Afterwards

di _KiraJas_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ~Chapter 1: A new life~ ***
Capitolo 2: *** ~Chapter 2: The choice~ ***



Capitolo 1
*** ~Chapter 1: A new life~ ***


27 settembre 3045

Una canzone si ripete più volte nella mia mente, come un motivetto senza fine. Sono in una grande macchina, seduta su dei comodi sedili di pelle. Alla mia destra una bambina sta giocando con una piccola bambola di pezza, mentre alla mia sinistra un ragazzo di circa 15 anni sta maneggiando un pezzo di vetro luminoso, sul quale appaiono scritte e immagini. Mentre la canzone angosciante va avanti noto che nei sedili di fronte ai nostri sono sedute altre due persone, un uomo e una donna. L'uomo sta guidando l'auto mentre la donna sta picchiettando nervosamente le dita contro il finestrino. Improvvisamente la macchina aumenta di velocità e la musichetta che tormentava la mia mente viene sostituta da un suono di spari. Mi copro automaticamente le orecchie e così fa anche la piccola bambina. Il mio cuore martella mentre l'auto corre ancor più veloce. Non riesco nemmeno a capire cosa sta succedendo che il suono di spari finisce e il rumore di uno schianto mi fa sobbalzare.

Mi sveglio di soprassalto. Cerco di riprendere fiato respirando lentamente mentre mi asciugo con una mano il sudore sulla mia fronte. Mi guardo per quache secondo intorno... sono ancora nella mia piccola camera nell'edificio di collocamento. Mi fa male la testa per tutte le cose che mi hanno detto i dottori qualche ora prima e il sogno mi ha resa ancor più confusa. Mi alzo dal letto e vado verso il bagno, per bere un bicchiere d'acqua. Il vuoto che ho nella mente non smette di perseguitarmi, e a ogni secondo che passa, pur sforzandomi, non riesco a ricordare nulla. Ritorno con passo lento in camera e mi sdraio sul letto, sperando di poter riprendere sonno.

...

Mi sveglio la mattina seguente, ancora con le tempie che pulsano. Comincio a preparmi indossando i vestiti che il giorno prima mi hanno portato due infermiere... sono troppo appariscenti ma infondo non ho altra scelta. Mi guardo un attimo allo specchio, le mie lentiggini sfoggiano come al solito sulle mie guance bianco latte mentre i miei capelli ricci sono completamente scompigliati. Prendo un pettine dall'armadio e comincio a passarlo tra i miei capelli marroni, sistemandoli. Quando finisco di prepararmi qualcuno bussa freneticamente alla porta. Ad aspettarmi fuori è un altro dottore, penso voglia assicurarsi che stia bene. Mi chiede di sdraiarmi sul letto per farmi alcune domande e comincia col chiedermi se ricordo qualcosa della mia vita passata, se ho avuto delle visioni strane o degli incubi. A quel punto comincio a raccontargli del sogno di stanotte... "quello che hai visto è stato probabilmente ciò che è successo durante l'incidente" mi spiega e per qualche motivo il mio mal di testa aumenta... "e poi, come già sai, in seguito a una botta alla testa hai perso la memoria" dice poi scrivendo velocemente su un piccolo block notes. 'Allora forse quella bambina e quel ragazzo erano miei fratelli e quelli seduti davanti i miei genitori' penso e improvvisamente il mio viso diventa ancor più bianco di quello che è, le mie palpebre si fanno pesanti e una sensazione di angoscia mi pervade "riesci a ricordarti qualche nome o viso che conoscevi?" chiede, cercando di essere il più delicato possibile. Scuoto la testa e il dottore sussurra un "ho capito" mentre si avvia verso la porta "voglio dirtelo ora così che tu possa assorbire la situazione, probabilmente verrai assegnata a una nuova famiglia, visto che non hai nessun parente in zona" spiega e io annuisco. Se ne va subito dopo, lasciandomi sola. Da quanto mi hanno spiegato nelle poche ore in cui sono qui, la città è divisa in due grandi zone, quella ricca e innovativa e quella povera e ancora in via di sviluppo. Anche se la zona ricca sarà sicuramente piena di comfort, non penso che riuscirei ad abituarmi troppo facilmente alle tecnologie complicate che la dominano e ho dubbi anche a riguardo la zona povera, probabilmente se mi assegnassero a una di quelle famiglie diventerei soltanto un peso, una bocca in più da dover sfamare.

L'attesa si fa sempre più stressante mentre i minuti passano lentamente. Circa mezz'ora dopo la conversazione con il dottore, entra nella mia stanza una donna, è vestita in modo elegante e tiene stretto nella sua mano destra un aggeggio molto simile a quello che maneggiava il ragazzo nel mio sogno. Mi conduce verso un grande ufficio con lastre di vetro enormi disposte sulle pareti. Alla scrivania al centro della stanza è seduto un uomo di mezza età, che ci invita ad avvicinarci. Tocca con un dito il suo banco di legno e in meno di un secondo delle sedie si spostano difronte a lui. La donna mi spinge con delicatezza e mi fa sedere ad una di queste... "ciao" dice l'uomo, con un sorriso estremamente falso "io sono il signor Low e ti assegnerò ad una famiglia per farti cominciare una nuova vita. Per prima cosa ti chiedo di scegliere un nome, visto che non siamo riusciti a scoprire quello reale" prosegue. Se devo scegliere un nome voglio farlo per bene. I primi che mi passano per la mente sono veramente orrendi, ma alla fine riesco a trovare quello perfetto per me... "Chris" dico, piuttosto convinta. Il signor Low tocca ancora la scrivania e i grandi pezzi di vetro intorno alla stanza si illuminano. Comincia a tastare il legno, facendo apparire delle scritte ad ogni tocco. Riesco a leggere il mio nome su una delle lastre... "abbiamo scelto una famiglia che ti accoglierà sicuramente" dice, ma non ne sono pienamente certa... "questa bambina diventerà tua sorella, mentre loro i tuoi genitori" prosegue mentre osservo le loro immagini. A giudicare dal viso sporco e i vestiti malmessi direi con certezza che questa è una famiglia povera... "verrai portata da loro questa sera" dice spegnendo i grandi vetri con un ultimo tocco... "Lisa ti accompagnerà alla tua stanza" conclude, alzandosi e stringendo la mia mano come saluto, mi alzo anche io. Lisa mi riconduce alla mia camera dove mi invita a sistemare le mie poche cose in una piccola borsa.

Le ore seguenti passano molto velocemente. Lisa torna in stanza al calar del sole per accompagnarmi verso il veicolo che mi porterà nella mia nuova casa. Stringo forte la mia borsa e la seguo attraverso i lunghi corridoi dell'edificio. Scendiamo molte rampe di scale e dopo qualche minuto arriviamo di fronte a un lungo treno nero, del quale noto subito la mancanza di ruote o qualche tipo di appoggio alla rotaia. Non mi faccio troppe preoccupazioni e salgo insieme a Lisa. Delle sedie sono disposte a fianco ad ogni finestrino, cosa che mi riporta a qualche ricordo vago del mio passato. Mi siedo in uno dei primi posti... "Buon viaggio" mi dice Lisa prima di scendere, la saluto con la mano e mi rilasso contro il mio comodo sedile di pelle.

...

Il suono di un fischio mi riporta alla realtà. Mi sono addormentata e ho dormito per tutta la durata del viaggio "è il momento di scendere" mi dice una donna sorridente. Mi alzo e scendo dal treno ancora mezza confusa. Il posto intorno a me mi sorprende. Le case sono di legno, molte con del muschio che le ricopre. I tetti sembrano instabili e la gente che vedo è vestita con stracci rotti e sporchi "la tua nuova casa è quella là in fondo" mi dice la donna indicandola prima di rientrare completamente nel treno. La ringrazio e il veicolo riparte, lasciandomi qui, completamente sola, in balia di queste persone sconosciute. Cammino lentamente tra la gente, e ad ogni passo che faccio tutti mi guardano storto. Cerco di non farci caso e proseguo. Quando mi trovo davanti alla porta d'entrata della casa, la tensione nel mio corpo cresce. E se non dovessi piacere alla mia nuova famiglia? E se mi considereranno soltanto una nuova bocca da sfamare come avevo pensato? Mando giù le cattive possibilità e uso tutto il coraggio che mi è rimasto per bussare alla porta. Ad aprire è una bambina, la stessa che ho visto nell'ufficio del signor Low "ciao" dico e lei mi saluta con la mano... "sono la nuova arrivata, mi chiamo Chris, tu invece?" chiedo cercando di essere amichevole "Lillian" risponde con voce timida, le sorrido "hai un nome stupendo, puoi avvertire i tuoi genitori che sono arrivata?" chiedo poi e lei annuisce. Rimango qualche secondo ad aspettare all'entrata mentre la bambina dai capelli color oro corre per la casa in circa dei suoi genitori. Per qualche motivo mi sento estremamente fuori luogo qui... sarà difficile abituarmi a questa vita "ciao" interrompe i miei pensieri la voce della mia nuova madre... "Ciao, piacere sono Chris... so benissimo che probabilmente non vorrete avermi qui con voi e..." dico ma lei mi interrompe alzando un dito "non dire sciocchezze, entra" risponde e mi fa accomodare nella piccola casa. Al centro c'è un minuscolo tavolo e a destra un fornello e un armadio fanno da cucina. Mi sorprende il fatto che ci siano delle scale, non mi sarei mai aspettata che una casa così piccola avesse un secondo piano "io sono Anne, molto piacere, puoi sistemare le tue cose al piano di sopra, seguimi" dice e le vado dietro mentre saliamo le scale. Il secondo piano è una specie di camera da letto con tre letti un po' malmessi, un cumulo di paglia e una porta da su un piccolo bagno "mi dispiace che tu debba dormire sulla paglia, ma non abbia un quarto letto" dice e io le rispondo subito con un "fa niente, tranquilla" mentre appoggio le mie cose... "le persone che ti hanno portata qui ci hanno spiegato già tutto di te" Mi dice mentre guarda Lillian giocare con una marionetta di legno... "mio marito arriverà questa sera.. se vuoi intanto puoi farti un giro" prosegue e io annuisco "Ok, allora a dopo" dico. Torno al piano di sotto ed esco in cerca di qualcosa da fare. Non so come queste persone si procurino i viveri, ma voglio contribuire. Sobbalzo quando sento una mano toccarmi la spalla "scusa non ti volevo spaventare" mi giro e quando vedo il meraviglioso ragazzo che ho difronte mi incanto per qualche secondo... "ciao, io sono Sat, il vostro vicino, tu devi essere la nuova arrivata giusto?" Mi chiede "si ehm, piacere, mi chiamo Chris" rispondo e lui mi sorride. Ha gli occhi color mare e i capelli ricci e biondi e deve avere molto probabilmente la mia stessa età "il piacere è mio. Allora... ormai tutto il quartiere conosce quello che ti è successo, quindi avendo perso la memoria suppongo che tu non sappia nulla di questo posto" mi dice senza smettere di sorridere "già infatti" rispondo... "se vuoi posso raccontarti com'è la vita qui" dice e io annuisco entusiasta.

Passiamo il resto della mattinata a parlare di come le persone vivino in questa parte di città. Sat mi spiega che la maggior parte dei ragazzi e ragazze sotto i 18 anni, compreso lui, vanno a caccia, in cerca di qualche animale da poter mangiare o vendere. Le persone di 18 invece sono obbligate a scegliere una scuola durante la cerimonia che si tiene ad ogni inizio anno. I tipi di istituto possibili da frequentare sono tre: la Warriors High School, scuola per diventare un guerriero a difesa della città, la Chemistry High School, scuola in cui gli alunni imparano a utilizzare le nuove tecnologie e a costruire apparecchi e produrre medicinali, e infine la Chatchers High School, scuola in cui gli studenti imparano a cacciare e portare cibo nei negozi nella zona ricca della città. Le scuole non sono frequentate soltanto dai ragazzi poveri ma da anche quelli ricchi, quindi le due parti devono convivere. Dopo aver frequentato un anno di lezioni gli studenti cominceranno a lavorare e finiranno all'età di 40 anni, quando gli uomini poveri dovranno prestare servizio alla fabbrica a est della città, mentre quelli ricchi torneranno a casa a "poltrire", parole di Sat, e a vivere nella lussuosità. Sat mi spiega anche che tutte le persone che vivono nella zona ricca sono degli eredi o parenti dei governatori e che vengono pagati il doppio della gente povera. Faccio una faccia disgustata mentre lo seguo nella boscaglia "già, anche a me fanno ribrezzo, il governo di questa città è un vero schifo" afferma poi mentre sorpassiamo un piccolo ruscello. Ho chiesto a Sat, durante la spiegazione, di insegnarmi a cacciare e così ci stiamo inoltrando in questa foresta. Non voglio sentirmi inutile ed è per questo che voglio poter fare qualcosa per la mia nuova famiglia. Credo che procurare del cibo in più sia il minimo. "allora, ti mostrerò tre facili modi per cacciare, poi sceglierai quello che è di tuo gradimento" mi dice, mentre comincia a spostare delle foglie dal terreno, sotto alle quali ha nascosto degli utensili... "io sono piuttosto bravo con la spada, quindi cominciamo con quella" dice. Mi spiega come tenere le mani mentre la impugno e mi fa provare ad infilzare un albero "devi cercare di colpire con questa parte della spada" dice e mi fa vedere come fare. La corteccia si scheggia, e un grande pezzo cade sul terreno "prova tu" mi incoraggia. Comincio a sferrare goffamente delle spadate mentre Sat ride divertito "che c'è?" chiedo "niente, è solo che quello non è per niente il modo giusto" rido con lui mentre mi godo il suo meraviglioso sorriso "ok, proviamo con qualcos'altro" mi dice poi, mentre prende un arco e delle frecce. Scopro che non ho talento nemmeno con questo, ho rischiato di colpire per sbaglio la gamba di Sat "ok, vediamo se sei brava con i coltelli, se no mi sa che devi rinunciare" dice, con il suo solito sorriso stampato sulle labbra. Mi fa vedere come devo sferrarli e provo a fare lo stesso. Stranamente mi sento a mio agio con quei pugnali di metallo in mano. Lancio il primo e poi il secondo e Sat rimane visibilmente colpito dalla mia bravura... "bene, abbiamo scoperto qual'è il tuo talento" dice, applaudendo silenziosamente mentre io faccio un piccolo inchino.

Torniamo a casa verso cena, dopo aver provato a colpire degli scoiattoli che gironzolavano tra gli alberi. Sono riuscita a ucciderne tre tutta da sola, e ne sono piuttosto fiera. Entro dalla porta d'entrata stringendo in modo soddisfatto il mio bottino mentre vedo Anne cuocere qualcosa su una piccola padella "sono tornata!" dico e si gira di scatto, ammirando la carne di scoiattolo tra le mie mani "quelli dove li hai presi?" mi chiede mentre ripone un cucchiaio in un cassetto "li ho uccisi io, ho incontrato Sat e mi ha insegnato come fare" rispondo e lei sorride... "Oh Sat, è un ragazzo fantastico. Dammi pure, li preparerò con la zuppa" dice entusiasta, sono contenta che Anne apprezzi il mio lavoro. Pochi secondi dopo arriva Lillian con tra le braccia la stessa marionetta di questa mattina "ciao" la saluto e lei ricambia con un "hei" mentre si siede al tavolo "la cena sarà pronta tra qualche minuto, intanto dovrebbe arrivare Hank" dice, suppongo che Hank sia suo marito. Mi siedo accanto a Lillian mentre la osservo giocare. Una ventina di minuti dopo entra in casa Hank che saluta sua moglie con un bacio sulla guancia e sua figlia con la mano "tu devi essere la nuova arrivata" mi dice, un po' accigliato... "sì, molto piacere, mi chiamo Chris" rispondo e mi alzo "guarda, ha ucciso questi scoiattoli per noi" si intromette Anne, cercando di smollare la tensione... ci riesce. Hank si siede difronte a noi e sussurra un "benvenuta in famiglia" mentre sorride in modo caloroso.

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Capitolo 2
*** ~Chapter 2: The choice~ ***


16 gennaio 3047

Cammino sul terreno cercando di non fare rumore mentre scosto dei rami dalla mia strada. La neve è quasi sciolta, ma il freddo è ancora intenso. L'aria gelida mi soffia sul corpo e mi avvolgo il più possibile attorno alla mia coperta che riesce a mala pena a tenermi al caldo. Mi fermo dietro ad un cespuglio e prendo il coltello dalla mia cintura. Cerco di mirare il cervo e, al momento giusto, sferro il pugnale prendendolo dritto sul muso. Il cervo cade al suolo e io corro per prendere il mio tesoro "bel colpo" dice Sat, gli sorrido "grazie" dico mentre taglio la carne e la infilo nella mia borsa. "Allora.... la cerimonia si terrà domani, hai già fatto la scelta?" mi chiede mentre ci avviamo verso casa... "non ancora, e tu?" dico "io sono indeciso tra la Warriors e la Catchers" risponde, guardandosi intorno. Torniamo a casa all'ora di pranzo e al mio arrivo la piccola Lil sta parlando con Anne "mamma, Chris se ne dovrà andare?" chiede con la sua voce gentile e delicata "no, tornerà ogni sera da noi" risponde Anne, accarezzando i capelli dorati di Lil "ok, però se sta tutto il tempo a scuola non potrà giocare con me" dice poi, abbassando lo sguardo sul pavimento "potremmo giocare ogni sera" mi intrometto e mi avvicino a lei per abbracciarla. Il resto della giornata passa velocemente, Sat è venuto a trovarci mentre io e Lil stavamo giocando a nascondino, è stato davvero dolce perché ha partecipato nonostante odi questo genere di cose. A cena mangiamo la carne di cervo che ho catturato questa mattina "se continui a uccidere animali così grossi il mio lavoro sarà quasi inutile" scherza Hank mentre ci gustiamo l'accompagnamento di verdure preparato da Anne. Quando mi infilo nel mio letto comincio a pensare quale potrebbe essere la mia scelta, argomento che ho evitato per tutto il giorno. Non riesco a pensare di dover passare le giornate in un istituto invece che a scorrazzare nei boschi con Sat. Al suono del suo nome qualcosa si smuove dentro di me... se sceglieremo scuole diverse potrò vederlo pochissime volte alla settimana. La tristezza mi pervade mentre continuo a rigirarmi tra le coperte, Sat è stato il mio unico amico da quando sono arrivata qui un anno fa. Per qualche strano motivo riesco ad addormentarmi uno o due minuti dopo e lascio che i sogni mi trasportino nella loro aria di magia per il resto della notte.

...

17 gennaio 3047

"Chris, svegliati!" sento la voce di Anne chiamarmi dal piano di sotto. Mi alzo dal letto ancora disorienatata mentre sbadiglio "oggi è il grande giorno!" continua. Vado in bagno per prepararmi, mentre Lil scorrazza agitata per la camera da letto. Comincio a pettinarmi e decido di raccogliere i miei capelli con la molletta bianca che ho trovato nel bosco, doveva appartenere una ragazza ricca anche se non riesco ancora a capire cosa ci facesse una come lei in una foresta... credo che questa sarà una delle storie che non riuscirò mai a scoprire. Indosso il vestito che Anne mi ha regalato una settimana fa, mi ha raccontato che sua madre lo ha donato a lei anni orsono e che sarebbe stato perfetto per me. All'inizio non volevo accettare ma poi ho dovuto farlo, Anne ha insistito per un giorno intero. Ora mi chiedo come fosse lei alla mia età, probabilmente con i suoi capelli biondi e occhi azzurri doveva essere stupenda, specialmente con questo vestito. Passo le dita sul tessuto color panna, mentre mi guardo allo specchio "sei stupenda" mi spavento quando vedo apparire alle mie spalle Sat, vestito con una camicia elegante. "grazie" sussurro mentre mi giro "anche tu lo sei" ricambio il complimento e lui sorride. Scendiamo insieme al piano di sotto dove Anne, Hank e Lil ci stanno aspettando. Uscendo incontriamo i genitori di Sat che subito si mettono a conversare con Anne e Hank. Poco dopo ci avviamo verso la stazione e io ad ogni passo sono sempre più agitata. Mentre aspettiamo il treno vedo seduti a qualche metro più in là altri adolescenti come noi accompagnati dai genitori, qualcuno di loro potrebbe essere un mio nuovo compagno di scuola.

Aspettiamo una ventina di minuti e appena arriva il treno saliamo uno alla volta, prima Lil, poi io, Sat, Anne e infine Hank. Mi siedo con Lilllian e cerco di rilassarmi, anche se la sua costante parlantina con Harry, il suo giocattolo preferito, non fa altro che peggiorare la situazione. Il viaggio è più lungo di quanto pensassi e ad ogni chilometro che il treno percorre la mia agitazione cresce sempre di più. Non sono riuscita a prendere ancora una decisione riguardo alla scuola che dovrò scegliere e so benissimo che quella sarà la scelta che cambierà la mia vita in bene o in male. Senza pensare mi giro e chiamo Sat "sì?" alza la testa e mi guarda "che scuola hai deciso di scegliere?" chiedo subito, sperando che finalmente mi dirà cosa avrà intenzione di fare. Se non riuscirò a scegliere una scuola in cui desidero andare non sbaglierò se andrò nella stessa di Sat, almeno avrò un amico con cui stare tutto il giorno "non lo so" dice e il mio cuore sprofonda "non hai una piccola idea? so che hai elimanto la Chemistry dai tuoi piani ma quale preferisci tra la Catchers e la Warriors?" cerco di persuaderlo a dirmi qualcosa e lui scuote la testa in segno che non ci sono riuscita "non vorrei condizionare la tua decisione. Devi scegliere una delle scuole perchè lo vuoi veramente non perchè ci andrò io" dice, mi conosce troppo bene. Mi giro e chiudo gli occhi, sperando di potermi addormentare. Li riapro qualche minuto dopo quando Lil mi invita a giocare con lei e io sono costretta ad accettare.

...

Arriviamo a destinazione dopo un viaggio etremamente noioso. Ora, nonostante la mia agitazione, non vedo l'ora di scendere da questo treno. La stazione in cui ci troviamo è il doppio più grande di quella che c'è nella parte povera della città ed è piena di persone vestite in modo stravagante. Seguiamo il resto delle famiglie per raggiungere la cerimonia nella quale dovrò prendere la mia decisione. Ci dirigiamo verso a un grande edificio fatto interamente di vetro e vedo una fila di persone che sta entrando da delle grandi porte sorvegliate da uomini vestiti di nero. Ci mettiamo ad aspettare dietro gli altri e quando arriva il momento di entrare Sat si avvicina a me, mi prende la mano e sussurra un "stai tranquilla, scegli con il cuore" prima di tornare dai suoi genitori. Mi prendo coraggio e stringo la piccola mano di Lil mentre delle signore ci fanno accomodare in una grande stanza con un piccolo palco e una miriade di sedie disposte attorno a semicerchio. Sposto lo sguardo sul soffitto, le luci a neon bianche mi disorientano per qualche secondo e lascio che Lil mi guidi al nostro posto mentre escludo i cattivi pensieri dalla mia mente. In meno di qualche minuto la stanza si riempie di persone e un uomo alto, con una corporatura massiccia sale sul palco "Buon giorno, benvenuti alla cerimonia di inizio anno!" esclama e la gente applaude "oggi voi adolescenti diventerete adulti e farete la scelta più importante della vostra vita" continua, facendo crescere ancor di più l'ansia che c'è nell'aria "vi auguro soltanto una cosa, scegliete con il cuore, voi siete il nostro futuro!" conclude entusiasta andandosi a sedere accompagnato da altri applausi. Una signora bionda comincia a chiamare sul palco la prima persona della lista "Jennifer Klow" una ragazza carina e mora si alza dal suo posto e si avvia verso il palco, sembra abbastanza agitata e disorienatata proprio come lo sono io in questo momento "Catchers High School" esclama e la signora le porge la busta corrispondente alla scuola, mentre altri applausi riempiono il silenzio. "Terry Fine... Chemistry High School, Jess Smith... Warriors High School, Harry Dane... Catchers High School" una trentina di persone hanno già fatto la loro scelta, mentre io non ho ancora deciso cosa fare "Chris Doyle" il mio nome viene annunciato poco dopo e il mio cuore sta per saltarmi fuori dal petto. Mi alzo e rivolgo lo sguardo verso Sat, che mi lancia un'occhiata di incoraggiamento. Faccio un respiro profondo e comincio a camminare verso il palco, mentre mille pensieri mi riempiono la mente "Warriors High School" dico e la gente mi applaude mentre prendo la busta corrispondente alla mia scuola. La donna bionda mi sorride mentre mi fa scendere per tornare al mio posto. Cel'ho fatta, sono riuscita a prendere una decisione finalmente e ora l'unica cosa a cui penso è a cosa sceglierà Sat "Sat Shane" incrocio le dita e gli sorrido mentre si dirige verso il palco "Warriors High School" esclama e io non posso contenere la mia felicità. Comincio ad applaudire entusiasta e così fanno anche i suoi genitori. Sono veramente contenta, andró nella stessa scuola di Sat e oltretutto è anche quella che voglio veramente frequentare. Penso che l'adrenalina sia fatta per me e credo che anche Sat abbia pensato a questo quando ha scelto la Warriors.

Alla fine della cerimonia usciamo tutti dall'edificio e appena ne ho l'occasione abbraccio Sat. Lui ricambia stringendomi forte "allora saremo intrambi dei guerrieri" sussurra al mio orecchio mentre mi solleva da terra e mi rimette a posto qualche secondo dopo, "già" gli dico e gli sorrido calorosamente prima che arrivino Anne e Hank "volete aprire il programma ora?" chiedono entrambi e io annuisco, non penso di riuscire ad aspettare fino a quando arriveremo a casa "ok, al mio tre" dice Sat "uno, due, tre!" apriamo velocemente la nostra busta e una grande scritta "Benvenuto/a alla Warriors High School!" fa da titolo alla lunga lettera sottostante "leggo ad alta voce" esclamo e mi schiarisco la voce "Caro ragazzo/a, in questa lettera troverai tutto quello che devi sapere sulla Warriors e tutto ciò che serve per riuscire a trascorrere al meglio quest'anno di studio.

Programma: Le lezioni cominceranno domani alle 8:00. Vi porterà alla Warriors un autobus dell'istituto alle 7:00 in punto e arrivati a scuola verrete assegnati ad una delle 10 classi possibili. Dopo aver ritirato la chiave del vostro armadietto vi verranno dati i libri delle 2 materie intellettive della scuola, Storia e Geografia. Il programma delle lezioni è uguale per ogni classe ed è riportato qui sotto:

Prima ora: Storia, Seconda ora: Geografia, Terza ora: Combattimento corpo a corpo, Quarta ora: Utilizzo armi innovative, Quinta ora: Combattimento a distanza, Pranzo, Sesta e settima ora: Resistenza. Le lezioni finiranno alle 5:00 e verrete riportati a casa poco dopo, alle 5:10.

Infine è consigliabile portare una cartella o una sacca per contenere i libri di Storia e Geografia.

Questo è tutto, buono studio e buona permanenza alla Warriors High School!" Quando finisco di leggere sono ancora più eccitata, non vedo l'ora di cominciare le lezioni. Sat sembra agitato ma mi tranquillizzo quando lo vedo sorridere e rimettere la lettera nella busta. "Bene, ora andiamo se no perdiamo il treno" dice Anne e io e Sat annuiamo all'unisono. Andiamo alla stazione e saliamo sul treno poco prima che parta. Questa volta a sedirsi con Lil è Anne, io invece mi accomodo accanto a Sat. Spero vivamente di essere nella sua stessa classe, anche se mi sembra una cosa abbastanza improbabile dato che ci sono 10 classi diverse. In ogni caso sono contenta perchè potremo stare in corriera insieme, a inizio lezioni e anche a pranzo e non dovrò stare sola. In quest'anno in cui ho cominciato una nuova vita ho capito che non sono molto brava a relazionarmi con le ragazze e ragazzi della mia età, infatti è proprio per questo motivo se ho soltanto un amico, Sat. Ho cercato di fare amicizia anche con altre ragazze ma non erano il tipo di persone che avrei voluto avere accanto e penso che loro abbiano pensato la stessa cosa di me. Sat rimane stranamente in silenzio, penso sia preoccupato per le lezioni. Gli metto la mano sulla gamba e gli sorrido per farlo calmare prima che lui faccia lo stesso e si addormenti contro il suo sedile di pelle.

...

Arriviamo a casa verso le due del pomeriggio e prima di scendere sveglio Sat scuotendolo delicatamente. Ha dormito per tutto il tempo e io non ho potuto non fissarlo, è ancora più bello quando dorme. Lui fa un mugolio prima di stiracchiarsi e alzarsi e io lo seguo mentre scendiamo dal treno. Non credo abbia voglia di andare nel bosco o qualcosa di simile quindi lo saluto prima di entrare con gli altri. In effetti devo preparmi per la grande giornata che mi attenderà domani. Riapro la lettera e la rileggo per poter prendere ciò che mi serve per essere pronta al cento per cento. Chiedo ad Anne se qui in casa abbiamo una sacca e lei me la va a prendere al piano di sopra. È molto più ben messa di quanto mi aspettassi ed è molto simile ad una grande borsa, perfetta per contenere i miei libri. La ringrazio e cerco in qualche cassetto dei fogli, potrebbero servirmi per scrivere degli appunti. Ne trovo un paio in uno dei mobiletti al piano di sopra, con una matita un po' consumata. Infilo tutto nella mia borsa e, quando torno in cucina, trovo Sat seduto a tavola "hei" dico e lui si gira e mi guarda "eccoti" dice e si alza, sistemando poi la sua camicia "ehm vorrei parlarti, possiamo andare al nostro lago?" chiede. "Il nostro lago" è così che chiamiamo un laghetto che abbiamo trovato mesi fa. Probabilmente non siamo stati i primi ad esserci stati, ma ormai è diventato un punto di incontro e una specie di simbolo. Annuisco e ci avviamo fuori, verso il bosco. Mi accorgo solo a metà strada che ho ancora addosso il vestito che mi ha regalato Anne, spero proprio di non rovinarlo. Sorpassiamo un ruscello e subito dopo aver attraversato dei cespugli arriviamo nel nostro piccolo paradiso. La cascata d'acqua è cristallina come l'ultima volta e delle ninfee sono disposte sulla superficie del meraviglioso laghetto. Sat si va a sedere su dell'erba e picchietta il terreno accanto a sé per invitarmi a sedermi vicino a lui. Faccio come da lui richiesto e restiamo in silenzio per qualche secondo "allora, di cosa mi volevi parlare?" chiedo e lui sospira "ecco, è una cosa un po' imbarazzante" risponde "sai che puoi dirmi tutto, di cosa si tratta?" dico e lui si passa una mano nei suoi meravigliosi capelli ricci, lo fa sempre quando è nervoso "sono abbastanza agitato per domani... però più che agitato mi definirei impaurito. So che con te sono stato molto aperto e cose del genere ma se incontro gente nuova, io divento introverso, molto introverso e ho paura di essere giudicato e di non piacere alla gente che incontrerò, mi capisci vero?" dice. Rimango ferma per qualche secondo ma poi, non sapendo cosa dire lo abbraccio per confortarlo "sì, ti capisco perfettamente. Ci sarò io per te, stai tranquillo" gli prometto e mi stacco. Non mi sarei mai aspettata che Sat Shane potesse avere paura di qualcosa, figuriamoci del giudizio degli altri. È sempre stato un ragazzo duro ma anche dolce e vederlo così fragile a fatto smuovere in me qualcosa di... strano, una sensazione che non ho mai sentito prima. A quanto pare non sono l'unica ad avere dei problemi a relazionarmi con gli altri "vuoi fare un tuffo?" chiede "questo è il vestito che mi ha regalato Anne, ho paura di rovinarlo" rispondo e lui fa spallucce "toglilo" quasi mi metto a ridere per la sua affermazione. Ok che siamo molto amici, ma spogliarmi davanti a lui è troppo "ok capito, se vuoi puoi metterti la mia camicia, è abbastanza lunga da coprirti. Andiamo Chris, stai per diventare una guerriera... un po' di coraggio" continua sorridendomi. A quel punto annuisco e ci alziamo entrambi. Mi tolgo le scarpe e faccio segno a Sat di girarsi. Lui ride e prima di farlo si toglie la camicia e me la porge. Per essere sicura che lui non mi veda corro dietro ad un albero e me lo tolgo in fretta per poi abbottonarmi la camicia di Sat. Aveva ragione, é abbastanza lunga e riesce a coprirmi fin sotto i fianchi. Torno da lui e non posso fare a meno che fissare i suoi muscoli scolpiti "ok vieni, tuffiamoci insieme" dice e mi prende per mano "tre, due, uno, via!" esclama e ci buttiamo entrambi. L'acqua è abbastanza calda e alta più o meno 3 metri. Nuotiamo fin sotto alla cascata e rido quando Sat comincia a schizzarmi dell'acqua sul viso. Faccio lo stesso e continuiamo fino a quando lui mi prende per i fianchi e mi trascina sul fondo del lago. Torniamo su e ridiamo "ok ok basta" dico, tra una sghignazzata e l'altra. Usciamo e rimaniamo sotto il sole per poterci asciugare mentre ci rilassiamo.

...

La giornata con Sat è servita per calmare la mia agitazione e adesso, a qualche ora dal mio primo giorno di scuola, sono stranamente tranquilla. Dopo il discorso riguardo la sua "timidezza" sono persino felice. So che può sembrare una cosa abbastanza strana ma sapere che io sono importante per lui tanto quanto lui lo è per me mi ravviva il cuore. Mi infilo nel mio letto con un grande sorriso stampato sulle labbra, non vedo l'ora che la giornata di domani cominci.

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