This will Destroy You - Rivetra Week

di ThePirateSDaughter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Day 1 - Remembrance ***
Capitolo 2: *** Day 2 - Letters ***
Capitolo 3: *** Day 3 - Demons [AU] ***
Capitolo 4: *** Day 4 - Dream ***
Capitolo 5: *** Day 6 - Horror Story ***
Capitolo 6: *** Day 7 - Lies ***



Capitolo 1
*** Day 1 - Remembrance ***


Rivetra Week
 
July 13, 2014 - July 20, 2014

July 13: Survive | Alternative Theme: [Remembrance]
 



Mentre lo strattonano in avanti e la sua dignità cade a pezzi, non sente nulla.
Non sente la corda che gli sega i polsi e gli tira le braccia, forzandolo a camminare verso la fine. Non sente le urla della gente per la quale, un tempo, combatteva, non sente la sua identità che si sfascia, non sente i “traditore!” che gli piovono addosso. Non sente nemmeno la paura, quella dovrebbe essere legittima. Non sente niente. Non a quel livello.
Sente solo la sua voce, ricorda la sua voce. Ricorda la sua risata, i passi lievi, le urla. Pensa che, alla fine, è bene che non sia qui, forse è un bene che sia morta quella volta e che non sia qui ad assistere alla sua sconfitta o a lottare inutilmente perché venga liberato. Si ricorda quanto determinata, coraggiosa e forte fosse. Anche ad anni di distanza.
Non sente il cappio che gli scende a cingergli il collo. Ricorda l’abbraccio di Petra. O meglio, le volte in cui aveva sognato di abbracciarla.
Non sente la terra che gli manca da sotto i piedi quando la botola si apre, perché in quell’istante il ricordo e la realtà si scambiano di posto.
E lei è davvero lì.


 
...
questa... roba... è tutta colpa di gente *coffPhoenixcoff* che fornisce headcanon cattivissimi e allora, angst per angst in questa Rivetra Week, io ci scrivo su >_>
E' una delle storie scritte per questa Week che mi convince di meno, ma silenzio, penso che i feels ci siano e... povera la mia OTP, sì barbaramente distrutta ç_ç
A domani con il prossimo prompt :) *sevoletelasciareuncommentoiononmioffendoeh*

 

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Capitolo 2
*** Day 2 - Letters ***


Rivetra Week
 
July 13, 2014 - July 20, 2014
 
July 14: [Letters] | Alternative Theme: Fate
 


Dopo quel giorno, ne stracciò tanti, di fogli di carta.
Sentendosi stupido, avvertendo l’inutilità dolceamara dell’immaginazione non ci provò più; quei tentativi rimasero imprigionati in tre ore scarse. E nessuno avrebbe mai dovuto sapere.
 
Cara P
 
Petra,
 
Cara Petra,
Non so come tu possa volere
 
Cara Petra,
Vuoi sul serio dedicare la tua vita a uno com
 
Car
 
Signor Ral,
 
Egregio Signor Ral,
Poniamo caso io non sia il Sold
 
Signor Ral,
non mi interessa se Lei sia d’acc
 
Signor Ral,
Sua figlia e io abbiamo parlato di una questione importante. Se non Le è di troppo disturbo, desidererei stabilire un incontro
 
Dopo quel giorno, ne stracciò tante, di lettere.

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Capitolo 3
*** Day 3 - Demons [AU] ***


Rivetra Week
 
July 13, 2014 - July 20, 2014

July 15: [Demons] | Alternative Theme: Flowers

“Sbagli, stupida piccola umana”
Rivaille batte le palpebre un’altra volta e iride e cornea spariscono, inghiottiti in un nero totale ed uniforme. Petra deglutisce, mentre serra la presa sul testo sacro. La pagina è fragile, quasi totalmente consumata dal tempo e minaccia di sbriciolarsi. Si impone di resistere, mentre Rivaille – o meglio, un mostro con la faccia di Rivaille - piega la testa di lato e sogghigna, il sangue che gli cola giù dalla tempia, gli occhi di nuovo normali e, dentro, così simili ai suoi.
“La povera piccola Petra Ral non ha le palle di uccidere il povero piccolo Rivaille” sghignazza sottovoce, leccandosi le labbra “La povera piccola Ral non vuole uccidere il povero Rivaille, perché lei ama tanto il povero piccolo Rivaille, non è vero?”
“Stai zitto” sbotta Petra. Non ha intenzione di lasciarsi soggiogare, non lo farà. Ma le parole del demone sono miele e veleno e sa di non doverle ascoltare; ma non ci riesce.
“Sai qual è la verità, stupida piccola idiota? Aah, la verità. A voi umani piace così tanto. Vedi, qui ci sono due aspetti della verità…”
Come diamine era successo? Perché lui, tra tutti? Da quando – quand’era iniziata, esattamente?- quei bastardi di demoni vagano sulla Terra, seminando caos e possedendo persone innocenti, tutto è sprofondato in una paura ignota, segreta, che striscia senza lasciar sapere quando avrebbe colpito. O almeno, così la vede Petra, perché lei sa. Tutti quei crimini ed uccisioni inspiegabili al resto del mondo hanno uno chiaro responsabile, qualcuno che lei, da cacciatrice di creature sovrannaturali, conosce e riesce ad identificare. Ma perché Rivaille?
“Punto numero uno della verità” cantilena Rivaille – era così diverso – “lui non ti ama”
Exorcizamus te” inizia immediatamente a declamare Petra “omnis immundus spiritus”.
Sente il demone che tiene Rivaille sotto scacco emettere versi di sofferenza, inacerbita dalla maniera in cui la esprime, modellando la voce solitamente calma di Rivaille in lugubri rantoli gutturali, infernali. Non deve alzare la testa. Non lo deve ascoltare “Omnis satanica potestas”. Sente la sedia alla quale l’aveva legato strisciare contro il pavimento, mentre il ragazzo si contorce e solleva lo sguardo di quanto basta per controllare che sia sempre all’interno della Trappola del Diavolo che gli impedisce di scappare.
“Sono nella sua testa!” ringhia il demone “Sono nella sua cazzo di testa, stupida vacca e lo vedo chiaramente! Non ti ama, chi amerebbe mai un’inutile puttana come te?!”
Omnis incursio infernalis adversarii” Spera che la sua voce non tremi troppo “Omnis legio, omnis congregatio”. Sente il sangue cadere dalla ferita che Rivaille ha al lato della testa. E, forse, dalle altre. “et… et secta diabolica”. È un demone, solo un demone. Che Rivaille la ami o meno, cerca di convincersi, non è importante. Non deve tangerla. Va salvato.
“Punto numero due!” urla il demone “Se anche…” Si interrompe per pochi secondi, straziato “Se anche questo stronzo ti amasse, non ci sarebbe più nessuno scenario felice… per voi! I tuoi amichetti, poco prima che arrivassi, lo hanno conciato per bene! Se mi esorcizzi, lui è spacciato”.
È più forte di lei. Alza lo sguardo.
Rivaille è piegato in avanti; sa che solo le corde che lo assicurano alla sedia impediscono al corpo martoriato dalle ferite e dall’esorcismo di rovinare a terra. Ansima pesantemente,  ridacchiando quando riesce a trovare sufficiente aria. È vero. Eld e Gunther erano arrivati prima di lei. Erano arrivati con le lame capaci di ferire ed uccidere. Erano arrivati e loro non si erano fatti prendere dai sentimenti. Non da sentimenti simili ai suoi, quantomeno. Non avevano più visto Rivaillle, avevano visto il nemico ed avevano agito di conseguenza. Ma lei non può sopportarlo, non avrebbe mai potuto. Rivaille è un cacciatore eccezionale, è un loro amico, è un suo amico, è quello che… è Rivaille.
“Niente matrimonio, stronzetta” Rivaille sorride di pura malvagità; se per Eld e Gunther era stato il via libera per agire, per lei è solo qualcosa che fa male. Rivaille non sorrideva praticamente mai e vederglielo fare adesso, in quella veste… “Niente famiglia, niente amore, niente di niente. Non avrebbe nulla da darti. Nemmeno il cognome. Questo bastardo non ce l’ha…”
Seguono pochissimi secondi di silenzio, rotti soltanto dal gocciolare del sangue e dagli ansiti sempre più frequenti. Petra deglutisce di nuovo.
Ergo draco maledicte, ecclesiam Tuam securi tibi, facias libertate servire, Te rogamus, audi nos”.
Rivaille urla di un urlo di puro orrore, di una sofferenza indescrivibile, generata da un conflitto atavico. Non cessa di urlare mentre Petra giunge alla fine dell’esorcismo; non smette nemmeno quando una colonna di fumo nero gli fa spalancare la bocca per scappare fuori da lui e sparire fuori dalla finestra aperta. Man mano che fuoriesce, con orrore, Petra sente come l’odio e il dolore degradano nella sua voce, come se cambiassero di tono, mentre la sente lentamente tornare quella di Rivaille, la cui testa crolla in avanti quando tutto finisce e dell’urlo non rimane che un'eco che sbiadisce.
Petra scatta verso di lui, la paura che ora la assale con interezza, ma lo sa già. Sa già che il demone aveva ragione.
E capisce perché Eld e Gunther non si sono fatti prendere dai sentimenti.


 


Voi mi date prompts del genere sulla Rivetra Week e pretendete che io non pensi a Supernatural? MA DICO.
Per scrivere questa storia fusi presi due piccioni con una fava e scrissi sia del prompt "Demons" sia del prompt "AU" del 17 luglio ^_^.
Sì, questo è un Supernatural!AU.
Se non seguite Supernatural, vergognatevi e rimediate immediatamente :3 ad ogni modo, in Supernatural, i demoni sono creature malvage (ma va) che possiedono i corpi delle persone e compiono le peggio azioni. Si capisce che un umano sia posseduto quando gli occhi diventano completamente neri, come succede a Rivaille qui sopra. Un modo per sconfiggerli è esorcizzarli: i bastardi non resistono ed abbandonano il corpo del poveraccio che possedevano sotto forma di fumo nero. E possono essere intrappolati all'interno di un sigillo chiamato Devil's Trap [qui].
Quindi. Qui abbiamo Petra cacciatrice di demoni e Rivaille è [parallelamente a SnK] un compagno di squadra.
Boh. Non so. Ecco. Fine.
*fugge imbarazzata*

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Capitolo 4
*** Day 4 - Dream ***


Rivetra Week
 
July 13, 2014 - July 20, 2014

July 16: Heaven and Hell | Alternative Theme: [Dream]




Sembra che Petra lo trovi un preciso dovere, il fare conversazione mentre gli versa il caffè.
“So che viene coltivato nei campi a margine del Muro” racconta, inclinando il bricco verso la sua tazza “Il punto è che ci sono voci che dicono ci siano infinite scorte di caffè in polvere nei magazzini e forse tutto questo proviene solo da lì. Ma prima o poi finiranno, no?”
Finisce di versare e si raddrizza, sorridendo appena.
“L’altra notte ho sognato che si produceva in un posto lontano oltre il leggendario mare di cui parlano i libri. C’erano tante persone che lavoravano in campi immensi, alcuni cantavano delle canzoni per farsi coraggio. Erano canzoni tristi…” Si acciglia appena “Forse era per colpa dei padroni. Vede, Caporale, c’erano altre persone che li sovrastavano; nel mio sogno erano più grandi di loro, eppure così piccoli… E loro cantavano per farsi coraggio. Erano tutti uniti, uniti come noi”. Il suo sorriso si allarga.
Il sogno di Petra sfuma quando Rivaille si sveglia dal suo. Non c’è caffè, non c’è Petra. Non ci sono altri sogni. 




 
... checcazz'è 'sta roba, Pirats?
Non lo so, miei fidi ^_^" il punto è che ho avuto questa visione nonché desiderio di fare questo parallelismo reality nostra / reality di SnK, con Petra che "ci" sogna... Non so, seriously, è qualcosa di lievemente strano e non riesco a spiegarlo appieno. Però mi piace. Forse. (wat).

Tantosietecomunqueliberiditirarmifruttamarciaddossosigh.

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Capitolo 5
*** Day 6 - Horror Story ***


Rivetra Week
 

July 13, 2014 - July 20, 2014


July 18: Supposed to be Enemies | Alternative Theme: [Horror Story]


“Non è divertente, Auruo”
La situazione era completamente ridicola e Petra avrebbe preferito trovarsi in qualunque altro posto. Sapeva che, prima o poi, l’unione dei vari fattori avrebbe posto l’opportunità per una figuraccia da parte sua, ma era decisissima a far sì che non accadesse. Il buio non la spaventava, la faccia di Auruo illuminata in maniera spettrale dal fuoco da bivacco nemmeno; affrontava Titani, lei.
E nonostante tutto, quella maledetta storiella che il compagno di squadra stava raccontando le metteva i brividi. Non le erano mai piaciute le storie d’orrore, paradossalmente aveva più paura di un filo di parole che della prospettiva di danzare attorno a un mostro fatto di puro istinto per cercare di tagliargli via un pezzo di collo.
Stare seduta con il resto dei compagni di squadra non aiutava. Stare seduta alla sinistra del Caporale non aiutava. Oh, basta con le stupidaggini. Si impose di restare calma.
“Narra la leggenda” Auruo si fece più vicino al fuoco “che la ragazza morì il giorno seguente, proprio il tramonto prima delle nozze. Un immenso Titano dagli occhi di ghiaccio la catturò, nonostante lei avesse cercato di scappare, e la sbatté con forza contro una superficie di legno…”
Petra deglutì, a disagio, ignorando lo stomaco che si contorceva. Gettò un’occhiata in tralice al Caporale; strano fosse rimasto e non avesse detto una parola per tutto il tempo. Fissava un punto sopra la testa di Auruo, sovrappensiero, gli occhi appena stretti, come se non approvasse una sillaba o un minuto dei passati. O come se non gliene importasse. O come se non stesse per niente ascoltando. Petra sorrise appena.
“Non sei molto bravo con questo genere di cose, Auruo” ridacchiò Eld “Non fa paura per niente”.
“… Non diresti così se ci fossi stato!” L’altro tentò di arrampicarsi sugli specchi “Avresti dovuto vedere la curva perfetta che il Titano le ha fatto fare contro la superficie e come, da ferite che sbocciarono come vermigli fiori, un enorme fiotto di sangue schiz-”
Accaddero, poi, molte cose contemporaneamente. Auruo si morse la lingua e un considerevole spruzzo di sangue comparve improvvisamente e per davvero; la cosa fu talmente repentina che, Petra avrebbe potuto giurarlo, fece sobbalzare anche Gunther e Eld. E, soprattutto, presa alla sprovvista e da una scarica di terrore, – Auruo stava parlando di sangue ed era apparso del sangue!- di riflesso, Petra afferrò il braccio del Caporale Rivaille, gli occhi sgranati e il respiro irregolare.
Durò tre secondi e mezzo esatti, il tempo di sentire i compagni maledire un dolorante Auruo, realizzare cosa lei aveva fatto, sollevare lo sguardo sul Caporale ed incontrare il suo che la squadrava – una sfumatura interrogativa nell’impassibilità (ma come diavolo faceva?!) –, lasciargli andare il braccio, bofonchiare un “midispiaceCaporale!”, raccogliere le mani in grembo, chinare lo sguardo sulle ginocchia e arrossire.
L’unica femmina della squadra terrorizzata a morte da uno stupido racconto! Chissà quanto gli fosse sembrato stupido!
HA PAU-UA!” Auruo sogghignava trionfante all’indirizzo dei compagni, la lingua ferita che penzolava fuori dalla bocca “Ha pau-ua, lo sapeho, siete solo dei hihoni!”
“L’unica cosa che fa paura qui è lo spettacolo di te che parli in quella maniera, Auruo” sentenziò Rivaille, alzandosi “Adesso basta con queste stronzate, vediamo di andarcene a letto”.
E, poco prima di andarsene, gettò la più breve delle occhiate a Petra, divisa tra gratitudine e imbarazzo, che sperò improvvisamente di subire la stessa sorte della ragazza del racconto, in quello stesso istante.
Che vergogna!

 
Numero uno: scusate il ritardo ç_ç 
Numero due: sì, il Day 5 non c'è, dacché, come si vide, il prompt (che era 'AU') venne già trattato insieme a quello del Day 3 in un'unica fic.
Numero tre: ... non penso ci sia xD

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Capitolo 6
*** Day 7 - Lies ***


Rivetra Week
 
July 13, 2014 - July 20, 2014

July 19: Equals/Companions | Alternative Theme: [Lies]



I suoi sguardi erano diventati un po’ troppo intensi da qualche tempo, ma Rivaille non era un idiota.
“Petra”.
La ragazza lasciò immediatamente cadere la scopa, sorpresa.
“Caporale?”
Se doveva esserci qualcosa, meglio provvedere subito.
“Non sei innamorata di me, giusto?”
Nei successivi trenta secondi, il viso di Ral divenne di un rosso sempre più acceso.
“Ch- cosa? I… n-no, Caporale! Cioè, io, no- non intendevo dire che Lei non sia un bell’uomo, anzi, Lei è un uomo veramente- no, ma assolutamente, Caporale, Lei è un bell’uomo, ed è gentile, anchesenonsembra, NO, Caporale, io, io le posso giurare che…”.
“Va tutto bene, Petra, ora piantala con questi versi sconnessi”.
Tornò a concentrarsi sui documenti, imponendosi di restare impassibile; alle sue spalle, la presenza di lei era tradita solo dai lievi colpi della scopa che aveva ripreso ad usare.
“… Quindi… Caporale…”
“Cosa?”
“Quindi devo dedurre… Caporale, nemmeno voi siete innamora… innamorato di me, giusto?”
Rivaille alzò appena lo sguardo sul muro di fronte a lui, senza voltarsi a guardarla.
“Ovviamente no, Petra”.
 
Rivaille avrebbe scoperto la verità soltanto il giorno dopo.
Petra, invece, non l’avrebbe scoperta mai.

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