I don't believe that anybody feels the way i do about you

di Capparelli_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter One ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 ***



Capitolo 1
*** Chapter One ***


 "And when you smile,
The whole world stops and stares for a while.
And your eyes ,
Make the stars look like they’re not shining"
 

Harry non era altro che un ragazzino di Cheshire, ancora giovane e inesperto in affari di cuore , ma non sapeva se fosse normale, all'età di vent'anni, non essersi innamorato nemmeno una volta. Certo, aveva avuto delle cotte, ma nulla di più profondo. Non sapera come ci si sentiva ad amare davvero una persona, e ad essere disposti ad uccidere per stare con lei. Era un ragazzo abbastanza carino, o almeno così credeva. Piaceva parecchio alle ragazze, e aveva spesso provato ad avere qualche storia romantica, ma ogni "relazione" che aveva avuto, non era andata oltre ai tre mesi. Per quanto lo volesse, non provava nulla di forte, voleva bene alle ragazze con cui era stato, ma non provava ciò che avrebbe voluto provare.

Camminava per le vie di Doncaster chiedendosi per quale sovrannaturale motivo, la sua sciarpa pareva decisa a non stare in nessun modo umano, quando, infeddolito, decise di entrare in una piccola caffetteria chiamata "Costa Coffee".
Il locale era estremamente affollato e Harry dovette fare una fatica estrema per andare a sedersi. 
Alla fine, riuscì a trovare uno sgabello davanti al bancone, che avrà avuto probabilmente un centinaio di anni, il legno era rovinato, e il cuscino sgonfio e logoro, ma si accontentò. Si "Accomodò" e, chiamò la cassiera alzando un dito. -Come posso aiutarla? chiese lei con un sorriso smagliante -Mi porti una cioccolata calda, la prego. disse lui, appoggiando la testa sul tavolo sfinito. La donna si allontanò, mentre Harry si chiedeva perchè diavolo era entrato in quella stupida caffetteria, dove probabilmente sarebbe morto prima di riuscire ad uscire. 
Q
uando la cassiera tornò, lui si limitò a dire con voce stanca qualcosa come  -Grazie mille, quanto le devo?
-
Non si preoccupi, hanno già pagato. disse lei allegra. Il ragazzo alzò pigramente la testa dal bancone -Oh, e si può sapere chi è stato? chiese esausto. -Il ragazzo seduto lì. disse lei, indicando un tavolo.
Harry bevve un sorso dalla tazza, e i suoi occhi si posarono il ragazzo che aveva pagato . "Ha un bel sorriso" pensò una parte di lui.
F
u in quel momento che incontrò i suoi occhi, e il ragazzo alzò una mano in segno di saluto, sorridendo. Harry sorrise di rimando, poi vide lentamente il ragazzo alzarsi e venire verso di lui, Non capì immediatamente ciò che stava succedendo, nonostante si sentì terribilmente strano.
Il ragazzo si avvicinò sempre di più, e il battito cardiaco di Harry divenne più veloce, senza nemmeno sapere perchè.
-I
o sono Louis. disse il ragazzo sorridendo.
E
 ad Harry mancò il respiro, quasi come se gli avessero sparato un proiettile in mezzo al petto.


About Me.
Okay, Allora..
Io sono Nicole, autrice di questa cosa (?)

Uhm, Avevo iniziato a scrivere questa storia 
un po' di tempo fa, ed è rimasta nelle note del mio
telefono, fino ad oggi, quando una mia carissima fastastica
amica (che saluto) , mi ha preso il telefono, e detto che
mi avrebbe ucciso se non l'avessi pubblicata stronza ti odio. 
Spero davvero di non aver fatto troppi errori, e spero che ora non
vi stiano sanguinando gli occhi çwç.
Il capitolo è estremamente corto, ma è  più un prologo che un capitolo.

Ho iniziato a scriverla ascoltando "Wonderwall" degli Oasis,
da  qui è tratto il titolo.
la frase iniziale, è presa da una canzone di Bruno Mars,
SCUSATE  per come è impostata, ma non sono capace 
di fare niente :c 
se volete contattarmi, il mio twitter è; @PeetaHugmePlz 

Vi amo tutti
-Nicole xx


 

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Capitolo 2
*** Chapter 2 ***


«Il gatto ti ha mangiato la lingua?» chiese Louis sedendosi sullo sgabello vicino
«No, ehm, scusami..» disse Harry riprendendosi da quella improvvisa e stranissima sensazione.
Louis alzò un dito chiedendo alla ragazza di portare una seconda cioccolata 
«Allora, principessa.. Hai un nome o no?» disse con un sorrisetto sarcastico.
«Harry» mormorò. 
«Mi chiamo Harry» disse poi in tono più deciso. 
«Piacere di conoscerti» disse guardando arrivare la cameriera con la cioccolata.
Harry era chiaramente a disagio, cercò di sistemarsi meglio sul cuscino logoro, poi bevve un'altro sorso della cioccolata. Si soffermò di più a guardare il ragazzo questa volta.
«Perchè mi stai fissando?» disse Louis senza distogliere lo sguardo dalla sua cioccolata calda.
«Non ti sto fissando» distolse subito lo sguardo arrossendo.
Louis lo guardò e inarcò un sopracciglio, poi prese un sorso di cioccolata.
«Merda, questa cosa scotta!» esclamò.
Harry rise piano.
«Non sei di qui, vero?» chiese, distogliendo l'attenzione dalla sua cioccolata. 
«No» ammise Harry.
«Studi qui?» chiese Louis.
«Mi sono trasferito» sorrise, orgoglioso.
Louis bevve un'altro sorso di cioccolata .
«Tu sei di qui,invece?» chiese Harry sorseggiando.
Lui annuii in risposta, poi prese la cioccolata e la finì rumorosamente, emettendo suoni che, almeno secondo Harry, sembravano più versi adatti ad un maiale, che ad un ragazzo ben tenuto di Doncaster.
Louis ripose la tazzina sul bancone in modo abbastanza brusco
«D'accordo principessa, ti propongo un'accordo» disse squadrando Harry con un sorrisetto ironico.
«Ovvero?» chiese Harry, leggermente a disagio.
«Stasera ti porto fuori, ti offro la cena.. A una condizione però» sussurrò.
«Parla» disse Harry quasi stufo.
«Ti porterò fuori se..» prese una piccola pausa «Se non ti metti quella merda di sciarpa» concluse soddisfatto. 
Harry si guardò in modo interrogativo.
«Ma che cos'ha di strano questa sciarpa?» chiese seccato.
«Fa schifo» disse Louis.
Harry incrociò le braccia sotto il petto «Beh, a me piace» disse offeso.
«Se te la metti, giuro che la brucio» disse incredibilmente serio. Poi il suo viso si addolcì «Sto scherzando principessa» rise.
«Non chiamarmi principessa» disse Harry serio.
«Ci troviamo qui, davanti al costa coffee alle sette, non accetto un no come risposta» concluse alzandosi.
Harry sbuffò «Si, si d'accordo, ci vediamo alle sette».
Louis si alzò e si diresse verso la porta 
«A stasera principessa» esclamò voltandosi, poi di girò e uscì dal caffè, affondando mani nelle tasche del cappotto.


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okay, ecco, allora, uhm..
cioè, mi è morto il criceto.. Poi sono arrivate 
le cavallette..
sisi okai... Ecco.. 
Basta. Sono in ritardo in modo schifoso. Lo so.
sono passati mesi, ma vi giuro che non avevo idea di cosa fare
ho interrotto tutti i miei contatti con EFP, e ho anche smesso
di recensire Fanfiction...
ma ora, sotto giuramento ho pubblicato la seconda parte del prologo.
Lo so che è corta, lo so che fa schifo.
Maa aspettate ancora un paio di capitoli e poi giuro
che migliora (Sisi come no)
scusate se è impostato da far schifo,

ma dal cellulare è il meglio che riesco a fare c:
appena riavrò possesso del computer, farò 
in modo che sia meno un pugno nell'occhio D: 

potete contattarmi su Twitter: @ PeetaHugmePlz
oppure su Kik: _xJustSmile_

con questo vi lascio, un bacio ❤️
-Nicole xx

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