Una situazione alquanto insolita

di Kairi_92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La caverna ***
Capitolo 2: *** Una nuova amica ***
Capitolo 3: *** Allenamento, nuova minaccia e dichiarazione ***
Capitolo 4: *** Doppia personalità? ***



Capitolo 1
*** La caverna ***


La caverna Nell'oscurità, rischiarata da un sottile raggio di sole, una sagoma lentamente si avvicinava. L'ombra, dai lunghi capelli a porcospino e la corporatura esile, scorreva veloce sui muri, rigirandosi su stessa, come fosse intenta ad osservare qualcosa. Già... Era ormai passato parecchio tempo da quando Sora aveva visto per l'ultima volta il Luogo Segreto, protagonista di molte leggende su Destiny Island, ma quello era sempre stata la grotta segreta sua, di Kairi e Riku... Come potersene dimenticare?? Quello è lo stesso luogo dove cominciò a capire l'intensità dei sentimenti che provava per la sua migliore amica, che chissà se avrebbe mai ricambiato. C'era una flebile luce a rischiarare quel luogo, dando la possibilità di osservare i disegni sulla roccia. Tutto era come lo ricordava, persino quella porta senza maniglia, né serratura. Anche il disegno di se e Kairi era rimasto come quando lo avevano disegnato da piccoli?? No, certo che no, almeno non del tutto considerando che nella sua ultima visita, aveva aggiunto un lieve particolare, ma talmente rilevante da poter far capire alla ragazza che amava i suoi reali sentimenti. Si avvicinò lentamente, provando a scorgerlo. Un attimo prima di riuscirci, le parole di Riku gli riempirono la mente.

<< Se vinci tu, farai il capitano. Se vinco io, condividerò un Papua con Kairi. >> E ancora << Non t'importa davvero nulla di lei?? >>

Anche lui era innamorato della loro migliore amica, dimostrandolo in più di un'occasione. Come poter competere con lui? Con il suo migliore amico? Non avrebbe mai avuto il coraggio di portargli via Kairi... Quella sarebbe dovuta essere una scelta volontaria, senza che fosse condizionata da nessuno. Riusciva persino ad immaginarsi Kairi nella più totale incertezza, non volendo deludere nessuno dei due, ma sempre con quel suo sorriso che dava il benessere allo spirito. Si fermò. Rievocare quel ricordo gli faceva male, molto male. Non sarebbe riuscito a muoversi, nemmeno un millimetro più avanti. La paura di ciò che sarebbe potuto accadere, ormai lo aveva avvolto nelle sue spire. E se... Kairi avesse visto l'aggiunta del frutto di Papua? Chissà... Magari era stato persino un errore disegnarlo... Però doveva controllare. Si accinse a fare un passo in avanti, ma fu fermato dal sopraggiungere di alcuni rumori, qualcuno si stava avvicinando frettolosamente... Probabilmente era Riku, corso a cercalo non vedendolo tornare. La figura che uscì dalla piccola galleria che conduce alla grotta, era piuttosto alta, con capelli di un celestino spento, tale da potersi confondere col grigio, che gli arrivavano fin sotto gli occhi verde-acqua. Vestiva con dei jeans a vita bassa, sostenuti dalla cintura, una maglietta nera smanicata, attillata a doppia cerniera, rivestita da un giubottino giallo canarino, anch'esso smanicato, lasciato aperto sul davanti.

<< Hey, Sora! Che fai qui? Ti stavamo aspettando tutti... >>
<< Beh... Ecco io... >>
<< Non accampare scuse e muoviti... La serratura è ancora chiusa... Non c'è nulla di cui preoccuparsi! Adesso andiamo o gli altri non credo saranno molto felici di vederti! Penseranno che ti fossi nuovamente addormentato da qualche parte. >>

Si lasciò sfuggire una risata alquanto divertita. Questa era una delle rare occasione in cui lo si potesse veder ridere allegramente, con quel suo splendido sorriso ad illuminargli il volto. Sora, intanto, sembrava offeso da quelle parole e mise il broncio all'amico.

<< Molto carino da parte tua Riku!! >>

Ripensò al reale motivo per cui era andato alla grotta e arrossì non poco, ma grazie alla scarsa presenza di luce non si notò.

<< Ad ogni modo credo sia meglio tenere sotto controllo la serratura... Potrebbe sempre riaprirsi a nostra insaputa e io non voglio rischiare di riperdere il nostro mondo e... >>

Seguì un attimo di silenzio, mentre gli attraversò la mente la figura di Kairi senza cuore e quella di Riku posseduta da Xemnas.

<< E i nostri amici... Non riuscirei a sopportarlo una seconda volta... >>

Voltò lo sguardo, quasi indignato, per aver permesso che tutto ciò fosse accaduto in passato. Riku lo guardò serio, con un certo tono di rimprovero nella voce.

<< Sora, non è colpa tua, lo vuoi capire?? Sarebbe successo ugualmente, qualsiasi cosa avresti fatto! E poi io, te e Kairi siamo gli unici sull'isola a conservare il ricordo di quello che è... Beh lo sai... >>
<< Ma... Lo aveva detto anche Re Tritone che il custode della chiave distrugge la pace e porta scompiglio... Perché non dovrei ritenermi il responsabile?? >>
<< Perché fino a prova contraria esistono più custodi e se ben ricordi io ho il Keyblade oscuro, quindi mi posso ritenere responsabile quanto te, se non oltre!! Sono io che ti ho quasi ucciso, sono io che stavo impedendo a Kairi di riavere il suo cuore, nonostante tutti i miei sforzi affinché lo riavesse!! Smettila d'incolparti!! >>
<< Riku adesso non far ricadere tutta la colpa su di te! Ti hanno semplicemente raggirato, servendosi del fatto che.... Che... La volessi salvare.... >>
<< Già... Ma quel che fatto è fatto, non si torna indietro e poi... >>

La voce gli s'interruppe, si voltò verso l'uscita, cominciando ad incamminarsi. Quando riprese a parlare era, ormai, quasi fuori. Poggiò una mano sulla parete, esclamando con voce spazzata, prima di avviarsi all'esterno:

<< Kairi ama te! Te soltanto... >>

Tutto ciò arrivò quasi confuso alle orecchie di Sora che stordito si voltò di scatto verso la parete della serratura. Nulla. Ma lì di fianco, all'angolo destro, poteva scorgere un qualcosa di bianco. Vi si avvicinò. Ricordava quanto poteva ritenersi goffo nel disegno confronto alla sua amica e ciò non poté che fargli affiorare un sorriso sulle labbra, nonostante la discussione con Riku. Fece un'ulteriore passo avanti, quanto bastasse per poter riuscire a scorgere perfettamente entrambi i disegni. Ne rimase sconvolto. Adesso ad ornare i disegni non c'era più un unico frutto di Papua, ma bensì due! Quando sarà stato aggiunto?? E... Perché Kairi lo avrebbe fatto?? Riusciva ad immaginarsela mentre faceva quella piccola aggiunta, sorridente come sempre e con le lacrime agli occhi, però ciò avrebbe significato che era a conoscenza... A conoscenza del fatto che se ne fosse innamorato, eppure lui non era mai riuscito a notare nulla di diverso nel suo atteggiamento.
Forse il suo migliore amico aveva ragione...

<< Grazie Kairi... Grazie di cuore... >>

Fu tutto ciò che riuscì a dire prima di andarsene.

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Capitolo 2
*** Una nuova amica ***


Una nuova amica Dopo l'oscurità della grotta, il sole sembrava a dir poco accecante e il castano non poté far a meno di ripararsi gli occhi con la mano. Una figura dai capelli color del fuoco gli si parò dinanzi, avendo una smorfia sul viso tra il sorridente e l'arrabbiato, come per fare un piccolo dispetto.

<< Sora si può sapere dove sei stato?? >>

Il ragazzo cominciò ad essere in evidente imbarazzo, col cuore che andava a mille e non voleva saperne di rallentare. Chissà se la ragazza ricambiava realmente i suoi sentimenti.

<< Hey, Sora!!! Mi stai ascoltando?? >>

L'interessato venne immediatamente riportato alla realtà al sol sentir pronunciare il suo nome. Abbassò lo sguardo, per evitare di guardarla in volto.

<< Si Kairi? >>

La ragazza parve alquanto stupita per l'umore dell'amico e credendo che potesse star male, gli posò una mano sulla fronte, controllandogli la temperatura. Il custode diventò subito rosso in viso.

<< Ka-Kairi, ma che fai?? >>
<< Che faccio??? Controllo se hai la febbre!! >>

Ritrasse velocemente la mano.

<< Ma... Ma... Sei bollente! Fila subito a letto! >>
<< I-Io bollente? N-Non è nulla... K-Kairi, piuttosto, dovrei parlarti... >>

L'amica non poté fare a meno di arrossire, sentendo il tono serio del custode pronunciare quelle parole. Immaginava già l'argomento. Ormai non poteva più negarlo. Era innamorata di Sora, ma non avrebbe mai voluto compromettere la loro amicizia.

<< S-Si? Di che devi parl... >>

Non riuscì a finire la frase che cominciarono a sentirsi dei passi in avvicinamento. L'imbarazzo cominciò a farsi sentire.

<< Hey ragazzi! Che fate qui da soli? Muovetevi, che aspettiamo solo voi... >>

Riku era stranamente più serio del solito. Evidentemente era geloso. Pur volendo la felicità dell'amico, non avrebbe mollato tanto facilmente.

<< S-Si... Stiamo arrivando! >>

I due ragazzi erano rimasti impietriti, non solo per il comportamento glaciale del compagno, ma anche per essere stati in un certo senso sorpresi. Si avviarono, ancora rossi in volto, senza proferir parola. Ad attenderli c'era una nuova ragazza "Emiko". Altezza media, magra, capelli di un castano piuttosto scuro, striati da mesh rosse e occhi scuri quanto i capelli. Indossava una camicetta quadrettata che andava dal blu al celeste, smanicata e dei pantaloncini bianchi a vita bassa. Kairi la guardò attentamente... Già dialogava con i ragazzi di Destiny Island e sembrava piuttosto simpatica. Si allontanò da Sora, senza dimenticare l'accaduto e si avvicinò ad Emiko, salutandola e presentandosi. Evidentemente non c'era bisogno di alcuna presentazione, la ragazza sembrava conoscere un po' tutti, in un modo o nell'altro e lanciava qualche occhiata fuggitiva e imbarazzata a Riku, non molto lontano dal resto del gruppo, ma in un angolino in disparte. Sora al contrario era rimasto titubante e si avvicinò alla nuova arrivata solo per curiosità. Gli sembrava strano che conoscesse molto cose sul loro conto, pur non essendosi mai incontrati. Continuò a girovagare con la mente, quasi non accorgendosi che gli era stata rivolta la parola.

<< Salve Sora, piacere, sono Emiko!! >>

<< Emmm... Piacere Emiko, ma... Tu.... >>

<< Ho già spiegato tutto a Kairi! Provengo dalla Città di Mezzo e sono l'apprendista di Merlino... Quanto magia però non ne so ancora molto, ho appena iniziato, imparando soltanto come trasportarmi da un mondo ad un altro!! >>

<< Città di Mezzo? Merlino? Ma com'è possibile?? Merlino dovrebbe essere tornato nel suo mondo insieme a tutti gli altri, com'è possibile che sia ancora alla Città di Mezzo?? >>

<< Credo che ti avrà accennato al fatto che a lui piace viaggiare... Beh... Momentaneamente la Città di Mezzo è diventata la sua dimora, dove sta portando a termine alcune ricerche riguardo a come potersi liberare definitivamente degli Heartless... Secondo lui c'è un motivo se tutti i sopravvissuti dei mondi distrutti finiscono là... Non può essere una normale coincidenza... >>

<< In effetti... Ma come mai sei venuta da noi? >>

<< È stato Merlino... Mi ha detto che se avrei voluto seriamente allenarmi, di rivolgermi a voi e poi... Non avrei mai sprecato l'occasione per conoscere il mio Dark Angel!!>>

La ragazza sfoggiò un sorriso a trentadue denti mentre pronunciava quell'ultima frase, lasciando Sora alquanto stupito e disorientato.

<< Ma noi non sappiamo molto di magia. Il più qualificato potrebbe essere Paperino, il mago di corte del castello Disney, non noi. Non sapevo nemmeno esistesse una magia per trasportarsi nei diversi mondi. >>

Stette un attimo a riflettere.

<< Ma chi è il Dark Angel di cui parli?? >>

<< Riku naturalmente!!! Chi altro mai potrebbe così... Così... >>

Non riusciva a trovare le parole per esprimere il ragazzo che le aveva letteralmente rapito il cuore, nonostante non si fossero mai incontrati faccia a faccia, perciò cambio subito argomento.

<< Ad ogni modo... In questi due anni mi era stato detto di tenervi sott'occhio e seguirvi, perciò conosco: storia, punti di forza della squadra, debolezze... Tutto in pratica! Il mio compito era anche quello di studiarvi ed analizzare i vostri miglioramenti. Devo dire che sono stati piuttosto notevoli, complimenti! >>

La guardò sbalordito. Non si era mai minimamente accorto della sua presenza... Com'era possibile??

<< Ma scusa... Da quant'è che sei l'apprendista di Merlino?? >>

<< Direi da tre anni circa, ma per un mago molto potente qual'è Merlino, il tempo passa in modo di gran lunga differente! >>

La ragazza si voltò a rivolgere un altro sguardo imbarazzato al suo amato.

<< Adesso scusami, ma vado a parlare col mio Dark Angel!!! A dopo. >>

Si allontanò felice come non mai, avvicinandosi a Riku e lasciando Sora in preda a mille e più dubbi.

 






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Capitolo 3
*** Allenamento, nuova minaccia e dichiarazione ***


Allenamento, nuova minaccia e dichiarazione Al solito, il più informato su ciò che stava accadendo era Riku. La ragazza era arrivata su Destiny Island, non tanto per allenarsi nell'uso delle arti magiche, ma più sul piano fisico, continuando allo stesso tempo il suo studio. Sora e Riku, nel tempo della permanenza di Emiko, appresero come potersi spostare da un luogo ad un altro, certamente a breve distanza, perché per lunghe distanze, come da un mondo ad un altro, serviva costante allenamento, una padronanza e una quantità incredibile di magia. A giorni alterni c'erano allenamenti sul piano fisico e su quello magico. Anche Sora e Riku sarebbero dovuti migliorare se avrebbero voluto distruggere definitivamente gli Heartless e imparare qualche tecnica in più, specialmente magica, non poteva certo guastare, d'altronde l'apprendista era lieta di passare del tempo col suo Dark Angel. I giorni passarono inesorabili, portando notizie da parte di Merlino.

<< Hey ragazzi, venite qua! >>

Gli interessati si avvicinarono alla riva, dubbiosi, avendo interrotto il combattimento, cosa mai successa prima di allora.

<< Si, Emiko? Che succede? >>
<< Guardate qui! Riporta lo stemma del Re, eppure... La firma appartiene a Merlino. >>

Osservarono il messaggio ancora dentro la bottiglia.

<< Possibile che Merlino sia al Castello Disney? >>
<< Si, lo è almeno quanto è improbabile... Difficile che abbia lasciato la Città di Mezzo. A meno che... >>
<< A meno che, che cosa? >>
<< Che sia successo qualcosa di grave o abbia fatto una scoperta incredibile. Non vedo altre soluzioni. >>  
 
L'aria sul suo viso era tra il preoccupato e lo sconcertato.

<< Apriamo e lo scopriremo! >>
<< Giusto... >>

Stapparono la bottiglia, uscendone il contenuto e leggendolo ad alta voce.

<< Cari, ragazzi, spero che tutto proceda per il meglio. Le mie ricerche stanno danno degli esiti insperati e comincio a capire il motivo per cui tutti i sopravvissuti dei mondi scomparsi finiscano nella Città di Mezzo. Come avrete sicuramente notato dal sigillo, sono da Re Topolino, con il quale stiamo formulando varie teorie estremamente interessanti. Adesso, Riku e Sora, dubito che voi sul piano fisico possiate migliorare ancora molto, perciò vi consiglio di esercitarvi sulla magia tramite il supporto di Emiko. Quest'ultima, invece, dovrà fare il vostro esatto opposto. Vi prego, aiutatevi l'un l'altro.

Merlino e Topolino >>

I 3 si guardarono in volto, aspettandosi qualcosa di più, ma la lettera finì lì. Non vi era nient'altro. Emiko scrisse in risposta che erano già a lavoro e che il possessore del Keyblade e del Keyblade Oscuro erano ad un buon punto, come al solito oltre ogni previsione.

<< TRANSPORT!! >>

L'eco risuonò per tutta Destiny Island, trascinato dal vento in quella deserta giornata. Il sole alto nel cielo, calante, segnava l'una appena.

<< Bravissimo ragazzo dai capelli dritti. Continui a migliorare. Comincio a credere che perderò il mio posto da apprendista se il progresso continua così sia da parte tua che di Riku. Mi state letteralmente surclassando e mi sorge un dubbio. Non è che sfruttate il potere dei Keyblade a mia insaputa? >>

Il sorriso adornava il suo volto allegro e spensierato da diciottenne qual'era, l'aria compiaciuta e soddisfatta.

<< Beh... Ma non siamo gli unici a far progressi per quanto ho visto. Che ne dite di uno scontro 3 contro 3? Mi pare equo come combattimento in fin dei conti. >>
<< Ma... Riku... Da quando sfidi le ragazze?? E poi... Non è allenata come noi sul piano fisico! >>
<< Come noi non lo siamo come lei su quello magico! Perciò... Equo. >>
<< Hey!! Che succede?!?! Io non ho voce in capitolo?? >>

La ragazza evidentemente seccata per essere stata estromessa dalla conversazione teneva il broncio. I due discutevano ancora sulla questione, senza darle minimamente udienza.

<< BOYYYYYYYYYYS!!! Mi volete ascoltare?!?!? >>
<< Emy concedici solo un attimo per favore. >>

Il tono di voce cominciava a diventare sempre più fitto e l'argomento con un finale incerto

<< Riku ascoltami per un secondo... Né noi, né lei siamo ancora pronti per uno scontro... Pensaci... Noi abbiamo imparato un solo incantesimo, che ancora dobbiamo perfezionare e le tecniche da lei apprese non sono ancora sufficienti, ha solo le basilari , come noi in magia. >>
<< Appunto Sora. Si apprende molto più con la pratica, come ben sai! Quando cominciammo il nostro viaggio non mi pare sapessimo fare molto, ma guarda ora! E poi ricordi anche tu che il trasporto consuma molta magia. All'inizio ci teletrasportavamo per brevi distanze e provavamo poche volte al giorno, già accusando la stanchezza, mentre ora la distanza è ben maggiore come le nostre prove e la fatica la sentiamo a malapena. Non capisci? Il nostro potenziale magico è accresciuto senza che ce ne rendessimo conto. Gli incantesimi saranno anche più potenti e volendo ne potremmo utilizzare, se non creare, di più potenti! Emiko, invece, avendo imparato perfettamente le basi, sentirà il proprio corpo muoversi automaticamente. >>
<< Ok amico, mi hai convinto. >>

L'apprendista, non riuscendo ad aspettare oltre, prese con il tamburellare a terra col piede.

<< Se adesso le vostre signorie avessero finito, vorrei poter udire il verdetto e poi riuscir a dare il mio parere! >>
<< Pensiamo che tramite combattimento, l'allenamento si svolgerà più facilmente e velocemente. >>

Il castano sembrava a disagio per quella scelta, ma evitò di porre obiezioni. Lo scontro cominciò di lì a poco, dopo un evidente assenso dell'apprendista.

<< TRE! >>
<< DUE! >>
<< UNO! >>
<< VIA! >>

Cominciarono a combattere come non mai, non ci furono esclusioni di colpi, ma il solito combattimento intriso di colpi di scena da tutte e 3 le parti. Andò avanti per molto, tra schivate, parate, incantesimi difensivi e contrattacchi. Non ci fu un vero vincitore, essendosi tutti accasciati a terra per lo sfinimento. Improvvisamente arrivò dal nulla Kairi, che col fiatone per la lunga ed estenuante corsa, chiedeva di poter parlare in privato con Sora. I 2 si allontanarono, rimanendo totalmente soli.

<< Si Kairi? Di che vorresti parlarmi? >>

La rossa avvampò non poco, riportando alla mente l'argomento.

<< S-Senti Sora... H-Hai presente l'altro giorno? >>
 
Il castano ci rifletté un attimo.

<< Emmm... A dire il vero no. Non so nemmeno a quando ti riferisci. >>
<< A-All'altro giorno fuori dalla grotta. >>
<< Si, certo, il giorno dell'arrivo di Emiko. >>
<< Esatto! Vorrei parlarti riguardo il disegno. N-Non so se... >>

Lasciò la frase in sospeso, sentendo di divenir sempre più rossa in volto, cosa che capitò anche al Custode.

<< S-Se... >>
<< S-Se per caso son tornato a vederlo? Si e ho visto il frutto... >>
 
L'aria era carica d'un crescente imbarazzo.

<< N-Non me lo sarei mai aspettato... >>
<< Neanch'io... Ho sentito l'impulso di disegnarlo... >>
<< Come me del resto... Ka-Kairi, i-io ti amo! >>

Gli occhi le cominciarono a divenire lucidi, non aspettandosi tali parole.

<< Anch'io ti amo, zuccone che non sei altro. >>

Il custode l'abbracciò dolcemente, abbraccio a cui seguì il più atteso dei baci.

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Capitolo 4
*** Doppia personalità? ***


... I due ragazzi si staccarono immediatamente, rendendosi conto di essere osservati. Si voltarono, notando una folla di curiosi  intenti a godersi la scena, fra loro Riku. Stava rodendo di gelosia. Volse lo sguardo e a pugni stretti tornò ad allenarsi scaricando la propria rabbia, la propria frustrazione. Non voleva ostacolare quel sentimento che i suoi due migliori amici provavano l'uno per l'altra, ma il pensiero lo faceva star male, enormemente, nonostante si fosse da tempo rassegnato all'idea. Lo strano atteggiamento del ragazzo non passo inosservato agli occhi attenti e innamorati dell'apprendista maga, felice che finalmente Sora e Kairi avessero espresso i propri sentimenti e di avere certamente più possibilità di conquistare il suo amato. Gli andò incontro, poggiandogli una mano sulla spalla per consolarlo e rivolgendogli un breve sorriso. Si mise subito in posizione d'attacco, facendo intendere volesse prender parte all'allenamento e aiutarlo in tal modo a sfogarsi. La battaglia di poco prima li aveva sfiniti, ma non per questo non trovarono la forza, dentro se, per ricominciare. I muscoli scattavano e si tendevano automaticamente una mossa dopo l'altra. A un attacco di Riku seguiva una parata di Emiko, ancora troppo lenta per essere effettivamente in grado di schivare il colpo, il possessore del Keyblade Oscuro dal canto suo, nel tentativo di difendersi, usava magia difensive, sentendo scemare a poco a poco il proprio potere magico. Si fermarono solo quando videro sopraggiungere Sora, seccato perché non lo avessero aspettato. I due si lanciarono un'occhiata d'intesa assalendo l'arrivato, che con stupore e prontezza di riflessi si trovò a padroneggiare il Keyblade e ad usarlo come scudo. Sentì il sangue gelarglisi nelle vene notando gli sguardi omicidi rivoltigli. Forse non avrebbe dovuto farlo. In lontananza giunse una voce contrariata a dare man forte agli sfidanti.

<< Hey, Sora! Non puoi usare il Keyblade, è sleale. >>
L'avrebbero riconosciuta fra mille. Kairi arrivò in tutta fretta e con la solita allegria, a puntare minacciosamente l'indice contro il castano, intimorito da quel modo di fare. Per quanto l'amasse, spesso tendeva a considerarla un incognita. Il suo cambiamento repentino d'umore non faceva mai presupporre qualcosa di buono, almeno per i diretti interessati, ma era anche la parte migliore di quel carattere un po' insolito e buffo.

<< C-Certo Kairi, lo so benissimo. >>
Preso alla sprovvista, la voce gli ebbe un fremito d'incertezza, ritrovatosi a pochi centimetri dal viso della ragazza. I suoi occhi blu, così cangianti e luminosi lo facevano perdere fra le sue infinite sfumature, ricordandogli il bacio di qualche istante prima. Si sentì avvampare fin alla punta dei capelli a punta, che assunsero una venatura rossastra. La ragazza a vederlo cambiare colore si spaventò non poco, credendo stesse avendo un attacco di cuore. Chiamò i due amici lì accanto, intenti in una discussione fra loro, appena lo videro, Riku voltò le spalle, mentre Emiko sfoggiò un sorriso a trentadue denti.

<< Kairi, certo che sei impossibile! Si che stava avendo un attacco di cuore, ma per la tua vicinanza, non di certo per uno spavento che neanche ha preso.Non capisci che è cotto e stracotto di te?? >>
In un qualche modo riuscì a dare un pugno in testa a Sora, per farlo riprendere, nonostante fosse molto più alto di lei.

<< Aaaaaaaaaaaahiiiiiiiiii! Emiko è modo di comportarsi questo?? Hey, hey, hey, che hai detto?? Non è vero, non è assolutamente vero e.... E... >>
Il cuore tornò a spostarsi alla gola impedendogli di continuare il suo discorso, ancora prima di cominciarlo. Avrebbe preferito che Emiko non s'impicciasse delle sue questioni amorose, anche se, in effetti, non aveva poi tutti i torti.

<< Ma a capire le cose ci arrivi sempre a scoppio ritardato? Come devo fare con sti sacrosanti ragazzi? Dico io... Non sanno nemmeno esprimere i loro sentimenti, dovrebbero prendere esempio da me! E mo dov'è il mio Dark Angel? Chi me lo ha rubato? Riiiiiiiiiiiiiiiku, torna da meeeeeee! >>
Sparì in una nuvola di fumo, alla ricerca disperata di quello che sarebbe stato il suo futuro ragazzo. Senza pensarci lasciò il Custode e la ragazza da lui amata, soli, in preda all'imbarazzo più totale. Guardavano a terra, incapaci di esprimere i propri pensieri. Seguirono degli attimi carichi di tensione. Nella mente dell'uno si rispecchiava la figura dell'altro e viceversa. I  due si ritrovarono ad alzare velocemente lo sguardo e ad incrociarlo. Fecero finta di nulla, mentre l'imbarazzo del momento cresceva. Sora azzardò, titubante, qualche passo. Si fermò. Un rombo assordante riempì l'area circostante, provocando uno spostamento d'aria. Opera della magia? Corsero a dare un' occhiata. I polmoni si dilatavano e contraevano, preda della folle corsa. La preoccupazione prese il sopravvento. L'onda d'urto era partita dalle vicinanze del Luogo Segreto. Che la serratura potesse essersi aperta? Eppure non si avvistavano Heartless nei dintorni... Si girarono e rigirarono nel tentativo di trovare qualcosa. In lontananza, sopra l'isolotto, non molto lontano dalla spiaggia, due figure attirarono la loro attenzione. Una era Emiko, l'altra era incappucciata, impossibile definire chi fosse da lì. Pensarono subito ad un intruso che la maga avesse catturato, ma appena arrivarono a dare un'occhiata, notarono che non era così. Il personaggio incappucciato e legato all'albero di Papua, non era altri che Riku, riconoscibile dagli abiti. La ragazza che gli stava di fronte lo guardava in modo sdegnoso, evidentemente offesa per qualcosa. Il giovane si dimenava nel tentativo di liberarsi, mentre dalla sua figura provenivano dei sommessi languii di protesta. I due tentarono inutilmente di capire che stesse accadendo, chiedendo più e più volte chiarimenti ad Emiko, ma quest'ultima rispondeva sbuffando. Si chiesero se fosse il caso di rendere la libertà all'amico, ma li attanagliò il pensiero di un'eventuale reazione, alquanto pericolosa, della maga, perciò optarono per il "Lasciarli chiarire la situazione", senza una loro intromissione. Mentre si allontanavano, rivolgendo qualche fugace occhiata dietro se, sperarono che in loro assenza non accadesse nulla di grave. Quando Emiko si disse che erano lontani a sufficienza, andò a slegare e togliere il cappuccio a Riku, che si rivelò essere un anziano dalla folta barba argentata. Sospirò, osservando la figura da cima in fondo, con aria severa.

<< Che ci fate qui? Avete rischiato di essere scoperto! >>
<< Scusa Emiko, dimentico sempre qualcosa nell'incantesimo di trasformazione. >>
<< Notato... Ma potreste spiegarmi il motivo della vostra visita? >>
<< Ah, si! Allora... Con il Re abbiamo fatto ulteriori ricerche, tutto sembrerebbe condurre a Xeanorth. >>
<< Ma Xeanorth è morto! Sia da Heartless che Nessuno, come potrebbe... >>  
L'aria si fece carica di tensione. Le idee, una in contrasto con l'altra, creavano insicurezza nella giovane. Il mago si tolse gli occhiali e nel tentativo di pulirli con la tunica, gli sfuggirono di mano. La ragazza si riscosse, afferrando gli occhiali da terra e porgendoli al proprio maestro con aria implorante.

<< Maestro, scusate l'impertinenenza. >>
Piegò il capo in segno di scuse.  
                      
<< Ma se la notizia era talmente importante da non poter inviare un messaggio, perchè non dirla immediatamente? Deduco che se vi siete camuffato non sia ancora il tempo che i custodi l'apprendano. >>
<< Hai ragione Emiko, inquanto non potrebbero ancora comprendere. E lo stesso Xeanorth a portare in salvo chi finisce nella Città di mezzo! >>
La ragazza rimase attonita, non capendo cosa le fosse stato detto. Il mago sospirò, rendendosi conto che la faccenda  potesse essere alquanto complicata e incomprensibile ad una prima spiegazione.

<< Allora... Torniamo un attimo indietro... Sai che nessuno nasce con un cuore malvagio, no? Era in una delle nostre prime lezioni. >>
Vide l'apprendista annuire.

<< Ok, perciò anche Xeanorth, come chiunque altro, originariamente possedeva un cuore puro. Adesso, con il Re, siamo arrivati, dopo molte ricerche, ad una conclusione alquanto interessante. Nonostante un cuore possa essere puro, conserva sempre una parte di oscurità e viceversa, ovvero che un cuore malvagio conserva sempre una luce al suo interno. >>
<< Maestro cosa state cercando di dire? Che la parte buona di Xeanorth prenda il sopravvento e porti in salvo gli abitanti dei mondi distrutti dagli Heartless? E che in pratica avrebbe una doppia personalità? >>
<< Una specie, cara la mia apprendista, una specie... >>
Sul volto di Merlino apparve un sorriso d'incoraggiamento, la giovane maga non era lontana dalla soluzione e il saperlo la stupì non poco.

<< Mi state perndendo in giro per caso? Se fosse realmente così, sarebbe da manicomio e questo vorrebbe dire... Oddio! Che è più pazzo di me! È inaccettabile! >>
Contrasse il volto in una smorfia immaginando una simile eventualità.

<< Emiko, calmati un attimo. Non ho detto che sia così, ma semplicemente che sei vicina alla soluzione. >>
Si soffermò  un momento ad osservare con attenzione il cielo limpido e soleggiato di quella giornata, non curante di tutto il resto, come in attesa di qualcosa.

<< Scusami tanto, ma è arrivato per me, il momento di andare. Dovrai capire da te il significato delle mie parole, non posso dirti altro! >>
Si dissolse in una nuvola di fumo, senza lasciare alla ragazza il tempo di proferir parola. Una nuova avventura sembrava stesse avendo inizio.





Salve a tutti^^ * Si sente strane occhiatacce addosso* Emmm... Scusate il ritardo >///////////< Avrei voluto aggiornare, ma... Apparte il fatto che ero indecisa e mi ero bloccata, la voglia di scrivere era pari a 0 >.> Che nessuno mi uccida, please T^T Ad ogni modo... Grazie per la pasienza >//////////< Me essere un impiastro, me ne rendo conto ç.ç Spero cmq che il chap sia stato di vostro gradimento ^^" Grazie a tutti anche per le recensioni >.< E scusate se non sto a ringraziare uno per uno, ma... Mi è tornato il reffreddore e l'unica cosa di cui ho bisogno è il mio lettino ç.ç Scusate ancora, spero di continuare al più presto^^"




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