30 days drabble challenge; Hakkenden Edition

di _Zexion_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** beginning ***
Capitolo 2: *** accusation ***
Capitolo 3: *** restless ***
Capitolo 4: *** snowflake ***
Capitolo 5: *** haze ***
Capitolo 6: *** flame ***
Capitolo 7: *** formal ***
Capitolo 8: *** companion ***
Capitolo 9: *** move ***
Capitolo 10: *** silver ***
Capitolo 11: *** prepared ***
Capitolo 12: *** knowledge ***
Capitolo 13: *** denial ***
Capitolo 14: *** wind ***
Capitolo 15: *** order ***
Capitolo 16: *** thanks ***
Capitolo 17: *** look ***
Capitolo 18: *** summer ***
Capitolo 19: *** transformation ***
Capitolo 20: *** tremble ***
Capitolo 21: *** sunset ***
Capitolo 22: *** mad ***
Capitolo 23: *** thousand ***
Capitolo 24: *** outside ***
Capitolo 25: *** winter ***
Capitolo 26: *** diamond ***
Capitolo 27: *** letters ***
Capitolo 28: *** promise ***
Capitolo 29: *** simple ***
Capitolo 30: *** future ***



Capitolo 1
*** beginning ***


n.a. E DUE. E' sempre colpa di _snowscene, non guardate me. Lei poteva fermarmi. E dato che è sempre lei la fonte principale della mia dedica, beh, sempre colpa sua?
La coppia è colpa mia. Perché all'AoShino non si dice mai di no. A meno che tu non sia Ao e chi te lo dice è Shino, in quel caso sono tanti.
Seconda raccolta della mia vita, mai più farò una cosa simile.
Enjoy.

 

Day 1; beginning
 

Mentre osservava il cielo divenire sempre più rosso, raggiungendo quella linea all'orizzonte che sembrava eterna, Ao sentiva la voce di Shino ridere spensieratamente al fianco di quelli che ora erano i suoi nuovi amici, i suoi nuovi compagni di viaggio. 
Lo sentiva ridere al fianco di un Sousuke che non era il vero Sousuke, che non era lui.
Mentre osservava il giorno diventare notte seduto distante da quella casa, dal fianco di Shino, nascosto dai rami degli alberi in fiore, Ao pensava che non era sempre stato così.
All'inizio, quando tutto sembrava avere senso, c'era sempre stato lui al fianco di Shino.



 

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Capitolo 2
*** accusation ***


n.a. secondo capitolo! Come dire. Mai una gioia con loro due.

accusation


- Sei stato tu, vero, Ao? - La voce di Shino era scontrosa, crudele come al solito nei suoi confronti. Rare erano le volte in cui sembrava rivolgerglisi con piu dolcezza, ma Ao aveva smesso di farci caso sin dal primo momento, conscio che per ora non poteva fare altro che aspettare.
- Ao. Rispondimi. - Come se potesse piangere da un momento all'altro, come se non si aspettasse il contrario ma avesse ancora qualche speranza, gli occhi altrui lo guardavano come a sondargli l'anima. 
Solo meta.
- Prima di accusare qualcuno dovresti avere delle prove. - Calmo, pacato, non mosse un passo verso l'altro. Shino lo guardo piu speranzoso, piu arrabbiato. - AO! - 
Ed allora sul suo volto si apri un sorriso piu affilato, piu crudele.
- Si, - comincio - ho cercato io di togliere la vita a Sou. -
Ed allora capi di aver aperto un'altra ferita.




 

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Capitolo 3
*** restless ***


n.a. Non devo davvero dirlo, vero? Ao centric, ricordi, scrivere questo pezzo seppur insulso (e forse non l'ho reso bene) mi ha fatto male dentro. Un po' come sempre, quando si tratta di loro.

restless


Lo sentiva bruciare sulla pelle, fuoco che divampava intorno a loro, come se volesse inghiottirlo. Allungava la mano, ma all'improvviso c'era solo il dolore al petto e l'odore del sangue. 
L'ultima cosa che vide, cicatrice indelebile nei propri ricordi, fu il volto di Shino mentre si ritrovava a cadere a terra ferito a morte.

La scena che aveva di fronte sembrava quasi ripetitiva. Non c'era un incendio, ma c'era quella donna e Shino era disteso a terra e sembrava non svegliarsi più.
- Avevi promesso di non fargli del male! - 


Un piccolo scrollone lo svegliò, di scatto e sudato, mentre lo sguardo andava a cercare al suo fianco, inutilmente, un viso familiare.
- Padron Ao? Sembrate inquiet- -
Kon venne spinto giù dalla sua spalla velocemente, mentre il cuore gli batteva all'impazzata.
Non andava ancora bene, si disse. Per proteggere Shino, aveva bisogno di più potere.




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Capitolo 4
*** snowflake ***


n.a. Se posso dirlo, questa per ora è una delle drabble che mi è piaciuto di più scrivere. Un po' perché sono bastarda, un po' perché sono masochista. Detto ciò, questa challenge mi sta rovinando l'anima. 
E non so più cosa scrivere ad inizio capitolo.

snowflake


- Ao, non venire più. -
Faceva particolarmente freddo quell'Inverno.
Ao lo pensava, mentre poteva vedere gli aloni di condensa formata dal proprio fiato e le gocce di rugiada intorno a loro cristallizzate, facendo risplendere così le foglie.
- Mi accorgo quando sei nei dintorni. -
Shino riprese fiato, lentamente. 
- E' inutile, ok? Non verrò con te. -
Ao sorrise, prima che lentamente fiocchi bianchi iniziassero a cadere intorno a loro risplendendo, mentre Shino gli voltava le spalle pronto ad andare via, senza più nulla da dire.
- Sai, Shino? Il primo fiocco di neve non attacca mai. Scompare a contatto con il terreno troppo caldo per lui.- Ci fu un attimo di silenzio, prima che Ao continuasse.
- Ma ogni anno torna a cercare di posarsi. Per gli altri potrà sembrare masochista, - Osservò la schiena di Shino sparire tra i rami, mentre oramai restava solo. - Ma io so cosa significa. - 

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Capitolo 5
*** haze ***


n.a. Non so. Appena ho letto il prompt mi sono detta "Ah, qui ci sta bene questo paragone." spero di averlo reso come volevo ;w; <3 

haze


Shino guardava il sorriso di Ao con una voglia matta di prenderlo a pugni, le mani che prudevano dopo l'ennesima litigata. 
- Vedi? Se solo tu fossi gentile come Sou, allora io... -
- Non cambierebbe niente. - Sussurrò l'altro, senza cambiare l'espressione sul suo volto. - Perché tu, Shino, non vuoi ammettere che io sono Sou. -
- Tu non sei Sou. - Commentò subito il più piccolo, facendo ridere l'altro. 
- Lo sono. - Controbattè l'ombra. - Solo che non vuoi accettarlo. - 

Se Shino avesse mai dovuto comparare Ao a qualcosa, probabilmente lo avrebbe paragonato alla foschia. Calma, pacata, faceva divenire pericoloso persino il posto più sicuro della terra, quello che conoscevi a memoria.
D'altronde, Shino sapeva che non doveva avventurarvisi, benché meno da solo. Lo sapeva, che la curiosità uccideva il gatto. 
Ma alla fine, indipendentemente, tornava da Ao.

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Capitolo 6
*** flame ***


n.a. Ho ripreso questa scena a distanza di poco ma, ma, io... non posso fare a meno di avere le lacrime agli occhi. A volte, forse, qualcosa di buono può capitare anche a loro. Un momento solo loro. Ed io piango. Ecco.

flame


- SHINO! - 
Si svegliò di soprassalto, ancora, prima di vedere il volto sorpreso del ragazzo chiamato in questione. Prese aria a pieni polmoni, si avvicinò e lo strinse a sé, quasi con disperazione.
Era vivo. Era salvo. Era lì, e nessuno poteva cambiare quella cosa. Non doveva preoccuparsi.
- Ao? - Chiamò l'altro, confuso. Erano finiti per sbaglio sul fondo di un burrone, e quindi chiusi in quella capanna rottamata per la notte, decisi a tornare indietro la mattina seguente. Di malavoglia Shino era rimasto, ma in quel momento, chissa perché, era grato di esserci.
- Sei vivo. - Sussurrò Ao, stringendo un po' di piu la presa. - Sei vivo. -
Sentò una stretta al petto, l'altro, a quelle parole. Dunque per la prima volta dopo molto ricambiò l'abbraccio altrui, piano.
- Va tutto bene, Ao. -
Quelle fiamme non potranno piu raggiungerci.




 

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Capitolo 7
*** formal ***


n.a. questa, io lo so, farà soffrire gente.
Gente a caso. (Omonima)

formal


Quando si erano ritrovati faccia a faccia, Sousuke ed Ao, Shino aveva temuto il peggio. Perché sapeva che non era una cosa buona, perché credeva che Sou non avrebbe mai dovuto incontrare l'altra metà di sé stesso, perché conosceva Ao più di quanto volesse ammettere e per quello era convinto che in assoluto avrebbe detto qualcosa di sbagliato.
Come previsto era successo un casino, ma alla fine ne erano usciti relativamente senza danni. Quanto meno fisici.
Per questo non si capacitava di come all'improvviso entrambi fossero lì, davanti a lui, così cerimoniosi, insieme.
- Dunque, Shino. - Cominciò Ao, e lo sguardo del più piccolo andò istintivamente su Sou. - Stavolta te lo chiedo formalmente. - 
Era un inganno, certamente. 
- Verrai con me, o resterai con lui? - Ed era in quei momenti, che Shino si chiedeva perché il destino dovesse beffarsi di lui, dividendo la persona che amava in due. 

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Capitolo 8
*** companion ***


n.a. Oggi diamo un po' di spazio anche a Kon, eh? Piccino, sempre così maltrattato. 

companion


- Padron Ao. - 
Il piccolo furetto salì la spalla del ragazzo, per mettersi comodo al suo fianco dopo aver viaggiato nel cappuccio per qualche tempo. Aveva fatto un riposino e poi si era reso conto che nuovamente, il proprio padrone era lì ad osservare quel cucciolo umano che sembrava aver catturato il suo sguardo da tanto tempo.
- Cosa c'è, Kon? - La voce scocciata del padrone gli arrivò alle orecchie e lo guardò, incuriosito. 
- Perché continuate a guardare quel cucciolo d'uomo? Lo vorreste come vostro compagno? - Una domanda del genere era rischiosa, pericolosa a dir si voglia, lo sapeva. 
- No. Tu sei il mio compagno di viaggio, Kon. - E per la prima volta il piccolo animale si sentì fiero di sé stesso - Lui, è altro. Lui, è di più. - Ma di quel sentimento, Kon non poteva capire, ancora, il significato.

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Capitolo 9
*** move ***


n.a. e come al solito, loro fanno soffrire giusto un pochino. Poi dopo la fine che ho rivisto ieri... il dolore.

move


- Spostati, Shino. Non vorrai essere coinvolto, vero? - La domanda di Ao era semplice, innocua. Sapeva che al tempo stesso Shino, posto tra lui e Sousuke, era determinato e comprendeva perfettamente ciò che gli stava chiedendo.
- Non ti riguarda. - Continuò, mentre lo sguardo altrui diveniva sempre piu serio.  
- Se farai del male a Sousuke, ti ucciderò! - Ed Ao aveva sorriso, avvicinando i loro volti. - Sei sicuro che riusciresti a farlo? - 

La scena davanti a lui era simile, solo che Shino era davvero intento a proteggere Sousuke, riprendendosi quella perla.  Le lame si scontravano, mentre Shino vacillava. 
- Che c'é, Shino? Non riesci ad uccidermi? - L'altro aveva urlato uno "ZITTO", prima di attaccare di nuovo, un'altra figura negli occhi.
Forse Shino non si era tolto, quel giorno. Ma Ao sapeva che quel barcollare significava qualcosa. Sapeva, che Shino poteva ancora essere suo.

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Capitolo 10
*** silver ***


n.a. Stavolta non fanno soffrire, no? Più o meno.

silver


- La via lattea? Narra della leggenda di due persone innamorate divise, che possono incontrarsi solamente in questa occasione. -
- Ehhh? Ma Sousuke, non possono trovare un altro modo? Invece che aspettare sempre e solo questo? Non si sentono soli? - Il ragazzino rise, mentre si premurava che Shino fosse ben coperto per evitare che si ammalasse.
- E' una leggenda, Shino. In ogni caso, forse per loro e più comodo cosi? -
- Lo trovo stupido. - Commentò il ragazzo, sbuffando. - Se ci separassimo, farei di tutto per vederti! Non aspetterei tutto questo tempo per poche ore. - 

Ao guardava il cielo, stringendo a sé la spada che tanto gli era cara, la via lattea in cielo che riportava a galla quei ricordi amari.
Shino gli aveva promesso che sarebbero stati assieme ad ogni costo ed aveva fatto si che vivesse. Adesso, toccava a lui.


 

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Capitolo 11
*** prepared ***


n.a.  Ho come l'impressione che verto dalle cose leggere a quelle pesanti, con loro. Beh... sono Ao e Shino, d'altronde.

prepared


Era un posto buio e freddo. Sentiva di star scomparendo, un dolore che non gli apparteneva, non di una ferita procurata da una lama, ma di una procurata da altro. Come se qualcosa gli mancasse, qualcosa di più del sangue. Non sentiva il cuore battere, non sentiva la pesantezza del corpo. 

Vuoi vivere?

Una voce dolce e gentile, in mezzo a quelle ombre, in mezzo a quel dolore, fece la sua comparsa. Ao cercò di prendere aria dai polmoni, il respiro un pallido ricordo di qualcosa di fievole.

Voglio vivere.

I ricordi di ciò che aveva fatto, la consapevolezza che aveva lasciato il suo corpo e visto esso alzarsi senza di sé, Shino che si allontanava senza che sapesse se stava bene o no fecero capolinea.
Quando aprì gli occhi incontrò il buio, incontrò tutto ciò che di negativo esisteva.

Non importa cosa diventerò.

E l'ultima cosa che sentì, fu l'eco di una risata.

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Capitolo 12
*** knowledge ***


n.a. E qui abbiamo uno sprazio di vita di Ao prima che incontrasse Shino.

knowledge


La prima volta che si era ritrovato vicino a Shino, con accanto Sousuke, lo aveva sentito ridere e scherzare come se fosse la cosa più normale del mondo.
Sousuke era lì, il proprio corpo, metà di sé stesso, che occupava quel posto dove avrebbe dovuto esserci lui. 
Non ricordava esattamente in che momento lo aveva capito, ma ricordava la sensazione di inadeguatezza ed il sorriso che gli era spuntato sulle labbra nel momento in cui ne era diventato cosciente.
/Shino non sapeva della sua esistenza/. E se per lui stare con quel sé stesso fantoccio andava bene, per il momento lo avrebbe lasciato fare, osservandolo da lontano.
Per il momento, avrebbe ottenuto la sua vendetta.
Nulla era piu forte della conoscenza, ed Ao l'aveva.
Sousuke no.

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Capitolo 13
*** denial ***


n.a. non c'è felicità per chi shippa AoShino. 

denial 


- "Tu non sei Sou." - Ao sorrideva, imitando la voce di Shino.
Erano da soli in quella radura, lo teneva intrappolato tra sé stesso ed un albero, un braccio appoggiato a fianco del viso altrui, come a delineare per bene quella vicinanza.
- Smettila, Ao. - 
- "Non sei Sou. Sousuke non è così! Non lo farebbe mai!" -
- Ao... - Shino fremeva, mentre Ao parlava, rivangando vecchie discussioni.
- Ora che lo sai, che conosci i nostri scheletri nell'armadio. Riesci ad accettarlo, Shino? Guardati intorno. - 
E Shino deglutiva, chiudendo gli occhi. Voleva sapere ed Ao glielo aveva detto. Ma non riusciva subito a rispondere all'altro e questo aveva fatto si che Ao lo attaccasse. 
- Lo vedi tutto questo sangue, ora? - 
Avrebbe dovuto dire di sì. Ma in realtà Ao non avrebbe mai capito.
Shino non negava cio che avevano fatto. Ma ciò che pensavano di essere.
Assassini.

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Capitolo 14
*** wind ***


n.a. Wind. Ad un prezzo migliore (?) solo fino al 06 Luglio

wind


La prima volta che lo aveva visto, Shino aveva pensato ad Ao come una presenza scura, qualcosa che non doveva esistere ma c'era ed aveva cercato una spiegazione perché confuso, trovandola poco dopo nelle parole di Rio.
La seconda volta, Shino aveva pensato che era come la foschia, pericoloso nel suo essere, un tranello su due gambe con il volto della persona che amava.
La terza volta, ricordava di aver pensato che fosse uno stupido per come si comportava, ma alla fine gli aveva sorriso, perché aveva imparato ad accettarlo e perché oramai faceva parte della propria vita.
La quarta volta, per lui Ao era un nemico da combattere, un sentimento contrastante.
La quinta volta, era come il vento.
A volte ti rendeva libero, facendoti pensare che potevi volare.
Altre volte ti feriva, tagliente e veloce.

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Capitolo 15
*** order ***


n.a. si può dire dolce anche questa?

order


Se pensava a Shino, Ao si sentiva come rinchiuso in una gabbia pur avendo la chiave.
Poteva uscire quando voleva, ma pensare che una volta a casa il proprio padroncino si sarebbe preoccupato non trovandolo, lo faceva tornare indietro sui propri passi.
Pensava che doveva stargli accanto, che la negazione altrui verso ciò che era, ciò che voleva, ciò che provava era solo una fase e quindi continuava a rientrare, ferirsi sino a sanguinare.
Rientrava nella gabbia pur essendo vuoto, pur vedendolo andare via ogni volta con qualcuno di uguale ma alla quale sorrideva più spesso.
Ao si sentiva rinchiuso in gabbia, con Shino.
Ma sorridendo aspettava semplicemente, perché lui ricordava.
"Resta sempre con me, Sousuke."
E lui, semplicemente, eseguiva il suo ordine.

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Capitolo 16
*** thanks ***


n.a. Sono obiettivamente morta, ed ho gli occhi gonfi e non ho capito cosa ho scritto ma... non dovevo mancare. Quindi ecco qui questo capitolo. Spero solo sia meno nosense di quelo che penso.

thanks


C'era stato un tempo, benché non lo ricordasse propriamente, in cui tutto era più semplice.
Ao a volte sentiva che gli mancavano quei tempi, come il battito leggero di una farfalla. 
Poi, mentre guardava il corpo dormiente di Shino che dopo una litigata si era arreso all'evidenza di non poter tornare con quel tempo indietro, sorrideva, pensando che andava bene così.
Quando lo vedeva svegliarsi, stroppicciandosi gli occhi e borbottando un "Sou?" sapeva che andava bene così e che niente avrebbe dovuto essere diverso da ciò che era.
- Grazie. - Sussurrava, prima che l'altro potesse collegare, sulle sue labbra in un finto bacio mattutino, un semplice sfiorarsi di labbra che poi li avrebbe fatti bisticciare.
In quei momenti, Ao, capiva che per lui c'era ancora speranza.
In lui, c'era ancora Sousuke.

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Capitolo 17
*** look ***


n.a. lo ammetto, questo è più per soddisfazione personale, anche se in realtà non potrà mai accadere che Shino stia così davvero con Ao. Sigh. Ma infondo le scrivo io le storie, no? (?)

look


A Shino non era mai piaciuta davvero quella situazione.
Imparare a conoscere Ao, a capirlo, non gli permetteva di risolvere tutto quanto. Al contrario, pensava che così era anche peggio.
Perché aveva iniziato a capire quel lato di Sousuke che ai tempi gli era stato taciuto, perché aveva imparato a sorridere, a sentirsi caldo al suo fianco, ad amarlo.
E questo aveva peggiorato tutto quanto.

- E' da un po' che mi guardi. - Esordì Ao, mentre spostava la brace. Il petto nudo quasi brillava dinanzi alle fiamme in quella serata buia. Shino, sdraiato sotto il mantello altrui, restava immobile.
- Sei uguale a Sou. - Aveva risposto come motivazione l'altro, mentre si alzava e si avvicinava, una mano sulla sua guancia. - Eppure sei così diverso. -
Ed Ao gli aveva sorriso, prima di baciarlo.
Shino odiava quella situazione. Ma tra le braccia di Ao, non stava male come pensava.

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Capitolo 18
*** summer ***


n.a. non ha semplicemente senso.

summer


Le cicale fremevano, le fronde degli alberi si spostavano sotto la leggera brezza estiva in un giorno in cui il vento aveva deciso di aiutare le povere anime al caldo.
Shino gracchiò, mentre sentiva il sole ucciderlo quasi e si appoggiò ad un albero in maniera abbastanza pesante, smettendo di spaccare i cocci che Sousuke gli aveva chiesto di fare.
- Così non finirai mai. - La voce che fuoriuscì dalle fronte di quello stesso albero avrebbe dovuto far sorprendere il più piccolo, che invece si limitò a sbuffare.
- Potresti aiutare, invece che stare a guardare. - 
Ao sorrise per quella risposta pronta, così da Shino, e poco dopo si mostrò all'altro.
- Il lavoro è il tuo. -
Shino lo guardò, quasi gonfiando le guance. - Ma è Estate! - Ed Ao ridacchiò, dandogli un buffetto in fronte. - Allora ti consiglio di portarti qualcosa di fresco, la prossima volta. -

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Capitolo 19
*** transformation ***


n.a. c'è sempre un po' di odio dietro le mie drabble.

transformation


- Sei più gentile. -
Ao guardù Shino sorpreso, uno di quei tanti giorni nella quale chissà perché il ragazzo decideva di restare con lui il pomeriggio, andandolo apparentemente a trovare.
Cosa che lo faceva sentire un genitore separato dall'altro che condividevano il figlio, benché in quel caso fosse l'amore.
- Sei cambiato. - Continuò quindi l'altro, che sorrise un po' di più, mentre osservava quasi preso una foglia d'acero caduta da poco sopra la propria testa. - Assomigli di più a Sou. -
Ed Ao a quelle parole rimase zitto, mentre si alzava poco dopo, sparendo dietro la tenda. Quando ritornò, Shino lo guardava confuso. - Che fai? -
Al che Ao sorrise, mentre apparentemente stava per andarsene. - Non sono cambiato. - Commentò quindi, l'espressione che non rispecchiava ciò che provava. - Non darmi aspettative alla quale non posso rispondere, Shino. -
Era facile, ferire le persone. Anche quelle che non ti aspettavi.

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Capitolo 20
*** tremble ***


n.a. Per questa posso dire solo una cosa; mi dispiace.

tremble


- Che c'é, Shino? -
Il sussurro sulla sua pelle era chiaramente intenzionale, così come la sensazione opprimente che l'altro gli dava in quel momento.
Ao non era mai stato un santo, lo sapeva lui quanto lo sapeva chiunque altro, ma in quel momento Shino sentiva di stare male, di sentirsi quasi spaventato. 
- Hai paura? - Sussurrò Ao, mentre gli accarezzava il volto macchiandolo così di sangue.
Sangue che lo ricopriva interamente e che continuava a coprirlo, ancora, ancora di più.
- Stai tremando. - Continuò Ao, ed il sorriso sulle sue labbra era palese, forse persino più doloroso che altro, mentre teneva la mano sulla ferita allo stomaco. 
- A-ao... sei tu che stai tremando. - Sussurrò, mentre era come paralizzato a quella vista. 
- Oh? - E rise, Ao, mentre ora guardava il cielo, e poi chiudeva gli occhi. - Forse è perche fa freddo. -
O perche stava morendo.

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Capitolo 21
*** sunset ***


n.a. ... davvero, perché voglio farmi odiare?

sunset


Non era facile, per Shino, ritrovarsi in quella situazione. Mentre osservava il sole calare, mentre sentiva il respiro altrui lento e flebile, la pelle fredda sotto i suoi tocchi, l'incoscienza di una persona che amava, per lui non era facile.
Ao era così da giorni, giorni in cui aveva continuato ad andare e venire, unico complice quel piccolo furetto che lo avrebbe chiamato, in caso di necessità.
Usava spesso Murasame per i messaggi veloci e questo lo stancava abbastanza, mentre osservava il corpo inerme di Ao.
Ed a volte, sentiva le lacrime agli occhi.
- Non farlo, Ao. - Si ritrovava a pregare, silenziosamente. - Non essere il tramonto. -
Perché per quanto bello, per quanto sembrasse eterno, spariva senza mostrarsi per molto tempo, tanto che a volte sembrava quasi morto.
E Shino non poteva permetterlo. 
Non voleva che la notte calasse su Ao. 

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Capitolo 22
*** mad ***


n.a. Oramai posso solo dire che Hakkenden ha preso una piega angst.

mad


- Non avresti dovuto. - 
Si era svegliato, infine, Ao. Malconcio e poco in forze, ancora pallido e coperto di sudore freddo, il dolore all'addome che sembrava più eterno che altro.
- Non DOVEVI metterti in mezzo! Chi te lo ha chiesto, eh? Di salvarmi? -
Ascoltava Shino sfogarsi, urlargli contro mentre stringeva così tanto i pugni da far divenire bianche le nocche.
- Sei uno stupido! E se fossi morto!? -
- Sei arrabbiato, Shino? - La voce flebile di Ao lo fermò per un po', prima che questo lo guardasse con il suo solito sorriso.  Il più piccolo quasi tremò, le lacrime che fuoriuscivano dai suoi occhi, involontarie.
- E' ovvio che lo sia! Sei un dannato idiota! -
Ed Ao sorrise, ridacchiando. - Va bene cosi. - Disse, sorprendendo l'altro. - Significa che ti importa. -
Ed allungò un braccio che Shino dopo un po' prese, aggrappandovisi disperato.
- Idiota. - 

 

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Capitolo 23
*** thousand ***


n.a. mi hanno detto che non sono allegra.
 

thousand
 

- Uno, due, tre... - 
Era da giorni che Ao continuava, ancora, ancora, ogni volta che stavano insieme durante la riabilitazione altrui a contare. Si era ripreso per un miracolo che Shino non aveva capito da dove provenisse e restava fermo lì, a pulsare come una paura.
Perché Ao era un'ombra, e nessuno sapeva come funzionavano.
- Duecento, duecento uno, duecento due... -
Ancora, ancora, alla fine Shino sbuffò, guardandolo. - l'esser quasi morto ti ha dato al cervello? -
A quell'interruzione Ao sorrise, alzando gli occhi su di lui. Era di una dolcezza, quello sguardo, che quasi faceva male. Ed era di una prepotenza, quel sorriso, che quasi ti faceva arrabbiare.
- Conto le volte in cui ho pensato d'amarti, - E Shino ebbe un tuffo al cuore - E che mi hai rifiutato. -
Non importava se soffriva, pensò Shino.
Ao non doveva sapere che lo amava più di quanto dovesse.

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Capitolo 24
*** outside ***


n.a. nothing to say.

outside


- Ti piace? -
Shino guardava il paesaggio dall'altura sulla quale Ao lo aveva convinto ad andare. C'era una sostanziale differenza, tra quello che vedeva e quello che si sarebbe aspettato ma, ironicamente, da Ao non poteva aspettarsi altro.
- Non è divertente. -
- E' quello che volevi. - Ribatté quasi subito il più grande, prima di allungare una mano. C'era un villaggio bruciato, un bosco andato in rovina. C'era un paesaggio che metteva i brividi ed ancora, c'era qualcosa di lugubre nel vederla come un'enorme chiazza in mezzo al verde. 
- E' il mondo di fuori che hai sempre sognato, Shino. -
Il più piccolo respirò roco, si girò a guardarlo e c'era dolore, ma consapevolezza, nel suo sguardo.
- Mi stai punendo per aver desiderato vivere? -
- No, - riprese Ao, ricambiando il suo sguardo - Sto avverando ogni tuo desiderio in maniera reale. -
L'amore a volte non era solo felicità.

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Capitolo 25
*** winter ***


n.a. si ritorna ad esser soli ed a soffrire.

winter


Non sentiva il freddo. Non sentiva il caldo, l'acqua gelida sulla pelle, il sole cocente che la bruciava.
Non sentiva nulla. Era come un continuo e perpetuo nulla che si impadroniva della tua essenza, del tuo corpo. Ma non se ne era lamentato, perché così almeno avrebbe avuto modo di essere forte in ogni debolezza.
Eppure, mentre osservava Shino correre da Sousuke, abbracciarlo, ridere e tirarlo per mano come se fosse l'unica cosa che esistesse al mondo, Ao era sicuro che tutto quello non fosse giusto e nemmeno normale.
Perché se non poteva sentire le cose FUORI dal suo corpo, doveva sentirle dentro?
Respirò roco, alzandosi ed allontanandosi avendo del lavoro lasciato indietro da fare.
Forse, se metteva la mano sul fuoco non sentiva la pelle bruciarsi e se infilava il corpo nel ghiaccio non capiva che stava congelando.
Ma nel suo petto, lì dove c'era quel cuore fittizio, Ao sentiva l'inverno. Ed anche troppo chiaramente.

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Capitolo 26
*** diamond ***


n.a. la raccolta è quasi alla fine ed io vi avviso; si soffrirà e basta, negli ultimi cap.

diamond


Era buffo come vedere Shino piangere scavasse dentro il suo cuore in una maniera dolorosa, profonda.
Sentì distrattamente qualcosa spezzarsi, mentre intorno a sé c'era un lago di sangue, ed in mezzo tutti i compagni che l'altro aveva avuto durante la sua avventura.
Si avvicinò, posando una mano sulla spalla altrui ma la trapassò e per un attimo sentì un'onda di terrore impossessarsi di lui, del suo corpo, della sua anima.
Anima.
Era giusto dirlo? Era sua? Respirò roco e sentì la tristezza altrui insinuarsi dentro di sé, mentre delle gocce bagnavano le sue guance. A quel punto Shino alzò lo sguardo.
- Piangi sangue, Ao. - Era quasi orribile vedere come fosse serio, tra le lacrime.
Ma seppur sapesse che quello era un incubo, sorrise, mentre lo osservava.
- E tu piangi diamanti come sempre. - Non potevi intaccare qualcosa di puro.

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Capitolo 27
*** letters ***


n.a. io te lo avevo detto.

letters


A volte le parole potevano dire quello che realmente intendevi. Non serviva la voce, non servivano i gesti. Serviva solo nero su bianco.
Ao lo pensava mentre rigirava quel biglietto tra le mani, una guerra oramai finita ed un peso sulle spalle più grande di quello che avrebbe dovuto poter sopportare.
Lo sapeva, che non era giusto. Sapeva anche che aveva fallito nel tornare uno solo e quindi non era cambiato nulla, mentre in realtà la perla avrebbe dovuto esaudire il suo desiderio, mentre alla fine si ritrovava ancora ad essere l'ombra di sé stesso.
L'aprì.
"Non cercarmi più, Ao." nessuna firma, nulla di nulla, ma lui sapeva.
E rise, rise con quanto più fiato avesse in corpo.
- Oh, Shino. Ancora non hai capito. - Non poteva vivere, lontano da lui.

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Capitolo 28
*** promise ***


n.a. dato che sono stata via per il Rimini, oggi doppio aggiornamento. (come uccidere i feels in maniera straziante (?) )

promise


- Non ti lascerò mai, Shino. -
Era stato un sussurro in una notte d'Estate, quando ancora l'aria era fredda. Shino era coperto più del dovuto perche era debole di costituzione e Sousuke, al suo fianco, gli stringeva la mano in parte rosso in viso, ma lo sguardo deciso.
- Lo prometto.-
Shino aveva riso, prima di appoggiarsi delicatamente a lui in un gesto solidale.
- Lo prometto anche io, Sousuke. -

Era ironico, come ora Shino si trovasse davanti ad un bivio, per mantenere la sua promessa.
Se avesse potuto, si disse, si sarebbe diviso in due, per poter stare con entrambi. Ma la realtà era crudele, aspra e dolorosa e lui era fermo in quel bivio da tanto, troppo tempo.
Era impossibile.
Per la prima volta, Shino capì cosa voleva dire infrangere una promessa.
Lo capì, mentre voltava le spalle ad Ao.

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Capitolo 29
*** simple ***


simple


A volte, quando avevi detto addio a qualcosa, potevi avere dei rimpianti. Perché non doveva andare così, perché sicuramente c'era un altro modo per affrontare la situazione, perché certamente era diverso come doveva andare, come avrebbe potuto essere. Se ne rese conto, Shino, mentre osservava il cielo notturno e scorgeva un'ombra su di un albero. Era sempre lì, sempre, per lui.
Fingeva di non vederla, perché oramai aveva fatto la sua scelta.
Ogni sera, tuttavia, lasciava leggermente aperta quella finestra e sperava, quasi, che il buio calasse su di lui ed ancora una volta potesse amare tra quelle braccia.
Ma quelle notti non arrivavano per quanto lui tenesse spalancata quella finestra, per quanto ci sperasse. Quell'ombra restava lì ed all'alba scompariva.
Era semplice, infondo, e Shino lo sapeva.
Dire addio a volte aveva più di un risvolto. Ed anche dall'altra parte, si poteva soffrire.

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Capitolo 30
*** future ***


n.a. e siamo dunque giunti all'ultimo capitolo di questa challenge. Grazie a chi lo ha seguito/commentato/fattoqualsiasi cosa etc. 
E grazie a te, Omonima, che mi hai maledetto così tanto che mi hai allungato la vita (?) XD A voi la fine uvu

future


Era l'unico futuro possibile, lo sapeva.
Lunghe distese di nulla, di solitudine e dolore. Un dolore che partiva da dentro, un forte senso suicida di quando vedevi morire le persone a te care.
Shino sognò, una notte, un mondo in cui era solo e la mattina dopo un senso di oppressione si era impadronito del suo cuore.
Il giorno dopo, Shino sognò un mondo in cui non era più solo, ma aveva Sousuke, aveva Ao. Erano ancora vivi, dannati per l'eternità come lui, legati da un filo sottile pronto a spezzarsi in qualsiasi momento.
La mattina seguente Shino si svegliò con le lacrime che scendevano copiose, facendo preoccupare Sousuke al suo fianco.
Non disse nulla, non lo raccontò a nessuno, ma quando vide Ao questo gli sorrise e seppe che l'altro chissà come, già sapeva.
Capì che a volte l'amore era crudele.
A volte, ne fu sicuro, eri all'inferno senza esser morto.

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