'cause i'm your cure.

di 5secondsofcyrus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo. ***
Capitolo 2: *** Welcome to my life. ***
Capitolo 3: *** the unexpected. ***



Capitolo 1
*** prologo. ***


 

Presi il posacenere da dietro l'albero per spegnere la sigaretta e nel mentre sentii una voce dietro di me, la sua voce, la sua inconfondibile voce. Mi girai e mi abbassai il cappuccio della felpa.
- Perchè non mi hai detto che saresti venuta qui?
- Perchè avevo bisogno di stare sola, di pensare un po'.
- Tu pensi troppo Lena Grace.
Aveva ragione. Ma volevo una risposta.
- Si lo so. Ma adesso dimmi, perchè io? Perchè tra le tante proprio io?

 

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Capitolo 2
*** Welcome to my life. ***


Mi chiudo il cancello alle spalle, finalmente sono fuori. Non potete immaginare quale inferno possa diventare casa mia se siamo presenti tutti. Avvio la riproduzione casuale, mia fedele compagna di viaggio, e cammino verso scuola che non è molto lontana da casa. Eh si, frequento il penultimo anno di liceo qui nella periferia di Sidney. Esattamente dove vivo io non succede quasi mai nulla di interessante, ci sono sempre le stesse persone e ogni giorno è monotono. Potrei facilmente anticiparvi cosa succederà domani e non sono conosciuta per la mia fama di veggente. In realtà non sono conosciuta affatto, passo inosservata. Capelli scuri, occhi grigio-verdi (colore incomprensibile) e non ho mica un fisico da sballo. Ho qualche amica, e la mia sorella ‘adottiva’ Elisabeth (o anche Liz, El, Beth e via dicendo) ci piace chiamarci ‘pazze preferite’ perché quando ci siamo conosciute eravamo proprio pazze. Ma in linea di massima non ho un carattere molto espansivo o solare, sembro più che altro un pezzo di ghiaccio nel freezer. Solo con lei mi sciolgo un po’. Il mio nome poi è anche più complicato di me, ‘Lena Grace Haloway’. I miei nemmeno sul nome erano d’accordo, così ne sono usciti due.
Sono arrivata a destinazione in orario ma stranamente fuori al cancello già non c’è più nessuno. Di solito i personaggi di spicco della nostra scuola rimangono fuori fino al suono dell’ultima campanella (cattivi ragazzi loro, certo, e poi supplicano i bidelli di non raccontare a nessuno di tutti i mozziconi di sigaretta trovati in bagno). Quando entro trovo tutti raggruppati attorno a due biondini, i tipici australiani col ciuffo scolpito, mi faccio largo per vederli in viso e devo ammettere che sono davvero carini. Il primo è un po’ più basso, ha i capelli castano chiari corti e mossi, gli occhi verde dorato, un sorriso che potrebbe vincere il premio nobel per la pace solo a mostrarlo, e ovviamente il fisico scolpito. Il secondo più alto col ciuffo biondo, gli occhi azzurri esattamente come l’oceano, un naso perfetto all’in su e anche lui fisico perfetto e sorriso a trentadue denti più due fossette scolpite ai lati della bocca e un bel piercing nero sul labbro inferiore. Beh, che dire, si prospettava un anno davvero interessante con quei due nuovi elementi e ovviamente Chantal, la ragazza più quotata della scuola (non si sa se per il sedere di fuori o la scollatura profondissima) era già li’ a dare mostra di se.
Raggiungo El e Michael, il ragazzo con la capigliatura dai mille colori (cambia tinta di continuo) li abbraccio e avviandoci verso l’aula di matematica iniziamo a parlare dei nuovi arrivati.
 

  • Ma sono fratelli? – chiedo.
  • Che io sappia no. – risponde El.
  • Sono cugini, si sono trasferiti da Melbourne. – chiarisce Michael.
  • E tu come mai sei cosi interessato? Hai forse cambiato sponda piccolo Mikey? – lo pendo in giro, perché tutto è certo tranne che Mikey diventi gay. Adora troppo le ragazze. Infatti..
  • Ma che scherzi? Lo sai che amo troppo voi donne per potervi fare un torto del genere e privarvi del ragazzo più bello in circolazione. – così mi fa l’occhiolino e si morde il labbro inferiore per chiudere in bellezza.
  • Beh allora caro don giovanni, quei due nuovi ti daranno filo da torcere con le ragazze.- e tutti e tre scoppiamo a ridere di gusto.
In realtà quello a cui sarebbe stato sottratto il titolo di bello della scuola quest’anno era Calum. Il caro vecchio Cal. Le ragazze cadevano ai suoi piedi con un battito di ciglia. Lui però non se le portava a letto tutte, faceva una selezione accurata e alla fine preferiva flirtare con quelle più carine per poi mollarle, erano troppo infantili,diceva,e di certo non posso dargli torto.
 
Così suona anche l’ultima campanella, entriamo in aula per assistere alla famose lezione di matematica della Jackson (una noia mortale) e non abbiamo neanche la possibilità di sederci vicini perché già dal primo giorno Michael è in ‘libertà vigilata’ e deve sedersi al primo banco. Diciamo che non adora particolarmente la matematica.
Durante la lezione, particolarmente noiosa, mi sorprendo più volte distratta a guardare fuori dalla finestra pensando a..
 
  • Signorina Haloway? Potrei sapere cosa c’è di così interessante fuori dalla finestra?
  • Oh mi scusi professoressa. Starò più attenta.
  • Lo spero.

Ecco, in quel momento volevo sprofondare. E dire che El mi aveva anche avvertita con dei colpetti di gomito. Ma come vi dicevo mi ero distratta pensando a quel ragazzo, quello alto con le fossette, il piercing e gli occhi oceano di cui nemmeno sapevo il nome. Eppure era strano, non mi erano mai piaciuti quelli come lui, che andavano in giro ostentando la loro bellezza e sparando sorrisetti ammiccanti a destra e a manca facendo svenire le donzelle. Era anche vero però che ancora non lo conoscevo, e non potevo giudicarlo così solo perché era bello. Ma comunque non potevo cacciarmi in un guaio del genere. No. Non potevo caderci. Così affondai nelle equazioni, noiose ma pur sempre meno pericolose di belli inarrivabili come il nuovo australiano.
 

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Capitolo 3
*** the unexpected. ***


Anche l’ultima campanella suona, segno che è finalmente arrivato il momento di andare in mensa. Non adoro particolarmente la mensa ma adoro il cibo.
Così insieme a Michael esco dall’aula di storia e arrivati in mensa prendo una fettina di pizza e una mela e ci avviamo verso il nostro solito tavolo. Mentre parliamo della sua prossima tinta ecco che entrano i due ragazzi nuovi e si dirigono verso uno dei posti liberi sempre accerchiati dalle matricole ‘curiose’ che a quanto pare non li hanno lasciati in pace neanche un secondo.
 
  • Michael visto che sembri abbastanza informato, sai mica come si chiamano i due tizi? – gli chiedo.
  • No Lena, mi dispiace ma aspettiamo che arrivi Calum e lui lo saprà di sicuro. –
E su questo ha ragione. Dopo la sua affermazione, come per magia, Calum ed El spuntano dalla porta e si dirigono verso di noi per sedersi con i loro vassoi. Dopo alcuni saluti decido di chiederglielo.
- Ehi Cal, come si chiamano i ragazzi nuovi? –
- Come non lo sai? Loro sono Luke Hemmings e Ashton Irwin. Il fratello di Luke ha frequentato questa scuola e si è diplomato qualche hanno fa. Penso siano una specie di musicisti ma ci sono alcune voci che girano sul conto della famiglia di Irwin che non sono molto precise ma penso sia meglio stare alla larga da lui e di conseguenza anche dal cugino. –
Oh fantastico! Adesso sono anche pericolosi. Di bene in meglio per il mio povero cervello già abbastanza ossessionato.
‘Luke. Luke Hemmings. Il nome mi piace e gli sta anche bene.’ dico tra me e me. Ma ovviamente El, per la quale i miei pensieri sembrano essere trasparenti, capisce che sono su un altro pianeta con la testa.
 
  • Terra chiama Lena! Ci sei? Dai che Mikey ti offre un kinder. – mi richiama El.
  • Ma ehi! Me ne è rimasto solo uno dai. Lo sai che mi servono per arrivare a fine giornata! – si lamenta Michael.
  • Non preoccuparti Mikey. Comunque io sono sul pianeta terra. – affermo facendo la linguaccia a El.
  • ma pensavo che dovresti dirlo anche a quelle ragazzine di stare alla larga dai bellocci. Sembrano incollate a loro con lo scotch. –
  • Oh aspetta che le voci facciano il giro dell’intera scuola e si scolleranno da sole. – mi risponde Cal distratto dall’entrata in scena di Chantal.
Bah, sarà. Ma io non mi sono mai fidata delle dicerie della gente. Quando è arrivato Michael dicevano fosse bipolare o avesse qualche disturbo psichiatrico solo perché si tinge i capelli e ascolta rock, invece è una delle persone più fantastiche sul pianeta. Sinceramente vorrei saperne di più su quei due ma è meglio aspettare che la confusione generale per il loro arrivo si calmi poi si vedrà. Intanto succede qualcosa di strano al loro tavolo.
 
 
  • Ciao ragazzi. Allora, ho sentito che venite dal Melbourne. E’ vero? – chiede Chantal sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori e chinandosi sul tavolo dei due.
  • Certo che è vero. Ma in realtà le nostre famiglie sono originarie di Sidney, così ecco che siamo ritornati! – risponde Ashton con non poco entusiasmo.
  • Oh e sapete surfare ragazzi? Perché io ho sempre voluto imparare. – chiede ammiccando.
  • No mi dispiace, ma se vuoi ti posso insegnare a suonare la batteria, sai sono molto bravo. – Ashton sembra molto sicuro di se, soprattutto sulla questione ‘batteria’ ma Luke mi sembra quasi.. assente. Fino a quando non riceve un messaggio sul cellulare e lo legge con un espressione preoccupata in volto.
  • Si oddio, sarebbe stupendo. Anche se non sarò mai brava come te, ne sono certa. Sentite a voi va bene se mi siedo con voi al vostro ta.. –
 Ma non ha il tempo di finire la frase che Chantal viene interrotta da Luke, il quale si alza di scatto afferrando Ash per un braccio.
 
  • Si certo, magari un’altra volta però eh, adesso dobbiamo andare. – dice Luke uscendo dalla mensa col cugino a seguito, lasciando la ragazza da sola al tavolo della mensa forse per la prima volta in tutta la sua vita. Non succede mai che Chantal venga piantata così dai ragazzi, deve essere successo qualcosa. E Luke deve averlo saputo attraverso quel messaggio. Mi giro a guardare El che mi fissa con espressione interrogativa ma io faccio spallucce dando un morso alla mia mela.
 
 
 
 
 
 
 
-------- spazio per lo scrittore --------
Ehi ragazzi spero che i primi capitoli della storia vi piacciano, è la prima ff che scrivo quindi non ne sono molto sicura. Se avete qualche critica da farmi le accetto tutte, se volete potete anche aiutarmi a migliorare qualche aspetto che vi può sembrare sbagliato, basta che lasciate un commento qui sotto. J
Sarò felicissima se la storia vi piace intanto io continuerò a pubblicare i capitoli seguenti poiché ho già qualche idea. Nel prossimo, ad esempio, approfondiremo la questione della famiglia Irwin. Ma non voglio dirvi altro. Quindi arrivederci e grazie per aver letto fino a questo punto.
xx giusy .

 

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