Cappuccetto Rosso

di RoloChan105
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -Ricordi- ***
Capitolo 2: *** -Wood- ***
Capitolo 3: *** -Alone- ***
Capitolo 4: *** -He's a Wolf!- ***
Capitolo 5: *** -Home- ***
Capitolo 6: *** -Name- ***
Capitolo 7: *** -Shopping time- ***
Capitolo 8: *** -Feel- ***
Capitolo 9: *** -Quest- ***
Capitolo 10: *** -Dream- ***
Capitolo 11: *** -Blitz!- ***
Capitolo 12: *** -Fight- ***
Capitolo 13: *** -You're Joking?- ***
Capitolo 14: *** -The good Dog- ***
Capitolo 15: *** -Acting- ***
Capitolo 16: *** -Full Moon- ***
Capitolo 17: *** -The sleeping beauty - ***
Capitolo 18: *** -L'approvazione- ***
Capitolo 19: *** -Bagno- ***
Capitolo 20: *** -Bad Memories- ***
Capitolo 21: *** -Presents- ***
Capitolo 22: *** -Xmas - ***
Capitolo 23: *** -Feeling- ***
Capitolo 24: *** -Passion- ***
Capitolo 25: *** -Zoro's Home- ***
Capitolo 26: *** -Fragments- ***
Capitolo 27: *** -Visita- ***
Capitolo 28: *** -Relax- ***
Capitolo 29: *** -Work- ***
Capitolo 30: *** -Departure- ***
Capitolo 31: *** -Bad Company- ***
Capitolo 32: *** -Shock- ***
Capitolo 33: *** -Vampire- ***
Capitolo 34: *** -L'inaspettata comparsa del cattivo- ***
Capitolo 35: *** -Fall- ***
Capitolo 36: *** -Save with you- ***
Capitolo 37: *** -Legami- ***
Capitolo 38: *** -Piano- ***
Capitolo 39: *** -Obblighi- ***
Capitolo 40: *** -Nightmare- ***
Capitolo 41: *** -Travestimento- ***
Capitolo 42: *** -DressRosa- ***
Capitolo 43: *** -Disappeared- ***
Capitolo 44: *** -Dead- ***
Capitolo 45: *** -Danger Zone- ***
Capitolo 46: *** -Rapita- ***
Capitolo 47: *** -Answers- ***
Capitolo 48: *** -Alive- ***
Capitolo 49: *** -Regret- ***



Capitolo 1
*** -Ricordi- ***


Cappuccetto rosso

Cappuccetto rosso

 

 

A Tsukichan

Per il suo compleanno.

 

 

 

 

 

 

-Ricordi-

 

 

Erano passati anni da quella vicenda ormai…

Eppure, la ricordavo ancora come se fosse ieri…

 

 

Da piccola, all’ età di sei anni, abitavo nella campagna inglese assieme a mia madre e a mia sorella maggiore Nojiko. Eravamo vicine ad un piccolo paesino di contadini e non ci mancava mai nulla.

Nostro padre mancò per un malore e anche tutt’ oggi, posso avvertire questa sua mancanza.

Ottenni un soprannome da parte dei paesani.

Mia madre un giorno, mi confezionò una mantellina di colore rosso e questa, scatenò la fantasia delle persone ad affibbiarmi il soprannome di cappuccetto rosso.

Anche quando non lo portavo, si ricordavano chi ero. Il colore dei miei capelli, che tendeva al rosso, mi etichettava a miglia di distanza.

Per cui, quando andavo in paese, sentivo urlare “ è cappuccetto rosso! Nascondete le caramelle…”.

Queste però, venivano casualmente lasciate ogni volta sui banchi dei loro negozi o tavolini e io, sorridente, le prendevo e ringraziavo.

Mi volevano bene…insomma, come potevano voler bene ad una bimba di sei anni…

 

Un giorno mia madre, preparò un cestino da picnic e mi chiese il favore di andare a portarlo alla nonna.

Lei abitava nel bel mezzo del bosco…ricordo che era un po’ pazza, ma a quell’ età, non tutto si recepisce. Solo ora mi rendo conto che nonna Kokoro, era per metà del tempo in cui era sveglia, sbronza.

Accettai con enorme entusiasmo di andare a portare quella cesta piena di leccornie a mia nonna. Quando mi preparò il tutto, mi misi addosso la mantellina e la salutai spalancando il cancellino e avviandomi verso la strada.

L’ avevamo fatta insieme un sacco di volte, la ricordavo a memoria.

Mi fermai però. Mi fermai perché per una bimba di sei anni, quello era un tragitto veramente lungo. Appena vidi uno spiazzetto, pieno di fiori e con qualche pietra abbastanza grande da poterci appoggiare il mio cestino, ne approfittai e mi misi a sedere.

Sbadigliai, feci un piccolo spuntino e infine stanca, mi sdraiai in quel letto di margherite a dormire.

 

Ripresi conoscenza che era ormai buio. Mi alzai di soprassalto e controllai intorno…sentivo tanti rumori strani e la scarsa visibilità, non faceva che accrescere le mie paure.

Ricordo che piansi…piansi in modo tremendamente forte, attirando l’ attenzione di qualunque bestia, fosse stata nei paraggi.

Un suono diverso dagli altri e cioè, quello di un gufo, di piccoli roditori e rumore di legnetti e sassi che si muovevano sotto il peso di qualunque animale, attirò la mia attenzione. Smisi di respirare e trattenni le lacrime tirando su col naso.

-Chi c’è?!-Domandai titubante nell’ ingenuità dei bambini. Non ottenni subito una risposta…vedevo due occhi fissarmi…due occhi neri…

-Piccola-Una voce, morbida ma al contempo dura, mi giunse alle orecchie.-Perché ti trovi nel bosco?-

Ripresi a singhiozzare e a stento, riuscì a dargli una spiegazione.

-Stavo portando il cesto alla nonna!-Piansi disperata-Ma…mi sono messa a riposarmi e …-Mi sfregai gli occhi-Si è fatto buioo…- Percepì la creatura che mi fissava sospirare, per poi, fare dei passi avanti a me e rivelare che questo, era un uomo.

-Sai la strada?-Mi posò le mani sulle spalle inginocchiandosi di fronte a me. Asciugandomi le guance, annuì e lo vidi girarsi di schiena.-Monta, ti accompagno piccola.-

Sentita al sicuro da quel che aveva detto, mi gettai sulle sue spalle e gli agguantai il collo.

-Non scordarti il cestino!-Lo ammonì prima di partire.

Per quella strada così buia, lo sentì ogni tanto chiedermi la direzione e io, lo accontentavo appoggiando ogni tanto la testa sulla sua spalla e inspirare il suo odore.

Il suo odore mi ricordava l’ erba del bosco…era un odore piacevole…

Al solo pensarci adesso, non avrei mai accettato l’ invito di quell’ uomo, sconosciuto per di più, nell’ accompagnarmi a casa…

Chiunque avrebbe reagito scappando senza tregua da qualunque cosa esso fosse…

-Come ti chiami?-Volli lo stesso domandare.

-Non è importante credimi-Mi sussurrò avanzando sicuro nell’ oscurità.

-Ma io lo voglio sapere…-Insistetti, tirando su nuovamente col naso.

-E io non voglio dirtelo-Ricordo che mi imbronciai. Sbuffai e fissai il percorso che stavamo percorrendo. Non vedevo nulla ma per lui, sembrava il contrario. Avanzava deciso, superava i sassi, si abbassava alla vista di alcuni rami e si spostava quando c’erano delle piante…

Ricordavo vagamente come era difficile il percorso, ma quando tutto è illuminato, certe difficoltà, paiono meno difficili…

Arrivammo in pochi minuti nel piccolo giardino di mia nonna. Notammo tutte le luci accese e lei, era con in mano una torcia e una bottiglia, cercando in mezzo agli arbusti.

-Ancora non si vede!-Mormorò preoccupata a voce alta, solo dopo poco, mi resi conto che parlava a Zeff, un uomo che abitava poco distante da lei. Era un bravo cacciatore ed era sempre insieme a mia nonna all’ ora di pranzo e a cena…si tenevano compagnia.

-No niente-Gettò un fascio di luce, verso la nostra direzione. Sentì le spalle dell’ uomo sotto di me, aumentare…come ingrossarsi.

Mi fece scendere e si inginocchiò di fronte a me. Ricordo i suoi occhi neri…brillavano alla luce della luna…

-Promettimi-Parlò-Che non attraverserai mai il bosco da sola.- Lo fissai mentre vedevo che stava subendo un cambiamento…

-Perché?-Domandai innocentemente. Quasi preso dalla dolcezza della mia ingenuità, mi passò una carezza sulla testa.

-Perché è pericoloso…-

-Pericoloso?-Ripetei. Si alzò e lo vidi allontanarsi…lo afferrai immediatamente per un braccio.-Perché pericoloso?-Sbuffò di quella insistenza, ma nuovamente, si inchinò di fronte a me.

-Ci sono delle creature che possono farti del male…-Rimasi a pensare per ricordarmi gli ammonimenti di mia madre.

-Il lupo cattivo?-Un sorriso si dipinse sul suo volto, mentre vedevo i suoi denti farsi più taglienti.

-Ci sono tanti lupi cattivi…-Sospirò.-Comunque…è Zoro-

-Cosa?-

-Il mio nome…me lo hai chiesto…-Sorrisi per quella confessione e mi attaccai al suo collo.-Io mi chiamo Nami-Lo abbracciai.-Grazie Zoro…-Liberò un sospiro e ricambiò l’ abbraccio. Era caldo…da lui proveniva un bel tepore…

-Devo andare…-

-Cappuccetto rossooo!-Sentì Zeff chiamarmi.

-Namiiii-Subito dopo mia nonna-Dove sei!?-Rimase un istante con me, per poi domandarmi non capendo:

-Cappuccetto rosso?-

-è il mio soprannome-Spiegai e mi cercai il mantello sulle spalle-Oh no!-Strepitai.-Il mio mantello!-

-Fino a ora non lo avevi…-Cominciai di nuovo a piagnucolare.-Stai calma!-La sua voce assunse un incrinatura-Non piangere!-si strinse nelle spalle-Lo avrai dimenticato nel prato…-

-Devo prenderlo!-Mi alzai e immediatamente, mi afferrò per un braccio.

-Non provarci…-Mi avvertì.

-Ma me lo ha confezionato mia mamma!-Spiegai.

-Allora andrò a prenderlo io-Cercò di tranquillizzarmi-E te lo darò la prossima volta che ti vedrò…-

-Ma non posso…-Mormorai affranta abbassando lo sguardo. Parve incuriosito.

-E perché?-

-Bhe…-Nuovamente lo fissai negli occhi, ammirando la sua statura…-Mi hai detto…che non dovrò più andare da sola nel bosco…e la mamma…ci viene poche volte…te l’ ho promesso…-Nuovamente sorrise e scompigliò i capelli.

-Allora te lo porterò io…accanto casa tua…-

-Abito fuori dal bosco…-Lo vidi annuire e allontanarsi nuovamente.

-Addio…-

 

 

 

-Namiii!-Mia nonna e Zeff, appena mi videro arrivare, corsero ad abbracciarmi.-Piccola mia stai bene!?-Io sorrisi.

-Si-La fissai negli occhi-Zoro mi ha aiutato!-Ridacchiai-Mi ha accompagnato lui…-

-Zoro?-I due si fissarono negli occhi e poco dopo, mi ammonirono in tono duro.-Non avvicinarti più a lui!- Rimasi spiazzata per quella foga…perché erano contrari!? Non capivo…non poteva capire una bambina…

-E perché?-Vidi mia nonna sospirare mentre Zeff, imbracciava il fucile e si avventurava nel bosco.

-Vedi Nami…lui è …il lupo cattivo…-Inarcai non capendo un sopracciglio.

-Lupo?-

 

 

Passarono circa due giorni, prima che tornassi a casa.

Tre giorni dopo, mentre ero a giocare nel praticello di casa mia, con Nojiko, vidi svolazzare sulla staccionata il mio mantello…

-Nami-Nojiko lo indicò-Ma quello è tuo?!-Felice, corsi a prenderlo e lo indossai subito. Con speranza, cercai di cogliere nel bosco qualche presenza di lui…

Ma non vidi niente…

 

 

Fissai con aria sognante la casetta che dopo quattordici anni, tornai a vederla.

Abbandonai le valige nel piccolo giardino incolto mentre il cocchiere, se ne tornava in paese.

Presi dalla tasca le chiavi e aprì la serratura…dentro era ancora come me lo ricordavo…

 

Mia nonna Kokoro era morta l’ inverno scorso…e avevo ereditato, la casetta nel bosco.

 

 

 

-Continua-

 

 

 

 

Dedico come avete potuto leggere all’ inizio, l’ intera fic a Tsukichan.

Buon compleanno cara ^________^

 

Passo col darvi le spiegazioni del perché questa storia con questa pazza idea, è nata.

 

Cercavo una canzone…una canzone di Julietta Venegas, col titolo “ limòn y sal”.

E cosa scopro? Intanto, guardandomi il video, che c’è lei, che si innamora di un lupo mannaro…questo mi ha fatto venire in mente, anche come ambientazione, cappuccetto rosso.

Inoltre, qualche mese prima, un mio amico, mi aveva parlato ( anche lui, grande amante dei vampiri e creature sovrannaturali ) di cappuccetto rosso e del lupo che in realtà, era un licantropo.

E io: forte ! XD

Mesi ancora prima, mi stavo appassionando ai licantropi con il manga “Wolf guyOhhh quanto mi piace <3

La batosta di inspirazione, mi è venuta ricordandomi la pubblicità delle nastrine del mulino bianco con cappuccetto rosso, che abita col “ lupo” nella casetta…ah…che bella!

In altre parole…mi hanno influenzato un sacco di cose… che ieri alla fine, è sfociata in ispirazione e voglia di scrivere…

 

Spero che la fiction piaccia…

 

Ovviamente, non seguirò la trama originale anche perché, ho voluto riportare il tutto solo, si fa per dire, in una piccola parte di versione che si trova nei ricordi di Nami…

 

Che altro dire? Nulla…

Io continuo…

 

 

 

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Capitolo 2
*** -Wood- ***


-Wood-

-Wood-

 

 

 

Mi risvegliai quella mattina sdraiata sul divano.

Il fuoco ormai era nient’ altro che cenere se non per un breve rivolo di fumo che ancora producevano le ceneri nascoste. Mi misi a sedere e osservai la stanza. Sopra le mie spalle, avevo ancora il plaid e niente era cambiato o fuori posto.

Volsi velocemente lo sguardo sull’ orologio versione felix che con quel sorriso, oscillava la coda e muoveva gli occhi. Erano a malapena le otto.

Portai in alto le braccia e mi alzai andando verso la credenza e prendendo qualcosa per fare colazione.

 

 

Cominciai a stupirmi di quanta polvere potesse esserci in casa…

Per assecondare la noia, mi dedicai alle faccende domestiche. Quando spalancai una finestra, scorsi da lontano un cervo cornuto…

Ah… tutto cio, mi ricordava perfettamente Biancaneve…

Ci mancava solo che mi mettessi a cantare e ne ero sicura, metà della fauna sarebbe piombata in casa ad uccidermi sul posto.

Scossi il tappeto che avevo all’ entrata e il povero cervo scappò alla mia vista.

Bhe, che andasse a brucare da un'altra parte…

Dato che come cantante facevo pena, collegai il mio mp3 in salotto per scegliere una musica a farmi compagnia… Una delle tante cose positive nell’ essere soli, era quella di avere un debole per le musiche retrò e di ascoltarle in santa pace senza essere criticata.

Fischiettai e mugugnai qualche ritornello mentre passavo lo spazzolone nel salotto, dedicandomi poi, sotto al tavolo in cucina.

La musica che cominciò subito dopo a cantare, parlava di torte…

Mi fermai un attimo a seguire il ritmo e muovere la testa, pensando che forse, potevo fare lo stesso pure io.

Non ero mai stata una grande cuoca, ma i dolci…mi piacevano! E perché non imparare a farne uno?

Magari una bella crostata…con mele…no! Mirtilli? Frutti di bosco? O anche Fragoline!

Gia grondavo saliva per qualunque visione paradisiaca di Zucchero mi volasse davanti immaginandola.

E un'altra fortuna … era avere accanto un bosco, con delle fragoline che mi ricordavo, crescevano poco lontane da qui…

 

Chiusi la porta a chiave dopo aver finito tutte le faccende. Mi misi come di mia consuetudine quando uscivo, la mia amata mantellina rossa e imbracciando un cestino, mi avviai per la stradina che mia nonna, aveva fatto instaurare per praticità.

Presi un bel respiro, prima di muovere il primo passo e infine, varcai quella linea immaginaria che mi ero data come confine…

Infondo…quella promessa riguardava una bambina…

Ormai ero cresciuta! Cosa poteva succedermi? Inoltre, non mi sarei di certo appisolata da qualche parte…

 

 

Nel mentre raggiunsi il luogo dove fin da piccola mia nonna mi portava per raccogliere le fragole e farci la marmellata, avevo preso qualche fiore qua e la per la strada in modo da poterne fare una deliziosa composizione da mettere come centro tavola e rallegrare l’ ambiente.

Posai il cestino e mi chinai sull’ erbetta fresca e bagnata del mattino dopo quella pioggia di ieri sera.

Con una mano, scostai qualche ciuffetto d’ erba e finalmente, trovai quelle che cercavo.

Erano piccole e rosse…

Mi passai la lingua sulle labbra e cominciai così a raccoglierne qualcuna…

Erano proprio come mi ricordavo. Belle, succose e …

Alzai attratta da un rumore la testa e per poco, il mio cuore smise di battere…

Appiattito nell’ erba di fronte a me, il muso di un lupo…

Mi fissava con i suoi occhi coloro oro e neri…pronti per il balzo e l’ inseguimento. Inizialmente non riuscì a muovere un muscolo e la mia voce non era proprio intenzionata ad uscire fuori anche per urlare in modo isterico. Non so quindi, come riuscì ad alzarmi e reggermi con le gambe tremanti…

Respiravo in modo compresso e tremavo… di paura.

Mi sentivo così inutile ed ero immobile. DIO!

Non potevo finire sbranata da lupo! Certo, dovevo ammetterlo che come preda ero succosa e molto sexy, ma un lupo mica le vedeva e le capiva queste cose. Quindi, concedetti in quegli attimi un lieve ragionamento: mi sarei dovuta ridurre a manichino e facilitare la bestia a sbranarmi comodo e indisturbato e fargli passare una bella giornatina insieme alla sua allegra famigliola di lupetti grigi? Corrucciai la fronte e scossi il capo.

-COL CAVOLO!-Urlai e quello, fu il segnale per il lupo di scattare da quel riparo e di corrermi incontro. Presi di nuovo controllo delle mie gambe e con una forza che nemmeno io sapevo di avere, cominciai a correre a perdifiato per quel bosco, saltando alberi, muschio e qualunque altra cosa incappasse nel mio cammino.

Sentivo il petto scoppiarmi e cercavo in tutti i modi di focalizzare la mia attenzione lontana da quella belva che percepivo dietro di me.

Sentivo il suo respiro, il suo rumore e la sua presenza farsi sempre più vicina…

Chiusi gli occhi immaginandomi il peggio ma, venni riscossa da un guaito dell’ animale che non capì la natura…

Infischiandomene e usando quel momento per aumentare la distanza, ripresi a correre in modo ancor più forte per cercare almeno di arrivare in casa e barricarmi dentro…

 

 

 

 

Arrivai alla porta e la chiusi immediatamente…

Con la schiena, scivolai contro la porta in legno molto rinforzato e cercai di riprendere una respirazione almeno stabile.

Chiusi gli occhi immaginandomi l’ animale che a momenti, sarebbe giunto alla mia porta cominciando a graffiarla con le unghie…

Magari non era solo…

Magari si era portato tutta l’ allegra famiglia…

Magari si aspettavano una scena del tipo i tre porcellini e il lupo sarebbe sceso dal camino?

Lanciai un occhiata di fuoco a quest’ ultimo ma era morto come il fuoco che poco prima, cercava di non spegnersi.

Mi portai una mano sulla fronte trovandola madida di sudore…avevo bisogno di una doccia…e la corsa mi aveva messo appetito…

Spalancai gli occhi… Oh no… la cesta…mugugnai un rimprovero nei miei confronti…

Ma che ci potevo fare e poi, era l’ unica cosa che mi era venuta in mente per salvarmi il culo!

Cercai di alzarmi in piedi e cominciai a strisciare verso la finestra per poter sbirciare se fuori era tutto ok.

Scostai la tenda e non potei credere ai miei occhi… la cesta…era li! Attaccata al mio cancellino!

Corsi fuori la presi…

Scostai la piccola tovagliola e la vidi ricolma di fragoline di bosco…

Sentì i brividi attraversarmi tutto il corpo…

Chi era stato?

 

 

Il pomeriggio arrivò senza che quasi me ne accorgessi. Avevo ormai finito la crostata seguendo un vecchio libro di ricette di mia nonna e non per vantarmi… ok, si, il dolce era venuto ottimo.

L’ avevo lasciato cuocere nel forno in tutta calma mentre io, avevo ripreso a scrivere qualcosa al pc. Sfogliai le ultime lettere che mi erano arrivate e ci rimasi di sasso quando lessi che Bibi, mi aveva mandato una E-mail.

Imbronciai le labbra e la spostai in “posta indesiderata”.

Forse l’ avrei letta in un altro momento…forse non l’ avrei letta e basta…

Tra la pubblicità che avevo ricevuto, c’era anche una lettera da parte del giornale dove qualche volta, abbozzavo degli articoli. Il capo, Iceburg, mi chiedeva, vista la mia sistemazione, la bellezza della natura…in particolar modo del bosco.

Aprì un foglio vuoto e con una vena d’ umorismo, cominciai a digitare le parole.

 

“ Oh certo, da Dio. Il bosco è una forza…è davvero entusiasmante correre tra la steppa per non essere divorati dai lupi. Per chi vuole perdere peso e affrontare una maratona, è nel posto giusto…

 

Un gocciolone scese dietro la mia nuca…e nuovamente mi domandavo…ma che diavolo ci facevo li!?

 

La sera arrivò spietata mentre in Tv, davano finalmente il mio telefilm preferito.

Mi ero preparata una fetta del mio dolce e pop corn a non finire. Il mio affidabilissimo plaid era a coprirmi le spalle e la luce, era spenta.

Oltre al suono della tv, lo scoppiettare del fuoco, creava quella tipica atmosfera in cui i tuoi genitori sono usciti fuori a cena e guardi un film dell’ orrore barricata in casa…

-Agente Booth, io credo che questo non si tratti affatto di suicidio…-Mormorò l’ antropologa forense alla tv.

-Andiamo Bones…-Sul volto dell’ agente dell’ FBI, era comparsa la solita espressione preoccupata.-Ne sei proprio sicura?- Un ombra di offesa passò inequivocabile negli occhi della mora.

-Stai forse mettendo in dubbio le mie doti di antropologa?-

-No scherzi!-Smentì lui-è solo che…questa volta… potresti esserti sbagliata.-

-Abbiamo un morto Booth…e questo è l’ unica cosa certa-Un sorriso si delineò sulle sue labbra-Al momento…-Un rumore di sottofondo che non proveniva affatto dalla tv mi fece abbassare immediatamente il volume della tv…

Proveniva inequivocabilmente da fuori…

Ebbi la sciocca, sciocchissima idea di andare a dare un occhiata…e mi ritrovai con il ben servito…

Appena aprì la porta, la scena avvenuta la mattina si era come…raddoppiata.

O era meglio dire…triplicata…forse quadruplicata…insomma! ERO CIRCONDATA DA UN BRANCO DI LUPI!

Non aspettarono un mio movimento come era avvenuto, forse erano più preparati…o forse erano svegli e l’ unica idiota certa al momento, ero io!

Avevo le dita che artigliavano la maniglia… Forza Nami!, mi urlai.

Chiudi la porta…chiudi quella maledetta porta! Era un urlo disperato quanto idiota.

-Bones!-La voce alla tv riuscì per un attimo a distrarmi,- Fatti da parte che apro la porta!-

-Oh aspetta!-Cercò di fermarlo-Posso sparare io!?- Scommisi che l’ agente Booth, aveva sgranato gli occhi.

-No!-Le urlò-L’ altra volta mi hai sparato di striscio!-

-Ma sono diventata brava ora!-

Ripreso controllo di me, chiusi violentemente la porta e urlai quando vidi la testa di un lupo cercare di entrare a fauci spiegate. Era rimasto incastrato alla porta e con forza, cercai di spingerlo via in modo da dolergli per farlo arretrare.

Un guaito passò rauco per la gola dell’ animale…

Una forza spropositata, l’ agguantò e non si sa come, vidi l’ animale venire trascinato via, in modo che la porta, tornasse chiusa. La sigillai immediatamente e sentendo i guaiti degli altri compagni, mi affacciai alla finestra a vedere e …quello che vidi, mi lasciò a bocca aperta.

Un essere, ritto in piedi, nero come la pece e con sembianze animali, stava combattendo contro quel branco di lupi…

-Continua-

 

Finalmente, qualcuno è arrivato. Diciamocelo, abbiamo atteso fin troppo!

Spero che nei prossimi capitoli capiti qualcosa di più succulento.

Perdonatemi se non ho aggiornato subito ma i miei sono a fare i classici lavoretti di casa e hanno imbiancato camera mia… per cui, niente connessione internet per qualche giorno…

Comunque…perdonatemi…ho dovuto…ho dovuto mettere qualcosa di BONES! *____*

Io lo lovvo troppoooooooooo!!!

Ende nauuuu… sono qua U_U

Passo col dirvi grazie a chi continua a leggere-inserire e recensire ! * inchino *

Passo con le recensioni…

Tsukichan: Tsuki! Proprio come hai detto tu, ecco Zoro al galoppo! Ovviamente tutti sappiamo che è lui!

E comunque, si carissima! Hai letto bene! Zoro sarà il classico allupatoooo! Yuuu-huuuu!! Mi darò nuovamente al maialo? Magari con più ferocia… umh… pensiamoci prima… * fase di pensiero*

Bibi06: mi fa piacere che mi trovi originale. Non mi piace affatto la solita frittata gia affrontata…ogni tanto ho bisogno di qualcosa di nuovo…e come hai letto nel primo cap nella mia “ postilla” le idee cadono giu dal cielo senza che me ne accorga.

Se devo essere comunque del tutto sincera, ho iniziato a scrivere perché appunto, avevo tante idee ( troppe ) e ho cominciato a scrivere perché a nessuno venivano in mente…( cioè si, sono un caso disperato, ma a chi verrebbero in mente certe cretinate via!)

Lucy94 : Credimi, gli scleri vengono a tutti * a me specialmente alla guida della mia panda assassina ma lasciamo perdere…* Allora, si! Il mio dizionario non mente mai! U___U dovrò leggermi qualche storiella vera per vedere che altro caratterizza i licantropi però, quasi tutte riportano storie tipo: era attratto dal suo sangue o, ha fatto xxxxxx e yyyyyyyy e poi l’ ha uccisa… Insomma! La mia è un opera di fantasia ( mia) idiota.

Non credo che seguirò la tradizione…( per la miseria, se l’ ha fatto la meyer, perché non io!) per cui, Zoro sarà il classico lupetto fedele alla sua amata U_U

Bello di mamma!

Alisea: Quanto ho adorato da piccola quella pubblicità…anche se lui, a dire il vero lo ricordavo più affascinante…ma vabbè! U_U Si, ho messo a Nami qualche lavoro e per questo capitolo, ho sollevato appunto il suo entusiasmo per un tema sulla natura…

Credo che alla fine, l’ articolo rispecchierà la sua malasorte e non che alla fine, se la farà con un lupo…

Ad ogni modo, grazie mille per aver seguito in silenzio fino ad ora le mie fic. Credimi* inchino* mi fai felice. Ti stappo una bottiglia di champagne per aver fatto la tua prima recensione ad una mia opera disastro sperando, che non sia l’ ultima ^^

hikaru_angelic:Non sai quanto sia brutto vedere la pagina vuota di word e dire…e che cazzo! Ho 3 pagine da riempire e non devo far intervenire Zoro… Alla fine, pensi che tutto possa risultare monotono…e grazie! Nami non ha un cavolo da fare li…

Alla fine, ti spremi il cervello e viene fuori questa cosa…

Umh! È diffcile si…comunque, era stata avvertita…ha”provato” cosa significa viaggiare da sola e …non è stato divertente…decisamente!

 

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Capitolo 3
*** -Alone- ***


-Alone-

-Alone-

 

 

Avevo ornato casa, cambiando del tutto lo stile pacchiano che aveva la nonna.

Diedi un mio tocco personale, scoprendo nel contempo, stanze nuove e i tesori che aveva riposto in soffitta.

Da piccola, questa casa mi sembrava così enorme…eppure da fuori, dava l’ impressione si essere piccola…Aveva un ingresso che avevo adibito a salotto che si apriva immediatamente alla cucina.

Nello stesso piano, avevo un bagno, piccolo, ma lo avevo e salendo le scale, si andava ai piani superiori. Li c’erano due camere, una delle quali, scelsi come mia e una, nel caso di ospiti.

Anche li c’era il bagno. Questi era enorme, con una grande vasca quasi al centro. Per mia comodità però, avevo fatto installare una doccia.

Lo stanzino che usava per metterci tutta la roba da cucire o le bottiglie di vino, lo avevo adibito a mio piccolo studio. La stanza era illuminata e dava direttamente sul davanti della casa.

Potevo ammirare il paesaggio e la bellezza della natura.

La soffitta invece, aveva poca illuminazione. Sospirai ricordandomi come era stato difficile pulirla giorni prima.

Voi tutti, vi starete chiedendo presumo, che diavolo ci facessi in quella casetta in mezzo al bosco, dimenticata da Dio…

Bhe…come avevo annunciato, mia nonna, l’ aveva lasciata a me in eredità.

Mia madre era morta anni prima e mia sorella Nojiko, si era sposata col ragazzo che tanto amava.

Ci eravamo trasferite via da quella campagna inglese così tranquilla…

Il nostro paesino inoltre, che adoravo indistintamente, si era come trasformato.

Era diventata una grande cittadina moderna…e la casa della nonna?

Quella era rimasta come era…

Adoravo la semplicità di quella costruzione…i mattoni grigi, l’ edera che ricopriva una parte della facciata e le colorate tegole rosse del tetto.

Si…l’ amavo.

Il bosco, aveva subito un cambiamento.

Era diventato più folto nonostante la strada per giungere qua, fosse spianata.

Era come se la natura, avesse preso il sopravvento.

Tutti gli alberi che prima, si attorcigliavano con grande maestria per creare uno spettacolo unico, adesso erano lasciati crescere in orridi legamenti che si soffocavano tra di loro.

Non era il bosco amico dei miei ricordi…

Sbuffai quella mattina, per il freddo che l’ autunno, cominciava a portare.

Come dicevo, ero scappata dalla vita di città che era diventata…caotica?

Avevo vari lavori, tra i quali, la disegnatrice, la scrittrice e quando volevo, addirittura una giornalista…

Ultimamente, dopo aver scritto il mio ultimo libro e consegnato il mio ultimo lavoro grafico, volevo riposarmi e tranne forse, ispirazione in un luogo che non mi risultasse troppo stretto.

La cosa positiva, era il non avere vicini…

La cosa negativa è che ero perennemente sola.

Non che la cosa mi dispiacesse, ma se cominciavo delle volte a parlare da sola, mi sentivo idiota.

La casa di Zeff, era rimasta vuota dopo che anche lui, dalla morte della nonna, si era trasferito.

Mi avvertì che sarebbe andando a vivere da suo nipote e chi ero io per dirgli: No ti prego, rimani con me!? No… sarebbe stato patetico e oltremodo, da spunto per una ridicola e orrida storia da romanzetto rosa.

Per cui, avevo di gran lunga preferito, la solitudine.

Quando non sapevo che fare, mi guardavo la tv come ogni ragazza e leggevo qualche libro che compravo in città.

Quella mattina però, il vento si era svegliato di pessimo umore e per la prima volta ringraziai il non aver fatto togliere il camino…

Legna nei dintorni, ce ne era a volontà e risparmiavo un sacco sui costi.

Come lo ricordavo, il camino era fatto in mattoni rossi e al centro del mezzo cerchio, c’era una specie di stemma…era un cane?

Un animale sicuramente…

Prima di andare via del tutto, Zeff mi aveva messo in guardia dagli animali che pericolosi, si aggiravano nel sottobosco.

Lupi…

Mi accennò i lupi dicendo di far particolarmente attenzione a loro, specie che negli ultimi anni, avevano preso a girare in branchi.

La cosa inizialmente non è che mi rallegrasse, ma in un mese tra un avanti e indietro degli operari, non avevo avuto per fortuna, nessun avvistamento.

Quel mattino, il cielo era di un pallido grigio e uscì per qualche minuto fuori, per andare a prendere della legna con cui alimentare il fuoco.

Mi misi gli stivali e una vestaglia e andai a prendere qualche ciocco. Il vento gelido mi sollevò la sottoveste facendomi rabbrividire. Avanzai per il giardino per poi, superare il portico e andare nel capannone sul retro. Zeff prima di partire appunto, mi aveva lasciato la sua legna e messa in ordine… almeno, non avrei avuto problemi…

Aprii lo sportello e raccolsi i pezzi più vicini. Ero ancora assonnata ma percepì qualcosa alle spalle…qualcosa come una presenza… e sicuramente,non era certamente il vento. Spalancai gli occhi, mi feci coraggio, ascoltando i battiti del mio cuore che improvvisamente, avevano cominciato a farsi troppo rumorosi ed infine, mi girai…

Niente…

Non trovai niente… mi guardai di lato ma nulla che sembrava che fosse qualcosa…

Sospirai cercando di calmarmi e prendendo alla svelta la legna, sgattaiolai dentro casa.

 

 

Quel pomeriggio, avevo cominciato al pc, ad accennare qualcosa.

Non che avessi realmente inspirazione o idee concrete…solo che, mi annoiavo…

Decisi poco dopo, di cercare su internet qualcosa che riguardasse il bosco dove mi trovavo, almeno ero sicura e all’ erta dai pericoli…

Trovai il sito del luogo e lessi con attenzione c’ ho che c’era scritto.

“Sensazionale, il posto perfetto per farsi una famiglia e iniziare una nuova vita

Come no…

 

“Fuori città, si trova un bosco che occupa una posizione importante nella protezione delle specie animali…

Ecco, forse questo era interessante.

 

“Cosa si può trovare nel bosco?”

 

-E che ne so!-Sbuffai-Mica ti ho consultato per caso!- Scossi la testa e saettai a leggere l’ elenco scritto…-Vediamo…-Mi avvicinai allo schermo-Gufi…cervi…pipistrelli…talpe-Sorrisi-Quelle sono carine-Ripresi a leggere-Cingliali…-Contrassi le sopracciglia-Orsi…linci…lupi-Mi allontanai allibita-Bhe questa è una descrizione del bosco in generale… ma proprio qua…-Fissai inespressiva lo schermo, per poi, rituffarmici.

 

“Molte di queste specie, popolavano il bosco anni fa, alcune di queste, quali l’ orso o la lince, non fanno più parte di questo ecosistema…”

 

-E ma i cinghiali e i lupi si…-Gonfiai una guancia.-E se trovo Pumba arriva Timon!?-Mi alzai da posto e guardai fuori dalla finestra. Il cielo si stava annuvolando e non mi sarei sorpresa di aspettarmi un bell’ acquazzone quella sera…

Lascia per un attimo la postazione e scesi le scale per andare a prendere il cordless. Composi un numero e dopo qualche squillo, sentì finalmente, una voce familiare.

-Hey ciao Bibi-Salutai la mia amica che ormai, erano mesi che non rivedevo.-Come stai?-Avvertì un tono scocciato e mi intristì…-Ah… hai da fare…scusa…-Riattaccai risentita.

Lo riattaccai al muro fissandolo e sperando che forse, avrebbe cambiato idea e mi richiamasse…

La sera scendeva velocemente e quasi sentivo la mancanza dei lampioni della città… fuori sembrava così buio…

Chiusi la tenda della finestra che era accanto al lavello e finì di lavare le stoviglie che avevo utilizzato per la cena…

Dovevo in un qual modo ammetterlo con me stessa…

Mi sentivo sola…

Strinsi i denti conficcandomeli nel labbro inferiore e scoppiai a piangere.

Che cosa volevo dimostrare isolandomi da tutto e da tutti!?

Non c’era nessuno, a nessuno importava di me e le uniche persone che mi volevano bene o erano morte o lontane…

Mi asciugai velocemente le mani con lo strofinaccio che usavo per asciugare i piatti e me le portai al volto. Cercai di soffocare la mia voce ma…chi poteva mai sentirmi?

Ero sola…

 

Molte persone affermano che piangere fa bene… perché si da sfogo alle proprie paure e ai sentimenti… Mi sistemai meglio la coperta che avevo sulle spalle e fissai il fuoco che scoppiettante, vorticava nel camino.

Avevo avvertito anche che stava piovendo e per altro, c’era un vento pazzesco. Tirai su col naso e mi strinsi nelle spalle…

Dio…

Sembravo una vecchia!

Come faceva mia nonna a stare qua, da sola, non lo comprendevo…

Ah gia! Mi ritrovai a pensare che poco dopo il bosco, c’ero io, Nojiko e Bellemere e inoltre, lei aveva Zeff che praticamente, era QUASI diventato il sostituto di quella mancanza dovuta al nonno…

Mi portai le gambe al petto mentre il fuoco, continuava imperterrito a danzare.

Chiusi gli occhi cullata da quel tepore…

Tepore…

 

 

Il suo odore… era identico a quello dell’ erba del bosco…un odore davvero piacevole…

Inoltre, il suo corpo sprigionava un dolce calore…

 

Riaprì gli occhi tornando a fissare il fuoco.

Li aprì e li sbattei velocemente cercando di collegare a cosa avevo pensato…

Calore e odore…

-Zoro-Il suo nome si affacciò alle mie labbra. In un attimo, mi ricordai i particolari di quattordici anni prima…Ma Zoro… che cos’era…?

-Il lupo cattivo…-Ridacchiai per come lo aveva chiamato mia nonna.

Giunsi alla conclusione che Zoro, non era altri che un uomo originario del posto…

Un uomo che adesso, neppure più esistiva

Forse…forse era un criminale…ed era per questo che Kokoro lo aveva etichettato così? Mi portai una mano sul mento per schiarirmi le idee…

Però…lui…mi aveva aiutato…e mi aveva fatto promettere…

Persi un battito ricordandomi cosa…

 

Gli avevo promesso… che non sarei più andata nel bosco da sola…

 

Ma io ora… ero sola…

Guardai fuori dalla finestra, attratta da dei rumori, sicuramente ululati di qualche Lupo…

Mi portai una mano alla testa, agitata intimamente.

 

E ora?

 

-Continua-

 

Ammetto che è stato difficile fare un intero capitolo solo su Nami.

Però, volevo che vedesse la sua condizione con le altre persone.

Povera stellina è completamente Sola… Però,  tra breve penso, qualcuno le farà compagnia…Yuk-yuk! XD

 

Ringrazio chi finora ha inserito la fic tra preferiti-seguite-ricordate!

 

Passo a ringraziare chi ha avuto il fegato di leggere e recensire!

 

Tsukichan: Come tu sai, leggi tutto in anteprima con me su Msn! Che belle le nostre serate a lume di fic MaialoseEhhh. Ad ogni modo, si, Arriverà Zoro lupetto e la farà sentire di nuovo amata e protetta. *___* Zoro versione licantropo era da sperimentare! Dopo i vampiri, sapevo che sarebbe successo… era inevitabile!

E per mia fortuna, mi sono documentataXD speriamo bene!

 

_AZRAEL_:Si in pratica, dalle cose più stupide a me, saltano idee come i popcorn.

Credimi, anche Hime, la mia collega, urlava a Zoro: PEDOFILO! Ma povero stellino e lupetto. A me sinceramente, bambina a o no, se mi vedo uno Zoro così, gli salterei lo stesso addosso U_U Lupo o non lupo!

Comunque, se hai qualche fic da richiedermi, chiedi pure! Se vuoi, sul forum mio e di Hime ( vedi miei link sulla mia pagina ) c’è la sezione per richiedere l’ aggiornamento e …* rullo di tamburi* fic mai messe sia mia che sue che non avevamo il coraggio di mettere * anche fic altamente rosse U_U* ma questi sono dettagli e sto blaterando …

 

favola88: Ciau cara, sono felice che la fic come idea, ti possa piacere. Un favorino! Se vedi che qualcosa non va o noti errori, dimmeli pure, almeno li correggo. Ormai tutti sanno che parlo come mangio =_=

 

hikaru_angelic: Povero Zoro, non si è fatto vedere perché l’ ha vista in compagnia. Che cosa avrebbe pensato sua madre vedendo un affare come Zoro al cancello?

Al maniaco! Povera Namina! Gia traviata nell’ infanzia! E bello risentirti hikaru! T_T

 

Bibi06: Ma hai cambiato ancora nome!? Meno male che ti ho riconosciuta…

Come hai potuto notare leggendo la fic, questo capitolo è dedicato tutto interamente a Nami… ma almeno, si è ricordata di Zoro … ecco, questo è un passo avanti per il nuovo capitolo. Almeno lo ricorda. Comunque, spero che seguirai anche questa fic come le altre ^^

 

Lucy94:Ohohoho! Non immagino come sarebbero i lupi *_*

Ad ogni modo, leggendo il mio amatissimo libro “ enciclopedia dei vampiri e dei lupi mannari” ti assicuro che i lupetti in questione … NON SONO COSì

Mio Dio… Ad ogni modo, questa è un opera di fantasia proveniente da quel gabinetto chiamato “Testa di Gioia” per cui, immagino che sia normale.

Qualche atteggiamento dei licantropi li riprenderò e ho letto con piacere che come i vampiri, anche loro hanno un forte desiderio sessuale! * risata diabolica* che scattì il rating rosso? Mha… per il momento è tutto tranquillo…

Spero che l’ attesa non sia stata snervante e spero di conservare il ritmo di un cap al giorno…

Umh… ci credo poco anche io…

 

 

 

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Capitolo 4
*** -He's a Wolf!- ***


-He’s a Wolf

-He’s a Wolf!-

 

 

Se avessi dovuto denunciare l’ accaduto alla polizia, avrebbero come minimo preso un bollitore, una bustina di the, riscaldato…atteso e infine, me lo avrebbero messo accanto nell’ attesa che mi riprendessi e avrebbero riso su con una classica frase : “ Via, lei è veramente una burlona…”.

Cercai di respirare a fondo e di riuscire a distinguere le figure che si scontravano quella notte.

Almeno una decina di lupi contro…Contro che roba era!?

Sembrava un uomo o almeno, lo presumevo dato che era ritto in piedi…

Inoltre, nessun essere o al massimo le scimmie ne sono capaci…forse il mio vecchio cane ShuShu quando gli allungavo qualcosa da mangiare…ma sto divagando!

Ohh! Nemmeno io in quel frangente ero in grado di darmi una spiegazione logica e razionale su cosa fosse quella sottospecie di bestia.

-Bones!-La tv riprese a parlare-Non ti sto offendendo! Sto solo cercando di condividere con te i miei anni del College-

-Oh certo!-L’ antropologa mise il broncio-Raccontando in modo fiero le tue gesta sessuali…-

-Non era quella la mia intenzione…-

-Però le racconti…-Scossi il capo e spensi il televisore. OVVIAMENTE, guardarmi il mio programma preferito come se niente fosse mentre qualcuno o qualcosa lottava per salvarmi, non era certamente il caso.

Spensi tutte le luci per poter vedere meglio che cosa succedeva. Guaiti, ululati, ringhia e anche belle forti, provenivano nel luogo dell’ incontro. I lupi, più numerosi, saltavano dietro la schiena al mio salvatore mordendolo al collo, affondando le unghie e facendolo chiaramente sanguinare.

Suoni rauchi uscivano come protesta da quella bestia, lottando e togliendoseli di dosso con facilità.

Si limitava solo a dare unghiate, toglierseli di torno…come se realmente non volesse fare loro del male.

Urlai nuovamente quando il corpo di un lupo, sbattè contro la mia finestra mandandola in pezzi. Caddi all’ indietro contro il pavimento e i vetri mi finirono addosso ricoprendomi come rugiada sulle foglie.

Aprì leggermente gli occhi quando sentì un nuovo ringhio vicino…vicinissimo a me. Rimasi a bocca aperta ma… eccolo li! Uno dei lupi, forse e molto probabilmente quello che mi aveva sfondato la finestra, si era ripreso e fiutando il succulento odore di sangue, mi si scagliò contro.

Cercai di difendermi portando un braccio avanti e fu quello a pagarne le conseguenze.

Urlai per il dolore nel vedermi mordere il braccio sinistro, quasi all’ altezza della spalla. Sentivo le lacrime uscire e non vedevo niente ma sapevo che dovevo in qualunque modo, reagire. Cercavo nei dintorni un qualunque oggetto in grado di staccarmelo di dosso ma l’ attizzatoio per il fuoco era oltre il divano dove io e il lupo, eravamo dietro.

Era arrivata la mia fine? Avrei perso il braccio? Forse questo era certamente l’ opzione più rosea, ma smisi di respirare quando sentì un respiro alle mie spalle. Un respiro incostante…in collera e girandomi di poco, notai la creatura che mi aveva salvata e fissava come un diavolo l’ animale attaccato al mio braccio. Era un lupo… oddio! Era un lupo!

Lo so che così può suonare strano e molto male, ma il suo volto…il suo corpo…era da lupo! Solo che…era quasi umano…

Appena la bestia incrociò i suoi occhi, staccò lentamente i denti dal mio povero braccio e guaendo e a orecchie basse, arretrò fino a scavalcare la finestra e fuggire via con il resto del branco.

Ansimai stringendo i denti e portandomi la mano destra contro il mio braccio…

Sanguinavo…

Fissai il mio salvatore quando mosse dei passi per uscire anche lui dalla finestra. Sgranai gli occhi…se ne voleva andare così!?

-No!-Gridai slanciandomi in avanti-Aspetta!-Incredibile ma vero, mi comprese e rimase fermo dandomi le spalle.-Io…-Parlai-Volevo ringraziarti…-Inghiottì a fatica.-…Per avermi salvato.-

-Disinfettala-Una sua risposta mi lasciò basita. La sua voce era quasi animale ma era certamente umana.

-Come!?-Domandai in quel momento, sfiorando i limiti del comportamento da deficiente.

-Ho detto-Si girò verso di me in torreggiando in tutta la sua statura-Disinfetta la ferita-Digrignò i denti-Potrebbe infettarsi e perderesti il braccio-Cercai immediatamente di mettermi in piedi. Ok, era il caso di seguire seriamente il suo suggerimento. Con la mano sana, arpionai il divano e mi tirai in piedi e per poco non, non tornai col sedere a terra. Quella bestia mi aveva sorretto, passandomi una mano dietro la schiena...

-G…grazie…-

-Dov’è la cassetta del pronto soccorso?-Sbattei gli occhi cominciando a vedere tutto annebbiato.-Nami dov’è la cassetta del pronto soccorso!-Mi ripetè con più insistenza…

-In bagno…-Parlai con enorme difficoltà sentendo la testa leggera-Al piano di sopra…-E dopo quella frase, chiusi gli occhi in modo definitivo finendo K.O.

 

 

Mi sentì leggera… come se vagassi nell’ aria…

E i miei sensi, percepirono un calore…un grande calore…e un odore familiare…l’ odore del bosco.

 

 

 

Fu una sensazione strana ritrovarmi a dormire nel mio letto. La notte precedente ero stesa in modo scomodo sul divano e la notte ancora prima ci mancava poco che dormivo per terra abbracciando una bottiglia di qualche alcolico…

Con i gomiti, cercai di mettermi a sedere e solo allora sentì una fitta alla spalla.

Mi soffermai a guardarla e rimasi esterrefatta…una fasciatura, stretta e precisa, circondava il mio braccio. Mi portai una mano alla testa ricordandomi come una scarica, gli avvenimenti della sera passata.

 

Lupi…

Bestia…

Odori…

Suoni…Sangue…

Finestra…

Umh!

Costi di riparazione …

 

Sospirai e in preda alla conclusione, mi rigettai a dormire per altri minuti…

 

 

Quando scesi per andare a fare colazione, era più o meno un quarto a mezzogiorno. Esterrefatta, fissavo il salotto dove tutto si era svolto ed era…pulito…nessun vetro, nessuna traccia di sangue sparso e il vetro…bhe! Quello era rotto, ma al suo posto, quell’ essere aveva avuto la brillante idea di abbassare il rotolante.

Mi avvicinai e mi misi a sedere sul divano. Chiusi gli occhi cercando di ricordarmi cosa avevo provato…paura…protezione…un contatto familiare…

Persi un battito…mi…mi aveva chiamato per nome…

 

 

-Nami dov’è la cassetta del pronto soccorso!-

 

Come faceva a sapere come mi chiamavo!? Aveva per caso letto il nome sulla mia cassetta delle lettere e sul campanello. Scossi il capo.

No, non era possibile…Mi morsi un labbro sempre più confusa.

Insomma…chi era quel mostro!?

 

 

-Credimi Nami-Mia sorella aveva il dono di chiamarmi quando mi succedeva sempre qualcosa di strano-Dovresti andare a farti vedere!-

-Sciocchezze!-Ribattei guardandomi la fasciatura-Va molto meglio…-

-No dico, dovresti andare in modo serio!-Si prese qualche minuto-Non ti sto dicendo “ si vai a comparti l’ ultimo vestito di marca”, ti sto dicendo di andare dal dottore!-Si corresse immediatamente-IN OSPEDALE!-

-Ma no!-

-Non usare questo tono come se non fosse successo nulla!-Sospirò-Se ti ha morso un lupo DEVI andare a farti vedere…-Non che avesse tutti i torti del mondo, ma … stavo realmente meglio…eppure, erano passati solo due giorni… due giorni in completa atarassia…Umh, per quanto poteva resistere la mia sanità.

Decisi nello stesso momento in cui sentì la voce di mia sorella, di non raccontargli della bestia…lupo, quello che era; perché si insomma, gia ero suonata di aver scelto la vita nella foresta, che le raccontassi anche che una specie di lupo ritto in piedi che parlava addirittura mi aveva salvato e curato,altro che visita medica, giù in reparto psichiatria!

-Non credo di riuscire a liberarmi questa settimana-La sentì sbuffare-Inoltre anche Ace è sommerso di lavoro…-

-Ma non ti devi preoccupare!-Mi grattai la testa-Credimi, non occorre che tu ti scomodi!-

-Ma sei la mia sorellina!-Protestò-Questo e altro!-

Mia sorella Nojiko, avvolte si preoccupava anche troppo di me…la salutai non appena non avevamo più nulla da dirci usai il telefono per richiedere assistenza per la finestra.

 

 

Da circa due giorni, andavo di fonte alla porta e controllavo il piccolo giardinetto d’ entrata.

Tutto era come se non fosse successo niente…

Mi misi a sedere tra i fiori che aveva coltivato mia nonna e che tra poco sarebbero morti…

Ne presi uno in mano e solo allora notai un particolare…sangue!

-Oh oh!-Mi alzai in piedi quando notai una scia che si estendeva tra il fogliame. Inclinai da un lato la testa…che fosse il percorso da seguire come quello di Hansel e Gretel? Per mia sfortuna, non erano molliche di pane, ne sassolini.

Chiusi la porta e con occhio pronto, seguivo le tracce che avevo trovato.

                            

 

Mi ero mezza promessa di non rintrodurmi nel bosco…Sospirai.

La prossima volta, lo dovevo mettere per inciso su carta.

Mi aggrappai a qualche tronco per riuscire a passare in mezzo a quella boscaglia; alcuni alberi erano caduti e intralciavano il cammino non permettendo facile accesso.

Sembrava, che fossero caduti per mano di qualcuno…

Un brivido mi corse dietro la schiena ripensando a quell’ animale.

Mi feci coraggio e continuai il mio tragitto finchè non inciampai e caddi contro il terriccio. Oh si, imprecai e imprecai in modo isterico e veloce non sapendo bene contro chi rifarmela. Mi guardai indietro e …e…e Santo cielo! Non so bene che espressione assunse il mio volto, ma sicuramente, quello che vidi mi lasciò senza parole.

Un uomo…

Ero andata a inciampare contro un uomo!

Gattonando, mi avvicinai a lui osservandolo per accertarmi della cosa più fondamentale di tutte…

Era vivo!?

Mi concentrai sul suo petto sporco di terra e sangue e in modo flebile, si abbassava e si rialzava.

Tirai un sospiro di sollievo mettendomi una mano sul petto.

Ok, avevo appurato che era vivo…ora, chi era!? Cioè, oltre a me, poche persone “sane di mente” vivono in un bosco…

Che fosse un borseggiatore!? Un bandito? Un ladro!?

Bhe, non mi sembrava che al giorno d’ oggi i ladri andassero in giro scalzi e con solo un paio di jeans ormai logori e strappati…inoltre …inoltre sembrava ferito…

Il mio senso civico mi ordinava di aiutarlo.

La mia parte razionale di scappare e di chiamare la polizia.

Ma il mio corpo, si mosse da solo e andò a posarsi sulla sua guancia…era caldo…emanava un bel tepore…un tepore familiare…

-Continua-

Bum baby!

Ed eccomi di nuovo quaaa!

Ok, non ho aggiornato ogni giorno come avevo detto perché sono tornata indaffarata con i Forum…che ci volete fare! Devo ad ogni modo trovarmi un occupazione!

Comunque sono orgogliosa dei miei lettori! 10 preferiti e 10 seguite più 2 ricordate! Per soli 3 cap!? Troppo buoni credetemi! Comunque, finalmente ohohohoho! Arriva Zoro!

Eh si, è lui!

Come ho gia fatto vedere alle mie donne ( hime e Tsuki ) su msn, basandomi su Wolf guy, riporto poi, come si può vedere Zoro licantropo U_U

Oddei sto ancora sbavando per Akira Inugami <3

http://www.mangafox.com/manga/wolf_guy_ookami_no_monshou/

Qua ci sono le scan… in inglese eh!

Per cui, fatevi un viaggio dando una sfogliata! Passo alle recensioni ora ! wooshh!

 Lucy94: Bhe, mi spiace che tu sia caduta dalla sedia * tira fuori anche lei il pronto soccorso* comunque, finalmente vediamo Zoro! Cioè, sia in azione che scovato da Nami, il che succederà è abbastanza palese no? Ohh…ancora ripenso al fatto che è solo in pantaloni! E ripeto … SOLO PANTALONI… no… niente mutande… e se quei pantaloni ogni tanto li faccio cascare? Ohohohohoho* Ride presa dal proprio umorismo maialo*

 Bibi06: Oh mio dio! Quando ho letto “ Zoro ci ha messo la zampina” Ma lo sono immaginato con le orecchie da lupo, la coda e una zampona da lupo che allunga le mani sulle fragoline… che scena Horror!

Ti tingrazio per il sostenimento che dai al mio cervello dicendo che quello che partorisce è apprezzato * inchino* Whof!

 Tsukichan: La my stalker preferitaaa! Insieme a Zoro, lupetto voglioso e allupato al punto giusto. Comunque…hai visto quanto è bonazzo il protagonista del manga!? * sbava…* Oddei… si Zoro è così! Con le orecchie a punta, il fisico da sballarselo e lo sguardo fiero…da vero maniaco…cioè! Da lupo! Parola di lupetto!

 Alhia: Oh … my…god * bitter*.

Tu…hai detto che ci lavori su!?? Occavolooooo!!! * me in status da occhi sbrillucicus* Non riesco a immaginarmi quale capolavoro di disegno farai… NO SUL SERIO! CI SONO RIMASTA TROPPO BENE! Ahahahaha! Attendo con ansia e poi, lo farò vedere a tutti * in modalità simba sulla rupe dei re*

 Nami19:Se nami si portava un fucile, che la difendeva!? Daiii! Non c’è gusto sennò! Altrimenti Zoro, può stare benissimo nella cuccia! Ad ogni modo, vedo che il tuo odio per Bibi non muta ahahaha! Siii! Sempre così!

  _AZRAEL_ : Ma figurati e grazie tante invece, che hai pensato di recensirmi * lacrima* Si! Prima avrei ripugnato un licantropo ma ora ci posso anche morireeee! *_____* Thanks Akira Inugamiiii!!! Oddei, questa è la beltà dei licantropi! * altro che Twilight con quell’ affare di  Jacobbo *

Si… sto andando in fase di deliro, per cui, saluto evribadi che aggiorno va!

 

 

 

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Capitolo 5
*** -Home- ***


-Home-

-Home-

 

 

 

Lisciai la sua pelle come se fosse la cosa più naturale che avessi mai fatto. Il suo viso era liscio anche se aveva dei tratti abbastanza duri. A vederlo…sembrava un semplice ragazzo della mia età… Non aveva certamente più di vent’ anni, almeno questo era sicuro. Bene, almeno cio, mi rassicurava un po’…

Tossicchiai imbarazzata togliendo gentilmente la mano dal suo volto. Mi concessi un altro minuto per fissarlo, per poi, spostare la mano sulla sua spalla e scuoterlo.

-Emh…-Che dovevo dire? “Sveglia bell’ addormentato!?” Corrucciai le sopracciglia e nuovamente mi presi dei minuti e insieme a questi, un bel respiro profondo.

-Scusa…?-Tornai a smuoverlo-Perdonami…ma scusami!-Presi a smuoverlo in modo più insistente. Lo vidi finalmente aprire gli occhi e mi persi in quei profondi pozzi neri. Rimasi però a bocca aperta sentendolo sbuffare e girarsi da un lato dandomi la schiena.

Rimasi come… paralizzata. CIOè! Io lo volevo aiutare e lui si rigirava così!?

Certe cose si fanno quando non ci si vuole alzare da letto per andare a scuola o a lavoro…ma qua eravamo in un bosco…e lui era mezzo addossato su una corteccia e…e forse se avrei mostrato un po’ di seno, si sarebbe di certo svegliato!

Per mia sfortuna indossavo una maglia a collo alto.

-Dunque…-Alzai la voce-Perdonami se ti disturbo, ma sai, hai destato in me sospetti e preoccupazione dal momento che sei ricoperto di sangue, stracci e …-gesticolai indicandolo-Mezzo nudo e solo!-Nuovamente si girò e tornando supino e portandosi una mano agli occhi.

-Voi donne siete certamente la più grossa scocciatura mai creata da Dio…- Oh… casualmente c’era un pezzo di tronco vicino a me…

Lo presi, mi alzai in piedi e glielo lasciai cadere in faccia. Come era successo a me l’ altro giorno, imprecò sonoramente mandandomi anche al diavolo…Gli voltai le spalle maledicendo me e il mio essere stata gentile e forse, per un tratto, altruista!

Storsi i denti e feci per andarmene.

-Certo che hai un bel caratterino!-Sentì dei passi dietro di me-Non solo mi disturbi-Lo vidi accostarsi a me mentre anche lui, aveva preso a camminare-Ma mi picchi!-

-Sei un cafone!-Gli urlai-Io…ero solo preoccupata!-Lo vidi fermarsi e corrucciare la fronte.

-Ma se non ci conosciamo neppure!-Alzai gli occhi al cielo. Non lo conoscevo ma… mo stava facendo perdere la pazienza! Scema io che …che avevo seguito quelle impronte di sangue…

AH! Mi voltai verso di lui a fissarlo. È vero…il sangue!

Mi avvicinai e gli toccai il petto, il collo e la schiena. Il sangue sembrava secco ma le ferite…erano come sparite.

-Hey che fai!-Protestò-Mi metti le mani addosso!?-Lo fissai male e gli presi un braccio.

-Ora tu vieni con me!-Mi guardò in modo stralunato…forse non si aspettava questa mia reazione o forse, non si aspettava nemmeno che lo disturbassi quel giorno…

-Ma sei una maniaca o roba simile?-

-Ho la faccia da pervertita!?-Mi auto indicai e lo vidi esaminarmi.

-La prima impressione non è quella che conta?-

-Non era “Non si giudica dalle apparenze”!?-Ribattei beccandomi un occhiataccia.

-Ad ogni modo…-Strattonò il braccio e si mise a braccia conserte.-Spiegami perché dovrei venire con te?-Scossi le spalle.

-Sono una buona samaritana!-Lui scosse la testa quasi divertito.

-Attenzione-Mi avvertì- Tu puoi essere una semplice pecorella ignara…che invita a cena il lupo cattivo-E con nonchalance, mi accarezzò sotto il mento.-Attenta a cio che fai!-

-E così-Mi riscossi-La maniaca sarei io!?-Con l’ unico arto sano, caricai un calcio e lo colpì in mezzo alle gambe. Cadde … cadde a terra lentamente e con un espressione dolorante in volto…umh. Forse…non era stata una gran mossa!

 

 

 

Credo di averlo scorticato mezzo mentre tornavo verso casa. Lo avevo preso per un piede e con la schiena, grattava contro i detriti che c’erano nei viottoli… oh bhe!

Era gia tanto che, grazie al mio braccio un po’ malandato, non avessi impiegato tutta la notte per tornare cosa che ovviamente, non avvenne e me la cavai con solo le sei del pomeriggio.

-Su alzati!-Mi misi le mani sui fianchi abbandonando la sua gamba.-Siamo arrivati e certamente, non ho voglia di trascinare dentro oltre a te, mezzo bosco!-Producendo dei mugugni confusi, si grattò la testa e mi fissò adirato.

-Mi hai spaccato le XXXXXX!- Mi urlò con una finezza che solo un elefante in status diarrea avrebbe avuto.

-Cosa mi tocca sentire!-Aprì la porta con le chiavi e gli porsi un braccio per riuscire ad alzarsi. Girando chiaramente la testa e soffiando col naso, rifiutò l’ aiuto e alzandosi, si spolverò con disinvoltura i pantaloni.

-Bene-Mormorai un po’ delusa.-Non so chi tu sia, ma è chiaro che sei un disgraziato…-

-Hey!-Protestò non contento della descrizione.

-Per cui, per un po’ di tempo, starai da me- Percepì il suo respiro rilassarsi e mettendosi a braccia conserte, mi fissò quasi sorpreso.

-Non hai paura che possa essere un criminale?-In effetti, ci avevo pensato.

-Lo sei?-

-E me lo chiedi ora?-Notai un tono più rude…

-Non ne ho avuto l’ occasione-Mi scusai.

-Non ci stiamo chiedendo la lista della spesa!-Si portò una mano alla fronte.-Non posso credere che sei così sbadata…-Si girò-E ingenua…-

-NON SONO UN INGENUA!-Gli urlai contro e lo vidi chiaramente infilarsi le dita nelle orecchie!-Non ho pensato a cosa potevi o non potevi essere! Ho pensato ad aiutarti!-

-E il fatto che mi hai dato un calcio nei gioielli!?-Mi grattai il mento.

-Incidente di percorso!-

-E il fatto che mi hai scorticato la schiena?-Rimasi muta e mi lasciai cadere sul divano.

-Doppio incidente-

-Ma lo fai apposta o cosa!?-Stentava a crederci. Era una persona in difficoltà o un essere scimunito cresciuto nella bambagia? In casi normali, la persona ti è riconoscente e si prostra addirittura sul pavimento elogiandoti e dicendoti “ Oh, Dio esiste e grazie per aver mandato in mio soccorso questo angelo sexy e misericordioso”. E non certamente “ Mi hai martoriato i gioielli di famiglia! Come la mettiamo!?”.

Non era la stessa cosa… la gente bisognosa non badava a queste piccolezze…cioè, che vuoi che succedeva se non gli funzionasse più una pallina o due…

-Ascolta-Misi le mani avanti mettendomi seduta.-Lo sappiamo entrambi che sei in condizioni pessime!-A sentire quella frase, inarcò nuovamente un sopracciglio.-Sono stata fortunata a trovarti e inoltre, che ci facevi addossato a quel tronco!? Un possibile spuntino per i lupi!?-

-Mi stavo riposando!-Mi spiegò fiero.

-SU UN TRONCO!?-

-Se hai notato un materasso o qualcosa di più comodo, dimmelo pure, almeno la prossima volta ci sto più attento- Aveva una lingua biforcuta…lo dovevo ammettere…

-Vuoi o no il mio aiuto!?-Esplosi.

-Nessuno ti ha chiesto niente!- ODIOSO!

-Bene!-Mi alzai e a grandi passi, andai verso la porta aprendola.-Sei libero di andare ad ammazzarti la schiena tra i detriti e le schegge di tronco!-

-Splendido!-Con un passo aggraziato mi superò ed uscì fuori dalla porta. Improvvisamente però, si immobilizzò…qualcosa sembrava come…averlo turbato.

-Che ti prende!?-Sbuffai-Hai dei ripensamenti?-Non mi risponde… rimase immobile a seguire…un rumore…tensi infine anche io le orecchie e sentì in modo flebile, gli ululati dei lupi.

Tremai in modo quasi impercettibile e arretrai di qualche passo dentro casa.

-Ti prego, pensaci bene!-Lo richiamai scuotendolo per la spalla.-Sta calando la sera e fuori ci saranno i lupi…-Abbassai lo sguardo.-L’ altra sera mi hanno attaccato e morso e …-Tornai a fissarlo quasi sperando che mi capisse-Credimi è meglio che almeno per stasera, resti qua…-

Vidi il suo volto contorcersi…quasi a voler reprimere qualcosa dentro di se. Si passò una mano sul volto e infine sbuffò tornando a parlarmi.

-Va bene-Spalancai gli occhi per quell’ affermazione.

-Si!?-

-Si!-Scosse il capo e tornò indietro chiudendo la porta alle spalle.-Ma solo per questa notte…-Scossi le spalle.

-Puoi stare qua finchè non trovi una sistemazione migliore-In realtà…forse…quello che più cercavo e che mi impediva di lasciarlo, era il bisogno di compagnia.

-Guarderò…-Mormorò poco convinto. Io annuì e felice, gli indicai il piano di sopra.

-Dato che scusa-Preparai il colpo-Puzzi, ti do degli asciugamani puliti e ti fai un bagno che dici?!-Lo vidi scuotere le spalle e cominciare a seguirmi.

-I tuoi pantaloni sono da buttare, ma credo di averne un paio nuovi della tua misura…-Mi voltai a fissarlo-E anche una maglietta, sai, erano del mio ex.-Arrivammo davanti alla porta del bagno e l’ aprì.-Ti poggio qua l’ asciugamano-Lo presi da un cassetto e lo misi vicino al lavandino.-Questo pulsante è per l’ acqua calda-Gli spiegai aprendo così il rubinetto.-E adesso arrivo con il cambio-

-E quindi che devo fare di questi?-Si abbassò sbottonandosi i pantaloni e togliendoseli davanti ai miei occhi! Rimasi scandalizzata…non aveva mutande!

-Oh per la miseria!-Gli urlai dandogli un pugno e scaraventandolo dentro la vasca…

 

 

 

Non sapevo bene che cosa preparare o meno

In frigo avevo solo due pezzi di carne per farne una bistecchina, ma…sarebbe bastato?! O almeno piaciuto! Erano giorni che io mi rimpinzavo solo di schifezze ed era risaputo che come cuoca, non me la cavavo granché. Appena accesi il gas, sentì dei passi dietro di me scendere le scale.

Eccolo li…con i pantaloni nuovi di zecca che quel deficiente del mio ex mi aveva ridato indietro…

Ingrato! Erano della doskoi panda! Avete la più vaga idea di quanto costavano quei pantaloni!?

Io sono una che bada a spese…cioè, se non è nulla che può nuocermi…

Ad ogni modo, erano molti soldi. Li avevo fatti con tutto il cuore del mio portafoglio e quel …quel… quell’ insensibile, nemmeno li aveva aperti che mi aveva urlato: è finita!

Massì, gli avevo urlato, insegui il tuo sogno di ammaestrare i piccioni!

Ad ogni modo…quei pantaloni al nuovo arrivato, calzavano divinamente.

L’ unica cosa che non mi tornava, era che come oggi, a petto nudo e con un asciugamano sulle spalle per asciugarsi. Lo guardai in modo interrogativo.

-La maglia non mi sta…-Si giustificò-Mi sta stretta…-Evidentemente, aveva delle spalle grandi e anche dei muscoli …era normale che quella magliettina non gli stesse.

-Mi spiace… ho solo quella maschile…-Scosse le spalle.-Morirai di freddo…-

-No-Prese posto in una delle sedie davanti alla cucina.-La sopporto molto bene la temperatura-Alzai un sopracciglio.-Freddo compreso- Annuii non molto convinta.

-Ho preparato questo-Gli mostrai la padella.-Non so se basterà…-

-Va bene-Si alzò nuovamente e mi si avvicinò. Tentennai quando lo trovai alle mie spalle.

-C-che c’è!?-Borbottai un po’ imbarazzata. Forse si accorse che quella vicinanza non era gradita…o quanto meno, aspettata.

-Volevo aiutarti ad apparecchiare…-

-Oh!-Gli indicai con una forchetta un cassetto.-La tovaglia è li-

-Ok- Si tolse e si chinò sulle ginocchia per aprire l’ ultimo cassetto. Con cura, prese la tovaglia e la stese sul tavolo in modo che la ricoprisse per intero.

-Apparecchio?-

-Lascia perdere-Sorrisi nel vedere che infondo, non era così cafone…-Perché non ti guardi un po’ di tv?- Rimase sorpreso per quanto detto…come se non la conoscesse…

-Tv?-

-Si-Posai la forchetta e volai per un attimo in soggiorno a prendere il telecomando.-Con questo lo accendi-Appena pigiai il pulsante, il monitor prese vita-E con questo cambi canale…- Sembrava estasiato da quella “scoperta”. Cautamente, si mise a sedere sul divano e continuava a fissare in modo affascinato le immagini.

-Hai mai visto una tv?-Domandai infine curiosa.

-Si…-Cambiò canale.-Solo che, ai miei tempi, la tv era in bianco e nero…-Che cosa voleva dire?

Una possibilità si fece largo tra la mia mente…forse era senza genitori…era un ragazzo povero e quando era in loro compagnia, aveva solo un televisore che ancora dava in bianco e nero…

Ohhh! Immaginandomi quella scena triste, di lui vissuto solo in una catapecchia e senza amici, tornai ai miei fornelli cercando di produrre un piatto che contenesse un alto concentrato di energie.

-Continua-

 

 

Alooooooaaaaaaaaaaaaaaa!

 

E rieccomi qua con il continuo… ok, non credo che riuscirò mai ad aggiornarlo ogni giorno * sogno infranto* ma spero che apprezzate ugualmente.

Sono in diretta con : NicoRobin92 da casa miaaa! U____u

Siamo pazze !

Ad ogni modo, passo a commentare chi mi ha commentato!

 

Tsukichan: cara! Mi dispiace per ieri, ma credimi, ero per metà in catalessi e come hai letto, alla fine ho cambiato tutto… non mi piaceva! Ho anche sbagliato i tempi verbali nell’ altro testo…sono un mito yeee! Ringraziamo Akira inugami perché esiste e ci ha aperto gli occhi sui licantropi fighi! * inchino * ad ogni modo ohohohoh! Ho wolf guy 4!

Lucy94: Ma non poteva certamente non ferirsi! Ok, arriva Zoro, ma mica deve essere incolume! Deve patireee! In senso lato…

Comunque, il principe verde ( in questo caso però, lo fo nero perché è più figo) è trottato al suo servizio… e adesso !? Che cosa succederà!? Ma non lo so neppure io… per cui, niente spoiler!

Per il momento però non si saprà il nome di Zoro, cioè, lei non lo saprà…ma lui certamente si U_U per cui, ne succederanno di belle…

Bibi06: Na… non si ricorda chi è… però lo ha preso con se in casa! U_U almeno al momento, zoruccio non si vuol far riconoscere! Si zoro lupetto che gli ha fatto da infermiere ahahaha! Non voglio immaginarmi la scena * perché vedo un affare peloso stile chopper * ……………………………………………………….bleeeeeeee!

Sanji94 : il tuo pane quotidiano!? Oh mia dea! * bitter * Sanji dai! Non farti influenzare da queste scemenze! Ad ogni modo * pissi pissi * mi sa che anche questa fic diventerà maialosa! Non lo sperò non lo dire a nessuno! Dipende dagli ormoncini di zoruccio U___U auuuuuuu! * richiamo della foresta*

Jemanuele8891 : grazie jemanuele T_______T sono happy che ti sia piaciuta fino ad ora. E zoro licantropo… * ci pensa… gli esce sangue dal naso…* no basta! Vado dal dottore…

Chopper: da me!?

Rolo: Na! * va da traffy*

Law: DAI che sono impegnato con sanji! Cosa c’è!?

Rolo : * Ritorna a gettare sangue dal naso *

Alhia :Dai alhia… io lo so! Fai sherk! Zoro versione orco manca! Lui che mangia fagioli e si gratta la fessura delle chiappe. È LUI SPUTATO… Solo più secsi! Zoro usa stile! U___U lo saiiiiiiii!!!! Comunque, ti ringrazio in modo infinito per leggere T____T.

 

 

E ciauuuuuuuu!

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
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-Questo è cioccolato-Glielo porsi e lui, mi fissò con un cipiglio contrariato.

-Guarda che so che roba è!-Si portò il cioccolatino in bocca-Non sono deficiente…-

-Bhe-Sollevai di poco le spalle mentre prendevo dalla credenza, la scatola dei cioccolatini.-è che, la reazione per la tv mi ha lasciato perplessa…-

-La tv che avevo io funzionava in bianco e nero…-Sbuffò sonoramente-Non ho problemi psichici… è so molte più cose di te ragazzina.-Chiusi lo sportello sbattendolo sonoramente.

-Come mi hai chiamato?-

-Ragazzina…-Un sorriso beffardo si dipinse sul suo volto-Un ingenua ragazzina che invita il lupo cattivo a cena…-Scosse il capo e tornò a fissare la tv. Come ogni sera, scattava l’ ora Bones. Io mi preparavo pop-corn e qualche porcheria a base di cioccolato.

-Lupo cattivo?- Si strinse nelle spalle non appena mi misi a sedere accanto a lui.

-è solo un modo di dire…-

-Allora-Lo studiai con lo sguardo mentre spegnevo le luci-Deve piacerti molto come-Alzai le mani e mimai le virgolette-“Modo di dire”-

-Ognuno ha i suoi difetti-Rilassò la schiena contro lo schienale…

Dovevo ammettere che era strano…avere nuovamente compagnia.

Ok, il tipo accanto a me non era forse, tutto centrato, però…non era malvagio, no? Cioè, sarei potuta andarmi a lavare con tranquillità senza ritrovarmi lui nel bagno con un coltello ? Sperai vivamente di si mentre alzavo il volume non appena la sigla cominciò.

 

 

-Ho una stanza per gli ospiti-Non appena il telefilm era finito, spegnemmo ogni cosa abbandonando ogni ciotolino  in cucina. –Questa qua!-Spinsi una porta rivelando una camera oscurata per l’ assenza di luce-è un arredamento un po’ femminile perdonami ma…-Lasciai per un attimo in sospeso le parole-Sempre meglio che dormire in mezzo al bosco no?- Mi superò senza emettere alcun suono e non appena accese la luce, studiò con sorpresa la stanza.

Era semplice, un design quasi da “ heidi” … Mia nonna adorava quel tipo di stile e almeno una camera, avevo deciso di salvarla in suo onore.

-Bella-La sua voce sospirò nell’ aria quasi incantato da quel legno chiaro che addobbava l’ intero mobilio.

-Ti piace?-Piegai in automatico la testa da un lato.

-Si-Mi rispose deciso-Mi ricorda molto lo stile “nonna”.-

-Il senso è quello si- Ondeggiai sui talloni-Questa prima era la casa di mia nonna…ora ci abito io… l’ho rimessa a nuovo ma, questa camera mi ricorda lei…-Mi avvicinai al lettone matrimoniale e toccai l’ intarso della testata.-Dormiva qua…-

-Allora non dovrei starci…-Mi riscossi da quel breve assortimento nei miei pensieri e scossi energicamente il capo.

-Ma figurati-Alzai una mano in aria-A me fa piacere-Ridacchiai-Bhe… ti auguro una buona notte…e…-E come diavolo si chiamava!? Perché solo ORA mi veniva alla luce questo particolare!? Aprì bocca per chiederlo ma non ne ebbi il tempo necessario…

-E buona notte-Concluse lui, andando verso il letto e sdraiandocisi…

-See…-Strizzai gli occhi e presi il pomello della porta chiudendola, immaginandomi che forse, volesse intimità…

Feci a ritroso i passi e deviai per un urgenza al bagno, per poi, andare finalmente a dormire in camera mia…

Ripensai e ripensai a chi o a come si chiamava lo sconosciuto che giaceva, oltre il muro divisore che avevo davanti gli occhi…

Stare insieme a lui, mi riportava a sensazioni gia avute in passato…sensazioni quasi impossibili da riprovare… Insomma! Non era possibile…! Perché mi veniva un nome alle labbra!?

Perché mi rifiutavo di credere che fosse lui!?

Perché statisticamente non era possibile…

Perché non combaciava con gli anni…

E poi, era assurdo! Mi rigirai nel letto in preda alla frustrazione…

Era così assurdo… non poteva essere… Mi tirai a me le coperte.

-Non può essere Zoro…-

 

 

 

Ero stufa… non riuscivo sul serio a chiudere occhio! E che sarà mai, mi ero urlata a pieni neuroni nella mente…

Forse era il solito sfigato che io, avevo raccattato…

Prima un ammaestratore di piccioni…ora il barbone della foresta! Uao! Stavo facendo progressi!

Tanti progressi che con insistenza, ero a cercare di riuscire a sbirciare qualcosa dalla serratura…ma per dincibacco! Era buio! Gettai gli occhi momentaneamente al cielo e scesi giu per le scale per andare in cucina e…prendere un bicchiere.

Con estrema cautela, lo adagiai contro la porta e…e…e…silenzio di tomba!

Di solito si sente un essere vivente respirare…

Non c’erano più dubbi quindi; sgattaiolai in bagno a posare il bicchiere e produssi dei lievi tossì.

Presi un respiro e poi urlai!

-Aiutoooo!-Gridai come un idiota-Un topo! Che schifo!- Feci finta di fare dei passi rumorosi prendendo nel corridoio grandi falcate, per poi tornare alla sua porta.

Abbassai il pomello ed entrai nella stanza.

Erano amorevolmente l’ una di notte…certamente non mi avrebbe accolto con un sorriso, ma era risaputo che i very gentlemen davano SEMPRE una mano.

-C’e un topo!!-Gridai nuovamente.

-SMETTILA DI STARNAZZARE!-Udì la sua voce forse…troppo strana…sembrava…più uomosa…concedetemi il termine!

-Emh…sei tu?-Era lui no?

-Dato che mi hai dato questa camera, presuppongo che si, sia sempre io…-Sospirai e cercai a tentoni contro il muro la luce della camera.

-Scusa se ti ho disturbato ma…-Cercai di essere credibile-C’è un topo!-Il mio tono sfiorava quasi le sirene dell’ ambulanza se solo lo volevo…

-E allora?-Sbatteì ripetutamente gli occhi nel buio.

-E allora aiutami!-Lo pregai e lo sentì…ridere!? Era giusto dire ridere!? Non stava ridendo…cioè lo sembrava ma …qualcosa non andava…-Ma stai bene?-

-Benissimo-Mi rassicurò lui con quella voce più bassa e profonda del solito.

-Hai mal di gola per caso?-Lo sentì sospirare, decisamente l’ essere gentleman procurava fastidi…

-Ascolta ragazzina-Mi chiamò in un tono scocciato-Ho sonno, per cui, tornerei a letto…-Sentì le molle del materasso smuoversi grazie al suo movimento.

-Ti chiedo soltanto di autarmi!-Battei i piedi come una bambina.

-Hai così tanta paura di un topolino?-Scommisi che le labbra si incurvarono per quella frase…

-è un sorcio!-Tornai a cercare l’ interruttore ma andai solo a sbattere e caddi contro uno sgabello.-Quelli che puzzano, portano malattie…ti è chiaro?-Rimase in silenzio per qualche secondo per poi, tornare sdraiato.

-No-

-Stronzo!-Urlai rialzandomi da terra.-Io ti do un letto comodo e tu?! Mi ripaghi così?-

-Non comincerai a frignare come una mocciosa!?-Lo dovevo fare!? Solitamente non lo facevo più da quando avevo cinque anni, ma al liceo, ho fatto per un anno teatro e qualcosa, l’ avrò pure imparato no!?

-Solo in casi estremi!-

-Tsk!-Sospirò in modo pesante.-Ascolta, in questo momento non posso aiutarti, ma domani, ti darò una mano che ne dici!?- Ma che faceva!? Rimandava!? Ma nemmeno fosse un appuntamento!

-Ho una zoccola in camera!-

-Ti farà compagnia!-

-Sei un bastardo qualunque nome tu abbia!-Presa dalla rabbia, ero riuscita a raggiungere il mio obbiettivo… Sorrisi e mi misi a braccia conserte.

-Ah si!-Feci finta di ricordarmi di qualcosa, come se fosse una cosa voluta…-Non te l’ ho chiesto prima, che maleducata-Avrei aggiunto anche sgarbata, ma sarebbe risultato troppo duro e programmato…-Come ti chiami?!- Rimase fermo a pensarci, per poi rispondermi…

-Edward-

-Edward-Ripetèi quasi sorpresa…bhe, era un nome comune-E di cognome!?-

-Cullen…-

-…- Ok… mi stava prendendo per il culo!-Guarda…-Cercai di apparire calma e posata- Ti conviene dirmi il tuo nome originale perché sono una che perde facilmente la pazienza!-Nuovamente rise e tornò a rispondermi.

-è vero, mi chiamo Edward Cullen!-

-FOTTITI!-Gli urlai facendogli mostra che si, quello che dico poi si avvera! Gli girai le spalle e me ne andai indignata e incazzata dentro la mia stanza chiudendo la porta…

Io insieme alla mia amica immaginaria pantegana!

Eppure…anche attraverso il muro, sentivo le sue risate di scherno trapassare e arrivare a me…

Avevo detto che la sua compagnia era piacevole!? Mi sbagliavo! Stava diventando un inferno!

 

 

Quando il sole sorse gia da un pezzo, mi levai dal mio comodo giaciglio e andai a passo di Zombie in cucina. Ero assonnata…non avevo passato una buona nottata.

Scesi con lentezza le scale reggendomi alla balaustra e dopo aver sbadigliato, mi diressi in cucina a preparare qualcosa per colazione.

Aprì la credenza dove tenevo la scatola dei cereali e una voce mi fece sobbalzare.

-Ben sveglia- Mi girai di scatto e la scatola contenente i miei cereali, cadde a terra procurando solo all’ ospite, qualche magra risata.-Non mi aspettavo una simile reazione…-

-Mi hai fatto prendere un colpo!-Gridai portandomi una mano al petto. Ero così abituata diciamo, a stare da sola che non mi ricordavo che lui era ancora qua!-Da quanto sei sveglio?-

-Da molto più di te- Inarcai un sopracciglio.

-Immagino che avrai fame…-

-Puoi scommetterci- Era a sedere sopra la testata del divano guardandomi con attenzione…di prima mattina aveva veramente uno sguardo vispo…

-Cosa mangi di solito?- Lui scosse le spalle.

-Carne…- Sbattei gli occhi incredula.

-Di mattina!?-

-Sono carnivoro…-Rise sfoderando un ghigno seducente.

-Io sono onnivora per cui, mangio di tutto-Presi la bustina del caffè.-Vuoi bere un po’ di questo?-Sembrò illuminarsi, tanto che, scese dal divano e si avvicinò a me.

-Caffè…-

-Si caffè!-L’ aprì e sentì il potente profumo di quei chicchi.

-Hai anche qualche biscotto?-Ridacchiai.

-Non sono un bar-Superai cauta la landa di cereali per terra e andai a prendere il contenitore dei biscotti.

-Vada per questo-Decise infine poggiando il tutto sopra al tavolo e misi in risposta, le mani sopra le mie anche.

-Dato che mi hai distrutto la colazione, penso che ti imiterò…-

-Non è colpa mia!-Si difese.-Li hai fatti cascare tu!-

-Solo perché tu mi hai spaventato!-Ribattei pronta.-Ora dovrò andare in paese a fare la spesa…-Mi strinsi nelle spalle.-Mi accompagni?- Lui parve sorpreso.

-In paese?-Annuii con la testa.

-Vuoi venirci si o no?- Parve pensarci qualche attimo per poi, auto indicarsi.

-Non sono presentabile…-Era con solo dei jeans addosso…in effetti, lo avrebbero scambiato per pazzo…

-Allora rimarrai nella carrozza-Suggerì io.

-Vai con un mezzo?-

-Nel bosco ho deciso di non attraversarlo più-Ammisi mettendomi a sedere e rubando un biscotto.

-Perché?- C’era il bisogno di chiederlo?

-Perché ci sono animali pericolosi…-Lo vidi sorridermi.

-E te ne accorgi solo ora!?-Corrucciai la fronte.

-Hey è mattina! Il mio cervello fa fatica a mettere in moto a dovere!-

-Continua-

 

Perdonatemi per il ritardo colossale nell’ aggiornare questa storia ma veramente, non avevo idea di che diavolo far succedere! Ringrazio Tsuki-Nami19-Hime per avermi aiutata e dato spunti! T_T

Thanks very much!

Ende naoooo ( uao che inglese!)

Passo a ringraziare chi commenta!

Bibi06: Chiaccherata…secondo me finiranno per azzannarsi tra di loro!Si, Zoro fa tenerezza perché poverino, tutti lo sanno che infondo al cuore, lui è gentile… In questa fic Nami fa fatica a capirlo ma più avanti vedrà come ne sarà dotato!( Questa frase nasconde molteplici doppi sensi, doppi sensi che sono giustissimi in entrambi i casi!)

Tsukichan: La tv a colori…ahahaha! La scopre come un cavernicolo! Povero dai! Mi spiace zorino, la 4 spada piange * da pacche proprio li* Su su, vedrai che più in la sarai presto vendicato di quel calcio! * entra in scena la risata diabolica*

 Nami19 : Si, addestra i piccioni insieme al suo fido amico Bonkure! Lui addesstra però struzzi e fenicotteri rosa! Siiii! Zoro è un potente e sublime manzooo *_______* Oh Laura quanto mi manchii! Torna a Montemurloo T____________________________________________________________T

 Sanji94: No! La quarta spada di Zoro è come un Highlander! Immortale!

Il lato maialo per il momento è sopito ma lo DOVRANNO fare! Per cui, quando arriverà il momento, Zoro da bravo lupetto, saprà allungare le mani al punto giusto…umh! Devo però cercare materiale con gli hentai Zonami U_U mia fonte di ispirazione ! * see come no…*

Lucy94 : Come hai potuto leggere, l’ identità di Zoro è ancora nascosta! Cioè, ma nemmeno morto si chiamerebbe Edsan SbutterEdmin MallerEdworm Dannet…dai lui! Non riesco a dirlo * corre a vomitare*

È comunque il primo nome che mi è venuto in mente… aghahaha! Per la quarta spada, ti rispondo come ho detto a sanji94!

 M e l y C h a n: Uao! Una runami che mi commenta! AHAHA! Sono felice che la storia, nonostante sia puramente Zonami, ti piaccia. Per altri personaggi, staremo a vedere anche perché, ho gia in mente chi far trasferire nella casetta di Zeff * sorriso* Un cacciatore rompicoglioni e donnaiolo SHHHH!!! Segreto eh! Adoro comunque la AcexNojiko, oda è stato scorretto T_T non doveva morireee!!! Weeeeeeeeeee! * in lacrime a rigirarsi di schiena sul pavimento*

hikaru_angelic: Mica scema Nami a non invitarlo a casa. Se fossi in lei chiuderei tutte le porte, sigillerei col sanatoga le finestre e poi, mi mangerei la chiave per non farlo scappare U__U e infine un basso e incoraggiante abuso di lui! Ohhyesss!

Per il “ hai miei tempi” ci sarà una spiegazione … Speriamo va!

 

Faccio un mega ringraziamento a chi mi ha inserito tra preferite-seguite-ricordate! Thanks

 

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Capitolo 7
*** -Shopping time- ***


-Shopping time-

-Shopping time-

 

 

-Adesso si che ti prenderanno per matto!-Mormorai mentre a piedi, attraversavamo il bosco.

-Io non ho detto che vengo…-Mise in chiaro con le mani affondate nelle tasche. Lo fissai in malo modo.

-Vuoi rimanere nudo per sempre!?-

-Si dice che nei soliti panni, si stia meglio…-Inarcai un sopracciglio fermandomi nella stradina a squadrarlo.

-Ammettilo…-

-Che?-Feci spallucce.

-Sei uno psicopatico…-Lui ridacchiò.

-Uno che gira solo in pantaloni, ti sembra un folle?- Annuii con la testa.

-Tanto per cominciare, solo un cretino girerebbe in autunno con solo addosso dei pantaloni…-

-Ah-ah-Mi fece segno di andare avanti e mossi una mano per contare con le dita, quante cose assurde nascondeva.

-Inoltre vivi nel bosco…-

-Come te…-

-E poi…-Mi fermai per la sua risposta…Certo, anche io vivevo nel bosco, ma c’era una bella differenza tra le due cose!-Hey! Io non vivo addossato ad un tronco!-

-Non sai che ti perdi!-Mi sorrise nuovamente e mi superò riprendendo a camminare. Mi imbronciai e rimessami apposto la mantellina rossa, tornai a fiancheggiarlo.

-Preferisco dormire su un letto comodo se non ti spiace!-Storsi il naso.-E comunque, la cosa mi puzza!-Lui sbuffò scuotendo di poco il capo.

-Cosa non va!?-

-Perché non mi vuoi rivelare il tuo nome!?- Un ghignò colmò il suo volto.

-Perché non sono tenuto a dirtelo!-

-E invece dovresti-Lo presi per una spalla.-Alla gente piace una cosa chiamata “buona educazione”!-

-La gente dovrebbe essere provvista anche della capacità chiamata “buon senso”-Si avvicinò al mio orecchio-Cosa che credo, a te manchi fin dalla nascita…-Strabuzzai gli occhi.

-Brutto idiota!-Mi scostai bruscamente da lui.-Dimmi come ti chiami!-

-Te l’ ho detto-Tornò eretto con la schiena.-Non è importante…-

-Importa a me!-Mi portai una mano al petto.-Inoltre…-Distolsi lo sguardo-è davvero seccante non poterti chiamare per nome…-Lo vidi stringersi nelle spalle.

-Chiamami Wolf-Mi propose facendomi spalancare gli occhi.

-Come?-

-Wolf-Ripetè sbuffando e tornando ad avanzare.

-Wolf…-Mormorai quel nome grattandomi una tempia.

-Se non ti va bene, evita di chiamarmi…-Sospirai alzando le mani in alto in segno di arresa.

-Va bene, vada per Wolf…-

 

 

 

La gente per strada ci guardava male…ma chi volevo prendere in giro… ci guardava ma…sbavava!

Sbavava per l’ uomo con cui stavo passeggiando! Certo, avere un uomo quasi completamente nudo accanto è piacevole si…ma quando questi ti cammina accanto nel bel mezzo di strada…bhe, certamente, gli incidenti in macchina dovuti al pubblico femminile sarebbero …come dire…aumentati!? Il diretto interessato invece, aveva un ghigno in volto e camminava a testa alta. Un andatura fiera, eretta… orgogliosa!

-Prima di tutto-Misi in chiaro-Cerchiamo qualche vestito per te-Lo fissai-Che ne dici?-

-Che anche stare solo in pantaloni non mi dispiace…-

Lo fulminai all’ istante con lo sguardo e avanzando, sentì qualcosa sfiorarmi la spalla.

-Signorina…-Mi voltai impietrita e confusa, per poi sbattere contro un poliziotto…Sentì il panico impossessarsi del mio corpo!

-Emh…salve!-Sollevai in alto una mano.

-Buongiorno-Più che fissare me…fissava Wolf. Incrociò il mio sguardo aspettandosi una qualche spiegazione che… che mi dovetti inventare all’ istante.

-Lui è il mio ragazzo!-Lo afferrai per un braccio facendolo produrre un espressione meravigliata.-Sa, abbiamo fatto da poco la pace e ieri ero talmente arrabbiata con lui che l’ ho chiuso fuori casa mezzo nudo…-Ridacchiai nervosa indicando poi un negozio di vestiti.-Stavamo andando appunto a rifarci il guardaroba…-

-Lo sa che posso considerarli atti osceni questi vero!?-Mi allarmai all’ istante.

-Ma nooo che diceee! – Spostai la presa al suo collo e affondai la faccia nel suo petto.-Il mio Wolfy è innocente… la colpa è mia !- Il poliziotto non sembrava molto convinto… mancava…mancava la collaborazione di quell’ idiota.

-Ora è tutto finito e come ti ho gia detto ti perdono-Finsi di sorridere a Wolf facendogli segno di assecondarmi. Lo vidi alzare le spalle e portarmi una mano sulla testa battendomi qualche pacca.

-Se ti senti la coscienza apposto…- Gli schiacciai immediatamente il piede.

-BRUTTO IDIOTA LA COLPA è TUA!-Lo vidi storcere la bocca in un espressione adirata e andarmi addosso.

-COLPA MIA!? MI HAI PESTATO UN PIEDE RAZZA DI CRETINA!-

-La colpa è tua perché sei un imbecille senza cervello! È inutile cercare di fare un discorso serio con te e cercare anche collaborazione!-Gli urlai.

-Signorina…-Il poliziotto cercò di parlare.

-Che cosa!?-Si imbestialì-La colpa è tua che sei un isterica! Hai dei salti di umore pazzeschi, hai mai pensato di andarti a fare vedere!?-Sentì le guance imporporarsi per la rabbia.

-Quello che si deve andare a far vedere sei tu deficiente!-

-Ragazzi…-

-Io sono apposto!-Si mise a braccia conserte-Quella svampita e con qualche rotella fuori posto e che vede topi immaginari sei tu!- Aprì la bocca per urlargli qualunque altra cosa, quando vidi il poliziotto mettersi tra di noi e indicarci con le mani di fare piano.

-OK, ok-Sbuffò-Perché non abbassate il tono di voce e andate a parlare della vostra relazione da un'altra parte!?-Sollevò un sopracciglio-Magari in un luogo dove il tuo amico si sente a suo agio…che so, in camera vostra!?-Feci una strana espressione corrucciata che non so se era per lo schifo di quel consiglio o per il fatto che si era convinto.

-Certo!-Afferrai Wolf per un braccio e lo trascinai via da lui.-Grazie mille-

 

 

 

-Hai visto!-Lo rimbeccai non appena ci fummo allontanati.

-Visto cosa!? Sei scema o che!?- Lo spintonai togliendo le mie mani dalla sua pelle.

-è così che mi ripaghi!?-Ringhiai-Ti ho aiutato! Ho evitato che dovessi…-Scossi il capo- ma che te lo dico a fare! – lo superai ed entrai nel primo negozio maschile che vidi…

 

 

-Fa…faccia un giro completo-Chiese titubante la commessa mentre Wolf, sbuffante l’ accontentava. Io ero a sedere sopra ad un divanetto. Vedevo la scena e dire il vero, mi mancavano solo i pop-corn. La commessa del negozio, stava per avere il classico sangue che le usciva dal naso… Il nostro amico Wolf invece, era tranquillo e posato, guardandosi e studiandosi allo specchio con quegli abiti nuovi che lo coprivano.

Camicia nera…gliene avrei presa una bianca poi, Jeans blu scuro molto aderente, che lasciava un po’ morbido il fondoschiena ma esaltava i suoi glutei. Gli stivali gli stavano senz’ altro meglio di quegli orribili mocassini…

-Che ne dici?-Mi domandò avvicinandosi e mostrandomi il cartellino col il prezzo. A dire il vero, il denaro non era una mia preoccupazione…ero abbastanza agiata per rifargli il guardaroba completo senza subire un intaccatura nel mio conto in banca…

-Deve piacere a te-Lui corrugò le sopracciglia.

-Ma sei tu che paghi-Sventolai in aria una mano.

-Non ti preoccupare, me li ridarai con gli interessi!- Un sorriso comparve sul suo volto facendomi sconnettere anche a me il cervello per qualche secondo…

-Dici che mi devo provare la bianca?-Si sbottonò lento i bottoni della camicia…oddio…che visione…

-Si…-Mormorai confusa portandomi una mano alla testa. Mi alzai e andai al balcone a strapparla di mano alla commessa.

Con una mossa gentile ed elegante, me la prese di mano porgendomi l’ altra nel frattempo. Fece volare il fondo della camicia per qualche secondo per poi, inforcare le maniche con entrambe le braccia e sistemarsi infine il colletto…

Non lo avevo detto fino a ora… ma… MERDA! Era senza dubbio un uomo dotato di fascino…

-Perché non vai nel camerino?-Lui si guardò intorno e vide tutte le signore e personale aspettare che avesse finito di abbottonarsi quella benedetta camicia.

-Umh…si…-Si mosse strascicando i piedi ed entrando nella cabina.

-Che ne dice di questo!?-Una commessa tutta in tiro, corse verso il camerino di Wolf intenta ad entrare. La precedetti e gliela tolsi di mano.

-Ma che gentile-Osservai un'altra camicia –Sono sicura che al mio ragazzo piacerà-Gliela buttai di malagrazia dentro. Osservando la cosa da un piano razionale…il fatto che quelle smorfiose gli andassero dietro mi dava sui nervi… il fatto che mi andassero sui nervi, voleva dire che ero interessata a lui…il fatto che mi interessasse era errato! Non sopportavo le allupate…tutto qua! Per cui, il piano razionale faceva schifo! Antropologicamente parlando, era un esemplare di maschio molto appetibile si, ma non sarei diventata come quelle cretine con la bocca a penzoloni!

-Come mi sta?-Uscì fuori e subito lo ricacciai dentro. Era strettissima, stretta apposta per far mostra dei suoi muscoli! Ma era un cliente o un sollazzo per quelle povere lavoratrici frustrate!?

 

 

-Così è meglio non credi?-Domandai mentre portavo metà della sua roba per mano.

-Guarda che io stavo bene anche prima-Sbuffò guardandosi attorno e beccandosi li sguardi di tutte le fanciulle che passeggiavano.

-Ma a chi la vuoi dare a bere!?-Mi mossi e l’ arpionai per un braccio.-Ora si che sei un cittadino!-Sorrisi mentre squadravo quelle donne che sospirando, continuavano il loro tragitto.

-Perché mi stai arpionata ad un braccio?-Mi domandò subito dopo fissandomi curioso.

-Se risbuca fuori il poliziotto-Inventai-Devo avvalorare la parte dei fidanzatini no?-Produssi un sorriso falsissimo che lui, captò all’ istante.

-Si ma sei pesante…-Lo colpì in testa con le sue buste e iniziò subito a imprecare.-VOI DONNE SIETE VERAMENTE INSOPPORTABILI!-

-Voi uomini siete peggio degli animali!-Replicai beccandomi un occhiataccia.-Ad ogni modo-Mi tolsi di tasca la lista della spesa.-Dobbiamo andare al supermercato-Mi prese la lista dalle mani.-Interessa qualcosa a te?-Sondò la lista e poi me la riconsegnò.

-Si può prendere un po’ di carne?-Era fissato o che?

-Non è che mangi anche carne umana?-Nuovamente mi beccai un occhiata tra il metà sarcastica e il metà scocciata.

-Ma per chi mi hai preso!?-Mi prese per mano tornando a camminare-Per un lupo mannaro!?-

 

 

-Bene-Posai ogni cosa sul tavolo non appena tornammo a casa.-Queste sono le tue cose-Gli consegnai tutti i suoi pacchi.-Vai di sopra e sistemati l’ armadio mentre io metto tutto in frigo e preparo il pranzo!-Aprì un cassetto e presi un grembiule per non macchiarmi.

Fissò per qualche minuto me che aprivo il frigo e mettevo ogni cosa al suo posto, per poi, alzare i tacchi e sparire di sopra.

Infondo…non era male avere un ragazzo che girava per casa…

Certo, ancora non sapevo chi era ma…non mi dava l’ idea di essere un pericolo.

Socchiusi gli occhi quando sentì il telefono squillarmi.

Andai a vedere chi fosse e grugnì. Bibi…

E ora che voleva !?

Lo lasciai trillare finendo di mettere in ordine la spesa.

-Hey ti squilla il telefono!-Mi urlò Wolf da sopra.

-Si lo so-Lo informai.

-Non rispondi!?- Maledì il telefono che continuava ripetuto a squillare.

-No!- Sentì nuovamente mentre scendeva le scale.

-Perché?-Mi chiese guardandomi dal corrimano.

-Quella chiama solo quando le fa comodo.-Lui scosse le spalle e prese la cornetta.

-Pronto?-

-Continua-

 

 

 

Ciaooo sonooo iooooo…

Buonasera dottore…

 

Amore miooooo…

Si… mi dica…

 

Pensavo a teeeee…

Ah bene… direi che è importante

 

Vieni appena puoi…anche tardi se tu vuoi…quanto mi manchi non sai…

Preferisco non saperlo…

 

Ahahahahah! Scusatemi! Non ho resistito ahahahahahahahha!!!

 

Passo alle cose serieee XD

L’ angolo del commento senza fine…

Ci sono rimasta ragazzi! 10 recensioni per un capitolo! T_____T Dio! Grazieeee!!!

Shavanna: Ma ciaooo! Sono felice che la storia ti piaccia. Siccome non hanno mai trattato di cappuccetto rosso ne la disney ne in altre serie( dico in tono serio, non cazzatine umoristiche eh!) avevo voglia di farci qualcosa ambientandola ai giorni nostri magari. Forse la sto tirando un po’ troppo per le lunghe ma è difficile farci una trama partendo da un abbozzo di idea. Per cui, pazienza e si arriverà al traguardo!

Il soprannome “Wolf” l’ ho preso dal manga di cui citavo prima! Mi piace quando dice : “ adoravo quando mi chiamavano cane o bastardino…” in quanto lupo, ha il senso dell’ umorismo! Però, mi sono accontentata del classico Wolf e basta…magari lo farò dire a qualche nemico…

Eh si comunque! Zoro proprio in quel momento, stava nascondendo qualcosa! HAHAHA! QUALCOSA di grosso… ( frase con doppio senso )!

Nami19: credimi! Ero senza idee e non si sa come…scrivo e qualcosa compare! Per fortuna va!Si nami! Rotoliamo! * rotola di schiena* Certo che ti rivoglio qua! Ormai sei una montemurlese! U_u Il tuo posto è qua, con me, a svaligiare i negozi di cioccolata e di gadgets! A proposito! Eva, quella che se la lava in primavera come sta!? È da tanto che non la sento! Per il momento al mio fianco ho solo kalifa che continua a dirmi “ queste sono molestie sessuali” per ogni parola che scrivo…

Credo che chiamerò Katiuscia all: 899-899-899 ahaha! XD chiamiamolaaaa!

_AZRAEL_: Tranquilla cara, l’ importante è che sei Alive! Stay Aliveeee! Uao! Anche tu hai un amico sorcio!? Ahahahahhaha! Nami ne è felice di sapere che non è la sola al mondo a pensare di avere problemi sai!XD Credo che anche zoro poi diventerà amico del topolino di Nami…………………………( Oddeiiiiiiiiiiiiii tripli, quadrupli e infinitesimi di doppi sensi ahahaha perdonami!) Ecco vedi! Ancora non ho dato sfogo nella fic al lato maialo e finisco col sfogarmi coi commenti! * inchino e si butta a terra chiedendo perdono*

E questa frase: “TU!!! è.é9 x colpa della tua fanfic Pain ke ho letto, ora sn three days grace dipendente! sono andata perfino a prenotarmi un loro cd, one-x!
tutta colpa tua è.é ora nn posso passare una giornata senza sentirmeli!!!

Ohohohohoho!!! Mi dispiaceeee ahahahhaha! Anche io i primi tempi non riuscivo a staccarmi da loro!

Credimi, ho trovato un altro gruppo veramente simile e in gamba!

Sono i The skillet. Il genere è quasi il solito, solo che c’è qualche volta un accompagnamento femminile.

Ti consiglio le canzoni: Hero – Awake and Alive – Monster

Monster è certamente quella che più si addice a zoro in questa fic credimi <3

Sperando che ti abbia aiutato ^^

M e l y C h a n: il nome di quel cazzone di Edward mi è venuto così… sia lui che jacob li odio ormai a morte… Odio la Meyer e le bimbette truzzine T___T Secoli di scritti sui vampiri e licantropi…e nemmeno un decennio… ha abbattuto la letteratura antica…

* parla una che ha portato all’ esame i vampiri*

Cioè, ti si spezza il cuore…

Andando avanti…

Si, ho intenzione di far entrare Sanji come cacciatore… non so bene quando e come, ma lui c’è! Ovviamente per creare scompiglio nel bosco… stai a vedere che finirà per cacciare i puffi con chopper il suo gatto * birba* AHAHAHA! Comunque, scontri tra spadaccino e cuoco saranno assicurati! XD

Tsukichan : Uomoso: termine usato per definire un uomo molto più del classico aggettivo “virile”, ergo, sopra la media dell’ uomo manzo …riergo… uomo gnocco.

Cioè… dovrei chiedere di inserirlo nel dizionario eh!

Siii! Zoro adora i chicchi di caffè! Ahahaha poverino, sembra un mal nutrito che non vede cibo da anni…e in effetti è così …LA MITRAGLIA! O______o * SI BUTTA A TERRA!* Non mi avrete mai vivooo! * cit scena di film*

Lucy94 :Ohoho! Eh si, era un dolce Wolfy risvegliato! Poverino! Non si poteva mica far trovare in quello stato da Nami! Sennò altro che sorcio! XD si, dal conigliare, al maialo, ora c’è pure lo uomoso… diciamo che è un aggiunta del repertorio Roloiniano … ahahahaha! Macchè! IRK! Povero Zoro! Lui non ha letto quella merda! * gli tappa le orecchie da lupacchiotto* L’ ha sentito dal gufo di bambi e allora ha stuzzicato Nami! AHAHAH! Seriamente, no, mi è venuto così per farci una battuta, spero che sia riuscita ahaha! XD

Oh, per sanji abbiamo il medesimo pensiero! Avvolte è meglio se muore per la cicca finita nei polmoni! Ma stai tranzolla, ad accudirlo c’è traffy * Trafalgar* ci pensa lui a curarlo *______________________* ehehe …

Bibi06: credimi, sono contenta che la storia, anche se si protrae per le lunghe, ti piace! Mi fa credere che quello che scrivo in qualche modo, fa passare cinque minuti di divertimento a qualcuno ^^ E come sempre, non mi scordo di dirlo, spero che continuerai a seguirmi ^^

Alhia:Il lato maialo della forza, per il momento si riversa tra le conversazioni qua delle risposte ai commenti! XD abbi pazienza! XD facciamo così, quando scriverò qualcosa di lurido in questa fic, penserò a te contenta? * umh.. meglio di no …*

Ahahahahahahah!

hikaru_angelic: Abitare in mezzo al bosco nella casetta della nonna… 340 euro al mese, con mastercard…Comprare la colazione dopo che questa, ti è cascata per terra…2,47 euro, con mastercard… svegliarsi alla mattina e avere un orgasmo a vedesi Roronoa senza mutande ma solo in pantaloni… e aggiungiamo, che lascia poco all’ immaginazione… non ha prezzo! Ci sono cose che non si possono comprare, per cui Nami, penso che si debba dare una mossa a violentarlo sui fornelli! * deliriooooooooooooooooo*

Sanji94:Ammetto il nome è osceno* faccio sputare zoro* Per il lato maialoooo! Ahahaha vieni su msn e vediamo che perversità vengono fuori yessss!!!

 

 

Alla prossima!

 

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Capitolo 8
*** -Feel- ***


-Feel-

-Feel-

 

 

 

 

-Namiii!-La sua voce mi raggiunse benissimo anche se ero lontana da lui e il ricevitore.-è bello risentirti! Quanto mi sei mancata!!!-Alzai gli occhi al cielo quando incontrai lo sguardo di Wolf che mi fissava non capendo cosa non andasse.

-Perdonami per l’ altro giorno se ti ho liquidato ma comprendimi, ero in un momento un po’ particolare con Kosa!-Con una semplice mossa, la sua voce si triplicò quando schiacciò per sbaglio l’ altro parlante. Gli feci segno di avvicinarsi e tolsi il “microfono”.

-La senti?-Gli domandai.

-Hai una voce troppo acuta…-Si mise a sedere sul tavolo.

-Non dico questo!-Presi dei pacchetti e li ficcai in credenza.-è il fatto che mi chiama quando le fa comodo…-

-Tutti gli umani sono così…-

-Non tutti!-Ribattei e stetti in silenzio.-Ma lei lo è di sicuro…-

-è stato fantastico credimi, quella cicatrice vicino all’ occhio un po’ mi metteva in soggezione, ma sotto le coperte è un vero stallone!-Produsse una risatina imbarazzata-Ormai è passato tutto…-

-Ma lo sa che non l’ ascolti?-Mi domandò all’ improvviso.

-No che non lo sa…e comunque, non se ne accorge… parla così finchè non ha finito cio che più gli interessa da dire.-

-Una vera amicizia vedo…-Fissò divertito il telefono aspettando qualche altra notizia da lei.

-Ma ti ricordi di Sanji Nami!?-Spalancai gli occhi e poco dopo, contrassi le sopracciglia arrabbiata.

-Come non ricordarlo Bibi…-

-Credimi Nami, lui non mi è mai interessato…-

-Cavolate!-

-Chi è ?-Tornò a domandarmi-Un tuo amico?-Scossi il capo.

-Era un passatempo ma lo vedevo che lui era interessato a te! Era visibile!-

-Era così visibile che non ti è interessato portartelo a letto!-Grugnì prendendo coltelli e tutto per cominciare a preparare qualcosa da mangiare…

-Sai che non appena gli ho raccontato che ti sei trasferita in quella baracca di tua nonna…-

-Casa!-Urlai indignata da quel suo modo di parlare della mia abitazione. Lo sapeva, l’ ha sempre saputo che adoravo questa dimora!

-Ha voluto in tutti i modi contattare il tuo vecchio vicino per sentire se poteva comprare la casa accanto a te…-Nuovamente spalancai la bocca… no… questo era troppo.

Stavo per afferrare il telefono quando la risentì parlare.

-Sono stata brava no? Almeno lo avrai tutto per te…-

-BRUTTA INFAME …- Un braccio prese il telefono e tolse il blocco del microfono.

-Bibi vero?-La sua voce si spense non appena udì quella calda e bassa di Wolf.

-Emh…-Rimase un po’ in attesa…-Chi parla?- Lui ridacchiò soddisfatto facendomi segno di tacere.

-E lo chiedi solo adesso? Dopo che mi hai raccontato tutta la tua vita?-La sentì prendere un respiro quasi indignata.

-Ma chi ti credi di essere?- Muovendo alcuni passi,scese dal tavolo e si mise in modo elegante a sedere sul divano, non smettendo di avere un ghigno sul suo bel volto.

-Sono Wolf-Si presentò-Sono il ragazzo di Nami, che diavolo vuoi!?- Quanto mi sarebbe piaciuto essere una mosca per vedere che diavolo di reazione aveva …

Certo, anche la mia mascella per terra era una reazione…

-Il ragazzo di Nami…?-Ripetè come un pappagallo quasi scossa.-è impossibile!-Rispose poco dopo indignata.-Nami me lo avrebbe detto!-

-Esiste la parola “ discrezione”-Accavallò le gambe-E in questo momento, se anche volessi chiedere conferma…-Si soffermò a fissarmi-Non puoi-

-E perché sentiamo!?-Si strinse nelle spalle.

-Il mio tesoruccio è a farsi un bagno caldo rilassante…- Sputai dal ridere come se la stava cucinando.

-Siete gia a quei livelli?-Rimase in silenzio Wolf analizzando la sua frase.

-Quali livelli?-

-Quella dei nomignoli!-Sbuffò ringhiando per quanto potesse essere cretina …

-E allora?-

-E allora!?-Urlò spazientita.-Non mi convinci!- Tornò a fissarmi per poi, indicarmi con un dito il rubinetto.

-E allora se la metti così te la passo- Andai ad aprire il rubinetto simulando l’ acqua del bagno… certo che era veramente intelligente…peccato che fosse il lavandino della cucina…

-Tesoro?-Mi si fece vicino di spalle facendomi sussultare-C’è una tua amica che chiede di te…-

-Oh grazie-Cercai di afferrare il telefono ma si ritrasse…

-Grazie cosa?-Domandò furbetto facendomi storcere il naso…chiusi gli occhi e finì la frase.

-Grazie amore- Mi concesse il telefono e sentì la voce spacca timpani di Bibi.

-DOVE DIAVOLO TE LO SEI TROVATA!?-Mi domandò immediatamente.

-Eh?-Mi massaggiai le orecchie.

-Da quanto hai un ragazzo?-Fissai disperata Wolf e mi fece segno di un numero 3 con le dita.

-Emh… tre mesi…-Provai…

-è tanto…-soppesò la cosa e nel frattempo, qualcuno ascoltava compiaciuto.-Umh, ci sei gia andata a letto?- Diventai rossa per quella frase… ovviamente non mi sarei di certo descritta come una puritana!

-Ma certo-Inventai-E credimi, trovarsi tra le sue braccia è come…-scossi la testa cercando qualcosa per finire la frase…-è come…-incrociai i suoi occhi neri… troppo neri…profondamente neri…-è come essere a stretto contatto col bosco… ha lo stesso odore…lo stesso calore…-rimasi a fissarlo abbassando le palpebre, perdendomi e sprofondando in una scia di ricordi…

 

 

Le spalle muscolose…

Quegli occhi neri…

Il passo deciso e fiero…

Quella voce possente…

 

-Nami?-Sbattei le ciglia per qualche secondo.-Pronto?-Mi riscossi togliendo subito lo sguardo da Wolf, quasi non volessi più viaggiare indietro con gli anni.

-Scusa Bibi, mi era entrata l’ acqua nelle orecchie…-

 

-Che ti è successo?-Mi domandò preoccupato mentre ormai eravamo a tavola.

-Niente-Mentì portandomi una mano alla testa…non era decisamente il caso di narragli quell’ episodio…Mi avrebbe presa per pazza…e in più, se gli avessi detto anche di quel lupo gigante, avrebbe chiamato la neuro.

-Menti…-Mi fissò quasi dispiaciuto. Sospirai e mi rilassai sulla sedia.

-Non mi va di parlarne…-

-è per colpa mia?-Alzai lo sguardo.-per la telefonata? Qualcosa che ho detto?-

-No-Lo cercai di tranquillizzare-è per una cosa che …mi sono ricordata…- Sembrava non convinto.

-Brutta?-

-A metà…-Abbandonai il piatto e mi alzai in piedi.-Un ricordo mischiato a qualcosa di più recente che non mi so spiegare…-Mi misi sdraiata sul divano.

-Quando ti sentirai in grado di parlarne-Mi rassicurò alzandosi a sua volta e mettendosi a sedere accanto a me-Ti ascolterò…- Lo fissai preoccupata.

-Hai preso una decisione?-Contrasse un sopracciglio.-Te ne andrai?- Si passò una mano tra i capelli e sbadigliò.

-Solo quando lo riterrai opportuno tu…- Repressi un sorriso.

-Non era una scocciatura?-Lo sentì ridacchiare.

-Forse non come mi aspettavo…-

 

 

-Chi è quel Sanji?-Mi domandò qualche giorno dopo quell’ accaduto mentre ero al computer a cercare di scrivere.

-Eh!?-Risposi scandalizzata vedendolo a sedere sopra la scrivania dove tenevo il portatile.

-Si, quella tua amica parlava di lui…-Sembrava curioso…

-Uno…-Dissi in tono evasivo continuando a picchiettare i tasti della tastiera.

-è il tuo ragazzo?-Contrassi le sopracciglia fissandolo storto.

-Certo che no!-Mosse la testa verso di me avvicinandosi al mio volto.

-Però ti piaceva…-Dovevo ammetterlo?

-Si, mi piaceva-Confermai sbuffando e continuando o almeno, cercando di lavorare.

-E ti piace ancora?-

-Come sei loquace stamani…-Notai abbandonando il foglio di word. Lo vidi scuotere le spalle e mettersi a braccia conserte.

-è che pensavo…-Si scusò-Pensavo a quella telefonata…aveva detto che quello la, si sarebbe trasferito no?-Indicò in modo approssimativo fuori dalla finestra.-Vicino a te-

-Qua vicino c’è solamente la casa di Zeff-Spiegai.-E comunque non voglio vicini…-Stette in silenzio per poi, fissarmi scettico.

-E io allora cosa sono?-

-Tu sei un mio convivente-

-A scrocco…-Certamente…

-Si-Annuii-Ma tu non mi dai fastidio…- Rimase a bocca aperta.

-E quel Sanji si?- Maledì mentalmente Bibi… che idea del cavolo!

-Quel Sanji è un libertino!- Misi in chiaro-Avevo un infatuazione per lui, era carino, simpatico, alla moda…-Elencai le sue caratteristiche migliori.-Ci sono uscita qualche volta e quando lo vedevo che sbavava dietro a qualunque donna…-Lasciai in sospeso fissando il volto di Wolf.

-Hai capito che non faceva per te…-

-Bingo!-Ridacchiai vedendo che aveva afferrato il concetto.

-Ah ah…-Mormorò capendo cominciando ad oscillare le gambe.-Sei per la monogamia?-

-Penso che chiunque preferisca un rapporto singolo stabile ad una certa età…- Nuovamente corrucciò la fronte.

-Ma tu hai solo diciott’anni…-Ridacchiò.-è un po’ presto no?-

-E tu quanti anni hai?-Trattenne il respiro fissandomi stupito…cosa non andava?

-D-diciannove…-Spostò velocemente lo sguardo da me… nascondeva qualcosa!?

-Non dai l’ idea di un diciannovenne…-Si strinse nelle spalle restando in silenzio. Forse avevo detto qualcosa che non andava… il suo sguardo…sembrava così …triste…-Sembri più maturo ecco…-Cercai di rimediare.-e comunque…hai mai avuto una ragazza?-Tornò a fissarmi …però, aveva il volto serio…

-Se io scegliessi una compagna sarebbe per la vita…-scosse il volto portandosi le gambe al petto in quello spazio ristretto.- tanto nessuno mi vorrebbe…-Chiuse gli occhi-Nessuno vorrebbe un mostro…-

Rimasi sbalordita…lui un mostro? Ma se era veramente bello…ogni ragazza sognava un ragazzo alto, muscoloso, coraggioso…spiritoso… ricco…emh, forse io, ma certamente nulla poteva essere perfetto no?

-Stai scherzando o che?-Aprì lentamente un occhio sospirando.

-Secondo te?- Alzai gli occhi al cielo.

-Cosa non va nel tuo aspetto?-Alzai una mano e gli picchiettai la fronte.-Ogni ragazza stravedrebbe per te…- Tornò a chiudere gli occhi e si rinchiuse in se stesso… Lo fissai per poi, dargli qualche pacca sulla testa e tornare a scrivere.

Ripensai a Bibi e al problema che mi avrebbe causato Sanji nell’ averlo come vicino di casa. Avrei vomitato alla sua vista ogni mattina di lui, con un cestino pieno di fiori, che bussava allegramente alla mia porta inneggiando frasi d’ amore…

Ringraziai il fatto che l’ inverno era prossimo e che i fiori sarebbero appassiti.

-Wolf-Lo chiamai facendolo nuovamente aprire gli occhi. Mi fermai a guardarlo e mi intristì.

-Hai una famiglia?-Spensi il pc salvando prima la bozza.-Qualcuno che ti aspetta?-Non produsse nessun suono o movimento… Inspirai e lasciai perdere.

-No-Sentì poi la sua voce.-Nessuno-Sentì un groppo al cuore. Ecco, potevo scorgere qualcun’ altro, che soffriva esattamente come me…

Mossi una mano e gli presi una sua, grande e calda chiudendola con la mia.

-Forse è per questo che qualche giorno fa ti ho raccolto sai…-Mormorai-Entrambi sappiamo il significato di solitudine…-

-continua-

 

 

Ola a tutti! XD non so come sentirmi… forse un po’ giu di morale… sarà che ho le mie cose e sarà che ho sonno… però da una parte sono felice T_T finalmente mi sono iscritta alla scuola di fumetto Comics a Firenze ^^ Evvai! XD passando a cose serie:

Non mi è piaciuto tanto sto capitolo… pensavo a qualcosa di più spiritoso e invece è uscito da diabete e taglio di venuzze * Non fatelo però eh*

Passo ai commenti che èèè meglio!

Tsukichan: si, ero li a pregustarmi la scenetta e per precauzione, ho inserito una telecamera nel camerino per vedere cosa si è e non provato *_* bello spettacolo* sangue al naso* very nice * pollice in alto* La rompi ball Bibi porta sfighe… il cuoco… oddei! Che roba…

hikaru_angelic: hello! Si, Nami finalmente comincia a subire l’ irresistibile fascino di zoro sulla pelle. Ovviamente i caratteri sono supermega sballati e L’ ooc è d’ obbligo! Spero che comunque, sia passabile come ficci! XD grazie per avermi aggiunto su fb! Non è che ci scrivo chissà che roba intelligente anche se ancora, il mio odio è d’ obbligo verso quella cavolata di tecnologia.

Bibi06: Ma ciao! Credimi, chiamarlo Wolf, mi suona strano persino a me… sembra un'altra persona ma… ti prego, facciamoci un po’ l’ abitudine… il suo nome verrà fuori a tempo debito, così come la scena si sano coniglia mento selvaggio che si meritano! Bibi e Wolfy mi sa che non andranno d’ accordo per niente anche se si vedessero per strada… credo che siano incompatibili…

_AZRAEL_ : credo che dovrei smettere di incitare di violentare zoro appena se ne ha l’ opportunità * Vede commento precedente* spero che i the skillet ti siano piaciuti! A me piacciono U_U foganoXD Monster per adesso è d’ obbligo nella mia giornata. È palesemente di ispirazione per questo zoro ! leggendo la traduzione mi è stata d’ aiuto veramente ^^

Lucy94 : Questa storia fa tirare fuori il lato maialo dei lettori… umh! Qualcosa non va … XD

Alòòò! XD si, zoro è secsi un botto in camicia e senza * bava che cola a litri* in casina se ne va in jeans, camicia sbottonata …petto ovviamente nudo… e scalzo! Alla io Elle di Death note. XD mi fa tenerezza, gli mancano solo le orecchiette e la codina ed è un vero wolfy! Se mi riesce vedo di produrci una fan art va * deliziamo i lettori con i miei aborti! *

Nami19: allora signorina Nami, da quanto non va dal dottore a farsi una visita? Cosa!? Da quando è stata a casa di Rolo? Male male! * fa no con la testa* le consiglio un ottimo medico… * entra in scena Traffy*

Law: bene… dissezioniamo <3

Ad ogni modo, nami passiva? Mha, avrà anche lei le sue cose… come tutte del resto * fa pat pat*

Kikai Hime: Grazie infinite a te che mi commenti anche sul forum mio e di hime ^^

E fra non molto, qualcosa accadrà vedrai! Eccome se accadrà ! mhuauauaua! * risata diabolica…*

 

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Capitolo 9
*** -Quest- ***


-Quest-

-Quest-

 

 

-è così ti dico!-Mi urlò quasi disperata Bonney davanti ad una tazza di the.

-Ma ne sei sicura?-Sospirai di fronte al problema che mi aveva appena narrato. Il suo ragazzo, aveva deciso di mollarla…

-Cavolo se ne sono sicura!-Prese la tazza che le avevo dato rigirandosela tra le mani-Mi ha mandato un messaggio che lascia poco all’ immaginazione!-Si morse il labbro inferiore e le prime lacrime da quando era venuta a trovarmi, cominciarono a formarsi sotto i suoi occhi.-Quel bastardo crede che io sia incinta!-Mi spiegò la sua versione.-Mi vede mangiare molto di più ultimamente e forse, ha pensato al peggio!-Stette in silenzio per poi, cacciare fuori i primi singhiozzi.-ma io non sono incinta!-Le allungai un fazzoletto.-Mangio tanto perché sono in fase di sviluppo!-Si difese-Ho fameee!-

-Credimi Bonney-Provai a convincerla che dopotutto, un ragazzo che scappava alle prime difficoltà…difficoltà importanti intendo, non aveva veramente il diritto di stare con una come lei.-Quello è un completo deficiente… pensa se fossi veramente rimasta incinta…sai che bambino deficiente sarebbe nato!?-I suoi occhi si spalancarono guardando poi la pancia schifata.

-Oddio!-Borbottò tra un singhiozzo ed un altro.

-è meglio così…-

-Forse si…-Tirò su col naso-Forse è meglio per tutti…-Accennò un sorriso nella mia direzione.-Grazie Nami…-

-Figurati-Le sorrisi anche io prendendola per una mano-A che servono gli amici?-

Io e Bonney siamo state colleghe di lavoro…Lei è più portata per i libri e insieme, ci siamo ritrovate a frequentare il solito corso…così, un ragazzo tira l’ altra e le nostre discussioni sono finite tutte a senso unico...

-Certo che tu…-Cominciò a narrarmi cambiando discorso.-Te lo sei trovato carino questo giro…-Mi indicò fuori dalla finestra…

Seguì con gli occhi il suo indice per poi, fermarmi a fissare Wolf.

Aveva deciso di non interrompere il nostro incontro e per ammazzare il tempo, si era offerto volontario per tagliare la legna… che avevo io da ridire di fronte a tale atto di coraggio?

Assolutamente nulla. Lo avevo fornito così di sega elettrica, pregandolo di non entrare in casa e spaventarci  a morte con una maschera bianca… ma si era rifiutato e aveva deciso di usare la solita e comoda…classica accetta.

In quel preciso istante, stava spaccando la legna…scossi le spalle e tornai a fissare Bonney.

-Guarda che non è il mio ragazzo-L’ avvertì cercando di non creare malintesi… Bibi già bastava come problema…-L’ ho trovato nel bosco…-

-Cavolo!-Spalancò la bocca stupita-Sè se ne trovano altri così, mi trasferisco anche io-

-Non scherzare-Alzai gli occhi al cielo.

-Bhe non so che dirti Nami…-La sua schiena si rilassò contro lo schienale.-Come ragazzo mi sembra apposto…-La vidi che continuava a sbirciare fuori dalla finestra ammirando il fisico di Wolf.-Come hai detto che si chiama?-

-Wolf-Un sopracciglio le scattò in alto in automatico.-è un soprannome…-

-E il nome vero?-Mi strinsi nelle spalle.

-Non me lo vuole dire…-

-Non sembra un assassino o un ladro…-

-L’ ho pensato anche io…-Mi sarei aspettata di più una batosta di frase del tipo: ma sei pazza o che!?

-Perché non te lo vuole dire?-Scossi la testa.

-Dice che non è importante…-

-Magari è un riccone fuggito da casa…-Un sorriso comparve sul suo volto facendo scomparire quelle lacrime di prima.

-Magari…-

-O forse un marito…che è scappato dalla moglie…-Come seconda ipotesi era molto improbabile…e inoltre…anche la prima era da scartare…insomma, sembrava di aver trovato un simile di Clark Kent… Solo che di superpoteri non ne aveva…

-Non ne ho idea…-Sbuffai portandomi una mano alla fronte.

-Prova a fare una ricerca…-Mi suggerì.

-Prego?-

-Si una ricerca…delle persone scomparse-Scossi la testa.

-Non credo sarà una passeggiata…-

-Tenta…-Mi strinsi nelle spalle.-Vai per esclusione…Fai una ricerca delle persone scomparse del luogo…-

-Non mi convince come cosa…-

-Perché pensi di trovarlo?- In realtà…la cosa non mi convinceva perché tutto sembrava così irreale…

-No-Risposi infine-è perché ho paura di scoprire qualcosa che non dovrei…-Abbassai lo sguardo-Che non dovrei…-Mi fermai appena sentì la porta aprirsi. Vidi Wolf salutare Bonney e avvicinarsi a me.

-Ho fatto…-Mi indicò fuori dalla finestra le legne ormai spaccare-Le ho anche rimesse apposto solo che…non ci entrano più-Alzai le sopracciglia meravigliata.

Aveva fatto tutto questo…in un ora!?

-Grazie-Gli sorrisi.

-Devo portare qualche legna in casa?-Scosse le spalle-Che so…accanto al camino?-

-Come vuoi-Lo vidi annuire e tornare alla sua occupazione.

-Sensazionale…-Mormorò poco dopo Bonney.

-Gia…in un ora è riuscito a spaccare tut-

-Ma non mi riferivo alla legna!-Mi fermò-Parlo dei suoi addominali…-Si portò una mano al petto-Oh Nami…fidati, anche se fosse un assassino, in casa lo terrei ugualmente-Misi il broncio…Forse avrei seguito il suo consiglio nel cercarlo sul computer…Infondo…che cosa poteva mai succedere?!

 

-Vieni-Mi avvicinai a lui-Ti do una mano-Bonney ormai se ne era andata e non avente nulla da fare, mi offrì a dargli una mano.

-Non serve-Mi rispose caricandosi in braccio quattro enormi ciocchi di legna.

-Bhe non sto facendo niente…-Gli feci presente.

-Appunto-Mi superò ed entrò in casa a depositare la legna accanto al caminetto.-è il minimo che io possa fare…-Tornò fuori per prenderne altri-Dato che mi dai un tetto, del mangiare, dei vestiti e un letto…-Mi fissò-è il minimo…-

-Ma non ti puoi ammazzare di fatica così-Sollevò una mano in alto e poi, la posò sopra la mia spalla.

-Non preoccuparti-Mi rassicurò-Va pure dentro…-

Non avevo niente da fare…rimasi sul divano a vedere Wolf sgobbare…

Certo, avere un uomo per casa che fa i lavori pesanti è piacevole…soprattutto se questo, ha l’ abitudine di girare a torso nudo…

Vedevo i suoi pettorali guizzare per ogni movimento che faceva…si…era veramente un bell’ uomo…

Mi rilassai a pensare al discorso di qualche giorno prima…si definiva un mostro…

Ma perché?

-Hey Wolf!-Lo fermai non appena depositò l’ ennesimo ciocco.

-Si?-

-Basta così-Gli feci segno con la mano di chiudere la porta e di venire sul divano. Lui ubbidì e si avvicinò.

-Cosa c’è?-Domandò vedendomi silenziosa. Sospirai e allungai le braccia per afferrarlo. –Hey!-Esclamò sorpreso quando lo trascinai vicino a me, facendogli posare la testa sopra il mio seno…non era il mio obbiettivo a dir la verità…volevo solo coccolarlo…come un cagnolino.

Cominciai così ad accarezzargli i capelli e a dargli qualche grattatina

Lo vidi chiudere gli occhi e smuoversi, mettendosi in una posizione più comoda.

Mi serrò con entrambe le braccia la vita e posò la testa contro le mie cosce mettendosi per lungo sul divano.

Era un tipo strano…ma con lui…mi sentivo bene.

-Non sei un mostro-Gli volli ricordare.

-Non mi conosci…-Ottenni la sua risposta confusa.

-Non importa…non lo sei…-

-Se solo sapessi cosa sono…-Strinse di più la pesa alla mia vita e socchiuse gli occhi.-Nemmeno mi toccheresti…-Gli arruffai i capelli.

-Si invece…-

-Amante del pericolo?-Repressi una risatina.

-Perché non mi dici il tuo problema!?-Lo sentì sospirare e scuotere la testa.

-Meglio di no…-

-E il tuo nome?-Ridacchiò.

-Non cederò…-

-Questo è da vedersi-Gli tirai debolmente i capelli.

-Ahi!-Si alzò con la schiena-Si passa ai metodi violenti?-Ghignò.

-Se serve per farti parlare…-Lasciai la presa non appena lo vidi cominciare a gattonare con un sorriso poco raccomandabile in volto.

-Ah si!?-Mi prese per la vita e mi fece sdraiare sotto di lui…con una mano, mi lisciò il fianco per poi, finire nel classico solletico…

No…non avevo affatto paura di lui…

Dovevo?!

 

 

 

-Questa sera…-Parlò mentre ero ad asciugare i piatti.

-Si?-

-Ecco…-Fissò il pavimento-Dovrei…uscire…-Spalancai gli occhi.

-Uscire?-

-Si…-Era imbarazzato!? No perché se non lo era, poco ci mancava.

-Vai a trovare il tuo amico tronco?-Lo sentì sospirare.

-è una cosa importante…-Scossi le spalle.

-Tornerai?-Annuì.

-Certo…è solo…-Fissò fuori dalla finestra la boscaglia-Che devo…uscire…è il mio unico bisogno…-Sollevai un sopracciglio.

-Non mi piace impicciarmi dei fatti degli altri-Misi in chiaro-Però…sento che c’è qualcosa-

-Non indagare per favore-Mi supplicò.

-Sono solo preoccupata…-

-Lo saresti molto di più se stasera non mi lasciassi uscire…-Ok…questa era una frase molto equivoca. Gettai lo strofinaccio sul lavabo e lo fissai con le mani sui fianchi.

-Cosa stai nascondendo!?- Lo sentì imprecare e poi avvicinarsi e abbracciarmi.

-Ti prego Nami…-Sentì la sua voce malferma-è meglio se smetti di fare domande…-Un brivido mi trapasso la schiena…smettere!?

-E se non mi fermassi?-Si distanziò da me e mi fissò negli occhi.

-Non riuscirei a negarti nulla…-

-Bene allora-Sorrisi.

-No-Mi avvisò staccandosi, ma io, lo ripresi per le braccia.

-Wolf…-Tornai a fissarlo-Almeno rassicurami…-Sospirai-Non sei un assassino vero?-

-No-Mi rispose deciso.

-Non vai a far fuori la gente?-

-No-

-O a rubare…-

-Non farei mai nulla del genere…-Lasciai la sua presa.

-E allora…perché non posso sapere!?-Mi diede un bacio sulla fronte e poi, si allontanò da me andando verso il divano e togliendosi la camicia. Si mise a sedere e si tolse gli stivali rimanendo così solo in jeans, per poi, chiudere la porta e sparire nella notte…

Strano…si stava comportando in modo del tutto strano…

Ripresi lo strofinaccio e fissai oltre la finestra il cielo serale…

Alta, chiara e brillante…luminosa e perfetta…

Si stagnava nel cielo la luna piena…

 

-Continua-

 

 

 

 

Perdonatemi assolutamente per l’ enorme ritardo! Eppure, non sapevo come andare avanti!

Inoltre, c’è stato il lucca comics♥♥♥♥

Ho potuto rivedere e incontrare di persona  :

 

Sherry xmirax  Shavanna sakuratvb NicoRobin92 Kikai Hime maho87 Mai Valentine

 

 

È stato bellissimo *_____________________________________________*

Gia mi mancate!

 

Passo ai commenti va…anche se non saranno lunghi perché ho sonno!

 

 

Tsukichan : Non finirò mai di ringraziarti per leggere e aiutarmi in anteprima per questa fic T___T

Si, Zoro è un lupettino bastonato! Coccoliamolo…e strizziamolo!

 

Sanji94: Il maialo arriverà… si sta solo nascondendo … e poi arriverà!

Vieni a far parte del lato maialo…noi abbiamo i biscottini!

 

Nami19: Ogni volta che la infilo…Bibi la odi! Non c’è verso che quella donna, non abbia la giusta punizione da te… ma che ti ha fatto? Si insomma…avete litigato? Vi mando a c’è posta per te sai! Li potrete ragionare un po’…

Bonkure: Apriamo la busta! *_*

Rolo: aspetta…

 

M e l y C h a n : Rolo è di nuovo in modalità: le sue cose… XD comunque… si, Zoro è da violentamento!!!

Inoltre a Lucca, ragionando un po’, abbiamo scoperto che Zoro in giacca e cravatta, attizza più che nudo! Oddeiiiii! Quell’ uomo è un arrapo continuoooo! Le scene rosse..eh eheheh! Il lato maialo prende il sopravvento!

 

pome_chan: perdonami per non aver aggiornato subito… sigh! Ma tranquilla perché ho gia quasi finito il nuovo cap XD

Trasferiamoci tutti nel bosco a raccogliere le fragoline con Zoro *_* <3

 

 

Sherry : Vestiamo Zoro in giacca e cravatta e stupriamoloooo! SHISHIIIIIII!!! T__________T mi manchiii! E Carlo in realtà è Zonami!!! Forse lo fa in modo del tutto inconscio…ma è zonami U_U lo convertirò!

 

hikaru_angelic: Aspetta di vedere il seguito…che macello! T_T

Alla fine ci sto capendo sempre di meno con sta fic…è tutto così …improvvisato…Zoro è occ …ma che ce fregaaaaa ma che ce importaaaa!!!

 

 

Lucy94 : promemoria: non piangere per queste cavolate…secondo…ti passo qualcuno…

Zoro: Lucyyy…non piangere dai…

Lucy : ^_^

Zoro: ora devo andare…vado a tuffarmi con Nami nella vasca *_*

Lucy: O_O ma zoro…!

Splash!

 

Non piangere eh!...forse si…

 

 

 

_AZRAEL_: a me mi ci è voluto una settimana per riprendermi! Forza e coraggio! Vedrai che quando si incontreranno…nami gli toccherà la cicatrice e Zoro le tette…

Nami: sei cambiato..* tutta tenera*

Zoro: anche tu…-Affonda l’ indice contro le poppe.

Nami: MEGA PUGNO * MORTO…*

Una cosa del genere….

 

Bibi06 ; perdono per il ritardo, ma mi fa piacere sapere che ti piace anche questa fan fic

Non so quando il terzo incomodo verrà a rompere però…ci sarà XD

Grazie mille!!!

 

 

 

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Capitolo 10
*** -Dream- ***


-Dream-

-Dream-

 

 

Wolf era ancora fuori attorno le undici…

Il pensiero che rimanesse fuori tutta la notte mi lasciò perplessa…

Decisi così, di spendere quegli attimi al computer. Come mi aveva suggerito Bonney, prima che il cervello le partisse, presi a fare una ricerca delle persone scomparse nella zona.

Controllai le sparizioni più recenti ma niente che potesse aiutarmi nella ricerca…

Sondai con lo sguardo tutte le persone scomparse, cercando di riconoscere dei tratti a me familiari con Wolf…ma niente…

Sospirai…

 

-Hai mai visto una tv?-

-Si…Solo che, ai miei tempi, la tv era in bianco e nero…-

 

 

In bianco e nero…

Digitai altre date e infine, scavando, trovai uno scandalo di notizie…

L’ articolo parlava di una notizia che riguardava anni prima della mia nascita. Parlava del rapimento di alcuni bambini dalla città e da quella vicina…

Nessuno aveva poi ma ritrovato quei piccoli, credendoli, dopo tutti questi anni morti…

 

 

-Comunque…è Zoro-

-Cosa?-

-Il mio nome…me lo hai chiesto…-

 

Tremante lo digitai…

Digitai quel nome…e … in un lungo elenco…lo trovai…

 

 

Zoro Roronoa, cinque anni…

Scomparso il 23 novembre del 1973

 

 

Mi portai una mano alla bocca…

Quell’ uomo…era lui…quello Zoro…ma non era possibile…quello era un ragazzo…

Cercai una foto…nulla…

C’era scritto inoltre, che i suoi genitori erano stati assassinati nel tentativo di proteggerlo…e che erano morti…

Dicerie si narravano sul conto di quella famiglia…i paesani dicevano che erano maledetti e la tragedia non toccò mai nessuno…

 

 

-Che stai facendo?-Sentì uno spiffero dietro di me e immediatamente, chiusi il portatile…

Vidi Wolf che mi fissava curioso.

In volto aveva un bel colorito ed era sporco di fango. Mi alzai e portai le mani ai fianchi.

-Sei andato a rotolarti nel fango?-Lo vidi ghignarmi.

-E tu ancora alzata!?-Mi solleticò il mento-Sono le due…le ragazzine a quest’ ora dormono…-Fissai l’ orologio accanto alla scrivania…era vero! Avevo perso tempo e non me ne ero accorta.

-Hai ancora bisogno di uscire!?-Lo vidi stiracchiarsi e scuotere poi il capo.

-No per un bel po’, sono apposto!-Improvvisamente, mi portò una mano sotto le gambe e un'altra, sotto la schiena.-Forza ora!-

-HEY!-Protestai quando mi alzò e mi portò dritto verso la mia camera.-Non ho ancora voglia di dormire!-

-Oh si invece!-Si fermò e mi fissò in volto.-Hai delle occhiaie paurose sotto gli occhi-Ridacchiò-Cerca di non strafare col lavoro…-

Pensava che stessi lavorando…e invece…avevo scoperto qualcosa di grosso…sentivo il tutto come un enorme puzzle, dove il mio compito era rimettere apposto i pezzi…e man mano che le cose andavano avanti, più i pezzi aumentavano e più il tutto si complicava…

-Ok…-Mormorai stancamente appoggiandomi con la faccia al suo petto.

Arrivato in camera mia, mi appoggiò sul comodo materasso e portai le braccia al suo collo per non staccar mici…

-Molla…-

-No-Sbuffò.

-Forza!-Mi riprese-Mettiti il pigiama e vai a dormire-Sorrisi furbetta e mi strinsi ancora di più a lui.

-Solo se dormi anche tu…-

-Appena mi farò una doccia…-Mi promise.-Andrò a dormire-

-Qua da me-

-EH!?-Rimase scandalizzato.-Ma per chi mi hai preso?-Scossi le spalle.

-Non lo so…-Ammisi-So solo…-Affondai nuovamente il volto contro il suo petto-Che mi trovo bene con te…-Mi dava un senso di pace...di sicurezza…

-Se è questo che vuoi…-Sorrise e mi depositò sul letto.-Arriverò…-

 

 

La mattina dopo mi svegliai con un peso sulla vita. Nel mio letto da una piazza e mezzo, trovai al mio fianco Zoro che continuava a dormire beato e tranquillo contro di me.

Una sua mano sopra la mia vita e un suo braccio, a circondarmi le spalle…oh che tepore…

-Merda…-lo sentì sussurrare di prima mattina…

Certo…come risveglio non era decisamente il massimo…

Si scostò bruscamente facendomi svegliare del tutto e aprendo a fatica gli occhi, lo trovai a sedere con le mani premute contro gli occhi.

Cosa non andava ora!?

-Hey!-Lo chiamai grattandomi la testa.-Che ti è preso!?-

Girandosi incontrai il suo sguardo duro…oh …che meraviglia di risveglio…si…niente male!

-L’ imprinting…-Mormorò.

-Eh?!-Si alzò dal letto scazzato e sbattè violentemente la porta…ma che gli prendeva!?

-Ohyyy!-Urlai correndogli dietro-Che ti è preso!?-

-Stammi alla larga!-Stammi alla larga!?

COSA!?

-COME OSI!?-Lo afferrai per le mutande che fuoriuscivano dai pantaloni.-Che è sto comportamento!?- Lo vidi sbuffare e portarsi una mano in mezzo agli occhi, massaggiandosi le tempie.

-Merda!-Imprecò-Merda!-

-ZORO!-Urlai per riprenderlo e mi meravigliai…lo lasciai immediatamente e rimasi in silenzio…l’ avevo chiamato Zoro…ma perché!?

Impaurita, alzai gli occhi per incontrare il suo sguardo…e lo vidi perso..spaventato…

-Ho…sbagliato scusa…-Gli girai le spalle per tornare in camera mia, ma sentì afferrarmele e sbattermi contro il muro.

-COME MI HAI CHIAMATO!?-Mi urlò in preda alla paura.

Rimasi in silenzio…stavano succedendo troppe cose assieme…

-Ho chiesto come mi hai chiamato!-Mi ripetè. Io ingoiai a fatica e guardai altrove…

-Zoro…-

-Zoro-Ripetè.

-Zoro Roronoa…-Lo sentì ringhiare…

-Come fai a sapere quel nome?-Chiusi gli occhi…

-Da bambina l’ ho incontrato…credo…-Mi lasciò immediatamente andare…

-Come sarebbe a dire “credo”?-Non gli avrei dato la soddisfazione di raccontargli i fatti miei.

-E tu cosa sai!?-

-CAZZO NAMI!-Mi urlò nuovamente e mi girò le spalle-Non dovresti sapere niente!-Diede un calcione ad un mobile.-NIENTE!-

-Perché diavolo sei arrabbiato ora!?-La mia voce divenne instabile…non lo avevo mai visto così…e mi faceva paura…

-Sono arrabbiato…-Cercò di calmarsi-Perché sei in pericolo…-Sospirò pesantemente-Con me…-

-Non capisco…-

-Ti avevo detto di non impicciarti…-Si morse un labbro…

-Cosa vorresti dire?-Mi alzai in piedi-Che Zoro lo conosci?-Gli sputai addosso tutte le mie paure.-Che quattordici anni prima, c’era un uomo che era sempre lui e che mi ha aiutata!?- Strinsi gli occhi-E quel lupo enorme…e quei lupi…che cosa sta succedendo!? Che diavolo sta succedendo!?-Mi sentì avvolta immediatamente tra le sue braccia…

-Basta Nami…-Mi consigliò-Adesso basta…-

-Voglio sapere la verità!-Mi tolsi da lui immediatamente…-Voglio sapere chi sei!-

-Non posso …-

-Dimmi chi sei!-Lo vidi restare in piedi fermo…immobile…che non parlava…

-Nami…-Lo fissai con le lacrime che da un momento all’ altro avrebbero ceduto…-Io sono un mostro…-Tornò a ripetere la solita frase…-Vuoi sapere chi sono!?- Si avvicinò a me e mi fissò negli occhi.-D’ accordo-

Poca distanza ormai ci separava…

-Il mio nome è Zoro Roronoa…-

Sentì il pavimento sotto ai piedi sfracellarsi…tutto intorno a me rompersi…e io cadere e sprofondare nel precipizio…

 

 

-Nami!-Sentì il mio nome ripetuto più e più volte…ma solo allora aprì gli occhi.

Mi trovavo nel mio letto…avvolta dalle coperte e Wolf accanto a me…

-Che è successo?-Domandai…guardai la finestra fuori e vidi che ancora era tutto buio…

-Niente…-Sentenziò…-eri…solo agitata…-

-Agitata…-Ripetei poco convinta…

-Hai fatto un brutto sogno…-Un sogno? Spalancai gli occhi; era solo un sogno!? Lo fissai in cerca di qualche segno della sua arrabbiatura… ma niente…

Gettai la testa all’ indietro e tornai a ricordarmi del sogno…

-Cos’è l’ imprinting!?-Lo sentì tossire pesantemente…troppo pesantemente…-Non soffocarti eh!-

-Che diavolo stai blaterando!?-Ribattè

-Ho fatto un sogno…-Ammisi infine-Dove hai detto quella parola…-Sollevò in alto un sopracciglio.

-Mi hai sognato!?-

-Che strano…-Scossi il capo…-Eppure sembrava così reale…-

-Sembrava…-Sottolineò…Lo fissai nuovamente e lo vidi rosso in volto.

-MA SEI ARROSSITO!?-Lo additai.

-Maledetta ragazzina!-Mi rispose a tono-Non sono imbarazzato!-Si portò una mano a coprirsi il volto girandosi da una parte.

-Cosa c’è di male!?-Ridacchiai-Infondo…l’ imprinting lo hanno tutti…-Cercai di ricordarmi le lezioni di biologia…-E se tu l’ avessi…-Lo presi in giro infilandogli un dito nello orecchio- sarebbe normale!-

Si voltò verso di me con un muso offeso ma contemporaneamente imbarazzato.

-C-CRETINA! Mi hai preso per un animale!?-

 

 

 

 

 

Un gran bell’ esemplare di animale mettiamo in chiaro!

Allora…si! Twilight di sto caz, ha fatto una sua “comparsa” Ma perché!?

Perché mi piace!? Perché lo adoro!? Perché è originale!? Chi mi conosce sa che non lo posso vedere e che salto addosso sbranandolo al primo che lo cita…

Dunque…L’ imprinting…è figo! Punto.

Il tempo? Il non invecchiare!? Me li rigiro come voglio…

Diciamo che qualcosa di buono quel libro lo ha portato…tze…oltre a far sbrilluccicare i vampiri come palle da discoteca…vabbè…tralasciamo! Si capirà tutto più avanti!

 

 

Andiamo alla recensioni!

 

Sherry: “In questo capitolo sono uscite un sacco di cosine interessanti... Tipo nami che si preme la faccia di Zoro tra le tette... u.u 

 

Zoro: Primo…Ho apprezzato <3

 

Rolo: * lo spintona* Secondo…anche tu mi manchiiiiiiiiiiiii! Voglio la tua parlata bologneseeee! Voglio parlare di spadoni e Zonami senza essere presa per fissata o per cretinaaaaa! Mi manca il luccaaaaa!

Mi manca tuttoooo! Lo capirà…solo quando sarà a 90 si! XD

 

_AZRAEL_: E qua entrano in scena gli artisti…

Nami: bene zoro *fa schioccare una frusta* sei pronto!?

Zoro: mhmhmhhhhhhh!*WTF* ( Con le orecchie e la coda da lupetto )

Nami: ihihihihihih

 

 

 

 

Capita…Comunque, spero di essere stata più rapida sto giro ad aggiornare!XD

Zoro lupetto è tenero…*_________________________________________*

 

Kikai Hime : si è stato un piacerone T_T credimi, tra poco sarà nami a trasformarsi in un allupata! Altro che Zoro ahaahhahahahahahha!!! Oddeiii! Slero!

 

 

hikaru_angelic: si, tra di loro c’è un forte legame…

Zoro: è attrazione fisica…

Nami: * mazza chiodata sulla testa* Ovviamente non solo quello! ^_^

Inoltre si, zoro che si dilegua a torso nudo per i boschi e in casa…ehehehehehhe * sguardo da pervertita * su su!

 

Tsukichan: quei due mi si stupreranno a breve “ ……..

 

Zoro: ….

 

Nami:…

 

Zoro+Nami: *Risatina di scherno…*

 

Forza giovani!*batto le mani* A 90!!! Ahahahahahhahahahhahaha!

 

Lucy94: il prossimo bello sempre di più!? Mha…le idee scarseggiano…la voglia pure…guardi word vuoto e ti dici: merda! Devo riempirlo!

E ogni volta, la solita cosa! Per cui…è difficile!

Zoro spupazzo ormai è diventato un sex simbol!!! Yu-huuu!

 

M e l y C h a n_ Il prossimo anno spero di incontrare tutti * prepara il taccuino degli autografi…* Quel programma che dicevi tu, non l’ ho mai voluto vedere…l’ ho sempre odiato e ritenevo che era troppo da bambini alla mia età…

Spiace… Bonney però, ci sarà più avanti e sarà uno dei personaggi più a contatto coi licantropi vedrai!

 

Sayuri_91: Ricordiamo che chi scrive…è una zonamista! Per cui, mai farà saltare qualcuno addosso a zoro…sarà zoro a saltare addosso alle persone! Ma queste saranno tutti coi capelli rossi e di nome nami ahahahahahhahahah!

 

 

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Capitolo 11
*** -Blitz!- ***


-Blitz

-Blitz!-

 

 

 

Avevo deciso di non chiedergli assolutamente nulla…

Preferivo continuare così…a vivere nell’ ignoranza. A vivere quei momenti così come erano…fugaci…effimeri.

-Ho fame!-Mi urlò negli orecchi mentre ero a vedermi il mio solito telefilm…

Sospirai, pinzandogli una guancia e facendogli intendere che doveva tacere.

-Ho fameee!-Mi ripetè con più insistenza piazzandosi davanti alla tv. Storsi il naso…c’era BONES!

-Togliti!-

-Quando cucinerai qualcosa!-Pestai i piedi.

-Bhe, non sei un moccioso-Misi le mani conserte.-Fattelo da solo!- Lo vidi ridacchiare.

-Non so cucinare!-

-Impara!-Presi il telecomando e alzai il volume.

-Ho fameeeeeeee!-Cominciò a gridare in modo ripetuto portandosi le mani ai lati della bocca per ampliare il suono.-Sei senza cuoreeeee!-

-Te lo do io senza cuore!-Feci roteare il telecomando sul divano per poi scattare in piedi e cominciare a rincorrerlo per casa.

Era veloce…fluido…era impossibile!

-Non vale!-Bofonchiai quando mi rigettai sul divano senza fiato.

-Non vale cosa!?-Lo fissai in modo storto.

-Non vale perché sei troppo veloce!- Scosse le spalle.

-Mi prepari qualcosa!?-Gli risposi con una linguaccia.

-No!-

-Ma cosa ti costa!?-Sospirai.

-Quanti anni credi di avere!?-Lo vidi pensarci e scuotere il capo, mettendosi accanto a me a sedere.

-Sicuramente più di te-

-Ma che spiritoso-Feci finta di ridere e battei le mani-Se ti dico “dopo”…-Lo fissai-Capisci che significa!?-

-Il mio stomaco brontola…-Alzò la maglietta facendomi udire un suono distorto…

-Povero piccolo-Gli accarezzai una guancia-Sono certa che per i prossimi dieci minuti…non morirai…-

-Guarda che …-Mi fissò in modo…seducente?-Potrei…mangiarti…-Mi scappò comunque una risata.

-Non sei messo così male…-Sospirai e mi volsi verso la tv. Mi sentì afferrare e portare con la schiena verso il basso. Zoro, con un sorriso malandrino, si era adagiato sopra di me.

-Chi ti dice che non sono messo male…-Ressi il gioco portandomi una mano sulla fronte.

-Ma non puoi mangiarmi!-Sollevò in alto un sopracciglio.-Sono troppo bella e sexy per essere mangiata!-

-Quanta modestia…-Scese verso il mio orecchio solleticandolo con il suo fiato…per poi, cominciare a leccarmelo e a mordicchiarlo…

Faceva sempre così quando aveva fame!? Per la miseria! Sentivo il mio cuore tamburellare…l’ averlo così vicino non mi aiutava a reagire…e a parlare…e a reagire…e a controllare gli ormoni!

-W-wolf…-Lo chiamai debolmente, strizzai gli occhi cercando di riprendermi da quella dolce tortura.

-Mmmh-Mi sentì rispondere con un mugolio deliziato…per poi, percepire quel mugolio trasformarsi in urlo…Aprì gli occhi di scatto e lo vidi rotolare a terra quasi in posizione fetale…

-STREGA!-Mi urlò rotolando sulla schiena.-SEI…IMPAZZITA!?-

-Non l’ ho fatto apposta!-Fissai il mio ginocchio che era di qualche centimetro più altro di quell’ altro…Ok…avevo alzato la gamba…ergo, lo avevo colpito ai gioielli di famiglia…un'altra volta…-Non volevo…-Mi alzai con la schiena e fissai poi la tv…-NA!!! È finito!-Presi un cuscino e lo gettai a terra-Non ci ho capito niente come al solito!-

-Ti preoccupi del programma piuttosto che a me?!-Stentò quasi a crederci…ma che dovevo fare!? Andare a massaggiargli il paccone?!...No… non lo avrei fatto! O forse si…

-Ho detto mi dispiace!-Ripetei spegnendo lo schermo.-Non volevo!-Mi alzai in piedi e cercai di non calpestarlo…-Non ti basta!?-Mi portai una mano al petto-Sono sincera!-

-Sincera come una vipera…-Sibilò cercando di rimettersi in piedi.

-Oh via!-Scossi il capo-Per un colpetto…-

-è un punto debole e delicato!-Ci tenne a precisare.

-Avrei più pensato sentirti rispondere : “è una roccia, non è niente”…-Sbuffò mettendosi a sedere e smuovendo verso di me una mano.

-Va a cucinare che è meglio…-Odioso!

 

 

Dopo aver accontentato Wolf con la sua razione di cibo, strascicai verso i piani superiori diretta alla mia stanza. Fissai il letto con disappunto…Il freddo cominciava a farsi sentire…ed era in momenti come questi che bramavo un corpo caldo addossato al mio…

Fortunatamente, avevo avuto la brillante idea di comprare una coperta elettrica…

Sospirai e mettendomi il pigiama, mi infilai al calduccio…

Era una sensazione veramente magnifica…Chiusi gli occhi e sospirai di piacere…finchè non percepì in camera una presenza…

Corrucciai le sopracciglia guardando male il nuovo arrivato.

-L’ altro giorno eri stato fortunato-Lo avvisai-Ma oggi il letto è mio!-Ridacchiai-Pussa via-

-Nami…-Mi chiamò serio. Aveva una strana espressione in volto…e sembrava arrabbiato.

-Cosa c’è?-Si morse un labbro e mi fissò dispiaciuto.

-Mi dispiace…-Sbattei gli occhi…dispiacere!? Dispiacere per cosa?-Per averti mentito…-Cosa mi stavo perdendo!?

-Che significa!?-Mi drizzai con la schiena a sedere. Mosse dei passi in avanti, non degnandomi più di alcuno sguardo…Fissava la finestra qualche passo più avanti, che inaspettatamente, andò in frantumi facendomi spaventare. Mi riparai dalle schegge alzando la coperta e …vidi un uomo, a sedere su cio che rimaneva della mia povera finestra…e aveva un espressione orribile.

Capelli rossi più dei miei…una folta pelliccia a coprirgli le spalle e un sorriso sghembo terribile…

-Buona sera…-Ci salutò ad entrambi muovendo le dita di una mano per poi, portarsele sotto al mento. –Finalmente ti ho trovato…-Mormorò in direzione di Wolf spostando su di lui lo sguardo.

-Merda!-Imprecò Wolf mostrando i denti.

-Non hai idea …-Parlò con un apparente calma-Di quanto noi tutti ti abbiamo cercato…-Sentì Wolf sospirare.

-Forse è perché non avevo alcuna ragione di voler tornare!?-Il nuovo arrivato rise.

-Gia…ti sei trovato veramente un bel posticino…-Si guardò intorno per poi, tornare con lo sguardo a fissare me. Un brivido mi percorse la schiena sotto quello sguardo furente.-E una bella padroncina…-

-Non è la mia padrona!-Mosse un passo in avanti flettendo la schiena anche…sembrava una postura aggressiva…-Io sono libero!-

-Sciocchezze…-Si alzò in piedi.-Tu sei uno di noi…-Sobbalzai quando alla porta, notai un branco di lupi…avevo…paura…e non riuscivo a capire.-e non puoi essere diversamente-

 -Io sono quello che voglio!-Lo sfidò con lo sguardo-E io voglio essere libero-Sorrise e con uno scatto, prese la ricorsa e si tuffò contro di lui. Lo afferrò per la vita e sotto il mio sguardo, lo portò oltre la finestra, nel vuoto…

Rimasi a bocca aperta…il tempo sembrava essersi fermato e nello spazio, viaggiavano le minuscole scaglie di vetro con cui erano venuti a contatto…Mi alzai e corsi verso la finestra a vedere come stava Wolf. Avevo i lupi dietro di me, ma appena il loro, forse, capo era caduto, si erano precipitati ai piani di sotto per andare sicuramente fuori.

Appena gettai la testa fuori nell’ aria notturna, rimasi senza parole…

Nuovamente, per la seconda volta nella mia vita, rivedevo quell’ enorme lupo molto simile ad un uomo e insieme a lui, un altro, forse più grande, ma della stessa specie…

Cominciai a tremare capendo la verità…chiusi gli occhi e sperai di cacciarla insieme alle lacrime…

 

-Mi dispiace…Per averti mentito…-

 

-C-CRETINA! Mi hai preso per un animale!?-

 

-Cosa stai nascondendo!?-

-Ti prego Nami …è meglio se smetti di fare domande…-

 

-Non sei un mostro-

-Non mi conosci…-

-Non importa…non lo sei…-

-Se solo sapessi cosa sono…Nemmeno mi toccheresti…-

 

-Se io scegliessi una compagna sarebbe per la vita …ma tanto nessuno mi vorrebbe…Nessuno vorrebbe un mostro…-

 

-Chiamami Wolf-

-Come?-

-Wolf-

 

-Attenzione… Tu puoi essere una semplice pecorella ignara…che invita a cena il lupo cattivo!

Attenta a cio che fai!-

 

Mi aveva avvertito…mi aveva sempre avvertito su tutto. E io, stupida, avevo sempre cercato di ignorarlo…

 

 

-continua-

 

 

 

Perdono per il grande ritardo…

Ma ho gia un altro cap bello e pronto per essere messo…

Al momento, data la mia vena di aggiornare questa sera, accontentatevi di questo insulso cap

Allora, come sempre, ringrazio chi continua a seguire questa zozzeria di fic

Oddei =__________=

Tankite gente!

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Capitolo 12
*** -Fight- ***


-Fight-

 

-Fight-

 

 

Si attaccavano le due creature, ferendosi, con rabbia…Senza sosta…

Osservavo tutto da quella finestra io, cercando di capirci qualcosa nell’ oscurità…

La mia mente era annebbiata però, cercava la razionalità…una spiegazione! Ma da quando mi ero trasferita in questa casa, la normalità aveva preso un volo senza voler più far ritorno…

I lupi che accerchiavano i due contendenti, ululavano incitando il proprio capo a vincere.

E a me, rimaneva solamente la speranza di rivedere Wolf…e di riuscire a passare sopra a tutto quanto.

L’ enorme lupo, aveva una pelliccia rossiccia e finalmente, grazie alla luna, potei distinguere il colore di Wolf…grigio…non nero come mi era parso.

Lo vedo però in difficoltà…stava…incassando, subendo. !Qualcosa non andava!

-Cosa ti prende!?-Mormorò con un tono di voce baritonale il nemico.-Sei gia stanco!?-

Vidi Wolf mettersi in disparte, cercando di prendere fiato, finchè con una mosse veloce e lesta, l’ artigliò per il collo.

-Non ti è mai piaciuto combattere!-Lo sfottè-Ti sei sempre ritenuto un debole! Tu, uno dei licantropi prescelti…un debole!-Rise-Davvero comica-

-Muori Kidd!-Inveì contro Wolf cercando di divincolarsi dalla sua presa.-Lasciami!-

-No!-Per dar conferma alle sue parole, lo alzò col braccio. Mi sentì inutile in quel frangente…di nessun aiuto…volevo salvarlo!

Una nube coprì il cielo passando accanto alla mezza luna…e improvvisamente accadde…

Il suo corpo divenne più piccolo…la peluria si diradava…Wolf stava tornando umano!

Mi portai una mano alla bocca quando lo rividi tornare alla sua forma di uomo e con entrambe le braccia, cercava di togliersi dalla sua presa.

-Il cielo è nuvoloso stasera…-Il nemico si avvicinò a lui-A tuo sfavore non trovi!?-

Perché!? Perché Wolf era tornato normale mentre quell’ altro essere, era ancora trasformato!?

Senza più pensarci su, decisi di muovermi e di scendere ai piani inferiori.

Davanti alla porta, c’erano ancora i lupi e senza esitare, mi scagliai contro di loro uscendo fuori nell’ aria della notte.

-WOLF!-Lo chiamai andando ad una distanza però di sicurezza. Aprì gli occhi e mi fissò sofferente…leggevo dolore nei suoi occhi…

-Wolf!?-Ripetè quello ridente.-è così che adesso ti fai chiamare!?-Rise come un ossesso. Con una mossa, lo scaraventò contro un albero e mollando la presa, lo vidi scivolare con la schiena riverso a terra. Corsi verso di lui con le lacrime agli occhi, andando ad accertarmi che respirasse ancora.

-A…-percepì la sua voce-Allonta..ti Nami-Mi consigliò racchiudendosi in posizione fetale per il dolore.

-Non essere sciocco!-Gli posai una mano sulla spalla chinandomi per vedergli la schiena.

-Una scenetta veramente deliziosa…-Percepì alle mie spalle la figura di quel mostro. Per mia grande sorpresa però, era tornato umano…

-Chi diavolo sei!?-Gli ringhiai contro, furiosa di quanto aveva fatto a Wolf.

-Eustass Kidd-Mi rispose portandosi entrambe le mani ai fianchi-Un vecchio amico del tuo caro cagnolino…-Fissò con disprezzò entrambi.-Allora…cosa hai deciso!?-Wolf alzò la testa e respirò frettolosamente…

-Non ci torno…là…-

-Sei scappato per più di vent’ anni…-Gli volle ricapitolare mettendosi in ginocchini-Quanto ancora pensi di fuggire!?-Rimase in silenzio…non disse altro…-Se non sarò io oggi, sarà un altro domani…-Mi indicò poi-E chi ci rimetterà sarà solo lei…-Scattò in piedi per quella frase…-Ho toccato un tasto dolente?-Ridacchiò nel vederlo tornare alla carica. Con una mossa, si mise davanti a me e fissò Eustass con disprezzo.

-Lei non centra!-Urlò-E io non ci torno!-Ringhiò sono un lupo libero! Non voglio essere usato!-

-Usato…-Valutò-è una parola grossa…-

-Bhe allora essere una cavia ti sembra meglio!?-Strabuzzai gli occhi…aveva detto cavia!?

-Quanto siamo suscettibili…-Si grattò dietro il collo.-Roronoa non scaldarti ti prego…-Scosse le spalle-è chiaro che questa sera ti sei rammollito…-Gli voltò la schiena-Ti ricordavo più forte…-Cominciò a muovere dei passi.-Forse ancora…-Gettò un occhiata, un ultima, verso di noi-Ancora non ci servi…-

 

-Non so da dove cominciare…-Mormorò dispiaciuto e con la schiena ricurva sopra al divano.

-Comincia con lo stare fermo!-Lo sgridai prendendo dalla mia cassetta del pronto soccorso cio di cui avevo bisogno per disinfettargli le ferite.

-Non serve-Ribadì quanto detto prima-Ho bisogno solo di riposare…guariranno!-

-Come pensi di guarire con ferite del genere!-Tolsi con delle pinze qualche scheggia di vetro che era rimastra incastrata nella sua pelle.-è impossibile!-

-Noi licantropi abbiamo una guarigione molto più veloce di voi essere umani-Mi spiegò stringendo i denti…

-Oh certo…-Sollevai gli occhi al cielo e mi alzai per un attimo. Andai al piano superiore e presi il mio portatile. Cercai il link di quella pagina e infine, gliela mostrai.

-Leggi!-Lo obbligai avvicinandogli lo schermo agli occhi. Rimase in silenzio…quasi assente, mentre fissava con forza cio che gli mostravo…

-Allora!?-Borbottai esasperata dopo un intero minuto…

-Io ecco…-Mi fissò arrossendo del tutto-Io…non so leggere…-Mi cadde la mascella per terra…Mi spiaccicai una mano sulla fronte e gli ripetei ad alta voce quanto trovato qualche notte fa.

-Roronoa Zoro…-Lessi, cinque anni…Scomparso il 23 novembre del 1973-Posai il pc sul tavolo e tornai a sedere.-Questo sei tu no?-Lo vidi mordersi il labbro inferiore.-Niente più segreti!-Lo avvertì-Il peggio è passato…-Cercai di consolarlo-Ora non rimane altro che la spiegazione…-

-Sono io…-Ammise portandosi entrambe le mani al volto…-O meglio…ero…-Inarcai un sopracciglio.-La mia famiglia…era composta da licantropi…la licantropia non è una malattia…per noi e per tutti gli altri, era un moto d’ orgoglio…-Si poggiò con la schiena, -Nel 1973, cominciarono la “caccia” ai licantropi…non per sterminarli…no, ma per usarli…-Ascoltai in silenzio quanto mi stava narrando.-La licantropia faceva gola a molti delle alte sfere…scenziati da tutto il mondo volevano studiarci…-Chiuse gli occhi-è perché non farlo con creature non in grado di difendersi?- A quelle parole sentì un vuoto allo stomaco.-Uccisero gli adulti…tennero i più rari…e i deboli e inutilizzabili, venivano spazzati via…-Mi fissò con un sorriso amaro-Io rientro tra i rari…-Mi spiegò-Per la mia capacità di ripresa…-Fissò un punto davanti a se.-Ma…facendo questi esperimenti…hanno modificato i miei geni…la luna…è l’ unica cosa che mi permette di trasformarmi…-Scosse le spalle-Senza sono un banale uomo-

-QuellKidd-Provai.

-è un licantropo artificiale…-Mi fissò disgustato-Reazione dovuta mischiando il sangue e creando…-Si fermò-è fortissimo…-Strinse i pugni smettendo poi di parlare.

Vedevo le nocche sbiancare per lo sforzo…

-Tu-Cercai di attirare la sua attenzione-Mi hai salvato…-Scosse nuovamente le spalle.

-Kidd se ne è andato di sua spontanea volontà-Scossi il volto.

-Non dico ora…-Abbassai gli occhi, quasi imbarazzata per quanto volevo dirgli.-Ma quattordici anni prima…-Alzai un po’ la vista, per poter sbirciare la sua reazione …e lo vidi sorpreso…-Quella notte…-Allungai la narrazione-Nel bosco…mi ero addormentata…-Un sorriso che non avevo mai visto si fece strada sul suo volto…era misto a tenerezza…

-Te lo sei ricordato?-Sentì un brivido lungo la schiena…come potevo essermene dimenticata? Era uno dei ricordi più cari che avevo della mia infanzia…

-Non lo avrei mai dimenticato…-Giocherellai con le mani-ricordo che mi avevi riportato la mantellina rossa anche…-Lo fissai-E poi…-Una serie di occasioni ultimamente, mi rivennero alla mente…

-Nel bosco…-Mormorai quasi senza fiato…-da quel lupo…e il mio cesto…-Affondai nei suoi occhi-E…a casa, quel branco di lupi…tu…-Rimasi senza parole-Eri tu?-Annuì con la testa.

-Si…-

-Perché?-Forse lo spiazzai con quella domanda…ma paziente, mi rispose.

-Perché ero stanco di essere il lupo cattivo…e inoltre-Si alzò e si inginocchiò davanti a me, prendendomi le mani-Mi ero affezionato a te…-Sorrise tra se e se…-Proprio come un animaletto…-Poggiò la testa sopra le mie gambe chiudendo gli occhi.

Ora ero io la confusa e la spiazzata…

Tutto mi appariva più chiaro…

-Però…-Mi domandai come ultima cosa-Come mai …insomma…non sei cambiato…-

-Posso fermare il mio corpo…-Mi rispose-e ho fermato la crescita…era l’ ultimo ricordo di me…inoltre fermandomi quest’ età, non ho problemi in generale…-

-Certo-Sospirai cominciando ad accarezzargli la testa.-Poliziotti a parte…-

Lo sentì ridacchiare e sorrisi a mia volta…

-Devo continuare a chiamarti Wolf o preferisci Zoro?-Scosse le spalle.

-Era da tanto che nessuno mi chiama così…come più preferisci Nami…-

-Bene-Fermai le carezze-Che ne dici se torno a rifasciarti qualche ferita?-Proposi-Manca poco e sono sicura che ti vedrò scodinzolare…-Alzò il volto diventando rosso e togliendosi da me. Come detto, si mise a sedere sul divano e io trafficai con la mia valigetta, cercando qualche benda…

-Però…non è l’ imprinting chiaro!!!-

 

 

-.-.-

Non so quando la continuerò…ho finito i capitoli a disposizione…

Speriamo che l’ ispirazione e la voglia, torni!

Mi piacerebbe moltissimo, dato che ho voglia di fare scenette a situazione “comica e tranquilla” avere dei suggerimenti…su cosa vi aspettate e cosa vi piacerebbe che ci fosse!

Se volete anche contattarmi, c’è ogni recapito sulla mia pagina d’ autore!

XD grazie per aver letto e commentato!!!

Alla prossima!!!

 

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Capitolo 13
*** -You're Joking?- ***


-You’re Joking

-You’re Joking? -

 

 

-Nojiko come te lo devo dire?-Sbuffai per quella chiamata improvvisa.-Si, il dolore mi è passata e…-

-Scommetto che non sei andata a farti vedere!-Alzai gli occhi al cielo.

-Era una cosetta da nulla…ha gia un aspetto migliore!

-Tu non sei normale!-Quella era una frase che anche io, mentalmente, me la ripetevo spesso e quindi, non era una novità.-Dammi il tempo di preparare le valige e sono da te!-

-Non occorre!-Borbottai un rifiuto per l’ennesima volta.

-Io sono preoccupata lo capisci?-Socchiusi gli occhi accasciandomi sul divano.

-Ti capisco ma ti ripeto!-Sospirai stanca-Sto bene!-

-Domani mattina arrivo!-Mi annunciò decisa-Non preoccuparti!-

-Ah!-Nemmeno il tempo di ribattere l’ ultima volta che mi aveva attaccato…

 

 

-COME DIAVOLO DEVO FARE!?-Urlai impazzita per tutta la casa facendo il giro dei mobili.

Zoro, sconcertato e disorientato e osai scommettere anche annoiato, mi fissava senza proferire una parola.-Quella ha detto che si porta le valige…io lo so che ci rimane più di una settimana!-

-Dov’è il problema allora?-Sentì la sua voce da dietro alla schiena e triste mi gettai sul divano assieme a lui.

-Tanto per iniziare…il frigo è mezzo vuoto!-

-Si positiva-Mi accarezzò la fronte-Vedilo mezzo pieno-

-Secondo-Incrociai i suoi occhi neri-Tu-Lo vidi aggrottare le sopracciglia.

-Ho qualcosa che non va?-

-Mia sorella si aspetta me sola soletta e isolata dal mondo in casa…-Chiuse gli occhi e mi lasciai coccolare dal suo tocco gentile.-e non con un licantropo che se ne va in giro mezzo nudo…-

-Sono addomesticato-Scherzò-posso coprirmi…-

-Non sei divertente…-Mi portai una mano a coprirmi gli occhi.-Non voglio scacciarti via…-

-E allora inventa che sono un tuo coinquilino…-Aprì un occhio e lo fissai in tralice.-No eh?-

-No…-Toccò a lui sbuffare questa volta.

-Potrei rinchiuderti dentro il mio armadio…o nasconderti sotto al letto…-

-Che proposte allettanti…-

-Però ti scoprirà ugualmente…-Sapevo come era mia sorella…e non c’era cosa che alla fine, non scoprisse.-Quella è peggio della signora in giallo.-

-Allora non mi rimane che una cosa…-Si alzò in piedi e si mosse verso il centro della stanza.

-Che fai?-Domandai sistemandomi per bene a sedere sul divano. Improvvisamente, lo vidi alzarsi la maglia e gettarla a terra…stessa cosa fece con la camicia e dopo, passò alla cintura dei pantaloni.-CHE FAI!?-Urlai imbarazzata coprendomi il volto con le mani.

-Ho detto aspetta!-Ringhiò cercando di slacciarsi la cintura.

-Non credo che mia sorella cambierà impressione su di te!-Lo avvisai indietreggiando con la schiena e …spalancando un po’ le dita per poter vedere che stava combinando.

Diventai rossa quando lo vidi calarsi giu le mutande e rimanere completamente nudo.

-ZORO!-Urlai infine girandomi altrove e gridando come una scema.-Ti sembra il caso!?-Rimasi in silenzio aspettando una sua parola ma non udì niente…Mi morsi il labbro inferiore e lenta, girai il volto verso la sua direzione…trovandola vuota!

-Dove sei finito!?-Mi guardai intorno e trasalì quando accanto a me sentì il divano farsi pesante.Girai nuovamente il volto e mi trovai faccia a faccia con il volto di un lupo.

-ARGH!-Gridai incespicando e cadendo dal divano.

-Non credo che tua sorella abbia da ridire se hai un animale no?-Sentì il lupo parlare e riconobbi quella voce.

-CAZZO SEI TU!-Mi issai a sedere-Mi farai venire un infarto!-

-Esagerata-Scese e si avvicinò a me per farsi ammirare-Non credevo di saperlo ancora fare ma…va bene no?-

In effetti, sembrava un cane...un cane lupo…un cane lupo grigio…un cane lupo assomigliante più ad un lupo che ad un cane…OH MA CHISSENE FREGA! Non era umano e a mia sorella andava bene!

-Credo di si…-Mi massaggiai la testa-Hai una taglia grande ma…mi inventerò una scusa…-

-Perfetto-Annuì con la testa e piano piano, cominciò a tornare umano-Allora domani mi trasformerò!-

-Ma santo cielo!-Nuovamente mi allontanai da lui-Copriti razza di maiale!-

 

 

 

-Dormirai in camera mia-Cambiai le lenzuola e cominciai a sistemare la stanza.

-Dormiremo assieme-Mi si avvicinò ridacchiando-Mi sento fortunato-

-Tu per terra!-

-No-Protestò-Nel lettone con te…-

-Sei un cane…-Lo guardai storto mentre mettevo le federe ai cuscini.-I cani perdono peli…hanno pulci e quant’ altro!-

-Sarò umano-Mi tranquillizzò.

-No che non lo sarai!-Presi l’ altro guanciale-Che succede se mia sorella ti vede a letto con me?-Inizialmente la sua faccia fu neutra per poi, mutare in una sexy e birichina.-Stupido!-

-Stupida sarai ma tu-Si mise a sedere afferrando anche lui un guanciale e mettendogli la federa.-Anche io devo riposarmi…non riuscirò a stare lupo per lungo tempo…-

-Bhe non hai tutti i torti è vero…-Mi passai una mano sulla guancia e poi, lo fulminai-Guai a te!-

-Guai a te cosa?-Piegò la testa da un lato.

-Guai a te se fai qualche cavolata!-

-Cavolata in che contesto?-Nuovamente il suo sorriso fece capolino sulle sue labbra.

-Cavolata di mettermi le mani addosso!-Rise…in modo anche sguaiato per giunta per poi, alzarsi e battermi uno schiaffetto leggero sulla guancia.

-Per la tua felicità dormirò nudo…-Alzò un sopracciglio-Non vorrei mai che tua sorella entrasse e il lupo non fosse con te!-Rimasi imbambolata mentre lui, uscì dalla camera scendendo le scale…

-STUPIDO!-Gridai rossa in volto. Abbandonai i cuscini e corsi verso di lui per fargliela pagare.-Niente cena!-Lo avvertì e improvvisamente, si fermò.

-Come hai detto prego?-Si mosse lentamente. Alzai un dito e mi stampai un sorrisino di sfida.

-Sarai un cagnolone gigante, per cui, dovrò comprarti le confezioni dei croccantini e la ciotola!- Lo vidi sgranare gli occhi per poi, assottigliarli nervoso.

-Stai scherzando!-

-Lo credi?-Mi lisciai il mento e gli voltai le spalle.-In effetti, pensa a quanto risparmierò…-

-Brutta mocciosa impertinente che non sei altro!-Si precipitò da me e mi sollevò da terra.-Questi sono ricatti! Potrei sbranarti!-

-Quanta paura!-Risi finchè non percepì la presa su di me salire…salire sempre di più finchè non mi ritrovai le mani di Zoro a palparmi le tette con entrambe le mani.

-Che ti si sono ammosciate?-Un conto era il palpare e intanto quello, era proibito. Un altro era palpare e commentare in modo negativo le mie due gemelle.

-Levami immediatamente le mani di dosso!-Sibilai con apparente calma mentre divertito e incuriosito quello, continuava a palpare.

-Però…sono moribide…-

-MI HAI SENTITO O TI DEVO CONFICCARE UNA SCARPA IN BOCCA?-Cominciai a divincolarmi finchè la presa su di me aumentò nuovamente e mi ritrovai la testa di Zoro nella rientranza del mio collo ad annusarmi.

-Mmmm…-Mormorò-Sei così morbida…liscia…-Mi leccò giocoso una guancia-…appetitosa!-Una scarica a quelle parole mi attraversò il corpo…oh santo cielo!-Quasi quasi ti mangerei…-

-No che non lo farai…-

-E allora è meglio per te se la ciotola te la scordi!-Sospirai capendo dove voleva arrivare…

-La ciotola la comprerò realmente se non smetti di palpeggiarmi in modo tanto osceno!-

-Osceno!?-Ripetè divertito.-Questo non è osceno!-

-SI CHE LO è-

-No-Mi liberò di una sua mano e cominciò a farla vagare sotto la mia maglietta.-Questo forse si può definire osceno…-

-IRK!-Al limite della sopportazione gli mollai un calcione in mezzo alle gambe.

-ARRRRRRRRRRRRRRRGGGGGGGGGGHHHHHHHHHHHHH-Lasciò la presa e cadde a terra.-MALEDETTA!-Urlò con le lacrime agli occhi.

-Altro che ciotola!-Mi ricomposi-Io ti lascio a pane e acqua!-

 

 

-Che cosa vuoi?-Domandai appena lo vidi sbucare dalla porta di camera mia.

-Sai…-Mi si avvicinò e si mise a sedere accanto a me.-Tu in camera hai rifatto il letto…-

-Uh-Mormorai riprendendo a leggere.

-Hai messo i lenzuoli puliti…-

-Certamente-

-E lucidato tutto alla perfezione…-Alzai lo sguardo ma rimasi in silenzio.-Sai, mi è sorto un dubbio…-Sollevai in alto le sopracciglia per fargli segno che lo ascoltavo.-Dove dovrei dormire?-

-In soffitta…-

-…-

-…-

-Scherzi?-Misi il segno al libro e lo fissai eloquente.

-Qualcosa non va?-

-NON è UMANAMENTE POSSIBILE DORMIRE LI!-

-Rapunzel ha vissuto in una torre e non si è quasi mai lamentata, lo sai!?-Spensi la lucina e stropicciai il guanciale.-Buona notte!-

-Come sarebbe a dire buonanotte!?-Riaccese la luce e mi alzò le coperte.

-Vai a dormire sul divano!-

-Vacci tu a dormire!-Mi prese il cuscino e lo portò ai piedi del letto.

-Stupido animale che non sei altro!-Lo offesi e a gattoni tentai di riprenderlo.

-Io non dormo li sotto! Non ho capito! Io la stanza ce l’ho!-

-Il tuo amico tronco là nel bosco sente la tua mancanza!-Lo presi in giro.

-Fammi dormire con te!-Mi fermai e lo fissai sbigottita.

-PREGO!?-

-Hai capito bene!-Si mise a braccia conserte-inoltre…non è la prima volta…-Le mie guancie si imporporarono ma grazie alla luce fioca della lampada, non potè vedere nulla.

-Quella volta è stata un eccezione-

-Eccezione o no…-Mi sorrise-Abbia dormito assieme!-

-E ho dormito da schifo…-Mi ricordai di quel sogno strano e un barlume mi si accese.-Ho sognato te!-

-Molte grazie…-Si finse offeso.

-No!-Scossi il capo e mi misi a sedere per bene-Ho sognato te…che mi dicevi che ti chiamavi Zoro…e mi parlavi dell’imprinting…e che eri pericoloso e ti dovevo stare alla larga!- Lo vidi drizzare le orecchie.

-Questa parte non me l’hai detta…-

-Perché era meglio tacere…-Abbassai il volto-Come facevo a sapere che…era realmente così che andavano le cose…- Lo sentì sospirare e ridarmi il cuscino.

-Hai sognato l’ imprinting eh…?-Annuì.

-Si…-Si grattò una guancia e mi spense la luce.

-Bene, buonanotte…-Rimasi con la bocca spalancata…che stava succedendo?

-Frena frena!-Lo chiamai intimandolo di fermarsi.-Prima facevi tante storie e ora te ne vai così?-

-Vuoi che faccio un annuncio con le trombe?-Gonfiai le guance e mi alzai dal letto. Lo presi per un braccio e lo gettai sul letto.

-Odio quando fai così!-

-Così come?-Finse di non sapere a cosa mi riferivo…e la cosa mi mandava in bestia!

-COSì COME STAI FACENDO ORA!-Salì sopra di lui e lo fissai in cagnesco.-So cosa sei e cosa non sei…per cui non ha senso che mi nascondi le cose in questo modo odioso!-Un sorriso comparve sulle sue labbra e si portò le mani dietro la testa.

-Ti sto per caso nascondendo qualcosa?-Sentì l’impulso di strangolarlo.

-Mi hai rotto!-Mi tolsi da lui e mi infilai sotto le coperte.-Dormi dove vuoi e come vuoi! Chissenefrega!-Il suo sorriso mutò in uno soddisfatto e veloce, iniziò a togliersi i vestiti.-ALMENO QUELLI LASCIATELI ANIMALE!-

 

 

                                                         -Continua-

 

 

 

Incredibile ma vero…Sono riuscita a continuare…ma con difficoltà!

Per il prossimo non so quanto tempo ci vorrà sia chiaro!

Ringrazio chi nei precedenti capitoli mi ha commentato e richiesto di aggiornare questa insulsa fiction! Come ho scritto nella mia pagina di autore, ogni cosa, in anteprima, l’ aggiorno sul mio portfolio! Per cui, se volete richiedermi qualcosa, potrete richiederlo direttamente li!

Grazie a tutti e alla prossima ^^

 

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Capitolo 14
*** -The good Dog- ***


-The good dog -

-The good dog -

 

-Sveglia sveglia!-Delle mani forti e calde, mi smossero per le spalle-Alzati pigrona!-Aprì gli occhi e una luce abbagliante, segno che il mattino era giunto fin dentro la mia camera, mi investì bruciandomi le iridi.

-UMH!-Mugugnai stanca rigirandomi da un lato e stringendo tra le mani il cuscino.

-Ho detto alzati!-Il fiato caldo di Zoro mi solleticò l’orecchio sinistro.

-Smettila!-Protestai alzando una mano e scacciandolo via.-Va a rompere altrove!- Quando finalmente percepì silenzio, mi insospettì…cosa stava facendo?

Mi voltai leggermente e lo spiai… era a sedere e solamente in mutande, aveva un sopracciglio alzato e le braccia conserte.

-Cosa c’è?-Mormorai infine mettendomi a pancia all’ aria.

-Sai che ore sono?-Sbuffai e continuandolo a guardare, afferrai alle mie spalle la piccola sveglia. Gli lanciai l’ultima occhiata di sfida prima di posare il mio sguardo su quel piccolo aggeggio.

-Oh cazzo!-Urlai spalancando gli occhi e con i piedi, tirai su le coperte.

-No dai-Mi sfottè lui alzandosi in piedi-Fai con calma!-

-Stupido!-Ghignai cercando le ciabatte.-Perché non mi hai svegliato!?-Lo sentì ridere e precedermi verso il corridoio.

-Guarda che questa è la terza volta che provo a svegliarti!-Mi avvertì-Ieri mi hai detto che quando quella sveglia segnava le dieci…-Si portò le mani sulle anche e piegò la testa da un lato-“giù dalle brande”- Imitò la mia voce battendo le mani.

-Doppio stupido!-Ringhiai-Sono le dieci e mezzo!-

-Lo so-

-Dove cavolo sono le mie ciabatte!-Gridai come una pazza piegandomi e guardando sotto al letto…Niente! Una risata mi giunse alle orecchie e incavolata, mi voltai verso di lui.-TU!-

-I cani nascondono le pantofole ai padroni-Mi ammonì stampandosi sulle labbra un sorrisino compiaciuto-Devo fare pratica!-

-Tu maledetto!-Incespicai nel tappeto e poi, finalmente presi a rincorrerlo minacciandolo.

 

 

 

 

-Sono presentabile?-Domandai a me stessa guardandomi allo specchio.-Umh, forse mi vedrà un po’ ingrassata…-Mi presi le guance.

-E sai che novità-Borbottò dalla cucina il mio “cane”. –Mangi schifezze notte e giorno…è strano che non diventi una mongolfiera…-Fissò il caffè nella tazza e poi, si voltò a guardarmi serio-Ti do giusto tre mesi prima che ti compaia la cellulite…-Sospirò-Giusto perché siamo amici!-

-Sta zitto tu!-Mi diressi verso di lui brandendo una spazzola. Mi appostai dietro di lui e cominciai a spazzolarlo.

-Hey!-Borbottò sentendo il pettine contro la cute.-Stai cercando di farmi lo scalpo?- Dalla prima volta che ci eravamo incontrati, i suoi capelli erano diventati più lunghi. Erano morbidi, mi piaceva toccarli.

-Devo fare pratica!-Lo zittì-Se sarai un cane…-

-Lupo-

-CANE-Lo corressi facendo pressione-Dovrò spazzolarti il pelo qualche volta…-

-Spazzolarmi il pelo…-Mormorò lui con una nota bassa di voce.

-E…-Storsi il naso per quello che stavo per dire-E farti il bagno…-

-Il bagno-Ripetè lui inclinando la testa all’indietro contro il mio torace.-e poi?-

-Ti dovrò accarezzare…dare delle pacche…ordini…lanciarti palle o frisbee-Ci pensai-Hai cani piace-

-E io cosa devo fare?-Mi domandò afferrandomi una ciocca di capelli.

-Il cane?-risposi ironica.

-Posso leccarti?-Aprii la bocca arrossendo.

-No-

-Posso annusarti?-Attorcigliò il dito nella mia ciocca.

-No!-

-Posso…-Ci pensò guardandomi malizioso-Montarti la gamba!?-Gli diedi uno scappellotto sulla fronte.

-NO!-

-Che noia!-Si voltò liberandomi e tornando a bere il caffè.

-Per la miseria Zoro!-Mi posai una mano sulla fronte-Fai l’ animale!-Ci pensai…-Come già sai fare!-

-HEY!-Si offese.

-Ti prego-Sospirai cacciando il pettine in bagno-Dammi una mano!-

-Lo farò!-Promise lui poggiando la testa su una mano.-Ma anche tu…-Si voltò e mi fissò intensamente. Scuotendo il capo, si alzò in piedi e mi raggiunse imprigionandomi al muro.

-MA SEI SCEMO!?-Protestai portando le mani contro il suo petto.

-Voglio avvertirti-Mi parlò in un orecchio.-Se succede qualcosa…qualunque cosa-Sottolineò distanziandosi e fissandomi negli occhi-A me non me ne frega…io torno umano…-

-Bhe certo-Girai lo sguardo non potendo sostenere il suo sguardo. ragionevole-

-E un'altra cosa…-Mi avvertì prendendomi il mento e posizionandomi di fronte a lui.

-C-Cosa!?-Era vicino…troppo vicino!-

-La notte-Socchiuse gli occhi in un modo che mi fece impazzire-devi farmi uscire…-

-Perché?-Cercai di riprendere un po’ di controllo.

-Vuoi che ti salto addosso?-

-CHE DOMANDE SONO!?- Corrugai la fronte.

-Devo liberarmi per un po’ dell’ istinto animale!-Si distanziò finalmente e riottenni il mio spazio vitale.-Lascia la finestra sbloccata…mi arrampicherò sull’ albero ed entrerò-

-COSì CREDERò CHE SIA UN LADRO IMBECILLE!-Gli diedi un pugno mandandolo K.O sul divano. troppo pericoloso!-Strinsi le mani in dei pugni-Vuoi che mia sorella ti scopra!?-Scossì il capo non credendo alla sua stupidità.-e poi si tratta solo per pochi giorni-

-Ah bhe!-Si massaggiò la testa e mi fissò malandrino-Se vuoi scoprire la bestia…fa pure!-

-Prego?-Incrociai le mani tra loro-ti stai auto-elogiando?!-

-Ti sto solo illustrando che potrei, quando saremo in camera-Mi prese per un braccio e mi fece cadere sopra di lui.-Insieme-Mi circondò la vita con entrambe le mani-Soli soletti…-

-Zoro!-Dissi il suo nome prima che capovolse le situazioni e mi ritrovai sotto di lui.

-Io e te…-Si avvicinò al mio collo e cominciò ad annusarlo per poi, mordicchiarlo e leccarlo facendo partire le mani verso i miei fianchi. –Nami…-Sussurrò il mio nome e chiusi gli occhi. Sentivo la testa esplodere e il corpo accaldarsi. Le sue mani grandi e forti accarezzarmi lentamente le anche fino a cercare i bordi della mia gonna.

-Zo-Provai a chiamarlo ma mi fu impedito dalle sue calde e morbide labbra. Oh Dio…le sentivo cercare, leccare e succhiare le mie con un intensità mai provata.

Liberai le braccia a fatica e le alzai in alto per circondargli il collo e le spalle, attirandolo ancora più vicino. Il suo peso…il suo calore sopra di me…mi stava facendo perdere il controllo.

Inclinai la schiena verso il suo petto quando con impeto sentì la sua lingua cercare la mia. Saettava, si intrecciava con la mia e le sue mani, serpentine, si muovevano lungo il mio corpo: una lenta, continuava a sorreggermi un fianco, mentre l’ altra, era andata all’ avventura circondandomi la schiena. Liberandomi da quel bacio, scese con le labbra verso la mia mandibola, tornando poi a torturarmi il collo, succhiando e soffiandoci per causarmi brividi, fino a scendere tra le mie cunette.

-Non riesci-Parlò mentre con un dito sbottonava la mia camicia-A resistermi quando sono in me…-fece saltare qualche bottone fino a scoprire il mio reggiseno nero.-Figuriamoci-Lo scostò liberando i miei seni-quando io non sarò del tutto me stesso...-Avrei voluto ribattere per quanto pronunciato, ma liberai un sospiro di piacere quando lo sentì impossessarsi di uno con la bocca. Inclinai la testa all’ indietro tirando leggermente i suoi capelli per quelle sensazioni che mi stava dando. Stavo dimenticando ogni cosa…stavo impazzendo.

E impazzii ancor di più quando tornò con la bocca a impossessarsi delle mie labbra e col bacino cominciare a premere contro il mio.

-Tua sorella…-Mormorò rallentando il ritmo dei baci.

-è presto-Bofonchiai intrecciando le mani alla sua testa.

-Tua…-Lo sentì smuoversi e togliersi i boxer.-Sorella…-

-Ancora no-Mormorai ad un passo dal paradiso allargando le gambe.

-Oh per la miseria!-si issò su con la schiena-C’è TUA SORELLA!-

-EH!?-Aprii gli occhi, il tempo di fissare la porta accennare ad aprirsi. Alla velocità della luce, mi rimisi a posto il reggiseno e mi sistemai un po’ qualche ciocca di capelli.

-Nami!-Esclamò salutandomi scorgendomi dietro alla testiera del divano.

-Nojiko!-Cercai di non tremare nell’ alzarmi e mi diressi alla porta da lei. Mi abbracciò calorosamente dopo aver adagiato a terra le valige.

-Sbaglio-Mi fissò in volto-o sei accaldata?-Alzò in alto un sopracciglio-Stai male?-

-Ohh!-Mi portai una mano alla fronte mentre con l’ altra, mi sventolai-No tranquilla…ho avuto un leggero capogiro e una vampata di caldo…e mi ero stesa un attimo sul divano…-Finsi un sorriso.

-Vieni Nami-Mi prese per un polso aprendo bene la porta-Guarda, sono dispiaciuta ma questo imbecille è voluto venire con me!- E nella mia mente di scrittrice, comparve la frase: “la moglie apprensiva che porta il marito al guinzaglio”.

-Ace-Sorrisi nuovamente abbracciandolo. –Ma che bella sorpresa-

-Scusa il poco preavviso-Voleva dire semmai nullo…-Ma ho pensato che staccare da lavoro per un po’ sarebbe stata la cosa migliore…-

-Ma certo!-Tornai composta facendo spazio per tutte le valige che Nojiko stava accatastando all’ entrata.-Prego venite, portate tutto in camera, vi do una-Mi fermai quando sentì la mia gonna alzarsi. Mi voltai e vidi Zoro sottoforma di lupo che con il muso, mi punzecchiava l’ orlo.

-Oh che sciocca!-Alzai gli occhi al cielo e mi abbassai con le gambe-Vi presento il mio cucciolotto-Cucciolotto era veramente ironico dato che per poco, era più grosso di me.

-Cos’è?-Domandò Nojiko-Un cane?-

-Bhe s-

-Non lo vedi tesoro?-Ace si chino ad accarezzarlo-è un lupo!- e al diavolo l’idea dell’incrocio…

Appoggiò lentamente la mano e subito la ritirò. Lo fissò negli occhi e rimase in silenzio per qualche secondo, per poi, fischiare e prendere le valige.

-è veramente un bell’ esemplare-Lo elogiò mentre nella schiena, sentivo la coda di Zoro muoversi nervosa. Qualcosa non andava…

 

 

-Continua-

 

 

 

Ho aggiornato la fic…e mi sono divertita!

Conta?

Spero di si! Che possiate leggerla con tutto l’ entusiasmo con cui l’ho scritta io! XD

Vi voglio porvi inoltre una domanda…

Se questa fic diventa rossa? Vi offendete?

No perché il congliamento selvaggio che ci sarà non so se rientrerà nel target “arancio”.

Gia questa mi chiedo se è da arancio!

Vabbò dai, per chi non la potrà leggere, il mio portfolio dove riporto ogni cosa è sempre aperto!

Aspetto risposte per questo problema!

Perdonatemi ma data l’ora, andrei a letto e domani, rispondo ai vostri precedenti commenti!

Grazie ^^

 

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Capitolo 15
*** -Acting- ***


-Acting -

-Acting -

 

 

 

 

-Un lupo?-Ripetè non convinta Nojiko-Ma Nami!-Si mise le mani sui fianchi-Un animale in casa!-

-E allora?-Mi alzai in piedi e presi in mano qualche valigia.

-è selvatico!-Protestò indicandomelo-Non mi dire!-La sua faccia si incupì.

-Che?-

-è stato lui a morderti!?-Alla mente, mi tornò quella telefonata. Alzai gli occhi al cielo e scossi il capo.

-No!-Mi avviai per le scale-No non è stato Zoro-

-Zoro!?-Mi interruppe nuovamente-Lo hai chiamato Zoro!?-Mi morsi un labbro e le voltai le spalle per non sentire le risate che sapevo, sarebbero arrivate.-Non ci credo! AHAHAHAHA!-Appunto.

-Cosa non va scusa?-Ace mi seguì-è un nome come un altro!-

-Tesoro-Cominciò così a raccontare-Il nome “Zoro” per Nami è come una fissa!-Le mie guance si imporporarono.

-Non è vero!-Ribattei più che altro, perché il diretto interessato era in ascolto.

-Si che è vero!-Ci seguì fino alle camere-Da piccola eri fissata con questo sconosciuto!-

-Ero curiosa!-

-Lo avevi trovato nel bosco! Sei stata fortunata! Poteva essere un maniaco!-

-Quanto la fai lunga!-Sbuffai aprendo la porta e posando alcune valige.-Senti, è una vecchia storia va bene?!-Mi passai una mano sulla fronte-A lui come nome piace e lo capisce!-Risposi fiera-Guarda!-Chiamai così il suo nome e poco dopo, sentì le sue zampe salire le scale. Con passo sostenuto poi, mi si avvicinò e strusciò il capo contro la mia gamba.-Visto?-

-Bhe…per essere un lupo è enorme!-Ammise portandosi una mano sotto al mento e osservandolo bene.

-Almeno sono lontana dai pericoli-Sorrisi-E spaventa a dovere i rompitori o i ladri-

-se lo dici tu-Annuì lei poco convinta tornando giù assieme ad Ace a prendere il resto.

Sospirai già aspettandomi una lunga giornata.

-E così ero una tua fissa eh?-Mormorò Zoro lanciandomi un occhiatina fugace. Storsi un angolo della bocca e lo agguantai per la coda trascinandolo giù per le scale.

-Sei un animale!-Gli ricordai-I lupi non parlano!-

-Va bene, va bene!-Guaì mentre con difficoltà, scendeva le scale.-Ma mollami!-

 

 

 

Il pranzo andò discretamente…

Nojiko ed Ace mi raccontarono dei loro affari in città e delle novità che mi ero persa.

Mi ritrovai a sorridere quando mi narrarono la loro vita caotica.

Sentivo di stare bene qua nel bosco…solo ora finalmente, riuscivo a capire mia nonna.

-Auuuu-Accanto a me, qualcuno ululò staccandomi dai miei pensieri.

-Cosa vuoi?-Borbottai in direzione di Zoro che moscio, era a terra sullo zerbino.

-Auuu!-Ululò nuovamente alzando in aria una zampina per poi, farla cadere sul pavimento.

-Non riesco a capire-Feci la finta tonta sfidandolo. Lo osservai inarcare la fronte e mostrarmi i denti. Stava imprecando…senza alcun dubbio!

-Non avrà fame?-Mi domandò Nojiko osservando i comportamenti alquanto strani di Zoro.

-No-Risposi schietta cacciandomi in bocca la forchetta.-Le regole vanno rispettate-Mi voltai a fissarlo-La pappa dopo che si è finito di mangiare- Lo sentì guaire per quanto detto e infine, si rigirò sconfitto a pancia all’ aria.

-è normale?-Mormorò mia sorella osservandolo scandalizzata.

-Più che normale!-Risposi continuando a mangiare e osservando mio cognato sogghignare.

 

 

 

-è l’ora della passeggiatina!-Urlai chiamando Zoro per la casa.-Dove sei finito?-Lo cercai per poi trovarlo imprecante sotto al divano.-Sei scemo o cosa!?-Bisbigliai per non farmi sentire.

-Ho fame!-Mugulò piano-Non so se ti è chiaro!?-

-Lo so!-Gli diedi ragione-Adesso con la scusa della passeggiatina, ti porto a mangiare da qualche parte!-Notai le sue orecchie drizzare verso l’ alto.

-Promettilo!-

-Parola di giovane marmotta!-Alzai in alto una mano e gli sorrisi. Lo osservai lesto uscire da sotto al divano e andare diretto verso la porta.-Esco-Annunciai a Nojiko e Ace ai piani alti-Porto Zoro a fare la solita passeggiata-

-Ok!-Mi diedero conferma di avermi sentito berciando dalle scale. Alzando gli occhi al cielo, presi borsa e cappotto e uscì all’ aria frizzantina del pomeriggio.

 

 

-COME SAREBBE A DIRE!?-Gracchiò fermandosi e fissandomi sbalordito.

-Non ci devo pensare io a queste cose!-Mi finsi offesa e continuai a camminare per la via sterrata verso la città.

-Nono!-Trotterellò e poi, mi parò la strada-Sono cose che devi pensare tu invece!-Scosse il muso-Ora torna a casa e prendimi i vestiti!-

-Non mi va!-Mi ammirai le unghie e scansandolo, ripresi a camminare.

-COME FACCIO A MANGIARE SPIEGAMELO!-

-Con la bocca?-Smossi languida le ciglia.-E ora forza!-Sbuffai allungando il passo-Dopo mangiato, ti porto ad un negozio per animali!-Mossi tre o quattro passi e dopo, mi guardai indietro.

Zoro era infastidito e ancorato al terreno.

-Ti è passata la fame?-

-Dimmi che non dobbiamo andare dove hai appena detto…-In risposta, mi issai per bene sulla spalla la borsa e pestai i piedi.

-Dove credi che mangerai stasera!?-Risposi nervosa-e secondo te, come posso portarti a giro senza guinzaglio!?-Osservai le sue orecchie scendere ad incorniciargli il muso di lupo.

-Odio-Si decise infine a ripartire-Odio e stra odio, questa mia idea di fingermi un lupo!-Alzai in alto un sopracciglio e lo fissai di sbieco.-Che c’è?-

-è stata una tua idea-Gli volli ricordare.

-Un idea che ti ha salvato il culo!-Tenne a precisare.

 

 

 

-Ci pensi Nami?-Lentamente dal solito, la sera arrivò tardi. Avevo passato un pomeriggio d’inferno in città. Per fortuna, molte delle cose delle quali i cani ne erano indipendenti come ad esempio: paletta e cuccia, Zoro ne faceva a meno.

-A cosa?-Mormorai senza apparente entusiasmo smuovendo il purè nel mio piatto.

-Al non essere più sola!-Scossi la testa e la guardai confusa.

-Prego?-Che avevano preso? La decisione di venire a vivere qui? Nemmeno per sogno.

-Sto parlando dell’ altra casetta qua accanto-Indicò mimando attraverso la finestra.

-Ah-Alzai le spalle in alto. Nessuno si sognava di venire a vivere in un bosco. L’unica scema e invasata ero io.

-Ho saputo la novità!-Smarrita, fissai prima Ace e poi Zoro.-Sanji verrà ad abitare qui!-La forchetta mi cadde di mano.

-COSA!?-

-Mancano pochi arrangiamenti!-Mi rassicurò-E finalmente, potrai di nuovo avere compagnia!-Battè le mani felice.

-Io non voglio compagnia!-Protestai-E non voglio quel fanfarone libertino qua accanto!-

-Ma se ti piaceva!-Mi rimbeccò poggiando una mano sulla spalla del marito.-Nami diventi più strana ogni giorno che passa sai?-

-Io non ci vedo niente di strano!-Ace si mise in mezzo-Insomma-Mi indicò-Nami vuole privacy…agli scrittori serve ispirazione…questa non viene quando hai qualcuno in mezzo ai piedi!-

-Giusto!-Mi sbalordì di vedere qualcuno finalmente dalla mia parte.

-Ho capito!-Sbuffò scocciata mia sorella-Ma non può stare sempre da sola!-

-E chi ti dice che è sola!?-Si portò le braccia al petto-Nel caso non te ne fossi accorta cara mia, ha Zoro con se!-Sudai freddo per quella dichiarazione. Sentendo il discorso farsi pesante, Zoro si alzò dal pavimento e fingendosi scodinzolante, si avvicinò a me posandomi il muso sulle ginocchia.

-Non è la stessa cosa!-Si portò una mano in fronte-Un conto è avere un animale…un conto è avere compagnia da un essere umano!-Mise in chiaro.

-Nojiko-La chiamai cercando di calmarmi-Sto bene!-Chiusi gli occhi-Non ho bisogno di compagnia, sto bene come sono!-Mi alzai in piedi-Sanji che possa andare a quel paese e che si perda nel bosco!-Battèi le mani a Zoro-Io in casa o vicino a me, non lo voglio!-Gli aprì la porta, facendogli mostra del nostro segnale.

-Bau bau-Finse di abbaiare mostrandomi che fuori, era uscito, ma che non gradiva l’ aria umidiccia…

-Su fai il bravo!-Chiusi immediatamente la porta e tornai a tavola.

-Ma come?-Domandò Nojiko fissando la porta-Lo lasci uscire così?-

-Si-Ripresi a mangiare.

-E se ti scappa?-Alzai in alto un sopracciglio e sorrisi.

-Non scappa-La rassicurai. L’unico a rimetterci poi, sarebbe stato lui stesso. Alloggio, cibo, calduccio, vestiti …tutto gratis!

Spalancai gli occhi ricordandomi però quello che era successo la mattina. Aprì la bocca ignorando palesemente i discorsi di mia sorella e mi portai una mano alla fronte.

Stavamo per farlo.

Eccome se stavamo! Io ero già li a gambe spalancate come una porta aerei…

Arrossì rendendomi conto che mi ero lasciata trascinare come una pecorella nella tana del lupo.

 

 

-Continua-

 

 

 

 

Questo capitolo per me, è stato pallosissimo!

Ringrazio Tsuki per avermi supportato!

No gente, è due giorni che ci stò sopra e in due giorni, rinuncio non riuscendo a capire che scrivo perché sono in coma! XD

Spero che sia sopportabile diciamo!

Ringrazio chi continua a seguirmi e a leggere questa fiction!

Grazie!

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Capitolo 16
*** -Full Moon- ***


-Full Moon -

-Full Moon -

 

 

Dalla mia camera, percepì i suoni indistinti delle voci di Nojiko ed Ace, il tutto, condito a dei rumori abbastanza palesi. Odiavo quando mia sorella faceva così!

Mi rigirai nelle coperte e cercai di allontanare dalla mia mente quei suoni.

Aprì gli occhi e sbuffante, mi tirai fino alle orecchie le coperte…ora i suoni erano ovattati…ma non respiravo!

Nuovamente, mi rigirai e osservai la finestra. Ma quanto ci metteva quell’ imbecille!?

Socchiusi gli occhi e stetti ad aspettare.

-Uff-Sbuffai alzandomi dal letto e zampillando tremolante verso la finestra. Cercai di sbirciare di sotto ma era tutto buio.

-Eccomi!-

Cercai di non urlare dallo spavento quando me lo trovai a due millimetri dalla faccia.

Gli diedi un cazzottone e lento, cadde inesorabile verso il terreno.

-SCEMA!-Urlò facendo fermare i rumori nella camera accanto. Rimasi paralizzata e veloce, abbassai la finestra e corsi a letto. Poco dopo infatti, in camera arrivò Nojiko.

-Hai sentito qualcosa?-Domandò massaggiandosi la testa.

-Sentito cosa?-Feci finta di sbadigliare.

-Che strano…-

-L’unica cosa che sento-La fissai irritata- siete voi-

-è da molto che non stavamo assieme!-Mi pregò congiungendo le mani-Porta pazienza!-

-Se se-Smossi una mano e tornai con la testa sul cuscino.

-Notte sorellina!-Mormorò felice tornando poi in camera.

Uscì un'altra volta dal letto e sull’ albero, a braccia conserte, Zoro mi stava aspettando.

-Scema!-Mi ripetè l’offesa sottovoce.

-e tu sei un cretino!-lo lasciai entrare voltandomi e prendendo da un cassetto dei vestiti puliti.-Ti sei sbollito un ?-

-Diciamo di si-Mi afferrò dalle mani le mutande e dandomi le spalle, cominciò a vestirsi.

-Bene-Stanca, non vedevo l’ora di dormire. Affondai nelle coperte calde e chiusi gli occhi. Li riaprì quando il leggiadro peso del mio compagno si accasciò accanto a me.

-Umh!-Mormorò felice godendo del prezioso calore del mio scalda sonno.-cavolo-Sorrise-Ora si che posso riposarmi a modo.-

-Parla per te-

-Perché?-Si voltò a fissarmi e io, per dargli risposta rimasi in silenzio. Girò gli occhi qua e la per la stanza per un paio di secondi, quando finalmente capì che cosa stava succedendo.-Oh…-

-Già-Gli diedi la schiena infastidita.

-Tua sorella sa come divertirsi in casa d’ altri-

-Non me ne parlare-Gli risposi irritata.

-Però-Tirò fuori le braccia e se le portò dietro la testa.-Ci stanno dando dentro!-

-Zoro!-

-Che ho detto!?-Sbuffò-è la verità-

-Non occorre-Smossi le coperte-Ci sento benissimo!-Il silenzio cadde nuovamente tra noi, interrotto solo dai versi dei miei due parenti.

-Non me lo aspettavo-Mormorò dopo qualche minuto.

-Che cosa?-Alzò in alto le sopracciglia e si strinse nelle spalle.

-Ah, non lo sai!-Mi poggiai sui gomiti per poterlo vedere meglio.

-Non so cosa!?-Borbottai a denti stretti-Dio, quanto sei irritante-

-Bhe allora non posso dirtelo!-Sentì il fumo nelle orecchie!

-Se cominci una frase, tanto vale che tu la finisca!-Lo osservai sbuffare e voltarsi infine verso di me.

-Dopo non starnazzare-

-Io non starnazzo!-Mi offesi.

-Ace-Rimasi in silenzio ad ascoltarlo-Mi ha scoperto-Spalancai gli occhi alzandomi a sedere.

-TI HA VISTO!?-

-No-Mi rassicurò portandosi un indice alle labbra-Ha solo capito quello che sono-

-Oh-Tornai giù con la schiena.-e come…-Scossi il capo non capendo come fosse stato possibile-Come!?-

-Anche lui…-Si fermò sistemandosi meglio-è come me-Ok…che cosa era successo!? C’era stata una svendita di lupi!?

-è un licantropo!?-

-Già-chiuse gli occhi e cacciò fuori un respiro-non credo però che tua sorella lo sappia-

-Probabilmente no-Cercai di ricordare se Nojiko si era mai lamentata di suo marito. Ma a giudicare quanto stavano assieme, era molto probabile che in quegli anni, non si fosse accorta di nulla.

-Non glielo dire-Mi ammonì prima che parlassi.-Sarà lui a dirglielo-

-Va bene-Acconsentì-erano affari loro dopo tutto

-In tutti i casi-Sbadigliò-Domani, quando tua sorella sarà fuori portata, ci vorrei parlare…-sorrise-Sembra simpatico…-

Ecco…un altro mannaro in famiglia! Forse in quel bosco, avrei dovuto aprire uno Zoo.

-Hanno smesso…-Tornò a parlare vagando qua e là con lo sguardo per la stanza.-Ah no-Si corresse-Secondo round…-

-Credo che il secondo round-incrociai le gambe sotto le coperte-Sia già passato da un pezzo…-

-Maddai-Rise chiudendo gli occhi-Lo vuoi?-

Inarcai un sopracciglio rimanendo però in silenzio. Volevo? Volevo cosa?-

-eh?-Mi voltai a fissarlo spaesata.

-Insomma-Socchiuse appena gli occhi nello sbuffare-Vuoi farlo anche tu?-Alzò una mano e indicò la parete accanto.

-EH!?-Gracchiai diventando rossa-NO!-Scossi il capo-NO E NO!-Cavolo se no! Con il pericolo di farmi scoprire da mia sorella!? Mai!-Che idee ti vengono!?-

-Scherzavo!-Cercò di trattenere una risata gutturale-è che…bho, oggi ti piaceva sul divano…-Un sorrisino comparve sulle sue labbra.-O sbaglio!?-No, non si sbagliava! Era stato divino…

-Non è il caso-Mi voltai dandogli le spalle-è stato…un episodio-

-Umh…-Nuovamente sentì nella sua voce un aria giocosa…si stava prendendo gioco di me! Ecco!

-è passato un mese comunque…-Cercai di cambiare discorso.

-Da cosa?-

Mi sistemai meglio le coperte sulle spalle.

-Da quando è venuto Kidd…-Percepì il suo respiro fermarsi, segno che era diventato teso…Mi diedi della stupida. Sicuramente, era una faccenda che lo faceva soffrire.

-Non verrà per un po’-Mi rassicurò avvicinandosi a me e facendomi aderire con la schiena al suo petto. Mi circondò le spalle e la vita con entrambe le braccia e mi strinse forte, infondendomi calore e sicurezza.-Non lo rivedremo per molto …molto tempo-

-Come fai ad esserne sicuro!?-

-Lo so è basta-Affondò la testa tra i miei capelli.-E ora dormi-

 

 

 

Erano passati circa tre giorni da quando mia sorella e mio cognato erano venuti a trovarmi e si erano stabiliti da me. Zoro come sempre, in versione lupo, era sempre cauto e attento ad ogni cosa in presenza di mia sorella. Più passavano i  giorni però, più lo osservavo divenire nervoso. La notte scorsa, mi aveva detto che ci sarebbe stata la luna piena stanotte e che a tutti i costi, doveva allontanarsi da casa. Chissà se anche per Ace, sarebbe stata la notte della trasformazione…

-Porto Zoro fuori-Annunciai quando finimmo tutti di mangiare.

-Lo porti fuori a quest’ora!?-Nojiko sparecchiò al posto mio il tavolo.-è buio…-Mi riprese preoccupata-Non dovresti!-

-Lo so-Ammisi prendendo il cappotto e la borsa.

-In più ci sono i lupi fuori…-Come se mi potessero far qualcosa…-No so Nami…non mi piace che tu esca di notte qua…-

-Hey!-Cercai di calmarla-è una cosa che faccio sempre-Le mentì sorridendo e aprendo la porta a Zoro che sgattaiolò subito fuori.-Non preoccuparti!-

Riuscì infine a convincerla e appena chiusi le porta, scambiai un occhiata con Zoro.

Anche lui non era d’ accordo sul fatto che andassi con lui, però, volevo…ed era una cosa che mi sentivo di fare.

 

 

-Eccoci qua-Mi condusse in uno spazzo nel bosco che riconobbi. Quando ero piccola, andavo con mia nonna Kokoro a prendere i fiori e le fragole…

La luna nel cielo era alta e brillava e aspettava solo la trasformazione di Zoro.

L’avevo già vista una volta, così di sfuggita, durante il combattimento con Kidd. Volevo vederlo trasformarsi, in quella forma che lui era fiero di assumere.

-C’è qualcuno qua?-Domandai guardandomi intorno mettendomi a sedere su un vecchio tronco.

-Nessuno-Mi rassicurò a sedere per terra.-I lupi durante la luna piena sono altrove da queste parti.-

-Ci sono…-Mi morsi le labbra-Altri licantropi come te qua?-Il bosco era grande…per quanto ne sapevo ci poteva essere un intera tribù.

-No-Chiuse gli occhi e inspirò forte l’ aria della notte-Non percepisco nessuna presenza simile alla mia a parte Ace.-Li riaprì e mi fissò. I suoi occhi brillavano…erano color dell’ oro.-Il licantropo più vicino e almeno due o tre città lontane dalla nostra…-Sorrise-Stai tranquilla.-Cercavo e mi sforzavo di esserlo…ma ero in pensiero per lui. il momento-Si alzò in piedi e fissò la luna. Attenta, lo osservai mutare…le sue spalle che diventavano più grandi, il suo bel viso allungarsi, i denti divenire affilati e il corpo ricoprirsi di una fitta peluria. Sentivo i suoi gorgoglii nel trasformarsi…chissà, forse era doloroso? Si chinò a terra in ginocchio quando finalmente finì.

Alzò lo sguardo verso di me e lo osservai sbalordita. Un essere metà lupo e metà uomo…Ergendosi in piedi in tutta la sua statura, si avvicinò infine a me. Mi alzai anche io e mi paragonai a lui. Era strano…molte persone si sarebbero sicuramente spaventate nel vederlo…titubante, mossi una mano e la portai sul suo petto, accarezzando la sua pelliccia e constatando la sua morbidezza. Il suo manto all’ombra sembrava nero come la pece e invece era di un grigio scuro…

Sicuramente Zoro, era una delle cose più belle che avessi mai visto.

-Le femmine-Parlò con voce gutturale-Non dovrebbero vedere i maschi trasformarsi-

-E perché?-Mi portai le mani ai fianchi-Che è questa discriminazione?-Osservai le sue spalle sobbalzare e compresi che stava ridendo.

-Diciamo che è una cosa…-Cercò le parole adatte-Intima-

-Ti ho visto nudo più di una volta-Ridacchiai-Ormai non hai più segreti caro mio…-

 

 

-Continua-

 

 

 

 

Anche questo capitolo è stato spaventoso!

Mi sono ritrovata a metà, quando erano sul letto e a bocca aperta davanti al pc mi dicevo…

CHE CA*** GLI FACCIO FARE ORA!?

Presto, era presto…e avoglia a rigirarsi nelle coperte, ma ora basta!

Così ho fatto un salto temporale e ho aggiunto un episodio!

Spero sia stato decente!

 

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Capitolo 17
*** -The sleeping beauty - ***


-The sleeping beauty -

-The sleeping beauty -

 

 

Quando mi svegliai, mi ritrovai già nel mio letto.

Non stetti a chiedermi, come ci ero potuta arrivare, perché già la risposta mi sorgeva davanti agli occhi.

Zoro al contrario di me, era a pancia all’ aria e se la dormiva alla grande. Sospirante, mi rigirai su un fianco e osservai l’ ora. Erano niente meno che le undici e mezzo…

Spalancai la bocca e scesi cercando le pantofole. Per mia fortuna, Zoro non le aveva prese…

Aprii la porta e sbirciai nell’ ingresso per vedere tutto in ordine. Mi affacciai ancor di più e mi chiusi alle spalle la porta.

Avevo appena varcato la porta del bagno quando sentì la voce di mia sorella.

-Ma brava!-Mi gridò facendomi sobbalzare.

-B-buongiorno-Finsi un sorriso e mi voltai per fissarla.

-Oh si-Ridacchiò con le mani posate però sui fianchi.-Per te lo è stato senza ombra di dubbio-Inarcai un sopracciglio non capendola…

-Come?-La vidi stringersi nelle spalle e un illuminazione mi giunse alla mente.-Ah! Parli dell’ora!?-Scossi il capo-Scusami se ho dormito troppo però alle volte, mi alzo a quest’ ora…-

-Potevi dirmelo sai!-Rimasi spiazzata. Non credevo che per lei fosse così importante.

-Non immaginavo che poteva darti fastidio…-

-Un uomo in camera da letto con mia sorella secondo te non mi crea una qualche reazione?!-

MERDA! Sbiancai andando contro la parete.

Merda, merda e ancora merda!

Sapeva di Zoro! Lo aveva visto…allora era entrata…

-Io…-Cercai di risolverla in qualche modo-Ecco…-La fissai e notai il suo sguardo furente-Te ne avrei parlato…-

-E quando!?-Mi si avvicinò minacciosa.

-Presto…-Misi le mani avanti sentendomi in trappola-è che…ieri mentre rientravo…io non…-Non sapevo che pi ripicchio inventarmi!

-Immagino che avrete fame-Ipotizzò studiandomi-Forza allora-Si distanziò e scese le scale-Io ed Ace vi aspettiamo in cucina!-

Dannazione…

Ecco una cosa che volevo evitare! Evitare ad ogni costo!

Provare quella sensazione di disagio!

Lei era mia sorella, quella sposata, lontana, che si sarebbe dovuta far gli affari propri…e non la seconda mammina che si credeva padrona in casa mia !

A passo di elefante, aprì violenta la porta di camera e la richiusi con altrettanta forza.

Mi voltai verso il letto e Zoro dormiva ancora. Dovevo fare più casino!

Con malagrazia, mi gettai sul letto facendolo rimbalzare ma non svegliare.

-Zoro-Lo chiamai, ma nulla. Mi issai sopra di lui e lo studiai…

Ora che lo osservavo meglio, era bello…e potevo ritenermi fortunata ad avere quel gran pezzo di gnocco in casa…

Ah si…la casa era occupata da quel despota di mia sorella.

-Zoro!-Lo richiami sperando che mi sentisse ma i risultati furono pessimi. Cominciai a saltellargli sullo stomaco e a scuoterlo per le spalle ma sembrava in coma!

-Insomma Nami!-La porta della mia camera venne aperta-Ti decidi a scender…-Si bloccò alla vista di me, sopra a Zoro…che lo smuovevo e ci saltellavo sopra.

Rimase in silenzio a bocca spalancata e silenziosa come era venuta, tornò fuori.

-Ma ti rendi conto!?-La sentì urlare dalle scale al marito.-Mia sorella che cavalca un uomo davanti ai miei occhi!-

Ma non lo stavo cavalcando!!!

Lo stavo svegliando! Anzi, cercavo! Ancora dormiva!

Lo afferrai per le orecchie appuntite e gliele tirai!

-PRONTO!?-Urlai sbattendogli la testa sul materasso-Terra chiama il tuo cervello deficiente!-Niente!

Mi gettai sfinita sul suo petto non sapendo che cosa potevo fare…che gli prendeva poi! Non faceva mai così!

-Forse è stata la trasformazione-Ipotizzai fissandolo. Gli tappai il naso con due dita e lo osservai prendere a russare dalla bocca.

Era senza speranza …

-Ti prego!-Lo supplicai-Svegliati!-Lo afferrai per le guance fissandolo.  Mi stava spaventando!

Scesi dal letto e corsi in cucina dove Ace e Nojiko erano a confabulare tra loro.

-Tu!-Additai mio cognato e lo presi per un braccio.

-NAMI!-Mi urlò Nojiko vedendomi correre su per le scale.-Che stai facendo!?-

-Non ti riguarda!-La sfidai e corsi con lui sul pianerottolo. Arrivata davanti alla porta, quella rompi di mia sorella era dietro di noi che urlava a squarcia gola spiegazioni.

Fissai Ace cercando un appiglio che per fortuna trovai.

-Su tesoro-Le accarezzò una guancia-Torno subito aspettaci in cucina-Imprecante, tornò come aveva detto, di sotto.

-Grazie-Lo ringraziai perché mi sembrava il minimo…

-Il problema-Fissò imbarazzato la porta-Non è che…avete…-Oh santo cielo! Mi portai una mano alla testa e aprì la porta.

-Non abbiamo fatto nulla! Dai retta a quella scema!-Lo feci entrare e chiusi la porta. –Non riesco a svegliarlo!-Gli feci vedere Zoro, ancora disteso e dormiente.

-Ecco com’è-Ridacchiò facendo il giro della camera a avvicinandosi al letto.

-Non riesco a svegliarlo-Gli esposi la questione-Non ha mai fatto così!-

-Capisco-Gli afferrò una mano e controllò il polso.-è tutto normale-Lo esaminò e poi, tornò da me-è successo qualcosa in particolare?-Mi strinsI nelle spalle e alla fine, vuotai il sacco.

-Ieri ha avuto la trasformazione-Lo vidi pensarci su e trovare infine una spiegazione.

-Non preoccuparti-Mi posò una mano sulla spalla-è stanco-Sorrise-Per più di tre giorni si è trasformato in lupo e con la trasformazione di ieri, ha speso un sacco di energie…-Ridacchiò-Forse, domani si sveglierà!- Domani!?

-Come domani!-Lo fissai stralunata-e che dico a Nojiko!?-Cominciai a camminare nervosa per la stanza-Oddio…non posso dirle la verità-Mi fermai e lo fissai.-Lei non sa cosa sei tu no?-

-No-Ammise-Non lo sa-Sospirò cacciandosi una mano tra i capelli-Credo che se glielo dicessi…si spaventerebbe…-Rimase in silenzio-Ormai mi è rimasto talmente poco…-Si fermò.-Lascia perdere!-

-Non sarò di certo io a dirglielo …-Lo rassicurai regalandogli un sorriso.

-Grazie-

 

 

La giornata passò in fretta.

Dovetti inventarmi una scusa su dove fosse finito Zoro lupo e come e perché, quello che mia sorella riteneva il mio ragazzo, ancora non arrivava.

-Non sta bene-Ace mi parò il fondoschiena-Ha preso un virus, ma vedrai che domani starà meglio-

-E Zoro-Sorrisi quasi con fare innocente-è andato per i boschi, fa sempre così, poi ritorna non preoccuparti!-

Quando andai a dormire, lo trovai steso sempre nella solita posizione.

Sospirando, lo rimboccai per bene e con la speranza che l’indomani si sarebbe svegliato, gli afferrai una mano e mi strinsi a lui. Non sopportavo non poterci parlare e litigare…ormai era diventato una parte importante della mia vita, la mia quotidianità.

 

 

 

-Sveglia-Mi sentì spostare da un lato alcuni ciuffi di capelli-Sono le nove del mattino e tutto va bene-Aprii di scatto gli occhi al suono della sua voce.

Una sensazione di benessere mi sopraffece quando incontrai i suoi occhi neri. Mi alzai a sedere e quasi con le lacrime agli occhi, mi buttai a circondargli il collo con entrambe le braccia.

-Sei sveglio!-Mormorai felice contro il suo collo accarezzandogli nel contempo i capelli e montando sopra le sue ginocchia.-Sei sveglio-Ripetei come un idiota.

-Si…-Titubante non sapeva come comportarsi-Lo sono…-

-Fammi sentire che sei sveglio-lo stringi maggiormente a me. Non riuscivo a crederci!

Mi fermai immediatamente nel pensarlo quando sentì le sue mani posarsi su i miei fianchi e qualcosa di duro, premermi contro le parti basse. Mi distanziai abbastanza per poterlo guardare in faccia e lo trovai imbarazzato.

-è questo il tuo modo migliore per farti sentire!?-Domandai con apparente calma.

-No!-Ci tenne a precisare sviando dal mio sguardo-è così la mattina…- non riuscì a sviare però da un mio pugno…-Ad ogni modo-Cercò di riprendersi massaggiandosi la fronte-Come mai questa euforia!?-

Non si era accorto di nulla a quanto pareva…

Mi sistemai nuovamente tra i cuscini e gli raccontai l’intera vicenda.

-Un giorno intero!?-

-Si!-

-Cavolo!-Si mise a sedere stentando a crederci-Un intero giorno…vulnerabile!-Capivo la sua preoccupazione. Se non fosse stato in questa casa al sicuro ma se fosse capitato fuori nel bosco in mezzo ai pericoli, non sarebbe sopravvissuto.

-Non lo fare più-Presi una decisione e mi fissò non capendo.

-Non fare più cosa!?-Strinsi le coperte non volendolo guardare. Mi sentì afferrare il mento e incastonare i miei occhi ai suoi.-Parla Nami-

-Non trasformarti più in lupo!-Ammisi seria-Non me ne frega che cosa penseranno tutti! Mia sorella ormai ti ha visto!- lo sentì sobbalzare a quella dichiarazione.

-Mi dispiace…-

-Non è colpa tua!-Alzai una mano a stropicciargli i capelli.-E non pensarlo…-Gli regalai un sorriso.-E ti ringrazio per avermi portata a letto l’ altra sera…-

-è stato difficile-Sospirò serio-Non sembra ma pesi…-Quella stessa mattina si beccò un altro pugno.-Comunque…che dobbiamo dire a tua sorella?- Ecco che arrivava la parte difficile…

-Dunque…-Arrossii-Ha ipotizzato che tu …-Lo indicai-Sei…il mio fidanzato-Studiai le sue reazioni ma rimase neutrale a quella notizia.

-Solo perché dormiamo nel solito letto!?-

-Bhe a dire la verità, ieri cercavo di svegliarti e entrando ci ha visti così!-Lo feci sdraiare e imbarazzata, ripetei il gesto equivoco che aveva segnato la mia condanna.

-In effetti-Mormorò compiaciuto prendendomi d’un tratto i fianchi. parecchio equivoco!-Ridacchiò-Volevi abusare di me mentre non ero cosciente!?- Rimasi a bocca aperta e per ribattere mi abbassai con il busto.

-Scemo! Come ti viene in mente!?-

-Spero che adesso-La porta anche quella mattina si aprì d’incanto da sola-Il tuo amico stia ben…-Per l’ ennesima volta, mia sorella era entrata senza bussare e per la seconda volta, mi aveva visto a cavalcioni su di lui…

Senza speranza, mi portai una mano a schiaffarmi la fronte.

La porta venne richiusa immediatamente e la sua voce, ci giunse soave alle orecchie.

-Ma dico io!? Dopo il lupo adesso Nami ha una predilezione per i cavalli!?-

-Mi ha dato della stallone!-Si piegò in due Zoro facendomi cascare da un lato del letto…

Anche quella mattinata sarebbe stata dura…Per mia fortuna, l’indomani se ne sarebbe tornata a casa!

 

-Continua-

 

 

 

 

Non so quanto ci ho messo e chiedo perdono!

Ringrazio chi continua a seguirmi e a recensire e in più, a

 mettere questa fic tra i preferiti-seguite-ricordate!

Grazie mille ^_^

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Capitolo 18
*** -L'approvazione- ***



-L’ approvazione -




-Fingiti il mio ragazzo!-Lo avvisai prima di scendere.-Ci siamo capiti!?-

-Quanto urli!-Sbuffò chiudendo gli occhi e attaccandosi con la schiena alla parete.-Ho capito la situazione e ho capito cosa pensa tua sorella…-

Sospirai, non mi piaceva per niente quella situazione. Adoravo mia sorella, non c’era alcun dubbio, ma averla in casa per più giorni…era massacrante! Sia a livello fisico che a quello mentale!

Soprattutto quest’ ultimo.

-Molto bene allora!-Allungai una mano verso la maniglia ma venne presa tra quelle di Zoro. Lo fissai non capendolo rimanendo però in silenzio.

-Tu lo hai capito?-

-Cosa?-Si portò la mia mano alla bocca e me la baciò. Da molle, la mia presa divenne dura e gli mollai un cazzotto in faccia.-SEI SCEMO!?-

-è impossibile allora!- Per poco le braccia non mi si staccarono. Cosa voleva dire?

-Non ti capisco!-

-Lo so che non capisci-Mi afferrò sotto le gambe e con l’altra mano, mi tenne la schiena. Con una grazia degna del principe azzurro, mi gettò sul letto e con eleganza si sistemò sopra di me.

-Che stai facendo?!-Mormorai schiacciata dal suo peso. Portai in alto le braccia per poterlo allontanare da me-Zoro!-

-Nojiko non ci cascherà mai!-Mi avvisò.

-Vale la pena provare!-

-Tu non ti sai comportare da fidanzata!-Mi offese questa sua considerazione di me! A differenza sua, io ero stata fidanzata! Con un imbecille ammaestratore di piccioni, ma si! Lo ero!

-Ha parlato il Casanova…-

-Sto solo dicendo-Si fece più vicino a me con il volto-Che se dobbiamo fingere mia cara-il mio naso sfiorò il suo-Io so comportarmi da fidanzato…mentre tu, ti esprimi solo a pugni!-

-Mi stai troppo vicino!-Mi difesi.

-Dobbiamo esserlo!-Mi riprese.-Merda Nami! Lo capisci! Dobbiamo fare cose…-Spostò lo sguardo da me e si alzò con la schiena.

-Quali cose!?-Lo afferrai per la camicia che gli avevo fatto indossare-Stai pensando a sconcezze vero!?-

-Sto pensando-Mi afferrò a mia volta il maglione-A cazzate da fidanzatini, quali baci, coccole, abbracci e altre cose diabetiche…-Non volevo baciarlo…e nemmeno coccolarlo!

Un conto era se la cosa veniva spontanea…un'altra era forzata.

E a me non piaceva!

-Non voglio farlo!-Lo liberai mettendo su il broncio.-Non voglio baciarti!-

-Bugiarda!-

-Osi darmi della bugiarda!?-Scattai su come una molla.

-Non sai baciare!-Rimasi a bocca aperta.

-Tu non sai baciare!-

-No-Ghignò mordendosi un labbro malandrino-Tu…-Alzò in alto le sopracciglia fissandomi con fare quasi selvaggio.-Non dire di no, lo abbiamo fatto e lo so-

-Suona male!-Mi alzai in piedi.-MOLTO MALE!-

-Ma è così!-Lo superai e nuovamente, venni fermata.-Decidi Nami-Mi mormorò suadente ad un orecchio mentre ero imprigionata dalle sue mani.-Se vuoi torno lupo…-

-No!-

-è una scelta-Disse giocoso facendomi appoggiare le mani contro la porta.-cosa scegli?-Sentì le sue labbra assaporare il mio collo.

-Sfibrante!-Sibilai girandomi di lato-Sei sfibrante-

-e tu sei troppo tesa-Si tolse da dietro di me e mi aprì la porta.-Prima le signore-Finse un inchino.

-Va al diavolo!-Lo maledì.



-Un altro po’ di carne Zoro?-Nojiko sembrava cambiata radicalmente…

-Grazie Nojiko-chan-Sorrise lui allungano il piatto. Dopo che due belle fette furono depositate, riprese coltello e forchetta e riprese a mangiare.

-Che è sto “chan”-Lo fissai storto non gradendo quelle specie di advance che stava facendo a mia sorella.

-Sei gelosa?-Mi fissò malandrino facendo un espressione da cucciolo bastonato.

-NO!-urlai riprendendo a mangiare.

-Sei vuoi chiamo anche te con qualche suffisso…-Assottigliò lo sguardo preparandosi a qualche cavolata.-Ma credevo che micetta ti piacesse…-Soffocai quando sentì la sua scemenza. Ace caritatevole mi abbozzò delle pacche sulla schiena e afferrai velocemente il bicchiere.

-Adesso capisco perché hai chiamato il tuo lupo Zoro, Nami-Nojiko si pulì la bocca-Hanno la stessa espressione dolce…- Espressione dolce quella? Ma lo aveva visto!? Stava diventando insopportabile…In più non si era messa a rompermi su: come la chiamava lei, “la fissa del nome Zoro”…bha! Forse era troppo presa nell’ avere il cervello in pappa…

-Hai sentito?-Ripetè soddisfatto-Mi ritiene dolce-

-Sei fastidioso- mostrai i denti-e ruffiano!-Una lampadina mi si accese-Proprio come il mio lupetto…ruffiani uguali!-

-Dove vi siete conosciuti?-Domandò Ace facendomi perdere dei battiti…ok che aveva capito che Zoro era un licantropo…ok che ci aveva aiutato ieri…MA COSì NON AIUTAVA ME!-

-Ci siamo conosciuti qualche mese fa in un locale-La voce di Zoro mi fece riscuotere.-Lei si era appena trasferita e non conosceva molto bene la zona-Sorrise-dato che io abito qui da anni, gli ho indicato i vari negozi e servizi in zona-Spalancai la bocca. Aveva un espressione distesa e sorrideva benevolo a mia sorella ed Ace che come polli, ascoltavano felici.

Cavolo! Era bravo a raccontare bugie!

-Alla fine, ci siamo ricontarti per caso e mi ha invitato a mangiare una pizza per sdebitarsi-Ridacchiò adagiandosi per bene sulla sedia-Poi le cose sono venute da sole…-

-Ohh-Nojiko lo fissava in piena crisi mistica-Sembra la trama di un film…-Fissai Zoro e lo trovai a sorridermi. Ora che ci pensavo…era la trama di un film! Un film di bassa categoria che guardavo assieme a lui qualche settimana prima che i due ospiti arrivassero.

Ecco perché…

-Sei fortunata Nami-Mi sorrise lei-Scusa Zoro-Chinò il capo-Mi ero fatta un impressione del tutto sbagliata di te…-Che impressione!? Quella del maiale che dorme per giorni e che vive a sbaffo?

Non ci era poi andata molto lontana…

-Non preoccuparti!-Io mi preoccupavo…

-Stasera-Ace si alzò da tavola e si allontanò, per poi tornare con un volantino-Ho visto che in città fanno una specie di festa-Me lo passò e lessi ad alta voce.

-Festa di inizio inverno?-Aggrottai la fronte-Cibo, bevande e balli…venite!-Anche no!

-Che magnifica idea!-Si illuminò Nojiko.-Ci andiamo?-

-Ecco…-Abbassai il volto. Sinceramente, non volevo andarci…non mi piaceva danzare e non mi piaceva nemmeno andare a prendere freddo! Io ero una giornalista-scrittrice…non un cubetto di ghiaccio per la miseria!

-Che idea grandiosa!-Mormorò felice l’idiota accanto a me. Lo avrei ammazzato al piano di sopra…sicuramente l’avrebbe pagata cara!



-Scemo!-Gli rifilai un pugno nello stomaco.-Ma che ti dice il cervello!?-Sicuramente nulla, perché se gli suggeriva qualcosa, non si sarebbe scavato la fossa.

-Cosa non va scusa!?-Si stravaccò per bene sul divano. Ace e Nojiko nel pomeriggio erano andati in paese a prendere souvenir e accessori per la serata…

-Cosa non va!?-Mi portai le mani ai capelli-Io odio ballare!-esplosi-Non so ballare, odio ballare e odio i posti affollati!-

-Quanta disperazione vedo nei tuoi occhi-Mi sfottè portandosi una mano alla fronte.

-Stronzo!-Lo offesi e girai le spalle cercando qualcosa da poter distruggere.

-Non c’è nulla di male!-lo sentì arrivarmi alle spalle e mi voltai verso di lui.-e poi, è l’ultimo giorno che potrai stare con loro…-

-Questo è vero…-

-Chissà quando li rivedrai…-Doppiamente vero. Sarei tornata a vivere sola…con lui. Alzai lo sguardo e lo osservai sorridermi. Mi si fece vicino e mi prese le mani.

-Questa va qua-me la posò sopra la sua spalla.-E questa qua-Strinse la presa delle nostre mani.

Dopo avermi posato una sua mano su un fianco, cominciò ad ondeggiare per la stanza con me attaccata.

-Ah!-sospirai fissandomi i piedi-No!-

-Non li guardare-Mi suggerì-seguimi-

-Ti pesto i piedi…-

-Fa lo stesso-Sorrise.

-Potrei cascarti addosso-Ipotizzai preoccupata fermandomi-o amputarti una gamba…-

-Caspita!-Rise di me riprendendo a muoversi.-Sei pericolosa-

-Ora no-Lo avvisai-Ma se devo mettermi i tacchi…-Quelli si che erano pericolosi.

-Non avevo valutato questo fattore-

-Lo so!-Annuì cercando di seguirlo.

-Devi essere rilassata-Mi fece avvicinare di più al suo petto, tanto che ci posai sopra la testa.-non tesa come un albero rinsecchito!-

-Mi stai offendendo!?-

-Ti sto aiutando!- Era vero…chiusi gli occhi arrendendomi e mi lasciai cullare.

-Ecco così…-Accelerò il passo-Umh…forse se non vedi te la cavi meglio!-Aprii di scatto gli occhi e lo fulminai.

-Non sei spiritoso!-

-Però ti sei mossa…-Odiavo quando aveva ragione!

-Ace-Cercai comunque di parlare di cose serie-è strano-Si fermò e sciolse la presa tra di noi.

-Che vuoi dire?-Mi strinsi nelle spalle e mi circondai le braccia con le mani.

-Ha detto una cosa strana…-Cercai di ricordarmela-“ Ormai mi è rimasto talmente poco…”-Rimasi in silenzio e scossi il capo non capendoci.-Ti dice niente?-

-No-Ammise-Nulla di buono però…-Sospirai e mi portai una mano alla fronte. Era tutto così caotico…

-Sono le sei e mezzo-Avevo insegnato a Zoro la curiosa e utile l’arte di sapere l’ora-Non dovresti andare a prepararti?-

-Anche tu-Gli lanciai un occhiataccia nel caso volesse svignarsela.

-Prima le signore-Mi abbozzò un rozzo inchino.

-Ho da fare il bagno!-Gli spiegai-Ci impiegherò molto…-Gli indicai le scale-Per cui, faresti tu per primo!-Lo osservai inclinare la testa da un lato e con uno scatto, prendermi in braccio.

-Lo faremo insieme allora!-

-EH!?-

-Eccoci!-Alla porta, Nojiko ed Ace ci guardavano rapiti, con una mano vicino alle labbra e gli occhi colmi di amore.-Ohhh-

-NIENTE OHHH!-Gli ripresi scalciando-Mettimi giù!-

-Non è un problema se andiamo per primi a farci un bagno vero!?-Domandò Zoro e in sincronia i due smossero in segno positivo la via libera…

NO! Il bagno insieme NO!



-Continua-

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Capitolo 19
*** -Bagno- ***


-Bagno -


-Eccoci qua!-Mi depositò davanti alla vasca…No…Non volevo…!

Nei miei tanti viaggi mentali, dovuta alla mia lunga carriera di appassionata di telefilm, mi ero immaginata un bagno a due in un modo veramente romantico…e diverso!

La casa per primis…vuota da scocciatori o persone indiscrete…

La luce soffusa, le candele attorno alla vasca…che non avevano molto senso, perché con lo sciabordare si sarebbero spente, ma vabbè…come si dice? Piccolezze.

Una bella coppa di vino e l’uomo dei miei sogni, che dietro in ginocchioni sulle piastrelle risplendenti degne di quel genio di mastro lindo, mi massaggiava la schiena…e dopo, si accendevano i petardi!

-Allora, prima entro io-Si tolse la camicia e la depositò per terra-Poi entri tu e ci laviamo a vicenda, così facciamo prima!-

La sua logica era impeccabile, senza alcun dubbio, ma non aveva la mia più sentita approvazione. Quando rimase in mutande, accese la piccola stufina che si trovava alle mie spalle e fece scendere l’ acqua calda nella vasca. Non sentendo rumori da parte mia, si decise a voltarsi.

-Che stai aspettando!?-Un sorriso si formò sul mio volto e lo maledì mentalmente.

-Cosa ti fa pensare che io possa anzi, voglia entrare in quella vasca!?-Mi portai una mano al petto e sollevai un sopracciglio in modo strafottente.

-Non fare la piantagrane!-

-IL BAGNO CON TE NON LO FACCIO!-Protestai pestando i piedi-Non ho alcuna intenzione di farmi vedere nuda da te!- Come se non avesse già visto qualcosa…

Con passo lento, mi si avvicinò fino a sfiorarmi le braccia con il proprio petto. Protese le mani in avanti e con un movimento, mi tirò su il maglione. Spalancai la bocca quando lo vidi strapparsi davanti ai miei occhi. Senza parole e con gli occhi fuori dalle orbite, i resti andarono a far compagnia al pavimento.

-Hai una vaga idea…-Riottenni la parola quando le sue dannatissime mani si posarono sopra i miei fianchi.-Di quando l’abbia pagato quel maglione!?-

-Deve importarmi?-Storse un angolo della bocca apparendo malandrino.

-CERTO!-Chiusi le mani in dei pugni.-L’ho pagato cir…-Nuovamente mi fermai.-Che cosa fai!? Deficiente!!!-Urlai diventando rossa, quando quelle mani da lupo raggiunsero il mio reggiseno.-no!-Gli girai le spalle-NO! QUESTO NON ME LO ROMPI!-Scossi il capo-è di Victoria’s Secrets!-

Ah…mostra astuta! Distraendomi con l’ attentato al reggiseno, mi aveva calato i pantaloni.

Dio! Quanto era irritante!

-ORA BASTA!-Digrignai i denti-Se devo spogliarmi faccio da sola!-

-Alla buon ora!-Vidi una nuvola uscire dalle mie orecchie, forse mancava veramente poco a farmi andare in escandescenza e rimandarlo a calci in culo nel bosco.

Mi finì di svestire indugiando un po’ sull’intimo…

Dovevo dare retta a quel cretino e fare il bagno assieme a lui? Nudi? Mi portai le mani ai lati del volto e fantasticai con la mente…



-A te mia cara-Alzò in alto la coppa di vino pregiato-Brindo ai tuoi occhi-

-Uhh-Mormorai affascinata dall’ altro lato della vasca-Incantata…-Con estrema raffinatezza, sollevò il bicchiere facendolo tentennare con il mio, per poi portarselo elegante alle labbra.

Chiuse gli occhi e assaporò quel nettare. Imitai le sue mosse e infine, sentì l’ acqua smuoversi. Le candele attorno a noi, creavano un fantastico gioco di luci…

-Nami…-Mi chiamò dischiudendo in modo invitante le labbra-Ti voglio!-Arrossì per quella franchezza, per poi, accettare alzandomi in piedi per andare da lui. Con le mani esperte, accompagnò la mia discesa verso il suo bacino e i suoi occhi profondi brillavano come non mai al lume delle candele.





-UN FOGLIO!-Gridai riappropriandomi dei pantaloni e setacciando le tasche-Ho bisogno di un foglio! E anche una penna!-Merda! Con quell’ idea avrei prodotto un best-seller!
Ma le mie azioni furono limitate quando un braccio muscoloso mi afferrò per la vita, alzandomi da terra.
-Mettimi giù!-Strepitai mollando i jeans e venendo denudata delle mutandine. –ZORO!-
-E non urlare!-Mi riprese facendomi scattare il gancetto del reggiseno. Fremetti al contatto dei miei seni contro la sua schiena.
Accontentò il mio desiderio solo quando entrambi, entrammo in acqua…e io ero sopra le sue ginocchia…e non solo!
-CAZZO!-Gridai per l’ ennesima volta quella sera, alzandomi in piedi cercando di scappare.
Cosa che mi fu negata dato che con velocità, mi riagguantò e mi fece nuovamente sedere.
-Quando la smetterai di agitarti-Borbottò infastidito dal quel mio comportamento-Penso che ti lascerò andare-Le mani di lui tornarono alla carica, arpionandomi la vita e fermandomi le braccia.
Mentre parlava, percepivo dietro di me il suo fiato caldo e la sua voce che proveniva potente dal petto dietro di me, rimbombava e mi lasciava come intontita.
Chiusi gli occhi e cercai quindi di rilassarmi.
Non era male infondo…La pelle di Zoro al contatto con la mia era una sensazione veramente strana.
-Ti sei calmata?-Domandò poco dopo e continuando a rilassarmi, annuii.-Bene-Mi liberò e vedendo che non accennavo a muovermi, sorrise soddisfatto.-Non capisco perché ti agiti così tanto!-Tornò a parlarmi trafficando con i vari prodotti per lavarsi.
-Voglio porti un indovinello-Lo sfidai e sospirai quando percepì le sue mani spalmarmi sulla schiena il sapone.
-Forza-
-Cosa fanno un uomo e una donna in una vasca?-
-Giocano al trenino-Suggerì ridacchiando e portando le mani a massaggiarmi il collo-Io faccio il trenino…tu la galleria-Rimasi paralizzata. Mi sarei aspettata qualunque risposta, ma non certo così sconcia.
-BRUTTO DEFICIENTE-Mi Scansai da lui che rideva come un ossesso.-Ma allora le sai queste cose!-
-Ho fatto sesso se te lo chiedi…-Alzò soddisfatto un sopracciglio - Ho più anni di te e so anche più cose!-Si portò le mani dietro la testa rilassandosi.-Come la mettiamo?-
La mettiamo che ero sul punto di ucciderlo. Non me lo immaginavo certamente casto e puro, ma aveva sul volto stampato la parola “istigo dolcezza”. Non “istigo sesso…”anche se si…lo istigava in quel momento.
-La mettiamo che sei uno scemo!-Gli ringhiai girandomi di spalle e allungandomi ad afferrare l’ asciugamano. Merda…le mie braccia erano corte…
Smisi di respirare quando mi ritrovai intrappolata tra il suo petto e la vasca. Girai il volto per vederlo allungare un braccio e afferrare l’oggetto dei miei pensieri.
-Volevi questo?-Sventolò davanti a me l’asciugamano. Strinsi le labbra e assottigliai gli occhi. Con una mano mi coprivo i seni e con l’altra, cercai di afferrarlo. –Oph!-Lo tolse prima di poterlo prendere.
-Stronzo!-Sibilai e l’ osservai gettarlo all’altro lato della stanza. Il significato era chiaro: fa il bagno con me e sta buona.
Stringendomi nelle spalle, affondai fino ad avere l’acqua all’altezza del naso.
-Non voglio farti nulla-Tornò a rilassarsi contro i bordi.
-Balle!-
-Voglio solo rilassarmi assieme a te-Sbuffò quando vide la mia espressione piatta.-Se avessi voluto approfittare di te, l’avrei fatto molto tempo prima-
-No che non l’avresti fatto!-Alzai la testa.-Ti avrei riempito di pugni!-
-Scommettiamo!?-Il tono che usò mi fece venire i brividi fino al collo. Si alzò in piedi, ergendosi fiero davanti a me.-Posso fare qualsiasi cosa Nami-Spalancai la bocca per quello spettacolo, era così maestoso! Con quel fisico che si ritrovava, le gocce d’acqua che scendevano lente dal suo corpo …e i gioielli di famiglia così in bella mostra! Non dubitavo che poteva fare qualsiasi cosa…almeno non in quel momento!-Non dubitarne!- Restavo in silenzio…l’unica cosa di cui dubitavo, era del mio auto-controllo! Inarcò un sopracciglio e si dipinse sul volto un sorriso veramente sexy…-Ah si?-Mi tappai la bocca. Allora avevo realmente detto quello che avevo pensato!
-Hai paura per caso?-Si mise a gattoni e si avvicinò a me. Con una mano, mi accarezzò lento una guancia e sentì un calore infuocato nel bassoventre. No…non era paura. Sicuramente no!
-N-no…-Ingoiai a fatica. Si avvicinò con il volto al mio orecchio e chiusi gli occhi.
-E allora fidati…-Si ritrasse e prese nuovamente il sapone.-Dammi un braccio-Titubante, allungai una mano e quando l’artigliò fece passare la spugnetta sopra la mia pelle.
-Ho una cosa da dirti-Mi disse poco dopo continuando a sfregare la mia pelle.
-Che cosa?-Alzò gli occhi verso di me e capii che il tempo degli scherzi era finito.
-Devo prendere delle cose-Mi fece segno di girarmi. Ubbidì e gli diedi le spalle.
-Cose? Dove? Qua in casa?-Girai la testa e mi fece un cenno negativo.-Le dobbiamo comprare?-
-Sai vero, che abitavo nel bosco?-Ci riflettei e poi, feci segno di un si.- All’interno del bosco, c’è casa mia…-
-Non vivevi all’aperto?-
-Solo quando ero nel periodo della trasformazione- Un flashback mi venne alla mente…Ricordai la sera in cui mi salvò…e il giorno dopo quando lo trovai fuori a dormire.
-Che cose devi prendere?-Tornai a chiedergli. Sentì le sue mani che morbide, massaggiavano la mia schiena.
-Tutto quello che può servire a te-A me?-Devo tornarci prima che demoliscano ogni cosa-
-Demolire!?-Nel bosco...?
-è da anni che cercando di prendere quel luogo…-Spiegò.-Sono stanco di stare a fare la guardia ad un luogo ormai morto…-Mi voltai fissandolo in volto.
-C’è qualcosa di valore?-
-Può essere-Annuì-I miei erano ricchi-La mia espressione cambiò radicalmente.
-ERI RICCO!?-Mi spaventai allontanandomi da lui.
-Si-Mi confermò-Ma non ho mai vissuto appieno dei privilegi del denaro-Sospirò-Avevo solo cinque anni…- Gettò nell’acqua la spugna.-Perciò, prendiamo tutto quello che può essere di valore e ti può tornare utile…-


-Ce ne avete messo di tempo!-Borbottò Nojiko osservandoci andare verso la camera.
-Ci eravamo persi nel bagno rilassante-Spiegò Zoro sorridendo ed esortandomi ad andare nella stanza. Io ero avvolta dal mio accappatoio e lui da un semplice asciugamano in vita.
-Il bagno è tutto vostro!-
-Allora ci facciamo una bella doccia!-Propose Ace porgendogli l’asciugamano.
-Una cosa veloce però-Acconsentì entrando per prima.
Vedendoli sparire, chiusi la porta e cercai nell’armadio qualcosa da mettermi.
-Dici che farà freddo?-Domandai a Zoro che già si infilava mutande e pantaloni.
-Caldo non di certo-Sbuffò-Freddolosa come sei…-
-Bene-Chiusi un anta-Niente gonna-
-EH!?-Comparve alle mie spalle facendomi sussultare.-Come niente gonna!-
-Se fa freddo, perché dovrei mettermela?-Ignorando le mie proteste, aprì l’armadio e frugò all’interno.-Questa-Tirò fuori una bella gonna nera che mi arrivava fino ai polpacci.
-No!-Presi dei pantaloni di jeans-Mi metto questi!-Li indicai-Fa freddo e non voglio gelarmi il culo!-
-Non sei per niente sexy in quel modo!-Il suo volto parve disgustarsi.
-Non devo esserlo!-Mi tolsi dai capelli l’asciugamano e li liberai.-Maglione, cappotto e sciarpa!-
-Bha!-Agitò una mano non approvando la mia scelta. Io odiavo il freddo! Da sempre!
Sapevo di non risultare elegante vestita normalmente…ma non volevo morire assiderata!




-Continua-


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Capitolo 20
*** -Bad Memories- ***



-Bad Memories -





-Fantastico!-No…non era fantastico! Per niente! Non sopportavo molto la folla che si accalcava e ti costringeva a camminare in stile processione. Non sopportavo quel cavolo di freddo che era sceso in città e soprattutto, non sopportavo i buffet all’ aperto.

-è meraviglioso!-Continuò Nojiko guardandosi continuamente intorno con aria sognante.-Guarda che belle illuminarie!-Alzai lo sguardo e corrucciai la fronte. Era un semplice fiocco di neve…-Adoro le feste!-

-La città è viva!-Esclamò Ace avanzando davanti a me e a Zoro.-Tutti i negozi sono aperti!-

-Cerchiamo delle patate dolci!-Propose mia sorella prendendolo a braccetto e svanendo tra la calca. Io sospirai e fissai Zoro che in silenzio osservava tutto.

Aveva sul volto un espressione molto sorpresa, come quella di un bambino che scopre il mondo…

-A te piace?-Domandai facendolo riscuotere.

-La festa?-Mi vide annuire-Troppa gente forse…-Il mio stesso pensiero. La musica partiva dal centro città e si spargeva per la grande piazza e per le strade. Era allegra ma io al momento non condividevo. Ripensavo a Zoro…a quello che mi aveva detto.

Chissà cosa avrei trovato andando con lui in quella vecchia casa…Non capivo però perché volesse separarsene e abbandonarla. Non che mi desse fastidio la sua scelta di rimanere da me, ci mancherebbe è solo…perché solo ora?

-Sei pensierosa…-Notò riprendendo a camminare.

-Umh…-risposi mollemente fissando la strada. Non volevo rovinargli il divertimento e sicuramente, il ruolo di guastafeste non mi andava.

-Vuoi mangiare qualcosa?-Propose facendomi pensare e scacciare gli altri pensieri.

-Hai già fame?-

-Tu no?-Lui aveva sempre fame…

-Un po’…-Ammisi fermandomi.-Ma Nojiko ed Ace…-

-Lasciali andare…-propose sorridendomi-semmai li ripeschiamo più avanti…-Non era male come idea. Incrociai le braccia al petto in modo da riscaldarmi un po’ e ripresi a camminare.

-I locali saranno strapieni…-

-Sul biglietto c’era scritto: “bibite e cibo gratis”- Mi ricordò facendomi rabbrividire.

-No grazie…-

-Perché no?-Odiavo la calca e le persone che morte di fame, si servivano come dei disperati…

-Andiamo altrove-lo tirai per la manica del cappotto e facendo spallucce, mi seguì. Ci fermammo ad un chiosco dove vendevano panini caldi e bibite. Per fortuna, trovammo un posto.

-Non male…-Esaminò il cibo mandando giù un boccone. Io lenta e sbuffante, bevevo dalla cannuccia un buon the. –Vuoi assaggiare?-Domandò avvinandomi al viso una patatina.

-No grazie-scossi il volto e fissai fuori. Il chiosco era chiuso da una specie di parete di plastica, come quelli dei vagoncini che si spostano in continuazione. Goccioline di condensa scendevano lungo le pareti e non mi facilitavano però la vista.

-Tra poco è natale-Osservò di punto in bianco Zoro.

-Già-Abbassai lo sguardo fissando il tavolo. Non festeggiavo natale dalla morte della mamma. Ormai per me non aveva più significato quella festa.

-Ho pochi ricordi del natale…-Spiegò Zoro mordicchiando il panino che teneva in mano.-Ricordo che un anno ricevetti una macchinina…-

-Ti piaceva?-Alzò in alto un sopracciglio.

-No-Alzò le spalle-Ma non l’ho mai detto…-Sorrise quasi intenerito da quei ricordi.

Mi perdetti per qualche attimo a guardarlo con le ciglia basse e l’attenzione spostata altrove.

Anche per lui era stata dura senza genitori…una guida…

Il panino cadde sul tavolo con un tonfo ovattato dalla carta e fissai meravigliata e sbigottita al tempo stesso l’espressione impaurita di Zoro.

Aveva le pupille fini come capocchie di spillo…tremava e gli occhi gli erano diventati lucidi.

-Zoro?-Lo chiamai spaventata non capendo che cosa gli stesse prendendo. Avvicinai una mano alle sue, lasciate nella solita presa di come prima teneva quel dannato panino e ne strinsi una.

-Zoro!-Lo richiamai con più forza, inghiottendo a fatica e osservandolo corrodersi dalla paura.-Insomma Zoro!-Mi alzai dalla sedia e mi misi accanto a lui.-Che ti è preso!?-Non mi rispose subito. Si alzò in piedi e silenzioso, mi prese per mano uscendo con cautela da quel luogo.

Nuovamente fuori al freddo, fissava impaurito la folla attorno a noi. Aveva intercettato qualcosa.

Qualcosa che lo spaventava a tal punto? Nuovamente si fece teso e impaurito, si voltò fissando l’enorme via che portava alla piazza.

-A…andiamo via-Mi pregò con la voce che gli tremava.-Nami andiamo via!-Annuì, facendogli capire che avevo recepito il messaggio e prendendomi per mano, mi strattonò lungo una via piena di gente. Con forza ma a passo sostenuto, si faceva largo tra la folla, guardandosi sempre con cautela attorno, per non imbattersi in qualunque cosa avesse captato.

Dopo pochi minuti, ci nascondemmo dentro una via nascosta dall’oscurità. Nessuno passava per quella strada e nessuno sembrava realmente notarla.

-Chi c’è?-Domandai infine con il cuore che palpitava dallo spavento. Zoro sembrava non essersi ripreso…anzi, era diventato bianco come un lenzuolo…la cosa mi spaventava.

-Siamo in pericolo?-Provai di nuovo e quando lo vidi fare un cenno negativo, mi rilassai.

Nuovamente, i sensi di Zoro tornarono attivi e con una mossa, mi appiccicò la muro. Il suo peso a far pressione su di me, il volto nascosto tra i miei capelli e la mia spalla. Tremava…

-Kumachi!-Una voce stridula si fece largo in quel vicolo. Rimasi in silenzio stringendo a me Zoro.-Quante volte te lo devo dire!?-Urlò sbattendo a terra i piedi-Pretendo che tu stia dietro di me e che mi tenga sempre aperto l’ombrello!-Lo fulminò con lo sguardo.-QUANTE VOLTE DEVO DIRTELO?- Gettai un occhiata verso la fonte di quel tormento e osservai una donna accompagnata da un uomo, camminare non poco distanti da noi ma rigando a dritto.

-Muoviti!-Urlò di nuovo attirando un poco l’attenzione su di se. Capelli rosa…trucco pesante ed un vestiario alquanto stravagante…ma non me ne fregava su come fosse fisicamente…

-P…-Cercò di parlare Zoro.

-Come?-Bisbigliai.

-P…Perona-Sospirò pesantemente-è il suo fottutissimo nome…-Significava forse che la conosceva?

Strinsi a me più forte che potevo le spalle di Zoro. In quel vicolo, nascosti così, sembravamo una coppia intenta a scambiarsi qualche carinerie in privato.

Con sguardo attento, non la perdetti di vista e finchè non fu del tutto fuori dalla mia visuale non mossi un muscolo.

-è andata-Gli sussurrai all’orecchio in modo da farlo smuovere.

-Non è andata-Mi corresse respirando a fatica-è qui nei dintorni…la sento…-Serrò gli occhi-Merda come ho fatto a non accorgermene!-Non riuscivo a capirlo…diceva che non era pericolosa...

-Vuoi andare a casa?-Domandai allontanandolo da me e fissandolo negli occhi. Li trovai rigati di lacrime…Avvertì una morsa nel petto a quella visione…Senza che mi desse nessuna conferma, afferrai il cellulare e chiamai Ace e Nojiko.




-Vuoi qualcosa di caldo?-La serata era finita per noi. Mia sorella invece, dopo che gli avevo spiegato che Zoro non stava molto bene, era rimasta alla festa.

Un Taxi ci aveva riaccompagnato a casa.

-No-Mi rispose raggomitolato su se stesso sul pavimento.

Si era trasformato in licantropo qualche minuto prima e aveva smesso di parlare.

Chi era Perona?

Mi misi a sedere sul divano e concentrai i miei pensieri su di lei.

Zoro ne aveva paura…

Era sua nemica?

Spostai lo sguardo sulla sua pelliccia e che si abbassava e si rialzava in modo incostante.

Terrorizzato.

Nemmeno contro Kidd aveva reagito così.

Avevano fatto esperimenti su di lui e infine, era scappato dall’organizzazione…

Ma lei…che ruolo aveva?



Passarono quasi due ore prima che decidesse di tornare umano.

Nudo, sudato e gli occhi spenti.

Non era un bello spettacolo nonostante apprezzassi le sue doti fisiche.

Mi chinai accanto a lui e gli sfiorai una spalla.

-Hai bisogno di qualcosa?-Volevo essergli d’aiuto. Lo osservai aprire le labbra e richiuderle poco dopo…

-Mi piacerebbe dimenticare…-Si girò su un fianco.-Dimenticare ogni cosa…-Inspirai a fondo e mi sdraiai accanto a lui.

-Non si può cancellare il passato-Era una cosa che mi era stata detta un sacco di volte.

-Vero-Chiuse gli occhi e sbuffò.

-Ma si può condividerne il peso con qualcuno…-Aprì di scatto gli occhi, quasi incredulo delle mie parole. Si calmò immediatamente però.

-Sai già abbastanza cose su di me…-

-Poco e niente-

-è quanto basta…-

-Zoro…-Allungai una mano e gli accarezzai il volto. Tremò. Un ulteriore lacrima cadde dai suoi occhi.

-Sono stato uno schiavo Nami…-Mi persi nei suoi occhi-Un essere senza volontà…-


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Capitolo 21
*** -Presents- ***


-Presents -



-Siamo stati benissimo!-Nojiko mi sorrise prendendomi le mani e dandomi due baciotti sulle guance- Qualche cosa ci si poteva risparmiare…- Alluse alle mie fantomatiche cavalcate con Zoro che solo lei aveva e credeva di aver visto-…Ma mi sono divertita!-Mi abbracciò facendomi quasi mozzare il respiro. Stessa cosa fece Ace, sorridendomi amichevolmente e battendomi una pacca sulla spalla.

-Era da tanto che non mi rilassavo così!-Sospirò sfilandosi dalle tasche le chiavi della macchina.-Attendo la prossima “riunione di famiglia”-Ridacchiò e facendo un saluto del capo in direzione di Zoro, cominciò a portare i bagagli in macchina.

-Zoro-Nojiko andò ad abbracciare anche lui-Mi dispiace che tu sia stato così male!-

-Non fa niente-La rassicurò ricambiando.

-Mi raccomando-Si sporse verso il suo orecchio-Tieni d’occhio Nami!-

-So cavarmela da sola!-Incrociai le braccia al petto e scossi divertita la testa.

-Oh certo-Mi sfidò indicando poi la casetta qualche metro più in là-Voglio vedere come farai quando Sanji verrà ad abitare qua!-La mia bocca si spalancò fino a toccare terra. Lo avevo praticamente rimosso…-Buona fortuna!-Ridacchiò girandomi le spalle-Ah…-Si fermò e con uno sguardo languido e triste, mi augurò qualcosa che non sentivo da tempo-Buon natale!-




-Non festeggi il Natale?-Mi domandò Zoro a sedere con me sul divano. Ieri sera infine, non mi aveva detto altro. Non lo sforzai a parlare, perché sicuramente non era un argomento facile per lui.

-No…-Risposi appoggiando la testa sulla sua spalla.-Non lo faccio da anni-

-Come mai?-Non sapeva nulla lui…Era giusto rovinargli il Natale? Vedevo i suoi occhi accendersi…

-Sono sempre stata impegnata con il lavoro-Mentì sorridendogli in modo però credibile-E poi ero sola…-Chinai il capo, nascondendomi dal suo sguardo-Era un po’…come dire…imbarazzante,inutile…-Non gli stavo mentendo a pensarci bene…era esattamente quello che facevo ogni anno. Cercavo straordinari di lavoro e mi assopivo in modo da non sentire lo scorrere del tempo. Funzionava.

-E tua sorella?-Mi strinsi nelle spalle.

-In vacanza con Ace-Molte volte mi aveva invitato da lei…ma io rifiutavo.-Non volevo essere il terzo incomodo…-

-E il tuo ex?-Inarcai un sopracciglio.

-Altrove-Tagliai corto. Non volevo parlare di lui. Non aveva senso e poi, pian piano il suo ricordo svaniva. Bhe, meglio così.

-Capisco-Si limitò a dire passandomi un braccio attorno alla vita. Ora che la casa era nuovamente libera, potevamo tirare un sospiro di sollievo. Chiusi gli occhi e mi rilassai contro di lui. Era caldo Zoro e stargli accanto mi lasciava una sensazione di benessere.

-Che ne dici…-Parlò facendomi aprire un occhio-Se…-La sua voce tremò dall’emozione-Se lo festeggiamo insieme?-Spalancai anche l’altro occhio e lo fissai interdetta.

-Insieme?-Ripetei come un idiota.

-Si-Sorrise preso dall’entusiasmo.-è un opportunità per te no?-Abbassò lo sguardo-Per…entrambi-Si corresse aspettandosi una risposta…



-Credo di averlo visto qua-Tossì quando l’aria umida, fredda e polverosa della soffitta mi arrivò alle narici.

-Dici sul serio?-Non avevo buttato niente, per cui, tutti gli addobbi e soprattutto, il finto albero di natale erano ancora lì dove li aveva lasciati mia nonna.

-Si!-Gli indicai una specie di bozzolo.-Credo che sia quello!-Mi sorpassò in quell’antro stretto e scoprì la stoffa che lo ricopriva. Sorrise vittorioso.



-Abbiamo tanti addobbi!-Notò dopo che aveva aperto tutti i rami.

-Si-Aprii le scatole e le osservai. Molte erano palline decorate e altri, erano personaggi in legno.-C’è l'imbarazzo della scelta.-

-Evvai!-Srotolò le barbe color oro, argento, rosso e verde.-Come sto?-Se li mise attorno al collo e cominciò a camminare come un divo.

-Oh mio Dio!-Mi portai una mano alla bocca-Assomigli a quel cretino della tv...-Ci pensai-Don Flamingo!-Ci arrivai.

-Sono figo eh?-Si fermò e se li tolse di dosso cominciando ad addobbare l’albero.

-Ah!-Lo fermai-Prima vanno le luci!-

-Oh!-Sembrava un bambino alla scoperta del mondo. Immaginai però, che erano anni che non vedeva un albero…-Funzionano?-Domandò prendendo in mano i fili.

-Non saprei-Gli indicai l’interruttore-Prova-Ubbidì e piano piano, provò tutte le luci che avevamo. Sorrise felice quando mi diede l’ok che erano tutte funzionanti. Mi sentì più leggera a quella visione. Mi voltai a fissare l’orologio e per poco non mi venne un mezzo infarto.

Oggi era il ventidue…e io non avevo nessun regalo per Zoro.

Mi misi le mani nei capelli e fissai la porta. Dovevo andare in città!

-Io-Parlai non sapendo bene cosa dirgli-Mi sono dimenticata di fare una commissione…-Inarcò un sopracciglio Zoro fermandosi nel suo lavoro-Facciamo così-Proposi prendendo il mio portatile e cercando su google un immagine del natale-Mentre io sono assente, tu continua a fare l’albero guarda-Cliccai su un immagine-Più o meno è così-

-Non lo facciamo insieme?-Sembrava deluso.

-Torno subito-Gli promisi abbozzando un sorriso-Se vuoi aspettami...magari dopo lo facciamo insieme-Aprì una busta-Magari comincia a posare il presepe…-

-Buona idea-Si avvicinò e prese in mano le statuine.-Allora a dopo-Alzò gli occhi verso di me mentre mi infilavo il giubbotto.

-A dopo-



Mi sentivo imbecille. Ultra imbecille!

Ero in città e non avevo la più pallida idea di cosa regalare a Zoro…

Fissai i vari negozi stracolmi di gente ma nulla mi veniva in mente.

Avrei potuto fargli dei vestiti…ma ne aveva anche troppi. Magari preferiva qualcosa di diverso…Però era anche vero che non potevo fargli dei giocattoli…

Inoltre era analfabeta…

Quindi, libri o quant’altro era escluso.

Però adorava mangiare…e bere. Sospirai presa dallo sconforto.

Cosa poteva piacere ad un licantropo!?

Mangiare, bere, dormire…e farlo…Arrossì a quel pensiero…

Mi schiaffeggiai le guance e ripresi a camminare. Passai altri dieci minuti a pensare ed infine mi arresi. Comprai carne e altri beni alimentari e tornai a casa.

Lo trovai a sistemare gli ultimi personaggi con un espressione veramente sognante.

-Eccomi-Lo avvertì facendolo voltare.

-Hai fatto presto-Annuì sconfitta.-Vieni-Mi prese dalle mani le buste della spesa e mi aiutò a riordinare tutto in credenza e in frigo.

L’unico regalo che mi era venuto in mente, lo tenevo nascosto nella tasca del giubbotto…

E nuovamente, mi sentivo scema!



-Mi piace-Ammise infine guardando la nostra opera d'arte a distanza. L'albero aveva varie tonalità di colore e le luci erano splendide. Mi persi nell'osservarlo e una strana sensazione invase il mio petto. Avevo quasi voglia di piangere ma mi trattenni, il melenso non mi si addiceva molto.

-Bene-Sorrisi fissandolo orgogliosa.-Manca solo la punta-Aprì varie scatoline e la trovai. Era bianca e oro e piena di brillantini. Mi avvicinai e mi allungai ma non riuscivo ad arrivarci. Sbuffai ed ero quasi intenzionata a prendere uno sgabello quando sentii le mani di Zoro afferrarmi per la vita e alzarmi da terra.

-Ci arrivi?-Mi domandò alle spalle sporgendo la testa per vedere. Annuii e finalmente, infilai la punta al suo posto.

-Ci sono riuscita-Esclamai vittoriosa come non mai. Con delicatezza, mi adagiò sul pavimento e mi sorrise.

-Siamo stati bravi-

-Anche di più-Mi allontanai e presi dalla credenza due bustine di cioccolato.-Meritiamo una ricompensa-



-Una poltrona per due...-Mormorai delusa alla vista del classico film di Natale. Lo avevo visto migliaia di volte e mi era venuto a noia.

-Lo guardiamo?-Domandò Zoro sorseggiando la tazza che avevo preparato.

-Naaa-Scossi il capo e presi il telecomando.-Non c'è niente...-

-Guardiamoci un film-Propose alzando le spalle.-Ne hai tanti no?-Non che non li volessi vedere...però erano cartoni animati...o film romantici e serie tv.

-Bho-Affondai contro il divano e poggiai la tazza sul tavolino di fronte a noi.

-Vai, vado a sceglierlo io questa volta-Mi imitò e scaldandosi le mani, sparì dalla mia vista. Mi fermai a riflettere spegnendo la tv. Sola...con un ragazzo...un bel ragazzo. Socchiusi gli occhi e mi lasciai scappare un sospiro deliziato.

Non avevo mai passato il natale con qualcuno, tanto meno con un uomo...Mi voltai a osservarlo e potei gustare quel panorama delizioso del suo sedere. Il telefono squillò strappandomi dai miei pensieri.

-Vado io-Mi tolsi di dosso le coperte e andai al ricevitore in cucina.-Pronto?-

-Nami-sannnn-Persi un battito...oh no. Spalancai gli occhi confusa. OH NO! Venni presa dal panico e...riagganciai.

-Chi era?-Zoro mi comparve alle spalle facendomi urlare. Il telefono squillò nuovamente e mi fissò perplesso.

-è...Sanji-Spiegai attaccando la mia testa alla parete: avevo voglia di disintegrarla a testate!

-Sanji-Ripetè annuendo e prendendo il ricevitore.-Pronto?-Spalancai la bocca e lo afferrai per un braccio.

-Chi parla?-Sentì la voce di Sanji perplessa. Oddio. Cominciai a sudare freddo e mi attaccai al braccio di Zoro letteralmente.

-Zoro Roronoa-Si presentò con una nota acida nella voce.-E tu chi sei?-

-Non ti conosco-Protestò-Io sto cercando Nami-

-Nami non può venire al momento-Mi circondò con un braccio la schiena in modo da farmi posare la testa contro il suo petto.

-Prima mi ha risposto-

-è stato un errore-Giocò malandrino socchiudendo gli occhi.-Cosa vuoi?-

-Te l'ho gia detto-Sbraitò-Cerco Nami-Imprecò per qualche istante e poi, si riscosse-Ma tu chi diavolo sei?-Sentì un brivido freddo attraversarmi la schiena. Era il segnale d'inizio della guerra.

-Il suo ragazzo-



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Capitolo 22
*** -Xmas - ***


-Xmas -



-COSA!?-Mi sarei ricordata per anni di quel verso. Era stridulo e misto tra sorpresa e disperazione.

-Sei sordo per caso?-Borbottò Zoro continuando ad accarezzarmi la schiena.-Sono il suo ragazzo-Ribadì.

-Non è possibile!-Esclamò colmo di rabbia-Nami è single-

-Aggiornati-Mi fece vedere la copertina del dvd e inarcai un sopracciglio. Voleva vedere Bambi!?

-Noo!-Sibilai sottovoce e lui sbuffò.

-Insomma che cosa vuoi seriamente!-

-Devo parlare con lei-

-Ho detto che impegnata-

-Ho bisogno di parlare con lei di cose importanti-Continuò-Passamela subito-Sentì la mano di Zoro farsi più pesa sulla mia schiena e venni schiacciata contro il suo petto con maggiore forza. Alzai lo sguardo verso il suo volto e spalancai la bocca: i suoi denti erano acuminati e gli occhi stavano cambiando...Si stava...trasformando?

-Puoi riferirlo a me-Provò.

-è una questione solo tra me e lei-Il suo respiro stava diventando incostante.-Tu non centri niente-Cercai di convincerlo a passarmelo ma senza successo.

-Ho detto che non può-Serrò la mascella-Dillo a me o riattacco-Rimase in silenzio Sanji e poi, cedette.

-Dovrei stabilirmi verso inizio gennaio alla casa di Zeff-Zoro smise di muoversi-è tutto confermato, documenti etc-

-So quali sono le tue intenzioni-Lo ignorò pensando subito al peggio.

-Ma davvero?-Si finse divertito-E sentiamo- Gettai nuovamente uno sguardo al suo volto e fui accecata dai suoi occhi gialli...

-Tu non la toccherai...-Parlò con voce gutturale-NAMI è MIA!-Con una velocità impressionante, riattaccò il telefono alla ricevitore. Pensai si fosse rotto, ma appena sentì il suono del carica batteria, mi rilassai. Sentì la presa diventare più lenta e le braccia di Zoro lasciarmi.

-A...allora-Tentai di ritrovare la pace-Guardiamo questo DVD?-Presi Bambi.

-Umh-Schiuse gli occhi e li trovai ancora color dell'oro...I denti però erano apposto.

-Preparo i popcorn-Glielo misi in mano-Tu va a metterlo.-Annuendo e senza proferire parola andò verso la tv.



-Oddio-Mi soffiai il naso cercando di frenare le lacrime-La mamma-

-è...morta...-Borbottò Zoro rimanendo a bocca spalancata e in avanti con la schiena. Bambi nel frattempo, imperterrito e spaventato, chiamava la sua mamma.

-Diavolo-Biascicai-Ecco perchè non lo volevo vedere!-Mi passai il dorso della mano sugli occhi raccogliendo le lacrime.

-La mia seconda opzione era questo-Mi fece vedere la copertina li vicino...Dumbo. Di male in peggio.

-Quello ti traumatizzerebbe-Lo avvisai scuotendo il capo.-Oddai!-Biascicai-Che stronzi la Disney! Perchè lo continuano a far chiamare!?-

-è struggente...-Annuì e tornò a rilassarsi contro il divano.-Una volta nel mio branco era successo una cosa simile...-Mi voltai verso di lui e mi rilassai: era tornato normale.-Un cucciolo di lupo continuava a chiamare la sua mamma...ma i cacciatori...-Si fermò grattandosi la testa-Emh...lasciamo perdere.- Forse era il caso, la serata stava diventando una tragedia. Allungai la mano verso i popcorn e sospirai.

-Mi dispiace-Mormorò sorprendendomi.

-Per cosa?-Lo osservai mordersi il labbro inferiore e distogliere lo sguardo da me.

-Per averti definita mia...- Il mio cuore prese a tamburellare. Aveva usato “mia” e significava che gli appartenevo...la cosa mi dava un certo sollievo e potere.

-Fa niente-Gli sorrisi prendendogli la mano.-Però hai ragione-Tornò a fissarmi.-In un certo senso, ci apparteniamo-

-Ah...-Rimase imbambolato e riuscì a farmi una delle espressioni più dolci e vulnerabili mai viste. Se fossi stata un altra, lo avrei afferrato, stretto al petto e coccolato. Invece ero Nami e mi limitai ad arrossire.



-Cantiamo tutti insieme-Propose un uomo avvicinando il microfono alla bocca come se fosse un chupachups-Cantiamo la canzone dell'albero!-Un coro di proteste si formò alle sue spalle ma ignorandole cominciò a cantare lo stesso.

-Ohhh albero...ohhh albero...Risplendi nella notteeeeee-Vociò con una voce stridula.

-Ohhh albero...ohhh albero...Risplendi nella notteeee-Zoro lo imitò con una mano appoggiata al tavolo per tenersi la testa.

-Le luci tue, scintillanooooo...come le stelleeeee brillanoooo-Era una cosa carina certo, ma Zoro non era molto intonato e odiavo quella canzone.

-Zoro-Lo chiamai facendolo voltare verso di me-Non è indispensabile che tu canti-

-Era orecchiabile-

-Si molto-Presi il telecomando e cambiai canale ma ogni ovunque, c'erano programmi allegri e spassosi. Non li condividevo e non li sopportavo.

-Manca ancora molto?-Alzai gli occhi verso il mio fedele orologio di Felix e sospirai felice.

-Un quarto d'ora-

-Merda-Ridacchiai, la pazienza a quanto pare non era una sua virtù.-Sono stanco!-Sbuffò gettando la testa all'indietro.-Questa attesa mi sta uccidendo!-

-Possiamo festeggiare anche prima se vuoi-Proposi alzando le spalle in alto.

-E che Natale sarebbe!?-

-Non ti preoccupare-Mi alzai da posto e mi avvicinai allo sportello delle vivande. Estrassi il pandoro che avevo tenuto nascosto ai suoi occhi.

-Ohhh-Si alzò in piedi e mi osservò depositare il pandorino e lo spumante.-E questo da dove sbuca!?-

-Magia-Sorrisi aprendolo e rivelando il delizioso e morbido dolce. Presi lo zucchero e aprì la bustina, lo versai all'interno e infine, lo sciabordai. -Ecco tutto pronto-Presi il coltello e ne taglia un pezzo. -Tieni-

-Da che parte devo iniziare a mangiarlo?!-Lo osservò corrugando la fronte.

-Da dove ti pare...-

-Umh...-Assaggiò la parte esterna e sorrise. La polverina bianca in pochi secondi, gli volò sul viso facendolo imprecare.

-Tutte le volte farà così?-Sbuffò ripulendosi.

-Tutte le volte che lo mangi tu senz'altro-Mi misi a sedere e ne presi una fetta per me. Erano anni che non lo mangiavo. -è buono-Mormorò tornando a fissare la tv.

-Molto buono...-Mi persi nei miei pensieri e per poco non mi accorsi del conto alla rovescia...



-Buon natale Nami-Mi sorrise spegnendo la tv e mangiando l'ultimo pezzo di pandoro.

-Buon natale Zoro-Chiusi gli occhi e mi lasciai cadere accanto all'albero di natale. Era vuoto non avendo doni, ma a me piaceva. Per troppo tempo non lo avevo visto...

-Non ho nessun regalo...-Borbottò poco dopo seguendomi a sedere per il pavimento.

-E invece me ne hai fatto uno bellissimo-Gli sorrisi scompigliandogli i capelli verdi che pian piano, cominciavano ad allungarsi-Mi hai fatto riscoprire il natale...senza di te non lo avrei festeggiato sai?-Tirai fuori dalla tasca una scatolina incartata di rosso e gliela porsi.-Grazie- Fissò con fare estatico il pacchetto e mi fissò sbalordito.

-Sei impazzita?-

-Perchè?-Ridacchiai mentre afferrò il dono. Lo scartò con cura e quando aprì e vide il contenuto il suo viso si distese.

Con la mano libera, passò un dito sopra il fine oro e ne afferrò uno portandolo all'altezza dei suoi occhi.

-Mi piacciono-Esordì. Erano degli orecchini che appena li avevo visti, me ne ero innamorata. Erano dei pendenti...e dato che aveva tre buchi e i suoi avevano l'aria di essere vecchiotti, avevo pensato di ricomprarli.

Si tolse i suoi e massaggiandosi i buchi liberi, cominciò ad inserire quelli nuovi.

-Come mi stanno?-Domandò alzandosi e guardandosi allo specchio.

-Mi piaci-Ammisi sincera-Ti stanno bene-Lo osservai tornare da me e prendere i tre vecchi tra le mani. Si avvicinò al cestino e aprendo il coperchio, li gettò alla spazzatura. Spalancai gli occhi e mi gettai verso di lui.

-Noo!-Urlai protendendomi per recuperarli. A mezz'aria, mi afferrò la mano e mi strinse il polso.

-è quello il loro posto e io sono un codardo-Chiuse il coperchio-Avrei dovuto farlo anni fa-

-Zoro...-Osservai il suo volto diventare triste...Non osai immaginare i suoi pensieri...Sussultai però quando la mia mano venne liberata e con dolcezza, mi posò la sua ad accarezzarmi una guancia.

-Grazie-Nel giro di pochi secondi i suoi occhi si illuminarono di nuovo e fissò con un intensità incredibile i miei.

Smisi di respirare...smisi di respirare perchè ebbi la brutta idea di fissare le sue labbra...e le trovai squisite.

Con un fremito, mi ricordai di quella mattina sul divano, di quando mi aveva baciato e di quella volta in vasca, dove avevo avuto il privilegio di poterlo osservare nudo.

Chiusi gli occhi e mi alzai sulle punte e con le mie labbra, sfiorai le sue.



Insomma, non so bene che dire alla fine.

Da quanto non l'aggiornavo? Anni!

Da quanto non riscrivo un capitolo di questa fic? Mesi!

E mi viene in mente una cosa del tipo:


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Capitolo 23
*** -Feeling- ***



-Feeling-



Avevo un incredibile paura...

Cosa mi era preso!?

Perchè l'avevo fatto! Aver avuto la brillante idea di baciarlo, poteva essere la via per il paradiso o il bivio verso l'inferno.

La paura dentro di me aumentò.

E se rifiutasse? Se non gli piacessi? Se non sono alla sua altezza?

Strinsi le mani che senza neanche accorgermene, erano andate ad arpionare la sua camicia.

Assaporai le sue labbra per l'ultimo secondo e poi, lentamente e abbattuta, mi allontanai da lui. Non osai guardarlo in volto. Non ne avevo il coraggio. Che diamine! Avevo baciato un sacco di ragazzi, avevo visto migliaia di film e letto centinaia di libri...Scene come queste erano all'ordine del giorno...ormai dovevo averci fatto il callo, sapere come reagire...non farmi abbattere e accerchiarmi di mille dubbi.

Ma tutto questo, non aveva senso se la persona era lui.

Zoro...

Un uomo che conoscevo da quando ero bambina, che era sempre stato nei miei pensieri come un guardiano o un ancora e che ora finalmente, avevo imparato a conoscere...ed amare.

Poggiai la fronte contro il suo petto e mi morsicchiai un labbro.

Ero stata una stupida! Una completa stupida! Non avrei dovuto, non avrei...

Sussultai quando la sua forte e calda, mano, sfiorò la mia guancia. Socchiusi gli occhi e sentì il corpo venire scosso dai brividi.

-Nami...-La sua voce mi diede il colpo di grazia! Eravamo giunti alla resa dei conti: positivo o negativo.

Mi costrinsi ad alzare di poco lo sguardo e lentamente, inquadrai il suo pomo d'Adamo...Poi il suo mento, nuovamente le sue labbra, irresistibili e lucide, il suo naso e infine, i suoi occhi color della notte.

La sua mano scottava sopra la mia guancia che ancora, teneva ferma e immobile.

Le sue sopracciglia erano leggermente contratte. Stava pensando? Prendendo una decisione?

Era decisamente la serata dei dubbi.

Sospirò e infine la mano, lentamente, scese fino a posarsi sulla mia spalla.

Ebbi l'impulso nuovamente di abbassare gli occhi ma non ci riuscì. I suoi continuavano a tenere legati i miei.

-Riesco a percepire il tuo desiderio-Mormorò con una voce roca. Pochi secondi dopo, mi resi conto del significato della sua frase. Cercai di svincolare da lui ma con l'altra mano, mi afferrò per la vita. Non ero mai stata più in imbarazzo di così, inoltre, non avevo nessuna voglia di sentirmi dire: mi dispiace, “ma non posso”.

-Ho paura-Spalancai del tutto gli occhi. Non ero stata io ad ammetterlo, ma lui. Paura però...di cosa?-Per te...-

-Per me?-Ripetei riacquistando la parola. Lo vidi annuire e cercare una spiegazione.

-Non sono umano...non del tutto almeno-Si, questo lo sapevo ma sinceramente, al momento nemmeno mi importava più.-Ho comunque degli...istinti...-Storse il naso quasi disgustato da se stesso.-...selvaggi...molto selvaggi-

Stavo cercando di capirlo ma il tutto, mi rimaneva così complicato...perchè?

-In pratica?-Chiuse gli occhi e prese un respiro. Dio, doveva costargli parecchio quella dichiarazione.

-Non sarò tenero...non sarò dolce...potrei essere violento-Oh...forse avevo capito. Ma mi importava? Scossi il capo e capii che no, non mi importava. Lo volevo. Proprio così com'era.

-Va bene-Tirai fuori il petto.-Non importa!-

-Importa invece!-Protestò-Tu meriti il meglio!-Rafforzò la presa su di me-Sei buona...gentile, credi nel prossimo e ...un po' manesca-I suoi lineamenti si addolcirono. -Meriti certamente qualcosa di meglio di quello che posso offrirti io Nami...-

Bel discorso. Belle parole. Mi stava scaricando? Finalmente, ritrovai la Nami sepolta sotto cumuli di dubbi.

-E se non me ne fregasse?-Mi feci avanti e lo presi per il bavero della camicia.-Se non volessi il meglio o magari il meglio che voglio sei proprio tu?-Lo fissai seria negli occhi e rimase sbalordito dalla mia nuova presa di posizione. Fece per protestare e lo anticipai a parlare.-Ti piaccio?-Mi affrettai a continuare – Provi qualcosa per me o sono solo io l'idiota che entra in fibrillazione ogni volta che entra in contatto con una qualsiasi o anche lieve parte del tuo corpo? Che rabbrividisce ogni volta sotto ai tuoi sguardi?-Stavo facendo un monologo degno di un cattivo della Walt Disney...-Allora!?-Osservai le sue labbra muoversi, cercare di parlare o di formulare una frase ma evidentemente, era arrivato il momento del panico anche a lui. Dio, lo avevo messo alle strette e contro un muro...

Ma non poteva dire che non gli piacevo! Ci eravamo gia baciati, visti nudi e ci eravamo vicini per...Mi fermai coi miei pensieri. Dal panico, stavo viaggiando nella galassia illimitata del mio io...

Trassi un profondo respiro e lo lasciai andare. Gli voltai le spalle e salì in automatico le scale. All'improvviso, non volevo sentire la sua risposta. Sentì la sua voce chiamarmi ma sembrava arrivare così lontana...

Mi spoglia mettendomi il mio informe pigiamone e entrando dentro il letto. Chiusi gli occhi e quando li riaprì, Zoro era sopra di me. Sobbalzai per lo spavento e lo colpì in testa.

-SEI SCEMO!?-

-Scema tu!-Protestò massaggiandosi la parte lesa e mettendosi a sedere. Lo guardai storto assottigliando lo sguardo.-Sei sparita andando a letto! Non ho forse anch'io il diritto di rispondere!?-

-Tecnicamente si, ma se devo sentirmi dire le solite cose da film allora ciao!-Mi girai di fianco spegnendo la luce della lampadina e due forti mani, mi artigliarono costringendomi a prestare la massima attenzione.

-Sto parlando!-

-L'hai gia detto, passa al sodo!-Lo sentì ringhiare nel verso senso della parola ma anziché darmi fastidio lo reputai una delle cose più normali del mondo.

-Hai capito si o no?-

-Cosa!?-Alzai gli occhi al cielo non potendone più! Dovevo pensarci almeno 100 volte prima di passare ai fatti.

-Ho detto, potrei essere violento!-

-Li hai mai visti i film hard!?-Sparai facendolo ammutolire-Le donne di oggi sono preparate a tutto e certamente perchè sarai impetuoso non mi scandalizzerò di certo!-Ed eccolo nuovamente con la mascella a terra.

-Zoro!-

-Ti rendi almeno conto del perchè?-Arrossì distogliendo lo sguardo da me.

-Cosa c'è da rendersene conto?-Alzai in alto le braccia-Lo vuoi fare?-Annuì con la testa.

-Si-

-Ti piaccio?-Annuì nuovamente.

-Si-

-Cosa stai aspettando allora!?-Si grattò la base del collo e tornò a fissarmi intensamente.

-Nami...-Mi prese una mano stringendola tra le sue.-Mi piaci-Arrossì nuovamente-Mi piaci tantissimo e io ti sono debitore...-Chiuse gli occhi-Ma tu meriti di meglio e io-Il suo discorso durò poco dato che mi partì uno schiaffo dritto verso il suo volto.-HEY!-Gridò lasciando la mia mano e massaggiandosi la guancia.

-Io ne ho abbastanza!-Lo spintonai fuori dal letto con le mani tremanti.-è sempre la stessa storia!-Scossi il capo mettendomi in ginocchioni e facendolo alzare del tutto.-”Ti amo Nami”-Mimai la voce del mio Ex-”Ma sicuramente meriti di meglio e io credo di non esserlo abbastanza per te!”-Serrai gli occhi. Eh, no! Non potevo piangere!

-Perchè non la smettete di pensare con la vostra testa e decidere per me!-Mi strofinai gli occhi.-Anche tu-Lo fissai in volto-Dici di non essere umano, ma...-La voce mi tremò-...non sei molto diverso a logica da loro...-Gli girai la schiena non dandogli mostra del mio viso rigato di lacrime.

Ecco! Ancora una volta, mettevo a nudo la mia anima e nuovamente, mi prendevo il ben servito! Ne avevo sinceramente abbastanza! Tirai su col naso e scossi il capo. Basta!

Non mi resi neanche conto i primi secondi, di essere finita improvvisamente supina contro il materasso. E non notai nemmeno l'enorme colpo caldo sopra di me che con impetuosità, mi aveva sollevato in alto entrambe le mani.

Infine, le sue labbra incollate alle mie...ecco, per quelle ci misi poco a capire quanto erano deliziose e squisite.



Ragazze dotate di ormone, siamo giunti al maialo e qui c'è un enorme problema. Dal prossimo capitolo, il rating si alzerà a rosso. Per voi va bene o lasciamo così com'è?

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Capitolo 24
*** -Passion- ***


-Passion -


La sua lingua seguiva attenta i contorni delle mie labbra, per poi cercare la mia e cominciare a danzare assaporandoci a vicenda. Il suo sapore era meraviglioso quanto sconvolgente. Sentivo, in tutto quello che stava facendo, passione, sentimento. Era qualcosa di potente perchè certamente, con nessuno avevo mai provato nulla di simile.

Ogni mio lembo di pelle scoperto in contatto con la sua, creava deliziosi brividi di piacere.

Sospirai deliziata quando con il corpo, si schiacciò nuovamente contro di me, le mie curve che premevano contro il suo poderoso petto. Le mie mani, intrappolate nella sua morsa, smaniavano per poterlo toccare.

Volevo circondargli il collo con entrambe le braccia, accarezzargli il bel volto e viaggiare con le mani sotto ai suoi vestiti.

Stavo impazzendo letteralmente e la cosa fantastica era che tutto questo, derivava dalla sua sola vicinanza.

Mi attaccai famelica alla sua bocca quando nuovamente calò su di me per baciarmi. Il suo bacino premeva contro il mio e potevo sentire il suo rigonfiamento tra i pantaloni.

Chissà come sarebbe stato averlo dentro di se...senza dubbio magnifico, mi dissi senza ragionarci su più di tanto.

Sarebbe stato istintivo, passionale e tutto così perfetto.

Con i denti, mordicchiò il mio labbro inferiore, mugugnando e muovendosi in modo fluido e veloce con il corpo.

Impazzivo dal desiderio. Con forza, tolsi una mano dalla sua presa e me la portai al petto dove con una velocità che mi sconvolse, iniziai a sbottonarmi il pigiama. Era difficile però con una mano soltanto.

Sentii pochi secondi dopo le sue lunghe dita sfiorare le mie e aprii gli occhi per fissarlo.

-Con calma...-Mormorò staccandosi un poco dalla mia bocca.-Respira...-

Sbattei le palpebre e mi accorsi che ero rimasta immobile. Avevo smesso di respirare stando in tensione.

Presi un lungo respiro e cercai di calmarmi. Come potevo fare però!?

-Non ci corre dietro nessuno-Parlò rassicurandomi smuovendo la mano dal mio petto per accarezzarmi il viso.

-Potresti cambiare idea-Espressi le mie paure-Pentirtene-

-Ho fatto molte cose di cui me ne sono pentito-Mi costrinse a guardarlo negli occhi-Ma non questa, anzi...-Con la mano, mi scostò i capelli dal volto.-Penso che questa sia quella più giusta...- Il mio cuore si fermò vedendolo regalarmi un sorriso.-Ma voglio che tu mi ascolti ok?-

-Mm..-

-Non voglio che ti succeda niente-mi accarezzò i capelli insinuando le dita e spazzolandoli-non voglio farti male...non me lo perdonerei...-posò la fronte contro la mia-ma sei così bella Nami...e ti voglio.-Strinse maggiormente la presa alla mia mano ancora intrecciata alla sua- ti voglio così tanto...-

Chiusi gli occhi e assaporai lentamente quella dichiarazione. Mi voleva.

Tremai scossa dai brividi.

Lo stesso valeva per me, io volevo lui. Potevo assolutamente capire la sua intensità, il suo desiderio.

Tornai a guardarlo e fissai il suo volto teso.

-Anch'io ti voglio-Confessai con voce flebile.

-Lo so-Osservai la mandibola irrigidirsi-lo sento...-Sicuramente notò le mie guance arrossate. -Se...-sviò lo sguardo dal mio-Se lo faremo...-Parlò con una voce insicura, instabile che mi costrinse a tornare a fissarlo.-Lo faremo-Tornò a guardarmi negli occhi-Voglio farlo...-mi liberò dalle sue mani e si tolse il maglione rivelando la maglietta nera a mezze maniche che portava sotto.

Con un movimento elegante, se la sfilò mostrando il petto poderoso e perfetto che aveva. Volevo passarci le dita sopra, seguire la linea dei suoi addominali, accarezzarlo, assaporarlo...Stavo perdendo io il controllo alla fine.

In automatico, continuai a sbottonarmi il pigiama e aiutata dalle gambe, i pantaloni che andarono a finire in basso tra le coperte. Iniziai a sudare vedendolo slacciarsi la cintura i e pantaloni, mostrando così i suoi boxer neri comprati giorni prima. Sembrava un modello...era troppo perfetto. Il dubbio dei dubbi mi assalì. Mi coprii all'istante stringendo le gambe tra loro. E se io fossi stata imperfetta? Se avevo qualcosa fuori posto? Se il mio fisico non gli fosse piaciuto?

Le mie domande si fermarono quando le coperte si alzarono per accoglierlo nel letto sopra di me. Era caldo, quasi scottante.

Posizionò le mani ai lati della mia testa e si abbassò con il volto.

-Ripensamenti?- Ripensamenti? Se intendeva cose che avrei voluto evitare, pensai immediatamente a tutte le schifezze che avevo mangiato ultimamente. Ma era Natale andiamo!

-No-Affermai quindi decisa.

-Bene-scese con audacia ad assaggiare nuovamente la mia bocca impossessandosi delle mie labbra e dettando un ritmo delizioso. La sua lingua iniziò a delineare i miei contorni, intrufolandosi all'interno e passarla contro la mia.

Saggiai nuovamente il suo sapore e ne ebbi la conferma. Ne volevo di più.

Mi aggrappai finalmente con le mani al suo collo approfondendo l'unione delle nostre bocche e accarezzandogli i setosi capelli. Erano morbidi e quante volte avevo sognato di passarci le dita in quel modo.

Sistemandosi con le braccia su un gomito, prese la mia mano accarezzando con le dita il palmo, per farla sparire sotto le lenzuola. Sussultai e nuovamente arrossii quando capii dove l'aveva portata.

Mi costrinsi quindi a muoverla contro le sue mutande cercando l'elastico. Parlò silenziosamente contro le mie labbra quando la infilai dentro e saggiai la sua consistenza. Era grosso e la pelle era levigata.

Mossi quindi la mano in modo delicato lungo la sua lunghezza che smaniava nel liberarsi, che vibrava ad ogni mio tocco diventando sempre più grande e dura.

Mi passò una mano dietro la schiena e fece scattare il gancetto del reggiseno. Mi irrigidì quando lo tolse e rimase immobile a fissarmi il seno. Aveva le labbra leggermente dischiuse e i suoi occhi vagavano dai miei seni al mio volto.

Non avevo un seno piccolo, ma uno florido e abbondante.

-Sei perfetta-Mormorò scendendo e annusando la pelle del collo. Mi inarcai con la schiena quando scese con la bocca verso il mio seno, prendendo un capezzolo in bocca, succhiandolo e tormentandolo con la lingua.

-Z...Zoro...-Lo chiamai fermando la mia mano per la forte scarica che sentivo. Sicuramente le mie mutandine erano zuppe da un pezzo. Il mio ventre sembrava infiammarsi ad ogni sferzata della sua lingua.

-C-continua-Mi pregò smuovendo il bacino contro la mia mano.

Ubbidiente, assecondai le sue spinte facendo vagare la mano verso la punta e ottenendo delle spinte più forti.

-Così...si...-Ansimò contro il mio seno morsicchiando il capezzolo fino a farlo diventare così duro da farmi male. Staccandosi, tornò contro la mia bocca ricominciando la danza delle nostre lingue. La sua mano sinistra mi accarezzò il fianco raggiungendo le mie mutandine e tirandole verso il basso. Alzai il bacino per aiutarlo e calarle lungo le gambe. Le ritrovai tra le sue mani grondanti dei miei umori.

-Il tuo odore eccitante...-Con la mano libera, le afferrai e le lanciai contro il muro al limite dell'imbarazzo.-Uffa-

-No! Uffa niente!-Obbiettai mordendomi le labbra. Ridacchiò e con un ghigno, prese una mia ciocca di capelli e se l'attorcigliò al dito.

-Mi piaci quando arrossisci-Confessò-Il tuo viso prende colore e si intona con i tuoi capelli...- Tolse la mia mano dalle sue mutande e poco dopo sentì la sua erezione premermi contro il ventre.

Si piegò in avanti e per l'ultima volta mi baciò attirandomi contro il suo petto. Con le gambe dischiuse le mie e percepì il suo membro contro la mia femminilità che densa di umori, smaniava per accoglierlo.

Un movimento e la sua punta, tesa e gonfia mi penetrò. Mi aggrappi maggiormente a lui che rafforzò l'intensità dell'abbraccio fino a che non entrò del tutto dentro di me.

Mi lasciai scappare un gemito sentendomi riempire tutta...

-Sei...così piccola...e stretta...-Parlò con il fiato corto e un leggero strato di sudore iniziò a imperlargli il corpo.

-S-scusa...-Mormorai mordendomi le labbra cercando di rilassarmi.

-No...non scusarti-Mi baciò la fronte.-L'adoro...mi piace...mi piace da matti...-Iniziò in modo dolce a muoversi per darmi la possibilità di abituarmi... Pensai alle mie passate esperienze.

Le gettai nel cestino dei rifiuti. Niente. Le mie esperienze erano niente in confronto a questo. Era come se lo stessi rifacendo per la prima volta...Mi sentivo una ragazzina alle prime armi.

Liberandomi dal suo abbraccio, posò la fronte contro la mia. Il suo sguardo intendo fissava il mio.

Mi chiedeva se poteva andare più veloce. Scostai le gambe permettendogli una maggiore penetrazione e con un sospiro, iniziò a muoversi più velocemente.

Sicuramente, niente mi era mai sembrato così perfetto...




Hello girls!

Eccoci dunque al fantomatico capitolo HOT.

Come vedere, continua (MUAHAHHAHAHAH) e volevo un vostro parere.

Effettivamente, quanto descritto è o non è da rating rosso? Se lo considerate tale, vorrei che me lo diceste perchè così cambierei rating definitivamente alla storia.

Se vi sembra abbastanza leggero da rating arancio, allora lo lascerò tale.

Un informazioni per le ragazze/i minorenni: se volete comunque continuare ( wahh ^-^) a seguire la storia ma non potete leggerla perchè il rating salirà (forse) a rosso, sul mio portfolio: http://roloshouseportfolio.forumfree.it/ potrete continuare a seguire la storia in quanto a sezione libera (in rating arancio).

Ecco qua...dunque, a voi la decisione.

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Capitolo 25
*** -Zoro's Home- ***



-Zoro's House-


Calava, veloce, quasi smanioso, dentro e fuori facendomi inarcare contro il suo petto.

Le sue mani erano intrecciate alle mie, infondendomi sicurezza e appoggio. Ad ogni colpo di bacino, pensavo di non poter provare più piacere di così e invece, man mano che aumentava il suo ritmo, mi ritrovavo ad impazzire nel limbo del piacere. Staccando una mano dalla mia, la frappose tra i nostri corpi, accarezzandomi prima il ventre per poi scendere più in basso, fino a toccare il clitoride.

-Ah-Mi scappò un verso acuto quando lo sfiorò con le sue dita.

Mai Lucci aveva osato anche solo pensare a darmi piacere. Molte volte, veniva soltanto lui e buonanotte al secchio.

Era un esperienza nuova.

Scese con il volto contro il mio orecchio e il suo fiato caldo e piacevole mi solleticò provocandomi un brivido lungo tutta la schiena.

-Ti piace Nami?-Mi domandò con una voce sensuale e calda. Era ben diversa dalla sua: moderata,in un tono quasi scherzoso... quella che aveva usato invece, era un timbro assolutamente irresistibile, tanto che aumentò il fuoco che possedeva il mio ventre.

-Si...-Mormorai premendo il mio seno contro il suo. Nuovamente, mosse le dita e altro piacere si accumulò causandomi quasi un orgasmo. Strinsi le natiche e lui sentì il suo membro intrappolato nelle mie pareti.

-Cosa non va?-Mi chiese rallentando il ritmo. Ingoiai a vuoto e lo maledissi...

-C-CONTINUA!-Lo esortai-Non fermarti!-Afferrai il suo collo e intrecciai le gambe dietro la sua schiena. Un verso strozzato proruppe dalla sua gola sentendo la penetrazione aumentare e affondare sempre più dentro di me.

Posai la testa contro la sua spalla e circondata dal piacere, seguivo i suoi colpi divenire sempre più frequenti e più forti.

Si stava facendo strada dentro di me, lo sentivo, tanto che diverse volte, toccò il mio centro. Mugolai come una gatta quando lo fece pregandolo mentalmente di rifarlo, ancora e ancora.

Nulla sembrava più importarmi, nemmeno i rumori imbarazzante della mia femminilità colma di umori che lenti, scendevano a bagnare le lenzuola.

Capivo che ero arrivata al limite perchè il mio cervello mi mostrava scene in cui lui, si svuotava dentro di me.

Oh si...lo desideravo così tanto...

Abbandonai il suo collo e strinsi il cuscino sotto la mia testa. Aprii gli occhi e rimasi immobile.

Stavo fissando due pozze dorate...

Riconobbi quegli occhi e il sangue fluì in me più velocemente. Il cuore sembrava pompare all'impazzata e la mia gola, iniziò a farsi secca.

-S-sono io-Mi rassicurò muovendo le spalle a seguito delle spinte.-è che...sto perdendo...diavolo...-Serrò i denti e li trovai aguzzi.

Capii immediatamente che cosa gli stava succedendo. Il suo lato selvaggio stava reagendo alla nostra unione, così selvaggia anch'essa.

Mi morsi un labbro e attirai il suo viso al mio, costringendolo a reagire e a non perdere la calma.

-Ti voglio Zoro-Mormorai sulle sue labbra-Ti voglio...adesso.-

-Anch'io-Mi schiacciò con il suo peso facendo aderire il suo corpo in modo perfetto al mio.-Adesso. Ora.-

A quelle parole, sentì il fuoco dentro di me esplodere e con gli ultimi colpi, raggiunsi assieme a lui l'orgasmo.

Mi artigliò per le natiche e issandosi in ginocchioni, premette il suo bacino contro il mio, fino in fondo, riversandosi copiosamente all'interno. Rabbrividì di immenso piacere sentendo il suo seme così denso e caldo riempirmi quasi fino a scoppiare. Riprendendosi un poco, sentendo il membro rilassarsi, tornò contro di me, circondandomi in un abbraccio possessivo, facendomi quasi smettere di respirare.

-Sei mia...-Parlò in tono quasi flebile-Mia...-L'aveva gia detto altre volte, ma mi ritrovai ad annuire.

-Tua-




Un dolce cumulo di lenzuola attorniava il mio corpo. Ero circondata da tanto calore e dolcezza.

Mi costrinsi ad aprire gli occhi e vidi un petto enorme contro cui era posata la mia testa. Alzai istintivamente il volto fino ad incontrare gli occhi neri di Zoro. Mi sorrideva e con una mano, giocherellava con i miei capelli.

-Buon giorno-Pronunciò quelle parole facendomi scaldare all'istante.

-Buon...giorno-Ricambiai sospirando con aria quasi sognante. Chiusi gli occhi e rammentai la serata di ieri.

Era stata semplicemente perfetta...

-Prima di rovinare ogni cosa...-Mormorò avvicinandosi al mio orecchio-Ieri non eri fertile...per cui, non preoccuparti...-

Smisi di respirare per una manciata di secondi e poi, mi rilassai nuovamente.

-Come puoi saperlo?-

-Lo so e basta...-Mi toccò i contorni delle labbra con il pollice-Cose...da animale-Mi alzò il mento e calò sulla mia bocca donandomi uno splendido bacio. Merda.

Mi sentivo la regina del mondo. Mi avvinghiai con le mani e le gambe a lui gia desiderosa di ricominciare.

-è Natale-Disse scherzoso contro la mia bocca-Non vuoi scendere a scartare i regali?-

-Ho gia il regalo che voglio-Montai sopra di lui e lo fissai malandrina-Ed è un pacco enorme- Sghignazzò divertito per il mio riferimento ai suoi gioielli.

-Se la metti così-Mi accarezzò le natiche-Devi essere stata una bambina molto buona...-

-Buona...-Ripetei abbassandomi con la schiena-Che al momento desidera fare la cattiva-Un sorriso eloquente si dipinse sulle sue labbra. Mi afferrò una mano e se la portò alle labbra.

-Dobbiamo andare a casa mia ricordi?- Sbattei gli occhi e ricordai qualcosa...

-Io...si...-Posai una mano sul materasso per sostenermi. L'osservai voltare la testa verso l'orologio che segnava pigro le nove...

-Bhe...forse un po' ti tempo possiamo usarlo per scartarlo questo regalo...-



Un ora intera persa tra le sue cosce.

Dio. Nemmeno nei miei romanzi avevo mai sognato un unione così...perfettamente perfetta.

Con la mano nella sua, mi guidava attraverso il bosco, affondando ad ogni passo lo stivale nella neve.

Camminavamo da almeno venti minuti e stavo iniziando a congelarmi.

-Manca ancora molto?-Domandai tirandomi dietro con difficoltà il carrellino della legna.

-No-Ammise guardandomi e sorridendomi-Ci siamo quasi- Ok. Il gelo era passato e adesso stavo iniziando a sudare di nuovo. Per tutte le maledizioni possibili! Lo volevo ancora! Non potevano bastarmi solo la notte di ieri e la varie di stamani...-Sei stanca?-Mi domandò.

-No-risposi scattante-Fa solo freddo...-Alzai la gamba-I piedi si sono congelati-Si fermò e mi baciò un orecchio ridendo.

-Te li riscaldo io poi...con un massaggio...- L'idea era buona. Super buona. Mi leccai le labbra dal non vedere l'ora.

Anzi, speravo vivamente che mi si fossero ibernati!

Riprendemmo a camminare e come aveva detto, in lontananza si delineò l'immensa ombra di una casa. Rimasi a bocca aperta...era immensa.

-è quella?-Annuì aumentando il passo e arrivando fino all'enorme cancello in ferro.

-Avvolta dalla neve è così triste...-Mormorò lasciandomi la mano e spazzolando la serratura. Estrasse da una tasca una chiave che scattò con un suono metallico. Facendo forza, aprì il cancello spingendolo quel tanto che bastava per poterci passare il carrellino.

Entrai e lo trascinai con me, fissando quasi ammaliata le statue che un tempo, dovevano decorare l'entrata di quella casa ormai persa nel tempo.




Perdonate il ritardo ma, ho avuto da fare ç___ç

A far i che? Semplice: La nuova grafica per il midori mikan!

Venite a farci un salto che terminati gli ultimi preparariti, diventerà bellissima *___* ( spero)


Ed ecco comunque il capitolo. Spero che la conigliata sia stata di vostro gradimento! Al prossimo capitolo!

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Capitolo 26
*** -Fragments- ***


-Fragments-



Molti anni addietro, quella casa sicuramente sarebbe stata fantastica. L'orgoglio dell'architetto, la più bella del paese, invidiata da tutti...Adesso trasmetteva solo tristezza e tanto silenzio.

-Vieni-Zoro mi prese il carrellino e mi condusse attraverso il giardino. Le piante che crescevano rigogliose e selvagge, stavano sbiadendo di fronte al mucchio di neve che continuava a cadere.-Attenta a quel ramo-Mi avvertì.

-Quale ramo!?-Domandai e il tempo di finire la frase, mi trovai per terra. Lo sentii ridere e le sue risate aumentarono quando vide il mio volto coperto di neve.

-Ti avevo avvertita-

-Prima!-Afferrai la sua mano che gentilmente, mi aveva teso-La tua tempistica fa schifo-

-Ne sono cosciente-Mi rispose tornando a fissare la casa.-Prendiamo solo le cose che reputi ...interessanti-

-Va bene-Mi condusse sotto al portico e mi scrollai la neve di dosso.-Esattamente, la casa sembra grande quanto lo è l'esterno?-

-C'è anche il seminterrato...ma non penso che ti interessi...-No. Non mi interessava per niente. Solitamente in tutti i gialli, gli omicidi si concentravano proprio lì.

Prese dalla tasca un altra chiave, dall'aria più antica e usurata e aprì la porta.

Il forte rumore dei cardini che cigolavano, riempì la casa. L'ecò durò qualche secondo più a lungo e io sentii i brividi lungo tutta la pelle.

Mi nascosi dietro Zoro e attesi che per la prima volta, come le altre del resto, lasciasse perdere la galanteria.

-Prima tu-Gli suggerì invogliandolo ad entrare con una lieve spinta.

-Non hai paura vero?-

-CHI?!- Alzai lo sguardo-Io!?- Sospirai-No...macchè!-

-La luce non funziona-Mi avvertì con un ghigno-Mi sono scordato di portare una torcia...dovremo arrangiarci-Si avventurò all'interno e attese immobile che io lo seguissi. Che potevo dirgli? “Aspetto volentieri fuori”?

Con un moto di coraggio, lo affiancai trascinandomi dietro quel cavolo di carrello. Ora lo odiavo. Cigolava!

-Sotto non è rimasto molto...andiamo di sopra-Mi suggerì sparendo dalla luce.

-Dove sei!?-Mi guardai attorno vedendo il buio più totale. Appena percepii una stretta alla mano cacciai un urlo. Trascorsero pochi secondi e lentamente, il mio urlò scemo. Mi sentii un idiota.

-Non hai paura...eh?-

-CHIUDI IL BECCO ACCIDENTI!-Gli mollai una sberla sulla spalla.

-Ahahahah!-mi circondò la vita con un braccio-Lascia quello adesso e seguimi- Come appena ordinato, lo seguii reggendomi a lui per le scale. A lui non occorreva la luce. Era un lupo e aveva un istinto da far drizzare i capelli. Inoltre eravamo nel suo territorio...l'avrebbe riconosciuto ad occhi chiusi.

Sentii il suono di una porta aprirsi e lenta, mi condusse all'interno. Non si vedeva praticamente niente.

-Dammi qualche secondo-Mi mollò allontanandosi e andando verso la parte più buia della stanza. Riconobbi il suono del legno che scricchiolava, segno che stava facendo qualcosa. Un attimo dopo, uno spiraglio di luce penetrò all'interno della stanza permettendomi così di vedere nuovamente.

-Meglio?-Domandò continuando a forzare i chiodi e a togliere le tavole di legno dalla finestra.

-Decisamente-Annuii felice di poter finalmente vedere qualcosa.

-Bene-Tolse altre due tavole facendo entrare finalmente una luce gradevole. La polvere iniziò a spargersi veloce per la stanza e abbassando gli occhi, notai le nostre impronte sotto strati e strati di polvere.

-Che te ne pare?-Mi indirizzò con la testa a guardare la parete. Mi mancò il fiato.

Un enorme libreria piena di libri mi dava il benvenuto.

-Ma...magnifica-Mi avvicinai a leggere alcuni titoli.-Ah! -Ne riconobbi qualcuno-Questo è il mio preferito...-Lo sfiorai con le dita.-Oddio! Questo è introvabile...o...ossantocielo!-Esclamai alla vista di un volume dall'aria antica-Pensavo fosse una leggenda...-

-Prendi pure tutti quelli che vuoi- mi rassicurò con un sorriso stampato sulla faccia.

-Come facevano i tuoi ad avere tutti questi libri?-Domandai voltandomi verso di lui.

-Mio padre era uno scrittore...o almeno ci provava. I miei avevano una passione per la lettura...-Spiegò avvicinandosi-Buffo che io non sappia ne leggere ne scrivere eh?-

-No-Non lo era affatto...era stato rapito da bambino e ancora, non aveva ricevuto un istruzione.

-Dai pure a me quelli che vuoi-Si propose-Se il carrellino non basterà, penso che ce ne sia uno un po' più piccolo...-

-Va bene-Sfilai dei volumi e la polvere arrivò al mio naso facendomi starnutire. Gli posai con delicatezza i volumi tra le braccia e continuai a guardarli. Molti libri li adoravo, altri li avevo solo sentiti nominare e qualcuno, lo presi per le bellissime rilegature. Ne sfilai un paio e rimasi interdetta. Lo aprii e trovai le pagine vuote. Lo guardai in cerca di spiegazione.

-Mio padre faceva rilegale i libri...-si avviò alla porta-Ci scriveva poi, quindi erano per lui come un quaderno nuovo per noi-Il senso tornava. L'osservai scendere le scale per depositare i libri presi. Ne afferrai altri e sfogliandoli, trovai delle parole scritte a penna. Sicuramente erano racconti del papà di Zoro. Curiosa, sfogliai alcune pagine e lessi qualche parola. Magia, amore, lupi, posti lontani...Doveva avere molta fantasia...

Ne cercai altri e in tutto, ne trovai solo cinque abbastanza integri. Perlustrai ancora e decisi che poteva bastare.

-Tieni-Consegnai i libri di suo padre.-Questi sono anche per te-

-Ma non so leggere-Storse un angolo della bocca, a volerlo ricordare ancora.

-Ti insegnerò io-Promisi con un sorriso.

-Fatica sprecata...-

-No che non lo è!-Mi avvicinai e lo fissai negli occhi-Tu lo desideri...sei intelligente! Hai imparato l'orologio!-Gli ricordai-Ce la puoi fare benissimo! Basta volerlo-Lessi un luccichio nei suoi occhi. Lo voleva.

-Dici sul serio?-

-Ma certo-Gli sorrisi con calore-Fidati di me!-Annuì contento prendendo i libri e portandomi in un altra stanza.

-Era la mia camera...-Spiegò guardandomi intorno. Era piena di giocattoli, tutti di legno e cuscini in ogni dove. Era in disordine però...specialmente il letto. Pensai che forse, Zoro ci avesse dormito; il letto era sporco, le lenzuola sgualcite e la polvere sembrava meno presente per terra in alcuni punti. Rametti e pietre inoltre erano sparse qua e là.

Prese un oggetto e me lo fece vedere.

-Il mio orrido regalo- Mi portò agli occhi una macchinina. Sorrisi ricordando il suo racconto. La presi con le mani e tolsi con un soffio la polvere che la ricopriva.

-Prendiamola-Annunciai alzando il volto, ma era nuovamente sparito. Un tonfo mi costrinse a girarmi e osservai Zoro depositare un enorme baule ai miei piedi.

-Abiti-Spiegò aprendolo e mostrandomene alcuni bellissimi-Erano di mia madre...-Sorrise-In paese ho visto un negozio d'antiquariato-Prese dal fondo degli orecchini-Possono valere qualcosa?-

-Cavolo, si-Mi avvicinai mettendomi in tasca la macchina-Però, se li venderai i soldi saranno tua!-Lo avvisai.

-Cosa?- scosse il capo-No-

-è roba tua Zoro-Lo guardai seria-Sei il proprietario e decidi tu, che cosa farne.-Inarcò un sopracciglio e si sollevò sui talloni.

-Allora li regalo a te, così puoi vederli tu-

-Allora me li tengo- Sbuffò sonoramente-O così o pomì!-

-Cosa?- Ridacchiai.

-Niente...senti,quelli sono tuoi va bene? Se avrai dei soldi potrai comprarti ciò che vorrai...potrai fare tante cose!- Gli sorrisi-Pensaci...-

-Io...-Fissò il baule annuendo poco dopo-Va bene...-Sospirò chiudendo gli occhi-Sei la solita però-Mi sorrise-Manipolatrice...-

-Si dice “colei che usa il cervello”-Gli sorrisi guardando per l'ultima volta la stanza.

-Ora non lusingarti troppo!- Tornò nel corridoio con il baule tra le mani. Con quel poco di luce che adesso entrava, potevo vedere le scale che eleganti, si snodavano da entrambi i lati. Un particolare però mi fece mancare il respiro.

Una chiazza all'apparenza nera, macchiava in modo indelebile il marmo...Una convinzione di cosa potesse essere mi balenò nel cervello.

-Nami arrivi?- La voce di Zoro mi riscosse e mordendomi le labbra, scesi a gran velocità le scale per raggiungerlo e tornare finalmente a casa.

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Capitolo 27
*** -Visita- ***



-Visita-


-Vai tu-Mi rigirai nelle coperte al suono quasi spettrale del campanello.

Avevo perso il conto dei giorni che in un baleno erano trascorsi... tranne che per il capodanno.

-Perchè non ci vai tu?-Domandò buttandosi il cuscino in testa.

Non che i giorni per me fossero importanti...anzi. Poteva anche essere Marzo per quel che ne sapevo. La neve fuori però, testimoniava che eravamo ancora nei giorni di festa.

-Ti ho chiesto un favore su-Spinsi con un piede la schiena di Zoro.

-Non mi va-

-Fai il bravo dai!- Sbuffai -Fallo per me-

-No-Rispose secco rimanendo immobile. Alzai così le coperte scoprendolo fino ai piedi.

-Hey!-Protestò mentre prendevo il mio maglione.

-Ti sta bene!-Gli ringhiai contro chiudendo la porta di camera. Il pavimento era freddo e mi maledì di non essere andata a recuperare un paio di ciabatte prima.-Sto arrivando-Urlai a chi con tanta insistenza, suonava al citofono.-Ma chi diavolo è?!-Con i capelli arruffati, andai alla porta aprendola. Socchiusi gli occhi per la forte luce proveniente da fuori.

-Nami?-Domandò una voce facendomi immobilizzare.

-Oh no...-Mormorai mettendo a fuoco la figura d'uomo davanti ai miei occhi.

Un sorriso compiaciuto si formò sulle sue labbra facendomi indietreggiare di qualche passo. Non era possibile.

-NAMI-SAN!-Urlò al colmo della felicità attirandomi tra le sue braccia. Oh merda!

Digrignai i denti e serrai gli occhi. Merda merda, merda e merda!

-Finalmente sono arrivato! Non sei felice di vedermi!?-Saltellò con me tra le sue braccia e imprecai mentalmente almeno una decina di volte. Ero ancora scombussolata dal sonno ...e dalla notte passata a fare altro e adesso? Venivo strapazzata peggio di un uovo.

-S-Sanji!-Lo chiamai sperando di farlo calmare ma ottenni l'effetto opposto.

-Oh carissima Nami, sono così felice di vederti! Ho firmato tutte quelle noiose carte e adesso-Mi possò a terra per estrarre dal piumino delle chiavi di casa-Ta-dan! Adesso siamo Vicini!-

Chiusi gli occhi e sentì le felici vacanze appena trascorse, sgretolarsi lentamente.

-Chi diavolo sei?-Una voce profonda alle mie spalle comparve facendomi sobbalzare. Mi voltai e trovai Zoro con un espressione interdetta. Sanji sarebbe presto morto.

-Il tipo del telefono immagino-Lo squadrò mostrando i denti e un espressione ovviamente non felice.-Il buzzurro del telefono.-Si corresse velocemente, così come il sopracciglio di Zoro, scattò verso l'alto.

-Sei quel rompipalle che voleva Nami-Lo riconobbe piazzandosi così davanti a me. Con la sua enorme stazza, mi riusciva a coprire alla sua vista.-Cosa sei venuto a fare?-

-Ad abitarci-Incrociò le braccia al petto continuando a fissarlo. La decenza di Zoro era partita anni e anni fa per un lungo viaggio verso luoghi sconosciuti...era rimasto in mutande e per il resto, completamente nudo.

Lui però non soffriva il freddo ed era un punto a suo vantaggio.

-Stai scherzando?-Si fece più vicino. Sanji però gli mostrò un documento che con malagrazia, prese tra le mani.

Mossa alquanto inutile dato che era analfabeta.

-Che testimonierebbe?-Domandò spostando lo sguardo su di lui.

-Che la casa-e indicò la graziosa casetta non molto distante dalla mia-adesso è di mia proprietà!- Gli occhi di Zoro si ridussero a due fessure.

-Da quando?-

-A partire da adesso-Sibilò in tono duro riappropriandosi del foglio.-Perciò Nami-san, adesso non ti devi più preoccupare di nulla!-Mi rassicurò tornando dolce come una zolletta di zucchero.-Confinato con te, qua nel bosco! Una rassicurazione per te! La mia virile figura ti proteggerà dai lupi che bazzicano in questa zona e sopratutto-Mi si avvicinò prendendomi le mani tra le sue-Potremo continuare la nostra storia d'amore- Stava scherzando! Non c'era altro modo!

-CONTINUARE!? MA SE NON è MAI NEANCHE COMINCIATA!-La colpa come sempre, era di Bibi. Quella pettegola santarellina che non si faceva mai gli affari propri. Lei doveva sempre passare bene, la più notata, la più bella e la più quotata dai ragazzi. Guai se mettevi gli occhi su un ragazzo che aveva gia addocchiato e guai se mettevi gli occhi su un ragazzo libero che lei, non aveva addocchiato. La logica non vinceva con lei.

-Oh andiamo, lo so! Io ti piaccio!- Mi parlò con voce dolce, fatta sciogliere nel caramello. -sei cotta di me!-

-Non credo proprio- Non lo ero più da un pezzo. Più precisamente dal pezzo in cui Bibi se lo era portato a letto. Come dire? Mi aveva spalancato gli occhi facendomi comprendere quel grande errore che avevo fatto nell'aver pensato che fosse un ragazzo con il cervello apposto. Ma mi ero lasciata da non molto con Lucci e quindi, il mio cervello doveva ancora connettersi con il mondo esterno.

-Oh Nami!-Indicò la casa-L'ho presa per te, per noi.-Mi fissò con gli occhi pieni di speranza-Io ti amo sul serio!- Due enormi mani nere lo artigliarono per il piumino scrollandolo peggio di sacco di patate.

-RITIRA QUELLO CHE HAI DETTO!-Urlò la voce gutturale di Zoro.- RITIRALO!-Continuò a tenerlo sospeso per aria sotto il suo sguardo terrorizzato e il mio sorpreso. Si era trasformato in un licantropo.

-Zoro, buono!-Alzai in aria le mani parlandogli.-Zoro!-

-Nami è mia hai capito!?-Gli ringhiò avvicinandosi al suo volto.-è MIA!-

-AHHHHHH!!!!-Sanji se la stava praticamente facendo sotto.

-Zoro! Ti sei trasformato per la miseria! Mollalo!-Lo artigliai per la vita cercando di calmarlo. Appena sentì il mio tocco lo lasciò cadere a terra e si abbassò alla sua altezza con la schiena.

-Non osare mai più disturbarla.-Lo fissò intensamente con i suoi occhi dorati da lupo-Ti è chiaro il concetto!?- Il suo flebile annuire lo convinse che aveva recepito il messaggio. -Vattene-

Alla velocità della luce, Sanji si alzò correndo a tutta forza diretto verso la sua nuova abitazione. Chiusi la porta e lo guardai passandomi una mano tra i capelli.

-Sei contento?!-

-No-Mi afferrò caricandomi sulle spalle trasportandomi su per le scale. Cosa diavolo aveva in mente?

Mi lasciò cadere sul letto con un tonfo e velocemente, montò sopra di me.

-Io ti desidero Nami-portò le lunghe mani ai lati della mia testa.-Ti desidero-Ripetè calando e annusando il mio collo.

Con mia grande sorpresa, la sua stazza stava diminuendo, così come la pelliccia si diradava lasciando spazio alla sua pelle cotta dal sole. Incatenò il suo sguardo al mio e i suoi occhi erano ancora selvaggi.

-Non sopporto che un altro uomo ti ronzi attorno...-

-Nemmeno io lo sopporto quello-Lo rassicurai mettendomi a braccia incrociate.-Ma non è una buona scusa per sbatterlo come un tappeto.-

-Mi dispiace...-Abbassò gli occhi-Avrei dovuto trattarlo peggio...-Rettificò.

-Zoro!- Mi mollai una manata in testa-Ti ha visto trasformato!-

-E allora!?-

-Lo dirà a tutti!- Chiuse gli occhi e il suo sguardo tornò normale.

-Compriamo un costume da lupo... così se porterà qualcuno, potrò dire che l'ho spaventato con quello.-Buona idea! Allora aveva un cervello...

-Va bene-Acconsentì.-Per questa volta passi!-Lo avvertì -Ma alla prossima cavolata...Te la faccio ingoiare!-

-Ingoiare cosa?-Mi fissò furbetto.

-Il rospo razza di scemo!- Gli mollai una sberla-Ti servirò pan per focaccia!-

-Umh-Si leccò le labbra avvicinandosi alle mie-Buone...-

-Sono seria!-Lo fermai tenendolo per le spalle.

-Anche io. Adesso, se vuoi scusarmi, desiderio reclamare una mia proprietà-Mi tolse il maglione-Hai il suo odore addosso...-

-Non puoi sentirlo veramente!-

-Quel tizio fuma...ed è un odore insopportabile-Iniziò a strusciarsi contro di me-Fammi marchiare un po' il territorio...e dopo ti farai una bella doccia...-




In molti lo attendevano e adesso finalmente è qua!

Non preoccupatevi giovani donzelle, inizialmente non avrà un ruolo specifico Sanji, ma come nel manga, diventeranno “ottimi” amici!

Attendete!

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Capitolo 28
*** -Relax- ***


-Relax -


Insegnare a Zoro a leggere a scrivere, si dimostrò molto faticoso...più di quello che pensavo.

Non ero una maestra era chiaro, ma vedevo l'impegno che ci metteva. Da analfabeta stava facendo progressi. L'apprendimento con gli adulti è molto più lento, ma il sorriso che sfoggiava mostrandomi i suoi primi lavori, mi rendeva fiera di lui.

Nel frattempo io ero ero stata contattata dal mio capo Iceburg. Due articoli: uno, sulla pericolosità dei parchi a tema...l'altro “il sesso fa bene alla pelle”? Per quest'ultimo avevo una valanga di informazioni...

Inoltre, un altro redattore, mi aveva chiesto di scrivere un piccolo romanzo di poche pagine per una serie di romanzi d'amore gotici.

Benvenuti alla tranquilla e quasi pacifica campagna inglese del paese di Coco. Luogo perfetto, in via di sviluppo, grosso potenziale economico. L'unico problema è il bosco. Cappuccetto Rosso l'ha imparato a sue spese. Gli era stato detto più e più volte di non addentrarsi dentro...che ci sarebbe stato il lupo cattivo. E che fine aveva fatto adesso? Giaceva a letto a fare sesso non stop con il lupo in questione.” Digitai quelle parole e risi come una matta.

-S-sesso non...stoppe...stoppo...stop...-Sobbalzai quando mi trovai Zoro dietro di me a leggere. Ecco una cosa a cui dovevo fare in futuro maggiore attenzione.

-ZORO!- chiusi il portatile.

-Stavo leggendo...cappuccetto rosso-Ghignò a pochi centimetri dal mio volto.

-Ho visto...ma sono appunti personali!-Inarcò un sopracciglio perplesso.

-Personali?-Aprì nuovamente lo schermo-Non era la tua vita?-

-NO- Arrossii tingendomi il viso di rosso.

-Pensavo sai...-Mi accarezzò le spalle-Il bosco...gli avvertimenti-Si avvicinò con il volto al mio collo mordicchiandolo-Il lupo...-mi passò le mani sul ventre cercando il bordo del maglioncino.-Cappuccetto rosso...-Mi morse il lobo dell'orecchio. Dio...esisteva qualcosa di più perfetto?

-Ma se dici che non sei te...allora ti credo-Mi lasciò tornando eretto con la schiena e mettendosi sdraiato sul tappeto. Mi voltai a fissarlo in preda al desiderio che mi aveva acceso e lo fissai. Era a leggere un libro per bambini e a mangiarsi patatine. Muoveva i piedi avanti e indietro...sembrava un ragazzo normale...

Mi tornò alla mente la sfuriata con Sanji...Grosso, peloso, enorme. Denti aguzzi, occhi selvaggi e muscoli da far paura. Un licantropo... Mi mordicchiai il labbro inferiore e mi alzai dalla sedia.

Sanji era comparso solo una volta alla mia porta dopo quell'evento. Aveva aperto Zoro e con riluttanza, l'aveva fatto entrare. Abbiamo cenato assieme e non ha chiesto niente riguardo alla trasformazione di Zoro.

Dopo era tornato alla sua nuova abitazione mogio e triste.

Si stava comportando esattamente come me agli inizi.

Cercavo un miracolo, un appiglio...qualcuno che mi salvasse dalla mia solitudine.

Andai alla finestra e misi a fuoco la sua casetta. Fuori, tremante, spaccava la legna. La neve si era sciolta ma il freddo si sentiva lo stesso.

-Zoro-Lo chiamai girandomi.

-Uh?-Mormorò con una patatina in bocca. Sicuramente non mi ascoltava.

-Sanji spacca la legna-Spiegai mettendomi seduta davanti a lui.

-Che crepi di freddo-Sospirai e gli tolsi il libro da sotto gli occhi.-HEY!-Protestò.

-Vai ad aiutarlo...-Mi fissò stralunato.

-Cosa?!-

-Vai-Ripetei ad occhi chiusi-Ad aiutarlo-Il suo sguardo si incupì.

-Perchè?- Notai il tono duro e per niente gentile. Era un chiaro segno che non apprezzava l'idea. Mi costrinsi così a tirare fuori la risposta migliore che potessi dare.

-è solo-Misi il segnalibro chiudendolo-Non ha nessuno. Sta da giorni solo in quella casa e...mi ricorda un po' me.-Il suo sguardo si fece attento. -Tu Zoro...sei la cosa migliore che potesse capitarmi...e quindi...AH!-Venni afferrata dalle mani che con una mossa, mi portavano supina sul tappeto.

-Ora non sei più sola Nami- Mi parlò sfiorando il naso con il mio. Aveva ragione...non lo ero più. Mi fissò intensamente e poi, calò a baciarmi le labbra. Il sapore di Zoro era un mix incredibile...l'adoravo.

Gli accarezzai i capelli mi strinsi a lui. Per mia sfortuna, durò solo qualche secondo.

-Va bene-Si alzò da me di malincuore. Andò nel corridoio fino a prendere dall'attaccapanni il suo cappotto.-Ma solo perchè me lo hai detto tu-Iniziò ad allacciarselo. Gli sorrisi grata portandomi una lunga ciocca dietro l'orecchio. -Dopo però-Mi annunciò aprendo la porta-Mi leggerai una storia.- Era una cosa che avevo preso a fare tutte le sere.

-Certo-Acconsentì vedendolo chiudersi la porta dietro.

Tornai alla finestra e l'osservai andare da Sanji con un accetta in mano. Pensai immediatamente che volesse fracassargliela in testa, ma attendendo qualche minuto, li osservai lavorare assieme e iniziare, in modo più veloce, a spaccare la legna per il fuoco.




Un ululato nel cuore della notte mi fece svegliare. Scattai a sedere ansimando, coperta di sudore e con le orecchie dritte e attente.

Gettai uno sguardo alla finestra e i rami, battevano per il vento contro il vetro.

-Che c'è?-Zoro accanto a me aveva aperto gli occhi.

-L'hai sentito?-Domandai fissandolo spaventata.

-Cosa?-

-Quell'ululato-L'osservai stropicciarsi un occhio e voltarsi verso la finestra. Stette in silenzio e poi scosse le spalle.

-Non ci sono lupi nei dintorni Nami-Mi rassicurò tornando a chiudere gli occhi.

-Io l'ho sentito!- Era forte, potente e tormentato...mi aveva fatto talmente tanta paura che il sonno, difficilmente sarebbe tornato subito.

-Avrai sognato...- Non sembrava un sogno...era reale.

-Non...-Lo guardai di nuovo-Ne sei sicuro che non c'è nessuno?-

In risposta, si alzò dal letto e si avvicinò alla finestra. L'aprì e stette in silenzio ad ascoltare il solo ululare del vento.

-Niente- Come era possibile!?

Chiuse la finestra e tornò accanto a me sfiorandomi la guancia con una mano.

-Stai lavorando troppo...-

-Non dire sciocchezze-Scostai la sua mano.

-Parlo sul serio Nami-posò la testa contro la mia-Non c'è nessuno.-Mi morsicchiai il labbro inferiore e infine, mi arresi. Zoro era in grado di percepire i suoi simili e affini...se diceva che non c'era nessuno, era senz'altro così. Mi arresi e tornai giù.

-Va bene-Mi passai la mano sulla fronte bagnata.

-Dormi Nami-Mi coprì per bene, avvicinandosi e circondandomi in un forte abbraccio.

Pian piano chiusi gli occhi ...e la sensazione di quell'ululato e di qualcosa ancora prima, scemò con il sonno.



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Capitolo 29
*** -Work- ***


-Work -



Non ero contenta di quello che stava accadendo. Per niente.

Il telefono squillava come un diavolo da tutta la mattina e ormai, ne avevo le taniche piene.

Zoro, calmo e pacato era intento a guardarsi un telefilm a caso alla tv. Un enorme bacinella piena di patatine gli faceva compagnia.

-Si capo-Mormorai affranta per tutti gli ordini che quel cretino mi stava dando.

Non era il capo della rivista che ogni tanto, mi affidava qualche lavoretto, ma il mio redattore.

-Non pensa che Dressrosa sia un posto molto confusionario? Che ne è della fiera a WaterSeven di ogni anno?-Adoravo quella città, non solo perchè era piena di centri commerciali, ma perchè l'avevo usata come ambientazione in uno dei miei racconti.

-Io non penso niente-Mi sentì rispondere a tono. Il signor Franky era un uomo decisamente strano.-Anche io adoro WaterSeven cosa crede? Ma mica sono io che deciso, ma i miei superiori. Perciò, quest'anno, il grande festival della nostra casa produttrice, si svolgerà a DressRosa.-Bhe, certo. Non potevo incolparlo di questa scelta.

-è un po' lontana...-Cercai di desistere.

-Anche WaterSeven lo era, ma non ci sono stati mai problemi no, signorina Nami?-Scossi il volto sospirando.

-No certo-

-C'è forse qualche problema quest'anno?-Strinsi gli occhi.

-Ho...un animaletto a casa e non so a chi lasciarlo in custodia...- Un sonoro sbuffo mi giunse alle orecchie.

-Non ha parenti o vicini?-

-In un bosco?-

-Il signor Sanji, sono venuto a sapere, ha preso dimora nella sua stessa zona.-Chiusi gli occhi e maledì apertamente Bibi. Lei e la sua bocca larga. Bibi era la sorella di Franky, era stato un puro caso, ma il destino era perverso.

-Emh, si...-

-Può lasciarlo a lui allora...-Sentenziò scribacchiando qualcosa.

-Non potrei portarlo con me?-Una sonora risata mi fece allontanare il ricevitore.

-Le regole Nami, te le devo forse ricordare?- Prese fiato-Niente animali, niente parenti, niente amici e ...-

-Niente mariti o fidanzati.-Terminai per lui.

-Esatto-Si riprese.-Allora l'appuntamento è domani in aeroporto.-Smise di parlare per controllare l'orologio-Diciamo per le dieci ok?-

-Domani?-Strillai stizzita-Capo, ma devo per forza venire!?- Sperai con tutta me stessa di no.

-Vuoi perdere il tuo posto di lavoro?-Domandò con voce terribile-Sai, sto leggendo lo spartito che mi avevi mandato qualche tempo fa...potrei pubblicarlo o no...non lo so.-Questo era un ricatto bello e buono.

-Ho capito.-Mugugnai indispettita.

-Meraviglioso, anzi, super-Si corresse-Allora a domani, li troverai il tuo compagno di viaggio.- Contrassi le sopracciglia. Chi era il mio compagno?

-No aspett...-

-TU TU TU ...- Aveva gia attaccato...


-Partire?!-Domandò con gli occhi sgranati Zoro. Gli avevo dato la brutta notizia e spegnendo la tv, mi aveva seguito per le scale, fino alla mia camera.

-Si-Mormorai triste mentre da sotto al letto, tiravo fuori una grossa valigia. Era color cobalto e un po' impolverata. L'avevo comprata appositamente per questo genere di eventi. Il problema era che l'evento, quest'anno, non mi andava proprio giù.

-Quando?-Mi si avvicinò fermando le mie mani. Alzai gli occhi e lo fissai in volto dispiaciuta.

-Domani.-

-Domani?-Ripetè in tono grave. Leggevo nei suoi occhi la paura del distacco,-Per...quanto?-

-Una settimana-Strinsi le sue mani-è ...Tanto-La paura era anche mia. Avevo trovato la cosa più perfetta e me ne dovevo separare, anche se per poco.

-Troppo-Confermò lui avvicinandosi al mio volto.-Non voglio lasciarti-Mi baciò delicato il naso.

-Nemmeno io vorrei-Chiusi gli occhi sentendo le sue labbra che si spostavano verso le mie guance.-Ma è lavoro...-

-Lo so-Si fermò vicino al mio orecchio parlando a bassa voce.-Ma ti voglio...una settimana è peggio di qualunque tortura...- E conoscendolo, forse era realmente così. Dovevo fare qualcosa o dirla almeno, ma non riuscivo a fare nessuna delle due cose.

-Non puoi venire con me...-Mi morsi le labbra-è contro il regolamento e...-Aprii gli occhi perdendomi nei suoi.-Potrebbe licenziarmi.- Un sonoro sbuffo uscì dalle sue labbra. Con entrambe le mani mi afferrò il volto e posò la fronte, contro la mia.

-Tu ci andrai,-Mi rispose in tono duro.-è il tuo lavoro ed è una cosa importante per te.-Mi accarezzò con i polpastrelli la base del collo-Una settimana, un mese...-Riprese a parlare-Non importa quanto o se sarà doloroso.-Mi baciò con foga le labbra facendomi scappare un mugolio.

-Non importa quando...-Continuò spingendomi sul letto e montandomi addosso. Sentivo il cuore tamburellare frenetico perchè sapevo cosa avremo fatto. I miei jeans, così come le mie mutandine, si abbassarono grazie alle sue mani esperte e rabbrividii quando il mio sesso, sfrego la sua erezione che pronta, voleva penetrarmi.

I miei polsi, vennero fermati dalle sue mani che presto, aumentarono di presa quando mi penetrò con un forte slancio. Urlai e lui con me, ancora non pronto per quella penetrazione.

Il solo sentire le mie pareti avvolgerlo, lo eccitarono, tanto che aumentò le spinte facendo smuovere il letto ad ogni colpo.

-Zoro-Gridai il suo nome con il petto che doloroso, si abbassava e si alzava.

-Nami-Mi rispose lui scendendo verso il mio collo, lambendolo con le labbra e succhiandolo, per poi, depositare un morso. Socchiusi gli occhi presa dal piacere. Stava succedendo tutto così velocemente per un bisogno impellente di entrambi. Sussultai quando sentii la sua mole diventare più pesante e più grossa, Rimasi senza fiato quando incontrai i suoi occhi dorati e i denti aguzzi. La pelliccia, iniziò a ricoprire il suo volto strappando il maglione che portava.

Spalancò la bocca e in preda alla paura, si sfilò da me. Qualcosa mi scattò dentro, tanto che lo afferrai portandolo di nuovo sopra di me.

-No.-Lo rimproverai.-Rimani...così-Ansimavo e sentivo il ventre in fiamme.

-N-non posso...-Mormorò con voce gutturale, voltando il muso per non farsi vedere.

-Zoro...-Chiamai il suo nome posando una mano sul suo volto. Accarezzai la sua guancia senza più alcun timore perchè in verità, di Zoro, non ne avevo mai avuto. -Non importa come sei...anche così, tu mi piaci lo stesso.-Lo costrinsi a fissarmi e affogai in quelle pozze dorate.- Sei un lupo, non puoi cambiare questo...devi accettarlo.-Gli sorrisi con fare sincero avvicinandolo al mio volto-Io l'ho accettato.- Posai le labbra sopra le sue, più dure e larghe; i suoi denti erano un impiccio, ma il danzare della sua lingua era un chiaro segno che era si era calmato. Liberò il mio polso dalla sua presa ferrea e afferrai il suo collo, tenendomi alla sua pelliccia. Il suo membro era diventato ancora più grosso, tanto da chiedermi se non mi sarei spezzata da un momento all'altro. Ma il dolore non mi spaventava, anzi, ero felice perchè finalmente, stavo amando tutte le parti di Zoro, anche quella dell'enorme bestione che lui, temeva di liberare.

I movimenti del suo bacino aumentarono così, anche lo scorrere dei miei umori, facilitando la penetrazione. Sentivo la testa esplodere e il piacere aumentare, Smisi di respirare quando con la punta del membro, picchiò la bocca dell'utero. Oddio...

Delle calde lacrime mi scesero dalle guance quando lo rifece e mi inarcai nello stesso istante in cui venne, inondandomi del suo seme caldo e bollente.

-Devo...-La sua voce tremava-Togliermi...-

-No...-Mormorai ad occhi chiusi, le pareti che lo stringevano in una morsa deliziosa.-Resta così...- Sporgendosi su di me, mi baciò il volto intrappolandomi tra le sue braccia.

Non volevo andarmene...

Volevo rimanere così...

-Quando tornerai-Mormorò al mio orecchio-Io sarò qua ad aspettarti,-Le sue parole mi diedero un enorme gioia, ma la mia vista si fece nera e affondai nelle tenebre.




Se notate qualche cambiamento, mi dispiace moltissimo.

Ho ripreso in mano la fic dopo molti mesi e mi sono dovuta nuovamente ambientare!

Non preoccupatevi perchè ci sono già 3 (l'ultimo lo sto appunto finendo) capitoli pronti XD

Ne approfitto per ringraziarvi ad uno per uno per l'interesse per questa fic! Grazie infinite!!!


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Capitolo 30
*** -Departure- ***


-Departure-



La valigia era pronta e tutti i miei effetti, erano sistemati.

La sveglia suonò puntuale come l'avevo programmata e una forte ansia si era impossessata di me. Avevo una gran paura di volare, Lo avevo fatto altre volte era vero, ma il terrore di qualche incidente, attentato, turbolenza o un guasto ai motori, picchiettava nella mia testa mandandomi in corto circuito.

Chiusi gli occhi avvolgendomi nelle coperte, non volendo abbandonare quel delizioso calduccio.

-Sei sveglia-La voce alle mie spalle mi fece sospirare.

Mi voltai e trovai Zoro che con uno sguardo languido, mi fissava. Non era uno sguardo simile a quelli che mi lanciava di solito. Non era nemmeno l'osservatore che silenzioso, rimaneva indifferente davanti alle mie continue sfilate di moda quando non sapevo cosa mettermi.

Era uno sguardo differente, come se volesse stamparsi ben in mente il mio volto, le coperte, il letto, il mio corpo, tutto.

Mi avvicinai e mi rannicchiai contro il suo petto. Annusai il suo profumo e mi tranquillizzai mentre le sue mani, in modo delicato, mi circondarono in un dolce abbraccio.

-Devi prepararti-Mi suggerì sfiorandomi con le labbra l'orecchio.

-Lo so-

-Devi alzarti-Non ne avevo nessuna intenzione.

-Lo so-

-Allora datti una mossa...-Corrucciai le sopracciglia e alzai il volto per fissarlo.

-Mi stai scacciando via?-

-Si-Ammise mordendomi giocoso il naso.

-Razza di debosciato-Afferrai un cuscino e glielo scaraventai in testa.

-Prima vai via-Cercò di pararsi con le braccia dai miei super attacchi-Prima torni-Mi fermai e lo fissai stupita di quel tenero ragionamento-No?-Abbozzai un sorriso e annuii.

-Si-



Il taxi, oltre ad essere un mezzo comodo, era anche un arma a doppio taglio.

Avevo trovato il più stupido taxista in circolazione e dopo avermi letteralmente mandato al diavolo quando era finalmente giunto davanti a casa mia, era rimasto comodo a fumarsi una sigaretta, senza nemmeno aiutarmi coi bagagli.

-Dove lo metto?-Domandò Zoro che vicino a Sanji, impegnato a sollevare il mio rolley, mi aiutava nel sistemare ogni cosa nella piccolo porta bagagli.

-Quello dallo a me-Allungai una mano dal finestrino afferrando la mia tracolla. Dentro mi ero portata di tutto. Musica, pc, penne, quaderni, libri... erano 10 ore di viaggio dopo tutto, sarei morta di noia!

-Pesa-Mi avvisò porgendomela delicatamente. Appena l'afferrai, mi resi conto che aveva ragione. Avevo caricato quella borsa come un macigno e per poco, non mi segai le mani con il vetro del finestrino.

-Namisan!-Cantilenò il biondo felice.-Ho sistemato la tua deliziosa valigia-Gli sorrisi lieta. Avevo fatto un bel discorsetto a Sanji prima di partire. Mi ero raccomandata di tutelare lo stomaco di Zoro.

Lo avevo informato che non era pratico come cuoco e con il rischio di appiccare un incendio e di tornare non trovando più alcuna casa, lo avevo un po' messo alle strette e pregato di prendersi cura di lui.

Aveva imprecato Zoro per quella mia decisione, ma dopo avergli ricordato che Sanji era un ottimo chef, aveva mutato opinione.

-Ti ringrazio Sanji-Mormorai ringraziandolo un po' per tutto.

-Allora siamo pronti?-Domandò l'uomo iniziando a scaccolarsi. La mia espressione combaciò con quella dei due ragazzi alle mie spalle. Schifo.

-Sei sicura di voler andare con questo mezzo?-Mi fece presente Zoro mettendosi a braccia conserte. Anche se cambiavo idea, avrei speso soldi inutilmente con questo scemo.

-Si, sono sicura-Azzardai facendo un calcolo mentale che l'aeroporto era abbastanza vicino.-Sono in ritardo inoltre...-Perchè quell'imbecille del taxi era arrivato in ritardo di venti minuti.

-Allora fai buon viaggio pasticcino-Si raccomandò Sanji accendendosi una sigaretta.-Penserò io al tuo animale!-

-EH?-Zoro sempre a braccia conserte lo fulminò con lo sguardo. Scosse il capo e dopo, si avvicinò al mio finestrino.

-Torna presto-Mi pregò a bassa voce entrando con il volto, scendendo a baciandomi. Chiusi gli occhi e gli circondai il viso con le mani per prolungare quel bacio.

-Si-

-Bene-Il taxi partì senza nessun consenso, pensando forse che quel mio “si” era per lui il segnale della partenza.

-RAZZA DI IDIOTA!-Urlammo entrambi io e Zoro.


L'aeroporto come sempre, mi metteva ansia. Vedevo quei piccoli aerei librarsi nel cielo e sparire tra le nuvole.

Le peggiori immagini di attentati e di voli dirottati mi passarono per la mente e mi fecero sospirare pesantemente. Il taxi dopo averlo pagato e preso da sola i miei effetti, era sparito senza un aiuto.

Di Franky ancora nessuna traccia, tanto meno del “compagno” che avrei avuto durante il viaggio. Speravo come sempre nella simpatica Kaya, così carina e posata che nel tempo libero, scriveva romanzi erotici ispirandosi alle sue esperienze con il marito. Anche la strana Tashigi mi andava bene ogni tanto. Aveva una cotta per il suo redattore Smoker e in segreto, mi aveva rivelato che anche lei, si basava sulla figura dell'uomo dei suoi sogni. Peccato che quel fumoso era sempre fissato con i sigari e le scadenze.

Insomma, il fatto che avessi un compagno “uomo” mi lasciava perplessa. Chi diavolo scriveva romanzi rosa per donne?

Magari era Gay, ma scartai subito quell'ipotesi. Magari era un represso bisognoso di sentimenti e sperava in una principessa rosa che a cavallo, cercava il bel principe addormentato sul divano.

Repressi un sorriso non riuscendo minimamente ad immaginarmi il tizio in questione.

Presi la mia valigia e ansimante per il peso, mi avvicinai agli imbarchi. Speravo di vedere almeno quella cresta blu del mio capo, ma la massa sembrava fitta e crudele non lasciando trapelare nessun segno di lui.

-Eccoti Nami-Urlò poco dopo Franky che come sempre, era vestito da deficiente. Una camicia Hawaiana e dei bermuda...ed era inverno.

-Vieni qui!-Allargò le braccia e mi stritolò in una presa affettuosa incrinandomi qualche costola.

-Franky...-Mormorai senza fiato puntando le mani sopra al suo petto.

-Ma come ci siamo fatte belle-Mi elogiò tenendomi stretta a se.-Ti si sono allungati anche i capelli-Sorrise birichino-Te l'avevo detto che più lunghi erano super!-Non mi aveva mai detto niente.

-Certo-Sorrisi cercando di distanziarmi da lui.

-Ecco i biglietti sorella-Si tolse dalla tasca una busta e aprendola, mi consegnò i lasciapassare. Osservai attentamente quanto era scritto e rimasi a bocca aperta. Prima classe.

-E questo?-Indicai stupita la qualità del volto.

-Oh bhe, il tuo “compagno” ha qualche problema e ha bisogno di alcuni-Alzò le mani mimando le virgolette-bisogni.-

Storsi in naso... che bisogni aveva? Di pisciare in prima classe? Alzai comunque le spalle eccitata nel viaggiare per una volta, agiata.

-DOVE SEI FINITO?-Urlò il capo guardandosi attorno.-Vieni qui che ti do i biglietti!-

Mi portai una mano alla fronte vedendo la folla fissarci quasi incuriosita. Mi vergognavo a viaggiare con lui.

-Piantala di urlare-Parlò una figura alle mie spalle.-Ci sento benissimo-Incuriosita dalla sua voce, mi voltai e sgranai gli occhi nel trovarmi davanti un tizio dall'aria strana. Aveva degli occhiali da sole, un cappello leopardato e il cappuccio del cappotto a coprirlo.

Ero alla fiera delle stranezze? L'uomo davanti a me aveva sicuramente dei bisogni speciali si, così come Franky, per andare a farsi vedere da uno bravo.

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Capitolo 31
*** -Bad Company- ***



-Bad Company-


Inarcai le sopracciglia restando a fissare il nuovo arrivato. Non aveva niente di familiare e non lo avevo mai visto prima.

Il suo carnato era un po' pallido ma non era certamente quello a darmi l'idea che fosse strano.

Mi chiedevo il bisogno di essere così coperto. Era freddo ok, ma non da essere una specie di Eschimese!

Franky sembrava essere a suo agio invece, forse tra strambi si capivano perfettamente.

-Super-Annunciò lui vedendo l'orario dei voli.-Io devo restare qua, devo aspettare Robin-Ci spiegò incrociando le braccia al petto-Voi prendendo il volo, atterrerete a Dressrosa. Ad attendervi ci sarà ovviamente qualcuno che vi condurrà all'hotel nel quale si svolgerà il tutto-Annuì soddisfatto prendendomi di mano i bagagli per consegnarli ai controlli.

-Ah!-Lo fermai quando mi prese la tracolla-Questa me la porto dietro.-

-è pesante-Osservò.-Hai il pc dentro?-

-Emh...-alzai le spalle-Si...perchè?- Mi posò una mano sulla spalla.

-Vorrei entro la prossima settimana quel racconto che aspetto!-La mia espressione era perplessa. Che racconto?-Quelli gotici Nami-Spalancai gli occhi ricordandomi immediatamente a cosa si riferiva.

-Ah!-Feci finta di arrivarci senza entrare nel panico.-Quei racconti...-

-Già-Rise-Immagino che li controllerai in volo-Dava per scontato che avevo già scritto la storia!? Non potei fare a meno di annuire mentre sudavo freddo.

-C-certamente!-

-Super!-Si rivolse al mio compagno incappucciato.-Stessa cosa mi aspetto da te!-Gli puntò contro il dito indice.-Ah Nami!-Tornò a fissarmi-Ho letto lo spartito che mi hai mandato-Sorrise soddisfatto-Mi piace molto, penso che lo pubblicherò-Si eclissò in tempo prima che avessi la brillante idea di spaccargli in fronte il pc.

Era chiaro che l'avrebbe pubblicato! Ero li a quello schifoso aeroporto per il solo fatto che mi aveva ricattato!

-Dovremo avviarci-Mi consigliò l'incappucciato precedendomi.

-Oh-Lo fissai con gli occhi immergersi tra la folla sbuffai sonoramente. Niente. Nemmeno una presentazione, nemmeno un “piacere! Tu devi essere la famosissima e bellissima Nami”...Niente di niente! Chi diavolo si credeva di essere!?

Gli corsi dietro giusto per non avere la seccatura di stare a cercarlo dopo. Imprecai mentalmente quando lo fiancheggiai.

Quel tipo sarebbe stato anche il mio compagno di stanza e la cosa non mi mandava di certo in visibilio.

Cosa non avrei dato per avere Zoro con me. Mi portai una mano alle labbra accarezzandomi i contorni, ricordandomi del bacio che mi aveva dato prima di partire. Non solo quello mi ricordava lui però, anche il dolore in mezzo alle gambe. Sperai che entro la settimana quei dolori mi sarebbero passati.


Quando agganciai le cinture di sicurezza, le mani mi tremavano. Insieme a noi, solo poche altre persone viaggiavano in prima classe. Le luci erano soffuse creando un atmosfera rilassante e tranquilla.

O almeno, era quello l'intento che speravano di scatenare nei passeggeri perchè sicuramente, per me non era lo stesso.

Dannazione. Ogni stramaledetta volta che viaggiavo in aereo, prendevo dei tranquillanti e dei sonniferi. Mi dicevo sempre “ se devo schiantare, preferisco farlo sognandomi in una vasca piena d'acqua calda, un bel vino alla mano e alle mie spalle Hugh Jackman”.

Sospirai pesantemente fissando la tracolla davanti ai miei occhi. L'avrei usata?

Dovevo scrivere quella stramaledetta storia gotica. Inspirando a fondo, afferrai la borsa ed estrassi il pc.

Aprii il morbido astuccio che usavo per contenere il computer e sollevai lo schermo.

All'interno, c'era un biglietto color verde con una scrittura abbozzata.

Me lo portai agli occhi e per poco non lo stritolai.

Zoro.

Buon volo e non te la fare sotto che le mutandine bagnate di pipì non sono sexy”.

Quel maledetto uomo! Quando avrà avuto il tempo di scrivere quella cosa!? Imprecante, la misi dentro ad un taccuino, apprezzando tutto sommato il suo sforzo per scrivere.

Appena il pc si accese, collegai la batteria al cavo e cercai tra le cartelle qualcosa di interessante tra i miei appunti.

-Oh-Mormorai quando notai un file salvato su “storie gotiche”.-Avevo già iniziato a scriverci sopra?-

Avvicinai il mouse e attesi che la pagina si caricasse.


Benvenuti alla tranquilla e quasi pacifica campagna inglese del paese di Coco. Luogo perfetto, in via di sviluppo, grosso potenziale economico. L'unico problema è il bosco. Cappuccetto Rosso l'ha imparato a sue spese. Gli era stato detto più e più volte di non addentrarsi dentro...che ci sarebbe stato il lupo cattivo. E che fine aveva fatto adesso? Giaceva a letto a fare sesso non stop con il lupo in questione.”


Che cazzo avevo scritto?!

-Che storia pacchiana-Sibilò il compagno accanto a me. Assottigliai gli occhi e mi voltai verso la sua direzione. Ancora bardato di tutti gli indumenti, quel maleducato aveva osato commentare? E per di più leggere!? Chiusi lo schermo e digrignai i denti.

-Fatti gli affari tuoi!-Vociai indiavolata verso di lui stringendomi il portatile tra le braccia.

-Certo rossa-Sospirò tornando a guardare davanti a se.-Non dispenserò più consigli per te- Non so chi fosse, non so perchè, anzi, sapere lo sapevo, ma lo odiavo.

-Nessuno ti ha chiesto niente-

-I consigli sono fatti per essere ascoltati-Spiegò con voce calma e pacata. Mi stava facendo andare in bestia.

-E i diti medi sono fatti per mandarti a quel paese- Sprofondai inferocita contro il mio sedile.

-Non ti agitare-Mi rimproverò accavallando le gambe.-Mi chiedo come risulti quando sei in quel periodo del mese-Si lasciò scivolare sul naso gli occhiali e scorsi due magnifici occhi grigi.-Terrificante immagino-

Rimasi a bocca spalancata.

Toccò terra quasi quando si tolse del tutto gli occhiali e il cappello.

Ciocche corvine caddero sopra la sua fronte e i suoi occhi, erano un vero spettacolo.

Merda.

Gli uomini col pizzetto mi eccitavano.

-Il gatto ti ha mangiato la lingua?-Continuò non appena si alzò in piedi per togliersi il giaccone. All'interno dell'aereo la temperatura era stabile e si stava molto bene.

Come un idiota continuai a fissarlo in silenzio. Mio Dio.

Da dove diavolo era uscito quello!? Aveva dei tatuaggi veramente singolari sulle mani e sulle nocche, tanto da chiedermi se ne possedesse altri. Il suo fisico era asciutto, le spalle ampie, le gambe lunghe e un sedere tutto da mordere.

Gli orecchini che possedeva ambo i lati, erano eccitanti...Avevo già parlato del suo pizzetto?

Scossi il volto e mi costrinsi a distogliere lo sguardo.

Pensa a Zoro, mi dissi.

Si, pensa al licantropo che poverino, l'attendeva a casa.

Ai suoi capelli morbidi, al suo odore di bosco selvaggio, ai suoi addominali e alle spalle ...e ai suoi peli pubici e a molto di più sotto dei peli...

Respirai affannata quando riaprii gli occhi, giusto il tempo di trovare una mano allungata. Era un segno di pace?

Più tentata di prima, l'afferrai stringendola con decisione.

-Trafalgar Law-Si presentò con un ghigno sul volto, un ghigno che prometteva promesse oscure.

-Nami Cocoyashi-Mi presentai infine.

-Nami-Ripetè lentamente il mio nome, scatenandomi dei brividi lungo la schiena. Sobbalzai quando una forte scossa mi travolse. Tolsi la mano dalla sua presa e lo fissai sbalordita, portandomi la mano al petto.

-Cosa è stato?-Mormorai fissandolo. Anche lui sembrava stralunato per quanto accaduto.

-Io...non lo so-Scrollò le spalle ricomponendosi-una scossa statica?- A scoppio ritardato?

-Si prega ai signori passeggeri di allacciare le cinture-La voce della hostes dall'alto parlante ci interruppe.-Stiamo per decollare-

E nuovamente, mi mancò il fiato.





Vorrei dirvi grazie.

Grazie e ancora GRAZIE!

Questa fan fiction ha raggiunto un numero di commenti sorprendente!

Non solo ha superato Cross Book che era diciamo, il mio “vanto” ma la storia non è nemmeno alla fine o magari nemmeno a metà!

Non ne ho proprio idea! Ringrazio tantissimo Alered che pazza ha commentato OGNI capitolo!

Poveraccia!!!

Ma ringrazio tutti! Sia i lettori che i recensori per aver letto fino ad ora questa fan fiction!

Vi adoro! ^___^



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Capitolo 32
*** -Shock- ***



-Shock-



Rimasi in allerta per tutto il viaggio. Non dormivo, non respiravo e nemmeno volevo alzare un dito.

Ero in tensione. Sentivo l'aria che sferzava le ali dell'aereo e ogni volta che percepivo uno scossone spalancavo gli occhi e conficcavo le unghie nel divanetto.

Law al contrario di me, era perfettamente tranquillo. Lavorava diligentemente premendo in modo lesto le dita sulla tastiera, concludendo in poche ore almeno dieci fogli pronti e corretti. Aveva le idee chiare il tipo.

Insomma, come poteva un ragazzo così appetitoso scrivere romanzi gotici per donnette casalinghe in cerca di qualche emozione? E perchè non lo avevo mai incontrato prima?

-Hai da fissarmi ancora per molto?-Domandò non staccando gli occhi dallo schermo.

-Io...-Sentivo tutta la pressione addosso- Ho un po' di paura-

-Me ne ero accorto-Annunciò strofinandosi gli occhi.

-Tu neanche un po'?-Mi sporsi verso di lui e scosse il volto.

-Volare in aereo è noioso.-Sospirò-Preferisco altri mezzi. Essere costretto per dieci ore qua è...Dio-Chiuse gli occhi e ringhiò quasi-Estenuante.-

-Come preferisci spostarti?-L'unico modo per allentare quella tensione che avevo addosso, era parlare. Il pensare ad altro forse mi avrebbe dato più scioltezza.-In nave?-

-Cavoli no!- Alzò un sopracciglio.-Io adoro le auto-Ghignò in modo seducente-Auto di lusso che sembrano schizzare sull'asfalto-Annuì.-Quelle si che risvegliano anche i morti- Non ne dubitavo.

-Bhe, allora devi essere ricco per possedere un auto del genere-Posai la testa contro il sedile.

-Ne ho circa cinque in garage-Spalancai gli occhi e lo fissai sbalordita. Cinque!? Ne aveva cinque?! -e sono ricco-Continuò fissandomi con un espressione compiaciuta.

-Ma...-non potei fare a meno di squadrarlo-Sei così...giovane- Almeno, dava l'impressione di avere non più di 25 anni.

-Oh-Scosse la mano-Eredità di eredità, di eredità-Ridacchiò salvando il foglio word e chiudendo il portatile.-Inoltre, sono un medico.-

Un medico!?

-Un chirurgo-Aggiunse accavallando le gambe e imitando la mia posa.

Un uomo bello, ricco e con un lavoro altisonante.

Cosa poteva esserci di più perfetto?

Zoro, mi annunciò il mio istinto e arrossì per averlo soppiantato in un angolo della mente.

-E tu Nami-Rabbrividì nel sentire il mio nome pronunciato da quelle labbra-Che lavoro fai?-

Un cazzo...

-Emh-Mi riscossi e arricciai le dita dei piedi-Scrivo libri e mi occupo ogni tanto di qualche pezzo sul giornale- Bello schifo in confronto a lui.

-Franky mi ha accennato che vivi in un bosco-Annuii nuovamente e meditai una vendetta alla famiglia di Bibi.

-Si, mia nonna, mi ha lasciato una casetta come eredità-Mi spostai i capelli sulla spalla e lo sentii irrigidirsi. Mi voltai verso di lui e lo trovai ad annusare l'aria. Mi si avvicinò pericolosamente invadendo il mio spazio di posto.

Mi scrutò in volto con quei suoi irresistibili occhi grigi per poi, imprecare e tornare a sedere composto.

-Puzzi-Mi annunciò facendomi rimanere male. Alzai la mano e gli mollai un ceffone sul volto. Il cappello che teneva accanto a se, cadde per terra.

-CAFONE!-Digrignai i denti e gli voltai le spalle mettendomi a fissare il finestrino.

-Puzzi-Si massaggiò il volto assottigliando gli occhi-Di cane- Rimasi pietrificata. Immobile, non mi voltai ma rimasi in apnea per le sue parole. Che sapesse?

Non resistetti e tornai a fissarlo preoccupata. Aveva percepito l'odore di Zoro... Senza dubbio, aveva un olfatto sopraffino, esattamente come il mio lupo. Che anche lui fosse un licantropo? Aveva però detto “cane”... Qualcosa non quadrava. Mi mordicchiai nervosa il labbro inferiore e fissai il suo sguardo seguire le mie azioni.

-Oh, non farlo-Mormorò socchiudendo gli occhi con fare quasi dolorante.

-Cosa?-

-Morderti- Mi fermai. Cosa diavolo era...? Scrollai la testa e afferrai dalla mia tracolla il pc. Dovevo scaricare le idee e dovevo lavorare. Finalmente le mani avevano smesso di tremarmi.



Scrivevo, scrivevo e scrivevo.

Avevo preso il via; era un ottimo segno. La storia doveva avere una trentina di pagine, non di più. Ero arrivata in tre ore alla quindicesima. Le idee mi spuntavano dal nulla. Una storia molto semplice: una ragazza alle prese con una scelta difficile: Vampiro o Licantropo?

Ero di parte e sarebbe finita con la vittoria di quest'ultimo.

-Al vampiro non dai nemmeno una possibilità?- Law era rimasto a fissare il mio schermo per tutto il tempo. A braccia incrociare, mangiava direttamente con gli occhi le parole che lesta, scrivevo.

-No-Risposi mentre facevo agitare la protagonista tra le braccia del vampiro.

-Crudele-Ridacchiò socchiudendo gli occhi.

-Non devi scrivere anche tu?-Mormorai staccando gli occhi dal portatile.

-A regola dovrei è vero-Mi concesse lisciandosi il pizzetto.-Ma sono bloccato-

La cosa mi incuriosii.

-In che senso?- Scosse le spalle.

-Il protagonista è alle prese con una scelta difficile: rinunciare a tutto e cioè al suo castello, hai suoi beni, al suo potere o scegliere la sua sposa.- Inarcai le sopracciglia.

-La moglie?-

-No, la sposa- Salvai la bozza e mi voltai del tutto per fissarlo.

-La promessa allora?- Nuovamente, produsse un cenno negativo.

-La sposa di un vampiro è più di questo-

-Non ti seguo-Ammisi.

-Il vampiro è un morto-Iniziò a spiegarmi fissando davanti a se i passeggeri-Non respira, il suo cuore non batte e si nutre di sangue-

-Lo so-Avevo visto un sacco di film-E quindi?-

-La sposa è la compagna per la vita-Posizionò i suoi occhi grigi su di me e sussultai per la loro intensità- Quando il vampiro sente o improvvisamente percepisce l'odore della sua compagna, si ...risveglia- Dischiusi le labbra interessata.

-Si Risveglia?- Annuì riprendendo la spiegazione.

-Il sangue circola nuovamente, il cuore batte e il bisogno impellente di trovarla è forte-Mi afferrò la mano e se la portò al petto. Arrossii e cercai di liberarmi dalla sua presa.

-Cosa fai?!- Era davvero forte, tanto che riuscì nel suo intento facendomi posare il palmo aperto contro la sua camicia nera. Lo fissai scocciata e infuriata.

Improvvisamente, cambiai.

Dal caldo opprimente avvertii freddo, una piena secchiata d'acqua in testa.

Il ...il suo petto...non sentivo il battito.

Alzai lo sguardo al suo volto e lo trovai a ghignare. I canini affilati chiaramente visibili.

Dio...Trafalgar Law era un vampiro...

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Capitolo 33
*** -Vampire- ***


-Vampire-


Le sopracciglia del vampiro si contrassero, fissandomi come un completo imbecille.

Non avevo emesso fiato e a quanto pare, la cosa l'aveva un po' sorpreso. Pian piano, il ghigno sulle sue labbra scemò, nascondendo con attenzione i lunghi canini.

-Non mordo-Mi rassicurò sospirando e incrociando le braccia dietro la testa. Bhe, non era male come rassicurazione.

Ripresi a respirare e sprofondai nel sedile. Sentivo il corpo tremare e le mie unghie, erano infilzate ai braccioli del sedile.

Calma Nami, mi dissi. Calmati, concentrati e respira. Si. Respirare era sicuramente un buon proposito.

Mi voltai verso di lui e l'osservai. Non pensavo che i vampiri esistessero davvero, ma a quanto pare, così era.

Ma di cosa mi dovevo stupire? Zoro era un licantropo, Ace e Kidd ugualmente.

I vampiri perchè a questo punto non potevano esistere?

Mi umettai le labbra secche e l'osservai attentamente. Lineamenti importanti, pelle candida e occhi puri.

Non sembrava pericoloso.

-Trafalgar-Lo chiamai attirando la sua attenzione. Mi fissò intimorito, quasi avesse paura di essere giudicato.

Evidentemente non andava ad urlare ai quattro venti la sua natura. Il fatto che l'avesse detto a me, sembrava una concessione veramente difficile. Sapeva che avremo condivido la stanza insieme e rivelandosi, avrebbe semplificato le cose? Rivelarsi a me poi, che da quanto aveva detto puzzavo di Zoro, era ancora più semplice?

-Da quanto sei un vampiro?-In risposta, si strinse nelle spalle.

-Duecento anni- Mi trovavo accanto ad un pezzo d'antiquariato.

-Caspita-Annuii fissando il poggiatesta del passeggero avanti a me. Forse potevo comprendere il suo interesse per la scrittura.

-Hai detto...che sei un dottore?-Rimasi stupita dalla sua precedente affermazione e adesso, ero curiosa.

-Si-Mi confermò chiudendo gli occhi-Sono un chirurgo-

-Ma scrivi anche libri...-

-Ho molto tempo libero-Piegò il volto da un lato.-Inoltre, fare il chirurgo per la mia condizione è...un lavoraccio-

Con tutti i film e libri che avevo letto, immaginavo che i vampiri fossero attratti come orsi al miele, al sangue.

Lavorarci a stretto contatto doveva essere in qualche modo crudele.

-Per il sangue?-

-Anche-Accavallò una gamba-Ma per la luce del sole.-Digrignò i denti-è fastidiosa e solo nelle giornate umide e con molte nuvole posso uscire.-Aprì gli occhi-Esattamente come oggi.-Spostò lo sguardo su di me-Ti sono sembrato stravagante?- Si.

-Solo un po'.-

-Umh-Socchiuse gli occhi-Forse tu potresti aiutarmi...- Spalancai la bocca. Io? Aiutarlo? Come!?

-In che senso?- Un sorriso si formò sul suo bel volto facendomi battere il cuore.

-Mi sembrava di aver compreso che alle donne di quest'epoca piacesse lo shopping- Era vero, lo adoravo.-Potresti aiutarmi a scegliere un look...adeguato.-

Adeguato? Per lui? Esattamente come Zoro, niente poteva sembrare adeguato a creature della loro bellezza.

La proposta però non era per niente male. Abbozzai un sorriso compiaciuto.

-Con piacere- Il solo vedermi sorridere, sembrò turbarlo. Si grattò la fronte perplesso.

-L'odore che sento su di te...-Riprese a parlare cercando questa volta di non offendermi-è di un maschio Lykae vero?-

Corrucciai le sopracciglia, questa volta, ero io quella perplessa.

-Maschio cosa?- Si avvicinò a me per parlare a bassa voce, sprofondando con la schiena nel sedile.

-Licantropo-Mi rese la comprensione più facile.

-Ah!-Annuii-Si, è il mio...-Mi presi coraggio-...Ragazzo.- La cosa sembrò divertirlo.

-Un maschio Lykae ti lascia partecipare senza la sua presenza ad un convegno?- Era così insolito?

-Perchè no?-

-Il tuo compagno deve essere un tipo molto paziente-Ragionò tra se e se-Inoltre, con l'arrivo della luna piena, ti manda così lontano.-

-Zoro sa gestire la situazione-Spiegai-Va fuori nel bosco e si trasforma. Poi torna e sta bene. Può riuscirci senza di me.- Tornò a fissarmi stralunato, come se quello che avevo detto, era una bestemmia.

-Sei la sua compagna...come puoi dire che sa gestire la situazione senza di te- Mi strinsi nelle spalle.

-Non ci sono mai stati problemi...- Si mise composto a sedere e si grattò la testa perplesso. Qualcosa non andava.

-Puoi...-Mormorò titubante-Mostrarmi il collo?-Un brivido mi corse lungo la schiena e notandolo, si affrettò a rassicurarmi.-Non voglio farti niente fanciulla, solo controllare una cosa.- Abbassò lo sguardo-Io non sono una minaccia per te, in nessun modo possibile.-Bhe, io in lui vedevo due minacce...i suoi denti e il suo emh, cavallo nei pantaloni?

Arrossii come una matta quando incontrò il mio sguardo. Invece che adirarsi, ghignò.

-Quello è ancor meno pericoloso-

-I vampiri sono impotenti?-Scoppiò a ridere tenendosi la pancia. Evidentemente, no. Non erano assolutamente inattivi sessualmente.

-I vampiri si dividono in svegliati e non risvegliati-Mi spiegò studiando la mia reazione.-I Vampiri che si sono risvegliati, sono quelli con una compagna o come lo diciamo noi, la sposa.- Ed ecco nuovamente quel termine.-La sposa per noi vampiri è importante come già ti avevo accennato.-Mi mostrò un mesto sorriso-Provare una reazione con una donna è per noi importante. Torniamo a vivere.-

-Vivere...spiegati-Ero affascinata, esattamente come prima. Aveva un tono di voce roco e una cadenza, che mi teneva incollata alle sue parole.

-Il sangue scorre di nuovo nelle nostre vene, l'aria riempie i nostri polmoni e il battito del nostro cuore è di nuovo cadenzato.- Abbassò lo sguardo verso i pantaloni-E abbiamo di nuovo un erezione- Non dovevo arrossire...non dovevo arrossire.

-Quindi tu...-

-Io sono un vampiro non risvegliato che attende la sua sposa- Indicò i suoi occhi- i miei occhi sono grigi, non ho mai bevuto direttamente da un umano ma solo da sacchette di plastica.-Ridacchiò-Sono sempre un medico e ho i miei privilegi- Sembravano buoni privilegi.

-Non bevi da un essere umano? Ma tutti dipingono i vampiri così-

-Oh certo, ma quelli sono vampiri caduti che si sono lasciati travolgere dalla brama di sangue. I loro occhi diventano rossi e nelle loro menti, scorrono senza sosta i ricordi che hanno preso da tutte le vittime. Li fa impazzire.- Ecco spiegato la purezza dei suoi occhi dunque. La cosa ad ogni modo, era rassicurante. Trafalgar non avrebbe ne bevuto da me, ne cercato di allungare le mani. Un compagno perfetto allora.

-Torniamo al tuo collo.-Allungò una mano e io mi ritrassi.

-So farlo da sola...-

-Di che ti vergogni?-Protestò quasi seccato-Sono un medico e ne vedo ogni giorno di donne nude.- Preferivo restare un incognita per lui. Mi tolsi il maglione rivelando la mia maglietta, un po' a disagio. Mi scostò il colletto e mi osservò delicatamente il collo. La sua espressione si fece dubbiosa. Non appena sfiorò la mia pelle, un altra scarica elettrica, ci travolse.

Studiai la sua espressione dopo essermi rivestita.

Era stupito, nervoso e dubbioso.

-Hai detto che è il tuo compagno?-Annuii forte.-Non vedo nessun marchio impresso su di te.-


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Capitolo 34
*** -L'inaspettata comparsa del cattivo- ***


-L'inaspettata comparsa del cattivo-


Nessun marchio.

Mi rigirai nella testa più e più volte quelle parole. Che cosa significavano?

Il mio sesto senso, mi diceva che qualcosa non andava, che nel profondo, tutte queste informazioni non mi avrebbero portato a nulla di buono. Eppure, quasi un mese prima, smaniavo nel sapere di più su Zoro.

Cosa mi frenava adesso?

Il fatto che stessimo assieme? Che finalmente potevo stare con lui senza problemi ma sembravano magicamente comparsi di nuovi?

Perchè inoltre Zoro non mi aveva mai accennato la parola Lykae?

Mi risposi da sola: nemmeno lui la sapeva.

Trafalgar era un vampiro di duecento anni e aveva decisamente più esperienza in creature mistiche.

Zoro invece ne aveva cinquanta ed era stato fatto prigioniero e vittima di esperimenti. Prima di natale mi aveva rivelato che era stato uno schiavo.

Quella sera in cui ci eravamo imbattuti in Perona, Zoro tremava dal terrore.

Era padrona orribile e odiata, con un concetto di possesso di persona al di fuori dell'umano. Zoro non aveva voluto rivelarmi altro.

-Quale marchio?-Mormorai infine fissando decisa Law.

-Quello della compagna-Mi fissò assottigliando gli occhi.-Precisamente fanciulla, quanto sai del Raftel?-

Raftel?

Era decisamente la giornata dell'apprendimento.

-Non so cosa significhi-Ammisi accarezzandomi il collo. Trafalgar non prese bene quanto avevo confessato.

-Odio dare spiegazioni-Borbottò prendendo il pc in mano.

-Io invece odio non sapere niente-Lo fulminai. Oh no! Non mi avrebbe lasciato li piena di dubbi e a scartavetrarmi il cervello. Lui sapeva e lui sarebbe diventato la mia fonte d'apprendimento.-Parla!-

-No-Infilò il pc nella valigetta e la chiuse con precisione.-A dire il vero, mi piacerebbe spiegarti ogni cosa-Mi sorrise suadente.-Ma non è il momento- Afferrò gli occhiali da sole e se li inforcò alzandosi poi in piedi.

Dove stava andando? Forse in bagno?

-Muoviti a fare i bagagli rossa- Appoggiò sul sedile la valigia e il cappotto.

-Bagagli?-Nemmeno il tempo di terminare la frase che un violento scossone colpì l'aereo.

Gridai allarmata con gli occhi fuori dalle orbite. COSA ERA STATO!?

-Sei sorda per caso?-Mi domandò Law che era rimasto immobile al suo posto. L'impatto non lo aveva scalfito.

-PERCHè DEVO FARE I BAGAGLI?!- Un ghigno malvagio si dipinse sul suo bel volto.

-I piloti si sono smaterializzati e siamo finiti dalla padella alla brace-.



Cercai di respirare a fondo.

Un respiro, due respiri, tre respiri.

Il cuore tamburellava frenetico ma dovevo muovermi.

Con mani tremanti, afferrai la borsa che pronta, era davanti a me. Mi maledissi nuovamente quel giorno per averla caricata oltre ogni limite.

-Che significa...-Provai a parlare tenendo un tono calmo-Smaterializzati?-

Il vampiro si voltò verso di me con un espressione palese.

-Se ne sono andati-Schioccò le dita.-Puff!- Non era rassicurante.

Tutto questo equivaleva a dire che eravamo senza pilota!

L'aereo era senza controllo quindi, saremo andati a schiantarci! Mi alzai in piedi e osservai i passeggeri. Tutti, nessuno escluso era immobile e con un espressione neutra.

Contrassi le sopracciglia e mi avvicinai a Law.

-Sanno che stiamo precipitando?-

-Precipitando?-Mormorò con tono ironico.-Non stiamo precipitando-Precisò facendomi sperare in qualcosa di buono.-Fra un quarto d'ora arriveremo al livello dei palazzi...ci schianteremo contro un grattacelo-

ARGHH!!! La cosa, come avevo immaginato, non riusciva a rassicurarmi affatto!

-PERCHè NON URLANO COME ME!?-Che si fossero rassegnati? O peggio, erano pietrificati dalla paura?

-Perchè tutto questo l'hanno progettato loro-Mi immobilizzai a bocca spalancata.

Fissai una coppia poco distante dal nostro posto e li trovai a sorridermi. Gli occhi erano di un sorprendente rosso.

-Che...-Afferrai la sua camicia-Che cosa...?-

-Sono?-Terminò la frase per me mentre frenetica, mi osservavo attorno.-Mha, direi un po' tutto... Vampiri, Lykae...oh!-Produsse un fischio-Ci sono anche demoni! Vedo le loro belle cornine spuntare da sotto la parrucca.-

Che diavolo diceva?

Un frastuono mi fece fermare. Mi voltai e sgranai gli occhi per la sorpresa.

Non poteva essere.

Il mio cuore accelerò e sentii il pavimento sotto ai piedi mancarmi.

-Ci incontriamo di nuovo rossa-



La prima volta che avevo visto Eustace Kidd, mi aveva dato una cattiva impressione.

Adesso, sapevo che la prima impressione era quella che contava davvero e lo trovavo pessimo.

Potevo finalmente vederlo con chiarezza alla luce di una lampada e non grazie al chiarore della luna piena. I suoi occhi erano completamente rossi, così come i suoi capelli. I tratti erano pronunciati, il naso quasi seghettato e le labbra carnose. La sua mole era imponente e l'abbigliamento era terribile.

Una pelliccia l'avvolgeva per le spalle e dei pantaloni dai colori discutibili, attorniavano le sue cosce possenti.

-COSA VUOI!?-Urlai impaurita e confusa.

Una paura improvvisa mi sconvolse. Che...

-DOV'è ZORO!?- Una risata gutturale partì dalle sue orride labbra. Tutto ciò lo trovava divertente.

-Il tuo cagnolino è a casa stai tranquilla-Si mosse in avanti verso di me.-Il nostro obbiettivo al momento non è lui, ma tu-Mi immobilizzai frastornata. Io?

-Io?-

-Si-Ridacchiò sonoramente indicandomi-Voglio te. Con te nelle mie mani, Roronoa sarà costretto a tornare con noi!-Che viscido bastardo!

-Puoi scordartelo razza di carciofo!-Mi nascosi dietro a Law che per tutto il tempo, era rimasto in silenzio. La cosa mi preoccupò: che anche lui fosse dalla sua parte?

Mi staccai da lui avvicinandomi alla mia borsa ma immediatamente, mi afferrò il polso. Una nuova scarica mi attraversò il corpo facendomi quasi cadere a terra.

-Non fare resistenza-Mi avvertì Kidd avvicinandosi -Altrimenti la pagherai cara-

Pagarla Cara? Spalancai a fatica gli occhi e feci leva sulle gambe per riprendere stabilità. La mano di Law sul mio polso bruciava.

-Vieni con noi- Scossi forte la testa facendo oscillare i capelli. No. Non sarei andata con loro.

C'era in ballo la vita di Zoro. Per quanto ero una strega e una stronza, la sua vita era più importante della mia.

Non lo avrei messo in pericolo.

-No!-Gridai fissandolo con profondo astio. Per enfatizzare la mia scelta, sputai nella sua direzione. Un gesto poco femminile tanto che, un po' di bavuzza mi rimase sulle labbra.

Gli occhi di Kidd fremettero per la sfida che avevo lanciato nei suoi confronti. Ardevano di rabbia e con furia, iniziò a trasformarsi. Spalancai le labbra per la rapidità che aveva avuto. Con Zoro non era così.

-Un Lyake falso-La voce di Law mi riscosse-Provo veramente disgusto- Con una mossa, mi spintonò dietro di se.

-Pensa ai fatti tuoi Vampiro!- Sbraitò Kidd affiancato dagli altri passeggeri che finalmente di erano destati dalla loro trans.-Dacci la donna!- Un ghigno seducente solcò nuovamente le sue belle labbra.

-è se ti dicessi di fotterti?- Spalancai la bocca. Law lo stava sfidando così apertamente?

-Law!-Chiamai il suo nome-è troppo forte!-Scossi il volto-Non ce la farai!-

-Quanta poca fiducia hai in me...- Si prese le mani e le scrocchiò per poi, farle scendere lungo il corpo con dei lunghi artigli. Non aveva armi ma quelle, erano sicuramente letali e avrebbero dato del filo da torcere a Kidd.

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Capitolo 35
*** -Fall- ***


-Fall-



Una risata gutturale passò per la gola di Kidd.

La situazione lo divertiva e non ero certo io a remare contro alla sua decisione.

Eravamo in due, io non contavo, contro una squadra di creature soprannaturali. Le probabilità di successo erano veramente basse. Apprezzavo il carisma e la presa di posizione di Law, ma non saremo mai riusciti a sopravvivere.

-Cosa intendi fare vampiro?-Domandò divertito avanzando verso di lui.-Posso schiacciarti come un moscerino!- Non faticavo di certo a pensarlo. Trafalgar però era tranquillo, il suo sorriso era ancora impresso sul volto e non accennava a togliersi.

-Non fare l'idiota e dammi la ragazza-Non era un tipo paziente Eustace e sicuramente, quella proposta avrebbe invogliato chiunque.

-No-Tutti tranne lui. Con una scrollata di spalle, Kidd preparò il colpo in direzione di Law. Alzò il bracciò e con una potenza e una velocità inaudita, lo calò contro il medico.

Caddi per terra quando l'aereo assorbì il colpo.

-Law!-Lo chiamai preoccupata, ma con sollievo, il vampiro si era allontanato. Stentando a crederci, lo trovai a combattere contro gli altri passeggeri che al suo passaggio, cadevano a terra tramortiti. Distinsi a fatica i colpi che stava scaricando contro quelle creature ma il sangue che iniziò a tingere la moquette, era inconfondibile.

-Eccoti qua-Un essere cornuto mi fece urlare. Non poteva essere! Aveva due grosse corna nere.

Urlai e con tutta la mia forza, gli scagliai un calcione in mezzo alle gambe. Con mia grande soddisfazione, vidi quella specie di essere contorcersi dal dolore e cadere a terra.

Tornai eretta con la schiena reggendomi ai sedili e con orrore, vidi Eustace aprire il portellone d'emergenza.

Affondai le unghie nella stoffa e mi ressi con tutte le forze. L'aria divenne pesante, il rumore del vento e dei motori assordante. La tracolla mi faceva da zavorra ma stavo venendo risucchiata nel vuoto. Mi immaginai spiaccicarmi al suolo e aumentai lla presa a quel sedile.

-Tu sei un folle!-Urlò Law sopra al vento con gli artigli insanguinati. Quell'affermazione sembrò onorarlo.

-E tu sei solo una spina nel fianco!-Con un movimento appena percettibile, colpì Law con una tale potenza che lo scaraventò contro il fondo dell'aereo mandando in pezzi i vari posti passeggeri. Mi portai una mano alla bocca per la potenza che quel mostro possedeva.

-Donna- Alzai il volto e lo trovai a pochi centimetri da me. Imprecai a voce alta quando senza pietà, mi afferrò per i capelli. Le gambe mi costrinsero a seguirlo fino all'enorme pertugio che aveva causato. Pietrificata, guardai il paesaggio che con il calare del sole e l'avvicinarsi del buio, era splendido. A preoccuparmi però, era la grande distesa d'acqua sotto di noi.

-Decidi-Tornò alla sua forma umana non mollando però la presa.-Vieni con noi...o muori-Mi voleva gettare di sotto!?

Che fine aveva fatto la mia visione della vasca, del vino e di Hugh Jackman dietro di me?

-Farete del male a Zoro-Mormorai a denti stretti cercando di staccarmi da lui.

-Dobbiamo studiarlo a fondo...ci serve.-Un sorriso glaciale mi fece perdere un battito-Inoltre abbiamo molti clienti interessati a lui-Clienti...volevano comprarlo.

Chiusi gli occhi e con tutta la forza che avevo, gli scagliai un pugno in pieno volto. Sentii le ossa scricchiolare e rompersi, le lacrime bastarde, mi uscivano a forza. La mia frustrazione aumentò quando mi accorsi di non avergli causato alcun danno.

-Penso che la tua scelta sia un “no”.-

-Hai pensato bene razza di idiota- Con uno spintone, mi avvicinò al portellone. L'aria gelida mi sferzò il volto causandomi dei brividi lungo la schiena.

Stavo per morire.

-LASCIALA STARE!-Volsi il capo verso la fonte di quel suono e trovai Trafalgar coperto di sangue ma di nuovo in piedi.

Dolorante, si teneva la testa con una mano, gli occhi, erano diventati neri.

-Non accetto ordini da te-Sibilò Kidd decidendo di non prestargli più attenzione.-Di le tue ultime preghiere rossa!-

Le mie ultime preghiere?

Avrei voluto essere ricca, vivere una vita pacifica e scrivere romanzi a tonnellate.

Più di tutto questo però, avrei voluto rendere felice Zoro.

Le lacrime presero a scorrermi lungo il volto e i miei piedi smisero di toccare terra; Kidd mi sollevò nuovamente per i capelli.

-NOO!!!-Percepii l'urlo agghiacciante di Law.

-Fai buon viaggio Rossa!-



Il tempo sembrò fermarsi e frastornata, spalancai gli occhi. Non c'era più la soffice moquette dell'aereo a sostenere il mio peso. Rendendomi conto dell'ambiente in cui ero stata catapultata, il mio peso mi portò verso il basso.

Sentivo la mia voce come se provenisse da un altra persona. Avevo freddo, il vento era gelido e con forza, con la mano ancora integra, tenevo stretta la tracolla.

Fissai piagnucolante il mare sotto di me.

Amavo il mare. Da bambina, mia madre aveva portato sia me che Nojiko a pescare. La barca di Genzo, un signore gentile che aveva una cotta per mia madre, ce la lasciava guidare.

Quanti ricordi quell'estate...

Urlando di paura, il mio corpo cambiò posizione, puntando verso il basso con la testa. Piagnucolai spaventata e invocai il nome di Zoro.

Volevo rivederlo. Volevo rivederlo ancora una volta. Assaporare il suo sapore, il suo odore. Sentire la sua voce, vedere i suoi occhi color pece e oro.

Volevo immergermi nel suo calore.

Volevo il mio Zoro.

-Nami!-Una voce mi fece riscuotere i sensi. Mi costrinsi a voltare il volto e spalancai la bocca inorridita.

Law si era gettato dall'aereo.

Il panico e una dolorosa fitta allo stomaco mi attanagliarono i sensi.

Che cosa aveva fatto! Perchè si era gettato!?

Scendendo in picchiata, allungò una mano verso di me.

Stupido.

Feci altrettanto cercando di avvicinarmi, l'impatto con l'acqua imminente.

Un piccolo sollievo però sollevò il mio corpo.

Non sarei morta sola.

-Prendi la mia mano-Urlò con tutto il fiato che aveva, cercando di avvicinarsi a me.

-Ci sto...-Cercai di parlare-Provando!- Non vedevo più niente, solo le mie ciocche di capelli che venivano sparpagliate nell'aria.

-Law!-Lo chiamai abbassando il volto verso terra. Pochi metri mi separavano dalla morte.-LAW!-

-NAMI!-Rimasi impietrita quando lo vidi sparire. Sbattei ripetutamente gli occhi incredula e pochi istanti dopo, era ad un palmo dal mio naso. Spaventata, afferrai la sua camicia, circondandogli poco dopo il collo.

Poggiai il volto contro la sua spalla e inspirai il suo odore. Dopobarba dall'aria costosa e una lieve traccia di disinfettante.

Era un odore buono e tranquillo.

-Moriremo...perchè ti sei gettato!?- Domandai serrando forte gli occhi per frenare le lacrime. Un tizio che nemmeno conoscevo, aveva combattuto per difendermi e adesso, aveva deciso di seguirmi in picchiata.

Un ghigno si affacciò nuovamente al suo volto, gli occhi, avevano assunto uno strano color nero, profondi come quelli di Zoro. Rabbrividii quando mi serrò forte a se.

-Pensi davvero che possa lasciarti morire?- Il suo abbraccio irradiava calore...

-Per colpa mia...-

-Cosa?- Cercai le parole adatte ma non le trovai. -Tu non hai nessuna colpa.-Mi fissò severo in volto.-è adesso fanciulla, tieniti stretta a me più che puoi.-

-Law-Lo abbracciai più forte che potevo. Presi un forte respiro e mi preparai all'impatto.

-Tu vivrai.-Parlò-Non permetterò che tu muoia proprio ora- Artigliai la sua camicia e soffocai un gemito contro il suo collo non appena i nostri corpi toccarono terra.

L'acqua era fredda e l'impatto, mi fece mancare il respiro.

Buio...era tutto buio.

L'unico mio appiglio era il vampiro e sperai davvero con tutto il cuore che avesse ragione. Persi conoscenza quando le onde ci trascinarono verso il fondo.

Avevo una certezza però, che quasi, mi mise paura perchè non sapevo spiegarmela.

Law non mi avrebbe mai lasciato.




Questo capitolo vi è stato offerto dal MIDORI MIKAN ^_____^

Partecipate anche voi alla settimana Zonami!




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Capitolo 36
*** -Save with you- ***


-Save with you-


Non pensavo che essere risvegliati da un raggio di sole potesse essere così rilassante.

Con stanchezza aprii gli occhi, mettendo a fuoco la stanza e trovandomi in un ambiente sconosciuto. Sondai con gli occhi occhi singolo mobile cercando di ricordare se lo avessi mai visto da qualche parte. Il legno della libreria davanti a me sembrava di pregiata qualità, così come i libri rilegati in pelle. Delle delicate tende color caramello, oscillavano nella tiepida aria del pomeriggio. I riflessi dorati del tramonto, rendevano la stanza meravigliosa. Regnavano colori tenui e pacati, tutto all'avanguardia e dall'aria terribilmente dispendiosa.

Mi umettai le labbra secche e notai solo in quel frangente un bellissimo vassoio ricolmo di vivande.

Frutta, dolci e bottigliette di bibite squisite.

Mi alzai a sedere e allungai una mano per afferrare il succo di frutta. Mi fermai quando mi accorsi che la mano era fasciata. Era stata trattata con meticolosa cura però. Non provavo dolore, segno appunto, che chiunque fosse stato, aveva provveduto a me.

Abbassai il volto, non incontrando i miei abiti. Al posto dei jeans e del maglione, un delizioso pigiama con dei mandarini, circondava il mio corpo. Mi alzai la maglia scoprendo con successo che la biancheria intima era rimasta al solito posto. Sulla scrivania erano adagiati i miei vestiti assieme ai miei effetti. Portai la mano sana ai miei capelli trovandoli lisci e morbidi. Un dolce odore al sapore di vaniglia vibrò nell'aria. Annusai una ciocca e mi scoprii ad odorare proprio di quello. Era buono.

Dopo aver bevuto un sorso della bibita, mi concessi di tormentarmi coi dubbi.

Come potevo essere ancora viva?

Ricordavo perfettamente la caduta dall'aereo, la faccia presa dall'eccitazione di Kidd, i passeggeri terrificanti...Law che saltava nel vuoto per me.

Il mio cuore cessò di battere a quel ricordo.

Law.

Dove era finito?

Sussultai quando un suono forte, cozzò contro il legno della porta.

Attesi chiunque si trovasse oltre quell'uscio, ma la persona che si rivelò mi sconvolse.

-Hey ti sei svegliata!-Osservò felice entrando dentro la stanza con passo fiero. Sbattei le palpebre più e più volte stentando a credere ai miei occhi. Non poteva essere...

-Sono morta?-Domandai alzando il volto verso il suo.

-Eh?-

-Come puoi essere qui?-Mi toccai preoccupata la fronte-è uno scherzo Bonney?- Come poteva essere possibile? Quella non era la casa di Bonney! Era reale almeno?

-Scherzo?-Si grattò una tempia-Non è uno scherzo Nami!-

-Come, cosa, quando, chi e perchè!-Gli urlai alzando un dito e fermando le sue parole. Ero una giornalista e queste erano le domande basilari per un testo.

-Da dove devo cominciare?-Mormorò preoccupata afferrando una mela dal cesto dal vassoio.

-Da dove ti pare!-La fulminai con lo sguardo, sicura che sotto, c'era qualcosa.

-Cosa ricordi?-Addentò la mela rivelando i suoi denti bianchi e perfetti. Niente zanne.

-Quanto basta!-Tornai a fissare la stanza-Dove ci troviamo?-Dovevo assolutamente sapere la mia attuale posizione.

Sicuramente non era un luogo vicino a Dressrosa. L'aria era calda, quasi primaverile. Dressrosa invece era ancora fredda, esattamente come Coco.

-All'Heart Castle-Mormorò scrollando le spalle, biascicando le parole.

-Dove?-Inarcai un sopracciglio sporgendomi.-Castello?-Mi trovavo in un castello?

-Sei sorda?-Accavallò le gambe-Sei a casa di Law- Sgranai gli occhi. Allora era vivo!

-Dov'è?-

-Chi?-Mi spiaccicai la mano in faccia imprecando per il dolore. Bonney alle volte, era proprio brava a far perdere le staffe, le mie senza alcuno sforzo.

-Law!-Scossi il capo incredula.

-Ah!-Sorrise dandomi una gomitata al braccio-Quel bel fusto è sotto la doccia-Ridacchiò.-Non sai come ti invidio- Da quanto avevo contratto le sopracciglia, iniziai a sentire male alla fronte. Invidiosa lei? Di me? Ma quando mai!

-Ti sei accalappiata un bocconcino appetitoso-Spiegò dando un ultimo morso alla mela.

-Bocconcino?-

-Law-

Ah...Law era un bocconcino? Non lo avrei di certo definito tale. Non era un bocconcino. Era un pacchetto extra lusso di cibo di prima qualità. Spalancai le labbra quando assimilai la frase. Accalappiato? Io?

-Che stai dicendo!?-La fissai perplessa-Io non ho accalappiato niente! Neanche fosse un cane!-

-Giusto-Si illuminò-Non solo hai il licantropo, adesso anche il vampiro-Gettò il torsolo della mela nel cestino.-Ahh Nami. Ti invidio davvero davvero!- Serrai le labbra. Parlare con lei di questo argomento sembrava inutile quanto pericoloso. Scelsi saggiamente di avventurarmi verso altri argomenti.

-Conosci Law?-

-Certo-Ridacchiò incrociando le braccia al petto-Chi non lo conosce?-Le sue guance presero colore-Il chirurgo della morte...Ahh!-Sospirò nuovamente facendomi presupporre che Law era non solo appetibile, ma anche famoso. Male.

-Non sei un vampiro vero?-

-Eh?-Alzò il volto verso di me digrignando i denti. Sembrava parecchio offesa per la mia considerazione-Ti sembro una sanguisuga?- Scrollai le spalle senza risponderle. Non sapevo niente del sovrannaturale! -Nami cara, sono una strega non si vede?- Aguzzai gli occhi e finalmente, mi presi la briga di osservarla.

Aveva dei deliziosi stivaletti a punta, una minigonna nera in pelle e un top nero. Sopra a coprirla, una maglia a rete ampia e per contornare il tutto, un enorme cappello.

Ora che me lo faceva presente...si. Poteva essere una strega.

-Non me lo hai mai detto!-

-Ci avresti creduto?-Nemmeno per sogno!

-Bhe...ecco...-Un bussare alla porta fermò le mie congetture.

-Chi è?-Domandò Bonney alzandosi dalla sedia e andando ad aprire.

-Sono Law razza di cretina-Sentii la risposta dall'altro lato. Chi poteva mai essere se non lui.

-Ah-Aprì con forza la porta e lo sentii gridare dal dolore. Corrucciai la fronte, non capendo tale reazione.

-Oh Law-Mormorò Bonney scostandosi dal volto i capelli rosa-Scusa-Si diresse verso le finestre chiudendo le tapparelle, lasciando però uno spiraglio che permettesse di illuminare la stanza.-Potevi dirlo prima eh!-Si difese lei non appena il bel medico entrò nella stanza. Allungò infuriato un dito verso la porta fissandola in cagnesco.

-Fuori-

-Che razza di modi!-Protestò indicando lo specchio-Posso andarmene se non hai più bisogno di me-Un ghignò solcò il suo volto.

-Puoi anche sparire-Si infilò le mani nei pantaloncini e si diresse verso il mio letto. Sentii il mio cuore iniziare a pompare velocemente.

-Il solito arrogante-Decretò Bonney. Con mio enorme stupore, afferrò la borsetta che si era portata dietro e toccò l'enorme specchio davanti all'armadio. Il suo riflesso divenne una macchia indistinta, tanto che immaginai di non riuscire io a mettere a fuoco la sua figura. Ma i miei occhi non mi ingannavano, meno ancor quando la mano trapassò il vetro che sembrava come gelatinoso.

-Appena Nami mi vorrà, chiamami-Gli fece cenno di un telefono con le dita.

-Ho detto sparisci-Una linguaccia lo salutò prima di sparire del tutto. -Tzè-Scosse il capo incredulo Law tornando finalmente a fissarmi.

I suoi occhi erano un grigio più scuro... Era strano.

-Tutto bene?-Domandò calibrando la voce in modo da essere pacata e bassa.

-Diciamo-Indicai lo specchio-Non lo sapevo...-

-Che quella scema era una strega?-Annuii-Lo sa tutto il raftel che lo è. Ti dovrà poi parlare di cose importanti.-Chiuse gli occhi quasi scocciato dalla sua presenza.

-Non andate d'accordo?- Non c'era bisogno di un cervellone per capirlo. Lei sembrava adorarlo ma lui proprio era indifferente.

-La odio-Spiegò incrociando le braccia al petto.

-Come mai?- Osservai la sua mascella contrarsi.

-Lo sai com'è no?-Non potei fare a meno di chiedermi se effettivamente la conoscessi davvero...-Mangia quanto un dinosauro- Mi scappò un sorriso. Ok, allora quel lato di Bonney lo conoscevo bene.

-Una volta mi ha invitato a cena e al momento di pagare è sparita...Mi ha fatto pagare più di dieci mila berry per dei piatti che ha mangiato solo lei!-Ringhiò scoprendo i canini. A quanto pare la questione bruciava davvero.

-Piuttosto-Tossii per richiamare la sua attenzione.-Chi mi ha cambiato?- Un sorriso malandrino increspò le sue labbra.

-Che domande! Io.- Trattenni il fiato.

-Anche la fasciatura?-

-Certamente- Abbassai gli occhi e mi afferrai i capelli.

-E i capelli?- Domandai preoccupata.

-Erano sporchi e aggrovigliati. Ci ho messo un po' ma, potrei darmi al hairstyle...-Meglio di no. Con quel suo sorriso sadico non era proprio il caso.

-Bhe-Mi riscoprii a sorridere-Però ti sei preso cura di me...-Alzai il volto incastonandolo verso la sua direzione.-Grazi...-

-Ah-Mi parlò sopra lisciandosi il pizzetto.-Ti ho rimesso l'intimo che avevi perchè qualcosa della tua taglia di reggiseno al castello non c'era...-Mi pietrificai. Cosa aveva detto!?

-Mi...-Mi coprii il petto mordendomi le labbra-Mi hai...visto nuda?- I miei occhi dardeggiavano infuocati. La mia mossa era decisa, la freccia incoccata all'arco.

-Certo-Ostentò superiorità divaricando le gambe-Più e più volte-Ghignò facendomi imbarazzare oltre ogni limite.-Carino quel neo nell'interno coscia...- Sicuramente non si aspettava una mia reazione così seria: Gli avevo mollato un calcione in faccia presa dall'imbarazzo più totale... Con mia grande soddisfazione, l'osservai cadere a terra imprecante.

Non si doveva lamentare! Era stato fortunato che non l'avessi scaraventato contro il muro a suon di pugni!

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Capitolo 37
*** -Legami- ***


-Legami-



-Non guardarmi così-Mormorai in imbarazzo sotto lo sguardo severo di Law. O meglio, sembrava severo, ma con quel naso imbrattato di sangue, non lo era affatto. A braccia conserte, a sedere su una sedia poco distante da me, continuava a fissarmi insistentemente.

Ero così affascinante?

-Mi hai sentito?-Domandai un altra volta non smuovendolo dalla sua posa. Stanca, tornai sdraiata contro i cuscini e osservai il soffitto. Avevo mille domande da porre a Law, ma con il suo stato d'animo attuale, avevo poche possibilità di successo. Iniziai da quelle più semplici...

-Come siamo arrivati qui?-Voltai il capo verso la sua direzione attendendo che la sua voce illuminasse i miei dubbi.

-Mi sono smaterializzato-Mi spiegò chiudendo gli occhi.-Per farlo occorre grande concentrazione-Sospirò abbassando le spalle-Mi dispiace di non aver potuto evitarti il...-Si fermò-Bhe...è una fortuna che non eri cosciente- Inarcai le sopracciglia e lo fissai perplessa.

-Evitato cosa?- Nuovamente sospirò prendendo una grande boccata d'aria.

-L'annegamento- I suoi occhi erano neri. Un brivido percorse la mia schiena mandandomi in tilt il cervello.

-Hai gli occhi neri-Mormorai stentando a crederci.

-è normale-Scacciò con la mano il mio pensiero-Variano a seconda dell'umore- Lo fissai stralunata.-Quando li ho neri, mi lascio sopraffare dalle emozioni. I casi sono due: o sono arrabbiato o sono terribilmente eccitato- Mi spuntò un sorriso sapendo allora che non c'era da preoccuparsi.

-Eccitato nel senso di felice?-

-Felicemente arrapato-

-Ah-Diventai rossa stringendomi il lenzuolo addosso. Sentii la sedia alzarsi e capii subito che Law stava venendo verso di me. Con una mossa, mi tolse il lenzuolo lasciandomi scoperta. Imbronciata lo fissai in volto e digrignai i denti pronta a dirgliene quattro.

-Sei affogata- Parlò nuovamente con tono duro in modo che lo potessi capire. Le mie labbra si spalancarono per la sua rivelazione. Io? Affogata? Ma se stavo bene!

-Sono riuscito a salvarti...ma...ho innestato qualcosa- Mi tirai su a sedere fissandolo attentamente.

-Che significa?- Sospirò per l'ennesima volta passandosi una mano tra i capelli folti.

-Sapevi che eri adottata?-



Adottata io? Era uno scherzo? Perchè non mi piaceva affatto.

-Mia madre si chiamava Bellemere!-Scossi il volto-Non sono stata adottata! Lei era mia madre!-

-Quando è morta?- Mi mordicchiai il labbra. Non mi piaceva parlare di lei.

-Anni fa...-

-Quanti anni avevi?- Scossi il volto cercando di ricordarmelo. Era passato così tanto tempo.

-Otto...-Mi massaggiai la fronte-Law ma cosa centra?-

-Non ti ha lasciato niente scritto? Dei documenti?- Scossi la testa al limite.

-Non mi ha lasciato proprio niente! Io e mia sorella siamo cresciute con mia Nonna!- Socchiusi gli occhi rivelandogli il mio passato.

-Allora non ti ha spiegato niente...-Mi afferrò una mano stringendola tra le sue. Nuovamente, una scarica elettrica mi attraversò il corpo e cercai di lasciare la sua presa. Con forza, Law tenne salda la sua mano ancorata alla mia.

Alzai gli occhi nei suoi e li trovai completamente neri.

-Non toglierla ti prego.- Il mio cuore perse un battito.

Come avevo fatto a non notarlo prima?

Solo adesso le parole di Bonney sembravano avere un senso: Law respirava.



Non abbassò lo sguardo quando i miei occhi increduli incontrarono i suoi.

Se era vero quello che mi aveva detto, Law aveva trovato la sua sposa.

E quella sposa ero io...

-Quando?-Mormorai senza fiato. Non rispose subito, si prese del tempo, stringendo quasi dolorante la mia mano.

-Nello scontro con il falso Lykae-Mormorò assottigliando gli occhi.-Quando ti stava minacciando...avrei dovuto ammazzarlo ma...sentivo dei rumori fortissimi e fastidiosi. Quando mi sono preso il colpo, ho compreso che era l'assordante suono del mio cuore. Ho smesso di respirare quando ti ha gettato dall'aereo...-Ammise abbassando il volto sulle nostre mani.

-Perchè ti sei gettato?-Domandai con un tripudio di sensazioni contrastanti dentro di me.

-Che razza di domande-Tornò a fissarmi con un ghigno seducente sulle labbra-Ti avevo finalmente trovato...ho atteso così tanto...-Portò una mano contro la mia guancia carezzandomi la pelle. Chiusi gli occhi non appena sentii la pelle frizionare. Era una sensazione strana, inscrivibile. Sentivo un calda sensazione nel basso ventre e sapevo che quello, era desiderio, ma il cuore che batteva così forte per lui, non me lo spiegavo. Ancor meno la sensazione che sapessi che ero sua, che ero la sua sposa e che appartenevo a lui, solo ed esclusivamente a lui.

-Adesso sei qui- Posò la fronte contro la mia e sospirai sentendomi andare a fuoco. Strinse la mia mano facendomi mancare il respiro.-Ti voglio Nami...ti desidero...voglio fare l'amore con te.-Tremai dal piacere per quelle parole, ancor di più, quando la sua bocca si impossessò delle mie labbra. Una scarica più forte delle altre mi fece piegare in avanti, approfondendo il nostro bacio.

Con passione baciò la mia bocca, forte, bramoso e disperato.

Quando mi dischiuse le labbra e sfiorai la sua lingua mugugnai dal piacere. Afferrai con la mano sana la sua maglietta, avvicinandolo maggiormente a me. Con movimenti esperti, intrecciò la lingua alla mia, passandola poi contro il palato e succhiandomi la saliva. Voleva assaporarmi...esattamente come un vampiro.

Sussultai quando si issò sopra di me. Le sue mani, mi circondarono i fianchi e il suo bacino premette contro il mio.

Percepivo attraverso la stoffa, la sua dura erezione smaniare di liberarsi.

Che fossi dannata...lo volevo.

-Fermami...-Mormorò facendomi aprire gli occhi. Fermarlo? Pensai confusa con la mente annebbiata, le sue labbra incollate contro le mie a darmi piacere.

-No...-Ansimai quando con le sue labbra si impossessarono del mio collo. Con entrambe le braccia, circondai la sua testa, passando le dita tra i suoi capelli neri.

-Fer...-Sussurrò succhiandomi forte la pelle.-...mami...-Come potevo fermarlo? Come potevo arrestare le sue attenzioni e soprattutto, il suo bacino che aveva preso smanioso a sbattere ritmicamente contro il mio.

-NAMI!-Urlò il mio nome staccandosi violentemente da me. Sgranai gli occhi quando una sensazione di freddo si impadronì del mio corpo. Confusa lo cercai e lo trovai addossato alla parete. Affannato si teneva la fronte e solo allora notai i suoi denti aguzzi.

Voleva mordermi... Appena incontrò i miei occhi colmi di paura, tornò eretto con la schiena. Scosse il volto e con mia grande sorpresa svanì davanti ai miei occhi.



Con la mente più chiara, ripensai a cosa era appena capitato.

Law mi aveva baciato e ci era mancato poco che facessi sesso con lui. Lo avevo trovato con le zanne spalancate pronto a mordermi...

Mi aveva però chiesto di fermarlo...

Mi morsi le labbra confusa e accaldata, la fronte imperlata di un leggero strato di sudore.

Ero la sua sposa...

Tornai sdraiata e la deliziosa sensazione del suo bacino contro il mio era ancora impressa nel mio corpo.

Con la mente ripensai alle sue parole.


-La sposa è la compagna per la vita. Quando il vampiro sente o improvvisamente percepisce l'odore della sua compagna, si ...risveglia.-

-Si Risveglia?-

-Il sangue circola nuovamente, il cuore batte e il bisogno impellente di trovarla è forte-


Compagna per la vita...

Che lo volessi o no, adesso io e Law eravamo legati per sempre.



Apro una breve parentesi: OLTRE al classico: NON LINCIATEMI, vi chiedo di pazientare per il continuo.

Ho finito i capitoli che avevo come vantaggio per le carenze e ho terminato anche il mio tempo a disposizione da dedicarci.

Il 2 Luglio ho l'esame finale a scuola *incrociamo le dita * e devo, oltre terminare il lavoro attuale, riprendere in mano i vecchi lavori non finiti ( l'esame consiste in una specie di mostra dei lavori fatti durante l'anno) per cui, devo terminarli. Dopo il 2 sarò libera per sempre dalla scuola e prenderò un anno sabbatico per riprendermi mentalmente ahahah!!!

Scherzo, vedremo un po', ma almeno, potrò dedicarmi alle fan fiction!


E come disse il vecchio Gandalf: “ Non vi dirò "Non piangete", perché non tutte le lacrime sono un male.”



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Capitolo 38
*** -Piano- ***


-Piano-



Davanti ai miei occhi, avevo una scelta difficile da prendere.

Quello che mi offrivano, era superbo. Non avrei mai pensato di dover prendere un giorno una scelta così difficile.

-Quale?-Mi domandò Law a pochi centimetri da me.

-Lasciami pensare-Mormorai portandomi una mano sul ponte del naso. Non era facile. Dovevo valutare gli aspetti, le qualità, i pro e i contro e soprattutto, l'estetica. Quella si che era importante.

-è da venti minuti che sei fissa a pensare-Mi rimproverò sbuffando pesantemente.

-Dammene altri venti-Lo ignorai continuando a fissare le meraviglie davanti ai miei occhi.

-Devo andare via-Si alzò dal letto e si infilò il camice da dottore. Abbandonai la mia scelta per poterlo guardare.

Cavolo...con quel camice era divino...

-Il mio turno è già cominciato-Fissò l'orologio al polso.-Quale portatile scegli?- Mi strinsi nelle spalle fissandolo imbronciata.

-Sono belli entrambi-Sorrisi-Non potrei prenderli tutti e due?-

-Uno-

-Ma è difficile...-

-Uno-Ripetè afferrando la borsa contenente i suoi effetti.-Quando ritornerò, esigo che tu abbia scelto il pc- Mi diede le spalle.-Quello che non vuoi, lo userò io-

-Sei un bastardo!-Mi misi a braccia conserte-è una scelta troppo difficile!-

-Tutti i giorni prendiamo scelte difficili-Mi lanciò un occhiata da sopra la spalla-Decidi Nami- Non appena terminò il mio nome, scomparve dalla mia vista.



Per circa due ore, fissai completamente piena di sensi di colpa, il cellulare. Era morto, stecchito, passato a miglior vita, fritto. Insomma, ero impossibilitata a chiamare Zoro.

Al solo pensare a lui, sentivo i sensi di colpa che fino a quel momento non avevo avuto, crescere a dismisura.

Stavo con Zoro no? Allora perchè avevo baciato Law? Ero la sua compagna? Perchè? Perchè la sua e non di Zoro?

-Sei pensierosa...-Alzai il volto sobbalzando e trovai Bonney ad osservarmi dallo specchio. Nemmeno l'ombra di un riflesso e lo specchio, sembrava un enorme finestra.

-Law è andato via?-Annuii con la testa. Era andato via e il suo tono, così come il suo comportamento, erano stati a dir poco freddi. Che ancora pensasse a quello che era successo di pomeriggio?

Arossii nel ricordare le sue labbra carnose, il suo buon odore e il calore del suo corpo. Così come la sua possente erezione e il timbro della voce rauco e sensuale.

-Bene, perchè non avrei certo voluto vedervi mentre eravate a rotolarvi tra le coperte...-Sgranai gli occhi quasi impaurita.

-HAI SBIRCIATO!-

-COSA!?-Sbraitò sopresa-Cazzo no! Mi hai preso per una guardona?-Ci pensò su toccandosi distrattamente il pircing sotto all'occhio-Cioè...volevo entrare ma poi vi ho visto mentre vi mangiavate la faccia...-

-BONNEY!-

-D'accordo!-Sospirò lei alzando gli occhi al cielo.-Per caso!-Mise in chiaro.-Vi ho visto per caso!-Sorrise fissando l'amica con un espressione complice.-Allora, Law è dotato?-

-EH!?-Mi feci indietro al solo sentire le sue domande.

-è possente? Passionale?-Si avvicinò maggiormente alla superficie dello specchio.-Ho bisogno di saperlo! Quell'uomo è un mistero e potrei morire!-Quasi urlò in preda ad un infarto.

-Perchè sei tanto curiosa su di lui?-Domandai grattandomi la fronte. Law era un bel ragazzo e poteva certamente essere una bellezza unica e rara ma, la strega si comportava in modo quasi da prima cotta...a meno che non lo fosse.

-Cosa c'è tra te e Law?-Chiesi in modo da scavalcare del tutto il problema.-C'è più di un semplice conto non pagato vero?-

-Non lo sai?-Piegò la testa da un lato.-Non c'è donna che non abbia provato a sedurre Trafalgar Law! E tutte e per tutte e dico tutte, hanno miseramente fallito.-Scrollò le spalle-Io pure...-Sbuffò alzando in alto un ciuffo rosa-Che ne sapevo io che i vampiri non mangiano?- Battè una mano contro il vetro ricordandosi di un particolare assolutamente vitale-Questa ti piacerà: sapevi che i vampiri possono venire solo...- Si fermò quando Trafalgar comparve di nuovo al centro della stanza. Osservai Bonney sobbalzare e con una mano, si congedò restituendo allo specchio il proprio riflesso.

Fissai il medico che con un veloce gesto, si tolse il camice macchiato di rosso.

-Già fatto?-Domandai meravigliata per la sua velocità.

-Ci ho messo più del previsto-Ammise togliendosi con i denti i bordi dei guanti.

-Hai salvato vite umane?-Domandai tornando composta con la schiena.

-Oh si.-Annuì dandomi le spalle e gettando gli abiti sporchi, dentro il tunnel per la lavanderia.-In più, ho parlato con il direttore- Quello mi causò vari dubbi.

-Perchè?-

-Perchè io e te, dovremo essere a DressRosa!- Sospirai pesantemente a ricordarmi quella dannata fiera. L'avevo rimossa! Adesso volevo solo andare a casa.

-Franky che ha detto?- Sgranai gli occhi nel pensare al peggio. Magari ci dava per morti, o per dispersi. Peggio ancora se avesse pensato che avevo rinunciato e me l'ero squagliata! Il mio libro...

-Gli ho detto che prima del volo, hai avuto un incidente e ti sei rotta il braccio-Mi indicò la fasciatura-E con il volo di stasera, saremo giunti a destinazione l'indomani mattina.- Inarcai le sopracciglia massaggiandomi la fronte. Law aveva pensato proprio a tutto.

-Io...-Indicai il telefono che tenevo accanto a me-Dovrei chiamare Zoro...- L'espressione di Law, mutò. Notai una piccola e dura pressione della mascella. Evidentemente, non lo conosceva, ma già sentiva di odiarlo profondamente.

-Non puoi chiamarlo.-Si voltò infine verso di me.

-Perchè non posso?!-Mi alzai in piedi. Volevo chiamarlo. Dirgli che stavo bene, che volevo tornare subito.

-Perchè se chiami, quei sottospecie di fanatici, rintracceranno il numero e verranno qui.- Storsi la bocca. Non eravamo a questi livelli dai! Quella roba era da spionaggio mondiale alla io 007.

-Come diavolo fanno a capire che sto qua, dovunque siamo!- Law si strinse nelle spalle.

-Avranno già messo delle pulci, videocamere e quant'altro in casa tua- Quella dichiarazione mi lasciò pietrificata. Non perchè mentisse o potesse sbagliarsi, ma perchè molte volte con Zoro, avevamo lasciato la casa. Inoltre i lupi già una volta erano entrati in casa... potevano aver nascosto benissimo microspie e microfoni nei posti più impensabili.

-VOGLIO TORNARE A CASA!-Tuonai e sbattei violentemente il piede contro il pavimento.

-Non puoi-

-Forse non ci siamo capiti-Lo fissai male e l'afferrai per la camicia.-Voglio tornare a casa mia!-

-Cerca di ragionare e non fare l'idiota-Mi consigliò rimanendo però immobile.

-Idiota a me?!- Saltai su come una molla alle sue provocazioni. Adesso ero fortemente incazzata con lui. Un po', perchè non mi rivelava la verità, un po', per come si era comportato con me e la freddezza che stava dimostrando. A condire il tutto, c'era Dressrosa e il non tornare a casa mia.

-Nami, cerca di calmarti.-Mi indicò il letto.-Se anche avvertissi il Lykae a che servirebbe? Lo faresti solo agitare e stare in ansia.- Rimasi in silenzio ad ascoltarlo.-In più, lo metteresti in pericolo, così come la tua carriera. Perciò, non dobbiamo far altro che stare a questa stupida festa e attendere.-Posizionò i suoi occhi grigi nei miei e un senso di beatitudine invase i miei sensi. Sentivo la rabbia scemare e il cervello ingranare.

-Quando partiremo?-Domandai abbassando il volto, non riuscendo più a sostenere il suo sguardo.

-Domani mattina- Scossi il volto.

-Avevi detto che dovevamo essere già di mattina lì no?- Ricordai le sue parole.

-Si, è così-

-E allora come faremo ad arrivare in orario se...-

-Ci Smaterializzamo.- Rispose ad ogni mio dubbio in modo semplice e pratico.

-Ah...- Abbandonai la presa alla sua camicia e mi scansai da lui.- Ho scelto il portatile-Annunciai non avendo più altro da dire.

-Ce l'hai fatta alla fine-Notò incrociando le braccia al petto.

-è stato difficile sai?- Indicai quello nero.-Voglio quello-

-Come desi...-

Groowll...

Il rumore del mio stomaco interruppe la sua frase.

-Mpf...- Soffocò una risata.

-NON RIDERE!-Mi infuriai.-Piuttosto se sei il mio sposo...-Lo fissai severa negli occhi-SFAMAMI!-


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Capitolo 39
*** -Obblighi- ***


-Obblighi-


Tutto ciò, era sicuramente dovuto alla stanchezza.

Non saprei spiegare altrimenti perchè in realtà, non avevo spiegazioni. Tutti i miei credo, i libri, i film e telefilm che avevo osservato e che in un certo senso, mi avevano insegnato tutto quello che sapevo riguardo al paranormale, era da considerarsi spazzatura. Meglio dire forse: “inadeguata”, perchè certamente, la scena che mi si presentò davanti era del tutto irreale.

Una grande tavolata stracolma di cibi proveniente da ogni dove, accompagnati da pregiati vini e bevande commerciali, farcite poi di deliziosi dolci che solo alla tv avevo osato vedere.

-è di tuo gradimento?-Mi domandò Law di fronte a me. Mi aveva suggerito il posto a capotavola, ma avevo gentilmente rifiutato. Non era carino mangiare a sei metri di distanza.

-Si...-Osservai con sospetto un orso che con estrema facilità, tagliava la mia bistecca. Era bianco, in piedi e con uno strano abbigliamento arancione.

-I bocconi sono adeguati così, signorina?-Mormorò producendo un suono quasi riverenziale.

-Io...-Presi un grosso respiro-Si, sono perfetti-

-Posso farli ancora più piccoli-Si offrì di provvedere a risolvere il problema.

-Non ce n'è affatto bisogno!-Scossi la mano sana-Va bene così...-Assottigliai gli occhi. Come si chiamava?

-Bepo-Mi precedette Law.-è il mio animaletto.- Sorrise-Nonchè servitore- Tutti avevano almeno un animale. Nessuno escluso. Un cane, un gatto e dei pesci, erano considerati una cosa comune e i primi due, erano i migliori amici dell'uomo. Ma niente poteva battere un orso polare che parlava e ti tagliava la bistecca al posto tuo...

-Capisco-Annuii con un sorriso tirato. Ero shoccata non solo per quella sottospecie di orso, ma per Law.-La mangi tutta quella?- Indicai un enorme bistecca al sangue.

-Umh-Mi diede conferma tagliando un pezzo e cacciandosela in bocca.-Certo, perchè no?- Da quando i vampiri mangiavano!?-Dopo se vuoi, possiamo ordinare da Mc Donalds...-

-I vampiri non mangiano!-Gridai alzandomi in piedi.-Bonney mi ha detto che non mangi!- L'espressione sul suo volto, dimostrò ancora una volta, l'astio che provava per lei.

-Non prendere per oro colato tutto quello che ti dice...-Masticò elegantemente.-Io mangio. Ho sempre mangiato fin da quando sono stato trasformato. Bevo sangue, è vero ma posso sopravvivere bevendolo una volta a settimana se mangio in questo modo regolarmente.-Fissò i miei occhi increduli.-Essere un vampiro è un grande dispendio di energie sai?-

-Oh certo-Sbuffai risentita per quella scoperta.-Perchè al ristorante con lei non hai mangiato allora?- Il suo volto, si trasformò in un seducente ghigno.

-Sei gelosa mia sposa?-

-AFFATTO!!!-Sbraitai diventando rossa.-Spiega!-

-Bhe, è risaputo che noi vampiri, non siamo accetti nella società.-Sospirò-O meglio, nelle menti bacate delle ragazzine che pensano che noi sbrilluccichiamo, è un conto.- Ridacchiò-Ma fin dai tempi antichi i vampiri sono stati cacciati e perseguitati.-Indicò la bistecca-Se si sapesse che mangiamo, avrebbero un altra arma con cui sterminarci. Chissà che cosa potrebbero rifilarci...- Sicuramente, anche una cena al Mc era da considerarsi un pericolo.-La spiegazione ti aggrada fanciulla?- In tutta risposta, annuii.

-Ho compreso-

-Molto bene- Bepo si fece da parte e mi offrì la bistecca tagliata in modo perfetto e sottile.

-Per lei signorina.-Annunciò servendomela sorridente.

-Ti ringrazio- Tornai a fissare Law.-Dimmi una cosa...-

-Dipende-Alzò gli occhi nei miei.-Cosa?-

-Se permetti a Bonney di stare qui, vuol dire che provi qualcosa per lei no?-Quella domanda sembrò irritarlo. Ringhiò sonoramente e si tenne la fronte.

-Non ho nessun legame con lei se non aspirare ad una dolce vendetta.-Tornò a fissarmi.-Quella maledetta mi ha fatto credere per un intera settimana che lei, fosse la mia sposa.- Strabuzzai gli occhi.

-Come?-

-Con un incantesimo-Tornò a mangiare.

-Non un semplice incantesimo Torao- Le porte della sala si aprirono inondando di luce la strega dai capelli rosa.-Un incantesimo veramente potente!-

-Un incantesimo di merda-La corresse alzandosi in piedi-Chi ti ha dato il permesso di entrare?-

-Ci ho lavorato a questo incantesimo per un mese intero-Ridacchiò Bonney prendendo posto a tavola accanto a me.-Oh, ma quella è una crostata di more?!-

-Bonney...-Law mostrò i canini acuminati.

-Insomma-Lo ignorò-Questo incantesimo è potente perchè fa credere alla rispettiva vittima che il proprio cuore, così come il proprio pene, funzioni!- Ascoltai attenta le parole della strega.-Ma quando siamo arrivati a fare zin-zin-Annunciò-Quello non si alzava.- Afferrò un pezzo di crostata-Che delusione...-

-Oserei dire: meno male-Law comparve alle sue spalle e l'alzò di peso con la sedia.

-Oh Law, non fare il guastafeste...-

-Non sei la benvenuta in casa mia-La guidò verso Bepo.-Portala alla sua congrega attraverso lo specchio!-Gli ordinò in preda alla rabbia.

-Si signore-Afferrò la sedia e si diresse verso l'uscita.

-Fai anche in modo di sigillare le entrate verso gli specchi-Continuò a dargli ordini-Sono stanco di vedermela comparire mentre faccio una doccia!-



-Perchè non ti si è alzato?-Law mi fissò completamente sbigottito.

-Di tutto quello che è successo, mi chiedi perchè non mi si è rizzato?-Con le guance rosse e un po' in imbarazzo, annuii.

-Si, va bene?-Fissai la vestaglietta che Law mi aveva procurato.-Sono curiosa...-Ammisi, il che era vero.

-Ti ho già detto che il cuore di noi vampiri come anche altre funzioni, tornano a funzionare solo con la presenza della propria sposa.-Mi prese una mano e se la portò al petto.-Quell'incantesimo era un po' come dire, sono un elefante e posso volare...-

-Dumbo ci riusciva-Gli rammentai il cartone animato della Disney.

-Vero-Percepii alle dita il calore del suo corpo e le pulsazioni del suo cuore.-Ma la mia sposa non era Bonney. Così in me, non si è attuato nessun vero risveglio a livello fisico. L'incantesimo poi si è sciolto.-

-è stata una settimana bella?-Con estrema lentezza, mi aiutò a cambiarmi.-Nel senso, eri felice?-

-No-Sospirò aiutandomi poi a chiudere i bottoni-Mi sono sentito peggio di prima.- Si grattò il volto.-Ma non devi preoccuparti.-Alzò gli occhi nei miei.-è stato più di cento anni fa- I miei occhi strabuzzarono di colpo.

-CENTO ANNI!?- Non riuscivo a crederci.

-Bonney è una strega...-Mi spiegò la sua natura-Le streghe dopo i vent'anni diventano immortali sai?-

-No-Ammisi sconcertata.-Non lo sapevo.- Non sapevo niente in verità.-Perchè allora viene qui?-

-Diciamo che si sente sola...-Cercò una spiegazione sistemando dietro di noi, i cuscini.- In cento anni, non ha ancora trovato il proprio compagno...- Rammentai la visita che aveva fatto mesi prima a casa mia. Diceva che il suo ragazzo l'aveva mollata perchè credeva che era incinta.

-Le streghe possono partorire?-Domandai sdraiandomi e fissando il soffitto.

-Umh, si perchè?-

-Con chiunque?-Nuovamente, mi rispose in modo affermativo.-Non cambia niente da un essere umano?-

-Ah si.-Si tolse i pantaloni e rimase in maglietta e boxer.-Sono fertili una volta l'anno.-

-Bene allora-Ridacchiai-Così non devono preoccuparsi di premunirsi.-

-Comodo certo.-Mi raggiunse alzando le coperte, entrò dentro al letto.

-Fammi capire bene perchè dormi con me...-Il solo porre quella domanda, sembrò farlo innervosire.

-Scusami se desidero passare una sola notte con la mia sposa.-Mi volse le spalle-Una singola notte in cui non faccio altro che dormire...-In effetti, non mi aveva più palpata o baciata.

-Law, prima...-Chiusi gli occhi-Perchè ti sei staccato da me? Insomma hai rinunciato no?-Spostai lo sguardo verso le sue spalle-Non ti piaccio?- Una risata giunse mesta alle mie orecchie.

-Nami-Parlò con voce bassa e calma-Io ti desidero e non immagini quanto. Ma anche senza il marchio del tuo compagno a fermarmi...so che non sarai mai mia.-Socchiusi gli occhi sentendolo finalmente rivelare i propri pensieri.

-Ami Zoro no?-Mi mordicchiai le labbra e annuii.

-Si.-

-Anche se sono il tuo sposo, non ami me. Hai gia il Lykae nel cuore.-Si tirò sopra le spalle le coperte.- Non posso approfittare di te. So che saresti triste dopo.-Scattai a sedere fissando la sua figura.

-Law io...- Si voltò lentamente e incastonò i suoi deliziosi occhi grigi nei miei.

-Non posso costringerti ad amarmi Nami. Ma non puoi proibirmi di proteggerti.- Chiuse gli occhi.-Almeno questo, lasciamelo fare.-Fissai quasi del tutto basita il vampiro accanto a me. Aveva rischiato la vita, atteso degli anni e salvato la mia. Non voleva il mio cuore, ma solo la mia felicità ed incolumità.

-Dopo DressRosa, ti riporterò finalmente a casa.-


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Capitolo 40
*** -Nightmare- ***


-Nightmare-


Molte volte, si sogna con la consapevolezza che tutto quello che vediamo, non è reale. Che è un prodotto della nostra mente. In verità, noi dormiamo tra le coperte, avvolti e protetti, l'espressione beata.

-è un sogno...-Ripetei portandomi una mano al volto.-è solo un sogno!-Arretrai con la schiena verso la parete alle mie spalle. Le pareti viscide, quasi untuose e ricoperte interamente di sangue, mi nausearono.

Caddi a terra con la schiena; le gambe non ressero il mio peso. Tremai come una foglia per lo spettacolo che avevo davanti agli occhi. Una grossa pozza di sangue era al centro della stanza e ammanettato e senza apparente vita, c'era Law. Il bel grigio dei suoi occhi non c'era, un insulsa fascia nera intrisa di sangue, copriva la parte alta del suo volto. La consapevolezza che non avesse gli occhi, per poco, non mi causò del vomito.

La testa era a ciondoloni e la giugulare era aperta, ben chiari i segni dei morsi. Il sangue dal petto scoperto, fluiva verso i pantaloni ormai intrisi e decolorati, fino a terminare ai piedi dove lento, si riversava sul pavimento.

-Law?-Lo chiamai, la voce quasi un rantolo. Non ottenni risposta e dentro di me, mi sentii morire.

-Devi fare una scelta...-Una voce alle mie spalle mi causò dei brividi. Mi voltai impaurita: era un ombra, alta e scura. Non riuscivo bene a distinguere però il volto dell'uomo.-Cosa preferisci?-Indicò con una mano il vampiro davanti a me-Resti ancora a perdere tempo con questo traditore o preferisci vedere in che stato è il tuo amato lupo?-Spalancai terrorizzata gli occhi. Zoro...anche Zoro era qui? In quest'inferno?

-Cosa gli avete fatto!?-Urlai cercando di alzarmi in piedi. Scattai verso Law ma caddi rovinosamente a terra. Il sangue macchiò i vestiti e il mio volto.

-Questo figlio di puttana?-Si avvicinò a Law prendendolo per i capelli e alzandogli il volto. Percepii un flebile suono, segno che ancora, era vivo.-è stato veramente un eroe...-Mormorò avvicinandosi al suo volto.-Non ha minimamente cantato o accennato dove tu potessi esserti nascosta.-Rise-Preferiva morire...-Leccò il sangue che vivo, scendeva dai suoi occhi. Un moto di rabbia mi attraversò il corpo. Non doveva toccarlo...-Un vero...-Si voltò verso di me e finalmente, potei distinguere un particolare nuovo in lui: degli occhiali da sole.-...sposo e traditore del suo re.-Abbandonò la presa e si avvicinò nuovamente a me. Arretrai ma invece che puntare a me, si diresse verso l'uscita.

-Seguimi-Alzò una mano e nuovamente, sentii il mio corpo irrigidirsi. Contro la mia volontà, iniziai a camminare per un lungo corridoio bianco. Vedevo le impronte per terra lasciate dalle sue scarpe, imbrattare dal sangue di Law.

Law.

Con grande maestria, aprì un ulteriore porta e rimasi senza fiato. Gabbie. Gabbie ovunque.

-Cosa te ne pare strega?-Domandò fiero facendo un giro su se stesso.-Ammira la grandezza di questo laboratorio.-Alzai il volto e ululati e ringhi mi giunsero alle orecchie. Smisi di respirare quando captai un ululato differente.

Lo riconoscevo. Era diverso dagli altri.

Mi voltai e trovai il mio licantropo a combattere contro delle catene ben assestate ai lati dei polsi e delle caviglie.

Lo tenevano ben ancorato al terreno, era impossibilitato a liberarsi.

-Ecco qua Roronoa.-Si fece da parte e un ulteriore ombra comparve. Man mano che mi avvicinavo, potevo però distinguerla. Era Perona.

-Allora strega-Un sorriso sfacciato comparve sul suo volto.-Come ci si sente ad essere la sposa di un vampiro?-Rise in modo sfacciato salendo elegantemente le scalette che portavano al piedistallo dove Zoro era imprigionato.

-Non è la stessa cosa che essere la compagna di un licantropo...-Con le dita viscide, accarezzò il petto di Zoro, insinuando le unghie tra la sua folta pelliccia.

-Lascialo strare-Sentivo crescere in me una forte sensazione. Era qualcosa di nuovo, di mai provato, ma potente.

-Perchè dovrei lasciare qualcosa che è mio?-Si posizionò dinnanzi a me a gambe divaricate e la schiena dritta. Quell'insulso ombrello a reggerla come un bastone per farle mantenere quella stupida postura.

-Nami-Udii il mio nome uscire dalle labbra di Zoro. Con difficoltà, tornò umano e le catene lasciarono ai suoi polsi delle enormi escoriazioni.

Al solo sentire la sua voce così debole e tremolante, sprofondai.

-S-scappa...-Mormorò cadendo in ginocchioni dalla stanchezza.

-Horo horo horo...-Nuovamente, Perona si avvicinò a lui. Si inginocchiò e sollevò il suo volto. Rimasi di sasso non appena scese con il volto verso il suo. Le loro labbra si toccarono e quella visione mi causò uno shock.

Non potevo crederci.

-Hai compreso stupida strega?-Urlò fiera.-Zoro è solo mio e sempre lo sarà, perchè io, sono la sua unica e vera compagna.-



Aprii gli occhi e scattai a sedere. Respiravo velocemente. Ero madida di sudore e il volto era imperlato di lacrime.

Era un sogno...un sogno così vero...

-Nami-Law si svegliò al mio fianco, passandomi una mano dietro la schiena.-Oh mio Dio.-Accese la luce e iniziò a controllarmi.-Non va bene...-Mormorò alzandomi il volto.

-Law-Chiamai il suo nome non appena scese dal letto per correre verso la sua borsa da medico.

-Sono qui-Si avvinò nuovamente con un oggetto a me ignoto.-Spalanca gli occhi più che puoi.-Avvicinò quella strana lente al mio volto e compresi che mi stava controllando gli occhi.

Cosa avevano? Erano rossi? Mi era scoppiato un capillare? Iniziai ad avere paura.

-Va tutto bene-Posò lo strumento e mi passò varie carezze sul volto.-è tutto ok- No. Non era tutto ok. Non dopo quel sogno. Il solo vedere i suoi occhi grigi, mi infusero tranquillità e ancora impaurita, mi gettai al suo collo ad abbracciarlo.

Lo sentii sussultare, quasi impacciato, per poi, ricambiare e passarmi delicate carezze sulla schiena. Inspirai il suo buon profumo e riuscii anche solo per un attimo a calmarmi.

Era vivo, non ricoperto di sangue. Stava bene e non ammanettato. I suoi occhi erano al loro posto.

-Cos'hai sognato?-Domandò infine centrando il problema.

-Un incubo-Sussurai contro la sua spalla tirando su col naso.

-Non era un incubo Nami-Mi strinse forte e io non capii.-Dimmi cosa hai sognato.-

Ancora impaurita, descrissi tutto quello che avevo visto: lui legato e quasi senza vita, quell'ombra con gli occhiali e quel potere misterioso. Infine quel che aveva definito laboratorio, le gabbie, Zoro incatenato e prigioniero di Perona.

-Diceva che era la sua compagna-Law mi tenne sempre accanto a se. Non volevo staccarmi da lui, mi dava forza per continuare a raccontare quell'incubo.

-Ti è capitato altre volte?-Domandò serio accarezzandomi i capelli. Ci pensai e infine annuì.

Ricordai quando avevo sognato di Zoro. Non sapevo ancora chi fosse e nel sogno, mi rivelava il suo nome. Sgranai gli occhi quando mi tornò alla mente quell'ululato tremendo che avevo sentito settimane prima.

Non era un sogno...

-Sai cosa sono?-Alzai il volto nel suo e l'osservai annuire.-Dimmelo, ti prego-Scattai in ginocchioni e lo implorai.

-Ti dirò tutto Nami.-Annuì più a se stesso che a me.-Speravo che fosse Bonney a farlo, ma evidentemente è meglio così.- Mi prese entrambe le mani e mi fissò dritto negli occhi. Era il momento delle verità.

-Ti avevo già detto che eri stata adottata-Menzionò la pseudo litigata che avevamo avuto nel pomeriggio.-Bellemere potrebbe averti adottata senza sapere o non sapere cosa fossi, ma stai certa Nami, che non sei umana.- Quella frase mi sconvolse. Non umana...? Io? Per farmi coraggio, intensificò la presa delle nostre mani.

-Cosa sono?- Chiesi impaurita, la voce ridotta ad un sibilo non ben definito.

-Una strega.-



-Cosa te ne pare strega?-


-Allora strega, come ci si sente ad essere la sposa di un vampiro?-


-Hai compreso, stupida strega?-



Le voci del sogno, mi rimbombarono nella mente una sopra l'altra.

Strega. Ero una strega e non facevano che chiamarmi in quella maniera...

-Sei ancora umana però-Precisò Law distogliendomi dai miei pensieri.-Un umana mortale.-Abbassò il volto. -Hai diciotto anni no?-

-Si...-Annuii e ne ebbi paura.

-Verso i venti, le streghe diventano immortali e conservano il loro aspetto. I loro poteri aumentano con il passare degli anni e si allontanano dai loro luoghi. Studiano l'arte della magia e come Bonney, vivono nelle congreghe con altre streghe.-Tornò a fissarmi.-A quanto pare con te è diverso...-

-Diverso quanto?-

-Diverso che sei già morta-Digrignò i denti-E non comprendo...- Pensa io quando potevo comprendere.-Sei morta e io ti ho fatto tornare in vita, con la respirazione artificiale. Era passato troppo tempo per un umano...Ma tu, sei tornata ma non da immortale completa, da umana...-Si lisciò il pizzetto-e non capisco...-Appresi che per diventare immortale, si doveva morire dunque.

-Ho poteri adesso?- Chiesi preoccupata. Law si strinse nelle spalle.

-A regola non dovresti ma...-Alzò gli occhi nei miei.

-Ma?- Ero pronta alla stoccata finale.

-Fai questi sogni-Si fermò-Non sono incubi, sogni il futuro-Il futuro...? Quello? Spaventata e impaurita, mi portai una mano alla bocca. Sentivo la nausea nuovamente salire, esattamente come a quella specie di laboratorio.- Quella è preveggenza Nami.-


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Capitolo 41
*** -Travestimento- ***


-Travestimento-


Appena aprii gli occhi, compresi immediatamente che Law, non aveva dormito con me.

Le lenzuola, così come il cuscino, erano intatti e senza traccia di un peso che avesse potuto sgualcirle.

Mi tirai su a sedere e osservai la stanza, completamente inondata di luce. Gli avvenimenti della sera prima mi tornarono alla mente facendomi sbuffare sonoramente. Ricordai il sogno, la dichiarazione di Law su cosa ero e quel futuro mostruoso. Mi fissai le mani che, contrariamente a quanto pensavo, erano pulite.

Nel sogno, ero caduta nella pozza di sangue che Law aveva formato sul pavimento e stranamente, mi sentivo ancora sporca. Mi alzai in piedi e mi diressi verso il bagno. Un confortevole box doccia, era pronto ad esaudire il mio desiderio di darmi una lavata. Mi tolsi i vestiti con difficoltà nonostante la fasciatura ed entrai finalmente sotto al getto d'acqua bollente.

I miei muscoli si rilassarono immediatamente non appena entrai in contatto con il liquido che caldo, scorreva e mi abbracciava il corpo. Poggiai la fronte sulle mattonelle e chiusi gli occhi.

Dressrosa ci attendeva e sentivo in cuor mio, che qualcosa di terribile sarebbe successo.



-Non mangi?-Domandò Bepo servendomi della frutta e del latte.

-Mangio, tranquillo-Gli sorrisi cercando di abbozzare un sorriso convincente. All'enorme tavolata del salone, mancava Law. Dove era finito?

-Se cerchi il padrone-Mormorò l'orso posandomi una mano sulla spalla- è a premunirsi.- Oh, bhe, quella rassicurazione era per me un enorme incognita.

Premunirsi? E come? Sapevo che la luce poteva fargli male, ma quel travestimento stravagante usato di recente non era decisamente l'ideale.

-Premunirsi in che senso?-Alzai il volto verso il suo musetto, volendo sapere di più.

-è un vampiro-Bonney piombò nella stanza attraverso quello che sembrava essere un piatto splendente.-Starà cercando in tutti i modi di spalmarsi quella cosa appiccicosa addosso...-

-Bonney-La chiamai sorpresa-Come hai fatto ad entrare?-La strega in risposta, abbozzò un sorriso.

-Law non sa tutto dei miei poteri-Indicò il bellissimo vassoio-Vedi? Anche questa è una superficie riflettente-Mi strizzò l'occhiolino.

-Capisco-Le avvicinai il cesto di frutta-Vuoi favorire?-Non appena avvicinai il cibo, i suoi occhi iniziarono a brillare felici.

-Per la miseria, si!-Afferrò una pesca e la masticò avidamente-Ahh, che buona!-Socchiuse gli occhi-Deliziosa!- Sorrisi nel vederla così vitale e umana. Per quanto Bonney fosse una strega, per me, era sempre una cara amica.

-E così sono una strega-Presi il bicchiere di latte e me lo portai alle labbra.

-Oh si-Si fermò nel mangiare leccandosi le labbra-Te lo hai detto Torao?- Immaginai che si trattasse di Law.

-Si-Ammisi.

-Nessuno sa spiegarsi come mai sei così-Riprese a mangiare.-è strano lo ammetto, ma dirò a Kureka di controllare tutti i libri storici nel caso sia capitato a qualcun'altra.-Si leccò le dita e afferrò un altro frutto. Mi morsi le labbra e inspirai a fondo. Tornai a fissarla e dischiusi leggermente le labbra.

-è brutto?-Domandai ritraendo le dita dei piedi.

-Umh? Cosa?- Alzò il volto candido verso il mio.

-Essere una strega-Sospirai. La risposta, mi giunse alle orecchie con una sonora risata.

-Stai scherzando?-Mormorò battendo una mano sul tavolo-è la cosa migliore che ti potesse capitare!-Si avvicinò a me brandendo di nuovo quel vassoio. Me lo mise davanti agli occhi e mormorò decisa una formula magica.

Sgranai gli occhi quando al centro del vassoio, comparve Law. Stava nudo nella sua stanza, cercando di spalmarsi addosso una specie di pasta appiccicosa.

-Che diavolo è!?-Cercai in tutti i modi di non fissare le sue parti basse.

-è una specie di poltiglia che prepariamo noi streghe-Ridacchiò non perdendosi di vista lo spettacolo che il moro ci offriva-Dio, quanto è sexy...-

-Bonney!-La richiamai scoccandole un occhiataccia.

-Giusto-Sospirò-è in grado di far resistere un vampiro alla luce del sole per circa sei ore.-Alzò le spalle.-Poi appena si sentirà l'odore di carne bruciata, saprai che l'effetto è finito.-Annuii e indicai Law.

-Perchè non la mette sempre insomma?-Era una cosa utile e pratica no?

-Perchè costa una barcata di soldi.-Prese nuovamente da mangiare-Hai presente le Ferrari?-L'immagine di quelle macchine che sfrecciavano in pista, rosse e potenti, mi fecero sorgere dei dubbi. Cosa centravano?

-Si-

-Un tubetto così di crema-Mi indicò il contenuto di metà bicchiere-costa quanto una Ferrari.- La mia mascella toccò il fondo del pavimento.

-STAI SCHERZANDO!?-

-Affatto!-Ridacchiò-Se la usa, vuol dire che c'è un motivo dietro...- Il motivo mi sorse spontaneo alla mente. Law aveva detto che mi avrebbe protetto. Evidentemente, per la mia protezione non badava a spese.



-Spiegami il perchè dei Baffi-Mi portai una mano alla fronte vedendo il suo equipaggiamento per arrivare a DressRosa sani e salvi.

-Vanno molto di moda nel paese-Si strinse nelle spalle.

-Alllora spiegami il perchè di questo cappuccio...-Indicai la felpa nera con il cappuccio alzato. Non aveva niente di male se non fosse stato per il cappello che teneva ben riposto in testa.

-Per protezione...-

-Law!-Mormorai esasperata gettando la testa all'indietro.-Vada per gli occhiali-Puntualizzai-E per il cappello, ma così passi per un tipo losco!-Mi portai una mano sul fianco-Molto losco!-Mi avvicinai e gli tolsi con un solo colpo i Mustache.

-Che poi, spiegami perchè dovresti indossarli! Franky ti ha visto senza! Non siamo spie, siamo scrittori!-

Con evidente imbarazzo, si grattò la base del collo.

-Non sono molto abile con i travestimenti-Mormorò mettendosi a sedere sul letto.-Ti avevo chiesto inoltre di aiutarmi...-

Lo ricordavo e beh, quel giorno era arrivato.

-Lascia fare a me!-Mi portai la mano sana al petto.-Ti farò diventare uno scrittore sexy!-Annunciai aprendo le ante dell'armadio.

-Io voglio vedere!-Bonney uscì con un movimento elegante dallo specchio all'interno e alzai gli occhi al cielo.

-Bonney!-Ringhiò Law nel vederla ancora a giro.

-Cosa!?-Chiese del tutto innocente alzando le mani in alto.-Voglio dare una mano prima che voi due piccioncini lasciate questo immenso maniero.-Si strinse le braccia al petto-Vi immagino già a fare le zozzerie nella vostra camera d'albergo-Socchiuse gli occhi e ghignò imitando la mia voce alla perfezione-Oh Law, si!-Ansimò-Prendimi tutta!-Le mie guance esplosero dalla vergogna.

-BONNEY!-

-Sto scherzando dai!-Rise mettendosi a sedere su una sedia.-Forza, facci vedere come trasformerai questo vampiro in un avvenente umano...-



Ero stata assolutamente di parola.

Jeans maculati come piacevano a lui, una canotta nera, capelli ingellati e gli occhiali da sole per difendersi dai raggi solari.

La buona notizia era che a DressRosa si moriva di caldo. La cattiva notizia era che avevo solo abiti invernali.

-Mi fissano tutti-Mormorò al mio orecchio Law, intensificando la presa alla mia mano.-Sei sicura che vada bene?-

Andava più che bene. Se solo avesse mostrato più interesse per le donne che lo fissavano, avrebbe potuto scorgere le loro bave ciondolanti. In un angolo della mia mente, mi sentivo fiera ad avere uno sposo bello come lui.

-Sei divino-Gli sorrisi tirandomi per l'ennesima volta quella mattina, le maniche in alto del maglione.-Piuttosto, spiegami quanto ancora dovremo camminare.- La smaterializzazione non aveva dato problemi se non che il luogo era piuttosto distante dal punto esatto dove sorgeva l'hotel.

-Non manca molto-Fissò la cartina, portandosi dietro il mio trolley e le sue valige. Era strabiliante con quanta forza e naturalezza, potesse trascinarsi dietro tutto quel peso senza problemi. -Però Nami-Si fermò facendomi sospirare per il caldo.-I canini si vedono.- In risposta, aprii a mia volta la bocca.

-Li ho anche io-Me li indicai-Bonney mi ha regalato questi denti finti applicabili...penseranno che siano una trovata per il libro che...-Mi fermai sbarrando gli occhi. Con terrore mi portai entrambe le mani nei capelli e urlai in preda all'isteria.

-COSA!?-Domandò Law avvicinandosi preoccupato-Cosa ti prende!? Stai male?!- Alzai lo sguardo incontrando le sue lenti e lo artigliai per un braccio.

-I racconti Law!-Urlai-I racconti gotici da consegnare a Franky!-In un millesimo di secondo, lo trovai entrare nel panico.

-CAZZO!-Imprecò ad alta voce portandosi una mano tra i capelli.

-Una scusa!-Annuii energicamente.-Una buona scusa!-Ripetei come una nenia per cercare un idea geniale.

-Si...-Ci pensò su e poco dopo, tornò calmo.-Ci ho pensato...-Sorrise rincuorato-Possiamo andare!- Quel suo sorrisetto non mi piaceva...

-Che scusa hai inventato?-Domandai riprendendo il passo.

-Beh-Alzò le spalle in alto-Diremo che entrambi i pc, si sono rotti mentre io e te facevamo sesso estremo in aereo-Mi mostrò i canini.-è un idea valida no?-

-IDEA VALIDA UN ACCIDENTI!-Gli tirai un pugno nei denti e bestemmiai come non mai. Avevo usato la mano rotta.


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Capitolo 42
*** -DressRosa- ***


-DressRosa-

L'hotel in cui sarebbe svolto il congresso, mi lasciò senza fiato.

Non avevo mai visto niente di così tecnologico, enorme e ...rosa. Esattamente come il nome della città, il posto era una tavolozza di colori di scale cromatiche dalle più alte, alle più basse, del rosa.

Non andavo pazza per quel colore, ma l'insieme era senza dubbio fantastico.

-Cosa ne pensi?-Domandai a Law che ansimante, mi raggiungeva. Si era dimostrato un ottimo facchino e la punizione per avermi aggravato il dolore alla mano, era stata accolta con un “porta anche il mio peso, sposo”.

Non aveva osato ribattere o imprecare. La mia espressione facciale era stata molto convincente.

-Che fa cagare-Commentò allegramente depositando le valigie al fattorino dell'hotel.

-Beh, dai-Mi portai le mani sui fianchi-Non è così brutto...-

-Nami!-Mi voltai di scatto al solo sentire il mio nome. Sgranai gli occhi per la visione che mi si parò davanti.

No...

Non potevo crederci...

Cosa ci faceva LEI qui?!


-Nami cara!-Un ammasso di capelli celesti mi arrivò di fronte, accollata a quello che sembrava un uomo dalle fattezze familiari, forse uno dei tanti carciofi che si era fatta in vita.

Chiusi gli occhi e inspirai a fondo. Dovevo calmarmi. Si, calmarmi e affrontarla senza farmi scoppiare l'embolo ogni volta che la vedevo.

-Bibi-Le sorrisi falsamente non appena si fermò davanti a me. Era vestita come una principessa e viziata dalla mattina alla sera. Immaginai immediatamente la sua stanza: la più sfarzosa, la più costosa e la più grande di tutto l'albergo.

-Che piacere vederti qui...-Borbottai falsamente tenendomi sempre incollato al volto quella sottospecie di ghigno.

-Nami-Si slanciò verso di me abbracciandomi. Smisi di respirare non appena il dolce e melenso profumo che usava sempre, mi danneggiò l'olfatto. -Sapevo di incontrarti qui!-Urlò eccitata- Franky me lo aveva detto sai, che avresti partecipato anche tu!-Che razza di discorso. Era ovvio che partecipassi. Non comprendevo il suo ruolo però. Cosa ci faceva lì?

Non appena staccò i suoi lunghi tentacoli dal mio collo, tirò fuori tutta contenta un libro. Alzai gli occhi al cielo aspettandomi la solita e triste storia di come per anni, avesse tentato di scrivere un libro ma inutilmente.

Io invece, continuavo a ringraziare quell'editor che con un certo masochismo, leggeva il manoscritto e puntualmente, glielo cestinava. Che fine aveva fatto quell'uomo!?

-Non è bellissimo?-Esclamò contenta mostrandomi fiera la copertina. Erano un alga e un mandarino quelle? Sbaglio o c'erano anche delle manette?-Si intitola “cinquanta sfumature di marimo”.-Mi spiegò eccitata. -Parla di una vampira che sottomette un cacciatore...-Ah, trama interessante, certo. Il sadomaso e il bondage erano parte della natura segreta di Bibi. Da fuori sembrava una ragazza delicata ed educata. Quando imparavi a conoscerla capivi che era pesante, stressante e porca. Tutti se li portava a letto, nessun uomo poteva vivere senza sferrare il proprio colpo a quella donna.

-Oh-Alzò gli occhi alle mie spalle e mi irrigidii.

No.

Mi voltai e trovai Law con un espressione neutra che ovviamente, ricambiava l'occhiata infuocata di lei.

Entrai nel panico.

Law non era il mio ragazzo, ma mi apparteneva. Mi apparteneva come uomo.

Lo afferrai per un braccio e lo presentai mio malgrado a quella serpe.

-Lui è Trafalgar Law-Mormorai infossando il suo arto tra le tette. Mi sentivo idiota, ma solo adesso capivo il bisogno di Zoro di marchiare il territorio.

-Oh, quel famoso Trafalgar Law-Esclamò eccitata battendo le mani.-Franky mi ha parlato di te...-Assottigliai gli occhi e dischiusi disgustata le labbra. Lo stava guardando come una gustosa bistecca...-Ho letto i tuoi libri-Si portò una mano al petto-Sono meravigliosi.- Dovevo rimediare a quella mia mancanza. Non avevo mai sentito parlare di Law in precedenza, ma senza dubbio, era uno scrittore veramente abile.

-Umh-Lo sentii rispondere in tono annoiato-Chi saresti?-L'aria calda dell'isola si ghiacciò all'istante attorno a Bibi.

Che onta non essere conosciuta eh? Ma era stata la stessa identica cosa per me. Non mi conosceva e mi aveva inizialmente evitato. La sua natura non permetteva grandi contatti umani.

-Sono la sorella di Franky-Lo fissò infuriata-Sua sorella!- Urlò per ribadire il concetto.

-Mai sentita- La liquidò fissando un gruppo di ragazzi diretti all'intero dell'hotel. Ero orgogliosa di lui. Avrei tanto voluto abbracciarlo e urlare a tutti: “è il mio sposo e ha fatto fare una figura di merda a Bibi”!

Mi costrinsi a pensare ad altro e fissai il poveretto tra le sue grinfie.

Notando il mio sguardo, tornò alla carica tutta fiera.

-è Koza-Lo indicò con un gesto del pollice-Lo ricordi? Te ne avevo parlato...-Ah? Si? Evidentemente non l'avevo ascoltata come tutte le altre identiche volte.

-Oh beh-Allungai la mano salutandolo.-Condoglia...EMH!-Mi corressi immediatamente-è un vero piacere!- Evitando le mie parole, Bibi riprese a fissare Law. Cosa voleva? Provarci con lui?

-è il tuo ragazzo?-Domandò all'improvviso incrociando le braccia al petto.-Ricordo che ti chiamai e lo trovai a rispondere al posto tuo...come si chiamava? Wolf?-Uao, che memoria da elefante. Fissai Law e sospirai.

-Ci siamo conosciuti in aer...-

-è la mia donna-Non mi diede il tempo di ribattere che subito, il danno era fatto. Gli occhi di Bibi si spalancarono per la sorpresa. Mi portai una mano a coprirmi la bocca pronta alla sua esplosione.

Law aveva fatto un grossissimo sbaglio, anche più di uno a pensarci bene.

Primo, era un uomo e ancora, non aveva provato a sedurla. Due, era un uomo e non la conosceva neanche di fama.

Tre, era un uomo e si era proclamato il mio ragazzo. Quattro, era un uomo e non era andato a letto con lei prima di mettersi con me.

Osservai il colore del volto di Bibi variare incredibilmente. Serrai gli occhi e se avessi potuto, anche le orecchie.

La bomba Bibi veniva sganciata...

-Oh, ragazzi!-Un altra voce richiamò l'attenzione del gruppo facendo evaporare quella bomba ad orologeria. Sospirai sollevata nel vedere Franky. Per la prima volta, era utile a qualcosa.

-Ci siete tutti allora! Ben arrivati-Si diresse verso di noi battendo una cordiale manata sulla spalla a Law.-Il viaggio è andato bene?- Non era il termine adatto per definire il viaggio. “Oh si Franky, da brivido! Ho provato nuovamente l'esperienza del volo, della bellezza di un dirottamento aereo, la sensazione che prova il presidente ogni volta c'è una qualche calamità per la nazione e la magnifica e avvincente esperienza di essere gettati fuori da un aereo.

Veramente, un volto tranquillo.”

Sospirai e lasciai parlare Law al posto mio.

-Benissimo-Confermò-Gesso alla mano a parte.-Mi sorrise cordiale-Una vera fortuna che sia un medico.- Certo, e una vera fortuna era stata averlo come compagno.

-Fratello-Mormorò Bibi tirando un lembo della sua camicia hawaiana.-Tu lo sapevi che Trafalgar e Nami stanno assieme?- I miei occhi strabuzzarono fuori dalle orbite per la semplicità con cui la situazione, si stava rigirando. Avevamo tirato un sospiro di sollievo e adesso, sentivo di finire dalla padella alla brace.

-Cosa?-Esclamò inarcando un sopracciglio.-Sul serio?-Si tolse gli occhiali da sole.

-Si-Confermò lei saltellando-Ormai sono mesi che stanno assieme.-Mi mordicchiai il labbro inferiore per non inveirle contro di cucirsi quel buco torto che si ritrovava come bocca. Maledissi mentalmente Zoro per aver risposto a quella chiamata. Mi voltai verso Law e cercai un suo aiuto. Aveva un cervello no? Che lo usasse.

-Abbiamo in programma di sposarci-Annunciò loro lasciandomi come una statua di sale. Mi correggo, pensavo che avesse un cervello? Adesso ero più che convinta che gli si fosse raggrinzito nei suoi 200 anni di vita.

-Law!-Stritolai la sua mano in modo da farlo tacere.-Che cazzo dici?-Gli bisbigliai fissandolo con uno sguardo omicida.

-Beh, complimenti!-Si congratulò Franky continuando a battere pacche sul vampiro. Bibi aveva finalmente chiuso la bocca per quella sconcertante notizia.

-Allora-Franky si diresse verso l'interno-immagino che la camera separata sia inutile-Un brivido freddo mi attraversò la schiena. No... non avrebbe cambiato...-Vado a farvi cambiare la stanza con una bella suite matrimoniale.- COSA!?

-Oh, perfetto-Sorrise Law dandogli il permesso.

-Trafalgar!-Lo strattonai in modo da dare le spalle a tutti-Sei impazzito!?-

-Nami non ti preoccupare-Nuovamente, sfoggiò il suo sorriso suadente-Ti ho già vista nuda, non c'è niente di cui ti debba vergognare.-

-RAZZA DI CRETINO!-Per l'ennesima volta, gli scagliai contro un pugno e nuovamente, imprecai come uno scaricatore di porto per il dolore lancinante.

Quella che doveva essere una convention della casa editrice per i nuovi libri, in un posto da favola e dal caldo estivo, si stava trasformando in una tremendo e macabro percorso verso la ghigliottina.

Dovevo stare seriamente attenta alla testa.


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Capitolo 43
*** -Disappeared- ***


-Disappeared-


Ringraziai non so quale Dio,nel vedere un tranquillo arancione pallido, adornare le pareti.

Ne avevo abbastanza del rosa, e anche del celeste.

E anche di Bibi.

Gettai un occhiata veloce al vampiro che diligentemente, metteva in un angolo i nostri bagagli.

-Mi piace-Annuì soddisfatto della sistemazione. La camera enorme e spaziosa. C'erano armadi talmente grandi da non riuscire a contenere tutto il mio guardaroba e, per mia enorme gioia, un bagno in camera. L'unica cosa che creava il mio disappunto era il letto.

Il maestoso, magnifico letto baldacchino.

Un letto matrimoniale.

Chiusi gli occhi e sospirai. Non era un letto come tanti. Quello era un letto giusto giusto, per fare le peggiori porcate senza essere disturbati. Adocchiai le pesanti tende ai lati e mentalmente, ingoiai il groppo in gola. Anche se la stanza fosse stata illuminata del tutto, Law poteva agire indisturbato verso di me.

-è un po'...-Mi grattai la base del collo per cercare di trovare un termine appropriato.-...Un po' matrimoniale...-

-è una camera matrimoniale, Nami...-Mi fece intelligentemente notare.

Mi avvicinai pericolosamente al letto, per testare se almeno, fosse comodo.

Mi sedetti sopra e sprofondai in quella morbidezza. Chiusi gli occhi e sospirai beata.

-Ahh...-Mugolai soddisfatta. Quel letto era magico, non avevo mai provato niente di così confortevole.

-Ohh...-Law si sporse a fissarmi-Non fare questi versi...altrimenti ti salto addosso.- Ok, quell'avvertimento, mi costrinse a togliermi da quella morbidezza all'istante.

-Voglio sapere perchè hai detto quello che hai detto!-Ricordai alla velocità della luce la cazzata che aveva sparato. Non mi andava giù e sicuramente sapevo, ne avrei pagato io le conseguenze.

-Perchè?-Domandò del tutto tranquillo, aprendo il suo bagaglio.-Non siamo forse “sposati”?- Nel linguaggio dei vampiri, forse si, ma in quello umano e civile, decisamente no!

-NO CHE NON LO SIAMO!-Mi imbestialii avvicinandomi.-Lo sai che accadrà? Eh?-Strinsi i pugni-Bibi bocca grande e capiente, se capisci quello che intendo, sputtanerà tutto! Io non voglio che...che...-Gesticolai con le mani, cercando di spiegare meglio che potevo, le mie paure.

-Che la cosa si sappia?-Mi interruppe un altra volta incrociando le braccia al petto.

-Si-Mi ritrovai ad annuire-Esatto-

-Ti fa così schifo essere legata a me?- Mi fermai immediatamente. Era serio adesso, non riflessivo come al solito.-Ti disgusta essere la mia sposa?- Assottigliò gli occhi, diventati paurosamente neri. Mossi un passo indietro sentendo scattare dentro di me, un campanello d'allarme. Qualcosa non andava...

-Law ascolta...-Dovevo affrontare l'argomento nel modo più delicato possibile.

-Tu hai occhi solo per quel cane!-Si avvicinò a me, intrappolandomi contro il muro.-Quel cane che ha già una compagna!- Posò le mani sulle spalle facendomi sussultare.-Cos'ha quel lupo più di me!?- Ringhiò scoprendo i canini. Erano pericolosamente affilati e li avevo visti solo nello scontro contro Kidd.-Cosa può darti!?- Aprii la bocca per parlare, ma inutilmente. Non sapevo nemmeno io cosa rispondergli.

-Perchè non puoi amarmi?-Immediatamente, la presa delle sue mani divenne debole.-Ti ho aspettato per così tanto...- Fissai i suoi bellissimi occhi e dentro di me, percepii tutta la sua angoscia.

Un angoscia fatta di dolore: passato e recente.

Un dolore che gli stavo infliggendo io stessa.

-Law...-Alzai una mano a sfiorargli la guancia, ma si scansò. Si distanziò da me e tornò alla propria valigia. Tutti i vestiti che aveva tolto, li rimise all'interno del bagaglio.

-Law!-Lo chiamai un altra volta sentendo dentro di me, di aver fatto un danno. Un danno enorme.

-Non fa niente Nami-Chiuse la valigia con un sonoro colpo.-Sono abituato alle sconfitte-Afferrò il manico e davanti ai miei, si smaterializzò.

-Law, brutto idiota!-Lo chiamai guardandomi attorno-Non fare il cretino e torna!-Attesi qualche minuto, ma niente. Nessun rumore.-Maledetto vampiro!-Calciai la mia valigia, sparpagliando tutti i vestiti nuovi che quel dannato chirurgo, aveva comprato solo per me.



-Nami-La voce di Bibi non fece altro che peggiorare il mio già precario umore. Con il carciofo attaccato al braccio, corse verso di me tutta contenta e pimpante.-Allora? Come va?-Sbuffai. Ero di umore nero. Molto nero.

Dentro di me, sentivo una strana sensazione, come quando ti si torcono le budella.

-Umh-Borbottai una risposta sedendomi su uno dei divanetti della zona vip, in mezzo agli altri scrittori.-Così così-

-Il viaggio è andato bene?-Domandò imitandomi e facendo sedere accanto a se Koza.

-Si-Mentii. Non avevo nessuna intenzione di raccontargli niente.

-Sei strana-Si grattò la testa-Sei sicura di aver dormito abbastanza?-La mandai a quel paese mentalmente. Era in vena di domande idiote quel giorno?

-Magnificamente-Esposi.

-Ah-Si ricordò improvvisamente di qualcosa-Questo è Koza-Lo indicò accanto a se-è il mio ragazzo-

-Me lo hai detto-La interruppi lasciandola stupefatta.-Ma non è vietato portarsi dietro familiari o...-

-Cosa?-Mi interruppe sconcertata.-E quando te lo avrei detto?-Inarcai un sopracciglio. Ma ci era, o ci faceva?

-Stamani-Incrociai le braccia al petto.-Quando ci siamo incontrate.-La mia risposta la lasciò basita. Finalmente, l'avevo zittita.

-Nami, ma stai bene?-Domandò di nuovo preoccupata.

-Ti ho già detto di si!-Vociai adirata.

-Guarda che stamani non ci siamo mai incontrate!-Chiese conferma a Koza-Solo ora ci vediamo-

Cosa?

-Ho saputo che sei cascata dalle scale e hai dovuto prendere il volo solo ieri-.

Il suo racconto mi lasciò basita. Cosa diavolo stava dicendo!?

-Ma che dici!? Ero con Law!-

-Law?-Aggrottò le sopracciglia stranita-Law chi?-

-Trafalgar!-Urlai alzandomi in piedi-Trafalgar Law!- Gridai il suo nome-Moro, pizzetto, occhi grigi!-Lo descrissi-Ti dice niente?!- Nel sentire un ulteriore volta il suo diniego, provai un brivido freddo, lungo tutta la schiena.

A detta sua, Trafalgar Law, era uno scrittore che non si era mai fatto vedere ad un convegno. Nessuno sapeva niente di lui, solo Franky che le aveva rivelato che era un chirurgo.

La sua figura era avvolta dal mistero.

-Law non è un tipo che viene ai convegni-Rise di me tornando a sedere.-Sicura di non lavorare troppo? Ah, Koza è il mio editor, quindi, nessun problema per la relazione...-

-Ma io...-Mormorai con la gola che pian piano, diventava secca.-Law io...-

-Oh Nami-Mi regalò un occhiata disagiata-Sarebbe meglio se andassi a riposare un po' per stasera sai?- Sorrise-Non hai un bell'aspetto-.



-Trafalgar Law-Urlai alla receptionist dell'albergo.

-Come prego?-Domandò la bionda assestandosi bene gli occhiali.

-Ho detto-Ripetei il nome di quel fottuto vampiro-TRAFALGAR LAW!- Con uno schiocco di lingua, la bionda iniziò a cercare sul suo computer, il suo nome.

-Mi spiace signorina-Tornò a fissarmi-Qua non c'è nessuna prenotazione a nome di Trafalgar Law.-




Non era possibile...Law era scomparso nel nulla.

Tutto per quella litigata assurda...

Mi portai una mano al petto, sentendo il cuore battere frenetico. Avevo paura.

Che mi fossi immaginata tutto? Che avessi solo fatto un sogno?

Tornai in camera e la trovai esattamente, come l'avevo lasciata. Dov'era finito? Mi aveva abbandonato?

E quella sua promessa? La promessa di essermi sempre accanto? Di proteggermi?

Calde lacrime iniziarono a scivolare lungo le mie guance stupendomi. Non piangevo facilmente e quella, era senza dubbio una settimana in cui tutti i pianeti e le costellazioni, erano contro di me e il mio segno zodiacale.

Mi morsi il labbro inferiore per non far uscire i singhiozzi e mi avvicinai all'armadio. Aprii l'anta e concordai per una volta con Bibi: avevo un aspetto veramente orribile.

-Nami!-Sussultai nel sentire una voce a me conosciuta. Il riflesso allo specchio si increspò mostrandomi la figura aggraziata e buffa di Bonney.

Tirai un sospiro di sollievo. Non ero pazza se lei esisteva...

-Bonney!-Mi precipitai allo specchio poggiando le mani sulla superficie riflettente.

-Che ti è successo?-Domandò nel vedermi in lacrime-Perchè piangi?- Tirai su col naso e gli raccontai a grandi linee cosa era successo.-Law è sparito?-Chiese avvicinandosi allo specchio.

-Si-Diedi conferma delle mie parole.-è scomparso...è come...-Mi asciugai il volto-è come se avesse cancellato la memoria a tutti...- Era una pazzia però, una cosa assurda!

-Beh, da come mi hai raccontato, potrebbe averlo fatto sul serio-Si lisciò il mento ragionandoci su.

-Cosa!?-

-I vampiri sono molto potenti-Mi spiegò mettendosi a sedere su quello che sembrava un tappeto-Hanno dei poteri anche loro-Alzò un dito-Non a livello di noi streghe o degli stregoni, ma quasi...-Sorrise-Possono manipolare la mente e quindi, cancellare la memoria ad una o a più persone! Per loro è un gioco da ragazzi!-

-Allora è andato via sul serio?- La osservai fare spallucce, pensierosa.

-Pensi che se ne sia andato?- Mi domandò scettica-Law lo farebbe?-Gonfiò le guance-Io non penso che lascerebbe sola e indifesa la sua sposa...-

-Ma non c'è...-

-Non c'è, è vero-Mi concesse-Ma se sei la sua sposa, dovresti sentire qualcosa, un collegamento con lui...-Posò le mani sulle cosce-Diavolo Nami! Sei una strega! Coraggio!- Inspirai a fondo e la imitai mettendomi a sedere. Dentro al petto, la sensazione di disagio, non era scomparsa e al contrario, si era intensificata. Provavo inoltre, un dolore enorme e forte carica negativa.

-Perchè mi sento così?-Domandai fissando i suoi occhi viola.

-Non sono sentimenti tuoi quelli-Mi rivelò paziente-Ma di Law-Afferò da sopra un comodino un vassoio colmo di cibarie-Siete collegati! Law sa esattamente cosa provi e le tue sensazioni...e tu a tua volta con lui.-Azzannò una coscia di pollo-Law è infelice. Lo è sempre stato e fossi in lui, mi sarei già lasciata essiccare al sole.-

-Che vuoi dire?-

-Nami, ci sono tante cose di Law che non sai...-Mi sorrise leccandosi le labbra.-Ad esempio, sapevi che è un disertore del suo re?-Le scappò un piccolo rutto.

-Disertore?-Scossi il volto-Re?-

-Tra i vampiri regna la monarchia-Con le dita, mimò quella che poteva definirsi una forma piramidale.-Il vampiro capostipite, il più forte, è in cima alla piramide-Mandò giù un altro morso-Il re ha generato Law, rendendolo un vampiro duecento anni fa.-

La rivelazione mi lasciò esterrefatta. Law era dunque così importante?

-Quanti lo hanno mai fatto?-

-Cosa?-Sospirai. Bonney aveva un quoziente pari a quello di una rana.

-Disertare!-

-Ah!-Ridacchiò sonoramente-In molti, ma chiedimi se qualcuno è mai sopravvissuto?- Immaginai la risposta...-Law è il solo che continua a vivere dopo essersi distaccato dal grande Re dei vampiri DonFlamingo.- Annuì soddisfatta nel ricordarsi tutta la storia. -è stato al suo servizio per anni, ma poi è riuscito ha scappare. Sei troppo importante per lui Nami. Non ti lascerebbe mai in pericolo.- Abbassai lo sguardo preoccupata.

Improvvisamente, udii la sua voce. Sbarrai gli occhi, solo per accorgermi che erano le parole che aveva detto solo qualche ora prima.


-Perchè non puoi amarmi?-

-Ti ho aspettato per così tanto...-


Osservai le labbra di Bonney muoversi, ma non udii altro che la voce di Law.


-Non fa niente Nami, sono abituato alle sconfitte-


Mi tappai le orecchie per il gran caos che avevo in testa.

Vedevo Bonney agitarsi oltre lo specchio.


-Ti fa così schifo essere legata a me?-


Mi piegai in avanti urlando di dolore. Troppo...era troppo alto!


-Ti disgusta essere la mia sposa?-


Gridai e urlai, mentre le parole continuavano a susseguirsi ad un livello più alto, fintantoché, non sprofondai nel buio.



Questo capitolo è decisamente più lungo dei precedenti!

Aggiorno adesso perchè oggi e probabilmente, anche domani e domani l'altro, non ci sarò!


Allora, voglio essere chiara e lo scrivo qua, perchè evidentemente, non si è ancora capito:

La storia come vedete è a rating arancione, genere sovrannaturale e avvertimenti: TRIANGOLO.

Di coppie però, ho segnato lo ZOROXNAMI. Questo significa che ci sarà una fine ZONAMI.

Se non ci fosse stata, l'avrei tolta no?

Il LawxNami, per quanto alcuni si lamentano di non sopportare il chirurgo, deve esserci. Il pepe alla storia ci vuole e dato che a me, scrittrice, piace, lo inserisco.

Io scrivo quello che a me piace, non quello che piace alla gente, perchè se fosse così, dovrei scrivere runami a flotte o yaoi e tra i personaggi sempre e il solito scontatissimo “nuovo personaggio”.

Questa è l'unica fiction Lawnami che per il momento occupa efp attivamente. Tutte le mie altre storie che sto scrivendo, sono solo ZONAMI.

Abbiate quindi la pietà di lasciarmelo governare questo dottore, perchè avrà un ruolo fondamentale alla fine, per la riuscita di Zoro con Nami.

Pazientate, se volete, smettete di leggere fin quando Zoro non torna, ma non accetto recensioni in cui mi chiedete: hai lasciato la zonami per il lawnami?

Perchè dopo averne ricevute molte, un po' mi ha svilito sapere che le mie rassicurazioni e i miei messaggi, non sono stati ascoltati (tipo quello della prefazione in home).

Ho detto tutto insomma. Io ho la grande capacità di apparire incazzata o indiavolata, me lo fanno presente in molte. Sarà che non parlando di persona non si capisce, ma vi assicuro che questo messaggio è scritto con calma ( un po' veloce per la fretta di partire stamani) ma con serenità.

Non è dunque una minaccia ma una spiegazione!

E ora vado che mi gridano dietro!


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Capitolo 44
*** -Dead- ***


-Dead-


Non avevo mai visto così tanto bianco in vita mia, a parte i muri di casa prima del trasloco ovviamente.

Non c'era praticamente niente. Il pavimento era inesistente e io, come un idiota, vagavo nell'aria. Camminavo, ma verso quale direzione? Nessuna. Per dove poi, non lo sapevo. Sentivo solo il mio corpo venire trascinato e quasi, implorava di andare verso una direzione, esattamente come una bussola. La sensazione sgradevole all'interno del mio petto, non era svanita e al contrario, si intensificava. Sentivo l'ansia crescere e il terrore avvilupparmi.

Non chiamai nessuno, sapevo per certo che ero sola.

Sgranai gli occhi però quando all'orizzonte, vidi una specie di sfera.

Mi avvicinai e corsi verso quella direzione. I miei passi sospesi avevano un eco, esattamente come i tacchi sul marmo.

Erano baritonali e prolungati, quasi estenuanti.

Appena fui abbastanza vicina alla figura di fronte a me, mi si mozzò il respiro.

In quella specie di sfera di energia, nel bianco e nel vuoto più assoluto c'ero...io. Raggomitolata in posizione fetale, galleggiavo nell'aria. I capelli erano di un rosso opaco e anche questi, vagavano tutt'intorno a me. Avevo il viso schermato dalle braccia, ma riuscivo a comprendere le emozioni che quella sfera intesseva.

Allungai una mano e improvvisamente, mi fermai.

Mi sentii parlare e sussultai. Non era la mia voce originale, era come raddoppiata. Era carica di angoscia, di tristezza, di dolore.

-è andato...-Mormorai a bassa voce.-è andato-Ripetè la Nami davanti ai miei occhi.-Andato, perso...-Alzò il volto verso il mio e potei scorgere delle lacrime. Sembrava che all'interno di quella sfera non ci fosse gravità, perchè le lacrime iniziarono a volteggiare solitarie, staccandosi dal volto.

-Andato?-Ripetei avvicinandomi maggiormente.-Andato chi?- La me stessa, al suono di quelle parole rimase sconvolta e si tappò, con entrambe le mani, le orecchie.

-è andato, perso, perduto...-Continuò a ripetere come una nenia.

-Chi!?-Posai le mani sulla sfera e mi stupii di trovarla solita.-Chi è andato? Chi?- Improvvisamente, sentii l'aria mancarmi. Ero sicura che questo, non fosse un sogno. Un terribile presentimento, mi costrinse a chiedere con più insistenza.

-Nami chi!?-Urlai picchiando la sfera.-Parla, ti prego!- Mi sentii singhiozzare e racchiudere maggiormente in quel bozzolo.

-è morto...-Sussurrò in un lamento. Quelle parole mi freddarono. Morto. Andato. Perduto.

Morto...

-Chi?-Ripetei un ultima volta. Finalmente, il mio riflesso si costrinse ad alzare il volto verso il mio, pronta a rivelarmi il nome.

-...-Improvvisamente, non sentivo più nessun suono. La vidi muovere le labbra, ma nessun suono a quel dannato e importante nome.

-No...-Osservai tutt'intorno a me diventare nero. Il bianco di poco prima venne risucchiato e frenetico, si mosse verso di me. -No!-Urlai senza che nessuno potesse udirmi-NO!-




-Nami tutto bene?-La voce di Bonney mi riportò alla realtà. Accanto a me, preoccupata, mi teneva una spalla. Socchiusi gli occhi per la troppa luce presente nella stanza e dischiusi le labbra cercando di calmarmi.

-Nami?-Domandò di nuovo chiamandomi e sospirai: dovevo rispondergli.

-Si...tutto...tutto bene.- In realtà, non era bene proprio per niente. Mi aiutò con gentilezza a tirarmi su a sedere e fissai la stanza attorno a me. Ancora come l'avevo lasciata, ero più confusa che mai.

-Cos'è successo?-Domandai voltandomi a fissarla. Non era più nello specchio. Forse si era spaventata ed era corsa in mio soccorso. L'osservai sospirare più sollevata nel vedermi nuovamente muovere. Con un tonfo, si lasciò cadere a sedere accanto a me sul pavimento e infine, mi concesse una breve spiegazione.

-Penso e non voglio sbagliarmi-Alzò in alto entrambe le mani-ma eri in Trans- Chiusi gli occhi cercando di calmare il battito inarrestabile del mio cuore.

-Che significa?-Chiesi, quasi impaurita dalla risposta.

-Beh...-Si strinse nelle spalle.-Hai detto che sogni il futuro no?-Con un cenno del capo, gli diedi conferma-è molto probabile che tu abbia avuto una specie di visione.-Si portò una mano tra i capelli.-Insomma, uno sguardo di qualche minuto, verso il futuro.- Rimasi a pensare a quell'orribile visione e tremai.

Andato, perso, perduto...morto.

Qualcuno era morto...

-Ho visto...me-Iniziai a raccontarle-In una sfera-Distesi le gambe cercando di stare più comoda-Era tutto bianco e intorto, non c'era nessuno...-Alzai il volto verso di lei, cercando nelle sue espressioni, un segno qualunque per comprendere la gravità della cosa-Non sembravo in me...ripetevo le solite parole, piangevo...-

-Nami-Per infondermi un po' di coraggio, posò la mano sopra la mia spalla.-Continua...-

-Mormoravo che era andato...-Ripetei quelle orribili parole-Andato, perso, perduto- Serrai forte gli occhi-Morto- Sussultò Bonney per quella parola, ritirando bruscamente la mano. Scosse il volto e si alzò in piedi, il viso diventato improvvisamente pallido.

-Nami...-Mugolò il mio nome con voce incrinata.-è...è...-

-Terribile?-La imitai alzandomi in piedi.

-Di più-Quelle risposte confermarono le mie paure.

-Dobbiamo...-Fissò lo specchio-Dobbiamo andare subito da Doctrine!-Annuì decisa afferrando dalla tasca un rossetto.

-Doctrine?-Quel nome mi era sconosciuto. L'osservai però in completo silenzio mentre sullo specchio, iniziò a disegnare una serie di cerchi e segni mai visti.

-Verrai con me-Annunciò indicando poi, il riflesso di quella che doveva essere la sua stanza. Con determinazione, scossi il volto.

Non potevo seguirla. Avevo delle cose da fare purtroppo.

Fissai l'orologio accanto al comodino e rabbrividì nel vedere l'orario. Ero stata incosciente per interi minuti...

-Nami andiamo!-Con decisione, mi afferrò per una mano.-Dobbiamo andare!-

-Ho la cena!-Gli spiegai pregando che capisse-Ho il discorso serale della presidentessa della casa editrice!-La fissai negli occhi-Non posso mancare! Mi licenzierebbero!-

-è Più IMPORTANTE PARLARE CON KUREKA!-Insistette lei trascinandomi per la stanza.

-Non posso!-Urlai cercando di sfilarmi da lei-Non posso Bonney!-

-Nami!-Gridò il mio nome esasperata lasciando però, la presa sul mio polso. Dolorante, mi massaggiai la parte lesa.-Morirà!-Mi afferrò per entrambe le spalle scuotendomi insistentemente.-Morirà capisci?!- Non stava piangendo, ma sul suo volto, comparve un velo di tristezza incredibile. La fissai bloccata, l'oppressione sul mio petto, continuò ad aumentare.

-Chi?-Sussurrai immobile portandomi entrambe le mani al torace. Distrutta, abbassò il volto; i lunghi capelli rosa a schermargli lo sguardo.

-Law-Tirò fuori quel nome che nella visione, non avevo udito.-Morirà il tuo compagno.-



L'aria iniziò a mancarmi.

Sentivo il corpo intorpidito e la vista farsi offuscata.

Law morto? Lui? C-come?!

Perchè lui?

Rimasi basita, senza nemmeno la forza di chiederle niente. Attesi che Bonney mi spiegasse qualcosa...un perchè, un motivo, una fottuta causa.

-Quella che hai visto, la Nami nella sfera-Continuò stringendo la presa su entrambe le mie braccia.-è quella che diventerai...-

Sgranai gli occhi. I capelli pallidi, la pelle chiara e quasi trasparente, la voce mutata e gli occhi pieni di dolore.

Quella sarei stata...io?

-No...-

-Nami-

-NO!-Mi scansai da lei cadendo all'indietro. Non riuscivo a concepire la situazione, a comprenderla del tutto.

-La perdita di un compagno...porta a questo!-Rimase in piedi di fronte a me, il volto teso e sincero.-Una parte di te muore. Muore! Non puoi farci niente...-Tirò su col naso-Muore una parte di te con lui. La vita, l'eternità, non sarà più la stessa senza di lui...- Pensai a Law.

Al suo bel volto, al suo sorriso saccente e a quel ghigno sensuale. A quando mi aveva salvato gettandosi dall'aereo e quando, per la prima volta, mi aveva finalmente detto delle verità.

-Ti disgusta essere la mia sposa?-


Mi interruppi rammentando la sua frase.

Law non era con me. Law era sparito...sparito chissà dove e come. Poteva essere in pericolo? Poteva morire adesso?

Come una furia, tornai in piedi e corsi verso l'uscita.

-Nami!-Mi chiamò a gran voce Bonney. La ignorai volutamente e con tutte le mie forze, corsi come una forsennata fuori dall'hotel a cercare quel vampiro.

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Capitolo 45
*** -Danger Zone- ***


-Danger Zone-



Non avevo la più pallida idea di dove stessi correndo, ma sapevo che dovevo trovarlo.

Ancora scosso per la dichiarazione di Bonney, il mio cuore continuava a battere frenetico. Il mio cervello non poteva sopportare quella tremenda notizia. Non riuscivo e non volevo raffigurarmi Law morto.

Chiusi forte gli occhi e mi fermai. L'opprimente pressione di dolore che il mio petto continuava a provare, aumentava di passo in passo. Forse mi avrebbe portata da lui se avessi continuato ad affidarmi a quella sensazione.

Il sesto senso era un fattore da non sottovalutare al giorno d'oggi. Sospirando, mi portai le mani a cingermi le braccia; a differenza del giorno, la notte in quel luogo aveva una temperatura differente. Dal caldo instabile, al freddo glaciale.

I colori deliziosi e dalle varie tonalità del rosa, sembravano scomparsi e i muri delle case, davano l'idea di edifici bui, freddi e inospitali. Non avevo pensato a prendere una maglia e incredibilmente, non avevo pensato nemmeno al mio posto di lavoro. Avevo così tanto resistito con Bonney che al solo pensiero di Law in pericolo, ero corsa fregandomene di tutto. Adesso invece, riuscivo ad avere la situazione più chiara: non solo Law, ma adesso anche il mio lavoro era in zona “danger”.

Pregai mentalmente che Bibi cervello di gallina, avesse inventato una scusa. Inoltre, non mi aveva visto a suo avviso in gran forma...

Tirai su col naso e mi guardai con attenzione attorno; i suoni della città sembravano quasi ovattati e gli abitati, spariti nel nulla. Mancava solo il classico palo della luce che si metteva a fare: “ora mi accendo”-”adesso mi spengo” ad intermittenza.

-Law!-Urlai il suo nome a gran voce causando un eco incredibile nell'ambiente circostante.-Law!!!-Continuai a chiamarlo riprendendo a camminare. Dovevo mantenere la calma: nella mia visione, Law era morto, ma in quella precedente, era vivo...

Lo ricordai in quella sottospecie di cella: legato, morsicchiato, pieno di sangue rappreso e con una garza nera a coprirgli le cavità oculari. Non era ancora morto e il fatto, forse prediceva il dopo.

Sgranai gli occhi molto più sollevata di prima. Con lentezza, mi portai una mano al petto per calmare il mio cuore.

Non adesso, non sarebbe morto stanotte...

A frenare in battibaleno i miei pensieri, fu un rumore di passi. Avevano un suono pesante, quasi metallico e Law, non indossava quel tipo di stivali. Mi voltai lentamente, l'adrenalina iniziò a propagarsi nel mio corpo. Osservai una strada quasi deserta e con i classici vapori afosi della città che uscivano pigri dai tombini sottostanti.

Le gambe iniziarono a tremarmi e una brutta sensazione si impossessò di me: c'era qualcuno, non ero più sola.

Velocemente mi guardai attorno, frenetica e scrupolosa. Era qualcuno di pericoloso? Forse. Era la mia immaginazione? No. Qualcuno, reale, grosso e incazzato, mi stava osservando. Potevo quasi sentire il peso di quell'occhiata.

Un altro rumore attirò la mia attenzione e finalmente, individuai il nemico.

-Oh no...- Borbottai arretrando di qualche passo.

-Oh si-Confermò la voce roca e astiosa di fronte a me. Con un gesto quasi strascicato, si distanziò dal muro che aveva alle spalle e lento, si diresse verso di me. Digrignai i denti maledicendomi a gran voce: proprio in quel momento le mie gambe non riuscivano a muoversi!?

Avevo paura di lui? Avevo così tanta paura da restare immobile? Era capitato un episodio simile in precedenza e con i lupi nel bosco...ma davanti a me, dovetti riconoscerlo, mi trovavo un essere molto più forte e più pauroso di quelle bestie. Capelli rossi, occhi di fuoco, due metri d'altezza e un ammasso di muscoli.

Eustass Kidd, signori e signore: un bell'applauso.

-Sapevo che non eri morta...me lo immaginavo-Tuonò sfoderando sul volto sfregiato, un ghigno quasi derisorio. Inarcai le sopracciglia stupita del suo volto: era ben diverso da come lo ricordavo.

-Che...che cosa vuoi?- Domandai come una stupida e con un tono di voce tremante.

-La stessa identica cosa che volevo in precedenza...-Mi puntò contro un indice.-Te- Ingoiai a voto e scossi il volto.

-Lusingata...-Borbottai-Ma c'è la fila...mettiti in coda...-

-Non farmi perdere altro tempo donna!-Con grandi falcate, mi raggiunse e rudemente, mi afferrò per le spalle. Ansimai di dolore non appena sentii i suoi artigli graffiare la mia pelle.

-Dov'è il tuo vampiro del cazzo?-Sbraitò guardandosi attorno. Per mia grande, grandissima sfortuna, purtroppo non era presente...

-Vorrei saperlo anche io-

-Meglio così-Sghignazzò avvicinandosi al mio volto-Finalmente ti ho preso...-

-Mettiti un paio di occhiali!-Cercai di muovere le gambe ma senza successo. Sospirai sconfitta: cosa stava succedendo al mio povero corpo!?

-Non noto nessuna resistenza da parte tua-Si chinò con il volto verso il mio orecchio e chiusi gli occhi.-è come se ti fossi gettata tra le mie braccia...-Con una mossa veloce, mi caricò in spalla.-Stai tremando come una foglia inoltre...hai paura che il lupo ti mangi?-Nuovamente, rise come un forsennato e contrassi indispettita la mascella.

Non avevo movimento per il corpo, la mia bocca era un fiume in piena di parole!

-Non ho paura di un cazzone come te!-Sbottai e immediatamente, urlai. Lo fissai storto mentre lentamente, riprese ghignante, a camminare. Quel deficiente mi aveva appena dato una pacca sul culo!

-Mettimi giù!-Tuonai imperiosa iniziando a tempestarlo di pugni malfermi.-Mettimi immediatamente giù!-

-Quando nevicherà all'inferno rossa!-Mi avvertì infilandosi per varie stradine e vie nascoste. Digrignai i denti e tirai con tutta la forza che avevo, la pelliccia sotto le dita. Ero una strega? Allora perchè non sapevo usare qualche magia!?

Mi immaginai a crearne una di fuoco che l'avrebbe ridotto in cenere o un altra molto potente e proibita.

-Eustass, ti assicuro che se non mi lasci, ti ritroverai con qualche arto in meno-Lo minacciai iniziando a bluffare. Molte volte funzionava, magari anche in quel caso, ci sarei riuscita.-Una parte anatomica molto importante per i maschietti ad esempio...-

-Falla finita-Grugnì aumentando il passo.-Accidenti-Imprecò portandosi una mano al volto.- Che cazzo ti sei messa addosso?!-

-Poco!-Urlai imbestialita di quel trattamento-Poco e niente!-Ne avevo abbastanza di tutti quei saltelli e sobbalzi che mi toglievano il respiro e la compagnia, non era certo delle migliori...

-Cazzo...-Ansimò a denti stretti fermando la sua corsa. Con malagrazia, mi fece scendere e mi addossò completamente ad un muro. La sua enorme mole mi coprì e iniziai a sudare freddo. Cosa voleva adesso!? Non solo mi requisiva, ma voleva...

Sgranai gli occhi e aprii la bocca, pronta a difendermi verbalmente.

-Non penserai mica che io acconsentirò a tutto questo!-Lo avvertì non appena affondò il volto nella mia spalla. Con entrambe le mani, mi afferrò i polsi e annusò il profumo del mio corpo.

Non era un tipo piacente, ma non faticavo a scommettere come sarebbe stato averlo come partner: doloroso, istintivo e del tutto rozzo e primitivo.

-Chiudi quella dannata bocca!-Mi ordinò perentorio passando il volto sulle mie braccia.

-Smettila di annusarmi!-Gridai in imbarazzo. Merda, era cento volte meglio essere legata e presa in ostaggio che venire annusata e poi, abusata.

-Hai un odore...-Mormorò tornando ad odorare il mio collo.

-Odore?-Scossi il volto per allontanarlo-Che odore!? Mica di sudore!-

-Hai un odore...buono- Sudai freddo. In molti me lo avevano detto: Law e Zoro erano i primi certo, ma con entrambi, avevo un legame. Lui era solo un pazzo licantropo troppo cresciuto, il cervello ristretto e il senso della violenza.

-NON SONO DA MANGIARE!-L'avvertì riprendendo a muovermi e a tentare di sfuggire dalla sua presa. Con mia enorme sorpresa però, mi fece cadere dalle nuvole.

-Non parlo di te dannata donna!- Con stupore, sbattei le ciglia e lo fissai sbigottita. Un odore buono addosso? Non parlava di me? E di chi!?-Questo!-Mi portò il mio stesso polso vicino al volto. Annusai attenta ma non percepii nessunissimo odore.

-Non sento niente!-Ammisi sincera fissandolo storto.

-è un odore flebile-Iniziò a spiegarmi nervoso.-Sa...sa di cannella...-Cannella? Ok, allora non ero io.

-Spiacente, non lo so!-Scossi il volto e mi strinsi nelle spalle. Non contento di questa mia presa di posizione, mi afferrò rudemente e mi caricò nuovamente in spalla.

-Dove alloggi?-Mi domandò rude fissando le strade attorno a se. Ingoiai a vuoto e non potei fare a meno di chiedermi perchè desiderasse saperlo.-Allora!?-

-In un hotel...-Indicai titubante un palazzo alto e lungo-Lo vedi quel fenicottero come stemma?-Con un cenno del capo, continuai-Ecco, lì!-

-Perfetto...-Mugugnò prima di zittirsi e fermarsi. A contatto con il suo corpo, percepii la sua muscolatura mutare. I muscoli diventarono più grossi e ben delineati, l'altezza aumentò facendomi quasi gridare. La schiena venne ben presto ricoperta di pelo e il suo volto, mutò assumendo fattezze lupesche.

-Reggiti donna-Mi consigliò piegandosi sulle gambe non appena la trasformazione ebbe compiuto il suo percorso.

-Reggermi!?-Mi guardai attorto e sbiancai-Dove!?-

Non ebbi il tempo di domandare nient'altro. In pochi secondi, spiccò un balzo che mi lasciò senza fiato. Doveva essere di più di tre metri e sicuramente, un uomo normale non ci sarebbe riuscito.

Con lunghi balzi, si avvicinò pian piano al mio albergo, raggiungendo a detta sua, la fonte di quel profumo...



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Capitolo 46
*** -Rapita- ***


-Rapita-


Urlai come una pazza per ogni balzo e salto che quell'idiota di Eustass produceva. Come una forsennata, mi aggrappai alla sua pelliccia e con le lacrime agli occhi per il troppo vento e il freddo della sera, non potei fare altro che lasciami trascinare in quel terrificante percorso.

Non appena le strade si fecero più illuminate, incominciarono ad intravedersi i grandi palazzi di Dress Rosa. Più luce significava centro abitato, a sua volta, significava persone. Non tutte immaginai, erano abituate a vedere un grosso licantropo passeggiare o correre per le strade. Con coraggio, aprii bocca solo per poter cambiare le mie vocali “aaahhh”, con un “FERMATI IDIOTA!”.

-Perchè dovrei?!-Domandò giustamente il rosso arrampicandosi su una parete. Dei, quello era il tizio più sfiancante e arrogante che avessi mai incontrato. A differenza di Zoro e Law, lui era puro istinto.

Mi chiesi il perchè lo definissero “finto licantropo”, quando a mio parere, sembrava un lupo in tutto e per tutto.

-Perchè si!-Risposi comunque alla sua domanda affondando le unghie nella sua pelliccia. Non potevamo come tutti i comuni mortali fare una comune passeggiata per arrivare all'hotel? Non mancava poi così tanto e sicuramente, non avrebbe fatto del male ne a me ne a lui. Immediatamente, il mio istinto di sopravvivenza scintillò, colta da una folgorante scoperta: quel pazzo Lykae era un stato mandato da un organizzazione per arraffarsi Zoro. Pochi giorni prima, aveva tentato di uccidermi e adesso!? Cosa lo spingeva ad accantonare per un breve lasso di tempo la mia cattura?

Odore di cannella?

Che diavolo, era per tutto e per tutto un cane!

Pochi minuti dopo, scese con un balzo in vicolo facendomi mancare letteralmente il respiro. Con mio sollievo, tornò alla sua forma umana e pelliccia a parte, i suoi occhi ambrati erano del tutto animaleschi. Tutta la sua figura sembrava urlare: “sono soprannaturale e fottutamente forte! Inchinatevi stronzi!”. Gettandomi a terra e afferrandomi immediatamente per un polso, mi spintonò verso l'ingresso dell'edificio. Dannato lui e la sua lingua biforcuta. Non appena ne avrei avuto l'occasione, avrei privato Eustass della sua folta pelliccia di licantropo e l'avrei infine usata come tappetino del bagno. Ogni volta che mi sarei fatta una dolce a avessi posato i piedi sopra quell'indumento, avrei urlato: “Oh santo cielo Eustass, sei proprio divino sotto ai miei piedi! Il luogo che più ti si addice!”. E quel maledetto Dio solo sapeva quanto se lo meritava.

-è qui?- Borbottò squadrando il luogo. Con un grugnito, non aspettando una mia conferma, mi trascinò all'interno verso la Hall. I clienti, così come molti scrittori, mi riconobbero in un battibaleno e imprecai a denti stretti sentendo le loro conversazioni di sottofondo.

Non potevo certo biasimarli: ero sparita per circa un ora chissà dove, avevo saltato la cena e adesso? Avevo fatto ritorno con quell'energumeno. Sospirante, cercai di ignorare ogni volto che mi si presentò davanti e a testa alta, mi avvicinai alle porte dell'ascensore.

-Che piano?-

-Non parlarmi idiota!-Protestai scoccandogli un occhiataccia. Potevo far finta di non conoscerlo e casualmente, ci eravamo affiancati. Si, forse poteva funzionare...

-Idiota a me?-Alzò il tono di voce facendomi produrre un sonoro sbuffo. Calma Nami, mi dissi mentalmente, è solo un grosso licantropo stupido e idiota. Cercai di immaginarlo con un completo elegante e un ridicolo cappellino da giullare in testa. Con il suo linguaggio scurrile, si era aggiudicato per questo mese il titolo di “signore dei cretini”.

-Mi hai dato dell'idiota rossa!?-Alzai gli occhi al cielo e digrignai i denti. Zitto.

Cosa gli riusciva difficile comprendere in quelle parole!? Zitto, bocca chiusa, parole a freno e pensieri che non potevano trovare un uscita, ma solo un entrata dal suo fondoschiena.

-Chiudi il becco Lykae!-Mi zittii all'istante non appena notai la grande porta dell'ascensore spalancarsi. Improvvisamente, cominciai a sudare freddo e con un movimento innaturale della testa, mi costrinsi a fissare il pavimento. La mia tempistica, così come la mia fortuna, non era mai stata di casa da me...

-Nami!-Urlò Bibi strattonando per il braccio quel povero uomo di nome Koza come perfetto un cagnolino.-Ecco dove eri andata!-Con uno slancio, mi abbracciò e nuovamente, rimasi intossicata da quel suo odoraccio di profumi mischiati tra loro.

Già, profumi! Alzai gli occhi al rosso per osservare la sua espressione. Bibi profumava o puzzava e anche quella mattina, aveva avuto un contatto con me. Con un cenno del capo la indicai ad Eustass e tremai di paura non appena scoprì le zanne nauseato. Espirò sonoramente e scosse il volto da una parte, incrociando le possenti braccia al petto. Per un momento, mi rilassai anche se, sapere che Kidd poteva essere interessato a Bibi, sarebbe stato una punizione abbastanza severa e più disciplinata della pelliccia da bagno.

-Sto...-Cercai di parlare battendole dei colpi sulle spalle in modo che allentasse quella morsa-Sto bene...-

-Ma insomma!-Sbuffò-Sei mancata alla cena!-Mi lasciò andare portandosi le mani ai fianchi e gonfiando le guance-Tutti si domandavano dove potevi essere sparita e...-Fermò il suo racconto non appena si accorse di Kidd alle mie spalle.

Si, quella sua espressione terrorizzata, era la reazione giusta da avere non appena si entrava a conoscenza di Kidd.

-Che cazzo vuoi?-Le domandò ricambiando il suo sguardo.

-è...?-Lo indicò titubante nascondendosi come un coniglio dietro a Koza.

-Mio...-Cercai immediatamente una soluzione prima che quello scemo, potesse mettermi nei guai.-Mio...cugino!-L'espressione di Bibi era alquanto scettica.-Proviene...dalla Scozia!- Mi alzai sulle punte e gli presi una ciocca di capelli tra le dita-Visto? Tutti coi capelli rossi in famiglia!- Per un qualche miracolo, Kidd non osò contrastare la mia fandonia e al contrario di quello che potevo pensare, la cosa sembrò eccitarlo.

-Cugini?-Ripetè scettica lei inarcando entrambe le sopracciglia-Ma è vietato dal regolamento del...-

-Oh andiamo!-Mi strinsi nelle spalle-Chi è che non ha mai fatto uno strappo alla regola eh?-Gli indicai bellamente Koza.-Sono certa che tra amiche, questo ed altro vero?-Le strizzai l'occhio attirando il gigante con me dentro l'ascensore.

-Amiche?- Si, anche per me quella parola risultava strana, ma sempre meglio che definirla grande spaccatura di coglioni...


-Lo sento-Mi annunciò Kidd non appena aprii la porta della mia stanza. Senza permesso, si fiondò dentro e rimase sbigottito, come del resto, per la scena che ci si presentò: il letto squarciato, la mobilia ridotta a pezzi e i miei vestiti, così come altri miei effetti, distrutti o stracciati.

-CHE CAZZO!?-Lo superai e corsi al portatile sulla scrivania. Tirai un enorme sospiro di sollievo nel vederlo, almeno quello, intatto e solo brutalmente graffiato.

-Funziona...-Lo aprii e lo misi in moto. Immediatamente, lo schermo come i programmi all'interno partirono, rivelandomi tutte le mie cartelle. Bene. Il lavoro di mesi e mesi era al sicuro...

-Hai avuto una sindrome premestruale?-Domandò con un senso di ironia Eustass, calciando qualche ciocco qua e là.

-Imbecille...-Mi voltai verso di lui-Non ne posso più dei tuoi attentati!-Lo afferrai per la pelliccia e mi issai sulle punte dei piedi-Insomma, ci sono un sacco di pazzi là fuori! Perchè proprio io e Zoro dovevamo essere vittima dei tuoi cazzi di attacchi?!- Me lo domandavo spesso del perchè fossi così sfigata; ero stata sfortunata con i lavori all'inizio, con la famiglia e con i fidanzati. In più, ogni avvenimento, mi aveva sempre portato ad un passo dalla morte.

-Buona buona dolcezza!-Si tolse con estrema facilità le mie mani da dosso e tornò a controllare la stanza.-Io non centro niente!-

-Argh! Bugiardo!-Strinsi le mani in dei pugni. Mugolai di dolore non appena mi resi nuovamente conto di essere ingessata.

-Della mia squadra sono solo io in città-Alzò con orgoglio il volto, quasi volesse sfidarmi. Gli piaceva vincere facile evidentemente; non c'era bisogno di almeno cinque persone della sua stazza per acciuffare una fanciulla disarmata e indifesa, ne bastava solo uno...grazie al cazzo!

-L'odore che sento, è familiare...-Chiuse gli occhi e odorò a fondo la stanza.-è antico...-Cercò le parole adatte-Potente...e inoltre-Mosse alcuni passi e si chinò per terra.-C'e stato uno scontro...- Quella rivelazione mi lasciò senza fiato.

-Scontro?!-Mi avvicinai a lui e osservai sul pavimento delle macchie di sangue. -Ma cosa...!?- Non riuscii a parlare e fissai spaventata il licantropo. Con due dita, raccolse le gocce di sangue e se le portò vicino al naso. La reazione che ebbe mi spaventò: i suoi occhi divennero completamente gialli e i denti, così come l'intera corporatura, aumentarono di grandezza.

-Odore di cannella...-Mormorò con voce rauca e solo allora, collegai i pezzi.

-Bonney...-Corsi verso lo specchio e cercai la sua presenza-BONNEY!-Urlai il suo nome prendendo a pugni lo specchio già in frantumi.

-Bonney?-Kidd si avvicinò a me- Per Bonney, intendi la strega “Pozzo senza fondo” Bonney?- Preoccupata, annuì.

-Penso di si...- Cercai di non piangere-Gli hanno fatto qualcosa?- L'osservai ringhiare e scuotere il volto; era teso e nervoso.

-L'hanno rapita...-Gracchiò con voce gutturale-Forse l'hanno scambiata per te...-Con un calcio, mandò i resti dell'armadio contro il muro, producendo altri detriti.-Vampiri del cazzo!-

-Vampiri?-Sgranai gli occhi.-Vampiri?-Ripetei preoccupata.

-Questa è sicuramente opera dell'Orda!- Senza preavviso iniziò a trasformarsi-Me la pagherà cara Doflamingo, per aver rapito la mia compagna!-




Chiedo umilmente scusa per il ritardo nell'aggiornare, ma ultimamente sono senza ispirazione -___-

Inoltre gli impegni mi assalgono.

Quasi addormentata ( forse del tutto), posto qua il continuo e delle sincere scuse! Perdonatemi!






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Capitolo 47
*** -Answers- ***


-Answers-


Avevo sentito bene?

Kidd aveva appena urlato le parole: “la mia compagna”? Con sguardo scioccato, mi voltai verso di lui. Teneva ancora in volto un espressione arcigna, incavolata e sopratutto palpabilmente omicida.

-La conosci?-Domandai tossicchiando e cercando di distogliere lo sguardo dal suo volto.

-Si-Mormorò annuendo-Ma solo di fama...-La belva che era in lui sembrava voler uscire data l'incontrollabile rabbia.

-Hai detto...che è stata “l'orda”?-Cercai un luogo ancora integro in cui sedermi. Ero assolutamente preoccupata per Bonney e tutte le informazioni utili che potevo ottenere, erano di grande aiuto. Dovevo però, date le mie scarse conoscenze, procedere per gradi. Se dunque Kidd era il compagno di Bonney, nemico o no, avrei dovuto attirarlo verso la mia parte e farmi aiutare. Appianare le divergenze comuni e trovare un modo per salvarla.

Law inoltre era sparito e se davvero i vampiri mi volevano, beh, dopo Megan Fox, ero diventata la donna più desiderata dagli uomini o nel mio caso, da mostri.

-Esatto l'orda-Con un sospiro, si lasciò cadere sul pavimento. Come mi aspettai, non abbandonò quella sua postura aggressiva, ma sembrava riuscire pian piano a riprendere il controllo.- Per chiarirti subito le idee dolcezza, sono dei cazzo di vampiri cattivi.- Le mie sopracciglia scattarono immediatamente verso l'alto.

Molto interessante certo, cosa volevano da me però?

-Ok...-Annuii con la testa e mossi una mano per farlo continuare a parlare-E...?- Invece di continuare, si strinse nelle spalle.

-Che cazzo ne so perchè erano qua...- Sospirai e abbassai il volto.-Sta di fatto che quell'odore inconfondibile, era di vampiro. Vampiro antico però, non mezze seghe...- Ringhiò sonoramente.-Odio quelle fottute sanguisughe-Posizionò gli occhi su di me e tremai come una foglia-il tuo cazzo di vampiro di merda!-Si ricordò improvvisamente di Law-Dove si trova!?-

-Io...-Portai le mani avanti spaventata-Io non lo so!-Risposi sincera.-è sparito, ha cancellato la memoria a tutti qui e puf!-

-Lui saprà qualcosa sicuramente-Si lisciò il mento-è Trafalgar no?- Lo conosceva? Alzandomi in piedi con le gambe ancora tremanti, mi avvicinai.

-Si, Trafalgar Law-Al suono del suo nome completo, udii un fischio provenire dalle sue labbra. Doveva essere una specie di complimento forse?

-Roronoa non ti basta?-Mi domandò impertinente-Hai bisogno di due uomini per essere scopata?-La sua frase rozza e al tempo stesso volgare, mi fece arrossire. Avvampai immediatamente nell'immaginarmi la scena: nel letto, nudi, schiacciati come panini e i loro sessi entrambi dentro di me. Digrignai i denti e scossi il volto.

-IMBECILLE!- Urlai a pieni polmoni caricando un pugno. Prontamente mi fermai, quasi prima di spalmare le nocche contro il suo brutto grugno. Dovevo imparare dai miei errori!

Grazie ad Eustass, avevo la mano ingessata e sempre grazie a lui, ero annegata. Con un sonoro ringhio, abbassai la mano e senza che se lo aspettasse, gli mollai un calcio nei testicoli. L'osservai imprecare ad alta voce e piegarsi sulle ginocchia dolorante. Bene, vendetta attuata.

-Maledetta...Cagna!-

-Strega!-Lo corressi portandomi le mani sui fianchi.-Sono una strega, non un puzzolente cane come te!- Un puzzolente cane che però, poteva sbranarmi. Riacquistando velocemente il controllo di se, Kidd mi attaccò come da programma. Mi spalmò contro la parete e mi mostrò le zanne acuminate. I suoi muscoli aumentarono e il suo sguardo mutò in uno feroce e micidiale. Il respiro mi mancò e la paura, nuovamente quella sera, si impossessò del mio corpo.

-Hai osato colpirmi brutta puttana?-Kidd doveva lavorare sull'autocontrollo. Al diavolo il mio brillante piano della cooperazione! Io un cazzone così non lo volevo.

-Avrei dovuto colpire più forte e disintegrarti quelle palle!-Gli risposi per le rime. Il mio corpo era inibito dalla paura certo, ma le offese erano sempre e comunque uno stimolante. Il mio orgoglio non si sarebbe mai piegato ad un deficiente di tale livello.-Ricordami di farlo la prossima volta!-

-Sempre se ci sarà!-Mi minacciò spalancando la bocca.

-Ci sarà eccome e credimi Eustass-ya, ti ritroverai appeso per i testicoli-Una voce dietro di noi mi fece mancare il respiro. Volsi lo sguardo e sgranai gli occhi alla vista di Law.

-Vampiro!-La presa su di me aumentò vertiginosamente.

-Chiederai pietà e di essere castrato...-Dopo quelle ore interminabili, eccolo lì: bello e all'apparenza stremato. I vestiti erano malridotti e imbrattati di sangue. Molti tagli erano presenti sul suo corpo, ma la sua voce era calma e pacata.

Che cosa gli era successo?

-Vai a farti fottere-Con rudezza, mi afferrò per la vita e mi avvicinò a se. Una grossa mano piena di artigli si fermò a pochi centimetri dalla mia gola e sospirai. Era ufficiale: odiavo Eustass Kidd.

-L'orda ha rapito Bonney!-Gli annunciò con voce contratta dalla rabbia.

-Lo so-Rispose entrando nella stanza e chiudendo quel che rimaneva della porta.-L'ho visto-

-E NON HAI FATTO NIENTE PER SALVARLA!?-Gridò frantumandomi i timpani. Un ghigno pronunciato si affacciò sul volto di Law.

-Dire niente è riduttivo.-Chiuse gli occhi e mi indicò-Dammi la mia sposa-

-Scordatelo!-Obbiettò.

-Ridammi la mia sposa Eustass-ya.-Assottigliò lo sguardo verso il grosso Lykae.-Inoltre...possiamo aiutarci a vicenda.-

-Sei tutto matto vampiro!-Scosse energico il volto-Il sangue ti ha dato alla testa?-

-Esattamente come il tuo uccello ha condizionato i tuoi pensieri!- Contrassi il volto: quello era decisamente un bel sinistro...

-Almeno il mio uccello si alza!-Ridacchiò avvicinando pericolosamente i suoi artigli a me-Dì un po': te la sei già scopata questa dolcezza?- Senza preavviso, rinfoderò gli artigli e mi portò una mano al cavallo dei pantaloni. Urlai imbarazzata e mi divincolai ferocemente. Come osava quel vile porco toccarmi!?-Questa è veramente una puttana...non sa scegliere tra te e Roronoa e vi sogna ad entrambi che gli sfondate il culo.- Maledetto, pulcioso e fottuto licantropo.

-Una visione rosea, non c'è che dire.-Law avanzò verso di me-Ricordo ancora come se fosse ieri le tette della tua compagna...-Quel classico ghigno pronunciato tornò sul suo volto-Le sue cosce nude e i riccioli pubici...-Ridacchiò-Si era offerta completamente a me e ogni mese, me la trovavo nel letto pronta per essere presa...-Sospirò fintamente-Ma aimè, anche se non potevo soddisfarla con la mia attrezzatura, grazie alle mie doti, è sempre uscita da quel letto soddisfattissima...-

-DANNATO!-La presa di Kidd venne meno e con un balzò, si precipitò contro Law. Provai pena per Eustass: Law lo stava prendendo in giro e lui, come un bambino credulone o un pesce stupido che abbocca all'amo, ci era cascato in pieno. Correndo a ripararmi da quella lotta tra uomini e testosterone, immaginai con molta facilità l'esito di quella sottospecie di assurda competizione.



-Sei un vero stronzo!-Ripetutamente, lo presi a schiaffi. Una, due, tre, quattro e cinque volte. Le sue guance iniziarono ad imporporarsi e vedendo finalmente dei risultati, continuai sfogandomi per bene. Law rimase immobile a subire quel trattamento; non mutava espressione, il ghigno divertito di poco prima era sparito.

Kidd, a pochi metri da noi, era legato ad una seggiola con entrambi i polsi immobilizzati da delle catene. Se fossero state un oggetto comune, in pochi attimi le avrebbe ridotte a brandelli, ma quelle, erano fatte con l'algamatolite, un potente minerale capace di neutralizzare i poteri delle creature del Raftel.

-Un fottuto bastardo!-Ringhiai e urlai come una pazza.-Mi hai lasciato da sola razza di idiota!-

-C'era Bonney con te e ringraziala...-Chiuse gli occhi prendendomi entrambi i polsi.-La tua vita al momento è salva...-

-Avrei preferito il contrario!-Cercai con una mossa di togliermi dalla sua presa ma inutilmente.-Quel bastardo ha citato “Orda” e “Doflamingo”- Volevo delle risposte, le volevo e subito!

-Non adesso-

-ADESSO!-Pestai i piedi come una bambina e immaginai che anche Law se ne fosse accorto.

-Spiega alla dolcezza qua che cosa cazzo sei, su...-Intervenne Kidd che ricevette come risposta un ringhio sibillino dal vampiro. -Se non vuoi, posso sempre dirlo io...-

-Uno dei due!-Finalmente, mi liberai dalla sua presa e mi misi a braccia conserte.

-L'orda è la più antica e potente fazione di vampiri del Raftel.-Iniziò dunque a spiegarmi Law, sconfitto dalla mia insistenza.-Hanno un piano tutto loro e diverse classi sociali. Doflamingo, il capo dell'intera baracca e al gradino più alto.- Era il capo dunque...

-Cosa volevano da me allora?-Non avevo mai incontrato un vampiro prima d'ora e mai avevo instaurato un rapporto così profondo come con Law, con loro.

-Ti volevano...-

-Prendere come ostaggio e torturarti!-Le parole di Kidd anticiparono le sue.-Farti cantare rivelando evidentemente dove fosse celato questo cazzone...- Un ghigno derisorio solcò le sue labbra.-Eri scappato come un coniglio...-

-Non sono scappato!-Sospirò portandosi una mano al volto.-Volevo...depistarlo.- Si avvicinò con passo elegante alla finestra e strinse i pugni.-Avevo sentito la sua presenza e lui, come la maggior parte delle volte, cerca tutto quello che è mio...-

-E lo cerca per...?- Poteva essere così terribile a giudicare dalla sua espressione sofferta.

-Per distruggerlo e annientarmi.- Evidentemente, si.







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Capitolo 48
*** -Alive- ***


-Alive-


-La mia vita di vampiro è iniziata nel più orrendo dei modi-Iniziò così Law a narrarmi il suo passato.-C'era il classico ballo di società, i soldi, la fama, le cattive abitudini e la scontata fanciulla di cui mi ero perdutamente innamorato- Da quando era arrivato nella stanza, non aveva mai smesso di sorvegliare la finestra. A sedere sulla comoda rientranza, fissava il panorama sotto di se. Eustass aveva smesso per la prima volta di parlare, forse curioso quanto me di scoprire qualcosa a riguardo di Law. Il suo sguardo era accigliato e duro, ma i muscoli delle braccia, si erano rilassati.

-Conte, questo era il mio titolo nobiliare. Un titolo che al solo sentirlo oggi, fa ridere la gente.- Non avendo più un posto integro su cui sedermi, optai per il pavimento, scansando con la mano, i cumuli di macerie da una parte.

-Avevo una bella dimora e altre decine sparse per l'Europa. Ero schifosamente ricco e fin da quando ero un semplice umano, la medicina mi aveva sempre affascinato.- Chiuse gli occhi-Decisi allora di apprendere quell'arte così complicata e ancora oggi, è la mia professione preferita.-I suoi occhi grigi, saettarono qua e là, cercando di aggrapparsi sicuramente ai ricordi.-Come avevo detto, una sera, durante un ballo per accogliere nell'alta società la figlia di un famoso marchese, posai gli occhi su una donna.- Si voltò a fissarmi-Aveva la pelle color alabastro, alta, lineamenti sottili e pura e innocente come la neve.- Storsi le labbra indispettita per quella descrizione: a differenza di quella donna, io avevo una pelle bronzea e un altezza certamente considerevole, ma non assomigliavo sicuramente ad un fiocco di neve... Il solo fatto che la ricordasse mi dava...fastidio. Strinsi impercettibilmente i pugni e mi limitai ad alzare il volto in modo che continuasse.-Scoprì bel presto che faceva parte della famiglia Donquijotte e in barba a tutte le aspettative, iniziai a frequentarla. Era divertente, spiritosa, acculturata: mi piaceva. Il suo nome era Monet.-Inspirò a fondo l'aria nei polmoni.

-Per diversi mesi, mi aveva completamente raggirato. Ero caduto nella sua tela, cieco di tutti gli inganni e le false promesse che mi dispensava. Dopo avermi studiato a fondo, il capo di famiglia, Doflamingo, si scomodò di presentarsi dinnanzi a me. Anche lui mi abbindolò e pian piano, iniziai ad ammalarmi. Diventavo ogni giorno più debole e la pelle mi bruciava. Senza che me ne accorgessi, abusavano entrambi del mio corpo prosciugandomi del sangue.- Schioccò sonoramente la lingua e con lentezza, spostò lo sguardo verso Kidd.-Una sera però, mi svegliai e vidi con orrore Doflamingo chino sul mio collo ad abbeverarsi. Il loro potere mentale si era sciolto e tentai di scacciarlo via invano. Dopo avermi prosciugato del tutto, per non si sa quale ragione ben precisa, mi costrinse a bere il suo sangue, condannandomi per sempre a questa esistenza. Come si diventa a tutti gli effetti dei vampiri Eustass-ya?-Domandò al licantropo che indispettito, digrignò i denti.

-Che domanda del cazzo-Sbottò-Lo sanno tutti!- Tutti tranne me.-Con la morte.- Sgranai sconvolta gli occhi: COSA?!

-La dolce morte scende su di te prendendo i residui umani che restano, lasciando il posto a quello che è conosciuto da tutti gli umani come vampiro.- Terminò per lui Law mettendosi a braccia conserte.-Doflamingo ha avuto il piacere di eliminarmi seppellendomi vivo. Sono morto per mancanza di ossigeno, al buio e sotto strati e strati di terra.-Scosse le spalle cercando di scrollarsi di dosso quell'orribile sensazione.-Quando ero ritornato, avevo una sete tremenda.- Con mio stupore, si posizionò a sedere davanti a me.-I miei occhi sono chiari e così, li ho sempre avuti fin da umano. Un vampiro che impazzisce per la brama di sangue, possiede degli occhi color rosso sangue.-

-Ecco perchè odio voi sanguisughe del cazzo!-Nuovamente Kidd si fece sentire-Avete il brutto vizio di mordere...e prendere senza permesso.-

-Prendere il sangue?- A parte la morte orribile, non ci stavo capendo molto. Eustass era ben informato sull'argomento però.

-I ricordi.- Sospirò pesantemente.-Attraverso il sangue, vengono strappati i ricordi e il vampiro può rivivere in sogno, ogni momento vissuto dal donatore.-Si portò una mano tra il ponte del naso e gli occhi.-Ecco perchè impazziscono...-

-Quindi se tu bevessi da me...-Gesticolai indicandomi.

-Io acquisirei i tuoi ricordi...- Scossi il volto contrariata, ma felice di aver appreso quella notizia.

-Non le hai ancora morso il collo Trafalgar?-Domandò incredulo il Lykae.-Stai scherzando?!-

-Chiudi il becco...- Lo rimproverò scoprendo i denti.

-E scommetto a questo punto che non te la sei ancora scopata...-Una risata roca passò per la sua gola, lasciandomi più che mai perplessa. Ok, lui era il mio sposo, ma caspita! Io non ero mica una facile eh! ( Noooo...)

-Quindi l'uccello ancora non ti tira!?-

-Kidd piantala!-Mi alzai in piedi stremata e sfibrata dalla sua volgarità.-Il sesso non è ...-Cercai una parola adatta per farlo tacere-Necessario!- La mia risposta però sembrò raddoppiare e ingigantire le sue risate sguaiate.

-Non è...necessario!?-Osservò Law che per tutto il tempo, era rimasto impassibile.-Cazzo Trafalgar, provo compassione per te...- Una vena iniziò a pulsarmi sulla fronte. Odiavo il fatto che Kidd, sapesse più cose di me. Mi innervosiva. Con un broncio, mi avvicinai a Law e lo spintonai.-SPIEGAMI!-Sibilai furiosa-Ogni cosa e non tralasciare...niente!-Lo minacciai socchiudendo gli occhi. Ero stufa di quella mia ignoranza.

-Il sesso per noi vampiri è necessario-Mi corresse infine Law con tono stanco.-Come già sai, i vampiri non risvegliati sono effettivamente morti...ma quelli risvegliati, dopo aver acquisito tutte le facoltà basilari, riacquistano anche la pulsione sessuale. Sangue e sesso si mischiano determinando così l'unione tra la sposa e il vampiro.- Non appena smise di parlare, lo fissai sbigottita. Cosa cosa cosa?! Sesso e sangue!?

-Quello che il succhiasangue ti sta dicendo dolcezza, è che se non trombi con lui, il suo uccello non volerà mai per nessun altro- Imprecai mentalmente per le uscite volgari di Kidd. Esausta, mi voltai verso di lui e lo fulminai con un occhiataccia.

-Spiega.- Ordinai.

-Il primo rapporto di un vampiro risvegliato deve essere con la sua sposa-Law svuotò finalmente il sacco- Solo con lei può...venire. Se la prima volta non verrà consumata, il vampiro avrà si un erezione, ma non raggiungerà mai l'eiaculazione...- Ok...era troppo. Le mie guance si imporporarono immediatamente e mi ammutolii all'istante.

Per farla breve, se così avevo capito, Law doveva farlo con me per liberare il suo...seme. Fino a quel momento, sarebbe stato con l'alza bandiera...

-E quindi?-

-Quindi è solo molto doloroso e frustrante...- Mi grattai imbarazzata la guancia deviando dal suo sguardo. Immediatamente, rammentai quell'episodio nel suo castello. Avevo sentito la patta dei pantaloni tesa e un irrefrenabile bisogno di farlo da parte sua. Si era tirato indietro però...

-Dato che sfotti Eustass-ya- Law si preparò per la rivincita-Com'è, per un finto licantropo, essere attratto in modo così radicale da una donna?-Il delizioso ghigno che lo caratterizzava, era tornato.-L'istinto come va? Tutto ok?-

-Al diavolo vampiro!-Sbraitò furioso.

-Sento una vocina nella tua testa che urla “mia, mia, mia, mia...”- Ridacchiò sonoramente.

-Ti giuro che ti spacco la faccia stronzo!- Quei due erano sicuramente senza speranza.

-Tralasciando questo breve riferimento delle doti sessuali...-Tornai a riconcentrarmi su Law- Dopo che ti sei risvegliato vampiro dunque, cosa è successo?- Forse sperava di farla franca o molto probabilmente pensava che me ne fossi dimenticata, ma quel racconto, mi interessava un sacco. Volevo scoprire tutto di Law, ogni singolo elemento, capire il perchè di quella pressione costante al petto. Soffriva ed era chiaro a tutti.

-Doflamingo mi ha preso con se. Esercitava su di me, un potente potere mentale che per anni, ha annullato ogni mio pensiero e reazione. Mi ha usato come se fossi stato un burattino, una bambola...- Digrignò i denti innervosito da quegli eventi così dolorosi.-...Uccidevo, depredavo, combattevo portando il suo nome...-Chiuse sfibrato gli occhi.-Non appena mi liberai dal suo giogo, tentai di ucciderlo, ma non ottenni il risultato sperato...-Abbassò il volto.- Scappai lontano, cercando di salvarmi, tentando nel corso degli anni, vari piani per ucciderlo. Niente ha funzionato... E adesso, quel bastardo vuole la mia testa...- Si avvicinò a Kidd-Ha preso Bonney scambiandola sicuramente per Nami e la tiene rinchiusa nel suo castello...- Si chinò fissandolo intensamente negli occhi.-Noi ti aiuteremo a salvarla, ma sarai nostro alleato e insieme, forse, riusciremo a trovarla...-

-Vuoi dire...-Cercai di parlare sorpresa-Che sai dove si trova il suo maniero?-Con un cenno del volto, annuì.

-Perchè cazzo dovrei far coppia con due sfigati come voi!?- Mi aveva appena data della sfigata Eustass!? A me?

-Perchè, punto primo, io so dove si trova l'orda-Iniziò Law afferrandolo per la pelliccia-Punto due, il mio intelletto è superiore al tuo...-Ghignò-Punto tre, lei non verrà...-Mi indicò facendomi imbestialire.

-Io cosa!?-Sbraitai contrariata.

-Non verrai- Ribadì il concetto fissandomi duro-Non posso permettertelo!- Chiusi gli occhi e scossi indispettita il volto. Non poteva tagliarmi fuori così...Bonney era una delle poche reali amiche che avevo avuto...Ci conoscevamo da molto, troppo tempo e adesso, era nei guai solo ed esclusivamente per colpa mia.

Mi morsi il labbro inferiore e strinsi i pugni: era vero, sarai stata una palla al piede e non avevo un briciolo di magia. Ma non potevo essere così inutile...ero una strega no!?

Dovevo solo andare alla congrega e... Sgranai gli occhi non appena le parole di Bonney mi ronzarono nella testa come un campanello d'allarme. Law, morto...

-Law...-Lo fissai immobilizzata cercando di recuperare un po' di lucidità mentale. Non appena sentii gli occhi pizzicare imprecai ad alta voce e scossi il volto cercando di ricacciare indietro le lacrime.

-Cosa c'è?-Domandò abbandonando la presa su Kidd e raggiungendomi. Mi persi ad osservarlo attentamente per qualche secondo: aveva la carnagione chiara e due occhi grigi e limpidi. Era alto quasi due metri e il suo volto era meraviglioso. Posai una mano sul suo cuore e sospirai sollevata sentendolo battere. Tranquillizzata, afferrai la sua camicia e infossai il volto nel suo petto, cercando di stamparmi bene a mente quella parola così dolorosa e felice al tempo stesso: Vivo.

Law era vivo.

Ma per quanto ancora lo sarebbe stato?





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Capitolo 49
*** -Regret- ***


-Regret-

Potevo condividere la loro preoccupazione nel non volermi portare con loro.

Potevo comprendere anche la loro difficoltà d'azione nel caso ci fosse stato un combattimento, cosa che credevo scontato anche da pensare. Ero una donna ragionevole e paziente, molto paziente.

Avevo addirittura pensato che in un modo o nell'altro mi avrebbero portato nel mondo oltre lo specchio, dalla famosa Doctrine che Bonney insisteva nel farmi conoscere.

Non appena raggiungemmo la nostra destinazione grazie all'abilità di Law nello smaterializzarci, lo stomaco mi si contasse. Respirai una, due, tre volte e con forza, strinsi la mia valigia piena zeppa dei miei nuovi effetti.

Sembravano passati mesi e non una settimana.

Più guardavo il giardino di casa mia e più avevo voglia di scappare.

-Da Roronoa sarai al sicuro.-Borbottò Law dandomi finalmente una spiegazione. Era vero, ma avevo paura.

Una grossa paura.

Una paura così grande da farmela nei pantaloni.

Ingoiai a fatica la saliva e mi costrinsi a fissare la porta di casa. Le luci erano accese e nessun rumore proveniva dall'interno.

-Muoviamoci-Digrignò i denti Kidd già stufo dei miei tentennamenti. Ma lui non capiva. Dovevo prendermi tempo... tempo per riuscire a comprendere e per rendermi conto degli eventi che si sarebbero susseguiti.

Riesaminai il mio caso mentalmente e, se fossimo stati una coppia “normale” , ci saremmo buttati addosso tutto il servizio di piatti.

Ma dato che entrambi eravamo, più lui che io, “sovrannaturali”, prevedevo la nostra discussione tra sangue e ossa rotte. Mossi leggermente le dita della mano ammaccata e digrignai i denti.

Peggio di così...

Inoltre, non ero io quella in torto, anche se ero tornata a casa con un vampiro.

No”, mi dissi: “con un vampiro e un lykae”.

Scrocchiandomi mentalmente le nocche, mi costrinsi a seguire i due energumeni verso la mia abitazione. Percepivo il cuore battere forte, tanto che i miei passi e quello dei miei due compari sembrava ovattato.

Non mi sentivo così dall'ultima ceretta...

Con movimenti impacciati, estrassi dalla tasca dei pantaloni le chiavi di casa e mi appresta, sempre tremolante, ad entrare.



A differenza di quello che pensavo, la casa non era andata a fuoco e non trovai nemmeno bottiglie di birra spaccate e vetri rotti. Zoro era riuscito a tenere la mia casetta della nonna, perfetta e pulita come quando l'avevo lasciata.

Entrai per prima, annunciando un balbettante: “sono a casa” come avvertimento della mia presenza. Law e Kidd chiusero la porta, chi imprecando per il fetore di cane, chi annusando l'odore di quello che sembrava essere stata una bistecca.

La tv era spenta e immaginai quindi che fosse al piano superiore.

Dubitai fortemente che Zoro non avesse sentito o almeno avvertito la presenza dei due uomini accanto me, ma stranamente, non arrivava.

-Dov'è finito?-Ringhiò Kidd avvicinandosi al divano e gettandosi, con malagrazia, sopra.

Oh, prego...fai come se fossi a casa tua.

-Che abbia lasciato la luce accesa per sbaglio? -Domandai guardandomi attorno.

-è qui-Mi comunicò invece Law drizzando le orecchie.-Posso sentirlo...-

Bhe, se era in casa, perchè non veniva a salutarmi? Era arrabbiato? Sicuramente, Gli ero mancata? Lo speravo...

-Ah...-Sospirò il vampiro distanziandosi da me.-La cosa andrà per le lunghe...-Ci avvertì.

Che voleva dire!? Odiavo i giochini intricati e pieni di misteri. Dopo l'interrogatorio di ieri sera, pensavo che fosse stato chiaro. La sera precedente avevamo deciso di comune accordo di ricaricare le batterie. Dopo colazione, nonostante le imprecazioni di Kidd di muovere i nostri pallidi culi dalla sedia, avevo fatto le valige e si era tornati al punto di partenza. Mi ero congedata da Franky dicendo che stavo veramente male, inventando una qualche intossicazione alimentare che non ricordo granchè. Non che fosse vero, ma in quella settimana avevo rischiavo la morte non so quante volte.

Sembrava comunque aver abboccato all'amo e mi rassicurò sulla prossima uscita del mio libro. Bene, il mio lavoro con lui era chiuso...a parte i romanzi gotici che promisi di inviarglieli al più presto.

-Non abbiamo tutto questo tempo-Gli fece presente Kidd portando gli stivali sopra il divano. I miei nervi urlarono dall'orrore! Il mio divano bianco...rovinato!

-EUSTASS KIDD!-Mi avvicinai infuriata e con gli occhi fuori dalle orbite-LEVA QUEI CAZZO DI PIEDI DAL MIO DIVANO!- Li indicai con la mano sana-SUBITO!-

-Calmati dolcezza...-Ghignò divertito dalla mia reazione. Avevo compreso che a quel bestione piaceva vedermi andare in escandescenza. A colazione mi aveva mormorato un “ hai le palle per essere una strega...” e dopo per ringraziarlo, gli avevo versato addosso il cartoccio del latte.

-Non dirmi quello che devo fare!-Lo ripresi fissando poi il soffitto-ZORO!-Chiamai il mio lupo-SONO A CASA!-Urlai al limite dell'isteria.

Perchè diavolo non era sceso!?

Con passi pesanti, mi diressi verso le scale, ma mi fernai immediatamente. Lenti, chiari e forti, udii i passi di Zoro sul pianerottolo. Scese tranquillamente le scale e smisi di respirare.

L'aria diventò pesante e il mio corpo, iniziò a tremare. Potevo avvertire ...un afflusso di potere e di rabbia provenire da lui.

Sgranai gli occhi quando dopo tanto tempo, incontrai le sue pupille dorate. Non era un buon segno.

Erano guai, casini, problemi. Potevo finalmente comprendere l'affermazione di Law.


Non era mai un buon segno quando Zoro teneva quello sguardo. Per quanto le sue iridi fossero calde e con sfumature dorate, il suo sguardo era glaciale. Avevo pensato molto al nostro incontro: me lo immaginavo che con un sorriso, tornava da me e mi prendeva tra le braccia. Mi diceva “ben tornata” e mi avrebbe baciata fino a farmi perdere il respiro.

La fantasia si scostava dalla realtà in quel momento.

-Zoro...-Mormorai il suo nome e la sua attenzione, si focalizzò su di me. Per la prima volta da quando lo conoscevo, avevo paura.

-Nami...-Pronunciò il mio nome e un forte senso di malinconia si fece largo dentro di me.

Mi era mancato.

Che stupida ero stata, come avevo anche solo potuto dimenticarmi di lui. Mossi dei passi in avanti e gli andai incontro, sempre più vicino. Mi sentii morire però, quando mi oltrepassò.

Il freddo che avevo avvertito si fece sempre più intenso e tutti i miei pensieri divennero confusi. Terrorizzata, mi voltai e solo allora compresi che Zoro era pronto per attaccare.


-FERMATEVI!-

Avrei dovuto prevedere la sua reazione.

Non avrei dovuto dare per scontato le mie ragioni. Non avrei dovuto andare a quella convention. Sarei dovuta rimanere qui, con lui, nella nostra casa a vivere felici e spensierati.

L'ordine che prima regnava in assoluto nella casa, adesso era solo un vecchio ricordo.

Era come se un enorme tornado fosse entrato a forza e avesse distrutto tutto. Il divano così come la televisione, i mobili e l'intera cucina, era ridotta peggio di una discarica.

-Fermatevi!-Urlai nuovamente tra le braccia di Kidd: quel deficiente, senza che me ne accorgessi, mi aveva salvato la vita trascinandomi fuori dalla loro portata.

Zoro e Law stavano combattendo.

Combattendo tra di loro...con l'intenzione di uccidersi.

-Questa è solo una gran rottura di palle!-Ringhiò il rosso tenendomi ben stretta. Non era stupido, sapeva che se avesse anche solo mollato di poco la presa mi sarei precipitata a fermare entrambi. Perchè non mi sentivano? Perchè non ascoltavano la mia voce?

-Zoro!-Chiamai il suo nome-Zoro ti prego! Smettila!- Ma più lo incitavo a frenarsi, più i suoi colpi sembravano potenti. Law, d'altro canto, non si risparmiava.

Lo avevo visto all'opera contro Kidd, ma sembrava quasi un altra persona. La sua esile figura però, schivava e scappava dai potenti e forti artigli di Zoro.

Si era trasformato, la rabbia si era come impossessato di lui e una bestia, guidava i suoi fendenti.

-Osserva mocciosa- Sbraitò Kidd-Non si fermeranno...lo sai bene!- Con dolore, continuai ad assistere a quello spettacolo mentre il sangue iniziava ad imbrattare le candide pareti.

-Questo è il nostro mondo!-Dichiarò quasi con sdegno-Un mondo di violenza e di rabbia.- I miei occhi iniziarono ad inumidirsi e debole e senza forze, mi arresi a quello scontro.

-Sai assistendo alla lotta per una donna.-



Chiedo scusa.

Lo so.

Quanto sarà passato? Un annetto buono di sicuro.

Non so che dirvi se non: SALVE!

Eccomi di nuovo qua con questa storia. Di recente mi era stato chiesto di aggiornarla e alla fine, l'ho fatto.

Lo stile è diverso, lo so, ma perdonatemi. Per mandare avanti questa fic, ho bisogno di leggere una certa autrice per poterne ricavare delle informazioni su le varie razze e forze all'interno del raftel.

Non rileggendo niente di suo da tanto, avevo perso un po' il filo.

Diciamo che questa autrice è la batteria che serve per poterla mandare avanti. Non l'ho dimenticata, ma ho ancora tanto da fare. Questa fic è un impegno, la storia quasi più ambiziosa e intricata che abbia scritto.

Ne ho scritte tante, ma questa è veramente così difficile che mi crea un sacco di casini.

Ne approfitto comunque, per dire a tutti: GRAZIE.

Grazie per averla letta e per aver continuato a recensirla.

Adesso, sono un po' a stop con le storie e non so bene quando riprenderò a scrivere. In casa mia manca la concentrazione, la voglia e il tempo.

Ho altre cose di cui occuparmi e la scrittura, lo voglio ricordare, è solo un hobby.

Non significa però che smetterò di scrivere. Se non aggiorno da molto, non vuol dire che non ci penso. Per molte sono solo bloccata, per altre ho bisogno di ispirazione... Insomma, incidono un sacco di cose.

Se comunque siete interessati per le novità o gli aggiornamenti per le mie storie, mi potete trovare come sempre, nel mio portfolio. ( nella mia presentazione c'è il link)

Bando alle ciance, adesso mi metto a rispondere a tutte le vostre recensioni! Sono rimasta così indietro...


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