Amori sulla cresta dell'onda!

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La nuova arrivata. ***
Capitolo 2: *** Dichiarazioni e promesse. ***
Capitolo 3: *** Smiles. ***
Capitolo 4: *** Little talks. ***
Capitolo 5: *** Il gruppo è al completo! ***
Capitolo 6: *** Amiche dallo stesso Destino. ***
Capitolo 7: *** Let me help you. ***
Capitolo 8: *** Veritas. ***
Capitolo 9: *** Con te io sto bene. ***
Capitolo 10: *** Fans and pains. ***
Capitolo 11: *** Two hearts in pain. ***
Capitolo 12: *** Morsi e sguardi. ***
Capitolo 13: *** L'amore perduto. ***
Capitolo 14: *** L'importante è il cuore. ***
Capitolo 15: *** Invito accettato. ***
Capitolo 16: *** Ti aspetterò sempre. ***
Capitolo 17: *** Rispetto. ***
Capitolo 18: *** Gelosia e proposta. ***
Capitolo 19: *** Il fratello. ***
Capitolo 20: *** Orgoglio. ***
Capitolo 21: *** The first time. ***
Capitolo 22: *** La verità viene sempre a galla. ***
Capitolo 23: *** Rivelazioni e fragilità. ***
Capitolo 24: *** Un rapporto speciale. ***
Capitolo 25: *** Il primo giorno insieme. ***
Capitolo 26: *** Ripetizioni! ***
Capitolo 27: *** Lezioni e dolori. ***
Capitolo 28: *** L'appuntamento! ***
Capitolo 29: *** Piccoli problemi. ***
Capitolo 30: *** Legame profondo. ***
Capitolo 31: *** La sfida è lanciata! ***
Capitolo 32: *** Sentimenti... ***
Capitolo 33: *** Piccole preoccupazioni. ***
Capitolo 34: *** Pizza, amori e timori. ***
Capitolo 35: *** Un'amore unico. ***
Capitolo 36: *** Appetito e amore. ***
Capitolo 37: *** Theories... ***
Capitolo 38: *** Pizze, amore e sorprese in arrivo. ***
Capitolo 39: *** La lieta notizia. ***
Capitolo 40: *** Emozione. ***
Capitolo 41: *** Saper sorprendere. ***
Capitolo 42: *** Emozioni indescrivibili. ***
Capitolo 43: *** L'incidente. ***
Capitolo 44: *** Duro confronto. ***
Capitolo 45: *** Proposta e patto. ***
Capitolo 46: *** Cattivi pensieri. ***
Capitolo 47: *** A party full of love. ***
Capitolo 48: *** Affermazioni e sorrisi. ***
Capitolo 49: *** Tears. ***
Capitolo 50: *** Prova di carattere. ***
Capitolo 51: *** You are my life. ***
Capitolo 52: *** Ritorno a scuola. ***
Capitolo 53: *** Dolci ricordi e pensieri futuri. ***
Capitolo 54: *** Sorpresa! ***
Capitolo 55: *** Passioni sportive e prove culinarie. ***
Capitolo 56: *** Battiti. ***
Capitolo 57: *** Decisione. ***
Capitolo 58: *** Sentimenti reciproci. ***
Capitolo 59: *** Il sogno non morirà. ***
Capitolo 60: *** Un giorno indimenticabile. ***
Capitolo 61: *** Verso un roseo futuro. ***
Capitolo 62: *** Un compleanno speciale. ***
Capitolo 63: *** Merry Christmas. ***
Capitolo 64: *** Capodanno in compagnia! 1 ***
Capitolo 65: *** Capodanno in compagnia! 2 ***
Capitolo 66: *** Promessa per il futuro. ***
Capitolo 67: *** L'ultimo giorno di vacanza. ***
Capitolo 68: *** Doppio lieto evento. ***
Capitolo 69: *** Una triste notizia. ***
Capitolo 70: *** Festeggiamenti. ***
Capitolo 71: *** Tutte al lavoro! 1 ***
Capitolo 72: *** Tutte al lavoro! 2 ***
Capitolo 73: *** Cambiamenti 1 ***
Capitolo 74: *** Cambiamenti 2 ***
Capitolo 75: *** Everyday in my heart. ***
Capitolo 76: *** Il trasloco. ***
Capitolo 77: *** Sentimenti straripanti. ***
Capitolo 78: *** Solitudine. ***
Capitolo 79: *** Evviva l'amore! ***
Capitolo 80: *** Derek. ***
Capitolo 81: *** Il ritorno della zia. ***
Capitolo 82: *** Dolci lezioni. ***
Capitolo 83: *** La festa degli innamorati. ***
Capitolo 84: *** Una dolorosa notizia. ***
Capitolo 85: *** Be strong. ***
Capitolo 86: *** Il peggio è passato. ***
Capitolo 87: *** L'escursione. ***
Capitolo 88: *** Notizie sconvolgenti. ***
Capitolo 89: *** L'arrivederci. ***



Capitolo 1
*** La nuova arrivata. ***


Era una bellissima giornata di metà Settembre e, anche se l'estate non era ancora finita, il caldo si faceva ancora sentire e per tutti i giovani che riprendevano o iniziavano la scuola, svegliarsi alla mattina presto era davvero una grande sfida.

Ma una ragazza, l'ultima di quattro fratelli, era già in piedi dalle sei del mattino ed era quasi pronta "Buongiorno madre!" Salutò la ragazza dai capelli castano scuri lunghi fin sotto le scapolee legati in un chignon alto e gli occhi castano chiari, dalla pelle color del miele causa abbronzatura estiva, dal bel fisico tonico e slanciato. Però la donna continuò a guardare dritto, come se nulla fosse, per andare a chiamare gli altri figli.

Ormai Elisa, questo il suo nome, era abituata a tutto l'odio che la circondava. Da quando il suo vero padre, Ralph Hawkins, era morto ormai tre anni prima, la madre Roberta ed i fratelli maggiori Paul, Cristian più la sorella Lola, non facevano altro che deriderla, maltrattarla ed anche picchiarla. E come se non bastasse, la madre si era risposata con un tale molto ricco, un certo Dante Dimitri Casalovi, proprietario di un gruppo di multinazionali che lavoravano nel campo farmaceutico ed anche lui aveva preso il vizio di metterle le mani addosso, senza che nessuno dicesse o facesse niente per lei.

Era felice di poter finalmente andare a scuola, iniziare l'ultimo anno del Liceo Linguistico e poi si sarebbe iscritta all'università e trovata un buon lavoro, che le avrebbe permesso di andarsene da quell'inferno che era la sua vita.

Uscì così di casa, prese l'autobus e poi scese alla sua fermata, entrando nel solito cafè per fare colazione e lì trovò le sue migliori amiche, ovvero Valentina, Martina, Carolina, Tania e Francesca. Costoro erano per lei una vera famiglia e con loro parlava di tutto, fermandosi spesso dalle ultime due che, essendo una coppia, vivevano insieme, visto che Tania, come Valentina, aveva da poco compiuto i diciotto anni e lavorava part time in piscina come insegnante di nuoto.

"Eccola! Ciao, Elisa! Come stai?" Chiese subito Tania.

"Benissimo e voi? Vi trovo in forma."

"Beh, abbiamo fatto molto moto in vacanza..."

"Tania!" La riprese subito Francesca, molto imbarazzata e tutte sorrisero, mentre il cameriere, che ben le conosceva, portò loro il solito cappuccino con due croissant "Non siamo a casa nostra o solo fra noi. C'è gente, mi vergogno!"

"Ok, ma guarda che io posso anche intendere corse, nuotate e cose così come moto... Non solo quello che abbiamo fatto per la maggior parte del tempo!"

La povera Francesca, dai capelli biondi lunghi appena sopra le spalle e legati in una coda molto semplice, pettinatura identica a quella di Tania, che somigliava alla fidanzata anche per gli occhi castano-verdi, si portò le mani sul viso, sapendo che il suo amore lo stava solo facendo apposta per farla imbarazzare.

"Tornando a noi... Come vanno le cose, a casa tua?"

Elisa sospirò e gli occhi, come sempre, divennero lucidi "Come ogni giorno... Nessuno mi parla, nessuno mi considera... Direi bene, tutto sommato!"

"Povero tesoro!" Disse Tania, abbracciandola forte e baciandola sulla fronte "Perchè non vieni a vivere con me e Francesca oppure con Valentina? Vattene da quella casa, lascia quei bastardi dei tuoi famigliari nel loro marciume!"

"Non vorrei che veniste coinvolte in qualcosa di brutto a causa mia..."

"Dio, se qualcuno dei tuoi venisse in casa mia, giuro che imbraccio il fucile di mio padre e, chiunque sia, lo faccio secco!"

Elisa sorrise appena, sapendo che Tania era capacissima di fare una cosa simile, soprattutto se la sua amata Francesca o una sua cara amica erano in pericolo, alzandosi per andare a pagare "Non devi sporcarti le mani. Prima o poi la pagheranno!"

"Infatti!" Accordò Martina "Non potranno passarla sempre liscia."

Mentre parlavano, tutte si alzarono ed andarono a pagare, salutando poi il proprietario Bernardo e Lucas, il cameriere che veniva dall'Argentina e che spesso raccontava loro storie sul suo Paese, infine lasciarono il cafè e si diressero verso la vicina scuola "Ohayoo, ragazze!"

"Kohei!" Dissero all'unisono, rivolgendosi al loro amico Kohei Uchida, rimasto orfano quando era ancora piccolo e cresciuto coi suoi nonni paterni e materni.

"Come state? Siete sempre bellissime!"

A seguito del ragazzo, tutte fecero l'inchino, visto che lui era solito salutarle così "E la tua acconciatura è sempre in stile manga!" Disse Carolina.

"E' vero! Ma sapete che i manga sono la mia passione!"

"Infatti! Però adesso ci conviene andare o faremo tardi!"

Tutti allora corsero verso la scuola e, non appena Kohei ebbe sistemato la propria bici nello stallo apposito, entrarono nell'istituto e raggiunsero la rispettiva classe, ove attesero l'arrivo del professore o professoressa.

Ma nella classe di Tania e Valentina, la professoressa di Francese Mirella Boscolo, entrò assieme ad una ragazza alta, dal fisico tonico e molto allenato, dai corti capelli castano-rossicci legati in un piccolo codino e gli occhi castano-ambrati pieni di fierezza ed ogoglio "Ragazze, da oggi avrete una nuova compagna di classe! Prego, a lei le preentazioni, signorina."

"Ciao a tutti! Io sono Arianna Herrera e spero di andare d'accordo con tutti voi! E... Non fatevi fregare dal mio cognome, sono vostra connazionale a tutti gli effetti, solo che il mio bis nonno era di origini Spagnole."

"Perfetto, signorina Herrera! Laggiù, vicino alla signorina Calori c'è posto." Disse la professoressa, indicando Tania, così Arianna si diresse verso la giovane biondina e, quando fu seduta, sorrise e le tese la mano.

"Piacere di conoscerti!" Disse sottovoce.

"Piacere mio! Lei è Valentina Caporetto." Rispose Tania che, come Francesca, era nata e cresciuta in Trentino, anche se su due sponde diverse della Regione "Ehm... Posso farti una domanda?"

"Certamente! Non farti mai problemi a chiedere."

"Pratichi qualche sport? Perchè, ehm... Hai un fisico da paura!"

Arianna sorrise appena, ma l'affermazione non sfuggì alle allenate orecchie della signora Boscolo "Calori, non iniziare a disturbare la nuova arrivata! Dal momento in cui non voglio metterti una nota già il primo giorno, frena gli ormoni!"

"Mi scusi, non succederà più."

Tania chinò il capo per tornare a concentrarsi su ciò che la professoressa scriveva sulla lavagna, ma Arianna le diede una lieve gomitata e la bionda la fissò "Io sono una surfista professionista!" Rivelò e, non solo Tania, ma anche Valentina sgranò gli occhi.

"Che ci fa una surfista in Trentino??" Chiesero assieme le due e la professoressa Boscolo nuovamente si voltò a fissarle. Stavolta non aveva buone intenzioni come cinque minuti prima.

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Capitolo 2
*** Dichiarazioni e promesse. ***


Finite le prime tre ore arrivò il momento della ricreazione e le nostre ragazze più Kohei si ritrovarono a quello che era il loro posto sin dal primo anno e subito Elisa, Francesca, Martina, Carolina e Kohei stesso notarono Arianna.

"E lei?" Chiese Carolina, indicando Arianna.

"Lei è una nostra nuova compagna di classe. Si chiama Arianna Herrera ed è una surfista professionista!"

Tutte la fissarono e sia Tania che Valentina capirono subito che anche le altre e Kohei stavano per porre alla nuova amica la stessa domanda "Ma cosa ci fa una surfista in Trentino? Qui il mare non c'è!" Disse Carolina.

"Domanda legittima." Rispose Arianna, sedendosi tra Elisa e Martina "Ecco... Sono qui di passaggio, si può dire. Devo recuperare da un'infortunio e, visto che questo posto è molto tranquillo, ho pensato di venire qui!"

"Perchè? Tu da dove vieni?"

"Oh, io sono nata a Monza, vicino a Milano. Ma per seguire la mia passione sono andata a Los Angeles assieme a mio fratello maggiore."

"Hai un fratello maggiore?"

"Si. Il suo nome è Riordan ed è un pezzo grosso... In più è un Karateka, Quinto Dan cintura nera ed è Campione Mondiale."

Il gruppetto rimase a bocca aperta "Sul serio?" Chiese Martina "Chissà quante cose t'insegna..."

"Qualcosina mi ha insegnato, lo ammetto. Ma io sono contraria alla violenza e, vivendo nella Città degli Angeli, mi sono appassionata al surf."

"E ti piacciono altri sport?"

"Tutti, direi! Scherma, pallavolo, calcio, motociclismo... Io amo lo sport, in generale!"

"Proprio come Elisa!" Disse subito Tania, con un mezzo sorriso molto sensuale "E' molto brava a giocare a pallavolo!"

Subito Arianna si voltò verso di lei, poggiando la testa sulla braccia incrociate sul tavolo "Sul serio? Allora non sei solo bella, ma saresti anche il mio tipo..."

Elisa sbattè un paio di volte le palpebre, arrossendo un po', ma si mise poi nella stessa posizione in cui si trovava Arianna, convinta che la castana stesse scherzando "Sarei il tuo tipo? In che senso?"

"Beh, come posso dire..." Finse di pensarci la ragazza "Saresti per me ciò che lei è per Tania!"

"Come hai capito che Tania sta con Francesca?"

"Si vede. Ma ditemi piuttosto come vi chiamate."

"Dio, hai ragione! Visto che hai indicato me, inizio io... Sono Francesca Dell'Alpe, piacere!"

"Io sono Carolina Ermis, lei Martina Bartillo. Lui è Kohei Uchida!"

"Ohayoo, Arianna. Hajimemashite. Watashi wa Kohei desu." Disse in Giapponese Kohei, congiungendo le mani e facendo l'inchino ed Arianna s'alzò subito in piedi, facendo a sua volta un'inchino.

"Hajimemashite, Kohei-San. Ohayoo."

Nuovamente la ragazze rimasero scioccate "Ma... M-Ma sai il Giapponese??"

"So l'Inglese, il Francese, lo Spagnolo, il Portoghese, il Tedesco, l'Olandese, il Giapponese ed il Russo!" Rivelò la ragazza.

"Perchè fai il Linguistico?? Sai più tu delle professoresse!"

"Beh, in realtà ho già preso il Diploma quando avevo sedici anni, cioè due anni fa quasi e fra tre mesi concludo l'università!"

"Allora che ci fai in quinta Liceo??" Chiese Martina.

"Ho chiesto a mio fratello, che lavora qui a Roma, di chiedere vari permessi a Preside di questo Liceo, membri del Comune e cose simili... Praticamente, farò lezioni e compiti in classe, ma i miei risultati non saranno considerati."

"Beata te... Potrai aiutarmi in Francese e Matematica, allora!"

"Si, volentieri! Ti farò imparare così bene il Francese che sorprenderai chiunque... D'accordo, signorina Calori?"

Subito Tania chinò il capo, nascondendosi dietro il suo panino e Francesca le circondò le spalle col braccio sinistro "Oddio, Tania! Non dirmi che hai subito inaugurato l'anno scolastico con la Boscolo, vero?"

"Dio, non dirmi niente... Mi ha subito messo la nota, quell'anima dannata! Ed anche Valentina ci è andata di mezzo."

"Beh, ma la Boscolo l'adora. Non la prenderà mai di mira!"

"Le farò una proposta indecente entro la fine dell'anno." Scherzò Tania e Francesca le pizzicò le guance.

"Che hai detto??"

"Ahiahia, lasciami! Scherzo!" Si lamentò la ragazza, massaggiandosi la guancia e poi prese la fidanzata per i fianchi, sollevandola appena e poi la mise seduta sulle proprie ginocchia "Io amo solo te, Francesca! E quando sarò pronta ti sposerò!"

"Wow, una dichiarazione in piena regola!" Disse Martina, battendo le mani, mentre le due innamorate si scambiavano un dolce bacio.

Elisa, invece, continuò a mangiare il proprio panino come se nulla fosse "Beate loro..." Sussurrò tra sè e sè, sperando che nessuno la sentisse.

"Perchè dici così?" Le chiese Arianna "Credi di non poter trovare un fidanzato o una fidanzata?"

La castana si stupì dell'udito fine di Arianna e le sorrise appena "No, non è questo... Però con la famiglia che mi ritrovo non sarà facile trovare qualcuno che s'innamori di me. Potrei anche essere Miss Universo, non cambierebbe nulla!"

"Io credo che se una persona ti ama veramente, allora non debba guardare a tutte queste cose. Perchè se io fossi innamorata di te non mi farei fermare da nulla, nemmeno dalla tua famiglia e lotterei sempre a spada tratta per te! E' così che si comporta una persona realmente innamorata."

Elisa la fissò con gli occhi lucidi ed Arianna se ne accorse "E' vero... Hai perfettamente ragione..."

"Mi raccomando, non piangere. Hai degli occhi così stupendi che sarebbe un peccato rovinarli con le lacrime... Fallo per me, ok?" Chiese gentile Arianna, sfiorando con le nocche della mano destra il viso della ragazza accanto a lei, che riuscì a controllare le emozioni e le lacrime.

E le altre ragazze più Kohei sapevano che Arianna era forse l'unica che avrebbe potuto aiutare veramente Elisa, quando si sarebbero conosciute meglio, visto che alla nuova arrivata pareva interessare molto Elisa.

Ma salvarla dalla sua vita era una cosa più facile a dirsi che a farsi.

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Capitolo 3
*** Smiles. ***


Le altre tre ore di lezione passarono piuttosto in fretta, anche se le povere Elisa, Francesca, Martina, Carolina ed il solo Kohei dovettero sorbirsi l'ultima ora di Educazione Fisica, dopo aver passato la quinta a fare Matematica. Ed il professor Roberto Salmieri non le risparmiò, facendo correre tutta la classe sotto il sole cocente al fine di compiere tre giri del cortile della scuola.

"Accidenti! Siete ridotte a degli stracci!" Disse Valentina.

"Tutta colpa del professor Salmieri." Rispose Martina "Mamma mia, di solito esagera ma oggi si è superato!"

"Siamo tutte d'accordo con te, Kohei!"

"E dire che dobbiamo anche andare al centro commerciale a prendere il materiale scolastico, tipo quaderni, raccoglitori e cose del genere..."

"Io direi che un bel gelato ci sta!" Propose Arianna "Così vi rinfrescate."

Tutte fissarono la nuova arrivata, pienamente d'accordo con lei e presero così l'autobus che le avrebbe portate al centro commerciale, sul quale tutte si sedettero dietro. Nel corso del tragitto, Tania si dedicò a Francesca, coccolandola e dandole lievi bacetti, Martina, Carolina e Kohei scrissero alla rispettiva famiglia che sarebbero andati in giro con lo loro amiche, Valentina ed Arianna ascoltavano la musica dal rispettivo mp3 ed Elisa guardò fuori dal finestrino.

Era piuttosto pensierosa, preoccupata e chiuse gli occhi, poggiando la testa al finestrino "Non vedo l'ora di mangiare il gelato!" Disse Carolina.

"Si si! Con questo caldo e dopo la sudata dell'ora di Ginnastica, direi che una coppetta è il minimo."

Il resto del tragitto fu breve e, nel corso di questo, Arianna non distolse lo sguardo da Elisa, scorgendo sul suo collo un livido violaceo che stava sparendo ed ancora pensò e ripensò a che tipo di gentaglia vivesse con lei. Non riusciva a spiegarsi come potessero fare del male ad una ragazza come Elisa.

Arrivate al centro commerciale, le ragazze e Kohei andarono subito a comprare ciò di cui avevano bisogno per poi fermarsi finalmente alla gelateria del terzo piano, ove tutte ordinarono una coppetta di gelato "E tu? Non ordini?" Chiese gentile Arianna ad Elisa, sorridendole dopo essersi seduta accanto a lei "Offro io, non farti alcuno scrupolo! Puoi anche prendere una di quelle mega coppe di gelato, se vuoi."

"N-No, ehm... Va bene così, grazie! Sei davvero gentile, ma ne prenderò una media."

"Come vuoi." Rispose Arianna, sorridendo nuovamente ed Elisa fece la stessa cosa, così il ragazzo venuto a prendere le loro ordinazioni ritornò dietro il banco per poter preparare la coppetta di ognuna e poi consegnarle.

Dopo una decina di minuti, le giovani e Kohei vennero serviti, ma Elisa si alzò in piedi "Scusatemi, vado un secondo in bagno."

Le ragazze si limitarono ad annuire, continuando a mangiare il rispettivo gelato "Spero che non si senta male. Dopotutto ha molto sciroppo al caramello sul gelato, per non parlare del cioccolato bianco, della stracciatella e del puffo!"

"No, tranquilla... Anche se è così magra, in realtà è una mangiona." Disse Tania "Non va in bagno perchè è indisposta."

"Lei... Lei spesso si nasconde per mettersi della pomata sui suoi lividi. Non vuole mai farsi vedere, si vergogna."

Arianna non volle ascoltare altro e s'alzò di scatto, dirigendosi subito verso il bagno situato tra la gioielleria e la pizzeria "Si vede che già le piace." Avanzò Valentina "E' una brava ragazza e spero in un roseo futuro per loro due... Le vedo benissimo insieme. Voi no?"

Nessuno rispose, ben sapendo quanto Valentina avesse ragione e, nel mentre, Arianna arrivò in bagno e trovò Elisa davanti allo specchio. Subito costei s'accorse dell'amica e s'affrettò ad allacciarsi i bottoni "Non dovresti nasconderti e vergognarti."

"Non voglio... Non voglio che qualcuno veda la mia pelle e... E tutto ciò che vi è sopra."

"Intendi i lividi? I segni delle violenze che subisci ogni giorno? Beh, se non vuoi mosrarli perchè pensi che qualcuno possa provare disgusto per te, ebbene sappi che quella persona non sono io! E nemmeno Kohei, Tania, Francesca, Valentina, Martina e Carolina. Noi ti vogliamo bene, anche se ci siamo conosciute solo oggi... Ma io ho intenzione di conoscerti veramente."

"Vuoi conoscermi?" Chiese quasi con ironìa Elisa, con un mezzo sorriso "Pur sapendo che andresti incontro a molti guai?"

"Per te mi lancerei a capofitto, nei guai! E poi non sono una sprovveduta e so cavarmela."

"Credimi, il mio patrigno è un milionario avido e schifoso e, se qualcuno facesse qualcosa contro di lui, finirebbe rovinato in ventiquattr'ore!"

"Sul serio? Allora non ha mai conosciuto una come me. Le mie risorse sono illimitate, sai?"

"Davvero? In questo caso, semmai dovesse capitare, ti auguro di riuscire a far sbattere in galera tutta la mia famiglia!"

Arianna sorrise, poggiandosi allo stipite esterno della porta, mentre Elisa usciva "Per quello basterebbero la tua testimonianza e quella di qualche testimone davanti a mio fratello Riordan. Ma c'è una cosa che desidero tanto."

"E sarebbe?" Chiese Elisa, fermandosi davanti ad Arianna, senza voltarsi.

"Vorrei tanto uscire con te, qualche volta e conoscere la vera Elisa Hawkins! Perchè tu sei molto più di ciò che dimostri." Disse la castana, andandosene dopo essersi voltata ed averle regalato un'occhiolino molt tenero ed Elisa sorrise. Arianna Herrera era una ragazza molto interessante, oltre che bella e, di certo, uscire con lei sarebbe stato molto emozionante.

Ritornata al tavolino dalle amiche, Elisa riprese il proprio posto tra Arianna e Carolina, con costei che la fissò "Tutto bene?"

"Bene? Benissimo, direi!" Esclamò la castana ed Arianna sorrise tra sè e sè.

"E' bello vederti sorridere di cuore." Disse Tania, seduta di fronte a lei.

"Confermo!" Avanzò subito Arianna "L'ho detto subito, io, che avevi un sorriso splendido!"

Elisa fissò Arianna e venne rapita dal suo bellissimo sorriso e rimasero a guardarsi per attimi che parvero interminabili. E tutte le amiche, oltre a Kohei, capirono che tra Elisa ed Arianna sarebbe sicuramente nato un sentimento fortissimo, pari a quello già esistente tra Tania e Francesca.

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Capitolo 4
*** Little talks. ***


Le ragazze lasciarono il centro commerciale intorno le cinque e s'incamminarono verso l'uscita, mettendo i rispettivi acquisti negli zaini mezzi vuoti, dirigendosi poi verso la vicina fermata dell'autobus "Ragazze, ho un'idea." Disse Valentina "Perchè stasera non venite a cena da me? Mangiamo e ci vediamo un film poi, se volete, ascoltiamo anche un po' di musica! Ci state?"

"Eccome!" Rispose subito Martina "Volentieri! Ci siete tutte?"

Ognuna annuì e solo Elisa chinò il capo "E tu? Non vieni da Valentina?"

Elisa fissò Arianna, portandosi poi le mani sul viso "Mi piacerebbe molto, davvero... Ma i miei famigliari mi daranno molto filo da torcere."

"Vieni, fregatene!" Disse allora Tania, con impeto "Scappa di nascosto."

"Se potessi lo farei, fidati... Vi faccio sapere appena arrivo a casa. D'accordo, Vale?"

"Va bene, come preferisci! Ma conto sulla tua presenza." Sorrise la ragazza dai lunghi capelli biondo scuro e gli occhi grigio-verdi, mentre Arianna avanzava verso la castana Elisa che, quando incrociava gli occhi castano-ambrati della nuova amica, arrossiva selvaggiamente ed il cuore batteva impazzito.

Elisa si limitò a sorridere e, saliti sull'autobus, presero come sempre i posti in fondo e parlottarono un po' fra loro, con Martina, Carolina e Kohei che chiamarono i rispettivi genitori per chiedere loro il permesso di andare a cena da Valentina e tutti diedero risposta positiva "Manchi solo tu!" Disse proprio Martina.

"Lo so." Sorrise Elisa "Ripeto, appena arriverò a casa avrai la mia risposta!"

Il tragitto in autobus durò una decina di minuti, visto che non c'erano persone che dovevano salire alla prima fermata e, quando arrivarono alla loro, di fermata, le ragazze si divisero per tornare a casa propria "Tu dove abiti?" Chiese Carolina ad Arianna.

"Io ho una villetta vicina alla scuola. Disterà circa sessanta o settanta metri."

"Sul serio? Addirittura una villetta?" Fece Tania "Dio, io dovrò lavorare una vita per comprarne una..."

"Dai, non abbatterti!" La consolò Francesca, circondandole le spalle col braccio destro e baciandola sulla tempia "Quando troverò lavoro anch'io, la compreremo insieme! Dopotutto, in una coppia, le cose si fanno in due."

"Sono pienamente d'accordo con te!" Rispose Arianna.

"Io non vedo l'ora di sposarti, Francesca! Tu sei il motore della mia vita, la benzina del mio cuore e davvero non saprei che fare, senza di te!"

Francesca arrossì innanzi alla dichiarazione di Tania e, benchè gliene facesse molte, non riusciva mai ad abituarsi alla dolcezza di colei che era la sua compagna da ormai sette mesi "Anch'io... Anch'io voglio sposarti, Tania."

"Su su, non fate le sdolcinate in mezzo alla strada!" Disse Valentina "Andiamo a casa! Io vi aspetto da me per le otto."

Tutte annuirono e si divisero, con Kohei che s'avvicinò ad Elisa, visto che abitavano nella stessa direzione "Aspettate!" Avanzò Arianna "Voglio accompagnarvi anch'io! Posso?" Chiese la ragazza.

"Certo che si!" Rispose Kohei, sempre sorridente "Però allungherai la strada che riporterà te, a casa."

"Oh, non preoccuparti! Ritornerò a casa di corsa."

"Ma il tragitto è abbastanza lungo! Sicura di farcela?"

"Non sottovalutarmi, Kohei. Io corro tutte le mattine e, anche se non sembra, sono molto allenata."

Il ragazzo nuovamente sorrise "Allora accettiamo la tua compagnia!"

I tre s'incamminarono e nuovamente Arianna si rivolse ai due amici "Voi praticate qualche sport?"

"Io pratico la ginnastica ritmica! Perchè non vieni a vedermi, qualche volta? Ci alleniamo il Martedì e Giovedì sera nella palestra della scuola, dalle sette alle otto e mezza." Spiegò il giovane dai tratti orientali.

"Bello! E tu?" Rivolse Arianna ad Elisa "Tania ha detto che giochi a pallavolo e che te la cavi molto bene! Non sei in una squadra?"

"No... Mi accontento di giocare nella squadra della scuola!"

"Ma sono brave! Vincono il Campionato Studentesco dalla prima." Disse Kohei "Elisa è una palleggiatrice eccezionale! Ma anche quando schiaccia non è niente male e molto spesso fa punto."

"Allora verrò a vederti sicuramente, quando avrai le partite!"

"Va bene! A me fa solo piacere." Sorrise Elisa ed Arianna fece altrettanto.

Arrivarono presto a casa di Elisa e costei salutò i due amici, entrando poi in casa, ove trovò la sorella Lola "Ah, eccoti! Preparami qualcosa da mangiare! E' l'ora della merenda, dopotutto."

"Non puoi preparartela da sola?"

"No, perchè devo mettere lo smalto nuovo e poi farlo asciugare!"

Elisa roteò gli occhi verso sinistra, sospirando nervosamente e le lanciò uno dei suoi panini, che non aveva fatto in tempo a finire durante il momento di ricreazione "Ho solo questo. Accontentati!"

"Sempre meglio di niente." Rispose poco soddisfatta la ragazza.

"Guarda che dopo io esco. Ho una cena con le mie amiche!"

"Fai come credi. A me non me ne importa un fico secco!"

Allora Elisa scrisse una mail a Valentina, dicendole che sarebbe venuta alla cena, poi salì le scale per andare nella sua stanza a scegliere i vestiti da mettere ed infine andò in bagno, ove riempì la vasca con acqua, bagnoschiuma e sali profumati e poi si spogliò, entrando in essa e rilassandosi.

Nella sua mente continuava a vedere il viso di Arianna e sentire la sua voce tanto forte ed autorevole quanto dolce e melodiosa, che l'aveva subito mandata in brodo di giuggiole. E non vedeva l'ora di rivederla a casa di Valentina.

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Capitolo 5
*** Il gruppo è al completo! ***


Elisa, dopo aver fatto il bagno ed essersi vestita, scese in cucina e prese il suo blocchetto dei post-it, scrivendo su tre di essi un'appunto per far comunque sapere ai suoi famigliari dove si trovasse, poi li attaccò su tavolo, frigo e porta, infine uscì.

Valentina viveva in un'appartamento in centro di sua proprietà, comprato con l'aiuto dei suoi genitori e che pagava col denaro del lavoro part-time in palestra, visto che insegnava Scherma, più precisamente il Fioretto e poi anche ginnastica posturale agli anziani ed a chi ne aveva bisogno.

"Ciao, Elisa!" Disse Kohei e la castana lo vide in compagnia di una ragazza mora, alta pressapoco come lui, anch'ella dai tratti orientali.

"Ehilà, Kohei!" Rispose la castana, voltandosi e sorridendo ai due ragazzi.

"Lei è Himeko Kobayashi, una mia carissima amica. E' una ginnasta molto brava." Spiegò il giovane ed Himeko esibì il classico inchino, stringendo poi anche la mano ad Elisa, poi s'incamminarono verso il centro, per andare a casa di Valentina.

Lungo la strada, Elisa, Kohei e Himeko incontrarono alcune ragazze che giocavano a pallavolo con Elisa stessa, tutte sue grandi amiche, ovvero Francesca Flores, Cristina Circondino, Francesca Principi, Caterina Bossolani, Noemi Signoretti, Monica De Gentriis, Raphaela Falcetti e Valentina Dulce, dalla pelle leggermente ambrata e fidanzata con la Circondino, con le prime quattro che erano in classe proprio con Elisa; insieme a loro la sorella maggiore di Caterina, ovvero Lucia più Nadia Centotto, Simona Giove, Antonella De Portici e Carolina Del Sol Costante, per metà Argentina ma naturalizzata completamente Italiana ed impegnata da cinque mesi con la bionda Principi, tutte e cinque di quinta.

"Ciao! Ma che bella sorpresa! Andate tutte da Valentina?"

"Si, esatto!" Rispose Lucia, sempre gentile con tutte "Ha invitato a cena il gruppo al completo!"

"Bene!" Avanzò Kohei "Più siamo e più ci divertiamo!"

Il gruppetto percorse gli ultimi duecento metri che li separava dalla casa di Valentina, arrivando assieme a Martina "Ciao! Ci siamo proprio tutti." Sorrise la mora ragazza, avanzando per suonare il campanello e, un paio di minuti dopo, la padrona di casa aprì loro la porta con un sorriso ragiante dipinto sul viso.

"Benvenute! Prego, entrate." Offrì la bionda, lasciando entrare le amiche e Kohei.

Una volta dentro, agli occhi di tutte risaltò subito l'arredamento semplice ma prefettamente in tema con il bianco delle pareti e, al centro di queste, si erano disegnate delle margherite bianche e gialle alternate "Ci sono già tutte?" Chiese Martina.

"No. Manca solo Emma Frost!" Rispose con ironìa Valentina.

"Verrà anche Vale?" Chiese Elisa "La ragazza di quinta B che gioca nela squadra di pallavolo professionista di Milano??"

"Si, proprio lei. Arriverà a momenti..."

Le ragazze si divisero per la casa, andando a sedersi sul divano oppure in veranda a chiaccherare, anche se Elisa rimase a fissare le margherite dipinte sui muri di Valentina. Ogni volta che le vedeva, ne rimaneva affascinata.

"Ti piacciono i fiori? Buono a sapersi!" Disse qualcuno, arrivando alle spalle della castana che, voltatasi, vide Arianna ed arrossì selvaggiamente.

La surfista indossava un paio di jeans neri, una camicetta a quadretti rosa e rossi ed una giacca bianca con stivaletti da cow-girl marroncini e, inutile dirlo, il tutto risaltava alla grande il suo fisico scolpito "Mi piacciono molto e... E posso dirti una cosa?"

"Puoi chiedermi e dirmi tutto ciò che vuoi!"

"Stai... S-Stai davvero bene, così." Affermò, imbarazzata ed il rossore aumentò quando Arianna si chinò appena per baciarla sulla guancia e rimase all'altezza del suo orecchio destro. Elisa impazziva letteralmente a sentire il respiro caldo dell'altra sulla sua pelle.

"Anche tu sei molto bella, vestita così." Rispose Arianna, notando i jeans blu scuro, la maglietta bianca ed un golfetto azzurro, assieme ad un paio di Snickers blu. I capelli erano raccolti in un chignon, mentre Arianna aveva il solito codino.

"Voi due, non date scandalo qui, davanti a tutte. Andate in camera!"

Le due ragazze salutarono Tania, tutta in bianco, con un completo camietta-pantalone bianco "Ti stai preparando per il matrimonio?"

"No... Indosserò un'altro completo, che ho già addocchiato in un negozio di abiti nuziali." Spiegò la ragazza, con intensa emozione nella voce "Ma guardate la mia Francesca... Lei porterà un'abito simile, quando ci sposeremo!" Disse e, guardando nella direzione indicata da Tania, Arianna ed Elisa videro che la ragazza indossava con eleganza un'abito lungo e bianco, molto semplice.

"Eh si... Sarebbe una sposa molto bella!" Convenne Arianna.

Una decina di minuti dopo Valentina servì delle gustose lasagne, che tutti apprezzarono sin dal primo morso "Complimenti, sono ottime!" Disse Himeko.

"Grazie! Lieta che vi piacciano. Vedrete dopo..."

Suonò poi il campanello e la padrona di casa andò ad aprire, arrivando poi in sala da pranzo con l'altra atleta professionista, ovvero la pallavolista Valentina Argenti, soprannominata Emma Frost come la celebre X-Men per via della sua freddezza e scostanza "Ciao! Scusate il ritardo, ma avevo un'impegno inderogabile... Per farmi perdonare, ho portato il dolce."

"Oh, non dovevi! Avevo già preparato io qualcosa... Ma non lo manderemo sprecato!"

"Dio, non ci posso credere..." Disse Arianna, alzandosi in piedi "Vale! Sei proprio tu!"

Valentina, dai lunghi capelli biondi legata in una coda alta con due legacci, uno all'inizio ed uno a metà acconciatura e gli occhi azzurri come l'oceano più bello, sorrise subito quando vide la surfista, lanciandosi fra le sue braccia "Ari! Ma quanti anni sono passati??"

"Quasi quattro, ormai! Non pensavo che abitassi qui, a Trento."

"Si, invece! Ma dimmi... Che ci fai tu qui?"

"Devo recuperare da un'infortunio ed aspetto il momento giusto per tornare a gareggiare, intanto frequento il vostro Liceo..."

"Sul serio? Beh, hai iniziato oggi, suppongo."

"Precisamente!" Sorrise Arianna "Sono in quinta A e tu?"

"Io nella sezione B... Ma cosa ti ha spinta a tornare al Liceo? Hai quasi la laurea!"

"Potrei dire lo stesso di te... E comunque, lo faccio per ingannare il tempo! Non avrei nulla da fare, se dovessi stare a casa." Rispose Arianna, mentre si sedevano vicine, chiaccherando amichevolmente.

Ed Elisa iniziò a pensare che, data tutta quella complicità, tra Arianna e Valentina ci fosse stato o ci fosse ancora del tenero, un rapporto che andava oltre la semplice e pura amicizia. Si convinse così di non avere nessuna speranza con Arianna.

Ma non sapeva di avere torto marcio.

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Capitolo 6
*** Amiche dallo stesso Destino. ***


Dopo le lasagne, mentre chi non si conosceva faceva le dovute presentazioni, Valentina servì un arrosto sapientemente preparato che, a causa della troppa bontà delle lasagne, in poche mangiarono ed una di queste era Nadia, che dimostrò di possedere il classico stomaco senza fondo "Dio, poi non salti più per schiacciare!" Disse Antonella "Rimarrai in panchina a vita!"

"Impossibile! Io faccio molto moto... Corsa, bici, nuoto... Potrei darmianche al triathlon!"

"Confermo." Disse Tania "Quando la vedo in piscina, nuota più veloce di adulti e ragazzi snelli."

"Visto? Non mi ferma nessuno! Sono come Terminator."

"Tu vedi troppi film. Non c'è giorno in cui non te lo dica." Replicò Carolina, soprannominata Sole per via della prima parte del suo cognome, decisamente Spagnolo. Infatti lei era per metà Argentina, visto che i suoi nonni erano originari di una piccola cittadina vicina a Buenos Aires.

"Più che vedere i film leggo... A casa ho una collezione di libri gialli e romanzi rosa."

Alle parole -romanzi rosa- a qualcuna s'accapponò la pelle "Brrrr! Come fai a leggere quella robaccia??"

"Non è robaccia! E poi, scusami eh, ma dove hai il romanticismo? E dire che sei pure fidanzata!"

"Io ODIO i romanzi rosa per un motivo ben preciso."

"E sarebbe?" Chiese Arianna, che voleva mettere un po' a disagio Tania, visto che costei non si faceva mai problemi ad imbarazzare Francesca, anche se lo faceva puramente apposta.

Ma Tania non rispose e continuò a mangiare le sue patate al forno "E' colpa della Boscolo." Disse proprio Francesca "L'anno scorso, stufa di sentirla parlare in classe, gliene ha fatto tradurre in Francese uno al mese! Ed era lei stessa a darle i titoli."

"Non nominatemela pure a cena... Non voglio dare di stomaco! Il solo sentire quando mi chiama signorina Calori mi manda in bestia!" Ammise, imitando perfettamente la voce della prof ed attorno a lei s'alzarono fragorose risate.

"Caspita, sei un'imitatrice fantastica! Avresti successo se faresti degli spettacoli." Disse Kohei.

"Ad imitare la Boscolo non ne vado fiera. E poi non mi piacciono troppo le imitazioni."

"Secondo me sei davvero brava!" Dissero assieme Arianna e Valentina che, non solo sembravano affiatate verbalmente, ma persino nel linguaggio del corpo, visto che accavallavano per prima la gamba destra e dopo pochi minuti la sinistra.

"A me viene un dubbio... Ma siete gemelle separate alla nascita??" Chiese Martina "No, perchè mi state mandando in perdizione a furia di farmi piedino ogni dieci minuti!" Disse la mora, guardando sotto il tavolo. Infatti il piede destro di entrambe era poggiato su quello della ragazza.

"Scusa, mi dispiace."

"Anche a me. Non era mia intenzione imbarazzarti!"

Continuarono a parlare e coloro che stavano mangiando l'arrosto lo terminarono, poi Carolina, Arianna e Valentina aiutarono la padrona di casa a sparecchiare e mettere stoviglie e bicchieri nella lavastoviglie "Che film guardiamo?" Chiese poi Simona.

"Ho pensato io al film!" Rispose Kohei "Veramente sono tre diversi film montati su questo dvd dal sottoscritto."

"Aggiudicato! Premi play."

"Buon terrore a tutte!" Disse il ragazzo, con enfasi malvagia nella voce e qualcuna deglutì, iniziando a stringere le ginocchia al petto oppure ad avvicinarsi a chiunque ci fosse vicino al fine di aggrapparsi nel momento del bisogno.

I tre film erano davvero spaventosi, specialmente l'ultimo che, sin dalla prima scena, fece urlare alcune delle giovani, con Cristina e la sua Valy, come la chiamava lei, che si strinsero per farsi coraggio a vicenda, Francesca si sedette in braccio alla sua Tania ed Arianna accarezzava la mano di Elisa, che l'aveva presa a braccetto. Invece Francesca, la Principi, soprannominata Volley Princess, trovando le braccia della sua Sole già occupate da Simona, stranamente a suo agio tra di esse, non sapeva come calmare i battiti del suo cuore.

Ma ci pensarono delle carezze miste a massaggi sulle sue spalle a calmarla, ma quando la bionda vide che a fargliele era l'altrettanto bionda Valentina, per di più senza guardarla, toccandola quindi a caso, i battiti del suo cuore si fecero più furiosi. E stavolta non era per la paura.

Non sapeva spiegarsi perchè, Francesca, ma ogni volta che incrociava Valentina per i corridoi della scuola o per strada prima di arrivarvi, il suo cuore sembrava volerle schizzare fuori dal petto. E per dirla tutta, Valentina sembrava essere comunque una ragazza solare e non fredda, scontrosa e scostante come quasi tutta la scuola la descriveva.

"Aaaaahhhh, oddio!!" Urlò Cristina e tutte coloro che avevano il cuore debole sobbalzarono, con Francesca che schizzò in piedi e saltò in braccio a Valentina.

"Questa scena fa veramente orrore... M-Mi viene da vomitare..." Disse Nadia e Valentina subito le indicò il bagno.

L'altra Valentina, la Argenti, accarezzò invece i morbidi capelli di Francesca "Non devi avere paura, Princess." Sussurrò dolcemente "Pensa che è solo una messinscena ed andrà tutto bene. Fidati di me!"

"Io mi fido di te." Rispose immediatamente Francesca e Valentina le sorrise, facendola nuovamente sedere a terra, accanto alla sua fidanzata.

Per fortuna il film finì e Valentina mise sullo stereo un po' di musica, tenendo il volume a livello umano per non disturbare i vicini ed Arianna raggiunse Elisa in veranda, sedendosi sul dondolo accanto a lei "Qualcosa non va?"

"No, tutto bene... Solo brutti ricordi dei tre film!"

"Ok... Ma se pensavi ad una possibile relazione tra me e Valentina, beh sappi che non c'è nulla."

Elisa sorrise appena, stupendosi di quanto Arianna già la conoscesse "Perchè riesci a leggermi come se fossi un libro aperto?"

"Perchè voglio conoscerti meglio, te l'ho detto anche oggi ai grandi magazzini." Rispose semplicemente Arianna "E perchè sei davvero così bella e così semplice, come ragazza, che è bellissimo leggerti! Non sei come una di quelle spaccone che se la tirano e che si mostrano per quello che non sono... Tu sei tu e non c'è cosa più bella dell'essere sè stessi!"

La castana sorrise, fissando Arianna nei suoi occhi bellissimi "Avresti potuto studiare Filosofia, sai? Dici frasi molto profonde e mature per una diciottenne."

"Vedi... Cresci in fretta quando non hai più nessuno al mondo, se non tuo fratello."

"Oh, mi dispiace moltissimo! Non volevo essere indelicata."

"Non hai colpa. Ormai sono quasi tredici anni... Sono morti in un'incidente a NY quando avevo cinque anni. Il tempo dovrebbe guarire le ferite, ma non è vero, perchè ci pensi sempre ed il dolore ti tormenta ogni volta."

Elisa chinò il capo, scegliendo di cambiare discorso per rispetto "E... Quando hai conosciuto Valentina?"

"L'ho conosciuta a undici anni, a Honolulu." Sorrise Arianna "Giocava con un pallone da volley in spiaggia da sola e le chiesi di poter giocare. Lei accettò e diventammo subito amiche ed ogni giorno stavamo insieme! Non è come tutti la dipingono, ma è una che conosce il dolore della solitudine come me."

"Anche lei...?"

"Si, anche lei. Però aveva nove anni, non cinque."

Elisa si voltò per fissarla e la vide sorseggiare la sua lattina di aranciata e tornò poi a fissare Arianna "Allora siete molto, molto amiche!"

"Lei è la mia migliore amica. Noi siamo unite dal filo rosso del Destino!"

"Da quello e da un'alone di mistero!" Precisò Elisa ed Arianna sorrise di gusto.

"Ok, questa te la concedo!"

Verso mezzanotte e mezza tutte iniziarono a tornare a casa dopo essersi salutate ed aver ringraziato Valentina della bella serata. Ma Elisa, una volta giunta a casa accompagnata lungo la strada da Kohei e Himeko, si trovò davanti tutti i suoi famigliari.

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Capitolo 7
*** Let me help you. ***


Il mattino seguente, tutte le ragazze si trovarono al solito cafè, ma quando videro arrivare Kohei ed Himeko senza Elisa, subito Valentina e Tania s'alzarono per raggiungere i due amici, preoccupate "Dov'è Elisa? Perchè non c'è?"

"Non lo sappiamo. Noi siamo passati da casa sua ed abbiamo suonato, ma nessuno ha risposto."

"Oddio..." Sussurrò a bassa voce Valentina, mettendosi le mani nei capelli "Accidenti!"

"Vale, si può sapere cos'è successo??" Chiese allora Arianna, alzandosi di scatto, visibilmente preoccupata."

"Con tutta probabilità quei vermi dei suoi famigliari l'hanno spedita ancora in ospedale!" Spiegò la ragazza "E' sempre stato così! Quando nessuno rispondeva anche dopo dieci volte che suonavi il campanello, era per questo motivo!"

"Devo andare da lei!" Disse Arianna che, quando uscì dal locale dopo aver lasciato il denaro della colazione sul tavolo, incrociò la Preside del Liceo.

"Signorina Herrera! Dove sta andando così di fretta di prima mattina?"

"Preside Lericante, devo andare dalla signorina Hawkins! A quanto pare è finita nuovamente in ospedale."

La Preside, Euridice Lericante, di circa cinquant'anni, si portò le mani sul viso "Quella povera ragazza! Lei che ha un fratello nelle Forze Speciali, cerchi di aiutarla facendo rinchiudere quei poco di buono!"

"Mi creda, signora, è quello che ho in mente di fare!"

"Vieni, Ari, ti accompagno io!" Offrì la sua amica di sempre, l'altra Valentina.

"Sono le otto e un quarto, prenderete tutto il traffico dell'ora di punta!" Disse Francesca, alzandosi dalle ginocchia di Tania.

"Non preoccuparti, Fra. Io vado più veloce della luce!" Rispose la bionda, esibendo un sorriso maliardico e misterioso, lanciando poi il suo casco ad Arianna e la condusse verso la sua moto, una Ducati nera metalizzata, prendendo un'altro casco che indossò lei stessa.

"E' una grande..." Sussurrò la Principi, alzandosi per vedere la partenza della moto di Valentina e Sole la fissò, notando il suo sorriso e riconoscendo che il vero sole non era lei, bensì la sua fidanzata. La Principessa patita di sport che, probabilmente, stanca della perfezione che la circondava, cercava di trovare qualcosa o qualcuno che potessero farle vivere esperienze fuori dall'ordinario della sua vita.

"E voi cosa ci fate lì? Su, tutte a scuola o farete tardi!" Le riprese la Preside, uscendo dal cafè con una croissant in mano e due in un sacchetto.

Le giovani seguirono la donna e, nello stesso momento, Arianna e Valentina arrivarono in ospedale, con la seconda che parcheggiò la moto nell'apposito posteggio e poi scesero dal veicolo tenendo in mano il rispettivo casco, entrando nel Pronto Soccorso ed avvicinandosi al banco dell'accettazione.

"Mi scusi, hanno portato qui una ragazza di nome Elisa Hawkins?"

"V-Valentina Argenti in persona!" Disse l'infermiera sulla trentina "Posso stringerti la mano ed avere un'autografo?"

"Si, ma potremmo avere la risposta alla nostra domanda?"

"Uhm... Elisa Hawkins, giusto? Controllo." Rispose la donna, guardando poi sul computer "Si, è stata portata qui alle sette di stamattina."

"E sta bene? Dov'è ora?" Chiese con impeto Arianna, ma tenendo sempre controllato il volume della voce.

"Cerchi di calmarsi, signorina! Prenda esempio dalla sua amica."

"Mi perdoni, infermiera, ma questa ragazza, oltre che essere campionessa al pari mio, è anche la fidanzata della Hawkins."

La donna sorrise a Valentina ed al suo sguardo magnetico "Camera ventitrè. Era ridotta piuttosto male, aveva abrasioni e lividi su quasi tutto il corpo e tre costole incrinate che le impediranno di fare sport per un mese e limiteranno i suoi movimenti."

"Grazie mille!" Disse Arianna, ma l'infermiera uscì dalla sua postazione, ponendosi davanti alle ragazze.

"Potrei avere gli autografi di entrambe?" Chiese e le due l'accontentarono, poi si diressero verso la stanza indicata ed Arianna ringraziò Valentina. L'idea di spacciarla per la fidanzata di Elisa era stata davvero geniale.

Arrivate innanzi alla stanza, videro una dottoressa ed un'infermiera nella stanza attorno al lettino e scorsero solo ben quattro cerotti sul viso della giovane "Mio Dio..." Sussurrò Arianna e Valentina le posò una mano sulla spalla per farle coraggio, anche se non era necessario farlo.

"Siete parenti della signorina Hawkins?"

"Lei è la fidanzata, io un'amica. Possiamo entrare?"

"Si, ma non stancatela in nessun modo." Disse la dottoressa Patrizia Uncinetti "Ha bisogno di molto riposo. Chiamate, se avete bisogno!"

Le due annuirono ed entrarono nella stanza quando l'infermiera uscì, avvicinandosi subito al lettino ed Arianna si sedette sulla seggiola accanto a lei "Elisa... Ehi, Elisa, mi senti?" La chiamò piano e la castana aprì un poco gli occhi.

"A-Arianna..." Biascicò, con la gola chiaramente secca "Valentina... N-Non guardatemi, vi prego..."

Elisa voltò il capo dalla parte opposta, iniziando a piangere "Non puoi e non devi nasconderti." Disse la bionda "Non devi darti per vinta! Dovresti saperlo... Ce lo insegnano quando s'inizia a giocare a pallavolo ed è un'insegnamento che puoi mettere in pratica anche nella vita."

"Ha ragione lei. Denunciali, Elisa... Chiamo mio fratello ed è tutto risolto! Ci penserò lui."

"N-Non ce la faccio. Non ci riesco... S-So che dovrei farlo... M-Ma non ci riesco..."

La ragazza piangeva ed Arianna, come Valentina, capì che era inutile insistere, perchè le sarebbe servito tempo per fare un simile passo, ma erano entrambe certe che l'avrebbe fatto. Che avrebbe vinto contro la crudeltà della sua famiglia.

"Io vado ad avvisare le altre." Disse Valentina, uscendo e lasciando le due sole.

"N-Non andate a scuola?"

"Io preferisco restare qui con te. Anche Valentina resterà!"

"A... A Francesca piace..." Rivelò con fatica la castana, prendendo spesso profondi respiri.

"Sarebbero una bella coppia. Valentina sarebbe il Prince, però."

Elisa sorrise appena "S-Senza dubbio. Ma è tutto difficile..."

"Non credo." Affermò con certezza Arianna, incrociando le braccia "Ho notato il linguaggio del corpo di Sole ieri, da Vale. Credo che lei e Simona se la intendano, sai? Erano avvinghiate l'una all'altra come due polpi."

"S-Sarebbe davvero brutto... Francy non se lo merita..."

"Come tu non meriti tutto questo dolore. Elisa... Fatti aiutare." Disse Arianna, scostandole la lieve frangetta dalla fronte e fissandola con dolcezza e passione ed Elisa, che in quegli occhi sempre si perdeva, parve pensarci veramente.

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Capitolo 8
*** Veritas. ***


Mentre Arianna teneva compagnia ad Elisa, Valentina andò in sala d'attesa per poter chiamare Tania, visto che era l'unica che teneva sempre il cellulare sotto mano durante le lezioni ed informarla così delle condizioni della castana "Pronto? Ciao, Tania, sono io!"

"Valentina! Come sta Elisa? Avete già saputo qualcosa?"

"Si. Purtroppo non è messa bene..." Iniziò la bionda giocatrice professionista, spiegando all'amica quali fossero le condizioni della ragazza "Adesso c'è Arianna con lei. Quando finiscono le lezioni, se venite a portarci i compiti qui in ospedale, potrete vederla."

"Verremo senz'altro!" Rispose Tania "Oh, è arrivata la prof, devo salutarti. Ciao!"

Anche Valentina la salutò e tornò da Arianna, ancora seduta sulla seggiola a tenere la mano di Elisa "Ti piace proprio, eh? E' da molto che non ti vedo tenere la mano a qualcuno in quel modo." Disse Valentina, con malinconìa.

"Te lo ricordi ancora?" Chiese Arianna, anch'essa con malinconìa evidente nella voce.

"Si... E' stato quando ci siamo separate. Quando tu sei andata in Australia con tuo fratello ed io dovetti andare a Londra, ove iniziai a giocare in una vera squadra di pallavolo, a quasi quattordici anni."

"Lo ricordo come se fosse ieri! E dopo quel giorno, per il mondo dello sport siamo diventate delle celebrità." Ricordò Arianna "Tutto il mondo parlava di noi, due geni del rispettivo sport. Mentre noi soffrivamo, per esserci perdute di vista, preoccupate di aver rovinato la nostra amicizia... E fino ad ieri non ci siamo più incontrate nè sentite. Il Destino è davvero strano!"

Entrambe sorrisero, poi Arianna tornò a fissare Elisa e Valentina fece lo stesso "Ti aiuterò, te lo prometto. So che sai cavartela da sola e che hai Riordan, ma io non mi tirerò indietro e, quando servirà, interverrò."

"Sei una grande amica, Valentina."

"E tu sei un'ottima amica, Arianna!" Sorrise appena la bionda "Lei è fortunata, perchè tu la ami. Lo ammetto, sono sempre stata innamorata di te, ma non sono mai riuscita a dirtelo per paura di rovinare tutto."

"Anch'io ti amavo ed ho sempre taciuto. Ma ora è inutile dirsi tutto, è meglio essere ottime amiche che fidanzate... Non funzionerebbe mai, perchè a me piace lei ed a te piace molto Francesca, per quanto tu faccia di tutto per nasconderlo."

"Smettila di leggermi dentro."

"Non serve leggerti... Il tuo corpo parla da sè." Iniziò Arianna "Ieri sera, a cena da Vale, le accarezzavi le spalle senza guardarla, come se sapessi dove toccarla e, quando lei è saltata in braccio a te e l'hai consolata, sapevi come calmarla."

"Accidenti a te... Sei sempre stata brava a capire queste cose!"

"Anche tu sei in grado di farlo. Lo sai benissimo!"

Intanto, a scuola, era arrivato l'intervallo e, trovatesi al loro solito tavolo, le ragazze notarono che Tania era piuttosto giù. Sapevano di Elisa, proprio Tania aveva mandato a tutte una mail, perciò doveva esserci dell'altro "Amore, cos'hai?" Chiese Francesca, accarezzandole la guancia destra col dorso della mano.

"Quell'altra anima dannata della Millitena mi ha messo una nota! Due in due giorni!" Disse, riferendosi alla prof di Storia e Geografia Giovanna Millitena.

"Signorina Calori?" Chiamò qualcuno e, voltatesi, le giovani e Kohei videro la Preside Lericante.

"Mi dica, Preside. Non dica che mi sospende, per favore!"

"No no, non ci penso nemmeno! Volevo solo dirle che ho provveduto a rimuovere la nota dal registro... Aveva il diritto di tenere il telefono acceso, aspettava notizie della signorina Hawkins. E ricordi... Mai voltare le spalle ad un'amica."

"Grazie, Preside! Comunque la signorina Argenti ha detto che Elisa è messa molto male e ne avrà per almeno una settimana, in ospedale e poi dovrà tenere il gesso per quindici giorni." Spiegò Tania "Quando verrà dimessa, starà con qualcuna di noi."

"Bene! Questo mi fa piacere, signorina. Faccia attenzione e si comporti secondo le regole."

Detto questo, la Preside se ne andò e le ragazze la fissarono "Mi dispiace che questo sia l'ultimo anno qui... Ma pur di non vedere più la Boscolo, vorrei che la scuola finisse domani stesso!"

"Tu pensa che noi di quinta dovremo fermarci a scuola quindici giorni in più per via della maturità..."

"Non ricordarmelo, ti prego!" Disse Tania, abbracciando poi Francesca e baciandole la tempia destra "Poi andrò all'università, pagandola coi miei risparmi e troverò altro da fare per poterci anche sposare e comprare una bella casa."

"Poi farò anch'io la mia parte, sia chiaro!" Rispose la bionda, baciando la compagna con dolcezza e Tania le sorrise.

"Anche noi vivremo insieme, un giorno! Vero?"

"Certo, Cri! Anche domani, se dovesse dipendere da me."

"Valy, Cri, andateci piano... Dovete prima imparare a controllare gli ormoni! Date... Troppo spettacolo."

Le due diciassettenni fissarono Antonella e poi si guardarono, ridendo di gusto, con giovialità, come facevano ogni volta "Dio le fa e poi le accoppia..." Si lasciò sfuggire Martina e qualcuno le diede pienamente ragione.

"Dio ne ha accoppiate anche molte in modo sbagliato." Disse invece Lucia "Ci sono amori sbagliati, che non dovrebbero esistere. C'è chi ha sofferto, chi soffre tutt'ora e chi soffrirà forse sempre per questo!"

Alcune guardarono in faccia Lucia, che insegnava pallavolo alla squadra di bambine del capoluogo, sapendo che questo corrispondeva alla piena verità "E c'è chi l'amore non sa nemmeno cosa sia. Prendete come esempio la famiglia di Elisa." Concluse Valentina e tali parole suscitarono rabbia nelle ragazze ed in Kohei, che mai sarebbero riusciti a capire cosa spingeva la madre, i fratelli, la sorella ed il patrigno di Elisa a provare tanto odio nei suoi confronti.

Ma nessuno era in grado di capire a fondo gli altri, così come nessuno è in grado di capire sè stesso. E questa è sempre stata una grande verità.

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Capitolo 9
*** Con te io sto bene. ***


Terminate finamente le lezioni, le giovani e Kohei si diressero verso la fermata dell'autobus e salirono sulla navetta che passava innanzi all'ospedale per poter raggiungere così le loro amiche "Sono proprio curiosa di vedere come l'hanno ridotta stavolta quei vermi!" Disse Valentina.

"Non farmici pensare..." Avanzò invece Caterina "Non potrà più giocare per un bel pezzo a pallavolo e lei è fondamentale, per noi!"

"Per un po' non potrà di certo giocare."

Poi il silenzio calò e, dopo circa mezz'ora, la navetta si fermò innanzi all'ospedale ed i nostri giovani scesero, percorsero il breve tragitto verso la porta e la varcarono, trovando l'altra Valentina circondata da una ventina di persone che bramavano una stretta di mano, una foto, un autografo oppure tutte e tre le cose. Ma Valentina le vide e riuscì a mimare con le dita i numeri due e tre.

"Io direi che è nella camera ventitrè..." Disse Carolina.

"Si, lo credo anch'io!" Aggiunse Lucia "Non ci resta che andare!"

Le ragazze e Kohei andarono allora in fondo al corridoio e trovarono la camera indicata, così entrarono e trovarono Arianna, seduta accanto ad Elisa, intente a parlare "Dio, tesoro!" Disse Tania, avanzando e raggiungendo il lettino, sporgendosi e baciando l'amica sulla fronte.

"C-Ci siete tutte... Grazie per essere qui."

"Ma ti pare?" Domandò Valy "Sei nostra amica! E' il minimo."

Elisa era commossa e, mentre Tania ed Arianna cercavano di consolarla, la Valentina Caporetto disse alla campionessa di surf che non c'erano compiti, ma solo da comprare altro materiale scolastico e la stessa cosa valeva per la Argenti.

Proprio l'altra Valentina arrivò ed entrò nella stanza "Ciao, ragazze! Scusatemi per prima, ma non sono riuscita a liberarmi."

"Non preoccuparti, Emma Frost! Abbiamo comunque compreso il tuo messaggio." Se ne uscì Sole e Vale la guardò in tralice, evitando di cedere alla sua chiara provocazione e prestò attenzione alla Caporetto, che disse anche a lei che doveva solo prendere del materiale scolastico e basta.

"Probabilmente interrogazioni e prove d'ingresso saranno la prossima settimana..."

"Proprio quando inizio il corso di nuoto e tuffi..."

"Io inizio gli allenamenti e dovrò fare la spola tra qui e Milano."

"Beh, questo vuol dire essere grandi campionesse." Disse Francesca Principi e Valentina le sorrise, facendole l'occhiolino "Beata te!"

"Giochi molto bene, dovresti venire a fare un provino da noi! Scommetto che ti prenderebbero subito."

"Chissà... Se riesco a convincere i miei genitori potrei anche venire!"

Nuovamente Valentina sorrise e Francesca con lei, mentre Sole le guardava malissimo e stavolta fu Elisa a parlare "I-Io fossi in te andrei subito. E' un'occasione d'oro, da non perdere assolutamente."

"Lo so, ma sai come sono fatti i miei genitori."

Elisa fece cenno col capo, visto che parlare le faceva venire un forte male alle costole. Ma tutte conoscevano il signore e la signora Principi, persone a cui piaceva avere il controllo su tutto e tutti, specialmente sui figli.

Infatti Francesca aveva una sorella ed un fratello maggiori e due fratellini gemelli minori, che andavano all'asilo. I primi due erano sposati e con figli, ma lei abitava a Brescia e lui a Trieste, ed entrambi avevano sposato persone scelte dai loro genitori e non dal rispettivo cuore.

"Comunque... Sai quando ti dimettono?" Chiese Caterina.

"Giovedì mattina. Ma non potrò giocare a pallavolo per un mesetto e mezzo..."

"Mi dispiace moltissimo!"

"Dai, Cate, non fare così... Quando riprenderà, sarà più forte di prima!" Provò a consolarla Nadia.

"Ha ragione lei!" Accordò Cristina, stringendo i pugni "Saremo un gruppo più forte quando Eli tornerà a pieno organico!"

Caterina sorrise e con lei anche Elisa, felice più che mai di avere l'appoggio di tutte le sue amiche ed anche di Kohei "Visto? Tutti noi ti vogliamo bene e desideriamo vederti felice."

"Lo so... Ed anch'io voglio esserlo! Voglio essere felice, Arianna."

Arianna le sorrise dolcemente "E lo sarai, è una promessa! Quando verrai dimessa perchè non vieni a stare da me?"

"Mi piacerebbe moltissimo, ma purtroppo non posso... Mi hanno detto che devo stare sotto osservazione, perciò andrò da Valentina. Sua madre è una chirurga molto brava che lavora all'ospedale di Bolzano."

"Ok, d'accordo. Allora verrò a trovarti tutti i giorni."

"Assolutamente si!" Sorrise a fatica Elisa "Con te, così come con le altre, mi sento bene!"

"Anch'io sto benissimo, insieme a te." Le sussurrò Arianna all'orecchio destro ed Elisa arrossì appena.

"Andiamo a prenderci qualcosa ai distributori automatici." Propose Simona "Non facciamola stancare troppo. E poi, non credo di essere l'unica ad avere fame. O sbaglio forse?"

"Non sbagli affatto!" Disse Tania "E' dall'intervallo che non tocco cibo."

"A-Andate pure... Io dormo un po'."

"D'accordo." Rispose la più vicina Francesca, prima che raggiungesse l'amata Tania sul ciglio della porta.

Ma, prima che potessero uscire, arrivò la dottoressa Uncinetti "Dovreste andare un po' a casa, invece! La signorina Hawkins è stata operata e non bisogna scherzare con ciò che le è capitato. Perciò lasciatela riposare, tornate domani."

Tutte fissarono Elisa, che annuì a fatica col capo, anche per evitare che le sue amiche e Kohei venissero sgridate perchè volevano stare con lei "V-Vi manderò una mail più tardi... Ci vediamo domani."

Allora Arianna, Tania e le due Valentine entrarono rapidamente nella stanza per salutarla e baciarla sulla fronte o sulle guance, poi se ne andarono. Ad Elisa dispiaceva, perchè con loro stava bene.

Ma anche se non le aveva accanto stava bene, perchè le bastava chiudere gli occhi per vederle tutte e sorridere nonostante il dolore.

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Capitolo 10
*** Fans and pains. ***


Il Mercoledì passò in tutta tranquillità e, il Giovedì mattina, alle dieci precise, i genitori di Valentina, ovvero Mario e Perla Caporetto, arrivarono all'ospedale per prendere Elisa, che sarebbe stata finalmente dimessa e, quando la donna trovò la dottoressa Uncinetti, si fece consegnare subito il foglio di dimissioni, lo firmò e poi entrò nella camera della ragazza.

"Ciao, tesoro! Adesso ti porto a casa e poi ci prenderemo tutti cura di te."

"La ringrazio molto, signora!"

"Perla, cara. Non essere formale, mi sento vecchia... Ed ho solo quarantadue anni, non lo sono affatto!"

Elisa sorrise appena, mentre si sedeva sulla sedia a rotelle "D'accordo."

"Valentina mi ha detto che quella ragazza nuova, Arianna, ha un fratello che lavora per le Forze Speciali... Perchè non le chiedi di farlo intervenire?"

"Non ci crederai, ma non voglio disturbarla. Cioè, so che sarebbe lavoro di Riordan, ma non voglio che il mio patrigno possa metterli nei guai."

"Riordan? E' un nome Irlandese... E comunque, io fossi in te ne approfitterei." Disse la donna, mentre arrivava il marito, che subito salutò Elisa, per spingere fuori la sedia a rotelle e dirigersi verso l'ascensore e, di conseguenza, verso l'uscita "Le Forze Speciali sono impenetrabili, giuridicalmente. Quel verme del tuo patrigno non potrà fare il bello ed il cattivo tempo con loro."

"Ci penserò, lo prometto!" Affermò con certezza Elisa ed i due coniugi sorrisero.

Una volta fuori dall'ospedale, l'uomo prese in braccio la ragazza e le permise di mettersi seduta orizzontalmente sul sedile posteriore dell'auto, poi chiuse la portiera, sistemò la sedia a rotelle nel bagagliaio ed infine Perla mise in moto l'auto e partì a tutta velocità.

"Perla, tesoro, cerca di non andare così veloce! Per l'amor del cielo, non avevo ancora messo la cintura!"

"Sai che mi piace andare forte."

"Si, ma abbiamo una passeggera a bordo. Fallo per lei, ok?"

"Ok. Scusa se ho premuto troppo l'accelleratore." Rivolse la donna ad Elisa, ma costei scosse il capo. A lei piaceva molto la velocità ed adorava le moto, come quella di Valentina, che trovava stupenda e sperava di poterne comprare una uguale prima o poi.

I tre arrivarono a casa Caporetto in un'oretta, causa traffico e nuovamente Mario aiutò la giovane a scendere dall'auto, ma preferì portarla in casa in braccio, mentre Perla prese la sedia a rotelle "Può darsi che, più tardi, le mie amiche vengano a trovarmi."

"Che vengano pure, mia cara! La nostra porta è sempre aperta per il vostro gruppo di amiche."

"Posso farti una domanda?" Chiese Perla ed Elisa annuì col capo "E' vero che... Che, insomma... Nel vostro gruppetto c'è Valentina Argenti?"

"Si. E' una ragazza molto dolce e simpatica, anche se quasi tutti a scuola la chiamano Emma Frost, credendola fredda e scontrosa, ma io credo che siano solo invidiosi e basta... Ci si può fidare di lei ed è molto bella. Ha uno sguardo stupendo, un dolce sorriso e due occhi azzurri stupendi!"

"Allora sarà certamente bellissima! Altro che vederla in tv o sulle riviste di sport."

"Già, verissimo! E' bella tanto quanto Arianna Herrera..."

"Arianna Herrera???" Se ne uscì Mario "Accidenti, Perla, nostra figlia non ci dice un sacco di cose!"

"Forse perchè sa che siamo loro grandi fans e che inizieremo a fare loro domande a raffica."

Elisa non potè fare a meno di sorridere innanzi a quella conversazione a senso unico dei coniugi Caporetto, che sempre la divertivano molto, quando aveva a che fare con loro. E non voleva essere nei panni di Arianna e Valentina perchè era certa che, non appena fossero venute a trovarla, le avrebbero tempestate di domande e, di certo, non le avrebbero fatte andare via facilmente.

A mezzogiorno, il pranzo per Elisa fu molto leggero e Perla non mancava mai di darle i suoi medicinali e di cambiarle la fasciature, facendola sibilare spesso di dolore ed un paio di volte, per questo motivo, perse conoscenza; la prima volta rimase incosciente per una ventina di minuti e la seconda durò molto di più, tanto che, quando arrivò il gruppetto, i due coniugi assordarono con un urlo all'unisono da stadio le povere orecchie di Valentina ed Arianna.

"Mamma, papà, siete impazziti??" Li riprese la figlia "Le avete assordate!"

"Colpa tua, cara! Se ce lo dicevi, ci preparavamo."

"Si, per renderle totalmente sorde! E' per questo che non vi dico mai niente."

I due allora si spostarono dalla porta e tutti entrarono, mentre le due ragazze continuavano a massaggiarsi le orecchie "Mi sembra di essere ritornata a Londra... Loro due sono come i tifosi della mia prima squadra."

"A chi lo dici... Dovresti assistere ad una mia gara di surf."

"Mettetevi pure comodi." Disse Mario "Elisa è stesa sul divano, anche se attualmente è svenuta per il dolore."

"Come??" Chiese subito Arianna, dimenticandosi dell'eco che risuonava nelle sue orecchie.

"Spesso capita, quando si cambiano le fasciature. Purtroppo bisogna toccare le parti lese e fa molto male."

"Povero angelo..." Disse la surfista, inginocchiandosi accanto alla ragazza.

"Io so cosa vuol dire." Avanzò Raphaela "Quando avevo sette anni mi sono rotta un braccio giocando a pallavolo a scuola."

Nessuno lo sapeva, visto che Raphaela era nata e cresciuta in Spagna e trasferitasi coi suoi in Trentino quando aveva dieci anni e nemmeno immaginavano quanto doloroso ed insopportabile fosse rompersi un'arto a quell'età.

"Vi porto qualcosa da mangiare e bere, mentre Perla si occupa di Elisa."

Tutte annuirono e l'uomo entrò in cucina per preparare qualcosa di veloce e prendere qualche bibita dal frigorifero e, mentre lui era in cucina, Elisa aprì gli occhi "Ehi..." Sussurrò Arianna che, come Valentina, Raphaela e la figlia dei padroni di casa, non le aveva mai tolto gli occhi di dosso.

"A-Arianna... Ragazze..."

"Ssshhh, non sforzarti. Riposati, sei ancora debole."

Elisa annuì col capo e Valentina s'inginocchiò anch'essa, accanto ad Arianna, prendendo il proprio fazzoletto ed asciugando il sudore che grondava letteralmente dalla fronte della castana amica.

E la Principi osservava in tutto e per tutto Valentina. Per lei, che l'aveva sempre ammirata, sia come sportiva che come persona, era una fortuna l'averla potuta conoscere. E non solo... Da quando era stata a contatto con lei per la prima volta a cena da Valentina tre sere prima, iniziava a provare per lei una forte simpatia, una sorta di attrazione che non sapeva spiegarsi.

Dopotutto non poteva capire al massimo l'amore, visto che le questioni di cuore sue e dei suoi fratelli erano decise dalla sua famiglia.

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Capitolo 11
*** Two hearts in pain. ***


I signori Caporetto, mentre le ragazze mangiavano i deliziosi pasticcini che Perla aveva preparato il giorno prima ed ancora buonissimi, osservavano assiduamente Arianna e Valentina che, sedute vicine, cercavano di nascondersi dietro Cristina e Nadia.

"Perchè vi nascondete, ragazze?" Chiese Perla.

"Spero non vi sentiate male!" Disse Mario "Se ne volete ancora non fate complimenti!"

"Mamma, papà, le state mettendo a disagio! Insomma... Stanno mangiando e continuate a guardarle!"

I due si guardarono in faccia e poi fissarono nuovamente le due ragazze "Scusateci..."

"Non dovete preoccuparvi." Disse Arianna "Anzi, più tardi vi lascerò un'autografo!"

"Si, anch'io!" Accordò Valentina e, nuovamente, i due gridarono dalla gioia, colpendo le due ragazze che, data l'indole calma di Vale, non avrebbero mai pensato che potesse avere dei genitori così esaltati.

Ed entrambe mantennero la promessa, firmando un'autografo ciascuna ai loro due speciali fans, che riuscirono a resistere e non lanciarono nessun urlo, ma Mario s'alzò in piedi "Visto che siete tutte qui, perchè non balliamo? Posso mettere un po' di musica."

"Si si, è un'ottima idea!" Lo incitò Perla e Mario ascoltò la moglie.

Inutili furono i tentativi da parte di Valentina di dissuadere i genitori e, quando la musica, un lento, riempì la sala, Perla s'avvicinò a Valentina ed il marito ad Arianna, che sgranarono gli occhi, scioccate "Non vorrete farci ballare, spero!"

"Invece si! Coraggio, vieni." Disse la donna, prendendo per ambe le mani Valentina e la pallavolista s'alzò, a malincuore.

Al seguito di Perla e Valentina, s'alzarono anche Arianna, che accettò l'invito di Mario, Tania, che invitò a ballare la sua Francesca e per ultime anche Valy e Cri, che ballavano sempre, appena ne avevano l'occasione.

Le altre non ballavano. A Kohei ed Himeko non andava, mentre Sole sembrava voler ballare, ma teneva lo sguardo fisso su Francesca, come se fosse combattuta tra l'invitarla a ballare ed il rimanere lì dov'era. E vinse la seconda scelta.

Mario smise quasi subito di ballare perchè iniziava a girargli la testa, visto che aveva spesso la pressione bassa ed Arianna tornò a sedersi accanto ad Elisa "Sai... Balli davvero bene..."

"Forse. Ma ti confesso che non vedo l'ora di ballare con te..."

"I-Io non sono capace di ballare."

"Ti insegnerò molto volentieri! Insomma... Lenti, tanghi e valzer vanno bene. Sul resto pecco!"

Elisa sorrise appena "Quei tre andranno benissimo."

"Allora quando starai bene balleremo. E' una promessa!"

"Ci conto..." Sorrise Elisa ed Arianna fece altrettanto, scostandole la frangetta dalla fronte.

Valentina, notando l'espressione disperata della sua omonima, andò a spegnere lo stereo e Perla protestò, dando alla figlia della guastafeste e la bionda professionista le regalò uno sguardo che le ripeteva continuamente grazie.

"Diteci..." Avanzò allora Perla "Voi due siete fidanzate?"

"Mamma! Ma fatti gli affari tuoi!"

"Senti, Vale, so che tu sei single e del tuo gruppetto qui presente conosco gioie e dolori. Ma di loro non sappiamo niente!"

"Io sono libera come il vento."

"Anch'io! Ho sempre pensato alla mia carriera sportiva." Dissero prima Arianna e poi Valentina.

"Nessuno o nessuna vi ha mai fatto la corte?"

"No. Ma io ho amato così tanto una persona... Però alla fine abbiamo preferito lasciar perdere."

"Idem per me. Non avrebbe mai funzionato."

I due coniugi erano rimasti colpiti dalle parole dei loro idoli, ma il gruppetto capì subito che Arianna e Valentina stavano parlando l'una dell'altra e, come avevano sospettato da subito, loro due se la intendevano. Ma non capivano perchè fra di loro non avesse mai funzionato, dato che erano molto simili.

"Prima o poi troverete la persona giusta. Ne sono certa!"

"Io l'ho già trovata. Ma non dirò chi è."

"Idem per me." Disse Valentina, chinando poi il capo "Nel mio caso è molto difficile."

Poi la pallavolista professionista baciò sulla fronte Elisa e poi prese il suo casco "Non vorrai già andare!"

"Si, signori. Siete stati molto gentili ed è stato molto bello stare in vostra compagnia, ma devo andare ancora a fare compere... Con permesso!" Iniziò, mettendosi il casco "Ci vediamo domani, ragazze! Ohayoo Kohei."

"Ohayoo, Valentina! A domani." Rispose il ragazzo, alzandosi e facendo un'inchino.

Ed una volta fuori, la bionda salì sulla sua moto, l'accese e partì a tutto gas, diretta verso chissà dove ed anche le altre ragazze, compresa Valentina che sarebbe tornata a casa sua, se ne andarono. Elisa, invece, s'appisolò dopo qualche minuto.

I due coniugi, invece, mentre preparavano la cena, si consultavano su una cosa in particolare "Hai notato, cara?"

"Cosa dovevo notare?"

"Francesca, la Principessa... Mentre ballavi con Valentina, non ti staccava gli occhi di dosso."

"Ho notato che la guardava quando mi sono seduta. Credo che la Argenti le piaccia, ma che non sappia come dirglielo!"

"Sono d'accordo con te, amore!"

Anche loro avevano capito quanto la Principi soffrisse e speravano che, al pari di Elisa, anche lei potesse trovare una soluzione che lenisse il suo dolore. Perchè quello causato dall'amore, spesso faceva più male di quello fisico.

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Capitolo 12
*** Morsi e sguardi. ***


Passò una settimana dalla dimissione di Elisa dall'ospedale e la ragazza riprese a frequentare la scuola dopo aver ricevuto l'ok della dottoressa Uncinetti, anche se doveva usare le stampelle e, nel pomeriggio, aveva iniziato la riabilitazione.

Subito la Preside Lericante l'accolse, visto che il gruppetto l'aveva incontrata mentre uscivano dal loro solito cafè "Signorina Hawkins! Sono felice di rivederla in piedi. Come sta?" Chiese, avvicinandosi ed abbracciandola.

"Molto bene, Preside. Grazie!"

"Mi fa piacere!" Sorrise la donna "Su, baldi giovani! Non fate tardi."

"Preside, posso disertare le prime due ore?"

"Perchè vorrebbe farlo, signorina Calori?"

"Vede... C'è Francese alle prime due ore e non mi entusiasma l'idea di farmi rovinare la giornata dalla prof Boscolo."

"Oh, signorina Calori... La Boscolo l'adora!" Ammise la Preside e Tania sgranò gli occhi, scioccatissima "Durante le riunioni con gli altri insegnanti, elogia la sua personalità, ribelle ma educata."

"Diciamo che... Non corrispondo nemmeno al dieci percento i suoi sentimenti di bontà..."

"Su su, non sia così severa! Provi a guardarla una volta senza pregiudizi, poi mi dirà!" Disse la donna, salutandole ed incamminandosi verso la scuola.

"Su, Tania, cerca di essere dolce con lei." La prese in giro Antonella e l'amica la guardò malissimo.

Tania le promise che, alla prima occasione, gliel'avrebbe fatta pagare e, una volta arrivate a scuola ed entrate nella rispettiva classe dopo essersi salutate, si apprestarono a seguire le prime tre ore di lezione, anche se per Tania quelle di Francese furono molto pesanti.

"Signorina Calori!" La chiamò la Boscolo al termine della seconda ora "Prima di uscire a fare ricreazione, passi da me in sala professori! Devo farle un bel discorsetto... Veda di non mancare o la verrò a cercare personalmente."

"Ok ok, non mancherò!" Rispose Tania, facendo seguire alle sue parole un leggero sbadiglio.

La terza ora vide la classe di Tania impegnata nell'ora di Religione con Don Simeone Gilardelli, la classe di Elisa aveva la Boscolo e quella di Valentina stava affrontando il primo tema dell'anno con la prof di Lettere Susanna Zacchin.

All'intervallo, mentre tutte uscivano, Tania salì al secondo piano per raggiungere la sala professori e, una volta dentro, si fermò, scioccata ed incredula. Infatti, innanzi a lei, la Boscolo la guardava con gli stessi occhi di un leone che pregusta un ottimo pasto con una bella gazzella.

"Benvenuta, signorina Calori." Disse con sensualità, avvicinandosi "Si metta comoda."

"Non credo, prof... Francesca e le mie amiche mi aspettano."

"Lasci perdere la signorina Dell'Alpe. A lei serve una persona matura e competente, che sappia capirla e che la invogli al momento giusto."

"Prof, per sua informazione, sappia che Francesca mi invoglia benissimo!"

"Le ho detto di aspettare!" Avanzò la donna, prendendo Tania per il polso e tirandola a sè, con la giovane che cerò di vincolarsi, sperando magari che entrasse qualche insegnante o la Preside affinchè potessero aiutarla. Ma fu tutto invano e la Boscolo le morse l'orecchio destro, a filo del diamantino e solo dopo tale gesto, che fece sanguinare il lobo, Tania riuscì a vincolarsi ed andarsene.

Mentre correva per i corridoi, gli altri studenti la fissavano e, una volta fuori, raggiunse le amiche e Kohei al loro solito tavolo, con tutte che la fissarono preoccupata "Tania, amore! Che ti è successo?" Chiese la sua Francesca, mentre Arianna e Valentina buttarono ciò che rimaneva del loro panino per medicarla, visto che la prima si portava sempre appresso un piccolo kit di Pronto Soccorso nello zaino, che si portava dovunque.

"E'... E' stata la Boscolo..." Spiegò la giovane "T-Tu vai a capire quell'anima dannata! Mi ha aggredita, sembrava indemoniata e voleva costringermi a lasciare Francesca per lei. Ovviamente ho rifiutato!"

Gli occhi di Francesca si riempirono di lacrime ed abbracciò la sua Tania "Amore mio..."

"V-Voleva corrompermi, probabilmente. Oppure in cambio di certe prestazioni mi avrebbe alzato la media... Non lo so, non l'ho fatta parlare!"

"Cosa le è successo, signorina Calori?"

"Oh, Preside! Proprio lei ci serviva." Avanzò Arianna "A quanto pare, la Boscolo ha provato ad aggredirla sessualmente facendole delle avances troppo pesanti e con parecchio tatto, giudicando dal morso."

"La Boscolo? Adesso vado subito a parlare con lei."

"E se dovesse smentirmi per pararsi il fondoschiena? Mi perdoni il termine."

"Ho fatto installare delle telecamere a circuito chiuso, ad insaputa di tutti, durante l'estate. Prenderò i nastri di oggi, li visionerò e poi prenderò provvedimenti... Più tardi la farò chiamare, signorina."

"Chiami anche me, Preside." Offrì Valentina "Alla Boscolo piacciono in modo maniacale i miei occhi."

"Ci ha provato anche con lei, signorina Argenti?"

"Venerdì. Ma il mio -sguardo agonistico-, come lo definiscono le mie compagne di squadra, l'hanno convinta a desistere."

"Bene, d'accordo! Adesso vado subito."

Tutte fissarono poi la loro amica "Sguardo agonistico?" Chiese Himeko "E sarebbe?"

Valentina fissò la giovane di origini Nipponiche negli occhi ed Himeko notò il graduale cambio nello sguardo che, da dolce e tenero, si fece concentrato e serio "Bbbrrr, fai venire la pelle d'oca!" Disse Raphaela, accarezzandosi le braccia "Mio Dio!"

"E' vero! Caspita, fai sentire la tua grinta con uno sguardo."

"Dovevi insegnarmelo! L'avrei usato come arma."

"Beh... Non devo insegnartelo, cel'hai di tuo, ne sono sicura. Adesso te lo tiro fuori io... Facendoti arrabbiare. E' così che ho iniziato a sperimentarlo." Disse Valentina, sporgendosi poi verso Francesca, accarezzandole la guancia destra con le nocche ed avvicinandosi a lei per fintare un bacio e Tania la prese per il polso esibendo uno sguardo che avrebbe steso chiunque.

"Non provarci! Lei è mia."

Valentina sorrise "Visto? Quello andava benissimo!"

"Grazie mille!" Sorrise la ragazza "Ti devo un favore."

"Non mi devi nulla." Rispose la giocatrice professionista e, qualche minuto dopo, dall'altoparlante la Preside chiamò Tania e Valentina in presidenza.

"In bocca al lupo!" Disse Arianna e le due annuirono col capo.

Suonò anche la campanella che indicava la fine dei dieci minuti d'intervallo e, stranamente, Francesca Principi rimase seduta, con Sole che entrò nella scuola come se nulla fosse, fregandosene della sua ragazza "Francesca? Ehi, tutto bene?" Chiese Nadia, passandole le mani davanti agli occhi.

"Secondo me sta ancora pensando agli occhi di Valentina..." Azzardò Elisa.

"Può darsi! Dopotutto è seduta accanto ad Himeko..."

"Francesca! Ehi, mi senti??" Fece nuovamente Nadia, schioccando le dita per provare a destarla dal trance.

"Wow..." Sussurrò la giovane, arrossendo.

"Eh si." Disse Lucia, mettendosi le mani sui fianchi "L'abbiamo persa e poi ritrovata, smarrita nell'oceano degli occhi di Valentina!" Concluse e tutti le diedero ragione, entrando a loro volta nella scuola.

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Capitolo 13
*** L'amore perduto. ***


In presidenza, Tania e Valentina si trovarono davanti la Preside e la Boscolo, che aveva tolto il rossetto ed il trucco esagerato tornando, si poteva dire, al suo aspetto naturale "Allora, prof Boscolo. Cos'è successo con le signorine qui presenti?"

"Nulla, Preside. Ma vedo che la signorina Calori presenta un vistoso morso sull'orecchio destro."

"Esato. Come ce lo spiega?"

"Io?" Chiese la Boscolo, indicando sè stessa "Perchè lo chiede a me?"

La Preside girò allora il suo portatile, nel quale aveva inserito il cd con le registrazioni della giornata, mostrando l'attimo in cui la prof ci aveva pesantemente provato con Tania, mordendole l'orecchio "Allora, professoressa?"

La Boscolo rimase sconvolta dal vedere e quindi sapere, che in sala professori c'erano le telecamere di sorveglianza "Ehm... Ecco... E' un fotomontaggio, uno scherzo di qualche studente burlone!"

"Allora dica una cosa a me." Disse Valentina "Sull'orecchio di Tania c'è un cerotto. Come fa a sapere che ha un morso, se nemmeno ha guardato in direzione del punto leso?" Chiese la professionista, prendendo alla sprovvista la prof.

"Ebbene si!" Se ne uscì poi con furiosa grinta la Boscolo "Ci ho provato con la signorina Calori perchè la trovo piuttosto affascinante ed è troppo, secondo me, per la signorina Dell'Alpe. A lei serve una donna matura, che la valorizzi, invogli e soddisfi... Stesso motivo per cui ci ho provato con la signorina Argenti! Che rabbia sapere che una così bella ragazza non s'innamora più perchè continua a pensare alla sua amata, morta ormai tre anni fa."

Dopo tali parole, Valentina schizzò in avanti e sferrò un pugno in pieno viso all'insegnante, cogliendo alla sprovvista sia la Lericante che Tania, ansimando poi rabbiosamente. I suoi occhi erano lucidi e pieni di dolore, tristezza ed altri sentimenti indecifrabili.

"Non provi a nominare Karen." Sibilò la ragazza, cercando di calmarsi "I-Io devo andare... Scusatemi!" Disse la bionda, andandosene via di corsa.

"Non la fermate? Mi ha aggredita! Io la denuncio."

"E con quali prove?" Chiese la Preside "Le telecamere sono disattivate! La esorto per tanto a svuotare il suo armadietto ed andarsene, è licenziata!"

La prof di Francese liberò un rabbioso gemito di frustrazione, uscendo poi a passo spedito dall'ufficio della Preside e Tania la ringraziò per il suo aiuto, ricevendo poi il permesso di tornare in classe ove, approfittando dell'assenza del prof di Biologia, Antonio Spartiano, raccontò tutto a Valentina ed Arianna, senza tralasciare il colpo da boxeur che la misteriosa Valentina aveva sferrato alla prof "Cavolo... Non mel'aspettavo!" Ammise Arianna "Quindi lei e Karen si erano messe insieme..."

Anche al termine delle lezioni, quando il gruppo era al completo, Tania raccontò tutto, anche perchè la sua Francesca lo voleva sapere "Arianna, hai dato l'impressione di conoscere questa Karen... Chi sarebbe?"

Arianna rattristò lo sguardo "Karen Fields. Anche lei era nostra amica e l'abbiamo conosciuta alle Hawaii... Era Inglese ed era lì in vacanza coi suoi. Rimasero a Honolulu solo quindici giorni, poi tornarono a Londra. Quando Valentina andò nella capitale si ritrovarono, presumo, visto che io non c'ero e credo sia nato qualcosa fra loro. Ma di una cosa sono certa, seguitemi!"

Tutte seguirono Arianna e presero l'autobus sedici e, mentre qualcuno si chiese il motivo che li aveva portati a prendere quel mezzo, la Principi sentì le lacrime premerle dietro le iridi castane, ma riuscì a trattenersi, anche se a fatica.

Dopo una mezz'oretta di tragitto, tutti scesero alla penultima fermata "Che ci facciamo al cimitero?" Chiese Cristina, nascondendosi dietro a Valy e Nadia, che la fissò con sguardo scioccato.

"Cri! Non avrai paura di venire al cimitero, vero?"

"Con tutti gli horror che Valy legge... Cioè, so che è fantascienza, ma non riesco ad abituarmi!"

"Su, ti tengo per mano!" Offrì proprio Valy e Cristina la prese subito a braccetto.

Entrarono nel cimitero a seguito di Arianna, che si guardò intorno "Cosa ci facciamo qui?" Chiese Elisa che, quando doveva riposare, visto che trovava faticoso l'andare con le stampelle, si faceva aiutare da Caterina e Kohei.

"Karen è stata sepolta qui. I suoi morirono durante un'escursione sulle Alpi con altre quattro persone un'anno prima della sua stessa morte e sua zia materna, che vive a Bolzano, chiamò l'Ambasciatore Inglese in Italia e lui l'aiutò a portare qui a Trento tutti e tre."

"Come mai? Loro erano morti qui, sulle Alpi..."

"Loro vennero portati tutti a Londra e, quando lei tornò da un viaggio di lavoro in Thailandia, li fece portare qui. E' un po' complicata, come cosa..."

"Come morì Karen?" Chiese Simona.

"Lei e Valentina dovevano incontrarsi in un ristorante ma, mentre Karen attraversava col verde, un'ubriaco al volante la investì e lei morì tra le braccia di Vale, dopo averle detto di essere sempre felice anche per lei..." Spiegò Arianna, asciugandosi una lacrima "Valentina è logorata dai sensi di colpa, perchè fu lei a scegliere quel ristorante in centro."

Anche Cristina, le due Francesca, Martina e Carolina si asciugarono qualche lacrima, poi Arianna si fermò "E' quella?" Domandò Monica.

"Si... E' l'unica tomba di famiglia di marmo bianco. Lasciate che vada avanti io!"

Tutte annuirono e videro Arianna avvicinarsi a Valentina, seduta innanzi alla tomba e poggiarle una mano sulla spalla e poi la giocatrice professionista che si voltò e vide tutte le sue amiche e Kohei lì per lei. Raccolse il coraggio e la forza che aveva dentro e che la contraddistinguevano e s'alzò in piedi, si asciugò qualche lacrima e poi raggiunse il gruppo.

Ma, con grande sorpresa di tutti, la Principi si fiondò tra le braccia di Valentina, cingendole il collo con le esili braccia e liberando le lacrime che a fatica aveva trattenuto fino a quel momento "N-Non sentirti mai in colpa, Valentina! Karen è morta per colpa di un vile uomo che non si è curato di ciò che aveva fatto e... E non credo che voglia vederti triste ed in lacrime!"

Francesca cercava di mettere insieme pensieri coerenti, ma le lacrime rendevano difficile la cosa e Valentina le cinse invece la vita, accarezzandole la schiena e piangendo a sua volta, in silenzio "Grazie, Princess. Ma il dolore è una brutta bestia da sconfiggere ed il fatto di sapere che lei non c'è più per un mio capriccio resterà sempre impresso nel mio cuore..."

"Ma non hai colpa!" Insistette la Principi, prendendo tra le mani il viso della professionista, specchiandosi in quegli occhi azzurri che sembravano trasparenti, stupendi ed intensi in ogni occasione "Valentina, non hai colpa!"

"Sei molto dolce, Princess. Ti ringrazio dal profondo del cuore." Disse Valentina, accarezzandole entrambe le guance.

"Promettimi che parlerai con me, se ne sentirai il bisogno! Io... I-Io i ascolterò, a qualsiasi ora, sempre!"

Valentina le sorrise "Te lo prometto, Princess. Te lo prometto!"

E detto questo, Valentina si voltò a fissare la tomba e sorrise appena, prima di uscire dal cimitero con le amiche, con Himeko che le diede il suo zaino, poi prese la sua moto, parcheggiata accanto agli stalli delle bici e s'incamminò con le ragazze, dirette ognuna verso la rispettiva casa.

Ma ora Valentina sapeva di non essere più sola. Accanto a lei vi erano delle amiche eccezionali pronte a supportarla ed aiutarla sempre.

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Capitolo 14
*** L'importante è il cuore. ***


Il mattino seguente, ritrovatesi al loro solito cafè, le giovani e Kohei notarono l'assenza di Valentina e subito Antonella e Monica si preoccuparono, pensando ancora al giorno prima, temendo che la rivelazione di Karen ed il suo ricordo l'avessero scossa. Dopotutto certi ricordi era meglio portarseli dentro senza mai rivelarli, sapendo comunque che il dolore non passava mai.

"Speriamo che stia bene..." Disse Carolina.

"Sta bene, tranquille." Rispose Arianna "E' solo andata a Milano, visto che oggi ha gli allenamenti con la sua squadra di pallavolo."

Quasi tutte tirarono un sospiro di sollievo ed uscirono dal cafè, dirigendosi verso la scuola e, per tutta la durata delle lezioni, le ragazze cercavano di concentrarsi sugli argomenti spiegati dai vari insegnati e la classe di Lucia e Nadia conobbe Luana Simoni, la nuova prof di Francese.

All'intervallo, al loro solito tavolo, tutte notarono che Sole, Simona e Raphaela non erano ancora arrivate, ma l'ultima arrivò dopo cinque minuti "Scusate! La prof di Chimica Brunella Mattioni ci stava dando i compiti!"

"Ok, tranquilla." Rispose Valentina Caporetto "Sole e Simona?"

"Non so dove siano! Io non le ho proprio viste."

Francesca, nonostante la fidanzata fosse in ritardo, non pareva particolarmente preoccupata per questo "Cos'hai, Francy?" Chiese la sua omonima, mentre la sua Tania le regalava dolci carezze sul viso.

"Nulla... Va tutto bene."

"Sei preoccupata per Valentina, vero?" Chiese Arianna, sorridendo teneramente.

La bionda chinò il capo e sorrise "Lo ammetto... Le ho detto che poteva venire a parlare con me, se ne avesse sentito il bisogno. Ma dubito che verrà..."

"Non devi esserne così certa. Nessuno sa cosa pensi Valentina, lei è parecchio intelligente ed io riesco a leggerla solo perchè la conosco da molto!"

"Da una parte spero che venga, ma dall'altra non vorrei farmi gli affari suoi."

"Non è questione d'impicciarsi o meno." Disse Martina "Questo vuol dire dimostrare la propria amicizia a qualcuno."

"Spero che anche lei la pensi così!"

"Fidati... Lei ha la mentalità apertissima!" Sorrise Arianna "Non ti volterà le spalle e verrà a parlare con te."

Francesca sorrise e poi rientrarono nella scuola ma, anche al termine delle lezioni, la ragazza pareva comunque pensierosa ed Elisa le si avvicinò "Ci stai ancora pensando?" Chiese gentile la castana.

"Si... Difficilmente smetterò di pensarci!"

"Allora propongo di andare a mangiare un gelato! Che ne dite?" Avanzò Arianna, ponendosi tra le due e circondando le spalle di entrambe con le braccia.

"Io dico che ci sto!" Rispose subito Caterina e, al suo seguito, anche le altre e Kohei.

Si diressero allora verso una vicina gelateria e lì si sedettero, ordinando un gelato, finchè non arrivarono tre ragazze, compagne di classe di Valentina, Arianna e Tania, ed una di loro s'avvicinò alla campionessa di surf, sedendosi in braccio a lei e venendo fulminata da uno sguardo di Elisa.

"Daisy, Sara, Marta, cosa ci fate qui?" Chiese Tania, riferendosi a Daisy Maurel, Sara Fiammolo e Marta Redondi.

"Niente! Ma che coincidenza, incontrarci proprio qui!"

"Davvero strano..." Rispose con ironìa Tania, volgendo lo sguardo verso sinistra.

"Comunque sia... Non sederti in braccio a me." Rivolse Arianna a Daisy "A me piace già qualcuno. Devi trovare un'altra persona da amare."

Daisy ci rimase un po' male, ma s'alzò e se ne andò con le due inseparabili amiche e Martina le guardò allontanarsi, sperando che andassero il più lontano possibile da loro "Dio, meno male se ne sono andate! Mi stanno antipatiche, tutte e tre."

"Perchè Daisy non ti piace? E' formosa, sexy... Ha tutto!"

Francesca prese subito l'orecchio della compagna tra pollice ed indice della mano sinistra, tirando leggermente "Che hai detto??"

"Ahioahio, amore! Scherzavo! E poi quello è l'orecchio leso."

"Allora attenta a quello che dici." Rispose la biondina, posando un tenero bacetto sulla guancia della compagna.

Tania prese alla sprovvista la compagna, rubandole un dolce bacio a fior di labbra ed Arianna le interruppe con la sua risata cristallina "Vedi... A me Daisy non piace perchè, come dici tu, è bella fuori, ma dentro è vuota e logorata dal denaro."

"I soldi ti rovinano la vita... Insomma, non sempre, ma spesso accade!" Se ne uscì Simona.

"E' vero. Io e Valentina, per esempio, risparmiamo molto e facciamo tanta beneficenza!" Ammise Arianna "Avere molti soldi è bello e fa comodo, ma quando devi farti divorare da essi, allora è meglio non averne!"

"Allora com'è il tuo tipo?" Chiese Elisa, con malizia.

"Il mio tipo di ragazza dev'essere sincera e fedele. Non pretendo che sia bella, ma deve avere qualcosa sottopelle... O meglio, pretendo che abbia..."

"Che abbia cuore." La interruppe la Principi, sorridendo appena ed Arianna fece lo stesso, mentre Sole la fissava, senza proferire parola. Continuava a fissare la sua fidanzata, come se volesse dirle o farle qualcosa.

"Esatto!" Ammise la campionessa di surf "Immaginavo che anche tu ricercassi questa qualità, nella tua ragazza ideale."

La conversazione proseguì anche dopo l'uscita dalla gelateria, con tutti i gelati pagati da Arianna e proprio costei scoprì di avere gli stessi gusti di Francesca, in fatto di ragazze. Ma questo non la sorprese.

Infatti alla Principi pareva piacere moltissimo Valentina e la Argenti aveva un grandissimo cuore, anche se era già molto provato dal dolore, nonostante la giovane età. Restava solo da scoprire per chi battesse.

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Capitolo 15
*** Invito accettato. ***


Tutte rincasarono e, nel corso della sera, Francesca Principi era a casa sua a leggere in tutta tranquillità un romanzo del quale doveva farne il riassunto per il giorno seguente, come compito di Italiano, quando qualcuno suonò il campanello.

La bionda ragazza mise il segnalibro nel romanzo e lo posò sul tavolino innanzi al divano ed andò ad aprire, rimanendo molto colpita quando vide un grande mazzo di rose rosse e bianche, ma non riuscì a vedere il viso della persona, nascosto dai fiori "Ma...?" Tentò la giovane, prima che la misteriosa persona abbassasse il bouquet e subito Francesca sorrise.

Innanzi a lei vi erano Valentina ed il suo sorriso dolce e timido allo stesso tempo "Ciao! Disturbo?"

Subito Francesca si lanciò fra le sue braccia, cingendole il collo con le braccia "Non disturbi mai. E poi, sono sola... Dovevo uscire con Sole, ma come succede ultimamente, si è tirata indietro all'ultimo minuto con una scusa e così mi sono messa a leggere un romanzo, visto che per domani devo riassumerne uno."

"Seriamente? Quale stavi leggendo?"

"Il Nome della Rosa." Sorrise Francesca "Mi piace molto, è il mio preferito."

"Davvero? E' il mio preferito, si può dire che lo so a memoria!" Ammise Valentina, mentre Francesca si spostò per farla entrare "Se vuoi ti posso aiutare."

"No, non vedi disturbarti. Sei molto gentile, ma faccio da sola..."

Valentina sorrise, alzando le mani in segno di resa "D'accordo, mi arrendo e non insisto. Comunque, queste sono per te e spero ti piacciano!" Disse, porgendole il bouquet di rose "Sono dieci rosse e dieci bianche."

"Mi piacciono moltissimo! Grazie!" Sorrise Francesca, inspirando il loro dolce profumo "Sai... Sole non mi ha mai regalato dei fiori."

"No? Quella ragazza pecca proprio di gusto e galanteria." Ammise la professionista, incrociando le braccia e fissando intensamente Francesca "Quando si sta con una bellissima ragazza, la prima cosa da fare è regalarle dei fiori!"

Francesca arrossì innanzi al complimento, scostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro "Ehm... S-Sei molto gentile... Ma dimmi, vuoi qualcosa da bere? Ho tutto tranne gli alcolici, perchè non bevo."

"Anch'io sono astemia! Un succo va bene, non ho preferenze..." Rispose, sedendosi sul divano e la Principi entrò in cucina, prendendo due bicchieri e riempiendoli di succo alla pesca, che portò poi in soggiorno e porse a Valentina il suo "Pesca! Il mio preferito."

"Abbiamo proprio molte cose in comune...!"

"Si, a quanto pare!" Sorrise di cuore Valentina e Francesca nuovamente arrossì, rapita da quel sorriso e quegli occhi stupendi "Sono davvero curiosa di scoprirle tutte!" Sussurrò, avvicinandosi molto all'amica.

"A-Anche a me piacerebbe sapere molto di te."

"Infatti sono venuta a parlare, ho accettato il tuo invito e la tua gentilezza."

"Vuoi parlare di Karen? Dopo non ti farà male?"

Valentina sorrise appena, con un velo di tristezza "Fa sempre male. Eppure se non ne parli e ti tieni tutto dentro, farà ancora più male e la sofferenza ti logorerà, ma sai qual è la verità? Che potrebbero anche passare trent'anni, ma i ricordi felici ed il dolore che ti provoca il rammentarli non passa mai!"

"E poi, per te, è il ricordo del primo amore e, come dice il detto, questo non si scorda mai perchè è il più bello. Il più dolce."

"Sono d'accordo con te! E quando sono con te, lei mi viene sempre in mente, perchè voi due avete lo stesso carattere... Dolce, gentile, determinato... Siete delle persone meravigliose, capaci di rapire il cuore di chiunque."

"Davvero? Sarebbe bello se fosse così..."

"E' così!" Ribadì sicura Valentina, puntando i bellissimi occhi in quelli di Francesca "Perchè da quando ci siamo conosciute a cena a casa di Vale, il mio cuore è stato rapito dalla tua bellezza e da tutto ciò che sei! Non è vero che non voglio più innamorarmi, ma aspetto la persona giusta."

Francesca non riusciva a credere alle proprie orecchie, eppure la stupenda Valentina Argenti le aveva appena fatto indirettamente una dichiarazione d'amore e, mentre pensava, non s'accorse delle lacrime che rigavano il suo viso "I-Io..." Tentò, cercando di formulare un pensiero coerente.

"Scusami, non volevo imbarazzarti..."

"N-No no, va tutto bene! Mi sono commossa, sono una frignona sentimentale, come dice sempre Sole..."

"Sole non sa proprio quello che dice! Non sa quanto è fortunata ad averti."

"Lei... Lei raramente mi fa complimenti o mi dice cose belle, in più non mi ha mai regalato un mazzo di rose o altri fiori. Spesso penso che stia con me solo per gioco e che non mi ami affatto!"

"Se ti farà soffrire la sistemerò personalmente... Anche se non sono una persona violenta."

Francesca si ritrovò a sorridere e poggiò la testa sulla spalla destra di Valentina che, coi pollici, le asciugò le lacrime "Non devi piangere. I tuoi bellissimi occhi si rovinano e basta..."

La ragazza cercò di calmarsi e la professionista la strinse a sè, accarezzandole i capelli e pian piano la cosa funzionò "G-Grazie."

"Sono io che ti ringrazio. Per la tua disponibilità e gentilezza."

"Figurati... Ci sono sempre per le amiche! E poi sono certa che anche tu avresti fatto lo stesso per me!"

"Assolutamente!" Ammise Valentina, guardandosi poi in giro "Ehm... Noi siamo qui, abbracciate sul tuo divano... Se i tuoi genitori ci vedono, mi tagliano la testa o mi torturano o... Boh, non mi viene in mente altro!"

Fracesca sorrise appena "Tranquilla, sono a casa da sola, come quasi tutti i giorni! I miei lavorano, sono quasi sempre all'estero ed io passo tutte le mie giornate a casa da sola..."

"Potresti venire da me, se ti fa piacere! In due ci facciamo compagnia e... E poi sono certa che a casa mia ti sentiresti a tuo agio!"

"Non ne dubito, ma come mai ne sei convinta?"

"Ti piacciono gli animali?" Chiese la professionista.

"Moltissimo!" Sorrise Francesca "Infatti ho un'acquario di pesci rossi laggiù." Indicò la giovane.

"Belli! Sai, non li ho notati entrando... Ero troppo presa dalla tua bellezza."

Nuovamente Francesca arrossì "Sei davvero galante!"

"Fidati, non hai ancora visto niente!" Ammise la professionista "Adesso ti lascio al tuo riassunto... Buonanotte, Francesca. Grazie di esserci!"

"Per te ci sarò sempre." Rispose la Principi, accompagnando l'amica alla porta e Valentina la baciò dolcemente sulla guancia destra, prima di voltarsi e fece per andarsene, ma si fermò quasi subito "Dimenticato qualcosa?"

"In verità si." Disse Valentina, fissando nuovamente con intensità Francesca "Sorridi sempre. E' questo che ti distingue dalle altre... E' per questo che io non ti guarderei mai come guardo una ragazza comune."

Francesca corrugò la fronte "Non capisco... E' un complimento?"

"Decidi tu!" Rispose Valentina, dando nuovamente la buonanotte all'amica, che fece altrettanto e poi rientrò in casa.

Stava cercando di capire a tutti i costi il significato delle parole di Valentina ed anche mentre faceva il riassunto l'ultima frase non abbandonò i suoi pensieri. Ma, a differenza di ciò che lei pensava, non era una cosa brutta. Tutt'altro.

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Capitolo 16
*** Ti aspetterò sempre. ***


Il mattino seguente, tutti si ritrovarono al solito cafè e subito Carolina notò l'assenza di alcune amiche, più Kohei ed Arianna sperò che ad Elisa non fosse successo qualcosa di spiacevole, anche se stava ancora dai signori Caporetto.

"Vedrai che non ha nulla!" Disse Martina "Secondo me sta bene."

"Stavate parlando di me?" Chiese proprio Elisa, arrivando alle loro spalle con Kohei ed Himeko.

Subito Arianna si alzò di scatto e l'abbracciò, stringendola a sè "Per fortuna stai bene... Ero preoccupata!"

Elisa arrossì moltissimo, ma si strinse comunque ad Arianna "S-Sto ancora dai genitori di Vale... P-Perciò sto benone!"

Arianna tenne stretta a sè Elisa e, poco dopo, arrivarono Sole e Simona da una parte e Francesca dall'altra "Buongiorno!" Sorrise quest'ultima "Senti, oggi posso venire con te a fare la riabilitazione. Visto che devo fare compere..."

"Posso accompagnarvi anch'io, allora, se volete." Disse Valentina, arrivando e facendo l'occhiolino a Francesca, che le sorrise dolcemente "Infatti anch'io devo fare la spesa." Ammise ed Arianna alzò a sua volta la mano.

"Mi aggrego." Se ne uscì la surfista "Passo a prendervi con la mia auto!"

"Sul serio?" Chiese Kohei, appassionato di auto "Che macchina hai??"

"Una Civic nera fiammante che, dopo averla comprata quindici giorni fa direttamente dal Giappone, è arrivata ieri pomeriggio!"

"Wow!! Accidenti, dovrai farmela vedere!" Disse il ragazzo, tutto contento ed eccitato "Mio Dio... Una Civic... Il mio sogno proibito!"

Mentre costoro parlavano, Sole fissò Francesca e non potè fare a meno di notare il bel sorriso e lo sguardo della fidanzata, totalmente persa su Valentina ed intenta a parlare con lei di un compito di Italiano e, all'improvviso, si alzò "Ehi, tu! Come ti sei permessa? Con quale diritto sei andata dalla mia ragazza?"

Sole era davvero irritata e, se non fossero appena uscite dal cafè, i clienti al suo interno le avrebbero fissate di certo "Primo, lei mi aveva detto di andare a parlare di Karen, quando fossi stata pronta. Secondo, non prendertela con Francesca... E terzo, se davvero tieni a lei, smetti di darle buca e comportati da fidanzata! Perchè davvero io non ti capisco, Sole, non so come hai fatto a non aver mai regalato delle rose o comunque fiori ad una ragazza tanto bella!"

L'alta ed atletica ragazza dai lunghi capelli castano scuri, come gli occhi, fissò la pallavolista professionista "C-Cos'hai detto?"

"Ho detto solo la verità!" Replicò decisa la ragazza "Se davvero la ami, dimostralo! Perchè se io fossi al tuo posto, cara Sole, farei tutto il possibile per amarla ed onorarla giorno per giorno per la sua esistenza. Farei tutto ciò che posso per renderla felice e farle capire quanto l'amo." Disse con una passione tale che fece arrossire tutte le amiche presenti, comprese Arianna e Tania.

Poi Valentina se ne andò, lasciando di stucco Francesca e Sole fece altrettanto, seguita da Simona "Wow, Valentina... E' stata fantastica!" Avanzò Antonella "Mi ha fatta emozionare in maniera incredibile... Voglio trovare un ragazzo come lei!"

"Credo sia il sogno di tutte..."

"Andiamo a scuola, che è meglio! Se mi metto a pensare a lei, non so che combino!"

"Oh Dio, spesso vorrei farle qualcosa di poco consono!"

"Cate!" L'ammonì la sorella maggiore Lucia, che spesso doveva tenere sotto controllo la giovinetta "Ma ti pare il caso di dire queste cose? Spesso riesci a sorprendermi, in entrambi i sensi."

La ragazza castana fece ben attenzione a stare lontana dalla sorella, andando accnato a Cristina e, arrivate a scuola, entrarono nella rispettiva classe. Ed in quella di Tania, Arianna e Valentina Caporetto, il prof di Fisica Simone Curatiolo, annunciò agli amati studenti e studentesse, come lui li definiva, che avrebbero avuto tutte e due le ore di tempo per svolgere la verifica a sorpresa che aveva preparato il pomeriggio precedente, annunciando che fosse bella tosta e tutti i giovani si disperarono.

E, all'intervallo, Tania poggiò la testa sul tavolino, ignorando il suo panino "Dio, amore! Hai un'espressione piuttosto sconvolta!"

"Verifica a sorpresa di Fisica le prime due ore..."

"Oh cavolo! Spero non la faccia fare anche a noi." Disse subito Carolina "Le ultime due ore le abbiamo con lui."

"Ma amore, coraggio, mangia quel panino! L'ho preparato con amore! Ho messo prosciutto crudo, formaggio spalmabile e tonno. E' il tuo preferito..."

"E lo mangerò solo per te, tesoro mio." Rispose Tania, baciandola con dolcezza, passando presto al suo collo e Nadia attirò la loro attenzione con un colpo di tosse "Insomma, cosa c'è?"

"Tra un po' le salterai addosso! Guardati in giro, ci sono altri ragazzi, tra cui quattordicenni e quindicenni, in più prof e Preside."

"Embè? Tanto i ragazzini ne sanno più di me, scommetto!"

Nadia scosse il capo, chiedendosi ripetutamente perchè continuasse a dire certe cose a Tania pur sapendo che l'amica era un caso perso. Per quel che ne sapeva, lei e Francesca non erano mai andate oltre i baci ed erano tutte certe che, alla prima occasione, avrebbero varcato il confine.

Invece Arianna notò che, come da un paio di giorni accadeva, Sole e Simona non erano lì al tavolo ed anche Valentina non c'era, ma arrivò qualche minuto dopo "Scusatemi per il ritardo." Sorrise la pallavolista.

"E' successo qualcosa in particolare?" Chiese allora Raphaela.

"No, solo una chiamata dal mio coach. Dice che gli allenamenti sono ufficialmente di Martedì e Venerdì!"

"Ok, perfetto... Pensavamo che non venissi!"

"Sbagliavi, Lucia. Dopotutto non sono io quella che ha sbagliato e non sa amare."

Tutte la fissarono e Monica azzardò un'ipotesi "A te piace Francesca?"

La Principi fissò l'amica con occhi sgranati, imbarazzata "Moni, dimentichi che sono qui!"

"Temi di sapere la risposta?" Chiese Valentina con un mezzo sorriso, guardando in direzione della biondina.

"I-Insomma... Ehm..."

Valentina capì che Francesca era imbarazzata, ma non distolse lo sguardo "Sappi che la risposta è si." Rivelò, decisa "Certo che mi piaci! Ed aspetterò il tempo necessario, ma non rinuncerò mai a te!" Dichiarò la bionda, con una tale passione negli occhi che sciolse il cuore di Francesca.

E la Principi s'avvicinò alla Argenti, poggiando la propria fronte a quella della ragazza, sostenendo il suo sguardo sincero, passionale e pieno d'amore "Aspettami davvero, mi raccomando. Aspettami sempre!"

"Ti aspetterò anche per l'eternità, se fosse necessario. Non ti lascerò mai andare!" Rispose Valentina e Francesca sorrise, così come tutte le altre ragazze, che già vedevano nelle due amiche una futura, grandissima coppia.

E le due ragazze, ora conscie di rispettivi sentimenti, ancora non emersi completamente, sapevano che l'una non avrebbe mai tradito l'altra e che si sarebbero aspettate sempre.

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Capitolo 17
*** Rispetto. ***


Dopo l'intervallo, con grande sorpresa di tutti gli studenti, i quattro professori di Educazione Fisica, ovvero Salmieri, Gino Brankoffer, Susanna Perkins e Simonetta Pilolli, comunicarono alle classi Quarte e Quinte che avrebbero disputato un torneo di pallavolo le ultime tre ore, con i maschi che avrebbero giocato nella vicina palestra delle scuole medie e le femmine in quella della loro scuola. Le classi si sarebbero mischiate.

"Evviva! Ed io che temevo una verifica a sorpresa di Fisica..."

"Non potevano farlo questa mattina, il torneo?" Lamentò Tania.

Però non tutte avrebbero giocato e coloro che non se la sentivano si sarebbero sedute in tribuna, mentre le due prof tennero ciascuna una squadra, aspettando che i due gruppi si componessero "Ehi, Argenti!" Avanzò con vigore Sole "Falla tu, una squadra! L'altra sarà mia... Ti sfido ufficialmente!"

Dalle ragazze in tribuna si levarono commenti o fischi d'apprezzamento, altri credevano che Sole fosse impazzita a sfidare una professionista forte e stimata come Valentina Argenti "D'accordo, terrò io una squadra. Ma non accetterò la tua sfida perchè io gioco per divertirmi e misurarmi onestamente con le mie avversarie, non gioco per pavoneggiarmi!"

Sole volle risponderle, ma decise di darle una bella lezione sul campo ed andò subito dalle ragazze che avrebbero giocato nella sua squadra, tra le quali vi erano Simona ed Himeko, mentre Francesca e le altre avrebbero giocato contro di lei anche se Elisa, causa infortunio alla gamba, non avrebbe giocato.

"Dai, Arianna! Forza ragazze!" Disse la castana, prima di fare le scale con le stampelle per raggiungere la tribuna.

Ma la squadra di Sole, con costei in battuta, fece ben cinque punti consecutivi e distorse il polso di Alice Chierici, di Quarta D "Visto, pivelle? Così si gioca!"

Allora Valentina, che era sottorete in posizione di centrale, il suo ruolo naturale, si voltò a fissare le compagne di squadra, nonchè sue amiche e vide che tutte la stavano fissando "Ragazze, ma cosa vi prende?"

"Io insegno nuoto!" Disse Tania "Sono un corpo estraneo con la pallavolo!"

"Lo stesso vale per me..." Avanzò Vale "Io sono insegnante delle tre discipline schermistiche, non gioco a volley!"

"Guidale tu, Arge!" Incitò Arianna dalla panchina, prossima ad entrare al primo cambio palla.

"Volete a tutti i costi farmi fare il Capitano..." Sussurrò Valentina, passandosi la mano destra dietro il collo, alzando poi lo sguardo e prendendo per mano le compagne in campo, ovvero Nadia, Tania, Valentina, Cristina e Monica, componendo un cerchio "E così sia!"

"Argenti, non mettiamoci tutto il santo giorno!" Incitò la prof Perkins, che faceva il primo arbitro e la professionista annuì col capo.

"Allora... Monica, come te la cavi in ricezione?"

"Me la cavo... Insomma, Elisa è molto più brava, ma farò del mio meglio!"

"Allora tu fai il libero! Nadia, tu schiaccia! Hai un sinistro micidiale, farai la schiacciatrice e l'opposto, alternando i ruoli."

"D'accordo! Le tirerò giù tutte."

Valentina sorrise, facendole l'occhiolino "Tania farai la schiacciatrice, Valentina l'alzatrice! E tu, Circondino, mura a tutto ritmo insieme a me e schiaccia, quando senti di poterlo fare. Adesso andiamo e facciamoci valere!"

Tutte liberarono un grido e poi si schierarono in campo come indicato dalla professionista e subito la tattica si rivelò vincente, con Cristina che murò alla perfezione su Crystal Cerrano, di Quinta E ed abile schiacciatrice, saltellando poi tutta felice.

"Grande, Cri! Ti amo tantissimo!" Disse Valy, abbracciando e baciando la fidanzata quando Cristina uscì, lasciando entrare Arianna al suo posto.

La squadra di Valentina recuperò presto lo svantaggio e Sole s'infuriò con tutte le sue compagne e, nonostante il suo team avesse vinto il primo set, la ragazza continuò a martellare coi suoi colpi le ragazze della squadra avversarie, sue amiche, ma mai riuscì ad abbattere il muro di Valentina. Infatti la professionista era un'ostacolo insuperabile, per lei.

Elisa, in tribuna, osservava la partita con ammirazione e, a metà del secondo set, entrarono le due Francesca al posto di Monica e Valy, subentrata a Nadia alla fine del primo set "Io faccio il libero!" Disse la Dell'Alpe.

"Io schiaccio." Avanzò semplicemente la Principi e Valentina le sorrise.

Ed in campo iniziò un nuovo duello, dla momento in cui Simona bersagliò la Principi "Francy, stai bene?" Chiese Cristina.

La bionda inspirò profondamente ed anche nervosamente, sciogliendo la coda e rifacendola "Se la Giove vuole la guerra, allora l'avrà! Distruggerò tutti gli anelli del suo ego smisurato a suon di schiacciate!"

Valentina sorrise e, a partita ripresa, la Argenti e la Principi dimostrarono affiatamento e coordinazione mentale, visto che la professionista spiegava alla Caporetto come alzare la palla per la giovane e la ragazza non mancò un colpo, dirigendo ogni suo colpo su Simona.

"Sei stupenda." Le sussurrò Valentina, durante un'abbraccio di squadra e Francesca le cinse il collo con le esili braccia, mentre Sole guardava il tutto con rabbia. Sentimento che le impediva di giocare correttamente e con ottima visione sulla partita.

Grazie a questo sentimento negativo, la squadra di Valentina vinse il secondo, il terzo ed il quarto set, con Sole che gridò poi di rabbia, battendo i pugni sul pavimento, nervosamente, mentre Elisa scese il tribuna ed Himeko andò a congratularsi con le amiche "Siete state grandi!" Disse la castana ed Arianna, miglior realizzatrice con Valentina e Francesca, la prese in braccio.

"E tu hai fatto un grandissimo tifo!" Rispose la surfista, baciando Elisa sulla guancia destra.

Tutte facevano festa e Valentina andò da Sole, consolata da Simona "Ragazze." Le chiamò la professionista e le due la fissarono, notando che, anche se lei le guardava dall'alto in basso, il suo sguardo non mostrava superiorità e non le scherniva.

"Sei venuta a dirci che è stata una pazzia sfidarti?"

"No, non denigro mai le avversarie." Disse Valentina, sorridendo appena, quasi timidamente, tendendo loro la mano "Volevo solo congratularmi con voi. E' stata una bella partita e, secondo me, avete la stoffa per entrare nel giro del professionismo!"

"Sul serio?" Chiese Simona, stringendo la mano tesa.

"Si, assolutamente! Giocate ad un buon livello e, se vi allenerete con costanza, migliorerete!"

Anche Sole si alzò e, senza distogliere lo sguardo da quello di Valentina, le diede una bella e vigorosa stretta di mano "Sarebbe bello giocare nuovamente contro di te e... E anche Francesca è stata grande!"

"Questo devi dirlo a lei. Le farà piacere!"

Sole abbozzò un timido sorriso e fece per andare dalla fidanzata, ma si fermò accanto a Valentina "Quando la verità verrà a galla, stalle accanto. Io ti rispetto!" Sussurrò, prima di andarsene e la pallavolista la fissò, corrugando la fronte.

Non riusciva a capire le parole di Sole, ma era certa del fatto che presto l'amica e rivale avrebbe avuto qualcosa d'importante da dire alla sua Francesca.

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Capitolo 18
*** Gelosia e proposta. ***


Al termine delle lezioni, le ragazze e Kohei presero la navetta per raggiungere una pizzeria che distava mezz'ora dalla scuola e pranzare, poi sarebbero andate con Elisa a fare la riabilitazione e poi a fare compere "Quanto dura oggi la tua riabilitazione?"

"Due ore, dalle tre alle cinque. Prima ci sono degli esercizi di base, poi devo muovere un passo alla volta, attaccandomi alle parallele... Ma è molto difficile, anche perchè spesso sento il riacutizzarsi del dolore alle costole."

"Mio Dio, così è più difficile!" Se ne uscì Caterina "Io non riesco nemmeno a camminare con le stampelle!"

Lucia sogghignò di gusto, innanzi all'affermazione della sorella minore, probabilmente rammentando un'episodio divertente riguardante la giovinetta alle prese con le stampelle "Perchè sorridi?"

"Mi è venuta in mente una scena di Caterina a nove anni..."

"Se la racconti ti uccido con questa forchetta di plastica!" Minacciò in tono scherzoso la ragazza.

"Dai dai, racconta!" Incitò Arianna.

"Ecco... Eravamo al mare in Spagna, d'estate e c'era una gara di skateboard in spiaggia." Iniziò la castana "Al termine di questa, lei volle provare e le venne concesso, ma appena partì, fece un volo apocalittico e picchiò la gamba su un gradino."

"Ahio!" Disse all'improvviso Martina "Mi si accappona la pelle al solo pensiero!"

"Si era rotta la gamba e la caviglia destra e, una volta fuori dal Pronto Soccorso, i nostri genitori andarono a comprare le stampelle per lei e... E non riusciva a camminare! Ad ogni passo corrispondeva una caduta e piangeva sempre perchè non riusciva a camminare..."

Qualcuna sorrise divertita, ma non Raphaela "Che tenera!"

Tutte la fissarono e Lucia sgranò gli occhi "Ma sei impazzita? Sul serio il racconto ti ha intenerita?"

"Si, molto! Cate è tenera già di suo e questo aneddotto che la riguarda è tenero quanto lei!"

Caterina fissò l'amica, seduta alla sua destra e poi, d'istinto, l'abbracciò "Oh, Raphaela! Tu si che hai un grande cuore... Perchè mia sorella non è come te??"

"Ma tu guarda che ruffiana!" La beccò Lucia "Verrai ancora a chiedermi di aiutarti in Chimica."

Ancora sorrisero, ma nella mente di alcune iniziò a farsi largo l'idea di un possibile sentimento di Raphaela nei confronti di Caterina e, se avessero avuto ragione, sarebbe stato curioso vedere la reazione di Lucia.

Dopo aver terminato la rispettiva pizza e bibita, le giovani pagarono ed uscirono, incamminandosi verso l'ospedale, che distava circa un quarto d'ora dalla loro posizione attuale "Ehi, Elisa. Con tutto quell'esercizio che stai facendo con le braccia, tornerai più forte di prima, a giocare a pallavolo."

"Sarai un libero più forte!" Commentò Antonella ed Arianna toccò i muscoli della castana, facendola arrossire.

"L-Lo spero... Anche perchè conto di giocare da professionista..."

"Qui in Trentino ci sono due squadre. Una qui a Trento e l'altra a Bolzano, entrambe ottime!"

"Lo so e non m'importa quale, mi basta giocare."

Valentina sorrise "Brava, è questo lo spirito giusto. All'inizio giocherai magari come riserva, ma dopo potresti anche diventare titolare..."

Arrivarono all'ospedale ed Elisa mostrò alle amiche e Kohei la strada che li avrebbe portati al vicino centro che si occupava proprio di riabilitazioni causate da fratture e di ginnastica posturale. Al centro di esso, una grandissima piscina.

"Ciao, Elisa!" Disse un ragazzo alto e biondo, dagli occhi castani ed il sorriso seducente.

"Ciao, Mathieu." Salutò gentile la ragazza "Vado a cambiarmi."

"Spero tu abbia il costume da bagno. Oggi proveremo a fare riabilitazione in piscina!"

"Si, per fortuna lo porto sempre con me!" Rispose la castana, dirigendosi verso gli spogliatoi ed Arianna osservò l'amica mentre spariva dietro una delle porte accanto all'ingresso.

Quando Elisa uscì, circa un quarto d'ora dopo, indossava un costume intero tutto azzurro "Wow, che splendore!" Disse Tania ma, quando vide l'occhiataccia di Francesca, si rimangiò ogni parola e chiese scusa alla compagna.

Elisa entrò poi in acqua, mentre le ragazze e Kohei si sedettero su tre panche contro il muro, a circa una decina di metri dalla piscina ed Arianna non distolse mai lo sguardo dalla castana "Quello è uno sguardo pieno di gelosia!" Disse Valentina, facendo cenno col capo verso l'amica.

"Sei gelosa, Arianna?" Chiese allora Kohei.

"Gelosa?? Assolutamente no! Sono gelosissima!" Precisò, indicando poi la piscina "Guardate quel tizio! Con la scusa di indicarle la corretta postura le mette le mani sui fianchi, la palpeggia... Basta, io entro in acqua!"

"Che?? Non puoi entrare, non hai il costume."

"Ne sei certa, Himeko?" Chiese Valentina, inarcando il sopracciglio sinistro "Allora non la conosci affatto!"

Nessuna capì il significato delle parole della pallavolista, ma capirono subito quando videro la loro amica spogliarsi ed esibire degli addominali da paura, esibendo un costume due pezzi rosso e viola "Ullallà! Certo che... Sei ben attrezzata!" Commentò Lucia.

"Sentila! E poi quella da calibrare sarei io!" Ribeccò Caterina.

"E guardate qui! Ho anche la cuffia." Mostrò Arianna, indossando il tessuto rosso, dirigendosi poi verso la piscina ed Elisa sorrise nel vederla accanto a lei e, nonostante il parere contrario di Mathieu, la surfista entrò ugualmente in acqua.

"Accidenti, è davvero gelosa! Non l'avrei mai detto." Commentò Vale.

"Sai... Ci sono molte cose che non sapete di lei ed altrettante, se non più, di me!"

"Allora raccontati, dicci chi sei." Tentò la Principi, ma la pallavolista si limitò solo a farle l'occhiolino.

Al termine delle due ore di riabilitazione, nel corso delle quali i nostri giovani andarono ai distributori automatici o studiarono, ovviamente chi doveva farlo e ne aveva voglia, Elisa uscì dalla piscina ed andò a cambiarsi ed Arianna, preso il suo zaino, la seguì. Dopotutto anche lei doveva cambiarsi.

Quando ritornarono dalle amiche, la Caporetto alzò la mano per provare ad interrompere il parlottare delle amiche e di Kohei "Sentite, che ne dite di andare in campeggio, nel week-end? Possiamo andare al laghetto artificiale... C'è una zona adibita al campeggio!"

"Mi piacerebbe, ma purtroppo Venerdì ho gli allenamenti e nel week-end dobbiamo fare una riunione tattica, visto che Domenica iniziamo il Campionato."

"Porteremo una radio con noi ed ascolteremo la cronaca dell'incontro!"

Valentina sorrise , sia costei che la Principi, erano dispiaciute per non poter godere l'una della compagnia dell'altra in campeggio. Ma ancora nessuno sapeva che questo avrebbe riservato molte sorprese.

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Capitolo 19
*** Il fratello. ***


Passarono tre giorni e, tra lezioni, voti belli e brutti, piccole situazioni imbarazzanti ed il saluto portato a Valentina, che sarebbe ritornata la Domenica sera, arrivò il Sabato mattina e, alle sei precise, le giovani e Kohei si trovarono a casa della Caporetto per partire insieme e, per gioia del giovne Orientale, Arianna arrivò con la sua auto nera fiammante, con a bordo Elisa, Tania e le due Francesca.

"Oh mio Dio, è stupenda!" Disse subito Kohei "Arianna, posso salire??"

"Certo che puoi. Prego!" Rispose la ragazza, aprendogli la portiera ed il giovane Orientale si sedette al posto di guida e poi si guardò intorno, meravigliato, liberando spesso molti -wow- pieni di stupore e meraviglia.

"E'... E' stupenda! Accidenti, il sogno della mia vita!"

"Coraggio, Amante delle Auto, lascia che Arianna la metta nel mio garage." Disse Valentina.

"Posso stare su, mentre la metti in garage?"

Arianna annuì e dimostrò tutta la sua bravura alla guida nel parcheggiare in modo praticamente perfetto, poi Vale chiuse sia la casa che il garage, inserendo il codice del sistema d'allarme, diverso per entrambe le cose.

Il povero Kohei era molto dispiaciuto per il non vedere più la bellissima auto, ma si consolò con la foto che gli aveva scattato prima di uscire dal garage, però Himeko lo riportò alla realtà con un bacetto a fior di labbra "Sveglia, Kohei! Le altre si stanno già incamminando verso la fermata dell'autobus!"

Infatti per raggiungere la loro meta, i ragazzi avrebbero dovuto prendere l'autobus e poi fare un paio di chilometri a piedi tra i boschi e, quando questo arrivò, tutti vi salirono e Francesca ricevette una mail da Valentina, che le augurava buon viaggio e buon divertimento, chiedendole di darsi alla pazza gioia anche per lei e la Principi sorrise, rispondendo in modo positivo.

Verso le otto, l'autobus arrivò all'ultima fermata e tutti scesero "Bene... Adesso ci aspetta una bella faticata!" Disse Antonella, allacciandosi in testa una bandana, così come fecero Arianna e Raphaela.

"Raph, il blu ti dona!" Se ne uscì Cate e la mora di origini Spagnole le sorrise.

"Anche a te donerebbe un bel colpo dietro la testa!" Ribadì Lucia "Ma sei fortunata... Ringrazia il fatto che porto uno zaino pesante in spalla!"

"Se vuoi te lo porto io." Offrì un ragazzo alto, dal fisico molto atletico ed allenato, a dir poco scolpito, dai cortissimi capelli castano rossicci e la lieve barbetta ben curata, gli occhi castani. Quasi tutte sgranarono gli occhi.

"Chi è questo figone??" Chiese Carolina, mollando il suo zaino a Martina.

"Questo figone come lo chiami tu, è mio fratello Riordan!" Disse Arianna, andando ad abbracciare il fratello maggiore, di due anni più grande di lei.

"Sorellina! Vedo che te la passi bene! Ma credevo ci fosse anche Vale... Non la vedo..."

"E' a Milano. Ieri aveva gli allenamenti e domani inizia il Campionato..."

"Per fortuna ho la radio! Sentiremo l'incontro in diretta." Disse il ragazzo, poi Arianna gli presentò Kohei e le ragazze, infine si misero in marcia.

Nel corso del tragitto, Riordan s'avvicinò alla Caporetto "Scusami, posso farti una domanda?"

"Tutte quelle che vuoi!" Offrì gentile la bionda e lui le sorrise.

"Arianna mi ha detto di essersi innamorata, durante una chiamata... Ebbene, chi è la fortunata?"

"La ragazza con le stampelle, Elisa." Indicò Valentina "Ha un anno in meno di noi e gioca a pallavolo nella squadra della nostra scuola. E' molto brava come libero e, secondo Vale, metà delle ragazze qui presenti possono giocare da professioniste."

"Perchè solo metà?"

"Io insegno Scherma, tutte e tre le discipline annesse. Tania insegna nuoto e la sua Francesca pensa allo studio, per ora, ma d'estate insegnerà anche lei in piscina, ma si occupa della squadra di bambine dei tuffi... E' molto brava, ha un buon ritmo!"

"Sul serio? Allora perchè non entra nella squadra della Nazionale e diventa tuffatrice professionista?"

"Non lo so... Ma credo preferisca insegnare."

"Capito. Però lei e Tania... Insomma, non sembrano aver varcato il confine..."

"Intendi il sesso?" Chiese la ragazza, inarcando un sopracciglio e poi sorridendo appena "Hai ragione. Ma credo che si lasceranno andare presto... Altrimenti chi la tiene Tania? Il suo desiderio è... Straripante!"

Riordan sorrise e continuò a parlottare con Valentina e le altre, di poco indietro, non si perdevano la scenetta "Tuo fratello e Valentina si sono trovati subito." Tentò Nadia "Occhio che potrebbe diventare tua parente!"

"Questo non lo so, ma di certo mio fratello ci sta provando con lei..." Iniziò la surfista "E' la sua tattica. Attacca bottone chiedendo delle amiche oppure di ciò che capita e poi lascia che il discorso venga da sè. Scommetti?"

"Io preferisco la pratica, alla teoria." Avanzò Tania "Spesso le chiacchere sono inutili."

"Parla per te! Se non avessi fatto il primo passo parlando, adesso non sarei così felice." Rivelò Valy "Se avessi agito, probabilmente Cri mi avrebbe stampato una bella cinquina in faccia, mandandomi a quel paese!"

"Oooh, non l'avrei mai fatto." Rispose la castana, baciando la fidanzata sulla guancia sinistra e Valy corrispose il bacio.

"Su, basta amoreggiare! Camminate!"

"Ma sentitelo!" Rivolse Arianna al fratello "Parla proprio lui, che ci sta provando senza pudore!"

I due fratelli sorrisero, sapendo che entrambi scherzavano. Infatti Arianna sapeva che suo fratello era serio ed apposto e, se si fosse innamorato di Valentina, avrebbe solo fatto un'ottima scelta e lei sarebbe stata felice per la sua amica, se l'avesse corrisposto.

"P-Per favore, possiamo rifiatare?" Chiese Monica, alzando stremata la mano.

"Si, certo! Qui avanti ci sono delle panchine e possiamo fare una breve sosta!" Rispose proprio la Caporetto e, arrivati in vista delle quattro panche, i giovani si sedettero e mangiarono un panino o sorseggiarono dell'acqua, anche se Monica e Carolina ne presero una a testa per stendersi e chiudere qualche minuto gli occhi ed Arianna si sedette accanto al fratello.

"Dimmi... Ti piace Valentina?" Chiese piano.

"Si, eccome! E' molto carina, è sportiva... E' il mio tipo, direi! Spero solo di piacerle."

Arianna sorrise "Diglielo!"

"Ci penserò." Rispose lui, sorridendo teneramente "E tu? L'hai detto a quella bella ragazza, Elisa?"

"Non serve che glielo dica." Ribadì sicura la surfista, incrociando le braccia al petto "Lei sa che mi piace ed io so di piacerle!" Ammise ed il fratello nuovamente sorrise, felice di vedere che la sorella non era affatto cambiata in sei mesi passati sempre in Italia, ma lontani.

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Capitolo 20
*** Orgoglio. ***


La pausa durò solo dieci minuti, poi tutti rimisero gli zaini in spalla e ripresero a camminare, imboccando presto un tipico sentiero di montagna e subito la fatica si fece nuovamente sentire, in qualcuno e presto Francesca cadde in ginocchio "Amore, cos'hai?"

"S-Sono esausta." Rispose la ragazza, mettendosi seduta "Sono fuori esercizio."

"Vuoi che ti porti in spalla?" Offrì gentile Riordan.

"Non è per essere scortesi, ma penso io alla mia ragazza se non hai nulla in contrario!" Avanzò Tania, sistemando il proprio zaino sulla parte frontale del suo corpo e dando le spalle alla sua compagna "Salimi in spalla, amore."

"Dopo porterai un sacco di peso, rischi un qualche strappo!"

"Potrei anche spezzarmi in due, per te! Non temere e sali. Ti porterò a destinazione, promesso!"

Francesca si convinse e salì in spalla a Tania che, preso un respiro profondo, si mise in piedi "Ti resto vicino, in caso di bisogno."

"Come vuoi. Ma sappi che se fai la mano morta alla mia ragazza ti faccio secco, idem se la fai a me! Non m'importa se sei Karateka, militare e ciò che vuoi... Io ti ho avvisato!" Rivolse la ragazza a Riordan.

"D'accordo, non preoccuparti! E poi sono già innamorato di qualcuno."

"Meglio per te!" Ribadì Tania, incamminandosi e tutte la fissarono, mentre Arianna s'avvicinava al fratello.

"Ha già capito che, per quanto tu sia bravo e serio, ti piacciono molto le ragazze!" Sussurrò la surfista ed il giovane sorrise.

"Vero. Ma tu sai di chi mi sono innamorato!"

Arianna sorrise ed andò avanti, per stare accanto ad Elisa e Riordan ritornò accanto a Valentina, dimostrandosi molto cavaliere nel portarle lo zaino dopo qualche metro di salita, che mise ko anche Carolina, Antonella e Simona, aiutata da Sole. Invece la Principi era sorprendente, dato che non aveva ceduto nemmeno una volta, dimostrando grande forza e resistenza.

"Wow, sei sorprendente!" Le disse Monica "Ma come fai?"

"Quando ero piccola, prima che i miei genitori si scordassero di me per via del lavoro, andavamo in vacanza e quasi sempre in montagna!"

"Aaah, ecco il segreto!"

Francesca sorrise, asciugandosi poi il sudore e s'affiancò poi a Tania, che continuava a portare in spalla la sua ragazza "Vuoi che ti porti lo zaino?"

"No, ti ringrazio. Però puoi prendere i miei Rayban... Potrebbero cadere ed io pestarli."

"Allora li tengo io, ma attenta al sole. Oggi abbaglia!"

Tania le sorrise e, qualche minuto dopo, arrivarono in vista dello chalet di Valentina e la caparbia Calori cadde in ginocchio e poi in avanti, poggiandosi allo zaino "Tutto bene?" Le chiese Himeko, avvicinandosi.

La povera Tania era stremata e non riusciva a parlare, respirava solo pesantemente ed a fatica "E' stanchissima ed ha subìto un'insolazione! Portiamola dentro." Disse Riordan, dimostrandosi molto competente in Medicina e fu proprio lui a prendere in braccio la ragazza e portarla nello chalet, aperto da Valentina, stendendola poi sul divano.

"E' stata colpa mia!" Avanzò subito Francesca, inginocchiandosi accanto al divano dopo aver mollato il suo zaino.

"Non devi sentirti in colpa. Basta solo che le passi un panno intriso d'acqua fresca sulla fronte, sul viso e sul petto per farla stare meglio!"

Francesca annuì col capo ed andò con Elisa a prendere il necessario in cucina "Intanto ditemi... Chi dormirà in tenda, oltre me?" Chiese Valentina e furono Sole, Simona, Riordan, Valy, Cri e Monica ad alzare la mano.

"Anche io e Tania avremmo dovuto dormire in tenda, ma non credo sia il caso..."

"No, infatti! Vieni, ti mostro la stanza."

"Vai tranquilla, resto io con lei." Disse Arianna ed anche le altre andarono di sopra, per vedere la stanza e sistemare il rispettivo zaino.

Le altre uscirono e sistemarono la rispettiva tenda, anche se Simona avrebbe dormito con Sole, chiedendo il permesso a Francesca che, nella sua stanza, avrebbe diviso il letto con Nadia "Quelle due sempre insieme... E' sospetto!" Disse Cristina, fuori in cortile.

"A chi lo dici!" Rispose Valy, che stava piantando a terra i paletti "Non vorrei essere nei panni di Sole, se dovesse tradirla! Credo che Valentina gliela farebbe pagare, non ho dubbi in proposito!"

"Si, sono d'accordo con te."

Poi Valentina si mise a preparare il pranzo, visto che era quasi mezzogiorno ed Antonella l'aiutò e, nello stesso momento, Tania si svegliò e, quando provò ad alzarsi, lanciò un grido tarzano "Tania, amore! Non devi alzarti, rimani stesa."

"Che male incredibile! Ma cos'è successo?"

"Probabilmente è uno strappo." Disse Riordan "Io sono laureato in Medicina ed ho fatto un corso di Omeopatìa e sono un massaggiatore! Ti lasci fare un massaggio oppure sei troppo orgogliosa anche per accettare l'aiuto di un amico?"

"Sarai l'unico ragazzo, dopo mio padre, che mi tocca. Ma attento comunque!"

"Tranquilla!" Sorrise il ragazzo, facendosi serio "Guarda anche tu, Francesca, così impari come si fa."

Allora il ragazzo iniziò a massaggiare Tania, che si era stesa in posizione supina dopo aver tolto la maglietta con l'aiuto della fidanzata e proprio Francesca osservava i movimenti di Riordan, tenendo nello stesso momento la mano della ragazza, che spesso gridava dal dolore.

"F-Fa male, però è stato un massaggio efficace... Grazie..."

"Figurati! Adesso ti lascio al tuo amore, lei ha le mani più dolci e leggere delle mie."

Detto questo, il giovane uscì e lasciò sole le due ragazze, raggiunte quasi subito da Cate, che portava loro il pranzo e dietro di lei vi era Raphaela con due bottiglie di acqua e due bicchieri, che entrambe posarono sui due comodini posti ai lati del letto.

"Buon appetito! Ma dimmi... Come ti senti?"

"Bene... La schiena fa male, ma passerà..."

"Semmai dovessi riuscire ad alzarti, scendi di sotto. Nel pomeriggio Nadia ha organizzato un torneo di poker e vorrebbe che tu ci fossi, visto che ti considera la sua più grande rivale in quel gioco!"

Tania sorrise, alzando il pollice in segno di ok "Ci sarò e la batterò. Diteglielo!"

Le due annuirono col capo e scesero di sotto. Certamente il torneo di poker si sarebbe rivelato molto interessante, visto quanto erano competitive coloro che sapevano giocarci.

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Capitolo 21
*** The first time. ***


Terminato il pranzo, Tania volle scendere di sotto per prendere parte al torneo di poker e Francesca l'aiutò ad alzarsi dal letto, anche se il dolore alla schiena era abbastanza forte "Accidenti! La mia povera schiena... Che male atroce!"

"Se ti fa male resta stesa! Giocherai un'altra volta."

"No no, devo battere Nadia! Siamo a dodici vittorie pari e una di noi deve andare al primo posto..."

"D'accordo, d'accordo. Coraggio, appoggiati."

"Dov'è l'infortunata?" Chiese Arianna, entrando nella stanza "Come va?"

"Fa un male incredibile! Ma devo scendere di sotto e dare una bella lezione di poker a Nadia."

Allora Arianna s'affiancò a Tania e l'aiutò a scendere le scale, arrivando in sala da pranzo, mentre Francesca prese piatti e posate, visto che avevano ancora l'acqua; una volta di sotto, Nadia stava mischiando le carte "Ecco la mia rivale! Come stai?"

"Il mal di schiena non m'impedirà di batterti."

Nadia sorrise appena e diede le carte a sè stessa, Tania, Riordan, Arianna, Antonella, Kohei e Lucia "Che giocatori d'azzardo!" Disse Himeko "Ma Riordan, tu sei un poliziotto! Non dovresti fare queste cose."

"A me piace giocare in modo onesto, senza puntare soldi. E finchè il gioco resta puro e semplice, non lo disdegno mai!"

La prima partita iniziò e subito Tania diede spettacolo, chiudendo in quattro mani, poi vinse Nadia e, alla quarta partita, le due erano nuovamente pari, due a due. Nessuna riusciva a prevalere sull'altra.

"Rinunciate alla vostra gara, ragazze. Finirete sempre pari, nessuna prevarrà mai sull'altra."

"Se ci fosse stata Valentina, vi avrebbe fatto vedere le come si gioca." Rivelò Arianna, attirando l'attenzione di Nadia e Tania "Il suo sguardo, quando gioca a poker, è intraducibile, non si capisce a cosa pensi."

"Wow... Mi piacerebbe giocarle contro!"

"Basterà aspettare che torni a casa." Disse Nadia, pregustando già di giocare contro l'amica.

Per rendere la partita più divertente, le due campionesse si ritirarono dal gioco, visto che non riuscivano a prevalere l'una sull'altra e si sedettero sul divano a parlare un po' "Yeah! Ho vinto!" Se ne uscì Lucia.

"Scala reale! Per la miseria, questa è fortuna!" Disse Antonella "Prestamene un po'!"

Lucia sorrise, mentre Caterina si sedette sulla poltrona davanti alla televisione per guardare una delle sue serie tv preferite e Raphaela la raggiunse "Cosa stai mangiando, di preciso?" Chiese la giovane, notando il bicchiere in mano all'amica.

"Ho preparato io un frullato! Cioccolato fondente e bianco, fragole e menta."

"Wow! Posso assaggiare?"

"Prego. Ci sono due cannucce... Prendine una e fammi compagnia. Ti va?" Chiese la castana e la moretta sorrise teneramente, sedendosi sulle gambe dell'amica, gustando il frullato e gemendo poi di piacere. Caterina la fissò con occhi sgranati.

"E' buonissimo! Delizioso a dir poco."

"Grazie, ehm... Attenta ai versi che emetti, mia sorella potrebbe pensare male! E non solo lei."

Raphaela le sorrise e si scusò, ma le due non passarono inosservate a due occhietti molto svegli ed attenti "Sai, amore, credo che presto avremo una nuova coppia tra noi." Disse Cristina, seduta tra Antonella e Riordan, in braccio alla sua Valy, mentre guardava l'ennesima partita di poker.

"Si, non ho dubbi in proposito! Ma... Chissà come la prenderà Lucia." Sussurrò a sua volta.

"Secondo me già lo sa. Dopotutto a Cate si legge tutto guardandola in faccia... E' un libro aperto!"

Valy sorrise e, tra chiacchere, risate e partite di poker, arrivò l'ora di preparare la cena e stavolta fu Elisa che s'offrì di mettersi ai fornelli ed Arianna, ceduto il suo posto in partita a Valy, la raggiunse in cucina "Posso darti una mano?"

"Si, molto volentieri! Cosa prepariamo?"

"Bucatini con sugo alla salsiccia, filetto di platessa ed un delizioso strudel di mele?"

Elisa sbattè un paio di volte le palpebre "Non dirmi che sai preparare lo strudel?"

"Eccome! Vedi... Non sono mai stata in Trentino prima di quindici giorni fa, quando mi sono trasferita qui. Ma sono molto appassionata di cucina e so preparare anche molti piatti stranieri tipo sushi, baklava, pollo tandoori..."

"Accidenti, m'insegnerai spero! Allora... Io penso a primo e secondo, tu al dolce, ok?"

"Ok, perfetto!" Rispose Arianna, sorridendo ad Elisa, che fece altrettanto, poi entrambe si misero all'opera.

In mezz'ora fu tutto pronto e la surfista, uscendo dalla cucina, notò Caterina, Raphaela, la Principi e Riordan già in pigiama e probabilmente reduci da una bella doccia rilassante ed attualmente al bagno del pianterreno vi erano Tania con Francesca e di sopra Simona.

Le altre rimandarono la doccia a dopo mangiato e, quando tutti furono a tavola, i loro palati si deliziarono con le leccornìe preparate da Elisa e dallo strudel di Arianna "Ahahah, la mia sorellina! Che mani d'oro."

Ma la povera Tania dovette terminare lo strudel nella sua stanza, visto che il mal di schiena la tormentava anche se restava seduta e Francesca andò con lei, ovviamente e tutte diedero loro la buonanotte "Speriamo che di notte non gridi dal male... Sono stanchissima!" Disse Nadia.

"Puoi venire fuori con noi... In tenda è emozionante."

La mora scosse il capo, massaggiandosi le tempie "Non temere, le camere sono insonorizzate. Idea di mia madre!" Disse Valentina "E se hai mal di testa, nel pensile accanto a quello contenente le pentole, c'è l'aspirina." Indicò e Nadia ne prese una.

Invece, nella loro stanza, chiusa a chiave, Francesca stava massaggiando la schiena a Tania, quando costei posò le proprie mani su quelle della compagna "Tania..." Disse piano Francesca, mentre la giovane le posò due dita sulle labbra, per non farla parlare.

"Ti amo, Francesca. Ti amo immensamente!"

"Lo so. Anch'io ti amo tantissimo, Tania." Rispose la biondina, lasciando che la compagna si voltasse, anche se a fatica e la fece sedere sulle proprie gambe, baciandola dapprima piano e poi con più passione, sempre corrisposta. Solo che stavolta entrambe iniziarono a spogliarsi, quasi senza accorgersene, in un primo momento, ma presto entrambe capirono che era arrivato il momento di passare il confine.

Tania stese così la compagna sotto di sè, facendo piano e cercando di non sforzare troppo la schiena, ma il male che provava non le avrebbe mai impedito di amare per la prima volta la sua ragazza e così fece, senza risparmiare baci e carezze, tocchi vellutati e tocchi che infondevano piacere, ricambiati alla prima occasione, ben nascoste sotto le lenzuola.

Alla fine, stanche e stremate, le due ragazze si addormentarono l'una tra le braccia dell'altra. Ma costoro non erano l'unica coppia che aveva scelto di amarsi e di certo, quando si sarebbe saputo, molte cose sarebbero cambiate.

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Capitolo 22
*** La verità viene sempre a galla. ***


Il mattino seguente, Tania e Francesca riposavano tranquille l'una tra le braccia dell'altra, ancora stanche per via dell'intensa notte d'amore, la prima da quando stavano insieme. Ma qualcuno bussò alla porta della loro stanza e la prima, nonosante il dolore che ancora le pervadeva la zona lombare, scostò piano la fidanzata da sè facendo attenzione a non svegliarla, mise alla veloce maglietta e calzoncini ed andò ad aprire.

"Buongiorno!" Disse Antonella "La schiena?"

"Non dirmi niente... Ho un male incredibile!" Rispose Tania "Ma dimmi tu, piuttosto! Come mai hai bussato?"

"La colazione è quasi pronta. E alle dieci ci sarà la partita di Valentina!"

"Ma non era alle tre?"

"Si, ma è stata anticipata! Vale ha mandato una mail a Francesca, Arianna, Riordan e Cate..."

"Ok... Sveglio Fra, ci prepariamo e scendiamo! Grazie." Disse la ragazza ed Antonella sorrise, ritornando di sotto. E Tania chiuse la porta, ritornando al letto, ove osservò la compagna addormentata e decise di svegliarla a modo suo, così iniziò a baciarle delicatamente le spalle, scoprendola pian piano e, solleticata dalla lieve brezza mattutina, Francesca si svegliò, specchiando i suoi occhi in quelli di Tania.

"Buongiorno... Hai dormito bene?"

"Meravigliosamente! Prima Anto ha bussato alla porta... Ha detto che la colazione è quasi pronta e che alle dieci ci sarà la partita di Vale, che è stata anticipata, ma ha ommesso il motivo. E' meglio prepararsi!"

Francesca s'alzò a sua volta, indossando l'accappatoio, visto che per arrivare in bagno avrebbero dovuto andare in fondo al corridoio oppure al piano di sotto e lasciarono la loro stanza; intanto fuori, le ragazze che dormivano nelle tende entrarono in casa, anche se Sole, Simona, Riordan, Arianna e la Principi erano andate a correre e stavano ritornando "Che sudata! Ci voleva proprio." Disse Riordan, togliendosi la maglietta e mostrando il suo fisico scolpito.

"Dio, copriti o ti salto addosso!" Se ne uscì Martina, voltandosi e chiudendo gli occhi.

"Oh, scusami tanto. Vado a fare una doccia veloce." Le disse il giovane, fermandosi poi accanto a Valentina "Mi fai compagnia?" Chiese in un sussurro, andandosene e la maestra di scherma si limitò a sorridere.

Anche Francesca scelse di fare la doccia prima della colazione ma, entrata nel bagno accanto alle scale, quello del piano inferiore, sgranò gli occhi quando vide Sole e Simona unite in un bacio molto passionale sotto la doccia e proprio colei che doveva essere la sua ragazza la notò, ma la diciassettenne corse fuori dal bagno, ferita ed in lacrime "Aspetta, ehi!" La chiamò Sole, mettendo di fretta l'accappatoio, le ciabatte e seguendo fuori la ragazza, rischiando di travolgere Cristina "Scusami!"

Sole riuscì a raggiungere Francesca ed afferrarla per il polso "M-Mi fai male... Lasciami... Lasciami andare..." Disse, tra le lacrime.

"Mi dispiace tanto. Mi dispiace!"

"Cosa me ne faccio delle tue scuse? Dimmelo! Avresti potuto lasciarmi, se stavi con lei!"

"Insomma, mi dispiace! Vuoi che m'inginocchi?"

Francesca era sconcertata "No! Voglio solo sapere perchè."

"Perchè lei mi da ciò che tu non mi dai." Rispose senza esitare Sole, incrociando le braccia al petto.

"Ti riferisci al sesso?" Chiese scioccata Francesca "Ma ho diciassette anni! Voglio aspettare... E' una mia scelta, dopotutto!"

"Per me ci stai pensando troppo! E... Certo, era meglio sapere e non vedere perchè è più doloroso, lo capisco. Non smetterò mai di scusarmi per questo e spero che continueremo comunque ad essere amiche." Tentò Sole "Quando lei sarà maggiorenne ci sposeremo e faremo richiesta per fare la fecondazione artificiale in una clinica privata."

Francesca non le rispose e se ne andò, rientrando nello chalet dopo essersi asciugata le lacrime, anche se si vedevano chiaramente i segni del pianto e non degnò Simona di uno sguardo, sedendosi accanto ad Elisa e Raphaela. Le parole di Sole e ciò che aveva visto le attanagliavano la mente.

Le più presenti alle nove meno un quarto notarono subito l'espressione dell'amica, ma scelsero di non chiederle ancora il motivo di quegli occhi lucidi, così coloro che non avevano ancora fatto la doccia andarono in bagno e si vestirono, ritornando poi in soggiorno. Ovviamente il televisore era già acceso sul canale che avrebbe trasmesso la partita di Valentina, dal momento in cui costei aveva scritto nella mail che era in diretta e finalmente iniziò il pre-partita, con le immagini che trasmettevano il riscaldamento di entrambe le squadre.

"Eccola!" Indicò Monica "L'hanno inquadrata!"

"La divisa rossa le sta proprio bene. S'intona coi capelli biondi e gli occhi chiari!"

"Non è proprio cambiata, in questi anni." Disse Riordan "Anche se ammetto che le sue forme sono un poco più accentuate di quando aveva tredici anni... Ma sembra sempre un maschiaccio!" Commentò il ragazzo, ottenendo un'occhiataccia da parte di Francesca e subito si scusò. La Principi, infatti, agli occhi di Riordan, era una ragazza pura, acqua e sapone, ma vederla in questo momento, che pareva essere molto arrabbiata, somigliava molto ad una tigre.

"Silenzio che la partita inizia!" Disse Lucia e tutti prestarono molta attenzione alla gara.

Valentina Argenti si dimostrò essere imbattibile a muro, anche se spesso qualche palla riusciva a passare, ed era molto precisa al servizio ed a schiacciare palle fast o primi tempi che mettevano sempre in crisi le avversarie. Ma a metà del secondo set, col primo vinto dalla squadra di Vale, che guidava anche il secondo, Raphaela lanciò un grido che distrusse il timpano destro di Cate "E che diavolo gridi?"

"E' entrata in campo Daniela Santos, la schiacciatrice della Nazionale Brasiliana! Credevo giocasse ancora a Parigi..."

"Ti piace la Santos? Seriamente?"

"E' il mio idolo! Voglio diventare una schiacciatrice come lei... La stimo moltissimo!"

"Evvai! Anche il secondo set è nostro!" Disse Elisa, dando il cinque a Monica, Himeko e Riordan.

La squadra di Vale vinse anche il terzo set, chiudendo così la partita con una vittoria schiacciante e, a fine partita, la cronista intervistò assieme lei, la Santos e Antje Bergmann, la palleggiatrice Tedesca. Dopo le domande sulla gara seguì quella circa la dedica della vittoria, Vale rispose che la sua dedica personale andava alle sue amiche, ai suoi fans ed a colei che segretamente amava.

L'ultima affermazione lasciò il nostro gruppetto un po' spiazzato, ma fu Arianna a rompere il ghiaccio, tirando una pacca poco dolce sulla spalla destra di Francesca "Ti ha fatto praticamente la dichiarazione in diretta Nazionale!"

"Non ha fatto il mio nome... E poi, io e lei non stiamo insieme e per un po' non voglio sentir parlare d'amore..."

Subito i presenti capirono che era successo qualcosa tra lei e Sole e per ora non se la sentiva di parlarne "Direi d'iniziare a prepararci." Propose allora Valentina "Abbiamo visto ieri che il sentiero è lungo e tortuoso, perciò è meglio se c'incamminiamo. Che ne dite?"

"Noi siamo d'accordo!" Risposero assieme Valy e Cri, che uscirono per smontare la loro tenda.

"Pranzeremo lungo il percorso, durante una sosta!"

Tutti furono d'accordo, così andarono nella rispettiva stanza o tenda a sistemare tutto e preparare lo zaino, anche se non tutte erano entusiaste di ripercorrere la strada fatta il girono precedente, ma sapevano che purtroppo era l'unica che le avrebbe riportate innanzi alla fermata, ove passava il solo autobus di linea per la loro amata Trento.

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Capitolo 23
*** Rivelazioni e fragilità. ***


Alle due precise, visto che la partita era durata due ore ed il resto del tempo era stato speso per sistemare le varie cose, le ragazze più Riordan e Kohei erano pronte a mettersi in cammino, ma proprio il giovane campione di Karate s'avvicinò a Tania "Accetti l'aiuto di un amico oppure il tuo orgoglio te lo impedisce?"

"No, lo accetto... Non sopporto più questo mal di schiena!"

Allora Riordan prese Tania in spalla e gli zaini di entrambi li prese Arianna, che passò lo zaino di Elisa a Nadia, che l'avrebbe inoltre aiutata in caso di stanchezza, visto che la castana usava ancora le stampelle.

La Principi era accanto ad Elisa e Lucia, mentre Sole e Simona erano un paio di metri alle sue spalle. Ma la ragazza non le degnava di uno sguardo perchè, anche se aveva comunque accettato a rimanere loro amica, non le avrebbe perdonate tanto presto.

Dopo un quarto d'ora circa, il gruppetto si fermò per una pausa e per pranzare, con Riordan e Francesca che fecero stendere Tania per poterla massaggiare e costei liberò qualche grido di dolore "P-Piano, accidenti!" Lamentò la ragazza "In quel punto fa davvero male!"

"Hai fatto uno strappo alla zona lombare! Appena arriva a casa, ti consiglio di fare degli impacchi caldi e di continuare coi massaggi... Dopotutto, da quel che vedo, Francy se la cava molto bene!"

"Ha le mani d'oro!" Rispose Tania, fissando poi l'amico "Ma... Come mai Francy?"

"Oh, è abitudine, scusa. Sono abituato con la mia partner che si chiama come lei e per me è sempre Francy..."

Tania si ristese e Francesca la baciò sulle spalle "Non essere sempre gelosa, amore. Ti ho dimostrato quanto ti amo e tengo a te, la scorsa notte..."

Subito tutte le fissarono e Carolina, non Sole, che si chiamava anch'ella così, andò ad abbracciarle per prima "Meno male! Iniziavo a pensare che aspettaste la vostra prima notte di nozze."

"Non avrei mai resistito tanto. L'amo troppo!"

"Idem per me!" Sorrise Francesca "Ed è stato bellissimo."

Tania le sorrise e la fidanzata fece altrettanto, poi ripresero il cammino ed arrivarono a fine percorso dopo mezz'ora di pura fatica, che per alcune era una tortura. Alle quattro e mezza arrivarono in vista della strada e si diressero verso la fermata dell'autobus per riposare ed aspettare il mezzo, che sarebbe passato puntuale alle cinque.

"Appena sarò a casa, preparerò una cena veloce e poi m'infilo sotto le lenzuola!"

"A chi lo dici..." Disse Tania "Io mi lascerò curare dal mio amore!"

Mentre costoro parlottavano, la Principi teneva il capo chino e sembrava pensare a chissà cosa senza lasciar trapelare qualcosa dal suo sguardo perso nel vuoto e indecifrabile, ma venne riportata alla realtà da Monica "Accidenti, guardate il tempo! Secondo me pioverà..."

"Hai ragione! Speriamo che l'autobus arrivi presto."

E, manco l'avessero chiamato, l'autobus arrivò con qualche minuto d'anticipo e le nostre ragazze salirono, sistemandosi dietro come sempre "Ehi, Cate! Cos'hai? Non dirmi che ti fanno male le orecchie..."

"No, solo la destra!" Disse la ragazza "Se Raph-Zan, fusione tra Raphaela e Tarzan, non mi avesse distrutto un timpano, adesso non sentirei l'eco del suo grido che mi bombarda l'orecchio."

"Mamma mia, che esagerata! Un grido non ha mai ucciso nessuno." Rispose Antonella, con un mezzo sorriso.

"Beh, che la prossima volta mi avvisi almeno."

"Scusami, mi dispiace..." Avanzò proprio la mora ragazza, sincera "Mi dispiace tanto."

Caterina lesse sincerità e dispiacere vero negli occhi di Raphaela e si sentì in colpa per aver indirettamente inveito contro di lei "Ok, va bene... Ehm... Scusami anche tu." Disse, baciando d'istinto sulla guancia sinistra l'amica, che arrossì un poco, ma Cate non le diede il tempo di dire o fare qualcosa visto che, visibilmente imbarazzata, si mise l'mp3 nelle orecchie, tenendolo a metà volume.

Alle sei arrivarono nella loro amata Trento e, una volta scese alla fermata a pochi metri dalla casa di Valentina, Riordan salutò tutti, visto che sarebbe andato in stazione a prendere il treno per tornare a Roma e s'avvicinò poi alla Caporetto, rubandole a sorpresa un dolce bacio a fior di labbra "Spero di vederti presto e di uscire con te. Mi piaci moltissimo, ieri è stato subito colpo di fulmine!"

La ragazza, anche causa presenza delle amiche, era un po' in imbarazzo, ma trovò tutto il suo coraggio ed abbracciò il giovane "Posso dire lo stesso, Rio. Teniamoci in contatto e speriamo di rivederci presto!" Rispose, ricambiando il bacio, quindi il ragazzo lasciò andare la sua fiamma affinchè aprisse il garage per permettere ad Arianna di prendere la sua auto sulla quale, oltre a lui, salirono Tania, le due Francesca, Elisa e Kohei, visto che Himeko sarebbe andata da Raphaela per fare i compiti di Matematica.

Stavano un po' stretti anche se gli zaini erano nel bagagliaio, così Tania prese la sua amata in braccio, quindi Arianna sfrecciò verso la stazione e Riordan si fece dare il numero della Caporetto da Elisa poi, una volta in stazione, dopo essersi nuovamente salutati, proprio la castana prese posto davanti, lasciando più comodi coloro che stavano sul sedile posteriore.

Accompagnò poi a casa Kohei, Tania e le due Francesca, con la Principi che salutò Arianna ed Elisa diversamente dal solito, col solito sguardo perso nel vuoto "Mi preoccupa, sai? Le è successo qualcosa."

"Sono d'accordo con te. Secondo me è successo qualcosa con Sole... Dopo stamattina non si sono più parlate."

"Già..." Disse Elisa "A proposito, sto ancora dai genitori di Valentina. Tornerò a casa mia domani, dopo la visita di controllo!"

"Mi raccomando, fai attenzione." Rispose Arianna "La mia offerta è ancora valida. La mia porta è sempre aperta, per te!"

Elisa le sorrise e, quando la surfista si fermò perchè arrivata a destinazione, scese piano dall'auto per prendere il suo zaino ed Arianna l'aiutò, risalendo poi in auto e dirigendosi verso casa sua.

Ma la Principi non riusciva a trovare pace e, nonostante il temporale scoppiato da circa un'ora, uscì dalla sua casa dopo averla chiusa ed iniziò a camminare senza meta, piangendo, rischiando di farsi investire da qualche auto "Princess." La chiamò qualcuno alle sue spalle e la ragazza si fermò, voltandosi.

Innanzi a lei vi era Valentina, con la felpa ed i calzoncini della tuta della sua squadra, il cappuccio in testa ed il borsone nella mano sinistra, in spalla. Nonostante il freddo e la pioggia, stava lì in piedi, davanti a lei a fissarla e Francesca si lanciò tra le sue braccia, piangendo a dirotto "V-Valentina..."

La pallavolista la strinse a sè, accarezzandole la schiena con la mano destra "Sei bagnata come un pulcino..." Disse, mettendo il borsone a terra e prendendo da esso il suo ki-way, richiudendolo subito e poi mise l'indumento in spalla alla giovane "Non ti scalderà molto, ma almeno sarai protetta dalla pioggia. Vieni in braccio, ti porto a casa mia."

Francesca si limitò ad annuire col capo e lasciò che Valentina la prendesse in braccio. Non aveva la forza per reagire e parlare e l'unico suo desiderio era quello di rimanere tra quelle forti braccia che le sapevano infondere sicurezza e la facevano sentire protetta.

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Capitolo 24
*** Un rapporto speciale. ***


Nonostante la pioggia, la certa stanchezza per il viaggio ed il borsone in spalla, Valentina non mise a terra Francesca nemmeno per un minuto e mai si lamentò per la fatica. Solo quando arrivarono alla porta della villa la pallavolista mise giù Francesca.

Aprì la porta e fece entrare la ragazza, chiudendo poi a chiave "Vieni con me, hai bisogno di fare una doccia oppure un bagno caldo." Iniziò Valentina, conducendo Francesca in bagno, grande e spazioso, al primo piano "Prenditi tutto il tempo che vuoi, nel terzo cassetto di quel mobile troverai un'accappatoio. Io, intanto, scendo in cucina a prepararti qualcosa di caldo!"

"Valentina." La chiamò Francesca, prendendola per la manica destra della felpa, fissandola con occhi tristi ed arrossati "G-Grazie. Grazie di esistere... Grazie per esserci sempre, quando ho bisogno d'aiuto."

"Ci sarò sempre, per te. Prenditi tutto il tempo che serve!"

Detto questo la pallavolista lasciò il bagno ed andò prima nella sua camera da letto a prendere la biancheria intima, la maglietta ed i calzoncini per la ragazza, poi scese in soggiorno e li poggiò sul divano per poter andare in cucina a preparare qualcosa di caldo.

Francesca uscì dal bagno una ventina di minuti più tardi in accappatoio e scese le scale, raggiungendo Valentina in cucina "Eccomi, sono qui."

"Bene!" Sorrise la professionista "Vieni, accomodati sul divano. Qui ho messo dei vestiti asciutti, puoi indossarli in cucina, se vuoi, non ti spierò, promesso! E poi, ti ho messo sul fuoco la pasta e sto preparando del sugo con prosciutto, formaggio e funghi."

Senza dire nulla, Francesca cinse d'istinto il collo di Valentina, riprendendo a piangere "C-Cos'ho fatto d-di così buono p-per trovare una persona fantastica come te? C-Cosa?" Chiese, tra le lacrime.

"Non lo so, ma potrei porre a te la stessa domanda." Sorrise appena, facendosi poi seria "Ma cosa ti è successo? Perchè eri sotto la pioggia battente in lacrime? E' andato male il campeggio?"

"S-Stamattina... Stamattina, nel bagno d-dello chalet... Ho-Ho visto Sole e Simona che... C-Che..."

Valentina la strinse a sè senza farla continuare e le accarezzò i morbidi capelli biondi, cercando di calmarla e Francesca si perse tra quelle braccia forti e sicure "Mi dispiace tanto! Ho notato che fra loro sembrava esserci qualcosa di più, ma che addirittura stessero insieme..."

"Saremo comunque amiche, ma non la perdonerò mai."

"Ti capisco, ma odiarla non ti farà stare bene." Disse Valentina, fissando Francesca nei suoi bellissimi occhi castano-verdi "Non so cosa voglia dire soffrire per amore, ma so come ci si sente e cosa si prova quando la persona che ami non c'è più e... E qualsiasi cosa tu possa pensare, dire o fare non ti farà mai stare bene, fidati!" Continuò e la Principi notò un velo di tristezza in quei bellissimi occhi chiari, quasi trasparenti.

"Allora cosa posso fare per stare bene?"

"L'unica cosa da fare è lasciarla andare. Vai avanti con la tua vita, altrimenti starai solo male."

"E' difficile... Perchè tu avevi Arianna e Riordan al tuo fianco, a Londra, ma io non ho nessuno. I miei genitori sono sempre per l'Europa per lavoro e non saprei con chi parlare!"

"Stai parlando con me, perciò continua a farlo, io ti ascolterò. Ti ascolterò sempre, perchè quando io avevo bisogno, tu mi hai ascoltata senza abbandonarmi a me stessa ed io farò altrettanto!" Iniziò Valentina, cingendo poi le spalle di Francesca col braccio sinistro, poggiando la propria fronte a quella della ragazza, tirandola accanto a sè "Vieni a vivere con me!"

Francesca puntò i propri occhi in quelli di Valentina, incredula "D-Davvero? Dici davvero?"

"Assolutamente si! Non c'è niente di più terribile dell'essere soli e ti prometto che staremo sempre insieme, che parleremo e ti ascolterò."

"Sembrano delle promesse nuziali..."

"Promesse nuziali? Sul serio? Se vuoi possiamo scriverle..."

Francesca sorrise appena, scuotendo appena il capo, abbandonandosi all'abbraccio di Valentina "No, non serve. Tu mi leggi come un libro aperto, non serve scrivere nulla... Sei forse l'unica che mi capisce."

"Siamo unite da un rapporto speciale. Che ne dici?"

"Si si, ti do ragione! Quasi come quello che c'è tra Arianna ed Elisa, o come tra Riordan e Vale."

"Cosa? Rio e Vale? Sul serio?" Chiese la pallavolista, inarcando il sopracciglio destro, assai divertita.

"Eccome! Pensa che, prima che salisse sull'auto di Arianna, ha baciato Vale e si è dichiarato."

"Wow. Beh, li vedo molto bene insieme... Se amore sarà, andranno molto d'accordo. Lui karateka e lei insegnante di scherma..." Disse, mentre si alzava e tese la mano a Francesca "Ma adesso andiamo a mangiare, che ne dici? Non vorrei che la pasta ed il sugo bruciassero."

Francesca posò la mano su quella tesa della bionda ed insieme andarono in cucina, ma la professionista si voltò per permettere all'amica di vestirsi e poi Valentina dovette ammettere che i suoi abiti donavano molto alla sua Princess. Già, sua. Perchè lei era follemente innamorata di Francesca Principi.

"La cioccolata è ottima!" Disse Francesca, riportandola alla realtà.

"Oh, grazie. Sono curiosa di sapere cosa ne pensi della pasta." Rispose, spegnendo il fuoco e scolando la pasta, poi la ributtò in pentola per mettere il sugo, la mescolò e poi la servì in due piatti, portandoli in tavola e dopo prese due bicchieri e una bottiglia di thè al limone.

"Accidenti, è buonissima! Sei una cuoca eccellente."

"Grazie!" Sorrise Valentina, assaporando la prima forchettata e si, aveva davvero fatto un'ottimo lavoro.

"Com'è Londra? Sai, i miei girano l'Europa, ma io non ho mai visto il mondo fuori da Trento. Non so cosa ci sia oltre questa bellissima città."

"E' una città caotica, anche se non come NY o Bombay o Pechino, ma è molto bella. Ci sono tante cose da vedere e molte squadre di pallavolo, oltre che giocatrici promettenti e... E Karen sarebbe diventata una di quelle, ne sono certa! Lei aveva un talento naturale per questo sport."

"E' stato un peccato perdere un simile talento. Mi sarebbe piaciuto conoscerla."

"Sono sicura che sareste andate d'accordo. Il suo carattere era molto simile al tuo!"

Francesca sorrise appena, scegliendo di cambiare discorso "Ehm... Cambiando argomento... Sai che finalmente Tania e Francesca si sono date da fare?"

"Seriamente? Oddio, era ora che l'altra coppia d'oro compisse questo passo! Tania sarebbe certamente esplosa, se non l'avesse fatto."

"Ha persino fatto uno strappo lombare, per portare il suo amore in spalla fino allo chalet."

"Cavolo, mi dispiace! In quella zona, uno strappo è assai doloroso."

"Già... Ha gridato molto di dolore." Rispose Francesca "Ma dimmi... A chi era rivolta la tua dedica del post-partita?"

Valentina la fissò, senza distogliere lo sguardo e la Principi si perse in quel bellissimo sguardo passionale "Ho dedicato la vittoria a colei che amo. Grazie a lei ho ritrovato fiducia nell'amore e nei sentimenti e non dimenticherò mai ciò che ha fatto e ciò che ogni giorno fa per me."

"E cosa farebbe ogni giorno questa misteriosa persona?"

"Sorride." Rispose sicura Valentina "Francesca, il sorriso è la prima cosa che mi conquista, in una ragazza!"

Francesca la fissò e la professionista pensò di aver detto qualcosa di male. Eppure stava parlando di lei "E'... E' la prima volta che mi chiami per nome."

"Ritengo che il tuo sia un bellissimo nome. Se vuoi che ti chiami per nome e non più Princess, lo farò!"

"Te ne sarei molto grata. Il modo in cui lo pronunci..." Disse soltanto, senza terminare il suo pensiero, ricambiando lo sguardo passionale di Valentina, che lo sostenne e le fece l'occhiolino.

Ciò che Francesca voleva dirle era che mai nessuno aveva pronunciato il suo nome con una tale sensualità e che, se fosse stata la sua ragazza, l'avrebbe baciata in quel preciso istante. Per ora s'accontentava d'iniziare a vivere con lei e di essere legata alla Argenti da un rapporto speciale, come lei stessa aveva definito il loro legame poco prima.

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Capitolo 25
*** Il primo giorno insieme. ***


Il mattino seguente, quando Francesca si svegliò, scese di sotto e trovò Valentina già sveglia, in cucina intenta a preparare la colazione ed il profumino che da essa usciva era assai invitante "Buongiorno!"

"Ciao, buongiorno!" Salutò la pallavolista, sorridendole e voltandosi "Dormito bene?"

"Si, molto! Però non è giusto... Insomma, se dobbiamo vivere insieme, non voglio che sia tu a dormire sul divano. O ci dormo io oppure... O-Oppure dormiamo insieme." Disse la ragazza e Valentina nuovamente si voltò.

"D'accordo, come vuoi. Allora dormiremo insieme!"

Poi la professionista si dedicò nuovamente alla colazione e Francesca arrossì all'idea di dover dormire con Valentina. Si era tirata la zappa sui piedi da sola "Ehm... Vado a fare la doccia. I miei abiti di ieri?"

"Li ho messi in lavatrice. Vai pure in camera mia e prendi dal mio armadio ciò che più ti aggrada!"

"Qualsiasi cosa? Sicura? Insomma... E' invasione della privacy..."

"Io la chiamo condivisione!" Sorrise la Argenti "Smetti di farti problemi per tutto. Sali e prendi ciò che vuoi!"

Allora Francesca non replicò e salì le scale per andare in bagno, mentre Valentina sorrise appena, assai divertita dall'imbarazzo della sua fiamma quasi segreta, ma la giovane prese il suo cellulare, fortunatamente ben lontano dall'essere scarico, visto che non aveva il caricabatteria, affinchè potesse chiamare sua madre ed informarla circa il suo abbandono del tetto famigliare "Pronto, mamma? Ciao, sono io!" Iniziò Francesca, sorridendo appena "Si si, sto bene. Volevo dire a te e papà che da oggi inizio a vivere con una mia amica... No, non con Sole. Ieri io e lei abbiamo rotto, lei mi ha tradita con Simona... Scherzi? Questa ragazza è una sportiva professionista ed è molto più seria, di Sole, che da lei avrebbe molto da imparare. Ok, va bene. Dopo la scuola prendo tutte le mie cose da casa e le chiavi le tengo io, te le restituisco alla prima occasione... D'accordo, ciao ciao! Salutami papà." Disse, prima di riattaccare e posare il telefono sul mobile accanto alla doccia, poi aprì il getto d'acqua e si chiuse la porticina.

Rimase in bagno una decina di minuti, poi uscì dalla doccia e si asciugò come meglio poteva, mise l'accappatoio ed andò poi nella stanza di Valentina, guardandosi poi intorno. La camera rispecchiava appieno la padrona di casa nell'arredamento molto semplice ed anche gli abiti presenti nell'armadio e le scarpe nella scarpiera rispecchiavano Valentina. Jeans o comunque abiti e calzature sportive e comode.

Francesca ci mise un po' a scegliere e, quando fu pronta, scese di sotto "Eccoti! La colazione è... Pronta..." Disse la pallavolista, rimanendo a bocca aperta quando vide la sua fiamma con indosso jeans neri stretti, camicetta a quadretti rosa, bianchi e rossi ed un paio di Snickers blu "Stai molto bene vestita così!"

"Grazie! Come mai hai preparato la colazione? Solitamente mangiamo al solito cafè..."

"Si, ma io mangio sempre qualcosa anche a casa!" Rivelò Valentina, sedendosi "Sono abituata così."

"Lo stesso vale per me." Sorrise appena Francesca "Grazie ancora per l'ospitalità."

"Non devi ringraziarmi! Ma dimmi, hai già chiamato i tuoi genitori?"

"Si. Ho chiamato mia madre prima di fare la doccia. Ha detto che non ci sono problemi... E pensava addirittura che andassi a vivere con Sole! E' stata l'unica cosa sbagliata che abbia sentito dire a mia madre!"

"Parlando di Sole... Se vieni a scuola, dovrai vederla. E con lei Simona."

"Lo so." Sospirò la ragazza, posando sul tavolo la tazza col latte caldo "Non so come farò... Faranno sempre parte del nostro gruppo, dovrò fare del mio meglio per far finta di niente."

Valentina la fissò, terminando il proprio latte e portò via sia la sua tazza e cucchiaino sia quelli di Francesca, portando in tavola un piatto di fumanti crèpes ripiene di cioccolato, marmellata e crema pasticcera. Francesca dimenticò pensieri e problemi innanzi a tali meraviglie "Prego, serviti pure!"

La giovane non se lo fece ripetere, assaggiando poco per volta tutti e tre i tipi e Francesca notò che Valentina aveva messo due contenitori di plastica per la conservazione del cibo in frigo sul tavolo "Non dirmi che... Hai preparato anche il pranzo?"

"Assolutamente si!" Rispose Valentina e Francesca s'alzò di scatto, cingendo il collo della pallavolista con le braccia, baciandola sulla guancia sinistra.

"Così mi vizierai..." Sussurrò la ragazza e la professionista chiuse gli occhi, sorridendo teneramente ed accarezzando la schiena della sua fiamma.

"Chi ti dice che non sia un mio obiettivo?"

Francesca sorrise appena, fissando poi negli occhi Valentina "Ricambierò, te lo prometto!"

"A me basta la tua presenza, non voglio altro. Adesso andiamo... La mia moto ci aspetta."

"Non vedo l'ora di salirci! E visto che siamo in anticipo di venti minuti, devo passare da casa a prendere zaino e libri. Dopo la scuola, traslocherò da te."

Valentina sorrise "Va bene, d'accordo. Allora andiamo!" Disse, passandole uno dei due caschi ed insieme uscirono, dopo che la pallavolista ebbe chiuso tutto per bene ed aprì il garage col telecomando, entrarono e salirono sulla moto, che Valentina accese e sfrecciarono verso casa Principi.

Francesca non ci mise molto a preparare e prendere lo zaino, poi chiuse la casa e ritornò sulla moto di Valentina, che partì a tutto gas verso la scuola e, al solito cafè, le altre ragazze e Kohei avevano saputo da Sole che lei e Francesca si erano lasciate. Molte erano scioccate e deluse.

"Povera Francesca... Sarà a pezzi, come minimo."

"Secondo me non tanto." Sorrise Arianna, scorgendo da lontano la Yamaha nera fiammante di Valentina, che costei parcheggiò accanto allo stallo delle bici e scese da essa assieme a Francesca che, nonostante tutto, non sembrava affatto provata.

"Francy!" Disse subito Antonella, alzandosi ed abbracciandola "Mi dispiace."

"Vi ha detto tutto?" Chiese, con un fil di rabbia nella voce e la rossa annuì col capo "Non dovete preoccuparvi. Sto bene!" Disse, mentre abbracciava anche Cate, Raphaela e la Caporetto, oltre che Tania, dalla schiena ancora provata dal dolore.

"Non preoccupatevi per lei." Disse allora la Argenti "E' molto forte e poi, da oggi, viviamo insieme."

Tutte le fissarono, scioccate e con occhi sgranati "Cosa??" Chiesero, tutte all'unisono, compreso Kohei.

E ne parlavano, mentre s'incamminavano verso la scuola, con Arianna che s'affiancò a Vale, che stava portando la sua moto per poterla parcheggiare accanto gli stalli nel cortile della scuola "E così vivete assieme da oggi, eh? Il 2 Ottobre sarà un giorno da ricordare!"

"Altrochè!" Disse Valentina, facendosi poi seria "Ieri sera mi si è spezzato il cuore, quando l'ho vista camminare sotto la pioggia, bagnata come un pulcino e per fortuna che ero a piedi. Non so se l'avrei riconosciuta, se fossi stata in macchina."

"Meno male che adori passeggiare sotto la pioggia."

"Eh si, fortuna davvero!" Sorrise la ragazza "Farò di tutto per renderla felice!"

"Su questo non ho dubbi!" Ribadì Arianna, tirando una lieve pacca sulla spalla destra dell'amica mentre parcheggiava la moto ed entrarono insieme nella scuola, sorridendosi e continuando a parlare.

E di certo, nè Valentina nè tantomeno Francesca avrebbero dimenticato questo giorno. Il loro primo giorno insieme.

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Capitolo 26
*** Ripetizioni! ***


Le ragazze si divisero per la rispettiva classe e si prepararono ad affrontare un'altra giornata di lezioni, con la classe di Tania, Valentina Caporetto ed Arianna che doveva affrontare l'ora di Tedesco con il prof Michael Traswoffer, uomo sui quarant'anni molto simpatico e amato dagli studenti "Ragazzi, ragazze, oggi verifica a sorpresa!" Annunciò, quasi con una punta di felicità e Tania poggiò la testa sul banco.

"Non ci posso credere... Sono stanca delle verifiche a sorpresa!"

"A chi lo dici..." Disse piano la Caporetto "Lo dicevano, l'anno scorso, che dovevamo prepararci a tutto. La Quinta è la Quinta!"

"Io non so un'emerito niente. Dovrò andare a fortuna!"

"Ti capisco... Il mal di schiena ti tiene incollata a letto. Io ne so qualcosa."

Tania sorrise appena "Si si. Ma la schiena l'ho poggiata al materasso mentre mi godevo la pelle di Francesca! Non so se mi spiego, ma credo proprio di si." Rivelò la ragazza, facendo l'occhiolino all'amica, che subito sorrise.

"L'idea della verifica vi diverte, signorine?" Chiese il prof e le tre scossero il capo, così tutta la classe iniziò a dividere i banchi e l'insegnante consegnò i fogli del compito in classe. Avevano cinquanta minuti a disposizione.

Anche le altre ragazze del gruppetto stavano sostenendo compiti in classe, anche se nella classe di Elisa la prof d'Inglese Anna Parks consegnò i compiti fatti il Venerdì della settimana precedente "Sono molto contenta, sapete? Nel complesso, le verifiche sono andate molto bene! Compresa la sua, signorina Bossolani. Sono molto contenta del suo rendimento d'inizio anno, non mollare gli ultimi mesi."

Cate sorrise, incredula per aver anche preso un sei in Inglese, materia in cui peccava e nel cui studio era costantemente seguita dalla sorella e, quando Lucia aveva troppi compiti o molto da studiare, ad aiutarla ci pensavano una delle due Francesca o la Circondino. Ma solo quando la prof non le faceva passare un pomeriggio intero a scuola per una lezione di recupero.

E Caterina esultò letteralmente quando vide che era riuscita a prendere sette, anche se Elisa, Cristina, la Principi e la Francesca Flores, una del loro gruppo di amici, la terza con questo nome, più due ragazzi, presero addirittura dieci "Mamma mia... Che geni!"

"Eddai, Cate. Prima o poi anche tu prenderai dieci!"

"In compenso ho dieci in Spagnolo..." Sorrise compiaciuta la ragazza.

"Per questo tu e Raphaela andate tanto d'accordo." Disse invece Elisa, che dal pomeriggio non avrebbe forse più usato le stampelle. Ma la visita di controllo doveva andare bene e tutto dipendeva dalla dottoressa Uncinetti.

All'intervallo, al loro solito tavolo, le ragazze e Kohei non poterono fare a meno di notare l'espressione distrutta di Tania, che aveva la testa poggiata sul tavolo "Altra verifica a sorpresa?" Chiese Francesca, mentre massaggiava la sua amata.

"Si... Stavolta di Tedesco... Ho scritto ciò che sapevo! Spero basti per il sei."

"Ti aiuterò io, a studiare!" Offrì Arianna "Te lo dissi anche il giorno in cui arrivai qui. Ricordi? Ho promesso che ti avrei fatta diventare poliglotta."

"Spero manterrai la promessa."

"E' quel che ho intenzione di fare! Da oggi possiamo fare un paio d'ore di ripetizioni..."

"Per lei in Tedesco... Aiuti anche me in Inglese? Tanto tu e Valentina sapete praticamente tutto, visto che quasi avete la laurea."

"Certo. E parlando di laurea..." Disse Arianna, fissando la Argenti "Domani non ci siamo. Abbiamo lezione all'università!"

"Aha." Rispose Valentina, mentre prendeva dal suo zaino i due contenitori di plastica col pranzo suo e di Francesca, porgendole il suo "Esatto! Ragion per cui domattina uscirò presto di casa. Perciò ti lascio subito le chiavi di scorta!" Rivolse proprio alla Principi, porgendole il mazzo di chiavi.

Francesca non si aspettava di ricevere le chiavi subito il primo giorno di convivenza ed era un po' in imbarazzo "Ok... Grazie..."

La professionista le sorrise, facendole l'occhiolino "Spero che il pranzo ti piaccia!"

"Lasagne al pesto! Accidenti, le adoro! Ma come??" Tentò la ragazza, non trovando le parole giuste.

"Ho tirato a indovinare, perchè secondo me eri proprio il tipo da lasagna al pesto."

Mentre le due sorridevano e, come le altre, mangiavano, Sole fissava la sua ormai ex fidanzata, felice nel vederla sorridente nonostante quanto accaduto solo il giorno prima e cercava di capire come facesse Valentina a conoscerla tanto bene. Lei ci aveva messo un mese o poco più a capire quale fosse il piatto preferito della Principi. Probabilmente, tra di loro non sarebbe mai potuto nascere un vero sentimento.

Alla ripresa delle lezioni, per le nostre ragazze non vi furono più compiti in classe o interrogazioni e, al termine dell'orario scolastico, i genitori della Caporetto, che scambiava mail a go-go con Riordan sin dal primo mattino, passarono a prendere la figlia ed Elisa per portare costei in ospedale, alla visita di controllo dalla dottoressa Uncinetti.

"Buona fortuna." Disse Arianna, baciando Elisa su entrambe le guance "Poi fammi sapere!"

"Contaci!" Rispose la castana, abbracciando la surfista, poi i signori Caporetto partirono a tutto gas.

Proprio Arianna avrebbe invece dato ripetizioni a Tania e Cate, con Francesca e persino Raphaela che s'unirono loro e presero l'autobus con gli altri amici, anche se la Francesca Flores, soprannminata Flo, doveva andare in biblioteca per una ricerca di Francese e per questo motivo si congedò dalle amiche.

"Come mai vieni anche tu con noi?" Chiese Tania "Tu sei molto brava nelle varie lingue."

"In realtà pecco in Tedesco." Rivelò Raph "E studierò insieme a te!"

"Io ho il programma di Quinta, tu quello di Quarta..."

"No." Intervenne Arianna "Faremo ripetizioni proprio dalle basi! Sia in Tedesco che in Inglese!"

Le due ragazze e Cate rimasero assai scioccate "Cosa??"

"Se si vuole imparare bene qualcosa, allora è sempre meglio iniziare dalle basi."

"Già m'immagino molte scene... Sarà divertente!" Se la rise Francesca, baciando Tania sulla fronte.

"Però non prenderci gusto, amore. Ok?" Chiese la giovane, rubando un dolce bacio alla fidanzata, prima che il dolore alla schiena tornasse a farsi sentire.

"Non temere. Faremo delle pause e potrai ricevere la tua dose giornaliera di massaggi!"

Tania sorrise, alzando semplicemente la mano ed Arianna fece altrettanto, dandole il cinque. E costoro continuarono a parlare e scherzare, mentre Valentina e Francesca le avrebbero aspettate a casa della surfista, visto che erano in moto.

A quanto pareva, nessuno voleva perdersi Arianna nei panni di insegnante e Cate, Tania e Raphaela in quelli delle sue studentesse. E come disse Francesca, la cosa sarebbe stata molto divertente.

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Capitolo 27
*** Lezioni e dolori. ***


Arrivate a casa di Arianna, le ragazze e Kohei trovarono Valentina e Francesca, arrivate in moto e lasciarono che la padrona di casa aprisse loro la porta. Ma le tre che necessitavano di ripetizioni, speravano che Arianna avesse addirittura perso le chiavi per strada. Ma, purtroppo per loro, le chiavi erano sempre nello zaino e lì era impossibile perderle.

"Prego, entrate!" Disse la ragazza, aprendo la porta "Mettetevi pure comode."

Le giovani e Kohei si sistemarono attorno al tavolo e qualcuna si guardò intorno, notando l'arredamento, quasi tutto in legno di noce "Io non ho nulla da fare o studiare, per domani." Disse proprio Kohei, alzando la mano "Posso sedermi sul divano?"

"Puoi sederti dove vuoi! L'importante è che loro tre restino qui accanto a me."

Allora Tania, Raphaela e Caterina presero posto accanto ad Arianna e Valentina, con le due Francesca che rimasero al tavolo e ne avrebbero approfittato per fare i rispettivi compiti, mentre le altre si sedettero accanto a Kohei sul divano.

"Allora... Da dove iniziamo?"

"Da ciò che solitamente imparano i bambini!" Disse Arianna "E fidatevi, poco alla volta vi preparerò ben bene!"

"Anch'io le darò una mano. Almeno terrò la mente in esercizio!"

"Ma Vale, la tua mente è sempre e comunque allenata! Tu sei un genio... Oggi hai addirittura preso due dieci. In Chimica e Biologia." Esclamò Lucia, l'unica ad essere in classe con la pallavolista professionista.

Tutte la fissarono "Dieci in Chimica? Allora oltre alla mia Francesca c'è qualcun'altra che è molto portata, in questa materia."

"Non è niente di speciale. E' solo che, prima d'iniziare quest'anno di Liceo, ho studiato per conto mio e l'impegno ha dato i suoi frutti."

Le due ragazze si divisero allora le amiche, con Valentina che avrebbe seguito Caterina con l'Inglese ed Arianna le due che peccavano in Tedesco, la Principi avrebbe fatto i compiti di Fisica, la Dell'Alpe doveva fare degli esercizi di Storia, al termine del capitolo sulla Rivoluzione Industriale. Antonella, Nadia e Sole, che dovevano invece studiare la biografia di Ungaretti, lo fecero tranquillamente dal divano.

E dopo un quarto d'ora circa, gli occhi di Cate, Tania e Raphaela iniziarono a chiudersi per la stanchezza e le due amiche non riuscivano a credere ai loro, di occhi. Per le tre ragazze lo studio equivaleva ad una specie di sonnifero.

"Lo dicevo io, che sarebbe stato divertente!" Disse Francesca "Guardate cosa posso fare a Tania."

La ragazza prese un pennarello rosso e disegnò un cuore sulla guancia destra della fidanzata, scrivendole anche -ti amo- e la giovane insegnante di nuoto non s'accorse di niente "Oddio... Sembra in trance." Notò Cristina.

"Caspita... E' davvero curiosa, come reazione!" Fece Valy "Comunque la punta di pennarello ti solletica un po' la pelle... E lei non se ne accorge!"

"Se ne accorgerebbe, fidati, perchè soffre il solletico! E' proprio come se stesse dormendo."

"E sai come tenerla sveglia?" Chiese Valentina "Perchè le altre due hanno un principio di abbiocco, sbattono solo gli occhi... Ma lei proprio dorme!"

Francesca le fece l'occhiolino, annuendo col capo "Tania... Ehi, amore. Se adesso t'impegni, dopo ti farò un lungo massaggio nella vasca da bagno e poi me ne lascerò fare uno da te..." Sussurrò, all'orecchio destro della compagna, che subito sgranò gli occhi.

"Sul serio?" Domandò subito Tania, prendendo fra le mani il viso della fidanzata.

"Assolutamente si." Sorrise teneramente Francesca "E dopo i massaggi... Beh, il resto poi verrà da sè."

"Arianna, diamoci dentro! Devo abbattere il Tedesco!"

La surfista venne piacevolmente colpita dalla profonda conoscenza che Francesca aveva della fidanzata e riprese con la lezione di Tedesco, che Raphaela invece seguiva senza alcun problema. Finchè Arianna non arrivò ai verbi e per le due iniziò il vero dramma.

"Prima di infierire su di voi coi verbi, direi di fare una breve pausa. Vado a prendere un po' di gelato, così Francesca potrà massaggiare Tania."

"Vada per la pausa... Ma stasera voglio comunque i massaggi promessi."

"E li avrai, fidati. Te lo prometto!" Disse Francesca, baciando teneramente la fidanzata sulle labbra.

Tania sorrise e tolse il golfetto e la maglietta, al fine di permettere a Francesca di farle un bel massaggio alla zona lombare "Non mi crederai, ma pian piano il dolore si affievolisce... Forse la mia schiena sta tornando come prima!"

"Si, senza dubbio." Disse Valentina, che di dolori alla schiena se ne intendeva, visto che qualche volta le sue compagne di squadra o lei stessa ne soffrivano, posando le mani sulla zona lombare di Tania "Più o meno... Metti una pomata, vedrai che passerà. E continua a fare gli impacchi caldi."

"Va bene! Grazie per il tuo consiglio."

Valentina le sorrise, poi Arianna tornò col gelato, portando due coppette ogni volta "Puffo, nocciola, crema e fiordilatte! I miei gusti preferiti." Se ne uscì Caterina "Ci voleva, dopo tanta fatica!"

"Ma se non hai fatto nulla? Solo Valentina parlava, visto che ti stava spiegando cose che sanno anche i bambini di quattro anni."

"Tu taci! Se sei intelligente e brava in Inglese, io non ne ho colpa!"

Cate sembrava esserci rimasta davvero male per quanto detto dalla sorella, dato lo scatto in piedi ed il tono utilizzato "Calmati, di certo Lucia non intendeva..." Tentò Antonella, ma la castana la guardò malissimo.

"Perchè lei viene sempre difesa ed io faccio sempre la figura dell'idiota? Passo per ignorante e stupida troppo spesso ed ora mi sono stancata!"

"Calmati." Disse Valentina "Qui nessuno ti giudica. O almeno, io non lo faccio."

La castana si voltò nell'abbraccio della professionista, stringendosi a lei ed iniziando a piangere e Raphaela s'alzò a sua volta, senza dire nulla "Caspita, Lucia, spesso dovresti proprio stare zitta! Fatti gli affari tuoi." Le disse Nadia.

"Ok, mi dispiace. Va bene? Mi dispiace! Guardate... Torno a casa, così la smette di piangere."

"Non serve. Ma dovresti rispettarla... E' tua sorella, dopotutto. E se fossi cresciuta solo con lei, senza genitori, non la tratteresti così." Avanzò Arianna "Aiutala, se è in difficoltà, invece di deriderla!"

Lucia annuì col capo e si sedette nuovamente, mentre Valentina lasciò Cate accanto a Raphaela, che le cinse le spalle col braccio destro, poi Arianna e Valentina ripresero con la rispettiva lezione per altri venti minuti, ma arrivò una mail alla surfista "E' Elisa?" Chiese Simona.

"Si. La visita è andata bene e può camminare senza stampelle!"

Le ragazze esultarono o si limitarono a sorridere, mandando tutte una mail di auguri, ma Arianna mandò ad Elisa un'altro tipo di mail, nella quale scriveva che voleva uscire con lei. Ed Elisa, pochi minuti dopo, accettò l'invito.

Di lì a quattro ore sarebbero uscite insieme per la volta da quando si conoscevano. Per di più da sole.

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Capitolo 28
*** L'appuntamento! ***


Dopo un'ora, le ragazze e Kohei tornarono a casa, lasciando Arianna libera di prepararsi per la prima uscita in solitaria con Elisa e, mentre cercava qualcosa da indossare, la surfista mandò una mail alla castana, chiedendole di non mangiare nulla, perchè l'avrebbe portata fuori a cena.

Arianna, trovati gli abiti che avrebbe indossato, andò in bagno per farsi una bella doccia rilassante ed infine si vestì. Scese quindi di sotto a chiudere tutto e poi uscì di casa, aprì il garage col telecomando per prendere la sua auto ed attivò il sistema d'allarme, poi se ne andò, sfrecciando verso la casa di Elisa, visto che era tornata a vivere coi suoi famigliari nonostante tutti i pareri contrari delle amiche.

Arrivata a destinazione dopo un quarto d'ora, Arianna scese dall'auto e andò a suonare il campanello. Fu Lola, sorella di Elisa, ad aprire, mentre mangiucchiava come suo solito un chewing gum "E tu chi caspita sei?"

"Sono un'amica di Elisa e sono venuta a prenderla."

La ragazzetta fissò per un po' Arianna col suo tipico sguardo ebete, poi diede le spalle alla ragazza "Ehi, Elisa! Qui c'è la tua tipa, muoviti!"

Arianna era certa che l'avrebbe schiaffeggiata, se avesse usato quel tono con lei oppure se l'avesse nuovamente usato con Elisa, non avrebbe più risposto delle sue azioni. Ma la surfista notò che la ragazzetta continuava a fissarla "Arriva? E' pronta?" Chiese, non sapendo che dire.

"Si si, arriva. Ma dimmi... Sicura di non preferire una quindicenne formosa come me? Lei è piatta, porta solo la seconda misura, di reggiseno, io la terza... Ti posso rendere più felice e sono molto più esperta di sesso, rispetto a lei."

"No, io sono molto felice con tua sorella. Per me lei è tutto e va benissimo così!"

"Non sai cosa ti perdi. Perchè vedi, io saprei benissimo cosa fare, se stessi con una ragazza o un ragazzo con questo fisico!"

Lola faceva chiaramente la gatta morta, ma Arianna la scansò e passò alle sue spalle per tendere la mano ad Elisa, appena giunta sul ciglio della porta e la castana vi posò sopra la sua destra "Sei stupenda!" Disse la surfista, notando i jeans bianchi come la camicetta che Elisa portava ed un paio di scarpe blu con tacco a spillo "Lieta di vederti finalmente senza stampelle."

"Anch'io sono felice di poter camminare con le mie gambe!" Ammise la castana, stringendosi ad Arianna.

Lola era verde d'invidia ed entrò in casa, dalla quale uscì la madre di Elisa "Ehi, ragazza!" Avanzò la donna "Visto che la porti fuori per divertirvi, perchè non ce la togli dai piedi, portandotela via per sempre?"

"E' quel che ho intenzione di fare. Non si preoccupi, non la riconsegnerò a voi!" Ribadì Arianna, prima di andarsene con Elisa e le aprì galantemente la portiera, poi la surfista partì a tutta velocità verso il ristorante che aveva prenotato.

Il ristorante era in centro ma, nonostante questo, il posto era molto tranquillo ed Arianna, quando ebbe parcheggiato e fatto scendere Elisa dall'auto, la prese a braccetto e poi diede il nominativo al ragazzo dietro il bancone all'ingresso, che le accompagnò al loro tavolo. Ma qualcuno posò una mano sulla spalla di Arianna, facendola voltare "Questa si che è una coincidenza!"

"Vale, Francesca!" Sorrise Elisa ed Arianna con lei "Anche voi qui?"

"Eh si. Anche noi siamo uscite a cena." Disse Valentina, col suo tenero sorriso "Sono felice di vederti in piedi!"

"A chi lo dici! Ero stanca di usare le stampelle."

"Adesso possiamo giocare nuovamente insieme!" Avanzò Francesca, abbracciando Elisa, che fece altrettanto "Vinceremo il torneo scolastico anche quest'anno, giusto? Nessuna ci batterà."

"Su questo ci puoi scommettere!"

"Sapete... Anche noi vivremo insieme." Rivelò Arianna, fissando Elisa, che fece altrettanto.

"Davvero? Sono felice per entrambe!" Sorrise Valentina.

"Diciamo che... Mia madre le ha praticamente detto di portarmi via per sempre da casa mia, visto che mi porta fuori di sera."

"Ci guadagnerai moltissimo, perchè non vivrai più coi tuoi famigliari! Nessuno più ti farà del male." Disse Francesca ed Elisa annuì.

"Si, infatti! E poi, potrò far provare ad Arianna la mia cucina e farmi insegnare a preparare i dolci ed a ballare."

La surfista e le tre ragazze sorrisero "E fatti viziare, mi raccomando!" Disse Francesca, in tono scherzoso.

Valentina arrossì lievemente, ma sorrise, sapendo quanto Francesca si fosse perdutamente innamorata della sua cucina e notò che il cameriere era arrivato al loro tavolo con la rispettiva pizza "Scusateci, ma ci hanno portato le pizze. Parleremo domani di come sono andate le nostre uscite, ok?"

"Sono più che d'accordo! Buon appetito e buona serata."

Le due coppie di amiche si separarono, andando al rispettivo tavolo ed anche Elisa ed Arianna ordinarono ad uno dei camerieri una pizza a testa e, dopo una mezz'oretta ed un'ottimo dolce, Francesca e Valentina se ne andarono, salutando le due amiche, che fecero altrettanto.

"Sono davvero una bella coppia!" Sorrise Elisa "Francesca sembra rinata da quando Sole l'ha lasciata, ieri."

"E' vero." Disse Arianna "Però si capiva che Sole aveva un'altra nel suo cuore. Ma Valentina ha subito messo gli occhi su Francesca e poi è molto romantica, anche se non sembra... La nostra Principi ha trovato il vero amore, fidati!"

"Lo so. Dopo che si sono incontrate per la prima volta a cena da Vale, Francesca mi ha scritto molte volte di quanto fosse attratta da Valentina, di quanto fosse bella, sexy... Aspetto solo che si mettano insieme!"

"A chi lo dici!" Sorrise Arianna "Comunque, che ne diresti di lasciar perdere il dolce e di andare a prendere un bel gelato alla gelateria vicino a casa mia?"

"Si, perchè no?" Chiese Elisa "Tanto la pizza l'ho già finita."

Arianna sorrise e si fece portare il conto, che poi pagò, così lei ed Elisa uscirono e salirono in auto, con la surfista che guidò in direzione della gelateria che distava circa trenta metri da casa sua.

Ed il proprietario, Marco, la salutò subito "Ciao! Cosa vi servo?"

"Per me una coppetta media cioccolato e crema con sciroppo di caramello."

"Io prendo una coppetta media menta e fiordilatte!"

"Vi servo subito!" Disse l'uomo, dandosi subito da fare per servire quanto chiesto alle ragazze, che erano andate a sedersi ad uno dei tavolini e, quando Marco ebbe portato loro la rispettiva coppetta, Arianna fissò Elisa.

"Allora vieni a vivere con me?"

Elisa sorrise, un po' imbarazzata "Visto che sono stata praticamente cacciata di casa... Si, assolutamente!"

Nuovamente le due si sorrisero, felici di poter finalmente iniziare a vivere insieme.

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Capitolo 29
*** Piccoli problemi. ***


Il mattino seguente, al solito cafè, Elisa s'avvicinò subito a Francesca per sapere come fosse andara la sua uscita romantica ed in solitaria con Valentina e la Principi sorrise, visto che anche lei voleva sapere com'era andata all'amica con Arianna.

"Siete uscite insieme?" Chiese Nadia, visibilmente felice "Com'è andata?"

"A me molto bene!" Rispose Elisa "Arianna è stupenda e ha un grande fascino, anche molta cavalleria. Dopo aver mangiato la pizza, siamo andate a mangiare un gelato fantastico alla gelateria vicino a casa sua... E' stata un'uscita indimenticabile!"

"Invece io e Valentina, dopo la pizza, siamo andate al cinema ed ho scelto io il film da vedere!" Disse la Principi, addolcendo poi lo sguardo "C'era una scena un po' cruda e pesante, ma lei mi ha tenuto la mano, accarezzandola ripetutamente. E stamattina, quando mi sono svegliata, lei non c'era già più, perchè aveva lezione all'università e mi ha lasciato la colazione in tavola!"

"Si si, quello l'ha fatto anche Arianna!"

Le ragazze le fissavano, alcune colpite ed altre un po' meno "Wow... Voglio un fidanzato uguale a loro!" Lamentò Martina.

"A chi lo dici!" Disse invece Carolina "Sono disposta a viaggiare in tutto il mondo per trovare il ragazzo ideale!"

"Ti faccio compagnia."

"Voi due siete davvero impossibili..."

"Scusa, eh, Lucia, ma di libero c'era solo Riordan. E' venuto con noi in campeggio e si è innamorato, in più corrisposto, di Vale... Kohei è impegnato con Himeko... Mi sa che anche tu faresti meglio a venire con noi!"

Lucia scosse il capo, tornando al suo cappuccino, ma entrò la Preside "Buongiorno, ragazze! Sono felice di vedervi allegre come sempre e, soprattutto, sono felice di vedere lei, signorina Hawkins, senza stampelle!"

"Sono contenta anch'io, Preside!" Sorrise la ragazza "A proposito... Da oggi inizio a vivere con Arianna!"

"Ed io vivo da due giorni con Valentina Argenti." Se ne uscì Francesca.

"Oh, molto bene! All'intervallo passate in segreteria, così cambiamo gli indirizzi sui moduli d'iscrizione. Ci vediamo più tardi!" Disse la donna, andando al bancone per ordinare la sua colazione e le nostre ragazze, più Kohei, lasciarono il cafè dopo aver pagato.

Arrivate poi a scuola, iniziarono le ore di lezione, anche se la classe di Elisa, alle prime due ore, aveva il tema di Italiano e la classe di Tania il compito in classe di Storia dell'Arte con la prof Demetra Tortini, ma stavolta per Tania stessa non c'erano problemi. Era sempre preparata in questa materia, era una delle sue preferite e studiava con passione.

All'intervallo si ritrovarono tutte al solito tavolo e notarono con piacere che Tania non era abbattuta come sempre "Il compito in classe è andato bene?"

"Benissimo, amore mio!" Rispose la ragazza, baciando la sua fidanzata "Non credo di aver preso meno di nove!"

Francesca le sorrise e la baciò ancora "Noi invece avevamo il tema." Disse Caterina "Elisa stava ancora terminando, poi andava in segreteria con la Principi... Se oggi riescono a mangiare è un miracolo!"

"Ce la facciamo, tranquilla!" Rispose proprio Elisa, sedendosi tra Tania e Himeko.

"Parlando di espressioni da paura... Nadia, non ti avevo mai vista fissare il vuoto in quel modo!" Disse Fra, la terza Francesca.

"L'ora di Musica è traumatica..." Rispose la ragazza "Il prof Dantini non mi capisce! E' dalla Prima che gli dico di non essere capace a farmi suonare il flauto ed ho sempre dovuto suonarlo. L'anno scorso e quest'anno ha deciso di farmi cantare! E' mai possibile??"

"Se vuoi suonare la chitarra diglielo."

"Oggi pomeriggio c'è il Laboratorio di Musica... Glielo dirò!"

"Dai, Nadia!" Se ne uscì Sole "Tu la chitarra, io il basso!"

"Così romperete tutti i vetri della scuola..." Disse Simona, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

"Basta sistemare gli amplificatori ed essere un po' capaci a suonare."

"D'accordo, socia! Andremo a parlare col caro Guido!" Decise Nadia, riferendosi al prof Guido Dantini, dando poi il cinque all'amica.

E, alla ripresa delle lezioni, le due ragazze andarono a cercare il prof di Musica, approfittando del fatto che entrambe avessero l'ora buca per via dell'assenza dei prof di Matematica e Chimica e, quando lo trovarono in sala professori, gli fecero la loro proposta ed il prof disse loro che ci avrebbe pensato e dato risposta il seguente Martedì. Poi affrontarono tutte le ultime due ore di lezione.

Al termine di queste, dato che alcune avevano l'attività pomeridiana o dovevano fare i compiti, il nostr gruppetto di amiche si separò e, fuori dal cancello della scuola, Arianna stava aspettando Elisa per accompagnarla a casa sua e prendere così tutte le sue cose.

"Sei venuta a prendermi..." Sorrise la castana, abbracciando la surfista, che corrispose il tenero gesto.

"Certo! Dobbiamo andare a prendere le tue cose, dopotutto!"

Elisa sorrise e salì in auto, ma Arianna fermò Francesca "Valentina ti aspetta a casa. Doveva aiutare una nostra compagna di corso, rimasta indietro con gli studi." Disse e la Principi le sorrise, ringraziandola e andò con Vale, Cristina, Valy, Martina e Raphaela alla fermata dell'autobus ad aspettare il mezzo.

"Ma Cate non c'è oggi?" Chiese proprio Raphaela.

"No... Doveva andare dal dentista! Infatti anche Lucia è andata con lei."

"Brr! Io odio i dentisti... Ogni volta che mi capita di andare dal mio, mi fa sempre male! L'anno scorso mi ha persino tolto un dente con poca anestesia!"

"Mi fai accapponare la pelle!" Disse Simona "Io, per fortuna, non ci sono mai andata!"

"Io si... Spesso deve sistemarmi l'apparecchio." Fece Martina, mostrandolo alle amiche "Per fortuna, però, non è sempre!"

Arrivò poi l'autobus e le sei ragazze continuarono a parlottare, anche se Vale scambiava spesso mail con Riordan, come disse a Martina quando le chiese a chi fossero destinati tutti i suoi messaggi. Pian piano tutte scesero alla rispettiva fermata ma, quando Francesca arrivò a casa di Valentina ed entrò, con le chiavi di scorta, trovò la professionista seduta al tavolo con una ragazza dai lunghi capelli rossi mossi e gli occhi scuri.

E la Principi le guardò entrambe malissimo, visto che la ragazza era avvinghiata come un polpo a Valentina e costei non se la staccava di dosso "Ciao, bentornata!" Disse la pallavolista, ma Francesca prese ed andò al piano superiore, senza rispondere.

"Accidenti, che educaione!" Se ne uscì la rossa, indossando la sua maglietta.

"Era ora che tu la rimettessi. Non so come tu faccia a stare sempre mezza nuda..."

"Quando ti vedo posso fare di tutto!"

"Ceylan, te l'ho detto più di una volta... Non m'interessi, è inutile che cerchi di sedurmi!"

La ragazza, che aveva appena terminato di scrivere l'ultima pagina appena spiegatale da Valentina, prese i suoi libri e se ne andò. Ora la pallavolista doveva salire le scale e capire cos'avesse Francesca che, per quel poco che aveva visto dai suoi occhi, era gelosa tanto quanto Arianna.

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Capitolo 30
*** Legame profondo. ***


Non appena Ceylan se ne fu andata, Valentina salì le scale per raggiungere la sua camera da letto, che avrebbe iniziato a dividere con Francesca, proprio per vedere come stesse costei e, dopo aver bussato, entrò nella stanza.

"Francesca... Cos'hai?" Chiese, avvicinandosi alla scrivania.

"Sto facendo i compiti!" Rispose secca la biondina, col tono di voce tipico di chi aveva appena smesso di piangere.

Valentina rimase spiazzata dal tono della ragazza "Ti sei arrabbiata per via della presenza di Ceylan?"

A queste parole, Francesca s'alzò di scatto "Io sono gelosa, ho preso questo difetto da mia madre!" Iniziò, con leggera veemenza "Come credi mi sia sentita quando sono entrata e ho visto quella avvinghiata a te??"

"Ma... Ma lei si comporta sempre così, con chiunque! E poi a lei piacciono gli uomini, ha il ragazzo... Però ti chiedo scusa, non sapevo tu fossi gelosa."

"Adesso lo sai!" Ribadì Francesca, prendendo lo zaino, libro, astuccio ed andandosene. Non solo dalla camera, ma anche dalla casa e Valentina, tornata in soggiorno, si sedette sul divano, portandosi le mani sul viso.

Francesca corse per le strade, finchè qualcuno non la raggiunse alle spalle "Ehi! Come mai in giro?"

"Oh, Elisa... Arianna..."

"Cos'hai? Sembra che tu abbia pianto..." Chiese la surfista e, quando vide che gli occhi della ragazza erano ancora lucidi, scese dalla bici "Vieni, sali qui davanti. Elisa, ti spiace andare dietro sul portapacchi?"

"Si, certo!" Rispose la castana, tenendo in mano la borsa della spesa ed Arianna, quando entrambe le ragazze furono sistemate, riprese a pedalare, dimostrando grande forza e resistenza.

Arrivata a casa sua, Elisa e Francesca scesero dalla bici ed Arianna la mise in garage, poi aprì la porta "Prego, entra pure!" Offrì la surfista e, mentre Elisa preparava la cena, Arianna si sedette sul divano accanto a Francesca "Dimmi... Cos'è successo?"

"A casa... A casa c'era una ragazza dai lunghi capelli rossi mezza nuda a-avvinghiata a Valentina..."

"Non mi dire... Sei gelosa anche tu?"

"Molto! Ho preso questo difetto da mia madre... E sono andata in camera, senza rispondere a Valentina, poi ho reagito male..."

"E' Ceylan, senz'altro." Disse Arianna "Ma lei è etero e poi ha il ragazzo."

"L'ha detto anche Valentina, ma non ho voluto sentire e sono andata via..."

"Non dovresti mai dubitare di lei. Valentina è incapace di tradire e poi è innamoratissima, di te!" Rivelò la surfista "Sin da quando ti ha vista a casa di Vale in occasione della cena, è rimasta molto colpita da te ed ogni volta che ci capita di messaggiare, mi dice quanto sia sempre più pazza di te."

Francesca sgranò gli occhi, prima di portarsi le mani sul viso e piangere "I-Io... Io non ho capito nulla, di lei..."

Arianna capiva la tristezza dell'amica e si limitò ad accarezzarle la schiena per consolarla ed Elisa, quando uscì dalla cucina per preparare la tavola, capì quanto stava accadendo e fece ciò che doveva senza disturbare nessuna delle due.

"Dopo ti accompagnerò a casa da lei, adesso ceniamo."

La Principi sorrise appena, sedendosi a tavola per gustare l'ottimo arrosto preparato da Elisa, che ricevette i complimenti di entrambe le ragazze, ma Francesca era sempre preoccupata per come avrebbe reagito Valentina una volta a casa. Di certo mai avrebbe perdonato la sua capricciosa e gelosa uscita.

Dopo una mezz'oretta, Arianna andò in garage per prendere la macchina, mentre Elisa e Francesca sarebbero uscite dopo aver chiuso tutto e salirono sulla Civic della surfista, che sfrecciò in direzione della casa di Valentina.

"Ho... Ho paura..." Disse Francesca, quando arrivarono a destinazione dopo un quarto d'ora "Paura di come potrebbe reagire..."

"Non è una ragazza violenta e non s'arrabbia mai. Non temere."

Allora Francesca scese dall'auto e andò a suonare alla porta, ma nessuno aprì, così entrò con le chiavi di scorta "Sono preoccupata."

"Preoccupata? Per cosa?"

"Per lei... Io so che è gelosa, ma dovrebbe controllarsi oppure perderà l'amore."

Arianna sorrise appena "Non conosci Valentina. Nemmeno la ragazza più gelosa del mondo la farebbe desistere dal conquistarla, se davvero le interessa!"

"Questo mi consola!" Sorrise a sua volta Elisa "Oh, sta uscendo Francesca."

Quando la giovane fu in auto, non disse nulla ed il suo sguardo era perso nel vuoto "N-Non c'è... E' andata via..." Disse Francesca, tra i singhiozzi "Sarà di certo a-andata da quella tizia... Ne sono certa!"

"Facciamo così... Andiamo a prenderci un gelato, intanto provo a chiamarla, ok?"

Francesca annuì col capo e, dato che era piuttosto giù di morale, Arianna decise di portare entrambe le ragazze ad una rinomata gelateria del centro, non molto distante dal punto in cui si trovavano.

Una volta lì, Elisa e Francesca scesero dalla macchina, mentre Arianna avrebbe chiamato Valentina "S-Se ti risponde... Dille che mi dispiace..."

Arianna le sorrise, annuendo col capo e prese il suo I-Phone, selezionando dalla rubrica il numero della pallavolista, che le rispose "Ciao, Ari... Dimmi! E' successo qualcosa?" Chiese la giocatrice.

"Volevo solo farti sapere che Francesca è da me. L'ho trovata mentre ero con Elisa in bici..."

Valentina sospirò "Grazie al Cielo sta bene..." Sussurrò, facendo poi una pausa "Io sono a Milano, per gli allenamenti della squadra. Torno Sabato."

"La terrò con me ed Elisa, tranquilla. Ma dimmi... Con Ceylan..."

"Non è successo niente! E' arrivata a casa mia già in reggiseno e shorts e mentre io le spiegavo la parte di lezione sulla quale era rimasta indietro, mi ha abbracciata e più volte le ho detto di smetterla perchè non rientrava nei miei gusti e che mi piaceva un'altra... Ma lei niente!"

"Ti riferisci a Francesca, vero? Ebbene, mi ha chiesto di dirti che le dispiace..."

"La mia Principessa... Dalle un bacio da parte mia. E se Elisa vorrà ucciderti, dille di prendersela con me."

Arianna sorrise appena "Non mi ucciderà, tranquilla! Volevo solo sapere dov'eri. Allora ci vediamo Sabato!"

"Si, certo! Prenditi cura di Francesca, mentre sono a Milano."

"Lo farò, non dubitare." Disse Arianna, salutando l'amica, che fece altrettanto e riattaccando, poi scese dall'auto, la chiuse ed entrò in gelateria e si sedette al tavolino ove già erano sedute Elisa e Francesca.

"Allora? Ti ha risposto?" Domandò subito Francesca.

"Si. Era sollevata di sapere che sei con me ed Elisa... E' a Milano per gli allenamenti, tornerà Sabato. Non è arrabbiata con te, tranquilla!"

Francesca liberò un sospiro di sollievo assieme a qualche lacrima ed iniziò a mangiare il suo semifreddo che, fino a quel momento, per via dell'agitazione e della preoccupazione, non aveva nemmeno assaggiato.

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Capitolo 31
*** La sfida è lanciata! ***


Il giorno seguente, dato che le ragazze a scuola avevano molte ore buche per via di uno sciopero degli insegnanti a cui molti dei docenti dell'istituto avevano aderito, rimasero ciascuna a casa propria e si misero d'accordo per fare un po' di shopping.

"Coraggio, Tania, svegliati! Il bagno è pronto e tra un'ora dobbiamo vederci davanti a casa di Arianna con le altre."

Per tutta risposta, la ragazza prese la sua Francesca per il polso destro, tirandola a sè "Vieni, ti ci porto io, nella vasca da bagno!"

La giovane insegnante di nuoto prese in braccio la sua fidanzata e la portò nella vasca da bagno, tra la schiuma, si sedette e fece accomodare la ragazza sulle sue gambe, iniziando a baciarla con dolcezza e passione, accarezzandole la schiena e Francesca le prese il viso fra le mani, prima di sentire a sua volta i muscoli della compagna contrarsi e rilassarsi sotto il suo tocco quando Tania le baciò il collo.

"S-Se... Se dovessimo farlo ora, non usciremo più di casa..."

"Lo so." Rispose Tania, baciando la fidanzata sul lato destro del collo, marchiandola "Per questo rimanderemo tutto a stasera. Adesso ci limiteremo a fare un bel bagno rilassante!" Sorrise la ragazza e Francesca fece altrettanto.

"Allora t'insapono! Che ne dici?"

"Non vedo l'ora!" Disse Tania, passando bagnoschiuma e shampoo alla fidanzata.

Le due innamorate, dopo essersi insaponate e risciacquate, andarono a vestirsi nella loro stanza e poi uscirono di casa, dopo aver chiuso tutto ed optarono per prendere la bici. Tania, nonostante fosse da poco guarita dallo strappo alla schiena, avrebbe pedalato e portato Francesca sul manubrio o sulla cana della mountain bike, visto che al tandem andava gonfiata la gomma davanti e non avevano avuto tempo di farlo.

Innanzi alla casa di Arianna vi erano già Vale, Kohei, Himeko, Cri, Valy, Caterina e Lucia "Eccole!" Disse quest'ultima "Sta arrivando l'Invincibile Coppia!"

"Ciao!" Dissero assieme Tania e Francesca.

"Bene arrivate! Non dovresti fare tanta fatica, visto che sei appena guarita dallo strappo alla schiena... Potresti avere una ricaduta!"

Prima che Tania potesse rispondere ad Elisa, arrivò di corsa Raphaela, che saltò letteralmente in braccio a Caterina, la quale rimase assai colpita dal gesto "Com'è andata ieri dal dentista?"

"Bene... Mi sistemerà la carie... Ehm, come mai mi sei saltata in braccio?"

Raphaela se ne accorse e si fece mettere a terra "Scusami, ehm... L'ho fatto inconsciamente!"

"Come no." Sussurrò piano Valy e Cristina sorrise leggermente.

"A quanto pare, hai lasciato a casa il tuo autocontrollo!" Le disse Nadia "E come darti torto? Sappiamo che tu e Cate vi morite dietro... Dichiaratevi alla svelta, però, non fateci stare sulle spine!"

Le due sgranarono gli occhi e si guardarono in faccia, mentre arrivavano Sole, Simona e Fra col polso fasciato "Cos'hai fatto??"

"Nel giocare con mio fratello minore, mi sono slogata il polso... Sono inciampata nella radice sporgente di un albero al parco! Comico, eh?"

"Abbastanza, ma molto doloroso!" Rispose Simona "Valentina?"

"Oh, è a Milano per via degli allenamenti e della partita che giocherà oggi. Infatti questo pomeriggio c'è la prima partita del girone di Champions e giocheranno contro una squadra Svedese... Tornerà Sabato."

"Dopo che ho fatto un gran casino..." Sussurrò la Principi e, visto che qualcuno l'aveva sentita, raccontò quanto accaduto e Sole rimase a bocca aperta. Mai Francesca si era dimostrata gelosa nei suoi confronti, quando stavano insieme e questo un po' la feriva.

Qualcuna la incoraggiò e, quando arrivò Antonella, l'ultima del gruppo, le ragazze si diressero verso il centro commerciale e, fuori da esso, tutte misero la rispettiva bici nello stallo e poi l'assicurarono con l'apposita catena. Infatti, nell'ultimo periodo, c'erano stati diversi furti di bici, motorini e scooter nella zona.

"Organizziamo un'altra cena, magari Domenica sera..."

"Una pizzata, magari!" Propose Arianna "Me ne occupo io, la faremo a casa mia e di Elisa, visto che viviamo insieme!"

Elisa le sorrise "Sono d'accordo! Io le so preparare."

"Non smetterai mai di stupirmi!" Rivelò Arianna "E poi, possiamo divertirci fuori... Il giardino sul retro è in parte coperto e ho pure la piscina."

"Speriamo che non faccia freddo, allora."

Arianna sorrise ed annuì col capo "Così tornerà anche Valentina, che ama la pizza alla follia!"

"Allora direi d'iniziare a comprare gli ingredienti base per fare le pizze, tanto sono tutti prodotti a lunga conservazione..."

"Poi noi compreremo qualcosa da portare quello stesso giorno." Disse Antonella "E' inutile prendere qualcosa giorni prima. E' solo Mercoledì!"

"Concordo... Comunque, noi dobbiamo fare la spesa. Nostra madre ci ha dato la lista." Avanzò Lucia e, con lei, anche Simona, che nonostante vivesse più da Sole che a casa sua faceva comunque le commissioni per i suoi, più Fra, Himeko e Kohei.

"Allora dividiamoci. Voi che dovete fare le commissioni, andate... Noi facciamo un giro al secondo piano, dove ci sono abiti e scarpe."

"Però, prima di raggiungervi, andiamo a portare la spesa a casa." Disse Himeko "Io, ad esempio, devo prendere il gelato e si scioglie se lo lascio nella borsa appesa alla bici o, peggio ancora, potrebbero rubarmi tutto!"

"Si si, certo. Andate pure! Vi aspettiamo poi alla tavola calda del terzo piano."

Tutte annuirono e si separarono, con le altre ragazze che salirono al secondo piano e lì trovarono nientemeno che Ceylan e subito la Principi serrò la mascella "E' lei... La tizia che era da Valentina..."

"Si, è la Gatta Morta dell'università." Spiegò Arianna "Ceylan Rodwell. Gioca anche lei a pallavolo, nella squadra di Trieste ed è Unghero-Americana, ma gioca nella Nazionale Under Venti degli USA."

La rossa le notò e subito avanzò verso di loro "Arianna!" Disse subito, abbracciandola ed Elisa capì cosa volesse dire Francesca la sera prima. Quella era peggio della super colla ed aveva due ventose al posto delle mani "E la fidanzatina di Valentina! Come stai?"

"Stupendamente! Ma cerca di starmi alla larga, se non vuoi che ti cavi gli occhi."

"Calma, calma bella! Valentina ha detto che giochi a pallavolo e che hai la stoffa per entrare tra le professioniste... Ebbene, se accadrà, ci giocheremo Valentina sul campo, anche se lei dovesse scegliere te."

"Ci sto! Adesso, se vuoi scusarmi, ho altro da fare." Ribadì spiccia la Principessa, andandosene per la sua strada, stupendo tutte, che si congedarono dalla rossa, decisa più che mai a dare battaglia alla Principi.

Ed Arianna la baciò sulla fronte, quando la raggiunse "Ieri sera Valentina mi aveva chiesto di darti un bacio da parte sua e me ne ero scordata... Ma ho rimediato ora! Sei stata grande, con Ceylan... Grande davvero! Vale sarebbe orgogliosa di questa tua prova d'amore."

"Lo spero... Perchè ieri, che ho temuto di perderla a causa della mia gelosia, ho capito di amarla immensamente e di voler passare tutta la mia vita con lei!"

Arianna sorrise felice "Dovreste proprio parlare, voi due."

Francesca sorrise a sua volta, immaginando a cosa alludesse la surfista. Ma di lì a tre giorni, Valentina sarebbe tornata e forse avrebbero parlato.

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Capitolo 32
*** Sentimenti... ***


Passarono tre giorni ed arrivò il Sabato e le ragazze come sempre erano andate a scuola, con alcuni professori che ridiedero i compiti in classe. Tania aveva preso un bel nove in Storia dell'Arte, Elisa, Francesca e Caterina il medesimo voto nel tema ed Antonella otto nel compito di Matematica fatto il giorno prima.

E, al termine delle lezioni, mentre le ragazze optarono per andare a mangiare qualcosa alla tavola calda che era stata aperta due giorni prima a pochi metri dalla scuola, la Principi volle invece tornare a casa di Valentina per accoglierla, visto che sarebbe ritornata attorno alle tre, stando a quello che aveva detto ad Arianna quando le aveva telefonato al termine della gara di Champions di Mercoledì, vinta alla grande dalla squadra di Valentina.

"Sicura di non voler venire?" Chiese Elisa.

"Si... Oggi Valentina torna a casa e voglio pulire, sperando di farmi perdonare."

"Lei non è arrabbiata con te."

"Lo so, ma voglio comunque fare qualcosa di buono per lei!" Disse la Principi, salutando le amiche e prendendo l'autobus per tornare a casa.

Nel corso del tragitto, ed anche quando arrivò a destinazione, Francesca non smise di pensare a Valentina ma, prima d'iniziare a fare le pulizie, prese i compiti ed iniziò con Chimica, tanto per togliersi dai pensieri i doveri scolastici.

Dopo Chimica, Francesca affrontò l'ardua Matematica, che poco le piaceva, ed infine passò allo studio di Biologia e Geografia. I compiti le portarono via tre orette buone e la Principi vide, dal display del cellulare, che erano le quattro e mezza e di Valentina ancora non c'era traccia.

E quando sentì suonare alla porta, corse subito ad aprire, ma si trovò davanti il postino "Oh, ciao Francesca!" La salutò Pietro, che ormai da trent'anni faceva il postino a Trento "Ho qui della posta per Valentina Argenti."

"Ciao! Non è ancora tornata da Milano... C'è da firmare? Perchè io non posso farlo, sono minorenne."

"No no, nulla da firmare!" Sorrise l'uomo "Consegno solo queste tre lettere e basta. Non le metto mai nella buca delle lettere perchè Valentina preferisce che gliele consegni a mano... Sai, per evitare che, in caso di pioggia, rischino di bagnarsi."

"Capisco... Beh, puoi lasciarle a me!" Disse Francesca e Pietro, dopo avergliele consegnate, la salutò e se ne andò.

Francesca le poggiò sul piccolo mobile accanto alla porta e si diede poi da fare coi lavori di casa. Infatti, anche se la sua famiglia era benestante, era sempre lei ad occuparsi dei lavori di casa quando i suoi genitori erano via per lavoro e ci aveva ormai fatto l'abitudine.

Ma, pochi minuti dopo, il campanello suonò nuovamente e Francesca andò ad aprire "Ciao!"

"Cate! Kohei... Cosa ci fate voi qui?"

"Dovevi fare le pulizie... Ebbene, abbiamo deciso di venire ad aiutarti!"

"Non mi serve aiuto, ma se proprio insistete... Prego, accomodatevi!" Disse la biondina, facendo entrare i due amici.

"Io penso all'erba in giardino." Offrì Kohei "Sai se Vale ha la macchina da tagliare l'erba?"

"Non ne ho la minima idea... So che viene il giardiniere. Ho trovato il suo biglietto da visita prima, mentre pulivo..."

"Capisco. Non chiamarlo, vado a casa mia a prendere quella del nonno!"

Il ragazzo se ne andò, così Francesca e Cate entrarono in casa "Io vado al piano superiore, ok?" Propose quest'ultima.

Francesca annuì col capo e riprese con ciò che stava facendo e, dopo un quarto d'ora abbondante, ritornò Kohei assieme a suo nonno Misao in macchina "Ragazze, sono tornato!" Disse il giovane.

"Nipote, dove metto questa?" Chiese Misao, di cinquantasette anni.

"Qui, nonno! Grazie mille."

"Figurati. Ma ti darò una mano anch'io, questo giardino è grande."

"Va bene, come vuoi!" Rispose il giovane ginnasta, mentre uscivano Francesca e Caterina.

"Buongiorno, signor Misao!" Dissero le due ragazze insieme, facendo l'inchino.

"Ohayoo, ragazze." Salutò l'uomo, al quale piacevano molto amiche ed amici di Kohei, che riteneva molto simpatici.

"Pensiamo noi al giardino, va bene? Voi badate agli interni..."

"Veramente abbiamo quasi finito... In due si fa prima!" Disse Francesca, dando il cinque a Cate, poi entrarono ad ultimare i lavori.

A Kohei e suo nonno bastarono solo dieci minuti per tagliare l'erba e per innaffiare le rose che crescevano ai lati del cancello, ben curate ed anche le ragazze terminarono, riponendo poi tutte le cose utilizzate al rispettivo posto e concedendosi una limonata fresca preparata da Cate.

"Dopo questa sudata ci voleva proprio!" Disse Kohei, dopo aver rimesso la macchina per tagliare l'erba sul fuoristrada di suo nonno.

Al termine della piacevole pausa, Kohei e suo nonno se ne andarono e lo stesso fece Caterina, così Francesca entrò in casa a preparare la cena, visto che erano le sette quasi e, qualche minuto dopo, sentì chiaramente qualcuno che apriva e richiudeva la porta.

"Ciao, sono a casa!" Sentì alle sue spalle e, voltatasi, si trovò di fronte Valentina col suo bellissimo sorriso e gli occhi pieni di passione.

Francesca non le fece dire altro, fiondandosi tra le sue braccia e stringendola forte a sè "Mi sei mancata tantissimo! Mi dispiace tanto... Perdonami!"

Valentina la strinse a sè, accarezzandole la nuca e la schiena, baciandole anche la tempia destra con delicatezza "Non hai nulla da farti perdonare. Anzi, mi ha fatto piacere vederti gelosa, perchè ho capito che tieni veramente a me! E poi, Arianna mi ha detto di come hai affrontato Ceylan... Ebbene, sappi che sono molto dispiaciuta di essermi persa la scena!"

"Ha detto che se entrerò tra le professioniste, ci giocheremo il tuo cuore sul campo..."

"Il mio cuore è già destinato e mai amerò qualcun'altra all'infuori di colei che già amo!" Ammise Valentina "A proposito, sono tornata in ritardo perchè ho dovuto andare a prendere una cosa in gioielleria, che ho ordinato subito appena sono arrivata a Milano Mercoledì."

Francesca corrugò la fronte e seguì Valentina in soggiorno, notando sul tavolo un pacchetto rosso "Un regalo?"

"Una cosa che porteremo entrambe." Disse, aprendo il pacchetto e Francesca vide due catenine con due lucchetti e, ovviamente, due chiavi "Su un lucchetto c'è l'iniziale del mio nome, sull'altro quella del tuo. Io porterò quello con la tua iniziale."

"Sul serio?" Chiese Francesca, fissando la professionista, che ricambiò il suo sguardo.

"Assolutamente si! Tu porterai quello con la mia iniziale, ma terrai la chiave del tuo lucchetto. Se un giorno dovessimo litigare pesantemente o stancarci l'una dell'altra, toglieremo il rispettivo lucchetto nello stesso momento, consensualmente."

"Allora potrei buttarla, la chiave!" Ammise la Principi "Mai sarei capace di toglierti il lucchetto con la mia iniziale, perchè mai sarò stanca di te!"

Valentina le sorrise, mentre le metteva il suo lucchetto, entrambi in argento come la catenina con l'iniziale d'oro "Posso tranquillamente affermare la stessa cosa. Perchè tu, Francesca, sei la cosa più bella che la vita mi abbia regalato, assieme alla pallavolo!"

Francesca la fissava mentre agganciava il suo lucchetto alla pallavolista, poi la strinse a sè "Non lasciarmi mai!"

"Non ho la minima intenzione di farlo!" Rispose, stringendola a sua volta, prima che entrambe si mettessero a tavola, pronte a cenare e più consapevoli dei rispettivi sentimenti.

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Capitolo 33
*** Piccole preoccupazioni. ***


Il mattino seguente, quando Valentina si svegliò ed andò a fare la doccia, notò che tutto era pulito ed in ordine e sorrise, perchè certamente Francesca aveva pulito mentre lei non c'era. Aprì così l'acqua della doccia e la portò alla giusta temperatura e, dopo qualche minuto, entrò Francesca, che subito chiuse la porta del bagno per l'imbarazzo "S-Scusami! Non volevo entrare..."

"Francesca!" La chiamò Valentina, uscendo dal bagno dopo essersi avvolta l'asciugamano attorno al corpo "Aspetta, vieni!"

"Io... Io non sapevo che ci fossi tu a fare la doccia..."

"Non ho ancora iniziato, ma possiamo farla insieme. Che ne dici? Dentro c'è spazio per entrambe, anche con la porticina chiusa."

La Principi arrossì moltissimo "S-Sul serio? Ehm... Se non ti crea troppo disturbo..."

"Scherzi? Andiamo, vieni." Invitò Valentina e Francesca la seguì sino in bagno, intrufolandosi con lei sotto la doccia e si diedero le spalle, ma all'improvviso Francesca sentì le mani della pallavolista sulle sue spalle che la massaggiavano e la Principi rabbrividì al contatto. Quelle mani la facevano impazzire ogni volta che l'accarezzavano, anche se stavolta non vi erano tessuti fra di esse e la sua pelle "Non avresti dovuto pulire e faticare. Ho la domestica..."

"I-Io..." Iniziò Francesca, cercando di formulare un pensiero coerente "Io non ho fatto tutto da sola... Cate e Kohei sono venuti ad aiutarmi. Lei ha aiutato me, lui ha tagliato l'erba in giardino e bagnato i fiori con suo nonno Misao."

"Capisco... Ringrazierò anche loro stasera, quando saremo da Ari. Ma adesso ringrazio te!" Disse la professionista, posando un lieve e delicato bacio sulla spalla destra di Francesca, che arrossì selvaggiamente e deglutì, poi Valentina si voltò, tornando a dare le spalle alla Principi.

Ma costei non era la sola in imbarazzo. Infatti, a casa loro, Elisa si svegliò tra le braccia di Arianna che, stesa ed ancora addormentata alle sue spalle, la teneva stretta a sè ed ogni volta che la castana provava a muoversi, la surfista le impediva di muoversi "Coraggio, Arianna, lasciami... Così vado a fare la doccia..."

Arianna mugugnò qualcosa nel sonno, poi aprì un secondo gli occhi "Vai pure..."

"Io andrei, ma tu non mi lasci!" Disse Elisa, voltandosi allora per fissare la surfista.

"Non voglio lasciarti... Io ti amo..."

Elisa sbattè un paio di volte le palpebre, prima di avvicinarsi ulteriormente, assai imbarazzata "Co-Cos'hai detto?"

"Hai capito... Mel'hai detto anche tu, non ricordi?"

La castana capì che la surfista stava sognando, ma almeno riuscì a vincolarsi dal suo abbraccio per andare in bagno a farsi una bella doccia rilassante ed Arianna, svegliatasi nel frattempo, scese in cucina a preparare la colazione per entrambe e poi sarebbe andata con Elisa a prendere le cose necessarie per la pizzata che si sarebbe tenuta di sera proprio a casa loro.

Allo stesso modo, anche le altre ragazze e Kohei stavano facendo la stessa cosa, svolgendo la propria routine quotidiana, però per Tania e Francesca la mattina era iniziata in modo piuttosto insolito, con la seconda che era piuttosto preoccupata per una cosa assai intima.

"Amore, c'è qualche problema?" Chiese Tania, entrando in camera da letto "Ho preparato il bagno..."

"Tania, ehm... Sono in ritardo..."

"Come sarebbe a dire? Dove dovresti andare?"

"Dio mio, Tania! In ritardo... In quel senso!" Disse Francesca, calcando l'ultima parte della frase.

"Oh." Rispose Tania, avendo finalmente capito "Beh... Fai una visita ginecologica, se hai qualche dubbio!"

"Non la ritengo necessaria... Sarà un semplice ritardo!"

Tania sorrise appena, abbracciando la fidanzata e prendendola poi in braccio "Vieni a fare il bagno con me?" Chiese la ragazza, baciando la compagna tra i seni e Francesca sorrise appena, rabbrividendo.

"Due cose, amore... Primo, sai benissimo che soffro il solletico. E secondo, sai altrettanto bene che amo troppo i tuoi baci!"

"Certo che lo so! Ma chi ti dice che non lo stia facendo apposta?"

Francesca si strinse alla sua Tania baciandola dolcemente "Ma io lo so che fai apposta."

"Perchè mi conosci fin troppo bene!" Disse Tania, portando poi la sua amata nella vasca da bagno per poterla amare ma, sul più bello, suonò il cellulare di Tania, che se lo portava dovunque e sbuffò quando vide che era Antonella "Ma Anto, accidenti! Sono le otto e mezza... Proprio sul più bello mi chiami?"

"Sei davvero un lamento continuo... Ma qual è il tuo problema?"

"Il problema è che ero impegnata con Francesca! E tu... Tu mi chiami sul più bello!"

"Scusami, eh! Comunque, volevo solo dirti che io, Nadia, Lucia, Cate e Raphaela andiamo a comprare qualcosa per stasera e ci troviamo davanti a casa mia per le nove e mezza. Se anche voi desiderate unirvi a noi, siete le benvenute..."

"Ah, d'accordo. Scusami... Ci vediamo da te fra una ventina di minuti! Ciao."

Tania riattaccò il telefono e lo posò sul bordo della vasca, alle sue spalle e Francesca l'accarezzò sul petto "Non devi essere così scontrosa, altrimenti nessuna delle nostre amiche ti parlerà più."

"Il fatto è che detesto quando vengo disturbata mentre amo la mia ragazza!"

"Sei troppo dolce." Disse Francesca, baciandola teneramente sulle labbra e Tania ricambiò l'effusione "Ma sbrighiamoci, altrimenti non saremo da Antonella per le nove e mezza!"

"Sono perfettamente d'accordo con te. Anche perchè, sei davvero irresistibile!"

Le due innamorate si scambiarono un dolce bacio e poi s'insaponarono, divertendosi come sempre e godendo della rispettiva presenza, anche se Francesca, sia quando era in camera a cambiarsi sia quando era uscita con Tania per andare da Antonella, era preoccupata per via del suo piccolo problema.

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Capitolo 34
*** Pizza, amori e timori. ***


Tutte le ragazze fecero la spesa e poi si prepararono per andare a casa di Arianna ed Elisa, con la prima che aveva mandato a tutte una mail per informarle che la pizzata sarebbe iniziata alle otto precise.

Le prime ad arrivare a casa della surfiste furono Martina, Valentina, Fra e Carolina, con la seconda che sgranò gli occhi ed esibì il suo bel sorriso quando vide che, ad aprire loro la porta, vi era nientemeno che Riordan "Ciao, stupenda!" Disse il ragazzo a Vale "Non vedevo l'ora di riabbracciarti!"

"Rio!" Rispose subito la ragazza, saltandogli in braccio e baciandolo dolcemente, ricambiata "Non mi hai detto che saresti venuto..."

"Volevo farti una sorpresa e, da quel che vedo, direi che ci sono riuscito!"

"Assolutamente si."

La giovane insegnante di Scherma non voleva rinunciare ai baci ed alla compagnia del suo amore, il suo campione, che ora poteva godersi un po' "Ciao, ragazze! E tu cerca di non dare scandalo." Rivolse Arianna al fratello.

"Non preoccuparti! Sai che sono bravo." Rispose il giovane, facendole l'occhiolino.

Arianna tornò in cucina da Elisa, che aveva deciso di preparare qualche pizza, mentre alcune le aveva ordinate la surfista dopo aver sentito i gusti in generale delle amiche, ma dovette uscire quasi subito per aprire nuovamente la porta, facendo entrare Antonella, Nadia, Lucia, Cate, Himeko e Kohei.

"Senti, Rio, quando suona il campanello aprì tu. Ok?"

"Certo, tranquilla!" Rispose il ragazzo, offrendo il braccetto alla sua amata, alla quale voleva chiedere ufficialmente di diventare la sua fidanzata.

Poi arrivarono Tania e Francesca con Sole e Simona, subito dietro di loro Cri e Valy "Ciao, Riordan!" Lo salutò proprio Cri "Arianna è in cucina?"

"Si, sta aiutando Elisa con le pizze. Vai pure!" Rispose il ragazzo e la giovane dai capelli castani leggermente mossi, tendenti al rossiccio, entrò in cucina per salutare le due amiche e consegnare loro la borsina contenente la vaschetta di gelato.

Per ultime arrivarono Valentina e Francesca più Raphaela, con indosso una minigonna da urlo ed un golfetto rosa pastello sotto il quale s'intravedeva una maglietta abbastanza scollata che lasciava poco alla fantasia e Cate, quando la vide, arrossì e scappò letteralmente in cucina.

"Per Dio, Cate!" Disse Elisa, portandosi la mano sul petto "Mi hai fatto prendere un colpo!"

"Che ti è successo?" Chiese Arianna "Sembri... Si, insomma, scioccata..."

Cate si limitò ad indicare il soggiorno e la surfista, aperta di poco la porta, vide cosa turbava la mora amica e richiuse la porta, sorridendo divertita "Hai scoperto qual è il suo problema?"

"Altrochè!" Sorrise la ragazza dai corti capelli castano-rossicci, rifacendosi il lieve codino "Il suo problema è una ragazza sul metro e ottanta che indossa una bella minigonna ed una maglietta da capogiro! E... Che si sta dirigendo verso la cucina!"

"Oddio, Eli, nascondimi ti prego, o mi verrà un'infarto! Non esco viva da questa serata."

"Mio Dio... Due belle gambe ed una scollatura gratis non hanno mai ucciso nessuno!" Esordì Arianna, incrociando le braccia ed Elisa, capito cosa la sua fiamma volesse dire, si piegò letteralmente in due dalle risate.

"Voi due vi divertite... Io vorrei essere in una palude e sprofondarvi dentro!"

Nello stesso istante, s'aprì la porta "Ciao, ragazze! Oh, eccoti qui... Ciao anche a te." Sorrise Raphaela, i cui capelli mori erano legati in un bel chignon.

Cate deglutì, rossa come un peperone "C-Ciao anche a te..."

"Come sto?" Chiese la mora, compiendo un giro su sè stessa.

"M-Molto bene, ehm... Devo prendere una boccata d'aria!" Disse Cate, uscendo di corsa dalla cucina e fortuna che Raphaela portava divinamente i tacchi, altrimenti sarebbe di certo caduta, visto che si spostò rapidamente per non farsi urtare dall'amica.

"Ma si sente male?"

"No no. Ha solo visto troppe cose che le piacciono in una volta..." Rispose Arianna, facendo notare alla mora gambe e decoltè, mentre Elisa riprendeva a ridere e poi le fece uscire entrambe dalla cucina, altrimenti non sarebbe più riuscita a preparare una pizza.

Arianna uscì dalla cucina e suonarono alla porta e, una volta aperto, si trovò davanti il fattorino della pizzeria che, oltre alle pizze, le porse il conto, che la surfista pagò "Aspetta, ti aiutiamo!" Offrirono Simona e Nadia, che presero tre scatole a testa.

"Venite, portiamole fuori. Io, Elisa e Rio abbiamo preparato i tavoli in veranda..."

Infatti sul retro, ove c'era il porticato e quindi la parte coperta prima del giardino, le due ragazze videro le tavole imbandite sulle quali Rio e Valentina Argenti stavano sistemando piatti e contenitori per patatine e salatini "Ecco le pizze, tu che le aspettavi." Disse Valentina a Riordan, che le sorrise appena.

Pian piano le ragazze uscirono, mentre Elisa, che aveva infornato quattro delle otto pizze da lei preparate nel corso della giornata, portò fuori il coltello per tagliare le fette "La nostra pizzata ha ufficialmente inizio!"

Le giovani iniziarono così a prendere un piatto di plastica ciascuno e prendere pizza, patatine e salatini, ma anche fette di torta, visto che cen'erano ben sei e tutte diverse "Attente a non darci troppo dentro. Dolce e salato è un mix strano..." Disse Lucia.

Mentre alcune mangiavano Cate, per evitare di andare in perdizione a causa di Raphaela, preferì rientrare momentaneamente e trovò Francesca seduta sul divano, dall'espressione abbastanza preoccupata "Ciao... Tutto bene? Sembri sovrappensiero..."

"Ciao! In effetti sono preoccupata per me stessa."

"Come?" Chiese Cate, sedendosi accanto all'amica "In che senso?"

"Ecco... Sono in ritardo di due giorni. In quel senso..."

"Capisco. Sai, anche a me succede... Ma solo quando dall'inverno si passa nella primavera e non so perchè... Non ti sarà successa la stessa cosa?"

"Non so cosa pensare... Ho un'idea in mente, ma non saprei spiegarmela!"

"Credo sia la stessa che è appena venuta in mente a me." Sorrise la moretta e la Dell'Alpe con lei "Però adesso non devi pensarci. Tieni, vuoi favorire?"

"Prendo un paio di patatine. Tania è andata a prendermi un piattino..."

"Ok, però cerca di divertirti. Scaccia le preoccupazioni, per questa serata in compagnia."

Francesca sorrise ed annuì col capo, mentre tornava Tania, che le aveva portato un piatto contenente due fette di pizza ai wurstel, patatine e salatini "Dopo vado a prenderti la torta ed i pasticcini." Disse, rubandole un dolce bacio.

Ma anche Riordan era tutto preso dal lato sentimentale che lo riguardava, prendendo per mano Vale ed allontanandosi un po' dagli altri "Perchè ci siamo allontanati?" Chiese la ragazza.

"Perchè volevo darti questo." Rispose Rio, mostrando a Vale un bellissimo anello di fidanzamento "Vuoi diventare ufficialmente la mia fidanzata?"

"Oddio... Certo che lo voglio!"

I due si abbracciarono, scambiandosi un dolce bacio pieno d'amore, rivelando poi quanto successo alle altre amiche ed a Kohei. Anche Arianna e Valentina non vedeva l'ora di dichiararsi alla rispettiva fiamma, ma entrambe sapevano che l'avrebbero fatto in un momento speciale.

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Capitolo 35
*** Un'amore unico. ***


Il mattino seguente, tutte le ragazze si presentarono a scuola più o meno sveglie e qualcuna provata da quanto mangiato la sera prima nel corso della pizzata e persino le eventuali pastiglie prese fecero poco e niente "Ho mangiato come un leone a digiuno da venti giorni..." Disse Nadia "Sono appesantita..."

"Hai mangiato una pizza e mezza da sola, senza contare patatine, salatini e dolci vari!"

"Io sarei morta, al tuo posto..."

"Tu mangi troppe fette di torta ed i bignè." Ribadì Lucia alla sorella "Hai portato con te la compressa da prendere a mezzogiorno?"

"Si si, cel'ho nello zaino. Ho preso il porta compresse."

"Alle pizze di Elisa è difficile rinunciare... Tengo volentieri il mal di pancia!" Disse fiera Nadia.

"Allora stamattina niente colazione... Andiamo direttamente a scuola."

Tutte furono d'accordo e varcarono il cancello della scuola, pronte ad affrontare le ore di lezione innanzi a loro, anche se Francesca continuava ad essere distratta e pensare a ciò che le stava accadendo "Francesca, ma... Ti sta sanguinando il naso! Non te ne sei accorta?"

La Dell'Alpe fissò Cate, che subito alzò la mano, attirando l'attenzione di Mirta Sioni, la loro insegnante di Matematica "Si, signorina Bossolani?"

"Francesca sta perdendo sangue dal naso! Ha bisogno di andare in infermeria."

"Come?" Chiese la prof sulla cinquantina, alzandosi subito dalla sedia dietro la cattedra per andare a controllare Francesca "Signorina Dell'Alpe, si sente male? Mi dica... Cosa le succede, di preciso?" Cercò di capire la donna, ma Francesca scosse il capo, mentre teneva il fazzoletto contro il naso, premendolo.

"Non lo so, prof... Ero sovrappensiero..."

"Vada subito in infermeria. La accompagni, signorina Bossolani."

Cate annuì ed uscì dalla classe assieme a Francesca, dirigendosi verso il piano rialzato, ove vi era l'infermeria e, aperta la porta, le due trovarono Enrica Tomietto, la dottoressa della scuola "Ciao! Cosa ti è successo?"

"Le sanguina copiosamente il naso." Spiegò Cate "E' iniziato all'improvviso..."

"Ok. Stenditi sul lettino, sul fianco destro." Iniziò la dottoressa, infilandosi i guanti in lattice e sistemando una piccola bacinella sotto il naso di Francesca "Continua a tenere schiacciato, io ti provo la pressione... Sei pallida, non vorrei che svenissi."

Cate si sedette e rimase a guardare la dottoressa mentre si occupava di Francesca, poi arrivò Tania di corsa "Amore!" Disse subito, avvicinandosi al lettino "Cosa ti è successo? E' da molto che non ti sanguina il naso..."

"Credo anch'io che è stata un'epistassi improvvisa!" Avanzò all'improvviso la dottoressa "Ragazza mia, hai la pressione alle stelle! Troppo alta, per la tua età."

Tania fissò Francesca a bocca aperta "Ma come...? La sua pressione e la mia sono quasi uguali..."

"Probabilmente è stressata o preoccupata per qualcosa in modo tale da provocare un'alzamento di questa. Vi lascerò parlare un po', se volete..." Offrì la dottoressa e Tania annuì, così la donna uscì dall'infermeria con Cate, che tornò in classe.

E Tania fissò la fidanzata, prendendole la mano destra fra le proprie e baciandole le nocche "Mi dici cosa ti succede? Non sarai ancora preoccupata per il ciclo, vero?"

Francesca sospirò, fissando Tania con gli occhi lucidi "Non riesco a non preoccuparmi... I miei nonni paterni sono stati operati entrambi di tumore, mio padre si sottopone ogni mese ad ogni esame per evitare di averne uno, perchè la cosa è ereditaria, l'abbiamo nel DNA! E... E mi preoccupo, se ritardo di tre giorni!" Disse Francesca, prima di chiudere gli occhi, bianca come un lenzuolo.

"Ti senti male? Il naso ha smesso di sanguinare... Avrai un calo di zuccheri. Tieni!" Fece Tania, passandole una caramella al latte, fissando poi la sua ragazza "Io so la storia della tua famiglia perchè me la raccontasti quando andammo a vivere insieme ed io feci lo stesso con la mia... Sappi che ti sosterrò sempre, hai la mia parola! Te lo promisi allora e te lo prometto di nuovo. Se un giorno ti ammalerai, io resterò sempre al tuo fianco, non ti lascerò mai! Ti amo troppo e sarei pazza a lasciarti, non mi innamorerei più ed ho tutte le intenzioni di sposarti... E quando avremo le fedi al dito, sarà in salute e malattia, finchè morte non ci separi!"

A Francesca scesero le lacrime e tese le braccia verso Tania, che si sporse subito verso di lei, stringendola a sè e baciandola con dolcezza "So che n-non mi lascerai mai... Nemmeno io lo farò! Ma n-non so c-cosa mi prenda..."

"Qualunque cosa sia, staremo sempre insieme! E ti sposerei anche adesso, se ci fosse un prete disponibile."

"M-Mi dai un bacio?" Chiese Francesca, fissando Tania con amore.

"Solo uno? Te ne do anche mille... Peccato che siamo a scuola." Scherzò Tania e Francesca sorrise, poi si baciarono, assaporandosi. In quel bacio vi erano amore, passione, dolcezza e molti altri sentimenti e Francesca si perse in quelle molteplici sensazioni, perchè lei e Tania erano l'una l'ancora di salvezza dell'altra. Il loro amore era unico.

Poi tornò la dottoressa e, notando che Francesca si era ripresa e che il naso aveva smesso di sanguinare, diede alle due ragazze il permesso di andare, così le due innamorate andarono nella rispettiva classe a prendere la merenda e si ritrovarono innanzi alla porta d'ingresso, pronte per andare al loro solito tavolo dalle amiche e Kohei.

"Eccole!" Disse proprio il giovane dai tratti Orientali.

"Francy!" Avanzò subito la sua omonima Principi, andando ad abbracciarla assieme ad Elisa "Stai meglio? Ci hai fatte stare in ansia."

"Si, adesso sto bene... Il sanguinamento era dovuto allo stress, a tante preoccupazioni che mi hanno fatto alzare la pressioe, ma ora è tutto ok." Disse, stringendo la mano a Tania, che fece altrettanto "Finchè avrò Tania, starò sempre bene!"

"Amore mio..." Rispose la giovane insegnante di nuoto, voltando piano la fidanzata, per poterla baciare.

"Io lo dico sempre, che aspetto con ansia i confetti!" Disse Simona "Vi sposerete di certo prima di noi."

"Questo poco ma sicuro." Rispose Sole, baciando la fidanzata "Prima devi diventare maggiorenne e dobbiamo tentare il nostro progetto..."

La Principi, che ben sapeva quale fosse il loro progetto, fece finta di nulla e Valentina notò il suo disagio. Probabilmente il tradimento ancora non le era andato giù, anche se fingeva che non le importasse nulla e la prese a sorpresa per i fianchi, mettendola seduta sulle proprie ginocchia e Francesca arrossì selvaggiamente, cingendo il collo della pallavolista con le esili braccia "Anche noi ci sposeremo, vero?"

Francesca fissava Valentina con occhi sgranati, rossissima "Vi siete dichiarate?? Era ora!" Esclamò Cristina.

"No no no no!" Rispose nel panico la Principi "Ehm... No..."

"Però mi piacerebbe molto fare la doccia con te." Disse Valentina, non volendo far intendere alle amiche che già l'avevano fatta "Per accarezzare la tua pelle bianca e vellutata, inspirarne il profumo..."

Francesca era certa che le sarebbe schizzato il cuore fuori dalla cassa toracica, ma adorava questo lato di Valentina, anche se la sensualità e la passione con la quale le diceva quelle cose dolci la facevano arrossire "Anche a me piacerebbe moltissimo fare la doccia con te ed accarezzare i tuoi addominali!"

"Ehi ehi, qui il discorso sta uscendo un po' dal pudore..." Disse Vale.

"Tu taci, eh! Ora che stai con Riordan voglio vedere quanto resisterai a quel figone paura!" La ribeccò Martina.

"Eh eh... Uscirò con lui Venerdì sera. Poi Domenica pomeriggio tornerà a Roma e chissà quando lo rivedrò..."

"Non hai paura che ti tradisca?"

"No, neanche un po'! Perchè tra sportivi e caratteri opposti ci si attrae e... Perchè ieri sera abbiamo parlato un po' e vogliamo fare sul serio!"

"Allora diventerai presto mia parente!" Disse felice Arianna, incrociando le braccia al petto e Vale annuì col capo.

Ma presto le vite di alcune di loro sarebbero cambiate più o meno radicalmente. Le sorprese erano dietro l'angolo.

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Capitolo 36
*** Appetito e amore. ***


I giorni passarono ed arrivò il Venerdì, giorno in cui Vale e Riordan sarebbero usciti insieme e, per tutta la mattina, la ragazza era decisamente euforica e non vedeva l'ora di uscire col suo fidanzato. Terminate le lezioni, la ragazza andò con la Principi, Valentina, Cri, Valy, Carolina e Cate a fare la spesa e voleva trovare qualcosa di speciale da mettere per il suo primo appuntamento "Peccato che Arianna aveva la visita col fisioterapista... Accidenti, chi meglio di lei conosce i gusti di Riordan??"

"Capisco l'agitazione, ma ti consiglio di calmarti..."

"Non ci riesco, sono nervosissima! Se penso che adesso lui è a casa di Arianna e sta seguendo la sua visita..."

"Vorresti andarci anche tu? Ma guarda che il medico è fisioterapista, non cardiologo!"

"Ah-ha. Molto divertente, Caro!" Ribadì la ragazza, mentre tutte se la ridevano, tranne la Argenti, sempre seria ed impassibile.

"Sai, io credo che dovresti semplicemente essere la Valentina che tutti noi conosciamo e mostrargli chi sei veramente." Disse la pallavolista "Non devi comprare cose particolari per fargli piacere. Perchè per Rio il piacere più grande sei tu!"

Vale e le altre rimasero molto affascinate dal tono di voce di Valentina, sempre capace di far sciogliere i cuori altrui "Io sono d'accordo con lei!" Avanzò Cate "Ad un uomo devi piacere per quello che sei veramente e, se non ti accetta, allora colpiscilo senza pietà dove sai!"

Le ragazze sorrisero ed anche Valentina si concesse una lieve risata "Te ne approfitti perchè Lucia non c'è, vero?"

"Puoi dirlo forte, Cri! Senza quella rompi di mia sorella è molto divertente..."

"Comunque io pensavo ad Arianna... Un fisioterapista che ti fa una visita specialistica a casa??"

"Si, spesso capita." Rispose Valentina "Il suo fisioterapista che la segue è Francese, perciò quando le serve una sua visita e lei non è in Francia o lui è altrove, allora la visita viene fatta a domicilio... E' una cosa un po' strana e difficile da credere, ma è così."

"Strana a dir poco... E quando gareggia?"

"Ovviamente fa parte del suo entourage tecnico, perciò la segue dovunque gareggi!"

Valy annuì col capo e, mentre continuavano a parlare, arrivarono al centro commerciale ed entrarono, iniziando a fare la spesa o comprando qualcosa da mangiare o bere una volta fuori. E Vale scelse di ascoltare il consiglio di Valentina e non comprare nulla di nuovo, scegliendo di cercare gli abiti adatti nel suo guardaroba.

Quando uscirono, circa mezz'oretta dopo, Cate si sedette su una delle due panchine alla destra dell'ipermercato e tirò fuori dal sacchetto la sua pizza e la bottiglietta di aranciata "Dopo tutta la pizza che hai mangiato ieri sera non ne hai ancora abbastanza?"

"No, Cri! Io e la pizza siamo sposate felicemente da quando avevo sei anni... E' un amore corrisposto!"

La ragazza inarcò un sopracciglio e preferì dedicarsi ai suoi pop corn, mentre Vale teneva in mano una borsa della spesa e la Argenti, l'ultima mancante, uscì qualche minuto dopo con due coni gelato in mano e ne porse uno a Francesca "Cioccolato bianco e puffo, come piace a te!"

La Principi le sorrise dolcemente, prendendo il suo cono "Grazie mille, sei molto gentile!"

Valentina le sorrise a sua volta e, quando s'incamminarono, la pallavolista prese per mano Francesca che, passato l'attimo di imbarazzo, la strinse ed intrecciò le loro dita e, ovviamente, il gesto non passò inosservato, ma le amiche presenti preferirono non dire nulla. Infatti solo Tania e la sua Francesca si prendevano così per mano e, dopo la prima volta che le avevano viste tenersi per mano così, si erano messe insieme.

Alle sette e mezza, Vale iniziò a prepararsi dopo aver fatto la doccia e messo sul forno l'arrosto con le patate al rosmarino, visto che Riordan sarebbe arrivato da lei per le otto e la ragazza ricevette alcune mail dalle amiche, che le auguravano buona fortuna per la serata e, all'ora stabilita, il ragazzo arrivò con un bel mazzo di rose rosse "Ciao, amore! Queste sono per te."

Vale sorrise e prese i fiori "Sono stupende! Devo cercare un vaso..." Disse la ragazza e la sua scelta cadde su un vaso che usava come soprammobile, andò a metterci l'acqua in cucina e poi il ragazzo s'offrì di togliere la carta al suo posto per evitare che si pungesse le dita.

"Le tue dita sono preziose, per il tuo lavoro... Dovresti starci attenta." Sussurrò Riordan, baciandole l'indice ed il medio sinistri.

La ragazza arrossì un po', ma riuscì a controllarsi "Ho... Ho preparato l'arrosto ed il dolce è in frigo..."

"D'accordo, ma io puntavo a te. Sei tu il mio dolce preferito!" Ammise il giovane e baciò le nocche della ragazza, che andò poi in cucina per prendere l'arrosto e lo portò in tavola, deliziando gli occhi del ragazzo "Mamma mia, che buon profumo! Sei una grande cuoca!"

"Aspetta di assaggiarlo, prima... Confesso che Elisa mi ha dato la ricetta."

Riordan sorrise appena "Non preoccuparti. L'hai preparato tu, perciò sarà ottimo!"

I due iniziarono a mangiare in silenzio, scambiandosi spesso sguardi complici e pieni di dolcezza ed amore, finchè a Vale non venne la tentazione di porre una certa domanda al fidanzato "Rio, ehm... Io sono l'unica, vero? Non hai un'altra, a Roma..."

"No, assolutamente no! Tu sei il mio primo amore e sono felice di aver aspettato i vent'anni... Ne è valsa davvero la pena, perchè ho conosciuto te e per me sei stata un colpo di fulmine. Ti amo e ti amerò sempre!" Rivelò e Vale, d'istinto, s'alzò in piedi ed andò a sedersi in braccio al ragazzo, baciandolo con passione.

"Ti amo! Ti amo tantissimo!" Disse la ragazza, tra un bacio e l'altro.

"Stavolta sei tu che punti al dolce." Sussurrò il giovane, baciando il collo della fidanzata, facendola scostare per potersi alzare e, quando fu in piedi, prese la ragazza in braccio "Mi fai strada tu, stupenda?"

Vale sorrise, indicandogli semplicemente le scale "Basta che sali. Prima porta da sinistra!"

"Mi dispiace spogliarti, perchè adoro questa camicetta scollatissima... Ma lo farò volentieri!" Dichiarò lui, baciandola con passione ed entrambi non vedevano l'ora di vivere la loro prima notte d'amore in assoluto.

Ad alcune delle altre ragazze non importava molto di come andava la serata di Rio e Vale perchè sapevano come sarebbe andata a finire e la cosa non toccava per niente Tania, tutta intenta ad amare la sua Francesca, baciandole il ventre e risalendo piano fin sulla giugulare e poi su quelle labbra che amava moltissimo, che accolsero il suo bacio, ma all'improvviso Francesca prese il viso della compagna tra le mani, allontanandola un attimo da sè per poterla guardare "Amore... Ho fame..."

Tania sbattè un paio di volte le palpebre "Che?? Hai fame?" Chiese incredula.

"Si, moltissima... Non so che dirti, ho fame..."

"Preferisci qualcosa in particolare da mangiare?"

"No, qualsiasi cosa va bene..."

"D'accordo. Torno subito!" Disse la ragazza, uscendo dal letto e mettendo il suo accappatoio, quindi scese in cucina per prendere qualcosa da mangiare per la sua compagna.

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Capitolo 37
*** Theories... ***


Il mattino seguente, Vale e Riordan si stavano scambiando teneri baci appassionati, stretti l'uno all'altra, ma il ragazzo ribaltò le posizioni e lasciò la ragazza stesa sotto di sè, fissandola teneramente "Su, amore mio. Sono le sei e mezza, devi prepararti per andare a scuola!"

"E' vero, accidenti..." Sbuffò Vale "Me ne ero dimenticata..."

"Non dovresti dimenticartene! E' un tuo dovere, ancora per pochi mesi."

"Si, ma poi avrò l'università e dovrò studiare il doppio o il triplo di adesso!"

"Se prima di allora saremo già sposati, o almeno conviventi, inizierò anch'io l'università! Così studieremo insieme."

Vale fissò Rio negli occhi, a bocca aperta "Sul serio? Studieresti Economia con me?"

"Assolutamente si!" Rispose sicuro il ragazzo "Ma adesso dimmi dov'è il bagno, così posso preparartelo..."

"Pianterreno, la porta alla sinistra delle scale." Disse ed il ragazzo, indossato un accappatoio che gli aveva passato Vale, scese le scale e trovò subito il bagno, aprendo l'acqua nella vasca e versandovi dentro il bagnoschiuma e qualche sale profumato "Wow!" Esclamò Vale, quando arrivò in bagno.

"Che te ne pare? Proprio come una principessa..."

"No no, qui solo la Principi è la nostra Principessa e non solo per il cognome. Ma per il fatto di essere cresciuta nella bambagia, come si usa dire..."

"Capisco... Ma la Principi innamorata corrisposta della Argenti..." Disse Rio, mentre entrava nella vasca, sedendosi alle spalle di Vale "Io credevo che i principi fossero azzurri, non argenti!" Se la rise il ragazzo e Vale con lui.

"Adesso ho capito la battuta. Ma nel caso di Francesca, è meglio che siano d'argento..."

I due ragazzi si scambiarono un bacio molto appassionato e, qualche minuto dopo, i due misero il rispettivo accappatoio e tornarono al piano di sopra per potersi vestire, anche se Rio avrebbe messo ciò che indossava la sera precedente "Ti accompagno io, a scuola. Sono venuto con la mia moto, ieri sera... E poi, quando tornerò a Roma domani, chiederò il trasferimento a Bolzano, così saremo più vicini e potremo pensare al futuro!"

Vale sorrise felice, abbracciando e baciando il fidanzato "Sul serio?? Dio, quanto ti amo! Non vedo l'ora di vivere qui con te."

"A chi lo dici! Ma adesso andiamo..."

I due uscirono di casa dopo aver chiuso tutto e Rio passò uno dei due caschi a Vale e, accesa la moto, il ragazzo partì in direzione della scuola, sapendo però di dover portare la fidanzata al cafè ove s'incontrava con le amiche e Kohei ogni mattina.

Quando vi arrivarono, notarono che Tania e Francesca non erano ancora arrivate e qualcuna si preoccupò "Chissà che fine hanno fatto..."

"Oh, stanno arrivando!" Indicò Himeko "Eccole laggiù."

Infatti le due giovani arrivarono con una decina di minuti di ritardo rispetto al solito "Come mai questo ritardo?" Chiese Antonella.

"Ho preparato la colazione perchè il mio amore aveva fame."

"E tu sembri avere davvero sonno." Disse Sole, inarcando un sopracciglio.

"Abbastanza, ma un caffè dovrebbe tenermi sveglia..."

"E' colpa mia, mi dispiace amore..." Disse dispiaciuta Francesca, baciando Tania sulla fronte, che ricambiò con un bacio schioccato sulle labbra.

"No no no, non è vero! Dio, ci mancherebbe anche questa... Mai potrei avercela con te! Starei sveglia anche tutta la notte, se servisse."

"Non potrei mai chiederti così tanto."

"Amore mio... Farei ogni cosa, per te!"

Francesca si limitò a sorriderle ed a stringerla forte a sè "Vi porto il solito?" Chiese il giovane cameriere, avvicinandosi.

"Si, grazie mille!" Gli rispose Carolina ed il ragazzo tornò dietro il bancone.

"Aspetta, aspetta." Lo fermò Francesca, alzandosi in piedi.

"Cosa c'è, amore? Qualche problema?"

"Prendo tre brioches alla crema e una alla marmellata, assieme al capuccino." Disse, prima di andare al bancone per dare il suo ordine al ragazzo di poco prima.

"Non la credevo una tale mangiona..." Se ne uscì Cri "E' una sorpresa!"

"A chi lo dici..." Rispose Tania.

"Aumento improvviso della fame..." Iniziò Rio, incrociando le braccia al petto "Amica mia, o la stressi troppo oppure non le dai tregua, intimamente parlando."

"Io l'amo troppo!" Precisò l'insegnante di nuoto all'amico, sottolineando tutta la frase.

"Oppure... Beh, avrei un'altra ipotesi, ma credo sia troppo azzardata!"

Francesca ritornò al tavolo ed il ragazzo non disse più nulla anche se, giudicando gli sguardi di Arianna e Valentina, capì che probabilmente anche loro avevano avuto la sua stessa idea. Solo che nessuno dei tre sapeva spiegarsi come sarebbe potuto succedere, essendo una cosa generalmente contro natura.

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Capitolo 38
*** Pizze, amore e sorprese in arrivo. ***


All'intervallo ed anche a pranzo dopo le lezioni, con il nostro gruppetto che andò alla tavola calda a pochi metri dall'istituto con Riordan, venuto a prendere Vale ed Arianna lo prese in disparte, quando andarono ad ordinare assieme per Kohei e le amiche "Senti un po'... Allora fai sul serio con Vale?"

"Si! Dio, Ari... Io mi sono perdutamente innamorato di lei, sin dal primo giorno in cui l'ho vista, quando stavamo andando in campeggio!"

"Bene, mi fa piacere! Perchè dopo aver visto il modo in cui Sole ha giocato col cuore di Francesca, non avrei sopportato altro..."

"Ti capisco... Fa sempre male vedere certe cose!"

Arianna sorrise al fratello, che ricambiò il gesto, poi arrivò un ragazzo al bancone ed i due ordinarono una pizza a testa ed una ciascuno per Kohei e le ragazze, assieme alle bibite "Poi portiamo anche il dolce. Oggi abbiamo il sorbetto al limone... Lo volete?"

"Si, certo!" Rispose Arianna, pagando poi il conto, diviso a metà col fratello.

Le pizze vennero servite dopo un quarto d'ora, due alla volta, mentre le bibite erano state subito portate in tavola "Cavolo... Questa pizza è una favola!"

"No... Accidenti..." Disse piano la Principi.

"Cos'è successo?" Le chiese Antonella, fissandola mentre mangiava la sua pizza ai peperoni.

"Mi hanno fatto la pizza con olive, capperi, funghetti e melanzane... A me non piacciono."

"Tieni, ti do la mia." Offrì Valentina, seduta accanto a lei "Ti piace con prosciutto e patatine?"

"Si, moltissimo!" Sorrise la giovane "Grazie... Sei davvero gentile!"

Valentina le sorrise e cambiò le loro pizze e, nel giro di mezz'ora, tutte vennero servite e mangiarono, ridendo e scherzando senza dare fastidio agli altri clienti, ma Tania poggiò all'improvviso la fronte sul tavolo "Amore, cos'hai?" Domandò Francesca, ma Tania non rispose.

"Non ci crederai, ma sta dormendo..." Disse Nadia che, seduta alla sua destra, aveva avvicinato l'orecchio sinistro al viso dell'amica "Russa... Si sente chiaramente..."

"Dorme? Durante il pranzo? Sul serio?"

"Si, Himeko. A quanto pare si è addormentata..."

"E come facciamo a portarla via? Insomma, ha finito la pizza, ma bisogna accompagnarla a casa..."

"Forse so come svegliarla..." Disse Francesca, baciando lievemente la compagna sull'orecchio destro e scendendo al collo, risalendovi poi, come se la stesse torturando con dolcezza e Tania sorrise, esponendo il collo "Svegliati, amore, dobbiamo andare adesso... Guarda che puoi dormire stasera, se hai sonno!"

Tania sgranò gli occhi, fissando la sua ragazza "No no no! La notte è solo per noi... Andiamo se dobbiamo andare!"

"Caspita... Certo che la conosci davvero bene!" Se la rise Kohei.

"Non ci sono segreti tra noi. Non ce ne sono mai stati e mai ce ne saranno."

"E' così che dev'essere una coppia unita da vero amore. Le coppie che tengono segreti hanno qualcosa da nascondere, secondo me!" Disse Elisa.

"Già!" Accordò la Principi "E la maggior parte delle volte non è mai nulla di buono!" Disse, riferendosi chiaramente a Sole che, colto il riferimento a lei, le lanciò una semplice occhiata, chinando poi il capo per terminare l'ultima fetta di pizza. Poi il cameriere portò loro i sorbetti.

"Delizioso." Disse semplicemente Fra che, col polso fasciato, faceva un po' di fatica a mangiare.

Dopo altri dieci minuti, le ragazze presero il rispettivo zaino e poi se ne andarono, dividendosi, visto che alcune dovevano fare delle ricerche per il giorno seguente e andarono così in biblioteca, mentre le altre andarono a casa di Arianna ed Elisa per fare assieme i compiti. Ma non Rio.

"Senti, piccola, hai bisogno di fare la spesa? Visto che devo andare a fare benzina alla moto..."

"Si. Vieni a casa di Ari, ti faccio una lista!" Rispose lei e lui le sorrise, baciandola sulla fronte.

Arrivati in una ventina di minuti, più o meno, da Arianna, costei aprì la porta di casa per far entrare Elisa, Cate, Cri, Raphaela, la Principi, Valentina, Francesca, Tania, Valy, Fra, Vale e Himeko, mentre Rio avrebbe aspettato la sua ragazza fuori. E Vale gli portò la lista della spesa dopo pochi minuti.

"Perfetto... A dopo, allora!" Disse il ragazzo, baciando la fidanzata.

"A dopo... Non vedo l'ora." Rispose lei, baciandolo ancora, poi lui se ne andò con la sua fiammante Honda nera ed arancione.

In casa, Elisa portò in tavola due piatti nei quali vi erano tre tipi differenti di patatine "Servitevi pure! Tra un compito e l'altro, queste aiutano sempre!"

"Concordo!" Disse subito Cri "Io adoro le patatine, qualsiasi esse siano!"

"Io non ho compiti da fare." Rivolse la Argenti a Fra "Posso scrivere io, se vuoi."

"Grazie, sei molto gentile..." Sorrise la ragazza e Valentina si dedicò con lei ai compiti di Fisica.

"Ari, mi serviresti in Tedesco." Avanzò Raphaela "Lunedì ho il compito in classe..."

"Infatti!" Accordò Cate "E sarà traumatizzante! Due ore d'inferno. Nel vero senso della parola!"

Arianna sapeva benissimo quanto le due amiche odiassero, al pari di Tania, il Tedesco e lei aveva promesso loro che le avrebbe aiutate ogni volta a studiare ed avrebbe dato loro anche lezioni extra; dopo una mezz'ora abbondante, tornò Rio ed Elisa andò ad aprirgli "Ecco la tua spesa, amore!"

"Grazie! Sei stato molto gentile, un vero tesoro." Disse lei, baciandolo sulla guancia.

"A proposito... Valentina, il diciotto Novembre giocherai qui, contro la squadra di Trento, giusto?"

Tutte la fissarono subito "Si, esatto! E tranquille, vi farò avere i biglietti appena verranno messi in vendita... E ho in mente anche una sorpresa per voi, ma non ve la dirò! La scoprirete da sole quello stesso giorno."

Le ragazze non vedevano l'ora che arrivasse quel giorno, visto che mancavano solo due settimane. Ma le ragazze e Kohei non immaginavano nemmeno cosa il Destino avesse in serbo per alcune di loro, soprattutto per due.

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Capitolo 39
*** La lieta notizia. ***


Passò una settimana tra lezioni, interrogazioni e compiti in classe, arrivò nuovamente il Sabato e, alla per la partita che Valentina avrebbe giocato in Trentino, dovevano passare altri sette giorni, ma le ragazze erano emozionatissime, anche se Vale era molto dispiaciuta per la partenza di Riordan.

La classe di Sole e quella di Tania erano impegnate col compito in classe di Biologia la prima e con quello di Storia la seconda, mentre la classe di Francesca aveva Educazione Fisica ed il professor Salmieri divise i ventisei studenti in due squadre per una partita di basket "Su, coraggio!" Incitò il prof "Fatemi vedere una bella partita!"

I giovani iniziarono a giocare ma Francesca, dopo aver passato la palla, si fermò improvvisamente e mise le mani sui fianchi, inspirò un paio di volte e poi cadde all'indietro, ma Valy la sorresse prontamente, visto che le era vicina "Ehi, Dell'Alpe! Dell'Alpe, mi senti?" Chiamò il professore, andando ad inginocchiarsi subito accanto a lei "Cos'è successo?"

"Non lo so..." Rispose Valy "Io l'ho solo presa prima che toccasse terra e si facesse male."

"Chiamo subito la dottoressa Torrino, affinchè venga qui a visitarla." Disse il prof e così fece, con la dottoressa che arrivò in una manciata di minuti.

"Fatemi vedere..." Avanzò la dottoressa Monia Torrino, che lavorava in infermeria solo al Sabato, misurando la pressione alla ragazza "E' bassissima e non credo ad un semplice collasso. Chiamo il Pronto Soccorso." Disse e così fece, alzandosi e prendendo il suo telefono.

"Cos'hanno detto?" Domandò la Principi, avvicinandosi all'amica con Cri e Cate, in classe con lei.

"Ci mandano un'ambulanza. Non dobbiamo muoverla..."

L'ambulanza arrivò quasi subito, visto che l'ospedale non era lontanissimo e fu la dottoressa ad andare con lei, dopo che il Paramedico l'ebbe visitata e sistemata sulla barella mobile aiutato dall'infermiera venuta con lui.

"Bisogna avvisare Tania..." Disse subito la Principi.

"Adesso ha il compito di Storia. La prof avrà di certo fatto mettere via i telefoni, conoscendola!"

"Prof, posso allontanarmi?" Chiese Cate, alzando la mano "Vado ad avvisare la signorina Calori!"

"Vai, Bossolani! E non metterci tutto il santo giorno." Accordò l'insegnante e Cate uscì di corsa dalla palestra in maglietta e calzonicini corti, entrò nella struttura principale e salì al primo piano, ove vi era la classe di Tania.

Arrivata innanzi alla porta, l'aprì di scatto senza bussare "Tania!!" Chiamò la castana e l'insegnante di nuoto sollevò lo sguardo dal foglio.

"Signorina Bossolani!" Avanzò la prof "Cosa le salta in mente??"

"Prof, mi scusi, ma Francesca Dell'Alpe, fidanzata della signorina Calori, ha perso conoscenza durante l'ora di Ginnastica ed è stata portata al Pronto Soccorso e la dottoressa Torrino è andata con lei." Spiegò d'un fiato Cate e Tania balzò in piedi.

"Cosa???" Gridò letteralmente Tania "Come sta?"

"La dottoressa ce lo farà sapere. Non sappiamo nulla... Tu finisci tranquillamente la verifica, ti facciamo sapere noi."

Tania era agitatissima, ma annuì col capo e si sedette, mentre Arianna e Vale cercavano di consolarla e non farle sentire la tensione dovuta alla preoccupazione per Francesca.

Intanto, al Pronto Soccorso, Francesca venne portata in una stanza dal Paramedico e dall'infermiera che l'avevano portata lì con l'ambulanza e rimase con la dottoressa della scuola "Salve, sono la dottoressa Schiotti. Devo fare un prelievo di sangue alla ragazza..."

"Si, certo! Faccia pure..."

"Ha avvisato i genitori della ragazza?"

"Si, ma attualmente sono a Firenze per una mostra al Museo degli Uffizi e torneranno Mercoledì. Purtroppo non possono prima..."

"Capisco." Rispose la dottoressa, terminando di prelevare il sangue a Francesca "Ho già detto al laboratorio di dare a queste analisi la priorità massima."

La Torrino annuì col capo e la dottoressa uscì dalla stanzetta per portare i campioni di sangue al laboratorio analisi, che si trovava in fondo al corridoio rispetto alla stanza nella quale la ragazza si trovava.

Passò quasi un'ora e Francesca si svegliò, così la Torrino le spiegò quanto accaduto e poi la Schiotti tornò, con un bel sorriso dipinto sul viso "Tutto bene?" Chiese proprio la dottoressa della scuola, con Francesca che fissò la dottoressa.

"Molto bene, direi!" Sorrise la donna "Signorina Dell'Alpe, lei ha un fidanzato?"

"Fidanzata. La mia Tania... Sto con lei da quasi otto mesi, perchè?"

La Schiotti sbattè un paio di volte le palpebre "E' mai stata con un ragazzo?"

"Mai! Fossi matta a tradire Tania... Il nostro amore è speciale! Ma vuole dirmi perchè?"

"Perchè lei è incinta, signorina! E' incinta di nove settimane, due mesi e mezzo." Spiegò, mostrandole i referti delle analisi del sangue "Per esserne certa le farò una visita ginecologica, visto che sono anche ginecologa e poi un'ecografia."

"Ok per la visita, ma potrei aspettare a fare l'ecografia?"

"Per quale motivo vuole aspettare?"

"Sono certa che Tania verrà subito appena terminato il compito di Storia... Vorrei aspettare lei."

"D'accordo!" Sorrise nuovamente la dottoressa "Vieni, dobbiamo andare in un'altra stanza, poi ti riporto qui. Non ho trovato una sedia a rotelle disponibile, perciò s'appoggerà a me. Va bene?"

"Si, certo!" Rispose Francesca, alzandosi piano, fissando poi la Torrino "Avvisa lei Tania?"

"Certo, tanto devo avvisare il prof Salmieri, che era preoccupatissimo." Disse la dottoressa, prendendo il proprio telefono "Ti raggiungo subito."

Francesca andò allora con la Schiotti e la Torrino chiamò la segreteria, visto che Salmieri aveva il telefono spento, come suo solito "Si, Anselmo? Ciao, sono la dottoressa Torrino... Comunicheresti al prof Salmieri ed alla signorina Tania Calori che la Francesca Dell'Alpe è in dolce attesa? Si si, è praticamente sicuro. Ok, grazie ancora!"

E a scuola, il buon segretario Anselmo, ricevette anche una mail che lo informava dell'ufficialità della gravidanza di Francesca e, visto che non aveva voglia di andare in sala professori e nella Quinta di Tania, prese il microfono e lo accese "Ehm... Prova, prova! Avviso per il professor Salmieri e per la signorina Calori. Comunica la dottoressa Torrino che la signorina Dell'Alpe è in dolce attesa. Auguri alla ragazza ed alla sua inseparabile fidanzata Tania!"

Tutta la scuola aveva sentito e le esponenti del gruppetto più Kohei esultarono, rischiando una nota tutte quante e Tania rimase colpita, a bocca aperta, mentre Vale ed Arianna l'abbracciavano e facevano i migliori auguri e sul telefono della ragazza arrivarono le mail delle amiche.

"Un bambino... Adesso capisco tutto..."

"Io, Valentina e Rio pensavamo proprio a questo." Disse Arianna "Era l'unica risposta che avevamo trovato."

"Il mio amore..." Riuscì solo a dire Tania, prima che entrasse nella sua classe la Preside Lericante.

"Signorina Calori, che ci fa ancora qui?? Vada subito dalla sua fidanzata, coraggio."

"Posso andare? Davvero?"

"Assolutamente! E tanti auguri ad entrambe."

Tania la ringraziò, mise le sue cose nello zaino ed uscì dalla classe e poi dala scuola, ove ricevette auguri, strette di mano, pacche sulle spalle o fischi d'apprezzamento da parte di bidelli, prof o compagni e compagne di scuola.

Ora che c'era un bebè in arrivo, restava solo un passo da fare. Quello più grande e decisivo.

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Capitolo 40
*** Emozione. ***


Tania prese la navetta, che si fermò innanzi all'ospedale dopo tre fermate e la ragazza corse subito verso il Pronto Soccorso, entrando dalle porte scorrevoli e raggiungendo il banco dell'accettazione, ove trovò un'infermiere "Buongiorno. Posso esserle utile?"

"Si. La mia fidanzata è stata portata qui in ambulanza una mezz'oretta fa..."

"Ok... Mi da il suo nome?" Chiese, mettendosi al computer.

"Francesca Dell'Alpe." Rispose, visibilmente impaziente e desiderosa di vedere la fidanzata.

"Camera undici. Subito dopo la porta a sinistra!" Indicò l'uomo e Tania lo ringraziò, poi andò nella direzione indicatale e trovò subito la stanza nella quale Francesca era stesa sul lettino. Tania si prese il suo tempo, prima di entrare, per ammirare la bellezza della fidanzata, la cui pelle era colpita dai raggi del timido sole che entravano dalla finestra.

Poi Tania entrò e Francesca la vide, sorridendole subito e tendendo le braccia verso di lei "Amore mio..." Disse, visibilmente emozionata.

"Amore!" Rispose subito Tania, abbracciando la fidanzata e rubandole un dolce bacio a fior di labbra "Allora come stai?"

"Bene! Hai saputo la notizia?" Chiese Francesca, mentre Tania si sedeva alla sua destra e rubava bacetti sul collo alla compagna.

"Si. Il nostro beneamato segretario Anselmo l'ha comunicato all'altoparlante... Adesso lo sanno tutti!"

Francesca sorrise appena, sapendo quanto fosse chiaccherone il loro segretario "Perderai le ultime due ore... Avevi Chimica e Religione..."

"Non m'importa! Tu sei più importante per me." Ammise Tania, serissima "E poi, la verifica di Storia è andata decisamente bene."

"Mi fa davvero piacere! Hai studiato molto, negli ultimi due giorni... Ma adesso dovrai pensare anche a me, oltre che alla scuola..."

"Ne sono felicissima." Ammise Tania, baciando nuovamente la compagna "A proposito... Non dovresti fare l'ecografia?"

"Si, ma ho detto alla dottoressa Schiotti che volevo aspettare te, visto che è la prima. Non volevo farla da sola, essere così egoista..."

Tania specchiò i suoi occhi in quelli di Francesca e le rubò un bacio molto appassionato, ma la dottoressa arrivò e colse proprio le due innamorate in piena effusione "Ehm... Scusate il disturbo." Disse, entrando nella stanza e le due giovani si separarono, con Tania che s'alzò in piedi "Lei è la dottoressa Schiotti?"

"Si, precisamente! Sono la dottoressa Rosangela Schiotti. Lei è Tania, la fidanzata di Francesca?"

"Esatto!" Sorrise la diciottenne, stringendo la mano tesa della donna.

"E' pronta per assistere alla prima ecografia?"

"Non vedo l'ora! Già so che mi emozionerò..."

La Schiotti sorrise e condusse le due ragazze verso la stanza delle ecografie, con Tania che prese per mano la sua Francesca e non la lasciò nemmeno mentre la ragazza si stendeva sul lettino e lei prese posto alla destra del lettino, in piedi "Tiri su bene la maglietta... E attenta al gel, è freddo."

Francesca annuì col capo e Tania l'aiutò, tenendo poi entrambe le mani della fidanzata, massaggiandole le nocche e la visita iniziò, con la Schiotti che indicò un punto sullo schermo, sorridendo poi alle due ragazze "Quello..." Tentò Tania, che già aveva gli occhi lucidi.

"Si, esatto." Disse la dottoressa "Quella nocciolina è il vostro bambino! Sono nove settimane e la gravidanza procede bene. Volete che vi stampi le immagini?"

"Assolutamente si!" Risposero all'unisono le due ragazze e la donna sorrise, porgendo poi le immagini stampate.

"Grazie mille."

"Dovrai venire a fare la visita di controllo quando entrerai nella dodicesima settimana e poi, quando sarai nella quindicesima e quindi nel quinto mese, potrete già scoprire il sesso del feto. Se lo vorrete, perchè potete anche tenervi la sorpresa..."

"No no, voglio saperlo! Devo dipingere la cameretta..."

La donna e Francesca sorrisero appena, ma la Schiotti si mise al computer presente nella stanza "Adesso ti prescrivo delle vitamine da prendere perchè avevi dei valori bassi e mi raccomando... Cerca di soddisfare le voglie, quando vengono."

"Certo!" Sorrise Francesca "Adesso possiamo andare?"

"Si, potete andare. Ci vediamo fra tre settimane... Buona giornata e ancora tanti auguri ad entrambe!" Disse la donna, stringendo la mano ad entrambe, consegnando a Francesca la ricetta delle vitamine e consigliandole di evitare il caffè e qualunque cosa contenesse la caffeina.

Le due innamorate uscirono poi dall'ospedale e lì trovarono le altre amiche, che stavano andando all'ospedale per avere notizie dell'amica ed Arianna avanzò subito per abbracciarla "Augurissimi, Francesca." Disse la ragazza, baciandola sulla guancia destra "Anche Rio ti manda i suoi auguri."

Francesca la ringraziò, ricambiando il bacetto, così come fece con le altre amiche e Kohei, fissando poi la sua Tania "Amore..." Disse la ragazza, cingendo con le braccia il collo della sua amata "Voglio una bella pizza ai peperoni!"

"Allora andiamo a prendere la pizza! Venite anche voi?"

Tutte annuirono e si diressero verso la vicina pizzeria e, quando vi arrivarono, si sedettero a tre tavoli liberi verso il fondo della sala ed attesero il cameriere per le ordinazioni "Senti, Francesca, ma la Torrino non era con te?" Chiese Valy.

"Si, ma è andata via dieci minuti prima che arrivasse Tania. Doveva tornare a scuola..."

"Capisco... I tuoi genitori sono ancora a Firenze?"

"Aha. Ma fidati... Appena mia madre vedrà la mail che le ho mandato mentre aspettavo Tania, le verrà un'infarto."

Qualcuna sorrise, sapendo come fosse la signora Dell'Alpe, che tutte loro adoravano ed erano certe che sarebbe stata una nonna fantastica; poi arrivò il cameriere e le giovani ordinarono la rispettiva pizza e, dato che Francesca aveva la classica voglia, il giovane le portò subito due fette di pizza ai peperoni.

"Ci sono compiti?" Chiese poi Tania, ma Arianna e Vale scossero il capo.

"La prof di Storia ha solo detto di fare gli auguri ad entrambe." Disse proprio Vale, bevendo la sua aranciata.

Dopo una decina di minuti le giovani vennero servite poco alla volta e Francesca fu la prima ed il tempo passò in fretta tra chiacchere e qualche battuta e poi Valentina aveva ricevuto i biglietti per la partita che si sarebbe giocata proprio in Trentino tra la sua squadra e quella locale di lì a sette giorni, con Raphaela che non vedeva l'ora d'incontrare la Santos, sua beniamina indiscussa e sperava di poterle stringere la mano.

Al termine della pizza, ognuna pagò il rispettivo conto e poi presero appena in tempo la navetta che le avrebbe portate alla fermata vicino a casa, anche se Kohei, Himeko, Valentina e Francesca si congedarono prima dal gruppetto, visto che i primi due erano in bici e le due ragazze in moto.

Arrivate alla loro fermata in poco più di venti minuti, dato che c'erano due fermate prima, le giovani si salutarono e presero direzioni diverse, con Tania e Francesca che arrivarono a casa in pochi minuti, con la prima che teneva gli zaini di entrambe, recuperati da Arianna e Cate.

Aperta la porta, Tania strinse a sè Francesca, che ricambiò il tenero gesto "Ancora non ci credo, sai?"

"A chi lo dici... Ma non vedo l'ora di diventare madre! Sono emozionatissima!"

"Ti amo." Dichiarò con passione nella voce Tania.

"Anch'io. Tantissimo!" Rispose Francesca, ricevendo un bacio pieno di dolcezza ed amore da parte di Tania, che si diresse poi verso il divano, stendendovisi e tirando piano la compagna con sè per poterla baciare ed accarezzare, in attesa della serata che le avrebbe viste festeggiare la bellissima notizia.

Dopo una bella cenetta, ovviamente. Dopotutto le voglie di Francesca erano appena iniziate.

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Capitolo 41
*** Saper sorprendere. ***


Il mattino seguente, Francesca dormiva pacificamente tra le braccia di Tania, che le accarezzava il ventre, non ancora rigonfio visto che la gravidanza era ancora agli inizi e la ragazza si svegliò, stringendosi alla sua amata "Ciao... Buongiorno..."

"Ciao a te, amore! Come ti senti stamattina?"

"Bene, per ora, anche perchè sono fra le tue braccia! Aspetta che mi alzi, poi te lo dirò."

Tania le sorrise e la baciò dolcemente, alzandosi poi per andare in bagno a per riempire la vasca e fare così un bel bagno rilassante con la compagna, come ogni mattina e, mentre apriva l'acqua, sentì il telefono di Francesca squillare e la sua amata rispondere.

Quando tornò in camera, vide la ragazza felice e sorridente che riattaccò la chiamata "Erano i tuoi genitori?"

"Si, mia madre! Ha visto poco fa la mail perchè ieri aveva spento il telefono... Era emozionata e felice, così come papà!"

Tania sorrise, conoscendo bene i genitori di Francesca "Beh, dopotutto diventeranno nonni..." Disse dolce l'insegnante di nuoto, baciando sulle labbra la compagna, che si era alzata senza alcun problema dal letto.

"Adesso che sono in piedi, sappi che mi sento bene. E visto che hai preparato il bagno, ho proprio voglia di farmi coccolare un po' da te..."

Allora Tania prese in braccio la sua amata e la portò in bagno, deponendola piano nella vasca e chiudendo l'acqua, entrando a sua volta e sedendosi alle spalle della sua fidanzata, baciandola sul collo ed accarezzandole il ventre.

Si prepararono poi, dopo una decina di minuti e scesero in cucina "Vuoi qualcosa da mangiare?"

"Un bel toast farcito con prosciutto e mozzarella." Rispose la giovane, sedendosi e Tania entrò in cucina, ove preparò il toast per la fidanzata e, mentre questo cuoceva nel tostapane, qualcuno suonò il campanello e proprio Tania andò a vedere chi fosse.

Ed aprì la porta, visto che erano Arianna ed Elisa "Ciao! Come stai?" Chiese quest'ultima, abbracciando Francesca, che corrispose il tenero gesto.

"Bene! Tania mi sta preparando un bel toast... Ma voi come mai siete qui?"

"Visto che ora sei incinta, non puoi andare a scuola in bici. Perciò, finchè Tania non avrà la macchina e visto che sulla navetta spesso non c'è il posto, verremo noi a prendervi per portarvi a scuola o dovunque serva!" Rispose Arianna e Tania sorrise appena.

"Grazie... Dovrò fare qualcosa per sdebitarmi!"

"Perchè tu? Dopotutto sono io quella in dolce attesa..."

"Semplice. Perchè tu sei la mia fidanzata e soprattutto perchè lo dovrò fare, quando ti sposerò!"

"Ma tu lo fai già egregiamente." Disse Francesca, accarezzando sulla guancia sinistra la compagna "Tu sei una ragazza stupenda e non potevo sperare in meglio! E ti prendi cura di me in modo impeccabile e di certo sarai un'ottima madre!"

Detto questo, le due si abbracciarono, baciandosi con passione ed Arianna avanzò "Su su, evitiamo troppe romanticherie a mattina presto." Avanzò in tono scherzoso la surfista "Lo sappiamo tutte che vi amate tantissimo, ma adesso andiamo o faremo tardi!"

Allora le quattro ragazze uscirono, dopo che Tania ebbe dato il toast a Francesca e spento il tostapane, chiuse la porta e salì con la compagna sulla Civic di Arianna, che partì a razzo verso la scuola, parcheggiando poi l'auto nel cortile dell'istituto ed andarono a piedi al solito cafè.

"Eccola qui, la nostra futura mamma!" Disse subito Raphaela, abbracciando l'amica.

"Ehi, giù le zampe dalla mia ragazza! Vai con Cate, se proprio senti il desiderio di palpeggiare qualcuno."

"Che??" Avanzò Cate, scioccata e sua sorella con lei.

"Scherzi?" Chiese Lucia "Cate morirebbe d'infarto, se Raph si spogliasse o la baciasse!"

"Cate è qui e vi sente!" Disse la diretta interessata, imbarazzatissima.

"Non devi imbarazzarti. Sei davvero adorabile... Non mi stancherò mai di dirtelo."

La povera ragazza era imbarazzatissima e se ne andò subito, dopo aver preso due croissant ed una bottiglietta di succo alla pera e Lucia se la rideva di gusto "Povera la mia sorellina... Quando si parla di sesso e d'amore, l'imbarazzo prende il sopravvento."

"Non m'importa. Io la trovo carina lo stesso..."

"Sei tutta mielosa, stamattina. Come mai? Ti è successo qualcosa di bello?"

"No. E' che... A sapere Francesca incinta, è venuta anche a me voglia di avere un bambino. In un prossimo futuro, magari..."

"Spero non con mia sorella! Sono troppo giovane per diventare zia! E poi lei, dentro, è ancora bambina."

"Invece io credo che, finchè tu continuerai a prenderla in giro per ogni cosa, non dimostrerà mai la vera sè stessa." Disse Valentina, incrociando le braccia al petto, sempre seria "Io credo che Cate sia molto matura rispetto a molte ragazze della sua età e sa certamente amare! Secondo me, ti sorprenderà!"

Qualcuna sorrise e, dopo aver mangiato due o tre croissant a testa e bevuto un cappuccino, anche se Francesca prese un succo alla pesca, tutte pagarono e lasciarono il cafè con Lucia piuttosto pensierosa dopo le parole di Valentina, dirigendosi verso la scuola, ove trovarono la Preside.

"Oh, signorina Dell'Alpe, venga qui!" Disse la donna, sorridente, abbracciando la ragazza "Augurissimi! Anche a lei, signorina Calori."

"Me li ha già fatti ieri, Preside."

"Meglio farli due volte che non farli mai, non trova?"

Tania roteò gli occhi, scuotendo appena il capo, poi tutte entrarono nella scuola, pronte ad affrontare una nuova ed impegnativa giornata di lezioni, anche se Cate avrebbe anche dovuto fare attenzione a Raphaela che, negli ultimi giorni, iniziava ad occupare la maggior parte dei suoi pensieri.

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Capitolo 42
*** Emozioni indescrivibili. ***


Passò una settimana ed arrivò la Domenica successiva, giorno in cui Valentina e la sua squadra avrebbero giocato contro la rappresentativa femminile di Trento e le nostre ragazze si ritrovarono davanti al Palazzetto con la giocatrice, che doveva andare nel loro spogliatoio ad aspettare le sue compagne di squadra ed il coach.

"Voi andate pure dentro e prendete posto. Io devo entrare dall'ingresso atleti."

"Ok e... Mi raccomando!" Le disse Arianna "Rio mi ha chiamata, raccomandandomi di dirti che anche lui tifa per la tua squadra."

"Ringrazialo da parte mia. Adesso vado... A dopo..."

"Che bello... Vedrò la Santos da vicino!"

Raphaela era molto emozionata e sembrava un bambino che andava per la prima volta allo stadio con suo padre per veder giocare la sua squadra del cuore "Non ti avevo mai vista tanto emozionata..." Disse Martina "La Santo ti piace proprio!"

"Moltissimo, non ne hai idea!" Sorrise la mora ragazza.

Le giovani parlottarono e si misero in fila, dietro alle altre persone lì presenti per dare il rispettivo biglietto all'ingresso e poi salire in tribuna a godersi lo spettacolo, visto che giocavano l'una contro l'altra le due squadre più forti del Campionato.

E dalle tribune si levarono fischi, grida ed applausi quando le due squadre entrarono in campo per il riscaldamento ed anche le nostre ragazze fecero altrettanto, visto che Valentina le salutò com'era solita fare coi tifosi del suo team "Certo che il rosso le dona proprio..."

"Si si, sta benissimo!" Disse subito la Principi "Ma lei sta bene con qualunque cosa indossi."

Il riscaldamento durò intorno ai quindici minuti, poi i due allenatori chiamarono la rispettiva squadra in panchina per le ultime indicazioni e definire le sei titolari e poi, quando il cronista iniziò a leggere le formazioni, partendo dalla squadra di casa, le giocatrici entrarono una ad una in campo e dagli spalti si levarono le ovazioni per gli idoli, ovvero la Russa Tatiana Syvlova e la Francese Marie Gaussì; quando entrò la squadra di Valentina, le ovazioni furono tutte per costei, la Santos e la palleggiatrice Tedesca Bergmann.

E la partita iniziò, dimostrandosi subito avvincente, con un paio di lunghi scambi, il primo vinto dalla squadra di Valentina ed il secondo dalle avversarie ed il primo set, dopo circa mezz'ora, volse in favore della squadra di Valentina, che s'aggiudicò senza difficoltà anche il secondo.

Ma nel terzo la squadra di casa tirò fuori grinta e mordente, piazzando sette punti consecutivi con la Syvlova, che riuscì a piegare solo una volta le mani di Valentina "Quella giocatrice mi piace..." Disse Sole, incrociando le braccia e sorridendo appena "Sta dando una lezione a quella boriosa!"

"Primo Valentina non è boriosa e secondo, se non hai saputo tirare una schiacciata come si deve, prenditela solo con te stessa!" Ribadì la Principi, che proprio non accettava delle critiche rivolte a Valentina da parte di Sole.

"Le ha piegato le mani perchè credo che si sia fatta male." Intervenne Arianna "Se notate, spesso si massaggia il polso sinistro!"

Tutte le ragazze e Kohei diedero ragione alla surfista e, qualche minuto dopo, Valentina uscì per farsi controllare il polso ed al suo posto entrò Maria Verdevalle, fortissima Centrale Spagnola e Capitano della Nazionale delle Furie Rosse.

Purtroppo Valentina non fu più in grado di entrare, ma la Verdevalle la sostituì egregiamente e la squadra portò a casa anche il terzo set ed i tre importanti punti per la classifica "Grande! E' stata una partita emozionante." Disse Valy.

"Hai ragione! Stupenda e molto corretta." Aggiunse Lucia.

Poi Valentina s'alzò dalla panchina e rivolse lo sguardo alla tribuna, trovando subito le sue amiche e Kohei "Venite giù. Entrate in campo."

Le giovani sbatterono le palpebre, non credendo alle loro orecchie, ma si fecero trascinare dall'entusiasmo di Raphaela, che voleva a tutti i costi incontrare la Santos; scese le scale ed arrivate in campo, alcune deglutirono un po' nervosamente perchè sentivano la pressione di un campo tra i più importanti d'Europa e perchè, innanzi a loro, vi era la squadra di Valentina, o meglio, di Mister Claudio Santelli, al completo.

"Argenti, sono loro le ragazze di cui mi hai parlato?" Chiese proprio il coach.

"Si, Mister! A parte Arianna Herrera che è campionessa di surf, Kohei che è un ginnasta, Vale che insegna scherma e Tania che insegna nuoto, le altre sono aspiranti giocatrici di pallavolo." Spiegò la ragazza.

"Scusate." Avanzò Francesca "Anch'io andrò ad insegnare nuoto e non potrei giocare per via della gravidanza..." Disse, toccandosi il ventre leggermente rigonfio, visto che il giorno prima era entrata nella decima settimana.

"Congratulazioni!" Disse il Mister, stringendole la mano "Adesso Valentina farà un video di questa specie di allenamento e lo mostrerò al Presidente Torricelli... Se vorrà e se gli piacerà il vostro gioco, sarete le benvenute in squadra!"

Le ragazze non credettero alle loro orecchie. Quello era un provino! "Non ci sono problemi per la palestra?" Chiese Antonella.

"No, affatto! Ne avevo parlato al Mister ed al Presidente della squadra di casa circa le mie intenzioni e mi hanno dato il permesso... Su, iniziamo!"

Incredibilmente, le giovani si mescolarono in due gruppi ben distinti, formati appositamente dal Mister e Raphaela, purtroppo, non era in squadra con la Santos come avrebbe voluto, però non si sarebbe comunque risparmiata.

E Mister Santelli osservò le ragazze con interesse e rimase impressionato da Fra che, prima di dover abbandonare il test per via del polso rotto, si era messa in mostra con delle ottime ricezioni, usando solo il braccio sano. E pensò che, se era tanto brava con un braccio, chissà com'era quando poteva usarli entrambi.

Il test durò una mezz'oretta ed il Mister concluse poi il tutto fischiando con autorità e Valentina gli portò la sua videocamera "A lei, Mister. Ho filmato ogni azione!"

"Ottimo, Argenti." Rispose, fissando poi le ragazze "Adesso noi dobbiamo andare sotto la doccia e poi fuori a prendere il nostro autobus, ma appena saprò qualcosa, vi farò sapere tramite Valentina! Comunque brave davvero, sono molto colpito! A presto." Le salutò l'uomo ma, prima di entrare negli spogliatoi, la Santos s'avvicinò a Raphaela con un pacchetto e la mora deglutì, arrossendo molto.

"Tu sei Raphaela, giusto?" Chiese, sorridendole dolcemente "Valentina mi ha detto che sei una mia grande fan e... Ho pensato di farti questo regalo! Spero ti piaccia."

"M-Mi piacerà sicuramente!" Rispose Raphaela, riuscendo a sorriderle.

"Ok! Alla prossima. Spero che il Mister ti scelga, mi piacerebbe molto giocare con te."

"I-Idem per me... Sarebbe un grandissimo piacere!"

La Santos le sorrise, andandosene verso gli spogliatoi con Valentina, che doveva fare a sua volta la doccia e, dopo circa una ventina di minuti, tutta la squadra uscì e lasciò il Palazzett salutando le nostre ragazze, che uscirono subito dopo il team.

"E' stato bellissimo, Valentina! Grazie." Disse Antonella "A nome di tutte!"

"Di niente. E' stato un piacere." Sorrise la bionda.

Invece Raphaela era molto presa dal regalo di Daniela, che teneva stretto fra le braccia e continuò a camminare, senza accorgersi del semaforo rosso per i pedoni "Raph! Fermati, è rosso!" Gridò la Principi, ma la mora fece in tempo a voltarsi e vedere una macchina avanzare a tutta velocità.

Per la paura chiuse gli occhi e sentì un forte botto, ma lei era per terra e non ferita. Qualcuno o qualcosa era stato colpito al suo posto.

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Capitolo 43
*** L'incidente. ***


Raphaela si rialzò, mentre le amiche le si avvicinavano subito e l'auto che aveva rischiato di investirla inchiodò qualche metro più avanti, col conducente che scese dalla sua vettura "Oddio, chiamate i soccorsi!" Gridò l'uomo, inginocchiandosi a bordo strada.

Le nostre ragazze e Kohei andarono verso l'uomo, con Vale che chiamò la Polizia e poi il Pronto Soccorso, spiegando l'accaduto per farsi mandare un'ambulanza. Ma ciò che videro le scioccò moltissimo, visto che la macchina aveva preso in pieno Cate, che piangeva a dirotto e cercava di girarsi sul fianco.

"Cate!!" Gridò in primis Lucia, inginocchiandosi accanto alla sorella.

"Non si muova, signorina, la prego!" Disse l'uomo che l'aveva investita involontariamente e Cate riuscì appena a muovere il capo e, quando riuscì a mettersi sul fianco destro tra grida di dolore e lacrime, vomitò e le ragazze notarono che le gambe della giovane erano rotte, inevitabilmente.

"Resta calma, Cate. Calma..." Sussurrò piano Valentina, inginocchiandosi accanto a lei a sua volta, accarezzando i capelli della castana, che perse poi i sensi, per quanto l'uomo, Lucia e Valentina stessa avessero fatto del loro meglio per tenerla sveglia.

L'ambulanza e la Polizia arrivarono contemporaneamente ed i due Agenti andarono subito dall'uomo per farsi raccontare cosa fosse successo ed anche le nostre ragazze e Kohei vennero chiamate dai due poliziotti, mentre i Paramedici si presero subito cura di Cate, con Lucia che spiegò loro quanto successo prima del loro arrivo "Se lei è una parente, venga subito con noi. Le faremo una TAC e poi via, subito in sala operatoria!"

"Sono sua sorella maggiore! Avviso i nostri genitori."

"Potrà farlo in ambulanza. Venga subito con noi!" Disse il medico e Lucia salì in ambulanza dopo che i due Paramedici ebbero sistemato piano la giovane sulla barella e poi sul mezzo di trasporto, partendo poi a tutta velocità ed a sirene spiegate.

Intanto uno dei due poliziotti fece circolare il traffico mentre l'altro, appurata la non intenzionalità dell'uomo nell'investire Cate, gli tolse dieci punti della patente e lo multò, anche grazie alla testimonianza delle nostre ragazze e di Kohei, che testimoniarono a favore dell'uomo, visto che Cate si era lanciata davanti all'auto per spingere via Raphaela dalla strada, salvandola così da morte certa.

Proprio Raphaela era seduta a bordo strada e stava piangendo a dirotto, tremando, tra le braccia di Elisa, col suo pacchetto stretto a sè "E'... E' stata c-colpa mia... L-Lucia e... E Cate m-mi odieranno p-per sempre..." Disse, tra le lacrime.

"No, non dire così! Non ti odieranno, tranquilla... Calmati, su!"

"P-Proprio ora c-che... Che potevamo g-giocare a pallavolo... A causa mia..."

"Non sappiamo nemmeno quali problemi ha riportato. E poi, non devi piangere, soprattutto davanti a lei oppure la demoralizzerai... Capito?"

Raphaela annuì col capo, poi Arianna s'avvicinò loro "Vieni, andiamo in ospedale." Disse, tendendo la mano destra alla mora, che la strinse e s'alzò in piedi, poggiandosi alla surfista ed andarono insieme verso la sua Civic, sulla quale salirono anche Tania e Francesca, mentre Valentina e la Principi sarebbero andate in moto e le altre più Kohei in bicicletta, sperando che la loro amica non avesse nulla di grave.

Una volta arrivate a destinazione in tempi diversi, le ragazze e Kohei andarono subito al Pronto Soccorso e trovarono Lucia coi suoi genitori, ovvero Patrizia e Lorenzo, seduti sulle sedie fuori dalla sala ove venivano effettuate le TAC, in attesa di notizie circa le condizioni della figlia. E Lucia notò le sue amiche, così le raggiunse.

"Allora?" Chiese Carolina "Hai saputo qualcosa?"

"No... Purtroppo ancora niente..."

"Stanno uscendo adesso!" Disse Antonella, controllando il volume della voce.

"Dottore, come sta?" Chiese la signora Bossolani, preoccupatissima, seguendo assieme al marito la barella sulla quale la figlia era stesa ancora priva di sensi.

"Vostra figlia ha parecchie fratture, soprattutto dal bacino in giù. Se pratica qualche sport, sappiate che non potrà più farlo... Dovrà vivere una vita molto tranquilla, senza sport e senza fare troppa fatica. Adesso dobbiamo operare subito!"

Lucia si fermò, dopo tali parole, perchè il sogno di Cate era giocare a pallavolo e diventare professionista e farle accettare il fatto di non poter più giocare sarebbe stata la parte più dura di tutte. Ma lo sport non si limitava alla pratica, visto che vi erano molti modi per essere nel mondo dello sport e Cate avrebbe dovuto considerare tutte le opzioni legate a quel bellissimo mondo.

La ragazza andò poi a riportare la notizia alle amiche e Raphaela cadde seduta su una delle sedie, riprendendo a piangere disperata tra le braccia di Elisa, alla quale s'unì anche la Principi, visto che l'altra Francesca era andata con la sua Tania a prendere qualcosa da mangiare e dell'acqua affinchè potesse prendere le sue vitamine.

"Non riesco ad immaginare una squadra di pallavolo senza di lei..." Disse Nadia "Insomma... Ha un servizio micidiale..."

"E non solo. Riceve decisamente bene... Sarebbe stata fondamentale."

"Devo dirlo al Mister." Disse Valentina "Anche se gli dispiacerà, perchè la guardava con interesse oggi."

"Già..." Avanzò Cri "L'assenza di Cate peserà molto, nella nostra squadra della scuola."

"Adesso la cosa che deve importarci è la sua salute. Non dobbiamo pensare ad altro, fino a che non sapremo che sta bene!"

"Andiamo a prendere qualcosa al bar... Dopotutto è quasi la una e mezza ed io comincio ad avere fame..."

Tutte annuirono e seguirono Arianna verso l'uscita del Pronto Soccorso, chiedendo a Lucia d'informarle non appena avesse saputo qualcosa e la ragazza annuì col capo, prendendo poi l'ascensore per raggiungere i suoi genitori al settimo piano, ove avrebbero aspettato tutti e tre fuori dalla sala operatoria.

E le ragazze e Kohei arrivarono al bar, ordinando un panino oppure un trancio di pizza, ma tutte loro erano preoccupate per Cate ed anche Riordan, informato da Vale, chiese di essere tenuto al corrente. Ma ad ogni secondo che passava, la preoccupazione aumentava.

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Capitolo 44
*** Duro confronto. ***


Le nostre ragazze e Kohei, dopo essere andate alla tavola calda a mangiare qualcosa, ritornarono al Pronto Soccorso e trovarono Lucia fuori da esso al telefono con qualcuno e le si avvicinarono, aspettando che terminasse la chiamata "Ehi..." Le disse Carolina "I medici hanno detto qualcosa?"

"Sono passate solo due ore e mezza... Secondo me manca ancora tanto."

"Era Rio?" Chiese Vale, avvicinandosi all'amica e posandole una mano sulla spalla destra "Ho riconosciuto la sua voce..."

"Si, era lui." Sorrise appena Lucia "Ha detto che tu l'hai avvisato e mi ha chiamata subito per sapere cosa fosse successo a Cate..." Iniziò senza finire, visto che vide uscire suo padre che, a quanto pare, la stava cercando.

"Oh, eccoti qui." Disse Lorenzo, avvicinandosi alla figlia ed abbracciandola "E' uscito uno degli infermieri. Ha detto che l'intervento è ancora lungo e che ha fratture solo dal bacino in giù... Le gambe sono totalmente rotte, così come le rotule e, in seguito, avrà una convalescenza lunga e dolorosa. Idem per la riabilitazione!"

Lucia chiuse gli occhi e sospirò, chinando il capo "Mio Dio... Non ti ha detto per quanto ne avranno ancora?"

"Ha detto più o meno quattro ore, fino alle cinque di pomeriggio circa." Rispose il padre, accarezzando le spalle della figlia maggiore, fissando poi il gruppetto di amiche "Perchè non vai un po' con loro a distrarti? Vai a fare la spesa, sai che in casa mancano diverse cose..." Disse l'uomo, dando i soldi alla figlia.

La ragazza annuì col capo "Va bene, vado... Ma chiamami subito, se dovessero dirvi qualcos'altro."

Prima che l'uomo potesse dire qualcosa, Raphaela avanzò, con gli occhi lucidi e prossimi al pianto "S-Signor Bossolani, m-mi... Mi dispiace..." Disse la ragazza, riprendendo a piangere "E' stata colpa mia..."

"Raphaela, cosa dici?" Chiese l'uomo, che conosceva tutte le amiche delle figlie, tranne Arianna e Valentina "Come sarebbe a dire?"

"C-Caterina è... E' stata investita p-per salvarmi... Ho attraversato col rosso e sovrappensiero... L-Lei mi ha salvata..."

"Cosa?" Chiese, assai colpito "Quindi ha salvato te..."

"Esatto. Mi dispiace... Mi dispiace immensamente..." Singhiozzò la mora ragazza.

"Vattene. Vattene da qui e non azzardarti a venire qui a trovarla." Disse l'uomo, con durezza e occhi lucidi.

Raphaela non gli fece dire altro, correndo via senza nemmeno salutare le amiche e Kohei, tenendo stretto il pacchetto regalatole dalla Santos "Papà!" Avanzò Lucia "Perchè l'hai trattata così male??" Chiese la castana ragazza.

L'uomo non rispose e tornò dentro, così la giovane raggiunse le amiche "Non preoccuparti. Vado io a vedere come sta."

"Ok, Valentina, grazie." Disse Lucia "Papà è sicuramente preoccupato, non voleva aggredirla. Quando torniamo parlerò con lui..."

La pallavolista annuì col capo e, messo il casco, partì con la moto per cercare Raphaela, mentre le altre andarono verso il centro commerciale che distava un'isolato dall'ospedale, con Arianna che prese la sua macchina, dando il passaggio alla Principi e le altre in bici.

E Valentina trovò Raphaela seduta sulla panchina del parco intenta a piangere, con le mani sul viso e le si avvicinò, sedendosi accanto a lei "V-Valentina..." Riuscì solo a dire la mora, fissando la giocatrice, che le cinse le spalle col braccio destro.

"Tieni, asciugati le lacrime." Disse la professionista, passandole il suo fazzoletto "Non riesco veder piangere una bella ragazza."

Il lieve sorriso della bionda fece sorridere appena anche Raphaela, che s'appoggiò poi a lei "Ho fatto u-un casino... Vero?"

"Abbastanza, ma Lucia dice che suo padre ha reagito così perchè preoccupato e che poi avrebbe parlato lei con lui." Spiegò la bionda, mentre Raphaela si calmava "Vieni con me, adesso le altre sono al centro commerciale perchè il padre di Lucia l'ha incaricata di fare la spesa... Andiamo!" Disse, alzandosi e tendendole la mano, timidamente stretta e Raphaela le sorrise dolcemente.

"Francesca è fortunata ad averti nella sua vita. Sei una ragazza speciale!"

"Lo sei anche tu! Devi credere di più in te stessa." Rispose la bionda, passandole il secondo casco, che solitamente indossava Francesca e, quando la mora l'ebbe indossato, la giocatrice partì a tutta velocità verso il centro commerciale a pochi metri dall'ospedale.

Valentina fu piuttosto veloce e, quando ebbe parcheggiato la moto, mandò una mail a Francesca per sapere dove fossero di preciso e la risposta non tardò ad arrivare "Ti ha risposto?" Chiese Raphaela, passando il casco a Valentina per tenere stretto il suo pacchetto.

"Si, andiamo. Ci aspettano al reparto bevande..." Disse la bionda ed entrarono assieme nel centro commerciale, trovando quasi subito le amiche e Kohei, con la giocatrice che passò il casco alla sua coinquilina, che le sorrise dolcemente, ricambiata.

Mentre continuavano a fare la spesa, Valentina prese per mano Francesca e costei la fissò, un po' imbarazzata "C-Come mai mi prendi per mano?"

"Perchè mi piace tenerti accanto a me." Rispose semplicemente la giocatrice "E' così strano?"

"No..." Aggiunse dolcemente Francesca, addolcendo il suo sguardo, stringendosi al braccio di Valentina "Anche a me piace starti vicina."

"A proposito... Stasera ti andrebbe un bel gelato?"

"Si, volentieri!" Rispose la Principi, sorridendo a Valentina.

"Allora andiamo a prenderlo. Scegli tu la vaschetta, ok?" Chiese la professionista e Francesca annuì.

"Parlando di gelato..." Disse l'altra Francesca, fissando la sua Tania, che ricambiò lo sguardo "Ho voglia di mangiarmi una bella coppetta trigusto!"

"Andiamo subito a prenderla!" Rispose senza indugio Tania "Ragazze, noi andiamo alla gelateria del secondo piano..."

Tutte annuirono e le due innamorate se ne andarono, ma Lucia aveva terminato di fare la spesa e si diresse con le altre verso la cassa per pagare, così come fecero Arianna, Carolina e Vale con quel poco che avevano preso.

Andarono poi a portare le borse in macchina, mentre Cri e Martina presero la scala mobile per andare ad avvisare le due amiche "Ragazze, noi stiamo andando." Disse la prima, approfittandone per ordinare un gelato a sua volta, visto che si era messa in fila dietro alle due amiche.

"Ok. Adesso arriviamo... Francesca sta scegliendo i gusti."

"Allora, signorina, ha deciso?" Chiese la ragazza che lavorava lì, rivolgendosi a Francesca.

"Si... Puffo, cioccolato bianco e fragola!" Rispose a colpo sicuro la ragazza e venne subito servita, poi Tania andò a pagare la coppetta e se ne andarono assieme alle due amiche, visto che Cri era stata già servita da un'altra ragazza.

E quando furono fuori, Carolina s'avvicinò loro "Eccovi! Su, andiamo all'ospedale... A quanto pare l'intervento finirà prima del previsto!"

Le quattro non dissero nulla, ma si limitarono a salire sull'auto di Arianna oppure sulla rispettiva bici per tornare all'ospedale ed avere notizie della loro amica. Anche se Raphaela era nervosa all'idea di trovarsi davanti il padre di Lucia e Cate, certa che nuovamente se la sarebbe presa con lei e ne aveva tutto il diritto di farlo.

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Capitolo 45
*** Proposta e patto. ***


Arrivate all'ospedale, con Lucia che mise prima le due borse della spesa nel bagagliaio dell'auto di Arianna, tutte entrarono al Pronto Soccorso e lì trovarono il signor Lorenzo, che notò subito Raphaela "Perchè lei è ancora qui?"

"Lasciala stare, papà. Si è scusata e ha chiesto scusa..."

"Non m'importa! Lei non salirà a trovare tua sorella. Resterà qui o se ne torna a casa."

"Con tutto il rispetto, signor Bossolani." Disse Valentina, avanzando "Fossi in lei, non tratterei male Raphaela perchè non conosco molte persone tanto coraggiose da ammettere le proprie colpe e scusarsi, consapevole di ciò che ha fatto."

L'uomo la fissò "Ho sentito parlare di lei, Valentina Argenti. Non ha davvero paura di nulla."

"Se si tratta di difendere colei che amo o un'amica, non mi tiro mai indietro!" Affermò decisa la ragazza e l'uomo si limitò a sorriderle, fissando anche tutte le altre e Kohei, che si erano nel frattempo avvicinate alla professionista.

"Caterina è uscita cinque minuti fa dalla sala operatoria. Come già detto, non potrà più fare sport a livello agonistico, le hanno messo un chiodo per ginocchio e sistemato tutte le fratture, anche quelle piccole, ma dovrà portare il gesso per venti giorni e stare sempre sdraiata. Non dovrà mai essere lasciata sola e, al termine dei venti giorni, avrà davanti a sè due mesi di dolorosa riabilitazione!"

"Penserò io a lei, signore!" Avanzò determinata Raphaela "Non la lascerò mai, glielo prometto!"

Lorenzo non le rispose ed entrò nell'ospedale, con tutte le ragazze e Kohei che lo seguirono "Brava, Raphaela." Disse piano Himeko.

"Merito di Valentina. Farò del mio meglio... Se Cate mi perdonerà."

"Non dubitare mai di te stessa." Avanzò Valentina "E comunque, chi tace acconsente... E fidati, Cate non ti odierà!"

Raphaela sorrise a Valentina e voleva tanto avere la sua positività, che tanto le serviva in questo momento e, una volta arrivate al quarto piano dopo aver preso le scale, con le sole Tania e Francesca che presero l'ascensore, videro la loro amica dai vetri, nella stanza con la madre.

La donna li notò ed uscì "Lucia cara, tua sorella vuole parlare con te. Non farla stancare."

"Ok, va bene. Non preoccuparti!" Disse la ragazza, entrando nella stanza dopo aver chiuso la porta.

"Ha detto qualcosa?" Chiese il marito.

"Si, perchè comunque formula pensieri coerenti e parla normalmente, anche se sente ancora qualche effetto dell'anestesia..."

"Scusi se mi permetto, ma cosa dicono i medici?" Chiese Arianna.

"Ci hanno illustrato le sue condizioni, soffermandosi soprattutto sul dolore che proverà ogni volta quando svanirà l'effetto degli antidolorifici e dovremo imparare a farle medicazioni e bendaggi in una certa maniera."

"Potrei imparare anch'io?" Avanzò Raphaela "Voglio prendermi cura di lei, a casa mia! Vivo da sola in un'appartamento da poco, ma non le farò mancare nulla."

I signori Bossolani la fissarono, come se la stessero studiando, nonostante la conoscessero da quando aveva undici anni "Te ne prenderai cura? Dopotutto è stata investita a causa tua... Ne sei certa?"

"Mi dispiace moltissimo, ma non sono un'irresponsabile. E mentre sono a scuola, potrete stare con lei!"

"Si può fare." Disse l'uomo, serio "Ma attenta... Una mossa falsa e nostra figlia verrà da noi."

"Va bene, d'accordo! Accetto." Rispose la mora, mentre usciva Lucia.

"Raphaela, ha chiesto di te." Se ne uscì la castana, fissando l'amica "Ha detto che vuole parlarti..."

La mora annuì ed entrò nella stanza della ragazza chiudendo la porta ed avvicinandosi al lettino, sul quale Cate era stesa, immobilizzata dal bacino in giù e fissava Raphaela, ma costei non sapeva decifrare lo sguardo dell'amica "Ehm... C-Come ti senti?"

"Bene..." Rispose la ragazza, inspirando profondamente "Finchè non finiscono gli antidolorifici..."

"Ho detto ai tuoi che, quando verrai dimessa, starai a casa mia e mi occuperò di te. Te lo devo, dopotutto..."

"P-Proprio di questo v-volevo parlarti..."

"Dello stare a casa mia?" Tentò la mora e Cate le tese la mano, che Raphaela strinse piano.

"No. I-Io... Io volevo dirti che... C-Che se ci fosse stata un'altra ragazza al posto tuo, n-non l'avrei fatto... E' brutto da dire ma è c-così..."

Cate si fermò per prendere un respiro profondo e fissò Raphaela, i cui occhi erano lucidi e presto pianse "Io... Io non so cosa dire..." Iniziò, tirando su col naso "Ti ho rovinato la vita... Per sempre... Non me lo perdonerò mai!"

"P-Perchè non potrò fare sport per il resto della vita? F-Farò altro... Anche se non so cosa..."

Raphaela la fissò "L-Lo sai già? Te l'hanno detto?"

"Si... Il medico che mi ha operata. I-Io gli ho detto che dovevo giocare a pallavolo... Lui mi ha detto così..."

"Mi dispiace, mi dispiace immensamente! Non sai quanto."

"Ripeto... L-L'ho fatto solo perchè eri tu..."

"Non dovevi farlo proprio! Dovevi lasciare che quell'auto..." Disse, ma Cate la fermò, stringendole la mano e fissandola con severità.

"Ehi, non d-dirlo nemmeno p-per scherzo! Non dire stupidaggini."

Fuori dalla stanza, i signori Bossolani, Lucia e le ragazze più Kohei fissarono la scena che agli occhi di alcune era davvero dolce e sapevano che la loro prossima convivenza sarebbe stata molto interessante.

Eppure tante belle storie d'amore erano iniziate così, nel dolore e nella sofferenza.

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Capitolo 46
*** Cattivi pensieri. ***


Verso le cinque e mezza, le ragazze se ne andarono dopo essere entrate tutte insieme a salutare Cate, ovviamente col permesso del Chirurgo che aveva operato la loro amica e che, quindi, l'aveva in cura. E Cate fu felice di vederle tutte lì, compreso Kohei e si commosse mentre le davano la mano, visto che non l'abbracciavano per non farle del male.

Le ragazze e Kohei se ne andarono coi signori Bossolani e Lucia, coi primi due che vollero fidarsi di Raphaela e lasciare la loro secondogenita da sola con la mora per vedere fino a che punto costei fosse responsabile, visto che Cate avrebbe dovuto vivere con lei, una volta dimessa.

"Tu... T-Tu non vai a casa a riposare?"

"Scherzi? Non ci penso nemmeno! Voglio restare qui con te..."

"Hai... Ha-Hai la scuola, domani... Come farai?"

"Perderò un giorno di lezione, non è grave. Domani non ho nulla di particolare..." Disse Raphaela "E poi... E poi, tuo padre ha detto che, se farò una mossa falsa, non mi permetterà di tenerti a casa mia..." Spiegò, visibilmente dispiaciuta.

Cate posò la propria mano destra su quella di Raphaela, accarezzandola lievemente "S-Sei... Sei scesa a patti coi miei genitori?"

"Per te? Assolutamente si!" Ribadì sicura Raphaela "Per un'amica questo ed altro! Senza contare che ho stroncato il tuo più grande sogno..."

"NOSTRO g-grande sogno." Precisò Cate "E'... E' p-per questo c-che abbiamo iniziato a giocate i-insieme da quando avevamo d-dieci anni... Ricordi?"

Raphaela annuì col capo, singhiozzando "S-Si... Come se fosse ieri!"

Allora Cate volle far tornare il sorriso sul viso di Raphaela, che tanto le piaceva quando rideva, il primo motivo che le scioglieva il cuore, oltre che al fisico mozzafiato della mora e indicò così il pacchetto che la ragazza teneva stretto fra le mani "N-Non lo apri?"

La mora notò il pacchetto "Me ne sono addirittura scordata... Adesso lo apro." Disse e subito scartò il pacchetto, sbattendo le palpebre un paio di volte quando vide che dentro c'era un completino firmato dalla Santos ed addirittura un biglietto col suo numero e indirizzo mail.

Cate sorrise appena nel vedere Raphaela felice come un bambino a Natale "A-Addirittura il numero... L-L'hai ammaliata..."

"Mi spiace, ma per me è solo un'idolo sportivo. Sono già innamorata di qualcuno... Una ragazza splendida, spesso timida e riservata, ma con un cuore grandissimo!"

La castana la fissò negli occhi blu zaffiro, che spesso sembravano scuri e si limitò a sorridere, poi arrivò l'infermiera con le compresse che Cate doveva prendere e le cambiò anche la flebo e Raphaela aiutò l'amica a sollevarsi appena col busto, affinchè potesse prendere le pastiglie.

Invece le altre ragazze stavano svolgendo la loro solita routine quotidiana, con Sole e Simona che avevano la cena coi rispettivi genitori per parlare del loro futuro insieme, coi genitori della prima per niente sorpresi di vedere la figlia con Simona e non più con la Principi.

Al contrario, Tania e Francesca stavano facendo come sempre il bagno assieme e la prima regalò poi alla compagna un dolce massaggio sul ventre leggermente rigonfio, alternato a teneri bacetti che fecero impazzire la ragazza "Amore... S-Se continui così mi verranno altri tipi di voglie..."

"Lascia che vengano. Sarò ben felice di soddisfarle!" Rivelò l'altra ragazza, baciando ancora il ventre della compagna che, per tutta risposta, si mise seduta e cinse il collo dell'amata con le esili braccia, rubandole un bacio molto appassionato.

E Tania la stese nuovamente con delicatezza, baciandola con altrettanta passione, passando poi al seno, al ventre e nuovamente alle labbra, lasciando che altri territori venissero esplorati dalle sue mani ma, sul più bello, Francesca fermò la compagna, stampandole un paio di bacetti sulle labbra "Perdonami, amore mio, ma ho fame... Voglio un bel gelato crema e puffo con lo sciroppo al caramello e succo alla pesca!"

"Fortuna che oggi abbiamo fatto la scorta di gelato!" Sorrise la ragazza, scostandosi dalla compagna "Vado subito a prepararti tutto!"

Francesca le sorrise e Tania la lasciò sola in camera a prepararsi, mentre lei scese in cucina per preparare quanto richiesto e, quando ebbe tutto pronto in tavola, lo portò di corsa alla compagna e ritornò poi di sotto per mettere la cena sul fuoco, ovvero una pentola d'acqua per cuocere la pasta e poi un pentolino nel quale avrebbe preparato il suo sugo prosciutto, crescenza e funghi, che Francesca adorava letteralmente.

Stessa cosa la stavano facendo Elisa ed Arianna, con quest'ultima che mostrò alla ragazza tutta la sua abilità nel far saltare la frittata in pentola per farla girare prima da un lato e poi dall'altro "Sei davvero fantastica... Che cuoca provetta!"

"E non hai ancora visto niente, credimi! Devi vedermi con la pasta..."

"Abbiamo preparato molte volte la pasta, ma non l'hai mai fatto!"

"Questo perchè c'eri sempre tu, ai fornelli." Disse Arianna, posando la pentola sul fuoco per fissare Elisa "Cuciniamo a turno e saprò stupirti!"

"Tu già mi stupisci." Ribadì la castana dai capelli mossi e gli occhi scuri e dolci in un lieve sussurro che Arianna colse "Chissà se saprai sorprendermi anche la prosisma settimana, quando compirò gli anni..."

"Il venticinque, giusto? Venticinque Novembre..."

"Esatto!" Sorrise Elisa "Credevo l'avessi scordato, sai? Confesso!"

"Come potrei dimenticare una cosa che riguarda te?" Chiese la surfista "Ho già in mente qualcosa di speciale. Saprò stupirti, vedrai! Promesso."

Elisa sorrise e, mentre costoro ripresero a cucinare la loro cena, non si poteva dire la stessa cosa per la Principi e Valentina, con la prima che andò a sedersi sul divano con fare pensieroso e piuttosto triste "Qualcosa non va?" Chiese dolce la giocatrice, sedendosi accanto a Francesca.

"Sai... Stasera Sole e Simona avevano l'incontro coi rispettivi genitori per parlare del loro futuro insieme..."

"Ne sei ancora innamorata?" Domandò allora la professionista e la Principi la fissò subito negli occhi.

"Mio Dio, no! Odio i bugiardi ed i traditori, è solo un'amica ora... Ma la cosa che mi da fastidio è questo incontro. Insomma... Stava con me ed i suoi genitori non avevano mai tempo per conoscermi e adesso, all'improvviso, sono disponibili per andare a cena!"

"E' sempre la stessa storia... Sole non ha mai provato interesse per te e faceva il doppio gioco, stando con te e Simona allo stesso tempo."

"Fortuna che non mi sono mai concessa a lei... Altrimenti sai che rimorsi??"

Valentina sorrise appena "Immagino! Ma adesso basta coi ricordi tristi, che ne dici? Andiamo, ti porto fuori a cena..."

"Sul serio?" Chiese incredula Francesca.

"Assolutamente! Ti porterò dovunque tu voglia."

Francesca sorrise, baciando la professionista sulla guancia sinistra d'istinto, arrossendo poi "V-Vorrei andare in quel ristorante Francese in centro, quello che hanno aperto qualche mese fa..."

Valentina sorrise a sua volta ed insieme alla sua fiamma segreta s'alzò, per andare fuori a cena e dimenticare tanti cattivi pensieri.

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Capitolo 47
*** A party full of love. ***


Passò una settimana ed arrivò Sabato venticinque Novembre, giorno del compleanno di Elisa e le giovani, terminata la giornata scolastica, durante la quale la castana aveva preso ben due otto, uno in Chimica e l'altro in Storia dell'Arte, se ne andarono a fare un giro.

Infatti Arianna e Valentina, che si erano date malate a scuola con la scusa di dover studiare per un'esame da dare Martedì all'università, stavano preparando una festa a sorpresa per Elisa e le altre amiche più Kohei avevano il compito di tenerla lontana da casa il più possibile.

"Dimmi un po'..." Disse Arianna, fissando Valentina.

"Cosa vuoi sapere?" Chiese la professionista, riattaccando la chiamata.

"Anche quando compirà gli anni Francesca il mese prossimo chiamerai quella pasticceria?"

"Si, certo. Ma non vuoi sapere questo, giusto?"

Arianna sorrise appena "No, infatti! Cosa penserai, per quel giorno?"

"Non ho bisogno di pensare. So già cosa fare e spero che per lei sarà indimenticabile!" Ribadì sicura Valentina ed Arianna sorrise ben sapendo che, se l'amica avesse avuto il sangue caliente, l'avrebbe fatta pagare cara a Sole per aver spezzato il cuore alla Principi. Principessa per tutte loro e Regina indiscussa per Valentina.

E le ragazze, intanto, arrivarono all'ospedale e presero le scale per raggiungere la stanza di Cate, visto che costei voleva fare gli auguri all'amica, trovando la giovane stesa sul letto con le gambe ingessate, che subito sorrise loro "Ciao! Vieni qui, Eli, fatti abbracciare!"

Elisa s'avvicinò al lettino ed abbracciò l'amica, che la baciò su entrambe le guance "Grazie per gli auguri!"

"Dimmi un po'... Lucia e Raphaela non ci sono?" Chiese Himeko.

"Lucia è andata da dentista mezz'ora fa... Hai i compiti per lei?"

"Si, esatto!" Rispose la giovane dai tratti Orientali "Deve copiare Biologia e Tedesco, ti lascio i quaderni. E su questo foglio ho scritto i compiti!"

"Ok... Quando torna glielo dico." Sorrise la castana, facendosi subito seria "Ragazze, mi fate una promessa?"

"Certo!" Risposero tutte insieme, compreso Kohei.

"Domani pomeriggio dovete venire qui e portare via Raphaela."

Tutte la fissarono, non capendo il motivo di quella richiesta "Perchè?" Chiese allora Francesca.

"Non è che mi dia fastidio, sia chiaro... E' bravissima e tutto ciò che volete, ma sta perdendo troppe ore di lezione. Doveva stare a casa un giorno, invece è già passata una settimana. Vabbè che siamo all'inizio, ma se non capisce gli argomenti rischia la bocciatura o i debiti..."

"Vostro padre è stato chiaro." Intervenne Cri "Se non si fosse dimostrata valida ed affidabile, mai le avrebbe permesso di portarti a casa sua, una volta dimessa!"

"Questo perchè Raph è cottissima di te, quanto tu lo sei per lei!" Scherzò Tania e la ragazza divenne bordeaux.

Poi arrivò proprio Raphaela, che abbracciò anch'ella Elisa per farle gli auguri e s'avvicinò poi al lettino "Tieni! Un bel thè freddo al limone..."

"G-Grazie... Sei davvero gentile!" Rispose vaga Cate.

"Cos'hai? Sei tutta rossa... Non avrai la febbre...?" Tentò la mora, posandole la mano sulla fronte e Cate, tra le risate di qualcuna, arrossì maggiormente.

Pochi minuti ed arrivò la mail di Arianna sul telefono di Tania, così le ragazze salutarono e se ne andarono, trovando Lucia in corridoio, che salutò e fece gli auguri ad Elisa; una volta fuori dall'ospedale, le giovani presero la navetta che le avrebbe portate a pochi metri da casa Herrera-Hawkins. Erano le quattro e mezza.

Aperta la porta, un -auguri- gridato a pieni polmoni la fece sobbalzare e, passato l'attimo di sorpresa, vide Arianna, Valentina e persino Rio, nuovamente tornato a Trento senza dire nulla a Vale per farle una sorpresa e capì che anche le altre amiche e Kohei erano complici, comprese Cate, Raphaela e Lucia, con quest'ultima che arrivò pochi minuti dopo di loro, sorridendole "L'avete fatto apposta... Non avevo dubbi!"

"Buon compleanno!" Disse subito Rio, andando ad abbracciare e baciare l'amica e poi con passione la fidanzata.

"Tanti auguri." Fece invece Valentina e poi avanzò Arianna.

"Cento di questi giorni, bellezza." Avanzò la surfista, sensualmente ed Elisa arrossì. Se fossero state sole, ne era certa, non avrebbe risposto delle sue azioni.

"Entrate, entrate! Hanno appena portato le tre torte."

"Addirittura tre?" Chiese Elisa "Wow..."

Allora tutte presero posto attorno al grande tavolo ed Elisa, dopo aver spento le diciotto candeline, tagliò le torte per le amiche, Rio e Kohei, avvolgendone quattro fette in un tovagliolo "E quelle?" Domandò Rio "Che gentile... Le hai messe da parte per me??"

"No! Veramente sono per Raphaela e Cate. Lucia, le lascio a te..."

"Ok, grazie. Ho il mio sacchetto del pranzo, mettile qui."

Elisa sistemò tutto con cura, senza scordare di metterci qualche caramella ed un biglietto per la castana amica, raccomandando a Lucia di non leggerlo e l'altrettanto castana ragazza annuì, promettendoglielo. E Lucia manteneva sempre le promesse.

La festicciola, movimentata dalla musica, durò fino alle otto, quando Arianna portò in tavola le lasagne che lei e Valentina avevano preparato nel primo pomeriggio ed infornate poco prima "Mmmh..." Gemette di gusto la Principi "Queste le ha preparate Valentina, ne sono certa!"

La professionista sorrise teneramente "Esatto. Come l'hai capito?"

"Sembrerà stupido, ma... E' come se mi sussurrassero tante belle parole, capaci di arrivarmi al cuore!"

Valentina le sorrise e le due si fissarono dolcemente "Ehi ehi!" Disse Carolina "Voi due... Se proprio volete combinare qualcosa, andate di sopra oppure a casa vostra!"

"Non è ancora il momento." Fece allora la professionista.

"Questa è una dichiarazione!" Disse subito Martina "Allora... Ci sarà qualcosa fra noi?"

"Solo se Francesca lo vorrà." Rispose semplicemente Valentina.

La Principi si limitò a fissare la giocatrice con gli occhi lucidi, imbarazzata e commossa e si persero l'una nello sguardo dell'altra "Non vorrei interrompere l'idillio stupendo, ma... Arianna, avresti delle fragole?" Chiese l'altra Francesca.

"Si, te le porto subito!" Rispose la surfista.

"Dobbiamo comprarle! Sono finite, a casa..." Avanzò Tania e, quando Arianna ebbe consegnato la vaschetta di fragole all'amica, le due ringraziarono e se ne andarono, seguite a ruota dalle altre, con Rio che andò da Vale, ovviamente e Lucia a casa, per fare i suoi compiti.

Arianna ed Elisa rimasero finalmente sole e quest'ultima fissava la surfista che, stranamente, non sapeva decifrare lo sguardo della ragazza innanzi a sè, finchè non se la ritrovò tra le braccia "E' stata una festa bellissima, grazie! Non avevo mai festeggiato, prima, a causa della mia famiglia..."

"Con me festeggerai sempre! Ho promesso che ti avrei resa felice e lo farò."

Dopo tali parole non ne seguirono altre, visto che Elisa cinse con le braccia il collo di Arianna, posandole un lieve bacio sulle labbra, che venne subito corrisposto e si fece immediatamente appassionato "Non vedevo l'ora di baciarti... E' proprio come l'avevo sempre immaginato..."

"Anch'io, sai? Baci davvero bene."

"A me lo dici?" Chiese Elisa ed Arianna sorrise, prendendola in braccio e portandola al piano di sopra.

Finalmente anche loro erano pronte per vivere la loro prima notte d'amore.

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Capitolo 48
*** Affermazioni e sorrisi. ***


Il mattino seguente, Arianna si svegliò ancor prima del suono della sveglia e si godette la pacifica forma dormiente di Elisa, che si svegliò a sua volta quando sentì il lieve movimento della compagna sotto di sè "Mmmh... Che ore sono?"

"E' presto... Sono le sei. La sveglia è tra mezz'ora..." Sorrise Arianna, accarezzando i capelli della castana, che le baciò il petto "Sai... E' davvero bello tenerti tra le mie braccia!"

"A me piace moltissimo starci!"

Arianna baciò la compagna ed Elisa corrispose il dolce gesto senza esitazione, lasciando che la surfista le accarezzasse la morbida pelle ed assaporasse nuovamente le sue labbra, che tanto aveva desiderato, da quando l'aveva conosciuta, un paio di mesi prima. E l'aveva anche salvata dalla sua famiglia violenta, portandola a vivere con sè ed avrebbe vissuto ogni secondo della sua esistenza, con quella ragazza tanto stupenda, ne era certa.

"Oggi è Domenica... Cosa possiamo fare?"

"Dovrei fare i compiti, ma direi che prima possiamo fare shopping... Che ne dici?"

"Dico che ci sto!" Rispose la surfista, mettendosi seduta sul letto "Bagno o doccia?"

"Bagno tutta la vita!" Ribadì Elisa, senza alcuna esitazione, baciando la compagna, che se ne andò poi a preparare il bagno.

Ad orari diversi anche le altre ragazze si svegliarono e Lucia andò in ospedale per fare visita alla sorella coi suoi genitori e, in ascensore, trovarono anche Tania e Francesca "Ciao!" Le salutò Lucia "Come mai qui? Non starai male, vero?"

"No no." Rispose Francesca "Ieri eravamo prese dal tenere impegnata Elisa e ho scordato di dare i compiti a Cate e Raphaela."

"Capisco... Grazie mille! Ci vediamo."

Le tre amiche si salutarono e, quando Lucia ed i suoi genitori arrivarono alla camera di Cate, entrarono, ma uno sguardo della castana li fulminò "Piano! Non fate rumore." Disse con tono sostenuto, senza urlare, fissando poi Raphaela al suo fianco "Dorme ancora..."

"Si prende cura di te da nove giorni e già è stanca? Sorprendente..." Disse allora Lorenzo.

"La scorsa notte non è stata molto bene, così ho chiamato l'infermiera, che le ha fatto subito un prelievo di sangue. Ci porteranno i risultati presto..."

"Stai parlando al plurale..." Sorrise Lucia "Ti stai abituando?" Chiese, con un dolce sorriso.

Cate divenne rossa come un peperone, come suo solito, ma il padre avanzò "Con tutte, ma non con lei! Mi raccomando."

"Sei ingiusto, caro. Perchè sei tanto pervenuto, nei suoi confronti?"

"Non saprei... Di certo, il suo mezzo sangue non aiuta le cose..."

Cate sgranò gli occhi "Fuori." Sibilò, nervosamente "Fuori dalla stanza! E, come tu stesso mi hai insegnato, vergognati delle tue parole, papà!"

L'uomo se ne andò, sapendo di aver detto delle brutte cose e la moglie lo seguì, lasciando solo Lucia nella stanza "Ieri Elisa mi ha dato queste per te e Raphaela..."

"Grazie..." Sorrise la castana "Come può papà dire certe cose??"

"Gli parlerò io, non preoccuparti." Ribadì Lucia, passandole il suo sacchetto, che Cate sistemò sul comodino "C'è dentro un biglietto, per te, da parte di Elisa. Ma adesso io devo andare... Goditela, mi raccomando!"

Cate le sorrise, sapendo che la sorella e le amiche facevano apposta a tormentarla "Lo farò." Rispose appena e Lucia se ne andò soddisfatta.

Pochi minuti dopo, Raphaela si svegliò ed arrivò contemporaneamente il medico che aveva in cura Cate "Oggi la porteremo a fare la radiografia, per vedere a che punto sono le fratture. Com'è il dolore?"

"Sopportabile, con gli antidolorifici. Tremendo senza."

Il medico sorrise "Ha reso perfettamente l'idea." Rispose, fissando poi Raphaela "L'infermiera che le ha fatto il prelievo di sangue, mi ha chiesto di portarle i risultati delle analisi. Signorina, lei ha bisogno di molto riposo e mangi qualcosa di dolce, senza scordare la carne, visto che è decisamente anemica."

"Lo farò, dottore. Grazie."

"Senta... Ho delle fette di torta. Possiamo mangiarle?"

"Ci mancherebbe! Certo! La radiografia è alle tre... Buona giornata."

Le due ringraziarono il gentile dottore e Cate prese il sacchetto, tirando fuori il biglietto e leggendolo, mettendosi poi a ridere lievemente "Qualcosa non va?"

"No no... Mi veniva da ridere dopo aver letto il biglietto di Elisa."

"Ok, capisco. Chissà se ha festeggiato a dovere..."

"Secondo me si!" Rispose senza dubbio Cate "A modo suo. Ci scommetto!"

Raphaela sorrise e mangiò la prima delle due fette e Cate la fissò. Come poteva suo padre pensare certe cose di Raphaela? Non era una cattiva ragazza, tutt'altro. Ed era certa che, se avesse passato del tempo con lei, si sarebbe ricreduto, specialmente se, come lei, si sarebbe perso in quei magnetici occhi blu.

Ma quando Cate venne portata in radiologia nel pomeriggio, prima di seguirla, lesse il biglietto e sorrise di gusto.

Elisa aveva augurato loro di passare dei bei momenti insieme, anche se il luogo non era quello adatto e di guardarsi bene intorno prima di dare scandalo.

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Capitolo 49
*** Tears. ***


Quando Cate venne riportata in camera dopo la radiografia, Raphaela la lasciò pochi minuti per andare a prendere un succo di frutta per entrambe ed i signori Bossolani, di ritorno dal bar dell'ospedale, entrarono in camera dalla figlia "Dov'è la tua amichetta?"

"Raphaela è andata a prendermi un succo di frutta. Ne volevo uno... E poi, dati i risultati delle sue analisi, anche a lei servono zuccheri."

"Sono tutte scuse... Andrà fuori a fumare oppure a farsi gli affari suoi."

"Lei non fuma, per tua informazione, papà. E se sei rimasto solo per offenderla, allora puoi andartene."

"Tu non passerai la convalescenza da quella ragazza."

"Invece io andrò da Raphaela!" Ringhiò la castana, sgranando gli ochi cerulei "Che ti piaccia oppure no!"

"Questo è tutto da vedere." Sorrise Lorenzo, uscendo dalla stanza della figlia e Cate fissò la madre con sguardo severo.

"Perchè non gli dici mai nulla? Perchè stai sempre dalla sua parte e non dalla mia? Non può parlare così di Raphaela, si è persa dieci giorni di scuola ed ha dormito pochissimo, con la sua salute che ne ha risentito. Ma non mi è mai mancato nulla!"

La donna non rispose e lasciò a sua volta la stanza e Cate voltò il viso sulla destra, piangendo e, nel mentre, suo padre trovò Raphaela "Ehi. Da oggi tu non starai più con mia figlia, potrai tornare a casa tua... Dove resterai da sola, non avrai mai Caterina!"

"Perchè? Eravamo d'accordo... Voglio fare tutto il possibile, per lei, per sdebitarmi." Disse la mora "Lei mi ha spinta via da quell'auto, salvandomi la vita. Ha perduto l'occasione di realizzare il suo sogno, di giocare a pallavolo a livello professionistico per colpa mia!"

"Per questo non voglio che tu le stia vicina!" Sibilò l'uomo "Portale il succo e poi sparisci dalla nostra vita!"

Raphaela non era una ragazza litigiosa o arrendevole, ma non voleva litigare col padre di Cate in ospedale, così ritornò nella stanza dell'amica senza dire una parola a Lorenzo e le si spezzò il cuore nel vedere la castana in lacrime "R-Raphaela..." Disse tra le lacrime la ragazza.

"Cate... Mi dispiace tanto..."

"C-Cosa ti ha detto mio padre? N-Non dirmi che ti ha mandata via..."

La mora si limitò a chinare il capo e chiudere i bellissimi occhi blu "Mi dispiace tanto... Tieni, il tuo succo. Mi raccomando, cerca di stare bene..."

Detto questo, la ragazza se ne andò e Cate si disperò "Raphaela! Non lasciarmi, ti prego! Non andare via!" Gridò la castana.

Raphaela corse per il corridoio, rischiando di travolgere la Principi e Valentina, oltre che Nadia, Antonella, Valy e Cri "Ma cos'ha?" Chiese proprio quest'ultima.

"Penso io, a lei. Scommetto quel che volete che c'entra il signor Bossolani!" Disse Valentina, ritornando all'ascensore per raggiungere la mora amica.

E, arrivate nella stanza di Cate, le altre ragazze trovarono il medico che s'occupava di lei intento a visitarla e la giovane in lacrime "Cate!" Fece subito la Principi, avvicinandosi a lei e stringendole la mano "Cosa ti è successo?"

"M-Mio padre ha fatto andare via Raphaela..." Riuscì solo a dire tra i singhiozzi.

"Valentina è andata da lei, non preoccuparti. La riporterà qui."

"Stavolta non so se ce la farà... Mio padre è davvero tremendo, quando ci si mette!"

"Non ha nulla, signorina. Ma cerchi di non agitarsi troppo..." Disse il medico, andandosene poi e Cate lo ringraziò, fissando poi le amiche.

"L-L'ha fatta andare via e... E ora s-sono qui da sola! Mi manca tantissimo..."

Fuori dall'ospedale, Valentina era riuscita a trovare Raphaela che, essendo a piedi, aspettava l'arrivo della navetta ma, non appena vide l'amica arrivare, le si fiondò tra le braccia, iniziando a piangere a dirotto.

"Cos'ha combinato, il signor Bossolani?"

"M-Mi ha detto di andarmene via... D-Di dimenticare Cate e sparire dalle loro vite..."

"Vedrai che tutto si sistemerà, ne sono certa!" Disse Valentina, cercando di consolare la mora, accarezzandola dietro il capo "Cate tiene troppo a te, per starti lontana. Prova per te un'amore così grande che aspetta solo tutto il suo coraggio, per venire a galla!"

"Anch'io... Anch'io la amo! L'amo tantissimo!"

"Sediamoci un po' qui, ti va? Tanto non c'è nessuno... Resto un po' con te, poi ti riporto da Cate."

"No... Riportami a casa. Devo fare i compiti e distrarmi un po'... Tutto questo mi fa male. I sensi di colpa mi uccideranno."

"Pensa a qualcosa di bello, non lasciarti sopraffare." Disse Valentina, stringendole le mani nelle proprie "Pensa ai bei ricordi che hai di te e Cate insieme, quando vi siete conosciute da piccole ed avete iniziato a giocare insieme a pallavolo."

Raphaela sorrise appena, con Valentina che le asciugò le lacrime coi pollici "Ci proverò..."

"Ce la farai, Raphaela. Sei forte, ce la farai! E... Come dissi a Francesca quando mi parlò del tradimento di Sole, cerca di sorridere, perchè hai degli occhi troppo belli perchè le lacrime possano rovinarli. Cate verrà da te, fidati!"

La mora le sorrise e poi salì sulla navetta, salutando Valentina, che mandò una mail a Francesca. Infatti sperava che qualcuna potesse fare un po' di compagnia a Raphaela, temendo che l'amica potesse fare qualcosa di stupido.

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Capitolo 50
*** Prova di carattere. ***


Passò una settimana e Cate non aveva più detto una parola ai suoi genitori, se non con Lucia e le sue amiche, triste per aver perduto la compagnia di Raphaela, che non l'aveva più chiamata o risposto alle sue mail. La ignorava completamente e, quando era da sola, piangeva sempre, ricordando i giorni passati con la mora.

"Oggi vieni a casa. Non sei contenta?" Chiese sua madre, ma la giovane nuovamente non rispose.

Cate scese dal letto piano piano, prendendo le stampelle vicine al comodino ed andò in bagno. Visto che non poteva usare le gambe, il fisioterapista le aveva mostrato come utilizzarle senza avere i piedi disponibili, così da non farsi male. E la ragazza aveva imparato bene.

"Non ti facevo tanto capricciosa, Caterina."

Nuovamente la ragazza non rispose, dirigendosi verso l'ascensore ed entrandovi, premendo il bottone per scendere al pianterreno. E giù, visto che era Sabato mattina, trovò le amiche e Kohei, che passavano lì davanti per tornare a casa da scuola, visto che erano quasi le due, dal momento in cui il medico che doveva dimettere la ragazza era in sala operatoria e Cate aveva la fisioterapia.

"Cate!" Disse subito Antonella, abbracciandola "Come stai??"

"Bene... Fisicamente bene. Spiritualmente no..."

"Raphaela non si è più fatta sentire nè vedere?" Chiese Nadia, notando gli occhi lucidi dell'amica.

"No... Non so più nulla di lei..."

"Francesca era andata da lei il giorno in cui tuo padre l'aveva mandata via ed ha sempre pianto, formulando pochi pensieri coerenti." Disse Valentina "Dovresti dirle quello che provi per lei, senza permettere ai tuoi genitori di mettersi in mezzo!"

"Lo so... Ma sarà arrabbiata con me, per colpa di mio padre."

"Cate." La fermò Tania, visto che la castana se ne stava andando "Ricorda che in amore, la cosa più importante è l'iniziativa!"

La castana fissò l'amica, le sorrise e se ne andò all'auto dei genitori, che era lì vicino, salendovi e pochi minuti dopo la raggiunsero i genitori, con la donna che fermò Sole "Lucia non c'è?" Le chiese, con fare gentile.

"No. Doveva andare in biblioteca... Bisogna fare una ricerca di Biologia per domani, così si è portata avanti."

Allora Patrizia salì sull'auto del marito, che accese il motore e partì a tutta velocità ed il viaggio passò in totale silenzio, da parte di Cate, che mise nelle orecchie l'I-Pod di Raphaela, che costei aveva dimenticato in ospedale e che lei teneva sempre con sè, sorprendendosi ogni volta di quanto i loro gusti musicali fossero simili.

Ed arrivati a casa loro, Cate scese da sola dall'auto ed entrò in casa con la sua copia di chiavi, andando in camera sua e stendendosi sul letto, mentre i suoi genitori rimasero in cucina a cercare di capire cos'avesse la loro figlia. Decisero così di affrontare la questione.

"Si può sapere cos'hai?" Le chiese la madre.

"Se è ancora per quella tizia, cerca di smetterla!" Disse Lorenzo "Sei davvero incredibile! Tieni il broncio ai tuoi genitori per un capriccio?? Sei davvero infantile!"

"Capriccio?" Chiese in un sussurro Cate, ma ben udito dai genitori "Tu hai allontanato Raphaela, solo per farle un dispetto, discriminandola! Dici di non essere razzista, ma hai detto che è una mezzo sangue, solo perchè è per metà Spagnola. Lei stava sempre con me, in ospedale e, dopo che l'hai mandata via, sono rimasta sempre da sola!"

Cate aveva sgranato gli occhi grigio-azzurri, ansimando rabbiosamente, tanto che persino Lucia, rincasata in quel momento, si stupì dell'espressione della sorella. Mai l'aveva vista così. Sembrava una vera tigre, ora che aveva trovato un motivo valido per cui tirare fuori gli artigli.

"Bada di stare in silenzio, altrimenti ti arriva un ceffone, Caterina!"

"Che mi arrivi, il ceffone! Non m'importa, non starò zitta, stavolta. Perchè io ero felice, con Raphaela... Perchè io amo Raphaela!"

L'ammissione colpì i genitori, ma non Lucia, che ben sapeva quali fossero i sentimenti della sorella nei confronti della loro comune amica e fu felice di sentire la sorella che dichiarava apertamente i suoi sentimenti "Tu... Tu ami quella ragazza?" Chiese scioccato il padre.

"Si! Si, io la amo con tutta me stessa... Con tutto quello che ho dentro!"

E, dopo tale ammissione, il padre sferrò due ceffoni secchi alla figlia minore, ferendola sul labbro inferiore, che iniziò a sanguinarle "Cate!" Disse subito Lucia.

"I-Io me ne vado... Portami tu le mie cose..."

"Se te ne vai da questa casa per andare da quella tizia, non ti voglio più qui dentro!"

"Non ci tornerò, tranquillo." Ribadì decisa la ragazza, prendendo le stampelle e dirigendosi verso le scale, scendendo con un po' di fatica e prendendo il suo zaino, quindi aprì la porta e se ne andò, incamminandosi sotto la pioggia battente.

"Cosa fai?" Domandò poi il padre a Lucia, che aveva gli occhi lucidi "Te ne vai anche tu?"

"No. Le porto le sue cose... Ma sarei tentata di andarmene, perchè mai avrei pensato che Cate venisse trattata così male!"

L'uomo non rispose e lasciò che Lucia prendesse abiti e scarpe della sorella minore per poterglieli portare, poi la ragazza uscì di casa in bicicletta e si diresse verso la casa di Raphaela, suonando il campanello. E la mora aprì.

"Lucia? Come mai qui?" Chiese la ragazza dai bellissimi occhi blu.

"Cate è andata via di casa dopo un duro litigio con nostro padre... Non è ancora arrivata?"

"No... Io non l'ho vista. Ma è uscita con questa pioggia?"

"Già. Ti ho portato un borsone con dentro qualche suo abito e due paia di scarpe... Domani le porterò il resto."

"Oh, va bene. Sicura che tuo padre non si arrabbierà?"

"Si è già arrabbiato, con lei, reagendo davvero male. Quando arriverà lei ti spiegherà..." Disse Lucia, salutando l'amica e poi andandosene.

Ma la ragazza, nonostante la tristezza derivante dall'allontanamento della sorella minore da casa loro, era felice di sapere e di aver visto Cate tirare fuori tutto il suo carattere e lottare con le unghie e con i denti per colei che amava.

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Capitolo 51
*** You are my life. ***


Raphaela rimase ad aspettare Cate con impazienza e temendo che, visto che erano già passate due ore, le fosse successo qualcosa di tremendo, visto che aveva di certo le stampelle e poteva trovarsi in difficoltà.

Ma dopo qualche minuto, il campanello del suo appartamento suonò, così premette il bottone del citofono per aprire la porta e corse subito fuori da casa sua, aspettando davanti all'ascensore. E ci vollero cinque minuti prima che questa s'aprì, permettendo a Cate di uscire e di trovarsi davanti Raphaela in maglietta e calzoncini, a piedi nudi.

"Ra-Raphaela..." Disse commossa la castana, dirigendosi pian piano verso la mora, ma fu costei ad avanzare e stringerla a sè.

"Cate! Sono così felice di vederti. Dio... Ero preoccupatissima..."

"A chi lo dici... Non rispondevi alle mail, alle chiamate..."

"Mi dispiace." Disse la mora, piangendo di felicità, allontanandosi poi per guardare negli occhi la castana, che fece lo stesso e notò subito la ferita sul labbro inferiore "Non dirmi che questa ferita te l'ha fatta tuo padre..."

"Si, ma come lo sai?"

"Lucia è stata qui due ore e mezza fa a portarmi i tuoi vestiti. Mi ha spiegato grandi linee cos'è successo."

Cate sorrise appena "Mia sorella è una grande."

"Entriamo, non stiamo qui fuori al freddo. Già sei bagnata come un pulcino... Vieni!"

Allora Raphaela condusse Cate al suo appartamento e, quando furono dentro, la mora chiuse la porta con doppia mandata "E' bellissimo, qui. Mi piacerà molto viverci. Cioè... Sempre se tu mi vuoi e non mi cacci quando starò bene."

"Scherzi?? Non ti lascerò mai, staremo sempre insieme! Ti piace l'idea?"

"Mi piace moltissimo!" Sorrise dolce Cate, fissando con dolcezza e passione la mora, che ricambiò lo sguardo.

"Vado a prepararti il bagno, allora. Riesci a lavarti, da sola?"

"Si. Faccio un po' di difficoltà, ma non ho molti problemi..."

Raphaela le sorrise ed andò subito in bagno, ove aprì l'acqua nella vasca con bagnoschiuma e sali profumati, poi ritornò dalla castana amica "E' quasi pronto. Vieni, ti faccio vedere dove sono accappatoi ed asciugamani..." Disse la mora e, quando furono in bagno, Cate ascoltò attentamente l'amica, perdendosi nei suoi occhi, oltre che dietro la sua voce, che mai prima d'ora le era sembrata tanto dolce e melodiosa.

"Perfetto. Grazie, sei molto gentile..."

"Gentile perchè da oggi vivremo ufficialmente insieme. E tu che mi hai salvata, cosa dovresti essere?"

"Non voglio essere un'eroina, sia chiaro! Ho solo salvato un'amica a cui tengo tantissimo!"

"Anch'io tengo tantissimo a te, sappilo." Ammise Raphaela, lasciando poi sola Cate, che poi sarebbe andata a vestirsi nella camera che, a partire da quella sera, avrebbero diviso, sicuramente imbarazzandosi ma apprezzando la rispettiva compagnia.

E finito il bagno un quarto d'ora dopo, Cate andò in accappatoio in camera, ove frugò nel suo borsone alla ricerca dell'intimo, di una maglietta e calzoncini, trovando però una canottiera sbracciata e tornò poi in cucina, ove Raphaela aveva servito in tavola un bel bicchiere di latte caldo alla castana.

"Mio Dio... Mi sei davvero mancata, sai? Sempre presente, dolce, premurosa..."

"Anche tu mi sei mancata. Ho pensato a te ogni giorno, da quando tuo padre mi ha impedito di vederti."

Le due rimasero a fissarsi negli occhi per lunghi, interminabili istanti, prendendosi poi di scatto per mano, quasi volessero accertarsi di essere davvero insieme e di non essere insieme in un bellissimo sogno "Sei la mia vita, Raphaela. Mi sono sentita persa, senza di te!"

"Anche tu sei la mia vita! E non vedo l'ora d'iniziare a condividere la mia vita con te."

"A mischiare le nostre vite. Per farle diventare una cosa sola!"

"Sarà bellissimo!" Disse Raphaela, i cui occhi brillavano di emozione e gioia pura.

"Non chiedo di diventare come Tania e Francesca, Elisa o Arianna oppure come Francesca e Valentina... Ma siamo sulla buona strada!"

La mora sorrise divertita "Arianna ed Elisa si sono messe insieme, quando costei ha compiuto gli anni."

"Già... Sono felice per loro! Elisa se lo merita, dopo tutto quello che ha passato."

"Anche tu non scherzi, però." Disse Raphaela "Guarda cosa ti ha fatto tuo padre..."

"Ti riferisci alla ferita?" Chiese Cate, accarezzandosi appena la bocca "Ti dico solo che porto volentieri questa ferita. Ho tirato fuori tutto ciò che avevo dentro e, ti dirò la verità... Mi sento più leggera! Come se mi fossi tolta un grande peso."

"Ti capisco, so cosa vuoi dire." Sorrise Raphaela "Bevi il latte con tranquillità, io vado a prendere il cotone col disinfettante."

E quando Cate ebbe terminato il suo latte, Raphaela si sedette davanti a lei ed iniziò a disinfettarla "Posso lamentarmi, vero, se sento bruciare?"

"Si, certo! Ci mancherebbe..."

Ma Raphaela aveva davvero le mani d'oro e Cate non si lamentò nemmeno una volta "Sei davvero brava a fare le medicazioni."

"Sono felice di non doverti fare le fasciature alle gambe, perchè allora si che avrei avuto paura di farti male!"

"La guarigione è andata molto bene, così Martedì scorso mi hanno tolto i gessi ed il medico mi ha subito mandata a fare fisioterapia... Tutti i giorni devo andare a farla, in ospedale, dalle due di pomeriggio alle quattro, tranne nei week-end."

"Va bene, nessun problema. Almeno riprenderemo ad andare a scuola..."

"Non hai ancora ripreso?" Chiese colpita Cate e Raphaela scosse il capo "Perchè?"

"Non ci riuscivo... Eri l'unico pensiero che mi riempiva la mente. Non riuscivo a pensare ad altro, credimi!"

Cate l'abbracciò, d'istinto e Raphaela, dopo un attimo di sorpresa, corrispose il dolce gesto "Anch'io, sai? Anch'io non ho fatto altro che pensare a te! Mi piacerebbe molto vedere quanto tempo ci metteranno le nostre vite a diventare una sola."

"Secondo me molto poco. Siamo davvero simili, dopotutto!"

"A proposito... Il tuo I-Pod. L'avevi lasciato in ospedale e l'ho ascoltato... Spero non ti dispiaccia."

"No, affatto! Anzi, mi fa molto piacere." Sorrise Raphaela e Cate fece altrettanto, poi la prima andò a preparare la cena ed infine avrebbero dovuto affrontare la loro prima notte insieme. Coi loro imbarazzi personali ma finalmente ancora insieme.

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Capitolo 52
*** Ritorno a scuola. ***


Il mattino seguente, quando Cate si svegliò, notò subito che Raphaela non era al suo fianco, così si sporse verso il comodino per prendere le stampelle e, facendo perno su di esse, si mise seduta e poi s'alzò, andando in bagno per fare la doccia. Ma, aperta la porta, si trovò davanti Raphaela che stava per infilarsi sotto la doccia.

"Dio, scusami!" Disse subito Cate, uscendo rapida dal bagno.

"Ma no... Ehi, puoi fare ugualmente il bagno. Tanto non ti vedo..."

Cate aprì appena la porta, sbirciando e vedendo il sorriso divertito di Raphaela "Posso? Davvero?"

"Certo!" Sorrise la mora, rimettendosi l'accappatoio per aprire l'acqua nella vasca "Lì ci sono bagnoschiuma e sali profumati. Metti quello che vuoi!"

Allora la mora entrò nella doccia, ma Cate la fermò "Mi è dispiaciuto, sai, quando hai rimesso l'accappatoio..."

Raphaela non credette alle sue orecchie, ma arrossì lievemente innanzi all'improvviso cambiamento della castana e le sorrise "Ci sarà l'occasione in cui mi vedrai senza!" Le disse, facendole l'occhiolino e chiudendo la porticina della doccia, poi Cate mise bagnoschiuma e sali profumati nella vasca, poggiando lo shampoo sul bordo.

La mora non ci mise molto a fare la doccia e, quando uscì, sorrise nel vedere Cate bella rilassata tra la schiuma, con gli occhi chiusi ed andò allora in camera per vestirsi e poi in soggiorno per preparare il suo zaino. Una decina di minuti dopo, anche Cate scese, già vestita.

Le due, quando furono pronte, uscirono di casa dopo aver chiuso tutto ed andarono alla vicina fermata della navetta, salendovi quando questa arrivò dopo pochi minuti e scesero dopo due fermate, proprio innanzi al cafè dov'erano solite ritrovarsi con le amiche.

"Guardate chi c'è!" Disse felice Elisa, alzandosi dal suo posto per andare ad abbracciare le due amiche.

"Bentornate a scuola." Avanzò Cri, baciandole entrambe sulle guance.

"Finalmente col sorriso sulle labbra." Rivolse ad entrambe Valentina, sorridendo "Così voglio vedervi! Anche perchè ieri, il mio coach, al termine della partita con la squadra di Pesaro, ha detto che vi vuole tutte alle due partite amichevoli che avremo la prossima settimana, quando c'è lo stop al Campionato per le Nazionali."

"Davvero??" Chiesero assieme Cri, Valy e Nadia, insieme.

"Incredibile... Non vedo l'ora di giocare e dimostrare quanto valgo." Disse Sole e Simona con lei.

Ovviamente tutte erano entusiaste della notizia e Cate, sebbene non potesse più giocare, non era da meno "Impegnatevi al massimo, mi raccomando!" Disse la castana, che si era seduta tra Raphaela e la sorella Lucia "Io farò la capocurva!"

Qualcuna sorrise "La capocurva? Sul serio?" Chiese la sorella maggiore.

"Io non ti ci vedo, come ultrà!" Disse Simona, incrociando le braccia.

"Io si..." Ribadì Sole, sorridendo alla castana "Secondo me ci darai una grande forza, col tuo tifo!"

Cate le sorrise poi, dopo aver ordinato la solita colazione, entrò la Preside Lericante "Oh, signorina Bossolani Junior! Signorina Falcetti! Che piacere rivedervi... Come state?"

"Io molto bene, adesso." Sorrise Raphaela.

"Anch'io adesso sto divinamente! Perchè ora viviamo insieme..."

"Cosa? Bene, sono contenta per voi! Allora cambierò il suo indirizzo, signorina Bossolani Junior."

"Anche il mio, Preside!" Avanzò Noemi Signoretti, che parlava raramente, alzando la mano "Io vivo con la Flores..."

"Va bene! Su, non fate troppo tardi..." Disse la donna, andandosene poi.

E le ragazze fissarono le due amiche a bocca aperta "C'è una tresca anche tra voi oppure è una cosa a caso?" Chiese Carolina.

"No no, è che così facendo abbiamo diviso in due l'affitto! Poi, quando lavoreremo, compreremo l'appartamento."

"Poi chissà, magari tra voi nasce qualcosa..." Disse Antonella.

"Proprio come la mia sorellina!" Avanzò Lucia, circondando le spalle della sorella minore, che la fissò in tralice "Ieri ha dato grande prova di coraggio, innanzi ai nostri genitori. E sono fiera di lei, per questo. Raphaela, avresti dovuto vederla e soprattutto sentirla..."

"Sono certa che avrò la mia occasione." Sorrise la mora.

"Occhio, Lucia... Non fare troppe rivelazioni!"

"Perchè, Cate? Siamo tutte qui, falle la dichiarazione, no?" Chiese Tania.

"Non dirò mai niente di personale, davanti a voi! Se dovrò dirle qualcosa, glielo dirò in privato."

La castana incrociò le braccia e, quando si alzarono per pagare ed uscirono poi dal cafè per andare verso la scuola, Francesca le si avvicinò "Noto con piacere che sei cresciuta! Ora non t'imbarazzi più, come prima."

"Ho capito che, se continuavo così, gliela davo sempre vinta!" Sorrise la castana "Ma dimmi di te... Come va la gravidanza?"

"Domani ho l'ecografia del quarto mese! E prima della Vigilia di Natale, scopriremo se è maschio o femmina..."

"Sono felicissima per voi! Chissà Tania..."

"Oh, Tania non sta più nella pelle! Non vede l'ora di sapere il sesso per dipingere la cameretta."

"Se starò bene verrò anch'io ad aiutarla."

"Ok! Se vorrà l'aiuto, però, perchè potrebbe volerci pensare lei..."

"Io mi sono offerta, poi vedi tu!" Sorrise Cate, volgendo poi lo sguardo dietro, per incrociare lo sguardo di Raphaela, che le sorrise "Voglio dedicarmi a lei... Spero di trovare presto il coraggio per dirle quello che provo!"

"Se sei riuscita ad affrontare i tuoi genitori, ce la farai sicuramente!"

"Lo spero... Non vorrei che, dal momento in cui entrerà di certo in squadra, qualcuna possa portarmela via."

"Il vostro legame non si sfalderà mai! E' troppo forte."

"Sarebbe bello se tu avessi ragione." Sorrise Cate, prima che tutte, assieme agli altri studenti, entrassero nella scuola pronte ad affrontare la giornata di lezioni.

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Capitolo 53
*** Dolci ricordi e pensieri futuri. ***


Passate le prime tre ore di lezione, arrivò l'intervallo e le ragazze più Kohei si trovarono fuori in cortile, al loro solito tavolo, ove tutte le ragazze fissavano Cate e Raphaela che, inevitabilmente, s'accorsero degli sguardi altrui "Perchè ci fissate?"

"Perchè siete cambiate moltissimo, da quando vi siete conosciute, ormai otto anni fa quasi..."

"Come vi siete conosciute?" Chiese Arianna ed anche Valentina era interessata all'argomento. E le due ragazze sorrisero subito, quando i ricordi affiorarono nella rispettiva mente e si rividero bambine quando, in quinta elementare, erano state messe nella stessa classe.

INIZIO FLASHBACK. OTTO ANNI PRIMA.

Era una bella giornata di Settembre, col sole ancora alto nel cielo e le scuole erano appena iniziate da una settimana e, alla scuola elementare della città, la maestra di Matematica di quinta elementare entrò in classe con una bambina accanto a sè "Bambini, questa è una nuova compagna di classe. Si chiama Raphaela Falcetti e da oggi sarà in classe con voi! Trattatela bene e andate d'accordo con lei... Vai pure, c'è posto accanto a Caterina Bossolani."

La bambina, dai lunghi capelli mori ed i bellissimi occhi blu, andò a sedersi accanto alla bimba castana, che la fissò coi suoi occhi grigio-azzurri ed un timido sorriso e si limitò a salutarla; non le parlò per tutta la mattina, fino alla quinta ora, quella di Educazione Fisica.

"Oggi giocheremo a pallavolo!" Disse il maestro, prendendo la palla dalla cesta e dividendo gli alunni in due squadre miste.

Raphaela e Cate erano nella stessa squadra e mostrarono subito una buona intesa, ricevendo gli applausi del maestro "Sei davvero brava!" Disse Raphaela.

"Grazie... Anche tu!" Rispose semplicemente Cate.

E continuarono a giocare insieme anche alle medie finchè, in prima superiore, entrarono nella squadra della scuola, ove conobbero la maggior parte delle ragazze che sarebbero diventate loro grandissime amiche. Una faceva la centrale e l'altra schiacciava. Un duo micidiale e ben coordinato.

Quando poi il padre di Antonella portò tutta la squadra a mangiare un gelato dopo la vittoria del campionato studentesco a fine anno scolastico della prima superiore, sorse spontanea una domanda "Voi due siete davvero brave e ben coordinate." Disse l'uomo, Benedetto "Non avete ambizioni?"

"Si, certo!" Rispose Raphaela, circondando col braccio destro le spalle di Cate, che fece altrettanto.

"Bene! E sarebbe, questo sogno amizioso?"

"Noi due giocheremo da professioniste e vinceremo tutto! E quando saremo in Nazionale, vinceremo la Coppa del Mondo e le Olimpiadi!" Risposero insieme e l'uomo sorrise felice, battendo le mani.

"Questo si che è un bel sogno!" Rispose, sempre sorridente.

Ma le due ragazze, pur restando sempre grandi amiche ed un duo letale in campo, presto dovettero fare i conti coi cambiamenti del rispettivo corpo, che diventava sempre più adulto e la pubertà ebbe un effetto stupendo su Raphaela, che divenne ancor più bella di prima e Cate, anche se era diventata bella a sua volta, non riusciva quasi più a parlare o guardare l'amica, sentendo crescere sempre di più un forte sentimento nei suoi confronti.

Ciò che Cate non aveva mai saputo era che anche Raphaela provava gli stessi sentimenti nei suoi confronti e che, da quando ne aveva preso coscienza, aveva fatto di tutto per farglielo capire, senza arrendersi mai.

Però tutti i tentativi non andarono a buon fine e passarono altri tre anni, arrivando in quarta superiore.

FINE FLASHBACK.

Tutte le ragazze e Kohei rimasero colpite dal racconto, breve ma intenso, fatto dalle due amiche e Lucia sorrise "Ricordo bene quanto eravate affiatate e, anche se l'imbarazzo ha preso il sopravvento su di te, sono certa che l'alchimia tra voi non si è mai sciolta."

"No, infatti!" Sorrise Arianna.

Le due si guardarono ed a Raphaela sfuggì qualche lacrima "Adesso però... Non potremo più giocare insieme..."

"Tu giochi, io tifo! Saremo imbattibili anche in questo senso."

Cate tirò a sè Raphaela, circondandole le spalle col braccio destro "E' un peso che porterò dietro per sempre."

"Non dovresti!" Rispose la castana "Se avessimo giocato insieme, avremmo vinto certamente tutto ciò che si poteva vincere. Poi le altre squadre ci sarebbero rimaste male..."

A Raphaela e qualcun'altra sfuggì una risata cristallina e divertita "Ha ragione lei!" Intervenne Valentina "Ammetti che poi vi avrebbe prese un'altra squadra... Per la mia vincere sarebbe ancor più dura!"

"Ma cosa dici?" Avanzò Martina "Avete la Verdevalle e la Santos..."

"Non sono tre o quattro giocatrici a fare una squadra. Tutte sono importanti, comprese le riserve!" Disse la giocatrice e tutte furono d'accordo con lei.

Poi suonò la campanella e tutte ritornarono nella rispettiva classe, ma Cate fermò Raphaela "Non continuare a sentirti in colpa. Ho fatto tutto di mia spontanea volontà."

"Lo so, ma è comunque difficile..."

"Ricorda sempre che sono fiera di averlo fatto." Disse decisa Cate, guardando negli occhi la mora "Se ti fosse successo qualcosa, non avrei avuto più ragione di vivere!"

"La stessa cosa vale per me. Avrei perso una metà di me... La più importante!"

Cate le sorrise e Raphaela ricambiò il dolce gesto "Ehm... Posso farti una domanda?"

"Certo che puoi! Sai che puoi chiedermi liberamente ciò che vuoi."

"Quando... Q-Quando sarai a Milano ad allenarti ed io non ci sarò, non mi tradirai, vero?" Chiese, chiaramente in imbarazzo, arrossendo lievemente.

"Fossi matta, a farlo! Non ci penso neanche." Ammise Raphaela, arrossendo a sua volta "Anche se giocherò con la Santos, nessuna prenderà il tuo posto nel mio cuore!"

Detto questo, Raphaela entrò nella scuola con un lieve sorriso dipinto sul viso e Cate, con le stampelle, la seguiva. Ma sul suo viso era dipinto un sorriso di pura soddisfazione.

Ora doveva solo trovare il coraggio di aprire il suo cuore alla mora amica, della quale era sempre stata innamorata.

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Capitolo 54
*** Sorpresa! ***


Il giorno seguente, Tania e Francesca si svegliarono verso le otto e mezza, visto che non sarebbero andate a scuola per via dell'ecografia a cui la seconda doveva sottoporsi e la compagna era già agitata di primo mattino "Non essere così nervosa... Suggestioni anche me..."

"Oh, no no no! Tu non devi agitarti assolutamente."

"Appunto, ma sei quasi riuscita a farmi agitare!" Confessò Francesca, abbracciando Tania e baciandola dolcemente, prendendole il viso fra le mani e fissandola poi negli occhi "Stai calma, ok? Andrà tutto bene!"

Tania le prese le mani fra le proprie, baciandole le nocche "D'accordo. Dovremo anche parlare alla dottoressa di quella questione..."

"Si, lo so. E' per questo che sei agitata, vero?"

"Già... Ma adesso andiamo a fare il bagno perchè, se continuiamo a rimanere sedute sul letto, dovremo rimandare l'appuntamento dalla ginecologa."

Francesca sorrise, sapendo che la fidanzata non scherzava mai quando si parlava d'amore e s'alzò, dirigendosi verso il bagno in corsetta lenta "Prendimi, se ci riesci!"

"Vuoi davvero sfidarmi?" Chiese divertita Tania, partendo all'inseguimento della fidanzata.

Le due fecero il bagno, scambiandosi bacetti dolci ed appassionati e poi andarono a vestirsi, uscendo infine di casa dopo aver chiuso tutto e scelsero di raggiungere l'ospedale camminando, visto che Francesca voleva fare quattro passi e prendere un po' d'aria fresca.

"E' da molto che non facevamo una passeggiata io e te, da sole..."

"Hai ragione!" Sorrise Tania, che aveva preso a braccetto la fidanzata "I tuoi genitori si sono fatti sentire ancora?"

"No... So che dopo Firenze avevano una mostra d'arte nei Paesi Bassi... Sinceramente non so niente!"

"Idem per i miei! Quando ho dato loro la bella notizia, non li ho più sentiti. Ho un brutto presentimento, sai?"

"Beh, finchè non ho fatto l'ecografia cerca di tenerlo fuori dalla mente!"

"Assolutamente si. Sono concentrata solo su di te, oggi! Nulla potrà distrarmi..."

Francesca le sorrise e ripresero a camminare, mentre le arrivava una mail da parte di Antonella, che le chiedeva di far sapere poi al gruppo l'esito dell'ecografia e la ragazza rispose poi, visto che erano arrivate in ospedale, spense il cellulare e lo stesso fece Tania.

Una volta salite al quarto piano, le due giovani trovarono un'infermiere "Mi scusi." Disse proprio Francesca "Devo fare un'ecografia dalla dottoressa Schiotti."

"Venite, vi accompagno." Rispose gentile l'uomo e le due lo seguirono, finchè non si fermarono innanzi ad una porta e l'infermiere bussò "Dottoressa?"

"Prego!" Sorrise la donna, quando vide le due ragazze "Vi stavo aspettando!"

Le due fidanzate salutarono la ginecologa "Dovrei dirle una cosa..." Avanzò Francesca, abbastanza nervosa.

"Mi dica tutto, Francesca." Rispose la dottoressa, prestandole la massima attenzione.

"Nella mia famiglia, da parte di padre, ci sono stati dei casi di tumore... Mio nonno paterno e mio padre stesso sono stati operati. Io... Io ho paura di poter prendere qualcosa e trasmetterlo anche al bambino..."

Tania le accarezzò le spalle, sapendo quanto fosse difficile per la fidanzata "Anche lei, Tania? Ha questi casi anche nella sua famiglia?"

"No... Nella mia famiglia non ci sono stati casi."

"Beh, sicuramente il bambino potrebbe prendere qualcosa, sono sincera. Ma ha fatto bene a dirmelo, perchè posso darle dei farmaci di prevenzione. Però ascoltami... Il piccolo o piccola potrebbe anche non prendere mai nulla..."

"Lo so. E' la stessa cosa che dicono anche a me quando vado a fare i controlli mensili..."

"Esatto. Oggi iniziamo il trattamento, allora!" Sorrise la donna "Ti prescrivo delle compresse da prendere una volta alla settimana. Sempre di Martedì!"

"Ok, va bene..." Sorrise Francesca e la donna con lei.

La dottoressa s'avvicinò poi alle due ragazze "Adesso vai pure a stenderti sul lettino. Iniziamo la visita!"

Francesca si sistemò e Tania si sedette accanto a lei, come la prima volta, prendendola per mano e la Schiotti iniziò l'ecografia, guardando con attenzione il monitor "E' cresciuto il feto, dall'ultima volta." Notò Tania.

"Si e sta crescendo davvero bene!" Sorrise la dottoressa, continuando la visita, finendo pochi minuti dopo, con Francesca che si ripulì dal gel "Mi raccomando la visita del mese prossimo. Non dimenticatevelo, eh!" Disse, andando poi al computer per farla la ricetta delle compresse da prendere.

La dottoressa diede alle due ragazze anche le immagini dell'ecografia e la ricetta, raccomandando a Francesca di prenderle una volta a settimana e sempre di Martedì "Mi scusi, dottoressa..." Avanzò allora Tania "Ehm... I nostri momenti d'intimità..."

"Potete fare ciò che volete, ma nei limiti. Mi raccomando! Ci vediamo il ventitrè Dicembre."

Detto questo, le due ragazze salutarono la dottoressa, che rispose, poi se ne andarono, dirette alla vicina farmacia e poi Francesca mandò una mail col suo I-Phone ad Antonella, scrivendole che era andato tutto bene e che il feto cresceva bene; dopodichè presero la navette, che le avrebbe riportate a pochi metri da casa.

Ma a Tania venne praticamente un'infarto quando vide che, sulla porta di casa loro, non vi era solo la famiglia al completo di Francesca, ma anche la sua "M-Mamma! Papà! Zie, zii, nonna... Cosa ci fate tutti qui?"

"Volevamo farvi una sorpresa!" Disse Luana, la madre di Tania.

"Visto che diventerete presto madri, abbiamo pensato di fare qui una bella cena di famiglia a sorpresa." Avanzò Rosanna, madre di Francesca.

Tania sbattè un paio d volte le palpebre, scioccata "Ehm... Va bene, ma dobbiamo fare la spesa."

"No no, abbiamo portato noi un po' di cose da mangiare!"

"Nonna, dimmi che hai fatto la crostata di ciliege." Disse Francesca e nonna Teresa, di settantasei anni, le sorrise, abbracciando la nipote e Tania, baciandole entrambe.

"Certo, cara! E' qui, pronta da mangiare. Te ne darò subito una fetta."

La donna capì che la nipote era preda delle tipiche voglie da gravidanza e, una volta dentro, Francesca ricevette ben due fette di crostata. Ma Tania sapeva che, davanti a loro, vi era un lungo pomeriggio ed un'altrettanto lunga serata.

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Capitolo 55
*** Passioni sportive e prove culinarie. ***


A casa loro, Tania e Francesca erano prese dalla rispettiva famiglia con Rosanna, la madre della Dell'Alpe, che piangeva commossa ogni volta che le accarezzava il ventre leggermente rigonfio e suo padre Simone cercava di tenere sotto controllo la moglie "Tesoro! Se piangi ora, cosa farai quando si sposeranno?"

"N-Non lo so, caro... S-Sono così felice..."

"Fortuna che, Dio solo sa come sia stato possibile, è stata Tania e non un qualunque balordo!"

"S-Si ma... Ma tu non puoi capire la gioia di una madre!"

"Anche Luana e Marco saranno certamente felici ed emozionati, ma non stanno facendo come te!"

Rosanna fissò i due, che ricambiarono lo sguardo e si mise subito seduta, avvicinandosi a Tania "Che ne dici di uscire a fare un giro?"

"Ehm... Ok, va bene. Dove preferisce andare?"

"Oh, non essere formale! Fra poco saremo parenti e poi, mi fai sentire troppo vecchia!"

"Ottima idea! Vengo anch'io!" Disse la madre di Tania e le tre uscirono, con la giovane che sospirò.

"L'hanno praticamente rapita..." Se ne uscì Francesca ed il padre le si avvicinò.

"Ti farà bene stare un po' per conto tuo. Dopotutto siete sempre insieme, non sentite il bisogno di stare un po' da sole?"

"Veramente no... Io con Tania sto benissimo! Ci facciamo compagnia e facciamo molte cose insieme, oltre a quello che tu credi..." Precisò la ragazza al padre Simone che sorrise, come fece Marco; invece nonna Teresa s'avvicinò alla nipote con una mousse di mela preparata da lei stessa.

"Tieni, cara. Questa ti farà bene!" Disse la donna, che la servì anche ai due uomini, passando poi per suo marito Hans, per metà Tedesco, per Teodora e Ferdinando, i nonni di Tania ed i suoi zii e zie, ovvero Samuela, Nicola e Mirella.

"Grazie, nonna! E' ottima, come sempre. Dovresti assaggiare lo strudel che prepara Tania... Una vera bontà!"

"Mia nipote prepara lo strudel?" Chiese nonna Teodora "Sul serio?"

"Tania è sempre stata negata per fare i dolci... Ricordo bene quanto tempo ci mise solo per fare un bignè."

"Invece è bravissima! Fa anche la zuppa inglese!"

"Spero che cucini qualcosa per questa sera..."

Francesca sorrise e scrisse una mail a Tania, che rincasò con la madre e Rosanna dopo una decina di minuti e subito si sedette accanto alla fidanzata, baciandola dolcemente, poi suonò il campanello e fu Mirella ad aprire, lanciando un urlo tarzano.

"Zia!" Disse Tania, andando verso la porta con Francesca e tutto il resto della famiglia, trovando le sue amiche e Mirella in braccio a Valentina, con Sole che aveva alzato di peso sottobraccio Cate per evitare che la donna la facesse cadere.

"Uaaah!! Valentina Argenti!" Gridò la donna, stretta al collo della professionista.

"Zia, rischi di ucciderla. Lasciala... Ti farà un'autografo, ma se la uccidi..."

Allora Mirella lasciò Valentina, baciandola sulla guancia e prese l'I-Phone dalla tasca per farsi una foto col suo idolo "Grazie mille!"

"Prego, ma ha fatto tutto lei..." Disse la giocatrice.

"Venite, entrate pure!" Le invitò Francesca, con Sole che continuava a tenere sottobraccio Cate.

"Mi hai salvato la vita... Non smetterò mai di ringraziarti!"

"Figurati." Disse Sole "Dopotutto devi ancora dichiararti." Sussurrò alla castana, prendendola in braccio nel modo giusto.

"Cate, tutto bene vero?" Chiese Lucia, mentre Raphaela le si avvicinava.

"Dimmi che non sei stata travolta dalla zia di Tania..."

"No no, tranquilla!" Sorrise la ragazza, rimessa a terra dalla robusta e forzuta amica, visto che Sole era tutta fisico e muscoli "Anche le mie stampelle sono salve."

Raphaela le sorrise a sua volta e, una volta in casa, le giovani si accomodarono sul divano ed anche a loro nonna Teresa portò la mousse di mela, con Tania che s'avvicinò alle sue amiche assieme a Francesca "Ci avete portato i compiti?"

"Si, esatto!" Disse Vale, porgendo a Tania i raccoglitori di Matematica e Chimica, più il libro di Storia "I compiti li trovi sul registro elettronico, ma qui c'è da copiare un po' di esercizi e sottolineare sul libro la lezione che andrà studiata per Venerdì!"

"Ok, va bene... Allora mi metto alla scrivania ed inizio a copiare, così ti restituisco subito tutto!"

"D'accordo, ma fai con calma... L'importante è che capisci bene tutto!"

"Ti spiego io, se non hai capito." Offrì Arianna, che voleva scrollarsi di dosso Mirella, che si era piazzata tra costei e Valentina, visto che aveva riconosciuto anche la surfista.

"Spero di non averti infastidita, cara..."

"Non le dai fastidio, zia! Viene ad aiutare me per evitare che Elisa ti cavi gli occhi!" Disse Tania, indicando Elisa e la zia si scusò con la giovane.

"Io, invece, ho i tuoi." Avanzò la Principi "Devi copiare Geografia, Biologia e Francese. Poi devi sottolineare Tedesco..."

"Va bene. Poi anch'io andrò a cercare i compiti sul registro elettronico!" Sorrise la ragazza ed anche la Principi andò con lei alla stessa scrivania ove già vi erano Tania ed Arianna, mentre le mamme e le nonne entrarono in cucina assieme a Mirella e Valentina tirò un sospiro di sollievo.

Dopo una buona mezz'ora, il gruppetto se ne andò dopo aver ringraziato nonna Teresa per la buonissima mousse ed anche Tania andò in cucina, visto che suo nonno la esortò a preparare lo strudel "Ricordi ancora quando non riuscivo a preparare i dolci, nonno?"

"Esatto, tesoro! Francesca ha detto che sei molto migliorata e voglio vedere se è davvero così!"

Tania sorrise dolcemente alla fidanzata, che le fece l'occhiolino e poi entrò in cucina, pronta a preparare lo strudel e non solo per dimostrare che i dolci, per lei, non erano più un tabù e per deliziare il palato dell'amata Francesca, che tanto apprezzava la zuppa inglese.

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Capitolo 56
*** Battiti. ***


Il mattino seguente, Tania e Francesca si svegliarono presto per usare il bagno, prima che i rispettivi parenti lo occupassero e poi tornarono in camera loro per vestirsi e scambiarsi qualche bacetto appassionato "Ops, scusate!" Disse zio Nicola "Non volevo..."

"Hai bisogno di qualcosa, zio?" Chiese Tania.

"Volevo solo sapere se devo accompagnarvi a scuola..."

"Si, volentieri! Ma non a scuola, ma al cafè che c'è pochi metri prima. Facciamo sempre colazione lì con le nostre amiche..."

"Va bene, d'accordo! Vi aspetto di sotto." Disse il biondo uomo, rimasto a parlare dietro la porta, nuovamente richiusa, quindi scese di sotto e Francesca sorrise di gusto, stringendosi al collo della compagna, che le rubò poi un bacio dolcissimo.

"Violeranno spesso la nostra privacy?"

"No... Per fortuna oggi i miei sene vanno. I tuoi non lo so..."

"Anche i miei andranno via, verso le tre. Avremo più tempo per noi..."

Tania sorrise e le schioccò qualche bacetto sulle rosee labbra, accarezzandole poi il ventre "Vedo che i jeans iniziano ad andarti stretti..."

"Già. Dobbiamo andare a fare un po' di shopping!" Disse Francesca "Posso andare oggi con le altre, se vengono, mentre tu sei in piscina. Che ne dici?"

"Ottima idea!" Sorrise la ragazza, prendendo per mano la fidanzata "Andiamo. Abbiamo la fortuna di avere il passaggio dello zio!"

Francesca sorrise a sua volta e, scese di sotto e preso il rispettivo zaino, uscirono con Nicola e salirono sul suo fuoristrada sportivo, quindi l'uomo partì in direzione della scuola e lasciò le due ragazze innanzi al cafè una decina di minuti dopo.

"Eccole!" Disse Kohei "Tania sembra in forma... Sopravvissuta ad una cena di famiglia!"

"Ciao!" Salutarono assieme le due ragazze, sedendosi vicine alla destra di Simona.

"Com'è andata la cena di famiglia?"

"Bene, Nadia, bene davvero..." Rispose Tania.

"A parte mia madre che si è messa a piangere mentre mi accarezzava la pancia..."

"Cuore di mamma!" Avanzò Antonella "So cosa vuol dire... Quando mia mamma aspettava mia sorella, mio padre piangeva sempre quando le accarezzava il ventre e questo la capivo, era emozionato. Ma che piangesse anche mia mamma..." Disse la ragazza, ricordando quando la madre, dieci anni prima, aspettava sua sorella Paola.

"A proposito... Gli abiti cominciano a starmi un po' stretti. Venite con me a fare shopping, oggi pomeriggio? I nostri parenti se ne vanno alle tre..."

Tutte diedero la loro disponibilità, anche se Himeko e Kohei non potevano per via delle lezioni di ginnastica ritmica "Anch'io devo lavorare, oggi. Mi raccomando, se avrete bisogno di qualcosa, chiamatemi senza esitare!"

"Va bene, ma non preoccuparti." Disse Arianna "Passo a prenderla con Elisa in macchina."

"Ok, ti ringrazio!" Rispose Tania e la surfista le sorrise, poi tutte ordinarono a Jorge, l'altro cameriere, la rispettiva colazione ed il ragazzo non tardò poi a servirle.

Le ragazze mangiarono le croissant o i toast, bevendo cappuccino o succo, con Francesca che prese anche un panino farcito "Mamma mia! Stamattina mangi moltissimo."

"Non ci crederai, Sole, ma ho una gran fame..."

Dopo qualche minuto, le ragazze e Kohei lasciarono il cafè per dirigersi verso la scuola e Tania fissò Valentina "Mia zia Mirella ti ringrazia moltissimo per la foto e l'autografo."

"Le ho fatto solo l'autografo... Il resto l'ha fatto da sola!"

"Rischiando di uccidermi." Intervenne Cate "Se non fosse stato per Sole, adesso sarei in ospedale."

"Lei è fatta così... Quando vede Valentina in tv, impazzisce. Figurati ieri che l'ha vista dal vivo."

"Ho ben notato!" Precisò la Principi "Si è avvinghiata a te con fervore..."

Valentina si fermò e le altre con lei, con la giocatrice che sorrise maliziosamente, prendendo Francesca per mano e tirandola a sè, fissandola con passione negli occhi tanto che la Principi, come suo solito, arrossì "Dimenticavo la tua gelosia... Mi dispiace tanto." Disse la professionista, baciando le nocche della mano destra della coinquilina.

"N-Non devi dispiacerti... Ehm... Sei una celebrità, dopotutto!"

"E tu sei la mia compagna!" Avanzò Valentina "Potrebbe saltarmi addosso tutto l'universo femminile, ma io ti troverei fra tutte. Le altre ragazze non mi fanno effetto quanto me ne fai tu, perchè sei l'unica capace di far impazzire il mio cuore!"

La Principi arrossì molto, deglutendo, mentre le altre capirono subito che Valentina si era indirettamente dichiarata a Francesca "A-Anche il mio cuore batte impazzito, accanto a te. Batte... Selvaggiamente..."

Valentina le sorrise, baciandola sulla fronte con tenerezza "Per me esisti ed esisterai sempre e solo tu!"

Detto questo, la giocatrice andò avanti, facendo l'occhiolino alla Principi, che nuovamente arrossì e Cate le si avvicinò "Tutte dite di me, quando divento rossa come un peperone, ma tu sei vicina ad un pomodoro maturo!"

"E' che... Quando fa così, quando sussurra in quel modo..."

"Non rispondi più di te!" Finì per lei Nadia, sorridendole "Vero?"

"Verissimo." Rispose semplicemente Francesca e tutte ripresero a camminare, ma la bionda Principi sorrise, avendo capito che la professionista le aveva indirettamente fatto la dichiarazione d'amore. E voleva tanto risponderle, ma l'avrebbe fatto al momento opportuno.

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Capitolo 57
*** Decisione. ***


Arrivò nuovamente la Domenica e, sin dal primo mattino, la maggior parte delle nostre giovani era emozionata perchè quello era il giorno in cui, alcune di loro, avrebbero saputo se avevano le qualità ed il talento adatto a giocare in una squadra di pallavolo professionista.

E, alle nove e mezza precise, Valentina e le ragazze che praticavano tale sport a scuola, arrivarono al palazzetto di Trento ed attesero l'arrivo del resto della squadra, con l'autobus che entrò nel parcheggio dopo una mezz'ora buona. Qualche minuto prima, invece, era arrivata la squadra di casa.

"Mamma mia... Sono nervosa..." Disse Monica, respirando profondamente.

"Io e te siamo i liberi... Se dovessimo giocare col nervosismo, non entreremo mai in partita!" Fece Elisa.

La ragazza le sorrise e, a seguito di Mister Santelli e della squadra, che le salutarono, le giovani che avrebbero giocato entrarono dall'ingresso degli atleti e le altre andarono verso l'entrata principale per salire in tribuna con Fra che, a causa del polso rotto, non poteva giocare come alzatrice.

Quando le due squadre entrarono in campo un quarto d'ora dopo circa per il riscaldamento, in divisa ed Arianna notò che gli occhi di Cate erano lucidi, così le posò subito la mano destra sulla spalla sinistra e la castana la fissò, mentre i cronisti annunciavano le formazioni dei due team, che entrarono in campo.

"Stai bene?" Chiese la surfista e Cate chinò il capo.

"No... Ma manterrò la mia promessa e tiferò per la squadra del Milano."

La partita iniziò, con Elisa, Simona, Cri e Lucia già in campo, ma Arianna strinse a sè Cate che, al primo punto messo giù dalla sorella, s'alzò di scatto per incitare la squadra e notò, qualche sedile alla sua destra, le famiglie delle sue amiche, tranne quella di Elisa, ovviamente. E vide anche i suoi genitori, ma fece finta di niente.

Il primo set fu vinto dalla squadra di Valentina e, nel secondo, entrarono Monica, Antonella, Noemi e Valy ed ancora fu una vittoria facile, ma il terzo ed ultimo set si rivelò un po' duro, visto che vi erano in campo la Principi, Sole, Nadia, Raphaela e due giocatrici professioniste, ma quando le nostre quattro giovani trovarono il ritmo partita giusto, Sole e Nadia piazzarono giù un colpo dietro l'altro così come Francesca. E Valentina, che aveva giocato tutti e tre i set, era orgogliosa delle sue amiche.

A match concluso, dopo le strette di mano e gli autografi che alcune giocatrici fecero ai fans e, una volta nel loro spogliatoio, Mister Santelli sorrise alle sue ragazze, complimentandosi con loro, poi fissò le nostre giovani "Le mie giocatrici sono state brave, ma voi non siete state da meno. Prima mi ha chiamato il Presidente, dicendomi che siete tutte le benvenute in squadra! Avete fatto un po' di difficoltà, è vero, ma con l'allenamento si può migliorare."

Le ragazze non credettero alle loro orecchie e gioirono, assieme alle altre giocatrici ed a Valentina, poi il Mister diede a ciascuna il contratto che il Presidente gli aveva consegnato la sera prima e da far firmare loro, se avesse deciso di prenderle in squadra. Ed il Mister le voleva eccome, prima che altre squadre potessero prenderle.

"Un attimo, Mister..." Avanzò Antonella "Io non ho il conto bancario."

"Apritene uno, se non l'avete." Rispose l'uomo, gentile "Poi manderete una mail al Presidente, che vi verserà lo stipendio. E dalla prossima partita, farete parte della squadra!"

Le nostre giovani non ci credevano e firmarono, dando poi il rispettivo numero al Mister, che mandò poi tutte a fare la doccia ed a cambiarsi e, una ventina di minuti dopo, tutte furono pronte, così il Mister le lasciò andare, ricordando loro gli allenamenti del Martedì e Venerdì.

Una volta fuori, le giovani salutarono le compagne di squadra ed abbracciarono la rispettiva famiglia, con Cate che ignorò i suoi genitori  per stare accanto alle sue amiche e, quando Raphaela ebbe salutato ed abbracciato i suoi genitori, andò proprio da Cate e si abbracciarono.

"Sei stata grande! Che partita..."

"Grazie!" Sorrise la mora, fissando poi Cate "Ho pensato a te ogni volta che mettevo giù una fast."

Cate sorrise a sua volta "E' stato un pensiero molto gentile."

La castana chinò il capo e, prese le stampelle, si diresse verso l'auto di Arianna e costei la fissava, da lontano "Ma cos'ha?" Chiese Lucia, che aveva ricevuto un bacio su entrambe le guance dalla sorella, che le aveva fatto anche i complimenti.

"Ha sofferto moltissimo, per tutta la partita." Spiegò la surfista "Ogni volta che vedeva Raphaela, poi, sussurrava il tipo di attacco che avrebbe portato e ha persino indovinato, tramite la tua gestualità, se chiamavi una o due compagne per il muro o se lo facevi da sola."

Raphaela si rattristò, mentre Fra cercava di farle coraggio "Lei... Lei ha sempre previsto le mie mosse. Ha sempre avuto un'ottima visione di gioco!"

"Un po' come Sole..." Disse Valy "Ha indovinato tutte le traiettorie degli attacchi."

"Non è questione di indovinare o meno. Ho solo guardato le mani della schiacciatrice e dell'opposta, oltre a quelle della giocatrice in battuta."

"Notevole!" Si limitò a dire Valentina, poi tutte raggiunsero il rispettivo mezzo di trasporto e, chi aveva lì la famiglia, tornò a casa coi genitori.

Ma Elisa, su invito di Arianna, mandò alle amiche una mail per invitarle tutte a cena a casa loro, per festeggiare la loro ammissione in squadra, mentre Fra avrebbe firmato il contratto Martedì a Milano, quando sarebbe andata con le amiche al primo allenamento.

Ovviamente tutte accettarono l'invito così, dopo che la surfista ebbe riaccompagnato a casa loro Raphaela e Cate, andò con Elisa a fare la spesa per la sera ed anche le altre vi andarono per provvedere al rispettivo frigorifero e per portare qualcosa dalle due amiche.

Invece Cate, una volta ritornata dal supermercato vicino a casa con Raphaela, si mise ai fornelli "Che profumino!" Disse la mora, entrando in cucina "Cosa stai preparando di buono?" Chiese, avvicinandosi alla castana.

"Uno sformato di patate e... Una sorpresa per te. Perciò non entrare in cucina!"

"D'accordo!" Rispose Raphaela, alzando scherzosamente le mani ed uscendo dalla cucina "Buon lavoro!"

"Grazie." Sorrise la castana e la mra se ne andò, facendole l'occhiolino e chiudendo la porta.

Cate, oltre che non voler fare vedere a Raphaela cosa stesse cucinando, non voleva che vedesse le sue lacrime di dolore e dispiacere, perchè anche lei avrebbe tanto voluto giocare assieme alle sue amiche e realizzare così il suo sogno.

Decise così che l'indomani avrebbe chiamato l'ortopedico ed il fisioterapista che la curavano, perchè lei voleva assolutamente tornare a giocare, conscia del fatto che, se non avesse colto al volo l'occasione di poter diventare professionista, non le sarebbe più capitata nuovamente.

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Capitolo 58
*** Sentimenti reciproci. ***


La sera arrivò e le ragazze si prepararono per andare a cena da Arianna ed Elisa, con la prima che uscì per andare a prendere Tania, Francesca, Cate e Raphaela e la seconda sarebbe rimasta a casa per accogliere le amiche che sarebbero nel frattempo arrivate.

Infatti le prime furono Noemi, Fra e Monica, sempre in anticipo, con le prime due, che convivevano da poco, che avevano portato una vaschetta di gelato, poi fu il turno di Antonella, Valy e Cri e poi ritornò Arianna con le quattro amiche, poi tutte le altre.

"Non dovevate portare così tante cose... Abbiamo preparato le lasagne..."

"Io ho cucinato uno sformato di patate ed una sorpresa per Raphaela in primis, perchè è una cosa che le piace moltissimo!"

"Ed io non vedo l'ora di sapere cos'è!"

Cate le sorrise e Lucia le si avvicinò, prendendola in disparte "Mamma e papà mi hanno chiesto di te..."

"Ok, ma a me non importa. Non li perdonerò mai..."

"Non vuoi più saperne nulla? Sul serio?"

"Si, sul serio." Rispose decisa Cate "Non li perdonerò mai per quello che hanno detto a Raphaela."

"Allora prenditela con papà, non con mamma."

"Lei gli ha dato appoggio, senza provare a difenderla! Quando ti chiedono di me, digli che sto bene."

Lucia sorrise ed annuì col capo, poi tutte si misero a tavola ed Elisa servì le lasagne aiutata da Antonella e Nadia, portando in tavola anche acqua e bibite "Caspita, Elisa! Sono ottime, deliziose." Disse estasiata Fra "Devi darmi la ricetta!"

"Certo! Dopo ricordamelo, che te la scrivo..."

La bionda ragazza, che portava una treccia come la faceva sempre Sole, sorrise e tutte continuarono a mangiare, con Nadia che prese il bis e poi toccò allo sformato di patate di Cate, che riscosse molto successo "Caspita! Non sapevo che sapessi cucinare."

"Non ho mai potuto cucinare a casa, perchè lo faceva sempre mamma. Ma guarda che io sono brava ai fornelli!"

"Confermo!" Disse subito Raphaela "Ha le mani fatate, cucina in modo incredibile!"

"Voglio anche la ricetta di questo..." Avanzò Fra, mentre Nadia prendeva nuovamente il bis.

"Certo, va bene. Vedrete cos'ho preparato per dopo... Se avete del gelato, si accompagnerà perfettamente."

Cate era molto sicura di sè ed Elisa andò allora in cucina con Kohei per prendere il gelato portato da Noemi e Fra ed anche la scatola col dolce misterioso preparato dalla castana amica e, quando il mistero venne svelato, Raphaela sgranò gli occhi ed abbracciò d'istinto la coinquilina.

"Grazie... Grazie!" Disse la mora, baciando sulla guancia destra Cate, che arrossì.

"Quanta gratitudine per una Red Velvet Cake!" Fece Simona "Non credevo ti piacesse tanto..."

"Cate, non vorrai fare il grande passo vero?" Chiese con un mezzo sorriso Tania.

"No... Per le occasioni speciali si prepara la Torta Paradiso." Rivelò la ragazza, facendosi poi seria "Domani ho intenzione di fare una certa cosa e spero che tutto possa andare bene. Se le cose andranno come voglio io, la preparerò!"

Le altre ragazze e Kohei la fissarono, non capendo cosa volesse dire la loro amica, così preferirono dedicarsi al dolce "Dopo ti daremo anche questa ricetta, Fra, non preoccuparti!" Disse Raphaela e l'amica le fece l'ok col pollice.

"Questa torta è super... Deliziosa!"

"I miei complimenti, Cate. E' ottima." Disse Lucia e la ragazza le sorrise.

"Confessa... Quanto ti manca, a casa?"

"Moltissimo." Ammise Lucia, con gli occhi lucidi "Ma sono felice di vederla col sorriso sulle labbra, soddisfatta e decisamente più matura di quanto già non lo fosse!"

Cate si commosse un po' ed abbracciò la sorella maggiore "Tornerei a casa solo per te... Ma voglio stare con Raphaela. So che tu mi capisci."

"Infatti ti capisco. Per questo appoggio sempre la tua scelta..."

"Su, basta essere tristi!" Avanzò Arianna, battendo le mani "Mettiamo un po' di musica! Che ne dite?"

"Quello che vuoi andrà benissimo!" Rispose Valentina "Ma, se permetti, mi riposo qualche minuto. La torta era fantastica, però mi ha messo un po' di pesantezza sullo stomaco..." Spiegò, massaggiandosi il ventre.

"D'accordo!"

Valentina sorrise all'amica e, quando la musica partì, le altre e Kohei ballarono, anche se Cate era seduta per via delle stampelle, che avrebbe portato ancora per un paio di giorni, vicina a Raphaela, che si godeva lo spettacolo. Ma anche la Principi era seduta, accanto alla giocatrice professionista, che la fissò "Tu non balli?"

"No... E' inutile che faccio sempre la gelosa con te se poi vado a ballare con qualcun'altra, anche se sono amiche."

"Sul serio?" Chiese Valentina, avvicinandosi alla Principi e fissandola con dolcezza "Puoi andare, se vuoi..."

"No. Io sono una ragazza estremamente fedele."

"Noi non siamo legate... O meglio, non ancora!"

Francesca arrossì "Perchè, tu vorresti...?"

"Si, certo! Io voglio legarmi a te, Francesca. Perchè sai quello che provo per te."

"E' lo stesso sentimento che anch'io provo nei tuoi confronti." Ammise Francesca e Valentina le sorrise sapendo che, proprio come lei, anche la bellissima coinquilina aspettava il momento giusto per aprirle il suo cuore.

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Capitolo 59
*** Il sogno non morirà. ***


Il giorno seguente, le ragazze si svegliarono ciascuna a casa propria, ovviamente, dopo la bellissima cena della sera prima da Arianna ed Elisa, con Raphaela che si stupì di trovare Cate già in piedi "Come mai sei vestita così? Non vieni a scuola, stamattina?"

"No... Ho la visita dal fisioterapista. Per oggi dovrai andare da sola... Scusami..."

"Tranquilla! Poi fammi sapere come va." Sorrise la mora.

"Certo! Sarà la prima cosa che farò." Disse Cate, che sentì poi suonare alla porta ed andò ad aprire, trovandosi davanti Arianna.

"Ciao! Siete pronte?" Chiese la castana, notando poi che Cate era in tuta da ginnastica "Tu non vieni?"

"No. Devo andare dal fisioterapista e se, tutto va bene, dirò addio alle stampelle!"

"Allora ne approfitto per accompagnarti. D'accordo? Tanto oggi io e Valentina abbiamo lezione all'università..."

"Va bene, grazie." Rispose Cate così, quando Raphaela ebbe chiuso tutto, presero l'ascensore ed arrivarono nell'atrio del condominio, uscendo poi e salendo sull'auto della surfista, ove trovarono Elisa, che subito salutò le amiche.

Arianna si diresse verso la scuola, lasciando Elisa e Raphaela innanzi al solito cafè e poi partì a tutto gas verso l'ospedale, arrivandovi in un quarto d'ora circa causa traffico e parcheggiò "Vuoi che ti accompagni? Ho ancora mezz'ora libera..."

"Se vuoi... Devo salire al sesto piano."

"Nessun problema! Per fortuna esiste l'ascensore."

Cate sorrise appena, quindi le due entrarono e presero l'ascensore, premendo il bottone per il sesto piano, arrivandovi prestissimo e raggiunsero la stanza nella quale il fisioterapista faceva le riabilitazioni ed il medico, il dottor Rasetto, appena la vide la fece entrare.

"Entro da sola... Quando devi andare, vai tranquilla. Tra esercizi e camminata con le parallele, ci vorrà almeno un'ora..."

"Va bene, d'accordo! Allora buona fortuna e... In bocca al lupo."

"Spero di ammazzarlo, quel dannato lupo." Ribadì decisa la ragazza, entrando nella stanza.

Il medico le sorrise subito "Allora? Come stai, Caterina?"

"Bene... Non vedo l'ora di liberarmi dalle stampelle."

"Ti capisco. Su, facciamo i soliti esercizi... Pronta?"

"Sono pronta come non lo sono mai stata in vita mia, dottore!"

Gli occhi di Cate brillavano di una luce nuova ed il medico se ne accorse, vedendo quanta determinazione e forza ci stesse mettendo nel fare gli esercizi di riscaldamento e la sua espressione decisa non cambiò neanche nel corso della camminata alle parallele, che di solito la facevano soffrire.

"Brava, così! Non mollare, non mollare... Perfetto! Molto brava."

"Grazie... Ci ho messo venti minuti, però."

"Si, ma hai ripreso una buona andatura! Ovviamente dovrai continuare a fare molta pratica per riprendere la tua andatura, però ce la farai senz'altro e, da oggi, potrai dire addio alle stampelle! Prova a camminare senza..."

Cate era un po' nervosa, ma mollò le stampelle e seguì il medico, lontano dalle parallele e, al cenno del fisioterapista, la castana iniziò a muovere qualche passo, barcollando un po' e rischiando di cadere, ma senza mai mollare.

"Che gliene pare?" Rivolse Cate al medico.

"Dico che ormai sei guarita! Complimenti, tutti gli sforzi, gli impegni ed i sacrifici sono stati ripagati."

Poi la ragazzetta si fece seria "Dottore... Io voglio giocare a pallavolo con le mie amiche, realizzare il mio sogno con colei che ho sempre amato! Mi dica che non è impossibile." Disse, decisa e preoccupata.

"Sarò sincero, con te." Rispose il medico, togliendosi gli occhiali da vista "Puoi giocare. Ti è stato detto che la tua carriera era finita prima d'iniziare per non metterti a rischio totalmente, ma se vuoi riprendere, hai il mio via libera e ti faccio anche il certificato medico, se vuoi."

"Si, magari!" Disse Cate, che aveva gli occhi lucidi per la gioia "Potrò giocare..."

"Si, bambina. Giocherai... Ma attenzione. Proteggi al meglio le tue ginocchia, poichè ora devi considerarle come pezzi di cristallo pronte a rompersi al primo brutto colpo!"

"Lo farò, promesso! Grazie mille. Grazie!" Avanzò la ragazza, abbracciando il medico e prendendo il certificato poi, pian piano, se ne andò, scendendo nuovamente al pianterreno in ascensore ed uscendo dall'ospedale, felicissima e subito mandò una mail a Raphaela, a Lucia ed a tutte le amiche.

Ma la castana prese la navetta per andare al supermercato a comprare gli ingredienti per preparare qualcosa di speciale per festeggiare con le amiche e, a spesa fatta, s'incamminò verso casa, trovando Valentina in moto lungo la strada "Ciao! Vuoi un passaggio?"

"Ciao a te. Magari... Sono un po' affaticata..."

Valentina le passò un casco e Cate salì dietro di lei, poi la bionda partì a tutto gas verso l'appartamento di Raphaela, arrivandovi in poco più di dieci minuti "Eccoci qui."

"Grazie! Senti, diresti tu alle altre e Kohei che, finita la scuola, ho una dolce sorpresa per loro?"

"Certo, ci penso io! Tranquilla." Disse Valentina, ripartendo e, una volta arrivata davanti alla porta di casa dopo aver preso l'ascensore, la castana prese le chiavi che Raphaela metteva sempre sotto il tappetino innanzi alla porta stessa ed aprì la porta, entrando nell'appartamento e si mise subito ai fornelli.

Il tempo passò, visto che mancavano due ore alla fine della giornata scolastica e la castana infornò due teglie dopo mezz'ora buona di preparazione delle due torte e, alle due da poco passate, suonò il campanello della porta e la ragazza andò ad aprire. Tutte le amiche e Kohei erano lì e l'abbracciarono, felici di vederla senza stampelle, specie Lucia.

E Raphaela, rimasta per ultima, abbracciò Cate, che corrispose il tenero gesto "Cosa ci hai preparato di dolce?" Chiese Himeko.

"Vedrai... E' qualcosa di speciale." Rimase vaga Cate, che non aveva detto a nessuno che avrebbe potuto giocare a pallavolo.

La castana andò a prendere le torte dal forno e tutte sgranarono gli occhi quando videro che erano Torte Paradiso "Qual è l'occasione speciale?"

"Lo vedrete presto, tranquilla." Sorrise la ragazza e davvero le ragazze e Kohei non sapevano a cosa pensare.

Cate era davvero misteriosa, un lato che nemmeno sua sorella conosceva. E nessuna immaginava neanche lontanamente ciò che la ragazza aveva in mente, perchè il suo sogno non sarebbe morto ed avrebbe potuto giocare con le amiche e la sua Raphaela.

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Capitolo 60
*** Un giorno indimenticabile. ***


Passò un mese dalla visita di Cate dal fisioterapista ed arrivò il freddo Dicembre con le ragazze che, a casa per l'inizio delle vacanze di Natale, sarebbero andate tutte insieme a Milano per vedere gli allenamenti delle loro amiche. E con loro, per la gioia di Vale, c'era anche Rio.

"Sarà emozionante!" Disse Francesca, poggiandosi a Tania "Non vedo l'ora di vedervi all'opera."

"Non hai mai guardato una partita in tv?"

"Si, certo! Ma non è la stessa cosa che vedervi dal vivo..."

Fra le sorrise e, col treno, ci misero un paio d'ore per arrivare, motivo per cui erano partite presto poi, una volta arrivate alla stazione, trovarono l'autobus della squadra col signor Matteo alla guida "Ciao, ragazze! Sono loro le vostre amiche?"

"Si, Matteo! Sono loro." Rispose Noemi.

L'uomo le sorrise e poi accese il motore, partendo a tutta velocità verso il palazzetto, abbastanza distante dall'aeroporto ma fortunatamente, vista l'assenza di traffico, arrivarono a destinazione in una ventina di minuti.

Arrivate al palazzetto, le ragazze entrarono ed andarono subito negli spogliatoi per prepararsi, ove già vi era il resto della squadra col Mister, che condusse poi tutte fuori, pronte all'allenamento; le altre assistevano agli esercizi dalla tribuna.

Ma, con loro grande sorpresa, Cate era in campo e s'avvicinò all'allenatore "Mister, io voglio giocare."

"Sei sicura, Bossolani? La tua carriera non era finita ancor prima che potesse iniziare?"

"Così dicevano i medici, non io." Rispose decisa la castana "Mister, si fidi... Non sono un'atleta finita!"

L'uomo vide la determinazione negli occhi di Cate e la schierò in squadra con Raphaela, Elisa e Valentina, ma la castana non si vide fino a metà della partitella quando, su alzata chirurgica della Croata Nina Tosic, Raphaela fintò un'attacco che Cate, dalla seconda linea, finalizzò alla grande e con forza.

La castana si mise poi in ginocchio, piangendo per la felicità, abbracciata subito da Raphaela e dalle compagne di squadra ed il Mister l'applaudì, avvicinandosi alla giovane "Che bell'azione, Bossolani! Pronta ad entrare in squadra?"

"Non aspettavo altro, Mister. Lo dico in tutta sincerità!"

Non solo le amiche di Cate, ma anche le altre ragazze della squadra erano ben felici di avere in team una ragazza tanto promettente e Lucia strinse a sè la sorella minore, commossa "Cate... Sarà bellissimo giocare insieme, ne sono certa!"

"Ti contenderò il posto!"

"Basta giocare insieme... Il resto non conta."

"Sono d'accordo con te." Rispose Cate, baciando su entrambe le guance la sorella.

Poi lo sguardo della castana cadde su Raphaela, che subito l'abbracciò, piangendo di gioia "N-Non sai quanto sono felice..."

"A chi lo dici! Possiamo coronare il nostro sogno!"

Raphaela era stretta a Cate e non aveva affatto voglia di lasciarla andare, finchè il Mister non riportò tutte le ragazze alla massima attenzione, per poter continuare l'allenamento, che terminò un'ora dopo, intorno a mezzogiorno.

Dopo che le giocatrici ebbero fatto la doccia, Cate firmò il suo contratto, che il Mister si era comunque fatto fare dal Presidente, sapendo che la ragazza mai avrebbe rinunciato al suo sogno e poi, dopo i saluti, le nostre giovani più Rio e Kohei se ne andarono alla stazione, ove presero il treno ke le avrebbe riportate a Trento, andando subito a pranzare nel vagone ristorante, ove qualche ragazzina e ragazzino chiese loro un'autografo.

"Mi scusi, ehm... Avrebbe delle fragole e del cioccolato?"

"Voglie da gravidanza, eh?" Chiese il giovane cameriere a Francesca "Sono appena diventato papà e la capisco... Gliele prendo subito!"

"A che ora avete l'ecografia?"

"Alle cinque!" Disse Tania, emozionata "Tra tre ore scoprirò se avremo un bimbo o una bimba!"

Le ragazze sorrisero e, dopo aver passato un'oretta nel vagone ristorante, tornarono nelle loro tre cabine e finalmente, dopo un'altra ora, arrivarono alla stazione di Trento e, quando scesero dal treno ed uscirono dalla stazione, Tania e Francesca chiamarono un taxi per poter andare dalla dottoressa Schiotti per l'ecografia.

Il taxi arrivò in dieci minuti e le due ragazze vi salirono, dando l'indirizzo all'autista, con gli auguri delle amiche e dei due ragazzi, che chiesero loro di tenerli aggiornati circa il sesso del piccolo o piccola. Per fortuna lo studio privato della dottoressa non era molto lontano dalla stazione, giusto due isolati.

Arrivate a destinazione, Tania pagò il tassista ed entrarono nello studio della dottoressa, rivolgendosi all'infermiera che lavorava per lei "Buongiorno! Abbiamo un'appuntamento con la dottoressa. La mia compagna deve fare l'ecografia del quinto mese..."

"Una tappa importante!" Sorrise la donna "Il suo nome?"

"Francesca Dell'Alpe." Rispose la ragazza e l'infermiera scrisse il nome nel computer, coi dati sanitari, poi Tania pagò la visita.

Le due ragazze vennero chiamate una decina di minuti dopo, quando uscì dalla stanza la dottoressa con un'altra paziente "Tania! Francesca!" Le salutò la donna "Prego, venite. Oggi finalmente scopriremo il sesso del vostro piccolo o piccola."

Entrambe le ragazze erano emozionate e, quando Francesca fu sul lettino, la Schiotti iniziò la visita e sorrise, indicando il monitor "Non vedo nulla..." Disse Tania.

"Congratulazioni, ragazze! E' un maschietto!" Disse la donna.

"Bellissimo..." Sussurrò Tania, asciugandosi qualche lieve lacrima.

"Il feto sta crescendo bene, è tutto perfetto! Ci vediamo a metà Febbraio, quando sarai nel settimo mese... Queste sono le immagini! Il farmaco lo stai prendendo?"

"Si. Una volta alla settimana, sempre di Martedì."

"Perfetto!" Sorrise la donna "Ancora congratulazioni!"

"Grazie." Risposero assieme le ragazze, poi se ne andarono, dividendosi le amiche da informare e poi avrebbero dato la splendida notizia alla rispettiva famiglia.

Il ventidue Dicembre era un giorno che Tania, Francesca e Cate non avrebbero mai dimenticato.

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Capitolo 61
*** Verso un roseo futuro. ***


Il giorno dopo aveva iniziato a nevicare e le ragazze che avrebbero dovuto giocare la partita di Campionato prima della sosta natalizia a Milano, compresa Cate, presero il treno prestissimo ed in un paio d'ore arrivarono a destinazione. La partita sarebbe iniziata alle dieci.

Le altre ragazze, oltre a Rio e Kohei, rimaste a casa, svolsero la rispettiva routine quotidiana e Francesca, che aveva abbastanza freddo, indossò un lupetto ed un maglione e scese poi in cucina per deliziarsi coi toast preparati da Tania.

"Buongiorno, amore!" Sorrise la maestra di nuoto "Hai dormito molto, stamattina..."

"Fa freddo ed ero molto restìa ad uscire dalle coperte. Però mi sono ricordata della partita e sono scesa."

"Mangia, poi ci sediamo sul divano e ti coccolo un po'..." Disse Tania, facendole l'occhiolino e Francesca sorrise teneramente, sedendosi a tavola, mentre l'altra ragazza accese la tv che avevano in soggiorno, una di quelle belle con lo schermo piatto.

E la partita iniziò puntuale come al solito, con tutte le altre ragazze ed i due amici maschi davanti alla rispettiva tv a tifare per le loro amiche. La gara, che era valida per i primi due posti in Campionato, visto che la squadra di Valentina e quella avversaria erano a pari punti e, chi avrebbe vinto, sarebbe stata prima in classifica.

"Cate partirà dalla panchina, a quanto pare..."

"Ha appena recuperato da una brutta frattura doppia, non vuole rischiarla."

"Non vedo l'ora di vederla all'opera, confesso." Disse Arianna, che era assieme a Vale e suo fratello Rio.

"Anch'io!" Fece proprio Rio "Sono arrivato qui due giorni fa ed ho sentito parlare molto dell'affiatamento tra lei e Raphaela... Voglio vederle in campo assieme!"

Subito la partita si mise in bilico per la squadra di Valentina, che perse il primo set ma nel secondo, quando entrarono Raphaela e la Santos, la musica cambiò e costei stampò giù ben tredici punti anche se, a metà del terzo set, dovette uscire causa infortunio.

"Uuuh, la caviglia si è slogata, minimo!" Disse Kohei, a casa sua con Himeko.

"Ricordi ancora quando è successo a te lo scorso anno?"

"Si... Se ci penso, sento ancora dolore!"

A sostituire la Santos entrò, a sorpresa, Cate, con Sole che sostituì l'altra schiacciatrice, la Russa Yelena Kovloyeva e per la difesa avversaria furono dolori con la castana che, dopo un'alzata perfetta della Tosic, mise a terra una pipe dalla seconda linea, come aveva fatto in allenamento.

E l'esultanza della ragazza fu unica, fatta alla fine della partita, faticosamente vinta al tie-break, con la castana che abbracciò Raphaela e le rubò un bacio dolcissimo, che la mora non s'aspettò, ma che corrispose senza indugio.

Cate lo fece davanti ai suoi genitori che, per tutta risposta, uscirono dal palazzetto e soprattutto suo padre Lorenzo, che se ne andò indignato e Lucia, quando abbracciò la sorella, non mancò di farglielo notare "Hai visto? C'erano mamma e papà..."

"Scommetto che se ne sono andati, vero?"

"Esatto." Disse la ragazza.

"Sono felice di aver baciato Raphaela sotto i loro occhi."

"Adesso devi solo aprirle il tuo cuore..."

Cate sorrise, ma scosse il capo "Quando l'ho abbracciata, gliel'ho sussurrato."

"E lei ti ha risposto?"

"Ha detto semplicemente che anche lei mi ama."

"Sono fiera di te, sorellina!" Disse Lucia, quindi la sorella tornò da Raphaela e, mano nella mano, andarono con le altre nello spogliatoio.

Anche le ragazze rimaste a casa erano esplose in una gioia senza limiti, quando videro il bacio "Mamma mia, che pelle d'oca!" Disse Francesca "Mi sa che Cate le ha dato un gran bel bacio!" Ammise soddisfatta.

"Anche Raphaela non ha scherzato, però... Ed era ora! Pensavo che non l'avrebbero mai fatto."

"Ma dai... Le credevi dei casi tanto disperati?"

"Raphaela no, ma Cate si!" Se la rise divertita Tania "S'imbarazzava ogni volta che le si parlava d'amore ed ora l'ha addirittura baciata davanti alle telecamere ed a moltissimi tifosi... Ammiro il suo coraggio!"

"E brava Cate." Disse invece Arianna "Non me l'aspettavo... Devo farle i complimenti."

La surfista prese il suo I-Phone e scrisse una mail alle due amiche, invitando tutte a cena da lei il giorno seguente, la Vigilia di Natale, anche se Valentina e Francesca non avrebbero partecipato, dal momento in cui la prima avrebbe portato la sua Principessa fuori a cena.

Ovviamente tutte accettarono l'invito, mentre Rio fissò la sua Vale "Perchè mi guardi?"

"Per due motivi. Primo, sei bellissima... Secondo, dall'otto Gennaio lavorerò ufficialmente qui e potremo vivere insieme!"

Vale saltò letteralmente in braccio al suo ragazzo, baciandolo con passione "Davvero??"

"Davvero! Brava la mia sorellina a mantenere il segreto." Disse il ragazzo, dando il cinque ad Arianna.

Per tutte le ragazze, i giorni prima di Natale erano davvero pieni di sorprese e le lanciavano verso un radioso futuro.

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Capitolo 62
*** Un compleanno speciale. ***


Il giorno seguente, quando le ragazze che avevano giocato la partita tornarono nella loro Trento a pomeriggio inoltrato, trovandola imbiancata, andarono ciascuna a casa propria a prepararsi, poi andarono da Arianna ed Elisa, ove Rio diede loro la notizia del suo ufficiale trasferimento nel capoluogo Trentino.

"Elisa, vuoi una mano?" Chiese Monica, entrando in cucina.

"Si, certo! Vieni pure, dobbiamo fare le lasagne e preparare l'anatra all'arancia..."

Monica le sorrise ed a loro s'unì anche Raphaela "Alla fine Cate te l'ha detto, eh!"

"Già!" Sorrise la mora, decisamente felice "Non vedevo l'ora e poi il bacio è stato bellissimo! Bacia bene, sapete?"

"Immagino!" Rispose Elisa, sorridendo teneramente "Dal tempo che aspetta di farlo..."

Mentre costoro cucinavano, servendo poi tutto in tavola qualche minuto dopo le sette, Francesca e Valentina erano rimaste a casa loro e si stavano preparando separatamente per la loro uscita a cena, con la Principi che rispondeva anche alle mail di auguri delle amiche e della sua famiglia.

"Sei bellissima." Disse Valentina, poggiandosi allo stipite della porta del bagno, fissando Francesca, che sistemava il suo chignon davanti allo specchio.

"Lo sei anche tu!" Rispose la bionda ragazza, notando che l'altrettanto bionda professionista indossava un tailleur nero giacca-pantalone, sotto il quale s'intravedeva una camicetta bianca, mentre Francesca indossava un'abito da sera rosso lungo appena sotto le ginocchia.

"Ho qui il tuo regalo. Chiudi gli occhi."

La ragazza s'avvicinò moltissimo a Francesca, che arrossì, tuttavia chiuse gli occhi castano chiari e Valentina le allacciò al collo il suo regalo e quando la ragazza riaprì gli occhi, li sgranò letteralmente. Al suo collo vi era un bellissimo collier con un pendente, ovvero una goccia di zaffiro.

"Valentina, ma... Ma non avresti dovuto... Insomma..." Disse, voltandosi, ma la ragazza le posò l'indice destro sulle labbra.

"E' il tuo compleanno. Perciò ti ho fatto un regalo! Ti piace?"

"Si! E' stupendo... Bellissimo!"

"Adesso andiamo o faremo tardi."

Detto questo, le due ragazze lasciarono il bagno e poi la casa, chiudendo tutto ed entrando in garage, dal quale Valentina uscì con il suo Fuoristrada, quindi scese da esso per aprire la portiera a Francesca e chiudendo il garage col telecomando elettronico ed infine partì a tutta velocità.

Dopo una buona mezz'ora, causa spazzaneve e quindi il traffico rallentato, le due ragazze arrivarono in un ristorante molto alla mano, parcheggiando nell'apposito posteggio ed entrando, ove Valentina diede il suo nominativo alla donna all'ingresso, che le chiese anche un'autografo, la quale chiamò poi un giovane cameriere che le accompagnò al loro tavolo, molto appartato sul fondo della sala.

"E' bellissimo, qui! Inoltre so che è difficile prenotare... Come hai fatto?"

"Ho prenotato un mese fa. Volevo che il tuo compleanno fosse speciale e spero sia così."

"E' più che speciale!" Ribadì Francesca e Valentina le sorrise, quindi le due ragazze ordinarono il menù del giorno.

Cenarono in un silenzio tanto imbarazzante quanto confortante, scambiandosi spesso degli sguardi molto dolci e teneri sorrisi poi, quando fu il turno del dolce, Francesca non credette nuovamente ai suoi occhi. Infatti il dolce era nientemeno che una fetta di torta alla crema pasticcera, la sua preferita, con tanto di due ciliegine.

"La tua preferita, se ben ricordo."

"Si... Mio Dio, grazie infinite! Grazie..."

Al termine del dolce, Valentina andò a pagare il conto, poi uscirono ed andarono alla vicina gelateria, ove presero entrambe un semifreddo e si sedettero a mangiarlo, infine la professionista pagò e poi risalirono sul Fuoristrada, per tornare a casa.

Una volta arrivate a casa loro, messa l'auto in garage, Valentina aprì la porta e fece entrare prima Francesca, che subito abbracciò l'altra bionda "Non mi ringrazierai ancora?"

"Si, invece. E' stato il compleanno più bello della mia vita!"

"Ne sono felice!" Rispose la giocatrice, stringendo a sè la sua Principessa, poi salirono entrambe al piano superiore, ove Francesca si fece aiutare da Valentina a togliere il collier e riporlo nella sua scatolina.

Nuovamente Francesca si strinse a Valentina "Domani è Natale... Cosa cucineremo?"

"I biscotti sicuramente!" Rispose la professionista e la biondina sorrise, facendosi seria quando vide il cambio di sguardo di Valentina "Sai... Questo vestito ti sta divinamente, ma sono certa che starebbe meglio sul pavimento." Sussurrò all'orecchio destro della Principessa, che arrossì, ma sostenne l'intenso ed ammaliante sguardo della ragazza di fronte a lei, cingendole nuovamente il collo con le esili braccia.

"Se la pensi così, perchè non me lo togli?" Chiese la ragazza con altrettanta malizia.

Valentina non se lo fece ripetere due volte ed abbassò piano la zip del vestito di Francesca, con la biondina che fece altrettanto alla professionista, scambiandosi un bacio molto tenero, che si fece subito appassionato "Non vedevo l'ora, sai? Mi dispiace, ma dovrò scioglierti il chignon..."

"Scioglilo pure, ma dami un'altro bacio..."

"Solo uno...?" Chiese maliziosa Valentina e Francesca sorrise teneramente.

"La battuta tipica di Tania contagia tutte... Sono certa che chiederà i diritti d'autrice!"

L'ammissione divertì molto Valentina che, per tutta risposta, prese in braccio Francesca, aprì l'acqua della doccia e poi s'infilò con lei sotto il caldo getto d'acqua, chiudendo la porticina della doccia, decise a vivere la loro prima notte d'amore.

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Capitolo 63
*** Merry Christmas. ***


Il mattino dopo, Valentina e Francesca si svegliarono strette nel loro caldo abbraccio e si scambiarono dolci bacetti, senza mancare di coccolarsi ed apprezzare i loro primi momenti d'intimità "Fa freddo, stamattina..."

"Può darsi che di notte sia nevicato ancora..."

"Sarebbe bellissimo! L'ideale, direi. A Natale la neve ha il suo effetto."

Valentina sorrise alla compagna, baciandola sulla fronte "Facciamo una bella doccia o un bagno rilassante?"

Prima che Francesca potesse risponderle, suonò il campanello della porta e la Principi guardò l'orologio del suo cellulare "Sono solo le otto... Chi può essere?"

"Non lo so... Metto un'accappatoio e scendo ad aprire." Disse Valentina, prendendo l'indumento dal cassetto del mobile accanto al letto e scese poi di sotto a piedi nudi, stropicciandosi gli occhi e guardando dallo spioncino della porta, corrugando la fronte.

Non conosceva le due persone, così aprì. Magari volevano una semplice informazione, ma i due la fissarono da testa a piedi, con interesse "Ehm... Abita ancora qui Francesca Principi? Sul citofono c'è il suo nome..."

"Si, certo. E' la mia ragazza! Voi siete?" Domandò la professionista.

"Noi siamo i suoi genitori, signorina. Io sono Giordano, lei mia moglie Antonella!"

"Prego, entrate." Disse subito la pallavolista che, per la figura fatta coi genitori della sua Principessa, voleva essere altrove.

I due s'accomodarono e, dalle scale, scese proprio Francesca, anch'ella in accappatoio "Mamma! Papà!"

"Tesoro!" Rispose subito la donna, andando ad abbracciare la figlia.

"Vedo che ti sei ripresa bene, dopo il tradimento di Sole..." Disse suo padre.

"Certo! Con Valentina sto benissimo e, da ieri è la mia fidanzata."

"Si... Ce l'ha detto." Rivolse la donna, fissando Valentina con un mezzo sorriso, che le sorrise a sua volta.

Francesca non capiva cosa fosse successo in quei pochi minuti tra il suo amore ed i genitori "Io e lei stavamo per andare a fare una bel bagno."

"Si, esatto." Intervenne Valentina "Se volete sistemarvi, fate pure..."

I due le sorrisero, dicendo a Francesca che poi sarebbero arrivati suo fratello Simeone e sua sorella Roberta, con la rispettiva famiglia; ma anche le altre ragazze erano alle prese con i rispettivi genitori, anche se Cate rifiutò l'invito di Lucia per andare da loro, ma fece comunque gli auguri alla sorella.

"Non andrai dai tuoi?" Le chiese Raphaela, dolce come sempre, sapendo che lei era la causa della rottura del rapporto della castana coi genitori.

"No... Ho fatto gli auguri a Lucia, ma non andrò da loro." Rispose Cate, facendo spazio a Raphaela sul divano "Ma tu sei uno schianto." Disse, notando l'abito color crema ed il chignon della mora, col lieve trucco che s'addiceva alla sua bellezza.

"Vado dai miei e resterò da loro anche domani, mi hanno appena chiamata."

"Bene... Resterò io a sorvegliarti l'appartamento, tranquilla."

"Perchè vuoi stare qui da sola? Vieni anche tu!"

"Io non faccio parte della tua famiglia... Grazie per l'invito, ma starò qui."

"I miei vogliono che venga anche tu." Disse Raphaela "Dopo aver visto il bacio in tv, vogliono che ti porti con me. E poi ci sarà anche mia sorella maggiore Dalila!"

"La sorella maggiore... Non l'ho mai conosciuta. Devo preoccuparmi?"

"No no!" Sorrise la mora, quasi divertita "Dalila vive a Pamplona. E comunque, nessuno deve stare solo a Natale."

"Allora non ho scelta... D'accordo, vado a vestirmi." Rispose la castana, visto che aveva già fatto la doccia, essendosi svegliata da poco e fu pronta in una mezz'oretta, indossando dei jeans con stivaletti di pelle nera e, di tale materiale, era anche l'elegante gillet che portava sulla camicetta rossa. Raphaela le sorrise, tanto era elegante Cate, con qualsiasi cosa indossasse, poi misero il rispettivo giaccone e poi salirono sull'auto di Pablo, il padre della mora, venuto a prenderle.

Le ragazze arrivarono a casa dei signori Falcetti proprio con Pablo, che aprì la porta di casa sua e Stella, la madre di Raphaela, abbracciò subito la figlia e poi Cate "Benvenuta, cara! Prego, accomodati e fai come se fossi a casa tua."

"La ringrazio, signora. E' molto gentile!"

"Dammi pure del tu, Caterina! Ed è strano che, dal tempo che tu e Raphaela vi conoscete, non ti abbia mai invitata qui..."

"Lei l'ha fatto molte volte, ma l'imbarazzo mi ha sempre giocato brutti scherzi."

La donna sorrise divertita "Ma adesso state insieme, no?"

"Si. E voglio sposare Raphaela, quando sarò pronta!"

"La sposerai? Fantastico! Io adoro i matrimoni!" Disse una ragazza che somigliava molto a Raphaela e proprio costei l'abbracciò.

"Dalila!" Avanzò semplicemente la mora, legatissima alla sorella maggiore, poi si misero tutti a tavola, essendo il pranzo quasi pronto.

Infine, Tania e Francesca erano ancora alle prese coi loro parenti e la madre di quest'ultima che, appena ebbe saputo che il primo nipotino sarebbe stato maschio, era ancora più felice e nuovamente piangeva, tra le braccia del marito "Valentina non viene?"

"No, zia Mirella. Lei e Francesca sono impegnate..." Rispose la ragazza e la donna si sedette abbattuta sul divano.

E passato il pomeriggio a preparare la cena per la sera, ad aprire i regali o guardare la tv, alcune ragazze ritrovarono con piacere la vecchia camera, che i genitori mai avevano cambiato, quando erano andate a vivere da sole e Cate sorrise, quando vide quella di Raphaela "Non credevo amassi il rosa ed il rosso..."

"Da piccola ero fissata, con quei colori." Ricordò la mora "Spero di piaccia stare qui..."

"Mi piacerà senz'altro." Rispose Cate, notando che Raphaela aveva acceso lo stereo, a volume accettabile "Come mai lo stereo?"

"Così nessuno ci disturberà..."

Cate sorrise e raggiunse Raphaela, senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi blu e bellissimi "Io non ti ho dato il mio regalo, perchè non è una cosa che posso avere sottomano..." Iniziò la castana, schioccando un bacio sulle rosee labbra della sua amata "Spero tu voglia il mio cuore, Raphaela Falcetti!"

"Lo voglio eccome, Caterina Bossolani! Basta che tu accetti il mio."

"Affare fatto!" Rispose subito Cate, baciando stavolta con dolcezza e passione la mora "Ho sempre detto che serve avere uno stereo in camera."

Raphaela sorrise, stendendosi sul suo letto, seguita dalla castana e, anche se era pomeriggio, le due non vedevano l'ora di ricevere il rispettivo regalo, visto che era passato troppo tempo, tra di loro e non volevano perderne altro.

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Capitolo 64
*** Capodanno in compagnia! 1 ***


Passarono sei giorni ed arrivò il trentuno Dicembre e la città tutta imbiancata dall'abbondante nevicata avvenuta nel corso della notte e, verso le otto, Antonella mandò una mail a tutte le amiche e Kohei, per chiedere loro se sarebbero andate con lei e famiglia all'albergo di suo zio Michele a Bolzano, per sciare e passare la giornata tutte insieme e di sera avrebbero potuto vedere i fuochi d'artificio.

Tutte accettarono l'invito, dopo aver chiesto alla rispettiva famiglia, così con le rispettive auto se ne andarono per raggiungere il posto in questione, visto che Antonella avev dato loro l'indirizzo. E si trovarono tutte innanzi all'albergo, con qualcuna che si stupì di vedere Cate e Raphaela per mano.

"Ehi ehi!" Sorrise Fra "Cos'è successo, fra di voi?"

"Io e Raphaela ci siamo fidanzate!" Disse con orgoglio Cate.

"Con la teoria siete ben messe, ma con la pratica?"

"Smettila di tormentarle, Rio! Sono appena arrivate." Lo riprese Vale.

"Anche quella va bene. Molto bene, direi!" Rispose Raphaela, prima che le due ragazze andassero da Valentina e Francesca, quest'ultima arrivata col pullmino che suo fratello aveva preso a noleggio per portare in giro la famiglia durante le vacanze in un noleggio a Bergamo e sul quale avevano trovato posto l'altra sorella coi due figli ed il marito.

Ma, ovviamente, la povera Valentina venne subito aggredita da Mirella, la zia di Tania, sua accanita fan "Contavo di vederti! Io credevo che i vip andassero in qualche posto tropicale, a godersi le vacanze di Natale."

"Non io." Rispose la giocatrice "Per me il Natale non sarebbe così, se andassi a festeggiarlo in un luogo caldo. E poi, Francesca può stare con la sua famiglia!"

"Da Francesca a Francesca!" Disse subito Kohei, arrivato coi nonni ed Himeko, assieme ai suoi genitori "Come sta il tuo bambino?"

"Il piccolo sta bene... E' mia madre che mi preoccupa. Piange sempre!"

"Dovrebbe parlare con mia madre. Anche a lei è successa la stessa cosa." Avanzò Antonella "Ma adesso entriamo. Lo zio ci ha preparato le stanze!"

"Dobbiamo fermarci qui?" Chiese Marta, la madre di Noemi.

"Si... Se volete tornare a casa della vostra rispettiva figlia liberi di farlo. Basta dirlo." Rispose la ragazza, ma la donna scosse il capo, così tutti entrarono nell'albergo, ove Michele, che ne era il proprietario, andò loro incontro e qualcuno si guardò intorno, colpiti dalla grandezza della struttura.

"Antonella! Paola! Come state, ragazze?" Chiese subito l'uomo alle nipoti, abbracciandole.

"Bene!" Risposero assieme le due ragazze, con Paola che aveva compiuto i quattordici anni tre giorni prima.

"Venite, vi mostro le camere." Avanzò l'uomo, conducendoli tutti prima al quarto piano, ove avevano le stanze i Bossolani, che non eranos tati degnati di uno sguardo dalla figlia minore e le altre famiglie, solo però la parte adulta e gli eventuali bambini piccoli, come quelli di Simeone e Roberta, fratello e sorella della Principi.

I nostri ragazzi più Paola, Giulio, ovvero il fratello minore di Nadia, Tommaso, fratello maggiore di Simona e Katia, figlia di Mirko, il fratello maggiore di Sole, avevano tutti la stanza al quinto piano e le coppie, ovviamente, stavano assieme.

"Zio, la funivia è in funzione vero?" Chiese Paola.

"Certo, cara! Se volete prendere gli sci e mettere la tuta, potete tranquillamente mettervi in coda."

La ragazzina gli sorrise ed andò subito nella sua stanza, che avrebbe diviso con Katia, lasciando i due maschietti per conto loro, ma Paola non era l'unica che voleva sciare ed anche Tania si preparò immediatamente "Vuoi davvero sciare? E' da molto che non lo fai..."

"Per questo non vedo l'ora! Voglio vedere se ho perso la mano con gli sci oppure no."

"Allora ti prego di fare attenzione."

"Come sempre!" Rispose Tania, baciando dolcemente la findazata ed accarezzandole teneramente il ventre, che iniziava a prendere forma.

Dopo una buona mezz'ora tutte le ragazze, esclusa Francesca per via della gravidanza ed un alcuni famigliari, ovvero il signor Bossolani, i vari nonni ed i due nipotini della Principi, uscirono dall'albergo e percorsero qualche metro a piedi per raggiungere la funivia e si misero in fila con alcuni degli altri ospiti dell'albergo ed altre persone che venivano dalla Regione oppure da altre zone d'Italia o persino dall'estero. La stagione invernale era la migliore, sul piano del turismo.

"Sai sciare? Non lo sapevo..."

"Sono sicura che saprò sorprenderti!"

Raphaela sorrise a Cate, poggiandosi alla sua spalla destra e la castana le cinse le spalle, dandole un tenero bacio sulla fronte e, poco dietro di loro, la madre osservava sua figlia "Visto? Dicevo a te e papà che Cate è felice..."

"Lo vedo e ne sono felice. Non so perchè non ci parli più, preferendo quella ragazza."

"Perchè tu e papà siete pervenuti nei confronti di Raphaela, ma loro si amano."

La donna guardava da lontano la figlia, sorridendo appena "Vorrei solo che ci dicesse ciao... Almeno a me..."

"Proverò a parlarle, ma non ti prometto niente." Disse Lucia e la madre le sorrise.

Quando salirono sulla funivia ed arrivarono in cima alla montagna dopo essersi goduti il panorama, i nostri optarono per una sfida, lanciata da Ferdinando, il padre di Fra "Io arriverò a valle prima di voi! Non mi batterete mai."

"Questo è da vedere. Anch'io scio da quando ero piccola..."

"Allora fatti sotto! Preparati a perdere!" Rispose l'uomo, partendo subito a tutta velocità con Tania.

"Che incoscienti!" Disse subito la madre di Tania, che partì assieme a tutti gli altri.

Ovviamente tutti speravano che i due arrivassero a valle sani e salvi, così da non finire al Pronto Soccorso o peggio ancora proprio a San Silvestro.

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Capitolo 65
*** Capodanno in compagnia! 2 ***


Quando i due sciatori provetti arrivarono a valle, con Francesca che fu felice di vedere Tania tutta intera, i nostri ritornarono nell'albergo, ove sarebbero andati nella rispettiva stanza a lavarsi e cambiarsi, per poi andare a pranzare nel ristorante interno la struttura. Di pomeriggio avrebbero sciato nuovamente.

"Cara..." Disse la madre di Lucia e Cate, termando proprio costei "C-Come stai?"

"Bene, come puoi vedere. Sto bene, adesso che sono con Raphaela..."

"Sono contenta." Rispose solamente la donna e la castana l'abbracciò, d'istinto, facendole gli auguri e poi se ne andò, lasciando la madre a piangere di gioia. La figlia le aveva nuovamente parlato e questo era il regalo più bello che avesse ricevuto.

"Grazie per aver parlato con lei." Le disse Lucia "Soffriva moltissimo il tuo silenzio."

"Sa dove abita Raphaela... Poteva venire a trovarmi e conosce il mio numero di cellulare."

"Certo, ma aveva paura di un tuo rifiuto... Comunque, grazie ancora." Concluse la ragazza, entrando poi nella sua camera, che divideva con Antonella, mentre accanto aveva Martina e Carolina che, come Monica, Noemi, Fra ed alcuni adulti, ci misero una decina di minuti per cambiarsi.

Ma quasi tutti vennero rapiti dalla folgorante bellezza di Raphaela, che stava divinamente col rosso, la Principi ammaliò col suo abito crema ed il collier che le aveva regalato Valentina ed infine Francesca che, in abito bianco, sembrava già una sposa, anche se il vestito era molto semplice.

"Sei bellissima, figliola." Le disse il padre "Dovrai essere altrettanto bella, quando salirai sull'altare."

"Ci proverò!" Sorrise la ragazza.

"Intanto la sposo ugualmente!" Ammise Tania e Francesca la baciò.

Nel salone, durante il pranzo, Lorenzo non staccò per un attimo gli occhi dalla figlia, notando i suoi sorrisi ed il suo sguardo quando parlava con Raphaela o la fissava e proprio non riusciva ad accettare la loro relazione. Però, visto che era l'ultimo dell'anno, avrebbe taciuto il suo dissenso.

"Ho visto che aspetti un bambino." Disse Michele a Francesca "Vuoi mangiare qualcosa in particolare?"

"Un gelato crema e cioccolato affogato nello sciroppo al caramello e delle fragole."

"Vado subito a prenderti tutto. Torno subito!"

L'uomo se ne andò e Francesca vide che Antonella le sorrideva "Tuo zio è proprio simpatico."

"Si si, lui è fatto così. Comunque, sappi che il gelato è superbo!"

"Buono a sapersi! Non vedo l'ora di assaggiarlo."

"Ecco a te!" Disse Michele "Buon appetito." Rivolse a Francesca e costei, dopo aver risposto, assaggiò il gelato, dando pienamente ragione ad Antonella.

Rimasero un paio d'ore nella sala da pranzo, poi andarono nella rispettiva stanza per rimettersi la tuta da sci, anche se qualcuno preferì restare in camera per riposare o leggere ed altri ancora optarono per una passeggiata.

"Non vai più a sciare?"

"No... Resto qui con te, così ti accarezzo la pancia e ti massaggio."

"Sai benissimo che mentre mi accarezzi ti addormenti."

"Perchè è piacevole e rilassante..." Rispose Tania, baciando la sua amata.

E la giornata passò in tutta tranquillità, così come la cena, poi tornarono nuovamente nella rispettiva stanza per prepararsi allo spettacolo pirotecnico che avrebbe introdotto il nuovo anno e, non solo il nostro folto gruppo di giovani ed adulti, ma anche gli altri ospiti dell'albergo erano elegantissimi.

Lo spettacolo iniziò a mezzanotte precisa e, sotto il cielo illuminato dai fuochi, tutte le coppie si scambiarono baci dolci ed appassionati, con gli adulti che non volevano essere da meno rispetto alle loro figlie. Però nessuno riuscì ad eguagliare i baci di Tania, Arianna, Valentina, Cate e rispettiva compagna.

"Ti amo tantissimo! Staremo sempre insieme!"

"Assolutamente si."

"Voglio passare tutta la vita con te..." Sussurrò Elisa ad Arianna.

"E sarà così. Non dubitarne mai."

"Sei stupenda, sotto ogni punto di vista. Ti amo, Francesca!"

"Anch'io! Ed è così bello sentirtelo dire..."

"Le nostre famiglie ci stanno guardando..." Disse Raphaela, sorridendo tra le braccia di Cate.

"Non m'importa, delle famiglie. Possono guardare quel che vogliono."

Raphaela ovviamente era d'accordo con Cate e rimasero semplicemente abbracciate a godersi quello spettacolo di luci e colori, sempre romantico anche per coloro che erano single. Ma nessuno sapeva ancora che l'anno nuovo avrebbe portato molti cambiamenti nelle vite di due coppie in particolare.

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Capitolo 66
*** Promessa per il futuro. ***


Il mattino seguente, le prime a svegliarsi furono ovviamente Tania e Francesca, con quest'ultima che diede letteralmente di stomaco, causa nausee, ritornate a farsi sentire proprio il primo giorno dell'anno nuovo "Amore mio... Aspetta, ti aiuto!"

"Accidenti... Che brutto modo d'iniziare il nuovo anno."

"E' vero, eppure la ginecologa ci aveva detto che le nausee sarebbero tornate."

Francesca continuò a dare di stomaco e Tania le massaggiava la schiena, invece la Principi e Valentina si scambiavano dolci baci sotto le lenzuola, strette nel loro abbraccio caldo, invertendosi spesso di posizioni ed apprezzando la rispettiva compagnia "Ti amo..."

"Anch'io. Moltissimo!" Rispose Francesca, coprendo si baci il petto della compagna, ma qualcuno aprì all'improvviso la porta.

"Oddio, scusatemi!" Disse subito Simeone, richiudendo la porta.

"Simeone, accidenti a te!" Fece la Principi, imbarazzatissima "Non esiste bussare??"

"Scusami. Volevo solo dirvi che ci stiamo già radunando per la colazione..."

"Ci vediamo di sotto." Rispose la ragazza, così il fratello maggiore chiuse la porta, dopo essersi scusato con entrambe.

"Anche loro ci raggiungeranno di sotto?" Chiese il padre di Noemi ed il ragazzo annuì col capo "Queste ragazze... Sono proprio cotte l'una dell'altra, come lo ero io alla loro età di colei che ora è mia moglie." Rammentò, sospirando, mentre entravano in ascensore.

"Arianna..." Sussurrò Elisa, che aveva chiuso gli occhi per godere dei baci della surfista.

"Dimmi tutto, amore. Cosa c'è?"

"Ci conviene fare il bagno e scendere, prima che qualcun'altro venga a spalancarci la porta!"

La castana sorrise di gusto, baciando il petto della fidanzata, che andarono assieme verso il bagno ed anche l'ultima coppia era alle prese con il bagno, ma qui sorgeva un'indecisione su vasca o doccia "Insomma, Raphaela, tu vuoi davvero...?"

"Si, certo!" Disse la mora ragazza, avvicinandosi alla sua Cate e baciandole la scapola destra, salendo fino al collo e la castana deglutì.

"Ok... Allora cosa preferisci? Bagno o doccia?"

"Io direi doccia." Rispose Raphaela "Mi piacerebbe il bagno, ma scelgo la doccia perchè tra poco servono la colazione. Il bagno lo faremo stasera."

Cate sorrise e si prese in braccio la sua amata, portandola in bagno, mettendola giù davanti alla doccia "Coraggio, allora. La doccia ci aspetta!"

"Non vedo l'ora." Fece la mora, entrando nella doccia seguita dalla sua castana preferita, chiudendo la porticina per scambiarsi qualche bacio e coccola in totale privacy, poi tutte le coppie si prepararono ed infine scesero di sotto, raggiungendo il salone nel quale si pranzava e cenava.

"Eccovi, finalmente!" Disse Riordan "Ma quanto ci mettete, tutte le mattine?"

"L'amore non aspetta! Non lo sapevi, Rio? Mai farlo aspettare."

"Cate! Da quando sei così saggia?" Chiese Paola, la sorella di Antonella.

"Da quando sono innamorata!" Ammise, con orgoglio.

Il padre serrò i pugni dalla rabbia e se ne andò, senza neanche toccare il suo caffè ed i due cornetti che aveva ordinato e la moglie lo seguì fuori dal salone "Mi scusi, ha visto mio marito?" Chiese la donna al giovane receptioner, descrivendogli l'uomo.

"Si, signora. E' appena uscito!" Rispose gentile il ragazzo e la signora Bossolani lo ringraziò.

La donna trovò il marito e gli si avvicinò "Caro, cos'hai? Non dirmi che sei ancora arrabbiato con Raphaela."

"Non nominarla..." Sibilò con rabbia l'uomo, inspirando profondamente "Non nominarla."

"Caterina è felice, con lei. Dovremmo esserlo anche noi, no?"

"No! Io non lo sarò mai. Non voglio che un giorno quella tizia possa diventare mia parente."

"Non ci posso credere." Disse qualcuno alle loro spalle e, voltatisi, i due videro proprio Cate "La odi ancora? Accidenti, papà, sei addirittura un adulto!"

"Stai zitta e tornatene da quella tizia. Non voglio parlare con te!"

"Nemmeno io, eppure sono qui. Sono qui per dirti di smetterla e che io sposerò Raphaela! La sposerò e vivrò con lei per sempre ed avremo anche dei figli."

L'uomo fissò la figlia con occhi sgraanti ed avanzò minaccioso verso di lei "Non ti azzardare oppure andrò a farti cambiare cognome."

"Fallo! Prenderò il cognome di Raphaela. Non m'importa più di nulla, voglio solo studiare, giocare e stare con lei fino alla fine dei miei giorni!" Sibilò Cate, sostenendo lo sguardo del padre e andandosene via per tornare alla sua colazione.

"Ti senti bene?" Domandò Sole, che aveva seguito l'amica in caso le servisse aiuto.

"Si, sto benissimo! Ormai ho rinunciato a capire mio padre... Ma non lascerò mai Raphaela, dopo tutto ciò che ho fatto per conquistarla, contando le difficoltà!"

Sole le sorrise, soddisfatta "Sono pienamente d'accordo con te. Su, torniamo dentro!"

Cate le sorrise e ritornò al salone assieme all'amica, sedendosi accanto alla sua Raphaela, prendendola per mano e fissandola intensamente, ammaliandola col suo sguardo passionale e carico d'amore "Cosa c'è?" Chiese dolce la mora.

"Raphaela, quando avremo terminato gli studi... Mi sposerai?" Domandò e tutti la fissarono.

"Vuoi... V-Vuoi davvero...?"

"Si! Si, Raphaela! Io ti amo e voglio sposarti!"

Raphaela sorrise, abbastanza commossa ed abbracciò Cate "Certo che ti sposerò!"

La risposta ed il baciò sollevò fischi d'apprezzamento ed applausi anche da parte degli altri ospiti dell'albergo presenti nel salone e Lucia sapeva che, volente o nolente, il padre avrebbe dovuto accettare Raphaela in famiglia, perchè mai Cate avrebbe rinunciato alla sua amata.

Si erano troppo rincorse, negli anni, per potersi lasciare a causa di un capriccio del loro padre.

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Capitolo 67
*** L'ultimo giorno di vacanza. ***


Passarono cinque giorni ed arrivò il sei Gennaio, l'Epifania ed ultimo giorno di vacanza, che le nostre ragazze avrebbero passato ciascuna a casa propria con la rispettiva famiglia, visto che il giorno seguente avrebbero ricominciato la scuola.

E se ne andarono molto presto, salutando e ringraziando Michele, lo zio di Antonella e Paola poi, dopo un'oretta o poco più di strada, arrivarono ciascuna a casa propria e lì smontarono le valige o borsoni che si erano portate appresso. I genitori vari s'offrirono di preparare il pranzo, mentre le ragazze imbandirono la tavola oppure, come nel caso di Francesca, andarono in camera a riposare.

"E' entrata da poco nel sesto mese, la fatica inizia a farsi sentire..."

"Per fortuna ha Tania, al suo fianco!" Disse il padre di Francesca "Lei le starà certamente accanto, fino alla nascita del piccolo!"

"Questo è poco ma sicuro!" Rispose proprio la maestra di nuoto "Adesso vado a portarle la mousse di mela e pera!"

La ragazza salì le scale, dando la coppetta con la mousse alla compagna, che si mise seduta e rubò un bacio molto appassionato a Tania che, passato l'attimo di smarrimento, la corrispose senza indugio "Scusami, ma avevo tanta voglia di baciarti."

"Non devi scusarti! Puoi baciarmi tutte le volte che vuoi! Lo sai..." Sussurrò, baciandola a sua volta.

Invece, a casa loro, Arianna, Elisa e Rio godevano della compagnia di Vale e dei suoi genitori, con la madre della ragazza che fissava con interesse il giovane fidanzato della figlia "Hai intenzioni serie con nostra figlia?"

"Mamma! Lo vedi da cinque giorni e glielo chiedi adesso?"

"Si! Mica glielo chiedevo in mezzo agli altri genitori e ragazzi..."

"Certo, signora. Da domani inizio a lavorare qui a Trento e sposerò Vale, quando sarò pronta!"

"Benissimo! Io amo i matrimoni e non vedo l'ora di diventare nonna!"

"E poi??" Chiese scioccata Vale, mentre Elisa ed Arianna ridevano divertite, tanto amavano i siparietti comici tra la loro amica e sua madre.

Valentina e Francesca, invece, erano rimaste sole col fratello e la sorella di quest'ultima, visto che i signori Principi erano partiti i giorno prima per Londra al fine di preparare una mostra d'arte Contemporanea che si sarebbe tenuta la Domenica seguente al British Museum "E' davvero brava, coi bambini..." Disse Simeone "Avete intenzione di averne di vostri, anche adottandoli?"

"Io li vorrei, ma Valentina non lo so. Se dovesse volerli, sarò ben felice di averne!"

"Invece quella vostra amica, ehm... Cate, mi pare, che problema ha coi suoi genitori?"

"Lei e Raphaela stanno insieme, si sono sempre amate." Iniziò Francesca, raccontando al fratello dell'incidente accaduto alla castana amica "E suo padre, il signor Bossolani, non accetta la loro relazione. Dopo l'incidente ha iniziato ad odiare Raphaela, così Cate è scappata di casa e adesso vivono assieme!"

"Da Raphaela, giusto? Mi pare di aver capito così..."

"Si, esatto! E si amano tantissimo. Hai sentito, quando le ha fatto la proposta, no?"

"Aha. Spero che possano coronare il loro sogno d'amore!"

"Anch'io lo spero tanto." Sorrise Francesca che, dal canto suo, sperava di poter sposare presto la sua Valentina, certa che anche la professionista non vedeva l'ora di prenderla in sposa e scambiarsi la promessa di amore eterno.

Invece, a casa loro, Cate e Raphaela si congedarono dalla famiglia di costei per un bel bagno prima di pranzo, visto che erano partite in fretta e furia, senza avere il tempo di fare una doccia rilassante "Finalmente un po' da sole..."

"Già! Staremo in pace per qualche minuto." Disse Raphaela, fissando Cate, che le regalò un bacio appassionato e languido.

La castana prese la mora per i fianchi, voltandola e facendola sedere sulle proprie gambe, fissandola con intensità "Sei davvero bella, da togliere il fiato, sai? Quando ti guardo mi do sempre della stupida, perchè non sono riuscita a farmi avanti prima!"

"Meglio tardi che mai! Adesso che siamo insieme stiamo bene, no? E' questa la cosa più importante."

"Hai ragione. Ed io ti amerò per sempre e spero di avere dei figli da te!"

"Sul serio? Vorresti dei bambini?"

"Assolutamente! Tu non ne vuoi?"

"Si, li voglio! Prima, però, spero di affermarmi nella pallavolo."

"Quello anch'io, ma se dovesse capitare..."

"Se capiterà non rimpiangeremo niente!" Sorrise Raphaela, baciando con passione Cate che, per tutta risposta, l'amò con tutto ciò che aveva dentro, facendo quasi toccare alla mora i suoi sentimenti, rendendoli tangibili.

Raphaela non aveva mai provato emozioni così intense e s'abbandonò alle mani ed alle labbra di Cate, liberando intensi gemiti di piacere che la castana cercò di placare con dei dolci bacetti, che la ragazza accettò volentieri, ricambiandoli.

E l'ultimo giorno di vacanza passò tranquillo per tutte, che si godettero al massimo la compagnia di genitori e parenti, con alcuni rapporti umani che si rafforzarono e quello già delicato tra Cate e suo padre che s'incrinò quasi completamente.

Ma presto le vite di due coppie in particolare sarebbero cambiate radicalmente.

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Capitolo 68
*** Doppio lieto evento. ***


Il giorno dopo, tutte le ragazze si svegliarono presto per riprendere la scuola e svolsero ognuna la rispettiva routine quotidiana, poi chiusero casa o appartamento e si diressero verso la scuola, trovandosi al loro solito cafè "Eccoci di nuovo qui!" Disse felice Kohei.

"Già... Mi sono terribilmente mancate le brioches di Juan!" Rispose Elisa, sedendosi tra la sua Arianna e Valentina.

"A proposito di brioches... Lasciatemi andare ad ordinare." Avanzò subito Francesca, andando direttamente al bancone da Manuel, uno dei tre baristi, che subito servì la giovane e, quando ritornò al tavolo, Tania sgranò gli occhi.

"Accidenti! Quattro cornetti, un latte caldo e tre pacchetti di patatine. Wow..."

"Ho preso anche tre pacchetti di caramelle alla frutta. Perdonami, ma ho una grandissima fame!"

"Non devi scusarti, amore." Disse Tania, baciando la compagna "E' normale che tu abbia un grande appetito!"

Francesca corrispose il bacio della fidanzata ed Antonella sorrise "Ammetto che queste romanticherie di prima mattina mi mancavano!"

"A chi lo dici..." Rispose Carolina, terminando il suo cappuccino.

Ma Arianna, invece, era presa da Elisa che, da un paio di giorni, non stava per niente bene, così come la Principi "Hai ancora mal di stomaco?"

"Si... Avrei preferito stare a casa, ma oggi c'era la verifica di Trigonometria..."

"Anche Francesca non si sente affatto bene. Sono due giorni che mangia pochissimo ed è pallida."

Tania e Francesca fissarono le due amiche, accomunate da un'unica idea "Ehm... Dovreste andare dal medico." Suggerì la prima.

"Io ho preso appuntamento per oggi pomeriggio." Disse Francesca.

"Il mio è ancora in ferie e tornerà Lunedì prossimo... Il tuo riceve solo su appuntamento?"

"No. Se vieni con me, di certo visiterà anche te!" Fece la Principi ed Elisa tirò un sospiro si sollievo.

Poi le giovani e Kohei terminarono di fare colazione, dirigendosi poi verso la scuola, ed incontrarono Rio, che aveva iniziato il primo giro di pattuglia con Corrado, il suo nuovo collega, che si presentò "Ciao!" Disse il ragazzo, salutando la sua Vale con un tenero bacio "Andate a scuola?"

"Esatto! Tra dieci minuti suona la campanella..."

"Scusate se m'intrometto." Avanzò Corrado, poliziotto molto esperto, sulla quarantina "Ma quelle due ragazze non sembrano stare bene. Sono impallidite all'improvviso..."

Il poliziotto non fece in tempo a finire che Francesca crollò letteralmente, sorretta prontamente da Tania e Valentina "Francesca, cos'hai?"

"Affidatela a noi, la porteremo al Pronto Soccorso!" Disse subito Rio e Valentina prese in braccio la fidanzata, mettendola stesa sul sedile posteriore, sotto gli sguardi dei passanti che continuarono però a camminare, dando uno sguardo di tanto in tanto.

"Riordan, fai salire anche l'altra ragazza. Portiamo anche lei."

Allora Arianna aiutò Elisa a salire in macchina, mettendo Francesca seduta con delicatezza "Mi raccomando, fateci sapere..."

"Ci penserò io personalmente ad avvisarvi." Disse Rio, quindi i due poliziotti sfrecciarono verso l'ospedale con l'auto di servizio.

Le due ragazze erano un po' preoccupate per la rispettiva compagna, ma scelsero di andare comunque a scuola, visto che sapevano che Elisa e Francesca erano in buone mani coi medici e soprattutto perchè c'erano Rio ed il suo collega, con loro.

E le ore di lezione parvero non passare mai ma, alla quarta ora, Arianna e Valentina ricevettero una mail da Rio "Ti ha scritto?" Chiese piano Tania, per non farsi scoprire dalla prof di Inglese, mentre Valentina era in palestra per l'ora di Ginnastica.

"Prof, devo andare!" Disse Arianna, alzandosi di scatto, visibilmente emozionata.

"Signorina Herrera, si sente bene?"

"D-Diventerò madre, professoressa... Devo andare in ospedale dalla signorina Hawkins!"

La donna sbattè un paio di volte le palpebre, poi sorrise "Congratulazioni! Scriva un permesso d'uscita anticipata, poi vada tranquilla."

"Grazie mille!" Disse Arianna, che prese il libretto delle assenze e lo aprì ove vi erano i permessi d'uscita anticipati, ne compilò uno e lo portò all'insegnante, quindi prese lo zaino e lasciò prima la classe e poi la scuola, trovando fuori da essa Valentina.

"Anche tu??" Chiese emozionata la professionista e la surfista annuì col capo.

Presero poi la navetta, arrivando all'ospedale in una decina di minuti, visto che era distante solo due fermate e raggiunsero il Pronto Soccorso, ove trovarono Corrado, che andò loro incontro con un bel sorriso, tendendo ad entrambe la mano "Congratulazioni, ragazze! E' un po' strano, ma... Auguri comunque! Ci abbiamo messo un po' a chiamarvi, ma sono subentrate due emergenze e hanno dovuto dare loro la precedenza."

"Ok ok, nessun problema!" Ammise Arianna "Potresti portarci da loro?"

"Sono nella stessa stanza. Seguitemi!"

L'uomo condusse le due ragazze nella stanza della rispettiva compagna, che erano una di fronte all'altra "Elisa..."

"Arianna... Hai saputo a notizia?"

"Si! Si e... E mio Dio, sono emozionata ed agitata allo stesso tempo!"

"A chi lo dici! Anche Francesca, lo sai?"

"Lo so! E voglio proprio vedere Valentina..." Rispose la surfista, regalando un dolce bacio alla fidanzata.

Anche Valentina stessa stava regalando un dolce bacio alla sua Francesca "Ho dato la notizia ai miei genitori... Erano emozionatissimi ed increduli!"

"Immagino! Ti amo tantissimo." Disse la professionista, molto emozionata e Francesca le accarezzò la nuca, visto che la pallavolista le accarezzava e baciava il ventre leggermente rigonfio, coccolandola.

Ora anche loro stavano per diventare madri, ma presto un'altra amica si sarebbe aggiunta al loro club.

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Capitolo 69
*** Una triste notizia. ***


Valentina ed Arianna non smettevano di accarezzare e baciare la rispettiva compagna, tanto erano incredule ed emozionate e non vedevano l'ora di vedere il rispettivo figlio o figlia "Amore mio... Sono così felice..."

"Anch'io! Ma dovresti chiamare Mister Santelli e dirglielo..." Disse Elisa.

"Certo, lo chiamo subito! Hai il numero in memoria, vero?"

Elisa annuì col capo e passò il proprio I-Phone alla compagna, che uscì dal Pronto Soccorso a chiamare l'allenatore della squadra del Milano, che subito rispose e la surfista gli spiegò la situazione e l'uomo sembrava molto dispiaciuto.

Arianna non ne capì il motivo, ma quando vide avanzare Valentina con lo sguardo perso nel vuoto, pensò che lei sapesse qualcosa "Ehi..." Disse proprio la giocatrice, tristissima, fissando l'amica "Anche tu fuori a telefonare?"

"Elisa mi ha chiesto di avvisare la squadra... Ma cosa ti è successo?"

Valentina prese un profondo respiro e fissò Arianna nei suoi occhi castano chiari "Anch'io ho chiamato il Mister e... E mi ha detto che sono stata richiesta da una squadra Austriaca a titolo definitivo. La stessa che ha preso la Verdevalle."

Arianna la strinse a sè "Mi dispiace tanto... Però sarai più vicina a casa."

"Speravo di poter giocare con tutte le ragazze e invece..." Terminò la ragazza, sospirando nuovamente "Devo dirlo a Francesca."

La surfista annuì col capo e Valentina entrò, mentre arrivavano le altre amiche e Kohei "Ciao! Cos'ha Valentina?" Domandò Tania "Era molto giù..."

"E' stata acquistata da una squadra Austriaca, la stessa della Verdevalle." Rispose, semplicemente, non sapendo che altro dire, visto che non sapeva tutto "E' andata a dirlo a Francesca e scommetto che non sarà facile."

"Cosa? La trasferiranno?" Chiese colpita Lucia "Non ci voleva... Accidenti!"

"Puoi dirlo forte! Perciò toccherà a Raphaela fare la centrale, oppure alla Linz." Disse Noemi, riferendosi alla giocatrice Britannica Leah Linz, l'altra centrale oltre a Valentina, la Verdevalle e Raphaela stessa.

"Dovremo fare del nostro meglio per non sentire la mancanza di due pilastri come loro."

Le ragazze diedero ragione a Sole e Simona avanzò "Se il Mister vorrà, sarò disposta a giocare da centrale."

"Glielo chiederemo domani, alla ripresa degli allenamenti..."

Poi le giovani andarono prima da Elisa assieme ad Arianna, preferendo lasciare Valentina e Francesca da sole, affinchè la prima potesse dirle del trasferimento "Amore, cos'hai?" Chiese proprio Francesca "Non sei felice?"

"Io sono felicissima. Ma... Ecco... Quando ho chiamato il Mister..."

"Si è arrabbiato? Mi ha cacciata dalla squadra?"

"No no, era felicissimo e ha fatto gli auguri ad entrambe."

"Allora cosa c'è? Qual è il problema?" Domandò la biondina, che iniziava a preoccuparsi.

"Ecco... Una squadra Austriaca, la stessa che ha preso la Verdevalle, ha comprato anche me a titolo definitivo."

Francesca sgranò gli occhi "Allora... A-Allora non giocheremo più insieme..."

"No, purtroppo. Il Mister mi ha chiesto se voglio accettare o no ed io non so cosa fare... Voglio restare qui, ma all'altra squadra mi danno un'ingaggio più alto..."

"Allora accetta. Devi pensare a te stessa... Più soldi riusciamo a mettere insieme, più daremo una vita migliore al nostro bambino o bambina."

Valentina sorrise appena, baciando Francesca "Spero tu possa perdonarmi, quando sarò in Austria. Anche se sarò più vicina a casa ed avrò meno ore di treno..."

"Infatti! Devi pensare a tante cose ed alla tua carriera, tanto come fidanzata sei già fantastica e come madre sarai impareggiabile!"

"Mi commuovi, sai? Non dirmi più nulla, altrimenti piango..."

"Sarebbe la prima volta... Ma non devi piangere, non ne vedo il motivo."

Allora Valentina prese tra le mani il viso della fidanzata, rubandole un bacio molto appassionato, tanto che l'infermiere appena entrato nella stanza si voltò "Scusatemi, ehm... Non volevo disturbarvi."

"No no, siamo noi che dobbiamo scusarci! Comunque... Ci dica, Francesca può essere dimessa?"

"Ancora no, dovrete aspettare. Sono qui per accompagnarvi dalla ginecologa con l'altra ragazza arrivata con lei."

"Elisa? Lei sta bene?" Chiese subito Francesca.

"In dolce attesa quanto lei, signorina! Coraggio, mi segua... Si metta sulla sedia."

"Non mi serve la sedia a rotelle... Riesco a camminare da sola..."

"Siediti, coraggio. Ti spingo io." Offrì Valentina e Francesca ascoltò la fidanzata ed anche Elisa uscì dalla stanza nella quale si trovava seduta sulla sedia a rotelle, spinta da Arianna, assieme alle amiche e Kohei.

"Ragazze, Kohei! Ciao." Disse Francesca, con Carolina, Martina e l'altra Francesca che l'abbracciarono, poi si fece avanti Sole.

"Tantissimi auguri. Sono felicissima per te." Avanzò la mora ragazza dal forte accento Spagnolo, abbracciando Francesca, che corrispose il tenero gesto.

"Grazie! Adesso aspetto di sentire la lieta notizia da Simona..."

Sole le sorrise e, a Maggio, quando Simona sarebbe stata maggiorenne, avrebbero iniziato il trattamento per fare la fecondazione assistita alla clinica privata ove lavorava Floriano, il fratello maggiore della bionda ragazza. Ed anche Sole non vedeva l'ora di diventare madre.

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Capitolo 70
*** Festeggiamenti. ***


Le due ragazze, a seguito dell'infermiere, arrivarono alla sala delle ecografie, ove trovarono la dottoressa Schiotti che parlava con due colleghe e subito Tania e Francesca avanzarono verso la ginecologa "Dottoressa!"

"Ragazze, buongiorno!" Sorrise la donna, dando ad entrambe la mano "Come sta, Francesca?"

"Bene! Sto facendo la cura di prevenzione con puntualità e le nausee mi danno un po' di tregua..."

La Schiotti sorrise leggermente "Capisco... Adesso devo andare, ho finito il turno. Mi raccomando l'appuntamento del dodici Marzo e, se avete bisogno prima, mi trovate sempre al cellulare. Buona giornata!"

"Prego. Una di voi da questa parte!" Disse una delle dottoresse e furono Arianna ed Elisa a seguirla.

Invece Valentina e Francesca entrarono nella stanza con l'altra dottoressa, Roberta Toselli "Prego, signorina! Si stenda pure sul lettino, tolga il maglione e la maglietta e si rilassi completamente." Fece la donna.

"D'accordo." Rispose Francesca, mentre Valentina si sedette sulla seggiola accanto al lettino.

La ginecologa iniziò la visita e presto sorrise, indicando il monitor "Eccolo qui! Questo puntino è il vostro bambino."

"Stupendo..." Disse commossa Valentina, stringendo piano la mano di Francesca.

Poi la donna s'avvicinò al monitor e le due si preoccuparono "Qualcosa non va?" Domandò subito Francesca, preoccupata.

"Nulla di grave, tranquille! Solo che qui vedo un'altro puntino, accanto a quello indicato prima..."

Le due ragazze erano scioccate "Vuol dire che...?" Tentò Valentina.

"Si!" Sorrise la ginecologa, mandando in stampa le immagini cerchiando i due puntini "Congratulazioni! Avrete due gemelli! La gravidanza è di due mesi e procede bene."

Entrambe le giovani sorrisero felici e Valentina s'alzò in piedi per potersi chinare su Francesca e rubarle un dolce bacio appassionato, corrisposto senza indugio, rimanendo poi abbracciate e la dottoressa diede loro la busta con le immagini stampate "Per la nausea cosa posso prendere?"

"Le ho prescritto una medicina. Se dovesse avere dei cali di pressione o giramenti di testa, prenda delle vitamine..."

"D'accordo!" Rispose Francesca "Grazie mille!"

Detto questo, entrambe strinsero la mano alla dottoressa e lasciarono la stanza delle ecografie, trovando in corridoio Elisa, Arianna e le amiche con Kohei ad aspettarle e fu proprio costui a notarle "Eccole! Hanno finito anche loro."

"Allora? Com'è andata?" Chiese Vale "Loro avranno un bambino!"

"N-Noi... Noi..." Iniziò Valentina, prendendo poi un respiro profondo per calmarsi "Noi avremo due gemelli!"

Le amiche e Kohei rimasero a bocca aperta e fu Francesca la prima ad avanzare per abbracciare le due ragazze "Congratulazioni!"

"Grazie!" Risposero assieme le due innamorate ed anche le altre e Kohei fecero gli auguri ad entrambe.

Poi se ne andarono tutte insieme, con Francesca che salì in auto con Arianna ed Elisa, visto che Valentina era in moto e la surfista arrivò a casa Argenti-Principi in venti minuti "Eccoci qui. Ci vediamo domani a scuola!"

"Certo. Grazie a te per il passaggio... Ciao a tutte!"

La giovane entrò in casa e, mentre aspettava Valentina, prese due confezioni di mozzarelle dal frigo ed il gelato dal freezer, sperando che si sciogliesse in fretta, mettendolo sul calorifero "Sono a casa!" Disse Valentina, raggiungendo la fidanzata in cucina.

E Francesca posò il suo I-Phone sul tavolo, visto che aveva scritto una mail ai genitori, una al fratello ed un'altra alla sorella, si alzò e si fiondò tra le braccia della sua fidanzata, cingendole il collo con le braccia e rubandole un bacio appassionato. Subito Valentina la prese in braccio, mettendola seduta sul tavolo per farla stare comoda.

"Ti amo. Ti amo tantissimo!" Avanzò Francesca, continuando a schioccare dolci baci sulle labbra della ragazza.

"Anch'io ti amo moltissimo! Ti amerò sempre." Rispose la professionista, stringendo a sè la compagna e riprendendo a baciarla.

"Mi porti sul divano?"

"Sicura? Lì staremo strette..."

"Lo so, però posso starti più vicina." Disse Francesca e Valentina la prese nuovamente in braccio, portandola sul divano del soggiorno, la distese delicatamente e poi prese posto alla sua sinistra, continuando a baciarla, accarezzandole il ventre.

Anche Arianna ed Elisa stavano festeggiando la lieta notizia a modo loro, finchè qualcuno non suonò alla porta e la surfista, stizzita per l'interruzione, andò a vedere chi fosse guardando dallo spioncino e rimise la maglietta per aprire la porta. Era Rio "Ciao! Disturbo?"

"Veramente si. Come mai sei qui?"

"Sono venuto a portarvi un regalo. L'ho vista in vetrina e non ho resistito..."

Il ragazzo diede un pacchetto alla sorella ed arrivò anche Elisa, che salutò il giovane, il quale rispose "Hai portato un regalo per il piccolo o piccola? Che gentile!"

Arianna aprì il pacchetto, prendendo da esso una confezione trasparente con delle nuvolette, nella quale vi era una tutina celeste, sulla quale erano disegnati un gattino ed un cagnolino "Carina... Mi piace!" Disse la surfista "Grazie!"

"Prego! Non vedo l'ora di diventare zio... Ma spero di diventare anche padre!"

"Allora dacci dentro, invece di stare qui a parlare!" Avanzò Arianna "Dal momento in cui ci hai interrotte sul più bello..."

"Oh, scusatemi! Non volevo... Beh, hai ragione! Ci vediamo presto... Buona serata."

"Buona serata anche a te." Lo salutò Elisa ed il ragazzo le fece l'occhiolino, poi se ne andò e la castana fissò la compagna, che aveva chiuso in fretta la porta, sorridendole divertita, perchè sapeva benissimo quanto Arianna odiasse essere interrotta in certi momenti, così l'avanzò ed abbracciò "Dove eravamo rimaste?"

La surfista sorrise e, presa in braccio la compagna, la portò di sopra per continuare ad amarsi, tanto avrebbero ordinato la cena a domicilio, così come avevano fatto Francesca e Valentina, anch'elle troppo prese dall'amore e dalla gioia per la splendida notizia ricevuta.

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Capitolo 71
*** Tutte al lavoro! 1 ***


Il giorno dopo, mentre Valentina era andata a Milano per salutare mister, Presidente e compagne di squadra, tranne le altre amiche che avrebbe comunque continuato a vedere abitualmente. Il dispiacere fra le sue compagne di squadra e le amiche fu grande e coloro che giocavano con lei continuarono a pensarci anche a scuola finita.

"Non posso credere che non giocherà più con noi..."

"Io non so come si possano fare trasferimenti così!" Disse Fra "Anche la Verdevalle giocava con noi e, una settimana fa, è stata trasferita anche lei. In piene vacanze di Natale ha ricevuto la notizia e ci ha salutate tutte con un videomessaggio..."

"Valentina andrà a giocare proprio con lei..." Avanzò Cri "A proposito, dopo gli ultimi impegni a Milano andava direttamente a Vienna, giusto?"

"Si, esatto." Rispose Francesca "Doveva conoscere il nuovo Presidente, il mister e tutta la squadra!"

"Perchè l'hai convinta ad accettare? Poteva benissimo rifiutare." Disse Simona, con piglio abbastanza aggressivo.

"Anche a me dispiace, cosa credi?" Ribadì la bionda ragazza all'altrettanto bionda amica "Ma è una grande opportunità per la sua carriera, per fare nuove esperienze! Non voglio essere di certo io ad intralciare il suo cammino."

"Si, hai ragione... Scusa." Disse Simona, dispiaciuta "Però, vedi... Lei è insostituibile..."

"Dobbiamo adattarci ai cambiamenti!" Avanzò allora Sole "Se ci abbattiamo ogni volta che una compagna di squadra ci lascia e saltano alcuni schemi di gioco e ne arriva un'altra che porta un tipo di gioco diverso, allora abbiamo proprio sbagliato sport!"

La ragazza aveva pienamente ragione, come sottolineò Arianna "Nello sport bisogna sapersi adattare a tutto."

"Cambiando discorso..." Avanzò Tania "Oggi io dovrei iniziare a dipingere la cameretta per il bambino. Serve qualcuno che mi aiuti e qualcuno che porti Francesca in giro..."

"In giro?" Ripetè Francesca "Oggi fa davvero freddo! Io mi rifiuto di uscire."

"Ok... Allora il mini gruppo che ti terrà impegnata, lo farà stando a casa. D'accordo?"

"Perfetto!" Rispose la ragazza ma, prima che potesse dire altro, Tania riprese la parola.

"A me servono per forza Arianna, Sole e Nadia, visto che non c'è Valentina. Poi Cate, perchè disegna benissimo, qualsiasi cosa utilizzi!"

Le quattro amiche annuirono col capo, così si diressero verso la casa delle due amiche, arrivandovi in una decina di minuti dopo essere scese dalla navetta e Tania, quando furono in casa, andò con le amiche al piano superiore "Ma è uno spazio molto grande!" Disse Cate.

"Tieni conto che la stanza è proprio vuota, non c'è nulla... Mancano il lettino, l'armadio e qualche mobile, senza contare che il fasciatoio lo metteremo qui."

"Bene, perfetto. Che colore vorresti per le pareti?"

"Azzurro... Perchè io e Francesca vorremmo dei mobiletti che s'intonino con questo colore."

"E sulle pareti vuoi qualcosa in particolare?" Domandò allora Cate "Altrimenti non mi avresti mai chiesto di venire."

"Si, in effetti. Mi piacerebbe molto se potessi disegnare sulle pareti delle manine, delle nuvole... Insomma, qualcosa che sia adatto ad un bambino!"

Cate sorrise appena "Si. Si, ci penserò io, non preoccuparti! Devo comprare pennelli e tempere."

"Non è un problema, ci penso io a pagare tutto!" Disse Tania "Grazie a tutte."

Le ragazze sorrisero e scesero in soggiorno, ove le altre amiche, Francesca e Kohei stavano parlottando "Avete fatto?" Chiese proprio Francesca.

"Dovreste andare in giro per negozi a cercare i mobili. Amore, lascio a te la scelta... Noi andremo in ferramenta!"

Francesca annuì e, dopo essersi messa il giubbotto, uscì di casa con Kohei e le altre amiche, rubando un bacio alla sua compagna e proprio Tania andò poi con le quattro ragazze verso la ferramenta con l'auto di Arianna, arrivandovi in pochi minuti.

Una volta dentro, le ragazze presero i pennelli, lasciando che Cate scegliesse pennelli e tempere nell'apposito reparto, senza scordare le tute e le protezioni per le scarpe e le mascherine, visto che avrebbero dato anche una mano di vernice antimuffa, poi andarono a pagare e tornarono a casa.

Una volta ritornate alla villetta di Tania e Francesca, la prima aprì lo sgabuzzino e incaricò Sole di prendere la scala poi, una volta entrate in quella che sarebbe stata la cameretta del bimbo, misero le tute e la protezione per le scarpe, oltre ai cappellini regalati loro dal proprietario della ferramenta ed iniziarono a dipingere, dopo aver preparato la pittura "Dipingi anche tu?"

"Certo! Anche se dovrò lavorare dopo, vi aiuto comunque a dipingere."

Le altre e Kohei, intanto, arrivarono in un grande negozio, nel quale Francesca aveva addocchiato dei mobili molto carini il giorno prima ed entrarono, avvicinandosi ad uno dei commessi "Scusi, dove possiamo trovare i mobili per le camere dei bambini?"

"Secondo piano! E' interamente dedicato ai neonati ed alla prima infanzia." Indicò il ragazzo e tutti ringraziarono, poi presero l'ascensore e raggiunsero il piano desiderato, con Francesca che venne subito catturata da un lettino, sulla cui sponda destra vi era montato un carillon, di quelli con gli animaletti che ruotavano con la musica, in legno di noce e color crema. Il prezzo non era proibitivo.

"E' carinissimo!" Disse Lucia "Molto bello!"

"Posso esservi d'aiuto?" Chiese gentile una commessa, avvicinandosi loro.

"Si. Vorrei comprare questo lettino e farlo consegnare con altri mobili che sceglierò a casa mia..."

"Certo! Mi faccia vedere cosa sceglie, così io chiamo i ragazzi in magazzino e gli invio i codici degli oggetti scelti e poi li consegnano subito."

Francesca annuì col capo e la ragazzaprese il suo palmare, inviando il codice del lettino al magazzino, poi la giovane scelse anche un fasciatoio, un armadio, un paio di mobili ed una cassapanca, un lampadario ed una piccola abat-jour, più un sensore che avrebbe poi indicato loro quando il bambino si fosse svegliato.

"Ecco, ho finito!" Disse Francesca e la ragazza condusse poi le giovani e Kohei alla cassa, ove la futura mamma pagò e nel prezzo vi era compresa la spedizione.

"Adesso i ragazzi andranno subito a consegnare il tutto a casa sua. Mi dia l'indirizzo!"

Francesca diede l'indirizzo alla commessa, che lo inviò ai colleghi in magazzino col palmare ed i nostri uscirono dal negozio, incrociando il camion che andava a consegnare "Io avrei un'idea." Avanzò Valy "Visto che siamo in giro, perchè non andiamo a prendere un bel trancio di pizza?"

"Io ci sto!" Disse subito Vale "Ho una voglia matta di pizza ai peperoni... E di gelato..."

Le ragazze guardarono la loro amica e si diressero verso una vicina pizzeria, con Valy e Kohei che offrirono pizza, bibita e gelato, mentre Tania e le altre quattro, a casa, avevano quasi terminato di dipingere, quando qualcuno suonò alla porta e Tania andò ad aprire.

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Capitolo 72
*** Tutte al lavoro! 2 ***


Aperta la porta, Tania si trovò davanti i magazzinieri del negozio, che iniziarono a scaricare le scatole contenenti le parti del lettino ed il materassino, con la padrona di casa che chiamò le amiche ad aiutarli e scesero le scale Arianna e Cate, con costoro che portavano i pezzi al piano superiore.

Dopo circa un quarto d'ora, terminato di scaricare, Tania ringraziò e salutò i due magazzinieri, che se ne andarono e lei tornò di sopra e trovò Cate ed Arianna intente a terminare di dipingere l'ultima parete e Sole che teneva Nadia seduta sulle spalle, affinchè riuscisse ad appendere il lampadario.

"Ho finito, puoi rimettermi giù." Disse Nadia e Sole la rimise a terra.

"Perfetto, si accende!" Fece Cate "Adesso lasciate a me i disegni finali!"

"Nuvolette ed animali."

"Certo, non preoccuparti! Li disegnerò su un'unica fila, un po' in alto ed un po' in basso..."

"Va bene! Sono nelle tue mani." Disse Tania, mentre scendeva di sotto con le altre tre per prendere qualcosa da mangiare e bere, per fare una pausa meritata, ma Sole si fermò sul ciglio della porta della stanza.

"Io resto qui. Inizio a montare il lettino."

"Ok, ma... Sicura di farcela, da sola?"

"Si, certo! Non è difficile, ci metterò al massimo venti minuti."

Le ragazze scesero e Sole si mise subito all'opera, così come Cate iniziò subito a disegnare sulla parete a mano libera e, nello stesso momento, Francesca, Kohei e le altre ragazze tornarono a casa "Ciao! Siamo tornate."

"Ciao, amore!" Disse subito Tania, stringendo a sè la fidanzata e baciandola "Bentornata!"

"Sono arrivati i mobili?" Domandò Cri e Tania annuì col capo.

"Sole sta montando il lettino e Cate sta terminando di dipingere le decorazioni sulle pareti."

"Allora state sicuri che quelle pareti saranno un autentico capolavoro!" Ammise senza indugio Raphaela ed anche Lucia fu d'accordo con lei.

Tania, Arianna e Nadia fecero un panino ciascuna e bevettero un bicchiere di aranciata a testa, poi ritornarono al piano superiore, chiedendo a Francesca ed alle altre di rimanere lì, che le avrebbero chiamate loro a lavoro ultimato.

E di sopra, le tre ragazze sgranarono letteralmente gli occhi quando videro che Sole aveva quasi ultimato di assemblare il lettino e che Cate aveva fatto un lavoro incredibile, con una sola parete da disegnare "E' bellissimo... Accidenti, hai proprio una mano incredibile!"

"Grazie, ma non ho fatto nulla di speciale."

"Invece è stupendo..." Disse Nadia, letteralmente rapita da quei disegni tanto semplici eppure perfetti "Quando vivrò da sola, dovrai disegnarmi delle rose, sulle pareti! Di ogni colore, purchè siano rose."

"Ti piacciono le rose?" Chiese Sole.

"Moltissimo! Sono il mio fiore preferito, assieme a viole ed orchidee."

Sole le sorrise e, per un attimo, si perse negli occhi verdi dell'amica, ritornando poi in sè quando Tania le si avvicinò, posandole una mano sulla spalla "Grandissima! Hai assemblato il lettino a tempo di record."

"Il bricolage e questo genere di lavori sono la mia passione."

"Adesso tocca a noi, che ne dite?" Chiese Arianna "Ci sono i due mobiletti, la cassapanca ed il fasciatoio da portare dentro."

"Allora prendiamoli e sistemiamoli!" Fece Tania, così iniziarono a portare dentro ciò che ancora mancava, scegliendo la posizione migliore per sistemare tutto e solo dopo una buona mezz'ora la giovane maestra di nuoto scese di sotto a chiamare la fidanzata e le amiche.

Ovviamente Francesca doveva tenere gli occhi chiusi e, quando furono innanzi alla porta, Nadia l'aprì e Tania tolse le mani dagli occhi dell'amata, che rimase a bocca aperta "Oddio... Avete fatto un lavoro incredibile... E' bellissima!"

Francesca baciò le quattro amiche su entrambe le guance e poi Tania sulle labbra, con Kohei che guardò i disegni fatti da Cate "Disegni sempre benissimo!"

"Grazie. Ma non è nulla di speciale, solo un talento naturale..."

"Amore mio, hai fatto un lavoro eccellente." Avanzò Raphaela "Spero che dipingerai anche la nostra villetta, quando la compreremo."

"Assolutamente si! Dobbiamo solo trovare la casa adatta e trasferirci."

"Domani inizieremo a guardarci in giro. Che ne dici?"

"Si, va benissimo!" Sorrise la castana, abbracciando e baciando la compagna e Lucia non credette alle sue orecchie.

"Volete... Volete comprare casa?"

"Esatto! I genitori di Raphaela vogliono vendere l'appartamento, così noi compreremo una villetta."

"Ne vendono un paio, a pochi metri da noi." Disse Elisa "Giusto?"

"Si si, esatto!" Rispose Arianna, abbracciando la fidanzata "Sono grandi come la nostra, a occhio e croce, ma non so a quanto le vendano!"

"Domani passiamo a prendere il numero, così chiamiamo subito."

"Te lo mando io via mail." Disse subito Elisa e Raphaela le sorrise, ringraziandola.

Poi, dopo i dovuti ringraziamenti, tutte le ragazze e Kohei se ne andarono, per tornare alla rispettiva casa o appartamento, visto che qualcuna doveva studiare o fare i compiti, se non entrambe le cose ma, a metà strada verso casa loro, Simona si fermò visto che le era appena arrivata una mail "Adesso devo andare! Mi dispiace, Sole, ci vediamo più tardi a casa... Ciao!" Salutò in fretta la bionda, correndo via.

Sole aveva notato che Simona ultimamente si comportava in modo strano e di certo nascondeva qualcosa, ma adesso preferiva non pensarci.

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Capitolo 73
*** Cambiamenti 1 ***


Il mattino seguente, Elisa mandò una mail a Cate, scrivendo il numero dell'agenzia immobiliare che aveva in vendita le due villette vicine a casa sua e di Arianna e fu Raphaela a leggere la mail, visto che la compagna si stava vestendo "Elisa ci ha mandato il numero dell'agenzia immobiliare."

"Bene! Direi di chiamare subito... Che ne dici?"

"Sono d'accordo! Chiami tu? Almeno io posso andare in bagno a sistemarmi..."

"Va bene, lascia fare a me." Disse la castana, prendendo il suo telefono e chiamando l'agenzia immobiliare.

Qualche minuto dopo, quando Raphaela uscì dal bagno, vide Cate riattaccare con soddisfazione la chiamata "Hanno risposto?"

"Si. L'agente immobiliare ha fissato l'appuntamento per oggi pomeriggio alle tre e mezza, davanti ad una delle villette..."

"Molto bene! Adesso andiamo a scuola, oggi vedremo quella che potrebbe essere la nostra futura casa."

Cate le sorrise e rubò un bacio molto languido e appassionato a Raphaela, poi uscirono di casa dopo aver chiuso tutto e se ne andarono verso la fermata della navetta mano nella mano e, quando vi salirono, trovarono Kohei, Himeko, Valy e Cri, oltre a Vale, che era molto pallida.

"Vale... Sembri stare davvero male!" Notò Cate.

"Gliel'ho detto anch'io." Disse Cri, incrociando le braccia "Ma è così cocciuta che preferisce venire a scuola."

"Credo di essere entrata anch'io nel club..."

"Club? Di quale club stai parlando?" Chiese Valy.

"Quello delle future mamme..." Spiegò Vale, accarezzandosi il ventre "Sono un po' in ritardo, in effetti."

"Beh... Vai dalla ginecologa! Togliti il dubbio."

"L'ho detto alla mia vicina di casa, che ha uno studio privato in centro... Mi visiterà oggi alle cinque, così potrà venire anche Rio!"

"Speriamo in bene!" Sorrise Himeko, che si sarebbe sposata con Kohei dopo il conseguimento del diploma, visto che erano coetanei.

Arrivate al solito cafè, trovarono tutte le altre ragazze, con Francesca e Valentina, ritornata a tarda sera dall'Austria, arrivate con il Fuoristrada della professionista, visto che Arianna ed Elisa andavano sempre a prendere Tania e Francesca.

"Ciao!" Salutò Vale, che andò ad abbracciare proprio Arianna "Sai... Forse potresti diventare zia!"

La surfista la fissò con occhi sgranati "Anche tu sei...?"

"Non ne ho ancora la certezza. Oggi alle cinque ho la visita ginecologica e verrà anche Rio!"

"Bene!" Sorrise la ragazza "Occhio a Rio... Se si emoziona, inizierà a piangere di felicità!"

Vale sorrise di gusto "Ok, farò attenzione!" Disse, poi tutte ordinarono un cappuccino, anche se le tre ragazze in dolce attesa e Vale stessa ordinarono un latte caldo ed ognuna prese due brioches, oltre a patatine e caramelle. Ma Francesca prese un bel panino imbottito con pomodoro, insalata, prosciutto crudo e speck.

"Anche tu inizierai a mangiare così, se sarai in dolce attesa!" Scherzò Cri.

"Lo so... Ma adesso andiamo o faremo tardi!"

Le ragazze si diressero così verso la scuola ed entrarono nella rispettiva classe, mentre Arianna e Valentina andarono all'università, visto che avevano il terz'ultimo esame della rispettiva facoltà e, nello stesso momento, Rio era preoccupato "Cosa c'è?" Gli chiese Corrado.

"Sono preoccupato per Vale... Vedi, crede di essere incinta ed oggi avrà la visita dalla ginecologa!"

"Ma sarebbe stupendo, figliolo!" Disse felice il collega "Io ho tre figli ed è una grande emozione! Devi essere felice, non preoccupato."

"E lo sono! E' lei che è cambiata... All'improvviso è diventata davvero esuberante, spesso lancia delle urla di frustrazione e..." Iniziò, ma Corrado lo interruppe con una leggera risata e Rio lo fissò "Perchè ridi?"

"Sei ancora giovane e non sei ancora padre. Può darsi che la tua ragazza abbia reagito così per via degli ormoni... Secondo me diventerai papà!"

Rio sorrise al collega e sperò che avesse ragione, perchè desiderava solo avere un figlio o due dalla sua Vale. Poi la sua vita sarebbe stata davvero perfetta, visto che aveva un lavoro che gli piaceva, era famoso come Karateka a livello Mondiale ed aveva una fidanzata che per lui era la ragazza più bella dell'universo.

Arianna e Valentina diedero l'esame in una mezz'oretta abbondante e poi sarebbero rimaste all'università fino alle tre per aspettare l'esposizione dei risultati. E per le ragazze la scuola finì alla quarta ora, visto che le altre due ore erano buche e solo Himeko, Kohei, Antonella, Martina e Carolina non avevano prof assenti.

"Con loro ci troveremo poi domani, visto che hanno laboratorio di Chimica nel pomeriggio, fino alle quattro..."

"Propongo di andare a fare shopping e poi a mangiare qualcosa!" Disse Cate, fissando poi Elisa "Abbiamo appuntamento con l'agente immobiliare alle tre."

"Bene! Allora venite a casa con noi..." Disse Elisa che, quando era a piedi, camminava sempre con Sole e Simona.

Proprio costei attirò l'attenzione della fidanzata, visto che sembrava molto felice "Hai passato una bella serata? Ti sei divertita? Direi di si, visto che non sei rientrata e non hai nemmeno telefonato... Ero in pensiero, sai?"

Sole non aveva un tono di rimprovero, voleva solo far capire a Simona che si era preoccupata per lei "Mi dispiace, ehm... Avrei dovuto chiamare, lo so." Farfugliò e la mora ragazza di origini Spagnole la prese in disparte.

"Sento un profumo nuovo... Dimmi, hai un'altra? E non dirmi di no, ti prego. Non mentirmi."

Simona sospirò, fissando con dolore Sole nei suoi ricchi occhi castani "Si, è vero... E mi dispiace! So che avevamo fatto molti progetti per il futuro e mi dispiace tanto, ma non siamo mai andate a convivere, comunque."

La mora non rispose e Simona sapeva che l'aveva ferita, così preferì starle lontana per non recarle altro dolore e, arrivate ai grandi magazzini, vi entrarono, dividendosi per i vari reparti, anche se Lucia e Valy dovevano fare la spesa per conto della rispettiva madre, così andarono nel reparto alimentari e poi sarebbero andate a portare le borse a casa, visto che erano entrambe in bicicletta, poi sarebbero ritornate.

Dopo aver girovagato e fatto acquisti, le ragazze si separarono, con Elisa, Sole, Cate e Raphaela che presero la stessa direzione e la prima si stupì nel vedere Simona andare da tutt'altra parte "Sole, ehm... E' successo qualcosa con Simona?"

"A quanto pare ha un'altra, così ci siamo lasciate." Rispose la mora, rimanendo vaga.

"Mi dispiace..." Fece soltanto la castana, mentre Cate le posava una mano sulla spalla e Raphaela la prese a braccetto.

Sole rimase con le due amiche, visto che Elisa entrò in casa sua per fare i compiti, innanzi alla villetta che avrebbero dovuto vedere e l'agente immobiliare arrivò puntuale "Buongiorno, sono Marco! Siete voi le ragazze che vogliono vedere la villa?"

"Si, esatto! Siamo..." Iniziò Cate, stringendo la mano all'uomo, che la interruppe.

"Scusate se mi permetto, sono anche emozionato... Ecco, io vi conosco. I miei due figli e mia figlia sono grandissimi fan della squadra di volley di Milano!"

Le tre ragazze sorrisero all'uomo e gli lasciarono il rispettivo autografo su una maglietta azzurra che Marco teneva in auto, con dedica speciale per i tre piccoli fans, poi entrarono nella villetta. L'abitazione colpì subito le due innamorate ed anche Sole, visto che il soggiorno e la cucina erano spaziosi, così come il bagno con vasca del pianterreno e, di sopra, vi erano tre belle camere da letto ed un bagno con doccia e vi era una maniglia da tirare per aprire il passaggio che portava in mansarda, mentre fuori, subito alla destra dell'abitazione, vi era un capanno per la legna, che fungeva anche da sgabuzzino, volendo.

"La casa ci interessa!" Disse subito Raphaela "Viene centocinquantamila... Se le facciamo un'assegno da settantacinquemila va bene?"

"Metà e metà? Perfetto! Ci sto." Avanzò Cate e l'uomo sorrise.

"D-D'accordo, va bene... Dobbiamo andare all'agenzia immobiliare a firmare delle carte, poi dovrete andare alla vostra banca ed in comune."

Le due giovani annuirono visto che, dopo quattro mesi che avevano iniziato a giocare da professioniste, avevano soldi abbastanza e Sole avanzò "L'altra è uguale a questa?"

"Si, in tutto e per tutto! Le interessa?"

"Molto. Vengo anch'io con voi all'agenzia, perchè ho intenzione di comprare l'altra!"

Marco era felice per la doppia vendita e fece salire le tre atlete sulla sua Mini, quindi partì a tutta velocità verso l'agenzia immobiliare.

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Capitolo 74
*** Cambiamenti 2 ***


All'agenzia immobiliare, Cate, Raphaela e Sole presero il rispettivo blocchetto degli assegni per compilarlo con la cifra e tutto il resto, ma Marco fermò quest'ultima, con la forte schiacciatrice che fissò l'uomo "Perchè devo fermarmi?"

"Perchè ho appena visto che l'altra villetta era già stata visionata da un'altra persona. La sto contattando per farla venire qui..."

"Io non ho problemi a convivere... Se l'altra persona è disponibile..."

Marco le sorrise e, quando la persona dall'altra parte del telefono rispose, l'agente immobiliare riattaccò dopo pochi minuti "Ha risposto la madre della ragazza. Dice che la contatterà e la farà venire qui." Spiegò e Sole annuì col capo.

Ma, dopo una decina di minuti, le tre ragazze sgranarono gli occhi scioccate quando videro che la ragazza appena entrata nell'agenzia immobiliare era Nadia "Voi cosa ci fate tutte qui??" Chiese colpita la mora dagli occhi azzurro-verdi, con un fil di voce.

"Noi due abbiamo comprato la villetta." Iniziò Raphaela "Sole voleva prendere l'altra, ma il signor Marco ha scoperto che era già stata visionata."

"Motivo per cui lei è qui." S'intromise Marco, sfoggiando il suo sorriso da venditore "La signorina Del Sol Costante ha visionato poco fa la villetta già vista anche da lei e, prima che mi staccasse l'assegno volevo sapere se..."

"Possiamo convivere!" Disse subito Nadia, voltandosi e tossendo un paio di volte "Che ne dici?"

"Volentieri! Sarà molto interessante." Rispose la mora di origini Argentine, sorridendo appena "Questione risolta!"

"Molto bene." Sorrise Marco, così anche le due more firmarono e staccarono l'assegno.

Poi Marco le congedò tutte e quattro, dicendo loro che l'agenzia avrebbe pensato a fare gli allacciamenti di luce, gas ed acqua, con Cate e Sole che lasciarono il rispettivo recapito telefonico e l'agente immobiliare diede loro la chiave di ciascuna villetta.

Fuori dall'agenzia, le tre ragazze fissarono Nadia "Ma tu non avevi la tonsillite?"

"In realtà si ma, mentre tornavo dal medico con mia madre, sono passata davanti alle villette, così ho chiesto a mia madre di fermarsi e ho chiamato. Il signor Marco mi ha fatto vedere la casa dopo circa un quarto d'ora... Ho fatto in tempo ad andare in farmacia!"

"Siete perfette, come coinquiline secondo me." Disse Raphaela, col suo dolce sorriso "Cosa ne pensate?"

"Sarà molto interessante!"

"Non vedo l'ora... Lo dicevo a mia madre, che potevo avere fortuna con la casa!" Rispose Nadia, che nuovamente tossì.

"Hai gli occhi arrossati... Secondo me hai la febbre." Fece Sole "Dovesti andare a casa a riposare. Faccio una copia delle chiavi e poi te le porto."

"Va bene, d'accordo. Ci vediamo dopo... Ragazze, a quando starò bene!"

Le tre la salutarono e se ne andarono, con Cate e Raphaela che tornarono al loro appartamento e la seconda mandò una mail ai genitori ed alla sorella maggiore, scrivendo quello che sarebbe poi stato il loro nuovo indirizzo e Cate lo scrisse a Lucia, anche se costei conosceva la zona, visto che spesso andavano tutte da Arianna ed Elisa, chiedendole di non dire nulla ai genitori.

Invece Sole, mentre andava in ferramenta per fare il doppione delle chiavi della villetta, che comprendevano quella di casa e quella del capanno, incontrò Simona, che subito corse verso di lei "Sole! Sole, aspetta... Per favore!"

"Non abbiamo più nulla da dirci. Lasciami stare..."

"Voglio spiegare... Dammi l'occasione di farlo, per favore."

"Hai un'altra, va bene! Basta, stop. Spero che tu sia felice e che abbiate un roseo futuro assieme!" Disse Sole, andandosene in tutta fretta e, essendo stata tradita, iniziava a capire come si fosse sentita Francesca quando lei l'aveva lasciata proprio per Simona. Solo che la Principessa aveva Valentina, lei nessuno.

Sole andò in ferramenta ed il proprietario ci mise pochi minuti per fare i doppioni delle chiavi poi, quando la mora ebbe pagato, uscì e si diresse verso casa Centotto, arrivandovi in pochi minuti, visto che prese la navetta e scese dopo una fermata. Arrivata alla porta suonò e le aprì il padre di Nadia "Desidera?"

"Salve! Sono Sole, un'amica e compagna di scuola e squadra di Nadia..."

"Oh si, scusami! Non ti avevo riconosciuta, con la cuffia..." Disse l'uomo sulla quarantina "Prego, accomodati! Nadia è di sopra, ha la febbre."

"Permesso..." Rispose la mora, entrando "Vado a salutarla. Mi accompagnerebbe, gentilmente?"

"Non è difficile. Terza porta da sinistra! Se non sbaglio, ha detto che vivrete insieme..."

"Si, esatto! Sono venuta a portarle la sua copia di chiavi."

L'uomo annuì col capo, poi la ragazza salì al piano superiore e bussò alla porta della camera di Nadia, entrando quando le venne dato il permesso "Ciao!" Disse la mora ragazza con un filo di voce, tossendo "Scusami..."

"Non devi scusarti. Tieni, le tue chiavi... Le lascio sul comodino." Iniziò, sedendosi accanto alla ragazza "Come ti senti?"

"Malissimo... Ho la gola in fiamme, non riesco a tenere gli occhi aperti... Sono un disastro! E dire che dobbiamo anche traslocare..."

"C'è tempo, tranquilla! Quando starai bene, faremo tutto. Non preoccuparti."

Nadia le sorrise, mentre Sole le stringeva la mano e, per la seconda volta in pochi giorni, si persero l'una negli occhi dell'altra e solo la voce della madre di Nadia interruppe l'idillio "Ciao, tesoro! Oh, scusatemi... Ciao, Sole."

"Buonasera, signora! Beh, io vado... Ci vediamo, allora. Guarisci presto!" Sussurrò, avvicinandosi all'amica per baciarla sulla fronte e Nadia arrossì un poco, salutandola e baciandola su entrambe le guance. Poi Sole se ne andò.

Nello stesso momento, Vale e Rio erano allo studio della dottoressa Miranda Mancini e costei li chiamò, pronta a visitare la ragazza "Prego, accomodati!"

"Grazie... Mi preparo subito." Disse Vale, stendendosi sul lettino e Rio si sedette sulla sedia accanto a lei.

La dottoressa iniziò poi la visita e poi le fece sollevare la maglietta per poterle fare l'ecografia "C'è lo stop del ciclo da circa tre mesi, a giudicare da ciò che ho visto... Non te ne sei mai accorta?" Chiese, fissando la ragazza.

"In effetti credevo fosse un semplice ritardo..."

"Invece no. Sei incinta di tre mesi!" Disse la dottoressa, indicando poi il monitor "Vedete? Questo è il vostro bambino."

"Qu-Quel puntino?" Domandò Rio, deglutendo, visibilmente emozionato.

"Si, esatto! Congratulazioni!" Sorrise la donna, stampando le immagini e poi consegnandole a Vale "Chissà i tuoi genitori quando lo sapranno..."

"Non me lo dica." Fece Vale, posandosi entrambe le mani sul viso "Sa che casino faranno??"

La dottoressa sorrise, ben conoscendo il carattere dei signori Caporetto e, dopo che Rio ebbe pagato visita ed ecografia, i due futuri genitori uscirono dallo studio medico e, quando furono sulla loro Punto Abarth, si scambiarono un bacio pieno di passione "Sono troppo felice!"

"Ma non metterti a piangere o lo faccio anch'io!" Scherzò Vale "Ti andrebbe di festeggiare mangiando una bella pizza?"

"Aggiudicata! Avvisi tu Arianna e le altre?"

"Ok!" Rispose Vale e, quando Rio accese l'auto e partì, la ragazza prese il suo telefono e mandò una mail a tutte le amiche e la stupenda notizia venne accolta con gioia, visto che l'amica era la quarta, futura mamma del gruppo.

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Capitolo 75
*** Everyday in my heart. ***


Passò una settimana dalla scoperta di Vale di essere a sua volta in dolce attesa e, mentre Cate e Raphaela avevano iniziato a traslocare il giorno seguente, con la mora che ricevette dai genitori il permesso di vendere l'appartamento, che era suo, Nadia e Sole vivevano ancora coi genitori visto che, a causa dell'influenza della prima, che le aveva fatto saltare anche la partita di Champions col Milano e la gara di Campionato, non avevano ancora traslocato.

"Oggi possiamo iniziare il trasloco... Che ne dici?"

"Dico che va bene! Nessun problema." Sorrise la mora di origini Argentine e Nadia con lei.

Poi suonò la campanella e le giovani entrarono nella scuola, con Simona che s'avvicinò a Sole "Anche tu hai un'altra, a quanto pare..."

"Io e Nadia non stiamo insieme." Rispose con calma la mora, prendendo ed entrando nella sua classe, senza dare ulteriore ascolto alla sua ormai ex fidanzata.

Invece la Principi era abbastanza triste e Cri le si avvicinò, visto che erano nella stessa classe "Cosa c'è? Ti senti bene?"

"Si, grazie." Sorrise la ragazza "Solo che... Che ultimamente ho visto pochissimo Valentina. Nella nuova squadra, il Rapid Austria, fanno gli allenamenti tre giorni la settimana, per due ore e mezza. Viene a casa molto stanca, fatica a tenere gli occhi aperti..."

"Sappi che, comunque, è innamortissima di te e dei vostri bambini che verranno tra sei mesetti, più o meno. Lo sai, vero?"

"Lo so." Rispose con un mezzo sorriso "Grazie, Cri!"

Poi le lezioni iniziarono ed anche Valentina, che aveva lezione all'università con Arianna, continuava a pensare alla fidanzata "So che pensi a Francesca... E' tutto a posto fra voi?" Chiese la surfista e la professionista rattristò lo sguardo.

"Giocare in Austria è bello, ma il coach è molto duro e severo. Gli allenamenti sono estenuanti e... E credo che Francesca si senta trascurata."

"Ma no! Cosa dici? Vedrai che non è così..."

"L'amo così tanto che, per non perderla, sono pronta a lasciare tutto!"

"Sei impazzita? Che idee ti vengono? Vuoi far morire tutti i tuoi sogni?"

"Gioco da professionista da quando avevo quattordici anni e ne ho diciannove. Il mio sogno si è realizzato... Adesso ho quelli più belli, che sono Francesca ed i nostri bambini."

Arianna la fissò, poi sorrise "Quando ti ho conosciuta, non avrei mai detto che fossi una da famiglia. Sei davvero cambiata!"

"Io che non ho mai avuto una famiglia, ho sempre voluto averne una per mettermi alla prova e vedere se sono capace di fare la madre."

"Sarai una madre stupenda, ne sono certa!"

Stavolta fu Valentina a sorridere, poi entrò il professore e le due ragazze seguirono la lezione, ma dalla mente della giocatrice non sparivano i pensieri riguardanti la sua Francesca ed i bambini che presto sarebbero nati. Infatti, da qualche giorno, l'attanagliava un brutto presentimento.

Costoro finirono la lezione alla una precisa ed andarono alla scuola per aspettare la rispettiva fidanzata e, quando uscirono dopo mezz'ora, Elisa baciò la sua Arianna appena costei l'abbracciò e Francesca si strinse alla sua Valentina quasi con disperazione "Sono felice di vedere che stai bene..."

"Non volevo farti preoccupare. Mi farò perdonare ogni cosa, te lo prometto!"

Francesca le sorrise, baciandola dolcemente "Lo so. Ma non hai nulla da farti perdonare."

"Scusate se v'interrompo, ma noi pensavamo di andare a mangiare una pizza..." Disse Martina, avanzando con Carolina e Noemi "Francesca ha voglia di pizza con wurstel e patatine fritte. Non so se voglia altro, ma non credo..."

"Ve lo dirò quando andremo in pizzeria!"

Allora Francesca e Tania salirono sull'auto di Arianna con Elisa, che subito partì verso la pizzeria, che distava circa trecento metri dalla scuola, seguite a ruota dalle altre e Kohei in bicicletta e da Valentina e Francesca, anch'elle in auto, con Vale, Valy e Cri.

Arrivati in pizzeria, Francesca ordinò subito la pizza non appena fu seduta ed il cameriere, capito che la giovane era preda delle voglie, le portò tre fette che aveva nella teglia in esposizione e la giovane lo ringraziò, quindi il cameriere prese le ordinazioni di tutte le altre.

Restarono in pizzeria per un'oretta abbondante, poi ognuna se ne andò a casa propria, con Arianna e Valentina che accompagnarono a casa le amiche in auto con loro.

E quando furono a casa loro, dopo aver parcheggiato la macchina in garage, Valentina strinse a sè Francesca "Amore... Cosa ti prende?"

"Perdonami, mi dispiace! Mi dispiace tanto..."

"Di cosa ti scusi? Non hai nulla da farti perdonare... Guardami, voglio vedere i tuoi occhi..."

Valentina fissò Francesca in quegli occhi che amava tantissimo e la Principessa le rubò un bacio tenerissimo, pieno di dolcezza, che la professionista corrispose ed approfondì senza indugio, prendendo la fidanzata in braccio e mettendola seduta sul tavolo, passando a baciarle il collo, togliendole la maglietta "Ti amo." Le sussurrò Valentina tra un braccio e l'altro e la compagna le accarezzò la nuca, allontanandola poi leggermente da sè per schioccarle un languido bacio sulle labbra.

"Anch'io ti amo! Ma cosa dovrei perdonarti?"

"La lontananza... Ultimamente sono stata più in Austria che qui e... E Dio solo sa quanta paura ho di perdervi! Se servisse, mollerei tutto per stare con la mia famiglia."

"No! Non devi farlo. Non gettare la tua carriera al vento per noi... Ce la caveremo sempre! Io e te staremo sempre insieme, qualunque cosa accada, ovunque sarai o saremo. Sei una ragazza meravigliosa, non dubitare mai dell'amore che provo per te e che anche loro proveranno per te!" Disse la ragazza, posandosi le mani sul ventre e Valentina posò le proprie su quelle della compagna, baciando poi la compagna.

Le ragazze si scambiarono intensi baci appassionati, poi s'abbracciarono "Sei l'amore della mia vita. Sei tutto per me, non dimenticarlo mai!"

"Non lo scordo mai. Ti porto nel mio cuore tutti i giorni, ti amo immensamente!" Disse Francesca, baciando la sua amata, sapendo quanto Valentina adorasse la sua famiglia più di ogni altra cosa e, di certo, sarebbe stata una madre meravigliosa.

Ma ancora non sapevano che per loro ed Arianna il Destino aveva in serbo ben altro che la felicità.

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Capitolo 76
*** Il trasloco. ***


E nel coso del pomeriggio, verso le tre e mezza più o meno, Nadia e Sole si divisero le amiche disponibili e Kohei affinchè le aiutassero col trasloco e le uniche esenti dal compito, a parte Valentina e Francesca andate a casa loro per un po' d'intimità, erano Vale, l'altra Francesca ed Elisa. Poi, a mini gruppetti fatti, le due more si diressero verso la rispettiva casa, a cui stavano per dire addio.

Ma, mentre Nadia doveva salutare i genitori, Sole si sarebbe trovata davanti Simona e, quando aprì la porta del loro appartamento, la mora ragazza trovò proprio la ex fidanzata che si stava dando da fare con una ragazza dai capelli rossi e gli occhi castani, che frequentava la loro scuola ed aveva la loro età "Ma... Sole! Cosa ci fai qui?"

"Fino a prova contraria è ancora casa mia, questa!" Rispose Sole, prendendo le sue valige da dentro l'armadio, iniziando a mettere dentro i suoi vestiti, l'intimo e le calzature e Simona uscì dal letto, avvolgendosi un lenzuolo attorno alla vita "Sono venuta a prendere le mie cose..."

"Sei qui da sola?" Domandò la bionda.

"No. Arianna, Kohei, Martina e Antonella sono di sotto... E per favore, visto che devono salire ad aiutarmi, mettetevi qualcosa addosso!"

"D'accordo... E scusa, io non volevo..."

"Non devi scusarti. Lascio questa casa a te e Patricia La Roche, ma darò la disdetta alle compagnie di acqua, luce e gas così li farete mettere a vostro nome... E andremo anche dal notaio e poi al comune, per far togliere il mio nome e mettere il suo!"

"Mi dispiace... Mi dispiace tanto!" Ripeteva Simona, quasi fosse un mantra, ma Sole l'allontanò da sè, chiedendole nuovamente di tornare in camera e di rivestirsi, assieme alla sua nuova ragazza.

E Simona, vedendo che Sole era irremovibile, se ne andò in camera e la mora continuò a mettere via le sue cose come se nulla fosse, poi salì al piano di sopra Arianna, che notò subito Patricia "Devo prendere qualcosa?"

"Si... Il televisore, il computer fisso con annesso modem wi-fi, tutti i miei libri e la libreria..." Indicò Sole e la surfista annuì col capo "Adesso scendo a portare due valige e ti mando su Kohei e le ragazze. Va bene?"

La surfista annuì ed iniziò a staccare gli apparecchi elettronici, mentre Sole uscì dall'appartamento e mandò Kohei e le due amiche a dare man forte ad Arianna, che portarono tutti e tre uno scatolone "Ci sono i libri e la libreria da prendere. Io porto sulla mia auto la tele, il telefono ed il modem... Kohei, prendi tu il computer."

"Va bene, ma lasciami chiamare mio cugino Ito." Disse il giovane dai tratti Orientali "Lui ha un camioncino e sarà di grande aiuto."

Arianna annuì col capo ed uscì dall'appartamento e ritornò Sole "Kohei chiamerà suo cugino Ito, che ha un camioncino e potrà aiutarci!"

"Perfetto! Speriamo arrivi presto perchè devo prendere divano e poltrone... Sono reclinabili ed il poggiapiedi si solleva."

"Wow... Il massimo della comodità!"

La mora ritornò nel suo appartamento e Kohei le si avvicinò "Ito sarà qui tra dieci minuti."

"Iniziamo a portare giù la libreria..." Disse Sole ed il giovane annuì.

"Cate non dipingerà le pareti? Insomma... So che tu e Nadia avete passato tutto il pomeriggio di ieri a dipingere, assieme ad Arianna e Tania, ma ricordo bene che Nadia voleva delle rose disegnate sulle pareti. O sbaglio?"

"Non sbagli affatto! Infatti lei sarà già all'opera... Non vedo l'ora di vedere il suo tocco artistico!"

Kohei sorrise appena e, passati i dieci minuti, Ito arrivò ed abbracciò il cugino "Questa è da caricare?" Chiese il giovane, che somigliava un po' a Kohei e proprio costui annuì, aiutando Ito a mettere la libreria sul furgone e poi fu il turno del divano e delle poltrone, la chitarra acustica e quella elettrica ed infine, dopo aver caricato in auto le ultime tre valige, le ragazze e Kohei si diressero verso la nuova casa di Sole e Nadia, con la prima che fece da guida a Ito, visto che era salita sul furgone con lui.

Ci volle un quarto d'ora prima di arrivare alla villa e poi, dopo aver parcheggiato furgone ed auto, iniziarono a scaricare ed anche Nadia era tornata, con le altre ragazze e, quando entrarono in soggiorno, la loro attenzione fu tutta per le bellissime rose che Cate aveva appena dipinto.

"Meravigliose..." Sussurrò Himeko.

"Che mano stupenda, che stile!" Disse Ito "Chi le ha dipinte?"

"Il mio amore!" Rispose con orgoglio Raphaela, baciando dolcemente Cate.

"Complimenti davvero! Mai ho visto disegni così belli..."

E le ragazze iniziarono poi a sistemare tutto e Nadia s'avvicinò a Sole, visto che entrambe stavano sistemando i rispettivi abiti nei due armadi, le calzature nelle due scarpiere e la biancheria intima nel rispettivo comodino, accanto al letto matrimoniale.

"Dimmi, ehm... A casa tua c'era Simona?"

"Si, con la sua compagna. Patricia La Roche."

"Cosa? Sta con Patricia? Mio Dio, ci ha perso moltissimo..."

"Tu dici?" Chiese Sole, con una punta di ironia.

"Altrochè! Lei è fisicamente più scarsa, di te. Non ha i bei muscoli che hai tu, la prestanza fisica è molto differente..."

Sole la fissò, inarcando un sopracciglio "Mi stai indirettamente dichiarando il tuo amore utilizzando il mio fisico come tema principale?"

Nadia arrossì selvaggiamente e ritornò alle sue scarpe "Ehm... No... Cosa vai a pensare?"

"Infatti... Dico io, spesso mi vengono certe idee in testa..." Se ne uscì Sole, sorridendo leggermente e la povera Nadia divenne rossa come un peperone, prima di sorridere a sua volta, di gusto, felice di convivere con una ragazza come Sole.

Dopotutto, da quando giocavano insieme, i suoi sentimenti per Sole erano aumentati parecchio e sperava di avere la sua occasione con lei, ma si sarebbe fatta avanti solo quando il cuore di Sole fosse stato nuovamente pronto per amare.

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Capitolo 77
*** Sentimenti straripanti. ***


Dopo aver terminato di traslocare, mentre Nadia e Sole sistemavano le ultime cose, le altre ragazze, Kohei ed anche Ito andarono ciascuno a casa propria per prepararsi, visto che le due padrone di casa le avevano invitate tutte a cena per ringraziarle dell'aiuto prestato.

Ovviamente l'invito venne accettato da tutti, compreso Ito "Mi sa che bisogna fare la spesa." Disse Nadia.

"Si, hai ragione... Vai tranquilla e compra ciò che vuoi, tieni!" Rispose la mora, dando cinquanta Euro alla coinquilina.

"Ho il denaro, non sono a corto di liquidi..."

"Lo so, ma voglio contribuire anch'io. Dopotutto ora viviamo insieme e divideremo le spese a metà... Non sei d'accordo?"

"Si si, ok! Va bene, certo. Allora vado, cerco di fare il prima possibile... Anche perchè devo andare in bici."

"Mi raccomando, fai attenzione!"

Nadia le sorrise e, dopo essersi messa il giubbotto, uscì di casa e prese la bici, dirigendosi verso il supermercato che distava un centinaio di metri da casa loro e vi entrò dopo aver lasciato la bici nell'apposito stallo, ben assicurata con la catena. Una volta dentro, incontrò Ito.

"Ciao!" La salutò subito il ragazzo, sorridendole.

"Ciao! Anche tu a fare spese?"

"Assolutamente si. Ho intenzione di preparare qualcosa di buono da portare a cena da voi stasera..."

Nadia sorrise "Ok! Allora ci vediamo più tardi..." Disse, poi i due presero direzioni diverse, con la mora che non ci mise molto a comprare ciò che serviva principalmente, con poche cose di extra, temendo che le due Francesca e Vale potessero avere le classiche voglie da gravidanza.

Dopo mezz'oretta Nadia pagò ed uscì dal supermercato, mise le tre borse nel cestino che teneva sul portapacchi e poi mise il caschetto, salendo poi sulla sua bici per tornare a casa e, quando vi arrivò, non trovò Sole ed iniziò a cercarla. Posò le borse sul tavolo della cucina e poi salì le scale, visto che la mora non era al piano inferiore.

E Nadia rischiò un infarto quando, entrata in bagno, trovò l'amica nuda sotto la doccia che, quando aprì gli occhi, sobbalzò, riportando sulla terra la mora, che si era persa a guardarla "Woah! Mi hai fatto prendere un colpo..."

"M-Mi dispiace, ehm... Scusami..."

"Di nulla, tranquilla! Visto che sono le sei e abbiamo dato appuntamento alle ragazze per le otto, stavo facendo la doccia per poi prepararmi..."

"Fa-Fai bene. Dopo la faccio anch'io... Vado a mettere via la spesa..." Disse Nadia, deglutendo, chiudendo la porta e correndo letteralmente di sotto, con Sole che sorrise divertita per via della reazione dell'amica alla vista di lei sotto la doccia, senza nulla indosso.

Sole non ci mise molto a lavarsi, asciugarsi e vestirsi, poi scese in cucina e nuovamente Nadia rimase a bocca spalancata "La doccia è libera. Puoi andare, ora..."

"D'accordo... Cercherò di fare presto, poi mi metto ai fornelli!"

"Tranquilla, ci penso io. Me la cavo ai fornelli, sai?" Chiese, facendole l'occhiolino e Nadia le sorrise, arrossendo, poi se ne andò di sopra.

E quando ridiscese, un quarto d'ora dopo, Nadia non credette ai suoi occhi. Sole stava preparando le lasagne "Wow... Lasagne... Non vedo l'ora di assaggiarle!"

"Quelle al ragù sono già in forno, queste sono al pesto... Assaggia, l'ho fatto io." Offrì la mora e, quando Nadia succhiò appena la punta dell'indice destro dell'amica, entrambe poterono giurare che avrebbero potuto fare l'amore lì, in quel preciso istante, tanto era il desiderio che lessero nei rispettivi sguardi.

"Ottimo, delizioso. Io... Io preparo il dolce... Un paio di tolte e la zuppa inglese andranno bene, che ne dici?"

"Sono d'accordo con te." Sorrise Sole ed anche Nadia si mise all'opera poi, circa dieci minuti dopo, Sole mise il forno anche quella teglia di lasagne, poi si lavò le mani e fece per vedere i dolci di Nadia, ma il campanello che qualcuno stava suonando attirò la sua attenzione.

Aperta la porta, la mora si trovò davanti Tania, Francesca, Martina ed Antonella, seguite a ruota da tutte le altre, ultimo dei quali fu Ito "Tieni! Ho preparato del sushi... E' parecchio."

"Grazie, ma non dovevi... Accomodatevi, come foste a casa vostra."

Le ragazze, Ito, Rio e Kohei si sedettero sul divano e proprio il cugino di Kohei rivelò di essere sposato e con tre figli, attirando l'attenzione delle future madri e di Rio "Quali sono le cose più difficili, coi bambini piccoli?"

"Fargli mangiare la pappa e soprattutto cambiare i pannolini!"

"Non tanto... Adesso lo insegnano ai corsi pre-maman." Disse Tania "Io e Francesca ci siamo iscritte, visto che è nel settimo mese e prima ci sono le lezioni pratiche su come cambiare il bambino o fargli il bagnetto, ad esempio poi, dall'ottavo mese inoltrato, ci sono le tecniche di respirazione..."

"Anche noi ci iscriveremo!" Fece Valentina, baciando teneramente la sua Francesca, che ricambiò il bacio.

"Ovviamente anche noi! Voglio imparare bene..." Disse subito Rio e solo Arianna era sicura di sè e delle sue capacità coi bambini.

Poi, quando tutto fu pronto, si sedettero a tavola ed iniziarono a cenare, gustandosi le lasagne, il sushi e soprattutto i dolci di Nadia, che spopolarono tra le amiche in dolce attesa, così come le fragole ed il gelato al cioccolato e pistacchio.

Rimasero poi a chiaccherare fino a sera tarda, con le ragazze ed i tre ragazzi che iniziarono ad andarsene verso le dieci e mezza, dopo aver aiutato le due amiche a sparecchiare e proprio Nadia e Sole fecero a turno la doccia, mettendosi poi il pigiama ed infilandosi sotto le lenzuola.

"Che bello... Mi sono divertita moltissimo..."

"A chi lo dici! I tuoi dolci sono fantastici..."

"Anche le tue lasagne sono super! Dovrai farle spesso!"

"Te lo prometto!" Sorrise Sole e Nadia fece altrettanto, prima che le scappasse uno starnuto.

"Accidenti... Dannato raffreddore! Torni a perseguitarmi??" Chiese Nadia, prima che Sole le cingesse la vita da dietro, premendola contro di sè.

"Ti scaldo io, non preoccuparti. Se non ti da fastidio..."

"No no, non mi da fastidio!" S'affrettò a rispondere la mora "Mi fa molto piacere."

"Bene..." Disse a sua volta Sole, sorridendo soddisfatta, poi entrambe s'addormentarono profondamente, l'una tra le braccia dell'altra.

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Capitolo 78
*** Solitudine. ***


Il mattino seguente, quando Nadia si svegliò, pensò bene di stiracchiarsi anzichè aprire completamente gli occhi, ma si fermò subito quando sentì qualcosa, o meglio, qualcuno, muoversi sotto di sè e mugugnare qualcosa di incomprensibile "Ehi... Ti sei mossa tutta la notte... Non ti stanchi mai?"

Nadia sgranò subito gli occhi quando s'accorse di essere stesa sopra Sole, che la fissava con un sorrisetto malizioso "Oddio, scusami! Io... Io non volevo..."

"Tranquilla, non è successo nulla! E comunque, buongiorno."

"Buongiorno a te." Rispose Nadia "E... Mi dispiace moltissimo..."

Sole le sorrise, avvicinandosi molto "Se vuoi che ti perdoni, vieni a fare la doccia con me!"

Nadia divenne bordeaux "C-Cosa? L-La doccia insieme??" Balbettò la mora, fissando l'altrettanto mora amica.

E Sole se la rise di gusto "Stavo scherzando! Non prenderla così seriamente."

"Oddio... Adesso mi vendico!" Disse Nadia, uscendo dalle coperte per correre dietro alla coinquilina, ma dovette fermarsi quando la mora entrò in bagno, visto che aveva chiuso la porta e poi sentì scorrere l'acqua della doccia. Non voleva più fare la brutta figura del giorno prima e rischiare nuovamente l'infarto.

Ma Nadia, mentre aspettava che Sole uscisse dal bagno, ricevette una mail da Martina "Chi ti ha scritto? I tuoi genitori?"

"No, no. E' una mail di Martina... Chiede se siamo libere, per andare con tutte le altre a fare compere con Tania e Francesca."

"Io sono liberissima!" Rispose Sole "Intanto la partita col Milano l'abbiamo questa sera alle nove e dobbiamo essere al palazzetto un'ora prima."

"Infatti... Allora diamo la nostra disponibilità."

Nadia rispose, poi andò a farsi la doccia e, dopo una mezz'oretta, quando fu pronta, uscì di casa assieme a Sole e raggiunsero le amiche in piazza, innanzi ad un bar molto rinomato, dal quale uscirono proprio Tania e Francesca "Ciao! Scusateci, ma avevo voglia di un krapfen alla crema..."

"Anche se poi, in realtà, ne abbiamo presi sei." Precisò Tania.

"Allora avete scelto cosa comprare al piccolo?"

"Certo! Almeno quattro tutine, biberon, latte detergente, salviettine... Tutto ciò che gli servirà, compresi i pannolini."

"Ovviamente contribuiremo tutte! Ognuna comprerà qualcosa..."

Tania e Francesca sorrisero, ringraziando le amiche e Kohei, ma anche Rio, visto che era lì anche lui, assieme a Vale e la sola assente era Valentina che, avendo la partita in Austria alle tre, era già a Vienna per il pranzo con la squadra, mister ed i dirigenti e poi per iniziare il riscaldamento.

"Ormai il ventre inizia a vedersi... Sei nel quarto mese, giusto?" Chiese Rio, accarezzando il ventre di Francesca.

"Si, esatto! Domani ho l'ecografia e vedremo come stanno i piccoli..."

"Pesa a me che ne aspetto solo uno, non immagino come ti senti tu, che ne aspetti due!"

Francesca sorrise alla sua omonima e s'incamminarono poi verso il centro commerciale, nel quale era stato aperto un negozio per la prima infanzia molto carino, ma Carolina, Fra, Noemi ed Antonella avevano altre idee "Noi andiamo nel negozio di articoli della prima infanzia vicino alla chiesa."

"Si si, andate tranquillamente! Ci vediamo alla tavola calda in piazza... D'accordo?"

"Va benissimo!" Disse Noemi e le quattro si allontanarono tutte insieme.

E coloro che erano entrate nel centro commerciale si diressero subito verso il negozio per la prima infanzia e, una volta dentro, si divisero per comprare delle cose per il primo nascituro del loro gruppo di amiche "Questa tutina è bellissima..." Commentò Francesca.

"Molto bella!" Accordò Tania "Prendiamola, se ti piace!"

Francesca sorrise ma, sapendo quanto Tania lavorasse parecchio nell'ultimo periodo per risparmiare e comprare il necessario per il piccolo, non voleva farle spendere molto e scelse soltanto due tutine, mentre Rio ed Arianna fecero spesa grossa anche per il rispettivo figlio in arrivo e la Principi, invece, prese solo due tutine e due biberon, tanto le mancavano ancora cinque mesi, più o meno, prima che nascessero i suoi gemellini. Era solo la metà di Gennaio.

Le ragazze pagarono tutte e poi se ne andarono per raggiungere la tavola calda e ricongiungersi con le quattro amiche, che porsero il rispettivo sacchetto a Tania e Francesca, che le ringraziarono, poi ordinarono tutte una pizza, meno Vale ed Elisa, che presero un calzone con mozzarella, prosciutto e funghi.

Ma dopo pranzo, la Principi salutò le amiche, facendo un grande in bocca al lupo alle sue compagne di squadra, che sarebbero partite col treno delle sei per Milano, andandosene poi per tornarsene a casa. Sole la fissò, avendo capito che qualcosa non andava "Chissà cos'ha..."

"Non sta bene, questo è certo." Disse la mora schiacciatrice "Sembra che le manchi la terra sotto i piedi quando Valentina non c'è..."

"La capisco benissimo." Intervenne Cate "Anch'io mi sentirei persa, se non avessi accanto Raphaela!" Ammise, ricevendo un dolce bacio dalla ragazza, seduta alla sua destra.

"Anche a me mancherebbe metà del cuore, se non avessi te!" Ribadì la mora e Cate le sorrise.

"Lei soffre moltissimo... Non credo che riuscirà a reggere per molto la lontananza da Valentina. Dobbiamo starle accanto!"

"Si, ma è stata lei a spingere Valentina ad accettare l'offerta del Vienna." Disse Martina "Se sapeva di soffrire la lontananza, perchè farla partire?"

"Sono sentimenti che non sai di provare, finchè non li provi." Intervenne Sole "Io non immaginavo nemmeno come si sentisse Francesca dopo il mio tradimento con Simona e dopo che costei mi ha tradita, riesco a capirla benissimo!"

Le ragazze sapevano che Sole continuava a soffrire, anche se diceva che non le importava più nulla di Simona e Nadia lo sapeva benissimo. Sapeva che colei che amava, probabilmente fin dalla prima liceo, soffriva e lei sperava che, prima o poi, potesse avere l'occasione di consolare quel cuore ferito.

E la Principi, arrivata a casa sua, si stese sul divano, iniziando a piangere, sentendo la mancanza di Valentina, ma sapeva di dover aspettare fino a tarda sera, quando sarebbe ritornata a casa da lei e sentirle dire quanto l'amasse e per dirglielo a sua volta.

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Capitolo 79
*** Evviva l'amore! ***


La sera, non appena Valentina tornò a casa, posò subito il suo borsone per terra, accanto alla porta, che chiuse con doppia mandata e cercò subito la sua amata Francesca, trovandola addormentata sul divano e tutta infreddolita "Amore... Ehi, Francesca!" Chiamò Valentina e l'altra bionda si svegliò, incontrando subito i bellissimi occhi ed il dolce sorriso della compagna "Sono tornata!" Sussurrò, baciandola sulla fronte.

Francesca si mise seduta, abbracciando quasi con disperazione la sua amata, stringendola a sè e nascondendo il viso nell'incavo del suo collo "Valentina... Mi sei mancata così tanto... Non lo puoi nemmeno immaginare!"

"Invece lo immagino eccome, perchè sento molto la tua mancanza quando sono lontana da te!" Ammise la giocatrice "E mi mancano anche i nostri bambini, sebbene non siano ancora nati. Ma dimmi... Perchè non ti sei coperta? Sei tutta infreddolita..."

"Sinceramente non avevo intenzione di addormentarmi, mi sono stesa e senza rendermene conto mi sono addormentata..."

Valentina sorrise dolcemente "Dopotutto porti un doppio peso, dentro di te, anche se ora è ancora minimo. E' normale stancarsi!"

"Tu sei... Sei così dolce..." Iniziò Francesca, dai cui occhi scendevano piccole lacrime "Io sono stata a fare compere con le altre ragazze per prendere il minimo necessario per il piccolo di Tania e Francesca, poi sono tornata a casa perchè ero troppo triste a causa della tua lontananza... E sono triste anche ora!"

La ragazza strinse fra le mani la maglietta di Valentina che, per quanto freddo potesse fare, raramente portava felpa e maglione, a meno che le condizioni del meteo non lo richiedessero per forza, che subito l'abbracciò, baciandola sulla fronte "Sei dolcissima, amore. Ma cerca di calmarti, sei preda degli ormoni..."

Francesca tirò su col naso, stringendosi con forza alla sua amata "Ok..." Sussurrò la bionda "Ma non ci riesco, è più forte di me..."

La ragazza riprese a piangere e Valentina scelse che, per calmarla, avrebbe usato la pazienza e tutto l'amore di cui disponeva "Vediamo se in questo modo riesco a calmarti..." Sussurrò la giocatrice, stampando un dolce bacio sulle labbra della compagna, che subito lo corrispose, prima che Valentina la premesse tra il suo corpo ed il muro, baciandola con crescente passione, arrivando a privarla presto dei suoi abiti e Francesca fece altrettanto.

"Hai ragione... Questo metodo funziona..."

Valentina sorrise contro il collo della compagna, prima di fissarla "Adesso dimmi... Perchè piangevi? Non erano solo gli ormoni."

"Io... Io sentivo la tua mancanza, Valentina." Disse Francesca "So che sono stata io a spingerti ad andare a giocare in Austria, ma ogni volta che vai via, io soffro di solitudine! Impazzisco, letteralmente, quando non ci sei! Sono stupida, ma..."

"Non sei stupida." Rispose solo Valentina "Anch'io soffro, te l'ho detto. Questo perchè io e te siamo anime gemelle!"

"Sono assolutamente d'accordo! Ma tornando a noi... Mi porti di sopra oppure mi rivesto? Magari sei stanca, hai anche giocato..."

"Scherzi?? Non ti permetterò mai di rivestirti!" Ammise Valentina, prendendo la fidanzata in braccio per portarla al piano di sopra, ove avrebbero fatto la doccia insieme e poi avrebbero concluso la serata nel migliore dei modi.

Ma anche le altre coppie si stavano dando da fare, con Cate che era pronta ad amare la sua Raphaela, visto che iniziava ad essere stanca dei semplici baci e voleva far sentire il suo amore alla fidanzata. E Raphaela era pronta a sua volta e ben decisa ad andare oltre visto che era appena entrata in bagno, spogliandosi davanti a Cate, che aveva appena terminato di fare la doccia e che arrossì innanzi a tanta bellezza ed all'iniziativa di Raphaela "Potevi aspettarmi in camera, se volevi farmi una sorpresa..."

"Non potevo più aspettare." Ribadì la mora, avanzando e Cate indietreggiò, con Raphaela che chiuse la porticina della doccia e la castana strinse a sè la fidanzata, baciandola con passione, ed entrambe cercarono quel contatto che desideravano, soddisfando finalmente in rispettivo desiderio di amarsi.

"Ti amo." Sussurrò Cate, baciando ancora Raphaela.

"Anch'io ti amo, tantissimo!" Rispose la mora, contro le labbra della castana. E Cate la prese in braccio, nonostante fosse più bassa di Raphaela di cinque centimetri, aggredendo quella pelle che tanto amava, lasciando che fosse il cuore a guidare le sue mani e le sue labbra, nel sussurrare alla mora tutto il suo amore.

Invece Tania, Arianna e Rio massaggiavano il ventre della rispettiva compagna, Valy e Cri si amavano in tutta tranquillità nell'appartamento della prima, mentre le altre amiche e Kohei avevano scelto di andare al cinema a vedere un bel film d'azione, ma che avesse anche risvolti romantici.

Ma di questo gruppo non facevano parte Nadia e Sole, con la prima che si era presa il raffreddore ed il mal di gola e la seconda era rimasta a casa a prendersi cura di lei "Se volevi andare al cinema potevi andarci tranquillamente..."

"Io invece preferisco stare qui con te. Se ti servisse qualcosa, almeno non saresti sola..."

Nadia le sorrise dolcemente "Sei davvero cara. Non so come abbia potuto tradirti così spudoratamente Simona..."

"Come io ho tradito Francesca con lei." Rispose tranquilla Sole, sedendosi sul divano accanto a Nadia, che poggiò la testa sulla sua spalla destra "Il male che le feci si è ritorto contro di me. E' il Karma... O come diciamo noi, il vento è girato. Chi la fa l'aspetti."

"Io la trovo una cosa crudele." Disse la mora, soffiandosi poi il naso "Io non sarei mai stata capace di tradirti."

"Perchè tu sei dolce, Nadia. Tu saresti troppo, per una come me..."

"Una come te cosa? Sei stupenda sotto tutti i punti di vista, Carolina e se non avessi il raffreddore, ti riempirei di baci." Dichiarò Nadia, divenendo poi bordeaux dopo la sua affermazione e Sole la fissò intensamente, seria e decisa.

"E' la prima volta dopo tanto tempo che mi chiami per nome..."

"Scusa, ehm... E' stato istintivo. Scusa anche per il resto, non..." Iniziò Nadia, ma Sole le rubò un bacio molto dolce sulle rosee labbra.

L'altrettanto mora ragazza arrossì moltissimo e Sole sorrise, accarezzandole il viso "Forse, nella mia vita amorosa, ho sbagliato tutto." Disse Sole "Ho amato e tradito Francesca, dolce e gentile come te, per mettermi con Simona, senza mai vedere chi avevo realmente davanti agli occhi e sotto le lenzuola... Quando invece il mio vero amore era sempre stato accanto a me silenziosamente, soffrendo di certo. Perdonami per tutte le volte che ti ho fatta indirettamente soffrire, Nadia!"

Nadia sgranò gli occhi verde smeraldo, come quelli di Raphaela, dai quali scesero piccole e calde lacrime "N-Non ho mai sofferto, credimi... Le amavi ed io ero felice per te!"

"Eri felice perchè mi volevi bene. Ma ora posso tranquillamente dirti che ti amo moltissimo e che, se lo vorrai, sono pronta a passare tutta la vita con te!"

"C-Certo che lo voglio! Fossi matta a dirti di no!" Rispose Nadia fiondandosi tra le braccia di Sole, che l'accolse ben volentieri ma, quando fece per baciarla, si fermò "Aspetta! Se dovessi baciarti, potrei attaccarti il raffreddore e dovresti perdere la scuola..."

"Ma starei tutto il giorno a letto con te. I malanni hanno i loro vantaggi, qualche volta..."

L'occhiolino seducente di Sole convinse del tutto Nadia, che baciò con passione la sua ragazza, felice come non mai di poterla chiamare così, pronta a vivere con lei la loro prima notte d'amore e passione.

Ma la notte di Tania stava per farsi molto interessante. Infatti Francesca si era svegliata all'improvviso, posandosi la mano destra sul ventre "Amore, cosa succede?"

"I-Il bambino... Credo che il bambino stia per nascere!" Disse tra le smorfie di dolore e sofferenza ed in pochi secondi Tania balzò fuori dal letto per prepararsi, prendere il necessario e portare la compagna in ospedale.

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Capitolo 80
*** Derek. ***


Tania portò il borsone di Francesca in auto e poi ritornò in casa, mise velocissima pantalni e scarpe, un maglione preso a caso e poi corse di sopra dalla sua amata, che sembrava davvero soffrire di dolore "Amore, riesci almeno a mettere la camicetta da notte ed il reggiseno?"

Francesca annuì col capo e Tania l'aiutò, poi la prese in braccio e la fece stendere sul divano del soggiorno, quindi prese il telefono per chiamare l'ambulanza, che arrivò in un quarto d'ora e l'insegnante di nuoto fece entrare i Paramedici quando uno dei tre suonò alla porta "Da quanto ha le doglie?"

"Una ventina di minuti circa." Rispose Tania "La portate in ospedale?"

La dottoressa annuì col capo e mandò i due volontari a prendere la lettiga, sulla quale Francesca si sistemò poi e venne portata sul mezzo di soccorso e Tania salì con lei, dopo aver chiuso tutto e mandò una mail ai rispettivi genitori e una ad Arianna, chiedendole di avvisare le altre amiche.

Arianna non ci mise molto a risponderle, segno che anche lei era ancora sveglia all'una di notte e, nel mentre, l'ambulanza entrò nell'apposito ingresso, accanto all'entrata del Pronto Soccorso ed i Paramedici, quando ebbero portato giù la lettiga sulla quale Francesca stava respirando e spingendo ad ogni contrazione come richiestole dalla dottoressa, entrarono nella prima stanza che trovarono libera ed uno dei due venne mandato a chiamare la ginecologa della ragazza, ovvero la dottoressa Schiotti, di turno in Ostetricia.

La dottoressa scese subito e, una volta messi camice, guanti e cuffietta, entrò nella stanza ove era stata portata Francesca e salutò sia costei che Tania, prese una seggiola e si sedette davanti a lei, leggendo il rapporto dei colleghi in ambulanza e fissando le due infermiere presenti "Ogni quanto ha le contrazioni?"

"Prima ogni cinque minuti, ma il tempo si riduce sempre più!" Rispose una delle due.

"Allora manca poco e poi vedrai il tuo bambino! Coraggio, spingi con tutte le tue forze. Spingi!" Incitò la donna e Francesca obbedì, gridando di dolore e Tania, che le teneva la mano, notò le amiche, Rio e Kohei fuori dalla stanza che, purtroppo, vennero fatti allontanare da un'infermiere, che li fece accomodare in sala d'attesa ed arrivarono anche i genitori delle due ragazze.

Presto gli sforzi ed il dolore che Francesca provava vennero appagati e la ginecologa prese finalmente il piccolo, che gridava tutta la sua voglia di vivere ed un'infermiera lo avvolse in una copertina, mettendolo poi sulla bilancia per pesarlo e su un fasciatoio per misurarlo, ripulirlo e sistemargli il cordone ombelicale, poi gli mise un pannolino e la tutina che Tania prese dal borsone. Poi le attenzioni di Tania stessa furono tutte per Francesca, che piangeva e sorrideva allo stesso tempo, stanca come non mai e le regalò un bacio dolcissimo, subito ricambiato "Bravissima, amore! E' stupendo!"

"Eccolo qui!" Sorrise un'infermiera "Pesa tre chili e settecento grammi, è lungo sessantacinque centimetri ed è sanissimo! Congratulazioni, è davvero bello. Come lo chiamate?" Chiese e Francesca sorrise appena, visto che lei e Tania avevano già scelto il nome.

"Derek! Derek Calori-Dell'Alpe." Rispose la ragazza, prendendo un profondo respiro per rilassarsi.

"E' un nome molto bello." Sorrise la donna, accarezzando il piccolo.

Le due ragazze ringraziarono la donna, poi la Shiotti fece portare in camera Francesca, mentre l'infermiera riprese il piccolo per portarlo in neonatologia e registrarlo e costei passò innanzi alla sala d'aspetto "Mi scusi!" Disse la madre di Francesca "Qu-Quel bambino è... E' per caso il figlio di Francesca Dell'Alpe?"

"Si, esatto. E' nato dieci minuti fa... Siete suoi parenti?"

"Noi siamo i genitori di Francesca e loro quelli di Tania. Le ragazze laggiù sono loro amiche..."

"Capisco. Comunque sappiate che Derek è sano e Francesca sta bene, il parto è stato perfetto! Potrete vederlo più tardi, quando verrà portato dalle madri... La ragazza verrà portata in una stanza del quinto piano. Salite pure in ascensore."

Tutti ringraziarono l'infermiera e la madre di Francesca chiamò il figlio e la figlia e dire loro che erano appena divenuti zii, poi andarono a prendere l'ascensore per salire al quinto piano, anche se Arianna, Valentina e Rio scelsero di andare a piedi.

"Cos'hai? Sembri abbattuta, triste... Va tutto bene?" Chiese Arianna all'amica.

"Si si, sto bene. Non è tristezza, ma stanchezza..."

"Eppure sono convinta che ci sia un velo di tristezza, nei tuoi occhi."

Valentina sospirò "Francesca ha detto di sentire molto la solitudine quando io sono in Austria e non voglio che soffra a causa mia. Appena finirà il Campionato, dirò chiaramente al mister ed al presidente che lascio la squadra... Tornerò a giocare a Milano, se mi rivorranno o comunque più vicina. Oppure potrei smettere."

"Rinunceresti al tuo sogno?" Chiese Rio, con un mezzo sorriso "Perchè sai, lo trovo davvero strano... Ricordo bene che, quando eravamo a Honolulu, dicevi sempre che nulla e nessuno si sarebbe messo fra te ed il tuo sogno."

"Lo dicevo, certo, ma non avrei mai creduto d'incontrare e amare una ragazza come Francesca. Lascerei tutto anche domani stesso, per stare con lei!" Ribadì con decisione la bionda ed Arianna sorrise, apprezzando il radicale cambiamento dell'amica che, fa fredda e scostante, era diventata assai passionale ed apprezzava l'amore.

Arrivarono poi al quinto piano e trovarono il padre di Tania, che le accompagnò nella stanza di Francesca, dalla quale era uscita l'infermiera, che le aveva portato Derek e la neo mamma lo stava allattando per la prima volta, baciandolo teneramente sulla fronte ed anche Tania lo baciava ed accarezzava dolcemente, prima di dedicarsi alle rosee e fresche labbra della fidanzata.

"Il mio nipotino... Il mio primo nipotino!" Disse felice la madre di Francesca, commuovendosi come sempre.

"Visto che Derek è nato, direi che è il momento di fare una certa cosa." Avanzò Tania, serissima, prendendo qualcosa dalla tasca della sua giacca e tutte la fissarono, capendo tutto quando s'inginocchiò "Francesca, vorresti rendermi la ragazza più felice dell'universo accettando di sposarmi?"

La richiesta colpì tutti e Francesca si commosse "Si! Si, certo che lo voglio!" Rispose senza indugio la ragazza e Tania s'alzò in piedi, prendendo l'anello di diamanti dalla scatolina e mettendolo al dito della sua amata, poi si baciarono con passione.

"Benissimo!" Disse il padre di Francesca e le ragazze si congratularono con le due amiche "Quando avete intenzione di sposarvi?"

"Io pensavo a Giugno, dopo la maturità. Che ne dici?"

"Sono d'accordissimo. Va bene, tanto io avrò ancora un anno dopo da studiare, dato che ho solo diciotto anni..."

"E non dovete avere fretta per il viaggio di nozze, tanto ci saremo noi nonni col piccolo! Ed anche le ragazze ci aiuteranno, in caso di bisogno."

"Mica tanto..." Disse Francesca "Elisa dovrebbe avere il bambino verso Maggio o Giugno, come Vale e Francesca avrà i gemellini a Luglio! Anche la maggior parte di loro saranno impegnate. In più, contate gli impegni sportivi..."

La parte adulta del gruppo parve pensarci e poi diedero ragione alla ragazza, che si dedicò nuovamente al suo piccolino ed alle carezze di Tania, invece le altre ragazze se ne andarono, visto che l'indomani avevano la scuola, ma sarebbero tornate a trovare Francesca e Derek dopo l'orario scolastico, anche se Antonella, Martina, Carolina e Fra avevano lezione anche al pomeriggio. E poi, molto presto, le due ragazze si sarebbero sposate ed altre si sarebbero purtroppo separate.

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Capitolo 81
*** Il ritorno della zia. ***


Il giorno dopo, le ragazze andarono a scuola, mentre Arianna e Valentina avevano lezione all'università, poi avrebbero finalmente potuto dare l'ultimo esame e poi la laurea sarebbe stata loro. Invece le altre erano alle prese con interrogazioni o compiti in classe.

Infatti la classe di Nadia aveva l'interrogazione di Biologia, la classe della Principi aveva il tema ed infine la classe di Sole doveva affrontare la verifica di Trigonometria e la povera Cate era interrogata in Francese, materia nella quale era un po' scarsa, ma le ripetizioni di Arianna davano i suoi frutti ed infatti prese il primo sette della sua storia al liceo, visto che era arrivata al massimo al sei stiracchiato.

E quando arrivò all'intervallo, le ragazze non vedevano l'ora di sapere com'era andata l'interrogazione a Cate, visto che la prof di Francese l'aveva chiamata fuori dalla classe per interrogarla in sala professori e non appena la castana fu al solito tavolo che divideva con le amiche, Lucia la fissò "Allora? Com'è andata?"

"Non ci crederete mai, ma ho preso sette! Lo stavo proprio scrivendo ad Arianna..."

"Brava il mio amore!" Disse Raphaela, alzandosi ed abbracciando la sua castana preferita, baciandola e l'effusione venne subito corrisposta.

"Tra voi due va tutto a gonfie vele... Nessun bebè in arrivo?" Chiese con malizia Nadia e Cate arrossì come un pomodoro.

"No, a-ancora no... Per ora, però, stiamo pensando a studiare ed alla carriera sportiva... Se arriverà, ne sarò felice!" Rispose proprio Cate.

"A me piacerebbe un bambino!" S'intromise Raphaela, che sorrise a Cate quando costei la fissò "Ma di voi due cosa ci dite?"

Nadia e Sole la fissarono e fu quest'ultima a parlare "Io e lei ci siamo messe insieme proprio ieri sera e speriamo che arrivi un bimbo... A me non dispiacerebbe, confesso!" Disse, incrociando le braccia, fissando poi Nadia "Che ne dici?"

"Si... Si, anche a me non dispiacerebbero un bambino o due!" Sorrise la mora e Sole la baciò.

"Il mese prossimo è San Valentino... Cosa farete?"

"Io tengo tutto segreto!" Rispose Noemi ed Antonella guardò allora le coppie ben consolidate. Dopotutto Noemi, Fra, Martina e Carolina, così come lei, erano single.

"Io non so... Credo che Arianna stia già organizzando qualcosa, ma non so cosa!"

Le altre non sapevano cosa rispondere, ma la Principi aveva le idee ben chiare "Io spero che Valentina mi regali tantissimo cioccolato, perchè ultimamente ho una voglia matta di cioccolato e non importa se è bianco, al latte, fondente o alle nocciole..."

Tutte guardarono l'amica che, infatti, aveva per merenda due panini alla Nutella, poi suonò la campanella ed entrarono nella scuola per portare al termine la giornata di lezioni.

Intanto, all'ospedale, Tania e Francesca aspettavano che l'infermiera portasse il loro piccolo Derek ed erano in compagnia della rispettiva madre "Ciao, ragazze!" Salutò qualcuno sul ciglio della porta e, sollevato lo sguardo, le due ragazze videro Mirella, la zia di Tania "Care... Sono venuta solo adesso e mi dispiace, ma sono appena tornata da un viaggio di lavoro a Berna. Dov'è il piccolo Derek?"

"Una delle infermiere ce lo porterà tra poco." Rispose Tania, dopo che la zia ebbe baciato sulle guance la nipote e Francesca.

"Ma ditemi... Come sta la mia Valentina?"

"Bene! Adesso gioca a Vienna ma scommetto che lo sai... Ma a Luglio diventerà madre! Francesca aspetta due gemelli."

Mirella rimase a bocca aperta "Sul serio? Wow... Beh, sapevo che anche lei era molto ehm... Dotata, diciamo. Proprio come te, nipotina! Anche se siete tutte un caso raro... Solo la natura sa come sono state possibili queste gravidanze..."

Tania e Francesca le sorrisero, poi arrivò un infermiere col loro piccolo e Mirella s'avvicinò subito all'uomo per vedere il nipotino "Con calma, signora!" Disse l'infermiere "Potrà vederlo tranquillamente mentre è in braccio a sua madre!"

L'uomo passò Derek a Francesca poi, quando se ne andò, la ragazza si preparò ad allattarlo "E' tenerissimo! Non mi stancherò mai di guardarlo..."

"Non si può dire che non è figlio vostro, vi somiglia moltissimo! Posso farvi una foto?" Chiese Mirella e le due ragazze annuirono, mettendosi in posa col loro piccolo ed entrambe si fecero fotografare dalla rispettiva madre coi loro telefoni, così che entrambe avessero in sfondo una foto col loro primogenito in braccio.

Verso le due, poi, arrivarono le ragazze con Kohei e Rio, che poi sarebbe andato con Vale a fare shopping, ma trovarono solo Francesca nella stanza "E Tania?" Chiese Elisa "E' già scappata?"

"No no, andava fino alla sala d'aspetto con Derek. Voleva fare quattro passi..."

"Oh, già sta facendo pratica per quando il piccolino verrà a casa! Ma quando vi dimettono?"

"Dopodomani, penso! Quando verrà la Schiotti più tardi mi dirà... Non so ancora niente."

"Eccoci qui, amore!" Disse Tania, baciando il suo piccolo Derek e notò le amiche "Oh, ciao a tutte!"

Le ragazze, Rio e Kohei le risposero, notando poi la maestrìa di Tania, che sistemò il figlioletto tra le braccia della sua Francesca, baciandola dolcemente sulle rosee labbra e sedendosi poi sul lettino accanto a lei per accarezzare il bimbo "Sai... Oggi a scuola ho preso sette in Francese!" Disse fiera Cate.

"Grande! Finalmente ci sei riuscita!" Rispose Tania e Francesca fissò la castana amica.

"Hai i miei compiti, vero? Allora lasciameli qui sul comodino... Quando l'infermiere verrà a riprendere Derek farò i compiti e studierò, così mi distraggo."

"Ok, va bene!" Disse la castana, che andò al tavolino e vi posò sopra lo zaino, tirando fuori da esso il diario, scrivendo poi su un foglio tutti i compiti e le lasciò i quaderni di Biologia, Chimica e Francese, visto che doveva copiare gli appunti presi dettati dalle professoresse.

"Grazie mille... Poi, la settimana prossima, conto di tornare a scuola!"

"Sicura, cara? Così presto?" Chiese sua madre e Francesca annuì col capo.

"Si, altrimenti rischio di rimanere troppo indietro con le lezioni e non voglio prendermi un debito... Comunque sia, non farò le lezioni pomeridiane e poi sono certa che nonne e nonni saranno felicissimi di badare a Derek..." Disse e le due donne sorrisero, tanto che anche Mirella, presa come sempre da Valentina, offrì il suo aiuto, visto che sarebbe rimasta a Trento per un mese, prima di ripartire per un viaggio di lavoro ed avrebbe prestato servizio all'ufficio del capoluogo Trentino.

Le giovani rimasero con le due neo mamme fino alla fine dell'orario di visita, poi se ne andarono tutte a casa propria, visto che per il giorno dopo dovevano fare i compiti o studiare, oppure entrambe le cose e sarebbero ritornate l'indomani a trovare le due amiche ed il loro bambino.

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Capitolo 82
*** Dolci lezioni. ***


Passarono due giorni e Francesca tornò finalmente a casa col suo Derek, trovando le amiche, Rio e Kohei ad attendere il loro arrivo e la ragazza sorrise felice, vedendo che era stato organizzato un pranzo di bentornato in loro onore.

Ma adesso le ragazze ed i due ragazzi erano prede di un dilemma. Infatti di lì ad una settimana sarebbe arrivata l'attesa festa di San Valentino e quindi doveva già partire la caccia al regalo "Io non ho problemi. So già cosa regalare a Francesca..." Disse Valentina, mentre erano a scuola.

"E cosa le regalerai?" Chiese Sole "Sono curiosa, lo confesso!"

"Un bel braccialetto ed un ciondolo in oro bianco. Li stavo visionando ieri in Austria, mentre passavo davanti ad una gioielleria per andare al palazzetto... Ed il gioielliere me li conserverà finchè non andrò a ritirarli, cosa che farò Martedì, dopo la partita di Champions!"

"Wow! Anch'io pensavo ad un braccialetto..." Disse Arianna "Ma devo trovare ancora il modello giusto."

"Un braccialetto è un braccialetto... Non devi trovare il modello!"

"Questo non me lo aspettavo da te, Rio! Cosa regalerai a Vale?"

"Non lo so. Sono indeciso tra l'anello di fidanzamento e farle la proposta di matrimonio o dei cioccolatini..."

"La prima direi che è appropriata!" Sorrise Kohei "Anch'io chiederò ad Himeko di sposarmi."

"Zitte zitte, stanno arrivando!" Disse Lucia, notando la sorella e le altre ragazze, ovviamente tranne Francesca, che sarebbe stata a casa per quindici giorni, dandosi comunque da fare con lo studio, sapendo che avrebbe poi dovuto recuperare verifiche ed interrogazioni. Arianna spense subito il cellulare, visto che il fratello l'aveva chiamata e lei aveva messo il vivavoce.

"Mamma mia... Che giornata estenuante!"

"Com'è andata l'interrogazione di Tedesco e Chimica?"

"Doppio otto!" Rispose Cate "Per questo sono esausta..."

"Coraggio... Più tardi, quando saremo a casa, ti aiuterò a far passare la stanchezza..." Sussurrò Raphaela, baciandola sull'orecchio sinistro e Cate le accarezzò dolcemente il viso, baciandola teneramente e facendole l'occhiolino.

Mentre costoro erano a scuola, Francesca uscì con sua madre ed il piccolo Derek in auto per andare a fare la spesa e misero il passeggino steso sul sedile posteriore accanto al seggiolino nel quale era stato riposto il bimbo addormentato.

"E' davvero un bravo bambino..." Disse la madre di Francesca "Mi ricorda te da piccola!"

"Si ed è anche un bambino dolce! Dovresti vederlo con Tania... Ma cambiando discorso, che regalo prenderai a papà?"

"Niente! Gli preparerò dei cioccolatini."

"Anch'io voglio preparare dei cioccolatini, per Tania! Poi, quando lavorerò, le farò un bel regalo."

"I regali più belli per lei siete tu e Derek." Sorrise la donna e Francesca con lei, poi partirono verso il centro città per fare la spesa e comprare il necessario per fare i cioccolatini, dai prodotti alimentari agli stampini.

E le ragazze, quando uscirono da scuola, si divisero, con i due ragazzi, Valentina, Arianna, Cate e Sole che andarono con Lucia, la quale ricopriva il ruolo di consulente, a cercare il regalo giusto per la rispettiva innamorata e proprio Cate venne attirata dalla vetrina di una gioielleria ed entrò "Aspetta!" La chiamò la sorella "Aspettaci!"

Cate si perse ad osservare una coppia di orecchini diamantini ed il gioielliere le si avvicinò "Buongiorno, signorina! Le piacciono gli orecchini?"

"Si ed il prezzo è ragionevole. Me li impacchetterebbe? Sono un regalo per San Valentino..."

"Già si prepara, eh? Fa bene! Meglio partire in vantaggio che fare tutto in ritardo." Disse l'uomo e Cate gli sorrise "Questi vengono alla coppia. Li vuole anche lei?"

"Verrò a farmi i buchi alle orecchie il giorno di San Valentino. Tanto è aperto, no?"

"Si, sono aperto tutto il giorno!" Rispose gentile il gioielliere, Emanuele "E voi, ragazze? Avete visto qualcosa che vi piace?"

"Dobbiamo ancora decidere... Stiamo solo dando un'occhiata!" Rispose Arianna, ma Kohei alzò la mano e l'uomo gli si avvicinò.

Il ragazzo dai tratti Orientali indicò al gioielliere un anello con diamanti che era intenzionato a comprare per fare la proposta di matrimonio ad Himeko e, dopo aver concluso due buoni affari, le ragazze e Kohei se ne andarono.

"Adesso resta solo da imparare a preparare i cioccolatini..." Disse Cate.

"Non sei capace? Allora venite a casa mia." Propose Kohei "Mia cugina Natsumi lavora in pasticceria ed è bravissima! Può farvi imparare, se volete..." Avanzò e le ragazze accettarono, così Kohei mandò una mail alla cugina, che accettò di buon grado di insegnare alle giovani come preparare dei cioccolatini, così presero la navetta e raggiunsero la casa del loro amico, alla terza fermata.

"Sono tesa..." Fece Cate, deglutendo "Spero di non avvelenare Raphaela!"

"Ciao! Siete le amiche di Kohei, giusto?" Chiese una bellissima ragazza dai capelli mori ricci e gli occhi scuri, sorridendo loro.

"Si, Natsumi, sono le mie amiche!" Rispose il ragazzo e la ragazza, sui venticinque anni, condusse tutti nella grande cucina, le fece sistemare attorno al grande tavolo e poi insegnò loro passo passo come preparare i cioccolatini.

Ma Cate proprio non riusciva a prepararli nel modo ottimale e ringraziò il fatto di avere una settimana davanti prima di imparare a preparare dei cioccolatini degni di questo nome e soprattutto degni del palato della sua Raphaela.

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Capitolo 83
*** La festa degli innamorati. ***


Passò una settimana ed arrivò la tanto attesa festa di San Valentino, con le ragazze che, tra scuola e lavoro, non vedevano l'ora che arrivasse la sera per poter scambiare i regali con la rispettiva compagna o compagno.

E le ore per loro fortuna passarono, trovandosi tutte nella rispettiva casa, con Kohei che fu il primo a dare il suo regalo a Himeko, visto che poi dovevano uscire a cena ed andare al cinema "Himeko, questo è per te." Disse il giovane, mostrando alla fidanzata l'anello di diamanti "Vorresti... Ehm... Vorresti sposarmi?"

"Oh, Kohei... Si! Si, certo che voglio sposarti! Ma dopo la maturità..."

"Certo, non importa quando! Basta che hai detto si." Sorrise il giovane, baciando la sua fidanzata, che ricambiò, prima che entrambi andassero in bagno per fare la doccia e poi in camera a vestirsi o sarebbero arrivati in ritardo.

Vale e Rio, dopo essersi scambiati il rispettivo regalo, ovvero lei una scatola di cioccolatini e lui un braccialetto d'oro, si stavano baciando in tutta tranquillità sul divano, senza tenere d'occhio l'orologio, visto che anche loro avrebbero dovuto uscire a cena.

Invece Arianna aveva portato Elisa a cena in un lussuoso ristorante ed arrivarono in perfetto orario "Dio, ti sarà costato un'occhio nella testa! Mangiare qui costa molto..."

"Si, ma per te non bado a spese. Ormai dovresti saperlo!"

Elisa le sorrise, baciandola dolcemente a fior di labbra "Lo so. E ti amo, ma non per il denaro, solo perchè tu sei meravigliosa!"

"Lo sei anche tu!" Rispose la surfista, corrispondendo il bacio "Adesso entriamo, rimandiamo tutto a dopo! Tanto il regalo te l'ho dato prima." Disse, visto che lei aveva regalato alla ragazza un collier ed Elisa le aveva preso un paio di orecchini di diamante.

Poi vi erano le single del gruppo, ovvero Lucia, Antonella, Martina e Carolina, che andarono a cena insieme "E chi se lo aspettava da Noemi e Fra?"

"Buone buone, zitte zitte... Hanno preso e se ne sono andate a cena per conto loro!" Disse Martina.

"Convivono, escono insieme... Quelle non la raccontano giusta, fidatevi!" Sostenne Antonella, incrociando le braccia e le altre le diedero ragione.

Tania e Francesca, visto che avevano il loro piccolo Derek, prepararono ciascuna qualcosa di nascosto dall'altra ma, mentre la seconda apparecchiava la tavola, la prima le cinse la vita da dietro, baciandola dietro l'orecchio destro "Questo è per te." Sussurrò, mostrandole una scatolina rossa e Francesca la prese, voltandosi nell'abbraccio della compagna e poi aprendola, rimanendo colpita.

"E' bellissimo! Che braccialetto stupendo... Diamanti e zaffiri?"

"Esatto! S'intonano perfettamente a te."

"Questo è per te..." Fece poi Francesca, porgendo un pacchetto a Tania e, quando l'ebbe aperto, trovò degli orecchini d'oro ed una decina di pasticcini al cioccolato "Scommetto che ti piacciono, cinque hanno il ripieno di Nutella e cinque di fragola!"

"Mi piaceranno sicuramente! Le hai preparate tu, dopotutto." Rispose la maestra di nuoto, poi si scambiarono un bacio molto dolce, prima che il loro piccolo attirasse la loro attenzione ed andarono insieme al piano di sopra per fargli il bagnetto e cambiarlo.

Invece Cate e Raphaela, dopo essersi scambiate il regalo, con entrambe che avevano preso un ciondolo nel quale avevano messo la rispettiva foto, passarono alla parte dolce della serata "Io ho preparato le lasagne e tu l'arrosto, per cena, ma questi sono per te!"

"Wow! Dolcetti al cioccolato e cioccolatini, fatti col fondente o con quello bianco... Li adoro!"

"Non ne dubitavo." Sorrise Cate "Spero che ti piacciano!"

"Sono ottimi!" Rispose la mora, mangiandone un paio "Deliziosi a dir poco."

"Ne sono felice! Sono andata per una settimana a lezione dalla cugina pasticcera di Kohei... E non solo io!"

"Sul serio?" Chiese Raphaela, un po' divertita e Cate sorrise dolcemente "Io, invece, ti ho preparato questa."

"Una torta cioccolato, crema e fragole? Dopo l'assaggio subito, perchè se ne mangio una fetta ora, potrei mangiarla tutta." Ammise la castana e nuovamente Raphaela sorrise, baciando poi la compagna, che ricambiò l'effusione.

Anche Nadia e Sole stavano festeggiando, con la prima che aveva indossato un completino che lasciava poco all'immaginazione altrui, ed aveva messo il braccialetto coi rubini incastonati che aveva ricevuto dalla fidanzata, mentre Sole apprezzava la vista della compagna ed aveva messo la catenina d'oro e gustava una fetta di torta al cioccolato "E' deliziosa! Proprio come te." Sorrise proprio Sole.

"Grazie! Lieta che ti piaccia... Ma che ne dici di darmi un bacio?"

"Si, molto volentieri!" Rispose la mora, alzandosi e stringendo a sè la fidanzata, baciandola con passione.

E Valentina, tornata di corsa dall'Austria per stare con la sua Francesca, aprì la porta di casa, trovandola ai fornelli "Ciao, amore, sono tornata!"

"Ciao!" Rispose subito Francesca, andando contro alla sua amata, che fece altrettanto "Bentornata!"

"Questo è per te... Buon San Valentino, amore mio!"

"Grazie! E questo è per te."

Francesca aprì il pacchettino, trovando il braccialetto ed il ciondolo in oro bianco, con delle incisioni. Sul primo vi era inciso il suo nome tra due cuoricini, dietro il medaglione, nella quale vi era una foto di loro due insieme abbracciate, vi erano incisi i loro nomi e la data del giorno in cui si erano messe insieme "S-Stupendi... Wow..."

"Lieta che ti piacciano! Anche gli orecchini che mi hai preso tu sono stupendi, li metto subito." Disse la professionista, togliendo quelli d'oro che portava e mettendo quelli di diamante, poi Francesca l'abbracciò.

"Grazie... Grazie mille! Grazie di esserci, grazie per il tuo amore... Grazie di tutto!"

"Sono io che ti ringrazio! Mi hai resa migliore, ora non sono più fredda e dedita solo allo sport, ma sono dedita soprattutto a te ed ai nostri futuri figlioletti!"

Francesca le sorrise, baciandola "Ho mangiato un paio di cioccolatini, avevo una voglia matta di cioccolato..."

"Allora questa ti piacerà!" Disse, aprendo la scatola che aveva posato sul tavolo e Francesca sgranò gli occhi.

"La Red Velvet Cake! Dio, non sai quanto mi piace... Devo tagliarne subito una fetta!" Rispose, così Valentina la fece mettere seduta ed andò in cucina a prendere coltello, forchetta da dolce, piattino e tovagliolo, tagliò una fetta e poi la porse alla compagna.

E tutte le ragazze vissero una stupenda serata all'insegna dell'amore, con Himeko che accettò la proposta di matrimonio di Kohei e Vale accettò quella di Rio, sapendo che la rispettiva storia non sarebbe mai finita. Anche se coloro che erano single speravano di trovare presto l'anima gemella.

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Capitolo 84
*** Una dolorosa notizia. ***


Il mattino seguente, le prime a svegliarsi furono le ragazze ancora single e, di quelle fidanzate, fu Tania ad alzarsi per prima, visto che il piccolo Derek piangeva e la ragazza si sorprese molto quando vide il suo bambino con gli occhietti aperti "Amore... Che occhi stupendi!" Disse, sorridendo e prendendolo in braccio per calmarlo, quindi andò in bagno per spogliarlo e fargli il bagnetto, poi gli mise borotalco, pannolino ed infine lo rivestì.

Scese in cucina e, una volta lì, mise sul fuoco il pentolino col latte per il piccolo e poi mise un altro pentolino con il thè per sè stessa e la compagna ed al posto di crèpes o toast, avrebbero terminato la crostata di ciliege preparata il giorno prima "Ciao, buongiorno!" La salutò Francesca, abbracciandola e baciandola sul lato destro del collo.

"Buongiorno a te! Guarda il nostro piccolo... Ha aperto gli occhietti!"

"Davvero?" Chiese Francesca, avvicinandosi al piccolo e lo vide, nella culla, con gli occhietti aperti, mentre afferrava il sonaglietto, facendolo suonare e notò che il figlioletto aveva gli occhi verdi "Ha gli occhi verdi... Eppure io da piccola li avevo scuri."

"Tranquilla, i miei erano verdi come quelli di Raphaela!" Ammise Tania "Quando torno da scuola ti faccio vedere le foto..."

"Ci conto!" Rispose la ragazza, sedendosi a fare colazione, mentre la compagna salì a farsi la doccia ed a vestirsi poi, quando fu pronta, prese due fette di torta e lo zaino, poi baciò Francesca ed il piccolo, uscendo di casa per prendere la navetta.

Invece Nadia non si sentì molto bene e sarebbe rimasta a casa "Accidenti... Quei cioccolatini erano così buoni che la mia pancia ne risente!"

"Allora rimani al caldo sotto le coperte. Mi farò consegnare i compiti da Raphaela, Cate o Valy e poi te li porto a casa io!"

"Grazie! Sei davvero un amore!" Sorrise Nadia e Sole le si avvicinò, baciandola con passione, poi se ne andò a sua volta.

Invece Arianna ed Elisa andarono a prendere Valentina e Francesca, visto che le due professioniste avevano lezione all'università "Caspita, Francesca!" Disse Elisa, quando la vide "Sei incinta quattro mesi ed hai il ventre così rigonfio... Sicure che siano due?"

"Ieri sono entrata nel quinto mese e oggi ho l'ecografia... Vedremo, ma sicuramente sono due!"

"I miei amori..." Disse piano Valentina, accarezzando il ventre della compagna e baciandolo, rubando poi un bacio tenero anche alle rosee labbra di colei che tanto amava.

Arianna sorrise, guardando la dolce scena dallo specchietto retrovisore, poi lasciò le due ragazze innanzi alla scuola e partì verso l'università. Ma ne avrebbe approfittato per parlare con l'amica "Senti, ma è vero che la Verdevalle è stata mandata negli Stati Uniti?"

"Si e ho un brutto presentimento a tal proposito..."

"In che senso?" Chiese Arianna.

"Un'altra di noi deve andare negli Stati Uniti. In ballottaggio ci siamo io e Svetlana Kirhzena."

"Speriamo non tocchi a te..."

"Lo spero anch'io, sai? Non sopporterei di lasciare Francesca ed i bambini!" Ammise con fermezza ed Arianna sorrise. L'amica era proprio cambiata perchè, fino all'anno prima, era certa che non si sarebbe fatta scrupoli ad andare anche in capo al mondo pur di giocare a pallavolo.

Le ragazze affrontarono poi le ore di lezione ma, a casa sua, Francesca non si sentì molto bene e chiamò la madre, che arrivò dopo qualche minuto a prendersi cura della figlia "Tesoro, cos'hai?" Le chiese, appena entrata in casa.

"Ho dei capogiri, non mi sento affatto bene... Dopo colazione ho dato di stomaco..."

La donna notò il pallore sul viso della figlia e si preoccupò molto, vista la storia clinica della loro famiglia "Hai dolori da qualche parte?"

"Sotto il braccio sinistro... Come delle fitte..."

"Metti il cappottino a Derek. Ti porto dal medico, devi fare delle analisi e subito!"

Francesca salì le scale piano, per evitare di stare nuovamente male ed entrò nella stanza di Derek, prendendo una tutina impermeabile dall'armadietto, quella che gli aveva comprato Martina, la mise al piccolo e poi uscì con la madre, salendo in auto.

Una volta dal medico, costui visitò la ragazza, notando il colore delle sue pupille e la mandò subito a fare le analisi e l'ospedale, per fortuna, era a pochi metri dall'ambulatorio, ma la giovane si sentiva stanca, senza forze, così la madre l'accompagnò con la sua macchina. Anche in ospedale le vennero fatte le analisi ed avrebbe avuto i risultati nel primo pomeriggio.

E quando ritornarono a casa un'oretta più tardi, Francesca mise il suo piccolo addormentato nella culla ed abbracciò sua madre, che cercò di consolarla come meglio poteva, visto che la paura di avere un tumore, cosa ereditaria nella sua famiglia da parte di padre, era sempre forte "I-Il medico ha detto che i sintomi ci sono... Ma che potrebbero essere anche i linfonodi ingrossati..."

"Stai tranquilla, tesoro! Tra poco torna a casa Tania e ti staremo entrambe vicine."

Francesca annuì col capo e sua madre andò in cucina a preparare qualcosa da mangiare poi, dopo una decina di minuti, tornò Tania "Amore, sono a casa!"

La ragazza corse subito incontro alla compagna, stringendosi a lei ed iniziando a piangere "Tania..."

"Amore mio, cosa c'è? Perchè stai piangendo?"

"N-Non mi sono sentita bene e... E ho chiamato mia madre, che mi ha portata dal medico e sono andata a fare le analisi del sangue..."

Tania sapeva cosa stava per dirle Francesca e la strinse a sè "Io sono qui, amore! Qualunque sia il referto delle analisi!" Disse, baciandola sulla tempia destra e Francesca corrispose l'abbraccio, piangendo sulla spalla della compagna.

"Purtroppo è ciò che temevamo." Disse la madre, uscendo dalla cucina col cordless in mano "Le analisi parlano chiaro. Chiamo subito il dottor Agosti!"

Francesca pianse maggiormente, stretta quasi all'inverosimile alla sua Tania "P-Proprio adesso che abbiamo un bambino..."

"E' terribile, ma non è detto che sia maligno. Io sono con te, amore, sempre! Adesso me lo fai un sorriso?" Chiese la ragazza, anch'ella con gli occhi lucidi, prendendo il viso della compagna tra le mani e fissandola e Francesca sorrise appena poi, dopo che Tania le ebbe asciugato le lacrime coi pollici, la baciò dolcemente.

"Non lasciarmi mai... Resta con me sempre!"

"Sempre! Non dubitarne mai, non vado da nessuna parte. Dobbiamo ancora sposarci e, sinceramente, non vedo l'ora! Anzi, quando starai bene andremo subito dal prete a chiedergli di sposarci e faremo una grande festa. Che ne dici?"

"Certo! Certo... E porteremo Derek sull'altare con noi."

"Va bene, aggiudicato." Sorrise Tania, baciando ancora la fidanzata.

"L'appuntamento è per oggi, alle cinque al suo ambulatorio." Disse la madre di Francesca, uscendo dalla cucina.

E Francesca, in un certo senso, non vedeva l'ora di andare, perchè sapeva bene che quel dannato male andava trovato e debellato in fretta, perchè lei non poteva permettersi di rischiare, avendo Derek e poi voleva vivere tutta la sua vita con Tania ed il bimbo, perciò il male andava estirpato.

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Capitolo 85
*** Be strong. ***


Nel corso del pomeriggio, Francesca prese il telefono e chiamò le amiche per dare loro la triste notizia e, in meno di un quarto d'ora, tutte erano a casa sua per sostenerla e, se fosse servito, l'avrebbero anche accompagnata a fare la visita.

Ovviamente Francesca accettò il sostegno che le amiche, Rio e Kohei le offrivano, perchè aveva visto che, quando era accaduto a suo padre, la vicinanza della famiglia era stata fondamentale per lui e quelle ragazze ed i due ragazzi erano parte della sua famiglia.

Ma Valentina e Francesca, prima di andare con l'amica, dovevano andare dalla ginecologa per l'ecografia di controllo e solo dopo sarebbero andate dall'amica e proprio le due ragazze erano in auto con Arianna, che le avrebbe accompagnate e poi sarebbe andata a prenderle ad ecografia terminata.

"Amore mio, cos'hai?" Chiese Valentina, notando la sua amata con gli occhi lucidi, prossimi al pianto.

"M-Mi dispiace tantissimo per Francesca..."

"Andrà bene, vedrai! Scommetto che starà bene, dopotutto è molto forte e non si arrenderà al male!"

Valentina strinse a sè la compagna, baciandola sulla fronte "Scusate se vi interrompo, ma siamo arrivate." Disse Arianna, fermando l'auto proprio davanti alla clinica privata della ginecologa di Francesca, che ringraziò l'amica e scese dall'auto aiutata dalla compagna.

Una volta dentro, l'infermiera di turno le accolse "Buongiorno! Posso esservi utile?"

"Sono Francesca Principi, ho un appuntamento con la dottoressa per un'ecografia."

"Si, eccola qui... Prego, accomodatevi. La dottoressa arriverà tra poco, è con un'altra paziente."

Le due annuirono e si sedettero sulle poltroncine accanto all'ingresso e, una decina di minuti dopo, la dottoressa uscì con l'altra paziente e sorrise alle due ragazze "Prego, Francesca, si accomodi." Disse la donna sui quarant'anni.

Nella stanza, Francesca si stese sul lettino e si scoprì il ventre, con Valentina che si sedette invece al suo fianco, prendendole la mano tra le proprie "Qualcosa non va?" Domandò Valentina, notando lo sguardo della dottoressa, rivolto al ventre della compagna.

"No, nulla. Possiamo iniziare l'ecografia..." Rispose la donna, mettendo il gel sul ventre di Francesca, che rabbrividì, visto che era freddo e sorrise, dopo qualche minuto, senza staccare gli occhi dal monitor "E' tutto nella norma, i feti si stanno sviluppando bene. Volete saperne il sesso?"

"Si, certo! Non vedo l'ora..." Disse Francesca.

"Io sicuramente, visto che devo dipingere la stanzetta." Fece invece Valentina.

La ginecologa sorrise e indicò il monitor "Vedete qui e qui? I vostri gemellini sono un maschietto ed una femminuccia!"

Le due ragazze sorrisero felici, scambiandosi un dolce bacio "E' bellissimo... Che notizia stupenda!" Disse Valentina "Almeno so come dipingere la loro cameretta."

Poi la dottoressa diede a Francesca un paio di fogli di carta per ripulirsi dal gel e poi diede loro le immagini stampate dell'ecografia, dando loro appuntamento per l'ottavo mese, quando Francesca avrebbe dovuto fare l'ultima visita con annessa ecografia, infine Valentina pagò la visita e lasciarono l'ambulatorio, trovando Arianna fuori ad aspettarle, così salirono in auto e la surfista guidò in direzione dell'ospedale per stare accanto all'altra Francesca.

Francesca che, seduta nella sala d'aspetto del secondo piano ad attendere il dottor Agosti, che uscì dalla sala visite qualche minuto dopo e strinse subito la mano alla madre di Francesca, sorridendo poi a costei "Prego, vieni pure."

La ragazza baciò sulla fronte Derek e lo passò a Martina, che s'offrì di tenerlo in braccio, poi entrò nella sala visite con Tania e la madre "Speriamo che vada tutto bene..." Disse Antonella, iniziando a pregare, così come fecero Fra ed Elisa.

Il medico visitò Francesca, rimasta in reggiseno e pantaloni, ma l'espressione dell'oncologo non lasciava dubbi "I linfonodi si sono ingrossati perchè c'è una massa, si sente chiaramente, anche dalla lastra che hai fatto prima e che mi hanno consegnato poco fa... E' un tumore al seno, molto piccolo, ma ancora non sono in grado di dire se è maligno oppure no. Visto che hai un bambino, ti ricovero subito e domattina, alle nove, verrai operata!"

Francesca aveva gli occhi lucidi ed era stretta alla sua Tania, ma annuì col capo "Va bene, d'accordo... Ma parlando del mio bambino, non avrà nulla, vero?"

"Ho visto qui che la dottoressa Schiotti ti ha prescritto un farmaco di prevenzione. Se l'hai sempre preso, non ci sono problemi."

"Si si, non ho saltato un giorno..." Rispose la ragazza.

"Allora tu rimani qui con Derek, io vado a casa a prenderti il necessario... Va bene?" Chiese Tania e la compagna annuì col capo, così la ragazza uscì, trovando tutte le amiche, Rio e Kohei in attesa di una risposta. Ma il suo sguardo parlò per lei, senza bisogno di parole.

"E' quel che si temeva?" Chiese Noemi.

"Purtroppo si... Il medico l'ha ricoverata subito e domattina la opererà. Devo andare a prendere le cose necessarie!"

"Ti accompagno!" Offrì Arianna e Tania la ringraziò, così presero l'ascensore e tornarono al pianterreno, poi se ne andarono dopo aver raggiunto l'auto della castana, che guidò in direzione della casa delle due amiche.

Una volta lì, Tania entrò in casa e prese il suo borsone, poi aprì l'armadio ed i cassetti della compagna, prendendole due paia di slip, altrettanti di calzini, due pigiami e le ciabatte, poi entrò in bagno e prese una sorta di astuccio, nel quale mise lo spazzolino da denti, messo nell'apposita custodia, dentifricio e spazzola, oltre ad alcuni vestiti di cambio, infine mise tutto nel borsone e scese in cucina, ricongiungendosi ad Arianna "Ho preso tutto, possiamo andare..."

"Bene... Andiamo, allora." Disse l'amica e Tania le sorrise appena.

Ritornate poi all'ospedale, Tania venne condotta dall'infermiera del dottor Agosti nella stanza ove era stata portata Francesca, che subito s'avvicinò alla compagna per abbracciarla e le amiche, Rio, Kohei ed anche la madre di Francesca, che teneva Derek in braccio, uscirono dalla stanza per lasciarle sole. E subito le due si baciarono, con Tania che aveva lasciato il borsone sul lettino "Mi mancherete moltissimo..."

"Avrò cura di Derek, tranquilla! E poi tutti i giorni verrò a trovrti, non ti lascerò mai sola."

"Ci conto, eh! Stasera ti telefono..."

"D'accordo. Ma stai tranquilla, ok? Domattina arriverò presto, così staremo qualche minuto assieme. E quando starai meglio, ci sposeremo!"

Francesca le sorrise, visto che la sua compagna sapeva farla sorridere con facilità, così la strinse a sè, baciandola con dolcezza e passione, poi la ragazza se ne andò col bambino e le amiche, che salutarono Francesca, mentre sua madre sarebbe rimasta ancora qualche minuto.

Ma la ragazza sapeva che doveva essere forte, perchè con la vicinanza di Tania, della famiglia e delle amiche, avrebbe vinto la più difficile delle battaglie.

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Capitolo 86
*** Il peggio è passato. ***


Il mattino seguente, alle otto e mezza, Tania arrivò puntuale all'ospedale col suo piccolo Derek ed i suoi genitori per stare accanto a Francesca prima che venisse portata in sala operatoria e le due ragazze si scambiarono subito un bacio dolcissimo "Amore... Mi siete mancati tantissimo!"

"Anche tu ci sei mancata." Rispose Tania, mentre i genitori di entrambe le lasciavano sole "Ci sei mancata immensamente."

Francesca sorrise dolcemente, baciando il piccolo sulla fronte e poi la compagna sulle labbra, che sembrava non volerla lasciare "Ho paura sai?"

"Non dovresti... Andrà tutto bene e devi stare tranquilla."

La ragazza annuì col capo ed entrò poi un'infermiera per portarla in sala operatoria, ove il dottor Agosti le avrebbe rimosso la massa tumorale, che sarebbe poi stata analizzata per vedere se il tumore fosse maligno o meno "Non andare via..." Disse Francesca, prima che l'infermiera la portasse via.

"Non ci penso nemmeno! Ti aspetterò qui. Ti amo!" Rispose la compagna e la giovane le sorrise.

Poi Tania e le due coppie di genitori andarono a sedersi in sala d'aspetto, col padre di Francesca che teneva in braccio il nipotino ed arrivarono poi anche le altre ragazze, Rio e Kohei "Ciao. Allora? E' stata già portata in sala operatoria?"

"Si, Himeko. Dieci minuti fa..." Rispose Tania, ticchettando nervosamente il piede destro per terra.

"Tania, tesoro... Non iniziare." Le rivolse la madre "Stai calma. Andrà tutto bene!"

"Lo so, mamma, ma sono nervosa. La mia ragazza è in sala operatoria e ho tutto il diritto di essere nervosa!"

"Stai tranquilla, cara." Disse invece la madre di Francesca, sorridendole "Sei una cara ragazza, Tania. Francesca è forte, ce la farà."

La ragazza sorrise appena, mentre il padre di Francesca le passava Derek e poi s'alzò per fare quattro passi, dirigendosi verso il corridoio e la sala d'aspetto ove vi era una finestra dalla quale si vedeva il parcheggio ed anche le montagne, ancora leggermente innevate "Guarda, amore, guarda che bele montagne... Quando la mamma starà bene, andremo a farci un bel giretto."

"Stai programmando una gita in montagna?"

Tania si voltò e vide Sole che le sorrideva dolcemente, assieme ad Arianna e Valentina "Si... A Francesca farà sicuramente bene dell'aria pura. C'è un piccolo santuario, a quota millecinquecento metri, andremo lì a pregare... Se lei vorrà, ovviamente."

"E' Marzo, da un paio di giorni, l'aria è molto buona in alta montagna."

"Faremo una bella gita tutte insieme. Che ne dici?" Chiese Valentina e Tania annuì col capo, passando nel mentre il piccolo Derek a Sole, che passeggiò avanti ed indietro tenendolo in braccio e, quando ritornarono dalle amiche, Nadia sorrise nel vedere la sua Sole con Derek in braccio. Sapeva che la compagna era brava coi bambini e sperava di poterle dare un erede o due, prima o poi.

Passarono quattro orette buone e tutte iniziavano a preoccuparsi, visto che l'intervento non doveva essere complicato, ma si tranquillizzarono quando videro il dottor Agosti avanzare verso di loro e subito i signori Dell'Alpe s'alzarono, assieme a Tania ed i suoi genitori "Allora, dottore? Come sta?" Chiese subito la ragazza, prontamente.

"Sta bene, l'intervento è perfettamente riuscito! Inoltre abbiamo subito mandato la massa tumorale rimossa ad analizzare... Saprò dirvi di più tra qualche minuto." Disse e, dietro di lui, un infermiere portava il lettino sul quale Francesca dormiva in camera.

I signori Dell'Alpe, Tania ed i suoi genitori erano al settimo cielo e tutte le ragazze, compresi Rio e Kohei, andarono ad abbracciare la loro amica ed anche i quattro adulti, mentre la giovane maestra di nuoto baciò felice il suo piccolo Derek sulla fronte, poi lo passò ad Arianna e uscì a chiamare la scuola, per avvisare la Preside. Infatti tutte loro avevano perduto il giorno di scuola per stare accanto alla loro amica.

"Entra, coraggio... Rimani con lei." Disse la madre di Francesca "Scommetto che vorrà vederti, quando si sveglierà."

Tania annuì col capo, poi entrò nella stanza di Francesca e si sedette sulla seggiola alla destra del letto, mentre le altre le osservavano dal corridoio "Sono felice di sapere che sta bene..." Avanzò Cate, liberando un respiro profondo "Ero preoccupatissima!"

"Già!" Rispose Vale "A chi lo dici... Ma sono felice di sapere che è andato tutto bene."

"Io devo andare al lavoro..." Fece Rio, avvicinandosi poi alle due coppie di genitori "Vi faccio tanti auguri, signori. Arrivederci!"

Il ragazzo se ne andò ed i quattro adulti lo salutarono a loro volta, stringendogli la mano, poi se ne andarono tutte, pian piano, con Cate e Sole che si fecero promettere da Tania di avvisarle, per far sapere loro i risultati della biopsia e la ragazza annuì col capo.

E ci volle un'oretta prima che Francesca si svegliò e, quando riuscì a focalizzare la vista, notò Tania al suo fianco "Ehi... Ciao..." Sussurrò, con un fil di voce e la compagna subito le prese la mano destra fra le proprie, baciandole le nocche e sorridendole.

"Amore... Ciao! Come ti senti?"

"Bene... Stanca... Dov'è Derek?"

"Fuori, coi tuoi genitori. Le altre ragazze, Rio e Kohei se ne sono andate a casa e ho avvisato la scuola... E' tutto ok, poi il dottor Agosti ci porterà i risultati della biopsia."

Francesca sorrise appena, preoccupata, deglutendo quando vide l'oncologo parlare coi suoi genitori e quelli di Tania attraverso la finestra e, quando il dottor Agosti entrò, la giovane strinse la mano della compagna con la forza che aveva "Buongiorno, Francesca. Ti senti bene?"

"Si... Anche se sono stanca..."

"Ci porti altre buone notizie, dottore... La prego!" Disse Tania.

"Certo!" Sorrise l'uomo "La biopsia è risultata negativa. Il tumore era benigno e l'abbiamo preso in tempo, togliendolo completamente e senza lasciare niente... In più la cicatrice è stata minima e non è stato asportato nulla."

"Grazie..." Disse piano Francesca, iniziando a piangere di gioia "Grazie..."

"Di niente! Adesso puoi stare tranquilla, piccola, non corri più alcun pericolo!" Rispose l'uomo, prima di andarsene e Francesca fissò la compagna, sorridendole dolcemente e Tania le asciugò le lacrime coi pollici.

"Ti amo! Ti amo tantissimo..."

"Ti amo anch'io! Dio solo sa quanto!" Ribadì Tania, posando un lieve bacio sulle labbra della compagna, che venne corrisposto con dolcezza "Io e le altre pensavamo di fare una gita in alta montagna quando ti sentirai bene. Che ne dici?"

"Certo... E porteremo anche Derek."

"Sicuramente." Rispose Tania e la ragazza le sorrise, poi entrambe si tennero per mano, perdendosi nel rispettivo sguardo, provando l'una per l'altra quell'amore fortissimo che le aveva aiutate a superare quella difficile situazione e che le avrebbe unite per sempre.

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Capitolo 87
*** L'escursione. ***


Una settimana dopo, Francesca venne dimessa in perfetta salute, col permesso del dottor Agosti di andare a fare la tanto agognata gita in alta montagna e sarebbe subito partita con la sua Tania e le amiche, coi rispettivi genitori che avrebbero badato assieme al piccolo Derek.

"Ciao, amore! Sei pronta?" Le chiese Tania, entrando in camera della compagna, la quale si stava vestendo, aiutata dalla madre.

"Ciao! Si, sono pronta... Le altre ragazze?"

"Sono fuori che ci aspettano." Sorrise la ragazza e Francesca la raggiunse, abbracciandola e rubandole un tenero bacio sulle labbra, subito corrisposto.

Poi raggiunsero le amiche, con la giovane maestra di nuoto che portava il borsone della compagna e con entrambe che, prima di salire in auto con Arianna, salutarono il loro piccolo Derek con un bacio a testa sulla fronte del bimbo, infine partirono, dirette al piccolo paesino dal quale sarebbero poi partite a piedi per iniziare l'escursione.

Ci volle una buona mezz'ora per arrivare e raggiunsero la casa di Peter, zio di Francesca e fratello di suo padre, che abbracciò subito la nipote "Francesca! Tesoro, come stai?" Le chiese l'uomo, abbracciandola "Mi sono arrivate le foto di Derek... E' bellissimo!"

"Grazie, zio! Comunque sto bene... Grazie per la tua disponibilità a tenere qui l'auto di Arianna!"

"E' un piacere e poi non devo andare da nesuna parte. Ma dimmi... Quella è la tua ragazza?" Chiese, indicando il pullmino preso a noleggio dal padre di Tania, che aveva accompagnato lì coloro che non avevano la patente, ovvero tutte le ragazze e Kohei, tranne Tania stessa e Francesca che erano salite con Arianna ed Eisa e Vale che era arrivata col suo Rio, Lucia, Martina ed Antonella.

"Si, è Tania!" Rispose Francesca, indicandogliela, dal momento in cui Peter non l'aveva mai incontrata per via degli impegni lavorativi, visto che viaggiava per l'Europa, tra le sue filiali di multinazionali di prodotti ospedalieri.

"Molto bella, davvero! Complimenti, mia cara."

Francesca gli sorrise ed Arianna, appena uscita dal garage dell'uomo, nel quale aveva parcheggiato, si presentò e gli strinse la mano "Grazie per avermi permesso di parcheggiare la mia Civic nel suo garage, le sono molto grata!"

"Per una campionessa del tuo calibro questo ed altro! E' un piacere."

Arianna sorrise a sua volta e, messo in spalla il proprio zaino, raggiunse le altre, pronte ad incamminarsi, ed il padre di Tania se ne andò e sarebbe tornato lì a prenderle alle sette precise. Poi se ne andarono, dirigendosi verso il sentiero che le avrebbe portate a raggiungere il santuario a quota millecinquecento metri, meta di molti pellegrini e di turisti ogni anno, che pregavano per la salute o per la protezione durante la stagione sciistica, affinchè non ci fossero incidenti con sci o snowboard.

Si fermarono dopo circa mezzo chilometro affinchè Francesca e coloro che erano in dolce attesa potessero riposarsi, soprattutto la Principi, che sentiva il peso della gravidanza gemellare, giunta quasi al sesto mese e, per fortuna, Valentina le stava sempre accanto.

"Tieni, amore, bevi un sorso d'acqua..."

"Grazie." Sorrise la Principessa "Abbiamo portato il succo alla pera, vero?"

"Si. Ho sei cartoncini, nello zaino... Ne vuoi un paio?" Chiese Valentina e Francesca annuì, così la ragazza aprì lo zaino e li porse alla compagna, poi lo richiuse e l'aiutò ad alzarsi in piedi ed anche Noemi le diede una mano. Noemi che, buona buona, sembrava essersi legata parecchio a Fra e viceversa.

"Grazie!" Sorrise Francesca, quindi si rimisero in marcia.

E dovettero passare un paio d'orette prima che arrivassero in vista del santuario e fecero ancora una piccola pausa "Che tutti i Santi mi aiutino! Sono sfinita!" Disse Antonella, facendosi aria col ventaglio visto che, per essere il primo giorno di Primavera, faceva abbastanza caldo, nonostante fossero in alta montagna.

"Male! Quando giochi a pallavolo ti stanchi così facilmente?" Chiese Fra.

"Sono due cose diverse... Ti farà ridere la risposta, ma odio camminare e amo correre!"

Fra sorrise, in effetti, poi raggiunsero il bel santuario ed entrarono per dire un paio di preghiere e poi uscirono, andando a sedersi nel parchetto accanto per fare un pic nic, visto che era un'area adibita per quel genere di cose e presero uno dei pochi posti al sole che non era occupato da altre persone del luogo o turisti.

E le ragazze in dolce attesa ci diedero dentro col cibo, specialmente Elisa e Francesca, che mangiarono moltissimi dolci, preparati da Martina, Carolina o Fra "Squisiti!" Disse Elisa, tra un boccone e l'altro "Dovrete darmi la ricetta..."

Le tre amiche annuirono e, dopo un paio d'ore passate anche a rilassarsi, con Francesca che prese le sue medicine, poi ritornarono nel santuario per pregare ancora ed infine raccolsero le loro cose e buttarono i rifiuti in un cestino apposito del parco, dopodichè si rimisero in marcia.

La discesa era più semplice, anche perchè erano quasi le quattro e mezza e ci avevano messo ben due ore per salire e, magari, ce ne avrebbero messe altrettante per ritornare a valle, a casa di Peter, ove le aspettava il padre di Tania.

"Allora, amore? Ti senti bene?" Chiese Tania e Francesca annuì col capo, prendendola a braccetto.

"Lascia che porti lo zaino..." Offrì Noemi e Fra accettò, quindi l'altrettanto bionda amica le sorrise.

"Voi due... Dovreste proprio darvi da fare, sapete?" Le provocò Cate, come entrambe avevano fatto con lei per farla mettere con Raphaela e fu Fra a guardarla, pronta a risponderle, con un sorrisetto molto malizioso.

"Chi ti dice che già non lo stiamo facendo?"

"Per tutti i Santi!" Se ne uscì Antonella, rischiando di far venire un infarto a Raphaela e Sole, entrambe accanto a lei "Lo dicevo io!"

"Ma che dici? Ti pare?" Ribadì Noemi "Siamo soltanto due buone amiche che vivono insieme!"

Antonella annuì col capo, con malizia e poca convinzione, con Rio che prese cavallerescamente in braccio la sua Vale e raggiunsero la casa di Peter in un paio d'orette e l'uomo le invitò tutte in casa per mangiare un bel gelato e permettere a ttute di riposare. Intanto, Peter ed il padre di Tania avevano stretto amicizia, presentandosi.

Ed il gelato fu ben accetto, con Vale, Elisa e la Principi che ne presero ben tre coppette a testa e solo dopo averlo terminato e ringraziato Peter per la gentilezza, tutte se ne andarono, con Arianna che lo ringraziò per averle permesso di mettere la sua Civic in garage. E Peter rubò a Tania e Francesca la promessa di tornare presto a trovarlo, con la rispettiva famiglia al completo e, ovviamente, il piccolo Derek.

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Capitolo 88
*** Notizie sconvolgenti. ***


Passò un mese ed arrivò il tiepido Aprile, con Francesca che si era ripresa completamente e Vale che, da un paio di giorni, aveva dato alla luce la piccola Stella, per la gioia di Rio, che se la coccolava alla prima occasione.

Ma la pace e la tranquillità stavano per finire. Infatti a casa Herrera-Hawkins era appena arrivato Dan, il manager di Arianna "Ehi, Dan! Che piacere vederti!" Lo salutò la surfista, abbracciandolo, visto che per lei era una sorta di padre "Cosa ti porta qui?"

"Ormai sei guarita dall'infortunio e ti sei ben ripresa. Puoi ritornare sulla tavola... A Luglio ci sono i Mondiali, in Australia!"

"Lo so... E quindi quando dovrei partire?"

"A Giugno. Non importa quando, basta che parti in quel mese."

"Ok, almeno riesco a pensare alla mia Elisa ed alla nascita del nostro primo erede!"

Il manager la fissò con occhi sgranati "Ti sei sposata?"

"No, altrimenti ti avrei invitato! E' incinta... Vieni, te la presento!" Disse Arianna, conducendo il manager in cucina, ove il tipo scorse una ragazza alta come la surfista, dai lunghi capelli castani legati in un'alta coda di cavallo "Elisa, amore! Voglio presentarti una persona."

La ragazza si voltò, presentandosi a Dan, che le strinse la mano "Molto, molto bella! Complimenti."

Arianna gli sorrise, quindi Dan rivelò il motivo della sua visita anche ad Elisa, che subito si mise seduta "Ma... Ma non starà sempre via, vero? Tornerà a casa..."

"Certo! Tanto ha i Mondiali in Australia a Luglio e le Olimpiadi a Honolulu ad Agosto, poi passerà Settembre ed Ottobre ad allenarsi ed infine tornerà a casa da te fino all'estate successiva." Sorrise l'uomo "Non starà via molto..."

Elisa tirò un sospiro di sollievo "Bene... Mi fa piacere!" Sorrise ed Arianna la baciò, accarezzandole teneramente il viso col dorso della mano sinistra.

Invece Valentina era tornata dall'allenamento a Vienna e, arrivata a casa, trovò tutte le amiche, andate a tenere compagnia a Francesca, che non si sentiva molto bene e si preoccuparono quando videro l'espressione della loro amica "Ehi, cos'è successo?" Chiese Monica, notando che la ragazza si teneva le mani sul viso, sospirando.

"Io... I-Io non so come dirlo..."

"Dire cosa? Amore, cosa ti è successo?" Avanzò Francesca, sedendosi un po' a fatica accanto alla mora.

"Io... Io devo andare negli Stati Uniti. La mia squadra mi ha mandata lì e... E ho un contratto blindatissimo! Prenderò molto, ma... Ma non potrò mai tornare a casa!" Rivelò, iniziando a piangere. Per la prima volta, Francesca e le altre amiche, oltre a Kohei, la vedevano piangere.

Ma anche Francesca iniziò a piangere, abbracciando Valentina, così Kohei e le altre ragazze le salutarono, andandosene per lasciarle sole a parlare di un argomento così delicato "D-Dimmi che non è vero..."

"Purtroppo si, ma non piangere!" Rivelò Valentina "Prometto di non tradirti mai. Ma... Non potrò vedere nascere i nostri figli. Mi dispiace così tanto..."

Francesca si strinse a Valentina, che fece altrettanto, baciandola sulla tempia sinistra e poi sulle labbra "N-Non mi tradirai, vero?"

"Mai! Nemmeno se mi capitasse davanti una modella tutta curve."

La bionda ragazza provò a sorridere, ma non ci riuscì "Non voglio che tu vada, ma non c'è altra scelta..."

"Ti manderò soldi ogni mese, per i bambini e spero tu possa mandarmi foto e video di voi tre..." Disse la ragazza, continuando a piangere "Mi mancherete immensamente!" Avanzò, stringendo a sè la compagna, che piangeva a dirotto e si baciarono dapprima dolcemente, poi sempre con maggiore passione.

E Francesca catturò le labbra della compagna, incapace di lasciarla, ma dovette farlo quando il telefono di Valentina suonò e costei lo cercò, ma fu proprio Francesca a passarglielo, visto che era sul mobiletto alle sue spalle "Tieni, è Arianna."

"Pronto?" Iniziò la professionista "Ciao, dimmi! Ah, Noemi te l'ha detto? Si, è vero... Devo andare negli Stati Uniti per due anni. Anche tu parti? Beh, fortunata che parti a Giugno e vedrai tuo figlio nascere... Io devo partire il mese prossimo ed a Luglio non sarò a casa. Non potrò mai tornarci, nemmeno per le festività!" Spiegò la ragazza, in lacrime, disperata "O-Ok, ti aspetto... A dopo!"

Ed Arianna non ci mise molto ad arrivare, assieme ad Elisa e la surfista abbracciò subito la professionista "Valentina!"

"Arianna..." Riuscì a dire la giocatrice "Arianna..."

"Non piangere, dai. Hai tutta la mia comprensione, ma non piangere... Staremo noi con Francesca ed i bambini!"

Le due amiche si sedettero sul divano, con la surfista che l'abbracciò e cercò di consolarla. Probabilmente era la sola che, essendo sua amica da quando erano piccole, sapeva consolarla al meglio, mentre Elisa s'avvicinò a Francesca ed andarono in cucina a prendere del gelato per tutte e quattro.

"Cosa farò lontana da lei? Impazzirò, me lo sento..."

"Non impazzirai. Soffrirai moltissimo, ma non impazzirai."

"Non la tradirò mai! E... E se dovesse servire a stare sempre con lei, sono disposta a lasciare la pallavolo!"

Arianna sgranò gli occhi "Non avrei mai creduto di sentirtelo dire."

"Invece lo dico... Prima non avevo nulla d'importante, ora ho lei ed i bambini! E non posso vederli nascere."

"Chiedi a qualcuna se ti fa un video durante il parto... Magari Tania o Rio, oppure chi vuoi tu!"

"Ci penserò... Grazie. Grazie di esserci e per essere qui!" Sorrise la ragazza, asciugandosi le lacrime ed Arianna le sorrise, poi arrivarono Francesca ed Elisa col gelato e la prima si sedette subito, visibilmente stanca ed Arianna propose anche a Francesca l'idea di farsi riprendere nel corso del parto.

"Potrei chiederlo a Cate. E' brava a fare le riprese!"

"Aggiudicata." Sorrise Valentina, baciando ancora la compagna e mangiarono il gelato in compagnia.

Ma entrambe le coppie sapevano che il tempo passava inesorabilmente e che il giorno della loro separazione si avvicinava sempre di più.

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Capitolo 89
*** L'arrivederci. ***


Aprile passò, portando i primi caldi e la malinconia che affliggeva Elisa e soprattutto Francesca, che presto avrebbero dovuto separarsi dalla rispettiva compagna, soprattutto quest'ultima, visto che erano all'aeroporto per salutare Valentina, la quale sarebbe andata a giocare due anni negli States.

Erano arrivate con un'ora di anticipo e Francesca, innanzi al gate ove Valentina avrebbe dovuto imbarcarsi, era stretta proprio alla compagna e non aveva la minima intenzione di lasciarla. Le lacrime non smettevano di rigarle le gote.

Le sembrava solo il giorno prima, quello durante il quale sia Valentina che Arianna si erano laureate, la prima in Lingue e Letterature Orientali e la seconda in Chimica e Fisica, ottenendo entrambe il punteggio massimo e la lode.

"Coraggio, amore... Altrimenti per me sarà ancor più difficile."

"I-Io... Io non voglio che tu parta..."

"Nemmeno io vorrei partire, ma devo farlo." Rispose Valentina, accarezzando la schiena e la nuca della compagna "Non ti tradirò mai, lo prometto su di te ed i nostri bambini! E tornerò il prima possibile e, se dovesse servire a stare con voi, lascerò per sempre la pallavolo!"

Francesca vide la determinazione dipinta negli occhi della compagna e la baciò dolcemente "A me basterebbe che tu giocassi vicina a me..."

"Ci penserò! Mi guarderò intorno, cercherò una squadra... Ma non potrò giocare in Nazionale."

"Perciò se dovessimo essere convocate non ci sarai?" Chiese Antonella e Valentina annuì col capo.

"Che cosa orribile... Giocare in Nazionale è un onore, eppure non ti ci mandano. Perchè?"

"Non lo so. Ma anche le altre ragazze della squadra non vengono mandate in Nazionale, non so perchè... Non so cosa dirti, Noemi, non lo so..."

"Attenzione! Si avvisano i signori passeggeri del volo diretto per New York di recarsi ai cancelli d'imbarco." Chiamarono dall'altoparlante, annunciando inoltre che il volo era appena arrivato e ci si poteva già imbarcare, poi l'annuncio venne ripetuto.

"Non andare!!" La pregò Francesca, stringendosi a lei "Non andare, non lasciarmi... Non lasciarci..."

"Sarete sempre nei miei pensieri e nel mio cuore. Vi amo tantissimo... E ti amo immensamente!" Dichiarò Valentina, accarezzando il ventre rigonfio, di sette mesi, della compagna, rubandole un bacio molto appassionato "Adesso devo andare..."

"Mi mancherai immensamente e parlerò sempre di te, ai bambini! Ti manderò ogni giorno foto e video... Non ti perderai niente, di loro."

"Ci conto! Ed io prometto che ti chiamerò sempre, ti scriverò mail... Amore mio..."

Valentina strinse a sè la sua Francesca, accarezzandola nuovamente e poi fissò Cate, che colse lo sguardo dell'amica "Hai bisogno di qualcosa?"

"Vorrei chiederti un favore, se possibile..."

"Tutto quello che vuoi! Dimmi." Avanzò la castana.

"Quando Francesca dovrà partorire, ti andrebbe di entrare con lei e fare un video del lieto evento?"

Cate la fissò, arrossendo appena "N-Non vuoi un video nei minimi dettagli, vero?"

"No no." Sorrise Valentina, avendo capito a cosa alludesse l'amica "Riprendi solo Francesca e le nascite dei bambini..."

"Bene, perfetto! Al massimo Tania, che è esperta, mi aiuterà."

"Molto volentieri!" Avanzò la maestra di nuoto, sorridendo e Valentina le ringraziò entrambe.

Poi Valentina le abbracciò tutte, stringendo la mano a Rio e Kohei "Non cambierò mai numero di cellulare e mail e, se dovesse accadere, ve lo farò sempre sapere. Chiamatemi, bombardatemi di mail e messaggi, vi risponderò sempre! E tu, amore, salutami i tuoi genitori... E preparali, mi raccomando, perchè quando tornerò ci sposeremo!" Ammise la giocatrice, baciando Francesca.

"Glielo dirò." Rispose la ragazza, continuando a regalare bacetti alla compagna.

"Nessuna di noi si sposerà, finchè tu sarai via." Disse Raphaela "Ci sposeremo quando saremo al completo."

"Ok, bene! E fatemi sapere delle gravidanze... Sono certa che ci saranno altri lieti eventi."

Tutte annuirono, poi ci fu nuovamente la chiamata per il volo di Valentina che, stavolta, mise il borsone in spalla, prese i due trolley e baciò ancora Francesca, salutò le sue amiche e s'incamminò verso il cancello d'imbarco, per salire sull'aereo che l'avrebbe portata negli USA.

Francesca era in lacrime, sorretta da Arianna e Cate, mentre Valentina, salita sull'aereo dopo un ultimo sguardo ad amore ed amiche, sistemò i suoi bagagli e si sedette, mettendosi poi a piangere, con le mani sul viso.

"Attenzione, stiamo per decollare! I signori passeggeri sono pregati di mettersi la cintura di sicurezza e restare seduti!" Annunciò l'assistente di volo, mentre i piloti accendevano i motori e l'aereo venne messo in moto.

E le ragazze piangevano quasi tutte, più o meno, con Cate che teneva per mano Raphaela, Noemi stringeva a sè Fra e Martina aveva finito i fazzoletti di carta di Carolina, invece Vale era stretta a Rio "Alla fine è partita..." Disse proprio Carolina, mentre l'aereo decollava.

"Questi due anni passeranno molto in fretta, vedrete." Avanzò Arianna e tutte le diedero ragione, anche se Francesca guardava l'aereo allontanarsi, con le lacrime agli occhi.

Ed anche Valentina, a bordo, guardava fuori dal finestrino, rivolgendo il suo sguardo triste e malinconico alle bianche nuvole, pensando e ripensando a tutto ciò che le era successo di bello da quando aveva conosciuto le altre ragazze e Francesca, innamorandosi di lei, all'aver iniziato a giocare a pallavolo con loro, fino alla convivenza ed alla notizia della gravidanza. E l'addolorava l'idea di non vedere nascere i suoi primogeniti.

Rivolse alle nuvole ed al cielo infinito i suoi pensieri, tutti dedicati alla sua terra, alle amiche e soprattutto al suo grande ed unico amore ed agli angioletti che sarebbero nati il mese seguente, mentre l'aereo si dirigeva verso il tramonto, portandola lontano per due lunghissimi anni.

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