Night Time Jitters

di Ehyca
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ghosts ***
Capitolo 2: *** T.V. ***
Capitolo 3: *** Spider ***
Capitolo 4: *** Airplanes ***
Capitolo 5: *** Wake Up Call ***
Capitolo 6: *** Move Like That ***
Capitolo 7: *** FanFic ***
Capitolo 8: *** FanFic pt.2 ***
Capitolo 9: *** Sick ***
Capitolo 10: *** Kids ***
Capitolo 11: *** Camera Phones ***
Capitolo 12: *** Dance Demonstrations ***
Capitolo 13: *** FanFic pt.3 ***
Capitolo 14: *** Trouble Maker ***
Capitolo 15: *** Panda ***
Capitolo 16: *** What's So Good About Being 'Top'? ***
Capitolo 17: *** Beach ***
Capitolo 18: *** Backstage ***
Capitolo 19: *** The Path To Heaven Runs Through Miles Of Clouded Hell ***
Capitolo 20: *** Mornings ***
Capitolo 21: *** Movies ***
Capitolo 22: *** Happy Birthday ***
Capitolo 23: *** Pancakes ***
Capitolo 24: *** Of Bets And Promises ***
Capitolo 25: *** Idol Radar (Parte 1) ***
Capitolo 26: *** Idol Radar (Parte 2) ***



Capitolo 1
*** Ghosts ***


Storia originariamente scritta da: WhatsOnTheCeiling

Dei passi riecheggiavano sul pavimento in legno mentre una figura camminava nella silenziosa suite del motel, utilizzando come unica fonte di luce, per non inciampare su tutto, i raggi lunari. La persona si fermò e non proprio in silenzio frugò in cucina alla ricerca di qualcosa, qualsiasi cosa, da bere. Sorrise quando trovò una piccola bottiglietta d'acqua nascosta in fondo al frigo.

La figura ignorò completamente il nome scarabocchiato sulla bottiglia e bevve il liquido fresco fino a che la sua sete non fu soddisfatta. Per chiunque nelle vicinanze, era solo un membro assetato che cercava un po' di sollievo, ma per il giovane maknae degli EXO M, era un fantasma alla ricerca di un'arma.

Tao rabbrividì sotto le coperte, se le avesse tirate troppo in alto i suoi piedi sarebbero rimasti scoperti. Tutti sanno che i piedi sono la prima cosa che i mostri afferrano non appena vengono scoperti, e lui preferiva non rischiare.

Il ragazzo aveva fatto il fatale errore di ascoltare una delle storie di fantasmi di Xiumin durante il viaggio di ritorno in Cina, e visto che erano atterrati molto tardi e tutti erano stanchi morti, non poteva nemmeno guardare la TV per distrarsi.

Saltò quando sentì i passi ripercorrere il corridoio. Mentre il rumore si avvicinava sempre di più alla stanza, Tao strinse la propria presa sul lenzuolo e studiò disperatamente il pavimento. I suoi occhi si posarono sul bastone di Wushu infilato leggermente sotto il letto e sospirò, almeno aveva un'arma con cui difendersi se qualcuno avesse osato entrare.

Trattenne il fiato e aspettò che i passi si fermassero. Avevano ormai oltrepassato la sua stanza e la porta affianco ad essa venne aperta. Tao sospirò, era solo Lay.

La porta si chiuse piano dietro di lui, e il ragazzo dai capelli neri si rilassò quando sentì il leggero 'click' della maniglia. Rise di se stesso e allentò la presa sul lenzuolo, sei solo paranoico. Hai bisogno di dormire.

Proprio quando stava per addormentarsi, sentì un fruscio fuori dalla finestra. Il corpo di Tao si irrigidì e il ragazzo guardò con occhi spalancati il nulla, P-procioni... Probabilmente è come ha detto Chen... Procioni...

Si rilassò per un momento, ma poi si ricordò qualcos'altro, Chen lo aveva detto in Corea.

Come se fosse programmato, il rumore ritornò più forte e durò più a lungo. Tao si alzò a sedere sul letto e guardò la finestra. Non fuori da essa, ma la finestra. Per nessuna ragione si sarebbe alzato per controllare cosa fosse. Milioni di pensieri circa assassini e zombie e fantasmi gli riempirono la mente, e la testa cominciò a girargli. Tao si stava autosuggestionando a tal punto che poteva giurare di aver visto delle ombre sfrecciare per la stanza, o il profilo di una figura alta nascosta negli angoli.

Tao squittì e cadde dal letto quando qualcosa bussò alla finestra. Il suo corpo cominciò a tremare e si alzò in piedi, senza dimenticarsi di afferrare il bastone ovviamente. Le sue mani sudate lottarono con la maniglia della porta, e il ragazzo esultò mentalmente quando riuscì ad aprirla. Non perse tempo e corse in fondo al corridoio e nel posto più sicuro in situazioni del genere, la camera di duizhang.

Tao non prestò molta attenzione a quanto fosse rumoroso, dato che era quasi impossibile svegliare il leader. Il ragazzo chiuse la porta dietro di sé e guardò il letto. La stanza era buia, ma la leggera lucetta di un telefono in carica illuminava abbastanza perché il maknae riuscesse a vedere il viso addormentato di Kris.

Tao si mosse a disagio, ripensando a tutto il suo piano di scappare dal terrore. Quei pensieri lasciarono la sua mente quando sentì nuovamente il fruscio, questa volta accompagnato da alti sibili di gatti. In meno di un secondo si accucciò di fronte a Kris, il bastone ancora in mano, e gli punzecchiò la guancia delicatamente, "Yah... Kris ge..." sussurrò, "Svegliati... Ge... Ti prego svegliati."

Il leader grugnì e si mosse sotto le coperte, ma non mostrò alcun segno di aver sentito Tao. Il più piccolo balzò su improvvisamente quando sentì qualcosa rompersi fuori dalla finestra, e senza accorgersene colpì il viso di Kris con l'estremità del suo bastone wushu.

"Ah!" sibilò il ragazzo per il dolore, sedendosi sul letto e sfregandosi la guancia. Si voltò per urlare contro chiunque avesse disturbato il suo sonno fino a che non vide Tao in piedi, rigido come una tavola. Il ragazzo con i capelli neri guardava con gli occhi spalancati fuori dalla finestra con la sua arma stretta tra le mani. Kris era abbastanza sorpreso di vedere il maknae; non era il tipo che faceva scherzi, se gliene stava facendo uno allora faceva davvero schifo a nascondersi.

"Tao? Stai bene?" chiese gentilmente. Tao scosse la testa e lo guardò.

"S-scusa se ti ho svegliato..." rabbrividì quando sentì dei cani abbaiare e si avvicinò un po' di più al leader, "Ma n-non riesco davvero a dormire."

Kris aggrottò le sopracciglia e si strofinò gli occhi. Prese il telefono per controllare l'ora, strizzando gli occhi quando la luce luminosa lo accecò, 2:09..., "Hai fatto un altro sogno con quelle saesang fans?" Tao scosse la testa, "Per la storia di fantasmi di Xiumin?" fece una pausa, poi scosse la testa di nuovo, "Cosa c'è allora?"

"Continuo a sentire delle cose fuori."

"Sono solo animali, tipo gatti e procioni."

"Non sono solo animali. E poi i procioni sono in Corea."

Kris lo guardò in modo buffo, "Chi te l'ha detto?"

"Chen."

Sospirò, "I procioni non vivono solo in Corea. Ci sono anche in posti come l'America e anche qui, probabilmente."

Tao spalancò gli occhi, "Sono in America?" annuì, "Non ci voglio tornare là," Kris scosse la testa e sorrise leggermente, “Quindi... Posso dormire con te per un po'?”

Lo guardò per un altro po'. Tao era decisamente spaventato; il leader era preoccupato che se avesse continuato a stare sveglio tutta la notte, le borse sotto i suoi occhi sarebbero diventate ancora più scure, facendolo assomigliare ancora di più a un panda. E poi aveva un debole per il maknae; Tao era solo un ragazzino e diventare un Idol era probabilmente difficile per lui. Non vedevano le loro famiglie da molto tempo e Kris si era preso cura di lui durante i giorni da trainee.

Con un piccolo sorriso, il leader fece spazio sul letto e picchiettò il posto ora libero, “Vieni qui.”

“La tua presenza è sufficiente,” Tao si avvicinò al letto e si sedetto sul pavimento affianco ad esso, “Non voglio distubarti troppo.”

Nella stanza calò il silenzio per un momento. Tao sentì il letto muoversi e si chiese se Kris non si fosse ridisteso, ma all'improvviso sentì della braccia scivolare sotto le proprie e circondargli i fianchi. Il suo corpo venne sollevato e si ritrovò sul letto.

“Kris ho detto che stavo bene-”

“Non fa bene dormire così,” affermò cercando di guardare il più piccolo negli occhi nonostante la poca luce, “Saremo entrambi nei guai se non ci addormentiamo presto,” Tao stava per protestare ancora, ma Kris aggiustò la loro posizione e con il braccio intorno ai suoi fianchi lo portò più vicino al proprio petto, “Ora non sono proprio come il pupazzo panda che c'è in camera tua, ma dovrai adeguarti.”

Tao sorrise per il commento, “No, ma sei più bravo di lui a consolarmi.”

“Vai a dormire Tao.”

Sospirò e chiuse gli occhi, ma li riaprì quando sentì un altro rumore fuori. Kris sentì il suo corpo tremare e gli accarezzò gentilmente i capelli, “Sono solo gatti…”

Tao trovò il gesto confortante e avvicinò il viso al maggiore. Poi i due sentirono cantare. Era debole, ma forte abbastanza per riuscire a captare qualche parola, “Neanche Luhan riesce a dormire…” concluse, riconoscendo la voce.

“Mhmm… Pensala come una ninna nanna,” mormorò Kris, sentendo il sonno sopraffarlo.

“Sì... Notte Kris.”

--

La mattina seguente Kris si svegliò con una sensazione pesante sul petto. Abbassò lo sguardo e vide che durante la notte la loro posizione era cambiata e Tao stava ora usando l'incavo del suo collo come cuscino, mentre il suo braccio lo abbracciava protettivo. Sorrise e lentamente sollevò una mano per arruffargli i capelli.

Il più piccolo mormorò qualche parola insensata e aprì gli occhi piano. Li strizzò quando la forte luce lo colpì e si guardò attorno lentamente. I suoi occhi incontrarono quelli del leader e sorrise, “Giorno...”

“Dormito bene?”

Annuì e chiuse nuovamente gli occhi, la stanza rimase in un silenzio confortante, “…. Non mi voglio muovere.”

“Chi ha detto che devi farlo?”

“Dobbiamo alzarci no?”

“Non per altri…” prese il telefono e controllò l'ora, “… Cinque secondi.”        

“Cinque secondi? Ge, questo è-”

“Sveglia!” gridò Lay, spalancando la porta, “Se non lo fai non esiterò a gettarti altra acqua addosso come… oh?”

Inutile dirlo, era sorpreso di vedere il loro leader impossibile già sveglio, con il maknae nel letto per di più. Tao sussultò per la voce troppo alta e si ritrasse sotto le coperte mentre Kris guardava impassibile l'intruso.

“Che succede qui?” chiese Lay avvicinandosi al letto e punzecchiando il mucchietto di lenzuola che era Tao.

“Il maknae non riusciva a dormire, così gli ho permesso di dormire con me.”

“Che Duizhang di buon cuore che sei, sono ancora scioccato di vederti già sveglio,” sorrise, poi prese le coperte e le tirò via. Tao si lamentò e cadde dal letto mentre il più grande rideva, “Stai bene?”

Tao voleva fargli il broncio, ma si rivelò piuttosto un'occhiataccia e il maggiore deglutì. Kris ghignò mentre scendeva dal letto e cercava un paio di vestiti puliti nell'armadio, “Stai attento Lay, si è portato dietro il bastone wushu.”

Gli occhi di Lay si spalancarono e si guardò alle spalle, vedendo Tao che raccoglieva casualmente l'oggetto da terra.

“Non lo userebbe mai su di noi,” sospirò Luhan, spostando poi lo sguardo su Kris, “Non essere così cattivo con i bambini di mattina.”

Kris sorrise e scrollò le spalle. Lay lo guardò male e lasciò la stanza, lanciando un avvertimento di 30 minuti da sopra la spalla. Rimasero nuovamente soli, e Kris poteva sentire lo sguardo di Tao sulla sua schiena, “Cosa c'è Tao?”

“La scorsa notte…” Kris inclinò la testa e lo guardò, “Grazie per avermi fatto rimanere qui.”

Annuì, “La mia porta è sempre aperta.”

Tao sorrise e annuì, poi lasciò velocemente la stanza per prepararsi per la giornata. Kris ridacchiò una volta solo e scosse la testa, “Adorabile…” sollevò lo sguardo quando notò qualcuno che oltrepassava la stanza e lo chiamò.

“Xiumin!”

Il ragazzo si fermò e lo guardò, “Sì?”

“Quei rumori, ieri notte… li hai sentiti?” annuì, “Cosa erano?”

“Gatti. Hanno buttato giù un paio di vasi di fiori.”

Annuì e lo ringraziò. Kris finì di vestirsi velocemente e uscì dalla stanza. Stava per dire a Tao cosa fossero quei rumori, ma lo vide collassato sul divano, di nuovo addormentato. Sorrise e gli spostò la frangia dal viso. Si ricordò di come gli fosse sembrato tenero la notte precedente, e si chiese cosa sarebbe successo se gli avesse detto che non era niente di cui preoccuparsi, ...Immagino che non farà male a nessuno se pensa che sia un fantasma ancora per un po'…

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Capitolo 2
*** T.V. ***


Tao fissava il soffitto per la terza notte di fila. Sin dalla notte che aveva dormito nella camera di Kris, trovava sempre più difficile addormentarsi. Non perché credesse ancora che ci fossero dei fantasmi, ma solo perché non era mai comodo.
Tao pensava inoltre di aver acquisito dei poteri soprannaturali perché da quella notte riusciva a sentire ogni minimo rumore nella stanza. Poteva sentire i ‘click’ che faceva il ventilatore ogni volta che le pale compivano un ciclo completo; poteva sentire le molle del letto cigolare quando cambiava posizione; poteva persino sentire il lontano canticchiare di Luhan, segno che neanche lui riusciva a dormire.
Sì, Tao sentiva tutto, rendendo il suo tentativo di dormire assai complicato. Il giovane maknae si sedette sul letto e si guardò intorno nella stanza buia. C’era un rumore che non riusciva a identificare e pensava che venisse dal soggiorno.
Il ragazzo scese dal letto e rabbrividì quando i suoi piedi scalzi toccarono il pavimento freddo. Si alzò, sbandando leggermente e si avviò alla porta. La aprì e sbirciò fuori, guardando in fondo al lungo corridoio. Il rumore era più forte là, e poteva vedere una luce fioca alla fine.
Chi sta guardando la T.V. così tardi? Tao chiuse piano la porta e si diresse verso l’origine della luce. Si fermò sulla soglia della porta e vide un film sullo schermo. Il divano gli dava le spalle, ma riuscì a vedere la figura di una testa.
Tao fece il giro e vide che la figura addormentata altri non era che duizhang. Deglutì alla vista; la testa di Kris era inclinata di lato, dando a Tao una completa visione del volto sereno, della mascella prominente e del collo stupendo. Le sue lunghe gambe erano distese e tra le mani aveva il telecomando.
Tao sorrise e si sedette affianco a lui, attento a non disturbare il suo sonno. Sfilò il telecomando dalle sue mani e lo posò sul tavolino. Il ragazzo si immobilizzò quando sentì Kris mormorare qualcosa e muoversi leggermente. Aspettò qualche secondo e quando il leader non mostrò alcun segno di essersi svegliato, si rilassò.
Il maknae si appoggiò allo schienale del divano e guardò la T.V, lanciando occasionalmente delle occhiate al ragazzo affascinante che dormiva accanto a sé, Quindi neanche Kris-Ge riusciva a dormire... Ho notato che oggi era abbastanza stanco alle prove, che abbia il mio stesso problema?
Mentre era perso nei suoi pensieri, Kris si era mosso di nuovo e la sua testa cominciò a cadere da un lato. Il maknae saltò quando sentì qualcosa toccargli la spalla e guardò con occhi spalancati il ragazzo. Kris continuò a muoversi un po’ ma rimase addormentato. Il mini attacco di cuore di Tao passò e rimase seduto lì, rigido mentre lo fissava, Non può essere comodo.
Come se lo avesse sentito, la testa di Kris si mosse nuovamente e scivolò dalla sua spalla. I veloci riflessi di Tao si misero in moto e la prese, posandola delicatamente sulla propria coscia. Era davvero un mistero come Kris dormisse così bene; poteva esserci un terremoto che non se ne sarebbe nemmeno accorto.
Tao sospirò per il sollievo e si riappoggiò al divano. La mancanza di sonno stava davvero prendendo il sopravvento; poteva sentire gli occhi diventare pesanti per la stanchezza e guardò in basso. Con una mano tracciò pigramente i tratti del viso di Kris.
Cominciò dalla mascella e arrivò fino al mento. Poi gli accarezzò gentilmente la guancia mentre scostava qualche ciuffo dal suo volto.
Duizhang è davvero troppo bello, pensò, è sempre stato così?
Kris si mosse mentre Tao ritraeva la mano e lentamente aprì gli occhi. Sbatté le palpebre un paio di volte prima di incontrare gli occhi del più piccolo.
"Ta..o?" chiese, sollevando una mano e posandola sulla sua guancia. Tao lo guardò con gli occhi spalancati, ma annuì, "Dovresti... star dormendo..."
"Anche tu," gli afferrò la mano e diede una piccola stretta, "Vai a letto Kris."
Kris non disse niente. Lo guardò per un altro po’, poi si girò fronteggiando la pancia di Tao e abbracciò i suoi fianchi. Il maknae squittì e guardò in basso, sorpreso. Kris accoccolò la testa più vicino e sospirò, mormorando qualcosa che sembrava un ‘buonanotte.’
Tao rimase seduto lì, con le guance arrossate. La sua azione intima lo aveva colto completamente di sorpresa e rabbrividì sotto quel tocco. Kris lo sentì muoversi e strinse la presa, costringendo Tao a fermarsi. Il più piccolo si imbronciò, Era così difficile quando ero nella sua stanza? Scommetto che si sta vendicando...
Tao scrollò le spalle e si poggiò al divano, lasciando cadere la mano sul fianco del leader. Sollevò lo sguardo sull’orologio e lesse l’ora, 3:29... ugh come dovrei dormire con Kris sulla mia coscia?
Riabbassò lo sguardo e punzecchiò la guancia di Kris, “Questa è tutta colpa tua.”
Un piccolo ghigno si formò sulle sue labbra e il rossore di Tao tornò accompagnato da un’espressione irritata, Tutta colpa sua.
--
Il giovane maknae si svegliò quando qualcuno gli picchiettò leggermente la guancia. Si lamentò e voltò la testa cercando di strofinarsi gli occhi, ma sentì le braccia in trappola. Sbatté le palpebre un paio di volte e guardò su, trovandosi a letteralmente un centimetro dal viso di Kris.
Lo fissò con gli occhi spalancati, spaventato di muoversi, “Oh mio dio! Guardate la faccia di Tao!” sentì qualcuno ridere. Tao girò la testa e vide Lay e Xiumin ridere, per poi notare la posizione in cui erano lui e Kris. Il maggiore, a un certo punto della notte, aveva tirato Tao giù con sè e le sue braccia ora erano intorno ai suoi fianchi. Era un mistero come entrambi fossero riusciti a stare in quel divano minuscolo, ma Tao si rese velocemente conto che era perchè erano così vicini.
“Tao, se la tua faccia diventa ancora più rossa, esploderai,” disse Luhan, inginocchiandosi per terra accanto a lui.
“Farò cosa!?”
“Non davvero,” chiarì velocemente Chen, “ma è così che sembra.”
“Ad ogni modo, dobbiamo svegliare Kris,” continuò il più grande, afferrando le mani del maggiore dei due, “Cercherò di staccartelo di dosso. Tu spingi allo stesso tempo, okay?”
Tao annuì e portò le mani al petto di Kris. Le posò gentilmente, cercando di ignorare i commenti dei suoi hyung.
“Chiudete il becco!” scattò Luhan, “D’accordo, inizierò... ora!”
Luhan piantò i piedi contro il divano per avere maggior leva mentre tirava. Tao usò tutta la propria forza per spingere il leader, il quale in un fluido movimento cadde. Kris rotolò giù dal divano e atterrò sopra Luhan. Il più basso grugnì all’impatto e gli altri tre membri accorsero al suo fianco, tirando via l’ormai sveglio leader da sopra Luhan.
Tao osservò come lo aiutarono goffamente ad alzarsi in piedi e lo spinsero via per controllare come stesse Luhan. Kris cadde nuovamente sul divano e grugnì, strofinandosi furiosamente gli occhi. Li strinse e si guardò intorno; poi posò lo sguardo su Tao.
“Che è successo?” chiede con uno sbadiglio, avvicinandosi.
“Um… stavamo cercando di svegliarti.”
“Hmm,” Kris distese le braccia sullo schienale del divano, un braccio si strinse convenientemente intorno alle spalle di Tao, mentre guardava i quattro di fronte a sé.
“Ragazzi! Ho detto che sto bene!” scattò Luhan, allontanando gli altri tre. Poi si voltò verso Kris, “Yah! Non fare l’innocentino!”
“Non ho idea di cosa tu stia parlando.”
“Certo, ma la prossima volta che decidi di accoccolarti con Tao, fallo in un modo in cui possiamo svegliarti più facilmente.”
Kris aggrottò le sopracciglia e guardò il maknae, che stava nascondendo il viso, “Coccole?”
“N-non è niente ge,” balbettò. Kris annuì e si alzò.
“Chi vuole fare colazione?”
“Io!” dissero all’unisono Xiumin e Lay, guardandosi male mentre facevano a gara per chi arrivava prima in cucina. Kris alzò gli occhi al cielo con un ghigno sulle labbra, seguendoli insieme a Luhan.
“L’hai fatto di proposito, non è vero?” sorrise Luhan, guardando Tao, che si stava picchiettando le guance per mandar via il rossore.
“Che vuoi dire?”
“Se fossi stato davvero addormentato, sarebbe stato molto più difficile staccarti.”
Kris scrollò le spalle, ma non poté fare a meno di ricambiare il sorriso, “Non ho idea di che cosa tu stia parlando.”

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Capitolo 3
*** Spider ***


Xiumin aveva ancora uno spazzolino in bocca quando entrò in cucina. Tao era seduto al tavolo che mangiava gli avanzi della cena. Era tornato tardi dagli allenamenti quella sera ed era incredibilmente stanco; il suo stomaco brontolava talmente tanto che sembrava che sotto alla maglietta si stesse nascondendo un panda affamato. Doveva ringraziare che duizhang gli avesse messo da parte un piatto prima che gli altri potessero spazzolare via tutto.
Tao sollevò lo sguardo quando notò il maggiore e sorrise, "Ciao hyung."
"Tao," lo salutò pigramente, chinandosi sul lavandino della cucina e sputando il dentifricio. Tao rabbrividì alla scena e cominciò a ritirare i suoi piatti.
Xiumin si diresse al frigo e prese una bottiglietta d’acqua, le dita si chiusero intorno al tappo mentre cercava di aprirlo. Tao aveva appena riposto i piatti nel lavandino, aprendo prima l’acqua per lavare via lo sputo del suo hyung, quando sentì un sospiro irritato provenire dall’altra parte della stanza.
Le sopracciglia di Xiumin erano aggrottate mentre scuoteva una mano, che era di un colore rossastro e segnata dalle righe del tappo della bottiglia.
"Yah, Tao puoi aprirla?" chiese, rivolgendosi al maknae.
Tao annuì e protese una mano. Xiumin lanciò la bottiglia che venne afferrata con un abile movimento. Si scrocchiò le dita prima di rafforzare la presa sul tappo ed aprirlo. Tao sorrise e si avvicinò al più grande, porgendogli l’acqua.
"Gra- Oh mio dio!" Xiumin tirò via la mano, facendo cadere la bottiglia e rovesciando l’acqua dappertutto. Tao saltò per l’improvviso grido e guardò confuso il suo hyung. Il maggiore ricambiò il suo sguardo con un’espressione terrorizzata e tenne il suo spazzolino come spada.
"Hyung cosa-"
"Non... Muoverti..."
Tao si bloccò, "Cosa c’è?"
"Ragno gigante... Sul tuo braccio..." I suoi occhi si spalancarono per la paura quando sentì un solletichio salirgli il braccio, "Si è mosso, si è mosso, porca merda si è mosso."
"Hyung-"
"Non parlare!" scattò Xiumin con un sussurro secco, "La tua voce lo sta facendo muovere..."
Tao osservò come il maggiore fece lentamente il giro della cucina. Quando scomparve dalla sua vista, il più piccolo tenne le sue tracce con il suono dei suoi passi, "D-dove stai andando?"
"Vado a chiamare Lay per ucciderlo. Stai lì."
Tao voleva annuire, ma temeva che ogni movimento avrebbe portato la creatura ad avvicinarsi alla sua testa. Deglutì e si guardò intorno nella cucina per cercare qualcosa da afferrare nel caso l’avesse fatto.  Luhan fece il giro di Tao con un’espressione confusa.
“Tao? Cosa stai facendo lì immobile?”
“Non posso... Parlare…” riuscì a dire senza muovere troppo le labbra.
“Perché?”
“R... Ra…”
“Ra?”
“Ragno.”
Luhan spalancò gli occhi e fece un passo indietro, “Dove?”
“…”
“Tao, dov’è?”
“Spalla.”
Studiò il maknae e fece un altro passo indietro, “Oddio, lo vedo.”
“Quanto è grande?”
Luhan rabbrividì visibilmente prima di fare un piccolo cerchio con le dita, “Circa quanto un cracker ‘Hello Panda’.”
Tao strabuzzò gli occhi e cominciò a tremare, “N-non scherzare.”
“È piuttosto grande.”
“Sono tornato!” gridò Xiumin, spingendo Lay in cucina.
“Yah cosa c’è!?”
“Ragno! Ragno, ragno, ragno!” Lay aggrottò le sopracciglia e si avvicinò a dove stava indicando.
“R-riesci a prenderlo?” chiese Tao con gli occhi lucidi, “Ti prego, toglilo.”
“Non vedo nie – PORCA MERDA!” Lay saltò indietro, correndo da Xiumin mentre cercava di stare il più lontano possibile da quella cosa.
“Cosa stai facendo?! Uccidilo!” gridò Luhan.
“In alcun modo toccherò quella cosa!”
“Non possiamo semplicemente lasciarlo su Tao!”
“Ragazzi!” urlò Chen, entrando, “Perchè cavolo state – CHE DIAVOLO?!”
“Chiudete il becco! State spaventando il maknae!” scattò il secondo maggiore.
“Qualcuno può aiutarmi?!” gridò Tao, la voce rotta mentre un paio di lacrime scivolavano sulle sue guance.
“Non piangere Kung Fu Panda! Tutto si sistemerà!”
Poi, qualcuno arrivò alle spalle di Tao e gli coprì gli occhi con le mani. Tao sussultò al contatto, ma si rilassò un poco quando una profonda voce confortante parlò, “Non piangere. Starai bene.”
“Kris!” gridò Lay, sorpreso che il leader fosse in piedi, “Ti abbiamo svegliato?” Kris lo ignorò e individuò il ragno zampettare in circolo sulla spalla leggermente abbronzata di Tao.
“G-ge,” balbettò il maknae, “Ho paura. Non voglio che mi morda.”
“Non lo farà, lo prometto,” schioccò le dita verso Xiumin, “Bicchiere,” Xiumin annuì e corse in giro per la cucina cercando un bicchiere pulito da dargli, “Per quanto tempo sei rimasto qui in piedi?

“Circa dieci minuti…”
“… Ok. Non sposterò la mano fino a che il ragno non sarà scomparso okay?”
“O-ok… posso muovermi un po’?”
“Non muovere la spalla destra però.”
Tao annuì e cambiò posizione in una più comoda. Sollevò la mano sinistra e la poso sulla mano di Kris che gli copriva gli occhi, “Gr-grazie Ge.”
Kris non disse niente e prese il bicchiere da Xiumin. Esitò un attimo prima di posarlo giù delicatamente, come per non ferire il maknae, “Ho bisogno di un pezzo di car-”
“Ecco,” Luhan staccò il programma di uno dei membri dal bancone e si avvicinò al leader.
“Devi-”
“Lo so, lo so,” sospirò mentre faceva scivolare il foglio sotto il bicchiere, sollevando il ragno. Kris lo fece portare via e usò la mano ormai libera per abbracciare Tao, visto che il maknae aveva ancora la mano sopra la sua.
“È andato, sei stato bravo,” disse, aspettando che si rilassasse.
“D-davvero?”
“Sì,” Tao lasciò il suo duizhang e si voltò tra le sua braccia, abbracciandolo forte mentre i suoi canali di lacrimazione si aprivano completamente. Singhiozzò sul suo petto mentre parlava, ma le sue parole erano soffocate quindi nessuno lo capiva, “Tao, rilassati, respira…”
Il maknae si ritrasse e tirò su col naso. Sollevò lo sguardo, gli occhi cominciarono ad inumidirsi nuovamente, e pianse ancora, “Avevo così paura! Xiumin mi ha detto di non muovermi e non l’ho fatto ma non volevo che mi zampettasse fino al viso e poi Chen è arrivato e ha urlato e poi era troppo grande perché Lay potesse ucciderlo e-”
“Va tutto bene, capisco,” Kris gli accarezzò rassicurante la schiena e lanciò a Xiumin e Chen un’occhiataccia della serie ‘Me la vedrò più tardi con voi due’.
“Sai…” commentò Lay, osservando il ragno attraverso il vetro, “... È davvero un ragno figo. Lo vuoi vedere Tao?”
Tao non voleva davvero guardare. Era un fottuto ragno, ma la sua curiosità ebbe la meglio e lentamente voltò la testa. Lay era in piedi affianco a lui, teneva su il bicchiere e mostrava una creatura gigante con otto zampe e occhi chiaramente visibili.
“Quella cosa era su di me?!” gridò Tao, fissando intontito il ragno.
“Già, diamine sei coraggioso.”
Invece di avere uno di quei momento d’orgoglio, Tao gridò ancora e seppellì di più il viso sul petto del leader. Kris grugnì mentalmente; si era finalmente calmato, ma Lay era riuscito a spaventarlo di nuovo.
“Vuoi dormire di nuovo nella mia stanza?” chiese pensieroso. Tao annuì e Kris si voltò verso gli altri membri, “Lay, scarica quella cosa fuori. Xiumin, asciuga l’acqua che c’è per terra. Luhan e Chen, pulite il casino che Xiumin ha fatto cercando il bicchiere.”
I quattro annuirono e si misero al lavoro nei rispettivi compiti. Kris tirò un po’ indietro Tao e gli circondò le spalle con un braccio, tenendolo vicino mentre cominciava ad avviarsi in camera. I due, però, vennero fermati quando Luhan lo richiamò.
“Kris, hai gestito questa situazione così bene. C’è almeno qualcosa di cui hai paura?”
Il corpo di Kris si irrigidì e Tao lo guardò preoccupato. Girò lentamente la testa, il viso più pallido del solito mentre parlava con un tono di voce neutro, “Il manager.”

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Capitolo 4
*** Airplanes ***


Kris si svegliò quando la testa gli cadde dal poggiatesta dell’aereo, di nuovo. Sbatté le palpebre un paio di volte e guardò gli altri strizzando gli occhi. Chen e Lay stavano giocando a carte, mentre Luhan dormiva sulla spalla di Xiumin, il quale stava guardando un K-drama sul piccolo televisore installato nel sedile.
Sospirò e ruotò la testa per guardare la persona seduta al suo fianco. Tao stava guardando fuori dalla finestrino, un piccolo sorriso gli curvava le labbra mentre osservava il panorama cambiare.
 Kris tracciò il suo profilo con lo sguardo, studiandone avidamente i tratti aguzzi e fuorvianti. Sollevò una mano e scostò qualche ciuffo dei suoi capelli neri, attirando involontariamente la sua attenzione.
Tao sollevò il viso e gli sorrise con gli occhi oltre che con le labbra, "Ti sei svegliato finalmente Ge."
"Ti sei annoiato senza di me?"
"Non te ne sei mai andato."
Kris gli fece un sorriso pigro e stiracchiò i muscoli intorpiditi, "Per quanto ho dormito?"
"Solo mezz’oretta," annuì lentamente, "Ma ero piuttosto solo."
Il maggiore sollevò un sopracciglio, "Perché non abbiamo parlato?"
Tao scrollò le spalle, "Non abbiamo parlato molto ultimamente. Pensavo che avremmo potuto recuperare il tempo perso con questo viaggio... Ma non volevo svegliarti."
Kris sorrise e fece scivolare la propria mano su quella del più piccolo, giocando con le sue lunghe dita mentre parlava, "Avresti potuto provare, ma dubito mi sarei svegliato."
"Giusto, è impossibile svegliare il duizhang."
"Non proprio, esistono alcuni trucchetti per svegliarmi."
Gli occhi del maknae si illuminarono, "Davvero? Perché non ce li dici allora?"
"Perché ci tengo al mio sonno," rise, il maknae si imbronciò e si voltò di nuovo verso il finestrino, "ma una persona lo sa."
"Chi, il manager?"
Rabbrividì, "No, sarebbe assolutamente disastroso se lo sapesse."
Tao ghignò e Kris non potè fare a meno di eccitarsi leggermente, "Perché hai così paura di lui?"
"Non per quello. È solo che la prima faccia che vedo al mattino non voglio che sia la sua."
"Perché? Il nostro manager è così carino."
"Pensi che sia carino?" Kris si sentì un po’ geloso, ma mantenne una poker face.
"Già."
"... Io sono carino?"
"Cosa?"
Kris spalancò gli occhi e si voltò, "Niente."
Tao rise e ruotò le loro mani, in modo da poter stringere quella del leader. Cominciò ad accarezzarla delicatamente con il pollice e guardò il maggiore,
"Hai definitivamente un bel viso e del talento."
"Quindi come rientra
 'carino' in questa categoria?" Kris non riuscì a non sorridere per il complimento.
Tao ricambiò il sorriso, "Sei carino quando sorridi... Mi piaci di più quando sorridi."
Kris rimase in silenzio per un momento, ma il suo sorriso divenne più ampio, "Una delle ragioni per cui sorrido sei tu."
"Io?"
Annuì e diede una piccola stretta alla sua mano, "Il tuo sorriso è davvero contagioso. Così gentile."
Le guance di Tao si tinsero leggermente di rosso e si voltò velocemente, ritirando la mano. Kris si accigliò per la perdita di calore e si mosse sul sedile, osservando gli altri membri, ora che l’atmosfera era diventata imbarazzante.
"Kris Ge," disse Tao dopo che il pilota avvisò che sarebbero atterrati in cinque minuti.
"Hm?"
"Sono contento che tu sia il leader. Non avrei potuto chiedere un leader migliore."
Kris sorrise e guardò il maknae; aveva lo sguardo rivolto a terra, le mani sulle cosce e si girava i pollici. Con una mano gli scompigliò i capelli, "E io non avrei potuto chiedere un Kung fu panda migliore."

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Capitolo 5
*** Wake Up Call ***


Tao tirò un sospiro frustrato mentre stava in piedi affianco al letto di Kris. Aveva passato i precedenti venti minuti cercando di svegliare il leader, senza alcun risultato. Aveva avuto un mezzo pensiero di arrendersi e lasciare che il manager se lo mangiasse vivo, ma poi si ricordò di cosa gli aveva detto il duizhang e cambiò idea.
Si grattò la testa e guardò l'ammasso di coperte. Aveva provato a scuoterlo, ad urlare, a rappare, aveva provato di tutto ma non era successo niente.
"Aish! Perché non mi hai voluto svelare il segreto per svegliarti?!" piagnucolò, calciando il materasso con il piede.
"Vuoi dire che non te l’ha detto?" chiese qualcuno.
Tao riconobbe la voce e si voltò verso la porta con un sorriso, "Baekhyun!"
Il maggiore era lì con un mezzo sorriso sul viso, "Pensavo che tu tra tutti fossi uno dei pochi che lo sapesse."
"Che vuoi dire?"
Sembrava che stesse per parlare, ma fece una pausa e scosse la testa, "Non importa. Hai bisogno di una mano a svegliare Snorlax?"
Tao rise per il soprannome e annuì, "Tu sai come fare?"
Annuì, "Me l’ha detto quando abbiamo cominciato ad essere trainee in Corea. Ero la sua sveglia, così che non arrivasse in ritardo agli allenamenti."
Gli occhi di Tao si spalancarono, "Quindi lo sai?!" annuì e il maknae corse verso di lui, afferrandogli le spalle e scuotendolo leggermente, "Dimmelo, ti prego! Bali bali, prima che sia troppo tardi!"
Baekhyun ghignò e gli prese i polsi, staccandosi di dosso il più piccolo, "No, non credo che lo farò."
Tao lo guardò a bocca aperta, "A-Andwae? Hyung era sempre così gentile!"
"'Era'? Lo sono ancora! Non te lo dirò, ma ti darò un paio di idee per svegliarlo, una di queste è quella giusta."
Tao fece un broncio e annuì. Baekhyun sorrise ed entrò nella camera, sedendosi sulla sedia, "Tattica numero uno! Salta sul suo letto-"
"L’ho già fatto, hyung."
"Davvero? Allora scuotilo-"
"Fatto."
"Urla? Canta? Grida? "
"Ho fatto tutto."
"Beh dannazione... Hai preso il tuo bastone wushu-"
"E ho colpito il suo letto, le pareti, e qualsiasi altra cosa che possa fare rumore? Sì, e sta ancora dormendo."
Baekhyun sospirò e si diresse dall’altra parte del letto, stando direttamente di fronte a Tao, "Bene, lo sveglierò ma non è mai felice quando lo faccio quindi mi dovrai aiutare."
"Capito!" sollevò un pugno in aria come un segno di ‘hwaiting’ e Baekhyun rise.
"D’accordo, avvicina il tuo viso al suo in modo che tu sia la prima cosa che veda. Se comincia ad arrabbiarsi, fai ‘bbuing bbuing’, okay?"
"E s-se non funzionasse?"
"Allora fai qualcosa che possa calmarlo, ci vivi tu con lui!!" Baekhyun tirò giù cautamente le coperte. I due videro Kris con la maglia leggermente alzata sulla pancia, mentre abbracciava stretto un cuscino. Baekhyun indicò a Tao di avvicinarsi, "Sei pronto?"
Tao si chinò in avanti, arrossendo quando vide il viso familiare. L’ultima volta che gli era stato così vicino era quando si erano addormentati sul divano e si era svegliato dove ora c’era il cuscino. Tao sollevò lo sguardo sul suo hyung e annuì, "Pronto."
Baekhyun sogghignò e portò una mano alla testa del leader. Senza alcun avviso, afferrò l’orecchio di Kris  e tirò forte. Kris gridò e si sedette, colpendo via la mano mentre si strofinava il punto dolente, "Che diavolo?!"
"Tao è il tuo turno!" sibilò Baekhyun, nascondendosi sotto il letto.
Tao deglutì quando incontrò lo sguardo di Kris e sorrise leggermente, per poi portare con esitazione una mano vicino al viso, "Bbuing bbuing?"
Il leader lo guardò impassibile per qualche secondo. Poi sospirò e ricadde sul letto, "Che... Male..."
"Scusa Ge, ma dovevi svegliarti."
"Lo so..." si sedette e portò le gambe giù dal letto, alzandosi e stiracchiandosi la schiena. Si diresse alla porta e la chiuse prima di lanciare un’espressione ghignante a Tao, "Ma ora avrò la mia vendetta."
"C-cosa?" Tao strabuzzò gli occhi e fece qualche passo indietro quando Kris si avvicinò. La sua schiena colpì il muro e il duizhang posò le mani ai lati della sua testa, effettivamente mettendolo in trappola.
"Non essere così sorpreso, in fondo è giusto così," disse con voce profonda, quella che solitamente usava per rappare ma che al momento era incredibilmente seducente, facendolo rabbrividire e facendogli venire la pelle d’oca sulle braccia e sulla schiena.
"G-ge," balbettò, "Ti prego non farmi male."
"Non farà male," il suo respiro solleticava il collo del più piccolo, "non molto."
"Co-" venne interrotto quando Kris gli morse l’orecchio. Tao gridò di dolore e lo spinse via, facendo sbattere il maggiore contro l’armadio. Baekhyun saltò su dal suo nascondiglio e rise, picchiettando la schiena di Tao.
"Non l’hai fatto davvero!" sorrise. Kris si rialzò abbastanza velocemente e marciò verso i due.
Baekhyun saltò e cercò di nascondersi dietro Tao, ma il leader lo afferrò per il colletto della maglia e lo tirò indietro, "Tu, caro Bacon, sei morto."
"No! Risparmiami!"
"Kris, la doccia è libera..." la frase di Sehun sfumò quando il più piccolo del gruppo vide la posizione dei tre. Tao aveva gli occhi lacrimanti e si accarezzava l’orecchio, Baekhyun aveva le braccia sulla testa in una posa da cagasotto e Kris aveva ancora una presa ferrea su di lui.
Imprecò sotto voce e rilasciò il main vocalist, "Non sei fuori dai guai," lo avvertì, spingendo delicatamente il maknae degli EXO K. Baekhyun sospirò sollevato e salutò Sehun, ignorando il suo sguardo confuso.
"Perché ha reagito così?" chiese Tao, sussultando quando Baekhyun chinò la testa per esaminare il morso.
"Il secondo punto più sensibile del suo corpo è l’orecchio. Molto conveniente in situazioni del genere. Wow ti ha conciato male, povero Kung Fu Panda."
"Hai detto secondo... Qual è il primo?"
"Quello che è primo per tutti gli uomini."
"... Ovvero?"
Baekhyun alzò gli occhi al cielo e stava per spiegare, ma Kris tornò indietro indossando solo i boxer e una canottiera. Arrotolò l’asciugamano che aveva in mano e lo frustò sui paesi bassi di Baekhyun. Quest’ultimo gridò per il dolore e cadde in ginocchio, tenendosi il punto in cui non batte il sole mentre Tao restava in piedi sbalordito.
"Questo è il primo," ghignò Kris, lasciando la stanza come se niente fosse successo.

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Capitolo 6
*** Move Like That ***


Tao collassò esausto sul pavimento in legno della sala prove. Il suo petto si alzava e abbassava per gli ansimi e poteva sentire il sudore scivolare dall’attaccatura dei capelli fino alla fronte. Strinse gli occhi per la luce accecante del soffitto e rilasciò un grugnito di frustrazione. Erano tornati in Corea per imparare la nuova coreografia per il comeback, ma per qualche ragione Tao non riusciva ad afferrarla.
Aveva visto come Kai e Sehun l’avessero imparata con facilità; Lay stava aggiungendo persino un suo tocco di freestyle. Tao invidiava il loro talento e mormorò qualche parola insensata a bassa voce.
Sentì qualcuno sedersi affianco a lui e sollevò lo sguardo ritrovandosi Chanyeol di fronte. Aveva il viso rosso e la frangia legata in una codina per evitare che i capelli gli ricadessero sugli occhi. Dei ciuffetti troppo corti per restare legati erano bagnati e attaccati alla fronte. Il ragazzo sorrise al maknae degli EXO M e gli porse una bottiglietta d’acqua.
"Grazie hyung," Tao sorrise leggermente, svitando il tappo e bevendo avidamente.
"Nessun problema. Cavoli, questa coreografia è difficile," sbuffò Chanyeol. Il più piccolo annuì e mise giù la bottiglia, poi si portò le mani al viso per stabilizzare il respiro, "Come te la stai cavando?"
"Non bene. Non mi entra in testa."
"Che palle."
"Già..."
"Forse Kris ti può aiutare; ha appena finito di spiegarla a Luhan.”
Tao sollevò leggermente la testa e vide il leader dimostrare una parte di coreografia a Luhan. Il maggiore copiò la mossa e lo ringraziò con un sorriso. Kris ricambiò il sorriso e si tirò indietro i capelli biondo cenere. Aprì la zip della giacca e la lanciò da una parte, rivelando le braccia toniche e le clavicole ben definite messe in risalto dalla canottiera che indossava. Tao arrossì e rotolò da una parte, ignorando lo sguardo confuso che gli lanciò Chanyeol.
"Magari più tardi."
"Non dire sciocchezze! Ha finito ora. Kris!"
Chanyeol gridò, muovendo una mano per indicare al più alto di avvicinarsi. Tao si mosse subito cercando di fermarlo, ma Kris aveva già sentito e stava attraversando la stanza.
"Che succede?" chiese, posando le mani sui fianchi mentre li guardava.
"Abbiamo bisogno di aiuto. Ti dispiace?"
"Per niente," Kris porse una mano a Tao. Il più piccolo era esitante e un poco imbarazzato, ma accettò l’aiuto e si alzò in piedi. Kris gli indicò di avvicinarsi allo specchio e si mise affianco ai due.
"Allora cosa non capite?" chiese, inclinando la testa.
"Siamo entrambi bloccati sul ritornello," ammise imbarazzato Chanyeol.
" È abbastanza semplice."
Tao si imbronciò, Evidentemente non lo è dato che non riusciamo a farlo.
"Quello che dovete fare all’inizio è ruotare i fianchi a destra," Kris fece il movimento, facendo spalancare gli occhi a Tao, "E poi la spinta del bacino. Poi segue l’incrocio a sinistra e la mano che scivola sul petto."
Kris dimostrò il passo asciugandosi il labbro, per poi guidare lentamente la mano giù per il petto e bloccandola sull’elastico del pantaloni, il tutto mentre ruotava i fianchi.
"Hey... Tao..." Chanyeol gli diede una leggera gomitata, "Hai il viso tutto rosso, stai bene?"
Tao si portò le mani alle guance nel tentativo di nasconderle, si sentiva il viso bruciare mentre guardava Kris ballare ed era completamente a disagio. Kris si guardò alle spalle, "State bene?"
"S-sì," balbettò Tao, scuotendo la testa nel tentativo di riprendersi.
"D’accordo, mostratemi quello che avete capito." Quando i due cominciarono a ballare, Tao si incasinò facendo l’incrocio e perciò anche il movimento del petto risultò strano, "Chanyeol, ho capito perché non riesci. Continui ad usare la mano sinistra invece della destra. Se le scambi e provi un paio di volte, dovresti riuscirci."
"Perfetto! Grazie amico," Chanyeol sorrise e si voltò, dirigendosi dall’altra parte della sala e lasciando il leader e il maknae da soli.
"Tao," cominciò Kris, con voce più profonda del solito. La persona in questione evitò di incrociare il suo sguardo e preferì guardarsi i piedi, "Devi rilassarti un pochino. Lascia che ti aiuti."
Kris si posizionò dietro Tao e posò fermamente una mano sui suoi fianchi. L’altra scivolò sul suo braccio, facendolo irrigidire ancora di più, "Rilassa questa parte," lo istruì, usando un ginocchio per piegare leggermente quelli di Tao. Il più piccolo poteva sentire il petto di Kris premere contro la sua schiena ogni volta che respirava e si tese.
"Ti sei irrigidito di nuovo," il leader avvolse le sue lunghe dita attorno alla mano del ragazzo dai capelli scuri e strinse leggermente, "Rilassa le braccia e lasciami il controllo per un po’."
Tao stava arrossendo furiosamente ma lasciò le braccia molli, le quali vennero poi sollevate da Kris, "Bene. Lo farò una volta per te, poi tu dovrai copiare."
"O-okay."
"Rimani rilassato," Kris sollevò una mano e la posò sul petto di Tao, facendola poi scivolare in basso, tracciando le curve del corpo del ragazzo. Tao trattenne un gemito quando sfiorò un capezzolo. Anche se Kris non teneva la sua mano, era comunque attaccato al suo corpo, schiena contro petto, in una posizione abbastanza compromettente. Il leader si fermò proprio sul suo fianco e gli diede una piccola pacca.
"Capito?" chiese, la sua voce mandò delle vibrazione sulla spina dorsale di Tao.
"Sì…"
"Bene, ora prova... Cosa?" gridò Kris da sopra la propria spalla. Tao si girò e vide che tutti i membri degli EXO li stavano fissando.
"Niente hyung," ghignò Kai, "Ma se Chanyeol non ci avesse detto cosa stavi facendo, allora la situazione sarebbe potuta essere davvero imbarazzante."
"Siete degli idioti," mormorò in Mandarino.
"Yah! Non è vero!" si accigliò Lay.
"Stavo chiamando te un idiota?"
"Cosa stanno dicendo?" chiese Sehun, punzecchiando il fianco di Sehun.
"Che sei un pabo."
"Hey! Noi non stavamo toccando il maknae in posti inappropriati," si difese Kai.
"Non lo stavo toccando in quel modo!"
Mentre Kris e gli altri continuavano a battibeccare, Tao se ne andò in un angolo della stanza e riprovò la mossa. Il suo viso si illuminò e sorrise quando eseguì la rotazione del bacino e il movimento del petto in modo impeccabile.
"Ge! L’ho fatto!" gridò, correndo indietro e tirando il maggiore in un abbraccio. "Grazie mille!"
"Nessun problema," Kris sorrise e tornò a guardare i membri. Alzò gli occhi al cielo, "Cosa c’è ora?"
Baekhyun alzò piano una mano, "Nemmeno io ho capito il ritornello."
Chanyeol spalancò gli occhi e gli afferrò la mano, "Allora te lo insegno io."

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Capitolo 7
*** FanFic ***


Le luci del club brillavano violentemente con sprazzi di verde, blu e rosso. Al centro della pista da ballo, i corpi sudati premevano uno sull’altro, ballando ed esultando per la musica techno che pompava dalle casse. Era un mucchio caotico di strusciamenti e dimostrazione di vero talento, ma alla fine non importava che sapessi ballare o meno. Se avevi dei piedi da muovere e orecchie per ascoltare la musica, eri come chiunque altro.
Una sola DJ castana stava in mezzo alle luci e alla sala affollata. Le sue dita si spostavano tra le varie manopole mentre con l’altra mano si teneva le cuffie all’orecchio in modo da sentire bene la canzone che tutti stavano ballando in pista.
Non troppo lontano dal divertimento sedeva ad un tavolino del secondo piano un gruppo di ragazzi, i quali guardavano con occhi divertiti la vita notturna selvaggia di Seoul.
"Amico, questo posto è strapieno!" rise Xiumin, appoggiandosi al divanetto in pelle e guardando oltre la ringhiera.
"Cosa ti aspettavi? Questo è il prossimo ‘it’ club!" rise Chen.
"Ti comprerò tutti i drink che vuoi se prometti di non dire mai più una cosa del genere."
"Oh andiamo, mi sto solo divertendo! Perché ci sono così tante persone comunque?"
"Per la DJ, che altro?" sbuffò Luhan, guardandolo male prima di afferrare un bicchiere dal vassoio che gli offrì una ragazza dal vestito super attillato, "Ho sentito dire che Amber è la migliore nel settore."
"Yo maknae, stai bene?" chiese Xiumin, adocchiando il ragazzo dai capelli scuri che sedeva di fronte a lui.
Tao saltò su sentendo il proprio nome e fece un piccolo sorriso, "Sto bene hyung. È solo... Mi sento osservato."
"Era ora che lo notassi," sghignazzò Luhan chinandosi in avanti, facendo un cenno con la testa in direzione del bar, "Il ragazzo più alto laggiù ti sta fissando da tutta l’ora."
Tao lo guardò sorpreso e studiò la zona. Incrociò lo sguardo di un ragazzo con capelli biondo cenere, al momento tirati indietro, una mascella definita e zigomi prominenti. Era davvero il più alto là, la sua altezza era la cosa che lo faceva risaltare, come se il suo essere attraente non fosse già abbastanza. Non spostò lo sguardo nemmeno quando venne beccato.
Tao sentì le guance andargli a fuoco e si voltò velocemente, lanciando a Luhan uno sguardo disperato, "Cosa faccio?"
"In questo momento? Nulla. Aspetta che faccia lui la prima mossa dato che è palesemente interessato."
"E s-se venisse qui?"
Luhan ghignò, "Allora vedremo come andrà a finire."
--
Il corpo di Kris rabbrividì quando il ragazzo si voltò nella sua direzione e incrociò il suo sguardo. La sua espressione era seducente e diede a Kris l’impressione che fosse il tipo di ragazzo ‘difficile’. I suoi capelli nero ossidiana gli ricadevano sugli occhi, facendolo sembrare cupo e quasi irraggiungibile.
Mentre Kris si beava della visione sexy, il ragazzo guardò altrove disinteressato e continuò a parlare col suo amico dal viso da bambino. Il biondo fece un suono di disdegno e afferrò un drink dal bancone del bar, ignorando lo sguardo del suo amico.
"Dovresti andarci piano con gli alcolici," rise Lay, prendendogli il bicchiere di mano.
"È solo il secondo, e poi io reggo bene l’alcol," rispose Kris con nonchalance, lo sguardo ancora fisso sul ragazzo.
"Non è di te che mi preoccupo. Se bevi troppo dovrai fare la pipì, e perderai l’occasione."
"'L’occasione?'"
"Oh andiamo, stai spogliando con gli occhi quel ragazzo da tipo dieci minuti."
Scrollò le spalle, "È esattamente il mio tipo."
"È il tipo di molte persone," rise Lay, indicando un gruppo di ragazze che adocchiavano il suo tavolo.
Kris serrò la mascella e si spostò dal bancone, "Io mi butto."
"Cosa? Hai davvero intenzione di provarci con un completo estraneo?"
"Tutti iniziano da estranei, devi solo rompere il ghiaccio."
Alzò gli occhi al cielo e diede una pacca al braccio del maggiore, "Vai a prenderlo, drago."
--
"Wow, non gli ci è voluto molto," commentò Chen, notando come il ragazzo che stava adocchiando Tao si stesse avvicinando.
"D’accordo ragazzi, ora ce la filiamo," annunciò Luhan, alzandosi e dirigendosi fuori dal salottino. Tao fece per seguirli, ma Xiumin posò una mano sul suo petto e lo spinse indietro.
"Cosa-"
"Tu rimani qui."
I suoi occhi si spalancarono, "No, non voglio -"
"Beh lo farai. Quel figone sta venendo qui per una ragione. Quella ragione dovrebbe almeno ricompensarlo per la lusinga."
"Hyung, non potete lasciarmi qui da solo! Non so cosa fare!"
"Non fare niente," Luhan sorrise e afferrò il braccio di Xiumin, tirandolo via, "Divertiti."
Tao rimase seduto immobile mentre i suoi amici lo lasciavano; guardò impassibile il tavolino e sperò che il ragazzo che lo stava guardando stesse in realtà andando a fare la pipì o qualcosa del genere.
"Posso sedermi con te?" una voce profonda filtrò nella musica alta e giunse alle orecchie di Tao. Alzò lo sguardo e vide un paio di occhi scuri che lo avevano guardato dall’altra parte della sala; rabbrividì per l’intensità di quello sguardo e annuì. Kris ghignò e si sedette affianco a lui, avvicinandosi più del necessario, "Non ti ho mai visto qui prima d’ora."
"Non sono mai stato qui prima d’ora," la voce del ragazzo era roca, ma leggera in alcune pronunce. Kris sorrise, gli stava dando corda.
"Immaginavo, mi ricorderei un viso come il tuo,” il ragazzo non rispose e lasciò vagare gli occhi nella sala, "Come ti chiami?"
"Tao."
"Tao... Mi piace. Puoi chiamarmi Kris."
Annuì lentamente, ma continuò ad evitare il contatto visivo. Kris sospirò e si chinò in avanti, afferrando delicatamente il mento di Tao e voltando il suo viso verso di sé, "Io sono qui."
"Lo so," Tao rimase impassibile, ma se solo Kris avesse saputo quanto stesse mentalmente dando di matto.
"Huh," schioccò la lingua e lasciò andare il ragazzo lentamente, "Non ci girerò intorno, mi sembri piuttosto interessante."
"Tu no."
"Ouch, che male."
"La verità fa sempre male," Tao gli fece un sorriso felino e si alzò in piedi.
Kris gli prese il braccio, "E dove pensi di andare?"
In tutta onestà, Tao non aveva idea di dove stesse andando. Infatti, non aveva nemmeno idea di cosa stesse facendo, ma con questa nuova sicurezza che aveva trovato, si sentiva di poter fare tutto. Kris era interessato a lui dopotutto, e se voleva che rimanesse interessato allora non si sarebbe dovuto lasciar sottomettere da quella profonda voce che stava usando.
Tao studiò la stanza, cercando una scusa, "Sto andando a cercare qualcosa di meglio da fare."
"Oh beh in tal caso," si alzò a sua volta e gli cinse i fianchi con una mano, facendo scivolare il pollice oltre l’elastico dei pantaloni, "Potrei pensare a molte cose più interessanti che potrebbero fare due persone."
"Beh che peccato, ho bisogno di una seconda persona."
"E cosa ti fa pensare che io non sia incluso?"
"Perché dovresti esserlo?" Tao ghignò e si appoggiò al petto del più alto, sussurrandogli all’orecchio, "Sei noioso."
" È una sfida?"
"Se vuoi pensarla così -"
"Sì la penso così," Kris fece girare Tao e lo spinse sul divano. Si chinò su di lui, avvantaggiandosi della propria altezza e guardandolo dall’alto, "Devo avvertirti, sono una persona molto competitiva."
"Beh, cosa stai aspettando?" lo incitò Tao, un sorriso gli stuzzicava le labbra.
"Penso di aver bisogno di una piccola motivazione-" Kris si interruppe quando Tao si chinò in avanti e unì le loro labbra. Prima che Kris potesse realizzare cosa fosse successo, il più piccolo si ritrasse.
"Questa ‘motivazione’ è abbastanza valida per te?" Kris lo guardò impassibile, per poi chinarsi per un altro bacio. Tao, comunque, indietreggiò nello stesso momento, guadagnandosi un’occhiataccia dal più grande, "Non sono uno a cui piace dare questo tipo di spettacolo."
Kris ghignò e si avvicinò al suo orecchio, "Bene, perché io non sono uno che ama condividere."
Afferrò Tao e lo tirò su dal divanetto. Tenendo vicino il ragazzo dai capelli scuri, si fece strada giù per le scale e attraverso la massa di persone. Il piano terra del locale era caotico ed era quasi impossibile muoversi, ma Kris riusciva a vedere sopra la testa dei festaioli e raggiunse il bagno in meno di un secondo. Portò Tao dentro e chiuse la porta dietro di sé. Spinse poi il ragazzo contro il muro, tenendogli le braccia sopra la testa, "Ora... Da dove dovrei iniziare?"
--
"... Huang Zitao, cosa stai facendo?"
Tao abbassò velocemente lo schermo del suo portatile e lo spinse il più lontano possibile da sé. Rotolò sulla schiena e guardò il duizhang sulla porta, il quale stava osservando Tao con l’espressione tipica di un genitore che becca il figlio a fare qualcosa di sbagliato.
"N-niente ge. Stavo solo leggendo qualche email delle fan," Tao sorrise nervoso.
"Non mi sembrava un’email quella," Kris entrò e si avvicinò al portatile. Tao spalancò gli occhi e si lanciò dall’altra parte del letto, tentando di afferrarlo prima che lo facesse il maggiore. Comunque, fu troppo lento e Kris si sedette ed alzò lo schermo. Diede una scorsa al contenuto e guardò Tao impassibile. Il maknae era così imbarazzato che sgattaiolò sotto le coperte e si appallottolò.
"Questa è una fanfic..."
"Lo so..."
"È una fanfiction Taoris..."
"Lo so - aspetta," Tao si sedette lentamente e sorrise al maggiore, "Come fai a sapere il nome del pairing?"
Kris si irrigidì, "Lo so e basta. Tutti lo sappiamo -"
"Ma il pairing di questa -"
"L’ho letto -"
"Non sai leggere così velocemente! Ti conosco!"
Kris sospirò, "L’hai trovata in un’email inviata da una fan chiamata Marissa o qualcosa del genere?"
Sì, una fan internazionale."
"Ho ricevuto la stessa email stamattina. Ho letto solo l’inizio prima di chiuderla."
Tao sgranò gli occhi, "Oh giusto! Mi ero dimenticato ch sei fluente in Inglese!"
"Ah huh, ora vai a letto Kung Fu Panda, abbiamo l’agenda piena domani."
Tao annuì e tornò sotto le coperte mentre Tao si dirigeva verso la porta. Spense la luce e stava per chiudere la porta quando il maknae lo richiamò, "Ge?"
"Sì?"
"Mi puoi aiutare a tradurla? Non ho capito la maggior parte delle parole."
"Sì, più tardi."
"Aspetta, un’ultima cosa," Kris si bloccò di nuovo e lo guardò, "Cosa è un top e un bottom nella ‘Taoris’?"
Kris rimase in silenzio per lungo tempo dopo quella domanda. Tao pensava di averlo offeso in qualche modo. Prima che potesse scusarsi, Kris rilasciò un lungo sospiro.
"Maybe next time," e chiuse la porta.

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Capitolo 8
*** FanFic pt.2 ***


"L’hai mai fatto prima?" ghignò Tao. Kris lo guardò confuso e alzò gli occhi al cielo, " 'Da dove dovrei iniziare?' "
"Fidati piccolo, sei in buone mani."
"Tu dici? Mi sembra che abbia bisogno di istruzioni."
"Affatto," gli occhi di Kris vagarono per il corpo del ragazzo, fermandosi in alcuni posti tentatori, "Ma ci sono così tante cose che vorrei fare, che non so da dove cominciare?"
"Ti darò un aiutino," Tao liberò una mano e afferrò quella di Kris. Se la portò al petto e lentamente la fece scivolare lungo il suo corpo, assicurandosi che sentisse gli addominali lungo la discesa. Si fermò poco sopra il cavallo dei propri pantaloni e ghignò, "Pensi di poter continuare da qui?"
Kris ghignò a sua volta e si chinò in avanti, mordicchiandogli delicatamente l’orecchio mentre si liberava della cintura e -
--
"Ge! Dov’è il mio zaino?!" gridò Tao dall’altra stanza. Kris saltò; essendo completamente immerso nella fanfiction, non si era reso conto che gli altri si stavano ancora preparando per le attività del giorno.
Grugnì ed uscì dal sito, chiudendo il portatile mentre si alzava per andare verso la porta. Arrivato in corridoio vide Tao lanciare cuscini e spostare da una parte i proprio compagni, disperato per il suo zaino perduto.
"Hai controllato nell’armadio?" chiese Kris, appoggiandosi allo stipite della porta.
"Sì!"
"Hai chiamato il manager per chiedergli se è in sala prove?"
"Sì!"
"E nel van?"
"Ha guardato anche lì!" Tao uscì dalla stanza con l’espressione di un panda che ha ricevuto un calcio in faccia, "È il mio zaino preferito ge. Non saprei cosa fare se l’avessi perso..."
Il suo labbro tremolante e le spalle incurvate fecero ripensare a Kris al Tao sexy e sicuro di sé della fanfiction. Ridacchiò tra sé e sé, Ragazzi, le fans hanno davvero una fervida immaginazione. Scompigliò i capelli del più piccolo e gli fece un piccolo sorriso, "Ti aiuterò a cercarlo. Ti ricordi dove l’hai visto l’ultima volta?"
"Grazie Kris," Tao si illuminò immediatamente e sollevò lo sguardo, scavando nei propri ricordi del giorno prima, "Um... Penso fosse in salone... O l’ultimo albergo in cui abbiamo soggiornato... O Disneyland …"
Kris lo guardò con la bocca spalancata, "Ti rendi conto di quanto tempo è passato?"
Il più piccolo gettò le mani in aria, quasi colpendo il soffitto, come aveva fatto molte volte il leader, "Non me lo ricordo! Potrebbe essere ovunque!"
"Hai controllato nel tuo armadio?" chiese Chen, passando affianco ai ragazzi.
Tao fece una smorfia, "Hai idea di che tipo di roba ci sia là dentro? Ho paura di aprirlo."
"Già, probabilmente ci sarà una famiglia di topi che usano il tuo zaino come nuova casa."
"No! C’è Woo là dentro!"
"Chen, smettila di spaventare il maknae e vai a vestirti. Tao, chi è 'Woo'?"
"Il mio portachiavi a forma di panda."
"Che razza di nome è?"
Tao aprì la bocca per spiegare, ma non uscì niente. Guardò Kris come se avesse avuto un’improvvisa idea geniale e ghignò, "Te lo dico solo se tiri fuori il mio zaino da lì e salvi Woo."
Kris lo guardò impassibile e si voltò, "Non mi interessa più."
"No, Ge!" Tao gli afferrò il braccio e lo abbracciò stretto, come un bambino spaventato di lasciare la mamma il primo giorno di scuola, "Mi dispiace! Ma ti prego aiutami!"
"Prendi lo zaino e falla finita!" disse Kai dal bagno.
"Yah, tu non sei stato chiamato in causa!" tagliò corto Kris e guardò il maknae. Tao stava facendo un aegyo involontario, ed era difficile resistere.
"Oh, Kris sei fregato," Lay schioccò la lingua, sorprendendo i due.
"Quando sei arrivato qui?"
"Proprio ora. Adesso vai a prendere lo zaino."
Kris alzò gli occhi al cielo e andò nella stanza di Tao. Il maknae lo incitò da dietro, inondandolo di complimenti e ringraziamenti, tutto quello che potesse compiacere il duizhang. Si avvicinò all’armadio e afferrò la maniglia. Guardando sopra la propria spalla, notò che Tao si teneva a distanza di sicurezza, come se qualcosa potesse davvero saltare fuori e mangiarlo. Kris sollevò gli occhi al cielo per la terza volta quel giorno e aprì le ante; una montagna di vestiti sporchi e regali delle fan si riversarono fuori, finendo ai piedi del più grande.
"Come hai fatto a mettere il tuo zaino qui dentro?!" gridò, calciando via una giacca.
"Non so cosa faccio quando sono mezzo addormentato!" si difese il più piccolo.
Kris lo ignorò e studiò il contenuto dell’armadio. I suoi occhi si posarono su un piccolo panda e lo prese. Con uno strattone, il leader tirò fuori lo zaino, insieme a due magliette che si erano impigliate ad esso.
Tao fece i salti di gioia e corse verso Kris, il quale stava togliendo i vestiti in eccesso. Abbracciò il duizhang e lo strinse forte.
"Grazie, grazie, grazie, grazie!" urlò, le parole leggermente soffocate dalla maglietta di Kris, che ricambiò l’abbraccio con un braccio solo dato che stava ancora tenendo lo zaino. Tao lo lasciò e prese la borsa, esaminando i portachiavi e i panda per controllare che non si fossero rovinati.
"Allora perché Woo?"
"È il nome della persona a cui tengo di più."
"... Questo non mi dice niente."
Tao alzò gli occhi al cielo, "Wu Fan, davvero non capisci?"
"A quanto pare no," Kris uscì dalla pila di vestiti e si diresse alla porta, "Non metterò in ordine tutto questo. Puoi farlo tu però."
"Cosa?! Ge, aiutami almeno!"
"No," Kris ridacchiò e stava per andarsene, quando si ricordò della fanfiction, "Un’ultima cosa," Tao, che era ancora imbronciato, sollevò lo sguardo su di lui, "Riguardo la tua domanda su ‘top’ e ‘bottom’ dell’altra notte."
Spalancò gli occhi, "Mi dirai finalmente cosa significa?"
"No," il maknae si accigliò, "Ma ti dico che io sono ‘top’."
Lo guardò leggermente confuso, "Come risponde alla mia domanda questo?!"
Kris ghignò, "In qualche modo, lo fa." 

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Capitolo 9
*** Sick ***


Heartbeat

Si sentiva male.

Kris ruotò pigramente la testa di lato e fissò inespressivo il muro. La sue mente era concentrata solamente su una cosa in quel momento: il letto.

Gli Exo viaggiavano già da un po' di tempo ormai, facendo performance su divesi palchi e fanmeeting in diverse città. Con il loro continuo viaggiare, soggiornavano in diversi alberghi, e la cosa non aveva mai infastidito il leader degli EXO M in passato.

Ma questa volta sì.

Il tessuto delle lenzuola rigide sembrava cartavetro e in più, il caldo lo faceva sudare. Il cuscino era tutto bitorzoluto e nonostante le sue mani esauste lo avessero sbattuto più volte, non aveva cambiato forma. Il materasso gli faceva venire la pelle d'oca. Sembrava sporco quando il suo corpo toccava quella cosa ripugnante, come se si stesse sdraiando su strati di pelle morta e fazzoletti usati. Si era anche appena fatto la doccia, ma questo non aveva risolto nulla.

Il suo stomaco si contorse mentre mille pensieri gli invadevano la mente: Chi l'ha usato per ultimo? Lo staff ha lavato bene le lenzuola? Le ha lavate tutte?

Nonostante tutte queste domande gli occupassero la mente, poteva ancora sentire il respiro regolare dei suoi due compagni con cui condivideva la stanza. Poteva persino origliare quello che dicevano i managers circa le attività di domani, fuori dalla porta. Al momento, Kris riusciva a sentire tutto.

Lo odiava.

A Kris girava la testa. Non si sentiva bene; i suoni erano troppo forti; sentiva troppo caldo con le coperte e troppo freddo senza. Le gambe erano indolenzite ed era stanco dopo aver ballato. Voleva solo dormire. Tutto qua.

Ma il fato era contro di lui, e Kris sentì lo stomaco attorcigliarsi per la nausea, Oh dio.

Gettò via le coperte e scese dal letto, barcollando da una parte all'altra mentre cercava di raggiungere la porta. Si poggiò ad essa e la aprì, sbattendola accidentalmente contro il muro e attirando l'attenzione di entrambi i managers.

“Kris?”chiese Hyun Kyun, avvicinandosi al leader tremante, “Cosa ci fai in piedi così tardi?”

Kris non rispose. Scansò il più basso e corse il più in fretta possibile in fondo al corridoio. Sbattè contro la porta del bagno, aprendola violentemente e cadendo in ginocchio sulle mattonelle. Chiuse a chiave la porta e si avvicinò al gabinetto.

La sensazione di bruciore alla gola si fece più intensa e sentì la bocca inumidirsi. Sentì qualcosa tornare su dentro di sé e grugnì dolorante. Vomitò e svuotò il contenuto del proprio stomaco nel water, il rumore dei conati rimbombò nelle pareti del piccolo bagno e venne presto rimpiazzato dai colpi alla porta dei managers.

“Wu Fan! Apri questa porta ora!” ordinò Byunghyun, battendo contro il legno.

“Kris! Stai bene? Ti prego apri!” lo implorò Hyun Kyun. Tutto il tumulto svegliò gli altri due occupanti della camera di Kris, i quali uscirono in corridoio.

“Hyung?” sbadigliò Tao, “Che succede?”

“Niente, sembra che Kris stia male,” tra i quattro cadde il silenzio quando sentirono un altro conato risuonare nell'altra stanza.

“Sembra terribile!” ansimò Luhan, “Cosa state facendo qui fuori?!”

“Ha chiuso a chiave la porta!” l'uomo si voltò verso Hyun Kyun, “C'è un'altra chiave?”

“Sono sicuro che la manutenzione ne abbia una, ma è troppo tardi per svegliarli.”

“Allora non ci resta altro da fare che buttare giù la porta.”

“Non puoi essere serio!”

“Lo faremo uscire noi!” disse subito Tao, cogliendoli di sorpresa.

Byunghyun lo guardò male, “Cosa ti fa pensare che ci riuscirete?”

“Siamo i suoi fratelli,” Luhan ricambiò l'occhiataccia, “Siamo uniti e ci prendiamo sempre cura l'uno dell'altro. Si fida di noi, ed è probabilmente irritato dal tuo continuo gridare! Sembri arrabbiato persino quando cerchi di aiutare!”

“Perché sono arrabbiato! Non vuole aprire la porta!”

“E quale pensi che sia il motivo?!”

“Tornate nella vostra stanza.”

“No,” disse fermamente Tao.

“Tao, Luhan, per favore,” provò Hyun Kyun, ma i due scossero la testa.

"Smettetela di essere così testardi!" sibilò Byunghyun, attento a non svegliare gli altri, "Questo non è un suggerimento. Tornate nelle vostre  stanze. Ora."

"Lasciateci almeno provare!" implorò il maknae, "Se ci lascia entrare ci possiamo prendere cura di lui. Se non lo farà, andremo via."

I due si guardarono per poi sospirare, "D'accordo. Avete dieci minuti. Nel frattempo noi andiamo a cercare qualche medicina," Si voltarono, seppur con riluttanza, e si allontanarono, lasciando Luhan e Tao da soli. Luhan continuò a guardarli con gli occhi socchiusi.

"Conoscendoli, quegli ajusshi prenderanno quelle sbagliate," sbuffò e si voltò verso il maknae, "Vado con loro per assicurarmi che qualsiasi cosa prendano abbia effetto. Prova a far uscire Kris. Ricorda, dieci minuti."

Tao annuì e osservò il suo hyung rincorrere i manager. Si rivoltò verso la porta e bussò piano.

"Ge? Stai bene?" chiese piano, "Sono io... Andiamo ge, apri la porta, per piacere."

Ci fu una debole, ma chiara risposta, "No."

A Tao si strinse il petto. La sua voce sembrava roca e piena di dolore; era preoccupato. Tao aveva visto Kris malato solo una volta, durante i giorni prima del debutto. Aveva lavorato così tanto che era svenuto per la stanchezza ed era stato costretto a riposarsi per una settimana, la settimana più spaventosa della vita di Tao.

"Wu Fan," disse ancora con voce seria, "Apri questa porta subito."

Ancora una volta, rispose una debole voce, "Non... voglio che... ti ammali...."

"Non mi ammalerò! Andiamo ge, apri la porta!" Tao colpì il legno fine, "Potrei facilmente buttarla giù e... probabilmente tagliarmi una mano nell'atto."

"Non farlo!"

"Non lo farò... Perché ti ho promesso che non mi sarei fatto male praticando le mie arti marziali. Proprio come tu hai promesso a me che ti saresti preso più cura di te stesso!" Tao si morse il labbro e posò la testa contro la porta, "Smettila di farmi preoccupare e lascia che mi prenda cura di te..."

Ci fu silenzio. Tao era preccupato che l'altro potesse essere svenuto e cominciò ad andare nel panico. Si era allontanato di qualche passo dalla porta ed era pronto a buttarla giù quando il debole click di una serratura lo bloccò.

Kris aveva socchiuso la porta e Tao afferrò la maniglia e la aprì del tutto. Notò il leader sul pavimento, accasciato contro il muro affianco alla porta, con un braccio sul ginocchio.

"Non ce la faccio ad alzarmi, scusa," mormorò.

Tao non disse niente e chiuse la porta. Scivolò sul pavimento, studiando Kris. Il duizhang si era ritirato i capelli dal viso, rivelando delle occhiaie scure sotto gli occhi, ancora più evidenti di quelle di Tao al momento. Era pallido, più pallido del solito e sembrava incredibilmente stanco.

"Stai bene?" chiese Tao, incerto su cosa fare.

"No," soffiò Kris, "Mi sento una mer-," spalancò gli occhi e si lanciò sul gabinetto di fronte a loro, svuotando quello che gli era rimasto nello stomaco.

Tao gli fu affianco in un istante, accarezzandogli confortante la schiena con la speranza di farlo sentire meglio. Kris sputò il rimanente sapore di bile dall bocca e poggiò la testa sulle braccia, "Mi voglio appallotolare in un buco e morire..."

"Ge, non dire così," si accigliò Tao, tirando via il maggiore dalla tazza e poggiando la sua testa sulla propria spalla, "Sei solo malato, passerà presto."

"Lo odio... Mi sento così debole."

Eccola di nuovo, la stretta al petto, "E io odio vederti così miserabile."

Ci fu un colpetto leggero alla porta e Luhan guardò dentro, osservando i due sul pavimento. Entrò ed accarezzò delicatamente la guancia del leader.

"Ha uno di quei parassiti di 24 ore. L'unica cosa che possiamo fare è aspettare."

"Cosa? Davvero? E non possiamo dargli qualche medicina o qualcosa del genere?"

"Sfortunatamente no. Portiamolo in camera così può riposare."

Tao annuì e, con molta fatica, riuscirono a sollevarlo. Si sentirono in colpa a lasciare ai managers il compito di pulire il disastro in bagno, ma il duizhang era una priorità.

I ragazzi inciamparono in camera, quasi mollando il leader, se non fosse stato per i riflessi pronti di Tao. Luhan preparò il letto mentre Tao gli toglieva la maglietta fradicia e gliene metteva un'altra pulita. Lo fecero poi sdraiare, ignorando i lamenti per come il materasso fosse bitorzoluto.

"Ho lasciato lo strofinaccio in bagno. Torno subito," sussurrò Luhan, dando una pacca alla schiena del maknae prima di lasciare la stanza.

Tao si alzò per chiudere l'armadio che aveva lasciato aperto, ma venne fermato da qualcosa che gli tirava la maglietta. Si voltò e vide Kris guardarlo con occhi socchiusi, "Dove stai andando?"

"Solo dall'altra parte della stanza," indicò.

Il leader sollevò leggermente la testa per vedere dove avesse indicato, per poi grugnire e ricadere sul cuscino, tirandogli più forte la maglietta, "Non fa niente, stai qui."

Tao annuì e si sedette sul pavimento, posando una mano sul letto e accarezzandogli gentilemente un braccio. Luhan tornò qualche minuto dopo con un'espressione irritata.

"Hyun Kyun non vuole che stia qui. A quanto pare la mia agenda è più importante e non vuole che mi ammali."

"Che palle."

"Credi di potertene accupare tu?"

Tao si guardò dietro una spalla e studiò il maggiore mezzo addormentato, "Certo... Ci penso io."

Luhan sorrise e si avvicinò a Kris, spostandogli la frangia dalla fronte e posando gentilmente la salviettina umida, "Fatti forza."

"Sono malato, non morto," rispose impassibile Kris, facendo ridere il maggiore.

Luhan diede un colpetto alla spalla di Tao e uscì dalla porta, chiudendosela piano alle spalle. Tao si poggiò al letto, guardando fuori dalla finestra dell'albergo. Questa situazione lo faceva ripensare alla notte che aveva avuto gli incubi e non era riuscito a dormire. Si ricordò come fosse andato nella camera del duizhang per trovare un posto sicuro e avesse dormito come mai aveva dormito prima.

"Cosa stai guardando?" mormorò Kris, voltandosi nelle coperte per osservarlo.

"Ge, dovresti dormire."

"Non sono stanco."

"Bugiardo," Tao sorrise e agganciò con il piede la spallina del proprio zaino. Lo avvicinò e sganciò il piccolo portachiavi a forma di panda dalla cerniera. Lo posò accanto a Kris e portò la mano del maggiore sopra di esso, "Ecco, dormi con Woo."

"Preferirei dormire con Tao," si imbronciò leggermente il leader.

... Ha appena fatto il broncio? "Sono proprio qui."

"Lo so," si sedette lentamente e schioccò le dita verso il cestino della spazzatura accanto al letto. Tao capì e lo afferrò, passandolo velocemente a Kris. Il leader si fermò un attimo, prima di rimettere nuovamente. Tao gli accarezzò la schiena e guardò il soffito, preferendo non guardare il disastro dentro il cestino. Kris si chinò una volta finito, sputando, e posandolo dall'altra parte del letto.

"Dì a Lay," cominciò, facendo un profondo respiro prima di continuare, "che lo prenderò a calci in culo."

"Ge!"

"Potrei entrare nei dettagli, ma non è carino," Kris si risdraiò e guardò il maknae, "Dovresti allontanarti. Non voglio che ti ammali."

"Non è contagioso."

"... Puzzo."

Tao alzò gli occhi al cielo e salì sul letto insieme al leader. Kris rotolò in modo da dargli le spalle e Tao si accoccolò a lui. Gli cinse il petto con le braccia e posò la testa sulla schiena. I due rimasero in silenzio, ascoltando il respiro dell'altro come una ninna nanna. Tao si accigliò proprio mentre si stava per addormentare. Il materasso era davvero una merda e si sentì in colpa che Kris non potesse dormire in un letto diverso.

Sentì il leader muoversi nel sonno ed ebbe l'improvviso bisogno di guadargli il viso. Sbirciò da sopra la spalla del duizhang e vide Kris accoccolato con Woo. Tao ebbe un mini attacco di isteria in testa. Woo con il suo 'appa' gli faceva venire voglia di prendere il telefono e fargli una foto. Guardò il comodino e vide il proprio iPhon non troppo lontano.

Tao sorrise e ritrasse una mano, avvicinandola lentamente all'apparecchio.

“Fai una foto, Zitao, e lanciò il tuo telefono fuori dalla finestra,” Mormorò Kris proprio quando le sue dita sfiorarono la superficie fredda.

Tao si bloccò e gli guardò la schiena, “Ma sei così carino Ge.”

Si irrigidì, “No.”

“Solo una?”

“Maybe next time.”

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Capitolo 10
*** Kids ***


“Adjusshi, hai mai ucciso qualcuno prima?”

Tao spalancò gli occhi per l'improvvisa domanda. Abbassò lo sguardo e vide un bambino, intorno ai quattro anni, con capelli neri tagliati a scodella e degli occhioni curiosi che lo guardavano.

Kris si stava ancora riprendendo dal virus e non poteva partecipare ad alcuna esibizione. I managers erano preoccupati che anche Tao potesse ammalarsi, sebbene il maknae si fosse lamentato solo di un leggero mal di testa, e preferirono non rischiare. I due, annoiati e rinchiusi in camera, avevano deciso di andare al market e comprare qualcosa da mangiare per quando sarebbero tornati i loro compagni.

E fu così che Tao si ritrovò nel reparto di zuppe in barattolo, accusato di omicidio da un bambino che probabilmente non sapeva nemmeno allacciarsi le scarpe.

“P-perché dici così? E non sono un adjusshi, sono un tuo hyung,” si imbronciò Tao.

Il bambino sussultò, “Non dovresti fare così adjusshi, fare l'innocente non ti porterà da nessuna parte.”

“Io sono innocente! Non ho fatto niente!”

“E allora perché sembri colpevole?”

Tao era confuso, “Colpevole? Ma non ho niente per cui sentirmi in colpa…” cominciò, per poi ricordarsi che sebbene Kris lo avesse avvertito di non fotografarlo mentre dormiva, lo aveva fatto lo stesso.

“Ceeerto,” fece un passo indietro, “Sei un adjusshi divertente, anche se spaventoso.”

“Non farei mai-”

“Ah!” Il bambino si ritrasse quando il maknae degli EXO M cercò di arruffargli i capelli. Tao si immobilizzò quando il bimbo strizzò gli occhi, “Troppo vicino Adjusshi!”

Il bambino girò sui tacchi e corse via, barcollando leggermente sulle gambine mentre raggiungeva l'amichetto dall'altra parte del reparto. Tao lo guardò allontanarsi, scioccato. Si sentiva un po' ferito, aveva davvero un aspetto così spaventoso? Kris arrivò qualche secondo dopo e diede una pacca alla spalla di Tao.

“ZiTao, dovremmo prendere quella piccante o… stai bene?” chiese, notando l'umore a terra dell'altro.

“Sono davvero così terrificante ge?” chiese Tao, sollevando lo sguardo e facendo dell'aegyo involontario.

Kris deglutì, “No, certo che no. Cosa te lo fa pensare?”

“L'ha detto un bambino.”

“E gli hai creduto?”

“Kai dice sempre che i bambini piccoli dicono la verità…”

“Kai dice anche che se non trattieni il respiro quando passi sotto un ponte, poi questo ti crolla addosso,” Kris sospirò e posò i prodotti che aveva in mano su uno scaffale vicino, “Ai bambini piace creare casino, sia con gli adulti che con le persone della loro stessa età. Non prendere tutte le cose che dicono a cuore.”

“Sì ge,” Tao annuì lentamente e Kris sorrise.

Gli arruffò i capelli e indicò le confezioni sullo scaffale, “Ora, piccante o normale?”

“Piccante.”

“D'accordo,” Kris afferrò il pacchetto proprio quando riapparve il bambino di prima, insieme all'amichetto.

“Hey Adjusshi! Puoi guardare qui per un momento?”

“Ignoralo,” mormorò Kris sottovoce. Tao annuì e seguì il maggiore per fare altre compere. I due bambini si imbronciarono e continuarono ad inseguirli.

“Adjusshi! Guarda qui! Andiamo adjusshi, voglio presentarti il mio amico! Adjusshi!”

A Tao sfuggì un sospiro irritato e smise di camminare. Si voltò lentamente e cercò di fare del proprio meglio per non guardare male i bambini, ma era comunque abbastanza alterato, “Cosa?”

I due bambini fecero un passo indietro e lo guardarono con occhi spalancati. Poi, l'amico del bambino parlò, “Jongsoon-ah, questo non è un serial killer.”

“E allora cosa pensi che sia?!”

Sollevò lentamente un braccio e lo indicò, “E' nel mio fumetto!”

“Cosa?!”

“Sì sì!” il piccolo bambino si stava esaltando e si avvicinò, inchinandosi leggermente, “Scusa la stupidità del mio amico! Non capisce quanto tu sia fantastico!”

Tao era sorpreso per l'improvviso complimento, e non sapeva come rispondere. Non ce ne fu bisogno comunque, perché Kris arrivò e si mise al suo fianco, “Cosa ti avevo detto? Ignorali e basta-”

“Ah! E questo è lui!”

“Chi?! Chi?!” chiese, Jongsoon,il bambino dai capelli neri, tirandogli il braccio.

“Non so i loro nomi-”

“Ma Kangwoo! Sono nel tuo fumetto!”

“Non so leggere le parole! Guardo solo le figure, e questi due sono dei super eroi! Sono così daebak!”

“Kris! Pensano che siamo fighi!” Tao si illuminò.

“Cosa? Tao, pensano che siamo dei personaggi di un fumetto.”

“Non rovinargli il divertimento ge,” si accigliò.

Il bambino chiamato Kangwoo si fece un po' più coraggioso e si avvicinò a Tao, tirandogli la gamba dei pantaloni, “Hey adjusshi, ci puoi mostrare qualche mossa!?”

“Certo,” Tao sorrise quando i due bambini si diedero il cinque e fece qualche passo indietro. Fece un respiro profondo e si mise in posizione per eseguire un salto all'indietro. Prima di potersi muovere però, Kris gli afferrò il polso e lo guardò male.

“Siamo dentro un market, non farai alcuna mossa qui.”

“Ma Ge-”

“No,” Kris si rivoltò verso i bambini e forzò un sorriso, “Scusate bambini, maybe next time.”

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Capitolo 11
*** Camera Phones ***


“Ge, posso prendere in prestito il tuo telefono?” chiese Tao, facendo gli occhi da cucciolo.

Kris lo squadrò con sospetto; l'ultima volta che gli aveva prestato il telefono, il maknae l'aveva fatto cadere in una fontana mentre provava un gioco. Era esitante a darglielo una seconda volta, ma glielo passò comunque.

“Tao, non muoverti,” disse Lay. Il ragazzo mantenne l'espressione del viso mentre il maggiore faceva una foto col proprio telefono.

“Perché?” chiese il leader, confuso.

“E' solo per quando mi servirà qualcosa da te. Tirerò fuori la foto e ti piegherai ad ogni mio volere.”

Kris gli diede un colpo in testa e vide il ragazzo dai capelli neri spostarsi dall'altra parte della stanza, dove Luhan e Xiumin stavano guardando il loro episodio di Happy Camp. Xiumin guardò in modo strano Tao, che stava frugando il telefono del duizhang.

“Cosa stai facendo?” chiese.

“Beh, avevo intenzione di giocare, ma poi ho notato qualcosa.”

“Cosa?”

“Kris non ha abbastanza foto di me.”

Luhan rise al commento e si avvicinò a Tao, “Cosa te lo fa pensare?”

“Beh ha queste foto ninja degli altri membri e qualche foto di sé insieme ai K, ma io non ci sono quasi mai.”

“Chissà perché,” rise il maggiore, afferrando il telefono, “Dai, te ne faccio qualcuna.”

“No, posso fare da solo.”

“Luhan, ti sei dimenticato che stai parlando con il re della selca.”

Tao si imbronciò per il soprannome e si riprese il telefono, sgattaiolando in bagno dopo essersi assicurato che Kris non stesse guardando. Per sua fortuna, il leader stava ancora leggendo la rivista e non notò nulla.

--

“Sta andando in bagno,” commentò Lay, osservando il maknae con la coda dell'occhio.

“Lo so,” disse pigramente Kris, voltando pagina, “Probabilmente farà qualche foto.”

“E glielo lasci fare?”

“Saresti davvero capace di negare a quel ragazzo una fotocamera?”

“Touché,” rise Lay. Poi notò qualcosa dall'altra parte del tavolo e si sporse per afferrarla. Era il telefono di Tao; a quanto pare il più piccolo aveva finto di averlo perso per poter usare quello di Kris. Il leader lo sapeva già, ma non voleva rovinare il divertimento del ragazzo, quindi gli aveva lasciato fare. E poi non riusciva a resistere al suo aegyo.

Lay ghignò mentre entrava nella fotocamera e sollevava il telefono verso Kris, “Kris.”

“No.”

“Non ho nemmeno detto niente!”

“So esattamente quello che stai per fare.”

“Kriiiis,” Lay continuò a lamentarsi. Kris scosse la testa e il ragazzo sospirò sconfitto, “Vado a preparare qualcosa da mangiare.”

“Non mandare a fuoco la cucina.”

Lay gli lanciò un'occhiataccia da sopra la spalla e si avviò in cucina. Tao tornò dal bagno qualche minuto dopo e prese il posto di Lay. Posò il telefono di Kris sul tavolo, ma vide che il  suo era stato spostato. Poi ebbe un'idea, dato che aveva fatto delle foto di se stesso con il cellulare di Kris, ne avrebbe dovuta fare anche qualcuna del leader con il proprio.

“Ge, guardami.”

“No.”

“Per favore?”

“Stai per fare la stessa cosa che ha cercato di fare Lay. La risposta è no.”

“Non puoi saperlo.”

“Lo so perché sei tu.”

“Ti prego Ge?”

“May-”

’Maybe next time,’” lo interruppe Tao, imitando quella che sembrava essere la frase tormentone di Kris. Il maggiore sollevò lo sguardo per guardarlo e il maknae colse l'occasione per scattare una foto, “Ge! Sei così fotogenico!”

“Lo so.”

“Allora lasciami fare un'altra foto!” Alzò gli occhi al cielo e guardò l'obbiettivo, “Così è noioso, dammi qualcosa di sexy.”

“Perché?”

“Fallo e basta! Se ti imbarazza fingi che sia un photoshoot.”

Kris rise e si chinò in avanti, ghignando, “Oh ZiTao, non sono in imbarazzo,” Tao scattò la foto e sorrise al leader. Il più grande si riappoggiò alla sedia e riprese la rivista, “Sei soddisfatto ora?”

Tao non rispose, e il duizhang sollevo ancora una volta lo sguardo. Il viso del maknae era completamente rosso. Guardava con occhi sgranati la foto, rimanendo immobile. Kris cominciò a preoccuparsi e sollevò una mano per prendere il telefono. Quando toccò lo schermo, il ragazzo si riscosse immediatamente e tirò indietro l'apparecchio, cadendo indietro con la sedia.

Il fracasso fu forte abbastanza da essere sentito da tutti gli altri membri, i quali si voltarono nella loro direzione. Anche Chen e Lay, che erano l'uno in bagno e l'altro in cucina, uscirono per vedere cosa fosse successo.

“Stai bene?!” gridò Luhan, saltando in piedi e correndo al fianco del maknae.

“S-sì, mi sono solo sorpreso, tutto qui,” rise Tao, accettando l'aiuto di Luhan e alzandosi in piedi.

“Cosa hai fatto Kris?” gridò Xiumin, il quale si era voltato giusto in tempo per vederlo cadere, “Lo hai quasi spaventato a morte!”

“Non ho-”

“Mi ero solo incantato!” lo coprì il maknae, inchinandosi dispiaciuto (sebbene non ce ne fosse davvero bisogno) per poi ritirarsi in camera. Il ragazzo si rifugiò all'interno, chiudendo a chiave la porta prima di cadere in ginocchio e nascondere il viso tra le mani.

Tao era completamente imbarazzato. Si era umiliato davanti ai suoi hyungs ed era stato colto con le mani nel sacco a fissare la foto di Kris. Solo ripensarci gli fece venire voglia di riprendere il telefono e andare nella galleria.

Quella era una delle foto più belle di Kris che avesse mai visto. Era mattina presto, quindi i suoi capelli erano ancora scompigliati, suggerendo una miriade di cose che il duizhang avesse potuto fare la notte prima. La maglietta che indossava era scollata, e metteva in mostra le sue clavicole ben definite e una parte del petto. La sua mascella squadrata in combinazione con il ghigno seducente e lo sguardo penetrante facevano venire a Tao la pelle d'oca.

Il ragazzo bloccò velocemente il telefono prima di essere risucchiato ancora. Ora sapeva come si sentivano le fangirls.

--

Nel frattempo, Kris era rimasto scioccato al tavolo. Poteva sentire un paio di occhi su di sé e sollevò lo sguardo su Lay, che era poggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate.

“Non ho fatto niente!” si difese.

“Già,” il più piccolo ghignò, scomparendo nuovamente in cucina.

Kris sospirò frustrato e cercò di riprendere la lettura, ma era troppo distratto dalla reazione di Tao. Notò che il maknae gli aveva restituito il telefono ed era curioso di vedere che tipo di foto si fosse fatto. Non appena toccò il pulsante di sblocco, lo schermo si illuminò, rivelando come sfondo una foto di Tao che faceva ‘buing buing’ che doveva aver scattato quando era in bagno.

Kris non potè fare a meno di ridacchiare, Quel ragazzo è troppo carino.

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Capitolo 12
*** Dance Demonstrations ***


“Ragazzi! E' ora di andare a... Ragazzi?” La voce di Tao si affievolì, accorgendosi che la cucina e il corridoio erano completamente vuoti. Si accigliò quando sentì una risata provenire dal salotto ed entrò, trovando Kris circondato dagli altri e con Luhan al suo fianco. Tutti i mobili erano stati spostati per fare spazio per quello che sembrava... Stavano ballando? Kris dovette piegare leggermente le gambe per essere alla stessa altezza di Luhan, il ragazzo era più basso di lui dopotutto. La vista di loro due insieme era allo stesso tempo imbarazzante e divertente per gli altri membri, e persino Tao ridacchiò.

“Cosa state facendo?” chiese Tao. I due smisero di ballare e lo guardarono.

Luhan sorrise, “Oh eccoti! A quanto pare Kris sa ballare tutti quei balli formali e stava solo facendo lo scemo ad 'Exceptionally Extraordinary’.”

“Ci sta mostrando ‘come si fa,’” Chen mimò le virgolette e indicò i due in piedi, “Ora sta dimostrando il ballo da sala con Luhan.”

“Ma è abbastanza imbarazzante per l'altezza,” ridacchiò Xiumin, guadagnandosi un calcio dal secondo maggiore.

“Perché nasconderlo?” chiese Tao, curioso sul perché non avesse mostrato le sue abilità.

“Probabilmente perché è imbarazzante-”

“Detto dal ragazzo che vuole impararlo,” il leader lo guardò male, facendo ridere gli altri, "Semplicemente non capivo il senso di fare il serio in uno show come quello."

Tao annuì lentamente, “Ah huh… beh allora io credo che-”

“Non andare da nessuna parte,” lo interruppe Kris, “Mi servirai fra un minuto. D'accordo ragazzi, l'ultima parte del ballo è far volteggiare la vostra partner, ma non troppo veloce o le verranno le vertigini,” Dimostrò la mossa con Luhan, raddrizzando la sua postura e tenendo in alto la sua mano. Luhan girò lentamente, lanciando un'occhiataccia a Xiumin per avvertirlo di non farlo inciampare, “Capito?”

“Siiiii~!” Risposero in coro. Kris sorrise e annuì, lasciando andare Luhan e avvicinandosi a Tao.

“Bene, questo è l'ultimo ballo per stanotte e poi andiamo a letto,” gli altri grugnirono, trovando divertenti le reazioni dei 'partner' del leader, ma annuirono comunque, “Okay, vi mostrerò come fare in modo giusto il ballo che l'MC voleva che facessimo io e Tao.”

“Cosa? Ge, devo fare di nuovo la ragazza?” chiese Tao, imbronciandosi leggermente.

“Sì, so solo come guidare e loro non balleranno con un uomo,” Con un braccio circondò i fianchi di Tao e lo portò più vicino, “Lo spazio tra voi e la vostra partner è fondamentale. Non dovete stare troppo vicini o non riuscirete a muovervi, ma neanche troppo lontani o sembrerete mosci. Avvicinatevi in modo da potervi muovere come se foste una sola persona.”

Tao arrossì quando Kris gli picchiettò il fianco, “Posate la mano sul suo fianco, troppo in alto sarebbe strano, troppo in basso vi renderebbe dei pervertiti.”

“Stai attento Tao,” rise Lay, ottenendo un'occhiataccia dal leader. Si voltò poi verso Tao e gli prese la mano, e la tirò verso la propria spalla.

“Tienila sul mio collo, o sulla spalla se sei più a tuo agio.”

“O-okay.”

Kris sorrise e guardò i ragazzi, “Cercate di non calpestare il piede della vostra partner, se lo fa lei va bene perchè vi fa capire che state conducendo male. Ora tenete la mano in aria così,” Sollevò la mano libera, afferrando quella di Tao e tenendola con fermezza. Il viso di Tao era più rosso di prima ed evitò il contatto visivo con gli altri ragazzi, sapendo perfettamente che lo avrebbero preso in giro, “La parte seguente è abbastanza semplice, visto che tutti abbiamo ballato prima. E' il conto un-due-tre, sei pronto Tao?”

“S-sì.”

“Seguimi. Un... due... tre... un... due... tre... un, due, tre, bravo così, un, due, tre.”

Il ballo cominciò lento all'inizio, Kris faceva un passo avanti e Tao ne faceva uno indietro. Ben presto il più piccolo ci prese gusto e gradualmente accelerarono il passo. Dopo poco cominciarono a ballare intorno a tutto il soggiorno. Tao calpestava occasionalmente il piede di Kris, ma il leader ci rideva sopra e continuava come se niente fosse.

Tao sorrise quando effettuarono una rotazione completa senza errori; in effetti trovava questo ballo un po' difficile, ma divertente al tempo stesso. Persino i suoi compagni evitarono di fare qualsiasi commento e osservarono con piccoli sorrisi sui loro visi come i due fossero persi nel loro mondo.

Fu solo quando Chen fece una domanda che tornarono alla realtà, “E la parte della caduta? Quella che avete fatto sul palco.”

“Oh, me ne ero quasi dimenticato,” Kris si fermò e li guardò, “Viene chiamato 'affondo'. Se non avete una presa forte, farete di sicuro cadere la vostra compagna. Non so davvero... come spiegarvelo, se non che dovete farla piegare per afferrarla prima che tocchi terra, quindi guardate come faccio io e ditemi se capite.”

Tao spalancò gli occhi e scosse velocemente la testa, tirando via le mani e cercando di scappare. Comunque, Kris aveva ancora le proprie mani sui suoi fianchi e non lo lasciò andare, “Ge, non voglio fare quella parte.”

“Perché?”

“Non voglio che mi fai cadere.”

“Ti ho fatto cadere l'altra volta?”

“No-”

“Allora non c'è nessun problema.”

"Ge-"

"Se devo farti di nuovo lo sgambetto, lo farò," Kris tirò Tao ancora più vicino e gli sussurrò all'orecchio, “Fidati, non ti lascerò cadere.”

Tao rabbrividì e lanciò a Kris il suo migliore sguardo da 'panda innocente' per cercare di fargli cambiare idea. Il maggiore ghignò e mosse la gamba, calciando via quella del più piccolo e facendolo cadere all'indietro.

“Gyah!” gridò il ragazzo, chiudendo gli occhi e stringendosi al leader mentre perdeva l'equilibrio. Quando pensò che stava per colpire il pavimento, sentì una presa attorno ai propri fianchi e si fermò. Aprì lentamente gli occhi e vide il viso di Kris a pochi centimetri dal proprio.

Il ragazzo sogghignò e diede una leggera testata al maknae, “Ti avevo detto che ti avrei preso.”

Tao rilasciò un sospiro di sollievo e colpì piano il suo petto, “Sei ingiusto ge.”

“Ti avevo avvertito, no?”

“E io avevo detto no.”

“Posso ancora farti cadere, lo sai?”

“Non farlo!” Tao strinse la presa e lo guardò terrorizzato. Kris sorrise e lo riportò in piedi. Poi lo tirò in un abbraccio, accarezzandolo in modo confortante.

“Dui bu qi*,” rise, “Non essere arrabbiato con me.”

Tao sospirò, ma ricambiò l'abbraccio, “Non riesco a rimanere arrabbiato con te.” 

“Ragazzi,” tossicchiò Lay, “Siamo ancora qui, sapete.”

I due si voltarono verso gli altri, i quali avevano tutti delle espressioni indecifrabili sul viso, e si resero conto della posizione in cui si trovavano. Tao si allontanò velocemente da Kris e si grattò nervosamente la testa, “C-credo che andrò a dormire.”

“Dovremmo farlo tutti,” confermò Kris, adocchiando gli altri ragazzi, “Lezione finita, forse vi potrete esercitare con una persona speciale in futuro. Ora a dormire,” Batté le mani e i ragazzi annuirono, alzandosi e dirigendosi nelle proprie stanze.

Luhan sentì qualcuno punzecchiargli il braccio e si girò, trovandosi di fronte a Xiumin, “Cosa?”

“Mi sento come se avessimo appena visto un Kdrama.”

Il biondo rise e annuì in accordo. Entrò nella propra stanza dopo aver dato la buonanotte al maggiore e incontrò lo sguardo di Lay. Sospirò e cadde sul letto, “E' quasi doloroso vederli comportarsi così.”

“Seriamente,” rise Lay, “Io dico che dobbiamo fare qualcosa presto, prima che tutta questa tensione sessuale ci uccida tutti.”

Luhan rise ancora, “Certo, perché il maknae è capace di avere quel tipo di frustrazioni,” rispose sarcasticamente.

“Non ho mai detto che è Tao quello che sta soffrendo.”

“Oh il nostro povero duizhang.”




*Scusa/Mi dispiace

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Capitolo 13
*** FanFic pt.3 ***


"Ti amo."
Tao fece cadere la confezione di pocky che stava mangiando. Eccole di nuovo, quelle due parole che Kris diceva fuori dal nulla. Erano lì, che parlavano casualmente di cosa mangiare per cena, quando lui lentamente scagliò quelle parole come fossero una bomba.
Tao sollevò lo sguardo e vide che il maggiore aveva appena finito di fare la doccia. Indossava un paio di pantaloni grigi della tuta, larghi, e una canottiera nera. L'asciugamano gli penzolava dal collo e il suo sguardo dolce era fisso sul ragazzo dai capelli neri.
Tao raccolse la confezione caduta e la posò sul bancone vicino, "Non ricominciare."
"Che vuoi dire?" Kris si accigliò, "Che c'è di male nel dirti cosa provo?"
"Lo sai che non posso... ricambiare."
"Non ci credo."
"Lo so che non ci credi."
"Allora perché continui a cercare di convincermi?"
"Perché ho ancora la speranza che tu capisca e ti arrenda."
"Capire che stai negando i tuoi sentimenti? Questo l'ho capito, ma chiedermi di arrendermi è come chiedermi di non respirare."
Tao sbuffò irritato e si strofinò le tempie, "Ascolta-"
"No tu ascolta," lo interruppe Kris, il tono diventato più duro, "Che siamo in pubblico o da soli, ci comportiamo sempre come una coppia."
"Siamo solo molto amici-"
"Gli amici non si tengono per mano in pubblico! Non si lavano insieme se una delle docce è rotta, non dormono nello stesso letto quando hanno degli incubi o comprano roba da coppia, cazzo!"
"Kris-!"
"Mi uccide Tao!" gridò, sbattendo i pugni al muro. Tao saltò e fece qualche passo indietro. Kris stava ansimando, lo guardava con un'espressione di dolore sul viso, "Mi uccide..."
Tao rimase immobile. Non sapeva onestamente come rispondergli. Kris lo notò e sospirò; si tirò via dal muro e si avvicinò al più piccolo il quale, in risposta, fece qualche altro passo indietro.
"N-non toccarmi..." lo avvertì Tao quando si rese conto che il maggiore non aveva alcuna intenzione di fermarsi. Sentì la schiena colpire il bancone della cucina e guardò con occhi spalancati come la distanza tra loro si faceva sempre più piccola.
Kris posò le mani sul bancone, da entrambi i lati del ragazzo, eliminando ogni sua via di scampo. Sospirò mentre si inchinava, arrivando al livello dei suoi occhi, "Non ti toccherò, a meno che non mi tocchi tu per primo."
Tao si sentì trascinare dal suo sguardo intenso e guardò velocemente altrove. Incrociò le braccia nel tentativo di farle smettere di tremare. Poteva sentire il respiro di Kris solleticargli la pelle, facendogli venire i brividi su tutto il corpo. Deglutì e chiuse gli occhi.
Gli faceva male il petto. Teneva tanto a Kris, ma non sapeva dire se i suoi erano i sentimenti che avrebbe provato un amante o un fratello. Non osava aprire gli occhi e guardarlo, ma sapeva che il maggiore era sincero con se stesso; e quando diceva di amarlo, lo pensava seriamente.
Tao sapeva di stare male tanto quanto lui, se non di più. Il più piccolo non poteva ricambiare i suoi sentimenti. Le sue relazioni in passato non erano state le migliori; finivano sempre in disastro e lui ne soffriva nel momento in cui era più vulnerabile. Era arrivato a pensare che lui e l'amore non si mischiassero bene; aveva paura che se davvero avesse amato Kris e avessero cominciato a frequentarsi, avrebbe distrutto la loro amicizia che c'erano voluti anni per costruire. E poi... non si meritava un ragazzo come Kris.
"Zitao," la voce bassa, calma di Kris lo riportò alla realtà. Il ragazzo aprì lentamente gli occhi, ma non osò voltare il viso, "Guardami..."
"N-non posso."
"Ti prego Tao."
"Ge, lasciami andare."
"Non lo farò. Non fino a che non mi guarderai."
Gli occhi di Tao bruciavano per le lacrime e voltò la testa. All'iniziò si limitò a guardare le labbra del ragazzo, e quando si rese conto di quanto fossero vicini, il proprio sguardo si sollevò fino ad incontrare i suoi occhi scuri. Il tremore di Tao peggiorò quando vide Kris chinarsi sempre di più, riducendo la distanza tra i loro visi.
Il più piccolo cominciò a perdere l'equilibrio, considerando quanto fosse premuto contro il bancone, e per riflesso afferrò le spalle del maggiore. Sentì i suoi muscoli irrigidirsi sotto il suo tocco e un paio di braccia forti lo tirarono contro il suo petto.
"Kris!"
"Ti avevo detto," mormorò, "che non ti avrei toccato se non mi avessi toccato tu prima."
"Questo non è giusto."
"Lo è," Kris afferrò il mento del ragazzo gentilmente e gli sollevò il viso, sorridendo leggermente, "Non hai davvero idea di quanto ti ami, vero?"
"Sì che lo so."
"No... Non lo sai."
Prima che Kris potesse baciarlo, qualcuno bussò forte alla porta del dormitorio. Tao fece un balzo al rumore e Kris sputò fuori qualche imprecazione. La testa gli cadde sulla spalla di Tao e grugnì, "Ignorali."
"E se è Xiumin?"
"Ragione in più per ignorarlo."
"KRIS! TAO! APRITE QUESTA DANNATA PORTA!" Gridò Luhan, i suoi colpi divenivano sempre più forti col passare dei minuti. Tao, con riluttanza, si tirò via dalla presa del maggiore e si diresse velocemente alla porta.
"U-un attimo!" balbettò, il viso era ancora rosso per gli avvenimenti precedenti. Le sue dita sfiorarono la maniglia della porta prima che si sentisse afferrare per il braccio. Si guardò alle spalle e incontrò lo sguardo serio di Kris.
"Quello che è appena successo... l'hai sentito anche tu."
Tao arrossì ancora e liberò il braccio, "N-non ora."
"Tao," disse debolmente, "l'hai provato anche tu."
Il ragazzo lo guardò per un po', prima che il bussare gli ricordasse cosa dovesse fare e tirò via il braccio. Tao aprì leggermente la porta e Luhan irruppe in casa.
"Yah! Cosa stavate facendo per metterci così tanto? Pomiciando?" scherzò casualmente. Kris lo guardò male prima di voltarsi e marciare nella propria stanza. Luhan gli lanciò un'occhiata confusa e si rivolse a Tao, "Qual è il suo problema?"
"... Cosa?"
"Kris, sembra completamente incazza-oddio hai la faccia tutta rossa!"
Tao abbassò lo sguardo e si coprì le guance, grugnendo leggermente, "Questo non va bene Luhan."
"Cosa non va bene?"
"Questo. I-io penso di... No, potrei essere innamorato di Kris."


--

"Quindi hai trovato una fanfiction che riesci a capire?"
"GAH!" Tao urlò mentre cadeva dal letto. Era scomparso più di venti minuti fa per leggere altre email delle fan ed era sorpreso di aver ricevuto un'altra storia dalla fan internazionale. Solo che stavolta era in Mandarino quindi capiva tutto. Era così tanto preso dalla lettura, come l'altra volta, che Kris era riuscito a sgattaiolare e spaventarlo di nuovo.
"Stai bene?" chiese il leader, aiutandolo ad alzarsi.
"S-sì... sei troppo silenzioso ge, mi fa paura."
Il maggore scrollò le spalle, "Allora, cosa stai leggendo?"
"Niente..."
"L'ho già visto."
"E allora perché me lo chiedi?"
"Per vedere la tua reazione," sorrise e gli pizzicò le guance, "La tua faccia si mimetizzerebbe alla perfezione in un giardino di rose, per quanto è rossa."
Il commento fece arrossire Tao ancora di più e si voltò, "Ge!"
"Smettila di prendere in giro il maknae," lo rimproverò Lay. Kris gli lanciò un'occhiataccia e cinse con un braccio la spalla del più piccolo.
"Non ti stavo prendendo in giro, vero Tao?
"Sì invece," si imbronciò.
Lay rise per l'espressione indecifrabile del leader ed entrò nella stanza, "Te lo porto via tranquillo, e poi dovremmo tutti andare a dormire comunque."
"Per questo sono venuto qui," ribadì il maggiore a dentri stretti, mentre tirava via il braccio dal ballerino. Il suo umore cambiò visibilmente quando guardò il maknae, arruffandogli i capelli, "Ci dobbiamo svegliare presto domani, quindi assicurati di riposare."
"Lo farò."
"Bene," sorrise e afferrò rudemente il braccio di Lay, trascinandolo fuori dalla stanza.
"Oh aspetta, devo chiederti una cosa ge," Kris si fermò e aspettò che continuasse, "Io sto sotto perché sono più basso... vero?"
Lay strabuzzò gli occhi e guardò il leader a bocca aperta, "Ha appena detto quello che penso-"
Kris portò una mano alla sua bocca e guardò Tao da sopra la spalla. Annuì una volta e vide un sorriso comparire sul volto del maknae, "Allora aspetta e vedrai ge, diventerò più alto di te e potrò stare sopra."
Kris rise, mentre ancora copriva la bocca di Lay, "Forse... dovremo aspettare per vedere."

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Capitolo 14
*** Trouble Maker ***


"Hey Ge..."

Kris sentì il mormorio di qualcuno che lo chiamava e si tolse le cuffie; si sporse dal divano, cercando di trovare il maknae senza doversi alzare e gridò, "Cosa?"

Tao sbucò da dietro l'angolo del corridoio, le mani unite e gli indici puntati verso l'alto, "I'm Trouble Maker."

Il leader lo guardò impassibile mentre sgattaiolava in soggiorno, puntando occasionalmente la sua 'pistola'  in direzioni random e sparando a nemici invisibili, "Quanto volte hai già guardato quel video?"

"Dieci; JS è davvero..." si interruppe, sembrando incantato, come se stesse cercando di ricordare qualcosa. Kris posò la testa sulla mano e lo guardò con aspettativa, "... daebak!"
"Bel lavoro."
"Yah, sii la mia Hyuna."
"No." Si riappoggiò allo schienale e cominciò a controllare le applicazioni del proprio telefono. Tao grugnì e si buttò nel posto vuoto affianco a lui.
"Perché?!"
"Ti sembro un tipo che possa vestirsi da donna?" il maknae annuì. "Dimentica quello che ho detto. Se vuoi che 'giochi' con te allora devo essere Hyunseung."

Tao rimase impassabile, "Chi è Hyunseung?"
Kris lo guardò preoccupato, "... JS."
"No, io sono 'Tao-S'," sorrise.
"Il vero nome di JS è Hyunseung... Dei Beast."
"Cosa?! Stai scherzando; pensavo che fossero solo imparentati."
"Già, perché sono gemelli identici fino all'ultimo neo," replicò sarcastico il leader.
"Ha dei nei?"
"Non lo so, era solo un esempio."

Tao annuì e si alzò, "Questo non cambia le cose. Ho deciso prima io di essere JS. Tu puoi essere 'Krisna'... O 'Wuna'
Kris sospirò ancora, ma non riuscì a non sorridere divertito, "Non posso essere Hyuna."
"Certo che puoi! Hai delle belle gambe," Tao sorrise e riprese in mano la 'pistola', dirigendosi verso la porta, "Andiamo, abbiamo qualche stanza d'albergo da-"
"Oh no, non lo farai," Kris si alzò velocemente e afferrò Tao per il colletto della maglietta, tirandolo indietro proprio mentre stava per girare la maniglia, "Staremo qui fino a che Hyun Kyun non torna con Lay, poi dobbiamo andare a quel talk show."
"Ma torneranno fra molto," si imbronciò Tao, "Ti prego ge? Ti preeeeego?"

Kris guardò altrove, non volendo cascare ancora per l'aegyo del maknae. Tao se ne accorse e sbuffò. Cercò di mettersi davanti al leader, ma il più grande continuava a voltare il viso in un'altra direzione. Poi ebbe un idea.
Tirò fuori il telefono e aprì la galleria. Kris lo osservò dallo specchio appeso al muro vicino e si chiese che cosa avesse in mente. Prima che potesse formulare la domanda, il proprio cellulare vibrò con l'arrivo di un nuovo messaggio. Guardò lo schermo e vide che Tao gli aveva inviato una foto di se stesso che faceva 'buing buing'.

"... Va bene, ma non lasciare il dormitorio."
"Vado solo fuori. Torna sul divano." Tao lo scacciò e afferrò la chiave del dormitorio che era sul tavolo. Osservò come Kris si ritirasse dall'altra parte della stanza e si sedesse, ricambiando lo sguardo. Tao sorrise e chiuse la porta.

Il telefono del leader cominciò a squillare e si accigliò. Era il loro manager, "Pronto?"

"Hey Wu Fan! Lay deve girare qualche scena extra, quindi non torneremo presto," Kris sentì la porta d'ingresso aprirsi, "Ho già fatto tutti gli aggiustamenti necessari con la compagnia televisiva e ho rimandato la vostra intervista a stasera tardi. Luhan e gli altri dovrebbero tornare fra una o due ore, quindi non preoccuparti per loro."


"Non ci stavo nemmeno pensando," sghignazzò, "ma capisco, dì a Lay che spero si diverta."

"Sei solo geloso, riesco a percepirlo," rise Lay sull'altra linea. Kris alzò gli occhi al cielo e riattaccò. Si voltò per chiamare Tao, ma non lo vide. La porta del dormitorio era socchiusa e la chiave era sul bancone.
Aggrottò le sopracciglia e si chinò in avanti; il corridoio era vuoto. "Tao?"
Nessuna risposta. Scrollò le spalle e chiuse la porta, pensando che il ragazzo avesse mantenuto la parola e fosse rientrato subito. Si girò e notò che il cuscino del divando era stato voltato.

"... Zitao!" gridò un po' più forte, "Se metti in disordine questo posto, metterò fuoco a tutto quello che per te è più importante!"
"Quindi darai fuoco a te stesso?" Kris sentì il maknae ridacchiare e si girò. Tao era riuscito a sgattaiolare in cucina e stava puntando le dita contro di lui, "Sto scherzando, ma lo prendo come se avessi verbalmente dato fuoco alle coperte del mio letto. E mi vendicherò!" Fece un 'BANG' rumoroso e ritirò la 'pistola'. I due si guardarono in silenzio fino a che Tao non tossicchiò, "Dovresti essere morto."
"Non sappiamo come il video va veramente a finire. Per quanto ne sappiamo Hyuna-"
"Wuna-"
"-Chiudi il becco. Potrebbe aver schivato il proiettile... o JS-"
"Tao-S"
"Giuro su Dio Maknae," sospirò Kris, "o JS ha una brutta mira."
"Beh Tao-S no."
"Non importa se Tao-S ha una bella mira. Il gioco è finito, quindi vai a fare qualcos'altro."
"Cosa?! Ma non ho fatto praticamente niente!"
"Colpa tua che sei saltato subito alla fine dell'MV! Vai a guardare la TV o qualcosa del genere."
"Oh so io cosa guarderò-"
"Non Trouble Maker."
Tao si imbronciò ed emise un debole "Bene". Kris ghignò e tornò sul divano. Si appoggiò allo schienale e prese il proprio iPod, guardando con la coda dell'occhio Tao che si ritirava nella propria stanza. Si sentiva in colpa per essere stato così cattivo con il maknae, ma davvero non potevano fare casino in un edificio in cui abitavano più persone. Qualche minuto dopo, Tao tornò in soggiorno con il portatile in una mano e le cuffie nell'altra. Si gettò sul divano, poggiandosi a Kris mentre metteva la password per entrare.
"Cosa stai facendo? chiese.
"Voglio guardare qualche altro MV," rispose Tao, mettendosi le cuffie. Kris alzò gli occhi al cielo e riportò l'attenzione al proprio telefono, però il più piccolo era poggiato alla sua mano, rendendo il tutto molto scomodo per il leader.
Kris liberò il braccio e lo portò pigramente attorno ai fianchi del maknae. Tao sollevò lo sguardo pensando che stesse cercando di attirare la sua attenzione, ma Kris scosse la testa e tornò alle applicazione del cellulare. Dopo un po' che erano seduti, Tao si rilassò sotto il suo tocco e si posò completamente contro la sua spalla, cliccando vari video su youtube fino a che non ne trovò uno che gli piacesse.
"Vuoi ascoltare?" chiese, porgendo una cuffietta al duizhang. Kris annuì, prendendola e infilandosela nell'orecchio, sentendo musica Kpop invadergli la testa.

--

Tao sentì qualcosa picchiettargli leggermente la nuca e si voltò. Kris si era addormentato ascoltando SM the Ballad, l'ultimo video che aveva scoperto il maknae, e si era appoggiato contro la testa del più piccolo. Tao sorrise e cercò di spostarsi, ma la presa attorno ai suoi fianchi si rafforzò, intrappolandolo. Sospirò e si riappoggiò indietro, punzecchiando la guancia del leader, "Hyun Kyun si arrabbierà se non riuscirà a svegliarti."

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Capitolo 15
*** Panda ***


Il leader seppellì il viso tra le mani, poggiandosi al tavolo in legno con un bicchiere d'acqua davanti a sé. Stava avendo di nuovo problemi a dormire; andava avanti così da una settimana e non aveva idea di come smettere. Conosceva più che bene il motivo, ma non sapeva come risolvere il problema.

Kris cominciava a provare qualcosa per un certo qualcuno del suo gruppo che assomigliava ad un panda, ma non sapeva cosa. Aveva pensato a come si era comportato con il ragazzo in passato; era stato geloso per il bacio alla mascotte, si arrendeva sempre al suo aegyo, e quel ragazzo era la contraddizione più grande del gruppo, con i suoi occhi color carbone e la sua personalità da bambino. 

Ma pensare a cosa faceva, lo portava a pensare al perché lo facesse. Si ricordò come Tao sorridesse mentre alzava le mani al viso e faceva 'Buing Buing'. Si ricordò di come sgattaiolasse per il dormitorio con uno sguardo sexy e scuro sul viso quando giocava a fare la 'spia' e il suo sguardo preoccupato quando il leader era malato. Le sue preferite, erano le volte in cui il ragazzo arrossiva quando veniva preso in giro dai suoi compagni, o da Wufan stesso. Sembrava così adorabile e innocente, non c'era da stupirsi che fosse un bersaglio così facile.

Kris rise tra sé e sé ai ricordi, ma uno a cui era particolarmenre affezionato era come Tao stesse bene tra le sue braccia. Che fosse spaventato, sollevato, felice, o anche costretto a causa di uno stupido ballo, si ricordava il calore del suo corpo.

Stava pensando... che forse...

Forse...

Gli piaceva...

Kris scosse la testa a quei pensieri e si alzò. Bevve il resto dell'acqua e ripose il bicchiere nel lavandino, per poi spostarsi in soggiorno e collassare sul divano. Jongdae aveva il sonno leggero, e da quando si era ritrasferito nella stessa camera con il leader, si svegliava per i minimi rumori. Chissà come non si era svegliato quando Kris era andato in cucina; non volendo rischiare ancora di svegliarlo, decise di rimanere in salotto.

Kris si strofinò gli occhi, sentendo gli effetti delle sue notti insonni cominciare a pesargli addosso. Sbadigliò e aggiustò il cuscino dietro alla propria testa; chiudendo gli occhi, si addormentò ascoltando il ticchettare dell'orologio in cucina e il debole mormorio proveniente dalla camera di Luhan e Lay.

Il leader non sapeva, però, che in realtà Jongdae si era svegliato e lo stava ora osservando dal corridoio. Kris amava il proprio sonno tanto, se non di più, quanto amava gli EXO quindi il ragazzo coreano fu sorpreso di vederlo seduto lì a sospirare.

Era curioso del motivo, ma prima che potesse farsi avanti Kris si diresse al divano e si addormentò. Jongdae rimase là fuori per circa venti minuti prima di sentire il debole russare del leader. Un'idea gli attraversò la mente e sogghignò, andando in punta di piedi nella camera di Lay.

Sapeva che erano svegli visto che li sentiva cantare dalla porta socchiusa, e non si preoccupò di entrare silenziosamente. Lay e Luhan sobbalzarono e gli tirarono i propri cuscini.
"Fai silenzio! sibilò Luhan, "Sveglierai gli altri!"
"Scusa," si imbronciò Jongdae.
"Cosa stai facendo sveglio? Abbiamo ancora... due ore prima di doverci alzare," chiese Lay, controllando l'orologio sul comodino.
"Kris mi ha svegliato quando si è alzato quindi-"
"Kris è sveglio?"
"Già, lo so è scioccante. Ma ho una piccola idea per uno scherzetto."
Luhan grugnì, "Non voglio avere niente a che fare con i tuoi piani diabolici... No aspetta, sì che mi interessa. Dimmi di più."
Lay alzò gli occhi al cielo, "Lasciate il leader in pace. E poi se gli fate qualcosa mentre sta dormendo, vi ucciderà."
"Fino a che non sa chi lo ha fatto, non potrà fare niente."
"Aish, cosa ti ha fatto comunque?"
"Ricordi quando stavamo nuotando in quello show? E il mio stupendo cappello-asciugamano?" Luhan rise e annuì, "Beh continuava a incasinarmelo! E ha portato voi altri a incasinarmelo, nessuno mi lasciava in pace!"
"Era solo per ridere. Stai esagerando," sospirò Lay.
"Non è vero. Devo avere la mia vendetta." rise cupamente.
"E come pensi di farlo?"
"Vedrai. Mi servirà un pennarello nero e quelle orecchie da panda che una fan ha dato a Tao all'aereoporto."

-----

Kris si svegliò tra grida, urla e lamenti. Grugnì e si sedette, stiracchiandosi le braccia sopra la testa e scrocchiandosi la schiena.
"Che schifo," commentò Lay, "Non dovresti nemmeno dormire sul divano. Che ci fai qua fuori?"
"Credo di essere sonnambulo ora," mentì, scrollando le spalle e voltandosi. Si accigliò quando guardò Lay... c'era qualcosa che non andava, "Perché stai sorridendo?"
"Che vuoi dire?" il sorriso del ragazzo si fece più ampio.
Continuò a guardarlo, "... Cosa hai fatto?"
"Niente."
"Hai rotto qualcosa?"
"No~"
"Qualcuno si è fatto male?"
"No."
"Cosa è successo?"
"Giorno," sbadigliò Xiumin, entrando in soggiorno con Jongdae, "Per cosa state bisticciando ora..."
Il maggiore si interruppe mentre guardava Kris con gli occhi spalancati, tutto il suo sonno improvvisamente scomparso. Questo preoccupò Kris, il quale si alzò, avvicinandosi al ragazzo più basso con un'aura oscura intorno, "Cosa. C'è?"
Un sorriso si aprì sul suo viso, ma prima che potesse parlare Jongdae gli diede una gomitata e gli lanciò un'occhiata, "N-non è niente..."
"Beh, è qualcosa visto che voi tre vi state comportando in modo strano," vide Luhan entrare nella stanza, "Luhan."
"Hm?"
"Cosa sta succedendo?" il ragazzo si limitò a sorridere e continuò a camminare verso la cucina, "Luhan!"
"Aigoo, che panda arrabbiato carino," ridacchiò. Kris rimase leggermente confuso al commento e si diresse all'ingresso del dormitorio, dove era posizionato uno specchio.
"What the hell?!?" gridò in inglese, facendo qualche passo sorpreso indietro. La sua schiena colpì il muro e continuò a guardare il proprio riflesso. Non sapeva cosa o come fosse accaduto, ma c'erano due grossi cerchi neri intorno ai suoi occhi e una macchia sul suo naso. Attaccate ai suoi capelli c'erano un paio di orecchie nere che riconobbe come un regalo di Tao da parte di una fan; non aiutava inoltre, il fatto che stesse indossando una maglietta con le maniche nere e il petto bianco.

"Chi è stato?" gridò, marciando nuovamente in soggiorno, Lay e Luhan stavano ridendo, tenendosi l'uno all'altro per restare in equilibrio, mentre Xiumin rimaneva lì con un sorriso enorme sul viso. Notò che una certa persona mancava e ruggì, "Kim Jongdae!"

Guardò in fondo al corridoio giusto in tempo per vedere il suddetto ragazzo correre nella stanza di Tao.Gli lanciò un'occhiataccia e marciò verso l'andito, ma non appena raggiunse la stanza, la porta si aprì e il maknae venne spinto fuori. Gli occhi di Kris si spalancarono quando afferrò il ragazzo ancora addormentato, perdendo l'equilibrio nel processo e finendo a terra.
Grugnì qualche secondo dopo aver colpito il pavimento; era già indolenzito dal divano, ma questa era la ciliegina sulla torta. Sollevò lentamente la testa e si rese conto velocemente della posizione in cui si trovavano. Kris era supino con Tao sopra di sé. Il ragazzo era tra le sue gambe aperte e con la testa sul suo petto.
Non rimase colpito dalla caduta, anzi non sembrava nemmeno essersene accorto, e sbadigliò. Sbattè le palpebre un paio di volte e guardò il leader.

"Stai bene?" chiese Kris, sperando non si fosse fatto male.
Tao lo guardò impassibile. Poi, un grande sorriso si formò sul suo viso, "Woo! Sei diventato gigante."
"... Cosa?"
"Sembra solo ieri che eri così piccolo," allargò pigramente le dita, "... o forse era veramente ieri."
Kris alzò gli occhi al cielo e punzecchiò il ragazzo, cercando di ignorare quanto fossero vicini i loro visi... e il fatto che era sdraiato su un punto molto sensibile, "Svegliati Tao, devo uccidere qualcuno."
"Oh vuoi il tuo," il ragazzo sbadigliò ancora, "bacio del buongiorno?"
"No, io- cosa?!?"
Tao si mosse più vicino, strofinando per un momento contro i suoi gioielli di famiglia e mandando una scarica di piacere laggiù. Prese il viso di Kris tra le mani e si chinò, baciando delicatamente la punta del suo naso, per poi ricadere sul suo petto, "Tao-S vuole dormire ancora un po'. Svegliami più tardi."
Il sopracciglio di Kris si inarcò e il leader sospirò rassegnato. Si voltò verso Luhan e Lay con uno sguardo omicida, "Quando si sposta, voi due siete morti. Xiumin, se ci tieni alla vita allora portami una salviettina così posso pulirmi da questo... cosa è di preciso?!"
"Ombretto! Non avevamo penne," la voce di Jongdae era attutita dalla porta, ma Kris sentì comunque e il suo sguardo si incupì ancora di più.
"Visto che sei un po'... occupato, cominciamo a preparare la colazione," sorrise Luhan.
"Cibo!" Jongdae aprì la porta e saltò sopra Tao, per poi correre lungo il corridoio in modo che Kris non riuscisse ad afferrargli il piede e tirarlo indietro.
"Dannazone Jongdae!"
"Non troppo forte duizhang," ridacchiò, "Non vorrai svegliare il maknae, giusto?"
Lo guardò male e cercò ancora una volta di spostare il più piccolo, ma la sua presa attorno ai suoi fianchi si rafforzò. Grugnì sconfitto, "Quando metterò le mie mani su di te, rimpiangerai di essere nato."
"Ne valeva la pena. Forse la prossima volta ci penserai due volte prima di incasinare il mio cappello-asciugamano," sorrise e camminò con Lay e Luhan.
"E' davvero arrabbiato... spero tu lo sappia," commentò Xiumin.
"Mi perdonerà un giorno."
"Ne dubito altamente, ma come ti è venuto in mente il panda comunque?"
"Ti ricordi la registrazione di ieri? Quando Tao ha baciato il panda? Hai visto l'espressione sul suo viso?"
Luhan rabbrividì, "Puro... totale... odio."
"Esatto, quindi ho deciso di renderlo un panda, solo per ridere."
"Ma perché? Essere abbracciato da Tao è qualcosa che gli piace, anche se non lo ammetterà mai," si accigliò Lay.
"Non era quello lo scherzo. Oltre le foto, il vero motivo era renderlo frustrato sessualmente; è estremamente sensibile la mattina. Penserà a questo tutto il giorno."
"... Sei davvero un ometto diabolico," rise Luhan.

Nel frattempo, Kris era riuscito a sedersi e a tirare Tao sulle proprie cosce. Si appoggiò al muro e guardò in fondo al corridoio. Poteva sentire quasi ogni parola della conversazione dei ragazzi, non erano proprio silenziosi, e ghignò.
"Quella piccola peste," mormorò, senza riuscire a sopprimere il sorriso. Abbassò lo sguardo su Tao e scostò qualche ciuffo di capelli dal suo viso. Il ragazzo accoccolò meglio il viso contro il suo petto e rilasciò un sospiro soddisfatto. Kris deglutì, sentendo le familiari farfalline farsi strada nello stomaco. Cominciò di nuovo a pensare, al gruppo, al maknae, e ai proprio sentimenti.
Sorrise amaramente quando la realtà lo colpì. L'incidente di questa mattina aveva causato ciò che temeva di più: aveva confermato i suoi pensieri.
Gli piaceva Tao.
Ma erano troppo giovani- no... Tao era troppo giovane per avere una relazione. Il loro gruppo aveva debuttato solo recentemente, e gli occhi di tutti erano puntati su di loro. Gli anti stavano solo aspettando un loro passo falso, un loro errore, solo per avere qualcos'altro per cui odiarli. E se tutto questo non fosse stato abbastanza, erano entrambi uomini. Era semplicemente... impossibile.

Kris abbassò nuovamente lo sguardo e posò la propria testa sulla spalla del maknae, Chi sono io, per rovinare la vita di questo ragazzo con i miei sentimenti?

...

E dove diavolo è Xiumin con la mia salvietta?

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Capitolo 16
*** What's So Good About Being 'Top'? ***


"Cosa c'è di così speciale dell'essere 'top' comunque?" sbuffò Tao, giocando con la propria tazza di cereali. Luhan si strozzò con la cucchiaiata che aveva appena messo in bocca mentre Kris continuò a bere il proprio caffè.

Quella mattina era stata parecchio stressante per i ragazzi degli EXO-M. A causa di qualche rimescolamento dei loro programmi, il manager aveva dato un gran numero di lavoro a tre membri lasciando quasi niente agli altri. Ad ogni modo, non si era accorto dell'errore se non all'ultimo momento, perciò Tao, Kris e Luhan ebbero l'opportunità di riposarsi.

Dato che i tre si erano svegliati insieme agli atri membri, decisero di prepararsi una vera colazione e di oziare in pigiama per il resto del giorno.

"Luhan, respira," si accigliò Kris, notando che il maggiore non aveva smesso di tossire nemmeno per un momento.

"T-top? Tao di cosa cavolo stai parlando?" balbettò Luhan, schiarendosi la voce prima di guardare il più piccolo con gli occhi sgranati.

Tao gli lanciò un'occhiata confusa, "Nella ToaRis, Kris dice di essere top... Ma non capisco il perché e cosa ci sia di bello nell'esserlo."

Luhan si voltò lentamente verso il leader, il quale finse di non aver sentito una parola, "Non avete ancora avuto quella conversazione?!"

"Non sono suo padre."

"Sei il leader!"

"E quindi?"

"Duizhang~" piagnucolò Luhan, facendo un leggero broncio.

Kris ghignò e tirò fuori il telefono per distrarsi, "Ti ho risparmiato una volta per la zuppa, ma quello sguardo non funzionerà due volte su di me."

"Uh... Che conversazione?" chiese Tao, guardando i due con espressione confusa.

"Lasciare a me il lavoro sporco; non è bello," mormorò sottovoce Luhan, voltandosi verso Tao, "Vedi Tao, ad un certo punto della carriera di un gruppo, le fan girls cominciano a formare delle OTPs."

"Oh lo so. Ge e io siamo la 'TaoRis'."

"... Sai cosa è una OTP?"

Tao scrollò le spalle e si appoggiò allo schienale della sedia, "Non proprio. Ho letto una fanfiction e sembrava che fossimo una coppia-"

"Hai già letto una fanfiction?!"

"... Ho sbagliato?"

"L'ha inviata una fan, non è che l'abbia cercata di proposito," lo difese Kris, "L'ho già preso in giro io."

"Già, ma conoscendoti, il tuo 'prendere in giro' è probabilmente un semplice sguardo per la serie 'ho visto cosa hai fatto lì'. Non sei abbastanza duro con il maknae."

"Oh? Allora la prossima volta che andiamo in Corea prenderò in giro te e Sehun per-"

"Punto tuo," Luhan liquidò velocement l'argomento, un leggero rossore gli coprì le guance.

"La mia domanda ancora non ha ricevuto risposta," mormorò il maknae.

"Hai fatto una domanda?"

Tao alzò gli occhi e le mani al cielo, "Cos c'è di bello nell'essere 'top'!?"

"Prima che ti spieghi questo, dobbiamo chiarire un paio di cose," Luhan si mise comodo sulla sedia e indicò il ragazzo, "Hai ragione sulla cosa della coppia. In un pairing con due maschi, come te e questa spina nel culo-"

"Linguaggio," lo interruppe Kris.

"-c'è chi sta sopra e chi sta sotto. Chi sta sopra è fondamentalmente l'uomo e chi sta sotto la donna. Capito?"

"... Quindi... Ge è l'uomo... e io la donna?"

"Esatto, il titolo di 'top' solitamente va alla persona più virile della coppia. Quello che sembra il ragazzo dominante."

"Quindi non c'è speranza che Luhan stia sopra... Mai," ridacchiò il leader, evitando il cucchiaio che gli lanciò il maggiore.

Tao tossì, "Yah! Non puoi stare sopra!"

"Perché no?"

"Perché io sono più virile!"

"In che modo?"

"Conosco le arti marziali; posso metterti al tappeto in dieci secondi netti."

"Certo che puoi."

"Mi piacerebbe vederlo," rise Luhan, ma la sua risata si fece più forte quando Tao si alzò dalla sedia. Kris saltò su immediatamente dalla propria e fece il giro del tavolo quando il maknae si avvicinò.

"Non faremo una prova!" affermò velocemente, guardando male il 'cerbiatto' ridente.

"Allora ammetti che dovrei stare io sopra?"

"No. E poi non faccio io le regole, le fanno le fan."

"Sono sicuro che ci sia qualcuno convinto che saresti un top perfetto," sorrise Luhan, cercando di consolare il ragazzo abbattuto.

"Fai uno su cento."

"Kris!"

"Stai indietro!"

Luhan osservò con pur divertimento come spostarono la loro corsa in soggiorno. Kris saltò sopra il divano, afferrando un cuscino. Tao lo seguì a ruota, ma prima che riuscisse ad afferrarlo un cuscino venne lanciato sul suo viso. Kris esultò con un vittorioso 'Ha!' e trovò rifugio in un lato del tavolino.

Tao si strofinò il naso mentre raccoglieva il cuscino e lanciava occhiatacce al ragazzo di fronte a sé. Kris ricambiò gli sguardi e Luhan rimase sulla porta della cucina con il telefono in mano.

"Devo assolutamente mostrarlo agli altri quando tornano," ghignò, "Giusto qualche informazione di servizio! Tao vuole acchiappare il leader per dimostrare la propria dominanza, mentre Kris sta scappando per salvarsi la vita e l'orgoglio."

"Non dovresti fare il video! Dovresti aiutarmi!" abbaiò Kris, indietreggiando quando Tao saltò sopra il tavolino e allungò una mano per afferrarlo.

Kris scivolò a sinistra e si diresse verso il corridoio. Corse dentro la propria stanza e cercò di chiudere la porta, ma Tao infilò un piede in mezzo, impedendoglielo.

"Sei un idiota?! Non farti male! Arrenditi finché sei in tempo!"

"Non sono debole duizhang!" urlò in risposta Tao, applicando la stessa forza, se non di più, dall'altra parte della porta.

Kris stava lottando per tenerla chiusa. Sapeva che se fosse rimasto lì ancora a lungo, o il legno si sarebbe rotto o Tao lo avrebbe sopraffatto. Si guardò intorno nella stanza e vide che il divisorio in vetro del balcone era leggermente aperto. Il balcone era collegato alla camera di Lay e Luhan, l'unica camera del dormitorio provvista di serratura.

Se fosse riuscito ad arrivare lì, avrebbe potuto chiudere fuori Tao e bloccare la porta da dentro prima che avesse il tempo di fare il giro. Sì, sembrava un buon piano.

Kris lasciò la porta e corse dall'altra parte della stanza, sentendo uno sprizzo di andrenalina percorrere il suo corpo al suono del legno che sbatteva contro il muro. Era qasi riuscito ad uscire, ma prima che raggiungese il divisorio, scivolò in una delle canottiere di Jongdae e cadde a terra.

Tao gli saltò sopra e gli afferrò le braccia, bloccandogliele dietro la schiena, “Ha! Ce l'ho fatta!”

“Ow! Che diavolo? Usi sempre la forza bruta con la tua ragazza?!”

“Cosa? Ge non ho mai-”

“Che male! ZiTao, spostati!”

“Dannazione! Mi sono perso la parte migliore! Ugh, perché Hyun Kyun ha dovuto chiamare?!” si lamentò Luhan, correndo nella stanza con un broncio sul viso. Vide Tao seduto sopra Kris e sogghignò, “Va tutto bene, immagino.”

“Luhan!”

Sospirò con riluttanza, “Tao, stare sopra non significa solo essere virili, ma anche gentiluomini... in qualche caso.”

“I gentiluomini non bloccano le braccia delle persone dietro la loro schiena!”

“Perché sono solo io quello che viene rimproverato?” Tao si accigliò mentre lasciava libero il braccio del leader. Si alzò tanto quanto bastava perché il leader potesse rotolare sulla schiena e si risedette velocemente, bloccandolo. Gli prese le braccia e le strinse sopra la sua testa, ancora imbronciato, “Quando abbiamo ballato a Extraordinary Class, mi hai fatto lo sgambetto!”

“Sei ancora arrabbiato per quello? Sono passate settimane!”

“Ge.”

Kris sospirò, “Te l'ho già spiegato. Conosci le arti marziali quindi…”

Mentre Tao aspettava che Kris continuasse, il leader sentì la presa sui suoi polsi indebolirsi. Si liberò le mani e spinse via il maknae. Tao cadde all'indietro e il maggiore gattonò velocemente sopra di lui. Afferrò una cravatta di Jongdae dal pavimento e legò i suoi polsi insieme.

Tao era troppo scioccato dall'improvviso cambio di posizione per reagire, e quando alla fine capì cosa stesse succendendo, Kris era già seduto su di lui.

“Devo essere più veloce,” ghignò e sollevò lo sguardo su Luhan, “Se non cancelli quel video, non esiterò a legare anche te.”

“Se riesci ad acchiapparmi-” Luhan si girò per andarsene, ma corse dritto sullo stipite della porta e cadde col sedere a terra. Il cellulare gli scivolò di mano e atterrò esattamente accanto ai due ragazzi. Kris lo raccolse e scrollò tra i video, cercando quello esatto.

Sentì Tao muoversi sotto di sé e abbassò lo sguardo, “Cosa?”

“Spostati!” si lamentò. Kris gli afferrò le mani e le bloccò sopra la sua testa, continuando a cercare il video. Quando fu soddisfatto, lo fece scivolare verso Luhan, che si stava strofinando il naso rosso.

“Sei uno stronzo,” si accigliò mentre lo raccoglieva. Kris scrollò le spalle e aspettò che se ne andasse prima di riportare l'attenzione sul maknae.

“Ripeti dopo di me: Kris sta sopra.”

“No.”

L'altra mano di Kris sgattaiolò sul fianco del ragazzo e si posò sul suo stomaco, “Questo non è quello che voglio sentire. Kris. Sta. Sopra.”

Tao arrossì ma continuò a scuotere la testa. Il leader sospirò e poi... cominciò a fare il solletico al più piccolo. I suoi occhi si spalancarono e una risata gli sfuggi dalle labbra. Il suo corpo si contorceva per farlo smettere, ma tutti i suoi tentativi erano vani. Kris continuò a ghignare mentre guardava il maknae soffrire e si fermò solo quando lo vide sull'orlo delle lacrime.

“O-Okay! Kris sta sopra!”

“Bene panda. Ripeti anche questo; ‘Non proverò mai a inseguire, afferrare, bloccare, o assalire il leader per provare la dominanza che ovviamente non ho.’”

“Cosa!? Non è giusto!”

“Dillo.”

Tao sospirò, “Non proverò mai a inseguire, afferrare, bloccare, o assalire il leader per provare la dominanza che ovviamente ho ma che non userò, per far felice il duizhang.”

 

“Più o meno,” Kris si alzò e si spolverò i pantaloni. Si aggiustò le pieghe della camicia mentre si dirigeva alla porta, ma si fermò quando il maknae lo chiamò.

“Hai dimenticato qualcosa,” si imbronciò ancora una volta, sollevando i polsi legati.

“Anche se penso che stai meglio così,” ridacchiò Kris, facendo gesto al ragazzo di alzarsi per liberarlo. Tao lo guardò male e si alzò, allungando le mani mentre si avvicinava.

“La prossima volta sarò io quello che ti legherà,” mormorò sottovoce.

“Ti sei davvero già dimenticato quello che hai promesso?”

Tao osservò la cravatta cadere a terra e si strofinò i polsi; sollevò lo sguardo sul leader, sorridendo mentre lo oltrepassava, “Me lo ricordo, ma non hai mai detto che non poteva essere per 'divertimento'.”

Kris spalancò gli occhi, “Yah! Huang ZiTao!”

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Capitolo 17
*** Beach ***


Tao sorrise tra sé e sé sentendo la sabbia fresca tra i piedi; mosse un poco le dita fino a che non furono completamente coperti. Dei brividi gli percorsero il corpo quando una brezza nebbiosa gli solleticò il braccio e il collo, come per dargli il bentornato.

Il sole era quasi tramontato, lasciando riflessi arancioni, rossi e gialli sullo sfondo azzurro. Inspirò l'aria salmastra e mugugnò soddisfatto. La perfezione era a portata di mano: il momento del giorno, quell'aria non troppo calda ma nemmeno troppo fredda, e il rumore delle onde che si infrangevano calme sulle rocce. Tutti questi elementi lavoravano insieme per creare un'atmosfera quasi perfettamente rilassante della quale il maknae si beava durante le sue passeggiate.

Quasi.

Venne riscosso dai suoi pensieri quando uno scricchilio asciutto e un'imprecazione bassa risuonarono nell'aria. Tao aprì gli occhi e si voltò per guardare duizhang, che era riuscito ad ingarbugliarsi il piede in una collinetta di alghe.

Kris si corrucciò mentre calciava via la pianta dal piede e si avvicinò a Tao, "Che rottura di coglioni. Per tua informazione, fa tanto schifo quanto sembra."
Il maknae alzò gli occhi al cielo e si aquattò, raccogliendo un'alga che era rimasta attaccata alla gamba del leader, "Stai attento a dove metti i piedi, Kyun Hyun si arrabbierebbe se una medusa ti pungesse il piede e non potessi ballare."
Kris rise, "Ho sempre la mia voce, a meno che non ne ingoi una starò bene."
Tao si accigliò e si rialzò, "Se avessi saputo che saresti stato così, non ti avrei invitato."
"Cosa ho fatto?!"
"Sei rumoroso e sarcastico, stai smorzando l'atmosfera ge."
"Che atmosfera?"
Tao gesticolò, "Questo! Questa calma... Non so come spiegarlo, ma tutto è così... pacifico."
"Già, non capisco come le alghe possano essere così rilassanti."
"Lo sono se non ci cammini sopra." Tao sbuffò e cominciò a passeggiare sulla spiaggia. Kris lo raggiunse facilmente, le gambe del maknae erano lunghe, ma quelle di Kris lo erano di più.

Era difficile che ci fossero persone a quest'ora, a causa del calo della temperatura e del sole che pian piano calava all'orizzonte, ma ogni tanto i due incontravano qualche coppietta che tornava sulla strada principale o qualche bambino che fuggiva dai genitori. Il leader notò due gemelli che scavavano sul bagnoasciuga, urlando di gioia quando trovavano un piccolo granchio o una conchiglia.

Sorrise, le loro azioni gli ricordavano Tao quando ancora era un trainee. Kris si voltò per parlarne con il maknae, ma si rese velocemente conto che stava camminando da solo.
Aggrottando le sopracciglia, si guardò intorno confuso cercando il più piccolo. Sospirò di sollievo quando lo individuò qualche passo indietro, accovacciato sulla sabbia e con la schiena rivolta verso il leader.
Il maggiore tornò indietro e si inginocchiò affianco a lui, "Se stai pensando di portare a casa un granchio, la risposta è no."
Tao sollevò lo sguardo su di lui e si accigliò, "Chi ha detto che è un granchio?"
Kris lo guardò confuso e il ragazzo gli mostrò le mani, rivelando tre piccoli occhi di santa lucia in perfette condizioni, "Ti fermi per questi?"
"Mi piacciono gli occhi di santa lucia; sono curati e nitidi se guardi bene il disegno," sorrise, "Lo faccio ogni volta che vengo qui."
"E cosa ne fai dopo? Non li porti in dormitorio, vero?"
Tao scosse la testa e si alzò, posando delicatamente le conchiglie in tasca prima di sollevarsi le gambe dei pantaloni, "Lo noteresti se lo facessi. Aspetta e vedrai."

Kris alzò gli occhi al cielo e ricominciò a camminare, ma il maggiore capiva perché gli piacessero questi momenti. Non c'erano distrazioni, non doveva preoccuparsi di apparire bene in pubblico o di essere in sincronia durante le prove. Non c'erano oppressioni da parte dei managers o rimproveri da parte degli insegnanti di canto, l'unica cosa che doveva ascoltare era lo scroscio delle onde e gli 'squittii' dei gabbiani.

Sì, Kris capiva perché Tao facesse queste passeggiate... da solo. Il leader continuava a preoccuparsi che il ragazzo rimanesse troppo indietro e doveva costantemente ricordarsi di fermarsi per aspettarlo. Il continuo bloccarsi improvviso di Tao cominciava ad irritare Kris. Aveva pensato che si sarebbero mossi tutto il tempo, non che si sarebbero dovuto fermare per la 'caccia al tesoro'. 
Frustrato, calciò un grummo di sabbia quando Tao si aquattò per la tredicesima volta. O il maknae non aveva sentito la sua piccola lamentela o la ignorò, perché si mosse un po' più avanti e raccolse un altro occhio di santa lucia.

Kris fissò il terreno, fino a che non notò un piccolo oggetto circolare che spuntava dalla sabbia che aveva appena calciato. Usò il piede per girarlo e vide i resti di un occhio di santa lucia.
Si sentì in colpa per averlo distrutto, ma poi notò un puntino bianco qualche passo più in là e si avvicinò, usando un dito per scavare nella sabbia. Questo era in perfette condizioni, cosa che fece sorridere il leader. Si guardò sopra una spalla e vide Tao alzarsi.
Il maggiore avanzò velocemente, non volendo che il ragazzo lo prendesse in giro per averlo aiutato visto che ancora non gli piaceva l'idea di collezionare conchiglie. Però il suo camminare veloce gli fece perdere l'espressione sul viso di Tao quando trovò la conchiglia qualche secondo dopo. Sorrise mentre la raccoglieva, esaminandola prima di mettersela in tasca.

La loro passeggiata continuò così, Kris camminava davanti, occasionalmente riportando alla luce occhi di santa lucia con il piede, e Tao lo seguiva, raccogliendoli non appena li incrociava. Presto arrivarono alla fine della spiaggia, trovandosi davanti un muro di roccia, con un piccola, ma profonda fessura.

"Bene, siamo arrivati alla fine, ora che ne farai di quei..." Kris si interruppe quando vide Tao arrivargli accanto e gettare le conchiglie nella fessura, "Che cavolo?! Le hai collezionate solo per poterle buttare via?!"
"Guarda in basso Ge," Tao si inginocchiò e si sporse.
A Kris non piaceva quanto fosse sul bordo, quindi si accovacciò al suo fianco e passandogli un braccio attorno ai fianchi, si sporse a sua volta. I suoi occhi si spalancarono quando vide la quantità di conchiglie e occhi di santa lucia sparsi sul fondo, dando quasi l'impressione che fosse un dipinto.

"Wow..."
Tao sorrise notando l'espressione stupefatta di Kris, "Dato che oggi è Domenica, ho collezionato occhi di santa lucia. Domani raccoglierò quelle altre conchiglie."
"È davvero figo..."
Il maknae annuì e si alzò, spolverandosi i pantaloni, "Grazie per avermi aiutato oggi."
"Cosa?" Kris si accigliò. "Non ho fatto niente."

"Non pensare che non mi sia accorto delle impronte di piede sulla sabbia," ghignò, afferrando il braccio del leader e tirandolo in piedi, "Se vuoi puoi venire anche domani."
"Pensavo che il 'Romantic Panda' preferisse passeggiare da solo," il duizhang ricambiò il sorriso, cingendogli le spalle con un braccio mentre tornavano verso la spiaggia.
"Credo che un po' di compagnia ogni tanto non distruggerà la mia reputazione."


 

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Capitolo 18
*** Backstage ***


“Questa è tutta colpa tua.”

“Ge, non volevo-”

“Tutta colpa tua.”

“Ma Ge-”

“Colpa tua.”

Tao mugugnò frustrato e si appoggiò con la schiena contro il muro. Kris stava di fronte a lui, con le braccia incrociate e un'espressione tetra sul viso.

Il gruppo aveva appena finito di filmare un special per il Music Core, con i K e gli M che si esibivano insieme: tutti erano eccitati per questa riunione e le visualizzazioni erano arrivate alle stelle quella sera. Ad ogni modo, quando il gruppo aveva raggiunto il van che li avrebbe riportati al dormitorio, Tao aveva ansimato e imprecato in Cinese, dicendo di aver dimenticato il cellulare nei camerini. Kris, essendo il leader migliore di sempre, lo aveva accompagnato a riprenderlo. Si era però dimenticato di avvisare il loro manager, che era partito, lasciando entrambi i ragazzi sul set... con i vestiti di scena... da soli...

“Non dovevi accompagnarmi per forza, lo sai,” si imbronciò Tao, irritato dall'atteggiamento del leader.

“Ti saresti perso, e poi hai una minima idea di cosa sarebbe successo se il tuo telefono fosse caduto nelle mani sbagliate?”

“Non mi perdo così facilmente. Hai solo paura che le tue foto con il panda vengano messe sul web,” ghignò, “Sono foto carine Ge, sono sicuro che avresti anche più fan se mostrassi il tuo lato dolce un po' più spesso.”

“E questo cosa vorrebbe dire?” Kris inarcò un sopracciglio, la voce ricca di finta offesa.

“Mandi sempre occhiatacce a tutti! Alla telecamera, allo staff, a noi... E lo so che è la tua espressione facciale ma non farebbe male se cercassi di comportarti un po' più come... non lo so, Luhan o me.”

Kris rise, gettando la testa all'indietro e mostrando i suoi perfetti denti bianchi. Tao arrossì e fece un piccolo sorriso; aveva sempre amato la risata di Kris, era un suono di cui non si sarebbe mai stancato, “Oh Zitao, piccolo maknae stupidotto.”

“Yah! Non sono piccolo!”

“Sei più basso di me.”

“Siamo quasi alti uguali.”

“Ma comunque più basso,” ghignò colpendogli la fronte. Tao mugugnò e si accarezzò il punto colpito, guardando male il leader da sotto la frangia.

“Whoa, questo sì che è uno sguardo da serial killer,” rise una voce nuova. I due si voltarono e videro un viso familiare.

Tao sorrise nervoso e si inchinò, “A-Annyeonghaseyo Shoonbae.”

È ‘Sunbae’,” lo corresse Kris.

“Yah, non fare così,” il ragazzo dai capelli neri sorrise, tirandolo su dal suo inchino a novanta gradi, “Chiamami semplicemente Himchan.”

“Okay… H-Himchan-sshi.”

“Hyung va bene. Il tuo Coreano è buono. Pensavo che sarebbe stato un po' difficile con la barriera della lingua e tutto, ma mi hai provato il contrario.”

Tao lo guardò impassibile, poi si voltò verso Kris, “Cosa?”

“…Rimangio tutto,” mormorò, rendendosi conto che il più piccolo non aveva idea di cosa avesse detto.

Kris rise ancora e spinse leggermente la spalla di Tao, “Si stava complimentando per il tuo Coreano, ma lo hai appena contraddetto.”

Tao arrossì per l'imbarazzo e si inchinò, “Mianhae!”

“Alzati!” Himchan gli tirò il braccio, “E smettila di inchinarti! Va tutto bene!”

Il maknae annuì ancora, il rossore sul suo viso ancora presente. I B.A.P erano un gruppo che gli EXO ascoltavano spesso, erano persino dei 'Babys' e lui si era appena reso ridicolo di fronte al ‘Commander’.

“Bella performance comunque,” Himchan sorrise guardando Kris, “Quando siete usciti tutti e dodici assieme la folla è impazzita! Dio, le mie orecchie per poco non sanguinavano per tutti quegli urletti striduli.”

“Kansamnida,” si inchinò leggermente, “Anche la vostra è stata fantastica. Ci piacciono le vostre canzoni quindi è stato bello vedervi live”

“’Ci piacciono le vostre canzoni’? Ge sta mentendo. Mentre vi stavate esibendo, lui e Chanyeol ballavano nel backstage,” disse velocemente Tao. Comunque, lo disse in Mandarino quindi Himchan non capì una parola e lo guardò con un mezzo sorriso. In situazioni come questa, Kris era grato che Tao non avesse imparato bene il Coreano.

“Allora... Perché siete ancora qui? Mi era sembrato di vedere alcuni di voi salire sul van,” si accigliò Himchan.

“Tao aveva dimenticato il cellulare, e quando siamo tornati a prenderlo, il van se ne è andato senza di noi,” sospirò Kris.

“Oh davvero? Perché non li chiamate?”

“Ci abbiamo provato ma non rispondono.”

“Huh… beh possiamo sempre darvi un passaggio. Ce ne andiamo fra qualche minuto.”

“No, è tutto okay. Sono sicuro che abbiano notato la nostra assenza. Staremo bene.”

Himchan annuì, “D'accordo, è meglio che vada allora, Yongguk mi sta aspettando. Immagino che ci vedremo in giro-”

“Ah! A-aspetta!” lo interruppe Tao. Anche se non aveva proprio compreso tutta la loro conversazione, aveva capito che il ragazzo stava per andarsene.

Himchan sembrava un po' sorpreso, ma sorrise e aspettò che continuasse, “P-potremmo scambiarci i numeri? I miei hyung si arrabbierebbero se perdessi una…” Guardò Kris in cerca di aiuto.

Kris sorrise leggermente, “’Occasione’.”

“Un'occasione del genere.”

“Certo,” tirò fuori il telefono e Tao si avvicinò. Kris osservò, per niente divertito, come i due parlassero e ridessero insieme scambiandosi i numeri. Himchan gli diede una pacca sulla schiena quando ebbero finito e si voltò verso Kris, “Prendete il mio numero da lui dopo, e assicuratevi di dirmi chi siete. Ci vediamo.”

“Kansamnida hyung!” Tao si illuminò, irritando Kris. Il duizhang annuì brevemente ad Himchan, che preferì ignorarlo e si allontanò, “Wow, me li sarei aspettati più scorbutici o qualcosa del genere.”

“Beh hai appena parlato con un alieno quindi-”

“Cosa!?” Tao lo guardò a bocca aperta, “U-un alieno?!”

“Sì…” Kris lo adocchiò, “Il loro concept sono gli alieni. Sono più o meno come noi, solo che vengono da un'altro pianeta e vogliono conquistare il mondo.”

“Ma non sembrano dittatori o alieni!” il più piccolo spalancò gli occhi, “Aspetta un momento... Ho sempre pensato che il commander fosse stranamente troppo carino, come Luhan... quindi anche Luhan è un alieno?!”

Kris ghignò, “Forse... siamo 'guardiani' dopotutto…”

Il maknae aveva l'aspetto completamente stralunato. Kris rise ancora e gli circondò le spalle con un braccio, avvicinandolo, “Ti sto prendendo in giro Zitao, non prendere seriamente tutto quello che senti.”

Tao gli diede un pugno sul petto, “Sei cattivo Ge, se avessi il mio bastone wushu ti picchierei.”

“Non puoi rovinare un volto bello come il mio.”

“Non tentarmi.”

Prima che Kris potesse rispondere, il suo telefono cominciò a squillare. Si accigliò e lo tirò fuori dalla tasca, “Yoboseyo?”

Wu Fan!” gridò Hyun Kyun, facendolo sussultare leggermente, “Dove diavolo siete tu e Tao?!”

“Siamo alla MBC, ci avete mollato qui.”

Vi ho visto salire sul van! Che diamine è successo?!”

“Devi avere le allucinazioni. Quando siamo arrivati al parcheggio, c'erano centinaia di fan e nessuna macchina,” fece l'occhiolino a Tao, dicendogli di reggere il gioco.

Impossibile... Ugh. Vabbè, saremo lì al più presto quindi state fermi, okay? E state fuori di vista! Non voglio che veniate rapiti da qualche pazza fan girl.

“Neh hyung,” Kris fece schioccare la lingua e riattaccò, rimettendosi il telefono in tasca, “Torneranno presto,” Tao poggiò la testa sulla spalla di Kris e annuì. Il leader gli arruffò i capelli, “Sei stanco?”

“Sì... Ma sono contento.”

“Perché?”

“Perché eravamo di nuovo tutti insieme sul palco, perché mi sono fatto un nuovo amico... perché hai deciso di tornare con me per riprendere il telefono.”

Kris sorrise e lo tirò più vicino, “Bendan*, ti avrei seguito comunque.”

Il maknae sorrise leggermente e chiuse gli occhi, sentendo la stanchezza invadere il proprio corpo. La loro giornata era stata assurdamente piena, ma almeno ora aveva il suo 'cuscino' per riposarsi... sebbene nel backstage ci fosse il caos più totale.



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*Bendan=Scemo

 

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Capitolo 19
*** The Path To Heaven Runs Through Miles Of Clouded Hell ***


Sebbene Tao avesse la spiaggia come suo santuario, Kris si sentiva molto più a suo agio nelle fredde serate d'inverno a Beijing. Spesso passeggiava per le strade con un sciarpa che gli copriva la prima metà del viso e una cuffietta in lana, chiesa in prestito a Luhan. Quando il leader era solo però,  in mezzo al marciapiede desolato, si toglieva tutto e lasciava che la brezza notturna gli raffreddasse il corpo.

Ad ogni modo, c'erano sempre delle eccezioni, e si ritrovò seduto in un comodo salottino di un cafè. Di fronte a lui sedeva un ragazzo dai capelli corvini, che disegnava cerchietti nella schiuma del suo caffè.

Kris lo guardava con la testa posata sulle mani, sorridendo occasionalmente quando il ragazzo si imbronciava se la sua figura non usciva correttamente, o quando accidentalmente la rovinava. Con calma prese un sorso della sua bevanda, lanciando uno sguardo alla barista dietro il bancone. Aveva finito di preparare il caffè per un paio di studenti che avevano bisogno di una piccola spintarella prima di rimettersi a studiare per tutta la notte.

La donna incrociò il suo sguardo e Kris voltò velocemente la testa; non voleva che lo riconoscesse ed essere così costretto a trovare un nuovo cafè. Questo gli piaceva per la sua vicinanza ai confini della città e per la sua lontananza da occhi indiscreti.

“Questo posto è carino,” si complimentò il ragazzo dai capelli neri. Kris incontrò gli occhi di Tao, che aveva finito il suo capolavoro con il caffè e gli stava sorridendo leggermente, “Da quanto tempo vieni qui?”

“Esco più o meno alla stessa ora in cui tu vai alla spiaggia.”

“Davvero?”

Annuì e con l'unghia picchiettò sulla tazza in porcellana davanti a sé, “È accogliente... Mi ricorda di qualche cafè in Canada.”

“Com'è il Canada?”

“Molto freddo,” ridacchiò.

Tao si accigliò, ma accettò la risposta comunque e si appoggiò allo schienale della sedia, “… Il Canada ti piace più di Beijing?”

“Come mai tutte queste domande?”

“Sono solo curioso!”

Sospirò, “Il posto che mi piace di più è dovunque siano i miei fratelli. Che sia un enorme palco in posti come Corea, Cina, o Canada... o in un cafè nascosto in una bella serata invernale.”

Gli occhi del maknae formarono due lune crescenti quando sorrise e abbassò lo sguardo, giocherellando con la sua tazza di caffè, “Anche a me piace stare con tutti. All'inizio non ero sicuro che sarei riuscito a sopravvivere senza i miei genitori... ma adesso non so se riuscirei a sopravvivere senza voi.”

Kris si sporse per arruffargli i capelli neri e disordinati, “Da quando sei così sentimentale?”

“Sono sempre stato così Ge, te ne accorgi solo ora?”

Gli diede un colpetto alla testa, chiamanadolo 'babo' sottovoce dato che era una delle poche parole coreane che Tao capiva davvero. Il ragazzo si vendicò calciandolo leggermente sotto il tavolo. Dopo una chiamata del loro manager, i due finirono velocemente i loro caffè e se ne andarono con un piccolo inchino verso la barista.

Tao e Kris camminavano fianco a fianco, dirigendosi silenziosamente verso la fermata dell'autobus più vicina. Normalmente avrebbero chiamato un van per farsi venire a prendere, ma Kris aveva memorizzato solo il tragitto, non i cartelli stradali, quindi non poteva dare loro un'esatta posizione.

Non che gli importasse comunque, i due ragazzi non davano mai per scontato i loro rari momenti di libertà.

Comunque, Kris cominciò a pensare che forse avrebbero dovuto prendere un van quando vide il povero ragazzo accanto a sé rabbrividire.

“Hai freddo?”

“N-No, sto bene,” Tao cercò di sorridere, ma il leader ebbe più dubbi quando i suoi denti cominciarono a battere. Prima che Kris potesse rimproverarlo, gli occhi del maknae si spalancarono e cominciò a correre in fondo alla strada, fermandosi di fronte ad un negozio che mostrava girandole di carta.

“Guarda Ge! Delle girandole!” gridò, gli sbuffi del suo respiro apparivano e scomparivano nell'aria. Kris si avvicinò e li esaminò. Erano tutti di diversi colori pastello, come rosa chiaro e rosso. L'attenzione di Tao era focalizzata su una girandola con delle nuvole e uno sfondo celeste.

“Queste cose mi fanno sempre venire voglia di volare,” Disse ancora, le dita sfioravano il vetro che li separava dai giocattoli, “Una leggere brezza fa muovere leggermente l'elica, ma come il vento si rafforza l'elica prende velocità e alla fine sembra che volerà via dal bastoncino da un momento all'altro. Ho sempre pensato che se avessi avuto abbastanza girandole sarei stato in grado di volare sopra la mia casa... non ha mai funzionato.”

Kris rise, il suo sorriso visibile da sotto la sciarpa pesante, mentre Tao si imbronciava per il ricordo non tanto piacevole. Afferrò delicatamente il braccio del ragazzo e lo tirò via dal negozio chiuso, ricordandosi che avevano ancora un coprifuoco da rispettare.

Tra di loro cadde nuovamente il silenzio, mentre raggiungevano la loro destinazione. Erano gli unici a stare lì, sotto la fermata fiocamente illuminata. Il maggiore controllò l'orologio, sospirando quando si rese conto che avrebbero dovuto aspettare un po' prima che arrivasse l'autobus. Si voltò e notò che Tao si stava tenendo impegnato calciando sassolini e sorrise.

“Sai... Penso sempre che l'unica cosa che mi permetta di fermare il tempo siano queste serate d'inverno,” Tao alzò lo sguardo, interessato all'argomento, e aspettò che continuasse, “Quando sono da solo senza anima viva intorno... Mi sembra quasi come se fossi l'unica persona sulla terra. Probabilmente è stupido, ma immagino che lo spazio in cui ti ritrovi quando il tempo si ferma sia così freddo.”

“Non è stupido,” lo rassicurò, “Non è per niente stupido.”

“Penso anche che sia molto solitario,” continuò il duizhang, mettendo le mani in tasca, “Voglio dire, chi vuole rimanere da solo? È rilassante, lo ammetto, ma anche solo pensare di essere completamente solo mentre tutti gli altri sono fermi come pietre... è una vacua sensazione.”

Tao sembrava voler dire qualcosa, ma ci ripensò quando l'autobus si fermò davanti a loro. Kris inserì qualche moneta nella macchinetta e si avviò in fondo, scivolando nel sedile accanto al finestrino. Tao si sedette affianco lui e si guardò intorno, rendendosi conto che erano gli unici passeggeri.

“Sono tutti a casa a quest'ora,” spiegò Kris, “Non ti devi preoccupare delle fans.”

“Beh in questo caso,” Tao prese a braccetto il maggiore e mise una mano in tasca in modo che non potesse liberarsi, “Quando il tempo si fermerà per te Ge, sarò qui per tenerti compagnia.”

Kris sbattè le palpebre un paio di volte, elaborando quello che il maknae aveva appena detto. Sorrise dolcemente e usò la mano libera per srotolare la sciarpa e riarrotolarla attorno alla guancia e al naso rosso di Tao. Il maknae si accoccolò più vicino dato che la sciarpa non era abbastanza lunga per entrambi e posò la testa sulla sua spalla.

“Arriveremo presto al dormitorio,” mormorò Kris, “Quindi non stare troppo comodo.”

Tao fece un 'mmh' come risposta, ma il leader sapeva che aveva smesso di ascoltarlo nel momento in cui aveva chiuso gli occhi. Kris si rilassò e guardò fuori dal finestrino, capendo finalmente perché quella notte stava diventando sempre più fredda.

Aveva iniziato a nevicare. 

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Capitolo 20
*** Mornings ***


La neve stava finalmente cadendo, ricoprendo Pechino con una sottile coperta bianca che si estendeva per tutta la città. I fiocchi ondeggiavano nel vento con ogni macchina che li oltrepassava; il ghiaccio si cristallizzava sui lampioni, ricoprendo il vetro delle lampadine, mentre il freddo appannava le vetrine dei negozi e si formavano pozzanghere sul marciapiede. Sebbene lo scenario fosse da mozzare il fiato, era anche letale. Il fantasma bianco che passeggiava per le strade rendeva pericolosa la circolazione per le auto, soprattutto perché era la prima nevicata della stagione.

Con le strade bloccate e il van della compagnia nel negozio, i ragazzi degli EXO M non avevano altra scelta se non restare nel loro dormitorio e godersi la giornata di neve. Ma chi si lamentava? I membri erano riuniti nel soggiorno, spaparanzati sui cuscini posizionati per terra, e con delle soffici coperte attorno ai loro corpi magri. Tazze una volta piene di calda cioccolata erano ora abbandonate sui vari tavolini o superfici piane. Gli occhi dei ragazzi erano incollati alla TV, guardando quello che sembrava essere un film di Halloween.

"Hey," parlò Xiumin, rompendo il silenzio, "Se fossimo in un film dell'orrore, chi pensate sopravvivrebbe?"

"Non è ovvio?" sbuffò Jongdae, "Io!"

"Questo atteggiamento ti farebbe uccidere per primo," rise Lay, "Io penso che Luhan sopravvivrebbe."

"Davvero?" il volto del suddetto ragazzo si illuminò.

"Già, con quell'aspetto da femminuccia il killer potrebbe scambiarti per una ragazzina e tenerti come schiava sessuale."

La stanza scoppiò in una risata; guardarono con sorrisi divertiti Luhan scavalcare il divano e carcare di abbattere Lay, incastrando però il piede nello spazio tra i cuscini e cadendo a terra. Le risate si propagarono fino ai corridoi vuoti e presto morirono fuori dalla stanza che apparteneva al membro più giovane.

Tao era sdraiato in posizione fetale, le coperte tirate fin sopra la testa mentre faceva una smorfia per le risate ovattate che i muri sottili non riuscivano a bloccare. Tirò le gambe più vicino al petto e nascose la testa nel cuscino.

Tao stava male. Il cervello gli pulsava contro il cranio, seguendo il ritmo del suo battito e mandando ondate di dolore. Si sentiva come se le sue interiora stessero combattendo fra loro, lacerandosi con violenti pugni e colpi. Tao non aveva indossato gli abiti più adatti quando era uscito con il Duizhang la notte precedente e probabilmente si era beccato l'influenza. 

Se fosse stato davvero così, il ragazzo era finito. Tao aveva un sistema immunitaro forte, quindi era davvero raro che si ammalasse. Comunque, quando questo accadeva, il suo corpo diventava sensibile ad ogni minuscolo sintomo e lo amplificava, rendendolo dieci volte peggiore. 

Il chiasso proveniente da fuori si fece più forte quando la porta si aprì e qualcuno entrò. Con un click, nella stanza tornò il silenzio e Tao rotolò per vedere l'intruso.

Kris era in piedi dall'altra parte della stanza, con una tazza fumante in mano mentre analizzava le condizioni del ragazzo dai capelli neri. Sembra che abbia avuto problemi a dormire, pensò, vedendo le occhiaie da panda di Tao più visibili del solito. Il leader avanzò e si fermò ai piedi del suo letto. Il maknae continuò a guardarlo curioso, aspettando una qualche spiegazione.

“Xiumin ha detto che sembravi un po' sotto tono,” iniziò, voltando la tazza in modo che il manico fronteggiasse il ragazzo. Mantenne un'espressione seria, anche quando la porcellana bollente gli scottò il palmo, “Ho detto ad Yixing di fare questa senza cioccolato, visto che il tuo stomaco potrebbe non sopportare qualcosa di così dolce.”

Tao annuì e si sedette, prendendo grato la tazza. Prese dei piccoli sorsi per non bruciarsi la lingua e la posò sul comodino. Kris si sedette affanco a lui e gli scostò la frangia dagli occhi, sentendogli la temperatura della fronte.

“Non sembri caldo,” Fece un suono simile ad un 'tsk', “Mi soprende considerando quanto poco fossi vestito ieri notte. Non capisco cosa ci sia di sbagliato in te.”

“Se la mia temperatura è normale, allora forse sei malato anche tu,” Tao sorrise indifferente, “Sei uscito con il mio stesso strato di vestiti.”

“Questo perché non pensavo avrebbe iniziato a nevicare.”

“Nemmeno io,” Tao si avvicinò e si chinò in avanti, facendo scontrare la fronte con quella del leader. Posò le mani sulle spalle del più alto per evitare che si spostasse, sebbene non ne avesse alcuna intenzione.

“Cosa stai facendo?” chiese Kris con un piccolo ghigno.

“Misurando la tua temperatura.”

“Sai che questo metodo è falso vero?”

“Lo so, ma sei caldo e le mie mani sono congelate,” Kris aggrottò le sopracciglia e gli afferrò un braccio, sentendo la pelle d'oca sulla pelle fredda.

“Torna sotto le coperte,” si districò dalla presa del maknae e lo spinse giù gentilmente. Prese la trapunta e cercò di tirarla su, ma venne fermato.

“Solo se vieni sotto anche tu,” Tao fece un broncio, afferrandogli il braccio.

Kris arrossì leggermente e scosse la testa, liberandosi dall presa ferrea del ragazzo e avviandosi alla porta. Ad ogni modo, prima che potesse afferrare la maniglia, sentì un fruscio e si voltò. Tao aveva calciato via le coperte ed era rotolato su un fianco, con le braccia incrociate stava guardando male il ragazzo.

“ZiTao,” lo avvertì il leader.

“Ge.”

“Smettila di fare il bambino,” il maknae rispose calciando le coperte completamente fuori dal letto, “Fai sul serio?”

“Che ci posso fare? Sono un bambino.”

Kris grugnì. Quando Tao si ammalava, oltre ad essere appiccicoso, era anche difficile. Il suo originale lato timido ed obbediente veniva rimpiazzato da un comportamento irritante e lunatico. Kris cercava di vedere questo cambiamento da una prospettiva logica: il ragazzo era malato, malattia di solito significa dolore, e le persone se la prendono con gli altri quando provano dolore. Ma Tao è... complicato.

“Ne ho abbastanza, torna a letto,” provò ancora il leader, “Non avevi detto di avere freddo?”

“Sì infatti, e tu sei caldo.”

“E questo cosa centra?”

“Non mi pare giusto tenerti tutto quel calore del corpo per te,” Kris lo guardò con un'espressione sorpresa. Aprì la bocca per parlare, ma la richiuse quando si rese conto che non aveva niente da dire. Il maknae ghignò.

“Tutto questo è stupido,” Kris imprecò mentalmente per non aver trovato una risposta migliore.

“Abbiamo condiviso un letto un sacco di volte e non hai mai avuto problemi. Perché ora sì?”

“Era diverso.”

“In che modo?” indagò Tao, sollevando un sopracciglio.

A Kris sfuggì un sospiro frustrato e si passò una mano tra i capelli, “Avevi avuto degli incubi. Non sei ancora malato, ma sei sulla buona strada. Sarei una distrazione se restassi qui con te.”

“Oh?” Il ghigno di Tao si allargò mentre si sedeva, “e come mi 'distrarresti' Ge?”

 Il leader deglutì, “Sai che ti dico, facciamo un gioco. Se vinco io, starai a letto da solo, se vinci tu, verrò a letto con te.”

“Grazie a Dio non ci sono fangirl qui,” rise Tao, “Se ti sentissero dire una cosa del genere, potrebbe venir loro un colpo.”

“Smettila di pensare male,” Kris afferrò un pupazzo e glielo lanciò. Tao lo schivò e gli fece una linguaccia, facendo spazio sul letto per Kris.

“Allora, a che gioco stavi pensando?”

“Due verità una bugia,” sollevò tre dita, “Funziona esattamente così. Una persona dice all'altra due cose vere e una falsa. L'altra persona deve indovinare qual è la bugia; se sbaglia, perde.”

“Sarà facile, so tutto di te.”

“Oh davvero?”

Tao sorrise, “Mettimi alla prova.”

Kris sogghignò, “Allora cambiamo un po' le cose, diremo fatti di ogni membro.”

“Non importa di chi diciamo i fatti Ge, vincerò.”

“Vedremo. Il numero preferito di Kyungsoo è l'uno, gli piacciono i film fantasy, ed era molto amico di Jongin durante il loro periodo da trainees.”

“L'ultima è una bugia. Baekhyun mi ha detto che litigavano spesso prima di debuttare,” Tao sorrise.

“Bene, hai un punto. Il primo che arriva a tre vince.”

“Mi sta bene, tocca a me,” aggiustò meglio il cuscino, sussulatndo leggermente quando mosse la testa troppo velocemente. Kris lo notò e immaginò che il ragazzo avesse mal di testa; Meglio finire questo gioco in fretta.

“A Baekhyun piacciono le persone ricche di charm, ha come ruolo modello Lee Joon, e gli piacciono i colori bianco, nero e grigio.”

“Quello di Lee Joon è falso.”

“Allora siamo pari.”

“Già,” Kris si appoggiò sui gomiti e cominciò a pensare a cosa dire, “… Xiumin dice che la persona che l'ha impressionato di più è stata Yixing, che ha bisogno del portafogli ovunque vada, e che non gli piace quando la gente gli tocca il viso.”

“Cattivo Ge. Xiumin mi ha detto che sono io quello che lo ha impressionato maggiormente.”

“Bel lavoro. Okay, sta andando troppo per le lunghe,” sospirò e si sedette dritto, “Questo ultimo round proclamerà il vincitore, se indovini vinci, okay?”

“Va bene,” annuì, il sorriso non gli raggiunse gli occhi. Kris ghignò: il più piccolo era stanco, quindi non era completamente concentrato.

“Va bene. La prima persona Cinese che ho incontrato alla Sment è stata Lay, ho quasi calpestato Monggu la prima volta che Jongin ci ha presentato i suoi cuccioli, e...” Kris si sporse, “C'è una persona che non riesco a togliermi dalla testa.”

“Nel senso che ti piace qualcuno?” Kris annuì e Tao rise, “Questa è una bugia. Ho vinto Ge.”

Tao iniziò a festeggiare da solo senza notare che Kris si era alzato dal letto fino a che una coperta non si posò sulla sua testa. Alzò lo sguardo, confuso nel vedere il leader aprire la porta.

“Dove stai andando? Ho vinto!”

“Ho calpestato Monggu. Beh... la sua coda. Jongin non mi ha parlato per tre settimane," Sospirò, ricordandosi quanto si fosse arrabbiato il ragazzo Coreano, “Ma comunque, hai perso. Ora vai a dormire, ti sentirai meglio una volta sveglio.”

“C-cosa? Aspetta un minuto Ge, quindi l'ultima era vera?”

Kris sorrise, “Buonanotte Zitao.”

Chiuse la porta, lasciando il maknae da solo nella stanza buia. Tao fissò il punto in cui fino a qualche secondo fa c'era il leader e sbattè le palpebre un paio di volte. Il petto gli si strinse e si afferrò la maglietta, “… A Kris piace qualcuno?”

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Capitolo 21
*** Movies ***


“… Va bene, glielo dirò. Grazie,” Luhan sorrise mentre attaccava il telefono, voltandosi e vedendo che Tao non avevo toccato per niente il proprio tè. Sospirò ed entrò in cucina, prendendo posto accanto al ragazzo tremante e accarezzandogli la schiena per confortarlo, “Era Kyu Hyun. Ha detto che l'audio è stato cancellato e che le persone che lo hanno caricato saranno considerate responsabili per le proprie azioni.”

Tao annuì, tirando su col naso leggermente mentre afferrava la tazza. Sussultò per il dolore quando con la mano mise troppa pressione, facendola cadere immediatamente e rovesciando tutto il contenuto sul tavolo. Luhan saltò su e andò a prendere un strofinaccio, dicendo al maknae di allontanarsi prima di bruciarsi.

“M-mi dispiace, mi dispiace,” ripetè ancora e ancora, le lacrime che fino ad allora aveva trattenuto, ora gli rigavano il viso. Luhan gettò lo strofinaccio sul tavolo e tirò il più piccolo in un abbraccio, assicurandogli che non era colpa sua e che andava tutto bene.

Jongdae guardò la scena dalla porta della cucina, ma alla fine dovette spostare lo sguardo. Si sentiva in colpa per lo stato in cui era Tao; era colpa sua in fondo.

Quella mattina, lui e Tao stavano controllando il loro fansite, sorridendo per tutti i complimenti e ridendo per come alcune fans fossero determinate a diventare le loro mogli... o mariti. Già, le cose andavano alla grande... fino a che non giunse quel post.

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“’Tao che canta sotto la doccia’?” Jongdae rise mentre leggeva il titolo dell'articolo. Stavano leggendo un posto su quanto fosse 'adorabile' Tao sul palco e qualcuno aveva postato tra i commenti un link che portava ad un altro sito.

Tao si accigliò, “Cos'è?”

“Non lo so.”

“Beh, clicca.”

“Siamo impazienti, eh?” ridacchiò il ragazzo coreano, cliccando sul link e venendo reindirizzato ad un file audio. Alzarono il volume e aspettarono che il file partisse. Poi, 12 secondi dopo, si sentì la voce del maknae degli EXO M accompagnata dallo scrosciare dell'acqua della doccia.

Jongdae rise, “Forse dovresti limitarti al rap…”

Si interruppe quando si voltò e vide un misto di emozioni sul viso del ragazzo. Prima che si accorgesse di niente, Tao aveva lanciato il laptop.

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Tao era ferito. Era arrabbiato, imbarazzato, umiliato, sorpreso, triste, e spaventato. Spaventato da queste spontanee emozioni che si riversavano su di lui, spaventato da cos'altro queste fan ossessionate avrebbero potuto fare. In un momento di furia cieca, aveva distrutto il computer e tirato un pugno al muro. Jongdae, spaventato dall'improvviso cambio di atmosfera, urlò il nome di Luhan, l'unico altro membro nel dormitorio.

Con una mano dolorante e molto scosso, singhiozzò sulla spalla del maggiore, stringendolo forte ma non troppo da causargli dolore.

“H-ho paura,” confessò, “S-se sono così vicine da poter registrare q-quello, cos'altro possono fare?!”

“Shh… è tutto okay Tao, la sicurezza le ha allontanate e si assicurerà che non tornino mai più,” disse Luhan, cercando di calmarlo.

“T-tutte le nostre fans sono così?” Luhan si bloccò, poi si ritrasse dall'abbraccio e diede un colpetto alla fronte del maknae, “Ow! Lulu?”

“Ti sei fatto del crack di Chanyeol? Ovvio che non lo sono! Non compararle a tutte le altre exotics.”

Tao abbassò la testa e annuì; ora si sentiva in colpa per aver insultato tutte le altre fans gentili e che li sostenevano. Questo di sicuro non gli migliorava l'umore o la considerazione che aveva di se stesso al momento.

Jongdae voltò la testa verso la porta del dormitorio, sentendola aprirsi abbastanza violentemente e sussultò quando Kris la sbattè. Kris entrò nella stanza, trasportando due buste di plastica che sembrava potessero rompersi da un momento all'altro.

“Kris? Cosa ci fai qui così presto?”

“Per stamattina ho finito, gli impegni di stasera sono stati cancellati,” disse leggermente affannato.

“Aspetta... hai corso per tutte e cinque le rampe di scale-”

“Dov'è Tao?”

Jongdae aggrottò le sopracciglia e fece un gesto dietro le proprie spalle, “In cucina con Luhan.”

Kris lo ringraziò e gli passò oltre, entrando nella stanza rumorosamente e spaventando i due membri quando lasciò cadere le due buste sul tavolo con un sonoro tonfo. Si asciugò le mani sul giaccione e sollevò lo sguardo con un piccolo sorriso, “Tutto okay.”

Tao voltò velocemente la testa, cercando di asciugare le lacrime che gli si stavano asciugando sul viso. Per sua sfortuna, il leader le aveva già viste. Luhan fu il primo a parlare, ricambiando il suo mezzo sorriso con un sorriso imbarazzato, “Hey Kris… Va tutto bene-”

“Bugiardo,” lo interruppe, “Hyun Kyun sta aspettando te e Jongdae sul van. È un po' incazzato dato che una fangirl è riuscita a tirargli un pugno sulla mandibola, quindi non credo sia una buona idea farlo aspettare.”

Nemmeno a farlo apposta, un impaziente suono di clacson riecheggiò nella strada quasi vuota. Luhan si accigliò e si voltò verso Tao, facendogli un sorriso rassicurante prima di uscire dalla stanza. Afferrò Jongdae per il polso, e ignorando le sue lamentele lo tirò verso la porta.

Tao evitò lo sguardo indagatore di Kris e guardò le buste, “… Cosa hai comprato?”

“Qualcosa,” Kris aprì una delle buste e tirò fuori un DVD, una mela, e un po' di cioccolato. Prese la mano di Tao e lo tirò nel soggiorno, spingendolo sul divano e afferrando una coperta da lanciare sul corpo del più piccolo.

Tao, completamente sorpreso dallo strano comportamento di Kris, rimase seduto e lo osservò accendere il DVD player per poi far partire il film.

“… È Kung Fu Panda?” chiese.

“Kung Fu Panda 2,” lanciò la custodia dietro le proprie spalle e lasciò la stanza. Tao la afferrò dal tavolino in cui era atterrata e lesse il retro, gli occhi spalancati per l'emozione. Aveva aspettato secoli per vedere questo film.

Da quando il suo piccolo scherzo circa essere Kung Fu panda era diventato popolare tra le exotics, aveva deciso che il primo film era il suo preferito. Quando poi aveva sentito che ci sarebbe stato un sequel aveva implorato il manager perché gli desse il permesso di andare a vederlo, ma la loro agenda era troppo piena per farci stare un'uscita al cinema.

Kris rientrò nella stanza portando un cuscino e Woo sotto braccio. Lanciò il cuscino a Tao, facendolo mettere più comodo e afferrò il telecomando. Il leader si fece cadere affianco al ragazzo, porgendogli Woo, la mela, e la piccola barretta di cioccolato prima di premere play sul menù.

“Ho messo i sottotitoli dato che il doppiaggio fa abbastanza schifo,” spiegò, rubando un po' della coperta dal maknae. Tao aggrottò le sopracciglia e si avvicinò a lui per non prendere freddo e diede un morso alla mela.

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A metà film, una volta che la mela fu mangiata e il cioccolato condiviso, Tao si ritrovò sdraiato sulle gambe del leader con il cuscino sotto la propria testa. Rideva occasionalmente quando succedeva qualcosa alla TV ma per il resto rimase in silenzio, ripensando a quella mattina.

“Hey Ge,” disse, inclinando leggermente la testa per guardare il leader. Rimase sorpreso notando che il leader lo stava fissando, pensava si fosse addormentato secoli fa.

“Che succede?” chiese, punzecchiandogli la fronte.

“Perché hai fatto tutto questo?”

“Fatto cosa?”

Questo,” indicò intorno.

“Perché ero dell'umore per guardare un film.”                                         

“Bugiardo.”

“È la verità.”

“No, non è vero. Preferiresti passare il tuo tempo libero a leggere o controllando come se la passano gli EXO K.”

Kris si accigliò, “Non è così,” Tao gli lanciò un'espressione per la serie ‘Davvero?’ e il maggiore sospirò, “Ho sentito cosa è successo con la saesang fan.”

Gli occhi di Tao si spalancarono, se ne era quasi dimenticato, “Oh…”

“Hyun Kyun mi ha detto che eri scosso, quindi volevo farti sentire meglio,” Kris aspettò che l'altro rispondesse. Abbassò lo sguardo ma vide solamente la sua testa, e immaginò che Tao avesse voltato lo sguardo perché era ancora scosso, “Yah, il mio cercare di farti stare meglio sarà inutile se poi dopo ti lamenti per esserti perso il film- Hey!”

Tao cinse i fianchi del leader con le proprie braccia, cogliendolo di sorpresa, e lo abbracciò stretto. Kris saltò per l'improvviso contatto e cercò di spingerlo via, ma si fermò quando sentì la propria maglietta cominciare a bagnarsi. Il maknae stava piangendo, e Kris era preoccupato di aver fatto qualcosa che avesse peggiorato la situazione.

“Tao… Zitao… stai bene?” chiese, accarezzandogli le spalle tremanti. Tao disse qualcosa, ma venne attutito dalla maglia del leader, “È qualcosa che ho detto? Mi dispiace Zitao, ti prego non piangere.”

“S-sei troppo buono Ge,” Tao tirò su col naso, ritraendosi e sedendosi. Si strofinò furiosamente gli occhi, cercando di fermare le lacrime, e afferrò Woo, abbracciando il panda ancora più stretto, “N-non so nemmeno perché sto piangendo, m-ma-”

“È tutto okay,” lo interruppe Kris, abbracciandolo da dietro, “Va bene. Non ti devi giustificare. È tutto apposto.”

Annuì, tirando su col naso e poggiandosi al leader, “D-devo smetterla di piangere così tanto.”

“Non è una brutta cosa piangere.”

“M-ma tu non piangi mai Ge,” voltò la testa di lato, “Ti ho visto piangere solo due volte. Una volta quando abbiamo saputo che avremmo debuttato e l'altra quando abbiamo vinto un award.”

Kris scrollò le spalle, “Non posso farci niente.”

Sembrava che Tao volesse dire qualcosa, ma chiuse la bocca e annuì, “Grazie per avermi sollevato il morale Ge.”

“Prego,” sorrise, “Ora finisci il film.”

“Aish, così prepotente- OH MIO DIO COSA È SUCCESSO?!”

“Così impari a non prestare attenzione.”

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Capitolo 22
*** Happy Birthday ***


Kris era esausto. La tabella di marcia di oggi l'aveva fatto correre da una parte all'altra, tra interviste, prove e viaggi vari. Erano atterrati in Cina qualche giorno prima, ma il leader ancora non si era abituato alla differenza di orario. Certo, era solamente un'ora, ma era un'ora che avrebbe potuto utilizzare per riposare. Però non voleva deludere le exotics, e nascondeva la sua stanchezza dietro alla proprio 'poker face'; forse era per questo che le persone pensavano avesse una 'bitch face'.

Non c'è bisogno di dire che subito dopo aver oltrepassato la porta, la facciata del leader svanì e si comportò come davvero si sentiva: un ragazzo di 22 anni intrappolato con la capacità mentale di un ragazzino di 12 anni.

"Non mi voglio muovere," mugolò accasciandosi contro il muro. 

Luhan alzò gli occhi al cielo e gli passò sopra, dirigendosi in cucina mentre gli altri membri punzecchiavano il fianco del leader.

"Yah, togliti di mezzo," si accigliò Lay, picchettandogli la pancia con il piede. Kris lo afferrò prima che potesse colpirlo ancora e rise quando il ragazzo cadde a terra. 

Ignorò le proteste del moretto e prese la borsa, arruffando i capelli perfettamente pettinati di Jongdae prima di scomparire verso la propria stanza. 

Kris aprì la porta, trattenendosi dal correre sul proprio letto e gettarsi sotto le lenzuola. A dire il vero l'idea non suonava male al momento, ma il bozzolo dalla forma umana sopra di esso gli diceva il contrario. I capelli neri di Tao spuntavano dalle coperte e presto tutto il viso fu visibile. Il più piccolo annuì e tornò sotto la massa di coperte.

"Huang ZiTao," parlò il leader, la stanchezza era evidente dalla sua voce, "Cosa stai facendo nel mio letto?"

"Il condizionatore è rotto; la mia camera è più fredda del Polo Nord," la sua risposta smorzata fece scuotere la testa al maggiore.

"Dillo al manager allora."

"Più tardi."

"No, ora."

"Per farlo dovrei scendere dal letto Ge."

"Esattamente," Kris chiuse la porta con un calcio e cominciò a togliersi i vestiti invernali.

"E per farlo mi dovrei muovere."

"Lo so."

"Ed è qualcosa per cui non ho abbastanza energia."

"Tao," Lo avvertì. Il più piccolo sollevò la testa, guardandolo impassibile, "Fuori dal mio letto."

"...No."

"Non te lo sto chiedendo."

"Non me ne vado," il maknae rotolò un po', facendo abbastanza spazio sul letto e tenendo sollevate le coperte, "Sei il benvenuto se vuoi unirti."

Kris sospirò sconfitto. Normalmente avrebbe afferrato le gambe del ragazzo, nonostante le sue abilità nelle arti marziali, e lo avrebbe trascinato fuori dalla stanza. Oggi, però, non ne aveva la forza e finì per trascinare il proprio corpo verso il letto invitante, buttandosici sopra. I suoi occhi si chiusero nel momento in cui entrò in contatto con il soffice materasso; sentì un leggero peso sulla schiena quando Tao lo coprì e grugnì mentre i suoi muscoli si rilassavano.

"Quante volte abbiamo condiviso un letto?" chiese Kris pigramente, le sue parole erano strascicate ma non gli importava di non suonare intelligente.

"Ho perso il conto dopo la notte sul divano."

"Il divano non è un letto."

"Io conto come letto ogni cosa sulla quale si possa dormire."

"Quindi anche un tavolo?"

"Se è abbastanza lungo," Kris alzò gli occhi al cielo e si mise su un fianco, faccia a faccia con Tao, e sentì i suoi piccoli respiri colpirgli il mento, "Ge, non dormire troppo."

"Perché?" socchiuse un occhio e vide Tao aggrottare le sopracciglia per la confusione.

"Non sai che giorno è oggi?"

"Novembre?" sbadigliò.

Tao lo guardò con gli occhi spalancati per un minuto prima di sospirare e tirare le coperte verso di sé, "Ti sveglio più tardi."

"Ci puoi provare."

--

Sembravano essere passati solo pochi minuti prima che la spalla di Kris cominciasse a tremare. Si accigliò e con riluttanza aprì gli occhi, vedendo che la stanza era molto più buia e che il maknae affianco a lui era seduto. Imprecò e rotolò, ogni senso di pericolo perso quando cadde dal letto.

“Ow!” gridò, tenendosi un fianco e sedendosi.

“Wow Ge, questo proprio non è da te,” rise Tao, scivolando dal letto affianco a lui e accarezzandogli la parte lesa.

Kris assottigliò gli occhi e si guardò intorno per un orologio, “Che ora è?”

“8:07.”

“Perché mi hai svegliato?”

“Abbiamo perso la cena. Il tuo stomaco mi ha svegliato. Sembrava un mostro affamato che vede cibo per la prima volta dopo tre anni.”

“Allora pobabilmente sarebbe morto.”

Lo stomaco di Kris ruggì piuttosto forte e le guance del maggiore andarono a fuoco. Tao ghignò, “A me sembra più che vivo. Su Ge, andiamo a mangiare.”

Alzò gli occhi al cielo e annuì, sollevandosi in piedi su gambe di gelatina mentre il più piccolo lo aiutava. Si grattò la pancia mentre usciva dalla stanza e inciampò nel corridoio buio.

“Che è successo alle luci?” si accigliò, provando l'interruttore più vicino.

“Non lo so,” rispose Tao, anche se la sua voce sembrava essere più divertita che confusa. Kris preferì ignorare la cosa e usò la debole luce della cucina per orientarsi.

“Dove sono gli altri?”

“Non lo so.”

“Sì lo sa-”

“Sorpresa!” quattro voci alte e armoniose invasero l'appartamento, sorprendendo il leader quando l'improvvisa luce della cucina lo accecò. Si coprì gli occhi velocemente e sbattè le palpebre un paio di volte, abituandosi alla luminosità per poi rimanere spiazzato dalla scena.

Luhan, Lay, Jongdae, e Xiumin erano in piedi attorno al tavolo di cucina, palloncini poco gonfiati e rimasugli di coriandoli disseminati sul pavimento e sul bancone. Posata sul tavolo c'era una torta bianca con la glassa blu e bianca, e la scritta “Buon Compleanno Duizhang” in Cinese e in Inglese. Affianco alla torta c'era un portatile, che mostrava i visi sorridenti degli EXO K. Il manager stava da una parte della stanza, e faceva foto al leader scioccato.

Kris era senza parole. Sbattè le palpebre una volta, due volte, per poi tornare a guardare Tao e gli altri membri.

“C-cosa è tutto questo?” rise, grattandosi nervosamente la testa.

“Oh questo? Non è niente, davvero, avevamo solo voglia di comprare una torta e celebrare l'aggiunta del tuo cucciolo di alpaca alla famiglia degli EXO- Luhan diede uno scappellotto a Jongdae, il quale chiuse il becco e sorrise.

“Ovviamente è il tuo compleanno!” Rise. Kris si accigliò e controllò il proprio calendario mentale.

“… Oggi è il 6 Novembre?”

Aigoo, e io che pensavo che Suho fosse vecchio,” la risposta di Kai divertì l'Happy Virus a tal punto che la sua risata fece gracchiare le casse. Suho ignorò il ballerino e spostò la webcam verso di sé.

Ci dispiace non essere lì, ma ti auguriamo tutti buon compleanno!”

“Grazie ragazzi,” Kris si inchinò, fermato immediatamente dagli altri.

“D'accordo, non lasciatevi trascinare troppo dai festeggiamenti. I ragazzi ed io vi lasciamo, abbiamo una giornata piena domani,” i cinque protestarono, ma vennero zittiti dallo sguardo severo del leader. Kris rise e assicurò loro che andava bene, diede loro la buonanotte e chiuse il laptop.

“Ora che anche questa è fatta…” il fatto che Lay si fosse interrotto mise il leader in allerta. Quando si voltò, venne accolto da una tortata in faccia. La stanza scoppiò in una risata mentre Kris si puliva gli occhi dalla panna guardando scioccato il ragazzo.

“Oh Yixing,” ridacchiò cupamente, afferrando la torta, “Sei morto.”

“No!” il ragazzo corse via dalla stanza prima che Kris potesse fare qualcosa. Rise e si pulì con un dito, leccandolo subito dopo.

“Mmh, sono delizioso.”

“Fammi provare!” Tao saltò su e raccolse un po' di glassa dalla sua guancia, leccandola e sorridendo smagliante, “Davvero Ge!”

“Non lo mangiamo ora,” rise Xiumin, spingendo il più alto verso quello che era rimasto della torta, “Le candeline sono ancora accese, esprimi un desiderio Wufan!”

 Kris sosiprò e si sedette sulla sedia, fissando attentamente la candelina quasi sciolta. Sorrise quando vide che i propri membri (Lay era tornato) lo stavano guardando con un sorriso sul viso. Il leader, che ora era un ventitreenne con la capacità mentale di un dodicenne, chiuse gli occhi e pensò un desiderio.

Poi, soffiò le candeline.

“…”

“…”

“Perché le candeline non si spengono?”

“Non lo so. Abbiamo mandato Jongdae a comprarle…. Jongdae!”

Merda.

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Capitolo 23
*** Pancakes ***


"Di tutti i giorni in cui ti potevi ammalare, dovevi scegliere proprio il nostro giorno di riposo," mormorò a bassa voce Kris, fulminando con lo sguardo il bollitore per il riso che aveva appena attaccato alla presa. Yixing alzò gli occhi al cielo e allungò una gamba per dare un leggero calcio al sedere del leader.

“Chiedo scusa. La prossima volta che deciderò di chiudermi fuori casa per due ore sotto la fottuta neve mi assicurerò che sia un giorno lavorativo," rantolò in risposta, seguito da una serie di colpi di tosse.

Kris sospirò e gli versò un bicchiere d'acqua, "Rilassati."

"Allora smettila di lamentarti. Stai preparando la colazione Yifan, non mi stai massaggiando i piedi o pulendo il mio vomito."

"Hai vomitato?"

"No, ma se dovessi farlo lo risparmierei per Jongdae, è colpa di quel cazzone che continuava a chiedermi una fottuta parola d'ordine mentre io bussavo alla porta. Se non fosse stato per Luhan a quest'ora sarei un cubetto di ghiaccio.”

Kris si accigliò e annuì. Non aveva sentito tutto il trambusto l'altra notte, ma Yixing era stato così generoso da raccontarglielo. Yixing aveva voglia di cioccolata alle 11.00 di notte. I managers avevano messo tutti gli EXO a dieta ferrea quindi non c'era ombra di cioccolato nel dormitorio. Comportandosi come l'ossequioso ragazzo che era, Yixing aveva deciso di andare al minimarket aperto più vicino e prenderne un po'... Durante una tempesta di neve. 

Yixing tornò al dormitorio un'ora dopo, quando tutti erano addormentati. Jongdae era stato il solo a svegliarsi quando aveva iniziato a battere contro la porta. Era incazzato perché il ballerino lo aveva svegliato per una 'ragione stupida' secondo la sua opinione e aveva deciso di giocare agli indovinelli. Le grida di Yixing e le risate del cantante erano state così forti che Luhan fu costretto ad intervenire. Kris gli chiese come si fosse vendicato, ma Yixing si limitò a rispondere sogghignando con un "C'è una ragione se non è ancora uscito dalla sua stanza questa mattina."

"Giorno," sbadigliò il raviolo mezzo addormentato del gruppo, stravaccandosi su una sedia accanto ad Yixing e socchiudendo un occhio, "... Stai preparando la colazione Kris?"

"No, sto fissando un bollitore perché è dannatamente sexy."

"Smetti di fissare quella cosa e cuoci qualche uovo," Yixing tirò su col naso.

"Oh mio Dio Lay! Hai una voce terribile!"

"Io penso sia fantastica."

"Vai al diavolo, Yifan. Ho preso freddo l'altra notte, niente di cui preoccuparsi."

"Xiumin, potresti andare a cercare qualche medicina in bagno? Se non ce ne sono lì, prova a guardare nel mobile all'ingresso."

"Neh, duizhang," annuì e si voltò, lasciando i due ragazzi nuovamente soli. Kris prese una ciotola dal mobiletto e afferrò qualche uovo dal frigo. Aveva appena finito di romperle e stava iniziando a sbatterle quando Tao fece la sua entrata.

Il ragazzo era andato dritto contro il muro; il forte tonfo riecheggiò per la cucina e fece sussultare gli altri due.

"Tao... Stai bene?" chiese Yixing, trattenendo la risata fino a che non fu sicuro che il maknae non si fosse fatto male.

"Aaahhhh...." grugnì, strofinandosi il punto doloroso e inciampando in cucina. I suoi occhi erano velati e coperti dalla spessa frangia nera, ma Kris riuscì a vedere le sue iridi nere cercarlo fino a che i loro sguardi non si incrociarono. 

Tao riprese a camminare pigramente, mormorando 'Duizhang' a voce bassa. Kris sapeva cosa sarebbe successo e sollevò le braccia proprio nel momento in cui il più piccolo lo abbracciò, la ciotola e la frusta ancora in mano.

Tao seppellì il viso nella curva del collo del leader e gli cinse i fianchi, sospirando contento e rilassandosi una volta comodo. Il maggiore abbassò lentamente le braccia, stando attento a non colpire il ragazzo con gli utensili che aveva in mano, e continuò a sbattere le uova.

Yixing li guardò con un sorriso furbetto, "Cos'è tutto questo, Duizhang?"

"Questa, proprio qui, è una ciotola di uova sbattute e questo è un maknae stanco che probabilmente sta soffrendo per una lancinante emicrania," Tao fece un suono di assenso, ma non si disturbò a rispondere propriamente.

Xiumin arrivò subito dopo con una scatoletta in mano, rimanendo sorpreso quando vide i due rapper, "Beh questo è... davvero adorabile. Dovreste fare più faservice del genere sul palco."

"Quello che faccio a casa e quello che faccio sul palco sono cose completamente diverse," sbuffò, "Non mischio il lavoro con il piacere. Ora fammi un favore e cuoci le uova."

Xiumin scrollò le spalle e prese la ciotola mentre Yixing ridacchiò, "'Piacere', Yifan?"

"Ghigna ancora una volta e potrei avvelenarti il cibo."

“Non stai cucinando.”

“Potrei farlo.”

“Troppo forte,” si lamentò Tao, stringendo la presa e facendo tossire Kris.

“Vacci piano, maknae,” lo avvertì Luhan, entrando in tempo per vedere la scena, “Un po' più stretto e potresti abbracciare un cadavere.”

Tao rilasciò leggermente la presa e Kris rilasciò un sospirò di sollievo. Gli accarezzò gentilmente la schiena e guardò il ragazzo più grande, “Giorno, dormito bene?”

Il ragazzo gli lanciò un'occhiataccia, “'Giorno’? Oh grazie per avermelo detto, ho pensato fosse sera dato che starei anche dormendo se davvero lo fosse stato, ma non può essere visto che nessuno mi permette di dormire indipendentemente che sia il nostro giorno di riposo o no. Oh no, con i continui colpi di tosse i continui passi in corridoio è IMPOSSIBILE dormire qui! Chiunque abbia pensato che il pavimento in legno fosse una buona idea meriterebbe di essere sparato in-!”

“Lulu… Calmati,” gli disse Xiumin, interrompendo il proprio lavoro. Il suddetto ragazzo alzò gli occhi al cielo e afferrò la tazza di caffè che aveva versato prima Kris, bevendola amara invece di aggiungere lo zucchero.

Il suo viso si contorse e grugnì, “Cos'è questo!?”

“Caffè.”

“Oddio, è terribile.”

“Già…” Lay scrollò le spalle, “Ma ora sei sveglio, no?”

Luhan lo guardò male e si voltò verso il salotto, “Fatemi sapere quando iniziamo a mangiare.”

“La colazione è quasi pronta!” gridò Xiumin da sopra una spalla. Kris sospirò e si poggiò al bancone di marmo, tamburellando le dita sulla schiena del maknae e canticchiando ‘What is Love’.

 Yixing stava ancora sogghignando, ma il leader preferì ignorarlo e concentrarsi su una specifica crepa sul muro. Come è successo? Forse quando Jongdae ha tirato una mela? Cazzo, si nota molto; forse posso trovare qualche fanart per comprirla prima che Hyun Kyun la noti- aspetta... è un'altra crepa quella? Gesù, quante crepe ha questo muro?

“Duizhang,” Xiumin gli colpì leggermente il fianco con l'estremità della spatola. Kris si bloccò e smise di canticchiare. Inclinò la testa e aspettò che il ragazzo continuasse, “Come devo condirle?”

“Un po' di sale e pepe... salsa di soia, forse?”

“Salsa di soia?” Il malato fece una smorfia.

“Hai altre idee?”

Alzò gli occhi al cielo e di malavoglia si mise in piedi, trascinandosi alla dispensa e rovistando tra gli scaffali, “Ho le mie scorte di spezie per queste cose.”

Kris lo ignorò ancora e notò che Jongdae era entrato in cucina. Il ragazzo si accigliò quando vide i due e inclinò la testa, “Come fa Tao a dormire così?”

Il leader fulminò il più piccolo, “Non sta dormendo.”

“Sta decisamente dormendo.”

“No, è impossibile.”

“State tutti zitti per un momento,” Xiumin e Yixing interruppero la loro precedente discussione sulle spezie e guardarono Tao. Ci fu silenzio per un po', ma alla fine Kris riuscì a sentire il più piccolo russare leggermente e grugnì.

“Mi prendete in giro…”

“Taaaooo~ Kung fu Pandaaa~” nessuna risposta, “Taozii~, piccola pesca~ svegliati!”

Ancora niente.

Kris lo guardò ancora male, “Soddisfatto?”

Il vocalist sorrise e portò le mani alle labbra, fischiando piano, “Questo è davvero molto toccante.”

“Ovviamente tu-” il ballerino si interruppe quando soffocò con qualcosa che aveva in gola, riempendo la stanza di colpi di tosse.

Il sorriso di Jongdae abbandonò il suo viso quando vide dove il ragazzo stesse tossendo, “Ew! Io quello non lo mangio!”

“Non ho tossito sul cibo, coglione!”

“Amico, milioni di particelle malate sono appena volate dalla tua trappola infetta e indovina dove atterreranno? Sulle uova! Se non vuoi che muoia di fame, ti suggerisco di preparare qualcos'altro.”

“Oh, quindi sono tanto letale quanto una piaga? Mi eviterai come hai fatto la notte scorsa?”

“Beh se la metti su questo piano… .”

“Marmocchio ingrato-!”

“Hey!” scattò Kris, la sua voce bassa fece rabbrividire i due, “Non azzardatevi a svegliarlo ora,” indicò il ragazzo tra le proprie braccia e si girò leggermente. Le braccia di Tao caddero dalla schiena di Kris ai propri fianchi, i suoi piedi cominciarono a scivolare sul pavimento, e Kris fu costretto a prenderlo in braccio per evitare che cadesse completamente.

Rilasciò il respiro che non si era accorto di aver trattenuto quando il ragazzo rimase addormentato e si raddrizzò, tenendo il maknae tra le proprie braccia. Yixing sembrava sul punto di applaudire e fare un commento sarcastico, ma uno sguardo di Kris bastò a fargli cambiare idea.

“Dopo che metto Tao a letto, cominceremo a preparare i pancakes,” disse piano, ottenendo sguardi eccitati dal resto del gruppo e un grido di approvazione dal salotto. Kris alzò gli occhi al cielo, sorridendo per quanto fossero infantili i suoi compagni e lasciando la stanza.

Fu difficile aprire la porta, ma il leader riuscì a ruotare la maniglia con un piede, un talento che aveva messo a punto durante le troppe ore di noia quando era bambino. Kris fece attenzione ad evitare il disordine di vestiti e borse sparse sul pavimento, ma questo non gli impedì di agganciare con una gamba una delle borse Gucci di Tao.

Kris imprecò sottovoce e la calciò via, posando gentilmente il ragazzo sul letto, sperando che non si svegliasse (questo, comunque, non era un gran problema dato che il ragazzo era il secondo membro più dormiglione del gruppo... Kris il primo).

Sospirò e si sedette sul bordo del letto, guardando il maknae con curiosità. Le sue occhiaie nere non erano molte diverse dal solito; si chiese come mai Tao fosse stato così stanco oggi. I suoi occhi scivolarono sul portatile dall'altra parte della stanza e ghignò.

Quel ragazzo era nuovamente rimasto alzato per leggere fan fiction. Kris ridacchiò e gli arruffò i capelli, un'abitudine che aveva sin dai loro giorni da trainee, “Meglio che sia stata una buona storia, per averti stancato così tanto.”

Tao aggrottò le sopracciglia e si mosse leggermente, sospirando. Kris notò le rughe sulla sua fronte e senti il bisogno di allisciarle. Le sue dita esitarono sopra la testa del ragazzo prima di fermarsi.

No Yifan, si rimproverò Kris, ritraendosi, non farti questo. Stai rendendo le cose più difficili di quanto non siano.

Il leader si morse la guancia, resistendo al bisogno di toccare il maknae e guardarlo ancora un po'. Si sentì soddisfatto notando il suo aspetto sereno. Il suo viso era calmo e beato ancora una volta e il suo petto andava su e giù con ogni respiro.

Kris sorrise e si alzò, sentendo un solletichio alle dita dopo aver toccato il capo del ragazzo e si chiuse la porta alle spalle. Si poggiò al legno e si passò una mano tra i capelli.

“Sta diventando sempre più dura da gestire…”

--

Tao barcollò fuori dalla stanza più o meno un'ora dopo, confuso e leggermente perplesso per come fosse finito nella sua stanza. Il ragazzo calciò via una maglietta che gli si era agganciata al piede e si diresse verso il corridoio. Sbadigliò prima di chiamare i propri compagni nella sua lingua nativa. Nessuna risposta.

Lo stordimento dato dal sonno svanì velocemente e la preoccupazione prese il suo posto. Camminò un po' più velocemente e chiamò i loro nomi con tono allarmato. Il ragazzo fece il giro del dormitorio, partendo dalle loro stanze, per poi passare al soggiorno, al bagno e per finire in cucina.

Si accigliò quando vide un piatto coperto al centro del tavolo. Tao notò un biglietto giallo sulla superficie e si avvicinò con cautela. Staccò il bigliettino e strinse gli occhi per leggere la calligrafia quasi incomprensibile.

Ti sei addormentato, quindi hai perso la colazione.
Ti ho messo da parte qualche pancake comunque, scaldali.
Torneremo per le 12.00, siamo usciti per fare un po' di spesa e per prendere qualche medicina per Yixing.
-W

Tao sorrise leggermente e posò il foglietto. Aprezzò la nota, ora non avrebbe sprecato preziosi minuti chiamando il manager e preoccupandosi di essere stato abbandonato. Se c'era una cosa che Tao odiava, oltre i fantasmi, era l'essere 'improvvisamente' lasciato indietro.

Le sue dita si curvarono attorno alla pellicola e la sfilò via. Sgranò gli occhi alla vista di tre pancakes a forma di panda. Il viso era delineato da gocce di cioccolato per formare gli occhi, il naso e la bocca. C'era un'altra nota sopra la pila, leggermente umida per il vapore dei pancakes.

Non prendere in giro Kris; ce l'ha messa tutta ha ha~
-Xiumin

Tao rise tra sé e sé e spostò lo sguardo sul cibo. Il leader non lo avrebbe mai ammesso, ma Tao pensava che potesse essere davvero affettuoso di tanto in tanto.

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Capitolo 24
*** Of Bets And Promises ***


"Huang ZiTao, giuro su Dio che se non smetti di fare lo stronzo-"

"Oh fai così solo perché sto vincendo."

"Non stai vincendo! Stai imbrogliando!"

"Come?!"

"Facendo quella... quella cosa!"

Tao rise, i suoi occhi non lasciarono mai lo schermo mentre con le sue lunghe dita premeva furiosamente i bottoni del controller.

Era una serata tranquilla nel dormitorio; i ragazzi erano appena tornati da un fan meet e una fan aveva regalato loro un nuovo videogioco. Tao non vedeva l'ora di giocare e aveva immediatamente sfidato il leader per una partita uno a uno. Il guerriero di Kris stava vincendo all'inizio, ma il mago di Tao rispose con più forza di quanto non si fosse aspettato. 

Ora stava dolorosamente perdendo, e non sarebbe stato così male se non per il fatto che prima di cominciare avevano fatto una scommessa: il perdente avrebbe dovuto fare tutto quello che il vincitore avesse voluto per un intero giorno; per il bene del proprio portafogli, Kris non poteva perdere. Il leader imprecò a bassa voce quando il mago gli lanciò un colpo quasi mortale, ancora. 

"ZiTao!" il suo ruggito vibrò in tutta la stanza, seguito dalla risata del maknae.

"Wow Kris, fai schifo ai videogiochi."

"Luhan, non so se sia la tua bocca a parlare o il tuo culo, ma ti suggerisco di tacere prima che ti infili una bacchetta in entrambi i buchi."

Il ragazzo rimase spiazzato dalle parole crudeli e si voltò verso Jongdae, il cui viso stava diventando rosso per le risate.

"Suscettibile," mormorò Tao, schivando un altro attacco, "Giochi come la sorella di Jonghyun-ge, e non ha mai toccato un controller in tutta la sua vita."

Kris sapeva cosa stava cercando di fare. Voleva distrarlo, farlo incazzare così che perdesse la concentrazione e la partita, beh potevano giocare entrambi questa carta

"Almeno non sembro un adolescente prepuberale," fece schioccare la lingua, notando come Tao si fosse visibilmente irrigidito.

"Divertente sentirlo dire da un ragazzo che porta più makeup di tutte le Girls' Generation messe insieme." 

"Devo coprire il mio essere sexy, altrimenti ci denuncerebbero per 'ovaries exploded'. Ma tu non puoi capire, visto che il tuo aspetto è più quello di un 'killer'."

"Oh Ge, riesco a malapena a contenere la mia felicità, hai riconosciuto il mio bell'aspetto."

"Nello stesso modo in cui i bambini possono a malapena contenere il loro terrore quando si accorgono della tua presenza?"

"Siete degli idioti, ho pensato di farvelo sapere... di nuovo."

“Chiudi il becco Luhan. Sta cercando di distrarmi.”

"Al contrario, non ne ho bisogno," rise Tao, creando una combo di tripla potenza che portò il personaggio di Kris quasi alla morte. Gli occhi del leader si sgranarono e strinse la presa sul suo controller.

"Tao, no. Non azzardarti- non pensare nemmeno di fare quello che penso tu voglia fare."

"Oh? Vuoi dire... Questo?" con una mossa finale, il mago del maknae lanciò un incantesimo sparandolo al guerriero. Kris trovò difficile respirare mentre osservava la sua caduta, letterale. 

Quando la parola 'K.O.' lampeggiò sullo schermo, Kris si alzò in piedi e lanciò il controller dall'altra parte della stanza, da qualche parte vicino a Minseok immaginò, perché il ragazzo sussultò quando atterrò. Grugnì forte abbastanza perché la sua voce riecheggiasse nel dormitorio e si tirò i capelli da poco tinti di nero. Tao lo trovò affascinante perché data la lunghezza, era praticamente impossibile prenderne una ciocca e il leader fu costretto a nascondere il viso tra le mani.

“Te lo sei meritato," mormorò con un ghigno Luhan, sentendo il ragazzo passare dall'Inglese, al Mandarino e al Coreano mentre imprecava contro l'esistenza di questo gioco e contro la 'fortuna del principiante' di Tao.

Yixing entrò nella stanza proprio mentre stava insultando sua madre e si accigliò, "Perché il dragone sta sputando fuoco?"

"Un Hobbit lo ha fregato."

"Un'altra battuta sugli Hobbit Jongdae, e ti faccio diventare basso come uno di loro!"

Il cantante rise ma rimase in silenzio. Kris rivolse la propria attenzione a Tao, il quale era appoggiato allo schienale del divano e lo guardava con un sorriso, "Non essere troppo arrabbiato duizhang, ho vinto lealmente."

Si accigliò, "Posso sempre farti il culo a basket."

"Io posso sempre farti il culo in generale."

"Già, con il suo wushu può-"

"Luhan!"

“Va bene! Vado!”

Kris aspettò fino a che il maggiore lasciò la stanza prima di sospirare sconfitto, “Quindi hai vinto…”

“Già.”

“Allora cosa vuoi che faccia?”

Tao mormorò e si grattò il mento pensoso, “… Oggi è quasi finito, e conoscendoti, cercherai di uscirne.”

Sbuffò, “Io? Mai.”

“Ah huh. Inizierà tutto domani mattina, quindi non dormire troppo,” Tao sorrise e si alzò, picchiettando la schiena del leader mentre gli passava davanti, “Notte Ge.”

Kris lo osservò con un'espressione incredula sul viso. Quando il maknae se ne fu andato, si voltò verso Yixing, che stava sorridendo furbacchione, “Quel ragazzo ti ha in pugno Yifan.”

“Non è vero. È solo una scommessa.”

“Ah huh… E che ne dici di tutte le altre volte in cui hai fatto cose per lui? Anche quello era per una scommessa?”

Kris fece loro il medio prima di ritirarsi nella propria stanza, ignorando le risatine di Jongdae al meglio che poté.

--

“Cioccolata.”

“No.”

“Duizhang, sto davvero desiderando della cioccolata ora.”

“Non mi interessa. E poi sei a dieta, l'hai detto tu stesso la settimana scorsa.”

Tao si accigliò e sprofondò nella sua sedia, “L'aereo non partirà per altri 10 minuti. Trovami. Della. Cioccolata.”

“No-”

“Ho vinto la scommessa ieri notte, non hai nessun diritto di sfidarmi. Ora ho una fame che può essere soddisfatta solo con del cioccolato.”

Kris alzò gli occhi al cielo. Si erano dovuti svegliare presto quella mattina e non aveva alcuna voglia di alzarsi e muoversi. Ad ogni modo, con gli sguardi che gli stava lanciando Tao, lo avrebbe fatto anche se non avesse perso quella stupida scommessa. Kris sentì Jongdae mormorare 'schiavetto' quando si alzò e gli diede un calcio mentre passava.

“Hyun Kyun hyung,” chiamò il manager educatamente, perché farlo incazzare era l'ultima cosa di cui aveva bisogno ora, “Posso andare in quel piccolo negozietto?”

“Kris, lo sai che siamo limitati in quanto a sicurezza. Se ti lascio andare, ti mangeranno vivo! A cosa ti serve andare lì comunque?”

Esitò, “Cioccolato.”

“… Pensavo fossi a dieta.”

“Non è per me. È per... Yixing. Per aiutarlo a svegliarsi così che non si addormenti in piedi e che non rischi di quasi perdere l'aereo come l'ultima volta.”

Hyun Kyun non sembrava convinto, ma uno sguardo oltre le spalle di Kris gli provò il contrario quando vide il ballerino fissare impassibile un distributore automatico. Annuì lentamente, “… non è veramente per Yixing, vero? Di solito ci pensa Jongdae ad occuparsi di lui. Lo stai facendo per Tao huh?”

“… Fa qualche differenza?”

“Amico, quel ragazzo ti ha addomesticato-”

“Fermati qui,” Kris si accigliò, “Wu Yi Fan non può essere domato.

Un gruppetto di ragazze che lo avevano sentito cominciarono ad urlare istericamente. Il leader si era dimenticato di dove fossero e grugnì, questo era del buon materiale per delle fanfiction.

“Si spargerà come un fuoco selvaggio,” il manager rise ancora.

“Non dirmelo... Va bene, invece di cioccolato, posso prendere un po' d'anguria?”

“Perché?”

“Più che altro per dispetto, ma l'anguria va meglio per Tao e comunque gli piace, così non rovinerà la propria dieta.”

Hyun Kyun sorrise e annuì, “Va bene, aspetta qui e vado a prenderla io.”

“Hyung, non devi-”

“Aspetta. Qui.”

Kris annuì e lo guardò scomparire tra i flash e le urla. Guardò Tao da sopra una spalla, il quale stava giocando con il proprio telefono. I suoi occhi studiarono i capelli del ragazzo, ora tinti di rosso, e ripensò a come non fosse d'accordo quando la stylist aveva detto loro come sarebbero stati i loro nuovi look.

Gli piacevano i capelli neri di Tao, in contrasto con la sua pelle lo facevano sembrare bianco come la neve; per quanto potesse suonare scontato, sin dalla loro piccola 'fuga' a Pechino quella fredda sera, Kris aveva cominciato ad associare Tao alla sua stagione preferita: l'inverno. Gli mancava il nero, ma cominciava ad abituarsi al rosso. Dava alla sua pelle una volta angosciosa, una tonalità più viva e sana. Kris lo trovava accattivante quando si allenava nello wushu; sembrava una fiamma che lottava contro il vento, rifiutandosi di spegnersi mentre saltava e calciava e volteggiava.

Il leader venne riscosso dai propri pensieri quando Hyun Kyun tornò con un bicchiere di frutta rosa e una manciata di bigliettini, “Questo è per te, e questi per Luhan.”

“Cosa sono?”

“Domande da parte delle fan, sono riuscite ad infilarmene qualcuna in tasca mentre passavo. Potrebbe rispondere. Non è niente di inappropriato, più che altro fan service.”

Annuì e prese tutto, inchinandosi leggermente per ringraziarlo prima di tornare dagli altri. Lasciò cadere i fogli sulle gambe di Luhan, ignorando l'espressione confusa che gli lanciò, e tornò al proprio posto accanto al maknae, porgendogli la frutta.

“Volevo cioccolato.”

“E io ti ho preso dell'anguria. Mi ringrazierai dopo.”

Tao annuì e prese il bicchiere. A dire la verità era contento che Kris si fosse ricordato il suo frutto preferito e ne prese un morso. Si voltò per ringraziare il maggiore, ma si accigliò quando vide che la sua attenzione era rivolta a Minseok, che gli stava chiedendo una cosa circa uno dei loro fan signs Cinesi.

Sentendosi un po' geloso, punzecchiò ripetutamente il fianco del maggiore fino a che non ricevette una risposta.

“Cosa?” chiese Kris, guardandolo.

“Mi imbocchi?”

Lo guardò impassibile, “… No.”

“Ma il polso mi fa ancora male da quando l'ho girato alle prove!”

“Ti ho detto di metterci il ghiaccio. Hai detto che non era niente di che.”

“Duizhaaang, devi farlo,” si lamentò teneramente. Non era intenzionale ovviamente, Tao voleva solo essere imboccato, ma il suo aegyo venne fuori per abitudine e Kris si arrese. Rispose alle domande di Minseok sul fan sign mentre imboccava Tao, assicurandosi di asciugargli il mento quando un po' di succo cadeva.

“Dio, non so più che fare con voi,” sospirò Jongdae. Tao, Kris e Minseok si voltarono verso di lui.

“Chi? Kris ed io?” Tao aggrottò le sopracciglia.

“No, Minseok e quella pianta laggiù. Si stanno lanciando occhiatine da quando siamo arrivati qui e voglio solo che vada lì e baci quella felce- certo che sto parlando di te e Kris!”

“Un po' troppo eccessivo questo sarcasmo,” rise Luhan, venendo colpito in risposta.

“Come vuoi, questa scommessa che hai fatto è stupida perché Kris sta facendo tutto quello che avrebbe fatto normalmente anche se non avessi vinto! Dio, la prossima volta fallo vestire da ragazza o qualcosa del genere, che spreco.”

“Se ti dà così fastidio la nostra scommessa, perché non vai a farne una con un altro membro?” si accigliò il leader, leccando un po' di succo dalle proprie dita. Yixing tirò fuori il cellulare e lo diresse verso Kris, “Cosa stai facendo?”

“Mi tengo pronto per la prossima volta che fai qualcosa di sexy. La userò quando mi servirà che Baekhyun faccia qualcosa. Dio solo sa quanto sia un fan boy di Kris.”

Tao si irritò leggermente per il commento e prese a braccetto il maggiore, “È così solo perché ge è alto. Lui ha Chanyeol-ge comunque.”

“Seriamente, e poi quel ragazzo venera di più le SNSD,” rise Jongdae.

“D'accordo ragazzi,” Hyun Kyun afferrò il braccio di Minseok e lo tirò su, “Ora di imbarcarsi.”

Mentre tutti si alzavano e raccoglievano le proprie cose, Tao tirò la manica di Kris. Il maggiore lo guardò, “Cosa?”

“Ti siedi con me?”

--

“Bentornati,” sorrise Suho, aiutando i membri degli EXO M, insieme a Chanyeol e Jongin, a portare i bagagli all'interno del dormitorio. Kris salutò il compagno leader mentre Luhan passò loro davanti stringendo Sehun in un abbraccio. Minseok e Jongdae si diressero direttamente in cucina per assillare Kyungsoo fino a che non avesse accettato di preparare loro qualcosa da mangiare e Yixing andò dritto in camera sua per dormire.

Kris non rimase sorpreso nel vedere il maknae camminare verso Baekhyun per condividere qualche dolciume comprato a Pechino; Tao aveva sempre avuto un debole per il suo hyung. Vederlo così felice fece sorridere il leader e riportò la propria attenzione su un gigante dai capelli neri.

“Allora questo gioco che ho trovato ha tre diverse difficoltà che puoi sbloccare dopo aver finito quella base, e ogni livello ha diversi boss che ti danno armature fighissime che puoi usare durante la storia! Ho sentito anche che il finale cambia, che sia bello  brutto- stai ascoltando?”

“Sì, finale bello o brutto. Ho capito,” rise, colpendo scherzosamente il braccio di Chanyeol, “Perché non andiamo a giocare?”

Il ragazzo sorrise, “Sei fortunato, è per più giocatori.”

“Figo-”

“Ma io voglio essere la ragazza.”

“… Va bene Chanyeol.”

--

“Ho capito perché volevi essere la ragazza,” sbuffò Kris, gettando a terra il controller dopo aver giocato mezz'oretta. Chanyeol rise sguaiatamente mentre il suo personaggi prendeva a calci nel sedere il mostro, lasciando pochissimi nemici a Kris.

“Pensavo fossi bravo nei videogiochi,” mormorò Jongin dall'altra parte del divano, sfogliando pigramente un nuovo numero di High Cut.

“Nah, Kris sta perdendo le proprie abilità. L'altro giorno è stato stracciato da Tao e ora deve ubbidire ad ogni suo comando,” rise Jongdae. Kris gli lanciò un cuscino e poggiò allo schienale del divano, guardando in fondo al corridoio e aspettando che il maknae emergesse. Solitamente Tao arrivava non appena veniva nominato, il suo udito era davvero .

“Se stai aspettando Tao, non è qui,” commentò Baekhyun, “È uscito venti minuti fa per imbucare una lettere per i suoi genitori. A quanto pare si stanno trasferendo quindi non ha alcun modo per contattarli 'elettronicamente'.”

“Lo so questo, perché non mi ha detto che stava uscendo?”

Kyungsoo alzò lo sguardo dal proprio telefono scioccato, “Ha cercato di attirare la tua attenzione, tipo, quindici volte! Eri troppo impegnato in quel videogioco per ascoltarlo quindi è semplicemente uscito.”

Kris grugnì, merda. Tao non si sapeva ancora orientare bene per le strade di Seoul, “Vado a cercarlo.”

“Perché?”

“Perché,” cominciò, alzandosi e infilandosi il cappotto, “La cassetta postale più vicina è letteralmente dietro l'angolo. Non ci vogliono venti minuti per scendere le scale e risalire le scale.”

“Oh… merda.”

“Già,” afferrò il proprio telefono e aprì la porta, lanciando un 'Ciao' da sopra una spalla prima di chiudere la porta.

Il ragazzo rabbrividì quando la brezza serale gli colpì il viso. La primavera era arrivata, ma l'aria gelida invernale soffiava ancora sulla città, costringendo i suoi residenti a coprirsi per non rischiare di beccarsi una 'febbre primaverile'. Non aiutava il fatto che Aprile fosse il mese delle pioggie, o il fatto che un nuvolone scuro avesse oltrepassato le montagne e stesse ora incombendo sopra la sua testa.

“Fantastico,” mormorò amaramente mentre usciva dall'edificio e guardava in fondo alla strada. C'erano un paio di fan, ma sembravano tutte troppo impegante in qualcosa per notarlo. Kris si abbassò la cuffietta e sparì tra la folla.

Solo dopo aver camminato per un isolato si ricordò che Tao non usciva mai senza telefono. Tirò fuori il proprio e aspettò che la telefonata si connettesse.

“… Ge?”

“Huang Zitao, sarà meglio che non ti sia fatto rapire.”

Il ragazzo sull'altra linea sbuffò, “Oh quindi ora ti interessa?”

“Cosa vorresti dire con questo?”

“Sembrava che i videogiochi fossero più importanti di me prima.”

“Come vuoi, dove sei?”

“Perché dovrei dirtelo?”

“Così che possa venire a prenderti! Davvero Tao, perché altrimenti? Non ci vuole così tanto per imbucare una lettera.”

Magari per me ci vuole così tanto. Cosa stai insinuando?

“Che ti sei perso.”

“…”

“Vedi qualche cartello stradale? Qualcosa che possa farmi capire dove sei?”

“…Sono fuori da un noribang.

Kris sospirò, “Tao, ci sono probabilmente 50 tipi diversi di noribang solo in una strada di Seoul. Qualcosa di più specifico?”

C'è un cartellone di un panda fuori.

“Un panda…”

Un panda che canta e balla… Indossa un cappello rosso e una maglietta blu con una nota musicale su di essa.

“… Ok, è un inizio. C'è un cartello?”

No, ma ho svoltato a sinistra quando sono uscito da casa e ho continuato a svoltare a sinistra ogni volta che potevo.

“Perché sinistra?”

Ha importanza?

“Immagino di no,” Kris notò una curva e seguì le istruzioni di Tao, “Quante volte hai svoltato?”

Non lo so, non stavo prestando attenzione.”

“Tao…”

Mi dispiace! Ero arrabbiato!

“Perché ti ho ignorato?”

Hai anche ignorato il patto! Pensavo fossi un uomo di parola. Mi hai davvero deluso.

“Non ti ho sentito! Dovresti parlare più forte la prossima volta.”

La prossima volta prenderò il mio bastone wushu e te lo sbatterò in testa.”

“La violenza non è mai la risposta,” Kris si stava stancando di camminare. Si chiese momentaneamente quanto si fosse allontanato Tao fino a che non vide una massa nera e bianca ballare davanti a sé. Ghignò quando si rese conto che era un costume da mascot e studiò gli edifici vicini per trovare il maknae.

Le sue preghiere trovarono risposta quando notò un familiare cappello nero che copriva dei capelli rossi. Tao aveva la schiena rivolta al leader, ma sapeva che era lui.

È una buona ultima spiaggia però,” Tao girò la testa, rivelando un ghigno.

“Beh se diventi così impertinente,” cominciò, sorridendo quando il maknae saltò e si voltò, “Ti lascerò qui.”

Tao era senza parole. Kris riattaccò il telefono e sorrise nuovamente mentre girava sui tacchi e cominciava a camminare. Aspettò che Tao lo fermasse, facendo piccoli passi.

“Y-Yah! Gege!” si bloccò e voltò il viso.

“Sì?”

“Il giorno non è finito!”

“Lo so.”

“Q-quindi il patto è ancora valido, e mi devi il doppio per avermi ignorato prima!” sbuffò Tao, imbronciandosi come un bambino.

“Immagino sia così…” Kris aveva un presentimento su come si sarebbe conclusa questa conversazione. Non aveva alcun dubbio che Tao gli avrebbe chiesto qualcosa da mangiare o un pupazzo o, nel peggiore dei casi, Gucci.

“Quindi ti ordino di portarmi a casa!”

“Tao è troppo tardi per il gelato, ne abbiamo un po' a- aspetta…” Kris si accigliò e tornò affianco a lui, “Cosa hai detto?”

“H-ho detto di portarmi a casa,” Tao tirò su col naso, evitando il contatto visivo, “Non lasciarmi indietro. Voglio solo tornare, quindi... portami a casa?”

Il suo ordine uscì più come una supplica e con l'espressione da cane bastonato che aveva sul viso, non c'era alcun modo che potesse dire di no. Kris si avvicinò e gli cinse le spalle con un braccio mentre lo guidava nella direzione del dormitorio.

“Non ti avrei davvero lasciato qui. Sei il nostro kung fu panda; tutti mi avrebbero odiato se lo avessi fatto.”

“Puoi essere davvero crudele, lo sai?”

Rafforzò la presa, “Scusa. Presterò più attenzione la prossima volta.”

“L'hai già detto, ma dirlo non mi farà sentire meglio.”

“Hai ragione... ecco,” si fermò  sollevò una mano, porgendogli il mignolo, “Che ne dici di una promessa?”

“Quanto anni abbiamo, cinque?”

“Chi è quello che piange per una scommessa?”

Tao si accigliò e afferrò violentemente il mignolo con il proprio, “Fatto. Ora andiamo.”

Kris ghignò e annuì, cominciando a camminare con i loro mignoli intrecciati. Tao cercò di liberarsi, ma gli piaceva il conforto che proveniva da quell'unione. Si ritrovò a sorridere mentre tornavano indietro; le persone probabilmente pensavano fosse strambo, ma visto che Kris stava facendo la stessa identica cosa, immagiò che andasse bene.

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Capitolo 25
*** Idol Radar (Parte 1) ***


La vita di Tao andò in declino dal giorno in cui i suoi genitori lo portarono a una riunione di famiglia. Non gli importava troppo dei suoi altri parenti, ad essere onesti. Erano tutti cugini e parenti molto, molto lontani. La riunione si tenne a Qingdao, il giorno prima che Tao partisse a Seoul per continuare i suoi studi nelle arti marziali. Era già un esperto del Wushu e voleva mettersi alla prova con il Taekwondo, ma prima di fare ciò doveva partecipare a questo cupo evento.

Il liquido nel suo bicchiere vorteggiava in cerchi ipnotici, non che ci prestasse molta attenzione o altro. I suoi occhi erano incollati al cellulare, con il quale stava videochiamando il suo amico di penna e nuovo coinquilino Byun Baekhyun. Tao avevo conosciuto il ragazzo durante il suo primo viaggio in Corea, quando aveva solo sei anni e stava partecipando ad una competizione internazionale di Wushu. Baekhyun praticava Hapkido nell’edificio opposto al suo, e dopo uno scomodo scontro, seguito da gesti goffi e l’utilizzo di un vocabolario base di coreano, i due divennero buoni amici e si tennero in contatto via email (fino a che non furono grandi abbastanza da avere un cellulare, ovviamente).
"Non è scortese stare al telefono durante una riunione di famiglia? E non riesco a sottolineare abbastanza la parola famiglia," l’audio era smorzato dal palmo della mano di Tao perché, sì, era scortese, ma preferiva essere rimproverato per aver fatto qualcosa di divertente piuttosto che cercare di conversare con quei vecchi.
"Non la chiamerei esattamente la mia ‘famiglia’, sto bene con mamma e papà, grazie."
"Aww, e che mi dici di tua nonna?"
"Sono arrabbiato con lei. Lo sai che ha finto un dolore all’anca solo per poter non venire? Quella vecchia volpe."
La risata di Baekhyun era limpida come il giorno e fece sorridere il più piccolo, "Avresti potuto fingerti malato anche tu."
"Oh per piacere, a meno che non ci sia sangue o un osso che mi esce dal corpo non c’è modo che mi facciano perdere questo evento. Gira tutto intorno al ‘riunirsi al proprio sangue’ o qualche cazzata del genere -"

"Zitao!" la voce di sua madre era tagliente e severa. Tao sollevò la testa con un’espressione simile a quella di un bambino beccato con la mano nel contenitore dei biscotti.
"Ti richiamo più tardi ge."
"Se mai sarai vivo più tardi," Baekhyun ridacchiò e chiuse la chiamata. La madre di Tao era una donna alta e slanciata, con lisci capelli neri e lineamenti pronunciati. Le davano un’aria ancora più minacciosa mentre gli si avvicinava con un giovanotto a fianco. Il ragazzo non sembrava molto più grande di Tao, anzi sembrava pochi anni più giovane, con i suoi lineamenti da bambino (anche se Tao sapeva bene quanto fosse meglio non lasciarsi ingannare dall’apparenza), e indossava un completo Armani molto ‘sheek’ e molto costoso.
"Sì, mamma?" chiese, fingendosi innocente.
"Stavi parlando di nuovo con Baekhyun, non è vero?"
"Sì... Stavamo discutendo dei mobili per l’appartamento."
"Pensavo vi foste messi d’accordo la settimana scorsa."
Scrollò le spalle, "Le cose sono cambiate."
La donna sbuffò e scosse la testa, "Come vuoi, ma se ti trovo ancora al telefono annullo il tuo contratto."
"Sì mamma."
"Bene allora, c’è una ragione per cui sono venuta qui… Ah!!" I suoi occhi castani si illuminarono alla vista del ragazzo al suo fianco e posò una mano sulla sua schiena, spingendolo un po’ in avanti, "Taozi, questo è il nipote di mio cugino. Aveva un po’ di tempo libero e ha deciso di partecipare alla festa. Quindi visto che sei praticamente l’unico bambino qui- "
"Non sono un bambino."
"- e lui è il secondo più piccolo, ho pensato poteste passare del tempo insieme." Concluse, ignorando l’interruzione.
"Piacere di conoscerti, sono Lu Han," si inchinò educatamente e Tao si alzò per fare lo stesso. Luhan sgranò leggermente gli occhi per quanto fosse alto, ma Tao non ci fece caso. La sua altezza non era così comune e si era abituato a quelle reazioni, "Impressionante."
"Huang Zitao, per favore chiamami Tao." Replicò educatamente, ricevendo una pacca sulla schiena dalla madre, prima che si allontanasse per salutare i nuovi ospiti. I due rimasero in piedi, a disagio, fino a che Tao non si risedette sul divano. Con esitazione indicò il posto accanto al proprio e Luhan obbedì felicemente, "Allora… avevi del tempo libero e hai deciso di venire?"
"Ero in zona, e mio zio mi ha praticamente pregato di venire. Ho pensato di farlo per lui, lo fa felice."
Tao rise, "Cosa sei? Un uomo d’affari di successo?"
"Di successo sì, un uomo d’affari? Per niente."
"Beh non saresti dovuto venire. Questo posto è noioso, pretenzioso, e pieno di vecchiacci e donne impiastricciate di costoso make-up."
"Hey, è della famiglia che stai parlando."
"Non c’è alcuna eccezione. Semmai sono più duro proprio perché sono di famiglia. Non vorrei vedere qualcuno come mia madre rendersi ridicola," il telefono di Tao vibrò con un messaggio in arrivo e lo aprì. Assottigliò gli occhi quando si rese conto che era una foto di sua nonna che rideva maliziosamente. Dannata nonna.
"Questa ti potrebbe sembrare una domanda strana, ma tua madre mi ha detto che stai per andare a vivere in Corea. Sai qualcosa dei media lì? Qualche celebrità?" chiese improvvisamente Luhan, un’espressione illeggibile sul volto.
"No, ma il mio coinquilino dovrebbe. È nato lì. Perché, dovrei? "
“Ecco perché non mi hai riconosciuto,” rise, forte e melodioso. Tao sorrise, gli piaceva la voce di questo Luhan, "No, non devi. Lavoro sia qui che in Corea, quindi se mai dovessimo incrociarci mi assicurerò di offrirti la cena, sebbene con il mio lavoro sia quasi impossibile avere tempo libero."
"Hey, ora hai tempo libero, no? E l’hai stupidamente sprecato qui, mi hai deluso."
"Mi stai rimproverando?"
Tao sorrise, "Sei di famiglia ora. Ho il diritto di interessarmi al tuo benestare, in questo caso la tua vita sociale."
"Ma sono più grande di te!"
"Questo non significa che abbia più esperienza. Fidati di me ge, so quello che dico," Luhan rise e annuì insieme a lui. Il telefono di Tao vibrò ancora, solo che stavolta era un aggiornamento del suo weibo, "Hey ge, sei abbastanza bello per poter fare una foto con me. Ti va?"
Luhan inarcò un sopracciglio, "Oh sono 'abbastanza bello', eh?"
"Ti sto solo prendendo in giro. Abbi pietà, questo posto è dannatamente noioso."
Rise comunque, "Questo è vero… Beh sono felice la pensi in questo modo, il mio viso fa parte del mio lavoro."
"Sei un modello? Vabbè, non importa. Sorridi ge!"

Tao più tardi caricò la foto sul suo weibo; scrisse un post su quanto fosse stata noiosa la riunione e di quanto fosse stato fortunato per aver incontrato Luhan che lo aveva in qualche modo intrattenuto. La foto era anche uscita bene, Luhan aveva fatto una piccola ‘V’ con la mano mentre Tao mostrava il suo famoso sorrise felino. Comunque, questo fu tutto quello che Tao riuscì a fare dato che il suo volo era stato cambiato all’ultimo minuto e il ragazzo fu ‘costretto’ a lasciare prima la festa per non perderlo. L’unica cosa che gli scocciava fare era spegnere il cellulare. Raramente lo faceva, ma questo significava che avrebbe avuto più tempo per aspettare i commenti delle persone che lo compativano per il suo incontra di famiglia. Per ora, si sarebbe dovuto accontentare di Angry Birds sul suo iPad.

--

 "Scusa se ti ho fatto venire prima," Baekhyun si scusò ripetutamente mentre guidavano verso la loro nuova casa, "il padrone di casa è stato irremovibile sul fatto che i nuovi affittuari si trasferissero non appena l’assegno per il primo mese fosse stato pagato. E poi non posso spostare tutti i mobili da solo!"
"Pensavo avessi degli amici che ti aiutassero!"
"Sono tutti debolucci!"
Tao alzò gli occhi al cielo, il suo ge – ora hyung – era sempre stato un patito del dramma, "Difficile da credere che questo esca dalla bocca di un ragazzo che può ribaltare un uomo che è il doppio della propria altezza e del proprio peso senza problemi."
"Hey, aspetto il momento in cui caricano per farlo. Nel caso non l’avessi notato, i divano tendono ad essere statici."
I due si fermarono davanti ad un grande complesso di appartamenti, con diversi pezzi di mobilio sparsi in giro e un uomo somigliante a Baekhyun, ma un po’ più virile, seduto su un divano. Sollevò lo sguardo dal proprio telefono per vedere la macchina parcheggiare e si alzò, scrutandoli impaziente.
“Hyung!” gridò Baekhyun mentre scendevano, “Scusa, ma mi hai fatto un enorme favore controllando la nostra roba.”
“Avresti potuto lasciarla nel furgone dei traslochi,” sospirò.
“Ma dovevano fare altre consegne. Ti ricordi di Tao?” chiese una volta che il suo amico cinese scese dalla macchina. Baekbom sgranò gli occhi e fischiò.
“Cacchio Taozi, sei certamente cresciuto.”
“E tu ti sei abbassato,” lo prese in giro Tao, guadagnandosi un piccolo pugno sul braccio, “È bello vederti ge- voglio dire hyung.”
Ge’?”
“La sua versione di ‘hyung’, non pensarci troppo,” Baekhyun passò le chiavi a Tao e indicò il palazzo alle loro spalle, “Siamo al terzo piano, stanza 312. Vai ad aprire mentre noi cominciamo a portare le cose pesanti su.”
“Pensavo dovessi farlo io quello, visto che tu sei ‘debole’, ricordi?” ghignò Tao. Baekhyun alzò gli occhi al cielo e lo spinse verso l’edificio.
Tao rise mentre saliva le scale. Baekhyun cambiava spesso idea quindi non era sorpreso. Immaginò ci stesse andando piano con lui per averlo fatto partire prima da Qingdao. Eppure, si sentiva in colpa per questo. Quando raggiunse il terzo piano, si incamminò per il corridoio alla ricerca della loro casa. La trovò con facilità, ma notò un’anziana donna in difficoltà con la propria spesa fuori dall'appartamento accanto.
“Signora?” la chiamò, avvicinandosi velocemente e afferrando una busta della quale si era rotto il manico.
Lei sollevò lo sguardo su di lui e sorrise grata, “Grazie. Non pensavo sarebbe stato così difficile aprire la porta e bilanciare queste allo stesso tempo. Non ho mai avuto problemi prima.”
“Vuole una mano?”
“Sì, grazie,” Tao prese altre due buste, liberandole una mano e permettendole di aprire la porta. La seguì all’interno, attento a non sbattere da nessuna parte, e posò le buste sul bancone, “Grazie figliuolo. Non ti ho mai visto qui prima. Come ti chiami?”
“Huang Zitao, mi sono trasferito proprio oggi.”
Cinese?” chiese in una lingua familiare, facendo sorridere il ragazzo.
Sì. Vengo da Qingdao.
Che posto stupendo. Purtroppo ci sono stata solo una volta,” sospirò, “Grazie per aver aiutato una vecchia ahjumma come me.”
“Ahjumma? Quale ahjumma? Lei è una noona, sbaglio?”
La donna rise e gli diede una piccola pacca sulla spalla. Era difficile per Tao scherzare così con veri anziani Coreani dato che erano molto severi circa le formalità, ma questa vecchietta si era rivelata Cinese e Tao pensò di sentirsi più a proprio agio.
“Sei molto gentile tesoro. Ti farò qualcosa di buono come regalo di ‘benvenuto nel vicinato’ più tardi.”
“Non si deve disturbare -”

“Tao! Dove diavolo sei!?” il suddetto ragazzo sobbalzò alla voce di Baekhyun e imprecò mentalmente. Si era dimenticato che stavano spostando i mobili e non aveva aperto la porta.
“Beh, non ti trattengo. Benvenuto, comunque,” lo scusò con una pacca sulla guancia e Tao corse fuori. Saltò sopra il divano che i fratelli Byun stavano trasportando e aprì la porta, tenendola abbastanza aperta per farli passare.
“Accidenti, cosa stavi facendo?” sbuffò Baekhyun una volta mollato il divano in soggiorno, “Abbiamo aspettato un bel po’.”
“Scusa, stavo aiutando la signora che abita a fianco,” Tao sorrise dispiaciuto.
“Vabbè. Le uniche cose pesanti rimaste sono l’armadio e il tavolo. Tutto il resto può essere trasportato da una sola persona. Diamoci da fare.”

 --

Due ore dopo, finirono finalmente di portare tutti i mobili e le valigie in casa. Ci volle un’altra ora per sistemare e ordinare tutto, ma quando ebbero finito, i due decisero di celebrare con del jajangmyun, offerto da Baekbom ovviamente.
“Hai finalmente sfruttato quei muscoli dopo tutti questi anni in cui hai trascurato l’Hapkido,”rise il maggiore, pizzicando le guance del fratello. Baekhyun lo guardò male e mescolò il proprio cibo.
“Almeno io ne ho, a differenza tua e del tuo corpo rammollito, hyung.”
“È tutto a posto, io ho ereditato l’altezza dalla nostra famiglia quindi sto bene così.”
Tao ignorò la loro discussione e riaccese il cellulare. Si era dimenticato di farlo una volta sceso dall’aereo e se ne era reso conto solo una volta chiestosi come mai non avesse ricevuto alcun aggiornamento. Non appena lo schermo finì di caricare, aprì il suo weibo e quasi si affogò con i propri noodles.
“Tao, stai bene?” chiese Baekhyun, aggrottando le sopracciglia.
“Hyung! H-hyung ci sono più di 500 commenti nel mio ultimo post!” Tao rimase a bocca aperta, “Solitamente al massimo ne ricevo, 120 forse?”
“Cosa? Fammi vedere,” Tao gli porse il telefono e lo osservò scendere tra i commenti, “Sai almeno chi sono tutte queste persone?”
“Assolutamente no.”
“Dicono tutti la stessa cosa praticamente. ‘Oh mio Dio, oppa è così bello!’ ‘Anche l’amico di oppa è figo!’ ‘Dov’è stata scattata questa?! Oppa!!’ Amico, cosa hai postato?”
Tao scrollò le spalle, “Niente di speciale, solo una foto con mio cugino o qualcosa del genere e una storia circa la riunione -”

“Cosa diavolo!?” gridò all’improvviso Baekhyun facendo cadere le proprie bacchette. Cercò alla cieca il proprio fratello, senza staccare gli occhi dallo schermo, e lo tirò vicino per fargli vedere. Baekbom strinse gli occhi per vedere meglio il piccolo schermo, ma poi li sgranò e copiò il fratello.
“Cosa?! Cos’è!?”
“Yah, lo sai chi c’è nella foto con te?” chiese Baekbom, guardandolo incredulo.
“Mio cugino? Ci siamo conosciuti letteralmente oggi, quindi non ti so dire tanto su di lui -”
“Sei il cugino di Luhan? Lu. Han.” Disse impassibile Baekhyun.
“Non ti ho mai detto il suo nome. Non l’ho mai menzionato nel post. Come lo cono -”
“È una celebrità!” urlò Baekbom, “Oh mio Dio, le persone che trovi Baekhyun.”
“Credimi, se avessi saputo che avrebbe conosciuto Luhan avrei preso il primo volo per Qingdao.”
“Luhan è famoso?” chiese Tao, ancora leggermente perplesso per l’improvvisa informazione.
“È tremendamente famoso in Corea e in Cina. Come hai fatto a non sentir parlare di lui?!” Baekhyun lo guardò a bocca aperta per qualche secondo prima di capire, “Aspetta, è vero. Non ascolti niente che non sia musica rap.”
Tao lo fulminò con lo sguardo, “Hey! Non c’è niente di male in Kris!”
“Non sto dicendo che è sbagliato che ti piaccia. Sto dicendo che ti piace un po’ troppo. La sola musica che hai nel tuo iPod sono i suoi album e sai ogni parola a memoria. Ci sono fans, ci sono saesang fans, e poi ci sei tu,” i due fratelli si diedero il cinque per poi tornare ad esaminare/lamentarsi della foto di Tao.

Il ragazzo mise il broncio e mangiò i propri noodles sconfitto. Non era ossessionato da Kris, tanto per dire, semplicemente lo ammirava tanto. Kris era qualcuno che aveva avuto successo per conto proprio. Era popolare in Cina, Corea, e stava ricevendo molta attenzione anche dagli Stati Uniti.
Ad ogni modo, nuovi artisti in questi giorni stavano sotto i riflettori, ma questo non significava che Kris stesse perdendo la propria fama. Anzi, sembrava diventare sempre più forte perché ‘sapeva quel che stava facendo’, dopo anni di esperienza nel settore. Tao aveva sempre voluto essere un rapper come lui, ma si era limitato a qualcosa più alla propria portata. Questo, certamente, non gli faceva piacere meno il rapper.
“La prossima volta che incroci una celebrità Tao, chiamami,” sorrise Baekhyun, i denti sporchi di nero per la salsa di fagioli.
Tao rise e gli fece velocemente una foto, prima che il più grande potesse chiudere la bocca, e la salvò come contatto I.D., “Sì, nel caso incrociassi Chanyeol mi assicurerò di mostrargli il viso del suo più grande fan.”
“Yah! Cancellala!”
“Mai!”
Baekbom rise mentre guardava il fratello rincorrere il ragazzo per tutto l’appartamento, “Che ragazzi scemi.”

--

La foto si diffuse come un fuoco selvaggio tra i social media. Venne ripostata in diversi siti web e in qualche caso il viso di Tao venne censurato (cosa che non gli piacque. Per niente). Ad ogni modo, la foto venne ritenuta come quella di un fan fortunato che ha incontrato un idol.
“Stupide fan girls,” mormorò sotto voce mentre il suo account weibo veniva aggiornato con nuovi commenti, tutti su Luhan e i suoi capelli perfettamente pettinati, “Perché non leggete il dannato post?”
Il suo telefono vibrò con un messaggio di Baekhyun, il quale mandò una lista di cose da comprare per la casa. Tao si chiese perché dovesse fare la spesa quando avrebbe preferito stare a casa a dormire. Le lezioni non sarebbero iniziate che tra una settimana e voleva passare i rimanenti sette giorni di libertà facendo quello che voleva.
“Uova, uova, uova…” mormorò Tao mentre studiava gli scaffali.  Dove diavolo sono? Seriamente, sono solo uova. Dannata Corea e tuoi market confusionari.
“Hey… non sei quel ragazzo?” Tao sollevò lo sguardo e incrociò quello di un ragazzo alto più o meno quanto lui, forse un poco più basso, con capelli tinti nascosti alla bell’e meglio sotto una cuffietta. Trasportava un cestino che conteneva uova, “Sì… sei quel ragazzo! Quello che ha fatto la foto con Luhan.”
Tao grugnì internamente e lo fulminò, “Sei un suo fanboy o qualcosa del genere?”
“O qualcosa del genere,” sorrise, gli occhi formarono due mezze lune, “Sono Sehun.”
“Tao,” rispose tagliente, riportando la propria attenzione sugli scaffali. I suoi occhi guardavano dritto, ma sapeva che il ragazzo lo stava ancora fissando. Lo guardò, ricambiando la sua espressione confusa, “Cosa?”
“N-Niente… Beh, mi stavo chiedendo se mi potessi aiutare un secondo. Voglio preparare la cena per uno dei miei amici, ma non ho la minima idea di cosa fare.”
“Che tipo di pietanze piacciono al tuo amico?”
“Uh… È molto simile a Luhan.”
“Quanto simile?”
Sehun esitò, “Molto.”
Tao alzò gli occhi al cielo, “Prepara un po’ di Bao-”
“Li deve fare qualcun altro.”
Tao lo guardò male, “Fammi finire. Prepara un po’ di Bao Mapo tofu. Ti dirò cosa ti serve e come fare se,” tirò fuori il telefono, “tu mi aiuti a trovare quello che c'è nella lista.”
Sehun lo prese e studiò la lista. Spostò qualche ciuffo di capelli dal proprio viso e annuì, “Sì, va bene. Semplicissimo. Iniziamo con le uova,” le prese dal proprio cestino e le mise in quello di Tao, “Poi c’è il banana milk? Da questa parte.”

I due continuarono la spesa conversando piacevolmente. Tao si rese conto di andare d’accordo con il ragazzo quando rise ad una battuta che aveva fatto sulla commessa. Sehun però era un po’ viziato, si rifiutava di prendere le verdure che gli indicava Tao (“Fa parte del piatto. Ti serve.” “No, fa schifo. Il prossimo.”). Ad ogni modo, le sue frasi e i passi di danza fuori luogo erano allo stesso tempo divertenti e imbarazzanti.
“Waah, mi sento così soddisfatto,” il biondo sorrise quando finalmente lasciarono il negozio. Tao alzò gli occhi al cielo quando lo vide coprirsi la bocca e il naso con una mascherina.
“Non fa nemmeno così freddo.”
“Non è per scaldarmi. Mi sto nascondendo.”
“Perché? Hai fatto incazzare qualcuno? Fammelo sapere, ti posso proteggere,” gonfiò orgogliosamente il petto, “Ho anni e anni di arti marziali alle spalle.”
“Ti credo, ora muoviti e scrivi la ricetta hyung,” Sehun spinse una penna e un quaderno tra le sue mani. Tao grugnì e si avvicinò a un tavolino. Si sedette con poca grazie e cominciò a scrivere ogni passo della preparazione della pietanza.
Sentì il rumore di una fotocamera e alzò lo sguardo, trovando Sehun che faceva una selca con lui nello sfondo, “Yah! Perché non mi hai detto che stavi facendo una foto?”
“Eri impegnato. E poi non sembri il tipo di persona che poserebbe con me,” Sehun scrollò le spalle.
“No, fermati. Non fare… qualsiasi cosa tu stia facendo. Rifacciamola.”
“Davvero?”
“Sì, prima che cambi idea,” mentì Tao. Non rifiutava mai di fare una foto, a meno che le sue brutte occhiaie non fossero… più brutte del solito. Ma oggi si era davvero impegnato per essere presentabile e col cavolo che non si sarebbe fatto fotografare.
Rifecero lo scatto, e Sehun si complimentò per come fosse uscita, “Eccetto te hyung. Le tua occhiaie da panda distolgono l’attenzione.”
Tao gli colpì la spalla e gli disse di smetterla con una vocina petulante. Sehun rise di cuore e i due si scambiarono i numeri di telefono prima di separarsi. Tornando verso l’appartamento ripensò alla ricetta che aveva scritto, sperando di averla tradotta bene e che il povero ragazzo non facesse venire un’intossicazione alimentare ai suoi amici.

Quando tornò nell’appartamento stava sorridendo. Era solo il suo terzo giorno in Corea e si era già fatto un nuovo amico, sebbene il ragazzo l’avesse avvisato che sarebbe stato difficile incontrarsi.
Baekhyun sollevò lo sguardo dalla TV al suo arrivo e aggrottò le sopracciglia, “Bentornato. Dove sei stato?”
“Ho avuto qualche problema a trovare quello che serviva. Ho ricevuto un aiuto comunque,” Tao posò le buste sul bancone, “Le devi mettere via hyung.”
“Arasso,” grugnì alzandosi, “Sono troppo vecchio per queste cose.”
“Stai esagerando.”
“Posso sentire le mie ossa scricchiolare.”
“Solo perché sei fuori forma.”
“Davvero?”
“Non lo so, non sono mai stato fuori forma,” Tao rise mentre si lanciava sul divano. Tirò fuori il cellulare dalla tasca e vide un nuovo messaggio da parte di Sehun.

Da: Sehun-ah
Grazie per l’aiuto oggi, hyung! ^^ se mi hai fatto uno scherzo però, te la farò pagare dieci volte tanto D:<

Tao rilasciò un forte “Ha!” facendo incuriosire Baekhyun. Ignorò il suo hyung, rispose con un’emoticon e lanciò il telefono sul tavolino dando uno sguardo al programma che stava guardando Baekhyun. Era una replica del Music Bank, Tao lo sapeva perché il cantante sullo schermo non era altri che Kris, quando aveva ancora i capelli biondi.
“Dio, è così bello,” sospirò Tao.
“Lo dici ogni volta che lo vedi,” Baekhyun gli spinse le gambe giù dal divano e si sedette a fianco a lui, “Ho sentito dire che per il prossimo concept lo faranno nuovamente biondo.”
“Già, qualche saesang ha postato una sua foto dal parrucchiere,” lo sguardo di Tao si rabbuiò pensando che certe persone seguivano il suo artista preferito; non potevano semplicemente lasciarlo in pace?
“Wow, non è per niente inquietante.”
“Chiudi il becco hyung.”
L’esibizione si concluse con Kris che si inchinava di fronte al pubblico. Il palco fu rimpiazzato da tre MC iperattivi che si congratulavano con Kris per la sua performance di ‘Wolf’. Fu solo quando il più alto dei tre parlò che Tao si rese conto di qualcosa e cadde dal divano.
Baekhyun lo guardò a bocca aperta, “Che diavolo? Sei davvero appena caduto dal divano?”
Tao lo ignorò e si lanciò sul cellulare. Le dita scivolavano sullo schermo, pretendeva una spiegazione dal suo nuovo amico.

A: Sehun-ah
Perché sei in TV?
 
“No Davvero, cosa è successo?” chiese Baekhyun, la preoccupazione scritta in volto, “Ti sei innamorato di uno degli MC?”
“Haha, molto divertente,” rispose sarcastico. Tao si risedette sul divano e puntò lo schermo, “Vedi quel ragazzo?”
“Quale? Minho o Sehun?”
“Sehun.”
“Ah, lui,” sospirò Baekhyun, “è ancora abbastanza nuovo in questo campo. Ha partecipato a molte collaborazioni, ma quella più famosa è quella con Luhan. Ora è richiesto ovunque per variety shows ed esibizioni. Credo che la sua agenzia e quella di Luhan stiano organizzando un tour insieme… fammi controllare su twitter.”
Il cellulare di Tao vibrò e controllò il messaggio, sgranando gli occhi per la sorpresa e la rabbia per quello che lesse.

From: Sehun-ah
Aiigoooo, davvero non sapevi chi fossi? Sono ferito! Devi essere vissuto in una caverna quando eri in Cina :P

“Quel moccioso,” mormorò Tao sotto voce, ma venne interrotto da un urlo stridulo proveniente da Baekhyun. Il più piccolo si voltò e si vide fulminare con lo sguardo, “Cosa?”
Baekhyun girò il computer senza dire una parola e mostrò lo schermo a Tao. C’era la pagina twitter di Sehun; il suo post più recente era la foto fatta con Tao poco prima con la didascalia che diceva  ‘@luhanatic Guarda chi ho incontrato kekeke. Indovina chi sta cucinando del Mapo Tofu~~~ Questo ragazzo!
“Tu… hai incontrato… Oh Sehun? E non me lo hai detto!?” strillò Baekhyun cadendo indietro sul divano, grugnendo per quanto fosse stupido il proprio dongsaeng e imprecando per non essere nato con una tale fortuna.
“Non è che sapessi fosse lui! Pensi che lo volessi incontrare?!”
“No, ed è proprio per questo che sono così geloso e incazzato! Non avevi idea di chi fossero Luhan Sehun, e li hai conosciuti entrambi! Chi sarà il prossimo?!”
“Nessuno sarà il prossimo! Se questa cosa continua non lascerò mai più questa casa!” si lamentò rotolando per terra, “Dio, ora ancora più persone mi scocceranno. Ho già ricevuto qualche minaccia di morte dalle fan di Luhan, ora quelle di Sehun mi troveranno. Torniamo in Cina ge, possiamo stare dai miei genitori.”
“Oh non hai niente di cui lamentarti,” sbuffò Baekhyun, “Da ora in poi la faccio io la spesa.”
“Come vuoi.”
Il campanello suonò qualche secondo dopo, e i due si scambiarono un’occhiata, “Stavi aspettando qualcuno? Un’altra celebrità magari?”
“No, vado io comunque,” Tao si alzò e camminò velocemente verso la porta. Nessuno dei due aveva mai parlato con i vicini abbastanza da potersi aspettare una visita, eccetto forse per…
Con una vaga idea di chi potesse essere, Tao aprì la porta e fu felice di vedere l’anziana donna di qualche giorno prima stare lì con un vassoio di ravioli e un’alta persona dietro. Il suo viso era quasi interamente coperto da un paio di occhiali, una sciarpa e un cappello. Tao lo squadrò sospettosamente, per poi riportare l’attenzione sulla donna quando parlò.
“Ciao caro! Come promesso ti ho preparato qualcosa per darti il benvenuto qui.”
Nonna, nessuno fa più queste cose ai giorni nostri,” il ragazzo dietro di lei parlò nella loro madrelingua. Tao assottigliò gli occhi, lo sconosciuto probabilmente non pensava che lo potesse capire.
Ha un odore fantastico noona,” sorrise, e Tao riuscì a vedere le sopracciglia del ragazzo inarcarsi per la sorpresa, “ma, davvero, non doveva.
Oh, ma volevo! Sei stato così gentile l’altro giorno. Questo ragazzo qui è mio nipote,” si indicò alle spalle, “Il suo nome è -
Nonna…
La donna si voltò e lo guardò male, “Oh non tirare fuori la storia dei nomi. È un bravo ragazzo, non reagirebbe così tanto.
Cosa? È un criminale o qualcosa del genere?” scherzò Tao, facendo sgranare gli occhi alla donna.
Oh assolutamente no! Scusa se ti ha spaventato, mio nipote è piuttosto famoso come-
Nonna!
“Tao! Perché ci metti così tanto?!” si lamentò Baekhyun, apparendo dietro di lui. Si bloccò non appena vide gli ospiti e si inchinò più volte, “Oh, scusate. Pensavo stesse perdendo tempo. Il mio nome è Baekhyun, sono il coinquilino di Tao. Lei non è la signora che vive accanto?”
“Sì, questa noona è così gentile che ci ha portato da mangiare,” Tao le sorrise anche quando gli colpì il braccio, giocosamente.
“Sei così carino. Perché anche tu non sei così con tua nonna?” Si imbronciò, imbronciò, guardando il nipote senza nome.
Il ragazzo sospirò e si girò verso Tao, “L’hai trasformata in un’adolescente.”
“Ha tanta energia quanto quella di un’adolescente.”
“Aiiish, mi fai arrossire!” urlacchiò e mise il vassoio in mano a Tao, “Spero ti piaccia caro. Ho avuto il mio bel da fare cucinando.”
“Grazie mille,” rimase inchinato fino a che lei non gli disse di alzarsi, “È stato bello rivederla noona, e un piacere conoscerti …”
Fece una pausa, aspettandosi che il ragazzo finisse con il proprio nome. Invece, annuì semplicemente, “Anche per me.”
“Che maleducato. Passa una buona notte!” la donna prese a braccetto il nipote e tornò al proprio appartamento. Tao salutò fino a che la porta non si richiuse e poi lentamente si girò verso Baekhyun.
Baekhyun era ugualmente sorpreso, “Cosa…?”
“Quel ragazzo è un maleducato,” sbuffò Tao posando il vassoio sul tavolo dopo aver chiuso la porta con un calcio, “Come può una nonnina gentile come lei avere un nipote come lui?”
“Colpa dei genitori?” Baekhyun scrollò le spalle, “Forse non si fida di noi. Siamo ancora degli sconosciuti, e stavi parlando con sua nonna come se foste amici di vecchia data.”
“Beh è una donna gentile ed è facile andarci d’accordo,” sorrise Tao, “Hey hyung, sembra che non ci dobbiamo preoccupare della cena.”
Baekhyun annuì con un sorriso, “Immagino di no. È stato carino da parte sua, ma non ti ho ancora perdonato per i due incontri con delle celebrità.”
Tao alzò gli occhi al cielo, “Non è che mi aspettassi altrimenti.”

--

Dopo una settimana senza incidenti, Tao arrivò alla conclusione che i suoi incontri random fossero finalmente finiti. Aveva anche iniziato l’università e si stava riabituando al sistema scolastico. C’era lezione, pausa, altre lezioni, e poi finalmente un bel riposo a casa. Sapeva però di aver bisogno di un lavoro e ne cercava uno ogni qualvolta ne avesse l’occasione… quando non stava ascoltando il nuovo album di Kris.
Baekhyun un giorno tornò a casa trovando come sottofondo profondi bassi e rap in più lingue. Tao non l’aveva sentito tornare e continuò a rappare insieme alla canzone, gli occhi che andavano su e giù sullo schermo mentre leggeva un articolo di letteratura coreana.
Era troppo concentrato sulla canzone e sui materiali per notare il ragazzo che sgattaiolava dietro di lui; venne improvvisamente riportato alla realtà quando sentì un calcio sulla sedia e balzò, lanciando un piccolo urlo. Si voltò e rilasciò un sospiro di sollievo quando vide il suo coinquilino.
“Sei cattivo hyung. Avresti potuto dire che eri tornato,” sbuffò, abbassando il volume.
“Avrei potuto, ma la tua reazione è stata impagabile,” sorrise, “Sono appena uscito da lavoro. Un coglione mi ha rovesciato il caffè addosso. Ero così incazzato, non immagini nemmeno quanto.”
“Vedi, è per questo che non voglio lavorare in alcun posto che abbia a che fare con il cibo. È quasi garantito che rovescino qualcosa e le macchie...” fece una pausa, osservando la chiazza marrone sulla camicia di Baekhyun, “Già, no grazie.”
“A proposito, come va la ricerca di un impiego?”
“Bene… O almeno lo era prima che uscisse questa bellezza,” indicò l’album accanto al computer e sorrise sognante, “È la cosa più bella che abbia mai prodotto …”
“Lo dici per tutti i suoi album.”
“Perché qualsiasi cosa tocchi diventa oro,” ghignò Tao dando uno sguardo all’orologio, “… Sto pensando di cambiare capelli oggi.”
“Davvero? Anche io. Cosa farai?”
“Forse li faccio rossi? Rosso sangue? Qualcosa di scuro, e li raso ai lati,” Tao giocherellò pigramente con un ciuffo, immaginando come sarebbe stato.
Baekhyun annuì e lasciò cadere il proprio zaino, “Okay, fammi cambiare così possiamo -” Una canzone delle Girls Generation risuonò nell’aria, e Tao osservò il suo coinquilino cantare inconsciamente mentre tirava fuori il telefono per rispondere, “Che succede Ryeowook?... Cosa? Non penso di aver sentito bene… No, io… Dio, perché io?”
Tao inarcò un sopracciglio guardando Baekhyun diventare sempre più disperato mentre lasciava la stanza. Il più alto scrollò le spalle e andò a prendere il giaccone; aveva già deciso e voleva tagliarsi i capelli prima che il negozio chiudesse. Si stava giusto infilando le scarpe quando vide Baekhyun riemergere dalla stanza, vestito con una nuova uniforme e con un cipiglio sul volto.
“Devo andare a lavoro. Ryeowook si è bruciato il braccio e devo sostituirlo mentre si fa medicare,” sospirò combattuto, “Immagino dovrò andare un altro giorno.”
“Mi dispiace. Potrei passare una volta finito così potrai inondarmi di complimenti,” Baekhyun rise, ancora di più quando l’espressione di Tao gli fece capire che era serio.
“Dio, sei un bambino Taozi,” lo prese in giro, seguendolo fuori di casa. Gli fece compagnia fino a che non dovettero separarsi a un incrocio.
Tao si sentiva un po’ solo mentre percorreva la quasi deserta strada per arrivare al salone, ma per fortuna era abbastanza vicino e il ragazzo si ritrovò seduto su una sedia prima che potesse accorgersene. La ragazza aveva iniziato a tingergli i capelli di un cupo rosso sangue, un colore del quale Tao si era innamorato non appena posati gli occhi sul campioncino, e poi l’aveva lasciato mentre la tinta riposava.

Tao aveva le cuffiette e sperava di poter fare un riposino veloce (serviva un’ora perché la tinta fosse pronta), ma quel piano sfumò nel momento in cui sentì un’irritante risata accanto a sé. Voltò la testa e vide un ragazzo con crespi capelli arancioni e grandi occhi luminosi che rideva per qualcosa che aveva detto la parrucchiera.
Tao guardò la ragazza in piedi dietro di lui per una spiegazione, la quale scrollò le spalle, “Tutto quello che ho detto è che sembrava che un topo stesse vivendo tra i suoi capelli per settimane.”
Il ragazzo si fece un’altra risata e Tao alzò gli occhi al cielo. Si tolse le cuffiette perché lo sguardo che il ragazzo gli stava lanciando attraverso lo specchio lasciava intendere che doveva dire qualcosa.
“Hey tu,” Tao lo fissò scioccato. La sua voce era profonda, più profonda di quella di Kris e con le giuste parole sarebbe potuta essere sexy. Sfortunatamente le successive parole che pronunciò furono tutto fuorché sexy, “Sembri un alieno con tutta quella carta argentata in testa.”
Sbattè le palpebre, “Cosa?”
“Vieni da un altro pianeta? No, è una scemenza, ma fai ridere ora.”
“Sei serio?”
“Non tanto quanto dovrei esserlo. Ma sì, perché?”
“Perché i tuoi occhi grandi sembrano essere inutili. Guarda la tua testa,” il ragazzo fece quanto gli era stato detto, “Guarda quanto sono elettrizzati i tuoi capelli. Hai un disperato bisogno di aiuto.”
“È per questo che sono qui, ma…” fece un pausa, “Non ho idea di cosa fare. Solitamente me lo direbbe il mio manager, ma stavolta sono solo… cosa faccio?”
“Aspetta, manager?” Tao si accigliò, “Come ti chiami?”
Il ragazzo si accigliò a sua volta, “Non sai chi sono?”
“No.”
Lo sconosciuto dai capelli arancioni lo guardò a bocca aperta, “Non lo sai? Seriamente? Ma sono famoso!”
Tao rise, “Non prenderla sul personale. Ho incontrato altre due celebrità e non avevo idea di chi fossero.”
“Davvero? Aspetta… sei il ragazzo che sta causando tutto quel trambusto tra le fans della HunHan!”
“Le fans di cosa?”
“HunHan,” I suoi occhi si illuminarono mentre si lanciò in una dettagliata spiegazione sul come i due fandom si fossero uniti per accoppiare i due artisti. Tao era diventato il soggetto per i loro triangoli amorosi nelle fan fiction, sebbene si fosse rifiutato di spiegare come fosse a conoscenza di tali storie.
“Cavoli, la gente è pazza,” sospiro Tao, “Quindi chi sei?”
“Park Chanyeol,” chinò la testa, “Credo di aver bisogno di fare una foto con te.”
“No. Non con la mia testa in questo stato,” indicò l’alluminio, “Quindi non sai cosa fare con  tuoi capelli?”
“Già.”
“Beh, fortunatamente il mio coinquilino è un tuo fan,” Tao raddrizzò la schiena e adocchiò il rapper, “E continua a parlare non-stop dei tuoi capelli.”
“Davvero? Cosa dice?” Chanyeol sembrava un cagnolino impaziente di ricevere un premio.
Il più piccolo sorrise, “Che devono essere rasati.”
Ansimò e si strinse il petto con fare drammatico, “M-ma ci tengo ai miei capelli!”
“Ha anche detto che dovresti provare un taglio corto, tornare nero e fare una specie di strana… cresta.”
“Davvero? Ma non porto i capelli corti sin dai miei giorni da trainee. Ho le orecchie troppo grandi.”
Tao lo guardò male, “Vuoi essere una bomba fashion o no?” annuì, “Bene, allora fai come ti dico e torna nero. Fidati di me quando ti dico che il mio coinquilino sa quel che fa.”
Chanyeol sospirò fortemente e annuì, poi si voltò verso la parrucchiera che stava origliando la loro conversazione, “Mi puoi fare quello che dice lui?”
“Certamente, vado a prendere la tinta,” si inchinò leggermente e corse nel retro. Chanyeol si accasciò sulla sedia e guardò Tao con la coda dell’occhio. Quest’ultimo poteva sentire il suo sguardo addosso e cercò di distrarsi con il cellulare.
“Grazie per l’aiuto… immagino.”
“Oh il mio aiuto non è mai gratuito,” ghignò, “Ti devi sdebitare.”
“Se vuoi biglietti per il concerto, non me li porto dietro -”
“Sciocchezze. Un autografo può bastare.”
“Oh? Ti porti i miei CD in giro?”
Tao scosse la testa e sollevò lo sguardo, guardandosi intorno. Si chinò in avanti e afferrò una boccetta di shampoo che gli aveva dato la ragazza quando gli stava spiegando come mantenere il colore e la porse a Chanyeol, “Questo va bene.”
L’idol rise e la prese, rigirandosi la bottiglietta tra le mani per cercare un punto vuoto, “Va bene. Se i miei capelli saranno così fantastici come dici tu allora lo firmerò, ma se saranno orribili non ti perdonerò mai… e non farò l’autografo.”
“Mi sta bene,” Tao scrollò le spalle, “tanto non è che sia per me.”
“Per chi allora?”
“Il mio coinquilino? Ti sei davvero dimenticato?”
Chanyeol si diede un colpetto in fronte e si scusò. Tao avrebbe dovuto immaginare che il rapper non avrebbe chiuso il becco per un momento, perché non lo lasciò solo per tutto il tempo in cui si faceva sistemare i capelli. La stylist pensava fosse adorabile e quando diceva qualcosa di divertente ridacchiava, ma Tao avrebbe voluto impiccarsi.
Si chiese come mai a Baekhyun piacesse così tanto, e poi si ricordò la sua voce. Le parole scorrevano fluidamente, e sebbene non avesse mai ascoltato niente di suo si fece un appunto mentale di ascoltare qualche canzone.

Quando Tao ebbe finito con i capelli, non avrebbe voluto fare altro che svignarsela. Ma aspettò che anche Chanyeol finisse e firmasse lo shampoo per Baekhyun; le cose che si fanno per amore.
Chanyeol rimase affascinato da come erano usciti i capelli di Tao, e gli disse che ogni dubbio sul proprio taglio era svanito. Tao ghignò e gli diede un colpetto al ginocchio, dicendogli che si dovrebbe fidare di più del suo intuito.
Ad ogni modo, la pace non durò a lungo quando un paio di fangirls lo notarono nel negozio proprio quando la parrucchiera aveva finito di tagliargli i capelli. Urlarono, facendo sobbalzare Tao, e scattarono una dozzina di foto prima di essere accompagnate fuori.
“Non potrei mai essere un idol. Questi suoni sono così…”
“Incoraggianti. Significa che sto facendo qualcosa che piace agli altri,” conluse Chanyeol, fischiando al proprio riflesso, “Non male, ma le mie orecchie sono giganti!”
“È affascinante. Le tue fan si abitueranno,” ghignò Tao, “Ora che ne dici di firmare la boccetta?”
“Huh? Oh giusto,” Chanyeol prese l’oggetto dal tavolo e tirò fuori un pennarello dal proprio zaino. Tao si chiese quanti ne avesse prima che una domanda lo riportasse alla realtà, “Come si chiama il tuo coinquilino?”
“Baekhyun.”
“Adorabile,” mormorò a bassa voce firmando con delicatezza la bottiglietta, “Va bene, un patto è un patto. Grazie per avermi accompagnato oggi!”
“Yah, non ti ho accompagnato. Sei arrivato nel bel mezzo del mio taglio,” si imbronciò Tao, “Cerca di non venire mangiato dalle fangirls.”
“Probabilmente passerò dal retro. Dovresti farlo anche tu.”
Il ragazzo rise, “Non sono famoso, credo che starò bene.”
“D’accordo amico,” Chanyeol si alzò, e per la prima volta Tao vide quanto fosse alto in realtà. Tirò il ragazzo in un mezzo abbraccio e gli diede una pazza sulla schiena, “Prenditi cura di te. Spero ci rivedremo.”
“Sì, forse. Se la mia fortuna continua a peggiorare.”
Chanyeol rise e i due si separarono. Tao non pensava avrebbe avuto difficoltà ad uscire dal salone, ma sfortunatamente aveva sottovalutato il muro di fangirls che bloccava la strada. Cominciarono ad urlare mentre scattavano foto a lui e gli chiedevano dove fosse andato Chanyeol. Nel tentativo di scappare, Tao indicò a destra e si diresse nella direzione opposta. Fu abbastanza veloce da seminarle e non smise di correre fino a che non arrivò all’appartamento.
Affannato e molto irritato, Tao spalancò la porta, facendo sobbalzare Baekhyun, che a quanto pare era appena arrivato.
“Yah, perché ci hai messo così tanto?!” chiese mentre apriva i primi bottoni della camicia, “Sono quasi le sei!”
“Tieni,” Tao ignorò la domanda e gli tirò la boccetta.
Baekhyun l’acchiappò e guardò male il più piccolo, “Cos’è?”
“Un regalo.”
“Cosa?”
“Leggi il dannato messaggio.”
Baekhyun sbatté le palpebre e abbassò lo sguardo. Tao andò in cucina e prese una bottiglia d’acqua, bevendola mentre guardava Baekhyun spalancare gli occhi per l’eccitazione e coprirsi la bocca. Il più grande posò la boccetta sul tavolo e corse verso il coinquilino, abbracciandolo stretto mentre gridava una miriade di ‘grazie’ e complimenti.
“Non riesco a credere che l’abbia incontrato! Come?!”
“Era dalla parrucchiera,” Tao scrollò le spalle, “Non saresti dovuto andare a lavoro.”
“Oh Dio. Si stava tagliando i capelli? Si è fatto la stessa acconciatura di prima?” il ragazzo aveva un’espressione di puro orrore sul suo viso da bambino, e Tao rise sguaiatamente.
“Non ti preoccupare, gli ho detto di farseli come mormoravi l’altro giorno mentre fissavi il tuo computer.”
“I capelli neri?”
“Già.”
“Ti amo,” Baekhyun lo abbracciò ancora e Tao grugnì. Per il bene del proprio spazio personale pregò di non incontrare mai più alcuna celebrità.

--

“Yoboseyo?”
Tao-ssi! Sono Sehun.
Il sorriso di Tao svanì; ovviamente quel marmocchio lo chiamava nel bel mezzo della lezione. Il suo telefono stava vibrando violentemente in tasca ed era forte abbastanza da attirare l’attenzione di quelli che gli stavano seduti vicino. Si scusò silenziosamente e ora stava percorrendo il corridoio, piuttosto irritato.
“Cosa vuoi Sehun?” ci fu un coro di risate sull’altra linea che fece approfondire il suo cipiglio.
Yah, non è felice di aver ricevuto una chiamate da te. Non avevi appena detto che tutti i fan ti amano?
“Beh, chi dice che sia un fan?” interruppe Tao, scatenando un’ulteriore risata, “Con chi stai parlando Sehun-ah?”
Scusa Tao, sono ad un programma televisivo e-
Perché non rispondi alle mie chiamate?” chiese una nuova voce, una che riconobbe immediatamente.
“Luhan-ssi?”
Yah, ‘Luhan’ va bene. Siamo di famiglia, ricordi? Questo è quello che hai detto l’ultima volta che ci siamo incontrati.
“Giusto. Beh risponderei se mi chiamassi. Che succede qui?” chiese alla fine con tono imbronciato, alzando gli occhi al cielo quando i presentatori si intromisero.
Tao-ssi, stiamo registrando uno show chiamato Weekly Idol. Sono qui con Hyeong Don hyung e Defconn hyung.
Tao rimase in silenzio, fino a che non sentì un ‘chincha!?’ alla fine, seguito da una risata, “Scusa Sehun-ah, non so chi siano.”
Beh il tuo non sapere niente è quello che ci ha portato a chiamarti oggi,” rispose l’uomo che Tao immaginò fosse Hyeong Don, “Stavamo parlando della fortuna che hai avuto con Luhan e Sehun-
E Chanyeol.
Cosa?!” gridarono insieme, “Chanyeol, perché non hai detto niente!?
L’espressione sulle vostre facce!” ridacchiò e Tao si pentì di aver accettato la chiamata, “Stavo per farlo, ma volevo vedere se Tao si ricordava chi fossi. E poi ci sono foto su internet.
“Certo che mi ricordo. Sei tutto quello che il coinquilino ascolta a casa.”
Tao era il ragazzo nel salone? Con i capelli rossi?
“Sì…”
Pensavamo fosse un altro idol! Bello stile Tao, ma dal modo in cui stai incontrando celebrità, diventerai anche tu una di esse.
“Spero di no.”
Comunque, abbiamo chiamato perché vogliamo farti qualche domanda. Cosa stai facendo ora?
Tao fissò la finestra davanti a sé, “Mi avete chiamato seriamente per questo?”
No, ci stiamo semplicemente chiedendo se sia nelle possibili vicinanze di un idol.
“Ne dubito fortemente, sono all’università.”
Quale?
“Seoul.”
Hey, Kai non si è preso una pausa per tornare a studiare proprio lì?” chiese Defconn.
Sì, solo ballo e musica,” confermò Luhan.
“Beh, quale che sia il motivo per cui è qui, Luhan, Sehun… Chanyeol, non credo sia possibile per me incontrare qualcuno qui, ora, mentre sono al telefono con voi,” sospiro Tao, controllando l’orologio. La lezione sarebbe finita a breve e lui stava sprecando il proprio tempo con questi idioti. Grandioso.
Potresti appena essertela cercata,” rise Chanyeol.
“Vi prego, anzi vi posso assicurare che non incontrerò questo Kai -”

“Tao? Pensavo avessi lezione,” lo interruppe una nuova voce dietro di lui.
Tao guardò sopra la propria spalla e sorrise quando vide un familiare ragazzo abbronzato, “Oh hey Jongin. Scusa, sono al telefono con -”
Jongin!?” un urlo collettivo gli fece quasi cadere il cellulare.
Tao potresti mettere in linea il tuo amico?
“Come se volesse parlare con te Sehun,” Tao sbuffò e passò il telefono, “Questi ragazzi sono strani e vogliono parlare con te.”
“Chi è?” Jongin sollevò un sopracciglio, sospettoso, e Tao si sentì subito in colpa. I due si erano incontrati il primo giorno di lezione, quando Tao era completamente smarrito e in cerca di aiuto per trovare il dipartimento d’arte. Jongin lo aveva visto in difficoltà e si era offerto di aiutarlo. Erano a proprio agio mentre camminavano e la loro conversazione non raggiunse alcuna pausa imbarazzante, quindi decisero di diventare amici e incontrarsi per pranzo quando potevano.
Ma ora Tao si sentiva in colpa perché lo stava trascinando in questo casino di conversazione, “Un programma televisivo che si chiama ‘Weekly Idol’.”
“Guardi Weekly Idol?”
“No, mi hanno chiamato perché Sehun e Luhan-”
“Oh?” il suo viso si illuminò e mise il telefono in vivavoce, “Annyeong, Sehunnie~ Luhannie~”
Kai!?” Tao lo fissò con un’espressione indecifrabile, “Che coincidenza – Come hai incontrato Tao? Lo stavi seguendo? Oh mio Dio questa cosa si sta trasformando quasi in un gioco.
“Hyeong Don Hyung? Wow, non stava scherzando. Chi tutto c’è lì?”
Beh ci sono io, Defconn, Sehun, Luhan, Chanyeol, e Kris.
Tao smise di prendersi a pugni mentalmente quando sentì l’ultimo nome. Con gli occhi sgranati e un’espressione incredula, guardò Jongin, “Aspetta… Hai appena detto che c’è Kris?”
Il ragazzo dalla pelle scura rise, “Ragazzi credo l’abbiate rotto.”
Oh mi ero dimenticato, Tao mi ha detto che non mi conosceva perché ha sempre ascoltato solo Kris,” Chanyeol sembrava così fiero che Tao non voleva fare altro che saltare attraverso il telefono e dargli un pugno.
Sì, anche a me!” si sentì la risata di Luhan, “Taozi~ abbiamo Kris qui!
“Oh mio Dio, sta diventando tutto rosso -”
“Chiudi il becco Jongin!” Tao si riprese il telefono, “Non hai qualche… bugia da dire? Non mi hai mai detto di essere un idol!”
“Pensavo lo sapessi!”
“Ovviamente no!”
Jongin, o… Kai come stava venendo chiamato, ghignò e gli diede una pacca sulla schiena, “È tutto okay Tao, ti perdono.”
“Non sto chiedendo perdono. Ti sto dando cinque minuti per andare a nasconderti prima che ti prenda a calci in culo fino alla Cina.”
Dall’altra parte della linea si sentirono risate, e Kai non riuscì a trattenere il sorriso mentre alzava le mani in difesa e indietreggiava.
Oh mi ero dimenticato di dire che Tao ha fatto anni di arti marziali e ti prenderà a calci nel sedere,” rise orgogliosamente Luhan.
Lo so hyung. Dov’è Jongin?
“È scappato Sehun-ah,” Tao sogghignò verso l’idol accanto a sé, “Speriamo che non prenda il mio avviso alla leggera.”
“Beh ho lezione quindi per questa volta dichiaro la mia sconfitta. Ciao ragazzi!”
Annyeong!
“Ti va di pranzare insieme quando ho tempo?” chiese Jongin una volta tolto il vivavoce. Tao annuì e fece un cenno di saluto mentre il ragazzo svaniva in fondo al corridoio. Ora era bloccato con queste persone al telefono.
Kris è rimasto in silenzio sin dall’inizio di questa conversazione. Perché non dici qualcosa al tuo fan?” chiese Defconn a qualcuno leggermente più lontano dal telefono.
Tao sbuffò in risposta, “Non è divertente hyung. Lo-”
Hey amico,” la nuova voce lo bloccò, “Sono Kris…
Tao non riusciva a rispondere. Aveva appena sentito Kris, il suo idolo, l’uomo che guardava con rispetto e meraviglia, rivolgersi a lui.
Aww non essere timido Tao.”
Cosa? Pesca?
Ignorò il commento di Sehun perché le sue orecchie erano concentrate sulla voce di Kris, e su come avesse inteso il suo nome come pesca, “Sehun chiudi il becco. Luhannie, per piacere dagli un calcio da parte mia mentre io vado a scavare una buca per morire da qualche parte.”
Certamente Taozi.
Seguì la voce allegra di Chanyeol, “Oh Tao, perché dovresti voler morire quando l’uomo dei tuoi sogni sta-
Tao chiuse la chiamata e mise velocemente il telefono in tasca. Al diavolo Chanyeol e le sue prese in giro, non aveva tempo per queste cose. Tao sentì i propri pantaloni vibrare e immaginò che Sehun stesse cercando di richiamarlo. Lo ignorò e tornò in classe, sperando di dimenticarsi di questo imbarazzante incidente.

--

Non ci riuscì.

Una settimana dopo la chiamata si ritrovò sul divano a fianco a Baekhyun, chiedendosi perché il più grande fosse ancora a casa quando era in ritardo per il lavoro. Il ragazzo scorse una lunga serie di programmi e drama registrati, perché si rifiutava di cancellare qualcosa se non prima di essersi assicurato al 100% di averlo visto… cosa che solitamente lo portava a rivederlo. Alla fine, i suoi occhi castani si posarono su uno show chiamato ‘Weekly Idol’ e Tao potè mormorare solo un ‘Oh no’ prima che la risata di Baekhyun riempisse la stanza.
“Volevo che lo vedessi con me ieri, ma eri impegnato ad allenarti. Ora che hai del tempo libero – perché so che ce l’hai Taozi, ti ho visto finire i compiti prima – lo puoi finalmente vedere,” Baekhyun lasciò il telecomando sul tavolino e si alzò, stiracchiandosi leggermente, “Devo andare a lavoro. Mi aspetto che mi dica cosa ne pensi quando torno.”
“Ti odio, davvero,” Tao lo guardò male mentre canticchiava avviandosi alla porta. Non rispose al suo saluto e guardò arrabbiato lo schermo mentre gli MC Defconn e Hyeong Don si presentavano e facevano un piccolo riassunto degli ospiti che avevano avuto la scorsa settimana.
Luhan e Sehun entrarono in scena prima del previsto, guadagnandosi un rimprovero scherzoso, prima che Chanyeol e Kris li seguissero.
Solo la vista del ragazzo cinese nuovamente biondo fece grugnire Tao, che seppellì il viso nel cuscino ricordandosi la conversazione della settimana prima. Si era reso completamente ridicolo di fronte al suo più grande idolo, grandioso.

Lo show continuò con Luhan e Sehun che cantavano una canzone presa dall’ultimo album di Luhan, seguito da un comico rap freestyle di Chanyeol e Kris. Alla fine si sedettero e cominciarono a parlare del tour di Luhan e Sehun fino a che non passarono alle domande delle fan.
“Ora, abbiamo detto alle vostre fan di mandare qualche messaggio chiedendo cose di cui sono curiose. A parte il 30% dedicato al vostro tipo ideale, c’erano molte persone impazienti di sapere del giovane ragazzo che sembra essere collegato a voi due,” Hyeong Don guardò i propri fogli prima di parlare “Abbiamo qualche foto nel caso vi foste dimenticati di chi stiamo parlando.
Sul muro bianco sopra le loro teste fu mostrata la sua foto con Luhan e Sehun.
Oh quello è mio cugino Tao,” sorrise Luhan, “Ricordo che quando abbiamo scattato quella foto ero onestamente sorpreso che non sapesse chi fossi. Non per darmi arie, ma a Qingdao ho un fanbase piuttosto popolare.
Mi ha aiutato a preparare quella cena per te hyung,” disse casualmente Sehun, “Quel tofu che ti piace così tanto.
Davvero?
 “Mi sento tagliato fuori per non averlo incontrato,” commentò Kris, facendo arrossire Tao. Il ragazzo prese un cuscino e se lo portò sotto il mento, nel caso sentisse il bisogno di nascondere il viso mentre lo show continuava.
Beh a dire il vero questo sta diventando un gioco tra gli idols. Chen ha annunciato su twitter che ‘Il gioco ha inizio’ ed è alla sua ricerca da allora. Anche altri stanno partecipando,” Defconn rise quando il tweet del cantante venne mostrato sopra di loro.
Sehun sbuffò e si appoggiò allo schienale della sedia, “Sì, buona fortuna. Tao sta cercando di stare in ombra per questo.
Cosa? Te l’ha detto lui?” si accigliò Luhan.
Sì, abbiamo parlato qualche giorno fa.
Oh! Parliamoci adesso!” rispose contento Luhan, saltando leggermente sulla sedia.
 “Sembra che non ci sia più bisogno di noi,” sospirò Hyeong Don, guardando il suo co-host, “Questi ragazzi possono condurre il programma da soli.”
Già, o meglio ancora, visto che questo Tao è così famoso dovrebbe essere lui il nuovo conduttore…” mormorò Defconn, ma si voltò velocemente verso la telecamera e indicò qualcuno dietro di essa, “Era una battuta. Non rimpiazzateci.”
Gli idols risero mentre Sehun tirava fuori il proprio telefono, attaccandolo ad un aggeggio in modo che tutti potessero sentire. Gli squilli durarono solo qualche secondo prima che la chiamata si connettesse, e che Tao sentisse la propria voce, “Yoboseyo?”
Tao-ssi! Sono Sehun,” il ragazzo sorrideva mentre parlava e Defconn e Hyeong Don si guardarono, ridendo per il fatto che stesse usando un onorifico. Tao grugnì e lanciò il cuscino contro il televisore mentre continuavano a parlare.
Tutti erano sorpresi quando menzionò il suo incontro con Chanyeol, ma quella reazione era niente rispetto a quando mise Jong… Kai in linea. Ad ogni modo, tutti si stavano facendo una risata, fino a che Hyeong Don non gli disse che Kris era lì.
“…Ragazzi credo l’abbiate rotto.”
Oh mi ero dimenticato, Tao mi ha detto che non mi conosceva perché ha sempre ascoltato solo Kris,” rise Chanyeol, e Kris sembrava sorpreso. Inarcò le sopracciglia e Tao si agitò sulla sedia.
Sì, anche a me!” rise Luhan, “Taozi, abbiamo Kris qui!
“Oh mio Dio, sta diventando tutto rosso -”
Il grido tagliente di Tao lo interruppe e tutti rimasero in silenzio mentre ascoltavano Kai e la sua conversazione. Chanyeol fece un piccolo commento su quanto il fatto che Tao non conoscesse Kai, o qualsiasi altro idol avesse incontrato, fosse divertente.
“Non sto chiedendo perdono. Ti sto dando cinque minuti per andare a nasconderti prima che ti prenda a calci in culo fino alla Cina.”
Oh mi ero dimenticato di dire che Tao ha fatto anni di arti marziali e ti prenderà a calci nel sedere,” Luhan rise orgogliosamente. Defconn gli fece domande su che tipo di arti marziali avesse studiato mentre Tao e Kai concludevano la loro conversazione. Tao si accigliò per l’animazione  sbagliata che avevano usato per descrivere il Wushu, ma lasciò correre. Non sembrava uno show con un budget così alto.
Una volta che Kai ebbe salutato, la telecamera si focalizzò su Kris e Defconn. Se Tao era arrossito prima, ora il suo viso stava bruciando, mentre ascoltava la conversazione.
Kris è rimasto in silenzio sin dall’inizio di questa conversazione. Perché non dici qualcosa al tuo fan?” Defconn indicò Kris, il quale ghignò —Dio quel ghigno— verso l’MC.
“Non è divertente hyung. Lo -”
Hey amico,” disse Kris, facendo una pausa mentre aspettava una reazione, “Sono Kris…
La linea era completamente in silenzio, e Tao sapeva che avrebbe dovuto rispondere. Afferrò un altro cuscino e lo strinse sulle ginocchia.
 “Aww non essere timido Tao,” rise Sehun.
Kris guardò il ragazzo con confusione e si chinò leggermente, “Cosa? Pesca?
Cominciarono tutti a ridere anche quando Tao rispose, “Sehun chiudi il becco. Luhannie, per piacere dagli un calcio da parte mia mentre io vado a scavare una buca per morire da qualche parte.”
Certamente Taozi.” Sorrise il ragazzo cinese, mimando un calcio verso l’altro idol.
Il viso di Chanyeol si illuminò quando rispose, “Oh Tao, perché dovresti voler morire quando l’uomo dei tuoi sogni sta cercando di parlare con te? Sii uomo!

Tao lanciò nuovamente il cuscino quando la linea cadde. Si strofinò furiosamente gli occhi e si gettò indietro sul divano, grugnendo e calciando l’aria. Era imbarazzato, umiliato, e non voleva fare altro che prendere a calci in faccia Chanyeol.
Gli MC stavano rimproverando Chanyeol per aver spaventato Tao e Sehun cercò di riconnettere la chiamata. Ci provò anche Luhan ma a quel punto Tao era tornato in classe.
Può sembrare forte ma ha ancora un timido cuore da fan,” conluse Hyeong Don, “O forse Chanyeol è tanto terrificante al telefono quanto lo è di persona.
Yah!” il rapper gridò e finse di alzarsi. Il gruppo stava ridendo mentre Kris lo teneva fermo e gli sventolava una mano davanti.
“Comunque, Kris non ha avuto occasione di parlare con il proprio fan. Perché non gli lasci un video messaggio?”
“Davvero?”
“Beh, è molto dedito,” si intromise Luhan, “la sua suoneria è ‘Two Moons’ dopotutto.”
“Two moons?”  I due MC si accigliarono, “Cosa è?”
“Una canzone che ho rilasciato prima di firmare con la Sment. Non pensavo che qualcuno la conoscesse,” Kris sorrise teneramente mentre la didascalia ‘Pensando al suo passato nostalgico ~’ appariva sullo schermo.
Luhan annuì, “Non sottovalutare i fan cinesi.”
“D’accordo Kris,” Defconn indicò una telecamera puntata sul viso di Kris, “Parla quando sei pronto.
Kris tossicchiò a disagio e guardò la telecamera. I suoi occhi erano così profondi che Tao sentì come se stesse guardando direttamente lui e dovette spostare lo sguardo sulla sua fronte per non sentirsi imbarazzato, “Ciao Pesca,” i conduttori risero mentre Luhan alzò gli occhi al cielo, “Ah, ma questo non è il tuo nome vero? Beh Tao, apprezzo il suo supporto e la passione con cui mi segui sin dagli inizi. Spero che magari un giorno ci incontreremo anche noi. Spero che ti piaccia il mio ultimo album, e prenditi cura di te.
Tao sorrise mentre gli altri applaudivano, e risero quando Hyeong Don fece un commento sul suo messaggio, dicendo che sembrava stesse parlando a un amore perso da tempo.

Prima che potesse riuscire a vedere altro, il campanello suonò e Tao mise in pausa con il viso sorridente di Kris sullo schermo, per andare ad aprire. Rimase sorpreso nel vedere il nipote dell’anziana signora stare davanti alla porta; il suo viso era ancora stupidamente coperto, ma aveva un altro vassoio tra le mani.
“Ciao,” salutò, “Scusa se ti disturbo così tardi, ma mia nonna ha insistito perché ti portassi un po’ di udon avanzati. Ultimamente si sta mettendo alla prova ai fornelli e sta cucinando un po’ troppo.”
“Oh, gentile da parte sua,” sorrise Tao. Sgranò gli occhi quando si ricordò dell’altra pietanza che gli aveva preparato e che ancora doveva rendere il vassoio, “Aspetta, ho il suo tegame. Ti scoccia entrare un attimo mentre la prendo?”
Il ragazzo scosse la testa ed entrò, sfilandosi le scarpe mentre Tao scompariva in cucina. Quando tornò, lo trovò a fissare la TV, con Kris sullo schermo.
“Guardi questo programma?” chiese, sorridendo quando il ragazzo sobbalzò, “Io no, ma il mio coinquilino mi ha detto di vederlo.”
“Non seguo questo tipo di programmi,” ammise timidamente, “è un po’… strano da guardare.” Tao annuì e gli porse il vassoio, prendendo l’altro dalle sue mani, ma quando si voltò per portarlo in cucina, il ragazzo gli fece una domanda, “Ti piace Kris?”
“Hm? Dici lui?” annuì mentre Tao indicava lo schermo, “Sì. Lo ammiro, e la musica che produce è fantastica.”
“Davvero?”
“Sì, e tu?”
“Non proprio?”
Tao rilasciò un finto ansimo, “Beh dovresti. È fantastico.”
“La fai sembrare come se lo fosse.”
Perché lo è. Non ti preoccupare comunque, non ti voglio costringere ad ascoltare la sua musica.”
“Davvero?”
“Ognuno ha gusti differenti,” Tao scrollò le spalle e posò la ciotola sul tavolo, “C’era qualcos’altro che ti serviva?”
“A dire il vero sì,” il ragazzo tirò fuori un piccolo pezzo di carta dalla tasca, “Devo partire per una o due settimane, mi chiedevo se potessi controllare mia nonna quando puoi e farmi sapere come sta.”
“Quando parti?”
“Stanotte,” Tao annuì mentre prendeva il foglietto, guardando il numero, “Dimmi chi sei quando mi mandi il messaggio così salvo il tuo numero.”
“D’accordo. Ti faro sapere… a una condizione,” il ragazzo aveva un piede fuori dalla porta quando si fermò e voltò. Tao, nonostante gli occhiali da sole, lo vide inarcare un sopracciglio, “Dimmi il tuo nome. Non posso salvarti come ‘Anonimo’ sul cellulare.”
“Puoi inventarne uno.”
“Va bene. Ti piace ‘Ben Ben’?”
Il ragazzo rise, con una voce ricca che fece arrossire Tao, non me l’aspettavo. Sperò solo che il suo viso non fosse tanto rosso quanto i suoi capelli, “Non molto… Li Jiaheng.”
“Huang Zitao.”
“Mi ricordo,” sorrise e annuì una volta, “Buonanotte Tao.”
Tao non rispose ma si limitò a un cenno con la mano mentre se ne andava. Il petto del ragazzo si alleggerì qualche minuto dopo, ma Tao non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione che ci fosse qualcosa di strano in Jiaheng…
Scosse la testa; questo era stata la prima conversazione decente che avesse avuto con il ragazzo. Forse doveva solo conoscerlo meglio. Con un sospiro, Tao prese il telecomando dal tavolino e continuò a guardare lo show.

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Capitolo 26
*** Idol Radar (Parte 2) ***


“Ti ho trovato!”

La testa di Tao scattò quando Jongdae, o Chen, gridò e cominciò a correre verso di lui. Dopo l’incidente di Weekly Idol e la scoperta della vera identità di Jongin, Baekhyun aveva aiutato Tao a conoscere i differenti idols che l'industria musicale Coreana aveva da offrire.

Sapeva che Chen era un cantante di ballad, e un enorme troll sia con le altre celebrità che con i fan. Una cosa che lo rendeva più facile da distinguere rispetto agli altri erano i suoi tratti pronunciati e gli zigomi…
Ed era per questo che sapeva chi si stava dirigendo di corsa verso di lui.

Merda, Tao imprecò facendo cadere il portafogli Gucci che voleva davvero comprare e corse via dal negozio. L’ultima cosa di cui aveva bisogno era guadagnarsi una reputazione da ‘Idol Radar’ tra i tanti fan del Kpop. Stava diventando famoso lui stesso per i suoi numerosi incontri.
Ad ogni modo, il gioco ‘Trova Tao’ era largamente approvato dalle fans, quindi le ragazze che sapevano chi fossero entrambi cominciarono ad urlare e incitare Chen con parole del tipo, “Da questa parte Oppa!” o “Hwaiting Chen!”

Perché non posso uscire tranquillamente per una volta? Sospirò mentalmente Tao mentre evitava una ragazza con una fotocamera che gli stava convenientemente bloccando il passaggio. Sfortunatamente, questo diede a Chen una gran quantità di tempo per raggiungerlo, e prima che potesse accorgersene venne tirato indietro per il colletto della propria maglietta da un cantante molto affannato.
“Sei… un po’… stronzo,” ansimò il ragazzo, ringraziando la ragazza per averlo fermato prima che Tao potesse scappare.

“Non ti conosco nemmeno, perché mi stai inseguendo?” si lamentò Tao mentre entravano in un piccolo café.
“Perché questo è un gioco! Fino ad ora Luhan, Sehun, Chanyeol, Kai e io ti abbiamo trovato! Non sono l’unico che ti sta cercando,” ridacchiò Chen spingendolo su una sedia e occupandone una di fronte a lui. Il cantante ordinò due bubble tea, assicurandosi che la cameriera sapesse che avrebbe dovuto pagare Tao.
“Non voglio pagare per te.”
“Privilegi da idol,” il ragazzo scrollò le spalle, “Se non lo fai, le mie fan si arrabbieranno molto.”
“Non mi importa delle tue fan.”
“Non lasciare che ti sentano. Sono sempre in agguato, sai? Come pensi che abbia fatto a trovarti?”
“Um, buon tempismo?”
Chen rise e tirò fuori il proprio cellulare. Lo fece scivolare sul tavolo e mostrò a Tao un tweet di una ragazza il cui URL era ‘LightningQueen’:
@ChenChen Guarda un po’ chi sta facendo compere a Gangnam~ #CatchTao
In allegato c’era una foto di Tao nel negozio di scarpe che aveva visitato prima. Tao grugnì e fulminò Chen, il quale si riprese il telefono e si preparò a fare una foto con lui sullo sfondo, “Sorridi Tao~”
Il ragazzo fece una misera ‘V’ con le dita prima di voltarsi verso la cameriera che stava portando le loro ordinazioni e prendendo i bicchieri, “E se non mi piacesse il bubble tea?”
“Non è un problema mio. Sono io quello che non era fisicamente preparato a rincorrerti. Perché sei così dannatamente veloce?”
“Immagino sia per il mio Wushu,” Tao scrollò le spalle, “Quindi sei davvero venuto fino a Gangnam per trovarmi?”
“Psh, no. Ero in zona per filmare un CF quando ho riconosciuto il negozio nella foto. Ho semplicemente finito le riprese e mollato il mio manager.”
“Quindi nessuno sa dove sei?”
“Beh, ora lo sa twitter,” sollevò il cellulare, sorridendo quando diverse notifiche illuminarono lo schermo, “Ha! Sehun dice che ho fatto un bel lavoro, Luhan vuole prendermi a calci, Joonmyun è geloso, e Kyungsoo ci sta chiamando idioti.”
“Kyungsoo?”
“Scusa, il suo nome d’arte è D.O.”
“Oh, l’altro cantante di ballad,” Tao annuì pensoso. Lui risaltava per i suoi enormi occhi. Baekhyun diceva che un modo per ricordarsi di lui era chiamarlo D.Owl.

“Hey, ha risposto anche Kris.”
Il più piccolo fece quasi cadere il proprio bicchiere. Il suo viso avvampò mentre guardava Chen impaziente, “C-cosa dice?”
Un sorriso biricchino contorse il viso del ragazzo, “Andrai fuori di testa. Dice ‘Non raccogliere le mie pesche.’”
Tao si buttò sul tavolo e nascose il viso tra le braccia. Non riusciva a fermare il sorriso che si stava formando sul proprio viso e sapeva che Chen, o Jongdae, o quale che fosse il suo nome, si sarebbe preso gioco di lui.
“Hai le orecchie rossissime amico, pensavo che la tua tinta fosse colata su di esse,” ridacchiò, prendendo un sorso del proprio bubble tea, “Sei un fanboy così tenero. Se solo ne avessi anche io come te.”
“Sono sicuro ne abbia a palate,” Tao scrollò le spalle sedendosi dritto, il sorriso ancora presente, “Pensavo che questa giornata sarebbe stata orribile, ma ora non sembra più così male.”
“Wow, un panda malato d’amore.”
“Chiudi il becco.”
Alzò le braccia in arresa e guardò il proprio orologio, “Devo andare. Se sto via ancora il mio manager mi taglia la testa. È stato divertente inseguirti Tao; forse ci rincontreremo… forse no.”
“Non ci conterei troppo,” sbuffò, “Dopo oggi tornerò ad essere un eremita.”

Chen si fece sfuggire una risata sguaiata e lo ringraziò per il bubble tea prima di andare. Tao alzò gli occhi al cielo e lasciò un paio di monete sul tavolo prima di lasciare il locale. Le ragazze che prima erano radunate all’esterno erano scomparse, probabilmente stavano seguendo l’idol, dando a Tao l’opportunità perfetta per scappare.
Non arrivò molto lontano prima che si scontrasse con una persona incappucciata e per poco non cadde a terra. Tao lo stava per fulminare e rimporoverare, fino a che non riconobbe i Ray Ban e la sciarpa.
“Jiaheng?” si accigliò, “Pensavo non saresti stato di ritorno fino a domani.”
“Sono tornato prima,” disse il ragazzo, scrollando le spalle, “Cosa stai facendo?”
“Stavo facendo compere e ho incontrato un… amico. E tu?”
Spostò il peso da un piede all’altro, schiarendosi la gola prima di rispondere, “Ero… solo… nel quartiere. Sei impegnato in questo momento?”
“Non più,” sorrise Tao, “Ti va di tornare insieme? Credo che tua nonna sarebbe contenta di vederti.”
“Beh sono tornato prima, quindi non credo le dispiacerà aspettare ancora un po’. Pensavo che avremmo potuto fare un giro prima di andare.”
Tao sgranò gli occhi. Non si aspettava di uscire con lui; Jiaheng sembrava una persona piuttosto distante e, sebbene gentile, solitaria. Si rese conto che il proverbio che gli ripeteva sempre sua nonna, mai giudicare un libro dalla copertina, non potesse essere più accurato, “Sì, sembra una buona idea.”
“Fantastico,” il suo sorriso fece diventare quello del ragazzo ancora più largo, “Che ne dici di un po’ di Ddeokbokki?”
“Ci sto.”
 “Ho visto una bancarella dietro quell’angolo, seguimi,” cinse la spalla di Tao con un braccio e cominciò a  guidarlo. Ancora una volta, Tao sentì il proprio viso avvampare, ma non aveva idea del motivo. Era solo il suo vicino; ma non era abituato al contatto fisico, non con qualcuno di cui sapeva così poco per lo meno.
Jiaheng sembrò notare il suo disagio e ritrasse il braccio, “Scusa.”
“No, non scusarti. È solo che… non sono abituato-”
“Ho capito. Sono ancora uno sconosciuto, giusto? Questo è, tipo, il nostro terzo incontro? Mi devi scusare, solitamente non passo molto tempo con persone della mia età…”
“Beh sembri leggermente più grande di me. Quanti anni hai?” si accigliò Tao; non sapeva davvero niente di questo ragazzo.
Il ragazzo si morse un labbro mentre ci pensava, “Vediamo, la mia età coreana è… 24? Sì, 24.”
“Oh! Io ne ho 20, quindi sei un mio ge.”
“Vuoi dire ‘hyung’?”
Tao gli lanciò un’occhiata tagliente, “Non pensare che non ti abbia sentito parlare così con tua nonna.
Jiaheng sorrise, “Touché. Di dove sei?
Qingdao. Tu?
“Guangzhou, ma ho vissuto la maggior parte della mia vita in Canada.”
“Canada?”
“Già,” tornando al Coreano, Jiaheng continuò a spiegare, “Mi sono ritrasferito in Cina più tardi per allenarmi, e poi sono venuto qui con mia nonna.”
“Che tipo di allenamento? Anche tu pratichi arti marziali? Io pratico Wushu,” sorrise Tao.
Jiaheng ricambiò il sorriso, ma scosse la testa, “No io… al liceo giocavo parecchio a pallacanestro.”
“Oh, quindi hai ricevuto una borsa di studio per il basket?”
“Qualcosa del genere.”
“Beh anche a me piace giocare, non tanto quanto agli altri, ma è buon modo per allenarsi quando la palestra è piena. Giocherò con te nel caso ti serva un compagno.”
“Ne ho uno, ma è piuttosto impegnato. Mi assicurerò di prenderti in parola.”
Tao annuì, un sorriso malizioso gli solcò il viso, “Dunque, so che sei più grande di me, che hai vissuto in Canada ma sei originario di Guangzhou, e che giochi a pallacanestro.”
Jiaheng aggrottò le sopracciglia, “Quindi?”
“Quindi…” Tao gli prese il braccio e se lo porto attorno alla spalla, dove era poco prima, “significa che non siamo più estranei. Ad essere onesti ge, pensavo di non piacerti quando ci siamo conosciuti. Ora capisco che eri solo timido.”
“Timido?” sbuffò, tirando inconsciamente Tao più vicino, “Non sono timido! Sono probabilmente la persona più socievole che tu abbia mai conosciuto.”
“A me non sembra così; non vedevi l’ora di riportare tua nonna a casa quando ci siamo conosciuti.”
“Hey. È solo che non mi fido così semplicemente delle persone. Prova a immaginare tua nonna che chiacchiera con qualche ragazzo che si è appena trasferito, come reagiresti?” Jiaheng aveva un’espressione di finta offesa sul viso, ma Tao alzò gli occhi al cielo e lo spinse leggermente con la spalla, “Non mi stai prendendo sul serio, vero?”
“No, sei divertente. Sembro davvero una persona che potrebbe farle del male?“
Jiaheng gli studiò il viso per un momento, costringendo Tao a guardare altrove, imbarazzato. Non poteva vedere i suoi occhi, ma riusciva a sentire il suo sguardo, ed era leggermente snervante, “Sei un’adorabile ragazzino.”
Questo non se lo aspettava, “Sta’ zitto. Non sono adorabile, sono bello.”
“Certo, anche quello,” rise, “Oh Dio, guarda la fila.”
“Che fila?”
“Esattamente. Siamo fortunati.”

--

Cinque ore dopo Tao e Jiaheng oltrepassarono la porta dell’appartamento di Tao, ridacchiando all’impazzata. Baekhyun sollevò lo sguardo dalla propria posizione sul divano e si accigliò per il rumore. Tao incrociò il suo sguardo, facendo un piccolo cenno di saluto.

“Hyung! Ti ricordi di Jiaheng, vero?” indicò il ragazzo ancora sorridente, il quale salutò a sua volta.
Baekhyun sorrise leggermente e ricambiò il cenno, “È successo qualcosa? State facendo un fracasso assurdo.”
“Scusa, scusa,” Tao rise ancora, dando una pacca alla schiena di Jiaheng, “Questo ragazzo qui, per qualche sconosciuta ragione, aveva un mazzo di banconote Canadesi nel suo portafogli, e quando un senzatetto gli ha chiesto soldi gli ha dato quelle, il tipo non sapeva cosa fossero e ha cominciato a rincorrerci, ma cavoli, l’espressione sul tuo viso è stata impagabile-”
“La mia espressione? La tua espressione! Mi stavi urlando contro!” Jiaheng si difese velocemente e cominciò a imitare la voce acuta di Tao, “’Ge! Cosa hai fatto!? Perché ci sta inseguendo? Oh Dio, mi stai facendo correre con le mie Gucci, se le sporco ti ammazzo!’”
“Hey! Queste scarpe sono costose!” replicò debolmente Tao.
“E allora perché le usi per uscire?”
“Perché sono belle.”
“E allora aspettati che si sporchino.”
Tao lo guardò male, ma il suo sorriso non si spense quando indicò le scarpe di Jiaheng, “Che mi dici delle tue Jordan, huh?”
“Sono pronto a prendermi piena responsabilità per potenziali minacce, compresi scatenati vagabondi.”
Si guardarono per un po’, fino a che non si lanciarono in una nuova ondata di risate. Baekhyun alzò gli occhi al cielo, ma le loro risate erano contagiose e si ritrovò a sorridere insieme a loro. Alla fine Tao riacquistò abbastanza controllo di sé per spingere Jiaheng verso la porta.
“Okay Seriamente, devi andare a salutare tua nonna o qualcosa del genere. Le sei mancato.”
“Sono stato via solo per una settimana!”
“Una settimana in cui non ti ha visto!”
“Giusto,” Jiaheng smise di camminare, e Tao gli andò addosso. Il ragazzo si accigliò e si strofinò il naso rosso quando il più grande si voltò, “Sai Tao…”
“Sì?”
“Oggi mi sono divertito. Non avevo molto tempo, ma sono felice di averlo speso con te.”
Il più piccolo sbattè le palpebre, registrando le parole prima che il suo viso avvampasse per l’ennesima volta quel giorno e guardò altrove, “Beh, sai dove trovarmi se vuoi passare altro tempo insieme.”
Il ragazzo sorrise e annuì, “Buonanotte Tao.”
“Notte.”

Tao chiuse la porta una volta che Jiaheng fu uscito e si appoggiò su di essa. I suoi occhi si posarono su Baekhyun, che aveva in viso il ghigno più compiaciuto che avesse mai visto sul ragazzo, “Quindi…”
“Ci siamo incrociati a Gangnam.”
“Sai, ero pronto ad urlarti contro per essere stato inseguito da Jongdae, sì c’è un video, ma ora preferisco prenderti in giro per la tua palese cotta per il nipote della vicina.”
“Fermati,” grugnì Tao calciando via le scarpe. Collassò accanto al più grande e posò la testa sulle sue gambe, “Ti prego, non farlo. Non credo riuscirò più a guardarlo in faccia.”
“Perché? Sembrava vi steste divertendo. Hai paura di renderti ridicolo di fronte a lui?”
Tao sollevò lo sguardo, “Non l’hai capito? Davvero?”
Baekhyun aggrottò le sopracciglia, “Okay, ora non ho idea di cosa tu stia parlando.”

Tao sospirò e si sedette dritto. Baekhyun aveva messo in pausa la TV quindi i due sedevano in silenzio. Il più piccolo guardava impassibile davanti a sé mentre l’altro aspettava che si spiegasse.
“Jiaheng… lui è… lascia perdere.”
“Cosa?”
“Non è niente,” Tao si alzò mentre Baekhyun grugnì.
“Yah!” gridò, facendo fermare il coinquilino sui propri passi quando era a metà strada verso la propria stanza, “Non puoi iniziare a dire una cosa e poi lasciarla così. Sono dannatamente curioso ora.”
“È solo che,” Tao guardò il soffitto, come se sperasse che gli suggerisse cosa dire. Invece, voltò la testa e guardò il suo amico, “Mi piace davvero molto, immagino.”
“Ma fammi indovinare, è etero,” sospirò Baekhyun, “C’è sempre un lato negativo delle cose.”
“Già… chiamami quando è pronta la cena.”
“Hey, chi ha detto che avrei preparato la cena?”
“Grazie hyung,” Tao chiuse la porta velocemente; la protesta di Baekhyun venne smorzata dalla porta e non gliene poteva fregare di meno.

Il ragazzo si fece cadere lo zaino alle spalle e camminò verso il centro della stanza. La piccola camera era illuminata dalla vita notturna di Seoul, dove i noribangs vicino al complesso di appartamenti tenevano le luci al neon accese 24/7. Una linea rossa di una di esse colpì le guance di Tao, per poi spostarsi sullo scaffale alla sua sinistra.
Si voltò verso di esso e il suo sguardo si posò su una collezione di CD perfettamente ordinata. Sul tavolo era posata l’edizione più nuova, con una luce gialla che proveniva da fuori che veniva riflessa dalla custodia.
Tao non era stupido, non era un idiota e non era ingenuo. Ci metteva semplicemente un po’ a rendersi conto delle cose; certo, a volte aveva bisogno di un aiuto, di una spintarella o di un’osservazione fatta da qualcuno per capire cosa alcune cose fossero o non fossero… Ma oggi, si era sentito un idiota.

Jiaheng era Kris.

Li Jiaheng era Wu Yifan, Kris, il rapper del quale Tao possedeva ogni CD mai prodotto. Il ragazzo che faceva vibrare la Terra con le semplici vibrazioni della propria voce, i cui testi erano canzoni d’amore e di odio, un misto di felicità, tristezza e rabbia, che facevano venire le vertigini per la complessità e l’ingegno nascosti dietro ogni parola.
L’uomo che ammirava di più… era solo una porta a fianco.
Tao se n’era reso conto quando stavano cercando dei nuovi cappelli. Jiaheng si era allontanato, la sua attenzione catturata da qualcos’altro, e quando Tao si era voltato per chiedere la sua opinione rimase un po’ irritato nello scoprire che se n’era andato. Afferrando il cappello che stava guardando lo andò a cercare. Lo trovò nella sezione riservata agli occhiali e prima che potesse chiamare il suo nome, lo vide cautamente togliersi gli occhiali per provarne un altro paio, facendo cadere la sciarpa nel processo.
Tao avrebbe riconosciuto quel viso ovunque. Il cappello gli cadde dalle mani mentre fissava il ragazzo che aveva ascoltato religiosamente sin dalle scuole superiori. Impossibile… non poteva essere lui. Lui era Jiaheng, il nipote della vicina, il ragazzo che giocava a pallacanestro. No…
Kris scrollò le spalle e fece per togliersi gli occhiali, ma si fermò quando notò Tao. Le sue sopracciglia, ora familiari, si aggrottarono per la confusione.
“Cosa?” chiese, e ora Tao lo sentiva nella sua voce, Come ho fatto a non notarlo…
Con un piccolo sorriso, indicò la sua faccia e disse, “Sembri un agente dell’FBI.”
“Oh beh,” finse di guardarsi intorno con sospetto e poi mormorò qualcosa su un lupo alpha che aveva stretto in pugno, facendo ridere Tao, sia per la battuta che per l’incredulità.
Da quel momento aveva deciso di fare il finto tonto con lui. Non è che si dovesse comportare in modo molto diverso, in fondo Kris e Jiaheng non erano due persone diverse, ma ora era più consapevole della loro vicinanza quando Kris gli cingeva la spalla con il braccio, o quando lo trascinava in un altro negozio, o quando gli arruffava i capelli perché aveva fatto qualcosa di ‘adorabile.’

Prima che se ne rendesse conto, Tao stava arrossendo e il suo cuore batteva forte nel petto. Chiuse gli occhi e si buttò sul letto, incurvandosi e desiderando che questa giornata non fosse mai accaduta… ma in realtà ne era felice.
Il suo cellulare vibrò con un messaggio e quasì lo fece cadere quando vide il mittente.

Da: Li Jiaheng
Nonna dice ‘Ciao’

Tao alzò gli occhi al cielo e sorrise.

A: Li Jiaheng
Stupido. Dille che dico "Ciao Noona (^0^)/~" e sì, devi imitare l’emoticon.

Ci fu un colpo sospettosamente forte sul muro che fece sobbalzare Tao, e dopo meno di due minuti arrivò una risposta. Rise mentre leggeva, e ricevette un altro messaggio.

Da: Li Jiaheng
Ho appena sbattuto la mano sul muro. Questo è quello che ottieni se mi fai salutare in modo stupido.
... E ti sento.

“Stalker!” decise di gridare Tao, e sentì un attutito “Strambo!” in risposta.
Seppellì la faccia sul cuscino per evitare che la sua risata risuonasse troppo forte. Questo è troppo… questo è seriamente troppo. Mi sto illudendo, lo so.
“Spero che gli avanzi di stufato di kimchi ti vadano bene,” un colpetto alla porta arrivò qualche secondo dopo, e Tao sorrise rotolando sul letto e alzandosi in piedi. Guardò impassibile il nome sullo schermo del proprio cellulare per poi gettarlo sul letto. Avrebbe affrontato questo problema il giorno seguente, ora era affamato.

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Tao pensava avrebbe avuto un po’ di privacy in palestra, soprattutto di Sabato notte dato che tutti gli studenti erano impegnati a fare baldoria o a studiare. Oh quanto si sbagliava.

“Hey amico,” lo salutò Jongin quando vide il ragazzo avvicinarsi al tapis roulant, “Come sei stato?”
“Sfortunato,” grugnì Tao, “Cosa stai facendo qui, stalker fallace?”
“Ouch, perché così cattivo? Mi sono spiegato a pranzo, no?”
“Come vuoi.”
“Umm, Jongin?” una voce sorprendentemente profonda provenne dal ragazzo più basso accanto a Jongin, prendendo Tao alla sprovvista, “Non è… il ragazzo a cui tutti vanno dietro?”
“Sì hyung, e abbiamo appena vinto la scommessa in cui ci hanno trascinato i ragazzi,” Jongin sorrise allegro e gli cinse il collo con un braccio.
Tao si accigliò, “Quale scommessa?”
“Oh, beh, dopo che Jongdae ti ha incontrato ha iniziato a vantarsi con tutti. Ci siamo stufati e abbiamo fatto una scommessa: chiunque ti avesse trovato per primo avrebbe vinto ₩20,000. Ad ogni modo, si sono dimenticati che noi due frequentiamo la stessa università. Non mi aspettavo di trovarti così presto però.”
“Stavo sperando che non mi trovasse nessuno, non ho ricevuto altro che attenzione non richiesta. Le persone pensano che se mi stanno vicino incontreranno te o qualcun altro ridicolmente famoso," gli occhi di Tao passarono da Jongin al secondo ragazzo, "Scusa, chi sei tu? Sembri familiare ma...”
Il ragazzo con gli occhi grandi sbatté le palpebre, “Oh io? Mi puoi chiamare Kyungsoo.”
“È il mio hyung, ed è un cantante di ballad abbastanza famoso insieme a Jongdae,” continuò Jongin, “Possiamo fare una foto ora?”
Tao sospirò e si tolse la felpa, “Meglio farla prima che sudi.”
Il ragazzo esultò e tirò Kyungsoo accanto a sé, facendo inciampare il più basso. Tao lo afferrò prima che potesse cadere e quest’ultimo lo ringraziò. Jongin preparò il telefono e non avvertì Tao prima di scattare la foto. Tao aveva ancora il braccio attorno a Kyungsoo quando gridò ‘Cheese!’ e scattò.
“Yah! Non ero pronto,” si lamentò, lasciando Kyungsoo.
“Beh, il mio telefono sta per morire quindi non ho il tempo di aspettarti. Devi fare una corsetta?”
“Non oggi, sono qui per il sacco,” indicò il pesante attrezzo appeso con una catena vicino alle altre macchine e tirò fuori delle fasce dalla borsa.
Kyungsoo lo guardò con curiosità mentre si avvolgeva le fasce intorno ai polsi e alle nocche, “A cosa servono?”
“Supporto, per non farmi male alle articolazioni,” quando ebbe finito, fece un po’ di stretching per le braccia e andò verso il sacco, “Alcune persone pensano che fungano da cuscinetto; sbagliano.”
“Immagino di essere uno di loro,” commentò Jongin tornando al tapis roulant, aspettando che Kyungsoo salisse sul proprio prima di cominciare.
“Come sono gli esami per te?”
“Piuttosto irritanti,” Tao parlava tra una serie di pugni e un’altra, riscaldandosi per il vero allenamento, “Letteratura coreana sarà la mia morte.”
“Che anime povera.”
“Com’è che incontri così tanti idol?” interruppe Kyungsoo, lasciando che la propria curiosità prendesse il sopravvento, “Scusa, ma sembra molto improbabile che una persona incontri per coincidenza così tante celebrità. Anche ora sembra piuttosto strano. Ti ha mandato un messaggio Jongin?”
“Wow hyung, non giri intorno alle cose.”
“Beh e se fosse un sae-”
Un pugno particolarmente rumoroso lo zittì. Si voltarono e videro il sacco oscillare e Tao ancora immobile in posizione, i pugni contratti che diventavano più bianchi con il passare dei secondi. Il suo viso, però, rimase impassibile, in contraddizione con ciò che il suo corpo mostrava.

La mente di Tao si lanciò in una miriade di pensieri confusi. Era stato messo all’angolo dalle fan di ogni singolo idol che avesse incontrato, tutte che lo accusavano di essere uno stalker e che lo minacciavano di fargli male se non li avesse lasciati in pace. Nessuno sembrava credere che fosse pura fortuna, o che fossero i loro amati idol a cercare lui.
Poi i suoi pensieri passarono a Kris. E se il ragazzo avesse pensato che fosse uno stalker? O un saesang, come venivano chiamati. E se Kris avesse passato del tempo con lui per tenerlo d’occhio? E se avesse raccolto abbastanza informazioni per farlo allontanare? Ma tutto questo non aveva senso, chi avrebbe voluto passare volontariamente del tempo con il proprio potenziale stalker?
Cosa voleva Kris?

“Forse dovrei tornare un altro giorno.”
“No Tao, non andartene. Non intendeva in quel senso,” sospirò Jongin, “Kyungsoo hyung è solo molto cauto. Viene istintivo essere diffidenti delle persone che appaiono nella nostra vita e che non hanno niente a che fare con il mondo della musica.”
"Non è abbastanza il fatto che sia un membro della famiglia di Luhan?"
Kyungsoo guardò Jongin, confuso, " È imparentato con Luhan?"
"Sì, sono… lontani cugini."
"Oh, mi dispiace."
Tao scrollò le spalle, il danno mentale ormai è fatto, e riprese a colpire il sacco blu, "Non ti preoccupare. Anche io sono rimasto scioccato quando ho scoperto chi era dopo che ci siamo conosciuti."
"Non te ne sei mai accorto prima?"
Jongin rise, "No, a quanto pare l’unica persona che ascolta è Kris."
"Ah," gli occhi del cantante si spalancarono per l’eccitazione, "Ci esibiremo insieme per lo special stage di MNet! Potrei parlare con il mio manager per darti un pass per il backstage come mio-"
"Nostro ospite. Se siamo in due a chiedere è più probabile che lo lascino passare," Jongin fece un occhiolino, "Così potresti incontrare Kris."
"E sottopormi ad un’altra umiliazione? No, grazie."
"Aw, stai parlando di quello che è successo a Weekly Idol?" ridacchiò maliziosamente, "Ho sentito che quell’episodio è stato tra i più visti per una settimana."
Tao grugnì, questo significava che più persone stavano venendo a conoscenza dell’accaduto e per lui sarebbe stato ancora più difficile nascondersi, "Kyungsoo ge, apprezzo l’offerta, ma se sei preoccupato che mi sia offeso non pensarci più. Preferisco non attirare più attenzione di quanta già non ne riceva."
"Ma non è che ti devi esibire o niente del genere; stai nel backstage!"
"E troverei comunque un modo per rendermi ridicolo. Molto probabilmente sbattendo la testa su una sedia quando mi inchino, o strillare come una quindicenne, o rompergli una mano quando gliela stringo..." o rivelando che è il nipote della mia vicina, o peggio, finì mentalmente, ricominciando ad allenarsi. Kyungsoo sbuffò, guadagnandosi una pacca da parte Jongin.
"La prossima volta allora, eh?"
Tao annuì in silenzio, non prestando loro attenzione per il resto del tempo passato in palestra. Si mise le cuffiette e si perse nel ritmo di Wolf.

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Il colpo alla porta del suo appartamento alle undici del mattino fu tutto fuorché piacevole e fece imprecare Tao sottovoce mentre si trascinava a rispondere. Quando aprì la porta, ci mise un po’ a realizzare chi fosse dall’altra parte di essa.
"Hey," Kris lo salutò allegramente, gli occhi nascosti da un nuovo paio di Ray Ban  e la testa nascosta da una cuffietta nera. Tao sbatté le palpebre e lo fissò per un paio di secondi. Si pizzicò la coscia in modo discreto per assicurarsi che non stesse sognando.
"Non eri qui proprio ieri per cena? E il giorno prima per lamentarti del tuo allenatore?" lo prese in giro un poco, sapendo quanto Kris si sentisse in colpa ogni volta che lo ‘disturbava’.
"Già, beh, ho davvero bisogno del tuo aiuto. Riguarda la musica e il rap quindi ho immaginato saresti stato interessato "
Il ragazzo si accigliò, "Aspetta un attimo… mi sto ancora svegliando."
Il sorriso di Kris non si spense, "Forse dovresti bere un po’ di caffè?"
"Forse dovrei..." Tao tornò nell’appartamento tenendo la porta aperta in modo che lo seguisse, l’unica cosa che aveva in testa in questo momento era caffè, caffè, caffè.

Dormire faceva parte della lista ‘Cose importanti nella vita’ di Tao, proprio accanto alla musica di Kris. Non era molto bravo a processare nuove informazioni fino a che non avesse avuto la propria dose di caffeina; che poi, era la storia di ogni studente del college di Seoul.
Mentre il bollitore preparava una nuova caraffa di caffè, Kris spiegò il motivo della sua visita, "Oltre alla pallacanestro, ho altre responsabilità di cui prendermi cura. Per esempio, dei progetti per le mie lezioni di teoria della musica. Ho bisogno di… scrivere una canzone e presentarla, o trovare un altro cantante che la presenti."
Cazzate, pensò Tao, ricordandosi come il suo coinquilino che si stava laureando in musica si lamentasse di diverse scale e chiavi durante le loro pause pranzo, "Oh davvero?"
"Già, pensavo di sentire la tua opinione."
"La mia opinione? Perché? Non so un cazzo di musica."
"Beh, abbiamo gli stessi gusti, quindi potresti dirmi se c’è qualcosa che non suona bene e cose così."
Tao annuì pensosamente, e la macchinetta del caffè fece ‘beep’. Ne versò una tazza per sé e una per Kris, bevendo il proprio nero e mettendo la panna che aveva comprato Baekhyun in quello dell’idol, "D’accordo, fammi vedere."

Kris prese il proprio zaino e ne estrasse una vecchia cartellina nera. Baekhyun entrò in cucina proprio mentre il rapper la stava facendo scivolare sul tavolo e guardò i due con sospetto, "Jiaheng? Quando sei arrivato?"
"Un paio di minuti fa. Spero non ti dispiaccia."
Tao e Baekhyun incrociarono lo sguardo per un istante, prima che un piccolo ghigno sorgesse sulle labbra del più grande, il quale scosse la testa, "Niente affatto."
"Jiaheng ha bisogno di aiuto con una canzone per lezione," Tao sollevò il foglio.
"Oh? Che materia? Anche io sono uno studente di musica, magari potrei darti qualche consiglio."
Kris sembrò esitare, "
È s-solo una materia. È una canzone rap -"
"Non contate su di me," proprio come era venuto se ne andò, e Tao non riuscì a trattenere la risata che gli stava crescendo in gola.
"La sola musica rap che piace a Baekhyun hyung è quella di Chanyeol, per il resto perde completamente interesse," spiegò il più piccolo, "Allora, iniziamo?"
"Certo, ti faccio sentire il ritmo," Kris cercò nel telefono e fece partire una base strumentale che Tao non aveva mai sentito.

Qualcosa simile a eccitazione bruciò nel suo petto quando si rese conto che Kris stava scrivendo una nuova canzone e che la stava mostrando a Tao prima che ad ogni altro fan, probabilmente anche prima che alla propria compagnia. Poi si ricordò che Kris stava aspettando una sua opinione e tossicchiò velocemente, "A-allora come fa il testo?"
"N-non so esattamente cantare, ma te la posso canticchiare se ti aiuta."
Tao annuì ancora, e si morse la guancia per evitare di ridere quando Kris cominciò a mugugnare quello che presuppose fosse il primo verso. Una volta che ebbe un’idea generale cominciò a rappare a bassa voce.

Quando arrivò al ritornello, si fermò e aggrottò le sopracciglia, "Non è tutto rap, giusto?" non ricevendo alcuna risposta, sollevò lo sguardo e notò che Kris lo stava fissando, "Cosa c’è?"
"Niente, solo che non sapevo sapessi rappare..."
"Non lo so fare, non proprio," Tao scrollò le spalle, "Allora, ho ragione?"
"Huh? Oh, sì. Dovrebbero esserci diversi stili di musica."
"In questo caso," si voltò sulla sedia e gridò, "BAEKHYUN!"
"COSA?"
"VIENI QUI!"
"UGH!" Baekhyun tornò sbattendo i piedi, "Cosa c’è ora?!"
"Parte cantata."
"Com’è il ritmo?" tirò una sedia accanto a lui e studiò il testo, " È molto buono..."
"Già, molto da lupo, ma immagino che quella sia l’intenzione?" Tao si sporse sul tavolo e fece ripartire la base sul telefono di Kris, "Ge, cantala per me."
"Questa parte?"
"Sì, vado prima io."
E in questo modo, i tre passarono il resto del pomeriggio modificando e cantando la nuova canzone di Kris. Baekhyun dovette andare via prima per lavoro, dando modo a Tao di criticare e complimentare il suo testo senza essere preso in giro. Eppure, Tao continuava a non avere idea del perché fosse venuto da lui. Certamente era lusingato, ma anche confuso. Solo…
"Perché?"
Kris sollevò lo sguardo dopo aver finito di riscrivere una parte del secondo verso, "Cosa?"
"Perché hai chiesto il mio aiuto? Sono sicuro che ci siano altre persone nel tuo… corso che hanno più esperienza di me. Quindi perché?"
"Mi crederesti se ti dicessi che l’ho usato come scusa per passare del tempo con te?"
Tao lo guardò impassibile, "No. Soprattutto visto che vivo accanto a tua nonna, quindi puoi venirmi a trovare letteralmente ogni volta che vuoi."
"Beh tra poche settimane sarò davvero impegnato e non avrò tempo per… spiegarmi, diciamo così."
Questo catturò l’attenzione di Tao, "Che vuoi dire?"
Il più grande scrollò le spalle, disegnando piccoli cerchietti sul foglio davanti a sé, "Lo capirai quando… beh… quando lo scoprirai. Non preoccupiamocene troppo ora."
"Okay..." Le sue parole ambigue, però, fecero preoccupare Tao ancora di più. Aveva scoperto che Tao sapeva di lui? Voleva vedere quanto ancora avrebbe potuto portare avanti questa farsa? No, in tal caso non sarebbe stato spaventato da Tao? Era praticamente il suo più grande fanboy, chiunque sarebbe stato spaventato, no?

"Allora, ho visto che hai incontrato Kai e D.O. " il nuovo argomento di Kris riscosse il ragazzo dai proprio pensieri.
"Cosa?"
"Sai, su twitter."
Tao era ancora confuso, ma poi si ricordò dell’incontro avvenuto due settimane prima e annuì lentamente, "Giusto, me n’ero dimenticato."
"Sei amico di D.O.?"
"Dici Kyungsoo, giusto?" Kris annuì, gli occhi puntati sulla penna mentre la faceva roteare tra le proprie dita. Ovviamente era un po’ impacciato e finì per lanciarla nella tazza di Tao. Il ragazzo rise e gliela porse, ma Kris non la riprese. Aggrottando le sopracciglia la posò sul tavolo e si alzò per buttare il caffè ormai freddo, "No. Se ti stai chiedendo perché siamo abbracciati, è perché stava cadendo e l’ho afferrato. Perché, le sue fan sono arrabbiate con me?"
"Stava cadendo?"
"Già, Jongin l’ha spinto troppo forte e ha perso l’equilibrio. Sono stato allenato ad avere buoni riflessi," Tao si appoggiò al bancone e ghignò, "Geloso?"
Tao lo vide sollevare le sopracciglia, "Cosa? Io? Geloso? No, cosa te lo fa pensare?"
"Stai stringendo il foglio parecchio forte," indicò l’angolo ormai spiegazzato del testo, "Va tutto bene, non a tutti capita di abbracciare un idol."
"Immagino abbia ragione," Kris si alzò, lasciando il foglio sul tavolo e avvicinandosi a Tao con un mezzo ghigno.
Un sorriso si allargò sul viso di quest’ultimo mentre indietreggiava dall’altra parte del tavolo, "Yah, cosa stai facendo?"
"Tu che pensi?"
"Penso ti voglia vendicare perché sei geloso," continuarono a camminare in cerchio come lupi, studiandosi a vicenda, ma la serietà, o meglio la mancanza di essa, fu rovinata dall’urlo acuto che lanciò Tao quando Kris si avventò su di lui. Nel tentativo di rallentarlo, Tao tiro le sedie davanti a sé e corse nel soggiorno.
Sentì il biondo inciampare e rise, fino a che il proprio piede non rimase impigliato nella coperta che Baekhyun aveva lasciato sul pavimento. Cadde a terra con un tonfo e venne velocemente coperto da un’ombra. Kris era più o meno riuscito a scavalcare il divano ed era atterrato accanto a lui.
Tirò Tao seduto tra le proprie gambe e circondo i suoi fianchi con esse in modo che non potesse scappare. Poi strinse Tao in una delicata, ma ferma, presa. Tao stava ancora ridendo e cercando di liberarsi, ma con il corpo indebolito dalle risate era inutile.
"Yah, imbroglione!" sorrise Kris, "Pensavi che un paio di sedie potessero fermarmi?"
"Beh lo hanno fatto, no?" ridacchiò Tao, "Puoi anche avere braccia e gambe lunghe, ma non sai cosa farci."
"Sì? Beh, ora so come usarle."
Prima che Tao potesse fare domande, Kris rimosse le braccia da attorno al suo collo e le portò intorno al suo corpo. Posò il mento sulla spalla del ragazzo e sospirò contento. Tao era ancora affannato dalla corsa, e diede ad essa la colpa per il battito accelerato del suo cuore.
"E questa la chiami vendetta?" chiese qualche secondo dopo.
"Già. Sto indirettamente abbracciando D.O- oof!" Kris venne interrotto da una piccola gomitata sullo stomaco, "Cavoli, hai le ossa dure."
"E tu sei debole. Se non fossi troppo stanco potrei liberarmi dalla tua presa in meno di dieci secondi. "
Il biondo spostò la testa per poter guardare Tao, "Allora perché non lo fai?"
"Stanco.... e pigro… più perché sono pigro però."
"Giusto..." i due caddero in un tranquillo silenzio, fino a che Kris non grugnì e posò la fronte sulla spalla di Tao, "Devo partire per qualche settimana. Il nostro team sta promuovendo in posti diversi."
"Che palle. Non puoi saltarlo?"
"Nah, ci sono un po’ di persone che aspettano impazienti il mio ritorno."
Tao rise e spostò le braccia di Kris, senza però disturbarsi ad alzarsi, "Anche i giocatori di pallacanestro hanno bisogno di una pausa."
"E lo dici a me... Grazie per l’aiuto."
"Prego," Tao annuì e si stiracchiò prima di alzarsi. Si voltò e si chinò in avanti, aiutando Kris a mettersi in piedi, "Lo sai che non hai bisogno di scuse per venire a trovarmi. Il mercoledì e il venerdì non mi alleno, e quasi ogni giorno finisco le lezioni alle due."
"Già, ma cosa penserebbe mia nonna?"
"Che vivi da me a scrocco, forse?" Tao rise e cominciò a pulire la cucina. I suoi occhi caddero ancora una volta sul foglio del testo quando Kris lo afferrò per rimetterlo nella cartellina, "Allora, come la chiamerai?"
"Non lo so, stavo pensando a 'Howl'?"
"Come? 'Growl'?"
"No, 'Howl'."
Tao fece un verso di disaccordo, guadagnandosi un sguardo accigliato dal maggiore, "Peccato, mi piace di più 'Growl'."
Kris annuì pensoso, "Lo terrò in considerazione allora."
"Bene," sorrise, passandosi una mano tra i capelli, "Si sta facendo tardi. Ci abbiamo lavorato per, quanto, quattro ore?"
Kris guardò l’orologio, "Così sembra, forse dovrei darti più spazio."
"Psh, gli amici non danno spazio ai propri amici. Gli danno semplicemente abbastanza tempo per respirare prima di sferrare un nuovo attacco."
"Per come lo descrivi, ci fai sembrare dei lupi."
Tao ghignò mentre apriva la porta, "'Eureureong'."
"Non puoi citare la mia canzone!"
"La nostra canzone-"

"Tao?!" Tao sobbalzò quando sentì una voce risuonare come un tuono in corridoio e rimase più che scioccato nel vedere Chanyeol in piedi fuori dalla porta della vicina. L’idol era poveramente nascosto da una cuffietta e da una felpa troppo grande.
"Chanyeol?" si accigliò quando l’idol si avvicinò. Ad ogni modo, Kris si mise tra i due e afferrò il braccio di Chanyeol.
"Che ci fai qui?" gli chiese Kris sottovoce, cercando di trascinarlo via.
"Oh, ciao amico. Scusa non ho letto il tuo messaggio prima. Stavo provando, ma non c’è nessuno a casa, dov’è andata tua nonna? Aspetta, cosa ci fa qui Tao?"
"Chanyeol-"
"Vive qui? Vivi accanto a Tao? Oh mio Dio, che coincidenza. Scommetto che sei dannatamente contento ora-"
"Chanyeol! Chiudi il becco!" gridò Kris, zittendo il rapper. Tao era lì, con gli occhi spalancati, che osservava i due parlare. Chanyeol fissò Kris scioccato mentre il maggiore lo trascinava verso la casa della nonna, aprendo la porta. Spinse il ragazzo all’interno e chiuse la porta, per poi girarsi verso Tao.
"Scusa. Probabilmente sarai molto confuso-"
"Non proprio," si sentì dire Tao, "Conoscendoti, immagino abbia senso."
Kris si accigliò e fece un passo avanti, "'Conoscendomi'?"
Quasi non voleva continuare, ma questo era troppo. Se non l’avesse 'capito’ ora sarebbe stato un idiota. Il ragazzo si avvicinò, tremando perché davvero non voleva farlo, e fece per prendere gli occhiali di Kris. L’idol era troppo sorpreso per fare qualsiasi cosa, ma lasciò che glieli togliesse.
I loro occhi si incontrarono per la prima volta, e Tao non poteva negare quanto fosse bello il rapper. Sorrise mentre Kris lo fissava, e gli prese una mano per dargli gli occhiali.
"Sono un grande fan Kris," sorrise, "Puoi smettere di fingere ora. Direi che spero che il tuo prossimo album faccia il botto, ma so già che sarà così."
"Tao-"
"Scusa se ti ho mentito, ma non sapevo come avresti reagito se avessi saputo che l’avevo scoperto. Ma… penso di saperlo ora. Oh, e non dirò a nessuno della canzone-"
"Zitao," il tono e la lingua di Kris cambiarono quando afferrò il braccio di Tao prima che il ragazzo potesse indietreggiare ancora, e il suo sguardo si fece più duro, "Smettila. Qualsiasi cosa tu stia pensando ora, smettila."
"E cosa sto pensando?" Tao sentì una porta aprirsi e vide Chanyeol osservarli.
"Non lo so, ma quello che mi stai dicendo mi fa credere..."
"Devo andare. Ho delle cose da fare," Tao si ritrasse e andò verso la porta.
"Tao!" gridò Kris, ma il ragazzo si era già rifugiato dentro. Si assicurò che la porta fosse chiusa a chiave e che le tende fossero tirate prima di entrare in soggiorno. I suoi occhi si posarono sul disordine che avevano fatto mentre si rincorrevano e sospirò.

--

"Quindi... Jiaheng è Kris," ripetè Baekhyun quella notte, gli occhi distanti mentre sedeva immobile sul divano.
"Non c’era bisogno che te lo dicessi io comunque," Tao sedeva accanto a lui. La TV era accesa, muta, dando loro tempo per pensare. Baekhyun aveva notato il cambio di umore di Tao il momento stesso che aveva messo piede in casa, ma sapeva che era inutile fare domande quando era così.
Alla fine aveva raccontato a Baekhyun ciò che era successo e chi fosse Jiaheng, ma il maggiore non reagì come pensava avrebbe fatto.
"Immagino che più o meno lo sapessi già..."
"Davvero?"
"Già," la testa di Baekhyun ruotò di lato e guardò Tao con un mezzo sorriso, "Non vedi spesso sopracciglia come le sue."
I due risero fino a perdere il fiato. Tao dava la colpa alla stupidità di Baekhyun, mentre il maggiore pensava davvero che quello che aveva detto fosse divertente. Rimasero seduti in silenzio, gli occhi fissi sulla TV.

"Sai," iniziò Baekhyun, cambiando leggermente posizione, "Anche gli idols sono persone. Forse voleva semplicemente un amico?"
"In qualche modo non riesco a capacitarmene."
"Perché no?"
"Perché eravamo davvero… vicini quando passavamo del tempo insieme," Tao sospirò, "Perché Kris è Kris e io sono... beh..."
"Tu sei tu. Sei un cazzuto praticante di arti marziali, sei un ragazzo con il viso da assassino e la mentalità di una ragazzina di 16 anni, che piange durante i film per femminucce-"
"Hey-!"
"Probabilmente sei l’unica persona che conosco che abbia la miglior fortuna al mondo," continuò Baekhyun, "Sei qualcuno che non si lascia influenzare da quello che dice la gente, e sei un idiota che probabilmente si è autoconvinto a smettere di essere l’amico, o qualcosa di più, del proprio rapper preferito-"
"Vedi è questo il problema," Tao lo interruppe ancora, lanciando al maggiore un’occhiata che significava ‘chiudi il becco’, "Io non… penso di voler essere suo amico. È questo che mi confonde Baek, e onestamente mi spaventa come le cose stessero andando tra di noi. Ma se fossimo qualcosa di più... è impossibile."
L’espressione di Baekhyun si addolcì e sospirò, "E questo è un qualcosa con cui non posso aiutarti, che ci creda o no."
"Lo so, scusa se sono così confuso hyung."
"Non pensarci. Lasciamo questi problemi a domani e passiamo il resto della serata guardando Running Man. Voglio vedere il nuovo episodio con le 2ne1 da quando è stata rilasciata l’anteprima e niente mi impedirà di vederlo ora."
"Dio, sei proprio un fanboy," rise Tao, alzandosi.
"Potrei dire la stessa cosa di te, e ora stai zitto e renditi utile portandomi una ciotola di patatine. Una ciotola grande, non quella merda per bambini!"

--

"Il mondo mi odia," decise Tao quando aprendo la porta tre giorni dopo si ritrovò faccia a faccia con sei persone diverse, tutte vestite in modo sospetto ma con lo stesso identico sorriso. (Chanyeol continuava ad essere il più inquietante.)
"Allooooora, ci fai entrare? Sai, è un po’ rischioso per tutti noi essere visti fuori così," chiese Jongin, spingendo Tao da parte prima di correre e buttarsi sul divano. Tao sgranò gli occhi, si era dimenticato che Baekhyun stava dormendo lì da tre notti, a causa di una maratona di diversi drama e variety show. Sentì un tonfo, seguito da un acuto 'Porco cazzo, togliti di dosso!' e da degli acuti gorgoglii.
"Hai portato una ragazza a casa Tao?" rise Chen, mentre entrava con Chanyeol e Kyungsoo alle spalle.
"No... è solo il mio coinquilino."
"Oh quello di cui mi hai parlato alla riunione?" sorrise Luhan, tirando Sehun, "Lo voglio conoscere."
"Tao!" gracchiò Baekhyun e il ragazzo corse in soggiorno. A Jongin non sembrava importare che fosse seduto sopra Baekhyun, ma quest’ultimo era leggermente scioccato e quasi senza parole alla vista degli idol attorno a sé.
"Hey Baek," sorrise Tao, "Dunque… queste sono le persone che ho incontrato..."
"'Baek'? Baekhyun?" Chanyeol sorrise, "Hey, ti piaccio, vero?"
"Tao, hai 30 secondi per spiegarmi perché ci sono degli idol a casa nostra prima che ne rapisca due e venda i restanti su ebay," disse Baekhyun, il viso rosso mentre fissava Jongin appollaiato sulle proprie ginocchia.
"Amico, questo divano sì che è comodo," sorrise Jongin, "Ma c’è un motivo per cui siamo venuti qui."
"Già, non scaldarti troppo Phoenix," Chanyeol diede una pacca alla spalla del ragazzo, facendo irrigidire Baekhyun.
"Phoenix?" chiese Tao accigliato.
"Il nome del mio fan club."
"Oh."
"No davvero, per quanto ami avere persone famose in casa mia, mi piacerebbe sapere il perché," Baekhyun guardò male Tao per aver cambiato discorso.
"Beh in parole povere, stiamo rapendo Zitao per portarlo al MNet," sorrise Luhan, "Se non ti dispiace, ovvio."
"Lasciate Chanyeol qui e Tao è tutto vostro."
"Ge!"
"Io ci sto," Chanyeol spinse via Jongin e si sedette accanto a Baekhyun, afferrando il controller della PS3, "Giochi ai video game? Quali avete?"
"Yah!" gridò il ballerino, "Bel tentativo Chanscemo ma hai un’esibizione a cui partecipare."
Il rapper aggrottò le sopracciglia, "Giusto... la prossimo volta… o potrei semplicemente saltarla."
"Chiudi il becco," esplose Tao, "Nessuno starà qui e nessuno mi rapirà. E poi perché dovreste farlo?"
"Questa, amico mio, è una sorpresa-"
"Perché Kris è depresso e sappiamo che ha qualcosa a che fare con te, grazie a Chanyeol che non sa tenere la bocca chiusa, quindi vogliamo provare ad aggiustare le cose prima di salire sul palco per esibirci," rispose apatico Sehun, guardandosi intorno per cercare qualcosa nell’appartamento che potesse essere legato a Luhan o al suo passato da bambino.
"Sehun-ah, se stai cercando sue foto da bambino allora sei sfortunato perché non ho nemmeno le mie," lo guardò male Tao, "E vi aspettate davvero che creda che Kris è depres- Aspettate, quindi sapete tutti cosa è successo?"
"Non ho risparmiato neanche un dettaglio," rise Chanyeol mentre cominciava una partita con Baekhyun.
"Allora non dovreste essere contenti?"
Jongin, che era ancora sdraiato sul pavimento, aprì gli occhi e guardò Tao; la sua espressione era vuota di qualsiasi emozione, "Perché dovremmo essere felici quando il nostro amico è triste?"
Questo prese Tao in contropiede, "N-non è colpa mia-"
"Oh sì che lo è," si intromise Kyungsoo, "Ho l’impressione che le tue azioni siano state in qualche modo influenzate da quello che ho detto la volta che ci siamo incontrati."
"Cosa?" Tao aggrottò le sopracciglia, "Certo che no-"
"Cosa gli hai detto?" lo interruppe Baekhyun, mettendo in pausa il gioco e ignorando il lamento di Chanyeol.
"P-potrei averlo accusato di essere un saesan-"
"Allora sì, hai incasinato la mente del mio amico," riprese il gioco prima di continuare a parlare, "Tre giorni fa continuava a paragonare se stesso e il suo ‘status’ di fan con Kris come idol. Non è stato bello e non l’ho mai visto dare così tanta importanza a quello che pensa la gente."
Kyungsoo chinò la testa, "Mi dispiace tanto."
"Ma aggiusterai le cose giusto? Quindi non c’è motivo per essere dispiaciuto."
Tao sbuffò arrabbiato e pestò un piede a terra, "Dannazione, non c’è niente da aggiustare! Semmai dovrebbe essere Kris ad essere arrabbiato con me! Per tutto il tempo ho saputo chi era e non ho detto niente!"
"Lo sapevi?" Luhan sbatté le palpebre, "Davvero?"
"Sì, l’ho scoperto dopo che Chen mi ha inseguito a Gangnam -"
"Davvero? Cavolo, allora è Kris lo stalker," si accigliò Chen, "Ragazzi, ci siamo preoccupati delle fans per tutto questo tempo, ma ci siamo dimenticati che anche gli idol possono essere inquietanti-"
"Yah! È una cosa seria!" scattò Sehun, "Kris si sta comportando in modo così strano, dobbiamo risolvere la situazione prima che si esibisca."
"Non penso che lasci che una cosa del genere interferisca con il suo lavoro," commentò debolmente Tao, sedendosi vicino a Baekhyun.
L’espressione di Sehun si incupì, "Allora non conosci affatto Kris. Hyung, spegni quel dannato gioco, il rumore ci fa distrarre."
Chanyeol si imbronciò quando Baekhyun spense la console e si girò verso Tao, "Senti Taozi, da quanto tempo mi conosci?"
"Da quando siamo bambini-"
"E ti fidi di me?"
"Ciecamente," rispose senza esitare, "ma hyung-"
"Allora fidati di me quando ti dico che sei un idiota e che dovresti andare con questi ragazzi a sistemare le cose. Stai pensando troppo. Non è che stai vendendo la tua anima a Kris. No seriamente, questa è la cosa più stupida su cui siamo stati in disaccordo."
"E se-"
"Tao." Lo interruppe Luhan, "Andiamo e basta."

Chanyeol si alzò e si stiracchiò. Mentre Tao era impegnato a immaginarsi possibili, terribili situazioni nella propria testa, il rapper lo afferrò per il braccio e lo tirò su dal divano. Gli altri idol lo spinsero verso la porta mentre Chen la apriva, un’espressione annoiata sul proprio viso. Quando Tao si rese conto cosa stessero facendo, erano ormai già sulle scale, "Ragazzi!"
"Divertiti Tao!" gridò Baekhyun dalla finestra, "E non tornare prima di aver sistemato tutto!"
"Lo sai, per essere un fan il tuo coinquilino è piuttosto calmo," Chanyeol sorrise e salutò Baekhyun.
Tao rise e scosse la testa, "Credimi, ora avrà un esaurimento nervoso e passerà il resto della giornata a fissare il controller che hai toccato."
"Davvero?"
Il cellulare di Tao vibrò con una foto del controller sul tavolino e il messaggio, "Quando questa situazione seria sarà conlusa dimmi cosa faRE CON QUESTO "

--

D’accordo, fatemi capire bene. Un gruppo di persone mi ha preso da casa e mi ha portato ad uno show musicale perché il loro amico era depresso visto che ho impedito che la nostra relazione potesse andare avanti. Ad ogni modo, sono giustificato quando dico che se continuiamo a vederci potrebbe essere rischioso sia per la sua carriera che per il mio benessere- aspetta perché sto parlando come se avessimo iniziato qualcosa insieme? Dio, tutto questo è ridicolo, ci credo che le persone non vogliono che stia vicino a me-

"A cosa stai pensando Tao?" chiese Kyungsoo, notando che il ragazzo era caduto in un sospettoso silenzio.
Tao scrollò le spalle, "A come implorare la corte, nel caso venissi denunciato dal fanbase di Kris."
"Oh Dio," grugnì Luhan, cercando di gettare la testa indietro ma fallendo quando una truccatrice la spinse in avanti. Tao gli fece una linguaccia prima di ricordarsi dove fosse.
"Perché condividete tutti un camerino? L’ultima volta che ho controllato fate tutti parte di tre compagnie diverse."
"Ci esibiamo insieme per lo special stage di MNet," rispose Sehun, studiando l’eye-liner che gli stava mettendo la truccatrice, "Non è un po’ troppo spesso?"
"Sarà difficile da vedere con le luci, quindi devo farlo più scuro per farlo risaltare," spiegò con calma, poi si voltò verso Tao, "Ok, tocca a te."
"Cosa? Non mi devo esibire," Tao scosse velocemente la testa, "Sono solo un passante rapito da casa propria da questi lunatici."
La donna si accigliò, "Hai mai pensato di fare delle audizioni? Sono sicura che abbia il look e il fisico giusto per fare il modello o qualcosa del genere."
"No, sono contento della vita che conduco ora."
"Che martire," Chen alzò gli occhi al cielo, guadagnandosi un’occhiataccia dal ragazzo.

"Ragazzi! " gridò Jongin, spaventando tutti quando entrò nella stanza, "Non riesco… a trovare Kris."
"Cosa?!" gli occhi di Kyungsoo si spalancarono, "Che vuoi dire? Non è nel suo camerino?"
"Voglio dire che non è nel suo camerino, né nella sala prove, né in bagno, né da nessuna parte."
"Merda, non possiamo cercarlo tutti. Dobbiamo fare la prova microfono!" sospirò Luhan, "Immagino dipenda tutto da te Tao."
"Cosa? Perché io?"
"Perché probabilmente sei la ragione per cui si sta nascondendo," Jongin imprecò sottovoce, lanciando il cellulare sul divano, "Non risponde al telefono. Il suo manager è incazzato perché se n’è andato. Se non sale sul palco, siamo spacciati."
"Ti prego Tao," Chanyeol lo afferrò per le spalle e lo guardò implorante, "Trovalo, risolvi le cose, e riportalo da noi."
"Pensate davvero che mi darà ascolto? Non pensate che stia esagerando-"
"Basta dubitare di lui!" esplose Sehun, "Trovalo e basta! Dio Tao, non ti rendi davvero conto dell’effetto che hai sulle persone, che hai su di lui. Smettila di temporeggiare e riporta qui il suo culo!"

La stanza cadde nel silenzio; sia le coordi-noonas che gli idol guardarono il maknae imbambolati. Tao non sapeva come rispondere, ma il suo corpo fece il proprio lavoro e ben presto si ritrovò ad uscire dalla stanza, sbattendosi la porta alle spalle.
Sehun si gettò sul divano, strofinandosi gli occhi fino a che la donna accanto a lui non gli schiaffeggiò via le mani e lo rimproverò per aver rovinato il makeup. Gli altri lo fissarono scioccati, non sapendo cosa dire.
"Sehun-ah..." cominciò Luhan, posandogli una mano sulla spalla, "Stai bene?"
"Neh hyung, solo che… come fanno quei due ad essere così fottutamente ottusi?" sospirò.
"Beh… ricordami di chiamarti quando sto parlando con i nuovi trainees," rise Jongin, "L’hai fatto uscire di qui più veloce di un coniglio che rincorre il proprio cibo."
"Hyung. No."
"Cosa? Penso sia una analogia piuttosto buona-"
"No."
Mentre gli artisti continuavano a litigare, Tao si rese conto che probabilmente avrebbe dovuto chiedere una mappa dello studio o qualcosa del genere perché diamine, mi sono perso.
Fortunatamente si era ricordato di indossare il pass che gli aveva dato Kyungsoo perché stava ricevendo diverse occhiate strane dal team di produzione del MNet e gli venne chiesto cosa ci facesse lì dietro almeno cinque volte.
Jongin ha detto che non rispondeva alle chiamate, pensò Tao, tirando fuori il telefono, "Alla mia riponderà...?"
"Hey, non sei Tao?" il ragazzo sollevò lo sguardo e incrociò quello di un altro ragazzo, truccato per un’esibizione, con i capelli castani sistemati all’indietro e guance paffute, "Oh ti conosco!"
"Sfortunatamente io no."
" È tutto okay, a volte nemmeno io mi conosco," Tao si aspettava un ‘sto scherzando’, ma quando non arrivò cominciò a preoccuparsi per l’idol, "Puoi chiamarmi Xiumin. Che ci fai qui dietro?"
"Sto cercando Kris, l’hai visto?"
"Umm, no? Beh, l’ultima volta che l’ho visto era fuori. Ma non so se sia ancora lì."
"Va bene, grazie."
Xiumin sorrise e annuì allegro mentre Tao correva in fondo al corridoio. Con gli occhi studiò ogni porta fino a che non trovò quella con sopra scritto 'Exit' e si catapultò fuori. La porta sbatté contro il muro facendo sobbalzare le persone nel vicolo. Tao sorrise dispiaciuto e si guardò attorno. Nessun segno di Kris.
"Posso aiutarti?"chiese uno di loro, notando l’affanno di Tao.
"Hai visto Kris? Sai, capelli biondi, sopracciglia che sembrano provenire da un orsetto arrabbiato?"
"Sopracciglia da orsetto arrabbiato?" rise accigliandosi, "Questa è nuova. Aspetta, sei il ragazzo di cui stava parlando."
"’Stava parlando’? Quindi era qui?"
"Già, l’hai mancato per un soffio. Credo sia tornato nel suo camerino."
"Fantastico, grazie," Tao si inchinò e rientrò, non prima di sentire un ‘non sapeva davvero chi fossi'. Ad ogni modo, non arrivò molto lontano prima di rendersi conto di non avere idea di dove fosse il camerino e chiamò Jongin.
"Pronto-"
"Dov’è il camerino di Kris?"
"Ho già controllato, non c’era-"
"Dove. È?"
"Stanza 365, c’è il suo nome sopra. Difficile da non vedere."
Tao grugnì, "Come se questo potessi aiutarmi. Non ho nemmeno idea di dove mi trovi, cosa ti fa pensare che il numero di camerino possa aiutarmi a... oh..." si interruppe, notando la porta accanto. C’era un cartello con la scritta '365- Kris' e un piccolo simbolo di drago sotto il suo nome, " È stato facile."
"Non incasinare tutto Tao. Parlaci e basta."
"Farò del mio meglio," riattaccò, senza aspettare una risposta, e afferrò la maniglia della porta. Si fermò dall’aprirla con forza, catapultarsi dentro e fare un cazziatone a Kris. Era ancora confuso da tutta questa situazione. Kris era un idol con milioni di fan, ovviamente con molti amici, e che stava vivendo il proprio sogno. Perché l’incontro con Tao avrebbe dovuto colpirlo così tanto?

Tao deglutì a fatica, non sapeva cosa stava facendo, ma questo non lo fermò dall’aprire la porta. Quando lo fece, i suoi occhi incontrarono la schiena del rapper. Aveva la testa bassa, come se stesse guardando qualcosa che aveva in mano. Di certo non aveva visto o sentito Tao entrare, quindi il ragazzo chiuse velocemente la porta e gli si avvicinò.
Ebbe una visuale migliore attraverso lo specchio che gli stava di fronte e vide che Kris stava guardando il proprio cellulare. La sua mano esitava sullo schermo e stava decidendo cosa fare. Alla fine Kris sospirò e cliccò qualcosa.
La suoneria di Tao risuonò nella stanza, spaventando il biondo e facendolo voltare. Tao aprì il messaggio e lesse in silenzio, mentre Kris lo osservava.
"Che significa?" chiese Tao dopo un po’, sollevando lo sguardo su di lui.
"Cosa pensi che significhi?"
"'Potresti essere spaventato, ma non devi. Possiamo chiarire.'? Cosa c’è da chiarire?"
Kris sbuffò, "Non lo so, perché non me lo dici tu? Dopotutto, sei tu quello che mi ha spinto via."
"Non ti ho spinto via!"
"Allora cos’era quella merda tre giorni fa? Ti sei comportato come se quella fosse l’ultima volta che ci saremmo visti!"
"Beh ho immaginato che lo fosse -"
"Non lo era!" gridò Kris, facendo sobbalzare Tao. Guardò la porta, sperando che nessuno potesse sentire da fuori.
"Kris, la tua voce è -"
"Avevo pianificato- no, sto pianificando di passare tutto il mio tempo libero con te, voglio uscire, rilassarmi, fare qualsiasi cosa, purché sia con te. Chi ti ha dato il diritto di decidere che non possiamo stare insieme? Perché avresti dovuto pensare...?"

Rimasero in silenzio, Tao evitava il contatto visivo mentre Kris sembrava sofferente, "...Hai almeno considerato perché lo abbia fatto?"
"No, non c’è niente da considerare. Sono sicuro di non essere l’unico che lo pensa ma..." Kris si bagnò le labbra, la gola gli si stava seccando.
Tao lo guardò intensamente, aspettandosi le parole seguenti, "Non dire qualcosa di cui potresti-"
"Mi piaci."
"-pentirti..." Tao si bloccò, la mente completamente incasinata da troppi pensieri; cosa avrebbe dovuto provare? Felicità? Paura? "Ti piaccio?"
Kris annuì e si avvicinò con cautela, "E sono abbastanza sicuro di essere ricambiato."
"Non puoi Kris. La tua agenzia… le tue fan non-"
"Cosa hanno a che fare le fan con la mia vita privata? Non posso essere felice anche io? Cosa dà loro il diritto che decidere della mia felicità? Perché mi dovrebbe importare?"
"Perché a me importa! Non resterò a guardare mentre getti tutto all’aria per qualcosa che non c’è mai stato!"
"Ti importa?"
Gli occhi di Tao cominciarono a diventare lucidi, "Certo che mi importa! Ma ormai non ha più senso, sei felice quando fai musica, non buttare tutto all’aria."
"E se ti dicessi che sono più felice quando sto con te?"
"Allora ti darei del bugiardo e me ne andrei," Tao fece per afferrare la maniglia, ma Kris fu lì in un istante e gli bloccò la mano contro la porta, senza mai distogliere lo sguardo, "Yifan-"
"Non è giusto. Non è giusto per me e non è giusto per te," disse sottovoce, come se stesse parlando con se stesso, "Scommetto che non ti sei mai sentito così con Jiaheng."
" È diverso. Jiaheng era possibile. Tu sei..."
"Impossibile," concluse, poggiando la testa sulla spalla di Tao. Il ragazzo posò una mano sulla spalla del maggiore con l’intenzione di allontanarlo, ma finì col disegnare cerchi immaginari per consolarlo, "Sono la stessa persona, sai. L’unica bugia che ti abbia mai detto è stato il mio nome."
"Oh già, e la star del basket?"
"Non è una bugia vera e propria. Ero un gran giocatore al liceo."
"Lo so, ma immagino non abbia importanza. Continui a piacermi," disse Tao senza rendersene conto, e la testa di Kris scattò in su.
Il suo sguardo si fece più duro e gli afferrò le spalle, "Allora perché non possiamo almeno provare? Non sai cosa potrebbe accadere. Nessuno lo sa, ma possiamo scoprirlo solo se ci proviamo."
"E finire con il cuore spezzato?"
"Chi dice che andrà a finire così?"
Tao scosse la testa, "Non farlo."
"Non sto facendo niente perché tu non me lo permetti. Cosa hai detto prima? Gettare tutto all’aria per qualcosa che non c’è mai stato? Non so te, ma io credo che qualcosa sia decisamente accaduto."
"Lasciami andare," disse piano Tao, afferrandogli il polso.
Kris non sembrava intenzionato a farlo, ma alla fine lo lasciò e si poggiò alla porta, "Non te ne andrai fino a che non avrò una risposta precisa."
"Vuoi dire che non me ne andrò fino a che non dirò sì."
"Se è questo quello che ci vuole."
"Che casino. Hai uno show a cui partecipare. Non mi puoi tenere qui."
"Fanculo lo show," Tao spalancò gli occhi, "Non è importante ora."
"Considerando che è il tuo comeback, direi che è dannatamente importante," Tao gli afferrò il braccio e lo strinse con forza, "Lo sai che potrei facilmente lanciarti sopra la mia spalla e uscire, vero?"
"Sì, ma non lo farai."
Tao era spaventato dalla risposta che avrebbe ricevuto, ma lo chiese comunque, "E perché no?"
"Perché ora so di piacerti," non c’era dubbio, nessuna esitazione nella sua risposta. Lo guardava con sicurezza e ghignò leggermente, "O forse lo faresti perché ci tieni troppo alla mia carriera."
"Non me ne frega un cazzo della tua carriera," sospirò Tao, "ma sfortunatamente è qualcosa che ti rende felice. Non riuscirò proprio a vincere contro di te, vero?"
"Dipende dal tuo concetto di vittoria."

Tao sospirò e guardò la porta. La sua presa si fece più debole e alla fine spostò lo sguardo su Kris. La sua espressione esprimeva rassicurazione, ma le mani gli tremavano per l’agitazione. Tao sapeva che Kris era tanto ansioso quanto lo era lui e sperava che non si sarebbe pentito della propria decisione.
Rilasciò il respiro che stava trattenendo, "Va bene."
"'Va bene'?"
"Facciamo un tentativo. Proviamo a-" Kris non lo lasciò finire. Le sue labbra furono su quelle di Tao in un secondo e il ragazzo sarebbe caduto all’indietro per la sorpresa se non fosse stato per le mani del rapper che gli tenevano il viso vicino.
Si separarono qualche secondo dopo e un sorriso si aprì sul viso del maggiore, "Non hai idea di quanto mi abbia reso felice."
"Immagino sia giusto pensare tu sia felice quanto lo sono io," sorrise Tao, e Kris lo baciò ancora. Sfortunatamente, venne interrotto quando il più piccolo si ricordò il motivo per cui fosse andato lì, "Per quanto odi che te ne debba andare, hai un comeback da fare."
"Non voglio."
"Non avresti dovuto scegliere questa data allora," Tao scrollò le spalle e cerco di ritrarsi, ma le mani di Kris si spostarono sui suoi fianchi e strinse la presa fino a che il ragazzo non lo guardò, "Cosa c’è ora?"
"Stai qui fino a che non torno. Se ti porto con me ti faranno andare via e non voglio che accada."
"Ma come vedrò la tua esibizione?"
"T.V," indicò lo schermo piatto appeso al muro, "Guarda attentamente, è la nostra canzone in fondo."
"Ora sei troppo smielato e mi stai facendo venire la nausea," Tao finse di vomitare e si districò dalla presa del rapper, il quale però gli afferrò il braccio, "Cosa?"
"Tanto per curiosità, da quanto sapevi che ero io?"
Sorrise, "Da quella volta a Gangnam."
Kris fece un suono di dissenso, "Devo migliorare coi miei travestimenti-"
"Kris! Vai!"
"Ok ok, ora vado!" si lamentò, afferrando la giaccia e avviandosi alla porta, "Guardami!"
"Lo farò!"

La porta si chiuse e Tao rimase solo. Si buttò sul divano ripensando a tutto quello che era appena accaduto. Era andato lì con l’intenzione di dire a Kris di rimettersi in sesto, ma l’aveva finita con... un nuovo ragazzo.
Solo il pensiero lo faceva arrossire. Sorridendo come un idiota, sentì la propria tasca vibrare e tirò fuori il telefono. C’erano messaggi di Jongin, Luhan, e Sehun, tutti che lo ringraziavano e che gli chiedevano cosa fosse successo.
Non si disturbò a rispondere però, e aspettò che la loro performance iniziasse. Cinque minuti dopo, vide Kris sullo schermo insieme ad altri otto ragazzi, cominciando a ballare al ritmo di... Growl?
Quindi Kris ha davvero cambiato il titolo, Tao rise mentre li guardava. I suoi occhi vennero subito attirati dalla figura di Kris e non riuscì a fare a meno di pensare che il biondo si stesse esibendo meglio di quanto non avesse fatto nei suoi precedenti comeback. Forse perché sapeva che una certa persona lo stava guardando...
Tao scosse la testa e osservò come la telecamera zoommasse su Kris. Gli ci sarebbero voluti un paio di giorni per realizzare che quello che era accaduto in questo camerino era tutto vero, ma l’eccitazione che provava ora probabilmente non sarebbe mai andata via.

Tao non sapeva se fosse sfortuna o meno, ma forse essere un ‘Radar’ non era poi così male; dopotutto, aveva trovato Kris.

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