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Da piccola,
all’ età di sei anni, abitavo nella
campagna inglese assieme a mia madre e a mia sorella maggiore Nojiko. Eravamo vicine ad un piccolo paesino di contadini e
non ci mancava mai nulla.
Nostro
padre mancò per un malore e anche tutt’ oggi, posso avvertire
questa sua mancanza.
Ottenni un
soprannome da parte dei paesani.
Mia madre
un giorno, mi confezionò una mantellina di colore rosso e questa,
scatenò la fantasia delle persone ad affibbiarmi il soprannome di
cappuccetto rosso.
Anche
quando non lo portavo, si ricordavano chi ero. Il colore dei miei capelli, che
tendeva al rosso, mi etichettava a miglia di distanza.
Per cui, quando andavo in paese, sentivo urlare “ è
cappuccetto rosso!
Nascondete le caramelle…”.
Queste
però, venivano casualmente lasciate ogni volta sui banchi dei loro negozi
o tavolini e io, sorridente, le prendevo e ringraziavo.
Mi volevano
bene…insomma, come potevano voler bene ad una bimba di sei anni…
Un giorno
mia madre, preparò un cestino da picnic e mi chiese il favore di andare
a portarlo alla nonna.
Lei abitava
nel bel mezzo del bosco…ricordo che era un po’ pazza, ma a quell’ età, non tutto si recepisce. Solo ora mi rendo conto che nonna Kokoro,
era per metà del tempo in cui era sveglia, sbronza.
Accettai
con enorme entusiasmo di andare a portare quella cesta piena di leccornie a mia
nonna. Quando mi preparò il tutto, mi misi addosso la
mantellina e la salutai spalancando il cancellino e avviandomi verso la strada.
L’
avevamo fatta insieme un sacco di volte, la ricordavo a memoria.
Mi fermai
però. Mi fermai perché per una bimba di sei anni, quello era un
tragitto veramente lungo. Appena vidi uno spiazzetto,
pieno di fiori e con qualche pietra abbastanza grande da poterci appoggiare il
mio cestino, ne approfittai e mi misi a sedere.
Sbadigliai,
feci un piccolo spuntino e infine stanca, mi sdraiai in quel letto di
margherite a dormire.
Ripresi
conoscenza che era ormai buio. Mi alzai di soprassalto e controllai
intorno…sentivo tanti rumori strani e la scarsa visibilità, non
faceva che accrescere le mie paure.
Ricordo che
piansi…piansi in modo tremendamente forte, attirando l’
attenzione di qualunque bestia, fosse stata nei paraggi.
Un suono
diverso dagli altri e cioè, quello di un gufo, di piccoli roditori e
rumore di legnetti e sassi che si muovevano sotto il peso di qualunque animale,
attirò la mia attenzione. Smisi di respirare e trattenni le lacrime
tirando su col naso.
-Chi
c’è?!-Domandai titubante nell’
ingenuità dei bambini. Non ottenni subito una risposta…vedevo due
occhi fissarmi…due occhi neri…
-Piccola-Una voce, morbida ma al contempo dura,
mi giunse alle orecchie.-Perché ti trovi nel bosco?-
Ripresi a
singhiozzare e a stento, riuscì a dargli una spiegazione.
-Stavo
portando il cesto alla nonna!-Piansi disperata-Ma…mi
sono messa a riposarmi e …-Mi sfregai gli occhi-Si è fatto buioo…- Percepì la creatura che mi fissava
sospirare, per poi, fare dei passi avanti a me e rivelare che questo, era un
uomo.
-Sai la
strada?-Mi posò le mani sulle spalle inginocchiandosi di fronte a me.
Asciugandomi le guance, annuì e lo vidi girarsi di schiena.-Monta, ti accompagno piccola.-
Sentita al
sicuro da quel che aveva detto, mi gettai sulle sue spalle e gli agguantai il
collo.
-Non
scordarti il cestino!-Lo ammonì prima di partire.
Per quella
strada così buia, lo sentì ogni tanto chiedermi la direzione e
io, lo accontentavo appoggiando ogni tanto la testa sulla sua spalla e
inspirare il suo odore.
Il suo
odore mi ricordava l’ erba del bosco…era
un odore piacevole…
Al solo
pensarci adesso, non avrei mai accettato l’ invito
di quell’ uomo, sconosciuto per di più, nell’ accompagnarmi
a casa…
Chiunque
avrebbe reagito scappando senza tregua da qualunque cosa esso fosse…
-Come ti
chiami?-Volli lo stesso domandare.
-Non
è importante credimi-Mi sussurrò avanzando sicuro nell’ oscurità.
-Ma io lo
voglio sapere…-Insistetti, tirando su nuovamente col naso.
-E io non
voglio dirtelo-Ricordo che mi imbronciai. Sbuffai e fissai il percorso che
stavamo percorrendo. Non vedevo nulla ma per lui, sembrava il contrario.
Avanzava deciso, superava i sassi, si abbassava alla vista di alcuni rami e si
spostava quando c’erano delle piante…
Ricordavo
vagamente come era difficile il percorso, ma quando tutto è illuminato,
certe difficoltà, paiono meno difficili…
Arrivammo
in pochi minuti nel piccolo giardino di mia nonna. Notammo tutte le luci accese
e lei, era con in mano una torcia e una bottiglia,
cercando in mezzo agli arbusti.
-Ancora non
si vede!-Mormorò preoccupata a voce alta, solo dopo poco, mi resi conto
che parlava a Zeff, un uomo che abitava poco distante
da lei. Era un bravo cacciatore ed era sempre insieme a mia nonna all’ ora di pranzo e a cena…si tenevano
compagnia.
-No
niente-Gettò un fascio di luce, verso la nostra direzione. Sentì
le spalle dell’ uomo sotto di me,
aumentare…come ingrossarsi.
Mi fece
scendere e si inginocchiò di fronte a me. Ricordo i suoi occhi
neri…brillavano alla luce della luna…
-Promettimi-Parlò-Che non attraverserai mai il bosco da
sola.- Lo fissai mentre vedevo che stava subendo un cambiamento…
-Perché?-Domandai
innocentemente. Quasi preso dalla dolcezza della mia ingenuità, mi
passò una carezza sulla testa.
-Perché
è pericoloso…-
-Pericoloso?-Ripetei.
Si alzò e lo vidi allontanarsi…lo afferrai immediatamente per un
braccio.-Perché pericoloso?-Sbuffò di
quella insistenza, ma nuovamente, si inchinò di fronte a me.
-Ci sono
delle creature che possono farti del male…-Rimasi a pensare per
ricordarmi gli ammonimenti di mia madre.
-Il lupo
cattivo?-Un sorriso si dipinse sul suo volto, mentre vedevo i suoi denti farsi
più taglienti.
-Ci sono
tanti lupi cattivi…-Sospirò.-Comunque…è
Zoro-
-Cosa?-
-Il mio
nome…me lo hai chiesto…-Sorrisi per quella confessione e mi
attaccai al suo collo.-Io mi chiamo Nami-Lo
abbracciai.-Grazie Zoro…-Liberò un
sospiro e ricambiò l’ abbraccio. Era caldo…da lui proveniva
un bel tepore…
-Devo
andare…-
-Cappuccetto
rossooo!-Sentì Zeff
chiamarmi.
-Namiiii-Subito dopo mia nonna-Dove sei!?-Rimase un istante
con me, per poi domandarmi non capendo:
-Cappuccetto
rosso?-
-è
il mio soprannome-Spiegai e mi cercai il mantello sulle spalle-Oh
no!-Strepitai.-Il mio mantello!-
-Fino a ora
non lo avevi…-Cominciai di nuovo a piagnucolare.-Stai
calma!-La sua voce assunse un incrinatura-Non piangere!-si strinse nelle
spalle-Lo avrai dimenticato nel prato…-
-Devo
prenderlo!-Mi alzai e immediatamente, mi afferrò per un braccio.
-Non
provarci…-Mi avvertì.
-Ma me lo
ha confezionato mia mamma!-Spiegai.
-Allora
andrò a prenderlo io-Cercò di tranquillizzarmi-E te lo
darò la prossima volta che ti vedrò…-
-Ma non
posso…-Mormorai affranta abbassando lo sguardo. Parve incuriosito.
-E
perché?-
-Bhe…-Nuovamente
lo fissai negli occhi, ammirando la sua statura…-Mi hai detto…che
non dovrò più andare da sola nel bosco…e la mamma…ci
viene poche volte…te l’ ho promesso…-Nuovamente sorrise e scompigliò
i capelli.
-Allora te
lo porterò io…accanto casa tua…-
-Abito
fuori dal bosco…-Lo vidi annuire e allontanarsi nuovamente.
-Addio…-
-Namiii!-Mia
nonna e Zeff, appena mi videro arrivare, corsero ad
abbracciarmi.-Piccola mia stai bene!?-Io sorrisi.
-Si-La fissai negli occhi-Zoro mi
ha aiutato!-Ridacchiai-Mi ha accompagnato lui…-
-Zoro?-I
due si fissarono negli occhi e poco dopo, mi ammonirono in tono duro.-Non avvicinarti più a lui!- Rimasi spiazzata per
quella foga…perché erano contrari!? Non capivo…non poteva
capire una bambina…
-E
perché?-Vidi mia nonna sospirare mentre Zeff,
imbracciava il fucile e si avventurava nel bosco.
-Vedi
Nami…lui è …il lupo cattivo…-Inarcai non capendo un
sopracciglio.
-Lupo?-
Passarono
circa due giorni, prima che tornassi a casa.
Tre giorni
dopo, mentre ero a giocare nel praticello di casa
mia, con Nojiko, vidi svolazzare sulla staccionata il
mio mantello…
-Nami…-Nojiko lo indicò-Ma
quello è tuo?!-Felice, corsi a prenderlo e lo
indossai subito. Con speranza, cercai di cogliere nel bosco qualche presenza di
lui…
Ma non vidi
niente…
Fissai con
aria sognante la casetta che dopo quattordici anni, tornai a vederla.
Abbandonai
le valige nel piccolo giardino incolto mentre il cocchiere, se ne tornava in
paese.
Presi dalla
tasca le chiavi e aprì la serratura…dentro era ancora come me lo
ricordavo…
Mia nonna Kokoro era morta l’ inverno
scorso…e avevo ereditato, la casetta nel bosco.
-Continua-
Dedico come avete
potuto leggere all’ inizio, l’ intera fic a Tsukichan.
Buon compleanno cara ^________^
Passo col darvi le
spiegazioni del perché questa storia con questa pazza idea, è
nata.
Cercavo una
canzone…una canzone di JuliettaVenegas, col titolo “ limòn
y sal”.
E cosa scopro?
Intanto, guardandomi il video, che c’è lei, che si innamora di un
lupo mannaro…questo mi ha fatto venire in mente, anche come
ambientazione, cappuccetto rosso.
Inoltre, qualche mese
prima, un mio amico, mi aveva parlato ( anche lui, grande amante dei vampiri e
creature sovrannaturali ) di cappuccetto rosso e del lupo che in realtà,
era un licantropo.
E io: forte ! XD
Mesi ancora prima, mi stavo
appassionando ai licantropi con il manga “Wolfguy” Ohhh quanto mi piace
<3
La batosta di
inspirazione, mi è venuta ricordandomi la pubblicità delle nastrine del mulino bianco con cappuccetto rosso, che abita
col “ lupo” nella casetta…ah…che bella!
In altre
parole…mi hanno influenzato un sacco di cose… che ieri alla fine,
è sfociata in ispirazione e voglia di scrivere…
Spero che la fiction
piaccia…
Ovviamente, non
seguirò la trama originale anche perché, ho voluto riportare il
tutto solo, si fa per dire, in una piccola parte di versione che si trova nei
ricordi di Nami…
Il fuoco
ormai era nient’ altro che cenere se non per un breve rivolo di fumo che
ancora producevano le ceneri nascoste. Mi misi a sedere e osservai la stanza.
Sopra le mie spalle, avevo ancora il plaid e niente era cambiato o fuori posto.
Volsi
velocemente lo sguardo sull’ orologio versione felix che con quel sorriso, oscillava la coda e muoveva gli
occhi. Erano a malapena le otto.
Portai in
alto le braccia e mi alzai andando verso la credenza e prendendo qualcosa per
fare colazione.
Cominciai a
stupirmi di quanta polvere potesse esserci in casa…
Per
assecondare la noia, mi dedicai alle faccende domestiche. Quando spalancai una
finestra, scorsi da lontano un cervo cornuto…
Ah…
tutto cio, mi ricordava perfettamente
Biancaneve…
Ci mancava
solo che mi mettessi a cantare e ne ero sicura, metà della fauna sarebbe
piombata in casa ad uccidermi sul posto.
Scossi il
tappeto che avevo all’ entrata e il povero cervo
scappò alla mia vista.
Bhe, che
andasse a brucare da un'altra parte…
Dato che
come cantante facevo pena, collegai il mio mp3 in salotto per scegliere una
musica a farmi compagnia… Una delle tante cose positive nell’ essere soli, era quella di avere un debole per
le musiche retrò e di ascoltarle in santa pace senza essere criticata.
Fischiettai
e mugugnai qualche ritornello mentre passavo lo spazzolone nel salotto, dedicandomi
poi, sotto al tavolo in cucina.
La musica
che cominciò subito dopo a cantare, parlava di torte…
Mi fermai
un attimo a seguire il ritmo e muovere la testa, pensando che forse, potevo
fare lo stesso pure io.
Non ero mai
stata una grande cuoca, ma i dolci…mi piacevano! E perché non
imparare a farne uno?
Magari una
bella crostata…con mele…no! Mirtilli? Frutti di bosco? O anche
Fragoline!
Gia
grondavo saliva per qualunque visione paradisiaca di Zucchero mi volasse
davanti immaginandola.
E un'altra
fortuna … era avere accanto un bosco, con delle fragoline che mi
ricordavo, crescevano poco lontane da qui…
Chiusi la
porta a chiave dopo aver finito tutte le faccende. Mi misi come di mia
consuetudine quando uscivo, la mia amata mantellina rossa e imbracciando un
cestino, mi avviai per la stradina che mia nonna, aveva fatto instaurare per
praticità.
Presi un
bel respiro, prima di muovere il primo passo e infine, varcai quella linea
immaginaria che mi ero data come confine…
Infondo…quella
promessa riguardava una bambina…
Ormai ero
cresciuta! Cosa poteva succedermi? Inoltre, non mi sarei di certo appisolata da
qualche parte…
Nel mentre
raggiunsi il luogo dove fin da piccola mia nonna mi
portava per raccogliere le fragole e farci la marmellata, avevo preso qualche fiore
qua e la per la strada in modo da poterne fare una deliziosa composizione da
mettere come centro tavola e rallegrare l’ ambiente.
Posai il
cestino e mi chinai sull’ erbetta fresca e
bagnata del mattino dopo quella pioggia di ieri sera.
Con una
mano, scostai qualche ciuffetto d’ erba e
finalmente, trovai quelle che cercavo.
Erano
piccole e rosse…
Mi passai
la lingua sulle labbra e cominciai così a raccoglierne qualcuna…
Erano
proprio come mi ricordavo. Belle, succose e …
Alzai
attratta da un rumore la testa e per poco, il mio
cuore smise di battere…
Appiattito nell’ erba di fronte a me, il muso di un lupo…
Mi fissava
con i suoi occhi coloro oro e neri…pronti per il
balzo e l’ inseguimento. Inizialmente non riuscì a muovere un
muscolo e la mia voce non era proprio intenzionata ad uscire fuori anche per
urlare in modo isterico. Non so quindi, come riuscì ad alzarmi e
reggermi con le gambe tremanti…
Respiravo
in modo compresso e tremavo… di paura.
Mi sentivo
così inutile ed ero immobile. DIO!
Non potevo
finire sbranata da lupo! Certo, dovevo ammetterlo che come preda ero succosa e
molto sexy, ma un lupo mica le vedeva e le capiva
queste cose. Quindi, concedetti in quegli attimi un lieve ragionamento: mi
sarei dovuta ridurre a manichino e facilitare la bestia a sbranarmi comodo e
indisturbato e fargli passare una bella giornatina
insieme alla sua allegra famigliola di lupetti grigi? Corrucciai la fronte e
scossi il capo.
-COL
CAVOLO!-Urlai e quello, fu il segnale per il lupo di scattare da quel riparo e
di corrermi incontro. Presi di nuovo controllo delle mie gambe e con una forza
che nemmeno io sapevo di avere, cominciai a correre a perdifiato per quel
bosco, saltando alberi, muschio e qualunque altra cosa incappasse nel mio
cammino.
Sentivo il
petto scoppiarmi e cercavo in tutti i modi di focalizzare la mia attenzione
lontana da quella belva che percepivo dietro di me.
Sentivo il
suo respiro, il suo rumore e la sua presenza farsi sempre più
vicina…
Chiusi gli
occhi immaginandomi il peggio ma, venni riscossa da un guaito dell’ animale che non capì la natura…
Infischiandomene
e usando quel momento per aumentare la distanza, ripresi a correre in modo
ancor più forte per cercare almeno di arrivare in casa e barricarmi
dentro…
Arrivai
alla porta e la chiusi immediatamente…
Con la
schiena, scivolai contro la porta in legno molto rinforzato e cercai di
riprendere una respirazione almeno stabile.
Chiusi gli
occhi immaginandomi l’ animale che a momenti,
sarebbe giunto alla mia porta cominciando a graffiarla con le unghie…
Magari non
era solo…
Magari si
era portato tutta l’ allegra famiglia…
Magari si
aspettavano una scena del tipo i tre porcellini e il lupo sarebbe sceso dal
camino?
Lanciai un occhiata di fuoco a quest’ ultimo ma era morto come
il fuoco che poco prima, cercava di non spegnersi.
Mi portai
una mano sulla fronte trovandola madida di sudore…avevo bisogno di una
doccia…e la corsa mi aveva messo appetito…
Spalancai
gli occhi… Oh no… la cesta…mugugnai un rimprovero nei miei
confronti…
Ma che ci
potevo fare e poi, era l’ unica cosa che mi era
venuta in mente per salvarmi il culo!
Cercai di
alzarmi in piedi e cominciai a strisciare verso la finestra per poter sbirciare
se fuori era tutto ok.
Scostai la
tenda e non potei credere ai miei occhi… la cesta…era li! Attaccata
al mio cancellino!
Corsi fuori
la presi…
Scostai la
piccola tovagliola e la vidi ricolma di fragoline di
bosco…
Sentì
i brividi attraversarmi tutto il corpo…
Chi era
stato?
Il
pomeriggio arrivò senza che quasi me ne accorgessi. Avevo ormai finito
la crostata seguendo un vecchio libro di ricette di mia nonna e non per
vantarmi… ok, si, il dolce era venuto ottimo.
L’
avevo lasciato cuocere nel forno in tutta calma mentre io, avevo ripreso a
scrivere qualcosa al pc. Sfogliai le ultime lettere
che mi erano arrivate e ci rimasi di sasso quando lessi che Bibi,
mi aveva mandato una E-mail.
Imbronciai
le labbra e la spostai in “posta indesiderata”.
Forse
l’ avrei letta in un altro momento…forse non l’ avrei letta e
basta…
Tra la
pubblicità che avevo ricevuto, c’era anche una lettera da parte
del giornale dove qualche volta, abbozzavo degli articoli. Il capo, Iceburg, mi chiedeva, vista la mia sistemazione, la
bellezza della natura…in particolar modo del bosco.
Aprì
un foglio vuoto e con una vena d’ umorismo,
cominciai a digitare le parole.
“ Oh certo, da Dio. Il bosco
è una forza…è davvero entusiasmante correre tra la steppa
per non essere divorati dai lupi. Per chi vuole perdere peso e affrontare una
maratona, è nel posto giusto…”
Un
gocciolone scese dietro la mia nuca…e nuovamente mi domandavo…ma
che diavolo ci facevo li!?
La sera
arrivò spietata mentre in Tv, davano finalmente il mio telefilm
preferito.
Mi ero
preparata una fetta del mio dolce e pop corn a non
finire. Il mio affidabilissimo plaid era a coprirmi le spalle e la luce, era
spenta.
Oltre al
suono della tv, lo scoppiettare del fuoco, creava quella tipica atmosfera in
cui i tuoi genitori sono usciti fuori a cena e guardi un film dell’ orrore barricata in casa…
-Agente Booth, io credo che questo non si tratti affatto di
suicidio…-Mormorò l’ antropologa
forense alla tv.
-Andiamo Bones…-Sul volto dell’ agente
dell’ FBI, era comparsa la solita espressione preoccupata.-Ne sei proprio
sicura?- Un ombra di offesa passò
inequivocabile negli occhi della mora.
-Stai forse
mettendo in dubbio le mie doti di antropologa?-
-No
scherzi!-Smentì lui-è solo
che…questa volta… potresti esserti sbagliata.-
-Abbiamo un
morto Booth…e questo è l’ unica cosa certa-Un
sorriso si delineò sulle sue labbra-Al
momento…-Un rumore di sottofondo che non proveniva affatto dalla tv mi
fece abbassare immediatamente il volume della tv…
Proveniva
inequivocabilmente da fuori…
Ebbi la
sciocca, sciocchissima idea di andare a dare un occhiata…e
mi ritrovai con il ben servito…
Appena
aprì la porta, la scena avvenuta la mattina si era
come…raddoppiata.
O era
meglio dire…triplicata…forse quadruplicata…insomma! ERO
CIRCONDATA DA UN BRANCO DI LUPI!
Non
aspettarono un mio movimento come era avvenuto, forse erano più
preparati…o forse erano svegli e l’ unica
idiota certa al momento, ero io!
Avevo le
dita che artigliavano la maniglia… Forza Nami!,
mi urlai.
Chiudi la
porta…chiudi quella maledetta porta! Era un urlo disperato quanto idiota.
-Bones!-La
voce alla tv riuscì per un attimo a distrarmi,-
Fatti da parte che apro la porta!-
-Oh
aspetta!-Cercò di fermarlo-Posso sparare io!?-
Scommisi che l’ agente Booth, aveva sgranato
gli occhi.
-No!-Le urlò-L’ altra volta mi hai sparato di
striscio!-
-Ma sono
diventata brava ora!-
Ripreso
controllo di me, chiusi violentemente la porta e urlai quando vidi la testa di
un lupo cercare di entrare a fauci spiegate. Era rimasto incastrato alla porta
e con forza, cercai di spingerlo via in modo da dolergli per farlo arretrare.
Un guaito
passò rauco per la gola dell’ animale…
Una forza
spropositata, l’ agguantò e non si sa come, vidi l’ animale venire trascinato via, in modo che la
porta, tornasse chiusa. La sigillai immediatamente e sentendo i guaiti degli
altri compagni, mi affacciai alla finestra a vedere e …quello che vidi,
mi lasciò a bocca aperta.
Un essere,
ritto in piedi, nero come la pece e con sembianze animali, stava combattendo
contro quel branco di lupi…
-Continua-
Finalmente, qualcuno è arrivato. Diciamocelo,
abbiamo atteso fin troppo!
Spero che nei prossimi capitoli capiti qualcosa di
più succulento.
Perdonatemi se non ho aggiornato subito ma i miei sono a
fare i classici lavoretti di casa e hanno imbiancato camera mia… per cui,
niente connessione internet per qualche giorno…
Comunque…perdonatemi…ho dovuto…ho
dovuto mettere qualcosa di BONES! *____*
Io lolovvotroppoooooooooo!!!
Endenauuuu… sono qua U_U
Passo col dirvi grazie a chi continua a leggere-inserire e recensire ! * inchino *
Passo con le recensioni…
Tsukichan: Tsuki! Proprio
come hai detto tu, ecco Zoro al galoppo! Ovviamente tutti sappiamo che è
lui!
E comunque, si carissima! Hai letto
bene! Zoro sarà il classico allupatoooo! Yuuu-huuuu!! Mi darò nuovamente
al maialo? Magari con più ferocia… umh… pensiamoci prima… * fase di pensiero*
Bibi06: mi fa piacere che mi trovi
originale. Non mi piace affatto la solita frittata gia
affrontata…ogni tanto ho bisogno di qualcosa di nuovo…e come hai
letto nel primo cap nella mia “ postilla”
le idee cadono giu dal cielo senza che me ne accorga.
Se devo essere comunque del tutto
sincera, ho iniziato a scrivere perché appunto, avevo tante idee (
troppe ) e ho cominciato a scrivere perché a nessuno venivano in mente…( cioè si, sono un caso disperato, ma a chi
verrebbero in mente certe cretinate via!)
Lucy94: Credimi, gli scleri vengono a tutti *
a me specialmente alla guida della mia panda assassina ma lasciamo perdere…*
Allora, si! Il mio dizionario non mente mai! U___U dovrò leggermi
qualche storiella vera per vedere che altro caratterizza i licantropi
però, quasi tutte riportano storie tipo: era attratto dal suo sangue o,
ha fatto xxxxxx e yyyyyyyy
e poi l’ ha uccisa… Insomma! La mia è un opera
di fantasia ( mia) idiota.
Non credo che seguirò la tradizione…( per la miseria, se l’ ha fatto la meyer, perché non io!) per cui, Zoro sarà il
classico lupetto fedele alla sua amata U_U
Bello di mamma!
Alisea: Quanto ho
adorato da piccola quella pubblicità…anche se lui, a dire il vero
lo ricordavo più affascinante…ma vabbè!
U_USi, ho messo a Nami
qualche lavoro e per questo capitolo, ho sollevato appunto il suo entusiasmo
per un tema sulla natura…
Credo che alla fine, l’ articolo rispecchierà la sua malasorte e non
che alla fine, se la farà con un lupo…
Ad ogni modo, grazie mille per aver
seguito in silenzio fino ad ora le mie fic.
Credimi* inchino* mi fai felice. Ti stappo una bottiglia di champagne
per aver fatto la tua prima recensione ad una mia opera disastro sperando, che
non sia l’ ultima ^^
hikaru_angelic:Non sai quanto sia brutto vedere la
pagina vuota di word e dire…e che cazzo! Ho 3 pagine da riempire e non
devo far intervenire Zoro… Alla fine, pensi che tutto possa risultare
monotono…e grazie! Nami non ha un cavolo da fare li…
Alla fine, ti spremi il cervello e
viene fuori questa cosa…
Umh! È diffcile
si…comunque, era stata avvertita…ha”provato” cosa
significa viaggiare da sola e …non è stato divertente…decisamente!
Avevo
ornato casa, cambiando del tutto lo stile pacchiano che aveva la nonna.
Diedi un
mio tocco personale, scoprendo nel contempo, stanze nuove e i tesori che aveva
riposto in soffitta.
Da piccola,
questa casa mi sembrava così enorme…eppure da fuori, dava l’ impressione si essere piccola…Aveva un
ingresso che avevo adibito a salotto che si apriva immediatamente alla cucina.
Nello
stesso piano, avevo un bagno, piccolo, ma lo avevo e salendo le scale, si
andava ai piani superiori. Li c’erano due
camere, una delle quali, scelsi come mia e una, nel caso di ospiti.
Anche li c’era il bagno. Questi era enorme, con una grande
vasca quasi al centro. Per mia comodità però, avevo fatto
installare una doccia.
Lo stanzino
che usava per metterci tutta la roba da cucire o le bottiglie di vino, lo avevo
adibito a mio piccolo studio. La stanza era illuminata e dava direttamente sul
davanti della casa.
Potevo
ammirare il paesaggio e la bellezza della natura.
La soffitta
invece, aveva poca illuminazione. Sospirai
ricordandomi come era stato difficile pulirla giorni prima.
Voi tutti,
vi starete chiedendo presumo, che diavolo ci facessi in quella casetta in mezzo
al bosco, dimenticata da Dio…
Bhe…come
avevo annunciato, mia nonna, l’ aveva lasciata a
me in eredità.
Mia madre
era morta anni prima e mia sorella Nojiko, si era
sposata col ragazzo che tanto amava.
Ci eravamo
trasferite via da quella campagna inglese così tranquilla…
Il nostro
paesino inoltre, che adoravo indistintamente, si era come trasformato.
Era
diventata una grande cittadina moderna…e la casa della nonna?
Quella era
rimasta come era…
Adoravo la
semplicità di quella costruzione…i mattoni grigi, l’ edera che ricopriva una parte della facciata e le
colorate tegole rosse del tetto.
Si…l’
amavo.
Il bosco, aveva subito un cambiamento.
Era
diventato più folto nonostante la strada per giungere qua, fosse
spianata.
Era come se
la natura, avesse preso il sopravvento.
Tutti gli
alberi che prima, si attorcigliavano con grande maestria per creare uno
spettacolo unico, adesso erano lasciati crescere in orridi legamenti che si
soffocavano tra di loro.
Non era il
bosco amico dei miei ricordi…
Sbuffai
quella mattina, per il freddo che l’ autunno,
cominciava a portare.
Come
dicevo, ero scappata dalla vita di città che era
diventata…caotica?
Avevo vari
lavori, tra i quali, la disegnatrice, la scrittrice e quando volevo,
addirittura una giornalista…
Ultimamente,
dopo aver scritto il mio ultimo libro e consegnato il mio ultimo lavoro
grafico, volevo riposarmi e tranne forse, ispirazione in un luogo che non mi
risultasse troppo stretto.
La cosa positiva, era il non avere vicini…
La cosa
negativa è che ero perennemente sola.
Non che la
cosa mi dispiacesse, ma se cominciavo delle volte a parlare da sola, mi sentivo
idiota.
La casa di Zeff, era rimasta vuota dopo che anche lui, dalla morte
della nonna, si era trasferito.
Mi
avvertì che sarebbe andando a vivere da suo nipote e chi ero io per
dirgli: No ti prego, rimani con me!? No… sarebbe
stato patetico e oltremodo, da spunto per una ridicola e orrida storia da
romanzetto rosa.
Per cui,
avevo di gran lunga preferito, la solitudine.
Quando non
sapevo che fare, mi guardavo la tv come ogni ragazza e leggevo qualche libro
che compravo in città.
Quella
mattina però, il vento si era svegliato di pessimo umore e per la prima
volta ringraziai il non aver fatto togliere il camino…
Legna nei dintorni, ce ne era a volontà e risparmiavo un sacco
sui costi.
Come lo
ricordavo, il camino era fatto in mattoni rossi e al centro del mezzo cerchio,
c’era una specie di stemma…era un cane?
Un animale
sicuramente…
Prima di
andare via del tutto, Zeff mi aveva messo in guardia
dagli animali che pericolosi, si aggiravano nel sottobosco.
Lupi…
Mi
accennò i lupi dicendo di far particolarmente attenzione a loro, specie
che negli ultimi anni, avevano preso a girare in branchi.
La cosa
inizialmente non è che mi rallegrasse, ma in un mese tra un avanti e indietro degli operari, non avevo avuto per
fortuna, nessun avvistamento.
Quel
mattino, il cielo era di un pallido grigio e uscì per qualche minuto
fuori, per andare a prendere della legna con cui alimentare il fuoco.
Mi misi gli
stivali e una vestaglia e andai a prendere qualche ciocco. Il vento gelido mi
sollevò la sottoveste facendomi rabbrividire. Avanzai per il giardino
per poi, superare il portico e andare nel capannone sul retro. Zeff prima di partire appunto, mi aveva lasciato la sua
legna e messa in ordine… almeno, non avrei avuto problemi…
Aprii lo
sportello e raccolsi i pezzi più vicini. Ero ancora assonnata ma
percepì qualcosa alle spalle…qualcosa come una presenza… e
sicuramente,non era certamente il vento. Spalancai gli
occhi, mi feci coraggio, ascoltando i battiti del mio cuore che
improvvisamente, avevano cominciato a farsi troppo rumorosi ed infine, mi
girai…
Niente…
Non trovai
niente… mi guardai di lato ma nulla che sembrava che fosse
qualcosa…
Sospirai
cercando di calmarmi e prendendo alla svelta la legna, sgattaiolai dentro casa.
Quel
pomeriggio, avevo cominciato al pc, ad accennare
qualcosa.
Non che
avessi realmente inspirazione o idee concrete…solo che, mi
annoiavo…
Decisi poco
dopo, di cercare su internet qualcosa che riguardasse il bosco dove mi trovavo,
almeno ero sicura e all’ erta dai
pericoli…
Trovai il
sito del luogo e lessi con attenzione c’ ho che c’era scritto.
“Sensazionale,
il posto perfetto per farsi una famiglia e iniziare una nuova vita”
Come
no…
“Fuori città,
si trova un bosco che occupa una posizione importante nella protezione delle
specie animali…”
Ecco, forse
questo era interessante.
“Cosa si
può trovare nel bosco?”
-E che ne
so!-Sbuffai-Mica ti ho consultato per caso!- Scossi
la testa e saettai a leggere l’ elenco
scritto…-Vediamo…-Mi avvicinai allo
schermo-Gufi…cervi…pipistrelli…talpe-Sorrisi-Quelle
sono carine-Ripresi a leggere-Cingliali…-Contrassi
le sopracciglia-Orsi…linci…lupi-Mi allontanai allibita-Bhe
questa è una descrizione del bosco in generale… ma proprio
qua…-Fissai inespressiva lo schermo, per poi, rituffarmici.
“Molte di queste
specie, popolavano il bosco anni fa, alcune di queste, quali l’
orso o la lince, non fanno più parte di questo
ecosistema…”
-E ma i
cinghiali e i lupi si…-Gonfiai una guancia.-E se
trovo Pumba arriva Timon!?-Mi
alzai da posto e guardai fuori dalla finestra. Il cielo si stava annuvolando e
non mi sarei sorpresa di aspettarmi un bell’ acquazzone
quella sera…
Lascia per
un attimo la postazione e scesi le scale per andare a prendere il cordless.
Composi un numero e dopo qualche squillo, sentì finalmente,
una voce familiare.
-Hey ciao
Bibi-Salutai la mia amica che ormai, erano mesi che
non rivedevo.-Come stai?-Avvertì un tono
scocciato e mi intristì…-Ah… hai da fare…scusa…-Riattaccai
risentita.
Lo
riattaccai al muro fissandolo e sperando che forse, avrebbe cambiato idea e mi richiamasse…
La sera
scendeva velocemente e quasi sentivo la mancanza dei lampioni della
città… fuori sembrava così buio…
Chiusi la
tenda della finestra che era accanto al lavello e finì di lavare le
stoviglie che avevo utilizzato per la cena…
Dovevo in
un qual modo ammetterlo con me stessa…
Mi sentivo
sola…
Strinsi i
denti conficcandomeli nel labbro inferiore e scoppiai a piangere.
Che cosa
volevo dimostrare isolandomi da tutto e da tutti!?
Non c’era
nessuno, a nessuno importava di me e le uniche persone che mi volevano bene o
erano morte o lontane…
Mi asciugai
velocemente le mani con lo strofinaccio che usavo per asciugare i piatti e me
le portai al volto. Cercai di soffocare la mia voce ma…chi poteva mai
sentirmi?
Ero sola…
Molte
persone affermano che piangere fa bene… perché si da sfogo alle
proprie paure e ai sentimenti… Mi sistemai meglio la coperta che avevo
sulle spalle e fissai il fuoco che scoppiettante, vorticava nel camino.
Avevo
avvertito anche che stava piovendo e per altro, c’era un vento pazzesco.
Tirai su col naso e mi strinsi nelle spalle…
Dio…
Sembravo
una vecchia!
Come faceva
mia nonna a stare qua, da sola, non lo comprendevo…
Ah gia! Mi ritrovai a pensare che poco dopo il bosco, c’ero io, Nojiko e Bellemere e inoltre, lei aveva Zeff
che praticamente, era QUASI diventato il sostituto di quella mancanza dovuta al
nonno…
Mi portai
le gambe al petto mentre il fuoco, continuava imperterrito a danzare.
Chiusi gli
occhi cullata da quel tepore…
Tepore…
Il suo
odore… era identico a quello dell’ erba
del bosco…un odore davvero piacevole…
Inoltre, il
suo corpo sprigionava un dolce calore…
Riaprì
gli occhi tornando a fissare il fuoco.
Li
aprì e li sbattei velocemente cercando di collegare a cosa avevo pensato…
Calore e
odore…
-Zoro-Il suo nome si affacciò alle mie labbra. In un
attimo, mi ricordai i particolari di quattordici anni prima…Ma Zoro…
che cos’era…?
-Il lupo
cattivo…-Ridacchiai per come lo aveva chiamato mia nonna.
Giunsi alla
conclusione che Zoro, non era altri che un uomo originario del posto…
Un uomo che
adesso, neppure più esistiva…
Forse…forse
era un criminale…ed era per questo che Kokoro
lo aveva etichettato così? Mi portai una mano sul mento per schiarirmi
le idee…
Però…lui…mi
aveva aiutato…e mi aveva fatto promettere…
Persi un
battito ricordandomi cosa…
Gli avevo
promesso… che non sarei più andata nel bosco da sola…
Ma io ora…
ero sola…
Guardai
fuori dalla finestra, attratta da dei rumori, sicuramente ululati di qualche
Lupo…
Mi portai
una mano alla testa, agitata intimamente.
E ora?
-Continua-
Ammetto che è
stato difficile fare un intero capitolo solo su Nami.
Però, volevo
che vedesse la sua condizione con le altre persone.
Povera stellina è
completamente Sola… Però,tra breve penso, qualcuno le
farà compagnia…Yuk-yuk! XD
Ringrazio chi finora
ha inserito la fic tra preferiti-seguite-ricordate!
Passo a ringraziare
chi ha avuto il fegato di leggere e recensire!
Tsukichan: Come tu sai,
leggi tutto in anteprima con me su Msn! Che belle le
nostre serate a lume di ficMaialose…
Ehhh. Ad ogni modo, si,
Arriverà Zoro lupetto e la farà sentire di nuovo amata e
protetta. *___* Zoro versione licantropo era da sperimentare! Dopo i vampiri,
sapevo che sarebbe successo… era inevitabile!
E per mia fortuna, mi sono documentataXD speriamo bene!
_AZRAEL_:Si in pratica, dalle cose più
stupide a me, saltano idee come i popcorn.
Credimi, anche Hime,
la mia collega, urlava a Zoro: PEDOFILO! Ma povero stellino e lupetto. A me
sinceramente, bambina a o no, se mi vedo uno Zoro così, gli salterei lo
stesso addosso U_U Lupo o
non lupo!
Comunque, se hai qualche fic da richiedermi, chiedi pure! Se vuoi, sul forum mio e
di Hime ( vedi miei link sulla mia pagina ) c’è
la sezione per richiedere l’ aggiornamento e …*
rullo di tamburi* fic mai messe sia mia che sue che
non avevamo il coraggio di mettere * anche fic
altamente rosse U_U* ma questi sono dettagli e sto
blaterando …
favola88: Ciau cara,
sono felice che la fic come idea, ti possa piacere.
Un favorino! Se vedi che qualcosa non va o noti
errori, dimmeli pure, almeno li correggo. Ormai tutti sanno che parlo come
mangio =_=
hikaru_angelic: Povero Zoro, non si è fatto
vedere perché l’ ha vista in compagnia. Che cosa avrebbe pensato
sua madre vedendo un affare come Zoro al cancello?
Al maniaco! Povera Namina!
Gia traviata nell’ infanzia!
E bello risentirti hikaru! T_T
Bibi06: Ma hai cambiato ancora nome!? Meno male che ti ho riconosciuta…
Come hai potuto notare leggendo la fic, questo capitolo è dedicato tutto interamente a
Nami… ma almeno, si è ricordata di Zoro … ecco, questo
è un passo avanti per il nuovo capitolo. Almeno lo ricorda. Comunque,
spero che seguirai anche questa fic come le altre ^^
Lucy94:Ohohoho! Non immagino come sarebbero i lupi *_*
Ad ogni modo, leggendo il mio
amatissimo libro “ enciclopedia dei vampiri e dei lupi mannari” ti
assicuro che i lupetti in questione … NON SONO COSì…
Mio Dio… Ad ogni modo, questa
è un opera di fantasia proveniente da quel
gabinetto chiamato “Testa di Gioia” per cui, immagino che sia
normale.
Qualche atteggiamento dei licantropi
li riprenderò e ho letto con piacere che come i vampiri, anche loro
hanno un forte desiderio sessuale! * risata diabolica* che scattì
il rating rosso? Mha… per il momento è
tutto tranquillo…
Spero che l’ attesa
non sia stata snervante e spero di conservare il ritmo di un cap al giorno…
Se avessi
dovuto denunciare l’ accaduto alla polizia, avrebbero come minimo preso
un bollitore, una bustina di the, riscaldato…atteso e infine, me lo
avrebbero messo accanto nell’ attesa che mi riprendessi e avrebbero riso
su con una classica frase : “ Via, lei è veramente una
burlona…”.
Cercai di
respirare a fondo e di riuscire a distinguere le figure che si scontravano
quella notte.
Almeno una
decina di lupi contro…Contro che roba era!?
Sembrava un
uomo o almeno, lo presumevo dato che era ritto in piedi…
Inoltre,
nessun essere o al massimo le scimmie ne sono capaci…forse il mio vecchio
cane ShuShu quando gli allungavo qualcosa da mangiare…ma sto divagando!
Ohh!
Nemmeno io in quel frangente ero in grado di darmi una spiegazione logica e
razionale su cosa fosse quella sottospecie di bestia.
-Bones!-La
tv riprese a parlare-Non ti sto offendendo! Sto solo cercando di condividere
con te i miei anni del College-
-Oh
certo!-L’ antropologa mise il broncio-Raccontando in modo fiero le tue
gesta sessuali…-
-Non era
quella la mia intenzione…-
-Però
le racconti…-Scossi il capo e spensi il televisore. OVVIAMENTE, guardarmi
il mio programma preferito come se niente fosse mentre qualcuno o qualcosa
lottava per salvarmi, non era certamente il caso.
Spensi
tutte le luci per poter vedere meglio che cosa succedeva. Guaiti, ululati,
ringhia e anche belle forti, provenivano nel luogo dell’ incontro. I
lupi, più numerosi, saltavano dietro la schiena al mio salvatore
mordendolo al collo, affondando le unghie e facendolo chiaramente sanguinare.
Suoni
rauchi uscivano come protesta da quella bestia, lottando e togliendoseli di
dosso con facilità.
Si limitava
solo a dare unghiate, toglierseli di torno…come se realmente non volesse
fare loro del male.
Urlai
nuovamente quando il corpo di un lupo, sbattè contro la mia finestra
mandandola in pezzi. Caddi all’ indietro contro il pavimento e i vetri mi
finirono addosso ricoprendomi come rugiada sulle foglie.
Aprì
leggermente gli occhi quando sentì un nuovo ringhio
vicino…vicinissimo a me. Rimasi a bocca aperta ma… eccolo li! Uno
dei lupi, forse e molto probabilmente quello che mi aveva sfondato la finestra,
si era ripreso e fiutando il succulento odore di sangue, mi si scagliò
contro.
Cercai di
difendermi portando un braccio avanti e fu quello a pagarne le conseguenze.
Urlai per
il dolore nel vedermi mordere il braccio sinistro, quasi all’ altezza
della spalla. Sentivo le lacrime uscire e non vedevo niente ma sapevo che
dovevo in qualunque modo, reagire. Cercavo nei dintorni un qualunque oggetto in
grado di staccarmelo di dosso ma l’ attizzatoio per il fuoco era oltre il
divano dove io e il lupo, eravamo dietro.
Era
arrivata la mia fine? Avrei perso il braccio? Forse questo era certamente
l’ opzione più rosea, ma smisi di respirare quando sentì un
respiro alle mie spalle. Un respiro incostante…in collera e girandomi di
poco, notai la creatura che mi aveva salvata e fissava come un diavolo l’
animale attaccato al mio braccio. Era un lupo… oddio! Era un lupo!
Lo so che
così può suonare strano e molto male, ma il suo volto…il
suo corpo…era da lupo! Solo che…era quasi umano…
Appena la bestia
incrociò i suoi occhi, staccò lentamente i denti dal mio povero
braccio e guaendo e a orecchie basse, arretrò fino a scavalcare la
finestra e fuggire via con il resto del branco.
Ansimai
stringendo i denti e portandomi la mano destra contro il mio braccio…
Sanguinavo…
Fissai il
mio salvatore quando mosse dei passi per uscire anche lui dalla finestra.
Sgranai gli occhi…se ne voleva andare così!?
-No!-Gridai
slanciandomi in avanti-Aspetta!-Incredibile ma vero, mi comprese e rimase fermo
dandomi le spalle.-Io…-Parlai-Volevo ringraziarti…-Inghiottì
a fatica.-…Per avermi salvato.-
-Disinfettala-Una
sua risposta mi lasciò basita. La sua voce era quasi animale ma era
certamente umana.
-Come!?-Domandai
in quel momento, sfiorando i limiti del comportamento da deficiente.
-Ho
detto-Si girò verso di me in torreggiando in tutta la sua
statura-Disinfetta la ferita-Digrignò i denti-Potrebbe infettarsi e
perderesti il braccio-Cercai immediatamente di mettermi in piedi. Ok, era il
caso di seguire seriamente il suo suggerimento. Con la mano sana, arpionai il
divano e mi tirai in piedi e per poco non, non tornai col sedere a terra. Quella
bestia mi aveva sorretto, passandomi una mano dietro la schiena...
-G…grazie…-
-Dov’è
la cassetta del pronto soccorso?-Sbattei gli occhi cominciando a vedere tutto
annebbiato.-Nami dov’è la cassetta del pronto soccorso!-Mi
ripetè con più insistenza…
-In bagno…-Parlai
con enorme difficoltà sentendo la testa leggera-Al piano di sopra…-E
dopo quella frase, chiusi gli occhi in modo definitivo finendo K.O.
Mi sentì
leggera… come se vagassi nell’ aria…
E i miei
sensi, percepirono un calore…un grande calore…e un odore familiare…l’
odore del bosco.
Fu una
sensazione strana ritrovarmi a dormire nel mio letto. La notte precedente ero stesa
in modo scomodo sul divano e la notte ancora prima ci mancava poco che dormivo
per terra abbracciando una bottiglia di qualche alcolico…
Con i
gomiti, cercai di mettermi a sedere e solo allora sentì una fitta alla
spalla.
Mi
soffermai a guardarla e rimasi esterrefatta…una fasciatura, stretta e
precisa, circondava il mio braccio. Mi portai una mano alla testa ricordandomi
come una scarica, gli avvenimenti della sera passata.
Lupi…
Bestia…
Odori…
Suoni…Sangue…
Finestra…
Umh!
Costi di
riparazione …
Sospirai e
in preda alla conclusione, mi rigettai a dormire per altri minuti…
Quando
scesi per andare a fare colazione, era più o meno un quarto a
mezzogiorno. Esterrefatta, fissavo il salotto dove tutto si era svolto ed era…pulito…nessun
vetro, nessuna traccia di sangue sparso e il vetro…bhe! Quello era rotto,
ma al suo posto, quell’ essere aveva avuto la brillante idea di abbassare
il rotolante.
Mi
avvicinai e mi misi a sedere sul divano. Chiusi gli occhi cercando di
ricordarmi cosa avevo provato…paura…protezione…un contatto
familiare…
Persi un
battito…mi…mi aveva chiamato per nome…
-Nami dov’è la cassetta
del pronto soccorso!-
Come faceva
a sapere come mi chiamavo!? Aveva per caso letto il nome sulla mia cassetta
delle lettere e sul campanello. Scossi il capo.
No, non era
possibile…Mi morsi un labbro sempre più confusa.
Insomma…chi
era quel mostro!?
-Credimi
Nami-Mia sorella aveva il dono di chiamarmi quando mi succedeva sempre qualcosa
di strano-Dovresti andare a farti vedere!-
-Sciocchezze!-Ribattei
guardandomi la fasciatura-Va molto meglio…-
-No dico,
dovresti andare in modo serio!-Si prese qualche minuto-Non ti sto dicendo “
si vai a comparti l’ ultimo vestito di marca”, ti sto dicendo di
andare dal dottore!-Si corresse immediatamente-IN OSPEDALE!-
-Ma no!-
-Non usare
questo tono come se non fosse successo nulla!-Sospirò-Se ti ha morso un
lupo DEVI andare a farti vedere…-Non che avesse tutti i torti del mondo,
ma … stavo realmente meglio…eppure, erano passati solo due giorni…
due giorni in completa atarassia…Umh, per quanto poteva resistere la mia
sanità.
Decisi
nello stesso momento in cui sentì la voce di mia sorella, di non
raccontargli della bestia…lupo, quello che era; perché si insomma,
gia ero suonata di aver scelto la vita nella foresta, che le raccontassi anche
che una specie di lupo ritto in piedi che parlava addirittura mi aveva salvato
e curato,altro che visita medica, giù in reparto psichiatria!
-Non credo
di riuscire a liberarmi questa settimana-La sentì sbuffare-Inoltre anche
Ace è sommerso di lavoro…-
-Ma non ti
devi preoccupare!-Mi grattai la testa-Credimi, non occorre che tu ti scomodi!-
-Ma sei la
mia sorellina!-Protestò-Questo e altro!-
Mia sorella
Nojiko, avvolte si preoccupava anche troppo di me…la salutai non appena
non avevamo più nulla da dirci usai il telefono per richiedere assistenza
per la finestra.
Da circa
due giorni, andavo di fonte alla porta e controllavo il piccolo giardinetto d’
entrata.
Tutto era
come se non fosse successo niente…
Mi misi a
sedere tra i fiori che aveva coltivato mia nonna e che tra poco sarebbero morti…
Ne presi
uno in mano e solo allora notai un particolare…sangue!
-Oh oh!-Mi
alzai in piedi quando notai una scia che si estendeva tra il fogliame. Inclinai
da un lato la testa…che fosse il percorso da seguire come quello di
Hansel e Gretel? Per mia sfortuna, non erano molliche di pane, ne sassolini.
Chiusi la
porta e con occhio pronto, seguivo le tracce che avevo trovato.
Mi ero
mezza promessa di non rintrodurmi nel bosco…Sospirai.
La prossima
volta, lo dovevo mettere per inciso su carta.
Mi
aggrappai a qualche tronco per riuscire a passare in mezzo a quella boscaglia;
alcuni alberi erano caduti e intralciavano il cammino non permettendo facile
accesso.
Sembrava,
che fossero caduti per mano di qualcuno…
Un brivido
mi corse dietro la schiena ripensando a quell’ animale.
Mi feci
coraggio e continuai il mio tragitto finchè non inciampai e caddi contro
il terriccio. Oh si, imprecai e imprecai in modo isterico e veloce non sapendo
bene contro chi rifarmela. Mi guardai indietro e …e…e Santo cielo!
Non so bene che espressione assunse il mio volto, ma sicuramente, quello che
vidi mi lasciò senza parole.
Un uomo…
Ero andata
a inciampare contro un uomo!
Gattonando,
mi avvicinai a lui osservandolo per accertarmi della cosa più
fondamentale di tutte…
Era vivo!?
Mi
concentrai sul suo petto sporco di terra e sangue e in modo flebile, si
abbassava e si rialzava.
Tirai un
sospiro di sollievo mettendomi una mano sul petto.
Ok, avevo
appurato che era vivo…ora, chi era!? Cioè, oltre a me, poche
persone “sane di mente” vivono in un bosco…
Che fosse
un borseggiatore!? Un bandito? Un ladro!?
Bhe, non mi
sembrava che al giorno d’ oggi i ladri andassero in giro scalzi e con
solo un paio di jeans ormai logori e strappati…inoltre …inoltre
sembrava ferito…
Il mio
senso civico mi ordinava di aiutarlo.
La mia
parte razionale di scappare e di chiamare la polizia.
Ma il mio
corpo, si mosse da solo e andò a posarsi sulla sua guancia…era
caldo…emanava un bel tepore…un tepore familiare…
-Continua-
Bum baby!
Ed eccomi di nuovo
quaaa!
Ok, non ho aggiornato
ogni giorno come avevo detto perché sono tornata indaffarata con i Forum…che
ci volete fare! Devo ad ogni modo trovarmi un occupazione!
Comunque sono
orgogliosa dei miei lettori! 10 preferiti e 10 seguite più 2 ricordate!
Per soli 3 cap!? Troppo buoni credetemi! Comunque, finalmente ohohohoho! Arriva
Zoro!
Eh si, è lui!
Come ho gia fatto
vedere alle mie donne ( hime e Tsuki ) su msn, basandomi su Wolf guy, riporto poi,
come si può vedere Zoro licantropo U_U
Per cui, fatevi un viaggio dando una sfogliata! Passo
alle recensioni ora ! wooshh!
Lucy94: Bhe, mi spiace che tu sia caduta
dalla sedia * tira fuori anche lei il pronto soccorso* comunque, finalmente
vediamo Zoro! Cioè, sia in azione che scovato da Nami, il che
succederà è abbastanza palese no? Ohh…ancora ripenso al
fatto che è solo in pantaloni! E ripeto … SOLO PANTALONI… no…
niente mutande… e se quei pantaloni ogni tanto li faccio cascare?
Ohohohohoho* Ride presa dal proprio umorismo maialo*
Bibi06: Oh mio dio! Quando ho letto “
Zoro ci ha messo la zampina” Ma lo sono immaginato con le orecchie da
lupo, la coda e una zampona da lupo che allunga le mani sulle fragoline…
che scena Horror!
Ti tingrazio per il sostenimento che
dai al mio cervello dicendo che quello che partorisce è apprezzato * inchino*
Whof!
Tsukichan: La my stalker preferitaaa! Insieme a
Zoro, lupetto voglioso e allupato al punto giusto. Comunque…hai visto
quanto è bonazzo il protagonista del manga!? * sbava…* Oddei…
si Zoro è così! Con le orecchie a punta, il fisico da sballarselo
e lo sguardo fiero…da vero maniaco…cioè! Da lupo! Parola di
lupetto!
Tu…hai detto che ci lavori su!??
Occavolooooo!!! * me in status da occhi sbrillucicus* Non riesco a immaginarmi
quale capolavoro di disegno farai… NO SUL SERIO! CI SONO RIMASTA TROPPO
BENE! Ahahahaha! Attendo con ansia e poi, lo farò vedere a tutti * in
modalità simba sulla rupe dei re*
Nami19:Se nami si portava un fucile, che la
difendeva!? Daiii! Non c’è gusto sennò! Altrimenti Zoro, può
stare benissimo nella cuccia! Ad ogni modo, vedo che il tuo odio per Bibi non
muta ahahaha! Siii! Sempre così!
_AZRAEL_: Ma figurati e grazie tante invece, che hai pensato di recensirmi
* lacrima* Si! Prima avrei ripugnato un licantropo ma ora ci posso anche
morireeee! *_____* Thanks Akira Inugamiiii!!! Oddei, questa è la
beltà dei licantropi! * altro che Twilight con quell’ affare
diJacobbo *
Si… sto andando in fase di
deliro, per cui, saluto evribadi che aggiorno va!
Lisciai la
sua pelle come se fosse la cosa più naturale che avessi mai fatto. Il
suo viso era liscio anche se aveva dei tratti
abbastanza duri. A vederlo…sembrava un semplice ragazzo della mia
età… Non aveva certamente più di vent’ anni, almeno
questo era sicuro. Bene, almeno cio, mi rassicurava
un po’…
Tossicchiai
imbarazzata togliendo gentilmente la mano dal suo volto. Mi concessi un altro
minuto per fissarlo, per poi, spostare la mano sulla sua spalla e scuoterlo.
-Emh…-Che
dovevo dire? “Sveglia bell’ addormentato!?”
Corrucciai le sopracciglia e nuovamente mi presi dei minuti e insieme a questi,
un bel respiro profondo.
-Scusa…?-Tornai
a smuoverlo-Perdonami…ma scusami!-Presi a smuoverlo in modo più
insistente. Lo vidi finalmente aprire gli occhi e mi persi in quei profondi
pozzi neri. Rimasi però a bocca aperta sentendolo sbuffare e girarsi da
un lato dandomi la schiena.
Rimasi
come… paralizzata. CIOè! Io lo volevo
aiutare e lui si rigirava così!?
Certe cose
si fanno quando non ci si vuole alzare da letto per andare a scuola o a
lavoro…ma qua eravamo in un bosco…e lui era mezzo addossato su una
corteccia e…e forse se avrei mostrato un po’ di seno, si sarebbe di
certo svegliato!
Per mia
sfortuna indossavo una maglia a collo alto.
-Dunque…-Alzai
la voce-Perdonami se ti disturbo, ma sai, hai destato in me sospetti e
preoccupazione dal momento che sei ricoperto di sangue, stracci e
…-gesticolai indicandolo-Mezzo nudo e solo!-Nuovamente si girò e
tornando supino e portandosi una mano agli occhi.
-Voi donne
siete certamente la più grossa scocciatura mai creata da Dio…-
Oh… casualmente c’era un pezzo di tronco vicino a me…
Lo presi,
mi alzai in piedi e glielo lasciai cadere in faccia. Come era successo a me l’ altro giorno, imprecò sonoramente mandandomi
anche al diavolo…Gli voltai le spalle maledicendo me e il mio essere
stata gentile e forse, per un tratto, altruista!
Storsi i
denti e feci per andarmene.
-Certo che
hai un bel caratterino!-Sentì dei passi dietro di me-Non solo mi disturbi-Lo vidi accostarsi a me mentre anche lui, aveva
preso a camminare-Ma mi picchi!-
-Sei un
cafone!-Gli urlai-Io…ero solo preoccupata!-Lo vidi fermarsi e corrucciare
la fronte.
-Ma se non
ci conosciamo neppure!-Alzai gli occhi al cielo. Non lo conoscevo ma… mo
stava facendo perdere la pazienza! Scema io che …che avevo seguito quelle
impronte di sangue…
AH! Mi
voltai verso di lui a fissarlo. È vero…il sangue!
Mi
avvicinai e gli toccai il petto, il collo e la schiena. Il sangue sembrava
secco ma le ferite…erano come sparite.
-Hey che
fai!-Protestò-Mi metti le mani addosso!?-Lo fissai male e gli presi un braccio.
-Ora tu
vieni con me!-Mi guardò in modo stralunato…forse non si aspettava
questa mia reazione o forse, non si aspettava nemmeno che lo disturbassi quel
giorno…
-Ma sei una
maniaca o roba simile?-
-Ho la
faccia da pervertita!?-Mi auto indicai e lo vidi
esaminarmi.
-La prima
impressione non è quella che conta?-
-Non era
“Non si giudica dalle apparenze”!?-Ribattei
beccandomi un occhiataccia.
-Ad ogni
modo…-Strattonò il braccio e si mise a braccia conserte.-Spiegami perché dovrei venire con te?-Scossi le
spalle.
-Sono una
buona samaritana!-Lui scosse la testa quasi divertito.
-Attenzione-Mi avvertì- Tu puoi essere una semplice
pecorella ignara…che invita a cena il lupo cattivo-E con nonchalance, mi accarezzò
sotto il mento.-Attenta a cio che fai!-
-E
così-Mi riscossi-La maniaca sarei io!?-Con
l’ unico arto sano, caricai un calcio e lo colpì in mezzo alle
gambe. Cadde … cadde a terra lentamente e con un espressione
dolorante in volto…umh. Forse…non era
stata una gran mossa!
Credo di
averlo scorticato mezzo mentre tornavo verso casa. Lo avevo preso per un piede
e con la schiena, grattava contro i detriti che c’erano nei
viottoli… oh bhe!
Era gia tanto che, grazie al mio braccio un po’
malandato, non avessi impiegato tutta la notte per tornare cosa che ovviamente,
non avvenne e me la cavai con solo le sei del pomeriggio.
-Su
alzati!-Mi misi le mani sui fianchi abbandonando la sua gamba.-Siamo arrivati e certamente, non ho voglia di trascinare
dentro oltre a te, mezzo bosco!-Producendo dei mugugni confusi, si
grattò la testa e mi fissò adirato.
-Mi hai
spaccato le XXXXXX!- Mi urlò con una finezza che solo un elefante in
status diarrea avrebbe avuto.
-Cosa mi
tocca sentire!-Aprì la porta con le chiavi e gli porsi un braccio per
riuscire ad alzarsi. Girando chiaramente la testa e soffiando col naso,
rifiutò l’ aiuto e alzandosi, si
spolverò con disinvoltura i pantaloni.
-Bene-Mormorai un po’ delusa.-Non so chi tu
sia, ma è chiaro che sei un disgraziato…-
-Hey!-Protestò
non contento della descrizione.
-Per cui,
per un po’ di tempo, starai da me- Percepì il suo respiro
rilassarsi e mettendosi a braccia conserte, mi fissò quasi sorpreso.
-Non hai
paura che possa essere un criminale?-In effetti, ci avevo pensato.
-Lo sei?-
-E me lo
chiedi ora?-Notai un tono più rude…
-Non ne ho
avuto l’ occasione-Mi scusai.
-Non ci
stiamo chiedendo la lista della spesa!-Si portò una mano alla fronte.-Non posso credere che sei così sbadata…-Si
girò-E ingenua…-
-NON SONO
UN INGENUA!-Gli urlai contro e lo vidi chiaramente infilarsi le dita nelle
orecchie!-Non ho pensato a cosa potevi o non potevi essere! Ho pensato ad
aiutarti!-
-E il fatto
che mi hai dato un calcio nei gioielli!?-Mi grattai il
mento.
-Incidente
di percorso!-
-E il fatto
che mi hai scorticato la schiena?-Rimasi muta e mi lasciai cadere sul divano.
-Doppio
incidente-
-Ma lo fai
apposta o cosa!?-Stentava a crederci. Era una persona
in difficoltà o un essere scimunito cresciuto nella bambagia? In casi
normali, la persona ti è riconoscente e si prostra addirittura sul
pavimento elogiandoti e dicendoti “ Oh, Dio esiste e grazie per aver
mandato in mio soccorso questo angelo sexy e misericordioso”. E non certamente “ Mi hai martoriato i gioielli di famiglia!
Come la mettiamo!?”.
Non era la
stessa cosa… la gente bisognosa non badava a queste
piccolezze…cioè, che vuoi che succedeva se
non gli funzionasse più una pallina o due…
-Ascolta-Misi le mani avanti mettendomi
seduta.-Lo sappiamo entrambi che sei in condizioni pessime!-A sentire quella
frase, inarcò nuovamente un sopracciglio.-Sono
stata fortunata a trovarti e inoltre, che ci facevi addossato a quel tronco!?
Un possibile spuntino per i lupi!?-
-Mi stavo
riposando!-Mi spiegò fiero.
-SU UN TRONCO!?-
-Se hai
notato un materasso o qualcosa di più comodo, dimmelo pure, almeno la
prossima volta ci sto più attento- Aveva una lingua biforcuta…lo
dovevo ammettere…
-Vuoi o no
il mio aiuto!?-Esplosi.
-Nessuno ti
ha chiesto niente!- ODIOSO!
-Bene!-Mi
alzai e a grandi passi, andai verso la porta aprendola.-Sei
libero di andare ad ammazzarti la schiena tra i detriti e le schegge di
tronco!-
-Splendido!-Con
un passo aggraziato mi superò ed uscì fuori dalla porta.
Improvvisamente però, si immobilizzò…qualcosa sembrava
come…averlo turbato.
-Che ti
prende!?-Sbuffai-Hai dei
ripensamenti?-Non mi risponde… rimase immobile a seguire…un
rumore…tensi infine anche io le orecchie e
sentì in modo flebile, gli ululati dei lupi.
Tremai in
modo quasi impercettibile e arretrai di qualche passo dentro casa.
-Ti prego,
pensaci bene!-Lo richiamai scuotendolo per la spalla.-Sta
calando la sera e fuori ci saranno i lupi…-Abbassai lo sguardo.-L’
altra sera mi hanno attaccato e morso e …-Tornai a fissarlo quasi
sperando che mi capisse-Credimi è meglio che
almeno per stasera, resti qua…-
Vidi il suo
volto contorcersi…quasi a voler reprimere qualcosa dentro di se. Si
passò una mano sul volto e infine sbuffò tornando a parlarmi.
-Va bene-Spalancai
gli occhi per quell’ affermazione.
-Si!?-
-Si!-Scosse
il capo e tornò indietro chiudendo la porta alle spalle.-Ma solo per questa notte…-Scossi le spalle.
-Puoi stare
qua finchè non trovi una sistemazione migliore-In realtà…forse…quello che
più cercavo e che mi impediva di lasciarlo, era il bisogno di compagnia.
-Guarderò…-Mormorò
poco convinto. Io annuì e felice, gli indicai il piano di sopra.
-Dato che
scusa-Preparai il colpo-Puzzi, ti do degli asciugamani puliti e ti fai un bagno
che dici?!-Lo vidi scuotere le spalle e cominciare a
seguirmi.
-I tuoi
pantaloni sono da buttare, ma credo di averne un paio nuovi della tua
misura…-Mi voltai a fissarlo-E anche una maglietta, sai, erano del mio ex.-Arrivammo
davanti alla porta del bagno e l’ aprì.-Ti poggio qua l’ asciugamano-Lo presi da
un cassetto e lo misi vicino al lavandino.-Questo pulsante è per l’ acqua calda-Gli spiegai aprendo così il
rubinetto.-E adesso arrivo con il cambio-
-E quindi
che devo fare di questi?-Si abbassò sbottonandosi i pantaloni e
togliendoseli davanti ai miei occhi! Rimasi scandalizzata…non aveva
mutande!
-Oh per la
miseria!-Gli urlai dandogli un pugno e scaraventandolo dentro la vasca…
Non sapevo
bene che cosa preparare o meno…
In frigo
avevo solo due pezzi di carne per farne una bistecchina, ma…sarebbe
bastato?! O almeno piaciuto! Erano giorni che io mi
rimpinzavo solo di schifezze ed era risaputo che come cuoca, non me la cavavo
granché. Appena accesi il gas, sentì dei passi dietro di me
scendere le scale.
Eccolo li…con
i pantaloni nuovi di zecca che quel deficiente del mio ex mi aveva ridato
indietro…
Ingrato!
Erano della doskoi panda!
Avete la più vaga idea di quanto costavano quei pantaloni!?
Io sono una
che bada a spese…cioè, se non è nulla che può
nuocermi…
Ad ogni
modo, erano molti soldi. Li avevo fatti con tutto il cuore del mio portafoglio
e quel …quel… quell’ insensibile,
nemmeno li aveva aperti che mi aveva urlato: è finita!
Massì, gli avevo urlato, insegui il tuo sogno di ammaestrare i piccioni!
Ad ogni
modo…quei pantaloni al nuovo arrivato, calzavano divinamente.
L’ unica
cosa che non mi tornava, era che come oggi, a petto nudo e con un asciugamano
sulle spalle per asciugarsi. Lo guardai in modo interrogativo.
-La
maglia non mi sta…-Si giustificò-Mi sta
stretta…-Evidentemente, aveva delle spalle grandi e anche dei muscoli …era
normale che quella magliettina non gli stesse.
-Mi spiace…
ho solo quella maschile…-Scosse le spalle.-Morirai
di freddo…-
-No-Prese posto in una delle sedie davanti alla cucina.-La
sopporto molto bene la temperatura-Alzai un sopracciglio.-Freddo
compreso- Annuii non molto convinta.
-Ho
preparato questo-Gli mostrai la padella.-Non so se basterà…-
-Va bene-Si
alzò nuovamente e mi si avvicinò. Tentennai quando lo trovai alle
mie spalle.
-C-che c’è!?-Borbottai un po’ imbarazzata. Forse si accorse che
quella vicinanza non era gradita…o quanto meno, aspettata.
-Volevo
aiutarti ad apparecchiare…-
-Oh!-Gli
indicai con una forchetta un cassetto.-La tovaglia
è li-
-Ok- Si
tolse e si chinò sulle ginocchia per aprire l’ ultimo
cassetto. Con cura, prese la tovaglia e la stese sul tavolo in modo che la
ricoprisse per intero.
-Apparecchio?-
-Lascia
perdere-Sorrisi nel vedere che infondo, non era così cafone…-Perché
non ti guardi un po’ di tv?- Rimase sorpreso per quanto detto…come
se non la conoscesse…
-Tv?-
-Si-Posai la forchetta e volai per un attimo in soggiorno a
prendere il telecomando.-Con questo lo accendi-Appena
pigiai il pulsante, il monitor prese vita-E con questo cambi
canale…- Sembrava estasiato da quella “scoperta”.
Cautamente, si mise a sedere sul divano e continuava a fissare in modo
affascinato le immagini.
-Hai mai
visto una tv?-Domandai infine curiosa.
-Si…-Cambiò
canale.-Solo che, ai miei tempi, la tv era in bianco e
nero…-Che cosa voleva dire?
Una
possibilità si fece largo tra la mia mente…forse era senza
genitori…era un ragazzo povero e quando era in loro compagnia, aveva solo
un televisore che ancora dava in bianco e nero…
Ohhh!
Immaginandomi quella scena triste, di lui vissuto solo in una catapecchia e
senza amici, tornai ai miei fornelli cercando di produrre un piatto che
contenesse un alto concentrato di energie.
-Continua-
Alooooooaaaaaaaaaaaaaaa!
E rieccomi
qua con il continuo… ok, non credo che riuscirò mai ad aggiornarlo
ogni giorno * sogno infranto* ma spero che apprezzate
ugualmente.
Sono in diretta con :NicoRobin92
da casa miaaa! U____u
Siamo pazze !
Ad ogni modo, passo a
commentare chi mi ha commentato!
Tsukichan: cara! Mi dispiace per ieri, ma
credimi, ero per metà in catalessi e come hai letto, alla fine ho
cambiato tutto… non mi piaceva! Ho anche sbagliato i tempi verbali nell’ altro testo…sono un mito yeee! Ringraziamo Akirainugami perché esiste e ci ha aperto gli occhi sui
licantropi fighi! * inchino * ad ogni modo ohohohoh! Ho wolfguy 4!
Lucy94: Ma non poteva certamente non
ferirsi! Ok, arriva Zoro, ma mica deve essere
incolume! Deve patireee! In senso lato…
Comunque, il principe verde ( in
questo caso però, lo fo nero perché è più figo) è trottato al suo servizio… e adesso !? Che cosa succederà!? Ma
non lo so neppure io… per cui, niente spoiler!
Per il momento però non si
saprà il nome di Zoro, cioè, lei non lo saprà…ma lui
certamente si U_U per cui, ne succederanno di belle…
Bibi06: Na…
non si ricorda chi è… però lo ha preso con se in casa! U_U almeno al momento, zoruccio
non si vuol far riconoscere! Si zoro lupetto che gli
ha fatto da infermiere ahahaha! Non voglio
immaginarmi la scena * perché vedo un affare peloso stile chopper * ……………………………………………………….bleeeeeeee!
Sanji94: il tuo pane
quotidiano!? Oh mia dea! * bitter * Sanji dai! Non farti influenzare da queste
scemenze! Ad ogni modo * pissi pissi * mi sa che
anche questa fic diventerà maialosa!
Non lo sperò non lo dire a nessuno! Dipende dagli ormoncini
di zoruccio U___U auuuuuuu!
* richiamo della foresta*
Jemanuele8891: grazie jemanuele T_______T sono happy
che ti sia piaciuta fino ad ora. E zoro licantropo…
* ci pensa… gli esce sangue dal naso…* no basta! Vado dal dottore…
Chopper: da me!?
Rolo: Na!
* va da traffy*
Law: DAI che sono
impegnato con sanji! Cosa c’è!?
Rolo : * Ritorna a gettare
sangue dal naso *
Alhia:Dai alhia… io lo so! Fai sherk!
Zoro versione orco manca! Lui che mangia fagioli e si gratta la fessura delle
chiappe. È LUI SPUTATO… Solo più secsi!
Zoro usa stile! U___U lo saiiiiiiii!!!! Comunque, ti ringrazio in modo infinito per leggere
T____T.
-Questo
è cioccolato-Glielo porsi e lui, mi fissò con un cipiglio
contrariato.
-Guarda che
so che roba è!-Si portò il cioccolatino in bocca-Non sono deficiente…-
-Bhe-Sollevai di poco le spalle mentre prendevo
dalla credenza, la scatola dei cioccolatini.-è che, la reazione per la
tv mi ha lasciato perplessa…-
-La tv
che avevo io funzionava in bianco e nero…-Sbuffò sonoramente-Non
ho problemi psichici… è so molte più cose di te
ragazzina.-Chiusi lo sportello sbattendolo sonoramente.
-Come mi
hai chiamato?-
-Ragazzina…-Un sorriso beffardo si dipinse sul suo volto-Un
ingenua ragazzina che invita il lupo cattivo a cena…-Scosse il capo e
tornò a fissare la tv. Come ogni sera, scattava l’
ora Bones. Io mi preparavo pop-corn e qualche
porcheria a base di cioccolato.
-Lupo
cattivo?- Si strinse nelle spalle non appena mi misi a sedere accanto a lui.
-è
solo un modo di dire…-
-Allora-Lo studiai con lo sguardo mentre
spegnevo le luci-Deve piacerti molto come-Alzai le
mani e mimai le virgolette-“Modo di dire”-
-Ognuno ha
i suoi difetti-Rilassò la schiena contro lo schienale…
Dovevo
ammettere che era strano…avere nuovamente compagnia.
Ok, il tipo
accanto a me non era forse, tutto centrato, però…non era malvagio,
no? Cioè, sarei potuta andarmi a lavare con tranquillità senza
ritrovarmi lui nel bagno con un coltello ? Sperai
vivamente di si mentre alzavo il volume non appena la
sigla cominciò.
-Ho una
stanza per gli ospiti-Non appena il telefilm era finito, spegnemmo ogni cosa
abbandonando ogni ciotolinoin cucina. –Questa qua!-Spinsi
una porta rivelando una camera oscurata per l’ assenza
di luce-è un arredamento un po’
femminile perdonami ma…-Lasciai per un attimo in sospeso le parole-Sempre
meglio che dormire in mezzo al bosco no?- Mi superò senza emettere alcun
suono e non appena accese la luce, studiò con sorpresa la stanza.
Era
semplice, un design quasi da “ heidi”
… Mia nonna adorava quel tipo di stile e almeno una camera, avevo deciso
di salvarla in suo onore.
-Bella-La
sua voce sospirò nell’ aria quasi
incantato da quel legno chiaro che addobbava l’ intero mobilio.
-Ti
piace?-Piegai in automatico la testa da un lato.
-Si-Mi rispose deciso-Mi ricorda molto lo stile
“nonna”.-
-Il senso
è quello si- Ondeggiai sui talloni-Questa prima era la casa di mia
nonna…ora ci abito io… l’ho rimessa a nuovo ma, questa camera
mi ricorda lei…-Mi avvicinai al lettone matrimoniale e toccai l’ intarso della testata.-Dormiva qua…-
-Allora non
dovrei starci…-Mi riscossi da quel breve assortimento nei miei pensieri e
scossi energicamente il capo.
-Ma
figurati-Alzai una mano in aria-A me fa piacere-Ridacchiai-Bhe… ti auguro una buona
notte…e…-E come diavolo si chiamava!? Perché solo ORA mi
veniva alla luce questo particolare!? Aprì
bocca per chiederlo ma non ne ebbi il tempo necessario…
-E buona
notte-Concluse lui, andando verso il letto e sdraiandocisi…
-See…-Strizzai
gli occhi e presi il pomello della porta chiudendola, immaginandomi che forse, volesse
intimità…
Feci a
ritroso i passi e deviai per un urgenza al bagno, per
poi, andare finalmente a dormire in camera mia…
Ripensai e
ripensai a chi o a come si chiamava lo sconosciuto che giaceva, oltre il muro
divisore che avevo davanti gli occhi…
Stare
insieme a lui, mi riportava a sensazioni gia avute in
passato…sensazioni quasi impossibili da riprovare… Insomma! Non era
possibile…! Perché mi veniva un nome alle labbra!?
Perché
mi rifiutavo di credere che fosse lui!?
Perché
statisticamente non era possibile…
Perché
non combaciava con gli anni…
E poi, era
assurdo! Mi rigirai nel letto in preda alla frustrazione…
Era
così assurdo… non poteva essere… Mi tirai a me le coperte.
-Non
può essere Zoro…-
Ero
stufa… non riuscivo sul serio a chiudere occhio! E che sarà mai,
mi ero urlata a pieni neuroni nella mente…
Forse era
il solito sfigato che io, avevo raccattato…
Prima un
ammaestratore di piccioni…ora il barbone della foresta! Uao! Stavo facendo progressi!
Tanti
progressi che con insistenza, ero a cercare di riuscire a sbirciare qualcosa
dalla serratura…ma per dincibacco! Era buio!
Gettai gli occhi momentaneamente al cielo e scesi giu
per le scale per andare in cucina e…prendere un bicchiere.
Con estrema
cautela, lo adagiai contro la porta e…e…e…silenzio di tomba!
Di solito
si sente un essere vivente respirare…
Non
c’erano più dubbi quindi; sgattaiolai in bagno a posare il
bicchiere e produssi dei lievi tossì.
Presi un
respiro e poi urlai!
-Aiutoooo!-Gridai
come un idiota-Un topo! Che schifo!- Feci finta di
fare dei passi rumorosi prendendo nel corridoio grandi falcate, per poi tornare
alla sua porta.
Abbassai il
pomello ed entrai nella stanza.
Erano
amorevolmente l’ una di notte…certamente
non mi avrebbe accolto con un sorriso, ma era risaputo che i very gentlemen davano SEMPRE una mano.
-C’e
un topo!!-Gridai nuovamente.
-SMETTILA DI STARNAZZARE!-Udì la sua voce forse…troppo
strana…sembrava…più uomosa…concedetemi
il termine!
-Emh…sei
tu?-Era lui no?
-Dato che
mi hai dato questa camera, presuppongo che si, sia
sempre io…-Sospirai e cercai a tentoni contro il muro la luce della
camera.
-Scusa se
ti ho disturbato ma…-Cercai di essere credibile-C’è
un topo!-Il mio tono sfiorava quasi le sirene dell’ ambulanza
se solo lo volevo…
-E allora?-Sbatteì ripetutamente gli occhi nel buio.
-E allora
aiutami!-Lo pregai e lo sentì…ridere!?
Era giusto dire ridere!? Non stava
ridendo…cioè lo sembrava ma …qualcosa non andava…-Ma
stai bene?-
-Benissimo-Mi rassicurò lui con quella
voce più bassa e profonda del solito.
-Hai mal di
gola per caso?-Lo sentì sospirare, decisamente l’
essere gentleman procurava fastidi…
-Ascolta
ragazzina-Mi chiamò in un tono scocciato-Ho sonno, per cui, tornerei a
letto…-Sentì le molle del materasso smuoversi grazie al suo
movimento.
-Ti chiedo
soltanto di autarmi!-Battei i piedi come una bambina.
-Hai
così tanta paura di un topolino?-Scommisi che le labbra si incurvarono
per quella frase…
-è
un sorcio!-Tornai a cercare l’ interruttore ma
andai solo a sbattere e caddi contro uno sgabello.-Quelli che puzzano, portano
malattie…ti è chiaro?-Rimase in silenzio per qualche secondo per
poi, tornare sdraiato.
-No-
-Stronzo!-Urlai
rialzandomi da terra.-Io ti do un letto comodo e tu?!
Mi ripaghi così?-
-Non
comincerai a frignare come una mocciosa!?-Lo dovevo
fare!? Solitamente non lo facevo più da quando avevo cinque anni, ma al
liceo, ho fatto per un anno teatro e qualcosa, l’ avrò pure
imparato no!?
-Solo in
casi estremi!-
-Tsk!-Sospirò
in modo pesante.-Ascolta, in questo momento non posso
aiutarti, ma domani, ti darò una mano che ne dici!?- Ma che faceva!?
Rimandava!? Ma nemmeno fosse un appuntamento!
-Ho una
zoccola in camera!-
-Ti
farà compagnia!-
-Sei un
bastardo qualunque nome tu abbia!-Presa dalla rabbia, ero riuscita a
raggiungere il mio obbiettivo… Sorrisi e mi misi a braccia conserte.
-Ah
si!-Feci finta di ricordarmi di qualcosa, come se fosse una cosa
voluta…-Non te l’ ho chiesto prima, che maleducata-Avrei aggiunto
anche sgarbata, ma sarebbe risultato troppo duro e programmato…-Come ti
chiami?!- Rimase fermo a pensarci, per poi
rispondermi…
-Edward-…
-Edward-Ripetèi quasi sorpresa…bhe, era un
nome comune-E di cognome!?-
-Cullen…-
-…-
Ok… mi stava prendendo per il culo!-Guarda…-Cercai di apparire
calma e posata- Ti conviene dirmi il tuo nome originale perché sono una
che perde facilmente la pazienza!-Nuovamente rise e tornò a rispondermi.
-è
vero, mi chiamo Edward Cullen!-
-FOTTITI!-Gli
urlai facendogli mostra che si, quello che dico poi si
avvera! Gli girai le spalle e me ne andai indignata e incazzata dentro la mia
stanza chiudendo la porta…
Io insieme
alla mia amica immaginaria pantegana!
Eppure…anche
attraverso il muro, sentivo le sue risate di scherno trapassare e arrivare a
me…
Avevo detto
che la sua compagnia era piacevole!? Mi sbagliavo! Stava
diventando un inferno!
Quando il
sole sorse gia da un pezzo, mi levai dal mio comodo
giaciglio e andai a passo di Zombie in cucina. Ero assonnata…non avevo
passato una buona nottata.
Scesi con
lentezza le scale reggendomi alla balaustra e dopo aver sbadigliato, mi diressi
in cucina a preparare qualcosa per colazione.
Aprì
la credenza dove tenevo la scatola dei cereali e una voce mi fece sobbalzare.
-Ben
sveglia- Mi girai di scatto e la scatola contenente i miei cereali, cadde a
terra procurando solo all’ ospite, qualche magra
risata.-Non mi aspettavo una simile reazione…-
-Mi hai
fatto prendere un colpo!-Gridai portandomi una mano al petto. Ero così
abituata diciamo, a stare da sola che non mi ricordavo che lui era ancora qua!-Da
quanto sei sveglio?-
-Da molto
più di te- Inarcai un sopracciglio.
-Immagino
che avrai fame…-
-Puoi
scommetterci- Era a sedere sopra la testata del divano guardandomi con
attenzione…di prima mattina aveva veramente uno sguardo vispo…
-Cosa mangi
di solito?- Lui scosse le spalle.
-Carne…-
Sbattei gli occhi incredula.
-Di mattina!?-
-Sono carnivoro…-Rise
sfoderando un ghigno seducente.
-Io sono
onnivora per cui, mangio di tutto-Presi la bustina
del caffè.-Vuoi bere un po’ di questo?-Sembrò illuminarsi,
tanto che, scese dal divano e si avvicinò a me.
-Caffè…-
-Si
caffè!-L’ aprì e sentì il potente profumo di quei
chicchi.
-Hai anche
qualche biscotto?-Ridacchiai.
-Non sono un bar-Superai cauta la landa di cereali per terra e andai a
prendere il contenitore dei biscotti.
-Vada per questo-Decise infine poggiando il tutto sopra al tavolo e
misi in risposta, le mani sopra le mie anche.
-Dato che
mi hai distrutto la colazione, penso che ti imiterò…-
-Non
è colpa mia!-Si difese.-Li hai fatti cascare
tu!-
-Solo perché
tu mi hai spaventato!-Ribattei pronta.-Ora
dovrò andare in paese a fare la spesa…-Mi strinsi nelle spalle.-Mi
accompagni?- Lui parve sorpreso.
-In paese?-Annuii
con la testa.
-Vuoi
venirci si o no?- Parve pensarci qualche attimo per
poi, auto indicarsi.
-Non sono
presentabile…-Era con solo dei jeans addosso…in effetti, lo
avrebbero scambiato per pazzo…
-Allora
rimarrai nella carrozza-Suggerì io.
-Vai con un
mezzo?-
-Nel bosco
ho deciso di non attraversarlo più-Ammisi
mettendomi a sedere e rubando un biscotto.
-Perché?-
C’era il bisogno di chiederlo?
-Perché
ci sono animali pericolosi…-Lo vidi sorridermi.
-E te ne
accorgi solo ora!?-Corrucciai la fronte.
-Hey
è mattina! Il mio cervello fa fatica a mettere in moto a dovere!-
-Continua-
Perdonatemi
per il ritardo colossale nell’ aggiornare questa
storia ma veramente, non avevo idea di che diavolo far succedere! Ringrazio Tsuki-Nami19-Hime per avermi aiutata e dato spunti! T_T
Thanksverymuch!
Endenaoooo ( uao che inglese!)
Passo
a ringraziare chi commenta!
Bibi06:
Chiaccherata…secondo me finiranno per
azzannarsi tra di loro!Si, Zoro fa tenerezza perché
poverino, tutti lo sanno che infondo al cuore, lui è gentile… In
questa fic Nami fa fatica a capirlo ma più
avanti vedrà come ne sarà dotato!( Questa frase nasconde
molteplici doppi sensi, doppi sensi che sono giustissimi in entrambi i casi!)
Tsukichan: La tv a colori…ahahaha! La scopre come un cavernicolo! Povero dai! Mi
spiace zorino, la 4 spada
piange * da pacche proprio li* Su su, vedrai che
più in la sarai presto vendicato di quel calcio! * entra in scena la
risata diabolica*
Nami19: Si, addestra i piccioni insieme al suo fido
amico Bonkure! Lui addesstra
però struzzi e fenicotteri rosa! Siiii! Zoro
è un potente e sublime manzooo *_______* Oh
Laura quanto mi manchii! Torna a MontemurlooT____________________________________________________________T
Sanji94: No! La quarta spada di Zoro è
come un Highlander! Immortale!
Il lato maialo per il momento è sopito ma lo
DOVRANNO fare! Per cui, quando arriverà il momento, Zoro da bravo
lupetto, saprà allungare le mani al punto giusto…umh! Devo però cercare materiale con gli hentaiZonamiU_U
mia fonte di ispirazione ! * see come no…*
Lucy94: Come hai potuto leggere, l’
identità di Zoro è ancora nascosta! Cioè, ma nemmeno morto
si chiamerebbe EdsanSbutter…EdminMaller…EdwormDannet…dai lui! Non
riesco a dirlo * corre a vomitare*
È comunque il primo nome che mi
è venuto in mente… aghahaha! Per la
quarta spada, ti rispondo come ho detto a sanji94!
M
e l y C h a n: Uao! Una runami
che mi commenta! AHAHA! Sono felice che la storia, nonostante sia puramente Zonami, ti piaccia. Per altri personaggi, staremo a vedere
anche perché, ho gia in mente chi far
trasferire nella casetta di Zeff * sorriso* Un
cacciatore rompicoglioni e donnaiolo SHHHH!!! Segreto
eh! Adoro comunque la AcexNojiko,
oda è stato scorretto T_T non doveva morireee!!! Weeeeeeeeeee! * in
lacrime a rigirarsi di schiena sul pavimento*
hikaru_angelic: Mica scema Nami a
non invitarlo a casa. Se fossi in lei chiuderei tutte le porte, sigillerei col sanatoga le finestre e poi, mi mangerei la chiave per non
farlo scappare U__U e infine un basso e incoraggiante abuso di lui! Ohhyesss!
Per il “ hai
miei tempi” ci sarà una spiegazione … Speriamo va!
Faccio
un mega ringraziamento a chi mi ha inserito tra preferite-seguite-ricordate! Thanks
♥
-Adesso si
che ti prenderanno per matto!-Mormorai mentre a piedi, attraversavamo il bosco.
-Io non ho
detto che vengo…-Mise in chiaro con le mani affondate nelle tasche. Lo
fissai in malo modo.
-Vuoi
rimanere nudo per sempre!?-
-Si dice
che nei soliti panni, si stia meglio…-Inarcai un sopracciglio fermandomi
nella stradina a squadrarlo.
-Ammettilo…-
-Che?-Feci
spallucce.
-Sei uno
psicopatico…-Lui ridacchiò.
-Uno che
gira solo in pantaloni, ti sembra un folle?- Annuii con la testa.
-Tanto per cominciare, solo un cretino girerebbe in autunno con solo
addosso dei pantaloni…-
-Ah-ah-Mi
fece segno di andare avanti e mossi una mano per contare con le dita, quante
cose assurde nascondeva.
-Inoltre
vivi nel bosco…-
-Come
te…-
-E
poi…-Mi fermai per la sua risposta…Certo, anche io vivevo nel
bosco, ma c’era una bella differenza tra le due cose!-Hey! Io non vivo
addossato ad un tronco!-
-Non sai
che ti perdi!-Mi sorrise nuovamente e mi superò riprendendo a camminare.
Mi imbronciai e rimessami apposto la mantellina rossa, tornai a fiancheggiarlo.
-Preferisco
dormire su un letto comodo se non ti spiace!-Storsi il naso.-E
comunque, la cosa mi puzza!-Lui sbuffò scuotendo di poco il capo.
-Cosa non
va!?-
-Perché
non mi vuoi rivelare il tuo nome!?- Un ghignò
colmò il suo volto.
-Perché
non sono tenuto a dirtelo!-
-E invece
dovresti-Lo presi per una spalla.-Alla gente piace una
cosa chiamata “buona educazione”!-
-La gente
dovrebbe essere provvista anche della capacità chiamata “buon
senso”-Si avvicinò al mio orecchio-Cosa che credo, a te manchi fin
dalla nascita…-Strabuzzai gli occhi.
-Brutto
idiota!-Mi scostai bruscamente da lui.-Dimmi come ti
chiami!-
-Te
l’ ho detto-Tornò eretto con la schiena.-Non
è importante…-
-Importa a
me!-Mi portai una mano al petto.-Inoltre…-Distolsi
lo sguardo-è davvero seccante non poterti chiamare per nome…-Lo
vidi stringersi nelle spalle.
-Chiamami
Wolf-Mi propose facendomi spalancare gli occhi.
-Come?-
-Wolf-Ripetè sbuffando e tornando ad avanzare.
-Wolf…-Mormorai
quel nome grattandomi una tempia.
-Se non ti
va bene, evita di chiamarmi…-Sospirai alzando le mani in alto in segno di
arresa.
-Va bene,
vada per Wolf…-
La gente
per strada ci guardava male…ma chi volevo prendere in giro… ci
guardava ma…sbavava!
Sbavava per
l’ uomo con cui stavo passeggiando! Certo, avere
un uomo quasi completamente nudo accanto è piacevole si…ma quando
questi ti cammina accanto nel bel mezzo di strada…bhe, certamente, gli
incidenti in macchina dovuti al pubblico femminile sarebbero …come
dire…aumentati!? Il diretto interessato invece,
aveva un ghigno in volto e camminava a testa alta. Un andatura
fiera, eretta… orgogliosa!
-Prima di
tutto-Misi in chiaro-Cerchiamo qualche vestito per te-Lo fissai-Che ne dici?-
-Che anche
stare solo in pantaloni non mi dispiace…-
Lo fulminai
all’ istante con lo sguardo e avanzando, sentì
qualcosa sfiorarmi la spalla.
-Signorina…-Mi
voltai impietrita e confusa, per poi sbattere contro un
poliziotto…Sentì il panico impossessarsi del mio corpo!
-Emh…salve!-Sollevai
in alto una mano.
-Buongiorno-Più
che fissare me…fissava Wolf. Incrociò il mio sguardo aspettandosi
una qualche spiegazione che… che mi dovetti inventare all’
istante.
-Lui
è il mio ragazzo!-Lo afferrai per un braccio facendolo produrre un espressione meravigliata.-Sa, abbiamo fatto da poco la
pace e ieri ero talmente arrabbiata con lui che l’ ho chiuso fuori casa
mezzo nudo…-Ridacchiai nervosa indicando poi un negozio di vestiti.-Stavamo andando appunto a rifarci il guardaroba…-
-Lo sa che
posso considerarli atti osceni questi vero!?-Mi
allarmai all’ istante.
-Ma nooo
che diceee! – Spostai la presa al suo collo e affondai la faccia nel suo
petto.-Il mio Wolfy è innocente… la colpa
è mia !- Il poliziotto non sembrava molto convinto…
mancava…mancava la collaborazione di quell’ idiota.
-Ora
è tutto finito e come ti ho gia detto ti perdono-Finsi di sorridere a
Wolf facendogli segno di assecondarmi. Lo vidi alzare le spalle e portarmi una
mano sulla testa battendomi qualche pacca.
-Se ti
senti la coscienza apposto…- Gli schiacciai immediatamente il piede.
-BRUTTO
IDIOTA LA COLPA
è TUA!-Lo vidi storcere la bocca in un espressione
adirata e andarmi addosso.
-COLPA MIA!?MI HAI PESTATO UN PIEDE RAZZA DI
CRETINA!-
-La colpa
è tua perché sei un imbecille senza cervello! È inutile
cercare di fare un discorso serio con te e cercare anche collaborazione!-Gli
urlai.
-Signorina…-Il poliziotto cercò di parlare.
-Che cosa!?-Si imbestialì-La colpa è tua che sei un
isterica! Hai dei salti di umore pazzeschi, hai mai pensato di andarti a fare
vedere!?-Sentì le guance imporporarsi per la
rabbia.
-Quello che
si deve andare a far vedere sei tu deficiente!-
-Ragazzi…-
-Io sono
apposto!-Si mise a braccia conserte-Quella svampita e con qualche rotella fuori
posto e che vede topi immaginari sei tu!- Aprì la bocca per urlargli
qualunque altra cosa, quando vidi il poliziotto mettersi tra di noi e indicarci
con le mani di fare piano.
-OK,
ok-Sbuffò-Perché non abbassate il tono di voce e andate a parlare
della vostra relazione da un'altra parte!?-Sollevò
un sopracciglio-Magari in un luogo dove il tuo amico si sente a suo
agio…che so, in camera vostra!?-Feci una strana espressione corrucciata che
non so se era per lo schifo di quel consiglio o per il fatto che si era
convinto.
-Certo!-Afferrai
Wolf per un braccio e lo trascinai via da lui.-Grazie
mille-
-Hai
visto!-Lo rimbeccai non appena ci fummo allontanati.
-Visto cosa!?
Sei scema o che!?- Lo spintonai togliendo le mie mani
dalla sua pelle.
-è
così che mi ripaghi!?-Ringhiai-Ti ho aiutato!
Ho evitato che dovessi…-Scossi il capo- ma che te lo dico a fare! –
lo superai ed entrai nel primo negozio maschile che vidi…
-Fa…faccia
un giro completo-Chiese titubante la commessa mentre Wolf, sbuffante l’
accontentava. Io ero a sedere sopra ad un divanetto. Vedevo la scena e dire il
vero, mi mancavano solo i pop-corn. La commessa del negozio, stava per avere il
classico sangue che le usciva dal naso… Il nostro amico Wolf invece, era
tranquillo e posato, guardandosi e studiandosi allo specchio con quegli abiti
nuovi che lo coprivano.
Camicia
nera…gliene avrei presa una bianca poi, Jeans blu scuro molto aderente,
che lasciava un po’ morbido il fondoschiena ma esaltava i suoi glutei.
Gli stivali gli stavano senz’ altro meglio di
quegli orribili mocassini…
-Che ne
dici?-Mi domandò avvicinandosi e mostrandomi il cartellino col il prezzo. A dire il vero, il denaro non era una mia
preoccupazione…ero abbastanza agiata per
rifargli il guardaroba completo senza subire un intaccatura nel mio conto in
banca…
-Deve
piacere a te-Lui corrugò le sopracciglia.
-Ma sei tu
che paghi-Sventolai in aria una mano.
-Non ti
preoccupare, me li ridarai con gli interessi!- Un sorriso comparve sul suo
volto facendomi sconnettere anche a me il cervello per qualche secondo…
-Dici che
mi devo provare la bianca?-Si sbottonò lento i bottoni della
camicia…oddio…che visione…
-Si…-Mormorai
confusa portandomi una mano alla testa. Mi alzai e andai al balcone a
strapparla di mano alla commessa.
Con una
mossa gentile ed elegante, me la prese di mano porgendomi l’
altra nel frattempo. Fece volare il fondo della camicia per qualche
secondo per poi, inforcare le maniche con entrambe le braccia e sistemarsi
infine il colletto…
Non lo
avevo detto fino a ora… ma… MERDA! Era senza dubbio un uomo dotato
di fascino…
-Perché
non vai nel camerino?-Lui si guardò intorno e vide tutte le signore e
personale aspettare che avesse finito di abbottonarsi quella benedetta camicia.
-Umh…si…-Si
mosse strascicando i piedi ed entrando nella cabina.
-Che ne
dice di questo!?-Una commessa tutta in tiro, corse
verso il camerino di Wolf intenta ad entrare. La precedetti e gliela tolsi di
mano.
-Ma che
gentile-Osservai un'altra camicia –Sono sicura che al mio ragazzo
piacerà-Gliela buttai di malagrazia dentro. Osservando la cosa da un
piano razionale…il fatto che quelle smorfiose gli andassero dietro mi
dava sui nervi… il fatto che mi andassero sui nervi, voleva dire che ero
interessata a lui…il fatto che mi interessasse era errato! Non sopportavo
le allupate…tutto qua! Per cui, il piano razionale faceva schifo!
Antropologicamente parlando, era un esemplare di maschio molto appetibile si, ma non sarei diventata come quelle cretine con la bocca
a penzoloni!
-Come mi
sta?-Uscì fuori e subito lo ricacciai dentro. Era strettissima, stretta
apposta per far mostra dei suoi muscoli! Ma era un cliente o un sollazzo per
quelle povere lavoratrici frustrate!?
-Così
è meglio non credi?-Domandai mentre portavo metà della sua roba
per mano.
-Guarda che
io stavo bene anche prima-Sbuffò guardandosi attorno e beccandosi li sguardi di tutte le fanciulle che passeggiavano.
-Ma a chi
la vuoi dare a bere!?-Mi mossi e l’ arpionai per
un braccio.-Ora si che sei un cittadino!-Sorrisi mentre squadravo quelle donne
che sospirando, continuavano il loro tragitto.
-Perché
mi stai arpionata ad un braccio?-Mi domandò subito dopo fissandomi
curioso.
-Se risbuca
fuori il poliziotto-Inventai-Devo avvalorare la parte dei fidanzatini
no?-Produssi un sorriso falsissimo che lui, captò all’
istante.
-Si ma sei
pesante…-Lo colpì in testa con le sue buste e iniziò subito
a imprecare.-VOI DONNE SIETE VERAMENTE
INSOPPORTABILI!-
-Voi uomini
siete peggio degli animali!-Replicai beccandomi un occhiataccia.-Ad
ogni modo-Mi tolsi di tasca la lista della spesa.-Dobbiamo
andare al supermercato-Mi prese la lista dalle mani.-Interessa qualcosa a te?-Sondò
la lista e poi me la riconsegnò.
-Si
può prendere un po’ di carne?-Era fissato o che?
-Non
è che mangi anche carne umana?-Nuovamente mi beccai un
occhiata tra il metà sarcastica e il metà scocciata.
-Ma per chi
mi hai preso!?-Mi prese per mano tornando a
camminare-Per un lupo mannaro!?-
-Bene-Posai
ogni cosa sul tavolo non appena tornammo a casa.-Queste sono le tue cose-Gli
consegnai tutti i suoi pacchi.-Vai di sopra e
sistemati l’ armadio mentre io metto tutto in frigo e preparo il pranzo!-Aprì
un cassetto e presi un grembiule per non macchiarmi.
Fissò
per qualche minuto me che aprivo il frigo e mettevo
ogni cosa al suo posto, per poi, alzare i tacchi e sparire di sopra.
Infondo…non
era male avere un ragazzo che girava per casa…
Certo,
ancora non sapevo chi era ma…non mi dava l’ idea
di essere un pericolo.
Socchiusi
gli occhi quando sentì il telefono squillarmi.
Andai a
vedere chi fosse e grugnì. Bibi…
E ora che
voleva !?
Lo lasciai
trillare finendo di mettere in ordine la spesa.
-Hey ti
squilla il telefono!-Mi urlò Wolf da sopra.
-Si lo so-Lo informai.
-Non
rispondi!?- Maledì il telefono che continuava
ripetuto a squillare.
-No!- Sentì
nuovamente mentre scendeva le scale.
-Perché?-Mi
chiese guardandomi dal corrimano.
-Quella
chiama solo quando le fa comodo.-Lui scosse le spalle
e prese la cornetta.
-Pronto?-
-Continua-
Ciaooo sonooo iooooo…
Buonasera dottore…
Amore miooooo…
Si… mi dica…
Pensavo a teeeee…
Ah bene… direi che è importante…
Vieni appena puoi…anche
tardi se tu vuoi…quanto mi manchi non sai…
Preferisco non saperlo…
Ahahahahah! Scusatemi! Non ho
resistito ahahahahahahahha!!!
Passo alle cose serieee XD
L’ angolo del commento senza fine…
Ci sono rimasta ragazzi! 10 recensioni
per un capitolo! T_____T Dio! Grazieeee!!!
Shavanna: Ma ciaooo! Sono felice che la storia ti piaccia. Siccome non hanno mai
trattato di cappuccetto rosso ne la disney ne in altre
serie( dico in tono serio, non cazzatine umoristiche eh!) avevo voglia di farci
qualcosa ambientandola ai giorni nostri magari. Forse la sto tirando un po’
troppo per le lunghe ma è difficile farci una trama partendo da un
abbozzo di idea. Per cui, pazienza e si arriverà al traguardo!
Il soprannome “Wolf” l’ ho preso dal manga di cui
citavo prima! Mi piace quando dice : “ adoravo
quando mi chiamavano cane o bastardino…” in quanto lupo, ha il
senso dell’ umorismo! Però, mi sono accontentata del classico Wolf
e basta…magari lo farò dire a qualche nemico…
Eh si comunque! Zoro proprio in quel momento,
stava nascondendo qualcosa! HAHAHA! QUALCOSA di grosso… ( frase con
doppio senso )!
Nami19: credimi! Ero senza idee e non si sa come…scrivo e qualcosa
compare! Per fortuna va!Si nami! Rotoliamo! * rotola di schiena* Certo che ti
rivoglio qua! Ormai sei una montemurlese! U_u Il tuo posto è qua, con me,
a svaligiare i negozi di cioccolata e di gadgets! A proposito! Eva, quella che
se la lava in primavera come sta!? È da tanto
che non la sento! Per il momento al mio fianco ho solo kalifa che continua a
dirmi “ queste sono molestie sessuali” per ogni parola che scrivo…
Credo che chiamerò Katiuscia all: 899-899-899
ahaha! XD chiamiamolaaaa!
_AZRAEL_: Tranquilla cara, l’ importante è
che sei Alive! Stay Aliveeee! Uao! Anche tu hai un amico sorcio!? Ahahahahhaha! Nami ne è felice di sapere che non
è la sola al mondo a pensare di avere problemi sai!XD Credo che anche
zoro poi diventerà amico del topolino di Nami…………………………( Oddeiiiiiiiiiiiiii tripli, quadrupli e infinitesimi di
doppi sensi ahahaha perdonami!) Ecco vedi! Ancora non ho dato sfogo nella fic
al lato maialo e finisco col sfogarmi coi commenti! * inchino e si butta a
terra chiedendo perdono*
E questa frase: “TU!!!
è.é9 x colpa della tua fanfic Pain ke ho letto, ora sn three days
grace dipendente! sono andata perfino a prenotarmi un loro cd, one-x! tutta colpa tua è.é ora nn posso passare
una giornata senza sentirmeli!!!”
Ohohohohoho!!! Mi dispiaceeee ahahahhaha! Anche io i primi tempi non
riuscivo a staccarmi da loro!
Credimi, ho trovato un
altro gruppo veramente simile e in gamba!
Sono i The skillet. Il
genere è quasi il solito, solo che c’è qualche volta un
accompagnamento femminile.
Ti consiglio le canzoni:
Hero – Awake and Alive – Monster
Monster è certamente
quella che più si addice a zoro in questa fic credimi <3
Sperando che
ti abbia aiutato ^^
M
e l y C h a n: il nome di quel cazzone di Edward mi è venuto così…
sia lui che jacob li odio ormai a morte… Odio la Meyer e le bimbette truzzine
T___T Secoli di scritti sui vampiri e licantropi…e nemmeno un decennio…
ha abbattuto la letteratura antica…
* parla una che ha portato all’ esame i
vampiri*
Cioè, ti si spezza il cuore…
Andando avanti…
Si, ho intenzione di far entrare Sanji come cacciatore…
non so bene quando e come, ma lui c’è! Ovviamente per creare
scompiglio nel bosco… stai a vedere che finirà per cacciare i
puffi con chopper il suo gatto * birba* AHAHAHA! Comunque, scontri tra
spadaccino e cuoco saranno assicurati! XD
Tsukichan:
Uomoso: termine usato per definire un uomo molto più del classico aggettivo
“virile”, ergo, sopra la media dell’ uomo manzo …riergo…
uomo gnocco.
Cioè…
dovrei chiedere di inserirlo nel dizionario eh!
Siii! Zoro
adora i chicchi di caffè! Ahahaha poverino, sembra un mal nutrito che
non vede cibo da anni…e in effetti è
così …LA
MITRAGLIA! O______o * SI BUTTA A TERRA!* Non mi avrete mai
vivooo! * cit scena di film*
Lucy94:Ohoho!
Eh si, era un dolce Wolfy risvegliato! Poverino! Non
si poteva mica far trovare in quello stato da Nami! Sennò altro che
sorcio! XD si, dal conigliare, al maialo, ora c’è
pure lo uomoso… diciamo che è un aggiunta del repertorio
Roloiniano … ahahahaha! Macchè! IRK! Povero Zoro! Lui non ha letto
quella merda! * gli tappa le orecchie da lupacchiotto* L’ ha sentito dal
gufo di bambi e allora ha stuzzicato Nami! AHAHAH! Seriamente, no, mi è
venuto così per farci una battuta, spero che sia riuscita ahaha! XD
Oh,
per sanji abbiamo il medesimo pensiero! Avvolte è meglio se muore per la
cicca finita nei polmoni! Ma stai tranzolla, ad accudirlo c’è
traffy * Trafalgar* ci pensa lui a curarlo *______________________* ehehe …
Bibi06: credimi, sono contenta che la storia, anche se si protrae per le
lunghe, ti piace! Mi fa credere che quello che scrivo
in qualche modo, fa passare cinque minuti di divertimento a qualcuno ^^ E come
sempre, non mi scordo di dirlo, spero che continuerai a seguirmi ^^
Alhia:Il lato maialo della forza, per il momento si riversa tra le
conversazioni qua delle risposte ai commenti! XD abbi pazienza! XD facciamo
così, quando scriverò qualcosa di lurido in questa fic,
penserò a te contenta? * umh.. meglio di no …*
Ahahahahahahah!
hikaru_angelic: Abitare in mezzo al bosco nella casetta della nonna… 340 euro al
mese, con mastercard…Comprare la colazione dopo che questa, ti è
cascata per terra…2,47 euro, con mastercard… svegliarsi alla
mattina e avere un orgasmo a vedesi Roronoa senza mutande ma solo in pantaloni…
e aggiungiamo, che lascia poco all’ immaginazione… non ha prezzo!
Ci sono cose che non si possono comprare, per cui Nami, penso che si debba dare
una mossa a violentarlo sui fornelli! * deliriooooooooooooooooo*
Sanji94:Ammetto il nome è osceno* faccio sputare zoro* Per il lato
maialoooo! Ahahaha vieni su msn e vediamo che perversità vengono fuori
yessss!!!
-Namiii!-La
sua voce mi raggiunse benissimo anche se ero lontana da lui e il
ricevitore.-è bello risentirti! Quanto mi sei mancata!!!-Alzai gli occhi
al cielo quando incontrai lo sguardo di Wolf che mi fissava non capendo cosa
non andasse.
-Perdonami
per l’ altro giorno se ti ho liquidato ma comprendimi, ero in un momento
un po’ particolare con Kosa!-Con una semplice mossa, la sua voce si
triplicò quando schiacciò per sbaglio l’ altro parlante.
Gli feci segno di avvicinarsi e tolsi il “microfono”.
-La
senti?-Gli domandai.
-Hai una
voce troppo acuta…-Si mise a sedere sul tavolo.
-Non dico
questo!-Presi dei pacchetti e li ficcai in credenza.-è il fatto che mi
chiama quando le fa comodo…-
-Tutti gli
umani sono così…-
-Non
tutti!-Ribattei e stetti in silenzio.-Ma lei lo è di sicuro…-
-è
stato fantastico credimi, quella cicatrice vicino all’ occhio un
po’ mi metteva in soggezione, ma sotto le coperte è un vero
stallone!-Produsse una risatina imbarazzata-Ormai è passato
tutto…-
-Ma lo sa
che non l’ ascolti?-Mi domandò all’ improvviso.
-No che non
lo sa…e comunque, non se ne accorge… parla così
finchè non ha finito cio che più gli interessa da dire.-
-Una vera
amicizia vedo…-Fissò divertito il telefono aspettando qualche
altra notizia da lei.
-Ma ti
ricordi di Sanji Nami!?-Spalancai gli occhi e poco dopo, contrassi le sopracciglia
arrabbiata.
-Come non
ricordarlo Bibi…-
-Credimi
Nami, lui non mi è mai interessato…-
-Cavolate!-
-Chi
è ?-Tornò a domandarmi-Un tuo amico?-Scossi il capo.
-Era un
passatempo ma lo vedevo che lui era interessato a te! Era visibile!-
-Era
così visibile che non ti è interessato portartelo a
letto!-Grugnì prendendo coltelli e tutto per cominciare a preparare
qualcosa da mangiare…
-Sai che
non appena gli ho raccontato che ti sei trasferita in quella baracca di tua
nonna…-
-Casa!-Urlai
indignata da quel suo modo di parlare della mia abitazione. Lo sapeva, l’
ha sempre saputo che adoravo questa dimora!
-Ha voluto
in tutti i modi contattare il tuo vecchio vicino per sentire se poteva comprare
la casa accanto a te…-Nuovamente spalancai la bocca… no… questo
era troppo.
Stavo per
afferrare il telefono quando la risentì parlare.
-Sono stata
brava no? Almeno lo avrai tutto per te…-
-BRUTTA
INFAME …- Un braccio prese il telefono e tolse il blocco del microfono.
-Bibi
vero?-La sua voce si spense non appena udì quella calda e bassa di Wolf.
-Emh…-Rimase
un po’ in attesa…-Chi parla?- Lui ridacchiò soddisfatto
facendomi segno di tacere.
-E lo
chiedi solo adesso? Dopo che mi hai raccontato tutta la tua vita?-La
sentì prendere un respiro quasi indignata.
-Ma chi ti credi
di essere?- Muovendo alcuni passi,scese dal tavolo e si mise in modo elegante a
sedere sul divano, non smettendo di avere un ghigno sul suo bel volto.
-Sono
Wolf-Si presentò-Sono il ragazzo di Nami, che diavolo vuoi!?- Quanto mi
sarebbe piaciuto essere una mosca per vedere che diavolo di reazione aveva
…
Certo,
anche la mia mascella per terra era una reazione…
-Il ragazzo
di Nami…?-Ripetè come un pappagallo quasi scossa.-è
impossibile!-Rispose poco dopo indignata.-Nami me lo avrebbe detto!-
-Esiste la
parola “ discrezione”-Accavallò le gambe-E in questo momento,
se anche volessi chiedere conferma…-Si soffermò a fissarmi-Non
puoi-
-E
perché sentiamo!?-Si strinse nelle spalle.
-Il mio
tesoruccio è a farsi un bagno caldo rilassante…- Sputai dal ridere
come se la stava cucinando.
-Siete gia
a quei livelli?-Rimase in silenzio Wolf analizzando la sua frase.
-Quali
livelli?-
-Quella dei
nomignoli!-Sbuffò ringhiando per quanto potesse essere cretina …
-E allora?-
-E
allora!?-Urlò spazientita.-Non mi convinci!- Tornò a fissarmi per
poi, indicarmi con un dito il rubinetto.
-E allora
se la metti così te la passo- Andai ad aprire il rubinetto simulando
l’ acqua del bagno… certo che era veramente
intelligente…peccato che fosse il lavandino della cucina…
-Tesoro?-Mi
si fece vicino di spalle facendomi sussultare-C’è una tua amica
che chiede di te…-
-Oh
grazie-Cercai di afferrare il telefono ma si ritrasse…
-Grazie
cosa?-Domandò furbetto facendomi storcere il naso…chiusi gli occhi
e finì la frase.
-Grazie
amore- Mi concesse il telefono e sentì la voce spacca timpani di Bibi.
-DOVE
DIAVOLO TE LO SEI TROVATA!?-Mi domandò immediatamente.
-Eh?-Mi
massaggiai le orecchie.
-Da quanto
hai un ragazzo?-Fissai disperata Wolf e mi fece segno di un numero 3 con le
dita.
-Emh…
tre mesi…-Provai…
-è
tanto…-soppesò la cosa e nel frattempo, qualcuno ascoltava
compiaciuto.-Umh, ci sei gia andata a letto?- Diventai rossa per quella
frase… ovviamente non mi sarei di certo descritta come una puritana!
-Ma
certo-Inventai-E credimi, trovarsi tra le sue braccia è
come…-scossi la testa cercando qualcosa per finire la
frase…-è come…-incrociai i suoi occhi neri… troppo
neri…profondamente neri…-è come essere a stretto contatto
col bosco… ha lo stesso odore…lo stesso calore…-rimasi a
fissarlo abbassando le palpebre, perdendomi e sprofondando in una scia di
ricordi…
Le spalle
muscolose…
Quegli
occhi neri…
Il passo
deciso e fiero…
Quella voce
possente…
-Nami?-Sbattei
le ciglia per qualche secondo.-Pronto?-Mi riscossi togliendo subito lo sguardo
da Wolf, quasi non volessi più viaggiare indietro con gli anni.
-Scusa
Bibi, mi era entrata l’ acqua nelle orecchie…-
-Che ti
è successo?-Mi domandò preoccupato mentre ormai eravamo a tavola.
-Niente-Mentì
portandomi una mano alla testa…non era decisamente il caso di narragli
quell’ episodio…Mi avrebbe presa per pazza…e in più,
se gli avessi detto anche di quel lupo gigante, avrebbe chiamato la neuro.
-Menti…-Mi
fissò quasi dispiaciuto. Sospirai e mi rilassai sulla sedia.
-Non mi va
di parlarne…-
-è
per colpa mia?-Alzai lo sguardo.-per la telefonata? Qualcosa che ho detto?-
-No-Lo
cercai di tranquillizzare-è per una cosa che …mi sono
ricordata…- Sembrava non convinto.
-Brutta?-
-A
metà…-Abbandonai il piatto e mi alzai in piedi.-Un ricordo
mischiato a qualcosa di più recente che non mi so spiegare…-Mi
misi sdraiata sul divano.
-Quando ti
sentirai in grado di parlarne-Mi rassicurò alzandosi a sua volta e
mettendosi a sedere accanto a me-Ti ascolterò…- Lo fissai
preoccupata.
-Hai preso
una decisione?-Contrasse un sopracciglio.-Te ne andrai?- Si passò una
mano tra i capelli e sbadigliò.
-Solo
quando lo riterrai opportuno tu…- Repressi un sorriso.
-Non era
una scocciatura?-Lo sentì ridacchiare.
-Forse non
come mi aspettavo…-
-Chi
è quel Sanji?-Mi domandò qualche giorno dopo quell’
accaduto mentre ero al computer a cercare di scrivere.
-Eh!?-Risposi
scandalizzata vedendolo a sedere sopra la scrivania dove tenevo il portatile.
-Si, quella
tua amica parlava di lui…-Sembrava curioso…
-Uno…-Dissi
in tono evasivo continuando a picchiettare i tasti della tastiera.
-è
il tuo ragazzo?-Contrassi le sopracciglia fissandolo storto.
-Certo che
no!-Mosse la testa verso di me avvicinandosi al mio volto.
-Però
ti piaceva…-Dovevo ammetterlo?
-Si, mi
piaceva-Confermai sbuffando e continuando o almeno, cercando di lavorare.
-E ti piace
ancora?-
-Come sei
loquace stamani…-Notai abbandonando il foglio di word. Lo vidi scuotere
le spalle e mettersi a braccia conserte.
-è
che pensavo…-Si scusò-Pensavo a quella telefonata…aveva
detto che quello la, si sarebbe trasferito no?-Indicò in modo
approssimativo fuori dalla finestra.-Vicino a te-
-Qua vicino
c’è solamente la casa di Zeff-Spiegai.-E comunque non voglio
vicini…-Stette in silenzio per poi, fissarmi scettico.
-E io
allora cosa sono?-
-Tu sei un
mio convivente-
-A
scrocco…-Certamente…
-Si-Annuii-Ma
tu non mi dai fastidio…- Rimase a bocca aperta.
-E quel
Sanji si?- Maledì mentalmente Bibi… che idea del cavolo!
-Quel Sanji
è un libertino!- Misi in chiaro-Avevo un infatuazione per lui, era
carino, simpatico, alla moda…-Elencai le sue caratteristiche migliori.-Ci
sono uscita qualche volta e quando lo vedevo che sbavava dietro a qualunque
donna…-Lasciai in sospeso fissando il volto di Wolf.
-Hai capito
che non faceva per te…-
-Bingo!-Ridacchiai
vedendo che aveva afferrato il concetto.
-Ah
ah…-Mormorò capendo cominciando ad oscillare le gambe.-Sei per la
monogamia?-
-Penso che
chiunque preferisca un rapporto singolo stabile ad una certa età…-
Nuovamente corrucciò la fronte.
-Ma tu hai
solo diciott’anni…-Ridacchiò.-è un po’ presto
no?-
-E tu
quanti anni hai?-Trattenne il respiro fissandomi stupito…cosa non andava?
-D-diciannove…-Spostò
velocemente lo sguardo da me… nascondeva qualcosa!?
-Non dai
l’ idea di un diciannovenne…-Si strinse nelle spalle restando in
silenzio. Forse avevo detto qualcosa che non andava… il suo
sguardo…sembrava così …triste…-Sembri più
maturo ecco…-Cercai di rimediare.-e comunque…hai mai avuto una
ragazza?-Tornò a fissarmi …però, aveva il volto
serio…
-Se io
scegliessi una compagna sarebbe per la vita…-scosse il volto portandosi
le gambe al petto in quello spazio ristretto.- tanto nessuno mi
vorrebbe…-Chiuse gli occhi-Nessuno vorrebbe un mostro…-
Rimasi
sbalordita…lui un mostro? Ma se era veramente bello…ogni ragazza
sognava un ragazzo alto, muscoloso, coraggioso…spiritoso… ricco…emh,
forse io, ma certamente nulla poteva essere perfetto no?
-Stai
scherzando o che?-Aprì lentamente un occhio sospirando.
-Secondo
te?- Alzai gli occhi al cielo.
-Cosa non
va nel tuo aspetto?-Alzai una mano e gli picchiettai la fronte.-Ogni ragazza
stravedrebbe per te…- Tornò a chiudere gli occhi e si rinchiuse in
se stesso… Lo fissai per poi, dargli qualche pacca sulla testa e tornare
a scrivere.
Ripensai a
Bibi e al problema che mi avrebbe causato Sanji nell’ averlo come vicino
di casa. Avrei vomitato alla sua vista ogni mattina di lui, con un cestino
pieno di fiori, che bussava allegramente alla mia porta inneggiando frasi d’
amore…
Ringraziai
il fatto che l’ inverno era prossimo e che i fiori sarebbero appassiti.
-Wolf-Lo
chiamai facendolo nuovamente aprire gli occhi. Mi fermai a guardarlo e mi
intristì.
-Hai una
famiglia?-Spensi il pc salvando prima la bozza.-Qualcuno che ti aspetta?-Non produsse
nessun suono o movimento… Inspirai e lasciai perdere.
-No-Sentì
poi la sua voce.-Nessuno-Sentì un groppo al cuore. Ecco, potevo scorgere
qualcun’ altro, che soffriva esattamente come me…
Mossi una
mano e gli presi una sua, grande e calda chiudendola con la mia.
-Forse
è per questo che qualche giorno fa ti ho raccolto sai…-Mormorai-Entrambi
sappiamo il significato di solitudine…-
-continua-
Ola a tutti! XD non so come sentirmi…
forse un po’ giu di morale… sarà che ho le mie cose e
sarà che ho sonno… però da una parte sono felice T_T
finalmente mi sono iscritta alla scuola di fumetto Comics a Firenze ^^ Evvai!
XD passando a cose serie:
Non mi è piaciuto tanto sto
capitolo… pensavo a qualcosa di più spiritoso e invece è
uscito da diabete e taglio di venuzze * Non fatelo però eh*
Passo ai commenti che
èèè meglio!
Tsukichan: si, ero li a pregustarmi la scenetta e per precauzione, ho inserito una
telecamera nel camerino per vedere cosa si è e non provato *_* bello
spettacolo* sangue al naso* very nice * pollice in alto* La rompi ball Bibi
porta sfighe… il cuoco… oddei! Che roba…
hikaru_angelic: hello! Si, Nami finalmente comincia a subire l’ irresistibile
fascino di zoro sulla pelle. Ovviamente i caratteri sono supermega sballati e L’
ooc è d’ obbligo! Spero che comunque, sia passabile come ficci! XD
grazie per avermi aggiunto su fb! Non è che ci scrivo chissà che
roba intelligente anche se ancora, il mio odio è d’ obbligo verso
quella cavolata di tecnologia.
Bibi06: Ma ciao! Credimi, chiamarlo Wolf, mi suona strano persino a me…
sembra un'altra persona ma… ti prego, facciamoci un po’ l’
abitudine… il suo nome verrà fuori a tempo debito, così
come la scena si sano coniglia mento selvaggio che si meritano! Bibi e Wolfy mi
sa che non andranno d’ accordo per niente anche se si vedessero per strada…
credo che siano incompatibili…
_AZRAEL_:
credo che dovrei smettere di incitare di violentare zoro appena se ne ha l’
opportunità * Vede commento precedente* spero che i the skillet ti siano
piaciuti! A me piacciono U_U foganoXD Monster per adesso è d’
obbligo nella mia giornata. È palesemente di ispirazione per questo zoro
! leggendo la traduzione mi è stata d’ aiuto veramente ^^
Lucy94:
Questa storia fa tirare fuori il lato maialo dei lettori… umh! Qualcosa
non va … XD
Alòòò!
XD si, zoro è secsi un botto in camicia e senza * bava che cola a litri*
in casina se ne va in jeans, camicia sbottonata …petto ovviamente nudo…
e scalzo! Alla io Elle di Death note. XD mi fa tenerezza, gli mancano solo le
orecchiette e la codina ed è un vero wolfy! Se mi riesce vedo di
produrci una fan art va * deliziamo i lettori con i miei aborti! *
Nami19: allora signorina Nami, da quanto non va dal dottore a farsi una visita?
Cosa!? Da quando è stata a casa di Rolo? Male male! * fa no con la
testa* le consiglio un ottimo medico… * entra in scena Traffy*
Law: bene… dissezioniamo <3
Ad ogni modo, nami passiva? Mha, avrà anche lei le sue cose…
come tutte del resto * fa pat pat*
Kikai
Hime: Grazie
infinite a te che mi commenti anche sul forum mio e di hime ^^
E fra non molto, qualcosa accadrà vedrai! Eccome se accadrà
! mhuauauaua! * risata diabolica…*
-è
così ti dico!-Mi urlò quasi disperata Bonney
davanti ad una tazza di the.
-Ma ne sei
sicura?-Sospirai di fronte al problema che mi aveva appena narrato. Il suo
ragazzo, aveva deciso di mollarla…
-Cavolo se
ne sono sicura!-Prese la tazza che le avevo dato rigirandosela tra le mani-Mi
ha mandato un messaggio che lascia poco all’ immaginazione!-Si
morse il labbro inferiore e le prime lacrime da quando era venuta a trovarmi, cominciarono
a formarsi sotto i suoi occhi.-Quel bastardo crede che io sia incinta!-Mi
spiegò la sua versione.-Mi vede mangiare molto
di più ultimamente e forse, ha pensato al peggio!-Stette in silenzio per
poi, cacciare fuori i primi singhiozzi.-ma io non sono incinta!-Le allungai un
fazzoletto.-Mangio tanto perché sono in fase di
sviluppo!-Si difese-Ho fameee!-
-Credimi Bonney-Provai a convincerla che dopotutto, un ragazzo che
scappava alle prime difficoltà…difficoltà importanti
intendo, non aveva veramente il diritto di stare con una
come lei.-Quello è un completo deficiente… pensa se fossi
veramente rimasta incinta…sai che bambino deficiente sarebbe nato!?-I suoi occhi si spalancarono guardando poi la pancia
schifata.
-Oddio!-Borbottò
tra un singhiozzo ed un altro.
-è
meglio così…-
-Forse
si…-Tirò su col naso-Forse è meglio per
tutti…-Accennò un sorriso nella mia direzione.-Grazie Nami…-
-Figurati-Le sorrisi anche io prendendola per una mano-A che servono gli amici?-
Io e Bonney siamo state colleghe di lavoro…Lei è
più portata per i libri e insieme, ci siamo ritrovate a frequentare il
solito corso…così, un ragazzo tira l’ altra
e le nostre discussioni sono finite tutte a senso unico...
-Certo che
tu…-Cominciò a narrarmi cambiando discorso.-Te
lo sei trovato carino questo giro…-Mi indicò fuori dalla
finestra…
Seguì
con gli occhi il suo indice per poi, fermarmi a fissare Wolf.
Aveva
deciso di non interrompere il nostro incontro e per ammazzare il tempo, si era
offerto volontario per tagliare la legna… che avevo io da ridire di
fronte a tale atto di coraggio?
Assolutamente
nulla. Lo avevo fornito così di sega elettrica, pregandolo di non
entrare in casa e spaventarcia morte con una maschera
bianca… ma si era rifiutato e aveva deciso di usare la solita e comoda…classica
accetta.
In quel
preciso istante, stava spaccando la legna…scossi le spalle e tornai a
fissare Bonney.
-Guarda che
non è il mio ragazzo-L’ avvertì
cercando di non creare malintesi… Bibi
già bastava come problema…-L’ ho trovato nel bosco…-
-Cavolo!-Spalancò
la bocca stupita-Sè se ne trovano altri
così, mi trasferisco anche io-
-Non
scherzare-Alzai gli occhi al cielo.
-Bhe non
so che dirti Nami…-La sua schiena si
rilassò contro lo schienale.-Come ragazzo mi sembra apposto…-La
vidi che continuava a sbirciare fuori dalla finestra ammirando il fisico di Wolf.-Come hai detto che si chiama?-
-Wolf-Un sopracciglio le scattò in alto in
automatico.-è un soprannome…-
-E il nome
vero?-Mi strinsi nelle spalle.
-Non me lo
vuole dire…-
-Non sembra
un assassino o un ladro…-
-L’
ho pensato anche io…-Mi sarei aspettata di più una batosta di
frase del tipo: ma sei pazza o che!?
-Perché
non te lo vuole dire?-Scossi la testa.
-Dice che
non è importante…-
-Magari
è un riccone fuggito da casa…-Un sorriso
comparve sul suo volto facendo scomparire quelle lacrime di prima.
-Magari…-
-O forse un
marito…che è scappato dalla moglie…-Come seconda ipotesi era
molto improbabile…e inoltre…anche la prima era da
scartare…insomma, sembrava di aver trovato un simile di Clark Kent… Solo che di superpoteri non ne aveva…
-Non ne ho
idea…-Sbuffai portandomi una mano alla fronte.
-Prova a
fare una ricerca…-Mi suggerì.
-Prego?-
-Si una
ricerca…delle persone scomparse-Scossi la testa.
-Non credo
sarà una passeggiata…-
-Tenta…-Mi
strinsi nelle spalle.-Vai per esclusione…Fai una ricerca delle persone
scomparse del luogo…-
-Non mi
convince come cosa…-
-Perché
pensi di trovarlo?- In realtà…la cosa non mi convinceva
perché tutto sembrava così irreale…
-No-Risposiinfine-è
perché ho paura di scoprire qualcosa che non dovrei…-Abbassai lo
sguardo-Che non dovrei…-Mi fermai appena sentì la porta aprirsi.
Vidi Wolf salutare Bonney e
avvicinarsi a me.
-Ho
fatto…-Mi indicò fuori dalla finestra le legne ormai spaccare-Le
ho anche rimesse apposto solo che…non ci entrano più-Alzaile sopracciglia meravigliata.
Aveva fatto
tutto questo…in un ora!?
-Grazie-Gli sorrisi.
-Devo
portare qualche legna in casa?-Scosse le spalle-Che so…accanto al
camino?-
-Come
vuoi-Lo vidi annuire e tornare alla sua occupazione.
-Sensazionale…-Mormorò
poco dopo Bonney.
-Gia…in
un ora è riuscito a spaccare tut-
-Ma non mi
riferivo alla legna!-Mi fermò-Parlo dei suoi
addominali…-Si portò una mano al petto-Oh Nami…fidati, anche
se fosse un assassino, in casa lo terrei ugualmente-Misi il broncio…Forse
avrei seguito il suo consiglio nel cercarlo sul
computer…Infondo…che cosa poteva mai succedere?!
-Vieni-Mi
avvicinai a lui-Ti do una mano-Bonney ormai se ne era
andata e non avente nulla da fare, mi offrì a dargli una mano.
-Non
serve-Mi rispose caricandosi in braccio quattro enormi ciocchi di legna.
-Bhe non
sto facendo niente…-Gli feci presente.
-Appunto-Mi superò ed entrò in
casa a depositare la legna accanto al caminetto.-è il minimo che io
possa fare…-Tornò fuori per prenderne altri-Dato
che mi dai un tetto, del mangiare, dei vestiti e un letto…-Mi fissò-è il minimo…-
-Ma non ti
puoi ammazzare di fatica così-Sollevò una mano in alto e poi, la
posò sopra la mia spalla.
-Non
preoccuparti-Mi rassicurò-Va pure
dentro…-
Non avevo
niente da fare…rimasi sul divano a vedere Wolf
sgobbare…
Certo,
avere un uomo per casa che fa i lavori pesanti è
piacevole…soprattutto se questo, ha l’ abitudine
di girare a torso nudo…
Vedevo i
suoi pettorali guizzare per ogni movimento che faceva…si…era
veramente un bell’ uomo…
Mi rilassai
a pensare al discorso di qualche giorno prima…si definiva un
mostro…
Ma
perché?
-HeyWolf!-Lo fermai non appena depositò l’ ennesimo ciocco.
-Si?-
-Basta
così-Gli feci segno con la mano di chiudere la porta e di venire sul
divano. Lui ubbidì e si avvicinò.
-Cosa
c’è?-Domandò vedendomi silenziosa. Sospirai e allungai le
braccia per afferrarlo. –Hey!-Esclamò
sorpreso quando lo trascinai vicino a me, facendogli posare la testa sopra il
mio seno…non era il mio obbiettivo a dir la verità…volevo
solo coccolarlo…come un cagnolino.
Cominciai
così ad accarezzargli i capelli e a dargli qualche grattatina…
Lo vidi
chiudere gli occhi e smuoversi, mettendosi in una posizione più comoda.
Mi
serrò con entrambe le braccia la vita e posò la testa contro le
mie cosce mettendosi per lungo sul divano.
Era un tipo
strano…ma con lui…mi sentivo bene.
-Non sei un
mostro-Gli volli ricordare.
-Non mi
conosci…-Ottenni la sua risposta confusa.
-Non
importa…non lo sei…-
-Se solo
sapessi cosa sono…-Strinse di più la pesa alla mia vita e
socchiuse gli occhi.-Nemmeno mi toccheresti…-Gli
arruffai i capelli.
-Si
invece…-
-Amante del
pericolo?-Repressi una risatina.
-Perché
non mi dici il tuo problema!?-Lo sentì
sospirare e scuotere la testa.
-Meglio di
no…-
-E il tuo
nome?-Ridacchiò.
-Non
cederò…-
-Questo
è da vedersi-Gli tirai debolmente i capelli.
-Ahi!-Si
alzò con la schiena-Si passa ai metodi violenti?-Ghignò.
-Se serve
per farti parlare…-Lasciai la presa non appena lo vidi cominciare a
gattonare con un sorriso poco raccomandabile in volto.
-Ah si!?-Mi prese per la vita e mi fece sdraiare sotto di
lui…con una mano, mi lisciò il fianco per poi, finire nel classico
solletico…
No…non
avevo affatto paura di lui…
Dovevo?!
-Questa
sera…-Parlò mentre ero ad asciugare i piatti.
-Si?-
-Ecco…-Fissò
il pavimento-Dovrei…uscire…-Spalancai gli occhi.
-Uscire?-
-Si…-Era
imbarazzato!? No perché se non lo era, poco ci mancava.
-Vai a
trovare il tuo amico tronco?-Lo sentì sospirare.
-è
una cosa importante…-Scossi le spalle.
-Tornerai?-Annuì.
-Certo…è
solo…-Fissò fuori dalla finestra la boscaglia-Che
devo…uscire…è il mio unico bisogno…-Sollevai un
sopracciglio.
-Non mi
piace impicciarmi dei fatti degli altri-Misi in
chiaro-Però…sento che c’è qualcosa-
-Non
indagare per favore-Mi supplicò.
-Sono solo
preoccupata…-
-Lo saresti
molto di più se stasera non mi lasciassi uscire…-Ok…questa
era una frase molto equivoca. Gettai lo strofinaccio sul lavabo e lo fissai con
le mani sui fianchi.
-Cosa stai
nascondendo!?- Lo sentì imprecare e poi avvicinarsi
e abbracciarmi.
-Ti prego
Nami…-Sentì la sua voce malferma-è
meglio se smetti di fare domande…-Un brivido mi
trapasso la schiena…smettere!?
-E se non
mi fermassi?-Si distanziò da me e mi fissò negli occhi.
-Non
riuscirei a negarti nulla…-
-Bene allora-Sorrisi.
-No-Mi
avvisò staccandosi, ma io, lo ripresi per le
braccia.
-Wolf…-Tornai
a fissarlo-Almeno rassicurami…-Sospirai-Non
sei un assassino vero?-
-No-Mi
rispose deciso.
-Non vai a
far fuori la gente?-
-No-
-O a
rubare…-
-Non farei
mai nulla del genere…-Lasciai la sua presa.
-E
allora…perché non posso sapere!?-Mi diede
un bacio sulla fronte e poi, si allontanò da me andando verso il divano
e togliendosi la camicia. Si mise a sedere e si tolse gli stivali rimanendo
così solo in jeans, per poi, chiudere la porta e sparire nella
notte…
Strano…si
stava comportando in modo del tutto strano…
Ripresi lo
strofinaccio e fissai oltre la finestra il cielo serale…
Alta,
chiara e brillante…luminosa e perfetta…
Si stagnava
nel cielo la luna piena…
-Continua-
Perdonatemi assolutamente per l’ enorme ritardo! Eppure, non sapevo come andare
avanti!
È stato bellissimo
*_____________________________________________*
Gia mi mancate!
Passo ai commenti va…anche se non
saranno lunghi perché ho sonno!
Tsukichan: Non finirò mai di ringraziarti per leggere e aiutarmi in
anteprima per questa fic T___T
Si, Zoro è un lupettino bastonato! Coccoliamolo…e strizziamolo!
Sanji94: Il maialo
arriverà… si sta solo nascondendo … e poi arriverà!
Vieni a far parte del lato maialo…noi
abbiamo i biscottini!
Nami19: Ogni volta che la infilo…Bibi la odi! Non c’è verso che quella donna,
non abbia la giusta punizione da te… ma che ti ha fatto? Si insomma…avete
litigato? Vi mando a c’è posta per te sai! Li potrete ragionare un
po’…
Bonkure: Apriamo la busta! *_*
Rolo: aspetta…
M e l y C h a n: Rolo è di nuovo in
modalità: le sue cose… XD comunque… si, Zoro è da
violentamento!!!
Inoltre a Lucca, ragionando un po’, abbiamo scoperto che
Zoro in giacca e cravatta, attizza più che nudo! Oddeiiiii!
Quell’ uomo è un arrapo continuoooo! Le scene rosse..eh eheheh! Il lato maialo prende il
sopravvento!
pome_chan: perdonami per non aver aggiornato subito…
sigh! Ma tranquilla perché ho gia quasi finito
il nuovo cap XD
Trasferiamoci tutti nel bosco a
raccogliere le fragoline con Zoro *_* <3
Sherry: Vestiamo Zoro in giacca e cravatta e stupriamoloooo!
SHISHIIIIIII!!! T__________T mi manchiii!
E Carlo in realtà è Zonami!!! Forse lo fa in modo del tutto inconscio…ma è
zonamiU_U lo
convertirò!
hikaru_angelic: Aspetta di vedere il seguito…che
macello! T_T
Alla fine ci sto capendo sempre di
meno con stafic…è
tutto così …improvvisato…Zoro è occ
…ma che ce fregaaaaa ma che ce importaaaa!!!
Lucy94: promemoria: non piangere per queste cavolate…secondo…ti
passo qualcuno…
Zoro: Lucyyy…non piangere dai…
Lucy : ^_^
Zoro: ora devo andare…vado a tuffarmi con Nami nella vasca
*_*
Lucy: O_O ma zoro…!
Splash!
Non piangere eh!...forse si…
_AZRAEL_: a me mi ci è voluto una
settimana per riprendermi! Forza e coraggio! Vedrai che quando si incontreranno…nami gli toccherà la cicatrice e Zoro le tette…
Nami: sei cambiato..*
tutta tenera*
Zoro: anche tu…-Affonda l’ indice contro le poppe.
Nami: MEGA PUGNO * MORTO…*
Una cosa del genere….
Bibi06; perdono per il
ritardo, ma mi fa piacere sapere che ti piace anche questa fan fic…
Non so quando il terzo incomodo verrà a rompere
però…ci sarà XD
Il pensiero
che rimanesse fuori tutta la notte mi lasciò perplessa…
Decisi
così, di spendere quegli attimi al computer. Come mi aveva suggerito Bonney, prima che il cervello le partisse, presi a fare una
ricerca delle persone scomparse nella zona.
Controllai
le sparizioni più recenti ma niente che potesse aiutarmi nella
ricerca…
Sondai con
lo sguardo tutte le persone scomparse, cercando di riconoscere dei tratti a me
familiari con Wolf…ma niente…
Sospirai…
-Hai mai visto una tv?-
-Si…Solo che, ai miei tempi,
la tv era in bianco e nero…-
In bianco e
nero…
Digitai
altre date e infine, scavando, trovai uno scandalo di notizie…
L’ articolo
parlava di una notizia che riguardava anni prima della mia nascita. Parlava del
rapimento di alcuni bambini dalla città e da quella vicina…
Nessuno
aveva poi ma ritrovato quei piccoli, credendoli, dopo tutti questi anni
morti…
-Comunque…è Zoro-
-Cosa?-
-Il mio nome…me lo hai chiesto…-
Tremante lo
digitai…
Digitai
quel nome…e … in un lungo elenco…lo trovai…
Zoro Roronoa, cinque
anni…
Scomparso il 23
novembre del 1973
Mi portai una mano alla bocca…
Quell’ uomo…era lui…quello
Zoro…ma non era possibile…quello era un ragazzo…
Cercai una foto…nulla…
C’era scritto inoltre, che i suoi genitori erano stati
assassinati nel tentativo di proteggerlo…e che erano morti…
Dicerie si narravano sul conto di quella famiglia…i
paesani dicevano che erano maledetti e la tragedia non toccò mai
nessuno…
-Che stai facendo?-Sentì uno spiffero dietro di me e
immediatamente, chiusi il portatile…
Vidi Wolf che mi fissava curioso.
In volto aveva un bel colorito ed era sporco di fango. Mi
alzai e portai le mani ai fianchi.
-Sei andato a rotolarti nel fango?-Lo vidi ghignarmi.
-E tu ancora alzata!?-Mi
solleticò il mento-Sono le due…le ragazzine a quest’ ora dormono…-Fissai
l’ orologio accanto alla scrivania…era vero! Avevo perso tempo e
non me ne ero accorta.
-Hai ancora bisogno di uscire!?-Lo
vidi stiracchiarsi e scuotere poi il capo.
-No per un bel po’, sono apposto!-Improvvisamente, mi
portò una mano sotto le gambe e un'altra, sotto la schiena.-Forza ora!-
-HEY!-Protestai quando mi alzò e mi portò
dritto verso la mia camera.-Non ho ancora voglia di
dormire!-
-Oh si invece!-Si fermò e mi fissò in volto.-Hai delle occhiaie paurose sotto gli occhi-Ridacchiò-Cerca
di non strafare col lavoro…-
Pensava che stessi lavorando…e invece…avevo
scoperto qualcosa di grosso…sentivo il tutto come un enorme puzzle, dove
il mio compito era rimettere apposto i pezzi…e man mano che le cose
andavano avanti, più i pezzi aumentavano e più il tutto si
complicava…
-Ok…-Mormorai stancamente appoggiandomi con la faccia
al suo petto.
Arrivato in camera mia, mi appoggiò sul comodo
materasso e portai le braccia al suo collo per non staccar mici…
-Molla…-
-No-Sbuffò.
-Forza!-Mi riprese-Mettiti il pigiama e vai a
dormire-Sorrisi furbetta e mi strinsi ancora di più a lui.
-Solo se dormi anche tu…-
-Appena mi farò una doccia…-Mi promise.-Andrò a dormire-
-Qua da me-
-EH!?-Rimase scandalizzato.-Ma per
chi mi hai preso?-Scossi le spalle.
-Non lo so…-Ammisi-So
solo…-Affondai nuovamente il volto contro il suo petto-Che mi trovo bene
con te…-Mi dava un senso di pace...di
sicurezza…
-Se è questo che vuoi…-Sorrise e mi
depositò sul letto.-Arriverò…-
La mattina dopo mi svegliai con un peso sulla vita. Nel mio
letto da una piazza e mezzo, trovai al mio fianco Zoro che continuava a dormire
beato e tranquillo contro di me.
Una sua mano sopra la mia vita e un suo braccio, a
circondarmi le spalle…oh che tepore…
-Merda…-lo sentì sussurrare di prima
mattina…
Certo…come risveglio non era decisamente il
massimo…
Si scostò bruscamente facendomi svegliare del tutto e
aprendo a fatica gli occhi, lo trovai a sedere con le mani premute contro gli
occhi.
Cosa non andava ora!?
-Hey!-Lo chiamai grattandomi la testa.-Che ti è preso!?-
Girandosi incontrai il suo sguardo duro…oh …che
meraviglia di risveglio…si…niente male!
-L’ imprinting…-Mormorò.
-Eh?!-Si alzò dal letto
scazzato e sbattè violentemente la
porta…ma che gli prendeva!?
-Ohyyy!-Urlai correndogli dietro-Che ti
è preso!?-
-Stammi alla larga!-Stammi alla larga!?
COSA!?
-COME OSI!?-Lo afferrai per le
mutande che fuoriuscivano dai pantaloni.-Che è sto comportamento!?- Lo vidi sbuffare e portarsi una mano in mezzo agli
occhi, massaggiandosi le tempie.
-Merda!-Imprecò-Merda!-
-ZORO!-Urlai per riprenderlo e mi meravigliai…lo
lasciai immediatamente e rimasi in silenzio…l’ avevo chiamato
Zoro…ma perché!?
Impaurita, alzai gli occhi per incontrare il suo
sguardo…e lo vidi perso..spaventato…
-Ho…sbagliato scusa…-Gli girai le spalle per
tornare in camera mia, ma sentì afferrarmele e sbattermi contro il muro.
-COME MI HAI CHIAMATO!?-Mi urlò in preda alla paura.
Rimasi in silenzio…stavano succedendo troppe cose
assieme…
-Ho chiesto come mi hai chiamato!-Mi ripetè.
Io ingoiai a fatica e guardai altrove…
-Zoro…-
-Zoro…-Ripetè.
-Zoro Roronoa…-Lo sentì
ringhiare…
-Come fai a sapere quel nome?-Chiusi gli occhi…
-Da bambina l’ ho incontrato…credo…-Mi
lasciò immediatamente andare…
-Come sarebbe a dire “credo”?-Non gli avrei dato
la soddisfazione di raccontargli i fatti miei.
-E tu cosa sai!?-
-CAZZO NAMI!-Mi urlò nuovamente e mi girò le
spalle-Non dovresti sapere niente!-Diede un calcione ad un mobile.-NIENTE!-
-Perché diavolo sei arrabbiato ora!?-La
mia voce divenne instabile…non lo avevo mai visto così…e mi
faceva paura…
-Sono arrabbiato…-Cercò di calmarsi-Perché
sei in pericolo…-Sospirò pesantemente-Con
me…-
-Non capisco…-
-Ti avevo detto di non impicciarti…-Si morse un
labbro…
-Cosa vorresti dire?-Mi alzai in piedi-Che Zoro lo conosci?-Gli
sputai addosso tutte le mie paure.-Che quattordici anni prima, c’era un
uomo che era sempre lui e che mi ha aiutata!?- Strinsi
gli occhi-E quel lupo enorme…e quei lupi…che cosa sta succedendo!?
Che diavolo sta succedendo!?-Mi sentì avvolta
immediatamente tra le sue braccia…
-Basta Nami…-Mi consigliò-Adesso
basta…-
-Voglio sapere la verità!-Mi tolsi da lui
immediatamente…-Voglio sapere chi sei!-
-Non posso …-
-Dimmi chi sei!-Lo vidi restare in piedi
fermo…immobile…che non parlava…
-Nami…-Lo fissai con le lacrime che
da un momento all’ altro avrebbero
ceduto…-Io sono un mostro…-Tornò a ripetere la solita
frase…-Vuoi sapere chi sono!?- Si avvicinò a me e mi fissò
negli occhi.-D’ accordo-
Poca distanza ormai ci separava…
-Il mio nome è Zoro
Roronoa…-
Sentì il pavimento sotto ai piedi
sfracellarsi…tutto intorno a me rompersi…e io cadere e sprofondare
nel precipizio…
-Nami!-Sentì il mio nome ripetuto più e più volte…ma solo allora
aprì gli occhi.
Mi trovavo nel mio letto…avvolta dalle coperte e Wolf accanto a me…
-Che è successo?-Domandai…guardai la finestra
fuori e vidi che ancora era tutto buio…
-Niente…-Sentenziò…-eri…solo
agitata…-
-Agitata…-Ripetei poco convinta…
-Hai fatto un brutto sogno…-Un
sogno? Spalancai gli occhi; era solo un sogno!? Lo
fissai in cerca di qualche segno della sua arrabbiatura… ma niente…
Gettai la testa all’ indietro
e tornai a ricordarmi del sogno…
-Cos’è l’
imprinting!?-Lo sentì tossire pesantemente…troppo
pesantemente…-Non soffocarti eh!-
-Che diavolo stai blaterando!?-Ribattè…
-Ho fatto un sogno…-Ammisi infine-Dove hai detto
quella parola…-Sollevò in alto un sopracciglio.
-Mi hai sognato!?-
-Che strano…-Scossi il capo…-Eppure sembrava
così reale…-
-Sembrava…-Sottolineò…Lo fissai
nuovamente e lo vidi rosso in volto.
-MA SEI ARROSSITO!?-Lo additai.
-Maledetta ragazzina!-Mi rispose a tono-Non sono
imbarazzato!-Si portò una mano a coprirsi il volto girandosi da una
parte.
-Cosa c’è di male!?-Ridacchiai-Infondo…l’ imprinting lo hanno
tutti…-Cercai di ricordarmi le lezioni di biologia…-E se tu
l’ avessi…-Lo presi in giro infilandogli un dito nello orecchio-
sarebbe normale!-
Si voltò verso di me con un muso offeso ma
contemporaneamente imbarazzato.
-C-CRETINA! Mi hai preso per un animale!?-
Un gran bell’ esemplare
di animale mettiamo in chiaro!
Allora…si! Twilight
di stocaz, ha fatto una sua
“comparsa” Ma perché!?
Perché mi piace!?
Perché lo adoro!? Perché è
originale!? Chi mi conosce sa che non lo posso vedere
e che salto addosso sbranandolo al primo che lo cita…
Dunque…L’ imprinting…è
figo! Punto.
Il tempo? Il non invecchiare!? Me li rigiro come voglio…
Diciamo che qualcosa di buono quel libro lo
ha portato…tze…oltre a far sbrilluccicare i vampiri come palle da discoteca…vabbè…tralasciamo! Si capirà tutto
più avanti!
Andiamo alla
recensioni!
Sherry: “In questo capitolo sono uscite un sacco di cosine
interessanti... Tipo nami che si preme la faccia di
Zoro tra le tette... u.u“
Zoro: Primo…Ho apprezzato <3
Rolo: * lo spintona* Secondo…anche
tu mi manchiiiiiiiiiiiii! Voglio la tua parlata bologneseeee! Voglio parlare di spadoni e Zonami senza essere presa per fissata o per cretinaaaaa! Mi manca il luccaaaaa!
Mi manca tuttoooo! Lo capirà…solo
quando sarà a 90 si! XD
Nami: * mazza chiodata sulla testa* Ovviamente
non solo quello! ^_^
Inoltre si, zoro che si dilegua a torso nudo per i boschi e in casa…ehehehehehhe * sguardo da pervertita * su su!
Tsukichan: “quei due mi si
stupreranno a breve “ ……..
Zoro: ….
Nami:…
Zoro+Nami: *Risatina di scherno…*
Forza giovani!*batto le mani* A 90!!!Ahahahahahhahahahhahaha!
Lucy94: il prossimo bello sempre di più!?Mha…le idee scarseggiano…la
voglia pure…guardi word vuoto e ti dici: merda! Devo riempirlo!
E ogni volta, la solita cosa! Per cui…è
difficile!
Zoro spupazzo ormai è diventato un
sex simbol!!!Yu-huuu!
M e l y C h a n_ Il prossimo anno spero di incontrare
tutti * prepara il taccuino degli autografi…* Quel programma che dicevi
tu, non l’ ho mai voluto vedere…l’ ho sempre odiato e
ritenevo che era troppo da bambini alla mia età…
Spiace… Bonney
però, ci sarà più avanti e sarà uno dei personaggi
più a contatto coi licantropi vedrai!
Sayuri_91: Ricordiamo che chi scrive…è
una zonamista! Per cui, mai farà saltare
qualcuno addosso a zoro…sarà zoro a saltare addosso alle persone! Ma queste saranno
tutti coi capelli rossi e di nome namiahahahahahhahahah!
Avevo deciso di non chiedergli assolutamente nulla…
Preferivo continuare così…a vivere nell’ ignoranza. A vivere quei momenti così
come erano…fugaci…effimeri.
-Ho fame!-Mi urlò negli orecchi mentre ero a vedermi
il mio solito telefilm…
Sospirai, pinzandogli una guancia e facendogli intendere che
doveva tacere.
-Ho fameee!-Mi ripetè
con più insistenza piazzandosi davanti alla tv. Storsi il
naso…c’era BONES!
-Togliti!-
-Quando cucinerai qualcosa!-Pestai i piedi.
-Bhe, non sei un moccioso-Misi le mani
conserte.-Fattelo da solo!- Lo vidi ridacchiare.
-Non so cucinare!-
-Impara!-Presi il telecomando e alzai il volume.
-Ho fameeeeeeee!-Cominciò a
gridare in modo ripetuto portandosi le mani ai lati della bocca per ampliare il
suono.-Sei senza cuoreeeee!-
-Te lo do io senza cuore!-Feci roteare il telecomando sul
divano per poi scattare in piedi e cominciare a rincorrerlo per casa.
Era veloce…fluido…era impossibile!
-Non vale!-Bofonchiai quando mi rigettai sul divano senza
fiato.
-Non vale cosa!?-Lo fissai in modo
storto.
-Non vale perché sei troppo veloce!- Scosse le
spalle.
-Mi prepari qualcosa!?-Gli risposi
con una linguaccia.
-No!-
-Ma cosa ti costa!?-Sospirai.
-Quanti anni credi di avere!?-Lo
vidi pensarci e scuotere il capo, mettendosi accanto a me a sedere.
-Sicuramente più di te-
-Ma che spiritoso-Feci finta di ridere e battei le mani-Se
ti dico “dopo”…-Lo fissai-Capisci che significa!?-
-Il mio stomaco
brontola…-Alzò la maglietta facendomi udire un suono
distorto…
-Povero piccolo-Gli accarezzai una guancia-Sono certa che
per i prossimi dieci minuti…non morirai…-
-Guarda che …-Mi fissò in modo…seducente?-Potrei…mangiarti…-Mi
scappò comunque una risata.
-Non sei messo così male…-Sospirai e mi volsi
verso la tv. Mi sentì afferrare e portare con la schiena verso il basso.
Zoro, con un sorriso malandrino, si era adagiato sopra di me.
-Chi ti dice che non sono messo male…-Ressi il gioco
portandomi una mano sulla fronte.
-Ma non puoi mangiarmi!-Sollevò in alto un
sopracciglio.-Sono troppo bella e sexy per essere
mangiata!-
-Quanta modestia…-Scese verso il mio orecchio
solleticandolo con il suo fiato…per poi, cominciare a leccarmelo e a
mordicchiarlo…
Faceva sempre così quando aveva fame!? Per la miseria! Sentivo il mio cuore tamburellare…l’ averlo così vicino non mi aiutava a
reagire…e a parlare…e a reagire…e a controllare gli ormoni!
-W-wolf…-Lo chiamai debolmente,
strizzai gli occhi cercando di riprendermi da quella dolce tortura.
-Mmmh-Mi sentì rispondere con un
mugolio deliziato…per poi, percepire quel mugolio trasformarsi in
urlo…Aprì gli occhi di scatto e lo vidi rotolare a terra quasi in
posizione fetale…
-STREGA!-Mi urlò rotolando sulla schiena.-SEI…IMPAZZITA!?-
-Non l’ ho fatto apposta!-Fissai il mio ginocchio che
era di qualche centimetro più altro di quell’ altro…Ok…avevo
alzato la gamba…ergo, lo avevo colpito ai gioielli di
famiglia…un'altra volta…-Non volevo…-Mi alzai con la schiena
e fissai poi la tv…-NA!!! È finito!-Presi un cuscino e lo gettai a
terra-Non ci ho capito niente come al solito!-
-Ti preoccupi del programma piuttosto che a me?!-Stentò quasi a crederci…ma che dovevo fare!?
Andare a massaggiargli il paccone?!...No…
non lo avrei fatto! O forse si…
-Ho detto mi dispiace!-Ripetei spegnendo lo schermo.-Non volevo!-Mi alzai in piedi e cercai di non
calpestarlo…-Non ti basta!?-Mi portai una mano al petto-Sono sincera!-
-Sincera come una vipera…-Sibilò cercando di
rimettersi in piedi.
-Oh via!-Scossi il capo-Per un
colpetto…-
-è un punto debole e delicato!-Ci tenne a precisare.
-Avrei più pensato sentirti rispondere : “è una roccia, non è
niente”…-Sbuffò mettendosi a sedere e smuovendo verso di me
una mano.
-Va a cucinare che è meglio…-Odioso!
Dopo aver accontentato Wolf con la
sua razione di cibo, strascicai verso i piani superiori
diretta alla mia stanza. Fissai il letto con disappunto…Il freddo
cominciava a farsi sentire…ed era in momenti come questi che bramavo un
corpo caldo addossato al mio…
Fortunatamente, avevo avuto la brillante idea di comprare
una coperta elettrica…
Sospirai e mettendomi il pigiama, mi infilai al
calduccio…
Era una sensazione veramente magnifica…Chiusi gli occhi
e sospirai di piacere…finchè non
percepì in camera una presenza…
Corrucciai le sopracciglia guardando male il nuovo arrivato.
-L’ altro giorno eri stato fortunato-Lo avvisai-Ma oggi il letto è mio!-Ridacchiai-Pussa via-
-Nami…-Mi chiamò serio.
Aveva una strana espressione in volto…e sembrava arrabbiato.
-Cosa c’è?-Si morse un labbro e mi fissò
dispiaciuto.
-Mi dispiace…-Sbattei gli occhi…dispiacere!? Dispiacere per cosa?-Per averti mentito…-Cosa mi
stavo perdendo!?
-Che significa!?-Mi drizzai con la
schiena a sedere. Mosse dei passi in avanti, non degnandomi più di
alcuno sguardo…Fissava la finestra qualche passo più avanti, che
inaspettatamente, andò in frantumi facendomi spaventare. Mi riparai
dalle schegge alzando la coperta e …vidi un uomo, a sedere su cio che rimaneva della mia povera finestra…e aveva un espressione orribile.
Capelli rossi più dei miei…una folta pelliccia
a coprirgli le spalle e un sorriso sghembo terribile…
-Buona sera…-Ci salutò ad entrambi muovendo le
dita di una mano per poi, portarsele sotto al mento. –Finalmente ti ho
trovato…-Mormorò in direzione di Wolf
spostando su di lui lo sguardo.
-Merda!-Imprecò Wolf
mostrando i denti.
-Non hai idea …-Parlò con un apparente calma-Di
quanto noi tutti ti abbiamo cercato…-Sentì Wolf
sospirare.
-Forse è perché non avevo alcuna ragione di
voler tornare!?-Il nuovo arrivato rise.
-Gia…ti sei trovato veramente un
bel posticino…-Si guardò intorno per poi, tornare con lo sguardo a
fissare me. Un brivido mi percorse la schiena sotto quello sguardo furente.-E una bella padroncina…-
-Non è la mia padrona!-Mosse un passo in avanti
flettendo la schiena anche…sembrava una postura aggressiva…-Io sono
libero!-
-Sciocchezze…-Si alzò in piedi.-Tu sei uno di noi…-Sobbalzai quando alla porta, notai
un branco di lupi…avevo…paura…e non riuscivo a capire.-e non
puoi essere diversamente-
-Io sono quello
che voglio!-Lo sfidò con lo sguardo-E io voglio essere libero-Sorrise e
con uno scatto, prese la ricorsa e si tuffò contro di lui. Lo
afferrò per la vita e sotto il mio sguardo, lo portò oltre la
finestra, nel vuoto…
Rimasi a bocca aperta…il tempo sembrava essersi
fermato e nello spazio, viaggiavano le minuscole scaglie di vetro con cui erano
venuti a contatto…Mi alzai e corsi verso la finestra a vedere come stava Wolf. Avevo i lupi dietro di me, ma appena il loro, forse,
capo era caduto, si erano precipitati ai piani di sotto per andare sicuramente
fuori.
Appena gettai la testa fuori nell’ aria
notturna, rimasi senza parole…
Nuovamente, per la seconda volta nella mia vita, rivedevo quell’ enorme lupo molto simile ad un uomo e insieme a
lui, un altro, forse più grande, ma della stessa specie…
Cominciai a tremare capendo la verità…chiusi
gli occhi e sperai di cacciarla insieme alle lacrime…
-Mi dispiace…Per
averti mentito…-
-C-CRETINA! Mi hai preso per un animale!?-
-Cosa stai nascondendo!?-
-Ti prego Nami
…è meglio se smetti di fare domande…-
-Non sei un mostro-
-Non mi conosci…-
-Non importa…non lo
sei…-
-Se solo sapessi cosa
sono…Nemmeno mi toccheresti…-
-Se io scegliessi una compagna
sarebbe per la vita …ma tanto nessuno mi vorrebbe…Nessuno vorrebbe
un mostro…-
-Chiamami Wolf-
-Come?-
-Wolf-
-Attenzione… Tu puoi essere
una semplice pecorella ignara…che invita a cena il lupo cattivo!
Attenta a cio
che fai!-
Mi aveva
avvertito…mi aveva sempre avvertito su tutto. E io, stupida, avevo sempre
cercato di ignorarlo…
-continua-
Perdono per il grande ritardo…
Ma ho gia un altro cap bello e pronto per essere messo…
Al momento, data la mia vena di aggiornare questa sera,
accontentatevi di questo insulso cap…
Allora, come sempre, ringrazio chi continua a seguire questa
zozzeria di fic…
Si
attaccavano le due creature, ferendosi, con rabbia…Senza sosta…
Osservavo
tutto da quella finestra io, cercando di capirci qualcosa nell’
oscurità…
La mia
mente era annebbiata però, cercava la razionalità…una
spiegazione! Ma da quando mi ero trasferita in questa casa, la normalità
aveva preso un volo senza voler più far ritorno…
I lupi che
accerchiavano i due contendenti, ululavano incitando il proprio capo a vincere.
E a me,
rimaneva solamente la speranza di rivedere Wolf…e
di riuscire a passare sopra a tutto quanto.
L’ enorme
lupo, aveva una pelliccia rossiccia e finalmente, grazie alla luna, potei
distinguere il colore di Wolf…grigio…non
nero come mi era parso.
Lo vedo
però in difficoltà…stava…incassando, subendo.
!Qualcosa non andava!
-Cosa ti
prende!?-Mormorò con un tono di voce baritonale
il nemico.-Sei gia stanco!?-
Vidi Wolf mettersi in disparte, cercando di prendere fiato, finchè con una mosse veloce
e lesta, l’ artigliò per il collo.
-Non ti
è mai piaciuto combattere!-Lo sfottè-Ti
sei sempre ritenuto un debole! Tu, uno dei licantropi prescelti…un
debole!-Rise-Davvero comica-
-Muori Kidd!-Inveì contro Wolf
cercando di divincolarsi dalla sua presa.-Lasciami!-
-No!-Per
dar conferma alle sue parole, lo alzò col braccio. Mi sentì
inutile in quel frangente…di nessun aiuto…volevo salvarlo!
Una nube
coprì il cielo passando accanto alla mezza luna…e improvvisamente
accadde…
Il suo
corpo divenne più piccolo…la peluria si diradava…Wolf stava tornando umano!
Mi portai
una mano alla bocca quando lo rividi tornare alla sua forma di uomo e con
entrambe le braccia, cercava di togliersi dalla sua presa.
-Il cielo
è nuvoloso stasera…-Il nemico si avvicinò a lui-A tuo
sfavore non trovi!?-
Perché!? Perché Wolf era tornato
normale mentre quell’ altro essere, era ancora
trasformato!?
Senza
più pensarci su, decisi di muovermi e di scendere ai piani inferiori.
Davanti
alla porta, c’erano ancora i lupi e senza esitare, mi scagliai contro di
loro uscendo fuori nell’ aria della notte.
-WOLF!-Lo
chiamai andando ad una distanza però di sicurezza. Aprì gli occhi
e mi fissò sofferente…leggevo dolore nei suoi occhi…
-Wolf!?-Ripetè quello ridente.-è così che adesso ti
fai chiamare!?-Rise come un ossesso. Con una mossa, lo
scaraventò contro un albero e mollando la presa, lo vidi scivolare con la schiena riverso a terra. Corsi verso di lui con le
lacrime agli occhi, andando ad accertarmi che respirasse ancora.
-A…-percepì
la sua voce-Allonta..ti Nami-Mi consigliò racchiudendosi in posizione fetale
per il dolore.
-Non essere
sciocco!-Gli posai una mano sulla spalla chinandomi per vedergli la schiena.
-Una
scenetta veramente deliziosa…-Percepì alle mie spalle la figura di
quel mostro. Per mia grande sorpresa però, era tornato umano…
-Chi
diavolo sei!?-Gli ringhiai contro, furiosa di quanto
aveva fatto a Wolf.
-EustassKidd-Mi rispose portandosi entrambe le mani ai fianchi-Un vecchio amico del tuo caro cagnolino…-Fissò
con disprezzò entrambi.-Allora…cosa hai
deciso!?-Wolf alzò la
testa e respirò frettolosamente…
-Non ci
torno…là…-
-Sei
scappato per più di vent’ anni…-Gli volle ricapitolare
mettendosi in ginocchini-Quanto ancora pensi di
fuggire!?-Rimase in silenzio…non disse
altro…-Se non sarò io oggi, sarà un altro domani…-Mi
indicò poi-E chi ci rimetterà sarà solo
lei…-Scattò in piedi per quella frase…-Ho toccato un tasto
dolente?-Ridacchiò nel vederlo tornare alla carica. Con una mossa, si
mise davanti a me e fissò Eustass con
disprezzo.
-Lei non
centra!-Urlò-E io non
ci torno!-Ringhiò sono un lupo libero! Non voglio essere usato!-
-Usato…-Valutò-è una parola
grossa…-
-Bhe
allora essere una cavia ti sembra meglio!?-Strabuzzai
gli occhi…aveva detto cavia!?
-Quanto
siamo suscettibili…-Si grattò dietro il collo.-Roronoa
non scaldarti ti prego…-Scosse le spalle-è
chiaro che questa sera ti sei rammollito…-Gli voltò la schiena-Ti
ricordavo più forte…-Cominciò a muovere dei passi.-Forse
ancora…-Gettò un occhiata, un ultima,
verso di noi-Ancora non ci servi…-
-Non so da
dove cominciare…-Mormorò dispiaciuto e con la schiena ricurva
sopra al divano.
-Comincia
con lo stare fermo!-Lo sgridai prendendo dalla mia cassetta del pronto soccorso
cio di cui avevo bisogno per disinfettargli le
ferite.
-Non
serve-Ribadì quanto detto prima-Ho bisogno
solo di riposare…guariranno!-
-Come pensi
di guarire con ferite del genere!-Tolsi con delle pinze qualche scheggia di
vetro che era rimastra incastrata nella sua pelle.-è impossibile!-
-Noi
licantropi abbiamo una guarigione molto più veloce di voi essere umani-Mi spiegò stringendo i denti…
-Oh
certo…-Sollevai gli occhi al cielo e mi alzai per un attimo. Andai al
piano superiore e presi il mio portatile. Cercai il link di quella pagina e infine,
gliela mostrai.
-Leggi!-Lo
obbligai avvicinandogli lo schermo agli occhi. Rimase in silenzio…quasi
assente, mentre fissava con forza cio che gli
mostravo…
-Allora!?-Borbottai esasperata dopo un intero minuto…
-Io
ecco…-Mi fissò arrossendo del tutto-Io…non
so leggere…-Mi cadde la mascella per terra…Mi spiaccicai una mano
sulla fronte e gli ripetei ad alta voce quanto trovato qualche notte fa.
-Roronoa
Zoro…-Lessi, cinque
anni…Scomparso il 23 novembre del 1973-Posai il pc sul tavolo e tornai a sedere.-Questo sei tu no?-Lo vidi
mordersi il labbro inferiore.-Niente più
segreti!-Lo avvertì-Il peggio è
passato…-Cercai di consolarlo-Ora non rimane altro che la
spiegazione…-
-Sono
io…-Ammise portandosi entrambe le mani al volto…-O
meglio…ero…-Inarcai un sopracciglio.-La
mia famiglia…era composta da licantropi…la licantropia non è
una malattia…per noi e per tutti gli altri, era un moto d’
orgoglio…-Si poggiò con la schiena, -Nel 1973, cominciarono la
“caccia” ai licantropi…non per sterminarli…no, ma per
usarli…-Ascoltai in silenzio quanto mi stava narrando.-La
licantropia faceva gola a molti delle alte sfere…scenziati
da tutto il mondo volevano studiarci…-Chiuse gli occhi-è
perché non farlo con creature non in grado di difendersi?- A quelle
parole sentì un vuoto allo stomaco.-Uccisero gli adulti…tennero i
più rari…e i deboli e inutilizzabili, venivano spazzati
via…-Mi fissò con un sorriso amaro-Io rientro tra i rari…-Mi
spiegò-Per la mia capacità di
ripresa…-Fissò un punto davanti a se.-Ma…facendo
questi esperimenti…hanno modificato i miei geni…la
luna…è l’ unica cosa che mi permette di trasformarmi…-Scosse
le spalle-Senza sono un banale uomo-
-Quell…Kidd-Provai.
-è
un licantropo artificiale…-Mi fissò disgustato-Reazione dovuta
mischiando il sangue e creando…-Si fermò-è
fortissimo…-Strinse i pugni smettendo poi di parlare.
Vedevo le
nocche sbiancare per lo sforzo…
-Tu-Cercai di attirare la sua attenzione-Mi
hai salvato…-Scosse nuovamente le spalle.
-Kidd se
ne è andato di sua spontanea volontà-Scossi il volto.
-Non dico
ora…-Abbassai gli occhi, quasi imbarazzata per
quanto volevo dirgli.-Ma quattordici anni prima…-Alzai un po’ la
vista, per poter sbirciare la sua reazione …e lo vidi
sorpreso…-Quella notte…-Allungai la narrazione-Nel
bosco…mi ero addormentata…-Un sorriso che
non avevo mai visto si fece strada sul suo volto…era misto a
tenerezza…
-Te lo sei
ricordato?-Sentì un brivido lungo la schiena…come potevo essermene
dimenticata? Era uno dei ricordi più cari che avevo della mia
infanzia…
-Non lo
avrei mai dimenticato…-Giocherellai con le mani-ricordo che mi avevi
riportato la mantellina rossa anche…-Lo fissai-E poi…-Una serie di occasioni ultimamente, mi rivennero alla
mente…
-Nel
bosco…-Mormorai quasi senza fiato…-da quel lupo…e il mio
cesto…-Affondai nei suoi occhi-E…a casa, quel branco di
lupi…tu…-Rimasi senza parole-Eri tu?-Annuì con la testa.
-Si…-
-Perché?-Forse
lo spiazzai con quella domanda…ma paziente, mi rispose.
-Perché
ero stanco di essere il lupo cattivo…e inoltre-Si alzò e si
inginocchiò davanti a me, prendendomi le mani-Mi ero affezionato a
te…-Sorrise tra se e se…-Proprio come un
animaletto…-Poggiò la testa sopra le mie gambe chiudendo gli
occhi.
Ora ero io
la confusa e la spiazzata…
Tutto mi
appariva più chiaro…
-Però…-Mi
domandai come ultima cosa-Come mai
…insomma…non sei cambiato…-
-Posso
fermare il mio corpo…-Mi rispose-e ho fermato la crescita…era l’ ultimo ricordo di me…inoltre fermandomi
quest’ età, non ho problemi in generale…-
-Certo-Sospirai cominciando ad accarezzargli la
testa.-Poliziotti a parte…-
Lo
sentì ridacchiare e sorrisi a mia volta…
-Devo
continuare a chiamarti Wolf o preferisci Zoro?-Scosse
le spalle.
-Era da
tanto che nessuno mi chiama così…come più preferisci
Nami…-
-Bene-Fermai le carezze-Che ne dici se torno a
rifasciarti qualche ferita?-Proposi-Manca poco e sono
sicura che ti vedrò scodinzolare…-Alzò il volto diventando
rosso e togliendosi da me. Come detto, si mise a sedere sul divano e io
trafficai con la mia valigetta, cercando qualche benda…
-Però…non
è l’ imprinting chiaro!!!-
-.-.-
Non so
quando la continuerò…ho finito i capitoli a disposizione…
Speriamo che
l’ ispirazione e la voglia, torni!
Mi
piacerebbe moltissimo, dato che ho voglia di fare scenette a situazione “comica
e tranquilla” avere dei suggerimenti…su cosa vi aspettate e cosa vi
piacerebbe che ci fosse!
Se volete
anche contattarmi, c’è ogni recapito sulla mia pagina d’ autore!
-Nojiko
come te lo devo dire?-Sbuffai per quella chiamata improvvisa.-Si, il dolore mi
è passata e…-
-Scommetto
che non sei andata a farti vedere!-Alzai gli occhi al cielo.
-Era una
cosetta da nulla…ha gia un aspetto migliore!
-Tu non sei
normale!-Quella era una frase che anche io, mentalmente, me la ripetevo spesso
e quindi, non era una novità.-Dammi il tempo di preparare le valige e
sono da te!-
-Non
occorre!-Borbottai un rifiuto per l’ennesima volta.
-Io sono
preoccupata lo capisci?-Socchiusi gli occhi accasciandomi sul divano.
-Ti capisco
ma ti ripeto!-Sospirai stanca-Sto bene!-
-Ah!-Nemmeno
il tempo di ribattere l’ ultima volta che mi aveva attaccato…
-COME
DIAVOLO DEVO FARE!?-Urlai impazzita per tutta la casa facendo il giro dei
mobili.
Zoro,
sconcertato e disorientato e osai scommettere anche annoiato, mi fissava senza
proferire una parola.-Quella ha detto che si porta le valige…io lo so che
ci rimane più di una settimana!-
-Dov’è
il problema allora?-Sentì la sua voce da dietro alla schiena e triste mi
gettai sul divano assieme a lui.
-Tanto per
iniziare…il frigo è mezzo vuoto!-
-Si
positiva-Mi accarezzò la fronte-Vedilo mezzo pieno-
-Secondo-Incrociai
i suoi occhi neri-Tu-Lo vidi aggrottare le sopracciglia.
-Ho
qualcosa che non va?-
-Mia
sorella si aspetta me sola soletta e isolata dal mondo in casa…-Chiuse
gli occhi e mi lasciai coccolare dal suo tocco gentile.-e non con un licantropo
che se ne va in giro mezzo nudo…-
-Sono
addomesticato-Scherzò-posso coprirmi…-
-Non sei
divertente…-Mi portai una mano a coprirmi gli occhi.-Non voglio
scacciarti via…-
-E allora
inventa che sono un tuo coinquilino…-Aprì un occhio e lo fissai in
tralice.-No eh?-
-No…-Toccò
a lui sbuffare questa volta.
-Potrei
rinchiuderti dentro il mio armadio…o nasconderti sotto al letto…-
-Che
proposte allettanti…-
-Però
ti scoprirà ugualmente…-Sapevo come era mia sorella…e non
c’era cosa che alla fine, non scoprisse.-Quella è peggio della
signora in giallo.-
-Allora non
mi rimane che una cosa…-Si alzò in piedi e si mosse verso il
centro della stanza.
-Che
fai?-Domandai sistemandomi per bene a sedere sul divano. Improvvisamente, lo
vidi alzarsi la maglia e gettarla a terra…stessa cosa fece con la camicia
e dopo, passò alla cintura dei pantaloni.-CHE FAI!?-Urlai imbarazzata
coprendomi il volto con le mani.
-Ho detto
aspetta!-Ringhiò cercando di slacciarsi la cintura.
-Non credo
che mia sorella cambierà impressione su di te!-Lo avvisai
indietreggiando con la schiena e …spalancando un po’ le dita per
poter vedere che stava combinando.
Diventai
rossa quando lo vidi calarsi giu le mutande e rimanere completamente nudo.
-ZORO!-Urlai
infine girandomi altrove e gridando come una scema.-Ti sembra il caso!?-Rimasi
in silenzio aspettando una sua parola ma non udì niente…Mi morsi
il labbro inferiore e lenta, girai il volto verso la sua
direzione…trovandola vuota!
-Dove sei
finito!?-Mi guardai intorno e trasalì quando accanto a me sentì
il divano farsi pesante.Girai nuovamente il volto e mi trovai faccia a faccia
con il volto di un lupo.
-ARGH!-Gridai
incespicando e cadendo dal divano.
-Non credo
che tua sorella abbia da ridire se hai un animale no?-Sentì il lupo
parlare e riconobbi quella voce.
-CAZZO SEI
TU!-Mi issai a sedere-Mi farai venire un infarto!-
-Esagerata-Scese
e si avvicinò a me per farsi ammirare-Non credevo di saperlo ancora fare
ma…va bene no?-
In effetti,
sembrava un cane...un cane lupo…un cane lupo grigio…un cane lupo
assomigliante più ad un lupo che ad un cane…OH MA CHISSENE FREGA!
Non era umano e a mia sorella andava bene!
-Credo di
si…-Mi massaggiai la testa-Hai una taglia grande ma…mi
inventerò una scusa…-
-Perfetto-Annuì
con la testa e piano piano, cominciò a tornare umano-Allora domani mi
trasformerò!-
-Ma santo
cielo!-Nuovamente mi allontanai da lui-Copriti razza di maiale!-
-Dormirai
in camera mia-Cambiai le lenzuola e cominciai a sistemare la stanza.
-Dormiremo
assieme-Mi si avvicinò ridacchiando-Mi sento fortunato-
-Tu per
terra!-
-No-Protestò-Nel
lettone con te…-
-Sei un
cane…-Lo guardai storto mentre mettevo le federe ai cuscini.-I cani
perdono peli…hanno pulci e quant’ altro!-
-Sarò
umano-Mi tranquillizzò.
-No che non
lo sarai!-Presi l’ altro guanciale-Che succede se mia sorella ti vede a
letto con me?-Inizialmente la sua faccia fu neutra per poi, mutare in una sexy
e birichina.-Stupido!-
-Stupida
sarai ma tu-Si mise a sedere afferrando anche lui un guanciale e mettendogli la
federa.-Anche io devo riposarmi…non riuscirò a stare lupo per
lungo tempo…-
-Bhe non
hai tutti i torti è vero…-Mi passai una mano sulla guancia e poi,
lo fulminai-Guai a te!-
-Guai a te
cosa?-Piegò la testa da un lato.
-Guai a te
se fai qualche cavolata!-
-Cavolata
in che contesto?-Nuovamente il suo sorriso fece capolino sulle sue labbra.
-Cavolata
di mettermi le mani addosso!-Rise…in modo anche sguaiato per giunta per
poi, alzarsi e battermi uno schiaffetto leggero sulla guancia.
-Per la tua
felicità dormirò nudo…-Alzò un sopracciglio-Non vorrei
mai che tua sorella entrasse e il lupo non fosse con te!-Rimasi imbambolata
mentre lui, uscì dalla camera scendendo le scale…
-STUPIDO!-Gridai
rossa in volto. Abbandonai i cuscini e corsi verso di lui per fargliela pagare.-Niente
cena!-Lo avvertì e improvvisamente, si fermò.
-Come hai
detto prego?-Si mosse lentamente. Alzai un dito e mi stampai un sorrisino di
sfida.
-Sarai un cagnolone
gigante, per cui, dovrò comprarti le confezioni dei croccantini e la
ciotola!- Lo vidi sgranare gli occhi per poi, assottigliarli nervoso.
-Stai
scherzando!-
-Lo
credi?-Mi lisciai il mento e gli voltai le spalle.-In effetti, pensa a quanto
risparmierò…-
-Brutta
mocciosa impertinente che non sei altro!-Si precipitò da me e mi
sollevò da terra.-Questi sono ricatti! Potrei sbranarti!-
-Quanta
paura!-Risi finchè non percepì la presa su di me salire…salire
sempre di più finchè non mi ritrovai le mani di Zoro a palparmi
le tette con entrambe le mani.
-Che ti si
sono ammosciate?-Un conto era il palpare e intanto quello, era proibito. Un
altro era palpare e commentare in modo negativo le mie due gemelle.
-Levami
immediatamente le mani di dosso!-Sibilai con apparente calma mentre divertito e
incuriosito quello, continuava a palpare.
-Però…sono
moribide…-
-MI HAI
SENTITO O TI DEVO CONFICCARE UNA SCARPA IN BOCCA?-Cominciai a divincolarmi
finchè la presa su di me aumentò nuovamente e mi ritrovai la
testa di Zoro nella rientranza del mio collo ad annusarmi.
-Mmmm…-Mormorò-Sei
così morbida…liscia…-Mi leccò giocoso una guancia-…appetitosa!-Una
scarica a quelle parole mi attraversò il corpo…oh santo cielo!-Quasi
quasi ti mangerei…-
-No che non
lo farai…-
-E allora
è meglio per te se la ciotola te la scordi!-Sospirai capendo dove voleva
arrivare…
-La ciotola
la comprerò realmente se non smetti di palpeggiarmi in modo tanto
osceno!-
-Osceno!?-Ripetè
divertito.-Questo non è osceno!-
-SI CHE LO
è-
-No-Mi
liberò di una sua mano e cominciò a farla vagare sotto la mia
maglietta.-Questo forse si può definire osceno…-
-IRK!-Al
limite della sopportazione gli mollai un calcione in mezzo alle gambe.
-ARRRRRRRRRRRRRRRGGGGGGGGGGHHHHHHHHHHHHH-Lasciò la presa e cadde a
terra.-MALEDETTA!-Urlò con le lacrime agli occhi.
-Altro che
ciotola!-Mi ricomposi-Io ti lascio a pane e acqua!-
-Che cosa
vuoi?-Domandai appena lo vidi sbucare dalla porta di camera mia.
-Sai…-Mi
si avvicinò e si mise a sedere accanto a me.-Tu in camera hai rifatto il
letto…-
-Uh-Mormorai
riprendendo a leggere.
-Hai messo
i lenzuoli puliti…-
-Certamente-
-E lucidato
tutto alla perfezione…-Alzai lo sguardo ma rimasi in silenzio.-Sai, mi
è sorto un dubbio…-Sollevai in alto le sopracciglia per fargli
segno che lo ascoltavo.-Dove dovrei dormire?-
-In
soffitta…-
-…-
-…-
-Scherzi?-Misi
il segno al libro e lo fissai eloquente.
-Qualcosa
non va?-
-NON
è UMANAMENTE POSSIBILE DORMIRE LI!-
-Rapunzel
ha vissuto in una torre e non si è quasi mai lamentata, lo sai!?-Spensi
la lucina e stropicciai il guanciale.-Buona notte!-
-Come
sarebbe a dire buonanotte!?-Riaccese la luce e mi alzò le coperte.
-Vai a
dormire sul divano!-
-Vacci tu a
dormire!-Mi prese il cuscino e lo portò ai piedi del letto.
-Stupido
animale che non sei altro!-Lo offesi e a gattoni tentai di riprenderlo.
-Io non
dormo li sotto! Non ho capito! Io la stanza ce l’ho!-
-Il tuo
amico tronco là nel bosco sente la tua mancanza!-Lo presi in giro.
-Fammi
dormire con te!-Mi fermai e lo fissai sbigottita.
-PREGO!?-
-Hai capito
bene!-Si mise a braccia conserte-inoltre…non è la prima volta…-Le
mie guancie si imporporarono ma grazie alla luce fioca della lampada, non
potè vedere nulla.
-Quella
volta è stata un eccezione-
-Eccezione
o no…-Mi sorrise-Abbia dormito assieme!-
-E ho
dormito da schifo…-Mi ricordai di quel sogno strano e un barlume mi si
accese.-Ho sognato te!-
-Molte
grazie…-Si finse offeso.
-No!-Scossi
il capo e mi misi a sedere per bene-Ho sognato te…che mi dicevi che ti
chiamavi Zoro…e mi parlavi dell’imprinting…e che eri
pericoloso e ti dovevo stare alla larga!- Lo vidi drizzare le orecchie.
-Questa
parte non me l’hai detta…-
-Perché
era meglio tacere…-Abbassai il volto-Come facevo a sapere che…era
realmente così che andavano le cose…- Lo sentì sospirare e
ridarmi il cuscino.
-Hai
sognato l’ imprinting eh…?-Annuì.
-Si…-Si
grattò una guancia e mi spense la luce.
-Bene,
buonanotte…-Rimasi con la bocca spalancata…che stava succedendo?
-Frena
frena!-Lo chiamai intimandolo di fermarsi.-Prima facevi tante storie e ora te
ne vai così?-
-Vuoi che
faccio un annuncio con le trombe?-Gonfiai le guance e mi alzai dal letto. Lo
presi per un braccio e lo gettai sul letto.
-Odio
quando fai così!-
-Così
come?-Finse di non sapere a cosa mi riferivo…e la cosa mi mandava in
bestia!
-COSì
COME STAI FACENDO ORA!-Salì sopra di lui e lo fissai in cagnesco.-So
cosa sei e cosa non sei…per cui non ha senso che mi nascondi le cose in
questo modo odioso!-Un sorriso comparve sulle sue labbra e si portò le
mani dietro la testa.
-Ti sto per
caso nascondendo qualcosa?-Sentì l’impulso di strangolarlo.
-Mi hai
rotto!-Mi tolsi da lui e mi infilai sotto le coperte.-Dormi dove vuoi e come
vuoi! Chissenefrega!-Il suo sorriso mutò in uno soddisfatto e veloce,
iniziò a togliersi i vestiti.-ALMENO QUELLI LASCIATELI ANIMALE!-
-Continua-
Incredibile
ma vero…Sono riuscita a continuare…ma con difficoltà!
Per il
prossimo non so quanto tempo ci vorrà sia chiaro!
Ringrazio
chi nei precedenti capitoli mi ha commentato e richiesto di aggiornare questa
insulsa fiction! Come ho scritto nella mia pagina di autore, ogni cosa, in
anteprima, l’ aggiorno sul mio portfolio! Per cui, se volete richiedermi
qualcosa, potrete richiederlo direttamente li!
-Sveglia
sveglia!-Delle mani forti e calde, mi smossero per le
spalle-Alzati pigrona!-Aprì gli occhi e una luce abbagliante,
segno che il mattino era giunto fin dentro la mia camera, mi investì
bruciandomi le iridi.
-UMH!-Mugugnai
stanca rigirandomi da un lato e stringendo tra le mani il cuscino.
-Ho detto
alzati!-Il fiato caldo di Zoro mi solleticò l’orecchio sinistro.
-Smettila!-Protestai
alzando una mano e scacciandolo via.-Va a rompere
altrove!- Quando finalmente percepì silenzio, mi insospettì…cosa
stava facendo?
Mi voltai
leggermente e lo spiai… era a sedere e solamente in mutande, aveva un
sopracciglio alzato e le braccia conserte.
-Cosa c’è?-Mormorai
infine mettendomi a pancia all’ aria.
-Sai che
ore sono?-Sbuffai e continuandolo a guardare, afferrai alle mie spalle la
piccola sveglia. Gli lanciai l’ultima occhiata di sfida prima di posare
il mio sguardo su quel piccolo aggeggio.
-Oh
cazzo!-Urlai spalancando gli occhi e con i piedi, tirai su le coperte.
-No dai-Mi sfottè lui alzandosi in piedi-Fai con calma!-
-Stupido!-Ghignai
cercando le ciabatte.-Perché non mi hai
svegliato!?-Lo sentì ridere e precedermi verso il corridoio.
-Guarda che
questa è la terza volta che provo a svegliarti!-Mi avvertì-Ieri
mi hai detto che quando quella sveglia segnava le
dieci…-Si portò le mani sulle anche e piegò la testa da un
lato-“giù dalle brande”- Imitò la mia voce battendo
le mani.
-Doppio
stupido!-Ringhiai-Sono le
dieci e mezzo!-
-Lo so-
-Dove
cavolo sono le mie ciabatte!-Gridai come una pazza piegandomi e guardando sotto
al letto…Niente! Una risata mi giunse alle orecchie e incavolata, mi
voltai verso di lui.-TU!-
-I cani
nascondono le pantofole ai padroni-Mi ammonì stampandosi sulle labbra un
sorrisino compiaciuto-Devo fare pratica!-
-Tu
maledetto!-Incespicai nel tappeto e poi, finalmente presi a rincorrerlo
minacciandolo.
-Sono
presentabile?-Domandai a me stessa guardandomi allo specchio.-Umh, forse mi vedrà un po’
ingrassata…-Mi presi le guance.
-E sai che
novità-Borbottò dalla cucina il mio “cane”. –Mangi
schifezze notte e giorno…è strano che non diventi una mongolfiera…-Fissò
il caffè nella tazza e poi, si voltò a guardarmi serio-Ti do giusto
tre mesi prima che ti compaia la cellulite…-Sospirò-Giusto
perché siamo amici!-
-Sta zitto
tu!-Mi diressi verso di lui brandendo una spazzola. Mi appostai dietro di lui e
cominciai a spazzolarlo.
-Hey!-Borbottò
sentendo il pettine contro la cute.-Stai cercando di
farmi lo scalpo?- Dalla prima volta che ci eravamo incontrati, i suoi capelli
erano diventati più lunghi. Erano morbidi, mi piaceva toccarli.
-Devo fare
pratica!-Lo zittì-Se sarai un cane…-
-Lupo-
-CANE-Lo corressi facendo pressione-Dovrò spazzolarti
il pelo qualche volta…-
-Spazzolarmi
il pelo…-Mormorò lui con una nota bassa di voce.
-E…-Storsi
il naso per quello che stavo per dire-E farti il bagno…-
-Ilbagno-Ripetè lui inclinando la testa all’indietro
contro il mio torace.-e poi?-
-Ti
dovrò accarezzare…dare delle pacche…ordini…lanciarti
palle o frisbee-Ci pensai-Hai cani piace-
-E io cosa
devo fare?-Mi domandò afferrandomi una ciocca di capelli.
-Il cane?-risposi
ironica.
-Posso
leccarti?-Aprii la bocca arrossendo.
-No-
-Posso
annusarti?-Attorcigliò il dito nella mia ciocca.
-No!-
-Posso…-Ci
pensò guardandomi malizioso-Montarti la gamba!?-Gli
diedi uno scappellotto sulla fronte.
-NO!-
-Che
noia!-Si voltò liberandomi e tornando a bere il caffè.
-Per la
miseria Zoro!-Mi posai una mano sulla fronte-Fai l’ animale!-Ci
pensai…-Come già sai fare!-
-HEY!-Si
offese.
-Ti
prego-Sospirai cacciando il pettine in bagno-Dammi una mano!-
-Lo
farò!-Promise lui poggiando la testa su una mano.-Ma
anche tu…-Si voltò e mi fissò intensamente. Scuotendo il
capo, si alzò in piedi e mi raggiunse imprigionandomi al muro.
-MA SEI
SCEMO!?-Protestai portando le mani contro il suo
petto.
-Voglio
avvertirti-Mi parlò in un orecchio.-Se succede
qualcosa…qualunque cosa-Sottolineò distanziandosi e fissandomi
negli occhi-A me non me ne frega…io torno umano…-
-Bhe
certo-Girai lo sguardo non potendo sostenere il suo sguardo.-è
ragionevole-
-E un'altra
cosa…-Mi avvertì prendendomi il mento e posizionandomi di fronte a
lui.
-C-Cosa!?-Era vicino…troppo vicino!-
-La
notte-Socchiuse gli occhi in un modo che mi fece impazzire-devi farmi uscire…-
-Perché?-Cercai
di riprendere un po’ di controllo.
-Vuoi che ti salto addosso?-
-CHE
DOMANDE SONO!?- Corrugai la fronte.
-Devo
liberarmi per un po’ dell’ istinto
animale!-Si distanziò finalmente e riottenni il mio spazio
vitale.-Lascia la finestra sbloccata…mi arrampicherò sull’ albero ed entrerò-
-COSì
CREDERò CHE SIA UN LADRO IMBECILLE!-Gli diedi
un pugno mandandolo K.O sul divano.-è
troppo pericoloso!-Strinsi le mani in dei pugni-Vuoi che mia sorella ti scopra!?-Scossì il capo non credendo alla sua
stupidità.-e poi si tratta solo per pochi giorni-
-Ah bhe!-Si massaggiò la testa e mi fissò
malandrino-Se vuoi scoprire la bestia…fa pure!-
-Prego?-Incrociai
le mani tra loro-ti stai auto-elogiando?!-
-Ti sto
solo illustrando che potrei, quando saremo in camera-Mi prese per un braccio e
mi fece cadere sopra di lui.-Insieme-Mi
circondò la vita con entrambe le mani-Soli soletti…-
-Zoro!-Dissi
il suo nome prima che capovolse le situazioni e mi ritrovai sotto di lui.
-Io e te…-Si
avvicinò al mio collo e cominciò ad annusarlo per poi,
mordicchiarlo e leccarlo facendo partire le mani verso i miei fianchi. –Nami…-Sussurrò
il mio nome e chiusi gli occhi. Sentivo la testa esplodere e il corpo
accaldarsi. Le sue mani grandi e forti accarezzarmi lentamente le anche fino a
cercare i bordi della mia gonna.
-Zo-Provai a chiamarlo ma mi fu impedito dalle
sue calde e morbide labbra. Oh Dio…le sentivo cercare, leccare e
succhiare le mie con un intensità mai provata.
Liberai le
braccia a fatica e le alzai in alto per circondargli il collo e le spalle,
attirandolo ancora più vicino. Il suo peso…il suo calore sopra di
me…mi stava facendo perdere il controllo.
Inclinai la
schiena verso il suo petto quando con impeto sentì la sua lingua cercare
la mia. Saettava, si intrecciava con la mia e le sue mani, serpentine, si
muovevano lungo il mio corpo: una lenta, continuava a sorreggermi un fianco,
mentre l’ altra, era andata all’ avventura
circondandomi la schiena. Liberandomi da quel bacio, scese con le labbra verso
la mia mandibola, tornando poi a torturarmi il collo, succhiando e soffiandoci
per causarmi brividi, fino a scendere tra le mie cunette.
-Non
riesci-Parlò mentre con un dito sbottonava la mia camicia-A resistermi
quando sono in me…-fece saltare qualche bottone fino a scoprire il mio
reggiseno nero.-Figuriamoci-Lo
scostò liberando i miei seni-quando io non sarò del tutto me stesso...-Avrei
voluto ribattere per quanto pronunciato, ma liberai un sospiro di piacere
quando lo sentì impossessarsi di uno con la bocca. Inclinai la testa all’ indietro tirando leggermente i suoi capelli per
quelle sensazioni che mi stava dando. Stavo dimenticando ogni cosa…stavo
impazzendo.
E impazzii ancor
di più quando tornò con la bocca a impossessarsi delle mie labbra
e col bacino cominciare a premere contro il mio.
-Tua
sorella…-Mormorò rallentando il ritmo dei baci.
-è
presto-Bofonchiai intrecciando le mani alla sua testa.
-Tua…-Lo
sentì smuoversi e togliersi i boxer.-Sorella…-
-Ancora
no-Mormorai ad un passo dal paradiso allargando le gambe.
-Oh per la
miseria!-si issò su con la schiena-C’è
TUA SORELLA!-
-EH!?-Aprii gli occhi, il tempo di fissare la porta accennare
ad aprirsi. Alla velocità della luce, mi rimisi a posto il reggiseno e
mi sistemai un po’ qualche ciocca di capelli.
-Nami!-Esclamò
salutandomi scorgendomi dietro alla testiera del divano.
-Nojiko!-Cercai
di non tremare nell’ alzarmi e mi diressi alla
porta da lei. Mi abbracciò calorosamente dopo aver adagiato a terra le
valige.
-Sbaglio-Mi fissò in volto-o sei
accaldata?-Alzò in alto un sopracciglio-Stai male?-
-Ohh!-Mi
portai una mano alla fronte mentre con l’ altra,
mi sventolai-No tranquilla…ho avuto un leggero capogiro e una vampata di
caldo…e mi ero stesa un attimo sul divano…-Finsi un sorriso.
-Vieni Nami-Mi prese per un polso aprendo bene la porta-Guarda,
sono dispiaciuta ma questo imbecille è voluto venire con me!- E nella
mia mente di scrittrice, comparve la frase: “la
moglie apprensiva che porta il marito al guinzaglio”.
-Ace-Sorrisi nuovamente abbracciandolo. –Ma
che bella sorpresa-
-Scusa il
poco preavviso-Voleva dire semmai nullo…-Ma ho pensato che staccare da
lavoro per un po’ sarebbe stata la cosa migliore…-
-Ma
certo!-Tornai composta facendo spazio per tutte le valige che Nojiko stava accatastando all’ entrata.-Prego
venite, portate tutto in camera, vi do una-Mi fermai
quando sentì la mia gonna alzarsi. Mi voltai e vidi Zoro sottoforma di
lupo che con il muso, mi punzecchiava l’ orlo.
-Oh che
sciocca!-Alzai gli occhi al cielo e mi abbassai con le gambe-Vi presento il mio
cucciolotto-Cucciolotto era veramente ironico dato
che per poco, era più grosso di me.
-Cos’è?-Domandò
Nojiko-Un cane?-
-Bhe s-
-Non lo
vedi tesoro?-Ace si chino ad accarezzarlo-è un
lupo!- e al diavolo l’idea dell’incrocio…
Appoggiò
lentamente la mano e subito la ritirò. Lo fissò negli occhi e
rimase in silenzio per qualche secondo, per poi, fischiare e prendere le
valige.
-è
veramente un bell’ esemplare-Lo elogiò
mentre nella schiena, sentivo la coda di Zoro muoversi nervosa. Qualcosa non
andava…
-Continua-
Ho aggiornato la fic…e mi sono divertita!
Conta?
Spero di si! Che
possiate leggerla con tutto l’ entusiasmo con
cui l’ho scritta io! XD
Vi voglio porvi
inoltre una domanda…
Se questa fic diventa rossa? Vi offendete?
No perché il congliamento selvaggio che ci sarà non so se
rientrerà nel target “arancio”.
Gia questa mi chiedo se è da
arancio!
Vabbò dai, per chi non la potrà
leggere, il mio portfolio dove riporto ogni cosa è sempre aperto!
Aspetto risposte per
questo problema!
Perdonatemi ma data l’ora,
andrei a letto e domani, rispondo ai vostri precedenti
commenti!
-Un lupo?-Ripetè non convinta Nojiko-Ma
Nami!-Si mise le mani sui fianchi-Un animale in
casa!-
-E allora?-Mi
alzai in piedi e presi in mano qualche valigia.
-è
selvatico!-Protestò indicandomelo-Non mi dire!-La sua faccia si
incupì.
-Che?-
-è
stato lui a morderti!?-Alla mente, mi tornò
quella telefonata. Alzai gli occhi al cielo e scossi il capo.
-No!-Mi avviai
per le scale-No non è stato Zoro-
-Zoro!?-Mi interruppe nuovamente-Lo hai chiamato Zoro!?-Mi morsi un labbro e le
voltai le spalle per non sentire le risate che sapevo, sarebbero arrivate.-Non
ci credo! AHAHAHAHA!-Appunto.
-Cosa non
va scusa?-Ace mi seguì-è un nome come
un altro!-
-Tesoro-Cominciò così a raccontare-Il
nome “Zoro” per Nami è come una fissa!-Le mie guance si
imporporarono.
-Non
è vero!-Ribattei più che altro, perché il diretto
interessato era in ascolto.
-Si che
è vero!-Ci seguì fino alle camere-Da
piccola eri fissata con questo sconosciuto!-
-Ero
curiosa!-
-Lo avevi
trovato nel bosco! Sei stata fortunata! Poteva essere un maniaco!-
-Quanto la
fai lunga!-Sbuffai aprendo la porta e posando alcune valige.-Senti,
è una vecchia storia va bene?!-Mi passai una mano sulla fronte-A lui
come nome piace e lo capisce!-Risposi fiera-Guarda!-Chiamai così il suo
nome e poco dopo, sentì le sue zampe salire le scale. Con passo
sostenuto poi, mi si avvicinò e strusciò il capo contro la mia
gamba.-Visto?-
-Bhe…per
essere un lupo è enorme!-Ammise portandosi una mano sotto al mento e
osservandolo bene.
-Almeno
sono lontana dai pericoli-Sorrisi-E
spaventa a dovere i rompitori o i ladri-
-se lo dici
tu-Annuì lei poco convinta tornando giù assieme ad Ace a prendere
il resto.
Sospirai
già aspettandomi una lunga giornata.
-E
così ero una tua fissa eh?-Mormorò Zoro lanciandomi un occhiatina fugace. Storsi un angolo della bocca e lo
agguantai per la coda trascinandolo giù per le scale.
-Sei un
animale!-Gli ricordai-I lupi non parlano!-
-Va bene,
va bene!-Guaì mentre con difficoltà, scendeva le scale.-Ma mollami!-
Il pranzo
andò discretamente…
Nojiko ed
Ace mi raccontarono dei loro affari in città e delle novità che
mi ero persa.
Mi ritrovai
a sorridere quando mi narrarono la loro vita caotica.
Sentivo di
stare bene qua nel bosco…solo ora finalmente, riuscivo a capire mia
nonna.
-Auuuu-Accanto a me, qualcuno ululò
staccandomi dai miei pensieri.
-Cosa
vuoi?-Borbottai in direzione di Zoro che moscio, era a terra sullo zerbino.
-Auuu!-Ululò
nuovamente alzando in aria una zampina per poi, farla cadere sul pavimento.
-Non riesco
a capire-Feci la finta tonta sfidandolo. Lo osservai inarcare la fronte e
mostrarmi i denti. Stava imprecando…senza alcun dubbio!
-Non
avrà fame?-Mi domandò Nojiko osservando
i comportamenti alquanto strani di Zoro.
-No-Risposi schietta cacciandomi in bocca la
forchetta.-Le regole vanno rispettate-Mi voltai a
fissarlo-La pappa dopo che si è finito di mangiare- Lo sentì
guaire per quanto detto e infine, si rigirò sconfitto a pancia
all’ aria.
-è
normale?-Mormorò mia sorella osservandolo scandalizzata.
-Più
che normale!-Risposi continuando a mangiare e osservando mio cognato
sogghignare.
-è
l’ora della passeggiatina!-Urlai chiamando Zoro per la casa.-Dove sei finito?-Lo cercai per poi trovarlo imprecante sotto
al divano.-Sei scemo o cosa!?-Bisbigliai per non farmi
sentire.
-Ho fame!-Mugulò piano-Non so se ti è chiaro!?-
-Lo so!-Gli
diedi ragione-Adesso con la scusa della passeggiatina, ti porto a mangiare da
qualche parte!-Notai le sue orecchie drizzare verso l’ alto.
-Promettilo!-
-Parola di
giovane marmotta!-Alzai in alto una mano e gli sorrisi. Lo osservai lesto
uscire da sotto al divano e andare diretto verso la porta.-Esco-Annunciai a Nojiko e
Ace ai piani alti-Porto Zoro a fare la solita passeggiata-
-Ok!-Mi
diedero conferma di avermi sentito berciando dalle scale. Alzando gli occhi al
cielo, presi borsa e cappotto e uscì all’ aria
frizzantina del pomeriggio.
-COME
SAREBBE A DIRE!?-Gracchiò fermandosi e
fissandomi sbalordito.
-Non ci
devo pensare io a queste cose!-Mi finsi offesa e continuai a camminare per la
via sterrata verso la città.
-Nono!-Trotterellò
e poi, mi parò la strada-Sono cose che devi pensare tu invece!-Scosse il
muso-Ora torna a casa e prendimi i vestiti!-
-Non mi
va!-Mi ammirai le unghie e scansandolo, ripresi a camminare.
-COME
FACCIO A MANGIARE SPIEGAMELO!-
-Con la
bocca?-Smossi languida le ciglia.-E ora forza!-Sbuffai
allungando il passo-Dopo mangiato, ti porto ad un negozio per animali!-Mossi
tre o quattro passi e dopo, mi guardai indietro.
Zoro era
infastidito e ancorato al terreno.
-Ti
è passata la fame?-
-Dimmi che
non dobbiamo andare dove hai appena detto…-In risposta, mi issai per bene
sulla spalla la borsa e pestai i piedi.
-Dove credi
che mangerai stasera!?-Risposi nervosa-e secondo te,
come posso portarti a giro senza guinzaglio!?-Osservai le sue orecchie scendere
ad incorniciargli il muso di lupo.
-Odio-Si
decise infine a ripartire-Odio e stra odio, questa
mia idea di fingermi un lupo!-Alzai in alto un sopracciglio e lo fissai di
sbieco.-Che c’è?-
-è
stata una tua idea-Gli volli ricordare.
-Un idea
che ti ha salvato il culo!-Tenne a precisare.
-Ci pensi
Nami?-Lentamente dal solito, la sera arrivò tardi. Avevo passato un
pomeriggio d’inferno in città. Per fortuna, molte delle cose delle
quali i cani ne erano indipendenti come ad esempio: paletta e cuccia, Zoro ne
faceva a meno.
-A
cosa?-Mormorai senza apparente entusiasmo smuovendo il purè nel mio
piatto.
-Al non essere più sola!-Scossi la testa e la guardai confusa.
-Prego?-Che
avevano preso? La decisione di venire a vivere qui? Nemmeno per sogno.
-Sto
parlando dell’ altra casetta qua
accanto-Indicò mimando attraverso la finestra.
-Ah-Alzai le spalle in alto. Nessuno si sognava di venire a
vivere in un bosco. L’unica scema e invasata ero io.
-Ho saputo
la novità!-Smarrita, fissai prima Ace e poi Zoro.-Sanji
verrà ad abitare qui!-La forchetta mi cadde di mano.
-COSA!?-
-Mancano
pochi arrangiamenti!-Mi rassicurò-E finalmente,
potrai di nuovo avere compagnia!-Battèle mani felice.
-Io non
voglio compagnia!-Protestai-E
non voglio quel fanfarone libertino qua accanto!-
-Ma se ti
piaceva!-Mi rimbeccò poggiando una mano sulla spalla del marito.-Nami diventi più strana
ogni giorno che passa sai?-
-Io non ci
vedo niente di strano!-Ace si mise in mezzo-Insomma-Miindicò-Nami vuole privacy…agli scrittori
serve ispirazione…questa non viene quando hai qualcuno in mezzo ai
piedi!-
-Giusto!-Mi
sbalordì di vedere qualcuno finalmente dalla mia parte.
-Ho
capito!-Sbuffò scocciata mia sorella-Ma non
può stare sempre da sola!-
-E chi ti
dice che è sola!?-Si portò le braccia al
petto-Nel caso non te ne fossi accorta cara mia, ha
Zoro con se!-Sudai freddo per quella dichiarazione. Sentendo il discorso farsi
pesante, Zoro si alzò dal pavimento e fingendosi scodinzolante, si
avvicinò a me posandomi il muso sulle ginocchia.
-Non
è la stessa cosa!-Si portò una mano in fronte-Un
conto è avere un animale…un conto è avere compagnia da un
essere umano!-Mise in chiaro.
-Nojiko-La chiamai cercando di calmarmi-Sto
bene!-Chiusi gli occhi-Non ho bisogno di compagnia, sto bene come sono!-Mi
alzai in piedi-Sanji che possa andare a quel paese e
che si perda nel bosco!-Battèi le mani a Zoro-Io
in casa o vicino a me, non lo voglio!-Gli aprì la porta, facendogli
mostra del nostro segnale.
-Bau bau-Finse
di abbaiare mostrandomi che fuori, era uscito, ma che non gradiva l’ aria umidiccia…
-Su fai il bravo!-Chiusi immediatamente la porta e tornai a
tavola.
-Ma come?-Domandò
Nojiko fissando la porta-Lo lasci uscire
così?-
-Si-Ripresi a mangiare.
-E se ti
scappa?-Alzai in alto un sopracciglio e sorrisi.
-Non scappa-La rassicurai. L’unico a rimetterci poi,
sarebbe stato lui stesso. Alloggio, cibo, calduccio, vestiti
…tutto gratis!
Spalancai
gli occhi ricordandomi però quello che era successo la mattina.
Aprì la bocca ignorando palesemente i discorsi di mia sorella e mi
portai una mano alla fronte.
Stavamo per
farlo.
Eccome se
stavamo! Io ero già li a gambe spalancate come
una porta aerei…
Arrossì
rendendomi conto che mi ero lasciata trascinare come una pecorella nella tana
del lupo.
-Continua-
Questo capitolo per me, è stato
pallosissimo!
Ringrazio Tsuki per avermi supportato!
No gente, è due giorni che cistò sopra e in due giorni, rinuncio non riuscendo a
capire che scrivo perché sono in coma! XD
Spero che sia sopportabile diciamo!
Ringrazio chi continua a seguirmi e a leggere questa fiction!
Dalla mia
camera, percepì i suoni indistinti delle voci di Nojiko
ed Ace, il tutto, condito a dei rumori abbastanza palesi. Odiavo quando mia
sorella faceva così!
Mi rigirai
nelle coperte e cercai di allontanare dalla mia mente quei suoni.
Aprì
gli occhi e sbuffante, mi tirai fino alle orecchie le coperte…ora i suoni
erano ovattati…ma non respiravo!
Nuovamente,
mi rigirai e osservai la finestra. Ma quanto ci metteva quell’
imbecille!?
Socchiusi
gli occhi e stetti ad aspettare.
-Uff-Sbuffai alzandomi dal letto e zampillando
tremolante verso la finestra. Cercai di sbirciare di sotto ma era tutto buio.
-Eccomi!-
Cercai di
non urlare dallo spavento quando me lo trovai a due millimetri dalla faccia.
Gli diedi
un cazzottone e lento, cadde inesorabile verso il
terreno.
-SCEMA!-Urlò
facendo fermare i rumori nella camera accanto. Rimasi paralizzata e veloce,
abbassai la finestra e corsi a letto. Poco dopo infatti,
in camera arrivò Nojiko.
-Hai
sentito qualcosa?-Domandò massaggiandosi la testa.
-Sentito
cosa?-Feci finta di sbadigliare.
-Che
strano…-
-L’unica
cosa che sento-La fissai irritata- siete voi-
-è
da molto che non stavamo assieme!-Mi pregò congiungendo le mani-Porta
pazienza!-
-Se
se-Smossi una mano e tornai con la testa sul cuscino.
-Notte
sorellina!-Mormorò felice tornando poi in camera.
Uscì
un'altra volta dal letto e sull’ albero, a
braccia conserte, Zoro mi stava aspettando.
-Scema!-Mi ripetè l’offesa sottovoce.
-e tu sei
un cretino!-lo lasciai entrare voltandomi e prendendo da un cassetto dei
vestiti puliti.-Ti sei sbollito un pò?-
-Diciamo di
si-Mi afferrò dalle mani le mutande e dandomi le spalle, cominciò
a vestirsi.
-Bene-Stanca, non vedevo l’ora di dormire.
Affondai nelle coperte calde e chiusi gli occhi. Li riaprì quando il
leggiadro peso del mio compagno si accasciò accanto a me.
-Umh!-Mormorò
felice godendo del prezioso calore del mio scalda sonno.-cavolo-Sorrise-Ora si che posso riposarmi a modo.-
-Parla per
te-
-Perché?-Si
voltò a fissarmi e io, per dargli risposta rimasi in silenzio.
Girò gli occhi qua e la per la stanza per un paio di secondi, quando
finalmente capì che cosa stava succedendo.-Oh…-
-Già-Gli diedi la schiena infastidita.
-Tua
sorella sa come divertirsi in casa d’ altri-
-Non me ne
parlare-Gli risposi irritata.
-Però-Tirò fuori le braccia e se le
portò dietro la testa.-Ci stanno dando dentro!-
-Zoro!-
-Che ho
detto!?-Sbuffò-è
la verità-
-Non occorre-Smossi le coperte-Ci sento benissimo!-Il silenzio
cadde nuovamente tra noi, interrotto solo dai versi dei miei due parenti.
-Non me lo
aspettavo-Mormorò dopo qualche minuto.
-Che
cosa?-Alzò in alto le sopracciglia e si strinse nelle spalle.
-Ah, non lo
sai!-Mi poggiai sui gomiti per poterlo vedere meglio.
-Non so
cosa!?-Borbottai a denti stretti-Dio, quanto sei
irritante-
-Bhe
allora non posso dirtelo!-Sentì il fumo nelle orecchie!
-Se cominci
una frase, tanto vale che tu la finisca!-Lo osservai sbuffare e voltarsi infine
verso di me.
-Dopo non
starnazzare-
-Io non
starnazzo!-Mi offesi.
-Ace-Rimasi in silenzio ad ascoltarlo-Mi ha
scoperto-Spalancai gli occhi alzandomi a sedere.
-TI HA
VISTO!?-
-No-Mi
rassicurò portandosi un indice alle labbra-Ha solo capito quello che
sono-
-Oh-Tornai giù con la schiena.-e
come…-Scossi il capo non capendo come fosse stato possibile-Come!?-
-Anche
lui…-Si fermò sistemandosi meglio-è
come me-Ok…che cosa era successo!? C’era stata
una svendita di lupi!?
-è
un licantropo!?-
-Già-chiuse gli occhi e cacciò fuori un
respiro-non credo però che tua sorella lo sappia-
-Probabilmente
no-Cercai di ricordare se Nojiko si era mai lamentata
di suo marito. Ma a giudicare quanto stavano assieme, era molto probabile che
in quegli anni, non si fosse accorta di nulla.
-Non glielo
dire-Mi ammonì prima che parlassi.-Sarà
lui a dirglielo-
-Va bene-Acconsentì-erano affari loro dopo tutto…
-In tutti i
casi-Sbadigliò-Domani,
quando tua sorella sarà fuori portata, ci vorrei parlare…-sorrise-Sembra simpatico…-
Ecco…un
altro mannaro in famiglia! Forse in quel bosco, avrei dovuto aprire uno Zoo.
-Hanno
smesso…-Tornò a parlare vagando qua e là con lo sguardo per
la stanza.-Ah no-Si corresse-Secondo round…-
-Credo che
il secondo round-incrociai le gambe sotto le coperte-Sia già passato da
un pezzo…-
-Maddai-Rise chiudendo gli occhi-Lo vuoi?-
Inarcai un
sopracciglio rimanendo però in silenzio. Volevo? Volevo cosa?-
-eh?-Mi
voltai a fissarlo spaesata.
-Insomma-Socchiuse appena gli occhi nello
sbuffare-Vuoi farlo anche tu?-Alzò una mano e indicò la parete
accanto.
-EH!?-Gracchiai diventando rossa-NO!-Scossi il capo-NO E
NO!-Cavolo se no! Con il pericolo di farmi scoprire da mia sorella!? Mai!-Che idee ti vengono!?-
-Scherzavo!-Cercò
di trattenere una risata gutturale-è
che…bho, oggi ti piaceva sul divano…-Un sorrisino comparve sulle sue labbra.-O sbaglio!?-No, non si sbagliava! Era stato divino…
-Non
è il caso-Mi voltai dandogli le spalle-è
stato…un episodio-
-Umh…-Nuovamente
sentì nella sua voce un aria giocosa…si
stava prendendo gioco di me! Ecco!
-è
passato un mese comunque…-Cercai di cambiare discorso.
-Da cosa?-
Mi sistemai
meglio le coperte sulle spalle.
-Da quando
è venuto Kidd…-Percepì il suo
respiro fermarsi, segno che era diventato teso…Mi diedi della stupida.
Sicuramente, era una faccenda che lo faceva soffrire.
-Non
verrà per un po’-Mi rassicurò avvicinandosi a me e
facendomi aderire con la schiena al suo petto. Mi circondò le spalle e
la vita con entrambe le braccia e mi strinse forte, infondendomi calore e
sicurezza.-Non lo rivedremo per molto …molto tempo-
-Come fai
ad esserne sicuro!?-
-Lo so
è basta-Affondò la testa tra i miei capelli.-E
ora dormi-
Erano
passati circa tre giorni da quando mia sorella e mio cognato erano venuti a
trovarmi e si erano stabiliti da me. Zoro come sempre, in versione
lupo, era sempre cauto e attento ad ogni cosa in presenza di mia
sorella. Più passavano igiorni però, più lo
osservavo divenire nervoso. La notte scorsa, mi aveva detto che ci sarebbe
stata la luna piena stanotte e che a tutti i costi, doveva allontanarsi da
casa. Chissà se anche per Ace, sarebbe stata la notte della
trasformazione…
-Porto Zoro
fuori-Annunciai quando finimmo tutti di mangiare.
-Lo porti
fuori a quest’ora!?-Nojiko
sparecchiò al posto mio il tavolo.-è buio…-Mi riprese
preoccupata-Non dovresti!-
-Lo
so-Ammisi prendendo il cappotto e la borsa.
-In
più ci sono i lupi fuori…-Come se mi potessero far
qualcosa…-No so Nami…non mi piace che tu esca di notte qua…-
-Hey!-Cercai
di calmarla-è una cosa che faccio sempre-Le
mentì sorridendo e aprendo la porta a Zoro che sgattaiolò subito
fuori.-Non preoccuparti!-
Riuscì
infine a convincerla e appena chiusi le porta,
scambiai un occhiata con Zoro.
Anche lui
non era d’ accordo sul fatto che andassi con
lui, però, volevo…ed era una cosa che mi sentivo di fare.
-Eccoci
qua-Mi condusse in uno spazzo nel bosco che riconobbi. Quando ero piccola,
andavo con mia nonna Kokoro a prendere i fiori e le
fragole…
La luna nel
cielo era alta e brillava e aspettava solo la trasformazione di Zoro.
L’avevo
già vista una volta, così di sfuggita, durante il combattimento
con Kidd. Volevo vederlo trasformarsi, in quella
forma che lui era fiero di assumere.
-C’è
qualcuno qua?-Domandai guardandomi intorno mettendomi a sedere su un vecchio
tronco.
-Nessuno-Mi rassicurò a sedere per
terra.-I lupi durante la luna piena sono altrove da
queste parti.-
-Ci
sono…-Mi morsi le labbra-Altri licantropi come te qua?-Il bosco era
grande…per quanto ne sapevo ci poteva essere un intera
tribù.
-No-Chiuse
gli occhi e inspirò forte l’ aria della
notte-Non percepisco nessuna presenza simile alla mia a parte Ace.-Li
riaprì e mi fissò. I suoi occhi brillavano…erano color dell’ oro.-Il licantropo
più vicino e almeno due o tre città lontane dalla nostra…-Sorrise-Stai tranquilla.-Cercavo e mi sforzavo di
esserlo…ma ero in pensiero per lui.-è il
momento-Si alzò in piedi e fissò la luna. Attenta, lo osservai
mutare…le sue spalle che diventavano più grandi, il suo bel viso
allungarsi, i denti divenire affilati e il corpo ricoprirsi di una fitta
peluria. Sentivo i suoi gorgoglii nel trasformarsi…chissà, forse
era doloroso? Si chinò a terra in ginocchio quando finalmente
finì.
Alzò
lo sguardo verso di me e lo osservai sbalordita. Un essere metà lupo e
metà uomo…Ergendosi in piedi in tutta la sua statura, si
avvicinò infine a me. Mi alzai anche io e mi paragonai a lui. Era
strano…molte persone si sarebbero sicuramente spaventate nel
vederlo…titubante, mossi una mano e la portai sul suo petto, accarezzando
la sua pelliccia e constatando la sua morbidezza. Il suo manto all’ombra
sembrava nero come la pece e invece era di un grigio scuro…
Sicuramente
Zoro, era una delle cose più belle che avessi
mai visto.
-Le
femmine-Parlò con voce gutturale-Non dovrebbero vedere i maschi
trasformarsi-
-E
perché?-Mi portai le mani ai fianchi-Che è questa
discriminazione?-Osservai le sue spalle sobbalzare e compresi che stava
ridendo.
-Diciamo
che è una cosa…-Cercò le parole adatte-Intima-
-Ti ho
visto nudo più di una volta-Ridacchiai-Ormai
non hai più segreti caro mio…-
-Continua-
Anche questo capitolo è stato spaventoso!
Mi sono ritrovata a metà, quando erano sul letto e a bocca
aperta davanti al pc mi dicevo…
CHE CA*** GLI FACCIO FARE ORA!?
Presto, era presto…e avoglia a
rigirarsi nelle coperte, ma ora basta!
Così ho fatto un salto temporale e ho aggiunto un episodio!
Quando mi
svegliai, mi ritrovai già nel mio letto.
Non stetti
a chiedermi, come ci ero potuta arrivare, perché già la risposta
mi sorgeva davanti agli occhi.
Zoro al
contrario di me, era a pancia all’ aria e se la
dormiva alla grande. Sospirante, mi rigirai su un fianco e osservai l’ ora. Erano niente meno che le undici e mezzo…
Spalancai
la bocca e scesi cercando le pantofole. Per mia fortuna, Zoro non le aveva
prese…
Aprii la
porta e sbirciai nell’ ingresso per vedere tutto
in ordine. Mi affacciai ancor di più e mi chiusi alle spalle la porta.
Avevo
appena varcato la porta del bagno quando sentì la voce di mia sorella.
-Ma
brava!-Mi gridò facendomi sobbalzare.
-B-buongiorno-Finsi un sorriso e mi voltai per
fissarla.
-Oh
si-Ridacchiò con le mani posate però sui fianchi.-Per te lo è stato senza ombra di dubbio-Inarcai un
sopracciglio non capendola…
-Come?-La
vidi stringersi nelle spalle e un illuminazione mi giunse
alla mente.-Ah! Parli dell’ora!?-Scossi il
capo-Scusami se ho dormito troppo però alle volte, mi alzo a
quest’ ora…-
-Potevi
dirmelo sai!-Rimasi spiazzata. Non credevo che per lei fosse così
importante.
-Non
immaginavo che poteva darti fastidio…-
-Un uomo
in camera da letto con mia sorella secondo te non mi crea una qualche
reazione?!-
MERDA!
Sbiancai andando contro la parete.
Merda,
merda e ancora merda!
Sapeva di
Zoro! Lo aveva visto…allora era entrata…
-Io…-Cercai
di risolverla in qualche modo-Ecco…-La fissai e notai il suo sguardo furente-Te ne avrei parlato…-
-E quando!?-Mi si avvicinò minacciosa.
-Presto…-Misi
le mani avanti sentendomi in trappola-è
che…ieri mentre rientravo…io non…-Non sapevo che pi ripicchio
inventarmi!
-Immagino
che avrete fame-Ipotizzò studiandomi-Forza allora-Si distanziò e
scese le scale-Io ed Ace vi aspettiamo in cucina!-
Dannazione…
Ecco una
cosa che volevo evitare! Evitare ad ogni costo!
Provare
quella sensazione di disagio!
Lei era mia
sorella, quella sposata, lontana, che si sarebbe dovuta far gli affari
propri…e non la seconda mammina che si credeva padrona in casa mia!
A passo di
elefante, aprì violenta la porta di camera e la
richiusi con altrettanta forza.
Mi voltai
verso il letto e Zoro dormiva ancora. Dovevo fare più casino!
Con
malagrazia, mi gettai sul letto facendolo rimbalzare ma non svegliare.
-Zoro-Lo chiamai, ma nulla. Mi issai sopra di lui e lo
studiai…
Ora che lo
osservavo meglio, era bello…e potevo ritenermi fortunata ad avere quel
gran pezzo di gnocco in casa…
Ah
si…la casa era occupata da quel despota di mia sorella.
-Zoro!-Lo
richiami sperando che mi sentisse ma i risultati furono pessimi. Cominciai a
saltellargli sullo stomaco e a scuoterlo per le spalle ma sembrava in coma!
-Insomma
Nami!-La porta della mia camera venne aperta-Ti decidi a scender…-Si
bloccò alla vista di me, sopra a Zoro…che lo smuovevo e ci
saltellavo sopra.
Rimase in
silenzio a bocca spalancata e silenziosa come era venuta, tornò fuori.
-Ma ti rendi conto!?-La sentì urlare dalle scale
al marito.-Mia sorella che cavalca un
uomo davanti ai miei occhi!-
Ma non lo
stavo cavalcando!!!
Lo stavo
svegliando! Anzi, cercavo! Ancora dormiva!
Lo afferrai
per le orecchie appuntite e gliele tirai!
-PRONTO!?-Urlai sbattendogli la testa sul materasso-Terra chiama il
tuo cervello deficiente!-Niente!
Mi gettai
sfinita sul suo petto non sapendo che cosa potevo fare…che gli prendeva
poi! Non faceva mai così!
-Forse
è stata la trasformazione-Ipotizzai fissandolo. Gli tappai il naso con
due dita e lo osservai prendere a russare dalla bocca.
Era senza
speranza …
-Ti
prego!-Lo supplicai-Svegliati!-Lo afferrai per le guance fissandolo.Mi stava spaventando!
Scesi dal
letto e corsi in cucina dove Ace e Nojiko erano a
confabulare tra loro.
-Tu!-Additai
mio cognato e lo presi per un braccio.
-NAMI!-Mi
urlò Nojiko vedendomi correre su per le scale.-Che stai facendo!?-
-Non ti
riguarda!-La sfidai e corsi con lui sul pianerottolo. Arrivata davanti alla
porta, quella rompi di mia sorella era dietro di noi che urlava a squarcia gola spiegazioni.
Fissai Ace
cercando un appiglio che per fortuna trovai.
-Su
tesoro-Le accarezzò una guancia-Torno subito aspettaci in
cucina-Imprecante, tornò come aveva detto, di sotto.
-Grazie-Lo ringraziai perché mi
sembrava il minimo…
-Il
problema-Fissò imbarazzato la porta-Non è
che…avete…-Oh santo cielo! Mi portai una mano alla testa e
aprì la porta.
-Non
abbiamo fatto nulla! Dai retta a quella scema!-Lo feci
entrare e chiusi la porta. –Non riesco a svegliarlo!-Gli feci vedere
Zoro, ancora disteso e dormiente.
-Ecco
com’è-Ridacchiò facendo il giro della camera a
avvicinandosi al letto.
-Non riesco
a svegliarlo-Gli esposi la questione-Non ha mai fatto così!-
-Capisco-Gli afferrò una mano e
controllò il polso.-è tutto normale-Lo esaminò e poi,
tornò da me-è successo qualcosa in
particolare?-Mi strinsI
nelle spalle e alla fine, vuotai il sacco.
-Ieri ha
avuto la trasformazione-Lo vidi pensarci su e trovare infine una spiegazione.
-Non
preoccuparti-Mi posò una mano sulla spalla-èstanco-Sorrise-Per più di tre giorni si
è trasformato in lupo e con la trasformazione di ieri, ha speso un sacco
di energie…-Ridacchiò-Forse, domani si
sveglierà!- Domani!?
-Come
domani!-Lo fissai stralunata-e che dico a Nojiko!?-Cominciai a camminare nervosa per la stanza-Oddio…non
posso dirle la verità-Mi fermai e lo fissai.-Lei non sa cosa sei tu no?-
-No-Ammise-Non lo sa-Sospirò cacciandosi
una mano tra i capelli-Credo che se glielo dicessi…si
spaventerebbe…-Rimase in silenzio-Ormai mi è rimasto talmente
poco…-Si fermò.-Lascia perdere!-
-Non
sarò di certo io a dirglielo …-Lo rassicurai regalandogli un
sorriso.
-Grazie-
La giornata
passò in fretta.
Dovetti
inventarmi una scusa su dove fosse finito Zoro lupo e come e perché,
quello che mia sorella riteneva il mio ragazzo, ancora non arrivava.
-Non sta
bene-Ace mi parò il fondoschiena-Ha preso un virus, ma vedrai che domani
starà meglio-
-E Zoro-Sorrisi quasi con fare innocente-è
andato per i boschi, fa sempre così, poi ritorna non preoccuparti!-
Quando
andai a dormire, lo trovai steso sempre nella solita posizione.
Sospirando,
lo rimboccai per bene e con la speranza che l’indomani si sarebbe
svegliato, gli afferrai una mano e mi strinsi a lui. Non sopportavo non poterci
parlare e litigare…ormai era diventato una parte importante della mia
vita, la mia quotidianità.
-Sveglia-Mi
sentì spostare da un lato alcuni ciuffi di capelli-Sono le nove del
mattino e tutto va bene-Aprii di scatto gli occhi al suono della sua voce.
Una
sensazione di benessere mi sopraffece quando incontrai i suoi occhi neri. Mi
alzai a sedere e quasi con le lacrime agli occhi, mi buttai a circondargli il
collo con entrambe le braccia.
-Sei sveglio!-Mormorai felice contro il suo collo accarezzandogli nel contempo i
capelli e montando sopra le sue ginocchia.-Sei sveglio-Ripetei come un idiota.
-Si…-Titubante
non sapeva come comportarsi-Lo sono…-
-Fammi
sentire che sei sveglio-lo stringi maggiormente a me. Non riuscivo a crederci!
Mi fermai
immediatamente nel pensarlo quando sentì le sue mani posarsi su i miei
fianchi e qualcosa di duro, premermi contro le parti basse. Mi distanziai
abbastanza per poterlo guardare in faccia e lo trovai
imbarazzato.
-è
questo il tuo modo migliore per farti sentire!?-Domandai
con apparente calma.
-No!-Ci
tenne a precisare sviando dal mio sguardo-è così
la mattina…- non riuscì a sviare però da un mio
pugno…-Ad ogni modo-Cercò di riprendersi massaggiandosi la fronte-Come mai questa euforia!?-
Non si era
accorto di nulla a quanto pareva…
Mi sistemai
nuovamente tra i cuscini e gli raccontai l’intera vicenda.
-Un
giorno intero!?-
-Si!-
-Cavolo!-Si
mise a sedere stentando a crederci-Un intero
giorno…vulnerabile!-Capivo la sua preoccupazione. Se non fosse stato in
questa casa al sicuro ma se fosse capitato fuori nel bosco in mezzo ai
pericoli, non sarebbe sopravvissuto.
-Non lo
fare più-Presi una decisione e mi fissò
non capendo.
-Non fare
più cosa!?-Strinsi le coperte non volendolo
guardare. Mi sentì afferrare il mento e incastonare i miei occhi ai
suoi.-ParlaNami-
-Non
trasformarti più in lupo!-Ammisi seria-Non me ne frega che cosa
penseranno tutti! Mia sorella ormai ti ha visto!- lo sentì sobbalzare a
quella dichiarazione.
-Mi
dispiace…-
-Non
è colpa tua!-Alzai una mano a stropicciargli i capelli.-E non
pensarlo…-Gli regalai un sorriso.-E ti ringrazio
per avermi portata a letto l’ altra sera…-
-è
stato difficile-Sospirò serio-Non sembra ma pesi…-Quella stessa
mattina si beccò un altro pugno.-Comunque…che
dobbiamo dire a tua sorella?- Ecco che arrivava la parte difficile…
-Dunque…-Arrossii-Ha ipotizzato che tu
…-Lo indicai-Sei…il mio fidanzato-Studiai le sue reazioni ma rimase
neutrale a quella notizia.
-Solo
perché dormiamo nel solito letto!?-
-Bhe a
dire la verità, ieri cercavo di svegliarti e entrando ci ha visti
così!-Lo feci sdraiare e imbarazzata, ripetei il gesto equivoco che
aveva segnato la mia condanna.
-In
effetti-Mormorò compiaciuto prendendomi d’un tratto i fianchi.-è parecchio equivoco!-Ridacchiò-Volevi
abusare di me mentre non ero cosciente!?- Rimasi a bocca aperta e per ribattere
mi abbassai con il busto.
-Scemo!
Come ti viene in mente!?-
-Spero che
adesso-La porta anche quella mattina si aprì
d’incanto da sola-Il tuo amico stia
ben…-Per l’ ennesima volta, mia sorella era entrata senza bussare e
per la seconda volta, mi aveva visto a cavalcioni su di lui…
Senza
speranza, mi portai una mano a schiaffarmi la fronte.
La porta
venne richiusa immediatamente e la sua voce, ci giunse soave alle orecchie.
-Ma dico io!? Dopo
il lupo adesso Nami ha una predilezione per i cavalli!?-
-Mi ha dato
della stallone!-Si piegò in due Zoro facendomi
cascare da un lato del letto…
Anche
quella mattinata sarebbe stata dura…Per mia fortuna, l’indomani se
ne sarebbe tornata a casa!
-Continua-
Non so quanto ci ho messo e chiedo perdono!
Ringrazio chi continua a seguirmi e a recensire e in più, a
mettere
questa fic tra i preferiti-seguite-ricordate!
-Fingiti
il mio ragazzo!-Lo avvisai prima di scendere.-Ci siamo capiti!?-
-Quanto
urli!-Sbuffò chiudendo gli occhi e attaccandosi con la schiena
alla parete.-Ho capito la situazione e ho capito cosa pensa tua
sorella…-
Sospirai,
non mi piaceva per niente quella situazione. Adoravo mia sorella, non
c’era alcun dubbio, ma averla in casa per più giorni…era
massacrante! Sia a livello fisico che a quello mentale!
Soprattutto
quest’ ultimo.
-Molto
bene allora!-Allungai una mano verso la maniglia ma venne presa tra
quelle di Zoro. Lo fissai non capendolo rimanendo però in
silenzio.
-Tu
lo hai capito?-
-Cosa?-Si
portò la mia mano alla bocca e me la baciò. Da molle,
la mia presa divenne dura e gli mollai un cazzotto in faccia.-SEI
SCEMO!?-
-è
impossibile allora!- Per poco le braccia non mi si staccarono. Cosa
voleva dire?
-Non
ti capisco!-
-Lo
so che non capisci-Mi afferrò sotto le gambe e con l’altra
mano, mi tenne la schiena. Con una grazia degna del principe azzurro,
mi gettò sul letto e con eleganza si sistemò sopra di
me.
-Che
stai facendo?!-Mormorai schiacciata dal suo peso. Portai in alto le
braccia per poterlo allontanare da me-Zoro!-
-Nojiko
non ci cascherà mai!-Mi avvisò.
-Vale
la pena provare!-
-Tu
non ti sai comportare da fidanzata!-Mi offese questa sua
considerazione di me! A differenza sua, io ero stata fidanzata! Con
un imbecille ammaestratore di piccioni, ma si! Lo ero!
-Ha
parlato il Casanova…-
-Sto
solo dicendo-Si fece più vicino a me con il volto-Che se
dobbiamo fingere mia cara-il mio naso sfiorò il suo-Io so
comportarmi da fidanzato…mentre tu, ti esprimi solo a pugni!-
-Mi
stai troppo vicino!-Mi difesi.
-Dobbiamo
esserlo!-Mi riprese.-Merda Nami! Lo capisci! Dobbiamo fare
cose…-Spostò lo sguardo da me e si alzò con la
schiena.
-Quali
cose!?-Lo afferrai per la camicia che gli avevo fatto indossare-Stai
pensando a sconcezze vero!?-
-Sto
pensando-Mi afferrò a mia volta il maglione-A cazzate da
fidanzatini, quali baci, coccole, abbracci e altre cose
diabetiche…-Non volevo baciarlo…e nemmeno coccolarlo!
Un
conto era se la cosa veniva spontanea…un'altra era forzata.
E
a me non piaceva!
-Non
voglio farlo!-Lo liberai mettendo su il broncio.-Non voglio
baciarti!-
-Bugiarda!-
-Osi
darmi della bugiarda!?-Scattai su come una molla.
-Non
sai baciare!-Rimasi a bocca aperta.
-Tu
non sai baciare!-
-No-Ghignò
mordendosi un labbro malandrino-Tu…-Alzò in alto le
sopracciglia fissandomi con fare quasi selvaggio.-Non dire di no, lo
abbiamo fatto e lo so-
-Suona
male!-Mi alzai in piedi.-MOLTO MALE!-
-Ma
è così!-Lo superai e nuovamente, venni fermata.-Decidi
Nami-Mi mormorò suadente ad un orecchio mentre ero
imprigionata dalle sue mani.-Se vuoi torno lupo…-
-No!-
-è
una scelta-Disse giocoso facendomi appoggiare le mani contro la
porta.-cosa scegli?-Sentì le sue labbra assaporare il mio
collo.
-Sfibrante!-Sibilai
girandomi di lato-Sei sfibrante-
-e
tu sei troppo tesa-Si tolse da dietro di me e mi aprì la
porta.-Prima le signore-Finse un inchino.
-Va
al diavolo!-Lo maledì.
-Un
altro po’ di carne Zoro?-Nojiko sembrava cambiata radicalmente…
-Grazie
Nojiko-chan-Sorrise lui allungano il piatto. Dopo che due belle fette
furono depositate, riprese coltello e forchetta e riprese a mangiare.
-Che
è sto “chan”-Lo fissai storto non gradendo quelle
specie di advance che stava facendo a mia sorella.
-Sei
gelosa?-Mi fissò malandrino facendo un espressione da cucciolo
bastonato.
-NO!-urlai
riprendendo a mangiare.
-Sei
vuoi chiamo anche te con qualche suffisso…-Assottigliò
lo sguardo preparandosi a qualche cavolata.-Ma credevo che micetta ti
piacesse…-Soffocai quando sentì la sua scemenza. Ace
caritatevole mi abbozzò delle pacche sulla schiena e afferrai
velocemente il bicchiere.
-Adesso
capisco perché hai chiamato il tuo lupo Zoro, Nami-Nojiko si
pulì la bocca-Hanno la stessa espressione dolce…-
Espressione dolce quella? Ma lo aveva visto!? Stava diventando
insopportabile…In più non si era messa a rompermi su:
come la chiamava lei, “la fissa del nome Zoro”…bha!
Forse era troppo presa nell’ avere il cervello in pappa…
-Sei
fastidioso- mostrai i denti-e ruffiano!-Una lampadina mi si
accese-Proprio come il mio lupetto…ruffiani uguali!-
-Dove
vi siete conosciuti?-Domandò Ace facendomi perdere dei
battiti…ok che aveva capito che Zoro era un licantropo…ok
che ci aveva aiutato ieri…MA COSì NON AIUTAVA ME!-
-Ci
siamo conosciuti qualche mese fa in un locale-La voce di Zoro mi fece
riscuotere.-Lei si era appena trasferita e non conosceva molto bene
la zona-Sorrise-dato che io abito qui da anni, gli ho indicato i vari
negozi e servizi in zona-Spalancai la bocca. Aveva un espressione
distesa e sorrideva benevolo a mia sorella ed Ace che come polli,
ascoltavano felici.
Cavolo!
Era bravo a raccontare bugie!
-Alla
fine, ci siamo ricontarti per caso e mi ha invitato a mangiare una
pizza per sdebitarsi-Ridacchiò adagiandosi per bene sulla
sedia-Poi le cose sono venute da sole…-
-Ohh-Nojiko
lo fissava in piena crisi mistica-Sembra la trama di un film…-Fissai
Zoro e lo trovai a sorridermi. Ora che ci pensavo…era la trama
di un film! Un film di bassa categoria che guardavo assieme a lui
qualche settimana prima che i due ospiti arrivassero.
Ecco
perché…
-Sei
fortunata Nami-Mi sorrise lei-Scusa Zoro-Chinò il capo-Mi ero
fatta un impressione del tutto sbagliata di te…-Che
impressione!? Quella del maiale che dorme per giorni e che vive a
sbaffo?
Non
ci era poi andata molto lontana…
-Non
preoccuparti!-Io mi preoccupavo…
-Stasera-Ace
si alzò da tavola e si allontanò, per poi tornare con
un volantino-Ho visto che in città fanno una specie di
festa-Me lo passò e lessi ad alta voce.
-Festa
di inizio inverno?-Aggrottai la fronte-Cibo, bevande e
balli…venite!-Anche no!
-Ecco…-Abbassai
il volto. Sinceramente, non volevo andarci…non mi piaceva
danzare e non mi piaceva nemmeno andare a prendere freddo! Io ero una
giornalista-scrittrice…non un cubetto di ghiaccio per la
miseria!
-Che
idea grandiosa!-Mormorò felice l’idiota accanto a me. Lo
avrei ammazzato al piano di sopra…sicuramente l’avrebbe
pagata cara!
-Scemo!-Gli
rifilai un pugno nello stomaco.-Ma che ti dice il
cervello!?-Sicuramente nulla, perché se gli suggeriva
qualcosa, non si sarebbe scavato la fossa.
-Cosa
non va scusa!?-Si stravaccò per bene sul divano. Ace e Nojiko
nel pomeriggio erano andati in paese a prendere souvenir e accessori
per la serata…
-Cosa
non va!?-Mi portai le mani ai capelli-Io odio ballare!-esplosi-Non so
ballare, odio ballare e odio i posti affollati!-
-Quanta
disperazione vedo nei tuoi occhi-Mi sfottè portandosi una mano
alla fronte.
-Stronzo!-Lo
offesi e girai le spalle cercando qualcosa da poter distruggere.
-Non
c’è nulla di male!-lo sentì arrivarmi alle spalle
e mi voltai verso di lui.-e poi, è l’ultimo giorno che
potrai stare con loro…-
-Questo
è vero…-
-Chissà
quando li rivedrai…-Doppiamente vero. Sarei tornata a vivere
sola…con lui. Alzai lo sguardo e lo osservai sorridermi. Mi si
fece vicino e mi prese le mani.
-Questa
va qua-me la posò sopra la sua spalla.-E questa qua-Strinse la
presa delle nostre mani.
Dopo
avermi posato una sua mano su un fianco, cominciò ad
ondeggiare per la stanza con me attaccata.
-Ah!-sospirai
fissandomi i piedi-No!-
-Non
li guardare-Mi suggerì-seguimi-
-Ti
pesto i piedi…-
-Fa
lo stesso-Sorrise.
-Potrei
cascarti addosso-Ipotizzai preoccupata fermandomi-o amputarti una
gamba…-
-Caspita!-Rise
di me riprendendo a muoversi.-Sei pericolosa-
-Ora
no-Lo avvisai-Ma se devo mettermi i tacchi…-Quelli si che
erano pericolosi.
-Non
avevo valutato questo fattore-
-Lo
so!-Annuì cercando di seguirlo.
-Devi
essere rilassata-Mi fece avvicinare di più al suo petto, tanto
che ci posai sopra la testa.-non tesa come un albero rinsecchito!-
-Mi
stai offendendo!?-
-Ti
sto aiutando!- Era vero…chiusi gli occhi arrendendomi e mi
lasciai cullare.
-Ecco
così…-Accelerò il passo-Umh…forse se non
vedi te la cavi meglio!-Aprii di scatto gli occhi e lo fulminai.
-Non
sei spiritoso!-
-Però
ti sei mossa…-Odiavo quando aveva ragione!
-Ace-Cercai
comunque di parlare di cose serie-è strano-Si fermò e
sciolse la presa tra di noi.
-Che
vuoi dire?-Mi strinsi nelle spalle e mi circondai le braccia con le
mani.
-Ha
detto una cosa strana…-Cercai di ricordarmela-“ Ormai mi
è rimasto talmente poco…”-Rimasi in silenzio e
scossi il capo non capendoci.-Ti dice niente?-
-No-Ammise-Nulla
di buono però…-Sospirai e mi portai una mano alla
fronte. Era tutto così caotico…
-Sono
le sei e mezzo-Avevo insegnato a Zoro la curiosa e utile l’arte
di sapere l’ora-Non dovresti andare a prepararti?-
-Anche
tu-Gli lanciai un occhiataccia nel caso volesse svignarsela.
-Prima
le signore-Mi abbozzò un rozzo inchino.
-Ho
da fare il bagno!-Gli spiegai-Ci impiegherò molto…-Gli
indicai le scale-Per cui, faresti tu per primo!-Lo osservai inclinare
la testa da un lato e con uno scatto, prendermi in braccio.
-Lo
faremo insieme allora!-
-EH!?-
-Eccoci!-Alla
porta, Nojiko ed Ace ci guardavano rapiti, con una mano vicino alle
labbra e gli occhi colmi di amore.-Ohhh-
-Eccoci
qua!-Mi depositò davanti alla vasca…No…Non
volevo…!
Nei
miei tanti viaggi mentali, dovuta alla mia lunga carriera di
appassionata di telefilm, mi ero immaginata un bagno a due in un
modo veramente romantico…e diverso!
La
casa per primis…vuota da scocciatori o persone indiscrete…
La
luce soffusa, le candele attorno alla vasca…che non avevano
molto senso, perché con lo sciabordare si sarebbero spente, ma
vabbè…come si dice? Piccolezze.
Una
bella coppa di vino e l’uomo dei miei sogni, che dietro in
ginocchioni sulle piastrelle risplendenti degne di quel genio di
mastro lindo, mi massaggiava la schiena…e dopo, si accendevano
i petardi!
-Allora,
prima entro io-Si tolse la camicia e la depositò per terra-Poi
entri tu e ci laviamo a vicenda, così facciamo prima!-
La
sua logica era impeccabile, senza alcun dubbio, ma non aveva la mia
più sentita approvazione. Quando rimase in mutande, accese la
piccola stufina che si trovava alle mie spalle e fece scendere l’
acqua calda nella vasca. Non sentendo rumori da parte mia, si decise
a voltarsi.
-Che
stai aspettando!?-Un sorriso si formò sul mio volto e lo
maledì mentalmente.
-Cosa
ti fa pensare che io possa anzi, voglia entrare in quella vasca!?-Mi
portai una mano al petto e sollevai un sopracciglio in modo
strafottente.
-Non
fare la piantagrane!-
-IL
BAGNO CON TE NON LO FACCIO!-Protestai pestando i piedi-Non ho alcuna
intenzione di farmi vedere nuda da te!- Come se non avesse già
visto qualcosa…
Con
passo lento, mi si avvicinò fino a sfiorarmi le braccia con il
proprio petto. Protese le mani in avanti e con un movimento, mi tirò
su il maglione. Spalancai la bocca quando lo vidi strapparsi davanti
ai miei occhi. Senza parole e con gli occhi fuori dalle orbite, i
resti andarono a far compagnia al pavimento.
-Hai
una vaga idea…-Riottenni la parola quando le sue dannatissime
mani si posarono sopra i miei fianchi.-Di quando l’abbia pagato
quel maglione!?-
-Deve
importarmi?-Storse un angolo della bocca apparendo malandrino.
-CERTO!-Chiusi
le mani in dei pugni.-L’ho pagato cir…-Nuovamente mi
fermai.-Che cosa fai!? Deficiente!!!-Urlai diventando rossa, quando
quelle mani da lupo raggiunsero il mio reggiseno.-no!-Gli girai le
spalle-NO! QUESTO NON ME LO ROMPI!-Scossi il capo-è di
Victoria’s Secrets!-
Ah…mostra
astuta! Distraendomi con l’ attentato al reggiseno, mi aveva
calato i pantaloni.
Dio!
Quanto era irritante!
-ORA
BASTA!-Digrignai i denti-Se devo spogliarmi faccio da sola!-
-Alla
buon ora!-Vidi una nuvola uscire dalle mie orecchie, forse mancava
veramente poco a farmi andare in escandescenza e rimandarlo a calci
in culo nel bosco.
Mi
finì di svestire indugiando un po’ sull’intimo…
Dovevo
dare retta a quel cretino e fare il bagno assieme a lui? Nudi? Mi
portai le mani ai lati del volto e fantasticai con la mente…
-A
te mia cara-Alzò in alto la coppa di vino pregiato-Brindo ai
tuoi occhi-
-Uhh-Mormorai
affascinata dall’ altro lato della vasca-Incantata…-Con
estrema raffinatezza, sollevò il bicchiere facendolo
tentennare con il mio, per poi portarselo elegante alle labbra.
Chiuse
gli occhi e assaporò quel nettare. Imitai le sue mosse e
infine, sentì l’ acqua smuoversi. Le candele attorno a
noi, creavano un fantastico gioco di luci…
-Nami…-Mi
chiamò dischiudendo in modo invitante le labbra-Ti
voglio!-Arrossì per quella franchezza, per poi, accettare
alzandomi in piedi per andare da lui. Con le mani esperte, accompagnò
la mia discesa verso il suo bacino e i suoi occhi profondi brillavano
come non mai al lume delle candele.
-UN
FOGLIO!-Gridai riappropriandomi dei pantaloni e setacciando le
tasche-Ho bisogno di un foglio! E anche una penna!-Merda! Con quell’
idea avrei prodotto un best-seller! Ma le mie azioni furono
limitate quando un braccio muscoloso mi afferrò per la vita,
alzandomi da terra. -Mettimi giù!-Strepitai mollando i
jeans e venendo denudata delle mutandine. –ZORO!- -E non
urlare!-Mi riprese facendomi scattare il gancetto del reggiseno.
Fremetti al contatto dei miei seni contro la sua schiena. Accontentò
il mio desiderio solo quando entrambi, entrammo in acqua…e io
ero sopra le sue ginocchia…e non solo! -CAZZO!-Gridai per
l’ ennesima volta quella sera, alzandomi in piedi cercando di
scappare. Cosa che mi fu negata dato che con velocità, mi
riagguantò e mi fece nuovamente sedere. -Quando la
smetterai di agitarti-Borbottò infastidito dal quel mio
comportamento-Penso che ti lascerò andare-Le mani di lui
tornarono alla carica, arpionandomi la vita e fermandomi le
braccia. Mentre parlava, percepivo dietro di me il suo fiato caldo
e la sua voce che proveniva potente dal petto dietro di me,
rimbombava e mi lasciava come intontita. Chiusi gli occhi e cercai
quindi di rilassarmi. Non era male infondo…La pelle di Zoro
al contatto con la mia era una sensazione veramente strana. -Ti
sei calmata?-Domandò poco dopo e continuando a rilassarmi,
annuii.-Bene-Mi liberò e vedendo che non accennavo a muovermi,
sorrise soddisfatto.-Non capisco perché ti agiti così
tanto!-Tornò a parlarmi trafficando con i vari prodotti per
lavarsi. -Voglio porti un indovinello-Lo sfidai e sospirai quando
percepì le sue mani spalmarmi sulla schiena il
sapone. -Forza- -Cosa fanno un uomo e una donna in una
vasca?- -Giocano al trenino-Suggerì ridacchiando e portando
le mani a massaggiarmi il collo-Io faccio il trenino…tu la
galleria-Rimasi paralizzata. Mi sarei aspettata qualunque risposta,
ma non certo così sconcia. -BRUTTO DEFICIENTE-Mi Scansai da
lui che rideva come un ossesso.-Ma allora le sai queste cose!- -Ho
fatto sesso se te lo chiedi…-Alzò soddisfatto un
sopracciglio - Ho più anni di te e so anche più
cose!-Si portò le mani dietro la testa rilassandosi.-Come la
mettiamo?- La mettiamo che ero sul punto di ucciderlo. Non me lo
immaginavo certamente casto e puro, ma aveva sul volto stampato la
parola “istigo dolcezza”. Non “istigo sesso…”anche
se si…lo istigava in quel momento. -La mettiamo che sei uno
scemo!-Gli ringhiai girandomi di spalle e allungandomi ad afferrare
l’ asciugamano. Merda…le mie braccia erano corte… Smisi
di respirare quando mi ritrovai intrappolata tra il suo petto e la
vasca. Girai il volto per vederlo allungare un braccio e afferrare
l’oggetto dei miei pensieri. -Volevi questo?-Sventolò
davanti a me l’asciugamano. Strinsi le labbra e assottigliai
gli occhi. Con una mano mi coprivo i seni e con l’altra, cercai
di afferrarlo. –Oph!-Lo tolse prima di poterlo
prendere. -Stronzo!-Sibilai e l’ osservai gettarlo all’altro
lato della stanza. Il significato era chiaro: fa il bagno con me e
sta buona. Stringendomi nelle spalle, affondai fino ad avere
l’acqua all’altezza del naso. -Non voglio farti
nulla-Tornò a rilassarsi contro i bordi. -Balle!- -Voglio
solo rilassarmi assieme a te-Sbuffò quando vide la mia
espressione piatta.-Se avessi voluto approfittare di te, l’avrei
fatto molto tempo prima- -No che non l’avresti fatto!-Alzai
la testa.-Ti avrei riempito di pugni!- -Scommettiamo!?-Il tono che
usò mi fece venire i brividi fino al collo. Si alzò in
piedi, ergendosi fiero davanti a me.-Posso fare qualsiasi cosa
Nami-Spalancai la bocca per quello spettacolo, era così
maestoso! Con quel fisico che si ritrovava, le gocce d’acqua
che scendevano lente dal suo corpo …e i gioielli di famiglia
così in bella mostra! Non dubitavo che poteva fare qualsiasi
cosa…almeno non in quel momento!-Non dubitarne!- Restavo in
silenzio…l’unica cosa di cui dubitavo, era del mio
auto-controllo! Inarcò un sopracciglio e si dipinse sul volto
un sorriso veramente sexy…-Ah si?-Mi tappai la bocca. Allora
avevo realmente detto quello che avevo pensato! -Hai paura per
caso?-Si mise a gattoni e si avvicinò a me. Con una mano, mi
accarezzò lento una guancia e sentì un calore infuocato
nel bassoventre. No…non era paura. Sicuramente
no! -N-no…-Ingoiai a fatica. Si avvicinò con il
volto al mio orecchio e chiusi gli occhi. -E allora fidati…-Si
ritrasse e prese nuovamente il sapone.-Dammi un braccio-Titubante,
allungai una mano e quando l’artigliò fece passare la
spugnetta sopra la mia pelle. -Ho una cosa da dirti-Mi disse poco
dopo continuando a sfregare la mia pelle. -Che cosa?-Alzò
gli occhi verso di me e capii che il tempo degli scherzi era
finito. -Devo prendere delle cose-Mi fece segno di girarmi. Ubbidì
e gli diedi le spalle. -Cose? Dove? Qua in casa?-Girai la testa e
mi fece un cenno negativo.-Le dobbiamo comprare?- -Sai vero, che
abitavo nel bosco?-Ci riflettei e poi, feci segno di un si.-
All’interno del bosco, c’è casa mia…- -Non
vivevi all’aperto?- -Solo quando ero nel periodo della
trasformazione- Un flashback mi venne alla mente…Ricordai la
sera in cui mi salvò…e il giorno dopo quando lo trovai
fuori a dormire. -Che cose devi prendere?-Tornai a chiedergli.
Sentì le sue mani che morbide, massaggiavano la mia
schiena. -Tutto quello che può servire a te-A me?-Devo
tornarci prima che demoliscano ogni cosa- -Demolire!?-Nel
bosco...? -è da anni che cercando di prendere quel
luogo…-Spiegò.-Sono stanco di stare a fare la guardia
ad un luogo ormai morto…-Mi voltai fissandolo in volto. -C’è
qualcosa di valore?- -Può essere-Annuì-I miei erano
ricchi-La mia espressione cambiò radicalmente. -ERI
RICCO!?-Mi spaventai allontanandomi da lui. -Si-Mi confermò-Ma
non ho mai vissuto appieno dei privilegi del denaro-Sospirò-Avevo
solo cinque anni…- Gettò nell’acqua la
spugna.-Perciò, prendiamo tutto quello che può essere
di valore e ti può tornare utile…-
-Ce ne
avete messo di tempo!-Borbottò Nojiko osservandoci andare
verso la camera. -Ci eravamo persi nel bagno rilassante-Spiegò
Zoro sorridendo ed esortandomi ad andare nella stanza. Io ero avvolta
dal mio accappatoio e lui da un semplice asciugamano in vita. -Il
bagno è tutto vostro!- -Allora ci facciamo una bella
doccia!-Propose Ace porgendogli l’asciugamano. -Una cosa
veloce però-Acconsentì entrando per prima. Vedendoli
sparire, chiusi la porta e cercai nell’armadio qualcosa da
mettermi. -Dici che farà freddo?-Domandai a Zoro che già
si infilava mutande e pantaloni. -Caldo non di
certo-Sbuffò-Freddolosa come sei…- -Bene-Chiusi un
anta-Niente gonna- -EH!?-Comparve alle mie spalle facendomi
sussultare.-Come niente gonna!- -Se fa freddo, perché
dovrei mettermela?-Ignorando le mie proteste, aprì l’armadio
e frugò all’interno.-Questa-Tirò fuori una bella
gonna nera che mi arrivava fino ai polpacci. -No!-Presi dei
pantaloni di jeans-Mi metto questi!-Li indicai-Fa freddo e non voglio
gelarmi il culo!- -Non sei per niente sexy in quel modo!-Il suo
volto parve disgustarsi. -Non devo esserlo!-Mi tolsi dai capelli
l’asciugamano e li liberai.-Maglione, cappotto e
sciarpa!- -Bha!-Agitò una mano non approvando la mia
scelta. Io odiavo il freddo! Da sempre! Sapevo di non risultare
elegante vestita normalmente…ma non volevo morire
assiderata!
-Fantastico!-No…non
era fantastico! Per niente! Non sopportavo molto la folla che si
accalcava e ti costringeva a camminare in stile processione. Non
sopportavo quel cavolo di freddo che era sceso in città e
soprattutto, non sopportavo i buffet all’ aperto.
-è
meraviglioso!-Continuò Nojiko guardandosi continuamente
intorno con aria sognante.-Guarda che belle illuminarie!-Alzai lo
sguardo e corrucciai la fronte. Era un semplice fiocco di neve…-Adoro
le feste!-
-La
città è viva!-Esclamò Ace avanzando davanti a me
e a Zoro.-Tutti i negozi sono aperti!-
-Cerchiamo
delle patate dolci!-Propose mia sorella prendendolo a braccetto e
svanendo tra la calca. Io sospirai e fissai Zoro che in silenzio
osservava tutto.
Aveva
sul volto un espressione molto sorpresa, come quella di un bambino
che scopre il mondo…
-A
te piace?-Domandai facendolo riscuotere.
-La
festa?-Mi vide annuire-Troppa gente forse…-Il mio stesso
pensiero. La musica partiva dal centro città e si spargeva per
la grande piazza e per le strade. Era allegra ma io al momento non
condividevo. Ripensavo a Zoro…a quello che mi aveva detto.
Chissà
cosa avrei trovato andando con lui in quella vecchia casa…Non
capivo però perché volesse separarsene e abbandonarla.
Non che mi desse fastidio la sua scelta di rimanere da me, ci
mancherebbe è solo…perché solo ora?
-Sei
pensierosa…-Notò riprendendo a camminare.
-Umh…-risposi
mollemente fissando la strada. Non volevo rovinargli il divertimento
e sicuramente, il ruolo di guastafeste non mi andava.
-Vuoi
mangiare qualcosa?-Propose facendomi pensare e scacciare gli altri
pensieri.
-Hai
già fame?-
-Tu
no?-Lui aveva sempre fame…
-Un
po’…-Ammisi fermandomi.-Ma Nojiko ed Ace…-
-Lasciali
andare…-propose sorridendomi-semmai li ripeschiamo più
avanti…-Non era male come idea. Incrociai le braccia al petto
in modo da riscaldarmi un po’ e ripresi a camminare.
-I
locali saranno strapieni…-
-Sul
biglietto c’era scritto: “bibite e cibo gratis”- Mi
ricordò facendomi rabbrividire.
-No
grazie…-
-Perché
no?-Odiavo la calca e le persone che morte di fame, si servivano come
dei disperati…
-Andiamo
altrove-lo tirai per la manica del cappotto e facendo spallucce, mi
seguì. Ci fermammo ad un chiosco dove vendevano panini caldi e
bibite. Per fortuna, trovammo un posto.
-Non
male…-Esaminò il cibo mandando giù un boccone.
Io lenta e sbuffante, bevevo dalla cannuccia un buon the. –Vuoi
assaggiare?-Domandò avvinandomi al viso una patatina.
-No
grazie-scossi il volto e fissai fuori. Il chiosco era chiuso da una
specie di parete di plastica, come quelli dei vagoncini che si
spostano in continuazione. Goccioline di condensa scendevano lungo le
pareti e non mi facilitavano però la vista.
-Tra
poco è natale-Osservò di punto in bianco Zoro.
-Già-Abbassai
lo sguardo fissando il tavolo. Non festeggiavo natale dalla morte
della mamma. Ormai per me non aveva più significato quella
festa.
-Ho
pochi ricordi del natale…-Spiegò Zoro mordicchiando il
panino che teneva in mano.-Ricordo che un anno ricevetti una
macchinina…-
-Ti
piaceva?-Alzò in alto un sopracciglio.
-No-Alzò
le spalle-Ma non l’ho mai detto…-Sorrise quasi
intenerito da quei ricordi.
Mi
perdetti per qualche attimo a guardarlo con le ciglia basse e
l’attenzione spostata altrove.
Anche
per lui era stata dura senza genitori…una guida…
Il
panino cadde sul tavolo con un tonfo ovattato dalla carta e fissai
meravigliata e sbigottita al tempo stesso l’espressione
impaurita di Zoro.
Aveva
le pupille fini come capocchie di spillo…tremava e gli occhi
gli erano diventati lucidi.
-Zoro?-Lo
chiamai spaventata non capendo che cosa gli stesse prendendo.
Avvicinai una mano alle sue, lasciate nella solita presa di come
prima teneva quel dannato panino e ne strinsi una.
-Zoro!-Lo
richiamai con più forza, inghiottendo a fatica e osservandolo
corrodersi dalla paura.-Insomma Zoro!-Mi alzai dalla sedia e mi misi
accanto a lui.-Che ti è preso!?-Non mi rispose subito. Si alzò
in piedi e silenzioso, mi prese per mano uscendo con cautela da quel
luogo.
Nuovamente
fuori al freddo, fissava impaurito la folla attorno a noi. Aveva
intercettato qualcosa.
Qualcosa
che lo spaventava a tal punto? Nuovamente si fece teso e impaurito,
si voltò fissando l’enorme via che portava alla piazza.
-A…andiamo
via-Mi pregò con la voce che gli tremava.-Nami andiamo
via!-Annuì, facendogli capire che avevo recepito il messaggio
e prendendomi per mano, mi strattonò lungo una via piena di
gente. Con forza ma a passo sostenuto, si faceva largo tra la folla,
guardandosi sempre con cautela attorno, per non imbattersi in
qualunque cosa avesse captato.
Dopo
pochi minuti, ci nascondemmo dentro una via nascosta dall’oscurità.
Nessuno passava per quella strada e nessuno sembrava realmente
notarla.
-Chi
c’è?-Domandai infine con il cuore che palpitava dallo
spavento. Zoro sembrava non essersi ripreso…anzi, era
diventato bianco come un lenzuolo…la cosa mi spaventava.
-Siamo
in pericolo?-Provai di nuovo e quando lo vidi fare un cenno negativo,
mi rilassai.
Nuovamente,
i sensi di Zoro tornarono attivi e con una mossa, mi appiccicò
la muro. Il suo peso a far pressione su di me, il volto nascosto tra
i miei capelli e la mia spalla. Tremava…
-Kumachi!-Una
voce stridula si fece largo in quel vicolo. Rimasi in silenzio
stringendo a me Zoro.-Quante volte te lo devo dire!?-Urlò
sbattendo a terra i piedi-Pretendo che tu stia dietro di me e che mi
tenga sempre aperto l’ombrello!-Lo fulminò con lo
sguardo.-QUANTE VOLTE DEVO DIRTELO?- Gettai un occhiata verso la
fonte di quel tormento e osservai una donna accompagnata da un uomo,
camminare non poco distanti da noi ma rigando a dritto.
-Muoviti!-Urlò
di nuovo attirando un poco l’attenzione su di se. Capelli
rosa…trucco pesante ed un vestiario alquanto stravagante…ma
non me ne fregava su come fosse fisicamente…
-P…-Cercò
di parlare Zoro.
-Come?-Bisbigliai.
-P…Perona-Sospirò
pesantemente-è il suo fottutissimo nome…-Significava
forse che la conosceva?
Strinsi
a me più forte che potevo le spalle di Zoro. In quel vicolo,
nascosti così, sembravamo una coppia intenta a scambiarsi
qualche carinerie in privato.
Con
sguardo attento, non la perdetti di vista e finchè non fu del
tutto fuori dalla mia visuale non mossi un muscolo.
-è
andata-Gli sussurrai all’orecchio in modo da farlo smuovere.
-Non
è andata-Mi corresse respirando a fatica-è qui nei
dintorni…la sento…-Serrò gli occhi-Merda come ho
fatto a non accorgermene!-Non riuscivo a capirlo…diceva che
non era pericolosa...
-Vuoi
andare a casa?-Domandai allontanandolo da me e fissandolo negli
occhi. Li trovai rigati di lacrime…Avvertì una morsa
nel petto a quella visione…Senza che mi desse nessuna
conferma, afferrai il cellulare e chiamai Ace e Nojiko.
-Vuoi
qualcosa di caldo?-La serata era finita per noi. Mia sorella invece,
dopo che gli avevo spiegato che Zoro non stava molto bene, era
rimasta alla festa.
Un
Taxi ci aveva riaccompagnato a casa.
-No-Mi
rispose raggomitolato su se stesso sul pavimento.
Si
era trasformato in licantropo qualche minuto prima e aveva smesso di
parlare.
Chi
era Perona?
Mi
misi a sedere sul divano e concentrai i miei pensieri su di lei.
Zoro
ne aveva paura…
Era
sua nemica?
Spostai
lo sguardo sulla sua pelliccia e che si abbassava e si rialzava in
modo incostante.
Terrorizzato.
Nemmeno
contro Kidd aveva reagito così.
Avevano
fatto esperimenti su di lui e infine, era scappato
dall’organizzazione…
Ma
lei…che ruolo aveva?
Passarono
quasi due ore prima che decidesse di tornare umano.
Nudo,
sudato e gli occhi spenti.
Non
era un bello spettacolo nonostante apprezzassi le sue doti fisiche.
Mi
chinai accanto a lui e gli sfiorai una spalla.
-Hai
bisogno di qualcosa?-Volevo essergli d’aiuto. Lo osservai
aprire le labbra e richiuderle poco dopo…
-Mi
piacerebbe dimenticare…-Si girò su un
fianco.-Dimenticare ogni cosa…-Inspirai a fondo e mi sdraiai
accanto a lui.
-Non
si può cancellare il passato-Era una cosa che mi era stata
detta un sacco di volte.
-Vero-Chiuse
gli occhi e sbuffò.
-Ma
si può condividerne il peso con qualcuno…-Aprì
di scatto gli occhi, quasi incredulo delle mie parole. Si calmò
immediatamente però.
-Sai
già abbastanza cose su di me…-
-Poco
e niente-
-è
quanto basta…-
-Zoro…-Allungai
una mano e gli accarezzai il volto. Tremò. Un ulteriore
lacrima cadde dai suoi occhi.
-Sono
stato uno schiavo Nami…-Mi persi nei suoi occhi-Un essere
senza volontà…-
-Siamo
stati benissimo!-Nojiko mi sorrise prendendomi le mani e dandomi due
baciotti sulle guance- Qualche cosa ci si poteva risparmiare…-
Alluse alle mie fantomatiche cavalcate con Zoro che solo lei aveva e
credeva di aver visto-…Ma mi sono divertita!-Mi abbracciò
facendomi quasi mozzare il respiro. Stessa cosa fece Ace,
sorridendomi amichevolmente e battendomi una pacca sulla spalla.
-Era
da tanto che non mi rilassavo così!-Sospirò sfilandosi
dalle tasche le chiavi della macchina.-Attendo la prossima “riunione
di famiglia”-Ridacchiò e facendo un saluto del capo in
direzione di Zoro, cominciò a portare i bagagli in macchina.
-Zoro-Nojiko
andò ad abbracciare anche lui-Mi dispiace che tu sia stato
così male!-
-Non
fa niente-La rassicurò ricambiando.
-Mi
raccomando-Si sporse verso il suo orecchio-Tieni d’occhio
Nami!-
-So
cavarmela da sola!-Incrociai le braccia al petto e scossi divertita
la testa.
-Oh
certo-Mi sfidò indicando poi la casetta qualche metro più
in là-Voglio vedere come farai quando Sanji verrà ad
abitare qua!-La mia bocca si spalancò fino a toccare terra. Lo
avevo praticamente rimosso…-Buona fortuna!-Ridacchiò
girandomi le spalle-Ah…-Si fermò e con uno sguardo
languido e triste, mi augurò qualcosa che non sentivo da
tempo-Buon natale!-
-Non
festeggi il Natale?-Mi domandò Zoro a sedere con me sul
divano. Ieri sera infine, non mi aveva detto altro. Non lo sforzai a
parlare, perché sicuramente non era un argomento facile per
lui.
-No…-Risposi
appoggiando la testa sulla sua spalla.-Non lo faccio da anni-
-Come
mai?-Non sapeva nulla lui…Era giusto rovinargli il Natale?
Vedevo i suoi occhi accendersi…
-Sono
sempre stata impegnata con il lavoro-Mentì sorridendogli in
modo però credibile-E poi ero sola…-Chinai il capo,
nascondendomi dal suo sguardo-Era un po’…come
dire…imbarazzante,inutile…-Non gli stavo mentendo a
pensarci bene…era esattamente quello che facevo ogni anno.
Cercavo straordinari di lavoro e mi assopivo in modo da non sentire
lo scorrere del tempo. Funzionava.
-E
tua sorella?-Mi strinsi nelle spalle.
-In
vacanza con Ace-Molte volte mi aveva invitato da lei…ma io
rifiutavo.-Non volevo essere il terzo incomodo…-
-E
il tuo ex?-Inarcai un sopracciglio.
-Altrove-Tagliai
corto. Non volevo parlare di lui. Non aveva senso e poi, pian piano
il suo ricordo svaniva. Bhe, meglio così.
-Capisco-Si
limitò a dire passandomi un braccio attorno alla vita. Ora che
la casa era nuovamente libera, potevamo tirare un sospiro di
sollievo. Chiusi gli occhi e mi rilassai contro di lui. Era caldo
Zoro e stargli accanto mi lasciava una sensazione di benessere.
-Che
ne dici…-Parlò facendomi aprire un occhio-Se…-La
sua voce tremò dall’emozione-Se lo festeggiamo
insieme?-Spalancai anche l’altro occhio e lo fissai interdetta.
-Insieme?-Ripetei
come un idiota.
-Si-Sorrise
preso dall’entusiasmo.-è un opportunità per te
no?-Abbassò lo sguardo-Per…entrambi-Si corresse
aspettandosi una risposta…
-Credo
di averlo visto qua-Tossì quando l’aria umida, fredda e
polverosa della soffitta mi arrivò alle narici.
-Dici
sul serio?-Non avevo buttato niente, per cui, tutti gli addobbi e
soprattutto, il finto albero di natale erano ancora lì dove li
aveva lasciati mia nonna.
-Si!-Gli
indicai una specie di bozzolo.-Credo che sia quello!-Mi sorpassò
in quell’antro stretto e scoprì la stoffa che lo
ricopriva. Sorrise vittorioso.
-Abbiamo
tanti addobbi!-Notò dopo che aveva aperto tutti i rami.
-Si-Aprii
le scatole e le osservai. Molte erano palline decorate e altri, erano
personaggi in legno.-C’è l'imbarazzo della scelta.-
-Evvai!-Srotolò
le barbe color oro, argento, rosso e verde.-Come sto?-Se li mise
attorno al collo e cominciò a camminare come un divo.
-Oh
mio Dio!-Mi portai una mano alla bocca-Assomigli a quel cretino della
tv...-Ci pensai-Don Flamingo!-Ci arrivai.
-Sono
figo eh?-Si fermò e se li tolse di dosso cominciando ad
addobbare l’albero.
-Ah!-Lo
fermai-Prima vanno le luci!-
-Oh!-Sembrava
un bambino alla scoperta del mondo. Immaginai però, che erano
anni che non vedeva un albero…-Funzionano?-Domandò
prendendo in mano i fili.
-Non
saprei-Gli indicai l’interruttore-Prova-Ubbidì e piano
piano, provò tutte le luci che avevamo. Sorrise felice quando
mi diede l’ok che erano tutte funzionanti. Mi sentì più
leggera a quella visione. Mi voltai a fissare l’orologio e per
poco non mi venne un mezzo infarto.
Oggi
era il ventidue…e io non avevo nessun regalo per Zoro.
Mi
misi le mani nei capelli e fissai la porta. Dovevo andare in città!
-Io-Parlai
non sapendo bene cosa dirgli-Mi sono dimenticata di fare una
commissione…-Inarcò un sopracciglio Zoro fermandosi nel
suo lavoro-Facciamo così-Proposi prendendo il mio portatile e
cercando su google un immagine del natale-Mentre io sono assente, tu
continua a fare l’albero guarda-Cliccai su un immagine-Più
o meno è così-
-Non
lo facciamo insieme?-Sembrava deluso.
-Torno
subito-Gli promisi abbozzando un sorriso-Se vuoi aspettami...magari
dopo lo facciamo insieme-Aprì una busta-Magari comincia a
posare il presepe…-
-Buona
idea-Si avvicinò e prese in mano le statuine.-Allora a
dopo-Alzò gli occhi verso di me mentre mi infilavo il
giubbotto.
-A
dopo-
Mi
sentivo imbecille. Ultra imbecille!
Ero
in città e non avevo la più pallida idea di cosa
regalare a Zoro…
Fissai
i vari negozi stracolmi di gente ma nulla mi veniva in mente.
Avrei
potuto fargli dei vestiti…ma ne aveva anche troppi. Magari
preferiva qualcosa di diverso…Però era anche vero che
non potevo fargli dei giocattoli…
Inoltre
era analfabeta…
Quindi,
libri o quant’altro era escluso.
Però
adorava mangiare…e bere. Sospirai presa dallo sconforto.
Cosa
poteva piacere ad un licantropo!?
Mangiare,
bere, dormire…e farlo…Arrossì a quel pensiero…
Mi
schiaffeggiai le guance e ripresi a camminare. Passai altri dieci
minuti a pensare ed infine mi arresi. Comprai carne e altri beni
alimentari e tornai a casa.
Lo
trovai a sistemare gli ultimi personaggi con un espressione veramente
sognante.
-Eccomi-Lo
avvertì facendolo voltare.
-Hai
fatto presto-Annuì sconfitta.-Vieni-Mi prese dalle mani le
buste della spesa e mi aiutò a riordinare tutto in credenza e
in frigo.
L’unico
regalo che mi era venuto in mente, lo tenevo nascosto nella tasca del
giubbotto…
E
nuovamente, mi sentivo scema!
-Mi
piace-Ammise infine guardando la nostra opera d'arte a distanza.
L'albero aveva varie tonalità di colore e le luci erano
splendide. Mi persi nell'osservarlo e una strana sensazione invase il
mio petto. Avevo quasi voglia di piangere ma mi trattenni, il melenso
non mi si addiceva molto.
-Bene-Sorrisi
fissandolo orgogliosa.-Manca solo la punta-Aprì varie
scatoline e la trovai. Era bianca e oro e piena di brillantini. Mi
avvicinai e mi allungai ma non riuscivo ad arrivarci. Sbuffai ed ero
quasi intenzionata a prendere uno sgabello quando sentii le mani di
Zoro afferrarmi per la vita e alzarmi da terra.
-Ci
arrivi?-Mi domandò alle spalle sporgendo la testa per vedere.
Annuii e finalmente, infilai la punta al suo posto.
-Ci
sono riuscita-Esclamai vittoriosa come non mai. Con delicatezza, mi
adagiò sul pavimento e mi sorrise.
-Siamo
stati bravi-
-Anche
di più-Mi allontanai e presi dalla credenza due bustine di
cioccolato.-Meritiamo una ricompensa-
-Una
poltrona per due...-Mormorai delusa alla vista del classico film di
Natale. Lo avevo visto migliaia di volte e mi era venuto a noia.
-Lo
guardiamo?-Domandò Zoro sorseggiando la tazza che avevo
preparato.
-Naaa-Scossi
il capo e presi il telecomando.-Non c'è niente...-
-Guardiamoci
un film-Propose alzando le spalle.-Ne hai tanti no?-Non che non li
volessi vedere...però erano cartoni animati...o film romantici
e serie tv.
-Bho-Affondai
contro il divano e poggiai la tazza sul tavolino di fronte a noi.
-Vai,
vado a sceglierlo io questa volta-Mi imitò e scaldandosi le
mani, sparì dalla mia vista. Mi fermai a riflettere spegnendo
la tv. Sola...con un ragazzo...un bel ragazzo. Socchiusi gli occhi e
mi lasciai scappare un sospiro deliziato.
Non
avevo mai passato il natale con qualcuno, tanto meno con un uomo...Mi
voltai a osservarlo e potei gustare quel panorama delizioso del suo
sedere. Il telefono squillò strappandomi dai miei pensieri.
-Vado
io-Mi tolsi di dosso le coperte e andai al ricevitore in
cucina.-Pronto?-
-Nami-sannnn-Persi
un battito...oh no. Spalancai gli occhi confusa. OH NO! Venni presa
dal panico e...riagganciai.
-Chi
era?-Zoro mi comparve alle spalle facendomi urlare. Il telefono
squillò nuovamente e mi fissò perplesso.
-è...Sanji-Spiegai
attaccando la mia testa alla parete: avevo voglia di disintegrarla a
testate!
-Sanji-Ripetè
annuendo e prendendo il ricevitore.-Pronto?-Spalancai la bocca e lo
afferrai per un braccio.
-Chi
parla?-Sentì la voce di Sanji perplessa. Oddio. Cominciai a
sudare freddo e mi attaccai al braccio di Zoro letteralmente.
-Zoro
Roronoa-Si presentò con una nota acida nella voce.-E tu chi
sei?-
-Non
ti conosco-Protestò-Io sto cercando Nami-
-Nami
non può venire al momento-Mi circondò con un braccio la
schiena in modo da farmi posare la testa contro il suo petto.
-Prima
mi ha risposto-
-è
stato un errore-Giocò malandrino socchiudendo gli occhi.-Cosa
vuoi?-
-Te
l'ho gia detto-Sbraitò-Cerco Nami-Imprecò per qualche
istante e poi, si riscosse-Ma tu chi diavolo sei?-Sentì un
brivido freddo attraversarmi la schiena. Era il segnale d'inizio
della guerra.
-COSA!?-Mi
sarei ricordata per anni di quel verso. Era stridulo e misto tra
sorpresa e disperazione.
-Sei
sordo per caso?-Borbottò Zoro continuando ad accarezzarmi la
schiena.-Sono il suo ragazzo-Ribadì.
-Non
è possibile!-Esclamò colmo di rabbia-Nami è
single-
-Aggiornati-Mi
fece vedere la copertina del dvd e inarcai un sopracciglio. Voleva
vedere Bambi!?
-Noo!-Sibilai
sottovoce e lui sbuffò.
-Insomma
che cosa vuoi seriamente!-
-Devo
parlare con lei-
-Ho
detto che impegnata-
-Ho
bisogno di parlare con lei di cose importanti-Continuò-Passamela
subito-Sentì la mano di Zoro farsi più pesa sulla mia
schiena e venni schiacciata contro il suo petto con maggiore forza.
Alzai lo sguardo verso il suo volto e spalancai la bocca: i suoi
denti erano acuminati e gli occhi stavano cambiando...Si
stava...trasformando?
-Puoi
riferirlo a me-Provò.
-è
una questione solo tra me e lei-Il suo respiro stava diventando
incostante.-Tu non centri niente-Cercai di convincerlo a passarmelo
ma senza successo.
-Ho
detto che non può-Serrò la mascella-Dillo a me o
riattacco-Rimase in silenzio Sanji e poi, cedette.
-Dovrei
stabilirmi verso inizio gennaio alla casa di Zeff-Zoro smise di
muoversi-è tutto confermato, documenti etc-
-So
quali sono le tue intenzioni-Lo ignorò pensando subito al
peggio.
-Ma
davvero?-Si finse divertito-E sentiamo- Gettai nuovamente uno sguardo
al suo volto e fui accecata dai suoi occhi gialli...
-Tu
non la toccherai...-Parlò
con voce gutturale-NAMI
è MIA!-Con
una velocità impressionante, riattaccò il telefono alla
ricevitore. Pensai si fosse rotto, ma appena sentì il suono
del carica batteria, mi rilassai. Sentì la presa diventare più
lenta e le braccia di Zoro lasciarmi.
-A...allora-Tentai
di ritrovare la pace-Guardiamo questo DVD?-Presi Bambi.
-Umh-Schiuse
gli occhi e li trovai ancora color dell'oro...I denti però
erano apposto.
-Preparo
i popcorn-Glielo misi in mano-Tu va a metterlo.-Annuendo e senza
proferire parola andò verso la tv.
-Oddio-Mi
soffiai il naso cercando di frenare le lacrime-La mamma-
-è...morta...-Borbottò
Zoro rimanendo a bocca spalancata e in avanti con la schiena. Bambi
nel frattempo, imperterrito e spaventato, chiamava la sua mamma.
-Diavolo-Biascicai-Ecco
perchè non lo volevo vedere!-Mi passai il dorso della mano
sugli occhi raccogliendo le lacrime.
-La
mia seconda opzione era questo-Mi fece vedere la copertina li
vicino...Dumbo. Di male in peggio.
-Quello
ti traumatizzerebbe-Lo avvisai scuotendo il
capo.-Oddai!-Biascicai-Che stronzi la Disney! Perchè lo
continuano a far chiamare!?-
-è
struggente...-Annuì e tornò a rilassarsi contro il
divano.-Una volta nel mio branco era successo una cosa simile...-Mi
voltai verso di lui e mi rilassai: era tornato normale.-Un cucciolo
di lupo continuava a chiamare la sua mamma...ma i cacciatori...-Si
fermò grattandosi la testa-Emh...lasciamo perdere.- Forse era
il caso, la serata stava diventando una tragedia. Allungai la mano
verso i popcorn e sospirai.
-Mi
dispiace-Mormorò sorprendendomi.
-Per
cosa?-Lo osservai mordersi il labbro inferiore e distogliere lo
sguardo da me.
-Per
averti definita mia...- Il mio cuore prese a tamburellare. Aveva
usato “mia” e significava che gli appartenevo...la cosa
mi dava un certo sollievo e potere.
-Fa
niente-Gli sorrisi prendendogli la mano.-Però hai
ragione-Tornò a fissarmi.-In un certo senso, ci apparteniamo-
-Ah...-Rimase
imbambolato e riuscì a farmi una delle espressioni più
dolci e vulnerabili mai viste. Se fossi stata un altra, lo avrei
afferrato, stretto al petto e coccolato. Invece ero Nami e mi limitai
ad arrossire.
-Cantiamo
tutti insieme-Propose un uomo avvicinando il microfono alla bocca
come se fosse un chupachups-Cantiamo la canzone dell'albero!-Un coro
di proteste si formò alle sue spalle ma ignorandole cominciò
a cantare lo stesso.
-Ohhh
albero...ohhh albero...Risplendi nella notteeeeee-Vociò con
una voce stridula.
-Ohhh
albero...ohhh albero...Risplendi nella notteeee-Zoro lo imitò
con una mano appoggiata al tavolo per tenersi la testa.
-Le
luci tue, scintillanooooo...come le stelleeeee brillanoooo-Era una
cosa carina certo, ma Zoro non era molto intonato e odiavo quella
canzone.
-Zoro-Lo
chiamai facendolo voltare verso di me-Non è indispensabile che
tu canti-
-Era
orecchiabile-
-Si
molto-Presi il telecomando e cambiai canale ma ogni ovunque, c'erano
programmi allegri e spassosi. Non li condividevo e non li sopportavo.
-Manca
ancora molto?-Alzai gli occhi verso il mio fedele orologio di Felix e
sospirai felice.
-Un
quarto d'ora-
-Merda-Ridacchiai,
la pazienza a quanto pare non era una sua virtù.-Sono
stanco!-Sbuffò gettando la testa all'indietro.-Questa attesa
mi sta uccidendo!-
-Possiamo
festeggiare anche prima se vuoi-Proposi alzando le spalle in alto.
-E
che Natale sarebbe!?-
-Non
ti preoccupare-Mi alzai da posto e mi avvicinai allo sportello delle
vivande. Estrassi il pandoro che avevo tenuto nascosto ai suoi occhi.
-Ohhh-Si
alzò in piedi e mi osservò depositare il pandorino e lo
spumante.-E questo da dove sbuca!?-
-Magia-Sorrisi
aprendolo e rivelando il delizioso e morbido dolce. Presi lo zucchero
e aprì la bustina, lo versai all'interno e infine, lo
sciabordai. -Ecco tutto pronto-Presi il coltello e
ne taglia un pezzo. -Tieni-
-Da
che parte devo iniziare a mangiarlo?!-Lo osservò corrugando la
fronte.
-Da
dove ti pare...-
-Umh...-Assaggiò
la parte esterna e sorrise. La polverina bianca in pochi secondi, gli
volò sul viso facendolo imprecare.
-Tutte
le volte farà così?-Sbuffò ripulendosi.
-Tutte
le volte che lo mangi tu senz'altro-Mi misi a sedere e ne presi una
fetta per me. Erano anni che non lo mangiavo. -è buono-Mormorò
tornando a fissare la tv.
-Molto
buono...-Mi persi nei miei pensieri e per poco non mi accorsi del
conto alla rovescia...
-Buon
natale Nami-Mi sorrise spegnendo la tv e mangiando l'ultimo pezzo di
pandoro.
-Buon
natale Zoro-Chiusi gli occhi e mi lasciai cadere accanto all'albero
di natale. Era vuoto non avendo doni, ma a me piaceva. Per troppo
tempo non lo avevo visto...
-Non
ho nessun regalo...-Borbottò poco dopo seguendomi a sedere per
il pavimento.
-E
invece me ne hai fatto uno bellissimo-Gli sorrisi scompigliandogli i
capelli verdi che pian piano, cominciavano ad allungarsi-Mi hai fatto
riscoprire il natale...senza di te non lo avrei festeggiato
sai?-Tirai fuori dalla tasca una scatolina incartata di rosso e
gliela porsi.-Grazie- Fissò con fare estatico il pacchetto e
mi fissò sbalordito.
-Sei
impazzita?-
-Perchè?-Ridacchiai
mentre afferrò il dono. Lo scartò con cura e quando
aprì e vide il contenuto il suo viso si distese.
Con
la mano libera, passò un dito sopra il fine oro e ne afferrò
uno portandolo all'altezza dei suoi occhi.
-Mi
piacciono-Esordì. Erano degli orecchini che appena li avevo
visti, me ne ero innamorata. Erano dei pendenti...e dato che aveva
tre buchi e i suoi avevano l'aria di essere vecchiotti, avevo pensato
di ricomprarli.
Si
tolse i suoi e massaggiandosi i buchi liberi, cominciò ad
inserire quelli nuovi.
-Come
mi stanno?-Domandò alzandosi e guardandosi allo specchio.
-Mi
piaci-Ammisi sincera-Ti stanno bene-Lo osservai tornare da me e
prendere i tre vecchi tra le mani. Si avvicinò al cestino e
aprendo il coperchio, li gettò alla spazzatura. Spalancai gli
occhi e mi gettai verso di lui.
-Noo!-Urlai
protendendomi per recuperarli. A mezz'aria, mi afferrò la mano
e mi strinse il polso.
-è
quello il loro posto e io sono un codardo-Chiuse il coperchio-Avrei
dovuto farlo anni fa-
-Zoro...-Osservai
il suo volto diventare triste...Non osai immaginare i suoi
pensieri...Sussultai però quando la mia mano venne liberata e
con dolcezza, mi posò la sua ad accarezzarmi una guancia.
-Grazie-Nel
giro di pochi secondi i suoi occhi si illuminarono di nuovo e fissò
con un intensità incredibile i miei.
Smisi
di respirare...smisi di respirare perchè ebbi la brutta idea
di fissare le sue labbra...e le trovai squisite.
Con
un fremito, mi ricordai di quella mattina sul divano, di quando mi
aveva baciato e di quella volta in vasca, dove avevo avuto il
privilegio di poterlo osservare nudo.
Chiusi
gli occhi e mi alzai sulle punte e con le mie labbra, sfiorai le sue.
Insomma,
non so bene che dire alla fine.
Da
quanto non l'aggiornavo? Anni!
Da
quanto non riscrivo un capitolo di questa fic? Mesi!
Perchè
l'avevo fatto! Aver avuto la brillante idea di baciarlo, poteva
essere la via per il paradiso o il bivio verso l'inferno.
La
paura dentro di me aumentò.
E
se rifiutasse? Se non gli piacessi? Se non sono alla sua altezza?
Strinsi
le mani che senza neanche accorgermene, erano andate ad arpionare la
sua camicia.
Assaporai
le sue labbra per l'ultimo secondo e poi, lentamente e abbattuta, mi
allontanai da lui. Non osai guardarlo in volto. Non ne avevo il
coraggio. Che diamine! Avevo baciato un sacco di ragazzi, avevo visto
migliaia di film e letto centinaia di libri...Scene come queste erano
all'ordine del giorno...ormai dovevo averci fatto il callo, sapere
come reagire...non farmi abbattere e accerchiarmi di mille dubbi.
Ma
tutto questo, non aveva senso se la persona era lui.
Zoro...
Un
uomo che conoscevo da quando ero bambina, che era sempre stato nei
miei pensieri come un guardiano o un ancora e che ora finalmente,
avevo imparato a conoscere...ed amare.
Poggiai
la fronte contro il suo petto e mi morsicchiai un labbro.
Ero
stata una stupida! Una completa stupida! Non avrei dovuto, non
avrei...
Sussultai
quando la sua forte e calda, mano, sfiorò la mia guancia.
Socchiusi gli occhi e sentì il corpo venire scosso dai
brividi.
-Nami...-La
sua voce mi diede il colpo di grazia! Eravamo giunti alla resa dei
conti: positivo o negativo.
Mi
costrinsi ad alzare di poco lo sguardo e lentamente, inquadrai il suo
pomo d'Adamo...Poi il suo mento, nuovamente le sue labbra,
irresistibili e lucide, il suo naso e infine, i suoi occhi color
della notte.
La
sua mano scottava sopra la mia guancia che ancora, teneva ferma e
immobile.
Le
sue sopracciglia erano leggermente contratte. Stava pensando?
Prendendo una decisione?
Era
decisamente la serata dei dubbi.
Sospirò
e infine la mano, lentamente, scese fino a posarsi sulla mia spalla.
Ebbi
l'impulso nuovamente di abbassare gli occhi ma non ci riuscì.
I suoi continuavano a tenere legati i miei.
-Riesco
a percepire il tuo desiderio-Mormorò con una voce roca. Pochi
secondi dopo, mi resi conto del significato della sua frase. Cercai
di svincolare da lui ma con l'altra mano, mi afferrò per la
vita. Non ero mai stata più in imbarazzo di così,
inoltre, non avevo nessuna voglia di sentirmi dire: mi dispiace, “ma
non posso”.
-Ho
paura-Spalancai del tutto gli occhi. Non ero stata io ad ammetterlo,
ma lui. Paura però...di cosa?-Per te...-
-Per
me?-Ripetei riacquistando la parola. Lo vidi annuire e cercare una
spiegazione.
-Non
sono umano...non del tutto almeno-Si, questo lo sapevo ma
sinceramente, al momento nemmeno mi importava più.-Ho comunque
degli...istinti...-Storse il naso quasi disgustato da se
stesso.-...selvaggi...molto selvaggi-
Stavo
cercando di capirlo ma il tutto, mi rimaneva così
complicato...perchè?
-In
pratica?-Chiuse gli occhi e prese un respiro. Dio, doveva costargli
parecchio quella dichiarazione.
-Non
sarò tenero...non sarò dolce...potrei essere
violento-Oh...forse avevo capito. Ma mi importava? Scossi il capo e
capii che no, non mi importava. Lo volevo. Proprio così
com'era.
-Va
bene-Tirai fuori il petto.-Non importa!-
-Importa
invece!-Protestò-Tu meriti il meglio!-Rafforzò la presa
su di me-Sei buona...gentile, credi nel prossimo e ...un po'
manesca-I suoi lineamenti si addolcirono. -Meriti certamente qualcosa
di meglio di quello che posso offrirti io Nami...-
Bel
discorso. Belle parole. Mi stava scaricando? Finalmente, ritrovai la
Nami sepolta sotto cumuli di dubbi.
-E
se non me ne fregasse?-Mi feci avanti e lo presi per il bavero della
camicia.-Se non volessi il meglio o magari il meglio che voglio sei
proprio tu?-Lo fissai seria negli occhi e rimase sbalordito dalla mia
nuova presa di posizione. Fece per protestare e lo anticipai a
parlare.-Ti piaccio?-Mi affrettai a continuare – Provi qualcosa
per me o sono solo io l'idiota che entra in fibrillazione ogni volta
che entra in contatto con una qualsiasi o anche lieve parte del tuo
corpo? Che rabbrividisce ogni volta sotto ai tuoi sguardi?-Stavo
facendo un monologo degno di un cattivo della Walt
Disney...-Allora!?-Osservai le sue labbra muoversi, cercare di
parlare o di formulare una frase ma evidentemente, era arrivato il
momento del panico anche a lui. Dio, lo avevo messo alle strette e
contro un muro...
Ma
non poteva dire che non gli piacevo! Ci eravamo gia baciati, visti
nudi e ci eravamo vicini per...Mi fermai coi miei pensieri. Dal
panico, stavo viaggiando nella galassia illimitata del mio io...
Trassi
un profondo respiro e lo lasciai andare. Gli voltai le spalle e salì
in automatico le scale. All'improvviso, non volevo sentire la sua
risposta. Sentì la sua voce chiamarmi ma sembrava arrivare
così lontana...
Mi
spoglia mettendomi il mio informe pigiamone e entrando dentro il
letto. Chiusi gli occhi e quando li riaprì, Zoro era sopra di
me. Sobbalzai per lo spavento e lo colpì in testa.
-SEI
SCEMO!?-
-Scema
tu!-Protestò massaggiandosi la parte lesa e mettendosi a
sedere. Lo guardai storto assottigliando lo sguardo.-Sei sparita
andando a letto! Non ho forse anch'io il diritto di rispondere!?-
-Tecnicamente
si, ma se devo sentirmi dire le solite cose da film allora ciao!-Mi
girai di fianco spegnendo la luce della lampadina e due forti mani,
mi artigliarono costringendomi a prestare la massima attenzione.
-Sto
parlando!-
-L'hai
gia detto, passa al sodo!-Lo sentì ringhiare nel verso senso
della parola ma anziché darmi fastidio lo reputai una delle
cose più normali del mondo.
-Hai
capito si o no?-
-Cosa!?-Alzai
gli occhi al cielo non potendone più! Dovevo pensarci almeno
100 volte prima di passare ai fatti.
-Ho
detto, potrei essere violento!-
-Li
hai mai visti i film hard!?-Sparai facendolo ammutolire-Le donne di
oggi sono preparate a tutto e certamente perchè sarai
impetuoso non mi scandalizzerò di certo!-Ed eccolo nuovamente
con la mascella a terra.
-Zoro!-
-Ti
rendi almeno conto del perchè?-Arrossì distogliendo lo
sguardo da me.
-Cosa
c'è da rendersene conto?-Alzai in alto le braccia-Lo vuoi
fare?-Annuì con la testa.
-Si-
-Ti
piaccio?-Annuì nuovamente.
-Si-
-Cosa
stai aspettando allora!?-Si grattò la base del collo e tornò
a fissarmi intensamente.
-Nami...-Mi
prese una mano stringendola tra le sue.-Mi piaci-Arrossì
nuovamente-Mi piaci tantissimo e io ti sono debitore...-Chiuse gli
occhi-Ma tu meriti di meglio e io-Il suo discorso durò poco
dato che mi partì uno schiaffo dritto verso il suo
volto.-HEY!-Gridò lasciando la mia mano e massaggiandosi la
guancia.
-Io
ne ho abbastanza!-Lo spintonai fuori dal letto con le mani
tremanti.-è sempre la stessa storia!-Scossi il capo mettendomi
in ginocchioni e facendolo alzare del tutto.-”Ti amo
Nami”-Mimai la voce del mio Ex-”Ma sicuramente meriti di
meglio e io credo di non esserlo abbastanza per te!”-Serrai gli
occhi. Eh, no! Non potevo piangere!
-Perchè
non la smettete di pensare con la vostra testa e decidere per me!-Mi
strofinai gli occhi.-Anche tu-Lo fissai in volto-Dici di non essere
umano, ma...-La voce mi tremò-...non sei molto diverso a
logica da loro...-Gli girai la schiena non dandogli mostra del mio
viso rigato di lacrime.
Ecco!
Ancora una volta, mettevo a nudo la mia anima e nuovamente, mi
prendevo il ben servito! Ne avevo sinceramente abbastanza! Tirai su
col naso e scossi il capo. Basta!
Non
mi resi neanche conto i primi secondi, di essere finita
improvvisamente supina contro il materasso. E non notai nemmeno
l'enorme colpo caldo sopra di me che con impetuosità, mi aveva
sollevato in alto entrambe le mani.
Infine,
le sue labbra incollate alle mie...ecco, per quelle ci misi poco a
capire quanto erano deliziose e squisite.
Ragazze
dotate di ormone, siamo giunti al maialo e qui c'è un enorme
problema. Dal prossimo capitolo, il rating si alzerà a rosso.
Per voi va bene o lasciamo così com'è?
La
sua lingua seguiva attenta i contorni delle mie labbra, per poi
cercare la mia e cominciare a danzare assaporandoci a vicenda. Il suo
sapore era meraviglioso quanto sconvolgente. Sentivo, in tutto quello
che stava facendo, passione, sentimento. Era qualcosa di potente
perchè certamente, con nessuno avevo mai provato nulla di
simile.
Ogni
mio lembo di pelle scoperto in contatto con la sua, creava deliziosi
brividi di piacere.
Sospirai
deliziata quando con il corpo, si schiacciò nuovamente contro
di me, le mie curve che premevano contro il suo poderoso petto. Le
mie mani, intrappolate nella sua morsa, smaniavano per poterlo
toccare.
Volevo
circondargli il collo con entrambe le braccia, accarezzargli il bel
volto e viaggiare con le mani sotto ai suoi vestiti.
Stavo
impazzendo letteralmente e la cosa fantastica era che tutto questo,
derivava dalla sua sola vicinanza.
Mi
attaccai famelica alla sua bocca quando nuovamente calò su di
me per baciarmi. Il suo bacino premeva contro il mio e potevo sentire
il suo rigonfiamento tra i pantaloni.
Chissà
come sarebbe stato averlo dentro di se...senza dubbio magnifico, mi
dissi senza ragionarci su più di tanto.
Sarebbe
stato istintivo, passionale e tutto così perfetto.
Con
i denti, mordicchiò il mio labbro inferiore, mugugnando e
muovendosi in modo fluido e veloce con il corpo.
Impazzivo
dal desiderio. Con forza, tolsi una mano dalla sua presa e me la
portai al petto dove con una velocità che mi sconvolse,
iniziai a sbottonarmi il pigiama. Era difficile però con una
mano soltanto.
Sentii
pochi secondi dopo le sue lunghe dita sfiorare le mie e aprii gli
occhi per fissarlo.
-Con
calma...-Mormorò staccandosi un poco dalla mia
bocca.-Respira...-
Sbattei
le palpebre e mi accorsi che ero rimasta immobile. Avevo smesso di
respirare stando in tensione.
Presi
un lungo respiro e cercai di calmarmi. Come potevo fare però!?
-Non
ci corre dietro nessuno-Parlò rassicurandomi smuovendo la mano
dal mio petto per accarezzarmi il viso.
-Potresti
cambiare idea-Espressi le mie paure-Pentirtene-
-Ho
fatto molte cose di cui me ne sono pentito-Mi costrinse a guardarlo
negli occhi-Ma non questa, anzi...-Con la mano, mi scostò i
capelli dal volto.-Penso che questa sia quella più giusta...-
Il mio cuore si fermò vedendolo regalarmi un sorriso.-Ma
voglio che tu mi ascolti ok?-
-Mm..-
-Non
voglio che ti succeda niente-mi accarezzò i capelli insinuando
le dita e spazzolandoli-non voglio farti male...non me lo
perdonerei...-posò la fronte contro la mia-ma sei così
bella Nami...e ti voglio.-Strinse maggiormente la presa alla mia mano
ancora intrecciata alla sua- ti voglio così tanto...-
Chiusi
gli occhi e assaporai lentamente quella dichiarazione. Mi voleva.
Tremai
scossa dai brividi.
Lo
stesso valeva per me, io volevo lui. Potevo assolutamente capire la
sua intensità, il suo desiderio.
Tornai
a guardarlo e fissai il suo volto teso.
-Anch'io
ti voglio-Confessai con voce flebile.
-Lo
so-Osservai la mandibola irrigidirsi-lo sento...-Sicuramente notò
le mie guance arrossate. -Se...-sviò lo sguardo dal mio-Se lo
faremo...-Parlò con una voce insicura, instabile che mi
costrinse a tornare a fissarlo.-Lo faremo-Tornò a guardarmi
negli occhi-Voglio farlo...-mi liberò dalle sue mani e si
tolse il maglione rivelando la maglietta nera a mezze maniche che
portava sotto.
Con
un movimento elegante, se la sfilò mostrando il petto poderoso
e perfetto che aveva. Volevo passarci le dita sopra, seguire la linea
dei suoi addominali, accarezzarlo, assaporarlo...Stavo perdendo io il
controllo alla fine.
In
automatico, continuai a sbottonarmi il pigiama e aiutata dalle gambe,
i pantaloni che andarono a finire in basso tra le coperte. Iniziai a
sudare vedendolo slacciarsi la cintura i e pantaloni, mostrando così
i suoi boxer neri comprati giorni prima. Sembrava un modello...era
troppo perfetto. Il dubbio dei dubbi mi assalì. Mi coprii
all'istante stringendo le gambe tra loro. E se io fossi stata
imperfetta? Se avevo qualcosa fuori posto? Se il mio fisico non gli
fosse piaciuto?
Le
mie domande si fermarono quando le coperte si alzarono per
accoglierlo nel letto sopra di me. Era caldo, quasi scottante.
Posizionò
le mani ai lati della mia testa e si abbassò con il volto.
-Ripensamenti?-
Ripensamenti? Se intendeva cose che avrei voluto evitare, pensai
immediatamente a tutte le schifezze che avevo mangiato ultimamente.
Ma era Natale andiamo!
-No-Affermai
quindi decisa.
-Bene-scese
con audacia ad assaggiare nuovamente la mia bocca impossessandosi
delle mie labbra e dettando un ritmo delizioso. La sua lingua iniziò
a delineare i miei contorni, intrufolandosi all'interno e passarla
contro la mia.
Saggiai
nuovamente il suo sapore e ne ebbi la conferma. Ne volevo di più.
Mi
aggrappai finalmente con le mani al suo collo approfondendo l'unione
delle nostre bocche e accarezzandogli i setosi capelli. Erano morbidi
e quante volte avevo sognato di passarci le dita in quel modo.
Sistemandosi
con le braccia su un gomito, prese la mia mano accarezzando con le
dita il palmo, per farla sparire sotto le lenzuola. Sussultai e
nuovamente arrossii quando capii dove l'aveva portata.
Mi
costrinsi quindi a muoverla contro le sue mutande cercando
l'elastico. Parlò silenziosamente contro le mie labbra quando
la infilai dentro e saggiai la sua consistenza. Era grosso e la pelle
era levigata.
Mossi
quindi la mano in modo delicato lungo la sua lunghezza che smaniava
nel liberarsi, che vibrava ad ogni mio tocco diventando sempre più
grande e dura.
Mi
passò una mano dietro la schiena e fece scattare il gancetto
del reggiseno. Mi irrigidì quando lo tolse e rimase immobile a
fissarmi il seno. Aveva le labbra leggermente dischiuse e i suoi
occhi vagavano dai miei seni al mio volto.
Non
avevo un seno piccolo, ma uno florido e abbondante.
-Sei
perfetta-Mormorò scendendo e annusando la pelle del collo. Mi
inarcai con la schiena quando scese con la bocca verso il mio seno,
prendendo un capezzolo in bocca, succhiandolo e tormentandolo con la
lingua.
-Z...Zoro...-Lo
chiamai fermando la mia mano per la forte scarica che sentivo.
Sicuramente le mie mutandine erano zuppe da un pezzo. Il mio ventre
sembrava infiammarsi ad ogni sferzata della sua lingua.
-C-continua-Mi
pregò smuovendo il bacino contro la mia mano.
Ubbidiente,
assecondai le sue spinte facendo vagare la mano verso la punta e
ottenendo delle spinte più forti.
-Così...si...-Ansimò
contro il mio seno morsicchiando il capezzolo fino a farlo diventare
così duro da farmi male. Staccandosi, tornò contro la
mia bocca ricominciando la danza delle nostre lingue. La sua mano
sinistra mi accarezzò il fianco raggiungendo le mie mutandine
e tirandole verso il basso. Alzai il bacino per aiutarlo e calarle
lungo le gambe. Le ritrovai tra le sue mani grondanti dei miei umori.
-Il
tuo odore eccitante...-Con la mano libera, le afferrai e le lanciai
contro il muro al limite dell'imbarazzo.-Uffa-
-No!
Uffa niente!-Obbiettai mordendomi le labbra. Ridacchiò e con
un ghigno, prese una mia ciocca di capelli e se l'attorcigliò
al dito.
-Mi
piaci quando arrossisci-Confessò-Il tuo viso prende colore e
si intona con i tuoi capelli...- Tolse la mia mano dalle sue mutande
e poco dopo sentì la sua erezione premermi contro il ventre.
Si
piegò in avanti e per l'ultima volta mi baciò
attirandomi contro il suo petto. Con le gambe dischiuse le mie e
percepì il suo membro contro la mia femminilità che
densa di umori, smaniava per accoglierlo.
Un
movimento e la sua punta, tesa e gonfia mi penetrò. Mi
aggrappi maggiormente a lui che rafforzò l'intensità
dell'abbraccio fino a che non entrò del tutto dentro di me.
Mi
lasciai scappare un gemito sentendomi riempire tutta...
-Sei...così
piccola...e stretta...-Parlò con il fiato corto e un leggero
strato di sudore iniziò a imperlargli il corpo.
-S-scusa...-Mormorai
mordendomi le labbra cercando di rilassarmi.
-No...non
scusarti-Mi baciò la fronte.-L'adoro...mi piace...mi piace da
matti...-Iniziò in modo dolce a muoversi per darmi la
possibilità di abituarmi... Pensai alle mie passate
esperienze.
Le
gettai nel cestino dei rifiuti. Niente. Le mie esperienze erano
niente in confronto a questo. Era come se lo stessi rifacendo per la
prima volta...Mi sentivo una ragazzina alle prime armi.
Liberandomi
dal suo abbraccio, posò la fronte contro la mia. Il suo
sguardo intendo fissava il mio.
Mi
chiedeva se poteva andare più veloce. Scostai le gambe
permettendogli una maggiore penetrazione e con un sospiro, iniziò
a muoversi più velocemente.
Sicuramente,
niente mi era mai sembrato così perfetto...
Hello
girls!
Eccoci
dunque al fantomatico capitolo HOT.
Come
vedere, continua (MUAHAHHAHAHAH) e volevo un vostro parere.
Effettivamente,
quanto descritto è o non è da rating rosso? Se lo
considerate tale, vorrei che me lo diceste perchè così
cambierei rating definitivamente alla storia.
Se
vi sembra abbastanza leggero da rating arancio, allora lo lascerò
tale.
Un
informazioni per le ragazze/i minorenni: se volete comunque
continuare ( wahh ^-^) a seguire la storia ma non potete leggerla
perchè il rating salirà (forse) a rosso, sul mio
portfolio: http://roloshouseportfolio.forumfree.it/
potrete continuare a seguire la storia in quanto a sezione libera (in
rating arancio).
Calava,
veloce, quasi smanioso, dentro e fuori facendomi inarcare contro il
suo petto.
Le
sue mani erano intrecciate alle mie, infondendomi sicurezza e
appoggio. Ad ogni colpo di bacino, pensavo di non poter provare più
piacere di così e invece, man mano che aumentava il suo ritmo,
mi ritrovavo ad impazzire nel limbo del piacere. Staccando una mano
dalla mia, la frappose tra i nostri corpi, accarezzandomi prima il
ventre per poi scendere più in basso, fino a toccare il
clitoride.
-Ah-Mi
scappò un verso acuto quando lo sfiorò con le sue dita.
Mai
Lucci aveva osato anche solo pensare a darmi piacere. Molte volte,
veniva soltanto lui e buonanotte al secchio.
Era
un esperienza nuova.
Scese
con il volto contro il mio orecchio e il suo fiato caldo e piacevole
mi solleticò provocandomi un brivido lungo tutta la schiena.
-Ti
piace Nami?-Mi domandò con una voce sensuale e calda. Era ben
diversa dalla sua: moderata,in un tono quasi scherzoso... quella che
aveva usato invece, era un timbro assolutamente irresistibile, tanto
che aumentò il fuoco che possedeva il mio ventre.
-Si...-Mormorai
premendo il mio seno contro il suo. Nuovamente, mosse le dita e altro
piacere si accumulò causandomi quasi un orgasmo. Strinsi le
natiche e lui sentì il suo membro intrappolato nelle mie
pareti.
-Cosa
non va?-Mi chiese rallentando il ritmo. Ingoiai a vuoto e lo
maledissi...
-C-CONTINUA!-Lo
esortai-Non fermarti!-Afferrai il suo collo e intrecciai le gambe
dietro la sua schiena. Un verso strozzato proruppe dalla sua gola
sentendo la penetrazione aumentare e affondare sempre più
dentro di me.
Posai
la testa contro la sua spalla e circondata dal piacere, seguivo i
suoi colpi divenire sempre più frequenti e più forti.
Si
stava facendo strada dentro di me, lo sentivo, tanto che diverse
volte, toccò il mio centro. Mugolai come una gatta quando lo
fece pregandolo mentalmente di rifarlo, ancora e ancora.
Nulla
sembrava più importarmi, nemmeno i rumori imbarazzante della
mia femminilità colma di umori che lenti, scendevano a bagnare
le lenzuola.
Capivo
che ero arrivata al limite perchè il mio cervello mi mostrava
scene in cui lui, si svuotava dentro di me.
Oh
si...lo desideravo così tanto...
Abbandonai
il suo collo e strinsi il cuscino sotto la mia testa. Aprii gli occhi
e rimasi immobile.
Stavo
fissando due pozze dorate...
Riconobbi
quegli occhi e il sangue fluì in me più velocemente. Il
cuore sembrava pompare all'impazzata e la mia gola, iniziò a
farsi secca.
-S-sono
io-Mi rassicurò muovendo le spalle a seguito delle spinte.-è
che...sto perdendo...diavolo...-Serrò i denti e li trovai
aguzzi.
Capii
immediatamente che cosa gli stava succedendo. Il suo lato selvaggio
stava reagendo alla nostra unione, così selvaggia anch'essa.
Mi
morsi un labbro e attirai il suo viso al mio, costringendolo a
reagire e a non perdere la calma.
-Ti
voglio Zoro-Mormorai sulle sue labbra-Ti voglio...adesso.-
-Anch'io-Mi
schiacciò con il suo peso facendo aderire il suo corpo in modo
perfetto al mio.-Adesso. Ora.-
A
quelle parole, sentì il fuoco dentro di me esplodere e con gli
ultimi colpi, raggiunsi assieme a lui l'orgasmo.
Mi
artigliò per le natiche e issandosi in ginocchioni, premette
il suo bacino contro il mio, fino in fondo, riversandosi copiosamente
all'interno. Rabbrividì di immenso piacere sentendo il suo
seme così denso e caldo riempirmi quasi fino a scoppiare.
Riprendendosi un poco, sentendo il membro rilassarsi, tornò
contro di me, circondandomi in un abbraccio possessivo, facendomi
quasi smettere di respirare.
-Sei
mia...-Parlò in tono quasi flebile-Mia...-L'aveva gia detto
altre volte, ma mi ritrovai ad annuire.
-Tua-
Un
dolce cumulo di lenzuola attorniava il mio corpo. Ero circondata da
tanto calore e dolcezza.
Mi
costrinsi ad aprire gli occhi e vidi un petto enorme contro cui era
posata la mia testa. Alzai istintivamente il volto fino ad incontrare
gli occhi neri di Zoro. Mi sorrideva e con una mano, giocherellava
con i miei capelli.
-Buon
giorno-Pronunciò quelle parole facendomi scaldare all'istante.
-Buon...giorno-Ricambiai
sospirando con aria quasi sognante. Chiusi gli occhi e rammentai la
serata di ieri.
Era
stata semplicemente perfetta...
-Prima
di rovinare ogni cosa...-Mormorò avvicinandosi al mio
orecchio-Ieri non eri fertile...per cui, non preoccuparti...-
Smisi
di respirare per una manciata di secondi e poi, mi rilassai
nuovamente.
-Come
puoi saperlo?-
-Lo
so e basta...-Mi toccò i contorni delle labbra con il
pollice-Cose...da animale-Mi alzò il mento e calò sulla
mia bocca donandomi uno splendido bacio. Merda.
Mi
sentivo la regina del mondo. Mi avvinghiai con le mani e le gambe a
lui gia desiderosa di ricominciare.
-è
Natale-Disse scherzoso contro la mia bocca-Non vuoi scendere a
scartare i regali?-
-Ho
gia il regalo che voglio-Montai sopra di lui e lo fissai
malandrina-Ed è un pacco enorme- Sghignazzò divertito
per il mio riferimento ai suoi gioielli.
-Se
la metti così-Mi accarezzò le natiche-Devi essere stata
una bambina molto buona...-
-Buona...-Ripetei
abbassandomi con la schiena-Che al momento desidera fare la
cattiva-Un sorriso eloquente si dipinse sulle sue labbra. Mi afferrò
una mano e se la portò alle labbra.
-Dobbiamo
andare a casa mia ricordi?- Sbattei gli occhi e ricordai qualcosa...
-Io...si...-Posai
una mano sul materasso per sostenermi. L'osservai voltare la testa
verso l'orologio che segnava pigro le nove...
-Bhe...forse
un po' ti tempo possiamo usarlo per scartarlo questo regalo...-
Un
ora intera persa tra le sue cosce.
Dio.
Nemmeno nei miei romanzi avevo mai sognato un unione
così...perfettamente perfetta.
Con
la mano nella sua, mi guidava attraverso il bosco, affondando ad ogni
passo lo stivale nella neve.
Camminavamo
da almeno venti minuti e stavo iniziando a congelarmi.
-Manca
ancora molto?-Domandai tirandomi dietro con difficoltà il
carrellino della legna.
-No-Ammise
guardandomi e sorridendomi-Ci siamo quasi- Ok. Il gelo era passato e
adesso stavo iniziando a sudare di nuovo. Per tutte le maledizioni
possibili! Lo volevo ancora! Non potevano bastarmi solo la notte di
ieri e la varie di stamani...-Sei stanca?-Mi domandò.
-No-risposi
scattante-Fa solo freddo...-Alzai la gamba-I piedi si sono
congelati-Si fermò e mi baciò un orecchio ridendo.
-Te
li riscaldo io poi...con un massaggio...- L'idea era buona. Super
buona. Mi leccai le labbra dal non vedere l'ora.
Anzi,
speravo vivamente che mi si fossero ibernati!
Riprendemmo
a camminare e come aveva detto, in lontananza si delineò
l'immensa ombra di una casa. Rimasi a bocca aperta...era immensa.
-è
quella?-Annuì aumentando il passo e arrivando fino all'enorme
cancello in ferro.
-Avvolta
dalla neve è così triste...-Mormorò lasciandomi
la mano e spazzolando la serratura. Estrasse da una tasca una chiave
che scattò con un suono metallico. Facendo forza, aprì
il cancello spingendolo quel tanto che bastava per poterci passare il
carrellino.
Entrai
e lo trascinai con me, fissando quasi ammaliata le statue che un
tempo, dovevano decorare l'entrata di quella casa ormai persa nel
tempo.
Perdonate
il ritardo ma, ho avuto da fare ç___ç
A
far i che? Semplice: La nuova grafica per il midori mikan!
Venite
a farci un salto che terminati gli ultimi preparariti, diventerà
bellissima *___* ( spero)
Ed
ecco comunque il capitolo. Spero che la conigliata sia stata di
vostro gradimento! Al prossimo capitolo!
Molti
anni addietro, quella casa sicuramente sarebbe stata fantastica.
L'orgoglio dell'architetto, la più bella del paese, invidiata
da tutti...Adesso trasmetteva solo tristezza e tanto silenzio.
-Vieni-Zoro
mi prese il carrellino e mi condusse attraverso il giardino. Le
piante che crescevano rigogliose e selvagge, stavano sbiadendo di
fronte al mucchio di neve che continuava a cadere.-Attenta a quel
ramo-Mi avvertì.
-Quale
ramo!?-Domandai e il tempo di finire la frase, mi trovai per terra.
Lo sentii ridere e le sue risate aumentarono quando vide il mio volto
coperto di neve.
-Ti
avevo avvertita-
-Prima!-Afferrai
la sua mano che gentilmente, mi aveva teso-La tua tempistica fa
schifo-
-Ne
sono cosciente-Mi rispose tornando a fissare la casa.-Prendiamo solo
le cose che reputi ...interessanti-
-Va
bene-Mi condusse sotto al portico e mi scrollai la neve di
dosso.-Esattamente, la casa sembra grande quanto lo è
l'esterno?-
-C'è
anche il seminterrato...ma non penso che ti interessi...-No. Non mi
interessava per niente. Solitamente in tutti i gialli, gli omicidi si
concentravano proprio lì.
Prese
dalla tasca un altra chiave, dall'aria più antica e usurata e
aprì la porta.
Il
forte rumore dei cardini che cigolavano, riempì la casa. L'ecò
durò qualche secondo più a lungo e io sentii i brividi
lungo tutta la pelle.
Mi
nascosi dietro Zoro e attesi che per la prima volta, come le altre
del resto, lasciasse perdere la galanteria.
-Prima
tu-Gli suggerì invogliandolo ad entrare con una lieve spinta.
-Non
hai paura vero?-
-CHI?!-
Alzai lo sguardo-Io!?- Sospirai-No...macchè!-
-La
luce non funziona-Mi avvertì con un ghigno-Mi sono scordato di
portare una torcia...dovremo arrangiarci-Si avventurò
all'interno e attese immobile che io lo seguissi. Che potevo dirgli?
“Aspetto volentieri fuori”?
Con
un moto di coraggio, lo affiancai trascinandomi dietro quel cavolo di
carrello. Ora lo odiavo. Cigolava!
-Sotto
non è rimasto molto...andiamo di sopra-Mi suggerì
sparendo dalla luce.
-Dove
sei!?-Mi guardai attorno vedendo il buio più totale. Appena
percepii una stretta alla mano cacciai un urlo. Trascorsero pochi
secondi e lentamente, il mio urlò scemo. Mi sentii un idiota.
-Non
hai paura...eh?-
-CHIUDI
IL BECCO ACCIDENTI!-Gli mollai una sberla sulla spalla.
-Ahahahah!-mi
circondò la vita con un braccio-Lascia quello adesso e
seguimi- Come appena ordinato, lo seguii reggendomi a lui per le
scale. A lui non occorreva la luce. Era un lupo e aveva un istinto da
far drizzare i capelli. Inoltre eravamo nel suo
territorio...l'avrebbe riconosciuto ad occhi chiusi.
Sentii
il suono di una porta aprirsi e lenta, mi condusse all'interno. Non
si vedeva praticamente niente.
-Dammi
qualche secondo-Mi mollò allontanandosi e andando verso la
parte più buia della stanza. Riconobbi il suono del legno che
scricchiolava, segno che stava facendo qualcosa. Un attimo dopo, uno
spiraglio di luce penetrò all'interno della stanza
permettendomi così di vedere nuovamente.
-Meglio?-Domandò
continuando a forzare i chiodi e a togliere le tavole di legno dalla
finestra.
-Decisamente-Annuii
felice di poter finalmente vedere qualcosa.
-Bene-Tolse
altre due tavole facendo entrare finalmente una luce gradevole. La
polvere iniziò a spargersi veloce per la stanza e abbassando
gli occhi, notai le nostre impronte sotto strati e strati di polvere.
-Che
te ne pare?-Mi indirizzò con la testa a guardare la parete. Mi
mancò il fiato.
Un
enorme libreria piena di libri mi dava il benvenuto.
-Ma...magnifica-Mi
avvicinai a leggere alcuni titoli.-Ah! -Ne riconobbi qualcuno-Questo
è il mio preferito...-Lo sfiorai con le dita.-Oddio! Questo è
introvabile...o...ossantocielo!-Esclamai alla vista di un volume
dall'aria antica-Pensavo fosse una leggenda...-
-Prendi
pure tutti quelli che vuoi- mi rassicurò con un sorriso
stampato sulla faccia.
-Come
facevano i tuoi ad avere tutti questi libri?-Domandai voltandomi
verso di lui.
-Mio
padre era uno scrittore...o almeno ci provava. I miei avevano una
passione per la lettura...-Spiegò avvicinandosi-Buffo che io
non sappia ne leggere ne scrivere eh?-
-No-Non
lo era affatto...era stato rapito da bambino e ancora, non aveva
ricevuto un istruzione.
-Dai
pure a me quelli che vuoi-Si propose-Se il carrellino non basterà,
penso che ce ne sia uno un po' più piccolo...-
-Va
bene-Sfilai dei volumi e la polvere arrivò al mio naso
facendomi starnutire. Gli posai con delicatezza i volumi tra le
braccia e continuai a guardarli. Molti libri li adoravo, altri li
avevo solo sentiti nominare e qualcuno, lo presi per le bellissime
rilegature. Ne sfilai un paio e rimasi interdetta. Lo aprii e trovai
le pagine vuote. Lo guardai in cerca di spiegazione.
-Mio
padre faceva rilegale i libri...-si avviò alla porta-Ci
scriveva poi, quindi erano per lui come un quaderno nuovo per noi-Il
senso tornava. L'osservai scendere le scale per depositare i libri
presi. Ne afferrai altri e sfogliandoli, trovai delle parole scritte
a penna. Sicuramente erano racconti del papà di Zoro. Curiosa,
sfogliai alcune pagine e lessi qualche parola. Magia, amore, lupi,
posti lontani...Doveva avere molta fantasia...
Ne
cercai altri e in tutto, ne trovai solo cinque abbastanza integri.
Perlustrai ancora e decisi che poteva bastare.
-Tieni-Consegnai
i libri di suo padre.-Questi sono anche per te-
-Ma
non so leggere-Storse un angolo della bocca, a volerlo ricordare
ancora.
-Ti
insegnerò io-Promisi con un sorriso.
-Fatica
sprecata...-
-No
che non lo è!-Mi avvicinai e lo fissai negli occhi-Tu lo
desideri...sei intelligente! Hai imparato l'orologio!-Gli ricordai-Ce
la puoi fare benissimo! Basta volerlo-Lessi un luccichio nei suoi
occhi. Lo voleva.
-Dici
sul serio?-
-Ma
certo-Gli sorrisi con calore-Fidati di me!-Annuì contento
prendendo i libri e portandomi in un altra stanza.
-Era
la mia camera...-Spiegò guardandomi intorno. Era piena di
giocattoli, tutti di legno e cuscini in ogni dove. Era in disordine
però...specialmente il letto. Pensai che forse, Zoro ci avesse
dormito; il letto era sporco, le lenzuola sgualcite e la polvere
sembrava meno presente per terra in alcuni punti. Rametti e pietre
inoltre erano sparse qua e là.
Prese
un oggetto e me lo fece vedere.
-Il
mio orrido regalo- Mi portò agli occhi una macchinina. Sorrisi
ricordando il suo racconto. La presi con le mani e tolsi con un
soffio la polvere che la ricopriva.
-Prendiamola-Annunciai
alzando il volto, ma era nuovamente sparito. Un tonfo mi costrinse a
girarmi e osservai Zoro depositare un enorme baule ai miei piedi.
-Abiti-Spiegò
aprendolo e mostrandomene alcuni bellissimi-Erano di mia
madre...-Sorrise-In paese ho visto un negozio d'antiquariato-Prese
dal fondo degli orecchini-Possono valere qualcosa?-
-Cavolo,
si-Mi avvicinai mettendomi in tasca la macchina-Però, se li
venderai i soldi saranno tua!-Lo avvisai.
-Cosa?-
scosse il capo-No-
-è
roba tua Zoro-Lo guardai seria-Sei il proprietario e decidi tu, che
cosa farne.-Inarcò un sopracciglio e si sollevò sui
talloni.
-Allora
li regalo a te, così puoi vederli tu-
-Allora
me li tengo- Sbuffò sonoramente-O così o pomì!-
-Cosa?-
Ridacchiai.
-Niente...senti,quelli
sono tuoi va bene? Se avrai dei soldi potrai comprarti ciò che
vorrai...potrai fare tante cose!- Gli sorrisi-Pensaci...-
-Io...-Fissò
il baule annuendo poco dopo-Va bene...-Sospirò chiudendo gli
occhi-Sei la solita però-Mi sorrise-Manipolatrice...-
-Si
dice “colei che usa il cervello”-Gli sorrisi guardando
per l'ultima volta la stanza.
-Ora
non lusingarti troppo!- Tornò nel corridoio con il baule tra
le mani. Con quel poco di luce che adesso entrava, potevo vedere le
scale che eleganti, si snodavano da entrambi i lati. Un particolare
però mi fece mancare il respiro.
Una
chiazza all'apparenza nera, macchiava in modo indelebile il
marmo...Una convinzione di cosa potesse essere mi balenò nel
cervello.
-Nami
arrivi?- La voce di Zoro mi riscosse e mordendomi le labbra, scesi a
gran velocità le scale per raggiungerlo e tornare finalmente a
casa.
-Vai
tu-Mi rigirai nelle coperte al suono quasi spettrale del campanello.
Avevo
perso il conto dei giorni che in un baleno erano trascorsi... tranne
che per il capodanno.
-Perchè
non ci vai tu?-Domandò buttandosi il cuscino in testa.
Non
che i giorni per me fossero importanti...anzi. Poteva anche essere
Marzo per quel che ne sapevo. La neve fuori però, testimoniava
che eravamo ancora nei giorni di festa.
-Ti
ho chiesto un favore su-Spinsi con un piede la schiena di Zoro.
-Non
mi va-
-Fai
il bravo dai!- Sbuffai -Fallo per me-
-No-Rispose
secco rimanendo immobile. Alzai così le coperte scoprendolo
fino ai piedi.
-Hey!-Protestò
mentre prendevo il mio maglione.
-Ti
sta bene!-Gli ringhiai contro chiudendo la porta di camera. Il
pavimento era freddo e mi maledì di non essere andata a
recuperare un paio di ciabatte prima.-Sto arrivando-Urlai a chi con
tanta insistenza, suonava al citofono.-Ma chi diavolo è?!-Con
i capelli arruffati, andai alla porta aprendola. Socchiusi gli occhi
per la forte luce proveniente da fuori.
-Nami?-Domandò
una voce facendomi immobilizzare.
-Oh
no...-Mormorai mettendo a fuoco la figura d'uomo davanti ai miei
occhi.
Un
sorriso compiaciuto si formò sulle sue labbra facendomi
indietreggiare di qualche passo. Non era possibile.
-NAMI-SAN!-Urlò
al colmo della felicità attirandomi tra le sue braccia. Oh
merda!
Digrignai
i denti e serrai gli occhi. Merda merda, merda e merda!
-Finalmente
sono arrivato! Non sei felice di vedermi!?-Saltellò con me tra
le sue braccia e imprecai mentalmente almeno una decina di volte. Ero
ancora scombussolata dal sonno ...e dalla notte passata a fare altro
e adesso? Venivo strapazzata peggio di un uovo.
-S-Sanji!-Lo
chiamai sperando di farlo calmare ma ottenni l'effetto opposto.
-Oh
carissima Nami, sono così felice di vederti! Ho firmato tutte
quelle noiose carte e adesso-Mi possò a terra per estrarre dal
piumino delle chiavi di casa-Ta-dan! Adesso siamo Vicini!-
Chiusi
gli occhi e sentì le felici vacanze appena trascorse,
sgretolarsi lentamente.
-Chi
diavolo sei?-Una voce profonda alle mie spalle comparve facendomi
sobbalzare. Mi voltai e trovai Zoro con un espressione interdetta.
Sanji sarebbe presto morto.
-Il
tipo del telefono immagino-Lo squadrò mostrando i denti e un
espressione ovviamente non felice.-Il buzzurro del telefono.-Si
corresse velocemente, così come il sopracciglio di Zoro,
scattò verso l'alto.
-Sei
quel rompipalle che voleva Nami-Lo riconobbe piazzandosi così
davanti a me. Con la sua enorme stazza, mi riusciva a coprire alla
sua vista.-Cosa sei venuto a fare?-
-Ad
abitarci-Incrociò le braccia al petto continuando a fissarlo.
La decenza di Zoro era partita anni e anni fa per un lungo viaggio
verso luoghi sconosciuti...era rimasto in mutande e per il resto,
completamente nudo.
Lui
però non soffriva il freddo ed era un punto a suo vantaggio.
-Stai
scherzando?-Si fece più vicino. Sanji però gli mostrò
un documento che con malagrazia, prese tra le mani.
Mossa
alquanto inutile dato che era analfabeta.
-Che
testimonierebbe?-Domandò spostando lo sguardo su di lui.
-Che
la casa-e indicò la graziosa casetta non molto distante dalla
mia-adesso è di mia proprietà!- Gli occhi di Zoro si
ridussero a due fessure.
-Da
quando?-
-A
partire da adesso-Sibilò in tono duro riappropriandosi del
foglio.-Perciò Nami-san, adesso non ti devi più
preoccupare di nulla!-Mi rassicurò tornando dolce come una
zolletta di zucchero.-Confinato con te, qua nel bosco! Una
rassicurazione per te! La mia virile figura ti proteggerà dai
lupi che bazzicano in questa zona e sopratutto-Mi si avvicinò
prendendomi le mani tra le sue-Potremo continuare la nostra storia
d'amore- Stava scherzando! Non c'era altro modo!
-CONTINUARE!?
MA SE NON è MAI NEANCHE COMINCIATA!-La colpa come sempre, era
di Bibi. Quella pettegola santarellina che non si faceva mai gli
affari propri. Lei doveva sempre passare bene, la più notata,
la più bella e la più quotata dai ragazzi. Guai se
mettevi gli occhi su un ragazzo che aveva gia addocchiato e guai se
mettevi gli occhi su un ragazzo libero che lei, non aveva
addocchiato. La logica non vinceva con lei.
-Oh
andiamo, lo so! Io ti piaccio!- Mi parlò con voce dolce, fatta
sciogliere nel caramello. -sei cotta di me!-
-Non
credo proprio- Non lo ero più da un pezzo. Più
precisamente dal pezzo in cui Bibi se lo era portato a letto. Come
dire? Mi aveva spalancato gli occhi facendomi comprendere quel grande
errore che avevo fatto nell'aver pensato che fosse un ragazzo con il
cervello apposto. Ma mi ero lasciata da non molto con Lucci e quindi,
il mio cervello doveva ancora connettersi con il mondo esterno.
-Oh
Nami!-Indicò la casa-L'ho presa per te, per noi.-Mi fissò
con gli occhi pieni di speranza-Io ti amo sul serio!- Due enormi mani
nere lo artigliarono per il piumino scrollandolo peggio di sacco di
patate.
-RITIRA
QUELLO CHE HAI DETTO!-Urlò la voce gutturale di Zoro.-
RITIRALO!-Continuò a tenerlo sospeso per aria sotto il suo
sguardo terrorizzato e il mio sorpreso. Si era trasformato in un
licantropo.
-Zoro,
buono!-Alzai in aria le mani parlandogli.-Zoro!-
-Nami
è mia hai capito!?-Gli ringhiò avvicinandosi al suo
volto.-è MIA!-
-AHHHHHH!!!!-Sanji
se la stava praticamente facendo sotto.
-Zoro!
Ti sei trasformato per la miseria! Mollalo!-Lo artigliai per la vita
cercando di calmarlo. Appena sentì il mio tocco lo lasciò
cadere a terra e si abbassò alla sua altezza con la schiena.
-Non
osare mai più disturbarla.-Lo fissò intensamente con i
suoi occhi dorati da lupo-Ti è chiaro il concetto!?- Il suo
flebile annuire lo convinse che aveva recepito il messaggio.
-Vattene-
Alla
velocità della luce, Sanji si alzò correndo a tutta
forza diretto verso la sua nuova abitazione. Chiusi la porta e lo
guardai passandomi una mano tra i capelli.
-Sei
contento?!-
-No-Mi
afferrò caricandomi sulle spalle trasportandomi su per le
scale. Cosa diavolo aveva in mente?
Mi
lasciò cadere sul letto con un tonfo e velocemente, montò
sopra di me.
-Io
ti desidero Nami-portò le lunghe mani ai lati della mia
testa.-Ti desidero-Ripetè calando e annusando il mio collo.
Con
mia grande sorpresa, la sua stazza stava diminuendo, così come
la pelliccia si diradava lasciando spazio alla sua pelle cotta dal
sole. Incatenò il suo sguardo al mio e i suoi occhi erano
ancora selvaggi.
-Non
sopporto che un altro uomo ti ronzi attorno...-
-Nemmeno
io lo sopporto quello-Lo rassicurai mettendomi a braccia
incrociate.-Ma non è una buona scusa per sbatterlo come un
tappeto.-
-Mi
dispiace...-Abbassò gli occhi-Avrei dovuto trattarlo
peggio...-Rettificò.
-Zoro!-
Mi mollai una manata in testa-Ti ha visto trasformato!-
-E
allora!?-
-Lo
dirà a tutti!- Chiuse gli occhi e il suo sguardo tornò
normale.
-Compriamo
un costume da lupo... così se porterà qualcuno, potrò
dire che l'ho spaventato con quello.-Buona idea! Allora aveva un
cervello...
-Va
bene-Acconsentì.-Per questa volta passi!-Lo avvertì -Ma
alla prossima cavolata...Te la faccio ingoiare!-
-Ingoiare
cosa?-Mi fissò furbetto.
-Il
rospo razza di scemo!- Gli mollai una sberla-Ti servirò pan
per focaccia!-
-Umh-Si
leccò le labbra avvicinandosi alle mie-Buone...-
-Sono
seria!-Lo fermai tenendolo per le spalle.
-Anche
io. Adesso, se vuoi scusarmi, desiderio reclamare una mia
proprietà-Mi tolse il maglione-Hai il suo odore addosso...-
-Non
puoi sentirlo veramente!-
-Quel
tizio fuma...ed è un odore insopportabile-Iniziò a
strusciarsi contro di me-Fammi marchiare un po' il territorio...e
dopo ti farai una bella doccia...-
In
molti lo attendevano e adesso finalmente è qua!
Non
preoccupatevi giovani donzelle, inizialmente non avrà un ruolo
specifico Sanji, ma come nel manga, diventeranno “ottimi”
amici!
Insegnare
a Zoro a leggere a scrivere, si dimostrò molto faticoso...più
di quello che pensavo.
Non
ero una maestra era chiaro, ma vedevo l'impegno che ci metteva. Da
analfabeta stava facendo progressi. L'apprendimento con gli adulti è
molto più lento, ma il sorriso che sfoggiava mostrandomi i
suoi primi lavori, mi rendeva fiera di lui.
Nel
frattempo io ero ero stata contattata dal mio capo Iceburg. Due
articoli: uno, sulla pericolosità dei parchi a tema...l'altro
“il sesso fa bene alla pelle”? Per quest'ultimo avevo una
valanga di informazioni...
Inoltre,
un altro redattore, mi aveva chiesto di scrivere un piccolo romanzo
di poche pagine per una serie di romanzi d'amore gotici.
“Benvenuti
alla tranquilla e quasi pacifica campagna inglese del paese di Coco.
Luogo perfetto, in via di sviluppo, grosso potenziale economico.
L'unico problema è il bosco. Cappuccetto Rosso l'ha imparato a
sue spese. Gli era stato detto più e più volte di non
addentrarsi dentro...che ci sarebbe stato il lupo cattivo. E che fine
aveva fatto adesso? Giaceva a letto a fare sesso non stop con il lupo
in questione.” Digitai quelle parole e risi come una matta.
-S-sesso
non...stoppe...stoppo...stop...-Sobbalzai quando mi trovai Zoro
dietro di me a leggere. Ecco una cosa a cui dovevo fare in futuro
maggiore attenzione.
-ZORO!-
chiusi il portatile.
-Stavo
leggendo...cappuccetto rosso-Ghignò a pochi centimetri dal mio
volto.
-Ho
visto...ma sono appunti personali!-Inarcò un sopracciglio
perplesso.
-Personali?-Aprì
nuovamente lo schermo-Non era la tua vita?-
-NO-
Arrossii tingendomi il viso di rosso.
-Pensavo
sai...-Mi accarezzò le spalle-Il bosco...gli avvertimenti-Si
avvicinò con il volto al mio collo mordicchiandolo-Il
lupo...-mi passò le mani sul ventre cercando il bordo del
maglioncino.-Cappuccetto rosso...-Mi morse il lobo dell'orecchio.
Dio...esisteva qualcosa di più perfetto?
-Ma
se dici che non sei te...allora ti credo-Mi lasciò tornando
eretto con la schiena e mettendosi sdraiato sul tappeto. Mi voltai a
fissarlo in preda al desiderio che mi aveva acceso e lo fissai. Era a
leggere un libro per bambini e a mangiarsi patatine. Muoveva i piedi
avanti e indietro...sembrava un ragazzo normale...
Mi
tornò alla mente la sfuriata con Sanji...Grosso, peloso,
enorme. Denti aguzzi, occhi selvaggi e muscoli da far paura. Un
licantropo... Mi mordicchiai il labbro inferiore e mi alzai dalla
sedia.
Sanji
era comparso solo una volta alla mia porta dopo quell'evento. Aveva
aperto Zoro e con riluttanza, l'aveva fatto entrare. Abbiamo cenato
assieme e non ha chiesto niente riguardo alla trasformazione di Zoro.
Dopo
era tornato alla sua nuova abitazione mogio e triste.
Si
stava comportando esattamente come me agli inizi.
Cercavo
un miracolo, un appiglio...qualcuno che mi salvasse dalla mia
solitudine.
Andai
alla finestra e misi a fuoco la sua casetta. Fuori, tremante,
spaccava la legna. La neve si era sciolta ma il freddo si sentiva lo
stesso.
-Zoro-Lo
chiamai girandomi.
-Uh?-Mormorò
con una patatina in bocca. Sicuramente non mi ascoltava.
-Sanji
spacca la legna-Spiegai mettendomi seduta davanti a lui.
-Che
crepi di freddo-Sospirai e gli tolsi il libro da sotto gli
occhi.-HEY!-Protestò.
-Vai
ad aiutarlo...-Mi fissò stralunato.
-Cosa?!-
-Vai-Ripetei
ad occhi chiusi-Ad aiutarlo-Il suo sguardo si incupì.
-Perchè?-
Notai il tono duro e per niente gentile. Era un chiaro segno che non
apprezzava l'idea. Mi costrinsi così a tirare fuori la
risposta migliore che potessi dare.
-è
solo-Misi il segnalibro chiudendolo-Non ha nessuno. Sta da giorni
solo in quella casa e...mi ricorda un po' me.-Il suo sguardo si fece
attento. -Tu Zoro...sei la cosa migliore che potesse capitarmi...e
quindi...AH!-Venni afferrata dalle mani che con una mossa, mi
portavano supina sul tappeto.
-Ora
non sei più sola Nami- Mi parlò sfiorando il naso con
il mio. Aveva ragione...non lo ero più. Mi fissò
intensamente e poi, calò a baciarmi le labbra. Il sapore di
Zoro era un mix incredibile...l'adoravo.
Gli
accarezzai i capelli mi strinsi a lui. Per mia sfortuna, durò
solo qualche secondo.
-Va
bene-Si alzò da me di malincuore. Andò nel corridoio
fino a prendere dall'attaccapanni il suo cappotto.-Ma solo perchè
me lo hai detto tu-Iniziò ad allacciarselo. Gli sorrisi grata
portandomi una lunga ciocca dietro l'orecchio. -Dopo però-Mi
annunciò aprendo la porta-Mi leggerai una storia.- Era una
cosa che avevo preso a fare tutte le sere.
-Certo-Acconsentì
vedendolo chiudersi la porta dietro.
Tornai
alla finestra e l'osservai andare da Sanji con un accetta in mano.
Pensai immediatamente che volesse fracassargliela in testa, ma
attendendo qualche minuto, li osservai lavorare assieme e iniziare,
in modo più veloce, a spaccare la legna per il fuoco.
Un
ululato nel cuore della notte mi fece svegliare. Scattai a sedere
ansimando, coperta di sudore e con le orecchie dritte e attente.
Gettai
uno sguardo alla finestra e i rami, battevano per il vento contro il
vetro.
-Che
c'è?-Zoro accanto a me aveva aperto gli occhi.
-L'hai
sentito?-Domandai fissandolo spaventata.
-Cosa?-
-Quell'ululato-L'osservai
stropicciarsi un occhio e voltarsi verso la finestra. Stette in
silenzio e poi scosse le spalle.
-Non
ci sono lupi nei dintorni Nami-Mi rassicurò tornando a
chiudere gli occhi.
-Io
l'ho sentito!- Era forte, potente e tormentato...mi aveva fatto
talmente tanta paura che il sonno, difficilmente sarebbe tornato
subito.
-Avrai
sognato...- Non sembrava un sogno...era reale.
-Non...-Lo
guardai di nuovo-Ne sei sicuro che non c'è nessuno?-
In
risposta, si alzò dal letto e si avvicinò alla
finestra. L'aprì e stette in silenzio ad ascoltare il solo
ululare del vento.
-Niente-
Come era possibile!?
Chiuse
la finestra e tornò accanto a me sfiorandomi la guancia con
una mano.
-Stai
lavorando troppo...-
-Non
dire sciocchezze-Scostai la sua mano.
-Parlo
sul serio Nami-posò la testa contro la mia-Non c'è
nessuno.-Mi morsicchiai il labbro inferiore e infine, mi arresi. Zoro
era in grado di percepire i suoi simili e affini...se diceva che non
c'era nessuno, era senz'altro così. Mi arresi e tornai giù.
-Va
bene-Mi passai la mano sulla fronte bagnata.
-Dormi
Nami-Mi coprì per bene, avvicinandosi e circondandomi in un
forte abbraccio.
Pian
piano chiusi gli occhi ...e la sensazione di quell'ululato e di
qualcosa ancora prima, scemò con il sonno.
Non
ero contenta di quello che stava accadendo. Per niente.
Il
telefono squillava come un diavolo da tutta la mattina e ormai, ne
avevo le taniche piene.
Zoro,
calmo e pacato era intento a guardarsi un telefilm a caso alla tv. Un
enorme bacinella piena di patatine gli faceva compagnia.
-Si
capo-Mormorai affranta per tutti gli ordini che quel cretino mi stava
dando.
Non
era il capo della rivista che ogni tanto, mi affidava qualche
lavoretto, ma il mio redattore.
-Non
pensa che Dressrosa sia un posto molto confusionario? Che ne è
della fiera a WaterSeven di ogni anno?-Adoravo quella città,
non solo perchè era piena di centri commerciali, ma perchè
l'avevo usata come ambientazione in uno dei miei racconti.
-Io
non penso niente-Mi sentì rispondere a tono. Il signor Franky
era un uomo decisamente strano.-Anche io adoro WaterSeven cosa crede?
Ma mica sono io che deciso, ma i miei superiori. Perciò,
quest'anno, il grande festival della nostra casa produttrice, si
svolgerà a DressRosa.-Bhe, certo. Non potevo incolparlo di
questa scelta.
-è
un po' lontana...-Cercai di desistere.
-Anche
WaterSeven lo era, ma non ci sono stati mai problemi no, signorina
Nami?-Scossi il volto sospirando.
-No
certo-
-C'è
forse qualche problema quest'anno?-Strinsi gli occhi.
-Ho...un
animaletto a casa e non so a chi lasciarlo in custodia...- Un sonoro
sbuffo mi giunse alle orecchie.
-Non
ha parenti o vicini?-
-In
un bosco?-
-Il
signor Sanji, sono venuto a sapere, ha preso dimora nella sua stessa
zona.-Chiusi gli occhi e maledì apertamente Bibi. Lei e la sua
bocca larga. Bibi era la sorella di Franky, era stato un puro caso,
ma il destino era perverso.
-Emh,
si...-
-Può
lasciarlo a lui allora...-Sentenziò scribacchiando qualcosa.
-Non
potrei portarlo con me?-Una sonora risata mi fece allontanare il
ricevitore.
-Le
regole Nami, te le devo forse ricordare?- Prese fiato-Niente animali,
niente parenti, niente amici e ...-
-Niente
mariti o fidanzati.-Terminai per lui.
-Esatto-Si
riprese.-Allora l'appuntamento è domani in aeroporto.-Smise di
parlare per controllare l'orologio-Diciamo per le dieci ok?-
-Domani?-Strillai
stizzita-Capo, ma devo per forza venire!?- Sperai con tutta me stessa
di no.
-Vuoi
perdere il tuo posto di lavoro?-Domandò con voce
terribile-Sai, sto leggendo lo spartito che mi avevi mandato qualche
tempo fa...potrei pubblicarlo o no...non lo so.-Questo era un ricatto
bello e buono.
-Ho
capito.-Mugugnai indispettita.
-Meraviglioso,
anzi, super-Si corresse-Allora a domani, li troverai il tuo compagno
di viaggio.- Contrassi le sopracciglia. Chi era il mio compagno?
-No
aspett...-
-TU
TU TU ...- Aveva gia attaccato...
-Partire?!-Domandò
con gli occhi sgranati Zoro. Gli avevo dato la brutta notizia e
spegnendo la tv, mi aveva seguito per le scale, fino alla mia camera.
-Si-Mormorai
triste mentre da sotto al letto, tiravo fuori una grossa valigia. Era
color cobalto e un po' impolverata. L'avevo comprata appositamente
per questo genere di eventi. Il problema era che l'evento,
quest'anno, non mi andava proprio giù.
-Quando?-Mi
si avvicinò fermando le mie mani. Alzai gli occhi e lo fissai
in volto dispiaciuta.
-Domani.-
-Domani?-Ripetè
in tono grave. Leggevo nei suoi occhi la paura del
distacco,-Per...quanto?-
-Una
settimana-Strinsi le sue mani-è ...Tanto-La paura era anche
mia. Avevo trovato la cosa più perfetta e me ne dovevo
separare, anche se per poco.
-Troppo-Confermò
lui avvicinandosi al mio volto.-Non voglio lasciarti-Mi baciò
delicato il naso.
-Nemmeno
io vorrei-Chiusi gli occhi sentendo le sue labbra che si spostavano
verso le mie guance.-Ma è lavoro...-
-Lo
so-Si fermò vicino al mio orecchio parlando a bassa voce.-Ma
ti voglio...una settimana è peggio di qualunque tortura...- E
conoscendolo, forse era realmente così. Dovevo fare qualcosa o
dirla almeno, ma non riuscivo a fare nessuna delle due cose.
-Non
puoi venire con me...-Mi morsi le labbra-è contro il
regolamento e...-Aprii gli occhi perdendomi nei suoi.-Potrebbe
licenziarmi.- Un sonoro sbuffo uscì dalle sue labbra. Con
entrambe le mani mi afferrò il volto e posò la fronte,
contro la mia.
-Tu
ci andrai,-Mi rispose in tono duro.-è il tuo lavoro ed è
una cosa importante per te.-Mi accarezzò con i polpastrelli la
base del collo-Una settimana, un mese...-Riprese a parlare-Non
importa quanto o se sarà doloroso.-Mi baciò con foga le
labbra facendomi scappare un mugolio.
-Non
importa quando...-Continuò spingendomi sul letto e montandomi
addosso. Sentivo il cuore tamburellare frenetico perchè sapevo
cosa avremo fatto. I miei jeans, così come le mie mutandine,
si abbassarono grazie alle sue mani esperte e rabbrividii quando il
mio sesso, sfrego la sua erezione che pronta, voleva penetrarmi.
I
miei polsi, vennero fermati dalle sue mani che presto, aumentarono di
presa quando mi penetrò con un forte slancio. Urlai e lui con
me, ancora non pronto per quella penetrazione.
Il
solo sentire le mie pareti avvolgerlo, lo eccitarono, tanto che
aumentò le spinte facendo smuovere il letto ad ogni colpo.
-Zoro-Gridai
il suo nome con il petto che doloroso, si abbassava e si alzava.
-Nami-Mi
rispose lui scendendo verso il mio collo, lambendolo con le labbra e
succhiandolo, per poi, depositare un morso. Socchiusi gli occhi presa
dal piacere. Stava succedendo tutto così velocemente per un
bisogno impellente di entrambi. Sussultai quando sentii la sua mole
diventare più pesante e più grossa, Rimasi senza fiato
quando incontrai i suoi occhi dorati e i denti aguzzi. La pelliccia,
iniziò a ricoprire il suo volto strappando il maglione che
portava.
Spalancò
la bocca e in preda alla paura, si sfilò da me. Qualcosa mi
scattò dentro, tanto che lo afferrai portandolo di nuovo sopra
di me.
-No.-Lo
rimproverai.-Rimani...così-Ansimavo e sentivo il ventre in
fiamme.
-N-non
posso...-Mormorò con voce gutturale, voltando il muso per non
farsi vedere.
-Zoro...-Chiamai
il suo nome posando una mano sul suo volto. Accarezzai la sua guancia
senza più alcun timore perchè in verità, di
Zoro, non ne avevo mai avuto. -Non importa come sei...anche così,
tu mi piaci lo stesso.-Lo costrinsi a fissarmi e affogai in quelle
pozze dorate.- Sei un lupo, non puoi cambiare questo...devi
accettarlo.-Gli sorrisi con fare sincero avvicinandolo al mio
volto-Io l'ho accettato.- Posai le labbra sopra le sue, più
dure e larghe; i suoi denti erano un impiccio, ma il danzare della
sua lingua era un chiaro segno che era si era calmato. Liberò
il mio polso dalla sua presa ferrea e afferrai il suo collo,
tenendomi alla sua pelliccia. Il suo membro era diventato ancora più
grosso, tanto da chiedermi se non mi sarei spezzata da un momento
all'altro. Ma il dolore non mi spaventava, anzi, ero felice perchè
finalmente, stavo amando tutte le parti di Zoro, anche quella
dell'enorme bestione che lui, temeva di liberare.
I
movimenti del suo bacino aumentarono così, anche lo scorrere
dei miei umori, facilitando la penetrazione. Sentivo la testa
esplodere e il piacere aumentare, Smisi di respirare quando con la
punta del membro, picchiò la bocca dell'utero. Oddio...
Delle
calde lacrime mi scesero dalle guance quando lo rifece e mi inarcai
nello stesso istante in cui venne, inondandomi del suo seme caldo e
bollente.
-Devo...-La
sua voce tremava-Togliermi...-
-No...-Mormorai
ad occhi chiusi, le pareti che lo stringevano in una morsa
deliziosa.-Resta così...- Sporgendosi su di me, mi baciò
il volto intrappolandomi tra le sue braccia.
Non
volevo andarmene...
Volevo
rimanere così...
-Quando
tornerai-Mormorò al mio orecchio-Io sarò qua ad
aspettarti,-Le sue parole mi diedero un enorme gioia, ma la mia vista
si fece nera e affondai nelle tenebre.
Se
notate qualche cambiamento, mi dispiace moltissimo.
Ho
ripreso in mano la fic dopo molti mesi e mi sono dovuta nuovamente
ambientare!
Non
preoccupatevi perchè ci sono già 3 (l'ultimo lo sto
appunto finendo) capitoli pronti XD
Ne
approfitto per ringraziarvi ad uno per uno per l'interesse per questa
fic! Grazie infinite!!!
La
valigia era pronta e tutti i miei effetti, erano sistemati.
La
sveglia suonò puntuale come l'avevo programmata e una forte
ansia si era impossessata di me. Avevo una gran paura di volare, Lo
avevo fatto altre volte era vero, ma il terrore di qualche incidente,
attentato, turbolenza o un guasto ai motori, picchiettava nella mia
testa mandandomi in corto circuito.
Chiusi
gli occhi avvolgendomi nelle coperte, non volendo abbandonare quel
delizioso calduccio.
-Sei
sveglia-La voce alle mie spalle mi fece sospirare.
Mi
voltai e trovai Zoro che con uno sguardo languido, mi fissava. Non
era uno sguardo simile a quelli che mi lanciava di solito. Non era
nemmeno l'osservatore che silenzioso, rimaneva indifferente davanti
alle mie continue sfilate di moda quando non sapevo cosa mettermi.
Era
uno sguardo differente, come se volesse stamparsi ben in mente il mio
volto, le coperte, il letto, il mio corpo, tutto.
Mi
avvicinai e mi rannicchiai contro il suo petto. Annusai il suo
profumo e mi tranquillizzai mentre le sue mani, in modo delicato, mi
circondarono in un dolce abbraccio.
-Devi
prepararti-Mi suggerì sfiorandomi con le labbra l'orecchio.
-Lo
so-
-Devi
alzarti-Non ne avevo nessuna intenzione.
-Lo
so-
-Allora
datti una mossa...-Corrucciai le sopracciglia e alzai il volto per
fissarlo.
-Mi
stai scacciando via?-
-Si-Ammise
mordendomi giocoso il naso.
-Razza
di debosciato-Afferrai un cuscino e glielo scaraventai in testa.
-Prima
vai via-Cercò di pararsi con le braccia dai miei super
attacchi-Prima torni-Mi fermai e lo fissai stupita di quel tenero
ragionamento-No?-Abbozzai un sorriso e annuii.
-Si-
Il
taxi, oltre ad essere un mezzo comodo, era anche un arma a doppio
taglio.
Avevo
trovato il più stupido taxista in circolazione e dopo avermi
letteralmente mandato al diavolo quando era finalmente giunto davanti
a casa mia, era rimasto comodo a fumarsi una sigaretta, senza nemmeno
aiutarmi coi bagagli.
-Dove
lo metto?-Domandò Zoro che vicino a Sanji, impegnato a
sollevare il mio rolley, mi aiutava nel sistemare ogni cosa nella
piccolo porta bagagli.
-Quello
dallo a me-Allungai una mano dal finestrino afferrando la mia
tracolla. Dentro mi ero portata di tutto. Musica, pc, penne,
quaderni, libri... erano 10 ore di viaggio dopo tutto, sarei morta di
noia!
-Pesa-Mi
avvisò porgendomela delicatamente. Appena l'afferrai, mi resi
conto che aveva ragione. Avevo caricato quella borsa come un macigno
e per poco, non mi segai le mani con il vetro del finestrino.
-Namisan!-Cantilenò
il biondo felice.-Ho sistemato la tua deliziosa valigia-Gli sorrisi
lieta. Avevo fatto un bel discorsetto a Sanji prima di partire. Mi
ero raccomandata di tutelare lo stomaco di Zoro.
Lo
avevo informato che non era pratico come cuoco e con il rischio di
appiccare un incendio e di tornare non trovando più alcuna
casa, lo avevo un po' messo alle strette e pregato di prendersi cura
di lui.
Aveva
imprecato Zoro per quella mia decisione, ma dopo avergli ricordato
che Sanji era un ottimo chef, aveva mutato opinione.
-Ti
ringrazio Sanji-Mormorai ringraziandolo un po' per tutto.
-Allora
siamo pronti?-Domandò l'uomo iniziando a scaccolarsi. La mia
espressione combaciò con quella dei due ragazzi alle mie
spalle. Schifo.
-Sei
sicura di voler andare con questo mezzo?-Mi fece presente Zoro
mettendosi a braccia conserte. Anche se cambiavo idea, avrei speso
soldi inutilmente con questo scemo.
-Si,
sono sicura-Azzardai facendo un calcolo mentale che l'aeroporto era
abbastanza vicino.-Sono in ritardo inoltre...-Perchè
quell'imbecille del taxi era arrivato in ritardo di venti minuti.
-Allora
fai buon viaggio pasticcino-Si raccomandò Sanji accendendosi
una sigaretta.-Penserò io al tuo animale!-
-EH?-Zoro
sempre a braccia conserte lo fulminò con lo sguardo. Scosse il
capo e dopo, si avvicinò al mio finestrino.
-Torna
presto-Mi pregò a bassa voce entrando con il volto, scendendo
a baciandomi. Chiusi gli occhi e gli circondai il viso con le mani
per prolungare quel bacio.
-Si-
-Bene-Il
taxi partì senza nessun consenso, pensando forse che quel mio
“si” era per lui il segnale della partenza.
-RAZZA
DI IDIOTA!-Urlammo entrambi io e Zoro.
L'aeroporto
come sempre, mi metteva ansia. Vedevo quei piccoli aerei librarsi nel
cielo e sparire tra le nuvole.
Le
peggiori immagini di attentati e di voli dirottati mi passarono per
la mente e mi fecero sospirare pesantemente. Il taxi dopo averlo
pagato e preso da sola i miei effetti, era sparito senza un aiuto.
Di
Franky ancora nessuna traccia, tanto meno del “compagno”
che avrei avuto durante il viaggio. Speravo come sempre nella
simpatica Kaya, così carina e posata che nel tempo libero,
scriveva romanzi erotici ispirandosi alle sue esperienze con il
marito. Anche la strana Tashigi mi andava bene ogni tanto. Aveva una
cotta per il suo redattore Smoker e in segreto, mi aveva rivelato che
anche lei, si basava sulla figura dell'uomo dei suoi sogni. Peccato
che quel fumoso era sempre fissato con i sigari e le scadenze.
Insomma,
il fatto che avessi un compagno “uomo” mi lasciava
perplessa. Chi diavolo scriveva romanzi rosa per donne?
Magari
era Gay, ma scartai subito quell'ipotesi. Magari era un represso
bisognoso di sentimenti e sperava in una principessa rosa che a
cavallo, cercava il bel principe addormentato sul divano.
Repressi
un sorriso non riuscendo minimamente ad immaginarmi il tizio in
questione.
Presi
la mia valigia e ansimante per il peso, mi avvicinai agli imbarchi.
Speravo di vedere almeno quella cresta blu del mio capo, ma la massa
sembrava fitta e crudele non lasciando trapelare nessun segno di lui.
-Eccoti
Nami-Urlò poco dopo Franky che come sempre, era vestito da
deficiente. Una camicia Hawaiana e dei bermuda...ed era inverno.
-Vieni
qui!-Allargò le braccia e mi stritolò in una presa
affettuosa incrinandomi qualche costola.
-Franky...-Mormorai
senza fiato puntando le mani sopra al suo petto.
-Ma
come ci siamo fatte belle-Mi elogiò tenendomi stretta a se.-Ti
si sono allungati anche i capelli-Sorrise birichino-Te l'avevo detto
che più lunghi erano super!-Non mi aveva mai detto niente.
-Certo-Sorrisi
cercando di distanziarmi da lui.
-Ecco
i biglietti sorella-Si tolse dalla tasca una busta e aprendola, mi
consegnò i lasciapassare. Osservai attentamente quanto era
scritto e rimasi a bocca aperta. Prima classe.
-E
questo?-Indicai stupita la qualità del volto.
-Oh
bhe, il tuo “compagno” ha qualche problema e ha bisogno
di alcuni-Alzò le mani mimando le virgolette-bisogni.-
Storsi
in naso... che bisogni aveva? Di pisciare in prima classe? Alzai
comunque le spalle eccitata nel viaggiare per una volta, agiata.
-DOVE
SEI FINITO?-Urlò il capo guardandosi attorno.-Vieni qui che ti
do i biglietti!-
Mi
portai una mano alla fronte vedendo la folla fissarci quasi
incuriosita. Mi vergognavo a viaggiare con lui.
-Piantala
di urlare-Parlò una figura alle mie spalle.-Ci sento
benissimo-Incuriosita dalla sua voce, mi voltai e sgranai gli occhi
nel trovarmi davanti un tizio dall'aria strana. Aveva degli occhiali
da sole, un cappello leopardato e il cappuccio del cappotto a
coprirlo.
Ero
alla fiera delle stranezze? L'uomo davanti a me aveva sicuramente dei
bisogni speciali si, così come Franky, per andare a farsi
vedere da uno bravo.
Inarcai
le sopracciglia restando a fissare il nuovo arrivato. Non aveva
niente di familiare e non lo avevo mai visto prima.
Il
suo carnato era un po' pallido ma non era certamente quello a darmi
l'idea che fosse strano.
Mi
chiedevo il bisogno di essere così coperto. Era freddo ok, ma
non da essere una specie di Eschimese!
Franky
sembrava essere a suo agio invece, forse tra strambi si capivano
perfettamente.
-Super-Annunciò
lui vedendo l'orario dei voli.-Io devo restare qua, devo aspettare
Robin-Ci spiegò incrociando le braccia al petto-Voi prendendo
il volo, atterrerete a Dressrosa. Ad attendervi ci sarà
ovviamente qualcuno che vi condurrà all'hotel nel quale si
svolgerà il tutto-Annuì soddisfatto prendendomi di mano
i bagagli per consegnarli ai controlli.
-Ah!-Lo
fermai quando mi prese la tracolla-Questa me la porto dietro.-
-è
pesante-Osservò.-Hai il pc dentro?-
-Emh...-alzai
le spalle-Si...perchè?- Mi posò una mano sulla spalla.
-Vorrei
entro la prossima settimana quel racconto che aspetto!-La mia
espressione era perplessa. Che racconto?-Quelli gotici Nami-Spalancai
gli occhi ricordandomi immediatamente a cosa si riferiva.
-Ah!-Feci
finta di arrivarci senza entrare nel panico.-Quei racconti...-
-Già-Rise-Immagino
che li controllerai in volo-Dava per scontato che avevo già
scritto la storia!? Non potei fare a meno di annuire mentre sudavo
freddo.
-C-certamente!-
-Super!-Si
rivolse al mio compagno incappucciato.-Stessa cosa mi aspetto da
te!-Gli puntò contro il dito indice.-Ah Nami!-Tornò a
fissarmi-Ho letto lo spartito che mi hai mandato-Sorrise
soddisfatto-Mi piace molto, penso che lo pubblicherò-Si
eclissò in tempo prima che avessi la brillante idea di
spaccargli in fronte il pc.
Era
chiaro che l'avrebbe pubblicato! Ero li a quello schifoso aeroporto
per il solo fatto che mi aveva ricattato!
-Oh-Lo
fissai con gli occhi immergersi tra la folla sbuffai sonoramente.
Niente. Nemmeno una presentazione, nemmeno un “piacere! Tu devi
essere la famosissima e bellissima Nami”...Niente di niente!
Chi diavolo si credeva di essere!?
Gli
corsi dietro giusto per non avere la seccatura di stare a cercarlo
dopo. Imprecai mentalmente quando lo fiancheggiai.
Quel
tipo sarebbe stato anche il mio compagno di stanza e la cosa non mi
mandava di certo in visibilio.
Cosa
non avrei dato per avere Zoro con me. Mi portai una mano alle labbra
accarezzandomi i contorni, ricordandomi del bacio che mi aveva dato
prima di partire. Non solo quello mi ricordava lui però, anche
il dolore in mezzo alle gambe. Sperai che entro la settimana quei
dolori mi sarebbero passati.
Quando
agganciai le cinture di sicurezza, le mani mi tremavano. Insieme a
noi, solo poche altre persone viaggiavano in prima classe. Le luci
erano soffuse creando un atmosfera rilassante e tranquilla.
O
almeno, era quello l'intento che speravano di scatenare nei
passeggeri perchè sicuramente, per me non era lo stesso.
Dannazione.
Ogni stramaledetta volta che viaggiavo in aereo, prendevo dei
tranquillanti e dei sonniferi. Mi dicevo sempre “ se devo
schiantare, preferisco farlo sognandomi in una vasca piena d'acqua
calda, un bel vino alla mano e alle mie spalle Hugh Jackman”.
Sospirai
pesantemente fissando la tracolla davanti ai miei occhi. L'avrei
usata?
Dovevo
scrivere quella stramaledetta storia gotica. Inspirando a fondo,
afferrai la borsa ed estrassi il pc.
Aprii
il morbido astuccio che usavo per contenere il computer e sollevai lo
schermo.
All'interno,
c'era un biglietto color verde con una scrittura abbozzata.
Me
lo portai agli occhi e per poco non lo stritolai.
Zoro.
“Buon
volo e non te la fare sotto che le mutandine bagnate di pipì
non sono sexy”.
Quel
maledetto uomo! Quando avrà avuto il tempo di scrivere quella
cosa!? Imprecante, la misi dentro ad un taccuino, apprezzando tutto
sommato il suo sforzo per scrivere.
Appena
il pc si accese, collegai la batteria al cavo e cercai tra le
cartelle qualcosa di interessante tra i miei appunti.
-Oh-Mormorai
quando notai un file salvato su “storie gotiche”.-Avevo
già iniziato a scriverci sopra?-
Avvicinai
il mouse e attesi che la pagina si caricasse.
“Benvenuti
alla tranquilla e quasi pacifica campagna inglese del paese di Coco.
Luogo perfetto, in via di sviluppo, grosso potenziale economico.
L'unico problema è il bosco. Cappuccetto Rosso l'ha imparato a
sue spese. Gli era stato detto più e più volte di non
addentrarsi dentro...che ci sarebbe stato il lupo cattivo. E che fine
aveva fatto adesso? Giaceva a letto a fare sesso non stop con il lupo
in questione.”
Che
cazzo avevo scritto?!
-Che
storia pacchiana-Sibilò il compagno accanto a me. Assottigliai
gli occhi e mi voltai verso la sua direzione. Ancora bardato di tutti
gli indumenti, quel maleducato aveva osato commentare? E per di più
leggere!? Chiusi lo schermo e digrignai i denti.
-Fatti
gli affari tuoi!-Vociai indiavolata verso di lui stringendomi il
portatile tra le braccia.
-Certo
rossa-Sospirò tornando a guardare davanti a se.-Non dispenserò
più consigli per te- Non so chi fosse, non so perchè,
anzi, sapere lo sapevo, ma lo odiavo.
-Nessuno
ti ha chiesto niente-
-I
consigli sono fatti per essere ascoltati-Spiegò con voce calma
e pacata. Mi stava facendo andare in bestia.
-E
i diti medi sono fatti per mandarti a quel paese- Sprofondai
inferocita contro il mio sedile.
-Non
ti agitare-Mi rimproverò accavallando le gambe.-Mi chiedo come
risulti quando sei in quel periodo del mese-Si lasciò
scivolare sul naso gli occhiali e scorsi due magnifici occhi
grigi.-Terrificante immagino-
Rimasi
a bocca spalancata.
Toccò
terra quasi quando si tolse del tutto gli occhiali e il cappello.
Ciocche
corvine caddero sopra la sua fronte e i suoi occhi, erano un vero
spettacolo.
Merda.
Gli
uomini col pizzetto mi eccitavano.
-Il
gatto ti ha mangiato la lingua?-Continuò non appena si alzò
in piedi per togliersi il giaccone. All'interno dell'aereo la
temperatura era stabile e si stava molto bene.
Come
un idiota continuai a fissarlo in silenzio. Mio Dio.
Da
dove diavolo era uscito quello!? Aveva dei tatuaggi veramente
singolari sulle mani e sulle nocche, tanto da chiedermi se ne
possedesse altri. Il suo fisico era asciutto, le spalle ampie, le
gambe lunghe e un sedere tutto da mordere.
Gli
orecchini che possedeva ambo i lati, erano eccitanti...Avevo già
parlato del suo pizzetto?
Scossi
il volto e mi costrinsi a distogliere lo sguardo.
Pensa
a Zoro, mi dissi.
Si,
pensa al licantropo che poverino, l'attendeva a casa.
Ai
suoi capelli morbidi, al suo odore di bosco selvaggio, ai suoi
addominali e alle spalle ...e ai suoi peli pubici e a molto di più
sotto dei peli...
Respirai
affannata quando riaprii gli occhi, giusto il tempo di trovare una
mano allungata. Era un segno di pace?
Più
tentata di prima, l'afferrai stringendola con decisione.
-Trafalgar
Law-Si presentò con un ghigno sul volto, un ghigno che
prometteva promesse oscure.
-Nami
Cocoyashi-Mi presentai infine.
-Nami-Ripetè
lentamente il mio nome, scatenandomi dei brividi lungo la schiena.
Sobbalzai quando una forte scossa mi travolse. Tolsi la mano dalla
sua presa e lo fissai sbalordita, portandomi la mano al petto.
-Cosa
è stato?-Mormorai fissandolo. Anche lui sembrava stralunato
per quanto accaduto.
-Io...non
lo so-Scrollò le spalle ricomponendosi-una scossa statica?- A
scoppio ritardato?
-Si
prega ai signori passeggeri di allacciare le cinture-La
voce della hostes dall'alto parlante ci interruppe.-Stiamo
per decollare-
E
nuovamente, mi mancò il fiato.
Vorrei
dirvi grazie.
Grazie
e ancora GRAZIE!
Questa
fan fiction ha raggiunto un numero di commenti sorprendente!
Non
solo ha superato Cross Book che era diciamo, il mio “vanto”
ma la storia non è nemmeno alla fine o magari nemmeno a metà!
Non
ne ho proprio idea! Ringrazio tantissimo Alered che pazza ha
commentato OGNI capitolo!
Poveraccia!!!
Ma
ringrazio tutti! Sia i lettori che i recensori per aver letto fino ad
ora questa fan fiction!
Rimasi
in allerta per tutto il viaggio. Non dormivo, non respiravo e nemmeno
volevo alzare un dito.
Ero
in tensione. Sentivo l'aria che sferzava le ali dell'aereo e ogni
volta che percepivo uno scossone spalancavo gli occhi e conficcavo le
unghie nel divanetto.
Law
al contrario di me, era perfettamente tranquillo. Lavorava
diligentemente premendo in modo lesto le dita sulla tastiera,
concludendo in poche ore almeno dieci fogli pronti e corretti. Aveva
le idee chiare il tipo.
Insomma,
come poteva un ragazzo così appetitoso scrivere romanzi gotici
per donnette casalinghe in cerca di qualche emozione? E perchè
non lo avevo mai incontrato prima?
-Hai
da fissarmi ancora per molto?-Domandò non staccando gli occhi
dallo schermo.
-Io...-Sentivo
tutta la pressione addosso- Ho un po' di paura-
-Me
ne ero accorto-Annunciò strofinandosi gli occhi.
-Tu
neanche un po'?-Mi sporsi verso di lui e scosse il volto.
-Volare
in aereo è noioso.-Sospirò-Preferisco altri mezzi.
Essere costretto per dieci ore qua è...Dio-Chiuse gli occhi e
ringhiò quasi-Estenuante.-
-Come
preferisci spostarti?-L'unico modo per allentare quella tensione che
avevo addosso, era parlare. Il pensare ad altro forse mi avrebbe dato
più scioltezza.-In nave?-
-Cavoli
no!- Alzò un sopracciglio.-Io adoro le auto-Ghignò in
modo seducente-Auto di lusso che sembrano schizzare
sull'asfalto-Annuì.-Quelle si che risvegliano anche i morti-
Non ne dubitavo.
-Bhe,
allora devi essere ricco per possedere un auto del genere-Posai la
testa contro il sedile.
-Ne
ho circa cinque in garage-Spalancai gli occhi e lo fissai sbalordita.
Cinque!? Ne aveva cinque?! -e sono ricco-Continuò fissandomi
con un espressione compiaciuta.
-Ma...-non
potei fare a meno di squadrarlo-Sei così...giovane- Almeno,
dava l'impressione di avere non più di 25 anni.
-Oh-Scosse
la mano-Eredità di eredità, di eredità-Ridacchiò
salvando il foglio word e chiudendo il portatile.-Inoltre, sono un
medico.-
Un
medico!?
-Un
chirurgo-Aggiunse accavallando le gambe e imitando la mia posa.
Un
uomo bello, ricco e con un lavoro altisonante.
Cosa
poteva esserci di più perfetto?
Zoro,
mi annunciò il mio istinto e arrossì per averlo
soppiantato in un angolo della mente.
-E
tu Nami-Rabbrividì nel sentire il mio nome pronunciato da
quelle labbra-Che lavoro fai?-
Un
cazzo...
-Emh-Mi
riscossi e arricciai le dita dei piedi-Scrivo libri e mi occupo ogni
tanto di qualche pezzo sul giornale- Bello schifo in confronto a lui.
-Franky
mi ha accennato che vivi in un bosco-Annuii nuovamente e meditai una
vendetta alla famiglia di Bibi.
-Si,
mia nonna, mi ha lasciato una casetta come eredità-Mi spostai
i capelli sulla spalla e lo sentii irrigidirsi. Mi voltai verso di
lui e lo trovai ad annusare l'aria. Mi si avvicinò
pericolosamente invadendo il mio spazio di posto.
Mi
scrutò in volto con quei suoi irresistibili occhi grigi per
poi, imprecare e tornare a sedere composto.
-Puzzi-Mi
annunciò facendomi rimanere male. Alzai la mano e gli mollai
un ceffone sul volto. Il cappello che teneva accanto a se, cadde per
terra.
-CAFONE!-Digrignai
i denti e gli voltai le spalle mettendomi a fissare il finestrino.
-Puzzi-Si
massaggiò il volto assottigliando gli occhi-Di cane- Rimasi
pietrificata. Immobile, non mi voltai ma rimasi in apnea per le sue
parole. Che sapesse?
Non
resistetti e tornai a fissarlo preoccupata. Aveva percepito l'odore
di Zoro... Senza dubbio, aveva un olfatto sopraffino, esattamente
come il mio lupo. Che anche lui fosse un licantropo? Aveva però
detto “cane”... Qualcosa non quadrava. Mi mordicchiai
nervosa il labbro inferiore e fissai il suo sguardo seguire le mie
azioni.
-Oh,
non farlo-Mormorò socchiudendo gli occhi con fare quasi
dolorante.
-Cosa?-
-Morderti-
Mi fermai. Cosa diavolo era...? Scrollai la testa e afferrai dalla
mia tracolla il pc. Dovevo scaricare le idee e dovevo lavorare.
Finalmente le mani avevano smesso di tremarmi.
Scrivevo,
scrivevo e scrivevo.
Avevo
preso il via; era un ottimo segno. La storia doveva avere una
trentina di pagine, non di più. Ero arrivata in tre ore alla
quindicesima. Le idee mi spuntavano dal nulla. Una storia molto
semplice: una ragazza alle prese con una scelta difficile: Vampiro o
Licantropo?
Ero
di parte e sarebbe finita con la vittoria di quest'ultimo.
-Al
vampiro non dai nemmeno una possibilità?- Law era rimasto a
fissare il mio schermo per tutto il tempo. A braccia incrociare,
mangiava direttamente con gli occhi le parole che lesta, scrivevo.
-No-Risposi
mentre facevo agitare la protagonista tra le braccia del vampiro.
-Crudele-Ridacchiò
socchiudendo gli occhi.
-Non
devi scrivere anche tu?-Mormorai staccando gli occhi dal portatile.
-A
regola dovrei è vero-Mi concesse lisciandosi il pizzetto.-Ma
sono bloccato-
La
cosa mi incuriosii.
-In
che senso?- Scosse le spalle.
-Il
protagonista è alle prese con una scelta difficile: rinunciare
a tutto e cioè al suo castello, hai suoi beni, al suo potere o
scegliere la sua sposa.- Inarcai le sopracciglia.
-La
moglie?-
-No,
la sposa- Salvai la bozza e mi voltai del tutto per fissarlo.
-La
promessa allora?- Nuovamente, produsse un cenno negativo.
-La
sposa di un vampiro è più di questo-
-Non
ti seguo-Ammisi.
-Il
vampiro è un morto-Iniziò a spiegarmi fissando davanti
a se i passeggeri-Non respira, il suo cuore non batte e si nutre di
sangue-
-Lo
so-Avevo visto un sacco di film-E quindi?-
-La
sposa è la compagna per la vita-Posizionò i suoi occhi
grigi su di me e sussultai per la loro intensità- Quando il
vampiro sente o improvvisamente percepisce l'odore della sua
compagna, si ...risveglia- Dischiusi le labbra interessata.
-Si
Risveglia?- Annuì riprendendo la spiegazione.
-Il
sangue circola nuovamente, il cuore batte e il bisogno impellente di
trovarla è forte-Mi afferrò la mano e se la portò
al petto. Arrossii e cercai di liberarmi dalla sua presa.
-Cosa
fai?!- Era davvero forte, tanto che riuscì nel suo intento
facendomi posare il palmo aperto contro la sua camicia nera. Lo
fissai scocciata e infuriata.
Improvvisamente,
cambiai.
Dal
caldo opprimente avvertii freddo, una piena secchiata d'acqua in
testa.
Il
...il suo petto...non sentivo il battito.
Alzai
lo sguardo al suo volto e lo trovai a ghignare. I canini affilati
chiaramente visibili.
Le
sopracciglia del vampiro si contrassero, fissandomi come un completo
imbecille.
Non
avevo emesso fiato e a quanto pare, la cosa l'aveva un po' sorpreso.
Pian piano, il ghigno sulle sue labbra scemò, nascondendo con
attenzione i lunghi canini.
-Non
mordo-Mi rassicurò sospirando e incrociando le braccia dietro
la testa. Bhe, non era male come rassicurazione.
Ripresi
a respirare e sprofondai nel sedile. Sentivo il corpo tremare e le
mie unghie, erano infilzate ai braccioli del sedile.
Calma
Nami, mi dissi. Calmati, concentrati e respira. Si. Respirare era
sicuramente un buon proposito.
Mi
voltai verso di lui e l'osservai. Non pensavo che i vampiri
esistessero davvero, ma a quanto pare, così era.
Ma
di cosa mi dovevo stupire? Zoro era un licantropo, Ace e Kidd
ugualmente.
I
vampiri perchè a questo punto non potevano esistere?
Mi
umettai le labbra secche e l'osservai attentamente. Lineamenti
importanti, pelle candida e occhi puri.
Non
sembrava pericoloso.
-Trafalgar-Lo
chiamai attirando la sua attenzione. Mi fissò intimorito,
quasi avesse paura di essere giudicato.
Evidentemente
non andava ad urlare ai quattro venti la sua natura. Il fatto che
l'avesse detto a me, sembrava una concessione veramente difficile.
Sapeva che avremo condivido la stanza insieme e rivelandosi, avrebbe
semplificato le cose? Rivelarsi a me poi, che da quanto aveva detto
puzzavo di Zoro, era ancora più semplice?
-Da
quanto sei un vampiro?-In risposta, si strinse nelle spalle.
-Duecento
anni- Mi trovavo accanto ad un pezzo d'antiquariato.
-Caspita-Annuii
fissando il poggiatesta del passeggero avanti a me. Forse potevo
comprendere il suo interesse per la scrittura.
-Hai
detto...che sei un dottore?-Rimasi stupita dalla sua precedente
affermazione e adesso, ero curiosa.
-Si-Mi
confermò chiudendo gli occhi-Sono un chirurgo-
-Ma
scrivi anche libri...-
-Ho
molto tempo libero-Piegò il volto da un lato.-Inoltre, fare il
chirurgo per la mia condizione è...un lavoraccio-
Con
tutti i film e libri che avevo letto, immaginavo che i vampiri
fossero attratti come orsi al miele, al sangue.
Lavorarci
a stretto contatto doveva essere in qualche modo crudele.
-Per
il sangue?-
-Anche-Accavallò
una gamba-Ma per la luce del sole.-Digrignò i denti-è
fastidiosa e solo nelle giornate umide e con molte nuvole posso
uscire.-Aprì gli occhi-Esattamente come oggi.-Spostò lo
sguardo su di me-Ti sono sembrato stravagante?- Si.
-Solo
un po'.-
-Umh-Socchiuse
gli occhi-Forse tu potresti aiutarmi...- Spalancai la bocca. Io?
Aiutarlo? Come!?
-In
che senso?- Un sorriso si formò sul suo bel volto facendomi
battere il cuore.
-Mi
sembrava di aver compreso che alle donne di quest'epoca piacesse lo
shopping- Era vero, lo adoravo.-Potresti aiutarmi a scegliere un
look...adeguato.-
Adeguato?
Per lui? Esattamente come Zoro, niente poteva sembrare adeguato a
creature della loro bellezza.
La
proposta però non era per niente male. Abbozzai un sorriso
compiaciuto.
-Con
piacere- Il solo vedermi sorridere, sembrò turbarlo. Si grattò
la fronte perplesso.
-L'odore
che sento su di te...-Riprese a parlare cercando questa volta di non
offendermi-è di un maschio Lykae vero?-
Corrucciai
le sopracciglia, questa volta, ero io quella perplessa.
-Maschio
cosa?- Si avvicinò a me per parlare a bassa voce, sprofondando
con la schiena nel sedile.
-Licantropo-Mi
rese la comprensione più facile.
-Ah!-Annuii-Si,
è il mio...-Mi presi coraggio-...Ragazzo.- La cosa sembrò
divertirlo.
-Un
maschio Lykae ti lascia partecipare senza la sua presenza ad un
convegno?- Era così insolito?
-Perchè
no?-
-Il
tuo compagno deve essere un tipo molto paziente-Ragionò tra se
e se-Inoltre, con l'arrivo della luna piena, ti manda così
lontano.-
-Zoro
sa gestire la situazione-Spiegai-Va fuori nel bosco e si trasforma.
Poi torna e sta bene. Può riuscirci senza di me.- Tornò
a fissarmi stralunato, come se quello che avevo detto, era una
bestemmia.
-Sei
la sua compagna...come puoi dire che sa gestire la situazione senza
di te- Mi strinsi nelle spalle.
-Non
ci sono mai stati problemi...- Si mise composto a sedere e si grattò
la testa perplesso. Qualcosa non andava.
-Puoi...-Mormorò
titubante-Mostrarmi il collo?-Un brivido mi corse lungo la schiena e
notandolo, si affrettò a rassicurarmi.-Non voglio farti niente
fanciulla, solo controllare una cosa.- Abbassò lo sguardo-Io
non sono una minaccia per te, in nessun modo possibile.-Bhe, io in
lui vedevo due minacce...i suoi denti e il suo emh, cavallo nei
pantaloni?
Arrossii
come una matta quando incontrò il mio sguardo. Invece che
adirarsi, ghignò.
-Quello
è ancor meno pericoloso-
-I
vampiri sono impotenti?-Scoppiò a ridere tenendosi la pancia.
Evidentemente, no. Non erano assolutamente inattivi sessualmente.
-I
vampiri si dividono in svegliati e non risvegliati-Mi spiegò
studiando la mia reazione.-I Vampiri che si sono risvegliati, sono
quelli con una compagna o come lo diciamo noi, la sposa.- Ed ecco
nuovamente quel termine.-La sposa per noi vampiri è importante
come già ti avevo accennato.-Mi mostrò un mesto
sorriso-Provare una reazione con una donna è per noi
importante. Torniamo a vivere.-
-Vivere...spiegati-Ero
affascinata, esattamente come prima. Aveva un tono di voce roco e una
cadenza, che mi teneva incollata alle sue parole.
-Il
sangue scorre di nuovo nelle nostre vene, l'aria riempie i nostri
polmoni e il battito del nostro cuore è di nuovo cadenzato.-
Abbassò lo sguardo verso i pantaloni-E abbiamo di nuovo un
erezione- Non dovevo arrossire...non dovevo arrossire.
-Quindi
tu...-
-Io
sono un vampiro non risvegliato che attende la sua sposa- Indicò
i suoi occhi- i miei occhi sono grigi, non ho mai bevuto direttamente
da un umano ma solo da sacchette di plastica.-Ridacchiò-Sono
sempre un medico e ho i miei privilegi- Sembravano buoni privilegi.
-Non
bevi da un essere umano? Ma tutti dipingono i vampiri così-
-Oh
certo, ma quelli sono vampiri caduti che si sono lasciati travolgere
dalla brama di sangue. I loro occhi diventano rossi e nelle loro
menti, scorrono senza sosta i ricordi che hanno preso da tutte le
vittime. Li fa impazzire.- Ecco spiegato la purezza dei suoi occhi
dunque. La cosa ad ogni modo, era rassicurante. Trafalgar non avrebbe
ne bevuto da me, ne cercato di allungare le mani. Un compagno
perfetto allora.
-Torniamo
al tuo collo.-Allungò una mano e io mi ritrassi.
-So
farlo da sola...-
-Di
che ti vergogni?-Protestò quasi seccato-Sono un medico e ne
vedo ogni giorno di donne nude.- Preferivo restare un incognita per
lui. Mi tolsi il maglione rivelando la mia maglietta, un po' a
disagio. Mi scostò il colletto e mi osservò
delicatamente il collo. La sua espressione si fece dubbiosa. Non
appena sfiorò la mia pelle, un altra scarica elettrica, ci
travolse.
Studiai
la sua espressione dopo essermi rivestita.
Era
stupito, nervoso e dubbioso.
-Hai
detto che è il tuo compagno?-Annuii forte.-Non vedo nessun
marchio impresso su di te.-
Capitolo 34 *** -L'inaspettata comparsa del cattivo- ***
-L'inaspettata
comparsa del cattivo-
Nessun
marchio.
Mi
rigirai nella testa più e più volte quelle parole. Che
cosa significavano?
Il
mio sesto senso, mi diceva che qualcosa non andava, che nel profondo,
tutte queste informazioni non mi avrebbero portato a nulla di buono.
Eppure, quasi un mese prima, smaniavo nel sapere di più su
Zoro.
Cosa
mi frenava adesso?
Il
fatto che stessimo assieme? Che finalmente potevo stare con lui senza
problemi ma sembravano magicamente comparsi di nuovi?
Perchè
inoltre Zoro non mi aveva mai accennato la parola Lykae?
Mi
risposi da sola: nemmeno lui la sapeva.
Trafalgar
era un vampiro di duecento anni e aveva decisamente più
esperienza in creature mistiche.
Zoro
invece ne aveva cinquanta ed era stato fatto prigioniero e vittima di
esperimenti. Prima di natale mi aveva rivelato che era stato uno
schiavo.
Quella
sera in cui ci eravamo imbattuti in Perona, Zoro tremava dal terrore.
Era
padrona orribile e odiata, con un concetto di possesso di persona al
di fuori dell'umano. Zoro non aveva voluto rivelarmi altro.
-Quello
della compagna-Mi fissò assottigliando gli occhi.-Precisamente
fanciulla, quanto sai del Raftel?-
Raftel?
Era
decisamente la giornata dell'apprendimento.
-Non
so cosa significhi-Ammisi accarezzandomi il collo. Trafalgar non
prese bene quanto avevo confessato.
-Odio
dare spiegazioni-Borbottò prendendo il pc in mano.
-Io
invece odio non sapere niente-Lo fulminai. Oh no! Non mi avrebbe
lasciato li piena di dubbi e a scartavetrarmi il cervello. Lui sapeva
e lui sarebbe diventato la mia fonte d'apprendimento.-Parla!-
-No-Infilò
il pc nella valigetta e la chiuse con precisione.-A dire il vero, mi
piacerebbe spiegarti ogni cosa-Mi sorrise suadente.-Ma non è
il momento- Afferrò gli occhiali da sole e se li inforcò
alzandosi poi in piedi.
Dove
stava andando? Forse in bagno?
-Muoviti
a fare i bagagli rossa- Appoggiò sul sedile la valigia e il
cappotto.
-Bagagli?-Nemmeno
il tempo di terminare la frase che un violento scossone colpì
l'aereo.
Gridai
allarmata con gli occhi fuori dalle orbite. COSA ERA STATO!?
-Sei
sorda per caso?-Mi domandò Law che era rimasto immobile al suo
posto. L'impatto non lo aveva scalfito.
-PERCHè
DEVO FARE I BAGAGLI?!- Un ghigno malvagio si dipinse sul suo bel
volto.
-I
piloti si sono smaterializzati e siamo finiti dalla padella alla
brace-.
Cercai
di respirare a fondo.
Un
respiro, due respiri, tre respiri.
Il
cuore tamburellava frenetico ma dovevo muovermi.
Con
mani tremanti, afferrai la borsa che pronta, era davanti a me. Mi
maledissi nuovamente quel giorno per averla caricata oltre ogni
limite.
-Che
significa...-Provai a parlare tenendo un tono calmo-Smaterializzati?-
Il
vampiro si voltò verso di me con un espressione palese.
-Se
ne sono andati-Schioccò le dita.-Puff!- Non era rassicurante.
Tutto
questo equivaleva a dire che eravamo senza pilota!
L'aereo
era senza controllo quindi, saremo andati a schiantarci! Mi alzai in
piedi e osservai i passeggeri. Tutti, nessuno escluso era immobile e
con un espressione neutra.
Contrassi
le sopracciglia e mi avvicinai a Law.
-Sanno
che stiamo precipitando?-
-Precipitando?-Mormorò
con tono ironico.-Non stiamo precipitando-Precisò facendomi
sperare in qualcosa di buono.-Fra un quarto d'ora arriveremo al
livello dei palazzi...ci schianteremo contro un grattacelo-
ARGHH!!!
La cosa, come avevo immaginato, non riusciva a rassicurarmi affatto!
-PERCHè
NON URLANO COME ME!?-Che si fossero rassegnati? O peggio, erano
pietrificati dalla paura?
-Perchè
tutto questo l'hanno progettato loro-Mi immobilizzai a bocca
spalancata.
Fissai
una coppia poco distante dal nostro posto e li trovai a sorridermi.
Gli occhi erano di un sorprendente rosso.
-Che...-Afferrai
la sua camicia-Che cosa...?-
-Sono?-Terminò
la frase per me mentre frenetica, mi osservavo attorno.-Mha, direi un
po' tutto... Vampiri, Lykae...oh!-Produsse un fischio-Ci sono anche
demoni! Vedo le loro belle cornine spuntare da sotto la parrucca.-
Che
diavolo diceva?
Un
frastuono mi fece fermare. Mi voltai e sgranai gli occhi per la
sorpresa.
Non
poteva essere.
Il
mio cuore accelerò e sentii il pavimento sotto ai piedi
mancarmi.
-Ci
incontriamo di nuovo rossa-
La
prima volta che avevo visto Eustace Kidd, mi aveva dato una cattiva
impressione.
Adesso,
sapevo che la prima impressione era quella che contava davvero e lo
trovavo pessimo.
Potevo
finalmente vederlo con chiarezza alla luce di una lampada e non
grazie al chiarore della luna piena. I suoi occhi erano completamente
rossi, così come i suoi capelli. I tratti erano pronunciati,
il naso quasi seghettato e le labbra carnose. La sua mole era
imponente e l'abbigliamento era terribile.
Una
pelliccia l'avvolgeva per le spalle e dei pantaloni dai colori
discutibili, attorniavano le sue cosce possenti.
-COSA
VUOI!?-Urlai impaurita e confusa.
Una
paura improvvisa mi sconvolse. Che...
-DOV'è
ZORO!?- Una risata gutturale partì dalle sue orride labbra.
Tutto ciò lo trovava divertente.
-Il
tuo cagnolino è a casa stai tranquilla-Si mosse in avanti
verso di me.-Il nostro obbiettivo al momento non è lui, ma
tu-Mi immobilizzai frastornata. Io?
-Io?-
-Si-Ridacchiò
sonoramente indicandomi-Voglio te. Con te nelle mie mani, Roronoa
sarà costretto a tornare con noi!-Che viscido bastardo!
-Puoi
scordartelo razza di carciofo!-Mi nascosi dietro a Law che per tutto
il tempo, era rimasto in silenzio. La cosa mi preoccupò: che
anche lui fosse dalla sua parte?
Mi
staccai da lui avvicinandomi alla mia borsa ma immediatamente, mi
afferrò il polso. Una nuova scarica mi attraversò il
corpo facendomi quasi cadere a terra.
-Non
fare resistenza-Mi avvertì Kidd avvicinandosi -Altrimenti la
pagherai cara-
Pagarla
Cara? Spalancai a fatica gli occhi e feci leva sulle gambe per
riprendere stabilità. La mano di Law sul mio polso bruciava.
-Vieni
con noi- Scossi forte la testa facendo oscillare i capelli. No. Non
sarei andata con loro.
C'era
in ballo la vita di Zoro. Per quanto ero una strega e una stronza, la
sua vita era più importante della mia.
Non
lo avrei messo in pericolo.
-No!-Gridai
fissandolo con profondo astio. Per enfatizzare la mia scelta, sputai
nella sua direzione. Un gesto poco femminile tanto che, un po' di
bavuzza mi rimase sulle labbra.
Gli
occhi di Kidd fremettero per la sfida che avevo lanciato nei suoi
confronti. Ardevano di rabbia e con furia, iniziò a
trasformarsi. Spalancai le labbra per la rapidità che aveva
avuto. Con Zoro non era così.
-Un
Lyake falso-La voce di Law mi riscosse-Provo veramente disgusto- Con
una mossa, mi spintonò dietro di se.
-Pensa
ai fatti tuoi Vampiro!-
Sbraitò Kidd affiancato dagli altri passeggeri che finalmente
di erano destati dalla loro trans.-Dacci
la donna!-
Un ghigno seducente solcò nuovamente le sue belle labbra.
-è
se ti dicessi di fotterti?- Spalancai la bocca. Law lo stava sfidando
così apertamente?
-Law!-Chiamai
il suo nome-è troppo forte!-Scossi il volto-Non ce la farai!-
-Quanta
poca fiducia hai in me...- Si prese le mani e le scrocchiò per
poi, farle scendere lungo il corpo con dei lunghi artigli. Non aveva
armi ma quelle, erano sicuramente letali e avrebbero dato del filo da
torcere a Kidd.
La
situazione lo divertiva e non ero certo io a remare contro alla sua
decisione.
Eravamo
in due, io non contavo, contro una squadra di creature
soprannaturali. Le probabilità di successo erano veramente
basse. Apprezzavo il carisma e la presa di posizione di Law, ma non
saremo mai riusciti a sopravvivere.
-Cosa
intendi fare vampiro?-Domandò divertito avanzando verso di
lui.-Posso schiacciarti come un moscerino!- Non faticavo di certo a
pensarlo. Trafalgar però era tranquillo, il suo sorriso era
ancora impresso sul volto e non accennava a togliersi.
-Non
fare l'idiota e dammi la ragazza-Non era un tipo paziente Eustace e
sicuramente, quella proposta avrebbe invogliato chiunque.
-No-Tutti
tranne lui. Con una scrollata di spalle, Kidd preparò il colpo
in direzione di Law. Alzò il bracciò e con una potenza
e una velocità inaudita, lo calò contro il medico.
Caddi
per terra quando l'aereo assorbì il colpo.
-Law!-Lo
chiamai preoccupata, ma con sollievo, il vampiro si era allontanato.
Stentando a crederci, lo trovai a combattere contro gli altri
passeggeri che al suo passaggio, cadevano a terra tramortiti.
Distinsi a fatica i colpi che stava scaricando contro quelle creature
ma il sangue che iniziò a tingere la moquette, era
inconfondibile.
-Eccoti
qua-Un essere cornuto mi fece urlare. Non poteva essere! Aveva due
grosse corna nere.
Urlai
e con tutta la mia forza, gli scagliai un calcione in mezzo alle
gambe. Con mia grande soddisfazione, vidi quella specie di essere
contorcersi dal dolore e cadere a terra.
Tornai
eretta con la schiena reggendomi ai sedili e con orrore, vidi Eustace
aprire il portellone d'emergenza.
Affondai
le unghie nella stoffa e mi ressi con tutte le forze. L'aria divenne
pesante, il rumore del vento e dei motori assordante. La tracolla mi
faceva da zavorra ma stavo venendo risucchiata nel vuoto. Mi
immaginai spiaccicarmi al suolo e aumentai lla presa a quel sedile.
-Tu
sei un folle!-Urlò Law sopra al vento con gli artigli
insanguinati. Quell'affermazione sembrò onorarlo.
-E
tu sei solo una spina nel fianco!-Con un movimento appena
percettibile, colpì Law con una tale potenza che lo scaraventò
contro il fondo dell'aereo mandando in pezzi i vari posti passeggeri.
Mi portai una mano alla bocca per la potenza che quel mostro
possedeva.
-Donna-
Alzai il volto e lo trovai a pochi centimetri da me. Imprecai a voce
alta quando senza pietà, mi afferrò per i capelli. Le
gambe mi costrinsero a seguirlo fino all'enorme pertugio che aveva
causato. Pietrificata, guardai il paesaggio che con il calare del
sole e l'avvicinarsi del buio, era splendido. A preoccuparmi però,
era la grande distesa d'acqua sotto di noi.
-Decidi-Tornò
alla sua forma umana non mollando però la presa.-Vieni con
noi...o muori-Mi voleva gettare di sotto!?
Che
fine aveva fatto la mia visione della vasca, del vino e di Hugh
Jackman dietro di me?
-Farete
del male a Zoro-Mormorai a denti stretti cercando di staccarmi da
lui.
-Dobbiamo
studiarlo a fondo...ci serve.-Un sorriso glaciale mi fece perdere un
battito-Inoltre abbiamo molti clienti interessati a
lui-Clienti...volevano comprarlo.
Chiusi
gli occhi e con tutta la forza che avevo, gli scagliai un pugno in
pieno volto. Sentii le ossa scricchiolare e rompersi, le lacrime
bastarde, mi uscivano a forza. La mia frustrazione aumentò
quando mi accorsi di non avergli causato alcun danno.
-Penso
che la tua scelta sia un “no”.-
-Hai
pensato bene razza di idiota- Con uno spintone, mi avvicinò al
portellone. L'aria gelida mi sferzò il volto causandomi dei
brividi lungo la schiena.
Stavo
per morire.
-LASCIALA
STARE!-Volsi il capo verso la fonte di quel suono e trovai Trafalgar
coperto di sangue ma di nuovo in piedi.
Dolorante,
si teneva la testa con una mano, gli occhi, erano diventati neri.
-Non
accetto ordini da te-Sibilò Kidd decidendo di non prestargli
più attenzione.-Di le tue ultime preghiere rossa!-
Le
mie ultime preghiere?
Avrei
voluto essere ricca, vivere una vita pacifica e scrivere romanzi a
tonnellate.
Più
di tutto questo però, avrei voluto rendere felice Zoro.
Le
lacrime presero a scorrermi lungo il volto e i miei piedi smisero di
toccare terra; Kidd mi sollevò nuovamente per i capelli.
-NOO!!!-Percepii
l'urlo agghiacciante di Law.
-Fai
buon viaggio Rossa!-
Il
tempo sembrò fermarsi e frastornata, spalancai gli occhi. Non
c'era più la soffice moquette dell'aereo a sostenere il mio
peso. Rendendomi conto dell'ambiente in cui ero stata catapultata, il
mio peso mi portò verso il basso.
Sentivo
la mia voce come se provenisse da un altra persona. Avevo freddo, il
vento era gelido e con forza, con la mano ancora integra, tenevo
stretta la tracolla.
Fissai
piagnucolante il mare sotto di me.
Amavo
il mare. Da bambina, mia madre aveva portato sia me che Nojiko a
pescare. La barca di Genzo, un signore gentile che aveva una cotta
per mia madre, ce la lasciava guidare.
Quanti
ricordi quell'estate...
Urlando
di paura, il mio corpo cambiò posizione, puntando verso il
basso con la testa. Piagnucolai spaventata e invocai il nome di Zoro.
Volevo
rivederlo. Volevo rivederlo ancora una volta. Assaporare il suo
sapore, il suo odore. Sentire la sua voce, vedere i suoi occhi color
pece e oro.
Volevo
immergermi nel suo calore.
Volevo
il mio Zoro.
-Nami!-Una
voce mi fece riscuotere i sensi. Mi costrinsi a voltare il volto e
spalancai la bocca inorridita.
Law
si era gettato dall'aereo.
Il
panico e una dolorosa fitta allo stomaco mi attanagliarono i sensi.
Che
cosa aveva fatto! Perchè si era gettato!?
Scendendo
in picchiata, allungò una mano verso di me.
Stupido.
Feci
altrettanto cercando di avvicinarmi, l'impatto con l'acqua imminente.
Un
piccolo sollievo però sollevò il mio corpo.
Non
sarei morta sola.
-Prendi
la mia mano-Urlò con tutto il fiato che aveva, cercando di
avvicinarsi a me.
-Ci
sto...-Cercai di parlare-Provando!- Non vedevo più niente,
solo le mie ciocche di capelli che venivano sparpagliate nell'aria.
-Law!-Lo
chiamai abbassando il volto verso terra. Pochi metri mi separavano
dalla morte.-LAW!-
-NAMI!-Rimasi
impietrita quando lo vidi sparire. Sbattei ripetutamente gli occhi
incredula e pochi istanti dopo, era ad un palmo dal mio naso.
Spaventata, afferrai la sua camicia, circondandogli poco dopo il
collo.
Poggiai
il volto contro la sua spalla e inspirai il suo odore. Dopobarba
dall'aria costosa e una lieve traccia di disinfettante.
Era
un odore buono e tranquillo.
-Moriremo...perchè
ti sei gettato!?- Domandai serrando forte gli occhi per frenare le
lacrime. Un tizio che nemmeno conoscevo, aveva combattuto per
difendermi e adesso, aveva deciso di seguirmi in picchiata.
Un
ghigno si affacciò nuovamente al suo volto, gli occhi, avevano
assunto uno strano color nero, profondi come quelli di Zoro.
Rabbrividii quando mi serrò forte a se.
-Pensi
davvero che possa lasciarti morire?- Il suo abbraccio irradiava
calore...
-Per
colpa mia...-
-Cosa?-
Cercai le parole adatte ma non le trovai. -Tu non hai nessuna
colpa.-Mi fissò severo in volto.-è adesso fanciulla,
tieniti stretta a me più che puoi.-
-Law-Lo
abbracciai più forte che potevo. Presi un forte respiro e mi
preparai all'impatto.
-Tu
vivrai.-Parlò-Non permetterò che tu muoia proprio ora-
Artigliai la sua camicia e soffocai un gemito contro il suo collo non
appena i nostri corpi toccarono terra.
L'acqua
era fredda e l'impatto, mi fece mancare il respiro.
Buio...era
tutto buio.
L'unico
mio appiglio era il vampiro e sperai davvero con tutto il cuore che
avesse ragione. Persi conoscenza quando le onde ci trascinarono verso
il fondo.
Avevo
una certezza però, che quasi, mi mise paura perchè non
sapevo spiegarmela.
Law
non mi avrebbe mai lasciato.
Questo
capitolo vi è stato offerto dal MIDORI MIKAN ^_____^
Non
pensavo che essere risvegliati da un raggio di sole potesse essere
così rilassante.
Con
stanchezza aprii gli occhi, mettendo a fuoco la stanza e trovandomi
in un ambiente sconosciuto. Sondai con gli occhi occhi singolo mobile
cercando di ricordare se lo avessi mai visto da qualche parte. Il
legno della libreria davanti a me sembrava di pregiata qualità,
così come i libri rilegati in pelle. Delle delicate tende
color caramello, oscillavano nella tiepida aria del pomeriggio. I
riflessi dorati del tramonto, rendevano la stanza meravigliosa.
Regnavano colori tenui e pacati, tutto all'avanguardia e dall'aria
terribilmente dispendiosa.
Mi
umettai le labbra secche e notai solo in quel frangente un bellissimo
vassoio ricolmo di vivande.
Frutta,
dolci e bottigliette di bibite squisite.
Mi
alzai a sedere e allungai una mano per afferrare il succo di frutta.
Mi fermai quando mi accorsi che la mano era fasciata. Era stata
trattata con meticolosa cura però. Non provavo dolore, segno
appunto, che chiunque fosse stato, aveva provveduto a me.
Abbassai
il volto, non incontrando i miei abiti. Al posto dei jeans e del
maglione, un delizioso pigiama con dei mandarini, circondava il mio
corpo. Mi alzai la maglia scoprendo con successo che la biancheria
intima era rimasta al solito posto. Sulla scrivania erano adagiati i
miei vestiti assieme ai miei effetti. Portai la mano sana ai miei
capelli trovandoli lisci e morbidi. Un dolce odore al sapore di
vaniglia vibrò nell'aria. Annusai una ciocca e mi scoprii ad
odorare proprio di quello. Era buono.
Dopo
aver bevuto un sorso della bibita, mi concessi di tormentarmi coi
dubbi.
Come
potevo essere ancora viva?
Ricordavo
perfettamente la caduta dall'aereo, la faccia presa dall'eccitazione
di Kidd, i passeggeri terrificanti...Law che saltava nel vuoto per
me.
Il
mio cuore cessò di battere a quel ricordo.
Law.
Dove
era finito?
Sussultai
quando un suono forte, cozzò contro il legno della porta.
Attesi
chiunque si trovasse oltre quell'uscio, ma la persona che si rivelò
mi sconvolse.
-Hey
ti sei svegliata!-Osservò felice entrando dentro la stanza con
passo fiero. Sbattei le palpebre più e più volte
stentando a credere ai miei occhi. Non poteva essere...
-Sono
morta?-Domandai alzando il volto verso il suo.
-Eh?-
-Come
puoi essere qui?-Mi toccai preoccupata la fronte-è uno scherzo
Bonney?- Come poteva essere possibile? Quella non era la casa di
Bonney! Era reale almeno?
-Scherzo?-Si
grattò una tempia-Non è uno scherzo Nami!-
-Come,
cosa, quando, chi e perchè!-Gli urlai alzando un dito e
fermando le sue parole. Ero una giornalista e queste erano le domande
basilari per un testo.
-Da
dove devo cominciare?-Mormorò preoccupata afferrando una mela
dal cesto dal vassoio.
-Da
dove ti pare!-La fulminai con lo sguardo, sicura che sotto, c'era
qualcosa.
-Cosa
ricordi?-Addentò la mela rivelando i suoi denti bianchi e
perfetti. Niente zanne.
-Quanto
basta!-Tornai a fissare la stanza-Dove ci troviamo?-Dovevo
assolutamente sapere la mia attuale posizione.
Sicuramente
non era un luogo vicino a Dressrosa. L'aria era calda, quasi
primaverile. Dressrosa invece era ancora fredda, esattamente come
Coco.
-All'Heart
Castle-Mormorò scrollando le spalle, biascicando le parole.
-Dove?-Inarcai
un sopracciglio sporgendomi.-Castello?-Mi trovavo in un castello?
-Sei
sorda?-Accavallò le gambe-Sei a casa di Law- Sgranai gli
occhi. Allora era vivo!
-Dov'è?-
-Chi?-Mi
spiaccicai la mano in faccia imprecando per il dolore. Bonney alle
volte, era proprio brava a far perdere le staffe, le mie senza alcuno
sforzo.
-Law!-Scossi
il capo incredula.
-Ah!-Sorrise
dandomi una gomitata al braccio-Quel bel fusto è sotto la
doccia-Ridacchiò.-Non sai come ti invidio- Da quanto avevo
contratto le sopracciglia, iniziai a sentire male alla fronte.
Invidiosa lei? Di me? Ma quando mai!
-Ti
sei accalappiata un bocconcino appetitoso-Spiegò dando un
ultimo morso alla mela.
-Bocconcino?-
-Law-
Ah...Law
era un bocconcino? Non lo avrei di certo definito tale. Non era un
bocconcino. Era un pacchetto extra lusso di cibo di prima qualità.
Spalancai le labbra quando assimilai la frase. Accalappiato? Io?
-Che
stai dicendo!?-La fissai perplessa-Io non ho accalappiato niente!
Neanche fosse un cane!-
-Giusto-Si
illuminò-Non solo hai il licantropo, adesso anche il
vampiro-Gettò il torsolo della mela nel cestino.-Ahh Nami. Ti
invidio davvero davvero!- Serrai le labbra. Parlare con lei di questo
argomento sembrava inutile quanto pericoloso. Scelsi saggiamente di
avventurarmi verso altri argomenti.
-Conosci
Law?-
-Certo-Ridacchiò
incrociando le braccia al petto-Chi non lo conosce?-Le sue guance
presero colore-Il chirurgo della morte...Ahh!-Sospirò
nuovamente facendomi presupporre che Law era non solo appetibile, ma
anche famoso. Male.
-Non
sei un vampiro vero?-
-Eh?-Alzò
il volto verso di me digrignando i denti. Sembrava parecchio offesa
per la mia considerazione-Ti sembro una sanguisuga?- Scrollai le
spalle senza risponderle. Non sapevo niente del sovrannaturale! -Nami
cara, sono una strega non si vede?- Aguzzai gli occhi e finalmente,
mi presi la briga di osservarla.
Aveva
dei deliziosi stivaletti a punta, una minigonna nera in pelle e un
top nero. Sopra a coprirla, una maglia a rete ampia e per contornare
il tutto, un enorme cappello.
Ora
che me lo faceva presente...si. Poteva essere una strega.
-Non
me lo hai mai detto!-
-Ci
avresti creduto?-Nemmeno per sogno!
-Bhe...ecco...-Un
bussare alla porta fermò le mie congetture.
-Chi
è?-Domandò Bonney alzandosi dalla sedia e andando ad
aprire.
-Sono
Law razza di cretina-Sentii la risposta dall'altro lato. Chi poteva
mai essere se non lui.
-Ah-Aprì
con forza la porta e lo sentii gridare dal dolore. Corrucciai la
fronte, non capendo tale reazione.
-Oh
Law-Mormorò Bonney scostandosi dal volto i capelli
rosa-Scusa-Si diresse verso le finestre chiudendo le tapparelle,
lasciando però uno spiraglio che permettesse di illuminare la
stanza.-Potevi dirlo prima eh!-Si difese lei non appena il bel medico
entrò nella stanza. Allungò infuriato un dito verso la
porta fissandola in cagnesco.
-Fuori-
-Che
razza di modi!-Protestò indicando lo specchio-Posso andarmene
se non hai più bisogno di me-Un ghignò solcò il
suo volto.
-Puoi
anche sparire-Si infilò le mani nei pantaloncini e si diresse
verso il mio letto. Sentii il mio cuore iniziare a pompare
velocemente.
-Il
solito arrogante-Decretò Bonney. Con mio enorme stupore,
afferrò la borsetta che si era portata dietro e toccò
l'enorme specchio davanti all'armadio. Il suo riflesso divenne una
macchia indistinta, tanto che immaginai di non riuscire io a mettere
a fuoco la sua figura. Ma i miei occhi non mi ingannavano, meno ancor
quando la mano trapassò il vetro che sembrava come gelatinoso.
-Appena
Nami mi vorrà, chiamami-Gli fece cenno di un telefono con le
dita.
-Ho
detto sparisci-Una linguaccia lo salutò prima di sparire del
tutto. -Tzè-Scosse il capo incredulo Law tornando finalmente a
fissarmi.
I
suoi occhi erano un grigio più scuro... Era strano.
-Tutto
bene?-Domandò calibrando la voce in modo da essere pacata e
bassa.
-Diciamo-Indicai
lo specchio-Non lo sapevo...-
-Che
quella scema era una strega?-Annuii-Lo sa tutto il raftel che lo è.
Ti dovrà poi parlare di cose importanti.-Chiuse gli occhi
quasi scocciato dalla sua presenza.
-Non
andate d'accordo?- Non c'era bisogno di un cervellone per capirlo.
Lei sembrava adorarlo ma lui proprio era indifferente.
-La
odio-Spiegò incrociando le braccia al petto.
-Come
mai?- Osservai la sua mascella contrarsi.
-Lo
sai com'è no?-Non potei fare a meno di chiedermi se
effettivamente la conoscessi davvero...-Mangia quanto un dinosauro-
Mi scappò un sorriso. Ok, allora quel lato di Bonney lo
conoscevo bene.
-Una
volta mi ha invitato a cena e al momento di pagare è
sparita...Mi ha fatto pagare più di dieci mila berry per dei
piatti che ha mangiato solo lei!-Ringhiò scoprendo i canini. A
quanto pare la questione bruciava davvero.
-Piuttosto-Tossii
per richiamare la sua attenzione.-Chi mi ha cambiato?- Un sorriso
malandrino increspò le sue labbra.
-Che
domande! Io.- Trattenni il fiato.
-Anche
la fasciatura?-
-Certamente-
Abbassai gli occhi e mi afferrai i capelli.
-E
i capelli?- Domandai preoccupata.
-Erano
sporchi e aggrovigliati. Ci ho messo un po' ma, potrei darmi al
hairstyle...-Meglio di no. Con quel suo sorriso sadico non era
proprio il caso.
-Bhe-Mi
riscoprii a sorridere-Però ti sei preso cura di me...-Alzai il
volto incastonandolo verso la sua direzione.-Grazi...-
-Ah-Mi
parlò sopra lisciandosi il pizzetto.-Ti ho rimesso l'intimo
che avevi perchè qualcosa della tua taglia di reggiseno al
castello non c'era...-Mi pietrificai. Cosa aveva detto!?
-Mi...-Mi
coprii il petto mordendomi le labbra-Mi hai...visto nuda?- I miei
occhi dardeggiavano infuocati. La mia mossa era decisa, la freccia
incoccata all'arco.
-Certo-Ostentò
superiorità divaricando le gambe-Più e più
volte-Ghignò facendomi imbarazzare oltre ogni limite.-Carino
quel neo nell'interno coscia...- Sicuramente non si aspettava una mia
reazione così seria: Gli avevo mollato un calcione in faccia
presa dall'imbarazzo più totale... Con mia grande
soddisfazione, l'osservai cadere a terra imprecante.
Non
si doveva lamentare! Era stato fortunato che non l'avessi
scaraventato contro il muro a suon di pugni!
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Un momento di pubblicità!:D
è nato da poco il primo forum sulla coppia: LAWXNAMI!
Se anche tu adori il bel tenebroso Trafalgar Law , se anche tu ti sei innamorata di lui dalla sua prima apparizione o dalla saga di Punk Hazard , VIENI ! Se anche tu shippi senza ritegno Torao e Nami per le più varie e improbabili ragioni , VIENI ! L'Orange Room è un luogo dove ogni LawNamista , o anche solo amante del chirurgo della morte , potrà trovare tutto il materiale che desidera per fansclerare in libertà con altri suoi simili ! Che Stai aspettando ? Clicca sull'immagine e faremo conoscere al mondo la potenza della coppia Surgeon of Death x Cat Thief ☺
-Non
guardarmi così-Mormorai in imbarazzo sotto lo sguardo severo
di Law. O meglio, sembrava severo, ma con quel naso imbrattato di
sangue, non lo era affatto. A braccia conserte, a sedere su una sedia
poco distante da me, continuava a fissarmi insistentemente.
Ero
così affascinante?
-Mi
hai sentito?-Domandai un altra volta non smuovendolo dalla sua posa.
Stanca, tornai sdraiata contro i cuscini e osservai il soffitto.
Avevo mille domande da porre a Law, ma con il suo stato d'animo
attuale, avevo poche possibilità di successo. Iniziai da
quelle più semplici...
-Come
siamo arrivati qui?-Voltai il capo verso la sua direzione attendendo
che la sua voce illuminasse i miei dubbi.
-Mi
sono smaterializzato-Mi spiegò chiudendo gli occhi.-Per farlo
occorre grande concentrazione-Sospirò abbassando le spalle-Mi
dispiace di non aver potuto evitarti il...-Si fermò-Bhe...è
una fortuna che non eri cosciente- Inarcai le sopracciglia e lo
fissai perplessa.
-Evitato
cosa?- Nuovamente sospirò prendendo una grande boccata d'aria.
-L'annegamento-
I suoi occhi erano neri. Un brivido percorse la mia schiena
mandandomi in tilt il cervello.
-Hai
gli occhi neri-Mormorai stentando a crederci.
-è
normale-Scacciò con la mano il mio pensiero-Variano a seconda
dell'umore- Lo fissai stralunata.-Quando li ho neri, mi lascio
sopraffare dalle emozioni. I casi sono due: o sono arrabbiato o sono
terribilmente eccitato- Mi spuntò un sorriso sapendo allora
che non c'era da preoccuparsi.
-Eccitato
nel senso di felice?-
-Felicemente
arrapato-
-Ah-Diventai
rossa stringendomi il lenzuolo addosso. Sentii la sedia alzarsi e
capii subito che Law stava venendo verso di me. Con una mossa, mi
tolse il lenzuolo lasciandomi scoperta. Imbronciata lo fissai in
volto e digrignai i denti pronta a dirgliene quattro.
-Sei
affogata- Parlò nuovamente con tono duro in modo che lo
potessi capire. Le mie labbra si spalancarono per la sua rivelazione.
Io? Affogata? Ma se stavo bene!
-Sono
riuscito a salvarti...ma...ho innestato qualcosa- Mi tirai su a
sedere fissandolo attentamente.
-Che
significa?- Sospirò per l'ennesima volta passandosi una mano
tra i capelli folti.
-Sapevi
che eri adottata?-
Adottata
io? Era uno scherzo? Perchè non mi piaceva affatto.
-Mia
madre si chiamava Bellemere!-Scossi il volto-Non sono stata adottata!
Lei era mia madre!-
-Quando
è morta?- Mi mordicchiai il labbra. Non mi piaceva parlare di
lei.
-Anni
fa...-
-Quanti
anni avevi?- Scossi il volto cercando di ricordarmelo. Era passato
così tanto tempo.
-Otto...-Mi
massaggiai la fronte-Law ma cosa centra?-
-Non
ti ha lasciato niente scritto? Dei documenti?- Scossi la testa al
limite.
-Non
mi ha lasciato proprio niente! Io e mia sorella siamo cresciute con
mia Nonna!- Socchiusi gli occhi rivelandogli il mio passato.
-Allora
non ti ha spiegato niente...-Mi afferrò una mano stringendola
tra le sue. Nuovamente, una scarica elettrica mi attraversò il
corpo e cercai di lasciare la sua presa. Con forza, Law tenne salda
la sua mano ancorata alla mia.
Alzai
gli occhi nei suoi e li trovai completamente neri.
-Non
toglierla ti prego.- Il mio cuore perse un battito.
Come
avevo fatto a non notarlo prima?
Solo
adesso le parole di Bonney sembravano avere un senso: Law respirava.
Non
abbassò lo sguardo quando i miei occhi increduli incontrarono
i suoi.
Se
era vero quello che mi aveva detto, Law aveva trovato la sua sposa.
E
quella sposa ero io...
-Quando?-Mormorai
senza fiato. Non rispose subito, si prese del tempo, stringendo quasi
dolorante la mia mano.
-Nello
scontro con il falso Lykae-Mormorò assottigliando gli
occhi.-Quando ti stava minacciando...avrei dovuto ammazzarlo
ma...sentivo dei rumori fortissimi e fastidiosi. Quando mi sono preso
il colpo, ho compreso che era l'assordante suono del mio cuore. Ho
smesso di respirare quando ti ha gettato dall'aereo...-Ammise
abbassando il volto sulle nostre mani.
-Perchè
ti sei gettato?-Domandai con un tripudio di sensazioni contrastanti
dentro di me.
-Che
razza di domande-Tornò a fissarmi con un ghigno seducente
sulle labbra-Ti avevo finalmente trovato...ho atteso così
tanto...-Portò una mano contro la mia guancia carezzandomi la
pelle. Chiusi gli occhi non appena sentii la pelle frizionare. Era
una sensazione strana, inscrivibile. Sentivo un calda sensazione nel
basso ventre e sapevo che quello, era desiderio, ma il cuore che
batteva così forte per lui, non me lo spiegavo. Ancor meno la
sensazione che sapessi che ero sua, che ero la sua sposa e che
appartenevo a lui, solo ed esclusivamente a lui.
-Adesso
sei qui- Posò la fronte contro la mia e sospirai sentendomi
andare a fuoco. Strinse la mia mano facendomi mancare il respiro.-Ti
voglio Nami...ti desidero...voglio fare l'amore con te.-Tremai dal
piacere per quelle parole, ancor di più, quando la sua bocca
si impossessò delle mie labbra. Una scarica più forte
delle altre mi fece piegare in avanti, approfondendo il nostro bacio.
Con
passione baciò la mia bocca, forte, bramoso e disperato.
Quando
mi dischiuse le labbra e sfiorai la sua lingua mugugnai dal piacere.
Afferrai con la mano sana la sua maglietta, avvicinandolo
maggiormente a me. Con movimenti esperti, intrecciò la lingua
alla mia, passandola poi contro il palato e succhiandomi la saliva.
Voleva assaporarmi...esattamente come un vampiro.
Sussultai
quando si issò sopra di me. Le sue mani, mi circondarono i
fianchi e il suo bacino premette contro il mio.
Percepivo
attraverso la stoffa, la sua dura erezione smaniare di liberarsi.
Che
fossi dannata...lo volevo.
-Fermami...-Mormorò
facendomi aprire gli occhi. Fermarlo? Pensai confusa con la mente
annebbiata, le sue labbra incollate contro le mie a darmi piacere.
-No...-Ansimai
quando con le sue labbra si impossessarono del mio collo. Con
entrambe le braccia, circondai la sua testa, passando le dita tra i
suoi capelli neri.
-Fer...-Sussurrò
succhiandomi forte la pelle.-...mami...-Come potevo fermarlo? Come
potevo arrestare le sue attenzioni e soprattutto, il suo bacino che
aveva preso smanioso a sbattere ritmicamente contro il mio.
-NAMI!-Urlò
il mio nome staccandosi violentemente da me. Sgranai gli occhi quando
una sensazione di freddo si impadronì del mio corpo. Confusa
lo cercai e lo trovai addossato alla parete. Affannato si teneva la
fronte e solo allora notai i suoi denti aguzzi.
Voleva
mordermi... Appena incontrò i miei occhi colmi di paura, tornò
eretto con la schiena. Scosse il volto e con mia grande sorpresa
svanì davanti ai miei occhi.
Con
la mente più chiara, ripensai a cosa era appena capitato.
Law
mi aveva baciato e ci era mancato poco che facessi sesso con lui. Lo
avevo trovato con le zanne spalancate pronto a mordermi...
Mi
aveva però chiesto di fermarlo...
Mi
morsi le labbra confusa e accaldata, la fronte imperlata di un
leggero strato di sudore.
Ero
la sua sposa...
Tornai
sdraiata e la deliziosa sensazione del suo bacino contro il mio era
ancora impressa nel mio corpo.
Con
la mente ripensai alle sue parole.
-La
sposa è la compagna per la vita. Quando il vampiro sente o
improvvisamente percepisce l'odore della sua compagna, si
...risveglia.-
-Si
Risveglia?-
-Il
sangue circola nuovamente, il cuore batte e il bisogno impellente di
trovarla è forte-
Compagna
per la vita...
Che
lo volessi o no, adesso io e Law eravamo legati per sempre.
Apro
una breve parentesi: OLTRE al classico: NON LINCIATEMI, vi chiedo di
pazientare per il continuo.
Ho
finito i capitoli che avevo come vantaggio per le carenze e ho
terminato anche il mio tempo a disposizione da dedicarci.
Il
2 Luglio ho l'esame finale a scuola *incrociamo le dita * e devo,
oltre terminare il lavoro attuale, riprendere in mano i vecchi lavori
non finiti ( l'esame consiste in una specie di mostra dei lavori
fatti durante l'anno) per cui, devo terminarli. Dopo il 2 sarò
libera per sempre dalla scuola e prenderò un anno sabbatico
per riprendermi mentalmente ahahah!!!
Scherzo,
vedremo un po', ma almeno, potrò dedicarmi alle fan fiction!
E
come disse il vecchio Gandalf: “ Non vi
dirò "Non piangete", perché non tutte le
lacrime sono un male.”
Davanti
ai miei occhi, avevo una scelta difficile da prendere.
Quello
che mi offrivano, era superbo. Non avrei mai pensato di dover
prendere un giorno una scelta così difficile.
-Quale?-Mi
domandò Law a pochi centimetri da me.
-Lasciami
pensare-Mormorai portandomi una mano sul ponte del naso. Non era
facile. Dovevo valutare gli aspetti, le qualità, i pro e i
contro e soprattutto, l'estetica. Quella si che era importante.
-è
da venti minuti che sei fissa a pensare-Mi rimproverò
sbuffando pesantemente.
-Dammene
altri venti-Lo ignorai continuando a fissare le meraviglie davanti ai
miei occhi.
-Devo
andare via-Si alzò dal letto e si infilò il camice da
dottore. Abbandonai la mia scelta per poterlo guardare.
Cavolo...con
quel camice era divino...
-Il
mio turno è già cominciato-Fissò l'orologio al
polso.-Quale portatile scegli?- Mi strinsi nelle spalle fissandolo
imbronciata.
-Sono
belli entrambi-Sorrisi-Non potrei prenderli tutti e due?-
-Uno-
-Ma
è difficile...-
-Uno-Ripetè
afferrando la borsa contenente i suoi effetti.-Quando ritornerò,
esigo che tu abbia scelto il pc- Mi diede le spalle.-Quello che non
vuoi, lo userò io-
-Sei
un bastardo!-Mi misi a braccia conserte-è una scelta troppo
difficile!-
-Tutti
i giorni prendiamo scelte difficili-Mi lanciò un occhiata da
sopra la spalla-Decidi Nami- Non appena terminò il mio nome,
scomparve dalla mia vista.
Per
circa due ore, fissai completamente piena di sensi di colpa, il
cellulare. Era morto, stecchito, passato a miglior vita, fritto.
Insomma, ero impossibilitata a chiamare Zoro.
Al
solo pensare a lui, sentivo i sensi di colpa che fino a quel momento
non avevo avuto, crescere a dismisura.
Stavo
con Zoro no? Allora perchè avevo baciato Law? Ero la sua
compagna? Perchè? Perchè la sua e non di Zoro?
-Sei
pensierosa...-Alzai il volto sobbalzando e trovai Bonney ad
osservarmi dallo specchio. Nemmeno l'ombra di un riflesso e lo
specchio, sembrava un enorme finestra.
-Law
è andato via?-Annuii con la testa. Era andato via e il suo
tono, così come il suo comportamento, erano stati a dir poco
freddi. Che ancora pensasse a quello che era successo di pomeriggio?
Arossii
nel ricordare le sue labbra carnose, il suo buon odore e il calore
del suo corpo. Così come la sua possente erezione e il timbro
della voce rauco e sensuale.
-Bene,
perchè non avrei certo voluto vedervi mentre eravate a
rotolarvi tra le coperte...-Sgranai gli occhi quasi impaurita.
-HAI
SBIRCIATO!-
-COSA!?-Sbraitò
sopresa-Cazzo no! Mi hai preso per una guardona?-Ci pensò su
toccandosi distrattamente il pircing sotto all'occhio-Cioè...volevo
entrare ma poi vi ho visto mentre vi mangiavate la faccia...-
-BONNEY!-
-D'accordo!-Sospirò
lei alzando gli occhi al cielo.-Per caso!-Mise in chiaro.-Vi ho visto
per caso!-Sorrise fissando l'amica con un espressione
complice.-Allora, Law è dotato?-
-EH!?-Mi
feci indietro al solo sentire le sue domande.
-è
possente? Passionale?-Si avvicinò maggiormente alla superficie
dello specchio.-Ho bisogno di saperlo! Quell'uomo è un mistero
e potrei morire!-Quasi urlò in preda ad un infarto.
-Perchè
sei tanto curiosa su di lui?-Domandai grattandomi la fronte. Law era
un bel ragazzo e poteva certamente essere una bellezza unica e rara
ma, la strega si comportava in modo quasi da prima cotta...a meno che
non lo fosse.
-Cosa
c'è tra te e Law?-Chiesi in modo da scavalcare del tutto il
problema.-C'è più di un semplice conto non pagato
vero?-
-Non
lo sai?-Piegò la testa da un lato.-Non c'è donna che
non abbia provato a sedurre Trafalgar Law! E tutte e per tutte e dico
tutte, hanno miseramente fallito.-Scrollò le spalle-Io
pure...-Sbuffò alzando in alto un ciuffo rosa-Che ne sapevo io
che i vampiri non mangiano?- Battè una mano contro il vetro
ricordandosi di un particolare assolutamente vitale-Questa ti
piacerà: sapevi che i vampiri possono venire solo...- Si fermò
quando Trafalgar comparve di nuovo al centro della stanza. Osservai
Bonney sobbalzare e con una mano, si congedò restituendo allo
specchio il proprio riflesso.
Fissai
il medico che con un veloce gesto, si tolse il camice macchiato di
rosso.
-Già
fatto?-Domandai meravigliata per la sua velocità.
-Ci
ho messo più del previsto-Ammise togliendosi con i denti i
bordi dei guanti.
-Hai
salvato vite umane?-Domandai tornando composta con la schiena.
-Oh
si.-Annuì dandomi le spalle e gettando gli abiti sporchi,
dentro il tunnel per la lavanderia.-In più, ho parlato con il
direttore- Quello mi causò vari dubbi.
-Perchè?-
-Perchè
io e te, dovremo essere a DressRosa!- Sospirai pesantemente a
ricordarmi quella dannata fiera. L'avevo rimossa! Adesso volevo solo
andare a casa.
-Franky
che ha detto?- Sgranai gli occhi nel pensare al peggio. Magari ci
dava per morti, o per dispersi. Peggio ancora se avesse pensato che
avevo rinunciato e me l'ero squagliata! Il mio libro...
-Gli
ho detto che prima del volo, hai avuto un incidente e ti sei rotta il
braccio-Mi indicò la fasciatura-E con il volo di stasera,
saremo giunti a destinazione l'indomani mattina.- Inarcai le
sopracciglia massaggiandomi la fronte. Law aveva pensato proprio a
tutto.
-Io...-Indicai
il telefono che tenevo accanto a me-Dovrei chiamare Zoro...-
L'espressione di Law, mutò. Notai una piccola e dura pressione
della mascella. Evidentemente, non lo conosceva, ma già
sentiva di odiarlo profondamente.
-Non
puoi chiamarlo.-Si voltò infine verso di me.
-Perchè
non posso?!-Mi alzai in piedi. Volevo chiamarlo. Dirgli che stavo
bene, che volevo tornare subito.
-Perchè
se chiami, quei sottospecie di fanatici, rintracceranno il numero e
verranno qui.- Storsi la bocca. Non eravamo a questi livelli dai!
Quella roba era da spionaggio mondiale alla io 007.
-Come
diavolo fanno a capire che sto qua, dovunque siamo!- Law si strinse
nelle spalle.
-Avranno
già messo delle pulci, videocamere e quant'altro in casa tua-
Quella dichiarazione mi lasciò pietrificata. Non perchè
mentisse o potesse sbagliarsi, ma perchè molte volte con Zoro,
avevamo lasciato la casa. Inoltre i lupi già una volta erano
entrati in casa... potevano aver nascosto benissimo microspie e
microfoni nei posti più impensabili.
-VOGLIO
TORNARE A CASA!-Tuonai e sbattei violentemente il piede contro il
pavimento.
-Non
puoi-
-Forse
non ci siamo capiti-Lo fissai male e l'afferrai per la
camicia.-Voglio tornare a casa mia!-
-Cerca
di ragionare e non fare l'idiota-Mi consigliò rimanendo però
immobile.
-Idiota
a me?!- Saltai su come una molla alle sue provocazioni. Adesso ero
fortemente incazzata con lui. Un po', perchè non mi rivelava
la verità, un po', per come si era comportato con me e la
freddezza che stava dimostrando. A condire il tutto, c'era Dressrosa
e il non tornare a casa mia.
-Nami,
cerca di calmarti.-Mi indicò il letto.-Se anche avvertissi il
Lykae a che servirebbe? Lo faresti solo agitare e stare in ansia.-
Rimasi in silenzio ad ascoltarlo.-In più, lo metteresti in
pericolo, così come la tua carriera. Perciò, non
dobbiamo far altro che stare a questa stupida festa e
attendere.-Posizionò i suoi occhi grigi nei miei e un senso di
beatitudine invase i miei sensi. Sentivo la rabbia scemare e il
cervello ingranare.
-Quando
partiremo?-Domandai abbassando il volto, non riuscendo più a
sostenere il suo sguardo.
-Domani
mattina- Scossi il volto.
-Avevi
detto che dovevamo essere già di mattina lì no?-
Ricordai le sue parole.
-Si,
è così-
-E
allora come faremo ad arrivare in orario se...-
-Ci
Smaterializzamo.- Rispose ad ogni mio dubbio in modo semplice e
pratico.
-Ah...-
Abbandonai la presa alla sua camicia e mi scansai da lui.- Ho scelto
il portatile-Annunciai non avendo più altro da dire.
-Ce
l'hai fatta alla fine-Notò incrociando le braccia al petto.
-è
stato difficile sai?- Indicai quello nero.-Voglio quello-
-Come
desi...-
Groowll...
Il
rumore del mio stomaco interruppe la sua frase.
-Mpf...-
Soffocò una risata.
-NON
RIDERE!-Mi infuriai.-Piuttosto se sei il mio sposo...-Lo fissai
severa negli occhi-SFAMAMI!-
Tutto
ciò, era sicuramente dovuto alla stanchezza.
Non
saprei spiegare altrimenti perchè in realtà, non avevo
spiegazioni. Tutti i miei credo, i libri, i film e telefilm che avevo
osservato e che in un certo senso, mi avevano insegnato tutto quello
che sapevo riguardo al paranormale, era da considerarsi spazzatura.
Meglio dire forse: “inadeguata”, perchè
certamente, la scena che mi si presentò davanti era del tutto
irreale.
Una
grande tavolata stracolma di cibi proveniente da ogni dove,
accompagnati da pregiati vini e bevande commerciali, farcite poi di
deliziosi dolci che solo alla tv avevo osato vedere.
-è
di tuo gradimento?-Mi domandò Law di fronte a me. Mi aveva
suggerito il posto a capotavola, ma avevo gentilmente rifiutato. Non
era carino mangiare a sei metri di distanza.
-Si...-Osservai
con sospetto un orso che con estrema facilità, tagliava la mia
bistecca. Era bianco, in piedi e con uno strano abbigliamento
arancione.
-I
bocconi sono adeguati così, signorina?-Mormorò
producendo un suono quasi riverenziale.
-Io...-Presi
un grosso respiro-Si, sono perfetti-
-Posso
farli ancora più piccoli-Si offrì di provvedere a
risolvere il problema.
-Non
ce n'è affatto bisogno!-Scossi la mano sana-Va bene
così...-Assottigliai gli occhi. Come si chiamava?
-Bepo-Mi
precedette Law.-è il mio animaletto.- Sorrise-Nonchè
servitore- Tutti avevano almeno un animale. Nessuno escluso. Un cane,
un gatto e dei pesci, erano considerati una cosa comune e i primi
due, erano i migliori amici dell'uomo. Ma niente poteva battere un
orso polare che parlava e ti tagliava la bistecca al posto tuo...
-Capisco-Annuii
con un sorriso tirato. Ero shoccata non solo per quella sottospecie
di orso, ma per Law.-La mangi tutta quella?- Indicai un enorme
bistecca al sangue.
-Umh-Mi
diede conferma tagliando un pezzo e cacciandosela in bocca.-Certo,
perchè no?- Da quando i vampiri mangiavano!?-Dopo se vuoi,
possiamo ordinare da Mc Donalds...-
-I
vampiri non mangiano!-Gridai alzandomi in piedi.-Bonney mi ha detto
che non mangi!- L'espressione sul suo volto, dimostrò ancora
una volta, l'astio che provava per lei.
-Non
prendere per oro colato tutto quello che ti dice...-Masticò
elegantemente.-Io mangio. Ho sempre mangiato fin da quando sono stato
trasformato. Bevo sangue, è vero ma posso sopravvivere
bevendolo una volta a settimana se mangio in questo modo
regolarmente.-Fissò i miei occhi increduli.-Essere un vampiro
è un grande dispendio di energie sai?-
-Oh
certo-Sbuffai risentita per quella scoperta.-Perchè al
ristorante con lei non hai mangiato allora?- Il suo volto, si
trasformò in un seducente ghigno.
-Sei
gelosa mia sposa?-
-AFFATTO!!!-Sbraitai
diventando rossa.-Spiega!-
-Bhe,
è risaputo che noi vampiri, non siamo accetti nella
società.-Sospirò-O meglio, nelle menti bacate delle
ragazzine che pensano che noi sbrilluccichiamo, è un conto.-
Ridacchiò-Ma fin dai tempi antichi i vampiri sono stati
cacciati e perseguitati.-Indicò la bistecca-Se si sapesse che
mangiamo, avrebbero un altra arma con cui sterminarci. Chissà
che cosa potrebbero rifilarci...- Sicuramente, anche una cena al Mc
era da considerarsi un pericolo.-La spiegazione ti aggrada
fanciulla?- In tutta risposta, annuii.
-Ho
compreso-
-Molto
bene- Bepo si fece da parte e mi offrì la bistecca tagliata in
modo perfetto e sottile.
-Per
lei signorina.-Annunciò servendomela sorridente.
-Ti
ringrazio- Tornai a fissare Law.-Dimmi una cosa...-
-Dipende-Alzò
gli occhi nei miei.-Cosa?-
-Se
permetti a Bonney di stare qui, vuol dire che provi qualcosa per lei
no?-Quella domanda sembrò irritarlo. Ringhiò
sonoramente e si tenne la fronte.
-Non
ho nessun legame con lei se non aspirare ad una dolce vendetta.-Tornò
a fissarmi.-Quella maledetta mi ha fatto credere per un intera
settimana che lei, fosse la mia sposa.- Strabuzzai gli occhi.
-Come?-
-Con
un incantesimo-Tornò a mangiare.
-Non
un semplice incantesimo Torao- Le porte della sala si aprirono
inondando di luce la strega dai capelli rosa.-Un incantesimo
veramente potente!-
-Un
incantesimo di merda-La corresse alzandosi in piedi-Chi ti ha dato il
permesso di entrare?-
-Ci
ho lavorato a questo incantesimo per un mese intero-Ridacchiò
Bonney prendendo posto a tavola accanto a me.-Oh, ma quella è
una crostata di more?!-
-Bonney...-Law
mostrò i canini acuminati.
-Insomma-Lo
ignorò-Questo incantesimo è potente perchè fa
credere alla rispettiva vittima che il proprio cuore, così
come il proprio pene, funzioni!- Ascoltai attenta le parole della
strega.-Ma quando siamo arrivati a fare zin-zin-Annunciò-Quello
non si alzava.- Afferrò un pezzo di crostata-Che delusione...-
-Oserei
dire: meno male-Law comparve alle sue spalle e l'alzò di peso
con la sedia.
-Oh
Law, non fare il guastafeste...-
-Non
sei la benvenuta in casa mia-La guidò verso Bepo.-Portala alla
sua congrega attraverso lo specchio!-Gli ordinò in preda alla
rabbia.
-Si
signore-Afferrò la sedia e si diresse verso l'uscita.
-Fai
anche in modo di sigillare le entrate verso gli specchi-Continuò
a dargli ordini-Sono stanco di vedermela comparire mentre faccio una
doccia!-
-Perchè
non ti si è alzato?-Law mi fissò completamente
sbigottito.
-Di
tutto quello che è successo, mi chiedi perchè non mi si
è rizzato?-Con le guance rosse e un po' in imbarazzo, annuii.
-Si,
va bene?-Fissai la vestaglietta che Law mi aveva procurato.-Sono
curiosa...-Ammisi, il che era vero.
-Ti
ho già detto che il cuore di noi vampiri come anche altre
funzioni, tornano a funzionare solo con la presenza della propria
sposa.-Mi prese una mano e se la portò al
petto.-Quell'incantesimo era un po' come dire, sono un elefante e
posso volare...-
-Dumbo
ci riusciva-Gli rammentai il cartone animato della Disney.
-Vero-Percepii
alle dita il calore del suo corpo e le pulsazioni del suo cuore.-Ma
la mia sposa non era Bonney. Così in me, non si è
attuato nessun vero risveglio a livello fisico. L'incantesimo poi si
è sciolto.-
-è
stata una settimana bella?-Con estrema lentezza, mi aiutò a
cambiarmi.-Nel senso, eri felice?-
-No-Sospirò
aiutandomi poi a chiudere i bottoni-Mi sono sentito peggio di prima.-
Si grattò il volto.-Ma non devi preoccuparti.-Alzò gli
occhi nei miei.-è stato più di cento anni fa- I miei
occhi strabuzzarono di colpo.
-CENTO
ANNI!?- Non riuscivo a crederci.
-Bonney
è una strega...-Mi spiegò la sua natura-Le streghe dopo
i vent'anni diventano immortali sai?-
-No-Ammisi
sconcertata.-Non lo sapevo.- Non sapevo niente in verità.-Perchè
allora viene qui?-
-Diciamo
che si sente sola...-Cercò una spiegazione sistemando dietro
di noi, i cuscini.- In cento anni, non ha ancora trovato il proprio
compagno...- Rammentai la visita che aveva fatto mesi prima a casa
mia. Diceva che il suo ragazzo l'aveva mollata perchè credeva
che era incinta.
-Le
streghe possono partorire?-Domandai sdraiandomi e fissando il
soffitto.
-Umh,
si perchè?-
-Con
chiunque?-Nuovamente, mi rispose in modo affermativo.-Non cambia
niente da un essere umano?-
-Ah
si.-Si tolse i pantaloni e rimase in maglietta e boxer.-Sono fertili
una volta l'anno.-
-Bene
allora-Ridacchiai-Così non devono preoccuparsi di premunirsi.-
-Comodo
certo.-Mi raggiunse alzando le coperte, entrò dentro al letto.
-Fammi
capire bene perchè dormi con me...-Il solo porre quella
domanda, sembrò farlo innervosire.
-Scusami
se desidero passare una sola notte con la mia sposa.-Mi volse le
spalle-Una singola notte in cui non faccio altro che dormire...-In
effetti, non mi aveva più palpata o baciata.
-Law,
prima...-Chiusi gli occhi-Perchè ti sei staccato da me?
Insomma hai rinunciato no?-Spostai lo sguardo verso le sue spalle-Non
ti piaccio?- Una risata giunse mesta alle mie orecchie.
-Nami-Parlò
con voce bassa e calma-Io ti desidero e non immagini quanto. Ma anche
senza il marchio del tuo compagno a fermarmi...so che non sarai mai
mia.-Socchiusi gli occhi sentendolo finalmente rivelare i propri
pensieri.
-Ami
Zoro no?-Mi mordicchiai le labbra e annuii.
-Si.-
-Anche
se sono il tuo sposo, non ami me. Hai gia il Lykae nel cuore.-Si tirò
sopra le spalle le coperte.- Non posso approfittare di te. So che
saresti triste dopo.-Scattai a sedere fissando la sua figura.
-Law
io...- Si voltò lentamente e incastonò i suoi deliziosi
occhi grigi nei miei.
-Non
posso costringerti ad amarmi Nami. Ma non puoi proibirmi di
proteggerti.- Chiuse gli occhi.-Almeno questo, lasciamelo
fare.-Fissai quasi del tutto basita il vampiro accanto a me. Aveva
rischiato la vita, atteso degli anni e salvato la mia. Non voleva il
mio cuore, ma solo la mia felicità ed incolumità.
Molte
volte, si sogna con la consapevolezza che tutto quello che vediamo,
non è reale. Che è un prodotto della nostra mente. In
verità, noi dormiamo tra le coperte, avvolti e protetti,
l'espressione beata.
-è
un sogno...-Ripetei portandomi una mano al volto.-è solo un
sogno!-Arretrai con la schiena verso la parete alle mie spalle. Le
pareti viscide, quasi untuose e ricoperte interamente di sangue, mi
nausearono.
Caddi
a terra con la schiena; le gambe non ressero il mio peso. Tremai come
una foglia per lo spettacolo che avevo davanti agli occhi. Una grossa
pozza di sangue era al centro della stanza e ammanettato e senza
apparente vita, c'era Law. Il bel grigio dei suoi occhi non c'era, un
insulsa fascia nera intrisa di sangue, copriva la parte alta del suo
volto. La consapevolezza che non avesse gli occhi, per poco, non mi
causò del vomito.
La
testa era a ciondoloni e la giugulare era aperta, ben chiari i segni
dei morsi. Il sangue dal petto scoperto, fluiva verso i pantaloni
ormai intrisi e decolorati, fino a terminare ai piedi dove lento, si
riversava sul pavimento.
-Law?-Lo
chiamai, la voce quasi un rantolo. Non ottenni risposta e dentro di
me, mi sentii morire.
-Devi
fare una scelta...-Una voce alle mie spalle mi causò dei
brividi. Mi voltai impaurita: era un ombra, alta e scura. Non
riuscivo bene a distinguere però il volto dell'uomo.-Cosa
preferisci?-Indicò con una mano il vampiro davanti a me-Resti
ancora a perdere tempo con questo traditore o preferisci vedere in
che stato è il tuo amato lupo?-Spalancai terrorizzata gli
occhi. Zoro...anche Zoro era qui? In quest'inferno?
-Cosa
gli avete fatto!?-Urlai cercando di alzarmi in piedi. Scattai verso
Law ma caddi rovinosamente a terra. Il sangue macchiò i
vestiti e il mio volto.
-Questo
figlio di puttana?-Si avvicinò a Law prendendolo per i capelli
e alzandogli il volto. Percepii un flebile suono, segno che ancora,
era vivo.-è stato veramente un eroe...-Mormorò
avvicinandosi al suo volto.-Non ha minimamente cantato o accennato
dove tu potessi esserti nascosta.-Rise-Preferiva morire...-Leccò
il sangue che vivo, scendeva dai suoi occhi. Un moto di rabbia mi
attraversò il corpo. Non doveva toccarlo...-Un vero...-Si
voltò verso di me e finalmente, potei distinguere un
particolare nuovo in lui: degli occhiali da sole.-...sposo e
traditore del suo re.-Abbandonò la presa e si avvicinò
nuovamente a me. Arretrai ma invece che puntare a me, si diresse
verso l'uscita.
-Seguimi-Alzò
una mano e nuovamente, sentii il mio corpo irrigidirsi. Contro la mia
volontà, iniziai a camminare per un lungo corridoio bianco.
Vedevo le impronte per terra lasciate dalle sue scarpe, imbrattare
dal sangue di Law.
Law.
Con
grande maestria, aprì un ulteriore porta e rimasi senza fiato.
Gabbie. Gabbie ovunque.
-Cosa
te ne pare strega?-Domandò fiero facendo un giro su se
stesso.-Ammira la grandezza di questo laboratorio.-Alzai il volto e
ululati e ringhi mi giunsero alle orecchie. Smisi di respirare quando
captai un ululato differente.
Lo
riconoscevo. Era diverso dagli altri.
Mi
voltai e trovai il mio licantropo a combattere contro delle catene
ben assestate ai lati dei polsi e delle caviglie.
Lo
tenevano ben ancorato al terreno, era impossibilitato a liberarsi.
-Ecco
qua Roronoa.-Si fece da parte e un ulteriore ombra comparve. Man mano
che mi avvicinavo, potevo però distinguerla. Era Perona.
-Allora
strega-Un sorriso sfacciato comparve sul suo volto.-Come ci si sente
ad essere la sposa di un vampiro?-Rise in modo sfacciato salendo
elegantemente le scalette che portavano al piedistallo dove Zoro era
imprigionato.
-Non
è la stessa cosa che essere la compagna di un
licantropo...-Con le dita viscide, accarezzò il petto di Zoro,
insinuando le unghie tra la sua folta pelliccia.
-Lascialo
strare-Sentivo crescere in me una forte sensazione. Era qualcosa di
nuovo, di mai provato, ma potente.
-Perchè
dovrei lasciare qualcosa che è mio?-Si posizionò
dinnanzi a me a gambe divaricate e la schiena dritta. Quell'insulso
ombrello a reggerla come un bastone per farle mantenere quella
stupida postura.
-Nami-Udii
il mio nome uscire dalle labbra di Zoro. Con difficoltà, tornò
umano e le catene lasciarono ai suoi polsi delle enormi escoriazioni.
Al
solo sentire la sua voce così debole e tremolante, sprofondai.
-S-scappa...-Mormorò
cadendo in ginocchioni dalla stanchezza.
-Horo
horo horo...-Nuovamente, Perona si avvicinò a lui. Si
inginocchiò e sollevò il suo volto. Rimasi di sasso non
appena scese con il volto verso il suo. Le loro labbra si toccarono e
quella visione mi causò uno shock.
Non
potevo crederci.
-Hai
compreso stupida strega?-Urlò fiera.-Zoro è solo mio e
sempre lo sarà, perchè io, sono la sua unica e vera
compagna.-
Aprii
gli occhi e scattai a sedere. Respiravo velocemente. Ero madida di
sudore e il volto era imperlato di lacrime.
Era
un sogno...un sogno così vero...
-Nami-Law
si svegliò al mio fianco, passandomi una mano dietro la
schiena.-Oh mio Dio.-Accese la luce e iniziò a
controllarmi.-Non va bene...-Mormorò alzandomi il volto.
-Law-Chiamai
il suo nome non appena scese dal letto per correre verso la sua borsa
da medico.
-Sono
qui-Si avvinò nuovamente con un oggetto a me ignoto.-Spalanca
gli occhi più che puoi.-Avvicinò quella strana lente al
mio volto e compresi che mi stava controllando gli occhi.
Cosa
avevano? Erano rossi? Mi era scoppiato un capillare? Iniziai ad avere
paura.
-Va
tutto bene-Posò lo strumento e mi passò varie carezze
sul volto.-è tutto ok- No. Non era tutto ok. Non dopo quel
sogno. Il solo vedere i suoi occhi grigi, mi infusero tranquillità
e ancora impaurita, mi gettai al suo collo ad abbracciarlo.
Lo
sentii sussultare, quasi impacciato, per poi, ricambiare e passarmi
delicate carezze sulla schiena. Inspirai il suo buon profumo e
riuscii anche solo per un attimo a calmarmi.
Era
vivo, non ricoperto di sangue. Stava bene e non ammanettato. I suoi
occhi erano al loro posto.
-Cos'hai
sognato?-Domandò infine centrando il problema.
-Un
incubo-Sussurai contro la sua spalla tirando su col naso.
-Non
era un incubo Nami-Mi strinse forte e io non capii.-Dimmi cosa hai
sognato.-
Ancora
impaurita, descrissi tutto quello che avevo visto: lui legato e quasi
senza vita, quell'ombra con gli occhiali e quel potere misterioso.
Infine quel che aveva definito laboratorio, le gabbie, Zoro
incatenato e prigioniero di Perona.
-Diceva
che era la sua compagna-Law mi tenne sempre accanto a se. Non volevo
staccarmi da lui, mi dava forza per continuare a raccontare
quell'incubo.
-Ti
è capitato altre volte?-Domandò serio accarezzandomi i
capelli. Ci pensai e infine annuì.
Ricordai
quando avevo sognato di Zoro. Non sapevo ancora chi fosse e nel
sogno, mi rivelava il suo nome. Sgranai gli occhi quando mi tornò
alla mente quell'ululato tremendo che avevo sentito settimane prima.
Non
era un sogno...
-Sai
cosa sono?-Alzai il volto nel suo e l'osservai annuire.-Dimmelo, ti
prego-Scattai in ginocchioni e lo implorai.
-Ti
dirò tutto Nami.-Annuì più a se stesso che a
me.-Speravo che fosse Bonney a farlo, ma evidentemente è
meglio così.- Mi prese entrambe le mani e mi fissò
dritto negli occhi. Era il momento delle verità.
-Ti
avevo già detto che eri stata adottata-Menzionò la
pseudo litigata che avevamo avuto nel pomeriggio.-Bellemere potrebbe
averti adottata senza sapere o non sapere cosa fossi, ma stai certa
Nami, che non sei umana.- Quella frase mi sconvolse. Non umana...?
Io? Per farmi coraggio, intensificò la presa delle nostre
mani.
-Cosa
sono?- Chiesi impaurita, la voce ridotta ad un sibilo non ben
definito.
-Una
strega.-
-Cosa
te ne pare strega?-
-Allora
strega, come ci si sente ad essere la sposa di un vampiro?-
-Hai
compreso, stupida strega?-
Le
voci del sogno, mi rimbombarono nella mente una sopra l'altra.
Strega.
Ero una strega e non facevano che chiamarmi in quella maniera...
-Sei
ancora umana però-Precisò Law distogliendomi dai miei
pensieri.-Un umana mortale.-Abbassò il volto. -Hai diciotto
anni no?-
-Si...-Annuii
e ne ebbi paura.
-Verso
i venti, le streghe diventano immortali e conservano il loro aspetto.
I loro poteri aumentano con il passare degli anni e si allontanano
dai loro luoghi. Studiano l'arte della magia e come Bonney, vivono
nelle congreghe con altre streghe.-Tornò a fissarmi.-A quanto
pare con te è diverso...-
-Diverso
quanto?-
-Diverso
che sei già morta-Digrignò i denti-E non comprendo...-
Pensa io quando potevo comprendere.-Sei morta e io ti ho fatto
tornare in vita, con la respirazione artificiale. Era passato troppo
tempo per un umano...Ma tu, sei tornata ma non da immortale completa,
da umana...-Si lisciò il pizzetto-e non capisco...-Appresi che
per diventare immortale, si doveva morire dunque.
-Ho
poteri adesso?- Chiesi preoccupata. Law si strinse nelle spalle.
-A
regola non dovresti ma...-Alzò gli occhi nei miei.
-Ma?-
Ero pronta alla stoccata finale.
-Fai
questi sogni-Si fermò-Non sono incubi, sogni il futuro-Il
futuro...? Quello? Spaventata e impaurita, mi portai una mano alla
bocca. Sentivo la nausea nuovamente salire, esattamente come a quella
specie di laboratorio.- Quella è preveggenza Nami.-
Appena
aprii gli occhi, compresi immediatamente che Law, non aveva dormito
con me.
Le
lenzuola, così come il cuscino, erano intatti e senza traccia
di un peso che avesse potuto sgualcirle.
Mi
tirai su a sedere e osservai la stanza, completamente inondata di
luce. Gli avvenimenti della sera prima mi tornarono alla mente
facendomi sbuffare sonoramente. Ricordai il sogno, la dichiarazione
di Law su cosa ero e quel futuro mostruoso. Mi fissai le mani che,
contrariamente a quanto pensavo, erano pulite.
Nel
sogno, ero caduta nella pozza di sangue che Law aveva formato sul
pavimento e stranamente, mi sentivo ancora sporca. Mi alzai in piedi
e mi diressi verso il bagno. Un confortevole box doccia, era pronto
ad esaudire il mio desiderio di darmi una lavata. Mi tolsi i vestiti
con difficoltà nonostante la fasciatura ed entrai finalmente
sotto al getto d'acqua bollente.
I
miei muscoli si rilassarono immediatamente non appena entrai in
contatto con il liquido che caldo, scorreva e mi abbracciava il
corpo. Poggiai la fronte sulle mattonelle e chiusi gli occhi.
Dressrosa
ci attendeva e sentivo in cuor mio, che qualcosa di terribile sarebbe
successo.
-Non
mangi?-Domandò Bepo servendomi della frutta e del latte.
-Mangio,
tranquillo-Gli sorrisi cercando di abbozzare un sorriso convincente.
All'enorme tavolata del salone, mancava Law. Dove era finito?
-Se
cerchi il padrone-Mormorò l'orso posandomi una mano sulla
spalla- è a premunirsi.- Oh, bhe, quella rassicurazione era
per me un enorme incognita.
Premunirsi?
E come? Sapevo che la luce poteva fargli male, ma quel travestimento
stravagante usato di recente non era decisamente l'ideale.
-Premunirsi
in che senso?-Alzai il volto verso il suo musetto, volendo sapere di
più.
-è
un vampiro-Bonney piombò nella stanza attraverso quello che
sembrava essere un piatto splendente.-Starà cercando in tutti
i modi di spalmarsi quella cosa appiccicosa addosso...-
-Bonney-La
chiamai sorpresa-Come hai fatto ad entrare?-La strega in risposta,
abbozzò un sorriso.
-Law
non sa tutto dei miei poteri-Indicò il bellissimo
vassoio-Vedi? Anche questa è una superficie riflettente-Mi
strizzò l'occhiolino.
-Capisco-Le
avvicinai il cesto di frutta-Vuoi favorire?-Non appena avvicinai il
cibo, i suoi occhi iniziarono a brillare felici.
-Per
la miseria, si!-Afferrò una pesca e la masticò
avidamente-Ahh, che buona!-Socchiuse gli occhi-Deliziosa!- Sorrisi
nel vederla così vitale e umana. Per quanto Bonney fosse una
strega, per me, era sempre una cara amica.
-E
così sono una strega-Presi il bicchiere di latte e me lo
portai alle labbra.
-Oh
si-Si fermò nel mangiare leccandosi le labbra-Te lo hai detto
Torao?- Immaginai che si trattasse di Law.
-Si-Ammisi.
-Nessuno
sa spiegarsi come mai sei così-Riprese a mangiare.-è
strano lo ammetto, ma dirò a Kureka di controllare tutti i
libri storici nel caso sia capitato a qualcun'altra.-Si leccò
le dita e afferrò un altro frutto. Mi morsi le labbra e
inspirai a fondo. Tornai a fissarla e dischiusi leggermente le
labbra.
-è
brutto?-Domandai ritraendo le dita dei piedi.
-Umh?
Cosa?- Alzò il volto candido verso il mio.
-Essere
una strega-Sospirai. La risposta, mi giunse alle orecchie con una
sonora risata.
-Stai
scherzando?-Mormorò battendo una mano sul tavolo-è la
cosa migliore che ti potesse capitare!-Si avvicinò a me
brandendo di nuovo quel vassoio. Me lo mise davanti agli occhi e
mormorò decisa una formula magica.
Sgranai
gli occhi quando al centro del vassoio, comparve Law. Stava nudo
nella sua stanza, cercando di spalmarsi addosso una specie di pasta
appiccicosa.
-Che
diavolo è!?-Cercai in tutti i modi di non fissare le sue parti
basse.
-è
una specie di poltiglia che prepariamo noi streghe-Ridacchiò
non perdendosi di vista lo spettacolo che il moro ci offriva-Dio,
quanto è sexy...-
-Bonney!-La
richiamai scoccandole un occhiataccia.
-Giusto-Sospirò-è
in grado di far resistere un vampiro alla luce del sole per circa sei
ore.-Alzò le spalle.-Poi appena si sentirà l'odore di
carne bruciata, saprai che l'effetto è finito.-Annuii e
indicai Law.
-Perchè
non la mette sempre insomma?-Era una cosa utile e pratica no?
-Perchè
costa una barcata di soldi.-Prese nuovamente da mangiare-Hai presente
le Ferrari?-L'immagine di quelle macchine che sfrecciavano in pista,
rosse e potenti, mi fecero sorgere dei dubbi. Cosa centravano?
-Si-
-Un
tubetto così di crema-Mi indicò il contenuto di metà
bicchiere-costa quanto una Ferrari.- La mia mascella toccò il
fondo del pavimento.
-STAI
SCHERZANDO!?-
-Affatto!-Ridacchiò-Se
la usa, vuol dire che c'è un motivo dietro...- Il motivo mi
sorse spontaneo alla mente. Law aveva detto che mi avrebbe protetto.
Evidentemente, per la mia protezione non badava a spese.
-Spiegami
il perchè dei Baffi-Mi portai una mano alla fronte vedendo il
suo equipaggiamento per arrivare a DressRosa sani e salvi.
-Vanno
molto di moda nel paese-Si strinse nelle spalle.
-Alllora
spiegami il perchè di questo cappuccio...-Indicai la felpa
nera con il cappuccio alzato. Non aveva niente di male se non fosse
stato per il cappello che teneva ben riposto in testa.
-Per
protezione...-
-Law!-Mormorai
esasperata gettando la testa all'indietro.-Vada per gli
occhiali-Puntualizzai-E per il cappello, ma così passi per un
tipo losco!-Mi portai una mano sul fianco-Molto losco!-Mi avvicinai e
gli tolsi con un solo colpo i Mustache.
-Che
poi, spiegami perchè dovresti indossarli! Franky ti ha visto
senza! Non siamo spie, siamo scrittori!-
Con
evidente imbarazzo, si grattò la base del collo.
-Non
sono molto abile con i travestimenti-Mormorò mettendosi a
sedere sul letto.-Ti avevo chiesto inoltre di aiutarmi...-
Lo
ricordavo e beh, quel giorno era arrivato.
-Lascia
fare a me!-Mi portai la mano sana al petto.-Ti farò diventare
uno scrittore sexy!-Annunciai aprendo le ante dell'armadio.
-Io
voglio vedere!-Bonney uscì con un movimento elegante dallo
specchio all'interno e alzai gli occhi al cielo.
-Bonney!-Ringhiò
Law nel vederla ancora a giro.
-Cosa!?-Chiese
del tutto innocente alzando le mani in alto.-Voglio dare una mano
prima che voi due piccioncini lasciate questo immenso maniero.-Si
strinse le braccia al petto-Vi immagino già a fare le zozzerie
nella vostra camera d'albergo-Socchiuse gli occhi e ghignò
imitando la mia voce alla perfezione-Oh Law, si!-Ansimò-Prendimi
tutta!-Le mie guance esplosero dalla vergogna.
-BONNEY!-
-Sto
scherzando dai!-Rise mettendosi a sedere su una sedia.-Forza, facci
vedere come trasformerai questo vampiro in un avvenente umano...-
Ero
stata assolutamente di parola.
Jeans
maculati come piacevano a lui, una canotta nera, capelli ingellati e
gli occhiali da sole per difendersi dai raggi solari.
La
buona notizia era che a DressRosa si moriva di caldo. La cattiva
notizia era che avevo solo abiti invernali.
-Mi
fissano tutti-Mormorò al mio orecchio Law, intensificando la
presa alla mia mano.-Sei sicura che vada bene?-
Andava
più che bene. Se solo avesse mostrato più interesse per
le donne che lo fissavano, avrebbe potuto scorgere le loro bave
ciondolanti. In un angolo della mia mente, mi sentivo fiera ad avere
uno sposo bello come lui.
-Sei
divino-Gli sorrisi tirandomi per l'ennesima volta quella mattina, le
maniche in alto del maglione.-Piuttosto, spiegami quanto ancora
dovremo camminare.- La smaterializzazione non aveva dato problemi se
non che il luogo era piuttosto distante dal punto esatto dove sorgeva
l'hotel.
-Non
manca molto-Fissò la cartina, portandosi dietro il mio trolley
e le sue valige. Era strabiliante con quanta forza e naturalezza,
potesse trascinarsi dietro tutto quel peso senza problemi. -Però
Nami-Si fermò facendomi sospirare per il caldo.-I canini si
vedono.- In risposta, aprii a mia volta la bocca.
-Li
ho anche io-Me li indicai-Bonney mi ha regalato questi denti finti
applicabili...penseranno che siano una trovata per il libro che...-Mi
fermai sbarrando gli occhi. Con terrore mi portai entrambe le mani
nei capelli e urlai in preda all'isteria.
-COSA!?-Domandò
Law avvicinandosi preoccupato-Cosa ti prende!? Stai male?!- Alzai lo
sguardo incontrando le sue lenti e lo artigliai per un braccio.
-I
racconti Law!-Urlai-I racconti gotici da consegnare a Franky!-In un
millesimo di secondo, lo trovai entrare nel panico.
-CAZZO!-Imprecò
ad alta voce portandosi una mano tra i capelli.
-Una
scusa!-Annuii energicamente.-Una buona scusa!-Ripetei come una nenia
per cercare un idea geniale.
-Si...-Ci
pensò su e poco dopo, tornò calmo.-Ci ho
pensato...-Sorrise rincuorato-Possiamo andare!- Quel suo sorrisetto
non mi piaceva...
-Che
scusa hai inventato?-Domandai riprendendo il passo.
-Beh-Alzò
le spalle in alto-Diremo che entrambi i pc, si sono rotti mentre io e
te facevamo sesso estremo in aereo-Mi mostrò i canini.-è
un idea valida no?-
-IDEA
VALIDA UN ACCIDENTI!-Gli tirai un pugno nei denti e bestemmiai come
non mai. Avevo usato la mano rotta.
L'hotel
in cui sarebbe svolto il congresso, mi lasciò senza fiato.
Non
avevo mai visto niente di così tecnologico, enorme e ...rosa.
Esattamente come il nome della città, il posto era una
tavolozza di colori di scale cromatiche dalle più alte, alle
più basse, del rosa.
Non
andavo pazza per quel colore, ma l'insieme era senza dubbio
fantastico.
-Cosa
ne pensi?-Domandai a Law che ansimante, mi raggiungeva. Si era
dimostrato un ottimo facchino e la punizione per avermi aggravato il
dolore alla mano, era stata accolta con un “porta anche il mio
peso, sposo”.
Non
aveva osato ribattere o imprecare. La mia espressione facciale era
stata molto convincente.
-Che
fa cagare-Commentò allegramente depositando le valigie al
fattorino dell'hotel.
-Beh,
dai-Mi portai le mani sui fianchi-Non è così brutto...-
-Nami!-Mi
voltai di scatto al solo sentire il mio nome. Sgranai gli occhi per
la visione che mi si parò davanti.
No...
Non
potevo crederci...
Cosa
ci faceva LEI qui?!
-Nami
cara!-Un ammasso di capelli celesti mi arrivò di fronte,
accollata a quello che sembrava un uomo dalle fattezze familiari,
forse uno dei tanti carciofi che si era fatta in vita.
Chiusi
gli occhi e inspirai a fondo. Dovevo calmarmi. Si, calmarmi e
affrontarla senza farmi scoppiare l'embolo ogni volta che la vedevo.
-Bibi-Le
sorrisi falsamente non appena si fermò davanti a me. Era
vestita come una principessa e viziata dalla mattina alla sera.
Immaginai immediatamente la sua stanza: la più sfarzosa, la
più costosa e la più grande di tutto l'albergo.
-Che
piacere vederti qui...-Borbottai falsamente tenendomi sempre
incollato al volto quella sottospecie di ghigno.
-Nami-Si
slanciò verso di me abbracciandomi. Smisi di respirare non
appena il dolce e melenso profumo che usava sempre, mi danneggiò
l'olfatto. -Sapevo di incontrarti qui!-Urlò eccitata- Franky
me lo aveva detto sai, che avresti partecipato anche tu!-Che razza di
discorso. Era ovvio che partecipassi. Non comprendevo il suo ruolo
però. Cosa ci faceva lì?
Non
appena staccò i suoi lunghi tentacoli dal mio collo, tirò
fuori tutta contenta un libro. Alzai gli occhi al cielo aspettandomi
la solita e triste storia di come per anni, avesse tentato di
scrivere un libro ma inutilmente.
Io
invece, continuavo a ringraziare quell'editor che con un certo
masochismo, leggeva il manoscritto e puntualmente, glielo cestinava.
Che fine aveva fatto quell'uomo!?
-Non
è bellissimo?-Esclamò contenta mostrandomi fiera la
copertina. Erano un alga e un mandarino quelle? Sbaglio o c'erano
anche delle manette?-Si intitola “cinquanta sfumature di
marimo”.-Mi spiegò eccitata. -Parla di una vampira che
sottomette un cacciatore...-Ah, trama interessante, certo. Il
sadomaso e il bondage erano parte della natura segreta di Bibi. Da
fuori sembrava una ragazza delicata ed educata. Quando imparavi a
conoscerla capivi che era pesante, stressante e porca. Tutti se li
portava a letto, nessun uomo poteva vivere senza sferrare il proprio
colpo a quella donna.
-Oh-Alzò
gli occhi alle mie spalle e mi irrigidii.
No.
Mi
voltai e trovai Law con un espressione neutra che ovviamente,
ricambiava l'occhiata infuocata di lei.
Entrai
nel panico.
Law
non era il mio ragazzo, ma mi apparteneva. Mi apparteneva come uomo.
Lo
afferrai per un braccio e lo presentai mio malgrado a quella serpe.
-Lui
è Trafalgar Law-Mormorai infossando il suo arto tra le tette.
Mi sentivo idiota, ma solo adesso capivo il bisogno di Zoro di
marchiare il territorio.
-Oh,
quel famoso Trafalgar Law-Esclamò eccitata battendo le
mani.-Franky mi ha parlato di te...-Assottigliai gli occhi e
dischiusi disgustata le labbra. Lo stava guardando come una gustosa
bistecca...-Ho letto i tuoi libri-Si portò una mano al
petto-Sono meravigliosi.- Dovevo rimediare a quella mia mancanza. Non
avevo mai sentito parlare di Law in precedenza, ma senza dubbio, era
uno scrittore veramente abile.
-Umh-Lo
sentii rispondere in tono annoiato-Chi saresti?-L'aria calda
dell'isola si ghiacciò all'istante attorno a Bibi.
Che
onta non essere conosciuta eh? Ma era stata la stessa identica cosa
per me. Non mi conosceva e mi aveva inizialmente evitato. La sua
natura non permetteva grandi contatti umani.
-Sono
la sorella di Franky-Lo fissò infuriata-Sua sorella!- Urlò
per ribadire il concetto.
-Mai
sentita- La liquidò fissando un gruppo di ragazzi diretti
all'intero dell'hotel. Ero orgogliosa di lui. Avrei tanto voluto
abbracciarlo e urlare a tutti: “è il mio sposo e ha
fatto fare una figura di merda a Bibi”!
Mi
costrinsi a pensare ad altro e fissai il poveretto tra le sue
grinfie.
Notando
il mio sguardo, tornò alla carica tutta fiera.
-è
Koza-Lo indicò con un gesto del pollice-Lo ricordi? Te ne
avevo parlato...-Ah? Si? Evidentemente non l'avevo ascoltata come
tutte le altre identiche volte.
-Oh
beh-Allungai la mano salutandolo.-Condoglia...EMH!-Mi corressi
immediatamente-è un vero piacere!- Evitando le mie parole,
Bibi riprese a fissare Law. Cosa voleva? Provarci con lui?
-è
il tuo ragazzo?-Domandò all'improvviso incrociando le braccia
al petto.-Ricordo che ti chiamai e lo trovai a rispondere al posto
tuo...come si chiamava? Wolf?-Uao, che memoria da elefante. Fissai
Law e sospirai.
-Ci
siamo conosciuti in aer...-
-è
la mia donna-Non mi diede il tempo di ribattere che subito, il danno
era fatto. Gli occhi di Bibi si spalancarono per la sorpresa. Mi
portai una mano a coprirmi la bocca pronta alla sua esplosione.
Law
aveva fatto un grossissimo sbaglio, anche più di uno a
pensarci bene.
Primo,
era un uomo e ancora, non aveva provato a sedurla. Due, era un uomo e
non la conosceva neanche di fama.
Tre,
era un uomo e si era proclamato il mio ragazzo. Quattro, era un uomo
e non era andato a letto con lei prima di mettersi con me.
Osservai
il colore del volto di Bibi variare incredibilmente. Serrai gli occhi
e se avessi potuto, anche le orecchie.
La
bomba Bibi veniva sganciata...
-Oh,
ragazzi!-Un altra voce richiamò l'attenzione del gruppo
facendo evaporare quella bomba ad orologeria. Sospirai sollevata nel
vedere Franky. Per la prima volta, era utile a qualcosa.
-Ci
siete tutti allora! Ben arrivati-Si diresse verso di noi battendo una
cordiale manata sulla spalla a Law.-Il viaggio è andato bene?-
Non era il termine adatto per definire il viaggio. “Oh si
Franky, da brivido! Ho provato nuovamente l'esperienza del volo,
della bellezza di un dirottamento aereo, la sensazione che prova il
presidente ogni volta c'è una qualche calamità per la
nazione e la magnifica e avvincente esperienza di essere gettati
fuori da un aereo.
Veramente,
un volto tranquillo.”
Sospirai
e lasciai parlare Law al posto mio.
-Benissimo-Confermò-Gesso
alla mano a parte.-Mi sorrise cordiale-Una vera fortuna che sia un
medico.- Certo, e una vera fortuna era stata averlo come compagno.
-Fratello-Mormorò
Bibi tirando un lembo della sua camicia hawaiana.-Tu lo sapevi che
Trafalgar e Nami stanno assieme?- I miei occhi strabuzzarono fuori
dalle orbite per la semplicità con cui la situazione, si stava
rigirando. Avevamo tirato un sospiro di sollievo e adesso, sentivo di
finire dalla padella alla brace.
-Cosa?-Esclamò
inarcando un sopracciglio.-Sul serio?-Si tolse gli occhiali da sole.
-Si-Confermò
lei saltellando-Ormai sono mesi che stanno assieme.-Mi mordicchiai il
labbro inferiore per non inveirle contro di cucirsi quel buco torto
che si ritrovava come bocca. Maledissi mentalmente Zoro per aver
risposto a quella chiamata. Mi voltai verso Law e cercai un suo
aiuto. Aveva un cervello no? Che lo usasse.
-Abbiamo
in programma di sposarci-Annunciò loro lasciandomi come una
statua di sale. Mi correggo, pensavo che avesse un cervello? Adesso
ero più che convinta che gli si fosse raggrinzito nei suoi 200
anni di vita.
-Law!-Stritolai
la sua mano in modo da farlo tacere.-Che cazzo dici?-Gli bisbigliai
fissandolo con uno sguardo omicida.
-Beh,
complimenti!-Si congratulò Franky continuando a battere pacche
sul vampiro. Bibi aveva finalmente chiuso la bocca per quella
sconcertante notizia.
-Allora-Franky
si diresse verso l'interno-immagino che la camera separata sia
inutile-Un brivido freddo mi attraversò la schiena. No... non
avrebbe cambiato...-Vado a farvi cambiare la stanza con una bella
suite matrimoniale.- COSA!?
-Oh,
perfetto-Sorrise Law dandogli il permesso.
-Trafalgar!-Lo
strattonai in modo da dare le spalle a tutti-Sei impazzito!?-
-Nami
non ti preoccupare-Nuovamente, sfoggiò il suo sorriso
suadente-Ti ho già vista nuda, non c'è niente di cui ti
debba vergognare.-
-RAZZA
DI CRETINO!-Per l'ennesima volta, gli scagliai contro un pugno e
nuovamente, imprecai come uno scaricatore di porto per il dolore
lancinante.
Quella
che doveva essere una convention della casa editrice per i nuovi
libri, in un posto da favola e dal caldo estivo, si stava
trasformando in una tremendo e macabro percorso verso la
ghigliottina.
Ringraziai
non so quale Dio,nel vedere un tranquillo arancione pallido, adornare
le pareti.
Ne
avevo abbastanza del rosa, e anche del celeste.
E
anche di Bibi.
Gettai
un occhiata veloce al vampiro che diligentemente, metteva in un
angolo i nostri bagagli.
-Mi
piace-Annuì soddisfatto della sistemazione. La camera enorme e
spaziosa. C'erano armadi talmente grandi da non riuscire a contenere
tutto il mio guardaroba e, per mia enorme gioia, un bagno in camera.
L'unica cosa che creava il mio disappunto era il letto.
Il
maestoso, magnifico letto baldacchino.
Un
letto matrimoniale.
Chiusi
gli occhi e sospirai. Non era un letto come tanti. Quello era un
letto giusto giusto, per fare le peggiori porcate senza essere
disturbati. Adocchiai le pesanti tende ai lati e mentalmente, ingoiai
il groppo in gola. Anche se la stanza fosse stata illuminata del
tutto, Law poteva agire indisturbato verso di me.
-è
un po'...-Mi grattai la base del collo per cercare di trovare un
termine appropriato.-...Un po' matrimoniale...-
-è
una camera matrimoniale, Nami...-Mi fece intelligentemente notare.
Mi
avvicinai pericolosamente al letto, per testare se almeno, fosse
comodo.
Mi
sedetti sopra e sprofondai in quella morbidezza. Chiusi gli occhi e
sospirai beata.
-Ahh...-Mugolai
soddisfatta. Quel letto era magico, non avevo mai provato niente di
così confortevole.
-Ohh...-Law
si sporse a fissarmi-Non fare questi versi...altrimenti ti salto
addosso.- Ok, quell'avvertimento, mi costrinse a togliermi da quella
morbidezza all'istante.
-Voglio
sapere perchè hai detto quello che hai detto!-Ricordai alla
velocità della luce la cazzata che aveva sparato. Non mi
andava giù e sicuramente sapevo, ne avrei pagato io le
conseguenze.
-Perchè?-Domandò
del tutto tranquillo, aprendo il suo bagaglio.-Non siamo forse
“sposati”?- Nel linguaggio dei vampiri, forse si, ma in
quello umano e civile, decisamente no!
-NO
CHE NON LO SIAMO!-Mi imbestialii avvicinandomi.-Lo sai che accadrà?
Eh?-Strinsi i pugni-Bibi bocca grande e capiente, se capisci quello
che intendo, sputtanerà tutto! Io non voglio
che...che...-Gesticolai con le mani, cercando di spiegare meglio che
potevo, le mie paure.
-Che
la cosa si sappia?-Mi interruppe un altra volta incrociando le
braccia al petto.
-Si-Mi
ritrovai ad annuire-Esatto-
-Ti
fa così schifo essere legata a me?- Mi fermai immediatamente.
Era serio adesso, non riflessivo come al solito.-Ti disgusta essere
la mia sposa?- Assottigliò gli occhi, diventati paurosamente
neri. Mossi un passo indietro sentendo scattare dentro di me, un
campanello d'allarme. Qualcosa non andava...
-Law
ascolta...-Dovevo affrontare l'argomento nel modo più delicato
possibile.
-Tu
hai occhi solo per quel cane!-Si avvicinò a me,
intrappolandomi contro il muro.-Quel cane che ha già una
compagna!- Posò le mani sulle spalle facendomi
sussultare.-Cos'ha quel lupo più di me!?- Ringhiò
scoprendo i canini. Erano pericolosamente affilati e li avevo visti
solo nello scontro contro Kidd.-Cosa può darti!?- Aprii la
bocca per parlare, ma inutilmente. Non sapevo nemmeno io cosa
rispondergli.
-Perchè
non puoi amarmi?-Immediatamente, la presa delle sue mani divenne
debole.-Ti ho aspettato per così tanto...- Fissai i suoi
bellissimi occhi e dentro di me, percepii tutta la sua angoscia.
Un
angoscia fatta di dolore: passato e recente.
Un
dolore che gli stavo infliggendo io stessa.
-Law...-Alzai
una mano a sfiorargli la guancia, ma si scansò. Si distanziò
da me e tornò alla propria valigia. Tutti i vestiti che aveva
tolto, li rimise all'interno del bagaglio.
-Law!-Lo
chiamai un altra volta sentendo dentro di me, di aver fatto un danno.
Un danno enorme.
-Non
fa niente Nami-Chiuse la valigia con un sonoro colpo.-Sono abituato
alle sconfitte-Afferrò il manico e davanti ai miei, si
smaterializzò.
-Law,
brutto idiota!-Lo chiamai guardandomi attorno-Non fare il cretino e
torna!-Attesi qualche minuto, ma niente. Nessun rumore.-Maledetto
vampiro!-Calciai la mia valigia, sparpagliando tutti i vestiti nuovi
che quel dannato chirurgo, aveva comprato solo per me.
-Nami-La
voce di Bibi non fece altro che peggiorare il mio già precario
umore. Con il carciofo attaccato al braccio, corse verso di me tutta
contenta e pimpante.-Allora? Come va?-Sbuffai. Ero di umore nero.
Molto nero.
Dentro
di me, sentivo una strana sensazione, come quando ti si torcono le
budella.
-Umh-Borbottai
una risposta sedendomi su uno dei divanetti della zona vip, in mezzo
agli altri scrittori.-Così così-
-Il
viaggio è andato bene?-Domandò imitandomi e facendo
sedere accanto a se Koza.
-Si-Mentii.
Non avevo nessuna intenzione di raccontargli niente.
-Sei
strana-Si grattò la testa-Sei sicura di aver dormito
abbastanza?-La mandai a quel paese mentalmente. Era in vena di
domande idiote quel giorno?
-Magnificamente-Esposi.
-Ah-Si
ricordò improvvisamente di qualcosa-Questo è Koza-Lo
indicò accanto a se-è il mio ragazzo-
-Me
lo hai detto-La interruppi lasciandola stupefatta.-Ma non è
vietato portarsi dietro familiari o...-
-Cosa?-Mi
interruppe sconcertata.-E quando te lo avrei detto?-Inarcai un
sopracciglio. Ma ci era, o ci faceva?
-Stamani-Incrociai
le braccia al petto.-Quando ci siamo incontrate.-La mia risposta la
lasciò basita. Finalmente, l'avevo zittita.
-Nami,
ma stai bene?-Domandò di nuovo preoccupata.
-Ti
ho già detto di si!-Vociai adirata.
-Guarda
che stamani non ci siamo mai incontrate!-Chiese conferma a Koza-Solo
ora ci vediamo-
Cosa?
-Ho
saputo che sei cascata dalle scale e hai dovuto prendere il volo solo
ieri-.
Il
suo racconto mi lasciò basita. Cosa diavolo stava dicendo!?
-Ma
che dici!? Ero con Law!-
-Law?-Aggrottò
le sopracciglia stranita-Law chi?-
-Trafalgar!-Urlai
alzandomi in piedi-Trafalgar Law!- Gridai il suo nome-Moro, pizzetto,
occhi grigi!-Lo descrissi-Ti dice niente?!- Nel sentire un ulteriore
volta il suo diniego, provai un brivido freddo, lungo tutta la
schiena.
A
detta sua, Trafalgar Law, era uno scrittore che non si era mai fatto
vedere ad un convegno. Nessuno sapeva niente di lui, solo Franky che
le aveva rivelato che era un chirurgo.
La
sua figura era avvolta dal mistero.
-Law
non è un tipo che viene ai convegni-Rise di me tornando a
sedere.-Sicura di non lavorare troppo? Ah, Koza è il mio
editor, quindi, nessun problema per la relazione...-
-Ma
io...-Mormorai con la gola che pian piano, diventava secca.-Law
io...-
-Oh
Nami-Mi regalò un occhiata disagiata-Sarebbe meglio se andassi
a riposare un po' per stasera sai?- Sorrise-Non hai un bell'aspetto-.
-Trafalgar
Law-Urlai alla receptionist dell'albergo.
-Come
prego?-Domandò la bionda assestandosi bene gli occhiali.
-Ho
detto-Ripetei il nome di quel fottuto vampiro-TRAFALGAR LAW!- Con uno
schiocco di lingua, la bionda iniziò a cercare sul suo
computer, il suo nome.
-Mi
spiace signorina-Tornò a fissarmi-Qua non c'è nessuna
prenotazione a nome di Trafalgar Law.-
Non
era possibile...Law era scomparso nel nulla.
Tutto
per quella litigata assurda...
Mi
portai una mano al petto, sentendo il cuore battere frenetico. Avevo
paura.
Che
mi fossi immaginata tutto? Che avessi solo fatto un sogno?
Tornai
in camera e la trovai esattamente, come l'avevo lasciata. Dov'era
finito? Mi aveva abbandonato?
E
quella sua promessa? La promessa di essermi sempre accanto? Di
proteggermi?
Calde
lacrime iniziarono a scivolare lungo le mie guance stupendomi. Non
piangevo facilmente e quella, era senza dubbio una settimana in cui
tutti i pianeti e le costellazioni, erano contro di me e il mio segno
zodiacale.
Mi
morsi il labbro inferiore per non far uscire i singhiozzi e mi
avvicinai all'armadio. Aprii l'anta e concordai per una volta con
Bibi: avevo un aspetto veramente orribile.
-Nami!-Sussultai
nel sentire una voce a me conosciuta. Il riflesso allo specchio si
increspò mostrandomi la figura aggraziata e buffa di Bonney.
Tirai
un sospiro di sollievo. Non ero pazza se lei esisteva...
-Bonney!-Mi
precipitai allo specchio poggiando le mani sulla superficie
riflettente.
-Che
ti è successo?-Domandò nel vedermi in lacrime-Perchè
piangi?- Tirai su col naso e gli raccontai a grandi linee cosa era
successo.-Law è sparito?-Chiese avvicinandosi allo specchio.
-Si-Diedi
conferma delle mie parole.-è scomparso...è come...-Mi
asciugai il volto-è come se avesse cancellato la memoria a
tutti...- Era una pazzia però, una cosa assurda!
-Beh,
da come mi hai raccontato, potrebbe averlo fatto sul serio-Si lisciò
il mento ragionandoci su.
-Cosa!?-
-I
vampiri sono molto potenti-Mi spiegò mettendosi a sedere su
quello che sembrava un tappeto-Hanno dei poteri anche loro-Alzò
un dito-Non a livello di noi streghe o degli stregoni, ma
quasi...-Sorrise-Possono manipolare la mente e quindi, cancellare la
memoria ad una o a più persone! Per loro è un gioco da
ragazzi!-
-Allora
è andato via sul serio?- La osservai fare spallucce,
pensierosa.
-Pensi
che se ne sia andato?- Mi domandò scettica-Law lo
farebbe?-Gonfiò le guance-Io non penso che lascerebbe sola e
indifesa la sua sposa...-
-Ma
non c'è...-
-Non
c'è, è vero-Mi concesse-Ma se sei la sua sposa,
dovresti sentire qualcosa, un collegamento con lui...-Posò le
mani sulle cosce-Diavolo Nami! Sei una strega! Coraggio!- Inspirai a
fondo e la imitai mettendomi a sedere. Dentro al petto, la sensazione
di disagio, non era scomparsa e al contrario, si era intensificata.
Provavo inoltre, un dolore enorme e forte carica negativa.
-Perchè
mi sento così?-Domandai fissando i suoi occhi viola.
-Non
sono sentimenti tuoi quelli-Mi rivelò paziente-Ma di
Law-Afferò da sopra un comodino un vassoio colmo di
cibarie-Siete collegati! Law sa esattamente cosa provi e le tue
sensazioni...e tu a tua volta con lui.-Azzannò una coscia di
pollo-Law è infelice. Lo è sempre stato e fossi in lui,
mi sarei già lasciata essiccare al sole.-
-Che
vuoi dire?-
-Nami,
ci sono tante cose di Law che non sai...-Mi sorrise leccandosi le
labbra.-Ad esempio, sapevi che è un disertore del suo re?-Le
scappò un piccolo rutto.
-Disertore?-Scossi
il volto-Re?-
-Tra
i vampiri regna la monarchia-Con le dita, mimò quella che
poteva definirsi una forma piramidale.-Il vampiro capostipite, il più
forte, è in cima alla piramide-Mandò giù un
altro morso-Il re ha generato Law, rendendolo un vampiro duecento
anni fa.-
La
rivelazione mi lasciò esterrefatta. Law era dunque così
importante?
-Quanti
lo hanno mai fatto?-
-Cosa?-Sospirai.
Bonney aveva un quoziente pari a quello di una rana.
-Disertare!-
-Ah!-Ridacchiò
sonoramente-In molti, ma chiedimi se qualcuno è mai
sopravvissuto?- Immaginai la risposta...-Law è il solo che
continua a vivere dopo essersi distaccato dal grande Re dei vampiri
DonFlamingo.- Annuì soddisfatta nel ricordarsi tutta la
storia. -è stato al suo servizio per anni, ma poi è
riuscito ha scappare. Sei troppo importante per lui Nami. Non ti
lascerebbe mai in pericolo.- Abbassai lo sguardo preoccupata.
Improvvisamente,
udii la sua voce. Sbarrai gli occhi, solo per accorgermi che erano le
parole che aveva detto solo qualche ora prima.
-Perchè
non puoi amarmi?-
-Ti
ho aspettato per così tanto...-
Osservai
le labbra di Bonney muoversi, ma non udii altro che la voce di Law.
-Non
fa niente Nami, sono abituato alle sconfitte-
Mi
tappai le orecchie per il gran caos che avevo in testa.
Vedevo
Bonney agitarsi oltre lo specchio.
-Ti
fa così schifo essere legata a me?-
Mi
piegai in avanti urlando di dolore. Troppo...era troppo alto!
-Ti
disgusta essere la mia sposa?-
Gridai
e urlai, mentre le parole continuavano a susseguirsi ad un livello
più alto, fintantoché, non sprofondai nel buio.
Questo
capitolo è decisamente più lungo dei precedenti!
Aggiorno
adesso perchè oggi e probabilmente, anche domani e domani
l'altro, non ci sarò!
Allora,
voglio essere chiara e lo scrivo qua, perchè evidentemente,
non si è ancora capito:
La
storia come vedete è a rating arancione, genere sovrannaturale
e avvertimenti: TRIANGOLO.
Di
coppie però, ho segnato lo ZOROXNAMI. Questo significa che ci
sarà una fine ZONAMI.
Se
non ci fosse stata, l'avrei tolta no?
Il
LawxNami, per quanto alcuni si lamentano di non sopportare il
chirurgo, deve esserci. Il pepe alla storia ci vuole e dato che a me,
scrittrice, piace, lo inserisco.
Io
scrivo quello che a me piace, non quello che piace alla gente, perchè
se fosse così, dovrei scrivere runami a flotte o yaoi e tra i
personaggi sempre e il solito scontatissimo “nuovo
personaggio”.
Questa
è l'unica fiction Lawnami che per il momento occupa efp
attivamente. Tutte le mie altre storie che sto scrivendo, sono solo
ZONAMI.
Abbiate
quindi la pietà di lasciarmelo governare questo dottore,
perchè avrà un ruolo fondamentale alla fine, per la
riuscita di Zoro con Nami.
Pazientate,
se volete, smettete di leggere fin quando Zoro non torna, ma non
accetto recensioni in cui mi chiedete: hai lasciato la zonami per il
lawnami?
Perchè
dopo averne ricevute molte, un po' mi ha svilito sapere che le mie
rassicurazioni e i miei messaggi, non sono stati ascoltati (tipo
quello della prefazione in home).
Ho
detto tutto insomma. Io ho la grande capacità di apparire
incazzata o indiavolata, me lo fanno presente in molte. Sarà
che non parlando di persona non si capisce, ma vi assicuro che questo
messaggio è scritto con calma ( un po' veloce per la fretta di
partire stamani) ma con serenità.
Non
avevo mai visto così tanto bianco in vita mia, a parte i muri
di casa prima del trasloco ovviamente.
Non
c'era praticamente niente. Il pavimento era inesistente e io, come un
idiota, vagavo nell'aria. Camminavo, ma verso quale direzione?
Nessuna. Per dove poi, non lo sapevo. Sentivo solo il mio corpo
venire trascinato e quasi, implorava di andare verso una direzione,
esattamente come una bussola. La sensazione sgradevole all'interno
del mio petto, non era svanita e al contrario, si intensificava.
Sentivo l'ansia crescere e il terrore avvilupparmi.
Non
chiamai nessuno, sapevo per certo che ero sola.
Sgranai
gli occhi però quando all'orizzonte, vidi una specie di sfera.
Mi
avvicinai e corsi verso quella direzione. I miei passi sospesi
avevano un eco, esattamente come i tacchi sul marmo.
Erano
baritonali e prolungati, quasi estenuanti.
Appena
fui abbastanza vicina alla figura di fronte a me, mi si mozzò
il respiro.
In
quella specie di sfera di energia, nel bianco e nel vuoto più
assoluto c'ero...io. Raggomitolata in posizione fetale, galleggiavo
nell'aria. I capelli erano di un rosso opaco e anche questi, vagavano
tutt'intorno a me. Avevo il viso schermato dalle braccia, ma riuscivo
a comprendere le emozioni che quella sfera intesseva.
Allungai
una mano e improvvisamente, mi fermai.
Mi
sentii parlare e sussultai. Non era la mia voce originale, era come
raddoppiata. Era carica di angoscia, di tristezza, di dolore.
-è
andato...-Mormorai a bassa voce.-è andato-Ripetè
la Nami davanti ai miei occhi.-Andato, perso...-Alzò il
volto verso il mio e potei scorgere delle lacrime. Sembrava che
all'interno di quella sfera non ci fosse gravità, perchè
le lacrime iniziarono a volteggiare solitarie, staccandosi dal volto.
-Andato?-Ripetei
avvicinandomi maggiormente.-Andato chi?- La me stessa, al suono di
quelle parole rimase sconvolta e si tappò, con entrambe le
mani, le orecchie.
-è
andato, perso, perduto...-Continuò a ripetere come una
nenia.
-Chi!?-Posai
le mani sulla sfera e mi stupii di trovarla solita.-Chi è
andato? Chi?- Improvvisamente, sentii l'aria mancarmi. Ero sicura che
questo, non fosse un sogno. Un terribile presentimento, mi costrinse
a chiedere con più insistenza.
-Nami
chi!?-Urlai picchiando la sfera.-Parla, ti prego!- Mi sentii
singhiozzare e racchiudere maggiormente in quel bozzolo.
-è
morto...-Sussurrò in un lamento. Quelle parole mi
freddarono. Morto. Andato. Perduto.
Morto...
-Chi?-Ripetei
un ultima volta. Finalmente, il mio riflesso si costrinse ad alzare
il volto verso il mio, pronta a rivelarmi il nome.
-...-Improvvisamente,
non sentivo più nessun suono. La vidi muovere le labbra, ma
nessun suono a quel dannato e importante nome.
-No...-Osservai
tutt'intorno a me diventare nero. Il bianco di poco prima venne
risucchiato e frenetico, si mosse verso di me. -No!-Urlai senza che
nessuno potesse udirmi-NO!-
-Nami
tutto bene?-La voce di Bonney mi riportò alla realtà.
Accanto a me, preoccupata, mi teneva una spalla. Socchiusi gli occhi
per la troppa luce presente nella stanza e dischiusi le labbra
cercando di calmarmi.
-Nami?-Domandò
di nuovo chiamandomi e sospirai: dovevo rispondergli.
-Si...tutto...tutto
bene.- In realtà, non era bene proprio per niente. Mi aiutò
con gentilezza a tirarmi su a sedere e fissai la stanza attorno a me.
Ancora come l'avevo lasciata, ero più confusa che mai.
-Cos'è
successo?-Domandai voltandomi a fissarla. Non era più nello
specchio. Forse si era spaventata ed era corsa in mio soccorso.
L'osservai sospirare più sollevata nel vedermi nuovamente
muovere. Con un tonfo, si lasciò cadere a sedere accanto a me
sul pavimento e infine, mi concesse una breve spiegazione.
-Penso
e non voglio sbagliarmi-Alzò in alto entrambe le mani-ma eri
in Trans- Chiusi gli occhi cercando di calmare il battito
inarrestabile del mio cuore.
-Che
significa?-Chiesi, quasi impaurita dalla risposta.
-Beh...-Si
strinse nelle spalle.-Hai detto che sogni il futuro no?-Con un cenno
del capo, gli diedi conferma-è molto probabile che tu abbia
avuto una specie di visione.-Si portò una mano tra i
capelli.-Insomma, uno sguardo di qualche minuto, verso il futuro.-
Rimasi a pensare a quell'orribile visione e tremai.
Andato,
perso, perduto...morto.
Qualcuno
era morto...
-Ho
visto...me-Iniziai a raccontarle-In una sfera-Distesi le gambe
cercando di stare più comoda-Era tutto bianco e intorto, non
c'era nessuno...-Alzai il volto verso di lei, cercando nelle sue
espressioni, un segno qualunque per comprendere la gravità
della cosa-Non sembravo in me...ripetevo le solite parole,
piangevo...-
-Nami-Per
infondermi un po' di coraggio, posò la mano sopra la mia
spalla.-Continua...-
-Mormoravo
che era andato...-Ripetei quelle orribili parole-Andato, perso,
perduto- Serrai forte gli occhi-Morto- Sussultò Bonney per
quella parola, ritirando bruscamente la mano. Scosse il volto e si
alzò in piedi, il viso diventato improvvisamente pallido.
-Nami...-Mugolò
il mio nome con voce incrinata.-è...è...-
-Terribile?-La
imitai alzandomi in piedi.
-Di
più-Quelle risposte confermarono le mie paure.
-Dobbiamo...-Fissò
lo specchio-Dobbiamo andare subito da Doctrine!-Annuì decisa
afferrando dalla tasca un rossetto.
-Doctrine?-Quel
nome mi era sconosciuto. L'osservai però in completo silenzio
mentre sullo specchio, iniziò a disegnare una serie di cerchi
e segni mai visti.
-Verrai
con me-Annunciò indicando poi, il riflesso di quella che
doveva essere la sua stanza. Con determinazione, scossi il volto.
Non
potevo seguirla. Avevo delle cose da fare purtroppo.
Fissai
l'orologio accanto al comodino e rabbrividì nel vedere
l'orario. Ero stata incosciente per interi minuti...
-Nami
andiamo!-Con decisione, mi afferrò per una mano.-Dobbiamo
andare!-
-Ho
la cena!-Gli spiegai pregando che capisse-Ho il discorso serale della
presidentessa della casa editrice!-La fissai negli occhi-Non posso
mancare! Mi licenzierebbero!-
-è
Più IMPORTANTE PARLARE CON KUREKA!-Insistette lei
trascinandomi per la stanza.
-Non
posso!-Urlai cercando di sfilarmi da lei-Non posso Bonney!-
-Nami!-Gridò
il mio nome esasperata lasciando però, la presa sul mio polso.
Dolorante, mi massaggiai la parte lesa.-Morirà!-Mi afferrò
per entrambe le spalle scuotendomi insistentemente.-Morirà
capisci?!- Non stava piangendo, ma sul suo volto, comparve un velo di
tristezza incredibile. La fissai bloccata, l'oppressione sul mio
petto, continuò ad aumentare.
-Chi?-Sussurrai
immobile portandomi entrambe le mani al torace. Distrutta, abbassò
il volto; i lunghi capelli rosa a schermargli lo sguardo.
-Law-Tirò
fuori quel nome che nella visione, non avevo udito.-Morirà il
tuo compagno.-
L'aria
iniziò a mancarmi.
Sentivo
il corpo intorpidito e la vista farsi offuscata.
Law
morto? Lui? C-come?!
Perchè
lui?
Rimasi
basita, senza nemmeno la forza di chiederle niente. Attesi che Bonney
mi spiegasse qualcosa...un perchè, un motivo, una fottuta
causa.
-Quella
che hai visto, la Nami nella sfera-Continuò stringendo la
presa su entrambe le mie braccia.-è quella che diventerai...-
Sgranai
gli occhi. I capelli pallidi, la pelle chiara e quasi trasparente, la
voce mutata e gli occhi pieni di dolore.
Quella
sarei stata...io?
-No...-
-Nami-
-NO!-Mi
scansai da lei cadendo all'indietro. Non riuscivo a concepire la
situazione, a comprenderla del tutto.
-La
perdita di un compagno...porta a questo!-Rimase in piedi di fronte a
me, il volto teso e sincero.-Una parte di te muore. Muore! Non puoi
farci niente...-Tirò su col naso-Muore una parte di te con
lui. La vita, l'eternità, non sarà più la stessa
senza di lui...- Pensai a Law.
Al
suo bel volto, al suo sorriso saccente e a quel ghigno sensuale. A
quando mi aveva salvato gettandosi dall'aereo e quando, per la prima
volta, mi aveva finalmente detto delle verità.
-Ti
disgusta essere la mia sposa?-
Mi
interruppi rammentando la sua frase.
Law
non era con me. Law era sparito...sparito chissà dove e come.
Poteva essere in pericolo? Poteva morire adesso?
Come
una furia, tornai in piedi e corsi verso l'uscita.
-Nami!-Mi
chiamò a gran voce Bonney. La ignorai volutamente e con tutte
le mie forze, corsi come una forsennata fuori dall'hotel a cercare
quel vampiro.
Non
avevo la più pallida idea di dove stessi correndo, ma sapevo
che dovevo trovarlo.
Ancora
scosso per la dichiarazione di Bonney, il mio cuore continuava a
battere frenetico. Il mio cervello non poteva sopportare quella
tremenda notizia. Non riuscivo e non volevo raffigurarmi Law morto.
Chiusi
forte gli occhi e mi fermai. L'opprimente pressione di dolore che il
mio petto continuava a provare, aumentava di passo in passo. Forse mi
avrebbe portata da lui se avessi continuato ad affidarmi a quella
sensazione.
Il
sesto senso era un fattore da non sottovalutare al giorno d'oggi.
Sospirando, mi portai le mani a cingermi le braccia; a differenza del
giorno, la notte in quel luogo aveva una temperatura differente. Dal
caldo instabile, al freddo glaciale.
I
colori deliziosi e dalle varie tonalità del rosa, sembravano
scomparsi e i muri delle case, davano l'idea di edifici bui, freddi e
inospitali. Non avevo pensato a prendere una maglia e
incredibilmente, non avevo pensato nemmeno al mio posto di lavoro.
Avevo così tanto resistito con Bonney che al solo pensiero di
Law in pericolo, ero corsa fregandomene di tutto. Adesso invece,
riuscivo ad avere la situazione più chiara: non solo Law, ma
adesso anche il mio lavoro era in zona “danger”.
Pregai
mentalmente che Bibi cervello di gallina, avesse inventato una scusa.
Inoltre, non mi aveva visto a suo avviso in gran forma...
Tirai
su col naso e mi guardai con attenzione attorno; i suoni della città
sembravano quasi ovattati e gli abitati, spariti nel nulla. Mancava
solo il classico palo della luce che si metteva a fare: “ora mi
accendo”-”adesso mi spengo” ad intermittenza.
-Law!-Urlai
il suo nome a gran voce causando un eco incredibile nell'ambiente
circostante.-Law!!!-Continuai a chiamarlo riprendendo a camminare.
Dovevo mantenere la calma: nella mia visione, Law era morto, ma in
quella precedente, era vivo...
Lo
ricordai in quella sottospecie di cella: legato, morsicchiato, pieno
di sangue rappreso e con una garza nera a coprirgli le cavità
oculari. Non era ancora morto e il fatto, forse prediceva il dopo.
Sgranai
gli occhi molto più sollevata di prima. Con lentezza, mi
portai una mano al petto per calmare il mio cuore.
Non
adesso, non sarebbe morto stanotte...
A
frenare in battibaleno i miei pensieri, fu un rumore di passi.
Avevano un suono pesante, quasi metallico e Law, non indossava quel
tipo di stivali. Mi voltai lentamente, l'adrenalina iniziò a
propagarsi nel mio corpo. Osservai una strada quasi deserta e con i
classici vapori afosi della città che uscivano pigri dai
tombini sottostanti.
Le
gambe iniziarono a tremarmi e una brutta sensazione si impossessò
di me: c'era qualcuno, non ero più sola.
Velocemente
mi guardai attorno, frenetica e scrupolosa. Era qualcuno di
pericoloso? Forse. Era la mia immaginazione? No. Qualcuno, reale,
grosso e incazzato, mi stava osservando. Potevo quasi sentire il peso
di quell'occhiata.
Un
altro rumore attirò la mia attenzione e finalmente, individuai
il nemico.
-Oh
no...- Borbottai arretrando di qualche passo.
-Oh
si-Confermò la voce roca e astiosa di fronte a me. Con un
gesto quasi strascicato, si distanziò dal muro che aveva alle
spalle e lento, si diresse verso di me. Digrignai i denti
maledicendomi a gran voce: proprio in quel momento le mie gambe non
riuscivano a muoversi!?
Avevo
paura di lui? Avevo così tanta paura da restare immobile? Era
capitato un episodio simile in precedenza e con i lupi nel bosco...ma
davanti a me, dovetti riconoscerlo, mi trovavo un essere molto più
forte e più pauroso di quelle bestie. Capelli rossi, occhi di
fuoco, due metri d'altezza e un ammasso di muscoli.
Eustass
Kidd, signori e signore: un bell'applauso.
-Sapevo
che non eri morta...me lo immaginavo-Tuonò sfoderando sul
volto sfregiato, un ghigno quasi derisorio. Inarcai le sopracciglia
stupita del suo volto: era ben diverso da come lo ricordavo.
-Che...che
cosa vuoi?- Domandai come una stupida e con un tono di voce tremante.
-La
stessa identica cosa che volevo in precedenza...-Mi puntò
contro un indice.-Te- Ingoiai a voto e scossi il volto.
-Lusingata...-Borbottai-Ma
c'è la fila...mettiti in coda...-
-Non
farmi perdere altro tempo donna!-Con grandi falcate, mi raggiunse e
rudemente, mi afferrò per le spalle. Ansimai di dolore non
appena sentii i suoi artigli graffiare la mia pelle.
-Dov'è
il tuo vampiro del cazzo?-Sbraitò guardandosi attorno. Per mia
grande, grandissima sfortuna, purtroppo non era presente...
-Vorrei
saperlo anche io-
-Meglio
così-Sghignazzò avvicinandosi al mio volto-Finalmente
ti ho preso...-
-Mettiti
un paio di occhiali!-Cercai di muovere le gambe ma senza successo.
Sospirai sconfitta: cosa stava succedendo al mio povero corpo!?
-Non
noto nessuna resistenza da parte tua-Si chinò con il volto
verso il mio orecchio e chiusi gli occhi.-è come se ti fossi
gettata tra le mie braccia...-Con una mossa veloce, mi caricò
in spalla.-Stai tremando come una foglia inoltre...hai paura che il
lupo ti mangi?-Nuovamente, rise come un forsennato e contrassi
indispettita la mascella.
Non
avevo movimento per il corpo, la mia bocca era un fiume in piena di
parole!
-Non
ho paura di un cazzone come te!-Sbottai e immediatamente, urlai. Lo
fissai storto mentre lentamente, riprese ghignante, a camminare. Quel
deficiente mi aveva appena dato una pacca sul culo!
-Mettimi
giù!-Tuonai imperiosa iniziando a tempestarlo di pugni
malfermi.-Mettimi immediatamente giù!-
-Quando
nevicherà all'inferno rossa!-Mi avvertì infilandosi per
varie stradine e vie nascoste. Digrignai i denti e tirai con tutta la
forza che avevo, la pelliccia sotto le dita. Ero una strega? Allora
perchè non sapevo usare qualche magia!?
Mi
immaginai a crearne una di fuoco che l'avrebbe ridotto in cenere o un
altra molto potente e proibita.
-Eustass,
ti assicuro che se non mi lasci, ti ritroverai con qualche arto in
meno-Lo minacciai iniziando a bluffare. Molte volte funzionava,
magari anche in quel caso, ci sarei riuscita.-Una parte anatomica
molto importante per i maschietti ad esempio...-
-Falla
finita-Grugnì aumentando il passo.-Accidenti-Imprecò
portandosi una mano al volto.- Che cazzo ti sei messa addosso?!-
-Poco!-Urlai
imbestialita di quel trattamento-Poco e niente!-Ne avevo abbastanza
di tutti quei saltelli e sobbalzi che mi toglievano il respiro e la
compagnia, non era certo delle migliori...
-Cazzo...-Ansimò
a denti stretti fermando la sua corsa. Con malagrazia, mi fece
scendere e mi addossò completamente ad un muro. La sua enorme
mole mi coprì e iniziai a sudare freddo. Cosa voleva adesso!?
Non solo mi requisiva, ma voleva...
Sgranai
gli occhi e aprii la bocca, pronta a difendermi verbalmente.
-Non
penserai mica che io acconsentirò a tutto questo!-Lo avvertì
non appena affondò il volto nella mia spalla. Con entrambe le
mani, mi afferrò i polsi e annusò il profumo del mio
corpo.
Non
era un tipo piacente, ma non faticavo a scommettere come sarebbe
stato averlo come partner: doloroso, istintivo e del tutto rozzo e
primitivo.
-Chiudi
quella dannata bocca!-Mi ordinò perentorio passando il volto
sulle mie braccia.
-Smettila
di annusarmi!-Gridai in imbarazzo. Merda, era cento volte meglio
essere legata e presa in ostaggio che venire annusata e poi, abusata.
-Hai
un odore...-Mormorò tornando ad odorare il mio collo.
-Odore?-Scossi
il volto per allontanarlo-Che odore!? Mica di sudore!-
-Hai
un odore...buono- Sudai freddo. In molti me lo avevano detto: Law e
Zoro erano i primi certo, ma con entrambi, avevo un legame. Lui era
solo un pazzo licantropo troppo cresciuto, il cervello ristretto e il
senso della violenza.
-NON
SONO DA MANGIARE!-L'avvertì riprendendo a muovermi e a tentare
di sfuggire dalla sua presa. Con mia enorme sorpresa però, mi
fece cadere dalle nuvole.
-Non
parlo di te dannata donna!- Con stupore, sbattei le ciglia e lo
fissai sbigottita. Un odore buono addosso? Non parlava di me? E di
chi!?-Questo!-Mi portò il mio stesso polso vicino al volto.
Annusai attenta ma non percepii nessunissimo odore.
-è
un odore flebile-Iniziò a spiegarmi nervoso.-Sa...sa di
cannella...-Cannella? Ok, allora non ero io.
-Spiacente,
non lo so!-Scossi il volto e mi strinsi nelle spalle. Non contento di
questa mia presa di posizione, mi afferrò rudemente e mi
caricò nuovamente in spalla.
-Dove
alloggi?-Mi domandò rude fissando le strade attorno a se.
Ingoiai a vuoto e non potei fare a meno di chiedermi perchè
desiderasse saperlo.-Allora!?-
-In
un hotel...-Indicai titubante un palazzo alto e lungo-Lo vedi quel
fenicottero come stemma?-Con un cenno del capo, continuai-Ecco, lì!-
-Perfetto...-Mugugnò
prima di zittirsi e fermarsi. A contatto con il suo corpo, percepii
la sua muscolatura mutare. I muscoli diventarono più grossi e
ben delineati, l'altezza aumentò facendomi quasi gridare. La
schiena venne ben presto ricoperta di pelo e il suo volto, mutò
assumendo fattezze lupesche.
-Reggiti
donna-Mi consigliò piegandosi sulle gambe non appena la
trasformazione ebbe compiuto il suo percorso.
-Reggermi!?-Mi
guardai attorto e sbiancai-Dove!?-
Non
ebbi il tempo di domandare nient'altro. In pochi secondi, spiccò
un balzo che mi lasciò senza fiato. Doveva essere di più
di tre metri e sicuramente, un uomo normale non ci sarebbe riuscito.
Con
lunghi balzi, si avvicinò pian piano al mio albergo,
raggiungendo a detta sua, la fonte di quel profumo...
Urlai
come una pazza per ogni balzo e salto che quell'idiota di Eustass
produceva. Come una forsennata, mi aggrappai alla sua pelliccia e con
le lacrime agli occhi per il troppo vento e il freddo della sera, non
potei fare altro che lasciami trascinare in quel terrificante
percorso.
Non
appena le strade si fecero più illuminate, incominciarono ad
intravedersi i grandi palazzi di Dress Rosa. Più luce
significava centro abitato, a sua volta, significava persone. Non
tutte immaginai, erano abituate a vedere un grosso licantropo
passeggiare o correre per le strade. Con coraggio, aprii bocca solo
per poter cambiare le mie vocali “aaahhh”, con un
“FERMATI IDIOTA!”.
-Perchè
dovrei?!-Domandò giustamente il rosso arrampicandosi su una
parete. Dei, quello era il tizio più sfiancante e arrogante
che avessi mai incontrato. A differenza di Zoro e Law, lui era puro
istinto.
Mi
chiesi il perchè lo definissero “finto licantropo”,
quando a mio parere, sembrava un lupo in tutto e per tutto.
-Perchè
si!-Risposi comunque alla sua domanda affondando le unghie nella sua
pelliccia. Non potevamo come tutti i comuni mortali fare una comune
passeggiata per arrivare all'hotel? Non mancava poi così tanto
e sicuramente, non avrebbe fatto del male ne a me ne a lui.
Immediatamente, il mio istinto di sopravvivenza scintillò,
colta da una folgorante scoperta: quel pazzo Lykae era un stato
mandato da un organizzazione per arraffarsi Zoro. Pochi giorni prima,
aveva tentato di uccidermi e adesso!? Cosa lo spingeva ad accantonare
per un breve lasso di tempo la mia cattura?
Odore
di cannella?
Che
diavolo, era per tutto e per tutto un cane!
Pochi
minuti dopo, scese con un balzo in vicolo facendomi mancare
letteralmente il respiro. Con mio sollievo, tornò alla sua
forma umana e pelliccia a parte, i suoi occhi ambrati erano del tutto
animaleschi. Tutta la sua figura sembrava urlare: “sono
soprannaturale e fottutamente forte! Inchinatevi stronzi!”.
Gettandomi a terra e afferrandomi immediatamente per un polso, mi
spintonò verso l'ingresso dell'edificio. Dannato lui e la sua
lingua biforcuta. Non appena ne avrei avuto l'occasione, avrei
privato Eustass della sua folta pelliccia di licantropo e l'avrei
infine usata come tappetino del bagno. Ogni volta che mi sarei fatta
una dolce a avessi posato i piedi sopra quell'indumento, avrei
urlato: “Oh santo cielo Eustass, sei proprio divino sotto ai
miei piedi! Il luogo che più ti si addice!”. E quel
maledetto Dio solo sapeva quanto se lo meritava.
-è
qui?- Borbottò squadrando il luogo. Con un grugnito, non
aspettando una mia conferma, mi trascinò all'interno verso la
Hall. I clienti, così come molti scrittori, mi riconobbero in
un battibaleno e imprecai a denti stretti sentendo le loro
conversazioni di sottofondo.
Non
potevo certo biasimarli: ero sparita per circa un ora chissà
dove, avevo saltato la cena e adesso? Avevo fatto ritorno con
quell'energumeno. Sospirante, cercai di ignorare ogni volto che mi si
presentò davanti e a testa alta, mi avvicinai alle porte
dell'ascensore.
-Che
piano?-
-Non
parlarmi idiota!-Protestai scoccandogli un occhiataccia. Potevo far
finta di non conoscerlo e casualmente, ci eravamo affiancati. Si,
forse poteva funzionare...
-Idiota
a me?-Alzò il tono di voce facendomi produrre un sonoro
sbuffo. Calma Nami, mi dissi mentalmente, è solo un grosso
licantropo stupido e idiota. Cercai di immaginarlo con un completo
elegante e un ridicolo cappellino da giullare in testa. Con il suo
linguaggio scurrile, si era aggiudicato per questo mese il titolo di
“signore dei cretini”.
-Mi
hai dato dell'idiota rossa!?-Alzai gli occhi al cielo e digrignai i
denti. Zitto.
Cosa
gli riusciva difficile comprendere in quelle parole!? Zitto, bocca
chiusa, parole a freno e pensieri che non potevano trovare un uscita,
ma solo un entrata dal suo fondoschiena.
-Chiudi
il becco Lykae!-Mi zittii all'istante non appena notai la grande
porta dell'ascensore spalancarsi. Improvvisamente, cominciai a sudare
freddo e con un movimento innaturale della testa, mi costrinsi a
fissare il pavimento. La mia tempistica, così come la mia
fortuna, non era mai stata di casa da me...
-Nami!-Urlò
Bibi strattonando per il braccio quel povero uomo di nome Koza come
perfetto un cagnolino.-Ecco dove eri andata!-Con uno slancio, mi
abbracciò e nuovamente, rimasi intossicata da quel suo
odoraccio di profumi mischiati tra loro.
Già,
profumi! Alzai gli occhi al rosso per osservare la sua espressione.
Bibi profumava o puzzava e anche quella mattina, aveva avuto un
contatto con me. Con un cenno del capo la indicai ad Eustass e tremai
di paura non appena scoprì le zanne nauseato. Espirò
sonoramente e scosse il volto da una parte, incrociando le possenti
braccia al petto. Per un momento, mi rilassai anche se, sapere che
Kidd poteva essere interessato a Bibi, sarebbe stato una punizione
abbastanza severa e più disciplinata della pelliccia da bagno.
-Sto...-Cercai
di parlare battendole dei colpi sulle spalle in modo che allentasse
quella morsa-Sto bene...-
-Ma
insomma!-Sbuffò-Sei mancata alla cena!-Mi lasciò andare
portandosi le mani ai fianchi e gonfiando le guance-Tutti si
domandavano dove potevi essere sparita e...-Fermò il suo
racconto non appena si accorse di Kidd alle mie spalle.
Si,
quella sua espressione terrorizzata, era la reazione giusta da avere
non appena si entrava a conoscenza di Kidd.
-Che
cazzo vuoi?-Le domandò ricambiando il suo sguardo.
-è...?-Lo
indicò titubante nascondendosi come un coniglio dietro a Koza.
-Mio...-Cercai
immediatamente una soluzione prima che quello scemo, potesse mettermi
nei guai.-Mio...cugino!-L'espressione di Bibi era alquanto
scettica.-Proviene...dalla Scozia!- Mi alzai sulle punte e gli presi
una ciocca di capelli tra le dita-Visto? Tutti coi capelli rossi in
famiglia!- Per un qualche miracolo, Kidd non osò contrastare
la mia fandonia e al contrario di quello che potevo pensare, la cosa
sembrò eccitarlo.
-Cugini?-Ripetè
scettica lei inarcando entrambe le sopracciglia-Ma è vietato
dal regolamento del...-
-Oh
andiamo!-Mi strinsi nelle spalle-Chi è che non ha mai fatto
uno strappo alla regola eh?-Gli indicai bellamente Koza.-Sono certa
che tra amiche, questo ed altro vero?-Le strizzai l'occhio attirando
il gigante con me dentro l'ascensore.
-Amiche?-
Si, anche per me quella parola risultava strana, ma sempre meglio che
definirla grande spaccatura di coglioni...
-Lo
sento-Mi annunciò Kidd non appena aprii la porta della mia
stanza. Senza permesso, si fiondò dentro e rimase sbigottito,
come del resto, per la scena che ci si presentò: il letto
squarciato, la mobilia ridotta a pezzi e i miei vestiti, così
come altri miei effetti, distrutti o stracciati.
-CHE
CAZZO!?-Lo superai e corsi al portatile sulla scrivania. Tirai un
enorme sospiro di sollievo nel vederlo, almeno quello, intatto e solo
brutalmente graffiato.
-Funziona...-Lo
aprii e lo misi in moto. Immediatamente, lo schermo come i programmi
all'interno partirono, rivelandomi tutte le mie cartelle. Bene. Il
lavoro di mesi e mesi era al sicuro...
-Hai
avuto una sindrome premestruale?-Domandò con un senso di
ironia Eustass, calciando qualche ciocco qua e là.
-Imbecille...-Mi
voltai verso di lui-Non ne posso più dei tuoi attentati!-Lo
afferrai per la pelliccia e mi issai sulle punte dei piedi-Insomma,
ci sono un sacco di pazzi là fuori! Perchè proprio io e
Zoro dovevamo essere vittima dei tuoi cazzi di attacchi?!- Me lo
domandavo spesso del perchè fossi così sfigata; ero
stata sfortunata con i lavori all'inizio, con la famiglia e con i
fidanzati. In più, ogni avvenimento, mi aveva sempre portato
ad un passo dalla morte.
-Buona
buona dolcezza!-Si tolse con estrema facilità le mie mani da
dosso e tornò a controllare la stanza.-Io non centro niente!-
-Argh!
Bugiardo!-Strinsi le mani in dei pugni. Mugolai di dolore non appena
mi resi nuovamente conto di essere ingessata.
-Della
mia squadra sono solo io in città-Alzò con orgoglio il
volto, quasi volesse sfidarmi. Gli piaceva vincere facile
evidentemente; non c'era bisogno di almeno cinque persone della sua
stazza per acciuffare una fanciulla disarmata e indifesa, ne bastava
solo uno...grazie al cazzo!
-L'odore
che sento, è familiare...-Chiuse gli occhi e odorò a
fondo la stanza.-è antico...-Cercò le parole
adatte-Potente...e inoltre-Mosse alcuni passi e si chinò per
terra.-C'e stato uno scontro...- Quella rivelazione mi lasciò
senza fiato.
-Scontro?!-Mi
avvicinai a lui e osservai sul pavimento delle macchie di sangue. -Ma
cosa...!?- Non riuscii a parlare e fissai spaventata il licantropo.
Con due dita, raccolse le gocce di sangue e se le portò vicino
al naso. La reazione che ebbe mi spaventò: i suoi occhi
divennero completamente gialli e i denti, così come l'intera
corporatura, aumentarono di grandezza.
-Odore
di cannella...-Mormorò con voce rauca e solo allora, collegai
i pezzi.
-Bonney...-Corsi
verso lo specchio e cercai la sua presenza-BONNEY!-Urlai il suo nome
prendendo a pugni lo specchio già in frantumi.
-Bonney?-Kidd
si avvicinò a me- Per Bonney, intendi la strega “Pozzo
senza fondo” Bonney?- Preoccupata, annuì.
-Penso
di si...- Cercai di non piangere-Gli hanno fatto qualcosa?-
L'osservai ringhiare e scuotere il volto; era teso e nervoso.
-L'hanno
rapita...-Gracchiò con voce gutturale-Forse l'hanno scambiata
per te...-Con un calcio, mandò i resti dell'armadio contro il
muro, producendo altri detriti.-Vampiri del cazzo!-
-Vampiri?-Sgranai
gli occhi.-Vampiri?-Ripetei preoccupata.
-Questa
è sicuramente opera dell'Orda!- Senza preavviso iniziò
a trasformarsi-Me la pagherà cara Doflamingo, per aver rapito
la mia compagna!-
Chiedo
umilmente scusa per il ritardo nell'aggiornare, ma ultimamente sono
senza ispirazione -___-
Inoltre
gli impegni mi assalgono.
Quasi
addormentata ( forse del tutto), posto qua il continuo e delle
sincere scuse! Perdonatemi!
Kidd
aveva appena urlato le parole: “la mia compagna”? Con
sguardo scioccato, mi voltai verso di lui. Teneva ancora in volto un
espressione arcigna, incavolata e sopratutto palpabilmente omicida.
-La
conosci?-Domandai tossicchiando e cercando di distogliere lo sguardo
dal suo volto.
-Si-Mormorò
annuendo-Ma solo di fama...-La belva che era in lui sembrava voler
uscire data l'incontrollabile rabbia.
-Hai
detto...che è stata “l'orda”?-Cercai un luogo
ancora integro in cui sedermi. Ero assolutamente preoccupata per
Bonney e tutte le informazioni utili che potevo ottenere, erano di
grande aiuto. Dovevo però, date le mie scarse conoscenze,
procedere per gradi. Se dunque Kidd era il compagno di Bonney, nemico
o no, avrei dovuto attirarlo verso la mia parte e farmi aiutare.
Appianare le divergenze comuni e trovare un modo per salvarla.
Law
inoltre era sparito e se davvero i vampiri mi volevano, beh, dopo
Megan Fox, ero diventata la donna più desiderata dagli uomini
o nel mio caso, da mostri.
-Esatto
l'orda-Con un sospiro, si lasciò cadere sul pavimento. Come mi
aspettai, non abbandonò quella sua postura aggressiva, ma
sembrava riuscire pian piano a riprendere il controllo.- Per
chiarirti subito le idee dolcezza, sono dei cazzo di vampiri
cattivi.- Le mie sopracciglia scattarono immediatamente verso l'alto.
Molto
interessante certo, cosa volevano da me però?
-Ok...-Annuii
con la testa e mossi una mano per farlo continuare a parlare-E...?-
Invece di continuare, si strinse nelle spalle.
-Che
cazzo ne so perchè erano qua...- Sospirai e abbassai il
volto.-Sta di fatto che quell'odore inconfondibile, era di vampiro.
Vampiro antico però, non mezze seghe...- Ringhiò
sonoramente.-Odio quelle fottute sanguisughe-Posizionò gli
occhi su di me e tremai come una foglia-il tuo cazzo di vampiro di
merda!-Si ricordò improvvisamente di Law-Dove si trova!?-
-Io...-Portai
le mani avanti spaventata-Io non lo so!-Risposi sincera.-è
sparito, ha cancellato la memoria a tutti qui e puf!-
-Lui
saprà qualcosa sicuramente-Si lisciò il mento-è
Trafalgar no?- Lo conosceva? Alzandomi in piedi con le gambe ancora
tremanti, mi avvicinai.
-Si,
Trafalgar Law-Al suono del suo nome completo, udii un fischio
provenire dalle sue labbra. Doveva essere una specie di complimento
forse?
-Roronoa
non ti basta?-Mi domandò impertinente-Hai bisogno di due
uomini per essere scopata?-La sua frase rozza e al tempo stesso
volgare, mi fece arrossire. Avvampai immediatamente nell'immaginarmi
la scena: nel letto, nudi, schiacciati come panini e i loro sessi
entrambi dentro di me. Digrignai i denti e scossi il volto.
-IMBECILLE!-
Urlai a pieni polmoni caricando un pugno. Prontamente mi fermai,
quasi prima di spalmare le nocche contro il suo brutto grugno. Dovevo
imparare dai miei errori!
Grazie
ad Eustass, avevo la mano ingessata e sempre grazie a lui, ero
annegata. Con un sonoro ringhio, abbassai la mano e senza che se lo
aspettasse, gli mollai un calcio nei testicoli. L'osservai imprecare
ad alta voce e piegarsi sulle ginocchia dolorante. Bene, vendetta
attuata.
-Maledetta...Cagna!-
-Strega!-Lo
corressi portandomi le mani sui fianchi.-Sono una strega, non un
puzzolente cane come te!- Un puzzolente cane che però, poteva
sbranarmi. Riacquistando velocemente il controllo di se, Kidd mi
attaccò come da programma. Mi spalmò contro la parete e
mi mostrò le zanne acuminate. I suoi muscoli aumentarono e il
suo sguardo mutò in uno feroce e micidiale. Il respiro mi
mancò e la paura, nuovamente quella sera, si impossessò
del mio corpo.
-Hai
osato colpirmi brutta puttana?-Kidd doveva lavorare
sull'autocontrollo. Al diavolo il mio brillante piano della
cooperazione! Io un cazzone così non lo volevo.
-Avrei
dovuto colpire più forte e disintegrarti quelle palle!-Gli
risposi per le rime. Il mio corpo era inibito dalla paura certo, ma
le offese erano sempre e comunque uno stimolante. Il mio orgoglio non
si sarebbe mai piegato ad un deficiente di tale livello.-Ricordami di
farlo la prossima volta!-
-Sempre
se ci sarà!-Mi minacciò spalancando la bocca.
-Ci
sarà eccome e credimi Eustass-ya, ti ritroverai appeso per i
testicoli-Una voce dietro di noi mi fece mancare il respiro. Volsi lo
sguardo e sgranai gli occhi alla vista di Law.
-Vampiro!-La
presa su di me aumentò vertiginosamente.
-Chiederai
pietà e di essere castrato...-Dopo quelle ore interminabili,
eccolo lì: bello e all'apparenza stremato. I vestiti erano
malridotti e imbrattati di sangue. Molti tagli erano presenti sul suo
corpo, ma la sua voce era calma e pacata.
Che
cosa gli era successo?
-Vai
a farti fottere-Con rudezza, mi afferrò per la vita e mi
avvicinò a se. Una grossa mano piena di artigli si fermò
a pochi centimetri dalla mia gola e sospirai. Era ufficiale: odiavo
Eustass Kidd.
-L'orda
ha rapito Bonney!-Gli annunciò con voce contratta dalla
rabbia.
-Lo
so-Rispose entrando nella stanza e chiudendo quel che rimaneva della
porta.-L'ho visto-
-E
NON HAI FATTO NIENTE PER SALVARLA!?-Gridò frantumandomi i
timpani. Un ghigno pronunciato si affacciò sul volto di Law.
-Dire
niente è riduttivo.-Chiuse gli occhi e mi indicò-Dammi
la mia sposa-
-Scordatelo!-Obbiettò.
-Ridammi
la mia sposa Eustass-ya.-Assottigliò lo sguardo verso il
grosso Lykae.-Inoltre...possiamo aiutarci a vicenda.-
-Sei
tutto matto vampiro!-Scosse energico il volto-Il sangue ti ha dato
alla testa?-
-Esattamente
come il tuo uccello ha condizionato i tuoi pensieri!- Contrassi il
volto: quello era decisamente un bel sinistro...
-Almeno
il mio uccello si alza!-Ridacchiò avvicinando pericolosamente
i suoi artigli a me-Dì un po': te la sei già scopata
questa dolcezza?- Senza preavviso, rinfoderò gli artigli e mi
portò una mano al cavallo dei pantaloni. Urlai imbarazzata e
mi divincolai ferocemente. Come osava quel vile porco
toccarmi!?-Questa è veramente una puttana...non sa scegliere
tra te e Roronoa e vi sogna ad entrambi che gli sfondate il culo.-
Maledetto, pulcioso e fottuto licantropo.
-Una
visione rosea, non c'è che dire.-Law avanzò verso di
me-Ricordo ancora come se fosse ieri le tette della tua
compagna...-Quel classico ghigno pronunciato tornò sul suo
volto-Le sue cosce nude e i riccioli pubici...-Ridacchiò-Si
era offerta completamente a me e ogni mese, me la trovavo nel letto
pronta per essere presa...-Sospirò fintamente-Ma aimè,
anche se non potevo soddisfarla con la mia attrezzatura, grazie alle
mie doti, è sempre uscita da quel letto soddisfattissima...-
-DANNATO!-La
presa di Kidd venne meno e con un balzò, si precipitò
contro Law. Provai pena per Eustass: Law lo stava prendendo in giro e
lui, come un bambino credulone o un pesce stupido che abbocca
all'amo, ci era cascato in pieno. Correndo a ripararmi da quella
lotta tra uomini e testosterone, immaginai con molta facilità
l'esito di quella sottospecie di assurda competizione.
-Sei
un vero stronzo!-Ripetutamente, lo presi a schiaffi. Una, due, tre,
quattro e cinque volte. Le sue guance iniziarono ad imporporarsi e
vedendo finalmente dei risultati, continuai sfogandomi per bene. Law
rimase immobile a subire quel trattamento; non mutava espressione, il
ghigno divertito di poco prima era sparito.
Kidd,
a pochi metri da noi, era legato ad una seggiola con entrambi i polsi
immobilizzati da delle catene. Se fossero state un oggetto comune, in
pochi attimi le avrebbe ridotte a brandelli, ma quelle, erano fatte
con l'algamatolite, un potente minerale capace di neutralizzare i
poteri delle creature del Raftel.
-Un
fottuto bastardo!-Ringhiai e urlai come una pazza.-Mi hai lasciato da
sola razza di idiota!-
-C'era
Bonney con te e ringraziala...-Chiuse gli occhi prendendomi entrambi
i polsi.-La tua vita al momento è salva...-
-Avrei
preferito il contrario!-Cercai con una mossa di togliermi dalla sua
presa ma inutilmente.-Quel bastardo ha citato “Orda” e
“Doflamingo”- Volevo delle risposte, le volevo e subito!
-Non
adesso-
-ADESSO!-Pestai
i piedi come una bambina e immaginai che anche Law se ne fosse
accorto.
-Spiega
alla dolcezza qua che cosa cazzo sei, su...-Intervenne Kidd che
ricevette come risposta un ringhio sibillino dal vampiro. -Se non
vuoi, posso sempre dirlo io...-
-Uno
dei due!-Finalmente, mi liberai dalla sua presa e mi misi a braccia
conserte.
-L'orda
è la più antica e potente fazione di vampiri del
Raftel.-Iniziò dunque a spiegarmi Law, sconfitto dalla mia
insistenza.-Hanno un piano tutto loro e diverse classi sociali.
Doflamingo, il capo dell'intera baracca e al gradino più
alto.- Era il capo dunque...
-Cosa
volevano da me allora?-Non avevo mai incontrato un vampiro prima
d'ora e mai avevo instaurato un rapporto così profondo come
con Law, con loro.
-Ti
volevano...-
-Prendere
come ostaggio e torturarti!-Le parole di Kidd anticiparono le
sue.-Farti cantare rivelando evidentemente dove fosse celato questo
cazzone...- Un ghigno derisorio solcò le sue labbra.-Eri
scappato come un coniglio...-
-Non
sono scappato!-Sospirò portandosi una mano al
volto.-Volevo...depistarlo.- Si avvicinò con passo elegante
alla finestra e strinse i pugni.-Avevo sentito la sua presenza e lui,
come la maggior parte delle volte, cerca tutto quello che è
mio...-
-E
lo cerca per...?- Poteva essere così terribile a giudicare
dalla sua espressione sofferta.
-Per
distruggerlo e annientarmi.- Evidentemente, si.
-La
mia vita di vampiro è iniziata nel più orrendo dei
modi-Iniziò così Law a narrarmi il suo passato.-C'era
il classico ballo di società, i soldi, la fama, le cattive
abitudini e la scontata fanciulla di cui mi ero perdutamente
innamorato- Da quando era arrivato nella stanza, non aveva mai smesso
di sorvegliare la finestra. A sedere sulla comoda rientranza, fissava
il panorama sotto di se. Eustass aveva smesso per la prima volta di
parlare, forse curioso quanto me di scoprire qualcosa a riguardo di
Law. Il suo sguardo era accigliato e duro, ma i muscoli delle
braccia, si erano rilassati.
-Conte,
questo era il mio titolo nobiliare. Un titolo che al solo sentirlo
oggi, fa ridere la gente.- Non avendo più un posto integro su
cui sedermi, optai per il pavimento, scansando con la mano, i cumuli
di macerie da una parte.
-Avevo
una bella dimora e altre decine sparse per l'Europa. Ero
schifosamente ricco e fin da quando ero un semplice umano, la
medicina mi aveva sempre affascinato.- Chiuse gli occhi-Decisi allora
di apprendere quell'arte così complicata e ancora oggi, è
la mia professione preferita.-I suoi occhi grigi, saettarono qua e
là, cercando di aggrapparsi sicuramente ai ricordi.-Come avevo
detto, una sera, durante un ballo per accogliere nell'alta società
la figlia di un famoso marchese, posai gli occhi su una donna.- Si
voltò a fissarmi-Aveva la pelle color alabastro, alta,
lineamenti sottili e pura e innocente come la neve.- Storsi le labbra
indispettita per quella descrizione: a differenza di quella donna, io
avevo una pelle bronzea e un altezza certamente considerevole, ma non
assomigliavo sicuramente ad un fiocco di neve... Il solo fatto che la
ricordasse mi dava...fastidio. Strinsi impercettibilmente i pugni e
mi limitai ad alzare il volto in modo che continuasse.-Scoprì
bel presto che faceva parte della famiglia Donquijotte e in barba a
tutte le aspettative, iniziai a frequentarla. Era divertente,
spiritosa, acculturata: mi piaceva. Il suo nome era Monet.-Inspirò
a fondo l'aria nei polmoni.
-Per
diversi mesi, mi aveva completamente raggirato. Ero caduto nella sua
tela, cieco di tutti gli inganni e le false promesse che mi
dispensava. Dopo avermi studiato a fondo, il capo di famiglia,
Doflamingo, si scomodò di presentarsi dinnanzi a me. Anche lui
mi abbindolò e pian piano, iniziai ad ammalarmi. Diventavo
ogni giorno più debole e la pelle mi bruciava. Senza che me ne
accorgessi, abusavano entrambi del mio corpo prosciugandomi del
sangue.- Schioccò sonoramente la lingua e con lentezza, spostò
lo sguardo verso Kidd.-Una sera però, mi svegliai e vidi con
orrore Doflamingo chino sul mio collo ad abbeverarsi. Il loro potere
mentale si era sciolto e tentai di scacciarlo via invano. Dopo avermi
prosciugato del tutto, per non si sa quale ragione ben precisa, mi
costrinse a bere il suo sangue, condannandomi per sempre a questa
esistenza. Come si diventa a tutti gli effetti dei vampiri
Eustass-ya?-Domandò al licantropo che indispettito, digrignò
i denti.
-Che
domanda del cazzo-Sbottò-Lo sanno tutti!- Tutti tranne me.-Con
la morte.- Sgranai sconvolta gli occhi: COSA?!
-La
dolce morte scende su di te prendendo i residui umani che restano,
lasciando il posto a quello che è conosciuto da tutti gli
umani come vampiro.- Terminò per lui Law mettendosi a braccia
conserte.-Doflamingo ha avuto il piacere di eliminarmi seppellendomi
vivo. Sono morto per mancanza di ossigeno, al buio e sotto strati e
strati di terra.-Scosse le spalle cercando di scrollarsi di dosso
quell'orribile sensazione.-Quando ero ritornato, avevo una sete
tremenda.- Con mio stupore, si posizionò a sedere davanti a
me.-I miei occhi sono chiari e così, li ho sempre avuti fin da
umano. Un vampiro che impazzisce per la brama di sangue, possiede
degli occhi color rosso sangue.-
-Ecco
perchè odio voi sanguisughe del cazzo!-Nuovamente Kidd si fece
sentire-Avete il brutto vizio di mordere...e prendere senza
permesso.-
-Prendere
il sangue?- A parte la morte orribile, non ci stavo capendo molto.
Eustass era ben informato sull'argomento però.
-I
ricordi.- Sospirò pesantemente.-Attraverso il sangue, vengono
strappati i ricordi e il vampiro può rivivere in sogno, ogni
momento vissuto dal donatore.-Si portò una mano tra il ponte
del naso e gli occhi.-Ecco perchè impazziscono...-
-Quindi
se tu bevessi da me...-Gesticolai indicandomi.
-Io
acquisirei i tuoi ricordi...- Scossi il volto contrariata, ma felice
di aver appreso quella notizia.
-Non
le hai ancora morso il collo Trafalgar?-Domandò incredulo il
Lykae.-Stai scherzando?!-
-Chiudi
il becco...- Lo rimproverò scoprendo i denti.
-E
scommetto a questo punto che non te la sei ancora scopata...-Una
risata roca passò per la sua gola, lasciandomi più che
mai perplessa. Ok, lui era il mio sposo, ma caspita! Io non ero mica
una facile eh! ( Noooo...)
-Quindi
l'uccello ancora non ti tira!?-
-Kidd
piantala!-Mi alzai in piedi stremata e sfibrata dalla sua
volgarità.-Il sesso non è ...-Cercai una parola adatta
per farlo tacere-Necessario!- La mia risposta però sembrò
raddoppiare e ingigantire le sue risate sguaiate.
-Non
è...necessario!?-Osservò Law che per tutto il tempo,
era rimasto impassibile.-Cazzo Trafalgar, provo compassione per
te...- Una vena iniziò a pulsarmi sulla fronte. Odiavo il
fatto che Kidd, sapesse più cose di me. Mi innervosiva. Con un
broncio, mi avvicinai a Law e lo spintonai.-SPIEGAMI!-Sibilai
furiosa-Ogni cosa e non tralasciare...niente!-Lo minacciai
socchiudendo gli occhi. Ero stufa di quella mia ignoranza.
-Il
sesso per noi vampiri è necessario-Mi corresse infine Law con
tono stanco.-Come già sai, i vampiri non risvegliati sono
effettivamente morti...ma quelli risvegliati, dopo aver acquisito
tutte le facoltà basilari, riacquistano anche la pulsione
sessuale. Sangue e sesso si mischiano determinando così
l'unione tra la sposa e il vampiro.- Non appena smise di parlare, lo
fissai sbigottita. Cosa cosa cosa?! Sesso e sangue!?
-Quello
che il succhiasangue ti sta dicendo dolcezza, è che se non
trombi con lui, il suo uccello non volerà mai per nessun
altro- Imprecai mentalmente per le uscite volgari di Kidd. Esausta,
mi voltai verso di lui e lo fulminai con un occhiataccia.
-Spiega.-
Ordinai.
-Il
primo rapporto di un vampiro risvegliato deve essere con la sua
sposa-Law svuotò finalmente il sacco- Solo con lei
può...venire. Se la prima volta non verrà consumata, il
vampiro avrà si un erezione, ma non raggiungerà mai
l'eiaculazione...- Ok...era troppo. Le mie guance si imporporarono
immediatamente e mi ammutolii all'istante.
Per
farla breve, se così avevo capito, Law doveva farlo con me per
liberare il suo...seme. Fino a quel momento, sarebbe stato con l'alza
bandiera...
-E
quindi?-
-Quindi
è solo molto doloroso e frustrante...- Mi grattai imbarazzata
la guancia deviando dal suo sguardo. Immediatamente, rammentai
quell'episodio nel suo castello. Avevo sentito la patta dei pantaloni
tesa e un irrefrenabile bisogno di farlo da parte sua. Si era tirato
indietro però...
-Dato
che sfotti Eustass-ya- Law si preparò per la rivincita-Com'è,
per un finto licantropo, essere attratto in modo così radicale
da una donna?-Il delizioso ghigno che lo caratterizzava, era
tornato.-L'istinto come va? Tutto ok?-
-Al
diavolo vampiro!-Sbraitò furioso.
-Sento
una vocina nella tua testa che urla “mia, mia, mia, mia...”-
Ridacchiò sonoramente.
-Ti
giuro che ti spacco la faccia stronzo!- Quei due erano sicuramente
senza speranza.
-Tralasciando
questo breve riferimento delle doti sessuali...-Tornai a
riconcentrarmi su Law- Dopo che ti sei risvegliato vampiro dunque,
cosa è successo?- Forse sperava di farla franca o molto
probabilmente pensava che me ne fossi dimenticata, ma quel racconto,
mi interessava un sacco. Volevo scoprire tutto di Law, ogni singolo
elemento, capire il perchè di quella pressione costante al
petto. Soffriva ed era chiaro a tutti.
-Doflamingo
mi ha preso con se. Esercitava su di me, un potente potere mentale
che per anni, ha annullato ogni mio pensiero e reazione. Mi ha usato
come se fossi stato un burattino, una bambola...- Digrignò i
denti innervosito da quegli eventi così dolorosi.-...Uccidevo,
depredavo, combattevo portando il suo nome...-Chiuse sfibrato gli
occhi.-Non appena mi liberai dal suo giogo, tentai di ucciderlo, ma
non ottenni il risultato sperato...-Abbassò il volto.- Scappai
lontano, cercando di salvarmi, tentando nel corso degli anni, vari
piani per ucciderlo. Niente ha funzionato... E adesso, quel bastardo
vuole la mia testa...- Si avvicinò a Kidd-Ha preso Bonney
scambiandola sicuramente per Nami e la tiene rinchiusa nel suo
castello...- Si chinò fissandolo intensamente negli occhi.-Noi
ti aiuteremo a salvarla, ma sarai nostro alleato e insieme, forse,
riusciremo a trovarla...-
-Vuoi
dire...-Cercai di parlare sorpresa-Che sai dove si trova il suo
maniero?-Con un cenno del volto, annuì.
-Perchè
cazzo dovrei far coppia con due sfigati come voi!?- Mi aveva appena
data della sfigata Eustass!? A me?
-Perchè,
punto primo, io so dove si trova l'orda-Iniziò Law
afferrandolo per la pelliccia-Punto due, il mio intelletto è
superiore al tuo...-Ghignò-Punto tre, lei non verrà...-Mi
indicò facendomi imbestialire.
-Io
cosa!?-Sbraitai contrariata.
-Non
verrai- Ribadì il concetto fissandomi duro-Non posso
permettertelo!- Chiusi gli occhi e scossi indispettita il volto. Non
poteva tagliarmi fuori così...Bonney era una delle poche reali
amiche che avevo avuto...Ci conoscevamo da molto, troppo tempo e
adesso, era nei guai solo ed esclusivamente per colpa mia.
Mi
morsi il labbro inferiore e strinsi i pugni: era vero, sarai stata
una palla al piede e non avevo un briciolo di magia. Ma non potevo
essere così inutile...ero una strega no!?
Dovevo
solo andare alla congrega e... Sgranai gli occhi non appena le parole
di Bonney mi ronzarono nella testa come un campanello d'allarme. Law,
morto...
-Law...-Lo
fissai immobilizzata cercando di recuperare un po' di lucidità
mentale. Non appena sentii gli occhi pizzicare imprecai ad alta voce
e scossi il volto cercando di ricacciare indietro le lacrime.
-Cosa
c'è?-Domandò abbandonando la presa su Kidd e
raggiungendomi. Mi persi ad osservarlo attentamente per qualche
secondo: aveva la carnagione chiara e due occhi grigi e limpidi. Era
alto quasi due metri e il suo volto era meraviglioso. Posai una mano
sul suo cuore e sospirai sollevata sentendolo battere.
Tranquillizzata, afferrai la sua camicia e infossai il volto nel suo
petto, cercando di stamparmi bene a mente quella parola così
dolorosa e felice al tempo stesso: Vivo.
Potevo
condividere la loro preoccupazione nel non volermi portare con loro.
Potevo
comprendere anche la loro difficoltà d'azione nel caso ci
fosse stato un combattimento, cosa che credevo scontato anche da
pensare. Ero una donna ragionevole e paziente, molto paziente.
Avevo
addirittura pensato che in un modo o nell'altro mi avrebbero portato
nel mondo oltre lo specchio, dalla famosa Doctrine che Bonney
insisteva nel farmi conoscere.
Non
appena raggiungemmo la nostra destinazione grazie all'abilità
di Law nello smaterializzarci, lo stomaco mi si contasse. Respirai
una, due, tre volte e con forza, strinsi la mia valigia piena zeppa
dei miei nuovi effetti.
Sembravano
passati mesi e non una settimana.
Più
guardavo il giardino di casa mia e più avevo voglia di
scappare.
-Da
Roronoa sarai al sicuro.-Borbottò Law dandomi finalmente una
spiegazione. Era vero, ma avevo paura.
Una
grossa paura.
Una
paura così grande da farmela nei pantaloni.
Ingoiai
a fatica la saliva e mi costrinsi a fissare la porta di casa. Le luci
erano accese e nessun rumore proveniva dall'interno.
-Muoviamoci-Digrignò
i denti Kidd già stufo dei miei tentennamenti. Ma lui non
capiva. Dovevo prendermi tempo... tempo per riuscire a comprendere e
per rendermi conto degli eventi che si sarebbero susseguiti.
Riesaminai
il mio caso mentalmente e, se fossimo stati una coppia “normale”
, ci saremmo buttati addosso tutto il servizio di piatti.
Ma
dato che entrambi eravamo, più lui che io, “sovrannaturali”,
prevedevo la nostra discussione tra sangue e ossa rotte. Mossi
leggermente le dita della mano ammaccata e digrignai i denti.
Peggio
di così...
Inoltre,
non ero io quella in torto, anche se ero tornata a casa con un
vampiro.
“No”,
mi dissi: “con un vampiro e un lykae”.
Scrocchiandomi
mentalmente le nocche, mi costrinsi a seguire i due energumeni verso
la mia abitazione. Percepivo il cuore battere forte, tanto che i miei
passi e quello dei miei due compari sembrava ovattato.
Non
mi sentivo così dall'ultima ceretta...
Con
movimenti impacciati, estrassi dalla tasca dei pantaloni le chiavi di
casa e mi appresta, sempre tremolante, ad entrare.
A
differenza di quello che pensavo, la casa non era andata a fuoco e
non trovai nemmeno bottiglie di birra spaccate e vetri rotti. Zoro
era riuscito a tenere la mia casetta della nonna, perfetta e pulita
come quando l'avevo lasciata.
Entrai
per prima, annunciando un balbettante: “sono a casa” come
avvertimento della mia presenza. Law e Kidd chiusero la porta, chi
imprecando per il fetore di cane, chi annusando l'odore di quello che
sembrava essere stata una bistecca.
La
tv era spenta e immaginai quindi che fosse al piano superiore.
Dubitai
fortemente che Zoro non avesse sentito o almeno avvertito la presenza
dei due uomini accanto me, ma stranamente, non arrivava.
-Dov'è
finito?-Ringhiò Kidd avvicinandosi al divano e gettandosi, con
malagrazia, sopra.
Oh,
prego...fai come se fossi a casa tua.
-Che
abbia lasciato la luce accesa per sbaglio? -Domandai guardandomi
attorno.
-è
qui-Mi comunicò invece Law drizzando le orecchie.-Posso
sentirlo...-
Bhe,
se era in casa, perchè non veniva a salutarmi? Era arrabbiato?
Sicuramente, Gli ero mancata? Lo speravo...
-Ah...-Sospirò
il vampiro distanziandosi da me.-La cosa andrà per le
lunghe...-Ci avvertì.
Che
voleva dire!? Odiavo i giochini intricati e pieni di misteri. Dopo
l'interrogatorio di ieri sera, pensavo che fosse stato chiaro. La
sera precedente avevamo deciso di comune accordo di ricaricare le
batterie. Dopo colazione, nonostante le imprecazioni di Kidd di
muovere i nostri pallidi culi dalla sedia, avevo fatto le valige e si
era tornati al punto di partenza. Mi ero congedata da Franky dicendo
che stavo veramente male, inventando una qualche intossicazione
alimentare che non ricordo granchè. Non che fosse vero, ma in
quella settimana avevo rischiavo la morte non so quante volte.
Sembrava
comunque aver abboccato all'amo e mi rassicurò sulla prossima
uscita del mio libro. Bene, il mio lavoro con lui era chiuso...a
parte i romanzi gotici che promisi di inviarglieli al più
presto.
-Non
abbiamo tutto questo tempo-Gli fece presente Kidd portando gli
stivali sopra il divano. I miei nervi urlarono dall'orrore! Il mio
divano bianco...rovinato!
-EUSTASS
KIDD!-Mi avvicinai infuriata e con gli occhi fuori dalle orbite-LEVA
QUEI CAZZO DI PIEDI DAL MIO DIVANO!- Li indicai con la mano
sana-SUBITO!-
-Calmati
dolcezza...-Ghignò divertito dalla mia reazione. Avevo
compreso che a quel bestione piaceva vedermi andare in escandescenza.
A colazione mi aveva mormorato un “ hai le palle per essere una
strega...” e dopo per ringraziarlo, gli avevo versato addosso
il cartoccio del latte.
-Non
dirmi quello che devo fare!-Lo ripresi fissando poi il
soffitto-ZORO!-Chiamai il mio lupo-SONO A CASA!-Urlai al limite
dell'isteria.
Perchè
diavolo non era sceso!?
Con
passi pesanti, mi diressi verso le scale, ma mi fernai
immediatamente. Lenti, chiari e forti, udii i passi di Zoro sul
pianerottolo. Scese tranquillamente le scale e smisi di respirare.
L'aria
diventò pesante e il mio corpo, iniziò a tremare.
Potevo avvertire ...un afflusso di potere e di rabbia provenire da
lui.
Sgranai
gli occhi quando dopo tanto tempo, incontrai le sue pupille dorate.
Non era un buon segno.
Erano
guai, casini, problemi. Potevo finalmente comprendere l'affermazione
di Law.
Non
era mai un buon segno quando Zoro teneva quello sguardo. Per quanto
le sue iridi fossero calde e con sfumature dorate, il suo sguardo era
glaciale. Avevo pensato molto al nostro incontro: me lo immaginavo
che con un sorriso, tornava da me e mi prendeva tra le braccia. Mi
diceva “ben tornata” e mi avrebbe baciata fino a farmi
perdere il respiro.
La
fantasia si scostava dalla realtà in quel momento.
-Zoro...-Mormorai
il suo nome e la sua attenzione, si focalizzò su di me. Per la
prima volta da quando lo conoscevo, avevo paura.
-Nami...-Pronunciò
il mio nome e un forte senso di malinconia si fece largo dentro di
me.
Mi
era mancato.
Che
stupida ero stata, come avevo anche solo potuto dimenticarmi di lui.
Mossi dei passi in avanti e gli andai incontro, sempre più
vicino. Mi sentii morire però, quando mi oltrepassò.
Il
freddo che avevo avvertito si fece sempre più intenso e tutti
i miei pensieri divennero confusi. Terrorizzata, mi voltai e solo
allora compresi che Zoro era pronto per attaccare.
-FERMATEVI!-
Avrei
dovuto prevedere la sua reazione.
Non
avrei dovuto dare per scontato le mie ragioni. Non avrei dovuto
andare a quella convention. Sarei dovuta rimanere qui, con lui, nella
nostra casa a vivere felici e spensierati.
L'ordine
che prima regnava in assoluto nella casa, adesso era solo un vecchio
ricordo.
Era
come se un enorme tornado fosse entrato a forza e avesse distrutto
tutto. Il divano così come la televisione, i mobili e l'intera
cucina, era ridotta peggio di una discarica.
-Fermatevi!-Urlai
nuovamente tra le braccia di Kidd: quel deficiente, senza che me ne
accorgessi, mi aveva salvato la vita trascinandomi fuori dalla loro
portata.
Zoro
e Law stavano combattendo.
Combattendo
tra di loro...con l'intenzione di uccidersi.
-Questa
è solo una gran rottura di palle!-Ringhiò il rosso
tenendomi ben stretta. Non era stupido, sapeva che se avesse anche
solo mollato di poco la presa mi sarei precipitata a fermare
entrambi. Perchè non mi sentivano? Perchè non
ascoltavano la mia voce?
-Zoro!-Chiamai
il suo nome-Zoro ti prego! Smettila!- Ma più lo incitavo a
frenarsi, più i suoi colpi sembravano potenti. Law, d'altro
canto, non si risparmiava.
Lo
avevo visto all'opera contro Kidd, ma sembrava quasi un altra
persona. La sua esile figura però, schivava e scappava dai
potenti e forti artigli di Zoro.
Si
era trasformato, la rabbia si era come impossessato di lui e una
bestia, guidava i suoi fendenti.
-Osserva
mocciosa- Sbraitò Kidd-Non si fermeranno...lo sai bene!- Con
dolore, continuai ad assistere a quello spettacolo mentre il sangue
iniziava ad imbrattare le candide pareti.
-Questo
è il nostro mondo!-Dichiarò quasi con sdegno-Un mondo
di violenza e di rabbia.- I miei occhi iniziarono ad inumidirsi e
debole e senza forze, mi arresi a quello scontro.
-Sai
assistendo alla lotta per una donna.-
Chiedo
scusa.
Lo
so.
Quanto
sarà passato? Un annetto buono di sicuro.
Non
so che dirvi se non: SALVE!
Eccomi
di nuovo qua con questa storia. Di recente mi era stato chiesto di
aggiornarla e alla fine, l'ho fatto.
Lo
stile è diverso, lo so, ma perdonatemi. Per mandare avanti
questa fic, ho bisogno di leggere una certa autrice per poterne
ricavare delle informazioni su le varie razze e forze all'interno del
raftel.
Non
rileggendo niente di suo da tanto, avevo perso un po' il filo.
Diciamo
che questa autrice è la batteria che serve per poterla mandare
avanti. Non l'ho dimenticata, ma ho ancora tanto da fare. Questa fic
è un impegno, la storia quasi più ambiziosa e intricata
che abbia scritto.
Ne
ho scritte tante, ma questa è veramente così difficile
che mi crea un sacco di casini.
Ne
approfitto comunque, per dire a tutti: GRAZIE.
Grazie
per averla letta e per aver continuato a recensirla.
Adesso,
sono un po' a stop con le storie e non so bene quando riprenderò
a scrivere. In casa mia manca la concentrazione, la voglia e il
tempo.
Ho
altre cose di cui occuparmi e la scrittura, lo voglio ricordare, è
solo un hobby.
Non
significa però che smetterò di scrivere. Se non
aggiorno da molto, non vuol dire che non ci penso. Per molte sono
solo bloccata, per altre ho bisogno di ispirazione... Insomma,
incidono un sacco di cose.
Se
comunque siete interessati per le novità o gli aggiornamenti
per le mie storie, mi potete trovare come sempre, nel mio portfolio.
( nella mia presentazione c'è il link)
Bando
alle ciance, adesso mi metto a rispondere a tutte le vostre
recensioni! Sono rimasta così indietro...