la figlia di piton

di benedettaseverus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** una nuova vita ***
Capitolo 2: *** nuova scuola ***
Capitolo 3: *** nuova scuola II° parte ***



Capitolo 1
*** una nuova vita ***


Era verso la fine di Agosto e Kristine si svegliò era presto e dato che era estate fuori il tempo era bello, c'era il sole ed era molto caldo; si alzò e si mise uno dei pochi vestiti che aveva dato che i Dursley non le compravano molti abiti. Dopodichè si  precipitò subito in cucina a preparare la colazione ai suoi zii e a suo cugino; aveva messo tutto in tavola quando Vernon, lo zio, entrò e si mise subito a tavola urlando: -KRISTINE! Dov'è il mio caffè?!- lei sobbalzò e glielo portò subito, lui la fulminò con lo sguardo e la congedò, dopo poco entrarono anche Petunia e Dudley e si misero a sedere per mangiare ciò che Kristine aveva preparato: dei toast con diverse qualità di marmellata, il tè e il caffè. Lei si congedò subito e andò a prendere la posta tra la quale c'era anche una lettera per lei, la nascose in una tasta del vestito e portò il resto delle lettere allo zio poi andò in camera sua dove aprì la lettera e la lesse, spalancò gli occhi sorpresa: -scuola di magia e stregoneria di..H-Hogwarts? Che posto è?- diventò sempre più curiosa quindi aspettò fino all'undici settembre. Quel giorno arrivò molto velocemente e proprio quella mattina Durdley aveva iniziato la scuola, verso le otto e mezza qualcuno bussò alla porta, Kristine andò ad aprire curiosa di sapere chi fosse, aprì e si ritrovò davanti un uomo vestito tutto in nero, con i capelli lunghi, unti e corvini e un'espressione seria; lo guardò alzando un sopracciglio perplessa lui si schiarì la voce e continuando a tenere sempre lo sguardo glaciale su di lei iniziò a parlare: -lei è la signorina Kristine, giusto?- la guardò negli occhi verdi che per lui erano familiari, gli vennero in mente i ricordi di quando era bambino e di quando giocava con la sua Lily, lei sostenne lo sguardo anche se un po' intimorita: -si, sono io.- l'uomo fece un grande sospiro e continuò a guardarla: -bene. Venga con me, la porterò alla scuola di Magia e Stregoneri- venne interrotto dalle urla incessanti di Petunia che la chiamò in continuazione fino a quando non vide l'uomo in nero e con voce tremante ma decisa trovò il coraggio di chiedergli: -si può sapere chi è lei?! E tu Kristine! Torna a pulire la cucina, muoviti!- Kristine sobbalzò ed andò subito a pulire la cucina mentre lui le guardava: -mi chiamo Severus Piton e sono venuto a prelevare la signorina Kristine.-Petunia sgranò per un attimo gli occhi e scosse la testa: -mi dispiace ma Kristine non andrà da nessuna parte!- lui la fulminò con lo sguardo e quando la ragazza ebbe finito di pulire la cucina si recò di nuovo all'ingresso per sapere cosa volesse Severus da lei, lui la guardò negli occhi e ricominciò a parlare sotto lo sguardo ancora incredulo di Petunia: -bene signorina Kristine sono venuto a prelevarla per portarla alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.- la ragazza sgranò gli occhi e pensò fra sè e sè "H-Hogwarts?! Ecco da dove veniva quella lettera!" Guardò la zia e poi Severus: -va..va bene- la zia la fulminò con lo sguardo: -no! Tu non andrai da nessuna parte!- la sgridò facendole abbassare la testa, Severus guardò la scena e schiarendosi la voce aggiunse: -signorina Kristine, vada a preparare la valigia. Partiamo subito- detto questo aspettò che la ragazza fosse andata in camera per estrarre dal mantello un bastone dinlegno lungo e fino, una bacchetta, la puntò verso Petunia e con tono freddo disse: -la signorina Kristine verrà con me. E ora se non le dispiac- venne di nuovo interrotto dalla voce dello zio Vernon che infuriato andò all'ingresso per sapere cosa stesse succedendo: -cosa diavolo succede qui?!- alla vista dell'uomo tutto in nero sbianca e inizia a sudare freddo- lei chi è?! E cosa vuole da noi?!- in quel momento Kristine esce dal sottoscala con un piccolo zainetto e si avvicina a Severus, Vernon la guarda perplesso e infuriato: -piccola mocciosa chehai intenzione di fare con quello zainetto?!- l'uomo si mise davanti a lei e la fece uscire poi con sguardo minaccioso uscì anche lui chiudendosi la porta alle spalle: -bene signorina. Adesso ci smateriallizzeremo alla stazione.- la ragazza lo guardò confusa-smaterializz- che?- lui le prese la mano e si smaterializzarono, lei gliela strinse sentendosi confusa, si sentiva trascinare via e aveva le vertigini. Arrivati in un piccolo pub Severus chiese ad Ed, il barrista, di usare il passaggio per andare a fare delle commissioni per Kristine, dato che andava in una nuova scuola le serviva il materiale adatto. #spazioautrice scusate se è un capitolo corto ^^" ma non ho molta fantasiin questo momento. Deve essere per via del caldo =w= (lo spazio autrice non mi si stacca dal testo e non ho capito il perchè quindi scusate D: )

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Capitolo 2
*** nuova scuola ***


Arrivati in un piccolo pub Severus chiese ad Ed, il barrista, di usare il passaggio per andare a Diagon Alley a fare delle commissioni per Kristine, dato che andava in una nuova scuola le serviva il materiale adatto. Severus mandò Kristine da Olivander mentre lui andò a prendere i libri che le servivano, arrivata davanti alla bottega esitò ad entrare, dopo che fu dentro al negozio si avvicinò al mancone e si schiarì la voce subito un uomo un po' vecchietto con i capelli bianchi e gli occhiali a forma di cerchio sulla punta del naso: -oh..salve signorina, è qui per la sua prima bacchetta?- lei annuì e Olivander andò a frugare tra gli scaffali pieni di scatole: -mi ricordo la prima volta che sua madre era venuta qui per prendere la sua prima bacchetta, me lo ricordo come se fosse ieri- fece un sospiro e nenprese una e gliela diede, lei lo guardò perplesso: -suvvia! La agiti!- detto fatto Kristine agitò la bacchetta e il vaso contente delle rose si rompe, la posò subito sul bancone: -mi scusi- Olivander cercò un'altra bacchetta: -tenga- gliela porse e lei, preso il bastoncino, lo agitò e questa volta fece sollevare in aria un libro e lo posò sulla mensola: -bene, deduco che questa sia la bacchetta adatta a lei.- disse sorridente l'anziano signore dietro il bancone, Kristine pagò la bacchetta ed uscì dal negozio e vide Severus che la raggiunse in un batter d'occhio: -ha preso la bacchetta?- lei annuì, il giovane dai capelli unti le indicò un negozio, l'Emporio del Gufo dove lei vi entrò e si guardò intorno in cerca di un animale da portare ad Hogwarts quando adocchiò una gattina dal pelo lungo nero con i riflessi bluastri e gli occhi di un verdem, un verde raro e una strana macchiolina a forma di "S" sulla fronte, appena si avvicinò la micia le fece le fusa e si strusciò adosso alla gabbia per farsi accarezzare, Kristine decise di prenderla e chiamarla Serafina, aveva sempre desiderato un gatto appena uscì dall'Emporio, Severus che era fuori ad aspettarla la guardò e poi guardò la gattina: -ora andiamo alla stazione, le indicherò che treno prendere ma non potrò venire con lei dato che devo fare una cosa. Ci vedremo direttamente a scuola.- detto ciò andarono alla stazione ferroviaria di Londra dove lui le indicò cosa e dove doveva andare: - dirigetevi verso il binario 9 ¾ , si trova fra i binari 9 e 10, non potete sbagliare. Dovrete solo attraversare il muro che si trova tra i due binari.- detto queato sparì e lei si ritrovò da sola con tutta la roba che avevano comprato su un carrello abbastanza grande; si diresse dove indicato e lì un ragazzo dai capelli mori, gli occhiali, gli occhi verdi e un cicatrice sulla fronte; anche lui portava lo stesso carrello che portava lei e insieme a lui c'erano anche altri ragazzi, tutti con i capelli rossi che davano sull'arancione, si avvicinò a loro e u po' intimorita chiese: -scusate..è questa l'entrata del binario 9 ¾? - il ragazzo con gli occhiali si girò verso di lei -cert- Kristine?- spalancarono entrambi gli occhi e lei si avvicinò a lui -Harry? Da quanto tempo fratellone!- lo abbracciò e lui ricambiò l'abbraccio dopo sciolto l'abbraccio presentò gli altri: Ronald Weasley, Ginny Weasley, Fred e George Weasley e Percy Weasley, insomma erano tutti fratelli. Dopo aver attraversato il muro che portava al binario 9 ¾ andarono sul treno diretto ad Hogwarts, Harry si mise nel primo scompartimento insieme agli altri mentre Kristine si mise nel secondo dato che non c'era più spazio e voleva stare sola, tirò fuori dalla sacca il manuale di pozioni e si mise a leggere. Il viaggio proseguì abbastanza tranquillamente. Dopo qualche ora arrivarono finalmente a destinazione: delle carrozze magiche aspettarono gli studenti alle loro postazioni. Una volta giunti al castello, ad attenderli all'ingresso ci fu un'alta signora con indosso un cappello a punta, anzianotta e con un viso piuttosto serio. << Buona sera ragazzi, benvenuti ad Hogwarts! Io sono la Professoressa McGranitt e questa sera vi accompagnerò verso la Sala Grande dove avverrà l'annuale Cerimonia di Smistamento nelle 4 Case della scuola: ovvero Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. I vostri bagagli li troverete fra poco nei dormitori delle Case a cui sarete assegnati. Ora aspettatemi un momento qui in silenzio, vado a preparare la Sala per il vostro ricevimento, quando tornerò mi aspetto di ritrovare la stanza proprio come l'ho lasciata.>> detto ciò la Professoressa se ne andò. Kristine non vedeva l'ora di entrare ed essere smistata nella casa del fratello, Grifondoro, aspettarono per un po', poi tornò la professoressa McGranitt dove portò tutti i nuovi studento nella Sala Grande che era davvero degna del suo nome: era davvero immensa, il soffitto era ricoperto da un magico cielo notturno sotto il quale fluttuava una vasto gruppo di candele, al centro erano disposte 4 lunghissime tavolate, ognuna rappresentante la propria Casa, ed in fondo alla sala c'era la tavola dei docenti. La Mcgranitt, con in mano un'ampia lista, si dispose davanti alla tavola dei professori vicino ad uno sgabello con appoggiato sopra un vecchio cappello. << Quando chiamerò i vostri nomi, verrete avanti, vi siederete qui sopra e io vi poserò il Cappello Parlante sulla testa e così sarete smistati nelle vostre Case..cominciamo!>> La Mcgranitt, con in mano un'ampia lista, si dispose davanti alla tavola dei professori vicino ad uno sgabello con appoggiato sopra un vecchio cappello. << Quando chiamerò i vostri nomi, verrete avanti, vi siederete qui sopra e io vi poserò il Cappello Parlante sulla testa e così sarete smistati nelle vostre Case..cominciamo!>> Kristine era un po' in ansia non sapeva in quale casa sarebbe andata; la professoressa iniziò a chiamare i nomi: -Susan Hossas- la ragazza si avvicinò e il Cappello Parlante urlò: -Tassorosso!- da lì in poi si susseguirono svariati nomi, finchè non arrivò il momento di Kristine, si avvicinò e il Cappello Palrlante, quando fu messo sulla testa della ragazza iniziò a parlare: -Mmmmh.. anche tu mia cara, come tuo fratello, non scherzi a mettermi in difficoltà! Vediamo.. hai un ottimo cervello, enormi capacità innate addirittura, desiderio di imparare...- il Cappello fece una breve pausa -...sai piccola, mi ricordi molto uno studente che ho smistato parecchi anni fa...- Serena sembrava confusa -...allora direi che ti troveresti bene a....- ci fu una pausa che, per alcuni, sembrò durare un'eternità - ...SERPEVERDE! - alla decisione del Cappello l'intera Sala Grande si ammutolì. Nessun Potter era mai stato smistato nella Casa di Salazar Serpeverde, tutti gli insegnanti rimasero increduli e basiti, incluso l'uomo tutto vestito di nero: infatti in quel momento Silente volse lo sguardo verso di lui preoccupato, l'uomo in nero lo ricambiò con uno sguardo stupito ed inorridito. Il silenzio calato nella sala fu rotto dall'immenso boato di felicità degli studenti della tavolata Serpeverde che, urlando “ anche noi abbiamo Potter! Alla faccia vostra Grifondoro!”, accolsero calorosamente Kristine che stranamente si sentì sia triste, per non essere finita con suo fratello Harry nei Grifondoro, sia molto felice per come fu accolta letteralmente a braccia aperte dai suoi nuovi compagni; forse era solo una stupida diceria che tutti i Serpeverde erano cattivi, da come alcuni studenti del secondo anno le sono venuti incontro non le sembravano neanche lontanamente cattivi, anzi il contrario! Anche se però aveva potuto ipotizzare una certa rivalità fra le Case Grifondoro e Serpeverde.

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Capitolo 3
*** nuova scuola II° parte ***


Dopo lo smistamento Kristine si andò a sedere ed incrociò lo sguardo di Severus, lei non sapeva che era il professore di Pozione quindi si chiese cosa ci facesse lì. Alla fine della Cerimonia di Smistamento, il professore anziano si alzò e andò verso un leggio a forma di gufo che era posto davanti alla tavola dei docenti: - Buona sera studenti! Prima di tutto, benvenuti ad Hogwarts! Per i ragazzi del primo anno, mi presento...il mio nome è Albus Silente, Professore e Preside della scuola. Prima di iniziare il banchetto, ci sono alcune regole fondamentali che dovete sapere: nessuno studente ha il permesso di girovagare per la scuola di notte dopo l'orario di rientro nei dormitori; l'accesso alla foresta e al Terzo Piano è severamente proibito, a meno che non vogliate fare una brutta fine...- tutti gli studenti quasi deglutirono nervosamente all'unisono -....se rispetterete tali regole, alle vostre Case verranno assegnati dei punti, ma se le infrangerete ve ne saranno tolti a seconda della gravità e ovviamente sarete messi in punizione per un certo lasso di tempo; alla fine dell'anno la Casa con più punti ottenuti vincerà la coppa delle Case. Detto ciò.. abbia inizio il banchetto!- in quel momento su tutte le tavole apparve ogni sorta di cibo immaginabile. Kristine rimase stupita da quanto cibo ci fosse lì, non era abituata a così tanta roba da mangiare quindi mangiò poco, spizzicò una coscia di pollo e della macedonia di frutta ma niente di più. Vicino a lei era seduta una ragazza bionda con gli occhi azzurri e un sorriso radioso anche lei era dell primo anno: -picere, mi chiamo Elizabeth Parker!- le porse la mano in modo educato e Kristine ricambiando il sorriso gliela strinse:oh.. piacere mio, Elizabeth!- si guardarono qualche secondo negli occhi e per rompere il silenzio la bionda disse: -per favore non chiamarmi Elizabeth! È un nome troppo lungo, chiamami Lizzy- era ancora un po' timida nei confronti dei suoi nuovi compagni, ma pian piano si sarebbe sciolta. Dopo cena i Prefetti di ogni Casa accompagnarono gli studenti più giovani verso i rispettivi dormitori. Arrivati davanti ad un quadro del Dottor Jekyll, quest'ultimo si mosse chiedendo con inquietante eleganza - Parola d'Ordine ?- il Prefetto dopo rispose - Callidum Inventum.- Una volta entrati nella Sala Comune, che era buia e cupa ( il nero e il verde erano i colori dominanti là dentro ) e avvolta da una strana aura di mistero, il Prefetto si rivolse agli studenti. -La Parola d'Ordine è assolutamente segreta, non dovrete mai rivelarla a nessuno delle altre Case né tanto meno scordarvela, chiaro?- tutti annuirono.- Il dormitorio delle ragazze è qui a destra, mentre quello dei ragazzi è a sinistra. Troverete già nelle vostre stanze tutti i vostri effetti, vi auguro buonanotte, a domani.- auguratisi tutti la buonanotte, Kristine e le altre ragazze si avviarono verso il loro dormitorio.

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