Vita nuova

di cioccolatina15
(/viewuser.php?uid=647909)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***



                                                                             Capitolo 1



Guardo la casa che mi sta davanti. È grande ed è bellissima: una villa praticamente.

<< Coraggio! Entriamo! >> esclama mio fratello.

Mi avvicino all’entrata. C’è persino una piscina. Forse non sarà poi così male, il posto sembra carino. Finalmente mi decido ad entrare; e se la casa sembra bellissima da fuori, l’interno non mi lascia di certo delusa. Tutto sembra perfetto.
Dove sarà la mia stanza? mi chiedo, mentre sto ancora ferma nell’atrio.

<< Ehi, Lola! Vieni o no? Ti faccio vedere la tua stanza. Seguimi >> dice mio fratello, affacciandosi da una porta.  Mmmh... Adesso mi legge anche nel pensiero?

Mio fratello si chiama Mauro. Io e lui siamo molto legati. Da piccoli ci facevamo continuamente i dispetti fra di noi, ma poi, dopo la morte dei nostri genitori, lui aveva cercato in ogni modo di proteggermi.

Avevo 12 anni e lui 17 quando i miei morirono in un incidente stradale. Andammo ad abitare dai nostri nonni paterni, e siamo rimasti lì fino a poco tempo fa. Ma il mese scorso ci hanno detto << Ormai siamo vecchi, e siamo persino andati in pensione... voi invece siete cresciuti, siete giovani, dovete finire i vostri studi ed... ecco noi vorremmo viaggiare. L’abbiamo sempre sognato e ormai non ci rimane molto tempo. Ma voi non potete venire con noi >>. Ci spiegarono che nostra zia si era offerta di ospitarci nella sua “umile casetta” e che saremmo andati a vivere da lei.
La zia è una tipa bizzarra, non è neanche rimasta a darci il benvenuto: ci ha lasciato le chiavi dentro il cassetto della posta e ha mandato un messaggio dicendo che sarebbe rientrata tardi e intanto noi avremmo potuto sistemare le nostre cose. Menomale che mio fratello aveva già visitato la casa.
<< Taddà >> mio fratello  si ferma davanti all'ultima porta in fondo al corridoio e la spalanca << La zia ha detto che possiamo arredare le nostre stanze come vogliamo >> aggiunse.
<< Oh- Mio-Dio!!! >> urlo, entrado nella MIA STANZA.

Avevo sempre sognato una stanza tutta mia e questa era.. << È stupenda!!! >> dico guardando mio fratello sorridente << Ho persino un balcone tutto per me!!! >>aggiungo, notando il balcone dall’altra parte del letto.
<< Ma non hai visto tutto >> mio fratello mi guarda divertito e spalanca una porticina di quello che dovrebbe essere un armadio dentro il muro.
Quello che sto vedendo dev’essere un’allucinazione!

Dietro quella porta c’è un’altra stanza... per essere precisi: una stanza-armadio. C’è lo spazio per le scarpe, per i vestiti, pantaloni, gonne, magliette... Peccato che sia vuoto...

<< Ma.. io non ho così tanti vestiti: ho riempito a malapena una valigia >> osservo girandomi verso mio fratello.
<< Nessun problema: domani andiamo a fare shopping! >> esclama una voce allegra e squillante.

È mia zia. Si è affacciata alla soglia e ha aperto le braccia per abbracciarci.
<< Come stanno i miei nipotini preferiti?? >> domanda stringendoci a sè.

Sorrido. Zia Miranda è probabilmente la persona più allegra che abbia mai conosciuto. Non è molto alta, con i capelli rossi che sembrano tinti ma non lo sono, proprio come la mamma...
<< Bene zia, lei? >> risponde mio fratello.
<< Oh, non mi dare del Lei! Mi fai sentire vecchia... >> ribatte la zia << Anzi ditemi... Vi piace la casa??? >>.
Il suo tono è speranzoso, come se avesse quasi paura di averci deluso: l’ho sempre pensato che la zia fosse un po’ pazzerella.
<< Ci piace eccome! Mi sembra di essere finita in una favola >> esclamo con entusiasmo.

È vero: mi sembra di essere in un sogno. Non avrei mai immaginato di poter vivere in una casa del genere.

<< Bene allora! Immagino sarete stanchi, perché non andiamo a mangiare qualcosa? Chiamo Letizia. >> continua la zia, contenta.
<< Chi è Letizia? >> domandiamo io e Mauro all’unisuono.
<< È la cameriera, ovvio! >> ci risponde come se fosse la cosa più normale del mondo.

Ci guardiamo fra di noi, e scoppiamo a ridere: abbiamo persino la cameriera! La zia ci lancia uno sguardo stranito e se ne va impettita.

Subito dopo aver cenato siamo andati a dormire.
<< Riposatevi bene! >> ci raccomanda la zia, guarda me e aggiunge << Domani andremo al centro commerciale: Non vorrei per niente al mondo che il tuo armadio rimanga vuoto! >>.
"Ok" rispondo sbadigliando "Grazie zia".
Chiudo la porta e tiro un sospiro felice sdraiandomi sul letto nuovo.

Solo dopodomani inizierò la scuola nuova... Chissà come sarà...
Il cellulare accanto a me vibra, lo prendo in mano: è un messaggio da Rosa.
Rosa è la mia migliore amica, e anche se qualche volta non è molto simpatica, le voglio bene. Leggo il messaggio.
 R (Rosa): Ciao, com’è la nuova casa?
L (Lola):  È bellissima, mi sembra di sognare J tu come stai?

Non risponde più... ho una brutta impressione... Probabilmente sarà solo la stanchezza, ho passato una giornata stressante..
 
ANGOLO AUTRICE ✿
Questa è la mia prima ff, quindi se avete qualche consiglio da darmi: fate purè.... E scusatemi se sono un disastro, non ho mai scritto qualcosa del genere XD
E se qualcuna lascia una recensione le sarò molto grata... accetto suggerimenti, correzioni (soprattutto quelle J ) e anche recensioni negative (sono convinta che mi serviranno per migliorare)
Bene...
Bye bye
Cioccolatina 15

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***



                                                                             Capitolo 2



È mattina presto. Apro lentamente gli occhi sicura del fatto che la prima cosa che vedrò saranno i raggi di sole entrare, ma non è così... c’è qualcosa davanti a me.... chissà cos’è mi stropiccio gli occhi per vedere meglio.

<< AAAAAAAAAAH >> urlo io
<< AAAAAAAAAAAAH>> urla mia zia
<< AAAAAAAAAAAAAAH >> mia zia mi stava praticamente spalmando in faccia una sostanza verde e appiccicosa.
<< AAAAAAAAAAAAAAAH >>
<< ZIA! CHE FAI?!?! >>
<< DOVRESTI AVERE Più CURA DELLA TUA PELLE! >> ribatte lei.
<< Ma.. ma... ma..>> sono rimasta senza parole. Oh mio dio dove sono andata a finire!

<< Su! Forza! Andiamo a fare colazione, non vorrai mica restare lì impalata tutto il giorno, vero??? Non dimenticarti che dobbiamo uscire >> incredibile! Mia zia è incredibile! Credevo che gente così esistesse solo nei film!. È uscita dalla mia camera, tutta impettita.


Vado in bagno, mi tolgo tutta quella crema per pelle dalla faccia e vado a fare colazione. Mi siedo al tavolo della colazione e arriva mio fratello.

<< Ehi, buongiorno sorellina! Cos’erano tutte quelle urla? >> << Non so... >> lancio un’occhiata assassina alla zia e dico << Forse lei lo sa, sai per caso cos’erano tutte quelle urla, zietta cara??? >>. Sarcasmo. È quello che uso spesso quando mi sveglio di cattivo umore.
La zia mi guarda offesa.

<< Dovresti avere più cura della tua pelle! >> ripete come prima.
Mio fratello ci guarda stranito.



Dopo aver fatto colazione, e aver riordinato le mie cose mi preparo per uscire.

Mia zia chiama un taxi e andiamo al centro commerciale. << Guarda questo! Sono sicura che ti sta a pennello, vai a provartelo >> dice la zia passandomi una maglietta viola niente male. Devo ammettere che la zia ha un buon gusto, dopotutto si può permettere tutto quello che vuole: è ricca. Passiamo il pomeriggio fra i t-shirts, jeans, scarpe e borsette.

Quando stiamo tornando noto una ragazza alta e snella dai capelli castano chiaro e lisci, sembra avere la mia età... << Elena!!! Cara! Come stai? Da quanto tempo >> esclama all'improvviso mia zia. Noto che è rivolta verso la ragazza castana. Quest’ultima sorride e risponde << Miranda! Sto bene grazie, tu? >>

<< Benissimo cara, benissimo. Elena tu non vai per caso al liceo qui vicino? >> Guardo mia zia con aria interrogativa.
<< Si, Vado in 4°G >>
<< Magnifico! Allora andrete in classe insieme! >> guarda me e la ragazza che - da quanto ho capito – si chiama Elena. << Oh ma che sbadata! >> sbatte leggermente la mano sulla fronte << Non vi ho presentate! Ahahahaha! Elena lei è mia nipote Lola, è appena arrivata in città. Lola lei è Elena, figlia di una mia carissima amica >>
La ragazza... Anzi no... Elena mi guarda sorridente e mi dice << Piacere! >>
Ricambio il saluto e dopo aver parlato un po’... un momento... io ed elena non abbiamo parlato! Mia zia infatti ha cominciato un lungo monologo sull’educazione che ha ricevuto e ogni tanto si ferma e ci domanda << Mi seguite fin qui??? >>. Non ci lascia neanche il tempo di rispondere che continua a parlare.

Io ed Elena ci scambiamo uno sguardo divertite.
Più tardi – MOLTO più tardi – la zia finisce di parlare.
<< Capito??? >> ci domanda. Elena si affretta ad annuire e io sbottò un paio di << Certo, Certo >> poco convincenti.

<< Bene allora! Elena vuoi un passaggio? >>
<< Oh si grazie! >>
Entriamo nel taxi che si è appena fermato davanti a noi e la zia dice la via al tassista. Poi la si si gira verso di me e spiega << Vedi lei è la nostra vicina di casa... adesso che ci penso anche un altro ragazzo abita di fianco a noi >>
<< Si, è così, va anche lui in 4°G ma non lo conosco molto bene... Lola visto che andremo in classe insieme ti va se domani ti alle 7:45 ti aspetto fuori e andiamo insieme? >>
<< Certo! >>.

Continiuamo a parlare fino a che non arriviamo. << Allora a domani! >> mi dice Elena mentre si incammina verso casa sua salutando con la mano. << A domani! >> .

Fantastico! È il secondo giorno qua e ho già un’amica, non vedo l’ora di raccontarlo a Rosa!

Entro in casa trascinando le borse piene di vestiti, saluto Mauro e corro verso la mia stanza per raccontare la giornata alla mia migliore amica.


Mi butto sul letto e noto che c’è un messaggio: è da Rosa!
Lo apro e ....


Rosa: IO sto benissimo grazie. Adesso però non scrivermi più, OK?? Ormai sei fuori e a dir la verità mi sei sempre stata antipatica, stavo con te solo perché eri la ragazza più popolare della classe e adesso che te ne sei andata sono IO quella più popolare! Bye Bye & Kiss



Rimango qualche minuto a guardare lo schermo... è uno scherzo?

Sì probabilmente è così.



Angolo Autrice

Ciaoo, Ho aggiornato finalmente! Cosa pensate del nuovo capitolo? Non sono tanto sicura :s

Un grandissimo Grazie a chi ha messo fra le seguite e a recensito! Non avete idea di quant'ero contenta :)

Baci da Cioccolatina15

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


 

                                     Capitolo 3

 
 
DRIIIIIIIIIN!!!! DRIIIIIIIN!!!! DRIIIIIIN!!!

La sveglia ha cominciato a squillare. Tiro fuori una mano e la spengo.

Per istinto mi porto le mani alla volto, ricordandomi della mattina prima. Per fortuna le mie mani toccano solo la mia faccia: nessuna crema rigenerante per pelle oggi!

 Mi stropiccio lentamente gli occhi, ma stavolta la prima cosa che vedo è... un momento...  come al solito ho parlato troppo presto...: ci sono un mucchio di libri vicino e nel mio letto!
Cerco goffamente  di sedermi e ne prendo uno in mano:  ENGLISH... Sono i libri della scuola.

Molto, molto confusa , scendo dal letto ma... 
BAAAM!! 

Faccio un salto in su dallo spavento e mi alzo, purtroppo la situazione non migliora: tutti i grossi libri che erano sul letto si sparpagliano sul pavimento provocando un baccano infernale.
<<  Perfetto >> mi dico ironica. Ma dico io... Che diamine ci facevano lì sul letto tutti i miei libri della scuola?!?!

Convinta che ormai sul mio letto non ci sia nessun volume scolastico pesante come un macigno, mi lascio cadere all’indietro sul letto.

PESSIMA MOSSA!
BAAAM!!!

<< AAAAH! >>  Ho sbattuto contro qualcosa di molto duro! Mi porto la mano alla testa e me la massaggio, mentre con l’altra prendo quel maledetto oggetto duro...
Di colpo spalanco gli occhi: l’oggetto non è altro che.... un volume scolastico pesante come un macigno!! Precisamente il dizionario di latino!

Dopo essermi alzata e aver – giustamente – insultato la lingua latina, esco dalla stanza come uno zombie diretta in bagno. Mi guardo allo specchio e se prima caminavo come uno zombie, mi accorgo che ne ho anche l’aspetto. Prendo la prima spazzola che vedo e...

SPLAAASH!!!

Un secchio d’acqua gelida mi cade in testa.
Giro lentamente la testa per vedere l’artefice di questo scempio

Boccheggio rimanendo senza parole, e passano alcuni lunghissimi secondi di incredulita.
<<  Z-z-zia? >> dico con un tremolante filo di voce.

<< Avevi un aspetto orribbile Lola! E come tua zia mi sento il dovere di aiutarti. >> esclama lei con voce fiera << Preparati e andiamo a fare colazione. Non vorrai mica arrivare in ritardo il tuo primo giorno di scuola, vero??? >>
Detto questo la zia esce e se ne va, mentre io rimango con la bocca spalancata.

Mio fratello intanto è uscito dalla sua stanza , si è goduto la scena e adesso sta ridendo come un matto.
<< AHAHAHA!  Sorellina dovresti vedere la tua faccia! >>
Io come risposta grugnisco. Ma il mio fratellone che non si accorge mai della gravità della situazione ( questa è una situazione molto grave: potrei scoppiare da un momento all’altro e la cosa non sarebbe molto carina ù.ù ) aggiunge  << Ti posso scattare una foto?? AHAHAHA! >> mi lancia un asciugamano e se ne va pure lui.

Dopo essermi asciugata e data un sistemata, vado a fare colazione dove noto con G-r-a-n-d-i-s-s-i-m-o  dispiacere che la mia dolce zietta è ancora lì. Ingoio letteralmente la mia brioche e il mio caffelatte, ringrazio Letizia (la cameriera) per la colazione e saluto frettolasamente tutti uscendo di casa.

Come programmato Elena era già lì.
<< Ciao! >> la saluto.
<< Ciao Lola! Pronta per il tuo primo giorno?? >>
<< Certo! Prontissima! >>  rispondo, sono convinta che dopo l’episodio di stamattina niente potrà andare peggio!
Andiamo verso la fermata dell’autobus che ci porterà a scuola.
<< E com’è vivere con tua zia? >> mi chiede Elena mentre mi invita a sedermi vicino al finetrino.
Cosa le dovrei dire? Vivere con mia zia è.... non saprei come definirlo.

<<  Emozionante >> rispondo.
Mentre l’autobus continua ad andare noi chiaccheriamo del più e del meno. Fino a che ci fermiamo ad una fermata davanti a un gran edificio bianco: la scuola.
Appena scese un gruppo di ragazzi, ai quali Elena saluta, si avvicina.

I primi due sono una ragazza e un ragazzo entrambi biondi che si somigliano molto, il terzo e ultimo è un ragazzo dai capelli castani chiaro.
Il trio si avvicina sorridente e ricambia il saluto ad Elena
La bionda si è parata davanti a me e mi sorride a trentadue denti, mi porge la mano ed esclama << Piacere! Io sono Tamara, tu devi essere Lola! Elena mi ha parlato molto di te! >>.
Io le stringo la mano. Elena le ha parlato di me? Assungo un’aria stranita, mentre la ragazza non sembra intezionata a lasciarmi la mano, anzi la stringe ancora più forte e la agita su e giù quando le rispondo << Piacere! >>.

Il ragazzo vicino a lei. Ci guarda divertito, e dice << Tami! Così le stritoli la mano! >> Tamara mi molla subito la mano e lancia uno sguardo omicida al ragazzo.
<< Comunque io sono  Lorenzo, Devi sapere che anche se Elena sembra un po’ timida al inizio in verità è una gran chiaccherona, ci racconta sempre tutto quello che le succede. Ecco perchè sappiamo chi sei >> aggiunge rivolgendosi stavolta a me. Noto che Elena arrossisce.

<< Ma dai, Lore! Non vedi che così metti in imbarazzo la povera Elena? >> quest’ultima arrossisce ancora di più. Sorrido.
<< Tamara e Lorenzo sono gemelli: ecco perchè si somigliano così tanto. Lui invece è Alexander >> esclama Elena girandosi verso il ragazzo castano, che fino a questo momento se n’era rimasto zitto a guardare.
Alexander sorride e mi porge anche lui la mano << Piacere >>  gli dico << Piacere >> risponde lui sempre sorridendo.
<< Adesso andiamo in classe, non dobbiamo fare tardi! Dopotutto è il tuo primo giorno qui Lola >> dice Tamara.

Ci affrettiamo ad arrivare in classe. Ma proprio quando sto per entrare una signora con gli occhiali dai capelli neri raccolti in un’alta coda di cavallo, mi blocca. Mi scruta con i suoi enormi occhi per qualche secondo.

<< Tu! Tu devi essere la nuova alunna! Com’era il tuo nome? >>
<< Lola, Lola Benson >>
<< Bene, signorina Benson. Aspetta qui finche non ti faccio entrare >> detto questo entra e chiude la porta alle sue spalle.
Chissà cosa insegna..
All’improvviso qualcosa mi scaraventa a terra. Che diavolo?!?!?
<< Scusa >> dice una figura col cappuccio, della quale non riesco a vedere il volto perchè entra subito nell’aula.
Ovvio!  Quando spingi qualcuno a terra non lo devi aiutare a rialzarsi! Ma quando mai!
Mi rialzo abbastanza e mi sistemo un po’. Intanto la professoressa ha aperto la porta e mi sta gentilmente invitando ad entrare.
Appena varco la soglia sento che tutti mi fissano. Che situazione imbarazzante! Ho sempre odiato parlare davanti a così tante persone, ma adesso devo anche presentarmi!

Fantastico!
<< Come ho già detto lei è la vostra nuova compagna, il suo nome è Lola Benson e si è trasferità da poco in città >> comicia a dire l’insegnante mi guarda e mi dice << Signorina Benson, vada pure a sedersi nella terza fila a sinistra >>

Ma questa prof è un’eroina! Non mi ha fatto aprire bocca! L’adoro.
Lancio uno sguardo alla classe e mi accorgo con gioia che Elena e Tamara mi avevano tenuto un posto in mezzo a loro, e che quel posto e proprio quello che mi ha indicato la prof!
Mi dirigo a passo fermo verso il banco, mentre ho ancora tutti gli occhi della classe addosso, ne approfitto cercando qualcuno col cappuccio e con sorpresa mi accorgo che ci sono ben cinque ragazzi vestiti così.
Mi siedo leggermente contrariata: chiunque sia stato è già nella mia lista nera!

Tamara si avvicina leggermente a me e mi dice << lei è la prof di scienze, la signora Bianchi >> io in risposta annuisco leggermente.
 
Passano così tre ore, due con la prof Bianchi, e una con la prof Tondi  (inglese).
Alla ricreazione molti ragazzi escono dalla classe, altri restano in classe. Elena, Tamara, Lorenzo e Alexander decidono di mostrarmi la scuola.
<< Prima di entrare un ragazzo col cappuccio mi ha spinta a terra >> mi lamento con i miei nuovi amici, con voce e faccia da bambina piccola.
Loro però invece di rispondermi scoppiano a ridere. Ma sono pazzi o cosa??

Li guardo storto.

<< Scusa, è solo che con quella faccia sei buffissima >> mi dice Alexander trattendosi la pancia. Li guardo e scoppio anch’io a ridere come una matta.
 
-4 ore dopo-
 


Finalmente dopo quattro  di letteratura, matematica e latino... si LATINO, usciamo  tutti dall’aula e ci dirigiamo all’uscita.
<< Hai preso tutte le tue cose? >> mi domanda Elena.
<< Se sì dovresti subito andare a prenderle: a volte le bidelle prendono le cose che noi lasciamo in giro >> continua Lorenzo
<< Non mi pare... >> anche se..  oh no! Maledetto dizionario di latino! << Adesso che mi ricordo si, adesso torno >> dico e comincio a correre verso l’aula.

Quando arrivo però noto che non sono sola: un ragazzo con una felpa grigia ha fra le mani il mio preziosissimo dizionario!
<< Ehi tu! Quello è mio! >>  e dicendo questo gli tolgo l’oggetto dalle mani e lo stringo a me. Mi avrà procurato molti problemi oggi, ma ho bisogno di un dizionario di latino.

Il ragazzo con i capelli castani scuro e occhi blu che mi sta davanti assume un’aria divertita.
<< Lo so che è tuo >> assumo un’aria stranita << Vedi? C’è scritto il tuo nome qua! >> Mi prende il dizionario dalle mani e mi mostra la prima pagina:


No... La zia.. Non ci credo! È un bebe con il biberon e l’orsacchiotto!

<< Te lo volevo riportare, sai? Per farmi perdonare di averti fatto cadere stamattina >> continua il ragazzo.

Allora è stato lui!

<< E come avresti fatto??? Tu non sai dove abito!!! >> dico ribolllente di rabbia.

<< Si, invece >> sorride strafottente << Stamattina quando mi sono alzato ho di nuovo sentito degli urli dalla casa affianco, come ieri dopotutto >>  io intanto sono diventato rossa come un pomodoro << E poi ieri ho visto Elena e te tornare su un taxi, quindi ho dedotto che eri tu la famosa ragazza che era arrivata >> concluse.

Lo guardai furente se non fosse stato per il suo bel faccino gli avrei già tirato uno schiaffo! Aspetta.. Bel faccino?!? Ma se sembra che si schiantato contro un palo!

<< Questo è mio >> torno a dire riprendendomi il dizionario, e così senza dire altro me ne vado lasciandolo solo. << Comunque io sono Michele! >> lo sento urlare dal corridoio.

Dopo essere tornata a casa e aver passato il pomeriggio insieme a Elena e Tamara che nella sera erano andate via, prendo il mio smarthphone con il cuore in gola, ricordando la sera prima.
 
5 chiamate perse
1 messaggio
 
Tutto da parte di Rosa... Così apro il messaggio:
 
Scusami... Scusami tanto... Sono una stupida!
 
Guardo il testo abbillita. Cosa dovrei risponderle??
 
 
 
 
Angolo Autrice
Ciao a tutte!! Eccomi ritornata con un nuovo capitolo! stavolta è molto più lungo dei precedenti : ) quindi se siete arrivate fin qua senza morire dalla noia meritate un applauso !
*Comincia ad applaudire* Come premio (premio???) ecco a voi i personaggi!
 
Lola Benson (danielle Capbell)
Elena (demi Lovato)
Tamara (Hilary duff)
Lorenzo (Jeremy Sumpter)
Michele (sean o'donnell)
Zia Miranda (Scarlett Johansson)

  Dimeti cosa ne pensate! E ringrazio con tutto il cuore le amiche che mi hanno aiutato a trovare i nomi e cognomi per i personaggi :) Per ultima cosa volevo farvi una domanda: Vi va bene se sposto la storia sul Romantico?.
A presto
Cioccolatina15

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2734470