Alone togheter.

di onedirectioners99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Start Again ***
Capitolo 2: *** I hate school ***
Capitolo 3: *** Hey I'm Abby! ***



Capitolo 1
*** Start Again ***




Capitolo 1.


Mi presento,mi chiamo Samantha Irwin ma mi piace farmi chiamare Sam.
Ho 17 anni e mi sono appena trasferita a Sidney con mia madre Megan e mio fratello Ashton di 20 anni. Beh,la mia vita fa abbastanza schifo.
Sono nata in una piccola città dell'Australia centrale. Non ho conosciuto mai mio padre,ci ha abbandonati prima della mia nascita e Ash si ricorda molto poco di lui dato che era sempre fuori casa, la mamma non ci ha mai voluto parlare di lui.
Che dire della mamma,lei è una donna fortissima che ci ha cresciuto senza farci mancare niente,ma ora è rimasta senza lavoro e siamo stati costretti a trasferirci in una città più grande per trovare più facilmente lavoro.
Cambiare scuola mi spaventa e non poco.Non è la prima scuola che cambio. Nella vecchia scuola non avevo amici,ero troppo timida per farmeli. Nessuno mi conosceva e così nonè stato difficile lasciare quella merda di paese. La mamma mi ha detto che la mia nuova scuola di chiama "Norwet Christian College". Già dal nome mi fa schifo. Poi non ha senso cambiare scuola per un'anno,l'ultimo anno. Per fortuna Ashton inizierà l'università e almeno non lo devo sopportare tutti i giorni dentro casa.Si,io e Ash ci odiamo. E' il solito fratello rompipalle.
E' da un paio di giorni che siamo a Sidney e qui è tutto più bello,la città è meravigliosa e anche la nostra casa.In verità abitiamo nella villa della nonna che è morta quasi un anno fa e che,essendo i suoi unici nipoti,ci ha lasciato in eredità. Lei era la mamma di mia madre e con lei eravamo molto legati,ancora dopo un anno non ho superato bene la sua morte. Stiamo finendo di portare le ultime scatole nella nuova casa quando squilla il telefono della mamma. Lei è impegnata così vado a rispondere.
"Pronto?Sto parlando con la signora Megan Irwin?" dice una voce dall'altra parte del telefono.
"Emm..sono la figlia,in questo momento mia madre è impegnata se vuole può dire a me."
"Mi spiace ma devo parlare con la mamma,me la puoi passare?". Ma cosa non capisce sto tizio nel "in questo momento mia madre è impegnata"? Corro su per le scale e passo il telefono a mia madre.
"Esci un secondo tesoro" mi dice mia madre appena prende il telefono.Ma io mi metto dietro alla porta ad origliare. "Buonasera,mi dica pure,problema,la ringrazio della sua chiamata" sono state le uniche parole che sono riuscita a sentire. Così mentre ero troppo impegnata ad origliare la mamma apre la porta e io cado in avanti.
"Stavi per caso origliando Sam?" dice la mamma con un sorriso sul viso.
"Io?Parli con me?Nono stavo solo..."dico pensando a quale scusa inventarmi "solo mangiando questo bellissimo granello di polvere" finisco guardando a terra imbarazzata.
"E com'era?buono?"dice la mamma ridendo. Poi continua "Era il preside della tua scuola per la conferma dell'iscrizione.."
"Ah si?Che ha detto?" dico incuriosita.
"Che è tutto okay per quanto riguarda l'iscrizione e mi ha detto anche quando inzia la scuola.." dice lei guardandomi "la scuola inizia domani."
"DOMANI COSA?Nonono non sono pronta,non ho libri ne quaderni e soprattutto non so cosa mettere!" dico andando letteralmente nel panico.
La mamma mi calma e mi spiega che i libri me li daranno li dato che appartengono ad una ragazza che ha lasciato la scuola e di cui io stessa prendo il posto.

Corro immediatamente nella mi camera e inzio a tirare fuori vestiti dal mio armadio alla ricerca di quello giusto. Il problema è che io non avevo un outfit giusto. Mentre sono immersa nella ricerca dell'outfit perfetto sento qualcuno dietro di me "che cosa stai facendo idiota?" eccolo che arriva. Era Ash che rompe le pallecome al solito.
"Esci dalla mia camera coglione".
"No sorellina cara,voglio consigliarti cosa mettere domani dato che non ho niente da fare da che l'università inizia più in la" dice rinfacciandomi il fatto che domani lui starà in casa a poltrire mentre io a scuola a sgobbare. Inizia a buttare letteralmente tutti i miei vestiti sul mio povero letto.
"Ash stai facendo un casino assurdo vattene".
"Ma stai zitta e mettiti questo" afferma arrogate e mi mostra un abinamento a dir poco osceno.
"Dimmi che scherzi ti prego,è osceno!".
"Sei un caso perso" dice sbattendo la porta e andandosene. Finalmente mi lascia in pace. Mi distendo sul letto e metto le cuffie,così mi addormento.

"Tesoro,tesoro,dai alzati che oggi è il gran giorno" dice la mia dolce mammina accarezzandomi.
"Cosa?Gran giorno?" così mi alzo e guardo l'orario. Sono le sei e mezza di mattina e ieri sera mi ero addormenta senza ne fare cena ne niente. Fra meno di un ora passa il mio pullman e io non sono pronta. Non sono pronta per niente. Così vado in bagno e ceco di darmi una sistemata,avevo troppo sonno per pensare a cosa mettermi così prendo una cosa a caso.
A colazione mio fratello è stranamente silenzioso. C'è un'aria strana dentro casa. Ma vabbene.
Sono agitata,molto agitata. Esco a prendere il pullman. Vedo una cosa gialla che si avvicina in lontanaza.
Oh bene il pullman. Questo è il primo giorno per tutti quindi penso che ci sia un caos dentro il pullman.E così è stato. Appena entrata sento urla ovunque,mi sentivo a disagio così prendo il primo posto libero e mi siedo senza guardare in faccia nessuno. Ho affianco una ragazza che anche lei come me sta sentendo la musica. Rimango per tutto il viaggio a testa bassa e in una mezz'ora circa siamo davanti alla scuola.
Ho il cuore a mille e scendo dal pullman. C'è un cancello enorme e poi un prato immenso dove c'è gente sparsa dapperutto. Tra tutti mi viene all'occhio un gruppetto di ragazzi e ragazze e li riconosco subito.
Sono i "popolari" della scuola. Tutti stanno accanto a loro che li guardano come abbaggliati. Poveri illusi che si fanno i fighi. Questa gente proprio mi sta sul cazzo. Mi metto vicino ad un albero che si trovara poco più distante da questo gruppo. Mi guardo intorno di nuovo e vedevo ragazzi e ragazze che siabbracciano e si salutano. Ritorno così a guardare il gruppetto. Credo che in quel gruppo tutti fanno l'ultimo anno,anzi sono certa. Tra di loro spicca un ragazzo biondo con due occhi meravigliosi,deve essere il capetto del gruppo. Finalmente suona la campanella e un ammasso di gente entra nella scuola. Approposito, chissà come si diverte mio fratello a casa. Ma Ashton è il mio ultimo pensiero. Per prima cosa devo passare dal preside per prendere i libri. Aspetto che tutti entrano in classe e entro nella scuola.

"La presidenza è la prima porta a destra" mi spiega una bidella. Stavo tipo morendo di paura. Trovo la presidenza e busso.
"Avanti".
Molto timidamente entro,saluto e mi siedo nell'enorme sedia davante al preside. E' un uomo sui 50,con i baffi bianchi e con un completo blu e una cravatta davvero buffa. Facciamo una breve chiacchierata,mi da tutto il necessario e mi accompagna alla mia aula. Aula 106.
"Questa è la tua aula di chimica le altre sono scritte in questo posto,in bocca al lupo" conclude in preside andandosene.
Sono parecchio in ritardo e con il cuore in gola busso la porta.
"Buongiorno,mi scuso per il ritardo ma sono nuova e..." vengo bloccata dalla professoressa che mi dice di entrare. Alzo lo sguardo per trovare un posto libero e riconosco una persona. E' li davanti a me,il biondino che mi sta sul cazzo,il boss del gruppetto dei popolari. Prendo il primo posto libero e mi siedo.


SALVEEEEEEEE



Allora per prima cosa vorrei dire che questa è la prima fan fiction che scrivo e mi scuso per gli eventuali errori grammaticali,seconda cosa spero che vi piaccia  e buona lettura :D

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Capitolo 2
*** I hate school ***



CAPITOLO 2.

 Una sensazione orrenda. Mi sento a disagio e sembra che tutti mi fissano. Oh aspetta,è così. Tutti hanno gli occhi puntati su di me. Manca poco che urlo "che cazzo c'avete da guardare?" ma non ho il coraggio.
La mia vicina di banco è un tipa strana...ecco infatti sta parlando con il "boss" biondo. Un'altra del gruppo dei "popolari" affianco a me. Ottimo direi. E' una di quelle gallinelle che vanno dietro a quel tipo.
Le odio,odio tutti di questa scuola fino a ora. Passo un ora a disegnare esserini strani sul mio quaderno,fregandomene di tutto e tutti. Finalmente suona la campanella,non ne potevo più di quello strazio. Subito mi precipito alla porta e vado in cerca della mia prossima aula. La 116. Mi sentivo una formica rispetto a tutti gli altri. Sono troppo a disagio,vorrei morire in questo momento. Okay,credo di essermi persa. Molti ragazzi e ragazze mi passano accanto e qualcuno mi fa cadere i libri a terra. Ecco questa è la tipica scena da film dove qualche figo ti si china a raccoglierti per te. Ma non spariamo cazzate. Alla gente non importa niente di me. Poi i film sono film,questa è la vita reale e è solo una fregatura. Con il mio carattere ho paura che la gente possa pensare che io sono arrogante o presuntuosa o addirittura vanitosa. Ho paura di essere odiata e derisa di nuovo. Succede molto spesso che la gente ride di me...prima ero grassa,e per questo la gente mi derideva in continuazione. Mi chiamavano "l'obesa asociale" e ho sofferto molto per tutto questo. Sono diventata sempre più debole e ho smesso di mangiare. Prima mangiavo per soffocare il dolore ma ora la musica è il mio riparo. Ho smesso di usare il cibo come medicina e ora sono dimagrita. Ora non ci sarà più nessuno che mi faccia del male verbalmente. Dopo aver giarato mezza scuola trovo la mia aula. Entro prima del suono della campanella e sono una delle prime. Lancio lo zaino, mi siedo in un posto a caso e inizio a sfogliare i libri cercando qualcosa di interessante da fare. Passano le ore e ad un certo punto i ragazzi si dirigono nella mensa,e io li seguo. A dir la verità sono emozionata a mangiare in una mensa di quelle dimensioni,la mia vecchia mensa era una specie di ripostiglio con dei tavoli che cadevano a pezzi. Prendo un vassoio ela tipa della mensa mi da un qualcosa di strano e rivoltante. Bene,non è come pensavo anche nelle città grandi la mensa fa cagare. Metto le cuffie e mi siedo in un tavolo da sola. Ho una fame terribile ma di mangiare quel coso disgustoso non ci penso proprio. Il resto della giornata è stato noioso quindi non mi sembra il caso di raccontarvelo. Finalmente sono fuori dalla scuola e aspetto il pullman. Finchè non sento un clacson che suona e incuriosità mi volto.E' Ash.Aspettate..Ash?Che ci fa lui qui?E soprattutto che ci fai lui dentro ad una macchina così bella se neanche ne ha una?Beh..non avevamo i soldi per comprarci una macchina...io e lui abbiamo la patente ma senza macchina..ottimo direi no? Mi avvicino a lui "che ci fai qui idiota?" "Sono venuto a prendere la mia sorellina preferita" dice facendomi un sorriso di quelli a 32 denti. I ragazzi sono tutti a fissarci per quella macchina che ha Ash.
"Ma la macchina?Dove l'hai presa?"
"E' della nonna,l'abbiamo trovata sotto in garage"
"Si okay ora fammi salire ci fissano tutti" apro la portiera e mi precipito in auto. Ha il profumo della nonna quell'auto. Lo adoravo da bambina. Ash mette in moto ma il gruppetto che ci fissava si avvicina.
"Hey forte la macchina è la tua?" dice un tipo appoggiando la sua mano sul finestrino dell'auto.
"Si,è la mia" risponde Ash facendosi il figo. Io rimango a test bassa nei posti dietro ad ascoltarela conversazione.
Alzo un secondo lo sguardo senza farmi vedere e riconosco di che gruppo si tratta. Sono i popolari.Che odio,ma perchè non vanno a rompe le palle a qualcun'altro? Ad un tratto sento una voce femminile
"Ma lo sai che sei proprio bello?Magari un giorno possiamo fare un giro insieme sul tuo bolide" dice attegiandosi. Ma cosa vuole questa ora?E' mio fratello e deve sparire,ma lui gli da corda e continua la conversazione
"mi farebbe molto piacere bellezza" dice facendogli l'occhiolino. Io dico no a tutto questo,non può farmi questo.
Fratello cosa faaii. Allora questa tipa mettela sua mano nelle sue enormi tette e tira fuori un bigliettino che da ad Ash
"chiamami"
.Hai capito la ragazza dalle grandi tette? E' attrezzata. Finalmente si scollano e se ne vanno. Gli avrei menato. Mi fanno salire un nervoso assurdo.
"Ash non avrai mica intenzione di chiamarla vero?"
"Da oggi niente più pullman fino a quando non inizierò l'università"
"Non dirai sul serio?Sei ridotto male fratello"
"Pensa per te e a quel biondino che ti mangiava con gli occhi" Biondino?Dice quel insopportabile?
"spero che scherzi. mi stanno tutti sulle palle"
"Vabbè,come dici tu sorellina".
"Non mi chiamare sorellina e datti una mossa che ho fame".
"Come sei irrascibile".
Arriviamo a casa e scendo nervosa dalla macchina sbattendo lo sportello.
"Com'è andata?" dice la mamma dalla cucina. Io però corro in camera e sbatto la porta. Sto incazzata ma non so il perchè. Mamma entra in camera
"tesoro che succede?"
"Questa scuola mi fa schifo"
Ad un certo punto suonano alla porta.


EHYYYYYY
Bene,siamo al secondo capitolo,so che non è un granché ma spero vi piaccia...






 

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Capitolo 3
*** Hey I'm Abby! ***






CAPITOLO 3



La mamma scende di corsa le scale per andare ad aprire. Bene dopo dovrei raccontagli tutto.
Poi cosa devo raccontargli?Sto così per un motivo sconosciuto quindi ciao
. Affondo la testa nel cuscino e nella mia mente passano immagini,sentimenti,storie..sono davvero confusa. Così scendo per farmi un pancake,mangiare è l'unica cosa che soffoca le mie emozioni.
"Hey Sam vieni qui" sento urlare la mamma dall'ingresso.
Stavo già fantasticando sui miei pancakes pieni di sciroppo d'acero ma cambio direzione e vado dalla mamma. Più mi avvicino alla porta più sento che delle voci si fanno più forti.Davanti a me trovo due signori,credo marito e moglie.Sono entrambi vesiti per bene. Lui indossa unapolo con dei pantaloni color senape,mentre lei una gonna fino al ginocchio e capelli biondi racconti in modo molto morbido da un grande fermaglio.
Accanto a lei c'è una ragazza dalla pelle bianco candido,con due occhi verde brillante,dei capelli rossi rame che le scendevano lungo il busto delineandole l'ossatura quasi scheletrica. E' davvero una ragazza stupenda,avrei voluto essere lei.
D'un tratto da dietro la ragazza spunta un marmocchio alto si e no un mentro che con voce squillante mi dice:" ciaoo io sono Matthew!" e stende la sua mano verso di me. Con una delicatezza particolare gli porgo la mia e lui la afferra sadamente e inzia a muoverla. "Samantha" dico soavente e imbarazzata dal troppo entusiasmo del bambino.
"Sam questi sono i nostri vicini che sono venuti a presentarsi,loro sono i signori McGuire e gli altri sono i loro adorabili figli Abbigail e Matthew" afferma la mamma mentre si sistema i capelli. Io e la ragazza ci guardiamo e ci sorridiamo timidamente.
La signora McGuire sembra una donna molto di classe e molto cordiale,tende una torta che aveva appena preparato alla mamma e si vanno a sedere in salotto mentre mamma mi dice :"Dai Sam porta Abbigail su in camera tua".
Io accenno un si con la testa e le faccio strada su per le scale in camera mia. Sono sempre stata fiera della mia camera,è sempre ordinata e piena di poster. Come entra Abbigail riemane un attimo a bocca aperta per l'innumerevole quantità di poster. "Sediamoci sul letto" dico alla ragazza. Nessuna delle due inziava un argomento,io fissavo il tappeto mentre lei contemplava tutti i miei poster.La pausa di silezio durò parecchio finchè lei non la rompe:"Piacere Abbigail,ma puoi chiamarmi Abby"
"Em piacere Samamtha o anche Sam" dico alzando lo sguardo e incontrando i suoi occhi limpidi e profondi.
"Vai anche tu alla Norwet?"
"Si"
 "Ah ecco,ti ho visto in tutti i miei corsi"
"Ah davvero?Non ho fatto caso alle persone intorno a me" dico ritornando a fissare il tappeto.
"Se vuoi domani ti lascio il posto accanto a me ti va?"
 "Volentieri" dico ritornando a immeggermi nei suoi occhi. E' la prima persona che in tutta la mia vita si comporta così con me. Sono felice,mi sembra una ragazza timida ma forte,il tipo di ragazza che con un sorriso potrbbe darti anche la luna. Sento a primo impatto il carattere delle persone,e lei è la prima di cui credo che mi possa fidare. Più continuava la nostra conversazione e più il guscio che mi racchiudeva si scioglieva ,fino a scomparire.
Siamo state ore a parlare e per la prima volta sono stata me stessa e mi sono sentita a mio agio con lei. Abby mi ha aggiornato su tutto quello che dovevo sapere sulla scuola e sulla città. Poi lei è dovuta tornare a casa ma ci saremo viste la mattina seguente a scuola.
Appena se ne vanno io e la mamma ci mettiamo a parlare. Le racconto del preside,dei popolari,della mensa e di Abby. Racconto con l'entusiamo di una bambina che è appena tornata da scuola e la mamma mi guarda negli occhi afferandomi le mani :"Sei felice,e per questo lo sono anche io" mi bacia sulla guancia e se e va. Mi sento strana,quello strano bello. Prendo la bici della nonna e esco a fare un giro. Ormai era quasi sera e la città è immersa dal rossore quasi spento del sole. Passati qualche isolati vedo la macchina parcheggiata di Ash,così mi fermo e vado a vedere. Lui è all'ingresso di una casa li davanti. Con molta cautela tipo una spia mi avvicino a lui e vedo che è con la biondina tutte tette. In quel momento avrei voluto urlagli contro ma mi nascondo dietro una siepe e li spio. Sono molto vicina e riesco a sentire i loro discorsi.
 "Beh grazie per il gelato Ash" dice la biondona spostandosi i capelli da davanti al viso,poi continua
"possiamo sederci qui un attiimo se vuoi" dice portandolo sul retro della casa.
Così io li seguo,non posso davvero accettare tutto ciò. Dietro la casa c'è un giardino molto isolato e loro si siedono su una panchina poco più distanti da me. Ashton continuava a scherzare con lei finchè la tipa non gli mette le gambe sulle sue e lui la bacia. Stavo per scoppiare, più vedevo quella scena e più volevo uccidere entrambi.
Il bacio continuò,si fece sempre più intenso finchè lei non lo porta dentro casa sua.E li solo loro sanno cosa sia successo. Torno a casa più in fretta possibile,pensando a quel coglione di mio fratello e tutte le cose che gli avrei detto quando sarebbe tornato. Sono incazzata e avrei potuto spaccare un muro dalla rabbia in quel momento. Pedalavo,pedalavo sempre più velocemente e non vedevo più le cose che mi stavano intorno. Finalmente arrivo a casa e chi ci trovo?ASHTON.
E' li sul divano steso come se non avesse appena fatto sesso con una troia.
"ASHTON FLETCHER IRWIN MI HAI DAVVERO DELUSO" così d'istinto gli do uno schiaffo.
"Ma cosa diavolo ti prende?" dice toccandosi la guancia tutta rossa.
"Lo sai che mi prende,ti sei fatto a biondona tutte tette" dico con un tono di voce che si alzava sempre di più.
A me non da fastidio il fatto che scopi,vabbè ha 20 è normale,ma con quella gli avevo detto di non uscirci e lui che fa?CI ESCE E PER DI PIU' SE LA SCOPA. Ashton scoppia in una risata assurda.
"Non ridere sono seria".
"Ah addirittura! La vita è la mia e a me piace Anne"
Non ho più niente da dirgli,mi chiudo in camera con i miei pensieri e la mia musica. Il mondo fuori è una merda e io morirò con esso.


 

EHYYY


Salve a tutti! Scusatemi per il ritardo,non ho proprio avuto tempo.
Spero che il terzo capitolo vi piaccia!





 

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