My teacher is my boyfriend

di Marli_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** New teacher ***
Capitolo 2: *** Is your new boyfr... ***
Capitolo 3: *** Been well together ***
Capitolo 4: *** The roof ***
Capitolo 5: *** I'm in love with my teacher ***
Capitolo 6: *** Is a sick relationship ***
Capitolo 7: *** New Year ***
Capitolo 8: *** Beach ***
Capitolo 9: *** City of love ***
Capitolo 10: *** I don't want to go anywhere without you ***
Capitolo 11: *** Charlotte Tomlinson ***
Capitolo 12: *** I miss him ***
Capitolo 13: *** Happy Birthday ( parte 1 ) ***
Capitolo 14: *** Happy Birthday ( parte 2) ***
Capitolo 15: *** The proposal ***
Capitolo 16: *** You are my future ***
Capitolo 17: *** You are an ashole ***
Capitolo 18: *** Night before exams ***
Capitolo 19: *** New Life ***



Capitolo 1
*** New teacher ***


La sveglia sul mio comodino iniziò a suonare dopo tre mesi di pura vacanza, oggi è il mio ultimo giorno di vacanza, vi starete chiedendo per quale motivo la mia sveglia stesse suonando l'ultimo giorno in cui potevo alzarmi tardi, me lo sto chiedendo anche io.

La porta della mia camera si aprii e senza chiedere il permesso mia sorella entrò

<< Perchè cazzo hai messo la sveglia?, ti ricordo che la scuola inizia domani>>

<< Ma guarda che io non ho messo la sveglia >> dissi alzandomi dal letto

<< E chi è stato? >> e in quel momento entro mia madre con un sorriso innocente

<< Buongiorno cari >> mia sorella guardò mia madre con uno sguardo fulminante e iniziò ad urlare per poi chiudersi in camera sua.

<< Wow, che bel risveglio >> dissi mentre andai in bagno.

Dopo un'ora dal brusco risveglio ero sdraiato sul divano a guardare la televisione finchè non vibrò il telefono

" Hei Hazza sono fuori vieni Z."

Zayn era un ragazzo dalla carnagione olivastra, occhi marroni e con molti tatuaggi,ma mai quanto me, è il mio migliore amico siamo cresciuti insieme e andiamo nella stessa scuola e in tutti questi anni mi faccio sempre la stessa domanda, perchè cazzo ogni volta che mi manda un messaggio deve firmarsi con una "Z" lo so che è lui ho il suo numero salvato, dopo aver salutato mia madre, che stava preparando una torta per far pace con Gemma, uscii di casa ed entrai nella macchina di Zayn che dopo un cenno col capo parti.

<< Stasera c'è la festa di fine estate, cosa fai vieni?>>

<< Non lo so,tu cosa fai? vai?>>

<< Certo, ci saranno tutte le ragazze che si sono iscritte quest'anno, nuove prede>> giusto Zayn era il classico ragazzo che usava le ragazze il "Bad Boy" della scuola.

<< E dovresti venire anche tu, ci saranno tanti ragazzi anche per te >> continuò.

<< Ci sarà anche Nick? >>

<< Penso di si >>

<< Bene allora non ci vengo >> Nick era un ragazzo più grande di me di un anno, l'anno scorso stavamo assieme poi quando ho scoperto che mi tradiva l'ho lasciato e non gli ho rivolto più la parola da quel giorno.

<< Dai Harry devi andare avanti non puoi vivere nel passato >>

<< Io non vivo nel passato e solo che non ho voglia di vederlo>>

<< Va bè comunque se cambi idea sono li,          a proposito tua madre è in casa            stasera? >>

<< Non lo so, perchè? >>

<< Mi serve il tuo posto auto >>

<< Perchè? >>

<< Perchè quest'anno la festa è a casa di katy >> bene si prevedeva una notte insonne

<< Va bene comunque c'è un posto libero perchè la macchina di gemma e dal meccanico, il

posto quindi è tuo>>

Dopo aver fatto un giro al mare ed aver mangiato qualcosa in un centro commerciale Zayn mi riportò a casa entrai e notai che non c'era nessuno andai in cucina per prendere un bicchiere d'acqua quando vidi un post-it sul frigo

 

"Ciao Harry io e la mamma stiamo andando a cena fuori, serata fra donne, sopra la tua scrivania ci sono dei soldi per la pizza buona serata e vai a dormire presto che domani inizi la scuola....

PS:

Io e la mamma siamo andate a fare shopping e abbiamo comprato alcune cose per la scuola le trovi in camera tua..." come sempre una volta al mese Gemma e mia madre fanno una "serata fra donne" di solito quando organizzano queste serate invito Zayn a casa per non stare solo ma stasera a farmi compagnia ci pensa la mia pizza.

Dopo aver mangiato e preparato lo zaino per l'indomani decisi di salire sul tetto, di solito andavo li per schiarirmi le idee e stare un po da solo e in silenzio ma questa sera il silenzio mi aveva abbandonato e al suo posto vi era una musica da discoteca che proveniva dalla casa di Katy dove si stava svolgendo la festa di fine estate.

Dalla tasca della felpa presi un pacchetto di sigarette, ogni tanto ne fumavo una, avevo iniziato quando iniziai la relazione con Nick, diciamo che per colpa sua ho fatto molte cose di cui mi pento e iniziare a fumare e una di queste.

Mentre mi godevo la mia ultima serata di libertà la mia attenzione venne richiamata dall'ombra di un ragazzo, non riuscivo a vederlo in faccia per il troppo buio ma lo riconobbi subito quando iniziò a parlare

<< Riccio che ci fai sul tetto tutto solo l'ultimo giorno di vacanza? >>

<< Nick, prendo un pò di fresco, tu nessuno di scopabile alla festa? >>

<< Quella non è una festa è un mortorio, preferisco venire a fare compagnia a te >>

<< Ma nessuno ti ha invitato >> dissi più freddo del solito, non avevo la minima voglia di parlare con qualcuno figuriamoci con lui.

<< Dai piccolo riccio non puoi avercela ancora con me dopo tutto questo tempo >>

<< Nick mi ha rovinato due anni della mia vita >>

<< Non esagerare ora >>

<< Nick non esagero per niente, mi hai portato nella cattiva strada e per fortuna sono riuscito

ad uscirci non voglio avere più niente a che fare con quella vita ne con te e ora scusami ma

vado a dormire visto che domani ho scuola >> dopo aver detto questo mi alzai e tornai dentro casa, e dopo aver ascoltato un po di musica mi addormentai.

Il giorno seguente la sveglia suonò e stranamente io ero già sveglio da un'oretta, sarà l'ansia per il primo giorno di scuola disse mia madre , e dopo aver fatto colazione uscii di casa dove c'era Zayn con la sua macchina ad aspettarmi, come ogni mattina.

<< Buongiorno >> urlai, non so perchè ma ero felice, ovviamente non per l'inizio della scuola, il motivo era sconosciuto anche a me.

<< Potresti non urlare per favore, ho mal di testa >> disse Zayn che sembrava distrutto prima di partire verso la scuola.

<< Come è andata la festa? >> dissi cercando di iniziare un discorso

<< Era carina, c'erano molte ragazze >>

<< Quante? >>

<< Ee non lo so, non le ho contante >>

<< Intendo quante te ne sei fatto >>

<< Aaah circa 5 >> "pensavo di più" pensai

<< A proposito ho sentito che avremo un nuovo professore >> continuò Zayn

<< A posto di? >>

<< A posto della carogna >> quella si che era una bella notizia, la carogna era il professore più crudele che avessi mai visto, la moglie lo aveva lasciato per uno più giovane e quindi per sfogarsi se la prendeva con noi facendo interrogazioni e compiti in classe a sorpresa e per questo era difficilissimo avere la sufficienza nella sua materia cioè italiano, ero felice anche perchè avendo la maturità quest'anno avevo bisogno di una buona preparazione sopratutto in italiano visto che la odiavo.

<< Harry siamo arrivati, ti sbrighi che siamo in ritardo >> mi riportò sulla terra Zayn mentre correva verso la classe, era ovvio che il primo giorno eravamo in ritardo, arrivammo davanti alla porta della nostra classe ed entrammo, e per nostra fortuna non c'era nessun professore ancora

<< Meno male non c'è ancora il professore>> pensai a voce alta, troppo alta.

<<Voi siete? >> la mia attenzione si fermò su una figura che si trovava alla fine dell'aula un ragazzo non tanto alto con degli occhi azzurri e un sorriso perfetto, per mia fortuna parlò Zayn perchè io ero troppo impegnato a fissare quel ragazzo.

<< Noi siamo Zayn e Harry >>

<< Bene Zayn ed Harry sapete che siete 10 minuti in ritardo? >> chi se ne frega se siamo in ritardo anche il nuovo professore a quanto pare era in ritardo come al solito il supplente aveva sbagliato aula come minimo.

<< Intanto il professore non è ancora arrivato>> disse Zayn mentre ci sedemmo nei nostri posti agli ultimi banchi.

<< Sapete che se arrivate tardi il giorno dell'esame potete dire addio al vostro diploma>>

continuò il ragazzo che a quanto pare era nuovo anche perchè non lo avevo mai visto.

<< Ma cosa te ne frega se siamo arrivati in ritardo o meno, non sei tu il professore quindi non

so neanche perchè stiamo ancora parlando di questi inutili 10 minuti di ritardo quando il

professore, che sicuramente essendo nuovo si è perso come sempre, è in ritardo di 15

minuti >>

dissi, poi all'improvviso bussarono alla porta e il ragazzo rispose "avanti", ma chi si credeva di essere era molto bello ma un rompi palle, ed entrò il preside tutti ci alzammo in piedi e dopo averci fatto accomodare disse

<< Allora ragazzi oggi è il vostro primo giorno di scuola, come sapete

il professore karkarof ha avuto problemi in famiglia e per il momento non può fare lezione quindi il vostro professore di italiano per quest'anno è il professor Tomlinson >> disse il preside indicando il ragazzo dagli occhi celesti, ed in quel momento capii di aver fatto una grandissima figura di merda, dopo averci salutato e augurato un buon anno scolastico il preside usci dalla classe ed il professor occhi celesti si sistemo sulla cattedra mentre mi guardava con un sorrisino che non riusci a capire il significato.

<< Allora Styles mi spieghi perchè tu e il tuo compagno eravate in ritardo? >>

<< Si, cioè la macchina si è fermata in mezzo alla strada e quindi siamo venuti qui a piedi ed

ecco il motivo del nostro ritardo>> ecco un mio difetto non riesco a inventare scuse.

<< Va bene vi lascio rimanere solo perchè è il primo giorno ma se domani arrivate di nuovo in

ritardo vi sbatto fuori>> non riusci a capire se stesse scherzando o meno visto che stava sempre sorridendo ma dopo la figura di prima decisi di annuire e sentire ciò che aveva da dire.

<< Allora io sono Louis Tomlinson e sono il vostro professore di italiano, non voglio nessuno

che mi chiami prof. o professore o signor Tomlinson per voi sono solo Louis infondo

abbiamo quasi la stessa età>>

<< Quanti anni hai Louis? >> disse Savannah la classica miss nonmiguardatechesonotroppobellaeodiosa della scuola

<< 24 >>

<< Wow ma sei giovanissimo >> già era davvero molto giovane e anche carino, in quel momento mi venne in mente di pensare che fosse gay per tutti quei movimenti che non appartenevano ad una persona etero.

Dopo che aveva sentito un po tutti parlare della loro vita o di come avessero passato le vacanze quest'anno, si fermò su di me.

<< Styles sei l'unico che non ha parlato >> è vero ero l'unico anche Zayn aveva parlato della meravigliosa festa del notte prima.

<< Non so che dirle >>

<< Raccontami qualcosa su di te, quanti anni hai? >>

<< 20 >>

<< Quanti anni hai perso? >> mi chiese non volevo rispondere non mi piaceva parlare di quel argomento perchè in tutti i due anni che mi hanno bocciato sono successe cose che non voglio ricordare e per fortuna la campanella era dalla mia parte visto che suonò facendo svuotare la classe in mezzo secondo, mentre stavo uscendo mi fermo il professore.

<< Non mi hai risposto >>

<< è suonata la campanella, devo andare a casa e poi non ci vuole molte a fare i calcoli, ho 20

anni a febbraio ne faccio 21 quanti anni ho perso? >>

<< Insegno italiano non matematica >>

<< Quando riuscirà a fare questo calcolo difficilissimo mi faccia sapere la risposta>> dissi uscendo dalla scuola e dirigendomi verso la macchina di Zayn, stavo per salire in macchina quando una voce da dietro attirò la mia attenzione

<< Ma non eravate venuti a piedi >> disse Louis ridendo e uscendo dal parcheggio con la sua moto, mi misi a ridere anche io fissandolo finchè non girò l'angolo.

<< Simpatico Louis vero? >> disse Zayn

<< Abbastanza sempre meglio della carogna >>

<< Quello è sicuro >> quella fu la conversazione dalla scuola fino a casa mia dove salutai Zayn dandogli l'appuntamento alle 5 per andare a fare un giro al centro commerciale.

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Capitolo 2
*** Is your new boyfr... ***


  



<< Sono a casa >> dissi chiudendo la porta alle mie spalle e lasciando lo zaino vicino al divano dove mia sorella stava guardando uno dei suoi programmi preferiti.

<< Hei piccolo, come è andata? >> mi chiese mia mamma uscendo dalla cucina

<< Bene, sai che il professor Karkarof non c'è più >>

<< Davvero, come mai?>>

<< Hanno detto che ha avuto problemi in famiglia, e al posto suo c'è il professor Tomlinson >>

<< Meglio, cosi almeno quest'anno vai bene in italiano >> disse mia madre rientrando in cucina

<< Hai un culo pazzesco >> disse ad un tratto mia sorella, io mi girai per guardare se stesse parlando con me o con qualcuno dietro

<< Ma stai parlando con me? >> dissi notando che eravamo solo io e lei

<< Certo, intendo che sei fortunato che non hai il prof. Karkarof all'esame, mi ricordo che per

l'esame mi aveva fatto studiare tutti i programmi di tutti i 5 anni, è stato orribile >> è vero anche mia sorella ha avuto il professore Karkarof però ha iniziato a fare la carogna quando lei era in terza i primi due anni ha detto che era il professore più tranquillo di quell'istituto, difficile da crederci.

<< Come va con Ashton? >> chiesi a mia sorella, Ashton era il suo ragazzo non so da quanto di preciso, era l'unico che aveva presentato a mia madre quindi si può dire che era innamorata sul serio infatti appena senti il suo nome il suo viso si illumino

<< Tutto bene, vorrei invitarlo a cena una di queste sere tu che ne pensi? >>

<< Mi sembra un ottima idea, magari posso dirlo anche a Zayn >>

<< Certo, Niall è ancora in Irlanda? >> In effetti ero da un pò senza sentire Niall Horan il mio secondo migliore si era trasferito dall'Irlanda qualche anno fa e mi aveva aiutato tantissimo in un brutto periodo della mia vita era un ragazzo solare sorrideva sempre per tutto in qualcosa di negativo lui trova sempre qualcosa di positivo.

A scuola era molto amato da quasi tutte le ragazze ma lui era fidanzato con una ragazza irlandese di nome Agata infatti in tutte le vacanze di natale, di pasqua ed estive partiva per l'Irlanda per stare un po con lei.

<< Si torna domani sera o mattina non ricordo >>

<< E tu nuovi ragazzi in vista ? >>

<< No Gemma nessuno >> dissi alzando gli occhi al cielo

<< Va bene faccio finta di crederci >>.

Dopo aver pranzato e navigato un po su internet uscii con Zayn per andare al centro commerciale quello era il nostro posto, passavamo quasi tutte le sere, c'era una sala giochi e vari negozi di abbigliamento,elettronica e burger king quando entravamo li e come se tutti i nostri problemi e pensieri non esistevano più e come quando stavo sul tetto mi faceva star bene.

C'era anche una piccola libreria dove non andava mai nessuno era gestita da una signora anziana io andavo spesso li, mi piaceva leggere ogni genere di libro era una passione.

Avevo lasciato Zayn insieme ad una ragazza nella sala giochi io andai a trovare Barbara la signora della libreria.

<< Hei Barbara, come va? >>

<< Harry caro, tutto bene a te come va? >>

<< Bene >>

<< Hai iniziato la scuola? >>

<<Si oggi >> dissi guardando in una scatola dove vi erano i libri appena arrivati

<< Sai che se hai bisogno di qualcosa devi solo chiedere >> dissi, sapevo che non stava benissimo, era faticoso gestire un negozio dalle 7:00 alle 22:00 per una signora di 80 anni.

<< Lo so Harry ma sto bene non preoccuparti >>

<< Perchè non la vendi ? >>

<< Perchè appartiene alla mia famiglia e non voglio che vada a mani estranee per farci

un'altro fest foud >> risi per la sua pronuncia inglese

<< Perchè ridi? >>

<< Niente >> risi ancora di più.

<< Buonasera signora Barbara >> disse una voce dietro di me, una voce che avevo già sentito una voce dolce come quella di un bambino e appena Barbara lo salutò capii subito a chi apparteneva.

<< Ciao Louis, da quanto tempo >> mi girai e il suo sguardo cordiale si trasformo in uno interrogativo.

<< Harry, cosa fai qui? >>

<< Cerco un libro, tu invece? >>

<< Sono venuto a salutare Barbara e a prendere un libro che cerco da mesi ormai >>

<< Voi vi conoscete? >> si intromise Barbara

<< Si lui è un mio alunno >>

<< Aaah sei fortunato Harry, Louis è un professore magnifico >>

<< Non esagerare >> disse Louis arrossendo, dopo aver parlato di alcuni libri che avevamo letto in comune io e Louis uscimmo dal piccolo negozietto e mi chiamò Zayn

<< Hei Zayn sto arrivando >>

<< Harry non posso portarti a casa sto andando a casa di sasha >>

<< Stai scherzando, poi chi è Sasha? >>

<< è la ragazza che ho conosciuto prima mi dispiace tanto ci vediamo domani mattina, presto

mi raccomando ciao Hazza >>

<< Zayn ZAYN >> non potevo credere che mi aveva lasciato li per una ragazza e ora come tornavo a casa, questa me l'avrebbe pagata.

<< Problemi? >> mi chiese Louis che aveva assistito a tutta la scena

<< Diciamo che il mio autista mi ha lasciato a piedi per inseguire una ragazza >>

<< Zayn vero? >> che intuito, avevo urlato il suo nome era ovvio che fosse lui

<< Già >>

<< Se non hai fretta di tornare a casa ti posso dare un passaggio >>

<< Non vorrei disturbare >>

<< Ma quale disturbo, e solo che prima devo passare a ritirare un persona in un posto >>

<< Aah ok va bene, accetto solo perchè sicuramente fuori sta piovendo >> ridacchio e ci dirigemmo verso la macchina, durante il tragitto per andare in un posto a me ancora sconosciuto...

<< Come conosci Barbara? >> iniziò il discorso Louis

<< Diciamo che è la nonna che ho sempre voluto, lei mi ha aiutato a fare una cosa che

sicuramente non avrei mai fatto senza il suo aiuto >> Già grazie a lei avevo detto a tutti di essere gay lei è stata la prima a saperlo parlavamo ore ed ore e per ogni mio problema andavo da lei.

<< E si può sapere questa cosa ? >>

<< Non lo so, di solito i miei segreti li dico solo ai miei amici >>

<< E cosa devo fare per diventare tuo amico? >>

<< Mi devo fidare di te >> lui sorrise e si fermò davanti ad una piccola casetta.

<< Aspettami qui >> dopo aver annuito scese dalla macchina e suonò il campanello della casetta e dopo aver preso una bimba dai capelli biondissimi e aver salutato la signora ritornò in macchina e si avvio verso casa mia.

<< Daisy lui è Harry, Harry lei è Daisy mia sorellina >>

<< Ciao >> dissi sorridendogli

<< Ciao, tu sei il nuovo ra...>>

<< No Daisy,lui è un mio alunno >>

<< Aaa ok >> in quel momento non capii più niente io ero il nuovo ragazzo di Louis voleva dire la bimba quindi Louis era gay,quindi diciamo che potevo avere qualche possibilità, non dico che mi piaceva da matti ma c'era qualcosa in lui che mi attirava e poi è un bellissimo ragazzo, e gli piace leggere è il ragazzo perfetto.

Dopo avergli detto la via mi riportò subito a casa

<< Eccoci arrivati >>

<< Grazie mille, ti devo un favore >>

<< Non ti preoccupare, ci vediamo domani >>

<< Ok a domani, ciao Daisy >>

<< Ciao >> dopo aver salutato scesi dalla macchina ed entrai in casa.

 

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Capitolo 3
*** Been well together ***


Passarono un paio di mesi dall'inizio della scuola eravamo già all'inizio di dicembre e il primo quadrimestre stava per finire quest'anno non avevo molte insufficienze anzi ne avevo solo una,italiano.

Louis era un bravo professore ma andava troppo avanti per il mio piccolo cervello, oggi ci avrebbe dovuto portare i compiti e speravo con tutto me stesso che fosse andato bene.

Le prime ore passarono abbastanza velocemente e ci ritrovammo subito all'ultima ora cioè quella di italiano.

<< Buongiorno ragazzi >>

<< Buongiorno >> rispondemmo tutti in coro

<< Allora ho coretto i vostri compiti devo dire che ci sono delle conferme delle sorprese e

anche delle delusioni >> quando disse "delusioni" mi guardò e dal suo sguardo capii che il compito non era andato bene come speravo.

Consegnò tutti i compiti e avevo preso un bel 4, diciamo che mi ha aiutato tantissimo anche perchè da tutti i segni rossi che c'erano nel foglio non avevo fatto una cosa giusta, e quel compito era da due.

Quando suonò la campanella ognuno si alzò dal proprio banco e consegnò il proprio compito, io ero l'ultimo.

<< Harry sai che ti devo lasciare il debito al primo quadrimestre >> disse mettendo a posto i compiti nella sua borsa

<< Lo so, e solo che è più forte di me, l'italiano non lo capisco >>

<< Ma hai problemi con le mie spiegazioni? >>

<< No no, tu spieghi benissimo e solo che quando torno a casa non ricordo più niente >>

<< Dovresti prendere delle ripetizioni >>

<< Lo so, ma non conosco nessuno che può darmene >>

<< Facciamo cosi, io ho bisogno di soldi tu hai bisogno di ripetizioni quindi se per te va bene

posso dartele io >>

<< Certo per me va benissimo, quando si inizia? >>

<< Il prima possibile >> disse lui, esagerato non ero cosi messo male

<< Io stasera ho casa libera, se tu puoi >>

<< Il problema e che non ho la macchina perchè è dal meccanico >>

<< Facciamo cosi vieni a pranzo a casa, cosi iniziamo subito dopo pranzo, e poi ti riporto a

casa>>

<< Non vorrei disturbare Harry >>

<< Non disturbi per niente, anzi mi fai compagnia visto che sono solo a casa >>

<< Va bene >> disse sorridendomi, in questi due mesi mi sono reso conto (?) che mi piaceva Louis, mi piace il suo sorriso, la sua voce, il suo fisico, le sue labbra fini, i suoi capelli diciamo che non c'è una cosa che non mi piace di Louis Tomlinson.

Usci dalla classe e lo aspettai in macchina, quando sali parti verso casa

<< Ordinata questa macchina >> disse guardandosi intorno

<< Già >>

<< Wow non pensavo ti piacesse questo genere di cose >> disse Louis prendendo la cipria da sotto il suo sedile ridacchiando

<< Non è la mia >> dissi ridendo anche io

<< Della tua ragazza? >> disse tornando serio come se la cosa le desse fastidio

<< No, di mia sorella abbiamo la macchina in comunque ed è per questo che è in ordine >>

<< Capisco >>.

Dopo essere arrivati a casa, ed aver preparato qualcosa al volo, ci trovammo sul tavolo di cucina a mangiare.

<< Wow questa pasta è buonissima >>

<< è una semplice pasta al tonno >>

<< Lo so, ma ero mesi senza mangiarla, sai non sono molto bravo a cucinare >> risi per la faccia buffa che aveva appena fatto

<< Dai non ci credo che non sai cucinare >>

<< Fidati >> dopo aver finito di mangiare aver sparecchiato e fatto quei due piatti che c'erano iniziammo a ripassare ogni argomento che avevamo fatto, dopo 3 ore ero sfinito non ne potevo più.

<< Quindi Manzoni nasce nel? >>

<< 1873 >>

<< Harry se è nato il 1873 come ha fatto a scrivere i promessi sposi nel 1827? >>

<< Non lo so, davvero Louis non c'è la faccio più, siamo più di tre ore qua >>

<< Va bene, per oggi hai fatto anche troppo >>

<< Ok dai ti riporto a casa >>

<< Aspetta prima di andare a casa ti va di passare da Barbara devo comprare un libro >>

<< Certo, va benissimo >> arrivati al centro commerciale andammo nel negozio di Barbara.

<< Ciao cari >>

<< Ciao Barbara >> salutai dandogli un bacio sulla guancia

<< Ma quanto siamo dolci oggi >>arrossì un pò perchè Louis mi guardò sorridendo dolcemente, amavo quel suo tipo di sorriso.

<< Sapete state bene insieme >> disse ad un certo punto barbara, io sgranai gli occhi guardandola Louis distolse lo sguardo e riprese a guardare un libro.

<< Ma cosa dici >>

<< Be tu sei gay lui è gay e siete davvero dolci >> a quel punto Louis prese il libro e lo appoggiò sul tavolo dove c'era la cassa

<< Emm prendo questo Barbara >> e dopo aver pagato salutammo Barbara e uscimmo.

Lo sapevo che era gay ormai ho una specie di radar per i ragazzi, sapevo individuare chi era gay e chi non lo era.

Mentre eravamo in macchina, troppo imbarazzati per parlare, mi squillo il telefono e siccome stavo guidando misi il viva voce

<< Pronto >>

<< Ciao piccolo, sono Gemma >>

<< Ciao Gemma dimmi >>

<< Ascolta guarda che oggi sei solo a casa perchè io dormo a casa di Ashton e mamma ha il turno

di notte >> no non potevo rimanere solo la notte assolutamente no, avevo una fottuta paura di dormire da solo , non so neanche io il perchè ma da quando mio padre è morto non riesco a stare a casa da solo la notte.

<< No Gemma sai che non posso rimanere solo la notte >>

<< Lo so piccolo ma Ashton sta male e devo stare con lui, chiama qualche amico ed invitalo ora

devo andare ciao piccolo ci sentiamo per messaggio >>

<< Hei tutto bene >> disse Louis, , bene ora sicuramente stava pensando quanto fossi caga sotto.

<< Non direi >> sospirai ed inizia a pensare ad una soluzione ma non mi venne in mente niente o meglio una soluzione l'avevo trovata ma dovevo chiedere all'interessato se era d'accordo.

<< Ti posso chiedere un favore? >> dissi dopo aver preso un respiro e dopo aver trovato il coraggio di chiederglielo.

<< Certo, dimmi >>

<< Io lo so che sembrerà strano ma ti volevo chiedere se ti andava di venire a casa a dormire? >> dissi parlando velocemente.

<< Beh non lo so, io non vorrei... >>

<< No ok scusa è stata una cattiva idea chiedertelo e solo che mia sorella e mia madre sai

dove sono Zayn e Niall hanno la febbre ed io non posso dormire solo a casa >>

<< Calmati Harry, va bene verrò a casa tua solo che devo prendere alcune cose da casa, ti

dispiace passare li prima di tornare a casa tua? >>

<< No, grazie mille >> avevo trovato una soluzione, anche se era un po imbarazzante dormire nello stesso tetto con il tuo professore ma l'importante e che non sarei rimasto solo quella notte.

Ciao a tutti:)
Volevo, prima di tutto,ringraziare:
serena_18
antidirectionerlarry
Hon_yaku

per aver recensito la storia, ringrazio anche chi la "salvata" nelle preferite/ seguite, mi fa molto piacere, chiedo scusa per tutti gli errori che ci sono e che ci potranno essere nei capitoli successivi.
Volevo dire una piccola cosa sul  capitolo, lo so che può essere  banale é  assurdo invitare il tuo professore a dormire a casa tua, ma in qualche modo dovevo condurre (?) Louis a casa di Harry e cosi ho fatto :D.
Spero che continuerete a seguire la storia, e ricordate di lasciare  una recensione, se volete, con la vostra opinione e/o con dei consigli da darmi.
C.

 

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Capitolo 4
*** The roof ***





Dopo aver preso la roba da casa di Louis andammo a casa e dopo avergli fatto vedere la camera degli ospiti andai in cucina a preparare qualcosa.

Stavo cercando qualcosa per condire la pasta in frigo mentre Louis stava facendo la doccia

<< Heii cosa stai facendo? >> mi chiese all'improvviso appoggiato allo stipite della porta e guardandomi

<< Louis mi hai fatto spaventare >> dissi mettendomi una mano sul petto

<< Scusami non volevo, cosa si mangia? >>

<< Sto preparando la pasta alla Styles >> Louis rise, era stupenda la sua risata la potevo usare anche come suonerie dei messaggi, sarebbe stato fantastico.

<< E come sarebbe? >>

<< Sorpresa >>

<< E se io sono allergico a qualche pietanza che stai usando? >> cazzo non avevo pensato a questo.

<< Eemm sei allergico ai wurstel e cipolla? >>

<< No, non ti preoccupare stavo scherzando >> dopo una risata in comune apparecchiammo e mangiammo, dopo cena eravamo seduti sul divano cercando qualcosa da guardare.

<< Mi è venuta un idea >> dissi alzandomi

<< Cioè? >>

<< Seguimi >> dopo detto questo Louis si alzo e mi segui fino al tetto, quando salimmo mi sedetti nel mio posto e iniziai a guardare le stelle con Louis al mio fianco.

<< Wow, è un posto magnifico >>

<< Già è il mio pensatoio, ogni volta che ho voglia di stare solo, di piangere, di pensare in

silenzio vengo qua >> passammo una mezz'oretta in silenzio a guardare le stelle e a pensare quando il silenzio non venne rotto dalla voce di Nick, evidentemente ubriaco.

<< Riccio hai trovato un nuovo ragazzo e non me lo presenti >>

<< Torna a casa Nick sei ubriaco >>

<< Non sono mai statto cosi sobrio >> disse barcollando

<< Ma se non stai in piedi >>

<< Mi manchi riccio >>

<< Ti manco io o il mio culo? >>

<< Mi mancate tutti è due >>

<< Vai via Nick e smettila di fare il ridicolo >>

<< Non faccio il ridicolo, dammi un'altra possibilità >>

<< Per poi tradirmi con un'altro, no grazie >>

<< Non me ne vado da qui finchè non mi dai una possibilità >>

<< Allora devi aspettare tutta la vita, vieni Louis questo posto non è più tranquillo >> presi per mano Louis ed entrammo dentro, ogni volta che si ubriacava Nick veniva a casa mia e mi diceva sempre la stessa cosa.

<< Chi era? >> chiese Louis quando ci sedemmo sul mio letto con le ginocchia piegate e la schiena appoggiata al muro

<< Nick Grimshaw, il mio ex ragazzo >>

<< Perchè vi siete lasciati? >>

<< Un giorno mi chiamò per rinviare la cena per il mio compleanno perchè aveva la febbre

cosi per farle una sorpresa e per festeggiare con lui decisi di andare a casa sua senza

avisarlo,sappendo dove mette le chiavi di riserva entrai senza suonare e lo ritrovai sul

divano mentre si faceva un altro ragazzo >>

<< Mi dispiace >>

<< In fondo è stato un bene >>

<< Perchè? non stavi bene con lui ? >>

<< Si ci stavo benissimo ero innamorato e solo che per colpa sua ho fatto tantissime cazzate

di cui ancora mi pento >>

<< Per esempio? >>

<< Mi ha fatto perdere un anno scolastico, mi ha fatto rubare, mi ha fatto litigare con mia

madre me l'ha fatta odiare, ho perso la verginità quando ero ubriaco, quindi ti lascio solo

immaginare il ricordo di quella sera, e tantissime altre cose che non sto qui a raccontarti >> non avevo mai raccontato a nessuno queste cose neanche a Zayn e Niall perchè non mi sentivo pronto però ora,che ho condiviso questo "peso", mi sento più libero.

<< Mi dispiace, il secondo anno perchè lo hai perso? >>

<< Ci sei arrivato che ho perso due anni, ma non insegnavi italiano >>

<< Mi sono fatto aiutare da Daisy >> risi per la sua espressione, e comunque cercavo di cambiare discorso non potevo raccontargli cosa mi successe in quell'anno non ero ancora pronto per quello e forse non sarei mai stato pronto.

<< Tu cosa mi racconti? >>

<< Cosa vuoi sapere? >>

<< La tua storia >>

<< Allora quando sono nato mio padre e mia madre si stavano separando infatti io ho preso

il cognome del mio patrigno, con lui mia madre ebbe quattro figlie Lottie, Daisy, Phoebe e

Fizzy poi il mio padre vero ha avuto una figlia Georgia e infine mia madre si è lasciata con

il mio patrigno e si è fidanzata con Daniel da cui ha avuto due gemellini e questa è la mia

famiglia. >>

<< Cavolo numerosi >>

<< Diciamo che non ci si sente mai soli >>

<< E come mai sei venuto qua? >>

<< Perchè ho inseguito il mio ragazzo >>

<< Ah, sei fidanzato?>>

<< Non più, diciamo che la storia è un pò simile alla tua, lui è venuto qua per lavoro

lasciandomi a casa ci sentivamo tutti i giorni finchè non decisi di venire a vivere qua con

lui, avevo comprato una casa, e quando andai a salutarlo lo trovai sul letto sfinito dopo un

ora di sesso sfrenato >>

<< Beh almeno il tuo era sul letto, il mio l'ho trovato sul divano mentre si stava facendo uno >>

<< Ok vinci tu >> disse ridendo

<< E come mai eri con Daisy l'altro giorno? >>

<< Perchè quando l'ho detto a mia madre quello che era successo decise di trasferirsi qua ed è

qua che ha conosciuto Daniel >>

<< Capito, forse è meglio andare a letto >> dissi dopo aver visto sbadigliare Louis

<< Si forse è meglio, allora buona notte Harry >> disse alzandosi dal letto e dirigendosi verso la porta

<< Notte professore >> si mise a ridere e usci chiudendo la porta, adesso potevo dire di conoscere bene Louis Tomlinson e mi piaceva ogni giorno di più.

La sveglia suonò, come ogni mattina, alla stessa ora e andai a prepararmi per una nuova giornata di scuola, dopo aver preparato la colazione andai in camera degli ospiti appena entrai vidi Louis con addosso solo un paio di boxer e con una faccia rilassata, il petto si alzava e si abbassava insieme al suo tatuaggio "It is what it is" e in quel momento notai tantissimi altri tatuaggi come il numero 78 sulla parte sinistra del petto, un cervo nel'avambraccio con un cuore sopra, io amavo i tatuaggi infatti ne avevo tantissimi di alcuni me ne pento di altri,invece, ogni volta che li vedo me ne innamoro sempre di più come con Louis.

<< Mi devi fissare per molto? >> era sveglio? come facceva ad essere sveglio? o meglio come ha fatto a vedere che lo stavo fissando se aveva gli occhi chiusi? boo.

<< No cioè ho preparato la colazione, ci vediamo giù >> dissi chiudendo la porta della sua stanza, diventando rosso per l'imbarazzo.

Dopo una mezz'oretta scese Louis, con molta tranquillità, non so se si ricorda ma tra cinque minuti suona la campanella e io devo essere in classe.

<< No ma fai con comodo >> dissi guardando Louis sedersi per fare colazione, pure la colazione vuole fare.

<< Louis vorrei essere cordiale con te ma... cosa cazzo stai facendo? >>

<< Faccio colazione >> disse molto semplicemente

<< Ti ricordo che devi andare a lavoro entro quattro minuti >>

<< Ah non te l'ho detto? >>

<< Cosa? >>

<< Che la scuola e chiusa per una settimana per disinfestazione >>

<< E tu da quanto lo sai? >>

<< Una ventina di minuti fa mi hanno chiamato >> una ventina di minuti fa? quindi io potevo anche evitare di strozzarmi con i biscotti per fare la colazione velocemente.

<< Vieni, andiamo >>

<< Dove? >> dissi

<< Ti porto in un posto >> disse prendendo le chiavi della mia macchina dalla ciotolina ,che si trovava sul tavolino vicino alla porta, e usci da casa.

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Capitolo 5
*** I'm in love with my teacher ***


 


Dopo un'ora di macchina ci trovammo in una spiaggia sconosciuta, parcheggiò

<< Andiamo >>

<< Dove siamo? >> dissi dopo essere scesi dalla macchina

<< Questo è il mio pensatoio dove mi rifugio quando sto male, quando devo pensare >> era un posto stupendo isolato si sentiva solo il rumore delle onde che si scontravano con gli scogli, ci sedemmo sulla sabbia, ad osservare il mare.

<< Perchè mi hai portato qui? >>

<< Perchè tu mi hai fatto vedere il tuo bellissimo pensatoio ed io ti sto facendo vedere il mio >>

Perchè deve essere cosi dolce, io sto cercando di dimenticarlo e lui fa il dolce non è giusto

<< Mi piacciono molto i tuoi tatuaggi >> continuò

<< Grazie anche i tuoi sono stupendi >>

<< Non esagerare, hanno un significato? >>

<< Si, ma lo so solo io >>

<< E non lo vuoi condividere >>

<< No >>

<< Concordo con te >> disse mordendosi il labbro inferiore e con quel gesto Harry Styles è definitivamente morto.

<< Sai mi hanno chiesto di accompagnare la tua classe in gita a gennaio>>

<< Davvero? e tu cosa hai detto? >>

<< Ancora niente, ma penso che accetterò >> la gita, che cosa stupenda io amavo le gite sopratutto perchè venivano subito dopo le vacanze di natale ed era fantastico rincontrare tutti i tuoi compagni di scuola dopo le vacanze in aeroporto per partire per una settimana in un qualche posto.

<< E dove andremo quest'anno? >>

<< Parigi >>

Parigi,non ci sono mai stato dicono che sia la città dell'amore,una volta avevo proposto a Nick di andarci ma lui non è molto romantico e quindi aveva subito bocciato la mia proposta dicendo che con i soldi che avremo usato per pagare il viaggio li potevamo spendere per il fumo.

<< Ci sei mai stato ? >> disse risvegliandomi dai miei pensieri

<< No, tu? >>

<< No, ma mi ha sempre attirato Parigi, quindi pensò che sarà una bella gita >>

<< Il 24 è il tuo compleanno? >>

<< Si, come fai a saperlo? >>

<< Ho dato un'occhiata al tuo profilo facebook >> dissi sorridendo ripensando a tutte le foto buffe che vi erano.

<<  Perchè non mi hai chiesto l'amicizia? >>

<< Perchè non sapevo se fosse il caso, magari ti da fastidio mischiare il lavoro con il tempo libero >>

<< Beh non mi sembra che ora sia a lavoro e sono con te >>

<< Solo perchè sono un fifone che ha paura di dormire solo in casa >>

<< Non sei fifone, anche io certe notti ho paura, infatti faccio venire mie sorelle >> volevo rispondere ma mi anticipò il mio telefono che stava squillando

<< Pronto? >>

<< Hei Hazza vieni da me oggi?c'è anche Zayn. >>

<< Ma non stavate male voi due? >>

<< Si ma è tutto passato, quindi cosa fai? >>

<< Ok vengo >>

<< Grande ci vediamo dopo ciao Hazza>>

<< Ciao biondo >>

<< Devi andare? >> mi chiese con un pò di tristezza

<< Si, devo andare da Niall che a quanto pare si sia ripreso in una notte >> .

Dopo averlo accompagnato a casa sua andai da Niall.

<< Biondo ma Zayn? >> dissi dopo due ore che ero arrivato

<< Non lo so, mi ha detto che sarebbe venuto, magari è insieme a una ragazza >>

<< Possibile >> dissi sospirando

<< Che hai Hazza? >>

<< Niente >>

<< Dai dimmi, sai che puoi dirmi tutto >> aveva ragione io con lui non avevo segreti e a qualcuno devo pur dirlo quello che mi sta succedendo.

<< Mi sono innamorato del prof. di italiano >>

<< Tomlinson?>> annui

<< Beh è un bel ragazzo e adesso che mi ci fai pensare state proprio bene assieme >>

<< Niall non posso stare con lui >>

<< Perchè? >>

<< Niall non so se ti ricordi che stiamo parlando di un professore >>

<< Si Harry lo so che è un professore ma solo fino a giugno, dopo l'esame sarà un ragazzo

come me e te >> in effetti non avevo mai pensato a questo, bravo Niall.

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Capitolo 6
*** Is a sick relationship ***





Passarono un paio di settimane e le vacanze natalizie finalmente iniziarono io Louis ci vedevamo spesso fuori dalla scuola sopratutto per parlare di libri, diciamo che eravamo diventati molto amici.

Ovviamente Louis mi lasciò la matteria e io gli promisi che appena saremo rientrati dalla gita lo avrei recuperato.

Era il 23, questa sera ci sarebbe stata la festa di natale nella palestra della scuola, io ero già pronto in macchina aspettando Zayn sotto casa sua..

<< Hei Hazza >> disse chiudendo lo sportello

<< Sono più di dieci minuti che ti aspetto, sei peggio di una ragazza >>

<< Quanto sei suscettibile, è questo cosa è ? >> disse prendendo un pacchetto che c'era nel sedile posteriore

<< Sarà di mia sorella, lascialo stare >> mentii e poi mi avrai verso la scuola.

Era passata ormai un'ora da quando eravamo arrivati alla festa e non mi stavo divertendo affatto, di solito non andavo mai a queste feste organizzate dalla scuola perchè ogni anno sono sempre più noiose ma quest'anno era diverso, oltre ad essere l'ultima festa di natale della scuola a cui partecipavo, c'era anche la persona di cui mi ero innamorato.

Cercai con lo sguardo Louis finchè lo vidi entrare, aveva una camicia bianca con una giacca nera sopra con dei pantaloni dello stesso colore della giacca, era bellissimo, sperai di incrociare lo sguardo ma la prof. di educazione fisica lo prese per il braccio e dopo averle sussurrato qualcosa iniziarono a ballare, la odiavo non solo perchè ci provava spudoratamente con Louis ma anche perchè era una stronza, e mi aveva preso di mira, nessun professore ti prende di mira e solo una tua impressione dice sempre mia madre ma lei mi aveva davvero preso di mira per vari motivi che non sto qui a spiegare.

Erano già le 23:40 e io ero sempre nello stesso punto di prima a guardare le stesse persone che ballavano ormai da ore, cosi decisi di uscire fuori a prendere un po d'aria.

Fuori non c'era nessuno, come biasimarli c'erano -20 gradi, dopo aver preso un pò d'aria iniziai ad aspirare un pò di tabacco.

<< Da quando fumi? >> attirò la mia attenzione una voce dolce come quella di un bimbo

<< Da qualche anno circa >> dissi voltandomi verso di lui

<< Non mi piacciono i ragazzi che fumano >> non so se mi meravigliai per la frase che aveva detto o perchè mi aveva preso la sigaretta da bocca e l'aveva buttata in terra spegnendola.

<< Cosi va meglio >> disse come se non fosse successo niente

<< Mi devi una sigaretta >>

<< E tu mi devi la vita, sai che fumare fa male >>

<< Non voglio affrontare questo discorso con te >> dissi avviandomi verso i parcheggi

<< Dove vai? >> urlò per farsi sentire

<< Me ne vado >>

<< Vengo con te >> disse raggiungendomi.

Appena salimmo in macchina parti, ero incazzato, non sapevo neanche io dove stavo andando cosi mi fermai su un marciapiede in una strada isolata.

<< Ti sei calmato? >> mi disse

<< Si >> dissi appoggiando la fronte sul manubrio

<< Hei piccolo chi ti ha fatto incavolare cosi tanto? >> disse accarezzandomi i capelli

<< Un ragazzo >>

<< E chi sarebbe questo ragazzo? >> tu cazzo sei tu

<< Non lo conosci >>

<< Ti piace? >>

<< Ne sono innamorato >>

<< E cosa ha fatto per farti incazzare cosi? >>

<< Stava ballando con una donna >>

<< Quindi è etero? >>

<< No è gay >>

<< Non ci sto capendo niente, chi è queste cretino che ti sta facendo soffrire in questo modo? >>

<< Non lo vuoi sapere davvero >>

<< Invece si >> mi prese il volto fra le mani e mi obbligò a guardarlo negli occhi

<< Chi è ? >> sussurrò

<< Tu >> dissi, avevo chiuso gli occhi per non vedere la sua reazione finchè non senti le sue labbra sulle mie, quel bacio che ormai sognavo tutte le notti da mesi finalmente era reale, la sua lingua entrò dentro la mia bocca e intanto sentivo le sue mani accarezzarmi la schiena accarezzai i suoi capelli attirandolo di più verso di me.

Quando ci staccammo ci guardammo negli occhi, io ero felicissimo e penso che si notava anche dal mio sguardo invece in quello di Louis non c'era neanche un briciolo di felicità, distolse lo sguardo e disse

<< Mi riporti a casa? >>

<< Che succede Louis? >>

<< N-niente devo solo tornare a casa >> disse guardando fuori dal finestrino.

Dopo una decina di minuti arrivammo a casa di Louis

<< G-grazie per avermi accompagnato ora vado >>

<< No, ora aspetti >> dissi mettendogli una mano sulla spalla girandolo verso di me

<< Cosa c'è? >> disse

<< Cosa c'è? sbaglio ho meno di dieci minuti fa ci siamo baciati, Louis perchè mi hai baciato

se non ti interesso? >>

<< Tu mi interessi ma non possiamo stare assieme >>

<< Perchè? >>

<< Tu sei un mio alunno e io sono un tuo professore è un rapporto malato, non potremo

mai essere felici >>

<< A me basta stare insieme a te per essere felice >>

<< Smettila Harry, non possiamo stare assieme, la mia carriera e più importante di....>>

<< Di me, perfetto potevi dirlo da prima, ora puoi scendere? >>

<< Harry non volevo dire questo, tu sei molto più...>>

<< SMETTILA DI DIRE CAZZATE E SCENDI DALLA MIA MACCHINA >> dissi o forse dovrei dire urlai, ero davvero a pezzi non vedevo l'ora di rimanere da solo per iniziare a piangere, non ci credo che aveva detto quella cosa, più ripensavo a quelle parole più le lacrime mi pregarono di uscire ma non volevo farmi vedere debole ai suoi occhi.

<< Harry ti prego ascoltami >> disse accarezzandomi i capelli mi scostai subito

<< Esci ti prego >> dopo aver detto questo Louis uscii dalla macchina prima di chiudere lo sportello presi il pacchetto che si trovava nel sedile posteriore e glielo lanciai, prima di mettere in moto e fuggire da lui.

 

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Capitolo 7
*** New Year ***



 

Era l'ultimo giorno dell'anno e io, come i giorni precedenti, passai tutta la mattinata e metà del pomeriggio nel letto a deprimermi, finchè non entrò Gemma con Ashton, che si era stabilito da noi per le vacanze di natale perchè a casa sua era successa qualcosa che non ricordo..

<< Hei fratellino ma che ti prende? >> disse Gemma sedendosi sul letto

<< Niente voglio solo rimanere tutto il giorno a dormire >> dissi nascondendo la testa sotto le coperte

<< Sai che oggi è capodanno? >>

<< Certo >>

<< E cosa devi fare stasera? >>

<< Dormire, svegliarmi per fare il conto alla rovescia, dare il benvenuto ad un'altro anno di

merda e riaddormentarmi >>

<< Ok, adesso mi dici che hai ? >>

<< Niente >> sbuffai

<<E' depresso >> disse ad un tratto Ashton

<< Non è vero >> dissi alzandomi di colpo,

<< Andiamo Harry ci sono passato anche io, vorresti solo passare le giornate nel letto

a dormire e piangere piangere e dormire >>

<< In effetti alle cene e pranzi di famiglia quest'anno non eri molto partecipe e pensandoci

non hai neanche tolto il nastro dalla tua macchina nuova >> si è vero non avevo neanche provato la macchina che mia madre mi aveva regalato per natale, ma ero davvero depresso troppo depresso avevo anche spento il telefono da quella sera in cui avevo litigato con Louis, avevo fatto gli auguri a Niall e Zayn su facebook e loro dopo aver ricambiato mi avevano detto di organizzare qualcosa per capodanno ma poi io non li avevo più sentiti.

<< Andiamo raccontaci che succede >>

<< Mi sono innamorato >> dissi alzandomi dal letto

<< Non c'è bisogno di deprimerti perchè ti sei innamorato prima o poi a tutti capita >>

<< Io mi sono dichiarato, ci siamo baciati ma poi lui mi ha detto che era una relazione

malata e che non potevamo stare assieme >> ripensando a quelle parole i miei occhi iniziarono a inumidirsi ma non volevo piangere, non di nuovo.

Gemma si alzo e venne ad abbracciarmi, un gesto di cui avevo bisogno in quel momento

<< Sai Harry io non conosco questo ragazzo ma se ti ha detto queste cose vuol dire che

non ti merita e che non ti ama come tu ami lui, so che sarà difficile ma ti conviene

dimenticarlo >> disse Ashton, aveva ragione dovevo dimenticarlo sarebbe stato difficile ma c'è l'avrei fatta, forse.

Dopo aver promesso a Gemma di non riaddormentarmi dopo che lei e Ashton se ne sarebbero andati

andai in bagno a lavarmi e a togliermi quel pigiama che indossavo da giorni ormai, dopo essermi cambiato e rifatto il letto andai a sdraiarmi sul divano e, finalmente, dopo un'eternità decisi di accendere il cellulare, dopo qualche minuto iniziò a vibrare.

Avevo in tutto 15 messaggi e 10 chiamate cosi, iniziai a leggerli

 

1. Da Biondo per Harry:

"Hazza per capodanno cosa fai?"

 

2. Da biondo per Harry:

"Hazza mi sto preoccupando che fine hai fatto?"

 

3. Da Biondo per Harry:

"Cazzo Harry siamo giorni che cerchiamo di chiamarti io e Zayn che fine hai fatto?"

 

4. Da Biondo per Harry:

" Anche se non ci sentiamo da giorni ti volevo dire che mi manca parlare con te

in questo momento ne ho bisogno, ho litigato con Agata forse ci lasciamo

ho bisogno del mio migliore amico, Harry ti prego se ti ho fatto qualcosa

dimmi cosa ho sbagliato e ti chiederò scusa"

 

5. Da Biondo per Harry:

" Ok allora oggi è l'ultimo dell'anno io e Zayn senza te non sappiamo cosa fare

che ne dici se ci chiami e organizziamo qualcosa?, fammi sapere"

Niall aveva bisogno di me e io non c'ero, che amico di merda

 

6. Da Zayn per Harry:

" Hei amico c'è Niall che è preoccupato che ne dici di rispondere"

 

7. Da Zayn per Harry:

" Harry non era una domanda era un affermazione devi rispondergli"

 

8. Da Zayn per Harry:

" Ora Harry "

 

9.Da Zayn per Harry:

" Ok o accendi quel cazzo di telefono oppure appena decidi di farti vedere ti spacco il culo"

 

10.Da Zayn per Harry:

" Sto cercando di stare calmo ma non riesco sono giorni che non ti sento e mi sto

cagando addosso se non mi rispondi passerò l'ultimo dell'anno a cercati in tutti

gli ospedali della città"

Prima di leggere gli altri mandai un messaggio a Zayn:

" Hei amico in città missa che c'è ne solo uno di ospedale e io non sono li, sono a casa ti

spiego stasera cosa mi è successo, che programma abbiamo?"

Da Harry per Niall:

" Hei Biondo non sono arrabbiato con te non preoccuparti, stasera ne parliamo per bene, scusami

se ti ho fatto preoccupare ma ora sono qua per te, dimmi posto e ora e io ci sarò"

Poi decisi di guardare gli altri messaggi

 

11. Da Tomlinson per Harry:

" Ciao Harry, mi sento una merda,ti volevo

chiedere scusa, e sopratutto ringraziarti per il regalo e per quel bigliettino "

 

12. Da Tomlinson per Harry:

" Lo sapevo che non mi avresti risposto però mi sto preoccupando, anche perchè sto

cercando di chiamarti ma hai il telefono staccato, provo domani, buonanotte piccolo"

 

13. Da Tomlinson per Harry:

" Senti sono entrato in depressione sto piangendo da giorni e sto ingrassando

per tutto il gelato al cioccolato che sto mangiando, e puzzo, ho bisogno di parlarti"

 

14. Da Tomlinson per Harry:

" Ti prego rispondimi io non faccio altro che pensare al nostro bacio penso di essere

diventato dipendente dalle tue labbra e sono in astinenza"

 

15. Da Tomlinson per Harry:

" Mi sono scordato di scriverti chi sono, magari hai cancellato il numero, ed è per quello che non rispondi,

forse lo spero,sono Louis Tomlinson, e ti volevo dire che mi manchi,e che sono una merda"

 

Iniziai di nuovo a piangere e la voglia di rimettermi il pigiama e di buttarmi dentro il letto per l'eternità era troppa cosi uscii velocemente di casa e con la macchina nuova andai a fare un giro per schiarirmi le idee.

Volevo andare da Barbara ma avevo paura di incontrarlo, cosi dopo un giro in macchina decisi di tornare a casa.

Dopo essere entrato ed aver salutato salii in camera dove sul mio letto trovai un pacchetto con una lettera, aprii prima la lettera

 

Heii visto che non mi rispondi ho deciso di darti di persona questo regalo, anche se molto probabilmente non riuscirò a suonare quel campanello per la fotuttissima  paura che ho quindi ti scrivo qua.

Allora io lo so che non verrai ma io te lo dico lo stesso, io ti aspetto alle 23:30 nel mio pensatoio voglio parlarti e iniziare bene l'anno nuovo ti aspetto.

Louis.

 

Aprii il regalo e trovai un pacco di sigarette con un post it che diceva "ti dovevo una sigaretta vero?"

E poi trovai un i-pod, anche li c'era un post it " questo invece è il mio I-pod ci sono tutte le mie canzoni preferite che ho ascoltato in questi giorni, queste canzoni mi fanno pensare a diversi nostri momenti, ti prego non buttarlo via".

Cosa faccio? vado o non vado?..... mi serve un consiglio e so chi potrebbe darmelo.

Post-it:

Salve gente, come sta andando la vostra estate ( sempre se si può definire tale) ?..
Allora in questo capitolo ci sono più messaggi che altro ma vabbè, spero che vi piacia:)
Ringrazio:
Bibi_Farfalla_22
Youarebellissimi
per aver recensito, e anche tutte le persone che hanno "salvato" la storia nelle seguite/ricordate/preferite, grazie mille davvero.
C.:**
 

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Capitolo 8
*** Beach ***


<< E quindi mi ha detto di andare stasera da lui alle 23:30 per parlare, secondo voi cosa

devo fare? >> dissi a Niall e Zayn dopo avergli raccontato tutta la storia

<< Devi andare >> disse Niall

<< Ma cosa stai dicendo, deve lasciarlo perdere >> disse Zayn

<< Invece deve andare, quel ragazzo si è pentito >>

<< Quel ragazzo gli ha detto che era più importante la sua carriera >>

<< Perchè aveva paura, ma poi si è pentito >>

<< Non mi aiutate in questo modo >> dissi mettendo fine a quella discussione e prendendomi la testa fra le mani.

<< Secondo me noi non possiamo esserti d'aiuto, devi decidere tu cosa fare, devi

ascoltare il tuo cuore e solo tu lo puoi sapere >>

<< E' arrivato Socrate >> borbottò Zayn, dopo aver fatto una risata comune ed esserci preparati andammo ad una festa a casa di amici di amici di Zayn, per quanto riguarda Louis non sapevo cosa fare, erano le 23:00 ed io mi trovavo fuori per fumare l'ennesima sigaretta.

<< Hei Hazza cosa ci fai qui? >>

<< Sto fumando >>

<< Di nuovo >> disse Niall guardandomi male.

<< Biondo per tutto il bene che provo per te ora non ho proprio voglia di parlare di

quanto faccia male alla mia salute fumare >> dissi spegnendo la sigaretta

<< Cosa hai deciso di fare? >>

<< Non lo so, se rimango qui mi pentirò di non essere andato ma se vado e mi dice

qualcosa che non voglio sentire, cosa devo fare Biondo? >>

<< Harry non lo so, davvero devi decidere tu >> e in quel momento mandai a quel paese la mia mente ed ascoltai il mio cuore

<< Ho deciso, ci vado >> dissi correndo verso la mia macchina.

Mentre stavo superando i limiti di velocità per arrivare in quella spiaggia stavo pensando a cosa mi avrebbe detto e a cosa gli avrei detto , dopo qualche minuto arrivai nella spiaggia lo cercai con lo sguardo ma non lo trovai, dopo aver camminato per un po nella spiaggia mi accasciai a terra con le ginocchia al petto e iniziai a piangere, come potevo essere cosi stupido come potevo immaginare che ci sarebbe stato?

Ormai l'anno nuovo era arrivato, ed era iniziato davvero male, lo avevo intuito dai fuochi d'artificio e dalle voci che si sentivano, a risvegliarmi dai miei pensieri ci pensò il mio telefono che iniziò a squillare

<< Pronto?>>

<< Augurii Hazza, scusa se ti interrompo ma Zayn mi ha detto di chiamarti ti lascio

subito cosi puoi festeggiare con il professore >>

<< N-niall s-sono s-solo >> cercai di dirgli tra i singhiozzi

<< Harry che succede? Dove sei? >>

<< S-sono in una spiaggia fuori città >>

<< Se mi dici in che spiaggia ti trovi veniamo subito a prenderti >>

<< Vengo io, sono già in macchina >>

<< No, Harry non metterti in macchina in queste condizioni >>

<< Niall, sto bene, ci vediamo a casa tua tra mezz'ora >> e chiusi la chiamata prima che lui potesse contraddirmi, presi il suo i-pod e lo buttai in mezzo alla sabbia, entrai in macchina e guidai verso la casa di Niall senza smettere di piangere.

Passarono esattamente sette giorni da quando Louis mi aveva dato appuntamento nel suo pensatoio e non si era presentato, avevo una voglia di passare questi giorni sotto le coperte e ascoltare musica deprimente ma per colpa,o forse dovrei dire grazie, a Zayn e Niall a casa ci stavo poche ore solo per dormire.

Era l'ultimo giorno di vacanza l'indomani avrei avuto l'aereo per partire con la classe a Parigi, stavo preparando la valigia quando Gemma entrò in camera.

<< Hei cosa stai facendo? >>

<< Leggo !!>> dissi sarcastico

<< Finalmente ho un pò di tempo per parlare con te, cosa è successo in questi giorni? >>

<< Niente e solo che i miei amici non volevano lasciarmi solo dopo quello che è successo

a capodanno >>

<< Vuoi parlarne? >>

<< No Gemma, non voglio ricordare anche perchè devo ancora finire di preparare la valigia >>

<< Va bene ti lascio finire, però ricorda per qualsiasi cosa io sono qua per te >> disse dopo avermi abbracciato

<< Grazie Gemma, sei fantastica >>.

 

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Capitolo 9
*** City of love ***



 

Il giorno dopo...

Mi svegliai e mi preparai di corsa visto l'enorme ritardo che avevo, dopo dieci minuti di macchina arrivai all'aeroporto e dopo aver salutato mia madre mi misi a correre per cercare la mia classe, mi resi conto di averla trovata quando mi sbattei ad una persona e indovina chi era

<< Scusa.... Louis? >>

<< Harry finalmente stavamo aspettando solo a te >> disse Niall portandomi via.

Il viaggio fu lungo e faticoso dopo essere stato in giro per dieci ore la nostra guida ci portò in hotel, prima di darci le chiavi della stanza il professore di storia fece un piccolo discorso

<< Bene ragazzi allora io sono il rappresentante della 4° quindi tutti i ragazzi

che fanno parte di questa classe seguiranno me invece quelli della 5° seguiranno il prof.

Tomlinson >>.

Dopo lo smistamento delle stanze, finalmente, entrai nella camera, per fortuna ero capitato con Niall e non con qualcun altro, dopo cinque minuti sentimmo qualcuno bussare.

<< Hazza vai a vedere chi è? >> disse Niall

<< Non ci penso neanche >> dissi e dopo aver sbuffato Niall andò ad aprire.

<< Niall, con chi sei in camera? >> disse Louis entrando in camera

<< Con me >> dissi mettendo la testa sotto il cuscino

<< Ok, emm avete il balconcino ?>> chiese Louis

<< Si, devo andare da Zayn, ci vediamo dopo >> disse Niall uscendo dalla stanza, bastardo.

<< Cosa ti serve? >> dissi ancora con la testa sotto il cuscino

<< Devo mettere della roba ad asciugare, posso? >>

<< Certo >> dissi, dopo aver messo la sua roba nel balconcino, rientrò

<< Grazie, Harry io ti devo parlare >> no no no

<< Louis non ho voglia di parlare con te >>

<< Perchè devi fare il bambino? >>

<< Il bambino!! Infatti questo bambino ha passato il peggior natale della sua vita e anche

il capodanno per colpa tua >> dissi alzandomi dal letto e guardandolo negli occhi non c'entrava molto con la sua definizione ma volevo farlo sentire in colpa per quello che aveva fatto

<< Mi dispiace io ho provato a chiamarti dopo capodanno ma tu non rispondevi >>

<< Forse perchè non volevo risponderti >>

<< Se mi lasci spiegare...>>

<< Cosa devi spiegare Louis, io sono arrivato in quella spiaggia e tu non c'eri mi hai illuso

mi sono sentito una merda >>

<< Lo so ma se solo tu mi ascolti >>

<< Non voglio sentirti >> dissi mettendomi le mani nelle orecchie, forse in quel momento sarei risultato un bambino ma non mi interessa
<< Vedi qual'è il tuo problema non ascolti mai gli altri >> disse prima di lanciare qualcosa sul letto di Niall ed uscire sbattendo la porta, appena entrò nella sua stanza tirò un pugno al muro molto forte visto che il quadro che si trovava appeso nella mia stanza ora si trovava in terra.

Mi avvicinai al letto per prendere quella cosa che aveva lanciato e lo riconobbi subito, era il suo i-pod, quindi lui era venuto in quella spiaggia, troppo tardi, ma era venuto.

Il giorno dopo, la guida turistica ci portò in giro per la città tutto il giorno, tornammo in albergo alle 19:30..

<< Harry non so cosa mettermi >> si lamentò Niall con la mani sui fianchi e lo sguardo rivolto verso la sua valigia

<< Niall è una semplice cena >>

<< Lo so, ma poi usciamo e voglio essere presentabile visto che andiamo in un locale dove ci saranno

molte parigine >>

<< Niall ma non eri nella fase depressione dopo la rottura con Agata ? >>

<< Lo ero, bisogna vivere la vita, è troppo breve per deprimersi >> annui semplicemente.

Dopo aver cenato andammo in locale vicino alla Torre Eifel, dopo un'ora di musica assordante uscii dal locale e andai di fronte alla Torre Eifel e mi sedetti nel prato.

<< Ciao >> disse un ragazzo alle mie spalle, mi guardai intorno per vedere se stava dicendo ad un'altra persona

<< Sto dicendo a te >> disse ridacchiando

<< Ah, ciao anche a te >>

<< Posso sedermi? >>

<< Certo >>

<< Comunque io sono Andrè piacere >>

<< Io sono Harry piacere mio >>....

Passò un'ora da quando avevo conosciuto Andrè avevamo parlato molto delle nostre vite, e mi aveva detto che era gay e che si era appena lasciato con il suo ragazzo, stavamo continuando a parlare quando qualcuno si mise in mezzo.

<< Harry ti stavamo cercando, eravamo preoccupati >> disse Louis

<< Niall lo sapeva che ero qua, e poi l'incontro per il rientro è tra dieci minuti >>

<< Abbiamo anticipato, dai andiamo >> mi girai verso Andrè sbuffando

<< Devo andare >>

<< Va bene, che ne dici se ci vediamo domani qua alla stessa ora >>

<< Va bene >> dissi sorridendo

<< Tieni questo è il mio numero, cercami se hai qualche problema >> disse prendendo il mio braccio dove scrisse il suo numero.

<< Ok grazie, a domani >> lo salutai e mi allontanai con Louis al mio fianco

<< Chi era? >> chiese Louis

<< Un mio amico >>

<< Un tuo amico? lo conosci da neanche un'ora >>

<< E quindi? >>

<< Non si può definire amico una persona che non conosci neanche >>

<< Anche certe persone che conosco da mesi non le posso definire amiche >> dissi il più freddo possibile, ok forse ero stato troppo duro...Nel tragitto tra il locale e l'hotel non parlammo più. Quando ci trovammo davanti alle nostre stanze mi sentivo un pò in colpa e..

<< Lou scus...>>

<< Buonanotte Styles >> disse prima di chiudersi dentro la sua stanza, ero un coglione.

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Capitolo 10
*** I don't want to go anywhere without you ***


La settimana passò molto velocemente, le giornate le trascorrevamo in giro per musei,monumenti e anche delle mostre d'arte, quella era l'ultima serata e i professori avevano dato il consenso di andare in giro senza di loro, io ogni sera mi vedevo con Andrè nello stesso posto,in teoria anche l'ultima sera ma in pratica mi sono ammalato, mi sentivo stanco, non avevo fame e avevo la febbre.

<< Hei riccio, come stai? >> disse Zayn entrando in stanza con Niall

<< Male >> dissi con le mani intorno alla pancia e gli occhi chiusi

<< Ascolta a cena ti abbiamo nascosto con Louis ma ora non possiamo più, lo deve sapere >>

<< Diteli che non ho voglia di uscire >>

<< Ha già fatto storie perchè le abbiamo detto che non avevi fame, ora lo deve sapere >>

<< Che palle! in tutta la settimana non mi ha cagato e ora si preoccupa per me >> dissi con la testa nascosta dal cuscino

<< E' ovvio che mi preoccupo per te >> disse ad un tratto Louis, quando era entrato?

<< Beh non serve, sto bene e solo che non ho voglia di uscire >>

<< Non stai bene, non riesci neanche a stare in piedi >>

<< Lasciami solo Louis >>

<< Non ci penso neanche, io rimango qui con te finchè non starai meglio, ragazzi se volete voi potete andare >>

disse rivolgendosi a Zayn e Niall.

<< Ma Harry ha bisogno di noi >> disse Niall, amavo quel ragazzo

<< Non ti preoccupare rimango io, infondo è l'ultima serata >> insisti Niall, insisti!

<< Va bene, ciao Harry >> odiavo quel ragazzo.

<< Tieni, misurati la febbre >> disse dandomi il termometro

<< Grazie >> dissi mettendomi seduto sul letto, dopo un paio di minuti si senti il suono del termometro

<< Allora, quanto? >>

<< 36,03, vedi non ho la febbre, puoi anche uscire >>

<< Fai vedere >> disse porgendomi la sua mano per prenderlo

<< Non ti fidi? >>

<< In questo momento no >>

<< Viva la sincerità >>

<< Fai vedere >>

<< No >> dissi stringendolo nella mano

<< Avanti Harry non fare il bambino >>

<< A quanto pare io sono un bambino >>

<< Devo usare le maniere forti? >> cosa intendeva con " maniere forti", voleva picchiarmi?, non dissi niente finchè lui non si alzo si avvicinò a me e iniziò a farmi il solletico.

Io detestavo il solletico, ogni volta che qualcuno me lo faceva diventavo tipo una cavalletta, saltavo da una parte a l'altra.

<< T-ti prego L-louis n-non respiro >> cercai di dire tra le risate

<< Dammi il termometro >> disse senza fermarsi

<< V-va bene va bene >> dissi tirando il termometro nell'altro letto e lui si fermo.

<< Harry hai la febbre a 38 >> disse guardandomi, io girai lo sguardo, ad un certo punto mi squillò il telefono allungai il braccio per arrivare al comodino e risposi

<< Hei bello! dove sei? >>

<< Hei Andrè, scusami ma sto male, ho la febbre >>

<< Mi dispiace, quindi non ci possiamo salutare? >>

<< A quanto pare no >>

<< Comunque ci teniamo in contato >>

<< Certo, domani appena arrivo ti chiamo >>

<< Perfetto, allora ci sentiamo domani, e cerca di riprenderti >>

<< Lo farò, ciao Andrè >>

<< Ciao Bello >> finì la chiamata sorridendo.

<< Chi era? >> disse Louis

<< Non penso ti possa interessare >>

<< Invece si, tu sei importante per me >> disse sedendosi sul letto di Niall prendendosi la testa fra le mani

<< Non era più importante la tua carriera di me? >> dissi urlando

<< Non urlare, hai la febbre >>

<< Al diavolo la febbre Louis, io sono innamorato di te, ci siamo baciati, mi hai detto che la tua carriera

era più importante e ora che sto cercando di dimenticarti tu mi dici che sono importante >>

<< Ci stai riuscendo? >>

<< A fare cosa? >> dissi calmandomi un pò

<< A dimenticarmi >>

<< No >> dissi chiudendo gli occhi per il troppo mal di testa, forse avevo urlato troppo non lo so, ma non mi sentivo più la testa

<< Che hai? >> chiese Louis alzandosi dal letto per sedersi vicino a me

<< Niente >>

<< Hai mal di pancia, nausea, ti gira la testa? >>

<< Non ho niente Louis >> dissi appoggiando la testa sul cuscino

<< Mi dispiace Harry >>

<< Per cosa? >>

<< Per tutto! per averti fatto innamorare di me, per averti detto quelle brutte cose, per non averti avvertito

che mia sorella aveva la febbre quindi sarei arrivato in ritardo a capodanno e.....>>

<< Aspetta un attimo tua sorella aveva la febbre? >>

<< Si, è per quello che sono arrivato tardi in spiaggia >>

<< E perchè non mi hai chiamato per dirmelo? >>

<< Perchè avevo paura che non saresti venuto solo che poi ho visto quel i-pod mi sono sentito una mer...>>

mi alzai da quella posizione e lo baciai, lui rimase sbalordito però poi ricambiò il bacio che divenne sempre più

coinvolgente, infilò le mani nei miei ricci accarezzandoli dolcemente, poi ci staccammo per mancanza di fiato.

<< Perchè lo hai fatto? >> disse toccandosi le labbra

<< Per farti stare zitto >>

<< Ottimo modo >>

<< Lo so, i miei modi sono tutti ottimi >>

<< L'importante è crederci piccolo >> disse scompigliando i miei capelli

<< Cosa facciamo ora? >>

<< Non lo so, io in camera ho un dvd, possiamo guardare quello >> come ho fatto a innamorarmi di uno cosi stupido? come?

<< Intendevo la nostra situazione, cosa facciamo ora tra di noi? >>

<< Ah, non lo so Harry, io ti amo davvero e solo che ho paura >>

<< Di cosa? >>

<< Di questa cosa che sta nascendo tra di noi è troppo grande da sopportare >>

<< Se siamo in due non è troppo grande, ci nasconderemo se questo è il problema, io ho bisogno di te >>

<< Harry io non so cosa fare, devo pensarci bene prima di darti una risposta >>

<< Facciamo cosi, io ti do tutto il tempo che ti serve, io ti aspetto però se decidi di non provarci

dimmelo appena lo capisci,non farmi soffrire>>

<< Va bene, grazie >> disse lasciandomi un bacio.

<< Se vuoi ora puoi andare in camera tua o puoi uscire >>

<< Non voglio andare da nessuna parte senza di te >> disse e io iniziai a diventare rosso, non avevo mai arrossito quando qualcuno mi diceva qualcosa di dolce, Niall era un dolce vivente e lo trovavo anche irritante certe volte, invece con Louis mi vergognavo..

<< Che cucciolo sei arrossito >> disse accarezzandomi le guance ancora un pò rosse

<< Non sono arrossito, è la febbre >>

<< Certo, come no >> disse ridendo, passammo la serata a scherzare e ridere, mi ha fatto bene passare una serata cosi ed avevo intuito che Louis Tomlinson era la mia nuova medicina visto che l'indomani la febbre era passata.

La settimana passò molto velocemente, le giornate le trascorrevamo in giro per musei,monumenti e anche delle mostre d'arte, quella era l'ultima serata e i professori avevano dato il consenso di andare in giro senza di loro, io ogni sera mi vedevo con Andrè nello stesso posto,in teoria anche l'ultima sera ma in pratica mi sono ammalato, mi sentivo stanco, non avevo fame e avevo la febbre.

<< Hei riccio, come stai? >> disse Zayn entrando in stanza con Niall

<< Male >> dissi con le mani intorno alla pancia e gli occhi chiusi

<< Ascolta a cena ti abbiamo nascosto con Louis ma ora non possiamo più, lo deve sapere >>

<< Diteli che non ho voglia di uscire >>

<< Ha già fatto storie perchè le abbiamo detto che non avevi fame, ora lo deve sapere >>

<< Che palle! in tutta la settimana non mi ha cagato e ora si preoccupa per me >> dissi con la testa nascosta dal cuscino

<< E' ovvio che mi preoccupo per te >> disse ad un tratto Louis, quando era entrato?

<< Beh non serve, sto bene e solo che non ho voglia di uscire >>

<< Non stai bene, non riesci neanche a stare in piedi >>

<< Lasciami solo Louis >>

<< Non ci penso neanche, io rimango qui con te finchè non starai meglio, ragazzi se volete voi potete andare >>

disse rivolgendosi a Zayn e Niall.

<< Ma Harry ha bisogno di noi >> disse Niall, amavo quel ragazzo

<< Non ti preoccupare rimango io, infondo è l'ultima serata >> insisti Niall, insisti!

<< Va bene, ciao Harry >> odiavo quel ragazzo.

<< Tieni, misurati la febbre >> disse dandomi il termometro

<< Grazie >> dissi mettendomi seduto sul letto, dopo un paio di minuti si senti il suono del termometro

<< Allora, quanto? >>

<< 36,03, vedi non ho la febbre, puoi anche uscire >>

<< Fai vedere >> disse porgendomi la sua mano per prenderlo

<< Non ti fidi? >>

<< In questo momento no >>

<< Viva la sincerità >>

<< Fai vedere >>

<< No >> dissi stringendolo nella mano

<< Avanti Harry non fare il bambino >>

<< A quanto pare io sono un bambino >>

<< Devo usare le maniere forti? >> cosa intendeva con " maniere forti", voleva picchiarmi?, non dissi niente finchè lui non si alzo si avvicinò a me e iniziò a farmi il solletico.

Io detestavo il solletico, ogni volta che qualcuno me lo facceva diventavo tipo una cavaletta, saltavo da una parte a l'altra.

<< T-ti prego L-louis n-non respiro >> cercai di dire tra le risate

<< Dammi il termometro >> disse senza fermarsi

<< V-va bene va bene >> dissi tirando il termometro nell'altro letto e lui si fermo.

<< Harry hai la febbre a 38 >> disse guardandomi, io girai lo sguardo, ad un certo punto mi squillò il telefono allungai il braccio per arrivare al comodino e risposi

<< Hei bello! dove sei? >>

<< Hei Andrè, scusami ma sto male, ho la febbre >>

<< Mi dispiace, quindi non ci possiamo salutare? >>

<< A quanto pare no >>

<< Comunque ci teniamo in contato >>

<< Certo, domani appena arrivo ti chiamo >>

<< Perfetto, allora ci sentiamo domani, e cerca di riprenderti >>

<< Lo farò, ciao Andrè >>

<< Ciao Bello >> finì la chiamata sorridendo.

<< Chi era? >> disse Louis

<< Non penso ti possa interessare >>

<< Invece si, tu sei importante per me >> disse sedendosi sul letto di Niall prendendosi la testa fra le mani

<< Non era più importante la tua carriera di me? >> dissi urlando

<< Non urlare, hai la febbre >>

<< Al diavolo la febbre Louis, io sono innamorato di te, ci siamo baciati, mi hai detto che la tua carriera

era più importante e ora che sto cercando di dimenticarti tu mi dici che sono importante >>

<< Ci stai riuscendo? >>

<< A fare cosa? >> dissi calmandomi un pò

<< A dimenticarmi >>

<< No >> dissi chiudendo gli occhi per il troppo mal di testa, forse avevo urlato troppo non lo so, ma non mi sentivo più la testa

<< Che hai? >> chiese Louis alzandosi dal letto per sedersi vicino a me

<< Niente >>

<< Hai mal di pancia, nausea, ti gira la testa? >>

<< Non ho niente Louis >> dissi appoggiando la testa sul cuscino

<< Mi dispiace Harry >>

<< Per cosa? >>

<< Per tutto! per averti fatto innamorare di me, per averti detto quelle brutte cose, per non averti avertito

che mia sorella aveva la febbre quindi sarei arrivato in ritardo a capodanno e.....>>

<< Aspetta un attimo tua sorella aveva la febbre? >>

<< Si, è per quello che sono arrivato tardi in spiaggia >>

<< E perchè non mi hai chiamato per dirmelo? >>

<< Perchè avevo paura che non saresti venuto solo che poi ho visto quel i-pod mi sono sentito una mer...>>

mi alzai da quella posizione e lo baciai, lui rimase sbalordito però poi ricambiò il bacio che divenne sempre più

coinvolgente, infilò le mani nei miei ricci accarezzandoli dolcemente, poi ci staccamo per mancanza di fiato.

<< Perchè lo hai fatto? >> disse toccandosi le labbra

<< Per farti stare zitto >>

<< Ottimo modo >>

<< Lo so, i miei modi sono tutti ottimi >>

<< L'importante è crederci piccolo >> disse scompigliando i miei capelli

<< Cosa facciamo ora? >>

<< Non lo so, io in camera ho un dvd, possiamo guardare quello >> come ho fatto a innamorarmi di uno cosi stupido? come?

<< Intendevo la nostra situazione, cosa facciamo ora tra di noi? >>

<< Ah, non lo so Harry, io ti amo davvero e solo che ho paura >>

<< Di cosa? >>

<< Di questa cosa che sta nascendo tra di noi è troppo grande da sopportare >>

<< Se siamo in due non è troppo grande, ci nasconderemo se questo è il problema, io ho bisogno di te >>

<< Harry io non so cosa fare, devo pensarci bene prima di darti una risposta >>

<< Facciamo cosi, io ti do tutto il tempo che ti serve, io ti aspetto però se decidi di non provarci

dimmelo appena lo capisci,non farmi soffrire>>

<< Va bene, grazie >> disse lasciandomi un bacio.

<< Se vuoi ora puoi andare in camera tua o puoi uscire >>

<< Non voglio andare da nessuna parte senza di te >> disse e io iniziai a diventare rosso, non avevo mai arrossito quando qualcuno mi diceva qualcosa di dolce, Niall era un dolce vivente e lo trovavo anche irritante certe volte, invece con Louis mi vergognavo..

<< Che cucciolo sei arrossito >> disse accarezzandomi le guance ancora un pò rosse

<< Non sono arrossito, è la febbre >>

<< Certo, come no >> disse ridendo, passammo la serata a scherzare e ridere, mi ha fatto bene passare una serata cosi ed avevo intuito che Louis Tomlinson era la mia nuova medicina visto che l'indomani la febbre era passata.

 

 

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Capitolo 11
*** Charlotte Tomlinson ***



 

Eravamo arrivati in Italia con un'ora di anticipo, strano visto che ogni volta che prendevo un aereo sia per arrivare che per ritornare da qualche posto era perennemente in ritardo, ero rimasto solo aspettando l'arrivo di mia mamma cosi decisi di andare in bagno appena entrai mi scontrai con una persona.

<< Oops >>

<< Ciao >> alzai lo sguardo e notai un Louis con un sorriso a 32 denti

<< Come mai cosi felice? >> chiesi mentre mi avviavo a un lavandino per lavarmi le mani

<< Pensavo te ne fossi andato senza salutarmi >>

<< Veramente sei stato tu a dire un "ciao" generale andandotene in fretta >>

<< Sai avevo un appuntamento con il bagno >>

<< Potrei essere geloso >>

<< Ma noi non stiamo assieme >> disse ridendo, io mi avviai verso la porta, non ero arrabbiato per quello che aveva detto solo infastidito perchè aveva detto la verità.

<< Aspetta, scusami devo imparare a contare fino a dieci prima di parlare >> disse prendendomi per il braccio per girarmi verso di lui.

<< Hai detto solo la verità >>

<< Vieni a casa con me! >> sussurrò al mio orecchio

<< Perchè? >>

<< Perchè voglio passare un pò di tempo con te >> disse baciandomi il collo.

<< Va bene>>.

Dall'aeroporto fino a casa di Louis non parlammo per niente, io ero un pò sconvolto per quei baci sul collo, il mio punto debole.

Arrivati a casa sua entrammo e nel salotto vidi una ragazza capelli biondi, occhi azzurri che guardava la televisione

<< Ciao Boo >> disse la ragazza con un sorriso innocente, i sorrisi erano uguali a quelli di Louis come gli occhi

<< Charlotte Tomlinson, cosa ci fai a casa mia sul mio divano guardando la mia televisione? >> disse Louis usando una nota più alta quando diceva "mia".

<< Fratellino, posso spiegarti tutto >> ad un certo punto da una stanza, molto probabilmente il bagno, uscii un ragazzo con una maglietta familiare, si avvicinò a Louis, quest'ultimo lo guardò dal'alto al basso un paio di volte ed alzò le sopracciglia

<< Piacere sono Erick >> disse il ragazzo moro, alto,più o meno, quanto Louis occhi marroni chiari

<< Io sono il padrone di casa >>

<< Si lo so, mi sembri arrabbiato >>

<< No ma che scherzi, io arrabbiato? dopo che ritorno a casa mia dopo una settimana mi trovo mia sorella

con un ragazzo con la...>>

<< Mia maglietta >> fini la frase di Louis, ecco dove avevo visto quella maglietta era la mia, gliel'ho prestata una sera che era venuto a casa mia e si era sporcato con la terra.

<< G-già la sua maglietta >>

<< E' la tua maglietta? >> disse il ragazzo

<< Perchè avevi la sua maglietta?>> disse la sorella di Louis

<< Non sono affari tuoi>>

<< E' davvero bella la tua maglietta >> disse Erick

<< Grazie >> dissi sorridendo e dando una colpetto sulla sua spalla

<< La smettiamo di parlare della sua maglietta e parliamo del fatto che mia sorella e in casa mia insieme

aaa...>>

Non finì la frase per lo squillo di un telefono, Charlotte prese il suo iphone dal divano e rispose

<< Mamma, come va? >> disse

<< Si si, mamma Londra è stupenda >> rispose alla madre

<< Ora devo andare, ci sentiamo dopo ciao mamma >> disse chiudendo la chiamata.

<< Ora ci sediamo e mi spieghi con calma cosa sta succedendo >>

Ci sedemmo io ed Erick per terra invece i fratelli Tomlinson sopra il divano

<< Allora qualche giorno fà ho chiesto a mamma se potevo andare alle terme con il mio ragazzo

però lei ha detto che non potevo andarci da sola anche perchè non lo conosceva, cosi ho detto

a lui di presentarsi alla mia famiglia ma non se le sentita cosi insieme a degli amici sono andata

casa dicendo che avevo una borsa di studio per andare a Londra per una settimana, però

poi la prenotazione alla terme è saltata e ,non potendo tornare a casa, sono venuta a casa tua

sapendo dove tieni la chiave di riserva >>

<< Quindi voi due siete stati una settimana qua, usando la mia camera, il mio bagno, la mia cucina? >>

<< Si, esatto >>

<< Erick, penso che tu dovresti andare a casa ora >> disse Louis guardando la sorella

<< Ma veramente noi stasera dovevamo usc...>>

<< Erick prima che si metta ad urlare, esci ti prego >> disse Charlotte alzandosi dal divano e spingendo il suo ragazzo fuori dalla porta, dopo averle sussurrato qualcosa si salutarono con un semplice e tenerissimo bacio a stampo.

<< Mi spieghi che cosa ti è passato per la testa? >> urlò Louis

<< M-mi dispiace e solo che abbiamo fatto sei mesi e volevamo festeggiarli >>

<< Mentendo alla mamma e venendo qua per una settimana, poteva essere pericoloso >>

<< Perchè non capisci, lui è importante per me e avevo bisogno di stare con lui >>

<< E' il tuo solito ragazzo tra un paio di settimane vi lascerete >>

<< Non è vero, io lo amo >>

<< Non sai neanche cosa significa la parola amare >>

<< Invece tu si? >>

<< Si, io per amore sono finito qua >>

<< Tu non sai quante cose ho fatto per amore >>

<< Per esempio mentire alla propria madre >>

<< Non mi cerca neanche, sta solo pensando a quei due bambini che sono nati, io pensavo di avere almeno

te invece a quanto pare non sei dalla mia parte >> disse la sorella urlando e chiudendosi nella camera di Louis.

<< Non abbiamo finito di parlare, aprii >> urlò Louis tirando pugni alla porta, mi avvicinai e lo allontanai da li.

<< Hei calmati, dovete stare tutti è due divisi per un pò >> dissi facendolo sedere sul divano, mi sedetti vicino a lui e lo feci distendere con la sua testa sopra le mie gambe.

<< Cosa devo fare? >>

<< Devi aspettare che si calmi, ti devi calmare tu, e poi parli, tranquillamente e sopratutto senza urlare, con lei >>

<< Poteva essere pericoloso >> disse chiudendo gli occhi e massaggiandosi le tempie

<< Dai Lou sono abbastanza maturi per stare da soli per un paio di giorni >>

<< Non sono maturi, sono due bambini che pensano di amarsi >>

<< Magari si amano sul serio >>

<< Ok, forse si amano, ma questo non giustifica il comportamento di Lottie >>

<< Non ci credo che tu da giovane non hai mai fatto una fuga d'amore >>

<< E' diverso >>

<< Perchè? >>

<< Perchè erano altri tempi, ora bisogna stare attenti >>

<< Ma sono stati attenti, non mi sembra che hanno bruciato la casa >>

<< Mi spieghi da che parte stai? >>

<< Dalla parte di chi ha ragione >> dissi sorridendo e accarezzandogli i capelli

<< Rimani a dormire qua? >> disse cambiando discorso

<< Perchè? >>

<< Ho paura del buio è tu sei la mia luce....era pessima >>

<< Oddio Louis, smettila di dare queste cose >>

<< Perchè? >> disse ridendo

<< Perchè sono frasi troppo dolci per me >> ridemmo assieme per un paio di minuti poi lui si addormentò, mi alzai dal divano per andare in bagno quando la porta della camera si apri, mi avvicinai a Lottie

<< Hei come va? >> dissi sorridendo dolcemente

<< M-male >> disse singhiozzando

<< So che non mi conosci neanche ma se vuoi puoi parlarne con me >> lei annui e ritornò in camera lasciando la porta aperta per farmi entrare.

I muri della stanza erano blu e anche l'armadio, il letto era molto grande con delle coperte, anche quelle blu, davanti al letto c'era una scrivania con un computer sopra, nella stessa parete della scrivania c'erano molte foto di Louis bambino, Louis con gli amici, quando si è diplomato, una foto di tutta la famiglia completa e tantissime altre.

Mi girai verso il letto dove trovai Lottie seduta con le gambe incrociate guardandomi

<< S-sei il ragazzo di Boo? >> "Boo" doveva essere un sopranome dato a Louis, che intelligente che sono certe volte mi faccio paura da solo.

<< No >>

<< Però sei innamorato di lui, vero? >>

<< Si >> dissi tranquillamente, lo sapeva anche lui che ero innamorato, perchè non dirlo anche alla sorella?

<< Anche lui è innamorato >>

<< Come fai a saperlo? >>

<< Prima quando stavate parlando, diciamo che vi ho spiati, e ho visto come ti guardava con lo stesso

sguardo di qualche anno fa >>

<< Quando stava con Lam? >>

<< Liam >>

<< Giusto >> dissi imbarazzato

<< Tu mi capisci, vero? >>

<< Si, tu volevi solo passare un pò di tempo con...>>

<< Ma non solo per quello, anche perchè ho bisogno di un abbraccio, di qualcuno che mi ascolti, di qualcuno

che mi renda felice >>

<< Non sei felice? >>

<< Non proprio, mi manca mio padre con lui parlavo molto ma ora per passare un pò di tempo con lui

devo aspettare alle vacanze estive >>

<< Ne hai parlato con tua mamma? >>

<< Figurati se pensa a me quando ci sono i gemellini >>

<< Perchè non ci provi, la prendi per mano la porti in camera tua e ci parli, li dici quello che senti, quello

che hai detto a me >>

<< Ma non ha tempo per me >>

<< Secondo me se li dici che è importante vedrai che ti ascolterà >> gli dissi sorridendogli dolcemente e in un momento me la ritrovai tra le braccia

<< Vedrai che questo brutto momento passerà >> sussurrai

<< Grazie, sei il ragazzo perfetto per mio fratello >>

<< Se hai bisogno di parlare con qualcuno cercami >>

<< Certo >> la salutai e uscii dalla camera andai vicino al divano dove vidi il nano dormire beatamente vicino a lui trovai il mio telefono con quattro chiamate perse da parte di mia madre, cazzo mi sono dimenticato di avvisarla, presi il telefono e andai in cucina

"DOVE SEI?" urlò mia madre

<< Calmati mamma, sono a casa di un mio amico >>

" E il telefono c'è l'hai per pulirti le scarpe "

<< Lo so, scusami mi sono scordato >>

" Dammi l'indirizzo che vengo a prenderti "

<< Veramente dovrei rimanere qua >>

" Piccolo stasera non puoi devo fare una cena a casa "

<< E devo proprio esserci? >>

" Si,è importante "

<< Va bene, ti mando un messaggio con l'indirizzo, ti aspetto fuori >>

" ok, a tra poco "

Dopo aver chiuso la chiamata andai in salotto e Louis era ancora addormentato cosi decisi di lasciargli un post-it prima di andarmene.

 

" Prof. io devo tornare a casa per forza, scusa se ti lascio questo umile bigliettino ma non riesco a svegliarti

ci vediamo Lunedi, se hai bisogno, per qualunque cosa, sai dove trovarmi"

Attaccai il fogliettino sopra la fronte di Louis cercando di non svegliarlo..

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Capitolo 12
*** I miss him ***


Ero in camera disfando la valigia, non avevo ancora capito chi era l'ospite della cena ma a quanto avevo capito stava per arrivare e mia madre si raccomandò di vestirci bene cosi dopo aver messo tutto a posto andai in bagno a lavarmi.

Dopo una decina di minuti mi trovavo davanti all'armadio cercando qualcosa da mettermi quando il mio telefono vibrò, era un messaggio..

 

Da Louis

" Mi avevi promesso che saresti rimasto, sono molto arrabbiato ora U.U"

 

 

" Prometto che mi farò perdonare"

 

Da Louis

" Posso chiamarti, ho voglio di sentirti "

 

 

" Ora non posso, devo prepararmi per la cena, magari più tardi, se sei ancora sveglio "

 

 

Da Louis

 

" Mi stai dando del vecchio? "

 

 

" Può darsi, ora devo andare ci sentiamo dopo:*"

Mandai il messaggio quando senti il campanello.

Presi una maglietta e un jeans neri mi fermai i ricci con una fascia e scesi di sotto dove trovai questo signore che si presentò con il nome di "Robin".

Passò un'ora da quando avevo conosciuto Robin era un signore abbastanza gentile e simpatico solo che non riesco a capire cosa ci faccia qui..

Io Gemma e Ashton ci sedemmo sul divano invece Robin e mia madre stavano in piedi di fronte a noi

<< Allora cosa ci dovete dire? >> disse Gemma

<< Beh io ho invitato qui Robin stasera per farvelo conoscere >>

<< Questo era ovvio >> dissi

<< Si appunto e, io non so come dirvelo >> disse mia madre sorridendo nervosamente

<< Io è vostra madre siamo più che amici >>

<< Io e Robin stiamo insieme >> disse mia madre, Gemma si alzò e corse ad abbracciare mia madre, Ashton lo stesso ed io rimasi seduto nel divano senza muovermi

<< Tu non mi dici niente >> disse mia madre

<< Cosa devo dirti? >>

<< Ciò che pensi >>

<< Non so neanche io cosa pensare >>

<< Sei arrabbiato, felice, non ti piace Robin ti piace, dimmi ciò che provi >>

<< Io non ho niente contro Robin, anzi mi piace ma non riesco ad accettarlo >>

<< Perchè? >>

<< Perchè non riesco, ora voglio stare un pò solo, vi prego non mi seguite >> salii in camera mia e tirai un pugno al muro dovevo sfogarmi in qualche modo, non riuscivo a capire come avesse fatto mia madre a mettersi con un'altro uomo dopo la morte di mio padre, io non riesco a capire.

Salii nel tetto mi sdraiai e iniziai a piangere, mi sentivo un pò Lottie in quel momento mi mancava mio padre e vedere uno sconosciuto prendere il suo posto mi fece arrabbiare, nessuno può prendere il suo posto.

Non capivo come mia madre si fosse dimenticata cosi velocemente di lui, perchè ci sto male solo io, perchè non riesco a farmene una ragione della sua morte dopo anni, perchè?.

Era mezzanotte quando senti qualcuno salire sul tetto e sedersi vicino a me, pensavo fosse Gemma o Ashton, invece era lui...

<< C-che ci fai qui? >> dissi asciugandomi le ultime lacrime che mi rimanevano

<< Hai bisogno di me ed io sono qua >> disse, mi buttai sul suo petto ed iniziai a piangere lui mi abbracciò e accarezzò la schiena..

<< Shh non fare cosi, ci sono io ora >>

Rimanemmo in quella posizione per un paio di minuti poi decidemmo di tornare dentro per il troppo freddo, ci sdraiammo sotto le coperte..

<< Mi fai un sorriso? >> disse Louis accarezzandomi la guancia

<< Non riesco >> dissi distogliendo lo sguardo

<< Ascolta io non so proprio cosa sia successo ti va di parlarmene? >>

<< N-non riesco ora, scusami >>

<< Ok, quando sarai pronto io sarò qua, dimmi cosa posso fare per te >>

<< Rimani con me stanotte >> dissi accovacciandomi sul suo petto

<< Certo piccolo >> disse accarezzandomi la schiena, dopo un paio di minuti mi addormentai.

Il giorno dopo mi svegliai con un forte mal di testa, ogni volta che piangevo troppo il giorno dopo mi svegliavo con un cerchio alla testa terribile, mi girai verso l'altra parte del letto dove la notte precedente avevo lasciato Louis ma non lo vidi, mi alzai e andai a cercarlo nel bagno di camera mia ma non era neanche li.

Cosi decisi di entrare nella doccia per rinfrescarmi un pò, dopo aver fatto una doccia uscii dal bagno, con un asciugamano alla vita, e vidi Louis appoggiare un vassoio sopra il letto, non si era accorto di me cosi mi avvicinai cautamente e urlai un buongiorno a squarciagola..

<< AAAHH >> urlò Louis mettendosi una mano sul cuore,

stavo cosi ridendo che avevo le lacrime agli occhi e mi tenevo la pancia con le mani

<< La smetti di ridere >> disse Louis con le mani sui fianchi

<< Scu.....scusa non rie...riesco a smettere >> dissi tra una risata e l'altra

<< Scommetti che ti faccio smettere >>

<< I-in che....modo >> dissi continuando a ridere

<< Vedrai >> disse Louis avvicinandosi, mi accarezzo i capelli, ancora un pò umidi per la doccia appena fatta, poi scese fino alla guancia si avvicinò al collo e iniziò a lasciare dei piccoli baci, io rimasi immobile, come aveva detto lui avevo smesso di ridere ed ero diventato bordeaux.

Chiusi gli occhi e inarcai il collo per dargli più spazio quando iniziò a leccare e succhiare la pelle del mio collo, dopo avermi fatto un paio di segni che mi sarebbero durati per una settimana minimo si avvicinò al'orecchio e sussurò..

<< Vedi che hai smesso >> disse dandomi un bacio dietro l'orecchio prima di allontanarsi...

Passammo tutta la mattinata a ridere e scherzare, finchè non entrò Ashton e Gemma per avvisarci che il pranzo era pronto, io non volevo affrontare mia madre, un pò perchè ero imbarazzato e arrabbiato...

<< C'è tu sai chi? >> Robin, mi è sempre piaciuto dire "tu sai chi " quando non mi andava di dire il nome dell'interessato, ok forse Harry Potter ha influenzato la mia vita.

<< Si, è arrivato dieci minuti fa >> sbuffai

<< Come fai ad accettarlo? >>

<< Harry deve pur farsi una vita, sono passati quattro anni >>

<< Gem stiamo parlando di quattro anni, non si può dimenticare una persona che hai amato in quattro

anni >>

<< Harry vuoi capire che lei è riuscita ad andare avanti grazie a Robin, come io sono riuscita

con Ashton, devi accettarlo >>

<< Non posso, non riesco ad accettarlo, ed ora chiedi scusa a Robin ma io non ho fame >>

<< Vieni almeno giù, scommetto che Louis ha fame >> da quando Gemma conosce Louis, ed ora che ci penso come ha fatto Louis a sapere che stavo male e che avevo bisogno di lui?..

<< Non ti preoccupare Gemma non ho molta fame e poi avevo promesso ad Harry di portarlo in un posto >>

<< Va bene, come volete, ci vediamo più tardi >> disse Gemma andando via chiudendosi la porta alle spalle.

Dopo un'ora mi ritrovai in macchina con Louis andando in un posto ancora sconosciuto..

<< Ti va di raccontarmi che cosa è successo? >> si, era giunta l'ora di confidarmi con lui

<< Prima che mio padre morisse eravamo una bella famiglia, io volevo molto bene a mio padre, mi

confidavo sempre, qualunque cosa succedeva andavo da lui, giocavamo a pallone, golf

e ogni volta che andavamo in qualche posto in macchina cantavamo a squarciagola la nostra

canzone >> come ogni volta che raccontavo o anche ci pensavo a mio padre i miei occhi iniziavano a lacrimare come delle cascate.

<< Hei se non te la senti di continuare non ti preoccupare >>

<< No no, tranquillo, poi all'inizio dell'anno si è ammalato e non potevamo più giocare perchè lui

doveva riposare dopo due mesi si è sentito male ed è morto >> dissi infine con innumerevoli lacrime sulle mie guance..

<< Tu non puoi capire quanto mi manchi >>

<< Immagino >> disse Louis

<< Dopo la sua morte sono entrato in una specie di depressione e sono riuscito ad uscirci grazie a Niall

solo che poi ho conosciuto Nick, ho iniziato a fare il "cattivo ragazzo", fumavo erba, rubavo,

partecipavo a gare clandestine solo per non pensare a lui, poi mi hanno aperto gli occhi e sono riuscito

ad andare avanti anche senza quelle schifezze..>>

<< Chi ti ha aperto gli occhi? >> disse Louis dopo aver parcheggiato al centro commerciale

<< Zayn e Niall >> dissi guardando il centro commerciale dal finestrino, Louis mi girò verso di lui e mi abbraccio, un abbraccio di quelli veri di quelli che ti stritolano di quelli che ti fanno capire che colui che ti sta abbracciando ti è vicino e non se ne andrà, nascosi la faccia nel suo collo e iniziai, di nuovo, a piangere...

<< Shh non fare cosi, ci sono io ora sarò il tuo Robin e il tuo Ashton, anche tu devi lasciarti alle spalle

il passato >>

<< In che modo, dimenticandomi di lui? >>

<< No, non ti sto dicendo di dimenticarlo, solo di non vivere nel passato, lui è sempre vicino a te

a Gemma e a tua madre, e scommetto che è felice anche di Robin.. >>

<< Io non riesco ad accettare che uno sconosciuto prenda il suo posto >>

<< Tu hai bisogno di me? >>

<< Si >>

<< Vedi, tu hai bisogno di me come tua madre ha bisogno di Robin, e lui non prendere mai il posto di tuo

padre, il posto di tuo padre non lo può prendere nessuno, ne io, ne Ashton ne Robin

perchè nei vostri cuori ci sarà sempre e solo....>> si bloccò non sapendo il nome

<< Des >> sospirai, in fondo aveva ragione io per andare avanti avevo bisogno di lui, forse Robin era il Louis di mia madre come Ashton lo ero di Gemma, si, dovevo accettare Robin e lasciar vivere la vita a mia madre...

<< Mi fai un sorriso ora? >> sorrisi, uno di quelli sinceri

<< Anche le fossette, che onore >> scherzò Louis..

<< Mi spieghi ieri come hai fatto a sapere che avevo bisogno di te? >>

<< Perchè io sono superman e ho un radar dove mi segnala le donzelle da salvare >>

<< Dai dico sul serio, come hai fatto? >>

<< Mi ha chiamato tua sorella dal tuo telefono dicendomi che stavi male e che molto probabilmente avevi

bisogno di me >>

<< Io amo mia sorella >>

<< Già è carina, dolce,gentile...>>

<< Ei ei, vacci piano con i complimenti e poi è già fidanzata >>

<< Piccolo ingenuo Harry forse non te ne sei accorto che a me piace l'altra squadra >>

<< Me ne sono accorto, non ti preoccupare>>

<< A proposito di sorelle, grazie per quello che hai detto a Lottie >>

<< Come sta? >>

<< Meglio è andata dalla mamma e le ha parlato, penso che piano piano tutto si risolverà >>

<< Sono contento, anche a te manca tuo padre? >>

<< Si, a me manca anche quello vero >>

<< Non ti preoccupare ora ci sono io con te >>

<< Lo so piccolo, lo so >> disse baciandomi sulla fronte.

 

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Capitolo 13
*** Happy Birthday ( parte 1 ) ***



 

Oggi 1 febbraio era il giorno del mio compleanno e per mia sfortuna era venerdi quindi dovevo andare a scuola.

Con Louis la situazione non è cambiata lui stava ancora pensando a cosa fare ed io lo stavo aspettando, ci vedevamo spesso quasi tutte le sere e mi chiamava ogni notte sembravamo una vera coppia.

Con mia madre e Robin avevamo tutto risolto, stava sempre a casa a parte la notte...

Quella mattina a svegliarmi fu mia madre con mia sorella, entrarono nella stanza canticchiando la solita canzoncina con una torta in mano e una candela a forma di 21 accesa..

<< Tanti auguri piccolo Harry tanti auguri a te, dai esprimi un desiderio >> disse mia madre, soffiai e desiderai l'unica risposta che aspettavo da settembre..

Le prime tre ore erano volate, stranamente, e di Zayn e Niall nessuna traccia, quando ero entrato Zayn si alzo e prese per il braccio Niall avvicinandosi alla prof. e poi uscirono dalla classe, da li non li ho più visti.

Iniziò la quarta ora, italiano, Louis entrò e tutti ci alzammo, mi cercò con lo sguardo e quando mi trovò mi regalò uno dei suoi sorrisi migliori ed io come un adolescente alla sua prima cotta diventai rosso...

E dopo due ore di interrogazioni e spiegazioni finì la giornata di scuola, stavo mettendo gli ultimi libri nello zaino quando Louis si avvicinò al mio banco..

<< Styles il preside ti vuole parlare, vieni con me ti accompagno >> non so se era una scusa per rimanere soli da qualche parte o davvero il preside mi voleva parlare, ero da un pò senza fare visita al preside, quando stavo con Nick i giorni in cui entravamo a scuola li passavamo tutti in presidenza immaginatevi il perchè...

Quando girammo l'angolo mi appoggiò al muro, volevo che mi baciasse ma non qui, se ci avrebbe visto qualcuno era la fine sia per lui che per me, invece prese la mia bandana, disfando i miei capelli, e copri i miei occhi legandola dietro la testa...

<< Mi spiega cosa sta facendo >> si avvicinò al mio orecchio..

<< Ti fidi di me Styles? >>

<< Si >>

<< E allora stai zitto e fatti guidare da me >> mi guido per un paio di metri senti un porta aprirsi, penso sia quella della palestra visto che scricchiolava solo lei in quel modo, e Louis mi lasciò le mani...

<< Puoi toglierti la benda ora >> disse, portai le mie mani alla benda e la tirai, mi trovai in palestra ed era una magnifica...

<< SORPRESAAA >> dissero in coro tutti i presenti, tra cui Zayn Niall e stranamente anche Nick,

<< Wow >> dissi vedendo una tavola piena di cibo con una torta al centro, sotto il tavolo vidi diversi pacchetti tutti colorati, quella festa era il miglior regalo che tutti potessero farmi...

La "festa" durò solo un'ora perchè dopo il bidello doveva pulire e chiudere la scuola, i miei compagni di classe dopo avermi fatto gli auguri se ne andarono eravamo rimasti solo io, Louis, Nick, Zayn e Niall..

<< Piccolo Riccio auguri >> disse Nick dandomi un pacchetto tra le mani, si avvicinò e mi sussurrò..

<< Aprilo quando sei da solo, buon divertimento >> e se ne andò...

<< Cosa voleva? >> disse Louis avvicinandosi guardandolo in modo minaccioso

<< Niente >>

<< Allora ragazzi stasera andiamo in un pub a festeggiare? >> disse Niall

<< Per me va bene >> disse Zayn

<< Anche per me >> dissi

<< Ovviamente può venire anche lei >> disse Niall rivolgendosi a Louis

<< Grazie mille, verrò ad una condizione >>

<< Quale? >> disse Niall

<< Devi smetterla di darmi del lei, voglio che tu mi dia del tu >> ridemmo tutti quanti,non so perchè visto che non c'era niente da ridere, e dopo averci dato appuntamento alla sera salutammo Zayn e Niall e io ed Louis rimanemmo da soli nel parcheggio..

<< Non mi hai ancora fatto gli auguri >> dissi sorridendo

<< Non posso farteli qui, che ne dici se vieni da me più tardi cosi mi aiuti a prepararmi >>

<< Non è una cattiva idea >>

<< Io non ho mai cattive idee >> disse prima di salire nella sua moto..

<< Un giorno me lo farai fare un giro con quella >>

<< Forse, a stasera Styles..>> disse mettendo in moto la moto (?)

<< Tomlinson.. >>....

Tornai a casa dove trovai Gemma e Ashton sdraiati sul divano e mia madre e Robin in cucina...

<< Fai con comodo, siamo un'ora che ti aspettiamo >> disse Gemma

<< Scusate e che mi hanno organizzato una festa a sorpresa a scuola e mi sono scordato di avvisare,

stavate aspettando a me per mangiare? >>

<< Ti piacerebbe >>

<< No tesoro non ti abbiamo aspettato perchè avevo immaginato che stavi con i tuoi amici, però

ora puoi aprire i nostri regali e mangiare una fetta di torta con noi >> disse mia madre

Dopo aver mangiato la torta andai in camera mia per prepararmi, appoggiai i regali che avevo ricevuto sulla scrivania..

Mia madre mi avevo regalato due maglioni uno verde e uno blu, Gemma insieme ad Ashton mi regalarono una foto fatta a poster di noi tre, mi piaceva tantissimo quella foto ed ero contento di attaccarla nella mia camera, invece Robin mi regalò una chitarra classica magnifica, mio padre mi aveva insegnato a suonare la chitarra solo che poi quando abbiamo traslocato l'abbiamo persa, era il regalo perfetto per me...

Verso le 17.30 ero davanti a casa Louis, avevo messo il maglione nuovo blu, un paio di jeans neri e i miei soliti stivali, suonai il campanello di casa Tomlinson e ad aprire venne una ragazza con i capelli color rame, occhi simili a quelli di Louis ed era alta, forse anche più di Louis..

<< Ciao, sono Harry c'è Louis? >> dissi, lei appena senti il mio nome fece un sorriso a 32 denti

<< Ciao sono Felicite ma tu puoi chiamarmi Fizzy, Boo è di sopra >> disse facendomi entrare, mi accomodai nel divano..

<< Vuoi qualcosa da bere? >> chiese Fizzy

<< No grazie, tu sei la sorella di Louis? >>

<< Si si, e tu sei un suo alunno >>

<< Già >> in quel momento dalle scale scese Louis con una maglietta e un paio di jeans blu con i capelli bagnati..

<< Ciao Harry >>

<< Ciao >>

<< Beeenee io vado a casa, mi ha fatto piacere conoscerti Harry >> disse porgendomi la mano

<< Anche a me >>

<< Ciao Boo >> disse dando un bacio sulla guancia a Louis

<< Ciao piccola, quando arrivi chiamami >>

<< Si, papà >> disse uscendo di casa..

Mi alzai dal divano e andai davanti a lui, era molto figo con i capelli cosi..

<< Dovresti asciugarti i capelli >> dissi toccandoglieli

<< Lo so, tra un pò vado ma prima ti devo fare gli auguri >> disse, si avvicinò e mi lascio un bacio dolce sulle labbra,

<< Auguri piccolo Styles >>

<< Grazie Tomlinson >>

<< Vuoi ora il tuo regalo o più tardi >>

<< Dipende da che regalo si tratta >>

<< In realtà ne ho due, il primo è una cosa materiale la seconda è la risposta >>

<< Ok, ora voglio la risposta >>

<< No, la risposta più tardi >> disse andando in bagno, il mio cuore non so neanche dov'è, avevo paura della risposta, avevo paura di una risposta negativa.

Dopo aver passato un pò di tempo a guardare la tv dal bagno, finalmente, uscii Louis..

<< Finalmente, sei peggio di una ragazza >>

<< Ho i miei tempi, e poi dobbiamo andare tra un'ora siamo in perfetto orario >>

<< Si ma voglio il mio regalo >>

<< Oh certo >> si avvicinò alla libreria e da dentro un cassetto prese un pacchetto e me lo porse, lo aprii velocemente e trovai un libro di letteratura italiana..

<< Wow è bellissimo..>> dissi girando le pagine a caso di quel libro..

<< Ma no, ho sbagliato regalo >> disse prendendo un'altro pacchetto e dandomelo

<< Ti fai i regali da solo? >> chiesi scartando il mio regalo

<< No, è per un mio amico >> amico?...

<< Che tipo di amico? >>

<< E' anche lui un professore di letteratura italiana e un giorno stavamo parlando di libri e mi ha detto

che questo era il suo libro preferito cosi visto che domani è il suo compleanno gli è l'ho regalato >>

<< E come si chiama? >> dissi guardando il mio regalo tra le mani, un i-pod nuovo di ultima generazione dietro c'erano due iniziali la "L" e la "T" era una cosa sdolcinata ma molto carina..

<< Josh, ti piace? >>

<< E' stupendo, le iniziali stanno per? >>

<< Louis Tomlinson >>

<< E' perchè hai messo le tue iniziali? >>

<< Cosi quando tu ascolterai la tua musica e girerai l'i-pod ti ricorderai di me >>

<< Non c'è bisogno delle iniziali..>>

<< Ok, smettiamola di essere dolci comunque Nick cosa ti ha regalato? >>

<< Non lo so, non l'ho aperto c'è l'ho qua >> dissi prendendo una bustina da dentro la tasca del mio giubbotto e lo lanciai a Louis..

<< Cosa é? >> disse prendendo delle sigarette in mano, non erano semplici sigarette...

<< Canne >> dissi con nonchalance

<< C-canne? >>

<< Si Louis canne, sai quella roba che ti fumi e non pensi più a niente, quella roba che ti fa sentire bene >>

<< Ne parli come se fosse una cosa buona >>

<< Beh non è cosi cattiva come dicono >>

<< Harry stiamo parlando di droga >>

<< Louis lo so meglio di te >> dissi prendendo quella robaccia e la rimisi nelle tasche del giubbotto

<< Non la butti? >>

<< Si, quando usciamo la butto >> dissi, mi guardò con una sguardo di rimprovero ma io feci finta di non vederlo, l'avrei buttata sul serio non voglio ritornare nella mia vecchia vita.

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Capitolo 14
*** Happy Birthday ( parte 2) ***


Dopo due ore ci trovavamo in un locale fuori città con la musica a tutto volume seduti al bancone del bar..

<< Ragazzi io vado a ballare >> disse Niall tuffandosi nella folla

<< Va a ballare o a rimorchiare? >> chiese urlando Louis

<< Penso la seconda >> dissi ridacchiando

<< Louis Tomlinson >> disse un ragazzo, alto capelli molto corti castani, avvicinandosi al mio quasi ragazzo,

<< Liam Payne >> disse sorridendo e abbracciandolo

<< Cosa ci fai qui? >> chiese quel tipo al "mio" tipo..(?)

<< Sono qui per una festa >>

<< Ah e chi è il festeggiato? >> disse cercandomi nella folla..

<< Qui >> dissi alzando la mano

<< Oh, piacere sono Liam un carissimo amico di Louis >>

<< Sono Harry >> dissi.

Passo un'altra ora ed io mi trovavo nello stesso punto ascoltando una conversazione senza senso, forse io lo giudicavo cosi visto che i protagonisti erano il ragazzo di cui sono innamorato ed il suo ex, decisi di uscire per fumare un pò.

<< Hei ti ho cercato dappertutto >> disse Louis appoggiandosi con i gomiti sulla ringhiera del cortile del pub

<< Beh ora mi hai trovato >> dissi aspirando

<< Perchè sei uscito? >>

<< Per fumare >>

<< Perchè stai fumando? >>

<< Perchè mi stai facendo l'interrogatorio? >>

<< Non si risponde ad una domanda con un'altra >> disse ed io sbuffai

<< Mi spieghi cosa hai? >>

<< Niente >> dissi lanciando la mia sigaretta

<< Non mi sembra, te ne sei andato senza avvertirmi, mi hai fatto preoccupare >>

<< Non sono un bambino di cinque anni, so dove vado e poi mi sembravi troppo impegnato >>

<< Impegnato? >>

<< Si, sei stato un'ora a parlare con il tuo ex >> dissi sputandogli in faccia tutta la verità, ero geloso? forse..

<< Tu sei geloso perchè stavo parlando con Liam >>

<< Io non sono geloso >> dissi guardandomi le scarpe, chissà perchè erano cosi sporche..

<< Beh allora io torno a casa con Liam queste sono le chiavi della mia macchina lasciala a casa penso

di rimanere a dormire da lui >> alzai di scatto lo sguardo con uno sguardo furioso e lui iniziò a ridere..

<< Mi spieghi perchè stai ridendo? >>

<< Dovresti vedere la tua f-faccia >> disse ridendo a lacrime..

<< Lou lou perchè stai ridendo >> disse Liam avvicinandosi a noi sorridendo

<< Emm nulla e che Harry e furioso con me e la sua faccia fa morire >>

<< Perchè sei furioso con questo angelo? >> mi disse Liam mettendo un braccio intorno alla spalla di Louis

<< Sono affari miei >>

<< Woo riccio stai calmo, Lou io sto andando via vuoi un passaggio? >>

<< No grazie ho la mia macchina >>

<< Peccato, magari ci sentiamo in questi giorni, mi ha fatto piacere rivederti >> disse abbracciandolo

<< Anche a me >>

<< Ciao ragazzi >>

<< Ciao Li >> disse Louis..

Dopo alcune ore decidemmo di tornare a casa, io ero in macchina con Louis destinazione casa sua..

<< Dormi da me? >>

<< Non lo so >> dissi freddo, non avevo niente contro di lui ma contro Liam si e con qualcuno dovevo sfogarmi

<< Ti devo dare il mio secondo regalo >>

<< Dammelo >> dissi senza entusiasmo

<< Allora io ho pensato molto a noi in queste settimane ed ho deciso che, sempre se per te va bene, possiamo provare a stare assieme >>

<< Non lo so >> dissi nascondendo un sorriso più grande di me

<< Non lo sai? davvero Harry, stai rinunciando a noi solo per la tua stupida gelosia, io sono innamorato di

te non di Liam >>

<< Lo so, e tu sei un coglione >> dissi baciandogli l'angolo delle labbra

<< Cosa vuol dire questo semi bacio >>

<< Che per me va bene, possiamo provarci >>

<< Quindi stiamo assieme >>

<< A quanto pare si >> dissi ridendo

<< Perchè ridi >>

<< Perchè sono felice, quando sono felice parlo molto e rido per tutto >> dissi ridendo.

In pochi minuti ci trovammo a casa sua, dopo aver parcheggiato entrammo in casa..

<< Non ho pigiama>>

<< Prendi una mia maglietta >>

<< Ma mi stanno piccolissime >>

<< Sei tu che sei troppo alto >>

<< Non sono io troppo alto sei tu che non sei cresciuto >>

<< E' un modo carino per dirmi che sono nano >>

<< Amore tu sei nano >> dissi ridendo senza far caso al diminutivo che le avevo dato

<< Cosa hai detto? >> disse sorridendomi

<< Che sei nano >>

<< No prima >> disse avvicinandosi sempre di più verso di me

<< A-amore? >> dissi, si avvicinò del tutto mi prese il volto tra le mani e mi diede un bacio dolce, il primo bacio da quando stavamo assieme, un bacio indimenticabile..

<< Andiamo a letto? >> disse dirigendosi verso la camera da letto, io lo segui, quando fummo dentro lui si tolse i vestiti per mettersi il pigiama

<< Andiamo subito al sodo professor Tomlinson >> chiesi con una nota di malizia

<< No Styles, per questa notte dormiamo e basta >> disse mettendosi sotto le coperte, mi tolsi la maglietta e i pantaloni e lo raggiunsi..

<< Styles cosi mi deconcentri >> risi..

<< Le faccio questo effetto? >> dissi appoggiando la testa sul suo petto

<< Tu non puoi capire quanto effetto mi fai >> disse sorridendomi

<< Buonanotte nano >>

<< Notte piccolo mio >> disse spegnendo la luce, eccole le bestioline che vivono nel mio stomaco da mesi, le sentivo svolazzare ogni volta che vedevo lui, il ragazzo più bello e dolce del mondo ed io sono fortunato ad averlo qui con me..

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Capitolo 15
*** The proposal ***



 

La mattina seguente mi svegliai per colpa del sole ormai già sorto, mi girai verso l'altro lato dove ero sicuro di trovare Louis ma non c'era, come sempre.

Mi alzai e andai a cercarlo in cucina dove lo trovai, ballando, preparando la colazione mi appoggiai allo stipite della porta con un sorriso da ebete, si girò e mi vide si avvicinò ballando..

<< Buongiorno amore mio >> mi disse baciandomi dolcemente ,continuando a ballare, le sue labbra avevano sapore di nutella e latte.

<< Buongiorno a te, sei felice? >>

<< Si >> disse ritornando ai fornelli per continuare a cucinare

<< Perchè? >> dissi sedendomi sopra il tavolo della cucina

<< Perchè ieri mi sono fidanzato con un ragazzo stupendo,meraviglioso, bellissimo >>

<< Vorrei conoscerlo questo ragazzo >>

<< Mi dispiace è solo mio >> disse avvicinandosi a me baciandomi..

<< Dopo la colazione devo andare >> dissi mangiando un pezzo di pane con nutella

<< Perchè? >> chiese lui dispiaciuto

<< Perchè puzzi >> dissi scherzando

<< Beh possiamo risolvere il problema andando in bagno a lavarmi, magari puoi lavarmi tu >> disse con un sorriso malizioso, hai capito mr Tomlinson

<< La tua richiesta è molto allettante ma devo rifiutare, devo andare a studiare >>

<< Cosa devi studiare? >>

<< Domani ho il tuo compito in classe e poi ho un interrogazione di biologia >>

<< Se l'avessi saputo avrei postato il compito Martedi >> disse alzandosi dal tavolo per sparecchiare

<< Ti aiuto >>.

Dopo aver sparecchiato ed averlo salutato ritornai a casa e dopo avermi fatto una doccia cercai di concentrarmi sui libri, non ero facile visto che in testa avevo solo lui.

Dopo due ore di "studio" mia madre entrò in camera con un grande sorriso

<< Piccolo forse è meglio che stacchi un pò sono due ore che sei chiuso qui dentro >>

<< Lo so mamma ma voglio finire prima delle quattro cosi poi posso rilassarmi >> alias andare da Louis

<< Ti manca molto? >>

<< Per fortuna no, una pagina è ho finito >>

<< Va bene, allora la notizia te la do dopo >> perchè le persone ti dicono che c'è una notizia e poi aspettano per dartela?

<< No, ora mi dici tutto >> dissi chiudendo per un attimo il libro

<< Se proprio insisti >> disse sedendosi

<< Allora con Robin stavamo parlando del futuro della famiglia, come sai lui a settembre deve trasferirsi

per due mesi a Los Angeles stavamo pensando che tu puoi andare insieme a lui per frequentare una

università che può darti un futuro migliore, che ne dici? >>

<< Non so che dire, ma mi dovrei trasferire li per sempre? >>

<< Non per sempre, ti farai cinque anni di università poi decidi tu se vuoi tornare qui o rimanere la >>

<< Quanto tempo ho per pensarci? >>

<< Abbiamo tempo per mandare la domanda fino agli inizi di marzo >>

<< Va bene, ci penserò >>

<< Ok, ci vediamo dopo, buono studio >> disse mia madre uscendo dalla mia camera.

Era una bellissima notizia ma avevo dei pro e dei contro, i pro erano che sarei andato a vivere a Los Angeles, avrei frequentato una università americana e mi avrebbe offerto, come dice mia madre, un futuro migliore rispetto a quello che mi riserva restando in Italia però c'erano anche i contro, avrei lasciato mia madre, Gemma, Niall e Zayn ma soprattutto avrei lasciato Louis, io avevo fiducia nel nostro piccolo rapporto ma non ho mai amato le relazione a distanza non le ho mai dato il mio appoggio, secondo me un relazione a distanza non si può portare avanti per molto, decisi di mettere da parte questi pensieri per ritornare sui libri, prima finisco prima vado da Louis e prima gli parlo di questa novità.

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Capitolo 16
*** You are my future ***



 

Erano le sei del pomeriggio avevo finito di studiare ed ero uscito per andare da Louis, quando arrivai bussai alla porta e ad aprirmi venne una signora, la fotocopia di Louis al femminile, mi riservò un sorriso dolce, uno di quei sorrisi che solo una mamma può offrirti..

<< Salve, Louis è in casa? >> dissi riscaldandomi la mani fregandomele l'una contro l'altra, per essere Febbraio faceva più freddo del dovuto..

<< Si certo, accomodati pure vado a chiamarlo >>

<< Non si preoccupi aspetto qui le devo dire una cosa e poi devo andare >> avevo intuito che era una serata in famiglia dalle voci che provenivano da casa Tomlinson e non volevo essere l'intruso della situazione.

Dopo aver sentito un "Louis è per te " alla porta venne l'interessato con un pantalone vecchio di tuta e una maglietta a maniche corte.

<< Ciao >> sussurrai

<< Hei vieni entra >>

<< No, c'è la tua famiglia non voglio disturbare >>

<< Harry tu da ora in poi farai parte della mia famiglia >>

<< Ma intanto devo andare da Niall >> dissi serio

<< Che succede?, mi stai facendo preoccupare >>

<< Niente volevo solo vederti >> dissi sorridendogli

<< Sicuro ?>> disse rilassandosi

<< Si, ti lascio alla tua famiglia, ci vediamo domani >>

<< Ti chiamo dopo >> disse dandomi un'ultimo bacio..

A casa Horan...

<< E cosa pensi di fare ora? >> mi disse Niall dopo avergli raccontato tutta la storia sia di Louis che di Los

Angeles

<< Non lo so, so solo che non sono riuscito a dirglielo >>

<< Sai che lo deve sapere >>

<< Non per forza >> mi venne in mente un idea per non farlo soffrire

<< Cosa intendi? >> disse Niall corrugando la fronte

<< Io rifiuto e non dico niente a Louis, cosi non soffre >>

<< Harry e al tuo futuro non ci pensi, hai un opportunità magnifica se fosse capitato a me sarei andato da

Robin e gli avrei detto "quando si parte?">>

<< Niall io non voglio lasciare Louis >>

<< Potete continuare a stare assieme, io ci credo nelle relazioni a distanza, guarda a me e Agata >>

<< Non voglio finire come te e Agata se non ti ricordi ti sei lasciato! >>

<< Solo perchè lei mi ha tradito >>

<< Ed è questo che non voglio, non voglio che ci tradiamo io voglio vivere la mia storia con lui >>

<< Allora cerca una soluzione con lui, non tagliarlo fuori dalla tua vita >>

<< Non lo sto tagliando fuori e proprio per non tagliarlo fuori che non voglio partire >>

<< Se la mia ragazza e indecisa su un fatto cosi importante vorrei saperlo, io ci penserei su >> disse, aveva ragione gli e lo dovevo dire, stasera quando mi avrebbe chiamato gli avrei rivelato tutto, forse.

Dopo aver cenato salii nel tetto aspettando una sua chiamata che non tardo ad arrivare..

<< Pronto? >>

" Parlo con il ragazzo più figo del mondo"

<< No, penso che abbia sbagliato numero >> sentii la sua risata

" Scemo!, hai studiato? "

<< Certo, sono prontissimo per domani >>

" Meglio cosi, sono stanchissimo "

<< Cosa hai fatto per essere cosi senza forze? >>

" Prova a stare tu tutta la sera con sette bambine e ragazze urlanti in casa propria "

Dopo aver parlato per un'ora al telefono era arrivata l'ora di andare a letto..

" Beh è arrivato il momento di andare a letto piccolo "

<< Si hai ragione >>

" Notte piccolo Styles " disse

<< LOUIS ASPETTA >> dissi urlando

" Harry mi hai ucciso un timpano"

<< Scusami >>

" Cosa mi dovevi dire? "

<< Che..c-che mi mancano i tuoi abbracci >> mentii,

" Amore domani ti stritolo, notte cucciolo "

<< Notte >> dissi riagganciando, gli e l'avrei detto domani, si, domani di persona.

L'indomani mi svegliai e dopo aver fatto la doccia scesi in cucina per fare la colazione e trovai Gemma e Robin

<< Buongiorno >> dissi

<< Buongiorno piccolo, io e te dopo dobbiamo parlare >> mi disse Gemma

<< Va bene >>
<< Harry tua madre mi ha detto che ti ha informato della mia proposta, non per metterti fretta ma, hai

preso una decisione? >>

<< No, non ancora, ci sto pensando bene >>

<< Si ci devi pensare molto bene, è una buonissima proposta >>

<< Già.. io vado, buona giornata >> dissi uscendo di casa.

Andai a prendere Niall dopo averlo salutato..

<< Allora come l'ha presa? >> mi disse riferendosi a Louis e alla proposta

<< B-bene >> mentii

<< Edward non gli e l'hai detto >> come faceva a capire che mentivo

<< No, non c'è l'ho fatta è una questione delicata e va affrontata di persona >>

<< Quindi? >>

<< Quindi gli e lo dirò più tardi >> dissi parcheggiando

<< Lo spero >> disse lui uscendo dalla macchina..

La giornata passò velocemente sia l'interrogazione che il compito erano andati abbastanza bene, ero davanti alla mia macchina quando mi arrivò un messaggio..

 

Da Nano

" Hei che ne dici di venire a pranzo con me?...ti aspetto al parcheggio del supermercato che c'è dietro la scuola"

 

 

Sorrisi e gli risposi con un " sto arrivando", quando arrivai riconobbi la sua macchina e andai a sedermi..

<< Buongiorno >> disse baciandomi

<< Buongiorno anche a te >> dissi

<< Dove vuoi andare? >> mi disse accendendo la macchina

<< Non lo so, decidi tu >>

<< Ok, senti il programma, andiamo a mangiare in spiaggia e poi andiamo a trovare Barbara >>

<< Benissimo anche perchè sono da un pò senza vederla >>

<< Già anche io >>..

Andammo in spiaggia a mangiare due panini, dopo aver mangiato ci dirigemmo verso il centro commerciale, non avevo ancora detto niente a Louis, non so perchè ma non riuscivo a dirglielo.

Arrivato da Barbara ero solo perchè Louis era andato a prendere del cibo per la casa e mi aveva detto di andare avanti, arrivato nella piccola libreria salutai con un grande abbraccio Barbara..

<< Caro da quanto tempo >>

<< Lo so, scusami Barbara >> dissi sedendomi sopra una scrivania

<< Cosa mi racconti? >>

<< Io e Louis ci siamo fidanzati >>

<< Lo sapevo, io ci speravo, siete meravigliosi insieme >>

<< Grazie >> dissi sospirando

<< Cosa c'è che non va? >>

<< E che mi hanno offerto di andare a studiare in america dopo il diploma >>

<< Capisco, ma non lo hai ancora detto a Louis, vero? >>

<< Già, io vorrei dirglielo anche per cercare una soluzione insieme ma non riesco, è più forte di me >>

<< Harry anche se è più forte di te lui lo deve sapere, ormai fa parte della tua vita, Louis ha l'obbligo di

saperlo >>

<< Devo sapere cosa? >> disse Louis entrando nella libreria con la spesa, merda...

<< Ciao Louis, come va? >> disse Barbara

<< Bene Barbara tu? >> disse Louis guardandomi con un espressione interrogatoria

<< Benissimo, ho saputo di te e di Harry, congratulazioni >> disse Barbara avvicinandosi a lui per baciarlo sulla guancia, ma lui non distoglieva lo sguardo dai miei

<< Grazie mille..>>

<< Bene, penso che voi dobbiate parlare, vi lascio soli >> uscii dal negozio e mise il cartello "Torno subito"

<< Cosa mi devi dire? >> disse Louis avvicinandosi alla scrivania dove ero seduto

<< E' complicato Louis >>

<< Harry dimmelo >>

<< Forse è meglio non dirtelo cosi stiamo meglio entrambi >>

<< HARRY... >> urlò un pò più del dovuto

<< Robin mi ha offerto di andare a studiare in america dopo la maturità >> dissi tutto di un fiato

<< Per quanto? >>

<< Minimo cinque anni >>

<< Da quanto lo sai? >>

<< Da ieri mattina >>

<< E' per quello che ieri sei venuto a casa, per dirmi questo? >>

<< Già..>>

<< Quando parti? >>

<< Non si sa ancora devo decidere entro il primo marzo >> anche se ormai la mia decisione l'avevo già presa

<< Non c'è bisogno di pensarci, devi andare non devi lasciarti sfuggire questa occasione >>

<< Ma io non voglio lasciarti >>

<< Non ci lasceremo, continueremo a stare insieme >>

<< Quanto pensi che possa funzionare, sei mesi, un anno,forse due ma poi finirebbe male come ogni

relazione a distanza >>

<< E' questo che pensi della nostra relazione? che possa finire entro due anni >>

<< No è questo che penso delle relazioni a distanza, io ho già preso la mia decisione >>

<< E quale sarebbe?>>

<< Ringrazio per l'offerta ma rifiuto perchè voglio stare con il mio ragazzo e vivere la mia storia

d'amore con lui >>

<< E al tuo futuro non ci pensi? >> disse sbuffando

<< Tu sei il mio futuro >> dissi avvicinandomi a lui e baciandolo dolcemente, prima lui era incerto ma poi ricambio subito mettendomi una mano alla base della schiena per attirarmi di più a se, a interromperci fu un colpa di tosse di Barbara..

<< Scusatemi piccioncini ma ho dei clienti >> disse entrando nel negozio insieme a una signora, inutile dire che la mia faccia divenne come il tappetto del red carpet..


Salvee gente:)
Allora vi volevo prima di tutto ringraziare tutte le persone che hanno recensito la storia e tutte le persone che la stanno seguendo grazie mille:*
Volevo dirvi anche che mi dispiace che io in ogni capitolo non scriva una sorta di "angolo autrice" ma non so mai cosa dire.....
La storia sta per finire e io sto per iniziare il continuo non so se lo pubblicherò qui o lo salverò solo nel mio computer, e vi chiedo, infatti, se volete il continuo fatemelo sapere in una recensione e poi vedrò cosa fare..
Grazie di aver letto questo "angolo autrice" ,se si può definire tale, e alla prossima:**
C..:)

 

 

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Capitolo 17
*** You are an ashole ***



 

Dopo aver salutato Barbara andammo verso la macchina e mi accompagnò al supermercato dove avevo lasciato la macchina...

Dopo essere tornato a casa mi feci una doccia, mentre mi trovavo sotto il getto dell'acqua ripensai alla proposta avevo fatto una buona scelta, non  avrei lasciato mia madre mia sorella i miei amici ma soprattutto non avrei lasciato lui, avrei continuato la mia storia magari ci saremo anche sposati chi lo sa..

Mi trovai sdraiato sul letto quando mia sorella entrò e si distese vicino a me..

<< Allora hai preso una decisione? >>

<< Si >> dissi, lei mi guardò sorpresa forse si aspettava una risposta negativa..

<< E quale sarebbe? >>

<< Rimango qui a romperti le balle >>

<< Stai scherzando Harry? >>

<< Emm.. No >> dissi continuando a leggere una rivista

<< Harry stiamo parlando dell'università più importante di tutta Los Angeles e tu rifiuti, dammi almeno un

solo motivo per non andare >>

<< Ho nostalgia di casa >>

<< Harry te la faccio passare io la nostalgia a calci in culo se non ci vai >>

<< Principessa Gemma quale onore >>

<< La smetti di scherzare è una cosa seria >>

<< Lo so, anche la mia decisione è seria >>

<< Dimmi almeno il perchè >>

<< Voglio rimanere con Louis >>

<< State insieme? >>

<< Si >> mi tirò un colpo forte alla testa

<< Aio >> dissi massaggiandomi la parte colpita

<< Questo è perchè non mi hai detto che ti fossi fidanzato, e se non accetti la proposto te ne tirerò altri >>

<< Gemma non.intendo.accettare.la.proposta come te lo devo dire? >>

<< Non c'è modo di farti cambiare idea? >>

<< No, io voglio passare la mia vita con lui e non voglio una relazione a distanza sai come la penso su questo

argomento >>

<< Lui cosa ti ha detto? >>

<< Lui la pensa come voi, mi ha detto che ci dovrei andare perchè è una proposta che capita una sola volta

nella vita >>

<< Vedi anche lui te lo dice >>

<< Gemma io non voglio lasciarlo >>

<< Ma non devi lasciarlo >>

<< Si che lo devo lasciare, basta o deciso non andrò in america >>..

Dopo aver discusso per lo stesso argomento a cena rientrai in camera sbattendo la porta, salii sul tetto e cercai di non pensare più a niente, presi una sigaretta e iniziai a espirare, mi faceva rilassare..

Mi vibrò il telefono, mi stava chiamando, rifiutai la chiamata, volevo stare solo ero arrabbiato con tutti in quel momento e non potevo parlare con nessuno, avrei solo litigato...

 

Da Nano

" Che succede? perchè non mi rispondi? "

 

Per Nano

" Non voglio litigare ci vediamo domani, notte!" inviai prima di andare a letto...

 

Il giorno dopo mi svegliai senza il suono della sveglia e mi meravigliai di solito mi ci volevano tre sveglie per farmi alzare dal letto guardai l'ora e capii il perchè....erano le 11:30..

Scesi n cucina dove trovai mia madre cucinando..

<< Ben svegliato >>

<< Grazie >> dissi sedendomi sulla sedia sbadigliando

<< Ascolta io tra un pò vado da Robin, Gemma e da Ashton quindi sei solo in casa fino a questa sera >>

<< Mi spieghi chi è che mi ha tolto la sveglia? >>

<< Gemma, ha detto che dopo la discussione di ieri avevi bisogno di dormire e dalla tua faccia penso che

abbia fatto bene >>

<< Già, mi sento più riposato >>

<< Hai cambiato idea? >>

<< No, mamma come ti ho detto ieri io lo amo e non posso lasciarlo >>

<< Va bene comunque io ti lascio tutta la documentazione qui dagli uno sguardo >>

<< Mamma! >>

<< Non ti sto dicendo di cambiare idea solo dargli un occhiata >>

<< Va bene >>

<< Ciao piccolo >> mi disse baciandomi sulla fronte

<< Ciao mamma >> dissi prima che lei chiudesse la porta alle sue spalle..

Dopo avermi fatto una doccia decisi di leggere la documentazione dell'università, era proprio una bella struttura, il programma era abbastanza semplice e avevo la possibilità di alloggiare in una sorta di villaggio per gli studenti, era davvero un bellissimo posto ma la mia decisione l'avevo presa ed era quella giusta, ad interrompere i miei pensieri fu il campanello che suono più volte, chi poteva essere a quest'ora...

Vado ad aprire e qualcuno mi spinge per entrare...

<< Ma sei impazzito >> dico a un Louis Tomlinson infuriato, a dire dal suo sguardo, chiusi la porta..

<< Tu sei uno stronzo >> disse puntandomi un dito contro

<< Ciao anche a te, che succede? >> dissi cercando di non ridere, non so perchè ma quando qualcuno urlava con me, certe volte, non riuscivo a non ridere..

<< Che succede?!! tu ieri mi hai chiuso la chiamata mi hai detto che eri nervoso, arrabbiato, e va bene mi

hai detto che ne avremo parlato oggi a scuola e tu cosa fai non vieni?...Harry mi sono spaventato >>

<< S-scusami >> dissi non guardandolo negli occhi per non ridere

<< Perchè stai ridendo?..>>

<< Niente..scusami, e che ieri ho avuto una discussione in famiglia e mia sorella ha deciso di farmi dormire

di più del solito >> dissi sedendomi nel divano

<< Tu non puoi capire come mi sono sentito >>

<< Louis ti calmi, sto bene e ho tutta casa libera >> dissi avvicinandomi a lui baciandogli il collo

<< H-harry che fai? >>

<< Niente >> dissi continuando, quando si lasciò andare mi prese il volto fra le mani e iniziò a baciarmi, un bacio che divenne sempre più passionale, dopo avergli tolto la giacca ci sedemmo sul divano sempre l'uno attaccato all'altro lo feci sdraiare ed io sopra di lui..

<< Harry...aspetta >> disse prendendo la documentazione da dietro la schiena..

<< Cosa è? >> disse guardandolo

<< La documentazione dell'america, è la domanda di iscrizione >> dissi riprendendo a baciargli la mandibola, guancia, collo..

<< Hai cambiato idea? >> disse

<< No, stanno cercando di farmela cambiare, ma non la cambierò >> dissi prendendo la documentazione e lanciandola in terra..

Lo presi per mano e lo portai in camera mia, era più comoda e poi se nel caso ci sarebbero state interruzioni potevamo prepararci a non fare figuracce.

Lo distesi sotto di me, mi piaceva la visuale che c'era, presi i bordi della maglietta e la levai e riniziai a baciargli il collo, fece lo stesso della mia maglietta, in pochi minuti il mio pavimento era invaso dai nostri abiti e dopo aver annuito alla solita domanda " sei pronto?" iniziammo a farlo, vi risparmio i dettagli.

 

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Capitolo 18
*** Night before exams ***



 

<< Sei uno stronzo >> disse Louis scendendo le scale infilandosi la maglietta, io lo segui ridendo

<< Scusami piccolo ma eri esilarante " ti faccio male?" "sicuro?" "fermami se ti faccio male", eri troppo

protettivo >>

<< Scusami se mi preoccupo per te >> disse facendomi il broncio

<< Lo so che ti preoccupi, ma la prossima volta meno chiacchiere e più fatti >> dissi raggiungendolo sul divano

<< Beh a sentirti urlare meno di venti minuti fà mi sembra che ti siano piaciuti i miei fatti >>

<< Non ho detto che non mi sono piaciuti >> dissi ridacchiando

<< Sai dopo la storia con Liam non pensavo di innamorarmi, invece poi ho trovato te e....o cazzo >> disse guardando dietro di me, mi stava dicendo una cosa magnifica e lui si blocca cosi, si alza di scatto dal divano e in pochi secondi e già con la giacca..

<< Che bella dichiarazione >>

<< Scusami amore ma devo andare a prendere le gemelline che sono una a danza e l'altra in piscina, devo

scappare..., ascolta mi porti un bicchiere d'acqua prima di andare? >> bicchiere d'acqua?

<< Certo >> dissi andando in cucina a prendere una bottiglia e un bicchiere, ritornai in cucina e Louis era andato via, presi il telefono per chiamarlo ma quando lo sbloccai vidi che era nell'applicazione degli appunti e c'era scritto..

" Scusami ma mi stanno già chiamando e devo andare, ti chiamo più tardi un bacio...Lou.." ridacchiai e poi mi spaparanzai sul divano, volevo continuare a leggere la documentazione ma non c'era più in terra, andai in camera e non la trovai non mi allarmai più di tanto intanto la decisione l'avevo già presa..

Era finalmente arrivato Giugno, erano passate molte settimane dalla nostra prima volta io e Louis stavamo ancora insieme e stavamo bene ogni sera ci sentivamo e vedevamo tranne nell'ultimo periodo che io ero impegnato per il mio esame, quella mattina mi alzai alle 10.30 dopo aver studiato la mattina e un pò dopo pranzo decisi di staccare ed andare a casa di Louis..

Suonai e ad aprire venne Lottie..

<< Ciao bello >> mi disse dandomi un bacio sulla guancia

<< Ciao bella >> dissi ricambiando, entrai

<< Mio fratello è in camera sua >> dopo averla ringraziata sali al piano di sopra dove trovai la porta socchiusa, si sentiva la sua voce, stava parlando al telefono, decisi di non entrare..

<< Si sono sicuro, è la scelta migliore sia per lui che per me >> con chi e di chi stava parlando..

<< Quando dovrebbe partire? >>

<< Va bene dopo l'esame farò tutto, arrivederci >> disse chiudendo il telefono, entrai e lo vidi con la testa fra le mani

<< Harry, cosa ci fai qui? >>

<< Sono venuto a trovarti, cosa succede? >>

<< Niente, cosa vuoi fare? >> disse cercando di sorridere

<< Voglio sapere chi era al telefono >>

<< U-un mio amico, non lo conosci >>

<< Cosa devi fare dopo l'esame? >>

<< Dobbiamo incontrarci prima che lui parta >>

<< Ok, comunque ciao amore >> dissi avvicinandomi a lui per baciarlo..

<< Io ho un idea per passare il tempo >> dissi sorridendo maliziosamente

<< Mmm che buona idea >> disse baciandomi il collo...

Due giorni dopo iniziarono gli esami, il primo giorno andò abbastanza bene, iniziammo con lo scritto di Italiano, la mia materia preferita da quest'anno, il secondo giorno avevamo quella di matematica e per mia fortuna andò molto bene, meglio di quella di italiano quindi vi lascio immaginare la mia gioia e per finire avevamo lo scritto della mia specializzazione quello andò benissimo.

Era la sera prima del mio orale, ero in ansia, avevo ripassato questa mattina e la sera l'avevo passata seduto sul letto, avevo promesso a Louis di non toccare più il libro, ma io non ci riuscivo cosi decisi di andare da lui..

Suonai e dopo pochi secondi venne ad aprirmi un Louis Tomlinson con solo un asciugamano legato alla vita, entrai e mi sedetti sul divano con la testa fra le mani..

<< Ciao amore, si entra pure, no tu non disturbi mai >> disse Louis prima di chiudere la porta

<< Non riesco a non ripassare >>

<< Harry ti calmi >> mi disse accarezzandomi la testa..

<< Come faccio a calmarmi domani mi gioco la mia vita scolastica, con venti minuti di interrogazione

finiscono i miei 7 anni scolastici..>>

<< Non è detto che è finita la tua vita scolastica >>

<< Mi stai dicendo che posso essere bocciato? >> dissi con gli occhi sbarrati

<< No Harry, sto dicendo che dopo le superiori c'è l'università >> ma cosa stava dicendo?

<< Ma io non ci vado all'università >>

<< Mai dire mai mio piccolo Harry >> disse Louis, cosa voleva dire con quel "mai dire mai" io non sarei andato all'università avevo rifiutato quella proposta dell'America, certe volte avevo dei rimpianti solo che poi parlavo con Louis e mi passavano, voglio rimanere con lui e non vedo l'ora di passare i prossimi anni con lui..

<< Louis sei strano stasera cosa c'è che non va? >>

<< Niente e solo che ho un senso di paura >>

<< Amore sono io che faccio l'esame non tu >>

<< Lo so, io vado a mettermi una maglietta..>>

<< Secondo me stai meglio cosi >>

<< Davvero? >> disse ridendo guardandosi

<< Si si, anzi secondo me stai meglio anche senza quel asciugamano >> dissi baciandogli il collo

<< Harry sei diventato un pervertito >> disse piegando il collo per lasciarmi più pelle da baciare e succhiare

<< Se sono pervertito ora mi dovevi conoscere qualche anno fà, trovavo perversione ovunque >>

<< Mmm, vorrei conoscere l'harry cattivo >>

<< Forse un giorno, ma ora andiamo in camera tua >> dissi prendendogli la mano

<< Harry ti servono le forze per domani >>

<< Louis sarai il mio antistress >>

<< Mi stai usando Harry Styles? >>
<< Non lo farei mai Louis Tomlinson >> ed è cosi che passai la mia notte prima degli esami facendo l'amore con il mio "antistress" preferito...

 

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Capitolo 19
*** New Life ***


Mi svegliai verso le 5 del mattino, mi alzai ed andai in bagno per farmi una doccia, quella notte avevo fatto un sogno strano c'era un aereo ed io ero li sopra e Louis mi salutava piangendo, che giochi strani che fa l'ansia, andai in cucina e presi un bicchiere d'acqua..

<< Ti preparo una camomilla >> mi disse Louis abbracciandomi da dietro

<< No, ho solo bisogno di dare questo esame e basta >>

<< Mi sembri mia sorella quando è nel suo periodo >>

<< Louis non mi aiuti cosi >> dissi andando sul divano

<< Scusami, cosa vuoi fare? >> disse seguendomi e mettendomi un braccio intorno alle mie spalle

<< Interrogami >> dissi

<< Harry!!>>

<< Ok ok, almeno ho provato, mi spieghi perchè non vuoi che io ripassa? >>

<< Perchè più ripassi più ti impappini davanti alla commissione >>

<< Chi te lo dice? >>

<< Harry sono un professore ed ho partecipato a molti esami di maturità >>

<< Ok ok >> dissi..

Le ore successive passarono molto lentamente per mia sfortuna, ma l'ora che aspettavo ormai da giorni era arrivata ero fuori dalla mia classe aspettando che la commissione mi desse il permesso di entrare ed iniziare il mio esame.

<< Tranquillo piccolo andrà tutto bene >> disse Gemma dandomi una carezza sul braccio

<< Speriamo >>

<< Harry Styles >> disse una signora...

<< E-eccomi >> dissi, presi un lungo respiro ed entrai in quella classe per l'ultima volta dopo 7 anni..

Quando entrai cercai subito lo sguardo di Louis quando lo trovai mi rilassai un pò ed iniziai a parlare..

Dopo venti minuti circa uscii dalla classe..

<< Ciao sorella, devi essere fiera di avere un fratello che ha risposto ad ogni domanda fatta dalla commissione >>

<< Aaahh >> urlò mia sorella prima di saltarmi addosso

<< Andiamo a festeggiare >> disse Ashton e ci dirigemmo verso la macchina..

Mi vibrò il telefono..

 

Da Nano

" Bravo amore mio sei stato bravissimo, stasera usciamo a festeggiare, vengo a prenderti alle 20:00 "

Risposi e andai in macchina per avviarmi verso casa...

Dopo aver passato la sera a buttare e a stracciare i miei libri mi preparai per l'uscita con Louis che mi inviò un messaggio alle 20:00 in punto dicendomi che mi stava aspettando, cosi salutai la mia famiglia ed entrai i macchina..

<< Ciao piccolo >> mi disse baciandomi

<< Ciao a te >> dopo esserci ribaciati mise in moto..

<< Dove andiamo? >>

<< In un posto speciale..>> disse parcheggiando...a...scuola?..

<< Perchè siamo a scuola? >>

<< Tu vieni è stai zitto >> disse spegnendo il motore mi prese la mano e ci dirigemmo verso la finestra della mia classe, era aperta, entrò prima lui e poi io, accese una candela e vidi che c'erano due banchi apparecchiati con del cibo da mangiare sopra..

<< Wow Louis è fantastico >> dissi, lo abbracciai e lo baciai

<< Grazie grazie grazie >> dissi alternando un grazie e un bacio..

Durante la cena...

<< Ora non sei più il mio professore >>

<< Già, ti posso dire una cosa? >>

<< Certo >>

<< Sei importante per me e diciamo che dopo Liam avevo deciso di non avere un'altra relazione seria

poi mi hanno offerto questo lavoro, sai ero in ansia il primo giorno pensavo " e se non piaccio alla

classe" poi ho visto te i tuoi occhi verdi mi guardavano attento, eri l'unico che non aveva parlato e mi

incuriosì molto, non ti racconto tutta la nostra storia perchè potrei stare qui una vita a parlare di te, ti

voglio dire semplicemente che ti amo, e qualunque cosa succeda ti amerò per sempre, rimarrai sempre

nel mio cuore Harry Styles..>> ti amo? davvero mi aveva detto di amarmi oddio...

<< Anche io ti amo, e non succederà niente finchè noi due stiamo insieme, sei la mia forza..>> dissi alzandomi dal mio posto per andare a baciarlo..

Il giorno dopo mi svegliai per colpa del mio cellulare che vibrò, mi svegliai convinto che fosse la sveglia ma poi mi ricordai di essere finalmente libero dalla scuola cosi presi il telefono e apri il messaggio, penso che fu il messaggio più brutto della mia vita...

 

 

Da Nano

" Hei non sono bravo con le parole, eppure sono un professore di italiano, ascoltami noi non possiamo stare

più assieme, non mi cercare e se mi vedi fai finta di non vedermi, mi sono reso conto che la nostra storia

era una sbaglio e come ho detto prima di metterci assieme era ed è un rapporto malato ed ora è morto, addio

piccolo grande Harry Styles.."

Iniziai a piangere e mi alzai velocemente dal letto, come aveva cambiato idea cosi facilmente la sera prima mi ha detto di amarmi ed ora mi ha lasciato, mi deve dire in faccia quello che pensa sul serio sul nostro rapporto..

Presi la macchina e corsi verso casa sua, appena arrivai apri velocemente lo sportello senza chiuderlo e bussai insistentemente alla porta, quando la porta si apri mi cadde il mondo addosso..

<< Perchè devo andare io ad... ciao Harry, Louis è.. >> non lo feci finire di parlare che gli tirò un pugno in faccia, è per quello che non mi vuole per LiamstronzoPayne.

<< Tu sei un pezzo di merda >> dissi entrando e spingendo Louis, almeno lui aveva il pigiama invece il suo ex fidanzato era senza maglietta solo con un paio di jeans, uno schifo..

<< Tu mi hai fatto innamorare di te e poi mi hai gettato come un pezzo di carta >>

lui distolse lo sguardo da me..

<< Guardami quando ti parlo >> urlo mettendo una mano sopra il suo mento per girarlo verso di me

<< Ti ho già detto tutto nel messaggio >> disse, riabbassando lo sguardo

<< Sai che ti dico stai qua insieme al tuo amante, ragazzo, ex ragazzo chiamalo come ti pare intanto mi hai

solo usato, magari lo hai fatto anche perchè avevi paura di perdere il lavoro, avevi paura che io andassi

dal preside a dirgli tutto, non riesco più a guardarti in faccia, me ne vado >> dissi prima di inondare la sua casa di lacrime mi girai e me ne andai, prima di chiudere la porta lanciai il suo regalo per il compleanno e a mo di saluto dissi..

<< Vaffanculo Louis Tomlinson >>.

Entrai a casa e sbattei la porta e scivolai contro di essa ed mi presi la testa fra le mani, mia madre usci dalla cucina e mi venne incontro..

<< Che cosa è successo ? >>

<< L-louis m-mi ha l-lasciato >> dissi singhiozzando

<< Oh piccolo mio >> disse mia madre abbracciandomi..

Dopo essermi fatto una doccia decisi di andare sul tetto, c'era un pò di venticello che mi asciugò le lacrime, mia madre salii e si sedette vicino a me..

<< Senti sei ancora in tempo per partire >> disse, ma come la domanda non l'avevo consegnata come potevo partire

<< Ma non ho compilato ne consegnato la domanda >>

<< Beh in teoria l'ha fatto un tuo amico molto speciale, perchè magari cambiavi idea >> Niall?...no non riusciva a trattenere un segreto allora Zayn?.. impossibile non voleva neanche lui che io partissi...ma allora chi è stato?

<< Chi? >>

<< Non ha importanza, prepara i bagagli e vai ad inseguire il tuo futuro >>

<< O-ok >> dissi un pò incerto, aveva ragione dovevo inseguire il mio sogno visto che l'unica cosa che mi tratteneva qua mi ha lasciato posso andare e dimenticare tutto.

Stavo finendo di portare le valige in macchina quando vidi Gemma scendere le scale, non le avevo detto niente ma penso che lo sapesse già visto che quando mi vide mi abbraccio..

<< Parti? >> disse piangendo

<< Già >>

<< Non è giusto >> sussurrò..

<< Cosa non è giusto? >>

<< Che è andata a finire cosi >> non capisco...

<< In che senso? >>

<< Sai chi ha mandato la domanda? >> un " amico speciale"

<< No, chi? >>

<< Gemma smettila, andiamo Harry dobbiamo andare >>

<< Aspetta dimmi chi l'ha mandata >>

<< Nessuno, vai e divertiti, ci sentiamo, ciao piccolo >> disse dandomi un bacio che ricambia...

Dopo poche ore mi ritrovai sul'aereo che svolazzava nel cielo verso Los Angeles, verso il mio futuro.

Avevo salutato tutti quanti sia che la mia famiglia e i miei amici, mi sarebbero tutti mancati perfino Nick, ma sopratutto lui..

Dopo essere arrivato a Los Angeles una ragazza con il cartello " Harry Styles" mi accolse all'aeroporto e mi accompagnò fino al villaggio dove avrei trascorso la mia vita per i prossimi cinque anni, dopo avermi spiegato un pò di regole entrai nella mia stanza dove trovai un ragazzo con i biondi, tinti, e abbastanza alta quasi quanto me...

<< Ciao io sono il tuo compagno di stanza >> disse alzandosi dal letto.

<< Piacere Harry Styles >>

<< Louis, Louis Lancaster >>

<< Magnifico >> sussurrai

<< Cosa? >>

<< Niente >> dissi sedendomi sul mio nuovo letto..

 

La storia finisce qui, spero che vi sia piaciuta , ringrazio chi l'ha seguita, ancora non so il titolo del sequel però penso che per la fine di questa settimana la caricherò e spero che seguiate anche quella..
Passando alle novità, avete sentito Fireproof?.. è stupenda, anche il nome del nuovo cd è molto originale...(?) 
Sentendo questo singolo penso che il cd sia meravigliosamentemeraviglioso ok vi lascio  in pace...
Riringrazio tutti da chi ha recensito a chi ha seguito la storia, fatemi sapere cosa ne pensate della fine e se seguirete il continuo..ciaoo:))

C..:***


 

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