Una situazione alquanto insolita di Kairi_92 (/viewuser.php?uid=51113)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La caverna ***
Capitolo 2: *** Una nuova amica ***
Capitolo 3: *** Allenamento, nuova minaccia e dichiarazione ***
Capitolo 4: *** Doppia personalità? ***
Capitolo 1 *** La caverna ***
La caverna
Nell'oscurità, rischiarata da un sottile raggio di sole, una
sagoma lentamente si avvicinava. L'ombra, dai lunghi capelli a
porcospino e la corporatura esile, scorreva veloce sui muri, rigirandosi
su stessa, come fosse intenta ad osservare qualcosa. Già...
Era ormai passato parecchio tempo da quando Sora aveva visto per
l'ultima volta il Luogo Segreto, protagonista di molte leggende su
Destiny Island, ma quello era sempre stata la grotta segreta sua, di
Kairi e Riku... Come potersene dimenticare?? Quello è lo stesso
luogo dove cominciò a capire l'intensità dei sentimenti
che provava per la sua migliore amica, che chissà se avrebbe mai
ricambiato. C'era una flebile luce a rischiarare quel luogo, dando la
possibilità di osservare i disegni sulla roccia. Tutto era come lo
ricordava, persino quella porta senza maniglia, né serratura.
Anche il disegno di se e Kairi era rimasto come quando lo avevano
disegnato da piccoli?? No, certo che no, almeno non del tutto
considerando che nella sua ultima visita, aveva aggiunto un lieve
particolare, ma talmente rilevante da poter far capire alla ragazza che
amava i suoi reali sentimenti. Si avvicinò lentamente, provando
a scorgerlo. Un attimo prima di riuscirci, le parole di Riku gli
riempirono la mente.
<< Se vinci tu, farai il capitano. Se vinco io, condividerò un Papua con Kairi. >> E ancora << Non t'importa davvero nulla di lei?? >>
Anche lui era innamorato della loro migliore amica, dimostrandolo
in più di un'occasione. Come poter competere con lui? Con il
suo
migliore amico? Non avrebbe mai avuto il coraggio di portargli via
Kairi... Quella sarebbe dovuta essere una scelta volontaria, senza che
fosse condizionata da nessuno. Riusciva persino ad immaginarsi Kairi
nella più totale incertezza, non volendo deludere nessuno dei
due, ma sempre con quel suo sorriso che dava il benessere allo spirito.
Si fermò. Rievocare quel ricordo gli faceva male, molto male.
Non sarebbe riuscito a muoversi, nemmeno un millimetro più
avanti. La paura di ciò che sarebbe potuto accadere, ormai lo
aveva avvolto nelle sue spire. E se... Kairi avesse visto l'aggiunta
del frutto di Papua? Chissà... Magari era stato persino un
errore disegnarlo... Però doveva controllare. Si accinse a fare
un passo in avanti, ma fu fermato dal sopraggiungere di alcuni rumori,
qualcuno si stava avvicinando frettolosamente... Probabilmente era
Riku, corso a cercalo non vedendolo tornare. La figura che uscì
dalla piccola galleria che conduce alla grotta, era piuttosto alta, con
capelli di un celestino spento, tale da potersi confondere col
grigio, che gli arrivavano fin sotto gli occhi verde-acqua. Vestiva con
dei jeans a vita bassa, sostenuti dalla cintura, una maglietta nera
smanicata, attillata a doppia cerniera, rivestita da un giubottino
giallo canarino, anch'esso smanicato, lasciato aperto sul davanti.
<< Hey, Sora! Che fai qui? Ti stavamo aspettando tutti... >>
<< Beh... Ecco io... >>
<<
Non accampare scuse e muoviti... La serratura è ancora chiusa...
Non c'è nulla di cui preoccuparsi! Adesso andiamo o gli altri
non credo saranno molto felici di vederti! Penseranno che ti fossi nuovamente addormentato da qualche parte. >>
Si lasciò sfuggire una risata alquanto divertita. Questa era una
delle rare occasione in cui lo si potesse veder ridere allegramente,
con quel suo splendido sorriso ad illuminargli il volto. Sora, intanto,
sembrava offeso da quelle parole e mise il broncio all'amico.
<< Molto carino da parte tua Riku!! >>
Ripensò al reale motivo per cui era andato alla grotta e
arrossì non poco, ma grazie alla scarsa presenza di luce non si
notò.
<< Ad
ogni modo credo sia meglio tenere sotto controllo la serratura...
Potrebbe sempre riaprirsi a nostra insaputa e io non voglio rischiare
di riperdere il nostro mondo e... >>
Seguì un attimo di silenzio, mentre gli attraversò la
mente la figura di Kairi senza cuore e quella di Riku posseduta da
Xemnas.
<< E i nostri amici... Non riuscirei a sopportarlo una seconda volta... >>
Voltò lo sguardo,
quasi indignato, per aver permesso che tutto ciò fosse accaduto
in passato. Riku lo guardò serio, con un certo tono di
rimprovero nella voce.
<<
Sora, non è colpa tua, lo vuoi capire?? Sarebbe successo
ugualmente, qualsiasi cosa avresti fatto! E poi io, te e Kairi siamo
gli unici sull'isola a conservare il ricordo di quello che è...
Beh lo sai... >>
<< Ma... Lo aveva detto
anche Re Tritone che il custode della chiave distrugge la pace e
porta scompiglio... Perché non dovrei ritenermi il
responsabile?? >>
<<
Perché fino a prova contraria esistono più custodi e se ben ricordi io
ho il Keyblade oscuro, quindi mi posso ritenere responsabile quanto te,
se non oltre!! Sono io che ti ho quasi ucciso, sono io che stavo
impedendo a Kairi di riavere il suo cuore, nonostante tutti i miei
sforzi affinché lo riavesse!! Smettila d'incolparti!! >>
<< Riku adesso non far
ricadere tutta la colpa su di te! Ti hanno semplicemente raggirato,
servendosi del fatto che.... Che... La volessi salvare.... >>
<< Già... Ma quel che fatto è fatto, non si torna indietro e poi... >>
La voce gli s'interruppe, si
voltò verso l'uscita, cominciando ad incamminarsi. Quando
riprese a parlare era, ormai, quasi fuori. Poggiò una mano sulla
parete, esclamando con voce spazzata, prima di avviarsi all'esterno:
<< Kairi ama te! Te soltanto... >>
Tutto ciò arrivò quasi confuso alle orecchie di Sora
che stordito si voltò di scatto verso la parete della serratura.
Nulla. Ma lì di fianco, all'angolo destro, poteva scorgere un
qualcosa di bianco. Vi si avvicinò. Ricordava quanto poteva
ritenersi goffo nel disegno confronto alla sua amica e ciò non
poté che fargli affiorare un sorriso sulle labbra, nonostante la
discussione con Riku. Fece un'ulteriore passo avanti, quanto bastasse
per poter riuscire a scorgere perfettamente entrambi i disegni. Ne
rimase sconvolto. Adesso ad ornare i disegni non c'era più
un unico frutto di Papua, ma bensì due! Quando sarà
stato aggiunto?? E... Perché Kairi lo avrebbe fatto?? Riusciva
ad immaginarsela mentre faceva quella piccola aggiunta, sorridente
come sempre e con le lacrime agli occhi, però ciò avrebbe
significato che era a conoscenza... A conoscenza del fatto che se ne
fosse innamorato, eppure lui non era mai riuscito a notare nulla di
diverso nel suo atteggiamento. Forse il suo migliore amico aveva ragione...
<< Grazie Kairi... Grazie di cuore... >>
Fu tutto ciò che riuscì a dire prima di andarsene.
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Capitolo 2 *** Una nuova amica ***
Una nuova amica
Dopo l'oscurità della grotta, il sole sembrava a dir poco
accecante e il castano non poté far a meno di ripararsi gli
occhi con la mano. Una figura dai capelli color del fuoco gli si
parò dinanzi, avendo una smorfia sul viso tra il sorridente e
l'arrabbiato, come per fare un piccolo dispetto.
<< Sora si può sapere dove sei stato?? >>
Il ragazzo cominciò ad essere in evidente imbarazzo, col cuore
che andava a mille e non voleva saperne di rallentare.
Chissà se la ragazza ricambiava realmente i suoi sentimenti.
<< Hey, Sora!!! Mi stai ascoltando?? >>
L'interessato venne immediatamente
riportato alla realtà al sol sentir pronunciare il suo nome.
Abbassò lo sguardo, per evitare di guardarla in volto.
<< Si Kairi? >>
La ragazza parve alquanto stupita
per l'umore dell'amico e credendo che potesse star male, gli
posò una mano sulla fronte, controllandogli la temperatura. Il
custode diventò subito rosso in viso.
<< Ka-Kairi, ma che fai?? >>
<< Che faccio??? Controllo se hai la febbre!! >>
Ritrasse velocemente la mano.
<< Ma... Ma... Sei bollente! Fila subito a letto! >>
<< I-Io bollente? N-Non è nulla... K-Kairi, piuttosto, dovrei parlarti... >>
L'amica non poté fare a meno di arrossire, sentendo il tono serio
del custode pronunciare quelle parole. Immaginava già
l'argomento. Ormai non poteva più negarlo. Era innamorata di
Sora, ma non avrebbe mai voluto compromettere la loro amicizia.
<< S-Si? Di che devi parl... >>
Non riuscì a finire la frase che cominciarono a sentirsi dei
passi in avvicinamento. L'imbarazzo cominciò a farsi sentire.
<< Hey ragazzi! Che fate qui da soli? Muovetevi, che aspettiamo solo voi... >>
Riku era stranamente più serio del solito. Evidentemente era
geloso. Pur volendo la felicità dell'amico, non avrebbe mollato
tanto facilmente.
<< S-Si... Stiamo arrivando! >>
I due ragazzi erano
rimasti impietriti, non solo per il comportamento glaciale del
compagno, ma anche per essere stati in un certo senso sorpresi. Si
avviarono, ancora rossi in volto, senza proferir parola. Ad attenderli
c'era una nuova ragazza "Emiko". Altezza media, magra, capelli di un
castano
piuttosto scuro, striati da mesh rosse e occhi scuri quanto
i capelli. Indossava una camicetta quadrettata che andava dal blu
al celeste,
smanicata e dei pantaloncini bianchi a vita bassa. Kairi la
guardò attentamente... Già dialogava con i ragazzi di
Destiny Island e sembrava piuttosto simpatica. Si allontanò da
Sora, senza dimenticare l'accaduto e si avvicinò ad Emiko,
salutandola e presentandosi. Evidentemente non c'era bisogno di alcuna
presentazione, la ragazza sembrava conoscere un po' tutti, in un modo o
nell'altro e lanciava qualche occhiata fuggitiva e imbarazzata a Riku,
non molto lontano dal resto del gruppo, ma in un angolino in disparte.
Sora al contrario era rimasto titubante e si avvicinò alla nuova
arrivata solo per curiosità. Gli sembrava strano che conoscesse
molto cose sul loro conto, pur non essendosi mai incontrati.
Continuò a girovagare con la mente, quasi non accorgendosi che
gli era stata rivolta la parola.
<< Salve Sora, piacere, sono Emiko!! >>
<< Emmm... Piacere Emiko, ma... Tu.... >>
<< Ho già spiegato tutto
a Kairi! Provengo dalla Città di Mezzo e sono l'apprendista di
Merlino... Quanto magia però non ne so ancora molto, ho appena
iniziato, imparando soltanto come trasportarmi da un mondo ad un
altro!! >>
<<
Città di Mezzo? Merlino? Ma com'è possibile?? Merlino
dovrebbe essere tornato nel suo mondo insieme a tutti gli altri,
com'è possibile che sia ancora alla Città di Mezzo??
>>
<< Credo che ti avrà
accennato al fatto che a lui piace viaggiare... Beh... Momentaneamente
la Città di Mezzo è diventata la sua dimora, dove sta portando
a termine alcune ricerche riguardo a come potersi liberare
definitivamente degli Heartless... Secondo lui c'è un motivo se
tutti i sopravvissuti dei mondi distrutti finiscono là... Non
può essere una normale coincidenza... >>
<< In effetti... Ma come mai sei venuta da noi? >>
<< È stato Merlino... Mi
ha detto che se avrei voluto seriamente allenarmi, di rivolgermi a voi e
poi... Non avrei mai sprecato l'occasione per conoscere il mio Dark
Angel!!>>
La ragazza sfoggiò un sorriso a
trentadue denti mentre pronunciava quell'ultima frase, lasciando Sora
alquanto stupito e disorientato.
<< Ma
noi non sappiamo molto di magia. Il più qualificato potrebbe
essere Paperino, il mago di corte del castello Disney, non noi. Non
sapevo nemmeno esistesse una magia per trasportarsi nei diversi mondi.
>>
Stette un attimo a riflettere.
<< Ma chi è il Dark Angel di cui parli?? >>
<< Riku naturalmente!!! Chi altro mai potrebbe così... Così... >>
Non riusciva a trovare le parole per
esprimere il ragazzo che le aveva letteralmente rapito il cuore,
nonostante non si fossero mai incontrati faccia a faccia, perciò
cambio subito argomento.
<< Ad
ogni modo... In questi due anni mi era stato detto di tenervi
sott'occhio e seguirvi, perciò conosco: storia, punti di forza
della squadra, debolezze... Tutto in pratica! Il mio compito era anche
quello di studiarvi ed analizzare i vostri miglioramenti. Devo dire che
sono stati piuttosto notevoli, complimenti! >>
La guardò sbalordito. Non si era mai minimamente accorto della sua presenza... Com'era possibile??
<< Ma scusa... Da quant'è che sei l'apprendista di Merlino?? >>
<< Direi da tre anni circa, ma per un mago molto potente
qual'è Merlino, il tempo passa in modo di gran lunga
differente! >>
La ragazza si voltò a rivolgere un altro sguardo imbarazzato al suo amato.
<< Adesso scusami, ma vado a parlare col mio Dark Angel!!! A dopo. >>
Si allontanò felice come non mai, avvicinandosi a Riku e lasciando Sora in preda a mille e più dubbi.
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Capitolo 3 *** Allenamento, nuova minaccia e dichiarazione ***
Allenamento, nuova minaccia e dichiarazione
Al solito, il più informato su ciò che stava accadendo era Riku. La
ragazza era arrivata su Destiny Island, non tanto per allenarsi
nell'uso delle arti magiche, ma più sul piano fisico, continuando allo
stesso tempo il suo studio. Sora e Riku, nel tempo della permanenza di Emiko,
appresero come potersi spostare da un luogo ad un altro, certamente a
breve distanza, perché per lunghe distanze, come da un mondo ad
un altro, serviva costante allenamento, una padronanza e una quantità
incredibile di magia. A giorni alterni c'erano allenamenti sul piano
fisico e su quello magico. Anche Sora e Riku sarebbero dovuti
migliorare se avrebbero voluto distruggere definitivamente gli
Heartless e imparare qualche tecnica in più, specialmente magica, non
poteva certo guastare, d'altronde l'apprendista era lieta di passare
del tempo col suo Dark Angel. I giorni passarono inesorabili, portando
notizie da parte di Merlino.
<< Hey ragazzi, venite qua! >>
Gli interessati si avvicinarono alla riva, dubbiosi, avendo interrotto il combattimento, cosa mai successa prima di allora.
<< Si, Emiko? Che succede? >>
<< Guardate qui! Riporta lo stemma del Re, eppure... La firma appartiene a Merlino. >>
Osservarono il messaggio ancora dentro la bottiglia.
<< Possibile che Merlino sia al Castello Disney? >>
<< Si,
lo è almeno quanto è improbabile... Difficile che abbia
lasciato la Città di Mezzo. A meno che... >>
<< A meno che, che cosa? >>
<< Che sia successo qualcosa di grave o abbia fatto una scoperta incredibile. Non vedo altre soluzioni. >>
L'aria sul suo viso era tra il preoccupato e lo sconcertato.
<< Apriamo e lo scopriremo! >>
<< Giusto... >>
Stapparono la bottiglia, uscendone il contenuto e leggendolo ad alta voce.
<<
Cari, ragazzi, spero che tutto proceda per il meglio. Le mie ricerche
stanno danno degli esiti insperati e comincio a capire il motivo per
cui tutti i sopravvissuti dei mondi scomparsi finiscano nella Città di
Mezzo. Come avrete sicuramente notato dal sigillo, sono da Re Topolino,
con il quale stiamo formulando varie teorie estremamente interessanti.
Adesso, Riku e Sora, dubito che voi sul piano fisico possiate
migliorare ancora molto, perciò vi consiglio di esercitarvi sulla
magia tramite il supporto di Emiko. Quest'ultima, invece, dovrà fare il
vostro esatto opposto. Vi prego, aiutatevi l'un l'altro.
Merlino e Topolino >>
I
3 si guardarono in volto, aspettandosi qualcosa di più, ma la
lettera
finì lì. Non vi era nient'altro. Emiko
scrisse in risposta che erano già a lavoro e che il possessore
del Keyblade e del
Keyblade Oscuro erano ad un buon punto, come al solito oltre ogni
previsione.
<< TRANSPORT!! >>
L'eco risuonò per tutta Destiny Island, trascinato dal vento in
quella deserta giornata. Il sole alto nel cielo, calante,
segnava l'una appena.
<<
Bravissimo ragazzo dai capelli dritti. Continui a migliorare. Comincio
a credere che perderò il mio posto da apprendista se il progresso continua
così sia da parte tua che di Riku. Mi state letteralmente
surclassando e mi sorge un dubbio. Non è che sfruttate il potere
dei Keyblade a mia insaputa? >>
Il sorriso adornava il suo volto allegro e spensierato da diciottenne qual'era, l'aria compiaciuta e soddisfatta.
<<
Beh... Ma non siamo gli unici a far progressi per quanto ho visto. Che
ne dite di uno scontro 3 contro 3? Mi pare equo come combattimento in
fin dei conti. >>
<< Ma... Riku... Da quando sfidi le ragazze?? E poi... Non è allenata come noi sul piano fisico! >>
<< Come noi non lo siamo come lei su quello magico! Perciò... Equo. >>
<< Hey!! Che succede?!?! Io non ho voce in capitolo?? >>
La ragazza evidentemente seccata per essere stata estromessa dalla
conversazione teneva il broncio. I due discutevano ancora sulla
questione, senza darle minimamente udienza.
<< BOYYYYYYYYYYS!!! Mi volete ascoltare?!?!? >>
<< Emy concedici solo un attimo per favore. >>
Il tono di voce cominciava a diventare sempre più fitto e l'argomento con un finale incerto
<<
Riku ascoltami per un secondo... Né noi, né lei siamo
ancora pronti per uno scontro... Pensaci... Noi abbiamo imparato un
solo incantesimo, che ancora dobbiamo perfezionare e le tecniche da lei
apprese non sono ancora sufficienti, ha solo le basilari , come noi in
magia. >>
<<
Appunto Sora. Si apprende molto più con la pratica, come ben sai!
Quando cominciammo il nostro viaggio non mi pare sapessimo fare molto,
ma guarda ora! E poi ricordi anche tu che il trasporto consuma molta
magia. All'inizio ci teletrasportavamo per brevi distanze e provavamo
poche volte al giorno, già accusando la stanchezza, mentre ora
la distanza è ben maggiore come le nostre prove e la fatica la
sentiamo a malapena. Non capisci? Il nostro potenziale magico è
accresciuto senza che ce ne rendessimo conto. Gli incantesimi saranno
anche più potenti e volendo ne potremmo utilizzare, se non
creare, di più potenti! Emiko, invece, avendo imparato
perfettamente le basi, sentirà il proprio corpo muoversi
automaticamente. >>
<< Ok amico, mi hai convinto. >>
L'apprendista, non riuscendo ad aspettare oltre, prese con il tamburellare a terra col piede.
<< Se
adesso le vostre signorie avessero finito, vorrei poter udire il
verdetto e poi riuscir a dare il mio parere! >>
<< Pensiamo che tramite combattimento, l'allenamento si svolgerà più facilmente e velocemente. >>
Il castano sembrava a disagio per quella scelta, ma evitò di
porre obiezioni. Lo scontro cominciò di lì a poco, dopo
un evidente assenso dell'apprendista.
<< TRE! >>
<< DUE! >>
<< UNO! >>
<< VIA! >>
Cominciarono a
combattere come non mai, non ci furono esclusioni di colpi, ma il
solito combattimento intriso di colpi di scena da tutte e 3 le parti.
Andò avanti per molto, tra schivate, parate, incantesimi
difensivi e contrattacchi. Non ci fu un vero vincitore, essendosi tutti
accasciati a terra per lo sfinimento. Improvvisamente arrivò dal
nulla Kairi, che col fiatone per la lunga ed estenuante corsa, chiedeva
di poter parlare in privato con Sora. I 2 si allontanarono, rimanendo
totalmente soli.
<< Si Kairi? Di che vorresti parlarmi? >>
La rossa avvampò non poco, riportando alla mente l'argomento.
<< S-Senti Sora... H-Hai presente l'altro giorno? >>
Il castano ci rifletté un attimo.
<< Emmm... A dire il vero no. Non so nemmeno a quando ti riferisci. >>
<< A-All'altro giorno fuori dalla grotta. >>
<< Si, certo, il giorno dell'arrivo di Emiko. >>
<< Esatto! Vorrei parlarti riguardo il disegno. N-Non so se... >>
Lasciò la frase in sospeso, sentendo di divenir sempre
più rossa in volto, cosa che capitò anche al Custode.
<< S-Se... >>
<< S-Se per caso son tornato a vederlo? Si e ho visto il frutto... >>
L'aria era carica d'un crescente imbarazzo.
<< N-Non me lo sarei mai aspettato... >>
<< Neanch'io... Ho sentito l'impulso di disegnarlo... >>
<< Come me del resto... Ka-Kairi, i-io ti amo! >>
Gli occhi le cominciarono a divenire lucidi, non aspettandosi tali parole.
<< Anch'io ti amo, zuccone che non sei altro. >>
Il custode l'abbracciò dolcemente, abbraccio a cui seguì il più atteso dei baci.
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Capitolo 4 *** Doppia personalità? ***
...
I due ragazzi si staccarono immediatamente, rendendosi conto di essere
osservati. Si voltarono, notando una folla di curiosi intenti a
godersi la scena, fra loro Riku. Stava rodendo di gelosia. Volse lo
sguardo e a pugni stretti tornò ad allenarsi scaricando la
propria rabbia, la propria frustrazione. Non voleva ostacolare quel
sentimento che i suoi due migliori amici provavano l'uno per l'altra,
ma il pensiero lo faceva star male, enormemente, nonostante si fosse da
tempo rassegnato all'idea. Lo strano atteggiamento del
ragazzo non passo inosservato agli occhi attenti e innamorati
dell'apprendista maga, felice che finalmente Sora e Kairi avessero
espresso i propri sentimenti e di avere certamente più
possibilità di conquistare il suo amato. Gli andò
incontro, poggiandogli una mano sulla spalla per consolarlo e
rivolgendogli un breve sorriso. Si mise subito in posizione d'attacco,
facendo intendere volesse prender parte all'allenamento e aiutarlo in
tal modo a sfogarsi. La battaglia di poco prima li aveva sfiniti, ma
non per questo non trovarono la forza, dentro se, per ricominciare. I
muscoli scattavano e si tendevano automaticamente una mossa dopo
l'altra. A un attacco di Riku seguiva una parata di Emiko, ancora
troppo lenta per essere effettivamente in grado di schivare il colpo,
il possessore del Keyblade Oscuro dal canto suo, nel tentativo di
difendersi, usava magia difensive, sentendo scemare a poco a poco il
proprio potere magico. Si fermarono solo quando videro sopraggiungere
Sora, seccato perché non lo avessero aspettato. I due si
lanciarono un'occhiata d'intesa assalendo l'arrivato, che con stupore e
prontezza di riflessi si trovò a padroneggiare il Keyblade e ad usarlo
come scudo. Sentì il sangue gelarglisi nelle vene notando gli
sguardi omicidi rivoltigli. Forse non avrebbe dovuto farlo. In
lontananza giunse una voce contrariata a dare man forte agli
sfidanti.
<< Hey, Sora! Non puoi usare il Keyblade, è sleale. >>
L'avrebbero riconosciuta fra mille. Kairi arrivò in tutta fretta
e con la solita allegria, a puntare minacciosamente l'indice contro il
castano, intimorito da quel modo di fare. Per quanto l'amasse, spesso
tendeva a considerarla un incognita. Il suo cambiamento repentino
d'umore non faceva mai presupporre qualcosa di buono, almeno per i
diretti interessati, ma era anche la parte migliore di quel carattere
un po' insolito e buffo.
<< C-Certo Kairi, lo so benissimo. >>
Preso alla sprovvista, la voce gli ebbe un fremito d'incertezza,
ritrovatosi a pochi centimetri dal viso della ragazza. I suoi occhi
blu, così cangianti e luminosi lo facevano perdere fra le sue
infinite sfumature, ricordandogli il bacio di qualche istante prima. Si
sentì avvampare fin alla punta dei capelli a punta, che
assunsero una venatura rossastra. La ragazza a vederlo cambiare colore si
spaventò non poco, credendo stesse avendo un attacco di cuore.
Chiamò i due amici lì accanto, intenti in una discussione
fra loro, appena lo videro, Riku voltò le spalle, mentre Emiko sfoggiò un sorriso a trentadue denti.
<< Kairi, certo che sei
impossibile! Si che stava avendo un attacco di cuore, ma per la tua
vicinanza, non di certo per uno spavento che neanche ha preso.Non
capisci che è cotto e stracotto di te?? >>
In un qualche modo riuscì a dare un pugno in testa a Sora, per
farlo riprendere, nonostante fosse molto più alto di lei.
<< Aaaaaaaaaaaahiiiiiiiiii!
Emiko è modo di comportarsi questo?? Hey, hey, hey, che hai
detto?? Non è vero, non è assolutamente vero e.... E...
>>
Il cuore tornò a spostarsi alla gola impedendogli di
continuare il suo discorso, ancora prima di cominciarlo. Avrebbe
preferito che Emiko non s'impicciasse delle sue questioni amorose,
anche se, in effetti, non aveva poi tutti i torti.
<< Ma a capire le cose ci
arrivi sempre a scoppio ritardato? Come devo fare con sti sacrosanti
ragazzi? Dico io... Non sanno nemmeno esprimere i loro sentimenti,
dovrebbero prendere esempio da me! E mo dov'è il mio Dark
Angel? Chi me lo ha rubato? Riiiiiiiiiiiiiiiku, torna da meeeeeee!
>>
Sparì in una nuvola di fumo, alla ricerca disperata di quello
che sarebbe stato il suo futuro ragazzo. Senza pensarci lasciò
il Custode e la ragazza da lui amata, soli, in preda all'imbarazzo
più totale. Guardavano a terra, incapaci di esprimere i propri
pensieri. Seguirono degli attimi carichi di tensione. Nella mente
dell'uno si rispecchiava la figura dell'altro e viceversa. I due
si ritrovarono ad alzare velocemente lo sguardo e ad incrociarlo.
Fecero
finta di nulla, mentre l'imbarazzo del momento cresceva. Sora
azzardò, titubante, qualche passo. Si fermò. Un rombo
assordante
riempì l'area circostante, provocando uno spostamento d'aria.
Opera della magia? Corsero a dare un' occhiata. I polmoni si dilatavano
e contraevano, preda della folle corsa. La preoccupazione prese il
sopravvento. L'onda d'urto era partita dalle vicinanze del Luogo
Segreto. Che la serratura potesse essersi aperta? Eppure non si
avvistavano Heartless nei dintorni... Si girarono e rigirarono nel
tentativo di trovare qualcosa. In lontananza, sopra l'isolotto, non
molto lontano dalla spiaggia, due figure attirarono la loro attenzione.
Una era Emiko, l'altra era incappucciata, impossibile definire chi
fosse da lì. Pensarono subito ad un intruso che la maga avesse
catturato, ma appena arrivarono a dare un'occhiata, notarono che non era
così. Il personaggio incappucciato e legato all'albero di Papua,
non era altri che Riku, riconoscibile dagli abiti. La ragazza che gli
stava di fronte lo guardava in modo sdegnoso, evidentemente offesa per
qualcosa. Il giovane si dimenava nel tentativo di liberarsi, mentre
dalla sua figura provenivano dei sommessi languii di protesta. I due
tentarono inutilmente di capire che stesse accadendo, chiedendo
più e più volte chiarimenti ad Emiko, ma quest'ultima
rispondeva sbuffando. Si chiesero se fosse il caso di rendere la
libertà all'amico, ma li attanagliò il pensiero di
un'eventuale reazione, alquanto pericolosa, della maga, perciò
optarono per il "Lasciarli chiarire la situazione", senza una loro
intromissione. Mentre si allontanavano, rivolgendo qualche fugace
occhiata dietro se, sperarono che in loro assenza non accadesse nulla
di grave. Quando Emiko si disse che erano lontani a sufficienza,
andò a slegare e togliere il cappuccio a Riku, che si
rivelò essere un anziano dalla folta barba argentata.
Sospirò, osservando la figura da cima in fondo, con aria severa.
<< Che ci fate qui? Avete rischiato di essere scoperto! >>
<< Scusa Emiko, dimentico sempre qualcosa nell'incantesimo di trasformazione. >>
<< Notato... Ma potreste spiegarmi il motivo della vostra visita? >>
<< Ah, si! Allora... Con il Re abbiamo fatto ulteriori ricerche, tutto sembrerebbe condurre a Xeanorth. >>
<< Ma Xeanorth è morto! Sia da Heartless che Nessuno, come
potrebbe... >>
L'aria si fece carica di tensione. Le idee, una in contrasto con
l'altra, creavano insicurezza nella giovane. Il mago si tolse gli occhiali
e nel tentativo di pulirli con la tunica, gli sfuggirono di mano. La
ragazza si riscosse, afferrando gli occhiali da terra e porgendoli al
proprio maestro con aria implorante.
<< Maestro, scusate l'impertinenenza. >>
Piegò il capo in segno di scuse.
<< Ma se la notizia era
talmente importante da non poter inviare un messaggio, perchè
non dirla immediatamente? Deduco che se vi siete camuffato non sia
ancora il tempo che i custodi l'apprendano. >>
<< Hai ragione Emiko, inquanto non potrebbero ancora comprendere.
E lo stesso Xeanorth a portare in salvo chi finisce nella Città
di mezzo! >>
La ragazza rimase attonita, non
capendo cosa le fosse stato detto. Il mago sospirò, rendendosi
conto che la faccenda potesse essere alquanto complicata e
incomprensibile ad una prima spiegazione.
<< Allora... Torniamo un attimo indietro... Sai che nessuno nasce
con un cuore malvagio, no? Era in una delle nostre prime lezioni.
>>
Vide l'apprendista annuire.
<< Ok, perciò anche Xeanorth, come chiunque altro,
originariamente possedeva un cuore puro. Adesso, con il Re, siamo
arrivati, dopo molte ricerche, ad una conclusione alquanto
interessante. Nonostante un cuore possa essere puro, conserva sempre
una parte di oscurità e viceversa, ovvero che un cuore malvagio
conserva sempre una luce al suo interno. >>
<< Maestro cosa state
cercando di dire? Che la parte buona di Xeanorth prenda il sopravvento
e porti in salvo gli abitanti dei mondi distrutti dagli Heartless? E
che in pratica avrebbe una doppia personalità? >>
<< Una specie, cara la mia apprendista, una specie... >>
Sul volto di Merlino apparve un
sorriso d'incoraggiamento, la giovane maga non era lontana dalla
soluzione e il saperlo la stupì non poco.
<< Mi state perndendo in
giro per caso? Se fosse realmente così, sarebbe da manicomio e
questo vorrebbe dire... Oddio! Che è più pazzo di me!
È inaccettabile! >>
Contrasse il volto in una smorfia immaginando una simile eventualità.
<< Emiko, calmati un attimo. Non ho detto che sia così, ma semplicemente che sei vicina alla soluzione. >>
Si soffermò un momento
ad osservare con attenzione il cielo limpido e soleggiato di quella
giornata, non curante di tutto il resto, come in attesa di qualcosa.
<< Scusami tanto, ma è arrivato per me, il momento di
andare. Dovrai capire da te il significato delle mie parole, non posso
dirti altro! >>
Si dissolse in una nuvola di fumo,
senza lasciare alla ragazza il tempo di proferir parola. Una nuova
avventura sembrava stesse avendo inizio.
Salve a tutti^^ *
Si sente strane occhiatacce addosso* Emmm... Scusate il ritardo
>///////////< Avrei voluto aggiornare, ma... Apparte il fatto che
ero indecisa e mi ero bloccata, la voglia di scrivere era pari a 0
>.> Che nessuno mi uccida, please T^T Ad ogni modo... Grazie per
la pasienza >//////////< Me essere un impiastro, me ne rendo
conto ç.ç Spero cmq che il chap sia stato di vostro
gradimento ^^" Grazie a tutti anche per le recensioni >.< E
scusate se non sto a ringraziare uno per uno, ma... Mi è tornato
il reffreddore e l'unica cosa di cui ho bisogno è il mio lettino
ç.ç Scusate ancora, spero di continuare al più
presto^^"
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