BETTER THAN WORDS

di imjustmar_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CHAPTER ONE ***
Capitolo 2: *** CHAPTER TWO ***
Capitolo 3: *** CHAPTER THREE ***
Capitolo 4: *** CHAPTER FOUR ***



Capitolo 1
*** CHAPTER ONE ***


BETTER THAN WORDS
 
CHAPTER ONE
 
Era una mattina come tutte le altre ed ero seduta da Starbucks a fare colazione prima di andare al lavoro. Eravamo al 24 di ottobre e le giornate incominciavano ad essere sempre più fredde, la mattina amavo svegliarmi un po’ prima e venire a fare colazione con una bella brioche e un cappuccino caldo. Quando controllai l’ora per la terza volta notai che erano le 7:55 e sarei dovuta andare, quella mattina sarebbe toccato a me aprire il negozio. Pagai la colazione e poi uscii dalla caffetteria. Il negozio di profumi in cui lavoravo non distava molto da lì perciò ci andai a piedi. Aprii e vi entrai, mi tolsi il cappotto e lo appesi nell’attaccapanni di ferro per poter sfoggiare la mia camicia bianca con il cartellino dello staff con su scritto il mio nome. Erano le 8 del mattino e non c’erano ancora molti clienti così mi accomodai al bancone mettendo a posto i nuovi arrivi e così via. Alle 9:30 arrivò Kate, la mia collega.
 
“Hey Mare, oggi è deserto il negozio” osservò
“Lo so, sono venuti solo un paio di clienti, inoltre questa mattina fa anche più freddo e quindi la gente si rinchiude in casa” dissi dando un’occhiata fuori dalla finestra
“Già” disse appendendo il cappotto
 
Continuammo a lavorare fino alle 13, quando potei andare in pausa pranzo.
 
“Vado a pranzo, ci vediamo alle 15” dissi uscendo
“Ok Mare, a dopo”
 
Uscii dal negozio e mi sistemai bene il cappotto intanto afferrai il cellulare dalla borsa e composi il numero della mia migliore amica, condividiamo un appartamento qua vicino e volevo sapere dove si trovasse e se ne fosse valsa la pena di tornare a casa per pranzo.
“Ali, dove sei?” le chiesi non appena rispose
“Mare, sono sulla Fifth Avenue…vuoi che ti raggiunga? Tu dove sei?”
 “Io sono davanti al negozio”
 “Tra cinque minuti sono lì, ci andiamo a mangiare qualcosa da McDonald’s?”
 “Ma di nuovo Ali?” chiesi scocciata, era la seconda volta che ci andavamo nel giro di una settimana
“Io ho poco tempo per mangiare oggi” mi spiegò
“Okay…” sbuffai
“Sono da te tra cinque minuti”
 
Attaccò. L’aspettai per un po’ e poi la vidi arrivare a passo svelto.
 
“Scusa il ritardo”
“Tranquilla, prendiamo un taxi?” le chiesi
“Okay”
 
Salimmo sul taxi che ci portò fino al McDonald’s e poi finalmente mangiammo.
 
“Ah Mare, sta sera Meg ci ha invitate ad andare ad una specie di festa in un pub qua vicino, che ne dici?” mi domandò mordendo una patatina fritta “Per me va bene” le sorrisi
“Passa lei a prenderci alle 8” disse euforica
“D’accordo”
“A che ora finisci il turno oggi?” le chiesi.
 
Lei lavora in un negozio di abbigliamento per ragazze da circa un anno ma ancora non riesco a memorizzare i suoi orari.
 
“Alle 17:30”
“Allora credo che arriverai prima tu a casa, io finisco alle 18” affermai
“Ci vediamo a casa, allora”
 
Annuii. Finimmo di mangiare e poi ognuna dovette tornare al proprio lavoro. Le 18 arrivarono in fretta e tornai a casa. Entrai, posai le chiavi sulla mensola e poi salii al piano di sopra, fino alla mia camera. Posai la borsa e tutto il resto e mi misi qualcosa di più comodo per stare in casa, dopo di che scesi in cucina per bere un po’ di thè freddo.
 
“Hey” salutai Alice che era seduta sul divano
“Mare, c’è posta” mi avvisò
“Oh grazie”
 
Presi tutte le lettere e le aprii, alcune erano sola pubblicità altre erano bollette da pagare.
 
“Dobbiamo pagare la bolletta della luce e del gas” la informai
“Si, lo so”
 
Dopo aver riposto le lettere importanti nella busta e buttato via la pubblicità mi ricordai il motivo per cui ero scesa in cucina, volevo bere un po’ di thè. Aprii il frigo e mi versai un po’ del thè alla pesca nel bicchiere, lo bevvi tutto e poi lo lasciai sulla penisola della cucina per andare a sedermi sul divano accanto a Ali, erano le 18:40 e avrei avuto ancora qualche minuto prima di dover andarmi a preparare per la festa che si sarebbe tenuta quella sera.
 
SPAZIO AUTRICE: Questo è il primo capitolo della mia FF, spero vi piaccia, recensite per favore. Baci baci, Mar.  

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Capitolo 2
*** CHAPTER TWO ***


Erano le 19:55 e Megan sarebbe arrivata a momenti per portarci alla festa. Andavamo quasi sempre con lei perché la conosciamo da molto tempo, l’abbiamo conosciuta in aereo mentre arrivavamo a New York ed è stata lei a dare il lavoro ad Ali, ne era davvero grata. Inoltre aveva già la patente e la macchina perciò si offriva sempre di accompagnarci ovunque volessimo andare senza dover tutte le volte prendere un taxi. Anche Ali ha 19 anni ma non si sa perché non si decide ad andare ad un corso di guida e comprarsi una maledetta auto. Io ho compiuto 18 anni quattro mesi fa e ancora non me la sento di prendermi la patente, ma Ali ormai ha 18 anni da più di un anno e dovrebbe già averla. Detto ciò, ero in bagno che finivo di prepararmi dandomi un tocco di mascara in più. Appena uscii dal bagno sentii il campanello suonare e poco dopo l’acuta voce di Megan che salutava Ali.
“Mare dobbiamo andare!” mi urlò Ali dal piano di sotto
“Arrivo!” risposi a mia volta
Scesi di sotto facendo attenzione a non cadere a causa dei tacchi.
“Secondo voi va bene come mi sono vestita?” domandai alle mie amiche
“Secondo me si, sei stupenda” disse Megan
“Mare, sì” mi sorrise dolcemente Ali
Indossavo un vestito non troppo corto in modo da non attirare troppo l’attenzione, mi arrivava fino a metà quadricipite. Indossavo le mie scarpe con il tacco preferite e una pochette nera. Uscimmo di casa e salimmo in macchina di Meg, io mi sedetti davanti mentre Ali, nei sedili posteriori. Non ci mettemmo molto ad arrivare, parcheggiamo ed entrammo all’interno del pub. Appena arrivata andai a sedermi al bancone del bar per vedere un po’ la situazione ma poi venni trascinata in pista da Meg e Ali. Ridemmo un sacco e ci divertimmo per un paio di canzoni quando decidemmo di andare a bere qualcosa. Bevemmo qualcosa tipo due bicchierini e poi tornammo in pista. La serata si evolse così fino alle 22 circa quando, stanca, decisi di andarmi a riposare per un po’. Mi si avvicinò un ragazzo alto e riccio, avrà avuto si e no due anni in più di me.
“Hey” disse sedendosi sullo sgabello accanto a me
Non gli risposi e continuai a guardare la pista sperando che se ne andasse il più presto possibile.
“Ti va di bere qualcosa con me?” disse dolcemente
“Mmh..okay” dissi girandomi verso di lui. Non sapevo neanche il motivo per cui avessi accettato ma ormai lo avevo fatto e non potevo di certo tirarmi indietro, in fondo non ci sarebbe stato niente di male nel bere un bicchiere con lui. Mi offrì da bere e poi iniziammo a parlare per un po’ fino a quando mi chiese di ballare e io accettai. Continuammo così per tutta la sera, mi ricordo solo tante risate e tanti bicchierini.
Quando aprii gli occhi era già il mattino dopo. Afferrai il cellulare sul comodino e controllai l’ora, erano le 13:05. Mi allarmai all’istante, sarei dovuta essere al lavoro, scattai in piedi e aprii l’armadio di fretta, cercai una qualsiasi cosa da mettere, mi lavai la faccia velocemente e poi corsi di sotto cercando le chiavi di casa.
“Hey Mare, ti sei svegliat…ma che stai facendo?” mi chiese non capendo il motivo di così tanta fretta
“Ali ma sono le 13:05 è tardissimo, dovrei essere al lavoro da più di 5 ore!” urlai
“Mare, calmati” disse prendendomi per le spalle
“Si..” feci un bel respiro
“Oggi è sabato!” strillò
“Ma fanculo” dissi buttando la borsa a terra
Mi buttai sul divano stanca morta, desiderosa di dormire ancora un po’.
“Allora, raccontami un po’, com’è andata ieri sera?”
“Com’è andata cosa? C’eri anche tu con me Ali” dissi non capendo la sua domanda
“Intendevo con quel ragazzo”
“Quale ragazzo scusa?”
“Ma come quale? Quello riccio!” strillò
“Ah si, quello. Abbiamo solo bevuto qualcosa insieme, niente di che” le spiegai
“Ma a me non sembra, ti ha riportata a casa”
“Che cosa? Non sono venuta con voi?” urlai
“No Mare, ieri sera io e Meg eravamo stanche e siamo venute a chiamarti per andare a casa ma tu ci hai detto di andare che ti avrebbe riaccompagnata Harry o se così si chiama, non ricordo” disse con nonchalance
“Io non mi ricordo assolutamente niente di tutto questo” affermai preoccupata
“In effetti eri parecchio ubriaca ieri sera” confessò
“Cioè tu mi stai dicendo che io sono rimasta in un locale con un ragazzo che nemmeno conosco e non mi ricordo niente? Potrebbe essere successo di tutto e io non me lo ricordo!” urlai preoccupata
“Mare non so come aiutarti…prova a vedere se hai salvato il numero di quel ragazzo in rubrica, contattalo e chiedigli che cosa è successo ieri sera tra di voi”
“Vado subito a vedere” dissi correndo verso il salotto, dove avevo lasciato il mio cellulare
Lo afferrai e scorsi velocemente la rubrica fino ad un contatto che non mi pareva di avere prima. Era salvato come ‘Harry xx’ e capii immediatamente che si trattava di lui. Lo chiamai all’istante.
“Pronto?” rispose qualcuno con voce assonnata
“Harry, sei tu?” chiesi dubbiosa
“Oh ehm…no, sono un suo amico, Harry al momento non è in casa, chi sei?”
“Sono una ehm…ho bisogno di parlare con lui urgentemente e per favore digli che ho chiamato” dissi rapidamente
“Okay…”
“Grazie”
Attaccai. Ero finita in un bel pasticcio.


SPAZIO AUTRICE:
Ecco a voi il secondo capitolo, con questo entriamo nella storia, e scateniamo il fatto che farà conoscere i due protagonisti. Spero vi piaccia, recensite per favore. 
Baci baci,
Mar.
 

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Capitolo 3
*** CHAPTER THREE ***


BETTER THAN WORDS
 
CHAPTER THREE
 
Ero nell’ansia più totale aspettando che quel ragazzo mi richiamasse. Volevo sapere immediatamente che cosa fosse successo la sera precendente, ero seriamente preoccupata, poteva essere successo davvero di tutto. Mi ha fatto davvero molto strano il fatto che sia stata con lui e che abbia detto alle mie amiche che mi avrebbe riportata lui a casa. Non mi fido mai della gente in generale e per di più di persone conosciute si e no un’ora prima. Continuavo a fare avanti e indietro cercando di non pensare al peggio. Dopo una mezz’ora circa suonò il cellulare e mi precipitai a vedere chi fosse. Comparve la faccia gigante di Harry, probabilmente quella foto gliel’avevo scattata la sera prima, e non esitai a rispondere.
 
“Pronto?” risposi
“Hey Mare, come va?” rispose allegro
“Uhm…Harry?” chiesi dubbiosa sul suo tono tanto allegro e confidenziale
“Si, sono io, mi hai chiamato tu stamattina no?”
“Si…”
“Che ti va di fare oggi? Passo a prenderti e andiamo a fare un giro per New York?” continuò con quel suo tono irritantemente allegro
“No…ho urgentemente bisogno di parlarti, di persona” dissi freddamente
“Ehm…okay…arrivo tra dieci minuti”
“Abito…”
“Me l’hai già detto dove abiti” mi ricordò
“Ecco, fai in fretta”
 
Riattaccai. Il suo tono allegro e confidenziale mi faceva salire la preoccupazione ancora di più. Non poteva comportarsi così solo dopo avermi riportato a casa, doveva essere per forza successo qualcos’altro. Decisi di sedermi sul divano in attesa che arrivasse, speravo in quel modo di non riuscire a pensare ma fu uno sforzo inutile, continuavano a scorrermi le immagini trasmesse davanti agli occhi ma niente, non riuscivo a non pensare a che cosa potesse essere successo. Era assurdo che un po’ di bicchierini di alcol potessero annebbiarmi in quel modo la mente. Era una cosa che odiavo. Dopo poco tempo suonarono al campanello, scattai in piedi ed andai ad aprire. Intravidi Alice salire in camera che mi disse dolcemente “Stai tranquilla”. Feci un bel respiro ed aprii. Mi ritrovai davanti un ragazzo alto, con i capelli castani ricci un po’ spettinati, gli occhi verdi luccicavano, stranamente non mi ricordai dei suoi occhi, erano davvero molto belli, impossibile da non notarli. Indossava una camicia di lino sbottonata fino a metà addome in cui si potevano intravedere dei tatuaggi e un paio di jeans neri attillati.
 
“Hey” si avvicinò per darmi un bacio sulla guancia ma mi scansai
“Ciao” dissi fredda
“Che hai?” domandò spegnendosi
“Ti devo parlare”
“Uhm…dimmi” disse dubbioso
“Entra” dissi aprendo maggiormente la porta
 
Lo feci sedere sul divano e intanto pensai per l’ennesima volta a cosa dire.
 
“Di che si tratta?” chiese scuotendo i capelli
“Io non ricordo assolutamente niente di quello che è successo ieri sera” confessai
“Ah” disse deluso
“Perciò ti chiedo per favore di raccontarmi nel dettaglio che cosa è successo, Alice mi ha detto che mi hai riportata tu a casa” gli spiegai
“Ma non ti ricordi proprio niente?” domandò guardandomi negli occhi. Feci fatica a mantenere il contatto visivo perciò spostai leggermente lo sguardo dietro di lui.
“Mi ricordo che ti sei avvicinato, mi hai offerto da bere e poi abbiamo ballato un po’ insieme, niente di più. C’è qualcosa in particolare che dovrei ricordare?” domandai
“Beh” disse guardandosi i piedi
“Per favore dimmelo, non ti ho chiesto di venire per fare scena muta”
“Ci siamo baciati” confessò
“Solo questo?” chiesi
“Si…però…”
“Però cosa?” chiesi incominciando ad alterarmi
“Per te è stato ‘solo’ un bacio?” chiese ritornando a guardarmi negli occhi
“Ti ho già detto che non mi ricordo niente!”
“Lo so ma sapere che ci siamo baciati non ti ha fatto nessun effetto?”
“Beh sinceramente pensavo a qualcosa di molto peggio e stavo per preoccuparmi seriamente”
“Quindi per te il bacio non ha significato niente?”
“Non ho detto questo, ma dato che non me lo ricordo assolutamente non ti posso dire se sia stato importante o meno, se mi sia piaciuto o se abbia significato qualcosa per me”
“Okay” disse alzandosi
“Ci si vede allora” continuò facendo per andarsene
“Per te ha significato qualcosa?” domandai velocemente. Rimase immobile per un secondo per poi dire un “Si” debole. Per un momento non seppi cosa rispondere, adesso capivo il motivo del suo tono tanto in confidenza, pensava che fosse nato qualcosa tra di noi, o meglio così credevo.
“Beh mi dispiace ma io…”
“Non devi scusarti, non ti ricordi niente a colpa dell’alcol, non è colpa tua” disse velocemente
“Okay”
“Ciao” disse andandosene
“Ciao” lo salutai con la mano
 SPAZIO AUTRICE: 
Con questo capitolo c'è l'incontro di coloro che diventeranno poi i due protagonisti della storia. Per favore recensite e ditemi che cosa ne pensate, ho davvero bisogno della vostra opinione per andare avanti.

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Capitolo 4
*** CHAPTER FOUR ***


BETTER THAN WORDS
 
CHAPTER FOUR
 
Me ne tornai in camera pronta a dover raccontare tutto ad Alice che di sicuro avrebbe voluto sapere ogni minimo dettaglio della nostra conversazione.
 
“Allora? Com’è andata?” scattò in piedi non appena aprii la porta
“Cosa è successo? Perché hai quella faccia?” continuò preoccupandosi
“Che faccia?” chiesi a mia volta
“Sembri tipo sotto shock” mi informò
“No, non è successo niente…o almeno, niente di relativamente importante” dissi
“Cioè?”
“Ci siamo solo baciati”
“E allora perché sembra che ti sia morto il gatto? Un bacio non è niente in confronto a quello che temevi tu”
“Si lo so però sembra che per Harry abbia significato qualcosa e non capisco davvero che cosa intendeva, insomma, ci conosciamo appena, come ha potuto pensare che da un semplice bacio potesse essere nata una storia o una cosa simile?”
“Lui ha pensato questo?” chiese confusa
“Credo di si…al telefono mi ha chiamata Mare e poi mi ha chiesto che cosa mi andasse di fare oggi e che magari saremmo potuti andare a fare un giro per New York” le spiegai
“Magari vi siete detti delle cose che gliel’hanno fatto pensare” mi disse
“Non so…me l’avrebbe detto, gli ho chiesto di dirmi bene nel dettaglio che cosa fosse successo e lui mi ha parlato solo del bacio”
“Chiedere non costa niente” m’incoraggiò
“Non mi va di chiamarlo adesso, magari un altro giorno”
“Come vuoi”
 
Decisi di svagarmi un po’ e così mettemmo un bel film, ci sdraiammo sul divano con una bella vaschetta di gelato e una coperta, come era nostro solito fare quando guardavamo un bel film in un pomeriggio insieme. Passarono due ore fino a quando non decidemmo di ordinare una pizza per cena, non avevamo assolutamente voglia di cucinarci da mangiare.
 
Il giorno dopo fece in fretta ad arrivare e dato che sia io che Alice ci svegliammo relativamente presto decidemmo di andare a fare colazione da Starbucks, come nostro solito fare la domenica mattina. Indossai un paio di jeans attillati, una camicia di lino con un maglione abbastanza pesante dato che faceva abbastanza freddo fuori, le mie Dr. Martens, un cappellino di lana e il cappotto. Uscimmo, erano le 9:30 del mattino e New York era abbastanza tranquilla. Entrammo dentro la caffetteria e ci accomodammo in un tavolino. Ordinammo dei cappuccini e delle brioche e incominciammo a parlare di lavoro, università, vestiti e cose varie. Ad un certo punto la mia attenzione cadde su due ragazzi appena entrati nella caffetteria, uno di quelli era Harry. Non appena lo vidi spostai lo sguardo ad Alice sperando che lui non mi notasse ma così non fu. Mi salutò con la mano e mi fece cenno di andare da lui per un minuto.
 
“Ma chi c’è? Chi è che continui a guardare?” mi chiese Ali girandosi verso la direzione in cui era puntato il mio sguardo
“C’è Harry” dissi cercando di non guardarlo
“Beh? Ti sta chiamando, non vai?” mi rimproverò
“Non so cosa dirgli”
“Ma magari lui ha qualcosa da dire a te…”
“Okay, torno subito”
 
Mi alzai e andai fino all’entrata dove si trovava Harry.
 
“Ciao” mi sorrise
“Ciao”
“Volevo scusarmi per ieri”
“Oh non hai motivo di scusarti, sono stata io quella a chiederti di venire fino a casa mia”
“L’ho fatto con piacere” mi sorrise di nuovo
“Okay” dissi sforzandomi di sfoderare il mio miglior sorriso
“Ti va di fare colazione con me e il mio amico?” mi domandò
“Sono già con la mia migliore amica”
“Può stare con noi anche lei, non la mangiamo mica” scherzò
“Ehm…okay”
 
Feci cenno ad Alice di unirsi a noi e lei fece come le dissi. Si sedette accanto a me e salutò Harry e l’altro ragazzo.
 
“Mare, lui è Zayn” mi presentò il suo amico
“America” gli strinsi la mano
“Lei è Alice” dissi indicando la mia amica
“Io sono Harry e lui è Zayn” disse Harry
“Piacere di conoscervi” le sorrise
 
Finimmo di fare colazione e poi prima di andare via Harry mi portò un attimo da parte mentre Zayn e Alice parlavano insieme.
 
“Mi ha fatto piacere ricontrarti, magari potremmo farlo più spesso” mi disse Harry
“Va bene” sorrisi
“Ciao Mare”
“Ciao Harry” lo salutai
 
 SPAZIO AUTRICE:
Ecco il quarto capitolo della mia FF. Spero vi piaccia e vi incominci a prendere la storia, recensite per favore e fatemi sapere che ve ne pare e se avete delle critiche costruttive da dirmi fatelo pure per favore. 
Baci baci, 
Mar.

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