- Non è niente di ché! Coraggio non fare la bambina piccola - sbuffò
- No, no e no! Convinci il manager a fare un'intervista a distanza! -
- Giada per piacere, siamo in ritardo! ANDIAMO - insistette stanco.
- Guarda che faccio la ventosa, eh!? Ho paura!! Lasciami qui o faccio la ventosa su per i muri! Ma anche la porta va bene! - lo minacciò puntandogli il dito contro
- No. Dai andiamo! - insistette Micheal tirandola per le gambe perché si era attaccata allo stipite della porta con le mani.
- Grazie mille ma rifiuto l'offerta e vado avanti! - gridò mentre lui la prendeva a mo' di principessa.

---

- Dove vi eravate cacciati!? - chiese a denti stretti il manager quando li vide salire sul palchetto dove si sarebbe tenuta l'intervista
- Non importa adesso. Basta che siamo qui, no? - sorrise innocentemente Mika trascinando Giada nel posto accanto al suo.
- Vi ringrazio per essere qui. Bene, possiamo cominciare questa intervista - affermò l'uomo e subito una marea di mani alzate.
- Perché questo ritardo? - chiese una giornalista
- Ehm ... Problemi con le porte e le ventose - disse Mika 
- Si ... Le porte e le ventose sono molto cattive - balbettò lei.
- È vera la vostra relazione? - domandò un uomo.
La ragazza guardò il ragazzo e gli prese la mano
- Beh ... Si - mormorò lui
- E per la dichiarazione di omosessualità? Era tutta una frottola!? Ci ha presi per fessi!  - urlò adirato un signore dal fondo della sala.
Il cantante non sapeva cosa dire. Le lacrime salivano agli occhi, non riusciva a ribattere.
- Rispondo io - affermò sicura - La dichiarazione di omosessualità era verissima. Solo che poi si è innamorato di me, e la situazione si è complicata nettamente. Vedete, lui non vi ha preso per fessi o altro. Anzi! Se vi avesse preso per stupidi non saremmo qui a dirvi tutta la verità. Lui ci tiene a voi, a tutti voi. Era addolorato di mentirvi e lo è tutt'ora per avervi mentito per troppo tempo. E comunque, credo che non si possa insinuare che era tutta una frottola. Ho risposto alla sua domanda? -.
L'uomo si zittì e Giada sorrise facendo spallucce verso Mika che le sorrise.
Dalla sala si alzarono degli applausi che si dilungarono per 2 minuti, lasciando sbigottiti tutti e tre.
- Beh se qualcuno deve ancora dire qualcosa ... - disse il manager ma nessuno, stranamente, alzò la mano. 

---

- E per fortuna avevi paura! Sei stata grande - la baciò 
- Mi merito il gelato? - - E va bene -.
Quando andarono dal gelataio, Giada si appiccicò al vetro.
- Io un cono al cioccolato e lei -
- Io tutto! - esclamò facendo la faccia cucciolosa
- No, tutto no! - la rimbeccò 
- Uff ... Ok allora questi due - sbuffò come una bambina
- Un cono fragola e pistacchio -.
Appena usciti, la ragazza si avventò sul gelato, divorandolo in pochi minuti.
- Incredibile - mormorò Mika
- Lo so! Perché nel cono non mettono del cioccolato fuso? - 
- Eh!? No! Hai mangiato un gelato gigantesco e non hai nemmeno l'emicrania da gelato o ... O altro! Sei incredibile -.
Lei cominciò a camminare stile modella.
- Modestamente ... Me ne rendo conto! - esclamò mettendosi in posa e facendo scoppiare a ridere il ragazzo.
Girandosi però, inciampò e cadde a pancia in giù.
- Stai bene? - le chiese la pop star 
- Per quanto si può stare bene in questa posizione ... E Micheal dimmi ... Hai rovesciato il gelato al cioccolato in questo punto? -
- No ... -.
Giada si alzò di scatto.
- Non era gelato!? Mi sono sdraiata sulla pupù, sulla pupù! - cominciò ad urlare vedendo la macchia marrone e puzzolente sulla maglietta
- Aiutami! - strillò a Mika che alzò le mani
- No! Non saprei che fare! - disse tra le risate lui
- Ti fa tanto ridere, Penniman? Perché non dai un abbraccio alla tua fidanzata!? - esclamò cominciando a rincorrerlo.
- Aiuto! Cerca di uccidermi - 
- Non è vero! Cerco solo di abbracciarlo - ribatté facendo la finta offesa.
- Ma dato che non vuoi - continuò facendo la triste - Me ne vado nel mio appartamento. Sola soletta. Io ... E Monsieur Le pupù. Si, ho dato un nome ad una cacca spiaccicata alla mia maglietta! Ma è l'unico modo per rimpiazzare l'assenza del mio fidanzato che a quanto pare non vuole abbracciarmi per una svista. Oltre al fatto che mi sono fatta male - piagnucolò andando a passo spedito verso il suo appartamento, che era a pochi isolati da dov'erano. 
- Aspetta! Giada! - esclamò rincorrendola
- Hai sentito qualcosa Le pupù? Mi sembrava una mosca! Magari ronzava intorno a te - 
- Perché te la sei presa tanto? Neanche tu mi abbracceresti se avessi una cacca sulla maglietta - 
- Vero. Ma urlare che stavo cercando di ucciderti era esagerato! Quindi io ora vado a casa mia, mi cambio maglietta e magari mi bevo un thé con Monsieur Le pupù prima di gettarlo in lavatrice e cancellarlo dalla faccia della maglia. Nonché dalla terra -.
Mika restò in silenzio ed immobile mentre lei si allontanava.

Giada si chiuse nel suo appartamento ma non fece tempo a cambiarsi maglietta che  suonarono al campanello.
- Si? - chiese aprendo la porta dove apparve un Micheal con un mazzo di fiori gigantesco in mano.
- Mi perdoni? - le domandò porgendole il mazzo
- Credevi che fossi arrabbiata così tanto? Stavo solo scherzando - rise divertita
- Beh sei imprevedibile - fece spallucce
- E poi non dovresti scusarti con me! Ma con Monsieur Le pupù! Poverino, l'hai offeso -
- Lo dicevo io che sei imprevedibile! Davvero vuoi che mi scusi con quel coso? Insomma, è solo una cacca ... - sospirò sbigottito il ragazzo
- Prima cosa, lui non si chiama "coso" ma Monsieur Le pupù! Secondo, ebbene si, voglio che ti scusi con lui! Tu sottovaluti il nostro rapporto ragazza/pupù -.
Michael alzò gli occhi al cielo disperato.
- E va bene ... Scusa Monsieur Le pupù non dovevo trattarti come una pupù - scoppiò a ridere
- Gnee divertente! Ha fatto la battuttona, lui! Ma possiamo accettare le scuse, vero Le pupù? Dai entra pure -.
Mika si accomodò sul divano e cominciò e mordersi le unghie nervosamente.
- Se vuoi tagliarti le unghie basta che me lo dici, non devi fare così! - sospirò sorridendo
- Non è per quello ... - sussurrò - Devo dirti una cosa -.
La ragazza si bloccò. E, lentamente, si sedette sul divano.
- Mi fai venire l'ansia così - - Più del solito? Sono spacciato! -
- Gnee battutona numero due! Mika sono seria, dimmi tutto -.
Il ragazzo prese un respiro.
- È da tempo che stiamo insieme e vorrei presentarti i miei parenti -.
Giada cominciò ad andare in iper ventilazione.
- Calma calma calma! Non è niente di male! Andrà tutto bene - cercò di tranquillizzarla
- E se non fosse così?! E se non piacessi ai tuoi e cominciassero ad odiarmi!? Noi non potremmo stare insieme ed io impazzirei più di quanto sono pazza io! Capisci!? ARRIVEREI AL LIMITE DELLA PAZZIA - urlò mettendosi come un riccio. 
- Tranquilla ... Ora ti bevi un thé e ti calmi. Hai visto anche prima: sai essere molto seria ma allo stesso tempo te stessa. Andrà tutto bene. -.
Il ragazzo la abbracciò teneramente.
- Me lo fai tu il thé? - gli chiese sorridendo 
- E va bene. Anche per Monsieur Le pupù? -
- No, lui ora se ne andrà a fare un viaggetto ad Acqua Pazzie. Attrazione speciale? Il Sapone extra pulente! -.
Rise un po' ma aveva lo stesso paura: decise che sarebbe andata bene, a prescindere da quello che avrebbero fatto, detto o pensato.

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Capitolo 19
*** Family ***


Giada si alzò e buttò nella lavatrice la maglietta. 
Osservò i getti d'acqua che eliminavano ogni traccia del suo amico pupù.
- Onore ai caduti - disse una voce che la fece voltare di scatto.
Mika stava appoggiato allo stipite della porta sorridendo.
- Mi mancherà - biascicò la parrucchiera - Dovevamo ancora fare tante cose insieme ... Come per esempio andare a fare shopping, metterci lo smalto, guardare le riviste e confidarci i segreti più intimi ... - continuò avvicinandosi al ragazzo che prese a ridere. 
- 1: come fai a mettere lo smalto ad una cacca? 2: le cacche non parlano 3: eri più affezionata a Monsieur Le pupù di quanto lo sei a me - disse allontanandosi dal bagno.
- Ed io che ti ho anche preparato il thè - mormorò prendendo la pentola dove c'era il liquido bollente.
- Ehi aspetta che cosa vuoi fare? - chiese sgranando gli occhi.
Michael sospirò e corse nella sua direzione urlando.
Lei cominciò a scappare impaurita, cercando di seminarlo ma lui la raggiunse subito.
- Michael abbi pietà - lo implorò ridacchiando un po': credeva che stesse scherzando ma quando vide l'espressione da maniaco sul suo volto cambiò opinione e cominciò a tremare tanto che cadde a terra.
- Tu mi hai tradita Giada Sweeney! Monsieur Le pupù ti ama giusto? Ed è morto per amore, no!? BEH NON FACCIAMOLO ASPETTARE! SCOMMETTO CHE VORRÀ AVERE LA SUA AMATA VICINO A LUI! - gridò gettandole addosso l'acqua bollente.
- AAAAAAAH! - strillò istintivamente lei chiudendo le palpebre. 
Quando si accorse che la pelle non le bruciava, aprì gli occhi: Mika si rotolava a terra ridendo come un pazzo. 
- Ma che!? IDIOTA! - esclamò con tutta la voce che aveva stringendo i pugni.
Il cantante non smetteva di ridere tanto che il pavimento era bagnato.
- Dovevi vederti! HAHAHAHA! "Mika abbi pietà!" HAHAHAHA - disse con il fiatone tra una risata e l'altra.
- Quanta acqua sprecata! Sento l'Oceano che grida vendetta - disse alzandosi in piedi: era bagnata fradicia. 
- Non so cucinare molto bene e il thè non mi è venuto così ... Beh almeno stai fresca! - si giustificò ridacchiando.
Giada incrociò le braccia e fece il beccuccio.
- Mi abbracci? - gli chiese con la faccia da cucciolo.
Mika non sapeva che fare: era tutta bagnata, d'altronde ...
Alla fine alzò gli occhi al cielo e la strinse forte.
- Devi asciugarti sta sera c'è la cena con i miei parenti, te lo ricordo ... - le sussurrò baciandole la fronte.
La ragazza sgranò gli occhi incredula.
- C come sta sera!? NON MI AVEVI DETTO QUAND'ERA! - esclamò quasi urlando.
- Già me ne ero scordato ... Hehe sai com'è ... Capita - disse passandosi ripetutamente la mano tra i ricci scuri.
- Oddio, che cosa faccio!? A che ora è?! - gli domandò correndo in bagno.
- Alle 8 di sera - le rispose incrociando le braccia.
Per poco non svenne.
- Che coooosa!? Fra tre ore?! Ho appena il tempo di farmi la doccia, lavarmi i denti, tagliarmi le unghie, mettermi lo smalto, piastrarmi i capelli, scegliere cosa mettere, provare vari vestiti, truccarmi, mettermi le scarpe, mangiare qualcosa perché a pranzo ho digiunato, ri-lavarmi i denti e farmi un thè per calmarmi! Devo sbrigarmi! - gridò chiudendosi in bagno. 
Il ragazzo sorrise divertito e si avviò verso la porta.
- Tu sei pazza! - le gridò prima di uscire.
- Ti amo anch'io, grazie! - gli rispose ridendo.

---

Erano le 7:30 di sera. Mika era davanti alla porta dell'appartamento della ragazza.
- Spero non sia andata in paranoia - sospirò pensando alla reazione della sua fidanzata.
Bussò un paio di volte e dopo 5 minuti circa, Giada aprì.
Indossava dei jeans blu, una maglia di taffetà viola con la scollatura all'americana, delle francesine con il tacco beige ed un braccialetto di perle.
I capelli (che le erano cresciuti fino alle spalle in quei tre mesi) erano sciolti, con una forcina nera che le teneva su il ciuffo.
- Sei anche troppo elegante - disse sorridendo.
- Grazie ... Andiamo? -.
Si avviarono verso la casa della madre di Michael.
Appena furono davanti alla porta, la ragazza prese a tremare.
- Calma! Respiri profondi e pensa positivo - la rassicurò prima di bussare.
- Come vorrei che Monsieur Le pupù fosse qui con noi! Mi saprebbe rassicurare e tranquillizzare - sospirò afflitta.
Il ragazzo la fulminò con lo sguardo e lei alzò le mani.
- Ehi ehi calmo scherzo! - ridacchiò con il tono più innocente del mondo.
La madre di Mika aprì subito sorridendo.
- Mama! - esclamò abbracciandola stretta.
Giada li osservava sorridendo.
- Mama lei è Giada Sweeney la mia fidanzata - continuò poi facendole cenno di entrare.
- Buona sera signora - disse sorridendo timidamente.
- Oh ti prego chiamami Jonni - le disse cordialmente.
L'appartamento era molto grande e colorato.
-" Ho capito da chi ha preso la passione per i colori Mika "- pensò sorridendo.
- Giada loro sono le mie tre sorelle: Yasmine, Paloma e Zuleika mentre lui è il più piccolo. Fortuné - spiegò ridacchiando.
- Si si bravo Miki! È un piacere Giada - esclamò stringendole la mano il fratellino.
- Piacere mio - disse l'altra senza smettere un attimo di sorridere.
- Noi invece ci abbracciamo! - urlò Zuleika abbracciando Giada che ridendo ricambiò l'abbraccio.
- ABBRACCIO DI FAMIGLIAAAA - gridò Mika stringendole tutte e due.
Insomma, in un attimo tutti erano abbracciati.
- Dai, andiamo a mangiare che ho sentito nella pancia di Michael un terremoto - disse amorevolmente Yasmine.
Si sedettero a tavola e, portata dopo portata, la ragazza si rilassava sempre di più.
La serata scorse velocemente, tra risate e battutine divertenti, a volte idiote (fatte dal nostro amatissimo Mika).
- È stato un piacere conoscerla Jonni - disse la ragazza sorridendo, prima di andarsene.
- Per noi è stato un piacere! Tornate presto e vedete di non sparire - disse abbracciandola e poi stringendo a sé la pop star.
- Mama! - ridacchiò commosso Mika.
Salutarono tutti e poi si diressero verso l'appartamento di Michael.
- Ti sei commosso vero? - gli chiese sorridendo dolcemente.
- La famiglia è sempre la famiglia - rispose prendendola a braccetto. 
- È andata benissimo, una serata piacevolissima. La tua famiglia è magnifica! Ma credo che vomiterò ... Ho mangiato troppo! Sento i conati di vomito che salgono! Blurgh! - esclamò portandosi una mano alla bocca.
- Oh no no no! Non puoi vomitare sul marciapiedi! CORRI!! - urlò cominciando a correre tirandola per la mano.

BY _sweetyme_
Ehilà ;) Vi è piaciuto il capitolo? Spero di sì! Manca poco alla fine della nostra storia ... Ancora pochi capitoli e vi lascerò in pace :( Ma non per molto MUAHAHAHAHA XD Grazie a tutti e alla prossima ciauuuuu :)



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Capitolo 20
*** Will you marry me? ***


Michael stava appoggiato allo stipite del bagno.
Si mangiava le unghie nervosamente: lei era chiusa nel bagno da dieci minuti.
- Posso entrare? - chiese per l'ennesima volta bussando alla porta.
- Vuoi vedere le cascate di vomito? Potrei schizzarti! - rispose a stento la ragazza.
Mika alzò gli occhi al cielo e spalancò la porta: Giada era nella vasca da bagno in un mare di schiuma.
- Ma che ...?! Tu non stavi vomitando? - chiese con aria accusatrice.
Lei fece la faccia da angioletto e cominciò a ridacchiare imbarazzata.
- He he he ... - disse mettendosi una mano tra i capelli - Vedi ... All'inizio vomitavo come un bambino che torna da più di un giro sulle montagne russe ... Ma poi, quando il fiume si era calmato, ho deciso di farmi un bel bagno caldo pieno di schiuma! - si giustificò lanciando un po' di schiuma in faccia al ragazzo.
- E perché non me l'hai detto? - esclamò togliendosi le scarpe e gettandosi nella vasca.
- Per questo! - gridò mentre Mika la immergeva nella schiuma.
- Esci!! - sputacchiò appena la testa fu di nuovo in superficie.
- No! Ho la schiuma nelle mutande e ne vado fiero! - disse in modo solenne alzando le mani come la Statua Della Libertà.
- Piuttosto esci tu da SchiuMika Ville! - continuò ricacciandola sott'acqua, tra il mare di spuma morbida e luccicante.
- Michael Holbrook Penniman Jr giuro che se non esci faccio la ventosa su per i muri! E sta volta starò appiccicata per ore intere - lo minacciò uscendo di soppiatto dalla vasca mentre lui era sott'acqua.
Si mise l'accappatoio e poi incrociò le braccia seria.
- Maledetta ventosa! E va bene esco - sospirò alzandosi e togliendosi la schiuma di dosso. 
- Devo vestirmi esci - continuò poi spingendolo via.
Appena fu uscito, Giada si crucciò.
- Strano che non abbia voluto stare dentro ... Mmh ... Dovrei preoccuparmi? Naah - ridacchiò a quel pensiero.

---

Uscì in pigiama dopo 20 minuti e, vedendo che Michael non c'era, si diresse in salotto.
Appena arrivò, una scena tenerissima la avvolse: Mika era addormentato sul divano avvinghiato ad una coperta.
- Aww! Beh credo che potrà dormire qui ... Infondo ... Se mai ci sposeremo ... Dovremo abitare insieme! Aww già immagino la nostra vita! Certo, sarebbe piuttosto bizzarra ... Ma io starei sempre con lui almeno - immaginò dirigendosi in camera da letto.
Poco dopo Mika aprì gli occhi. 
-" Ma ... Matrimonio? Vuole ... Sposarmi? Il matrimonio mi mette ansia, non credo di essere pronto ... "- pensò.
- No, non sono pronto - sussurrò.
-" Sei pazzo!? -".
- Chi sei tu? -.
-" Il tuo cervello, chi vuoi che sia!? -.
- Ok, Giada mi ha contagiato con la pazzia pura - sospirò alzando gli occhi al cielo.
-" Senti, tu dici di non essere pronto ... Ma invece lo sei! Insomma, la ami? "-.
- Si, moltissimo -.
-" E non è solo attrazione fisica, neh? Non l'avete mai fatto! Non è come con Gavin. E non ricordi com'eri triste senza di lei in quei tre mesi? VUOI DIRMI CHE NON SEI PRONTO!? "-.
- Beh a pensarla così si, sono pronto ... Ma non mi basta! Voglio un segno ... -.
-" E che schizzinoso che sei! E pazzo anche! -".
- Cosa ti aspettavi? Sono fidanzato con Giada, d'altronde. Ok, adesso mi alzo e voglio un segno - mormorò alzandosi in piedi.
Si diresse lentamente verso la finestra. 
Appena volse i suoi occhioni marroni contornati di verde fuori dalla finestra, una cosa lo sbalordì: un cartellone colorato di rosa e bianco dominava la strada. 
Aveva una scritta che diceva "FALLO E BASTA. NON TE NE PENTIRAI".
-" Se questo non è un segno, io mi chiamo Marinino! "-. 
- Ok, vado - disse deciso uscendo dalla porta dell'appartamento.
-" Dove cavolo vuoi andare!? "- strillò il suo cervello.
- Da un mio caro amico - rispose.

---

Le luci brillanti del sole penetrarono dalla finestra.
Il celo era orlato da nuovoloni grigi. 
L'aria umida di Londra si mischiava alla foschia mattutina che invadeva le strade, a loro volta invase dai fumi di macchine, taxi e bus vari.
Giada stiracchiò le braccia e, quasi strisciando, si diresse in cucina.
Prese una tazza di thè e si affacciò alla finestra aperta.
- PFFFFF - sputò tutto il liquido sulla testa di un passante che cominciò a sbraitarle contro.
- Ma che ... !? - biascicò fissando fuori. 
C'era un cartellone con su scritto:

GIADA, MI VUOI SPOSARE? 
P.S: Sono Mika!!

Giada corse in strada in pigiama dove Mika sorrideva mentre si crogiolava in punta di piedi.
- Beh? Non mi rispondi? - chiese ridacchiando mentre quella si avvicinava al cartellone ad occhi sgranati. 
- Cioè tu, in piena notte, hai preparato questo cartellone per chiedermi di sposarti!? - disse gesticolando come una pazza.
Michael annuì divertito.
Intorno a loro si era formata una grande folla.
Alcuni filmavano o scattavano foto.
- E vuoi anche una risposta subito!? -.
Calò il silenzio intorno a loro.
- SI! SI SI SI! - esclamò piangendo e saltandogli al collo.
Tutt'attorno si levarono applausi.
- Dimmi solo che il matrimonio non lo faremo in strada - gli sussurrò ridendo.
Lui per tutta risposta la baciò con tanta passione.


BY _sweetyme_
Ehilà :) Capitolo dolsce, neeh? ;)
Cervello di Mika: Mi hai fatto sembrare uno spacca scatole!
Naah sei il cervello di un cantante fantastico! E poi hai visto che lo hai aiutato a dirle di sposarlo, no? 
Cervello di Mika: Si ... Vabbé dì quello che devi dire e basta
Si giusto :) Il prossimo capitolo sarà l'ultimo ... E ci sarò anch'io! XD Eeeh già, non sono io la Giada della storia! :) Shock
Cervello di Mika: No
Ho preso il mio nome ma non sono io ^^" Comuuuuunque al prossimo (ed ultimo) capitolo ;)
Ciauuuuuuu <3

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Capitolo 21
*** Hair ***


Mika si staccò da lei con un ghigno beffardo sul volto.
Aprì la bocca per dire qualcosa ma invece ... Grugnì.
- Onik! - ridacchiò divertita Giada ma lui non smetteva di emettere quel verso.
- Michael ... Adesso basta ... - sussurrò poi imbarazzata.
Il ragazzo scoppiò in una fragorosa risata.
- Pronti? Via! - urlò un uomo con la tuta da tecnico cinematografico comparso da chissà dove.
- SEI SU CANDY CAMERA!!! - strillarono tutti in coro e puntandole il dito contro.
- C cosa? - balbettò sgranando gli occhi ed indietreggiando. 
- Ti ho sempre ingannata! Io non ti amo! Sono gay! Tu sei il soggetto più stupido su CANDY CAMERA! - spiegò ridendo Mika.
 - N non era Candid Camera? - biascicò con le lacrime agli occhi.
- Questa è CANDY CAMERA - esclamò furibondo l'operatore.
La terra tremò e dal nulla apparve una telecamera gigante, fatta di caramelle.
- Mika se è uno scherzo, non è divertente! - pianse Giada girandosi verso di lui che rideva come un pazzo.
La telecamera cominciò ad emanare un grande risucchio, che la inghiottì quasi totalmente.
La ragazza cominciò ad urlare terrorizzata e cercò invano di afferrarsi a qualcosa.
- Ciao ciao idiota! Fai buon viaggio!! - affermò la pop star per poi spingerla nel buco nero, provocato da Candy Camera. 
- NOOOOOOOOOOO - urlò dimenandosi, anche se capì che non c'era niente da fare; abbandonò le sue forze e si lasciò cadere, nel nero più intenso.

---

- Noooooooooo - un urlo squarciò il silenzio della casa. 
Una ragazzina (BY ME: eccomiiii XD) si sedette con un sobbalzo sul letto.
- Mio Dio che incubo pazzesco ... - mormorò portandosi entrambe le mani in faccia: la fronte era coronata da perle di sudore ed il suo cuore batteva forte.
Spostò lo sguardo sugli ovetti di zucchero nascosti sotto al letto.
- Io non vi mangio più - biascicò alzando lo sguardo al soffitto.
Si alzò pesantemente dal suo comodo, nonché caldo, giaciglio e si diresse a passo lento verso la cucina, dove la madre stava lavando i piatti.
- Ciao Giada! - l'accolse allegra - Dormito bene? - continuò.
- Ho fatto un incubo ... C'era Mika e c'era Giada -.
- Ah ma allora c'eri tu! - esclamò ridendo.
- No no! Era un'altra ... Vado a guardare la tv - rispose con uno sbadiglio.
- Sei una pigrona! - la rimbeccò la donna, sospirando.
La ragazzina però non si fermava: andò dritta sul divano, dove si "tuffò" a peso morto. 
Il primo programma che apparve nella televisione fu il telegiornale.
- Oh no! - sbuffò afferrando il telecomando.
Schiacciò ripetutamente il pulsante per cambiare canale, ma questo non funzionava.
- Cavolo! Maledetto telecomando! Mi tocca guardare il TG ... Certe cose mi mettono sia ansia che tristezza ... - mugugnò afflitta. 
Stava per andarsene dalla stanza quando una cosa attirò la sua attenzione: Mika.
"Sono in diretta da Londra. Questa dietro di me è la Cappella di St. James dove il cantante di fama internazionale Mika, si è appena sposato con la sua ex parrucchiera Giada Sweeney. " diceva una reporter.
Giada sgranò gli occhi e si appiccicò allo schermo come una lucertola su un sasso caldo in estate. 
- Dimmi di più ... - sussurrò alla TV come se la potesse sentire.
"Prima sono riuscita ad ottenere una dichiarazione dalla sposa.".
Apparve l'immagine della ragazza che, prima di entrare con il suo abito bianco ricamato di beige, diceva alla giornalista: "Sono felicissima di sposare Michael. Lui mi completa io ... Io lo amo come nessun altro. Mi completa, insomma. E pensare che è cominciato tutto per i suoi capelli ... E per una scopa danzante!" esclamò ridendo per poi afferrare delicatamente il buche ed allontanarsi, con il sorriso sulle labbra. 
La Giada ragazzina inarcò le sopracciglia e poi il suo volto s'illuminò.
Un dolce sorriso le incorniciò il viso. 
- Chissà perché quella Giada Sweeney mi piace già ...? O forse dovrei chiamarla Giada Penniman? - ridacchiò allegra.
- Ed ora capisco da dove era sbucato il mio incubo ... Ieri avevo letto questa su loro due ... Mi sa che il mio subconscio ha inzuppato tutto l'articolo per poi vomitarlo durante la notte - pensò spostando lo sguardo sulle numerose riviste di gossip che inondavano il salotto. 
- Hair ... - biascicò poi sbarrando gli occhi - Mi piace! -.
Sorrise e poi lasciò la stanza, con la TV accesa.
Le immagini dei due sposini scorrevano sullo schermo.
Sembrava quasi che nulla li turbasse.
C'era solo la pace intorno a loro.
E decisero che sarebbe stato così.

---

Londra, ore 3:24 a.m.
- Sai credo che se non avessi avuto questi bei riccioli non ci saremmo mai incontrati! - rise divertita la ragazza in braccio al marito.
Gli scompigliò i capelli e lui, non vedendo, inciampò e cadde.
Lui con lei.
Scoppiarono entrambi in una fragorosa risata. 
- Ti amo Penniman - sussurrò sorridendo.
- Adesso posso chiamarti anche io così, signora Penniman -.
Si diedero un bacio carico di passione e desiderio, il LORO desiderio.
- Sai, devo ringraziare il mio cervello - ridacchio sulle sue labbra Michael.
- Eh!? - esclamò sbigottita la parrucchiera, inarcando le sopracciglia.
- Niente! E ora ... BOUM BOUM BOUM! - urlò prendendola e scagliandola sul letto mentre ridevano come degli indemoniati. 

Et tous les bourgeois du 16ème
Se demandent pourquoi je t'aime
Pour le voir pas besoin d'un zoom
Quand toi et moi on fait boum boum boum

Hair ... La loro storia cominciò da lì.


                            FINE

BY _sweetyme_
Siamo arrivati alla fine :(
Spero che questa pazza FF vi sia piaciuta e adesso ... I ringraziamenti!!
Ringrazio ...
L'autrice: Giada (ME XD)
Mika per avermi dato l'idea ^^ <3
golden girls penniman per avermi seguita, motivata e recensito (lasciatemelo dire taaaaante volte) <3
cate24199 per avermi sempre seguita, motivata e recensito la storia mooolte volte <3
Cryss97 per avermi seguita ed avermi dato ottime dritte <3
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito o che comunque hanno messo la storia tra i preferiti o seguita o ricordata :) <3
Ringrazio chi ha solo letto i capitoli (anche uno solo) :) <3
Spero che la prossima storia che farò (la pubblicherò oggi stesso ... Spero;) ) vi piacerà ;)
Piccola anteprima: è pazza, ma pazza ... MUAHAHAHAHA XD
Grazie mille ancora a tutti e buon proseguimento :D <3
Giada :*

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