La nostra gilda

di Lord_Ainz_Ooal_Gown
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Riassunto storia ed elenco personaggi ***
Capitolo 21: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 26: *** Capitolo Extra 1 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 28: *** Capitolo Extra 2 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO



Il mondo di Mera era un enorme pianeta del sistema solare. Questo enorme mondo (immaginatevi Giove) era diviso in tre enormi fasce immaginarie: la fascia degli uomini, popolata dagli umani, si trovava nell'emisfero nord; la fascia sconosciuta, completamente inesplorata dagli umani a causa delle sue dure condizioni climatiche, partendo dall'equatore, si estendeva sia a sud che a nord; la fascia oscura, popolata da creature malefiche, nemici giurati degli umani, si trovava nell'emisfero sud.

Zafirus era la capitale del regno di Aquirus, il più grande regno della fascia degli uomini. Era la città più bella e rigogliosa dell'intero regno ed era invidiata da molti re. Nel castello al centro della città, che si trovava su una collina, viveva il re Augus, un uomo di sessant'anni, saggio e rispettato da tutti, che metteva la sicurezza del regno prima di tutto. Il re era vedovo da ormai 30 anni, ma non aveva mai voluto risposarsi, per onorare la sua defunta moglie.

Mentre passeggiava per i giardini del castello, un servitore lo raggiunse di corsa, paonazzo in volto e, dopo aver ripreso fiato, disse al re “Sire, è terribile! La tomba di ghiaccio... si sta crepando!!!”

Il re, sentendo quella frase, sbiancò e gli venne un capogiro che lo costrinse ad appoggiarsi ad un muretto. Dopo qualche secondo, partì di corsa, seguito dal servitore, verso le cantine del castello.

Dopo almeno cinque minuti di discesa, raggiunse un'enorme porta d'acciaio e i due uomini di guardia, dopo averlo salutato, gli aprirono la porta.

Dentro quell'enorme sala sotterranea, si trovava la sacerdotessa Aika, una ragazza di appena quindici anni che, secoli addietro, si era fatta congelare in un'enorme bara di ghiaccio. Il motivo di tale gesto era che quella povera ragazza era collegata spiritualmente ad uno dei demoni più potenti della fascia oscura, Ruganax. Secoli prima, dopo un'estenuante guerra, aveva deciso di sacrificarsi, facendosi congelare e, di conseguenza, bloccando il demone. Il re notò con orrore che la bara si stava velocemente crepando e in poco tempo si sarebbe di sicuro rotta. Ciò accadde dopo circa dieci minuti e la ragazza, ancora disorientata dal risveglio, venne portata in un'enorme sala e fatta sdraiare su di un comodo divano.

State bene sacerdotessa Aika?” chiese il re preoccupato.

Sì, ho solo un po' di mal di testa. Che cosa è successo?” chiese Aika.

Mi dispiace dirvi che la bara di ghiaccio si è rotta...” disse addolorato il re.

C... cosa? Ma questo significa... che Ruganax è tornato!” disse la sacerdotessa preoccupata.

Ma com'è possibile?” chiese il re.

Noi due siamo collegati. Se uno di noi viene sigillato, anche l'altro subisce la stessa sorte, quindi, ragionando al contrario, se uno dei due viene liberato, anche l'altro riottiene la libertà.” disse Aika, battendosi un dito sul mento, mentre rifletteva.

E' terribile! Che possiamo fare?” chiese il re.

Dobbiamo subito prepararci ad affrontarlo! Vostra maestà, avrò bisogno di alcune cose.” disse Aika mostrando un sorrisetto che confuse il re, e non poco.



Angolo autore:

Chaos a tutti! Scrivo queste note quando ormai ci sono già 20 capitoli pubblicati XD voglio solo informarvi che le iscrizioni, come scritto nella descrizione, sono sempre aperte! Ovviamente se partecipate, mi piacerebbe vedere una vostra recensione ogni tanto, giusto per sapere se la fic vi piace oppure no ^^

Buona lettura coi prossimi capitoli! (se li leggerete XD)

CHAOS!!!

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Chaos, siete pronti per lo show??? Iniziamo dunque! Vi avviso solo di come saranno schematizzati i primi capitoli, per i primi 2/3 cap, farò in modo di aggiungere i vari OC, facendoli entrare nella gilda che, attualmente, non esiste. Per cui, state tranquilli se non vedete il vostro OC subito, nel prossimo capitolo comparirà di sicuro, almeno spero XD



Ma bando alle ciance e vai con il primo capitolo!!! Buona lettura!!!



Capitolo 1



Una giovane ragazza camminava per una strada di campagna, aveva dei grandi occhi color cioccolata e i capelli neri come le ali dei corvi. Era molto magra e non molto alta, un metro e settanta al massimo ma era comunque molto formosa e il corpetto nero che le cingeva il busto metteva in risalto le sue forme. Le gambe sensuali e muscolose erano per lo più scoperte in quanto indossava solo degli shorts neri, che le arrivavano a malapena a metà coscia, e un paio di scarpe nere col tacco, aperte sul davanti e ai lati che si chiudevano con un laccio dietro la caviglia.

La strada era deserta, e non si sentivano neanche i versi degli insetti, tanto era isolata quella zona. D'un tratto, come se fosse comparsa dal nulla, le si parò di fronte una ragazza dai lunghi capelli viola e dagli occhi del medesimo colore, indossava una specie di tunica da cerimonia rossa e dei sandali marroni. La ragazza le tese la mano e disse “Piacere, io sono Aika. Tu devi essere Zafrina, dico bene?”

Zafrina rimase in silenzio per qualche secondo, guardando quella mano tesa verso di lei e poi, come se non fosse successo nulla, passò oltre la povera Aika che, scioccata dal gesto, rimase con la mano tesa in avanti. Si riprese subito e, dopo essersi girata, urlò alla mora “Ehi, ma come ti permetti?!? Di solito ci si presenta e ci si stringe la mano!!!”

Zafrina si voltò di poco e, liquidando la ragazza con un semplice “Tsk!” riprese il suo cammino. Intanto, una nuvola nera si era formata sulla testa di Aika che pensò -Se non avessi bisogno di te, ti avrei già spedito nella fascia oscura!- ma poi, facendo un bel respiro profondo e con tutta la calma di questo mondo, urlò a pieni polmoni “Sei una cafona, maleducata, insensibile e asociale!!!”

Questa volta, Zafrina si girò completamente e, nel farlo, si scatenò una debole scossa di terremoto. Ora che si era voltata, Aika potè vedere chiaramente il tatuaggio nero a forma di drago che le si arrampicava lungo l'avambraccio destro ma, ora come ora, la sacerdotessa aveva altri problemi.

La ragazza, accortasi di aver esagerato, cercò di rimediare “Ehm... volevo dire... ecco...” intanto Zafrina aveva incominciato ad avanzare verso di lei con fare minaccioso “... v... volevo sapere se... se ti andrebbe di aiutarmi ad affrontare le forze del male!” ma Zafrina non sembrava intenzionata a fermarsi e allora Aika ricorse alla sua ultima risorsa “Ti prometto che troverai un ragazzo!!!” e Zafrina si fermò, guardando la ragazza con fare interrogativo.

Che vuoi dire?” chiese Zafrina.

Ah ma allora parli, comunque sia, so che a te ti piacerebbe molto trovare un ragazzo. Dico bene?” chiese Aika.

E tu come fai a dirlo?” chiese dubbiosa Zafrina.

Poteri psichici con cui ti ho letto nel cuore.” disse Aika sorridendo.

-Brutta ficcanaso di una mocciosa!- pensò Zafrina.

Dunque, mi aiuterai?” chiese Aika, tendendole di nuovo la mano.

Tsk, dimmi solo chi è il nemico.” disse Zafrina stringendole la mano.

Tutto a tempo debito. Fatti trovare tra una settimana al palazzo reale di Zafirus.” disse Aika e poi, come se fosse nebbia, svanì nell'aria, lasciando una Zafrina confusa ma anche curiosa.

Zafirus eh. Sembra che ci sarà da divertirsi.” disse Zafrina avviandosi verso la capitale.



* * *



In una città vicino al confine del regno, un ragazzo dai capelli castano correva, infilandosi in vicoli stretti ed evitando la gente per strada. Era molto alto, un metro e novanta circa, ed aveva un fisico secco ma ben definito. I suoi occhi verde acqua si muovevano rapidi per individuare una possibile via di fuga.

Indossava delle scarpe da ginnastica bianche, un paio di pantaloni neri, una t-shirt viola, una giacca bianca aperta davanti e un cappellino rosso che per poco non gli venne portato via da una folata di vento.

Dietro di lui si sentiva una donna urlare “Trovatelo! Non deve sfuggirci!!!” e il ragazzo pensò -Merda, quella strega di Collux mi sta alle costole!- infilandosi poi in un vicolo che però risultò cieco. Si mise con le spalle al muro, preparandosi all'ormai imminente combattimento, quando una voce femminile lo fece voltare verso sinistra e per poco non svenne nel vedere la testa di una ragazza uscire dal muro.

Ehilà, come va?” chiese la ragazza.

C... chi sei tu? Uno spirito?” chiese il ragazzo.

No, sono una maga e mi chiamo Aika. Tu sei Christopher, giusto?” chiese lei.

Chiamai CJ... ehm... comunque, cosa vuoi da me?”

Semplice voglio il tuo aiuto per sconfiggere il male. In cambio potrei tirarti fuori da questa situazione.” disse Aika tendendogli la mano.

CJ colse al volo l'occasione e le prese la mano. Dopo pochi istanti, si sentì tirare verso il muro e, con sua grande sorpresa, ci passò attraverso. Davanti a lui vide la ragazza che lo guardava sorridendo.

G... grazie.” disse CJ.

Idiota, ringraziala come si deve!” disse una piccola salamandra sulla spalla destra del ragazzo.

Ok ok... ti ringrazio di cuore per avermi salvato e ti presento Karyu, il mio compagno.” disse CJ.

Piacere Karyu.” disse Aika, per poi aggiungere “Ora abbiamo un accordo. Fatti trovare tra una settimana al castello reale di Zafirus e li discuteremo sul da farsi.” e poi scomparve nel nulla.

CJ rimase a bocca aperta e, dopo essersi ripreso, chiese al suo compagno “Andiamo?”

Che domande fai? Certo che ci andiamo! Quella ragazza ci ha salvati!” rispose seria la salamandra e i due si avviarono verso la capitale.



* * *



In un piccolo bosco a sud di Zafirus, si trovava una ragazza. Aveva dei lunghi capelli biondi e gli occhi di un azzurro intenso. Non era molto alta, poco più di un metro e sessanta, ed aveva un seno prosperoso coperto da una maglia senza spalline blu. Le gambe erano coperte da dei pantaloncini di jeans scuri e ai piedi portava delle ballerine nere.

La giovane era seduta al centro di una radura e stava ascoltando la musica da un ipod. Aika, si avvicinò lentamente da dietro ma, con sua grande sorpresa, sotto di lei, il terreno si modificò creando una sedia di terra e piante.

La bionda si alzò in piedi, si tolse le cuffie dalle orecchie e, dopo essersi voltata verso Aika, le disse “Piacere di conoscerti Aika”.

Strano, credevo di essere io quella a sapere tutto degli altri ma sembra che qualcun'altro abbia la mia stessa capacità.” disse Aika sorridendo “Tu devi essere Giada”.

Indovinato.” disse Giada sorridendo “E' stata la natura a dirmi del tuo arrivo, non ho il tuo stesso dono”.

Quindi sai anche perchè sono qui.” disse Aika.

Certo! Per sconfiggere il male e chiedere il mio aiuto!” disse Giada mostrando un sorriso a 32 denti.

Mi aiuterai allora?” chiese Aika.

Certo, l'idea mi elettrizza! In più voglio sconfiggere quei brutti demoni che vengono qui a distruggere la natura a me tanto cara!”

Ben detto Gigi!!!” disse un lemure bianco che si sedette sulla spalla della bionda.

Ciao Cico, è da un po' che non ti vedevo.” disse Giada accarezzando il piccolo animale.

Mi stavo facendo un sonnellino su un albero.” rispose l'animale sorridendo.

Bene, visto che siamo d'accordo, vediamoci al castello reale di Zafirus tra sei giorni.” disse Aika alzandosi.

Uh? Hai per caso detto qualcosa?” disse Giada, riprendendosi dal un momentaneo incantamento dovuto ai suoi sensi ultra sviluppati. Qualcosa si stava avvicinando.

Lascia stare Gigi, ti spiegherò strada facendo.” disse Cico quando ad un tratto, da dietro un cespuglio, sbucò fuori un grosso lupo, alto almeno due metri e mezzo. Nessuna delle ragazze fece una mossa, mentre Cico svenne per lo shock.

Sopra al lupo, stava un ragazzo giovane dai capelli corti e neri, con degli occhi color ghiaccio che avrebbero intimidito anche un orso. Era molto alto e dal fisico palestrato e ben definito. Indossava degli stivali neri, dei pantaloni neri lunghi fino al ginocchio con una catenella sul fianco destro, una maglietta nera a mezze maniche, che permetteva di vedere il tatuaggio di un lupo sul bicipite sinistro, e una collana con un ciondolo tribale di un lupo appesa al collo. A completare il suo equipaggiamento c'erano tre katana sul fianco destro disposte a ventaglio.

Il giovane guardò le due ragazze e, con fare minaccioso, disse “Siete nel mio territorio, andatevene”.

Amlach Lumbar detto Wolf, sapevo di trovarti qui.” disse Aika sorridendo.

Amlach rimase sorpreso da quella frase e chiese “Tu come fai a conoscermi?”

Io so un po' tutto di tutti.” disse Aika tenendosi sul vago.

Ho sentito parlare di te! Sei quel licantropo del clan dei guerrieri!” disse Giada sorridendo.

Sì sono io. Tornando a noi...- disse Amlach, posando il suo sguardo su Aika “... perchè sei qui?”

Stavo solo cercando alleati forti per sconfiggere alcune forze oscure.” disse Aika, sorridendo al ragazzo che non ricambiò minimamente “Non è che vorresti venire pure tu?” chiese infine la ragazza.

Tsk, ti avviso, verrò con voi ma io agisco da solo.” disse Amlach.

Perfetto allora! Tra sei giorni al castello reale di Zafirus!” disse Aika e poi, svanì nel nulla.

Giada guardò Amlach e il suo lupo e chiese “Posso salire anch'io in groppa al tuo lupo?” e Amlach, facendo un debole ringhio le diede le spalle, mostrando il drago e il lupo raffigurati sul retro della maglietta, e si diresse verso la capitale, lasciando la ragazza a piedi che non poteva contare sul suo Ecxeed perchè ancora svenuto. D'un tratto alla ragazza venne un'idea e si fermò un secondo, poggiando le mani a terra.

Amlach di colpo sentì un leggero tremore dietro di lui, si voltò e rimase senza parole nel vedere Giada in groppa ad un albero con le sembianze di lupo, grosso come il suo. La ragazza lo superò velocemente e, mentre si allontanava, si girò e fece la linguaccia a Amlach che per tutta risposta si chinò leggermente e disse al suo lupo “Quella ragazza crede che un albero sia più veloce di un lupo guerriero. Fagli capire che si sbaglia.” e il lupo partì ad una velocità incredibile, all'inseguimento della bionda.



* * *



Aika stava camminando per le strade di Zafirus pensando -Ho già trovato quattro persone, ma non bastano di certo. Devo trovare qualcun'altro.-

In quel momento un'ombra le passò sopra la testa. Aika alzò lo sguardo e vide una ragazza dai lunghi capelli bianchi e dagli occhi viola che stava volando. Era alta sul metro e settanta ed aveva un fisico sinuoso dalla carnagione chiara.

La giovane fece comparire dal nulla un block-notes e cercò velocemente tra i vari fogli, dopo pochi istanti, guardò la ragazza che stava volando e le urlò “Tu sei Yelle?” e la diretta interessata, guardò verso il basso, si avvicinò a Aika e le disse “Uhm...si sono io! Chi sei tu?”

Io sono Aika. Senti, ti andrebbe di venire con me?” chiese Aika.

Uhm... e dove?” chiese Yelle curiosa sistemandosi intanto la t-shirt color lilla e i pantaloncini corti neri.

Mi servono persone forti per affrontare il male. Ti andrebbe di aiutarmi?” chiese Aika.

Ehm... ok.” disse timidamente la ragazza “Ma ad una condizione”.

Quale sarebbe?” chiese Aika curiosa a sua volta.

Che mi aiuterai a ritrovare i miei genitori.” disse Yelle, guardando Aika dritto negli occhi.

Aika sorrise malinconica a quella frase e poi le disse “D'accordo, accetto!” e si strinsero la mano.

Ti va bene se ti seguo?” chiese Yelle “Non posso aspettare sei giorni, mi annoierei troppo.”

D'accordo, così mi darai una mano con i reclutamenti.” disse Aika.

Grazie mille! Dove andiamo adesso?” chiese Yelle per poi allacciarsi le scarpe da ginnastica bianche. Poteva volare ma comunque non voleva perdere le scarpe a mezz'aria.

Beh, sono appena le quattro, forse riusciamo a trovare ancora una persona.” disse Aika e si incamminò lungo una stradina, seguita in volo da Yelle.



* * *



Un ragazzo dai capelli castani ricci, legati in una crocchia, e dai glaciali occhi verdi uscì da un bar, tenendo in mano una bottiglia di birra. Dal locale arrivarono alcune urla “Aaaaaaaaahhh! Qualcuno ha avvelenato il capo!!!” e “Presto chiamate un dottore!!!”

Il ragazzo passeggiava tranquillo, parlando tra se e se “E' inutile, i miei veleni non sono per niente facili da curare.” e bevve un sorso di birra. Non era molto alto, un metro e settantacinque al massimo, ma aveva un fisico allenato. Una lunga cicatrice gli attraversava l'occhio sinistro mentre sul polso destro c'era un piccolo tatuaggio, la lettera “A”.

Indossava delle scarpe da ginnastica nere, un paio di pantaloni di una tuta grigia e una maglietta a maniche corte rossa che permetteva di vedere tutte le varie cicatrici sulle braccia del ragazzo.

Niente male, assassino.” disse una voce poco dietro a lui.

Il ragazzo si girò lentamente e rimase sconcertato nel vedere una ragazzina vestita come una sacerdotessa e una ragazza vestita casual che le volava tranquillamente sopra la testa. Guardò la bottiglia che teneva in mano e disse “Mi sa che ho un po' esagerato con l'alcool...”

Tranquillo è tutto vero Edward.” disse la ragazzina dai capelli viola.

E tu come fai a sapere come mi chiamo?” chiese Edward facendo il duro.

Non c'è bisogno di scaldarsi così Edy!” disse la ragazzina volante.

Tu... come mi hai chiamata?” chiese Edward.

Edy! Cos'è non mi senti vecchio?” chiese la ragazza, mostrando un sorrisetto malefico.

Tsk, guarda che io ho solo 21 anni, piccoletta! Comunque sia, che volete da me? Volete affibbiarmi un incarico? Chi devo uccidere?” chiese Edward come se fosse la cosa più normale del mondo.

Veramente ti volevo reclutare per un posto fisso.” disse la ragazzina sorridendo.

Prima dimmi come ti chiami e poi potremo parlare.” disse Edward.

Mi chiamo Aika e questa è la mia amica Yelle.” disse Aika, indicando prima se stessa e poi l'amica.

Uhm... che genere di posto?” chiese Edward.

Che ne diresti di una gilda?” chiese Aika.

Edward sgranò gli occhi sentendo quell'offerta. Era la sua occasione, poteva cambiare stile di vita, smettendo di uccidere per sopravvivere. Si avvicinò alla ragazzina e le tese la mano sorridendo “Edward Yoshina al vostro servizio!” e Aika “E' un piacere averti con noi!” e gli strinse la mano.

Però, c'è una condizione.” disse Edward.

Quale?” chiese esasperata Aika.

Edward afferrò Yelle per una gamba e se la caricò in spalla come un sacco di patate, la ragazza iniziò a dimenarsi, ma lui non se la filò minimamente “Voglio che questa piccoletta faccia parte del mio team, così le insegnerò che le persone più grandi vanno rispettate!” disse Edward con un sorriso.

Aika lo guardò confusa ma poi, inclinando la testa, acconsentì a quella strana richiesta, con somma soddisfazione di Edward e somma disperazione di Yelle che, intanto, aveva deciso di lasciarsi trasportare dal nuovo compagno -Almeno risparmio potere magico.- pensò la ragazza, mentre i tre si dirigevano verso una locanda dove poter passare la notte.

Aika tirò fuori il suo block-notes e ci appuntò sopra qualcosa, dopodiché pensò -In questi tre giorni dovrei riuscire a reclutare anche gli altri-.



* * *



Intanto, dall'altra parte del mondo, in una grotta oscura.

Qual'è la situazione?” chiese una voce.

Mio signore, la sacerdotessa sta reclutando dei maghi molto forti.” rispose un'altra.

Mandate una piccola squadra di demoni Hunter, dovremo pur far sapere a quegli sciocchi umani che i demoni sono tornati.” disse la prima voce.

Come lei comanda, master Ruganax”.



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Chaos, piaciuto il capitolo? Spero di sì. Avviso a tutti quelli il cui OC è comparso in questo capitolo: fatemi sapere se li ho descritti bene o sono diventati degli OOC XD per gli altri invece, il vostro personaggio comparirà nel prossimo capitolo o, nel peggiore dei casi, nel terzo. Beh vi saluto e ci vediamo alla prossima, chaos!!!



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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Chaos come va? Siete pronti al secondo round? Dunque, a titolo informativo, oggi compariranno altri sei personaggi, mentre gli altri 6 (siete 18 per ora) dovranno aspettare il prossimo capitolo, so che è dura, ma potete sopportare. Altra cosa, il metodo di reclutamento cambierà un po' dal primo capitolo, ma ve ne accorgerete ;)



Ma bando alle ciance e vai con il secondo capitolo!!!



Capitolo 2



Erano ormai trascorsi due giorni da quando Aika si era risvegliata e aveva iniziato a reclutare maghi da ogni dove. Il sole del terzo giorno illuminò una strada di un piccolo paese di campagna. Malgrado fosse molto presto, molta gente era già in giro e in mezzo a quel gruppo di persone spiccava una ragazza dai capelli biondi e lunghi. Indossava una divisa scolastica bianca e azzurra, con alcune piccole parti di un rosa acceso, malgrado questo suo abbigliamento, la cosa che saltava subito all'occhio erano proprio i suoi occhi di un marrone chiaro, la particolarità dei suoi occhi era che la pupilla era a forma di croce con gli angoli arrotondati (intendo gli angoli all'incrocio delle due righe che formano la croce). La ragazza camminava tranquillamente canticchiando un motivetto orecchiabile, quando ad un certo punto, vide un polverone alzarsi in fondo alla strada.

La ragazza non fece in tempo a capire cosa fosse che un enorme lupo, cavalcato da un ragazzo, le passò a pochi millimetri di distanza, facendola girare su se stessa come una trottola, ma i guai non erano finiti perchè un secondo lupo gigante, questo era cavalcato da una ragazza ed era fatto di legno, le passò ancora più vicino del precedente, facendola girare nell'altro senso.

La povera ragazza, cercò di restare in piedi e ci riuscì. Si girò subito per vedere dove fossero i due lupi e li vide a pochi metri di distanza, fermi in pezzo alla piazza del paese, con la ragazza che stava urlando al ragazzo.

Ehi Amlach il tuo lupo è davvero veloce!” disse la prima.

Ovvio, è un lupo guerriero. La tua brutta copia non potrà mai eguagliarlo.” disse Amlach.

Ehi voi due! Ma vi ha dato di volta il cervello??? Correre come dei pazzi in mezzo a un paese, rischiando di ferire delle povere ragazze come me!!!” urlò la vittima avvicinandosi con fare minaccioso.

I due si voltarono verso l'estranea e la ragazza, dopo essere scesa dal suo lupo-albero, si avvicinò alla ragazza arrabbiata e le disse “Ehm... mi dispiace molto! Non era mia intenzione! Ti sei fatta male? A proposito, io mi chiamo Giada!”

Io mi chiamo Misaki e no, non mi sono fatta niente, ma mi sarei potuta fare molto male se uno di voi due mi avesse presa in pieno.” disse Misaki.

Hai solo da non stare al centro della strada.” disse Amlach infastidito.

-Ma tu guarda questo!!!- pensò Misaki e una strana aura viola le contornò gli occhi. Amlach, con sua grande sorpresa, iniziò a levitare nell'aria e cercò di atterrare, ma non ci fu verso

Tu, che stai facendo!” urlò Amlach, guardando Misaki con sguardo iracondo.

Tsk, ti faccio capire che con me non si scherza!” urlò di rimando Misaki.

Giada, vedendo il potere di Misaki ebbe un'illuminazione e, senza fare giri di parole, le chiese “Noi siamo diretti al castello reale di Zafirus, vuoi venire con noi?”

Misaki guardò confusa la ragazza e le chiese “Perchè dovrei venire con voi?”

Beh, stanno reclutando maghi molto forti per una gilda e tu mi sembri forte!” disse Giada sorridendo.

Misaki rimase in silenzio per un po', riflettendo sull'offerta -In effetti io qui non ho nulla. Vivo in quello stramaledetto orfanotrofio da quando ho memoria e un cambiamento non sarebbe male...- pensò la ragazza per poi dire “D'accordo accetto!” smettendo di far levitare Amlach e stringendo la mano a Giada.

Giada tornò subito in groppa al suo lupo-albero, mentre Misaki, con grande sorpresa di Giada e grande rabbia di Amlach, usò il suo potere per levitare e sedersi dietro al ragazzo, sul suo lupo.

Scendi. Subito.” disse Amlach scandendo bene le parole.

No.” fu la semplice risposta di Misaki che spiazzò Amlach, facendolo voltare con un ringhio. Senza attendere oltre, il ragazzo fece partire il suo lupo a tutta velocità.

-Uhm... sembra che ci sarà da divertirsi!- pensò Giada vedendo il voltò scuro di Amlach e Misaki che lo assillava con frasi del tipo “Ma comprarsi una sella? Brutta idea vero?” e il trio continuò il suo viaggio verso la capitale.



* * *



Un giovane ragazzo dai capelli castano chiaro stava camminando lungo l'argine di un fiume. La sua metà: Zafirus. Una piccola salamandra dalla pelle arancione, appoggiata sulla sua spalla destra, gli chiese “CJ... lo percepisci anche tu questo strano... potere?”

CJ annuì “Riesco a percepire un potere uguale al mio ma allo stesso tempo... diverso”.

Da dietro una roccia sbucò una ragazza dalle orecchie a punta, con dei lunghi capelli scarlatti sciolti lunghi fino alla vita e un paio di occhi di un blu elettrico che incantarono CJ. Aveva un fisico sensuale e un seno molto abbondante inoltre la carnagione era chiara e la pelle era priva di ogni sorta di imperfezione.

Indossava delle scarpe da ginnastica con ricamato sopra l'universo, un paio di leggins con lo stesso tipo di ricamo, una canottiera molto lunga bianca, una felpa con lo stesso ricamo dei leggins e delle scapre provvista anche di un cappuccio bianco e peloso. Per concludere al collo portava una collana rossa a forma di drago e un ciondolo a cui erano appese una piuma nera e una bianca.

I due si guardarono per un po' in silenzio, senza che nessuno dei due muovesse un muscolo.

Ciao.” disse CJ dandosi mentalmente dell'idiota per l'inizio fin troppo semplice e scontato.

Ciao... tu sei un drago?” chiese subito la ragazza sorridendo.

Ehm... sì e no...” disse CJ grattandosi la testa “Io mi chiamo CJ, tu invece come ti chiami?”

Angel e sono la regina dei draghi!” disse la rossa gonfiando un po' il petto.

-Cioè... questa va in giro per i boschi, incontra un perfetto sconosciuto... e gli spiffera un segreto del genere? No rifletti CJ, non può essere vero.- pensò il ragazzo per poi dirle “Dimostralo!”

Angel mantenne il sorriso e, dopo essersi avvicinata a CJ ed avergli messo una mano sul petto, all'altezza del cuore, illuminò la sua mano di un'aura bianca. CJ non mosse un muscolo e, sia lui che Karyu, vennero pervasi da una strana sensazione, come quando un soldato semplice si trovava di fronte al re in persona.

Angel tolse la mano dal petto e indietreggiò di qualche passo, poi chiese “Soddisfatto?”

Per motivi a lui sconosciuti, CJ aveva il fiatone, ma riuscì a risponderle “Sì...”

Uhm... e così stanno reclutando maghi in gamba per affrontare il male. Posso unirmi a te?” chiese Angel.

Co... come fai a saperlo? Te lo ha detto Aika?” chiese CJ sorpreso.

Ti facevo più furbo sai?” disse Angel con un ghigno per poi aggiungere “No, posso leggere i ricordi di tutti i draghi. Allora? Posso venire?”

Beh... per me non c'è problema, ma dovrai chiederlo poi ad Aika.” disse CJ e i due, dopo essersi stretti la mano, si misero in cammino verso Zafirus.



* * *



A pochi chilometri dal fiume, vi era una piccola città di nome Furkas. In una locanda di questa città tre maghi stavano facendo colazione. L'unico ragazzo del gruppo, un ragazzo sulla ventina, stava mangiando una mela, osservando con fare svogliato i passanti fuori dalla finestra; una ragazza dai capelli viola, seduta di a fianco a lui, stava sfogliando un block-notes annotando qualcosa di tanto in tanto mentre la terza persona, una ragazza dai lunghi capelli bianchi, si divertiva a fare origami con i tovaglioli di carta.

Si può sapere cosa stiamo aspettando?” chiese il ragazzo annoiato.

Uff come sei seccante Edy! Aika ha detto che stiamo aspettando qualcuno, quindi aspetteremo finché quel qualcuno arriverà!” disse l'albina.

Ehi ragazzina, quando vorrò una petulante rottura di scatole che vola ti farò un fischio!” rispose di rimando Edward.

La porta si aprì di colpo ed entrò una ragazza dai corti capelli castani, che le arrivavano appena alle spalle, e gli occhi del medesimo colore. Era alta più o meno come Yelle aveva un fisico sinuoso dalla carnagione olivastra. Indossava delle converse bianche, un paio di jeans blu, un top nero e, sopra di esso, una camicia bianca molto scollata che lasciava poco spazio all'immaginazione. Appeso al collo era visibile un rosario con una perla nera.

La ragazza si guardò attorno e, non appena individuò Aika, si diresse verso di lei e si sedette allo stesso tavolo. Edward la guardò scioccato, stava per dirgliene quattro, ma l'albina fu abbastanza lesta da mettergli una mano sulla bocca.

Aika sorrise e poi, guardando la nuova arrivata, disse “Erika Chaotic, ce ne hai messo di tempo”.

Scusa, ma con tutto il caos che si sta sprigionando in giro, ho avuto difficoltà ad individuarti.” disse Erika.

Ehm... ciao, io sono Yelle e questo bifolco si chiama Edward!” disse Yelle sorridendo.

Piacere, io sono Erika e, come voi, mi unirò ad Aika per affrontare il male.” disse Erika.

So che ci siamo appena incontrate, ma tu mi sei simpatica, che ne diresti di unirti al nostro team?” chiese Yelle.

Team?” chiese confusa Erika fissando l'albina.

Sì, per ora è formato solo da me e questo qui, ma più siamo meglio è no?” disse Yelle, mettendole le mani sulle spalle.

Beh... se per voi non è un problema, accetto!” disse Erika sorridendo.

Sì, benvenuta nel nostro team!” disse Yelle felice come una pasqua mentre Aika chiese a Edward “Come mai non dici nulla?” e lui “Avevo già intenzione di ampliare il team. Meglio così”.

Aika sorrise e, dopo essersi alzata in piedi, disse ai tre “Io devo andare, ci vediamo al castello tra tre giorni!” e se ne andò lasciando che i tre si conoscessero meglio.



* * *



Dall'altra parte della città, in un pub aperto 24 ore su 24, era in corso una rissa scaturita da un non nulla. I protagonisti assoluti di questa rissa erano un ragazzo e una ragazza. Il primo era un affascinante giovane dai capelli neri spettinati con gli occhi verdi. La carnagione era rosea e il fisico era ben allenato e definito. Indossava degli abiti molto semplici: una t-shirt bianca con un'aquila nera sul petto, un paio di pantaloni neri lunghi fino alle ginocchia e delle scarpe da tennis bianche.

La seconda era una ragazza sulla ventina, anch'essa con gli occhi verdi e dai lunghi capelli arancioni legati in una coda. Era poco più bassa del moro e aveva delle forme molto morbide messe in risalto dalle fasce bianche che le coprivano il seno insieme ad un gilet marrone. Ai piedi calzava un paio di stivali di cuoio marroni che le arrivavano appena sopra alle ginocchia mentre, per la parte alta delle gambe, portava una gonna corta del medesimo colore degli stivali. In più, malgrado combattesse a mani nude, portava sulle spalle una grossa ascia bipenne sulle cui lame erano incisi degli strani simboli dorati.

I due, si scambiarono un'occhiata e fecero una mossa combinata su di un uomo che brandiva una bottiglia come arma, facendolo cadere su di un tavolo e mettendolo K.O.

Combatti bene ragazzo!” disse la prima, mentre stendeva un uomo con un gancio.

Grazie, anche tu non sei male!” rispose l'altro, colpendo un altro uomo con un calcio in faccia rompendogli il naso.

Finita la rissa, rimanevano in piedi solo loro due e, dopo aver constatato che nessuno era morto, si strinsero la mano presentandosi.

Io mi chiamo Anya Von Kleist.” disse la prima.

Io, invece, solo Hayato.” disse il ragazzo.

Non hai un cognome?” chiese Anya.

Purtroppo no. Nessuno me lo ha mai dato.” disse Hayato sorridendo.

Capisco, è triste come cosa.” disse Anya.

Non darti troppe pene, a me non interessa, non mi sembra che qualcuno sia mai morto per la mancanza di un cognome.” disse Hayato, facendo sorridere la ragazza. D'un tratto, qualcuno iniziò ad applaudire e i due si accorsero di una ragazza dai capelli viola che, fino ad un momento prima, era rimasta nascosta nell'ombra “Complimenti, siete entrambi molto bravi!” disse la ragazza avvicinandosi ai due.

Tu chi sei?” chiese Anya.

Mi chiamo Aika e vorrei arruolarvi per affrontare il male.” disse Aika.

Uhm... non mi convince.” disse Hayato.

Capisco la tua preoccupazione Hayato, ma ti chiedo di essere fiducioso.” disse Aika sorridendogli “Comunque, se volete far trionfare la giustizia, presentatevi al castello reale di Zafirus tra tre giorni. Li vi spiegherò tutto.” detto questo, uscì dalla porta d'ingresso, lasciando i due ragazzi confusi.

Tu che farai?” chiese Hayato ad Anya.

Beh, la giustizia deve sempre trionfare. Io ci vado. Tu non vieni?” chiese Anya, avviandosi verso l'uscita.

In effetti la cosa mi intriga. Tanto vale provare... spero solo che abbiano del cibo!” disse Hayato e, insieme, si diressero verso la capitale, raccontandosi un po' di cose per conoscersi meglio.



* * *



Aika stava camminando da un'ora abbondante attraverso un fitto bosco. Sapeva che li avrebbe trovato un nuovo alleato. D'un tratto, iniziò a sentire molto caldo e, raggiunta una radura, notò con stupore che c'era una pozza di magma bollente al centro dello spiazzo e, dentro questa pozza, vi era una ragazza dai corti capelli biondi e dagli occhi azzurri che la guardò sorridendo mostrando i lunghi canini.

Ehi ciao, chi sei?” chiese la ragazza.

Mi chiamo Aika... tu devi essere Nikora.” disse Aika e l'altra annuì.

Cosa ci fai qui?” chiese Nikora “Vuoi farti un bel bagno caldo per caso?”

Ehm... grazie per l'offerta ma pensò che salterò.” disse Aika “Sono venuta fin qua per chiederti se volevi unirti a me e i miei compagni nella lotta contro il male”.

Uhm... ci sarà da uccidere?” chiese Nikora, esibendo un sorriso ambiguo che confuse Aika

Ehm... sì certo.” disse l'altra.

Ok. Allora accetto! Charlie!!!” urlò la ragazza e, in pochi secondi, arrivò un grosso lupo bianco e nero che, scomparendo in una nuvola di fumo, diventò piccolo come un cucciolo.

Ok, siamo pronti!” disse la bionda e uscì dalla pozza di magma. Aika rimase sorpresa per due motivi, il primo era che anche questa nuova compagna aveva il seno più grande del suo ed era più alta di lei e secondo, stava facendo il bagno con indosso i vestiti ma questi non venivano minimamente intaccati dal magma.

La bionda si tolse i rimasugli di magma di dosso, permettendo ad Aika di osservare meglio il suo vestiario composto da: un top azzurro e bianco che le lasciava scoperta la pancia, una gonna bianca con sotto dei pantaloncini neri, delle scarpe da ginnastica nere e una katana appesa sul fianco destro che sembrava fatta di scaglie di drago.

B... bene, fatti trovare al castello reale di Zafirus tra tre giorni. Li ti spiegherò tutto.” disse Aika e poi scomparve nel nulla.

Hai sentito Charlie? Presto potremo combattere di nuovo!” disse Nikora felice, prendendo in braccio il suo cucciolo e iniziando a correre verso la capitale.



* * *



Dall'altra parte del mondo, intanto, centinaia di demoni dalle sembianze di lucertole giganti, stavano attendendo l'ordine del loro master che non tardò ad arrivare.

Fratelli!!! Siete rimasti assopiti per troppo tempo!” tuonò il demone Ruganax “Ora è tempo che voi vi scateniate e facciate capire a quei folli umani qual'è la razza più forte!!!”

Un incredibile coro di ruggiti accolse quelle parole.

Andate e portatemi la testa della sacerdotessa Aika!!!!!!” urlò Ruganax e i demoni, dopo aver spalancato delle ali da pipistrello, volarono via diretti verso la città di Zafirus.

Ruganax guardò i demoni allontanarsi e disse “Vedremo se i tuoi guerrieri saranno all'altezza del compito, Aika”.



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E' avvenuto il miracolo!!!!!!! Due cap in poco tempo!!!!! Sono un mostro e ho un mal di testa che mi sta uccidendo XD Spero che il cap vi sia piaciuto e chiedo alle ultime persone che mancano, di pazientare ancora un po'. Intanto vi saluto e ci vediamo alla prossima CHAOS!!!

Fatemi sapere se ho descritto bene i vostri OC ;)



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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Chaos come va? Siete pronti per l'ultimo capitolo della saga dei reclutamenti??? Non so neanche se si possa definire saga, ma comunque, essendo il capitolo in cui finalmente la gilda sorgerà, ho deciso di fare le cose in grande e, anche se avevo detto che avrei aggiunto 6 personaggi a capitolo, oggi farò gli straordinari e ne metterò 11!!! Un dei motivi che mi ha spinto a farlo sono state le minacce di StelladelLeone (manco fosse la prima volta XD) e anche...no basta, sono state solo le sue minacce a convincermi -.- ma bando alle ciance che c'è tanto lavoro da fare, tanti team da assemblare e tante coppie da formare e torturare<3 gi ih ih mi diverto al solo pensiero!



Capitolo 3



Il sole del quarto giorno sorgeva, mentre la giovane Aika era già in marcia, lungo un sentiero di montagna, alla ricerca di un nuovo alleato. Ormai si trovava ad almeno 3000 metri di quota e iniziava a sentire la stanchezza.

-Ma che cavolo ci sarà venuto a fare qui?- pensò la ragazza mentre continuava la sua scarpinata. Di colpo sentì un verso, un ruggito per la precisione, e davanti a lei comparve un orso bianco che iniziò, lentamente, a camminare verso di lei con passo pesante.

Ehm... ciao bello. Tu... sei il compagno di Kira giusto? N... non è che potresti dirmi dove si trova?” chiese Aika iniziando però ad indietreggiare.

L'orso fece ancora qualche passò, quando una voce lo fermò “Fermati Icaro!!!”

Davanti ad Aika comparve un bambino dai capelli castani e dagli occhi verdi. Indossava un paio di infradito bianche, dei pantaloni che gli arrivavano fino alle ginocchia e una canottiera verde scuro. Di certo non erano dei vestiti fatti per la montagna.

Il bambino mosse una mano verso l'orso e l'animale si sedette per terra, sbuffando per la mancata cattura del pranzo.

Tu chi sei?” chiese il bambino girandosi verso Aika.

Io sono Aika e ti stavo cercando Kira.” disse la ragazza.

Uhm... non so come tu faccia a sapere il mio nome, ma non m'importa. Perchè sei qui? Cosa vuoi da me?” chiese il bambino andando a sedersi su una roccia.

Volevo chiederti di diventare mio alleato nella lotta contro il male.” disse Aika, tendendogli la mano.

Potrò avere un gelato?” chiese lui.

Certo.” rispose la ragazza chiedendosi perché proprio un gelato.

Ok allora accetto, ma sia ben chiaro, io in alto non ci vado.” disse lui con sguardo serio.

Ti sei accorto di essere a 3000 metri d'altezza?” chiese Aika dubbiosa.

Un conto è una montagna, un conto è una torre che può facilmente crollare.” disse lui.

Ok un punto per te. Su, andiamo, la strada è lunga!” disse Aika e i due si incamminarono verso la capitale.



* * *



A pochi chilometri dalla capitale, lungo il limitare di un bosco, stavano camminando un ragazzo ed una ragazza. Il primo aveva i capelli neri, mentre quelli della ragazza erano arancioni, in più portava con se un'ascia bipenne.

Di colpo, mentre si erano fermati a riposare, sentirono un urlo agghiacciante provenire dal bosco.

Hai sentito Anya?” chiese il ragazzo.

Sì, era una persona. Andiamo a controllare Hayato!” disse la ragazza e i due si inoltrarono subito nel bosco, raggiungendo in poco tempo l'origine dell'urlo. In una piccola radura vi erano cinque persone: una ragazza, dai corti cappelli viola e neri e dagli occhi rossi, e quattro uomini di cui tre erano a terra, immobili, mentre il quarto era di fronte alla ragazza e si stava piegando all'indietro in una maniera inverosimile. Ormai la schiena era prossima a rompersi e così fu. Si sentì un sonoro CRACK e l'uomo cadde a terra esanime.

La ragazza posò il suo sguardo su Hayato e Anya. I due erano rimasti spaventati da quella scena e non sapevano come comportarsi.

Quella killer era una semplice ragazza dalla carnagione chiara. Era alta come Anya benchè non avesse un seno grande come il suo e gli occhi sembravano stanchi viste le palpebre mezze calate. Una ragazza come tante insomma.

Indossava delle scarpe nere, un paio di pantaloni blu che le arrivavano ai polpacci, una specie di “sciarpa” celeste usata come cintura, una t-shirt grigia con la manica destra lunga ed infine una croce nera appesa al collo.

Chi siete?” chiese la ragazza.

Ehm... io sono Hayato e lei è Anya. Non siamo tuoi nemici!” precisò subito Hayato.

Tu chi sei?” chiese Anya.

Miwako.” disse la ragazza senza alcuna emozione.

Non hai un cognome?” chiese Hayato curioso di sapere se anche lei non aveva ricordi del suo passato.

No. Non ho memoria di chi sono e il nome è scritto su questa croce.” rispose Miwako, mostrando loro la croce nera appesa al collo.

Capisco. Perchè hai attaccato quegli uomini?” chiese Anya fissando i cadaveri.

In realtà erano loro che volevano farmi del male, ma per quanto possa sembrare gracile, so difendermi.” disse Miwako.

Uhm... sei molto forte quindi ?” chiese Hayato.

Ho appena ucciso quattro uomini senza neanche toccarli. Tu cosa credi?” chiese la ragazza leggermente stizzita per la domanda inutile.

Ok, ok era solo per sapere. Ti andrebbe di venire con noi a Zafirus?” chiese Hayato.

Perchè dovrei seguirvi?” chiese Miwako.

Beh, stanno cercando maghi forti per sconfiggere il male. Pensavo potesse interessarti.” disse il moro.

D'accordo, tanto non ho nulla da fare.” disse Miwako e si avvicinò a loro.

Uhm... ne stavo giusto discutendo prima con Hayato...- disse Anya -... ti andrebbe di formare un team con noi?”

Un team?” chiese Miwako.

Ma certo un team! Così sarà più divertente!” disse Hayato.

La cosa non mi convince.” disse Miwako, iniziando a camminare.

Dai, non essere così fredda! Un po' di compagnia non può che farti bene! In più, potremmo aiutarti a scoprire il tuo passato.” cercò di convincerla Anya.

Ci penserò ma per ora chiudiamo qui il discorso.” disse Miwako.

Ehm... Miwako?” disse Hayato.

Cosa c'è?” chiese la ragazza senza voltarsi.

La capitale è dall'altra parte.” disse Hayato, indicando la direzione opposta a quella presa da Miwako che si affrettò a correggersi “Andiamo?” chiese lei e i due la seguirono, facendosi l'occhiolino come ad indicare che il loro ormai era un trio.



* * *



Una ragazza dai lunghi capelli neri stava camminando verso la capitale. Erano passati tre giorni da quando Aika l'aveva arruolata e non vedeva l'ora di sapere chi fossero i nemici. In lontananza vide le alte mura della città e affrettò il passo. Molte persone si spostavano al suo passaggio, impauriti dalla sua aura. Solo una ragazza, dai lunghi capelli bianchi e dagli occhi neri, non si mosse, anzi, le si parò di fronte e la guardò con strafottenza “Ehi carina mi intralci la strada!” disse l'albina mentre un grosso lupo bianco compariva alle sue spalle.

Potrei dire lo stesso di te!” rispose secca la mora scrutando la sua interlocutrice “Se non vuoi fare una brutta fine, levati di torno”.

Colei la quale le aveva sbarrato la strada era alta quanto lei ed era altrettanto formosa. La pelle era chiara e, sotto l'occhio destro, aveva una cicatrice bianca a forma di stella con diverse punte che le copriva tutto lo zigomo. Indossava dei sandali bianchi con i tacchi a spillo, che si chiudevano tramite una cinghia sulla caviglia, un paio di pantaloni neri di pelle, una doppia catena grigia usata come cintura, una camicetta nera a mezze manche semitrasparente che permetteva di vedere il bikini di un costume nero usato al posto di un reggiseno ordinario.

L'albina posò la sua fronte su quella della mora e, con voce tranquilla, le disse “Mi dispiace, ma mi piace questo posto. Penso che sarai TU a fare una brutta fine!”

Bene, se è questo che vuoi... come ti chiami?” chiese la mora scrocchiandosi le dita.

Perchè vuoi saperlo?” chiese l'albina.

Perchè voglio sempre conoscere il nome delle mie vittime!”

Oh interessante, allora ti rispondo subito. Mi chiamo Kay Mori e sto farti a pezzi!” rispose l'albina.

Io sono Zafrina McConner piacere di conoscerti e... addio!!!” urlò Zafrina facendo scatenare una debole scossa sismica.

Kay e il lupo saltarono in alto e, mentre l'animale raggiunse il tetto di una casa molto bassa, l'albina atterrò su qualcosa di invisibile e Zafrina non riuscì a capire su cosa fosse atterrata. L'albina alzò entrambe le braccia e le mosse di scatto verso Zafrina, come se le avesse lanciato qualcosa. Zafrina non capì il senso di quel gesto ma all'ultimo, mossa dall'istinto si buttò di lato e, nel punto dove stava prima, comparvero due grossi tagli nel terreno. Zafrina guardò divertita l'avversaria e pensò -Armi invisibili eh. Un trucchetto interessante, ma so come smascherarlo!- e muovendo velocemente le mani, creò una tempesta di sabbia che colpì in pieno Kay.

Tsk un po' misero come attacco!” la schernì l'albina.

Non eri tu l'obbiettivo!” le urlò di rimando Zafrina e, solo allora, Kay capì. Si guardò attorno e notò che il disco sulla quale stava in piedi e tutti gli altri dischi che le vorticavano attorno, erano sporchi di sabbia e quindi visibili a occhio nudo.

Capisco, hai usato la sabbia per smascherare il mio potere.” disse Kay ghignando.

Le due si guardarono per un po' e poi scoppiarono a ridere. Si avvicinarono l'un l'altra e si strinsero la mano, facendosi i complimenti ed insultandosi nello stesso momento.

Ehi, ti va di venire a Zafirus? Cercano maghi potenti per affrontare il male.” disse Zafrina.

Ci sto, dopotutto, un'attaccabrighe come te, non potrebbe mai resistere due secondi in quella città.” disse Kay e, dopo essersi insultate ancora, si diressero verso Zafirus, seguite a breve distanza dal lupo bianco di Kay.



* * *



In una piccola valle un uomo scappava. Era inseguito da qualcosa che aveva sterminato tutti i suoi compagni e ora voleva uccidere anche lui. Uscì da un piccolo bosco per poi ritrovarsi sul bordo di un burrone, nella quale scorreva un fiumiciattolo. Dietro di lui comparve una specie di gorilla, era nero e le spalle e le mani erano avvolte da delle fiamme scarlatte mentre sul resto del corpo, aveva diversi spuntoni d'osso che lo ricoprivano come un'armatura. Da dietro il gorilla apparve un ragazzo, dai capelli rossi a spazzola e dagli occhi del medesimo colore, che lo guardò sorridendo.

Era un giovane alto sul metro e ottanta dal fisico scolpito. Tra i suoi corti capelli scarlatti erano presenti delle ciocche bianche. Indossava solo un paio di scarponi neri, dei pantaloni neri di pelle, un lungo cappotto nero aperto sul davanti, che lasciava visibili le varie cicatrici sul suo corpo, ed infine un collare borchiato.

Non è per niente bello abbandonare una festa lo sai?” chiese il ragazzo.

Ti... ti prego non uccidermi!” urlò l'uomo.

Oh con questa semplice frase, hai detto due cose sbagliate. La prima è che io non ti ucciderò, la seconda... è che sarà il mio demone a massacrarti fino alla morte.” disse il ragazzo, dando una pacca sulla schiena del gorilla che partì in quarta ed iniziò a colpire e mutilare l'uomo che, intanto, aveva iniziato a gridare di dolore. Il ragazzo osservò la scena divertito e ascoltò beatamente le urla dell'uomo che smisero dopo pochi minuti.

Ottimo lavoro, puoi tornare a casa.” disse il ragazzo e il gorilla prese completamente fuoco, scomparendo. “Puoi uscire da lì se vuoi.” disse il ragazzo ad alta voce, guardando verso un albero dalla quale uscì Aika che, per tutta risposta, gli disse “Non hai forse esagerato con quell'uomo?” e lui “Beh, lui e i suoi scagnozzi avevano dato fuoco ad un villaggio, mi sembrava il minimo”.

Tu devi essere Angel Deathing.” disse la ragazza, sfogliando il suo block-notes.

Esatto e se ora non ti dispiace, me ne andrei in città.” e fece per allontanarsi ma Aika lo bloccò.

So chi sei in realtà... Leo”.

Angel si bloccò di colpo e, guardando Aika con cattiveria, le disse “Non usare più quel nome. Leo è morto anni fa”.

Oh questo lo so... sai, io non penso che tu sia una cattiva persona, malgrado tu ti serva di demoni per combattere, nostri acerrimi nemici.” disse la ragazza “Ma voglio offrirti un'occasione. Unisciti a me ed i miei alleati e aiutaci a sconfiggere il male”.

Angel la guardò per un po', poi disse “Accetto ma ad una condizione... e cioè che tu non riveli a nessuno il mio passato”.

Affare fatto.” disse Aika “Presentati tra due giorni al castello reale di Zafirus, lì ti spiegherò tutto.” e si dissolse nella nebbia.

Angel iniziò il suo cammino e pensò -Uh uh uh...ci sarà da divertirsi-.



* * *



Ormai era calata la notte e la maggior parte delle persone dormiva beatamente. In un tranquillo villaggio, poco lontano da Zafirus, correvano tre ragazze, ognuna in una via diversa, ma parallele far di loro.

La prima ragazza aveva i capelli azzurri e ondulati lunghi fino alla vita mentre gli occhi erano verde smeraldo. Era alta un metro e sessantacinque e il suo fisico a “clessidra” sinuoso e allenato. Indossava dei pantaloni blu attillati, una maglietta bianca con una croce nera sul fianco destro e un paio di scarpe da ginnastica nere. La giovane correva con incredibile grazia sui tetti del paese.

La seconda aveva dei corti capelli neri tenuti in un caschetto spettinato mentre i suoi occhi erano rossi come il sangue. Era molto alta, almeno un metro e ottanta, e il suo corpo era ben proporzionato nelle misure. Indossava una felpa nera con disegnato sulla schiena un lupo tribale bianco, dei pantaloncini di jeans blu, degli stivaletti neri, che al posto dei semplici lacci avevano delle catene, e un artiglio di drago appeso al collo. L'ultimo elemento del suo equipaggiamento era un enorme spadone nero dai riflessi viola che, incredibilmente non la rallentava minimamente vista la velocità alla quale stava procedendo.

Infine la terza ragazza era decisamente bassa ma con un corpo ben allenato e dal seno prosperoso. Il volto era per lo più coperto dal cappuccio del suo mantello nero ma le sue labbra sottili erano comunque visibili insieme ad alcune lunghe ciocche di un biondo ramato. Indossava, oltre al mantello, una canottiera nera che si allacciava dietro al collo lasciandole scoperta la schiena, un paio di pantaloni attillati neri, degli scaldamuscoli bianchi sugli avambracci, una cintura di pelle marrone e degli stivali neri. La cosa che poteva sembrare molto assurda era il fatto che dai pantaloni, per la precisione da un buco posto poco sopra il fondo schiena, usciva una coda di tigre la quale si muoveva a ritmo con i passi della giovane.

Stavano tutte e tre inseguendo una figura avvolta in un mantello nero, ma nessuna ragazza era a conoscenza delle altre due. Arrivarono, nello stesso momento, in una grossa piazza, nel cui centro vi era una statua a forma di drago e, su di essa, vi era seduta la figura col mantello. Le tre si guardarono per un secondo e, nello stesso istante, chiesero “E tu chi sei?”

Io mi chiamo Miel e ho un conto in sospeso con quel ladro!” disse la bionda, indicando la figura seduta sulla statua.

Io, invece, sono Lyra e anch'io devo vedermela con quel ladro.” aggiunse la turchina fulminando con lo sguardo il diretto interessato.

Io sono Lya e adesso levatevi, devo ucciderlo.” disse la mora partendo all'attacco.

La figura incappucciata, scese dalla statua e attese la sua avversaria che non tardò ad arrivare. Lya cercò di colpirlo con un fendente del suo spadone, ma l'avversario riuscì agevolmente ad evitare il corpo ed arrivargli alle spalle. Immobilizzò la ragazza e disse “Lya Pendragon detta Phantom o Demon, che dirsi voglia. Ho sentito parlare di te.” disse la figura e Lya capì che si trattava di un ragazzo.

Il ragazzo la lasciò andare e si allontanò di qualche metro, ma Lyra ne approfittò e, correndo in avanti, si trasformò in un lupo avvolto da fulmini e cercò di azzannare l'avversario che però saltò in alto e, con un calcio al volo, la spedì contro la statua di drago, affianco a Lya.

Lyra Yoshina, detta Zanna gialla. Conosco pure te, e ora capisco il perchè di quel soprannome.” disse il ragazzo, mentre Lyra tornava alla sua forma umana.

Il ragazzo si voltò verso Miel per fronteggiarla, ma rimase sorpreso nel non vederla. Di colpo, avvertì un brivido lungo la schiena e si voltò, rimanendo sconcertato nel constatare che Miel stava uscendo dalla sua ombra e teneva in mano un pugnale fatto proprio d'ombra. Il ragazzo sorrise e, in meno di un secondo, puntò la mano destra verso la statua e la mano sinistra verso Miel, e disse “SWITCH!!!”

Miel concluse il suo affondo ma solo all'ultimo si accorse di non avere più davanti il ragazzo. Si guardò attorno confusa e notò che era tra le altre due ragazze, al posto della statua, mentre la statua era nel punto in cui si trovava lei fino a pochi secondi prima.

Miel Lithien, detta Ladra Nera. Tu di certo non passi inosservata.” disse il ragazzo, lasciando interdetta Miel che pensò -Una magia dello spazio?-

Il ragazzo guardò divertito le tre ragazze che continuavano ad osservarlo con rabbia. “Bene...” disse poi “... il test è finito”.

Cosa?” chiese Miel.

Test?” aggiunse Lyra.

Sì, esatto test. Volevo constatare la vostra forza per veder se potevate essere utili alla causa.” disse il ragazzo.

Quale causa?” chiese Lyra.

Tutto a tempo debito.” disse il ragazzo ghignando.

Tsk, non sperare che io stia al tuo gioco.” disse Miel “Qui ci sono delle persone povere che hanno bisogno di me!”

Lo so, ma se tu aderissi alla causa, potresti aiutare molte più persone, salvandogli la vita!” disse il ragazzo allargando le braccia.

Spiegami cos'è questa causa di cui parli tanto!” urlò Lyra.

Uh uh uh... se volete saperlo, fatevi trovare dopodomani al castello reale di Zafirus”.

A quale scopo.” disse Lya, continuando a fissarlo male.

Stanno formando una gilda e cercano gente in gamba. Pensavo che vi sarebbe interessato visto che una gilda è come una famiglia e... se non sbaglio, siete tutte e tre sprovviste di famiglia.” disse il ragazzo.

Tu dannato...!” disse Miel facendo un passo verso di lui.

Se volete un consiglio, andate lì come team. Sareste invincibili.” suggerì il ragazzo e poi, dopo aver buttato a terra un pacchetto, svanì nel nulla senza lasciare traccia. Le tre ragazze si avvicinarono al pacchetto e lo aprirono. Trovarono due pugnali, che si riprese Lya; un ciondolo a forma di fenice, proprietà di Lyra e un borsellino pieno di monete d'oro che Miel fu lesta a prendere.

Voi cosa farete?” chiese Lyra.

Ora porterò questo denaro all'orfanotrofio, e poi mi dirigerò verso Zafirus.” disse Miel.

Allora potremmo andare come team!” disse Lyra ammettendo che quella era davvero una buona idea.

Non mi piace combattere in gruppo... sono solo un peso.” disse Miel, ma Lyra le mise le mani sulle spalle e, scuotendola, le disse “Vuoi scherzare? Il tuo potere era incredibile, non sarai un peso, fidati di me!”

Uhm... ok... allora accetto.” disse Miel.

Tu, invece, che farai?” chiese Lyra a Lya.

Andrò a Zafirus.” disse l'altra.

Che ne dici di formare un...?” iniziò Lyra ma Lya bloccò.

Il cinquanta per cento.” disse Lya mostrando la mano destra aperta.

Eh?” fecero le altre due confuse.

Ho sempre agito per i soldi quindi, se agiremo come team, voglio la metà della ricompensa.” disse Lya, guardando le due con uno sguardo che le fece indietreggiare.

Ehm... ok... per me va bene...” disse Lyra e Miel la assecondò annuendo.

Lya non disse più nulla e si avviò verso la capitale, mentre le altre due, decisero di andare prima all'orfanotrofio.

Lya, ci vediamo a Zafirus!” urlò Lyra ma Lya non la degnò di risposta e continuò a camminare.

Forse avremo dei problemi con quella li...” disse Miel.

Ma no, in fondo è una brava ragazza!” disse Lyra e le due si avviarono verso l'orfanotrofio, quando Miel si guardò attorno preoccupata e Lyra le chiese “Che succede?”

Ehm... ecco... non mi ricordo più dov'è l'orfanotrofio... eh eh eh...” disse Miel grattandosi la testa.

Un gocciolone cadde sulla testa di Lyra che pensò -Effettivamente... sarà dura all'inizio...-



* * *



Ultimo giorno

Per una strada di Zafirus, camminavano un ragazzo dai capelli neri corti e un bambino in groppa ad un orso polare.

Senti Kira, ma sei proprio sicuro che posso venire anch'io?” chiese il ragazzo.

Te l'ho già detto Yukiteru, sì! Quella ragazza... Aika se non sbaglio, mi ha chiesto di reclutare i maghi che ritenevo degni, mentre venivo a Zafirus.” disse Kira.

Uhm..allora mi reputi degno, vuol dire che sono un mago troppo forte!” disse Yukiteru battendosi un pugno sul petto.

Il bambino si girò verso di lui e lo squadrò di nuovo da capo a piedi. Era un ragazzo come tanti. Alto un metro e ottanta, aveva un fisico scolpito e la carnagione era abbronzata. I suoi occhi neri come la pece sprizzavano giovinezza ed erano molto vivaci. Indossava dei vestiti molto leggeri: un paio di sandali blu, dei pantaloni bianchi larghi che gli arrivavano fino ai polpacci, una canottiera rossa aderente ed infine tre orecchini circolari d'ora all'orecchio destro. Sull'avambracciod estro era visibile un piccolo tatuaggio formato da tre lettere e cioè “B.A.N” ma Kira non seppe dire a cosa si riferissero quelle lettere.

Ora non esagerare, io...!” Kira si bloccò a metà frase e iniziò ad annusare l'aria.

Qualche problema?” chiese Yukiteru.

Questo odore... è quello di Aika ed è qui vicino! Seguimi Yukiteru!” disse Kira partendo di corsa e il moro, iniziò a corrergli dietro, sorprendendo Kira per quanto fosse veloce.

Intanto, poco più avanti, in una via perpendicolare a quella di Kira e Yukiteru, camminavano due ragazze, la prima era bionda e portava una katana sul fianco destro, mentre la seconda aveva i capelli castani lunghi e sciolti.

Scusa Nikora, ma non vorrei essere fuori posto.” disse la castana.

Devi stare tranquilla Fede! Vedrai che sarà felice di conoscerti!” disse Nikora entusiasta.

Quindi questa Aika sta reclutando maghi forti?” chiese Fede.

Già e tu sei molto forte! Hai distrutto una miniera con un colpo!” disse Nikora osservandola per bene. Era una ragazza alta dal fisico magro ma formoso. I grandi occhi erano del medesimo colore dei capelli e il suo vestiario casual era composto da delle scarpe da ginnastica bianche, dei pantaloncini di jeans blu e una canottiera bianca.

Di certo poteva passare inosservata per il suo aspetto ma di certo non per il suo potere.

Ehm... non l'ho fatto apposta.” cercò di giustificarsi Fede, quando notò che Nikora stava annusando l'aria e poi partì di corsa urlando “Sento il suo odore! Vieni Fede!!!” e l'amica iniziò a correrle dietro. Giunsero ad un incrocio e girarono di botto a sinistra, nello stesso istante in cui un ragazzo ed un orso polare, cavalcato da un bambino, provenienti da quella via, svoltavano di scatto a destra. L'impatto fu inevitabile.

Yukiteru aprì lentamente gli occhi e sentì la faccia schiacciata da qualcosa, cercò di muoverlo e constatò che era molto morbido, ma arrossì completamente, non appena si accorse che si trattava del seno di una ragazza. Iniziò a balbettare, mentre la ragazza si svegliava e guardava il ragazzo sotto di lei. Per alcuni secondi, si guardarono dritto negli occhi ma la magia durò poco “AAAAAAAAAAAAHHHH!!!! Maniaco!!!” urlò Nikora colpendo in pieno viso Yukiteru e spedendolo contro un muro.

La bionda si guardò attorno e constatò che Fede stava bene.

Tu hai lo stesso odore di Aika,” le disse un bambino davanti a lei.

Anche tu, se è per questo.” disse Nikora, alzandosi. Si guardarono per mezzo secondo e poi, nello stesso istante, dissero “Ti ha reclutato”.

Dopo le presentazioni, i quattro si diressero verso il castello. Lungo la strada, decisero di formare un team, anche se Nikora non si fidava tanto del maniaco che, chiamato in causa, cercava inutilmente di giustificarsi. Fede e Kira, sorrisero nel vedere quella scenetta e intanto cercarono di pensare ad un nome per il team.



* * *



Aika guardò l'orologio appeso al muro del bar. Era quasi ora. Era da almeno un'ora che stava contrattando con due ragazze per il loro ingresso nella gilda e lei era ormai al limite.

La prima, colei che aveva dato il via a quella contrattazione, era una ragazza dal fisico minuto ma comunque ben allenato. Aveva dei corti capelli tenuti spettinati di un particolare azzurro chiaro mentre gli occhi erano neri con delle lunghe striature viola. Le labbra sottili erano piegate in un sorriso da diverso tempo e, in attesa della conferma di Aika, la giovane si passò un dito sulla lunga cicatrice che portava sulla guancia destra. Indossava degli stivali neri, delle calze nere lunghe fino alle cosce, una gonna a balze nera, una canottiera nera a coprirle il formoso seno e un cappotto nero lungo fino alle caviglie aperto davanti.

Ehi Arya, mi sa che sta per cedere.” disse l'azzurra alla sua amica sorridendo per poi accarezzare il giovane lupo grigio seduto di fianco a lei.

Credo proprio che tua abbia ragione Tsuki.” disse la sua amica sorridendo a sua volta.

La seconda ragazza, che rispondeva al nome di Arya, aveva un fisico minuto ed era più bassa di Tsuki quasi come una bambina delle elementari. Aveva dei lunghi capelli arancioni lunghi fino ai fianchi e due grossi occhi azzurri. Indossava degli stivaletti bianchi, un vestito arancione che le arrivava fino alle ginocchia, un braccialetto nero all'altezza della spalla destra e per concludere un grosso fiocco bianco dietro la testa.

E va bene, accetto le vostre condizioni, assaggerò sempre le torte al cioccolato di Tsuki e metterò una legge che vieti i cactus e le siringhe nella gilda. Siete contente ora?” chiese Aika.

Sì ora sì!” rispose felice Tsuki.

Quando si comincia?” chiese Arya, spostando una ciocca di capelli arancioni dalla fronte.

Subito!” disse Aika sorridendo per poi uscire dal bar, seguita da Tsuki e Arya. Le tre andarono al castello reale ed entrarono, salutate dalle guardie.

Aika andò spedita verso un grosso portone di legno e le due guardie, vedendola arrivare, lo aprirono di corsa e le tre maghe entrarono. Tsuki e Arya rimasero a bocca aperta. La sala era enorme, vi erano tavoli e sedie di legno, tavolini con poltrone, un caminetto e un tavolo enorme imbandito di ogni tipo di cibo. La cosa che però colpì di più le due nuove arrivate, fu che nella sala, c'erano una ventina di persone le quali si girarono contemporaneamente verso di loro. Arya arrossì sentendosi in imbarazzo.

Aika camminò attraverso la sala, seguita dalle due compagne che, occasionalmente, salutavano qualcuno, e salì su un piccolo palco. Tutte le persone presenti nella sala si riunirono attorno al palco e lei, dopo aver guardato ciascuno di loro negli occhi, iniziò a parlare.

Per prima cosa voglio ringraziarvi di essere venuti, tra di voi ci sono maghi reclutati personalmente da me e altri che, invece, si sono aggiunti da soli o sotto invito di altri. Ora vi dirò il motivo per la quale siete stati convocati. Nella fascia oscura, sette giorni fa, si è risvegliato un potente demone di nome Ruganax. Il suo obbiettivo è sterminare la razza umana e per farlo ha bisogno della mia anima.” Aika osservò i vari sguardi confusi dei suoi compagni e poi riprese “Sia io che lui siamo collegati spiritualmente e possiamo morire solo per mano dell'altro. Se lui riuscisse ad uccidermi, otterrebbe un corpo immortale e gli umani sarebbero spacciati. Non vi mentirò con parole del tipo -Siete i più forti e non potete perdere- ma vi dirò la pura e semplice verità e cioè che ciascuno di voi, in questa guerra, potrebbe morire. Vi ho osservato attentamente, raccogliendo dati su ciascuno di voi e molti altri. Io vi ritengo all'altezza del compito, ma sta a voi scegliere cosa fare. Se ora qualcuno di voi se ne andasse, preferendo non affrontare questo rischio, non gli dirò niente e non cercherò di fermarlo. Ora che sapete tutto, potete scegliere”.

I vari maghi si guardarono tra di loro, indecisi sul da farsi, poi Edward, con un sorrisetto sulle labbra, salì sul palco e disse “Aika, io ho accettato di seguirti perchè potevo cambiare vita e sapevo a cosa andavo incontro. Non sarà di certo uno stupido demone a farmi cambiare idea. Mi dispiace per te, ma io non mi muovo da qui.” e dietro di lui comparvero Erika e Yelle, con lo stesso sorriso del compagno.

Fu il turno di CJ a farsi avanti e disse “Tu mi hai salvato da morte certa. E' tempo per me di ripagarti. Non ti libererai tanto facilmente di me”.

Al suo fianco, comparve Angel che le sorrise “Io non ti conosco direttamente, ma posso comunque dire che hai un cuore puro. Resterò anch'io qui a combattere”.

Dopo di lei parlò Giada “Aika, anche se ci conosciamo da poco, io ti considerò già un'amica. Non permetterò a quei demoni di farti del male. Io resto.” e dietro di lei, Amlach aggiunse “Un vero guerriero non abbandona il suo re nel momento del bisogno. Combatterò!” al suo fianco Misaki disse “Affrontare un potente demone non capita tutti i giorni. Penso che resterò”.

Fu Hayato a parlare dopo “Aika, tu hai avuto la sfortuna di avere un legame con quell'essere, ma questo non ti impedisce di avere una vita felice e io combatterò perchè tu possa averla.” seguito da Anya “Le vere amazzoni non scappano e non lasciano i loro amici in pericolo. Rimango qui!” e infine parlò Miwako “Non è giusto dover passare tutti i giorni nel terrore. Ti affiancherò in questa guerra”.

Toccò a Zafrina parlare “Mi hai fatto una promessa Aika, e non me ne andrò da qui finché non la manterrai. Considerami ufficialmente reclutata.” e dietro di lei parlò Kay “L'idea di affrontare un demone fortissimo mi elettrizza! Spero che non ti dispiaccia se resto”.

Kira salì in groppa al suo orso per farsi sentire “Hai dovuto faticare parecchio per raggiungermi e farmi la tua richiesta, non permetterò che quella fatica vada sprecata. Resto.” seguito da Nikora “Mi dispiace ma non me ne andrò finché non ti farai un bagno caldo con me! Io resto.” Yukiteru non fu da meno “Una ragazza che si mette in prima linea per trovare alleati rischiando la vita... non posso permettere che quei bastardi trionfino. Sono pronto a combattere!” e infine Fede “Anch'io ho avuto il terrore di essere eliminata in qualunque momento, il minimo che posso fare è impedire che tu provi quella stessa paura. Resto”.

Fu il turno di tre ragazze a parlare. Miel, la quale si era tolta il cappuccio mostrando a tutti i suoi grossi occhi azzurri e le orecchie da tigre, si fece avanti e disse “Io aiuto sempre le persone in difficoltà e non farò un'eccezione questa volta. Ti aiuterò!” seguita da Lyra “Quel demone non la passerà liscia, farò in modo che non possa toccarti! Sono pronta!” e da Lya “Combatterò. Non sono abituata a fuggire”.

Venne il turno di Leo che guardò sorridendo Aika “I veri demoni non minacciano una povera ragazzina, solo i vigliacchi lo fanno. Se me lo permetterai, io combatterò al tuo fianco”.

Le ultime a parlare furono Tsuki e Arya “Tu ci hai promesso diverse cose e so che rispetterai la parola data, noi siamo con te!” disse Tsuki e Arya annuì sorridendo.

Aika senza volerlo iniziò a piangere e le ci vollero diversi secondi per riuscire a calmarsi “Vi... ringrazio... di cuore...” dopo essersi asciugata gli occhi, mostrò un enorme sorriso, e alzando le braccia, disse “In tal caso, vi do il benvenuto alla nostra gilda!!! Benvenuti a LAST HOPE!!!” e un coro di urla accolsero quelle parole tanto attese.



* * *



Intanto, ai confini del regno, in una città ormai devastata, una guardia chiedeva disperatamente aiuto.

Qui avamposto Red, siamo stati attaccati da centinaia di demoni! Sono apparsi dal nulla! Vi prego aiut...!!!” una lancia si conficcò nel suo torace impedendogli di finire la frase.

Il rettile umanoide, dopo aver estratto la lancia, leccò il sangue dell'uomo e urlò “Avanti fratelli!!! Zafirus ci aspetta!!!” e tutti i demoni si levarono in volo diretti verso la capitale.

La guerra era ormai iniziata.



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Non posso commentare, mi sanguinano le dita e gli occhi. Spero che vi soddisfi, perchè altrimenti potete andarvene nella fascia oscura!!! Beh, è stata dura, ma ce l'ho fatta!!! :D Vi ringrazio di cuore per avermi seguito finora e ci vediamo alla prossima. CHAOS!!!



P.S: se non vi dispiace mi prenderò una pausa di qualche giorno :P



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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Chaos come va? Siete pronti alla battaglia? Bene, dalle vostre facce speranzose, posso capire che siete parecchio ansiosi, quindi la farò breve e vi lascerò al capitolo. Ci sono alcuni annunci da fare:

primo: mi spiace per voi, ma il ladro non ero io, se no, sarei stato molto più figo u.u

secondo: siamo a corto di uomini XD quindi, spero che le ragazze abbiano un po' di pazienza, se non vengono accoppiate subito, ma state tranquille, i rinforzi sono in arrivo ;) (piccola precisazione, se una di voi vuole a tutti i costi essere accoppiata con un OC in particolare, me lo faccia sapere via messaggio privato, così potrò dirle se l'OC è libero oppure no.)

terzo: a causa dei nomi uguali, Angel di 46fede d'ora in poi, nelle descrizioni, si chiamerà Leo, mentre nei dialoghi manterrà il suo vero nome. Mi scuso per il disturbo.

Bene, fine degli annunci e inizio del capitolo (che si preannuncia eterno). Buona lettura!!!



Capitolo 4



Era passata poco più di mezz'ora da quando la gilda Last Hope era stata creata e adesso, nello stesso salone in cui era nata, i vari maghi membri della gilda, si stavano rilassando, chiacchierando e socializzando tra di loro.

CJ, dopo averci provato con metà delle ragazze, era stato richiamato da Angel per discutere di una questione importante, cioè il loro team. La giovane aveva stretto una forte amicizia con Giada che le aveva subito proposto di unire i loro due gruppi. Angel aveva subito approvato e così era nato il primo team ufficiale della gilda: il team Nature Queen, composto da CJ, Angel, Giada, Amlach e Misaki; il povero CJ non aveva avuto voce in capitolo, a Misaki le andava benissimo il nome, mentre Amlach, che stava lucidando le sue tre katana, continuava a dire che era un lupo solitario e che non dovevano includerlo nel team ma gli altri non se lo filavano manco di striscio, tranne Misaki che continuava a rimproverarlo dicendogli che era troppo solitario e che un team era quello che faceva per lui.

Edward, che continuava a dire che quel posto era un mortorio, era riuscito a far scattare la prima rissa della gilda a cui avevano partecipato la maggior parte dei presenti compresa Aika. Dopo che la rissa era stata sedata da Amlach, Lya e Miwako, il ragazzo aveva stretto amicizia con Leo e gli aveva subito imposto di unirsi al suo team, dato che per ora era l'unico ragazzo del gruppo e Leo aveva accettato. Erika, avendo saputo la novità era andata subito a presentarsi al nuovo compagno di team e non appena si erano incontrati, aveva sentito un brivido lungo la schiena, stessa cosa era successa a Leo ma i due, ignorando completamente quella sensazione, si erano stretti la mano e si erano presentati. Yelle, dopo essersi presentata al nuovo compagno, aveva subito proposto il nome Caos Wind per il loro team. Edward e Leo stavano per protestare, ma un'occhiataccia dell'albina li aveva subito fatti desistere e così anche il secondo team, composto da Edward, Leo, Yelle e Erika, era nato.

Ben più complicata era stata la nascita del team Burning Star, composto da Yukiteru, Kira, Fede e Nikora. Proprio quest'ultima era rimasta contraria fin dall'inizio ad avere in squadra, a detta sua, un maniaco come Yukiteru che però cercava, continuamente ed inutilmente, di discolparsi per quanto successo poche ore prima. Era servito l'intervento di Kira, che sembrava essere entrato nelle grazie della bionda, per far si che Yukiteru venisse ammesso nel team. Fede, fin dall'inizio, aveva cercato di far cambiare idea a Nikora dicendole che in fondo era stato un incidente ma l'altra era lungi dal perdonarlo. La situazione si era finalmente calmata dopo che Edward aveva dato origine ad una rissa e sia Yukiteru che Nikora si erano subito tuffati nella scazzottata, sotto lo sguardo divertito dei loro compagni.

Dopo la rissa, Hayato era andato da Anya e Miwako per parlare del loro team. Anya aveva subito acconsentito alla creazione di un team, essendo lei abituata a lavorare in squadra, mentre Miwako, senza mostrare una grande partecipazione, gli aveva lanciato di continuo delle frecciatine e a causa di queste, il ragazzo aveva avuto qualche difficoltà a pensare, ma alla fine se ne era uscito con il nome Cross Warriors e, stranamente, Miwako aveva accettato. Hayato, in quella mezz'ora, aveva scoperto che la sua compagna di team Anya, non era molto propensa a fare amicizia con gli altri, infatti, aveva socializzato solo con lui, Miwako, Aika e qualche altro mago. Il moro non era intenzionato a rovinare quel momento di festa ma si era ripromesso di chiederle qualcosa sul suo passato per cercare di aiutarla.

Un team che, invece, aveva avuto poche difficoltà a nascere era stato il team Shadow Roar, composto da Miel, Lya e Lyra. Delle tre, la scelta del nome, era stata lasciata a Miel e Lyra, mentre Lya si era subito seduta ad un tavolo con un bicchiere e una bottiglia di tequila. Le due compagne avevano più volte cercato di farla partecipare ma lei, ogni volta, le faceva allontanare con un solo sguardo e, alla fine, avevano desistito, preferendo andare a chiacchierare con qualcun'altro. Lya le aveva viste allontanarsi ma non aveva fatto nulla per fermarle e si era bevuta un bicchierino di liquore.

L'ultimo team che sembrava il più arduo, era quello composto da Zafrina e Kay, a cui si erano aggiunte Tsuki e Arya. Le prime due, erano impegnate da dieci minuti in una sfida a braccio di ferro per decidere il leader della squadra e nessuna delle due sembrava intenzionata a cedere. Il tutto sotto lo sguardo di diverse persone che facevano il tifo. Arya guardò preoccupata le due compagne. Lei voleva, malgrado fosse impossibile, che vincessero tutte e due e si stava ingegnando per trovare una soluzione. D'un tratto, ebbe l'illuminazione.

Perchè il leader non lo facciamo fare a Tsuki?” chiese Arya.

Cosa?” chiesero in contemporanea le tre compagne.

Beh... voi due non sembrate sul punto di cedere e se non sbaglio, a Tsuki sarebbe piaciuto formare il team più forte e fare missioni importanti. Giusto Tsuki?” chiese Arya sorridendole.

Sì, questo è vero ma...” iniziò Tsuki ma Arya aggiunse “In più è un'ottima stratega e poi... il capo-squadra deve sempre controllarsi e non lasciarsi dominare dall'euforia dello scontro. Quindi... se una di voi due dovesse diventare capo-squadra dovrebbe rinunciare al grosso della lotta!” spiegò Arya sorridendo.

Sentendo quelle parole, Zafrina e Kay, smisero subito di sfidarsi, si alzarono e misero una mano sulle spalle di Tsuki, dicendo “Sarai un ottimo capo-squadra!” e Tsuki, malgrado fosse felice di ciò, non poté non sentirsi un po' a disagio.

Ora ci manca solo un nome!” disse euforica Arya.

Che ne dite di: The Team?” propose Zafrina.

Ma che nome stupido! Cosa dovrebbe rappresentare?” chiese Kay.

Noi diventeremo il team più forte della gilda, quindi non avremo bisogno di un nome che ci caratterizzi.” disse Zafrina e Kay sembrò ragionarci su.

Per me va bene.” disse Tsuki sorridendo.

Uhm... possiamo modificarlo con Team Amazons?” disse Arya “In fondo siamo tutte ragazze!”

Ugh... se a voi va bene...” disse Zafrina.

Io sono più che favorevole!” disse Kay con il solo scopo di far incavolare Zafrina e avere un buon pretesto per fare a botte.

Beh... anch'io sono favorevole quindi per tre voti a uno, il nostro sarà il Team Amazons.” disse Tsuki e le altre esultarono ma la loro felicità, e anche quella di tutti gli altri, durò poco perchè un soldato entrò, sbattendo la porta, nella sala e si fermò davanti ad Aika, inginocchiandosi. Era paonazzo e con il fiatone.

Sa... sacerdotessa... Aika... anf... anf... è terribile!” disse il soldato.

Cosa succede?” chiese Aika mentre un oscuro presentimento le nasceva nella testa.

I demoni stanno attaccando!!! Sono migliaia e non riusciamo a fermarli, ma siamo riusciti a far evacuare i civili!!!” urlò il soldato.

Così, infine, sono arrivati...” disse Aika con voce tesa. La ragazza salì su un tavolo per farsi sentire da tutti e urlò “Ragazzi!!! I demoni sono qui!!! E' giunto il momento! E' ora di mostrare il potere della gilda creata apposta per affrontarli!!! Preparatevi per lo scontro!!!” poi volse il suo sguardo verso il soldato “Qual'è la situazione?”

I demoni hanno praticamente circondato la città e stanno attaccando da tutti e cinque i portoni!!! Per ora ne abbiamo identificati due tipi: i primi hanno sembianze da rettili e possono volare mentre i secondi hanno sembianze taurine, agiscono a terra e sono i rettili ad evocarli usando speciali marchingegni che hanno piazzato fuori dalle mura. Ce ne sono cinque, uno per portone!!!” spiegò il soldato.

Aika tornò a guardare i suoi compagni ed urlò “Avete sentito? La chiave per la vittoria sta nel distruggere quei marchingegni!!! Per adesso vi siete divisi in sei team quindi cinque team si divideranno e ciascuno di loro si occuperà di un portone, mentre il sesto team resterà qui e respingerà gli eventuali demoni che riusciranno a passare!!!” e un fortissimo coro di “SI'!!!!!!!” accolse le sue parole dopodiché tutti i maghi, con rispettivi compagni animali, corsero fuori e molti di loro rimasero a bocca aperta.

La città di Zafirus si estendeva su una superficie che poteva essere contenuta in una circonferenza dal raggio di 10 chilometri. Le alte mura della città avevano cinque portoni che si trovavano alla stessa distanza l'uno dall'altro come se fossero i vertici di un pentagono e ora, la maggior parte di quell'enorme città, era avvolta dalle fiamme. In cielo c'erano degli enormi gruppi di quegli esseri dalle fattezze di rettili. Erano alti circa due metri, avevano le squame nere, occhi rossi e due grosse ali da pipistrello, ognuno di loro aveva in mano una lancia di ferro in più sparavano globi oscuri dalla bocca.

I ragazzi si guardarono tra di loro e decisero il loro obbiettivo.

Io e il mio team ci prendiamo il portone a sud-est, usando il mio potere del teletrasporto, arriveremo in un baleno.” disse Misaki.

Bene, allora, il team Caos Wind si prende il portone a sud-ovest!” urlò Yelle alzandosi in volo.

Noi possiamo andare molto veloci, il mio team si prenderà il portone a nord, quello più lontano!” disse Kira salendo in groppa al suo orso polare.

Restano quello a nord-ovest e a sud-ovest, in più un team deve restare qui a proteggere Aika.” disse Tsuki “Il mio team si prenderà quello a nord-ovest”.

Noi resteremo qui e ci assicureremo che non succeda niente ad Aika.” disse Lyra e le sue due compagne annuirono.

Perciò l'ultimo rimasto è quello a nord-est. Bene, non dovrebbero esserci problemi per il mio team!” disse Hayato.

Un attimo, io verrò con voi.” disse Amlach avvicinandosi ad Hayato.

Perchè?” chiese Giada fissando il suo compagno.

Osserva bene, ogni team che andrà a difendere un portone è formato da quattro persone, tranne il loro, e noi siamo in cinque. Dobbiamo cercare di non lasciare buchi nelle nostre difese.” disse Amlach e gli altri accettarono. Mentre i vari gruppi si preparavano, Misaki si avvicinò ad Amlach e gli disse “Vedi di non farti ammazzare, quello è un privilegio che spetta a me.” e gli diede un colpetto sulla spalla per poi allontanarsi. Il ragazzo la guardò allontanarsi e mostrò uno, probabilmente il primo, dei suoi rari sorrisi e disse “Grazie...” ma quella parola non giunse alle orecchie della ragazza.

Dopo pochi minuti i team erano pronti e partirono: Misaki usò il suo teletrasporto e lei, CJ, Giada ed Angel, scomparvero in un battito di ciglia; Leo, sotto lo sguardo attonito degli altri, si trasformò in un gigantesco cane a tre teste e fece salire i suoi compagni sulla sua schiena, dopodiché partì di corsa verso sud-ovest; nel team Burning Star, Kira usò una magia di potenziamento sul suo orso e fece salire Nikora dietro di lui, mentre Yukiteru iniziò a brillare di una forte luce bianca e, dopo che ebbe preso in braccio Fede, il team partì alla volta del portone a nord; Amlach, decise di partire da solo per poter iniziare prima il contenimento e sotto lo sguardo sorpreso degli ultimi rimasti, si trasformò in un lupo mannaro, i vestiti e le tre katana si erano fuse con lui, e ora era un lupo bipede alto poco più di due metri con il pelo nero e diverse strisce di peli argentati. Dopo un fortissimo ruggito, scattò verso nord-est, seguito dal suo lupo gigante. Hayato e le altre non avevano magie per lo spostamento, ma ci pensò Tsuki che, con la sua magia, creò sette cavalli bianchi, tre per Hayato, Anya e Miwako, e quattro per lei ed il suo team. Dopo un ultimo saluto, gli ultimi due team partirono e davanti all'ingresso del castello rimasero solo Miel, Lyra e Lya che, con assoluta calma, iniziò a lucidare il suo spadone in vista dell'imminente scontro.



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Intervallo: vi piace per ora? Spero di sì. Dunque, voglio solo dirvi che, esclusi i team Nature Queen e Shadow Roar, gli scontri degli altri team saranno pressoché simultanei. Scusate per il disturbo e buona lettura!

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CJ, Giada e Angel, si ritrovarono sul tetto di un piccolo palazzo a un trentina di metri dal portone. Molte delle case li vicino erano ridotte a cumuli di macerie a causa dei colpi sparati dai demoni volanti. Dietro di loro Misaki stava riprendendo fiato per lo sforzo appena compiuto. CJ la guardò colpito e disse “Wow che figata! Sei stata incredibile... ehm... occhi-belli!” e Misaki, con fare minaccioso, gli urlò “Mi chiamo Misaki!!!”

Angel e Giada guardarono il portone della città. Per ora reggeva, ma sentivano diversi colpi molto forti provenire dall'esterno in più, vicino a loro, c'erano parecchi demoni alati. Angel si girò verso gli altri due e li rimproverò “Ragazzi abbiamo da fare! Misaki, non ti arrabbiare solo perchè CJ si è dimenticato come ti chiami e tu, CJ, vedi di ricordarti il nome dei tuoi compagni!”

Misaki si guardò attorno e notò che una decina di demoni volanti si stavano avvicinando a grande velocità. Usando la sua telecinesi, sollevò diversi pezzi di roccia e legno e li sparò contro i demoni, uccidendone un gran numero e, così facendo, attirò l'attenzione degli altri demoni su di se e sui suoi compagni “Beh, almeno adesso abbiamo la loro attenzione.” disse CJ ghignando mentre si scrocchiava le dita.

Il portone ormai stava per cedere e Giada, dopo essere saltata giù dal palazzo, corse verso il portone e, quando fu abbastanza vicina, usò la sua magia per far uscire dal terreno diverse radici che andarono a rinforzare il portone. Intanto Misaki continuava ad abbattere i demoni volanti che si avvicinavano troppo.

Dopo alcuni minuti, il portone cedette sollevando un grosso polverone e CJ, ansioso di combattere, saltò giù dal palazzo e si lanciò subito verso la mischia ma non appena il polverone si fu diradato, si ritrovò faccia a faccia con una trentina di minotauri leggermente corazzati e armati, ciascuno di loro brandiva un'ascia o uno spadone. Il primo di quei demoni lo colpì con un pugno ma CJ riuscì ad incrociare le braccia davanti alla faccia e a diminuire i danni, ma la botta lo spedì comunque a terra e la creatura gli fu subito addosso per finirlo con un colpo d'ascia.

Angel, vedendo un suo compagno in difficoltà, saltò giù anch'essa dal palazzo e urlò “EARTH DRAGON'S TRAP!!!”

Non appena toccò il terreno, ai fianchi di CJ comparvero diversi spuntoni di roccia che bloccarono l'ascia del nemico, dando così al ragazzo il tempo per allontanarsi che, furioso per la figuraccia appena fatta, si spostò alle spalle del nemico e lo colpì con un calcio laterale sul collo, spezzandoglielo di netto e uccidendolo sul colpo. Giada rimase sorpresa nel vedere che la gamba di CJ, al momento dell'impatto, era avvolta da delle fiamme che avevano bruciato il nemico sul collo.

Angel, intanto, si era seduta a gambe incrociate per terra con gli occhi chiusi e ora stava levitando a mezz'aria, protetta da una strana bolla. Nel mentre, il cielo andava pian piano oscurandosi e si potevano sentire dei tuoni in lontananza. Giada fece uscire dal terreno diverse radici con la quale colpì i minotauri uccidendoli ma purtroppo per lei, tutto quello sforzo magico la stava sfiancando e i nemici non accennavano a diminuire.

Un demone volante, lanciò la sua lancia contro Misaki che, troppo concentrata a manovrare dei detriti, venne colpita al polpaccio destro e il dolore le fece perdere il controllo sui pezzi di roccia che caddero al suolo schiacciando alcuni demoni.

Giada era troppo occupata a combattere ma CJ si accorse di alcuni demoni volanti che stavano continuando a sparare sfere oscure contro Angel. Le sfere si infrangevano sulla sua barriera che però iniziava a creparsi.

-Merda, quella ragazza è nei guai!!!- pensò il ragazzo e la sua salamandra gli urlò “CJ! Dobbiamo aiutarla!”

Ricevuto!” urlò CJ e, pochi secondi dopo, la sua pelle divenne di un rosso incandescente e del vapore iniziò a fuoriuscire da essa. In un battito di ciglia, CJ svanì nel nulla, lasciando dei residui di vapore sul posto e dei segni di bruciatura sul terreno.

In quel m omento, la barriera di Angel cedette ma, prima che le sfere oscure potessero colpirla, davanti a lei comparve CJ che, muovendosi ad una velocità sovrumana, si spostò davanti a ciascuna sfera, colpendola con un pugno avvolto da alcune fiamme, rispedendole verso i demoni i quali vennero colpiti dai loro stessi colpi.

Dopo che l'ultima sfera ebbe colpito il suo bersaglio, CJ atterrò davanti alla ragazza, per poi voltarsi verso di lei e chiederle “Tutto bene?”

CJ... che diavolo è quella?” chiese Angel fissando la pelle del giovane il quale, ghignando, le disse “Voi dragon slayer avete la Dragon Force no? Beh questa è la mia personale modalità da combattimento! Si chiama Blood Fire!”

Interessante. Quindi alla fine servi a qualcosa!” esclamò Angel ghignando.

Di colpo si sentì un forte ruggito e dal portone entrò un minotauro più grosso degli altri e più corazzato, in più aveva due grosse asce, una per mano.

CJ si voltò verso il nuovo arrivato e disse “Oh quello sembra molto più forte degli altri... è tutto mio!” scattando subito dopo verso il demone. Non appena gli fu sotto, il demone cercò di colpirlo dall'alto con le sua asce ma CJ era troppo veloce e scansò lateralmente senza troppi problemi, colpendolo poi con un calcio sull'avambraccio destro. Il colpo, oltre ad avergli rotto radio e ulna ed avergli bruciato la carne, gli fece perdere la presa sull'arma che cadde al suolo.

Prima che il demone potesse reagire, CJ si portò sull'altro lato e ripetè la manovra, disarmando del tutto il demone il quale ora aveva entrambe le braccia rotte. L'enorme creatura indietreggiò di qualche passò ma CJ gli fu subito sotto e, dopo avergli appoggiato la mano sinistra sul petto, caricò il pugno destro, avvolgendolo con delle fiamme.

Ritornatene da dove sei venuto! NEO FIRE DRAGON'S BURNING FIST!!!” urlò il ragazzo prima di colpirlo in mezzo al torace con una velocità mostruosa. Il colpo generò una piccola esplosione che creò un buco nel petto del demone, uccidendolo sul colpo e scaraventandolo a diversi metri di distanza.

Ben fatto!” disse la salamandra.

Grazie.” disse CJ prima si sedersi a terra. Ora la sua pelle era tornata normale e lui era visibilmente stanco “Maledizione, ma non finiscono più?”

Misaki sollevò CJ, il quale la ringraziò, e lo portò vicino a lei, dopodiché urlò a Giada e Angel “Pronte?” e le altre risposero di sì. Proprio davanti al portone scorreva un fiume e Misaki usò gran parte del suo potere per sollevare un'enorme massa d'acqua e Giada, usando i suoi poteri della natura, fece assumere a quell'acqua la forma di un enorme drago intanto Angel, usando i poteri del drago dei fulmini, aveva attirato a se diversi fulmini e li aveva trasformati in un grosso drago fatto interamente di elettricità. I due draghi salirono in alto e, dopo aver formato una spirale doppia, si unirono in un unico drago che puntò subito verso i nemici ed il marchingegno che si rilevò essere un enorme anello di pietra nera. Misaki usò il suo potere per farlo andare più veloce e tutte e tre le ragazze urlarono “PSYCHIC LIGHTING DRAGON!!!” e il loro attacco combinato si schiantò al suolo, uccidendo i primi demoni per l'impatto e gli altri per l'elettricità contenuta nell'acqua, in più anche il cerchio di roccia venne spezzato e tutti i demoni rimasti scomparvero nel nulla.

Le tre ragazze erano sul tetto di un palazzetto, accanto a loro CJ le fissava sbalordito, ed avevano tutte il fiatone. Erano stanche e ferite ma avevano vinto la loro prima battaglia, dando prova di essere degne della loro gilda.

Misaki si sdraiò sulla schiena e sorridendo disse “Mi sa che domani mi prendo il giorno libero.” e le altre risero a quella battuta.

Ottima idea... ehm... Mikaki?” disse CJ e la sua compagna urlò a pieni polmoni “MI CHIAMO MISAKI!!!!!!”



* * *



Il team Caos Wind, arrivò dopo pochi minuti al portone da difendere. Una cosa che aveva scioccato Edward, Yelle ed Erika era che le tre teste di Leo, in versione cerbero, potevano parlare e che ognuna di loro aveva una personalità diversa, la prima era buona e gentile, la seconda equilibrata e la terza cattiva e scontrosa ma malgrado i vari litigi avuti con quest'ultima, erano arrivati prima che il portone venisse aperto.

Edward saltò sul tetto di una chiesa, seguito da Yelle ed Erika, mentre Leo rimase a terra. Il giovane mago guardò i vari demoni volanti che si stavano avvicinando, si accese una sigaretta e, con un sorriso sadico sulle labbra, disse “Ladies and gentlemen... it's show time!”

In pochi istanti ricoprì le sue mani di uno strano liquido nero e rosso mentre Yelle, alzandosi in volo, disse “Poveretti, non sanno che il cielo è il mio parco giochi.” e creò due piccoli tornado nel palmo delle sue mani.

L'ultima a parlare fu Erika “Avverto parecchio caos nell'aria... ci sarà da divertirsi!” e uno strano fumo nero contornato da qualche piccolo fulmine rosso iniziò a vorticargli attorno alle braccia.

Diversi demoni volanti atterrarono ma quelli che ebbero la sfortuna di atterrare lungo la strada, vennero sbranati dalle tre teste di Leo che, oltre ai morsi, mutilava i nemici al volo con i suoi artigli.

Edward si distaccò un po' dal gruppo e almeno una trentina di demoni lo seguirono circondandolo in pochi secondi. Il ragazzo sorrise e con gesto plateale li invitò a farsi sotto. Una decina di questi demoni gli andarono incontro conficcandogli le lance nel corpo ma rimasero a bocca aperta nel vedere il suo corpo sciogliersi in uno strano liquido viola e nero che iniziò a corrodergli le braccia, facendoli urlare di dolore. Da dietro un camino apparve il vero Edward che, con sguardo divertito, disse “POISON COPY. Mi dispiace ragazzi ma se ci tenete alla vita... vi consiglio di starmi lontano.” e gli ultimi demoni rimasti iniziarono a bombardarlo con delle sfere oscure. Il mago del veleno saltò in alto puntando il braccio destro teso contro di loro per poi urlare “POISON RIFLE!!!” e centinaia di gocce di veleno vennero sparate addosso ai nemici che, a contatto con esse, si sciolsero velocemente. Il ragazzo finì la sua sigaretta e, guardando i corpi dei suoi nemici intenti a sciogliersi, disse “Tsk, e questi sarebbero dei demoni? Mi chiedo se la ragazzina abbia già finito”.

A circa cento metri da lui, un'enorme tromba d'aria spazzò via una cinquantina di demoni e diverse case. Yelle stava volando a qualche metro da terra e i pochi demoni rimasti che la circondavano non sapevano come affrontarla. Se si avvicinavano troppo, la ragazza usava delle lame di vento per respingerli, mentre le sfere oscure venivano annullate da una forte barriera di vento che proteggeva la maga. Yelle era parecchio annoiata e guardava i vari demoni con uno sguardo di noia misto a strafottenza. Di colpo, dopo essersi alzata ancora un po', distese le braccia verso l'esterno, orizzontalmente, con i palmi delle mani rivolti verso l'alto. I demoni credettero che si stesse arrendendo e partirono all'attacco ma il sorriso sul volto della ragazzina gli fece capire che si erano sbagliati di grosso. Yelle unì le mani sopra la sua testa ed urlò “NO AIR ZONE!!!”

Una strana sfera trasparente la inglobò e poi iniziò ad espandersi, fino ad inglobare tutti i demoni rimasti attorno a lei. I demoni si accorsero troppo tardi dell'attacco e, istintivamente, si portarono le mani alla gola, impossibilitati a respirare. “Mi dispiace per voi, ma nella NO AIR ZONE, sono l'unica a cui è concesso respirare.” disse Yelle e i demoni, uno dopo l'altro, caddero a terra morti per asfissia.

Uhm... gli altri come se la staranno cavando?” pensò la maga, guardandosi attorno alla ricerca dei suoi compagni.

Poco lontano da lei, Erika stava evitando, saltando da un tetto all'altro, tutte le varie sfere oscure che le venivano lanciate contro. Non aveva paura ma sapeva che una mossa sbagliata le sarebbe costata cara. Una trentina di demoni volanti scesero in picchiata su di lei, cercando di arrivarle alle spalle ma lei, con il suo udito sviluppato, li sentì arrivare e si girò subito urlando “CAOS DRAGON'S ROAR!!!” dalla sua bocca partì un enorme tornado di fumo nero e fulmini rossi che polverizzò in pochi istanti tutti i nemici e diversi tetti che erano finiti nella sua traiettoria. La ragazza si guardò attorno e vide che il portone stava subendo parecchi danni. Sentendo un ruggito a lei familiare, guardò in strada e vide Leo, ancora trasformato in cerbero, che stava divorando alcuni demoni. La ragazza prese la situazione al volo e, senza esitazione, saltò in groppa al cane a tre teste urlando “Angel, il portone sta cedendo! Andiamo!” e le tre teste annuirono, dopodiché partì a tutta velocità verso il portone.

Arrivarono in pochi secondi e trovarono Yelle intenta ad usare il suo vento per bloccare il portone ma qualunque cosa ci fosse al di là della spessa porta di legno, non sembrava cedere e ormai il portone era crepato in più punti. Leo guardò il portone e, senza pensarci troppo, lo caricò e lo colpì contemporaneamente con tutte e tre le teste infine piantò le sue zampe a terra e cercò di tenerlo chiuso il più possibile. Edward arrivò in quel momento e disse a Yelle “Ragazzina, quel portone non resisterà per sempre! Prepariamoci con un attacco combinato da lanciare non appena cederà!” e Yelle “D'accordo!”

I due raggiunsero Erika sul tetto li vicino e iniziarono ad accumulare potere magico ma, proprio in quell'istante con grande sorpresa dei tre, il portone esplose letteralmente, scaraventando Leo in fondo alla strada. Il ragazzo tornò normale a causa dei troppi danni subiti ed Erika lo raggiunse subito per sincerarsi delle sue condizioni.

Tutto a porto Angel?” chiese Erika.

Sì, sono solo un po' stordito. Niente di grave.” la rassicurò Leo rialzandosi.

Ehi ragazzi! Abbiamo un grosso problema!!!” gli urlò Edward e i due ragazzi, guardando ciò che restava del portone, capirono. Un grosso demone, alto almeno trenta metri, stava entrando in città. Era molto grasso, con due grosse zampe artigliate che toccavano il terreno, due gambe piccole e tozze e una testa che ricordava quella di uno squalo martello, il tutto era coperto da uno strato di roccia che sembrava essere la sua armatura naturale. La creatura ruggì e tutti i vetri della zona andarono in frantumi.

I quattro maghi guardarono quell'enorme creatura ergersi sopra di loro. Yelle e Edward cercarono di colpirlo con un POISON RIFLE ed una WIND CUTTER, una grossa lama di vento, ma gli attacchi non sortirono nessun effetto, tranne il fatto di far arrabbiare la creatura che cercò subito di colpirli con una artigliata ma i due riuscirono ad evitarla in tempo ed indietreggiarono.

Si radunarono al fondo della strada mentre la creatura iniziava una lenta avanzata supportata da molti minotauri che, intanto, continuavano ad entrare in città. Edward, che aveva constatato in prima persona la potenza di quel gigante, disse “Quello è un osso duro, il mio veleno non lo scalfisce!” e Yelle “Neanche le mie lame di vento riescono ad intaccare quella corazza”.

Leo osservò per qualche secondo la creatura, che continuava ad avvicinarsi, e poi, sorridendo, disse “Occhio per occhio, dente per dente... e un demone per i demoni.”

I suoi compagni lo guardarono confusi ma Leo riprese subito a parlare “Yelle, pensi di riuscire a portarmi a trenta metri d'altezza?” e Yelle “Certo che posso farlo ma a cosa ti serve?”

Tu fallo e basta! Edward e Erika, voi due state pronti a lanciare un incantesimo di potenziamento.” disse Leo e dopo aver fatto un cenno a Yelle, venne sollevato in aria. Raggiunta l'altezza desiderata, Leo estrasse il suo pugnale di cristallo nero e si fece un lungo taglio sul torace, dopodichè sparse un po' di sangue sulla lama e saltò nel vuoto. Dopo pochi attimi, conficcò il pugnale nell'aria che, con grande sorpresa di tutti, si crepò e la crepa iniziò ad ingrandirsi man mano che lui scendeva. Non appena toccò il terreno, dalla crepa uscì un enorme cavallo nero, alto circa venticinque metri, con un grosso corno sulla fronte e diversi occhi rossi sparsi sul suo corpo. Gli amici lo guardarono a bocca aperta e Leo urlò “Ragazzi, potenziate il suo corno, avremo una sola possibilità!!!” e così fecero. Edward mise una grossa quantità di veleno sul corno e Erika lo ricoprì con il suo potere, intanto Yelle si era portata alle spalle del cavallo demoniaco. Leo urlò al demone “Carica a testa bazza quel mostro e trafiggilo!!!” e il cavallo, dopo una breve impennata, partì alla carica. Yelle lo avvolse con una folata di vento per aumentarne la velocità.

Il risultato fu un proiettile gigante velenoso avvolto dal caos che trafisse in pieno la creatura e, per forza di inerzia, la creatura e il cavallo demoniaco, andarono oltre i resti del portone e caddero sul cerchio di roccia nero, distruggendolo e, di conseguenza, facendo sparire tutti i minotauri e i demoni evocati. Erika aiutò Leo ad alzarsi e gli disse “Carino il cavallo, posso averne anch'io uno così?” e lui “Spiacente, è troppo caro”.

Tutti e quattro i maghi risero dopodichè iniziarono a dirigersi verso il castello.



* * *



Hayato, Anya e Miwako raggiunsero il portone nord-est e quello che si trovarono di fronte li lasciò senza fiato. Il portone aveva già ceduto, ma Amlach e il suo lupo avevano compiuto un vero e proprio massacro. C'erano almeno duecento cadaveri tra demoni volanti e minotauri sparsi qua e la, tutti con morsi o graffi sul corpo. Il loro amico, in quel momento, stava staccando con un morso il braccio destro dell'ennesimo demone, ma Hayato si accorse del fatto che Amlach era pieno di ferite e, quando una sfera oscura lo prese in pieno sul braccio destro, capì il motivo di tali ferite.

Amlach in quella forma non pensa a difendersi! Dobbiamo coprirlo!!!” urlò Hayato.

Ci penso io!” urlò Anya trasformando la sua ascia bipenne in un fucile da cecchino enorme e, dopo aver mirato ad un grosso gruppo di demoni volanti, premette il grilletto. Un grosso laser partì dal fucile e, dopo pochi metri, il laser si divise in più laser. Ognuno di quei laser centrò in pieno un demone uccidendolo. In men che non si dica, il cielo fu sgombro mentre a terra, Hayato e Miwako, davano supporto a Amlach uccidendo i nemici che non riusciva ad eliminare, permettendo così al ragazzo di riprendere fiato. Il gruppo agiva bene e, in poco tempo, la maggior parte dei demoni era morta. Dopo essersi occupata dei demoni volanti, Anya era scesa in prima linea e, trasformato il fucile in uno spadone a due mani, aveva iniziato a menare fendenti come una furia, eliminando in poco tempo un casino di minotauri. Dopo averne ucciso uno, conficcò la spada nel terreno e disse “Coraggio ragazzi! La vostra ora è arrivata e non è una bella cosa farla attendere!” per poi tuffarsi nuovamente nella mischia.

Ad un certo punto Hayato si ritrovò circondato. Quando un minotauro cercò di colpirlo con una mazza ferrata, lui la fermò con una mano e la fracassò, semplicemente, stringendo la mano fino a farla diventare un pugno con la quale colpì in pieno il demone, facendolo volare per almeno dieci metri. Hayato iniziò a ondulare lentamente e, senza che i demoni riuscissero a capire cosa stesse succedendo, davanti a ciascun demone comparve Hayato che li colpì con pugni, calci, gomitate e ginocchiate. Prima che i corpi dei demoni toccassero terra, Hayato era già passato ad un altro gruppo e aveva già ripetuto la stessa scena. Nel giro di qualche minuto intorno a lui giacevano almeno cento minotauri, tutti morti per emorragie interne o per i colpi subiti. Il ragazzo guardò verso il portone abbattuto e vide un'altra ondata di demoni avvicinarsi, sbuffò per poi dire “Se non distruggiamo in fretta l'origine di tutti questi demoni la cosa andrà per le lunghe...” e iniziò a correre verso i nuovi arrivati.

Miwako era rimasta vicino ad Amlach, che intanto era tornato in forma umana, e aveva fermato il sangue che usciva dalle varie ferite. Il ragazzo, dopo essersi rialzato, sfoderò le sue tre katana, tenendone una in bocca, una nella mano destra e una nella sinistra e si rigettò nella mischia, vicino ad Anya, iniziando ad affettare tutto quello che gli capitava. Miwako era rimasta da osservare e, usando il sangue di Amlach che era fuoriuscito, aveva creato diversi shuriken che lanciava con incredibile precisione e maestria, centrando sempre gli occhi dei nemici e rendendoli facili prede dei suoi compagni. Di colpo, diversi minotauri, precipitarono vicino ai suoi compagni e, dopo essersi voltata verso l'entrata, vide un grosso demone dalle sembianze di un rinoceronte con la sola differenza che questo era alto tre metri e aveva addosso una corazza abbellita da molti spuntoni ossei, e in uno di questi, era conficcato il corpo di una guardia della città.

Il demone, iniziò a graffiare il terreno, preparandosi alla carica, e dopo un lungo ruggito, partì a testa bassa contro Hayato. Il ragazzo era pronto ad affrontarlo ma, all'ultimo, davanti a lui comparve Miwako con in mano un'enorme falce fatta di sangue e, con dei movimenti velocissimi ed leganti, che persino Hayato fece fatica a seguire, si ritrovò dietro al rinoceronte e si appoggiò la falce sulla spalla destra. Il demone si fermò subito e, dopo pochi secondi, diverse linee rosse comparvero sul suo corpo. Miwako, senza neanche voltarsi, disse “BLOOD DANCE. Mi dispiace, ma sei morto.” e le linee divennero dei veri e propri squarci da cui uscì una quantità incredibile di sangue. Il demone si accasciò al suolo senza neanche poter tentare una resistenza.

Miwako si girò verso Anya e le disse “Il marchingegno che fa arrivare qui i demoni si trova a trentasette metri fuori dalla città dietro un grosso albero. Pensi di poterlo abbattere con quell'arma da due soldi?”

Keh! Adesso vedrai quanto vale questa arma da due soldi!” disse Anya trasformando lo spadone in un grosso bazooka che puntò subito verso la breccia e premette il grilletto. Il colpo partì velocemente avvolto dalle fiamme. Non appena superò le mura della città, si trasformò in una grossa aquila che puntò subito verso il cerchio di roccia nero e lo distrusse con una potente esplosione. I ragazzi si guardarono tra di loro e Miwako disse “Ok, forse quell'arma può tornare utile”.



* * *



Il Team Amazons raggiunse il portone a nord-ovest e si trovò di fronte una situazione tragica. Il portone era stato completamente distrutto da due enormi serpenti volanti. Erano lunghi almeno cento metri e larghi cinque, avevano le scaglie nere e gli occhi verdi, in più potevano restare in volo grazie a due enormi ali da drago nere. Non c'erano altri demoni volanti ma in compenso c'erano un'infinità di minotauri che stavano massacrando le ultime guardie rimaste. Zafrina e Kay non persero tempo e si tuffarono subito nella mischia, mentre la prima creava crepe nel terreno, abbastanza grandi da farci passare un drago, la seconda usava le sue lame invisibili per uccidere i minotauri e farli cadere nei crepacci. Tsuki, rimasta sul tetto di una casa, aveva usato il suo potere della creazione per creare trenta soldati di roccia armati di spadone che avevano subito ingaggiato un'aspra lotta con i minotauri. Per non restare con le mani in mano, si era poi creata una spada ed un piccolo scudo e si era gettata anche lei nella mischia, malgrado Arya continuasse ad urlarle di stare indietro.

La stessa Arya stava tenendo a bada alcuni minotauri bersagliandoli con il suo arco ed i suoi vari tipi di frecce. La ragazza usò diverse frecce di ghiaccio per congelare il terreno, rendendo più difficili i movimenti dei demoni i quali, dopo essere caduti a causa del terreno, erano stati tutti uccisi da delle frecce esplosive scoccate con incredibile precisione.

Zafrina volse la sua attenzione ai due serpenti che continuavano a bombardare la città con delle enormi sfere oscure. Mise le mani a mo di coppa, le puntò verso i due enormi demoni e urlò “VOLCANO SHOT!!!”

Un'incredibile quantità di lapilli uscì dalle sue mani e si diresse verso i demoni ma questi, malgrado la mole, li evitarono velocemente e i lapilli, finita la spinta iniziale, caddero al suolo dando fuoco a case e demoni.

Guarda cos'hai fatto stupida!!!” la rimproverò Kay.

Fatti glia affari tuoi!” urlò di rimando Zafrina.

Attente, sopra di voi!!!” urlò Tsuki.

Le due ragazze guardarono in alto e videro due enormi sfere oscure dirette verso di loro. Kay scattò verso Zafrina e, non appena le fu abbastanza vicina, alzò le mani al cielo urlando “OCTAGONAL BARRIER!!!”

Un'enorme barriera di forma ottagonale comparve sopra le due ragazze e le sfere si schiantarono su di essa. Il colpo fu tremendo, tant'è che Tsuki e i vari minotauri vennero sbattuti a terra dalla forza d'urto e Arya cadde dal tetto su cui si trovava sbattendo violentemente la testa a terra. Zafrina guardò preoccupata la sua compagna che aveva iniziato a sudare e a respirare velocemente.

Stai bene?” chiese Zafrina.

Anf... sì... anf... non preoccuparti... dammi qualche secondo... e sarò come nuova.” disse Kay.

Ma i serpenti non le diedero tregua e, mentre uno dei due iniziò a volare verso il centro della città, l'altro iniziò a caricare un'enorme sfera oscura preparandosi a lanciarla contro Kay e Zafrina.

Merda! Uno di quei serpentoni sta andando da Aika!” urlò Zafrina sostenendo Kay.

Abbiamo problemi più urgenti ora! Quella sfera è enorme e non ho abbastanza potere per riuscire a proteggerci!” disse Kay cercando di stare in piedi.

Zafrina si girò verso Tsuki e il suo cuore perse un colpo nel constatare che l'onda d'urto l'aveva fatta svenire ed ora i suoi soldati di pietra la stavano proteggendo dai minotauri che si erano già rialzati.

-Maledizione! Non possiamo neanche contare sul suo potere! Che possiamo fare?- pensò Zafrina, quando ad un tratto, lei e Kay iniziarono a sentire uno strano vento gelido provenire da dietro di loro. Le due si girarono e videro Arya che camminava lentamente. Nel palmo della mano destra, teneva uno strano globo di luce che aveva diversi colori, il bordo era di un azzurro chiaro e, man mano che si andava verso il nucleo, il colore passava da azzurro a blu a nero. Un'altra cosa che notarono fu che l'occhio sinistro della compagna non era più azzurro ma giallo.

Arya puntò il globo verso il demone gigante, che nello stesso istante aveva sparato la gigantesca sfera oscura, e urlò “ZERO RAY!!!”

Dal globo scaturì un immenso raggio del medesimo colore che annichilì completamente la sfera oscura ed il demone volante. Per un attimo, tutto il cielo brillò di una forte luce luminosa e, allo stesso tempo, tetra. Dopo aver constatato che il nemico era stato eliminato, Arya cadde in ginocchio crollando poi al suolo, svenuta per l'enorme sforzo. Tutti i demoni li attorno scapparono impauriti da quell'enorme potenza dirigendosi verso il centro della città.

Ma che diavolo era quello?” chiese Zafrina.

Que... quella era... l'energia Zero!” disse scioccata Kay.

Energia Zero?” chiese Zafrina fissando l'albina.

E' una lost magic potentissima e per questo quasi impossibile da controllare... non avrei mai creduto che Arya potesse usarla.” spiegò Kay.

Beh, comunque sia, dobbiamo dirigerci verso il castello. Uno di quei serpentoni e tutti quei tori si stanno dirigendo li.” disse Zafrina e, dopo essersi caricata in spalla Arya, iniziò a camminare verso il castello.

In quel momento, Tsuki si svegliò e guardandosi attorno, chiese delle spiegazioni alle sue compagne che le dissero a grandi linee quanto successo.

Un attimo... e il marchingegno?” chiese Tsuki.

Ho controllato ma fuori dalla città non c'è niente.” disse Kay facendo spallucce.

Però dev'essere da qualche parte... quindi se non è fuori dalla città... dev'essere al suo interno!” disse Tsuki.

Ora che mi ci fai pensare, il serpentone che è scappato aveva un grosso cerchio di roccia nero conficcato nella fronte.” disse Zafrina fissando la sagoma dell'enorme demone intento ad allontanarsi.

Dev'essere quello!” disse Tsuki “Su andiamo! Aika è in pericolo!” e il gruppo partì alla volta del castello.



* * *



Kira ed il suo team arrivarono al portone nord in fretta e si misero subito ad eliminare i vari demoni volanti che, per tutta risposta, iniziarono ad attaccarli con lance e sfere oscure. Il portone, notò Kira, si stava velocemente spezzando.

Yukiteru, dopo aver fatto scendere Fede, saltò in alto e, dopo aver creato un grosso tridente, fatto interamente di elettricità, lo lanciò verso i demoni urlando “LIGHTING DRAGON'S TRIDENT!!!”

Il tridente centrò in pieno il primo demone, trafiggendolo e folgorandolo allo stesso tempo. Con enorme sorpresa degli altri demoni, il tridente, anziché conficcarsi in un muro, fece un cambio di traiettoria e colpì un altro demone. L'attacco andò avanti così per un po' e Yukiteru disse “Il tridente del drago dei fulmini caccia personalmente la sua preda e finché non saranno morti tutti i nemici, non si fermerà”.

Kira e il suo orso si erano allontanati ed avevano ingaggiato un combattimento con diversi demoni volanti che erano atterrati. I primi cinque demoni, vedendo che il loro avversario era un bambino lo avevano caricato subito cercando di colpirlo con le loro lance, ma i demoni non avevano fatto i conti con un certo orso polare che, appena li ebbe a portata, li colpì in pieno con delle artigliate uccidendoli sul colpo. Kira, intanto, si occupò di quelli che si mantenevano a distanza. Mise in avanti la mano destra aperta con il palmo rivolto verso i demoni e disse “STAR DRAGON'S SHOOTING STARS!!!” e una quantità incredibile di raggi di luce partirono dalla sua mano per poi colpire tutti i demoni presenti. Il bambino guardò soddisfatto il suo operato e disse “Tsk, non sottovalutatemi solo perchè sono un bambino. Sono di certo più agguerrito di molti adulti!” e, detto questo, si spostò insieme al suo orso polare verso un altro gruppo di nemici.

Fede, aveva deciso di allontanarsi un po' per evitare di ferire i suoi compagni con il suo potere, quindi non rimase molto sorpresa nel constatare di essere stata circondata da almeno quaranta demoni i quali iniziarono a sparare tantissime sfere oscure. Fede si fece scudo con un'enorme colonna di fuoco che vaporizzò le sfere dei nemici, dopodiché iniziò lei a sparare tantissime palle di fuoco, grandi come un pallone da basket, urlando “FIRE GATLING!”

Tutti i demoni vennero colpiti ed affondati e Fede tirò un sospiro di sollievo pensando -Finalmente ho trovato una famiglia. Non vi permetterò di portarmela via!-

L'ultima rimasta era Nikora che, dopo aver ucciso alcuni demoni con la sua fedele katana, si era accorta di andare troppo piano e che doveva aumentare il ritmo. In pochi secondi, rinfoderò la katana, fece comparire su tutto il corpo diverse lame di magma e di sangue e in seguito si lanciò contro i nemici. Le bastava passarci affianco per ferirli o ucciderli direttamente. Alcuni demoni cercarono di allontanarsi ma lei, posando una mano a terra, urlò “MAGMA DRAGON'S GEYSER!!!” e diverse colonne di magma fuoriuscirono dal terreno, liquefacendo i demoni in volo. Un sorrisetto sadico comparve sul volto della ragazza che pian piano continuava a mietere vittime tra le fila dei demoni.

-Di più... voglio ucciderne di più!- pensò la ragazza, mentre un altro demone cadeva sotto le sue lame.

I quattro maghi, dopo aver ripulito il cielo, si raggrupparono davanti al portone che ormai era pronto per cedere. Yukiteru attivò la sua LIGHTING ARMOR che gli consentiva velocità e forza incredibili, Nikora fece comparire ancora più lame sul suo corpo, Fede iniziò a creare un'enorme sfera di fuoco esplosiva e Kira attivò la STAR DRIVE che gli consentiva un potere magico maggiore ma per breve tempo.

Il portone cedette e agli occhi dei quattro maghi si presentò un enorme scarabeo nero corazzatissimo. Era lungo almeno venti metri e alto sette metri, tutta la sua pelle era protetta da una corazza spessissima e anche le sue zampe erano corazzate interamente. Il demone iniziò ad avanzare e, mentre i suoi compagni erano pronti allo scontro, Yukiteru non potè trattenere un urlo agonizzante. “AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH!!!!!!!!! UNO SCARAFAGGIO GIGANTE!!!!!!!!!!!!!”

Nikora lo guardò allibita “Ma che cavolo hai da urlare così?”

E' uno scarafaggio gigante! E' terrificante!” urlò Yukiteru indicando il suddetto insetto.

Non ci credo, hai paura degli insetti?” chiese Nikora e, alla risposta affermativa del compagno, non potè fare a meno di ridere.

Ok, cerchiamo di risolvere la questione. Yukiteru ora concentrati e cerca di convincerti che quello in realtà non è uno scarafaggio!” disse Kira e il compagno, dopo aver fatto un respiro profondo, annuì e partì all'attacco. Non appena fu abbastanza vicino allo scarabeo, questi aprì la bocca, mostrando due grosse zanne uguali a quelle dei ragni. Yukiteru sbiancò completamente e il suo potere svanì a causa dello spavento. Appena ripresosi dallo shock, si girò ed iniziò a correre come mai in vita sua urlando “Hai ragione questo non è uno scarafaggio!!! E' molto peggio!!!” e le urla aumentarono ancora non appena si accorse che lo scarabeo lo stava inseguendo. Vedendosi arrivare contro uno scarabeo demoniaco gigante incazzato nero, anche Fede, Nikora e Kira iniziarono a correre.

Perchè diavolo scappi, codardo!!!” urlò Nikora rivolta a Yukiteru.

Guarda che anche tu stai correndo, vigliacca!!!” urlò di rimando Yukiteru.

Smettetela voi due!!!” urlarono in contemporanea Fede e Kira.

Che diavolo facciamo?” chiese poi Fede rivolta a Kira che, in groppa al suo orso, poteva concentrarsi.

Ci sono! Yukiteru, Nikki usate il soffio del drago!” urlò Kira.

Ok!- dissero i due ma poi Yukiteru, soffocando una risatina, aggiunse “Nikki?”

Ehi hai qualche problema col mio soprannome?” chiese Nikora con sguardo assassino.

Assolutamente no... Nikki... ah ah ah!!!” disse Yukiteru e poi, in contemporanea con Kira e Nikora scagliò il suo attacco.

LIGHTING DRAGON'S...” “MAGMA DRAGON'S...” “STAR DRAGON'S...” i tre dragon slayer riversarono tutto il loro potere magico in quell'attacco “... ROAR!!!” e tre enormi coni di energia colpirono in pieno lo scarabeo distruggendogli la corazza e creando un'enorme esplosione. Un'enorme cortina di fumo si creò e da essa uscì lo scarabeo ancora vivo ma piuttosto danneggiato e i maghi notarono un cerchio di roccia nero sulla sua fronte. Ci pensò Fede a finirlo, colpendolo in piena faccia con una grossa palla di fuoco che generò un'altra esplosione. Alla fine lo scarabeo collassò al suolo esanime e i quattro ragazzi esultarono poi Fede chiese “Dite che abbiamo esagerato?”

Gli altri si guardarono attorno e videro che gran parte delle case era stata spazzata via dal loro ultimo attacco “Uhm... se ce lo chiedono... era già così quando siamo arrivati.” disse Kira e gli altri tre “Andata!”



* * *



Aika era fuori dal castello, in una grossa piazza, e osservava attentamente tutto quello che le accadeva intorno. In pochi attimi erano avvenute diverse cose: un grosso temporale a sud-est, una forte esplosione a sud-ovest, un'esplosione ancora più grande a nord, una strana luce azzurra a nord-ovest e un'enorme fiammata a nord-est. La ragazza sorrise al pensiero che i suoi compagni stessero combattendo valorosamente per proteggerla.

Una sfera oscura partì verso di lei ma si schiantò contro una barriera a più strati che la ragazza si era creata. Una freccia fatta d'ombra si conficcò nella gola del demone che aveva sparato la sfera e lo uccise. Aika guardò in alto e vide Miel che le faceva un cenno di saluto. Davanti alla sacerdotessa, Lya e Lyra stavano uccidendo i vari minotauri che si avvicinavano troppo.

La situazione era la stessa da almeno dieci minuti. Dopo la partenza degli altri team, le tre ragazze del team Shadow Roar si erano preparate a ricevere i nemici: Miel era salita sul tetto di una torre del castello e aveva creato un arco d'ombra, Lya aveva estratto lo spadone, ricoprendolo con uno strano alone nero e Lyra si era subito trasformata nel suo lupo elettrico e avevano atteso in silenzio l'arrivo dei loro avversari. I demoni erano arrivati dopo pochi minuti e si era scatenato l'inferno, essendo solo in tre, le ragazze dovevano faticare di più, ma erano comunque riuscite a contenerli e la battaglia non era ancora finita.

Di colpo, una grossa ombra apparve su di loro. Le ragazze guardarono in alto e videro un enorme serpente nero con le ali di drago volare sopra di loro. Il serpente vide subito Miel e le scagliò contro una grossa sfera oscura che distrusse interamente la torre.

MIEL!!!!” urlò Lyra fissando preoccupata il punto in cui la sfera era esplosa.

Sono qui...” disse una voce alle sue spalle e Lyra stava per mettersi a piangere nel vedere la sua amica uscire dalla sua ombra, malconcia e ferita, ma almeno era viva.

Stai bene!” disse Lyra abbracciandola.

Sì, ma adesso non ho più potere magico.” disse Miel visibilmente preoccupata e, prima che Lyra potesse dire qualcosa, i vestiti neri di della sua compagna svanirono nel nulla, lasciandola in intimo.

AAAAAAH!!! Lo sapevo che sarebbe successo!!!” urlò Miel coprendosi il seno con un braccio e accucciandosi a terra.

P... perché ti sono svaniti i vestiti?” chiese Lyra leggermente confusa.

Sono fatti d'ombra e quando esaurisco il mio potere svaniscono anche loro.” spiegò Miel disperata.

Lyra notò un telo nero per terra e glielo avvolse intorno alle spalle, in modo tale che fosse un po' più coperta. La sua compagna di team la ringraziò di cuore.

Intanto Lya era salita sul tetto di una casa li vicina e aveva cercato di colpire il serpente con il suo NIGHT DRAGON'S ROAR ma l'attacco non aveva sortito effetto. Il serpente allora, vedendola, si era subito avventato su di lei in picchiata. Lya cercò di spostarsi ma un'improvvisa fitta alla coscia destra la fece inginocchiare, con la coda dell'occhio vide un brutto taglio sulla coscia e non si chiese neanche come se lo fosse procurato.

-E' finita...- pensò la ragazza mentre Miel e Lyra urlarono “LYA!!!”

Il serpente spalancò la bocca e la ragazza chiuse gli occhi, attendendo la sua fine...

Dopo qualche secondo però, riaprì gli occhi confusa dal fatto di non aver sentito il colpo e in quel momento lo vide. Davanti a lei c'era un ragazzo che teneva con la mano sinistra la mascella del serpente, mentre con il piede sinistro bloccava la mandibola, costringendo il rettile a tenere la bocca aperta. Il ragazzo era alto poco più di lei, aveva dei corti capelli bianchi, indossava una giacca di pelle nera, dei jeans neri, un paio di guanti di pelle, senza dita, neri e un paio di scarponi neri, in più teneva legata alla vita una katana dall'impugnatura e dalla custodia nere. Il nuovo arrivato si girò verso di lei, mostrando un paio di occhi rossi come il sangue, uguali ai suoi e, sorridendo, le chiese “Chaos! Posso aiutarti?” e lei non riuscì a rispondere a quella semplice domanda.

Il serpente, stufo di tenere la bocca aperta, si allontanò di scattò e si sollevò da terra. Il ragazzo lo guardò e, muovendo l'indice destro con fare provocatorio, disse “Coraggio bello, vieni qui!”

Il serpente non si fece attendere e attaccò di nuovo ma questa volta, prima che potesse toccarlo, il ragazzo disse “TIME BLOCK.” e il serpente, con somma sorpresa di Lya, Miel, Lyra e Aika, si bloccò a mezz'aria, rimanendo perfettamente immobile. Il ragazzo, allora, si girò verso Lya e le porse una mano “Vuoi una mano?” Lya posò la sua mano nella sua e lui l'aiutò ad alzarsi.

Chi sei tu?” chiese Lya.

Mi chiamo Ashuros Bleeder, piacere di conoscerti!” disse il ragazzo sorridendo.

Prima che la ragazza potesse parlare, Ashuros la prese in braccio e la portò, con una serie di salti, da Aika, dopodichè, sempre con diversi salti, raggiunse la testa del serpente, sempre bloccato a mezz'aria e, dopo aver estratto la sua katana, la cui lama era anch'essa nera, tagliò il cerchio di roccia, facendo scomparire nel nulla il serpente.

Aika rimase sorpresa e non solo lei, visto che anche le altre ragazze non si aspettavano un aiuto del genere. Dopo pochi minuti, arrivarono tutti i membri della gilda, chi in perfetta forma e chi ferito e malconcio. I vari maghi si scambiarono i vari saluti e pacche sulla schiena, ridendo felici della loro vittoria, ma dopo qualche minuto, l'attenzione di tutti venne indirizzata verso Ashuros. Aika si avvicinò al ragazzo e chiese “Perchè ci hai aiutato?”

Beh, non mi sembrava corretto lasciare delle ragazze in difficoltà contro un enorme serpente demoniaco.” disse Ashuros facendo spallucce.

Capisco... beh, il tuo aiuto è stato utile. Se non ci fossi stato tu, a quest'ora Lya non sarebbe qui con noi. Perciò mi sembra giusto chiedertelo. Ti andrebbe di unirti alla gilda Last Hope?” chiese la ragazza tendendogli la mano.

Certo che mi andrebbe!” disse Ashuros “Ho sempre voluto far parte di una gilda!” stringendole poi la mano.

Bene, in tal caso, benvenuto tra noi!” disse Aika felice di aver trovato un nuovo compagno.

Dopo i saluti iniziali, Ashuros strinse amicizia con molti dei maghi della gilda, soprattutto con Yukiteru e Leo.

Aika, prima di rientrare nel castello, guardò il cielo e pensò -Abbiamo vinto la nostra prima battaglia. Mi dispiace Ruganax, ma dovrai impegnarti molto più di così!-



* * *



Dall'altra parte del mondo, in una grotta oscura...

Sommo Ruganax! Le nostre forze sono state annientate! A quanto pare la gilda della sacerdotessa Aika è più forte di quanto pensassimo!”

Silenzio!!!” tuonò Ruganax “Questo era solo un antipasto! Ora è tempo che gli arcidemoni scendano in campo”.

Ma... master Ruganax, ci vorranno almeno sei mesi per risvegliarli!”

E sia. Lasciamo che quegli umani si godano la loro misera vittoria. Quando sarà il momento, li schiacceremo senza troppe cerimonie!” e scoppiò in una forte risata che fece tremare le mura della grotta.

Sei mesi al risveglio degli arcidemoni. Il conto alla rovescia inizia!



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Chaos come va? Piaciuto questo mattonazzo? Spero di sì. Visto che alla fine non ero io il ladro? L'avevo detto che la mia entrata in scena sarebbe stata più figa! XD beh spero che vi siano piaciuti i vari scontri come sono piaciuti a me, altrimenti sapete dove potete andarvene...

Ma è tempo di ringraziamenti! Ringrazio di cuore 46fede per i suoi consigli e per l'aiuto della stesura dello scontro del team Queen Nature. Thank you Fede!

P.S: cosa vorreste mettere voi nella vostra gilda? Un juke box? Un tavolo da biliardo? Sotto con le idee che qui la vera sede della gilda deve ancora apparire ;)

Alla prossima!!! CHAOS!!!



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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Chaos come va? Spero tutto bene. Dunque, passiamo subito alle news: LaKraff44 è tornata Yeeeeeeeeeehhhhh!!!! Ora che finalmente entrambe le fic sono pronte, possiamo iniziare seriamente. Ora è invece tempo per le notizie: questo sarà un capitolo più che altro di assestamento. Vedremo nuovi OC (urrà... lavoro in più... meno male che la scuola finisce tra poco... XD), la nuova sede della gilda e... l'input di una piccola saga (ce ne saranno parecchie di saghe in sei mesi!) Buona lettura!!!

P.S: se per caso non vedrete il vostro OC in questo capitolo, state tranquilli nel prossimo apparirà. Sono pur sempre 30 personaggi, siate clementi XD



Capitolo 5



Era passata una settimana da quando i demoni avevano attaccato la città ma grazie agli sforzi della nuova gilda Last Hope, la minaccia era stata sconfitta e, in questa settimana, tutti avevano dato una mano a riparare i danni e, grazie alla magia, era già tutto come nuovo. Il settimo giorno Aika convocò tutti i membri della gilda a palazzo.

In poco tempo furono tutti riuniti nella sala dove era nata la gilda. Aika, che in quel momento indossava un kimono rosso e dei sandali e teneva i lunghi capelli viola sciolti lungo la schiena, salì sullo stesso palco e disse “Ragazzi, vi ringrazio di cuore per il vostro aiuto! Oltre ad aver sconfitto i nemici, avete anche aiutato a ricostruire la città, perciò mi sembra giusto premiarvi!”

Aika notò che molti dei presenti si erano fatti più curiosi e, sorridendo, continuò “Questa qui è la sala dove è nata la nostra gilda ma non è qui la vera sede. Ora, andremo nella nostra vera gilda!” e fece un cenno a dei soldati, che fecero entrare una decina di persone con indosso una tunica blu. Quelle persone si disposero attorno ai ragazzi e, nello stesso momento, pronunciarono una formula magica, e, in men che non si dica, Aika e la gilda, scomparirono come nebbia nel vento.

Tutti i maghi, e i loro compagni animali, si ritrovarono in cima ad una collina poco lontana dalla città. Da questa partiva un piccolo sentiero che raggiungeva la base della collina. Tutti si guardarono attorno confusi e l'unica cosa che notarono fu una piccola casetta sulla cui porta c'era disegnato un sole adornato da tre paia d'ali d'angelo. Nessuno sapeva cosa dire. Fu Yelle a farsi avanti.

Ehm... Aika... che posto è questo?” chiese timidamente l'albina levitando sopra agli altri.

Questa...” disse Aika indicando la casetta “... è la sede della nostra gilda!”

EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEHHHHHHHHH????????????” fu la reazione di tutti i ragazzi li attorno, persino Amlach, Miwako e Lya, rimasero scioccati da quella rivelazione.

Qu... questa sarebbe la sede della gilda?” chiese Zafrina allibita. Di certo non si aspettava una reggia enorme ma neanche un catapecchia così piccola.

Sì. Perchè? C'è qualche problema?” chiese Aika guardando la ragazza con uno strano sorriso.

Il problema c'è eccome!” disse Kay “In quella casetta ci potranno entrare al massimo dieci persone! Si può sapere come facciamo ad entrarci tutti?”

Uff... certo che sei proprio limitata Kay!” disse Aika sbuffando “Apri la porta e vedrai!” e si spostò di lato per permettere alla compagna di passare. L'albina non se lo fece ripetere due volte, si avvicinò alla porta e la aprì di scatto. I compagni dietro di lei la videro pietrificarsi con la bocca aperta e gli occhi sgranati.

Ehm... tutto apposto?” chiese Tsuki avvicinandosi alla sua compagna.

Kay non fiatò e, allora, Tsuki si avvicinò e guardò anche lei, restando a sua volta a bocca aperta. Gli altri, spazientiti da quel silenzio, si fecero avanti e, a uno a uno, rimasero tutti a bocca aperta perchè quella minuscola casetta, in realtà, era solo una copertura magica. Oltre la porta vi era un enorme salone dove erano presenti tavoli e sedie di legno, un grosso caminetto, un'enorme bacheca sulla quale erano appesi dei fogli di carta e un bar subito a destra dall'entrata che aveva un bancone lungo almeno venti metri. I ragazzi notarono anche diverse porte, ma erano chiuse e quindi non potevano sapere cosa ci fosse oltre.

Aika entrò per prima e gli altri la seguirono “Bene! Ora dovrete dirmi dove volete il marchio della gilda!” disse Aika e, uno alla volta, i maghi le dissero il punto nella quale lo volevano. Il simbolo era lo stesso sole alato che c'era sulla porta d'ingresso e piaceva a molti dei presenti.

Come potete vedere, qui si fanno le cose in grande, ma la gilda non si limita a questa enorme sala. Su, seguitemi!” disse Aika iniziando a camminare e gli altri dietro di lei.

In quell'enorme sala vi erano sette porte, tre sul lato opposto all'entrata, una vicino al bancone del bar e le altre tre sul lato opposto. Aika mostrò a tutti le varie stanze che si presentarono come: un'enorme sala per gli allenamenti, provvista di arena, armeria, tatami, zona pesi e bagni; una sala svago, provvista di tavolo da biliardo, juke box, un enorme TV da 100 pollici, una console con quattro joy-pad, un enorme scaffale pieno di videogame e dvd, un tavolo da calcetto e una pista da bowling; uno “zoo nursery” per i compagni animali dei maghi dove potevano riposare, tutti gli animali si sistemarono subito e i padroni proseguirono il tour senza di loro; una piscina coperta con trampolino, vasca ad idromassaggio e sauna; un'infermeria con dieci lettini e diversi scaffali pieni di medicinali; l'ufficio di Aika anche se di ufficio aveva ben poco visto che era uguale alla stanza di una ragazza di 16 anni.

Aika si fermò davanti all'ultima porta e stava per aprirla quando Lyra le chiese “Scusa Aika, ma com'è possibile che dall'esterno sembri una casetta quando in realtà è enorme?” e la sacerdotessa fu ben felice di spiegarglielo “Devi sapere che qui sono stati installati dei portali dimensionali. Ogni portale collega questo posto ad un altro, infatti, tutte le stanze che avete visto, non si trovano qui, ma sono disseminate per il regno, così non occupiamo troppo spazio!”

Capisco.” disse Lyra e Aika aprì l'ultima porta da cui uscì una forte luce. Lei oltrepassò la soglia e gli altri la seguirono, ritrovandosi in cima ad un'enorme parete di roccia dalla quale si poteva osservare un'immensa foresta.

Che posto è questo?” chiese Amlach scrutando il panorama.

Ora siamo nella fascia sconosciuta.” disse Aika, allorché molti si allarmarono, dato che la fascia sconosciuta era abitata da creature selvagge che non esitavano ad attaccare ne gli umani ne i demoni.

Qui verrete a svolgere i vostri allenamenti intensivi quando ne sentirete l'occorrenza.” continuò Aika e molti dei presenti tra cui Amlach, Lya, Yukiteru e Anya, ebbero l'impulso di tuffarsi da quella parete per iniziare subito con un bel allenamento, ma nessuno si mosse effettivamente.

I maghi rientrarono e, dopo concessione di Aika, ognuno se ne andò nella stanza che preferiva e, stranamente, le due più gettonate furono la sala d'allenamento e la sala svago.

Aika si sedette al bancone del bar, di fianco a Lya. La ragazza stava giocherellando, con la mano sinistra, con l'artiglio di drago appeso al collo mentre, nella mano destra teneva un bicchiere pieno di un liquido chiaro.

Birra?” chiese Aika e l'altra annuì lentamente “Qualche problema?” chiese la master, intuendo che qualcosa, effettivamente, non andava.

Pensi che io sia debole?” chiese a bruciapelo Lya senza guardarla.

Perchè me lo chiedi?” chiese Aika, confusa dalla domanda della compagna.

Lya non rispose, ma si voltò un po' verso destra e Aika seguì il suo sguardo, finendo ad osservare un tavolo dove erano seduti Ashuros, Edward e Leo.

C'entra forse Ashuros?” ipotizzò Aika e, non ricevendo ancora nessuna risposta, capì di aver fatto centro “Se è per la storia del salvataggio, non prendertela a male, può capitare a tutti”.

A me non può capitare.” rispose secca Lya “Per una come me, un salvataggio è come un'umiliante sconfitta. Tanto valeva morire dignitosamente”.

Certo che te sei proprio pesante!” disse Aika gonfiando le guance. Lya la guardò stupita e Aika continuò “Tutti voi guerrieri siete così noiosi. Tanto valeva morire dignitosamente? Ma ti senti? Se tu fossi morta in quel momento, credi che le tue compagne ne sarebbero state contente? I tuoi amici ne sarebbero stati felici?”

Lya rimase in silenzio per qualche secondo, poi tornò a concentrarsi sul bicchiere “Io non ho amici...” disse infine la ragazza con una nota di tristezza nella voce.

Non è vero, tu hai molti amici! Basta che ti guardi attorno. Tutti qui, verrebbero ad aiutarti se ne avessi bisogno. E' così che si fa in una gilda. Sai, so che con i tuoi occhi puoi comprendere i sentimenti e le intenzioni delle persone, proprio come me.” disse Aika “Ora io ti chiedo... quando Ashuros ti ha salvata e tu lo hai guardato negli occhi... cosa hai visto?”

Lya smise per un secondo di respirare, fissando il bicchiere ormai quasi vuoto. Che cosa aveva visto? Era questo quello che la preoccupava perchè lei non aveva visto... “Niente... non sono riuscita a vedere niente.” disse Lya e Aika annuì “Allora siamo in due, perchè neanche io riesco a leggergli il cuore e questo è strano...”

Senza che le due se ne fossero accorte, alle loro spalle era arrivata Miel. La ragazza si schiarì la voce e Aika si concentrò su di lei “Sì Miel?”

Scusa Aika, mi stavo chiedendo se la gilda sarà composta sempre da noi o se si aggiungerà qualcuno di nuovo. E' solo per sapere, visto che la gilda è in un posto così isolato”.

Aika guardò la bionda per qualche secondo e poi, con un sorriso, le disse “Sai hai proprio ragione! Perchè non vai in città a vedere se trovi qualcuno di interessante? Stai tranquilla, verrà qualcun'altro con te.” poi si girò verso gli altri e urlò “Amlach! Misaki! Ashuros! Venite qui!”

Ashuros fu il primo ad arrivare, seguito da Amlach e Misaki che, per un motivo ancora sconosciuto ad Aika, indossava ancora una divisa scolastica, stavolta bianca.

Cosa c'è Aika?” chiese Misaki scostando una fastidiosa ciocca di capelli.

Andate in città con Miel e reclutate nuovi maghi!” disse schietta Aika, senza curarsi delle facce dei tre.

Perchè noi?” chiese Ashuros “Sei tu il master. Devi occupartene tu!” ma Aika non voleva sentire scuse e, mantenendo quello strano sorriso, li accompagnò alla porta e, con una spinta di vento da parte di Yelle, li fece uscire.

I quattro ragazzi si guardarono tra di loro ma nessuno fiatò e, in silenzio, si diressero verso la città, sperando di trovare subito qualcuno in modo da potersene tornare in gilda.

Mezz'ora dopo, i quattro si erano divisi per cercare più in fretta nuovi compagni.

Ashuros stava camminando per la via principale della città, gettando un'occhiata qua e la per trovare qualcuno di interessante. Entrò in un bar, sperando di trovare qualcuno di adatto e si sedette al bancone. La barista, una ragazza sulla trentina dai lunghi capelli castani, si avvicinò a lui e gli chiese “Buongiorno! Cosa posso fare per te?”

Due dita di Vodka liscia e informazioni.” rispose Ashuros.

La barista gli mise davanti un piccolo bicchierino e ci verso dentro un po' del liquore richiesto, Ashuros lo vuotò in un colpo solo e poi la ragazza gli chiese “Che genere di informazioni?”

Conosci per caso dei maghi abbastanza tosti ma che non facciano parte di nessuna gilda?” chiese Ashuros.

La ragazza si batte un dito sul mento e poi disse “So che in città gira un ragazzo dagli strani poteri, controlla i vettori se non sbaglio o qualcosa di simile. Purtroppo però non so dirti dove puoi trovarlo”.

Ehi Ragazzino tu stai barando!!!” urlò un uomo poco lontano da Ashuros che si girò per capire chi avesse urlato e identificò un uomo sulla quarantina che teneva un coltello puntato alla gola di un ragazzo. Il ragazzo in questione, aveva i capelli bianchi a caschetto e un paio di occhi azzurri, indossava delle scarpe da ginnastica nere, un paio di jeans e una maglietta a maniche lunghe rossa, in più aveva un grosso paio di cuffie appeso al collo. La cosa che colpì Ashuros era il fatto che, malgrado la lama puntata alla gola, il ragazzo, non mostrava paura, bensì... noia.

Ehi vecchio... non so di cosa parli. Ho vinto la partita a freccette onestamente.” disse il ragazzo.

Non è vero! Ogni volta che la freccetta stava per mancare il centro, misteriosamente cambiava traiettoria e finiva nel cerchio da 100 punti! Ammettilo hai usato la magia!” urlò adirato l'uomo.

Ashuros guardò il ragazzo e pensò -La freccetta ha cambiato traiettoria... e la traiettoria è classificabile come vettore. Forse ho trovato il futuro acquisto della gilda.- e in quel momento, l'albino, diede un piccolo colpetto al braccio destro del uomo. All'inizio non accadde nulla, ma in un decimo di secondo, il braccio dell'uomo esplose schizzando sangue ovunque. Molte delle persone sedute ai tavoli urlarono e la barista svenne mentre Ashuros sorrise nel vedere quella scena -Ha aumentato la potenza dell'impatto usando il vettore del pugno... niente male-

Il ragazzo, senza fretta, si girò verso Ashuros e si andò a sedere di fianco a lui, prese la bottiglia di vodka rimasta sul bancone e ne bevve un sorso.

Strano modo di discolparsi da un'accusa.” disse sarcastico Ashuros, continuando a fissare l'uomo che si contorceva a terra.

Tu hai i tuoi metodi.” rispose il ragazzo “Io ho i miei.” e bevve un altro sorso.

Hai ragione, su questo non posso ribattere. Ti andrebbe di entrare nella gilda che ha salvato la città?” chiese Ashuros a bruciapelo.

Il ragazzo seduto di fianco a lui sputò un po' di vodka e poi gli chiese “E tu fai questo genere di domande così a bruciapelo?”

Tu hai i tuoi metodi.” disse Ashuros “Io ho i miei”.

Tsk, sei un ragazzo strano lo sai? Comunque sia... accetto. Mi stavo annoiando a giocare a freccette.” disse il ragazzo.

Ottimo! Io sono Ashuros Bleeder. E tu sei...?”

Zero. Zero Speeder, ma puoi chiamarmi Vector.” rispose il ragazzo.

Bene Zero, andiamo alla gilda, il master sarà contento di conoscerti.” disse Ashuros.

Se lo dici tu.” rispose Zero e i due uscirono dal bar, diretti alla gilda.



* * *



Amlach e Misaki stavano camminando in mezzo al mercato della città, fermandosi di tanto in tanto ad osservare qualche bancarella. La ragazza si entusiasmava per molte cose mentre Amlach faceva attenzione solo a determinate cose quali: spade e pezzi di ricambio per moto e auto. Misaki non riusciva a capire quella sua fissa per i motori e preferì non indagare, ma una domanda le venne spontanea “Perchè stai andando in giro a petto nudo?” e lui “Non me ne ero accorto. Non sento molto le temperature, che siano calde o fredde. Vuoi che mi metta qualcosa?”

Non è questo che intendevo! Era solo una domanda ecco!” rispose Misaki piuttosto imbarazzata.

Amlach la guardò mentre un sorrisetto malizioso compariva sulla sua faccia, mostrando i canini appuntiti “Quindi preferisci vedermi a petto nudo?”

Misaki arrossì di colpo e stava per rispondergli per le rime quando, dietro di loro, si sentì una voce femminile “A... Amlach?”

I due si girarono e videro una ragazza della loro età dagli occhi perlacei e dai lunghi capelli blu, indossava delle scarpe da ginnastica bianche, leggins fino alle ginocchia neri e un vestitino azzurro, in più aveva una borsa sportiva a tracolla. La ragazza, stranamente, era rossa in viso e guardava Amlach come un bambino che guarda il suo eroe. La ragazza abbracciò il ragazzo di colpo, lasciando a bocca aperta Misaki.

Hana?” chiese il ragazzo e la ragazza annuì timidamente. Amlach le mise una mano sulla spalla e le disse “E' da parecchio tempo che non ci vediamo! Stai bene?”

Hana arrossì ancora di più e disse “S... sì sto bene... tu... tu che ci fai qui?”

Faccio parte della gilda di questa città.” disse Amlach sorridendo, cosa che sconvolse non poco Misaki, poi il ragazzo aggiunse “Se non sbaglio sei una maga, perchè non ti unisci alla gilda?”

Hana arrossì ancora di più e Amlach stava per domandarglielo di nuovo, ma con sua sorpresa, percepì un brivido lungo la schiena, si girò e vide una Misaki dagli occhi completamente rossi e circondata da un'aura nera che si stava scrocchiando le dita delle mani.

Amlach... saresti così gentile... da presentarci?” chiese Misaki sorridendo.

Ehm...” iniziò Amlach “... lei è Hana Akai ed è una mia cara amica, ci conosciamo da un po' d'anni”.

Capisco...” disse Misaki che si avvicinò ad Hana con intento omicida e le porse la mano dicendo “Piacere mi chiamo Misaki e sono una compagna di team di Amlach.” pensando poi -E se lo abbracci di nuovo ti faccio esplodere la testa-.

Piacere.” disse Hana stringendole timidamente la mano.

-Uhm... non so perchè ma so che questa ragazza mi darà noie... ma è comunque una maga e quindi meglio di niente.- pensò Misaki e le disse “Beh, se ad Amlach va bene... puoi entrare nella nostra gilda.” per poi prendere sottobraccio la nuova compagna, trascinandola il più lontano possibile da Amlach che guardò la scena parecchio confuso.



* * *



Miel stava tranquillamente passeggiando vicino a un parco, quando notò una ragazza seduta su di una panchina, intenta a disegnare. Aveva i capelli color lilla raccolti in due piccoli chignon e aveva due occhi azzurri molto belli. Indossava un vestitino lungo fino alle cosce color lilla chiaro nella parte superiore e bianco in quella inferiore, due orecchini d'argento che Miel notò subito e un ciondolo d'argento appeso al collo, in più aveva una borsa a tracolla poggiata di fianco a lei. Miel la guardò per qualche secondo senza parole, avrebbe riconosciuto ovunque quel modo di disegnare con i pastelli. Scavalcò la piccola siepe e iniziò a correre verso la ragazza urlando “Penny!!!”

La ragazza che stava disegnando si fermò di botto e si voltò verso Miel. Non appena vide la bionda correrle incontro, posò il foglio sulla quale stava disegnando e le corse incontro a sua volta urlando “Miel!!!”

Purtroppo, prima che potessero abbracciarsi, Miel riuscì nuovamente ad inciampare nel nulla, finendo faccia a terra. Penny soffocò una risatina e la aiutò a rialzarsi.

Le due ragazze poterono finalmente abbracciarsi e rimasero abbracciate per qualche secondo, fino a quando Miel, distaccatasi un pochino, le chiese “Cosa ci fai qui?” e Penny “Sto viaggiando e ho deciso di fare una pausa qui!”

Non sai quanto sono felice di rivederti Penny!” disse felice Miel, tornando ad abbracciare l'amica.

Lo stesso vale per me!” rispose Penny.

Le due rimasero un po' a chiacchierare dei vecchi tempi. A quanto pare, Miel aveva aiutato Penny in un paio di situazioni e in poco tempo erano diventate ottime amiche ma a causa del “lavoro” di Miel, lei era stata costretta ad allontanarsi dalla città in cui si trovavano e per questo si erano separate.

Ehi se non sbaglio tu sei una maga, giusto?” chiese Miel guardando l'amica.

Uh? Sì lo sono... perchè me lo chiedi?” chiese a sua volta Penny ma Miel le aveva già afferrato un polso e le disse “Devi assolutamente entrare nella mia gilda!!!”

Wow fai parte di una gilda?” chiese Penny e l'amica annuì.

Allora accetto!” disse felice Penny -Così potremo restare insieme!” e si abbracciarono di nuovo.

Bene allora andiamo!” disse Miel.

D'accordo, aspetta un attimo che recupero le mie cose.” disse Penny e si girò verso la sua borsa pietrificandosi immediatamente. Miel la guardò confusa notando poi un procione che teneva in bocca uno dei pastelli dell'amica che, in quel momento, stava letteralmente bruciando. Il procione iniziò a correre, sempre con il pastello tra le fauci ma Penny, dopo aver preso un sassolino da terra ed aver assunto una posa da giocatore di baseball, tirò il sassolino a piena potenza urlando “DOVE PENSI DI ANDARE?!?!?!??!?”

Il sassolino prese fuoco e colpì il procione in testa, facendogli cadere il pastello e scaraventandolo contro una quercia. Miel, rimasta pietrificata dalla paura, notò l'anima del procione salire beatamente in cielo.

Penny, dopo aver rimesso il pastello nella scatoletta, si girò verso l'amica e con voce angelica le disse “Andiamo?” e Miel “A... aye...”

Mentre camminavano, Miel prese un foglietto di carta e ci scrisse sopra una semplicissima equazione “ TOCCARE PASTELLI DI PENNY = MORIRE DI UNA MORTE ATROCE”.



* * *



Intanto, in una landa desolata della fascia oscura, camminava una ragazza. Aveva i capelli corti e neri e aveva due occhi gialli in grado di far indietreggiare chiunque. Indossava un top bianco coperto da un giubbotto militare corto, dei pantaloncini corti blu scuro, delle calze rosse che gli arrivavano fino alle cosce, degli scarponi marroni, una cintura alla quale erano appesi un'accetta e dei sacchettini, in più aveva intorno al collo una sciarpa rossa che penzolava lungo la schiena. La manica destra del giubbotto sventolava libera perchè la ragazza aveva perso quel braccio nel suo primo incontro con dei demoni e questo aveva fatto nascere in lei l'odio nei loro confronti.

Si guardò attorno ma non vide niente o nessuno.

-Strano.- pensò la ragazza -Dovrebbero esserci centinaia di demoni da queste parti-.

Di colpo tutt'attorno a lei comparvero dei demoni. Avevano le sembianze di orsi ed erano coperti da una corazza di ferro. La ragazza si guardò attorno e sorrise Prese in mano la sua accetta, si fece un piccolo taglio sul moncherino e fece uscire un po' di sangue che assunse la forma di una magnum. La prese in mano, dopo aver riposto l'accetta, la puntò verso l'orso più vicino dicendo “Sono Miyuki Shimikuru... e sto per uccidervi tutti!”

A quelle parole, il demone scattò verso di lei e la ragazza premette il grilletto.

Poco lontano da lei, nascosto dietro una roccia, un ragazzo disse a bassa voce “Pazza...”



* * *



Aika stava osservando i tre maghi che i suoi compagni avevano reclutato. Non sembravano male e, da quel che capiva, avevano già stretto amicizia con qualcuno: la psicopatica dei pastelli era amica di Miel da molto tempo, la ragazza che era tornata con Amlach e Misaki sembrava conoscere il ragazzo da molto tempo e l'albino arrivato insieme ad Ashuros sembrava tranquillo e amico di quest'ultimo.

Beh avete compiuto il vostro dovere!” disse Aika rivolgendosi a Miel e agli altri reclutatori, poi si voltò verso Penny, Hana e Zero “In quanto a voi, ben venuti a Last Hope!” e i tre si fecero fare il marchio della gilda sul corpo.

Mentre i vari maghi festeggiavano per l'arrivo dei nuovi compagni, Aika chiamò da parte Ashuros e, insieme, andarono nel suo “ufficio”.

Di che volevi parlarmi?” chiese l'albino osservando i vestiti gettati alla rinfusa sul pavimento.

Ashuros... mentre non c'eri ho fatto delle ricerche sul tuo conto.” disse Aika con voce seria.

Capisco... e che cosa hai scoperto?” chiese curioso Ashuros anche se sapeva già la risposta.

Beh... se vuoi posso dirti varie cose scritte sull'elenco. Per esempio: il giorno quattro del mese di giugno hai salvato un villaggio dall'attacco di un basilisco”.

E allora?”

L'azione in se non è strana... ma è la data che mi confonde.” disse Aika rileggendo il testo.

Quattro giugno. Che c'è di strano?” chiese Ashuros.

Se fosse stato il 4 giugno del anno AW1678 (AW vuol dire AFTER WAR e più avanti ne spiegherò l'origine) non ci sarebbero problemi... ma questo documento risale al 4 giugno dell'anno AW178, cioè 1500 anni fa.” disse Aika guardandolo dritto negli occhi e il ragazzo non si mosse di un millimetro, né fiatò. La giovane sacerdotessa, allora, fece un respiro profondo e poi, tornando a guardarlo, gli chiese, con un filo di paura nella voce “Ashuros... cosa sei tu?”

Il ragazzo non rispose ma si limitò a fissarla, mostrando un sorriso che spaventò moltissimo Aika. Finalmente Ashuros stava per parlare, quando la porta si aprì di colpo ed entrò Yelle che disse “Aika, un messaggero ti ha portato questa.” e le diede una busta di carta.

Aika la prese e, dopo averla poggiata sulla scrivania, guardò di nuovo verso Ashuros ma si stupì nel non vederlo più. Per pensare ad altro prese la busta e la aprì. Era una comunicazione del re e riferiva che, nella fascia oscura, una giovane maga stava combattendo all'ultimo sangue con svariati demoni. La master non perse tempo e, accompagnata da Yelle, andò nell'enorme sala dov'era in corso la festa. Cercò Ashuros con lo sguardo ma non lo vide. Decise di non pensarci per ora e, dopo essere salita su di un tavolo, creò una sfera di luce che “inghiottì” il suono presente nella sala. Tutti rimasero sorpresi, ma non appena videro Aika, si fecero tutti attorno a lei e la ragazza, vedendo di avere la loro attenzione, gli ridiede la voce.

Ragazzi, mi è appena arrivata la comunicazione del re che riferisce la presenza di una ragazza nella fascia oscura. La ragazza sta combattendo all'ultimo sangue con centinaia di demoni. Dobbiamo aiutarla!”

Ma come faremo ad andare nella fascia oscura in poco tempo? Sono mesi di viaggio!” disse Edward grattandosi la testa.

Infatti non viaggeremo! Ci teletrasporteremo! Il regno dispone di grossi apparecchi per il trasporto delle truppe e noi li useremo per arrivare nella fascia oscura.” disse Aika ma molti dei presenti non erano convinti dell'idea.

So che molti di voi non apprezzano l'idea di andare in pieno territorio nemico, per questo non vi costringerò, ma voglio farvi vedere come quella ragazza stia combattendo da sola.” ed evocò un enorme globo trasparente.

Sulla fascia oscura, vi sono diversi satelliti del regno. Ora collegherò il mio proiettore astrale con uno di quei satelliti.” spiegò Aika e in poco tempo si iniziarono a vedere delle immagini nel globo.



* * *



Miyuki spappolò la testa dell'ennesimo demone con una mazza ferrata fatta di sangue solidificato, ma la lasciò tornare subito liquida dato che, ormai, il suo potere magico era quasi del tutto esaurito. -Maledetti wilder!- pensò la ragazza, mentre evitava l'ennesima zampata.

Di colpo sentì il terreno iniziare a tremare e, guardandosi attorno, individuò un demone dalle sembianze di un rinoceronte.

-Un charger... questa non ci voleva.- pensò Miyuki. Nello stesso istante, il demone iniziò la sua carica contro la ragazza che, nel vano tentativo di fermarlo, gli lanciò contro alcuni coltelli di sangue i quali rimbalzarono sulla spessa pelle del demone che non accennava a rallentare.

-Maledizione! Devo difendermi!- pensò la ragazza e creò un grosso scudo di sangue che frappose fra lei e il demone. Lo scontro fu inevitabile e, benché lo scudo avesse retto, Miyuki venne scaraventata contro una grossa roccia, distruggendola all'impatto. La ragazza cadde a terra senza fiato e il demone si preparò ad un'altra carica ma, prima che potesse partire, un'enorme palla di fuoco lo centrò in pieno distruggendolo.

Miyuki si voltò nella direzione dalla quale era arrivata la sfera e vide un ragazzo venirle incontro. Era un ragazzo dai lunghi capelli neri che gli arrivavano fino alle spalle e aveva un occhio dello stesso colore dei capelli, mentre quello destro era giallo. Indossava degli scarponi neri, dei pantaloni lunghi strappati all'altezza delle ginocchia, una felpa corta e sopra di essa una mezza tunica argentata.

La prima cosa che saltò all'occhio di Miyuki fu che il braccio destro e la parte destra del volto del ragazzo, avevano fattezze demoniache, infatti il braccio era un po' più grande del sinistro ed era coperto di scaglie rosse e spuntoni, mentre la parte destra del viso, era anch'essa rossa, in più sembrava che l'occhio fosse di un colore diverso dall'altro proprio per via di quella strana pelle e la ragazza notò anche un piccolo corno all'altezza della tempia destra ma spostato più indietro.

Il ragazzo si fermò davanti a lei e le disse “Hai finito di giocare alla guerriera suicida?”

Miyuki non rispose e si limitò a guardarlo con sguardo indagatore, poi dopo qualche secondo gli chiese “Sei un demone?”

Tsk, dritta al punto eh.” disse il ragazzo dandole le spalle “Diciamo che non sono umano, ma neanche un demone”.

La ragazza lo guardò confusa e lui, intanto, alzò il braccio demoniaco puntandolo verso i cadaveri dei demoni uccisi da Miyuki e, dopo aver recitato una strana formula, quei cadaveri si rialzarono. Sembrava che non percepissero il danno delle ferite inferte ai loro corpi e, con un semplice ordine del ragazzo, iniziarono a fare a pezzi i loro simili. In pochi secondi si creò una confusione assurda.

Il ragazzo tornò da Miyuki e le disse “Vuoi stare seduta a terra ancora per molto o ce ne possiamo andare?

Perchè mi hai aiutato? Sei un demone!” rispose acida Miyuki ma il ragazzo non si scompose e rispose a sua volta “Ok se è così che la metti, ti saluto.” e fece per allontanarsi ma all'ultimo si girò e urlò alla ragazza “Ti avviso che il mio incantesimo di necromanzia ha durata limitata! Ti auguro buona fortuna per quando quei demoni torneranno ad essere cadaveri e tu resterai di nuovo sola contro un'orda di demoni!” e iniziò a camminare.

Miyuki lo guardò allontanarsi e poi guardò lo scontro, notando che molti demoni resuscitati stavano già tornando ad essere cadaveri. Di malavoglia si alzò, un po' traballante, e iniziò a seguire il ragazzo urlandogli “Ehi demone aspettami!”

Il ragazzo si girò leggermente adirato e le urlò “Piantala di chiamarmi “demone”! Ho un nome sai, ed è Rahl Navok!”

Miyuki lo guardò di traverso e gli disse “Sai quanto me ne importi. Comunque sia mi hai salvato quindi ti devo dire... grazie.” e Rahl, voltatosi di nuovo in avanti, disse “Non ho bisogno dei tuoi ringraziamenti.” e insieme entrarono in una foresta di alberi neri, sperando così di poter seminare i nemici dietro di loro.



* * *



Il globo smise di trasmettere e scomparve nell'aria. Erano rimasti tutti sorpresi nel vedere un ragazzo con i poteri di un demone e ancora più strano, il fatto che avesse salvato la ragazza e combattuto altri demoni.

Interessante.” disse Aika.

Che dobbiamo fare?” chiese Yelle.

Per adesso niente. Andrò a parlare con il re di questa situazione e decideremo il da farsi.” disse Aika, dopodiché congedò i suoi compagni che tornarono a rilassarsi, eccetto CJ e Angel che decisero di andare in città.



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Ok breve intervallo. La situazione è un po' complicata perciò ora vi dirò i futuri passaggi. Ci saranno tre scene che si svolgeranno più o meno nello stesso periodo ma avranno personaggi, ambienti e contenuti diversi. Se per caso non capite qualcosa, chiedete pure. Buona lettura!

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A qualche chilometro da Zafirus, in mezzo ad un bosco, un ragazzo saltò di lato per evitare l'ennesima sfera oscura che cercava di colpirlo. Aveva gli occhi neri e i capelli dello stesso colore, indossava solo un paio di sandali e dei pantaloni bianchi, lasciando in bella vista il corpo muscoloso e scolpito.

Era da circa un'ora che evitava quelle sfere e ancora non riusciva ad identificare il suo assalitore. Sentì una risata dietro di lui e si voltò. Su una roccia poco più grande di lui, stava seduta una persona. Indossava un lungo mantello nero con cappuccio che gli copriva pressoché tutto il volto. La persona disse “Hiro Izanagi detto “mostro” o “demone” è un onore conoscerti” e Hiro capì che si trattava di un ragazzo.

Sono poche le persone che conoscono quel soprannome. Tu di certo non sei tra quelle che conosco.” disse Hiro fissandolo.

Hai ragione, noi due non ci conosciamo.” disse il ragazzo.

Perchè mi hai attaccato?” chiese Hiro.

Diciamo che tu hai qualcosa che potrebbe nuocere a me e a qualcun'altro.” disse il ragazzo incappucciato ghignando.

Ti riferisci a questa?” disse Hiro scattando verso di lui e facendo comparire nella mano destra una katana bianca. Di per se sembrava una normale katana, ma era di un bianco troppo intenso per essere stata creata da un fabbro, in più malgrado fosse solida, sembrava anche liquida visto che dalla sua lama cadevano diverse gocce bianche. La figura incappucciata scansò all'ultimo di lato e la roccia su cui si trovava venne tagliata perfettamente in due.

Il ragazzo guardò divertito Hiro e disse “La leggendaria Kusanagi no tsurugi, detta anche “lama inebriante”, una leggendaria spada creata nell'antichità in grado di spedire l'anima delle sua vittima in una dimensione dove tempo e luce non esistono.” poi alzò una mano urlando “TRANSFER!!!” e diverse rocce comparirono sopra a Hiro, rischiando di schiacciarlo, ma il ragazzo alzò il braccio sinistro e fece comparire uno scudo su cui le rocce si infransero senza neanche scalfirlo. Lo scudo sembrava fatto dello stesso materiale della spada. Il ragazzo sorrise di nuovo e disse “Possiedi pure lo scudo di Yata in grado di respingere qualunque attacco! Possiedi davvero degli oggetti interessanti Hiro, proprio per questo non posso farti vivere oltre!” e scomparve in un millesimo di secondo. Hiro si guardò attorno confuso ma non lo vide, di colpo, però, sentì qualcosa di freddo e appuntito sul collo. Si voltò e vide il ragazzo incappucciato che gli teneva una katana nera puntata alla gola.

Game over amico.” disse il ragazzo e stava per colpire Hiro, quando si ritrovò a sua volta una lama puntata alla gola. Il ragazzo si girò quel poco che bastava a vedere l'assalitore e vide una ragazza che gli puntava contro una spada. Era alta e magra, aveva dei lunghi capelli neri e degli occhi di un blu scurissimo. Indossava un top dello stesso colore degli occhi, dei pantaloncini neri e delle scarpe da ginnastica nere. La ragazza lo guardò e disse “Lascialo andare”.

Il ragazzo non si mosse per qualche secondo e questo bastò ad Hiro per abbassarsi e poi allontanarsi dal nemico. La ragazza continuò a fissare la figura incappucciata e, senza dargli il tempo di parlare, tentò di tagliargli la gola con la spada ma il ragazzo fece un balzo all'indietro e riuscì ad evitare il colpo.

Non aveva ancora toccato terra che la ragazza pensò -Preso!- e, puntando la bocca verso il nemico, urlò “DEMON DRAGON'S ROAR!!!”

Un cono di fiamme scaturì, investendo in pieno il ragazzo che cadde a terra di schiena e, in pochi attimi si ritrovò la lama della ragazza puntata alla gola.

Ho vinto.” disse lei ma il ragazzo, sorridendo, disse “SWITCH.” e al suo posto comparve un piccolo tronchetto di legno.

La ragazza si guardò attorno e annusò l'aria, ma non individuò tracce del nemico e così si rimise la spada sulla schiena.

Ehi grazie per l'aiuto!” disse Hiro sorridendo.

Di niente.” disse la ragazza.

Io sono Hiro, tu chi sei invece?” chiese il ragazzo tendendole la mano.

Hanako Suzuki, piacere di conoscerti.” rispose la ragazza stringendogli la mano.

Sei diretta a Zafirus?” chiese il ragazzo.

Perchè me lo chiedi?”

Perchè anch'io sono diretto lì, così potremo fare la strada insieme e diventare amici!” disse entusiasta Hiro.

Hanako lo guardò sbalordita e disse “Certo che sei proprio ingenuo. Credi che un'amicizia possa nascere così dal nulla?” e lui “Beh tu mi hai salvato e per me questo basta come inizio”.

Sei un caso disperato.” disse Hanako e iniziò a camminare verso Zafirus.

Allora? Diventiamo amici?” chiese Hiro.

No.” disse fredda lei, ma lui insistette.

Tutto il viaggio fino a Zafirus, fu un continuo “Amici?” “No.” “Dai...” “No.” “Coraggio...” “No.” “Ti prego.” “No.” “Per favore.” “No.” ecc....



* * *



Aika era seduta ad un grosso tavolo insieme al re. I due stavano discutendo della situazione nella fascia oscura.

Non possiamo lasciarli lì!” disse Aika.

Ma... sacerdotessa! Andare nella fascia oscura sarebbe un suicidio!” contestò il re.

Lo so, ma non possiamo lasciare che quei de ragazzi muoiano! Potrebbero essere dei preziosi alleati!”

Ma come potremmo fare? Non credo che i tuoi uomini siano pronti!” disse il re.

Non sono i miei uomini, sono i miei compagni e, se la memoria non m'inganna, sono stati loro a salvare il culo a questa città!” sbottò Aika sbattendo un pguno sul tavolo.

Sacerdotessa Aika!” disse incredulo il re.

Eh no, quando ci vuole, ci vuole!” disse Aika mettendo il broncio.

E va bene ha vinto... farò aprire un portale per la fascia oscura.” acconsentì il re e Aika, felice della notizia, iniziò a saltellare per la stanza.

Dopo circa mezz'ora, i preparativi erano stati ultimati. L'obbiettivo era aprire un portale che collegasse la fascia degli uomini con la fascia oscura, in modo da poter trasportare nella fascia degli uomini Miyuki e Rahl. Erano stati convocati venti maghi esperti nei portali, che avevano combinato le loro magie per creare il suddetto portale e Aika, usando la telepatia, si collegò direttamente con la mente dei due ragazzi.

-Rahl, Miyuki, mi sentite?- chiese telepaticamente Aika.

Chi sei?” chiese Rahl, mentre camminava nella foresta di alberi neri.

-Mi chiamo Aika e vi sto parlando telepaticamente. Conosco la vostra situazione e voglio aiutarvi. Tra poco si aprirà un portale davanti a voi. Attraversatelo così da poter raggiungere Zafirus.- spiegò Aika.

Perchè dovremmo darti retta?” chiese Miyuki.

-Perchè è la vostra sola possibilità per sopravvivere.- disse Aika e i due ragazzi si guardarono tra di loro, indecisi sul da farsi. Come detto da Aika, davanti a loro si aprì un portale e i due, sentendo i versi dei demoni alle loro spalle, lo attraversarono, ritrovandosi in un'enorme sala, davanti ad una ragazzina dai lunghi capelli viola.

Ben arrivati!” disse Aika sorridendo.

Sei tu Aika?” chiese Rahl.

Esatto e sono la master della gilda Last Hope, la gilda creata apposta per combattere i demoni!” disse euforica Aika.

Davvero esiste una gilda del genere?” chiese Miyuki.

Certo, e se volete potete entrare a farne parte.” disse Aika tendendo la mano a Miyuki.

Miyuki non sapeva cosa fare. Era sempre rimasta sola dal tragico giorno in cui aveva scoperto i suoi poteri e non sapeva se unirsi ad una gilda fosse una buona idea. Rahl, invece, non si fece tanti problemi e strinse la mano ad Aika, la quale si sorprese nel constatare che il braccio demoniaco non era freddo, ma caldo come un qualunque braccio umano.

Beh cosa aspetti?” chiese Rahl, guardando Miyuki.

Eh?” fece lei.

-Sei ridotta ad uno straccio e abbiamo capito che il lavoro da lupo solitario non fa per te. Questa ragazza ti sta offrendo una grossa occasione direttamente su un piatto d'argento.” disse Rahl che, sotto lo sguardo incredulo dei presenti, aveva fatto tornare il braccio e il viso alle fattezze umane.

Puoi controllare il potere demoniaco?” chiese Aika.

Non proprio... devo concentrarmi parecchio per riuscire a farlo mutare in un arto umano.” spiegò Rahl.

Capisco.” disse Aika, poi tornando a voltarsi verso Miyuki “Se vuoi possiamo fare qualcosa per il tuo braccio”.

Miyuki rimase ancora un po' in silenzio, ma poi ripensò alla sua famiglia e al fatto che non gli importava del passato -Una nuova famiglia...- pensò la ragazza, dopodiché strinse la mano ad Aika e il trio si diresse verso la gilda.



* * *



Un ragazzo dai capelli castano chiaro camminava per le vie di Zafirus. Sulla sua spalla, una piccola salamandra stava dormendo beatamente, russando alla grande. Il ragazzo si guardò attorno nella speranza di trovare una persona. Stava per desistere e tornare sui suoi passi quando senti una voce “CJ!!!”

CJ si voltò e vide una ragazza dai lunghi capelli rossi sciolti corrergli incontro.

Ehi Bengie!” disse CJ sorridendo, ma si prese subito un pugno in testa. Si massaggiò la testa dolorante e chiese “Ma che ho fatto?”

Io mi chiamo Angel e il mio soprannome è Angie, non Bengie!!!” disse la ragazza fulminandolo con lo sguardo.

Capirai la differenza...” disse CJ e si beccò un'altra scarica di pugni in testa.

I due stavano ancora parlando tra di loro quando, all'improvviso, un uomo con in mano una spada li attaccò, riuscendo a ferire al braccio destro CJ.

CJ lo colpì subito con un calcio basso facendogli perdere l'equilibrio e Angel, portatasi alle spalle del uomo, gli afferrò le spalle e, dopo aver portato le ginocchia al petto, si lasciò cadere a peso morto all'indietro, atterrando di schiena e facendo impattare la schiena del uomo sulle sue ginocchia. L'uomo sgranò gli occhi per colpa della botta e fece cadere la spada che CJ si affrettò a requisire.

Che razza di mossa era quella?” chiese CJ.

Pensi che io sappia solo utilizzare le tecniche dei draghi?” chiese a sua volta Angel ghignando.

Uhm... no... certo che no...” disse CJ.

Bene, allora non chiedere.” disse Angel.

I due iniziarono ad osservare l'uomo a terra e CJ si accorse di una strana ferita, anzi le ferite erano tre e si trattava di tre buchi nel braccio destro poco sopra il gomito . Non erano grossi ma a CJ fecero uno strano effetto.

-Dove ho già visto una ferita del genere?- pensò il ragazzo per poi sbiancare di colpo -Non può essere... di nuovo loro!- e, dopo aver preso Angel per mano, con grande sorpresa della ragazza, iniziò a correre verso la gilda. A nulla valsero le proteste della ragazza.

Intanto, sul tetto di una casa li vicino, una donna osservava CJ correre e un sorriso maligno comparve sul suo volto. Quattro figure avvolte da un mantello apparvero dietro di lei che, senza voltarsi, disse “Mi dispiace CJ, ma nessuno può sperare vedi scappare dall'Alpha Team!” e tutte e cinque le figure iniziarono a ridere scomparendo nel nulla.



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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì. Dunque, per chi non l'avesse capito, la nuova saga sarà incentrata sullo scontro tra l'Alpha Team e la gilda Last Hope. Spero che continuerete a leggere numerosi questa storia e che lascerete una piccola recensione.

Ricordo inoltre, che se per caso il vostro OC non è comparso in questo capitolo, comparirà nel prossimo.

Beh, lo sclero è finito andate in pace XD ci vediamo alla prossima Chaos!!!

P.S: se qualcosa non vi è piaciuto, fatemelo sapere che provvederò a migliorare ove possibile.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Chaos come va? Spero tutto bene. Dunque...inizio subito chiedendovi: E' MAI POSSIBILE CHE UN POVERO AUTORE COME ME DEBBA ESSERE MINACCIATO DI MORTE OGNI 3X2??? I diretti interessati sanno che sto parlando con loro, ma tornando alla storia, finalmente vedremo l'ultimo (per ora) OC aggiunto alla storia, da parte di LaKraff44!

Parlando, invece, dell'ultimo capitolo, cosa abbiamo scoperto?

1) Ashuros nasconde un segreto;

2) delle vecchie conoscenze di CJ sono arrivati a Zafirus;

3) il nostro caro ladro è tornato in azione... direi basta, questi erano i punti salienti. Bene, non sto qui a farvi perdere altro tempo e vi auguro una buona lettura!!!



Capitolo 6



A centinaia di chilometri da Zafirus, vi erano le montagne Snowir, chiamate così a causa del fatto che undici mesi su dodici nevicava ininterrottamente e, durante l'unico mese di pausa, diventavano la meta di tantissimi appassionati dello snowboard e degli sci. Ora erano due settimane che aveva smesso di nevicare ma le montagne erano pressoché deserte a causa dei continui attacchi dei demoni.

Un ragazzo, però, se ne fregava dei demoni e scendeva giù a tutta velocità con la sua tavola da snowboard. Indossava un giubbotto nero e bianco con cappuccio tirato su, dei pantaloni larghi neri con tre strisce sui lati: una blu, una rossa e una bianca, delle scarpe da ginnastica dello stesso colore del giubbotto, un marsupio bianco e rosso e gli occhi erano coperti da un paio di occhiali da snowboard con la visiera a specchio. Dal cappuccio fuoriuscivano delle ciocche di capelli color azzurro chiaro.

Dopo aver usato una roccia come rampa, atterrò in un piccolo spiazzo innevato e frenò di colpo, notando di non essere solo. Si voltò a sinistra e vide, seduto sul ramo di un pino, un ragazzo dai capelli bianchi vestito completamente di nero. Ai piedi dell'albero vi erano i cadaveri di una decina di strane creature dalle sembianze di rettili.

Chaos!” disse il ragazzo sul ramo “Sono Ashuros. Tu sei Ryu dico bene?”

Sì sono io. Cosa vuoi?” chiese Ryu prendendo in mano la sua tavola.

Niente di che... passavo a queste parti...” disse Ashuros.

Chi vuoi prendere in giro? Nessuno 'passa' da queste parti senza uno scopo preciso.” disse Ryu, guardando Ashuros con sguardo indagatore.

Ah ah ah... mi hai scoperto.” disse Ashuros alzando le mani “Sei troppo intelligente!” e saltò giù dal ramo. Ryu si avvicinò di scatto e lo afferrò per il bavero della giacca “Ehi buffone piantala di prendermi in giro! Se stai cercando rogne le hai trovate!”

Tsk, non si può neanche scherzare un po'. Ma se è un confronto quello che vuoi...” disse Ashuros per poi tirare una testata in piena fronte a Ryu, facendolo indietreggiare. Il ragazzo, ripresosi dalla botta, andò verso Ashuros e gli tirò un pugno nello stomaco, alla quale Ashuros rispose con una gomitata in faccia. Continuarono a picchiarsi per una decina di minuti poi, dopo essersi distanziati, iniziarono a ridere e abbassarono la guardia.

Picchi davvero bene!” disse Ashuros massaggiandosi una spalla.

Anche tu non scherzi. Perchè ci stavamo picchiando?” chiese Ryu.

Perchè tu mi sei venuto incontro urlandomi di smettere di fare il buffone, ma se mi avessi fatto finire...” disse Ashuros.

Non è colpa mia, sei tu che fai innervosire le persone!” disse Ryu, per nulla disposto ad ammettere il suo errore.

Sì sì come dici tu...” disse, poco convinto, Ashuros andando a sedersi su una roccia.

Tsk, tornando alle questioni serie, perchè sei venuto qui?” chiese Ryu.

Ero venuto a chiederti se volevi entrare nella gilda Last Hope.” disse Ashuros senza mezi termini.

Con tutte le persone della fascia umana, perchè proprio io?” chiese Ryu dubbioso.

A quanto pare il master te lo avrebbe chiesto comunque.” disse Ashuros, mostrando a Ryu un block-notes.

Uhm... dammi una valida ragione per dovermi unire alla tua gilda.” disse Ryu.

Perchè nella gilda potresti essere accettato per quello che sei.” disse Ashuros con un sorriso che nascondeva qualcosa.

Come fai a...?” iniziò Ryu, ma Ashuros lo fermò dicendo “Non conosco i particolari, ma so che tu non sei interamente umano”.

Ryu lo guardò in silenzio e si alzò di poco gli occhiali, mostrando un paio di occhi arancioni “Pensi davvero che potrei essere accettato? Con questi occhi?” chiese Ryu.

Tranquillo, in quella gilda ho visto di peggio.” disse Ashuros “Sei comunque libero di fare quello che vuoi ghiacciolo”.

Come mi hai chiamato mozzarellina?” chiese Ryu con un tono strafottente che fece innervosire non poco Ashuros.

Ti ho chiamato ghiacciolo perchè sei freddo come il ghiaccio! Se vuoi posso chiamarti granita!” ribattè Ashuros.

Sai ho deciso, mi unisco alla gilda, così potrò farti a pezzi ogni giorno fantasmino!” disse Ryu e i due continuarono ad insultarsi per almeno una mezz'ora...



* * *



Angel ormai era senza fiato. CJ non le aveva detto niente e si era messo a correre trascinandola con sé. La ragazza si fermò di colpo urlando “Perchè stiamo correndo?”

CJ si girò velocemente e le disse “Non c'è tempo per spiegare, dobbiamo raggiungere la gilda ORA!” il ragazzo cercò di riprendere a correre tenendo Angel per il polso, ma la ragazza non si mosse di un millimetro dicendo “Esigo delle spiegazioni e non mi muoverò di qui fin quando...!”

Prima che potesse completare la frase, un tridente nero le venne scagliato addosso e CJ, grazie ai suoi riflessi, riuscì a buttare Angel di lato e colpire con un montante il tridente, distruggendolo e provocando una piccola esplosione. Angel si rialzò confusa e non potè guardarsi attorno che un altro tridente si conficcò nel terreno a pochi centimetri da lei. CJ le prese di nuovo la mano e ricominciò a correre.

Stavolta Angel non fece resistenza ma chiese “CJ che sta succedendo?” e lui “E' il mio passato che è venuto a cercarmi”.



* * *



Intanto alla gilda, Aika era rientrata, accompagnata da Rahl e Miyuki. I due avevano ricevuto una calorosa accoglienza e Aika aveva subito mantenuto la promessa fatta a Miyuki per quanto riguardava il suo braccio. La master era subito andata in infermeria, seguita da Tsuki, Amlach e Miyuki.

Aika aveva detto a Tsuki di immaginare un braccio robotico e lei lo aveva fatto, creandone uno di un metallo parecchio resistente ed immune alla magia mentre Amlach, che con gli oggetti meccanici aveva un po' di dimestichezza, sotto le indicazioni di Aika, le aveva impiantato il braccio nel corpo, settando tutti i parametri della macchina in modo da farlo sembrare un braccio vero e proprio. Miyuki era rimasta sorpresa da quel lavoro e aveva ringraziato di cuore tutti e tre i maghi, infine Aika le aveva regalato un guanto nero, per nascondere la mano robotica ove ve ne fosse stato bisogno.

La porta dell'infermeria si aprì ed entrò Kira. Il bambino guardò Aika e le disse “Aika ci sono qui fuori due ragazzi che vorrebbero entrare a far parte della gilda.” e lei “Fantastico nuovi membri!” e corse felicemente verso la porta d'ingresso. La aprì di colpo e si trovò davanti un ragazzo a petto nudo sorridente e una ragazza con una spada sulla schiena dall'aria particolarmente... esaurita?

Ciao io sono Hiro e lei è Hanako!” disse il ragazzo “Vorremmo entrare a far parte della gilda!”

Piacere Hiro!” disse Aika sorridendo “Prego entrate pure, sono appena arrivati due nuovi membri, quindi possiamo festeggiare anche il vostro arrivo.” e i due entrarono. Hiro iniziò, con somma felicità di Hanako, a chiacchierare con varie persone, stringendo amicizia con loro.

Hanako andò a sedersi al bancone del bar, vicino ad una ragazza dai lunghi capelli bianchi e dagli occhi neri. La ragazza le chiese “Ehi, tu sei nuova no?”

Sì, sono appena arrivata. Mi chiamo Hanako”.

Piacere, io sono Kay. Kay Mora.” si presentò a sua volta l'albina.

Uhm... senti Kay, che tu sappia c'è qualcuno che non fa parte di nessun team?” chiese Hanako osservando i vari maghi presenti.

Beh, oltre a te e al ragazzo con cui sei arrivata... ci sono Ashuros, che però non vedo in giro, Hana ma credo che entrerà in un altro team, poi ci sono Rahl e Miyuki.” disse Kay indicando i due nuovi arrivi.

Ok grazie mille!” disse Hanako e si alzò di scatto correndo in direzione dei ragazzi che Kay le aveva indicato.

Seduti ad un tavolo, c'erano Erika e Leo intenti a godersi la “calma” della gilda.

Cosa leggi?” chiese Leo, notando il libro che la compagna teneva in mano.

Un libro di frasi celebri, filastrocche e poesie.” disse lei.

Emozionante...” disse Leo poco convinto “... qual'è la frase che ti ha colpito di più?” chiese poi nel tentativo di aprire una discussione.

Per primo fu il Caos, e poi

Gaia dall'ampio petto, sede sicura per sempre di tutti

gli immortali che tengono le vette dell'Olimpo nevoso,

e Tartaro nebbioso nei recessi della terra dalle ampie strade,

e poi Eros, il più bello fra gli dei immortali,

che rompe le membra, e di tutti gli dei e di tutti gli uomini

doma nel petto il cuore e il saggio consiglio.

Da Caos nacquero Erebo e nera Nyx.

Da Nyx provennero Etere e Hemere

che lei partorì concepiti con Erebo unita in amore.” disse Erika con un tono di voce calmo.

E' molto bella come filastrocca...” disse Leo. Non se ne intendeva molto ma quella filastrocca lo aveva colpito.

Già.” disse semplicemente Erika e tra i due calò il silenzio.

A cosa pensi?” chiese Leo dopo qualche minuto.

Cosa ti fa pensare che io stia pensando a qualcosa?” chiese di rimando Erika senza alzare lo sguardo.

Non hai bevuto niente e continui a fissare la stessa riga da dieci minuti. Sei vuoi parlarne, sono un buon ascoltatore.” disse Leo, svuotando il suo terzo bicchiere di vino.

Erika guardò il suo compagno e poi, dopo un sospiro, disse “Non mi fido di quel Rahl, ecco tutto”.

Perchè ha i poteri di un demone?” chiese Leo e lei annuì.

Beh, in un certo senso, anch'io ho i poteri di un demone, ma non mi sembra di vedere nessuna ragazza del caos che mi osserva minacciosamente.” disse Leo sorridendo.

Tu sei diverso.” disse lei.

Uhm... lui ha salvato quella ragazza... Miyuki... da morte certa. Non mi sembra un comportamento da demone.” disse Leo, versandosi un po' di vino nel bicchiere.

Ok questo è un punto a tuo favore.” disse Erika dopodiché afferrò il bicchiere di Leo, lo vuotò in un colpo solo e si allontanò, dirigendosi verso il cuore della festa. Quando fu a qualche metro di distanza, si voltò e gli disse “Cercherò di non ucciderlo.” e fece l'occhiolino a Leo che, per tutta risposta, le sorrise e si riempì di nuovo il bicchiere.

La porta della gilda si aprì di colpo facendo parecchio rumore e tutti si girarono per vedere chi fosse entrato. Molti rimasero sorpresi nel vedere CJ ed Angel con il fiatone. Giada si avvicinò ai due e chiese “Ehi ragazzi che succede e perchè avete il fiatone?” e Anya disse “Hai capito il nostro CJ? Lo lasci da solo con una ragazza e vengono subito presi dalla passione!”

Angel, sentendo quella frase, arrossì mentre CJ, con sguardo serio chiese a Giada “Dov'è la master?” e lei “E' nel suo ufficio”.

Lui, senza dare spiegazioni, corse subito verso l'ufficio di Aika mentre Giada chiese ad Angel “Ehi Angie ma che gli è preso? Non avrete davvero...?”

Angel arrossì di nuovo e disse “Ma cosa vai a pensare Gigi! Siamo stati attaccati da qualcuno che sembra conoscere CJ!”

Che cosa?” chiese subito Arya avvicinandosi “Per caso sei ferita?”

No no sto bene, sono solo senza fiato a causa della corsa.” la rassicurò Angel, che volse lo sguardo verso l'ufficio di Aika.

Intanto, nell'ufficio di Aika...

Ehi CJ che succede?” chiese Aika.

Aika... tu quanto sai esattamente del mio passato?” chiese CJ.

Se ti riferisci al tuo passato nell'Alpha Team, so tutto. Perché me lo chiedi?” chiese Aika fissandolo.

Perchè volevo informarti che quel passato è venuto a trovarmi.” disse CJ con voce ferma.

Cosa? Vuoi dire che quella gilda è qui in città?” chiese Aika e lui annuì.

Uhm... vieni, dobbiamo parlarne con gli altri.” disse Aika e andò nel salone, seguita da CJ.

La master utilizzò la stessa tecnica dell'altra volta per togliere tutti i suoni presenti e, non appena tutti furono attorno a lei, disse “Ragazzi, purtroppo dobbiamo interrompere i festeggiamenti.” e, vedendo gli sguardi confusi degli altri, continuò “Pochi minuti fa, CJ e Angel sono stati attaccati dall'Alpha Team, un gruppo di maghi che principalmente, uccide le altre persone”.

Perchè sono qui?” chiese Edward.

Sono qui per me.” disse CJ e tutti si voltarono verso di lui “Una volta ero un membro dell'Alpha Team”.

La sorpresa fu generale ma nessuno osò fiatare, allora fu Aika a parlare “E' vero, faceva parte di quel gruppo, ma non ha mai ucciso nessuno e adesso lui fa parte di Last Hope, quindi se quegli stupidi intendono ferire un nostro compagno, avranno l'accoglienza che si meritano!”

Un coro di urla accolse le sue parole e lei, dopo che le urla furono cessate, continuò “Attualmente, la sede dell'Alpha Team si trova in una vecchia città abbandonata nella fascia sconosciuta, poco oltre il confine. Di per se il gruppo non vanta tanti membri, ma adesso, stando alle mie informazioni, hanno ingaggiato un enorme gruppo di mercenari potenziati”.

Potenziati?” chiese Anya.

Sì, tu li conosci molto bene Anya, sono gli stessi mercenari che hanno sterminato le tue sorelle amazzoni.” speigò Aika e Anya sgranò gli occhi. “In più sono stati geneticamente potenziati, a livello di forza e velocità, dalla stessa organizzazione che ha fatto degli esperimenti su di te, Zero.” e l'albino, sentendo quelle parole, sorrise dicendo “Beh spero che non sia un problema se mi unisco a questa guerra”.

Molte dei maghi presenti si offrirono di andare ad affrontare l'Alpha Team ma Aika aveva altri piani in mente “So che vorreste tutti menare un po' le mani, ma ho già scelto i due team che prenderanno parte alla battaglia contro l'Alpha Team e questi due team sono il team Nature Queen e il team Cross Warriors”.

Tutt'attorno a lei comparvero sguardi delusi. La master andò nel suo ufficio, seguita dai due team scelti più Zero.

Ehi tu non fai parte dei due team.” disse Aika rivolgendosi a Zero e lui “Spiacente, ma sono appena diventato un membro del team Cross Warriors. Giusto Hayato?”

Di fianco a Zero, Hayato annuì sorridendo.

Confermo.” disse Hayato “Durante la festa ho notato Zero e gli ho offerto un posto nel team. Anche Anya e Miwako sono d'accordo”.

Uff... e va bene.” disse Aika “Passando alle cose serie, ora vi dirò chi sono i vostri avversari. Appena arrivati in città, dovrete scontrarvi con i mercenari e, stando agli ultimi rapporti, ce ne sono circa trecento”.

Me ne occupo io.” disse Anya, ansiosa di vendicare le sue compagne.

Mettiti in fila sorella, se quei soldatini del cavolo possono darmi delle informazioni sull'organizzazione che ha giocato col mio cervello, sarò io a strapazzarli per bene.” disse Zero.

Tsk, resto anch'io ad affrontare i soldati. Due teste calde come voi finirebbero per farsi ammazzare.” aggunse Miwako squadrando gli altri due.

Grazie mille principessa.” disse Zero dandogli delle pacche sulla testa come se fosse un cane.

Ok, passando oltre, il gruppo più forte è composto da cinque persone: la caposquadra Collux, usa un potere oscuro che le permette di controllare le altre persone; Sarah Casher, esperta spadaccina, possiede una spada in grado di uccidere un drago con un colpo; LUX, è il classico ammasso di muscoli ed è facile da abbindolare, predilige gli scontri in acqua; Turks Apache, maestro del combattimento corpo a corpo, a quanto pare è secondo solo a Collux; Danis, non è un umano e combatte usando svariati tipi di illusioni. Ecco, questi erano i membri più forti dell'Alpha Team.” disse Aika sfogliando il suo block-notes.

Io mi prendo Turks.” disse Hayato con sguardo serio “Ha ucciso un maestro di arti marziali che era mio amico. Ora posso vendicarlo”.

La spadaccina l'affronterò io da solo.” disse Amlach.

Quel tipo che usa le illusioni me lo prendo io.” disse Misaki.

Il tizio che usa l'acqua sarà il mio avversario.” disse Giada scrocchiandosi le dita “Se si combatte in acqua non avrò troppi problemi!”

Resta solo Collux.” disse Aika “CJ e Angel, a voi il compito di sconfiggerla”.

Sì!” dissero i due.

Bene, preparatevi, partirete immediatamente!” disse Aika e congedò i due team.

Non passarono pochi secondi, che Hanako entrò nel suo ufficio per comunicargli la nascita del team Satan Tail, composto da lei, Hiro, Hana (che le era stata affidata da Misaki), Miyuki e Rahl. Il nome del team era stato deciso arbitrariamente da Hanako, ma a Rahl e Miyuki non era importato molto.

Dopo essersi salutati con gli altri e aver recuperato i loro compagni animali, i due team partirono alla volta della stazione di Zafirus dove avrebbero preso un treno che li avrebbe portati ai confini del regno e da lì, sarebbero andati a piedi alla città abbandonata di Virez, sede dell'Alpha Team.

Aika era seduta ad un tavolo, mentre osservava i maghi rimasti in gilda che cercavano di passare il tempo bevendo, giocando a carte o andando in una delle stanze speciali. La porta si aprì lentamente e Aika si voltò a vedere chi fosse. Rimase sorpresa nel vedere Ashuros insieme ad un ragazzo dai capelli azzurri con un paio di occhiali da snowboard sugli occhi.

Ashuros?” disse lei alzandosi.

Il solo e l'unico! Ho trovato un nuovo membro per la gilda.” disse Ashuros, poi indicando il ragazzo dietro di lui, aggiunse “Vi presento Ryu!”

Il ragazzo si presentò subito agli altri e, mentre lui e gli altri socializzavano, Aika raggiunse Ashuros e, sottovoce, gli disse “Non so cosa tu stessi per dire l'altra volta e non farò domande riguardo il tuo passato... ma se scopro che sei una spia di Ruganax o di chi altri, io ti uccido... hai capito?”

Certo nessun problema!” disse Ashuros sorridendo “Piuttosto, come mai non ci sono tre team?”

Uh? Vorrai dire due team.” disse Aika, tornando quella di sempre.

No, mancano tre team. Il team Nature Queen, il team Cross Warriors e il team... Burning Star.” disse Ashuros, guardandosi attorno, per poi notare l'espressione sconvolta di Aika “Qualche problema?” chiese lui.

Non ci credo! Non dirmi che quei quattro stupidi...!!!” urlò la ragazza.

Intanto, lungo la via per Zafirus...

Fate piano mi raccomando...” disse un bambino sul dorso di un orso polare, voltandosi per vedere se i suoi compagni lo stavano seguendo. Dietro di lui c'erano un ragazzo e due ragazze.

Noi ci siamo Kira.” disse la ragazza in fondo.

Nikora vuoi spiegarmi perchè stai così indietro?” chiese Kira.

Perchè so che quel pervertito di Yukiteru ne approfitterebbe per palparmi il sedere!” rispose Nikora.

Ma non è vero!” disse Yukiteru “Fede dille qualcosa!”

Mi dispiace Yukiteru, ma sembra che sia impossibile farle cambiare idea.” disse Fede facendo spallucce.

I quattro ragazzi erano nascosti dietro ad alcuni cespugli e stavano pedinando i due team che avrebbero affrontato l'Alpha Team.

Se ci scoprono siamo fritti.” disse Yukiteru.

Dobbiamo restare a debita distanza, tra di loro ci sono due draghi e un licantropo.” disse Kira.

Ehi ragazzi, come facciamo a seguirli dopo?” chiese Nikora.

Dobbiamo salire sul treno.” le disse Fede che rimase scioccata nel vedere l'amica diventare verde e combattere contro l'impulso di vomitare.

N... non dirmi che patisci i mezzi Nikki!” disse Yukiteru.

Sì... è... così... burf... aiuto...” disse Nikora.

Se prima era difficile ora è quasi impossibile seguirli...” disse Kira.

Eh eh eh...” rise Fede, mentre un gocciolone cadeva sulle loro teste.



* * *



Intanto, nella città di Virez, dentro una stanza oscura...

E così quegli idioti stanno venendo proprio qui! Ah ah ah ah!!!” rise Collux.

Bene altre vittime per me!” disse contento LUX.

Collux si voltò verso una sedia in un angolo della stanza dov'era seduto un ragazzo e gli disse “Non sei contento? Presto rivedrai la tua sorellina”.

Il ragazzo si alzò e sorrise, dicendo “Non vedo l'ora. E' da tanto tempo che sogno di rivederti cara Angel...”



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Chaos capitolo a tempo record!!! Dunque vi è piaciuto? Spero di sì. Dal prossimo capitolo, inizierà ufficialmente la saga dell'Alpha Team!!! Durerà sui tre capitoli e ci saranno anche altri passati extra ;) beh io vi saluto e ci vediamo alla prossima chaos!!!



P.S: scusate se non vi ho avvertiti ma l'ho scritto tutto d'un fiato XD la prossima volta cercherò di avvisarvi anzitempo. CHAOS!!!

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Chaos come va? Ragazzi tento di battere il record, la sfida è: IO vs Bolt! Vediamo chi vince XD adesso non vi do neanche il tempo di recensire che c'è già un nuovo capitolo! Bene, dato che questo sarà un capitolo di preparazione (non ce la facevo a fare solo un maxi capitolo XD) agli scontri del prossimo capitolo, vi auguro subito una buona lettura!!!

P.S: perdonatemi per il capitolo corto >.<



Capitolo 7



I due team incaricati di sconfiggere l'Alpha Team erano partiti da pochi minuti e, a quanto pare, il team Burning Star aveva deciso di seguirli, disubbidendo agli ordini di Aika, che, in quel momento, stava dando non pochi problemi agli altri maghi.

Grraaaaaaaaaaaaaahhh!!!! Io li uccido!!!” urlò Aika, cercando di raggiungere la porta d'ingresso, ma a bloccarla, o almeno nel tentativo di bloccarla, c'erano gli altri maghi, preoccupati per la salute dei loro compagni.

Aika avanzava lentamente dato che aveva sette maghi che la bloccavano: Ashuros e Ryu le tenevano le braccia, Hiro e Rahl le tenevano le gambe ma venivano trascinati sul pavimento come niente, Leo le teneva la vita, mentre Lya e Zafrina cercavano di bloccarla dal davanti, mettendole le mani sulle spalle e cercando di fare attrito con i piedi. Oltre a questi blocchi fisici, Miel cercava di fermarla con dei tentacoli d'ombra, Hana cercava di fare lo stesso usando dei tentacoli d'acqua e Miyuki le imitava usando dei tentacoli di sangue. Poco più avanti, Kay creava diverse barriere, mentre Tsuki, Yelle, Hanako e Lyra puntellavano la porta con tutto quello che gli capitava sotto mano. Seduti al bancone del bar, stavano Edward, Erika, Penny e Arya.

Ehi vecchietto ti sbrighi?!?” urlò Yelle rivolgendosi a Edward.

Sta zitta ragazzina, io creo veleni, non sonniferi!” urlò di rimando Edward, mentre cercava di creare un sonnifero abbastanza potente da stendere Aika.

Ehi Angel ti vedo stanco!” disse Erika rivolgendosi a Leo.

E' solo... una tua... impressione!” urlò di rimando Leo.

Coraggio Aika, infondo sono tuoi amici. Perdonali!!!” cercò di convincerla Hiro.

E' inutile... questa non la fermi manco a colpi di cannone!” disse Rahl.

Penny che stai facendo?” chiese Miel, voltandosi verso l'amica.

Sto immortalando la scena con un bel disegno, così, in un futuro prossimo, potremo riderci su!” disse candida Penny.

Se non fermiamo subito Aika non ci sarà nessun futuro!” la rimproverò Ashuros.

Ehi mozzarella sta zitto e pensa a bloccare questa furia!” gli urlò contro Ryu.

Piantatela voi due!” li sgridò Lya “Abbiamo già abbastanza problemi!”

Ehi ragazzi lasciatela andare, mi è venuta un'idea!” disse Kay.

Ma ti sei bevuta il cervello???” le urlò contro Zafrina.

Cosa ti hanno fatto quei ragazzi per meritarsi la morte?” chiese Tsuki, alludendo al team Burning Star.

Tra di loro c'era anche un bambino, non possiamo lasciare che Aika lo uccida!” urlò Lyra.

Fate come vi ho detto!” urlò Kay e gli altri, tremando al pensiero delle conseguenze, lasciarono andare Aika che scattò più veloce della luce contro la porta ma si schiantò contro una barriera di Kay che disse “BARRIER BOX!!!” e una scatola fatta interamente di barriere, circondò Aika che, con sguardo assassino, iniziò a tempestarla di pugni.

Ehi Kay bella mossa!” si complimentò Arya.

Quanto pensi che durerà la tua barriera?” chiese Miyuki.

Guarda che le mie barriere sono indistruttibili!” disse Kay, dopodiché Aika colpì la barriera con incredibile potenza, facendola tremare. Kay guardò per qualche secondo la barriera e poi si corresse “Mezz'ora al massimo...” e un gocciolone cadde sulla testa dei presenti, mentre Aika continuava ad imprecare e colpire la barriera.

Intanto, su di un treno diretto ai confini del regno, i due team (ufficiali) mandati ad affrontare l'Alpha Team, stavano preparando un piano che si rilevò semplice e brutale: entrare in città, eliminare tutti i nemici e tornare a casa. Il piano era stato messo ai voti e tutti avevano votato per quello.

Qualche carrozza più indietro, il terzo team (non ufficiale) stava riposando, in attesa di giungere alla meta. Kira aveva proposto di scendere alla fermata prima per poi raggiungerli a piedi e Nikora lo aveva abbracciato, venerandolo come un salvatore dato che non faceva altro che contorcersi in preda alla nausea, sotto lo sguardo divertito di Yukiteru che la sfotteva di brutto (poi non chiediamoci perchè gli OC muoiono prematuramente...).

Il viaggio durò circa quattro ore e, mentre Kira & co scendevano alla penultima fermata, gli altri due team scesero al capolinea, ritrovandosi in una landa desolata dove vi erano pochissime case.

Che posto raccapricciante...” disse Misaki.

Queste case sono state abbandonate da tempo. I treni arrivano fino a qui solo su prenotazione speciale, in questo caso, è stata Aika a prenotare il viaggio.” spiegò Hayato.

I ragazzi iniziarono a camminare verso la città che si vedeva all'orizzonte. Dopo circa due ore di camminata, arrivarono vicino alla città, scoprendo che, l'ingresso principale, era presidiato da dei mercenari, già pronti allo scontro. Uno di questi uomini, tramite un rudimentale megafono, gli urlò “Voi siete i maghi di Last Hope giusto?” e i soldati tutt'attorno si misero a ridere “Sì siamo noi!” urlò CJ.

Ah bene vi stavamo aspettando!” disse il soldato “Collux ci ha detto di far passare tutti quelli che erano intenzionati ad affrontare l'Alpha Team, mentre gli altri dovranno restare qui a giocare con noi!”

Sentendo quella frase, tre maghi si fecero avanti.

Bene. Finalmente posso scatenarmi!” disse Anya estraendo la sua ascia.

Mi dispiace per voi ragazzi, ma ora sperimenterete la mia ira sulla vostra pelle!” disse Zero, mettendosi le cuffie.

Uffa... vedete solo di non strafare che non ho per niente voglia di trascinare i vostri corpi esanimi...” disse Miwako creando una falce di sangue.

I due team si avvicinarono all'esercito che si divise in due per permettere il passaggio di Hayato e del team Queen Nature. Hayato, prima di andare si girò verso i suoi compagni e gli disse “Ci vediamo più tardi.” e gli altri gli sorrisero, facendogli il segno dell'ok con la mano.

Non appena i sei furono passati, i soldati circondarono in fretta i tre maghi rimasti e sguainarono le loro armi. I tre si guardarono attorno, Anya aveva uno sguardo eccitato, mentre Zero e Miwako mantenevano il loro sguardo annoiato.

Nello stesso istante, tutti i soldati scattarono verso i tre ad una velocità sovrumana e la battaglia ebbe inizio.



* * *



CJ e i suoi compagni correvano per le vie di quell'enorme città. Il ragazzo desiderava ardentemente sconfiggere Collux per poter essere finalmente libero dal passato e quel giorno ci sarebbe riuscito!

Di colpo il terreno sotto i loro piedi franò e tutti caddero sopra degli affilatissimi spuntoni, venendo trapassati in più punti e morendo sul colpo...

Ragazzi svegliatevi!!!” urlò CJ e i suoi compagni si ridestarono dalla trance guardandosi attorno confusi.

Ma cosa...?” iniziò Angel ma CJ le rispose subito “Un'illusione ed è stato quel tipo a crearla!” disse indicando una creatura seduta sul tetto di una casa poco avanti a loro. Non doveva superare il metro e venti e indossava una lunga veste argentata e una maschera, sempre argentata, che ricordava una farfalla. L'essere rise di gusto e disse “Ciao CJ è da un pezzo che non ci vediamo! Se non ci fossi stato tu, a quest'ora i tuoi amici sarebbero tutti morti! Come sono sfortunata! AH AH AH AH AH AH AH!!!”

Così è lui il tipo che crea le illusioni.” disse Misaki alzandosi in piedi “Bene quindi è il mio turno! Voi andate avanti, a lui ci penso io.” disse Misaki e gli altri andarono avanti.

Massacralo un po' anche da parte mia.” le disse Amlach prima di seguire gli altri e lei, guardandolo allontanarsi, sorrise e disse “Contaci!”

AH AH AH AH AH come sono fortunato!!!” disse Danis “Ora che è rimasta solo una ragazza, vincere sarà una passeggiata. Ti farò patire le pene dell'inferno!”

Tsk... non riesco neanche a capire se sei un maschio o una femmina...” disse Misaki “... comunque hai ragione, se fossi rimasta in gruppo, non mi sarei potuta scatenare.” e dietro di lei, due enormi ammassi di roccia si sollevarono in aria “Coraggio farfallina, fatti sotto!!!” e scaraventò i due massi contro Danis che li accolse sorridendo...



* * *



I maghi rimasti, mentre correvano, sentirono un forte rumore provenire dalle loro spalle.

Sembra che Misaki ci stia dando dentro!” disse Giada.

Di sicuro non avrà problemi contro quell'esserino!- aggiunse Angel.

Non sottovalutate quella creatura.” disse CJ “Le sue illusioni sono molto pericolose”.

Giada ed Angel annuirono, quando Amlach li fermò urlando “Aspettate, c'è qualcuno!”

Poco avanti a loro, il terreno venne distrutto da un potente getto d'acqua dalla quale uscì un uomo. Era grosso e alto più di due metri, indossava solo un costume da bagno nero e una maschera blu che ricordava il muso di uno squalo, da cui uscivano dei lunghi capelli neri. L'uomo rise e urlò “Finalmente! Ero stufo di aspettare luridi vermi! Ora fatevi sotto e affrontate la vostra fine!” e si lanciò contro il gruppo.

Giada gli corse incontro urlando “NATURE DRAGON'S ROCK FIST!!!” e lo colpì in pieno allo sterno con un pugno avvolto da uno spesso strato di terra. L'uomo venne scaraventato a terra ma si rialzò subito ridendo.

Tu devi essere LUX, quindi sei il mio avversario.” disse Giada, per poi rivolgersi ai suoi amici “Questo qui è mio, voi andate avanti e sconfiggete gli altri!”

Il gruppo fu di nuovo costretto a lasciare indietro uno dei suoi, ma lo sguardo determinato di Giada li esortò a continuare senza preoccuparsi per lei.

LUX rise e poi, guardando Giada, disse “Ma che bel bocconcino. Sarà un immenso piacere strapparti la carne di dosso pezzo per pezzo, e infine mangiarla AH AH AH AH AH AH AH AH!!!!” e scattò di nuovo verso Giada che si preparò a riceverlo...



* * *



Ehi ragazzi pensate che Giada ce la farà?” chiese Angel.

E' una nostra compagna, dobbiamo creder in lei!” disse Hayato.

Hai ragione!” disse Angel.

Stavano correndo quando ebbero tutti un brutto presentimento e si gettarono di alto appena in tempo per evitare una lunga lama infuocata che fuse il terreno al suo passaggio. I quattro guardarono davanti a loro e videro una ragazza che teneva in mano una katana fatta interamente di fiamme. Indossava un corpetto grigio e degli stivali del medesimo colore in più aveva una maschera, da cui uscivano dei capelli castani, che le copriva la parte superiore del viso, era rossa e, intorno agli occhi, gialla, in più aveva due spuntoni sui alti.

CJ...” disse semplicemente quella.

Tu sei... Sarah.” disse CJ “Perchè sei ancora dalla parte di quella strega? Perchè non ti ribelli?”

Non so di cosa tu stia parlando.” disse Sarah “Il mio unico obbiettivo è ucciderti!” e, dopo aver coperto la distanza che li separava in un attimo, cercò di colpirlo dall'alto con la sua lama infuocata che però venne intercettata da un'altra katana. La ragazza volse il suo sguardo a destra e vide Amlach intento a colpirla con un'altra katana ma lei, con un balzo all'indietro, riuscì ad evitarlo e si mise in guardia.

Voi avanzate.” disse Amlach “La spadaccina è mia”.

Angel e Hayato annuirono e andarono avanti mentre CJ gli disse “Amlach ti prego non ucciderla, è una mia amica e in questo momento non è in se.” Amlach non rispose e CJ, sperando nel suo compagno, proseguì, seguito da uno sguardo carico di odio di Sarah.

Amlach guardò la lama della katana con cui aveva fermato il colpo precedente e notò che il ferro della sua lama, si era leggermente fuso “Mi dispiace CJ.” disse Amlach, mentre si metteva in posizione di combattimento “Questa ragazza ha tutte le intenzioni di uccidermi e non so se potrò... o vorrò trattenermi!” dopodichè partì all'attacco, imitato da Sarah che gli corse incontro.

Dopo una breve corsa, le loro lame si incrociarono...



* * *



Ormai erano rimasti in tre e nessuno dei tre parlava. Raggiunsero un'enorme piazza circolare al cui centro stava un uomo seduto a terra a gambe incrociate e le braccia incrociate sul petto. Aveva i capelli neri cortissimi e il viso era coperto da una maschera formata da due V di roccia collegate tra di loro da dei pezzi gialli, indossava una canottiera gialla, dei pantaloni neri, dei bracciali e degli stivali neri.

Prima che CJ o Angel potessero dire qualcosa, Hayato era già di fronte a lui e gli disse “Turks Apache immagino”.

Turks si alzò pigramente e con voce calma disse “Finalmente un avversario. Se restavo fermo ancora un minuto, radevo al suolo al città”.

Tu hai ucciso il maestro Rijing giusto?” chiese Hayato con voce ferma.

Gli occhi di Turks si illuminarono e disse “Grande scontro quello! Era davvero un temibile avversario, ma alla fine ha ceduto sotto i miei colpi”.

Bene allora... potrò finalmente vendicarlo!” disse Hayato guardandolo con uno sguardo carico d'ira.

Begli occhi ragazzo, forse tu sarai un degno avversario... anzi togli il “sarai”... tu SEI un degno avversario!” e si tolse i bracciali, lanciandoli contro una casa che crollò all'impatto. Stessa sorte toccò ad un'altra casa colpita dai suoi stivali.

Angel rimase a bocca aperta, ma CJ fu lesto ad afferrarle la mano e proseguire oltre.

Se restiamo troppo vicini a quelli, rischiamo grosso!” e si allontanarono, proseguendo il loro cammino verso il QG dell'Alpha Team.

Hayato e Turks si guardarono per qualche secondo, dopodichè si allontanarono l'uno dall'altro e si misero in posizione da combattimento.

Coraggio ragazzo! Fa in modo che questo scontro sia leggendario!!!” urlò Turks e la proiezione di un grosso drago (tipo il drago Shenron) nero dagli occhi rossi apparve dietro di lui.

Stai a vedere. Farò sì che questo sia il tuo ultimo combattimento!” urlò di rimando Hayato e la proiezione di una grossa tigre dagli occhi verdi apparve dietro di lui.

Le due bestie ruggirono e i due guerrieri scattarono come molle verso un combattimento che li avrebbe portato oltre i loro stessi limiti...



* * *



CJ e Angel arrivarono al QG dell'Alpha Team, un grosso castello decadente. Entrarono dal portone principale e si trovarono in ampio salone grosso tre volte quello della loro gilda. Era spoglio di qualsiasi mobile o decorazione ed era molto polveroso. I due ragazzi notarono subito due figure dall'altro lato del salone. La prima era una donna ed indossava una lunga veste nera che però si tolse subito mostrando una leggera armatura viola e blu. Aveva dei lunghi capelli corvini legati in una coda e indossava una maschera completamente nera con due grosse corna. La seconda figura, invece, era un ragazzo dai capelli neri e dagli occhi verdi. Indossava un giaccone nero e dei jeans, mentre ai piedi portava i gambali di un'armatura neri.

CJ rimase sorpreso, non dal fatto di trovare qualcun'altro insieme a Collux, ma dal fatto che quel ragazzo era uguale a Angel che, in quel momento, osservava con occhi sgranati quel ragazzo.

Ehi Angel che succede?” chiese CJ ma la ragazza non gli rispose ed iniziò a camminare verso il moro dicendo “Zero... fra... fratello...” CJ rimase sconvolto. Angel aveva un fratello? Non glielo aveva mai detto.

Il moro, per tutta risposta sorrise e si avvicinò ad Angel, dopodiché l'abbracciò e lei fu ben contenta di ricambiare quell'abbraccio, iniziando, senza volerlo, a piangere.

Zero si girò verso Collux e le disse “Lascio a te il ragazzo.” e, insieme a Angel, si dissolse nell'aria come fumo.

CJ urlò a pieni polmoni “ANGEL!!!” poi sentendo Collux ridere, disse “Dimmi dove l'ha portata!”

Probabilmente a fare quattro chiacchiere tra fratelli ma sta tranquillo non dovrai più preoccuparti della tua amica, perchè tu morirai qui e ora!” e puntò un tridente nero dalle lame dorate contro CJ che per tutta risposta, piegò le gambe e poggiò un pugno a terra “BLOOD FIRE.” e le vene del suo corpo iniziarono a risplendere di un forte bagliore rosso “Speravo di poter combattere con calma e senza osare troppo...” disse CJ alzando lo sguardo su Collux “... ma a quanto pare dovrò impegnarmi al massimo fin dall'inizio!” e, con uno scatto rapidissimo, corse verso Collux...



* * *



Angel e suo fratello erano in cima ad una delle torri del castello e stavano parlando dei vecchi tempi, quando udirono un'esplosione provenire dal piano inferiore.

CJ! Devo andare ad aiutarlo!” disse Angel ma Zero la bloccò dicendole “Mi vuoi abbandonare di nuovo?”

Angel non disse nulla. Era combattuta e quel dubbio le fece commettere l'errore di dare le spalle al fratello che fece comparire una lunga spada. Si alzò in piedi e si avvicinò a Angel, dicendole “Tu ed io non ci separeremo mai più!” per poi menare un fortissimo colpo dall'alto, diretto verso il collo di Angel...



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Record!!!!! 2 CAPITOLI IN UN GIORNO!!!! Ora vi lascio perchè sono mentalmente esaurito XD alla prossima CHAOS!!!

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Chaos come va? Spero tutto bene. Allora? Che ve ne pare dei vari scontri? Se devo scegliere il mio preferito, di sicuro è quello di Amlach, mi dispiace ma un sano combattimento di spade spacca sempre XD beh, vi avviso che in questo capitolo, ci saranno principalmente combattimenti, con qualche piccola pausa ma niente di assurdo. Bene, non vi trattengo oltre e vi auguro una buona lettura!!!



Capitolo 8



Un tempo, la città di Virez era rinomata per le sue miniere, ma da quando si erano esaurite, cento anni fa, la gente aveva iniziato ad andarsene e, in poco tempo, era diventata una città deserta, ma le sue alte mura resistevano ancora, e proprio quelle possenti mura vennero scosse da un leggero tremore, dovuto ad un'esplosione proveniente dall'esterno.

Anya combatteva come una furia. Nel giro di pochi minuti aveva già ucciso una settantina di soldati che non riuscivano minimamente a contrastarla. Se per caso i suoi avversari avevano uno scudo, lei usava un martello per distruggerglielo, se i nemici cercavano di colpirla da lontano, lei trasformava la sua ascia in un'enorme balestra con cui scoccava una miriade di frecce che si conficcavano sempre nel cuore dei nemici.

Anya volteggiò sulle teste di una decina di soldati, trasformando, nel mentre, la sua ascia in una spada lunga. Non appena toccò terra, ruotò rapidamente su sé stessa, tagliando la testa a tutti i soldati attorno a lei, e non diede neanche il tempo ai corpi di toccare terra che si era già buttata in un altro scontro.

Dal nulla, qualcuno le lanciò una grossa ascia e lei, senza neanche voltarsi, la deviò con un colpo di spada. Solo quando l'arma cadde a terra, Anya si girò per fronteggiare il suo avversario e vide che si trattava dello stesso uomo che gli aveva urlato con il megafono.

Oh guarda cosa abbiamo qui... un'amazzone!” disse l'uomo sghignazzando.

Anya si limitò a fissarlo con sguardo assassino per poi dire “Quindi siete stati voi a sterminare la tribù...”

L'uomo rise di gusto e disse “Mi chiedi se siamo stati noi? Io stesso ho staccato la testa alla loro regina! Com'è che si chiamava? Pel... Pan... uhm... Pentesilea! Ecco questo era il suo nome! Mi sono anche preso un souvenir!” e mostrò ad Anya una spada corta che la ragazza riconobbe subito come la spada della sua amata regina.

Anya rimase sconvolta e l'uomo ne approfittò per scattare in avanti e colpirla con un affondo basso, ma per fortuna, grazie al suo istinto, Anya riuscì a spostarsi lateralmente, procurandosi solo un graffio superficiale all'anca destra. L'uomo si portò la lama alla bocca e, osservando il sangue di Anya, sorrise “Questo non è che l'inizio. Presto o tardi ti riunirai alla tua regina e...!” la frase gli morì in gola.

Davanti a lui, Anya aveva trasformato la spada lunga in un'enorme spadone a due mani nero, ornato di diversi teschi e ossa, che emanava puro intento omicida “Quest'arma si chiama Soul Vengeful (anima vendicativa)... ed è una delle mie armi più forti... ogni volta che l'ho usata... nessuno è mai sopravvissuto... e oggi non sarà diverso.” e si lanciò all'attacco.

L'uomo vedendola arrivare si mise in guardia e, non appena lei cercò di colpirlo dall'alto, lui mise la spada orizzontalmente in modo da bloccare l'arma -Questo è un ricordo della sua regina, non avrà di certo il coraggio di romperlo!- pensò l'uomo, ma i suoi calcoli erano completamente errati, perchè l'unico pensiero di Anya in quel momento era -Se la mia regina non potrà più usare quella spada, allora nessuno potrà usarla!- e calò il suo grosso spadone, distruggendo la spada della regina e tagliando perfettamente a metà l'uomo che aveva avuto la sfortuna di capitare contro uno dei dodici guerrieri più forti del regno.

Anya, prese in mano un frammento della spada della sua regina e, guardando il cielo, pensò -Mia regina, vi ho finalmente vendicato!- e, ricordandosi del perchè fosse lì, si rigettò nella mischia, affettando a destra e a manca con la sua arma.

A una trentina di metri da lei, stavano un ragazzo ed una ragazza, schiena contro schiena, circondati da una trentina di soldati morti. Oltre ai cadaveri, c'erano anche diversi soldati ancora perfettamente sani, che però non osavano avvicinarsi ai due.

Ehi principessa mi sto annoiando... che ne dici di finire in fretta?” chiese Zero guardando con superficialità i soldati davanti a lui.

D'accordo. Hai qualcosa in mente?” chiese Miwako.

Oh sì che ce l'ho...” disse Zero con un sorriso sadico sul volto “... pensi di riuscire a circondarci di tante piccole sfere di sangue?”

Sta a vedere.” disse Miwako e, con un gesto della mano, richiamò a sé il sangue di tutti i soldati morti attorno a loro e lo divise in un centinaio di sfere, grandi quanto una pallina da tennis, mettendole in modo da formare un cerchio attorno a sé e al suo compagno.

Perfetto.” disse Zero ed iniziò a camminare in tondo, dando dei piccoli colpetti alle sfere che, man mano che lui le colpiva, venivano sparate ad una velocità incredibile e, non appena impattavano contro un soldato, generavano una potentissima onda d'urto che, oltre ad uccidere il soldato e i compagni più vicini a lui, scaraventava a terra anche i soldati più distanti. A Zero gli ci vollero circa trenta secondi per fare il giro completo, al termine del quale, circa centocinquanta soldati erano a terra, ma solo poco più della metà di essi erano morti, mentre gli altri erano solo o svenuti o doloranti a terra.

Niente male.” disse Miwako.

Grazie, se ora tu fossi così gentile...” disse Zero e Miwako, capendo il senso della frase, creò diversi coltelli con il sangue dei nemici, li fece salire in cielo e, dopo avergli fatto puntare la lama verso il terreno, li fece cadere a terra, trafiggendo parecchi nemici e uccidendone un gran numero.

Complimenti.” disse Zero, ma di colpo sentirono qualcuno applaudire, si girarono e videro un ragazzo dai capelli blu a caschetto con gli occhi verdi. Indossava delle scarpe da ginnastica nere, dei pantaloni grigi che arrivavano fin sotto le scarpe e una t-shirt a strisce bianche e rosse. Il ragazzo guardò i due ragazzi con sguardo divertito e Zero disse “Seven.” e il ragazzo “Vedo che ti ricordi come mi chiamo, bene!”

Chi è?” chiese Miwako.

Un altro ragazzo che, come me, ha subito esperimenti sul cervello, ma a differenza del sottoscritto, ha giurato fedeltà all'organizzazione.” spiegò Zero.

Un nemico?” chiese Miwako, creando nel frattempo due spade, e Zero annuì.

Mi spiace per voi...” disse Seven “... ma ora morirete.” e dal terreno fece uscire due grossi spuntoni che puntarono subito Zero e Miwako. Zero distrusse uno spuntone con un pugno fracassandolo, mentre Miwako tagliò l'altro in tante piccole fette spesse al massimo qualche centimetro.

Oh complimenti siete davvero bravi!” disse Seven sorridendo.

Che magia usa?” chiese Miwako “Controllo della terra?”

Più o meno... possiede un potere simile alla telecinesi ma molto più preciso.” spiegò Zero.

Non fa alcuna differenza, lo affronto io.” disse Miwako e partì all'attacco. Zero, vedendola correre, le urlò “Brutta stupida aspetta!!!”

Miwako saltò in alto e cerco di colpire Seven con le sue spade ma, con grande sorpresa della ragazza, le spade tornarono liquide e la avvolsero come delle corde, bloccandole i movimenti e facendola cadere a terra.

Addio.” sibilò Seven e cercò di colpire Miwako con una spada presa per terra, ma Zero fu abbastanza rapido da lanciargli contro un sasso e Seven preferì bloccarlo con la sua telecinesi, per poi rispedirlo al mittente, ma Zero si era già avvicinato a lui e aveva recuperato Miwako, liberandola dalle corde di sangue.

-Presi!- pensò Seven e i due maghi vennero chiusi dentro una scatola fatta di roccia e acciaio preso dalle varie armi e armature dei soldati morti.

Tsk, se pensa che questo basti a...” iniziò Zero ma qualcosa, o meglio... qualcuno, si aggrappò al suo braccio. Dentro quella scatola non si vedeva niente, ma Zero riusciva a sentire chiaramente il respiro irregolare di Miwako “Ehi tutto bene?” chiese lui, ma la ragazza non rispose e si strinse ancora di più contro di lui.

-Stai a vedere che questa ragazza di ghiaccio ha paura del buio...- pensò Zero e, non sapendo cosa fare, le diede delle piccole pacche sulla testa dicendole “Coraggio principessa, sta tranquilla.” ma lei non si calmava e, anzi, aveva iniziato a piangere silenziosamente. Zero, per qualche strana ragione, si sentì strano. Tirò fuori dalla tasca dei pantaloni il suo MP3 e lo diede a Miwako, dopodichè, prima di metterle le cuffie, le disse “Ora voglio che tu tenga gli occhi chiusi e che ti concentri solo sulla musica che sentirai. Hai capito?” e Miwako annuì tremando.

Il ragazzo le mise le cuffie sulle orecchie e lei, dopo qualche secondo, sembrò calmarsi, allora Zero tirò un fortissimo pugno contro una parete della scatola, riducendola in briciole, dopodichè uscì, lasciando che Miwako si riposasse e riottenesse un po' di auto controllo.

Che c'è Zero? Ti vedo stanco!” lo schernì Seven che però si accorse subito di aver sbagliato aggettivo. Zero non era stanco... era semplicemente incazzato nero e lo si poteva capire dal fatto che le pupille degli occhi fossero due minuscoli puntini e che una strana aura avesse iniziato a vorticargli attorno.

C... cosa...?” disse Seven ma, in meno di un secondo, si ritrovò sdraiato a terra e impossibilitato a muoversi. Sembrava che un enorme macigno lo stese schiacciando ma sopra di lui, in realtà, non c'era niente.

Cosa... succede...?” chiese Seven, mentre Zero camminava lentamente verso di lui.

In ogni singolo momento, noi siamo sotto l'effetto di un vettore... chiamato forza di gravità.” disse Zero, indicando il cielo.

Seven sgranò gli occhi e disse “Non è... possibile... tu controlli... la gravità...?”

Zero non rispose e si limitò ad alzare un piede e tenerlo a pochi centimetri di distanza dal collo di Seven, poi chiese “Cosa credi che succederà quando io lascerò andare il mio piede e lui, potenziato dal suo vettore e dalla forza di gravità, toccherà il tuo collo?”

Seven sbiancò e iniziò ad implorare pietà ma Zero non lo ascoltava e, dopo aver gettato un'occhiata verso la scatola dove Miyuki era rimasta, lasciò che la gravità facesse il suo dovere e calò il piede sul collo di Seven, distruggendoglielo e spappolando tutto il corpo del nemico. Nel terreno si crearono enormi crepe e ci fu anche una debole scossa di terremoto.

Molti dei soldati lì attorno si spaventarono e corsero via. Zero guardò ciò che restava di Seven e disse “Tsk... che scontro noioso...” dopodiché si avvicinò alla scatola e vide uscire Miwako con gli occhi rossi e le sue cuffie appese al collo. La ragazza, leggermente rossa in viso, gli disse “Non devi dirlo a nessuno... intesi?” e lui, sorridendo, disse “Tranquilla principessa frignona, sarà il nostro piccolo segreto.” e ripresero, come se niente fosse, a massacrare i mercenari rimasti.



* * *



Era in mezzo ad una piazza. Tutt'attorno a lei c'erano delle persone che la guardavano come un mostro insultandola e tirandole dei sassi. La bambina piangeva ma nessuno andava ad aiutarla e lei continuava ad urlare “Mamma! Papà!” ma nessuno accorreva in suo aiuto. All'improvviso un uomo si avvicinò a lei e la bambina disse felice “Papà sei arrivato!” ma lui, con sguardo serio, le disse “Mi dispiace, ma tu non sei più mia figlia!” e la colpì alla spalla destra con un coltello, provocandole un dolore lancinante.

Misaki si gettò a terra urlando per il dolore e tenendosi la spalla destra da cui fuoriusciva del sangue. Una essere alto poco più di un metro volteggiava sopra di lei ridendo, poi disse “Oh ma che passato terribile che hai avuto! Rifiutata dai tuoi stessi genitori a causa dei tuoi poteri! AH AH AH AH AH!!! Che cosa divertente!!!”

Misaki lo guardò con odio e urlò “Maledetto bastardo!!!” e gli scagliò contro un blocco di roccia ma lui, a contatto con esso, si dissolse come fumo e la ragazza pensò -Maledizione, un'altra volta!-

Ormai era la quinta volta che quell'essere usava le sue illusioni per confonderla e ferirla con attacchi a sorpresa. Misaki aveva diversi tagli su tutto il corpo causati dalle lame di vento del nemico e, per quanto lei si sforzasse, non riusciva a controllarlo telepaticamente. I suoi poteri sembravano scomparire dentro quelle fortissime illusioni.

Misaki sentì di colpo un fruscio alle sue spalle e si girò, pronta ad usare i suoi poteri per spappolare il nemico, ma rimase completamente sorpresa nel vedere davanti a sé Amlach ricoperto di ferite.

Amlach?” chiese Misaki e il ragazzo, sbuffando, disse “Cos'è? Ne hai prese così tante che non riconosci i tuoi compagni di team?”

Misaki non rispose per qualche secondo, poi disse “C... certo che no! E' solo che... non mi aspettavo di vederti qui...”

Uff... che ragazza noiosa. Va beh, ormai sono qui e tanto vale aiutar...!!!” non potè finire la frase perchè una lama di vento lo colpì alla schiena verticalmente, recidendogli la spina dorsale. Il ragazzo cadde in avanti e Misaki fu veloce ad afferrarlo, dopodichè lo adagiò delicatamente a terra. La ragazza aveva le lacrime agli occhi e non riusciva a parlare vedendo il volto del suo compagno ridotto ad una smorfia di dolore. Ormai in preda alla disperazione, Misaki nascose il volto nelle mani e iniziò a piangere copiosamente, mentre gli occhi di Amlach si chiudevano lentamente e, nello stesso momento, il membro dell'Alpha Team compariva dietro a Misaki.

L'essere alzò la mano destra creando una lama di vento simile ad una motosega circolare, mentre con l'altra faceva scomparire il corpo illusorio di Amlach e, dopo aver visto la schiena indifesa di Misaki, disse “Addio ragazzina...”

Uh uh uh uh uh uh...”

L'essere si bloccò istintivamente, sentendo quella strana risata provenire da Misaki. Stava per allontanarsi quando si sentì completamente bloccato e impossibilitato a muoversi “Cosa...?” disse lui.

Misaki, lentamente, si alzò e iniziò a dondolare lateralmente, fino a che non si girò di colpo e al nemico per poco non venne un infarto. Misaki aveva uno sguardo da pazza squilibrata e un sorriso da maniaca omicida, con gli occhi iniettati di sangue.

Tiii... hoo... preesoo...” disse lei, canticchiando.

Co.. come...” iniziò il nemico ma lei lo bloccò subito.

Povero sciocco... credevi davvero che sarei cascata in un trucchetto da due soldi come quello?”

Ma... ma... tu stavi piangendo! La tua disperazione era vera!!!” urlò l'essere.

Sai vivendo senza genitori... si imparano molti trucchi...” disse lei, mostrando un sorrisetto sadico.

Tu... tu... hai osato prendere in giro me? Danis? Uno dei cinque membri più forti dell'Alpha Team!!!” urlò l'essere che, finalmente, aveva un nome.

Ih ih ih il bue che da del cornuto all'asino.” disse Misaki poi, tendendo una la mano destra verso Danis, scioccò le dita e il piede destro del nemico esplose, scatenando un urlo raccapricciante.

Maledetta!!! Cosa mi stai facendo?!?” urlò Danis in preda al dolore.

E' uno dei miei attacchi più letali... PSYCHIC EXPLOSION... praticamente sfrutto la mia telecinesi per disintegrarti il corpo.” disse Misaki con un sorriso, poi schioccò di nuovo le dita e, stavolta, fu la mano destra ad esplodere, facendo urlare ancora di più Danis.

Dannata... puttana!!!” urlò Danis e Misaki, per tuta risposta, gli fece esplodere il ginocchio sinistro.

Oh... quasi mi dimenticavo!” disse Misaki dandosi un colpetto sulla fronte. Si avvicinò al nemico e gli tirò cinque pugni ben assestati al costato “Avevo promesso ad Amlach che ti avrei colpito anche da parte sua e questo è molto più nel suo stile!”

Danis iniziò a ridere come un pazzo in preda ad una crisi e urlò “Io ti ucciderò!!! Ti farò sprofondare nella disperazione!!! Tu lurida put...!!!” non finì la frase che Misaki gli fece esplodere la lingua, con sua somma soddisfazione.

Ormai il nemico era allo stremo e Misaki, voltandosi ed iniziando a camminare, schioccò un ultima volta le dita. Danis esplose in un enorme fiore color cremisi. La ragazza, senza neanche voltarsi, disse “Un'altra cosa... solo io ho il diritto di uccidere Amlach.” e si allontanò sorridendo.



* * *



Blu. Tutt'attorno a lei era blu. Giada era dentro un'enorme massa d'acqua e non riusciva a vedere quasi niente a causa del colore così scuro di quell'acqua. La giovane dragon slayer stava galleggiando in quell'enorme massa d'acqua da dieci minuti e si era creata una bolla d'aria intorno alla testa per poter respirare. Sul corpo aveva diversi graffi... e morsi.

Il suo avversario era più temibile di quanto si aspettasse e quel “terreno” lo avvantaggiava, anzi... li avvantaggiava dato che, dopo aver creato quell'ammasso d'acqua, l'uomo aveva gentilmente invitato un grosso squalo bianco che lo aiutava negli attacchi. Con la coda dell'occhio vide un movimento alla sua sinistra e, girandosi, urlò “NATURE DRAGON'S LANCE!!!” e dalle sue mani partirono diverse lance di roccia che, prima di raggiungere l'obbiettivo, vennero distrutte da qualcosa estremamente veloce che Giada non riuscì a seguire con lo sguardo.

-Tsk... i miei attacchi non vanno mai a segno!- pensò Giada.

Ciao bellezza!” urlò LUX dietro di lei, colpendola con un pugno alla schiena e mandandola alla deriva nell'acqua.

-Invece i loro vanno sempre a segno! Dentro l'acqua non riesco a sentire niente e non riesco a percepire esattamente i loro movimenti che sono anche incredibilmente veloci!- pensò Giada, ma poi, l'illuminazione!

-Un attimo! Io sono il dragon slayer della natura, e l'acqua è un elemento della natura! Quindi...- poi, dopo aver fatto scomparire la bolla d'aria, iniziò a bere l'acqua, rischiando di vomitare perchè sapeva troppo di pesce.

Ehi che diavolo sta succedendo?!?” urlò il nemico, notando che l'acqua stava diminuendo, ma poi si accorse di Giada e cercò subito di colpirla allo stomaco con un pugno. Il colpo arrivò secco ma, con grande sorpresa dell'uomo, Giada aveva parato il suo incredibile pugno con la mano destra.

-Mi dispiace per te, ma ora sono io la regina dell'acqua!- pensò la ragazza, dopodichè colpì in pieno la maschera blu di LUX con un calcio, distruggendola, e spedendo l'uomo fuori dalla bolla d'acqua, contro una casa che crollò in pochi secondi.

Giada sorrise vedendo quella scena, ma comunque non perse di vista lo squalo bianco che, intanto, stava cercando di aggirarla per prenderla alle spalle. Cosa che avvenne dopo pochi secondi, ma Giada era pronta e carica.

La ragazza si girò velocemente e, dopo aver inarcato la schiena, scaricò una grande quantità di potere magico dalla bocca, urlando “NATURE DRAGON'S ROAR!!!” e un enorme vortice d'acqua, unito a delle schegge di roccia e lame di vento, colpì in pieno lo squalo, ferendolo gravemente e spedendo anche lui fuori dalla bolla d'acqua che perse la sua forma ed esplose.

Giada atterrò elegantemente sui piedi e si guardò attorno, notando che le case tutt'attorno erano quasi tutte distrutte. Stava per andarsene, quando sentì il pianto di un uomo alle sue spalle. Si girò e vide LUX che stava piangendo vicino al cadavere del suo squalo, urlando “Dentino!!! Cosa ti ha fatto?!? Coraggio Dentino resisti!!!” poi si accorse di Giada e, guardandola con odio, disse “Guarda cosa hai fatto a Dentino!!!”

La reazione di Giada in quel momento, con tutte quelle possibili, fu una semplice frase “Che cazzo di nome è Dentino?” e LUX si arrabbiò non poco, urlando come un pazzo e gonfiando i muscoli, dopodiché disse “Adesso io ti divoro!!!” e, mostrando una lunga fila di denti affilatissimi, partì all'attacco.

Giada, malgrado fosse piena di potere magico, non riuscì a prepararsi in tempo e LUX, approfittandone, l'addentò alla spalla sinistra, ma si accorse che la ragazza era riuscita, all'ultimo, a creare un debole strato di roccia che si stava già crepando.

I denti di LUX riuscirono a raggiungere, anche se di poco, la morbida pelle di Giada, facendo fuoriuscire un po' di sangue che l'uomo fu lesto ad ingoiare per poi dire “Hai un sangue veramente dolce, divorarti sarà ancora più appagante!” e fece più forza con la sua bocca.

Fai attenzione, perchè il tuo pasto potrebbe essere coriaceo!” urlò Giada e, dal quel poco di roccia che restava sulla spalla, fece uscire delle piccole punte che tagliarono la lingua di LUX ferendolo anche alle guance. L'uomo indietreggiò urlando e sputando sangue mentre Giada, dopo aver accumulato tutto il suo potere nel mano destra, creò una grossa spada di roccia e legno, circondata da due spirali d'acqua e da un piccolo turbine di vento.

LUX non si era minimamente accorto della minaccia incombente e continuava a non accorgersene, così Giada colse l'occasione e, dopo aver fatto un piccolo salto in alto, calò la spada sul suo nemico, urlando “DRAGON SLAYER'S SECRET ART: SUPREME SWORD OF NATURE!!!”

Solo all'ultimo LUX si accorse dell'attacco ma era troppo tardi. La spada lo colpì in pieno, tagliandolo e distruggendolo nello stesso momento. Non appena la spada toccò terra, ci fu un'esplosione di lame di vento che fecero a pezzi quel che rimaneva di LUX, cancellando completamente la sua esistenza.

Giada cadde a terra sfinita e dolorante, tenendosi la spalla sinistra che continuava a sanguinare. Dopo qualche minuto riuscì a mettersi a sedere e iniziò a riprendere fiato e potere magico, sgranocchiando qualche roccia lì vicino, poi volse il suo sguardo verso il punto in cui LUX era scomparso e disse “Spiacente, ma ero un osso troppo duro per i tuoi fragili denti.” e si rialzò, iniziando poi a camminare verso il QG dell'Alpha Team.



* * *



Seduto sul tetto di una veccia chiesa, un grosso lupo osservava lo scontro tra due incredibili guerrieri. Il primo era un ragazzo e usava tre katana, mentre il suo avversario era una ragazza ed usava una katana la cui lama era fatta interamente di fiamme.

Amlach e Sarah si scambiarono un'altra serie di attacchi per poi distanziarsi subito dopo. Entrambi erano ancora nel pieno delle forze e nessuno dei due aveva subito ferite mortali o pesanti, ma per quanto potessero sembrare alla pari, Amlach era in netta difficoltà.

Il ragazzo guardò le lame delle sue spade e notò che, ormai, non erano più tanto affilate a causa del calore sprigionato dall'arma della sua avversaria.

-Così non va... anche se dovessi riuscire a colpirla, non riuscirei ad infliggerle una ferita abbastanza profonda... punterò tutto sul prossimo attacco!” pensò il ragazzo, dopodichè scattò in avanti distendendo le braccia verso l'esterno con il dorso delle spade ricolto verso Sarah che cercò di intercettarlo con un affondo.

Amlach, senza neanche rallentare, si abbassò e, dopo aver fatto ruotare di 180 gradi i polsi, chiuse di colpo le braccia in avanti, cercando di tagliare Sarah a metà all'altezza della vita, urlando “TWIN WOLVES!!!”

Sarah osservò le due katana avvicinarsi e le sembrò che ciascuna di esse si trasformasse in un lupo dai denti affilati pronto ad azzannarla, ma essendo abituata agli scontri, riuscì ad anticiparlo e fece un piccolo salto all'indietro, riuscendo ad evitare il grosso del colpo e procurandosi solo due taglietti sul corpetto.

Ora Amlach aveva le braccia incrociate e un forte bagliore guizzò nei suoi occhi. Stringendo con più forza le sue armi, disse “Non mi scappi!!!” e, dopo aver ruotato di nuovo i polsi, sfruttò lo slancio iniziale per avvicinarsi velocemente a Sarah e cercò di colpirla di nuovo con lo stesso colpo.

Folle.” sibilò semplicemente Sarah dopodichè, tenendo la sua arma solo con la mano sinistra, ruotò il polso in modo tale da far puntare la lama verso il basso e la conficcò nel terreno. Le lame di Amlach cozzarono contro di essa e lo slancio del ragazzo gli impedì di ritrarle in fretta, perciò iniziarono a fondere ad alta velocità.

-Maledizione!- pensò Amlach e cercò di spostarsi di lato, ma un sorriso della sua avversaria lo fece sbiancare. Sarah alzò il braccio destro e con esso, facendogli percorrere un'ampia curva, colpì con tutta la sua forza il dorso della sua lama, infondendogli un'incredibile spinta e facendole fare a sua volta una curva verso l'alto.

Le due katane di Amlach vennero completamente spezzate da quella potenza e la stessa sorte toccò alla katana che teneva in bocca, con cui aveva cercato di deviare il colpo, ma senza successo. Dopo neanche un secondo, la lama di fuoco puntava verso il cielo e un lungo squarcio rosso si disegnò sul petto di Amlach, a partire dall'anca destra, fino a raggiungere la spalla. Il ragazzo sgranò gli occhi e, lentamente, volse il suo sguardo verso la ferita da cui stava uscendo una grande quantità di sangue. Le gambe gli cedettero e cadde in ginocchio, mentre Sarah lo guardava con sguardo annoiato.

Sei debole.” disse lei, poi, dopo aver rinfoderato la lama, si voltò ed iniziò ad allontanarsi, mentre Amlach, ormai allo stremo, cadeva a terra.

-Ho... perso...?- pensò il ragazzo, quando un piccolo pezzo di metallo si conficcò a pochi centimetri dalla sua faccia. Amlach guardò quel pezzo di ferro e riconobbe la punta di una delle sue tre spade. Il ferro era ancora lucido e lui, rispecchiandosi in esso, ripensò al momento in cui aveva ricevuto quelle tre katana.

Flash-back

Amlach! Vieni qui!” urlò un uomo e un ragazzino si avvicinò di corsa a lui dicendo “Sì padre?”

Tieni, queste sono per te!” disse l'uomo sorridendo, dandogli tre katana nuove di zecca “Un giorno diventerai un valorosissimo guerriero e queste tre spade ti aiuteranno nel momento del bisogno!”

Grazie padre! Le tratterò con il massimo riguardo e le alzerò al cielo non appena raggiungerò il livello massimo come guerriero!” disse Amlach euforico.

Questo è lo spirito giusto figlio mio!”

Fine flash-back

Una piccola lacrima scese sulla guancia del ragazzo, poi gli venne in mente una frase pronunciata da una ragazza dagli occhi a croce -Vedi di non farti ammazzare, quello è un privilegio che spetta a me.- e Amlach sorrise pensando -Misaki, non ti bastava farti scarrozzare sul mio lupo... ora invadi pure i miei pensieri eh. Ma in fondo... una promessa è una promessa... no?-

Sarah stava camminando lentamente, quando sentì un fortissimo ruggito alle sue spalle che le fece accapponare la pelle e la costrinse a girarsi di colpo estraendo la sua arma. La ragazza rimase a bocca aperta nel vedere Amlach in piedi, affiancato dal suo lupo gigante.

Hai intenzione di interferire?” chiese Sarah rivolgendosi all'animale. Quello non rispose a lei, ma chiese ad Amlach “Sei pronto?” e lui “Certo”.

Il lupo emise un lungo ululato e sulla sua fronte comparve un cerchio luminoso da cui uscì l'impugnatura di una spada. Amlach l'afferrò con forza e il lupo venne avvolto da una forte luce argentata, in seguito la luce venne completamente assorbita dalla lama della nuova katana di Amlach. La lama era argentata, la guardia aveva le sembianze di una testa di lupo e l'impugnatura era bianca.

Il suo nome è Zanna Notturna ed è l'arma che rappresenta il mio spirito.” disse Amlach, puntando l'arma contro Sarah.

Tsk... è solo un'altra arma. Distruggerò anche quella.” e, allungando la sua lama, fece un affondo che venne prontamente deviato da Amlach. Sarah rimase sorpresa nel vedere che, nel punto in cui la sua lama aveva toccato quella di Amlach, le fiamme si erano fatte più deboli.

Il ragazzo passò al contrattacco e cercò di colpirla dal basso muovendo il braccio velocemente a destra e sinistra, in modo da creare l''illusione che ci fossero cinque lame. Il colpo fu rapidissimo e Sarah non riuscì ad evitarlo, infatti, cinque lunghi tagli comparvero sul suo petto.

-Com'è possibile?- pensò lei -Come può combattere con una ferita come quella?- e solo allora si accorse che la ferita sul petto di Amlach si era già richiusa.



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Precisazione: quello che state per leggere potrebbe scatenare in voi istinti omicidi verso di me, quindi se non volete diventare killer, saltate questa parte ^.^

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Hai perso.” disse il ragazzo che, intanto, si era portato dietro di lei. Sarah si voltò di scatto e vide Amlach con la katana tenuta sopra la testa avvolta da uno strano fumo argentato. Il ragazzo la guardò con uno sguardo freddo e abbassò di colpo la spada dicendo, con voce calma “GETSUGA TENSHOU!”

Un'enorme quantità di energia scaturì dalla sua katana e, oltre a trapassare Sarah, distrusse tutto ciò che c'era dietro di lei. La maschera di Sarah si ruppe e i frammenti caddero a terra, mostrando un paio di occhi marroni che fissavano sorpresi Amlach, mentre un rivolo di sangue usciva dalla sua bocca e gocciolava a terra.

Si portò una mano sul petto e poi davanti alla faccia. Sorrise mesta vedendo la mano sporca di sangue... il suo sangue. Si lasciò cadere all'indietro e non sentì niente quando toccò il terreno.

Amlach fece tornare la sua katana un lupo poi si mise di fianco a Sarah e le disse “Sei stata una valorosa avversaria”.

Lei gli sorrise poi, dopo aver tossito e sputato parecchio sangue, gli disse “Anche tu... senti... vorrei chiederti un... un favore...” cercò di riprendere fiato, sentendo le forze venirle meno -... per favore... proteggi... CJ... è... un mio caro amico... e io... sono stata così debole... da cadere sotto il... controllo di Collux...” e, senza volerlo, iniziò a piangere silenziosamente, però continuò “... probabilmente... sarà sconvolto... dalla mia morte... ma vorrei che tu... e i tuoi compagni... gli steste vicini...” poi tossì ancora, sputando sangue ed iniziando ad ansimare “... un'ultima cosa... prendi la mia... la mia … spa... da... è... tua...”

Amlach la guardò senza fiatare poi, sentendo il suo respiro fermarsi del tutto, le chiuse gli occhi con una mano e disse “Te lo prometto.” poi, dopo aver preso la sua katana di fuoco, si diresse verso il QG dell'Alpha Team.



* * *



Erano passati solo pochi minuti dall'inizio dello scontro ma dando anche solo uno sguardo al paesaggio circostante, si poteva capire quanta energia fosse stata usata e quanta foga fosse stata messa in quei primi attacchi. Il terreno era distrutto e, nel raggio di 300 metri, le case erano per lo più a pezzi. Nonostante fossero stati solo pochi colpi, sui loro corpi erano già visibili diversi lividi, ma il loro spirito non gli faceva neanche calcolare quelle cose da niente.

Hayato e Turks erano al centro della piazza in cui avevano iniziato quell'incredibile scontro. Dopo qualche secondo, passato ad osservarsi, Turks fece cenno con la mano ad Hayato di farsi sotto e il ragazzo non si fece attendere. Con uno scatto incredibile, Hayato si ritrovò di fronte a Turks e cercò di colpirlo dal basso con il pugno destro mirato alla mascella, ma Turks usando la mano destra, deviò il colpo con facilità, allontanando il pungo da lui, in seguito si abbassò e, ruotando in senso orario, cercò di colpire con una spazzata Hayato che però sfruttò la spinta infertagli da Turks al pugno e, ruotando nello stesso senso del nemico, saltò e cercò di colpirlo con un calcio rotante alto.

Essendo che Turks si era abbassato per eseguire la spazzata e Hayato era saltato per colpirlo con un calcio alto, i due colpi non si trovarono e, avendo compiuto entrambi un giro e mezzo, si ritrovarono schiena contro schiena. Avevano entrambi il respiro calmo e controllato come se quello non fosse uno scontro ma un semplice allenamento.

Dopo qualche secondo di stallo, Hayato poggiò le mani aperte a terra e, sfruttandole come perno di rotazione, cercò di colpire Turks con una serie di calci, il quale ne incassò un paio, ma il terzo riuscì a bloccarlo con entrambe le mani, afferrandolo per la caviglia. Dopo un momento di assoluta calma, Turks sollevò di peso Hayato e lo scaraventò lontano, dopodichè assunse una posizione simile a quella di un centometrista alla partenza e, sia i piedi che le mani, vennero ricoperti da uno strato di pietra e disse “ROCK FIGHTER.” dopodichè scattò come una molla verso Hayato che stava ancora volando a 50 centimetri dal terreno.

Hayato dava le spalle al terreno e, facendo una capriola all'indietro, toccò per terra con i piedi e cercò di rallentare. Ci riuscì, ma all'ultimo sia accorse che Turks era vicinissimo a lui e stava per colpirlo con un pugno al volto. Essendo troppo instabile, Hayato non potè fare altro che incrociare le braccia davanti al volto e sperare, così facendo, di bloccare il colpo dell'avversario.

Il colpo arrivò secco e preciso e Hayato sentì una potenza fuori dal comune scaturire da quel pugno che lo scaraventò a terra, facendolo strisciare sulla schiena per almeno venti metri. Dopo essersi fermato, Hayato si rialzò barcollante, ma in meno di un secondo, Turks lo colpì con un braccio teso alla gola scaraventandolo ( e siamo a tre...) contro una serie di case. Hayato bucò sedici muri, poi impattò contro qualcosa di più resistente e si fermò, cadendo a terra.

Rimase fermo per qualche secondo, cercando di riprendere fiato, poi si alzò e osservò il suo avversario che stavolta non si era mosso -Cosa diamine erano quei colpi? Mai visto niente di simile... se ne prendo altri per me è al fine! Devo impedirgli di attaccare, tempestandolo di colpi!- pensò Hayato e partì alla carica contro Turks.

Non appena fu abbastanza vicino, iniziò a mitragliarlo con una serie di pugni talmente veloci che le sue braccia scomparivano quasi del tutto. Purtroppo per lui, però, Turks riusciva a parare tutti i suoi colpi sfruttando anche la resistenza delle sue braccia di pietra e, dopo alcuni istanti, Hayato era senza fiato e le sue mani erano rovinate in più punti a causa dell'impatto con la pietra. Il giovane si distanziò di qualche metro per riprendere fiato ma Turks non gliene diede il tempo e fece uscire diversi spuntoni di roccia dal terreno, così Hayato fu costretto a saltare da una parte all'altra per evitare quegli spuntoni e questo non faceva altro che fargli spendere le poche energie rimaste.

Dopo pochi minuti, i movimenti di Hayato si fecero più lenti e uno spuntone di roccia lo colpì in pieno al torace, ma aveva la punta piatta quindi, oltre all'impatto, scaraventò Hayato a 50 metri d'altezza. Il ragazzo, ritrovatosi così in alto sorrise e disse “Il cielo è il regno dell'aquila...” poi volse lo sguardo a terra, verso Turks. Quanto l'ascesa cessò, Hayato puntò il piede destro verso Turks e iniziò a ruotare in senso orario, diventando una specie di trivella e partì all'attacco verso il suo avversario, urlando “EAGLE'S SKY DRILL!!!”

Turks cercò di intercettare il colpo di Hayato con un fortissimo pugno. Le due mosse si scontrarono e il terreno sotto di loro si crepò in diversi punti. La copertura di pietra di Turks cedette e lui, a causa del contraccolpo, venne sbalzato all'indietro di qualche metro. L'uomo sorrise e ripartì subito verso Hayato. I due si scambiarono diversi colpi e andarono tutti a segno, ormai pensavano solo a colpire e non a difendersi.

Ad un certo punto, Turks cercò di colpire Hayato con un dritto e Hayato, dopo essersi abbassato per schivare il colpo, sfruttò un'apertura dell'avversario per colpirlo alla spalla destra rompendogliela. Turks indietreggiò di qualche metro ma poi, spinto dallo spirito della battaglia, si fece di nuovo avanti e combatté usando solo il braccio sinistro. Ormai Hayato riusciva a parare e colpire contemporaneamente e, non appena Turks venne spinto all'indietro da uno dei suoi colpi, caricò un fortissimo pugno intriso di energia.

Nell'istante in cui lo scagliò, fece ruotare anche il braccio, creando un piccolo turbine attorno al pugno che colpì in pieno lo sterno di Turks, fracassandolo e penetrando nella sua cassa toracica. L'avversario lo guardò con uno sguardo che esprimeva sia gioia si sorpresa poi disse “E' stato... un incontro... leggendario...” poi spirò, mantenendo quel sorriso sulla faccia che aveva tanto sorpreso Hayato.

Il ragazzo, dopo aver chiuso gli occhi al cadavere, fece un inchino e si diresse verso la sede dell'Alpha Team, come se quello appena disputato non fosse stato altro che un semplice allenamento.



* * *



CJ e Collux stavano combattendo corpo a corpo da diversi minuti e nessuno dei due cedeva. D'un tratto Collux avvertì come un brivido lungo la schiena e si girò verso l'entrata del castello.

Dove stai guardando? Il tuo avversario è qui!” le urlò CJ facendogli un cenno con la mano.

Devo complimentarmi con i tuoi compagni... sono riusciti ad uccidere tutti e quattro i membri dell'Alpha Team più forti dopo di me...” disse Collux sogghignando.

Sentendo quelle parole, il cuore di CJ perse un colpo “Uccidere tutti...?” ripete lui confuso

Esatto! A quanto pare non hanno avuto pietà. Su quattro avversari, due di essi sono stati completamente distrutti a livello fisico. Che peccato... il cadavere di Sarah è ancora integro...” disse Collux, fingendosi dispiaciuta.

Cosa...” disse CJ poi, stringendo i pugni, pensò -Amlach... che cosa hai fatto?-

Beh tanto meglio così. Ora, finalmente, potrò usarla...” disse Collux e, con un semplice schiocco delle dita, fece comparire davanti a se le quattro maschere che in precedenza appartenevano a Danis, LUX, Turks e Sarah.

Cosa stai facendo?” chiese CJ, mentre un brutto presentimento si faceva largo nella sua mente.

ANCIENT ELEMENTAL COPIES!!!” urlò Collux e dalle quattro maschere comparvero quattro copie della donna, ognuna delle quali indossava una delle maschere. Tutte e quattro le copie avevano in mano un tridente: quella dell'aria aveva un tridente d'acciaio avvolto da un turbine di vento, quella dell'acqua aveva un tridente d'acciaio avvolto da due spirali d'acqua, quella della terra aveva un tridente fatto interamente di roccia, mentre quella del fuoco aveva un tridente fatto interamente di fiamme.

AH AH AH AH AH!!! Buon divertimento CJ!!!” urlò Collux dopodichè diede le spalle al ragazzo e se ne andò.

Ehi aspetta!!!” urlò CJ ma le quattro copie di Collux lo attaccarono contemporaneamente, mettendolo a dura prova. Per diversi minuti CJ non fece altro che subire gli attacchi di quelle quattro, un colpo a sorpresa della copia dell'acqua, lo fece schiantare contro una colonna di roccia. Il ragazzo cadde a terra e poi osservò le quattro copie che si avvicinavano lentamente, pensando che quella fosse la sua fine.

LIGHTING DRAGON'S ROAR!!!”

Un enorme cono di fulmini distrusse l'ingresso del castello, facendo allontanare le quattro copie che si misero in guardia. CJ guardò confuso verso l'ingresso, ormai avvolto dal fumo, e vide comparire quattro persone, che lui conosceva molto bene -Cosa ci fanno loro qui?-

Tsk guarda che casino! Sai fare solo danni razza di pervertito!” urlò una ragazza bionda.

Almeno io non patisco i mezzi signorina 'Aiutatemi sto vomitando l'anima'!” urlò di rimando un ragazzo moro.

Volete stare zitti! Sembrate due bambini!” li sgridò un bambino in groppa ad un orso polare.

Beh tu sei l'ultimo che può fare questo genere di osservazioni...” disse una ragazza castana.

Già Fede ha ragione!” concordò la bionda.

Tsk, per una volta sono d'accordo con te Nikki.” aggiunse il ragazzo.

Comunque Nikki ha ragione Yukiteru, hai fatto un macello.” disse Fede.

Ok la prossima volta ci pensa Kira va bene?” disse esasperato Yukiteru.

Ehi CJ, vedo che ti serve una mano.” disse Kira, volgendosi verso CJ.

Cosa ci fate qui?” chiese CJ.

Ti salviamo il culo no?” disse Nikora.

Qui ci pensiamo noi, vai da Angel, ho un brutto presentimento.” disse Fede.

Ma siete sicuri?” chiese CJ.

Amico stai parlando col team numero uno della gilda!” disse Yukiteru gonfiando il petto (sì numero uno perchè sarà il primo ad essere trucidato da Aika...).

Ok... allora io vado. Mi raccomando fate attenzione!!!” urlò CJ per poi correre verso le scale che portavano alle torri.

Bene ragazzi...” disse Nikora estraendo la sua katana ed osservando le quattro copie che si stavano avvicinando “...vogliamo scatenarci?” e un inatteso scontro quattro vs quattro ebbe inizio...



* * *



La lama scendeva. Scendeva velocemente. Angel stava dando le spalle al suo amato fratello che in quel momento stava per tagliargli la testa. Un secondo prima che la lama toccasse il collo di Angel, Zero disse “Addio sorellina.” e la lama colpì il bersaglio.

La spada si conficcò fin nel pavimento e Zero iniziò a ridere come un pazzoide, urlando “Sì finalmente è mio!!! AH AH AH AH AH AH!!! Il potere supremo che ho cercato per tutti questi anni è finalmente mio!!!” ma un rumore metallico lo distolse dai suoi pensieri.

Il ragazzo guardò a terra e vide la punta di una spada, la sua spada. Zero non capì ed osservò la sua arma notando che, effettivamente, non aveva più la punta e quando vide Angel alzarsi sbiancò completamente.

Angel si girò verso il fratello e, solo allora, lui notò che la pelle di Angel era interamente coperta da scaglie di ferro “IRON DRAGON'S SCALES.” disse la ragazza.

Tu... tu...” iniziò Zero ma Angel lo anticipò “Sì lo sapevo. Sapevo che eri ancora sotto il controllo di Aknos, ma volevo esserne certa”.

Dannata! Consegnami il tuo potere!” urlò Zero con una voce che non era sua.

Aknos... finalmente ti riveli.” disse Angel, poi partì all'attacco urlando “IRON DRAGON'S SWORD!!!” e trasformò il suo braccio in un grosso spadone seghettato ma quando fu a pochi centimetri da Zero, esso mostrò uno sguardo spaventato e disse “Sorellina... aiutami...”

Angel si bloccò di colpo e Zero ne approfittò per colpirla in faccia con un globo fatto di uno strano fumo nero. La ragazza cadde di schiena e poi disse “Mi hai ingannata!”

UH UH UH UH povera Angel non riesci proprio a fare del male a tuo fratello, sopratutto quando ti guarda con quello sguardo terrorizzato...” disse Zero.

Maledetto, lascia andare mio fratello!!!” urlò Angel alzandosi.

Zero si prese di colpo la testa con le mani e urlò “Sorellina! Aiutami!!!” e lei “Fratello!!!” e in men che non si dica, Zero la colpì di nuovo in faccia scaraventandola contro un armadio.

UH UH UH UH vedi? Sei troppo dolce Angel. Tu non potrai mai picchiare tuo fratello!” disse Zero ridendo, ma una voce interferì nei suoi pensieri “NEO FIRE DRAGON'S JET FIST!!!”

Zero si girò appena in tempo per vedere una piccola sfera di fuoco, simile a un pugno, che lo colpì ad una velocità allarmante. Il ragazzo venne fatto schiantare contro una parete e, tenendosi il petto disse “Tu qui?!?”

Davanti a lui stava CJ che lo guardava con uno sguardo carico di rabbia. Dietro di lui Angel disse “CJ! Stai bene?”

Sì sto bene. Tu piuttosto, tutto ok?” chiese CJ avvicinandosi alla ragazza.

Sì è tutto apposto.” rispose lei sorridendo.

Bene, ora se non ti dispiace...” disse CJ scrocchiandosi le dita “... faccio a pezzi questo bastardo!” e fece un passo in avanti, ma Angel si frappose tra lui e Zero dicendo “Ti prego non farlo! E' mio fratello! Devo aiutarlo!”

CJ stava per controbattere, quando notò un movimento alle spalle della ragazza e quindi, agendo d'istinto, la spinse rudemente di lato, facendola cadere a terra, poi sentì un forte dolore al petto.

Angel era a terra e, dopo essersi sollevata un po', la prima cosa che vide fu CJ che cadeva all'indietro con dei dardi neri conficcati nel torace. La ragazza volse il suo sguardo a destra e vide Zero con in mano una strana balestra fatta dello stesso fumo nero che aveva usato prima.

Il corpo di CJ cadde a terra e Angel si precipitò su di lui “CJ!!! Ehi CJ stai bene?!?” urlò lei, prendendogli il viso tra le mani, ma non ricevette risposta. Silenziose lacrime iniziarono a rigargli il viso mentre una sonora risata echeggiava nella stanza “AH AH AH AH AH AH come sei patetica!!! Non riesci a combattere contro tuo fratello e i tuoi amici vengono feriti al posto tuo! AH AH AH AH AH questo è il massimo!!!”

Fai silenzio.” disse Angel e un'onda d'urto scaturì da lei, facendo zittire all'istante Zero che rimase a bocca aperta: una strana energia circondava sua sorella, sembrava fuoco, ma allo stesso tempo era anche acqua, aria, terra, fulmine, ghiaccio, luce, ombra, legno, acciaio e tanti altri elementi. La ragazza sia alzò lentamente continuando ad osservare il corpo immobile di CJ.

Non potrò mai perdonarti.” disse Angel e l'energia attorno a lei si ingrandì e sulla sua pelle comparvero delle squame di drago, i suoi canini si affilarono e gli occhi divennero di un color arcobaleno, dopodiché si voltò verso Zero che, con voce tremante, disse “Così è questa... è questa la leggendaria... DRAGON FORCE!”

E sia Aknos... combatterò...” disse Angel “... ma stai pur certo che se non riuscirò a salvare mio fratello... io verrò a cercarti... e quando ti avrò trovato... ti ucciderò!” e Zero, ridendo, si avvolse di quello strano fumo nero. Angel percepì chiaramente il suo potere magico che aumentava “Coraggio Angel, mostrami il potere definitivo dei draghi!!!”

I due si misero uno davanti all'altra. Pochi centimetri di distanza. Lo sguardo di lei carico di ira. Lo sguardo di lui carico di malvagità. Sorella e Fratello. Bene e Male. Draghi e Demoni. L'antica battaglia si svolgeva un'ultima volta.



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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì. Bene, visto che mi ci sono volute diverse ore di lavoro, penso di aver fatto un buon lavoro ma siete che voi che dovete giudicare. Aspetto con ansia le vostre recensioni. Alla prossima chaos!!!

P.S: con il prossimo capitolo si conclude la saga dell'Alpha Team!!!

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Chaos come va? Spero tutto bene. Dunque per iniziare con il piede giusto, voglio ringraziare 46fede per l'aiuto che mi ha dato nello scorso capitolo. Thank You Fede! Ringrazio inoltre Cristo96 per l'Alpha Team, dato che è stato lui a fornirmi i cattivoni di turno e Dentino (io apro ora una votazione: chi vuole Dentino come mascotte della gilda? :D)

Bene, finiti i ringraziamenti, vorrei passare ad alcune spiegazioni: il Getsuga Tenshou di Amlach l'ho aggiunto perchè, se non sbaglio, significa “Zanne di luna che squarciano i cieli” e dato che Amlach è un licantropo e quando c'è la luna piena è più forte, mi sembrava azzeccata come cosa ^.^

Ok, il tempo delle cose inutili è finito e mi sembra giusto iniziare col nuovo capitolo! Vi ricordo che con questo si concluderà la saga dell'Alpha Team, perciò vi auguro una buona lettura!!!



Capitolo 9



Angel era davanti a suo fratello. Finalmente, dopo diversi anni era riuscita a ritrovarlo e ora doveva combattere proprio contro di lui, anche se sapeva che in realtà suo fratello era controllato dal potente demone Aknos. Volse leggermente lo sguardo a destra e vide il corpo di CJ ancora fermo a terra. Strinse i pugni. Zero, notando la sua tristezza fece per parlare, ma un cazzotto lo prese in pieno viso facendolo volare contro una parete.

Zero si rialzò subito e iniziò a massaggiarsi il naso, ma non ebbe neanche un secondo di pausa, perchè Angel gli fu subito addosso e lo colpì con una potente ginocchiata, spedendolo oltre la parete e facendolo cadere di sotto.

Il ragazzo atterrò in piedi senza problemi e alzò subito lo sguardo, in tempo per vedere Angel che, senza paura, saltava giù dalla torre e lo raggiungeva. Ora erano di nuovo uno di fronte all'altra.

Zero applaudì e disse “Veramente eccezionale Angel! Mi hai davvero sorpreso! Non credevo che tu fossi...” la frase venne interrotta da Angel che urlò “FIRE DRAGON'S ROAR!!!” e un potente cono di fiamme investì in pieno Zero, distruggendo anche diverse case dietro di lui.

Si alzò un grosso polverone e Angel, che non voleva perdere neanche un secondo di tempo, mosse velocemente un braccio generando una forte corrente d'aria che disperse il fumo e la ragazza notò che suo fratello era scomparso.

Muori Angel!” urlò Zero dietro di lei. Il ragazzo aveva sfruttato il polverone per portarsi alle spalle di Angel e ora stava cercando di colpirla con il braccio destro a mo di lancia, urlando “DARKNESS LANCE!!!”

I dragon slayer hanno un ottimo olfatto.” disse Angel e non appena il colpo la toccò, si dissolse in uno strano fumo nero. Zero rimase sconcertato e disse “Oscurità? No... queste sono ombre!” e Angel riapparve dietro di lui urlando “SKY DRAGON'S WINGS ATTACK!!!”

Zero venne investito da due potenti colpi d'aria che lo fecero schiantare contro una casa.

Stranamente il ragazzo si alzò subito e Angel notò che, malgrado tutti quei colpi, aveva subito pochissimi danni. Lui sorrise e disse “Il mio DARKNESS COAT assorbe la maggior parte dei danni proteggendomi! Quei deboli attacchi non potranno mai fare abbastanza! AH AH AH AH!!!”

Angel non si scompose e si avvolse completamente di fiamme e fulmini, per poi iniziare a brillare di una forte luce, lasciando interdetto Zero che disse “Cosa stai facendo?” e lei “Me lo hai appena detto no? Con quei deboli attacchi non ti batterò mai, perciò devo renderli più forti”.

Zero sembrò non capire e Angel, sfruttando quel momento di distrazione, inarcò la schiena per poi urlare “HOLY LIGHTING FLAME DRAGON'S ROAR!!!” e un enorme cono di fiamme, luce e fulmini esplose davanti a lei, devastando completamente tutto ciò che aveva avuto la sfortuna di trovarsi sulla sua strada. Angel individuò facilmente il corpo di suo fratello steso a terra e notò che quello strano fumo era scomparso.

La ragazza si avvicinò lentamente ma all'ultimo Zero si rialzò e saltò in alto, per poi iniziare a creare una gigantesca sfera di fumo nero. Il ragazzo guardò con odio Angel e urlò “Questa è la forma più oscura dell'ABYSS BREAK!!! Ti distruggerò una volta per tutte!!!” e scagliò quell'enorme sfera contro Angel, urlando “DARKNESS BREAK!!!”

La ragazza chiuse gli occhi e ripensò a diverse cose passate: la sua vita con il fratello, la loro separazione, il suo allenamento... ripensò a diversi eventi importanti della sua vita fino ai più recenti quando aveva incontrato un ragazzo di nome CJ e, insieme, erano entrati a far parte di Last Hope.

Mi dispiace...” disse lei “... ma non posso permettere che tu faccia del male ai miei compagni e alle persone innocenti!” e inarcò di nuovo la schiena, accumulando tutto il suo potere magico in quel colpo, per poi farlo esplodere dalla sua bocca urlando “QUEEN DRAGON'S ULTIMATE ROAR!!!” e un enorme cono arcobaleno illuminò il cielo, vaporizzando l'attacco dell'avversario e colpendo in pieno il ragazzo.

Angel cadde in ginocchio sfinita, mentre il suo aspetto tornava quello di sempre. Poco avanti a lei, si schiantò Zero ormai svenuto e non più avvolto da quello strano fumo oscuro. La ragazza, ormai allo stremo, richiamò a sé le ultime energie e si avvicinò al fratello. Zero era ricoperto di ferite, ma almeno era vivo.

Fratello...” disse Angel poi le gambe le cedettero e lei si preparò al colpo per terra, ma con sua somma sorpresa, qualcuno le impedì di cadere. Angel si girò e vide il sorriso di Giada che la aiutò a sedersi.

Giada stai bene?” chiese subito Angel.

Sì tranquilla non preoccuparti! Tu, invece, mi sembri messa male.” disse Giada, notando le diverse ferite sul corpo dell'amica.

Ah non preoccuparti per me, piuttosto è CJ che...!” la frase le morì in gola “CJ!!! Presto dobbiamo aiutarlo è ferito gravemente!!!”

Tranquilla è fuori pericolo.” disse una voce dietro di lei. Angel si girò e fu ben felice di vedere Misaki, Miwako, Hayato, Anya, Zero e Amlach, con quest'ultimo che portava in spalle CJ.

Usando i miei poteri ho bloccato l'emorragia, ora dipende dalla sua forza di volontà.” disse Miwako.

Angel la abbracciò dicendo “Ti ringrazio di cuore!” poi si accorse di una cosa “Gli altri dove sono?”

Un muro del castello, in quel momento crollò e dalle macerie uscì uno Yukiteru gasatissimo che stava letteralmente friggendo la copia dell'acqua di Collux. Non appena la copia raggiunse il suo limite, la maschera si ruppe e con essa anche il corpo.

Il ragazzo si guardò attorno insoddisfatto e disse “Ma che noia! Non c'è nessuno che possa competere con il sottoscritto?” poi notò Amlach e gli urlò “Tu affrontami! Sei parecchio forte e io non mi sono scatenato abbastanza!” ma un'occhiataccia di Amlach bastò a fargli cambiare idea.

Dopo alcuni minuti arrivarono anche Nikora, Kira e Fede. Avevano qualche graffio e livido ma niente di serio.

Com'è andata?” chiese Yukiteru vedendoli arrivare.

Secondo te? Li abbiamo spazzati via!” disse Nikora tutta contenta.

Tutti si misero a ridere, tranne Miwako e Amlach che rimasero in silenzio, ma poi, all'improvviso, un'onda d'urto scaraventò tutti a terra.

Tu...” disse una voce che Angel riconobbe subito. La ragazza riuscì ad alzarsi sui gomiti e vide davanti a lei Zero/Aknos avvolto di nuovo da quello strano fumo nero. Il team Burning Star, essendo più fresco e riposato degli altri, si rialzò subito ma Zero/Aknos li stese di nuovo con alcuni globi di fumo nero che esplosero a contatto con i maghi.

Fratello... riprenditi!” urlò Angel.

Tu... il tuo potere... dammelo!” urlò il fratello e iniziò ad avvicinarsi lentamente per afferrarla con una mano alla gola. Angel era esausta e non riusciva a muoversi. La mano di suo fratello si avvicinava ma quando essa fu a pochi centimetri dalla gola di Angel, venne bloccata da un'altra mano.

Angel e suo fratello si girarono nello stesso momento e videro CJ in piedi. Respirava affannosamente e le gambe gli tremavano ma ebbe la forza di sollevare la mano destra e di colpire Zero/Aknos con un pugno sul naso, rompendoglielo e spedendolo contro una roccia.

Fammi un favore...” disse CJ, rivolgendosi ad Angel “... se hai altri parenti così problematici... fammelo sapere prima, che così almeno mi preparo ad essere attaccato”.

Angel rise a quella battuta poi, sorridendogli, gli disse “Sono contenta di vederti in piedi!” e lui “Non era il primo attacco al cuore che ricevevo”.

CJ si avvicinò a lei e le tese una mano, lei la strinse e lui l'aiutò ad alzarsi, però, vedendo che le gambe non le rispondevano a dovere, le prese il braccio sinistro e se lo mise intorno al collo per impedire che cadesse e, insieme, si avvicinarono a Zero/Aknos che era ancora a terra. Il ragazzo guardò sua sorella e, sorridendo, disse “Sorellina...”

CJ si arrabbiò subito e gli urlò “La vuoi smettere di prenderla in giro? Perchè non esci da quel corpo e...!” ma Angel lo bloccò “No CJ... lui è quello vero... è mio fratello...”

Sotto gli occhi increduli di Angel, il corpo del fratello iniziò a dissolversi, diventando pian piano come quel fumo nero che usava per combattere. Angel sbiancò completamente e guardò CJ con sguardo supplichevole, lui capì subito cosa voleva e, anche se era un po' restio a farlo, la poggiò delicatamente a terra vicino al fratello. Angel abbracciò il fratello e gli disse “Stai tranquillo Zero... un giorno ti riporterò a casa... devi solo avere ancora un po' di pazienza”.

Il fratello non disse niente ma si limitò a sorriderle per poi scomparire del tutto. CJ guardò la compagna e disse “E' morto...?” ma lei negò con la testa e disse “Aknos lo ha richiamato a sé...”

CJ si avvicinò alla ragazza e la aiutò, di nuovo, ad alzarsi, mentre vicino a loro anche i loro compagni iniziavano a riprendersi.

Ehi dov'è andato quel maledetto?” chiese Nikora.

Se ne è andato... di nuovo...” disse mesta Angel.

I ragazzi si aiutarono tra di loro per bendare eventuali graffi, ma ad un certo punto CJ notò la katana che Amlach teneva su un fianco e si ricordò di averla vista in mano a Sarah prima di proseguire oltre. Un lampo illuminò la sua mente e lui, senza preavviso, corse verso Amlach e lo colpì al volto con un pugno, sotto lo sguardo attonito degli altri.

Che stai facendo CJ?” gli urlò Angel, ma il ragazzo non la sentì e continuò a colpire Amlach, con diversi pugni in faccia, che non cercò neanche di difendersi. Ci vollero Zero e Hayato per staccarlo da Amlach. Misaki si mise subito vicino ad Amlach e gli chiese “Ehi tutto apposto?” ma lui non rispose e si alzò in piedi, dopodichè disse a Zero e Hayato “Lasciatelo andare”.

I due ragazzi lo guardarono chiedendosi se non avesse preso troppe botte in testa, ma un'occhiataccia di Amlach li convinse ad obbedire. Non appena libero, CJ fece qualche passo in avanti, poi si fermò e iniziò a guardare con odio Amlach che non si scompose e, dopo averla estratta, lanciò la katana infuocata ai piedi di CJ, dicendogli “Avanti, prendila”.

CJ agì meccanicamente e, abbassandosi, prese la katana con entrambe le mani, puntandola verso Amlach. Il ragazzo, dal canto suo, aprì le braccia come a voler abbracciare CJ, ma le sue parole cancellarono quell'ipotesi “Avanti fallo. Uccidimi e vendica la tua amica”.

Tutti rimasero a bocca aperta. Era impazzito? Voleva davvero morire? CJ lo guardò mostrando solo odio e, dopo aver fatto un respiro profondo, iniziò ad avvicinarsi ad Amlach. Misaki, vedendolo arrivare, si frappose tra lui e Amlach, imitata subito da Angel.

CJ fermati, non puoi farlo!!!” urlò Angel.

Sicuramente Amlach avrà del suo meglio per non ucciderla!” aggiunse Misaki, ma CJ non le sentiva e continuò la sua avanzata verso Amlach che, con poca grazia, spinse via lateralmente le due ragazze.

Amlach rimase fermo sul posto e CJ si mise di fronte a lui, tutt'attorno nessuno osava fiatare, anche se Yukiteru, Hayato e Zero si stavano già preparando per bloccare CJ, il quale alzò di scattò la katana e la calò con la stessa velocità.

Misaki urlò, mentre Yukiteru scattava in avanti, ma solo all'ultimo sia accorsero che CJ aveva già fermato la lama infuocata a pochi centimetri dal volto di Amlach il quale lo guardava con sguardo freddo.

Eri davvero pronto a morire?” chiese CJ senza guardarlo.

Sì.” rispose secco Amlach “Mi avevi chiesto di risparmiarla, ma io l'ho uccisa. Ho tradito la tua fiducia”.

CJ non disse nulla e gli diede la katana, poi si girò e si allontanò da lui, dicendo “Probabilmente ha ragione Misaki... hai cercato di fare del tuo meglio... ma evidentemente non è bastato”.

Angel stava per dirgli qualcosa, ma Fede gli mise una mano sulla spalla e le disse “E' meglio lasciarlo da solo... vi sono dei momenti in cui la solitudine è la migliore cura.” Angel annuì e tornò a fissare la sagoma di CJ che si allontanava.

Di colpo, un enorme masso cadde a pochi metri dal ragazzo che si spaventò non poco e indietreggiò di qualche metro dicendo “Ma che cazzo succede?!?”

L'evento si ripetè diverse volte con alberi, pezzi di tetti, statue... i ragazzi si guardarono tra loro confusi, poi notarono qualcosa che si stava avvicinando dal fondo della strada. Era un'enorme chimera, alta almeno cinque metri, aveva la testa, il busto e le zampe anteriori di leone, le zampe posteriori da drago, la coda era un grosso serpente nero e aveva due grosse ali come quelle di un'aquila. Con un solo balzo, la creatura azzerò la distanza e una voce fece raggelare tutti i presenti “Vooooiiiii...”

Con somma sorpresa, e muto terrore, dalla criniera del leone uscì Aika e a nessuno sfuggì il fatto che i suoi lunghi capelli viola stessero vorticando in aria e una grossa aura dello stesso colore la avvolgeva. La giovane master posò lo sguardo sui suoi compagni che rabbrividirono dal primo all'ultimo.

Quattro di voi non dovrebbero essere qui...” disse Aika “... se si faranno avanti ammettendo il loro errore la loro punizione non sarà mortale ma... se dovrò cercarvi ancora... rimpiangerete il giorno in cui mi avete incontrato...”

Quattro maghi in particolare stavano sudando freddo, anzi si può dire che le loro gocce di sudore fossero dei veri cubetti di ghiaccio.

Kira si fece avanti e disse “Master... sono stato io a convincere i miei compagni a seguirmi... la colpa è solo mia.” e Aika lo guardò intensamente, ma prima che potesse fiatare, Yukiteru si fece avanti e disse “Aika non ascoltare questo bambino, non potrebbe mai infrangere delle regole, qualunque esse siano, ma un ragazzo come me lo farebbe eccome! Sono io che li ho convinti!”

Tsk, che discorso del cavolo! E' ovvio che solo chi ha una mente come la mia potrebbe convincere gli altri a seguirlo. Io li ho convinti.” disse Nikora incrociando le braccia al petto.

Non è vero, sono stata io a volerli seguire! Master loro mi hanno seguita solo per controllare che non mi facessi del male, la colpa è solo mia.” disse Fede.

Aika li guardò a uno a uno poi sospirò “E va bene... per questa volta vi perdono.” e i quattro maghi si abbracciarono felici di non essere stati catturati e torturati.

Ma state tranquilli che non ne uscirete illesi uh uh uh...” aggiunse Aika, voltandosi e salendo in groppa alla chimera “Su andiamo! Il treno parte tra poco!” e tutti annuirono iniziando a seguirla, tranne Nikora che divenne verde e Yukiteru fu costretto a portarla in spalla.



* * *



Una donna con indosso una maschera nera osservava il gruppo di maghi allontanarsi dalla città e disse “Maledizione! Quel dannato CJ è ancora vivo mentre quell'inutile Zero non è neanche riuscito a uccidere quella ragazzina!”

Madame Collux immagino...” disse una flebile voce dietro di lei.

Collux si girò di scatto e si ritrovò davanti un uomo sulla cinquantina. Aveva dei lunghi capelli neri raccolti in una coda che gli cadeva sulla schiena, un paio di baffi del medesimo colore che si univano alle basette e due occhi azzurri. Indossava uno smoking, una bombetta nera sulla testa e delle scarpe eleganti nere, in più nella mano destra teneva un ombrello, mentre nella mano sinistra teneva un agenda di pelle nera.

Tu chi diavolo sei?” chiese Collux.

Mi presento, il mio nome è Irginus e avrei una proposta alquanto allettante da farle. Lor signora è disponibile a sentirla?” chiese l'uomo inchinandosi.

Tsk avanti spara!” disse bruscamente Collux.

I miei più sentiti ringraziamenti! Quantunque...” disse Irginus aprendo l'agenda “... il mio sommo maestro è molto interessato al suo magnifico potere e si chiedeva se le aggradava diventare un membro della sua nuova gilda”.

E chi sarebbe questo gran maestro?” chiese Collux.

Oh il mio maestro e padrone ha diversi nomi, ma voi dovreste conoscerlo come... Ruganax.” disse Irginus e Collux, sentendo quel nome, sbiancò.

Ru... Ruganax?”

Corretto! Il possente Ruganax sta creando una gilda che possa contrastare ed annientare la gilda Last Hope, creata di recente dalla sua nemesi Aika. Se non vado errato, voi avete appena avuto un leggero disguido con quei gentiluomini.” disse Irginus.

Tsk non me ne parlare... e va bene accetto! Entrerò in questa maledetta gilda ma ad una condizione!” disse Collux, avvicinandosi all'uomo, notando che era parecchio alto.

E quale sarebbe?” chiese Irginus.

Quando dovremo uccidere quei bastardi... voglio essere io quella che ucciderà CJ!” disse Collux.

Oh pensò che al padrone non darà fastidio una bazzecola come questa. Bene dunque, vogliamo andare?” disse Irginus iniziando a camminare e Collux lo seguì.



* * *



Il viaggio di ritorno fu veloce ed indolore, a parte il fatto che CJ non aveva mai parlato e Nikora aveva passato tutto il tempo a rimettere di stomaco.

Dopo quattro ore di viaggio, il gruppo raggiunse finalmente la sua amata gilda. I maghi, ansiosi di rilassarsi, entrarono di corsa, ma rimasero sorpresi, e anche impauriti, nel vedere che tutti gli altri maghi erano ridotti male. Non c'era nessuno di illeso e se qualcuno non aveva un livido visibile, aveva dei graffi o delle fasciature.

Ma che cosa è successo?” chiese Giada guardandosi attorno.

Ah senza volerlo ho massacrato i vari membri della gilda che cercavano di impedirmi di venirvi a cercare eh eh eh!” disse Aika sorridendo come se nulla fosse.

-Come sarebbe a dire... senza volerlo?- pensò Giada mentre un gocciolone cadeva sulla testa dei nuovi arrivati.

Aika si diresse verso il suo ufficio e, prima di entrare, fece un cenno al team Burning Star di seguirla. I quattro maghi deglutirono all'unisono e, dopo aver chiamato a raccolta tutte le divinità del mondo, entrarono nell'ufficio della master. Intanto gli altri chiacchieravano e si raccontavano quanto successo.

Mmm... ehi Amlach cos'è successo alle tue spade?” chiese Edward avvicinandosi al ragazzo.

Secondo te vecchio? Le avrà rotte!” lo schernì Yelle volandogli sopra la testa.

Beh scusa tanto se non sono un indovino!” gli urlò Edward.

Sentendo la domanda di Edward, le orecchie di una ragazza si drizzarono di colpo e, nel giro di un secondo, era seduta di fianco ad Amlach. Il ragazzo si girò verso di lei e disse “Ah... ciao Hana”.

La ragazza arrossì un po' poi, senza guardarlo direttamente negli occhi, gli disse “Ehm... ciao Amlach... ben tornato... ehm... ecco... ho sentito che non hai più le tue katana...”

Già... ora ne ho una sola. Le altre due dovrò comprarle.” disse Amlach, poi voltandosi, si accorse che la ragazza si era alzata e stava correndo a tutta velocità verso l'uscita.

Hana stava per aprire la porta, quando un'altra ragazza la colpì al volo con un calcio volante, spedendola contro un tavolo. Misaki mostrò un sorriso sadico e corse fuori dalla gilda ma Hana, capendo che l'altra aveva avuto la sua stessa idea, si rialzò subito e partì all'inseguimento.

Poco lontano da Amlach, Ashuros era seduto ad un tavolo con Zero e Leo.

Ehi Zero posso farti una domanda?” chiese Ashuros.

Certo.” disse Zero, bevendo un sorso di latte.

Ma tu non avevi un paio di cuffie?” chiese nuovamente Ashuros.

Zero sgranò gli occhi sputando in faccia all'albino il latte, poi iniziò a darsi dei colpetti sulle tasche dei pantaloni, sul collo e sulle orecchie. Solo in quel momento si accorse di non avere né le cuffie né l'MP3.

Maledizione ce li ha ancora la principessa!!!” urlò Zero alzandosi.

Principessa?” dissero Ashuros e Leo in contemporanea ma Zero se ne era già andato, diretto ad un tavolo dove erano sedute Miwako, Giada, Miyuki e Lyra. Il ragazzo individuò subito le sue cuffie appese al collo di Miwako.

Ehi principessa quelle sono mie” disse Zero indicando le cuffie.

Ah giusto. Ecco tieni.” disse la ragazza e gli ridiede le cuffie, dopodiché Zero si allontanò. Miwako fece per parlare, ma notò gli sguardi maliziosi delle tre amiche.

Come mai ti ha chiamato... principessa?” chiese Giada.

Non c'è un motivo particolare. E' lui che ha deciso di chiamarmi così.” disse Miwako.

E a te non da fastidio?” chiese Lyra.

Perchè dovrebbe?” chiese Miwako e le altre tre sorrisero maliziosamente, lasciando Miwako non poco confusa.

Intanto nella stanza di allenamento Miel si stava esercitando con i portali mentre Ryu faceva a pezzi alcuni manichini con delle lame di ghiaccio che gli uscivano dalle braccia.

Miel, rimasta senza fiato disse “Ehm... Ryu non è che mi passeresti un asciugamano?” ma arrossì subito, vedendo che il ragazzo era a torso nudo, ma continuava a tenere gli occhialini sugli occhi.

Uh? Ah si certo.” disse Ryu prendendo un asciugamano e avvicinandosi a Miel per darglielo, ma a pochi metri da lei, si bloccò di scatto iniziando a balbettare. Miel, notando quel comportamento gli chiese se ci fosse qualcosa che non andava e si preoccupò ancora di più, vedendo che dal suo naso uscivano due piccole scie di sangue.

I... i... i... tu... tuoi... vestiti...” disse Ryu arrossendo e Miel capì. I suoi vestiti scuri erano fatti d'ombra e quando lei si stancava troppo, essi scomparivano, lasciandola in intimo. La ragazza guardò in basso e notò che ora indossava solo un reggiseno bianco e delle mutandine del medesimo colore.

Per qualche secondo nessuno dei parlò poi Miel, troppo imbarazzata cadde di schiena a terra, rossa in viso e Ryu, vedendola in quello stato, si avvicinò preoccupato, mentre cercava di fermare il sangue dal naso.

La porta della stanza si aprì di colpo ed entrò una Penny tutta felice per aver finito un disegno ma la prima, e forse unica, cosa che vide fu la sua amica seminuda distesa a terra e un ragazzo a torso nudo vicino a lei. La sua mente non ebbe difficoltà ad immaginarsi le più assurde spiegazioni e la prima frase che le uscì dalla bocca, ovviamente la meno azzeccata, fu “Ryu tu... tu... cosa stai facendo a Miel?!?” e iniziò a lanciargli contro diversi pesi.

Ma che... niente lo giuro!!! Non ho fatto niente!!!” urlò Ryu e le sue urla attirarono l'attenzione di altri maghi, infatti, entrarono anche Lya e Erika.

Ma che succede?” chiese Erika.

Quel porco di Ryu voleva approfittare di Miel mentre era svenuta!” disse Penny lanciando un bilanciere. Lya, senza dire niente tirò fuori il suo spadone ed iniziò ad inseguire Ryu per tutta la stanza mentre Erika e Penny cercavano di svegliare la povera Miel.

Un suono acuto attirò l'attenzione di tutti che andarono nella sala principale e videro Aika in piedi su di un tavolo e il team Burning star dietro di lei. Tutti e quattro i maghi avevano un'aura nera che gli vorticava attorno e sembrava che gli avessero strappato l'anima a morsi.

Bene ragazzi ora vi farò una semplice domanda! Di che colore la volete la vostra stanza?- chiese Aika e i vari maghi la guardarono confusi.

Scusa quale camera?” chiese Rahl.

Come quale stanza? Ma quella in cui dormirete nei nuovi dormitori della gilda! Il team Burning Star si è gentilmente offerto di preparare personalmente le varie stanze nel modo in cui preferite, perciò sotto con le richieste!” disse Aika e sul volto di tutti i maghi comparve un sorrisetto malvagio.



* * *



Nel frattempo, in un'oscura grotta della fascia oscura.

E così tu saresti Ruganax?” chiese Collux osservando la figura avvolta nell'oscurità.

Esatto. Tu invece devi essere Collux. E' un piacere averti qui!” disse Ruganax.

Sì come vuoi...” disse Collux poi, guardandosi attorno, disse “Beh? Sono l'unica ad essere stata arruolata?”

Spiacente ma non sei l'unica” disse una voce dietro di lei.

Collux si girò e vide lo stesso ragazzo con cui aveva formato un'alleanza qualche ora prima “Zero? Tu qui?”

Indovinato! Irginus è venuto anche da me.” disse Zero.

Tsk.. siamo comunque solo in tre!” protestò Collux.

Ogni cosa a suo tempo Collux.” disse Ruganax “Abbiamo ancora sei mesi di tempo per formare la più forte gilda dell'oscurità!”

E quale sarebbe il nome di questa gilda?” chiese Zero.

Eternal Darkness!” disse Ruganax.

Qualcuno nell'ombra applaudì e Collux, imitata da Zero, si girò verso l'origine del suono. Vide una figura incappucciata avvolta da un mantello nero avvinarsi sorridendo e Ruganax, ricambiando il sorriso, disse “Ben arrivato figlio mio!”



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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì malgrado sia stato un po' sottotono...potevo fare di meglio...beh lascio a voi i vari insulti e ci vediamo alla prossima. CHAOS!!!

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Chaos come va? Spero tutto bene! Finalmente le vacanze :D ma purtroppo per alcuni di noi, ci sono gli stage scolastici, quindi dobbiamo anche andare a lavorare :( ma comunque sia, ora spiegherò brevemente la struttura delle saghe: praticamente io cercherò di far affrontare ai vostri OC il loro passato (va da se che se l'OC non ha avuto un passato traumatico, triste, ecc... non credo di riuscire a fargli affrontare qualcuno in particolare...) e ovviamente lo affronteranno come team (infatti cercherò di far affrontare il passato a gruppi come CJ, Angel, Anya, Zero);

seconda cosa, le “saghe” dureranno al massimo cinque capitoli (per sicurezza) e ognuna di esse sarà divisa da un capitolo transitorio, come quello che state per leggere, ma alla fine del capitolo transitorio, si potrà già capire quali OC saranno i protagonisti della saga successiva ^.^ mmm penso di aver detto troppe cose ma spero che siate riusciti a seguirmi XD beh io vi saluto e ci vediamo al fondo del capitolo! Buona lettura!!!



Capitolo 10



Ormai erano passati già diversi giorni dallo scontro con l'Alpha Team e la vita alla gilda scorreva tranquilla e spensierata. La porta di ingresso si aprì ed entrò, volando, una giovane ragazza dai capelli bianchi. La giovane si guardò attorno e notò che c'erano poche persone ed erano tutte molto stanche e svogliate, diede un'occhiata all'orologio appeso alla parete e scoprì che erano solo le sette e mezza del mattino.

La ragazza volò fino ad un tavolo dov'erano sedute due ragazze: la prima era piuttosto bassa e aveva dei lunghi capelli arancioni che gli arrivavano alla vita, mentre l'altra aveva i capelli color verde acqua e una lunga cicatrice sulla guancia destra.

Arya! Tsuki! Buongiorno!” disse felice l'albina avvicinandosi.

Uh? Oh buongiorno Yelle!” disse la prima sollevando pigramente la testa.

Dai cos'è questa lentezza?” chiese Yelle.

Non sono neanche le otto di mattina... è normale che sia a pezzi.” si giustificò Arya.

Uhm... e tu Tsuki? Anche tu sei a pezzi?” chiese Yelle voltandosi verso l'amica, notando che stava mangiando una grossa fetta di una torta al cioccolato.

Nah... mi ero alzata presto per preparare una torta al cioccolato con panna e fragole.” disse Tsuki sorridendole, ma Yelle non disse nulla e solo in quel momento Tsuki notò che l'amica stava fissando con occhi brillanti la sua fetta di torta.

Ehm... ne vuoi un pezzo?” chiese Tsuki e Yelle iniziò ad annuire senza distogliere lo sguardo dalla fetta di torta, mentre un filo di bava le scendeva dal bordo della bocca. Tsuki tirò fuori un porta torte e tolse il coperchio, in quel momento un invitante profumo di cioccolato iniziò a diffondersi nella aria e Yelle lo aspirò tutto, iniziando a sbavare copiosamente. Tsuki fece comparire un piattino ed un coltello, tagliò una fetta di torta e la porse all'amica che la sbranò senza troppe cerimonie, lasciando un po' interdette le amiche.

Ah giusto... gnam... perchè ti sei alzata... gnam... anche se volevi dormire Arya?” chiese Yelle continuando a mangiare la torta.

Per colpa di quelle due...” disse Arya indicando altre due ragazze sedute al bancone del bar intente a sfidarsi a braccio di ferro “Abbiamo le stanze vicine e fanno un gran baccano...”

Yelle non rimase per niente sorpresa nel vedere Zafrina e Kay che si sfidavano, accadeva di continuo ormai. Finì di mangiare la torta e, dopo aver ringraziato Tsuki, si avvicinò a Zafrina e Kay e chiese “Adesso perchè vi state sfidando?”

Se vinco io... lei dovrà cambiare stanza!” disse Zafrina guardando male Kay.

Come mai?” chiese Yelle.

Perchè russa!” disse Zafrina.

Io non russo! Sei tu che hai il sonno più leggero di una formica anoressica!” disse Kay.

Yelle le guardò per qualche altro secondo poi si allontanò sospirando e iniziò a guardarsi attorno. Oltre a loro cinque c'erano Ashuros e Leo che stavano giocando a carte e, a giudicare dalle imprecazioni di Ashuros, l'albino stava perdendo di brutto; Miyuki era seduta ad un tavolo e stava affilando la sua accetta.

Yelle si avvicinò a Miyuki e le disse “Buongiorno Miyuki!”

Buongiorno.” disse seccamente Miyuki senza smettere di affilare la sua accetta.

Yelle non provò neanche a chiederle qualcosa perchè sapeva che non avrebbe dato vita ad una discussione, ma ad una semplice serie di botta-risposta. Sì allontanò sconsolata ed annoiata, quando la porta della gilda si aprì di nuovo ed entrò Edward, seguito da Rahl e Hiro.

Ehi Edy finalmente sei arrivato!” disse Yelle avvinandosi e Rahl, sentendo quel soprannome, si mise una mano davanti alla bocca per non ridere.

Amico non sapevo che il tuo soprannome fosse Edy!” disse Hiro, dando delle pacche sulla spalla a Edward che si affrettò a correggerlo “Infatti non è il mio soprannome! E' solo questa ragazzina che mi chiama così!”

Uffa come sei noioso Edy! E poi cosa c'è di brutto in “Edy”? A me piace!” disse Yelle gonfiando le guance.

Solo perchè piace a te, non significa che piaccia anche a me!” disse Edward, per poi andare a sedersi ad un tavolo.

Uhm... oggi è più burbero del solito!” disse Yelle sovrappensiero.

Perchè di solito com'è?” chiese Hiro.

Beh... meno burbero!” disse semplicemente Yelle sorridendo.

Forse gli è successo qualcosa.” disse Rahl osservando Edward.

Uhm... probabilmente si è svegliato col piede sbagliato.” ipotizzò Yelle.

Sarà... comunque mi dispiace vedere un amico ridotto così.” disse Hiro.

Ci sono! Dobbiamo fargli fare qualcosa in modo che si distragga!” disse Yelle, per poi volare verso la bacheca delle missioni.

Cosa hai in mente?” chiese Rahl.

Cercherò una missione che gli piaccia così, almeno per un po', smetterà di comportarsi come un orso bruno.” spiegò Yelle.

Sì mi sembra un buon piano.” disse una voce femminile alla sua sinistra.

Yelle per poco non si prese un infarto e disse “Aika! Che ci fai qui?”

Beh tanto per cominciare sono la master della gilda e, seconda cosa, io qui ci vivo.” disse Aika grattandosi la testa con fare svogliato. Yelle la osservò per un attimo e capì che la master si era appena alzata, tant'è che indossava solo delle ciabatte rosse, dei pantaloncini corti blu e una maglietta a maniche corte bianca, in più aveva i capelli tutti arruffati.

Ehm... Aika... perchè sei vestita così?” chiese Yelle.

Uh? Questo è il mio pigiama.” disse Aika sbadigliando, mentre si guardava attorno, poi aggiunse “Vedo che stamattina siamo un po' pochi eh”.

Per caso sai dove sono gli altri?” chiese Hiro.

Beh... che io sappia CJ, Amlach, Angel, Misaki, Hayato e Giada sono andati ad addestrarsi nella fascia sconosciuta; Anya è partita per andare a rendere omaggio alle sue sorelle; Zero e Miwako sono partiti ieri per una missione... e Nikora, Yukiteru, Kira e Fede sono andati in un centro termale.” disse Aika.

Come sarebbe a dire un centro termale?” chiese Yelle.

Beh hanno faticato parecchio in questi giorni per prepararvi le vostre stanze. Mi sembrava giusto concedergli un po' di riposo.” disse Aika.

-Ma questa è davvero la stessa ragazza che l'altro giorno ci ha massacrato senza ritegno?- fu il pensiero comune di Hiro, Yelle e Rahl.

Bene vi saluto e vi auguro buona giornata!” disse Aika, dirigendosi verso la piscina.

La mattinata trascorse tranquilla e, pian piano, arrivarono tutti gli assenti. Hiro stava ancora parlando con Rahl, quando da dietro di lui, arrivò Hanako che disse “Su in piedi ragazzi! Si parte per una missione!”

Ah sì? Quale?” chiese Hiro.

Non l'ho ancora decisa, ma comunque dovevo pur avvisarvi che stiamo per partire.- disse Hanako.

Ok, per me non c'è problema.” disse Rahl.

Bene, Rahl tu va a chiamare Miyuki, mentre tu Hiro va a cercare Hana.” disse Hanako.

Ehm... per quanto riguarda Hana, potrebbero esserci dei problemi...” disse Hiro.

Uh? Che genere di problemi?” chiese Hanako.

Stamattina, mentre venivamo qua, l'abbiamo vista in piedi di fronte al negozio dell'armaiolo. Le abbiamo chiesto cosa aspettasse e lei ci ha detto che aveva commissionato una spada al fabbro e che era in attesa di ritirarla.” spiegò Hiro.

Beh non mi sembra che sia un grande problema.” disse Hanako.

Il fatto è che la spada sarà pronta stasera e lei non aveva la minima intenzione di spostarsi da li.” disse Hiro.

Ma che...” iniziò Hanako poi sospirò “... ok... vorrà dire che andremo domani in missione”.

Ok.” disse Hiro sorridendo, per niente sconvolto dalla notizia. Hanako urlò a Rahl che la missione era annullata e poi, dopo essersi guardata attorno, disse a Hiro “Ehi ti ricordi di quel tizio col mantello che voleva farti fuori?”

Il tizio incappucciato che usava il potere dello spazio? Sì certo che me lo ricordo. Perchè?” chiese Hiro.

Perchè sento una flebile traccia del suo odore in questa stanza.” disse Hanako continuando a guardarsi attorno.

Cosa? Ne sei sicura?” chiese Hiro.

Sì. I dragon slayer hanno un buon olfatto e sono sicura al 100% di quello che dico.” disse Hanako.

Scusa hai per caso parlato di un tizio incappucciato che usava una magia dello spazio?” chiese una ragazza avvicinatasi al tavolo. Hanako e Hiro si girarono velocemente e si trovarono di fronte Lyra, Miel e Lya.

Cosa sapete di quel tizio?” chiese Lya sedendosi di fianco a Hanako.

Niente di che. Lo abbiamo incontrato solo una volta e quell'unica volta ha cercato di far fuori Hiro.” spiegò Hanako “Perchè? Voi lo conoscete?”

No, anche noi lo abbiamo incontrato solo una volta.” disse Miel.

In quell'occasione ci aveva rubato qualcosa e dopo un breve scontro ci ha ridato gli oggetti e ci ha consigliato di entrare a far parte di questa gilda.” aggiunse Lyra.

Uhm... qualcosa non quadra. Perchè mai dovrebbe consigliarvi di entrare in una gilda? Secondo, se per caso quel tizio fosse un membro di questa gilda, perchè avrebbe dovuto uccidere Hiro?” disse Hanako.

Non lo so... forse qualcuno con un doppio fine.” ipotizzò Miel.

Uhm... esclusi noi cinque chi è che non è stato contattato da uno della gilda?- chiese Hiro.

Vediamo... tra le persone presenti mi sembra che tutti sano stati contattati da Aika o da qualcuno della gilda.” disse Lyra.

No aspetta... non tutti i presenti... c'è una persona che non rientra in quel gruppo.” disse Lya. Gli altri la guardarono ma lei si era già alzata e si stava avvicinando ad un tavolo dove due ragazzi stavano giocando a carte. Si fermò di fianco a loro e disse “Ashuros, posso parlarti un secondo?”

Uh? Ah sì certo.” disse Ashuros alzandosi e passando le sue carte a Erika che passava di lì per caso “Erika gioca tu al mio posto”.

Uh? Perchè?” chiese Erika ma Ashuros si era già allontanato insieme a Lya.

Coraggio cercherò di non umiliarti troppo.” disse Leo sorridendole.

Interessante, a quanto pare qui c'è qualcuno che vuole prenderle di santa ragione.” disse Erika e iniziò a giocare.

Intanto Ashuros e Lya si erano allontanati un po'.

Allora? Di che volevi parlare?” chiese Ashuros.

Dimmi Ashuros... tu come hai fatto a sapere dell'esistenza della gilda?” chiese secca Lya guardandolo dritto negli occhi.

Perchè me lo chiedi?”

Curiosità.” disse semplicemente Lya.

Uhm... ok te lo dirò.” disse Ashuros “Potrà sembrarti strano, ma ho combattuto con uno strano tizio incappucciato che poi mi ha parlato di Aika e della gilda che stava creando”.

Lya sgranò gli occhi, ma si ricompose subito “Ah, che strano e non ti ha detto nient'altro?”

No. Perchè? Doveva?” chiese Ashuros ma Lya si allontanò dicendo “No no, sta tranquillo e grazie!”

Ashuros la guardò allontanarsi, poi decise di tornare a giocare a carte ma, al posto di Leo e Erika, trovò Penny e Ryu intenti a giocare.

Ehi ghiacciolo dove sono andati Angel e Erika?” chiese Ashuros.

Di colpo è arrivata Yelle e gli ha detto che aveva trovato una missione per il loro team, così sono partiti... e comunque non mi chiamo ghiacciolo razza di fantasmino!” urlò di rimando Ryu.

Ehi Ryu non distrarti e gioca!” lo ammonì Penny.

Ma tu non eri incavolata a morte con lui?” chiese Ashuros, alludendo all'incidente di qualche giorno prima.

Sì, ma poi Miel mi ha spiegato come è andata in realtà e allora l'ho perdonato.” disse Penny, per poi mostrare quattro carte a Ryu e aggiunse “Poker d'assi”.

Ma non è possibile!!! E' la terza volta che vinci con un poker!!!” urlò scandalizzato Ryu.

Tsk prendersela tanto per un gioco di carte.” lo prese in giro Ashuros.

Angel mi ha detto che prima hai perso con un poker.” disse Penny.

Quello ha più fortuna che anima!” urlò Ashuros.

Ehi mi hai appena detto di non prendermela per un gioco di carte!” disse Ryu.

Sta zitto ghiacciolo! Cos'è cerchi botte? Vieni qui che ti do un bel poker di cazzotti!” lo provocò Ashuros e la rissa tra i due scattò dopo pochi secondi, coinvolgendo anche Rahl, Hiro, Hanako e Aika, più qualcun'altro.

Intanto, al tavolo di Lya.

Allora?” chiese Miel.

Dice che anche lui ha combattuto con il tizio incappucciato.” spiegò Lya.

Uhm... la situazione si fa complicata.- disse Lyra.

Già...” disse sconsolata Miel.

Che facciamo adesso?” chiese Lyra.

Aspettiamo che ritorni. Se abbiamo fortuna lo troveremo e così potremo smascherarlo.” disse Lya e le altre due annuirono.



* * *



Nel frattempo, in una piccola cittadina a qualche chilometro da Zafirus. Il team Caos Wind stava camminando tranquillamente per la via principale.

Certo che viaggiare su di un cerbero è davvero figo!” disse Yelle.

Già, non male come mezzo di trasporto.” aggiunse Edward.

Tsk la prossima volta prendiamo il treno. Ho le gambe a pezzi per lo sforzo.” disse Leo massaggiandosi le gambe.

Almeno così possiamo concludere prima la missione.” lo consolò Erika.

Sarà come dici tu... piuttosto com'è che si chiama sta città?” chiese Leo.

Rivinst.” disse Edward leggendo il foglio della missione.

Yelle non ci ha detto niente riguardo la missione. Qual'è il nostro incarico?” chiese Erika.

A quanto pare qualcuno sta attentando alla vita della figlia del sindaco. Noi dobbiamo sia proteggere la figlia che eliminare il sicario.” spiegò Edward.

Uhm... io direi di dividerci in due gruppi. Il primo si occuperà del sicario, mentre il secondo proteggerà la figlia.” disse Yelle.

Buona idea Yelle.” disse Erika.

Ok, allora io e la ragazzina ci occupiamo del sicario, mentre voi due proteggete la figlia.” disse Edward e gli altri annuirono.

Dopo circa venti minuti arrivarono al municipio e furono subito accolti dal sindaco, un uomo alto e snello sulla trentina, molto giovane per essere un sindaco, dai corti capelli neri e dagli occhi verdi.

Benvenuti! Dovete essere i maghi di Last Hope dico bene?” disse il sindaco.

Sì, siamo noi.” disse Edward.

Oh finalmente vi stavo aspettando! Io sono il sindaco di questa città, potete chiamarmi Robert!” disse il sindaco.

Piacere Robert. Senti non è che potremmo iniziare subito col lavoro?” chiese Yelle, visto che si stava annoiando non poco.

Oh ma certamente! Prego seguitemi!” disse Robert e iniziò a camminare lungo un corridoio del municipio, seguito dai maghi. Li condusse in una grossa stanza adibita a parco giochi personale per sua figlia, una bambina di appena otto anni. Aveva dei lunghi capelli castani e un paio di chiarissimi occhi azzurri, indossava un vestitino verde e delle scarpette nere.

Mandy vieni qui!” disse Robert e la bambina, vedendolo, buttò a terra un pupazzo e corse da lui, per poi abbracciarlo con forza “Questa è la gioia della mia vita, vi presento mia figlia, Mandy!”

Piacere Mandy!” disse Yelle avvicinandosi in volo e la bambina rimase a bocca aperta, dicendo poi “Uaaaah un altro mago!”

Uh? Un altro mago?- chiese Yelle confusa.

Sì, beh... dovete sapere che anche mia figlia è un mago, anche se non controlla appieno i suoi poteri.- spiegò Robert.

Fantastico! E che potere hai piccolina?” chiese Yelle guardando Mandy. La bambina sorrise e puntò una mano verso una macchinina di ferro a terra. Dopo pochi secondi, la macchinina iniziò a muoversi e si sollevò da terra per poi finire nella mano della bambina.

Magnetismo.” disse Edward.

Già!” disse Robert con fare orgoglioso.

Bene Mandy, vogliamo andare a fare un giro?” chiese Erika.

Sìììì.” rispose felice la bambina.

Il gruppo uscì dal municipio e si divise come da programma. Leo e Erika portarono Mandy a un vero parco giochi dove iniziò a giocare con altri bambini mentre loro la osservavano seduti sotto un albero. Poco lontano da loro, sui tetti delle case, stavano Edward e Yelle che stava setacciando in volo i dintorni per individuare dei tizi sospetti.

In cima ad un campanile, poco lontano da loro, un uomo sorrise, mentre con un binocolo osservava prima Mandy poi Leo e Erika ed infine Yelle e Edward, soffermandosi di più su quest'ultimo. “Guarda guarda chi si vede... eh eh eh... è da parecchio tempo che non ci vediamo, caro il mio assassino”.



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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì! Dunque, malgrado sia un po' breve, spero di aver fatto un buon lavoro con i vari personaggi. Dimenticavo, ho modificato l'ultimo capitolo, aggiungendo al fondo una richiesta, ma la ripeterò qui: di che colore la volete la vostra stanza? E in più: volete qualche oggetto in particolare dentro di essa?

Beh io vi saluto e ci vediamo alla prossima. CHAOS!!!

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Chaos come va? Spero tutto bene. Dunque, da questo capitolo inizia ufficialmente la saga dell'assassino (scusate il nome banale e scontato, ma non mi veniva in mente altro) e durerà sui tre capitoli (più o meno come l'altra saga). Bene, non vi trattengo oltre e vi lascio al capitolo! Buona lettura!!!

P.S: questo capitolo sarà molto breve, gomen >.<



Capitolo 11



Leo e Erika erano seduti all'ombra di una grossa quercia. I loro sguardi erano puntati su una bambina di otto anni dai lunghi capelli castani di nome Mandy. La bambina, in quel momento, stava giocando con altri bambini e sembrava divertirsi molto. Leo volse una rapida occhiata a Erika e le disse “Non sapevo che fossi così brava a trattare con i bambini”.

Cosa ti fa credere che io sappia trattare con i bambini?” chiese Erika, senza distogliere lo sguardo da Mandy.

Beh, tanto per cominciare, quando le hai chiesto se voleva andare in un vero parco giochi, sembravi davvero una mamma alle prese con sua figlia, poi mentre venivamo qua l'hai sempre tenuta per mano e Mandy ha sempre sorriso malgrado fosse in compagnia di una persona conosciuta da poco. Perdona la mia testardaggine, ma secondo me tu ci sai fare!” spiegò Leo tornando ad osservare Mandy.

Certo che a te non sfugge proprio niente eh?” disse Erika sorridendo “Diciamo che è stata mia nonna ad insegnarmi come trattare con i bambini”.

Tua nonna?” chiese Leo, tornando ad osservarla.

Già. Devi sapere che i miei genitori litigavano spesso e io ero sola tutti i giorni, visto che nessuno dei due voleva darmi attenzioni. La salvezza l'ho trovata nella mia nonna materna, passavo con lei tutti i week-end nella sua casa in campagna e mi divertivo un mondo. Lei mi ha dato tutto l'amore che i miei genitori non erano riusciti a darmi e a me bastava.” disse Erika, guardando con sguardo malinconico una bambina che giocava con i suoi nonni “Purtroppo anche le cose belle finiscono. Quando avevo dodici anni, mia nonna morì e io non avevo la minima intenzione di tornare a soffrire a causa dei miei genitori così, una notte d'estate, scappai di casa e non feci più ritorno. Dopo circa un mese incontrai un drago di nome Chaoronix che mi prese con sé e mi insegnò la magia del Caos”.

Una storia molto triste... mi dispiace per tua nonna.” disse Leo.

Tranquillo tu non hai colpe... se i miei genitori si fossero comportati meglio, io non sarei scappata di casa, non avrei imparato la magia del Caos e avrei vissuto una vita tranquilla e ordinaria.” disse Erika abbassando lo sguardo.

Già hai ragione, ma...” iniziò Leo, dopodiché le arruffò i capelli con una mano. Lei lo guardò confusa e lui, sorridendo, aggiunse -... se tu non fossi scappata di casa, non saresti mai entrata a Last Hope e non ci saremmo potuti incontrare!”

Erika lo guardò, arrossendo leggermente, e Leo, arrossito pure lui, si affrettò a precisare “Ehm... intendevo noi come team... cioè... io, te, Edward e Yelle... sì insomma...” e si voltò, dando le spalle a Erika che fece una piccola risata, dopodichè, tornando a fissare Mandy, disse “Immagino che uno come te, invece, abbia avuto un'infanzia più movimentata.” ma non ricevette risposta e allora si voltò verso Leo.

Il ragazzo stava fissando il cielo con sguardo malinconico, quasi triste, e Erika si morse un labbro capendo di aver toccato un tasto dolente.

Stava per scusarsi quando Leo iniziò a parlare “Da piccolo vivevo in un villaggio tra le montagne nell'estremo sud del regno. Eravamo molto isolati ma sapevamo cavarcela, vivendo di raccolta e pesca. A noi ci bastava. Per quanto possa sembrare strano, eravamo un villaggio che credeva nelle divinità e una volta all'anno offrivamo delle offerte a queste divinità. Anch'io, malgrado fossi molto piccolo, ero affascinato da queste divinità, anche se non le avevo mai viste, e continuavamo a vederle come le protettrici della vita”.

Leo fece una pausa e, dopo un respiro profondo, riprese “Avevo sei anni quando avvenne la tragedia. Dal nulla sbucarono decine e decine di demoni che iniziarono a bruciare le case e a rapire le persone. In quel momento ero da solo in casa, che venne colpita da un forte attacco e crollò su sé stessa, io me la cavai, ma le mie gambe erano bloccate da alcune assi del soffitto crollato. Iniziai a chiedere aiuto e dopo pochi secondi vidi arrivare mia madre e mio padre che cercarono subito di liberarmi, ma senza successo. Da dietro di loro apparve un demone dalle sembianze di un lupo che iniziò ad avvicinarsi lentamente, mio padre cercò di fermarlo, ma venne colpito e sbattuto a terra vicino a mia madre. Lei non calcolò minimamente il demone e cercò ancora di salvarmi. Il demone era ormai vicinissimo quando di colpo, due fulmini illuminarono il cielo e apparvero loro”.

Loro?” disse Erika con un filo di voce.

Erano due. Avevano fattezze umane e indossavano delle bellissime tuniche blu e sopra di esse delle armature di un metallo bianchissimo. Avevano entrambi dei lunghi capelli bianchi e degli occhi azzurri, in più avevano, tutti e due, un paio di enormi ali di piume bianche come la neve. Rimasi a bocca aperta nel vedere quei due esseri così belli, convinto che fossero arrivati per proteggerci, ma capii subito che non erano lì per quello. Uno dei due alzò le braccia al cielo e urlò 'Questo villaggio è impuro e va cancellato!' per qualche secondo non successe niente ma poi, il cielo si fece scurissimo e decine di fulmini caddero a terra, distruggendo tutto. Uno si abbatté proprio davanti a me ma i miei genitori mi fecero da scudo e vennero vaporizzati nel giro di un millisecondo. L'impatto scagliò in aria diverse rocce e una di esse mi colpì sulla fronte, facendomi svenire. Mi risvegliai e notai subito che non ero più nel villaggio, ma ero sdraiato in un prato poco lontano. Tutto il corpo mi faceva male e, passandomi una mano sulla fronte, capii che qualcuno mi aveva fasciato la testa, un'ulteriore conferma venne dal fatto che anche le mie gambe erano piene di bende e garze. Mi guardai attorno e rimasi completamente sconvolto nel constatare che il villaggio era stato pressoché spazzato via. Sentii dei passi dietro di me, mi girai e vidi un demone. Aveva le fattezze di un lupo, e indossava una strana armatura di cuoio nero, in mano aveva delle pagnotte di pane un po' bruciacchiate che mi porse, dicendomi di mangiarle perchè dovevo recuperare le energie. Io mangiai in silenzio, non capivo più niente, sembrava che il mondo fosse impazzito. Prima due angeli, che rappresentavano la lealtà e la giustizia, uccidevano tutti gli abitanti del mio villaggio e poi un demone, che dovrebbe essere malvagio, mi salvava la vita. Il demone si chiamava Worjin e mi prese con sé. Da quel giorno mi allenai come un pazzo per apprendere la magia di evocazione dei demoni, fu lui a darmi il nome Angel Deathing.” concluse Leo che, vedendo lo sguardo triste di Erika cercò di sdrammatizzare, dicendo “Su coraggio... non fare quella faccia... poteva andarmi peggio no? P... perchè non torniamo ad occuparci della missione?” e tornò a guardare i bambini che giocavano.

Leo non ricevette risposta e stava per tornare a guardare Erika, quando sentì un forte calore sul collo e sulla schiena.

Erika non sapeva perchè ma lo aveva abbracciato. Si era avvicinata da dietro e gli aveva cinto il collo con le braccia, stringendolo in quell'abbraccio. Rimasero fermi così per qualche secondo poi Erika disse “Mi dispiace... se non ti avessi detto quella stupida frase non avresti dovuto ripensare a quel giorno...”

Leo si limitò a darle delle piccole pacche sulla testa con la mano sinistra, poi disse “Nah sta tranquilla... quello è il passato e a me importa molto di più il presente. Non hai colpe”.

Erika sorrise e, dopo aver sciolto l'abbraccio, gli chiese “Quindi Angel non è il tuo vero nome?”

Già... il mio vero nome è... Leo.” disse il ragazzo.

Carino come nome.” disse Erika sorridendo.

Già è carino... ma ti consiglio di scordarlo alla svelta.” disse Leo con uno strano bagliore rosso negli occhi.

Ehm... ok.” disse Erika.

Scusami Erika...” disse una voce femminile vicino a loro. I due si voltarono e videro Mandy.

Sì Mandy cosa c'è?” chiese Erika sorridendole.

Mi sono tagliata...” disse Mandy e le mostrò un piccolo taglietto sulla mano destra.

Oh è meglio metterci subito un cerotto. Vieni qui.” disse Erika.

Leo osservò Erika mentre metteva un cerotto sul taglietto e rassicurava la bambina con parole dolci. Sorrise pensando -Eh sì Erika... tu ci sai proprio fare con i bambini-.

Intanto, sui tetti delle case poco lontani, Yelle stava tornando da Edward.

Hai notato qualcuno o qualcosa di sospetto?” chiese Edward.

No niente di niente... però in compenso ho individuato un bellissimo negozio di dolci! Dopo ci andiamo!” disse Yelle.

Ma vuoi concentrarti un po' sulla missione?” chiese Edward, ormai al limite della sopportazione.

Uffa come sei noioso! Ma pensi solo al lavoro?” chiese Yelle.

Dobbiamo eliminare un uomo. Non c'è tempo per le distrazioni.” disse Edward con tono freddo e Yelle, per la prima volta, ebbe paura della sua voce, ma non volle darlo a vedere e si allontanò in volo dicendo “Allora perchè non te lo cerchi da solo il bersaglio?” e Edward non disse nulla, limitandosi a guardarla mentre si allontanava.



* * *



Stupido Edward, non sa stare agli scherzi e pensa solo al lavoro! Perchè diavolo ho accettato di formare un team con lui?” disse Yelle mentre volava senza meta per la città. D'un tratto, da un vicolo sotto di lei, giunse una voce femminile che chiedeva aiuto. L'albina si avvicinò velocemente e vide una donna sulla trentina incastrata sotto una cassa di legno, aveva i capelli blu corti e gli occhi verdi, indossava una maglietta a maniche lunghe grigia e dei pantaloncini corti neri. Yelle atterrò a pochi metri da lei e le corse incontro “Ehi stai bene?”

Questa cassa mi sta schiacciando la caviglia, che dolore!” disse la donna.

Tranquilla ti aiuto io!” disse Yelle, avvicinandosi alla cassa.

Uh uh veramente vorrei sapere chi aiuterà te!” disse la donna e Yelle, prima che riuscisse a fare qualcosa, venne colpita alle spalle da una grossa sfera verde liquida. All'impatto la sfera si sciolse su di lei, ricoprendola con qualcosa che sembrava fango ma era molto più denso.

Ma cosa...?” disse Yelle, mentre cercava di liberarsi da quella strana roba.

Spiacente ma non è così facile liberarsi del mio acido.- disse una voce maschile. Yelle riuscì ad alzare un poco lo sguardo e vide, dietro alla donna che si era liberata da sola, un uomo che doveva avere al massimo cinquanta anni, aveva i capelli corti e grigi e gli occhi erano dello stesso colore, indossava un cappotto nero, dei pantaloni neri e delle scarpe nere.

Chi sei tu?” chiese Yelle.

Oh tu puoi chiamarmi Crotalux.” disse l'uomo “Mentre quest'affascinante creatura è la mia assistente, Jenny”.

Perchè mi avete attaccata?” chiese Yelle, cercando ancora di liberarsi.

Oh è molto semplice, noi siamo i sicari mandati qui per eliminare il sindaco!” disse Crotalux.

Eh? Come il sindaco? Non volevate eliminare sua figlia?” chiese Yelle ormai molto confusa.

Siamo piuttosto ingenui eh.” disse Jenny ridendo.

Questa è l'idea che si è fatto il sindaco, ma faceva tutto parte del nostro piano.” disse Crotalux “Ora elimineremo te che sei di sicuro la più veloce, dato che puoi volare, e poi andremo dal sindaco per concludere il nostro lavoro”.

Maledetto!” urlò Yelle che, visto che la forza fisica non bastava, cercò di fare a pezzi quella strana roba con il suo vento, ma stranamente, non riuscì a creare neanche un venticello “Che... che mi succede?”

Ah ah ah spiacente mia cara, ma quello è uno speciale acido che non corrode la pelle, bensì i poteri. Finché ce lo avrai addosso, non potrai più usare la magia.” disse Crotalux poi puntò la mano destra verso Yelle, uno strano liquido verde e bianco ricoprì completamente la sua mano, poi disse “Addio”.

Yelle non sapeva cosa fare, aveva paura e riuscì a dire solo una parola “EDWARD!!!”

ACID RIFLE!!!” urlò Crotalux e tantissime sfere di acido partirono in direzione di Yelle, creando un denso fumo verde corrosivo.

Yelle si sentiva stranamente leggera, le sembrava di volare. Aprì leggermente gli occhi e si accorse di essere davvero in aria, ma qualcosa la teneva per la vita, girò di poco la testa e vide un ragazzo che la teneva con un braccio. Il ragazzo le sorrise e disse “Ma allora te lo ricordi il mio nome per intero!”

E... Edward!!!” urlò Yelle felice di vedere un volto familiare.

Edward atterrò sul tetto sopra il vicolo e posò a terra Yelle, aiutandola a levarsi di dosso l'acido anti-magia.

Grazie per avermi salvata...” disse timidamente Yelle che non aveva il coraggio di guardarlo negli occhi, ripensando alla scenata di pochi minuti prima.

Siamo compagni di team dopotutto. Se non ti salvo io chi altri può farlo?” disse Edward.

Yelle stava per rispondergli, quando poco avanti a loro comparvero Crotalux e Jenny. Il primo guardò Edward e gli mostrò un grosso sorriso, poi disse “Edward! Quanto tempo ragazzo!!!”

Edward guardò per qualche secondo l'uomo poi disse “Maestro Crotalux.” e il cuore di Yelle perse un colpo “Edward... tu conosci quel tizio?”

Sì lo conosco. E' stato il mio mentore per diversi anni, in più è lui che mi ha insegnato la magia del veleno.” spiegò Edward, lasciando Yelle a bocca aperta.

Uno dei miei migliori allievi!” aggiunse Crotalux ridendo “L'unico che abbia veramente meritato il titolo di assassino, anche se tu avevi quel soprannome ben prima di conoscermi. Dico bene?”

Yelle guardò confusa il compagno e disse “Di che cosa sta parlando?”

Ma come Edward non glielo hai detto?” chiese Crotalux e Edward fu veloce a dirgli “Taci!”

Ah ragazza mia...” disse Crotalux guardando Yelle “... tu non sai proprio niente del tuo compagno nevvero?” Yelle non rispose e Crotalux, capendo di aver fatto centro, continuò “Il qui presente Edward è un famosissimo killer! Ha ucciso centinaia di persone e la prima di esse è stata la sua dolce sorellina!”

Yelle sbiancò di colpo e guardò con uno sguardo spaventato Edward. E' vero, lei sapeva che Edward aveva ucciso qualcuno ma non sapeva che in realtà avesse compiuto un massacro e che avesse ucciso sua sorella.

Crotalux... te lo dissi il giorno in cui decisi di diventare tuo allievo e te lo dirò di nuovo adesso... io non ho ucciso mia sorella.” disse Edward con voce calma.

Beh ognuno è libero di pensare quello che vuole.” disse Crotalux per poi aggiungere “Ma è giunto il momento di parlare d'affari. Edward, tu eri un killer abilissimo. Ritorna da me e farò in modo che il tuo nome venga temuto da tutti i re della fascia umana!”

Edward fece un passo in avanti e Yelle credette che lui accettasse, ma il ragazzo, dopo essersi acceso una sigaretta, disse “Ehi vecchio... non me ne può più fregare un cazzo del titolo di miglior killer del regno! Ormai ho voltato pagina, adesso appartengo a Last Hope e questo è un dato di fatto”.

Ragazzino come ti...!” iniziò Jenny ma Crotalux la bloccò con un braccio per poi dire “Vedo che ormai sei diventato un uomo Edward. Benissimo, allora perchè non mi mostri il frutto dei tuoi allenamenti?” e lo stesso liquido verde e bianco di prima gli ricoprì le braccia.

Tsk, non potevo chiedere di meglio vecchio!” disse Edward e un veleno rosso e nero gli ricoprì le mani, iniziando a gocciolare sul tetto “Ehi Yelle...”

Sì... cosa c'è Edy... ehm... Edward?” disse Yelle alzandosi in piedi.

E' probabile che quella donna romperà non poco le scatole durante il combattimento, ti dispiacerebbe occuparti di lei?” chiese Edward.

Yelle lo guardò per qualche secondo, poi sorrise e rispose “Certo! Lascia fare a me Edy!” e partì all'attacco verso Jenny che iniziò a saltare da un tetto all'altro. Mentre cercava di colpirla, Yelle pensò -Non ce niente da temere... ormai Edward è un nostro compagno e posso fidarmi di lui!-

Crotalux e Edward si osservarono per qualche secondo, poi Crotalux scoppiò a ridere e disse “Certo che ti sei proprio rammollito Edward o dovrei dire Edy? AH AH AH!!!” ma Edward lo fece tacere subito, lanciandogli un pugnale di veleno che Crotalux schivò senza problemi.

Spiacente vecchio... ma solo quella ragazzina ha il diritto di chiamarmi Edy.” e scattò in avanti, imitato subito da Crotalux.

Maestro Vs. Allievo! Lo scontro tra gli assassini inizia!!!



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Chaos piaciuto il capitolo? Dunque se mi sono divulgato troppo nelle scene pucciose (...aiuto il diabete...) fatemelo sapere subito che così almeno le ridimensiono un po' XD beh purtroppo da domani inizio a lavorare perciò gli aggiornamenti rallenteranno... ma cercherò di fare il più in fretta possibile!

Ci vediamo alla prossima chaos!!!

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Chaos come va? Spero tutto bene. Lo so che sono in ritardo rispetto al solito, ma lo stage mi tiene impegnato fino alle sette di sera e parte del tempo libero lo uso per creare la nuova storia OC con BlackRose che ringrazio per l'aiuto ^.^ bene, non voglio distrarvi più di tanto, quindi vi lascio subito al nuovo capitolo. Buona lettura!!!

P.S: purtroppo anche questo capitolo sarà breve ma ci saranno più scontri ^.^

P.P.S: la saga durerà quattro capitoli e non tre.



Capitolo 12



Yelle continuava a volare, lanciando occasionalmente qualche forte folata di vento, sempre schivata da Jenny che non la smetteva di saltare da un tetto all'altro.

Fermati brutta strega!!!” urlò Yelle.

Te lo scordi mocciosa!!!” le urlò di rimando Jenny.

Ormai erano arrivate ai confini della città e si vedevano già i campi e i boschi che si trovavano attorno alla cittadina. Giunta all'ultima casa, la donna fece un salto molto lungo, atterrò con grazia in un prato e si mise a correre, per poi fermarsi in una grossa radura di un bosco. Yelle fu veloce a raggiungerla.

Finalmente hai deciso di affrontarmi!” disse Yelle.

Uh uh uh... adesso ti farò abbassare la cresta.” disse Jenny, poi alzò la mano destra e urlò “GHOST BODY!” ma non accadde nulla e Yelle iniziò a ridere.

Ah ah ah cos'era quella? Una magia? Mi sa che hai fatto cilecca!” disse Yelle.

E allora perchè non vieni a farti sotto?” chiese Jenny.

Yelle partì subito all'attacco e cercò di colpire Jenny con un calcio che, con grande sorpresa di Yelle, passò attraverso il corpo della donna, senza arrecare nessun danno.

Ma cosa...?” disse Yelle incredula.

Che c'è mocciosa? Già finito?” la provocò Jenny.

Yelle cedette subito alla provocazione e cercò di colpirla con una serie di calci e pugni che però fallivano sempre, così si allontanò un po' e usò la sua magia per cercare di colpire la donna con delle lame di vento o dei piccoli tornado, ma l'effetto era lo stesso e Jenny non si era mossa di un millimetro.

Certo che anche tu come maga non sei un granché!!!” la schernì Jenny.

Yelle non rispose ma si limitò ad alzare entrambe le mani al cielo e una forte corrente si creò attorno a lei. Jenny non mosse un muscolo e si limitò ad osservare Yelle che, dopo alcuni minuti, abbassò lentamente il braccio sinistro, tenendo puntato verso il cielo solo quello destro.

Ora vedremo se la mia magia non è davvero un granché.” disse Yelle.

La mano destra, che fino ad ora aveva tenuto aperta, iniziò pian piano a chiudersi e nel contempo, il cielo si fece scuro e, sopra a Jenny, le nuvole iniziarono a vorticare in cerchio, creando quella che sembrava la punta inferiore di un tornado nero.

Jenny guardò verso l'alto preoccupata e disse “Il vento è... nero?”

Yelle sorrise e parlò, ma le sue parole non erano dirette a Jenny “E così il tuo maestro era un assassino eh Edy? Beh non sei l'unico ad avere avuto un maestro con i fiocchi!” poi tornò a guardare Jenny “Ora vedrai cosa succede a chi fa arrabbiare l'allieva di un cacciatore di dei!!!” poi abbassò di colpo il braccio destro urlando “GOD SLAYER'S SECRET ART: ANCIENT TORNADO DRILL!!!” e un enorme tornado nero partì dal cielo diretto verso Jenny. L'impatto fu devastante e molte piante e rocce vennero spazzate via, creando un grosso polverone.

Yelle cadde in ginocchio sfinita fissando, soddisfatta, il polverone e, dopo aver ripreso un po' di fiato, disse “Allora? Che te ne pare? Eh eh eh...”

Niente male mocciosa.” disse una voce femminile che fece completamente sbiancare Yelle. Dal polverone uscì, levitando, Jenny che aveva riportato solo qualche graffio e i vestiti un po' rovinati, ma niente di più.

Non... è... possibile...” disse Yelle sconvolta.

Spiacente mocciosa... ma ho vinto io!” disse Jenny, per poi avvicinarsi a Yelle e posarle un dito sulla fronte dicendo “GHOST TOUCH”.

Gli occhi di Yelle si fecero completamente neri e poi cadde a terra svenuta. Jenny rise per qualche secondo poi si caricò Yelle in spalla e si diresse verso la città da cui era appena uscita.



* * *



Il camino alla sua sinistra venne colpito da una sfera verde e si sciolse in pochi secondi. Altre sfere cercarono di colpirlo, ma lui riuscì ad evitarle tutte senza problemi.

Ormai erano da qualche minuto che Edward era costretto a schivare quelle fastidiose sfere d'acido. Crotalux si era sistemato in cima ad un campanile e continuava a lanciare sfere di acido e sfere di acido sciogli-magia.

-Se una di quelle mi prende, per me è la fine.- pensò Edward riparandosi dietro un grosso camino. Per fortuna la zona era riuscito ad attirarlo in una zona abbandonata della città quindi non c'era il rischio di ferire qualcuno.

Sbucò di colpo da dietro il camino e lanciò un paio di pugnali velenosi che però vennero sciolti da una nebbia verde che vorticava attorno alla cime del campanile.

-Maledizione! La sua Acid Mist è troppo corrosiva, dovrei riuscire ad avvicinarmi un po' ma correrei il rischio di essere colpito da una delle sue sfere.- pensò Edward.

Ehi Edward perchè non approfittiamo di questo momento per ricordare i bei vecchi tempi?” chiese Crotalux ma Edward non rispose e allora l'uomo disse “Andiamo non farti pregare! Ho capito, hai bisogno di una spinta alla memoria eh. Vediamo... ah sì, ti ricordi di quando hai dovuto eliminare quell'uomo davanti alle sue figlie? AH AH AH Le loro facce erano un tripudio di rabbia e terrore verso di te!!!”

Edward non rispose ma si poteva vedere chiaramente che si stava incazzando. Creò una lancia di veleno e la scagliò sopra il campanile, non appena fu esattamente sopra, Edward urlò “POISON RAIN!!!” e la lancia si divise in tante piccole gocce di veleno e iniziarono a cadere addosso a Crotalux che venne protetto dalla sua nebbia acida.

Aspetta aspetta ne ho un'altra! Ti ricordi di quella volta che hai ucciso più di cento persone quando in realtà dovevi ucciderne una sola? AH AH AH Avevi avvelenato il cibo a tutti solo per il piacere di farlo!”

Edward stava per urlargli di tutto, quando notò un particolare. La nebbia, per proteggere Crotalux dalla pioggia velenosa, si era convogliata per qualche secondo sopra al campanile, lasciando sguarnita la parte inferiore. Il ragazzo si guardò attorno e, fortunatamente, individuò un geco attaccato ad un muro. Edward si voltò verso Crotalux e fece uscire dalle mani un fumo viola dicendo “POISON MIST.” poi scattò verso il geco e lo afferrò al volo, per poi nascondersi dietro ad un camino. Intanto, Crotalux, per niente intimorito dalla nebbia velenosa che veniva annullata dalla sua nebbia acida, continuava a narrare altri eventi passati del lavoro di Edward. Dopo qualche minuto, la nebbia di Edward si diradò e Crotalux vide il ragazzo seduto sopra ad un muretto che si fumava tranquillamente una sigaretta.

Edward non sono nato ieri, so che quella è una POISON COPY.” disse Crotalux con fare annoiato.

Spiacente vecchio ma io sono quello vero! Non darei mai una delle mie sigarette ad una copia.” disse Edward sorridendo, per poi creare un'altra lancia di veleno e ripetere lo stesso attacco di poc'anzi.

Sei noioso Edward, perchè non provi con qualcos'altro?” chiese Crotalux sbadigliando, ma poi di colpo sul suo volto comparve un'espressione di puro dolore. Si guardò la caviglia destra dove sentiva quel dolore lancinante e vide un geco viola che lo stava mordendo “Ma cosa?!?” e staccò di colpo l'animale, sciogliendolo con il suo acido.

Mi dispiace vecchio... ma ho vinto io.” disse Edward e Crotalux, prima che potesse ribattere, si sentì debole e cadde dal campanile, schiantandosi sul tetto dove si trovava Edward.

Maledetto... cosa hai fatto...?” chiese Crotalux dolorante.

E' un trucchetto che ho imparato di recente. Quell'adorabile geco che hai ucciso, lo avevo infettato poco fa col mio veleno, sfruttando la mia nebbia come copertura. Ho fatto sì che iniziasse a sviluppare tossine molto letali e ho potuto controllarlo infettandogli il cervello con un veleno speciale. Non penso che ci sia bisogno di dirti cos'è successo quando ti ha morso...” spiegò Edward e Crotalux iniziò a urlare per qualche secondo, poi le sue urla si trasformarono in una malvagia risata, scioccando Edward.

Uh uh uh povero Edward...” disse Crotalux.

Impossibile! Una persona normale sarebbe morta con quel veleno in corpo!” disse Edward.

Oh ma io non sono più una persona normale...” disse Crotalux, per poi inarcare la schiena all'indietro e urlare “ACID DRAGON'S...”

Edward sbiancò e disse “Crotalux... tu sei... un dragon slayer?!?”

...ROAR!!!” finì di urlare Crotalux e un grosso cono di acido verde scaturì dalla sua bocca diretto verso Edward che, per il rotto della cuffia, riuscì a schivarlo. Tutto ciò che venne colpito da quell'attacco, si sciolse nel giro di un secondo.

Uh uh uh sorpreso Edward?” chiese Crotalux e Edward gli rispose “Tsk... cosa non faresti pur di vincere... sei diventato un dragon slayer di Seconda Generazione?”

Indovinato! Ho ottenuto una gemma speciale in cui erano racchiusi i poteri del drago dell'acido e ho ottenuto questi nuovi poteri!” disse Crotalux, per poi voltarsi verso destra e dire “Uhm... sembra che abbia finito”.

Edward non capì il senso di quella frase ma poi, vicino a Crotalux, comparve Jenny con Yelle, ancora svenuta, in spalla.

Yelle!” urlò Edward ma né Jenny né Crotalux lo degnarono di uno sguardo.

Allora?” chiese Crotalux.

Uh uh uh ho fatto quanto mi hai detto, ho eliminato il sindaco e ho recuperato queste.” disse Jenny mostrando due pietre bianche perfettamente sferiche.

Cosa... il sindaco è morto?” chiese Edward sconvolto.

Indovinato ragazzino.” disse Jenny sorridendo per poi sgranare di colpo gli occhi, imitata subito da Edward.

La donna si voltò lentamente verso Crotalux e vide il suo braccio destro che le stava trapassando la cassa toracica “Grazie mille per l'aiuto Jenny, ora puoi anche morire.” disse Crotalux e le strappò, letteralmente, il cuore dal petto.

Eh...?” riuscì a dire la donna, prima di cadere a terra insieme a Yelle. Crotalux si chinò e raccolse le due pietre bianche, poi spremette il cuore di Jenny e fece colare il sangue su di esse. Edward osservò scioccato la scena, poi Crotalux, tenendo una pietra per mano, le alzò al cielo e urlò “Tutto è pronto!!! Ora...!!!” ma un'altra voce terminò la frase al suo posto “... ti beccherai un bel cazzotto in faccia!!!”

Crotalux si voltò di scatto, appena in tempo per vedere un gorilla rosso avvolto dalle fiamme che lo colpì in faccia con un pugno, scaraventandolo contro una casa che crollò all'impatto.

Edward si voltò verso sinistra e vide Leo avvicinarsi sorridendo, mentre il suo gorilla prendeva in braccio Yelle e la adagiava vicino a lui, per poi scomparire in una nuvola di fumo.

Angel! Sono contento di vederti!” disse Edward.

Tsk, senza di me non sapete proprio fare niente eh.” rispose Leo “Che è successo a Yelle?”

Edward si avvicinò a Yelle e le alzò lentamente la testa e lei aprì gli occhi “E... dy...?”

Edward tirò un sospiro di sollievo “Sì sono io. Guarda in che stato sei ragazzina!” disse cercando di sdrammatizzare e la ragazza abbozzò un sorriso.

Uhm... a quanto pare sei debilitata, forse posso aiutarti.” disse Edward e le mise l'avambraccio davanti alla bocca, dicendo “Avanti mordimi”.

Eh?” disse Yelle e lui “Sta zitta e mordi! Devi ingerire uno speciale veleno”.

Ma perchè devo morderti?” chiese Yelle.

Edward arrossì leggermente e disse “Perchè l'altro metodo è troppo imbarazzante! Mordi e falla finita!” intanto Leo se la rideva sotto i baffi.

Yelle morse con forza il braccio di Edward e ne bevve il sangue, dopo pochi secondi si alzò da sola, nel pieno delle forze.

Wow grazie Edy! Come hai fatto?”

Nel sangue era presente uno speciale veleno che ti da energie, ma tra qualche ora sarai più a pezzi di prima.” spiegò Edward e Yelle iniziò a colpirlo dicendo “Tu maledetto, mi hai dato una droga!”

Edward non si preoccupò tanto di quei colpi e chiese a Leo “Dov'è Erika?”

Abbiamo sentito diversi rumori e alcune guardie ci hanno detto che il sindaco era morto, così lei è rimasta con Mandy per calmarla, mentre io sono venuto qua ad aiutarvi.” spiegò Leo.

Capisco... beh meglio così.” disse Edward “Ora è meglio andare”.

Ma come? Ve ne andate di già?”

Tutti e tre si voltarono e videro Crotalux in piedi poco avanti a loro.

Tsk, il colpo di prima non ti è bastato?” chiese Leo.

No per niente.” disse Crotalux sorridendo “Ma non potrò chiedere il bis, visto che tra poco morirete tutti.” e alzò di nuovo al cielo le due pietre che iniziarono a brillare di un bagliore rosso che in breve tempo divenne accecante, poi si sentirono due tuoni, ed erano vicinissimi.

Edward e gli altri si erano coperti gli occhi per proteggersi dalla luce e quando tornarono a vedere, videro il cielo completamente scuro e Crotalux che rideva come un pazzo.

Che ha da ridere quello?” chiese Yelle.

Non... è... possibile...” disse Leo e i suoi due compagni si voltarono verso di lui, notando che stava tremando e fissava un punto in alto. I due seguirono il suo sguardo e rimasero a bocca aperta.

Poco sopra a Crotalux stavano due figure. Erano un uomo ed una donna, avevano entrambi gli occhi azzurri e dei lunghi capelli bianchi, indossavano delle armature bianche e sotto di esse si potevano vedere delle tuniche blu, in più entrambi avevano un paio di ali di piume bianche.

Finalmente siamo svegli sorella.” disse il primo.

Hai ragione fratello.” disse la seconda sorridendo.

Cosa... chi sono quelli?” chiese Yelle.

Entrambi gli esseri si voltarono verso di lei e il primo disse “Noi siamo angeli. Io mi chiamo Finilion, mentre lei è mia sorella, Faniria”.

Degli angeli? No impossibile!” disse Edward.

Invece è così.” disse Finilion “Noi siamo angeli celesti che viaggiano per il mondo con lo scopo di cancellare il male”.

Nessuno fiato per qualche secondo, poi Leo disse “Voi bastardi avete distrutto il mio villaggio!!!”

Oh mi ricordo di te. Sei quel ragazzo impuro che è stato protetto dai suoi impuri genitori.” disse Faniria sorridendo.

Perchè? Perchè li avete uccisi???” chiese Leo.

Perchè era una zona impura.” disse Finilion “Devi sapere che il nostro metodo di giudizio è molto rigido e ci è stato insegnato da nostro padre, anche se gli altri angeli lo ritenevano eccessivo e per questo ci condannarono al sonno eterno, sigillandoci dentro quelle due pietre”.

Ma grazie a quell'uomo ora siamo liberi e secondo il codice degli angeli, dobbiamo ubbidirgli.” aggiunse Faniria.

Esatto ora dovete ubbidirmi!!!” disse felice Crotalux “Il mio primo ordine è... eliminate il caos da questa città!”

D'accordo.” disse Finilion, per poi voltarsi verso la zona abitata della città “Rilevo una concentrazione di caos in quella direzione”.

Leo seguì il suo sguardo e sbiancò -Da quella parte c'è... Erika!!!-

Finilion alzò un braccio al cielo e dei piccoli fulmini iniziarono a vorticargli attorno al braccio, poi disse “Dobbiamo cancellare il caos”.

FERMO!!!” urlò Leo ma Finilion lo ignorò completamente e un fulmine partì dal suo braccio diretto in cielo. Le nubi iniziarono ad illuminarsi e la luce si spostò attraverso le nubi, verso la città. Leo e gli altri seguirono col fiato sospeso quella luce che, non appena fu arrivata sopra la città, scaturì in un enorme fulmine che si schiantò a terra generando una fortissima esplosione.

Leo cadde in ginocchio, mentre Edward e Yelle osservavano la scena scioccati.

Finilion chiuse un attimo gli occhi poi, riaprendoli, disse “Non rilevo nessuna forma di caos in quella zona. Missione compiuta”.

Voi...!!!” sibilò Leo.

Tutti si voltarono verso di lui e i suoi compagni rimasero intimoriti da quella voce che non sembrava più la usa.

Un uomo e una donna che lo proteggono e sorridono prima di scomparire in un lampo accecante...

VOI...!!!” disse di nuovo Leo alzandosi in piedi e continuando a dare le spalle agli angeli, mentre i suoi capelli iniziavano ad allungarsi pian piano e a tingersi di nero e tutte le sue cicatrici si riaprivano, facendo uscire una grossa quantità di sangue.

L'abbraccio di una ragazza che solo in quel momento aveva capito di amare...

GWOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOHHHHHHHHHH!!!!!!!!”

Un'enorme colonna di fiamme scarlatte si creò attorno a Leo e continuò ad ingrandirsi. Yelle e Edward si allontanarono in fretta per non essere colpiti da quelle fiamme e lo stesso fecero Crotalux e gli angeli. Dentro quella colonna di fuoco si potevano ancora sentire le atroci urla di Leo che non smisero neanche per un secondo.

Che gli sta succedendo?” chiese Yelle.

Non lo so. E' la prima volta che lo vedo così!” rispose Edward.

Dopo pochi istanti, la colonna scomparve così com'era venuta, permettendo a tutti di guardare quello che, ormai, non era più Leo.

Al suo posto vi era una creatura umanoide dai lunghi capelli neri e dagli occhi gialli. Tutto il suo corpo era coperto da una specie di armatura ossea e in diverse parti del corpo vi erano degli spuntoni affilati fatti di cristallo nero, il materiale del suo pugnale. Anche gli artigli delle mani e dei piedi erano fatti dello stesso materiale, così come le due grandi corna. L'unico oggetto che poteva far capire che fosse Leo erano i suoi pantaloni strappati in più punti che gli coprivano le gambe.

La creatura era leggermente piegata in avanti e non si muoveva di un millimetro, ma non appena Finilion provò ad aprir bocca, la creatura si girò di scatto guardandolo con i suoi occhi gialli, mentre dalla sua bocca usciva un denso fumo nero ogni volta che espirava.

La creatura si piegò ancora di più e due enormi ali di pipistrello rosse gli uscirono dalla schiena, dopodichè si alzò lentamente in volo e non appena fu all'altezza degli angeli, ruggì a pieni polmoni generando un'onda d'urto che fece cadere a terra Yelle, Edward e Crotalux e fece indietreggiare un po' i due angeli.

I due angeli si misero in posizione da combattimento e la creatura li osservo per qualche secondo poi, con una voce che sembrava uscire direttamente dalle viscere dell'inferno, urlò “IO VI UCCIDERO' TUTTI!!!” e scomparve di colpo, ricomparendo, nel giro di un millesimo di secondo davanti a Finilion per poi colpirlo con un pugno in pieno volto che lo scaraventò a diverse centinaia di metri di distanza.

Faniria non ebbe neanche il tempo di capire che cosa fosse successo che la creatura, ruotando su sé stessa, la colpì con un calcio facendole subire la stessa sorte del fratello.

La creatura rimase ferma per un secondo, poi partì a velocità supersonica nella direzione in cui aveva scagliato i due angeli.

Yelle e Edward rimasero a bocca aperta nel vedere quella scena, ma poi Edward si riprese e guardando Crotalux gli chiese “Sei soddisfatto? Hai liberato due esseri malvagi e grazie a loro un nostro compagno si è trasformato in demone!”

Uh uh uh non è affar mio! Ciò che conta è che il vostro amico li sconfigga!” disse Crotalux e Edward disse “Maledetto! Non vorrai...?”



* * *



Faniria si alzò a fatica, aiutata dal fratello e gli chiese “Cos'è quella cosa?”

A quanto pare quel ragazzo può trasformarsi in un demone anziché evocarlo...” disse Finilion “... la rabbia che ha provato poco fa deve avergli permesso di attingere al “suo” potere”.

Di chi stai parlando?” chiese Faniria.

Poco avanti a loro si schiantò qualcosa e dal piccolo cratere creatosi, uscì quello che una volta era Leo. La donna notò uno strano bagliore rosso sulla fronte della creatura.

Finilion si fece avanti e fece comparire una spada bianca che puntò verso la creatura, poi disse “E' sempre stato il mio sogno poterti eliminare”.

Faniria riuscì a mettere a fuoco il simbolo sulla fronte della creatura e sbiancò all'istante nel riconoscere un numero a tre cifre che era sinonimo di caos e distruzione: 666, il numero della bestia.

Finilion non si scompose minimamente e disse “Mostrami quanto vali... Satana!!!”



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Chaos piaciuto il capitolo anche se breve? Spero di sì anche perchè le scene da OMG O.O c'erano XD ma comunque sia, spero che comunque non vi abbia portato al suicidio. Come detto all'inizio la saga durerà quattro capitoli, a causa della lunghezza del primo e del secondo capitolo, mi scuso ancora per il disagio.

Beh io qui ho finito e ci vediamo alla prossima! CHAOS!!!

P.S: anche qui mi sa che ho esagerato con il romanticismo...



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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Chaos come va? Spero tutto bene. Lo so, rispetto ai miei standard sono parecchio in ritardo... ma conto sul fatto che, grazie a tutte le storie a OC presenti su questo fandom, non vi siate annoiati troppo ^.^ bene direi che possiamo iniziare subito con il penultimo capitolo di questa saga e anche in questo capitolo, i nostri amici picchieranno come dannati XD buona lettura!!!



Capitolo 13



Due esseri alati volteggiavano in cielo, scagliando diversi fulmini azzurri dalle braccia verso le case sottostanti, nel vano tentativo di colpire una creatura che continuava a muoversi rapidamente, senza mai fermarsi.

La creatura, ad un tratto, dispiegò le sue enormi ali di pipistrello rosse e si alzò in volo, raggiungendo in breve tempo i suoi due avversari per poi iniziare a colpirli con gli affilatissimi artigli neri di cui era provvista. I due esseri alati cercarono di colpirla a loro volta, usando delle spade bianche ma ogni colpo andava a vuoto o veniva parato dall'avversario.

I due guerrieri alati decisero di allontanarsi, prendendo più quota, mentre la creatura tornò a terra, iniziando ad osservarli con uno sguardo carico di odio e rabbia.

Che cosa facciamo? Quella cosa è dannatamente forte!” disse uno dei due esseri alati, una ragazza incredibilmente bella.

Stai calma, Faniria.” rispose l'altro “E' vero, è molto forte, ma anche noi lo siamo”.

Hai qualche idea, Finilion?” chiese Faniria.

Usa la LIGHT TRAP.” disse Finilion.

Ok.” rispose l'altra, poi, in contemporanea, si lanciarono verso la creatura che, vedendoli arrivare, si lanciò contro di loro a sua volta. Quando erano ormai vicinissimi, Finilion si mise davanti a Faniria ed evocò uno scudo bianco che usò per bloccare l'avanzata della creatura.

Anziché allontanarsi e tentare un altro attacco, la creatura preferì iniziare a tempestare di pugni lo scudo, facendolo crepare pian piano.

Ora!!!” urlò Finilion, per poi allontanarsi di colpo dalla creatura che si guardò attorno, accorgendosi di essere dentro ad una specie di gabbia fatta da quattro grossi anelli di luce, incrociati tra loro con lui al centro (uno verticale, uno orizzontale e due diagonali). Non appena cercò di uscire da quella gabbia, passando attraverso gli spazi tra gli anelli, prese una forte scossa elettrica che lo fece indietreggiare, facendolo tornare al centro di quella gabbia. La creatura guardò in alto e vide Faniria con entrambe le mani aperte puntate verso di lui.

Mi dispiace ma... hai perso!” disse Faniria per poi chiudere di colpo le mani. Nello stesso istante i quattro anelli di luce iniziarono a vorticare sul loro asse e in men che non si dica, la creatura si ritrovò dentro una sfera luminosa che, pian piano, iniziò a stringersi.

Quella è una tecnica che non lascia via di scampo. Addio, Angel Deathing.” disse Finilion con voce calma ma di colpo, i quattro anelli di luce si bloccarono, e i due angeli rimasero attoniti. Leo aveva fatto scomparire le sue ali, sostituendole con due braccia addizionali ed aveva bloccato gli anelli a mani nude, un anello per mano, e ora guardava i due angeli con un ghigno malefico sul volto.

Impossibile!” urlò Finilion e Leo, stufo di quel gioco, frantumò i quattro anelli e scomparve in batter d'occhio, riapparendo di fronte a Faniria che lo guardava terrorizzata. Ora aveva di nuovo le due ali da pipistrello.

Leo sorrise e sibilò “Debole...” dopodichè creò un globo di fuoco nero nella mano destra e lo usò per colpire Faniria. Al contatto con l'angelo, il globo esplose scagliando Faniria a terra, mentre Leo atterrò con grazia su un tetto.

Finilion guardò con odio Leo e scagliò un fulmine contro di lui urlando “Muori maledetto demone!!!”

Leo lo fissò con sguardo carico di... noia, sì noia, ormai era stufo di giocare con quei colombi troppo cresciuti. Alzò pigramente il braccio destro e il fulmine colpì in pieno la mano, senza però causare il ben che minimo danno, causando lo stupore di Finilion che, dopo qualche istante di sgomento, si mise a ridere istericamente.

Ah ah ah scommetto che non ci reputi degni di affrontarti, vero? Bene allora da adesso in avanti faremo sul serio!!!” urlò Finilion e fece comparire nella mano destra una piccola pietra, di forma esagonale, blu che conficcò nell'armatura, all'altezza del cuore.

Per qualche secondo non accadde nulla ma all'improvviso, da quella pietra azzurra, scaturì un'onda d'urto devastante che spazzò via le case vicino e costrinse Leo ad allontanarsi con un grosso salto.

Cosa c'è? Hai forse... paura?” chiese Finilion con un sorrisetto irritante sul viso.

Leo lo ignorò beatamente e partì subito all'attacco, cercando di colpire l'angelo con un pugno che però, con grande sorpresa di Leo, scomparve e di colpo si sentì tirare per la caviglia destra. Leo si voltò indietro e vide Finilion che lo teneva con la mano sinistra per la caviglia. L'angelo sorrise per un secondo e in seguito scaraventò Leo contro una casa, distruggendola e creando un cratere nel terreno. Leo si rialzò pressoché subito ma non vide più l'angelo e sentì un'altra onda d'urto provenire dalla sua sinistra, si voltò e vide Finilion davanti a sua sorella, anch'essa si era messa una pietra nell'armatura.

Uffa Finilion, ti avevo detto di avvisarmi se dovevamo scatenarci!!!” protestò Faniria.

E' vero hai ragione, per farmi perdonare ti concedo il primo vero attacco.” disse Finilion, per poi indicare, con un gesto plateale, Leo, il quale rimase fermo in posizione di difesa, avvicinando le braccia al viso, come se fosse un pugile.

Oooooh, sembra che tu voglia un combattimento corpo a corpo! Bene, ti accontenterò!!!” urlò Faniria e si scagliò a tutta velocità contro Leo, iniziando a tempestargli le braccia con una serie pressoché infinita di pugni.

Tutti quei colpi stavano velocemente rompendo la corazza ossea di Leo che cercava in qualche modo di difendersi ma la sua avversaria era mostruosamente forte e non gli lasciava un attimo di tregua. All'improvviso, però, Faniria bloccò un pugno contro l'avambraccio sinistro di Leo e, anziché colpirlo, lo afferrò e glielo strappò con un solo, violento strattone.

Leo digrignò i denti e si allontanò velocemente, dopodiché si guardò il braccio sinistro che risultava mancante dal gomito in giù. Alzò lo sguardo furioso, appena in tempo per vedere arrivare il suo braccio lanciato ad alta velocità contro la sua faccia. Leo si inclinò leggermente verso destra per evitarlo ma con la coda dell'occhio riuscì a vedere che Faniria si era già portata sul suo lato sinistro e prima che potesse muovere un solo muscolo, la bionda lo colpì con un calcio laterale all'altezza del collo, distruggendo la corazza ossea e scaraventando Leo attraverso una trentina di case, che per fortuna erano disabitate perchè se no ci sarebbe stata una strage di innocenti.

Leo piantò il suo unico braccio a terra e, dopo diversi metri, riuscì a fermarsi. Aveva il fiatone e stava perdendo molto sangue dalla ferita al braccio in più doveva avere due o tre vertebre cervicali gravemente danneggiate. Si rialzò a fatica e, all'ultimo avvertì qualcosa di molto pericoloso davanti a lui, alzò lo sguardo e si ritrovò a pochi centimetri dal volto, la mano destra di Faniria, con le dita distese in avanti a mo di lancia, diretta verso il suo occhio destro. Grazie ai suoi riflessi, Leo riuscì a scansarsi di lato, ma questo non impedì a Faniria di spezzargli il corno destro che volò in alto per poi conficcarsi nel terreno.

Leo notò che Faniria aveva usato troppo slancio per l'ultimo attacco, così piantò con forza il piede sinistro a terra e lo usò per lanciarsi a sua volta contro l'avversaria. Creò un altro globo oscuro nella mano destra e lo fece esplodere in faccia a Faniria, creando parecchio fumo nero. Leo guardò il fumo ma qualcosa lo preoccupò subito, poco prima, usando lo stesso attacco, aveva scaraventato Faniria a terra, mentre ora sentiva che la sua mano destra stava ancora toccando qualcosa. Il fumo si diradò e il demone sgranò gli occhi, riconoscendo il profilo dell'angelo che, in quel momento stava sorridendo, senza preoccuparsi del colpo appena ricevuto.

Tutto qui?” chiese Faniria.

Leo sgranò gli occhi attonito e si allontanò con diversi salti, per poi spiccare il volo e allontanarsi ancora di più. Quando fu abbastanza lontano, si rigenerò il braccio mancante e la corazza del collo ma all'improvvisò precipitò a terra come se fosse stato schiacciato da qualcosa. Riuscì lentamente a mettersi in ginocchio e vide davanti a lui Finilion che recitava una strana formula magica, poi il suo sguardo si posò a terra e vide che era all'interno di una stella di luce incisa nel terreno che sembrava avere un effetto paralizzante su di lui.

Spiacente ma non abbiamo più voglia di giocare.” disse Finilion sorridendo “Questo qui sarà davvero l'ultimo attacco”.

Leo guardò in alto e vide Faniria che stava pian piano creando una sfera di luce azzurra nelle sue mani. La bionda lo guardò per qualche secondo poi, sorridendo, disse “Bye bye!” e scagliò la sfera azzurra contro Leo.

Ormai la sfera era vicinissima a Leo che non riusciva a muoversi, quando si sentì “CAOS DRAGON'S ROAR!!!” e un enorme cono di fumo nero e fulmini rossi colpì in pieno la sfera facendone deviare la traiettoria e indirizzandola contro il terreno a qualche metro da Leo.

Leo e i due angeli si girarono verso il punto da cui era scaturito l'attacco e videro una ragazza dai capelli castani che sorrideva beffarda. Finilion spezzò l'incantesimo che teneva prigioniero Leo e si alzò in volo, avvicinandosi alla sorella.

Fratello, ma lei non doveva essere morta?!? L'avei colpita con il tuo fulmine!!!” disse Faniria.

A quanto pare ci ha fregati...” disse Finilion senza scomporsi.

La ragazza si avvicinò a Leo che la guardò con sguardo confuso e... preoccupato, dato che attorno alla ragazza aleggiava un'aura nera. La castana si piazzò davanti a lui, gli mise le mani sulle spalle e, dopo aver inarcato la schiena all'indietro, gli tirò una potentissima testata sulla fronte che generò una piccola onda d'urto e crepò il terreno sotto di loro, mentre urlava “Brutto idiota!!!”

I due angeli guardarono sconvolti la scena, mentre Leo cadeva di schiena a terra. Finilion notò subito che il 666 sulla fronte del demone, stava scomparendo.

Leo si rialzò a fatica massaggiandosi la fronte e i suoi occhi, intanto, tornarono ad essere rossi come al solito, ma per il resto rimase uguale. Guardo la ragazza davanti a se e disse “Erika?”

La sua compagna di team gli sorrise e disse “Certo e chi se no?”

Ma... ma... il fulmine... ti aveva colpito e l'angelo...” disse Leo.

Ah ah ah ingannare quei piccioni troppo cresciuti è stato fin troppo semplice. Mi ero accorta subito della loro presenza proprio come loro si erano accorti di me, così, usando il mio potere, sono riuscita a creare il caos nelle loro menti che gli ha fatto credere di avermi eliminata!” spiegò Erika gonfiando il petto.

Wow... e Mandy?” chiese Leo.

Sta bene, è solo un po' scossa.” rispose Erika”Bene, ora che sono qui, devo menare un po' le mani.” e si scrocchiò le dita guardando i due angeli.

Faniria la osservò sorridendo ma d'un tratto si fece seri e disse “Tu ragazzina... per caso sei una dragon slayer?”

Uh? Sì sono la dragon slayer del caos. Perchè vuoi saperlo?” chiese Erika.

Perché hai la stessa aura caotica del drago Chaoronix.” disse Faniria con calma.

Chaoronix... tu lo conosci?” chiese Erika.

Certo che lo conosco, dopotutto... sono stata io ad ucciderlo!” disse Faniria con uno sguardo sadico sul volto.

Il cuore di Erika perse un colpo sentendo quelle parole. Non poteva essere vero, suo padre era uno dei draghi più forti al mondo... come poteva essere sconfitto da un avversario come quella? Era davvero così forte quella donna? Ora come ora non le importava, in quel momento, nella sua mente, balenò una sola parola: vendetta!

Angel...” disse la ragazza e il suo compagno si girò verso di lei, restando intimorito dall'enorme quantità di caos che le vorticava intorno “... il bell'imbusto è tuo, ma la stronza arpia... è tutta mia!!!” e con un poderoso salto fu subito davanti a Faniria che rimase per un attimo sorpresa dalla sua velocità.

Erika colpì in pieno l'avversaria al busto con entrambe le mani urlando “CAOS DRAGON'S CLAWS!!!” e spedì l'angelo a terra, dopodichè, non appena toccò terra, partì subito alla ricerca della sua avversaria.

Finilion, atterrò davanti a Leo e si guardarono per qualche secondo.

E così hai riottenuto la tua volontà...” disse Finilion.

A quanto pare sì.” disse Leo con noncuranza, per poi guardarsi le braccia, rimanendo sorpreso dal suo nuovo aspetto.

Bene, così sarà ancora più facile eliminarti! Senza la indole aggressiva di Satana, ti sarà impossibile anche solo colpir...!!!” non finì la frase perchè Leo lo colpì in pieno sul naso con un pugno, facendolo indietreggiare di qualche metro.

Ehi razza di tacchino...” disse Leo massaggiandosi la mano “... mi dispiace per te, ma io faccio a botte ogni singolo giorno in quella gilda di matti. Ora che ho di nuovo il controllo sul mio corpo... ti farò a pezzi e potrò finalmente vendicare i miei genitori!”

Eh eh eh... coraggio essere impuro, fammi vedere fin dove la tua insolenza può arrivare!” urlò Finilion e si rigettarono l'uno contro l'altro in quello che probabilmente sarebbe stato il loro ultimo scontro.



* * *



In una zona non molto distante dal dove si stavano scontrando Leo e Erika, non c'era più niente, le case erano state per lo più distrutte, anzi, sciolte.

Al centro di un enorme spiazzo, si ergeva solo un campanile dove era appollaiato Crotalux che si divertiva ad osservare i suoi due avversari che cercavano in tutti i modi di tirarlo giù. L'uomo si era trincerato per bene, su tutta la superficie che circondava il terreno aveva cosparso un acido altamente corrosivo che scioglieva tutto ciò con cui entrava in contatto, il campanile era cosparso di acido corrodi-poteri e intorno alla punta era presente una grossa quantità della sua nebbia acida.

Certo che quel fossile gioca sporco!” disse Yelle, mentre si sedeva su un tetto al limite dello spiazzo.

Sta prendendo tempo, non è interessato a noi.” disse Edward.

Tsk, tipico dei vecchi, credono di essere i migliori e non si filano i giovani manco di striscio!”

Posso chiederti una cosa? Perchè mi chiami vecchio anche se ho solo qualche anno in più di te?” chiese Edward.

Ah nessun motivo in particolare, io considero vecchi tutti quelli che sono nati prima di me.” disse Yelle sorridendo e lasciando Edward sconcertato dalla sua mentalità.

Piuttosto Edy... hai escogitato qualcosa per buttarlo giù da quel campanile?” chiese la ragazza.

Uhm... ci sto ancora lavorando, purtroppo tutti quei vari acidi sono davvero un ostacolo fastidioso.” disse Edward facendo vagare il suo sguardo dallo spiazzo al campanile a Crotalux che non la smetteva di sorridere.

Perchè non passiamo da dentro il campanile?”

Perchè l'acido a terra ci scioglierebbe in pochi secondi...”

Perchè semplicemente non buttiamo giù il campanile?”

Perchè c'è l'acido che annulla i poteri...”

Perchè non miriamo direttamente a lui?”

Perchè la nebbia scioglie gli attacchi prima che lo raggiungano...”

Perchè non riesci a ideare un piano?-

Perchè una petulante ragazzina mi sta martoriando l'anima...-

Uff...” sbuffò Yelle per poi sdraiarsi a pancia in su, iniziando ad osservare il cielo “... sai una volta ho sognato che volavo alta nel cielo e di colpo perdevo i poteri e precipitavo a terra, schiantandomi... poi mi sono svegliata”.

Edward la guardò con un espressione del tipo 'Che cazzo me ne frega?' ma Yelle non lo notò e aggiunse “Mi chiedo che razza di cratere abbia fatto cadendo da così in alto”.

Edward rimase qualche secondo in silenzio, ripensando alle parole della ragazza, quando all'improvviso vide la luce! Prese per le spalle Yelle, che lo guardò confusa, e iniziò ad agitarla avanti e indietro, dicendo “Non ci credo per una volta hai detto qualcosa di incredibilmente utile!!!”

Yelle arrossì leggermente e disse “Beh... non c'è di che, io... ehi un attimo... come sarebbe a dire 'per una volta'?!?”

Non c'è tempo per quello, presto trattieni il fiato!” disse Edward e Yelle lo fece, dopodiché il ragazzo creò una densa nube di veleno che coprì interamente la casa e quelle che la affiancavano. Crotalux rimase un attimo sorpreso da quella mossa e rimase a fissare la nube per cercare di distinguere le due sagome dei suoi avversari ma non vi riuscì, così usò il suo soffio del drago d'acido per disperdere la nube e sciogliere la casa, ma di Edward e Yelle non vi era traccia.

L'uomo non si mosse di un millimetro, sapendo che quella era con tutta probabilità, una trappola per farlo uscire allo scoperto e affrontarlo, ma purtroppo non sapeva che i due maghi di Last Hope avevano ben altre idee.

A circa mille metri d'altezza, Yelle e Edward stavano progettando il loro attacco.

Ma che razza di idea sarebbe?” chiese Yelle scandalizzata.

So che può sembrare una follia, ma è l'unico modo per poterlo colpire.” disse Edward.

Che succede se fallisci? Io non ci voglio venire al tuo funerale!” disse Yelle.

Gentile da parte tua preoccuparti per me, ma ormai ho deciso!” disse Edward sorridendo.

Va bene... fa quello che vuoi, però non venire a piangere da me se ti fai male!- disse Yelle.

Edward sorrise e, dopo averle scompigliato un po' i capelli con una mano, le disse “Sono pronto... lanciami!” e Yelle, sfruttando i suoi poteri, lo fece ruotare in aria di 180°, creando una grossa folata di vento sui piedi di Edward dandogli una spinta assurda e spedendolo dritto verso il campanile.

Edward viaggiava ad una velocità folle e in pochi secondi avrebbe raggiunto l'obbiettivo. Fece fuoriuscire un sacco di veleno da suo corpo che assunse la forma di un'armatura medievale e si solidificò.

-E' vero questa idea è folle, ma è l'unica che ci permetterà di superare quella nebbia e la mia POISON ARMOR ci darà una garanzia in più!- pensò Edward, dopodichè incrociò le braccia davanti al viso e si preparò all'impatto.

Solo all'ultimo Crotalux alzò lo sguardo, dopo aver sentito un sibilo ma ormai era troppo tardi. Edward prese in pieno il tetto del campanile ad una velocità assurda, distruggendolo e investendo anche Crotalux ma non si fermò e, usando Crotalux come scudo, sfondò tutti i piani del campanile che collassò su sé stesso, facendo scomparire gran parte dell'acido e sollevando un polverone.

Yelle raggiunse il luogo dello schianto e atterrò iniziando a guardarsi attorno preoccupata, dato che di Edward non c'era traccia. Di colpo vide una figura barcollante venirle incontro e si mise subito in guardia. Guardia che scomparve nell'immediato momento in cui riconobbe il viso di Edward, il ragazzo aveva tutti i vestiti strappati ed era pieno di ferite grondanti di sangue ma sembrava non curarsene tanto.

Edward!” urlò Yelle avvicinandosi al ragazzo e abbracciandolo all'altezza degli addominali.

Il ragazzo soppresse un urlo di dolore e, con gentilezza, allontanò Yelle, dicendo “Scusami ragazzina, ma non c'è una parte del mio corpo che non mi faccia male”.

Yelle lo guardò per qualche secondo sorridendo poi, con disinvoltura, gli diede una salutare pacca sulla spalla che fece imprecare non poco il ragazzo “Perchè cazzo lo hai fatto?!?”

Te lo avevo detto no? Se ti fai male, non venire a piangere da me!” disse Yelle.

Bah, piuttosto, dov'è Crotalux?” chiese Edward e i due si misero a cercarlo. Dopo qualche minuto lo trovarono sotto un pezzo di muro, non aveva più la gamba destra e il braccio sinistro era piegato con un'angolazione innaturale.

Spiacente vecchio, ma hai perso.” disse Edward sorridendo, ma il suo sorriso gli morì sulle labbra non appena vide il corpo del suo ex maestro diventare completamente verde per poi sciogliersi a terra.

Che diavolo è?” chiese Yelle.

Una ACID COPY... ci ha fregati!” disse Edward iniziando a guardarsi attorno per trovare delle tracce.

Potrebbe essere andato ovunque...” disse Yelle.

No... è andato dagli angeli, quel bastardo vuole attingere al loro potere! Per questo li ha fatti scontrare con Angel!” spiegò Edward.

Cosa? Ma ha già i poteri di un drago, se aggiunge anche quelli di un angelo diventerà inarrestabile!” disse Yelle dopodichè alzò entrambi in aria e, notando una serie di esplosioni poco lontane da loro, andarono in quella direzione, sperando di essere ancora in tempo.



* * *



Erika e Faniria erano una di fronte all'altra in mezzo alle macerie di diverse case, tutte e due avevano diverse ferite sul corpo, ma quelle di Erika sembravano più serie, anche se la ragazza non se ne curava minimamente, mentre quelle di Faniria sembravano per lo più graffi ed escoriazioni.

Sai... non credevo che un'impura come te sarebbe stata in grado di ferirmi.” disse Faniria ma Erika non le rispose, anzi, le corse incontro e appena fu abbastanza vicina, creò due enormi fruste di caos e urlò “CAOS DRAGON'S WINGS ATTACK!!!”

Le due fruste si incrociarono tra di loro proprio davanti a Faniria che non fece niente per evitarle e subì in pieno l'attacco. Erika, notando che la sua avversaria non evitava i suoi attacchi così ne approfittò subito e urlò “CAOS DRAGON'S ROAR!!!” e il cono di caos andò a segno senza che Faniria facesse nulla per evitarlo.

-Pensi di essere tosta vero?- pensò Erika -Bene, questa tua sicurezza sarà la tua fine!-

Si avvicinò velocemente alla nemica, che non la smetteva di osservarla divertita, e avvicinò le mani una all'altra, davanti al petto, dopodichè iniziò a creare una piccola sfera nera circondata da fulmini rossi.

Immagino che non eviterai neanche questo colpo.” disse Erika.

Indovinato! Non ne vedo il bisogno.” rispose candida Faniria.

Bene...” disse Erika mentre un sorriso malvagio compariva sul suo viso “... allora beccati questo! DRAGON SLAYER'S SECRET ART: CAOS SPHERE!!!” e lanciò quella piccola sfera contro Faniria che, malgrado avesse detto che non lo avrebbe evitato, fece comparire uno scudo bianco e lo usò per proteggersi, ma con sua grande sorpresa, la sfera passò attraverso lo scudo, come se fosse intangibile ed entrò anche nel corpo di Faniria senza però uscirne.

Faniria attese qualche secondo poi scoppiò in una grassa risata “AH AH AH e questo sarebbe un attacco?!? AH AH AH mi fai troppo ridere!!!” ma poi, senza un motivo apparente, si tirò un pugno sul naso rompendoselo.

L'angelo rimase un attimo stordita dal colpo poi disse “Che... che cosa succede?” e la sua mano sinistra le agguantò la gola iniziando a stringere “Non... non controllo... il mio corpo!!!”

Uh uh uh indovinato... il tuo corpo ormai non ti appartiene più, ormai è il caos a controllarlo e il caos porta solo... morte e distruzione!” disse Erika, mostrandole un ghigno inquietante.

Cosa... gah... aiuto... non respiro...” sibilò Faniria e sgranò gli occhi non appena vide la sua mano destra che teneva una spada puntata al suo petto “... no... no... ti prego...”

Questo è per Chaoronix.” disse Erika e la spada affondò fino all'impugnatura nel petto di Faniria che sgranò gli occhi più del normale mentre un rivolo di sangue le usciva dalla bocca. La mano però non si fermò e continuò a pugnalarla al petto fino a quando l'angelo non smise di muoversi.

Erika si avvicinò al corpo inerme della sua avversaria e, malgrado non lo meritasse, le chiuse gli occhi e recitò una breve preghiera.

Complimenti, sei riuscita ad uccidere un angelo!” disse una voce maschile dietro di lei. Erika si girò rapidamente e si trovò davanti un uomo dai corti capelli grigi con indosso un cappotto nero che le sorrideva.

Tu chi sei?” chiese la ragazza.

Oh, puoi chiamarmi Crotalux.” rispose l'uomo poi si avvicinò al corpo di Faniria e le tolse la pietra azzurra dall'armatura. Erika si avvicinò a lui chiedendogli cosa stesse facendo e lui, per tutta risposta, si girò e la colpì con un pugnò allo stomaco, facendola piegare in due.

Spiacente signorina, ma l'altro angelo è parecchio lontano da qui e devo raggiungerlo il prima possibile.” dopodichè si allontanò di corsa.

-Angel... fai attenzione...- pensò Erika cercando di rialzarsi.



* * *



Lo scontro tra Leo e Finilion stava andando per le lunghe. Nessuno dei due voleva cedere e nessuno dei due aveva subito ferite abbastanza serie per tentare un colpo mortale. Ora i due avversari erano entrambi in volo a circa cinquanta metri di distanza e nessuno dei due sembrava intenzionato ad attaccare.

Uhm... così non la finiremo mai.” disse Finilion “Ehi demone che ne dici di un unico colpo per decidere il vincitore di questo confronto?”

Un unico colpo?” chiese Leo.

Esatto. Ciascuno di noi userà il suo attacco più forte così sapremo se sarà il demone o l'angelo a trionfare.” disse Finilion.

Sembri molto sicuro di te... ok ci sto!” disse Leo ed entrambi atterrarono, mantenendo una distanza di circa trenta metri.

Finilion non perse tempo e creò subito una lancia bianca per poi infondere dentro a quell'arma tutto il suo potere magico che si presentava come una tempesta di fulmini azzurri. Leo rimase un attimo affascinato da quella scena, la lancia che teneva in mano Finilion brillava di una fortissima luce azzurra e da essa uscivano dei piccoli fulmini che sfrigolavano a contatto col terreno o con il corpo dell'angelo.

HOLY LANCE.” disse Finilion “Questo è il mio attacco più potente. Le creature demoniache vengono letteralmente polverizzate da questo attacco, non importa quanto forti esse siano!”

Oooooh interessante, allora dovrò rispondere con il mio attacco più potente.” disse Leo e lanciò a Finilion uno sguardo talmente serio che l'angelo si convinse subito delle sue parole.

-Sta dicendo la verità... userà un attacco incredibilmente potente e il suo sguardo... è lo sguardo di uno che sa di non poter perdere-.

Arrivo dannato angelo!!!” urlò Leo.

Mi dispiace ma non ti darò il tempo di attaccare!” urlò di rimando Finilion e scagliò la sua lancia con tutta la forza di cui disponeva. L'arma bianca viaggiò rapidissima e, non appena fu a pochi centimetri da Leo, esplose generando una gigantesca sfera di fulmini e sollevò un polverone nero.

Finilion guardò compiaciuto la scena -Mi dispiace demone... ma non ho mai detto che la mia lancia serva solo a trapassare-.

Il fumo iniziò a diradarsi lentamente, facendo vedere piano piano il terreno che non era stato minimamente intaccato dall'attacco dell'angelo che sorrise pensando -Bene, nessun effetto collaterale, la mia lancia distrugge il male, ma tutto il resto non viene minimamente intaccato-.

Il fumo si diradò ancora di più e Finilion, in preda all'impazienza fece un passo in direzione del fumo, ma non appena ebbe mosso il piede, sentì una fitta lancinante al petto, abbassò lentamente lo sguardo e rimase completamente scioccato non appena vide un pugnale di cristallo nero conficcato nel suo petto. Quella piccola arma aveva facilmente trapassato la sua armatura e dalla ferita usciva silenziosamente parecchio sangue.

-Come... come può essere...?- pensò Finilion, alzò di nuovo lo sguardo e, lentamente, sgranò gli occhi nel vedere una figura uscire dal fumo, era una ragazzo dai corti capelli rossi e con gli occhi del medesimo colore e portava solo un paio di pantaloni di pelle rovinati.

Tu... non sei...” disse Finilion.

Leo lo guardò per qualche secondo e sorrise, dopodiché, disse “Già, non sono ancora morto”.

Ma come può essere... io ti ho colpito... con la mia tecnica più forte...” disse Finilion.

Sì è vero, mi hai colpito... ma sei stato proprio tu a dirlo no? 'Le creature demoniache vengono letteralmente polverizzate da questo attacco, non importa quanto forti esse siano!', beh non so se lo hai notato ma io sono solo un semplice umano, quella lancia ha solo distrutto quella corazza, facendomi tornare normale.” disse Leo, senza perdere il suo sorriso.

Non è possibile... ma... quello sguardo... era così vero...” disse Finilion, ormai a corto di fiato.

Oh quello non è stato difficile, devi sapere che io sono un ottimo giocatore d'azzardo e fare una faccia da poker mi viene naturale... in realtà... neanch'io sapevo se sarei morto o meno con quel colpo, è stato un azzardo da tutto o niente.” spiegò Leo.

Ah... sembra che... tu mi abbia... fregato...” sibilò l'angelo, prima di crollare a terra. Leo si avvicinò e constatò che il suo avversario aveva smesso di respirare. Si chinò leggermente su di lui e recuperò il suo pugnale che però iniziò a brillare di una forte luce bianca.

Ci fu un flash accecante e, senza neanche accorgersene, Leo ora teneva il suo pugnale nella mano destra e una spada corta di cristallo bianco nella mano sinistra.

Leo rimase sorpreso da quella nuova arma, ma non ebbe tempo né di provarla, né di riposarsi, perchè qualcuno lo colpì con forza sulla schiena, scaraventandolo oltre il corpo di Finilion.

Leo si rialzò subito ma non fu un gesto volontario, fu un movimento automatico, meccanico, non suo... si mise subito in guardia brandendo le due armi e vide vicino al corpo dell'angelo Crotalux.

Tu! Maledetto bastardo!” urlò Leo.

Oh ciao piccolo demone, devo ringraziarti, senza il tuo aiuto e quello della ragazza non sarei mai riuscito a sconfiggerli.” disse Crotalux sorridendo.

Cosa?” disse Leo confuso.

Crotalux si chinò su Finilion e recuperò la pietra azzurra “Devi sapere che, malgrado avessero giurato lealtà a me, non mi avrebbero mai dato queste pietre che custodiscono i loro poteri... una cosa come Codice Angelico o stronzate simili! Ma ora... grazie a voi... sono mie!” e si posò le due pietre sullo sterno, una sotto l'altra.

Si fusero con esso. Crotalux urlò a pieni polmoni e dalle sue braccia scaturirono tantissimi fulmini che questa volta non erano azzurri ma verdi. Dopo qualche secondo riottenne il controllo e fissò Leo con uno sguardo strafottente.

Uh uh uh... ora... perchè non giochiamo un po'?” chiese Crotalux.

-Maledizione... il potere magico è quasi esaurito, mentre lui ne ha una scorta incredibile...- pensò Leo.

Che c'è, da solo non ce la fai?” lo provocò Crotalux ma all'ultimo, sopra di lui, apparvero tre ombre che urlarono:

POSION RIFLE!!!”

CAOS DRAGON'S ROAR!!!”

WIND CUTTER!!!”

I tre attacchi colpirono tutti lo stesso punto creando una grossa esplosione, ma Crotalux era riuscito ad evitarli con un salto all'indietro.

Leo si alzò a fatica e quando stava per cadere, qualcuno lo aiutò a stare in piedi. Il ragazzo si voltò alla sua destra e vide il viso sorridente di Erika, era ferita e piena di lividi, ma almeno era viva.

Ehi Edy sembra che dovremo fare sul serio”.

Che c'è hai paura ragazzina?”

Tsk sta a vedere!”

Leo non dovette neanche voltarsi per riconoscere i suoi compagni di team che, all'unisono, gli chiesero “Angel tutto a posto?”

Certo, per chi mi avete preso?” disse lui sorridendo.

Bene, perchè adesso la situazione si farà dura.” disse Edward.

Quando mai non lo è?” chiese Leo affiancando l'amico, anch'esso pieno di ferite.

Questa è l'ultimo scontro. Se lo sconfiggiamo... possiamo tornare a casa.” disse Erika.

Non vedo l'ora! Su, sconfiggiamo quel rudere e chiudiamo la partita!” urlò Yelle.

Uh uh uh... credi davvero che sia una buona idea Edward?” chiese Crotalux.

Che vuoi dire?” chiese a sua volta il ragazzo.

Oh beh... credevo che ti interessasse ritrovare tua sorella.” disse Crotalux con un ghigno malefico sul volto.

Non cascherò più nei tuoi trucchetti vecchio! Mettitelo in testa! In più non sei mai stato in grado di trovare una prova che ci aiutasse a trovare il luogo in cui era prigioniera!” urlò Edward.

Oooooh ma io so dove si trova...” disse Crotalux mostrando il più terrificante dei ghigni “... in fondo... sono stato io a rapirla!”



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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì. In questo cap come avete visto, si sono viste botte da orbi un po' ovunque, ma spero che la qualità del capitolo non ne abbia risentito ^.^ vi chiedo ancora scusa per il ritardo ma purtroppo ho pochissimo tempo ultimamente. Beh adesso vi lascio e ci vediamo alla prossima con l'ultimo capitolo di questa saga!!! CHAOS!!!

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


 

Chaos come va? Spero tutto bene! E' passato un po' di tempo dall'ultimo aggiornamento di questa fic ma sapete com'è...estate...stage...vacanze...stage...effettivamente ho passato più tempo al lavoro che altro XD ma basta perdere tempo e dedichiamoci all'ultimo capitolo di questa saga! BUONA LETTURA!!!

 

P.S: avviso agli amanti della pucciosità, questo capitolo è per voi XD

 

Capitolo 14

 

Edward fissava il suo maestro con gli occhi sgranati. L'ultima frase dell'uomo lo aveva sconvolto. Com'era possibile che l'avesse rapita lui e soprattutto, anche se fosse vero, com'era possibile che non si fosse mai accorto di nulla?

 

-Sei stato...tu?- chiese il mago del veleno

 

Crotalux annuì sorridendo per poi mettersi a ridere -Ah ah ah dovresti vedere la tua faccia ah ah ah!!!- (n.d.me: ok ok piccola nota personale...ma quanto mi è venuto stronzo Crotalux? XD)

 

Yelle osservò l'uomo ridere e ripensò alle sue parole “...e la prima di esse è stata la sua sorellina...” poi, facendo un passo in avanti, disse -Allora anche prima hai mentito! Edward non ha ucciso sua sorella!-

 

-Oh sei parecchio sveglia eh.- disse sarcastico Crotalux

 

-Perchè l'hai rapita?- chiese Yelle

 

-Semplice, perchè volevo che Edward lavorasse per me!- disse Crotalux

 

-Cosa? Edward?- disse Erika che ancora non sapeva della storia completa

 

-Dopo ti spiegherò tutto.- le disse Yelle, per poi tornare ad osservare Crotalux -Prima occupiamoci di lui.- ma Edward la fermò con un braccio e chiese all'uomo -Dove...si trova.-

 

I suoi compagni si sorpresero subito della sua voce. Il ragazzo che di solito aveva sempre una voce allegra e vivace, ora aveva un tono profondo e...tremendamente freddo.

 

-E secondo te lo vengo a dire proprio a te?- chiese Crotalux guardandolo con uno sguardo sia sorpreso che divertito

 

-Ti ho chiesto...dove.- ripeté Edward iniziando a camminare lentamente verso di lui

 

-Uh uh uh dovrai farmi vuotare il sacco!- disse Crotalux per poi inarcare la schiena e urlare -ACID DRAGON'S ROAR!!!- un gigantesco cono di acido verde scaturì dalla sua bocca ma questo, rispetto ai ruggiti precedenti, non era di solo acido, bensì di fulmini verdi e acido.

 

I quattro maghi saltarono di lato evitando il colpo che sciolse senza problemi la strada e alcune case. Erika cercò subito con l'olfatto Crotalux e lo individuò a circa tre metri da terra. Ora l'uomo aveva due grosse ali d'angelo verdi.

 

-Tsk...allora ha davvero assorbito i poteri degli angeli.- disse Erika

 

-Beh non saranno due gemme del cavolo a farlo vincere!- disse Leo estraendo il suo pugnale, per poi evocare un grosso centopiedi viola dagli occhi rossi con due ali nere da pipistrello -Attaccalo!- urlò il ragazzo e l'insetto infernale partì subito verso il nemico.

 

Crotalux, vedendolo arrivare, puntò l'indice destro verso il demone e sparò una piccola scarica elettrica verde che, a contatto con l'esoscheletro viola, lo sciolse in un secondo. La creatura, priva di testa, cadde rovinosamente su di un tetto e dopo qualche secondo smise di muoversi per poi scomparire.

 

-Non lo faranno vincere...ma di sicuro lo aiutano...- disse Erika con tono sarcastico

 

-Ah ah ah coraggio ragazzi, divertiamoci ancora un po'!- urlò Crotalux battendo le mani, per poi dire a Edward -Ma prima le cose serie. Ragazzo, ti ricordi come hai scoperto i tuoi poteri?-

 

Edward lo fissò per qualche secondo iniziando, pian piano, a ricordare...

 

Flash-back

 

Due bambini camminavano in un bosco sotto la pioggia. Entrambi indossavano un mantello nero con cappuccio e, mentre il primo dei due, un bambino dai capelli castani portava sulle spalle uno zaino bruciacchiato che sembrava parecchio pesante, il secondo bambino, o per meglio dire, una bambina dai capelli dello stesso colore non portava niente e teneva per mano il primo.

 

-Fratellone...dov'è la mamma?- chiese la bambina

 

Il fratello della bambina si girò verso di lei e, sorridendole, disse -Ehm...la mamma è partita e noi la stiamo raggiungendo. Cerca di resistere ancora un po' ok, Amamya?- e la bambina per tutta risposta annuì. Il bambino si morse il labbro inferiore. Non aveva ancora trovato il coraggio di dirle che ormai i loro genitori erano morti ma sapeva anche che se glielo avesse detto ne avrebbe risentito enormemente.

 

Davanti a loro spuntò un serpente, non era molto grosso ma il bambino capì subito che si trattava di un serpente velenoso. L'animale rimase fermo qualche secondo, per poi scattare verso una lepre e morderla sulla schiena avvelenandola.

 

I due bambini proseguirono e, dopo essersi fermati per mangiare qualcosa, trovarono un altro ostacolo: un brigante. Era un uomo muscoloso e teneva in mano una spada. Senza motivo, l'uomo si lanciò contro di loro e il bambino scostò violentemente la sorella per salvarla, finendo però ferito all'occhio sinistro.

 

Il bambino urlò per il dolore ma riuscì ad evitare all'ultimo un altro colpo di spada. Si rialzò dolorante e vide che l'uomo aveva perso interesse verso di lui e si stava dirigendo verso sua sorella.

 

-Fermati!- urlò il bambino ma l'uomo non lo sentì nemmeno e continuò ad avvicinarsi a Amamya rimasta paralizzata dal terrore che però riuscì ad urlare -EDWARD!!!-

 

Edward buttò a terra lo zaino e corse verso l'uomo. In quei pochi metri che lo distanziavano dal nemico gli tornarono in mente diverse immagini della sua infanzia trascorsa con suo padre, un abile cacciatore, che gli chiedeva sempre -Edward, lo sai perchè molti animali si tengono alla larga dai serpenti o dagli scorpioni?- e Edward rispondeva sempre -Sì perchè percepiscono il pericolo del veleno.- e suo padre -Ah ah indovinato, per quanto possa essere un orribile mezzo per uccidere...il veleno può rivelarsi anche un ottimo mezzo per proteggere qualcosa o qualcuno.-

 

Quando si ritrovò ad appena un metro di distanza, Edward sentì uno strano formicolio alla mano destra e, guardandola di sfuggita, vide una strana sostanza viola uscire dalla sua pelle. Non sapeva cosa fosse ma non gli importava, in quel momento voleva solo salvare sua sorella.

 

L'uomo avvertì come un brivido viscido lungo la schiena e si girò all'istante menando un colpo laterale con la sua spada. Il colpo raggiunse Edward e lo tagliò in due all'altezza del cuore. L'uomo parve rassicurarsi per qualche secondo am il suo sorriso divenne una muta espressione di dolore non appena vide Edward ancora intero che aveva ala sua mano destra conficcata nel suo stomaco. Con la coda dell'occhio vide le due parti del bambino a terra sciogliersi in una strana sostanza viola.

 

Edward estrasse la mano dal corpo dell'uomo e cadde all'indietro di schiena iniziando ad ansimare mentre il corpo senza vita dell'uomo cadeva di fianco a lui.

 

Che cosa...è successo...?” si domandò Edward prima di chiudere gli occhi e perdere conoscenza.

 

Fine flash-back

 

Edward strinse i pugni ripensando alla sua prima vittima ma, intanto, intorno a lui lo scontro continuava.

 

Yelle si portò velocemente dietro al nemico e urlò -NO AIR ZONE!!!-

 

Crotalux sembrò non risentire particolarmente della mancanza di ossigeno. Si girò velocemente verso Yelle e, con un gesto velocissimo, la afferrò con la mano destra la gola. Yelle interruppe subito il suo incantesimo e portò entrambe le mani alla gola, cercando di liberarsi da quella presa.

 

Edward prese la mira e lanciò in rapida successione diversi coltelli velenosi contro la schiena di Crotalux. Le ali di quest'ultimo, però, divennero liquide e assunsero la forma di uno scudo semi sferico contro la quale i coltelli di Edward rimbalzarono.

 

-Maledetto lasciala andare!- urlò il ragazzo creando una spada di veleno e lanciandosi contro il nemico.

 

Crotalux non lo calcolò manco di striscio e continuò a fissare Yelle, a sua volta, che lo guardava terrorizzata dato che, per qualche strana ragione, non riusciva ad usare di nuovo i suoi poteri.

 

-Scusami un secondo ragazzina.- disse l'uomo e chiuse un secondo gli occhi. Nello stesso istante, le sue ali si staccarono da lui e diventarono due serpenti verdi che si avventarono contro i compagni di Yelle: uno contro Edward e uno contro Erika e Leo.

 

Crotalux annuì soddisfatto osservando le sue creature, dopodiché tornò a concentrarsi su di Yelle.

 

-E' un vero peccato...rovinare un così bel corpicino...- disse l'uomo prima di iniziare a far fuoriuscire un po' di acido dalla mano destra.

 

Yelle, sentendo la pelle della gola iniziare a corrodersi, urlò a squarciagola. Era un dolore atroce e Crotalux sembrava intenzionato a farglielo sentire a lungo ma una voce fredda urlò -HYDRA!!!-

 

Un drago viola serpentiforme azzannò il braccio di Crotalux costringendolo a mollare la presa. Stavolta fu l'uomo ad urlare per il dolore e, con un salto, arrivò in cima ad un tetto osservando incredulo la scena. Dietro a Edward era comparso una specie di drago serpentiforme a cinque teste e sembrava interamente fatto di veleno. Di fianco al ragazzo, l'uomo riconobbe il suo serpente praticamente spappolato.

 

“Tsk...da quanto non vedevo l'HYDRA...”

 

Crotalux posò il suo sguardo sul suo braccio e notò, con orrore, che stava lentamente marcendo e senza esitazione creò una spada d'acido e se lo taglio all'altezza della spalla. Grazie al potere angelico, il moncherino cicatrizzò subito e poté trarre un sospiro di sollievo.

 

Edward non lo calcolò minimamente e, dopo aver fatto scomparire l'HYDRA, corse subito da Yelle restando però completamente sconvolto. La usa compagna di team era a terra agonizzante. La gola era ridotta malissimo e, malgrado la giugulare non fosse stata troppo danneggiata, la ragazza non riusciva a parlare e tossiva parecchio sangue sporcando i suoi candidi capelli.

 

Il ragazzo si inginocchiò vicino a lei e le sollevò il busto tenendola con un braccio dietro la schiena.

 

-Ehi Yelle...- disse Edward ma come risposta ottenne solo un debole verso di dolore e uno sguardo altrettanto carico di dolore. Il ragazzo si girò verso i suoi compagni, che avevano appena eliminato il serpente, e urlò -ANGEL!!! ERIKA!!! VENITE QUI!!!-

 

I due accorsero subito, restando a loro volta sconvolti dalle condizioni di Yelle, ma non era l'unica cosa che li preoccupava perchè anche lo sguardo di Edward era preoccupante, sicché sembrava estremamente preoccupato come non lo avevano mai visto.

 

-Conoscete un incantesimo di cura...vero?- chiese speranzoso Edward

 

Erika abbassò lo sguardo addolorata mentre Leo, semplicemente, negò con la testa.

 

Edward deglutì lentamente, tornò ad osservare la sua compagna, che continuava ad avere quello sguardo così pieno di dolore, e chiuse gli occhi maledicendo la sua debolezza.

 

“Maledizione! Prima mia sorella e ora Yelle! Perchè non riesco a proteggere nessuno?!?”

 

-Ehi Edy! Che ha la tua amichetta? Il gatto le ha mangiato la lingua? AH AH AH!!!- urlò Crotalux dall'alto della sua posizione, mentre si creava un braccio artificiale d'acido.

 

Erika e Leo si girarono verso di lui, leggermente stufi della sua voce ma, solo per un attimo, avvertirono un istinto omicida puro e irrefrenabile provenire da dietro di loro. Si voltarono lentamente verso Yelle e Edward e videro il ragazzo in piedi con una strana aura viola e nera tutt'attorno a lui.

 

Straziante. Un dolore che lo divora da anni ogni volta che uccide qualcuno...

TU-TUM

Inarrestabile. Centinaia di persone che periscono a causa del suo veleno...

TU-TUM

Violenta. Le morti atroci che ha distribuito indiscriminatamente...

TU-TUM

Sempre presente. Un desiderio che non lo abbandona mai...neanche quando dorme...

TU-TUM

Senza pietà. Ogni persona è un bersaglio...e il bersaglio va eliminato...

TU-TUM

 

Edward si portò una mano sul cuore e chiuse gli occhi.

 

* * *

 

-Ehi...da quanto tempo...Edward...- disse una voce

 

Edward riaprì gli occhi e si ritrovò in un luogo sconosciuto. Era su una piccola roccia nera piatta nel mezzo di uno sconfinato mare di veleno bollente. Pochi metri davanti a lui, c'era un'altra roccia e, sopra di essa, vi era seduta una ragazza interamente fatta di veleno.

 

-Chi sei tu?- chiese Edward

 

-Ma come...non mi riconosci? Eppure io ti conosco da circa dieci anni.- disse la ragazza sorridendo. A Edward non piaceva il suo tono, era troppo sicuro di se e strafottente.

 

-Spiacente ma io non ti ho mai visto.- disse Edward

 

-Uh uh uh forse è il caso di fare un salto nei ricordi...per la precisione il giorno in cui ci incontrammo per la prima volta! - urlò la ragazza e Edward, sentendo quelle parole, iniziò a ricordare...

 

Flash-back

 

Edward correva a perdifiato in una foresta. Era scomparsa. Sua sorella era scomparsa!

 

Dove sei? Dove diavolo sei?”

 

Corse per diverse ore, finchè non incappò in un gruppo di soldati

 

-Ehi, avete visto una bambina dai capelli castani?- chiese Edward

 

-Uh? Sì, prima un uomo la stava trasportando su un cavallo. Eh eh eh la piccola si dibatteva allegramente.- disse un soldato

 

-Cosa...? Perchè non lo avete...fermato?- chiese Edward sconvolto

 

-Semplice, quell'uomo ci ha dato la bellezza di 1000 monete d'oro! Cos'è? La cosa non ti aggrada piccoletto?- disse un altro soldato

 

Non lo hanno fermato...lo hanno lasciato andare...” si ripeté in testa Edward continuando ad osservare i soldati con sguardo sconvolto.

 

Allora perchè non li uccidi?” disse una voce dentro la sua testa “Sono inutili...insignificanti...non servono a nulla...quindi uccidili....uccidili come quando uccidesti quel brigante un anno fa! Usami...sfruttami...accettami!!!” continuò ad urlare la voce e Edward chiuse gli occhi sperando che smettesse.

 

Dopo qualche secondo, che al bambino parvero delle ore, riaprì gli occhi e rimase pietrificato nel vedere tutti i soldati a terra in grosse pozze di veleno viola.

 

-Cos'è...successo?- disse Edward

 

Semplice...li abbiamo uccisi!” disse la voce

 

-Chi sei?- chiese Edward

 

O tranquillo...avremo modo di conoscerci meglio...perchè d'ora in poi, sarò sempre con te...e non ti abbandonerò mai!!! Ah ah ah!!!”

 

Fine flash-back

 

Edward tornò a fissare la figura seduta di fronte a lui e disse -Così sei stato tu quel giorno ad uccidere i soldati.-

 

-Oh no....non li ho uccisi io...sei stato tu ad ucciderli, io ti ho solo dato una spintarella e mi sembra che tu ne abbia bisogno anche adesso.- disse la ragazza

 

-Prima dimmi chi diavolo sei!- urlò Edward ormai al limite della sua pazienza

 

La ragazza si tuffò nel veleno e riemerse davanti a Edward sorridendo, poi disse -Io sono la tua sete di sangue.-

 

-Cosa...- disse Edward incredulo

 

-Devi sapere che ogni volta che qualcuno uccide: una persona...un animale...un demone...eccetera eccetera...nel profondo della sua anima nasce la sua sete di sangue. Ci sono quelle che scompaiono dopo poco tempo e quelle che restano per sempre, come me ad esempio.- spiegò la ragazza -Attualmente...io potrei tranquillamente prendere possesso del tuo corpo e farti uccidere tutti i tuoi compagni ma poi, probabilmente, ti toglieresti la vita e io non voglio scomparire.-

 

-Come puoi avere tutto questo potere.- disse Edward -Io non sono mai ricorso al tuo aiuto.-

 

-Oh è qui che viene il bello...ogni volta che uccidevi qualcuno...inconsciamente, mi rendevi più forte ma dopotutto...tu hai sempre voluto uccidere perciò ci guadagnavamo entrambi.- disse la ragazza sorridendo

 

-Io non ho mai voluto uccidere quelle persone, lo facevo per i soldi e nient'altro.- disse Edward

 

-Allora permettimi una domanda...grazie al tuo potere saresti potuto entrare nell'esercito oppure ti saresti potuto trovare un lavoro semplice, cercando di tanto in tanto informazioni su tua sorella...e allora io ti chiedo: perchè hai scelto proprio la strada dell'assassinio?-

 

Edward rimase spiazzato da quelle parole...la ragazza aveva ragione. Perchè aveva preso quella strada? Sì è vero, molte persone lo chiamavano assassinio perchè credevano che avesse fatto fuori sua sorella ma non era un motivo sufficiente...eppure lui aveva deciso di continuare ad uccidere.

 

Sentì una mano appoggiarsi sulla spalla e vide la ragazza che continuava a sorridere -Se non sbaglio...poco fa hai detto: “Ormai ho voltato pagina, adesso appartengo a Last Hope e questo è un dato di fatto.” e se continuo a non sbagliarmi, i tuoi amici sono un po' in difficoltà. TI conviene andare ad aiutarli ma stai tranquillo, ti darò un po' del mio potere.-

 

-Perchè mi aiuti?- chiese Edward

 

-Perchè io sono una parte di te...ti darò il mio potere ma ad una condizione.- disse la ragazza

 

-Quale sarebbe?-

 

-Voglio che tu uccida Crotalux...mi sta davvero antipatico!- disse la ragazza

 

Edward sorrise e disse -Beh...penso che di poterti accontentare.-

 

-Oh so che lo farai...in bocca al lupo.- disse la ragazza sorridendo

 

* * *

 

Edward riaprì gli occhi e vide davanti a se Leo e Erika che lo guardavano preoccupati

 

-Edward...tutto bene?- chiese Leo

 

-Sì sto bene...per favore ragazzi...prendete Yelle e allontanatevi...- disse Edward per poi saltare sullo stesso tetto dove si trovava Crotalux.

 

-Ehi Edward! Dormito bene!- disse Crotalux

 

-Io ti ucciderò e per la prima volta sarò estremamente felice di uccidere qualcuno.- disse Edward facendo fuoriuscire una grossa quantità di veleno dall'intero corpo.

 

Crotalux lo fissò pensando “Di nuovo l'HYDRA? Povero sciocco, lo stesso attacco non funziona due volte!” dopodiché creò a sua volta un drago serpentiforme a tre teste, dicendo -ACID HYDRA. Qualunque cosa tu faccia, io la posso fare meglio.- ma la sua sicurezza crollò dopo pochi secondi non appena capì cosa stava facendo Edward.

 

Dietro al ragazzo si stava formando la parte superiore di un corpo umano. Era alta almeno cinque metri e, mentre la testa e le mani avevano fattezze scheletriche, il resto del corpo sembrava quasi una tunica, dalla schiena di quella creatura sbucarono due grosse ali. Edward sorrise e disse -E' la prima volta che lo uso perciò non ha un nome...pensò che lo chiamerò...BLOODLUST- (Sete di Sangue)

 

-Cos...cos'è quella creatura?- chiese Crotalux

 

-E' semplicemente...la mia sete di sangue.- disse Edward iniziando a camminare verso l'uomo con la figura che lo seguiva strisciando sul tetto e lasciando una scia di veleno dietro di se.

 

-Tsk...non sarà quella cosa a salvarti! Urlò Crotalux scagliando il suo attacco contro Edward che mise il braccio destro davanti al petto e la creatura dietro di lui, lo imitò mettendo il braccio destro tra Edward e l'ACID HYDRA, proteggendo il mago del veleno.

 

Dopo qualche secondo di stallo, Edward tirò, con la mano sinistra, un pugno avanti a se, ma non successe niente, completamente diverso fu il risultato del pugno di BLOODLUST che distrusse una delle teste del mostro di Crotalux.

 

-Uh uh uh hai già dimenticato? Se distruggi una delle teste...ne ricrescono altre due.- disse Crotalux e, nello stesso momento, le teste del mostro aumentarono da due a quattro ma Edward non se ne curò e continuò, tramite BLOODLUST, a distruggere le teste del mostro causandone un continuo aumento. Dopo pochi minuti l'ACID HYDRA possedeva trenta teste.

 

-Ah ah ah ma lo capisci quando una tattica è inutile? Santo cielo Edward credevo di averti addestrato meglio!- disse Crotalux

 

-Se ti avessi attaccato a piena potenza fin da subito...mi sarei annoiato. Ora possiamo iniziare.- disse Edward scrocchiandosi le nocche.

 

Crotalux incrociò le braccia al petto ma, prima di farlo, potenziò il suo mostro con i fulmini angelici -Ok Edward, vieni pure. Ti aspetto!-

 

-Ti pentirai di avermi sottovalutato.- disse Edward dopodichè, tra lui e BLOODLUST, comparve l'HYDRA che però venne subito assorbita dalla prima creatura.

 

Crotalux continuò a fissare Edward e la sua creatura, non capendo quale fosse lo scopo del ragazzo.

 

Di colpo, alle spalle di BLOODLUST, si creò un enorme ammasso di veleno che, pian piano, iniziò ad assumere un aspetto serpentiforme, cosa che spaventò non poco l'ex-maestro di Edward.

 

-Di norma la mia HYDRA è tre volte la mia altezza. Indovina cosa succede quando ad usarla è il mio BLOODLUST.- disse Edward con uno strano bagliore rosso negli occhi, mentre il suo attacco più potente finiva di completarsi: un hydra interamente fatta di veleno alta quindici metri.

 

Crotalux rimase a bocca aperta mentre Edward si accese una sigaretta e disse -Mi dispiace vecchio...ma la nuova generazione prende il posto di quella vecchia.- dopodichè fece il gesto inequivocabile del taglia gole, imitato da BLOODLUST e la gigantesca hydra si avventò contro Crotalux che non poté fare nulla per fermarla. Lui e il suo mostro vennero completamente spazzati via. Il palazzo sopra la quale stavano combattendo crollò sotto la potenza dell'attacco di Edward e lui fece in tempo a saltare su un altro tetto prima di cadere in mezzo alle macerie.

 

Il ragazzo attese finchè il polverone sollevatosi non si disperse nell'aria, dopodichè raggiunse le macerie della casa e individuò subito il corpo di Crotalux. L'uomo era di nuovo senza braccio destro e aveva le gambe schiacciate da un pezzo di muro, in più gran parte della sua pelle si stava corrodendo a causa del veleno.

 

-Eh eh eh...niente male...Edward...- disse Crotalux tossendo un po' di sangue

 

-Ti ho battuto, ora dimmi dove si trova Amamya.- disse Edward

 

-Troppo facile così...ti darò...solo un piccolo indizio...- disse Crotalux -Fai attenzione alle marionette.-

 

Edward sgranò gli occhi -L'hai consegnata a lui?-

 

-Non gliel'ho consegnata...se le è presa con la forza. Il potere degli angeli mi serviva per batterlo ma...ora come ora...sei molto più forte di me.- disse Crotalux

 

Edward notò che le due pietre erano scomparse ma non ci diede troppa importanza e si concentrò su Crotalux -Dove si trova quel pazzoide.-

 

-Nella fascia...oscura.- disse Crotalux -Ah sembra che il mio momento sia arrivato...beh Edward, è stato un piacere combattere un'ultima volta con te. Voglio farti un regalo, nella tasca della mia giacca c'è una fiaschetta con dentro un liquido blu...versalo sulla ferita della ragazzina e la sua pelle si rigenererà...-

 

-Grazie...-

 

-Fai attenzione...ora sei tu il maestro...non permetterti di perdere mi...raccomando...- disse con un filo di voce l'uomo prima di chiudere gli occhi per l'ultima volta.

 

Edward prese la fiaschetta e, oltre ad essa, trovò una foto che raffigurava lui all'età di quindici anni, Crotalux e un altro bambino dai capelli neri con gli occhi azzurri. Fissò di Crotalux, iniziando a ricordare il momento in cui lo aveva incontrato.

 

Flash-back

 

Edward era seduto a terra contro una parete. Era già passato un anno da quando sua sorella era stata rapita e non l'aveva ancora ritrovata.

 

Una persona si fermò davanti a lui. Edward alzò lo sguardo e vide un uomo dai capelli grigi sorridergli -So che stai cercando una persona.-

 

-Come lo sai.- disse Edward fissandolo in malo modo

 

-Ho le mie fonti.- disse l'uomo sorridendo -Se vuoi...posso darti una mano.-

 

-Come?-

 

-Ti insegnerò ad usare il tuo potere e ti aiuterò a cercare quella persona.- disse l'uomo

 

-Come ti chiami?-

 

-Puoi chiamarmi...Crotalux.- disse l'uomo sorridendo e porgendogli la mano

 

Edward, per la prima volta da diverse settimane, sorrise per la prima volta e strinse la mano dell'uomo che, da lì per sette anni, avrebbe chiamato Maestro.

 

Fine flash-back

 

Edward coprì interamente il corpo di Crotalux con del veleno per impedire che potessero usarlo per vari scopi, dopodichè, fiaschetta in mano, corse a cercare i suoi compagni. Li trovò vicino a una fontana ormai prosciugata.

 

-Come sta?- chiese Edward

 

-Il dolore non accenna a diminuire e continua a tossire sangue.- disse Erika

 

-Ho la soluzione, fatela sdraiare.- disse Edward e i due eseguirono. Il ragazzo mise un po' di crema blu sulla gola di Yelle e la spalmò con una delicatezza e una calma che non sembravano sue. Dopo pochi secondi, la crema venne completamente assorbita dalla pelle, ormai completamente rigenerata, e Yelle si rialzò da sola, sotto gli sguardi scioccati dei suoi compagni.

 

-Stai...bene?- chiese Edward ancora scosso

 

-Sì ora sto molto meglio! Il dolore è svanito!- disse Yelle per poi lanciarsi contro Edward, chiudendogli il collo in un abbraccio – Grazie per avermi salvata Edy.-

 

Il ragazzo, rosso in viso, ricambiò l'abbraccio e disse -Te l'ho già detto, chi può salvarti se non io?-

 

Erika fissò i suoi due compagni e un sorriso malizioso apparve sul suo viso. La giovane dragon slayer prese Leo per un braccio e iniziò a trascinarlo dicendo -Su Angel! Dobbiamo andare a recuperare Mandy!-

 

-Aspetta! Mi fai male! Ahi!- protestò il ragazzo senza però opporre una vera e propria resistenza. Dopo pochi minuti, non si sentirono più le lamentele dell'evocatore e Yelle e Edward rimasero soli. Edward sciolse l'abbraccio e si sedette sul bordo della fontana per recuperare fiato dato che lo scontro con Crotalux lo aveva particolarmente sfiancato, invece, Yelle rimase in piedi di fronte a lui iniziando a fare dei respiri profondi.

 

All'inizio il ragazzo non le prestò particolarmente attenzione ma dato che i respiri di Yelle divennero molto più rumorosi, alzò lo sguardo e disse -Ehi ragazzina che sta...?- ma uno schiaffo a cinque dita sulla guancia destra troncò brutalmente il suo discorso.

 

Edward si portò la mano sulla guancia rossa e guardò allibito Yelle che urlò -Questo è per avermi sgridata solo perchè volevo andare in un negozio!- e tirò un altro schiaffo, stavolta sulla guancia sinistra -Questo è per non avermi detto che hai ucciso centinaia di persone!- dopodiché afferrò Edward per la maglietta, poco sotto al mento, e lo avvicinò a se.

 

Edward era letteralmente terrorizzato dalla rabbia della ragazza e temette seriamente per la sua vita ma non appena Yelle parlò di nuovo, lo fece a bassa voce -...e questo è per avermi salvata.- e premette con forza le sue labbra su quelle del ragazzo che sgranò gli occhi avvertendo quel contatto ma dopo pochi secondi li chiuse e, cingendo al vita di Yelle con le braccia, se la avvicinò ancora di più.

 

Rimasero fermi così per almeno due minuti poi la mancanza di fiato li costrinse a separare le labbra. Edward poggiò la sua fronte contro quella di Yelle e, sorridendo, disse -Se questo è il premio per il tuo salvataggio, ti salverò ogni singolo giorno.-

 

-Eh eh potresti salvarmi da una grossa torta al cioccolato che vendono in un certo negozio di questa città.- disse Yelle sorridendo

 

Edward, capendo dove la ragazza voleva andare a parare, si alzò di scattò prendendola in braccio e disse -Ok ragazzina golosa, andremo in questo benedetto negozio.- e iniziò a camminare verso la zona abitata della città

 

Yelle notò subito che Edward stava zoppicando e gli chiese -Edy sei ferito ad una gamba?-

 

-Probabilmente ho il femore destro rotto ma non me ne preoccupo troppo.- rispose il ragazzo sorridendole

 

Un gocciolone cadde sulla testa di Yelle che disse -Edy...tu non sei normale.- e lui -Lo so e sono fiero di non esserlo!-

 

* * *

 

Dopo circa mezz'ora tutti e quattro i membri del team Caos Wind raggiunsero il municipio scoprendo, con sorpresa, che il sindaco era ancora vivo e che Jenny, in realtà, lo aveva fatto solo svenire.

 

Tutti e quattro furono curati e bendati, alla fine Edward aveva davvero una frattura al femore destro e tutti si misero a ridere non appena un'infermiera cercò di fargli un'iniezione e lui, gentilmente, declinò l'offerta urlandogli contro di tutto e di più.

 

Mandy, non appena venne a sapere che i quattro maghi sarebbero dovuti partire, chiese a Erika e Leo di accompagnarla ancora una volta ai giardinetti. I due accettarono volentieri e ora eccoli di nuovo lì, seduti uno di fianco all'altra sotto lo stesso albero.

 

-Così è finito tutto per il meglio eh.- disse Leo

 

-Già...anche se qualche bello spavento ce lo siamo preso.- disse Erika

 

-Eh già...- disse Leo ripensando a quando Finilion aveva scagliato un fulmine nella zona dove si trovava Erika

 

-Posso farti una domanda?- chiese Erika

 

-Certo.-

 

-Non ti avevo mai visto trasformato in quella cosa...- disse Erika alludendo alla sua forma demoniaca -...per caso è successo qualcosa di particolare che ti ha fatto trasformare?-

 

Cazzo e ora che le dico? Uhm...credevo che tu fossi morta. No no troppo drammatico. Semplicemente volevo trasformarmi. Che scusa ridicola! Puoi fare di meglio!” iniziò a pensare Leo mentre Erika lo fissava curiosa “Mi sono disperato perchè credevo che il nostro obbiettivo fosse stato eliminato. E chi sono, un freddo calcolatore? Cavolo è difficile...”

 

-Allora?- disse Erika

 

-Ehm...non lo so...forse il fatto di aver visto quegli angeli mi ha fatto arrabbiare...- disse Leo

 

-Ah...capisco...- disse Erika tornando a guardare Mandy

 

Idiota idiota idiota!!! Non potevi dirle solo la verità?!?” pensò Leo maledicendosi

 

In fondo è la cosa più ovvia...chissà cosa mi aspettavo...” pensò Erika

 

Leo tirò fuori una moneta e pensò “Se esce testa gli dico la verità, se esce croce non dico niente.” dopodiché lanciò la moneta e, quando la prese, guardò il segno. Croce.

 

Maledizione...perchè non rispetto neanche le mie regole?” pensò il ragazzo iniziando ad avvicinarsi a Erika per poi dirle -Erika?-

 

-Uh?- disse la ragazza girandosi ma prima che potesse aggiungere qualcosa, Leo le mise le mani sulle spalle e la baciò nel silenzio più assoluto.

 

Il corpo di Erika si irrigidì ma dopo pochi secondi si sciolse e ricambiò più che volentieri quel contatto. Dopo che si furono allontanati, di pochi centimetri, Erika gli chiese sorridendo -Questo cosa significherebbe?-

 

-Semplice! Significa che sono disposto a trasformarmi in un demone assetato di sangue se qualcuno osa farti del male.- disse Leo sorridendole per poi baciarla di nuovo, stavolta sulla guancia.

 

Erika non disse nulla e si limitò ad abbracciarlo posando l'orecchio sul cuore che batteva calmo e tranquillo anche se lei non sapeva che, fino a pochi secondi prima, batteva ad una velocità allarmante.

 

* * *

 

Dopo circa un giorno di viaggio, i quattro raggiunsero la gilda e, ad accoglierli, trovarono Aika

 

-Yelle sei tornata!- disse la master abbracciandola -Mi sei mancata!-

 

-Anche tu mi sei mancata Aika!- disse Yelle sorridendole

 

-Ehi Edward!- urlò Jin avvicinandosi al gruppo

 

Edward gli diede il cinque e disse -Oi Jin ti vedo in forma.-

 

-Le terme hanno fatto il loro dovere! Ora combattiamo, sono in astinenza!-

 

-Non chiedo di meglio!- disse Edward e una nuova rissa scoppiò all'interno della gilda, rissa alla quale, ovviamente, presero parte la maggior parte dei maghi.

 

Leo e Erika si sedettero ad un tavolo e, dopo pochi secondi, arrivò Ashuros con un mazzo di carte in mano che disse -Coraggio Angel giochiamo. Stavolta non perderò di sicuro!-

 

-Quando vuoi Ashuros!- disse Leo sorridendo e iniziando a giocare insieme a Erika e Ashuros

 

Aika si andò un attimo a sedere sul bancone del bar e, fissando i suoi compagni mentre si divertivano, non potè fare a meno di chiedersi “Mi chiedo quanto durerà ancora questa pace...”

 

* * *

 

[ Sede della gilda oscura Eternal Darkness. Fascia Oscura]

 

-Prego mi segua.- disse Irginus

 

-Ehi razza di pinguino non mi hai ancora detto perchè mi hai portato qui.- disse un ragazzo.

 

-Oh master Ruganax le spiegherà ogni cosa messer Hartem.- disse Irginus

 

Il ragazzo che rispondeva al nome di Hartem era un giovane ragazzo di circa vent'anni. Aveva dei corti capelli neri e due grossi occhi azzurri. Indossava una tunica rossa con cappuccio e aveva uno zaino nero in spalla. Subito dietro di lui vi era una ragazza dai lunghi capelli castani legati in una coda alta e aveva solo l'occhio destro aperto, di un acceso verde. Anch'essa aveva la stessa tunica di Hartem e portava uno zaino grigio

 

I tre arrivarono in una grossa stanza di pietra e una voce nell'oscurità disse -Benvenuti benvenuti!-

 

-Ruganax immagino.- disse Hartem -Allora...perchè mi hai chiamato qui?-

 

-Volevo chiederti se ti...anzi...vi andrebbe di unirvi alla mia gilda.-

 

-Oh parla al singolare. Questa ragazza è sotto ipnosi e non capisce nulla.- disse Hartem dando delle pacche sulla testa della ragazza -Piuttosto...ci dev'essere qualcosa sotto se vuoi proprio me.-

 

-Oh sì che c'è...devi sapere che tuo padre...un certo Crotalux è stato appena ucciso dal tuo vecchio amico Edward Yoshina.- disse Ruganax

 

-Cosa?!? Com'è possibile?!?- urlò Hartem

 

-Confermo quello che ha appena detto il maestro.- disse Irginus

 

-Tu sta zitto!- urlò Hartem

 

-Vedo che la grinta non ti manca ragazzo. Unisciti a me e potrai ottenere la tua vendetta.-

 

-Uh uh uh vendetta? Sì probabilmente hai ragione ma non voglio vendicare mio padre...voglio vendicarmi del fatto che Edward lo ha ucciso prima di me!- disse Hartem sorridendo

 

-Affare fatto allora!- disse Ruganax sorridendo

 

Hartem si girò verso la ragazza e disse -Sei contenta mia graziosa marionetta? Presto rivedrai il tuo fratellone.- e se ne andò seguito a ruota dalla ragazza che non mostrava alcuna emozione

 

-Irginus.- disse Ruganax

 

-Sì mio signore?-

 

-Le hai recuperate?-

 

-Certamente maestro. E' stato difficile rubarle mentre l'edificio crollava ma niente di impossibile.- disse Irginus mostrando al master due piccole pietre azzurre.

 

-Eccellente, con queste creeremo una creatura potentissima e a proposito...a che punto è il rito per svegliare gli arcidemoni?-

 

-Entro due giorni dovremmo essere in grado di risvegliare il primo.-

 

-Ottimo. Non appena si sveglia mandatelo subito nella fascia umana. Vedremo se Aika e i suoi riusciranno a cavarsela di nuovo!-

 

-Come lei comanda master Ruganax.- disse Irginus per poi uscire dalla stanza

 

Dopo che se ne fu andato Ruganax disse -Allora? Perchè non esci da li?-

 

-Da un angolo completamente in ombra uscì un ragazzo avvolto in un mantello nero con cappuccio che sorrise -Padre perchè non mandate me a eliminare i maghi di Aika?-

 

-Calmati figlio mio. Presto avrai il tuo momento e quando esso arriverà, tu potrai distruggere tutta la fascia degli uomini compreso quel ragazzo...com'è che si chiamava?-

 

-Ashuros. Ashuros Bleeder!- disse il ragazzo sorridendo e pregustando il momento in cui l'avrebbe potuto affrontare di nuovo.

 

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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì anche perchè il mio diabete sarebbe morto invano XD come detto a inizio capitolo questo era un capitolo leggermente puccioso...leggermente...

 

Un piccolo avviso. Attualmente io ho la descrizione delle camere di Hayato, Misaki, Amlach, CJ, Miel, Lya, Arya, Yelle, Miwako, Edward, Yelle, Giada, Angel e Leo. Gli altri se vogliono, mi lascino la descrizione nella recensione di questo capitolo :) e se per caso qualcuno me l'aveva mandata via mp...chiedo perdono ma devo averlo perso...anch'io sbaglio.

 

Spero che recensirete in tanti e ci vediamo al prossimo capitolo transitorio. CHAOS!!!

 

P.S: il link qui sotto è una pagina di un manga che serve per rendere l'idea della sensazione che ha provato il bandito quando Edward lo ha attaccato da dietro ;)

 

http://www.google.it/imgres?hl=it&biw=1280&bih=571&tbm=isch&tbnid=l9lVNdoeD8sWOM:&imgrefurl=http://www.mangapanda.com/assassination-classroom/38/10&docid=uTY3Zy0npcIHtM&imgurl=http://i2.mangapanda.com/assassination-classroom/38/assassination-classroom-4048847.jpg&w=800&h=1190&ei=9UH5Ue-MCY_14QTAvoGIDg&zoom=1&iact=rc&dur=266&page=2&tbnh=147&tbnw=99&start=28&ndsp=40&ved=1t:429,r:39,s:0,i:207&tx=37&ty=48

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


Chaos come vanno le vacanze? Spero tutto bene :D bene, siamo arrivati ad un altro capitolo di pausa mentre nel prossimo capitolo, ci sarà l'inizio di una nuova saga sul passato di alcuni OC. Quali? Lo capirete (spero) alla fine XD ma basta perdere tempo e iniziamo col capitolo che si prospetta lungo e faticoso...



Capitolo 15



Un ragazzo incappucciato camminava dentro un accampamento nella fascia oscura. Tutt'attorno a lui vi erano diverse tende costruite alla meno peggio ed era pieno di veri demoni indaffarati a fare di tutto e di più. Quelli che vedevano il ragazzo si facevano da parte e qualcuno si inchinava pure mentre altri semplicemente lo fissavano.

Nonostante fosse notte fonda, la luna era piena e illuminava tutto l'accampamento più di quanto facessero i vari focolari sparsi in giro. In alto nel cielo si potevano vedere diversi serpenti giganti fluttuare nell'aria come se stessero nuotando, lanciando di tanti in tanto dei versi acuti.

Dopo alcuni minuti, il ragazzo raggiunse un cancello fatto d'ossa davanti alla quale vi erano due demoni dalle sembianze di tori entrambi muniti di ascia e scudo. Oltre il cancello si poteva vedere un lungo percorso di roccia che portava ad un grosso castello dall'aspetto lugubre, situato al centro di un lago verde scuro.

Il primo dei due demoni si fece avanti e disse “Fermati. Dobbiamo verificare la tua identità.” e iniziò a scrutare il ragazzo. Indossava degli stivali neri, un paio di pantaloni neri con una katana nera appesa alla vita e tutto il resto era coperto da un mantello nero con cappuccio. Il demone si fece avanti per scostargli il cappuccio ma il ragazzo gli mise una mano sul petto e disse “SWITCH”.

Il demone sparì nel nulla lasciando al suo posto un sassolino che rotolò a terra. Il ragazzo fissò l'altro demone, che aveva iniziato a tremare, e chiese “Vuoi controllare anche tu?”

Ehm... no no... ci scusi per il disturbo signorino. Prego, entri pure.” disse il demone per poi tirare una leva che fece rientrare il cancello nel terreno. Il ragazzo avanzò lentamente iniziando a fissare il castello che sembrava interamente scavato nella roccia.

-Gli umani si stupirebbero se gli dicessi che, fino a due giorni fa, qui c'era una montagna.- pensò il ragazzo.

Dopo pochi minuti raggiunse il portone principale, anch'esso fatto di roccia che si aprì non appena gli fu a un metro di distanza.

L'interno del castello non era molto diverso dall'esterno. Tutto era fatto di roccia e le uniche cose che “abbellivano” quel posto erano dei tappeti rossi e i vari candelabri appesi alle pareti. In breve tempo arrivò un uomo vestito elegantemente che, dopo un breve inchino, disse “Oh bentornato padron A...!” ma il ragazzo lo fulminò con lo sguardo e disse “Irginus lo sai che non voglio essere chiamato così! Piuttosto, dov'è mio padre”.

Master Ruganax sta tenendo una riunione con i suoi generali in questo momento. Dovrebbe finire a breve.” disse Irginus.

Tsk... che rottura. A che punto è il procedimento di risveglio del primo arcidemone?” chiese il ragazzo.

Guarda che io sono già sveglia.” disse una sensuale voce femminile alla sua destra.

Il ragazzo e Irginus si voltarono in quella direzione e videro, al centro di un corridoio, una ragazza dalla bellezza disarmante.

Il ragazzo si concentrò subito su quella bellezza, che non doveva avere più di venti anni, registrando tutti i pregi di quel corpo, come ad esempio la pelle candida e chiara senza neanche un'imperfezione, i glaciali occhi viola e i lunghi capelli neri lasciati liberi sulla schiena.

La ragazza iniziò a camminare lentamente verso di lui, facendo muovere in modo sensuale il lungo abito nero senza spalline che, partendo dal suo abbondante seno, scendeva fino alle caviglie e aveva anche uno spacco laterale.

Arrivata di fronte al ragazzo, leggermente più alto di lei, guardò Irginus e gli disse “Puoi andare Irginus.” l'uomo dopo un breve inchino, fece dietro front e scomparve nel buio di un corridoio.

Bene, ora siamo soli.” disse la mora.

Victorias. Quanto tempo.-” disse il ragazzo sorridendo.

Troppo!” disse la ragazza facendosi vicina a lui “Perchè non andiamo a recuperare il tempo perso?” chiese poi con un tono particolarmente malizioso mentre si leccava le labbra.

Spiacente, ma gli affari vengono prima del divertimento.” disse il ragazzo sorridendo e allontanandola un poco.

Uffa, noi sei carino!” si lamentò Victorias mettendo il broncio.

Scusami, non fare così.” disse il ragazzo alzandole il mento con un dito “Forse so come fare a farmi perdonare”.

Ah sì? Sentiamo.” disse la mora sorridendo.

Penso che tu abbia saputo delle mie piccole... 'bravate' nella fascia degli uomini.” disse il ragazzo.

Certo, tutti lo sanno e ancora mi sfugge il motivo per la quale tu abbia indotto quelle tre ragazze ad unirsi a Last Hope. Potevi benissimo lasciarle stare così la gilda sarebbe stata più debole.” disse la ragazza.

Vero... ma poniti questa semplice domanda: in un'organizzazione, cos'è che spaventa di più i suoi membri? Un attacco frontale del nemico o... un attacco dall'interno?”

La ragazza si fece attenta e disse “Penso di sapere dove tu voglia andare a parare...”

Uh uh uh quelle povere ragazze saranno il mio strumento di distruzione.” disse il ragazzo.

E come pensi di usarle?” chiese Victorias appoggiandosi a lui.

Spiacente ma non posso dirtelo...” disse il ragazzo sorridendo .

Oh neanche un indizio piccolo piccolo?” chiese la mora mentre con una mano iniziava, pian piano ad abbassarsi il vestito, mostrando ancora di più il suo seno.

Il ragazzo sorrise malizioso e disse “Va bene hai vinto tu.” e da sotto il mantello tirò fuori una vecchia pergamena che porse a Victorias la quale la prese subito e la srotolò, restando sorpresa dal suo contenuto.

L'intera pagina raffigurava una specie di lupo mannaro nero con sei occhi e le zanne gialle mentre stava uscendo dall'ombra di un sasso. Sotto al disegno vi erano alcuni simboli illeggibili per gli umani ma non per i demoni.

La ragazza lesse velocemente i simboli e un ghigno malefico si fece strada sul suo viso “Hai davvero intenzione di...?” iniziò lei ma si ritrovò incatenata in un abbraccio e costretta a fissare due brillanti occhi rossi “Sì, evocherò quel demone e, come c'è scritto su quella pergamena, non appena verrà evocato eliminerà tutte le persone legate alle persone usate per evocarlo... e quali persone possono essere legate ad esse... se non i loro compagni di gilda?”

Ma quelle ragazze moriranno durante il processo.” disse Victorias.

Così la gilda sarà più debole.” disse il ragazzo facendole il verso.

Sei veramente malvagio.” disse Victorias sorridendogli.

Lo so, e non mi stancherò mai di esserlo!” disse il ragazzo per poi pronunciare “SWITCH.” ed entrambi svanirono lasciando al loro posto due spade che caddero rovinosamente a terra.

I due apparvero in mezzo ad una stanza del castello. Era spoglia fatta eccezione per un letto a due piazze al centro di essa.

Vogliamo iniziare?” chiese il ragazzo.

Ma non avevi detto: prima gli affari?”

Penso di avere tutto il tempo che voglio.” disse il ragazzo sorridendo per poi adagiarla sul letto e spegnere l'unica candela presente nella stanza.



* * *



Tre giorni erano passati dal ritorno del team Caos Wind ed era da tre giorni che pioveva senza sosta e, quella sera in particolare, c'erano anche parecchi fulmini.

Una ragazza dai corti capelli neri, con uno spadone sistemato sulla schiena, uscì da una delle tante taverne presenti a Zafirus. Si fermò subito, sotto la tettoia della taverna, e chiuse gli occhi iniziando ad ascoltare il rumore della pioggia che tanto amava. Dopo qualche secondo di immobilità decise di incamminarsi verso il dormitorio femminile della gilda e, dopo pochi passi, era già fradicia, ma non ci fece molto caso continuando a camminare senza esitazione.

Purtroppo il dormitorio si trovava dall’altra parte della città e le ci vollero diversi minuti per raggiungere le mura quando ad un certo punto starnutì un paio di volte.

-Maledizione. Spero di non beccarmi un accidente!- pensò la ragazza ma all’improvviso sentì qualcosa di caldo sulla testa e, guardando in alto, vide che si trattava di una giacca nera.

Non sapevo che i draghi prendessero il raffreddore.” disse una voce alla sua destra.

La ragazza si girò subito, trovandosi di fronte un ragazzo dai corti capelli bianchi e gli occhi rossi come i suoi “Ashuros. Cosa ci fai qui?” chiese la ragazza.

Calorosa come sempre eh Lya?” disse Ashuros “Per rispondere alla tua domanda, sono appena tornato da una missione e stavo tornando al dormitorio.”

Capisco.” disse Lya prima di lanciargli la giacca e riprendere il suo cammino ma dopo appena un passo si ritrovò di nuovo la giacca in testa.

Penso che quella serva di più a te.” disse Ashuros passandole davanti e solo allora Lya notò che nel raggio di un metro attorno ad Ashuros non pioveva.

Tsk perché non usi la tua magia anche su di me?” chiese Lya.

Oh scusa, credevo che una ragazza come te non accettasse aiuto.” disse Ashuros sorridendo per poi creare una piccola pallina grigia e lanciarla a Lya. La ragazza la prese al volo e attorno a lei si creò una specie di colonna che la isolava completamente dalla pioggia.

Grazie.” disse la ragazza passando ad Ashuros la sua giacca e riprendendo il cammino verso i dormitori.

Dopo una decina di minuti raggiunsero l’enorme collina sulla quale sorgevano i due dormitori della gilda. Quello femminile era in cima e, sotto raccomandazione di Nikora, era circondato da filo spinato mentre quello maschile si trovava ai piedi della collina.

Ci vediamo!” disse Ashuros dirigendosi verso il dormitorio maschile.

Lya alzò solo un braccio in segno di saluto e poi si avviò verso il suo dormitorio.



* * *



Ashuros entrò in camera sua, cercando di non chiudere la porta troppo forte, dopotutto erano le due del mattino come si poteva leggere sui diversi orologi appesi alla parete. Il ragazzo fissò per qualche secondo le pareti color pesca piene di orologi digitali e analogici, assaporando il ticchettio delle lancette, dopodiché si diresse verso il suo letto e, dopo aver buttato la katana e la giacca sulla poltrona li vicino, ci si lasciò cadere senza esitazione cercando di addormentarsi il prima possibile ma il suo desiderio venne subito infranto da qualcuno che bussò alla sua porta.

Ashuros sospirò sonoramente e andò ad aprire la porta, ritrovandosi davanti uno dei rissaioli per eccellenza della gilda “Yukiteru? Che vuoi a quest’ora?”

Ciao Ashuros scusa se ti disturbo, ma avrei bisogno di un consiglio.” disse Yukiteru.

Un consiglio? Su che cosa?” chiese Ashuros.

Ehm... ecco...” iniziò Yukiteru leggermente rosso in viso “… a proposito di una ragazza”.

Una ragazza? Oh oh il nostro drago del fulmine si è innamorato!” disse Ashuros.

Ssst fa silenzio!”

Ok ok ma perché proprio ora?” chiese Ashuros.

Cos’è? Ti devo chiedere suggerimento in gilda davanti a lei?” chiese Yukiteru.

Quindi fa parte della gilda eh? Va bene, entra pure.” disse Ashuros e il mago del fulmine e della luce entrò, uscendo qualche minuto dopo.

Grazie mille Ashuros! A domani!” salutò Yukiteru andando verso la sua stanza.

-Finalmente posso dormire!- pensò Ashuros ma, quando orma era vicinissimo al letto, qualcuno bussò di nuovo alla porta. Esasperato, Ashuros andò alla porta, la aprì e si trovò di fronte un ragazzo a torso nudo.

Ehi Ashuros! ”disse il ragazzo.

Hiro? Perché sei qui?” chiese Ashuros.

Avrei bisogno di un consiglio e tu mi sembri una persona affidabile.” disse Hiro sorridendo.

-Dev’essere uno scherzo…- pensò Ashuros prima di chiedere “Riguarda una ragazza?”

Wow come facevi a saperlo?”

Intuito…” disse Ashuros -… e tanta sfiga…- per poi fare entrare Hiro ma, mentre stavano parlando, si sentì un urlo provenire da qualche camera più in là.



[Qualche minuto prima]



Edward aprì gli occhi, svegliato da un tuono particolarmente potente. Sospirò e iniziò a guardarsi attorno, sperando di riprendere sonno il prima possibile. La sua camera aveva, come molte altre camere, le pareti viola e, sotto sua richiesta, vi erano presenti: un minibar, una dispensa a muro piena di veleni di sua creazione e non, un sacco da box e le solite cose come una poltrona, una libreria e un letto abbastanza largo.

Il ragazzo cercò di alzarsi ma qualcosa lo bloccava, precisamente gli bloccava il braccio destro e sentiva anche una certa pressione sul torace. Lentamente, volse lo sguardo verso il suo braccio destro ma trovò la visuale ostruita da una ragazza dai lunghi capelli bianchi addormentata dolcemente proprio sul suo braccio.

Edward la fissò per qualche secondo, dopodiché si tirò un pizzicotto sulla guancia sinistra con la mano libera e, capendo che non era un sogno, la sua reazione fu tranquilla e senza esagerazioni.

AAAAAAAAAAAAHHH!!!!!” urlò a pieni polmoni cadendo di schiena dal letto e svegliando la ragazza che, stropicciandosi gli occhi, guardò il ragazzo a terra e chiese “Edy perché mi hai svegliata? Dormivo così bene!”

Edward si sedette per terra e disse “Oh scusami Yelle non era mia intenzione ma vorrei farti una piccolissima domanda… che cazzo ci fai tu qui?!?”

I fulmini mi spaventano e non riesco a dormire.” rispose tranquillamente Yelle “Così ho pensato: “Ehi caso mai se mi metto vicino a qualcuno riuscirò a dormire!” e infatti stavo dormendo senza problemi”.

Non potevi andare a dormire con Erika?” chiese Edward.

Non volevo disturbarla. Per caso… non ti piace la mia compagnia?” chiese Yelle fissandolo con occhi da cucciola.

Ehm… no non è questo! E’ solo che…” iniziò Edward quando si sentirono delle voci provenire da oltre la porta.

Edward tutto bene?”

Ti abbiamo sentito urlare”.

Possiamo entrare?”

No no! Non è niente! Solo un incubo!” urlò Edward ma il suo urlo venne coperto da un tuono e i ragazzi al di là della porta, non sentendo nessuna risposta, entrarono.

Il primo ad entrare fu Hayato, seguito da Kira, Rahl e CJ che fu il primo a parlare “Ehi Edward perché hai urlato?” ma il suo sguardo, così come quello degli altri cadde sulle lenzuola di Edward che si stavano muovendo.

Edward… cosa c’è li sotto?” chiese Rahl.

N… niente di niente!” disse Edward sorridendo ma le sue buone intenzioni vennero mandate a benedire da Yelle che uscì di colpo da sotto le lenzuola e disse “Edy ma sei matto? Vuoi soffocarmi?” poi, finalmente, si accorse degli altri ragazzi, le cui mascelle stavano toccando terra, e disse “Oh ciao ragazzi! Come mai tutti qui?”

Edward? Devi dirci qualcosa?” chiese Hayato guardando il mago del veleno.

Ehm… veramente…” disse Edward.

Su su lasciamoli soli.” disse Kira iniziando a tirare per la maglietta Hayato e CJ “In fondo un ragazzo e una ragazza meritano un po’ di privacy ogni tanto.” e fece l’occhiolino a Edward che lo fissò allibito “Aspetta! Noi non…!”

Tranquillo domani ci racconterai tutto!” disse CJ prima di chiudere la porta.

Yelle fissò Edward che aveva un’aria particolarmente preoccupata e chiese “Tutto bene?”

Il ragazzo la fissò a sua volta e, malgrado nella sua mente si accalcassero insulti e imprecazioni di ogni tipo, si limitò a dire “Niente di niente… torniamo a dormire.” e si sdraiò di nuovo nel letto. Yelle non si fece attendere neanche un secondo e si sistemò di nuovo sopra il braccio di Edward, addormentandosi all’istante.



* * *



Il mattino dopo, finalmente aveva smesso di piovere e un ragazzo dai corti capelli neri con diversi tatuaggi e cicatrici a coprirgli il corpo, si trovava ancora nel dormiveglia ma fu gentilmente svegliato da due voci femminili.

Amlach! Svegliati stupido lupo!” urlò una ragazza.

Ehm… Amlach svegliati per favore.” disse un’altra.

Il ragazzo aprì di scattò gli occhi e li piantò subito sulle due ragazze di fianco al suo letto. La prima, con indosso una divisa scolastica, lo fissava con aria di rimprovero, mente la seconda, leggermente rossa in viso lo fissava con uno sguardo che sembrava quasi preoccupato.

Amlach chiuse un secondo gli occhi dopodiché si alzò lentamente, sbadigliando nel mentre e si concentrò sulle due ragazze davanti a lui “Misaki… Hana… cosa ci fate in camera mia?”

Che domande! Siamo venute a svegliarti! Così possiamo andare a fare colazione!” rispose Misaki.

Giratevi.” disse secco Amlach e le due eseguirono con un certo timore. Dopo pochi secondi sentirono uno strano rumore dietro di loro per poi essere alzate da terra. Iniziarono a dibattersi e scoprirono che Amlach si era trasformato in licantropo e le aveva sollevate tenendole per il colletto.

Il lupo si avvicinò alla porta, usò la sua ombra per aprirla e depositò delicatamente Hana in corridoio, dopodiché chiuse la porta a chiave.

Ehm… Amlach? Perché l’hai chiusa fuori?” chiese Misaki anche se nel profondo era felice di ciò.

Lei non sa volare.” rispose Amlach.

Eh?” fece Misaki un secondo prima di essere scagliata fuori dalla finestra “Aaaaaaah!!!” urlò la ragazza prima di iniziare a levitare a pochi centimetri dl terreno.

Ehi ma sei diventato matto?!?” urlò Misaki.

Aspettatemi di sotto.” disse Amlach, tornato normale, dalla finestra, dopodiché la chiuse. Il ragazzo si mise la sua solita maglietta con il drago e il lupo intenti a combattere e fissò un vecchio disegno di famiglia appoggiato sul comodino di fianco al letto. Lo prese in mano e fissò attentamente ogni singola persona disegnata, dopodiché lo rimise al suo posto e si diresse verso la sua scrivania di legno intagliata e prese le tre katana in cima al mucchio di spade. La prima di esse era quella che aveva guadagnato dallo scontro con Sarah mentre le altre due gliele avevano regalate Hana e Misaki.

La prima gli aveva regalato una katana con l’impugnatura e il fodero blu scuro, la guardia a forma di pinne di squalo e con la lama grigia con striature azzurre, mentre Misaki gli aveva preso una katana dal fodero nero con dei simboli dorati, la guardia circolare dorata, l’impugnatura nera e la lama nera con riflessi dorati.

Le sistemò a ventaglio sul fianco destro e uscì dalla stanza dirigendosi poi verso la gilda insieme a Misaki e Hana.



* * *



Intorno ad un tavolo, erano radunate diverse ragazze, ma solo due erano sedute. La prima aveva dei corti capelli neri, gli occhi gialli e il braccio destro era meccanico, mentre la seconda aveva anch’essa i capelli neri ma più lunghi, gli occhi color cioccolata e la pelle pallida.

Keh! Ti batterò in meno di cinque minuti Miyuki!” disse la seconda.

Non credo Zafrina.” disse la seconda con un tono particolarmente freddo e distaccato.

Dietro a Miyuki c’era una ragazza dagli occhi blu con una spada sulla schiena che sembrava particolarmente ansiosa “Dai Miyuki vinci e incassiamo la vincita!”

Dietro a Zafrina, invece, vi erano tre ragazze: la prima di esse aveva un cronometro in mano, le orecchie a punta e gli occhi neri con diverse striature viola; la seconda aveva i capelli arancioni lunghi fino alla vita, un grosso fiocco bianco dietro la testa e ed era particolarmente bassa, mentre la terza aveva dei lunghi capelli bianchi, gli occhi neri e una cicatrice bianca sotto l’occhio destro.

Stai pronta a prendere il tempo Tsuki!” disse Zafrina rivolgendosi alla prima ragazza.

Tranquilla Zafrina, sono pronta.” disse Tsuki a sua volta.

Forza Zafrina guadagniamo quelle monete d’oro!” disse la seconda ragazza.

Ci penso io Arya!” disse Zafrina alla seconda ragazza poi si rivolse all’ultima “Sta a vedere come si vince Kay”.

Sono proprio ansiosa di vederti con la faccia a terra.” disse Kay mostrando un sorriso strafottente.

Ok. In posizione.” disse Tsuki e le due ragazze sedute misero il braccio destro sul tavolo, poggiando sul gomito e stringendosi la mano “Pronte… via!” disse Tsuki e avviò il cronometro.

Mi dispiace per te Miyuki… ma è difficile battermi a braccio di ferro.” disse Zafrina.

Spiacente ma attualmente… ce l’ho io un braccio di ferro.” disse Miyuki e con un leggero sforzo scagliò Zafrina contro il muro, lasciando tutte le altre basite, tranne Kay che se la rideva.

Yeeeh! Grande Miyuki!” urlò la ragazza con la spada.

Sigh… e va bene Hanako… ecco le tue monete.” disse Arya porgendo ad Hanako dieci monete d’oro.

Grazie!” disse Hanako sorridendo, dopodiché ne prese una, la scartò, mostrando un disco di cioccolato al latte, e lo mangiò in un solo colpo, mentre la povera Arya si limitò a fissarla.

Quanto è durata?” chiese Kay a Tsuki.

Due minuti e trentanove secondi.” rispose la leader del loro team.

Ah ah ah fai pena Zafrina!” disse Kay.

Zafrina si limitò a sbuffare dopodichè si andò a sedere al bancone del bar.

Hai sottovalutato la tua avversaria.” disse una voce alla sua destra. Zafrina si voltò in quella direzione e si trovò davanti la master della gilda.

Aika, lo sai che non sopporto le persone mi dicono cosa ho sbagliato.” disse Zafrina fissandola con sguardo torvo.

Tranquilla, me lo ricordo. E’ solo che volevo infastidirti un po’!” disse Aika sorridendo “Ma vedo che non è stata una grande idea quindi ti offro una missione”.

Una missione?” chiese Zafrina.

Sì. Perché non vai in cerca di membri per la gilda? Caso mai incontrerai il tuo amore.” disse Aika con sorriso malizioso.

Tsk e va bene ma lo faccio solo perché sei la master e non per trovare qualcuno che mi…” iniziò Zafrina ma troncò la frase a metà girandosi, palesemente rossa in viso, e dirigendosi verso l’uscita.

Mi sa che è parecchio felice di andare in missione.” disse Aika, poi notando una ragazza seduta poco lontano, la chiamò a sé “Giada! Vieni qui un attimo!”

La dragon slayer della natura si avvicinò a lei e chiese “Sì, cosa c’è master?”

Accompagna Zafrina a trovare membri… non voglio che mi scateni un magnitudo dodici in piena Zafirus.” disse Aika.

Ok nessun problema! Sarà divertente!” disse Giada per poi seguire Zafrina ed uscire dalla gilda, nello stesso istante in cui entrò Miel, seguita a ruota da Penny che sembrava supplicarla.

Ti prego Miel!”

Ho già detto di no Penny, non insistere!” disse Miel.

Andiamo! E’ una cosa di pochi minuti!” disse Penny.

Pochi minuti un corno e poi mi vergogno troppo quindi no!” disse Miel per poi sedersi vicino ad Aika.

Qualche problema?” chiese Aika.

Sì Miel non vuole farmi da modello per un disegno!” protestò Penny.

Dov’è il problema?” chiese ancora Aika.

Penny, allora, mostrò un lungo abito nero con striature viola senza spalline e disse “Non vuole indossare questo bellissimo abito!”

Miel arrossì leggermente e disse “Io non lo metto quello! Detesto quel genere di cose!”

Andiamo! Ti ho anche fatto un buco per la tua coda da tigre!” disse Penny mostrando il foro sul retro del vestito.

Non m’importa! Io non lo metto! Punto!” disse Miel poi chiese a Aika “Ci sono dei ghiaccioli?”

Purtroppo no… devo andare a comprarli. Se vuoi c’è un po’ di frutta.” disse Aika.

Uffa… io volevo un ghiacciolo.” disse Miel.

In quel momento passò Ashuros che le disse “Se vuoi del ghiaccio è appena entrato mister granita.” alludendo ad un ragazzo che indossava degli occhiali da snowboard.

Ti ho sentito razza di fantasmino!” urlò a sua volta il ragazzo.

Ryu! Che tempismo!” disse Aika “Vieni qui!”

Cosa c’è?” chiese Ryu.

Non è che potresti fare dei ghiaccioli con questa frutta?” chiese Aika.

Cosa? Non sono mica un gelataio ambulante!” si lamentò Ryu.

Fu di nuovo Ashuros a parlare “La verità è che non ce la fai!”

Grr! Dammi quella frutta!” disse Ryu andando dietro al bancone e, dopo pochi minuti, aveva preparato una ventina di ghiaccioli. Ne diede uno a Miel e uno a Aika.

Buono! L’arancia mi piace tantissimo!” disse Aika.

Ti ringrazio.” disse Ryu “Piace anche a te Miel non è vero?” chiese Ryu sorridendo a Miel che arrossì non poco “C… come fai a dirlo?”

Beh… ehm… stai scodinzolando…” disse Ryu indicando la coda della ragazza che, effettivamente, si stava muovendo a destra e a sinistra molto velocemente.

Miel arrossì ancora di più mentre fissava imbarazzata la sua stessa coda. Si alzò di scatto, afferrò qualche ghiacciolo e scattò in direzione della stanza relax.

Forse non dovevi dirglielo…” disse Aika.

Lo penso anch’io.” concordò Ryu.

Intanto, a qualche tavolo di distanza…

Ehi Ashuros posso chiederti un favore?” chiese Penny.

Quale sarebbe?”

Pensi di riuscire a convincere Miel a indossare questo vestito?” chiese Penny mostrando l’abito.

Ah ah ah non credo, è probabile che mi ucciderebbe al primo tentativo.” disse Ashuros.

Cos’è neanche a te piace questo vestito? Bene! Vorrà dire che lo brucerò!” disse Penny per poi mettere il broncio.

Dai non fare così. Puoi sempre chiedere a qualcun altro.” disse Ashuros ma la ragazza non rispose e gli diede le spalle -Uhm… e adesso come faccio… aspetta forse lo so.- dopodichè tirò fuori dallo zainetto una tavoletta di cioccolato “Ehi Penny vuoi del cioccolato al latte?”

La ragazza, sentendo la parola magica “cioccolato” si girò di scattò e annuì sorridendo, dimenticandosi completamente del vestito. Ashuros le lanciò la tavoletta e la ragazza iniziò subito a sgranocchiarla.

Ti sei appena guadagnato la mia simpatia!” disse Penny interrompendo per un secondo il suo pasto.

Ashuros sorrise e pensò -Incredibile come un po’ di cioccolato renda più felici le persone…-

Qualche metro dietro al ragazzo. Tre ragazze stavano chiacchierando allegramente tra di loro e l’argomento principale era la relazione tra una delle ragazze e un altro membro della gilda.

Così ora tu e Angel state insieme eh?” chiese una ragazza con una grossa ascia bipenne sulla schiena.

Ehm… sì.” rispose timidamente la ragazza di fronte a lei.

Oh Erika sono così felice per te!” disse un’altra ragazza.

Dai fede, così mi metti in imbarazzo.” disse Erika.

Ma dobbiamo pur farti complimenti! Giusto Anya?” disse Fede e la ragazza con l’ascia annuì.

In realtà vorrei che anche Miwako aprisse il suo cuore. E’ chiaro come il sole che lei e Zero sono fatti l’una per l’altra.” disse Anya.

Mi hai chiamata?” fece Miwako comparendo dietro all’amazzone, facendole prendere un infarto.

Aaaah! Miwako vuoi farmi morire?”

No.” disse Miwako per poi sedersi vicino a Erika che, come Fede e Anya, notò subito che aveva le cuffie di Zero appese al collo.

Ehi Miwako… quelle sono le cuffie di Zero vero?” chiese Fede.

Sì, sono le sue.” confermò Miwako.

Andiamo Miwako ammettilo! Ti piace Zero!” sbottò Anya colpendo con un pungo il tavolo, rischiando di distruggerlo.

Miwako la fissò per qualche secondo, dopodiché disse “Mi piace…” e prima che le altre potessero gioire della sua frase, aggiunse “… la musica del suo mp3”.

EH?” fecero Fede, Anya e Erika.

Mi piace la musica che ascolta, quindi quando ne ho voglia, vado da lui e gli prendo le cuffie e l’mp3.” spiegò Miwako.

Sei senza speranza…” disse Anya sbattendo al testa sul tavolo.

Erika sorrise quando notò Leo dirigersi verso la stanza di allenamento estremo così gli andò incontro “Ehi Angel!”

Ciao Erika! Come stai?” chiese Leo sorridendo.

Tutto bene!” disse Erika sorridendo a sua volta poi il suo sguardo cadde sullo zaino che il ragazzo si portava appresso “Stai andando in missione?”

No, vado ad allenarmi per qualche giorno nella fascia sconosciuta. Non voglio trasformarmi di nuovo e perdere il controllo.” disse Leo.

Credevo ti piacesse essere preso a testate da me.” disse Erika sorridendo.

Di sicuro mi piace ma alla lunga la mia testa potrebbe risentirne.” disse Leo buttandola sul ridere.

Ah ah d’accordo, buona fortuna.” disse Erika per poi dargli un bacio sulla guancia, il tutto sotto lo sguardo di mezza gilda ma a lei gli importava ben poco.

Leo salutò Erika e altri membri della gilda, dopodichè attraversò la porta/portale e fu subito nella fascia sconosciuta.

-Devo diventare più forte…- pensò Leo per poi prendere la spada bianca -… e devo imparare ad usare anche questa!-



* * *



Giada e Zafrina stavano camminando tranquille per le vie di Zafirus. La prima fissava le varie vetrine dei negozi sorridendo, mentre la seconda lanciava delle occhiatacce ai vari ragazzi che indietreggiavano sempre o distoglievano lo sguardo per paura.

La signora delle catastrofi sospirò pensando -Non c’è nessuno con un po’ di spina dorsale-.

Senti Zafrina, come li troviamo dei nuovi membri?” chiese Giada.

Che ne so, proviamo a...” iniziò Zafrina ma il vociferare di diverse persone messe in cerchio attirò al sua attenzione.

Le due ragazze si avvicinarono e Giada chiese ad un signore “Scusi, cosa sta succedendo?”

Poco fa un ragazzo ha sfidato un famoso mercenario a duello e ora stanno combattendo.” spiegò l’uomo.

Giada alzò un po’ il terreno sotto i suoi piedi così, lei e Zafrina, poterono assistere al combattimento.

I due sfidanti erano a pochi metri l’uno dall’altro. Il primo, probabilmente il mercenario, era un uomo sulla quarantina, pelato con gli occhi neri e indossava un’armatura di ferro nero, mentre il suo avversario era un ragazzo dai capelli blu scuro legati in una treccia con gli occhi rossi le cui iridi erano allungate come quelle di un gatto. Era parecchio alto e aveva un fisico allenato con le spalle larghe anche se non in modo eccessivo. Indossava delle scarpe da ginnastica blu, un paio di jeans dello stesso colore, due cinture che però passavano solo per alcuni passanti dei jeans, una maglietta nera e, sopra di essa, un giacchino nero lungo fino a metà busto con le maniche larghe e lunghe fino oltre le mani.

Il ragazzo teneva nella mano destra una strana arma. Aveva l’impugnatura di una katana e la guardia era molto grande e aveva una forma ovale, e, al posto della lama, vi era una specie di frusta composta da varie placche affilate sui alti. Le placche avevano una forma rettangolare ma uno dei due alti più corti era fatto a punta verso l’esterno mentre sull’altro lato, la punta era verso l’interno, in più, le varie placche, erano collegate tra di loro da quello che sembrava fuoco blu. (se non avete capito come è fatta l’arma, guardate la spada di EVE di Soul Calibur).

Coraggio vecchio, mostrami il tuo potere.” disse il ragazzo mostrando un ghigno strafottente.

L’uomo scattò subito verso di lui, trasformando il suo braccio in uno spadone e cercò di colpirlo dall’alto ma il ragazzo scansò di lato e lo colpì con una frustata alla caviglia destra, recidendogli il tendine. L’uomo cadde a terra e ammise la sconfitta. Il ragazzo, sempre con il ghigno sul volto, rinfoderò la frusta, le cui placche si incastrarono dentro la guardia, appendendola alla cintura che pendeva verso destra e prese uno zaino da terra sistemandoselo sulle spalle, dopodichè se ne uscì dal cerchio di persone.

Hai visto? Quel ragazzo è parecchio forte!” disse Giada.

Sì ho visto. Andiamo a parlarci.” disse Zafrina e le due andarono di corsa dal ragazzo.

Ehi tu, sei piuttosto forte!” disse Giada parandosi di fronte al ragazzo il quale ghignò compiaciuto e disse “Lo so! Ero venuto in questa città per trovare maghi forti ma sono rimasto un po’ deluso”.

Perché non ti unisci a Last Hope? Troverai un sacco di maghi forti da sfidare!” disse Giada.

Sul serio?” chiese il ragazzo.

Certo! La nostra sede è a pochi minuti fuori città. Se ci vai, digli che ti mandato Giada, che sarei io, e Zafrina.” disse Giada.

Ok, lo farò, comunque io mi chiamo Shi, Shi Kurai.” disse il ragazzo mostrando l’ennesimo ghigno dopodichè si diresse verso il portone indicato da Giada.

E uno è andato!” disse Giada facendo il segno di vittoria a Zafrina “Però è un peccato…”

Cosa?” chiese Zafrina.

Non era il mio tipo… se fosse stato un mago del fuoco ci avrei fatto un pensierino.” disse Giada.

Oh non sapevo che anche tu stessi cercando il cavaliere azzurro.” disse Zafrina con un sorriso malizioso.

Giada arrossì leggermente e disse “N… non è come sembra! Io… io… devo andare!” e scattò a tutta velocità, distanziando in breve tempo la campagna che per poco non si mise a ridere.

Keh, delle volte sembra proprio una bambina.” disse Zafrina quando qualcuno si scontrò con lei da dietro. La ragazza cadde in avanti e, inavvertitamente, posò con violenza le mani a terra, generando una breve scossa di terremoto.

Ehi che cos’è successo?” disse una voce dietro di lei. La ragazza si girò e vide una ventina di uomini armati. Evidentemente era stato uno di loro a spingerla.

Non lo so.” disse un altro poi vide Zafrina a terra e aggiunse “Dev’essere stata lei! Appena ha toccato il terreno è partita la scossa”.

Sì dev’essere così! Ehi ragazzina preparati, ora ti insegneremo a non spaventare più la gente!”

-Questi sono completamente fuori.- pensò Zafrina con un sorriso mentre si alzava -Vogliono combattere? Ci sto!- e stava già per generare un’altra scossa quando una voce arrivò dietro di lei.

Cos’abbiamo qui?”

Gli uomini alzarono la testa e Zafrina si girò per fronteggiare un ennesimo avversario ma dovette ricredersi subito.

La voce apparteneva ad un ragazzo della sua età abbastanza muscoloso e alto poco più di lei. Indossava delle scarpe da ginnastica bianche, dei pantaloncini di jeans, una maglietta a maniche corte nera provvista di cappuccio e un cappellino con visiera bianco. Malgrado il cappello e il cappuccio, Zafrina poté vedere due brillanti occhi verdi e dei cortissimi capelli neri.

Il ragazzo lanciò in alto una moneta e la prese al volo senza neanche guardare, dopodiché disse “Mi sembra di capire che voi stiate importunando questa ragazza”.

Ehi moccioso sparisci! Questa ragazza si diverte a scatenare scosse sismiche!” disse un uomo estraendo una spada a una mano.

Oh si tratta di quello? Allora devo informarvi che sono stato io a produrla.” disse il ragazzo sorridendo.

Zafrina lo fissò incuriosita. Cosa sperava di ottenere mentendo?

Per caso stai cercando di salvare la tua amichetta?” chiese l’uomo con la spada “Allora mostraci il tuo potere”.

Ok, ma poi non venite a piangere da me.” disse il ragazzo, dopodichè alzò il piede destro e colpì il terreno. Per qualche secondo non accadde nulla ma poi, iniziò un’altra scossa sismica e da sotto il suo piede partì una crepa nel terreno che passò vicino a Zafrina per poi dividersi in due e circondare il gruppo di uomini.

Non appena l’accerchiamento fu completo, il terreno sulla quale si trovavano quegli uomini sprofondò di diversi metri, intrappolandoli.

Quello è…!” disse Zafrina allibita.

Il tuo potere… già!” disse il ragazzo avvicinandosi.

Come hai fatto a...?”

E’ il mio potere. Io posso copiare qualunque potere che vedo e renderlo anche più forte.” spiegò il ragazzo “Ti chiedo scusa per avertelo copiato, io sono Vaiter Cromo, ma chiamami Vaiter”.

Nome particolare.” disse Zafrina.

-Colpa di chi mi ha creato che aveva poca fantasia...- pensò il ragazzo prima di dire “Ehm... già molto particolare. Posso sapere, invece, qual è il tuo?”

Zafrina McConner”.

La Distruttrice.” aggiunse Vaiter sorridendo.

Precisamente.” disse Zafrina per poi aggiungere “Non so se tu possa essere considerato forte o meno... ma ti andrebbe di unirti a Last Hope, la gilda che combatte contro i demoni?”

Certo, perché no? Così se ne avrai bisogno potrò aiutarti di nuovo.” disse Vaiter sorridendo e per risposta si beccò un pugno nello stomaco che lo fece piegare in due.

Probabilmente lo capirai da solo ma... io non ho bisogno di aiuto. Chiaro?” disse Zafrina.

Messaggio... ricevuto...” disse Vaiter per poi iniziare a seguire una Zafrina divertita e seccata allo stesso tempo.



* * *



Giada smise di correre dopo pochi minuti, accortasi che Zafrina non l’aveva seguita.

-Che stupida, perché sono scappata? Ora se provocherà dei disastri la master mi ucciderà!- pensò la bionda -Beh tanto vale trovare qualcuno da far unire alla gilda.- e iniziò a guardarsi attorno nella speranza di trovare qualcuno di interessante ma non individuò nessuno, così decise di uscire dalla città e andare in un bosco lì vicino.

-Entrerò in sintonia con la natura e cercherò qualcuno di potente nelle vicinanze.- pensò Giada ma non appena raggiunse la radura centrale, vide un ragazzo sdraiato sotto ad un albero intento a dormire.

Da quel che poteva vedere era particolarmente alto e non aveva un fisico imponente, ma comunque ben allenato. Indossava delle scarpe da ginnastica rosse, dei jeans neri e una specie di giacca rossa che aveva la cerniera in diagonale, partendo dalla spalla destra, e per finire un paio di occhiali con la montatura nera. I suoi capelli erano argentati e lunghi fino alle spalle, completamente spettinati.

-Che bel ragazzo.- pensò Giada -Dimenticavo, il rituale!- e si diresse verso l’albero sotto la quale era sdraiato il ragazzo “Ehm... scusa”.

Il ragazzo aprì gli occhi per guardare Giada e la ragazza rimase particolarmente affascinata dagli occhi viola del ragazzo.

Cosa vuoi?” chiese il ragazzo.

Scusami se ti ho svegliato, ma ho bisogno di quest’albero per una cosa.” spiegò Giada indicando il suddetto albero.

Il ragazzo fissò prima la ragazza poi l’albero ed infine di nuovo la ragazza, poi disse “E’ tuo?”

Uh? No non è mio.” disse Giada.

Allora non rompere e aspetta che io mi sia riposato abbastanza.” disse il ragazzo.

Cosa? Ehi dico ma con che tono mi parli?” disse Giada fissandolo male.

Senti ragazzina su questo albero non c’è scritto il tuo nome e siamo in un paese libero, quindi fino a prova contraria posso sdraiarmi dove voglio e parlarti come meglio credo.” disse il ragazzo.

-Ok uno a zero per lui...- pensò Giada “Ok almeno si può sapere quanto tempo ci vorrà?”

Penso fino a quando non tornerà Spyd.” disse il ragazzo.

Chi è Spyd?” chiese Giada e una voce molto vicina, alla sua destra disse “Io sono Spyd!”

La ragazza si voltò subito e cercò qualcuno con lo sguardo ma non vide nessuno. Solo dopo pochi secondi si accorse di una adorabile tarantola nera, grossa come una mela, appoggiata sopra la sua spalla che la fissava con i suoi sette occhi rossi. Il ragno alzò le due zampe davanti e disse “Salve come va?”

Giada non disse nulla limitandosi a fissare quel “piccolo” animaletto e iniziò a tremare leggermente. Il ragno non ricevendo risposta, si avvicinò di più e iniziò a camminarle sulla faccia fermandosi sulla fronte dove disse “Non mi sembra che abbia la febbre. Non capisco cos’abbia. Ehi Michael dammi una mano”.

Il ragazzo si alzò pigramente e si avvicinò a Giada che non la smetteva di tremare manco fosse un cellulare con il vibra attivo. Spyd con un balzo arrivò sulla testa del ragazzo e riprese a fissare Giada.

Ehi che ti prende?”

Giada finalmente smise di tremare e tornò a guardare avanti a sé, scoprendo che i loro visi erano terribilmente vicini. La ragazza arrossì di colpo e si allontano di qualche passo poi indicò il ragno e disse “Que... quello... è … è...”

Questo è Spyd ed è il mio compagno di viaggio.” spiegò con noncuranza Michael.

P... piacere...” disse Giada.

Il piacere è tutto mio signorina!” disse cordialmente il ragno.

Bene, ora che ho ritrovato il mio compagno, puoi usare questo albero come meglio credi.” disse il ragazzo e fece per allontanarsi ma Giada lo fermò “Sei un mago vero?”

Il ragazzo si girò verso di lei e, sorridendo disse “Indovinato. Michael Erven, God Slayer del fuco, al tuo servizio.” e fece un elegante inchino.

God slayer del fuoco? Quindi sei parecchio forte!” disse Giada sorridendo.

Il God Slayer più forte sulla piazza.” disse Michael sorridendo.

Ora non esagerare... comunque sia io sono Giada Angeles ma puoi chiamarmi Gigi.” disse la ragazza sorridendo.

Piacere, il mio nome lo sai già ma puoi chiamarmi Mike.- disse Michael.

Va bene... senti non è che ti andrebbe di unirti a Last Hope? La gilda di questa città.” chiese Giada.

Una gilda eh... perchè no? Solo una cosa, i ragni sono ammessi?” chiese a sua volta Michael indicando il suo ragno che fissava Giada con uno sguardo supplichevole.

Certo che sì!” disse Giada. Avrebbe detto qualunque cosa pur di farlo unire alla gilda e sventare così una possibile punizione da parte della master.

Ok, allora ci sto!” disse Michael sorridendo e iniziarono ad avviarsi verso la gilda.

-Certo che quell’albero fa miracoli! Non ho neanche dovuto usare il mio potere!- pensò Giada sorridendo.



* * *



Shi stava camminando tranquillo lungo un sentiero poco fuori da Zafirus. Aveva chiesto alcune indicazioni ai paesani e finalmente aveva trovato la strada per Last Hope.

Si guardò attorno contemplando il panorama con un ghigno, quando notò una ragazza seduta sul margine di un fiume con le gambe a mollo. La ragazza aveva la pelle chiara, dei lunghi capelli biondo platino raccolti in una coda alta e parecchio spinosi (ciuffi a punta), ma si potevano vedere due trecce nere che partivano da sotto le orecchie e cadevano sul davanti. Aveva le orecchie leggermente a punta e Shi riuscì a vedere anche il numero 69 tatuato sul lato destro del collo e la cicatrice che le scendeva dalla tempia destra fino alla guancia.

Il ragazzo rimase fermo qualche secondo a scrutarla per bene e, non appena vide la lunga katana nera sulla schiena e lo spadino appeso ad un fianco dal manico bordeaux, decise di provare una pazzia. Silenziosamente tirò fuori la sua frusta e con un rapidissimo movimento, scagliò un attacco a sorpresa contro la ragazza.

-Vediamo se la mia intuizione è giusta.- pensò Shi con un ghigno mentre la punta della sua frusta si avvicinava velocemente alla ragazza.

La ragazza non si mosse fino all’ultimo secondo quando, senza neanche vedere l’attacco, inclinò la testa da un lato, evitando la frusta, dopodichè estrasse il suo spadino e con un secco colpo laterale, deviò interamente l’attacco di Shi, il quale la fissò mostrando un ghigno di sfida.

-Non lo ha neanche visto arrivare eppure è stata in grado di evitarlo e deviarlo... lo sapevo, è in gamba!- pensò il ragazzo.

La ragazza si alzò in piedi e si girò verso Shi che poté finalmente osservarla per intero. La ragazza aveva due occhi color grigio scuro imperturbabili che lo fissavano senza nessuna emozione apparente. Sul dorso della mano sinistra aveva tatuato un albero per metà vivo e metà morto. Le due trecce nere finivano all’altezza dell’ombelico e aveva anche un ciocca nera che le cadeva sulla fronte.

Shi rinfoderò la sua frusta e notò due particolari: il primo era che la ragazza era scalza e secondo, il suo braccio sinistro era ricoperto da placche di metallo scuro che sembravano letteralmente trapiantate dentro ad esso.

Perché mi hai attaccata.” disse la ragazza con voce fredda iniziando a camminare verso di lui.

Volevo solo testare la tua forza.” disse Shi ghignando e osservando i particolari vestiti della ragazza. Escludendo i piedi scalzi, la ragazza indossava: dei pantaloni neri opaco, la gamba destra era coperta fino a sotto il ginocchio mentre quella sinistra fino al fondo della coscia; una fasciatura bianca che le copriva il seno e, sopra di essa, un gilet nero senza maniche che le arrivava fino all’ombelico; poco sopra la caviglia sinistra portava un bracciale nero a forma di spirale, mentre sul braccio destro aveva un lungo bracciale nero e lucido che partiva dal polso e arrivava fino a sopra il gomito, chiuso in alto e in basso da delle cinghie color bronzo.

La ragazza, all’ultimo, scattò verso di lui e cercò di colpirlo con un affondo, sempre usando il suo spadino, ma Shi scansò di lato senza problemi e fece di nuovo scattare la sua frusta.

I primi minuti di scontro furono un susseguirsi di parate e schivate senza che nessuno dei due riuscisse a mandare a segno un colpo.

Dopo essersi distanziati di qualche metro, Shi, sempre con un ghigno stampato sulla faccia, decise di impegnarsi un po’ e i suoi occhi, precisamente le pupille, diventarono due mirini circolari con una croce e riprese il suo attacco.

Dopo essersi avvicinato un po’, scagliò la punta della frusta verso la ragazza ma all’ultimo, con un movimento di polso, fece cambiare direzione all’arma dirigendola verso destra. La ragazza fissò la frusta muoversi come un serpente e, dopo pochi secondi, si ritrovò circondata. Shi era riuscito a dare un effetto alla sua arma che si era mossa intorno alla ragazza come una spirale ma per far ciò, aveva dovuto distanziare le placche tra di loro più del normale, però ora cinque di esse erano pronte per colpire la ragazza. Con un rapido strattone del braccio, la frusta si strinse intorno alla ragazza come un serpente e le cinque lame avrebbero dovuto ferirla di sicuro, ma accadde qualcosa che fece sgranare gli occhi a Shi, senza però rimuovergli il ghigno.

La ragazza fece un piccolo salto in alto e bloccò tutte e cinque le lame in questo modo: quella più bassa la schiacciò a terra con il piede destro, la seconda la bloccò tra l’alluce e l’indice del piede sinistro, la terza la defletté sfruttando le placche metalliche sul braccio sinistro, la quarta la deviò usando lo spadino con la mano destra, mentre la quinta la bloccò addentandola.

Per qualche secondo nessuno fiatò poi Shi rinfoderò di nuovo la sua arma e disse “Tu verrai con me a Last Hope!”

Perché dovrei?” chiese la ragazza.

Perché sei forte e credo che una persona forte sia parecchio utile, in più se per caso hai un sogno potresti realizzarlo!” disse Shi mostrando quello che doveva essere il ghigno che sostituiva il sorriso.

La ragazza rimase in silenzio per qualche secondo poi disse “Accetto”.

Bene! Io sono Shi, Shi Kurai.” disse il ragazzo e le tese la mano.

Byakuya Okurukma.” rispose fredda la ragazza senza muoversi.

Un po’ freddini eh.” disse Shi “Va beh, non posso farci niente. Già che ci siamo... ti va di formare un team?”

Un duo.” disse Byakuya.

Un duo?”

Sì. Solo noi due. Troppe persone non vanno bene.” spiegò Byakuya.

Ehm... ok per me va bene!” disse Shi ghignando per poi riprendere la strada per la gilda, seguito da una silenziosissima Byakuya.

-Se sarà così per sempre... la vedo buia.- pensò Shi.



* * *



Ormai si erano già fatte le undici e una ragazza dai lunghi capelli azzurri stava correndo come una matta per le vie di Zafirus.

-Maledizione mi sono svegliata tardi! Avevo promesso a Penny di aiutarla a convincere Miel!- pensò la ragazza girando bruscamente un angolo ed evitando al pelo una donna anziana con le borse della spesa.

La ragazza non si fermò mancò per un secondo ma gridò “Mi scusi!”

Dopo l’ennesima curva si trovò vicinissima ad un ragazzo e gli urlò “Spostati!!!” ma quello non lo fece, malgrado l’avesse vista e si scontrarono senza troppe cerimonie.

Ahia...” disse la ragazza massaggiandosi la testa “... ma si può sapere perché non ti sei spostato?!?”

Avrei potuto... ma non ne avevo voglia e non credo che un impatto del genere possa averti fatto così male.” disse il ragazzo rialzandosi.

La ragazza lo fissò per qualche secondo, meditando sulle possibili parole da dirgli. Il ragazzo era parecchio alto, aveva i capelli corti e neri, gli occhi verde scuro e aveva la pelle molto chiara. Indossava dei sandali blu, un paio di pantaloni marroni stretti, una maglietta senza maniche marrone, sopra di essa un gilet aperto senza maniche di colore blu e una sciarpa leggera dello stesso colore del gilet e dei sandali.

Comunque mi dispiace se ti sei fatta male.” disse il ragazzo mostrando un sorriso a trentadue denti “Non era mia intenzione ferirti”.

La ragazza sospirò per poi ricambiare il sorriso “Dai non fa niente, in fondo sono io che correvo come una pazza. Mi chiamo Lyra Yoshina”.

Piacere Lyra, io sono Stefan Joken.” disse il ragazzo sorridendo quando d’un tratto si sentì un verso acuto e un falco marrone si adagiò sulla spalla destra del ragazzo “Questo, invece, è il mio compagno: Vivos”.

Che bel falco!” disse Lyra iniziando subito ad accarezzare l’animale.

Già, è il mio compagno da anni ormai... ma tornando a noi, non andavi di fretta?” disse il ragazzo.

Cavolo me ne ero dimenticata! Devo raggiungere la gilda il più presto possibile!” disse Lyra agitandosi.

Tranquilla, lascia fare a me. Devo pur farmi perdonare no? Su dimmi, dov’è la gilda?” chiese Stefan.

Ehm... su quella collina la ma...” iniziò Lyra ma Stefan la interruppe prendendola in braccio e iniziando a correre... molto più velocemente di lei. Era un fulmine e, infatti, dopo pochi minuti furono davanti alla gilda.

Wow sei parecchio veloce!” si complimentò Lyra.

Beh la velocità è il mio forte.” disse Stefan per poi mostrarle delle scariche elettriche tra le dita.

Sei un mago del fulmine?” chiese Lyra e Stefan annuì sorridendo “Allora devi unirti a Last Hope! Abbiamo sempre bisogno di nuovi maghi!” aggiunse Lyra sorridendogli.

Stefan arrossì leggermente ma poi si riprese e disse “Mi piacerebbe molto!”

Evviva!” disse Lyra sorridendo di nuovo e riprendendo ad accarezzare Vivos quando una voce familiare la sorprese alle spalle.

LYRA!!!” urlò Giada correndole incontro.

Giada!” urlò a sua volta Lyra abbracciando l’amica. Le due ragazze si presentarono ai ragazzi new entry della gilda e il momento critico arrivò quando Stefan e Michael si presentarono. Il primo inchiodò gli occhi su Spyd e iniziò a balbettare “Que... quello... è... un... è... un... ragno?”

Michael prese in mano Spyd e, guardando l’aracnide, disse “Otto zampe, sette occhi, due zanne, peli neri sul corpo, spara ragnatele... si è decisamente un ragno”.

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!!!!” urlò a pieni polmoni Stefan iniziando a scagliare saette contro Spyd che venne prontamente difeso da uno scudo di fiamme nere di Michael.

Meno male che i ragni erano ben accetti...” disse Michael guardando torvo Giada che arrossì leggermente.

Cercando di scappare alla furia di Stefan, Michael entrò dentro la gilda ma non appena ebbe varcato la soglia, una saetta colpì il pavimento vicino a lui facendolo cadere e scaraventando il povero Spyd sulla testa di una ragazza bionda con una katana di scaglie di drago appesa alla vita, seduta vicino a Fede.

Fede... sei tu che mi stai solleticando la testa?” chiese la ragazza con un leggero tono terrorizzato.

Nikki... cerca di non muoverti... in questo momento... beh... tu...” iniziò Fede, anch’essa terrorizzata, cercando di scegliere le parole adatte.

HAI UN FOTTUTO RAGNO IN TESTA, KYAAAAA!!!!!” urlò scandalizzata Kay saltando su di un tavolo e creando una barriera.

Nikora vide di colpo sette occhi rossi che la fissavano dalla sua fronte e Spyd disse “Piacere, io sono Spyd!”

AAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH!!!” urlò Nikora iniziando a sputare magma ovunque. Per fortuna alcuni maghi agirono prontamente. Hana e Ryu usarono i loro poteri per fermare il magma mentre Ashuros cercò di raffreddarla facendola avanzare nel tempo, ma la situazione degenerò quando Nikora colpì il ragno con il dorso della mano scagliandolo sulla faccia di Yukiteru che iniziò ad urlare istericamente e a correre per tutta la gilda.

Qualcuno lo fermi!” urlò Amlach cercando di fermarlo con la sua ombra ma senza successo.

La situazione raggiunse il picco di pericolosità quando Yukiteru venne colpito in faccia da una sedia scagliata da Misaki e il povero Spyd volò verso l’ufficio di Aika che uscì proprio in quel momento dicendo “Ehi potete fare un po’ di...!”

La frase le morì in gola non appena sentì qualcosa di peloso solleticargli la lingua. Misaki aveva appena fatto il miglior canestro della sua vita scagliando Spyd dritto in bocca ad Aika che rimase immobile con la bocca aperta da cui uscì Spyd dicendo “Che denti puliti”.

Il tempo parve fermarsi e non era opera di Ashuros. Tutti si zittirono iniziando a fissare Aika...

Fuori dalla gilda, Zafrina e Vaiter stavano per entrare quando sentirono un poderoso “KYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!” seguito da una scossa sismica.

I due si guardarono interdetti.

Sei stata tu?” chiese Vaiter.

Credevo che fossi stato tu...” disse Zafrina. I due entrarono titubanti ritrovandosi di fronte ad una scena sia comica che preoccupante.

Aika stava gattonando a terra leccando il pavimento e piangendo come una fontana. Poco dietro di lei, un ragazzo dai capelli argentati stava accarezzando una tarantola nera mentre Giada cercava di calmare alcuni maghi desiderosi di spiaccicare l’aracnide.

Mi sono persa qualcosa?” chiese Zafrina.

Forse una o due cosette...” le disse Tsuki avvicinandosi.

Dopo un paio di ore, i maghi riuscirono a calmarsi, soprattutto Kay, Yukiteru e Stefan. I nuovi arrivati: Shi, Stefan, Michael, Byakuya, Vivos e Spyd erano stati presentati alla gilda e la situazione era ritornata alla normalità ma la calma era destinata ad essere infranta di nuovo.

La porta della gilda si aprì ed entrarono quattro persone, una ragazza e tre ragazzi. (avviso: sfilza di descrizioni in arrivo!)

La ragazza era alta sul metro e sessanta ed era magra. Aveva dei corti capelli arancioni che le arrivavano alle spalle e tendevano al rosso, due grossi occhi rossi dalle sfumature nere con una croce bianca al centro della pupilla con gli estremi allungati che le arrivavano fino al bordo della pupilla. Indossava una canottiera bianca con su scritto Atalante, un paio di jeans la cui gamba destra copriva poco oltre al fondo schiena (uno o due cm in più di uno slip) mentre la gamba sinistra, lunga fino alla caviglia, aveva diversi strappi, e per finire un paio di scarponcini marroni che le arrivavano fino al polpaccio.

Il primo dei tre ragazzi, che sembrava particolarmente timido visto il modo in cui guardava gli altri, non era molto alto e aveva un fisico magro e poco muscoloso. I suoi occhi erano blu accesso e aveva i capelli biondi e corti, tirati in su con il gel. Indossava delle scarpe da ginnastica nere, una tuta bianca e una fascia nera sulla fronte sulla quale era rappresentato un ghepardo.

Il secondo, parecchio più alto e dal fisico muscoloso, aveva dei lunghi capelli neri legati in una coda di cavallo e gli occhi del medesimo colore. Indossava degli scarponi neri, un paio di pantaloni militari e una maglietta bianca con sopra disegnato un grizzly nero. Appesi alla vita aveva due pugnali da combattimento e sul braccio destro aveva tatuato un cobra arrotolato intorno al braccio dal polso alla spalla.

L’ultimo dei ragazzi era alto come il secondo ma dal fisico meno pompato. La cosa che saltò subito all’occhio furono le tre cicatrici che gli passavano sull’occhio destro. I suoi occhi erano dorati e la pupilla era a forma... quadrata, mentre i capelli erano verdi e corti, spettinati. Indossava una giacca grigia con sopra disegnato una tigre nera dalla strisce rosse, dei pantaloni neri e delle scarpe nere. Appeso al collo portava un dente di coccodrillo nero.

CJ si alzò e fece per dirigersi verso la ragazza con ovvie intenzioni visto il sorriso malizioso che gli occupava metà faccia ma Angel, seduta di fianco a lui, era di un altro avviso e, dolcemente, gli pestò il piede destro con il suo piede sinistro ricoperto di acciaio. Il ragazzo stava per urlare ma la regina dei draghi gli tappò la bocca con la mano sinistra e gli fece uno sgambetto da dietro facendogli sbattere la testa sulla panchina, mettendolo a nanna. Il tutto era avvenuto nel più totale silenzio e Angel non aveva mai perso il sorriso, malgrado fosse un sorriso sadico.

Piacere io sono Kaname Yamamoto e voglio unirmi a questa gilda!” disse la ragazza fermandosi di fronte ad Aika la quale la fissò sorridendo e disse “Certo, sei la benvenuta!”

Io mi chiamo... Martin Lovens e... vorrei... unirmi a questa gilda...” disse il primo dei ragazzi a voce bassissima.

Mi chiamo Zack Roinferg e sono qui per lo stesso motivo!” disse il secondo.

Jeff White onorato di conoscerla. Chiedo di potermi unire a questa gilda.” disse il terzo.

Aika acconsentì a tutte le richieste, dopodichè decise di tornare nel suo ufficio e, per la seconda volta, la situazione tornò normale.

Aika stava scrivendo alcune cose sul suo block-notes quando entrarono Shi e Byakuya, il primo ghignando e la seconda con sguardo spento.

Master, volevamo informarti che creeremo un team di due.” disse Shi.

Oh bene! Come si chiamerà?” chiese Aika.

Non mi piacciono le cose elaborate perciò si chiamerà semplicemente Double Warrior.” disse Shi.

Ok, Double Warrior sarà!” disse Aika sorridendo, dopodichè i due uscirono dall’ufficio, lasciando la master alle sue faccende.



* * *



Lya era seduta al bancone del bar con una bottiglia di vodka davanti a lei e un bicchiere in mano. Vuotò il bicchiere in un colpo solo e poi sorrise. Quel liquore la metteva di buon umore e non era neanche troppo forte ma purtroppo era finito. Stava per alzarsi quando un’altra bottiglia apparve davanti a lei e un ragazzo si sedette alla sua destra, anche lui con un bicchiere in mano.

Mi hanno detto che reggi bene!” disse Zack.

Lya lo fissò per qualche secondo e disse “Ti hanno detto bene”.

Bene, che ne dici di bere qualcosa?” disse Zack e le riempì il bicchiere.

-Nei suoi occhi non vedo cattive intenzioni... tanto vale assecondarlo.- pensò Lya per poi iniziare a bere.

Dopo circa venti minuti e dieci bottiglie, i due si erano sciolti un po’. Nessuno dei due era ubriaco ma sembravano più rilassati e Lya, stranamente, sorrideva ad alcune battutine di Zack.

Su di un tavolo poco lontano, un bicchiere iniziò a regredire al suo stato precedente al vetro ovvero la sabbia...



* * *



Miel era nella stanza degli allenamenti quando sentì una flebile voce dietro di lei “Tu... s... ei Miel... giusto?”

La ragazza si girò e si trovò di fronte Martin con lo sguardo fisso a terra.

Sì sono io.” rispose Miel.

Ecco... volevo... chiederti una... cosa.- disse Martin alzando leggermente lo sguardo.

Miel di solito si trovava a disagio nel parlare con i ragazzi... ma con un ragazzo così timido era praticamente impossibile! “Nessun problema, chiedi pure!” disse Miel sorridendo.

Martin arrossì vistosamente dopodichè portò le mani dietro alla schiena e si sentì il rumore di una cerniera. Miel si preparò ad ogni evenienza ma rimase sorpresa nel vedere una coda di ghepardo sbucare da dietro a Martin.

Ecco... ho visto che... anche tu hai una coda e... mi chiedevo... ehm... per caso sai come farla sparire?” chiese Martin.

Oh... beh... devi sapere che io mi posso trasformare in una tigre se voglio... forse tu ti puoi trasformare in un ghepardo.” disse Miel sorridendo ma rimase turbata nel vedere Martin in un angolino con un’aura nera intorno.

Io... non ci riesco...” disse il ragazzo.

Ehm... forse c’entra con il tuo potere. Cosa sai fare?- chiese Miel.

Controllo la cenere...”

Ehm... potere... particolare eh eh!” disse Miel ma così dicendo non fece che aumentare l’aura nera intorno a Martin.

Faccio schifo... non so trasformarmi... e il mio potere è inutile...”

Un gocciolone cadde sulla testa di Miel che lo fissava senza sapere cosa fare.

Se vuoi... possiamo allenarci insieme!” propose Miel e Martin, finalmente, parve illuminarsi “Davvero?”

Certo! Così diventeremo entrambi più forti!” disse Miel.

Grazie! Grazie!” disse Martin sorridendo e stringendole le mani per poi aggiungere “Solo... non ti arrabbiare se non sono forte...”

Miel sospirò sorridendo e, dopo avergli messo una mano sulla testa gli disse “Tranquillo, non lo potrei mai dire.” e rimase sia felice che imbarazzata nel sentire le fusa da parte di Martin.

A qualche metro di distanza un sacco da boxe si ricoprì di un sottile strato di brina...



* * *



Lyra era seduta ad un tavolo intenta ad accarezzare Vivos, il falco di Stefan, quando davanti a lei si sedette Jeff.

Ciao, scusami per il disturbo ma avrei bisogno di un consiglio.” disse il ragazzo.

Certo, chiedi pure.” disse Lyra sorridendo.

Jeff posò sul tavolo un procione dagli occhi neri e le chiese “Credi che abbia la febbre?”

Due tavoli più in la Penny nascose i suoi pastelli e iniziò a fissare male l’animale.

Lyra rimase un attimo interdetta dalla domanda ma si concentrò subito sul procione iniziando ad analizzarlo.

Uhm... forse ha qualche linea ma niente di grave.” disse la ragazza.

Oh ti ringrazio di tutto cuore! Sai io adoro gli animali e questo è solo uno dei miei compagni.” disse Jeff sorridendo.

Davvero? Quanti ne hai?” chiese Lyra entusiasta.

Un centinaio!” disse Jeff “Tutti diversi l’uno dall’altro”.

Fantastico! Anch’io adoro gli animali... non è che potresti...?”

Se vuoi posso accompagnarti quando vuoi. Ora come ora si trovano in una sorta di parco in un altro regno ma con la mia magia dello spazio saremo lì in un secondo!” disse Jeff sorridendo.

Davvero? Che bello, io... un attimo... magia dello spazio?” chiese lei sospettosa.

Sì magia dello spazio.” ripeté Jeff dopodichè prese il procione e lo calò in una specie di buco blu, dopo pochi secondi il procione ricomparve sulle ginocchia di Lyra la quale sospirò rilassandosi -Non è la stessa magia del ladro incappucciato-.

Allora? Quando vorresti vedere i miei compagni?” chiese Jeff riprendendo in braccio il procione.

Domani può andare?” chiese Lyra.

Vada per domani!” disse Jeff sorridendo.

A qualche metro di distanza l’aria iniziò a caricarsi di elettricità e alcuni maghi fissarono Yukiteru, dimenticandosi del fatto che non era più l’unico mago del fulmine...



* * *



Il giorno dopo, uno sconsolato Zero camminava verso la gilda quando vide Ashuros, Ryu e un mago che non aveva mai visto, intenti a parlare vicino ad una roccia.

Ehi Ashuros.” disse Zero avvicinandosi al gruppo e dando il cinque all’albino.

Buongiorno Zero. Ti presento Stefan, un nuovo acquisto.” disse Ashuros indicando Stefan il quale salutò Zero stringendogli la mano.

Ok, è ufficiale quei tre sono dei demoni!” sbottò Ryu.

Zero indicò Ryu fissando Ashuros con sguardo interrogativo. L’albino gli spiegò gli ultimi avvenimenti.

Oh capisco... tre nuovi tizi vi hanno rubato le ragazze.” disse Zero sorridendo.

Ryu e Stefan arrossirono e dissero “Non sono le nostre ragazze!”

Esatto non lo sono quindi smettetela di agitarvi tanto!” li rimproverò Ashuros.

Di un po’ ma a te non piaceva Lya?” chiese Ryu.

No.” rispose semplicemente Ashuros.

Cosa? Ma se ieri mattina le hai anche creato un incantesimo per proteggerla dalla pioggia!” disse Ryu.

Primo: se essere gentile significa provarci con le ragazze, da domani le prenderò a cazzotti in faccia, secondo... come fai a saperlo?” chiese Ashuros.

Ero sveglio e per caso vi ho visti ma non è questo il punto! Quei tre non mi piacciono!” disse Ryu.

Non possiamo mica picchiarli solo perché non ti piacciono.” disse Stefan.

Non sto dicendo di picchiarli! Sto proponendo di tenerli d’occhio per sicurezza.” spiegò Ryu.

Ok faremo così ora però me ne vado.” disse Ashuros andando verso la gilda insieme a Zero.

Non sembra molto preoccupato.” disse Stefan.

Ti sbagli. Quel fantasmino è il più preoccupato tra di noi.” disse Ryu sorridendo.

Ashuros e Zero entrarono dentro la gilda e Zero chiese “Ti va di andare in missione?”

Certamente. Quale prendiamo?” chiese a sua volta Ashuros.

Tu inizia a guardarle. Io vado a recuperare le mie cuffie!” disse Zero dirigendosi verso Miwako.

Ashuros lo fissò mentre si allontanava e un sorriso si dipinse sul suo volto. Si avviò verso la bacheca delle missioni quando vide Lya intenta a chiacchierare con Zack.

Penny vieni qui un attimo!” disse l’albino e la ragazza, seduta pochi metri più in là, si avvicinò a lui “Cosa c’è Ashuros?”

Tieni d’occhio Zack. Non mi fido di lui”.

Un sorriso malizioso comparve sulle labbra di Penny che disse “Oh siamo gelosi eh. Il compenso?”

Dieci tavolette di cioccolata”.

Venti”.

Quindici. Ultima offerta”.

Penny ci pensò su per poi dire “Andata!”

Bene, grazie dell’aiuto.” disse Ashuros per poi congedare la sua insospettabile informatrice, dopodichè tornò a fissare Lya -Meglio controllare...- pensò il ragazzo dopodichè il suo occhio destro divenne grigio e la pupilla si trasformò in due lancette di orologio che iniziarono a roteare per poi fermarsi di colpo.

Uno strano sorriso si fece largo sulle sue labbra e pensò -Ci sarà da divertirsi.- dopodichè arrivò Zero e cercarono una missione da svolgere.

A qualche metro di distanza, Aika chiese a Nikora “Ehi Nikki potresti andare a comprare della frutta? Ieri l’abbiamo finita”.

Perché proprio io?” chiese Nikora.

Perché mi hai quasi bruciato la gilda con il tuo magma.” rispose Aika.

Ah già... e va bene...” disse Nikora alzandosi per poi avviarsi verso l’uscita quando vide Miwako alle prese con alcune ragazze che sembrava la stessero pressando.

Miwako la master vuole che vieni con me a comprare della frutta!” disse Nikora tirandola per un braccio.

Ok...” disse Miwako lasciando le ragazze senza fonte di gossip.

Mezz’ora dopo le due ragazze stavano camminando per le vie di Zafirus con dei sacchetti di carta in mano.

Ti ringrazio per l’aiuto Miwako. Da sola non ce l’avrei fatta.” disse Nikora.

Di niente. Quelle ragazze stavano iniziando a darmi leggermente sui nervi...” disse Miwako.

All’improvviso si scontrarono con un vecchietto che trasportava alcune spade, facendolo cadere a terra.

Oh mio dio mi dispiace. Sta bene?” chiese Nikora.

Sì sì stai tranquilla. Queste vecchie ossa hanno visti peggio oh oh!” disse il vecchio rialzandosi a fatica. Le due ragazze posarono i sacchetti e lo aiutarono a riprendere quella decina di spade.

Grazie mille, siete state gentilissime!” disse il vecchio per poi allontanarsi.

Bene, meglio tornare alla gilda.” disse Nikora e le due ripresero la strada.

Dietro di loro, il vecchio con le spade si infilò in un vicolo e una voce nell’ombra gli chiese “Allora? Lo hai preso?”

Sì... l’ho preso...” disse il vecchio mostrando delle spade su cui vi erano delle piccole gocce di sangue, souvenir del precedente scontro con le due ragazze “... ora vi prego... dove si trova mia moglie?”

Qualcuno nell’ombra gli lanciò una chiave “Un magazzino a nord della città”.

Il vecchio prese la chiave e corse via -Perdonatemi ragazze... pregherò per voi-.

Dall’ombra del vicolo uscì un uomo con indosso un mantello grigio con cappuccio. L’uomo prese una piccola sfera trasparente e disse “Qui Four, le ho trovate”.

Una voce gracchiò dalla sfera “Ricevuto Four. Riunisciti a Three e Five, dopodichè procedete il piano”.

Ricevuto.” disse Four dopodichè scomparve di nuovo nell’ombra del vicolo.



* * *



[Sede della gilda oscura Eternal Darkenss]



Ricevuto Four. Riunisciti a Three e Five, dopodichè procedete con il piano.” disse un ragazza con indosso un mantello blu scuro con cappuccio da cui uscivano libere alcune ciocche dorate.

Ricevuto.” gracchiò la voce di Four e la comunicazione venne interrotta.

La ragazza si girò su sé stessa e iniziò a camminare per i corridoi di quell’enorme castello fino a quando non raggiunse un enorme portone nero. Bussò tre volte e una voce da dentro disse “Avanti”.

La ragazza entrò, ritrovandosi in un’enorme stanza circolare. Al centro di essa vi era un tavolo di legno nero alla quale erano sedute diverse persone. Si avvicinò ad una persona in particolare, un uomo avvolto in un mantello bianco con cappuccio e gli sussurrò qualcosa nell’orecchio. L’uomo sorrise e, dopo essersi alzato, disse “Mi duole lasciare la riunione così all’improvviso, ma i miei sottoposti hanno finalmente trovato l’elemento campione”.

Seduto su di un trono poco distante dal tavolo, una figura avvolta in un mantello nero con ampio cappuccio disse “D’accordo Arkens, rimanderemo la riunione. Vai e non deludermi”.

L’uomo e la ragazza si avviarono verso il portone e prima di uscire si inchinarono dicendo “Master Ruganax.” dopodichè uscirono.

In breve tempo, tutte le persone uscirono dalla stanza, lasciando Ruganax da solo ma all’ultimo entrò un ragazzo con mantello nero seguito da una bellissima ragazza.

Figlio mio, Victorias! Entrate, entrate!” li incitò Ruganax.

Padre.” disse il ragazzo inchinandosi.

Master Ruganax.” disse Victorias imitando il ragazzo.

Allora? Come procede il tuo piano?” chiese il ragazzo.

A meraviglia! L’ultima delle nostre spie si è infiltrata con successo a Last Hope e quella sciocca di Aika non sospetta di nulla” disse Ruganax “Il tuo invece?”

Sta andando tutto liscio come l’olio... sono venuto a chiederti il permesso di inviare Victorias nella fascia degli umani.” disse il ragazzo.

Permesso accordato. Vai Victorias e rendi onore agli arcidemoni!” disse Ruganax e la ragazza dopo un breve inchino uscì dalla stanza.

Lo sai che il tuo piano fallirà vero?” disse Ruganax.

E’ probabile ma se tutto va bene, grazie a Arkens e i suoi uomini, alcuni dei membri più forti della gilda saranno assenti e Victorias avrà campo libero”.

Bene. Se tutto va bene, la mia spia più brava prenderà la testa di Aika entro una settimana AHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!”

Le risate di Ruganax echeggiarono per tutto il castello preannunciando una delle sfide più difficili che Last Hope avrebbe mai dovuto affrontare...



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Cosa? E’ finita? E’ davvero finita? AHAHHAHAHAHAAHAHAHAHAH non ci credo ce l’ho fatta XD sembrava infinito come capitolo ora però muoio...recensite numerosi mi raccomando :D ma prima di salutarvi: due avvisi

  1. Zero3993 inizierà a disegnare per questa storia e non più per Fairy Tail of the Dead spiacente e inizierà dal prossimo capitolo. Doveva iniziare con questo ma avuto dei problemi familiari perciò...

  2. Sempre per Zero3993 ho scoperto che lui ha scritto (sta scrivendo) una storia originale di fantascienza e penso che gli farebbe comodo una vostra visita ;) magari anche una recensione :D

Bene io ho finito e ci vediamo alla prossima chaos!!!

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Chaos come va? Spero tutto bene ^.^ purtroppo è ricominciata la scuola D: ma basta con questi discorsi tristi e immergiamoci subito nel capitolo che adotterà un nuovo stile ovvero la narrazione su due fronti. Spiegazione: nelle prime due saghe sui passati di alcuni OC, mi sono reso conto che gli altri venivano completamente ignorati e così mi son detto “Perché non divertirsi anche con loro?” perciò d’ora in poi oltre alla classica saga sul passato di alcuni OC (ormai mio marchio di fabbrica XD), ci sarà una saga parallela che prenderà in considerazione altri OC ^.^ è pur sempre un esperimento, sia chiaro XD bene mi sono dilungato anche troppo. Vi auguro subito buona lettura!



Capitolo 16



Era da circa mezz’ora che Ashuros e Zero erano davanti alla bacheca delle missioni e ancora non avevano deciso.

“Vogliamo darci una mossa Zero?” chiese il mago del tempo.

“Senti io ho già proposto una missione.” disse Zero indicando la suddetta missione.

“Andare a picchiare degli orsi dall’altra parte del Regno non è una missione!” protestò Ashuros per poi prenderne una a caso e darla al compagno “Faremo questa”.

“Quindi preferisci andare a fare da guardia del corpo alla zia di un conte?” chiese Zero con un leggero tono ironico.

Ashuros lesse velocemente il foglio di carta dopodichè lo rimise nella bacheca “Ok vada per gli orsi.” disse il ragazzo mentre Zero se la rideva, quando d’un tratto la porta della gilda si aprì di colpo ed entrò un pipistrello nero con diversi ciuffi viola. Il piccolo roditore volante si precipitò contro Zero e gli afferrò due ciocche di capelli per poi tirargliele.

Zero si lasciò sfuggire un piccolo urlo di dolore e cercò di scacciare il pipistrello che iniziò a volargli attorno.

“Ma cos’è?” chiese Ashuros.

“Se non sbaglio è il pipistrello di Miwako... aspetta... non mi dirai che...” iniziò Zero fissando male il pipistrello “... quella maledetta ha mandato il suo animale a rubarmi le cuffie! Spiacente ma non l’avrà vinta così facilmente!”

Un gocciolone cadde sulla testa di Ashuros che cercò un’ipotesi migliore “Forse sta cercando di dirci qualcosa... guarda sta andando di nuovo verso la porta”.

Ashuros e Zero uscirono dalla gilda e seguirono il pipistrello per qualche minuto, fino ai piedi della collina dove notarono qualcosa di strano. C’erano quattro sacchetti di carta buttati a terra e diversi frutti, spappolati e non, disseminati lì attorno.

“Ma che è successo qui? Una battaglia alla frutta?” disse Zero raccogliendo una mela.

“Non lo so... controlliamo.” disse Ashuros e questa volta fu il suo occhio sinistro a diventare grigio con la pupilla che si trasformava in due lancette d’orologio. Dopo qualche secondo guardò Zero parecchio preoccupato “Tre persone hanno rapito Miwako e Nikora!”

“Cosa?!? Ma com’è possibile che siano riuscite a sopraffarle?” chiese Zero allarmandosi.

“Non le hanno affrontate... non direttamente almeno. Ho visto uno squarcio del passato e le ho viste accasciarsi a terra mentre camminavano, dopodichè sono comparse tre persone incappucciate e le hanno portate via.” spiegò Ashuros.

“Dobbiamo subito avvisare la master!” disse Zero iniziando a correre verso la gilda.

Gli ci vollero appena due minuti per raggiungere la gilda e neanche dieci secondi per precipitarsi nell’ufficio di Aika.

“Ashuros! Zero! Ma cosa...?! iniziò Aika ma Ashuros fu veloce a spiegare “Tre persone hanno rapito Miwako e Nikora!”

“Cosa? Quand’è successo?!?” chiese Aika allarmata alzandosi dalla sua sedia.

“Circa venti minuti fa.” disse Ashuros -Con il mio potere posso dire quant’è successo, ma non so dirti dove siano andati.-

“Maledizione...” disse Aika stringendo i pugni e abbassando lo sguardo, rialzandolo pochi secondi dopo. Gli occhi carichi di determinazione. Quelle due ragazze avevano deciso di aiutarla nella sua guerra con Ruganax e non le avrebbe mai lasciate in balia dei nemici! “Chiamate il resto del team Burning Star!”

Dopo pochi minuti, Kira, Fede e Yukiteru si trovavano nell’ufficio di Aika, insieme a Zero e Ashuros. I tre vennero subito messi al corrente della situazione e Yukiteru si incazzò non poco “Che diavolo ci facciamo ancora qui?!? Inseguiamoli!”

“Calmati Yukiteru, agire senza pensare ti porterebbe alla disfatta.” lo ammonì Kira malgrado anche lui fosse propenso ad un inseguimento.

“Tranquillo, non vi tratterrò a lungo.” disse Aika “Ora come ora non sappiamo chi siano le persone che hanno capito le nostre compagne perciò agite con prudenza. Purtroppo Hayato e Anya sono partiti giusto ieri, perciò non potranno affiancarvi in questa missione. Kira, se per caso questa missione dovesse prendere più tempo del previsto, mandami un messaggio attraverso le stelle”.

“Ricevuto.” disse Kira.

“Bene potete andare! Riportatele a casa!” disse Aika.

“Sarà fatto!” disse Yukiteru precipitandosi fuori dalla porta, seguito da Zero e poi dagli altri tre.

Aika sospirò pesantemente -Maledizione questa non ci voleva!- e lo sguardo le cadde su alcune antiche pergamene, vecchie di almeno duecento anni. Ne prese una e lesse distrattamente le varie rune che vi erano scritte, ormai le conosceva a memoria.

Stando a quanto scritto, Ruganax, durante l’ultima guerra, non aveva usato il suo asso nella manica: gli arcidemoni. Non si sapeva quasi nulla di loro, tranne che il loro potere era tale da spazzare via le montagne. Lei ne aveva affrontati alcuni ma non i più forti -Spero solo che non decida di usarli... non oso immaginare quanta distruzione porterebbero...-

In quel momento qualcuno bussò alla porta e Aika disse “Avanti”.

La porta si aprì e, in quella piccola stanza, fece capolino Kaname. La ragazza si avvicinò alla master e disse “L’altro giorno non abbiamo avuto modo di conoscerci bene.” e le tese la mano.

Aika le sorrise e strinse la mano, rimanendo sorpresa nel sentirla stringere parecchio.

“So che tu sei la master... ma non credere di potermi dare ordini come ti pare, capito?” disse Kaname fissandola con aria di sfida e restando sorpresa a sua volta nel sentire la stretta ricambiata.

“Bene, vorrà dire che quando dovrò darti un ordine, userò direttamente le maniere forti.” disse Aika sorridendo.

Kaname sorrise a sua volta dopodichè si diresse verso la porta. Aika la chiamò per nome ma la ragazza non si girò, allora Aika prese un foglio di carta da terra, lo appallottolò e glielo tirò in testa.

“Perché me lo hai tirato?” chiese Kaname.

“Non mi sentivi.” disse Aika.

“Ah giusto, non te l’ho ancora detto, io sono sorda ma so leggere alla perfezione il labiale.” spiegò Kaname.

“Ah scusami non lo sapevo...” disse Aika.

“Tranquilla, ci sono abituata.” disse Kaname, dopodichè uscì.



* * *



Ashuros e gli altri erano di nuovo ai piedi della collina e sia Kira che Yukiteru, stavano annusando l’aria in cerca di una traccia. Per questa missione, Kira aveva deciso di non portare con sé il suo orso dato che, essendo una missione di salvataggio e forse sarebbero dovuti ricorrere a strategie silenziose, un animale così grosso attirava un po’ troppo l’attenzione.

“Trovata!” urlò Yukiteru “Sono andati verso la... stazione ferroviaria?”

“Sbrighiamoci! Penseremo dopo a sorprenderci.” disse Zero dopodichè iniziarono a correre verso la stazione.

La raggiunsero in pochi minuti grazie alla magia di potenziamento di Kira e si trovarono di fronte ad una situazione alquanto strana. Tutte le persone presenti nella stazione erano addormentate a terra e se la dormivano alla grande.

“Dev’essere la stessa magia che ha steso Nikki e Miwako.” disse Fede guardandosi intorno.

“Ashuros pensi di poter scoprire dove sono andati?” chiese Zero.

“Ci provo.” disse l’albino e, fissando un punto indefinito davanti a sé, il suo occhio sinistro diventò di nuovo grigio e rimase così per almeno un minuto quando, con grande sorpresa degli altri, Ashuros cadde in ginocchio ansimando e sanguinando dall’occhio sinistro che era diventato completamente nero.

“Ehi tutto bene?” chiese Yukiteru aiutandolo ad alzarsi poi vide l’occhio sinistro e aggiunse “Ashuros... il tuo occhio...”

“Sto bene non preoccuparti. Quel potere richiede parecchia energia e se lo uso troppo tempo perdo la vista per almeno ventiquattro ore. Domani ci vedrò di nuovo comunque sono riuscito a vederle. Sono state caricate su un treno speciale, probabilmente appartenente a quelle persone.” spiegò Ashuros.

“Perfetto! Inseguiamoli!” disse Yukiteru dirigendosi verso il primo treno che gli era capitato sott’occhio.

“Quindi sai guidare un treno?” chiese Fede fissando curiosa l’amico.

“Ceeeerto che… no...” disse Yukiteru facendo finire a gambe all’aria i suoi compagni.

“Almeno pensa prima di partire in quarta!” lo rimproverò Kira per poi massaggiarsi la fronte “D’accordo, cerchiamone uno alimentato a magia. Dovremmo essere in grado di attivarlo.” e gli altri annuirono per poi iniziare a controllare tutti i treni presenti in stazione.



* * *



Nikora riaprì lentamente gli occhi. La testa le doleva in maniera incredibile, manco le fosse passato sopra un treno pieno di mattoni. Voltò di poco la testa e, a poco a poco, mise a fuoco il posto in cui si trovava. Era dentro una cabina, una cabina di un treno a giudicare dal design e dal rumore che proveniva da fuori. La prima cosa che notò era che non aveva i soliti problemi legati ai mezzi di trasporto.

Un’altra fitta alla testa la fece distogliere da quelle cose pressoché secondarie. Cercò di portarsi una mano sul punto che le doleva ma scoprì che era bloccata. Guardò sia a destra che a sinistra e vide che sia i polsi che le caviglie erano bloccate da delle specie di cinghie bianche che brillavano di una strana luce. Era in posizione verticale, con le braccia e le gambe messe a mo’ di X, legata ad una piastra di legno o almeno credeva fosse legno, in più la sua spada di scaglie di drago era scomparsa.

Un mugolio attirò la sua attenzione e, dopo essersi voltata completamente a destra, vide Miwako nella sua stessa situazione.

“Miwako. Ehi Miwako!” disse Nikora svegliando del tutto la maga del sangue.

“Nikora? D... dove siamo?” chiese la mora sbattendo qualche volta le palpebre per mettere a fuoco la cabina.

“Siete sul nostro treno privato.” disse una voce femminile proveniente da un angolo buio dall’altra parte della cabina.

Le due ragazze spostarono subito lo sguardo verso quell’angolo da cui uscì una figura avvolta in un mantello verde scuro con cappuccio calato sul viso che permetteva di vedere solo il sorriso beffardo della ragazza.

“Chi sei tu?” chiese Nikora fissando la ragazza con rabbia.

“Il mio vero nome non posso dirtelo... ma puoi chiamarmi Three.” disse la ragazza incappucciata.

“Three?” disse Miwako. Solo per un attimo le tornò alla mente il ragazzo che aveva affrontato insieme a Zero tempo addietro quando era andata ad affrontare l’Alpha Team “Per caso fai parte della stessa organizzazione di Seven?”

“Sei sveglia ragazzina! Hai indovinato!” disse una voce, stavolta maschile, proveniente da dietro la ragazza incappucciata la quale si spostò lateralmente per permettere a Miwako e Nikora di vedere il nuovo arrivato, cioè un ragazzo, poco più alto di Three, avvolto in un mantello viola scuro con cappuccio da cui uscivano alcune ciocche bionde “Mi presento, sono Five!” disse il ragazzo sorridendo.

“Per caso avevate finito la fantasia per i nomi?” disse Nikora cercando di farli spazientire, senza successo però.

“Ah ah ah buona questa! Effettivamente potevamo sforzarci un po’ di più!” disse il ragazzo per poi rivolgersi a Miwako “Ho sentito parlare di te. Sei quella che ha affrontato Seven... e Zero ha combattuto al tuo fianco”.

Miwako si fece subito attenta. Quei tipi conoscevano Zero e, da quanto si ricordasse, il suo compagno le aveva detto che un tempo faceva parte della stessa organizzazione di Seven, quindi anche quei due dovevano essere suoi compagni.

Il ragazzo notò il suo sguardo e disse “Tranquilla, non abbiamo nulla contro di te. E’ Zero che merita più rancore”.

“Per quale motivo. Perché vi ha abbandonati?” chiese Miwako.

“Uhm... sì e no! I dieci migliori tra di noi ottengono un numero in base al loro livello di potere. I numeri vanno da zero a nove e, come puoi ben immaginare, lo Zero che conosci tu era il più forte tra di noi.” iniziò a spiegare il ragazzo, sedendosi su una sedia fissata alla parete “Era una forza della natura, nessuno poteva competere con lui ma, ahimè, decise di smettere di lavorare per il capo e se ne andò! Devi sapere che noi abbiamo due regole ferree. La prima regola che ci siamo imposti è che quando qualcuno vuole andarsene, deve prima affrontare gli altri nove e sconfiggerli ma lui è scappato di nascosto perciò siamo rimasti in nove!”

“Ma la smetti con questa lagna?” disse Nikora sbadigliando “Perché non lo avete semplicemente rimpiazzato?”

“Qui entra in gioco la seconda regola. Finché un numero è in vita, non può essere sostituito, quindi o Zero muore o si comporta da uomo e ci affronta tutti e nove faccia a faccia.” disse Five.

“Nove? Quindi c’è un altro Seven.” disse Miwako.

Five sorrise e disse “Di nuovo corretto! Giusto un mese fa è arrivato un nuovo prodigio a cui è stato subito assegnato il nome One, ovvero il più forte tra di noi, facendo così retrocedere tutti i membri dal precedente One fino a Six. Prima del suo arrivo io ero Four e la bellezza qui presente era Two. E’ assai probabile che se fosse tutto come al solito, si sarebbe conteso il nome Zero”.

Miwako ebbe un brivido lungo la schiena. Un mago tale da competere con il potere dei vettori di Zero? Doveva essere davvero un mostro. La ragazza cercò subito di far uscire un po’ di sangue, mordendosi le labbra, ma si accorse che il sangue non le rispondeva.

“E’ inutile. Quelle speciali piastre magiche bloccano il vostro potere.” disse Three avvicinandosi a Miwako.

“State tranquille, non vi verrà fatto alcun male... all’inizio almeno ah ah ah!!!” disse Five.

Miwako e Nikora si scambiarono un’occhiata preoccupata. Non solo erano senza i loro poteri ma erano anche in compagnia di due maghi particolarmente forti. Non proprio una bella situazione...



* * *



Yukiteru, insieme agli altri, stava viaggiando a velocità elevata, a bordo di una locomotiva magica. Avevano deciso di fare a turno per alimentare il mezzo, così da non essere troppo stanchi una volta trovato il nemico. In quel momento era Fede ad alimentare la locomotiva e, di lì a breve, sarebbe toccato a Kira.

Ashuros si avvicinò a Zero e, sottovoce, gli disse “Ehi ho un brutto presentimento per quanto riguarda questa missione”.

“Toglimi una curiosità... quei tre tizi che hanno rapito Miwako e Nikora indossavano dei mantelli. Di che colore erano?” chiese Zero continuando a fissare fuori dal finestrino.

“Viola scuro, verde scuro e grigio.” disse Ashuros.

Zero sorrise e disse “Three... Four... Five...”

“Hai detto qualcosa?” chiese Ashuros.

“No, niente di niente.” disse Zero per poi andare a sedersi in un angolo -Stando alle regole... dovrei essere l’unico Zero ma niente esclude il fatto che durante la mia assenza siano cambiati gli altri nove. Di sicuro c’è un nuovo Seven ma bisogna vedere se c’è stata una retrocessione o un avanzamento-.

Il cielo iniziò pian piano ad oscurarsi mentre Zero ripensava agli anni passati, quando ancora combatteva fianco a fianco con quelli che lui considerava fratelli e sorelle...



- - - (quando compariranno i tre trattini, sarà un cambio di luogo ma anche di saga)



Una nuova rissa era scaturita a Last Hope e molti dei maghi presenti vi avevano ovviamente preso parte. Purtroppo, in mezzo a tutto quel caos, nessuno si era reso conto dei fili del tradimento che, come un burattinaio muove le sue marionette, avrebbero condotto la gilda verso una situazione davvero difficile.

“Tutto va secondo i piani Lady Victorias.” disse una voce nell’oscurità della gilda, rivolgendosi ad una piccola sfera di cristallo dentro la quale si poteva vedere il bellissimo volto di una ragazza, la quale disse “Eccellente. Proprio come predetto dal principe, alcuni dei maghi più forti sono andati via e ora la gilda è più debole e vulnerabile. Mi raccomando non deludermi! Di agli altri di stare in guardia e... occupati anche del nostro asso nella manica”.

“Non si preoccupi, non falliremo.” disse la figura nell’ombra prima di interrompere la comunicazione e mettere via la sfera, per poi concentrarsi sulla rissa. In particolar modo iniziò a fissar un certo mago del ghiaccio che indossava degli occhiali da snowboard.

-Uh uh uh... divertiti finché puoi Ryu. Presto... presto il tuo lato nascosto verrà finalmente alla luce!-



- - -



[Il giorno dopo]



Miwako e Nikora erano a pezzi. Quelle cinghie non solo bloccano i loro poteri ma erano alimentati dalla loro energia perciò si stavano lentamente indebolendo.

Erano scesi dal treno in mezzo ad un canyon roccioso e i loro tre carcerieri, Three, Five e un ragazzo di nome Four, prima gli avevano legato le mani dietro la schiena e le caviglie erano collegate da una piccola corda magica cosicché non potessero fare passi troppo lunghi, dopodichè le avevano condotte attraverso un piccolo sentiero fino ad arrivare di fronte ad un enorme portone d’acciaio il quale si aprì silenziosamente, scendendo nel terreno.

Oltre la soglia, trovarono una cinquantina di soldati vestiti con divise bianche, armati di spada e scudo. Davanti ai soldati vi erano altre due figure incappucciate. La prima, parecchio alta e dai tratti maschili, indossava un mantello bianco, mentre la seconda, che a giudicare dal seno doveva essere una ragazza, indossava un mantello blu scuro.

L’uomo andò incontro alle ragazze e disse “Benvenute mie care o dovrei dire... bentornate!!!”

Le due ragazze lo fissarono confuse. Bentornate? Quando mai erano state in quel posto?

“Uhm... sembrate piuttosto confuse. Su venite, forse vedendo questo posto vi ricorderete di qualcosa.” disse l’uomo iniziando poi a camminare lungo un corridoio interamente fatto di ferro, seguito dalla ragazza col mantello blu poi Three, Miwako e Nikora e, a chiudere la fila, Four e Five.

“Sapete... sono passati anni dall’ultima volta che vi ho viste!” disse l’uomo poi girandosi verso Nikora le disse “Come sta Magnus?”

Nikora si sorprese “Conosci Magnus?”

“Certo che lo conosco! In fondo lui è...” iniziò l’uomo ma all’ultimo cambiò argomento “... ma dove sono finite le buone maniere? Non mi sono presentato: mi chiamo Arkens”.

“Hai detto che sono passati anni... ma io non ricordo nulla di questo posto.” disse Miwako.

“Evidentemente soffri di amnesia ma sta tranquilla, ti guariremo noi.” disse Arkens prima di fermarsi davanti ad un altro portone di ferro che iniziò ad aprirsi sprofondando nel terreno. Il corridoio venne avvolto da una forte luce verde.

Arkens si mise con la luce alle spalle e, alzando le braccia, disse “Bentornata a casa Miwako!”

Nikora e Miwako fissarono a bocca aperta la stanza dietro a Arkens. Entrambe avevano lo sguardo terrorizzato. Nikora si portò le mani davanti alla bocca. Miwako cadde in ginocchio e iniziò a balbettare frasi sconnesse iniziando a piangere silenziosamente.

Non erano più nella fascia degli uomini... e nemmeno in quella sconosciuta o in quella oscura... erano finite direttamente all’inferno...



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Chaos piaciuto il capitolo? Spero di sì ^.^ chiedo venia per il capitolo breve ma se fossi andato avanti ancora un po’, avrei poi dovuto interrompere nel bel mezzo delle scene chiave di questa saga così ho optato per terminare prima, lasciandovi leggermente (si fa per dire) sulle spine :D aspetto con ansia le vsstre recensioni e ci vediamo alla prossima, chaos!!!!

P.S: ringrazio di cuore Zero3993 per il disegno!

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


CAPITOLO 17



Che posto era quello? Da quale incubo era saltato fuori? Non aveva mai visto nulla di simile e questo la spaventava.

Benvenute mie care o dovrei dire... bentornate!!!

Le parole di Arkens risuonavano ancora nella sua testa e non riusciva a pensare ad altro. Ora avvertiva una strana sensazione, era quasi un deja-vu ma molto sfocato. Forse era collegato ai suoi primi anni di vita che non riusciva a ricordare. Non lo sapeva. Tutto ciò che voleva, in quel momento, era svegliarsi da quell'incubo ritrovandosi in camera sua per poi dirigersi alla gilda e buttarsi in una delle solite risse che tanto adorava.

Purtroppo per lei quello non era un sogno da cui poteva svegliarsi. Era un'orribile realtà che le aveva appena trasmesso una sensazione di paura e confusione come niente prima d'ora era riuscito a trasmetterle.

Nikora volse lentamente lo sguardo verso la sua compagna la quale era completamente distrutta. Aveva lo sguardo spento e fissava un punto indefinito davanti a lei pronunciando frasi sconnesse e piangendo silenziosamente.

Oh Miwako, ti sei già messa a piangere? Non credevo fossi così sentimentale.” disse Arkens con un ghigno per poi fare un cenno agli altri “Su, facciamo un giro turistico così le nostre ospiti potranno ambientarsi meglio”.

Detto ciò, l'uomo diede loro le spalle e iniziò a camminare, seguito a ruota dalla ragazza incappucciata. Per Nikora e Miwako ci vollero delle pacche sulla schiena per farle muovere. La bionda iniziò a sperare con tutto il cuore che quello che le si parava di fronte fosse in realtà un'illusione creata da un mago o un demone.

Non accadde nulla. Semplicemente entrarono in quell'enorme sala dalle pareti d'acciaio. Era alta circa trenta metri e larga almeno cento. Davanti a loro, a un'ottantina di metri, Nikora vide un'altra porta uguale a quella che avevano appena superato e l'istinto le disse che si stavano dirigendo verso quella porta ma prima avrebbe dovuto attraversare quella sala infernale.

Intorno a lei vide diversi scienziati con indosso il classico camice bianco. C'era chi controllava i dati su un monitor, chi segnava qualcosa su dei fogli e chi sistemava dei circuiti. La gran parte della stanza era occupata da delle imponenti strutture di acciaio che arrivavano fino al soffitto. Appesi alle travi orizzontali di quelle strutture vi erano delle grosse capsule cilindriche di vetro, alte due metri e piene di uno strano gel liquido verde. Dovevano essercene all'incirca un migliaio ma la cosa più preoccupante e terrificante era quello che c'era dentro quelle capsule.

All'interno di ciascuna di quelle capsule c'era la sua amica. Miwako. Centinaia di Miwako. Tutte perfettamente uguali alla sua compagna di gilda. Indossavano tutte lo stesso vestito: una specie di tuta di neoprene che gli copriva solo il busto lasciando testa, gambe e braccia scoperte.

I capelli neri fluttuavano come alghe in mezzo a quel liquido verde mentre una piccola mascherina posta sulla bocca permetteva una corretta respirazione. Diverse flebo erano collegate alle braccia così come nella schiena e un piccolo monitor posto davanti a ciascuna capsula mostrava il battito cardiaco e la pressione.

Nikora e Miwako si guardarono attorno spaesate. Non potevano, e non volevano, crederci. Com'era possibile? Sembrava una scena uscita fuori da un film di fantascienza eppure stava accadendo davanti a loro.

Bentornato Master.” dissero tre voci femminili in coro. Le due maghe di Last Hope guardarono in avanti restando scioccate nel vedere tre ragazze uguali in tutto in per tutto a Miwako. Sulla loro tuta erano presenti dei numeri: 012, 013 e 014.

Buongiorno ragazze, per favore accompagnate Three, Four e Five alle loro stanze. Hanno appena compiuto una missione e devono riposarsi.” disse l'uomo e le tre, dopo un inchino, fecero strada ai tre rapitori.

Bene, vogliamo continuare il tour?” chiese Arkens sorridendo per poi riprendere il cammino. Dopo tre eterni minuti furono fuori da quella stanza e le due ragazze riuscirono a prendere un po' del loro autocontrollo.

Furono condotte in quella che sembrava una sala adibita alle riunioni. Pareti bianche e spoglie, un grosso tavolo di legno con una decina di grosse sedie di legno tutt'attorno. Miwako e Nikora vennero fatte sedere mentre Arkens si diresse verso un piccolo mobiletto di legno dalla quale estrasse tre bicchieri di vetro.

Volete qualcosa da bere? Vodka, Gin, Rum... abbiamo di tutto.” disse Arkens con una disinvoltura disarmante.

Nessuna delle due fiatò.

Uhm... forse dell'acqua naturale? Oppure un succo di frutta?” continuò a chiedere Arkens ma nessuna delle due parlò.

Oh andiamo sembra quasi che abbiate visto un fantasma. Sì, abbiamo creato delle copie di Miwako e allora? Non mi sembra una cosa così sconvolgente.” disse Arkens vuotando un bicchiere pieno di vodka in un solo sorso.

NON TI SEMBRA UNA COSA COSI' SCONVOLGENTE?!?” urlò Nikora alzandosi di colpo e facendo cadere la sedia “Come puoi dire una cosa del genere? Ho viaggiato molto e posso dire di non aver mai visto nulla di così terrificante!!!”

Suvvia sono sicuro che al mondo esiste qualcosa di molto peggio. Ti consiglierei la Fascia Oscura, li trovi delle cose veramente fuori dall'ordinario.” ribattè Arkens con un sorriso “E poi da te non me lo aspettavo Nikora! Definire terrificanti i cloni della tua sorellina. Non si fa. Non si fa!”

Nikora e Miwako rimasero a bocca aperta nell'udire quelle parole.

S... sorellina?” ripetè Nikora credendo di aver sentito male.

Oh diavolo... non vi ricordate proprio niente eh? Beh vorrà dire che vi rinfrescherò un po' la memoria. Sarà una cosa lunga perciò ti consiglierei di sederti.” disse Arkens per poi voltarsi verso la ragazza incappucciata e chiederle “Two, saresti così gentile da rimetterle in piedi la sedia?”

Two non disse nulla e si limitò a rimettere in piedi la sedia per poi farcisi accomodare Nikora, dopodichè tornò alle spalle di Arkens.

Uhm... come posso iniziare? Ah ecco! Ci sono! Tutto ha avuto inizio all'incirca vent'anni fa. Voi non eravate ancora nate ma questo laboratorio era già in costruzione. Ai tempi ero un giovane ricercatore e stavo lavorando sull'invecchiamento e su una possibile cura per impedirlo... in un certo senso stavo cercando la fonte dell'eterna giovinezza benchè non creda minimamente in leggende frivole come quella”.

L'uomo si alzò iniziando poi a camminare intorno al tavolo e continuando a narrare il passato.

Da queste parti c'era un vulcano. Non era enorme ma era comunque attivo e lì trovammo Magnus, il drago del sangue e del magma. Stranamente non ci attaccò! Era un drago pacifico e non ci avrebbe fatto nulla di male ma ci chiese comunque di lasciarlo in pace. Io, incuriosito dai draghi, gli chiesi quanti anni potesse vivere un drago e lui mi rispose che un drago anziano poteva raggiungere anche i duemila anni. Restai senza parole. Avevo trovato la soluzione per impedire a noi umani di morire così in fretta e così gli chiesi dei campioni di sangue per poterlo analizzare. Lui accettò ma decise di seguirci per accertarsi del fatto che non stessimo creando un'arma anti-drago”.

Arkens si fermò dietro Nikora e le mise le mani sulle spalle senza però fare alcuna forza.

Per farlo prese sembianze umane e, incredibilmente, si innamorò di una ricercatrice della mia squadra. Si chiamava Susan. In pochi mesi divennero molto intimi e si misero insieme. Tre anni dopo, quando la nostra ricerca stava dando buoni risultati, dalla loro relazione nacque una bambina. Decisero di chiamarla... Nikora”.

La bionda sgranò di colpo gli occhi “Che stai dicendo? Vorresti dire che Magnus è mio padre?”

Proprio così! Ma su questo ci torneremo dopo. Dov'ero rimasto? Ah ecco mi ricordo. Dunque, le nostre ricerche erano a buon punto ma non riuscivamo ad unire il sangue e quindi la durata vitale dei draghi ad un umano. Per puro caso vidi alcune analisi del tuo sangue e scoprii che dentro di te scorrevano sangue umano e sangue di drago! Così cercammo di creare un umano partendo da un embrione modificato con sangue di drago e qui entri in scena tu Miwako.” disse l'uomo indicando poi la mora.

Mi stai dicendo che sono nata da una provetta'” chiese Miwako fissandolo con odio.

Oh no, l'embrione aveva comunque bisogno di svilupparsi perciò ci serviva una donna. Per fortuna un'altra ricercatrice si offrì volontaria. Si chiamava Miwako e quella croce nera che porti al collo apparteneva a lei.” spiegò Arkens “Ecco... non so se siete mentalmente pronte per sapere come nascono i bambini perciò ti posso dire solo che lei era tua madre. Purtroppo per noi però il risultato fu un fallimento in quanto tu nacqui con il potere del sangue ma senza il potere derivante dal sangue di drago. Eri una maga come tante ma tua madre ti tenne con se come se nulla fosse. Le cose andarono per bene per qualche anno ma poi Magnus scoprì alcuni file riguardanti un progetto segreto per clonare le persone... il soggetto che volevamo clonare non eri tu Miwako, ma bensì Nikora”.

Le due ragazze si scambiarono un'occhiata preoccupata. Arkens tornò a guardare Nikora.

Magnus tornò immediatamente in forma di drago e iniziò a seminare il panico intimando a tua madre di prenderti e scappare via. Nella fuga però venne ferita gravemente e morì poco dopo. Tuo padre allora smise di attaccarci e ti prese con se, volando via. Non lo rividi mai più e questo ci portò a dover apportare delle modifiche al progetto. Ora il soggetto campione per la clonazione era Miwako e, malgrado le proteste di sua madre, i piani ali non vollero sentire ragioni. Gli anni passarono e il progetto di clonazione procedeva bene ma tua madre non poteva tollerare oltre i test che eseguivamo su di te così una notte ti portò via. I soldati vi trovarono e uccisero tua madre mentre tu rimasi ferita gravemente. La cicatrice sul tuo braccio destro è un ricordo di quella notte. Inoltre perdesti la memoria a causa dello choc così decidemmo di lasciarti andare in quanto il progetto era ormai prossimo a compiersi”.

Miwako portò lo sguardo sul suo braccio destro. Ora capiva tutto. Il perché di quella cicatrice e del suo nome. Evidentemente sua madre prima di morire le aveva dato quella croce e lei aveva deciso di chiamarsi Miwako solo perché era il nome inciso sul retro di quella croce.

Non ti dirò il tuo vero nome perché tu ora sei Miwako e questo è un fatto.” concluse Arkens tornando ad accomodarsi.

Hai detto che avete deciso di lasciarla in pace... quindi perché ci avete rapite?” chiese Nikora.

Beh, diciamo che ci sono state delle complicazioni.” disse Arkens “In pratica ci servono altri campioni di sangue dal soggetto originale e poi chissà... magari potremmo anche farle tornare la memoria! Per quanto riguarda te... hai solo avuto la sfortuna di trovarti nel posto sbagliato al momento sbagliato”.

Questa è una balla bella e buona...” commentò Nikora assottigliando lo sguardo.

Ah ah ah ah! Brava hai indovinato! La verità è che appena abbiamo trovato Miwako abbiamo visto che eri nella sua stessa gilda e abbiamo pensato che sarebbe stata una buona idea rapirti così da riprendere il progetto originale di clonazione.” confessò Arkens ghignando.

Come se te lo lasciassi fare!” urlò la dragon slayer per poi saltare sul tavolo e lanciarsi addosso all'uomo. Inaspettatamente una frusta di sangue le avvolse le gambe, bloccando il suo slancio e facendola cadere di faccia sul tavolo.

Nikora alzò lo sguardo e vide che la frusta stava uscendo da una ferita sul braccio della ragazza chiamata Two.

Keh, mossa sbagliata! Il sangue mi rende più forte!” disse la bionda per poi tentare di mordere la frusta ma stavolta fu Arkens a fermarla colpendola con un pugno allo stomaco e spezzandole il fiato.

Mi spiace mia cara, ma voi due ci servite perciò non posso permetterti di fuggire.” disse l'uomo prima di togliersi il cappuccio mostrando un viso giovane ma dai tratti duri. I glaciali occhi grigi fissarono la giovane maga intenta a riprendere fiato e non potè trattenere un ghigno che non faceva presagire nulla di buono...

Si passò un mano tra i corti capelli biondi poi ordinò a Two di portarle nelle celle sotterranee. La giovane incappucciata creò un'altra frusta di sangue con la quale legò Miwako e le trascinò, di peso, in un livello sotterraneo del laboratorio dove alcuni soldati le chiusero in due celle una di fronte all'altra.

Erano delle semplici celle con le sbarre di ferro ma a causa delle manette, le due maghe erano ormai troppo deboli per tentare qualsiasi tipo di fuga.

Scusami...” biascicò Nikora guardando il pavimento.

Miwako alzò la testa in direzione della voce. Quei sotterranei erano bui e non c'era neanche una fonte di luce. Era terrorizzata. Si ricordò di quando aveva affrontato Seven insieme a Zero e si era ritrovata in una situazione simile ma ora non c'era il suo compagno a calmarla e questo non faceva altro che aumentare l'angoscia di quel momento.

Perchè... ti scusi...?” chiese la mora cercando di mantenere la calma ma Nikora percepì la paura nella sua voce.

Perchè sono una dragon slayer e non sono riuscita a percepire i nostri rapitori... se fossi stata più attenta ci saremmo potute difendere.” spiegò Nikora visibilmente addolorata da quel fatto.

Non ti preoccupare... non è colpa tua... vedrai che verranno a salvarci... sì, Zero verrà a salvar... ci...”

Nikora alzò leggermente lo sguardo. Poteva sentire distintamente i singhiozzi della compagna e non poteva fare nulla per aiutarla. L'unica cosa che poteva fare era credere nei suoi compagni. Sicuramente sarebbero arrivati per salvarle.



* * *



Two camminava lungo un corridoio del laboratorio. Le era stato concesso un periodo di riposo in quanto, secondo Arkens, i compagni delle due maghe sarebbero arrivati di li a poco.

Raggiunse una porta al fondo al corridoio davanti alla quale erano posizionate due copie di Miwako la quale la salutarono con un inchino. La giovane le ignorò completamente ed entrò nella stanza che altri non era che una specie di dormitorio.

C'erano dieci letti, cinque per lato, un grosso tavolo di legno con dieci sedie, alcuni mobili per i vestiti e nessuna finestra. L'unica fonte di luce erano quattro lampade poste sul soffitto che comunque illuminavano tutta la stanza.

Oltre a lei erano presenti alte quattro persone: Three, Four, Five e una ragazza che indossava un mantello giallo con cappuccio. Stranamente nessuno di loro si era tolto il mantello. Al massimo si erano calati il cappuccio come ad esempio Five.

Il giovane dai lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri sorrise alla nuova arrivata e le disse “Bentornata sorella! Com'è andata la riunione?”

Two si abbassò il cappuccio mostrando una chioma bionda uguale a quella del fratello solo che lei aveva l'occhio destro azzurro mentre il sinistro era coperto da una benda nera. Entrambi avevano la stessa carnagione abbronzata ma mentre Five era alto un metro e ottanta, lei era alta a malapena un metro e settanta.

E' andata bene. Arkens ha spiegato alle due come stanno le cose e ora sono chiuse in cella.” disse gelida la bionda andando poi a sdraiarsi su un letto. Dalla sua posizione potè vedere suo fratello intento a giocare a carte con Four e Three mentre la ragazza con il mantello giallo era sdraiata su un letto sull'altro e lato persa nella lettura di un libro.

Ehi Six, ti consiglio di prepararti. Tra poco avremo visite.” disse Five scoccando un'occhiatina alla ragazza.

Io sono sempre pronta Five, dovresti saperlo bene.” rispose l'altra chiudendo il libro “E comunque... sono arrivati”.

Nessuno degli altri quattro potè fiatare che una grossa esplosione scosse l'intera struttura.

Keh, sembra che sia il nostro momento!” disse Three alzandosi “Dove sono Seven, Eight e Nine?”

Seven è stato convocato da Arkens mentre Eight e Nine stanno facendo una partitella a basket. Lo sai come sono fatti quei due.” disse Five sistemandosi il cappuccio.

Six, vai ad avvisare quei due! Seven ci raggiungerà non appena avrà finito!” ordinò Three prima di uscire di corsa dalla stanza seguita a ruota da Four e Five.

Quanta agitazione. Tu non vai?” chiese Six rivolgendosi a Two.

La bionda si alzò lentamente e, dopo essersi calata il cappuccio sul viso, uscì dalla stanza imitata poco dopo da Six. L'idea di dover affrontare un suo ex compagno non la stuzzicava neanche un po' ma doveva proteggere il progetto di Arkens e lo avrebbe fatto a costo della vita.



[20 minuti prima dell'esplosione – fuori dall'entrata principale]



Tre ore. Ci erano volute tre ore per raggiungere il punto in cui Nikora, Miwako e i loro rapitori erano scesi. Grazie ai sensi da dragon slayer di Kira e Yukiteru, i cinque maghi non erano andati oltre ma ormai il sole stava tramontando.

Sempre grazie ai sensi sviluppati dei due maghi, il gruppetto aveva seguito la scia lasciata dalle loro compagne ma si erano subito trovati di fronte a un centinaio di soldati armati di scudo e spada.

Ora i cinque erano finalmente in vista del portone ma avevano perso troppo tempo nel gestire quelle guardie.

Non mi sembra ci siano troppe guardie. Direi che possiamo avanzare.” disse Fede ai suoi compagni nascondendosi poi dietro ad una roccia.

Aspetta, di sicuro ci stanno tendendo un'imboscata. E' impossibile che lascino l'entrata principale così sguarnita.” osservò Zero. Se c'era una cosa che sapeva benissimo era che Arkens non lasciava mai nulla al caso e anche se aveva sacrificato cento soldati di sicuro aveva un asso nella manica.

Confermo. Ci sono una trentina di soldati appostati tra le rocce.” disse una voce femminile alle loro spalle che li fece voltare all'istante. Davanti a loro videro una ragazza alta sul metro e settanta, dalla corporatura snella e la carnagione chiara.

Aveva dei corti capelli neri che le arrivavano fino alle spalle con un grossa ciocca bianca davanti sulla sinistra. Gli occhi erano come il ghiaccio e quello destro era attraversato da una cicatrice.

Indossava una leggera armatura femminile argentata, degli stivali alti fino al ginocchio neri con moltissimi lacci, guanti neri lunghi aperti, una larga cintura in vita di cuoio dov'era appesa una specie di tasca, sulle spalle portava un lungo mantello nero allacciato davanti lungo fino a terra, decorato all'interno con degli strani segni.

La cosa che però catturò maggiormente l'attenzione dei cinque maghi fu la lucertola antropomorfa alta un metro e ottanta, dalle scaglie verde scuro e protetta da un'armatura di cuoio nero. Come tocco finale il rettile portava due katana appese alla vita.

E tu saresti...?” chiese Ashuros portando lentamente una mano sull'elsa della sua katana. Come uno specchio, anche la lucertola umanoide portò le mani sulle sue armi.

Mi chiamo Lias Arbadel e questo è un mio caro amico: Shin-San!” rispose la ragazza sorridendo ed indicando la lucertolona “ E voi siete maghi di Last Hope, giusto?”

Sì e attualmente siamo in missione quindi se potessi levarti dalle scatole...” disse Yukiteru con acidità. Una sua compagna era in chissà quale brutta situazione e lui non poteva starsene lì a perdere tempo con una ragazza appena conosciuta e con la sua lucertola extra large.

Lo so, proprio per questo vi ho messo in guardia sulla prossima imboscata.” disse Lias.

Giusto per sapere come avresti fatto a scoprire che ci sono trenta soldati pronti ad attaccarci?” chiese Ashuros.

Li ho visti attraverso gli occhi di Gref.” disse Lias sorridendo.

E chi sarebbe questo Gref?” chiese Yukiteru prima che un'enorme creatura atterrasse dietro a Lias: un grifone. Era alto più di due metri e aveva il pelo marrone tranne che sulla testa d'aquila dove le piume erano bianche come la neve.

Lui è Gref ed è un mio compagno. Per l'esattezza uno dei tanti che posso evocare.” spiegò Lias.

Evocare?” ripetè Fede curiosa.

A risponderle fu proprio Shin-San e la cosa li sorprese non poco “Dovete sapere che lei è una domatrice di creature. Può evocare diverse creature con la quale ha stretto un legame e Gref è quella con cui ha il legame più profondo. Ha un legame addirittura con dei draghi”.

Draghi?” esclamarono all'unisono Yukiteru e Kira avvicinandosi alla giovane che li fissò confusa.

Noi due siamo dei dragon slayer e vorremmo sapere se hai un legame con uno dei nostri genitori.” spiegò Kira.

Ecco... non saprei. Posso evocare un drago del fuoco, uno dell'acqua, uno dell'aria, uno del veleno e uno del ghiaccio.” disse Lias ed entrambi i dragon slayer sospirarono. I loro genitori non erano tra di loro.

E' strano.” commentò Shin-San.

Che cosa è strano?” chiese Kira voltandosi verso il rettile.

Lias ha una specie di influenza su dragon slayer e maghi con poteri legati ad animali eppure voi non ne sembrate affatto contagiati.” spiegò il rettile.

Oh è merito di una magia della nostra Master. Nella nostra gilda c'è la Dragon Slayer regina e ha un effetto simile su tutti i dragon slayer perciò Aika ha deciso di applicare un incantesimo su tutti noi per impedirci di fare cose strane.” spiegò Yukiteru.

Uhm... capisco, una tattica azzeccata.” commentò Shin-San “E comunque... ragazzino potresti levare la mano dalla tua katana?” chiese poi fissando Ashuros il quale, con un sorriso fintissimo, gli rispose “Devi scusarmi ma mi si è addormentata la mano e sembra che non potrò spostarla... ma perché non mi dai un buon esempio e togli le tue zampe dalle tue armi?”

Chiedo venia ma credo di avere il tuo stesso problema.” sibilò Shin-San mentre tra i due iniziavano a scaturire scintille.

Ehm... Ashuros? Qualche problema?” chiese Zero leggermente preoccupato.

Oh a parte il fatto che è uguale ai demoni che hanno attaccato la città direi che è tutto a posto.” disse Ashuros sorridendo.

I suoi compagni si guardarono tra di loro per poi spostare lo sguardo su Shin-San il quale li resse senza problemi. All'ultimo Lias si frappose tra loro e disse “Non fatevi strane idee! Shin-San è con me da una vita e non farebbe mai del male a qualcuno!”

Bene, proverò a crederci.” disse Ashuros per poi guardare Kira “A che punto sei?”

Ho agganciato tutti i nemici.” disse il ragazzino ghignando per poi urlare “STAR DRAGON'S METEOR STORM!!!”

Sopra di loro il cielo andava man mano scurendosi e ciò permise ai maghi di vedere chiaramente una trentina di punti luminosi che diventarono più grandi man mano che si avvicinarono al terreno. Meteore.

Ogni singola meteora, grossa quanto un cavallo, colpì un soldato nascosto tra le rocce, eliminando in pochi secondi tutti i nemici nelle vicinanze. Lias fissò a bocca aperta le vaie colonne di fumo che erano venute a crearsi “Incredibile...”

Bene, ora possiamo procedere!” disse Yukiteru correndo a perdifiato verso l'enorme portone d'acciaio. Quando fu a pochi passi dal suo bersaglio, scagliò un potente soffio del drago che distrusse l'entrata come se niente fosse.

Almeno siamo sicuri di averli avvisati del nostro arrivo.” commentò Fede mentre il fumo si diradava.

Il gruppo con la new entry Lias, si avviarono verso l'interno ma all'ultimo dal fumo sopraggiunse una figura avvolta in un mantello giallo con cappuccio calato sul viso.

Quanto tempo Zero.” disse la ragazza fissando l'albino.

Five, è un piacere rivederti. Ci sei solo tu?” chiese Zero.

Non sono più Five. Ora sono Six. Gli altri vi stanno aspettando ed è mio dovere accompagnarvi da loro.” spiegò Six prima di puntare la mano destra verso i maghi e recitare una strana formula magica.

All'improvviso, i sei maghi, Shin-San e Gref iniziarono a levitare in aria, avvolti da una strana aura viola. Il rettile afferrò Lias per un polso e la maga cinse Gref con l'altro braccio dopoché svanirono tutti in un flash viola insieme a Six.



* * *



Zero si risvegliò di colpo in una strana stanza. Il pavimento era in legno ed era molto lucido. Le pareti tutt'attorno erano di ferro e la stanza era alta almeno quattro metri. L'unica fonte di luce era un'enorme lampada posta al centro del soffitto.

L'albino si guardò attorno cercando una via di fuga e la trovò in una grossa porta di ferro la quale era però sorvegliata da due ragazzi. Il primo, alto almeno due metri indossava un mantello rosso con cappuccio mentre il secondo decisamente più basso ma comunque più alto di Zero, indossava un mantello azzurro con cappuccio.

Eight e Nine, noto che lavorate ancora in coppia.” disse l'albino fissando i due ex compagni.

Ne è passato di tempo Zero.” disse Nine con un tono di voce molto basso prima di togliersi il mantello.

E' tempo di farti ripagare il debito.” disse invece Eight con un tono di voce molto più duro per poi levarsi a sua volta il mantello.

Vedo che il vostro amore per il basket non è cambiato affatto.” disse Zero fissando le loro divise da basket bianche. Quella di Nine aveva i dettagli in azzurro, come lo erano i suoi capelli e i suoi occhi, mentre quelli di Eight erano rossi così come i suoi capelli e gli occhi.

Eight mostrò all'albino una palla da basket e iniziò a palleggiare “Chiudiamola qui Zero”.

Beh, vogliate scusarmi ma devo andare a salvare una mia compagna... perciò non restateci male se ci andrò giù pesante!”



* * *



Kira si guardò attorno confuso. Si trovava nello spazio. Incredibile a dirsi ma era così. In quel momento era in piedi su un piccolo asteroide alla deriva e da lì poteva distintamente vedere la luna e il pianeta sulla quale viveva.

Ehi bambino.” disse una voce alle sue spalle e già il fatto che potesse sentire le voci nel vuoto lo lasciò parecchio perplesso.

Su un asteroide poco lontano vide un ragazzo che indossava un mantello marrone con cappuccio a coprigli gli occhi dalla quale però vide uscire una lunga treccia verde.

Io sono Seven e sarò il tuo avversario. Questo spazio così come quelli dove stanno combattendo i tuoi compagni sono stati creati da Six e se riuscirai a battermi, tornerai nel mondo reale.” spiegò il ragazzo.

Uhm... non so se tu lo abbia fatto apposta a creare un terreno di scontro così ma sappi che mi stai solo avvantaggiando.” disse Kira.

Se la pensi così, libero di farlo.” disse Seven prima di puntare un dito contro il bambino. Dalla punta del dito partì un piccolo raggio laser rosso che distrusse l'asteroide sulla quale si trovava Kira, scagliando Kira a diversi metri di distanza.

Il bambino si accorse subito di un grosso svantaggio. Non c'era gravità e lui non aveva mai combattuto in simili situazioni.

Sembra che tu ti sia sopravvalutato.” commentò Seven “E questo ti porterà alla sconfitta.”



* * *



Lias era confusa. Molto confusa. Come ci era arrivata in un deserto? Anche Shin-San e Gref erano alquanto confusi e continuavano a guardarsi attorno cercando di capire qualcosa.

Ehi ehi, seriamente? Tre avversari? Six mi sopravvaluti un po' troppo!” urlò una voce davanti a loro e i tre solo allora si accorsero di un ragazzo biondo e dagli occhi azzurri che indossava un mantello viola scuro.

Un nemico!” disse Shin-San prima di estrarre le sue katana.

Oh piacere di conoscervi! Mi chiamo Five!” disse il ragazzo sorridendo “Scusate ma devo uccidervi”.

Eh?” fece appena in tempo a proferire Lias prima che un tentacolo di sabbia le afferrasse la caviglia e iniziasse a trascinarla nel terreno. Gref agì tempestivamente e, dopo averla afferrata per le spalle, si alzò in volo, liberandola da quella trappola.

Five fischiò colpito dopodiché creò altri tentacoli di sabbia molto più grossi del precedente e, con uno di essi, riuscì a colpire il grifone scaraventandolo a terra. Shin-San fu subito vicino a Five per tentare di colpirlo con le sue due armi ma un muro di sabbia si parò tra lui e l'avversario.

Spiacente ma io sono un mago della sabbia e regno su questo deserto.” commentò Five. Erano appena finiti nel suo territorio.



* * *



Yukiteru riaprì gli occhi e la prima cosa che pensò fu -Fanculo a quella stronza col mantello giallo...-

Lentamente si alzò in piedi e potè constatare di essere in un luogo parecchio interessante. Una centrale elettrica. Intorno a lui riconobbe vari macchinari che aveva già visto in passato e, stranamente gli venne anche un po' fame. In fondo lui si nutriva di elettricità così si avvicinò ad un alternatore e ci posò la mano sopra. Un umano normale sarebbe rimasto folgorato da quella scossa ma lui, semplicemente, divorò le scariche elettriche finché non si sentì sazio.

Ah ci voleva proprio ma... perché diavolo mi ha teletrasportato in una centrale elettrica?” si chiese il moro guardandosi attorno senza riuscire ad identificare una porta o una qualche via di uscita.

Per darti una minima possibilità di vittoria.” disse una voce maschile sopra di lui.

Il dragon slayer alzò immediatamente lo sguardo e vide un ragazzo con indosso un mantello grigio e il cappuccio calato sul viso.

Tsk, certo che voi non avete proprio fantasia con i vestiti.” commentò Yukiteru mentre alcune scariche elettriche iniziavano a scorrere lungo le sue braccia “Lasciami indovinare... devo spaccarti la faccia per poter uscire di qua”.

Io sono Four e... sì, devi battermi per poter tornare nel mondo reale.” spiegò il giovane saltando giù ed atterrando a pochi metri da Yukiteru.

Bene, allora... con permesso!” disse Yukiteru prima di sparare una scossa elettrica dal braccio destro verso il suo avversario ma, con sua somma sorpresa, il raggio cambiò traiettoria andando a colpire uno dei tanti pali di ferro presenti in quella stanza.

Non puoi usare l'elettricità a distanza. Questa stanza è piena di parafulmini.” lo informò Four.

In tal caso...” sibilò Yukiteru prima di corrergli incontro e colpirlo al volto con un pugno avvolto dalla sua elettricità. Four parò il pugno con la sua mano aperta e il moro ghignò “Beccati questa scossa!”

L'intero corpo di Four venne percorso da una forte scossa elettrica ma stranamente non batté ciglio, anzi, colpì Yukiteru sulla guancia destra con un pugno che lo fece indietreggiare di qualche metro.

Ma che diavolo? Perchè non ti sei fatto niente?” chiese Yukiteru quando Four, cogliendolo impreparato, allungo il braccio destro e afferrò il moro alla gola iniziando a strozzarlo.

Spiacente ma ora sono fatto di gomma e la tua elettricità non può farmi nulla.” spiegò Four mentre un tetro bagliore rosso si intravedeva sotto il cappuccio “La vittoria è mia”.



* * *



Fede si guardò attorno massaggiandosi la testa. Era stata teletrasportata in quella specie di galleria a testa in giù e aveva sbattuto la testa sul cemento. Ovviamente non era una ferita grave. In passato aveva subito di peggio.

Creò una piccola sfera di fuoco nella sua mano e potè constatare di trovarsi in un tunnel buio e freddo. Non riusciva a vedere le pareti e nemmeno il soffitto per non parlare di una possibile via di fuga.

Benvenuta.” proferì una voce femminile nell'oscurità “Io sono Three e sei stata scelta come mia avversaria”.

Fede ruotò verso il punto in cui, secondo lei, aveva origine la voce e la lanciò una sfera di fuoco che esplose a mezz'aria illuminando completamente quella parte di tunnel per qualche secondo. La ragazza era riuscita a vedere una parete così vi si avvicinò e ci si appoggiò con la schiena.

Un'improvvisa fitta al braccio destro però la fece sobbalzare. Avvicinando la sua piccola sfera di fuoco, vide un ago lungo e sottile conficcato a metà strada tra gomito e spalla. Lentamente lo estrasse digrignando i denti per il dolore. Dopo averlo estratto lo gettò a terra senza pensarci ma si accorse subito di una cosa: il suo braccio non rispondeva più bene ai suoi comandi.

Quello è uno dei miei speciali aghi. E' grazie a quelli che ho fatto addormentare le tue amiche senza che potessero fare nulla.” disse Three dall'oscurità “Ora sarai tu a provare questa mia arte e mi dispiace dirtelo ma per te c'è il sonno eterno!”

Quindi sei stata tu...” sibilò Fede mentre i suoi lunghi capelli castani iniziavano a vorticare nell'aria e diverse sfere di fuoco comparivano tutt'attorno a lei.

Dal suo nascondiglio, Three potè chiaramente vedere l'odio negli occhi di Fede.

Ti brucerò finché non chiederai perdono!”



* * *



L'ultimo a riprendersi fu Ashuros il quale si ritrovò in una specie di laboratorio. Intorno a lui c'erano diverse capsule piene di gel verde e nient'altro. Si avvicinò ad una di quelle capsule e constatò che erano vuote ma, guardando il pavimento, notò diverse gocce di quella roba verde che creavano una specie di scia.

L'albino seguì la scia con lo sguardo arrivando ad una ragazza dai corti capelli neri che gli dava le spalle.

Miwako?” chiese Ashuros leggermente confuso. Che diavolo ci faceva lì Miwako?

L'albino fa abbastanza lesto da gettarsi a terra prima che una lancia di sangue si conficcasse nella capsula dietro di lui. Si rialzò subito estraendo nel contempo la sua katana. Ora la ragazza che era uguale in tutto e per tutto a Miwako aveva creato una falce di sangue e si stava avvicinando al mago del tempo.

Ehi Miwako ma che ti prende?” le chiese Ashuros prima di parare un colpo di quella falce.

Lei non è la Miwako che conosci.” disse una ragazza con mantello blu scuro sulle spalle e cappuccio calato sul volto appena apparsa dietro a quella non-Miwako “Io sono Two e per ordine di Arkens devo eliminarti”.

Beh mettiti in coda, non sei l'unica a volermi uccidere.” disse Ashuros con un ghigno che si spense nell'esatto momento in cui vide un'altra decina di ragazze uguali a Miwako arrivare alle spalle della ragazza incappucciata.

Vorrà dire che salterò la fila.” sibilò Two prima di creare una katana di sangue.



* * *



In una sala monitor, Arkens batté le mani come se si trovasse a teatro. Nei vari monitor erano visibili i diversi scontri in atto e dietro di lui c'era Six intenta a meditare per poter mantenere i campi di battaglia.

Sembra proprio che ci sarà da divertirsi!” disse l'uomo soddisfatto per poi guardare una figura appoggiata contro il muro. Era un ragazzo ed indossava un mantello nero con cappuccio “Non vieni a vedere, One?”

Non mi interessa. Avvisami solo quando potrò affrontare Zero uno contro uno.” disse il giovane prima di uscirsene dalla stanza.

-Il titolo di Zero sarà mio e di nessun altro!-



- - -



Ormai era calata la sera su Last Hope. Tutti erano stati avvisati della missione di Zero e gli altri e diversi maghi si erano lamentati per non averli potuti accompagnare. Ovviamente Aika li aveva calmati spiegandogli che troppe persone avrebbero solo fatto casino e quella era una missione delicata.

Ora molti maghi erano tornati nei dormitori ma c'erano ancora alcuni ragazzi che facevano le ore piccole.

Finito!” esclamò Penny entusiasta nell'ammirare il disegno appena finito. Davanti a lei Yelle esclamò contenta mentre Edward, che aveva dovuto posare insieme alla maga del vento, si accasciò al suolo distrutto. Era rimasto fermo per tre ore e le sue ossa chiedevano pietà mentre il suo stomaco reclamava dell'alcool.

Waaah! Penny sei bravissima!” disse Yelle abbracciando l'amica.

Grazie e voi due siete stati molto gentili a posare per me! Ecco te lo regalo!” disse la giovane artista porgendole il disegno. Cosa che fece contentissima Yelle.

Grazie mille Penny! A domani! Su vecchietto muoviti!” disse Yelle dirigendosi verso l'uscita e trascinando il mago del veleno per una gamba.

Bene, ho finito! Miel possiamo...!” iniziò Penny ma si accorse del fatto che la sua amica era scomparsa. Dopo aver posato i suoi pastelli, si sistemò i suoi capelli color lilla nei suoi classici chignon ai lati della testa dopodichè iniziò a cercare la maga dell'ombra.

Ehi Tsuki, hai visto Miel?” chiese poi alla maga della creazione seduta ad un tavolo.

Uh? Mi sembra di averla vista uscire poco fa insieme a Martin.

Penny iniziò a preoccuparsi. Ashuros le aveva chiesto di controllare la situazione e, ora come ora, le tre ragazze che doveva sorvegliare: Miel, Lya e Lyra erano assenti.

-Maledizione! Se non svolgo bene l'incarico non avrò le tavolette di cioccolata!- pensò la viola disperandosi quando vide all'improvviso Ryu e gli si precipitò addosso “Ryu! Devi aiutarmi a trovare Miel!”

Perchè? E' uscita poco fa con Martin e probabilmente la sarà accompagnando al dormitorio.” rispose il mago del ghiaccio leggermente seccato dalla cosa.

Bene, vorrà dire che la cercherò da sola!” sbottò Penny prima di precipitarsi fuori dalla gilda.

Ehi Ryu, tutto bene?” chiese Giada avvicinandosi al ragazzo per poi aiutarlo ad alzarsi.

Sì tranquilla, sto bene. Ora me ne torno al dormitorio. Buonanotte!” disse Ryu per poi uscire dalla gilda ma non appena ebbe fatto pochi passi, estrasse dalla tasca dei pantaloni un fogliettino che aveva trovato poco prima.

Lo aprì e rilesse il contenuto per essere sicuro di aver capito bene: Ryu, tra poco uscirò con Martin e mi farò accompagnare al dormitorio. Per favore incontriamoci alla roccia del lupo nel bosco poco lontano dalla gilda. Devo parlarti. Miel.

Ryu fissò quel biglietto per qualche secondo per poi dirigersi verso il bosco che si trovava alle spalle della gilda. Non sapeva perché ci stava andando. In fondo Miel ormai si trovava più che bene con Martin. In appena due giorni quel ragazzo senza neanche un po' di attributi era riuscito ad avvicinarsi a lei come se niente fosse.

-Probabilmente mi vorrà dire della loro relazione.- pensò il giovane inoltrandosi nella boscaglia anche se c'era qualcosa che non gli quadrava. Miel non era di certo il tipo da urlare le cose in faccia e davanti a tutti ma non era neanche quel tipo di persona che organizza tutto in segreto.

Dopo alcuni minuti raggiunse finalmente la roccia la cui forma ricordava molto la testa di un lupo e, sopra ad essa, vide una figura seduta.

Miel?” chiese Ryu avvicinandosi un poco alla figura la quale si girò verso di lui.

Spiacente. Hai sbagliato persona.” disse la figura e, prima che il ragazzo potesse mettersi in guardia, cadde in ginocchio con le braccia costrette al corpo ed impossibilitato a muoverle.

C... che diavolo...?!?” iniziò Ryu cercando di liberarsi ma senza successo.

Oh mio caro Ryu. Sei stato così facile da abbindolare...” disse la figura scendendo dalla roccia mettendosi così sotto la luce della luna piena. Ryu rimase colpito dalla bellezza di quella ragazza: capelli lunghi e neri, occhi viola, un vestito nero elegante e un seno di tutto rispetto. Di sicuro era una bella ragazza.

Mi presento, sono Victorias, uno degli arcidemoni.” disse la donna mostrando un sorriso che mise i brividi al mago del ghiaccio.

Cosa vuoi da me? E cosa hai fatto a Miel?” sbottò Ryu cercando di rialzarsi ma qualcosa lo fece tornare in ginocchio. Solo in quel momento le catene che lo tenevano bloccato diventarono visibili e, seguendole con lo sguardo, Ryu scoprì che partivano tutte la palmo della mano destra di Victorias.

Per quanto riguarda la tua amichetta, non verrà. Ha altro a cui pensare mentre nel tuo caso... io voglio te o per meglio dire il demone dentro di te!” spiegò Victorias mantenendo quel sorriso per poi avvicinarsi al ragazzo e togliergli gli occhiali da snowboard.

La ragazza rimase colpita dallo sguardo glaciale di Ryu. Quegli occhi arancioni erano una cosa molto rara e non riuscì a non restare attratta da quello sguardo.

Ah non mi guardare così, rischi di accendere i miei desideri carnali più profondi.” disse la mora leccandosi le labbra.

Tsk, hai detto che vuoi il demone dentro di me... beh mi dispiace per te ma dentro di me non c'è nessun demone.” disse Ryu voltandosi di lato.

Oh non mi piacciono le bugie Ryu.” disse Victorias avvicinandosi ancora di più al giovane “Ma non temere, farò in modo di convincerti de contrario.” e detto ciò lo baciò sulle labbra. Il mago del ghiaccio sgranò gli occhi per la sorpresa ma non riuscì a sottrarsi al quel contatto a causa delle catene.

Restarono fermi in quella posizione per una decina di secondi poi Victorias sciolse il contatto e si allontanò di qualche passo. Ryu cercò subito di dirle qualcosa ma un'improvvisa fitta al petto gli spezzò il fiato costringendolo al silenzio.

In pochi secondi il suo corpo venne scosso da diversi spasmi mentre i capelli iniziavano a diventare blu notte.

C... cosa... mi hai... fatto...?” biascicò Ryu in preda a quegli spasmi.

Non è ovvio? Ho risvegliato il tuo demone.” disse Victorias con un ghigno.

Ryu non riuscì a controbattere. La vista iniziò ad appannarsi velocemente e poi... il nulla.

Come ti senti?” chiese Victorias ritirando le sue catene.

Una meraviglia.” rispose il ragazzo il cui sguardo ora era molto più duro. Quello non era più Ryu.

Quindi tu saresti il Demone di Ghiaccio eh? Ti chiamerò ancora Ryu per comodità.” disse Victorias ghignando “Ora voglio che tu vada alla gilda ed uccida Aika. Portami la sua testa”.

Come desidera mia signora.” disse Ryu con un ghigno sadico prima di voltarsi e dirigersi verso la gilda.

Victorias lo fissò soddisfatta mentre si allontanava e si chiese se anche gli altri avessero finito il loro compito.



* * *



Ehi Martin manca ancora molto?” chiese Miel fissando il ragazzo che le camminava di fianco. Il ragazzo iniziò a sudare freddo e, inchinandosi svariate volte, le chiese scusa.

Manca poco te lo giuro!”

Ok ok stai tranquillo, era solo per sapere.” disse Miel sorridendo. I due ripresero a camminare lungo quel sentiero che li avrebbe portati al centro del bosco dietro la gilda. 'un tratto, Miel tese le orecchie guardò dietro di lei.

Qualche problema?” chiese Martin.

No... è che mi sembrava di aver sentito qualcosa...” disse Miel scrutando l'oscurità.

Dopo qualche secondo, si decise di essersi sbagliata e seguì Martin il quale, stranamente, stava sorridendo.

Perchè sei contento?” chiese Miel.

Perchè tra poco vedrai qualcosa di bellissimo!” esclamò Martin contento “Ecco, siamo arrivati!”

Miel osservò curiosa davanti a se e rimase sorpresa dalla scena che le si parava di fronte. Erano al limitare di una grossa radura circolare. Sul terreno erano stati tracciati diversi cerchi concentrici e degli strani simboli che non riconobbe. Al centro della radura c'erano tra grosse lastre di pietra sistemate ai vertici di un triangolo e su due di quelle pietre, Miel riconobbe Lya e Lyra incatenate ad esse.

Lya! Lyra!” urlò Miel avvicinandosi alle due compagne ma all'ultimo le mancò il respiro. Si portò istintivamente le mani alla gola ma non trovò nulla di anomalo eppure qualcosa le impediva di respirare correttamente. Diede alcuni colpi di tosse e, dalla sua bocca, vide uscire della polvere nera e grigia. Cenere.

Un brivido gelido le percorse la schiena mentre Martin le si parava di fronte. Un ghigno sadico sul volto e uno sguardo che le mise addosso una paura mai provata.

Ebbene Miel? Ti soddisfa la vista?” chiese il ragazzo caricandosela in spalla. Miel ormai era senza fiato e stava soffocando. Non riuscì neanche ad evocare un piccolo portale d'ombra per fuggire.

Martin la appoggiò contro l'ultima roccia libera e da essa uscirono delle catene che avvolsero completamente Miel. Non appena fu soddisfatto delle catene, Martin sciolse la sua magia e Miel potè tornare a respirare.

Che stai facendo Martin? Cosa significa tutto questo?!?” urlò Miel cercando di liberarsi ma si accorse subito del fatto di essere completamente priva di potere magico.

Per favore, chiamami pure con il mio vero nome.” disse il ragazzo sorridendo mentre uno strato di cenere lo avvolgeva completamente. Dopo qualche secondo, la cenere scomparve mostrando a Miel il nuovo aspetto del ragazzo che ora era alto un metro e ottanta, dal fisico scolpito e la carnagione chiara. Inoltre aveva un aspetto più maturo e doveva avere intorno ai trent'anni.

Aveva dei lunghi capelli neri tenuti perfettamente in ordine e gli occhi neri come la pece. Indossava degli stivali marroni, dei pantaloni neri, una camicia bianca, un cappotto nero e un paio di guanti neri.

Puoi chiamarmi Demon.” sibilò l'uomo e a Miel per poco non le si fermò il cuore.

D... Demon...?” ripetè la bionda iniziando a dimenarsi come se stesse andando a fuoco “NO! Vattene via! Lasciami andare!!!”

Demon sorrise compiaciuto per poi metterle una mano sulla guancia. Miel cercò di allontanarsi il più possibile. Negli occhi si poteva leggere il terrore che stava provando e se avesse potuto sarebbe scappata il più lontano possibile.

Oh mia cara Miel, così mi spezzi il cuore!” disse Demon recitando un malessere al cuore per poi tornare a ghignare.

Ehi bastardo...” sibilò Lya dietro di lui appena svegliatasi.

Oh ben svegliata Lya. Dormito bene?” chiese Demon avvicinandosi alla dragon slayer della notte.

Dove mi hai portato... e come hai fatto a mettermi K.O. non ricordo di essermi avvicinata a te!” sbottò Lya cercando di liberarsi ma le catene non cedettero.

Oh per quello sono innocente.” disse Demon alzando le mani “Dovresti chiedere a lui.” e indicò un ragazzo seduto sotto un albero poco lontano il quale si alzò per poi avvicinarsi al gruppetto.

Lya lo fissò a bocca aperta “Zack...?”

Indovinato.” disse Zack sogghignando “Devo dire che ci sono volute fin troppe bottiglie di alcool corretto per farti andare nel mondo dei sogni”.

La ragazza lo fissò allibita ma poi iniziò a ricordare. Era uscita per andare a bere qualcosa in un bar e li aveva incontrato Zack. I due avevano iniziato a bere e poi le si era appannata la vista ed era crollata.

Come hai potuto, maledetto bastardo!!!” sbottò la mora.

Oh mi dispiace ma non sarebbe proprio potuta durare la nostra storia.” commentò Zack “Infondo mio padre ha eliminato il tuo”.

C... cosa...? Tuo padre era quel drago della luce?!?” chiese Lya sconvolta.

Indovinato! Io sono un dragon slayer della luce e mio padre mi ha ordinato di eliminarti.” spiegò Zack “Ma una simpatica persona mi ha offerto molti più soldi per uccidere mio padre e in seguito portarti qui”.

Hai ucciso il tuo drago...?” sibilò Lya la cui rabbia stava aumentando e non di poco.

Già, nel sonno era fin troppo vulnerabile.” disse Zack ampliando il ghigno per poi posare lo sguardo su Lyra che si era appena svegliata “Bene ora si è svegliata anche l'ultima!”

La maga del Take Over si guardò attorno confusa e chiese “Che sta succedendo? Perchè siamo incatenate!” e anche lei si accorse di non avere neanche un briciolo di potere magico.

Per farla breve, mia cara, siete cadute nella nostra trappola.” disse una voce a lei familiare. Da dietro la sua roccia apparve il mago dello spazio con cui aveva passato tanto tempo in quei due giorni.

Jeff? No... cosa significa? In che senso trappola?” chiese Lyra trattenendo le lacrime.

Mi dispiace ma sei troppo ingenua per poter comprendere il nostro progetto. Finalmente potrò tornare al mio vero potere.” disse Jeff passandosi una mano tra i corti capelli verdi per poi creare una sfera di fuoco nella mano destra. Come ultima “modifica” si passò una mano su una delle cicatrici che aveva sotto l'occhio destro e quella svanì nel nulla, lasciandone due.

Lyra sgranò gli occhi sorpresi poi di colpo ebbe l'illuminazione.

Tu... tu sei quel mago del fuoco che ha distrutto il mio bosco ed ha ucciso il mio amico!!!”

Oh ma allora lo sai usare quel cervello che ti ritrovi.” disse Jeff ghignando.

Cosa volete da noi?” chiese Lya fissando con odio Zack.

Oh tranquilla, tra poco capirai tutto.” disse il mago della luce prima di estrarre dalla sua giacca una pergamena. Gli altri due uscirono dal triangolo inciso nel terreno e, dopo che ebbe pronunciato una lunga formula in lingua antica, anche Zack ne uscì fuori.

Ehi! Che volete fare?!?” urlò Miel quando all'improvviso le tre pietre iniziarono a brillare di uno strano bagliore blu. Dalla base di ciascuna pietra scaturì una striscia luminosa che andò verso il centro del triangolo, unendosi alle altre due. Non appena si furono incontrate, dal centro del triangolo si generò un portale circolare dal raggio di un metro.

Dal portale iniziò a fuoriuscire un grosso cristallo nero ma man mano che usciva, delle fitte di dolore sempre più forte tempestavano il corpo delle tre ragazze che non poterono trattenere le urla. Il processo durò circa tre minuti e alla fine le maghe non avevano neanche più la voce per urlare.

I tre maghi oscuri osservarono compiaciuti il cristallo e si avvicinarono alle tre ragazze la cui pelle aveva preso un colorito molto pallido.

Mi sa che gli resta poco da vivere.” disse Demon leggermente contrariato della cosa.

Che vuoi farci? Il processo di evocazione ha prosciugato interamente le loro energie. E' un miracolo che respirino ancora.” disse Jeff.

Ehi voi!!!” urlò una ragazza dal limitare della radura e Zack disse “Guarda guarda se non è la piccola Penny”.

Che cosa gli avete fatto?!?” urlò ancora Penny.

La domanda è: cosa faremo a te?” disse Jeff prima di scagliarle contro una sfera di fuoco. Penny purtroppo aveva la guardia abbassata e quella sfera esplose senza problemi, investendola con le sue fiamme.

Keh, problema risolto.” disse Jeff notando poi che il cristallo stava iniziando a creparsi “Bene, manca poco ormai”.

Ehi, mago da strapazzo.” sibilò una voce maschile dal fumo creato dalla sfera di fuoco. I tre maghi si girarono verso quel punto e dal fumo uscirono Michael e Stefan. Dietro di loro Penny era perfettamente illesa.

E quello sarebbe un incantesimo del fuoco?” chiese Michael “Fai proprio pena”.

Michael, spero non ti dispiaccia, ma quel bastardo è mio.” sibilò Stefan iniziando a caricarsi di elettricità.

Il mago della cenere è mio! Ha fatto soffrire la mia Miel!” urlò Penny indemoniata.

Quindi a me tocca il bellimbusto con i due coltelli?” chiese Michael e gli altri due annuirono “Oh beh, tanto meglio”.

Jeff ghignò soddisfatto e, creando una sfera di fuoco, chiese “Signori, vogliamo dare il via alle danze?”

Demon creò un grosso tentacolo di cenere e disse “Manca poco alla rottura del cristallo. Divertiamoci un po'”.

Coraggio caro il mio God Slayer, vediamo quanto vali!”



* * *



Aika aveva uno strano presentimento. C'era qualcosa che non andava ma non riusciva a capire cosa. Seduta sul bancone del bar della gilda, si guardò attorno. Ormai erano rimasti solo Amlach, Giada, Tsuki e Shi mentre tutti gli altri erano già andati a dormire o almeno così credeva lei.

Il portone della gilda si spalancò di colpo ed entrò Ryu. Gli altri lo fissarono leggermente confusi. Prima di tutto ora aveva i capelli blu e secondo... non indossava più i suoi occhiali e i suoi occhi arancioni misero in soggezione i presenti.

Ryu? Che succede?” chiese Aika alzandosi in piedi.

Ryu non le rispose, limitandosi a scagliarle contro un pugnale di ghiaccio che, all'ultimo, venne distrutto da una delle fruste di Shi.

Ehi amico, che diavolo ti prende?” chiese il mago guerriero estraendo anche l'altra frusta mentre Amlach estraeva le sue tre katana.

Quello non è lo stesso Ryu che conosciamo.” disse Giada “La terra mi ha detto che ora è un demone...”

Amlach si infilò una katana tra i denti e si preparò ad attaccare “Beh se è un demone va eliminato!” ma prima che potesse scattare in avanti, un verso agghiacciante, simile all'incrocio tra un ruggito ed un ululato, squarciò il silenzio della notte.

Tutti i presenti, tranne Ryu, provarono per un attimo un'inspiegabile sensazione di paura.

Il Demone di Ghiaccio ampliò il suo sadico ghigno e disse “E' nato un nuovo demone”.









































Angolo del mega ritardatario:



Ehm...chaos? *evita un coltello da lancio* si lo so! Lo so! Sono in mega iper ritardo! Molti di voi probabilmente non si ricordano nemmeno questa fic e alcuni utenti forse non l'hanno mai vista O.O è passato fin troppo tempo dall'ultimo aggiornamento ma spero che questo breve capitolo vi abbia un minimo soppresso la vostra sete di sangue nei miei confronti ^^”

Ora un paio di accorgimenti:

1) per Jeo 95 e Whiteney Black: spero di avervi soddisfatte con questa specie di ingarbugliamento dei vostri passati e più per Whiteney, spero che il passato ti abbai soddisfatto un minimo (cosa molto difficile dato che faceva pena...)

2) per PRINCE_OF_THUNDER: prima che tu dica “Handry guarda che Yukiteru ha il potere della luce e dei fulmini” io ti dico già LO SO non sono idiota, li ricordo i poteri. Dai tempo al tempo e vedrai u.u

3) per tutte le appassionate di Kuroko no basket (non saprei dire se ci sono dei ragazzi appassionati) come ad esempio TheWereWolf e Jeo 95: i fantomatici giocatori di basket Eight e Nine li avete riconosciuti? Se avete dei dubbi ve li spiego io: sono proprio Tetsuya Kuroko e Taiga Kagami!!! Ora mi divertirò uhuhuhuhuhuuhuh....

Qui concludo i ragguagli e vi auguro delle felici vacanze estive! Ci vediamo alla prossima!!!

CHAOS!!!

P.S: ammettetelo, siete dovuti andare a rileggere i precedenti capitoli eh? XD

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


Capitolo 18



Il silenzio tornò sovrano. Tutti i maghi presenti nella sala, fatta eccezione per Ryu, erano ancora scossi a causa dello strano ruggito appena udito.

Aika fu la prima a riprendersi e, fissando il mago del ghiaccio con sguardo fermo, gli chiese “Cosa intendi per nuovo demone?”

Esattamente quello che ho detto. Un nuovo demone è nato... e per inciso... si tratta di un arcidemone.” spiegò Ryu mantenendo il suo ghigno.

I quattro maghi che lo avevano circondato non sembrarono preoccuparsi molto di quell'informazione ma per Aika, la storia era completamente diversa.

C... cosa hai detto?”

Tsuki si voltò preoccupata verso la giovane sacerdotessa e le chiese “Aika... che cosa sono gli arcidemoni?”

Aika deglutì prima di risponderle “Sono il rango più alto tra le fila dei demoni. Un solo arcidemone potrebbe tranquillamente radere al suolo una città come Zafirus nel giro di poche ore. In passato quando affrontai Ruganax, ai suoi ordini aveva una decina di arcidemoni e bastarono quegli esseri a spazzare via metà del nostro esercito... e credevo di averli sigillati definitivamente!”

Li avevi sigillati ma anche i sigilli più potenti hanno un punto di rottura.” disse Ryu per poi portarsi due dita sulle labbra “Inoltre, in un modo molto appagante, sono stato messo al corrente del piano del mio signore e posso rivelarvi che questo nuovo arcidemone è tra i più forti mai esistiti”.

Come avresti... o per meglio dire avreste fatto a creare un arcidemone dal nulla?” chiese Aika allorché Shi chiese “Avreste? Significa che non è da solo?”

No.” rispose Giada “Posso percepire un potere magico incredibile poco lontano da qui... inoltre li vicino ci sono Penny, Miel, Stefan, Lya, Lyra, Michael, Martin, Zack e Jeff ma c'è qualcosa di strano... il potere magico di Miel, Lya e Lyra è pressoché inesistente e gli altri si stanno... affrontando?”

In quel momento Ryu non potè trattenere una risatina per poi voltarsi verso la bionda e dirle “Indovinato... mi chiedo perché!”

Ci hanno tradito...” sibilò Tsuki e il ghigno sadico di Ryu le diede ragione.

Dovete sbrigarvi... le vostre compagne sono in situazione alquanto... spiacevole.” disse Ryu e, tempo zero, Tsuki fu davanti a lui. La mano destra venne ricoperta da una spessa armatura di acciaio con la quale colpì il suo ex-compagno in pieno volto.

Keh. Un colpo davvero privo di forza.” sibilò Ryu e tutti i presenti sgranarono gli occhi per la sorpresa, Tsuki per prima che, dopo aver tolto la mano, potè constatare i danni provocati: neanche un graffio.

Al contrario, l'armatura da lei creata era gravemente danneggiata e si sgretolò nel giro di pochi secondi. Ryu la guardò con sguardo trionfante prima di afferrarla per la gola e sollevarla di peso da terra.

Nello stesso istante, una decina di grosse radici emersero dal terreno, immobilizzandolo completamente e iniziando a stritolarlo.

Lasciala andare immediatamente!” urlò Giada creando una lama di vento nella mano destra.

Come vuoi tu.” disse Ryu con un ghigno prima di congelare completamente le radici che andarono in frantumi pochi istanti dopo. Prima che gli altri potessero reagire, il demone scagliò Tsuki contro Giada, centrandola in pieno e facendole cadere entrambe a terra.

Il mago del ghiaccio non si preoccupò neanche dell'imponente ombra che si era portata alle sue spalle e non cercò neanche di parare i due fendenti diretti verso le sue spalle. Amlach rimase incredulo nel vedere le sue katana rimbalzare contro la pelle del moro.

Che diavolo di pelle ha?” chiese Amlach allontanandosi di qualche passo.

Non lo so e non mi interessa!” urlò Shi prima di menare diverse sferzate con le sue fruste ma, come gli attacchi precedenti, neanche questi riuscirono a scalfire la pelle di Ryu il quale, con un movimento del braccio, creò una vera e propria tormenta di ghiaccio che, oltre a congelare parte della stanza di fronte a lui, scagliò Shi contro la parete.

Senza perdere tempo, ruotò su se stesso, afferrando Amlach per la faccia e sollevando anche lui senza alcuno sforzo. Il mago dell'ombra cercò di tagliargli il braccio con le sue katana ma nessun colpo sortì l'effetto desiderato.

Ryu mostrò di nuovo il suo sadico ghigno per poi rafforzare la presa sul cranio di Amlach che lasciò andare le sue armi per tentare di liberarsi con la sola forza ma neanche così riuscì a riottenere la libertà.

Che ne dici di addormentarti?” chiese Ryu e, dalla sua mano, iniziò a fuoriuscire un sottile strato di ghiaccio che andò pian piano a ricoprire la testa di Amlach, iniziando poi a coprire il resto del corpo.

Mi stai deludendo Aika. I tuoi compagni vengono sopraffatti da un demone e tu non fai nulla per aiutarli?” chiese Ryu voltandosi verso la master, restando poi confuso nel vedere un sorrisetto sulle sue labbra.

Penso che tu abbia avuto accesso alle memorie di Ryu, no? Quindi dovresti sapere bene che con loro non si scherza.” disse Aika ampliando il suo sorriso e, nel contempo, Ryu iniziò a sentire il ghiaccio creparsi sempre di più.

Il demone tornò subito a concentrarsi su Amlach che ormai si era completamente trasformato in un lupo bipede alto poco più di due metri. Il licantropo lo fissò con uno sguardo di puro odio prima di alzare un braccio e colpirlo con un'artigliata che, finalmente, riuscì a creare delle crepe sulla pelle del suo avversario.

Ryu ci mise pochi secondi a rialzarsi ma, prima che potesse contrattaccare, due fruste a lui familiari gli bloccarono le braccia. Lentamente, volse lo sguardo alla sua sinistra e vide il ghigno vittorioso di Shi.

Ryu non potè neanche provare a liberarsi che si trovò una decina di candelotti di dinamite vicino ai piedi. Davanti a lui, a distanza di sicurezza, Tsuki lo salutò con la mano prima che gli esplosivi detonassero, avvolgendo il demone con le fiamme. Una grossa nuvola di fumo oscurò la visuale dei maghi ma dopo pochi secondi, seppur barcollante, da essa ne uscì fuori Ryu. La canotta nera era ormai ridotta a brandelli e il suo fisico era pieno di bruciature.

Non male come colpo.” disse Ryu ghignando “Ma dovrete fare molto più di così”.

Nessun problema.” disse Tsuki sorridendo e indicando un punto sopra di lui.

Il mago del ghiaccio alzò lo sguardo giusto in tempo per vedere Giada armata di una grossa spada fatta di roccia e radici, avvolta da due spirali d'acqua e lame di vento.

Prendi questo!!! DRAGON SLAYER'S SCRET ART: SUPREME SWORD OF NATURE!!!” urlò la bionda a pieni polmoni prima di calare il colpo. Come negli altri asi, Ryu non cercò di parare il colpo ma si lasciò colpire in piena faccia. L'impatto, oltre a distruggere gran parte del pavimento, generò un sacco di lame di vento che tempestarono il corpo di Ryu, provocandogli diversi tagli.

Amlach tornò in forma umana e si avvicinò al cratere creato dall'attacco di Giada. Shi e Tsuki lo imitarono subito, finendo ad osservare il corpo immobile di Ryu ricoperto di tagli tra cui quello che spiccava di più era un taglio perfettamente dritto che partiva dalla fronte e finiva poco sotto lo sterno.

Lo abbiamo sconfitto?” chiese Tsuki.

Direi di sì... chi sopravviverebbe a...!!!” prima che Amlach potesse finire la frase, i suoi istinti animali, così come quelli di Giada, li avvisarono di un pericolo incombente ma entrambi avevano già consumato parecchie energie e non riuscirono a reagire in tempo.

Dal terreno fuoriuscirono diversi spuntoni di ghiaccio che colpirono tutti e quattro i maghi, ferendoli gravemente e scaraventandoli a terra. Aika volse lo sguardo verso il cratere dalla quale uscì Ryu.

Ve l'ho detto, dovrete impegnarvi molto più di così per sconfiggermi.” sibilò il ragazzo per poi rivolgersi a Aika “Guarda! Quattro dei tuoi maghi più valorosi sconfitti in pochi minuti! Non oso immaginare il massacro che farà l'arcidemone visto che, a difesa di Zafirus, non restano che una manciata di maghi”.

Di certo non gli renderanno la vita facile.” disse Aika camminando sul bancone del bar.

Sei fin troppo tranquilla... hai lasciato che i tuoi amici venissero sconfitti senza provare a far nulla per impedirlo.” disse Ryu sospettoso e, non appena vide di nuovo il sorriso di Aika, capì tutto “Poteri telepatici eh?”

Indovinato. Mentre loro ti tenevano impegnato, ho mandato un messaggio telepatico a tutti gli altri membri della gilda per avvisarli del pericolo.” spiegò Aika.

Resta il fatto che sono troppo pochi per fronteggiare il potere dell'arcidemone.” ribattè Ryu.

Forse hai ragione ma... com'è che dico sempre? Le porte di Last Hope sono sempre aperte!” disse Aika.

Ryu rimase qualche secondo in silenzio contemplando quelle parole poi le chiese “Hai arruolato dei nuovi maghi?”

Indovinato di nuovo.” disse Aika con un ghigno per poi avviarsi verso la porta “Ora scusami ma ho un impegno”.

Ehi, guarda che io sono ancora in piedi!” urlò Ryu creando una spada di ghiaccio.

Lo so ma si da il caso che il tuo avversario... sia lui.” disse Aika indicando un punto dietro di Ryu. In quel preciso istante, il mago del ghiaccio avvertì un enorme potere magico alle sue spalle e, dopo essersi voltato, si ritrovò faccia a faccia con un grosso gorilla rosso ricoperto di spuntoni ossei che lo colpì con un pugno al torace, facendolo schiantare contro una parete.

Che cosa abbiamo qui? Un demone che si è spinto fin troppo oltre?” chiese una voce maschile alle spalle del gorilla che svanì in una grossa fiammata.

Aika sorrise molto volentieri al ragazzo che aveva appena parlato. Non era passato molto dalla sua partenza ma era comunque molto contenta di vederlo.

Ben tornato Angel. Ti sei allenato per bene?” chiese Aika.

Il giovane annuì sorridendo. Benchè fosse il solito Leo, aveva qualcosa di diverso a cominciare dai suoi capelli non più rossi come il fuoco. Ora erano bianchi sul lato destro e neri sul lato sinistro mentre l'occhio destro ora era azzurro e non più rosso come il sinistro.

Nella mano sinistra stringeva il suo fidato pugnale di cristallo nero mentre, appesa alla vita, era visibile la spada di cristallo bianco donatagli dall'angelo che aveva sconfitto tempo addietro.

Vai pure Aika, di lui posso occuparmene io.” disse Leo e la master annuì per uscire dalla gilda, diretta verso il bosco poco lontano. Intanto anche Amlach e gli altri si erano rialzati e, come con Aika, Leo li aveva rassicurati di potersela cavare da solo così i quattro si erano diretti verso la città.

Così pensi di potermi battere?” chiese Ryu divertito “Non ce l'hanno fatta in quattro. Cosa ti fa pensare di essere migliore di loro?”

Niente di particolare. Solo... la mia esperienza con i demoni.” disse Angel prima di conficcarsi il pugnale nel torace sotto lo sguardo sorpreso di Ryu. Stranamente, dalla ferita non uscì neanche una goccia di sangue mentre il pugnale venne completamente assorbito dal corpo di Leo che venne avvolto da delle fiamme scarlatte.

Gli occhi e i capelli si tinsero nuovamente di rosso mentre dei piccoli spuntoni rossi iniziarono a ricoprirgli le braccia e il torace. Lentamente, i due si avvicinarono l'un l'altro finché non furono a pochi centimetri di distanza.

Il terreno dietro a Leo iniziò pian piano a bruciacchiare mentre quello dietro a Ryu si ricoprì all'istante di uno strato di ghiaccio.

Raffredderò molto volentieri i tuoi bollenti spiriti.” sibilò Ryu ghignando sadicamente.

Ti consiglio di non scherzare col fuoco... rischi di bruciarti.” ribattè Leo con lo stesso ghigno dopodichè il loro scontro ebbe inizio.



* * *



Che cazzo di creatura è quella?” chiese Michael osservando l'essere appena uscito dal grosso cristallo nero, ormai ridotto in tanti minuscoli frammenti.

Deve trattarsi di un demone ma non ho mai visto niente di simile.” commentò Stefan osservando la creatura.

Il suddetto demone, era un grosso lupo bipede alto circa tre metri. Il pelo era di un blu scuro tendente al nero mentre gli occhi, che erano sei, erano completamente rossi. I vari denti affilati come zanne erano gialli ed erano attraversati da delle piccole scariche elettriche. La coda era più lunga di quella di un semplice lupo ed era molto più grossa.

Non appena il demone era uscito dal cristallo, aveva ruggito a pieni polmoni, costringendo i maghi presenti a tapparsi le orecchie. Malgrado fosse passato un minuto abbondante dalla sua “nascita”, il demone non si era ancora mosso di un millimetro, restando fermo al centro della radura.

Jeff si avvicinò a lui lentamente e, non appena gli fu davanti, si esibì in un lungo inchino dicendo “E' un onore poterla conoscere, arcidemone”.

Il demone parvi ridestarsi dal suo incantamento e si voltò in direzione del mago del fuoco. Dopo un breve ringhio gli disse “Umano, chiamami con il mio nome e cioè Almarok”.

Jeff sorrise e si corresse immediatamente “Perdonate la mia mancanza di rispetto, Lord Almarok. So di non essere la persona più adatta a dirvelo ma... benvenuto nella fascia degli uomini”.

Per questa volta passerò oltre.” disse Almarok prima di posare lo sguardo sulle tre ragazze ancora incatenate “Queste tre umane sono un sacrificio per me?”

No mio signore, sono le tre umane grazie alla quale è nato lei. Infatti voi siete la perfetta unione dei loro poteri.” disse Jeff “Ma la città qua vicino è piena di umani e potete saziarvi della loro carne come meglio credete”.

Eccellente. Non appena avrò finito il mio pasto partiremo per la fascia dei demoni.” disse Almarok prima di dirigersi verso Zafirus.

Come desidera, Lord Almarok.” disse Jeff con un sorriso prima di tornare dai suoi due compagni.

Quindi quello sarebbe un nuovo arcidemone?” chiese Demon.

Sì, ora come ora è un cucciolo ma non appena sarà arrivato nella fascia dei demoni, Master Ruganax lo metterà al corrente di tutto quanto.” spiegò Jeff prima di voltarsi verso Stefan “Abbiamo un po' di tempo per divertirci con loro”.

Eccellente!” urlò Zack prima di scagliarsi contro Michael che non si fece trovare impreparato. Da una piccola sfera di fuoco nero creò una grossa falce di fiamme con la quale cercò di colpire Zack il quale evitò agilmente tutti i suoi colpi, allontanandosi nel mentre da lui.

Michael non ci pensò due volte ad inseguirlo nel fitto della boscaglia. Lui non era di certo il tipo che lasciava andare i suoi avversari senza averli gonfiati di botte.

Maledizione, quel demone si sta dirigendo verso Zafirus.” disse Penny quando una voce risuonò nella sua mente -Penny, mi senti?-

Aika?” chiese Penny e Stefan si girò confuso verso di lei “La master mi sta parlando telepaticamente.”

-Penny, ascoltami bene. Abbiamo saputo dell'apparizione di un arcidemone vicino a voi. Lo hai visto?- chiese Aika.

-Sì, un grosso lupo bipede con sei occhi. Impossibile non riconoscerlo ma ora si sta dirigendo verso Zafirus.- disse Penny mantenendo lo sguardo su Demon.

-Perfetto. Da quanto posso percepire, tu, Michael e Stefan siete impegnati con i tre traditori. Per favore teneteli impegnati ma non esponetevi troppo. Sono maghi molto forti.- disse Aika prima di interrompere la comunicazione.

Penny strinse i pugni avanzando lentamente verso il suo avversario. Poteva essere forte quanto voleva ma non si sarebbe mai tirata indietro. Quell'uomo aveva fatto del male alla amica più preziosa e quello era più che sufficiente per farla lottare fino all'ultimo.

Bene bene, vediamo se sei in grado di vendicare la morte della tua amichetta.” disse Demon con un ghigno e a quelle parole Penny raggelò.

La... morte...?” ripetè la giovane maga sentendo le gambe sempre più deboli.

Quel processo di evocazione ha prosciugato completamente le loro energie. E' solo una questione di secondi prima che si spengano del tutto.” spiegò Demon mentre diverse lame di cenere si formavano intorno a lui “E' un vero peccato che tu non possa salutarla un'ultima volta”.

Con un semplice cenno della testa, tutte le lame di cenere saettarono verso Penny ma, prima che potessero colpirla, un imponente geyser di acqua bollente scaturì dal terreno, spazzando via le lame e proteggendo la ragazza.

Che diavolo succede?” esclamò Demon prima che un secondo scaturisse dal terreno sotto i suoi piedi, sollevandolo a diversi metri di altezza e scaraventandolo a diversi metri da Penny. Il mago della cenere si rialzò subito e notò immediatamente una piccola fatina posizionata sulla spalla destra di Penny.

Era alta una quindicina di centimetri ed era fatta interamente d'acqua. Era pressoché trasparente tranne gli occhi che erano blu come il fondo dell'oceano.

Grazie dell'aiuto, Belahys.” disse Penny continuando a fissare il suo avversario.

Non c'è di che Penny. Sai che puoi sempre contare su di me e sulle altre.” le disse la fatina dell'acqua prima si sollevarsi in volo e ritornare ad essere semplice acqua.

La maga indicò il terreno intorno a Demon e disse “Non puoi controllare la cenere bagnata eh?”

Il mago oscuro assottigliò lo sguardo. Ci aveva azzeccato in pieno ma doveva trovare un modo per poterla raggirare e sconfiggerla.

-Devo aspettare che l'acqua venga assorbita dal terreno così potrò utilizzare di nuovo tutta la cenere... ma fino ad allora dovrò farne a meno.- pensò Demon prima di correre verso Penny la quale non si fece attendere.

Velocemente poggiò una mano sul terreno e, davanti a lei, si creò uno spesso muro di roccia che frenò l'avanzata di Demon. Il mago però non desistette e girò subito attorno all'ostacolo, preparandosi a colpire la sua avversaria ma di Penny non c'era più alcuna traccia.

Sono qui idiota!” urlò la ragazza per poi saltare dall'alto del muro di roccia e colpirlo con un calcio dritto sul naso. Il colpo gli fece perdere l'equilibrio e caddero entrambi a terra ma Penny si rialzò immediatamente. Ora sulla sua spalla c'era una fatina fatta interamente di terra, roccia e sabbia che sembrava compiaciuta dall'operato della ragazza.

Non male Penny! Quello sì che era un calcio!” si complimentò la fatina sorridendo.

Grazie Ashyan.” disse Penny mantenendo uno sguardo duro “Dobbiamo concludere al più presto lo scontro”.

In quel momento, un pugnale fatto interamente di cenere le passò a pochi millimetri dalla guancia sinistra, conficcandosi in un tronco. Prima che Demon potesse scagliarne altri, Penny colpì il terreno con un pugno e una grossa voragine si creò sotto l'uomo che, al pelo, riuscì ad aggrapparsi ad una sporgenza.

Questa è la tua fine!” urlò Penny ma uno strano ghigno sulle labbra di Demon la fece tentennare e quell'esitazione le costò caro in quanto un pugnale di cenere le si conficcò nella spalla destra da dietro e, mentre tentava di estrarlo, il mago oscuro si issò fuori dalla voragine e la colpì con un calcio.

Non sottovalutarmi, mocciosa. Sono un mago da molto tempo più di te e non sarò sconfitto da una sempliciotta come te.” sibilò Demon ma il suo momento di trionfo durò poco in quanto una freccia gli si conficcò nella coscia sinistra.

Imprecando ad alta voce, l'uomo la estrasse immediatamente restando sorpreso nel constatare che si trattava di una freccia fatta d'ombra la quale si dissolse nell'aria. Velocemente, si voltò in direzione delle tre grosse pietre poste al centro della radura constatando che le tre maghe usate per l'evocazione dell'arcidemone erano scomparse.

Demon!!!” urlò una voce femminile alle sue spalle che lui conosceva fin troppo bene. Girò su se stesso brandendo due pugnali di cenere e ritrovandosi faccia a faccia con Miel la quale impugnava due daghe fatte d'ombra.

Grazie al suo slancio, la bionda fu più veloce a colpire e, con estrema precisione, colpì il nemico sul torace disegnando una grossa X. Il mago oscuro indietreggiò tenendosi una mano sulla ferita mentre Miel cadde rovinosamente a terra.

Tsk... maledetta... sei ancora viva?” chiese Demon trasformando il suo pugnale in una spada.

Non... ti permetterò... di ferire... la mia amica!” rispose seccamente Miel cercando di rialzarsi.

Molto bene, allora farò fuori te per prima.” sibilò l'uomo alzando la spada, pronto per darle il colpo di grazia.

Purtroppo per lui, si era messo contro le maghe sbagliate in quanto dei grossi tentacoli d'acqua fuoriuscirono dal terreno, avvolgendolo completamente fino a creare una grossa sfera d'acqua.

Per fortuna qua ci sono molte falde acquifere.” commentò Belahys sedendosi sulla spalla di Penny.

Ora è il mio turno!” commentò un'altra fatina, fatta interamente di fuoco e il suo ghigno preoccupò non poco Demon.

Questo è ciò che meriti per aver fatto del male ad una mia amica e per averci traditi!” disse Penny prima di alzare il braccio sinistro in direzione di Demon. In pochi istanti, l'acqua iniziò a scaldarsi fino a bollire e il mago oscuro iniziò a dimenarsi come se avesse il diavolo in corpo.

La tortura durò solo una manciata di secondi ma fu sufficiente per farlo cadere a terra esausto. La stessa sorte toccò a Penny. Utilizzare i poteri di due fatine in contemporanea le prosciugava una grossa quantità di energia. Dopo qualche secondo si sentì tirar su, ritrovandosi seduta vicino alla sua amica che la fissò sorridendo.

Penny riuscì a stento a trattenere le lacrime e si limitò ad abbracciarla con tutte le forze che le restavano. Abbraccio che venne prontamente ricambiato dall'amica.

Sei ancora viva.” disse Penny “Sono così felice...” e le lacrime iniziarono a scendere lungo le guance.

Di certo non me ne andrò così facilmente.” commentò Miel con un sorriso “Ho ancora troppe cose da fare”.

Penny si scostò di poco dall'amica e, con un sorriso malizioso, le chiese “Come ad esempio metterti insieme a Ryu?”

C... che vorresti dire?” chiese a sua volta Miel visibilmente in imbarazzo mentre la sua coda tesa si muoveva a scatti.

Oh andiamo, credi che non l'abbia ancora capito. Voi due vi piacete e non so se te ne sei accorta, ma era super geloso in questi giorni.” spiegò Penny facendole l'occhiolino. Miel volse lo sguardo altrove cercando un modo per sviarla da quel discorso ma ci pensò Penny a quel problema.

Ora che ci penso... dove sono finite Lyra e Lya?”

Credo che siano andate a pareggiare i conti.” ipotizzò Miel con un sorrisetto che svanì pochi secondi dopo non appena si accorse del fatto che Demon si stava dissolvendo in cenere.

Una copia?” ipotizzò Penny.

Già... dove diavolo sarà finito quel bastardo?”



* * *



Nel profondo del bosco era in atto un combattimento serrato tra due maghi dall'incredibile potere distruttivo. Un dragon slayer e un god slayer. Entrambi non esitavano a mostrare il loro potere all'avversario e ciò aveva causato la distruzione dell'ambiente circostante, trasformando quella parte di bosco in uno spiazzo privo di vegetazione e tappezzato di crateri.

Ci sai fare ragazzino.” disse Zack camminando in cerchio attorno al god slayer delle fiamme.

Tu, invece, fai schifo. Mi chiedo quanto fosse disperato quel drago per aver scelto te come suo allievo.” commentò acidamente Michael seguendolo con lo sguardo.

Tsk, ti farò rimangiare queste parole! Io sono il miglior dragon slayer vivente e presto te ne accorgerai!” urlò Zack prima di saltare in alto e tentare di colpire Michael con il suo soffio del drago.

Il raggio di luce venne prontamente bloccato da uno scudo di fiamme nere che divorarono la luce in pochi secondi. Michael si voltò all'improvviso in direzione di Zack, ancora a mezz'aria, e gli scagliò contro una grossa sfera di fuoco nero che lo colpì di striscio, causandogli diverse scottature sul braccio destro.

Il dragon slayer della luce non se ne curò minimamente e, non appena ebbe messo piede a terra, scattò in avanti estraendo nel contempo i suoi due grossi pugnali. Il suo avversario, nello stesso istante, creò una grossa falce con la quale parò i primi colpi di Zack.

Michael si accorse subito del fatto che le sue fiamme non riuscivano a fondere le lame di Zack le quali erano ricoperte da strani simboli bianchi. I due continuarono a scambiarsi colpi per diversi minuti senza che nessuno dei due riuscisse a prevalere sull'altro.

All'improvviso Zack lanciò in alto i suoi pugnali e unì le sue mani come a voler pregare. Michael si accorse subito di quello che aveva in mente di fare e si allontanò di qualche metro. Il dragon slayer aprì le mani avanti a se, creando una grossa sfera di luce, e urlò “WHITE DRAGON'S HOLY RAY!!!”

Dalla sfera scaturirono un centinaio di raggi di luce che puntarono Michael. Il giovane saltò di lato per evitarli ma i raggi, anziché colpire il terreno, cambiarono traiettoria e colpirono in pieno il god slayer, creando diverse piccole esplosioni.

L'attacco continuò per una manciata di secondi ma alla fine, Michael era disteso a terra con diverse bruciature sul corpo e i vestiti rovinati.

Pian piano, si rialzò anche se barcollante e si scrocchiò il collo per poi spolverarsi i vestiti.

Forse devo ricredermi...” disse Michael “... qualcosa di buono lo sai fare”.

Eh eh eh... finalmente lo hai capito. Ora che ne dici di concludere lo scontro?” chiese Zack mostrando un ghigno sadico.

Michael lo fissò in silenzio per qualche secondo dopodiché gli diede le spalle e, dopo aver alzato un braccio, disse “E' tutto tuo”.

Zack non capì il senso di quella frase ma i suoi sensi sviluppati accorsero in suo aiuto in quanto, mosso dall'istinto, si girò di centottanta gradi, incrociando i due pugnali in alto. Giusto in tempo per parare il fendente lanciato da Lya con il suo spadone.

Cosa? Ancora tu?” disse Zack con gli occhi sgranati “Dovresti essere morta!”

Beh mi dispiace ma non lo sono!” ribattè Lya mettendo ancora più forza nelle braccia e costringendo Zack a mettersi in ginocchio. Il ragazzo notò subito che i suoi pugnali, malgrado l'incantesimo della luce, si stavano pian piano crepando.

-Maledizione! Da dove prende tutta questa forza?!? Dovrebbe essere stremata dopo l'evocazione!- pensò Zack riuscendo poi ad allontanarsi dalla sua avversaria.

Immagino che tu ti stia chiedendo come abbia fatto a recuperare il mio potere...” disse Lya fissandolo con uno sguardo assassino “Beh, se quelle catene non fossero andate in frantumi subito dopo l'evocazione, sarei ancora incatenata a quella roccia ma ora che sono libera, posso ricaricarmi quanto mi pare e piace dato che siamo nel cuore della notte”.

Solo in quel momento Zack capì in che brutta situazione era finito. Se si trattava solo di Michael, poteva gestire lo scontro senza problemi ma ora che c'era anche Lya, la dragon slayer della notte, la situazione era ribaltata.

Se ci fossimo scontrati di giorno, probabilmente mi avresti battuta senza problemi.” ammise Lya rinfoderando il suo spadone. Zack non potè che cercare immediatamente una via di fuga. Non era un idiota e sapeva benissimo di non avere alcuna chance contro di lei ora che poteva contare su una riserva di magia praticamente infinita.

Credi davvero che ti lascerò andare?” chiese Lya la quale si era già portata davanti al suo avversario. Prima che Zack potesse mettersi in posizione difensiva, la ragazza lo colpì con un pugno, avvolto da un'aura oscura, dritto sul naso scaraventandolo a diversi metri di distanza.

Maledetta ragazzina!” ringhiò Zack per poi sputare un po' di sangue “Non credere di potermi sconfiggere con così poco!”

Lo so benissimo ed è per questo che ti mostrerò qualcosa di estremamente potente...” sibilò Lya mentre una grossa aura nera la avvolgeva, lasciando visibili solo i bagliori rossi dei suoi occhi. Zack, così come Michael, sentì un brivido lungo la schiena e rimase a bocca aperta nel vedere l'aura oscura crescere sempre di più.

Michael, istintivamente, creò una falce di fiamme nere ma non cambiò posizione per un semplice motivo: aveva paura. Era la prima volta che gli capitava di provare qualcosa di simile ma sapeva benissimo che si trattava di paura.

L'aura oscura ormai era enorme. Alta almeno una decina di metri e lunga una dozzina. Uno strano ringhio fuoriuscì da essa e Zack sbiancò completamente. Aveva già sentito un verso simile e sapeva bene a cosa apparteneva.

Lentamente la foschia iniziò a diradarsi mostrando un gigantesco drago dalle scaglie completamente nere e dagli occhi rossi. Sotto lo sguardo esterrefatto di Michael e Zack, il grosso rettile distese le sue grosse ali e mosse la sua coda come una frusta, tagliando di netto un albero che crollò al suolo.

Si è trasformata in un drago?” chiese Zack anche se sapeva bene che nemmeno Michael avrebbe potuto dargli una risposta.

Malgrado la sua enorme stazza, Lya fece uno scatto in avanti e schiacciò Zack con una zampa, senza però ucciderlo, lasciando visibile solo la testa. Il dragon slayer rimase sorpreso dall'incredibile controllo che riusciva a mantenere in quella forma.

Lya alzò lentamente il muso e, aprendo di poco le fauci, iniziò ad accumulare una grossa quantità di energia oscura.

-Merda! Sta preparando il suo soffio!- pensò Zack cercando di liberarsi ma per lui era impossibile spostare un drago, sopratutto se furioso come lo era Lya in quel momento.

In pochi istanti, Lya finì di accumulare potere magico e tornò a fissare Zack con uno sguardo carico di odio. Lentamente spalancò le fauci e un enorme raggio di energia oscura colpì il terreno, creando un'enorme esplosione nera che scaraventò Michael a diversi metri di distanza e causò una piccola scossa di terremoto.

Un'enorme colonna di fumò iniziò a salire verso il cielo mentre Lya riprendeva la sua forma originale.

La giovane dragon slayer cadde in ginocchio a pochi metri dal cratere fumante. Era a corto di fiato e la fronte era impregnata di sudore. Quella trasformazione era una delle sue carte vincenti ma le causava un prosciugamento istantaneo delle energie.

Dopo qualche secondo aprì la bocca ed iniziò ad aspirare quella che sembrava semplice aria anche se in realtà era l'essenza della notte e, grazie a quell'energia, fu di nuovo piena di energie. Un rumore sospetto la fece voltare verso alcuni cespugli dalla quale, seppur barcollante, uscì Michael.

Certo che non sai proprio contenerti eh? Quell'attacco era incredibilmente potente!” commentò Michael avvicinandosi al cratere.

Scusa.” disse Lya alzandosi in piedi “In quel momento non ero in me...”

Non preoccuparti. Almeno lo hai sconfitto.” disse Michael incrociando le mani dietro alla testa.

Sì l'ho sconfitto... ma non l'ho ucciso. Guarda nel cratere.” lo invitò Lya e il god slayer, leggermente curioso, seguì il suo consiglio. Dovette aspettare qualche secondo per far sì che il fumo si diradasse ma poi lo vide: un braccio di Zack e, inspiegabilmente, si stava dissolvendo diventando cenere.

Cenere? Ma non era un mago della luce?” chiese Michael.

Quel tizio di nome Demon deve averlo sostituito con una copia di cenere poco prima del mio attacco.” ipotizzò Lya per poi voltarsi verso il bosco “Credo che ora andrà da Jeff e Lyra”.

Molto bene, allora andiamo a rompergli le uova nel paniere.” propose Michael prima di scattare nella direzione indicata da Lya, seguito a ruota dalla dragon slayer.



* * *



L'ultimo traditore di Last Hope era Jeff. Un mago del fuoco che in quel momento si stava confrontando con un'altra magia distruttiva quanto la sua: la magia del fulmine. Il suo avversario era veloce ed incredibilmente preciso con gli attacchi ma mancava di esperienza e per questo non riusciva a portare a segno molti attacchi.

Sembra che tu non sia molto abituato a combattere, Stefan.” notò Jeff evitando l'ennesimo pugno del moro.

Beh, sono un pacifista e detesto combattere perciò ti sarei molto grato se ti arrendessi all'istante!” esclamò Stefan prima di scagliargli contro una scarica elettrica che venne facilmente bloccata da un muro di fiamme.

Ecco spiegata la tua forza pressoché inesistente.” commentò acidamente Jeff prima di creare diverse sfere di fuoco che scagliò contro Stefan ma, purtroppo per lui, il mago del fulmine era troppo veloce per farsi colpire da simili attacchi.

-Maledizione... non riesco a colpirlo duramente come vorrei.- pensò Stefan evitando alcune sfere di fuoco -Devo cercare di sorprenderlo... ma come?-

Jeff continuò con il suo attacco per qualche secondo, dopodiché creò una lunga sfera di fuoco nella mano destra ma prima che potesse attaccare, un dolore lancinante gli bloccò la gamba destra. Istintivamente portò una mano sulla zona dolorante e sentì subito il calore del suo sangue scorrere lungo la gamba.

Guardando la ferita si accorse subito del fatto che si trattasse di un morso e capì subito chi era l'artefice di quell'attacco.

Quindi sei ancora viva.” sibilò Jeff voltandosi verso Stefan al cui fianco era comparso un lupo nero dai denti elettrici. Il lupo dopo un breve ululato si trasformò, assumendo le sembianze di una ragazza.

Lya!!! Stai bene?” chiese subito il mago del fulmine avvicinandosi alla ragazza.

Sì, sto bene.” rispose la ragazza sorridendogli “Mi dispiace di averti fatto preoccupare...”

Stai tranquilla. L'importante è che tu sia sana e salva.” disse Stefan mettendole una mano sulla spalla per poi darle le spalle e piegare di poco le gambe “Salta su”.

C... che cosa hai detto?” chiese Lyra leggermente rossa in volto.

Beh... sei comunque debole attualmente e quel maledetto potrebbe mirare a te. Io sono veloce e di certo non mi colpirà!” spiegò Stefan senza voltarsi. Non voleva che Lyra notasse il rossore sulle sue guance.

O... ok”.

Lyra salì velocemente sulla schiena di Stefan e gli cinse il collo con le braccia e la vita con le gambe, cercando di non fargli male.

Ah, una giovane coppia di innamorati. Che gioviale visione.” commentò Jeff con un sorriso e i due maghi urlarono “Noi non siamo innamorati!!!”

Stefan fu costretto fin da subito ad evitare una pioggia di sfere infuocate. Erano più piccole delle precedenti e meno potenti ma molto più rapide e precise ed erano tutte indirizzate a lui.

-Come pensavo, non gliene frega nulla di Lyra. Sta attaccando con ancora più accanimento.- pensò Stefan quando Lyra gli sussurrò all'orecchio “Corri dritto contro di lui e, non appena cercherà di darti il colpo finale, girati in modo che la mia schiena punti quel bastardo”.

Cosa?!? Ma sei impazzita?” esclamò Stefan visibilmente contrario a quella tattica ma Lyra non accettava repliche “Tu fallo e basta!”

Stefan scosse la testa ma decise di seguire la tattica della sua compagna e, come previsto da Lyra, non appena il giovane si fu scagliato contro il mago del fuoco, questi creò all'istante una grossa sfera di fuoco che scagliò contro i due maghi.

Ora!!!” urlò la ragazza e Stefan, senza fermarsi, ruotò sul suo asse di centottanta gradi e, solo per un secondo, Lyra brillò di una forte luce arcobaleno. La sfera li prese in pieno generando una potentissima esplosione che bruciò tutta l'erba attorno.

Una fine degna per due innamorati.” disse Jeff con un ghigno sulle labbra che morì all'istante non appena vide una figura uscire dal fumo e scagliarsi contro di lui.

Ancora sotto lo scattò iniziale, Stefan era era ancora voltato all'indietro e, sulla sua schiena non c'era più Lyra ma una grossa tartaruga di terra il cui guscio era variopinto come un arcobaleno. Prima che Jeff potesse creare un'altra sfera di fuoco, Jeff ruotò nuovamente su se stesso e gli puntò la mano destra contro.

Questa è la fine! THUNDERING RAGE OF THE DRAGON!!!” urlò Stefan un istante prima che un grosso drago serpentiforme, fatto interamente di elettricità, scaturisse dalla sua mano dirigendosi verso il mago del fuoco.

Jeff incrociò le braccia davanti al volto in un vano tentativo di proteggersi ma, prima che il drago potesse colpirlo, uno spesso strato di cenere si frappose tra lui e l'attacco, proteggendolo.

Stefan e Lyra, tornata alla sua forma umana, sgranarono gli occhi per la sorpresa nel vedere Zack e Demon in piedi vicino al loro compagno.

Che ci fate voi due qui?” chiese Jeff “Avete già sconfitto quei ficcanaso?”

Purtroppo no.” ammise Demon “Quella gattina è venuta ad ostacolarmi”.

Stesso discorso per me... Lya era troppo forte.” spiegò Zack visibilmente provato.

Tsk, capisco... beh ritiriamoci. Ormai Almarok avrà già iniziato il suo attacco.” disse Jeff e, dopo aver creato un tunnel dimensionale nel terreno, ci saltò dentro, seguito a ruota dagli altri due.

Non appena il tunnel si chiuse, arrivarono Lya e Michael che andarono subito a sincerarsi delle condizioni dei loro compagni.

Sto bene, non preoccuparti.” disse Lyra sorridendo a Lya che sospirò. Era felice di saperlo ma non voleva darlo a vedere e lo stesso fece quando arrivarono anche Miel e Penny, entrambe ferite e barcollanti.

Ce ne avete messo di tempo.” commentò Michael ricevendo un'occhiataccia da parte di Penny che disse “Miel era debole e continuava ad inciampare!”

Ah quindi nulla di nuovo.” aggiunse Lya con un piccolo ghigno sulle labbra generando delle sane risate tra i vari maghi.

Ragazzi, che facciamo con quel demone lupo?” chiese Miel “Non possiamo lasciarlo scorrazzare in giro come se nulla fosse”.

Tranquilla, ci avrà già pensato Aika!” la rassicurò Penny “Ora dirigiamoci verso la gilda, dobbiamo riposare”.

Voi andate pure.” disse Lya “Io non sono ferita e sono nel pieno delle forze. Andrò a dare una mano agli altri”.

Vengo con te.” aggiunse Michael “Non mi sono stancato molto prima”.

D'accordo, se succede qualcosa invierò il mio falco ad informarvi.” disse Stefan prima di dirigersi verso la gilda insieme a Miel, Lyra e Penny.

Bene, muoviamoci.” disse Lya prima di fiondarsi nella foresta in direzione di Zafirus.



* * *



Una grossa figura si aggirava intorno ad uno dei grossi portoni che consentivano l'accesso alla città di Zafirus. Era molto grossa e aveva le fattezze di un lupo bipede ma riusciva comunque a muoversi senza emettere quasi alcun suono.

-Quindi questa è la città di Zafirus, eh? Sarà un giochetto raderla al suolo.- pensò Almarok mostrando i suoi denti affilati come rasoi.

Il grosso demone saltò sopra ad uno degli alberi più grandi e squadrò attentamente la zona dall'alto della sua posizione: dal portone al bosco c'erano circa un centinaio di metri privi di vegetazione ed era uno spazio circolare. Poco lontano dal limitare del bosco, c'era un'altura completa spoglia ma che si estendeva per almeno uno o due chilometri. Al demone parve quasi che il terreno fosse stato rialzato data la ripidità delle pareti rocciose.

-Andrà bene.- pensò prima di correre a gran velocità verso quell'altura e saltare in cima ad essa senza alcuno sforzo. Lentamente volse il suo sguardo verso Zafirus e, dopo aver alzato le braccia al cielo, recitò una formula in una strana lingua. Pochi istanti dopo, una densa nebbia nera avvolse glli alberi di fronte al portone, fino a renderli invisibili agli occhi delle guardie che, dopo essersi accorte di quello strano fenomeno, non esitarono a dare l'allarme.

Keh keh... addio umani. La vostra città non esisterà più all'alba.” disse Almarok per poi fissare la nebbia ed urlare “AVANTI FIGLI MIEI!!! SPAZZATE VIA QUELLA LURIDA CITTA'!!!”

Nel giro di pochi secondi, dalla nebbia iniziarono a fuoriuscire decine di demoni uguali ad Almarok con la sola differenza che i suoi “figli” avevano solo due occhi e non sei. Con un ruggito corale, i demoni scattarono verso la città, chi correndo su quattro zampe e chi su due.

I demoni in prima fila si accorsero subito di due figure intente a camminargli incontro. Non appena furono a una ventina di metri, riuscirono a vederle nitidamente. Erano due ragazze.

La prima era alta sul metro e settanta ed aveva un fisico sinuoso alla carnagione chiara. La leggera brezza serale faceva oscillare i suoi lunghi capelli neri come la pece e lunghi fino alle ginocchia mentre i suoi occhi bianchi come la neve scrutavano i vari demoni davanti a lei. Indossava dei semplici stivaletti neri, un paio di pantaloncini corti rossi e una canottiera arancione che aderiva bene al suo seno.

La seconda era poco più alta, dal fisico slanciato ma privo di seno e dalla carnagione chiara. I lunghi capelli avevano la stessa tonalità di rosa dei fiori di ciliegio mentre gli occhi erano azzurri come il cielo. Indossava una giacca blu scuro lunga fino a metà coscia chiusa davanti da dei bottoni gialli e, sotto di essa, portava un vestito rosso che le arrivava fino alle ginocchia. Per concludere, ai piedi calzava degli stivali marroncini alla vittoriana.

Quindi avevi ragione! Ho fatto bene a fidarmi del tuo udito.” disse la rosata sorridendo all'altra.

Per fortuna siamo arrivate in tempo.” disse la mora con un filo di tensione nella voce “Sei pronta, Layla?”

Certamente Lidya!” disse la rosata creando delle spesse fruste fatte interamente di luce. I primi demoni non esitarono a saltarle addosso ma, nel giro di un secondo, si ritrovarono immobilizzati dalle suddette fruste.

Un secondo gruppo di demoni cercò di attaccarla dall'alto ma un rumore acutissimo li fece cadere a terra in preda a spasmi incredibili. Tutti i demoni portarono le mani sulle orecchie e iniziarono a dimenarsi come se avessero appena preso la scossa.

Layla si voltò e vide la sua compagna intenta a produrre quel suono tanto odiato dai demoni. Essendo degli ultrasuoni, lei non ne risentiva minimamente ma i demoni, il cui udito era ben sviluppato, era come un veleno.

Bene, li abbiamo in pugno!” commentò Layla eliminando altri demoni con le sue fruste ma si accorse subito di un gruppo di demoni che, dopo aver inarcato la schiena, scagliò contro di loro dei potenti raggi di oscurità.

La rosata non riuscì a mettersi in guardia ma in suo aiuto arrivò Lidya che, muovendosi alla velocità del suono, la afferrò per la vita e si spostò di qualche metro, evitando così gli attacchi.

C'è mancato poco.” commentò la mora.

Quello assomigliava ad un attacco dei dragon slayer.” notò Layla “Che razza di demoni sono?”

Non lo so ma sono tanti... e continuano ad arrivare.” osservò Lidya mentre dalla nebbia oscura continuavano ad uscire decine di quei demoni.

Un demone ripresosi dallo stordimento, cercò di colpirle alle spalle con un'artigliata ma una freccia gli si conficcò precisamente tra i due occhi, uccidendolo sul colpo. Il corpo del demone si dissolse nell'aria mentre ad altri demoni toccava la stessa sorte.

Ma chi è?” chiese Layla guardandosi attorno.

Queste frecce le sta scoccando qualcuno dall'alto delle mura.” disse Lidya fissando la cima delle mura ed individuando una ragazza dai lunghi capelli arancioni.

In quel momento, il portone della città iniziò ad aprirsi per permettere ad una trentina di ragazzi di uscire.

Sono i maghi di Last Hope.” disse Lidya ascoltando le urla gioiose dei cittadini e delle guardie della città “Sembra che questa battaglia non sarà così dura”.

Dal gruppo di ragazzi, si distaccarono tre ragazze che corsero verso le due maghe e la prima di esse, una giovane dai lunghi capelli scarlatti urlò “Voi due, spostatevi immediatamente!”

Lidya afferrò nuovamente Layla e si portò alle spalle delle tre ragazze che si fermarono immediatamente.

Erika! Hanako! ORA!!!” urlò la rossa e tutte e tre, nello stesso istante, inarcarono la schiena.

CAOS DRAGON'S...!!!”

DEMON DRAGON'S...!!!”

QUEEN DRAGON'S...!!!”

...ROAR!!!” urlarono all'unisono le tre ragazze riversando all'esterno il loro potere magico sotto forma di tre raggi di energia che crearono una gigantesca esplosione, eliminando un centinaio di demoni.

Tutto bene?” chiese la rossa rivolgendosi alle due ragazze soccorse “Io mi chiamo Angel e sono...”

... una maga di Last Hope. Lo sappiamo già.” disse Lidya “Anche noi domani faremo parte della gilda, abbiamo già parlato con Aika”.

Bene, questo facilita le cose, novellina!” disse Angel con un ghigno bastardo “Ora basta poltrire e date una mano a spazzare via quei demoni!”

Angel, ne arrivano ancora!” urlò Erika scagliando un altro soffio.

Bene, lasciateli a me!” disse Hanako estraendo la sua spada per poi gettarsi nella mischia. In poche mosse riuscì a mozzare la testa a diversi demoni ma, benchè fosse così gasata, i suoi avversari erano fin troppi.

INFERNAL EXPLOSION!!!” urlò una voce maschile e una gigantesca palla di fuoco si abbatté a pochi metri dalla dragon slayer, incenerendo diversi demoni.

Rahl! Razza di idiota! Vuoi per caso farmi arrosto?” urlò Hanako in direzione del ragazzo demone il quale era già impegnato in un altro scontro.

Sei stata troppo precipitosa.” sibilò una voce femminile alle sue spalle e Hanako non dovette neanche girarsi per riconoscere la sua compagna “Miyuki, sei l'ultima che può dirmi una cosa del genere!”

Le due iniziarono a farsi largo tra i vari demoni menando colpi con spada e accetta mentre Rahl inceneriva tutti quelli che tentavano di colpirle alle spalle.

Un demone, notando i tre, urlò “Restate compatti e cercate di prenderli dai lati! Mirate prima al mago del fuoco!!!”

-Uhm... quindi non sono degli idioti. Dobbiamo cercare di creare un po' di scompiglio nel mezzo.- pensò Angel prima di urlare “Create quanta più confusione potete nella loro formazione! Non concentratevi solo sulla prima linea!”

Come desidera, altezza!” disse un ragazzo castano sistemandosi il suo berretto rosso “Ehi Wedard, sei con me?”

Mi chiamo Edward e comunque sì, sono con te! Yelle, dacci una spinta!” urlò il mago del veleno e, poco dietro di lui, una giovane albina si alzò in volo.

Ricevuto Edy! Preparatevi per un bel volo!” esclamò la ragazza prima di sollevarli con una folata di vento, facendoli finire in mezzo ai demoni. I due maghi si divisero immediatamente e si scatenarono. CJ attivò la sua modalità BLOOD FIRE e iniziò a colpire tutti i demoni nelle vicinanze, spaccandogli il cranio o la cassa toracica.

Edward, invece, creò due spade di veleno con le quali fece dei piccoli tagli sulle braccia dei demoni che si sciolsero nel giro di pochi secondi. La maga del vento, alzandosi a diversi metri dal terreno, continuò a scagliare delle lame di vento in diverse direzioni, causando numerose vittime tra le fila dei demoni.

Una ventina di demoni riuscì ad oltrepassare la linea formata dalle tre dragon slayer ma andò a sbattere contro qualcosa di invisibile.

Spiacente ragazzi, ma di qua non si passa.” disse una giovane ragazza dai capelli albini camminando poco sopra di loro su qualcosa di invisibile. Prima che i demoni potessero tentare di attaccarla, si verificò una breve scossa di terremoto che bastò a creare una voragine sotto di loro.

Solo uno di essi riuscì ad aggrapparsi in tempo ma una lama invisibile gli tagliò di netto le braccia, facendolo precipitare nell'oblio.

Ehi, perché continui a copiare il mio potere?” urlò una ragazza mora visibilmente arrabbiata.

E dai Zafrina, il tuo potere è molto pratico in queste situazioni!” si scusò il ragazzo.

Vaiter, lasciala stare. E' un'ochetta che non sopporta di essere superata.” spiegò l'albina con un ghigno strafottente.

Kay, maledetta! Perchè non vieni a dirmelo in faccia?” chiese Zafrina pronta a fare a botte malgrado fossero entrambe nel bel mezzo di una battaglia.

Dopo potrò massacrarti quanto vorrai ma ora dobbiamo darci da fare inoltre non so quante frecce abbia ancora Arya.” disse Kay alludendo alla loro compagna appostata sulle mura. Poco lontano da loro, alcuni demoni iniziarono a levitare nel vuoto e molti di essi implosero dall'interno mentre i pochi rimasti furono colpiti da delle lame d'acqua che li tagliarono a metà.

Hana, devi essere più veloce! Ci sono fin troppi demoni e non posso andarci piano solo perché ci sei tu!” urlò una ragazza vestita con una divisa scolastica.

D... d'accordo. Farò del mio meglio!” rispose timidamente l'altra ragazza creando più lame d'acqua ed eliminando diversi demoni “Misaki... pensi che Amlach stia bene?”

Tsk, quell'idiota starà ancora ronfando oppure sarà rimasto alla gilda! Dopo lo concerò per le feste!” disse Misaki sollevando un altro gruppo di demoni ma, prima che potesse eliminarli lei stessa, un'ombra velocissima tagliò la testa a tutti i nemici che si dissolsero nell'aria.

Misaki fissò furibonda l'alta ragazza bionda intenta a darle le spalle ed urlò “Byakuya! Vatti a cercare le tue prede da sole!”

Sei troppo lenta.” sibilò la bionda prima di conficcare la sua katana nera nel cuore di un altro demone.

Prima che Misaki potesse ribattere, un missile esplose poco lontano da lei e, grazie ad un muro d'acqua creato da Hana, non venne investita dall'ondata di calore.

Scusami Misaki! Non l'ho fatto apposta!” urlò una ragazza poco lontano da lei e la maga della mente, voltandosi verso l'origine della voce, ghignò.

Quindi sei già tornata, eh Anya?”

Il bazooka della ragazza dai lunghi capelli arancioni si trasformò in una grossa ascia bipenne e la giovane, sorridendo, disse “La missione era più facile del solito così siamo tornati prima!” e, veloce come un fulmine, un ragazzo dai capelli neri atterrò poco lontano da lei, eliminando un demone con un pugno dall'incredibile potenza.

Hayato! E' bello rivederti!” disse Edward avvicinandosi al giovane maestro di arti marziali “Devo darti delle brutte notizie: Miwako e Nikora sono state rapite”.

Che cosa? Quando?” chiese Hayato colpendo un altro demone.

L'altro giorno, poco dopo la vostra partenza. Il team Burning Star, Zero e Ashuros sono già partiti per salvarle.” spiegò il castano.

Bene almeno sono in buone mani. Questi demoni qua, invece, da dove spuntano?” chiese Hayato.

Non lo sappiamo ancora. Sappiamo solo che sono generati da quella nebbia.” disse Edward quando una grossa esplosione investì i demoni vicini e Hanako si avvicinò ai due.

Avete visto Hiro? Non lo vedo da nessuna parte.” chiese la ragazza ma gli altri due negarono con la testa “Tsk, ma dove diavolo si è cacciato?”

Purtroppo, a causa del caos che si stava generando attorno a loro, nessuno dei maghi riuscì a sentire i rumori provenienti dal profondo del bosco non ancora oscurato dalla nebbia. In quel momento, Hiro era impegnato in un duello contro una figura avvolta da delle vesti nere e con il volto coperto da una maschera.

Il giovane stava combattendo con le sue due armi divine e la cosa che lo sorprendeva di più era che anche il suo avversario possedeva la sua spada.

Come fai ad avere anche tu la Kusanagi no tsurugi?” chiese il ragazzo ma come risposta ricevette un affondo, prontamente deviato dal suo scudo di Yata. Purtroppo per lui, il suo avversario era armato con due katana e la seconda, dalla lama rossa e nera sembrava quasi urlare di disperazione.

-Ma che razza di arma è quella?- si chiese Hiro evitando al pelò un fendente per poi tentare un affondo a sua volta, anch'esso parato -Devo sbrigarmi a finire con questo qui! Devo andare ad aiutare i miei amici!-

Senza perdere tempo, Hiro si gettò addossò al suo assalitore e, dopo aver deviato le sue due armi, lasciò andare la sua spada e colpì l'avversario con una gomitata sulla maschera.

Il nemico si lasciò sfuggire un gemito di dolore ma ciò sufficiente per far capire a Hiro che si trattava di una ragazza ma, prima che potesse chiederle qualcosa, la ragazza si girò e svanì nell'oscurità della notte, lasciando il ragazzo con diverse domande senza risposta.

Mi chiedo chi fosse... beh non ho tempo per pensarci! Devo andare!” esclamò il giovane prima di dirigersi verso i suoi compagni.

Dal suo riparo dietro ad un albero, la giovane spadaccina si tolse la maschera lasciando visibili i suoi grandi occhi rossi dalle striature nere. La maga si morse il labbro per la mancata vittoria e disse “Maledetto, la prossima volta ti eliminerò... devo farlo per Master Ruganax”.

Per fortuna Hiro non aveva deciso di seguirla perché altrimenti sarebbe rimasto piuttosto scioccato nello scoprire che la sua assalitrice altri non era che la sua compagna di gilda Kaname.



* * *



Dall'alto della sua posizione, Almarok fissò i maghi di Last Hope intenti a combattere contro i suoi figli e ghignò soddisfatto nel vedere che, anche se poco alla volta, i maghi venivano respinti verso la città.

Sciocchi, non potrete mai trionfare. Finché non lo deciderò io, i miei figli continueranno a nascere.” disse Almarok per poi lanciare un lungo ululato al cielo ma qualcuno era pronto per affrontarlo e si stava avvicinando.

Senza neanche voltarsi, l'arcidemone mosse ritmicamente le orecchie individuando tutti i rumori più vicini seppur minimi.

-Due... no, tre umani alle mie spalle.- pensò Almarok prima di girarsi. Non gli ci volle neanche un secondo per individuare i tre ragazzi che gli stavano camminando incontro. Erano uno di fianco all'altro e non sembravano minimamente preoccupati dal loro avversario.

Il ragazzo al centro era parecchio alto, un metro e ottantacinque circa, e aveva il fisico non troppo muscoloso dalla carnagione chiara. I corti capelli neri a punta erano disordinati mentre i suoi occhi erano coperti da un paio di occhiali da sole dalla montatura a V con le lenti rotonde e gialle che impedivano di vedere il colore degli occhi. Indossava degli stivali neri, un paio di pantaloni marroni e un lungo cappotto rosso. Le mani erano coperte da due guanti diversi: quello sinistro era di pelle nera ed era borchiato mentre quello destro era sempre di pelle nera ma non aveva le borchie e gli lasciava scoperti l'indice e il mignolo. A concludere il suo vestiario c'era un orecchino d'oro sul lobo dell'orecchio destro.

Ehi Enor, quindi quello sarebbe un arcidemone? Me lo immaginavo diverso.” disse il moro rivolgendosi al ragazzo che camminava alla sua destra.

Il suddetto ragazzo era alto sul metro e ottanta ed aveva un fisico atletico e ben allenato. La carnagione chiara faceva risaltare i suoi capelli biondi lunghi fino a poco prima delle spalle mentre non risaltavano molto i suoi glaciali occhi grigi. A differenza del suo compagno, il biondo vestiva in maniera molto più semplice: una maglietta bianca a maniche corte, un paio di jeans azzurri e delle scarpe da ginnastica nere.

Non è un mio problema, Rex.” rispose il biondo “E' colpa tua che ti immagini chissà quale creaturina delle fiabe”.

Rex esibì un sorrisetto soddisfatto. Viaggiavano insieme da tanto tempo e, benchè conoscesse la sua vera natura, si divertiva molto nel vederlo così gentile e simpatico. Velocemente, il moro si girò verso il suo altro compagno e gli chiese “Ehi Draco, sei pronto?”

Tsk mi sorprendi Rex. Dovresti sapere che sono sempre pronto a far soffrire qualche demone.” sibilò l'altro.

Il terzo ragazzo, che aveva evidenti tendenze omicide verso i demoni, era alto come Enor ma dalla carnagione molto più pallida. I capelli erano neri come le ali dei corvi ed erano rasati sui lati mentre dietro erano legati in piccolo codino. Gli occhi erano rosso sangue ed erano fin troppo simili a quelli di un serpente. Sul sopracciglio destro portava un piercing mentre sul lobo dell'orecchio sinistro aveva un orecchino. Indossava degli stivali neri con delle cinghie, un paio di pantaloni neri e larghi, una lunga fascia viola avvolta attorno alla vita che penzolava sul fianco destro, una cintura marrone da militare a cui erano appese diverse tasche, un paio di guanti neri e, per concludere, una canotta nera con la manica destra lunga e larga ma priva della manica sinistra che lasciava visibile il tatuaggio di un'hydra a sette teste il quale, stranamente, sembrava possedere vita propria.

Umani, sembra proprio che voi abbiate tendenze suicide se decidete di avvicinarvi così tanto a me.” disse Almarok mostrando le zanne ma, prima che potesse muovere un solo muscolo, sei proiettili lo colpirono in testa, uno per occhio.

In realtà siete voi demoni che avete delle tendenze suicide se decidete di avvicinarvi così tanto alle nostre città.” disse Rex ricaricando la sua magnum calibro 45 interamente fatta d'acciaio fatta eccezione per l'impugnatura di legno “Non ti permetterò di portare il caos a Zafirus”.

Bene Rex, ora se non ti dispiace andrò ad ucciderlo!” esclamò Draco prima di scagliarsi contro l'arcidemone il quale aveva ancora le mani sulle ferite. Senza rallentare, il moro si tolse il guanto destro e un denso liquido nero gli avvolse completamente la mano.

POISON DRAGON'S SPEAR!!!”

Dopo aver puntato le dita contro l'arcidemone, come se la sua mano fosse una lancia, Draco scagliò il suo attacco, trapassando il nemico all'altezza del torace e facendo schizzare del sangue nero sul terreno e sui suoi vestiti.

La combo però non era ancora finita in quanto una strana sfera circondò la testa di Almarok. Era per lo più invisibile ma alcune crepe erano disseminate lungo il perimetro di quella sfera, permettendo così agli altri di vederla.

Enor schioccò le dita e la sfera esplose senza però causare alcuna fiammata. L'esplosione, però, era riuscita a distruggere la testa dell'arcidemone senza alcun problema. Prima che il sangue di Almarok potesse bagnarlo completamente, Draco estrasse il suo braccio e si allontanò di qualche metro.

Tsk, già finito? Che scontro di merda. Non mi sono neanche scaldato.” si lamentò Draco passando una mano sui vestiti sporchi.

Dai non farne una tragedia.” disse Rex sorridendo “Enor, avresti anche potuto evitare di usare il tuo potere del vuoto. Lo scontro era già finito”.

Lo so, ma di solito la nostra combo è composta da tre attacchi.” ricordò Enor.

Ok ok non preoccuparti.” disse Rex “Ora la nebbia dovrebbe essere svanita, giusto?”

I tre maghi si accorsero però del fatto che la nebbia era ancora lì e i demoni non accennavano a diminuire. Istintivamente, Draco cercò con lo sguardo il corpo di Almarok notando che era scomparso.

Eppure il mio veleno lo ha sciolto... come fermiamo quella cazzo di nebbia?”

Semplice, dovete eliminarmi.” sibilò una voce alle loro spalle e, prima che i tre potessero girarsi, furono sollevati dal terreno da tre tentacoli d'ombra usciti dal terreno.

Davanti a loro videro, intento a sogghignare, Almarok ma la cosa strana era che aveva di nuovo la testa perfettamente rigenerata e non aveva più il buco nel torace.

Cosa? E' ancora vivo?” esclamò Rex prima di sparargli altri sei colpi, stavolta tutti e sei indirizzati al cuore. L'arcidemone non batté ciglio e, dopo pochi secondi, i se buchi si rimarginarono senza problemi.

Quindi i colpi leggeri non funzionano con te? Molto bene!” esclamò Draco per poi provare un altro attacco “POSION DRAGON'S ROAR!!!”

Almarok venne colpito in pieno dal cono di veleno nero e i tre tentacoli d'ombra si dissolsero, liberando così i tre maghi ma, sotto lo sguardo sorpreso di Draco, l'arcidemone era ancora in piedi. Senza aspettare un alto attacco, Enor creò un'altra sfera di vuoto che inglobò l'intero corpo dell'arcidemone.

L'esplosione causò molta più distruzione della precedente ma, benchè avesse elle gravi ferite su tutto il corpo, Almarok non cedette terreno anzi iniziò ad avanzare verso di loro.

Draco, visibilmente inferocito, gli si scagliò contro e, con dei rapidi movimenti, gli tagliò le braccia ma, come se nulla fosse, dai moncherini fuoriuscirono due nuove braccia.

C'è qualcosa che non quadra...” commentò Enor fissando il loro avversario.

L'ho notato anch'io. Il veleno di Draco avrebbe dovuto eliminarlo o comunque impedirgli di usare la magia eppure non sortisce alcun effetto.” aggiunse Rex sparando altri sei colpi.

Almarok si fermò e non potè trattenere delle grasse risate “Voi umani siete così idioti! Non vi siete neanche resi conto del mio potere!”

Draco era ormai prossimo ad attaccarlo nuovamente ma si fermò all'ultimo “Ragazzi, mi sa che questo qui è bello tosto”.

Almarok si voltò verso di lui e gli chiese “Hai finalmente capito con chi hai a che fare?”

Più o meno.” commentò Draco leccandosi le labbra “Questa è la prima volta che mi scontro con un demone immortale”.



- - -



Un deserto era il terreno perfetto per un rettile dal sangue freddo. Il sole cocente non sortiva alcun effetto e i movimenti sulla sabbia non erano troppo difficoltosi. Se fosse stato da solo, Shin-San si sarebbe potuto occupare senza problemi del nemico ma in quel momento era impegnato a proteggere Lias dai continui attacchi di Five.

Il grifone della maga, Gref, era impegnato in cielo ad evitare diversi tentacoli di sabbia e non poteva avvicinarsi né ai suoi compagni né al nemico che non accennava a rallentare il ritmo dei suoi attacchi.

Dobbiamo cercare di avvicinarci a lui.” spiegò Shin-San tagliando l'ennesimo golem di sabbia. Ormai anche lui stava esaurendo le forze ma non poteva mostrarsi debole. Dietro di lui, Lias prese uno strano amuleto rosso e gli disse “Dobbiamo andarci giù pesante. Ha già sconfitto Lamia e questo caldo mi sta prosciugando le energie”.

D'accordo! Guadagnerò del tempo, tu pensa all'evocazione!” disse Shin-San lanciandosi in avanti ed eliminando una mezza dozzina di golem.

Lias alzò il talismano verso il cielo e, compiendo un ampio gesto con il braccio, urlò “Apriti, portale del fuoco! Potente creatura, resta fedele al nostro patto e compari al richiamo di colei che pronuncia il tuo nome! Vieni a me, Berial!!!”

Davanti a lei si creò un grosso cerchio magico rosso e, come se fosse un portale, da esso uscì un grosso centauro fatto interamente di fiamme. Indossava una corazza piena di spuntoni e la sabbia sotto i suoi piedi parve diventare magma.

Berial! Attacca quel mago con tutta la tua potenza!!!” urlò Lias prima di cadere in ginocchio e il demone, dopo aver individuato Five, creò una grossa spada di fuoco con e caricò a testa bassa.

Five creò immediatamente un enorme muro di sabbia ma per la spada del demone, quel muro aveva la stessa consistenza del burro e lo distrusse senza troppi problemi. L'onda d'urto scagliò Five a diversi metri di distanza ma il mago riuscì comunque ad atterrare in piedi.

Senza esitare. Il mago della sabbia creò dei grossi tentacoli di sabbia con la quale immobilizzò il demone ma si accorse subito del suo tremendo errore. Una grossa ombra planò su di lui e, in mezzo secondo, si ritrovò a diversi metri dal terreno.

Sotto di lui vide Shin-San correre verso un punto preciso quando urlò “Gref! Ora!”

Prima che Five potesse capire qualcosa, il grifone scese in picchiata per poi lasciarlo andare dritto contro il terreno. Non potè nemmeno tentare di creare una protezione di sabbia che si trovò davanti a Shin-San. Le due katana pronte a colpire.

-Ah... lo sapevo che tre nemici erano troppi...- pensò Five con un sorriso prima che una grossa X rossa comparisse sul suo petto. L'impatto con il suolo creò un piccolo cratere e il rettile gli fu subito sopra, pronto a dargli il colpo di grazia.

Shin-San! Fermo, non ucciderlo!” urlò Lias avvicinandosi ai due con Gref al suo fianco.

Lias, è un nostro nemico.” osservò Shin-San.

Lo so ma non per questo dobbiamo ucciderlo. Non dobbiamo diventare come loro.” spiegò Lias aiutando Five a sedersi.

Eh eh eh... sei strana ragazzina. Chiunque mi avrebbe ucciso seduta stante.” disse il mago della sabbia.

Nel mentre, il deserto iniziò pian piano a svanire e i quattro si ritrovarono in una grossa stanza bianca priva di finestre o altro. Solo una porta nera stonava con quel posto così pacifico.

Potete andarvene...” disse Five “... immagino che i vostri amici abbiano bisogno di aiuto”.

Lias annuì e, con Shin-San e Gref al suo seguito, si precipitò fuori dalla stanza. Ora doveva solo trovare i suoi nuovi compagni.



* * *



L'assenza di gravità era una sensazione incredibile. Potevi saltare dove volevi e sollevare oggetti incredibilmente pesanti. Pochi erano i maghi che avevano già avuto modo di combattere in un simile ambiente e, purtroppo per lui, Kira non era uno di questi.

Il giovane mago stava combattendo in un campo di asteroidi da diversi minuti ormai e il suo avversario lo aveva messo alle strette più e più volte. Ogni volta che si riparava dietro ad un asteroide, Seven distruggeva il suo riparo con dei laser e, a causa dell'esplosione, Kira veniva sbalzato verso altri asteroidi.

Era riuscito a portare a segno pochi attacchi ma ad un caro presso. Lentamente volse lo sguardo verso la sua spalla destra dove ora vi era un buco causato da uno di quei laser. La ferita era stata anche cauterizzata dal calore perciò non doveva preoccuparsi di una possibile infezione ma in compenso non poteva più muovere liberamente il braccio.

Con la coda dell'occhio notò che era incredibilmente vicino alla luna così, dandosi una piccola spinta con le gambe, raggiunse il satellite naturale del pianeta rallegrandosi di ritrovare un minimo di gravità anche se poca.

Davanti a lui atterrò Seven che lo fissò senza dir nulla.

Questo spazio non esiste nella realtà perciò è un'illusione.” disse Kira “Mi chiedo quanti danni potrà sopportare prima di collassare”.

Non porti domande inutili.” lo apostrofò Seven “Perchè tanto morirai prima di trovare le risposte”.

Molto bene, vediamo se la tua previsione ti darà ragione!” disse Kira prima di scagliare un potente soffio in direzione di Seven. Il terreno venne distrutto senza problemi e Seven prese a piroettare nel vuoto senza controllo, riuscendo però a sparare un laser dalla mano destra che colpì di striscio Kira sulla coscia destra.

-Devo finirlo ora che non può muoversi liberamente!- pensò Kira prima di cercare di colpire nuovamente con un altro soffio. Quell'attacco era molto potente e non consumava troppa energia come gli altri, inoltre, benchè si trovasse nello spazio aperto, non poteva ricaricare il suo potere con delle illusioni.

L'attacco colpì Seven in pieno ma non bastò a mandarlo K.O. e l'avversario approfittò di quel momento per scagliare una decina di laser all'indirizzo di Kira che nulla potè fare per evitarli data la loro velocità.

A differenza degli altri laser, questi crearono delle piccole esplosioni sul corpo di Kira ma il bambino, anziché barcollare o indietreggiare, unì le mani davanti a sé e sibilò “DRAGON SLAYER'S SECRET ART...”

Seven sgranò gli occhi per la sorpresa non appena si accorse dell'enorme quantità di energia che stava affluendo nelle sue mani. Quando il bambino riaprì gli occhi, erano completamente neri e dall'iride bianca.

...BIG BANG...”

Seven per poco si soffocò da solo per la sorpresa. Voleva davvero ricreare il Big Bang? Non sapeva a cosa andava incontro? Per l'agitazione, sbatté contro un asteroide e si lanciò subito verso Kira urlando “Fermati, razza d'idiota!!!” ma solo quando fu a pochi metri da lui si accorse del sorrisetto sulle labbra di Kira.

Senza dargli tempo di agire, Kira distese le braccia avanti a sé e urlò “...DESTRUCTIVE COMET!!!”

Un'enorme raggio di energia pura scaturì dalle sue mani, spazzando via completamente il suo avversario e parte del satellite. Non appena ebbe compiuto l'attacco, Kira crollò a terra esausto mentre lo spazio circostante diventava una grossa sala bianca chiusa da una porta nera. Di Seven non vi era traccia.

Keh... fregato da un bluff. Che sconfitta disonorevole” disse Kira prima di uscire dalla porta.



* * *



Three aveva paura. Molta paura. Non le era mai capitato di provare così tanta paura eppure la stava provando proprio in quel momento, mentre combatteva contro quella che sembrava una ragazza gentile e innocua.

Da quando era iniziato lo scontro, la sua avversaria aveva scagliato una quantità incredibile di sfere di fuoco in tutte le direzioni arrivando a sfiorarla in più di un'occasione. Oramai avrebbe dovuto raggiungere il suo limite ma non vi era alcun segno di stanchezza o affaticamento sul suo volto.

-Tsk, questa maledetta è più coriacea del normale. Non riesco a prendere bene la mira per i miei aghi.- pensò Three quando una sfera di fuoco le esplose fin troppo vicino ad una gamba -Inoltre sembra quasi che stia diventando più precisa ogni secondo che passa-.

Di colpo Fede smise completamente di attaccare, lasciando qualche sfera di fuoco intorno a sé.

Perchè le avete rapite?” chiese la castana.

Come se potesse importarti!” rispose Three muovendosi nell'oscurità “Se anche te lo dicessi cosa cambierebbe?”

Semplice, cambierebbe la tua fine.” ribattè Fede digrignando i denti “Non permetterò che facciate del male alle mie amiche. Ora loro sono la mia famiglia e le proteggerò a tutti costi!”

Prima che Three potesse ribattere, dal terreno fuoriuscirono due spessi muri di fuoco che, uniti ai due muri di pietra, crearono una specie di arena quadrata con la sola differenza che ora non c'era più neanche uno straccio d'ombra.

Three si guardò attorno in cerca di una via di fuga ma non vide nulla che somigliasse a ciò. Con le spalle al muro, la maga estrasse tre lunghi aghi e li puntò verso Fede con l'intenzione di spaventarla ma sapeva benissimo che non ce l'avrebbe fatta.

Senza esitare, Fede fece scaturire dal palmo della sua mano una grossa fiammata che avvolse completamente il braccio di Three, sciogliendo gli aghi e ustionandole la pelle. La maga oscura cadde a terra tenendosi il braccio ustionato.

Fede iniziò ad avvicinarsi lentamente e chiese “Dove sono?”

Tsk, vaffanculo!” urlò Three estraendo altri aghi ma a questo giro fu la sua gamba destra a finire ustionata. La maga inarcò di colpo la schiena facendo cadere il cappuccio e mettendo a nudo una corta chioma nera.

Solo per un secondo, fede si rispecchiò nelle due pozze color ghiaccio della sua nemica e le chiese nuovamente “Dove sono?”

Three si morse fortemente il labbro fino a farlo sanguinare ma, anziché risponderle, le conficcò all'improvviso un ago tra la spalla destra e la base del collo sussurrando “Ti ho presa... uh uh uh...”

Fede non batté ciglio e la afferrò per la faccia, rafforzando la presa.

Mi hai tolto le parole di bocca.” sibilò la castana prima di avvolgerla completamente con le sue fiamme. Le urla di dolore di Three echeggiarono per la galleria mentre il suo corpo veniva consumato lentamente dalle fiamme.

La galleria buia si trasformò in una grossa stanza bianca con una porta nera posta al centro di una parete. Fede era in ginocchio. Lo sguardo basso puntato sulle ceneri fumanti di Three. Delle lacrime solitarie rigarono le guance della maga del fuoco.

-L'ho fatto di nuovo... ho ucciso di nuovo qualcuno...-



* * *



Ashuros non era per niente in una bella situazione. Ai suoi piedi giacevano i cadaveri di cinque cloni di Miwako ma ne restavano altri sei oltre a Two la quale non aveva ancora mosso un dito, limitandosi a fissarlo.

Non è buona educazione fissare le persone, lo sai?” chiese Ashuros evitando alcuni colpi.

E' inutile cercare di provocarmi. Sappiamo bene che non puoi andare avanti all'infinito e quando avrai finito con loro sarai troppo stanco per difenderti da me.” disse Two.

Tsk, maledetta bastarda.” sibilò Ashuros prima di mozzare la testa al sesto clone. Le altre Miwako crearono subito delle catene di sangue con le quali cercarono di immobilizzarlo ma il mago del tempo riuscì ad evitare tutte e cinque le catene senza dover ricorrere al suo potere.

Purtroppo per lui i cinque cloni iniziarono a colpirlo dal suo punto cieco ovvero il fianco sinistro dato che il suo occhio era ancora sotto l'effetto del suo potere.

-Maledizione... sono al limite ma non posso utilizzare troppo potere. Devo finire il tutto in un secondo!- pensò Ashuros prima di scoccare le dita ed urlare “TIME BLOCK!!!”

Quando Two si rese conto di quelle parole, i rimanenti cloni di Miwako erano già riversi in una pozza del loro stesso sangue mentre l'albino era in ginocchio con il fiatone.

Mossa azzeccata... ma anche molto stupida.” commentò Two avvicinandosi al ragazzo “Game over”.

Spiacente, non oggi.” ribattè Ashuros prima di conficcarle la sua katana nella coscia destra. Two cadde di schiena lanciando diverse imprecazioni e bestemmie ma ebbe la mente abbastanza lucida da creare un tentacolo di sangue con la quale colpì Ashuros, riuscendo ad allontanarlo da lei.

Maledetto! Dovresti essere senza forze!” urlò Two fermando l'emorragia con il suo potere. Ora la ferita era chiusa ma le faceva un male cane dato che l'osso era rotto.

Eh eh eh... si vede che non mi conosci bene.” commentò Ashuros alzandosi in piedi “Sono pieno di sorprese”.

Two strinse i denti e, dopo essersi alzata grazie a due tentacoli di sangue, si avvicinò ad un piccolo monitor a parete.

Ora ne ho abbastanza! E' ora di utilizzare il nostro esperimento.” sibilò la ragazza prima di digitare un codice sullo schermo. Il soffitto si aprì lentamente e una grossa capsula piena di un denso liquido nero venne calata nella stanza.

Ashuros rimase sorpreso nel vedere che quella strana sostanza si stava muovendo come dotata di vita propria. Two digitò un altro codice e la capsula si aprì da sopra. La sostanza al suo interno uscì lentamente, depositandosi sul terreno. Dopo alcuni secondi di immobilità, la sostanza prese la forma di una specie di spettro alto due metri, interamente nero fatta eccezione per una maschera circolare bianca provvista di tre buchi circolari posti a triangolo.

E questo cosa sarebbe?” chiese Ashuros puntando la katana contro lo slime.

La nostra carta vincente.” spiegò Two con un ghigno prima di colpire lo slime con una frusta di sangue “Coraggio, eliminalo!!!”

Lo slime allungo quello che doveva essere il suo collo fino a portare la faccia a pochi centimetri dal volto di Ashuros. Dopo qualche secondo si girò verso Two che, leggermente confusa, gli chiese “Ti ho detto di eliminarlo! Che problema c'è?”

Lo slime non emise alcun suono limitandosi a creare un lungo tentacolo con la quale afferrò Two per la gola, iniziando a strangolarla. La maga del sangue lasciò andare subito la sua frusta e cercò di liberarsi da quel tentacolo ma non appena le sue mani toccarono lo slime, non fu più in grado di liberarle.

Messa alle strette, la ragazza creò un lungo tentacolo di sangue dalla schiena e con esso colpì il soffitto, facendo crollare alcuni pezzi di metallo sul tentacolo fino a tagliarlo. Lo slime con la maschera non si preoccupò minimamente del danno e cercò subito di afferrarla con altri tentacoli ma Two si rialzò subito e corse fuori dalla stanza distruggendo l'entrata e facendo crollare il soffitto.

-Questo dovrebbe farmi guadagnare qualche minuto. Devo correre ad avvisare Arkens immediatamente.- pensò la bionda prima di iniziare a correre lungo il corridoio.

Lo slime, intanto, si era nuovamente girato verso Ashuros che non si era mosso di un millimetro. Non appena gli fu nuovamente vicino, dalla maschera fuoriuscirono delle parole “Io no fare male...”

Ashuros lo fissò qualche secondo per poi sospirare e rinfoderare la sua katana. Aveva capito che quella cosa non aveva cattive intenzioni ed era lungi dal fargliene avere. Dopo un leggero inchino con il capo, lo slime inglobò l'albino in un battito di ciglia confinandolo in una specie di bozzolo.

Per qualche minuto non accadde nulla dopodichè lo slime tornò alla sua forma originaria, permettendo così ad Ashuros di respirare.

Coff coff!!! Potevi avvisarmi almeno!” esclamò l'albino “Stavo per morire asfissiato!”

Chiedo scusa. Non era mia intenzione farti del male.” disse lo slime osservandolo.

Perchè ora parli così bene?” chiese Ashuros leggermente sorpreso.

Perchè ho memorizzato la tua lingua non appena ho avuto accesso alla tua mente. Ora conosco tutto quello che conosci tu, Ashuros.” spiegò lo slime.

Tutto? Significa che sai anche...?” iniziò Ashuros ma lo slime lo precedette “Sì, so anche chi sei in realtà ma non preoccuparti. Non dirò nulla ad Aika o agli altri membri della gilda”.

Te ne sono grato... ehm... non ho afferrato il nome”.

Il mio nome è troppo lungo nella vostra lingua. Puoi chiamarmi Dorein.” disse lo slime “Inoltre è meglio cambiare forma. In questo stato non passerei di certo inosservato”.

Sotto lo sguardo sorpreso del mago del tempo, Dorein cambiò forma, assumendo le fattezze di un ragazzo alto sul metro e ottanta e dal fisico scolpito. La carnagione era fin troppo pallida ma comunque accettabile a differenza degli occhi completamente neri escluse le iridi bianche. I capelli erano bianchi come quelli di Ashuros ma poco più lunghi e folti.

I suoi vestiti ora erano un paio di stivali, dei pantaloni, una giacca e dei guanti. Tutto completamente nero e la cosa strana è che sembrava quasi una tuta da un pezzo solo data la mancanza di qualsivoglia zip o cucitura che fosse.

Ora dovrebbe andare.” disse Dorein scrocchiandosi il collo “Anche le ossa sono state riprodotte perfettamente”.

Carino come trucco.” ammise Ashuros avvicinandosi alla porta bloccata “Ora che ne dici di uscire di qua? Dopo mi spiegherai che cosa ci facevi dentro quella capsula”.

Dorein non disse nulla, limitandosi a trasformare il suo braccio destro in una grossa trivella con la quale iniziò a farsi strada attraverso i detriti che bloccavano l'uscita.



* * *



Un'improvvisa scarica elettrica percorse la stanza ove si stava svolgendo un altro scontro. Alcuni dei parafulmini entrarono subito in azione e, prima che la scarica elettrica potesse raggiungere il suo bersaglio, fu subito assorbita.

-Tsk, devo fare qualcosa per quei parafulmini...- pensò Yukiteru -... anzi meglio di no, sprecherei soltanto le mie energie e tanto l'elettricità non ha effetto sul quel bastardo-.

Il moro evitò un calcio del suo avversario e si avvicinò con strema rapidità per poi colpirlo con una gomitata sullo sterno. Four incassò il colpo senza problemi e ricambiò il colpo con una gomitata sul naso che fece barcollare Yukiteru.

Il giovane dragon slayer scattò nuovamente in avanti caricando un pugno che iniziò a brillare di un forte bagliore. Four lo attese senza batter ciglio ma solo all'ultimo si accorse che quella non era elettricità bensì luce. Il pugno lo colpì in pieno sulla bocca dello stomaco spezzandogli il fiato ma, inspiegabilmente non riuscì a cadere in ginocchio. Era come se fosse congelato.

Quello è un sigillo sacro.” disse Yukiteru indicando il sigillo apparso sul corpo di Four “Ora come ora non puoi più muoverti liberamente e questo significa che la vittoria è mia!”

Il moro caricò un altro colpo e colpì Four dritto sulla fronte ma il risultato di quell'attacco fu completamente opposto a quanto da lui sperato. Sotto lo sguardo divertito dell'avversario si gettò in ginocchio tenendosi la mano destra visibilmente rossa e lanciò alcune imprecazioni al cielo.

Che diavolo ha la tua pelle?!? Non dovresti essere fatto di gomma?” chiese Yukiteru alzandosi.

Ora non più. Si da il caso che io possa assumere le proprietà di qualunque materiale con cui entro in contatto.” spiegò Four.

-Maledizione. La faccenda si fa complicata... un attimo! Se ora è fatto di ferro...- pensò Yukiteru prima di posare una mano sul petto di Four e colpirlo con una forte scarica elettrica. Stavolta l'elettricità attraverso completamente il corpo di Four facendolo urlare per il dolore ma, a causa della potenza dell'attacco, il sigillo bianco svanì e il ragazzo potè di nuovo muoversi a suo piacimento.

Tsk, indipendentemente dal tuo potere hai la pellaccia dura, eh?” commentò Yukiteru con un ghigno.

Sembra quasi che tu ti stia divertendo.” ribattè Four.

Non vedo perché dovrei disperarmi in questa situazione. Certo, le mie due compagne sono in pericolo ma non si faranno di certo ammazzare da dei sempliciotti come voi.” disse Yukiteru sorridendo.

Sei strano... ma non per questo ti lascerò passare. Devi ancora sconfiggermi.” sibilò Four prima di mettersi n posizione di combattimento.

Yukiteru continuò a sorridere e disse “Sapevo che l'avresti detto ma ora che conosco il tuo potere, posso sconfiggerti in una mossa”.

Provaci.” lo invitò Four e Yukiteru fu ben felice di accontentarlo. Rapidamente portò la mano destra avanti a sé con il palmo della mano rivolto verso l'alto. Un forte bagliore bianco circondò la mano così come il braccio e, nello stesso istante, un cerchio magico bianco apparì sotto i piedi di Four, bloccandogli di nuovo i movimenti.

Prima che l'avversario potesse aprir bocca, il dragon slayer portò la mano sinistra sopra quella destra, con il palmo rivolto verso il basso. L'intero braccio venne pervaso dall'elettricità e un cerchio magico giallo apparì sopra la testa di Four. Dal suddetto cerchio, iniziarono a fuoriuscire delle piccole scariche elettriche che si collegarono a dei piccoli raggi di luce bianca fuoriusciti dal cerchio bianco. Nessuno di essi però stava toccando Four il quale era ancora illeso e all'oscuro di quell'attacco.

La vittoria è mia.” disse Yukiteru sorridendo ma con lo sguardo serio “DRAGON SLAYER'S SECRET ART: JUDGEMENT OF THE HOLY THUNDER!!!”

I due cerchi magici saettarono uno contro l'altro, scontrandosi all'altezza del cuore di Four creando una grossa esplosione che inghiotti il suo avversario e gran parte della stanza. Una piccola scossa di terremoto fece cadere alcuni parafulmini mentre Yukiteru cadde a seduto a terra intento a riprendere fiato.

La centrale elettrica svanì nel nulla lasciando spazio ad una grossa stanza bianca chiusa da una spessa porta nera. Il dragon slayer si alzò barcollante, dirigendosi verso la porta quando una voce gli chiese “Perchè non mi hai ucciso?”

Yukiteru si girò verso il copro ferito di Four e gli disse “La luce non è fatta per uccidere e io non intendo ucciderti dato che tu non avevi intenzione di uccidere me”.

Cosa? Come hai...?” iniziò Four ma Yukiteru gli diede subito la risposta “Grazie ai miei sensi sviluppati riesco anche a percepire quando qualcuno ha degli istinti omicidi verso di me e... tu non avevi nulla di tutto ciò nei miei confronti. Ero uno sfidante come un altro”.

Keh... sei davvero strano.” commentò Four concedendosi un sorriso “Le tue amiche si trovano nelle segrete del laboratorio. Appena esci di qui gira a sinistra e appena trovi delle scale che scendono, prendile”.

Wow, grazie mille dell'informazione! Ti devo un favore!” esclamò Yukiteru prima di precipitarsi fuori dalla porta.

-Un favore eh?- pensò Four -Se non ti dispiace... sconfiggi Arkens...-



* * *



Un campo da basket chiuso in una scatola di ferro. Di certo non era il campo di battaglia ideale per molti tipi di combattenti ma era lo spazio perfetto per due maghi con la passione per il basket, soprattutto se potevano usarlo a proprio vantaggio per sopraffare il loro avversario.

Benché fossero i due più deboli del gruppo, Eight e Nine compensavano le loro debolezze nei combattimenti a squadre e questo Zero lo sapeva fin troppo bene dato che aveva combattuto al loro fianco per diverso tempo.

La loro tattica non era cambiata negli anni. Senza dirsi nulla, Eight scagliava la palla da basket contro una prete con una potenza inaudita e la palla iniziava a rimbalzare velocemente per tutta la stanza diventando quasi invisibile ma i colpi contro le pareti di ferro echeggiavano con un ritmo sempre più veloce.

Zero, a causa della distrazione provocata dal rumore incessante, doveva mettere tutto se stesso nel calcolo della traiettoria della palla perché sapeva benissimo che, benchè fosse una semplice palla, se l'avesse colpito non ne sarebbe uscito illeso.

Con la coda dell'occhio Zero notò l'assenza di Nine e si morse le labbra maledicendo la sua stupidità. Dopo aver evitato per l'ennesima volta la palla, Zero si ritrovò davanti Nine che lo colpì alla cassa toracica con il palmo della mano destra, creando una vera e propria onda d'urto lineare che lo scagliò contro una parete.

Prima ancora che Zero toccasse il pavimento, Nine afferrò la palla con una mano e la ripassò a Eight il quale riprese a palleggiare come se nulla fosse.

Kah, davvero niente male.” si complimentò Zero rialzandosi. Benchè gli avesse fatto dei complimenti, il ragazzo stava cercando un modo per eludere il potere di Nine ovvero la capacità di annullare la propria esistenza. Non solo diventava invisibile all'occhio umano ma non faceva il ben che minimo errore e non poteva essere individuato fino a quando non smetteva di utilizzare il suo potere. L'unica cosa che Zero sapeva era che lui era in quella stanza ma non sapeva la sua posizione esatta.

Dacci un taglio.” disse Eight “Lo so bene che stai cercando un modo per sconfiggerci ma non te ne darò il tempo!” e scagliò nuovamente il pallone contro una parete.

Zero fu costretto nuovamente a evitare quella specie di bolide impazzito.

-Ed ecco che entra in scena anche il potere di Eight... la manipolazione dell'attrito. Non solo è in grado di rimuovere l'attrito dell'aria dalla palla, rendendola estremamente veloce, ma può anche rimuovere l'attrito generato dalle pareti in modo tale che la palla non perda velocità ma che invece ne guadagni ad ogni rimbalzo. Se decidesse di combattere in uno scontro corpo a corpo potrebbe mettermi in seria difficoltà anche da solo.- pensò Zero prima di saltare all'indietro ed evitare sia Nine che la palla.

-Devo cercare di bloccare Nine in modo tale da potermi concentrare sulla palla.- pensò l'albino quando ecco l'illuminazione. Senza pensarci troppo, il mago dei vettori si portò al centro della stanza e colpì il terreno con il piede, creando della grosse crepe in tutto il pavimento. Prima che Eight potesse dire qualcosa, Zero ruotò su se stesso individuando Nine.

Purtroppo per lui, non aveva previsto quel genere di attacco ed era inciampato in una delle crepe, smettendo anche di usare il suo potere. Zero ne approfittò all'istante e, dopo aver evitato di nuovo la palla, colpì Nine con un calcio allo stomaco, spedendolo contro la parete di ferro e mandandolo K.O.

Eight prese al volo la palla ma, anziché scagliarla di nuovo, se la mise sotto il braccio e si avvicinò a Zero.

Immagino che la vittoria sia tua.” disse Eight e Zero, con un sorrisetto, gli chiese “Los ai vero che in un corpo a corpo potresti battermi?”

Sì lo so... ma io e Nine ci eravamo prefissati di sconfiggerti insieme. Non sarebbe giusto nei suoi confronti.” spiegò Eight.

Ecco cosa mi piace di te: ci tieni ai tuoi compagni. L'unica cosa che non capisco è perché sembri perennemente incazzato con tutti...” disse Zero.

Fatti gli affari tuoi che è meglio! Non dovevi andare a salvare le tue amiche?” chiese Eight prima di indicargli la porta “Sono nei sotterranei”.

Zero lo ringraziò stringendogli la mano ma prima che lo lasciasse andare, Eight lo scagliò di lato. Quando Zero riuscì a rimettersi seduto, notò con orrore che un ragazzo avvolto in un mantello nero cappuccio aveva appena trapassato il petto di Eight con una mano.

One...” sibilò Eight tossendo del sangue “Che stai... facendo...”

Non sopporto chi mostra pietà verso il nemico.” sibilò One prima di estrarre il braccio dal petto di Eight e lasciarlo accasciare al suolo.

E tu chi saresti? Non ti ho mai visto prima.” disse Zero mettendosi tra il nuovo arrivato e la porta.

Sono il nuovo One.” si presentò l'altro “Ma in realtà dovrei essere Zero”.

Zero mostrò un piccolo ghigno. In fondo se l'era immaginato. La peggiore delle ipotesi si era avverata e ora doveva affrontare un mago con un potere pari al suo e lui non poteva perdere altro tempo. All'ultimo, però tra i due si frappose Nine che disse “Vai Zero. A lui posso pensarci io”.

Non dire idiozie! Senza Eight non puoi batterlo!” protestò Zero.

Lo so bene ma lui ha ucciso il mio migliore amico e devo almeno provarci. Probabilmente fallirò ma almeno potrò farti guadagnare abbastanza tempo... ora va”.

Zero si limitò ad annuire e corse fuori dalla stanza, alla ricerca delle sue compagne.

Sai di non potermi sconfiggere eppure ci provi lo stesso?” chiese One divertito.

Se non lo facessi Eight verrebbe a prendermi a calci in culo.” ribattè Nine.

Come vuoi tu... sarà una morte lenta e dolorosa!”



* * *



Ehi... psst... svegliati...”

Quando Nikora riaprì gli occhi, per poco non le prese un coccolone nel vedere una lucertola umanoide a pochi centimetri dal suo volto.

Non urlare.” la anticipò Shin-San intento a liberarla dalle catene.

Chi sei?” chiese Nikora sentendo le braccia libere.

Lui è Shin-San...” disse una ragazza intenta a liberare Miwako “... e io mi chiamo Lias, siamo qui per aiutarvi”.

Non vi conosco... fate parte della gilda?” chiese Nikora sedendosi a terra. Quelle maledette catene le avevano prosciugato le energie.

Non ancora.” rispose Lias sorridendo “Fuori dal laboratorio abbiamo incontrato alcuni dei vostri compagni e abbiamo deciso di unirci a loro per aiutarvi”.

So che la mia richiesta potrà sembrarti... strana e raccapricciante ma... potrei bere un po' del tuo sangue?” chiese Nikora sorprendendo i due soccorritori “Sono una dragon slayer del sangue e del magma e non credo che qui vicino ci sian del magma”.

Ah capisco. Sì non preoccuparti, ti aiuterò.” disse Lias sorridendo prima di farsi un tagli sul braccio destro dalla quale Nikora bevve avidamente per qualche minuto. Quando la sua ricarica fu completa, la bionda si alzò di buona lena scrocchiandosi le nocche “Bene, ora devo scatenarmi!”

Ehm... abbiamo recuperato questa. E' tua per caso?” chiese Lias mostrandole la sua katana di scaglie di drago.

Nikora la afferrò all'istante e, con un ghigno sadico sulle labbra, disse “Grazie mille Lias, ora vorrai scusarmi ma devo andare ad uccidere qualche bastardo...” e si avviò verso l'uscita. Non appena fu uscita dalle segrete, si ritrovò davanti alcuni soldati che rimasero impauriti dall'aura omicida della ragazza.

Senza esitare, la maga creò delle lame di sangue sulle braccia ed iniziò a mietere vittime tra i nemici arrivando a bere il sangue dalle ferite per ricaricarsi costantemente. In pochi istanti, tutti i soldati nelle vicinanze erano ormai diventati dei freddi cadaveri e Nikora era lungi dall'essere soddisfatta.

Con la coda dell'occhio notò un altro gruppo di soldati venirle incontro ma, prima che potesse attaccarli, dei pugnali di sangue si conficcarono nelle teste dei primi nemici. La bionda si girò per ritrovarsi di fronte a Miwako. La sua compagna era barcollante ma la sua aura omicida poteva competere senza problemi con la sua.

Spero non ti dispiaccia se mi sfogo un po' su di loro...” sibilò Miwako prima di creare una grossa falce di sangue e Nikora le disse “Oh, serviti pure... sorellina”.

Le due si gettarono senza esitazione nella mischia sotto lo sguardo sconvolto di Lias e Shin-San che, incredibile ma vero, se ne stavano a distanza di sicurezza per paura di incappare nella loro furia.

Nikora dopo aver eliminato l'ennesimo nemico, percepì dei passi provenienti da un corridoio sulla destra. Senza pensarci due volte, si avvicinò al corridoio e lo imboccò apertamente colpendo il primo essere vivente con un pugno bello forte.

Un secondo prima di scaraventarlo in fondo al corridoio, Nikora riuscì a vedere nitidamente lo sguardo sorpreso di Yukiteru che chiedeva “Perchè?”

La giovane rimase con il braccio disteso per qualche secondo, fissando con sguardo incerto il polverone venutosi a creare al fondo del corridoio. Alle sue spalle arrivò Miwako che le chiese “Quello non era Yukiteru?”

E io che speravo di aver visto male...” commentò Nikora prima di avvicinarsi al polverone dalla quale uscì Yukiteru. Un bel segno rosso sul naso.

Ma ti ha dato di volta il cervello?!? Che cazzo ti metti a colpire la gente così a caso!!!” sbottò Yukiteru ma, anziché ricevere delle scuse, si sentì urlare “Non è colpa mia se sei così ottuso da tenere la guardia abbassata in territorio nemico!!! Non sai mai cosa può capitarti!!!”

Lias si avvicinò a Miwako, intenta ad osservare il battibecco tra i due, e le chiese “Ehm... fanno sempre così?” e la mora si limitò ad annuire.

Tsk, ci rinuncio... e dire che ero venuto qua per salvarti!” ammise Yukiteru.

Nikora arrossì leggermente e disse “N... non ce n'era bisogno. So cavarmela da sola!”

Certo certo, come vuoi tu. Vallo poi a dire anche a Kira e Fede.” disse Yukiteru facendole l'occhiolino “Ora possiamo anche andare a cercare gli altri!”

Non appena il gruppo si fu avviato lungo il corridoio, Nikora si avvicinò a Yukiteru e gli sussurrò “Grazie...”

Stavolta fu il dragon slayer ad arrossire e si limitò ad annuire velocemente perché sapeva benissimo che se avesse provato a dirle qualcosa, avrebbe di sicuro sbagliato le parole.

Non appena i cinque ebbero raggiunto una grossa stanza piena scaffali pieni di provette e computer, sull'altro lato della stanza si aprì una porta e Miwako non seppe spiegarsi il motivo del forte calore che le avvolse il cuore nel momento in cui riconobbe Zero.

L'albino per tuta risposta, si diresse di corsa verso i suoi compagni e la abbracciò sotto lo sguardo sorpreso di Nikora e Yukiteru. Lias invece arrossì leggermente a quella scena ma si disse che era normale per due fidanzati perché, ai suoi occhi, quei due erano due piccioncini.

Quindi sei viva, eh principessa.” disse Zero e non potè trattenere un sorriso nel sentire il suo abbraccio ricambiato.

Io... io... volevo ascoltare ancora la tua musica.” disse Miwako rossa in volto. Aveva detto la prima cosa che le era venuta in mente e, per qualche motivo a lei sconosciuto, si diede della vigliacca.

Prima che Zero potesse ribattere, una voce alle sue spalle rovinò quel momento così romantico.

Ma che bella scenetta. Quasi quasi mi commuovo.”

One...” sibilò Zero lanciandogli un'occhiataccia “Che ne p stato di Nine?”

Tu che ne pensi?” chiese a sua volta One mostrando la sua mano sporca di sangue.

-One?- pensò Miwako -Quindi è lui il mago con un potere pari a quello di Zero?-

Yukiteru, trova Kira, Ashuros e Fede e portali fuori di qui.” ordinò Zero avvicinandosi a One.

Cosa? Perchè? Non vorrai mica restare qui da solo!” protestò Yukiteru ma un'occhiataccia di Zero lo zittì all'istante.

Ho detto di andare. Questa è una questione tra me e lui”.

Yukiteru sbuffò contrariato ma si diresse comunque verso un'altra uscita, seguito a ruota da Nikora, Lias e Shin-San. La bionda si accorse subito dell'assenza di Miwako ma non disse nulla in quanto quella era una sua scelta.

Principessa... anche tu.” disse Zero rivolgendosi a Miwako la quale, per tutta risposta, creò una falce di sangue.

Questi tizi hanno ucciso mia madre.” spiegò Miwako con voce fredda “Non me ne andrò di qua finché non saranno tutti morti”.

Coraggio Zero, non farti pregare.” disse One con un ghigno “Ricordati di Eight e Nine”.

Zero chiuse gli occhi e fece un respiro profondo. Quando li riaprì, il suo era uno sguardo serio. Lo sguardo di un uomo pronto a combattere al massimo delle sue capacità.

Risolviamo questa faccenda alla svelta. Miwako, conto su di te.” disse Zero e la mora annuì preparandosi ad attaccare.

Coraggio! Mostrami il tuo potere! Mostrami se sei davvero degno del titolo di Zero!” urlò One prima di scagliarsi contro il suo più odiato avversario.



- - -



La luna piena era uno spettacolo senza eguali. Molte storie erano nate guardando quel cerchio così luminoso ma poche erano vere.

Quella luce così inebriante era in grado di catturare l'attenzione di tutti che fossero essi umani o demoni e gli arcidemoni non erano un'eccezione.

Seduta in cima ad una grossa roccia, una donna osservava la luna beandosi dei suoni generati dalla battaglia in corso davanti a Zafirus.

-Uh uh uh... che meraviglia. Sembra proprio che il piano del mio signore andrà a buon fine... e pare anche che Almarok abbia trovato degli umani con cui divertirsi!- pensò la mora sorridendo.

Una voce femminile ruppe quel momento di serenità ma per la donna era tutt'altro che spiacevole quell'incontro.

Victorias. E' un piacere rivederti. Quanto tempo è passato dal nostro ultimo incontro?”

Circa duecento anni... per caso hai la memoria corta? In fondo sei stata tu a sigillarmi...” disse la donna osservando la ragazza dai lunghi capelli viola “... cara la mia Aika”.

Eh eh eh... ti chiedo scusa ma tra documenti e fatture varie ho dimenticato un bel po' di cose.” disse Aika con un sorriso.

Tsk, spavalda come al solito eh? Beh così mi ahi solo facilitato il compito! Ora ti eliminerò e così Master Ruganax mi donerà questo regno come ricompensa!” esclamò Victorias facendo fuoriuscire delle catene dal suo corpo.

Uff... sempre tutti a volermi uccidere. Mai nessuno che si ricordi che solo Ruganax può uccidermi.” disse Aika scrocchiandosi le dita “Comunque, se è uno scontro quello che vuoi, non mi tirerò indietro. Te la farò pagare per quello che hai fatto a Ryu!”

Aika finalmente scende in campo! La master di Last Hope sfodera gli artigli!





























Angolo dell'autore:



Ben trovati!!! .... che iniziò di merda, sono troppo abituato ormai... va beh, ricominciamo.



Chaos, come va? Piaciuto il capitolo di 34 pagine? Sì avete letto bene 34 pagine! Ora che vi siete un attimo ripresi da questo shock(?) voglio subito scusarmi per il ritardo che ho avuto nel pubblicare questo capitolo ma la mia nuova original mi ha portato via più tempo del previsto ^^”



Altro avviso: domani me ne vò in vacanza per una settimana (sì anche io necessito di un po' di riposo) perciò niente aggiornamenti fino alla settimana prossima e ve lo dico già: non so cosa aggiornerò né quando aggiornerò perciò che nessuno mi chieda “Quando pubblichi il nuovo capitolo?”



Piccolo spoiler: non sarà La nostra gilda :P



Ora aspetto ansioso le vostre recensioni e ci vediamo con il prossimo capitolo con cui si concluderà questo esperimento della doppia-saga!



Buone vacanze a tutti e ci vediamo alla prossima!!! CHAOS!!!

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Capitolo 20
*** Riassunto storia ed elenco personaggi ***




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CHAOS!!! Dopo quest'inizio da bastardi (sto ancora ridendo come un idiota) eccomi qua con il vero avviso!


Chiacchierando con StelladelLeone, mi è stato fatto notare che, con 19 capitoli già pubblicati e una quarantina di OC inseriti, non tutti sono in grado di ricordarsi di tutto quanto, soprattutto gli OC che sono uno diverso dall'altro. Quindi, grazie a questa chiacchierata, ho deciso che, tra una saga e l'altra, nel capitolo di transizione/passaggio/pausa, metterò all'inizio o alla fine un riassunto di quanto accaduto finora nei vari capitoli più l'elenco di tutti i personaggi attualmente presenti (saranno presenti: nome, cognome, proprietario, aspetto fisico, potere, vestiario e qualche info generale su di lui)



Bene, ora che gli avvisi sono finito, passiamo al riassunto! Questo sarà l'unico “capitolo” contenente solo ed esclusivamente il riassunto degli episodi precedenti.



P.S: questo riassunto comprende anche l'ultimo capitolo di 34 pagine dove si svolgono molti scontri perciò chi non l'avesse letto è avvertito della presenza di spoiler!



RIASSUNTO DELLA STORIA FINO AD ORA:



Dopo anni passati in pace e serenità, il mondo di Mera viene scosso da un improvviso avvenimento: il demone Ruganax si è risvegliato dal suo sonno e, insieme a lui, anche la sacerdotessa Aika, colei la quale lo aveva sigillato, si risveglia dal suo sonno.

La giovane sacerdotessa informa il re di Zafirus, la città più importante degli umani, che lei e Ruganax sono legati da un sortilegio per la quale se a uno dei due succede qualcosa, anche all'altro accade la medesima cosa.

Decisa a fermare Ruganax, prima che possa devastare Mera, Aika decide di creare una gilda della luce per fronteggiarlo e inizia un viaggio di una settimana per reclutare i primi maghi validi per la causa. A lei si uniscono maghi dai poteri, caratteri e sogni diversi ma tutti accomunati dal voler proteggere l'umanità. I primi maghi ad unirsi alla sua causa sono: Edward, Amlach, Yukiteru, Giada, Miel, Angel (Leo), Tsuki, CJ, Zafrina, Kay, Hayato, Lya, Lyra, Miwako, Yelle, Erika, Angel, Misaki, Anya, Kira, Fede, Nikora e Arya insieme ai loro compagni animali.

Dopo una settimana, nella città di Zafirus, nasce la gilda Last Hope il cui scopo sarà quello di fermare Ruganax il quale lancia subito un attacco contro la neo gilda. I maghi, già divisi in team, si dirigono verso i cinque portoni che permettono l'ingresso nella città.

Dopo diversi combattimenti serrati, la gilda riporta la sua prima importante vittoria e ai maghi di Last Hope si aggiunge Ashuros, un mago del tempo accorso in aiuto dei maghi. Dopo una settimana di relax, Aika mostra ai maghi la sede della loro gilda e manda alcuni maghi alla ricerca di nuovi membri da arruolare mentre, grazie ad un incantesimo, scopre che vi sono due maghi nel territorio dei demoni intenti a combattere.

Contemporaneamente, un giovane mago viene attaccato poco lontano da Zafirus da un nemico incappucciato ma riesce a sopravvivere grazie all'intervento di una dragon slayer. Al termine della giornata: Zero, Rahl, Hana, Penny, Hiro, Hanako e Miyuki entrano a far parte della gilda che ora, Master compresa, conta trentadue elementi.

Dopo qualche giorno, alla gilda si unisce un nuovo elemento di nome Ryu ma la tranquillità della gilda viene scossa quando l'Alpha Team, delle vecchie conoscenze di CJ, tornano a perseguitarlo. Il giovane, insieme a Zero, Miwako, Anya, Hayato, Amlach, Giada, Angel, Misaki, parte alla volta del QG dell'Alpha Team ovvero una vecchia cittadina abbandonata circondata da un gran numero di mercenari assoldati da Collux, il comandante dell'Alpha Team. Tra questi mercenari vi è Seven, una vecchia conoscenza di Zero.

Il trio composto da Zero, Miwako e Anya, resta indietro per affrontare i mercenari, mandando avanti gli altri i quali si scontrano con i vari membri dell'Alpha Team e, alla fine, solo CJ e Angel arrivano al QG dove trovano Collux e Zero, il fratello di Angel, controllato da un demone molto potente.

Angel viene separata da CJ il quale inizia a combattere contro Collux. Angel, nel contempo, si decide a combattere contro suo fratello per poterlo liberare dall'influenza del demone. Nel mentre, in aiuto di CJ, arriva il team Burning Star, composto da Yukiteru, Nikora, Kira e Fede, il quale li aveva seguiti disubbidendo agli ordini di Aika.

CJ raggiunge Angel e si becca un colpo mortale da parte di Zero. Questo fatto permette a Angel di liberare la dragon force con la quale sconfigge il gemello il quale però svanisce nel nulla senza che lei possa salvarlo. Aika raggiunge tutti i maghi e ordina ai quattro fuggiaschi di ristrutturare le varie camere dei loro compagni.

Collux, l'unica ad essere scappata, viene avvicinata da un individuo di nome Irginus il quale la invita al cospetto di Ruganax. La giovane accetta, diventando un membro della gilda oscura Eternal Darkness insieme al gemello di Angel.

A Last Hope passano un po' di giorni di pace senza che nessuno venga attaccato. Una mattina, per sollevare il morale al suo compagno Edward, la maga del vento Yelle decide di andare in missione. I due partono insieme a Erika e Angel (Leo) alla volta di Rivinst.

Nel contempo, alla gilda, si scopre che il tizio incappucciato che ha attaccato Hiro, è la stessa persona che ha 'invitato' Lya, Lyra e Miel ad unirsi alla gilda. Il team Coas Wind, nel frattempo, va dal sindaco della città che gli spiega la missione: proteggere sua figlia da alcuni assassini.

I quattro maghi si dividono in due gruppi. Angel (Leo) e Erika iniziano a sorvegliare la bambina mentre Yelle e Edward controllano la situazione dai tetti. Dopo un breve litigio, Yelle si allontana da Edward finendo preda di due sicari: Crotalux e Jenny.

Prima che l'assassino possa eliminarla, Edward accorre in suo soccorso e la salva. Si viene a scoprire che Crotalux è in realtà il mentore di Edward che gli ha insegnato le varie tecniche di assassinio. Yelle viene inoltre a conoscenza del fatto che la sorella di Edward è scomparsa e si crede che sia stato proprio Edward ad eliminarla.

Dopo un breve scontro, Yelle viene sconfitta da Jenny la quale però viene uccisa dallo stesso Crotalux. Angel (Leo) interviene per fermarlo ma non riesce ad impedirgli di attivare due pietre che richiamano due angeli. I due esseri alati, coloro i quali avevano raso al suolo di villaggio di Angel (Leo), attaccano la zona dove si trova Erika e il giovane, credendola morta, ottiene un nuovo potere, permettendo così di poter utilizzare i poteri di Satana.

Mentre il nuovo Angel (Leo) combatte con i due angeli, Edward e Yelle se la vedono con Crotalux ma senza riuscire a sopraffarlo. Dopo che Angel (Leo) e Erika, accorsa in suo soccorso, sconfiggono gli angeli, Crotalux ruba il potere dei due sconfitti, ottenendo un potere incredibile.

Durante il combattimento, Yelle viene ferita gravemente e Edward si ritrova a parlare con la sua “Sete di sangue” la quale gli conferisce un incredibile power up grazie alla quale sconfigge Crotalux. L'ex-maestro, prima di morire gli rivela sua sorella è viva ma è tenuta prigioniera da suo figlio, un vecchio compagno di Edward. Grazie ad un siero di Crotalux, Yelle viene salvata e i quattro maghi ritornano a Last Hope. Nel contempo, il figlio di Crotalux si unisce alla gilda di Ruganax.

Dopo qualche giorno, nella fascia oscura, il tizio incappucciato autore dell'attacco a Hiro si scopre essere il figlio di Ruganax. Mentre si dirige verso la stanza del demone, il ragazzo incontra Victorias, uno degli arcidemoni risvegliati da Ruganax per la sua guerra.

Anzichè andare da Ruganax, il ragazzo si ferma con Victorias e le spiega il suo piano per eliminare Last Hope. Nello stesso momento, a Zafirus, Zafrina e Giada vengono inviate a reclutare nuovi maghi. In pochi minuti, Shi, Vaiter e Michael diventano membri effettivi di Last Hope e Shi, lungo la strada per la gilda, incontra una giovane di nome Byakuya e la invita ad unirsi alla gilda.

Intanto in città, Lyra incontra un ragazzo molto veloce di nome Stefan che la accompagna fino a Last Hope, decidendo poi di unirsi alla gilda. Dopo qualche minuto di caos nella gilda causato dal ragno di Michael, quattro nuovi maghi si uniscono alla gilda. Una ragazza sorda di nome Kaname e tre ragazzi: Jeff, Martin e Zack.

Verso la fine della giornata, la gilda conta quarantuno membri effettivi ma due di essi, Miwako e Nikora, vengono rapite dagli ex compagni di Zero che parte insieme ad Ashuros, Yukiteru, Fede e Kira per salvarle.

Il leader dei nemici, un uomo di nome Arkens, rivela a Miwako e Nikora il loro passato di cui non ricordavano nulla e si viene a scoprire che, in un certo senso, sono sorelle. Il gruppo di salvataggio, davanti alla base nemica, incontra Lias, una domatrice di mostri che si unisce a loro per salvare le loro compagne.

Grazie ad una magia del nemico, i vari maghi vengono separati e costretti a combattere contro i vecchi compagni d Zero. Dopo delle estenuanti battaglie, i maghi superano la prova e Lias riesce a liberare Nikora e Miwako mentre Ashuros incontra una strana creatura di nome Dorein che decide di accompagnarlo.

Dopo il ritrovamento con Miwako, Zero manda via tutti restando insieme alla ragazza per fronteggiare One, un mago con il suo stesso livello di potenza.

Contemporaneamente, alla gilda, si scopre del tradimento di Jeff, Martin, il cui vero nome è Demon, e Zack i quali dopo aver ingannato Miel, Lyra e Lya, le usano per evocare un nuovo arcidemone dalle sembianze di lupo. L'arcidemone si dirige verso la città mentre i tre traditori se la vedono con penny, Michael e Stefan accorsi in soccorso delle compagne.

Grazie all'intervento delle suddette maghe, i vari scontri si concludono a favore di Last Hope. Nel mentre, davanti alla città, l'arcidemone evoca una fitta nebbia dalla quale escono centinaia di demoni simili a lui Ad attenderli vi sono due nuove maghe di Last Hope più tutti gli altri maghi che ingaggiano uno scontro serrato per proteggere la città.

Intanto l'arcidemone viene attaccato da tre nuovi maghi che cercano di eliminarlo in fretta ma senza successo arrivando alla conclusione provvisoria che lui sia immortale. Per concludere, Ryu, trasformato in una specie di demone da Victorias. Si dirige verso la gilda dove sconfigge Amlach, Giada, Tsuki e Shi.

La master della gilda si allontana, lasciando Ryu a Angel (Leo) appena tornato da un intenso allenamento e trova Victorias in una radura, preparandosi per la battaglia.













ELENCO DEI PERSONAGGI:

(N.B: i dati sono molto superficiali e per i maghi che si sono visti poco ce ne saranno di meno. Non sono in un ordine specifico. I poteri sono aggiornati rispetto a quanto visto finora perciò non saranno quelli completi, non per tutti almeno)



AIKA – andry_94_hell



Aspetto fisico: alta sul metro e sessantacinque, dalla carnagione rosea e dal seno piatto. Lunghi capelli viola e occhi del medesimo colore.

Vestiario: vario ma predilige un kimono da cerimonia rosso e dei sandali.

Potere: diversi poteri tra cui magia della nebbia, intangibilità, materializzazione e smaterializzazione di piccoli oggetti.

Info: è la master di Last Hope. Benchè sia una ragazzina, ha combattuto testa a testa con Ruganax nella precedente guerra riuscendo ad imprigionarlo. Non si sa nulla del suo passato. E' molto legata a tutti i suoi compagni e non li considera i 'suoi maghi' bensì la sua famiglia. Benchè abbia deciso di lasciar correre, non si fida appieno di Ashuros. Attualmente sta per iniziare uno scontro contro l'arcidemone Victorias.



ASHUROS BLEEDER – andry_94_hell



Aspetto fisico: alto sul metro e ottanta, fisico scolpito e carnagione pallida. Capelli corti bianchi e occhi rossi.

Vestiario: giacca di pelle nera, jeans neri, un paio di guanti di pelle, senza dita, neri e un paio di scarponi neri, in più tiene legata alla vita una katana dall'impugnatura e dalla custodia nere.

Potere: mago del tempo. Può bloccare il tempo così come vedere nel passato e nel futuro. Abile spadaccino.

Info: si sa poco di lui. Aika crede che lui nasconda qualcosa dato che, a quanto pare, ha molti più anni di quanti non ne dimostra. Ha una certa intesa con Yukiteru, Edward e Angel (Leo) inoltre sembra che provi qualcosa per Lya, seppur lo neghi apertamente. E' il rivale di Ryu e i due si insultano sempre senza problemi arrivando anche a generare delle risse. A quanto pare il figlio di Ruganax vuole eliminarlo ma non si sa il perché. Non fa parte di alcun team. Attualmente è impegnato nella missione di recupero di Nikora e Miwako ed è insieme a Dorein.



DOREIN – andry_94_hell



Aspetto fisico: slime nero che può assumere qualunque forma. Nella sua forma gelatinosa ha una maschera bianca con tre buchi mentre la forma umana è quella di un giovane alto sul metro e ottanta e dal fisico scolpito. Carnagione molto pallida, occhi completamente neri dalle iridi bianche e capelli bianchi di lunghezza media.

Vestiario: un paio di stivali, dei pantaloni, una giacca e dei guanti. Tutto completamente nero e la cosa strana è che sembra quasi una tuta da un pezzo solo data la mancanza di qualsivoglia zip o cucitura.

Potere: slime con capacità di mutare il proprio corpo.

Info: comparso nell'ultimo capitolo, era imprigionato in una capsula ed è stato liberato da Two che gli ha ordinato di attaccare Ashuros. Dorein però ha attaccato lei e, dopo essersi chiarito con il mago de tempo, si è alleato con lui. Attualmente è insieme ad Ashuros nella base nemica.



MICHAEL ERVEN – andry_94_hell (è di mio cugino)



Aspetto fisico: particolarmente alto ma non ha un fisico imponente, per quanto ben allenato. I suoi capelli sono argentati e lunghi fino alle spalle, completamente spettinati. Occhi viola.

Vestiario: scarpe da ginnastica rosse, jeans neri, una specie di giacca rossa che ha la cerniera in diagonale, partendo dalla spalla destra, e per finire un paio di occhiali con la montatura nera.

Potere: God Slayer del fuoco.

Info: uno degli ultimi maghi ad essersi unito a Last Hope. Viene reclutato da Giada e nel suo primo giorno scatena un pandemonio a causa del suo animaletto domestico: una tarantola. Non ha dei legami particolari ma aiuta comunque la gente in difficoltà come ad esempio Lya nello scontro contro Zack. I suoi compagni di team sono Stefan e Vaiter. Attualmente si sta dirigendo insieme a Lya verso le mura della città per aiutare gli altri maghi contro i demoni.



GIADA ANGELES – AngelWings_DwarfGigi4



Aspetto fisico: "alta" poco più di un metro e sessanta, peso nella norma e dal seno prosperoso. Occhi azzurri, capelli biondo miele e delle guanciotte rosa.

Vestiario: delle ballerine nere, dei pantaloncini jeans scuro e una maglia senza spalline blu.

Potere: Dragon Slayer della natura. Ha il controllo sulle piante, sull'acqua, sull'aria e sulla terra ma non sul fuoco. Può cibarsi di questi quattro elementi per ricaricarsi.

Info: una delle prime maghe ad essersi unita alla causa di Aika insieme ad Amlach. Fin da subito si è dimostrata uno degli elementi più forti della gilda. Ha combattuto contro LUX nella battaglia contro l'Alpha Team, sconfiggendolo con una tecnica speciale. E' stata lei ad arruolare Michael nella gilda e sembra che l'incontro con il mago del fuoco sia stati di suo gradimento. E' molto amica di Miel e Tsuki. I suoi compagni di team sono Amlach, Angel, CJ e Misaki. Attualmente si sta dirigendo verso la città insieme a Amlach, Shi e Tsuki per aiutare i suoi compagni nella battaglia contro i demoni.



CHRISTOPHER JEREMIA WILLSOCK (CJ) – Cristo96



Aspetto fisico: un ventenne alto sul metro e novanta, dai capelli castano chiaro perennemente spettinati e gli occhi verde acqua. Ha un fisico secco, ma definito e gli zigomi alti. Ha una cicatrice all'altezza del cuore e un tatuaggio a forma di drago sul braccio sinistro. Il drago è a spirale e dalla spalla si avvolge fino alla mano, dove vi è la testa.

Vestiario: un paio di pantaloni semplici, una t-shirt viola ed una giacca bianca sempre aperta. Porta sempre con sé un berretto rosso.

Potere: ha il cuore di un drago grazie al quale può generare fuoco che potenzia i suoi pugni e calci aumentando danno, velocità e bruciando i nemici. Può anche usare il cuore come una pompa per attivare un'abilità chiamata Blood Fire: il suo sangue si infuoca e ciò gli garantisce una potenza ed una velocità maggiori.

Info: è stato uno dei primi maghi ad essere arruolato da Aika la quale lo ha salvato da Collux. E' stato lui ad arruolare Angel e ne è rimasto colpito fin da subito. Durante la battaglia contro l'Alpha Team, ha affrontato Collux per poi andare a dar man forte ad Angel contro Zero, ricevendo però una ferita mortale. Sembra provare dei sentimenti, ricambiati, per Angel benchè non esiti a provarci con le nuove ragazze che arrivano in gilda. Il suo potere particolare lo rende uno dei maghi più adattabili della gilda ed è molto veloce ad ideare buone strategie. I suoi compagni di team sono Giada, Amlach, Misaki e Angel. Attualmente si trova davanti alla città intento ad affrontare i demoni insieme ai suoi compagni.



ZAFRINA McCONNER – bice_97



Aspetto fisico: capelli neri come le ali dei corvi. Gli occhi grandi e marrone cioccolata. Le labbra sono carnose e rosse come il sangue. Non è molto alta, circa 166 cm, è molto formosa e ha un tatuaggio a forma di drago che le si arrampica per l'avambraccio destro. E' magra, le gambe sono sensuali e muscolose, come anche le braccia. La carnagione è pallida come la luna e la rende molto bella.

Vestiario: veste un top nero mono-spalla oppure un corpetto di pelle, sempre nero ed entrambi valorizzano le sue forme. Shorts che le arrivano a malapena a metà coscia e che la coprono abbastanza per nascondere il coltello a serramanico che nasconde e ai piedi delle scarpe con tacco nere, aperte sul davanti e ai lati che si chiudono con un laccio dietro la caviglia.

Potere: può controllare tutti i disastri naturali possibili ed immaginabili. Le basta un non nulla per scatenare una scossa sismica.

Info: è stata la prima ad essere arruolata da Aika. Dopo qualche secondo di indifferenza si è dimostrata interessata alla causa. Lungo il viaggio per Zafirus ha conosciuto Kay con la quale ha creato un team. Benchè il suo potere la renda estremamente pericolosa, non ha ancora avuto modo di mettersi in mostra ma i suoi compagni sanno di cosa è capace. Si deve a lei l'arruolamento di Vaiter il quale pare essersi affezionato a lei. Sempre incline a fare a botte, soprattutto con Kay, non si tira mai indietro. Le sue compagne di team sono: Arya, Kay e Tsuki. Attualmente è impegnata nella battaglia con i demoni di fronte alla città.



YELLE MINYA – Wilwarind86



Aspetto fisico: alta 166 centimetri, capelli lunghi e bianchi, grandi occhi viola. Ha una carnagione chiara e un fisico sinuoso.

Vestiario: T-shirt color lilla, pantaloncini neri corti e delle scarpe da ginnastica.

Potere: maga dell'aria. Può levitare e creare zone in cui l'aria è assente inoltre conosce anche un incantesimo da God Slayer.

Info: è stata una delle prime maghe ad essersi unita ad Aika. Fin da subito si è dimostrata molto aperta alle nuove amicizie e si è subito trovata a suo agio con Edward con cui, più volte, nascono dei botta e risposta leggermente comici. Cerca sempre di aiutare i suoi amici come può ed è molto golosa. Malgrado la sconfitta contro Jenny, ha aiutato Edward nello scontro finale contro il suo ex-mentore finendo però in fin di vita, si è salvata grazie a Edward per la quale prova dei forti sentimenti ricambiati. I due attualmente fanno coppia e fanno parte dello stesso team di Angel (Leo) e Erika. Attualmente sta combattendo contro i demoni di fronte a Zafirus.



ANGEL STRONG – PiccolaLii22



Aspetto fisico: lunghi capelli scarlatti ricci/boccolosi (sono lunghi fino alla vita, e adora avere una pettinatura diversa ogni giorno) e occhi di un blu elettrico. Fisico sinuoso e dal seno formoso.

Vestiario: leggins con ricamato l'universo sopra, scarpe da ginnastica dello stesso motivo e canottiera lunga (tipo vestitino) bianca e felpa dello stesso motivo dei leggins e delle scarpe, però col cappuccio peloso e bianco.

Potere: è la Dragon Slayer regina. Sua madre era la regina dei draghi e lei può utilizzare tutti i poteri dei vari Dragon Slayer.

Info: Maga arruolata da CJ lungo la strada per Zafirus. Fin da subito ha avuto una forte influenza sul ragazzo e ha deciso di creare un team con lui. E' considerata la Dragon Slayer più forte e ha dato prova del suo potere sconfiggendo il suo fratello gemello e salvando così CJ da morte certa. Prova dei forti sentimenti per CJ e questi sono ricambiati. I suoi compagni di team sono Amlach, CJ, Giada e Misaki. Attualmente sta comandando al difesa dei maghi contro i demoni, al di fuori di Zafirus.



ANYA VON KLEIST – FairyQueen_Titania



Aspetto fisico: E' alta 1, 67 m e ha delle forme morbide sebbene non sia grassa. Ha gli occhi verdi e i capelli arancioni e abbastanza mossi che tiene legati in un' alta coda, ha anche delle lentiggini. Il suo corpo è pieno di cicatrici più o meno rimarginate. Ha 21 anni.

Vestiario: Un paio di stivali di cuoio marroni bassi e che arrivano appena al di sopra del ginocchio, una gonna corta dello stesso colore, delle fasce bianche che coprono il seno e un gilet marrone.

Potere: maga guerriera che utilizza una grossa ascia bipenne. L'arma può trasformarsi in qualsiasi arma, bianca o da fuoco, di cui ha bisogno.

Info: Arruolata da Aika insieme ad Hayato, ha iniziato a viaggiare fin da subito con lui. In seguito hanno reclutato Miwako in un bosco. E' una delle maghe più adattabili grazie alla sua arma e discende da una stirpe di amazzoni. Ha avuto modo di vendicare le sue sorelle eliminando i mercenari che le avevano uccise, durante la battaglia contro l'Alpha Team. E' molto legata ai suoi compagni di team e cerca sempre di convincere Miwako ad accettare i suoi sentimenti per Zero. I suoi compagni di team sono Hayato, Miwako e Zero. Attualmente è appena tornata da una missione e si è subito unita allo scontro davanti a Zafirus.



AMLACH LUMBAR – TheWerewolf



Aspetto fisico: molto alto, palestrato, occhi azzurro-ghiaccio con capelli corvini corti, naso dritto e labbra sottili. Ha diverse cicatrici tra cui una lunga quasi tutta la schiena e una da bicipite fino a metà braccio sulla parte destra. Ha dei tatuaggi: un lupo sul bicipite sinistro, un drago sul polpaccio destro e il simbolo del clan sul petto, all'altezza del cuore (è un teschio con due katana incrociate dietro, con un lupo che appoggia la zampa destra sul teschio).

Vestiario: maglietta a mezze maniche nera con un drago e un lupo che combattono sulla schiena, pantaloni neri lunghi fino al ginocchio con una catenella sul fianco, tre katana disposte a ventaglio sul fianco destro e all'occorrenza occhiali neri alla RayBan. Indossa stivali neri e una collana con ciondolo tribale di un lupo.

Potere: licantropo e tutto ciò che ne deriva (si può trasformare sempre), in grado di domare i lupi e capirli. Controlla le ombre inconsapevolmente (nel senso che lui pensa solamente qualche azione che coinvolgo le ombre e queste ultime gli "obbediscono”) e utilizza le sue katana in caso di combattimento serio.

Info: Arruolato da Aika insieme a Giada, si dimostra freddo con tutti fin da subito senza però riuscire ad allontanarli definitivamente. Sulla via per Zafirus lui e Giada arruolano Misaki, una giovane maga che inizia a perseguitarlo dappertutto, compresa camera sua. Nello scontro con l'Alpha Team ha affrontato Sarah la quale lo ha costretto ad utilizzare una delle sue tecniche più potenti. Nello scontro ha perso le sue tre katana di cui una è stata sostituita dalla katana di fuoco di Sarah. Le altre due gli sono state regalate da Misaki e Hana, una sua vecchia amica la quale prova dei forti sentimenti nei suoi confronti così come Misaki stessa. I suoi compagni di team sono: CJ, Giada, Misaki e Angel. Attualmente si sta dirigendo con Giada, Shi e Tsuki verso lo scontro fuori da Zafirus.



HANA AKAI – NaruHinaEli (ora appartiene a TheWerewolf)



Aspetto fisico: occhi perlacei con capelli blu lunghi e dritti con frangetta. Alta circa 1,70 m con seno prosperoso.

Vestiario: leggins fino alle ginocchia neri con maglietta-vestitino celeste con scarpe da ginnastica bianche. Indossa una borsa a tracolla sportiva.

Potere: maga dell'acqua. Può creare e controllare grosse quantità d'acqua. Può anche combattere con dei kunai che tiene nella borsa a tracolla.

Info: vecchia conoscenza di Amlach, viene reclutata da quest'ultimo insieme a Misaki la quale la identifica subito come una rivale. Hana prova dei forti sentimenti per il licantropo ma quest'ultimo sembra non accorgersene. E' stata lei a regalargli una delle sue nuove katana. I suoi compagni di team sono Hiro, Rahl, Hanako e Miyuki. Attualmente sta combattendo davanti a Zafirus contro i demoni.



TSUKI KIMURA – FairyLucy94

Aspetto fisico: occhi neri con lunghe striature viola, se guardati in controluce si vede nei suoi occhi una rosa color porpora. Naso dritto e leggermente all'insù. Labbra rosee, piene, non troppo sottili e neanche troppo carnose, orecchie a punta. Capelli color verde acqua acceso corti e scompigliati con un taglio da maschiaccio. Non è molto alta ma il fisico minuto è ben allenato e dal seno formoso. Ha una lunga cicatrice sulla guancia destra.

Vestiario: lunga giacca nera aperta sul davanti, gonna nera corta a balze, stivali e calze nere fino alla coscia.

Potere: potere della creazione/immaginazione. Può creare tutto ciò che vuole con il pensiero e può anche potenziare il proprio fisico o curare le ferite.

Info: è stata una delle ultime due maghe ad unirsi ad Aika prima della creazione di Last Hope. Insieme ad Arya si è unita subito a Zafrina e Kay per formare un team. E' stata subito nominata leader del gruppo, con sua somma sorpresa, ma ha accettato senza esitazione. Non ha avuto particolar modo di farsi valere. Mentre davanti a Zafirus iniziava lo scontro con i demoni, lei ha combattuto contro Ryu ma è stata sconfitta insieme a Shi, Amlach e Giada. Le sue compagne di team sono Zafrina, Arya e Kay. Attualmente si sta dirigendo verso le porte di Zafirus per dar man forte ai suoi compagni.



EDWARD YOSHINA – Edward_Yoshina (ora appartiene a FairyLucy94)



Aspetto fisico: 21 anni, 175 cm, fisico normale. Capelli riccioli e lunghi legati in una crocchia, occhi verdi. Una cicatrice sull'occhio sinistro (che non lo ha reso cieco) e varie cicatrici sulle braccia. Simbolo della gilda nel polso sinistro, una lettera "A" tatuata nel polso destro, iniziale del nome della sorella.

Vestiario: sempre sportivo. Scarpe da ginnastica, pantaloni corti o pantaloni della tuta e maglietta a maniche corte. All'occorrenza felpa (rigorosamente con il cappuccio) sempre a maniche tirate su, se fa freddo allora indossa il cappuccio.

Potere: mago del veleno. Può creare qualsiasi tipo di veleno ed è immune a tutti i veleni.

Info: Arruolato da Aika subito dopo Yelle, si è ritrovato in un continuo botta e risposta con l'albina, affezionandocisi pian piano. Ex assassino di fama mondiale è alla disperata ricerca di sua sorella. Estremamente freddo se la situazione lo richiede. Nello scontro con il suo mentore è riuscito a sconfiggerlo scoprendo un nuovo lato del suo potere: la sete di sangue. Prova dei forti sentimenti per Yelle ricambiati dalla compagna. I suoi compagni di team sono Yelle, Angel (Leo) e Erika. Attualmente è impegnato nello scontro fuori da Zafirus.



MIWAKO – Whiteney Black



Aspetto fisico: pelle bianca, capelli viola e neri, scalati e lunghi fino alle spalle, occhi rossi come il sangue, palpebre sempre mezze calate. Altezza nella media. Magra, non ha un seno abnorme ma apprezzabile.

Vestiario: non indossa mai delle gonne o dei vestiti, solo pantaloni (Lunghezza minima: sopra il ginocchio) e delle magliette di tutti i tipi, basta che abbia la manica del braccio destro lunga. Scarpe comode, niente tacchi. Porta una croce nera al collo.

Potere: dominatrice del sangue. Riesce a dominare il flusso sanguigno delle persone -potendole far muovere a proprio piacimento- solo se è riuscita ad assaggiare anche una sola goccia del sangue della persona. Può usare il sangue dei nemici -o anche il suo, ferendosi e facendone uscire un po'- per creare varie armi.

Info: maga arruolata da Hayato e Anya dopo che aveva eliminato alcuni malintenzionati. Non si è mai dimostrata molto vivace ma comunque ha combattuto per proteggere i suoi compagni e portare alla vittoria Last Hope. Dopo l'arrivo di Zero nel team, ha iniziato ad interessarsi a lui continuando a dire che l'unica cosa che le interessava era la musica ascoltata dal ragazzo. Ha affrontato Seven, durante la battaglia dell'Alpha Team, insieme a Zero e sono riusciti a sconfiggerlo seppur il nemico l'avesse messa in seria difficoltà. E' stata rapita insieme a Nikora dagli ex compagni di Zero e il capo di essi le ha rivelato che lei è una sorta di vita artificiale seppur nata da una donna. Nella base nemica ha visto anche centinaia di suoi cloni ed ha scoperto che il suo potere del sangue deriva dal padre di Nikora perciò le due sono come sorelle. Dopo essere stata liberata da Lias, ha iniziato ad eliminare i vari soldati nemici per potersene andare e si è riunita a Zero. Attualmente sta per affrontare One insieme a Zero nella base nemica.



MISAKI SHOKUHOU – Heartly


Aspetto fisico: capelli biondi e lunghi. Occhi di un marrone chiaro, la particolarità dei suoi occhi è che la pupilla è a forma di croce con gli angoli arrotondati (intendo gli angoli all'incrocio delle due righe che formano la croce). Non molto alta e dalla carnagione chiara, seno quasi inesistente.

Vestiario: indossa sempre delle divise scolastiche femminili i cui colori variano di tanto in tanto, insieme a delle scarpe comode.

Potere: potere della mente. Può sollevare oggetti con la telecinesi e utilizzarla anche per danneggiare i nemici dall'interno. Può anche teletrasportarsi portando con sé più persone. Con il suo controllo mentale può muovere una persona come desidera lei.

Info: maga arruolata da Amlach e Giada. Fin da subito ha iniziato a “perseguitare” Amlach arrivando ad intrufolarsi in camera sua per svegliarlo. Durante la battaglia contro l'Alpha Team, lei ha affrontato uno strano essere di nome Danis che ha cercato di sopraffarla con le sue illusioni. Durante lo scontro è uscito allo scoperto il lato sadico e violento della ragazza che ha fatto, letteralmente, esplodere il nemico. Non è stata particolarmente felice dell'arrivo di Hana in quanto sembrava molto legata con Amlach. Le sue sembrerebbero rivali in amore e sono rimaste un giorno intero fuori da un negozio in attesa che le katana preparate per Amlach fossero pronte. I suoi compagni di team sono: Amlach, CJ, Angel e Giada. Attualmente è impegnata nello scontro fuori dalle mura di Zafirus contro i demoni.



HAYATO – Ranma_chan



Aspetto fisico: un ragazzo affascinante, dai capelli neri e scompigliati, ha un viso dolce che può assomigliare a quello di un bambino, ma se lo si guarda bene, si possono notare i tratti che lo rendono adulto, specialmente quando è serio. Ha gli occhi di colore verde smeraldo che si intonano molto con la sua carnagione rosea e i capelli scuri. Fisico scolpito ed allenato.

Vestiario: T-shirt bianca a maniche corte con rappresentato il disegno di un'aquila al centro di essa. I pantaloni sono lunghi fino al ginocchio, solitamente neri e indossa un paio di scarpe da tennis bianche, che adora perchè per lui sono davvero comode.

Potere: Il suo potere risiede nel corpo, è un combattente straordinario quando si parla di "Kung Fu", egli usa lo spirito in modo che possa fondersi con la forza, quindi quando vi è in corso una lotta usa molta concentrazione e diventa quasi del tutto imbattibile, sprigiona una forza immane, soprattutto quando si lascia trasportare dai sentimenti.
Info: mago arruolato da Aika insieme a Anya dopo una rissa in un bar. Non ha memoria del suo cognome e non gli interessa scoprirlo. Non si è dimostrato interessato alla gilda fin da subito ma non appena ha saputo di Ruganax e del destino di Aika, ha deciso di restare a Last Hope per aiutarla. Insieme ad Anya ha arruolato Miwako e ha svolto diverse missioni insieme all'amazzone. Durante la battaglia con l'Alpha Team, ha affrontato un mago della terra e maestro di arti marziali: Turks. Dopo un incredibile scontro, Hayato riesce a sconfiggere l'avversario per poi dirigersi dai suoi compagni. I suoi compagni di team sono Zero, Miwako e Anya. Attualmente è appena tornato da una missione ma si è subito buttato nello scontro alle porte di Zafirus.



KIRA ASARUTA – Adele Vergas



Aspetto fisico: ha i capelli marroni disordinati,occhi verdi. Essendo un bambino non è molto alto e il fisico non è muscoloso ma magro. Ha la carnagione chiara.

Vestiario: Ha una canottiera verde scuro e dei pantaloni che gli arrivano alle ginocchia e porta un paio di infradito

Potere: Dragon Slayer delle stelle. Può avvalersi delle stelle anche per mandare messaggi ai suoi compagni inoltre non può ricaricarsi con delle stelle create dalle illusioni.

Info: giovanissimo mago arruolato da Aika in cima ad una montagna. Malgrado la giovane età, è molto agguerrito e sa ideare delle buone strategie anche nei momenti più difficili. E' stato lui a trovare ed arruolare Yukiteru. Nella battaglia contro l'Alpha Team, lui e i suoi compagni sono sgattaiolati fuori dalla gilda disubbidendo ad Aika e sono andati a dare una mano a CJ affrontando Collux al suo posto. Dopo il rapimento di Nikora e Miwako, è partito per andare a salvarle. Dopo essere stato diviso dai suoi compagni, si è ritrovato a combattere con il nuovo Seven, un mago dei laser. Con una tattica basata sull'inganno, è riuscito ad eliminare il suo avversario. Attualmente si trova nella base nemica e sta cercando i suoi compagni.



ERIKA CHAOTIC - _BlackRose_FairyTail



Aspetto fisico: diciassette anni, i capelli sono castani e anche gli occhi e la carnagione è olivastra, i capelli sono a caschetto lunghi poco oltre le orecchie. Carnagione chaira e fisico allenato.

Vestiario: camicia molto scollata con un top sotto, jeans e converse bianche e un rosario con una perla nera.

Potere: Dragon Slayer del caos. Può percepire il caos e crearlo attorno a sé per depistare gli inseguitori o i sensi sviluppati degli avversari. Il caos è rappresentato come fumo nero misto a fulmini rossi.

Info: Maga arruolata da Aika. Si è unita fin da subito al gruppo di Edward e Yelle. Non appena Angel (Leo) si è unito al loro gruppo, Erika è rimasta particolarmente interessata a lui. Durante lo scontro con l'ex mentore di Edward, è stata creduta morta a causa di un attacco dei due angeli e ciò ha fatto scatenare Angel (Leo). Dopo il suo ritorno, ha affrontato uno dei due angeli, riuscendo a sconfiggerla in poco tempo. Dopo la morte di Crotalux, è ritornata insieme a Angel (Leo) dalla bambina che dovevano proteggere e lì si sono dichiarati il loro amore. Ora i due sono fidanzati e fanno parte del team Caos Wind insieme a Yelle e Edward. Attualmente sta combattendo in prima linea davanti a Zafirus.



LYA PENDRAGON – Ryu Shibuya



Aspetto fisico: corpo ben proporzionato, è magra ed è alta 1.80 m. I suoi capelli sono neri, corti sistemati in un caschetto perennemente spettinato e gli occhi sono rossi. Ha una cicatrice sul collo. Da lontano sembra un ragazzo.

Vestiario: Felpa nera, con un lupo tribale di colore bianco sulla schiena. Pantaloncini corti, di jeans blu e stivaletti neri leggermente aperti con delle catene al posto dei lacci. Porta sempre con se una spada nera con riflessi violacei di grosse dimensioni. Al collo porta un artiglio di drago.

Potere: Dragon Slayer della notte. È in grado di vedere al buio e con uno sguardo riesce a comprendere i sentimenti e le intenzioni di chi le sta attorno. Distingue il bene dal male, la verità dalle bugie. Combatte con la spada e con due pugnali che tiene sempre legati alla vita. è in grado di dare qualsiasi consistenza all’oscurità e forma oltre ai classici attacchi da Dragon Slayer. Può trasformarsi in un drago nero.

Info: E' una delle tre maghe che sono state invitate ad unirsi alla gilda da uno strano ragazzo incappucciato che, dopo avergli rubato delle cose ed averle affrontate, gli ha parlato di Aika e della sua missione. Seppur non interessata all'idea, si è unita a Miel e Lyra formando il team Shadow Roar. Durante il primo scontro contro i demoni, è stata salvata da Ashuros e pensa che ci sia qualcosa di strano in lui. Con l'arrivo in gilda di Zack, si è avvicinata a quest'ultimo ma alla fine si è scoperto che Zack era una spia di Ruganax e che suo padre, un drago bianco, aveva eliminato il padre di Lya, il drago della notte. Dopo essere stata usata per evocare un nuovo arcidemone, si è diretta verso lo scontro tra Zack e Michael aiutando quest'ultimo a sconfiggere il nemico. Le sue compagne di team sono Miel, Lyra e Penny. Attualmente si sta dirigendo verso la battaglia fuori da Zafirus insieme a Michael.



KAY MORI – Dragon_Flame_


Aspetto fisico: E' una ragazza alta un metro e settanta e formosa, con la pelle chiara, ma non troppo. Ha i capelli bianchi, mossi, che ricadono sulla schiena in ciuffi scomposti, e un paio di affilati occhi neri come la pece, i lineamenti del viso sono decisi, e sul volto, sotto l'occhio destro ha una puntellata cicatrice, completamente bianca, non ha una forma ben precisa, è a più punte e ricopre quasi tutto lo zigomo.

Vestiario: una camicetta nera delle mezze maniche semitrasparente, che lascia intravedere il bichini di un costume (anch'esso nero) sotto, ha dei pantaloni di pelle neri, che sono legati in vita da una doppia catena tenuti a mo di cintura, e un paio di sandali, questa volta bianchi, con un tacco a spillo, che si chiudono con una cinghia sulla caviglia.

Potere: Kay può creare e manovrare degli oggetti composti da un materiale estremamente resistente ed invisibile. Predilige grosse lame circolari e cubi che, piazzandoli in aria, può usare per spostarsi velocemente.

Info: maga arruolata da Zafrina, la sua rivale. Dopo un breve scontro tra le due, l'albina ha deciso di seguire Zafrina fino a Zafirus dove si è unita a Last Hope. All'inizio ha avuto diversi battibecchi con la mora per decidere chi fosse la leader del loro gruppo ma, grazie ad uno stratagemma di Arya, entrambe le ragazze hanno optato per Tsuki. E' a conoscenza del potere di Arya ma ha preferito non parlarne con Aika. Non perde occasione di venire alle mani con Zafrina o di sfotterla ogni volta che le succede qualcosa. Le sue compagne di team sono Arya, Tsuki e Zafrina. Attualmente sta combattendo davanti a Zafirus contro i demoni.



FEDE SHERMAN – fede_piccola96



Aspetto fisico: carnagione chiara e dal fisico sinuoso e magro. Ha dei grossi occhi color cioccolata e dei lungi capelli castani che le arrivano fino in fondo alla schiena.

Vestiario: scarpe da ginnastica, pantaloncini in jeans e canotta.

Potere: maga del fuoco. Può creare una grossa quantità di fiamme dal potere estremamente distruttivo quanto quello di un Dragon Slayer ma teme di uccidere qualcuno a sangue freddo.

Info: maga del fuoco dal passato oscuro. E' stata arruolata da Nikora lungo la strada per Zafirus e si è subito affezionata ai suoi compagni. Più volte è lei che calma, o cerca di calmare, Nikora quando è infuriata con Yukiteru. Durante la battaglia con l'Alpha Team, ha aiutato CJ affrontando Collux al suo posto insieme ai suoi compagni di team. Non appena Nikora e Miwako sono state rapite, si è subito proposta per andare a salvarle, decisa a non perdere i membri della sua nuova famiglia. Dopo essere stata divisa dai suoi compagni, si è ritrovata contro Three, colei che ha mandato K.O. Nikora e Miwako durante il rapimento. Accecata dalla rabbia, Fede è riuscita a trionfare nello scontro eliminando l'avversaria in un modo lento e doloroso. I suoi compagni di team sono Kira, Nikora e Yukiteru. Attualmente è nella stanza dove ha ucciso Three in preda ad una crisi.



LYRA YOSHINA – mbpika



Aspetto fisico: capelli ondulati azzurri lunghi fino alla vita, occhi verde chiaro, alta circa 1.65 m, con un corpo a clessidra ben bilanciato.

Vestiario: indossa dei pantaloni blu attillati, una maglietta bianca con una croce sul fianco destro e una collana d’argento con un piccolo ciondolo che raffigura una fenice.

Potere: Take Over animale. Può trasformarsi in diversi animali che hanno vari poteri. La sua trasformazione più famosa è un lupo con poteri elettrici ma ne ha molte altre.

Info: come Lya, anche lei è stata informata della missione di Aika dal ragazzo incappucciato. A differenza della Dragon Slayer, si è subito dimostrata interessata alla cosa e ha stretto amicizia con Miel. Non ha avuto particolare modo di farsi valere nei primi tempi di Last Hope. E' stata lei ad arruolare Stefan dopo che questi l'aveva accompagnata alla gilda. Con l'arrivo di Jeff, si è avvicinata molto a lui attratta dalla sua passione per gli animali ma è stata ingannata ed usata come sacrificio per evocare un nuovo arcidemone. Dopo essersi ripresa, è andata in aiuto di Stefan e insieme hanno fatto battere in ritirata Jeff. Tra lei e Stefan sembra esserci qualcosa ma nessuno dei due vuole ammetterlo. Le sue compagne di team sono Miel, Penny e Lya. Attualmente si sta dirigendo verso la gilda insieme a Stefan, Penny e Miel.



ARYA – Arya_chin


Aspetto fisico: viene spesso presa in giro perchè è bassa, ha i capelli arancioni lunghi fino ai fianchi e i due occhi azzurri. Ha il fisico minuto e la carnagione chiara.

Vestiario: ha un grande fiocco dietro la testa bianco poi un vestito che finisce un po' prima delle ginocchia sull'arancione, un braccialetto all'altezza della spalla e degli stivaletti bianchi.

Potere: energia Zero. E' un'energia estremamente potente e distruttiva ma non riesce ancora a controllarla e non ricorda mai cosa succede quando la sua. Non sapendo ancora padroneggiarla, utilizza un arco con svariati tipi di frecce.

Info: insieme a Tsuki, è stata l'ultima ad unirsi a Aika prima della creazione della gilda. Seppur sembri una bambina indifesa, durante il primo scontro a Zafirus, è riuscita ad eliminare un enorme demone grazie al suo potere nascosto, sorprendendo Zafrina e le altre due compagne. Durante gli ultimi avvenimenti, si è diretta verso l'esterno di Zafirus per affrontare i demoni in arrivo, posizionandosi sulle mura e iniziando a scagliare le sue frecce. Le sue compagne di team sono Tsuki, Zafrina e Kay. Attualmente sta combattendo contro i demoni fuori da Zafirus.



SHI KURAI – pit12



Aspetto fisico: alto 180 cm, fisico ben allenato e spalle abbastanza larghe ma non eccessivamente, ha i capelli abbastanza lunghi che tiene sempre legati in una treccia di colore blu scuro tendente al viola, gli occhi di uno strano colore rosso e l'iride invece che circolare è allungata (tipo quelli di un gatto), ha una grossa cicatrice che parte dalla dalla mano destra e che arriva fino alla mano sinistra passando per tutto il braccio e sopra le spalle simile ad una grossa lingua di fuoco che però non ricorda come si è procurato.

Vestiario: maglietta nera senza maniche con sopra un giacchino blu lungo fino a metà del busto con maniche lunghe fin oltre le mani verso la fine si allargano un po' (come i palloncini) ma la parte interna è aperta per far consentire i movimenti delle mani nel afferrare le cose e un jeans blu come le scarpe da ginnastica. Inoltre porta due cinture nera abbastanza lunga che passano solo per alcuni passanti dei jeans e pendono verso sinistra e verso destra, su quella di destra viene riposto il manico di una frustra, invece dietro ha attaccato un piccolo zainetto dove tiene la seconda frusta anche se però la usa solo in situazioni di estremo pericolo.

Potere: usa due fruste a placche nere, le placche sono piatte e affilate ai lati a forma di rettangolo soltanto che la parte davanti è a punta e quella dietro è a punta rivolta verso l'interno e sono collegate tra loro con qualcosa di simile al fuoco solo di colore blu, l'impugnatura è simile a quella di una katana solo che la parte in alto è composta da un cerchio quasi ovale dentro a cui viene avvolta la frusta tramite un meccanismo quando non è utilizzata e gli occhi in battaglia hanno la capacità di cambiare la forma dell'iride che assume la forma di una mirino rendendo i suoi colpi estremamente precisi.

Info: mago guerriero arruolato da Zafrina e Giada dopo aver sconfitto un mercenario. Ha sempre un ghigno stampato sulle labbra e non disdegna le sfide con gente forte. A lui si deve l'arruolamento di Byakuya dopo un breve scontro con la maga. Lungo la strada, i due decidono di formare un duo. Durante gli ultimi avvenimenti, è stato sconfitto da Ryu nella gilda. La sua compagna di team è Byakuya. Attualmente si sta dirigendo verso lo scontro fuori da Zafirus.



LIAS ARBADEL – The_Visored_Story_Teller



Aspetto fisico: ha 18 anni, è alta 1,70 m, ha i capelli neri con riflessi blu lunghi fino a poco più delle spalle, sul lato sinistro sul davanti ha una ciocca bianca, occhi azzurro ghiaccio e una cicatrice sull'occhio destro; ha una corporatura snella, piacevoli curve.

Vestiario: indossa una leggera armatura femminile argentata, degli stivali alti fino al ginocchio neri con moltissimi lacci, guanti neri lunghi aperti, una larga cintura in vita di cuoio dove è appesa una specie di tasca nella quale tiene i talismani per le evocazioni, sulle spalle ha un lungo mantello nero allacciato davanti lungo fino a terra.

Potere: evocatrice/domatrice di mostri. Può evocare diversi tipi di creature, dai demoni agli animali mitologici, e farli combattere per lei. Con sé ha sempre un grifone di nome Gref e una lucertola umanoide di nome Shin-San.

Info: una delle ultime maghe ad essersi unita a Last Hope, seppur non in via ufficiale. Ha deciso di aiutare Zero e gli altri nella missione di salvataggio di Nikora e Miwako e, come gli altri, è stata teletrasportata in una zona nuova per un combattimento. Il suo avversario, un mago della sabbia di nome Five, è stato sconfitto dopo una combinazione tra Shin-San, Gref e un demone di fuoco evocato da Lias. Dopo essere tornata nella base nemica, ha trovato e liberato Nikora e Miwako. Non fa ancora parte di nessun team. Attualmente sta cercando una via di uscita dalla base insieme a Yukiteru e Nikora.



DRACO NAGHINI – Black Shade



Aspetto fisico: Alto 1.80, atletico, capelli nero corvino sempre scompigliati rasati a lato e legati dietro con un codino corto, occhi come quelli di un serpente di un intenso rosso sangue, piercing sul sopracciglio destro e orecchino al lobo sinistro, ha un tatuaggio che rappresenta un Hydra a 7 teste lungo tutto il braccio sinistro.

Vestiario: stivali neri da militare, pantaloni neri larghi, in vita una lunga fascia viola che penzola sul fianco destro e una cintura colle tasche, canotta nera con la manica destra lunga e larga e senza quella sinistra, guanti di pelle nera.

Potere: Dragon Slayer del veleno. Combatte utilizzando il veleno che, a detta di Draco e dei suoi compagni, dovrebbe sciogliere interamente il nemico.

Info: uno degli ultimi tre maghi ad essere accorsi in aiuto di Last Hope. Insieme ai suoi compagni, Enor e Rex, ha attaccato l'arcidemone Almarok per fermarlo ma, dopo una breve analisi, Draco ha affermato che l'arcidemone è immortale. I suoi compagni di team sono Rex e Enor. Attualmente sta combattendo contro Almarok poco lontano da Zafirus.



ENOR XENOS – The Gamer



Aspetto fisico: Alto 180 cm, atletico, occhi grigi e capelli di lunghezza media (nel senso, non troppo corti) e biondi. Carnagione pallida.

Vestiario: Maglietta bianca a maniche corte e jeans azzurri. Ai piedi delle scarpe da ginnastica.

Potere: può creare delle esplosioni e delle barriere di vuoto.

Info: mago accorso in soccorso di Last Hope. Ha attaccato Almarok insieme ai suoi due compagni ma nessun attacco è riuscito ad eliminarlo. I suoi compagni di team sono Rex e Draco. Attualmente sta combattendo contro Almarok poco lontano da Zafirus.



REX ORAGE – Death the Simon



Aspetto fisico: capelli neri a punta disordinati,occhi spaiati il sinistro giallo e il destro rosso, alto circa un metro e 85 cm.

Vestiario: lungo capotto rosso,pantaloni marroni, un guanto borchiato sulla mano sinistra, un guanto sulla mano destra che copre il pollice,il medio e l’anulare. Orecchino sul lobo destro dell’orecchio, stivali neri, occhiali da sole dalle lenti rotonde e gialle con una montatura a “V”

Potere: una magnum da sei colpi che usa con incredibile precisione.

Info: terzo mago del mago che ha deciso di affrontare Almarok. Con la sua precisione ha subito accecato l'arcidemone ma non è comunque riuscito ad eliminarlo. Ha capito che qualcosa non andava quando il veleno di Draco non lo ha sciolto. I suoi compagni di team sono Draco e Enor. Attualmente sta combattendo con Almarok poco lontano da Zafirus.



LAYLA LASTEDAN – Cherry Eucliffe



Aspetto fisico: lunghi capelli rosa come i fiori di ciliegio e i occhi azzurri, ha un fisico slanciato ma senza seno. Ha sedici anni.

Vestiario: indossa una giacca lunga fino a metà coscia blu notte chiusa con bottoni di lato gialli e sotto porta un vestito rosso che finisce sulle ginocchia, indossa degli stivali marroncini alla vittoriana.

Potere: maga della luce. Può plasmare la luce per farle assumere varie forme. Attualmente la sua per creare delle fruste.

Info: è stata una delle due maghe ad intercettare l'attacco dei demoni, dando così il tempo agli altri maghi di Last Hope di raggiungerle. Malgrado lo scontro serrato non si è minimamente spaventata e si è fatta valere. Non fa parte di nessun team. Attualmente sta ancora combattendo di fronte a Zafirus.



LIDYA LOXAR – Like_The_moon



Aspetto fisico: capelli nero pece e gli occhi bianchi. Alta 1,67 m. Ha 19 anni. Carnagione chiara.

Vestiario: Pantaloncini corti neri o rossi. Canotte colorate e camicie aperte a quadrettini. Con degli stivaletti-scarpe nere.

Potere: maga del suono. Combatte con attacchi sonori e può udire suoni, anche deboli, a grandi distanze.

Info: insieme a Layla ha intercettato l'avanzata dei demoni verso Zafirus. Si è accorta per prima dell'arrivo dei maghi di Last Hope e quindi ha continuato a combattere. I suoi attacchi ad ultrasuoni sembrano particolarmente efficaci sui demoni. Non fa parte ancora di nessun team. Attualmente sta ancora combattendo di fronte a Zafirus.



RAHL NAVOK – fastDoubleX



Aspetto fisico: corporatura media, capelli neri e lunghi, braccio e parte del viso destro "demoniaci". Se lo desidera e se riesce a mantenere il controllo può far ritornare normale il braccio demoniaco.

Vestiario: pantaloni lunghi ma strappati (pantaloncini), maglia corta e mezza tunica sopra di color argento. Porta degli stivali neri ai piedi.

Potere: mago del fuoco. Può controllare delle potenti fiamme, inoltre è anche un negromante e può resuscitare gli umani così come i demoni seppur per un breve lasso di tempo.

Info: arruolato da Aika insieme a Miyuki, si trovava nella fascia oscura per un motivo sconosciuto e ha aiutato Miyuki salvandola dall'attacco di un grosso numero di demoni. Dopo essersi unito a Last Hope ha iniziato ad aprirsi pian piano con altri maghi mantenendo comunque una specie di intesa con Miyuki la quale lo considera ancora un demone. I suoi compagni team sono: Hiro, Hana, Miyuki e Hanako. Attualmente sta combattendo contro i demoni fuori da Zafirus.



ZERO SPEEDER – Zero3993



Aspetto fisico: 1.76 m , occhi azzurri, capelli bianchi a caschetto, fisico normale e carnagione chiara.

Vestiario: Jeans , Maglietta ( Casual ), e scarpe da ginnastica.

Potere: mago dei vettori. Può manipolare a suo piacimento qualsiasi cosa generi una forza vettoriale (es: velocità, accelerazione, forza, spostamenti d'aria, spinte, flussi, traiettorie ecc...)

Info: mago arruolato da Ashuros subito dopo il primo scontro di Last Hope. Dopo essersi unito alla gilda, ha deciso di far parte del team Cross Warriors insieme a Miwako, Hayato e Anya. Con la maga del sangue ha instaurato subito uno strano legame arrivando a chiamarla ogni volta 'principessa'. Durante la battaglia con l'Alpha Team ha eliminato Seven dopo che quest'ultimo aveva mandato in crisi Miwako chiudendola in una scatola di roccia. Con il tempo i due si sono avvicinati senza però dire nulla agli altri. Dopo il rapimento dio Miwako e Nikora, è partito per andare a salvarle, scoprendo di dover affrontare i suoi ex compagni. Dopo essere stato teletrasportato da Six, si è ritrovato ad affrontare Eight e Nine riuscendo però a sconfiggerli senza eliminarli. Quando ormai era prossimo ad andarsene, è arrivato One che ha eliminato senza esitazione Eight. Zero ha avuto modo di allontanarsi dopo che Nine ha deciso di fermare One. Girando per la base, ha ritrovato Miwako ma One lo ha raggiunto dopo aver eliminato anche Nine. I suoi compagni di team sono Hayato, Anya e Miwako. Attualmente sta per affrontare, insieme a Miwako, One.



HANAKO SUZUKI – LucyEucliffe



Aspetto fisico: Alta, magra, lunghi capelli neri, occhi blu profondo.

Vestiario: Top blu profondo, pantaloncini neri, scarpe da ginnastica e una spada sulla schiena.

Potere: Dragon Slayer dei demoni. Il suo potere viene rappresentato come delle fiamme scarlatte e può divorare le fiamme così come gli attacchi dei demoni. E' anche un'ottima spadaccina.

Info: è la maga che ha salvato Hiro dal ragazzo incappucciato. Dopo averlo fatto ritirare, si è diretta verso Zafirus insieme a Hiro il quale particolarmente interessato a stringere amicizia con lei. Alla gilda ha avuto modo di formare un team ma senza potersi far valere in particolari situazioni. I suoi compagni di team sono Rahl, Hiro, Hana e Miyuki. Attualmente sta combattendo contro i demoni fuori da Zafirus.



MIYUKI SHIMIKURU – midori no yume



Aspetto fisico: alta e con curve non eccessive ma decisamente apprezzabili; capelli corti neri e occhi gialli; ha perso il braccio destro perciò è stato sostituito con un braccio robotico che è collegato al suo cervello per questo riesce a muoverlo liberamente e ci si ripara dagli attacchi perchè è forgiato con un metallo che annulla la magia altrui se viene in contatto con essa. Ha il tatuaggio della gilda tra le scapole, sulla schiena.

Vestiario: porta un giubbotto corto militare con sotto un top bianco-panna, dei pantaloni corti blu scuri con delle calze alte fino a metà coscia rosse, degli scarponcini marroni, una sciarpa rossa spenzolante, una cintura con appesi nei sacchettini con medicamenti e un guanto nero alla mano destra per coprire il braccio meccanico.

Potere: pieno controllo del sangue, proprio e altrui, per poterlo usare nei modi più disparati (controllo del sangue dell'avversario in modo da controllarne anche il corpo per poterlo poi uccidere anche solo bloccandone l'afflusso agli organi, con il sangue fuoriuscente da una ferita può creare oggetti solidi quali armi da taglio e da fuoco o può scagliarlo contro il nemico sotto forma di bombe oppure, avendo una grande conoscenza dell'anatomia umana e animale, può curare le ferite bloccando i vari flussi di sangue e riparando gli organi e tessuti danneggiati, può anche far esplodere le persone). Come arma usa un'accetta.

Info: maga arruolata da Aika e salvata da Rahl nella fascia oscura dopo che aveva eliminato diversi demoni. Prova un'irrefrenabile odio per i demoni ma ha deciso di lasciar correre per quanto riguarda Rahl, benchè non si fidi ancora al cento per cento. E' ancora molto fredda con la maggior parte dei suoi compagni ma non ha comunque rifiutato di unirsi a Hanako. I suoi compagni di team sono Hanako, Hana, Rahl e Hiro. Attualmente sta combattendo in prima linea contro i demoni fuori da Zafirus.



RYU HISAME – LaKraff44



Aspetto fisico: è alto sugli 1.76 , con un fisico atletico. Ha gli occhi arancioni, ma non ama molto far vedere il loro colore. Ha una pelle chiarissima, quasi bianca e i suoi capelli sono azzurri chiari con delle sfumature celesti e perennemente in disordine. Ce li ha un po’ “movimentati”. È un ragazzo di bell’aspetto, ma non apprezza le troppo attenzione da parte delle pervertite.

Vestiario: indossa un giubbotto nero e bianco con un cappuccio peloso del medesimo colore che porta quasi sempre. Pantaloni lunghi di colore nero con tre strisce di colore rosso, bianco e blu ai lati dei pantaloni. Per le scarpe delle nike bianche e nere. Attorno alla vita ha un marsupio bianco e un po’ rosso. Ha un paio di occhiali che si usano per fare snowboard che tiene sulla testa.

Potere: mago del ghiaccio. Può creare diversi oggetti col ghiaccio e svariati attacchi. Dentro di lui dimora un demone del ghiaccio e quando prende il sopravvento la pelle diventa dura come il ghiaccio quasi impossibile da intaccare.

Info: mago arruolato da Ashuros e fin da subito suo rivale. I due bisticciano sempre e molte volte vengono alle mani. E' molto timido con gli altri e indossa sempre i suoi occhiali perché ha paura dei commenti sui suoi occhi. Prova dei sentimenti per Miel e questi sono ricambiati ma nessuno dei due sembra avere il coraggio di dichiararsi. Con l'arrivo di Martin, ha iniziato ad essere più freddo del solito, arrivando ad ignorare una richiesta di Penny per trovare Miel. Dopo essere stato ingannato da Victorias, il suo demone interiore è stato risvegliato e si è diretto verso la gilda dove, dopo un breve scontro, ha sconfitto Amlach, Giada, Shi e Tsuki. Prima di poter attaccare Aika, però, è intervenuto Angel (Leo). Non fa parte di nessun team. Attualmente sta combattendo contro Angel (Leo) alla gilda.



KANAME YAMAMOTO – oSiRiS



Aspetto fisico: una ragazzina di 159 cm, con un seno nè grande nè piccolo, pelle chiara, occhi grandi rossi con alcune sfumature nere. All'interno dell'occhio c'è una specie di croce allungata sulle punte e tondeggiata ai lati bianca, lunghe ciglia nere, capelli corti fino alle spalle, arancione tendente al rosso e un piccolo e tenero nasino all'insù. E' magra ed è sorda.

Vestiario: pantaloni di jeans attillati con una gamba tagliata fino al sedere e piena di vari strappi poi stivaletti marroni fino al polpaccio e una canottiera bianca con sopra scritto Atalante.

Potere: combatte con due spade magiche.

Info: si è unita alla gilda insieme a Jeff, Martin e Zack ma nessuno sa che anche lei fa il doppio gioco dato che ha cercato di eliminare Hiro mentre gli altri combattevano contro i demoni fuori da Zafirus. Non si è fatta vedere in volto dal ragazzo ma ha giurato di eliminarlo. Non fa parte di alcun team. Attualmente è nella foresta vicino al terreno di scontro tra i demoni e Last Hope.



STEFAN JOKEN – Cogito



Aspetto fisico: È alto, con i capelli neri corti, la pelle chiara; ha un fisico poco muscoloso e piuttosto magro. Nonostante ciò è molto forte. I suoi occhi sono verde scuro.

Vestiario: Porta un gilet aperto senza maniche blu, con sotto una maglia senza maniche marrone. Un paio di pantaloni stretti marrone scuro, dei sandali blu ed una sciarpa leggera anche lei blu. Ha un tatuaggio lungo tutto il braccio destro con scritta una frase in una lingua antica.

Potere: mago del fulmine. Può muoversi veloce come un fulmine e controllare l'elettricità.

Info: si è unito a Last Hope dopo aver accompagnato Lyra alla gilda. Dopo un attimo di caos dovuto al ragno di Michael, ha stretto amicizia con lui. Prova dei sentimenti per Lyra e la comparsa di Jeff non lo ha reso molto felice, anzi lo reso molto geloso. Grazie al suo intuito è riuscito ad accorrere in fretta per proteggere Penny dall'attacco dei tre traditori dopodichè si è scontrato con Jeff, riuscendo a sconfiggerlo grazie all'aiuto di Lyra. I suoi compagni di team sono Vaiter e Michael. Attualmente si sta dirigendo verso la gilda con Miel, Penny e Lyra.



HIRO IZANAGI – EmanueleBixx



Aspetto fisico: capelli neri corti e spettinati, occhi neri e muscoloso. Carnagione chiara e altezza nella media.

Vestiario: Indossa solo dei sandali e dei pantaloni bianchi.

Potere: combatte con due armi magiche: uno scudo indistruttibile e una spada in grado di separare l'anima dal corpo della vittima.

Info: è stato attaccato dal ragazzo incappucciato perché ritenuto una minaccia ma grazie a Hanako si è salvato. Ha già stretto amicizia con molti maghi della gilda grazie al suo carattere gioioso ma preferisce ancora la compagnia di Hanako. Durante lo scontro fuori da Zafirus è stato attirato nel bosco e ha combattuto con una ragazza incappucciata la quale possedeva una spada uguale alla sua. Non sa che si tratta della sua compagna Kaname. I suoi compagni di team sono Rahl, Hana, Miyuki e Hanako. Attualmente si è appena unito ai suoi compagni nello scontro contro i demoni.



VAITER CROMO – Riki_94_Ppsh



Aspetto fisico: abbastanza muscoloso e alto un metro e ottanta. Due brillanti occhi verdi e dei cortissimi capelli neri.

Vestiario: scarpe da ginnastica bianche, dei pantaloncini di jeans, una maglietta a maniche corte nera provvista di cappuccio e un cappellino con visiera bianco.

Potere: copia. Può copiare e potenziare i poteri che vede.

Info: mago arruolato da Zafrina dopo che, copiandole il potere, ha sconfitto un gruppetto di mercenari. Malgrado la potenza del suo potere, è un sempliciotto e non sembra preoccuparsi di molto, esclusa la rabbia di Zafrina. Benchè si sia 'affezionato' a lei ha deciso di unirsi a Michael e Stefan. E' l'unico personaggio che sa di essere stato creato (una specie di Deadpool per intenderci). I suoi compagni di team sono Stefan e Michael. Attualmente sta combattendo contro i demoni davanti a Zafirus.



BYAKUYA OKURUMA – ergo



Aspetto fisico: E' piuttosto alta, circa 180 cm; slanciata abbastanza magra ma molto atletica. La carnagione chiarissima. Ha i capelli lunghi fino a metà schiena, biondo platino con una ciocca nera davanti; sono spinosi (non so bene come definire, nel senso che sono divisi in più ciocche che finiscono a forma appuntita), li tiene quasi sempre legati con una coda alta. Inoltre ha due trecce nere che partono sotto ogni orecchio e finiscono all'altezza dell'ombelico. Ha un tatuaggio sul dorso della mano che rappresenta un albero per metà vivo e per metà secco, uno sul lato destro del collo con il numero 69; una cicatrice sulla tempia destra, che termina all'altezza della guancia e due grandi di un insolito color carbone sulla schiena. L'avambraccio sinistro è parzialmente ricoperto di metallo scuro a causa di una ferita fatta durante l'infanzia. I suoi occhi sono molto impressionanti, grigi scuri imperturbabili. Ha le orecchie leggermente appuntite ed anche i canini lo sono un po' più del normale.

Vestiario: Ha la mania di stare a piedi scalzi altrimenti porta degli stivali marrone scuro un po' rovinati. Dei pantaloni neri opachi, lunghi da un lato fino a fine ginocchio e dall'altro a fine coscia, sono tenuti in vita da una cucitura a croce. Porta una fascia biancastra per coprire il seno, con sopra un gilet nero senza maniche lungo fino all'ombelico. Poco sopra la caviglia sinistra porta un bracciale nero a spirale, sul braccio destro invece, un bracciale lungo dal polso fino a una decina di centimetri sopra l'avambraccio in cuoio nero lucido chiuso in alto e in basse da delle cinghie color bronzo. Tiene sempre con lei una spada nera molto lunga ed uno spadino corto con l'impugnatura bordeaux.

Potere: abilissima spadaccina, sa combattere con la katana e lo spadino da soli o anche usandoli insieme.

Info: arruolata da Shi dopo un breve scontro con lui, è stata lei a proporre di formare un duo. E' molto fredda e silenziosa anche con Shi che però non si lamenta. Nello scontro davanti a Zafirus ha eliminato molti demoni con un'incredibile velocità 'rubando' le uccisioni a Misaki. Il suo compagno di team è Shi. Attualmente sta combattendo contro i demoni di fronte a Zafirus.



PENNY BEATINGHEART – ShiningCrow



Aspetto fisico: è alta 1.65, ha un fisico esile, con un seno non eccessivo e vita molto stretta. I suoi capelli sono lilla con sfumature azzurre e lei li porta quasi sempre raccolti in due piccoli chignon posti ai due lati della testa, da cui lascia liberi alcuni ciuffi che le incorniciano il viso a forma di cuore. Ha grandi occhi azzurri e innocenti, che però lanciano occhiate di fuoco quando si arrabbia. La sua carnagione è molto chiara e luminosa.

Vestiario: solitamente indossa un vestitino corto (che le arriva a metà coscia) e senza spalline, aderente dalla vita in su mentre dalla vita in giù è morbido. Esso è lilla molto chiaro nella parte alta e bianco nella parte bassa. Indossa sempre un ciondolo d'argento decorato, all'interno del quale è conservata una foto dei suoi genitori. Porta orecchini pendenti d'argento. Solitamente ha con sè anche una borsa nella quale ripone con cura religiosa tutto l'occorrente per disegnare, in modo da averlo a portata di mano ogni volta che ha un'ispirazione.

Potere: può evocare quattro fatine, ciascuna legata ad un elemento (fuoco, aria, acqua e terra) e può utilizzare dei poteri legati a quell'elemento.

Info: grande amica di Miel, si è unita alla gilda dopo il primo scontro a Zafirus. Si è unita subito al team di Miel e ha avuto modo di 'torturarla' costringendola a vestirsi con abiti eleganti. E' una delle prime ad accorgersi della cotta che la sua amica ha per Miel e cerca sempre di spingerla verso di lui. Sotto consiglio, e lauto pagamento in cioccolata, di Ashuros, ha tenuto un occhio addosso a Martin riuscendo così ad intervenire quasi subito. Dopo essere stata salvata da Michael e Stefan, ha affrontato Demon in duro scontro dalla quale è uscita vittoriosa grazie anche all'aiuto di Miel. Le sue compagne di team sono Miel, Lyra e Lya. Attualmente si sta dirigendo verso la gilda insieme a Miel, Lyra e Stefan.



MIEL LITHIEN - StelladelLeone



Aspetto fisico: bassa, con un corpo nella norma, leggermente minuto, ma ben allenato; ha un seno prosperoso; capelli lunghi biondo-ramato e mossi, spesso in disordine; occhi blu mare, più grandi del normale con la pupilla leggermente ovale; qualche lentiggine sulle guance e canini leggermente affilati e acuminati. Possiede inoltre due tenere orecchie e una lunga coda di cui è molto orgogliosa da tigre. Sui due polsi ha delle specie di "tatuaggi" neri: due “bracciali” formati da una semplice decorazione floreale; quando usa i suoi poteri, queste decorazioni prendono vita e si espandono in un intrico di linee e semplici ed eleganti disegni floreali nerastri dalla punta delle dite alla spalla, mentre sul viso compaiono, esattamente sotto gli occhi, sopra le guance, due o tre foglie sottili nere, come le decorazioni sul braccio.

Vestiario: in battaglia evoca una lungo mantello nero con un cappuccio che le copre per metà il viso; una canottiera nera che si allaccia dietro al collo e lascia libere la braccia di muoversi e la schiena scoperta quasi per intero, dei pantaloni attillati neri, e degli scalda muscoli bianchi sugli avambracci per coprire i tatuaggi. Inoltre porta una cintura larga in pelle marrone, una borsa a tracolla, ampia, in tela e degli stivali, anch’essi neri. Quando non deve combattere veste leggins con felpone con il cappuccio, mentre ai piedi ballerine o scarpe in tela; e ovviamente cavigliere e braccialetti. Completamente impedita sui tacchi e non è un amante del trucco, si sente a disagio e lo metto solo se obbligata. Quando deve leggere o fare altre attività in cui i suoi lunghi capelli sono d’impiccio, li lega in una coda o in una treccia laterale con semplice fiocco rosso.

Potere: maga dell'ombra. I suoi vestiti da battaglia sono fatti d'ombra e può plasmare l'ombra per creare armi o altre cose utili. Può anche usare dei portali d'ombra per teletrasportarsi in varie zone. Quando finisce l'energia magica, i vestiti svaniscono e lei resta in intimo.

Info: è la terza maga ad essere stata invitata dal ragazzo incappucciato. Come Lyra si è unita subito alla causa di Aika, perdendosi svariate volte lungo la strada. Ha creato il tea insieme a Lyra e Lya e, durante il primo scontro in città ha rischiato di morire a causa di un enorme demone. Dopo lo scontro, ha reclutato la sua vecchia amica Penny, invitandola ad unirsi al suo team. Sì è dimostrata molto felice nello stare vicino a Ryu, come dimostrava la sua coda, ma non ha avuto ancora il coraggio di dirgli qualcosa malgrado provi qualcosa per lui. Come le sue due compagne, è stata ingannata dai tre traditori e Martin ha gettato la maschera, dicendo di chiamarsi Demon, un uomo che un tempo ha perseguitato Miel. Grazie all'intervento di Penny, la maga dell'ombra è stata in grado di riprendersi e di aiutarla nello sconfiggere Demon. Le sue compagne di team sono Penny, Lya e Lyra. Attualmente si sta dirigendo verso la gilda con Penny, Stefan e Lyra.



YUKITERU YAGAMI – PRINCE_OF_THUNDER



Aspetto fisico: altezza 1.80 m, muscoli ben definiti, occhi neri, capelli nero scuro e carnagione abbronzata ed un tatuaggio con le lettere in gotico " B.A.N " che rispettivamente sono le iniziali del nome del fratellino, del fratello maggiore e della madre, questo tatuaggio si trova nel avambraccio destro.

Vestiario: Canotta rossa tipica cinese, polsino destro nero, pantaloni larghi bianchi, sandali blu e 3 orecchini a cerchietto d'oro.

Potere: Dragon Slayer dei fulmini e della luce. Può utilizzare entrambi i poteri nello stesso istante ma la sua energia si consuma prima.

Info: mago arruolato da Kira lungo la strada per Zafirus. Fin da subito non ha avuto vita facile con Nikora data la situazione imbarazzante nella quale è capitato al loro primo incontro. Malgrado tutto questo prova dei sentimenti per lei ma continua a litigarci e finirci a botte. Durante la battaglia contro l'Alpha Team ha disubbidito a Aika andando ad aiutare CJ contro Collux. Per punizione ha dovuto ristrutturare le camere dei suoi compagni insieme a Fede, Kira e Nikora. Dopo che la sua compagna di team e Miwako sono state rapite, non ha esitato ad andare a salvarle insieme ai suoi compagni. Dopo essere stato separato dagli altri, ha dovuto affrontare Four che lo ha messo parecchio in difficoltà senza però riuscire a sconfiggerlo. Alla fine, Four gli ha rivelato la posizione di Nikora e Miwako. Dopo essersi ritrovato insieme alle sue compagne e Lias, ha avuto un breve momento romantico con Nikora, interrotto dall'arrivo di One. I suoi compagni di team sono Kira, Nikora e Fede. Attualmente sta cercando una via di fuga dalla base insieme a Nikora e Lias.



ANGEL DEATHING – Alphias95



Aspetto fisico: fisico abbastanza scolpito ma indebolito dalle varie ferite subite nel tempo, occhi rosso acceso e capelli a spazzola rossi come gli occhi, con qualche ciocca bianca alto 1.80 ha un tatuaggio tribale tutto sulla spalla sinistra. Dopo il ritorno dalla fascia sconosciuta, i capelli sono metà bianchi e metà neri mentre un occhio è diventato azzurro.

Vestiario: vestito lungo nero (spolverino), pantaloni di pelle neri, scarponi neri e un collare borchiato. Porta sempre legato alla vita un pugnale di cristallo nero. Dopo lo scontro con gli angeli ha guadagnato una spada di cristallo bianco.

Potere: evocatore di demoni. Con il suo pugnale può evocare diversi tipi di demoni e comandarli per un tempo limitato inoltre può fondersi col pugnale per trasformarsi e acquisire le abilità del demone da lui desiderato. Non ha ancora utilizzato la spada di cristallo bianco.

Info: mago arruolato da Aika prima della nascita di Last Hope. Un tempo si chiamava Leo Sartil ma dopo la distruzione del suo villaggio ha cambiato nome e solo Aika e Erika conoscono il suo vero nome. Fin da subito si è trovato bene con Erika iniziando a provare qualcosa per lei. Durante lo scontro contro l'ex mentore di Edward, ha affrontato i due angeli responsabili della distruzione del suo villaggio, ricorrendo ai poteri di Satana per sconfiggerli. Dopo la battaglia, ha avuto modo di dichiararsi a Erika dopodichè è partito per allenarsi. E' ritornato nel momento cruciale, salvando Aika dall'attacco di Ryu e permettendo così alla master di andarsene. I suoi compagni di team sono Erika, con cui è fidanzato, Edward e Yelle. Attualmente sta combattendo contro Ryu alla gilda.



NIKORA INUZUKI – Jeo95



Aspetto fisico: ha 17 anni, è bionda dai capelli lunghi con gli occhi azzurri, ha un seno prosperoso è alta e slanciata.

Vestiario: indossa un top azzurro e bianco, che le lascia scoperta la pancia. Una gonna bianca con sotto dei pantaloncini neri e scarpe nere da ginnastica.

Potere: Dragon Slayer del magma e del sangue. Può utilizzare entrambi i poteri ma ciò la fa stancare più in fretta inoltre è un'abile spadaccina e può combattere con una katana creata dalle scaglie di drago.

Info: maga arruolata da Aika, ha poi incontrato Fede e l'ha invitata ad unirsi alla gilda. Dal suo primo incontro con Yukiteru lo ha etichettato come pervertito ma è riuscita comunque a lavorare insieme a lui. Durante la battaglia contro l'Alpha Team ha aiutato CJ combattendo contro Collux beccandosi poi la punizione di Aika. E' stata rapita insieme a Miwako e le è stato spiegato che il drago che l'ha cresciuta è davvero suo padre inoltre Miwako è stata creata basandosi sul suo sangue e questo le lega quasi come sorelle. Dopo essere stata portata nelle segrete, è stata liberata da Lias iniziando poi a massacrare i soldati che tentavano di fermarla. Dopo aver, inavvertitamente, colpito Yukiteru, si è concessa un brevissimo momento romantico con lui. I suoi compagni di team sono Yukiteru, Fede e Kira. Attualmente sta cercando una via di fuga dalla base nemica insieme a Yukiteru e Lias.



LA GILDA CONTA TUTT'ORA 46 MEMBRI EFFETTIVI



Bene, ora che mi sono sparato 20 pagine di riassunto in appena 3 ore, credo che andrò a suicidarmi... oppure giocherò a Dark Souls 2, non saprei. Intanto spero che questa cosa vi sia tornata utile, anche alle persone che vorrebbero partecipare ma non se la sentono di leggersi 19 capitoli tutti d'un fiato.



Ora vi saluto e vi lascio con questa piccola perla di verità...

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Capitolo 21
*** Capitolo 19 ***


Capitolo 19



Kira correva. Il giovane dragon slayer sentiva distintamente l'odore dei suoi compagni ma le continue esplosioni che stavano percuotendo la base, non facevano altro che disperdere nell'aria un denso fumo che lo ostacolava.

Ovviamente aveva incontrato diversi soldati nemici e li aveva sconfitti senza troppe complicazioni. Quelle erano arrivate nel momento in cui aveva trovato i primi cloni della sua compagna di gilda. Seppur a malincuore, aveva eliminato anche quei corpi privi d'anima.

Non appena ebbe ucciso l'ennesimo clone, il suo naso percepì un odore familiare ed era molto vicino.

-Fede! Dev'essere vicina!-

Il buon olfatto del mago lo portò all'entrata di una stanza simile a quella dove aveva combattuto contro Seven e, al centro di essa, vide la sua amica in ginocchio di fronte ad un mucchio di cenere. Nell'aria aleggiava un odore acre molto forte: carne bruciata.

Il moro si avvicinò lentamente alla sua compagna, guardandosi attorno con circospezione. Poteva trattarsi di una trappola.

Fede?”. La voce del mago non sembrò raggiungere la ragazza che si girò comunque, fissandolo con sguardo spento. Kira si fermò sul posto. Non le aveva mai visto quello sguardo e questo lo spaventava.

Sei ferita?”

Fede continuò a fissarlo in silenzio mentre lacrime silenziose continuavano a rigargli il viso. Il dragon slayer si stava leggermente innervosendo così, nel tentativo di svegliarla dalla trance, le chiese che cosa fosse il mucchietto di cenere ancora fumante davanti a lei.

La maga del fuoco tornò a fissare quella polvere nera e grigia e, indicandola, disse “Lei è Three... è colpa sua... Nikora e Miwako sono state catturate a causa della sua magia... io l'ho uccisa...”

Kira rimase in silenzio per qualche secondo poi le rivolse una domanda che la lasciò sgomenta.

Ok, e dove sarebbe il problema?”

Fede si voltò ad osservarlo. Nei suoi occhi sembrava essersi riacceso qualcosa ma era lungi dall'essere quella di sempre.

Io ho ucciso il mio avversario perché altrimenti lui avrebbe ucciso anche me. Stessa storia per te. L'hai uccisa per vendetta? Per difenderti? Per puro divertimento? Non importa! Lei è morta e tu sei viva quindi puoi ancora salvare Miwako e Nikora. Non è per questo che sei venuta con noi?”

Gli occhi di fede si inumidirono nuovamente ma questa volta, insieme alle lacrime arrivarono anche i singhiozzi. Kira si fece più vicino e la maga del fuoco iniziò a piangergli addosso. Sospirando, il bambino le diede qualche pacca sulla testa.

Spero di non diventare così problematico quando crescerò...”

Io... ti chiedo scusa.” disse Fede rialzandosi in piedi e asciugandosi le lacrime “Mi sono fatta abbattere dalla morte di un nemico... forse non sarei dovuta venire...”

Non dire stupidaggini.” la apostrofò Kira “Nikora è una tua amica e compagna di team. Non dovresti essere da nessun'altra parte se non qui.”. La maga apprezzò quelle parole e, sorridendo, annuì.

I due maghi uscirono dalla stanza e Kira annusò nuovamente l'aria. Da qualche parte doveva esserci un grosso incendio dato il calore e la quantità di fumo. Notò che Fede era rimasta scioccata nel vedere i cadaveri dei cloni di Miwako.

Sono dei cloni privi d'anima. Non hanno nulla a che vedere con la nostra amica perciò non trattenerti con loro.” spiegò il moro prima di voltarsi verso un muro “Lo senti anche tu?” chiese poi fissando il suddetto muro al fondo del corridoio.

Che cosa?” chiese a sua volta la maga del fuoco tendendo le orecchie. Non sentiva nulla di strano.

Qualcosa sta venendo da questa parte... sfondando diversi muri.” spiegò Kira e, un secondo più tardi, il muro da lui osservato, esplose in diversi detriti. Le prime cose che i due maghi videro furono una maglietta grigia e dei capelli neri.

E' Miwako! Dobbiamo bloccarla!” urlò il dragon slayer saltando in avanti ed intercettando il corpo della sua amica. Fede, posizionatasi dietro di lui, lo prese a sua volta e, facendo forza sulle gambe, riuscì a diminuire la velocità, attutendo così il colpo contro il muro dietro di loro.

I due, dopo essersi ripresi dalla botta, si concentrarono sulla compagna. Il ventre era coperto da varie ustioni e, a giudicare da un grosso livido, doveva avere qualche costola rotta. La maga del sangue riaprì lentamente gli occhi per poi sgranarli di colpo.

Kira? Fede? Che ci fate qui?”

Siamo venuti a salvarvi.” rispose Kira aiutandola ad alzarsi “Chi diavolo ti ha ridotto così?”

Miwako si curò le varie ustioni sul ventre, non riuscendo però a rimarginarle del tutto. Sembrava stanca ed entrambi i suoi compagni se ne accorsero. La maga del sangue volse uno sguardo verso il muro distrutto dalla quale provenivano rumori di uno scontro.

Un mostro.” sibilò prima di avviarsi verso il buco nel muro, seguita a ruota da Kira e Fede.

Pochi secondi dopo, si ritrovarono in un'enorme stanza piena di scaffali distrutti e computer fatti a pezzi. Al centro di essa stavano combattendo due maghi. Uno di essi era Zero ed aveva il corpo ricoperto di piccoli tagli, ma soprattutto lividi, mentre il suo avversario era uno sconosciuto per Kira e Fede.

Indossava una divisa blu all'esterno e bianca all'interno, delle scarpe da ginnastica bianche con dei lacci neri e portava un grosso paio di cuffie rosse sulle orecchie. I brillanti occhi azzurri erano concentrati su Zero, pronti a cogliere anche il più piccolo dei cambiamenti, mentre i lunghi capelli biondo platinati erano legati in una treccia che gli arrivava alle caviglie.

Non era molto alto ma aveva un fisico tonico e la carnagione abbronzata metteva in risalto i suoi occhi. Stava sorridendo all'indirizzo di Zero e, solo dopo pochi secondi, Kira e Fede si accorsero del fatto che quel misterioso avversario non aveva neanche un graffio.

Chi diavolo è?” chiese Kira fissando il biondo.

Si chiama One ed è estremamente potente, almeno quanto Zero.” spiegò Miwako sorprendendo gli altri due. In quel momento, Zero scattò verso il suo avversario, distruggendo il pavimento d'acciaio. Non appena gli fu davanti, cercò di colpirlo con un calcio laterale alla testa ma One alzò il braccio sinistro per proteggersi.

L'arto si ricoprì interamente di una strana energia arancione che aderì al corpo, facendolo sembrare rovente. Il calcio di Zero venne bloccato senza problemi.

Come ha fatto a bloccarlo? Avrebbe dovuto essere spazzato via!” disse Fede osservando la scena incredula.

E' un mago dell'energia.” spiegò Miwako “Riesce a contrastare quegli attacchi impregnando il suo corpo di energia con la quale si oppone ai vettori di Zero. Inoltre...”

Zero si allontanò con un balzo dal suo avversario e Kira notò che nel punto in cui l'aveva colpito, i jeans erano bruciacchiati così come la pelle.

... quell'energia infligge anche dei danni a Zero che non riesce a difendersi in tempo dato che impiega il suo potere per potenziare l'attacco.” concluse Miwako osservando l'albino.

Quindi Zero subisce dei danni anche quando attacca? Non può attaccarlo dalla distanza?” chiese Fede ma Miwako negò con la testa “Ogni volta che ci prova, One contrasta l'attacco con un attacco energetico, inoltre può muoversi rapidamente come Zero”.

Kira e Fede tacquero, limitandosi a fissare lo scontro.

One scagliò una sfera di energia in direzione di Zero che, senza problemi, ne deviò la traiettoria verso l'alto. Un istante dopo, il suo avversario era già sotto di lui e cercò di colpirlo con un pugno al volto ma si bloccò a pochi millimetri dal bersaglio.

Bene così, gli ha annullato il vettore!” esultò Kira ma, prima che potesse anche solo sperare in una ripresa, la sfera di energia scagliata in precedenza da One colpì Zero sulla schiena, creando una piccola esplosione.

La sfera? Ma Zero non l'aveva deviata?” disse Fede osservando il suo compagno dolorante.

Quel maledetto può controllare l'energia perciò è anche in grado di controllare i suoi attacchi a suo piacimento... e Zero non riesce a stargli dietro.” spiegò Miwako prima di creare una falce di sangue.

Non possiamo restare qui a guardare! Dobbiamo dargli una mano!” urlò Kira prima di lanciarsi verso One, seguito da Fede.

Fermi! Non potete fargli nulla con i vostri poteri!!!” urlò Miwako ma ormai era troppo tardi. I suoi due compagni avevano già iniziato l'attacco.

STAR DRAGON'S ROAR!!!”

HEEL EXPLOSION!!!”

Un grosso cono di energia stellare e una sfera di fiamme scarlatte partirono verso One il quale, sorridendo, si voltò a fronteggiarli, portando le mani davanti al volto. Inspiegabilmente, i due attacchi si diressero verso le sue mani ricoperte di energia.

Prima che Kira e Fede potessero capire qualcosa, i loro attacchi vennero interamente assorbiti dalle mani di One che mostro un sorriso compiaciuto.

Ma... come ha fatto...?” chiese Kira fissando allibito il suo avversario quando Zero gli urlò “Tutti gli attacchi basati sull'energia possono essere assorbiti da lui! I vostri poteri non possono sconfiggerlo, andatevene!!!” ma ormai One stava già per colpire.

Solo all'ultimo secondo Fede si accorse di avere il nemico di fronte a lei. Le dita della mano destra puntate in avanti come una lancia e ricoperte di energia.

Istintivamente, chiuse gli occhi e attese il colpo che le avrebbe portato via la vita ma, anziché un dolore lancinante, sentì uno strano calore sulla faccia. Lentamente, riaprì gli occhi, ritrovandosi la mano di One a pochi centimetri dal volto.

Il braccio era interamente ricoperto di sangue e, in quel momento, fuoriusciva dalla schiena di Miwako, precisamente dalla scapola sinistra. Il calore che sentiva sul viso era il sangue della sua compagna che le era schizzato addosso nel momento in cui One l'aveva trafitta.

Per qualche secondo nessuno fiatò poi fu proprio Miwako a parlare “Finalmente... ti ho... preso...” e, seppur malamente, riuscì a trafiggergli la spalla destra con un piccolo pugnale di sangue che si sciolse pochi secondi dopo.

One non batté ciglio e, senza mezzi termini, tirò fuori il braccio dal corpo della maga che si accasciò al suolo sotto lo sguardo sconcertato dei suoi compagni. Zero fu il primo a riprendersi dallo shock e corse immediatamente verso One per cercare di colpirlo nuovamente, ma questi si allontanò con un salto.

L'albino, anziché inseguirlo, si inginocchiò vicino a Miwako, girandola lentamente. In pochi secondi, anche Kira e Fede le furono accanto. La situazione non era delle migliori: un polmone era gravemente compromesso e non sembrava cosciente.

Respira a malapena...” disse Fede stringendo i denti.

Trovate Nikora.” sibilò Zero alzandosi in piedi “Ha un potere simile al suo... forse può aiutarla”.

E tu cosa...?” Kira si zittì nel medesimo istante in cui incrociò lo sguardo di Zero. Quello non era uno sguardo qualsiasi, era pieno di odio e follia. Che li considerasse la causa di tutto? In fondo se non ci fossero stati loro due, Miwako non si sarebbe dovuta sacrificare per proteggere Fede.

Nonostante quei pensieri, Kira annuì lentamente e aiutò Fede a caricarsi Miwako sulle spalle, dopodichè si diressero verso la porta indicatagli dall'albino il quale disse “Conto su di voi”.

Quelle parole rassicurarono il piccolo dragon slayer. Quello sguardo non era per lui e nemmeno per Fede... era per One. Il mago dell'energia, in quel momento, se la stava ridendo sotto i baffi e, non appena Kira e Fede furono usciti dalla stanza, disse “Mi dispiace molto aver fatto del male alla tua fidanzatina! Avrei voluto ucciderla per ultima, dopo averti ucciso di fronte a lei, ma immagino che non si possa avere tutto dalla vita”.

Non ricevendo risposta, si voltò verso l'albino. Zero, senza dir nulla, si mise le cuffie sulle orecchie ed estrasse il suo MP3 dalla tasca dei jeans, staccando le suddette cuffie per poi riattaccarle su un altro attacco posto dal lato opposto.

La luce del display passò dall'azzurro cielo al rosso sangue e una voce trillò allegra nelle cuffie: “Zero! Che sorpresa! Se stai ascoltando questo messaggio significa che hai trovato un avversario con i contro-coglioni e hai bisogno di una mano! Ovviamente te la darò io! Te lo dissi quando ti diedi questo MP3 e te lo dirò anche adesso: la tua capacità di calcolo dei vettori si amplierà di dieci volte, garantendoti un potere inimmaginabile ma, ovviamente, questo potere potrebbe anche ucciderti se lo userai troppo. Il tempo limite è di dieci minuti! Buona fortuna!”

One alzò un sopracciglio. Aveva sentito anche lui quella voce e, senza alcun dubbio, apparteneva ad Arkens. Di certo quella registrazione risaliva a qualche anno addietro, prima del suo ingresso nell'organizzazione.

Non potè porsi alcuna domanda riguardante il “potenziamento” che Zero avrebbe ricevuto, dato che il suo avversario era scomparso nel nulla. Con la coda dell'occhio, notò un movimento alla sua destra e, dopo che ebbe ruotato la testa, si ritrovò a tu per tu con il pugno di Zero.

Il colpo echeggiò per la stanza e One venne scaraventato contro una parete, creando una specie di cratere dentro ad essa. Il metallo di per sé non era troppo resistente ma One, grazie alla sua esperienza, aveva ridotto l'impatto del colpo, riducendo i danni subiti ma tuttavia sputò del sangue per terra.

-Che diavolo è successo?- si domandò One fissando il suo avversario -Non sono riuscito ad avvertire la sua presenza... e nemmeno l'energia scaturita dai suoi muscoli-.

Prima che potesse ideare un contrattacco, Zero svanì di nuovo dal suo campo visivo e solo l'istinto lo fece buttare a destra, evitando al pelo un calcio dell'albino che frantumò il pavimento senza alcun problema, svanendo subito dopo. One fece appena in tempo a rialzarsi che l'albino lo colpì con un pugno in mezzo alle scapole, troncandogli il fiato e spedendolo nuovamente contro una parete, distruggendola.

Zero iniziò a camminare lentamente verso la voragine nella parete, scrocchiandosi le nocche. Non appena fu davanti al buco, guardò One ancora disteso a terra nell'altra stanza.

Dieci minuti...” ripetè Zero con gli occhi rossi come il sangue “... sono più che sufficienti!”



* * *



La porta venne tagliata in tanti pezzetti che caddero al suolo tintinnando come monete. Ashuros entrò per primo, seguito a ruota da Dorein che, senza alcuno sforzo, teneva un soldato sollevato per la gola.

Ecco qui la sala di sorveglianza.” disse il mago del tempo, osservando i vari monitor “Da qui dovremmo essere in grado di trovare gli altri e anche una via d'uscita”.

Che facciamo con lui?” chiese Dorein fissando il soldato ormai prossimo alla morte, dato l'ampio taglio sul petto.

Ashuros fissò l'uomo senza batter ciglio per poi sedersi di fronte ad un computer “Fanne ciò che vuoi”.

Dorein si limitò a sciogliere la sua mano che ritornò slime, ricoprendo interamente il nemico. Nel silenzio della piccola stanza risuonò il rumore di ossa fratturate e, nel giro di pochi secondi, l'intero corpo del soldato venne assorbito dall'albino.

Dunque, cosa cerchiamo esattamente?”

Non mi hai sentito? Dobbiamo trovare gli altri e una via di fuga.” ripetè Ashuros controllando le varie telecamere disposte per l'installazione.

Se non ricordo male, tre di loro sono dragon slayer e Zero controlla i vettori... potrebbero tranquillamente crearsi la loro via di fuga.” commentò Dorein.

Effettivamente aveva ragione ma ormai erano lì, tanto valeva sfruttare l'occasione. In pochi istanti individuò Kira, Fede e Miwako, allarmandosi del fatto che Miwako era gravemente ferita. Lì vicino vide anche delle casse audio usate per comunicare in tutta la base così, dopo aver isolato quelle casse, prese un piccolo microfono e disse “Kira, riesci a sentirmi?”

Nello schermo, vide Kira e Fede fermarsi di colpo.

Ashuros? Dove sei?” chiese il bambino individuando la cassa audio.

Nella sala della sicurezza. Sto controllando i vari monitor. Cos'è successo a Miwako?”

E' stata ferita dal nemico e rischia grosso. Dobbiamo trovare Nikora, forse può aiutarla con il suo potere.” spiegò Kira.

Uhm... devo ancora trovare Nikora. Restate lì, vi mando un amico che potrebbe curarla.” disse Ashuros prima di guardare Dorein che, annuendo, uscì dalla stanza, dirigendosi verso i tre “Se vedete una strana poltiglia nera, non attaccatela”.

D'accordo. Intanto cerca Nikora e gli altri. Dovrebbe essere insieme a Yukiteru e Lias da quello che sente il mio naso.” disse Kira prima di aiutare Fede a sistemare Miwako a terra.

Ashuros iniziò ad osservare velocemente le visuali di tutte le telecamere rimaste quando finalmente trovò Yukiteru e le altre due, intenti a combattere contro dei soldati, ma soffocò un'imprecazione nel vedere la cassa audio squagliata dal magma di Nikora. Ora non poteva più contattarli.

Sospirando, guardò la visuale delle telecamere poste lungo il corridoio che stavano percorrendo fino a quando non sbucò in una grossa stanza completamente vuota. Al centro di essa, seduto a gambe incrociate, c'era un uomo.

-Mi sa che quei tre stanno per finire in bocca al lupo.- pensò l'albino prima di tornare sulla telecamera vicino a Kira “Non sono troppo lontani da voi ma non so dirvi la strada, molte telecamere e casse audio sono state distrutte, inoltre stanno per entrare in una grossa stanza dove c'è un tizio seduto. Non vorrei azzardare niente ma mi sembra molto forte”.

Ricevuto. Noi resteremo qui fino all'arrivo del tuo amico poi andremo da loro. Raggiungici lì.” disse Kira per poi sedersi di fianco a Miwako.

Ashuros annuì e spense il microfono. Dal computer alla quale era seduto, si spostò ad un'altra postazione, iniziando ad aprire varie cartelle contenenti vari dati. Ne trovò una dal nome interessante: Progetto Ten. La aprì ma si trovò di fronte ad una richiesta di password.

-Maledizione, non ho ancora riacquistato la vista e non posso usare il mio potere...- pensò l'albino prima di spostare tutte le cartelle interessanti in una chiavetta USB trovata in un cassetto. Una volta tornato alla gilda ci avrebbe dato un'occhiata.



Prima di uscire dalla stanza, si voltò e, con un movimento della mano, tutti i macchinari presenti avanzarono velocemente nel tempo, fino a diventare degli ammassi di polvere e ruggine.



* * *



L'ennesimo soldato si accasciò al suolo. Sul petto, un grosso taglio aperto dalla katana di Nikora che, continuando a mietere vittime, non abbandonava il suo sorrisetto sadico, spaventando leggermente Lias.

Ora mi sento leggermente meglio.” disse la bionda menando un fendente a vuoto per pulire la sua arma dal sangue.

Nikora, cerca di calmarti. Ho come l'impressione che la cosa ti stia sfuggendo di mano.” disse Yukiteru visibilmente preoccupato per lei. Non gli era mai capitato di vederla così, nemmeno contro i demoni o quando avevano affrontato Collux.

Tranquillo, mi calmerò non appena avrò messo le mani su quel bastardo di Arkens...” sibilò Nikora prima di iniziare a fiutare l'aria “Guarda un po' se non è lui!” e iniziò a correre lungo il corridoio, seguita a ruota da Yukiteru, Lias e i suoi due compagni.

Dopo pochi secondi, sbucarono in un'enorme stanza, completamente vuota. Davanti a loro, seduto a gambe incrociate, videro Arkens intento a... dormire? La grossa bolla che gli usciva dal naso e il fatto che stesse russando alla grande, non fecero altro che rafforzare quell'assurda ipotesi.

Ma ci sta prendendo per il culo?” urlò Nikora prima di scagliarsi contro di lui, cercando di tagliarlo a metà con la sua katana ma, all'ultimo, Arkens svanì dalla sua visuale e il suo colpo andò a colpire il pavimento, creando un grosso squarcio nel metallo.

Dov'è finito?” chiese Lias guardandosi attorno, individuando poi il nemico poco distante da Nikora, ancora seduto a terra ma finalmente sveglio.

Ehi Nikora, sei impazzita? Non si attacca la gente che dorme!” la rimproverò Arkens alzandosi in piedi. La bionda lo fulminò con lo sguardo, squadrandolo nel mentre, da capo a piedi. L'uomo indossava una specie di tuta da motociclista nera provvista di spesse protezioni blu su spalle, ginocchia, nocche delle mani, gomiti e inguine.

Arkens sbadigliò sonoramente e, sorridendo, disse “Vedo che avete sconfitto i vostri avversari e siete riusciti a liberarle... inoltre se Miwako non è con voi, significa che sta affrontando One insieme a Zero”.

Shin-San, ignorando le sue parole, portò lentamente le mani sulle impugnature delle sue armi ma Arkens, senza neanche guardarlo, gli disse “Lucertolone, ti sconsiglio caldamente di farlo.” e, prima che il rettile potesse decidere sul da farsi, Nikora lo precedette, colpendo Arkens al volto con un pugno ricoperto di magma.

Il suo sorriso trionfante si spense non appena si accorse del fatto che il colpo non aveva sortito alcun effetto sull'avversario e che il suo magma stava scivolando sulla tuta, andando poi a sciogliere il pavimento. Prima che potesse tentare un secondo colpo, Arkens le afferrò il polso e gli torse il braccio dietro la schiena, facendo arrivare il polso tra le scapole.

Nikora, tuttavia, non emise neanche un lamento e cercò di colpirlo nuovamente con delle lame di sangue che le uscirono dalla schiena ma il biondo si allontanò senza problemi con dei piccoli balzi.

Che c'è? Non hai le palle di affrontarmi apertamente?” gli chiese la bionda voltandosi verso di lui. Arkens, per tutta risposta, le mostrò un sorrisetto irritante che la fece innervosire ancora di più. Senza attendere oltre, scattò nuovamente verso di lui, ricoprendo la sua katana di magma ma all'ultimo, sorprendendo Arkens, si gettò di lato, giusto in tempo per evitare un grosso raggio elettrico che colpì l'avversario in pieno.

Yukiteru osservò soddisfatto il nemico immobile, convinto del fatto che il suo fulmine fosse bastato ma non appena vide il sorrisetto di Arkens, si convinse del contrario. Era già la seconda volta che i suoi attacchi elettrici non servivano a niente!

Beh, se l'elettricità non ti fa niente...” iniziò il moro, creando una grossa sfera di luce bianca “... vediamo come te la cavi con la luce!!!” e la scagliò a tutta velocità contro il nemico che non fece nulla per evitarla. La sfera esplose al primo contatto con Arkens, creando una grossa cortina di fumo.

Un rumore di passi risuonò nel silenzio della stanza e i maghi di Last Hope rimasero sorpresi nel vedere Arkens uscire dal fumo, perfettamente intatto e senza neanche un graffio.

E' uno scherzo vero?” chiese il moro notando poi un movimento alle spalle di Arkens che si girò su se stesso per contrastare l'assalto di Shin-San. Il biondo riuscì ad afferrarlo per i polsi prima che potesse menare due colpi dall'alto e, senza neanche pensarci, lo colpì con una ginocchiata sullo sterno.

Una grossa onda d'urto scaturì dalla schiena del rettile prima che vomitasse una grossa quantità di sangue. Arkens, allora, lo sollevò di peso e lo scagliò contro una parete, ammaccandola pesantemente.

Shin-San!!!” urlò Lias inginocchiandosi di fianco al suo amico mentre Gref si alzò in volo per poi scendere in picchiata su Arkens. L'uomo ghignò, evitando all'ultimo il becco affilato del grifone per poi colpirlo con una gomitata sulla spina dorsale.

In contemporanea con l'urlo di Gref, si sentì anche un altro grido. Nikora e Yukiteru si voltarono verso Lias la quale era a terra e si teneva una mano sulla schiena, nello stesso punto dove era stato colpito Gref.

Ma che le prende?” chiese Nikora visibilmente confusa.

Se non sbaglio aveva detto di potersi 'collegare' con i suoi compagni in modo da condividere visuali, sensazioni e cose simili... credo che anche il dolore che provano le sue creature lo provi anche lei.” spiegò Yukiteru prima di scattare verso Arkens “Se uccide quel grifone per lei si metterà male! Dobbiamo fermarlo!!!”

I due si lanciarono sull'avversario cercando di colpirlo con calci e pugni ma nessun colpo sembrò aver effetto. Arkens se ne stava lì, in piedi, incassando colpo dopo colpo senza batter ciglio. I due, notando che Gref si era allontanato, lo imitarono, riacquistando una distanza di sicurezza.

Non riesco a capire che potere stia utilizzando.” disse Nikora osservando il biondo.

Sembra quasi una specie di invincibilità o qualcosa di simile.” ipotizzò Yukiteru.

Hai indovinato!” esclamò Arkens sorridendo “Però bisogna essere precisi: io possiedo due poteri, ovvero quello che mi consente di avere una difesa impenetrabile e quello che, invece, mi permette di avere un attacco imparabile”.

Se quello che ha detto è vero, siamo messi male.” disse Yukiteru ma Nikora non gli diede ascolto. La sua mente era concentrata su un minuscolo particolare, ma dalla sua posizione non poteva accertarsi di nulla.

Iniziò così a camminare in circolo attorno ad Arkens che, come previsto dalla bionda, non si girò verso di lei, lasciando la schiena in bella vista e quella sua fiducia ben presto si rivoltò contro di lui. Nikora individuò dei minuscoli graffietti sul gomito con la quale aveva colpito Gref e ne trovò anche sul ginocchio che aveva steso Shin-San.

-Quando attacca il suo scudo non è attivo.- dedusse la bionda ma c'era dell'altro. Aveva notato qualcosa di strano nell'atteggiamento di Arkens. Aveva apertamente detto di avere una difesa impenetrabile e, a suo favore, andava detto che nessun attacco andato a segno aveva sortito effetto eppure c'erano state due occasioni dove aveva apertamente schivato o bloccato il colpo e cioè quando lei lo aveva attaccato con la sua katana così come quando Shin-San lo aveva assalito alle spalle.

Nikora sgranò gli occhi per la sorpresa. Aveva finalmente capito il punto debole di Arkens e Yukiteru sembrò accorgersene perché le chiese “Hai capito qualcosa?”

Arkens si girò verso di lei e il sorrisetto che vide sulle sue labbra non gli piacque neanche un po'.

Oh sì.” disse lei ampliando il sorrisetto “Yukiteru, come te la cavi con le spade?”

Così così... perché?” chiese il ragazzo.

Perchè oltre a non poter attivare il suo scudo quando attacca, Arkens non lo può attivare quando a colpirlo è qualcosa di normale e non magico. Pensaci bene, tutti gli attacchi magici non hanno avuto effetto ma quando ho provato a colpirlo con la katana si è subito spostato.” spiegò Nikora prima di indicare le katana di Shin-San “Prendile tu”.

Il moro ubbidì, brandendo le due armi del rettile e destreggiandosi per qualche secondo con esse.

Hai davvero un ottimo spirito d'osservazione.” si complimentò Arkens, sorridendo alla bionda la quale rispose “Merito di mio padre. Forse mi ha preparato per il giorno in cui ti avrei preso a calci sulle gengive”.

Arkens scoppiò in una grassa risata in attesa che lo scontro riprendesse “Bene, vediamo allora se ti ha istruito anche per il dolore che stai per sperimentare!”



- - -



Sembra che davanti alla città ci stiano dando dentro...” disse Miel tendendo le orecchie. I rumori della battaglia si sentivano appena a quella distanza ma con il suo udito sviluppato poteva sentirli benissimo.

Probabilmente l'arcidemone sta causando parecchi problemi ma ora anche Lya e Michael si saranno uniti agli altri.” disse Lyra camminando davanti agli altri tre.

Miel annuì lentamente. I suoi sensi erano occupati in quel momento e non a causa della battaglia. Aveva individuato altri rumori, gente che si muoveva verso la battaglia, quattro elementi al massimo. Non era riuscita a capire chi fossero ma in compenso era risalita al loro punto di partenza: la sede della gilda.

I quattro raggiunsero dopo pochi minuti la piccola costruzione di legno e notarono delle piccole gocce di sangue che si dirigevano verso Zafirus. Miel non seppe dire a chi appartenevano, ma di sicuro erano dei suoi compagni e la cosa non le piacque per niente.

Meglio andare in infermeria. Di certo ci saranno delle pozioni per le nostre ferite, così potremo andare ad aiutare gli altri!” disse Penny aprendo la porta, restando poi pietrificata sul posto. Stefan notò l'espressione di pura sorpresa sul suo volto e si avvicinò a lei. Capì immediatamente che cosa l'aveva sorpresa.

La gilda era completamente devastata. Sembrava quasi che fosse scoppiato un incendio e che fosse stato estinto da un'improvvisa era glaciale. Tavoli ridotti in cenere, il bancone del bar completamente ghiacciato, le travi del soffitto ancora avvolte da alcune fiamme e vere e proprie colonne di ghiaccio che collegavano il soffitto con il pavimento.

Al centro dell'enorme salone, vi erano due ragazzi intenti a combattere l'uno contro l'altro. Il primo, dai capelli scarlatti, controllava il fuoco mentre il suo avversario, dai capelli blu, era un mago del ghiaccio.

Penny riconobbe subito Leo e Ryu, domandandosi subito perché stessero combattendo. Purtroppo, il suo istinto l'avvertì troppo tardi di un elemento importante: Miel.

La maga si girò rapidamente, sperando di poter impedire a Miel di assistere a quello scontro ma ormai la maga delle ombre era già sull'uscio della porta, gli occhi carichi di sorpresa e paura.

Ryu? Perché sta combattendo contro Angel?!?” chiese Miel iniziando ad avanzare pian piano verso i due ma all'ultimo una piccola sfera di fuoco le esplose davanti ai piedi.

Non avvicinarti!” le intimò Leo scoccandole un'occhiata intimidatoria, prima di tornare a concentrarsi sul suo avversario.

Che stai dicendo? Perchè non dovrei e perché stai combattendo contro Ryu!” urlò Miel mentre Penny e Lyra si avvicinarono leggermente alla compagna.

Non è più il Ryu che conosci. E' stato trasformato in un demone.” spiegò Leo avvolgendo i suoi pugni con delle fiamme per poi lanciarsi contro Ryu che, dopo aver creato due grosse spade di ghiaccio, iniziò un combattimento serrato con l'avversario.

Miel osservò senza parole i due, intenti a scambiarsi colpi per lo più mortali. Leo cercava costantemente di colpire i punti vitali di Ryu che, per tutta risposta, cercava di mozzargli la testa o un arto con le sue spade.

Miel, dobbiamo andarcene. Rischiamo di finire coinvolte e, attualmente, non siamo abbastanza in forma per uno scontro simile.” disse Penny cercando poi di afferrare Miel per un braccio ma all'ultimo istante, vide la sua amica allontanarsi di corsa da lei. Stava correndo verso Ryu.

Fermati Miel!!! Rischi di farti uccidere!!!” le urlò Penny ma Miel non la sentì minimamente. Davanti a lei, Ryu lasciò andare una delle sue spade per tirare un pugno a Leo il quale, per difendersi, incrociò le braccia davanti al volto. Il colpo venne bloccato senza problemi ma Leo venne scagliato dall'altra parte della stanza.

Senza dargli il tempo di riprendersi, Ryu rafforzò la presa sull'altra spada e si scagliò contro di lui ma, dopo pochi passi, una figura si frappose tra lui e Leo. Le braccia aperte verso l'esterno, come a volerlo abbracciare.

Ryu... ti prego fermati...” il tremore della voce di Miel tradiva la sua apparente calma. Il mago del ghiacciò assottigliò lo sguardo prima di fermarsi di fronte alla ragazza. Lentamente, alzò la spada, pronto a colpirla.

Ryu... non farti corrompere... lo so che puoi farcela...” biascicò Miel prima di chiudere gli occhi. Stranamente, non avvertì nessun movimento davanti a sé e, dopo aver riaperto gli occhi, si accorse del fatto che alcuni ciuffi dei capelli di Ryu stavano tornando azzurri.

M... Miel...?” disse Ryu allentando la presa sulla spada. Gli occhi della ragazza si inumidirono e lei annuì sorridendo.

Fece un passo verso di lui ma, prima che potesse sperare di abbracciarlo, vide un rivolo di sangue colare dall'angolo della bocca di Ryu. Un'espressione di dolore sul volto. Miel abbassò lo sguardo e vide due spade infuocate che, passandole ai lati, entravano nel corpo di Ryu, incrociandosi al suo interno.

Alle sue spalle, Leo sibilò “Grazie per averlo distratto, Miel.” ed estrasse le due spade, facendo schizzare il sangue di Ryu sul pavimento. I suoi capelli tornarono immediatamente blu e, senza esitare, colpì Miel al costato con un pugno.

Il colpo le mozzò il fiato e la scaraventò contro la parete dietro di lei, distruggendola. Leo, nel mentre, si era spostato da dietro la ragazza e, arrivando da sinistra, colpì Ryu con un calcio avvolto dalle fiamme, spedendolo oltre il bancone del bar.

Penny, così come Stefan e Lyra, non poterono far altro che assistere alla scena in silenzio. Era accaduto tutto troppo velocemente e le sorprese non erano finite: Miel, distruggendo la parete, era stata assorbita da una strana membrana multicolore che sembrava possedere vita propria.

C... cosa? Dov'è finita Miel?!?” urlò Penny fissando quella strana membrana.

Dev'essere la magia di cui ci ha parlato Aika il primo giorno.” spiegò Lyra e, notando gli sguardi confusi di Stefan e Penny, aggiunse “Questa stanza, in realtà, non si trova qui ma da qualche altra parte e lo stesso discorso vale anche per le altre stanze. Evidentemente ciascun posto è avvolto da quella magia dello spazio in modo da consentire il passaggio tra una stanza e l'altra... Miel dev'essere stata spedita da qualche parte ma non saprei dire dove”.

Merda! Dobbiamo andare ad aiutarla!” esclamò Penny prima di avviarsi verso la porta, seguita da Stefan e Lyra. In tre ci avrebbero messo meno tempo.

Leo li osservò andar via, per poi avvicinarsi al bancone del bar. Con estrema calma, prese l'unico sgabello intatto e ci si sedette sopra. Un secondo dopo, dall'altra parte del bancone, Ryu si alzò barcollante ma con uno sguardo carico di odio.

Ti dirò... quanto sto per fare, farà più male a me di quanto non ne farà a te.” disse Leo alzando la mano destra con le dita pronte a schioccare.

Ryu lo guardò con sguardo confuso ma poi capì. Quando era stato scagliato oltre al bancone, era cozzato contro le mensole dove erano posizionate molte bevande. Vodka, gin, tequila, birra, vino e molte altre bevande ora gli impregnavano i vestiti e gli bagnavano la pelle.

Tutte quelle bevande avevano un filo conduttore: erano bevande alcoliche e l'alcool era un liquido fin troppo infiammabile. Alzò lo sguardo su Leo, digrignando i denti nel vedere un ghigno trionfante sulle sue labbra.

Te l'ho detto no? Scherzando col fuoco, rischi di scottarti.” disse Leo prima di schioccare le dita. Una piccola fiammella andò a depositarsi sul bancone impregnato di alcool e, solo per un secondo, un grosso bagliore illuminò interamente la stanza prima che, un'esplosione altrettanto grossa, avvolgesse i due maghi nelle fiamme.

Le fiamme divamparono per buona parte della sala ma improvvisamente si estinsero da sole. Tranquillamente seduto sul suo sgabello, Leo si sporse oltre il bancone, osservando compiaciuto il corpo carbonizzato di Ryu i cui capelli, seppur neri per la maggior parte, erano tornati azzurri.

E poi dicono che l'alcool crea solo problemi.” disse Leo sorridendo prima di sollevare il corpo del suo compagno. Non appena fu uscito dalla gilda, tornò umano ed iniziò a dargli delle pacche sul corpo e sul viso per togliergli la fuliggine di dosso.

-Bene, ora vediamo di trovare gli altri.- pensò il giovane prima di caricarsi Ryu sulla schiena ed inoltrarsi nella boscaglia.



* * *



La battaglia di fronte a Zafirus ormai stava pian piano volgendo al termine ma non a favore di Last Hope. Da pochi minuti, ai vari difensori, si erano aggiunti altri sei maghi: Lya, Michael, Giada, Amlach, Shi e Tsuki ma anche con i loro sforzi, non c'era stato modo di contrastare del tutto i demoni, i quali continuavano ad uscire dalla nebbia oscura.

Nessuno dei maghi presenti, troppo impegnati a sopravvivere, si accorse dell'ennesima esplosione scaturita non molto lontano da loro, su una grossa altura.

In quel punto, il creatore di tutti quei demoni, l'arcidemone Almarok, stava affrontando tre maghi che, intuendo fosse lui l'origine di quell'assalto, avevano deciso di affrontarlo.

L'arcidemone, in quel momento, cercò di colpire Rex con un raggio di oscurità ma il pistolero riuscì ad evitare il colpo senza problemi. Si mise subito in posizione di tiro, tuttavia non premette il grilletto.

Almarok, credendo che si fosse arrestato per la paura, rise compiaciuto ma un secondo dopo, una grossa sfera di veleno lo colpì in testa, ricoprendolo di liquido nero. Dietro di lui, Draco ghignò ben sapendo che non sarebbe servito a niente.

Come previsto, l'arcidemone si liberò facilmente del veleno, urlando per la rabbia. Voltandosi verso il dragon slayer del veleno, venne rinchiuso in una sfera di vuoto, che esplose creando un piccolo cratere nel terreno. Neanche quel colpo servì a nulla, in quanto Almarok uscì dal cratere. Neanche una ferita sul suo corpo.

La cosa sta andando per le lunghe.” disse Rex sbadigliando.

Quel maledetto non vuole proprio crepare!” sibilò Draco visibilmente innervosito dalla cosa.

Se è come hai detto tu, la vedo molto difficile. Non ho mai affrontato un essere immortale.” disse Enor, fissando Almarok.

L'arcidemone sorrise compiaciuto nel vedere le loro espressioni per nulla serene, tranne quella di Rex che sembrava rilassato. Evidentemente non sentiva la tensione del momento oppure era così di natura.

Nessun umano può sperare di poter sconfiggere un arcidemone e ora capirete anche il perché!” urlò Almarok prima di conficcare le mani nel terreno. I tre si guardarono attorno, sicuri che li avrebbe attaccati di lì a poco, invece non successe nulla, o almeno così credevano.

Senza capacitarsi del perché, si ritrovarono le braccia costrette lungo il corpo, impossibilitati a muoverle ed era come se un grosso serpente li stesse stritolando. Rex, sforzando un po' i muscoli del collo, riuscì a ruotare la testa e notò con sorpresa che le loro ombre erano effettivamente ghermite da dei tentacoli.

Ma che diavolo succede? Sono le nostre ombre ad essere attaccate?” chiese il moro tornando a fissare Almarok che, ghignando, gli rispose “E' uno dei miei tanti poteri. Posso colpire o immobilizzare le vostre ombre in modo tale che il corpo ne risenta in ugual modo. E' anche un ottimo metodo per sfuggire al noioso veleno del tuo compagno”.

Tsk, è pieno di sorprese. Si vede che non può batterci senza di esse.” commentò Draco cercando di liberarsi, ma senza successo. Almarok allungò le unghie delle sue mani, fino a farle diventare delle piccole spade. Lentamente, iniziò a camminare verso i tre, pregustando il momento in cui li avrebbe squartati come vitelli.

A nulla valsero le esplosioni, ora più deboli, di Enor e i soffi del drago di Draco. Almarok non si fermava, al massimo veniva rallentato per qualche secondo e ormai li separavano solo una ventina di metri.

Ehi Rex, mi secca ammetterlo, ma qui c'è bisogno del tuo vero potere.” sibilò Draco voltandosi verso di lui.

Ne sei sicuro? Sappiamo tutti com'è andata l'ultima volta.” ribattè Rex mentre la presa dei tentacoli si rafforzava. Chiuse per un secondo gli occhi, decidendo sul da farsi. Erano abbastanza lontani dalla città e, grazie ai loro poteri, sia Draco che Enor si sarebbero salvati. Riaprì gli occhi, fissando intensamente l'arcidemone “Preparatevi al botto!” e iniziò ad inarcare la schiena ma, prima che potesse concludere il suo misterioso attacco, tra lui e Draco partì un raggio di oscurità che colpì Almarok in pieno petto, scagliandolo a diversi metri di distanza.

I tre ragazzi sentirono la presa svanire e furono di nuovo liberi di muoversi. Draco si voltò immediatamente per scoprire chi li avesse aiutati. Impiegò mezzo secondo ad individuare una giovane intenta a camminare verso di loro.

Era una ragazza alta sul metro e sessantacinque, dal fisico magro e la carnagione rosea. I brillanti occhi, di un verde smeraldo misto al giallo, brillavano nell'oscurità mentre i lunghi capelli neri dalle punte castano chiaro, erano legati in una coda bassa che le arrivava vicino alle caviglie.

Indossava una canottiera bianca che le copriva il seno, un paio di pantaloni “pinocchietti” neri e delle scarpe da ginnastica bianche. Le mani erano avvolte dalla stessa oscurità degli attacchi di Almarok.

E tu chi cazzo sei?” chiese il mago del veleno assottigliando lo sguardo. La giovane si limitò a scoccargli un'occhiataccia per poi ignorarlo completamente, superando i tre. Draco non la prese per nulla bene e cercò subito di afferrarla per un braccio ma, improvvisamente, si sentì nuovamente bloccato e questa volta l'intero corpo non si muoveva.

-Che diavolo succede? Non riesco neanche a parlare!-

Ti ho bloccato io.” disse la ragazza senza voltarsi “Il tuo veleno maledetto ha preso il posto del tuo sangue ma nella mente non scorre niente, perciò posso controllarti come voglio”.

Mailar, lascialo andare. Non è lui il nostro nemico.” disse una voce maschile alle spalle dei tre. Rex si girò per fronteggiare il nuovo arrivato e si ritrovò un giovane sorridente, intento a tendergli la mano “Vi chiedo scusa per il suo comportamento. E' meglio non darle fastidio”.

Era un ragazzo alto poco più di un metro e ottanta, dal fisico asciutto e dalla carnagione leggermente abbronzata. Aveva dei corti capelli rossi come il fuoco mentre gli occhi erano di un blu intenso, simile a quello delle acque profonde. Indossava una maglia a maniche corte bianca, dei jeans neri e un paio di stivali di cuoio neri.

Rex ricambiò il sorriso e gli strinse la mano, per poi indicare Mailar “Una maga mentale?”

Il rosso annuì “Ha anche qualche piccolo trucchetto ma non sarò io a rovinarvi la sorpresa. Mi chiamo Drake, sono un mago venuto qui per unirmi a Last Hope”.

Io mi chiamo Rex. Lui è Enor e il ragazzo che la tua amica ha bloccato si chiama Draco.” disse il moro. In quel momento, Mailar lasciò andare Draco che, se non ci fosse stato Enor, avrebbe nuovamente tentato di avvicinarsi a lei.

Siamo qui per darvi una mano. Mailar è riuscita ad entrare per qualche secondo nella mente dell'arcidemone e ha scoperto come batterlo.” spiegò Drake per poi afferrare la canna della pistola di Rex con una mano. Il moro fissò la sua mano confuso, restando poi sorpreso nel vedere, nell'altra mano, una copia esatta della sua magnum.

Non male come potere.” disse Rex sorridendo prima di voltarsi verso Almarok che si era appena rialzato. I tre maghi che lo avevano affrontato per primi, rimasero sorpresi nel vedere che le ferite sul petto dell'arcidemone non si erano rimarginate.

E' immune a tutti i poteri, tranne i suoi stessi poteri.” spiegò Mailar prima di creare dei tentacoli di oscurità con i quali tentò di immobilizzare Almarok. L'arcidemone, tuttavia, riuscì ad evitarli senza problemi con un balzo ma, non appena ebbe toccato nuovamente il terreno, dodici proiettili lo colpirono nelle gambe, distruggendogli le ossa e facendolo cadere al suolo.

Rex e Drake si scambiarono uno sguardo di intesa prima che Draco, saltando in alto, scagliasse una grossa sfera di veleno addosso ad Almarok. Il demone lupo ghignò. Quel colpo non avrebbe avuto effetto ma all'ultimo vide la ragazza saltare proprio dietro alla sfera.

Il colpo lo prese in pieno e, contrariamente a quanto da lui immaginato, il veleno corrose pesantemente il terreno, facendolo quasi affondare. In pochi secondi si ritrovò con metà del corpo sprofondato in quel liquido corrosivo ma la sua preoccupazione era un'altra. Davanti a lui vide Mailar pronta a colpirlo con delle lame di oscurità.

-Sciocca, posso ancora difendermi con le braccia!- pensò Almarok ma prima che potesse sollevarle, due sfere di vuoto le inglobarono, esplodendo un istante dopo. Ora aveva solo dei moncherini e la sua rigenerazione non avrebbe fatto in tempo ad agire. Senza esitare, aprì la bocca e un grosso tentacolo di oscurità uscì da essa, bloccando Mailar, colta alla sprovvista.

Il tentacolo la sollevò senza alcun problema e la scagliò addosso agli altri maghi. Prima che potessero nuovamente attaccarlo, Almarok riuscì a rigenerare i suoi arti ed uscì dal veleno, mettendosi nuovamente in posizione di combattimento.

E' davvero un osso duro. Non a caso è un arcidemone.” commentò Drake, trasformando la pistola in una spada a doppio filo.

Se è come ha detto Mailar, solo i suoi poteri possono sconfiggerlo.” disse Rex ed Enor chiese “Inoltre lei può copiare i vari poteri. Non potrebbe unire il veleno di Draco con quell'oscurità?”

Non può farlo.” sentenziò immediatamente Draco “Il mio veleno annulla gli altri poteri, non può mischiarsi ad altri”.

Dobbiamo solo tenerlo occupato fino all'alba.” disse Mailar “Di notte è praticamene invincibile, ma con la luce del sole, diventa vulnerabile a tutti i poteri”.

Almarok strinse i denti. Aveva scoperto il suo punto debole più grande e, a giudicare dal colore del cielo, all'alba mancava veramente poco. Doveva eliminarli in fretta così da poter andare in prima linea e invadere Zafirus. Grazie al suo collegamento con la nebbia oscura, scoprì che i maghi stavano indietreggiando ma riuscivano comunque a difendersi fin troppo bene.

Una strana sensazione lo riportò alla realtà. Avvertiva qualcosa che conosceva bene essendo un demone: sete di sangue. Davanti a lui, vide una strana aura nera formarsi attorno a Draco. Quella strana aura prese le sembianze di un grosso serpente a otto teste nero e dagli occhi scarlatti.

Il mago del veleno si scrocchiò le dita e, ghignando, disse “Bene, questo significa che dobbiamo continuare a massacrarlo fino all'alba. Penso proprio che mi divertirò!”



- - -



Una nuova esplosione scosse le fondamenta della base di Arkens. Soldati e scienziati correvano in tutte le direzioni, sperando di poter fuggire da quell'inferno che si sarebbe rivelato la loro tomba. Lungo un corridoio, una parete esplose, investendo alcuni soldati con i detriti ed uccidendoli sul colpo.

Sopra ai loro cadaveri, oltre alle macerie, vi era One con diverse ferite sul corpo. Il mago dell'energia si rialzò dopo pochi secondi, scagliando alcune sfere nel buco da lui creato. Nuove esplosioni risuonarono oltre il muro ma una figura estremamente veloce si portò sul fianco di One, colpendolo con un pugno e scaraventandolo addosso ad alcuni soldati rimasti pietrificati dalla paura.

Levatevi di mezzo!” urlò One prima di polverizzarli con un attacco. Senza perdere tempo, ruotò su se stesso e scagliò un raggio verso il soffitto, sfiorando la testa del suo avversario. Una piccola nube di fumo gli permise di allontanarsi.

Purtroppo per lui, l'avversario gli fu subito addosso e lo colpì con una ginocchiata in mezzo alle scapole, mozzandogli il fiato e facendolo cadere a terra. Di certo Zero non ci andava giù leggero con lui. One si rialzò barcollante ed osservò l'albino con disprezzo.

-Ormai dovrebbe essere arrivato al suo limite.- pensò il biondo e, come se avesse previsto tutto, un rivolo di sangue colò dal naso di Zero che si pulì velocemente con il dorso della mano. One ghignò e, senza attendere oltre, si lanciò nuovamente contro Zero iniziando a tirargli diversi pugni e calci ma nessuno di essi andò a segno e Zero, col palmo della mano, lo colpì sullo sterno, scagliandolo in fondo al corridoio.

Keh, sei arrivato al tuo limite ma sei ancora un mostro. A quanto pare dovrò ricorrere anch'io alla mia ultima risorsa!” disse One prima di ricoprire interamente il suo corpo con la sua energia, tranne gli occhi che iniziarono a brillare di un intenso bagliore azzurro. Ormai i tratti del volto erano indefiniti e, benchè parlasse, Zero non vedeva alcun movimento della mascella.

Ora scopriremo chi tra di noi è il migliore!” urlò One prima di svanire nel nulla. Un battito di ciglia dopo cercò di colpire Zero con un calcio laterale all'altezza della testa ma l'albino riuscì a parare il colpo con il braccio destro. Tutte le ossa del suo arto tremarono per quel colpo e lui strinse i denti per riuscire a fermarlo.

Ancor prima che potesse contrattaccare, One lo cercò di colpire con l'altra gamba, alla bocca dello stomaco ma Zero gli afferrò il piede con l'altra mano e, dopo averlo sollevato di peso, lo sbatté con forza sul pavimento che cedette, facendoli cadere in una stanza buia.

I due si rialzarono subito e One, non avendo alcuna voglia di combattere al buio, scagliò quattro sfere negli angoli alti della stanza e, grazie ad esse, furono in grado di vedersi nitidamente.

Dopo alcuni secondi passati a studiarsi, i due si lanciarono l'uno contro l'altro, scambiandosi diversi colpi che andarono a segno ma nessuno dei due cedette terreno e lo scontro continuò. Ad un certo punto, entrambi si colpirono al volto con un pugno e il terreno sotto i loro piedi si crepò pesantemente, causando una piccola scossa sismica.

I due si allontanarono di qualche passo e Zero tossì un po' di sangue. One non perse tempo e gli assestò un montante al mento, creando un'esplosione all'impatto. Zero fu scagliato in aria ma questo gli permise comunque di colpire One, che era saltato per infierire, con una gomitata sul naso, rispendendolo al suolo.

Zero rovinò a terra poco dopo, tossendo altro sangue. Ormai i dieci minuti erano passati e lui stava iniziando a sentire gli effetti collaterali del suo potenziamento ma non poteva fermarsi. One era ancora in piedi.

Il suo avversario, dopo essersi massaggiato il volto, creò una frusta di energia e la scoccò in direzione di Zero, riuscendo a prenderlo per la caviglia destra. Senza alcuna difficoltà, One lo sollevò di peso e lo fece sbattere contro il pavimento e contro le varie pareti, ammaccandole ad ogni colpo.

All'ennesimo schianto, Zero riuscì ad “atterrare” in piedi e, dopo aver piegato le gambe, si lanciò contro One il quale, non riuscendo a deviarne la traiettoria con la frusta, si beccò un braccio teso alla gola che lo spedì contro la parete alle sue spalle, facendogli perdere la presa sulla frusta la quale svanì nel nulla.

I due rimasero a terra ansimanti. Ormai avevano raggiunto il loro limite e lo sapevano bene. One, che era molto vicino ad una parete, la usò come sostegno per rialzarsi ma le sue gambe tremavano e aveva il fiatone.

Zero, dopo essersi messo in ginocchio, provò a rialzarsi ma le gambe non riuscivano a reggere lo sforzo così cadde nuovamente in ginocchio. Tossì nuovamente sangue e, seppur a malincuore, si tolse le cuffie, avvertendo subito una specie di sollievo.

Eh eh eh... ormai non ce la fai più. Coraggio, ammetti che sono io l'unico meritevole di portare il titolo di Zero!” disse One mentre la sua armatura energetica andava via via svanendo, mettendo a nudo un corpo pieno di ferite.

L'albino non rispose, limitandosi a fissare il pavimento semi distrutto. One ghignò vittorioso ed iniziò a camminare verso il suo nemico, fermandosi poi a pochi passi da lui. Stranamente, anche lui tossì un po' di sangue senza perdere il suo ghigno.

Ho vinto io!!!” urlò il biondo alzando le braccia al cielo ma un'incredibile fitta di dolore lo pugnalò al petto. Con gli occhi sgranati, abbassò lo sguardo restando a bocca aperta nel vedere Zero con le mani poggiate ai alto del suo costato, negli stessi punti dove sentiva quella fitta di dolore.

Non riuscì a proferire parola in quanto vomitò una grossa quantità di sangue addosso al suo avversario che, seppur barcollante, rimase in piedi, osservandolo con sguardo serio.

Bas... tardo... cosa hai... bleargh!!!” One non riuscì a continuare, gli sembrava quasi che gli avessero appena strappato via il cuore.

Ti ho appena colpito ai fianchi con due colpi di egual potenza. I tuoi polmoni ed il tuo cuore sono gravemente danneggiati, probabilmente morirai tra pochi minuti.” spiegò Zero lasciando One senza parole e con il terrore negli occhi “Tuttavia, non sono come te perciò non ti farò soffrire”.

Prima che One potesse reagire, Zero gli conficcò l'indice destro nel corpo, all'altezza del cuore. Il sangue iniziò a fluire da quella ferita ma One non sembrò risentirne.

Cosa succederebbe se facessi scorrere tutto il tuo sangue al contrario e con una potenza estremamente maggiore?” chiese Zero con un piccolo sorrisetto sulle labbra. One lo fissò con sguardo implorante non riuscendo a proferir parola.

Zero si limitò a chiudere gli occhi e, nel silenzio della stanza, risuonò un rumore orribile simile a quello di un gavettone. Un gavettone pieno di sangue, organi e ossa completamente distrutte. Quando ebbe riaperto gli occhi, Zero era circondato dal sangue di One.

Grazie alla sua magia dei vettori aveva fatto letteralmente esplodere il corpo del suo nemico, verniciando il pavimento con quel liquido rosso tranne la parte dietro di lui, protetta dalla sua magia.

Con calma, si pulì dal sangue di One che gli aveva vomitato addosso prima e si diresse verso l'uscita. Prima di abbandonare quella stanza, si voltò un'ultima volta verso il punto in cui era morto il suo avversario.

Spiacente, non eri abbastanza forte”.



* * *



Lias era senza parole. Lo scontro di fronte ai suoi occhi era la cosa più incredibile che avesse mai visto. La giovane si era già ripresa dal dolore causato dal collegamento con Gref ma non era intervenuta nella battaglia, ben conscia del fatto che non avrebbe potuto far molto.

A una decina di metri da lei, Nikora e Yukiteru erano impegnati in uno scontro serrato con Arkens che, da quando la bionda aveva scoperto il suo punto debole, aveva deciso di combattere solo in offensiva e le varie ferite sul suo corpo, così come sui corpi dei due maghi di Last Hope, erano una chiara prova di ciò.

Il dragon slayer dei fulmini cercò di colpirlo con le due katana di Shin-San rivestite con uno strato di elettricità, ma Arkens lo evitò e lo colpì al torace con un pugno, incrinandogli qualche costola. Il moro indietreggiò barcollando ma rimase comunque in posizione da combattimento.

I vostri corpi sono davvero resistenti.” si complimento Arkens “Una persona normale sarebbe già collassata al primo colpo”.

Yukiteru ghignò e disse “Merito dell'addestramento dei nostri genitori!” e si lanciò nuovamente all'attacco, stavolta insieme a Nikora che cercò di colpire Arkens alle spalle. L'uomo non si fece cogliere impreparato e, dopo aver afferrato il polso sinistro di Nikora così come quello di Yukiteru, ruotò su se stesso, scagliando i due avversari in direzioni opposte.

Nessuno dei due risentì minimamente di quel lancio e furono subito pronti per riprendere. Nikora rivestì la sua katana con del magma e tentò un affondo ma Arkens schivò di lato, finendo però preda di Yukiteru che riuscì a colpirlo sulla spalla destra con una delle due spade.

Stringendo i denti per il dolore, Arkens si girò verso il moro e lo colpì nuovamente al costato ma stavolta trovò una difesa elettrica ad attenderlo. L'elettricità si trasferì nel suo corpo, folgorandolo e facendolo urlare per il dolore.

Maledetto ragazzino, sei rimasto scoperto di proposito.” disse Arkens ansimando per il dolore.

Indovinato vecchio, anche se il tuo colpo mi ha comunque raggiunto, fa un male cane!” ribattè Yukiteru sorridendo.

Nikora, sfruttando la distrazione, cercò di tagliare le gambe ad Arkens che, sentendola arrivare, saltò e la colpì con un manrovescio al volto, spedendola ad una decina di metri di distanza. La bionda si rialzò dopo pochi secondi, portandosi una mano sulla guancia rossa.

Ehi maledetto, non te l'hanno insegnato che le ragazze non si toccano neanche con un fiore?” gli chiese Nikora.

Scusa ma io vedo solo una maga manesca che non ha nulla di femminile.” rispose Arkens sorridendo e Yukiteru “Ah! L'ho sempre detto io! Finalmente qualcuno che la pensa come me!”

Nikora lo fulminò con un'occhiataccia per poi lanciarsi addosso ad Arkens, menando un fendente dall'alto. L'uomo, malgrado avesse un buono spiraglio per colpirla, non lo fece in quanto sapeva che Nikora non aspettava altro.

Decise quindi di allontanarsi dalla bionda, restando poi con un ginocchio a terra e i muscoli delle gambe tesi, pronti a qualsiasi evenienza. Osservò attentamente i suoi avversari. Yukiteru non sembrava essere abituato alle spade e questo lo rendeva più debole di Nikora che, invece, aveva molta esperienza con la sua katana.

Decise di occuparsi prima del moro, in modo tale da potersi concentrare poi esclusivamente sulla bionda. I due maghi di Last Hope, dopo essersi sussurrati qualcosa, corsero verso di lui, allargandosi poi ai lati: un attacco a tenaglia.

Yukiteru cercò di colpirlo alle gambe con le spade posizionate orizzontalmente una sopra l'altra mentre Nikora, sorprendendo Arkens, gli corse incontro con la katana nel fodero, sul fianco destro, e la mano sinistra sull'impugnatura. L'uomo riconobbe subito quello speciale stile di combattimento, si trattava di una tecnica d estrazione della spada dato che, nel momento dell'estrazione, il colpo aveva maggior velocità e potenza rispetto ad un colpo normale.

Nikora puntava al fatto che Arkens saltasse per evitare il colpo di Yukiteru, in modo tale da poterlo colpire rapidamente prima che potesse portarsi fuori dal suo raggio d'azione. L'uomo capì subito quale fosse il suo obbiettivo e decise di accontentarla, aveva ancora un asso nella manica.

Senza esitare, Arkens saltò a mezz'aria, colpendo poi una katana di Yukiteru con il piede, mandandola in frantumi. Come previsto, Nikora estrasse velocemente la sua katana, cercando di colpirlo ma Arkens, stranamente, non cercò di evitarla, anzi, sfruttando la spinta scaturita dal colpo all'arma di Yukiteru, l'uomo riuscì a fare una capriola al contrario e, con la punta dello stesso piede, riuscì a colpire la katana, deviandone la traiettoria.

Nikora osservò incredula la scena e, prima che potesse attaccare nuovamente, Arkens atterrò vicino a lei, colpendola poi con un pugno nel costato e scagliandola in aria. Dietro di lui, Yukiteru cercò di trafiggerlo con l'unica katana rimastagli ma Arkens lo aveva previsto e, ruotando in senso orario, colpì la lama con il dorso della mano destra, distruggendo anche quell'arma.

Il moro non si lasciò scoraggiare e, lasciando cadere ciò che rimaneva della katana, caricò un pugno rivestito di elettricità. Grazie alla sua velocità, riuscì a colpire Arkens ad una spalla ma l'uomo, ignorando il dolore e l'elettricità, lo colpì a sua volta con un calcio al costato, facendolo finire vicino a Lias.

Tutto bene?” chiese la ragazza avvicinandosi a lui.

Sì, al massimo qualche osso rotto.” commentò Yukiteru mettendosi a sedere. Poco lontano da lui, Nikora aveva già ripreso a combattere contro Arkens. Il dragon slayer osservò attentamente i movimenti dei due avversari. Nikora era visibilmente più agile di Arkens che però compensava quello svantaggio con l'esperienza.

C'era comunque qualcosa che non gli tornava. Arkens avrebbe potuto benissimo incalzarla con una serie di attacchi rapidi dato il suo fisico allenato, eppure si ostentava ad evitare i vari colpi di Nikora, utilizzando il suo potere per deviare quelli più pericolosi, inoltre, a suo parere, quel potere offensivo non era così incredibile.

Fu pensando a quel potere che a Yukiteru venne l'illuminazione. Arkens gli aveva spiegato che possedeva l'attacco più forte ma non aveva mai detto di averlo usato. Il suo potere poteva essere utilizzato in piccole quantità, perciò poteva anche essere caricato in un solo colpo!

In quel momento, Nikora tentò un altro affondo e Arkens ruotò in senso antiorario su sé stesso. Yukiteru fu in grado di vedere un piccolo ghigno sulle sue labbra ma non potè avvisare la compagna del pericolo.

L'uomo deviò leggermente la traiettoria dell'arma con la mano sinistra ma non la lasciò andare, bensì la strinse saldamente. Prima che Nikora potesse provare a tagliargli le dita o a ritrarre la katana, Arkens concluse la sua rotazione, colpendo la lama con il pugno destro avvolto da una densa aura grigia.

L'impatto provocò un potente onda d'urto che scaraventò Nikora a terra. La ragazza, per nulla ferita, si rialzò immediatamente e si accorse subito del fatto che ora, la sua katana, era in mano ad Arkens e, cosa più preoccupante, era gravemente danneggiata.

Alcuni frammenti di scaglie di drago caddero a terra. L'uomo osservò affascinato l'arma della bionda “Incredibile, anche dopo un colpo come quello, sono riuscito solo a danneggiarla senza distruggerla. Le scaglie di drago sono davvero resistenti!” e lasciò cadere a erra l'arma, dandole poi un calcio per farla arrivare vicino a Nikora “Su prendila, al prossimo attacco te la distruggerò”.

La dragon slayer fissò senza parole la sua arma. Sul lato sinistro mancano diversi pezzi e molte crepe erano apparse lungo tutta la lama, fino a raggiungere la guardia. Si morse con forza un labbro fino a farlo sanguinare dopodichè afferrò la katana, rivestendola con uno strato di sangue.

Al prossimo attacco ti ritroverai senza braccia.” sibilò Nikora mostrando i canini.

Il suo avversario le mostrò un sorriso che non le piacque per niente ma, qualunque cosa avesse in mente, venne fermato da Yukiteru. Un grosso cerchio magico giallo apparve sopra di lui mentre, un cerchio bianco, apparì sottò i suoi piedi.

Arkens si girò verso Yukiteru il quale stava preparando il suo attacco con un ghigno stampato sul volto.

E' inutile che ci provi.” disse Arkens “Ho ancora il mio scudo impenetrabile e gli attacchi magici come quello non avranno effetto”.

Keh, non si può mai sapere, giusto?” chiese Yukiteru prima di concludere il suo attacco “DRAGON SLAYER'S SECRET ART: JUDGEMENT OF THE HOLY THUNDER!!!”

I due cerchi magici si scontrarono all'altezza del cuore di Arkens, generando una grossa esplosione che fece tremare l'intera stanza. Un denso fumo venne a crearsi nel punto dell'esplosione ma una sonora risata rivelò subito l'esito di quell'attacco. L'avversario uscì senza problemi dal piccolo cratere venutosi a creare, togliendosi la polvere di dosso.

Yukiteru crollò in ginocchio, cercando di riprendere fiato. Aveva usato la sua tecnica segreta due volte in poco tempo e non aveva avuto modo di ricaricarsi. Cercò subito di assorbire un po' di luce ma Arkens lo afferrò per la gola, sollevandolo dal terreno.

Game over. Se mi avessi ascoltato avresti potuto continuare a combattere.” disse Arkens, prima di scrutare meglio il viso del giovane “La tua faccia... mi sembra di averla già vista. Hai per caso un gemello?”

No... quando hanno fatto questo magnifico volto... hanno gettato lo stampino...” rispose Yukiteru ghignando seppur con grande difficoltà.

Oh beh, tanto meglio.” disse Arkens con leggerezza “Allora non mi tratterrò oltre.” ma prima che potesse stringere ulteriormente la presa, avvertì un pericolo alle sue spalle. Lasciando andare il moro, si voltò verso Nikora e una lunga lama di sangue gli trapassò la spalla destra.

Arkens urlò per il dolore e vide che Nikora aveva usato il rivestimento di sangue sulla katana per prolungare la lama, in modo da poterlo colpire senza muoversi. La bionda, senza esitare, avvolse la katana col magma ma prima che potesse raggiungere Arkens, questi si liberò distruggendo la lama di sangue con un pugno, estraendo poi il pezzo di lama dalla sua spalla.

L'uomo si allontanò di qualche passo mentre Yukiteru si rialzava. Nikora si avvicinò al ragazzo e gli chiese “Pronto per l'ultimo attacco?”

Ovviamente! Io sono nato pronto!” esclamò Yukiteru sorridendo.

Tsk, non vi arrendete mai, eh?” disse Arkens leggermente innervosito “Vorrà dire che concluderemo il tutto ora!” e si scagliò contro di loro, caricando entrambi i pugni di energia -Poveri illusi, scommetto che vorranno attaccarmi con un soffio del drago o altro ma non sanno che posso passare dal potere d'attacco a quello di difesa in una frazione di secondo!-

Come previsto, i due dragon slayer inarcarono la schiena, iniziando ad accumulare potere magico.

BLOOD MAGMA DRAGON'S...!!!”

HOLY LIGHTING DRAGON'S...!!!”

-Perfetto! Ora non devo fare altro che...!- l'espressione di Arkens divenne la maschera della sorpresa. Gli occhi erano sgranati e la bocca semiaperta in un'espressione muta.

Non riusciva ad attivare il suo scudo.

Una piccola fitta di dolore gli fece portare lo sguardo sulla ferita alla spalla dove, con ancor maggior sorpresa, vide una piccola scheggia. Era un minuscolo frammento di una scaglia di drago. Fu pochi istanti prima dell'attacco dei due dragon slayer che riuscì a capire tutto.

Nikora aveva capito fin da subito che non potevano sconfiggerlo semplicemente attaccandolo con le spade e sapeva anche che il potere di Arkens poteva essere caricato così, seppur a malincuore, aveva danneggiato la sua spada e, quando aveva prolungato la lama col sangue, aveva messo alcuni frammenti di scaglia nella punta, rilasciandoli nel suo corpo al momento giusto. Seppur piccola, quella scheggia era comunque una lama e il suo scudo non poteva difendersi dalle lame, né poteva essere attivato se delle lame erano presenti nel suo corpo.

Spostò nuovamente lo sguardo sui suoi due avversari e sorrise. Alle spalle di Nikora gli parve di vedere proprio Magnus, il drago con la quale aveva vissuto momenti divertenti ma anche tristi.

-Complimenti Magnus, l'hai cresciuta veramente bene...-

... ROAR!!!”

I due attacchi si unirono in un unico cono di energia composto da quattro elementi e creò un'incredibile esplosione. Gref si mise di fornte a Lias e Shin-San per proteggerli dall'onda d'urto che comunque riuscì a spostarli di diversi metri. Una densa coltre di fumo invase gran parte della stanza e i due figli dei draghi, ansimanti e privi di forze, osservarono quel denso fumo.

Ci vollero diversi secondi, ma alla fine il fumo si diradò completamente e, al centro dell'enorme cratere creatosi nel pavimento, non videro nulla che potesse ricordare una figura umana. Arkens era svanito nel nulla.

Abbiamo... vinto?” chiese Yukiteru riprendendo fiato.

Devo farvi i miei complimenti, avete ridotto Arkens ad uno straccio.” disse una voce femminile alle loro spalle e i vari maghi presenti si voltarono in quella direzione. A pochi metri da loro, una ragazza avvolta in un mantello giallo con cappuccio teneva Arkens su una spalla. Il braccio destro dell'uomo era stato distrutto fino al gomito.

Ehi! E' quella maledetta che ci ha separati!!!” urlò Yukiteru indicandola.

Sì sono io, mi chiamo Six.” ribattè lei con voce calma “Avete sconfitto il nostro capo, la vittoria è vostra. Ora, con permesso...” e svanì nel nulla insieme ad Arkens.

E ora dove diavolo sono...?” iniziò Nikora ma un giramento di testa le fece perdere l'equilibrio. Prima che cadesse a terra, Yukiteru le prese un braccio e lo fece passare intorno al collo, aiutandola a stare in piedi “C... che stai facendo?” chiese poi lei, voltandosi verso di lui.

Mi sembra ovvio! Ti aiuto a non cadere.” rispose Yukiteru voltandosi verso la bionda, accorgendosi poi di un particolare. Erano fin troppo vicini. All'unisono, si voltarono in direzioni opposte, rossi in volto ma Yukiteru non la lasciò comunque andare.

G... grazie per l'aiuto.” disse Nikora.

D... di niente. Un vero uomo aiuta sempre i suoi compagni.” ribattè Yukiteru. Nikora si voltò verso di lui e, senza dir nulla, gli leccò via un po' di sangue dalla guancia, facendolo trasalire “CHE DIAVOLO STAI FACENDO?!?”

Beh, che c'è? Io mi ricarico col sangue! Hai appena detto che un vero uomo aiuta sempre i suoi compagni!” ribattè Nikora tornando a voltarsi “Questo significa che, oltre ad essere un pervertito maniaco, sei anche un bugiardo!”

Io sarei il pervertito? Mi hai appena leccato la guancia!” ribattè a sua volta Yukiteru, ora leggermente più incazzato.

La prossima volta ti azzannerò direttamente alla gola se preferisci!!!” sbottò Nikora quando una voce, a loro familiare, li interruppe “Ehm... momento sbagliato?”

I due si voltarono verso la porta dalla quale erano entrati e videro Kira, Fede ed uno strano ragazzo albino che portava sulle spalle Miwako. Il dragon slayer delle stelle alzò una mano verso di loro “State tranquilli, prendiamo Lias con noi e poi vi lasciamo la vostra privacy”.

Lias, aiutando Shin-San, si avvicinò agli altri e disse “L'amore è una cosa meravigliosa, non dovreste vergognarvi”.

N... non è come pensi!” disse Yukiteru, lasciando andare Nikora, la quale cadde a terra.

-Calmati Nikora... stai calma... conta fino a mille e poi, se sarai ancora incazzata con lui, saltagli alla gola...- pensò la bionda mettendosi in ginocchio -Uno... due... tre... mille!!!- per poi saltare, letteralmente, addosso a Yukiteru, mirando alla gola con i denti ma il suo istinto omicida venne soppresso dalla visione di Miwako.

Lasciando andare il moro, si avvicinò all'albino, che si presentò come Dorein, e chiese “Sta bene?”

Sì, ha rischiato parecchio, ma grazie a Dorein si è salvata.” spiegò Fede. Nikora chiuse gli occhi, sospirando ma una voce alquanto flebile la costrinse a riaprirli subito “N... Nikora...?”

Miwako si era appena svegliata e sembrava completamente priva di forze. Dorein la fece scendere, sorreggendola per farla stare in piedi mentre gli altri esultarono nel vederla di nuovo in piedi, seppur a fatica.

Dov'è... Zero...?” chiese la mora, fissando gli altri. Yukiteru e Kira si scambiarono un'occhiata e il bambino disse “E' rimasto a combattere contro One ma non so come stia andando”.

Tuttavia, i tre dragon slayer iniziarono a sentire un rumore di passi proveniente dal corridoio dalla quale erano arrivati. Kira si mise davanti, pronto ad intercettare qualsivoglia nemico ma il suo olfatto lo rassicurò immediatamente.

Dall'ombra del corridoio, ferito e malconcio, uscì Zero. L'albino aveva un sorriso sereno sul volto e, sia Kira che Fede, gli andarono incontro, aiutandolo ad avanzare.

Ben tornato Zero! Se tu sei qua significa che...” iniziò Yukiteru e Zero concluse subito “One è morto, non dobbiamo più preoccuparci di lui”.

Gli altri annuirono, rasserenati da quella notizia e, mentre Lias cercava di convincere Nikora a farsi portare in groppa da Gref, Miwako si voltò verso Zero, iniziando a camminare verso di lui per poi saltargli addosso. L'albino cadde a terra, trascinandola con sé, e, sorridendo, disse “Immagino che tu voglia le mie cuffie per calmarti”.

Miwako sorrise a quelle parole e, dopo aver negato con la testa, gli cinse il collo con le braccia e gli diede un bacio a freddo sulle labbra. L'albino sgranò gli occhi per la sorpresa ma non si ritrasse da quel contatto, cingendole a sua volta la vita con le braccia.

Davanti a loro, Yukiteru iniziò a voltarsi, non sentendo più rumori, ma Fede gli afferrò con forza la testa e lo fece tornare a guardare in avanti. Quei due meritavano davvero un po' di privacy.

Dopo qualche secondo, Miwako si allontanò di qualche centimetro per poi abbracciarlo. “In questo momento voglio solo stare con te.” disse la ragazza e, prima che Zero potesse dire qualcosa, una voce maschile disse “Vi ricordo che la base sta cadendo a pezzi, sarebbe meglio andare”.

Zero e Miwako alzarono lo sguardo, ritrovandosi di fronte Ashuros che li fissava dall'alto.

Sai, per essere un mago del tempo hai davvero un pessimo tempismo.” commentò Zero ghignando, per poi alzarsi insieme a Miwako. I vari maghi si diressero verso l'uscita posta dall'altra parte della stanza e, dopo alcuni minuti, riuscirono a trovare il cancello principale, che venne prontamente distrutto da Dorein.

Non appena furono fuori, si accorsero che il sole stava per sorgere e Nikora si voltò verso la struttura alle loro spalle “Che ne sarà di tutti quei cloni?”

La struttura sta sprofondando, verranno schiacciate dalle macerie.” spiegò Ashuros senza voltarsi.

Capisco...” sussurrò la dragon slayer, camminando vicino a Miwako. Ora come ora, si sentiva molto più legata a lei e avrebbe fatto di tutto per aiutarla, così come Miwako avrebbe fatto di tutto per aiutare lei.

Bene, ora possiamo tornare alla gilda! Dobbiamo festeggiare la riuscita della missione!” esultò Yukiteru e tutti gli altri approvarono alla grande quella proposta.



* * *



A qualche chilometro dalla base ormai persa, Six adagiò Arkens al suolo. Gli aveva fasciato il moncherino al braccio destro ma aveva bisogno di un vero medico. Un rumore sospetto la fece voltare e si ritrovò faccia a faccia con Two. Alle sue spalle vi erano anche Five e Four.

Siete ancora vivi.” commentò Six.

Sì, di certo non grazie a te. Come sta il boss?” chiese Two avvicinandosi ad Arkens che si svegliò in quel momento “Keh, mi fa piacere rivedervi... gli altri?”

Two rimase in silenzio così come gli altri.

Capisco... mi sorprende che voi due siate venuti fin qua.” disse Arkens fissando Four e Five il quale sorrise e disse “Ci hai pur sempre salvato la vita e noi ti abbiamo giurato eterna fedeltà... ma ho comunque sperato in una tua sconfitta”.

Arkens rise di gusto a quelle parole mentre Two gli chiudeva la ferita con il suo potere. Dietro di loro arrivò un uomo vestito da maggiordomo: Irginus.

Master Ruganax gradirebbe il vostro rientro. Deve fare un annuncio importante.” disse Irginus prima di creare un portale nell'aria. Arkens, aiutato da Two si diresse verso il portale e, prima di entrarci, pensò -Ci rivedremo ancora, Nikora.- ed entrò, seguito dai suoi compagni.



- - -



Il sole era ormai prossimo a sorgere e Almarok iniziava già a risentirne. I suoi demoni stavano venendo respinti e la nebbia ormai si stava diradando, inoltre il suo potere rigenerativo stava cominciando ad esaurirsi.

Dei proiettili lo colpirono alla spalla destra, facendolo ringhiare per il dolore e, quando tentò di colpire Rex, questi venne protetto da una barriera creata da Enor. L'arcidemone imprecò apertamente verso il cielo e decise di concentrarsi sugli altri avversari, soprattutto sul ragazzo assetato di sangue e la ragazza con i suoi stessi poteri.

I due, in quel momento, lo attaccarono con due soffi del drago, ma Almarok riuscì ad evitarli con un balzo, beccandosi una freccia nel ginocchio che esplose al contatto con la carne. A una decina di metri da lui, Drake incoccò un'altra freccia nel suo arco nero e la punta di essa iniziò a risplendere.

La scoccò mirando al petto del nemico che, notando quanto fosse pericolosa, decise di entrare in un portale d'ombra, evitando l'attacco. Prima che il ragazzo potesse trasformare l'arco in qualcos'altro, Almarok uscì dalla sua ombra e lo colpì con un'artigliata al petto.

Il giovane cadde all'indietro, sorpreso del fatto che il suo corpo era paralizzato ma poi vide delle piccole scariche elettriche sulle unghie dell'arcidemone il quale si apprestò a trafiggerlo al cuore. Contrariamente da quanto lui immaginato, Drake alzò di scatto una gamba, colpendolo al mento e facendolo barcollare.

L'arcidemone si accorse della presenza di Mailar che, dopo aver ripreso il suo potere originale, stavo controllando il corpo di Drake. Il ragazzo sorrise al suo indirizzo e finì di trasformare l'arco in una spada.

Potresti darmi ancora un aiutino?” chiese Drake Mailar, con un movimento delle dita, lo fece alzare di scatto, riuscendo a fargli colpire Almarok con la sua lama. L'avversario si allontanò di qualche passo, avvertendo poi una presenza sopra di sé.

Alzò lo sguardo e vide Draco piombargli addosso con le mani ricoperte di veleno plasmato per diventare delle lame. Il mago del veleno cercò di conficcargli le mani nel cranio ma Almarok riuscì ad azzannargli il braccio destro, scagliandolo poi a qualche metro di distanza.

Sputò un po' di veleno insieme a gran parte dei suoi denti sciolti mentre Draco, tenendosi il braccio ferito, si rialzò con il solito ghigno sadico sulle labbra.

Sarai anche un arcidemone ma finalmente il mio veleno inizia ad avere effetto!” esclamò il giovane, prima che Rex piantasse altri proiettili nel corpo del nemico. Il grosso lupo riuscì a richiudere parzialmente tutte le ferite, facendosi anche crescere dei nuovi denti.

Stava di nuovo per lanciarsi all'attacco, quando avvertì una sensazione orribile. Come se tanti piccoli spilli gli stessero trapassando la schiena. Si voltò lentamente e, con orrore, notò che il sole era ormai sorto.

Il sole è sorto!” urlò Drake “Ora è vulnerabile, colpitelo con tutto ciò che avete!!!” e scagliò altre tre frecce addosso al nemico, mentre Rex gli sparò il suo ultimo caricatore. Almarok sacrificò il braccio sinistro per proteggersi il volto e bloccò sia le frecce che i proiettili che, comunque, gli distrussero l'arto.

Fu il turno di Enor che, dopo averlo chiuso in tre sfere di vuoto, le fece esplodere una dopo l'altra, partendo da quella più interna. Dal fumo che venne a crearsi uscì un Almarok pieno di ferite ma l'assalto non era ancor ferito in quanto Draco e Mailar, la quale gli aveva copiato il potere, lo colpirono con due soffi velenosi, sommergendolo di veleno.

L'enorme mole di veleno si appiattì subito sul terreno, iniziando a sciogliere anche quello.

E' finalmente morto, quel bastardo?” chiese Draco sputando sul veleno altro veleno. I suoi sensi da drago però, gli risposero di no e, girandosi velocemente, lo vide sul bordo dell'altura. Gran parte dei suoi muscoli erano in bella vista e il braccio sinistro era ormai andato ma era ancora vivo.

Luridi umani, non è ancora finita. Un giorno vi divorerò tutti!” urlò Almarok prima di gettarsi di sotto. Draco lo inseguì subito ma appena si sporse, vide che era già scomparso.

Bene, direi che il nostro lavoro è finito...” disse Drake, sentendo in lontananza grida di giubilo “... e direi che anche gli altri se la sono cavata!”

Penso che tu abbia ragione, ora possiamo anche andare alla sede della gilda.” disse Rex “Prima di tutto dobbiamo parlare con Master Aika”.



* * *



Un altro scontro, ugualmente importante, doveva ancora concludersi. Nel bosco, non troppo lontano dalla gilda, due figure femminili si stavano ancora dando battaglia. Il paesaggio intorno a loro sembrava simile a quello che ci si poteva aspettare dopo il passaggio di un tifone.

Tantissimi alberi erano stati sradicati o distrutti e il terreno erano pieno di piccoli crateri ancora fumanti. Le due avversarie, invece, avevano i corpi ricoperti di piccole ferite ma nulla di rilevante.

Ti ricordavo più forte, Aika.” disse Victorias leccandosi le labbra.

Davanti a lei, con due grosse ali di nebbia sulla schiena, Aika sorrise e disse “Oh scusami, il fatto è che picchi come una bambina perciò devo adeguarmi al tuo misero livello”. Lo sguardo di Victorias si indurì di colpo e sibilò “Bada a come parli, umana! Così come ho tramutato quello sciocco di Ryu in un demone, posso rifarlo anche con altri membri della tua gilda!”

Stavolta fu lo sguardo di Aika ad indurirsi ma la voce che si sentì non fu la sua “Quindi sei stata tu... a trasformalo?”

Aika, così come Victorias, si voltarono verso alcuni alberi e, da dietro ad uno di essi, uscì Miel. La ragazza aveva un grosso taglio sul braccio destro ma per il resto erano ferite di poco conto.

Miel? Cosa ci fai qui?” chiese Aika preoccupata per l'amica che rispose “Ryu mi ha attaccata e quando ho sfondato una parete della gilda, mi sono ritrovata poco lontana da qui...”

Victorias scoppiò in una sonora risata e disse “Quindi Ryu ha comunque affrontato i suoi compagni? Questo sì che è divertente!”

Non ti perdonerò mai...” sibilò Miel mentre le ombre attorno a lei iniziavano pian piano ad avvolgerla, partendo dalle gambe. Quel fatto allarmò parecchio Aika ma qualcosa le diceva che, quello strano fenomeno, era una decisione di Miel.

Le ombre avvolsero interamente Miel e la figura iniziò a crescere lentamente, sotto lo sguardo sorpreso dell'arcidemone. La coda si allungò di parecchio e le orecchie da tigre crebbero insieme al corpo che si posizionò su quattro zampe.

La prima cosa che tornò visibile furono i due occhi azzurri dalla pupilla allungata che gelarono il sangue di Victorias. In pochi istanti, l'intero corpo di un'enorme tigre dal manto azzurro fu reso visibile e un potente ruggito scosse le ossa delle due ragazze vicine.

Senza esitare un solo istante, Miel scattò a piena potenza contro Victorias la quale cercò di intercettarla con delle catene ma la tigre le evitò senza alcun problema, riuscendo poi ad abbatterla con la sua mole, schiacciandola contro il terreno con una zampa.

L'arcidemone tentò nuovamente di colpirla con delle catene, ma Miel usò l'altra zampa per distruggerle senza problemi e, sotto lo sguardo scioccato di Aika, azzannò il volto di Victorias, iniziando a reciderle le carni e facendo schizzare il suo sangue.

L'arcidemone iniziò ad urlare per il dolore e Miel, come se fosse posseduta, iniziò ad infierire anche con gli artigli, andando a dilaniare il petto e la faccia della donna che, con tutto l'odio che provava, urlò “Lurida umana, muori tra le più atroci sofferenze!!!” e le avvolse due catena attorno al torace che la folgorarono, facendola ruggire per il dolore ma non mollò la presa e continuò ad infierire sulla donna.

Fu quando strappò via un occhio a Victorias, che l'arcidemone fece uscire alcune catene nere dal suo petto. Tutte terminavano con un peso e il rumore delle costole che si spezzavano echeggiò nella piccola radura mentre Miel veniva scagliata oltre Aika, abbattendo un albero.

L'enorme animale si rialzò incerto sulle quattro zampe e riprese ad avanzare verso il suo nemico ma Aika le si parò di fronte, posandole una mano sulla fronte. La maga delle ombre tornò, lentamente, alla sua forma umana. Stava piangendo.

Aika... lei... lei... ha fatto del male... a Ryu... io... io...” la stanchezza e le ferite prevalsero sulla volontà di Miel che svenne tra le braccia della master. Dietro di lei, Victorias si rialzò tenendosi una mano sull'orbita ormai vuota ed urlò “Spero che muoia tra qualche settimana, continuando a soffrire tutti i giorni! Quella lurida gattaccia rimpiangerà il giorno in cui mi ha...!!!”

Taci”.

Le labbra di Victorias si serrarono all'istante. Il cuore aveva preso a batterle nel petto come se stesse per esplodere e solo in quel momento si accorse che tutti i rumori del bosco erano cessati. Il fruscio delle foglie, i versi degli insetti e quelli degli uccelli notturni. Sembrava quasi che la foresta fosse morta di colpo.

Pian piano, iniziò a sentire freddo ma non era dovuto alle basse temperature, quanto più alla paura che le stava stringendo il cuore. Davanti a lei, Aika, posò, con estrema delicatezza, Miel sul terreno, scostandole una ciocca dei suoi capelli biondo-ramati dalla fronte.

Hai lottato come una vera tigre Miel, ora riposati.” sussurrò la giovane per poi girarsi verso Victorias la quale non potè far altro che pentirsi di aver appena risvegliato un nemico troppo pericoloso.

Le ali di nebbia si erano dissolte nel nulla, lasciando spazio ad un'aura nera come la pece, contornata di rosso. L'aura andò ad espandersi, fino a coprire gran parte della radura e, man mano che si espandeva, degli occhi completamente rossi si aprivano in quell'oscurità, emettendo dei versi per nulla rassicuranti.

Quando l'aura si fermò, vi erano dodici paia di occhi, alcuni più in alto e più grossi mentre altri erano più in basso perfino di Aika la quale si tolse la parte superiore del suo kimono, lasciandolo a penzoloni dietro alle gambe.

La grossa fascia bianca che le copriva il seno era strappata su un fianco ma Aika se la strappò senza mezzi termini, lasciando Victorias leggermente confusa. Prima che potesse fare qualsiasi cosa, Aika recitò una stra formula in lingua antica per poi essere avvolta da uno strano bagliore rosso.

Dopo pochi secondi, il bagliore svanì e dodici sottili linee rosse apparvero sul corpo di Aika: due sulle mani, due sugli avambracci, due sulle spalle, due sulle clavicole, due poco sotto il seno e due ai lati dell'ombelico. Di punto in bianco, da queste linee rosse iniziò a fuoriuscire del sangue che colò sul terreno ma, oltre al liquido rosso, uscirono anche dei fogli di carta.

Erano larghi una decina di centimetri e lunghi venti. Non appena furono interamente usciti dal corpo di Aika, le ferite riassorbirono il sangue e si chiusero mentre i dodici foglietti iniziarono a volarle intorno.

Lentamente, la ragazza i rimise il kimono per poi aprire le mani con i palmi rivolti verso il cielo. I dodici foglietti di andarono a posare su di esse, dividendosi in due gruppi da sei. Erano interamente bianchi, fatta eccezione per un simbolo nero disegnato sopra ad essi e ogni simbolo era diverso dall'altro.

Victorias, senza volerlo, iniziò a piangere e cadde in ginocchio, iniziando a chiedere pietà “Ti prego, non usarli, ti prego, non voglio più provare un simile dolore... ti supplico! Me ne andrò e non mi vedrai mai più, promesso!!!”

Lo sguardo di Aika non si addolcì neanche lontanamente e, sfogliando i vari foglietti, disse “Con chi potrei iniziare? Nezumi mi sembra una buona scelta. Sì, penso che inizierò con lui.” e, dopo aver messo tutti gli altri foglietti nella mano sinistra, alzò un solo foglietto “Mostrati a me, spirito guardiano del topo!”

Il foglietto iniziò a brillare, trasformandosi poi in una pallina luminosa grossa quanto una mano che assunse le sembianze di un topo. Quando il bagliore svanì, un roditore dal pelo grigio si posò sulla mano di Aika. Aveva gli occhi completamente neri e i baffi bianchi. Alle orecchie portava due piccoli orecchini d'oro e la coda era interamente rivestita del prezioso materiale mentre una specie di piccolo gilet rosso era il suo unico indumento.

Oh, quanto tempo Aika! Sono anni che non mi evochi!” esclamò il topo alzandosi sulle zampe posteriori ma il suo tono gioviale svanì non appena vide lo sguardo di Aika. Senza dir altro, si voltò verso Victorias e chiese “Posso procedere?” e la sua padrona, con voce glaciale, disse “Sì, eliminala”.

Il roditore saltò a terra ed iniziò a squittire senza alcun apparente motivo ma, dopo pochi secondi, una trentina di piccoli portali magici apparirono ai suoi alti e, da ognuno di essi, uscirono decine e decine di topi i cui colori variavano dal bianco al marrone al grigio al bianco.

Tutti i roditori iniziarono a zampettare velocemente verso Victorias che, dopo aver creato decine di catene, iniziò a frustare il terreno, distruggendo i loro piccoli corpi ma si accorse dopo pochi secondi che, molti di quei roditori si erano attaccati ad esse e le stavano rosicchiando senza problemi. Cambiò tattica e creò diverse catene elettrificate ed infuocate ma ormai i topi erano troppo vicini e alcuni di essi le saltarono sul braccio destro, iniziando a divorarla.

Senza alcuna ombra di esitazione, Victorias avvolse sue catene intorno al braccio e se lo strappò via, gettandolo addosso ai topi che lo divorarono interamente in pochi istanti. I piccoli mammiferi si voltarono verso di lei, con i musetti sporchi di sangue e, anziché assalirla di nuovo, tornarono dentro ai piccoli portali che svanirono nel nulla.

Nezumi saltò sulla spalla di Aika che, nel mentre, aveva estratto un altro foglietto “E' il tuo turno, Kokku. Mostrati a me, spirito guardiano del gallo!”

Il foglietto, come il precedente, brillò di luce bianca e diventò una sfera, stavolta grossa quanto un'anguria che, in pochi istanti, assunse la forma di un gallo. Il pennuto andò ad adagiarsi sull'altra spalla di Aika.

Benchè fosse un semplice gallo, la sua cresta era dorata e le piume variavano dal verde smeraldo fino al dorato, risplendendo sotto i primi raggi di luce del sole. Con i suoi occhi rossi, il gallo guardò Aika “Oh Aika! Quindi ti sei ricordata di noi alla fine! Sempre detto che non c'è da fidarsi di voi umani, siete troppo smemorati!”

Kokku, finisci il nemico.” sibilò Aika e il gallo, individuando Victorias disse “Ricevuto”.

Saltò giù dalla spalla ed aprì le ali verso l'esterno. Tutte le piume iniziarono a brillare di luce propria e una piccola sfera di luce si creò davanti al suo becco, diventando via via sempre più grossa.

Penso che tu ti ricordi di Kokku.” disse Aika, fissando Victorias “In fondo, ha spazzato via duemila demoni con un solo colpo e penso che tu ti ricordi bene qual'è il suo effetto più forte”.

Victorias, tenendosi il moncherino, iniziò a singhiozzare. Sapeva fin troppo bene che il potere di quel gallo era legato alla luce solare e, se il sole stava sorgendo, il suo potere offensivo era mille più forte del normale.

Quando il gallo ebbe finito la carica, aprì di scatto il becco e l'ultima cosa che Victorias vide fu un flash accecante. Un cono di luce di dimensioni abnormi investi l'arcidemone, devastando anche il bosco alle sue spalle. L'attacco duro una manciata di secondi ma furono più che sufficienti per creare una linea di terra devastata lunga una ventina di chilometri e larga uno.

Di Victorias, nessuna traccia.

Lo sguardo di Aika parve rasserenarsi e alle sue spalle arrivarono Stefan, Penny e Lyra che fissarono a bocca aperta la devastazione davanti a loro. Nessuno dei tre osò fiatare ma Penny si avvicinò preoccupata a Miel, sospirando di sollievo nel constatare che era ancora viva.

Lyra, vedo che anche tu sei sana e salva.” disse Aika, girandosi verso la maga del take over e sorridendole.

Aika, sei stata tu a lanciare quell'attacco?” chiese Stefan leggermente intimorito. La master annuì sorridendo “Un certo arcidemone meritava un trattamento speciale”. La ragazza fece appena due passi per poi crollare in avanti ma l'intervento del mago del fulmine le impedì di sbattere il volto sul terreno. Si era addormentata.

A qualche metro di distanza, Penny scoppiò in una breve risata “Abbiamo davvero un ottimo master!” e nessuno osò mettere in dubbio quelle parole. Qualche istante dopo, arrivò anche Leo, insieme a Ryu, e tutti furono felici di vederlo sano e salvo.

Ora che si fa?” chiese Penny, aiutando Stefan a caricarsi Miel sulle spalle mentre Lyra prendeva Aika.

Direi di tornare alla gilda, probabilmente anche gli altri andranno lì.” propose Leo e gli altri annuirono.



* * *



Dopo circa tre ore, tutti i maghi di Last Hope, esclusi quelli in missione, erano nella sala della gilda. Tutti erano visibilmente scontenti del fatto che, dopo una battaglia assurda come quella che era appena termitana, non potevano neanche bere qualcosa dato che era stato tutto distrutto da un certo mago e gli sguardi di rimprovero indirizzatati a Leo facevano ben capire chi fosse.

Bene ragazzi!” disse Aika, appena svegliatasi, salendo sul bancone semi distrutto del bar “Prima di tutto, vorrei dire grazie a tutti quanti voi per aver difeso la città con successo, avete fatto un lavoro con i contro-fiocchi!”

I maghi lì riuniti esultarono, chi più e chi meno sia per le ferite riportate sia per il poco entusiasmo che provavano di solito.

Come saprete, tre dei nostri compagni si sono rivelati essere dei traditori ma sono stati prontamente sconfitti e questo è ciò che si meritano! Ora, vorrei presentarvi adeguatamente i nostri nuovi membri, che ci hanno aiutato nella battaglia di poc'anzi!” disse Aika e alcuni dei maghi si fecero avanti.

Mailar, Draco, Rex, Enor, Drake, Layla e Lidya vennero accolti con urla gioiose e applausi ma ovviamente gente come Draco e Mailar non sembrarono apprezzare tutta quella attenzione.

Ora devo avvisarvi che da domani ricominceranno i lavori di ristrutturazione e il nostro caro Angel darà una mano!” aggiunse Aika lanciando un'occhiata a Leo che annuì in silenzio “Per concludere, esultiamo tutti insieme perché i nemici sono stati nuovamente respinti e Last Hope ha vinto ancora!!!”

Tutti quanti, sempre escludendo i soliti guastafeste solitari e sempre incazzati, esultarono a gran voce. Aika aveva ragione, Last Hope era ancora in piedi ma mai, come adesso, il nemico era arrivato tanto vicino alla vittoria e, se non ci fossero stati i nuovi arrivi, probabilmente molte persone innocenti sarebbero morte.

Aveva vinto ma... per quanto tempo avrebbero continuato a vincere?



* * *



Urla indemoniate echeggiavano nelle segrete della gilda Eternal Darkness. Dentro una capsula di vetro, pena di liquido azzurro, c'era Victorias che, a vederla ora, non ricordava minimamente una bella donna ma bensì una vecchia strega che si era appena gettata nel magma.

Una risata fragorosa risuonò tra le pareti di roccia e un ragazzo avvolto in un mantello nero si fece beffe della donna “Sei davvero ridotta male, Victorias!”

Taci!!! Voglio la mia vendetta!!! Voglio eliminare quell'insulsa sacerdotessa e anche quella gattaccia!!!” tuonò la donna urlando poi per il dolore. Oltre al braccio destro e all'occhio sinistro mancanti, aveva la pelle piena di bruciature, la cassa toracica era gravemente danneggiata e i suoi capelli erano per lo più andati.

Ora come ora puoi solo stare lì a rigenerarti. Ti farò sapere notizie da Ruganax.” disse il giovane prima di uscire dalla sala. Lungo un corridoio incontrò Five e Two, chiedendogli come stesse Arkens.

Sta bene.” disse Two “Si riprenderà in qualche giorno”.

Molto bene, Ruganax ha bisogno di tutti gli alleati disponibili!” disse il ragazzo sorridendo prima di oltrepassarli ed entrare in una grossa sala. La sala di Ruganax dove, il suddetto master, se ne stava seduto sul suo trono nell'ombra.

Entrambi le missioni sono fallite.” disse Ruganax “Per lo meno abbiamo recuperato dei dati e u centinaio di cloni di quella ragazza, li useremo per creare dei nuovi demoni”.

Buona idea, tutta via ora Last Hope ha nuovi maghi e Aika ha deciso di combattere seriamente.” disse il giovane, ripensando al rapporto di Victorias.

Anche noi se è per questo ma abbiamo bisogno di ancora più rinforzi e penso di sapere dove trovarli.” disse Ruganax i cui denti bianchi, affilati come rasoi, vennero messi in mostra da un sorriso sadico.

E dove, di grazia?” chiese il ragazzo.

Vicino alla fascia sconosciuta, in due regni diversi, vi sono due gilde oscure particolarmente votate ad eliminare umani. Sembrano più attratte dai demoni.” spiegò Ruganax “Prendi un arcidemone e mandalo in una gilda oscura per convivere quegli sciocchi ad unirsi a noi, tu andrai nell'altra!”

Il ragazzo fece un inchino ed uscì dalla stanza, trovandosi Irginus di fronte.

Chiama Aghisa, ho un compito per lei.” sibilò il giovane con un sorriso inquietante. Era ora di fare sul serio e uno dei cinque arcidemoni più forti faceva proprio al caso suo.







































Angolo dell'autore:



Questo capitolo fa schifo. Se siete arrivati fino a qua, vi siete appena tirati 32 pagine (già niente di assurdo) di inutilità fatta a capitolo!

Non so perché ma questo capitolo mi dice veramente poco poi sarete voi a giudicare. Mi scuso subito con i proprietari degli OC che non sono apparsi in questo capitolo ma non potevo di nuovo metterli tutti... soprattutto per quelli che mi hanno mandato nuovi OC (siete 7 o 8) ne ho potuti aggiungere solo due in quanto gli altri sono arrivati dopo che avevo già deciso alcune cose.

Nel prossimo capitolo ci saranno tutti, promesso. Inoltre in questo capitolo sono presenti 2/3 citazioni o scene copiate da altri anime e manga, vediamo se le riconoscete! Chiedo scusa per averle copiate ma erano troppo belle e perfette per il momento!

Ultimo avviso e più importante: NON AGGIORNERO' PIU' NULLA FINO AL 10 DI SETTEMBRE o giù di lì per alcune cose che non sto qua ad annoiarvi, perciò fatevi bastare queste 32 (ora 33) pagine!

Ultimissima cosa: dato che ormai sono già 19 capitoli (21 con riassunto e prologo) e gli oc ormai supereranno i 50, voglio farvi un regalo: potete, nella recensione, farmi una domanda qualunque sulla fic (spoiler, curiosità, ecc...) e io vedrò se potrò rispondervi ^^

Alla prossima, chaos!!!

P.S: chiedo venia per eventuali errori di grammatica ma in 32 pagine può sfuggirmi di tutto!

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Capitolo 22
*** Capitolo 20 ***


Capitolo 20



La domenica era il giorno preferito di moltissime persone. I vari negozi erano chiusi, le famiglie potevano riunirsi dopo una settimana sfiancante e divertirsi tutti insieme, lasciando da parte la fatica e il duro lavoro.

Maledizione, non ne posso più di lavorare!!!”

Tuttavia non tutti potevano godersi quella giornata.

Smettila di lamentarti e passami un'altra asse di legno.” disse Amlach visibilmente seccato, lanciando un'occhiataccia alla bionda che levitava dietro di lui. Misaki sbuffò sonoramente e, con il suo potere, alzò una grossa asse di legno, accostandola poi alla parete. Il moro ringraziò e iniziò a fissarla con chiodi e martello.

Ehi, Amlach! Vuoi fare una pausa?” chiese Hana, mostrandogli una bottiglia d'acqua.

Sì grazie, arrivo subito.” disse il licantropo per poi guardare Misaki. La maga sospirò e fece scendere il ragazzo, rimasto a mezz'aria fino a quel momento, per poi scendere a sua volta. Entrambi presero un bicchiere d'acqua, osservando l'interno della gilda.

La grossa sala ove, solitamente, i maghi di Last Hope trascorrevano delle piacevoli ore di relax, bevendo, mangiando o semplicemente chiacchierando, era in completa ristrutturazione.
Dopo l'ultimo assalto dei demoni, avvenuto due giorni prima, l'intera stanza era stata ridotta ad un campo di battaglia così Aika aveva ordinato ai vari maghi di occuparsi della sua ristrutturazione. Ovviamente non tutti erano stati d'accordo ma non avevano potuto ribattere.

Ehi, vedete di non oziare troppo. Fino a quando la gilda non tornerà come prima, non potremo divertirci!” disse un ragazzo avvicinandosi a i tre.

Oh CJ! Non preoccuparti, stanno solo bevendo un sorso d'acqua.” lo rassicurò Hana, osservando poi il piccolo carretto pieno di pietre, spinto dal castano “A che servono le pietre?”

Per il caminetto.” spiegò il ragazzo “Le vecchie pietre sono state completamente congelate e non erano riutilizzabili”.

Muoviti CJ! Il caminetto non si costruirà da solo!” lo richiamò Angel, trasportando due sacchi di cemento, seguita a ruota da Hayato, intento a trasportarne quattro.

Sì sì, arrivo. Ma perché non risolvono il tutto con una magia?” chiese CJ sbuffando e Hayato, sorridendo, rispose “Perchè così possiamo rafforzare il nostro corpo. E' già tanto che Aika ci abbia permesso di utilizzare i nostri poteri”.

Il mago del fuoco alzò gli occhi al cielo, per poi spingere nuovamente il carretto. Amlach lo osservò per qualche secondo quando qualcos'altro catturò la sua attenzione “Stiamo per finire le assi di legno”.

Vado a riferirlo a Gigi.” disse Hana per poi allontanarsi, mentre gli altri due maghi ripresero a lavorare. La maga dell'acqua si avvicinò all'uscita, evitando al pelo Hiro. Il ragazzo si scusò per la fretta e uscì prima di lei, trasportando sulla schiena un grosso cesto pieno di legna rovinata. Hana lo seguì pochi secondi dopo.

Fuori dalla gilda, subito sulla destra, c'era un grosso focolare ravvivato da Rahl dove veniva bruciata la legna inutilizzabile, insieme ai vari mobili distrutti. Sulla sinistra, invece, Giada e Mailar, la quale le aveva copiato i poteri, stavano facendo crescere degli alberi.

Non appena ebbero finito, Byakuya e Hanako li tagliarono con una precisione incredibile, creando così delle nuove assi di legno. In pochi istanti, Leo, aiutato da due grossi demoni gorilla, le caricò su tanti piccoli carretti.

Non abbiamo ancora finito?” chiese Giada con le lacrime agli occhi “Il mio cuore non potrà sopportare ancora questo dolore!”

Credo che ci vorrà ancora un po'...” commentò Hanako, asciugandosi la fronte.

Angel, ad Amlach servono delle altre assi.” disse Hana avvicinandosi ai compagni. Il mago evocatore annuì e, guardando uno dei suoi demoni, disse “Prendi un carretto e portalo ad Amlach.” e la creatura eseguì.

Come sta andando?” chiese Leo.

Il pavimento è come nuovo ma per le pareti ci metteremo un po'. Tra poco ci sarà anche il cambio con gli altri.” spiegò Hana.

Quella era stata una gran bella idea. Anziché utilizzare tutta la manodopera possibile, Aika aveva deciso che solo una ventina di maghi avrebbero lavorato nello stesso momento per poi congedarsi a metà giornata e lasciare il resto agli altri maghi.

Ehi ragazzi! Ho fatto un po' di acquisti!” urlò una ragazza, atterrando a pochi metri da loro con il suo grifone. Una lucertola umanoide scese dall'animale insieme alla ragazza che aveva urlato.

Bentornata Lias!” disse Giada sorridendo “Cos'hai comprato?”

Un po' di viveri e bevande energetiche per tutti.” spiegò la domatrice sorridendo, per poi passarle un succo di frutta alla pesca che la bionda bevve tutto d'un fiato.

I vari maghi presenti presero qualcosa da bere o da sgranocchiare, dopodichè Lias entrò nella gilda, portando qualcosina agli altri maghi. Ad un certo punto, però, notò Penny intenta a sbirciare dentro l'infermeria.

Ehi Penny, cosa stai...?” iniziò Lias ma la compagna le tappò la bocca intimandole con lo sguardo di far silenzio. Un grosso punto interrogativo comparve sulla testa di Lias che si limitò ad annuire.

Penny tornò immediatamente a sbirciare e l'amica, ora molto curiosa, sbirciò a sua volta. La prima cosa che vide furono i vari lettini dell'infermeria. Sul più vicino c'era distesa Miwako, intenta a dormire profondamente. Benchè fosse tornata tutta intera, Aika le aveva imposto di restare a riposo per qualche giorno.

La cosa che però catturò maggiormente l'attenzione di Lias fu la presenza di Miel e Ryu, seduti una di fianco all'altro, sullo stesso lettino. La maga delle ombre aveva il braccio sinistro ingessato e diverse bendature sul corpo mentre Ryu sembrava il cosplay di una mummia: interamente bendato fatta eccezione per l'occhio sinistro, i capelli e la bocca.

Quindi quella lì ti ha fatto il lavaggio del cervello con un bacio?” chiese Miel, fissando il cielo fuori dalla finestra.

Sì... anche se, in teoria, ha solo suscitato il demone dentro di me a uscire in quel momento... mi dispiace, arei dovuto dirtelo...” disse Ryu, tenendo lo sguardo basso, quando avvertì un calore rassicurante sulla sua mano sinistra.

Spostò leggermente lo sguardo e vide che Miel aveva posato la mano destra sulla sua. Senza neanche pensarci troppo, le strinse dolcemente la mano e la “presa” fu subito ricambiata.

Miel si voltò verso di lui, osservando per qualche secondo quell'occhio arancione che l'aveva colpita fin da subito “Mi piace molto il colore dei tuoi occhi”.

Davvero?” chiese Ryu sorpreso. Di solito le persone erano piuttosto intimorite da esse.

Miel annuì sorridendo “Non capisco perché tu debba tenerli coperti con quegli occhiali da snowboard, nessuno ti dirà niente, anzi, sono sicura che piaceranno a molti”.

Forse hai ragione.” ammise Ryu, accennando un sorriso.

E per la storia del bacio...” riprese Miel lasciando il mago del ghiaccio sulle spine “... non farne una tragedia. La cosa mi da fastidio ma in quel momento eri da solo contro un arcidemone. E' un miracolo che non ti abbia ucciso in quel momento”.

-Smettila di girarci attorno e bacialo!!!- pensò Penny, mordendo il suo album dei disegni.

Ryu annuì, leggermente sollevato dalla cosa. Almeno non era arrabbiata con lui. Incrociò nuovamente lo sguardo con la ragazza e, sotto le bende, non potè fare a meno di arrossire, notando quanto fosse vicina. La stessa reazione si potè vedere sulle guance di Miel.

-Dai, andiamo... potete farcela!- pensò penny, prendendo in mano una matita.

I due maghi si osservarono per qualche secondo, iniziando lentamente ad avvicinarsi, sotto lo sguardo elettrizzato di Penny e quello affascinato di Lias.

Nel silenzio dell'infermeria, le loro labbra si unirono. Entrambi chiusero gli occhi ma Ryu, prima di farlo, notò con la coda dell'occhio che Miel stava scodinzolando ma si trattenne dal farglielo notare. Niente doveva rovinare quel momento.

Lias li osservò per qualche secondo, accorgendosi poi del fatto che Penny era completamente impegnata a rappresentare quella scena su di un foglio. Le stava venendo anche bene tra l'altro.

Ryu e Miel rimasero fermi in quella posizione per qualche secondo, quando la porta si aprì di botto e Aika entrò velocemente, senza rendersi conto di quanto stava accadendo.

Ehi, ragazzi! Come vanno le ferite?” chiese la master sorridendo, per poi notare Miel e Ryu seduti vicini, intenti a fissarla con sguardo imbarazzato.

Ehm... ho interrotto qualcosa?”

Aika, brutta scema! Ora non potrò concludere il disegno del loro primo bacio!” protestò Penny entrando nella stanza agitando le braccia.

P... primo bacio?!? Non lo sapevo!!!” si difese Aika cercando di calmare Penny quando Miel chiese “Penny... ci stavi spiando?”

Io... ehm...” disse Penny forzando un sorriso per poi scattare fuori dall'infermeria, trascinando con sé Lias. Miel sospirò sonoramente, per poi accorgersi di Aika la quale si era inchinata “Vi chiedo scusa! Avrei dovuto bussare!”

M... master! Non essere ridicola! Questa è la tua gilda!” disse Miel visibilmente a disagio.

Ammettilo che volevi continuare!!!” urlò Penny a distanza di sicurezza. Miel si rabbuiò per un istante, creando una spada d'ombra ed alzandosi dal lettino “Ora la uccido...” ed uscì dall'infermeria, lasciando Aika in compagnia di Ryu e Aika.

Così tu e Miel siete diventati più intimi, eh?” chiese Aika con uno strano sorrisetto sulle labbra. Ryu arrossì nuovamente ma, prima che potesse parlare, Aika alzò una mano per fermarlo “Non preoccuparti, non devi per forza rispondermi. L'importante è che, finalmente, tu ti senta parte di qualcosa e questo mi rende molto felice”.

Il mago del ghiaccio si limitò a sorriderle. La master si spostò vicino a Miwako che si era appena svegliata.

Come ti senti?”

Molto meglio.” rispose Miwako “Ormai non sento più alcun tipo di dolore”.

Meno male. Non hai idea della paura che ho avuto non appena vi ho visti tornare conciati così male.” disse Aika sedendosi ai piedi del lettino.

Mi dispiace di avervi fatto preoccupare...” disse Miwako.

Ah, non preoccuparti. Nemmeno io avrei mai potuto prevedere una cosa simile... e comunque c'è qualcuno che vorrebbe vederti!” disse Aika, per poi indicare la porta. La maga del sangue si girò verso di essa e vide Anya, Hayato e Zero sull'uscio della porta. Tutti e tre sorridenti.

Ragazzi...”

Bene, vi lascio soli!” esclamò Aika, per poi superare i tre ed andarsene nel suo studio.

Ci dispiace non essere venuti prima... con i lavori di ristrutturazione e quant'altro non abbiamo avuto molto tempo.” spiegò Hayato grattandosi una guancia mentre Anya si limitò ad abbracciare Miwako, lasciandola sorpresa.

Tu sei una delle poche vere amiche che ho... non farmi preoccupare così mai più!” disse l'amazzone rafforzando leggermente la presa.

Miwako, stranamente, sentì gli occhi pizzicare ma riuscì comunque a ricambiare l'abbraccio. Purtroppo per lei, quel momento di purezza durò pochi secondi, dato che Anya le cinse il collo con un braccio e, pizzicandole dolcemente la guancia con la mano libera, le chiese “E così tu e Zero avete deciso di fare un passo in avanti, eh? Lo dicevo io che voi due eravate fatti l'uno per l'altra!”

La maga del sangue arrossì immediatamente e si voltò nella direzione opposta rispetto ad Anya che, sorridendo, chiese “Non conosci il detto 'Chi tace acconsente'?”

E... e se anche fosse?” chiese la mora, spostando lo sguardo su Zero il quale ricambio lo sguardo sorridendo. Miwako sorrise a sua volta, dando un'ulteriore conferma alla sua compagna.

Bene, è ora di tornare al lavoro! Voglio finire quanto prima!” esclamò Anya alzandosi dal lettino per poi guardare Ryu e dirgli “Ehi, il colore del tuo occhio non è affatto male!”

Ryu le sorrise di rimando e, non appena furono usciti, prese in mano i suoi occhiali da snowboard.

-Credo proprio che non mi serviranno più...- pensò il ragazzo per poi ricoprirli con un sottile strato di ghiaccio e gettarli in un cestino poco lontano. Ormai sapeva di non dover più temere il giudizio dei suoi compagni.

Per tutt'altra questione, invece, Penny doveva temere Miel che, malgrado le varie ferite, la stava inseguendo da diversi minuti. La giovane disegnatrice accelerò la corsa e, correndo a zig zag tra gli alberi del bosco in cui era finita, riuscì a nascondersi dietro ad una grossa quercia.

La maga delle ombre le sfrecciò di fianco, continuando a correre in mezzo agli alberi. Per fortuna la rabbia, oppure il desiderio di fare a pezzi il disegno, le aveva dato lo svantaggio di non far troppo affidamento sui suoi sensi sviluppati, altrimenti si sarebbe accorta subito della sua presenza.

Penny vide la sagoma della sua amica svanire nell'oscurità e potè tirare un sospiro di sollievo.

Cosa le hai fatto per farla irritare così tanto?” chiese una voce maschile alle sue spalle.

La giovane si voltò di scatto, trattenendo a stento un urlo, e la prima cosa che le venne in mente fu quella di mandare a quel paese l'albino che le aveva appena fatto prendere un infarto.

Ashuros, che diavolo ci fai qui?”

Ti ho portato le barrette di cioccolata che ti avevo promesso prima di partire. Da quanto mi hanno riferito, te le sei meritate.” spiegò Ashuros porgendole un sacchetto di carta.

Gli occhi della ragazza si illuminarono e, dopo aver strappato di mano il sacchetto all'albino, lo aprì, osservando con sguardo sognante le barrette di cioccolata presenti al suo interno.

Bene, il mio conto è saldato.” disse Ashuros per poi voltarsi e dirigersi verso la gilda, quando all'improvviso la vista gli si annebbiò e le gambe gli cedettero. Si appoggiò all'albero più vicino e, per motivi a lui sconosciuti, si ritrovò con il fiatone.

Si portò la mano destra davanti al volto e sgranò gli occhi per la sorpresa e l'orrore nel vedere che la sua mano era pressoché scheletrica, priva di carne e pelle.

Ehi Ash, tutto bene?”

L'albino si girò di scatto, notando che Penny era dietro di lui ed era anche preoccupata.

Sì, sto bene, solo un giramento di testa.” disse Ashuros forzando un sorriso e, prima che Penny potesse indagare oltre, una voce risuonò nel bosco “Eccoti qua, razza di ficcanaso maniaca dei disegni!!!”

Scusa ma devo andare!” urlò Penny prima di riprendere a correre con Miel alle calcagna. Ashuros le osservò per qualche secondo, portando poi lo sguardo sulla sua mano. Era tornata normale.

Chiuse gli occhi, facendo un bel respiro profondo.

-Quindi... hai deciso di uscire dall'ombra nella quale sei caduto?-



* * *



Ci vollero altri due giorni, ma alla fine la gilda era di nuovo come prima!

Bene, faccio i miei più sinceri complimenti a tutti voi! Avete lavorato duramente e si vede! Ora, per celebrare la rinascita di questo posto, facciamo festa!!!” urlò Aika, ricevendo grida di approvazione da parte di tutti.

Come da tradizione, non passarono che pochi minuti prima che una nuova rissa scoppiasse al centro della sala e che molti dei presenti ci prendessero parte.

Tuttavia, c'erano alcune persone che preferivano occuparsi d'altro e, una di queste, era Yelle. La maga dell'aria era in piedi davanti ad un tavolino, posto poco lontano dalla rissa. Alla sua destra erano seduti Edward e Drake, che aveva già stretto amicizia con molti dei maghi, mentre alla sua sinistra c'era Lyra.

Ehi ragazzina, perché diavolo ci hai chiamato qui?” chiese Edward, leggermente annoiato.

Ora lo scoprirai, Edy!” disse la maga tutta emozionata “E' una cosa che ho notato da poco e tu, Drake, ne sarai testimone!”

Non credo di avere un ruolo cruciale in tutto ciò... ma se ti rende felice, vai avanti.” disse Drake sorridendo, ricevendo una veloce occhiataccia da parte di Edward.

Dunque, prima di tutto, come vi chiamate?” chiese Yelle, indicando il mago del veleno e la maga del Take Over.

Edward...” rispose il primo, ancora più annoiato.

Lyra.” rispose la seconda, leggermente confusa per quella domanda. Che in realtà soffrisse di amnesia?

Bene, mentre il vostro cognome?” chiese ancora Yelle.

Yoshina.” dissero i due in coro per poi scambiarsi un'occhiata sorpresa, lasciando leggermente sorpreso anche Drake.

Lo sapevo!!! Non me l'ero immaginato! Voi due avete lo stesso cognome! Significa che siete parenti?” chiese Yelle ancora più emozionata.

Ne dubito fortemente...” commentarono i due Yoshina in coro, smontando la vivacità di Yelle.

Io ho solo una sorellina e non si chiama Lyra, inoltre non è una maga.” spiegò Edward, bevendo un bicchiere di vino.

Io, invece, non ho mai avuto fratelli... forse siamo parenti alla lontana.” ipotizzò Lyra battendosi un dito sul mento “Fa comunque piacere incontrare uno di famiglia!”

Edward la osservò per qualche secondo poi, sorridendo, disse “Immagino che tu abbia ragione”.

Ehi ragazzi! Non venite a divertirvi anche voi?” chiese un ragazzo avvicinandosi con un'andatura barcollante.

Rex...” iniziò Drake “... sei ubriaco?”

Ubriaco? Ma va!!!” disse Rex agitando una mano come a voler scacciare qualcosa. Dietro di lui apparve Enor che, a quanto pare, stava cercando di convincerlo a tornare nei dormitori.

Sei impazzito Enor?!? Questa è una delle feste più belle degli ultimi tempi!!! Non me ne andrò prima di aver fatto un bel po' di baldoria!!!” urlò Rex sorridendo.

Secondo me ne hai già fatta abbastanza...” commentò Enor con un sorrisetto tirato ma Rex, sotto gli effetti dell'alcool, ribattè “Non sia mai che il Re della Tempesta abbandoni una festa per primo!”

I maghi più vicini a lui si girarono contemporaneamente nella sua direzione, lasciando sorpresa Yelle che aveva solo inclinato la testa di lato.

Il Re della Tempesta?” chiese Michael fissando il pistolero.

Quel famoso ricercato con un potere magico estremamente potente?” aggiunse Stefan, mentre delle piccole scariche elettriche si formavano sulle sue braccia.

Davanti ai due si palesò Shi, con un sorriso poco rassicurante sulle labbra, intento a scrocchiarsi le nocche.

Quindi sei un mago con i contro fiocchi eh? Vediamo quanto vali!” disse il blu prima di lanciarsi addosso a Rex, imitato da altri maghi. Enor si spostò all'ultimo per due motivi: il primo era che Rex poteva tranquillamente cavarsela da solo, seppur ubriaco, e il secondo, motivo più importante, era che c'era qualcun altro che doveva essere fermato.

Volse velocemente lo sguardo verso un punto abbastanza lontano dalla rissa, individuando Miyuki intenta a lucidare la sua accetta. Di fronte a lei arrivò Draco e il suo sguardo era tutto fuorché amichevole.

La maga del sangue alzò lo sguardo, incrociandolo con quello di Draco. Dopo neanche un secondo, lo riportò sulla sua accetta, continuando ad affilarla.

Ehi, mocciosa... non mi piace per niente il tuo sguardo.” sibilò Draco.

Invece la tua faccia mi fa ribrezzo, ma non per questo vengo a darti fastidio.” ribattè Miyuki senza interrompere il suo lavoro.

Bada a come parli, potrei seriamente arrabbiarmi.” disse Draco, iniziando lentamente ad accumulare potere magico.

Oh che paura...” disse Miyuki poco convinta, prima i puntargli la lama della sua arma alla gola “Che ne dici se ti stacco direttamente la testa?”

Draco mostrò un ampio ghigno per poi addentare la lama che iniziò a sciogliersi pian piano. Miyuki alzò un sopracciglio e, dopo aver ritirato l'arma, osservo i danni provocati da quella specie di acido.

L'avevo appena finita di affilare...” sibilò Miyuki prima di ricoprirla con uno strato di sangue e menare un fendente al collo di Draco che rimase impassibile. La ragazza sgranò gli occhi per la sorpresa nel vedere che il sangue era svanito nel nulla a contatto con la pelle del mago del veleno. La lama, non essendo più affilata, non sortì alcun effetto.

Quindi la tua pelle annulla il mio potere...” disse Miyuki creando una piccola sfera di sangue nella mano sinistra. Il ghignò di Draco si ampliò ulteriormente “Se lo hai capito perché vuoi utilizzarlo nuovamente?”

Solo per un secondo, il suo sguardo si incrociò con quello di lei e, grazie al suo istinto, riuscì a capire cosa aveva in mente. Un istante dopo, Miyuki scagliò la sfera tra i piedi di Draco, crepando pesantemente il pavimento e facendogli perdere l'equilibrio.

Il ragazzo incrociò all'istante le braccia davanti al volo dato che sapeva già cosa stava per succedere e, precisa come un orologio, Miyuki lo colpì sulle braccia con il suo braccio meccanico, scagliandolo dall'altra parte della stanza. Tuttavia, anziché schiantarsi contro una parete, Draco venne fermato al volo da Enor che lo aiutò a rimettersi in piedi.

Ehi che succede qui?” chiese Miwako avvicinandosi a Miyuki.

Tsk, ecco un'altra mocciosa del sangue.” sibilò Draco massaggiandosi un polso.

Miwako si voltò nella sua direzione, lanciandogli un'occhiataccia ma fu qualcun altro a dare fiato alla bocca. Zero si interpose tra i due e, fissando Draco gli chiese “Come l'hai chiamata, scusa?”

Per caso hai qualche problema?” chiese a sua volta Enor, fissandolo in malo modo. Di fianco a Zero arrivarono anche Miwako e Miyuki.

Sembra che qualcuno stia cercando di attaccar briga...” commentò Miyuki fissando Draco che non ebbe problemi a sostenere il suo sguardo.

Può darsi... come può darsi anche che voi siate in cerca di guai.” ribattè Draco iniziando a togliersi un guanto per poi fermarsi quasi subito, avendo notato un particolare alquanto fastidioso. Quello non era un ipotetico scontro due contro tre ma uno scontro due contro nove, dato che anche Hanako, Hana, Rahl, Hayato, Hiro e Anya si erano avvicinati ai loro compagni di team, pronti a dar man forte.

Draco si voltò lentamente verso Enor il quale scosse la testa. Non era uno scontro alla loro portata, per quanto Draco potesse annullare le altre magie, Miyuki avrebbe potuto colpirlo, mentre Enor, seppur avesse utilizzato i suoi scudi di vuoto, sarebbe stato controllato da Miyuki e Miwako attraverso il suo sangue.

Ehi smettetela subito!” intervenne Aika, frapponendosi tra le due fazioni “Dovreste sapere la regola! Le risse sono ben accette ma da molti di voi sento provenire un istinto omicida! Se proverete a combattervi utilizzando la magia o combattere con lo scopo di eliminarvi, sarete banditi dalla gilda e sbattuti in prigione!”

Molti dei maghi coinvolti parvero calmarsi benchè Draco fu l'ultimo a gettare la spugna. Imprecando, si voltò e si diresse verso l'uscita della gilda, seguito da Enor.

-Maledizione... la situazione sta degenerando.- pensò Aika prima di dirigersi verso il suo studio -Devo pensare ad una soluzione per fargli scaricare la loro energia-.

Malgrado quel piccolo diverbio tra alcuni maghi, la rissa non si era fermata, riuscendo a trascinare al suo interno altre persone. Gli unici che, tuttavia, se ne erano ancora tenuti fuori, erano Kira e Fede, seduti ad un tavolo ed intenti a chiacchierare con Layla.

Il tuo potere è davvero molto bello!” si complimentò Fede, osservando la maga della luce intenta a tracciare nell'aria dei cerchi luminosi con una piccola frusta.

Ti ringrazio Fede!” disse Layla sorridendole “Però è molto più debole dei vostri...”

Non ti preoccupare di quello.” disse Kira “Scommetto che in uno scontro uno contro uno ci daresti parecchio filo da torcere!”

Grazie per il complimento, Kira!” disse Layla sorridendo prima che il loro tavolo venisse distrutto da un ragazzo scagliato fuori dalla rissa. I tre maghi ancora seduti si chinarono in avanti. Kira e Fede riconobbero subito Rex che bofonchiò “Ah... appena mi sfideranno in una prova di tiro, gli farò vedere io!”

Kira stava per chiedergli come ci fosse finito lì ma Fede lo colpì leggermente sul braccio. Il bambino la guardò e vide che stava osservando Layla, così la imitò, restando alquanto basito.

Layla stava osservando Rex con sguardo sognante completo anche di stelline vicino agli occhi. Senza esitare, lo aiutò a rialzarsi e il ragazzo la ringraziò sorridendo.

Non preoccuparti, non hai che da chiedere!” esclamò Layla ampliando il suo sorriso quando, all'improvviso, un pezzo di sedia colpì Rex in testa facendolo barcollare avanti e indietro.

Ah ah ah!!! Preso in pieno!” esclamò Hiro sorridendo.

Kira fu tentato di rimproverarlo ma, ancora una volta, Fede attirò la sua attenzione, indicando Layla e stavolta rimase particolarmente terrorizzato nel vedere lo sguardo da psicopatica della maga della luce.

COME. HAI. OSATO!!!” urlò Layla prima di scagliarsi addosso a Hiro, afferrandolo per la faccia e schiantandolo al suolo con una facilità estrema, per poi sollevarlo e lanciarlo addosso ad altri maghi, facendo strike. Sotto lo sguardo attonito di Rex, Kira e Fede, la giovane iniziò a far a botte con tutti i maghi che le capitavano davanti.



* * *



Tsuki finì di preparare la sua torta al cioccolato e ammirò soddisfatta la sua opera. Per fortuna aveva fatto mettere tutto il necessario per cucinare in camera sua. Di colpo sentì bussare alla porta.

La ragazza andò ad aprire, ritrovandosi faccia a faccia con Nikora e Lidya.

Ehi ragazze, che succede?” chiese Tsuki.

Stiamo andando alla gilda, oggi c'era una festa per festeggiare la fine dei lavori.” disse Nikora sorridendo “Sono abbastanza sicura che sia già scattata una rissa e io non sono lì a godermela!”

Ah è vero, me l'ero dimenticato.” disse Tsuki “Scusa ma ora devo finire di preparare la mia torta, verrò più tardi”.

Ok, a dopo!” disse Nikora prima di salutarla ed allontanarsi insieme a Lidya.

La maga della creazione posò la torta su un piccolo tavolino ed andò in bagno per darsi una rinfrescata al viso. Ci mise circa un minuto ma non appena uscì, scoprì, con orrore, che la sua torta era svanita e che, di fianco al tavolino c'era Dorein.

Non aspettandosi di ritrovarselo in camera sua, si lasciò sfuggire un grido che soppresse quasi subito con l'ausilio delle mani. Il compagno inarcò un sopracciglio, leggermente confuso per quella reazione.

Perchè hai urlato?”

E me lo chiedi pure?” chiese a sua volta Tsuki “Mi hai fatto prendere un colpo!”

Scusa, non era mia intenzione.” disse Dorein con sguardo neutro, quando qualcuno bussò nuovamente alla porta. Tsuki si guardò attorno in cerca di una via di fuga dato che sapeva bene che se qualcuno avesse visto Dorein in camera sua avrebbe iniziato a pensare a di tutto e di più.

Erika aprì di scatto la porta, individuando subito Tsuki di fronte al suo armadio.

Tsuki... tutto bene? Ti ho sentita urlare.” disse Erika ma Tsuki, sorridendole, disse “Tranquilla Erika nulla di grave! Era... solo un ragno!”

Oh... ok, allora torno in camera mia.” disse Erika sorridendo, per poi chiudere la porta.

Tsuki tirò un sospiro di sollievo prima di aprire le ante del suo armadio, notando poi che Dorein aveva preso le sembianze di un cappotto nero.

Ti dispiacerebbe uscire?” chiese Tsuki facendosi da parte e il ragazzo, tornato alla forma umana, uscì dall'armadio. La ragazza, pochi secondi dopo, si ricordò di un altro particolare “Ehi, dov'è finita la mia torta?”

Dorein la osservò per qualche secondo dopodichè fece uscire, attraverso la cassa toracica, un piatto di vetro dove, in precedenza, era presente la torta.

Molto nutriente.” commentò Dorein porgendole il piatto.

Tsuki lo pese per poi appoggiarlo nuovamente sul tavolino “L'hai mangiata?”

Più che altro assimilata e non avrei ami detto che: zucchero, uova, latte, farina e cacao, messi insieme, fossero così nutrienti.” spiegò Dorein.

Se vuoi posso fartene un'altra.” disse Tsuki sorridendo “Preferisco prepararle alla vecchia maniera, ma se hai tanta fame...” e materializzò una torta uguale alla precedente nella mano destra.

Passò appena un secondo prima che la ragazza avvertisse una sensazione viscida sul braccio destro e, volgendo lentamente lo sguardo, scoprì che il braccio destro di Dorein era diventato slime puro e le stava avvolgendo interamente l'arto, assimilando nel mentre il dolce.

AAAAAAAAAH!!! Lasciami subito!!!” urlò Tsuki cercando di togliersi quella poltiglia di dorso.

Sta per entrare qualcuno.” commentò Dorein, per nulla preoccupato della sua reazione.

EH?”

La porta si aprì di colpo e Lya entrò con passo pesante, scrutando attentamene la stanza. Tsuki era scomparsa eppure il suo odore era ancora presente nell'aria.

Ehi Tsuki... ci sei?” chiese la dragon slayer, portando una mano sull'elsa del suo spadone.

S... sì! Sono in bagno, va tutto bene!” rispose Tsuki da dietro la porta.

Sicura? Eppure hai appena urlato...” commentò Lya avvicinando una mano alla maniglia ma Tsuki urlò “HO DETTO CHE VA TUTTO BENE!!!”

La maga della notte allontanò la mano dalla maniglia -Dev'essere in quel periodo del mese...- ed uscì dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle.

Dopo qualche secondo, Tsuki sbirciò fuori dal bagno, accertandosi che se ne fosse andata, ed uscì. Si guardò il braccio destro, notando che una strana armatura nera gliel'aveva completamente coperto.

Dorein... ti dispiacerebbe?” chiese Tsuki con un sorriso tirato e l'armatura si sciolse, assumendo nuovamente le fattezze di un ragazzo.

Sei stata molto veloce a nasconderti.” si complimentò Dorein.

Sta zitto...” sibilò Tsuki osservandolo mentre andava ad osservare il panorama dalla finestra “Dovresti imparare ad avere un po' più di tatto, sai?”

In che senso?”

Caso mai imparando a non assalire le persone con il tuo slime!” iniziò Tsuki.

Ops, ho dimenticato un pezzetto.” disse Dorein e, prima che Tsuki potesse solo pensare a dove fosse finito, si vide un piccolo pezzetto di slime nero colarle davanti all'occhio destro.

AAAAAAAAAAH!!! Che schifo!!! Sembra una lumaca!!!” sbottò Tsuki afferrando il suddetto pezzetto di slime e scaraventandolo in faccia a Dorein che si limitò a riassorbirlo.

Tsuki sentì all'improvviso un rumore di passi e, pochi istanti dopo, Lya entrò nuovamente nella stanza, insieme ad Erika. Le due videro subito una Tsuki sorridente intenta a mangiare una fetta di torta vicino alla finestra aperta.

Oh ciao ragazze, volete favorire?” chiese Tsuki indicando la torta sul tavolino.

No grazie... sicura che vada tutto bene?” chiese Lya scrutandola attentamente e mettendola in soggezione. I suoi occhi rossi non ispiravano di certo calma e pace interiore.

Certo che va tutto bene! Finisco di mangiare questa fetta di torta e poi vado alla gilda.” disse Tsuki sorridendo e Erika “Ok, allora noi iniziamo ad andare. Ci vediamo lì!” ed uscì salutando, insieme a Lya.

Tsuki ingoiò rapidamente un pezzo di torta e si portò le mani nei capelli. Aveva appena gettato un suo compagno giù dalla finestra e lo aveva fatto senza pensarci. Immaginandosi la scena, si sporse leggermente dalla finestra, guardando di sotto e restando sorpresa nel vedere che non vi era traccia di Dorein. Pochi secondi dopo vide Lya e Erika dirigersi verso la gilda.

Ma dov'è finito?” chiese a sé stessa Tsuki e, un istante dopo, si ritrovò con il volto di Dorein a pochi centimetri da suo “Sono rimasto attaccato al muro”.

A sto giro Tsuki si trattenne dall'urlargli in faccia e si massaggiò le tempie per calmarsi, sotto lo sguardo curioso di Dorein.

Meglio fare qualcosa... mi accompagni alla gilda? Voglio vedere se c'è qualche missione interessante...” disse Tsuki e Dorein annuì mostrando un piccolo sorriso.

I due si avviarono verso la gilda ma né Tsuki né Dorein si accorsero di essere osservati. Nascosta dietro alla tenda della sua camera, Kaname osservò i due maghi allontanarsi, soffermandosi per diverso tempo su Dorein.

-Quell'essere potrebbe essere alquanto pericoloso... devo avvertire subito Master Ruganax!-

Dopo circa un quarto d'ora raggiunsero la sede di Last Hope e, la prima cosa che notarono, furono i vari segni post-rissa, ovvero: tavoli e sedie messi alla rinfusa o distrutti, persone che si massaggiavano varie parti del corpo e i classici rissaioli fermi a bere qualcosa.

Uhm... se non sbaglio ieri sono arrivate delle nuove missioni, vediamo un po' cosa c'è.” disse Tsuki avvicinandosi alla bacheca degli incarichi. Iniziò a leggere i vari incarichi, fino a quando non ne trovò uno particolarmente interessante.

Eliminare la gilda oscura Empty Scream che sta causando disordini di vario genere nell'estremo sud-ovest del regno di Infirnus...” lesse Tsuki avvertendo, dopo pochi secondi, almeno quattro sguardi sulla sua schiena. Si girò lentamente e scoprì che gli sguardi appartenevano alle sue tre compagne di team, sedute ad un tavolo non troppo lontano, e a Yukiteru, seduto al bancone del bar con una bottiglia di birra in mano.

Ho... ho detto qualcosa di strano?” chiese Tsuki leggermente preoccupata.

Come hai detto che si chiama la gilda oscura?” chiese Yukiteru.

Empty Scream...” ripetè Tsuki, ricontrollando il nome. Yukiteru strinse all'istante la bottiglia, distruggendola e procurandosi alcuni tagli sul palmo della mano ma non se ne curò minimamente. Zafrina, nel frattempo, si era alzata e si era avvicinata a Tsuki, strappandole di mano il foglio.

Quei maledetti sono ancora vivi?”

Li conosci?” chiese Tsuki per poi notare gli sguardi di Arya e Kay “Li conoscete?”

Tutte e tre annuirono ma nessuna disse perché. Solo Yukiteru andò oltre quel punto “Quei bastardi hanno rapito mia madre mio fratello maggiore quando ero ancora piccolo, ora potrò vendicarmi!”

Mettiti in fila, sarò io a spaccargli i denti a quelli là!” si intromise Zafrina.

Levati dalle scatole, quel compito spetta a me!” aggiunse Kay e la situazione stava degenerando nuovamente ma Dorein propose “Perchè non andiamo tutti insieme? Essendo una gilda oscura ci saranno parecchi maghi e tutti avranno la propria fetta di... bersagli, per così dire”.

Penso che Dorein abbia ragione.” commentò Arya “Litigare qui non servirebbe a nulla...”

Tsk, d'accordo, vorrà dire che andremo tutti e sei.” concesse Zafrina benchè seccata dalla cosa.

Vorrai dire sette, giusto?” commentò un ragazzo alle sue spalle. La maga dei cataclismi si girò, ritrovandosi di fronte a Vaiter che le sorrideva sereno “Perchè diavolo dovresti venire anche tu?”

Perchè ho già prenotato quella missione, dietro il foglio c'è il mio nome. Quindi, se volete andare, dovete per forza portarmi con voi.” spiegò Vaiter -Bravo scrittore, ottima mossa precauzionale!-

Zafrina serrò i denti, conscia del fatto di non poter ribattere ulteriormente, così si limitò a dare il suo assenso alla cosa. Di certo se ne sarebbe ricordata.

Bene, allora vado a dirlo a Aika.” disse Tsuki prima di allontanarsi e ritornare dopo qualche minuto.

Sicuro di farcela? Non ti sei ancora ripreso dall'ultima missione.” commentò Arya osservando Yukiteru che annuì sorridendo “Anche se avessi tutte le ossa rotte non rinuncerei a questa missione per nulla al mondo”.

Non venire a lamentarti se poi ti ritrovi con il culo a terra.” commentò Zafrina scoccandogli un'occhiata divertita.

Vedremo chi finirà col fondo-schiena a terra.” ribattè Yukiteru sostenendo il suo sguardo.

Bene allora! In marcia!” disse Tsuki alzando le braccia con fare vittorioso.

Intanto, alla gilda, Aika aveva un annuncio da fare. Dopo aver chiesto il silenzio di tutti, salì sul bancone del bar e disse “Da quanto mi è sembrato di capire, alcuni di voi hanno difficoltà a relazionarsi con gli altri o hanno dei seri problemi di autocontrollo!” e, prima di continuare, scoccò un'occhiata ai diretti interessati “Perciò, ho ideato una simpatica soluzione che metterà tutti d'accordo! Un bel torneo a squadre!”

Un torneo?” chiese Amlach, visibilmente felice della proposta.

Sì, un torneo a squadre, coppie per meglio dire! Avrà inizio domani mattina e chiunque voglia partecipare, non ha che da dirlo, ovviamente dovrete trovarvi un partner per poter gareggiare.” spiegò Aika “Ora potete tornare al vostro Relax! Entro stasera voglio la lista dei partecipanti!” e se ne tornò nel suo ufficio -Spero che quest'idea serva a farli scaricare un po'...-



- - -



Il regno di Taundrus era uno dei regni più inospitali della fascia degli uomini. Situato ad est rispetto al regno di Aquirus, vantava la presenza di enormi tundre congelate e, rispetto agli altri regni, lì l'inverno durava circa dieci mesi. Gli altri due erano per l'autunno.

Da quando era stato creato, nessuno scienziato o teorico o mago era mai riuscito a spiegare il perché di quello strano clima, eppure gli abitanti si erano subito abituati a quell'ambiente così inospitale.

Gli abitanti più coraggiosi erano quelli che erano riusciti ad adattarsi al clima pur essendo molto vicini alla fascia sconosciuta e questo aveva portato alla nascita di un singolare sistema politico ovvero la creazione di tre capitali: una per il nord, una per il centro e una per il sud, la più importante.

La città di Cassandrium era la più grande delle tre capitali ma non per questo la più potente dato che, per timore delle bestie sconosciute, molti soldati se ne erano andati, costringendo il reggente della città a far uso di vari mercenari spietati.

La cosa era andata avanti per diversi anni senza alcun problema ma, negli ultimi due anni, i mercenari erano stati comprati da una potenza ancora maggiore. La gilda oscura Ice Fang. Questo gruppo di maghi oscuri si era instaurato nella città, trasformandola nel loro quartier generale e, di lì a poco, avevano portato la zona sud del regno alla rovina.

Ormai i cittadini vivevano nel costante terrore e nessuno osava neanche alzare lo sguardo di fronte a quei tiranni. Tutti avevano ormai perso la speranza. Benchè fosse praticamente affacciata sulla fascia sconosciuta, la città era sprovvista di mura difensive e questo aveva permesso una rapida espansione della periferia.

Tra quelle piccole casette e persone ormai abbandonate a se stesse, camminava una ragazza dal fisico magro, ma con un seno prosperoso, e dalla carnagione pallida. I grandi occhi dorati creavano un perfetto contrasto con i suoi lunghi capelli ricci ramati. Indossava una corta mantellina bianca, provvista di cappuccio, dai bordi neri. Sotto ad essa portava un top nero che le arrivava fino a sopra all'ombelico e, tramite delle piccole strisce di stoffa bianca, si collegava alla corta gonna bianca.

Sopra alla gonna erano presenti quattro grosse fasce di stoffa bianche dai bordi neri. Due davanti e due dietro e le arrivavano fino alle caviglie. Infine, ai piedi calzava dei sandali neri con tacco dalla quale partivano delle bende bianche che le arrivavano fino al ginocchio, ove diventavano nere.

La giovane camminava tranquillamente per quelle strade semi desolate quando notò qualcosa di assolutamente imperdonabile. Tre uomini avvolti in un mantello nero avevano circondato una bambina che stringeva tra le mani una pagnotta di pane e sembravano intenzionati a portargliela via ma non per mangiarla, bensì per farle un dispetto.

Ehi, lasciatela stare.” disse la rossa avvicinandosi ai tre che si girarono verso di lei.

E tu chi saresti, bellezza?” chiese il primo dei tre, facendo sogghignare i suoi due compagni, e posandole una mano sulla spalla. La ragazza gli prese la mano e la tolse delicatamente “Gradirei non essere toccata e che lasciaste andare quella bambina. Non mi sembra una ladra o una criminale”.

Forse hai ragione... o forse no! Devi essere nuova di queste parti perché altrimenti sapresti che siamo noi a decidere cosa fare e quando farlo!” le urlò l'uomo, mostrando il tatuaggio dei denti di una tigre azzurri sulla guancia destra. Un membro di Ice Fang.

La ragazza fece un respiro profondo, incatenando poi i suoi occhi dorati in quelli neri di lui “Vedo che non c'è altra scelta.” e, sotto lo sguardo terrorizzato dei tre uomini, la faccia le si trasformò nella testa di un ragno e dalla schiena le uscirono otto zampe da aracnide.

Nessuno dei tre provò ad affrontarla e se la diedro subito a gambe. La bambina, rimasta pietrificata per la paura, chiuse gli occhi ma, dopo pochi secondi, sentì “Puoi aprire gli occhi, se ne sono andati”.

La bambina riaprì i suoi occhioni azzurri e notò che la ragazza era tornata normale.

Sei... sei... un ragno?” chiese la bambina, facendo sorridere la ragazza che disse “No tranquilla, era solo un'illusione per far allontanare quei brutti tipi. Ora puoi tornare a casa”.

Grazie mille, signora-ragno!” disse la bambina prima di allontanarsi salutandola con la mano, rubando alla rossa un altro piccolo sorriso.

Aiutare una bambina in difficoltà, che nobile gesto.” disse una voce femminile alle sue spalle. La rossa si girò all'istante, ritrovandosi di fronte ad una ragazza della sua età.

La carnagione era cadaverica e gli occhi di un intenso blu notte sembravano spenti, come morti. I capelli erano rosso fuoco e, fatta eccezione per la grossa ciocca che le copriva l'occhio destro, erano raccolti in una lunga treccia che le arrivava fino al fondo-schiena. Indossava un abito gothic lolita nero composto da un corpetto con le maniche a sbuffo, che metteva in risalto il suo abbondante seno, una gonna a balze che le arrivava fino alle ginocchia, dei guanti di seta lunghi fino ai gomiti e degli stivali lucidi con zeppa.

Chiunque l'avrebbe fatto.” disse la maga delle illusioni.

Se questo è ciò credi, non ribatterò ulteriormente, Leya Kazuhiko.” disse la seconda ragazza, lasciando sorpresa la maga.

Come consoci il mio nome?” chiese Leya.

Il mio master conosce tutto di tutti.” spiegò la rossa togliendosi un guanto e mostrandole un tatuaggio sul dorso: un sole alato.

Sei una maga di Last Hope?” chiese Leya sorpresa.

Sì, mi chiamo Charlotte e sono un'emissaria di Aika, la master della gilda.” spiegò la ragazza “Sono venuta fin qua per una missione speciale e il tuo aiuto potrebbe servirmi”.

Che tipo di missione?” chiese Leya.

Questo lo saprai in un secondo momento. Se sei interessata, vieni alla locanda 'Orso addormentato' stasera alle nove.” disse Charlotte, prima di voltarsi e allontanarsi in silenzio. Leya la osservò attentamente e capì subito due cose. La prima era che non emetteva alcun suono, quasi come un fantasma, e la seconda era che quella messaggera era una dragon slayer.



* * *



Benchè fosse ormai in rovina, la città era ancora provvista di arrampicatori sociali che avevano giurato eterna fedeltà alla gilda oscura senza un attimo di esitazione, ricevendo in cambio un ottimo status sociale e la protezione da parte dei maghi.

Alcuni due questi nobili aveva fatto costruire le loro ville in periferia e fu proprio la porta di una di queste ville, una grossa costruzione a due piani interamente bianca, ad esplodere, scagliando varie schegge in strada, oltre al cadavere di un membro di Ice Fang.

Intorno al corpo senza vita dell'uomo si riunirono una decina di suoi compagni, tutti con un mantello nero a coprirgli il corpo. Quello che doveva essere il capo urlò al cielo “Chi cazzo ha osato farlo fuori?!?” per poi voltarsi verso la casa “Esci fuori, maledetto!!! Assaggerai le mie fiamme!!!” e creò una sfera di fuoco nella mano destra.

Una folle risata echeggiò nella strada, facendo venire i sudori freddi alla maggior parte dei presenti. Nel silenzio che seguì, si udirono dei passi. Lenti. Ritmati. Accompagnati dal cigolio delle assi di legno del pavimento. L'interno della casa era buio ma tutti e dieci i maghi furono in grado di vedere due grandi occhi rossi come il sangue che li scrutavano dall'oscurità.

In seguito furono visibili i denti bianchi che formavano un sorriso folle e psicopatico. Man mano che i passi e quei folli occhi si avvicinavano, la sfera di fuoco perse intensità, fino a svanire del tutto insieme al coraggio di quei maghi.

Nell'oscurità iniziò a stagliarsi la forma di una ragazza ma, prima del suo corpo, fu visibile la canna di un fucile nero. I vari maghi oscuri fecero in tempo a sgranare gli occhi prima che una raffica di proiettili scaturisse dalla canna dell'arma, trucidandoli tutti all'altezza del cuore.

I corpi ormai privi di vita si accasciarono al suono senza emettere un suono mentre una nuova risata risuonò per la strada. Dalla grossa villa bianca uscì, come previsto, una ragazza, alta sul metro e settantacinque e dal fisico atletico, che, a detta di molti, era di una bellezza invidiabile. I lunghi capelli azzurri erano legati in due trecce basse che le arrivavano fino alle ginocchia mentre davanti aveva una frangetta scalata. Le labbra erano coperte da un rossetto rosso fuoco e, sul naso e sulle guance, erano visibili delle lentiggini.

Indossava un reggiseno interamente nero, tranne per la coppa destra che era a righe verticali fucsia, che le copriva il seno abbondante; dei pantaloncini cortissimi a vita alta fucsia con una grossa cintura di pelle nera, una calza fucsia che le arrivava a metà coscia sulla gamba sinistra, una calza a rete nera attillata sulla destra, mentre ai piedi calzava degli scarponcini militari neri e, infine, al collo portava un paio di collane borchiate e una terza a cui era appeso un ciondolo a forma di farfalla.

L'azzurra rise nuovamente, prima di avvicinarsi al cadavere del capo e tirargli un calcio in faccia.

Cos'è che dovrei assaggiare?” chiese la ragazza e, ovviando al fatto che fosse morto, si chinò su di lui afferrandogli la mandibola con le mani per poi iniziare a muoverla su e giù, parlando con voce modificata “Oh nulla bella signorina! Sono stato uno stupido a pensare di poterla sconfiggere!”

Ecco bravo! L'hai detto capo!” esclamò l'azzurra con la sua solita voce prima di rialzarsi in piedi “Ehi Fujiko, devo darti ragione! Assaltare le case di questi vecchi rincoglioniti è davvero molto divertente!!!”

Dalla casa uscì una piccola farfalla arcobaleno che iniziò a girarle intorno alla testa, strappandole un ghignetto sadico. Dopo qualche secondo, dalla casa, uscì un'altra ragazza, più bassa dell'azzurra, dal fisico snello e slanciato e con il seno prosperoso.

I capelli erano neri e lisci, lunghi fino alle spalle, con tre righe bianche orizzontali presenti sulla sinistra. Gli occhi erano due pozze nere, lo stesso colore della cravatta che portava sopra alla camicia bianca. La parte inferiore del corpo era coperta da una gonna scozzese abbinata a degli stivali blu e a delle calze lunghe nere. Sul dito medio di entrambe le mani portava un anello.

La mora alzò una mano verso il cielo, frapponendo fra lei e il sole un piccolo diamante che aveva appena preso dalla cassaforte. Un ampio sorriso si formò sulle sue labbra e, dopo esserselo messo in tasca, disse “Te lo avevo detto, Ireth. Con i ricchi nobili ci si diverte, e soprattutto, ci si guadagna di più!”

Guarda che con tutti quei soldi non crescerai in altezza.” commentò Ireth lanciandole un'occhiata divertita. Fujiko le sorrise di rimando e le chiese “Credi davvero che, uccidendo tutti quelli che ti capitano davanti, troverai un fidanzato?”

Ah! Colpita e affondata!” esclamò un gatto volante color cobalto sbucato alle spalle di Fujiko. Gli occhi color cenere del gatto si incrociarono con quelli rossi di Ireth e, in meno di un secondo, le sue ali svanirono e si rifugiò dietro alle gambe di Fujiko.

Ireth Alcarìn e Fujiko Ohioshi, trovarvi è stato più facile del previsto.” disse una ragazza vestita di nero avvicinandosi alle due.

Oh? Stai andando ad un funerale, carina?” chiese Ireth fissando gli abiti gothic lolita della nuova arrivata.

Mi sembra di capire che tu ci stia cercando. Vuoi catturarci?” chiese Fujiko con un sorriso mentre Ireth portava una mano sull'impugnatura del fucile “Oppure sei in cerca di informazioni? Sappi che ti costeranno parecchio”.

Ho tutte le informazioni di cui necessito.” rispose la ragazza senza scomporsi “Mi chiamo Charlotte e sono una maga di Last Hope”.

Ireth e Fujiko parvero interessarsi di più alla questione.

Un luogo dove vieni pagata.” commentò Fujiko con un sorriso.

Dove vieni pagata per uccidere!” aggiunse Ireth visibilmente euforica “Sentiamo la tua offerta, rossa!”

Le spiegazioni a più tardi.” disse Charlotte dando le spalle alle due “Stasera alla nove fatevi trovare alla taverna 'Orso addormentato', lì vi spiegherò tutto.” e si avviò lungo la strada.

Che facciamo? Ci andiamo?” chiese Fujiko osservando la sua compagna che si sistemò il fucile a tracolla “Se una maga di quella gilda è venuta apposta per noi, significa che ha un lavoro sporco per noi, dove dovremo probabilmente uccidere un sacco di gente!!! Sarei una perfetta idiota a non andarci!!!” e si avviò lungo la strada, seguita a ruota dalla mora.



* * *



La taverna 'Orso Addormentato era una delle più grandi della periferia e aveva un grosso vantaggio, ovvero che i maghi di Ice Fang non la frequentavano molto, preferendo locali più sfiziosi e forniti. Tuttavia non mancavano casinisti di vario genere e teppisti occasionali che, sotto l'effetto dell'alcool, facevano cose non proprio legali o sobrie.

Benchè fossero solo le nove meno un quarto, la grossa sala era già piena e un uomo sulla quarantina, con una folta barba nera, si alzò di scatto esultando per la sua vittoria a carte. Vagando con lo sguardo per la sala, individuò, seduta ad un tavolo abbastanza isolato, una giovane ragazza.

Uno strano sorriso gli increspò le labbra ed iniziò ad avviarsi verso di lei, scoprendone, man mano che si avvicinava, i pregi.

Non era molto alta ed era magra, ma con le curve giuste, senza esagerare. La pelle era talmente chiara da mettere in risalto le lentiggini presenti sugli zigomi e sul naso. I lunghi capelli color blu notte erano mossi e le arrivavano fino a metà della schiena mentre gli occhi, in netto contrasto con i capelli, erano grigi. Aveva un piercing sul sopracciglio destro mentre un altro era presente sulla parte superiore dell'orecchio sinistro.

Indossava delle scarpe bianche e basse, un paio di jeans chiari, una maglietta bianca con scollo a V e, sopra ad essa, una felpa grigia aperta e provvista di cappuccio calato sulla fronte che lasciava comunque fuoriuscire alcune chiocce di capelli. Sul fianco destro era visibile una corda appesa e pronta ad essere usata.

Ehi dolcezza, ma lo sai che hai dei bellissimi occhi?” chiese l'uomo, avvicinandosi al tavolo. La ragazza lo fissò per appena un secondo, prima di abbassare lo sguardo e iniziare a torturarsi le mani, arrossendo.

G... grazie.” disse la ragazza.

Oh sei timida? Ma che carina! Permettimi di aiutarti ad ambientarti meg...!” le sue parole furono soppresse da un debole ringhio che arrivò da sotto il tavolo. L'uomo abbassò lo sguardo, giusto in tempo per vedere una tigre color curry uscire da sotto al tavolo con i denti ben in mostra.

L'uomo soffocò un'imprecazione ed iniziò ad indietreggiare ma qualcuno gli fece lo sgambetto, facendolo finire con la schiena a terra. L'ubriaco volse lo sguardo da un lato giusto in tempo per vedere una scarpa con tacco rossa diretta verso la sua faccia. Il calcio lo spedì direttamente nel mondo dei sogni.

Che non ti venga in mente di avvinarti nuovamente a lei...”

La ragazza seduta al tavolo richiamò la tigre per poi spostare lo sguardo sulla ragazza che aveva messo K.O. l'ubriaco e che gli aveva intimato, seppur fosse svenuto, di starle alla larga.

Era alta sul metro e sessantacinque, dal fisico sinuoso e con il seno nella norma. I lunghi boccoli biondi erano legati in una coda alta e creavano una buona combinazione con gli occhi, dalla pupilla felina, che erano di due colori diversi. L'occhio sinistro era blu mentre quello destro era verde ed era attraversato da una sottile striscia nera che, partendo dalla fronte, le arrivava fino al fondo del viso.

Oltre alle scarpe con tacco rosse, indossava anche un lungo abito rosso senza maniche che, all'altezza dei polpacci, si allargava come un fiore e, sopra ad esso, un mantello nero con cappuccio.

La bionda si voltò verso la ragazza dagli occhi grigi e, con voce seria, disse “Aileen! Devi imparare a difenderti da sola! Non ci sarà sempre Curry a proteggerti!”

La ragazza abbassò lo sguardo e disse “Scusami... hai ragione Yu-chan...”

Lo sguardo di 'Yu-chan' si addolcì leggermente e, dopo essersi seduta di fianco all'amica, le diede una piccola pacca sulla testa “Dai, non preoccuparti, fino a quando sarò con te, non dovrai preoccuparti”. Aileen alzò lo sguardo sorridendole. Poteva sembrare seria o scorbutica ma in realtà era una brava ragazza e lei le voleva bene.

Dopo aver annuito, spostò lo sguardo sul braccio destro dell'amica. Era completamente nero, dalla punta delle dita fino al gomito, dalla quale partivano delle lingue di fuoco nere che andavano a finire sotto il vestito.

Come va con quella cosa?” chiese Aileen.

Ah, non preoccuparti. Non è avanzata ultimamente. E' un buon segno!” disse la bionda quando, davanti a loro, si palesò una ragazza dai capelli rossi con dei vestiti dark.

Vedo che siete in anticipo.” commentò la rossa.

Non dovevamo?” chiese 'Yu-chan' con un tono più distaccato.

Seguitemi.” disse solamente Charlotte prima di avviarsi verso una porta posta vicino al bancone del bar. Le due ragazze e la tigre la seguirono in silenzio.

La maga di Last Hope lanciò un'occhiata al barista che annuì un paio di volte prima di passarle una chiave sul bancone. La giovane la prese ed aprì la porta, facendo entrare le due amiche per prime.

Si ritrovarono in una stanza di medie dimensioni, sprovvista di finestre e con un piccolo candelabro appeso al soffitto come unica illuminazione, tra l'altro anche debole, dato che gli angoli bassi della stanza erano completamente bui.

Davanti a loro videro un tavolo di legno e, intorno ad esso, sette sedie. Una a capo tavola e le altre sei sui lati più lunghi.

Accomodatevi.” disse Charlotte, prendendo il posto di capo tavola. Le due amiche si scambiarono un'occhiata per poi sedersi una di fianco all'altra.

Ehm... aspettiamo qualcuno?” chiese timidamente Aileen e Charlotte si limitò ad annuire. Dopo circa dieci minuti qualcuno bussò alla porta ed entrarono tre ragazze, già incontrate in precedenza da Charlotte.

La rossa invitò le nuove arrivate a sedersi e quelle non si fecero attendere. Restava una sola sedia vuota.

Chi stiamo aspettando?” chiese Fujiko osservando Charlotte ma Leya disse “Nessuno, l'ultima persona è già in questa stanza.” e volse lo sguardo verso un angolo buio della stanza dalla quale apparve una ragazza avvolta in un mantello nero.

Era molto alta, un metro e ottantacinque almeno, dalla carnagione uguale a quella di Charlotte e dal fisico snello. Il viso dai lineamenti delicati era incorniciato da dei capelli medio-lunghi di un biondo talmente chiaro da sembrare bianco. Le labbra sottili erano coperte da un rossetto viola, lo stesso colore del suo occhio sinistro, mentre quello destro era nero.

In testa portava la parte superiore del cranio di un grosso lupo, mentre il seno era coperto da delle bende viola e sulle amni indossava dei guanti senza dita neri. La parte inferiore del corpo, invece, era coperta da dei pantaloni larghi neri e da dei sandali viola con tacco basso. Alla vita erano appese due asce gemelle interamente nere e, sul braccio destro, era attorcigliato un serpente nero con la testa appoggiata sulla spalla.

La bionda si sedette all'ultimo posto libero e disse “Sisara Xero. Piacere”.

Bel copricapo, sorella!” disse Ireth con le labbra piegate in un sorriso folle.

Ora che ci siamo tutte, potete presentarvi.” disse Charlotte. Le varie presenti iniziarono a dire i propri nomi e, quando fu il turno di 'Yu-chan', ovvero Kaori Yuno, Fujiko e Ireth si accorsero delle orecchie a punta della bionda.

Bene, ora vi spiegherò il motivo per la quale vi ho convocate qui.” iniziò Charlotte “Come ben saprete, la gilda oscure Ice Fang ha preso il controllo di questa zona e l'ha portata alla rovina. Normalmente basterebbe un solo mago per spazzarla via definitivamente ma ci sono giunte delle voci alquanto preoccupanti”.

Penso di poterle immaginare.” disse Fujiko “Hanno ricevuto dei rinforzi?”

Charlotte annuì “Della peggior specie. A quanto pare, Ruganax vuole farli diventare suoi alleati e ha inviato un piccolo contingente di demoni... comandato da un arcidemone”.

Kaori sgranò gli occhi, stringendo nel contempo i pugni, mentre Ireth ampliò il suo sorriso ed esclamò “AH! Più bersagli per me!!!”

Ormai lo avrete capito. La gilda Last Hope chiede il vostro aiuto per spazzar via la gilda oscura Ice Fang. Se poi vorrete, potrete entrar a far parte della nostra gilda.” disse Charlotte, attendendo la risposta delle ragazze, che non tardò ad arrivare.

Tutte e sei diedero il loro consenso, chi per un motivo e chi per un altro ma tutte erano pronte ad affrontare la gilda oscura e i demoni di Ruganax.

Bene, domani mattina daremo il via alla missione.” disse Charlotte, ricevendo cenni di assenso dalle altre e urla di gioia da parte di Ireth.



* * *



Nelle segrete del castello, che troneggiava sulla città di Cassandrium, un uomo tremava e temeva per la sua vita. Due uomini lo tenevano inginocchiato a terra davanti ad una porta, dietro alla quale si sentivano dei rumori agghiaccianti.

Vi prego, lasciatemi andare! Siete miei compagni, no?” piagnucolò l'uomo, osservando i due uomini che non batterono ciglio.

La porta si aprì verso l'interno e l'uomo, in preda al panico, venne gettato all'interno della cella. La porta si chiuse, confinandolo in quell'oscurità. Davanti a sé avverti qualcosa muoversi e una voce femminile gli chiese “Porrò anche a te la domanda che ho posto ai tuoi compagni. Se risponderai adeguatamente, non morirai”.

L'uomo annuì pregando per la sua anime.

Perchè siete tornati qua piagnucolando con la coda tra le gambe?”

N... noi... abbiamo incontrato una ragazza che... che... si è trasformata in una strana creatura metà ragno e metà donna!!! Non avevamo visto nulla di simile!” spiegò l'uomo piangendo.

Molto bene, risposta esatta... ed è la stessa che mi hanno dato i tuoi compagni.” sibilò la voce femminile.

Eh?”

La testa dell'uomo venne staccata di netto dal suo corpo con una forza erculea. Nel buio della cella iniziò a sentirsi il rumore dei denti che facevano a pezzi la carne e le ossa. Qualcuno bussò alla porta e chiese “Potente Aghisa, quali sono i suoi ordini?”

Eh eh eh... a quanto pare qualcuno ha eliminato una decina dei nostri. Sembra che questo posto sarà più divertente del previsto. Preparate i prigionieri! Domani mattina li giustizierò nella piazza principale... personalmente”.

Come desidera.” disse il soldato oltre la porta prima di allontanarsi.

-Venite a me, maghi di Last Hope!!! Venite ad abbracciare la morte che tanto vi reclama!!!-

Una risata demoniaca echeggiò nel castello, scuotendolo fino alle fondamenta.















































Angolo dell'autore:

Chaos a tutti!!! Come va la scuola? Bruttissima farse, vero? XD Scherzi a parte, spero che stiate sopravvivendo!
Dunque dunque dunque!!! Ho diverse cose da dire e, per iniziare: 20 capitoli effettivi!!! E' un traguardo mai raggiunto da una fic ad OC su questo fandom!!! Ringrazio tutti coloro che seguono questa fic e che recensiscono, siete i migliori!!!

Punto numero due! Il torneo! Oh, qua ci divertiamo! Dato che, a sto giro, c'è una doppia trama esterna al grosso della gilda, ho deciso di mettere in atto questa cosa del torneo perciò, nella recensione, scrivetemi se volete che il vostro OC prenda parte al torneo e, se volete, anche il suo partner. Ovviamente cercherò di accontentare quanta più gente possibile e, se non me lo direte ma i numeri non quadreranno, sceglierò io gli OC e i vari partner u.u spero che quest'ideuzza vi piaccia e lo dico subito! SO CHE VI PAICCIONO MOLTO I COMBATTIMENTI SCRITTI DA ME E CHE, MOTLE VOLTE, DURANO PARECCHIO, MA ESSENDO UN TORNEO RACCHIUSO IN TRE/QUATTRO CAPITOLI, A STO GIRO SARANNO PIU' RAPIDI (e non per questo meno fighi!)

Punto number three: spero di aver reso bene tutti gli OC (LI HO MESSI TUTTI YEAH!!!) soprattutto le sei ragazze apparse alla fine, dato che il primo impatto è il più importante!

Aspetto le vostre recensioni e ci vediamo alla prossima! CHAOS!!!

P.S: anche avendo nelle orecchie la canzone Warriors (tratta dal nuovo trailer di League of Legends), sono riuscito a scrivere solo 23 pagine... sto perdendo il mio tocco magico/sadico/masochista...

P.P.S: questo sarà l'unico capitolo di transizione sprovvisto di riassunto ed elenco personaggi. Dal prossimo sarà regolare con i vari aggiornamenti!

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Capitolo 23
*** Capitolo 21 ***


Capitolo 21



Tsuki, ormai, era sull'orlo di una crisi isterica. Erano già passate tre ore da quando lei e il suo team, con l'aggiunta di Dorein, Vaiter e Yukiteru, erano saliti sul treno che li avrebbe condotti nel regno di Infirnus.

Tre ore che, per la giovane maga, erano sembrate trenta. Lei si aspettava un qualche tipo di discorso da parte degli altri riguardo al motivo che li aveva spinti a partecipare a quella missione ma, non appena erano saliti sul treno, Zafrina era andata a sedersi in fondo e nessuno aveva avuto il coraggio di sedersi vicino a lei, vista l'enorme aura nera che la circondava.

Yukiteru si era seduto dalla parte opposta del corridoio che divideva le due serie di posti, ma anche lui era risultato inavvicinabile, causa scariche elettriche presenti nell'aria.

Kay, com'era prevedibile, si era andata a sedere nell'angolo opposto rispetto a Zafrina e, per passare il tempo, si era messa a tagliuzzare i sedili vuoti con delle piccole lame circolari create da lei.

Tsuki, Dorein, Vaiter e Arya si erano seduti vicino a lei, dall'altra parte del corridoio, e la ragazza dai lunghi capelli arancioni, contrariamente al suo solito carattere, era rimasta in silenzio tutto il tempo, osservando con sguardo malinconico il paesaggio fuori dal finestrino. Vaiter, d'altro canto, era caduto in letargo non appena il treno era partito e non si era ancora svegliato.

Tsuki aveva cercato più volte di coinvolge Arya in una conversazione ma tutti i suoi tentativi non avevano dato frutti, e di sicuro Dorein non era di grande aiuto.

Tra circa mezz'ora dovremmo esserci.” commentò Dorein.

Come fai a dirlo?” chiese Tsuki, quasi commossa dal poter finalmente avere una conversazione.

Abbiamo superato da non molto il confine e questo treno va diretto verso la zona sud-ovest del regno.” spiegò l'albino.

Capisco...” disse Tsuki, ormai rassegnata all'idea di dover trascorrere altri trenta minuti nel silenzio più totale. Dopo quel lasso di tempo, praticamente interminabile, i sette maghi scesero dal treno e furono subito accolti da una scena di rara desolazione.

La stazione era per lo più vuota. C'erano giusto due donne dietro al bancone principali e non sembravano neanche molto contente di essere lì.

Ehm... scusate, potremmo chiedervi un'informazione?” chiese Tsuki avvicinandosi al bancone e la più anziana delle due, una donna sulla cinquantina dai lunghi capelli neri e gli occhi del medesimo colore, rispose “Certo, purché sia veloce... tra poco la stazione chiude”.

Siamo maghi di Last Hope... siamo venuti qua per risolvere il problema della gilda oscura che si è stanziata in questa zona.” spiegò la maga della creazione e la donna, sgranando gli occhi per la sorpresa, aprì le braccia e urlò “Oh Lucy! Sei sempre la solita burlona!” e l'abbracciò sotto gli sguardi confusi degli altri maghi.

Tsuki fu sul punto di scostarla con le buone ma la donna le sussurrò nell'orecchio “Andate alla taverna del paese. Un uomo dalla lunga barba bianca. Parlate con lui.” per poi scostarsi e, mostrando un finto sorriso, aggiungere “Sarete stanchi. La taverna è sul lato destro della via principale, subito dopo il fabbro”.

Ehm... grazie dell'informazione.” disse Tsuki sorridendo per poi uscire dalla stazione insieme agli altri. La situazione gli sembrò estremamente simile a quella vista nella stazione. Le varie case avevano tutte le finestre chiuse, alcune addirittura sprangate da assi di legno, e solo alcuni gatti randagi erano visibili poco fuori da alcuni vicoli.

Che desolazione...” commentò Arya, notando poi i resti di una bancarella ridotta in frantumi.

Evidentemente hanno paura di quei bastardi.” disse Yukiteru “Scommetto che sono costantemente perseguitati”.

Grazie per l'informazione Sherlock.” commentò Zafrina prima di avviarsi, a passo spedito, verso la taverna.

Ci vollero pochi minuti per trovarla. Per fortuna il fabbro era uno dei pochi che non si era lasciato intimorire dai maghi oscuri e i colpi di martello sull'incudine erano udibili anche dalla stazione.

Senza mezzi termini, Zafrina diede un calcio violento alla porta della taverna e i pochi clienti presenti si girarono spaventati verso la porta. Il barista fu il primo a riprendersi e, seppur titubante, chiese “B... buongiorno! Cosa posso darvi da bere?”

La mora non se lo filò manco di striscio e, dopo averlo individuato, andò a sedersi al tavolo di un anziano signore dalla lunga barba bianca. L'uomo bevve un sorso di birra dal suo boccale e, dopo essersi pulito i baffi con un dito, chiese “Oh ma che sorpresa! E' la prima volta che una giovane ragazza viene a sedersi al mio tavolo. Dimmi, cosa posso fare per te?”

Empty Scream. Dov'è la loro base?” chiese a bruciapelo Zafrina e tutti i presenti, escluso il vecchio, sbiancarono. Vaiter lanciò una monetina in aria e, riafferrandola al volo, si avvicinò a Zafrina, sussurrandole “Ehi, forse sei stata un po' troppo diretta... quel nome li ha spaventati a morte”.

Non sono affari nostri.” commentò Kay sedendosi, incredibilmente, vicino a Zafrina “Avanti vecchio, dicci quello che sai su Empty Scream”.

L'uomo sorrise sotto i baffi e, guardando gli altri maghi, chiese “Non vi accomodate anche voi?” poi si voltò verso il barista e gli fece un cenno della testa. Il barista annuì e, dopo aver scavalcato il bancone, andò vicino alla porta, aprendola leggermente.

Bene, ora che abbiamo il nostro palo... possiamo discutere.” disse il vecchio “Il mio nome è Oscel e sono... o meglio... ero il sindaco di questa cittadina. Mesi or sono, sono apparsi dal nulla questi maghi oscuri, gridando ai quattro venti di far parte della gilda oscura Empty Scream. All'inizio credevamo che ci stessero facendo uno scherzo di cattivo gusto, non avevamo mai sentito nominare quella gilda, ma poi... è arrivato lui”.

Di chi parli?” chiese Tsuki.

Di un ragazzo, un mago per la precisione. Ha usato la sua magia per distruggere i raccolti di quest'anno e tanto è bastato per spaventare tutti quanti... non avevamo mai visto nulla di simile.” continuò Oscel “Sembrava quasi che il Diavolo in persona lo accompagnasse”.

Che tipo di potere aveva?” chiese Yukiteru, interessato a quel ragazzo. Ovviamente lo vedeva solo come un buon avversario con cui scontrarsi.

Per distruggere i raccolti ha usato una semplice magia del fuoco, roba che chiunque può imparare, ma la cosa terrificante è stata la nebbia che ha usato dopo.” spiegò Oscel “Alcuni dei nostri concittadini hanno provato a fermarlo, e tra di loro c'erano anche dei maghi, ma lui li ha eliminati tutti grazie a una strana nebbia nera. Non appena sono entrati in contatto con essa, si sono accasciati al suolo e sono morti”:

Una magia oscura.” disse Kay riflettendo “Non ho mai sentito di una nebbia mortale, forse si tratta di una lost magic”.

No, non è una lost magic. E' una magia creata da qualcuno in quest'era.” disse Dorein, attirando l'attenzione degli altri su di sé “Quando ero ancora in quella capsula, mi hanno fatto vari esperimenti, arrivando ad utilizzare lost magic e magie mortali. Da quanto ricordo, non avevano nulla del genere e neanche nei libri della biblioteca di Zafirus ho trovato richiami a una simile magia”.

Wow... non male!” si complimentò Vaiter -Non c'avevi proprio nulla da fare, eh?-

Io non so se sia una lost magic e non mi interessa saperlo.” disse Oscel “L'unica cosa che so è che da quando sono arrivati, tutti i paesi della zona sono caduti sotto il loro dominio e ormai la situazione non è più sostenibile... hanno anche ucciso mio figlio e rapito la mia nipotina...”

Senti vecchio, non me ne frega niente dei tuoi problemi personali. Dicci solo dove si trovano quei bastardi e noi provvederemo a spazzarli via.” sbottò Zafrina.

L'uomo annuì lentamente per poi dire “Non troppo lontano da qui, circa cinque chilometri, c'è la loro base, un castello neanche troppo grande, ma tutt'attorno all'edificio ci sono diversi avamposti, disposti a cerchio. Tutti gli avamposti di un determinato cerchio sono collegati da tra di loro da delle spesse mura di roccia. Se un avamposto cade, tutti gli altri vengono a saperlo subito e vengono inviati rinforzi in quel determinato avamposto”.

Interessante, credo già di sapere come agire.” sibilò Zafrina con un ghigno fin troppo inquietante. Dopo aver chiesto rapidamente la direzione della base, la mora uscì dalla taverna senza neanche aspettare gli altri e Tsuki fu la prima a seguirla, imitata poi dagli altri.

Zafrina, fermati subito.” disse Tsuki frapponendosi tra la compagna di team e la base nemica.

Levati di mezzo, voglio andare a spazzare via quei maledetti il prima possibile!” disse Zafrina, per nulla disposta a perdere ulteriore tempo, ma l'aura nera che avvolse interamente la leader del suo gruppo le fece capire che da lì non si sarebbe mossa.

Ascoltami bene Zafrina...” iniziò Tsuki mostrandole un sorriso solare “... tu non vai da nessuna parte finché non te lo dico io. Siamo una squadra e come tale agiremo. Non stiamo andando a raccogliere margherite ma dovremo scontrarci con una gilda oscura. Solo perché sono umani, non vuol dire che non sono pericolosi, Yukiteru può confermartelo dato che è tornato dall'ultima missione ridotto ad uno straccio”.

Zafrina sostenne lo sguardo della compagna e ribatté “Tu non puoi capire quello che quei bastardi mi hanno fatto. Io voglio solo spazzarli via per sempre!”

Non posso capire? Benissimo.” disse Tsuki prima di avviarsi fuori dalla cittadina, seguita dagli altri. Non appena furono vicini ad un prato, la ragazza si sedette a gambe incrociate per terra e guardò Zafrina “Coraggio, spiegami perché vuoi spazzarli via così disperatamente”.

Perché mai dovrei venire a dirti i miei motivi?” chiese Zafrina, alzando un sopracciglio.

Perché sono la leader del tuo team... e anche una tua amica.” disse Tsuki, sorprendendo la mora. Zafrina la fissò dritta negli occhi ma non lesse alcuna traccia di menzogne. Era sincera.

Ascoltami...” riprese Tsuki “Ciascuno di noi si è unito a Last Hope per un motivo ben chiaro, alcuni semplicemente per aiutare, altri per ritrovare qualcuno a loro caro e altri ancora solo per eliminare quei demoni. Io non voglio costringerti a rivelarci tutto, ma non voglio neanche lasciarti andare senza dir nulla. Se ti dovesse accadere qualcosa, io, Arya e anche Kay, non potremmo mai perdonarcelo”.

Zafrina rimase per diversi secondi in silenzio, continuando a fissare Tsuki che sosteneva tranquillamente il suo sguardo.

Beh, qua il problema non è solo lei...” si intromise Kay, andando a sedersi sotto un albero. Zafrina, Tsuki e gli altri si girarono verso di lei e l'albina, dopo essersi passata un dito sulla cicatrice che le ricopriva quasi tutto lo zigomo destro, disse “Mia madre era una maga molto potente, fu lei ad insegnarmi ad usare il mio potere. Fino ad undici anni, la mia vita andò avanti senza problemi ma poi... arrivarono quei maledetti maghi di Empty Scream, dicendo di avere il diritto sui poteri di mia madre, quasi come se fosse uno dei loro strumenti. Quando ci attaccarono, utilizzai il mio potere al massimo della potenza ed uccisi diversi maghi oscuri ma per fermarmi, mia madre perse la vita...”

Kay... mi dispiace, non lo sapevo...” disse Arya avvicinandosi a lei ma l'albina alzò una mano per fermarla “Non ho bisogno della vostra compassione, ce l'ho fatta ad andare avanti fino ad oggi e sono sicura che mi sentirò meglio dopo che quei maledetti saranno morti dal primo all'ultimo. Piuttosto Arya... tu perché sei voluta venire?”

Gli sguardi dei presenti si spostarono sulla maga dai lunghi capelli arancioni che si sentì subito in imbarazzo ma, torturandosi nel mentre le mani, riuscì a dire “Io... ho perso i miei genitori quand'ero piccola e sono stata affidata ad un orfanotrofio. Un giorno sono venuti alcuni uomini di Empty Scream, spacciandosi per benefattori, e mi hanno portata con loro, segregandomi in un grosso laboratorio dove mi hanno fatto vari esperimenti a causa del mio potere. Un giorno, però, il laboratorio è stato distrutto da qualcuno e io e gli altri bambini siamo riusciti a scappare. Io... non voglio una vera e propria vendetta, ma voglio fermare quei maghi oscuri ed impedirgli di fare esperimenti su altri innocenti”.

Bisogna ammettere che sei stata davvero fortunata a fuggire.” commentò Vaiter “Mi chiedo chi ti abbia aiutato”.

Sono stata io...”

Arya, così come tutti gli altri, si girò sorpresa verso Zafrina la quale, tuttavia, aveva volto lo sguardo da un'altra parte.

Io e mia sorella siamo cresciute in un laboratorio gestito da quei bastardi. Erano interessati ai nostri poteri ma gli esperimenti erano troppo traumatici e devastanti per il fisico. Mia sorella morì a causa degli sforzi eccessivi e io utilizzai il mio potere per spazzare via quel laboratorio... nei mesi successivi trovai altri laboratori e tutti subirono la stessa sorte. Credevo di aver eliminato tutti quei maledetti... ma evidentemente alcuni si devono essere salvati”.

Arya si avvicinò timidamente alla mora e sotto lo sguardo sorpreso di Tsuki, Vaiter e Yukiteru, e quello divertito di Kay, la abbracciò.

Ehi! Levati subito!” sbottò Zafrina cercando di levarsela di dosso ma Arya, per quanto le fosse possibile, rafforzò la presa e disse “Grazie per avermi liberata”.

Non l'ho mica fatto per te!”

Non importa, mi hai liberato e per questo ti ringrazio.” disse Arya sorridendo per poi scostarsi di qualche metro, conscia di non dover osare troppo con la sua compagna.

Ma quindi anche la potentissima Distruttrice ha un cuore sotto quella scorza d'acciaio!” commentò Vaiter con un ghigno, beccandosi un cazzotto sul naso, un secondo dopo.

Bene, ora possiamo andare!” disse Tsuki sorridendo agli altri.

Quindi? Non cerchi di fermarmi o altro?” chiese Zafrina dubbiosa.

Non vedo perché dovrei. Hai le tue motivazioni e non sono per nulla futili, perciò ti aiuterò volentieri inoltre... sei una sottospecie di cataclisma con le gambe, come potrei mai fermarti?” spiegò Tsuki facendole l'occhiolino per poi guardare gli altri “Siete pronti?” e tutti annuirono senza esitazione.

Dopo circa mezz'ora di camminata, il gruppo di maghi giunse in vista del primo avamposto. Era una specie di accampamento, composto da circa una trentina di tende normali e tre molto più grosse. L'intero complesso era circondato da spesse mura di roccia, su cui erano appostate delle sentinelle, e dal lato sinistro, così come da quello destro, partivano delle mura, dello stesso spessore, che andavano a collegarsi con altri avamposti.

Uhm... davvero ben fortificato come accampamento.” commentò Yukiteru, volgendo lo sguardo lungo le mura.

Tsk, non basteranno alcuni pietroline a fermarmi.” disse Zafrina scrocchiandosi le nocche ma Tsuki la fermò “Aspetta, escogitiamo un piano prima...”

Che piano vorresti ideare? Carichiamo a testa bassa, spazziamo via l'accampamento e tutti i rinforzi che arrivano e poi ci dirigiamo al secondo anello di difesa.” disse Vaiter e Zafrina, incredibilmente, si trovò d'accordo con lui.

Oscel ci ha detto che se un avamposto viene attaccato, richiedono rinforzi... il fatto è che non sappiamo che genere di rinforzi potrebbero arrivare né che tipo di soldati ci siano. Potrebbero essere dei maghi potenti e ciò non va escluso.” disse Tsuki per poi indicare Zafrina, Kay e Yukiteru “Voi tre, spostatevi ad un altro accampamento ed attaccatelo. Non appena i soldati qua davanti si saranno spostati, noi entreremo e attaccheremo un altro accampamento, facendoli confondere, poi ci divideremo ulteriormente”.

Uhm... non male come piano. Possiamo fare a pezzi molti nemici e li facciamo anche cadere nel caos!” si complimentò Yukiteru.

Vedete solo di non andare ad attaccare un accampamento isolato, dovete averne vicino uno già distrutto o che sia sotto attacco. Se vi circondano potrebbero essere guai.” disse Tsuki e gli altri annuirono, dopodiché, i tre da lei nominati, si allontanarono, dirigendosi verso un altro accampamento.

Qualcosa non mi convince...” disse Vaiter.

Che cosa?” chiese Tsuki. Era meglio chiederglielo per evitare rimpianti di vario genere.

Quei soldati là in fondo... non ti sembrano anche a te... dei bambini?” chiese Vaiter sorprendendo Arya e Tsuki.

Ha ragione. L'altezza e il fisico non possono appartenere a dei maghi adulti, devono avere al massimo sedici anni.” disse Dorein assottigliando lo sguardo.

In quel momento, una forte scossa sismica fece tremare il terreno e una potente esplosione sollevò una colonna di fumo ad est. Zafrina e gli altri avevano iniziato l'attacco e, come da copione, i soldati iniziarono a correre verso quell'accampamento, lasciando solo una mezza dozzina di sentinelle.

E' la nostra occasione, andiamo!” disse Tsuki prima di creare due cavalli. Sul primo salirono lei e Arya che imbracciò il suo arco, mentre sul secondo salirono Vaiter e Dorein che si sciolse, assumendo le fattezze di uno zainetto e attaccandosi alla schiena del compagno.

Com'era prevedibile, le uniche sei sentinelle rimaste li videro subito e due di esse saltarono giù dalle mura, atterrando senza problemi. Non appena furono abbastanza vicini, Tsuki scoprì che si trattava davvero di due ragazzi molto giovani.

Entrambi avevano dei corti capelli neri e il volto coperto da una maschera completamente bianca, senza buchi per gli occhi. Il loro equipaggiamento era lo stesso: una specie di armatura di cuoio bianca rinforzata, su spalle, ginocchia e torace, con delle parti metalliche.

Il primo dei due alzò il braccio destro verso il cielo e, dopo averlo abbassato di colpo, una forte folata di vento investì i quattro maghi scaraventando in aria loro e i cavalli. Il secondo ragazzo, approfittandone, creò una grossa sfera di fuoco e la scagliò contro Tsuki la quale, con un movimento del braccio, creò un muro d'acciaio contro la quale si schiantò la sfera.

Arya riprese in mano il suo arco e, sporgendosi dal muro, scagliò una freccia elettrica contro il mago del vento ma una nuova sfera di fuoco intercettò il suo attacco. Le altre quattro sentinelle raggiunsero i loro due compagni e scattarono verso i quattro maghi.

Dorein e Vaiter superarono il muro d'acciaio e, mentre il primo si trasformò nella sua forma slime, il secondo creò un grosso spadone d'acciaio con la quale cercò di colpire dall'alto il primo avversario il quale, sorprendendolo, lo fermò a mani nude.

Chi diavolo sono questi tizi?” chiese Vaiter, osservando il suo spadone ridotto in frantumi.

Dorein, d'altro canto, riuscì ad intrappolare due sentinelle, con lo slime ma una di esse lo congelò, riuscendo poi a liberarsi. Lo slime indietreggiò di qualche metro, creando poi diversi tentacoli neri che però non riuscirono a colpire nessuno.

Tsuki creò altre mura d'acciaio, riuscendo ad intrappolare le quattro sentinelle che gli erano corse incontro ma una forte esplosione distrusse una parete, liberandole.

-Fuoco, vento, ghiaccio, esplosioni... hanno un assortimento di poteri davvero ampio.- pensò Tsuki evitando una lama di vento.

Arya notò che solo una delle sentinelle non aveva ancora attaccato, limitandosi ad osservarli. Senza esitare, incoccò una freccia e la scagliò contro quel soldato, un ragazzo dai corti capelli biondi, che non si mosse fino all'ultimo secondo quando la freccia si bloccò a mezz'aria.

Sotto lo sguardo sorpreso della maga, la freccia ruotò in aria e partì verso di lei, sfiorandole la spalla destra e procurandole un leggero taglio.

-Anche poteri mentali?-

Vicino a lei, Vaiter si beccò un pugno sul torace che lo scaraventò all'indietro ma questo gli permise di mettere tra lui e il suo avversario la giusta distanza. Prima che il soldato potesse avvicinarsi, il mago di Last Hope caricò un pugno e lo sferrò dritto in faccia al nemico.

Il colpo disintegrò completamente la testa nel nemico, scaraventando il cadavere contro il portone dell'accampamento. La sentinella con il controllo del ghiaccio si lanciò contro di lui ma una sottilissima lama nera le si conficcò nella gola, uccidendola.

Dorein non si curò minimamente del cadavere e si concentrò sul soldato con il potere delle fiamme che cercò di distruggerlo con una pioggia di sfere infuocate ma quell'attacco non sortì alcun effetto e lo slime ne approfittò per inglobarlo ed assorbirlo completamente.

Ora ne restavano solo tre e per Tsuki era il momento di finirla lì. Dopo aver posato le mani per terra, chiuse gli occhi e si concentrò intensamente. Il terreno sotto i piedi dei suoi avversari si trasformò in sabbia e loro persero l'equilibrio.

Il mago del vento si beccò una freccia in mezzo agli occhi, accasciandosi nella sabbia senza emettere alcun suono. Restavano solo quello delle esplosioni e quello con il potere mentale che si sollevò in volo grazie ai suoi poteri.

Dopo essersi scambiato un cenno del capo con il suo compagno, il mago in volo si allontanò velocemente mentre l'altro sotto lo sguardo attonito dei maghi di Last Hope, si portò le mani sulla faccia e si fece esplodere senza alcuna esitazione.

Tsuki e Arya si guardarono tra di loro, leggermente scosse da quel gesto mentre Dorein si avvicinò alla sentinella che aveva ucciso con una lama e le tolse la maschera, scoprendo che si trattava di una ragazza dai corti capelli rossi e gli occhi verdi.

Alla base del collo vide uno strano collare metallico con una pietra gialla che si stava spegnendo, diventando pian piano nera.

Erano controllati da questi.” disse l'albino, staccando il collare dal corpo della ragazza e mostrandolo agli altri.

Quindi qualcuno li ha utilizzati... per combattere?” chiese Arya, conscia del fatto che quel destino sarebbe potuto toccare anche a lei.

Dorein annuì quando la sua attenzione venne catturata da qualcos'altro. Senza dir nulla, si abbassò sul corpo della ragazza morta e le strappò via l'armatura dal braccio destro, mostrando la pelle rosea della ragazza attraversata da delle strane vene azzurre.

Che cosa le è successo?” chiese Vaiter, avvicinandosi al cadavere.

Dorein trasformò la sua mano destra in slime e lo fece passare sotto l'armatura, spalmandolo sul torace fin quando non trovò qualcosa di strano. Nel silenzio più totale, i suoi tre compagni udirono un rumore macabro, come se avesse appena strappato della carne con la sola forza.

Dopo pochi istanti, Dorein tirò fuori una strana gemma azzurra sporca di sangue “Era conficcata nel suo sterno ed era la fonte dei suoi poteri”.

Come sarebbe a dire... la fonte dei suoi poteri? Significa che lei non era una vera maga?” chiese Tsuki e Dorein annuì “Le hanno ficcato questa nel corpo per darle i poteri e poi l'hanno controllata con quel collare. Sembra quasi che stiano creando dei maghi per combattere”.

Tsuki rimase qualche secondo in silenzio, per poi avviarsi verso l'interno dell'accampamento.

Dobbiamo sbrigarci, gli altri potrebbero aver bisogno di supporto.” disse Tsuki, seguita a ruota dagli altri tranne Dorein. Lo slime osservò qualche secondo il corpo della ragazza trasformando, nel mentre, il suo braccio e avvicinandolo alla testa della rosa ma un'improvvisa fitta alla testa lo fece barcollare all'indietro.



Fiamme. Tutt'attorno c'erano solo fiamme.

Non sentiva le gambe. La testa gli doleva.

Davanti ai suoi occhi apparì uno strano liquido nero, poi una maschera bianca.

Chi sei... tu?”

La maschera si inclinò leggermente poi le fiamme svanirono e l'oscurità lo avvolse.



Dorein?”

L'albino si girò di scatto e vide Tsuki. Aveva uno sguardo preoccupato e lo fissava in attesa.

Cosa c'è?” chiese il ragazzo, girandosi completamente verso di lei.

Niente, è che... non rispondevi e te ne stavi qui immobile...” disse la ragazza per poi indicare la colonna di fumo “Dobbiamo raggiungere gli altri”.

Dorein annuì e si avviò verso l'altro accampamento, insieme a Tsuki, Vaiter e Arya ma all'ultimo lanciò un'occhiata al corpo della ragazza.

-Cosa diavolo era quello?-



[Pochi minuti prima – Accampamento scelto da Yukiteru, Zafrina e Kay]

Ci sono circa trenta soldati.” disse Yukiteru, scrutando attentamente l'accampamento dalla cima della collina su cui si erano appostati.

Sono tutti maghi, o comunque la maggior parte.” commentò Kay, notando che alcuni di loro stavano usando dei poteri. C'era chi levitava, chi tagliava della legna con delle lame di vento e chi creava acciaio dal proprio corpo.

Sembrano tutti ragazzi ma a parte i capelli non vedo tratti distintivi.” continuò il dragon slayer, individuando un mago dei fulmini e ghignando tra sé e sé. Quello sarebbe stato un suo avversario.

Se è vero che manderanno dei rinforzi, contatene molti di più di trenta.” disse Zafrina, tenendo gli occhi puntati su uno stendardo raffigurante lo stemma di Empty Scream: un teschio con la bocca aperta e dei rovi che uscivano da essa.

Bene, direi che possiamo iniziare!” disse il ragazzo, iniziando ad accumulare potere magico.

Zafrina annuì e, dopo essere saltata in avanti, calò un potente pugno sul terreno, generando una scossa sismica che creò diverse crepe nel terreno le quali raggiunsero le basi dell'accampamento. Le mura di roccia iniziarono a barcollare e quella frontale, insieme al portone, crollò su sé stessa, schiacciando una mezza dozzina di soldati.

Prima che gli altri potessero capire qualcosa, Yukiteru imitò la compagna e, dopo aver creato un'enorme sfera elettrica, la scagliò nell'accampamento nemico. La sfera viaggio velocissima e si schiantò su una grossa tenda la quale, essendo probabilmente la tenda usata come magazzino, esplose con un boato assurdo, generando un'esplosione enorme e un'imponente colonna di fumo nero subito dopo.

Tre soldati erano rimasti uccisi nell'esplosione mentre altri quattro erano avvolti dalle fiamme. In loro soccorso arrivò un soldato che li avvolse con delle sfere d'acqua, spegnendo le fiamme.

Dopo il disorientamento iniziale, i vari soldati rimasti si ripresero ed individuarono i tre maghi di Last Hope, ormai vicinissimi all'accampamento. Kay fu la prima ad attaccare e, dopo aver creato sei lame circolari invisibili, le scagliò in avanti.

Di tutte le lame, solo due raggiunsero i loro bersagli, mozzandogli di netto la testa, mentre gli altri quattro furono abbastanza agili da gettarsi di lato. Rimasti in diciannove, i soldati passarono al contrattacco e uno di essi, dopo aver creato due spade d'acciaio dal proprio corpo, si lanciò contro l'albina.

Le sue lame si scontrarono con una barriera invisibile e, prima che potesse tentare un secondo attacco, due lame lo colpirono dai lati, mozzandogli le gambe e la testa. Kay ghignò mentre altri soldati si lanciavano contro di lei, cercando anche di prenderla dai fianchi.

Due di essi, troppo concentrati su di lei, vennero centrati in pieno da un cono di fulmini che li fulminò all'istante, uccidendoli. Yukiteru si lanciò contro gli altri, sicuro di poterne far fuori altri ma davanti a lui si frappose un soldato leggermente più grosso degli altri.

Il soldato, senza alcun timore, caricò a testa bassa il dragon slayer che venne letteralmente spazzato via da qualcosa.

Che diavolo...?!?” urlò Yukiteru alzandosi -Non mi ha colpito direttamente con il suo corpo... qualcosa lo sta proteggendo-.

Il soldato, approfittando della sua momentanea immobilità, lo caricò nuovamente e Yukiteru cercò di colpirlo con un tridente di elettricità ma il colpo venne dissolto nell'aria a pochi centimetri dal corpo del nemico. Il moro, allora saltò in alto e, a mezz'aria, ruotò il corpo in avanti.

Ora il soldato, che non si era ancora fermato, gli dava le spalle e il ragazzo ne approfittò colpendolo alle spalle con un raggio di luce che gli trapassò il torace, facendolo cadere a terra.

Yukiteru riuscì ad atterrare in piedi ma si ritrovò subito sotto l'attacco di due soldati con il potere dell'acqua che lo chiusero dentro ad una grossa sfera d'acqua. Il ragazzo cercò di liberarsi ma né i suoi fulmini né la sua luce riuscirono a distruggere la sfera.

In suo aiuto arrivò Zafrina che, con un gesto rapidissimo del braccio, estrasse il suo coltello a serramanico che teneva nascosto nei suoi shorts e con esso, tagliò la gola ai due soldati troppo concentrati a mantenere la sfera attiva.

Dietro di lei arrivò un nemico che cercò di colpirla con una spada di veleno ma, dopo alcune schivate, Zafrina lo colpì con un pugno in faccia e si poté tranquillamente sentire il rumore delle sue ossa che si rompevano.

L'avversario cadde al suolo di schiena, mentre un suo compagno cercava di vendicarlo, attaccando Zafrina con dei fulmini i quali vennero mangiati al volo da Yukiteru. Il dragon slayer creò un altro tridente di fulmini e, dopo che lo ebbe scagliato contro il primo avversario, il suo attacco si trasmise anche ad altri nemici, uccidendone sei.

Ne restavano solo sei di soldati ma, per loro fortuna, arrivarono altri rinforzi e la loro prima mossa fu quella di scagliare delle sfere di fuoco verso i tre maghi che, riunitisi in un unico gruppo, vennero protetti da delle barriere di Kay.

Ecco i famigerati rinforzi.” commentò Zafrina, scrutando i vari soldati che stavano attaccando le barriere della sua compagna. Oltre alle sfere di fuoco, si erano aggiunti vari fulmini, spuntoni di roccia e lame di vento.

Devo dire che hanno radunato un gran numero di maghi.” disse Yukiteru “Se ci sono circa trenta soldati per avamposto, qua potrebbero esserci più di trecento soldati, anzi, facciamo cinquecento”.

Inoltre sono addestrati bene, non ho sentito un verso di dolore e non si sono neanche fatti un cenno di qualche tipo, eppure riescono ad agire in perfetta coordinazione.” osservò Kay.

Di colpo, alcune sfere oscure di piccole dimensioni, si schiantarono contro le barriere e i ragazzi rimasero sorpresi non per l'attacco in sé ma per via di chi aveva scagliato quelle sfere.

A circa venti metri d'altezza, una decina di demoni dalle fattezze di rettili con grosse ali nere, iniziò un vero e proprio assalto, continuando a tempestare le barriere con i loro attacchi.

Che diavolo ci fanno dei demoni qua?” chiese Yukiteru, sapendo che le sue compagne non sapevano la risposta.

Non vorrei azzardare nulla... ma mi sa che questi bastardi si sono alleati con Ruganax e i suoi demoni.” ipotizzò Kay creando nel mentre delle lame circolari.

Non importa perché sono qui! L'importante è spazzarli via!” urlò Zafrina “Kay, tienici sollevati a mezz'aria!”

Per una volta Kay non ribatté nulla e creò un ripiano invisibile sopra alla quale andarono lei, Yukiteru e Zafrina. La mora, dopo essersi concentrata, alzò le mani al cielo e urlò “EARTH'S RAGE!!!”

Il terreno subì una nuova scossa ma questa volta, dalle varie crepe, fuoriuscirono vere e proprie ondate di magma che investirono la maggior parte dei soldati, bruciando le tende e liquefacendo le mura di pietra.

Per una volta ne hai fatta una giusta!” commentò sarcasticamente Kay per poi disattivare le barriere e scagliare le sue lame contro i demoni che vennero uccisi da esse. Ne rimasero solo una manciata ma ci pensò Yukiteru con i suoi raggi di luce ad eliminarli.

Bene, restano solo quei tre soldati!” disse il moro, alludendo a tre ragazzi rimasti a mezz'aria grazie ai loro poteri telepatici. Due di essi, sfruttando i suddetti poteri, fecero in modo di direzionare la lava verso Zafrina e gli altri ma due frecce si conficcarono nelle loro gambe, facendogli perdere la concentrazione.

Kay ne approfittò subito e scagliò due lame che tagliarono a metà i due nemici. L'ultimo rimasto volse lo sguardo verso destra e vide Arya appostata in cima alla collina. Da dietro alla ragazza arrivarono anche Tsuki, Dorein e Vaiter.

Il soldato, capendo di non potercela fare, si girò e si allontanò in fretta, evitando alcuni fulmini scagliati da Yukiteru.

Dopo qualche minuto, i vari maghi si riunirono in cima alla collina dalla quale Zafrina e gli altri avevano attaccato l'accampamento.

Cosa? C'erano dei demoni?” chiese Tsuki, sorpresa da quella notizia.

Sì, dello stesso tipo che abbiamo affrontato a Zafirus il primo giorno che ci siamo incontrati.” spiegò Zafrina “Non erano molti ma di sicuro ce ne saranno altri”.

Keh, non chiedo di meglio! Uccidere degli umani non è nel mio stile.” commentò Vaiter -Ma prima ho spappolato il cranio a uno! Mi sa che l'autore ha le idee confuse...-

Questo potrebbe complicare le cose...” disse Tsuki “Non sappiamo cosa potremmo trovarci a dover affrontare”.

Non importa, noi spazzeremo via chiunque si sia alleato con questi maledetti. Se sono demoni, tanto meglio.” disse Zafrina agitando una mano in aria.

Tsuki annuì lentamente, per poi avviarsi verso l'interno della zona nemica. Le cose si stavano facendo più serie del previsto. Erano arrivati lì credendo di dover affrontare una semplice gilda oscura e ora sapevano che i soldati nemici erano dei ragazzi trasformati in maghi e controllati contro la loro volontà, senza contare che c'erano anche i demoni tra le loro fila.

Ragazzi... se potete... cercate di uccidere il minor numero possibile di soldati umani.” disse Arya, precedendo Tsuki.

Perché dovremmo? Sono semplici pupazzi nelle mani del nemico.” disse Dorein, sorprendendo la compagna che però ribatté “Lo so benissimo, ma forse non sono qui per loro scelta! Forse esiste un modo per renderli liberi da quei collari senza ucciderli!”

Dorein la osservò per qualche secondo per poi limitarsi ad un semplice cenno del capo.

Il gruppo riprese il suo cammino, scoprendo che, a circa cento metri dalle mura, procedendo verso la base principale, il terreno era stato scavato e ora loro si trovavano sul bordo di un enorme conca circolare. Il terreno era pieno di buchi e crepacci e gli alberi morti erano l'unica cosa che abbelliva il panorama.

Dalla loro posizione era visibile il castello al centro della conca e, tutt'attorno ad esso, c'erano centinaia di demoni e soldati intenti a scavare o a compiere altri doveri. Il cielo era sorvolato da un centinaio di demoni con le ali e c'era anche un enorme serpente come quelli che avevano attaccato Zafirus.

Dal terreno, vicino al castello, fuoriuscivano vari gas velenosi e diverse macchine erano all'opera per rimuovere detriti o per bruciare gli alberi che venivano abbattuti dai demoni.

Prima ho detto cinquecento soldati... volevo dire mille... e aggiungiamoci anche cinquecento demoni...” disse Yukiteru, rimasto a bocca aperta come tutti gli altri.

Attenzione! Stanno arrivando dei demoni!” disse Kay indicando un punto poco lontano dove erano visibili una cinquantina di minotauri diretti verso di loro ma per fortuna non li avevano ancora individuati.

Tsuki agì in fretta e, dopo aver individuato un buco nel terreno, fece entrare tutti lì dentro e Dorein, dopo aver trasformato il suo braccio in una trivella, scavò un tunnel in modo che i demoni, se si fossero affacciati, non li avrebbero visti.

I sette maghi rimasero nel silenzio più assoluto, mentre il terreno tremava leggermente al passaggio dei demoni. Dopo pochi minuti, il silenzio tornò sovrano.

La situazione è decisamente diversa da quanto immaginata.” disse Vaiter “Che facciamo?”

Non lo so... non sappiamo nulla di questa zona e se tentassimo un attacco frontale, verremmo sconfitti presto o tardi...” disse Tsuki “Dobbiamo cercare di entrare dentro al castello”.

E come facciamo? Hai visto ciò che si frappone tra noi e il castello.” disse Kay ma, prima che Tsuki potesse risponderle, Yukiteru disse “Silenzio. Arriva qualcuno”.

Dorein distaccò una minuscola parte del suo corpo, grossa come un occhio e la lanciò vicino al bordo del buco. La piccola parte di slime assunse le sembianze di un ragno e, tramite i suoi otto piccoli occhi, trasmise a Dorein le immagini di un demone toro intento ad abbattere un albero.

Il ragazzo guardò gli altri e disse “Aspettate qui.” e, tornato in forma di slime, uscì silenziosamente dal buco, assalendo poi il demone.

Gli altri rimasero in silenzio e, dopo circa un minuto, il demone si sporse nel buco dicendo “Ora controllo questo corpo, andrò in un accampamento e raccoglierò delle informazioni. Voi non muovetevi da qui”.

Tsuki e gli altri decisero di seguire il suo consiglio e rimasero lì in attesa per oltre un'ora. Finalmente, Dorein tornò da loro, assumendo le sue solite sembianze e gli altri lo guardarono curiosi di sapere che cosa avesse scoperto.

A quanto pare, i demoni sono arrivati pochi giorni fa e hanno iniziato a lavorare insieme agli umani sotto ordine del master di Empty Scream. Inoltre, un pezzo grosso dell'esercito di Ruganax è ancora nel castello, in attesa di ordini. Il loro scopo, da quanto ho capito, è quello di riesumare un antico manufatto demoniaco sepolto in questa zona. Quel manufatto serve per creare od evocare dei demoni estremamente potenti. Useranno i soldati controllati come sacrifici per evocarne un gran numero.” spiegò Dorein “Ho anche scoperto un modo per entrare nel castello. Molte gallerie sono collegate tra di loro, ci basterà raggiungerne una e potremo raggiungere il castello da sotto terra, senza dover affrontare tutti i demoni e i soldati presenti in superficie”.

Che mi dici della gilda vera e propria?” chiese Yukiteru.

Un semplice castello ma ha lo stesso sistema della nostra, alcune porte conducono in altri posti, evidentemente gli servono per rifornirsi o immagazzinare delle risorse.” spiegò l'albino “Purtroppo, i maghi di classe S di Empty Scream sono tutti presenti nella sede e non se ne andranno tanto presto”.

Bene, tanto meglio per noi! Li spazzeremo tutti via in un colpo!” disse Zafrina, particolarmente felice per quella notizia.

Cosa facciamo Tsuki?” chiese Arya, guardando la diretta interessata, imitata subito dagli altri.

-L'idea delle gallerie è buona ma poi dovremo affrontare i maghi di classe S e i rinforzi non tarderanno ad arrivare... dobbiamo allontanarli dal Master.- pensò Tsuki prima di alzare lo sguardo sui suoi compagni “Ragazzi, ho un piano e penso proprio che vi piacerà!”



- - -



Zafirus, ormai, viveva nella continua ansia. I demoni potevano attaccare da un momento all'altro e ormai la tensione era alle stelle. Nessuno avrebbe mai immaginato di poter assistere ad un torneo indetto dalla gilda della sacerdotessa Aika ma, incredibilmente, l'afflusso di gente non era affatto mancato.

Grazie al potere di alcuni maghi del castello e ad alcuni membri di Last Hope, era stata creata un'enorme arena di fianco alla città, con tanto di mura protettive e una strada che conduceva gli spettatori dalla città all'arena.

Fatta interamente di roccia, era abbellita da diversi stendardi colorati raffiguranti lo stemma della città della capitale. In un'apposita tribuna era seduto il sovrano di Zafirus insieme ad alcuni aristocratici e, ovviamente, la master di Last Hope.

Quanto l'intera arena fu riempita, con oltre un milione di spettatori, Aika si alzò in piedi e, prendendo un microfono, urlò “Buongiorno a tutti!!! Spero che siate pronti ad un po' di sano spettacolo!!!”

Un coro di urla gioiose accolse le sue parole e la ragazza, spostando lo sguardo tra la folla, individuò alcuni dei membri della sua gilda che avevano deciso di non partecipare al torneo, oppure non erano riusciti causa posti terminati.

Molto bene, non perdiamo altro tempo!!! Ecco a voi i maghi che oggi e domani si sfideranno in questa serie di scontri a squadre!!!” urlò Aika e, esattamente sotto la tribuna, si aprì un portone di legno.

Sui vari monitor presenti nell'arena, così come quelli presenti in città, vennero mostrati i primi maghi, seguiti subito dopo dai vari compagni. Dopo pochi secondi, un totale di quattordici maghi erano allineati, uno di fianco all'altro, con la fronte rivolta verso Aika.

Ed ora, ecco a voi il tabellone con gli accoppiamenti!!! Voglio informarvi che tutte le estrazioni sono state puramente casuali!!!” aggiunse ancora la master e, nello schermo sotto la tribuna, apparì il famigerato tabellone.



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Molti dei maghi presenti, così come la maggior parte degli spettatori, rimasero sorpresi nel veder quegli abbinamenti, soprattutto per le due squadre i cui componenti erano sconosciuti.

Non ci credo... dobbiamo affrontare Amlach al nostro primo incontro?!?” esclamò Misaki portandosi le mani nei capelli.

Questo non va bene... io non voglio fargli del male...” aggiunse Hana, visibilmente scontenta del sorteggio.

Voi due, vedete di non lamentarvi e impegnatevi nell'incontro.” disse Amlach avvicinandosi alle due “Se non lo farete, vi farò pentire di aver partecipato al torneo.” e portò una mano sull'elsa di una katana. Le due ragazze si guardarono per qualche secondo e alla fine annuirono.

Ora però devi dirmi perché hai deciso di partecipare con Nikora!” disse Misaki, indicando la dragon slayer.

Perché ieri mi avete assillato per ben due ore con questa storia del torneo! I vostri battibecchi mi stanno portando all'esasperazione e ora imparerete a lavorare in squadra. Ho scelto Nikora solo perché voleva menare un po' le mani e perché era alla ricerca di un compagno.” spiegò il ragazzo, assottigliando lo sguardo.

Ok, signore e signori, è tempo di iniziare! Invito tutti i partecipanti a lasciare l'arena tranne i quattro maghi impegnati nel primo match!” disse Aika e i maghi fecero come richiesto, lasciando in campo Draco e Enor, da una parte, e Shi e Byakuya, dall'altra.

Keh, questa è quella che io chiamo fortuna! Posso fare a pezzi qualcuno fin da subito!” disse Draco mostrando un ghigno inquietante, ma né Shi né Byakuya batterono ciglio.

Ora andrò a spiegare le regole!” riprese Aika “Per prima cosa: non potete uccidere i vostri avversari! Chi lo farà, verrà bandito dalla gilda, catturato e imprigionato a vita! La seconda regola: se una squadra si arrende, l'incontro termina all'istante! Terza ed ultima regola: l'intervento in campo di altri maghi, sancirà un'immediata squalifica per la squadra supportata e il mago responsabile verrà punito severamente!”

I quattro maghi in campo annuirono e Aika, dopo aver alzato una mano verso il cielo, urlò “Che l'incontro abbia inizio!!!”

Draco non perse neanche un secondo e si scagliò immediatamente contro i due avversari. Byakuya fece un passo in avanti ma Shi le disse “Mi occupo io di lui, tu pensa all'altro”.

La bionda si limitò a scattare in avanti e, quando fu vicino a Draco, scansò lateralmente, continuando la sua avanzata verso Enor che, con un movimento del braccio, creò una barriera tra lui e la ragazza.

Byakuya non rallentò minimamente e, dopo aver fatto alcuni gesti con le mani, scagliò una strana sfera nera che, impattando con la barriera di Enor, oltre a renderla visibile, la distrusse nel giro di pochi istanti, liberando la strada alla ragazza.

Enor sembro leggermente sorpreso ma decise di passare subito al contrattacco, cercando di intrappolare Byakuya in una sfera di vuoto, ma purtroppo per lui, la ragazza iniziò a scattare anche di lato, continuando a cambiare traiettoria e avvicinandosi nel mentre.

All'ultimo, la ragazza mise mano al suo spadino e alla sua spada nera ma, anziché attaccare, si fermò e saltò all'indietro. Il terreno dove si trovava un secondo prima, esplose, senza tuttavia generare delle fiamme.

Avevi già previsto quell'attacco?” chiese Enor, fissando la sua avversaria.

Tu hai un buon controllo sul tuo potere. Mi hai lasciata avvicinare di proposito.” disse Byakuya con sguardo neutro prima di rinfoderare lo spadino.

Enor la fissò per qualche secondo, riflettendo sul da farsi -E' molto veloce ed agile... se non mi concentro abbastanza rischio di tagliarle un arto o peggio... se però la lascio avvicinare troppo, potrebbe utilizzare di nuovo quella strana magia oscura. Devo pensare a qualcosa e in fretta-.

Intanto, poco lontano dai due, Shi stava continuando ad evitare gli attacchi di Draco che si limitavano a dei pugni avvolti con il suo veleno o delle lame ricurve velenose che gli fuoriuscivano dagli avambracci.

Cos'è? Non sai far altro che scappare?” chiese Draco cercando di innervosire l'avversario ma senza successo. Quando però il dragon slayer fece un passo in avanti, qualcosa di estremamente rapido gli avvolse la caviglia della gamba destra e, con uno strattone, lo fece cadere di schiena a terra.

Draco si rialzò subito, notando Shi intento a rinfoderare la sua frusta. Un ghigno vittorioso sulle sue labbra.

Scusa, hai detto qualcosa?” chiese il mago guerriero portando una mano vicino all'orecchio.

Una vena iniziò a pulsare sulla fronte che, per tutta risposta, si scagliò di nuovo contro il suo avversario, tendendo bene le orecchie. Shi, d'altro canto, estrasse entrambe le fruste e iniziò a menare diverse sferzate, avanzando velocemente.

Il dragon slayer si ritrovò in difficoltà quando capì l'abilità di Shi. Il suo avversario, infatti, menava dei colpi con il solo scopo di ferirlo ma, inspiegabilmente, senza muovere le braccia, all'ultimo le fruste cambiavano direzione, sfiorando per pochi millimetri.

L'eccessiva concentrazione su quei colpi, fece distrarre Draco che, all'ultimo, riuscì tuttavia ad evitare un calcio di Shi diretto al torace.

Credi che non conosca le tue abilità?” chiese Shi, fissando il suo avversario “So bene che puoi 'sentire' i miei muscoli e prevedere che cosa farò ma, purtroppo per te, le fruste sono come delle protesi aggiuntive per le mie braccia e non hanno muscoli”.

-Tsk... la sua abilità nel muovere quelle fruste è un problema. Se mi concentro troppo su quelle, cercherà di colpirmi in un punto dove ho la pelle coperta, e se mi concentro su di lui, mi colpirà con le sue fruste. Di solito non sarebbe un problema ma quelle lame sono resistenti e il mio veleno impiegherebbe circa due, o forse tre, secondi a scioglierle. In quel lasso di tempo potrebbero tranquillamente colpire un punto vitale-.

Dopo aver pensato alle varie possibilità, Draco mostrò nuovamente un ghigno e, dopo aver inarcato la schiena, scagliò in avanti il suo soffio di veleno, mancando Shi e colpendo il terreno a destra che venne ricoperto di veleno.

Ripeté l'attacco una seconda volta, stavolta mirando a sinistra.

Alla fine, Shi era circondato dal veleno e poteva solo avanzare verso Draco o indietreggiare. Il dragon slayer non gli diede il tempo di riflettere e scattò subito verso di lui, fregandosene altamente delle fruste.

Come previsto, Shi sacrificò alcune delle sue lame, riuscendo però a ferire Draco in alcuni punti, soprattutto sulle gambe. Quando furono ormai vicinissimi, il dragon slayer si tolse il guanto destro e colpì Shi con un pugno allo sterno.

Eh eh... ti ho preso, ormai ho vinto!” disse Draco ghignando ma il ghigno di Shi lo confuse non poco. Un istante dopo, Shi lo colpì con una violenta ginocchiata al mento, facendolo indietreggiare di diversi metri.

Il mago del veleno tornò ad osservare immediatamente Shi e notò che i vestiti del ragazzo non erano minimamente intaccati.

-Che diavolo succede? Il mio veleno avrebbe dovuto corrodergli i vestiti ed infettarlo!- pensò Draco, cercando di capire quale fosse la soluzione ma Shi, indicandosi il petto, disse “Esistono dei sarti davvero incredibili, non è vero?”

Draco sgranò gli occhi per la sorpresa e chiese “Non dirmi che stai indossando...?”

Indovinato, questi sono dei vestiti fatti con lo stesso materiale dei tuoi, quindi il tuo veleno non può farci nulla.” disse Shi ampliando il suo ghigno.

Come diavolo fai ad averli? Hai scoperto solo poco fa che ti saresti dovuto scontrare con me!” sbottò Draco.

Vero, ma si da il caso che tu, ieri, sei stato il primo ad iscriverti al torneo. Ci sono molti maghi pericolosi nella nostra gilda, ma tu hai uno dei poteri più pericolosi, così, dopo essermi iscritto, sono andato dal sarto più famoso di Zafirus e, in poche ore, mi ha preparato questo completo.” spiegò Shi “Ora vediamo come te la cavi!”

Byakuya, notando che il suo compagno stava tenendo testa a Draco, decise di aumentare il ritmo e, senza esitazione, si scagliò contro Enor, saltando all'ultimo. Il ragazzo alzò le braccia e creò uno scudo di vuoto. La bionda non esitò un secondo a conficcare la sua katana nera nello scudo.

Contrariamente da quanto previsto da Enor, il suo scudo andò in frantumi insieme alla katana di Byakuya che, tuttavia, andò fino in fondo con l'attacco, procurandogli un taglio sulla guancia destra e sul torace grazie a ciò che era rimasto della lama, vicino alla guardia.

Enor non se ne curò minimamente e cercò di colpirla con delle lame di vuoto. La ragazza riuscì ad evitarle, procurandosi solo dei leggeri tagli. Dopo essere atterrata in piedi, scattò nuovamente verso il suo avversario che si era girato, dandole le spalle.

Byakuya lasciò andare l'elsa della sua spada e tirò fuori lo spadino, cercando di colpire Enor con un affondo.

-Con quest'attacco si deciderà tutto!- pensò Enor prima di creare delle lame di vuoto davanti a lui.

Dal punto di vista di Byakuya, la ragazza rimase completamente sorpresa nel vedere degli schizzi di sangue fuoriuscire dal corpo dell'avversario. Enor si era colpito da solo, facendo passare le sei alme di vuoto a stretto contatto con il suo corpo, in modo tale che la bionda non potesse prevederne la traiettoria.

Due lame gli erano passate sulle spalle, mentre le altre quattro nei fianchi, procurandogli dei tagli non troppo seri. Impossibilitata a fermarsi, la ragazza venne colpita da tutte e sei le lame che le procurarono dei tagli profondi sulle braccia e sulle gambe.

Enor ruotò su sé stesso e con un schiocco delle dita, creò una sfera di vuoto intorno all'avambraccio destro dell'avversaria. L'esplosione della sfera fece crepare pesantemente le ossa e Byakuya fu costretta a lasciar andare lo spadino.

La bionda cadde a terra di faccia mentre Enor finì in ginocchio, tenendosi una mano su una ferita alla spalla.

Hai combattuto bene...” disse Enor.

Anche tu...” disse Byakuya, conscia di aver perso.

Ormai anche Shi e Draco erano alle battute finali. Il dragon slayer ormai aveva imparato ad evitare i vari attacchi delle fruste di Shi, anche se uno di essi era riuscito a recidergli un nervo nel polso destro.

Dall'altro lato, invece, Shi stava pian piano finendo le energie. La sua resistenza fisica non era delle migliori e, anche se usare le fruste non richiedeva troppo sforzo, uno scontro prolungato gli avrebbe fatto utilizzare tutte le energie.

Il momento decisivo arrivò quando Draco afferrò al volo due lame delle fruste di Shi e, anziché tentare di scioglierle interamente, tirò a sé l'avversario, afferrando poi altre due lame, più vicine alla guardia.

Ripeté lo stesso procedimento per quattro volte e, alla fine, tra lui e Shi c'erano appena due metri. Il mago guerriero tentò un'ultima mossa avvicinando di scatto tutte le lame tra di loro ma Draco scattò nello stesso istante verso di lui ed afferrò le guardie delle due armi, sciogliendole.

Shi lo fissò ghignando e, lasciando andare le armi, disse “Mi arrendo”.

Draco lo fisso sorpreso e chiese “Perché cazzo ti sei arreso? Hai paura?”

No, ma mi sembra inutile andare oltre. Le mie armi sono ormai inutilizzabili e, contro un dragon slayer, potrei ben poco in un corpo a corpo.” spiegò Shi mantenendo il suo ghigno per poi andare da Byakuya ed aiutarla ad alzarsi, mentre Aika urlava “Il primo scontro è finito! I vincitori sono Enor e Draco e avanzano al secondo turno!!!”

Bene, il primo scontro è andato.” disse Enor avvicinandosi a Draco che, tuttavia era scontento di ciò. Il suo avversario si era arreso di sua spontanea volontà e quindi non era una vittoria totale.

A nulla valsero i tentativi di Enor per convincere Draco a stringere la mano ai suoi avversari. Il dragon slayer del veleno se ne andò praticamente subito, raggiungendo una delle tribune speciali riservate ai partecipanti al torneo, poste ai fianchi della tribuna reale.

Dopo l'aggiornamento del tabellone per i match, altri quattro maghi fecero il loro ingresso e, le urla gioiose delle varie ragazze per Amlach e i fischi dei ragazzi per Nikora non fecero molto bene al morale di Misaki e Hana.

Ma che cavolo... sembrano quasi delle celebrità...” commentò seccamente la bionda, maledicendo il momento in cui Amlach aveva iscritto lei in squadra con Hana.

Dobbiamo impegnarci per vincere... però non facciamo troppo male ad Amlach.” disse Hana, leggermente nervosa per il dover affrontare proprio lui.

Tsk, io non mi tratterrò neanche un po' con quel maledetto. E' fortunato per la presenza della prima regola!” ribatté Misaki incrociando le braccia al petto.

Pochi secondi dopo, Aika diede il via al secondo match e, sia Nikora che Amlach rimasero sorpresi nel vedere che entrambe le ragazze si erano accanite sulla bionda.

-Non ci hanno neanche provato ad affrontarmi...- pensò Amlach, osservando Nikora mentre evitava dei kunai scagliati da Hana e delle schegge di pietra scagliate da Misaki.

La dragon slayer, dopo l'ennesima schivata, si scagliò contro Hana la quale creò una grossa quantità d'acqua e la scagliò contro la bionda, la quale evitò di lato, per poi essere colpita alle spalle proprio da quella sfera d'acqua.

Amlach osservò la scena e capì subito che non era stata Hana a colpirla, bensì Misaki che aveva controllato la sfera d'acqua subito dopo che Nikora l'aveva evitata.

Il ragazzo decise quindi di scendere in campo e, dopo aver estratto le sue tre spade, si scagliò contro Misaki, cercando di tagliarla sulle braccia.

Tsk, attaccare una povera ragazza indifesa! Sei proprio un bruto!” commentò Misaki prima di bloccarlo interamente con i suoi poteri. Il ragazzo rimase in silenzio e quello fece subito alzare la guardia a Misaki che, saltando all'indietro, evitò al pelo un tentacolo d'ombra.

Amlach, riottenuto il controllo del suo corpo, scattò in avanti, cercando di colpirla con un affondo ma la bionda scansò di lato. Il ragazzo, sorprendendola, ruotò su sé stesso e, notando che Misaki era fuori dal suo raggio d'azione, scagliò la katana contro la compagna.

La alma venne prontamente bloccata a mezz'aria da Misaki che, così facendo, si era portata nel raggio d'azione di Nikora la quale la colpì alla caviglia destra con una lama di sangue.

Stringendo i denti per il dolore, Misaki si alzò in aria e vide Hana costretta a difendersi da del magma che la costringeva ad usare la sua acqua per raffreddarlo.

-Maledizione, stanno cercando di prenderci una alla volta.- pensò Misaki, evitando un cono di sangue scagliato da Nikora. Dietro di lei arrivò Amlach che le procurò due tagli sulle spalle.

La bionda, tuttavia, colse l'occasione al volo e, dopo averlo bloccato a mezz'aria, lo scagliò rapidamente contro Nikora la quale dovette afferrarlo al volo per impedirgli di finire nel magma.

Hana!!! Ora!!!” urlò Misaki e, dopo aver sollevato la compagna in aria, questa creò un'enorme massa d'acqua che venne scagliata contro i due avversari, raffreddando il magma e facendoli impattare contro lo spesso muro che delimitava l'arena.

Nikora fu la prima a riprendersi e, grazie ai suoi sensi sviluppati, percepì subito l'arrivo di alcuni kunai che vennero prontamente deviati dalla sua fidata katana.

Amlach fissò le sue due avversarie ancora a mezz'aria e disse a Nikora “Copri il terreno con del magma. Misaki sarà costretta ad usare parte del suo potere per tenere Hana in aria e non potrà concentrarsi appieno su di noi”.

Ricevuto!” disse la bionda prima di scagliare diversi soffi di magma sul terreno, lasciando Misaki e Hana con poche possibilità a disposizione.

Ehi Hana, la tua acqua puoi crearla molto fredda?” chiese Misaki osservando il magma.

Uh? Sì... perché?” chiese Hana.

Tu creane una grossa quantità, dopodiché scagliala contro il magma!” disse Misaki per poi sollevare una grossa quantità di magma e fargli assumere la forma di vari spuntoni. Ad un cenno con la sua compagna, la bionda li scagliò verso Amlach e Nikora e Hana li raffreddò con la sua acqua.

Attento, il magma solidificato è estremamente duro!” disse Nikora deviando alcuni spuntoni con la sua katana ed evitando gli altri.

Amlach non la ascoltò minimamente e iniziò a saltare sui vari spuntoni a mezz'aria, avvicinandosi alle due ragazze.

Misaki lo vide arrivare e, quando fu abbastanza vicino, urlò “Mi dispiace Amlach, ma non riuscirai mai ad avvicinarti abbastanza!”

Oh, davvero?” chiese Amlach con un ghigno e solo allora Misaki e Hana si accorsero di un particolare. Durante la sua corsa sugli spuntoni di magma solidificato, il ragazzo aveva cambiato le spade.

Quella di fuoco, che aveva ottenuto da Sarah tempo addietro, di solito la teneva stretta tra i denti ma ora la teneva salda nella mano destra. Prima che Misaki potesse fermarlo, Amlach colpì l'aria con un affondo e la lama di fuoco si allungò di diversi metri.

Vedendo la sua compagna sulla traiettoria della lama, Hana creò una sfera d'acqua e la scagliò contro la lama di fuoco ma Misaki urlò “Aspetta idiota!!! Non colpirla...” ma ormai era troppo tardi.

La sfera colpì la lama, spegnendola, ma generò anche una densa cortina di vapore che fece perdere il contatto visivo con Amlach.

Misaki rimase qualche secondo in attesa e, all'ultimo, una grossa ombra oscurò la sua figura. Lei e Hana alzarono lo sguardo e videro Amlach, ora trasformato in un lupo bipede, pronto a colpirle con i suoi artigli ma la bionda lo bloccò a mezz'aria e Hana gli scagliò contro dei Kunai, ferendolo alle braccia.

Bene, lo abbiamo pre...” le parole morirono in bocca a Misaki -Dov'è Nikora?-

Come se l'avesse chiamata, la dragon slayer del sangue e del magma saltò dietro di loro e, prima che Misaki potesse girarle, vennero entrambe colpite alla schiena con due potenti pugni avvolti da del sangue bollente.

Ormai al limite del suo potere, Misaki cadde a terra insieme a Hana e, per loro fortuna, Nikora aveva fatto muovere il magma, lasciando del semplice terreno caldo.

Amlach e Nikora atterrarono poco lontani da loro e, notando il loro stato, alzarono le braccia in segno di vittoria.

Il secondo scontro è concluso!!! I vincitori sono...” iniziò Aika indicando i suddetti “... Amlach e Nikora!!!” e la folla scoppiò in un altro boato di gioia, anche se c'erano molti che urlavano i loro complimenti anche a Misaki e Hana le quali si erano appena alzate.

Amlach le osservò in silenzio ma Nikora gli tirò una gomitata al costato, indicando le due ragazze. Il moro sbuffò e, dopo essersi avvicinato alle due, disse “Avete combattuto bene, è stato un bello scontro”.

Le due arrossirono, voltandosi poi da un'altra parte ma poi Misaki disse “Quindi ho combattuto meglio di lei, no?”

Ma... abbiamo lottato come una squadra!” disse Hana.

Non importa, potevamo vincere se non era per te!” ribatté Misaki e Amlach si maledisse per aver aperto bocca.

Intanto che i quattro uscivano dall'arena, dirigendosi alle tribune, Aika parlò di nuovo “Bene, spero che questi scontri siano stati di vostro gradimento! Ora è tempo per il terzo match!”

Rex e Layla furono i primi ad entrare, ricevendo vari elogi dagli spalti, anche se il pubblico esplose nel momento stesso in cui Lyra e Lya misero piede nell'arena.

Beh... sono di sicuro più famose di noi.” commentò Rex, immaginandosi la reazione della folla se avesse urlato che lui era il Re della Tempesta.

Sono sicura che ci faremo valere lo stesso!” disse Layla fissandolo con gli a cuoricino.

Se lo dici tu...” commentò il moro, leggermente intimorito dal comportamento di quella ragazza.

Non appena Aika ebbe dato il via all'incontro, Rex tirò fuori la sua fedele magnum e sparò sei colpi in rapida sequenza, mirando a Lya che riuscì a deviarli tutti con il suo spadone.

Invece Layla si era mossa per intercettare Lyra, trasformata in lupo dalle zanne elettriche. L'animale evitò senza problemi le due fruste di luce utilizzate dall'avversaria la quale, all'ultimo, ne creò una per dito, riuscendo a controllarle fino a circondare Lyra.

La maga del Take Over, notando la situazione pericolosa, si trasformò in un falco e, muovendosi rapidamente, uscì fuori da quella specie di gabbia, alzandosi in cielo, per poi scendere in picchiata e ferire Layla al braccio destro con i suoi artigli.

La maga della luce tornò ad utilizzare due fruste ma ne usò una sola, facendola muovere come una spirale intorno a lei. Lyra, d'altro canto, ne approfittò subito e, dopo essersi trasformata in un cervo, caricò a testa basta Rex, il quale riuscì ad evitarla al pelo.

Layla sgranò gli occhi per la sorpresa e, notando che Rex stava per essere colpito da Lya, gli avvolse una frusta di luce intorno alla caviglia e lo tirò verso di sé, facendogli schivare così il fendente della dragon slayer.

Mi dispiace moltissimo, Rex! Non avrei mai immaginato che ti avrebbe attaccato a tradimento!” disse Layla, aiutandolo a rialzarsi.

Ah, non preoccuparti, tanto mi ha mancato.” disse Rex sorridendo e ricaricando la sua pistola nel mentre. Le loro avversarie non gli diedero ulteriore tempo per rifiatare e Lyra, trasformata di un leopardo delle nevi, fu la prima ad attaccare, avventandosi su Layla che frappose fra lei e i denti dell'animale una frusta di luce la quale, come animata di vita propria, avvolse il muso di Lyra.

Non ti lascerò più attaccare Rex!” disse Layla creando un'altra frusta di luce con la quale iniziò a menare diverse sferzate, procurando alcune bruciature sul corpo della sua avversaria che, per liberarsi della frusta, tornò in forma umana, allontanandosi poi di qualche metro.

Poco lontano, Rex finì un altro caricatore, dovendo quindi evitare i vari colpi dello spadone di Lya che non esitava ad incalzarlo incessantemente. Il ragazzo, saltando all'indietro, ricaricò al volo la magnum, come ebbe posato un piede a terra, sparò tutti e sei i colpi, mirando alle gambe di Lya.

La dragon slayer saltò in alto e menò un fendente laterale. Rex lo evitò abbassandosi ma l'attacco della ragazza non era ancora finito dato che, atterrando, continuò ruotando su sé stessa, cercando di colpire Rex alle gambe.

Il ragazzo fu sul punto di saltare in alto ma si accorse di un particolare. Lya stava tenendo lo spadone solo con la mano sinistra mentre la mano destra era nascosta dal suo corpo. Se fosse saltato semplicemente in alto, lo avrebbe colpito al volo con un attacco da dragon slayer.

-Spiacente, ma non posso permetterlo.- pensò il ragazzo saltando all'indietro. Tuttavia, non appena Lya si fu girata un po' di più verso di lui, Rex capì di essersi dimenticato di un particolare.

NIGHT DRAGON'S...!!!”

-Merda...-

... ROAR!!!”

Il cono di oscurità prese in pieno il ragazzo che era riuscito ad incrociare le braccia davanti al volto all'ultimo. Il colpo lo fece finire contro il muro di roccia, senza tuttavia creare delle crepe, grazie ad una magia auto-rigenerativa presente nella roccia.

Layla, così come Lya, Lyra e la maggior parte degli spettatori, rimase spiazzata nel vedere che gli avambracci di Rex erano ricoperti da delle squame di diamante.

Seduti nella tribuna dei partecipanti, Enor e Draco mostrarono uno strano sorriso e il dragon slayer del veno disse “Quindi... ha deciso di usare quel potere?”

Nell'arena, Rex rinfoderò la sua magnum, tanto aveva capito di non poter far troppo affidamento sulla sua arma per sconfiggere Lya. Il ragazzo mostrò uno strano sorriso e, dopo aver alzato le braccia, chiese “Vogliamo riprendere?”

Tu... sei un dragon slayer?” chiese Lya alzando un sopracciglio.

Rex non rispose e, scattando verso di lei, cercò di colpirla con un pugno rivestito di diamante ma Lya si parò con il suo spadone, venendo tuttavia scagliata a diversi metri di distanza.

Il ragazzo non le diede il tempo di riprendersi e, dopo aver inarcato la schiena, urlò “DIAMOND DRAGON'S ROAR!!!”

Un grosso cono di schegge di diamante scaturì dalla sua bocca, dirigendosi verso Lya la quale puntò un ginocchio a terra e incrociò le braccia davanti al volto. Un istante dopo, Lyra si frappose tra lei e l'attacco, dandogli le spalle, per poi trasformarsi in una tartaruga di terra dal guscio arcobaleno.

L'impatto distrusse parte del terreno ma le due ragazze furono subito in piedi, anche se Lyra era leggermente acciaccata. Layla saltò in avanti e, menando due sferzate con le sue fruste, colpì entrambe al volto, provocandogli delle leggere bruciature.

Intanto, Rex si era portato vicino allo scontro. Il suo braccio destro era diventato completamente nero ed avvolto da una strana luce bianca.

DIAMOND DRAGON'S SHINING EXPLOSION!!!”

Lya lasciò andare lo spadone e diede uno spintone a Lyra per spostarla dalla traiettoria del colpo, dopodiché scattò in avanti, avvolgendo il suo braccio destro nell'oscurità.

NIGHT DRAGON'S SILENT SLASH!!!”

I due colpi cozzarono l'uno contro l'altro e il terreno sotto di loro si crepò pesantemente. Un forte bagliore si creò sul braccio di Rex, generato da delle strane fiamme bianche.

Il ragazzo, malgrado la luce, riuscì a vedere il ghigno sul volto di Lya che urlò “Lyra! Adesso!!!” e, da sopra di lei, balzò la sua compagna, ora tornata un lupo.

L'animale aprì le fauci per azzannare Rex al volto ma il ragazzo frappose il braccio sinistro tra id enti del lupo e la sua faccia. Lyra non se ne preoccupò e, anche a costo di creparsi i denti, azzannò l'avambraccio protetto dell'avversario.

Vedendola come un ostacolo, Rex spostò il braccio lateralmente ma Lyra non lo lasciò andare e allora il ragazzo capì. Tornando a guardare Lya, notò che aveva caricato il braccio sinistro con parecchio potere magico.

-Quindi è a questo che miravano?- pensò il ragazzo, pronto a ricevere il colpo ma, all'ultimo, una frusta di luce bloccò il braccio di Lya, impedendole di attaccarlo. Rex si voltò leggermente verso destra e vide Layla ormai allo stremo mentre faceva di tutto per trattenere Lya.

Senza esitare, Rex caricò il suo potere magico nella bocca e, messa alle strette, Lya fece lo stesso.

DIAMOND DRAGON'S...!!!”

NIGHT' DRAGON'S...!!!”

I due avversari scagliarono entrambi i loro soffi a pochi centimetri di distanza.

... ROAR!!!”

L'esplosione che ne scaturì investì tutti e quattro i maghi, crepando il terreno e generando una breve scossa sismica.

L'intera arena osservò senza fiatare l'enorme colonna di fumo nero venutasi a creare, attendendo di scoprire chi avesse vinto.

Dopo qualche istante, quattro figure apparvero alla vista degli spettatori.

Rex e Layla erano ridotti ad uno straccio alla stessa maniera di Lya e Lyra e nessuno sembrava voler cedere ma, alla fine, la maga del Take Over cadde in ginocchio col fiatone e Lya capì che non avrebbe potuto combattere ancora.

L'incontro finisce qua!!!” urlò Aika “I vincitori sono Rex e Layla che passano al secondo turno!!!”

La folla esplose in un coro di applausi mentre i due vincitori festeggiavano per la vittoria. Dopo qualche secondo, tuttavia, andarono da Lya e Lyra e gli strinsero la mano, complimentandosi con loro.

Anziché alle tribune, furono costretti a dirigersi verso l'infermeria per alcune cure e medicazioni. Nel mentre, quattro nuovi maghi erano entrati nell'arena.

Ehi... Miel...” disse Penny, leggermente nervosa.

Sì, penny?” disse l'amica, volgendo lo sguardo verso di lei.

Dici che abbiamo fatto bene ad iscriverci a questo torneo?” chiese la maga delle fatine, ricambiando lo sguardo.

Assolutamente! Così vedranno quanto siamo forti e sarà anche un modo per allenarci.” rispose la ladra sorridendo.

Allora mi sa che abbiamo avuto molta sfortuna...” commentò Penny, osservando Zero e Miyuki, entrambi avvolti da una strana aura omicida.

Un gocciolone cadde sulla testa della maga dell'ombra che disse “Mi sa che vogliono scontrarsi con Enor e Draco... ma per farlo dovranno prima battere noi!”

Intanto sugli spalti, Anya chiese a Miwako “Ehi, come mai non ti sei iscritta insieme a Zero per il torneo?”

Aika ha preferito che mi riposassi ancora un po'... inoltre quel mago del veleno ha attaccato briga con Miyuki, mi sembra giusto che sia lei a concludere la cosa.” disse la maga del sangue, osservando i suoi due compagni intenti a riscaldarsi.

Sarà... ma credo che ci siano altri che non l'hanno presa bene come te.” commentò Anya, voltandosi. Miwako la imitò e vide Rahl, Hiro, Hanako e Giada con una strana aura blu tutt'attorno.

Non hanno fatto in tempo?”

Già...” disse Anya con un sorriso mentre i quattro interessati restavano in quello stato di zombie.

In quel momento, Aika diede il via allo scontro e Miel, senza perdere tempo, si lasciò cadere all'indietro, svanendo nella sua stessa ombra.

La ragazza si ritrovò completamente avvolta nell'oscurità. Per lei, quel mondo, era quasi una seconda casa. Solo lei poteva accedervi e, quasi come uno scherzo del destino, le ombre da cui poteva uscire, che nel mondo reale erano nere, lì erano bianche e brillavano.

In un certo senso, le sembrava di nuotare dentro quell'oscurità ma non le dava alcun fastidio. Le bastava decidere una direzione e il suo intero corpo si muoveva come mosso da una strana forza.

-Bene, ora cerchiamo di attaccarli.- pensò Miel alzando lo sguardo e restando spiazzata nel vedere che, le uniche ombre possibili erano quella di Penny e le ombre create dalle mura a causa del sole o di alcuni stendardi.

-Dove sono le ombre di Zero e Miwako?- si chiese la bionda quando, all'improvviso, vide l'ombra di Penny schizzare via, finendo dentro quella di un muro.

-Penny! Devono averla attaccata!- pensò Miel, avvicinandosi a quell'ombra e facendo uscire la testa “Ehi Penny! Tutto a posto?”

Sì, io sto bene. Mi sa che la tua tattica non funzionerà molto.” disse l'amica e Miel, dopo essersi girata verso i loro avversari, capì come mai non vedeva le loro ombre.

A causa del sole, le loro ombre erano puntate in avanti, e Miyuki, mettendosi davanti a Zero, aveva 'unito' le loro ombre per poi inginocchiarsi e toccare l'ombra con il suo braccio metallico.

Quel braccio blocca la magia, quindi finché toccherà l'ombra non potrò usarla per attaccarli.” disse Miel, uscendo del tutto “Penny, lanciagli contro una sfera di fuoco”.

L'amica annuì e, dopo aver schioccato le dita, sulla spalla destra apparì la fatina fatta di fuoco “Coraggio Fiamilis, attacca!”

Come desideri!!!” disse la fatina per poi generare una sfera di fuoco bella grande e scagliarla contro Zero e Miyuki. A causa dell'attacco, i due maghi persero di vista Miel e Penny e la loro ombra si portò alle loro spalle.

Tu occupati della sfera di fuoco.” disse Zero per poi voltarsi verso l'ombra, dalla quale stava uscendo Miel, armata di arco grazie alla quale scagliò una freccia. L'attacco venne dissolto da Zero e la stessa sorte toccò alla sfera di fuoco non appena venne in contatto con il braccio metallico di Miyuki.

Penny! Adesso!!!” urlò Miel e diversi spuntoni di roccia fuoriuscirono dal terreno, creando diverse ombre e costringendo i due maghi a mettersi schiena contro schiena.

Miel saltò dentro un'ombra, per poi fuoriuscire davanti a Miyuki e cercare di colpirla con due daghe fatte d'ombra. La maga del sangue non si fece cogliere impreparata e, con la sua nuova accetta, devio entrambi gli attacchi.

La maga dell'ombra tornò nel suo mondo e diverse frecce di roccia saettarono contro Miyuki la quale, dopo essersi abbassata, lasciò a Zero il compito di occuparsene. Il ragazzo le bloccò tutte a mezz'aria e le rispedì al mittente, distruggendo alcuni golem di roccia.

Questo, tuttavia, permise a Penny, rimasta al sicuro, di sferrare un nuovo attacco e un grosso spuntone di roccia fuoriuscì dal terreno proprio davanti a Miyuki, ancora abbassata. La ragazza contrastò subito l'attacco con il suo braccio meccanico ma, malgrado distruzione dello spuntone, l'impatto fu abbastanza forte da sbalzarla indietro.

Miyuki, per non cadere posò la mano meccanica sulla gamba di Zero e Penny non si fece perdere quell'occasione. Un nuovo spuntone fuoriuscì davanti al ragazzo che, ancora in contatto con Miyuki, non poté far altro che incrociare le braccia davanti al petto.

Lo spuntone, sprovvisto di punta per perforare, colpì il ragazzo con violenza e lo scaraventò a diversi metri di distanza, facendo cadere a terra Miyuki. Miel, fuoriuscita da un'ombra, si avventò sull'avversaria che, sentendola arrivare, girò su sé stessa e, alzando il braccio meccanico, riuscì a bloccare un fendente.

La spada d'ombra svanì nel nulla ma Miel, con l'altra mano, ne creò un'altra e riuscì a ferire l'avversaria alla spalla sinistra. Miyuki, senza esitare, la fissò intensamente e Miel si ritrovò paralizzata. Il suo corpo agì contro la sua volontà e si alzò in piedi, permettendo così alla maga del sangue di rialzarsi.

Dopo pochi istanti, uno spuntone di roccia creato in precedenza venne distrutto da Penny che si schiantò addosso a Miel. Dai resti dello spuntone uscì Zero e, a giudicare dal gonfiore, doveva avere l'avambraccio sinistro rotto.

Puoi fare qualcosa per questo?” chiese il ragazzo, fissando la sua compagna la quale negò con la testa “Per le ossa non posso fare nulla... ti consiglierei del ghiaccio”.

Poco lontano, Miel e Penny si rialzarono, sostenendosi a vicenda.

Qui il gioco si fa pesante.” commentò la ladra, massaggiandosi un braccio.

Miel, usiamo quella tecnica?” chiese Penny e l'amica annuì, per poi scomparire nuovamente nell'ombra.

Penny schioccò nuovamente le dita e, sulla sua spalla, apparve una fatina fatta di aria i cui occhi brillavano di un intenso verde.

Winirn, crea una sfera d'aria attorno alla mia testa e poi elimina tutta l'aria presente nella zona, lasciando gli spettatori fuori dal tuo attacco!” disse la maga e la fatina annuì sorridendo.

Zero e Miyuki presero quanto più fiato possibile possibile dopodiché l'aria venne eliminata dalla loro zona. Miyuki provò subito a controllare Penny ma quella era già scomparsa, andando a nascondersi dietro a degli spuntoni di roccia.

I due maghi si guardarono attorno, cercando di individuarla quando, all'improvviso, Miel apparì dietro di loro e Zero non fece in tempo a bloccarla che la ragazza gli procurò dei tagli sulla schiena per poi scomparire nuovamente nell'ombra.

Miyuki fece uscire un po' di sangue da quelle ferite, prima di rimarginarle, e, con esso scrisse: MI RESTANO A MALAPENA DUE MINUTI. DOBBIAMO TROVARE PENNY E METTERLA FUORI COMBATTIMENTO.

Zero annuì e, senza esitare, colpì il terreno, crepandolo pesantemente e creando una piccola scossa di terremoto. I vari spuntoni di roccia collassarono uno dopo l'altro e, alla fine, videro Penny intenta ad allontanarsi da loro.

Miyuki creò una sfera di sangue nella mano destra e Zero al colpì con un pugno, scagliandola contro Penny, la quale venne presa dietro alla testa. Il colpo le fece perdere i sensi e la fatina dell'aria svanì nel nulla.

I due maghi poterono riprendere fiato e, girandosi su sé stessi, si prepararono ad affrontare Miel. La maga dell'ombra fuoriuscì dal terreno insieme a tre tentacoli d'ombra che si abbatterono sui due avversari.

Miyuki ne distrusse uno con il suo braccio ma Miel era nascosta dietro ad esso e riuscì a colpirla con un calcio in faccia, facendola barcollare all'indietro. Purtroppo per lei, quel colpo non fu abbastanza per mandarla al tappeto e, prima che potesse infilarsi nell'ombra, Zero le fu addosso.

Con una spazzata del braccio destro, la fece cadere all'indietro e, con la mano sinistra la colpì al ventre, facendola schiantare nel suolo. Miel tossicchiò un po' di sangue e, un istante dopo, Miyuki le punto la sua accetta alla gola.

Abbiamo vinto.” disse la maga del sangue con sguardo fermo e, chiudendo gli occhi, Miel annuì.

Aika si alzò in piedi e, dopo aver applaudito a tutti e quattro, disse “Il quarto incontro si è concluso e i vincitori sono Zero e Miyuki!!! Domani si scontreranno con Rex e Layla nel secondo turno!!!”

Quell'ultima mossa è stata senza senso.” disse Miyuki e Miel, sorridendo, disse “Dovevo pur provarci”.

Miyuki sospirò e l'aiutò ad alzarsi “Su... andiamo in infermeria. Quell'ultimo colpo di Zero deve averti ammaccato uno o due organi interni”.

Intanto, poco lontano, Zero aveva preso Penny in spalla, seguendo poi la sua compagna in infermeria.

Ok! La metà degli scontri di oggi è andata ma, dato che il terreno è ridotto ad uno schifo, faremo dieci minuti di pausa. Giusto il tempo di sistemarlo.” spiegò Aika e i vari spettatori iniziarono a chiacchierare tra di loro, commentando i vari scontri visti finora.

Nella tribuna dedicata ai partecipanti, intanto, i vari maghi erano intenti a parlare tra di loro, facendosi i complimenti.

Complimenti Nikora, sei avanzata al secondo turno!” si complimentò Fede, abbracciando la compagna che disse “Eh eh avevate dei dubbi? Vi ricordo che anche voi partecipate e voglio affrontarvi in finale!”

Ce la metteremo tutta! Anche se... le nostre avversarie sono quelle due...” commentò Kira, spostando lo sguardo su Yelle e Angel che, in quel momento, erano impegnati con altri due partecipanti.

Quindi... perché hai deciso di partecipare?” chiese Edward, fissando la maga del vento che lo fissò di rimando con uno sguardo duro.

Perché hai deciso di partecipare anche tu, accettando al volo la proposta di questo qui!” spiegò Yelle, indicando CJ che, cercando di calmarla, disse “Ehi Belle, non c'è bisogno di scaldarsi così tanto!”

Ehi, CD perché non ne resti fuori?” chiese Yelle, fissandolo con sguardo di sfida.

Scusa, come mi hai chiamato?” chiese a sua volta CJ, sostenendo lo sguardo.

CD! Sai, CJ sembra tanto il nome di un dj fallito perciò ho modificato il tuo nome per renderlo più carino proprio come con Edy! Inoltre i CD sono utili, mentre tu...” iniziò Yelle ma Angel si frappose tra i due “Calma Yelle, il prossimo incontro è il nostro e comunque...” e spostò lo sguardo su CJ “... lo stesso discorso che ha fatto a Edward vale anche per te!”

CJ si chiese cosa ci fosse di male nel fare squadra con un amico ma una breve sirena indicò la ripresa del torneo e le due ragazze si avviarono verso l'entrata dell'arena.

Spero che ce la facciate ad arrivare in semifinale.” disse Angel.

Perché proprio in semifinale?” chiese Edward dubbioso e, all'unisono, le due ragazze si girarono sorridendo e dissero “Perché così potremo spezzarvi le ossa con le nostre mani.” e ripresero il cammino.

Edward e CJ deglutirono per poi scambiarsi un'occhiata preoccupata, quando la voce di Aika risuonò nell'arena “Ok, è tempo di ricominciare! Ecco a voi i quattro maghi che si affronteranno nel quinto incontro!!!”

Angel, Yelle, Kira e Fede fecero il loro ingresso, accolti dal boato della folla che aveva anche preparato degli cartelloni di incitamento.

Subito dopo il via dell'incontro, Yelle si alzò in volo e creò subito dei piccoli tornado, disseminandoli per l'arena, senza tuttavia attaccare direttamente Kira o Fede. I due si guardarono attorno confusi, mantenendo comunque la guardia alta.

Angel, intanto, aveva caricato il suo potere e, dopo aver creato delle lame d'acciaio, simili a shuriken, dal suo corpo, le scagliò contro Kira, il quale schivò senza difficoltà. Le lame, tuttavia, finirono dentro un tornado che le rispedì indietro e il bambino fu costretto a schivarle nuovamente.

In quel momento, Fede e Kira, si accorsero del fatto che i tornado si erano spostati e ora erano pressoché circondati. Le lame continuarono a passare da un tornado all'altro, costringendo i due maghi a schivarle di continuo.

La situazione rimase invariata per qualche secondo ma alla fine, Kira, scagliò un potente soffio del drago contro alcuni tornado, spazzandoli via. Le lame, finendo in quella direzione, si conficcarono nel muro e i due poterono tornare a concentrarsi sulle loro avversarie.

Yelle, dalla sua postazione sopraelevata, iniziò a scagliare diverse lame di vento ma Fede le intercettò tutte con delle sfere di fuoco che nullificarono i vari attacchi.

Delle semplici lame di vento non saranno un problema per me.” disse Fede, guardando Kira il quale capì di poterla lasciare a combattere da sola. Lui doveva occuparsi di Angel.

Il bambino scattò verso la dragon slayer e cercò subito di colpirla con una serie di pugni ma la ragazza li evitò tutti senza problemi, colpendolo poi con un calcio al torace e costringendolo ad allontanarsi.

Spiacente, ma non ti basterà il coraggio per sconfiggermi.” disse Angel con un sorrisetto sulle labbra prima di conficcare le mani nel terreno.

IRON DRAGON'S TRAP!!!”

Dal terreno intorno a Kira fuoriuscirono diversi spuntoni d'acciaio che lo chiusero in una sottospecie di piramide, bloccandolo al loro interno. Un secondo dopo, alcuni di quegli spuntoni vennero fatti esplodere dall'interno e il bambino uscì dalla prigione senza neanche un graffio.

Vedi di non sottovalutarmi. Solo perché sei la figlia della regina dei draghi, non significa che sei la più forte.” disse Kira indicando Angel.

Bene, staremo a vedere!” esclamò Angel per poi scattare verso il bambino e, dopo aver trasformato l'avambraccio destro in uno spadone d'acciaio, tentare di colpirlo con un fendente.

Kira evitò agilmente il colpo, scattando poi in avanti e colpendo la ragazza al ventre con un montante. Angel strinse i denti e, senza esitare, alzò il ginocchio sinistro ma il bambino evitò di lato, rotolando un paio di volte e rialzandosi a distanza di sicurezza.

Angel ruotò nella sua direzione ed avvolse entrambi le mani nelle fiamme, per poi saltare in avanti “FIRE DRAGON'S WING ATTACK!!!”

Le due lunghe fruste di fuoco che si diramarono dalle sue mani, si incrociarono proprio davanti a Kira che incrociò le braccia davanti al petto ed incassò il colpo, ricevendo delle bruciature sugli arti.

Notando che Angel era ancora sotto l'effetto dello slancio in avanti, Kira inarcò subito la schiena e urlò “STAR DRAGON'S ROAR!!!” e un grosso cono di energia nera tempestata di stelle si abbatté contro la ragazza la quale lo accolse con un sorriso.

Senza esitare, Angel aprì la bocca e mangiò l'attacco di Kira, recuperando del potere magico.

Kira si maledì per essere stato così stupido e iniziò a pensare ad una strategia per sconfiggere la sua avversaria. Sopra di lui, Yelle evitò alcune sfere di fuoco scagliate da fede che, tuttavia, non la stava incalzando troppo, cercando piuttosto di preservare del potere magico.

-E' troppo lontana per sperare in un colpo preciso... se riducessi la grandezza delle mie sfere per renderle più veloci, probabilmente non riuscirei ad arrecarle alcun danno significativo.- pensò Fede, mentre Yelle tornava a svolazzare in cerchio sopra di lei, quasi come un avvoltoio.

La maga del vento, dopo alcuni giri, decise di animare la situazione e con alcuni movimenti delle braccia, creò delle potenti folate di vento. Fede fu costretta a coprirsi il colto con un braccio a causa del polverone che quelle folate avevano sollevato.

Proprio da quel polverone spuntò Yelle che, veloce come un'aquila, colpì l'avversaria con un pugno allo sterno. Fede incassò il colpo e, a costo di sacrificare la vista, avvicinò le mani al corpo di Yelle e creò due sfere di fuoco che esplosero all'istante.

Si venne a creare una piccola nube di fumo dalla quale uscì Yelle, con la pelle delle braccia e dei fianchi leggermente ustionata.

Ti stai trattenendo?” chiese Yelle, fissando Fede.

Neanche troppo. In quel momento non ho avuto tempo per accumulare potere magico.” spiegò Fede per poi creare una grossa sfera di fuoco nella mano destra e scagliarla con l'avversaria.

Yelle la evitò senza troppe difficoltà ma, all'ultimo, Fede schioccò le dita e la sfera esplose in una miriade di sfere più piccole che iniziarono a piovere addosso alla maga del vento la quale riuscì ad evitarne alcune ma tre la colpirono al corpo, procurandole altre bruciature.

Non ho ancora finito!” urlò Fede correndo esattamente sotto Yelle per poi colpire il terreno con un pugno “FLAME TOWER!!!”

Dal terreno si sprigionò un'imponente torre di fuoco che investì in pieno Yelle, lasciando Fede illesa. La castana alzò lo sguardo, convinta di averla messa K.O. ma, con sua somma sorpresa, Yelle non aveva subito alcun danno da quell'attacco.

Ma come...?”

Spiacente Fede, ma contro di me, il tuo potere è in svantaggio. Mi è bastato creare una zona priva d'aria per proteggermi, dato che le fiamme sono alimentata dall'ossigeno.” spiegò Yelle sorridendo.

Fede cercò di creare un'altra sfera di fuoco ma un grosso cono d'acqua la colpì in pieno insieme a Kira e i due vennero scaraventati contro al parete dell'arena.

Angel si avvicinò velocemente e, dopo essersi scambiata uno sguardo d'intesa con Yelle, scagliò un altro soffio del drago d'acqua contro i due avversari. La maga del vento, prima che l'attacco colpisse Kira e Fede, creò un grosso tornado e l'acqua venne assorbita ad esso.

La potenza del tornado, tuttavia, sollevò di peso anche i due maghi che vennero scaraventati al suo interno e Yelle fece il segno dell'ok ad Angel la quale creò una grossa sfera elettrica nella mano destra per poi scagliarla contro il tornado.

L'elettricità si trasmise in tutta l'acqua presente e, sia Fede che Kira, vennero colpiti da quel potente attacco. Pochi istanti dopo, il tornado si dissipò lasciando cadere a terra l'acqua e i due maghi i cui vestiti erano leggermente bruciacchiati.

Kira provò a rialzarsi ma crollò nuovamente al suolo, mentre Fede era ormai fuori combattimento.

Il quinto incontro è concluso! Le vincitrici sono Angel e Yelle!!!” annunciò Aika e la folla applaudì per quella vittoria, mentre Edward e CJ si limitarono ad osservare la scena.

Sono davvero forti.” disse Edward.

Meglio! Così se lotteremo contro di loro, non dovremo trattenerci!” esclamò CJ, mentre due maghi facevano il loro ingresso nell'arena, salutandosi con Kira e le altre maghe.

Leo e Erika alzarono le mani, ricevendo gli applausi e le urla di gioia dagli spettatori, dopodiché volsero lo sguardo verso l'entrata dell'arena.

La prima squadra misteriosa tocca a noi.” disse Erika.

Non fa niente, batteremo chiunque ci capiti davanti.” disse Leo con uno strano ghigno, portando una mano sull'elsa del suo pugnale.

Dopo qualche secondo, due figure apparvero nell'oscurità dietro alla soglia dell'entrata e, solo quando furono scesi in campo, tutti poterono vedere i due ragazzi che avrebbero affrontato Leo e Erika.

Il primo dei due era alto sul metro e settantacinque, dal fisico piuttosto muscoloso e con la carnagione poco abbronzata. I corti capelli erano spettinati tranne che per un ciuffo biondo davanti sparato verso l'alto. Avvicinandosi ai suoi avversari, si sistemò il giubbotto di pelle nero che portava sbottonato, sotto al quale indossava una maglietta arancione e grigia con la scritta 'Tasogare'. Le gambe erano coperte da dei pantaloni coloro grigio cenere che gli arrivavano fino alle ginocchia, mentre ai piedi calzava dei semplici sandali neri.

Sei pronto, Nereo?” chiese il moro, spostando i suoi occhi gialli sul compagno che annuì.

Il ragazzo che rispondeva al nome di Nereo, era un giovane di diciassette anni circa, anch'esso alto un metro e settantacinque, magro e dalla carnagione chiara. I capelli biondo cenere erano lunghi fino alla base del collo e li portava sciolti dietro mentre davanti aveva un corto ciuffo sparato all'indietro. Gli occhi erano di un particolare grigio metallico e, sul sopracciglio sinistro, portava quattro piercing. Altri elementi particolari della sua persona erano il dilatatore nero sul lobo dell'orecchio destro e il tatuaggio nero che gli partiva dal centro delle labbra e finiva sulla punta del mento.

Il suo vestiario, invece, era composto da: una maglietta grigia a strisce nere senza maniche sopra alla quale indossava una giacca beige dal piumino grigio sul cappuccio e sulle maniche. Un paio di pantaloni beige erano tenuti su da una cintura nera dalla quale partiva una catena che gli avvolgeva metà della gamba destra per poi attaccarsi ad un anello posto sopra una tasca dei pantaloni. Gli ultimi vestiti erano un paio di infradito di cuoio nero con la suola in legno chiaro e quattro bracciali d'argento, due per braccio.

Quindi sareste voi due i nostri avversari?” chiese Leo.

Indovinato! Io sono Midna Rallock, ma potete chiamarmi Zanth se volete, mentre il mio amico si chiama Nereo Shiura e non preoccupatevi se non parla. E' muto.” spiegò il moro sorridendo.

Bene, ora che vi siete conosciuti... potete combattere!” urlò Aika, dando il via al nuovo incontro.

Erika e Leo rimasero in attesa dei loro avversari. Non li avevano mai visti combattere e non conoscevano i loro poteri, mentre loro erano ormai famosi e i loro poteri conosciuti.

Uhm... vediamo di scoprire cosa sanno fare!” disse Leo all'improvviso, per poi estrarre il suo pugnale e farsi un taglio sul torace. Subito sopo, evoco tre grossi demoni rossi dalle sembianze di gorilla le cui braccia erano avvolte nelle fiamme.

I tre demoni si lanciarono contro i due ragazzi e Midna si mise più avanti rispetto al compagno.

Beh, non ha senso trattenersi!” disse il moro per poi inarcare la schiena “TWILIGHT DRAGON'S...!!!”

Erika sgranò gli occhi per la sorpresa, esclamando “Un altro dragon slayer?”

... ROAR!!!”

Un enorme cono di fiamme dorate e nere scaturì dalla bocca del ragazzo e la loro potenza spazzò via in pochi istanti i tre demoni di Leo che si gettò di lato per evitare l'attacco, imitato da Erika.

La ragazza, dopo essersi rialzata, scattò subito in avanti, avvolgendo le sue mani nel caos e sferrò una serie di pugni contro Midna che li bloccò con le mani ricoperte dalle sue fiamme.

Nereo si girò verso Leo, il quale aveva già avocato altri tre demoni simili a centopiedi giganti blu. Il biondo saltò all'indietro, evitando le fauci di un demone, illuminandosi di uno strano bagliore grigio.

Quando riatterò, il suo aspetto era molto più giovane, intorno ai tredici anni. La folla rimase sorpresa di quel cambiamento e ancora più grande fu la sorpresa nel vedere il bambino estrarre due pistole nere e sparare diversi colpi in testa ai demoni che riuscirono comunque a resistere.

-Mi dispiace, novellino, ma l'esoscheletro di questi insetti demoniaci è molto resistente.- pensò Leo, osservando il combattimento e iniziando a pensare ad una buona strategia per sconfiggerlo in fretta.

Nereo smise quasi subito di sparare ed iniziò semplicemente ad evitare i prevedibili attacchi dei demoni, fino a quando non arrivò ad una conclusione.

Dopo essere corso verso un demone, saltò sopra di lui e mise la canna delle due pistole a pochi millimetri dalla carne del demone. Premette i grilletti più volte e i proiettili, alla fine, riuscirono a trapassare il corpo del nemico, uccidendolo.

-Ha mirato alle giunture più scoperte dell'insetto. E' molto abile...- pensò Leo -... forse è il caso di passare ad un livello superiore.- e sfoderò la sua spada di cristallo bianco. I due demoni rimasti svanirono nel nulla e, al loro posto, apparì una grosso angelo interamente coperto da un'armatura bianca, ali comprese. Sugli avambracci erano fissati due grossi scudi a torre bianchi e dorati.

Coraggio, attaccalo!” urlò Leo e l'angelo annuì, scagliandosi contro Nereo che, malgrado l'agilità, venne messo in seria difficoltà.

Dietro di lui, una potente esplosione scagliò Erika e Midna in direzioni opposte ma entrambi, non appena ebbero toccato terra, scattarono nuovamente l'uno contro l'altra, scambiandosi dei colpi velocissimi, senza tuttavia riuscire ad andare a segno con dei colpi vincenti.

Erika si girò un attimo verso Leo, sorpresa da quella sua nuova evocazione, e questo permise a Midna di colpirla allo stomaco con un pugno avvolto dalle sue fiamme che le bruciò parte della camicia nera e anche un po' la pelle.

Keh, si vede che sei una dragon slayer.” disse Midna, allontanandosi “Una persona normale avrebbe subito delle ferite più gravi”.

Erika si passò una mano sul ventre, spegnendo delle minuscole fiammelle rimaste attaccate alla pelle.

-Il suo potere è altamente distruttivo, devo riuscire a colpirlo con il prossimo attacco.- pensò la ragazza per poi lanciarsi contro Midna e cercare di colpirlo con un calcio basso.

Il ragazzo saltò in alto per evitare il colpo ma Erika, con incredibile velocità, si rialzò subito e lo colpì con un montante allo sterno, spedendolo ancora più in alto. Senza attendere un secondo di più, la ragazza scagliò il suo soffio del drago verso l'alto.

Midna, vedendolo arrivare, si avvolse completamente nelle sue fiamme e si lasciò cadere all'interno dell'attacco. Con somma sorpresa di Erika, le fiamme dorate e nere divorarono il suo caos e il ragazzo riuscì a colpirla con un pugno al volto, rimanendo comunque leggermente ferito dall'attacco della dragon slayer.

I due avversari caddero al suolo nello stesso momento ma Erika fu la prima a rialzarsi e cercò subito di concludere lo scontro. Mentre Midna era intento a rialzarsi, la ragazza si lanciò sopra di lui e lo colpì con i suoi artigli del caos, procurandogli dei tagli profondi sulla schiena.

Midna non si diede per vinto e, sfruttando le fiamme nella mano destra come propulsori, ruotò su sé stesso, colpendo Erika sulla fronte con una gomitata e procurandole un brutto taglio dalla quale iniziò a fuoriuscire del sangue che andò a finire sull'occhio destro, costringendola a chiuderlo.

Il ragazzo si lanciò nuovamente addosso a lei, ma una grossa sfera di fuoco passò davanti a lui, costringendolo a fermarsi. Midna si girò verso il punto dalla quale era arrivata la sfera e vide Leo trasformato in un demone.

Ora aveva la pelle rossa, così come i capelli e gli occhi e diversi spuntoni neri gli ricoprivano le spalle e la schiena. L'evocatore di demoni dovette subito tornare a concentrarsi sul suo avversario che, veloce come un fulmine lo colpì con un pugno al torace.

Ora Nereo non era più un bambino di tredici anni, ma un ragazzo di ventitré anni circa, i cui capelli ora erano leggermente più lunghi e il ciuffo davanti gli cadeva sulla fronte.

Leo si riprese subito e cercò di colpirlo con un pugno avvolto da delle fiamme ma Nereo lo deviò con un semplice tocco del dorso della mano sinistra e, subito dopo, distese lo stesso braccio, colpendolo al volto.

-Keh, per essere riuscito a sconfiggere uno dei miei angeli ed avermi messo alle strette... è davvero forte, non c'è che dire!- pensò Leo con un ghigno per poi bloccargli un pugno con la mano aperta.

Sembra proprio che mi farai divertire molto di più di Ryu.” disse il ragazzo, cercando poi di colpire Nereo con una ginocchiata ma il suo avversario fece un passo indietro, evitando il colpo, per poi abbassarsi velocemente e colpirlo con un calcio basso sull'unica gamba rimasta a sostenere il corpo.

Leo perse l'equilibrio e, un istante dopo, Nereo lo colpì con un altro pugno, spedendolo contro la parete dell'arena. Pochi secondi dopo, lo raggiunse Erika, evitando al pelo una grossa sfera di fiamme.

Devo dire che mi sto divertendo parecchio...” iniziò Leo rialzandosi “... ma credo sia ora di concludere lo scontro. Pronta per la nostra mossa?”

Erika annuì sorridendo e portò avanti il piede destro, distendendo all'indietro il braccio sinistro, con il palmo della mano rivolto verso Leo.

Lo stesso fece il ragazzo, muovendosi a specchio, cioè portando avanti il piede sinistro e distendendo all'indietro il braccio destro.

I due maghi chiusero in contemporanea gli occhi e, dopo pochi secondi, li riaprirono di colpo. Nello stesso istante, tra le loro mani si creò una sfera di luce rossa circondata da fulmini neri.

Aika si alzò dalla sedia, osservando colpita la scena “Unison Raid?”

Midna e Nereo si scambiarono un'occhiata d'intesa e si avvicinarono, mettendosi esattamente davanti ai due, seppur con una trentina di metri tra le due squadre.

Sembra che punteranno tutto su quest'attacco per concludere i giochi. Mostriamogli che non abbiamo paura.” disse Midna e Nereo, dopo averlo fissato per qualche secondo, annuì, posizionandosi alle sue spalle.

Leo ed Erika si guardarono per un istante e, dopo aver annuito all'unisono, urlarono “CHAOTIC WRATH OF THE INFERNAL DEMON!!!”

Muovendosi in perfetta coordinazione, scagliarono in avanti una grossa lancia di luce rossa avvolta dai fulmini neri che schizzò alla velocità del suono verso i loro avversari.

Ad attenderla c'era Midna che, dopo aver avvolto le mani nelle sue fiamme piegò leggermente le gambe, e allargò le braccia. Dietro di lui, Nereo puntò le gambe a terra e poggiò la sua schiena contro quella del compagno.

Quando la lancia fu esattamente davanti a lui, Midna chiuse di scatto le braccia ed afferrò la lama con le mani, stringendo la presa per non farsi perforare da quell'attacco che ebbe tuttavia la potenza necessaria per spostarli all'indietro di peso.

Nereo mise tutta la sua forza nella schiena e nelle gambe mentre Midna la mise nelle braccia e, urlando con tutto il fiato che aveva in corpo, spezzò la lancia, dissolvendola poi con le sue fiamme.

Entrambi rimasero fermi con il fiatone e il dragon slayer si girò, notando che la parete dell'arena era ad appena mezzo metro da loro. Nereo cadde seduto a terra, ritornando ad essere un diciassettenne mentre Midna cadde in ginocchio “Non ce la fai più eh?”

Nereo non si girò neanche, continuando a riprendere fiato, ma si limitò ad alzare il pollice destro per poi ruotarlo verso il basso.

Eh eh immagino che non possiamo farci nulla, siamo stati sfortunati a capitare proprio contro di loro.” commentò Midna per poi fissare Aika che capì e, dopo essersi rialzata, disse “Ecco a voi i vincitori del sesto incontro: Angel ed Erika!!!”

I due vincitori, dopo i festeggiamenti iniziali, si avvicinarono a Midna e Nereo e gli strinsero la mano, congratulandosi con loro. Il pubblico iniziò ad applaudire per tutti e quattro i maghi, facendo anche i complimenti ai due nuovi arrivati che avevano combattuto bene.

Ok, ora passeremo al penultimo scontro della giornata! Ecco a voi i quattro maghi che si affronteranno nel settimo match!!!” annunciò Aika e, pochi istanti dopo, CJ, il quale mandava baci e occhiolini a tutte le belle ragazze presenti tra il pubblico, Edward, Drake e Mailar, fecero il loro ingresso nell'arena.

Mailar, io mi occupo di Edward, d'accordo?” chiese Drake e la compagna annuì, spostando lo sguardo su CJ.

Pochi istanti dopo, l'incontro ebbe inizio e CJ svanì in un battito di ciglia. Mailar sgranò gli occhi per la sorpresa per poi ruotare su sé stessa, individuando il suo avversario che le sferrò un rapidissimo pugno dalla distanza.

Il 'colpo d'aria', unito alla classiche fiammelle derivanti dalla modalità Blood Fire di CJ, colpì la ragazza sul braccio destro. Il ragazzo svanì nuovamente, lasciando solo delle piccole tracce di vapore che però consentirono a Mailar di intuire la direzione nella quale si era sposato il ragazzo.

Seguendo quell'intuizione, Mailar si girò in quella direzione e creò una lama di vento nella mano destra, scagliandola pochi istanti dopo. CJ la vide arrivare e sia abbassò all'ultimo evitando il colpo.

-Quindi sta utilizzando i poteri di Belle?- si chiese CJ, riferendosi a Yelle, evitando altre lame di vento che, pochi istanti dopo, si trasformarono in veri e propri tornado diretti verso di lui. Il ragazzo continuò ad evitarli, scagliando dei colpi di tanto in tanto che però venivano evitati da Mailar, data la distanza tra i due.

-Come diavolo fa ad evitare i miei pugni? Dovrebbero essere talmente veloci da poter mettere in difficoltà un dragon slayer vero e proprio.- pensò CJ quando notò lo sguardo di Mailar. I suoi occhi erano contornati da uno strano bagliore viola.

-Aspetta... non dirmi che...!- pensò CJ un istante prima che una lama di vento lo colpisse sulla coscia destra, facendolo cadere a terra -Quella maledetta... mi sta leggendo il pensiero per capire quali saranno le mie prossime mosse-.

Mentre si rialzava, CJ lanciò un'occhiata al suo compagno e lo vide impegnato in uno scontro corpo a corpo con Drake, che lo stava incalzando con due katana parecchio affilate.

Il mago del veleno evitò due fendenti laterali, per poi scagliare dei pugnali fatti interamente di veleno che vennero prontamente bloccati da Drake. Edward cercò quindi di metterlo in difficoltà creando una copia di veleno che si lanciò addosso all'avversario.

Drake evitò la copia all'ultimo e le tagliò di netto la testa con un fendente laterale, scattando poi in avanti, tentando un affondo. Edward, contro ogni possibile logica, si lanciò contro di lui e, prima che Drake potesse deviare la traiettoria della sua arma, la lama trapassò l'avversario al torace.

Il pubblico rimase con il fiato sospeso ma Drake si accorse subito del fatto che Edward non stava perdendo sangue ma veleno. Pochi istanti dopo, Edward si sciolse, diventando veleno e riversandosi sulle braccia e sulle gambe di Drake.

Con somma sorpresa degli spettatori, Edward comparve alle sue spalle e cercò di colpirlo con una spada di veleno ma il mago rimase spiazzato nel vedere che Drake aveva trasformato le sue due spade in due pistole e si era già girato verso di lui. A causa del dolore causato dal veleno, Drake non riuscì a prendere bene la mira e, dei cinque colpi sparati, solo uno raggiunse Edward, colpendolo alla spalla destra.

L'ex-assassino cadde a terra, tenendosi la spalla ormai sporca di sangue, ma fu costretto a rialzarsi subito per evitare un fendente di Drake ora armato di un'ascia bipenne.

Edward si allontanò di qualche metro per poter fronteggiare al meglio Drake che, velocemente, trasformò l'ascia in un arco nero e incoccò una strana freccia la cui punta era a tre lame ricurve.

Il mago della creazione scoccò la freccia dopo pochi istanti e l'avversario fu rapido ad evitarla, spostandosi lateralmente ma il ghigno sulle labbra di Drake gli fece capire di aver commesso un errore.

Girando su sé stesso, urlò “CJ!!! Attento!!!”

Il suo compagno non fece in tempo a girarsi, essendo troppo occupato a combattere contro Mailar, e la freccia si conficcò nella coscia sinistra, facendogli stringere i denti per il dolore.

Un istante dopo, venne sollevato in aria da un tornado e scagliato contro Edward che, distratto da Drake, non fece in tempo ad evitarlo e venne preso in pieno.

Mailar si avvicinò al suo compagno e si appoggiò a lui, riprendendo fiato.

Dammi un secondo... e poi ti curo...” disse la ragazza ma Drake disse “Non preoccuparti per me, hai dovuto combattere con il potere di qualcun altro mentre eri in collegamento telepatico con me. Cerca di risparmiare energie, questo veleno non è letale ma debilita la vittima...”

Poco lontano da loro, CJ si era tolto la freccia dalla gamba e Edward gli aveva ricoperto le ferite sulle gambe con uno speciale veleno che avrebbe soppresso il dolore per un breve lasso di tempo.

Dobbiamo finire lo scontro in fretta, se il dolore ritorna e ti cedono le gambe, sarai in seria difficoltà.” disse Edward.

Sì sì ho capito.” disse CJ, per poi scoccare un'occhiata ai loro avversari “Senti un po'... ho un'idea”.

Mailar e Drake li videro confabulare qualcosa tra di loro ma, prima che potessero intervenire, Edward creò una grossa quantità di veleno che assunse le sembianze di un serpente a tre teste alto tre metri il quale spezzò il contatto visivo tra le due squadre.

Da dietro all'hydra comparve CJ che scattò nuovamente contro Mailar, ritornando alla situazione precedente anche se la maga, in quel momento, stava scagliando molte meno lame di vento, cercando solo i colpi sicuri.

-Non sta pensando a nessun piano...- pensò Mailar -... l'unica cosa che vuole è... invitarmi a cena?-

Quel pensiero le fece perdere temporaneamente la concentrazione e CJ ne approfittò per colpirla sulla gamba destra con un calcio, tornando poi a distanza di sicurezza.

Drake, d'altro canto, si era messo ad evitare le teste della creatura di veleno, senza tuttavia cercare di tagliare le teste.

Mi dispiace ma so bene che all'hydra crescono due teste ogni volta che ne perde una.” disse Drake per poi lanciarsi contro il corpo principale, sfruttando un punto morto lasciato da due teste.

Edward mostrò un ghigno inquietante per poi dire “Hai ragione, basta semplicemente che perda una testa.” e Drake, con la coda dell'occhio, vide una delle due teste intenta strapparne via un'altra, per poi scagliarla lontana.

Dal corpo principale, fuoriuscirono all'istante due nuove teste e Drake, troppo vicino per evitarle, venne preso al volo. Una testa lo azzannò alla gamba destra mentre l'altra lo prese al braccio sinistro.

Le altre due teste ripiegarono verso il corpo e lo azzannarono sugli ultimi due arti rimasti per poi sollevarlo in aria.

CJ!!! Ora!” urlò Edward e il compagno, dopo aver fatto l'occhiolino a Mailar, scattò verso l'hydra che, grazie alla sua coda, lo scagliò sopra a Drake. La ragazza cercò subito di bloccarlo con i suoi poteri mentali ma si ritrovò davanti ad una specie di un blocco e il ruggito di un drago la scagliò fuori dalla mente di CJ.

Il ragazzo ruotò a mezz0aria, caricando il pugno destro e, non appena fu abbastanza vicino a Drake, urlò “NEO FIRE DRAGON'S BURNING RIFLE!!!” per poi colpirlo con tutta la sua forza nello sterno, ruotando il braccio nel mentre per infondergli più potenza.

Oltre ad una grossa esplosione, il colpo distrusse anche le teste dell'hydra e spedì Drake contro il corpo dell'hydra, distruggendolo e avvolgendo l'avversario nel veleno.

Mailar cercò subito di colpirlo al volo, notando che ormai CJ era stanco, ma una strana sensazione le trapassò la schiena. Ignorando gli avversari, si girò di scatto e Edward la colpì con un violento calcio nello stomaco, facendola piegare in due per il dolore, concludendo poi lo scontro con un colpo di taglio dietro al collo.

Gli spettatori rimasero visibilmente sorpresi nel vedere due Edward in campo ma, dopo pochi secondi, l'Edward posto dietro al corpo dell'hydra diventò semplice veleno.

Aika, sorridendo, pensò -Quando ha creato l'hydra si è nascosto dentro di essa, lasciando una copia al suo posto. Staccare una testa dell'hydra, con al suo interno Edward, faceva parte del piano di CJ che si è concentrato su qualcos'altro per non far scoprire a Mailar le loro mosse. Davvero niente male.- dopodiché si alzò e disse “I vincitori del settimo incontro sono Edward e CJ!!!”

I due festeggiarono alzando le braccia al cielo per poi fissare Yelle e Angel, sedute nella tribuna, e rivolgergli degli sguardi di sfida che vennero prontamente ricambiati dalle due maghe.

Dopo un po', quando i quattro maghi furono usciti dall'arena, Stefan e Michael fecero il loro ingresso, salutando i vari spettatori che erano ansiosi di scoprire la seconda squadra misteriosa.

Bene, infine eccoci giunti all'ultimo incontro della giornata!!! Ora, vi presento gli ultimi due acquisti della gilda!!!” urlò Aika e, pochi istanti dopo, due ragazze fecero il loro ingresso nell'arena.

La prima delle due era un po' bassina, magra e dal seno piccolo. I lunghi capelli neri e lisci erano scalati e lasciati sciolti fino al bacino. La frangetta era sfilzata in modo tale da intravedere la fronte e i due ciuffi davanti alle orecchie erano bianchi, intrecciati con dei capelli neri, formando due treccine, una per lato. I grandi occhi blu oceano erano contornati da delle lunghe ciglia nere.

La corta gonna a piaghe nera, abbinata a delle calze a rete nere lunghe fino a metà coscia e a degli stivaletti neri con tacco, oscillò leggermente, mossa dal vento che era venuto a sollevarsi, insieme al medaglione d'argento che portava intorno al collo. La parte superiore del corpo era coperta da una maglia bianca con le spalline larghe sopra alla quale indossava un giubbotto di pelle nero sbottonato davanti. Sull'orecchio destro portava un orecchino a forma di stella mentre, quello sull'orecchio sinistro, era a forma di cerchio ed erano entrambi d'argento.

La mora fissò con sguardo freddo i suoi due avversari e li liquidò con un semplice “Tsk.” avviandosi poi nella direzione opposta, seguita dalla sua compagna.

La suddetta compagna era una ragazza più alta di lei, magra, formosa e dalla pelle abbronzata. I corti capello rossi, lunghi fino alle spalle, erano spettinati con un ciuffo che le copriva leggermente l'occhio destro. Tra i capelli erano visibili delle perline nere e viola, così come i suoi grandi occhi che erano di un intenso viola, quasi scintillante. Indossava un paio di lunghi jeans chiari un po' strappati sulle cosce, abbinati a dei sandali col tacco di colore nero. Per il busto, invece, aveva scelto un semplice bikini blu, coperto da una camicetta di seta di un particolare bianco semi-trasparente, con il colletto alto, le maniche arrotolate fino alle spalle e legata sulla vita con un nodo al centro. Attaccato ai jeans, sulla destra, era visibile un piccolo pugnale argentato.

La rossa notò Stefan e Michael ed esclamò “Oh che fortuna! Ci sono capitati due ragazzi! Almeno non dovrò sentire i piagnistei delle ragazze che hanno paura di farsi male”.

Stefan e Michael si avvicinarono e il mago dei fulmini tese la mano alla rossa “Piacere di conoscervi, mi chiamo Stefan e lui è Michael”.

Oh, il piacere è tutto mio.” disse la rossa sorridendo, per poi stringergli la mano “Mi chiamo Caramell Lione (va letto Làioni) e lei è la mia amica Nora Arion. Uhm... hai la mano molto calda. Sei un mago del fuoco?”

Uh? No, il mago del fuoco è lui.” disse Stefan indicando Michael “Io sono un amgo dei fulmini.” e, dopo aver detto quell'ultima parola, si accorse del fatto che Caramell stava tremando.

Ah... f... fulmini! F... fantastico potere! Complimenti!” disse la rossa prima di allontanarsi, di uno o due metri.

Michael si avvicinò al compagno e gli disse “Credo che abbia paura dei fulmini... dovresti occupartene tu.” e il compagno annuì, in fondo sfruttare un punto debole non andava contro le regole.

Pochi istanti dopo, il match ebbe inizio e Michael, senza aspettare i comodi delle avversarie, creò una falce di fiamme nere per poi scagliarsi contro Nora la quale, dopo aver scansato di alto, creò delle piccole sfere di luce che saettarono contro l'avversario, colpendolo su tutto il corpo.

Il ragazzo capì di dover fare molta più attenzione dato che quelle sfere erano dure come l'acciaio e, dopo troppi colpi, avrebbe iniziato a risentirne. Con un fendente, ne distrusse alcune e quelle esplosero in vere e proprie bombe di luce, accecandolo momentaneamente.

Approfittando della debolezza dell'avversario, Nora si avvicinò velocemente a lui e, dopo aver creato un bastone di luce, menò un colpo dall'alto, colpendolo alla spalla destra, per poi colpirlo alle costole con un affondo. Prima che potesse ritrarre l'arma, Michael la afferrò, avvolgendola con le sue fiamme nere.

La ragazza lasciò andare il bastone e, saltando all'indietro, sparò un vero e proprio raggio di luce dalla mano destra che venne bloccato da uno scudo di fiamme nere.

Devo ammettere che ci sai fare.” disse Michael, strofinandosi gli occhi per recuperare la vista “Ma che ne dici di questo?” ed inarcò la schiena, accumulando potere magico.

Nora creò immediatamente una barriera di luce sferica intorno a lei e, un secondo dopo, Michael urlò “FIRE GOD'S SCREAM!!!”

L'imponente cono di fiamme nere investì in pieno la barriera di luce, divorandola e colpendo la ragazza al suo interno.

Il god slayer osservo compiaciuto il fumo nero venutosi a creare dall'attacco ma un nuovo “Tsk.” gli fece sgranare gli occhi.

Tutto qui? L'unica cosa che hai fatto è stata rovinarmi i vestiti e bruciacchiarmi la pelle.” disse Nora senza batter ciglio “Forse sei troppo sopravvalutato come mago”.

Keh, staremo a vedere ragazzina.” sibilò Michael per poi creare una nuova falce di fiamme e scagliarsi contro di lei.

Poco lontano da loro, Caramell evitò una sfera elettrica iniziando poi a correre, evitando al pelo altre sfere. Stefan era quasi confuso da quella situazione, non aveva fatto altro che scagliare sfere elettriche e quella ragazza le aveva evita te urlando ogni volta che le passavano vicino. Era davvero spaventata.

Dopo un'ultima sfera, la ragazza inciampò in avanti per poi inginocchiarsi, portando le mani sopra alla testa. Stefan rimase interdetto per qualche secondo, ma alla fine avvolse il suo braccio destro con l'elettricità e scattò in avanti.

Nulla di personale, ma devo andare ad aiutare Michael!” disse il ragazzo quando, all'ultimo istante, Caramell si voltò verso di lui, mostrando un ghigno vittorioso e uno sguardo tagliente “Sei mio!!!” e posò la mano destra a terra.

Il terreno ghiacciò all'istante e diversi spuntoni di ghiaccio fuoriuscirono da esso, colpendo il ragazzo in più punti e ferendolo sulle gambe e sulle braccia. Stefan riuscì ad atterrare in piedi ma Caramell gli fu subito addosso e calando una mano verso il basso, creò un grosso blocco di ghiaccio il quale si schiantò sul terreno.

La ragazza non si chiese neanche se l'attacco fosse andato a segno e alzò subito lo sguardo, vedendo Stefan carico di elettricità che la colpì con un raggio elettrico, facendola cadere al suolo.

Caramell si rialzò subito e, con uno schiocco delle dita, trasformò tutto il ghiaccio in acqua. Il liquido si raccolse attorno a lei, tornando alla forma solida e proteggendola da un altro attacco elettrico dell'avversario. Dopo aver posato le mani sul suo scudo, la ragazza lo fece tornare allo stato liquido e, grazie ad esso, creò un tentacolo che afferrò Stefan al volo, facendolo schiantare al suolo.

Il ragazzo, tuttavia, riuscì a trasmettere la sua elettricità attraverso l'acqua e Caramell, essendo in contatto con il tentacolo, venne colpita.

Il pubblico esplose in un coro di urla e applausi, affascinato da quell'incredibile scambio di colpi tra le due squadre.

Sei stata davvero brava a fingere.” si complimentò Stefan, rialzandosi.

Grazie, è una mia dote naturale.” disse Caramell con un sorriso enigmatico sulle labbra “Tuttavia, credo sia ora di concludere lo show”.

Evitando un fendente di Michael, Nora si avvicinò alla compagna e, dopo uno sguardo d'intesa, si scagliò contro Stefan, iniziando a combattere contro di lui. In suo soccorso arrivò Michael ma Nora continuò a scagliare sfere di luce contro Stefan schivando gli attacchi del god slayer.

Stefan, di colpo, smise di schivare e scagliò un potente raggio elettrico contro Nora la quale, costretta a bloccare un pugno avvolto dalle fiamme nere, venne colpita in pieno, finendo poi in ginocchio.

Michael ne approfittò subito e la colpì con un calcio al volto, spedendola a terra ma la ragazza si rialzò pochi secondi dopo, pulendosi un rivolo di sangue dalle labbra. Prima che i due ragazzi potessero attaccarla di nuovo, Nora saltò all'indietro, raggiungendo la sua compagna.

Caramell, sorridendo ai due, posò le mani in una grossa pozzanghera d'acqua che circondava Stefan e Michael come un cerchio.

ICE CAGE!!!”

L'acqua si trasformò in ghiaccio e una dozzina di colonne di ghiaccio ricurve si alzarono verso il cielo, unendosi in un unico punto e formando una vera e propria gabbia di ghiaccio.

Ora tocca a me.” sibilò Nora e, dopo aver creato una piccola sfera di luce nelle sue mani, scagliò una specie di laser che andò a colpire una colonna di ghiaccio.

Con somma sorpresa dei due avversari, a contatto con la colonna, il raggio si divise in altri aggi e ciascuno di essi andò a colpire altre parti di ghiaccio. I due furono ben presto costretti a schivare diversi raggi di luce che continuavano a rimbalzare e a dividersi in più parti.

-Stanno usando la rifrazione della luce nelle colonne di ghiaccio. Se non le distruggiamo sarà al fine.- pensò Stefan, proteggendosi con un manto di fulmini su tutto il corpo.

Purtroppo per loro, non c'era più tempo. Come se fossero sincronizzati, tutti i raggi di luce puntarono verso l'alto, andando a colpire un grosso cristallo di ghiaccio. Prima che Stefan o Michael potessero schivare, dal cristallo partì un grosso raggio di luce che colpì il terreno, creando una grossa esplosione.

Nora e Caramell si ripararono dietro ad uno scudo di ghiaccio creato da quest'ultima, mentre la gabbia di ghiaccio diventava vapore.

La grossa nube di fumo nero, misto a vapore, impiegò diversi secondi a diradarsi, ma alla fine, l'enorme cratere creato da quell'esplosione fu reso visibile e la folla vide anche Stefan e Michael distesi sul fondo, pieni di bruciature e ferite varie.

Il mago dei fulmini era visibilmente svenuto, mentre Michael si stava già rialzando, seppur a fatica.

Le due ragazze osservarono il god slayer, intento ad arrampicarsi fuori dal cratere, finché non se lo ritrovarono davanti.

Sai, sei il primo che resiste a quel colpo.” disse Caramell, distendendo una mano in avanti “Ma credo che sia ora di andare a dormire.” e dalla mano creò un grosso blocco di ghiaccio, simile ad un rinoceronte, che colpì Michael in pieno torace, facendolo volare dall'altra parte dell'arena.

Aika si alzò in piedi, pronta ad annunciare la fine del match, ma notò gli sguardi degli spettatori e, pochi istanti dopo, vide che Michael era di nuovo in piedi, con le braccia avvolte dalle sue fiamme.

Il ragazzo, si inginocchiò e, posando le mani a terra, urlò “GOD SLAYER'S SECRET ART: FATAL BREATH OF THE RENEGADE!!!”

Le due avversarie, ebbero appena il tempo di vedere un cerchio magico nero sotto i loro piedi, che un'imponente colonna di fiamme nere le investì in pieno. L'attacco raggiunse le nuvole, svanendo poi nel nulla e generando una folata di vento caldo.

Caramell e Nora erano state sollevate a diversi metri di altezza, ma la maga del ghiaccio riuscì a trasformare il blocco di ghiaccio utilizzato in precedenza, in acqua. Il liquido attutì la loro caduta e lenì il dolore derivante dalle orribili bruciature che avevano sul corpo.

Keh, è davvero un mostro.” disse Caramell “Concludiamo lo scontro con un altro attacco!”

Nora annuì e, nello stesso istante, crearono un arco.

Caramell, nel suo arco di ghiaccio, incoccò una starna freccia dalla punta grossa e piatta, mentre la freccia di luce di Nora era lunga ed affilata.

La freccia di ghiaccio venne scoccata per prima, seguita a ruota dall'altra che colpì al prima al volo, unendosi ad essa. La freccia di Caramell iniziò a brillare di un forte bagliore e Michael incrociò le braccia davanti al petto per proteggersi.

L'impatto generò un breve flash che accecò al folla ma, dopo pochi secondi, tutti poterono vedere i risultati dell'attacco combinato di Caramell e Nora.

Il god slayer era seduto contro la parete dell'arena e aveva diverse schegge di ghiaccio conficcate nelle braccia ma per il resto non sembrava aver subito nuovi danni. Lentamente, Michael si tirò in piedi ma una voce femminile pose fine alla questione.

Basta, l'incontro è finito! Le vincitrici sono Caramell e Nora!!!” urlò Aika.

Michael volse lo sguardo verso di lei, per nulla contento della cosa, ma lo sguardo serio della master impedì qualsiasi tipo di obiezione.

Sputando del sangue a terra, il mago delle fiamme si avviò all'uscita dell'arena, mentre le due vincitrici festeggiavano e Stefan veniva aiutato da alcuni soldati.

Dopo pochi metri, vide Giada poggiata contro un muro, intenta a fischiettare, con il suo lemure e il ragno di Michael, posati sulle sue spalle.

Quindi hai perso?” chiese la bionda.

Sì, forse avrei dovuto lasciarti il posto. Di sicuro avresti vinto.” commentò l'albino passandole davanti.

Forse sì... o forse no, nessuno può dirlo.” disse Giada sorridendo per poi avvicinarsi al ragazzo e tirargli una manta sulla schiena “Perciò non demoralizzarti, ok?”

Dopo pochi istanti, vide il compagno tremare e gli chiese “Ehi, non ti starai commuovendo, vero?”

NON MI STO COMMUOVENDO!!! MI HAI FATTO MALE, RAZZA DI NANETTA DA GIARDINO!!!” sbottò Michael, girandosi di scatto.

Cosa... hai la sopportazione di un bambino... no aspetta... come mi hai chiamata, sottospecie di fiammifero extra-large?!?” ribatté la bionda, mentre i due animaletti da compagnia se la ridevano alla vista del battibecco.

Intanto, nell'arena, risuonò ancora la voce di Aika.

Per oggi gli scontri sono conclusi!!! Ora verrà mostrato il cartellone aggiornato e domani si svolgeranno i quarti di finale!!!” disse la master e il cartellone venne nuovamente mostrato.



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Molti degli spettatori iniziarono a scommettere sulla possibile squadra vincitrice, mentre i maghi pensavano a nuove tattiche da usare negli scontri del giorno dopo.

Dall'alto della sua postazione, Aika osservò i vari maghi che il giorno dopo avrebbero dovuto combattere di nuovo, sperando che quel metodo fosse sufficiente a farli scaricare un po', evitando così nuove tensioni nella gilda.

-Non ho ricevuto notizie dagli altri... spero vada tutto bene.- pensò Aika, volgendo lo sguardo al cielo ed osservando il cielo ormai colorato dal tramonto.



- - -



Il sole ormai stava tramontando. Gli abitanti di Cassandrium erano finalmente giunti alla fine della giornata.

Di solito, l'unico motivo per cui attendevano la sera era che le guardie diventavano più 'permissive' grazie all'alcool che bevevano nelle varie taverne, ma quel giorno era diverso.

Al mattino, la maggior parte degli abitanti era stata costretta ad assistere ad un'esecuzione pubblica. Tre uomini erano stati condotti su un patibolo e, una persona completamente avvolta da un mantello nero con largo cappuccio calato sul viso, era salita dopo di loro.

Dopo alcuni minuti di silenzio, la persona, la cui voce faceva pensare ad una donna, aveva urlato “Questo è solo uno spuntino, Last Hope!” e, senza alcuna difficoltà, aveva strappato le teste dei tre uomini con la sola forza del braccio destro, gettandole poi, una alla volta, dentro un sacco nero.

Mentre la folla veniva dispersa dai vari soldati, la donna aveva preso il sacco ed aveva strappato via un occhio da una testa. Subito dopo, si era avviata verso il castello, mangiucchiando l'occhio.

Ora, quando finalmente tutti credevano di poter andare a dormire, dimenticando gli orrori della giornata appena conclusa, le campane della città risuonarono ancora una volta.

Una nuova esecuzione pubblica.

I soldati di Ice Fang iniziarono a disperdersi per la città, costringendo tutti quelli che incontravano ad andare nella piazza centrale.

In cima al campanile più alto della città, una ragazza osservava il fermento per le strade, osservando con i suoi occhi blu i soldati all'opera. I capelli rossi vennero mossi dalla leggera brezza serale, tipica di quelle zone, quando alcune urla attirarono la sua attenzione.

Aiuto!!! Yumak e gli altri sono stati uccisi!!!” urlò un soldato, avvicinandosi ad alcuni compagni che si precipitarono da lui.

Chi li ha uccisi?” chiese un altro soldato e quello disse “Una pazzoide con un fucile... aiuto!!! E' lei!!!” e indicò un punto dietro agli altri soldati che si girarono all'unisono.

Un secondo dopo, tutte le loro teste caddero al suolo, tagliate di netto dalle lame fuoriuscite dagli avambracci del soldato che li aveva avvisati del pericolo. Nel silenzio della strada, il soldato diventò di sabbia, assumendo poi le sembianze di una ragazza dagli occhi rossi con delle lunghe trecce azzurre.

Ireth esibì un ghigno inquietante e, dopo aver dato un calcio ad un cadavere girò l'angolo e recuperò il suo fidato fucile, volgendo poi lo sguardo verso l'alto e facendo il segno dell'ok alla rossa.

Charlotte annuì in silenzio e si girò verso una ragazza seduta dentro al campanile, intenta ad ammirare un piccolo diamante.

Fujiko. Manda il segnale”.

La ragazza annuì e, da un secchio pieno d'acqua preparato in precedenza, fece uscire il liquido, facendogli assumere le fattezze di una piccola aquila. L'animale si librò in volo, allontanandosi di un centinaio di metri per poi tornare semplice acqua, cadendo in mezzo ad una strada.

Nascosta sotto una tettoia, Leya vide l'acqua cadere e si avviò verso la piazza centrale, unendosi alla folla. Mentre la piazza era ormai visibile, la ragazza recitò una strana formula sottovoce e, con sommo terrore dei presenti, nel cielo apparirono diverse viverne rosse, lunghe quindici metri.

Tutti i soldati iniziarono a correre, urlando ordini e chiedendo aiuto, mentre i cittadini cadevano nel panico più totale.

Le urla di terrore arrivarono fino al castello che troneggiava sulla città e i soldati li stanziati, sollevarono l'enorme grata di ferro che sostituiva il protone d'ingresso, facendo uscire altri maghi, mandandoli come rinforzi.

Se non fosse stato per la confusione generale, forse qualcuno si sarebbe accorto di alcune impronte che comparivano sulla neve la ricopriva le strade. Le impronte arrivarono fino ad una parete, in un angolo abbastanza buio e, dal nulla, apparì Aileen.

La ragazza si guardò rapidamente attorno, confermando di essere riuscita a trovare un punto coperto, per poi tornare invisibile e camminare lungo la parete, fino a raggiungere una grossa porta di legno.

Dopo aver controllato un'ultima volta la posizione e il numero dei soldati, la ragazza fischiò sonoramente e molti dei nemici guardarono nella sua direzione, senza tuttavia vedere nessuno.

Quando furono sul punto di avvicinarsi alla ragazza, udirono una canto melodioso che li catturò tutti all'istante. Voltandosi verso la grata ancora alzata, i vari soldati videro una ragazza dal lungo vestito rosso con un mantello nero.

La giovane, mentre cantava, ballava anche, muovendo le braccia con movimenti secchi e precisi, fin quando non le portò entrambe al petto, coni gomiti vicini alle anche e le mani sulle guance.

Di colpo, distese le braccia verso il cielo e dal terreno sotto i soldati, fuoriuscirono delle lame di roccia che li trapassarono in vari punti uccidendoli sul colpo. I maghi rimasti sui bastioni in alto, si ripresero dall'ipnosi derivante dal canto ma, con dei gesti più sinuosi e lenti delle braccia, la ragazza creò delle folate di vento che investirono i nemici, facendoli precipitare.

Quando si fu accertata di aver fatto piazza pulita, Kaori Yuno si guardò attorno e, individuando poi il 'giaciglio' di Aileen, le fece un cenno con la mano. La compagna tornò visibile e si avviarono insieme verso la porta.

Curry starà bene?” chiese Aileen, preoccupata per la sua tigre.

Non preoccuparti, starà bene nel nascondiglio... e vedi di concentrarti, non è una missione da nulla.” disse la compagna, aprendo il protone. Stando alle informazioni di Charlotte, quella sera sarebbero state uccise tre donne, catturate in precedenza.

Le tre prigioniere erano tenute segregate nelle celle sotterranee del castello e quel portone era la via più veloce passando dall'esterno. Le due maghe entrarono velocemente, richiudendo il portone.

Non so quanto tempo abbiamo, perciò, sbrighiamoci.” sibilò Kaori Yuno e l'amica annuì, diventando invisibile e avanzando più velocemente. Quei corridoi erano bui ma alcune torce appese alla pareti le aiutarono a vedere meglio, benché la maga della danza non avesse problemi legati al buio.

Aileen raggiunse un angolo e, dopo aver girato, si ritrovò alle spalle di due soldati, intenti a chiacchierare sui rumori sentiti fuori. Velocemente, si avvicinò ai due e li colpì alla base del collo, tramortendoli.

La compagna la raggiunse poco dopo e, dopo averli legati ed imbavagliati, li chiusero in una cella. Proseguirono ancora lungo quei corridoi ma alla fine si resero conto di aver perlustrato tutto in lungo e in largo.

Non sono qui.” disse Aileen e l'altra annuì, avviandosi poi verso l'uscita “Devono averle già portate al patibolo”.

Appena uscite, si accorsero del fatto che le viverne stavano ancora volteggiando nel cielo, quindi avevano ancora del tempo. Kaori Yuno iniziò nuovamente a danzare, muovendosi in modo più fluido rispetto a prima ma anche più velocemente.

Con un ultimo movimento, distese le braccia verso il cielo, intrecciandole e portando le mani a mo di coppa. Dalle mani partì una piccola sfera di fuoco che, appena arrivata abbastanza in alto, scoppiò generando una breve fiammata che però fu ben visibile a Charlotte.

Se ha usato il fuoco, significa che non le hanno trovate.” disse Charlotte e, voltandosi nuovamente verso Fujiko, disse “Muoviamoci. Spero che le altre siano pronte.” e si avviarono lungo le scale interne del campanile.

Nella piazza principale, intanto, le tre donne erano state condotte sul patibolo, malgrado le viverne nel cielo e la donna incappucciata di nero, stufa del gioco, cacciò un grido stridulo e demoniaco, costringendo tutti a tapparsi le orecchie.

Le viverne, dopo pochi istanti, si dissolsero nell'aria.

Un'illusione?” chiese un soldato e lei “Certo che era un'illusione. Tsk, siete inutili!”

Dopo alcuni minuti, l'ordine fu ristabilito e le persone furono nuovamente condotte nella piazza. La notizia dell'assalto al castello non sorprese la donna che diede l'ordine di andare avanti con l'esecuzione pubblica.

Che questo serva di lezione a tutti voi!!! Nessuno deve osare mancarmi di rispetto!!!” urlò la donna, avvicinandosi alla prima delle prigioniere ma delle nuove urla la fermarono. Voltandosi verso la folla, vide che le persone si stavano allontanando terrorizzate da una ragazza la cui testa era uguale a quella di un ragno, con tanto di zampe che le uscivano dalla schiena.

La donna incappucciata sorrise, mostrando una bocca priva di labbra con delle zanne affilate al posto dei denti. Con un solo balzo, la donna raggiunse la ragazza-ragno, atterrando a due metri da lei.

La giovane iniziò ad indietreggiare e l'avversaria avanzò di aprì passo, fino a quando, alle sue spalle, una piccola parte di terreno non divenne sabbia, la quale tornò ad essere Ireth.

Ehi, sorella, un bel sorriso!!!” urlò l'azzurra, nell'esatto momento in cui la nemica si era voltata verso di lei, ficcandole poi la canna del suo fucile in bocca per poi premere il grilletto, vuotandole il caricatore tra le fauci.

Il cappuccio, sulla nuca, venne completamente distrutto dai proiettili che fecero schizzare parecchio sangue blu a terra, facendo fuggire le poche persone rimaste lì vicino.

Il corpo della donna cadde all'indietro e Leya, dopo aver sciolto l'illusione del suo aspetto, si avvicinò alla compagna, avviandosi poi verso il patibolo, difeso da pochi soldati.

Tsk, che missione noiosa! Spider-girl, tu resta indietro, devo scatenarmi!!!” urlò Ireth ma una strana risata raffreddò i suoi bollenti spiriti.

Le due maghe si voltarono e, mentre Ireth ampliò il suo ghigno, Leya rimase leggermente sorpresa nel vedere la loro nemica di nuovo in piedi. Eppure il sangue stava ancora colando dalle ferite.

Tu devi essere l'arcidemone... percepisco un forte potere magico provenire da te.” disse Leya.

Vedo che siete informate.” sibilò la donna per poi levarsi il mantello da dosso, mostrando il suo vero aspetto, ovvero quello di una donna sui trent'anni, con gli occhi arancioni simili a quelli dei rettili, delle zanne gialle al posto dei denti, lunghi capelli neri legati in una coda bassa e dal fisico snello.

La carnagione cadaverica era in perfetto contrasto con i suoi vestiti neri: degli stivali con delle cinghie d'acciaio, dei pantaloni corti con dei teschi umani, probabilmente appartenuti a dei bambini, appesi sui lati, un corpetto di pelle che metteva in risalto il seno e dei para-braccia di cuoio nero sugli avambracci.

Tutto qui? I coccodrilli delle mie parti fanno più paura di te.” commentò Ireth, delusa dall'aspetto dell'arcidemone.

Sono Aghisa, e sono uno dei cinque arcidemoni più forti!” sibilò l'avversaria leccandosi, con una lunga lingua biforcuta, una goccia di sangue blu sulla spalla.

Le sue ferite si sono rimarginate.” disse Leya, osservando bene Aghisa.

Non me ne importa niente! Ora posso ferirla di nuovo!” urlò Ireth ma, un istante dopo, si beccò un cazzotto sul anso che la fece volare dall'altra parte della piazza, abbattendo una casa.

Aghisa ruotò all'istante su sé stessa, staccando la testa a Leya con un pugno ma il corpo della maga si dissolse all'istante. L'arcidemone non ci fece neanche caso e si girò verso il punto dove stava poco prima, individuando la sua avversaria.

L'arcidemone fece un passo in avanti ma, all'ultimo girò di scatto la testa verso il patibolo e, prima che potesse aprir bocca, le teste dei soldati vennero tagliate di netto.

Sul patibolo apparì una ragazza con uno scalpo di lupo sulla testa la quale tagliò le catene delle prigioniere con le sue asce gemelle, ancora sporche di sangue.

Andate via. Ora.” disse Sisara, rivolgendosi alle tre donne che scapparono all'istante.

Quelle sono le mie prede!!!” urlò Aghisa, un secondo prima di beccarsi un cazzotto sulla faccia che la fece schiantare contro la casa dietro a Leya.

Ireth si scrocchiò le nocche della mano con cui aveva appena colpito l'arcidemone, mentre un ghigno più inquietante del solito compariva sulle sue labbra e una vena iniziava a pulsarle sulla fronte.

Ehi, troietta, non crederai davvero di avermi sistemata con un pugno merdoso come quello di prima, non è vero?!?” chiese l'azzurra avviandosi verso la casa. All'ultimo, mise abbastanza forza nelle gambe da sfondare il terreno e scattò verso la sua avversaria, colpendola dall'alto con un pugno fatto interamente d'acciaio.

L'impatto crepò il pavimento della casa ma Aghisa non se ne curò minimamente, riuscendo a colpire Ireth con il dorso della mano sinistra, spedendola attraverso una decina di case, scattando poi nella stessa direzione.

Quando le fu nuovamente sopra, urlò nuovamente, distruggendo i vetri nelle vicinanze ma, un istante dopo, Ireth le ficcò una mano in gola e le tirò fuori la lingua, strappandogliela.

Che succede troietta? Hai perso la lingua?” chiese Ireth per poi tirarle una testa, facendola barcollare all'indietro. L'arcidemone si riprese subito ma, alle spalle, Sisara la colpì rapidamente con le sue asce, tornando poi a una distanza di sicurezza.

Aghisa si girò verso di lei ma, dall'alto, piombò Charlotte che, con un calcio, le schiacciò la testa nel suolo, schizzando sangue ovunque. Prima che la rossa potesse togliere la gamba, l'arcidemone ruotò al testa di centottanta gradi e le azzannò il piede, facendole poi perdere l'equilibrio.

Charlotte non batté ciglio e, con un altro calcio, libero il piede, lasciando poi Aghisa alle prese con Ireth che, con il braccio destro trasformato in una lama lunga e sottile, la trapassò tra le scapole, conficcandola nel terreno.

L'arcidemone non urlò, conficcando le braccia nel terreno e facendo forza per rialzarsi. Una freccia di ghiaccio le si conficcò alla base del collo ma non si fermò, ruotando la testa verso Fujiko.

Prima che Ireth potesse colpirla nuovamente, Aghisa urlò di nuovo, producendo una vera e propria bomba sonora che scaraventò le ragazze contro le case lì attorno. Charlotte fu la prima a rialzarsi insieme a Ireth ma l'arcidemone era già saltato sopra ad una casa.

Ehi che fai, scappi?!?” urlò Ireth, imbracciando il fucile.

Perché mai dovrei uccidervi tutte ora?” chiese Aghisa voltandosi verso di loro “So bene che ci sono altre due maghe con voi, ma ci penseremo io e i miei fratelli ad uccidervi tutte insieme!”

L'arcidemone fece poi uscire due grosse ali scheletriche dalla schiena con la quale si librò in volo, evitando una lama di oscurità scagliata da Sisara, e si diresse al castello.

Quindi... che si fa ora?” chiese Fujiko, per nulla interessata alla cosa.

Aspettiamo Aileen e Kaori Yuno.” disse Charlotte con voce lapidaria “Sa quante siamo e probabilmente anche i nostri poteri. La affronteremo nel castello”.

Perché ami dovremmo? Se ci sono dei demoni sarebbe meglio affrontarli dove c'è più spazio.” osservò Leya.

E' vero, ma nel castello, in una cella speciale, è rinchiuso un mago che potrebbe aiutarci, inoltre stando più vicine potremo aiutarci meglio.” spiegò Charlotte, avviandosi lungo la strada.

Un mago?” chiese Sisara, camminando radente al muro.

Sì, si chiama Sebastian Gremory e suo padre era un demone.” disse Charlotte, sorprendendo le altre, tranne Ireth, troppo impegnata ad ideare qualche tortura per i suoi nemici.

Non corriamo il rischio che ci tradisca?” chiese Leya.

Non preoccupatevi. Se ci tradirà, lo ucciderò io. Personalmente.” sibilò Charlotte, mentre il sole era ormai prossimo a svanire.

Il giorno dopo avrebbero affrontato la loro sfida più grande fino a quel momento.









































Angolo dell'autore:



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Chiedo venia per la citazione a Daniel Bryan ma... 40 pagine superate! Siamo a quota 42 per l'esattezza! Speravo nelle 50 pagine ma... sarà per la prossima volta!

Dunque dunque dunque... intanto chiedo scusa al proprietario di Sebastian se non ha visto il suo OC, ma lo vedrà di sicuro nel prossimo capitolo u.u

Spero che i vari scontri del torneo (e il torneo in generale) vi siano piaciuti finora perché io sono fuso mentre li scrivevo...

Ah, piccolo avviso che è comunque segnato nelle “regole” delle recensioni. Il primo che mi riassume 42 pagine con “Bel capitolo ecc (per un totale di due cavolate)” farò passare al suo OC dei bruttissimi momenti!

Per chi non dovesse ricordarsi alcuni OC, c'è sempre il capitolo di riassunto!

Intanto vi saluto e ci vediamo alla prossima!!!

CHAOS!!!



P.S: chiedo scusa per gli errori ma... oh, sono 42 pagine XD 43 ora!

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Capitolo 24
*** Capitolo 22 ***


Capitolo 22



Un'ombra si muoveva silenziosamente sui tetti di Cassandrium. Era veloce e riusciva a saltare tra i vari tetti con incredibile grazia, senza attirare l'attenzione dei pochi membri di Ice Fang rimasti per strada, intenti a pattugliare la zona.

La luna apparve dietro alcuni nuvoloni, illuminando lo scalpo di lupo che la ragazza teneva sulla testa. Un'improvvisa folata di vento gelido la costrinse a fermarsi, appoggiandosi ad un camino. Pochi istanti dopo, sistemandosi il mantello nero fatto con pelle di salamandra nera, riprese la sua avanzata, salendo in cima ad un palazzo molto alto.

Finalmente, l'enorme castello, utilizzato dalla gilda oscura come quartier generale, apparve davanti a lei. Con il calar del sole, qualche mago aveva utilizzato uno strano incantesimo e una fitta nebbia aveva avvolto la città, lasciando scoperti solo i tetti più alti, dove si trovava lei in quel momento.

Sotto di lei, la nebbia le impediva di vedere la strada ma sentiva distintamente il vociferare dei nemici. Senza attendere oltre, si lasciò cadere in avanti, atterrando su un tetto nascosto dalla nebbia, per poi scattare in avanti.

In quel momento, Sisara, non stava guardando la strada ma stava ascoltando l'oscurità. Quel potere così sconosciuto le sussurrava dove andare per non farsi scoprire, facendola muovere senza alcun timore.

Dopo pochi minuti, giunse all'ultima casa prima delle mura difensive del castello. Oltre a quella barriera di roccia, c'era l'enorme cortile dove le sue compagne, poche ore prima, avevano ucciso diversi nemici.

Si sporse nuovamente in avanti ma, anziché lasciarsi cadere, fece uscire un tentacolo nero dalla strada che, dopo averla avvolta intorno alla vita, la fece scendere, posandola delicatamente a terra. I pochi metri che la dividevano dalle mura li percorse camminando lentamente, dato che la neve produceva comunque un debole rumore e la mancanza di ripari era a suo svantaggio.

Con calma, si appoggiò con la schiena contro la fredda roccia e, da sotto i suoi piedi, si creò una piccola piattaforma quadrata, fatta interamente di oscurità. Restando attaccata alle mura, quella strana piattaforma iniziò a salire nel più completo silenzio, portando Sisara in cima.

I capelli biondi, tendenti al bianco, vennero mossi da un'altra folata di vento ma lei non se ne curò troppo, voltandosi invece verso destra dove un tenue bagliore era intento ad avvicinarsi.

Lei si avviò verso quella debole fonte di luce e, a pochi metri da essa, udì “Non sto scherzando! Quei demoni secondo ci mangeranno tutti!”

Ah ah ah! Sì certo, il grande Ruganax chiede un'alleanza con noi solo per mangiarci?”

Questo non lo so ma...!” il mago si interruppe all'istante e, come il compagno, sgranò gli occhi alla vista di Sisara. La giovane alzò leggermente la testa, scrutandoli con i suoi occhi di colori diversi e, prima che i due potessero fiatare nuovamente, una strana ombra gli arrivò alle spalle, afferrandoli per la testa e sollevandoli.

Sisara si mosse in avanti e, con due rapidi movimenti, tagliò ad entrambi la gola con le sue asce gemelle fatte d'oscurità, rinfoderando poi le armi. Si sporse leggermente verso la strada dalla quale era arrivata e, facendo cenno alla strana ombra dalla forma umanoide, indicò le mura.

L'ombra annuì e si gettò di sotto, atterrando senza fare alcun rumore. Neanche la neve si piegò sotto il suo peso inesistente. Nascose i due cadaveri in un vicolo e svanì nel nulla, dissolvendosi.

La ragazza, allora, saltò nel cortile, atterrando su un cumulo di neve che altro non era se non l'ammasso di cadaveri dei membri di ice Fang.

-Non li hanno neanche sepolti...- pensò Sisara, avvicinandosi poi alle mura vere e proprie del castello. Velocemente, posò le mani sulla superficie liscia e chiuse gli occhi, restando in quella posizione per diversi secondi.

Di colpo, riaprì gli occhi, alzando lo sguardo verso l'alto.

-Terzo piano...-

Senza togliere le mani dalla parete, Sisara creò uno strano portale circolare davanti a lei e lo attraversò, ritrovandosi in una grossa stanza piena di casse e sacchi di farina. Il portale per il cortile si richiuse alle sue spalle.

Velocemente, si portò vicina alla porta, notando che era solo socchiusa e, dopo aver ascoltato l'oscurità, uscì senza alcun timore, avviandosi a passo spedito lungo il corridoio, illuminato solo da alcune torce.

Al fondo del corridoio trovò delle scale che salivano al piano superiore. Le salì velocemente, camminando rasente al muro, ed infine si appostò vicino al nuovo corridoio, scrutando a destra e a sinistra con la testa.

L'oscurità le diede un'ulteriore conferma dell'assenza di nemici e la cosa la fece insospettire non poco. Possibile che non ci fosse nessuno sul quel piano?

Con quella domanda in testa, Sisara salì fino al terzo piano, soffermandosi sul pianerottolo dalla quale poteva imboccare un nuovo corridoio o salire ulteriormente. Il suo bersaglio era sulla destra ma, come immaginato da lei, c'erano parecchi nemici.

-Demoni... dieci... no, quindici. Stanno pattugliando i corridoi e... uno di loro è molto più forte degli altri. Dev'essere un comandante o qualcosa di simile.- pensò la bionda defilandosi per il corridoio.

La presenza di un tappeto blu l'aiutò a celare ulteriormente la sua presenza, ma, purtroppo per lei, aiutava anche i demoni.

Tuttavia, lei non aveva bisogno di sentire con le orecchie per captare la presenza dei suoi nemici. L'oscurità le comunicò la posizione di tutti i demoni presenti sul piano e, sfruttando alcune stanze vuote per nascondersi, riuscì a raggiungere una stanza posta sull'ala est del piano.

Era completamente spoglia tranne che per un ragazzo imprigionato alla parete tramite cinque catene, una per arto più una intorno alla gola.

Era costretto in ginocchio con le braccia alzate verso il cielo ma Sisara immaginò che fosse alto sul metro e settantacinque. Indossava delle semplici scarpe bianche, abbinate a dei pantaloncini verdi che permettevano di vedere la carnagione lattea del ragazzo.

Il busto era coperto da una maglietta nera sopra alla quale indossava una giacca del medesimo colore. Il volto era interamente coperto da una maschera di ferro provvista solo di occhi ma, da dietro, fuoriuscivano dei capelli rossi che ricadevano lungo la schiena.

Sisara si avvicinò con passo felpato ma il ragazzo alzò immediatamente la testa. Entrambi si fissarono nell'assoluto silenzio e la ragazza si posò un dito sulle labbra. Il prigioniero annuì.

La maga dell'oscurità fece avvolgere le catene dal suo elemento che le fecero velocemente a pezzi, riducendole in polvere. Fu poi il turno della maschera ma non la distrusse completamente, limitandosi a spezzare le giunture ai lati, così da poterla rimuovere normalmente.

Chi sei tu?” chiese il ragazzo, fissandola con i suoi occhi grigi.

Mi chiamo Sisara e sono qui per aiutarti. Ora è meglio sbrigarsi.” spiegò la bionda avviandosi verso la porta ma all'ultimo si fermò. Il ragazzo non si era ancora mosso.

Chi mi dice che tu non mi stia tendendo una trappola?”

La ragazza rimase qualche secondo in silenzio, dopodiché gli chiese “Se avessi voluto ucciderti lo avrei fatto quando eri incatenato, non credi?”

Il ragazzo si limitò ad annuire in silenzio, legandosi poi i capelli in una coda bassa.

Come ce ne andiamo?” chiese il rosso, avvicinandosi alla porta ma Sisara lo allontanò di colpo “Stanno arrivando”.

Chi?”

I demoni.” sibilò lei, estraendo le sue due asce gemelle. In quel momento non le veniva in mente soluzione migliore. I nemici erano tre ma sarebbero passati solo uno alla volta dalla porta. La giovane si apprestò ad avanzare per cogliere il primo nemico di sorpresa ma il ragazzo la fermò.

A... aspetta! Posso fare qualcosa io.” disse il rosso per poi chiudere gli occhi e concentrarsi “Digli che sono fuggito dalla finestra”.

Sisara parve non capire subito ma, sotto i suoi occhi, il ragazzo si trasformò in un demone dalle fattezze di minotauro e lo stesso accadde a lei. I tre demoni entrarono in quel momento e notarono subito l'assenza del prigioniero.

Che fine ha fatto il ragazzo?!” sbottò un demone, fissando Sisara la quale rispose “E' fuggito dalla finestra.” e indicò la piccola finestra rettangolare, aperta pochi istanti prima dal ragazzo.

Maledizione!” urlò il demone prima di precipitarsi fuori dalla stanza insieme ai suoi tre compagni.

Sisara si girò verso il ragazzo, notando che era tornato un semplice umano.

Ottima mossa.” si complimentò la ragazza.

G... grazie e... scusami per aver dubitato di te. Io sono...”

So già chi sei. Sebastian Gremory, figlio di un demone.” spiegò Sisara.

Sebastian si rabbuiò all'istante ma cercò di non darlo troppo a vedere “Sì, sono io... perché sei venuta a salvarmi?”

Perché ci serve il tuo aiuto per sconfiggere la gilda di Ice Fang. Alla fine della missione potrai entrare a far parte di Last Hope con noi”.

Ci? Noi? Quindi non sei da sola?” domandò Sebastian.

Sì, ma rimandiamo a più tardi le spiegazioni. Ora dobbiamo...!” iniziò Sisara girandosi verso la porta e bloccandosi all'istante.

L'entrata era bloccata da un demone.

Aveva fattezze umanoidi, ma la pelle era verde spento e aveva cinque occhi rossi in faccia, più molti altri occhi presenti su tutto il corpo, senza un ordine preciso. Il demone sorrise, mostrando gli unici quattro denti di cui era provvisto: dei canini molto simili a quelli dei serpenti.

Guarda guarda... il topolino sta scappando.” sibilò, mentre tutti i suoi occhi si spostavano su Sebastian.

Sisara rimase in silenzio, cercando un modo per passare, ma in realtà si stava ponendo una semplice domanda: -Perché l'oscurità non l'ha percepito?-

Mi sembri confusa, ragazzina.” commentò il demone, spostando gli sguardi sulla maga “Ti stai forse chiedendo come mai non mi avete percepito?”

Sisara assottigliò lo sguardo, stringendo la presa sulle asce, e, in un battito d'occhio, il demone svanì nel nulla.

Lascia che ti spieghi questo trucchetto...” disse il demone alle spalle di Sisara. La ragazza sgranò gli occhi per la sorpresa ma, prima che potesse girarsi, il nemico la colpì con un calcio alla schiena, facendola cadere a terra vicino alla porta.

Sebastian cercò di aggirarlo ma quello strano demone, ruotando su sé stesso, lo colpì con un pugno sul braccio sinistro, facendolo finire contro la parete. Gli occhi del demone posti sul lato sinistro videro un movimento e, senza alcuna difficoltà, si abbassò, evitando un'ascia scagliata da Sisara.

Giusto! La spiegazione! Perdonami per la mia misera memoria.” disse il demone “Io sono Jijis e posso teletrasportarmi in tutti i posti che vedo”.

Sisara non si preoccupò troppo di quella spiegazione. La porta era alle sue spalle, poteva fuggire, ma Sebastian era troppo lontano e Jijis non l'avrebbe fatta agire indisturbata.

Allora? La tua grinta è già svanita?” chiese il demone ghignando per poi correrle incontro. La ragazza ne approfittò subito e, con uno schiocco delle dita, creò un'altra creatura umanoide fatta di oscurità.

La creatura si frappose tra lei e Jijis, così da interrompere il contatto visivo ma, all'ultimo, notò che la mano destra del demone era visibile e c'era un occhio che la fissava.

Un istante dopo, Jijis era davanti a lei e la colpì con un pugno allo stomaco, spezzandole il fiato e sollevandola dal pavimento. La ragazza, tuttavia, riuscì a menare un fendente con l'altra ascia, ma il demone si spostò indietro, ricevendo solo un leggero taglietto sulla spalla sinistra.

Spiacente, ma per te è finita!” urlò il demone scagliandosi in avanti, mentre le unghie della mano destra diventavano lunghe ed affilate.

Sisara alzò subito il braccio armato di ascia ma, prima che potessero scontrarsi, una grossa chioma rossa si frappose tra i due, costringendo Jijis a indietreggiare. La chioma si animò nuovamente e si scagliò contro di lui, ma il demone riuscì a gettarsi di lato, evitandola.

Sisara notò in quel momento che Sebastian si era ripreso ed era proprio lui a controllare i suoi capelli. Approfittando del suo attacco, recuperò l'altra ascia e si avvicinò alla finestra.

Jijis la vide e si teletrasportò davanti a lei ma il suo colpo venne parato dalle armi della ragazza che, facendo un po' di forza con le braccia, lo fece cadere di sotto.

Abbiamo guadagnato un po' di tempo, ora andiamocene.” disse Sisara, uscendo dalla stanza insieme a Sebastian. Purtroppo per loro, dopo pochi metri, incontrarono un altro demone particolare.

Questo nuovo nemico era una sottospecie di geco enorme, dalla pelle viola chiazzata di macchie nere. Gli enormi occhi rossi brillavano nell'oscurità, mentre il demone avanzava con le sue sei zampe provviste di artigli.

Quando fu abbastanza vicino, Sisara e Sebastian videro le sue due lunghe code piene di piccoli spuntoni ossei.

Quindi Jijis si è fatto sfuggire l'intrusa e il prigioniero...” commentò il geco gigante “Vorrà dire che vi fermerò io”.

Ehi Giecas, fatti da parte, loro sono le mie prede!" sbottò Jijis alle spalle dei due ragazzi e solo Sebastian si girò di scatto, appoggiando la schiena contro quella di Sisara.

Vorrà dire che ce li divideremo.” disse Giecas e il compagno sbuffò annoiato “Tsk, tu almeno lei la puoi uccidere, io devo catturarlo vivo!”

-Neanche lui è stato percepito dall'oscurità... devono avere un qualche tipo di talismano che li rende invisibili o qualcosa del genere.- ipotizzò Sisara, quando l'oscurità l'avvertì di qualcosa.

Spiacente, ma difficilmente riuscirete a sconfiggerci in tempo...”

Oh? E come mai? Hai chiamato dei rinforzi?” domandò Giecas, quando una grossa esplosione fece tremare il castello.

Sei bravo ad indovinare.” si complimentò Sisara “Vediamo se sei altrettanto bravo a combattere.” e si scagliò verso il suo nemico, mentre Sebastian fece lo stesso con Jijis.



Una risata folle echeggiò nel cortile del castello, sovrastando la raffica di fucile automatico che uccise alcuni maghi di Ice Fang. Dal polverone venutosi a creare subito dopo l'esplosione del cancello, uscì Ireth, particolarmente eccitata dall'idea di uccidere così tante persone.

Ireth, ricordati il piano.” disse Charlotte alle sue spalle, superandola con calma.

Sì sì lo so!!! Uccidere tutti e fare festa!!!” urlò Ireth con un ghigno folle sulle labbra.

Charlotte si girò verso l'azzurra che si affrettò ad aggiungere “Senza uccidere i propri compagni... bleah...”

Dietro di lei arrivò anche Fujiko che, senza troppo entusiasmo, iniziò un combattimento corpo a corpo con alcuni maghi, usando delle spade di ghiaccio.

Un lungo ruggito squarciò l'aria e le tre maghe alzarono lo sguardo verso l'alto, individuando un demone in cima ad una delle torri. Il nemico, pesantemente corazzato, si lasciò cadere di sotto.

Al suo atterraggio, crepò pesantemente il terreno ma si sollevò senza alcuna difficoltà. Era alto almeno due metri, interamente ricoperto da un'armatura grigia, e armato con due grossi spadoni dal filo rovinato e incrostato di sangue.

Da sotto l'elmo fuoriuscì una voce che non aveva nulla di umano e, puntando lo spadone destro verso Charlotte, disse “Voi avete osato attaccarci! Ora vi farò a pezzi!!!”

Ireth fece un passo in avanti ma Charlotte tese un braccio, bloccandola.

Lui lasciatelo a me. Voi dovete procedere all'interno.” disse la ragazza, avviandosi poi verso il demone corazzato che, perdendo del tutto la pazienza, caricò l'avversaria a testa bassa.

Charlotte si fermò dopo qualche passo e il nemico saltò in avanti menando poi due colpi dall'alto con tutta la sua potenza.

La ragazza alzò lo sguardo e, senza alcun problema, bloccò i due spadoni a mani nude. I vari soldati lì presenti, così come il demone, sgranarono gli occhi per la sorpresa, mentre Fujiko fischiò per la sorpresa e Ireth iniziò a fremere per l'eccitazione.

Charlotte soffiò sulla ciocca che le copriva l'occhio destro e, senza batter ciglio, chiuse di scatto le mani, distruggendo gli spadoni. L'avversario indietreggiò di qualche passo ma Charlotte azzerò all'istante la distanza che li separava e lo colpi con un pugno al ventre, distruggendogli l'armatura e trapassandogli le carni.

Dal foro fuoriuscì una grossa quantità di sangue e il nemico urlò per dolore, riuscendo tuttavia a creare una strana spada seghettata nella mano destra. Prima che Charlotte potesse muoversi, il demone gliela conficcò tra il collo e la spalla destra, facendo fuoriuscire la lama dall'anca sinistra.

Eh eh eh... un nemico in meno!” esultò l'uomo trattenendo il dolore.

Sì... hai ragione...” commentò Charlotte fissandolo dritto negli occhi e facendolo sussultare. Prima ancora che gli altri potessero concepire quella scena, la ragazza alzò il braccio ancora conficcato nel corpo del nemico, aprendolo completamente in due.

Organi spappolati e litri di sangue si riversarono sulla neve, mentre la maga di Last Hope rimuoveva la spada dalle sue carni.

Uno in meno.” sibilò la rossa, voltandosi poi verso gli altri soldati, visibilmente terrorizzati.

E'... è un mostro!!!” urlò un soldato.

Non sono un mostro.” commentò Charlotte creando una sfera di fuoco viola nella mano destra “Sono solo una non-morta”.

I soldati iniziarono lentamente ad indietreggiare e, allo stesso modo, lei iniziò ad avanzare.

Ireth, Fujiko. Andate”.

Le due annuirono e si precipitarono all'interno del castello, eliminando i pochi soldati rimasti a difendere la porta.



Avvertendo l'esplosione proveniente dall'esterno, Leya si girò leggermente, ascoltando poi le urla dei nemici nel cortile.

Il loro piano era tanto semplice quanto brutale. Dopo la liberazione di Sebastian da parte di Sisara, le altre sarebbero entrate in azione. Charlotte, Ireth e Fujiko avrebbero attaccato frontalmente, mentre lei, Aileen e Kaori Yuno si sarebbero infiltrate nel castello, sconfiggendo i vari nemici e dando supporto a Sisara.

La giovane maga riprese il suo cammino lungo il corridoio, facendo attenzione a non calpestare alcuni avversari sdraiati a terra. Tutti quanto remavano e avevano la bava alla bocca, segno che le illusioni di Leya li avevano messi del tutto fuori combattimento.

Quando girò un angolo, tuttavia, si ritrovò di fronte ad un nuovo avversario ma non era umano.

La pelle nera era coperta da tantissimi rovi viola pieni di spine che gli avvolgevano completamente le braccia, il busto e la testa, lasciando visibili solo gli occhi verdi. La parte inferiore del corpo era una semplice coda di serpente nera lunga tre metri.

Mi era parso di avvertire una strana presenza...” commentò Leya, fissando quella strana creatura.

Il demone spostò lo sguardo lungo il corpo della ragazza e, di punto in bianco, scattò in avanti, sorprendendo la ragazza con la sua velocità. Quando le fu praticamente davanti, la colpì con una sferzata usando la coda e scagliandola all'indietro di qualche metro.

Leya si riprese all'istante e con un movimento del braccio, creò alcune copie di sé stessa, scattando poi in avanti ad esse. Tutte e cinque le Leya iniziarono a correre a zig zag, cercando così di confondere il nemico.

Il demone tuttavia, non seguì nessuna di esse con lo sguardo e menò un colpo laterale basso con la coda, colpendole tutte alle caviglie. Le quattro copie svanirono subito mentre Leya cadde a terra, venendo subito avvolta dalla coda.

Ora... muori...” sibilò il demone, iniziando a stritolarla.

Leya cercò di resistere alla presa ma era troppo forte. In pochi istanti si ritrovò a corto di energie e la vista iniziava ad annebbiarsi.

Addio...” disse il demone rafforzando di colpo la presa ma, nel silenzio del corridoio, si udì un raccapricciante rumore di carne lacerata e l'avversario, lasciando andare Leya, indietreggiò, urlando per il dolore.

Sulla sua coda erano visibili alcuni buchi dalla quale fuoriusciva un denso liquido blu.

Il demone guardò la sua avversaria con sguardo furioso, notando dei piccoli spuntoni ossei comparsi sulle braccia della ragazza.

Leya, incrociò le braccia davanti al volto e due lunghe lame ossee fuoriuscirono dai suoi avambracci, passando rasenti ai dorsi delle mani. Con dei movimenti secchi e precisi, distese le braccia ai lati, creando due profondi tagli nelle pareti del corridoio.

Tu... che cosa sei?” chiese il demone, fissando gli occhi della giovane.

E' un vero peccato che tu mi abbia trovato da sola... ora non dovrò trattenermi...” sibilò Leya per poi scagliarsi contro il suo nemico che si preparò allo scontro.



Intanto, dall'altra parte del castello, Aileen e Kaori Yuno si erano intrufolate con successo, mettendo K.O. i pochi soldati rimasti a guardia delle mura, dato che la maggior parte dei maghi di Ice Fang era accorsa al cancello principale subito dopo l'esplosione.

Ricordati. Dobbiamo sconfiggere tutti.” disse Kaori Yuno, camminando con passo spedito, mentre la compagna annuiva dietro di lei.

Entrambe sapevano che Aileen non era incline ad uccidere le persone perciò si limitava a stenderle ma andava bene comunque. L'importante era sconfiggere tutti i membri della gilda oscura, demoni compresi.

La maga della danza si arrestò all'istante, subito dopo aver voltato un angolo, notando che tre demoni toro l'avevano individuata. I tre nemici la caricarono subito ma lei si mise a danzare nello stesso istante.

Quando furono ormai a pochi metri, Kaori Yuno distese le braccia in avanti e delle scariche elettriche iniziarono a manifestarsi sulle punte delle dita. Il primo demone toro alzò la sua grossa ascia per colpirla ma qualcosa lo colpì al ventre, interrompendo l'attacco.

Un istante dopo, Kaori Yuno posò le mani sul demone che venne folgorato all'istante, crollando successivamente a terra. I due compagni cercarono di vendicarlo subito ma qualcosa, o per meglio dire qualcuno, li colpì alla schiena, facendoli voltare.

Non vedendo nessuno, i due tornarono a concentrarsi sulla loro avversaria la quale, con dei movimenti particolari delle braccia e delle gambe, che si muovevano prima velocemente, rallentando successivamente, fece fuoriuscire delle lame d'ombra dal terreno, decapitandoli.

Aileen, tutto bene?” chiese Kaori Yuno e, dietro ai cadaveri dei demoni, apparve la sua compagna “Sì, sto bene... per fortuna non mi avevano avvertita prima”.

La bionda annuì avviandosi poi lungo il corridoio. Stranamente non avvertiva altri demoni minori e neanche dei semplici umani. Dopo qualche minuto di semplice girovagare, si ritrovarono di fronte ad un portone di legno dai cardini di ferro.

Entrambe avvertivano qualcosa oltre quella porta.

Credo che abbiamo trovato l'arcidemone.” commentò Kaori Yuno, aprendo il portone per poi tapparsi all'istante il anso con una mano, imitata da Aileen. Un insopportabile odore di sangue misto a chissà cos'altro le aveva investite all'istante, lasciando alla loro immaginazione il compito di dedurre che cosa ci fosse laggiù.

Kaori Yuno fece cenno alla sua compagna di indietreggiare e, successivamente, eseguì di nuovo i movimenti di danza che usava per l'elemento dell'aria. Muovendo le braccia in avanti, come se stesse abbracciando qualcuno, generò una folata di vento che disperse il fetore, permettendo anche un cambio d'aria.

Le due ragazze si scambiarono una rapida occhiata dopodiché scesero lungo la scala di pietra celata nell'oscurità.

Non c'erano torce ma per Kaori Yuno non era un problema, infatti vedeva bene i gradini, così come le pareti, mentre Aileen, più svantaggiata, scendeva tenendo una mano contro il muro.

Dopo diversi minuti, Kaori Yuno vide la fine della discesa e lo riferì alla compagna. Non appena ebbero varcato la soglia di quell'enorme stanza sotterranea, decine di torce si accesero, mostrando vere e proprie montagnole di ossa umane con ancora alcuni pezzetti carne attaccati.

Al fondo della stanza, vi era un trono fatto d'ossa e, su di esso, vi era seduta Aghisa, intenta a bere del sangue da un teschio umano.

Raffinata la tipa...” commentò Kaori Yuno, scrutando il resto della stanza per assicurarsi che non ci fossero altri nemici.

Vi stavo aspettando!” esclamò l'arcidemone gettando a terra il teschio “Come mai siete solo in due? Dove sono le altre?”

In giro a far piazza pulita dei tuoi sottoposti.” rispose Kaori Yuno con un ghigno sulle labbra per poi togliersi il mantello, gettandolo a terra. Aileen, intanto, si era spostata sulla sinistra.

-Questo non va bene...- osservò la ragazza, spostando i suoi occhi grigi sul terreno -... ci sono troppe ossa per terra, se divento invisibile mi sentirà di sicuro...-

Keh, vorrà dire che prima divorerò voi!” urlò Aghisa scattando in avanti, distruggendo il trono. Kaori Yuno si gettò di lato, evitando l'affondo del braccio dell'arcidemone il quale, tuttavia, cambiò all'istante traiettoria, riuscendo a colpirla sulla coscia destra.

La bionda digrignò i denti ma riuscì a rialzarsi subito, riacquistando una distanza di sicurezza. Aghisa la fissò intensamente, leccandosi i denti con la lingua biforcuta, facendo uscire tre tentacoli fatti d'ossa dalla schiena.

Kaori Yuno, malgrado la ferita, riuscì ad eseguire diversi movimenti secchi e precisi con tutti e quattro gli altri, poggiando i pugni a terra. Da dietro di lei fuoriuscì un'enorme massa di terra che, assunta la forma di un pugno, si abbatté sull'arcidemone, crepando pesantemente il terreno.

Pochi istanti dopo, il pugno di terra venne distrutto dai tre tentacoli ossei di Aghisa che sbucò fuori dal polverone venutosi a creare, colpendo l'avversaria con un pugno al ventre e spedendola contro una montagnola di ossa.

Vedendola immobile, Aghisa si girò verso Aileen e la attaccò con i suoi tre tentacoli ma, non appena essi ebbero toccato la pelle della ragazza rimbalzarono, come se avessero colpito qualcosa di indistruttibile.

L'arcidemone sgranò gli occhi per la sorpresa nel vedere i suoi stessi tentacoli ritorcersi contro di lei, avvolgendola. Aghisa li distrusse senza troppi problemi grazie alla sua forza ma, non appena ebbe alzato lo sguardo, vide la sua avversaria davanti a lei che la colpì con un calcio al volto, facendola girare di centottanta gradi.

Non ebbe neanche il tempo di riprendersi dal colpo, che Kaori Yuno rientrò nel suo campo visivo danzando. Con un movimento veloce della gamba, disegnò un semicerchio all'altezza del ventre, generando una vera e propria lama di fuoco che colpì Aghisa in pieno, procurandole una bruttissima bruciatura.

Dannate!!! Ve la farò pagare!!!” urlò l'arcidemone, afferrandole entrambe per la gola prima che potessero allontanarsi e iniziando a strangolarle. Le due maghe iniziarono a colpirla con dei calci ma lei rafforzò ancora la presa, facendole sbiancare.

All'improvviso, il soffitto della stanza si crepò pesantemente fino a crollare e l'arcidemone, alzando lo sguardo, vide un ghigno sadico e due occhi rossi a lei familiari.

Prima ancora che toccasse il terreno, Ireth vuotò il caricatore del suo fucile addosso all'arcidemone, riuscendo a non colpire le sue due compagne.

Aghisa, per il dolore, lasciò andare la presa e Kaori Yuno, senza esitare fece degli ampi gesti con le braccia, generando poi un piccolo tornado che scagliò l'arcidemone in alto, vicino al buco nel soffitto, dalla quale sbucò Fujiko, armata di una spada di ghiaccio, che conficcò nel corpo dell'avversaria.

L'arcidemone si schiantò al suolo, mentre le quattro maghe si mettevano già in posizione di combattimento.

Ce ne avete messo di tempo...” commentò seccamente Kaori Yuno.

Scusami sorella, ma quegli stronzetti non ne volevano sapere di morire... li ho convinti io!!!” spiegò Ireth ricaricando il fucile.

In fondo siamo qui, no?” domandò Fujiko con uno strano sorriso.

Kaori Yuno sbuffò annoiata, quando, finalmente, Aghisa si rimise in piedi “Uh uh uh... che bello... ora ho quattro giocattoli nuovi...”

Ehi, non sapevo fossi telepatica!!!” disse Ireth “Anch'io ero felice per il mio nuovo giocattolo e... guarda caso sei tu!!!”

Vedremo se manterrai quel tuo patetico ghigno una volta che ti avrò strappato la testa!” urlò Aghisa, avvolgendosi in uno strano fumo nero. Sotto gli occhi sconcertati delle maghe, tranne Ireth che aveva il solito sguardo da pazzoide, l'arcidemone crebbe di misura, fino ad arrivare ad un'altezza di sei metri.

Ora la pelle era nera con delle venature verdi, mentre per il resto non era cambiato nulla.

Ora capirete come mai sono considerata uno dei cinque arcidemoni più forti!!!”



- - -



Il sole era già alto nel cielo, quando le porte dell'arena si aprirono, permettendo ai cittadini di entrare ed accomodarsi sugli spalti. I maghi di Last Hope, come il giorno prima, erano mischiati alle persone normali, fatta eccezione per quelli che erano ancora in gara.

Dopo che tutti si furono accomodati, il tabellone del giorno prima venne nuovamente mostrato sui vari schermi per qualche secondo.



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Pochi istanti dopo, Aika si alzò dalla sua postazione e disse “Ben ritrovati a tutti! Oggi assisteremo alla conclusione del torneo!!! Quest'oggi si svolgeranno tutti gli scontri rimasti ma la finale, salvo errori, la vedremo nel pomeriggio! Credo comunque che non ci sia motivo di indugiare oltre!!! Entrino i primi maghi!!!”

Sotto una pioggia di urla e applausi, Amlach e Nikora fecero il loro ingresso, seguiti a ruota da Enor e Draco.

Ehi Am, lascia che sia io ad occuparmi del dragon slayer.” disse Nikora, osservando il mago del veleno.

Come preferisci. Per me un avversario vale l'altro.” ribatté il ragazzo, portando le mani sulle sue fidate armi.

Bene, che il primo incontro dei quarti di finale... abbia inizio!!!” urlò Aika e la folla esplose in boato di gioia, mentre i quattro maghi in campo si squadravano da capo a piedi.

I primi a scattare furono Amlach e Draco, che si era tolto i guanti, i quali corsero l'uno contro l'altro. Il primo aveva già estratto le sue tre katana, mentre il secondo aveva avvolto le mani nel suo veleno.

Keh! Da quando sono arrivato, ho davvero combattere contro di te!” urlò Draco “Mandare K.O. un licantropo non capita tutti i giorni!” e menò un affondo con il braccio destro.

Spiacente, non ho tempo per te, moccioso.” sibilò Amlach e prima che Draco potesse fermarsi, dall'ombra del licantropo fuoriuscì un sottile tentacolo nero che lo colpì al ventre, senza fargli tuttavia alcun danno, e lo sollevò di due metri, permettendo allo spadaccino di avanzare verso Enor.

Il mago del vuoto creò un muro con il suo potere giusto un secondo prima che Amlach lo colpisse con due fendenti dall'alto.

Draco atterrò in quello stesso istante, ma una piccola sfera di sangue lo colpì in pieno tra le scapole, costringendolo a girarsi.

Nikora lo stava fissando con un ghigno stampato sulle labbra e, menando qualche colpo con la sua katana di scaglie di drago, chiese “Tu non ce l'avevi con le maghe del sangue?”

Tsk, e se anche fosse?” chiese a sua volta Draco iniziando ad avvicinarsi alla bionda.

Oh niente di particolare... solo che così sarei più spronata a prenderti a calci in culo.” rispose Nikora, rivestendo la sua katana con del magma.

Il mago del veleno non volle perdere altro tempo in chiacchiere e si scagliò contro la bionda, cercando di afferrarla con la mano destra, ma Nikora mise la katana orizzontalmente per pararsi.

Un ampio ghigno si disegnò sulle labbra di Draco che fu ben felice di afferrare quell'arma. Come previsto, il magma divenne nero, quasi marcio, e si staccò dalla lama, dissolvendosi.

Tuttavia, lo stesso ghigno si formò sulle labbra di Nikora che, con una velocità incredibile, menò un fendente laterale e Draco saltò all'indietro, tenendosi la mano destra e digrignando i denti per il dolore.

Un brutto tagliò si era aperto sul palmo della mano, dalla quale fuoriusciva parecchio veleno viola, anziché sangue.

Come diavolo è possibile? Quella lama è entrata in contatto con il mio veleno.” sibilò Draco, osservando la sua avversaria che, puntandogli la katana contro, spiegò “Sono spiacente, ma quest'arma è fatta con le scaglie di mio padre e sono temprate dalle alte temperature e dall'enorme pressione che si trovano sotto la crosta terrestre. Attualmente, nella nostra gilda, solo Aika può spezzarla... e non ne sono neanche sicura al cento per cento. Il tuo veleno potrà anche annullare i miei poteri ma questa katana non avrà alcun problema!”

Draco si limitò a fissarla in silenzio, scattando poi all'improvviso in avanti. Quando fu a pochi metri di distanza, creò una grossa sfera di veleno e la scagliò contro Nikora che la evitò saltando all'indietro.

-Quindi questo tipo di attacco non può deviarlo con la sua katana... o forse è solo un modo per fregarmi?- si chiese Draco, iniziando a camminare intorno a Nikora.

La bionda si accorse della sua insicurezza e, saltando in alto, gli scagliò contro un cono di magma che venne però evitato senza problemi. La bionda lo attaccò altre volte, ma nessun attacco andò a segno.

Dopo l'ennesimo soffio di magma evitato, Draco si accorse di un particolare alquanto seccante. Era circondato dalla lava. Il grosso cerchio di roccia fusa lo circondava completamente, ed era abbastanza largo da impedirgli di superarlo con un semplice salto.

Davanti a lui Nikora lo fissò con lo stesso ghigno di prima, per poi scattare verso di lui, iniziando a sferrare una serie di affondi incredibilmente veloci. Draco si ritrovò in difficoltà nel momento stesso in cui fu costretto a fare qualche passo indietro.

-Mi sta spingendo verso il magma. Se provo a bloccare i suoi fendenti con le mani, rischio di farmi tagliare qualche dito... ma se provo ad attaccarla, lei si allontanerà subito percependo il pericolo...- pensò Draco iniziando a saltellare all'indietro, fermandosi a pochi centimetri dalla roccia fusa e facendo cenno alla bionda di avanzare, mantenendo il ghigno sulle labbra.

Nikora non si fece attendere e gli corse incontro e cercò di colpirlo con un altro affondo. Draco, piegamento leggermente le gambe, attese l'attacco e, all'ultimo, le afferrò la katana con ambo le mani, ricoprendo la lama con il suo veleno.

La maga del magma e del sangue non si fece intimorire e, anziché tirar via la spada, continuò con il suo attacco, trafiggendo Draco alla spalla destra. In quel momento, il veleno del dragon slayer, superò la guardia della katana e toccò le dita di Nikora, infettandola.

La bionda avvertì come una scossa elettrica lungo tutto il braccio e, dopo aver estratto la lama dalle carni del suo avversario, vide che la sua mano destra stava diventando viola.

Spiacente, ma ho vinto io. Tra pochi minuti non riuscirai neanche a muoverti.” disse Draco tenendo la mano sinistra sulla ferita alla spalla.

Forse hai ragione... ma per allora ti avrò già fatto a pezzi!” sibilò Nikora scagliandosi nuovamente contro il suo avversario, nello stesso istante in cui Amlach evitava una sfera di vuoto che lo avrebbe altrimenti imprigionato.

La gamba sinistra, così come il braccio destro, erano gonfi, segno che indicava la rottura delle ossa negli arti. Tuttavia riusciva ancora a muoversi velocemente. Lo stesso non valeva per il suo avversario, ancora illeso. Dopo aver capito che le sue katana non potevano passare attraverso quegli scudi di vuoto, Amlach aveva optato per attaccarlo con la sua ombra.

Tuttavia, neanche quella scelta aveva portato ad un cambiamento nello scontro, dato che neppure con gli attacchi più potenti riusciva ad infrangere le difese di Enor.

Tuttavia, il moro si era accorto di una cosa. Quando cercava di attaccare il mago del vuoto solo dal davanti, Enor creava delle barriere più spesse ma che lo proteggevano, per l'appunto, solo frontalmente, mentre quando sferrava attacchi da più direzioni, creava una cupola difensiva, benché gli ci volesse qualche istante in più a prepararla e non poteva tenerla attiva come l'altra difesa.

Basandosi su queste informazioni, Amlach iniziò a correre intorno al suo avversario, aumentando via via la velocità. Enor lo seguì con lo sguardo solo all'inizio ma smise quasi subito, capendo che si sarebbe solo confuso nel seguirlo.

Grazie alla sua calma, percepì alle sue spalle l'avvicinarsi del suo avversario e ruotò velocemente su sé stesso.

-Se mantengo la calma posso bloccarlo con un semplice scudo.- pensò Enor sorprendendosi leggermente nel vedere un enorme licantropo nero intento a colpirlo con i suoi artigli.

La zampata venne bloccata e, prima che il licantropo potesse allontanarsi, Enor lo chiuse dentro una sfera di vuoto, facendolo esplodere. Sotto lo sguardo sorpreso dei presenti, il licantropo si dissolse in una strana sostanza nera.

-Ombra...?- pensò Enor prima che una grossa X rossa si disegnasse sulla sua schiena.

Il mago si girò nuovamente e rimase spiazzato nel vedere diversi Amlach in forma umana completamente neri. Erano varie copie d'ombra ma avevano le loro “ombre” connesse tra di loro.

Le copie iniziarono a muoversi velocemente, continuando a cambiare traiettoria e Enor si difese con una barriera a cupola.

-Finché resto qua dentro non può colpirmi... l'ombra non può passare attraverso il mio vuoto.- si disse Enor ma, purtroppo per lui, Amlach aveva molta più esperienza in combattimento.

Quando una copia gli passò davanti, l'ombra svanì dalla katana nella mano destra, rivelando il metallo della vera arma e, sfruttando la luce del sole, accecò Enor con un riflesso.

Il mago del vuoto chiuse all'istante gli occhi ma, essendo stato colto di sorpresa, non riuscì a mantenere la barriera attiva e Amlach, approfittandone all'istante, lo colpì allo stomaco con la punta dell'impugnatura della katana regalatagli da Misaki.

Il suo avversario sgranò gli occhi per la sorpresa, tossendo un po' di sangue misto a saliva, per poi accasciarsi al suolo, svenuto.

Bene... e uno è andato.” commentò Amlach voltandosi poi verso Nikora e restando a bocca aperta per la sorpresa.

La sua compagna aveva la pelle viola e sembrava ormai sul punto si crollare a terra. Dall'altra parte, Draco aveva diversi tagli su tutto il corpo, di cui uno, sul torace, era particolarmente grosso e andava dalla spalla destra all'anca sinistra.

Il mago del veleno si guardò attorno, notando che Enor era stato sconfitto, e capì di doversi sbrigare a sconfiggere la sua avversaria. Dopo una serie di attacchi, era riuscito a dissipare il magma che lo circondava, utilizzando il suo veleno, ma ormai stava raggiungendo il limite fisico.

Conscio delle sue attuali condizione, si lanciò contro Nikora, ricoprendo le braccia con il suo veleno e la bionda si preparò a riceverlo, alzando la spada sopra la testa e stringendola con entrambe le mani.

Draco non se ne preoccupò molto. Un fendente dall'alto non lo avrebbe messo fuori combattimento, inoltre, evitandolo all'ultimo avrebbe potuto mirare subito al corpo privo di difese dell'avversaria.

Tuttavia, benché non fosse ancora a portata, Nikora iniziò a calare la spada e, lasciandola andare, la scagliò contro Draco che fu costretto a schivarla lateralmente, rallentando.

-Maledizione! Per poco mi tagliava la testa in due!- notò il dragon slayer del veleno, ormai davanti a Nikora, per poi colpirla con un pugno sullo sterno. Con sua somma sorpresa, Nikora gli afferrò il polso con entrambe le mani e urlò “Amlach!!!”

Draco si diede mentalmente dell'idiota, girando la testa verso sinistra e notando il suo avversario corrergli incontro, brandendo la lama di Nikora.

-Non l'ha lanciata per colpirmi... la voleva passare al suo compagno!-

Amlach, ormai vicinissimo al mago del veleno, cercò di colpirlo con un affondo ma Draco, facendo perno sulla gamba indietro, ruotò su sé stesso e, trascinando con sé Nikora, la scagliò contro il moro, che fu costretto ad abbassare la lama per non ferire la sua compagna.

Entrambi caddero a terra ma Amlach scostò immediatamente Nikora, preparandosi a vedersela con Draco, che si era già scagliato contro di lui.

A causa della gamba rotta, lo spadaccino non fece in tempo a mettersi in guardia e Draco riuscì colpirlo con un gancio al volto, infettandolo. Amlach digrignò i denti e, caricando il pugno destro, piegò all'indietro il braccio rotto.

Draco non poté difendersi a causa dello slancio iniziale e si beccò il diretto sul naso, che lo fece volare a diversi metri di distanza, rimbalzando un paio di volte sul terreno.

Amlach si issò sulle gambe, barcollando leggermente, e fissando il suo avversario, già intento a rialzarsi.

I due si scambiarono delle occhiatacce gelide ma la voce di Aika pose fine alla questione.

Basta così! Proseguire non avrebbe senso! I vincitori sono Enor e Draco!!!” urlò la master e i due si lasciarono cadere in ginocchio, mentre alcuni soldati entravano nell'arena per portarli in infermeria dove i due vincitori sarebbero stati curati per il match successivo.

Pochi minuti dopo, i quattro maghi erano sdraiati su dei lettini e la frase 'I feriti devono riposare' non aveva senso per i loro compagni.

Quindi ti hanno sconfitto, eh? Allora non sei così forte!” esclamò Misaki ghignando vicino ad Amlach, mentre Hana sembrava preoccupata per lui manco stesse rischiando la vita.

Stai zitta... io almeno ho vinto un match.” ribatté il ragazzo con un ghigno, facendo comparire una vena pulsante sulla fronte della bionda che non poté ribattere.

Di fianco a loro, Kira e Fede erano seduti accanto al lettino di Nikora, che li fissava con uno strano sorriso sulle labbra.

Beh... mi sa che alla fine non potremo affrontarci in finale”.

Vero... ma voi siete riusciti ad avanzare al secondo turno. Noi siamo stati sconfitti subito.” commentò Kira.

Ha ragione! Le nostre avversarie erano toste.” aggiunse Fede, riferendosi a Angel e Yelle.

Keh... l'importante è aver perso con onore. Quei due là non se la sono cavata con poco!” disse Nikora, alzando la voce in modo tale che Draco e Enor potessero sentirla.

Tsk... hai la lingua lunga per essere una che è stata presa a calci in culo! Fosse stato per me, ti avrei lasciata morire!” ribatté Draco, mentre Enor rimase in silenzio, conscio del fatto che era stato sconfitto e che la vittoria andava solo a Draco.

Voi due, vedete di riprendervi per la semifinale! L'idea di affrontarvi mi stuzzica!” commentò Rex sorridendo. I suoi due compagni annuirono e, in quel momento, la voce di Aika risuonò nell'arena “Ora passeremo al secondo match dei quarti di finale!”

Devo andare. A dopo!” disse il moro alzando una mano in segno di saluto per poi raggiungere l'entrata dell'arena, dove lo attendeva Layla.

I loro avversari erano già pronti e, non appena Rex e Layla ebbero fatto il loro ingresso, la master della gilda diede il via all'incontro.

Rex fissò attentamente i suoi due avversari. Zero e Miyuki erano due nemici ostici ed entrambi avevano diversi assi nella manica.

Rex... se vuoi posso vedermela io con Zero.” disse Layla, fissando l'albino con sguardo serio.

Ne sei sicura?” domandò il moro, estraendo la sua magnum e, vedendo Layla annuire, si preparò ad affrontare Miyuki. La maga del sangue, in quel momento, iniziò a correre contro di loro, mentre Zero rimase indietro, intento ad osservare.

Rex non perse tempo e sparò sei colpi contro la ragazza, mirando alle gambe, ma l'avversaria schivò senza problemi, iniziando a correre a zig-zag. Il moro fece un cenno alla sua compagna, che scattò in avanti, per poi tornare a sparare a Miyuki.

La maga del sangue creò uno scudo rosso nella mano sinistra, con cui bloccò i vari proiettili e, non appena fu vicina a Layla, trasformò lo scudo in una spada, con la quale cercò di attaccarla, ma una nuova serie di proiettili colpirono l'arma, deviandone la traiettoria permettendo così a Layla di proseguire.

Sei davvero bravo con quella pistola.” si complimentò Miyuki, facendo tornare la spada del semplice sangue.

Ti ringrazio! Di solito tu non combatti con un'accetta?” domandò Rex, ricaricando la sua arma.

Con i tuoi proiettili potresti distruggerla, e se ti colpissi, potresti distruggerla con le tue scaglie di diamante.” spiegò Miyuki “Non preoccuparti, non sarà necessaria per sconfiggerti.” e si scagliò contro il suo avversario.

Rex, nel momento stesso in cui la ragazza fu troppo vicina, ebbe alcune difficoltà a mirare. La sua arma non era troppo lunga e, piegando il polso, poteva benissimo mirare ai lati, ma Miyuki era molto veloce e non gli avrebbe dato il tempo per ricaricare.

Sparato l'ultimo colpo, deviato dal braccio metallico dell'avversaria, Rex lasciò cadere l'arma e l'attacco con un soffio di diamante. Miyuki, malgrado avesse proteso il braccio artificiale in avanti, subì diversi danni, venendo scagliata all'indietro.

La ragazza si rialzò quasi subito, sistemandosi la sciarpa, per poi creare un vero e proprio fucile da cecchino fatto interamente di sangue, con la quale iniziò a sparare a Rex. Il mago si rivestì di scaglie di diamante e i proiettili di sangue bucarono solo i vestiti, macchiandolo.

Versatile come potere... ma contro di me è inutile.” disse Rex, leggermente seccato per i vestiti rovinati.

Ne sei certo?” chiese Miyuki e, distendendo il braccio sinistro in avanti, controllò il sangue rimasto addosso a Rex, facendogli prendere la forma di una catena che bloccò il ragazzo.

Dopo lo stupore iniziale, il dragon slayer cercò di liberarsi, ma la catena, stranamente, si modificava, adattandosi a lui e rendendo vani i suoi sforzi. Se cercava di rilassare i muscoli, la catena si accorciava, ma se provava a gonfiare i muscoli, si allungava.

Miyuki, approfittandone, corse contro di lui e gli assestò un pugno sulla guancia sinistra. Le squame di diamante vennero distrutte dal braccio metallico senza alcuna resistenza e, tirandolo a sé con l'altro braccio, lo colpì altre volte al volto.

Dopo l'ennesimo pugno, Rex inarcò la schiena ma, anziché scagliare un soffio del drago, colpì Miyuki sul anso con una testata, facendola barcollare all'indietro. Approfittandone, il ragazzo trasformò il braccio destro in uno spadone di diamante, grazie alla quale riuscì tagliare la catena di sangue.

Subito dopo tentò di colpire Miyuki, ma la ragazza bloccò il colpo afferrando lo spadone col braccio metallico e, stringendo un po', lo distrusse completamente. Rex indietreggiò di qualche metro, lanciando un'occhiata alla sua compagna.

Layla era impegnata con Zero, cercando di colpirlo con le sue fruste di luce, ma l'albino deviava tutti i colpi senza neanche toccarli, limitandosi a guardarla con sguardo annoiato.

-Lui è di sicuro l'avversario più problematico...- pensò Rex, evitando al pelo una freccia di sangue scagliata da Miyuki. Ne evitò altre tre ma poi si bloccò all'istante, senza muovere più un muscolo.

C... che succede?”

Mi sono stancata di giocare con te.” sibilò Miyuki, camminando verso di lui “Ora ti sconfiggerò e poi mi occuperò della tua compagna”.

Layla si accorse del suo compagno in difficoltà ma non smise di attaccare Zero.

-Se dovessi smettere di attaccarlo per correre ad aiutare Rex... mi fermerebbe di sicuro. Devo trovare un modo per fregarlo.- pensò la maga della luce, accorgendosi poi di una cosa. Zero non stava 'bloccando' le sue fruste, ma ne deviava la traiettoria, indirizzandole verso il cielo o le pareti dell'arena.

Immaginando una possibile tattica, Layla scagliò una nuova frusta di luce contro Zero, il quale la deviò come da copione ma, essendo 'concentrato' sulla sua avversaria, non si accorse delle sue reali intenzioni.

La frusta, infatti, non si era fermata, bensì, allungandosi, si stava dirigendo verso Miyuki. Purtroppo per Layla, la concentrazione necessaria a muovere la frusta le impedì di attaccare con altre fruste e questo permise a Zero di intuire il suo piano.

Girandosi rapidamente, il ragazzo notò che la frusta aveva ormai raggiunto la sua compagna. Non fece in tempo ad avvisarla del pericolo, che la frusta colpì Miyuki sugli occhi, facendola urlare per il dolore.

Rex, ora libero dal controllo della maga del sangue, ne approfittò all'istante e la colpì con un pugno nello stomaco, sollevandola da terra e scagliandola a diversi metri di distanza.

Zero, con un solo salto, raggiunse la sua compagna, afferrandola al volo ed atterrando a distanza di sicurezza. Rex recuperò velocemente la sua magnum e cercò di colpirlo con alcuni proiettili, ma vennero tutti bloccati a mezz'aria.

-Come immaginavo... i proiettili non servono a nulla contro di lui. Devo passare a qualcosa di più potente.- pensò Rex per poi creare una piccola sfera di diamante nelle mani, il cui nucleo emanava un forte bagliore bianco.

Puntando Zero, che si era posizionato davanti a Miyuki, Rex scagliò la sfera, urlando “DIAMOND DRAGON'S CONFLAGRATION!!!”

La sfera sfrecciò verso il suo bersaglio, raggiungendolo in un istante. Zero si voltò verso l'attacco, pronto a fermarlo a mezz'aria come i proiettili, ma, all'ultimo, una frusta di luce colpì al volo la sfera di diamante la quale brillò di un intenso bagliore bianco, un secondo prima di esplodere.

L'esplosione generò delle intense fiamme bianche e una breve scossa sismica. Il pubblico rimase in silenzio, ansioso di sapere se l'attacco fosse andato a segno. L'enorme polverone venuto a crearsi, si diradò in pochi secondi, permettendo a tutti di osservare il grosso cratere fumante.

Rex pensò di averlo colpito ma poi lo vide. Zero era in piedi sull'unico pezzo di terra presente nel cratere. Aveva le braccia incrociate davanti al volto con diverse bruciature su di esse, mentre Miyuki, dietro di lui, non era stata raggiunta dalle fiamme.

Davvero niente male... quel colpo è stato incredibilmente veloce. Per poco non facevo in tempo a difendermi.” si complimentò Zero distendendo le braccia lungo il corpo.

Il dragon slayer rimase sorpreso nel vedere che era ancora in grado di combattere, ma lo stesso non si poteva dire di Miyuki, ancora accovacciata a terra con gli occhi chiusi.

Prima che potesse pensare a qualche tattica, Zero scattò verso di lui, raggiungendolo in un batter d'occhio, e lo colpì con un pugno sullo sterno. L'impatto crepò pesantemente sia il terreno che l'armatura di Rex.

-E' riuscito a danneggiare le mie scaglie di diamante? Che forza mostruosa...- pensò Rex prima di tirargli un pugno a sua volta, mancandolo al pelo.

Spiacente, ma nel corpo a corpo sono in vantaggio!” esclamò Zero assestandogli un altro pugno, stavolta alla bocca dello stomaco.

Rex strinse i denti e fece di tutto per non svenire. Quei colpì non erano problematici tanto per le scaglie di diamante, quanto i suoi organi interni. Ciascun colpo raggiungeva l'interno del suo corpo, danneggiandolo ancora di più.

-Meglio così... se lui pensa a me, Layla potrà...-

... occuparsi di Miyuki, non è così?” domandò Zero, sorprendendolo “Devi sapere che poco fa, mentre l'esplosione si stava ancora diramando, Miyuki mi ha sussurrato 'A quella stronza le spacco il naso...' e non vedo perché dovrei toglierle questa opportunità!”

Rex, in quel momento, vide Layla saltare verso Miyuki, preparandosi a colpirla con due fruste di luce.

Layla! Non farlo!!! E' una trappola!!!”

Purtroppo per lei, Miyuki fu più veloce della sua capacità di ragionare e, rialzandosi di scatto, aprì gli occhi, ora iniettati di sangue, e colpì la maga della luce sul naso con il braccio di metallo.

Anziché scagliarla via, però, le fece anche lo sgambetto con la gamba destra e, sfruttando la sua forza, le conficcò la testa nel terreno, mandandola K.O.

Il dragon slayer del diamante non ebbe tempo per pensare alla sua compagna, che Zero, dopo aver fatto un passo indietro, lo colpì con un calcio alto, mirando alla testa. Rex riuscì ad alzare il braccio sinistro per difendersi ma la potenza del colpo lo scagliò dall'altra parte dell'arena.

Dopo pochi secondi, si riprese dallo stordimento, posando lo sguardo sul suo braccio. Era tutto in ordine, tranne che per le ossa rotte che gli fuoriuscivano dall'avambraccio, esattamente a metà tra polso e gomito.

Il sangue gli sporcò velocemente la giacca, mischiandosi ai rimasugli del sangue di Miyuki, fino a colare a terra, creando una piccola pozzanghera.

Ti arrendi?” chiese Zero, avvicinandosi a lui.

Ti sembro uno che vuole arrendersi?” chiese di rimando Rex, alzandosi con la schiena attaccata alla parete dell'arena.

No, ma mi sembrava corretto chiedere. Miyuki?”

Da dietro all'albino spuntò fuori Miyuki, benché con gli occhi socchiusi, che si avvicinò a Rex. Il dragon slayer rivestì la sua pelle nuovamente con le scaglie di diamante ma, con un pugno assestato bene, la ragazza gli spezzò il fiato, facendolo tornare normale.

Aika, non credi che...?” iniziò Zero, fissando la master con sguardo eloquente che, annuendo, urlò “Il secondo incontro termina qui!!! I vincitori sono Zero e Miyuki!!!”

La folla esplose in urla di gioia e congratulazioni varie per tutti e quattro i maghi che avevano appena combattuto. Benché con dispiacere, Miyuki creò una specie di 'ingessatura' con del sangue, steccando così il braccio di Rex.

Rex... mi dispiace... abbiamo perso...” si scusò Layla, con metà faccia fasciata e gli occhi prossimi alle lacrime.

N... non fa niente, tranquilla! Erano molto forti!” disse Rex cercando di calmarla.

Quindi... non sei arrabbiato con me?”

Certo che no, non perché dovrei...!” ma l'abbraccio fin troppo caloroso di Layla impedì a Rex di concludere la frase, trasformandola in un urlo di dolore.

Zero e Miyuki osservarono la scena interdetti ma poi decisero di lasciarli soli, dirigendosi verso l'infermeria. Tra non molto, avrebbero preso parte alla semifinale e dovevano essere pronti.

Intanto, nella tribuna speciale, il re era molto felice dell'intrattenimento.

Beh, devo ammetterlo, sacerdotessa Aika, avete trovato dei maghi che sanno davvero il fatto loro!”

La ringrazio! Purtroppo diversi maghi sono in missione, altrimenti il torneo sarebbe stato ancora più grande ed emozionante!” spiegò Aika sorridendo, notando poi qualcosa, o per meglio dire qualcuno, seduto in cima all'arena, vicino ad una statua raffigurante un antico dio.

Qualche problema?” chiese il re, notando il suo sguardo.

Oh, niente di importante. Su, è ora di passare al terzo incontro!” lo rassicurò la ragazza, alzandosi poi in piedi ed urlando “Bene! Ora sappiamo quali saranno le prime due squadre ad accedere alle semifinali! Adesso scopriremo quali saranno le altre due!!!”

Mentre il pubblico era intento ad applaudire e acclamare i nuovi combattenti, il tabellone venne mostrato un'altra volta, mostrando la situazione attuale delle squadre.



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Pochi istanti dopo, Angel, Yelle, Erika e Leo fecero il loro ingresso nell'arena, facendo scatenare ancora di più il pubblico.

Non l'avrei mai detto che saremmo stati avversari.” disse Leo, guardando Yelle che, volteggiando sopra alla compagna, disse “Già, neanche io! Spero che non vi tratterrete solo perché siamo compagni di team!”

Non ti preoccupare Yelle, ti affronteremo al massimo delle nostre possibilità... ovviamente senza ucciderti.” disse Erika, facendole l'occhiolino.

Yelle le sorrise di rimando e Aika poté dar via all'incontro.

Le due squadre non persero neanche un secondo del loro tempo. Yelle si alzò in volo e scagliò diverse lame di vento contro Erika la quale le intercettò con un soffio del drago, cercando anche di colpire la maga dell'aria, che però evitò senza problemi.

Nello stesso istante, Leo aveva evocato tre grossi demoni simili a ragni rossi e neri, ma pesantemente corazzati. I tre aracnidi si avventarono su Angel ma al ragazza, dopo aver trasformato il braccio destro in uno spadone d'acciaio seghettato, tagliò a metà il primo dei nemici, per poi saltare in alto e colpirli con un soffio del drago d'acciaio.

I due ragni, incredibilmente, resistettero all'attacco e le sputarono addosso una strana ragnatela rossa che, oltre a bloccarla, iniziò ad ustionarle la pelle.

Angel strinse i denti e, dopo aver fatto tornare normale il braccio, afferrò le due ragnatele, iniziando poi a ruotare su sé stessa, trascinando con sé i due nemici. Dopo pochi secondi, l'incredibile forza centrifuga fece spezzare le ragnatele e i due demoni vennero scagliati contro la parete dell'arena, per poi essere finiti da un soffio del drago di magma.

La dragon slayer regina dovette subito tornare a concentrarsi su Leo che, approfittando della distrazione creata dai suoi demoni, si era avvicinato all'avversaria. Angel evitò al pelo un affondo del ragazzo e, allontanandosi di qualche metro, chiese “Da quando usi quel pugnale per il corpo a copro?”

Bisogna sempre provare nuove cose, altrimenti che gusto c'è?” ribatté Leo ghignando “Ma penso che tu abbia ragione, è meglio passare alle cose classiche!” e si conficcò il pugnale nel torace, assorbendolo all'istante.

Subito dopo, si tolse lo spolverino, gettandolo a terra, e scattò verso Angel, ricoprendo le braccia con degli spuntoni neri dalle venature rosse. La ragazza lo aspettò, creando delle lame di ghiaccio dagli avambracci.

Leo cercò subito di colpirla con dei diretti al volto, ma Angel, schivandoli tutti, riuscì a procurargli dei tagli sulle braccia con le sue lame, le quali iniziarono pian piano a sciogliersi.

Vedo che il ghiaccio con te non funziona!” esclamò Angel, per poi saltare in alto e scagliargli addosso una grossa sfera di acqua. Leo non fece in tempo ad evitarla e venne preso in pieno.

Scuotendo la testa per riprendersi, Leo si rialzò quasi subito e creò una strana spada ossea nella mano destra, avvolgendola con delle fiamme. Angel gli si lanciò contro, rivestendo la sua pelle con delle scaglie di diamante come Rex, per poi cercare di colpirlo con una gomitata al volto.

Leo si abbassò velocemente, evitando il colpo e cercò di colpirla con un affondo, ma Angel afferrò la spada con la mano libera, bloccandola. Il calore attraverso le scaglie di diamante, ma lei non se ne preoccupò affatto.

Il ragazzo lasciò andare la lama con una mano e, con la sinistra, afferrò Angel alla gola, sollevandola dal suolo, per poi schiantarla a terra. La ragazza incassò la botta ma non lasciò andare la lama, conscia del fatto che Leo l'avrebbe usata subito per trafiggerla.

Un'improvvisa folata di vento colpì in pieno Leo, sollevandolo dal suolo. Il ragazzo fece uscire dalla schiena dei tentacoli ossei che usò per ancorarsi al terreno e, con incredibile precisione, scagliò la spada addosso a Yelle.

La maga dell'aria evitò l'arma senza problemi ma, nel farlo, si rese vulnerabile ad un attacco di Erika, che la colpì con degli artigli di caos, spedendola vicino alla sua compagna.

Devo ammetterlo! Questo scontro è incredibilmente divertente!” esclamò Angel rialzandosi, per poi aiutare la sua amica.

Erika e Leo si scambiarono un'occhiata compiaciuta. Evidentemente anche a loro il match stava piacendo, e non poco! Dopo qualche secondo di pausa, le due squadra scattarono nuovamente l'una contro l'altra.

Erika saltò in alto, creando due grosse fruste di caos dalle mani.

CAOS DRAGON'S WINGS ATTACK!!!”

Le due grosse fruste saettarono verso Yelle ma una strana cupola di vento si creò attorno a lei e i due attacchi vennero deviati verso l'alto dall'aria. La maga dell'aria sorrise all'indirizzo di Erika e le disse “Mi dispiace, ma conosco bene il tuo potere!” e le scagliò contro una lancia di vento.

Erika la aspettò immobile e, all'ultimo, colpì il terreno con un pugno avvolto dal caos. Dal suolo fuoriuscì una specie pilastro di fumo nero avvolto da fulmini neri che dissolse del tutto la lancia, sorprendendo Yelle.

Credo che la cosa sia reciproca. Siamo pur sempre compagne di team.” disse Erika ghignando.

La maga dell'aria si sollevò ancora più in alto e, con un movimento del braccio, creò un enorme tornado, che scagliò contro la sua avversaria. Erika, anziché allontanarsi, corse verso l'attacco e ci salto dentro.

-I tifosi sono protetti da una speciale barriera di energia perciò posso scatenarmi!- pensò Erika un attimo prima di scagliare il suo soffio del drago verso l'esterno. Come conseguenza del suo attacco, il tornado di Yelle non fece altro che amplificarlo e quell'attacco di caos colpì sia Yelle che Angel, distratta da Leo.

Il ragazzo, approfittandone, scattò verso la sua avversaria e la colpì con una sfera di fuoco infernale a distanza zero, ustionandole il braccio destro e spedendola addosso a Yelle. Il tocco finale arrivò per mano di Erika che, seppur confusa dal giramento di testa, riuscì a scagliare un altro soffio del drago contro le due.

La dragon slayer del caos atterrò in piedi finendo però subito in ginocchio con uno strano senso di malessere allo stomaco.

Leo le andò vicino per sincerarsi delle sue condizioni ma, un istante dopo, una grossa esplosione investì la sua compagna, facendola finire contro la parete dell'arena, sotto lo sguardo scioccato del ragazzo che, voltandosi a sinistra, vide Angel già in piedi, mentre Yelle, piena di ferite, era sdraiata dietro di lei.

-Come pensavo... Yelle ha cercato di proteggere la sua compagna incassando la maggior parte dell'attacco.- pensò Leo, mentre una spessa corazza ossea iniziava a ricoprire il suo corpo.

Sia Yelle che Erika, ancora stordita dall'attacco, provarono per un attimo paura nel vedere il loro compagno ridotto come tempo addietro contro gli angeli, anche se, questa volta, non c'era nessun numero sulla sua fronte.

Angel ghignò alla vista di quell'armatura e, girandosi verso Yelle, disse “Tu resta qui, ok? Concluderò tutto ora!”

Yelle annuì ma prima di lasciarla allo scontro, richiamò a sé un po' di vento e la dragon slayer, intuendo, assorbì tutta l'aria, ricaricandosi. Intanto, Leo si era avvicinato ad Erika, ridotta abbastanza male dopo quell'esplosione.

Cerca di riposare. O la va o la spacca.” commentò Leo rialzandosi.

Metticela tutta! Puoi vincere!” lo incoraggiò la compagna, tenendosi la spalla destra.

Leo annuì e si voltò verso la sua avversaria, iniziando a camminare verso di lei. Lo stesso fece Angel che, sotto lo sguardo stupito e affascinato dei presenti, ricoprì il suo corpo di scaglie, mentre una strana energia multicolore iniziò a vorticarle intorno.

-Dragon Force, eh?- pensò Aika, sorridendo alla sua compagna -Vediamo un po' come la gestisce-.

Nello stesso istante, i due avversari scattarono l'uno contro l'altra, tirandosi un pugno. Entrambi colpirono il bersaglio sulla guancia destra, crepando il terreno sotto ai loro piedi.

Dopo un secondo di immobilità, si allontanarono di scatto e Angel scagliò una grossa sfera di energia addosso a Leo che, senza batter ciglio, la colpì col dorso della mano sinistra, dissolvendola.

Il ragazzo passò dunque all'attacco e scagliò un raggio di energia rossa dalla bocca. Angel incrociò le braccia davanti al volto e, venendo tuttavia sospinta all'indietro di diversi metri, resistette all'attacco, procurandosi delle leggere bruciature.

-Sembra che qui dovremo passare subito alle maniere forti.- pensò la ragazza, iniziando ad accumulare potere magico. Leo se ne accorse e scattò all'istante verso di lei.

Con dei movimenti incredibilmente rapidi, le procurò diversi tagli sul corpo grazie ai suoi artigli neri, ma, nel contempo, Angel lo colpì con dei pugni d'acciaio, crepandogli l'armatura ossea in più punti.

Con un calcio ben piazzato, Leo la scagliò addosso a Yelle, ma Angel iniziò a levitare, alzandosi in aria, fino a trenta metri circa. Il ragazzo, capendo di doversi spostare alla sua altezza per continuare, fece uscire dalla schiena due grosse ali da pipistrello nere e si alzò in volo.

I due avversari ripresero a combattere, svanendo alla vista dei tifosi ma non agli occhi allenati dei maghi che continuavano a seguirli senza perdersi una solo mossa. Dopo pochi secondi, i due si fermarono di scatto.

Leo era riuscito ad immobilizzare Angel a mezz'aria bloccandole le braccia dietro alla schiena con le mani e le gambe con due tentacoli. Senza darle il tempo di colpirlo, le cinse il busto con le braccia, iniziando a stritolarla, per poi scendere in picchiata verso il suolo.

Ad un metro dallo schianto, Leo la lasciò andare, evitando l'impatto, mentre la ragazza colpì il terreno con violenza, creando un piccolo cratere. Il ragazzo, atterrato poco lontano, si avvicinò alla sua avversaria ma, quando su sul punto di afferrarla, un fulmini lo colpì in pieno, folgorandolo.

Leo cadde in ginocchio, paralizzato da quell'attacco, e Angel si rialzò in quell'istante. Un grosso taglio era visibile sulla tempia destra ma la ragazza sembrava non preoccuparsene troppo. Senza esitare, afferrò il suo avversario per le corna di cristallo nero e lo scagliò in cielo.

E' ora di concludere la faccenda!!!” urlò Angel portando le mani sul lato destro del corpo “DRAGON SLAYER'S SECRET ART...!!!”

-Vuole usare usare una tecnica del drago distruttore mentre ha la Dragon Force attiva?!- pensò Erika con gli occhi sgranati, alzandosi poi verso Leo, restando ancora più sorpresa.

Il ragazzo si era già ripreso dalla paralisi e, al posto delle ali da pipistrello, erano apparse sei grosse ali d'angelo bianche, inoltre, le varie parti di cristallo nero della sua armatura, erano diventate bianche.

Leo posò lo sguardo sulla sua avversaria e avvolse la mano destra nelle fiamme bianche, mentre quella sinistra nelle fiamme nere.

Vediamo come te la cavi contro di questo!!! FALL OF THE BLACK ANGEL!!!” urlò Leo per poi scendere nuovamente in picchiata contro la sua avversaria, tendendo le braccia verso di lei e ruotando sul suo asse, creando così una spirale di fiamme nere e bianche.

Angel attese fino all'ultimo, accumulando sempre più potere magico, e, quando Leo fu ad un metro da lei, ruotò su sé stessa, creando una spada di pura energia nelle mani e sferrando un fendente con essa.

... SWORD OF CREATION!!!”

La spada colpì l'avversario in pieno sui pugni. L'impatto creò un'esplosione accecante, abbastanza potente da far tremare l'intera città per qualche secondo. Un'imponente colonna di fumo nero si creò al centro dell'arena e, malgrado le urla di entusiasmo udibili poco prima, ora gli spalti erano piombati nel silenzio più assoluto.

I vari maghi della gilda, Edward e CJ soprattutto, fissavano a bocca aperta il fumo intento a diradarsi, curiosi di sapere chi avesse avuto la meglio in quel terribile scontro.

Dopo circa un minuto, tutti poterono vedere i risultati di quei due attacchi: Leo era in piedi, pieno di ferite su tutto il corpo e privo della sua armatura demoniaca, con le sue due armi a terra, mentre Angel, anch'essa ricoperta di ferite, aveva le mani completamente ustionate e sembrava sul punto di svenire.

Attimi di silenzio trascorsero, senza che nessuno dei due si muovesse, quando Angel, alzando di poco lo sguardo, notò una cosa e non poté fare a meno di sorridere.

Keh... pur di non cadere... hai preferito svenire in piedi, eh?”

Aika sgranò leggermente gli occhi per la sorpresa e, con un solo balzo, atterrò tra i due avversari, avvicinandosi poi a Leo. Effettivamente il ragazzo aveva gli occhi semi aperti e completamente bianchi.

La master gli schioccò le dita davanti alla faccia, ma non ci furono reazioni. Spostando lo sguardo su Erika, notò che non si era ancora rialzata, così come Yelle.

Beh, mi sa che la questione finisce qui... le vincitrici sono Angel e Yelle!!!” urlò la master distendendo un braccio verso le due dirette interessate, che vennero acclamate da tutti i tifosi, così come Leo ed Erika.

Edward e CJ fissarono i soldati intenti ad aiutare le loro compagne a raggiungere l'infermeria, dall'alto della tribuna riservata ai partecipanti.

Quindi ce l'hanno fatta.” commentò Edward, accendendosi una sigaretta.

Beh, devo ammetterlo... ero in dubbio su questo incontro. Bengie e Efina sono due avversari temibili, non lo pensi anche tu?” domandò CJ.

Edward tralasciò il fatto che avesse sbagliato il nome dei suoi compagni di team e, voltandosi verso un'altra parte, disse “Già, lo sono... ma ora dobbiamo occuparci di quelle due novelline”.

CJ seguì il suo sguardo, soffermandosi su Caramell e Nora, le loro due future avversarie e, squadrandole da capo a piedi, disse “Devo dire che non sono niente male!”

Edward alzò gli occhi al cielo, tornando poi a fissare l'interno dell'arena, il quale stava venendo 'riparato' da alcuni maghi di corte.

Beh, meglio avviarsi verso l'entrata. Almeno inizieremo prima e concluderemo prima.” sibilò l'ex-assassino, allontanandosi dalla tribuna con CJ subito dietro di lui.

Dopo diversi minuti, Aika tornò al suo posto, notando con piacere che l'arena era stata ripristina completamente. Alzando un braccio, urlò “Bene, eccoci all'ultimo scontro dei quarti di finale!!! Che entrino i quattro partecipanti!!!”

Edward e CJ entrarono pochi istanti dopo nell'arena, ricevendo una pioggia di applausi dagli spalti. Caramell e Nora li raggiunsero poco dopo, andando a posizionarsi dalla parte opposta dell'arena.

Aika non perse tempo e diede subito il via all'incontro. CJ, imitandola, non rimase fermo neanche un secondo e scattò verso le due avversarie. Caramell, accogliendolo con uno strano sorriso, posizionò le mani a terra e creò un alto muro di ghiaccio tra di loro, girandosi poi verso destra, mentre Nora si girò a sinistra.

-Può essere veloce quanto vuole, ma dovrà passare davanti a noi per raggiungerci. Il muro è troppo alto per superarlo con un salto.- si disse Caramell, creando intanto una lama di ghiaccio nella mano destra.

Come previsto, CJ si fece subito vedere, comparendo davanti a Nora, seppur a circa tre metri di distanza. La maga della luce non si fece attendere e, rivestendosi di un manto luminoso, scattò in avanti.

Come ebbe messo la faccia oltre il muro di ghiaccio, si ritrovò una lama di veleno vicino alla spalla destra. La ragazza ebbe tutto il tempo per notare Edward con la coda dell'occhio e aumentare la velocità, schivando così la lama e colpendo CJ con un pugno allo stomaco.

Il ragazzo incassò bene il colpo e riuscì a colpirla con un calcio basso in risposta. Nora non perse l'equilibrio, e accumulando potere magico nella mano sinistra, sferrò un pugno diretto al volto del ragazzo che, senza alcun problema, inarcò la schiena all'indietro, evitando il colpo.

Senti, non è che puoi vedertela con Edward? Mi sembra di combattere contro una bambina.” commentò CJ con un ghigno, riferendosi al loro divario in altezza.

Nora non la prese proprio bene e, schioccando le dita, creò un piccolo flash che accecò temporaneamente il ragazzo per poi colpirlo con una spazzata bassa della gamba, facendolo finire con il sedere per terra.

CJ si strofinò gli occhi per poter tornare a vedere e, la prima cosa che vide, fu lo sguardo compiaciuto della sua avversaria.

Scusa potresti affrontare Caramell? Mi sembra di combattere contro uno sbruffone.” commentò la ragazza, fissandolo mentre si rialzava.

CJ si sistemò il berretto rosso e, scrocchiandosi le nocche, disse “Ok, lo ammetto Sora... ti ho sottovalutata”.

La ragazza non stette neanche a dirgli il suo nome giusto, preferendo scattare verso di lui e cercare di colpirlo con un bastone fatto di luce. CJ evitò agilmente il primo affondo scansando di lato, per poi tentare di colpirla con un pugno al volto.

Nora svanì istantaneamente in un flash e, prima che CJ potesse girarsi per parare il colpo, lo colpì alla schiena con un colpo dall'alto, prendendolo tra le scapole. Il ragazzo ruotò su sé stesso, abbassandosi nel mentre, e cercò di colpirla con una spazzata laterale, come aveva fatto lei poco prima.

Nora intuì la sua tattica e saltò in alto evitando il colpo ma, essendo a mezz'aria, non poté evitare il pugno che la colpì in pieno petto spedendola a diversi metri di distanza.

-Quel ragazzo... ha bloccato la spazzata non appena mi ha visto saltare... e ha usato quella gamba come appoggio per sporgersi in avanti e colpimi-.

La ragazza si rialzò lentamente, massaggiandosi il punto colpito, per poi creare due grossi shuriken a tre lame di luce. CJ, intuendo che la situazione si stava facendo seria, attivò la sua modalità Blood Fire e delle piccole colonnine di vapore iniziarono a fuoriuscire dal suo corpo.

Nora lo fissò per qualche secondo in silenzio, dopodiché saltò in alto e scagliò entrambi gli shuriken verso CJ. Le due armi sfrecciarono velocemente verso il loro bersaglio, compiendo due curve ai suoi lati ma, di colpo, svanirono.

CJ sgranò gli occhi per la sorpresa, credendo che si fossero dissolti per volontà o distrazione della sua avversaria, ma, pochi istanti dopo, due profondi tagli si crearono sulle sue spalle, schizzando sangue tutt'attorno.

Il ragazzo si girò all'istante ma non vide niente o nessuno. Edward era impegnato ad evitare dei pugnali di ghiaccio scagliati da Caramell la quale sembrava interessata solo all'ex-assassino.

-Cosa diavolo mi ha colpito?- si domandò CJ poco prima che altrui due tagli si aprissero sulle cosce, spargendo ancora più sangue.

Cosa c'è? Ti senti talmente superiore da lasciarti colpire senza reagire?” domandò Nora con uno strano ghigno sulle labbra. CJ non se ne preoccupò troppo e svanì nel nulla, lasciando del vapore al suo posto, riapparendo di fronte alla sua avversaria.

Il ragazzo cercò di colpirla direttamente con due pugni, ma Nora svanì nuovamente in un flash, spostandosi di diversi metri indietro. CJ assottigliò lo sguardo e cercò di nuovo di avvicinarsi per colpirla, ma ogni volta la sua avversaria svaniva e si portava ad una distanza di sicurezza.

In quell'istante, due tagli si formarono sulla schiena di CJ, creando una X rossa ma il giovane non si girò neanche per controllare. Doveva cercare di capire cosa stesse succedendo.

Dopo aver fatto un respiro profondo, svanì nuovamente nel nulla, spostandosi sul lato sinistro della sua avversaria, mantenendo comunque una certa distanza, per poi tirare un pugno in avanti.

Il colpo di fiamme che scaturì dal suo pugno sfrecciò velocemente contro il bersaglio ma, a pochi centimetri dall'obbiettivo, si schiantò contro qualcos'altro, creando un piccolo flash.

Il ragazzo alzò un sopracciglio e, spostandosi in un altro punto, ripeté l'attacco che ebbe lo stesso finale di prima. Riprovò altre tre volte, ma alla fine i suoi occhi si erano abituati a vedere quella 'difesa'.

I tuoi shuriken, eh?” domandò CJ, sorprendendo leggermente Nora “Essendo fatti di luce... puoi 'dissolverli' alla luce del sole, per poi materializzarli dove occorre, ad esempio per ferirmi all'improvviso o proteggerti dai miei attacchi”.

Vedo che sei un ottimo osservatore...” si complimentò Nora “... mi chiedo se il tuo amico sia altrettanto abile”.

CJ spostò leggermente lo sguardo e notò con sorpresa, che il suo compagno era in netta difficoltà contro Caramell.

Il mago del veleno, infatti, aveva diversi tagli su tutto il corpo, mentre Caramell era aveva solo un taglio sull'avambraccio destro che aveva congelato con il suo stesso potere.

La ragazza scattò nuovamente verso il suo avversario e, creando una catena di ghiaccio, cercò di colpire Edward che però si abbassò velocemente, evitando il colpo, scagliando poi due pugnali di veleno, mirando alle gambe di Caramell.

La ragazza si concentrò velocemente e ricoprì le gambe con uno strato di ghiaccio, sulla quale i pugnali di Edward rimbalzarono. Un secondo dopo, fece diventare il ghiaccio del semplice vapore acqueo e riprese ad attaccare l'avversario.

-Se provo a toccarla o ad afferrare le sue armi, mi congelerà... ma se per caso dovessi riuscire a colpirla con del veleno, ghiaccerà il veleno.- ricapitolò Edward, evitando le sferzate della catena -Devo trovare uno modo per sopraffarla... e in fretta!-

Evitando l'ennesimo colpo, il ragazzo scagliò un altro pugnale di veleno e Caramell, come prima, rivestì la gamba di ghiaccio ma, con sua somma sorpresa, il pugnale passò attraverso il ghiaccio come se fosse burro, e si conficcò nella gamba.

La ragazza digrignò i denti per il bruciore derivante dal veleno per poi congelare del tutto quella parte della gamba, rimuovendo il veleno, ma ciò non impedì al veleno di diffondersi per tutto l'arto.

Perché il ghiaccio non ha più effetto?” domandò Caramell, fissando Edward che, con un ghigno sulle labbra, spiegò “Devi sapere che le tossine dei veleni risentono molto delle basse o delle alte temperature, infatti prima con il tuo ghiaccio le neutralizzavi senza problemi, ma esistono degli speciali veleni adatti a queste situazioni”.

Il ragazzo si accese una sigaretta, indicando poi la gamba di Caramell e riprendendo a spiegare “Quel veleno è più caldo degli altri e ciò gli consente di superare le tue difese di ghiaccio... purtroppo questi speciali veleni sono più complicati da preparare, dato che potrei crearlo troppo caldo, distruggendo così le tossine”.

L'avversaria si limitò ad ascoltarlo in silenzio, per poi posare entrambe le mani a terra “Immagino che questo veleno mi paralizzerà o mi renderà impossibile combattere... perciò cercherò di concludere il tutto ora!”

Il terreno davanti a lei iniziò a ghiacciarsi velocemente, creando una vera e propria scia di ghiaccio che si diresse verso Edward, dividendosi davanti a lui, per poi ricongiungersi alle sue spalle. Dal ghiaccio fuoriuscirono diversi lupi che balzarono addosso all'avversario, ma Edward riuscì a creare una grossa hydra di veleno a tre teste e, grazie a lei, fu in grado di proteggersi dall'assalto.

Contrariamente a quanto previsto dall'ex-assassino, i lupi si sciolsero all'istante, diventando acqua e imprigionandolo in una grossa sfera liquida. Attraverso l'acqua, Edward riuscì a vedere il sorriso di Caramell che, con un semplice schiocco delle dita, trasformò l'acqua in ghiaccio, congelandolo sia il ragazzo che l'hydra.

Preso!” esclamò la ragazza, ma una voce maschile alle sue spalle la sorprese “Sembra che il mio veleno abbia fatto effetto”.

Caramell si girò all'istante ma non vide nessuno.

Mi spiace per te, ma il veleno con cui ti ho infettato sta 'uccidendo' il tuo senso della percezione dello spazio... tra poco non riuscirai neanche a capire dove ti trovi.” disse Edward alle sue spalle, ma quando la ragazza si girò verso di lui, non lo vide.

Quindi... ho congelato una copia?” domandò Caramell la cui vista iniziava piano piano ad annebbiarsi. Doveva sbrigarsi a concludere lo scontro.

Edward annuì, benché non la ragazza non potesse vederlo, per poi colpirla con un pugno ben assestato allo stomaco. Caramell si piegò in due per il colpo subito, ma riuscì comunque ad indietreggiare di diversi metri.

Nora!!! La gabbia!!!” urlò la maga del ghiaccio, richiamando l'attenzione della sua compagna ancora intenta a combattere contro CJ. La maga della luce si spostò rapidamente vicino a Caramell e lo stesso fece il ragazzo con Edward.

Prima che i due ragazzi potessero creare una strategia, Caramell creò una grossa gabbia di ghiaccio come aveva fatto contro Stefan e Michael, imprigionandoli e Nora scagliò all'istante alcuni raggi di luce che iniziarono a rimbalzare di colonna in colonna.

Edward, ho bisogno che mi copri!” urlò CJ evitando alcuni raggi di luce.

Il mago del veleno annuì e, scagliando delle strane lame circolari di veleno, riuscì a deviare i raggi di luce prima che colpissero il suo compagno, sacrificando però la sua difesa.

CJ tornò in modalità Blood Fire e scattò in avanti il più rapidamente possibile, raggiungendo la colonna di ghiaccio che lo separava dalle due avversarie. Nora lo fissava con sguardo serio, attendendo la sua mossa, mentre Caramell era ormai prossima a crollare a causa del veleno.

Il ragazzo posò la mano sinistra sulla colonna, caricando il pugno destro, e chiuse gli occhi. Edward venne colpito da due raggi di luce sulla schiena ma riuscì a restare in piedi per poter scagliare altre lame e proteggere il suo compagno.

Dopo pochi secondi, CJ aprì gli occhi di scatto e colpì la colonna di ghiaccio con tutta la sua forza. Delle leggere fiamme avvolsero il suo intero braccio per un istante, ma alla fine riuscì a distruggere la colonna, scagliando schegge tutt'attorno.

Nora, notando che il suo vero obiettivo era la sua compagna, scattò in avanti ma, all'ultimo, CJ si abbassò, permettendo ad una freccia di veleno di colpire la maga della luce, rimasta sorpresa da quell'attacco.

La freccia si conficcò nella spalla destra della ragazza, facendola indietreggiare vicino a Caramell. Caricando entrambi i pugni, CJ fece un ultimo scatto in avanti e le colpì entrambe alla bocca dello stomaco, sollevandole dal terreno e scagliandole in aria.

Le due ragazze finirono contro la parete dell'arena, cadendo poi a terra. Caramell rimase immobile, ormai sopraffatta dal veleno, mentre Nora riuscì a girarsi verso CJ, per nulla preoccupato da un prolungamento dell'incontro.

La maga provò subito a rialzarsi, ma scoprì di avere il corpo completamente paralizzato a causa del veleno con cui era fatta la freccia che l'aveva colpita.

Notando la situazione, Aika si alzò in piedi e annunciò “L'ultimo incontro dei quarti di finale termina qui!!! I vincitori sono Edward e CJ!!!”

La folla applaudì calorosamente a tutti e quattro i maghi e urlò i suoi complimenti per i due vincitori, che vennero poi aiutati dai soldati a raggiungere l'infermeria insieme a Caramell e Nora.

Non appena furono usciti dall'arena, si trovarono di fronte a Yelle e Angel.

Quindi ce l'avete fatta anche voi.” commentò Angel con un sorriso, fissando il suo compagno di team che, rispondendo al sorriso, disse “Beh, volevate affrontarci in semifinale, no?”

Spero che non ti metterai a piangere quando ti prenderò a calci, Edy!” esclamò Yelle, svolazzando intorno al compagno che, dopo essersi distaccato dal soldato, ribatté “La cosa è reciproca, ragazzina!”

Aika, intanto, aveva annunciato che le due semifinali si sarebbero svolte dopo una breve pausa, giusto il tempo di far riprendere al meglio i vari maghi, dopodiché saluto il re, svanendo nel nulla come se fosse nebbia.

Il sovrano si domandò dove fosse andata ma nessuno seppe dargli una risposta. Quello che nessuno dei presenti poteva sapere, era che la master della gilda si era materializzata in cima all'arena, vicino alla statua dell'antico dio.

In meno di un secondo, individuò un ragazzo seduto sul bordo dell'arena, con le gambe a penzoloni. Era alto poco più di un metro e settanta, dal fisico magro con pochi muscoli e la carnagione chiara.

I corti capelli neri scompigliati erano mossi dalla leggera brezza che soffiava là in alto, facendo oscillare anche i due bastoni di legno che portava incrociati sulla schiena, sopra al cappotto nero. Sulla spalla sinistra era visibile uno spallaccio argentato che risaltava bene con i capelli.

Le gambe erano fasciate da dei pantaloni blu scuro, mentre la mano destra era coperta da un guanto metallico nero.

Katsu Itsuna, che sorpresa vederti qui.” proruppe Aika, avvicinandosi pian piano al ragazzo che, lentamente, si voltò verso di lei, fissandola con i suoi freddi occhi color ambra.

Aika... a cosa devo il piacere di questa visita?” chiese il ragazzo con uno strano sorriso enigmatico sulle labbra.

Oh, niente di particolare! Mi domandavo che cosa fossi venuto a fare qui, ma ora credo di saperlo... volevi goderti un torneo come si deve, eh?” commentò la ragazza sedendosi vicino a lui, notando così gli stivali neri con cerniera bianca del ragazzo.

Un futile modo per passare il tempo.” disse il ragazzo, sistemandosi il gilet nero che portava sotto al cappotto, sotto alla quale portava anche una camicia bianca “In una biblioteca potrei fare qualcosa di interessante almeno”.

Oh, come siamo schietti...” lo canzonò Aika con un ghigno sulle labbra “Non l'avrei mai detto che il ragazzo più intelligente del mondo, famoso per le sue doti da ladro, i suoi poteri e la sua... paura, fosse così scontroso!”

Invece io non avrei mai detto che tu saresti riuscita a convivere con delle ragazze, data la tua sindrome di inferiorità per quanto riguarda la grandezza del seno. Conosco un ottimo chirurgo se vuoi.” ribatté Katsu mantenendo il sorriso e facendo comparire una vena pulsante sulla fronte di Aika.

Mi sembra di capire che tu sia in cerca di guai...”

Oh la ricerca di guai è una delle forze principali che fanno muovere questo mondo. Sappiamo entrambi come andrebbe a finire se passassimo alle maniere forti”.

Bene, allora perché non la risolviamo in maniera pacifica? Che ne dici degli scacchi?” domandò Aika, suscitando leggermente l'attenzione del ragazzo “Se vinco io, la smetterai di lanciarmi quelle odiose frecciatine... e ti unirai alla mia gilda”.

Cosa ti fa pensare che io voglia unirmi alla tua gilda? Lavoro da solo.” rispose seccamente Katsu, tornando a guardare l'arena.

Forse il fatto che io so dove si trova quel demone?”

Il ragazzo si girò verso di lei, fissandola con quegli occhi freddi, e le chiese “Come fai a saperlo? Neanche io ho scoperto dove si trova”.

Spiacente, non posso divulgare tali informazioni.” proferì Aika mantenendosi sul vago. Il ragazzo la fissò ancora per qualche secondo per poi alzarsi in piedi “D'accordo, giochiamo a scacchi... ma se vinco io, tu mi dirai dove si trova”.

Ok, andata!” esclamò la ragazza, rialzandosi velocemente “Ti dispiace se giochiamo da te?”

Katsu alzò un sopracciglio ma, con un movimento del braccio, creò un portale ovale nell'aria e, insieme ad Aika, lo attraversò. I due si ritrovarono in un mondo uguale al precedente ma con due grosse differenze.

La prima era che i colori erano più spenti e la seconda era che non c'era anima viva in giro.

Bene, qua potremo giocare in santa pace... anche se sarà una cosa rapida!” disse Aika, per poi schioccare le dita. Al centro dell'arena comparì una grossa scacchiera con i relativi pezzi.

I pedoni erano dei semplici soldati con spada e scudo, le torri erano delle sottospecie di golem, i cavalli erano rappresentati come dei centauri armati di tridente, mentre gli alfieri erano pesantemente corazzati e armati di alabarda. I re e le regine non avevano aspetti particolari.

A te l'onore della prima mossa!” disse la ragazza, andando a posizionarsi su una specie di torretta posta dietro allo schieramento nero.

Una scacchiera grossa, dei grossi pezzi... sì, la tua sindrome dell'inferiorità è davvero una brutta cosa. Mi piacerebbe fare degli esperimenti su questo tuo lato.” disse il ragazzo, scoccando così l'ennesima frecciatina.

Aika questa volta non la prese benissimo ma, mantenendo uno strano sorriso sulle labbra, disse “Bada a quello che fai. Questa non è una semplice partita di scacchi! Ora siamo due veri e propri dei che comandano due eserciti!”

Non sapevo fossi anche megalomane.” aggiunse Katsu, prendendo posizione sulla sua torretta “Ma comunque sia... pedone in B-4”.

Come pronunciò quelle parole, il pedone nella casella B-2 si alzò e camminò fino alla casella indicata dal ragazzo, rimettendosi poi in ginocchio.

Aika esibì uno strano ghigno e, alzando una mano, disse “Vedo che non sei entrato nell'ottica di questa megalomane. Pedone in E-7... elimina il re nemico!!!”

Katsu sgranò leggermente gli occhi, immaginando che fosse un modo futile per distrarlo ma, incredibilmente, il pedone selezionato da Aika si alzò e, correndo verso l'esercito nemico, salto oltre al pedone che gli stava di fronte e, con un semplice fendente, tagliò di netto la testa al re bianco, facendola ruzzolare a terra.

Credo che questo sancisca la mia vittoria.” disse Aika con un sorriso sulle labbra.

Il ragazzo rimase in silenzio, intento a fissare la scacchiera e la testa del suo re separata dal suo corpo “Immagino che con quella frase di prima... tu volessi dire che potevamo controllare liberamente i nostri 'soldati'...”

Indovinato! Avresti potuto semplicemente dire al tuo pedone di difendere il re, oppure a qualche altro pezzo.” spiegò Aika, scendendo dalla torretta e smaterializzando la scacchiera con uno schiocco delle dita “Dopo il torneo vieni pure alla gilda per farti mettere il marchio!”

Katsu annuì per poi creare un altro portale dalla quale uscì insieme alla master, la quale svanì nell'aria come nebbia.

Una mentalità così semplice... eppure così pericolosa...” sussurrò il ragazzo, svanendo alla vista delle tribune “Sembra proprio che con lei dovrò impegnarmi per superarla”.



Ah, sacerdotessa Aika! Ben tornata!” disse il re, sorridendo alla ragazza che, inchinandosi leggermente, disse “Mi scuso per l'attesa. Il torneo riprenderà subito!”

Dopo essersi sistemata davanti alla sua poltrona, la master alzò un braccio e urlò “Spero che siate tutti pronti!!! Ora passiamo al terzo turno, le semifinali!!!”

La folla esplose come al solito in urla di gioia e applausi, mentre il tabellone del torneo veniva mostrato un'altra volta sugli schermi.



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Che entrino i quattro maghi!!!”

Zero e Miyuki furono i primi ad entrare, seguiti a ruota da Draco ed Enor. Le due squadre si scambiarono occhiatacce di fuoco e Draco, ghignando, disse “Bene bene, ora posso spedire un'altra maghetta del sangue in infermeria!”

Fossi in te farei attenzione... potrei ridurti talmente male da doverti portare direttamente in ospedale.” sibilò Miyuki.

Aika alzò la mano destra e, calandola di colpo, urlò “Che la prima semifinale... abbia inizio!!!”



- - -



Siete tutti pronti?” chiese Tsuki, voltandosi all'indietro. Era buio pesto in quel tunnel, ma ormai si erano talmente abituati all'oscurità da riuscire a vederci senza problemi. I suoi compagni annuirono e lei, con un semplice pugno, colpì la prete di terra davanti a lei, sgretolandola.

La maga della creazione sporse la testa fuori dal tunnel e scoprì con piacere di essere arrivata in un altro tunnel ma, a differenza di quello scavato da loro, quello era illuminato e molto più largo.

Quando i suoi compagni avevano scoperto di dover, letteralmente, scavare un tunnel sotto terra, per tutta la notte, per avvicinarsi alla base nemica, non erano stati molto felici, ma le parole successive di Tsuki li avevano rincuorati.

Combattere all'esterno sarebbe inutile. Ci circonderebbero in pochi istanti e per noi sarebbe la fine. Se combatteremo nei tunnel scavati da loro potremo bloccarli ed eliminarli più velocemente man mano che ci avvicineremo al castello! Così facendo, i maghi di classe S verranno a fermarci e il master resterà privo di difese!”

Tsuki scese per prima nel nuovo tunnel, seguita a ruota da Dorein e poi tutti gli altri. Un demone toro li individuò quasi subito ma una lama circolare invisibile scagliata da Kay gli staccò di netto la testa.

Ora resta un solo problema...” disse Yukiteru annusando l'aria “... non sappiamo quale sia la via più veloce per il castello”.

Da una parte c'è il castello, dall'altra un deposito di minerali e rocce, dalla quale poi parte una via per il castello. In qualunque caso dovremmo riuscire a raggiungere la base nemica, ma ci sono molte diramazioni.” spiegò Dorein, ripensando a tutto quello che aveva visto durante la notte.

Una via vale l'altra per me.” sbottò Zafrina “Ci siamo mossi lentamente come delle lumache per non fare rumore! Ora devo scatenarmi!”

In quel momento, due soldati di Empty Scream apparvero dal nulla e, notando i maghi, uno dei due scattò verso una campana, colpendola con un pugno, facendo scattare l'allarme.

Zafrina si lanciò sul soldato rimasto indietro che cercò di fermarla con delle lame di ferro uscire dalle mani, ma la ragazza gli afferrò la faccia con una mano e generò un piccolo sisma nel cranio del nemico, facendolo esplodere.

Zafrina! Ti ho detto di non eliminarli!” urlò Arya incoccando una freccia nel suo arco.

Mi spiace, ma ora come ora non posso trattenermi!” urlò di rimando la maga dei cataclismi, ripetendo l'attacco sull'altro nemico, uccidendolo.

Come previsto, una trentina di soldati arrivò in pochi secondi, bloccando del tutto una delle due vie.

Beh, credo che di là ci sia il castello.” commentò Vaiter.

Credo che tu abbia ragione.” ammise Tsuki, pronta a combattere ma, all'ultimo, un raggio di energia arancione scaturì alle spalle dei soldati, uccidendoli.

Il colpo era inclinato in modo tale da colpire il tunnel in alto sopra Tsuki e gli altri. L'impatto del raggio creò una grossa esplosione e diversi pezzi di roccia e terra crollarono addossò ai maghi di Last Hope che li evitarono gettandosi in avanti o indietro.

Dopo pochi secondi, tempo che la polvere si posasse a terra, Tsuki scoprì di essere rimasta con Arya, Dorein e Yukiteru, mentre Zafrina, Kay e Vaiter erano dall'altra parte della frana.

Zafrina! Kay! Mi sentite?” urlò Yukiteru, dando un colpo al muro di roccia e terra.

Sì ti sentiamo!” urlò di rimando Kay, spolverandosi i vestiti dalla polvere, mentre Zafrina e Vaiter si rialzavano.

Tsuki si girò verso l'origine dell'attacco e rimase alquanto disgustata dalla scena, così come Arya.

L'autore di quell'attacco era un uomo enorme, alto sui due metri, incredibilmente grasso e dalla carnagione cadaverica. Indossava solo dei pantaloni laceri neri abbinati a degli stivali del medesimo colore, mentre l'avambraccio destro era coperto da uno strano macchinario, simile ad un cannone o ad un fucile, su cui erano visibili delle lucine arancioni.

La faccia era coperta quasi tutta da una strana maschera grigio scura che lasciava visibile solo l'occhio sinistro, interamente nero, e parte della testa, attraversata da orribili cicatrici.

Guarda un po'... dei topolini sono sgattaiolati nelle nostre gallerie!” esclamò l'uomo scoppiando in una grassa risata che mise i brividi alle due ragazze.

Ehi Tsuki! Allontanati dal muro che adesso lo distruggo!!!” urlò Zafrina, ma la compagna urlò di rimando “No! Voi procedete per quella via! Così non potremo essere presi alle spalle!”

Zafrina sembrò contraria all'idea ma alla fine scattò lungo la galleria, con Kay e Vaiter subito dietro.

Intanto, i loro quattro compagni stavano ancora osservando il loro avversario che, avvicinandosi a loro, schiacciò il cranio di una ragazza rimasta coinvolta nel suo attacco, uccidendola definitivamente.

Chi diavolo è quel ciccione?” chiese Yukiteru, indicando il suddetto interessato.

Tieni a freno la lingua, moccioso! Sono Qwavish, uno dei maghi di classe S di Empty Scream!” urlò l'uomo, indicando il dragon slayer con l'arma montata sull'avambraccio destro.

Un mago di classe S? Benissimo!!!” esclamò Yukiteru scrocchiandosi le nocche, notando poi lo strano sguardo che il nemico gli stava rivolgendo.

Tu... hai per caso un fratello maggiore?” chiese Qwavish, assottigliando l'occhio e Yukiteru, sgranando gli occhi, chiese “Lo conosci?!? Dimmi dove si trova!!!”

Calmati Yukiteru... se è vero che lo hanno catturato, lo avranno segregato nelle celle sotterranee del castello.” disse Dorein, fissando con sguardo neutro l'avversario. Yukiteru strinse i pugni e scattò in avanti, caricandosi di elettricità, passando di fianco a Qwavish che lo lasciò passare senza problemi.

Yukiteru! Aspetta!!!” urlò Tsuki ma il compagno non la ascoltò, continuando ad avanzare. La maga della creazione, allora, cercò di seguirlo, ma il nemico le puntò contro la sua arma e le sparò un raggio di energia arancione.

La maga evitò il colpo senza problemi ma il pavimento cedette sotto ai suoi piedi e finì in un altro tunnel, riuscendo a rotolare di lato prima che le macerie la schiacciassero. Di sopra, Arya guardò scioccata il pavimento ormai crollato e urlò il nome della sua compagna, ma non udì risposta.

Oh, che peccato! Un topolino è rimasto schiacciato!” esclamò Qwavish.

Dorein... tu vai avanti e cerca Yukiteru.” disse Arya, fissando l'avversario con sguardo truce.

E Tsuki?”

Sono sicura che sia ancora viva, ma Yukiteru sta andando dritto al castello e potrebbe aver bisogno di una mano.” spiegò Arya.

Lo slime parve pensarci un attimo, ma alla fine corse in avanti, evitando il buco nel pavimento. L'avversario cercò di colpirlo con un raggio di energia, ma una freccia incredibilmente veloce gli passò davanti agli occhi, rigandogli la maschera, e costringendolo a fare un passo indietro, permettendo a Dorein di passare.

La tua avversaria sono io!” esclamò Arya, incoccando un'altra freccia e scagliandola contro l'avversario. Qwavish, malgrado la mole, riuscì ad evitarla scansando di lato per poi sparare un raggio di energia.

Arya si gettò a terra, evitandolo, per poi rialzarsi e scagliare in rapida successione tre frecce, ma nessuna di esse colpì l'avversario che le deviò tutte colpendole con la sua arma.

La maga, allora, incoccò una freccia speciale che, dopo essere stata scagliata, si divise in una decina di frecce di luce, le quali saettarono tutte verso Qwavish. L'uomo puntò l'arma in avanti e creò una starna barriera di luce arancione contro la quale le frecce di luce rimbalzarono, dissolvendosi a mezz'aria.

Perché non usi la tua vera magia?” chiese l'avversario, sorprendendo Arya “Tu... conosci la mia vera magia?”

L'energia Zero, un potere incredibilmente distruttivo! La mia energia è una versione controllabile della tua!” spiegò Qwavish “Mi ci sono voluti anni di esperimenti, ma alla fine sono riuscito a controllarla!”

Un attimo... esperimenti? Vuoi dire che sei stato tu a fare degli esperimenti su di me?!”

Indovinato! Sono uno dei maggiori esperti dell'energia Zero e quando sei riuscita a fuggire, credevo fosse tutto finito, ma con i dati a mia disposizione, sono riuscito ad ottenere questo potere!!!” urlò Qwavish per poi sparare velocemente un raggio di energia che colpì Arya sul braccio, distruggendole il braccialetto.

Quel braccialetto ti impediva di mostrare il tuo massimo potenziale! Ora... mostrami di cosa sei capace!” urlò l'uomo cercando di colpirla nuovamente con dei raggi di energia, ma la ragazza riuscì ad evitarli, inciampando però alla fine e perdendo il suo arco.

Arya si rialzò subito per recuperarlo, ma Qwavish lo distrusse con un raggio di energia che creò un'esplosione abbastanza potente da scaraventare Arya contro la parete del tunnel.

Ora non hai più armi... combatti seriamente e mostrami il tuo potere!” la incitò nuovamente il nemico. Dal polverone venutosi a creare, scaturì una sfera di energia che colpì Qwavish in pieno, scagliandolo lontano.

L'uomo si rialzò lentamente, individuando Arya con una sfera di energia nella mano destra. La sfera era composta da diversi colori, dall'azzurro del bordo, passando per il blu fino al nero del nucleo.

Sotto la maschera, Qwavish ghignò compiaciuto nel potere vedere nuovamente l'energia Zero.

Sì! Finalmente! Ora mostrami come sai usarlo!!!”

Arya strinse i denti e, concentrandosi, si scagliò contro il suo avversario.



L'ennesimo demone toro venne tagliato di netto a metà da una lama scagliata da Kay, mentre Zafrina e Vaiter si occupavano di due tunnel, facendo crollare il soffitto, in modo da bloccarli.

Certo che questa via è piena di diramazioni.” notò Vaiter, allontanandosi da alcune macerie.

Non lamentarti. Almeno possiamo eliminare più demoni.” lo canzonò Zafrina, avviandosi lungo il tunnel principale, sbucando poco dopo in un enorme magazzino pieno di scatoloni e carrelli da miniera straripanti di pietre preziose.

Zafrina e Kay rimasero leggermente colpire alla vista di quel luccichio, mentre Vaiter si preoccupò di trovare subito la via per il castello ma, non appena fu vicino ad un tunnel, una lama venne scagliata dall'ombra e riuscì ad evitarla al pelo, saltando all'indietro.

Le sue due compagne accorsero subito, notando la lama svanire come se fosse fumo, e si misero vicino a Vaiter, individuando il nemico. Era un uomo parecchio alto coperto interamente da un mantello grigio lacero, che però non lasciava visibile neanche un lembo di pelle.

Intrusi. Ciò è imperdonabile. Devo eliminarvi prima che il master venga a saperlo.” sibilò l'uomo “Non vi avvicinerete al Nemesias”.

Nemesias?” domandò Vaiter e Kay disse “Dev'essere quell'affare per evocare demoni più potenti”.

Zafrina esibì un ghigno piuttosto inquietante e, scrocchiandosi le nocche, disse “Sembra che abbiamo trovato qualcosa di interessante! Facciamo a pezzi questo buffone e dirigiamoci verso il Nemesias!”

Sciocca insolente!” sbottò l'uomo, scagliando dal mantello alcune lame seghettate che vennero prontamente evitate da tutti e tre i suoi avversari. Kay scagliò delle lame invisibili come risposta, ma quelle passarono attraverso il nemico, tagliando alcune casse dietro di lui.

Keh, immagino che tu sia un mago di classe S...”

Indovinato. Sono Skuas, guardiano del Nemesias.” spiegò l'uomo dissolvendosi per poi apparire su delle casse più in alto.

Vaiter e Zafrina si prepararono ad attaccarlo, ma Kay alzò un braccio per fermarli “Voi andate, a lui ci penso io”.

Cosa? Perché mai dovrei lasciartelo?!” domandò Zafrina e l'albina, voltandosi verso di lei, disse “Perché non sappiamo cosa sia questo affare per evocare i demoni! Potrebbe volerci un enorme potere magico per distruggerlo e tu ce l'hai!”

Zafrina la fissò per qualche secondo poi, dirigendosi verso il tunnel, disse “Andiamo Vaiter.” e il ragazzo, visibilmente, sorpreso, la seguì.

Strano... come mai li hai lasciati andare?” domandò Kay sospettosa, fissando il suo avversario.

L'animaletto del master deve mangiare ogni tanto.” spiegò Skuas “Io mi occuperò di te e poi getterò il tuo cadavere nelle sue fauci”.

Kay soffocò una risatina per poi creare diverse lame intorno a lei.

Voglio proprio vedere come farai ad eliminarmi... secondo me sei tutto fumo e niente arrosto!” disse Kay, ghignando.

L'uomo si dissolse nuovamente e riapparve alle sue spalle, notando che la ragazza si era già girata per affrontarlo.

Coraggio, mister mago di classe S, giochiamo!!!”



Tsuki riaprì lentamente gli occhi. La testa le faceva un male cane e sentiva il sangue colarle sulla guancia destra. Evidentemente, nella caduta si era tagliata sulla fronte.

Si rialzò lentamente, guardandosi attorno. Si trovava in un tunnel alquanto strano. Era ben scavato, con torce poste su ambo i lati e ogni quattro metri, inoltre tendeva verso il basso.

-Chissà dove porta...- pensò la ragazza, mentre, sopra di lei, sentiva diverse esplosioni. Evidentemente i suoi compagni stavano ancora combattendo contro Qwavish.

Tenendosi la spalla sinistra con la mano destra, iniziò ad avanzare lungo quel tunnel. L'istinto le diceva che era la cosa giusta da fare, così decise di fidarsi e, dopo diversi minuti, giunse di fronte ad un portone di ferro.

Senza alcuna difficoltà, creò una chiave adatta al portone e lo aprì, facendo un po' di forza per aprirlo. L'interno della stanza era completamente buio ma Tsuki vide una figura seduta a terra davanti a lei.

Dopo aver creato una torcia nella mano sinistra, la ragazza entrò e il suo cuore perse un battito.

Seduto davanti a lei, c'era un vecchio uomo dai capelli grigi lunghi fino alla schiena. Era molto magro, segno di una lunga prigionia, e aveva il corpo ricoperto di lividi. La barba grigia, unita ai baffi, copriva le labbra dell'uomo, mentre la frangetta copriva gli occhi. Indossava solo dei pantaloni neri sporchi e rovinati.

Marihito...?” sussurrò Tsuki con gli occhi umidi. L'uomo alzò di poco lo sguardo, fissandola con i suoi occhi neri, che sgranò all'inverosimile non appena la vide “Tsuki?!”

La ragazza lasciò andare all'istante la torcia e si precipitò dall'uomo, abbracciandolo con tutte le sue forze, venendo ricambiata all'istante.

Che cosa ci fai qui?” chiese l'uomo, visibilmente preoccupato.

Faccio parte di Last Hope, una gilda della luce, e sono qua con i miei compagni per sconfiggere Empty Scream!” spiegò rapidamente Tsuki, aiutandolo ad alzarsi, ma l'uomo, scostandola appena, disse “Devi andartene subito da qui! E' troppo pericoloso!”

Prima che Tsuki potesse chiedergli qualche spiegazione, uno strano rumore catturò la sua attenzione e, girandosi verso l'uscita, scoprì che era bloccata da una strana creatura.

Aveva una forma umanoide e, forse, si trattava davvero di un umano, benché l'aspetto suggerisse tutt'altro. Il braccio destro era ricoperto da delle squame blu scuro, con la mano attraversata da delle vene nere; quello sinistro sembrava 'normale' tranne che per le cuciture che tappezzavano la carnagione cadaverica; Il busto aveva tre buchi sul pettorale destro, rendendo visibili le costole, mentre il ventre sembrava ricoperto da una corazza di roccia; le gambe erano uguali a quello di un licantropo, con i peli neri e gli artigli rossi, ed erano fasciate da dei pantaloni bianchi, dalla quale fuoriusciva una grossa coda rossa di scorpione, il cui pungiglione penzolava sopra la testa.

La testa, che ricordava per l'appunto quella di un ragazzo, aveva una cucitura che partiva dalla fronte, scendendo tra i due occhi, per poi tagliare sulla guancia destra. I capelli erano verde bosco e lunghi fino alle spalle, che però non riuscivano a nascondere le orecchie a punta.

Gli ultimi tratti distintivi di quella strana creatura erano i denti da squalo ben in vista e gli occhi simili a quelli dei serpenti, azzurri.

La creatura fissò intensamente Tsuki, mettendola in soggezione e, senza dir nulla, cercò di trafiggerla con il suo pungiglione. La ragazza gettò di lato Marihito e si abbassò, evitando il pungiglione, per poi scattare in avanti e, dopo aver creato una spada nella mano destra, cercare di trafiggerlo a sua volta.

La pelle del ragazzo si ricoprì all'istante di acciaio e la spada di Tsuki si infranse contro di essa, sorprendendola. Un istante dopo, la creatura la colpì con un pugno al volto, schiantandola contro la parete.

La ragazza rimase completamente stordita da quel colpo, ma riuscì a rialzarsi in qualche modo, tenendo una mano appoggiata alla parete. La creatura cercò nuovamente di colpirla con il suo pungiglione ma il vecchio si mise in mezzo e la coda si fermò all'istante.

Levati.” sibilò la creatura per poi colpirlo con una sferzata della coda, sbattendolo a terra.

Approfittando della sua distrazione, Tsuki creò una granata nella mano destra e la lanciò tra i piedi della creatura. L'esplosivo creò una discreta esplosione ma né lei ne il vecchio rimasero coinvolti.

Tsuki si avvicinò a Marihito ma, dal polverone venutosi a creare, sbuco il braccio destro della creatura che la afferrò per la gola e la sollevò di peso, iniziando a stritolarla. La ragazza creò due pugnali nelle mani e li conficcò nel braccio del nemico il quale non batté ciglio, limitandosi a rafforzare la presa.

Ti prego! Lasciala andare!” urlò Marihito, cercando di rialzarsi.

E' un'intrusa. Devo eliminare gli intrusi.” sentenziò la creatura quando, dal nulla, sbucò un tentacolo nero che gli tagliò di netto il braccio destro all'altezza del gomito, facendo schizzare dello strano sangue nero per la stanza.

La creatura si fissò impassibile il moncherino, mentre Tsuki gettava via l'arto amputato, tossendo e riprendendo fiato.

Dopo qualche secondo, alzò lo sguardo verso l'uscita e vide Dorein con il braccio sinistro ancora trasformato in tentacolo. Lo slime, vedendola, allungo il tentacolo e la sollevò dal terreno portandosela contro il petto.

D... Dorein? Sei davvero tu?” chiese la ragazza, ancora frastornata dalla botta.

Sì, sono io. Arya sta combattendo contro Qwavish e mi ha detto di seguire Yukiteru.” spiegò Dorein, senza distogliere lo sguardo dalla creatura che si era già fatta ricrescere l'arto reciso.

P... perché sei qui, allora?” domandò Tsuki, seppur fosse felice di vederlo.

Credevo che per gli umani fosse normale darsi delle priorità.” disse Dorein con leggerezza, senza rendersi conto del rossore che era comparso sulle guance della sua compagna.

P... p... priorità?”

Il ragazzo annuì lentamente “Avevi appena subito un attacco. Dovevo vedere se stavi bene e ho trovato un tunnel che si collegava con quello dov'eri finita”.

La creatura, stufa di ascoltarlo, sferrò un nuovo colpo col pungiglione, mirando a Tsuki, ma Dorein lo afferrò al volo con la mano destra, iniziando a stringere fino a crepare l'esoscheletro.

Dorein... puoi mettermi giù!” disse la ragazza, rendendosi conto di essere sollevata dal terreno e bloccata contro il petto del ragazzo che, però, non la lasciò andare, creando invece un tentacolo dalla schiena con la quale recuperò Marihito.

La creatura inclinò leggermente la testa e allungò di colpo le unghie delle mani, rendendole dei veri e propri rasoi, per poi scattare verso Dorein. Il ragazzo si girò, dandogli il lato destro e divise il braccio destro in tre tentacoli, con la quale iniziò a combattere.

Tsuki, prendi l'uomo e vattene da qui. Di lui me ne occupo io.” disse Dorein, posandola vicino a Marihito, per poi tornare alla forma slime e avventarsi addosso alla creatura che balzò all'indietro, attaccandosi al soffitto.

La ragazza annuì e, dopo aver fatto alzare l'uomo, corse lungo il corridoio, mentre il suo compagno iniziava un acceso scontro con la creatura.

Chi diavolo era quello?” domandò Marihito e Tsuki rispose con un semplice “Un mio compagno! Puoi fidarti!”

L'uomo sorrise e, dandole una pacca sulla testa, disse “Sei davvero cambiata Tsuki. Ne sono più che lieto”.

La ragazza gli sorrise di rimando, per poi chiedergli che cosa ci facesse lì. Trovarlo in una cella non era stata di sicuro una bella sorpresa.

Mi hanno rapito tempo fa... il master della gilda era interessato al mio filtro della morte...” spiegò l'uomo con voce stanca “Ora lo stanno usando per soggiogare i paesi vicini. Devono essere fermati!”

D'accordo! Come facciamo?” chiese allora Tsuki, curandosi nel mentre le ferite più lievi.

Dobbiamo raggiungere i sotterranei del castello. Lì stanno producendo il filtro. Se distruggiamo la base, poniamo fine a tutto questo.” spiegò l'uomo cambiando direzione ed infilandosi in un tunnel, con la sua ex-allieva dietro di lui.

La ragazza si voltò un'ultima volta indietro e pensò -Dorein... fai attenzione!-



Yukiteru sfondò il portone di legno con un raggio elettrico, precipitandosi poi nel salone del castello. Lo trovò completamente vuoto e la cosa non gli piacque neanche un po'.

Aveva raggiunto il castello poco prima, iniziando a setacciare le segrete, ma non aveva trovato nessuno che corrispondesse a suo fratello o a sua madre.

-Che li abbiano già...?- si chiese Yukiteru ma scosse all'istante la testa. Non doveva pensare a quelle cose. Finché non vedeva i loro cadaveri, c'era una possibilità che fossero ancora vivi.

Iniziò a cercare nelle varie stanze ma, stranamente, erano tutte vuote. Sembrava quasi che tutti i demoni ed i soldati fossero stati assegnati alle miniere e questo poteva girare a suo vantaggio.

Dopo diversi minuti di ricerca, trovò uno strano protone di legno, dipinto di azzurro con i dettagli dorati. Lo aprì senza timore, ritrovandosi di fronte a qualcosa che lo lasciò sorpreso.

Oltre al portone c'era un enorme prato tempestato di fiori di vario genere e il sole illuminava tutta la pianura. Yukiteru si girò notando che la porta dalla quale era entrato, si trovava nel bel mezzo della pianura.

Sembra la magia della nostra gilda...” disse il ragazzo guardandosi attorno individuando un piccolo villaggio. Ricoprendosi con dei fulmini, saettò verso quelle casette e, quando fu abbastanza vicino, capì che qualcosa non andava.

Ma questo... è il villaggio dove sono nato...”

Fermandosi vicino alle prime case, iniziò a camminare per la via principale, notando che tutte le case erano vuote, finché non raggiunse la piazza principale e lì, credette per un attimo di morire.

Al centro della piazza, c'era un enorme palo di legno. Alla base del palo c'era una catena che si collegava ad una cavigliera. La cavigliera si trovava sulla caviglia destra di una donna sulla quarantina dai capelli castani, vestita come una contadina, dalla carnagione rosea.

Yukiteru si avvicinò lentamente e, quando fu ad un paio di metri, sillabò “Mam... ma...?”

La donna alzò leggermente gli occhi, guardandolo con degli occhi neri uguali a quelli del ragazzo. I due si fissarono in silenzio per qualche secondo, quando la donna, alzandosi in piedi, urlò “Yukiteru!!!”

Il ragazzo scattò in avanti e abbracciò la donna, iniziando a piangere come un bambino, mentre la madre gli accarezzava i capelli e piangeva insieme a lui.

Ti ho ritrovata... finalmente ti ho ritrovata!” disse Yukiteru sorridendo, per poi scostarsi da lei e chiederle “Perché hai questa catena alla caviglia? Aspetta che ti libero!”

No, Yuki! Aspetta...!” urlò la madre ma una sfera di energia oscura colpì il ragazzo alle spalle, scagliandolo contro una casa.

Chi cazzo è che osa entrare nella mia stanza?” domandò un ragazzo, avvicinandosi alle macerie dalla quale uscì Yukiteru, visibilmente incazzato nero ma la sua rabbia svanì nello istante in cui riconobbe il ragazzo.

Era poco più alto di lui ma dal volto pressoché uguale, solo con i capelli poco più corti.

A... Alexander?”

Il ragazzo che lo aveva colpito sgranò gli occhi per la sorpresa e, indicandolo, disse “Yukiteru!!! Ma sei proprio tu?!? Ah ah ah vieni qui!!! Fatti abbracciare!!!”

Il mago del fulmine non se lo fece ripetere e si fiondò addosso al ragazzo, abbracciandolo e venendo subito ricambiato.

Fratellone! Ho ritrovato anche te! Sono così felice!!!” urlò Yuktieru e Alexander, con un sorriso sulle labbra disse “Anch'io sono felice di averti ritrovato, fratellino! Dimmi, cosa ci fai qui?”

Sono qui con i miei compagni per sconfiggere la gilda di Empty Scream! Ho preso parte a questa missione perché volevo ritrovarvi e ci sono riuscito! Ora non dobbiamo far altro che sconfiggere il master! Visto che non hai le catene, sai portarmi da lui?” domandò Yukiteru, notando poi un particolare.

Sua madre, non appena era arrivato Alexander, era impallidita e aveva iniziato a tremare.

Ma certamente!” esclamò Alexander, posandogli una mano sul petto “Il master è di fronte ai tuoi occhi”.

Il cuore di Yukiteru perse un colpo e il ragazzo sbiancò all'istante.

... eh...?”

Dalla mano poggiata sul petto del fratello, Alexander generò una grossa esplosione nera che scagliò Yukiteru oltre tre case, incenerendogli la maglietta e ustionandogli il petto.

Il dragon slayer rimase con gli occhi aperti a fissare il cielo, mentre Alexander si avvicinava a lui.

No... non è vero... è uno scherzo...” biascicò Yukiteru rialzandosi “Dimmi che è uno scherzo!!!”

Spiacente, ma non mi sono mai piaciuti gli scherzi.” disse Alexander sorridendo, per poi guardarsi attorno “Non vedo nostro fratello minore! L'hai lasciato alla gilda?”

Yukiteru strinse i denti quasi fino a creparli e urlò “Bobby è morto molto tempo fa!!! Il suo unico sogno era di ritrovarvi e ora tu mi vieni a dire che sei diventato il master della gilda oscura che ha rovinato le nostre vite?!?”

Oh... quindi è morto? Peccato.” commentò Alexander con sguardo neutro, scioccando il fratello.

Prima che Yukiteru potesse urlargli qualcosa, una voce a lui familiare risuonò nell'aria “Vedi di occuparti in fretta dell'intruso. Master Ruganax odia i ritardi”.

Il dragon slayer alzò lo sguardo, individuando un ragazzo avvolto in un mantello nero con cappuccio, seduto in cima ad una casetta lì vicino. Sul lato destro portava una katana interamente nera, mentre alcune ciocche bianche fuoriuscivano da sotto il cappuccio.

Alexander gli sorrise e disse “Non preoccuparti, non ci vorrà molto! Tu e Master Ruganax non resterete delusi!”

Il nuovo arrivato si girò verso Yukiteru e il mago di Last Hope vide due occhi rossi come il sangue ma c'era qualcos'altro di inquietante.

La voce era uguale, il fisico anche ma soprattutto il profumo. Con i suoi sensi di dragon slayer Yukiteru ne era certo, ma sperava con tutto sé stesso di sbagliarsi.

Il cuore gli batteva all'impazzata ma riuscì a sillabare una semplice parola. Un nome.

Ashuros...?”













Angolo dell'autore:

BUONE FESTE A TUTTI QUANTI!!! SPERO PASSIATE UN FELICE NATALE E UN BUON CAPODANNO!!!

QUESTO CAPITOLO DI 44 PAGINE (Sì, ESATTO, NUOVO RECORD) E' IL MIO REGALO PER VOI!!! XD

Ora, è tempo di tante parole perciò mettetevi comodi u.u

1) in questo cap ci sarebbero dovute essere anche le due semifinali ma non avrei fatto in tempo per Natale, perciò le metterò nel prossimo cap!

2) Sicché ho notato di non aver spiegato una cosetta, al dirò qua: le tre saghe (Tsuki&co – torneo – Charlotte&co) si svolgono in due giorni ma con sbalzi temporali diversi.

Mi spiego: la saga di Charlotte & co, ad esempio si svolge partendo dalla fine del primo giorno (cap 21) e continua nella notte tra il primo e il secondo giorno (cap 22 ovvero questo); la saga del torneo si svolge durante i due giorni, così come la saga di Tsuki & co, perciò, nel prossimo cap (ove si concluderanno scontri e cose varie), la saga di Charlotte sarà ambientata ancora durante la notte tra il primo e il secondo giorno, mentre le altre due si svolgeranno nel secondo giorno (durante le ore diurne)

E' un po' complicato, ma se avete bisogno, chiedete pure u.u vi spiegherò meglio.

3) Ecco la notizia che più mi interessa. L'altro giorno ho pensato “Quelli che vogliono il nuovo cap, devono solo aspettare, senza poter far nulla.” e questo, a mio parere, è snervante o comunque può dar fastidio star lì ad aspettare e basta, attendendo di scoprire cosa succederà (manco fosse un manga però va beh)...

Quindi ho pensato “Facciamo in modo di coinvolgerli!” ed ecco la mia idea (malsana): una 'competizione' di immagini!!! In pratica, ogni cap, io sceglierò un OC a caso tra tutti quelli presenti nella fic, e metterò la descrizione fisica e il vestiario del suddetto OC. Chi vorrà partecipare, dovrà fare un disegno dell'OC ma non per forza! Infatti potrà scegliere di cercare un'immagine già pronta o di photo shoppare un'immagine pronta per adattarla!

Regole precise:

a) si può partecipare con una sola cosa alla volta: o disegno o immagine pronta o immagine photo shoppata.

b) nessuno vi vieta di farvi aiutare da qualcun altro per realizzare il disegno o immagine che sia.

c) possono partecipare anche gli utenti che non partecipano alla fic (se caso mai gli piace disegnare, sono liberi di partecipare).

d) non sono ammessi gli 'avatar', quei personaggi piccoli che si possono creare su alcuni siti speciali.

e) Dovrei dire “obbligatoria recensione per partecipare” ma siamo sotto Natale, perciò, se qualcuno vuole partecipare può dirmelo anche via mp.

f) Valuterò io il vincitore e qua c'è la classifica delle 'valutazioni': disegni (fatti partendo da zero) VALGONO DI PIU' delle immagini photo shoppate che VALGONO DI PIU' delle immagini già pronte. Quindi se mi inviate una photo shop bellissima ma c'è un disegno altrettanto bello, vince il disegno.

g) con immagini pronte mi riferisco a delle immagini che corrispondo bene all'OC quindi sia vestiario che aspetto fisico.

h) le immagini/disegni, inviatemeli via mp, oppure datemi il link del disegno/immagine qualora aveste deviantart o simili

Ora vi starete chiedendo: eh, noi partecipiamo ma alla fine a che serve? La risposta è semplice: nel 2015 (suona figo così) creerò una raccolta di OS dedicate a La nostra gilda (saranno solo One Shot dato che potrebbero essere carine, visto il gran numero di OC) e, di volta in volta, il vincitore della 'gara' potrà scegliere che tipo di OS vorrà, specificando anche gli OC da far partecipare, e io la scriverò, aggiungendola poi alla raccolta.

Il vincitore, di volta in volta, verrà presentato con tanto di immagine/disegno, nel capitolo successivo della fic originale.

Spero che quest'idea malsana possa intrigarvi un pochino, se poi vedrò che non funge, la cancellerò. Perciò direi che possiamo passare con la scelta del primo OC!

Uhm... essendo la prima volta, partiamo con “Aika”! Don't worry, dalle prossime volte, estrarrò a caso i vostri OC.

Aika”

Aspetto fisico: alta sul metro e sessantacinque, carnagione rosea e seno piatto. Lunghi capelli viola (libera scelta per acconciatura) e occhi del medesimo colore.

Vestiario: A questo giro vi lascio libera scelta ^^

Bene! Le notizie sono finite e siamo a 45 pagine yeeeeh! Ora posso salutarvi in tranquillità augurandovi buone feste e ci rivediamo nel 2015!!!

Alla prossima!!! CHAOS!!!



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Capitolo 25
*** Capitolo 23 ***


Capitolo 23



La città di Cassandrium era nel caos più totale. Da circa un'ora, diverse esplosioni facevano tremare le mura del castello, sede della gilda Ice Fang, facendo scappare gli abitanti lì vicini che, a loro volta, causavano un fuggi fuggi generale.

I vari maghi oscuri non erano in grado di riportarli all'ordine, dato che il grosso del loro gruppo era stato inviato al castello per fronteggiare le maghe di Last Hope che li avevano attaccati.

Un forte boato echeggiò nel cortile del castello e, molti dei maghi presenti, volsero lo sguardo verso l'alto, evitando poi al pelo alcuni detriti scagliati dal tetto. Essendo strutturato per essere difeso da ogni punto, il castello aveva un tetto lineare, con diversi merli tutt'attorno per scagliare delle frecce agli assalitori.

In quel momento, tuttavia, il tetto non era altro che una specie di ring per due avversari che avevano distrutto la pavimentazione di roccia con i loro attacchi. Il primo era chiaramente un demone, visti tutti gli occhi presenti sul suo corpo, mentre il suo avversario era un ragazzo.

L'imponente chioma rossa del giovane si scagliò contro il demone, ma questi svanì nel nulla, riapparendo qualche metro a destra. Senza esitare, si scagliò contro il ragazzo, il quale richiamò la sua chioma che lo avvolse interamente, proteggendolo da una serie di pugni.

Mi stai deludendo, Sebastian!” urlò il demone, allontanandosi di qualche metro “Mi aspettavo molta più resistenza da parte tua, invece non fai altro che attaccare con i tuoi capelli!”

Sebastian, si limitò a restare in silenzio, cercando di colpirlo nuovamente con la sua chioma, senza tuttavia riuscirci.

-Non va bene. Di questo passo non riuscirò mai a batterlo.- pensò il ragazzo -I miei poteri mentali non funzionano su di lui e i miei capelli da soli non basteranno...-

Coraggio! Mostrami i poteri che hai ereditato dal tuo paparino!” lo incitò Jijis, evitando per l'ennesima volta la chioma del ragazzo.

Sebastian sgranò di colpo gli occhi ma li richiuse all'istante, portandosi le mani sulle orecchie per non sentirlo. Iniziando ad agitare la testa come a voler scacciare qualcosa, perse il controllo sui suoi capelli che, dopo essersi fermati, tornarono alla loro lunghezza naturale, cadendogli lungo la schiena.

Jijis sbuffò. Era visibilmente seccato da quel comportamento ma si ricordò di non poterlo uccidere. Tra non molto sarebbero venuti a prelevarlo e allora si sarebbe tolto un fastidio di dosso.

Lentamente, si avvicinò al ragazzo e, afferrandogli i capelli con la mano destra, lo alzò senza alcuno sforzo. Sebastian digrignò i denti per il dolore ma si ostinò a tenere gli occhi chiusi.

Jijis si leccò i denti con la lingua biforcuta e, senza attendere oltre, iniziò a colpirlo con dei pugni in faccia, continuando ad incitarlo affinché utilizzasse i suoi poteri demoniaci.

Sebastian non sentiva quei colpi o per meglio dire, li sentiva sotto tutt'altra forma. Nella sua mente erano visibili solo dei colpi di frusta che si ripercuotevano sul suo corpo, aprendogli la pelle e squarciandogli le carni.

Coraggio! Usa il tuo vero potere!!!” echeggiava una voce roca nell'ombra dalla quale proveniva la frusta.

No... no... non voglio...”

Altri colpi di frusta si abbatterono su di lui, facendolo cadere in una pozza del suo stesso sangue.

Allora sei inutile. Ti ucciderò così come ho ucciso tua madre!!!”

Sebastian aprì di scattò gli occhi e Jijis si bloccò all'istante, percependo un brivido di gelo lungo la schiena. Quell'attimo di distrazione permise al ragazzo di allungare i suoi capelli, creando una grossa mano con la quale cercò di schiacciare il nemico.

Il demone, tuttavia, riuscì a riprendersi dall'incantamento e, sfruttando un occhio posto sulla caviglia destra, si teletrasportò sul limitare del tetto, cadendo poi seduto a terra.

Notando che Sebastian si era fermato nuovamente, Jijis si guardò il braccio destro. Stava sudando.

-Non sono stanco... e i miei sudori sono troppo freddi...- pensò il demone, portando lo sguardo sul suo avversario -E' stato lui! In quel momento... mi ha spaventato?!-

Nel silenzio della notte, disturbato unicamente dai rumori della battaglia nel cortile principale, si udì una risata. Era leggera ma incredibilmente inquietante e ciò allarmò Jijis, il quale si rialzò, flettendo le gambe e preparandosi allo scontro.

Sebastian, che mostrava un ghigno poco rassicurante, ruotò di scatto la testa verso il nemico, facendolo sobbalzare a causa del sinistro luccichio nei suoi occhi. Prima ancora che il demone potesse aprir bocca, da sotto di lui fuoriuscirono delle lunghe ciocche di capelli che riuscirono a procurargli diversi tagli sulle gambe.

Jijis ne approfittò subito e scattò in avanti, cercando di colpire Sebastian al volto con un pugno, ma i capelli del ragazzo gli avvolsero il polso, bloccando il colpo. Il demone, tuttavia, aprì la mano, mostrando un altro occhio e facendo ampliare il ghigno a Sebastian.

Un istante dopo, Jijis si teletrasportò a pochi centimetri dall'avversario, riuscendo a colpirlo al mento con un diretto. Il ragazzo, approfittando dello slancio del demone, richiamò i suoi capelli, creando una specie di sfera attorno a loro, bloccando la visuale agli occhi del nemico.

Scacco matto!” sibilò Sebastian e i suoi capelli si avventarono su Jijis, creando una specie di bozzolo. Il ragazzo, però, li sciolse subito, capendo che il suo avversario non era più lì, ed individuò un piccolo buco nel pavimento.

Poco lontano da lui, attraverso lo squarcio nel pavimento che avevano usato per salire sul tetto, riapparve Jijis. Il demone sembrava preoccupato dalla situazione ma preferì sviare i suoi pensieri su qualcos'altro.

Vedo che finalmente ti stai decidendo a fare sul serio. Ora mostrami i tuoi poteri demoniaci!”

Ah? Per tua informazione, la manipolazione dei capelli l'ho ereditata da quello stronzo di mio padre... perciò non vedo dove sia il problema.” commentò Sebastian facendo spallucce e fissando il suo avversario con uno sguardo di superiorità.

Jijis sembrò spazientirsi e, puntandogli un dito contro, urlò “Non prendermi in giro, moccioso! Sto parlando della fiamma nera! Mostrami Amaterasu, se sei davvero in grado di usarla!”

Sebastian non perse il suo ghignò e, semplicemente, si grattò la testa con fare svogliato. L'avversario fece un passo in avanti e, un istante dopo, fu costretto a teletrasportarsi sulla sinistra per evitare la chioma del ragazzo.

I capelli, anziché fermarsi, si allungarono ancora di più e si scagliarono nuovamente sul nemico che fu costretto a teletrasportarsi di nuovo. La cosa si ripeté altre volte, ma Jijis si accorse subito di una cosa: Sebastian non stava usando tutti i capelli per attaccarlo, ma solo un terzo circa.

Gli altri erano rimasti lungo la schiena del ragazzo ma l'afflusso magico continuo attraverso essi non passò inosservato allo sguardo attento del demone che capì al volo la tattica.

Sebastian stava preparando una specie di rete sul pavimento, allungando alcuni capelli in modo tale da non rendere visibile la trappola.

-Ne sta preparando più di una... probabilmente alcuni capelli sono nascosti anche sotto il pavimento per tentare un attacco a sorpresa come prima...-

Jijis si teletrasportò su un merlo posto ad un angolo del tetto e vi si sedette sopra, fissando Sebastian con un sorriso.

Il giovane rimase qualche secondo in attesa ma, vedendolo immobile, decise di attaccare per primo. La sua chioma si trasformò in un'enorme testa di leone che si schiantò contro il nemico, distruggendo l'intero angolo del tetto e scagliando detriti ovunque.

Quando i capelli si allontanarono dal punto dell'impatto, Sebastian sgranò gli occhi per la sorpresa, mantenendo comunque il suo ghigno.

Jijis era perfettamente immobile ed era ancora seduto, solo che era seduto a mezz'aria. Il sorriso ancora ben visibile sulle sue labbra.

Mi hai mancato! Riprova, sarai più fortunato!”

Sebastian non si fece attendere e tentò di schiacciarlo ma i suoi capelli passarono attraverso il nemico, danneggiando ulteriormente quel punto del tetto. Jijis, prima ancora che i capelli si ritirassero, si teletrasportò davanti al ragazzo, accucciato per evitare il contatto fisico.

Ehilà!” salutò il demone per poi colpirlo con un pungo al mento che lo fece indietreggiare di qualche passo.

Bel trucchetto che stai usando!” si complimentò Sebastian per poi far uscire diversi capelli dal pavimento ma tutti quanti i suoi attacchi passarono attraverso il nemico, il quale mostrò i suoi quattro denti in un inquietante sorriso.

Il ragazzo non demordette e continuò ad attaccare il suo avversario, senza riuscire tuttavia a toccarlo. Jijis, d'altra parte, continuò a colpirlo con dei pugni incredibilmente potenti ma nessuno di essi bastò a garantirgli la vittoria.

Tsk, sei parecchio debole per essere un demone!” disse Sebastian ghignando all'indirizzo dell'avversario che, mostrando un ghigno simile, si allontanò di qualche metro.

Vedo che il fiato da sprecare non ti manca, molto bene”.

Prima ancora che Sebastian potesse disporre i suoi capelli per difendersi, Jijis si teletrasportò davanti a lui e lo colpì con un montante alla bocca dello stomaco. Il colpo fu molto più potente dei precedenti e il ragazzo venne sollevato di diversi centimetri dal terreno, tossendo sangue misto a saliva.

Sembra che tu non l'abbia ancora capito, ma io non posso esagerare con te perché ci servi vivo. Mi basterebbe una mano sola per ucciderti.” spiegò Jijis mostrando la lingua biforcuta.

Un vero peccato eh?” domandò Sebastian, cercando di avvolgerlo con i suoi capelli, senza tuttavia riuscirci. Doveva cercare di capire come mai fosse diventato intangibile. Che fosse un suo potere?

Prendendo un po' di rincorsa, Jijis lo colpì con un calcio sul volto, facendolo finire a terra e i capelli di Sebastian si accasciarono al suolo, accorciandosi pian piano. Il demone sembrò compiaciuto della cosa e, dopo essersi avvicinato, iniziò a colpirlo con vari calci, mirando al costato e all'addome.

Che c'è moccioso? Hai già finito di abbaiare a sproposito?”

Quando gli fu esattamente sopra, lo risollevò come poco prima, tenendolo per i capelli, ma questa volta il ghigno sadico era presente fin dall'inizio.

Eh eh... cattura completata!”

Jijis non capì subito il significato di quelle parole, ma non appena cercò di teletrasportarsi, scoprì con orrore che non poteva farlo. Qualcosa lo stava bloccando.

Istintivamente, chiuse tutti quanti i suoi occhi e, un secondo dopo, con estrema precisione, si tagliò il braccio destro, a metà tra il gomito e la spalla, teletrasportandosi poi a distanza di sicurezza.

Sebastian lo osservò qualche secondo ghignando, mentre l'arto di Jijis era rimasto a mezz'aria.

Maledetto... quando ti ho afferrato, hai infilato uno dei tuoi capelli sotto la mia pelle...” sibilò il demone.

Indovinato! Ora sono sicuro che se ti afferrò puoi teletrasportarti, ma se i miei capelli entrano più a fondo nel tuo corpo, non puoi andare da nessuna parte.” disse il ragazzo, stritolando l'arto con i suoi capelli e facendo colare il sangue attraverso essi “E ora ti resta un solo braccio”.

Lo pensi veramente?” domandò Jijis sorridendo per poi farsi ricresce all'istante il braccio destro, con tanto di occhi “Sono spiacente, ma io e Giecas siamo stati creati attraverso le cellule della grande Aghisa!”

Sebastian si limitò a fissarlo con il solito ghigno stampato sulle labbra e il demone, approfittando di quella pausa, chiuse nuovamente tutti gli occhi, iniziando a respirare lentamente.

Dopo appena un minuto, tutti gli occhi si riaprirono di scatto e ora brillavano di un tetro bagliore rossastro.

Ora non potrai più fregarmi con i tuoi fastidiosi capelli.” commentò Jijis scrocchiandosi le nocche “Adesso che ho completamente aperto i miei occhi, posso rivelare l'afflusso di magia attraverso il tuo corpo, perciò, anche se si tratterà di un solo capello, saprò individuarlo!”

Sebastian fischiò ammirato e, un secondo dopo, allungò i suoi capelli, facendogli assumere le sembianze della testa di un leone. Il demone gli corse incontro e il ragazzo non esitò a scagliargli contro la sua chioma ma Jijis aveva già notato la manciata di capelli che, singolarmente, si stava allargando sui lati per tentare di afferrarlo.

-Povero idiota... credevi davvero che potessi concentrarmi solo in una determinata direzione?- pensò Jijis ghignando -Posso tranquillamente vedere il potere magico che scorre in tutti i tuoi capelli!-

Solo dopo qualche secondo si accorse del dolore lancinante che gli stava attanagliando le viscere.

Vomitando una grossa quantità di sangue, abbassò lo sguardo e vide una lama di fiamme nere conficcata all'altezza del suo stomaco. Sgranando gli occhi per la sorpresa, seguì la lama con lo sguardo, giungendo alla mano destra di Sebastian.

Ma... quando...”

Eri talmente concentrato sui miei capelli che non ti sei neanche accorto dell'afflusso magico nella mia mano.” commentò Sebastian ampliando il suo ghigno “Infondo eri convinto che avrei combattuto usando solo la mia chioma e nient'altro”.

Jijis vomitò altro sangue, mentre le fiamme nere iniziavano pian piano a bruciargli il corpo dall'interno. Il ragazzo dissolse la katana e i suoi capelli si unirono in un unico fascio, puntellato di spuntoni affilati.

Scacco matto.” sibilò Sebastian per poi colpire Jijis con i suoi capelli, trapassandolo in più punti. Il giovane mago era pronto a gettarlo nel cortile, ma una voce femminile urlò “SEBASTIAN!!!”

Il ragazzo si girò verso il buco attraverso la quale era arrivato sul tetto e, ghignando, spostò lo sguardo sul cadavere di Jijis.

Perdonami, cambio di piani.” commentò per poi scagliare il corpo del suo avversario contro il pavimento, distruggendolo interamente. Dopo che il polverone venutosi a creare si fu diradato, Sebastian si calò giù, individuando un braccio di Jijis che sbucava da sotto alcune macerie.

Lentamente, scrutò il corridoio nella quale era finito, finché non individuò due occhi intenti a fissarlo.

Tutto bene?” domandò Sebastian, tendendo una mano verso la figura a terra.



[Qualche minuto prima...]

Due lunghe code viola irte di piccoli spuntoni ossei colpirono la parete di roccia, scagliando innumerevoli schegge verso una ragazza che venne prontamente protetta da dei sottili tentacoli neri, i quali deviarono tutte i colpi in arrivo, facendo cadere i frammenti a terra.

Senza aspettare un altro attacco, la ragazza si scagliò contro il suo avversario, un grosso geco a sei zampe, e, con le sue due accette fatte interamente di oscurità, cercò di colpirlo sulla testa dall'alto.

La creatura, tuttavia, riuscì a balzare all'indietro e, mentre si trovava ancora a mezz'aria, sputò una grossa quantità di saliva verde contro l'avversaria. Rapidamente, la maga posò una mano a terra e un muro di oscurità bloccò l'attacco, venendo però sciolto da esso.

Mi chiedo per quanto potrai difenderti con la tua oscurità.” sibilò il geco, iniziando a muovere le code come due fruste, facendole schioccare in direzione della ragazza.

Sisara non lo degnò di alcuna risposta, domandandogli “Tu, invece, credi di avere abbastanza saliva?”

Non devi preoccuparti per me. Quella saliva è prodotta dal mio corpo e, se serve, posso usare parte della mia energia per crearne ancora e ancora.” spiegò Giecas “Tu, d'altro canto, non disponi di una fonte inesauribile di energia e dato che la tua magia non è quella degli Slayer, non puoi cibarti dell'oscurità per ricaricarti”.

Sisara non batté ciglio. Quel demone aveva ragione, lei non poteva andare avanti all'infinito, anche perché le sue compagne non potevano aspettarla tutta la notte. Il piano doveva concludersi nel giro di un paio d'ore al massimo ma, stando a quanto gli stava dicendo l'oscurità, tutte loro erano impegnate in alcuni scontri.

-Devo cercare di finire questa lucertola per poi andare da Sebastian e in seguito riunirmi con Charlotte e le altre.- si disse Sisara per poi muovere di colpo le braccia in avanti.

Un secondo dopo, dalla sua ombra fuoriuscirono due grossi serpenti che si avventarono contro il suo avversario. Giecas non indietreggiò e, sferzando diverse volte le sue code, riuscì a distruggere la testa dei serpenti, che si dissolsero a mezz'aria, permettendogli di osservare il corridoio completamente vuoto.

Alle sue spalle, Sisara calò due potenti colpi con le sue asce ma, con sua sorpresa, Giecas alzò le zampe posteriori e le afferrò i polsi, bloccando i due colpi.

La ragazza portò lo sguardo sulla testa del nemico e vide che la stava fissando senza neanche girare la testa. I suoi occhi, infatti, erano molto grandi e posti sui lati, così da garantirgli una visione pressoché completa dell'ambiente circostante.

Il demone, approfittandone, calò le due code sulle spalle di Sisara, procurandole diversi tagli ma lei, senza badarci troppo, evocò altri due serpenti dalla sua ombra che azzannarono Giecas alle zampe, costringendolo a mollare la presa.

Purtroppo per Sisara, il demone riuscì ad afferrarla nuovamente ad un polso con una coda e, senza alcuno sforzo, la scagliò in fondo al corridoio, esattamente dov'era prima.

La maga delle tenebre si rialzò quasi subito e, guardandosi attorno, sputò un po' di sangue, pulendosi poi le labbra con il dorso della mano destra.

-Da questa parte del corridoio non ci sono vie di uscita. Non solo mi sta trattenendo ma mi sta anche impedendo di andare ad aiutare Sebastian.- pensò Sisara rigirandosi le asce tra le dita -Devo finirlo in fretta e per farlo devo privarlo di quelle zampe!-

Scattando nuovamente verso il nemico, richiamò una grossa quantità di oscurità che l'avvolse completamente, facendola sembrare un'ombra, e preparò le asce per un colpo a X, incrociando le braccia al petto.

Immagino che tu voglia proteggerti dalla mia saliva.” disse Giecas gonfiando le guance -Mi dispiace per te, ma posso renderla molto più letale di prima!- e, quando Sisara fu ad un metro di distanza, sputò alcune gocce di saliva, solo che queste erano più veloci e piccole.

Senza neanche rallentare, trapassarono il corpo di Sisara all'altezza del petto, sbalzandola all'indietro ma, con somma sorpresa di Giecas, il copro della giovane si dissolse nell'aria e solo all'ultimo notò un movimento rasente al pavimento.

La vera Sisara distese le braccia con lo scopo di tagliargli la testa all'altezza della mandibola. Era troppo tardi per usare le code. Se voleva salvarsi doveva per forza usare le sue zampe anteriori ed era questo che sperava la ragazza.

Tuttavia, quando le sue braccia furono distese completamente, disegnando una X, colpì soltanto l'aria.

Giecas aveva assunto una posizione eretta, restando in piedi grazie alle sole zampe posteriori. Prima che il demone potesse schiacciarla con le altre zampe, un tentacolo di oscurità afferrò Sisara per la vita e la tirò via, facendola atterrare in piedi.

Astuta.” disse il demone “Ti sei avvolta con le tue tenebre per farmi pensare ad un qualche tipo di difesa ma in realtà ti sei fatta sostituire da una specie di copia mentre tu, sfruttando l'oscurità tutt'attorno, ti sei abbassata per un attacco a sorpresa”.

Sotto gli occhi leggermente sorpresi di Sisara, il demone mutò parzialmente il suo aspetto: le zampe posteriori cambiarono muscolatura, diventando simili alle gambe di un umano, e lo stesso fecero le altre quattro zampe, diventando però simili a braccia. Anche gli occhi si spostarono in avanti, andando a posizionarsi come in un qualunque altro corpo.

Ora il demone era alto più di due metri e Sisara ne dedusse che, da lì in poi, sarebbe cambiato anche il suo modo di combattere. Un altro indizio per quel suo pensiero era il fatto che ora, le due code, erano distese a terra, quasi come sostegni.

Giecas iniziò ad avanzare, modificando ulteriormente le sue braccia, rendendole più muscolose e provviste di lunghi artigli neri, ma la maga non si mosse di un millimetro, continuando a pensare ad un piano per eliminarlo.

Rinfoderando temporaneamente le sue asce, evocò una grossa figura umanoide senza volto e la mandò contro Giecas il quale, con un movimento secco di un braccio, tagliò la testa alla figura, che però si rigenerò all'istante.

Leggermente sorpreso, il demone iniziò a combattere contro quella creatura di oscurità che però non sembrava spinta a sconfiggerlo, pareva più intenta a fermarlo in quel punto, senza permettergli di avanzare.

Dietro alla creatura, Sisara era impegnata a concentrarsi sia per continuare a far affluire potere magico nel suo difensore, in modo tale da continuare a rigenerarlo, sia a trovare un modo per sconfiggere Giecas.

-Quelle braccia potrebbero essere un problema. Se sbaglio anche solo una mossa per me è la fine.- pensò la ragazza per poi schioccare le dita e far dissolvere la creatura. Subito dopo, corse verso il suo avversario -Tenterò con quella mossa!-

Giecas non si fece cogliere impreparato e, con le braccia inferiori, cercò di colpirla con dei veloci affondi ma Sisara scese più velocemente del previsto, menando i due colpi verso le gambe del nemico.

Il demone fu sul punto di indietreggiare ma, all'ultimo, vide che dal soffitto era sbucata una copia di Sisara, interamente fatta di oscurità, la quale stava per colpirlo con lo stesso attacco dell'originale, solo che il bersaglio della copia erano le braccia superiori.

-Un attacco a specchio?- si domandò Giecas un secondo prima che la copia gli recidesse le braccia superiori e Sisara gli conficcasse le sue asce nelle ginocchia, facendolo urlare di dolore.

La copia si dissolse all'istante così Giecas, cadendo all'indietro, si preoccupò solo dell'originale e, veloce come un fulmine, cercò di colpirla con delle sferzate utilizzando le sue code ma un altro tentacolo di oscurità trasse in salvo la maga.

Bene e ora...!” iniziò Sisara ma un'improvvisa fitta di dolore la colpì alle gambe e, abbassando lo sguardo, scoprì che diversi spuntoni ossei erano conficcati in vari punti dalle cosce in giù.

La maga cadde a terra di schiena in contemporanea con Giecas ma, dopo pochi istanti, riuscì a puntare i gomiti a terra, alzando il busto. Dalle varie ferite sulle sue gambe stava sgorgando parecchio sangue e il dolore era insopportabile.

Spostando lo sguardo su Giecas, notò che sulle sue code erano scomparsi i piccoli spuntoni ossei. Glieli aveva scagliati nel momento in cui era stata tratta in salvo dal tentacolo di oscurità.

Maledetto bastardo...” sibilò la ragazza, utilizzando alcuni tentacoli per rimuovere gli spuntoni e, successivamente, avvolgersi le gambe con dell'oscurità. Tentò di alzarsi in piedi ma il dolore la fece crollare subito, costringendola ad appoggiarsi contro il muro.

Il volto era ormai pallido e aveva il fiatone, inoltre stava pian piano finendo il potere magico.

-Almeno sono riuscita a tagliargli due braccia...- pensò sollevata Sisara ma, purtroppo per lei, Giecas si alzò in quel momento e presa per terra gli arti recisi. Sotto lo sguardo ormai stanco di Sisara, le braccia, posizionate vicine ai punti di recisione, si riattaccarono al corpo del nemico come se nulla fosse.

Complimenti per l'attacco. Se solo fossi riuscita a recidermi tutti gli arti, avresti di sicuro vinto.” si complimentò Giecas “Ma purtroppo per te, ora devi morire”.

Ormai Sisara era allo stremo. Non temeva molto al morte ma il fatto di darla vinta a quell'essere le dava un immenso fastidio.

-Sembra proprio che dovrò puntare su quest'ultimo attacco.- pensò mesta la ragazza, rialzandosi con l'aiuto di alcuni tentacoli. Due di essi si avvolsero intorno alle sue gambe. Il dolore non diminuiva ma almeno poteva restare in piedi.

Chiuse lentamente gli occhi e Giecas si arrestò di colpo, avvertendo qualcosa di anomalo. Il potere magico di Sisara si stava espandendo rapidamente e diversi simboli neri apparvero su tutto il suo corpo, iniziando a muoversi come se fossero dotati di vita propria.

La ragazza prese in mano le sue due asce e iniziò a farle roteare nelle mani.

E' vero, io non sono né una dragon slayer né una god slayer né una demon slayer... ma ciò non significa che io non conosca qualcuna delle loro mosse.” sibilò Sisara alzando lo sguardo sul suo avversario e afferrando di colpo le due asce, ora avvolte da una densa aura di oscurità.

Giecas sgranò gli occhi per la sorpresa e fece per indietreggiare, ma diversi tentacoli di oscurità fuoriuscirono dalla sua stessa ombra, bloccandogli le code e le gambe. Nello stesso momento, Sisara scagliò le sue due asce, mirando alle braccia inferiori.

Con queste ti prenderò di sicuro!” ghignò Sisara.

Le due armi crearono un grosso spostamento d'aria, lasciando una scia oscura dietro di loro e di certo avrebbero colpito il bersaglio.

Tuttavia, Giecas si concesse un piccolo ghigno e, in un istante, riportò le braccia inferiori alla loro grandezza originaria, distendendole lungo il copro ed evitando così le due asce.

Peccato, ma se questa era la tua mossa spec...!” Giecas smise di parlare nel momento stesso in cui vide una grossa quantità di potere magico convergere nel pugno destro di Sisara, interamente avvolto dall'oscurità.

DARKNESS DEMON'S...!!!”

Dopo aver ruotato il busto verso destra, Sisara distese il braccio destro in avanti.

... BLACK SNAKE!!!”

L'oscurità scaturita dal pugno assunse le sembianza di un enorme serpente che si scagliò velocemente contro Giecas, ruotando di novanta gradi sul suo asse e aprendo le fauci per azzannarlo sui fianchi.

Giecas, dopo lo stupore iniziale, tornò in sé e, trasformando ancora una volta le braccia inferiori, le distese verso l'esterno, bloccando le fauci del serpente che, tuttavia, continuò a stringere per riuscire ad azzannarlo.

Mi dispiace! Ma dovrai fare meglio di così!” urlò Giecas restando tuttavia confuso dal piccolo sorrisetto di Sisara la quale sibilò “Non avevo detto che con quelle asce ti avrei preso di sicuro?”

Il demone sgranò gli occhi e, velocemente, ruotò la testa di lato, notando che l'oscurità presente sulle asce si era trasformata in due tentacoli i quali si erano attaccati al muro e, in quel momento, avevano scagliando nuovamente le asce verso di lui.

Le code erano bloccate e le braccia superiori non avrebbero mai fatto in tempo.

Le due armi lo colpirono con precisione chirurgica sulle braccia inferiori, tagliandogliele di netto e spianando così la strada al serpente che chiuse di scatto la bocca, distruggendo il busto di Giecas e spezzandogli così il corpo a metà.

La parte superiore del copro cadde a terra con un tonfo, schizzando sangue ovunque, mentre le gambe si accasciarono silenziosamente, collassando sulle code.

Il grosso serpente di oscurità si dissolse nell'aria e Sisara cadde a terra di faccia, iniziando ad ansimare pesantemente per la stanchezza. Nella caduta, il cranio di lupo era scivolato lontano da lei, ma in quel momento non le importava molto. Aveva eliminato il suo nemico e quella era la cosa più importante.

Tu... dannata... umana...”

La ragazza sgranò gli occhi per la sorpresa e alzando leggermente la testa, notò che Giecas era ancora vivo e, sfruttando il braccio destro, si stava trascinando verso di lei.

Io ti ucciderò... qui e ora...”

-Maledizione...- Sisara ormai non sapeva più cosa fare. Quell'ultimo attacco l'aveva privata di tutto il suo potere magico e ora non riusciva neanche a muoversi.

Giecas si avvicinò ancora di qualche metro ma all'ultimo, l'oscurità sussurrò qualcosa a Sisara che, dopo aver preso fiato, urlò “SEBASTIAN!!!”

Il demone parve non sentirla neanche ma, dopo pochi istanti, il soffitto sopra di lui cedette e una grossa quantità di roccia lo seppellì del tutto, uccidendolo definitivamente.

Sisara tossì a causa della polvere ma alla fine riuscì a mettere a fuoco la montagnola di detriti davanti a lei dalla quale sbucava un braccio di Jijis, l'avversario di Sebastian.

Proprio il ragazzo, subito dopo, saltò già nel corridoio e, guardandosi attorno, la vide a terra. Dopo essersi avvicinato, le tese una mano e le domandò “Tutto bene?”

A te come sembra?” domandò secca Sisara, mentre il ragazzo, con un po' di imbarazzo, la aiutava ad alzarsi, facendole passare un braccio intorno al collo per sorreggerla “S... scusa... non volevo offenderti”.

Non mi hai offesa.” disse Sisara, spostando lo sguardo sulla montagnola di detriti “L'importante è che li abbiamo eliminati”.

Sebastian annuì, avviandosi poi verso le scale ma, poco davanti a loro, il pavimento esplose, scagliando detriti ovunque e facendoli cadere all'indietro, con sommo odio di Sisara.

Rialzandosi, i due notarono attraverso il polverone una ragazza, la quale si girò di scatto verso di loro.

E lei chi è?” domandò Sebastian leggermente intimorito.

Una nostra compagna... che ha finalmente deciso di mostrare la sua vera faccia.” spiegò Sisara, facendo cenno al ragazzo di avvicinarsi alla nuova arrivata.



[Qualche minuto prima...]

Leya affettò rapidamente diversi rovi scagliati dal suo avversario, scattando poi verso di lui ma venendo poi respinta dalla possente coda di rettile.

La ragazza aveva le braccia piene di lividi e un piccolo taglio sulla guancia destra, un regalino dei rovi controllati dal demone di fronte a lei che, malgrado l'ostentato silenzio da quando aveva rivelato il suo potere, non sembrava intento a lasciarla vincere.

Il demone passò a sua volta all'attacco e dalle braccia si districarono una dozzina di rovi che si conficcarono nel terreno.

Leya, dopo pochi secondi, avvertì un leggerò tremolio nel pavimento e, saltando in alto, evitò il grosso dell'attacco, procurandosi tuttavia dei graffi sulle gambe. La giovane, ruotando su sé stessa, tagliò di netto tutti i rovi e, non appena ebbe toccato terra, compì un movimento simile al lancio del giavellotto, scagliando una lunga lama d'ossa addosso al suo avversario che, non riuscendo a mettersi in posizione di difesa, venne trapassato alla spalla destra.

Il demone mugugnò per il dolore, estraendo nel contempo la lama e gettandola a terra, ma non si scompose più di troppo, limitandosi ad osservare la sua avversaria.

Non mi sembri molto partecipe.” commentò la rossa, scostando una ciocca di capelli da davanti agli occhi.

Qual'è... il tuo nome...?” domandò il demone, restando perfettamente immobile.

Perché mai vorresti saperlo?”

Perché un carnefice... adora sapere il nome delle sue vittime...” spiegò il nemico assottigliando lo sguardo.

Un piccolo ghigno si disegnò sulle labbra della maga che disse “Ma che coincidenza, stavo pensando la stessa cosa. Mi chiamo Leya, dragon slayer delle ossa”.

Sanguish, demone scelto dalla grande Aghisa.” si presentò a sua volta il demone, distendendo di colpo le braccia verso l'esterno ed allungando tutte quante le spine presenti sui rovi.

Velocemente, azzerò la distanza tra di loro e cercò di colpire Leya con diversi pugni e colpi di taglio. La maggior parte degli attacchi andarono a segno ma, allo stesso modo, la maggior parte dei fendenti della maga raggiunsero il nemico, procurandogli diversi tagli, anche profondi, dalla quale iniziò a colare parecchio sangue.

Quasi in simultanea, i due balzarono all'indietro, riottenendo una distanza di sicurezza, ma Leya, convinta del fatto che tutte quelle ferite dovessero aver causato un qualche tipo di danno, lo incalzò nuovamente, cercando di trafiggerlo all'altezza del cuore.

Dopo aver deviato i primi colpi, Sanguish sfruttò la sua coda e, balzando all'indietro con essa, si portò fuori dalla portata di Leya, riuscendo subito ad avvolgerle un rovo intorno al braccio destro.

Prima che la maga potesse liberarsi, il demone la scagliò contro il muro alla sua sinistra e in seguito, avvicinandosi allo stesso muro, ruotò su sé stesso, scagliandola contro l'altro muro e facendole distruggere parte della parete insieme a diverse finestre.

Leya si arrestò contro la parete in fondo al corridoio, distruggendo una grossa statua raffigurante una specie di angelo.

Sanguish sembrò soddisfatto dell'attacco, ma quando tentò di ritrarre il rovo, avvertì una forte resistenza. Qualcosa o, per meglio dire, qualcuno, lo stava trattenendo.

Nel polverone venutosi a creare, si accesero due bagliori dorati e una voce sibilò “Dimenticavo... ora che non c'è nessuna delle mie compagne con me... non devo trattenermi”.

Un secondo dopo, il demone venne strattonato verso il polverone dalla quale fuoriuscì Leya, la quale ora aveva diversi graffi su tutto il corpo, che lo colpì in piena faccia con il pugno sinistro, ricoperto di piccole lame ossee.

Il colpo fu abbastanza potente da spezzare di netto il rovo che Sanguish aveva usato per scagliare la ragazza e il corpo del demone rimbalzò più volte sul pavimento, conficcando poi le braccia nel suddetto per fermarsi.

Ora l'occhio destro non era più visibile e il cranio, nel punto dov'era stato colpito, era gravemente deformato ma il demone, tuttavia, rimaste sveglio, senza cadere al suolo.

Notevole potenza...” sibilò Sanguish scuotendo leggermente la testa.

Notevole resistenza.” ribatté Leya ricoprendo anche l'altra lama di piccole ossa “Se ti colpirò con queste lame, non avrò problemi a polverizzarti le ossa”.

Vedremo...” commentò il demone, un secondo prima che la ragazza scattasse nuovamente contro di lui, cercando di colpirlo con un diretto destro. Sanguish, per proteggersi, fece una capriola a mezz'aria e, conficcando le dita nel pavimento, calò un possente colpo dall'alto con la sua coda, la quale si schiantò contro il pugno di Leya.

Il terreno sotto di loro si crepò pesantemente ed entrambi vennero sbalzati all'indietro e Leya, fermandosi dopo pochi metri, si guardò il pugno destro.

-Non ho avvertito la presenza di ossa nella sua coda... possibile che siano solo muscoli?-

Notando che il suo avversario si era fermato ad osservarla, Leya strinse i pugni e scattò nuovamente verso di lui.

-Se la coda non ha delle ossa al suo interno, dovrò mirare solo al busto e alla testa.- pensò la ragazza, prima di iniziare a sferrare una serie di pugni incredibilmente veloci.

Sanguish, a differenza di prima, non utilizzò le braccia per deviare gli attacchi, bensì la sua grossa coda, grazie alla quale poté sopravvivere alla prima serie di pugni, passando poi al contrattacco.

Cogliendo alla sprovvista Leya, attaccò con un affondo di coda, colpendola dritta sullo sterno, spezzandole il fiato. La ragazza boccheggiò alla ricerca di aria, riuscendo tuttavia a restare in piedi.

Il demone ruotò nuovamente su sé stesso e, colpendola al volto, la spedì contro il muro già semi-distrutto, scagliandola così nel piccolo cortile all'esterno, posto sul retro del castello.

Lentamente, Sanguish uscì nel cortile, notando Leya sdraiata a qualche metro da lui. Assottigliò lo sguardo, domandandosi se fosse già finito lo scontro ma, non appena ebbe mosso la coda per spostarsi, dalla schiena della ragazza fuoriuscirono due enormi zampe di drago scheletriche.

Il demone sobbalzò per lo spavento ma, quando le due braccia si avventarono contro di lui, si dissolsero nell'aria, sorprendendolo nuovamente.

Un'illusione...” sibilò Sanguish abbassando lo sguardo e beccandosi un pugno dritto sul naso che gli fece letteralmente esplodere la testa, schizzando sangue su tutto il muro alle sue spalle.

Leya rimase qualche secondo con il braccio disteso in avanti, lasciandolo poi cadere lungo il fianco. Usare quell'illusione era stata una buona mossa, ma per garantire un buon effetto, aveva usato molto potere magico.

Tirando un sospiro di sollievo, la ragazza si permise un piccolo sorriso -Bene, ora devo riunirmi alle altre.- ma, un secondo dopo, la coda di Sanguish le avvolse interamente il busto, bloccandole le braccia.

Il demone alzò le braccia, pronto per trafiggerle la testa con le mani, ma gli occhi di Leya si circondarono di un debole bagliore bianco e gli arti dell'avversario esplosero in più punti, piegandosi e mettendo in mostra le ossa spezzate.

La coda allentò leggermente la presa e la ragazza ne approfittò per liberarsi definitivamente, compiendo un balzo per mettere tra lei e il suo avversario qualche metro, poggiando poi un ginocchio a terra.

-Che diavolo succede? Gli ho distrutto la testa... dovrebbe essere morto...- pensò Leya, osservando guardinga Sanguish, il cui corpo non si era ancora accasciato al suolo.

Dopo qualche secondo, dal collo del demone fuoriuscirono diversi rovi e, da essi, spuntò una sottospecie di rana viola dal cui corpo venivano generati proprio quei rovi.

I grandi occhi verdi dell'anfibio si posarono su Leya e, con voce acuta, le disse “Maledetta... hai distrutto uno dei miei due corpi ospiti”.

Corpi ospiti?” domandò Leya, pur avendo intuito a cosa si riferisse.

Sì, ospiti. Questo umano e questa sanguisuga demoniaca erano i miei corpi ospiti e aveva deciso di unirli in un unico corpo.” spiegò Sanguish sbattendo più volte gli occhi, per poi rientrare dentro al busto “Sembra proprio che dovrai diventare il mio nuovo corpo ospite”.

-Non ci contare troppo!-

Leya evitò senza problemi una grossa quantità di rovi, riuscendo poi ad avvicinarsi al nemico e trafiggergli i polmoni con due lame ossee fuoriuscitele dagli avambracci. Purtroppo per lei, quell'attacco non sorti effetto e, dopo essere stata afferrata alla caviglia dalla coda, venne sollevata da terra, venendo poi sbattuta al suolo con incredibile potenza.

Ostinato il bastardo.” sibilò Leya per poi afferrare la coda e conficcarci dentro le dita, riuscendo così a togliersela dalla caviglia, facendo poi subire al suo avversario lo stesso trattamento, solo che non si limitò a schiantarlo al suolo una volta, ma lo fece per ben cinque volte, lanciandolo poi di nuovo dentro al corridoio dove aveva avuto inizio il loro scontro.

La ragazza lo seguì immediatamente e, non appena ebbe messo piede nel corridoio, un rovo le trapassò la coscia sinistra, facendole stringere i denti per il dolore. La dragon slayer, tuttavia, riuscì a girarsi verso il nemico e a scagliarli contro due lame ossee rotanti che tranciarono via le braccia di Sanguish, facendole cadere a terra.

-Se voglio concludere lo scontro, devo disfarmi di quella rana.- pensò Leya tagliando il rovo ancora conficcato nella sua gamba, per poi estrarlo e gettarlo a terra.

Sanguish si raccolse sulla sua coda e, usandola come molla, balzò in avanti, facendo fuoriuscire diversi rovi dal collo e dai moncherini delle braccia. Leya lo attese con le braccia alzate ma, quando il demone fu ad appena un metro da lei, si abbassò di scatto, creando una lama ossea molto larga nel braccio destro e conficcandola nel corpo del nemico, all'altezza della vita.

Per quanto fosse larga, comunque, la lama non riuscì a tagliare in due il nemico ma Leya non voleva tagliarlo, voleva solo rendere più piccola la zona dove la rana poteva nascondersi e questo Sanguish lo capì troppo tardi.

Grazie ai suoi sensi sviluppati, Leya percepì il battito del cuore di Sanguish poco sotto la base del collo e, caricando il pugno sinistro, ora ricoperto di piccole lame ossee, colpì violentemente il busto del nemico, crepando il pavimento sotto di sé e scagliandolo contro il soffitto.

La potenza del colpo fu tale da distruggere il soffitto di pietra, facendo raggiungere a Sanguish addirittura il terzo piano.

Leya, non convinta appieno di averlo fatto fuori, saltò in alto, raggiungendo l'ultimo piano, trovandosi di fronte a diverse macerie dalla quale spuntavano i resti di altri due demoni.

Avvertendo un movimento alle sue spalle, la ragazza si girò di scatto, bloccandosi subito dopo aver riconosciuto Sisara insieme ad un ragazzo, probabilmente l'obbiettivo della missione.

E lei chi è?” domandò Sebastian leggermente intimorito.

Una nostra compagna... che ha finalmente deciso di mostrare la sua vera faccia.” spiegò Sisara, facendo cenno al ragazzo di avvicinarsi alla nuova arrivata.

Leya rimase leggermente scossa dal fatto che l'avessero vista in quella forma e, quando fu sul punto di andarsene, Sisara le disse “E' inutile che te ne vai, le altre sanno già del tuo vero potere”.

Come avete fatto a scoprirlo?” domandò Leya, leggermente più calma di prima.

Le tenebre me l'hanno detto e io l'ho detto alle altre, ma non preoccuparti, sanno solo quello. Il tuo vero nome è al sicuro.” spiegò la maga dell'oscurità.

Leya annuì silenziosamente, incredibilmente sollevata da ciò. Le sue compagne sapevano del suo potere, eppure non avevano cercato di allontanarla o di lasciarla indietro. L'avevano trattata come una ragazza qualsiasi.

Ti ringrazio.” disse Leya, ruotando poi su sé stessa e scagliando un pugnale osseo addosso a Sanguish, trafiggendo la piccola rana, intenta a saltarle addosso, e conficcandola nel muro.

Sebastian osservò incredulo la scena ma preferì non fare domande. Non era il caso.

Ora, andiamo da Charlotte e dalle altre.” disse Leya e Sisara annuì, facendo cenno al ragazzo di avviarsi verso le scale.



Combattere contro un arcidemone, di sicuro, non era una cosa facile e questo, le quattro maghe di Last Hope, lo stavano capendo molto in fretta.

Malgrado avessero dalla loro il vantaggio numerico, nessuna di loro era riuscita ad assestare un colpo mortale ai danni di Aghisa che, al contrario, era riuscita a colpirle più volte, provocando vari danni.

Nascosta dietro ad una montagnola di ossa, Kaori Yuno era intenta ad osservare l'arcidemone, impegnato ad affrontare Ireth.

Così non va... lo scontro sta andando avanti da diverso tempo eppure non riusciamo a tirarla giù.” bofonchiò la maga degli elementi e Fujiko, dietro di lei, disse “Beh, è pur sempre un arcidemone.” e a Kaori Yuno non piacque affatto il tono saccente della compagna, ma preferì rimanere in silenzio.

Cosa dobbiamo fare?” domandò Aileen, torturandosi le mani. Non era riuscita a combinare molto e il fatto di essere davanti ad una specie di vicolo cieco la innervosiva.

Gli attacchi a caso non servono a nulla con lei.” disse Kaori Yuno “Dobbiamo mirare a dei punti vitali scoperti, come ad esempio la spina dorsale. Fujiko, io e te penseremo a distrarla insieme a Ireth, mentre Aileen la colpirà alla base del collo”.

Le due maghe annuirono e Aileen diventò invisibile, iniziando poi a spostarsi lungo il muro della stanza. Grazie ai precedenti attacchi, gran parte del pavimento era stato liberato dalle ossa e ora poteva muoversi più liberamente.

In quel momento, Ireth evitò di essere schiacciata da un pugno di Aghisa e, saltandole sul braccio, le conficcò i due avambracci, trasformati in due lame d'acciaio affilate, nella carne.

L'arcidemone, tuttavia, si limitò a schiacciarla contro la parete, notando poi che la ragazza si era trasformata in sabbia, riassumendo la sua forma una volta toccato il pavimento.

Ehi stronzetta, qual'è il problema?” Non riesci a colpirmi?” domandò Ireth mostrando il dito medio della mano destra.

Aghisa assottigliò lo sguardo e, dalla bocca, scagliò diverse sfere di energia nere che, a contatto con la parete o il pavimento, esplosero, creando dei fori nella roccia.

Ireth fissò per qualche secondo quei fori, intuendo che, se fosse stata colpita da una di quelle sfere, se la sarebbe vista brutta... e questo non fece altro che far ampliare il suo ghigno.

Prima ancora che la ragazza potesse attaccare nuovamente il demone, alcune lame d'acqua colpirono Aghisa sulle gambe e sulle braccia, riportando la sua attenzione su Kaori Yuno, uscita allo scoperto e ora provvista di due ventagli rossi dai dettagli dorati.

L'arcidemone ringhiò all'indirizzo della maga e aprì nuovamente le fauci per scagliare delle sfere oscure, tuttavia Fujiko, sbucata vicino ad Ireth, prese il controllo dell'acqua usata poco prima dalla compagna e, dopo aver avvolto la testa dell'arcidemone, fece ghiacciare l'acqua.

-Ha funzionato?- pensò Kaori Yuno, percependo con i suoi sensi i movimenti di Aileen alle spalle dell'arcidemone. Aghisa era crollata sulle sue ginocchia e non stava muovendo neanche un muscolo.

Lentamente, portò lo sguardo su Fujiko e, con un cenno della testa, le diede il via libera.

La compagna annuì e, sfruttando un po' di acqua non ghiacciata, la solidificò, creando una katana di ghiaccio. Aileen, solo per un secondo, tornò visibile ma, quel singolo secondo, bastò ad Aghisa per distruggere il giaccio con un potente urlo, creando un'onda d'urto che fece cadere a terra Ireth, Kaori Yuno e Fujiko, ma non Aileen, la quale si trovava alle spalle dell'arcidemone.

Aghisa, velocemente, ruotò su sé stessa ed afferrò la maga, bloccandola completamente, con la sua mano destra, alzandola poi e portandosela davanti alla faccia.

Avrei voluto mangiarti... ma credo che mi limiterò ad ucciderti velocemente!” urlò l'arcidemone, tornando a voltarsi verso le altre maghe e scagliando Aileen dall'altra parte del muro.

Fujiko, un secondo prima che la compagna venisse scagliata, riuscì a trasformare la katana in acqua, avvolgendo il corpo di Aileen. La maga dell'invisibilità, tuttavia, trapassò la parete, facendola collassare su sé stessa e venendo così divisa dalle altre.

Aileen!!!” urlò Kaori Yuno rialzandosi, mentre Ireth rivestiva la sua pelle d'acciaio.

Non preoccuparti, dovrebbe essere ancora viva.” disse Fujiko richiamando a sé il ghiaccio presente nella stanza “Ora però dobbiamo occuparci del nostro bersaglio”.

Essere sopravvissuta ad un colpo del genere... di sicuro starà piangendo come una bambina per il dolore.” ghignò Aghisa, iniziando ad avanzare verso le tre maghe.

Kaori Yuno strinse forti i denti, ma alla fine si girò per affrontarla, trucidandolo con i suoi occhi bramosi di sangue “Io ti farò a pezzi!”



Aileen riaprì lentamente gli occhi, abituandosi lentamente alla luce fioca prodotta dalle poche torce appese alle pareti.

Mettendosi seduta, si guardò attorno, scoprendo di essere finita in un'altra stanza, più piccola di quella dove stava affrontando Aghisa, piena di strumenti per le torture. Erano tutti sporchi di sangue ormai secco e, ad una prima vista, non vi era nessuno nei paraggi.

Pochi secondi dopo, però, il portone di legno posto poco lontano da lei si aprì e due figure fecero il loro ingresso nella stanza.

La prima delle due era una bambina sui dodici anni, dalla pelle chiara e dal fisico magro. I vispi occhi color verde erano incorniciati da dei lunghi capelli mossi arancio/rossi che risaltavano grazie al vestitino bianco, con dei piccoli fiorellini ricamati, abbinato a delle scarpette nere. La cosa inquietante del suo vestiario era che il candido abito era in parte macchiato di sangue.

La seconda figura, invece, era un ragazzo alto sul metro e ottanta, dai lineamenti duri e con una cicatrice che gli attraversava verticalmente la faccia, passando in mezzo agli occhi color zaffiro. Il fisico scolpito era coperto da una canotta blu abbinata a dei pantaloni larghi grigi, lo stesso colore degli scarponcini. I corti capelli neri erano spettinati tranne che per una ciocca che gli cadeva in mezzo alle sopracciglia, coprendo in parte la cicatrice.

Aileen si rialzò lentamente, facendo gocciolare dai suoi capelli un po' d'acqua che l'aveva salvata dall'impatto.

I tre si fissarono in silenzio per diversi secondi. Gli occhi sgranati e le facce sorprese.

Akira... Kenta...” sussurrò Aileen portandosi una mano a coprire la bocca.

Aileen...” disse il ragazzo di nome Kenta, assumendo poi uno sguardo... contrariato?

Aileen!!!” urlò la bambina, lanciandosi addosso alla ragazza, e facendola cadere a terra di nuovo. La maga dell'invisibilità ricambiò prontamente l'abbraccio, accarezzando i capelli della bambina la quale si era messa a ridere “Non credevo che ti avrei più rivista!”

Dopo essersi scostata da Aileen, Akira la aiutò ad alzarsi e, girandosi verso Kenta disse “Hai visto? E' Aileen! Ora possiamo tornare ad essere un trio come un tempo!”

Akira... allontanati da lei.” sibilò Kenta, materializzando una spada dall'aspetto mostruoso. Era interamente nera e sembrava fatta di ossa umane a giudicare dal teschio usato come pomolo e le costole incastonate nella guardia.

Kenta... cosa stai facendo?” domandò Akira indurendo lo sguardo.

Lei è un'intrusa e ci è stato ordinato di eliminare tutti gli intrusi, nessuno escluso.” spiegò Kenta puntando la lama contro Aileen che lo fissò senza parole “Kenta ma che stai dicendo? Non mi riconosci?”

E' inutile Aileen...” iniziò Akira “Quando è arrivata qui quell'Aghisa ha fatto un lavaggio del cervello a tutti coloro che non erano d'accordo sul fatto di allearsi con i demoni. Io ho fatto buon viso a cattivo gioco ma Kenta...”

Aileen spostò lo sguardo sul ragazzo che un tempo l'aveva salvata e percepì una grossa quantità di potere oscuro scaturire dalla sua arma.

Magia dell'odio.” l'anticipò Akira “Sfruttando il suo odio, può creare ciò che più gli aggrada”.

Ormai Aileen non sapeva più cosa pensare. Lei non voleva assolutamente affrontare Kenta ma lui non sembrava dello stesso avviso, anzi, sembrava intenzionato ad eliminarla a tutti i costi.

Aileen... resta indietro.” commentò Akira mentre alcuni strumenti di ferro iniziavano a levitare a mezz'aria per poi frantumarsi e diventare tante schegge metalliche affilate “A lui ci penso io!”

Akira...?” iniziò Aileen restando leggermente intimorita dal ghigno apparso sulle labbra della bambina. Per un attimo le tornò in mente Ireth.

Quindi... hai deciso di tradire la potente Aghisa?” domandò Kenta stringendo la presa sull'elsa del suo spadone.

In realtà stavo solo attendendo il momento propizio per andarmene da questa gilda.” spiegò Akira, iniziando a far roteare le schegge “Meglio tardi che mai, no?”

Di fianco a lei si posizionò Aileen, i cui occhi grigi erano incatenati a quelli blu dell'amico.

Aileen, resta dietro di me, non sei in grado di affrontarlo.” l'ammonì Akira ma la ragazza scosse la testa “E' anche un mio amico e devo aiutarlo come meglio posso!”

Akira rimase in silenzio, limitandosi ad ampliare il suo ghigno, per poi scagliare le sue schegge verso Kenta, nello stesso momento in cui Aileen diventava invisibile.

Questo potrebbe essere l'ultima volta che ci vediamo, Kenta...” iniziò Akira “... perciò, vediamo di divertirci!!!”



- - -



Malgrado l'incredibile calore generato dal sole, numerose persone affollavano le piazze di Zafirus. Tutti coloro che non erano riusciti ad entrare nell'arena per poter assistere al torneo indetto dalla gilda Last Hope dovevano accontentarsi degli enormi schermi posizionati per la città.

In quel momento, tutti gli occhi erano puntati sullo scontro in atto, la prima delle due semifinali, ovvero Zero e Miyuki contro Draco ed Enor.

Lo scontro era già iniziato da diversi minuti ma Draco era già sul punto di perdere del tutto la pazienza.

POISON DRAGON'S ROAR!!!”

L'imponente cono di veleno si abbatté sul terreno, mancando il bersaglio che, avvicinatosi velocemente, colpì Drago sullo sterno con un pugno, facendolo indietreggiare di alcuni metri.

Zero sembrava particolarmente a suo agio in quello scontro e il sorrisetto sincero sulle sue labbra rafforzava quest'ipotesi.

Levati di mezzo!” urlò Draco, ricevendo come risposta una breve risata da parte di Zero.

Non appena lo scontro era iniziato, Enor e Draco si erano lanciati rispettivamente contro Zero e Miyuki ma i loro avversari, all'ultimo, si erano scambiati di posto, iniziando poi a combattere.

Draco, per quanto volesse vincere, desiderava ardentemente sconfiggere la maga del sangue. Zero era il bersaglio di Enor ma in quel momento non poteva permettersi di distrarsi, visto il pericolo che rappresentava la sua avversaria.

Inoltre, per concludere in fretta lo scontro, Draco si era tolto subito la canotta e i guanti, in modo tale da avere una maggiore possibilità di infettare Zero con il suo veleno, peccato che l'albino era riuscito a recuperare i guanti.

Essendo quei guanti fatti di uno speciale materiale che non veniva corroso dal veleno di Draco, ora Zero era in grado di colpirlo con i pugni senza alcun problema e, ogni volta che il dragon slayer del veleno cercava di colpirlo, lui si limitava ad allontanarsi con un balzo.

-Devo riuscire ad avvicinarmi a lui... ma quel maledetto riuscirà sempre ad anticiparmi.- pensò Draco, mentre Zero si limitava a fissarlo dalla distanza.

Dopo aver riflettuto su una possibile tattica, il dragon slayer scattò verso l'albino e cercò di colpirlo con un affondo della mano. Zero scansò il colpo di lato e Draco, cogliendo l'occasione al volo, ricopri il busto di veleno, facendo fuoriuscire dei lunghi spuntoni di liquido velenoso.

Zero sgranò leggermente gli occhi per la sorpresa ma riuscì comunque ad applicare abbastanza forza nelle gambe in modo tale da far crepare il terreno e far così sprofondare Draco di qualche metro.

Il dragon slayer maledì il suo avversario e, con un solo balzo, riuscì ad uscire dalla “trappola” di Zero, ricevendo un pugno dal suddetto albino. Draco, tuttavia, aveva già percepito il movimento dell'avversario così, incassando il pugno con le braccia incrociate davanti al volto, riuscì tuttavia a colpirlo con un calcio sulla coscia destra.

Draco venne scagliato contro la parete dell'arena ma si rimise subito in posizione di combattimento, notando che Zero non si era mosso.

-Quando mi ha colpito con quel calcio la sua forza è aumentata all'improvviso.- pensò l'albino spostando lo sguardo dalla sua gamba a Draco -Che abbia fatto qualcosa con il suo veleno?-

Che succede?” domandò Draco con un ghigno sulle labbra “Qualche problema?”

Zero si limitò a sbuffare per poi lanciarsi addosso a lui. Entrambi i contendenti caricarono il loro pugno destro ma, quando i due colpi impattarono tra di loro, stranamente Draco non venne sbalzato all'indietro e il terreno sotto ai loro piedi si crepò leggermente.

Quindi avevo ragione... il tuo veleno può anche potenziarti.” disse Zero indietreggiando di qualche passo.

Non è un vero e proprio potenziamento...” iniziò Draco rivestendo le braccia di veleno per poi scagliarsi addosso a Zero “... e non vedo perché dovrei spiegarti il mio potere!”

I due iniziarono a scambiarsi diversi colpi benché nessuno riuscisse a colpire l'avversario ma Zero notò subito che Draco era diventato più veloce e reattivo, infatti, non appena cercava di allontanarsi, il dragon slayer si muoveva come un'ombra, azzerando subito la distanza.

Non appena i loro pugni cozzarono l'uno contro l'altro per l'ennesima volta, Zero piegò all'indietro il braccio sinistro e tentò di colpire Draco con un affondo della mano.

Il dragon slayer del veleno sgranò gli occhi per la sorpresa e si allontanò con un solo balzo, mentre una goccia di sudore gli scendeva lungo la guancia.

Che succede?” domandò Zero con un sorriso sulle labbra “Qualche problema?”

Quel colpo... era intriso di istinto omicida...” iniziò Draco “Volevi per caso uccidermi?”

Oh tranquillo. Contavo molto sui tuoi sensi sviluppati.” spiegò Zero fissandolo con sguardo di superiorità “Ma sai... mi stavi troppo vicino!”

Una vena iniziò a pulsare sulla fronte di Draco mentre il suo tatuaggio di un'hydra a sette teste, in costante movimento sul suo corpo, iniziava ad ingrandirsi.

Senza proferir parola, il dragon slayer azzerò nuovamente la distanza caricando nel mentre il pugno destro. Zero lo imitò subito e scagliò il colpo nello stesso istante dell'avversario ma, con sua somma sorpresa, la potenza di Draco sembrava aumentata a dismisura.

Contro ogni aspettativa, Zero venne scagliato contro la parete dell'arena, creando un polverone a causa dell'impatto, cosa che fece ghignare Draco, già intento a pregustare la vittoria, ma, grazie ai suoi sensi sviluppati, riuscì a sentire una specie di voce registrata.

Zero! Questa è la seconda volta che ci sentiamo, non è vero? Sempre alla ricerca di avversari belli potenti, eh? Solita storia: potenza inimmaginabile per dieci minuti! Occhio ai possibili postumi!”

Mentre il polverone era ancora intento a diradarsi, Draco notò due bagliori rossi.

E va bene, fottuto rettile...” iniziò Zero fulminandolo con i suoi occhi rossi “... vediamo quanto riesci a farmi incazzare!”

Draco esibì un ghigno pari a quello dell'albino, mentre il tatuaggio era ormai grande come tutto il suo petto, per poi scagliarsi con tutto il corpo contro il suo avversario.

Ad una trentina di metri da loro, invece, Miyuki e Enor erano intenti a bersagliarsi dalla distanza.

La prima continuava a scagliare dei coltelli di sangue che, una volta distrutti da Enor e dalle sue barriere di vuoto, tornavano semplice sangue e Miyuki lo sfruttava nuovamente, riuscendo così a non sprecarne troppo.

Enor, invece, era impegnato su due fronti. Infatti, mentre Miyuki si limitava a schivare o a distruggere le lame di vuoto con il suo braccio meccanico, lui aveva preferito difendersi con delle barriere, riuscendo così a mantenere intatta la sua energia fisica.

Tuttavia, lui sapeva benissimo che Miyuki lo stava sottovalutando. Era solo questione di tempo e, di punto in bianco, la ragazza l'avrebbe bloccato controllando il sangue all'interno del suo corpo.

-Devo finire l'incontro con un solo colpo, così da non lasciarle campo libero con il suo potere.- pensò Enor cercando di imprigionarla dentro a delle sfere di vuoto ma, prima che potessero esplodere, vennero distrutte dal braccio meccanico di Miyuki.

Se si fosse trattato di uno scontro all'ultimo sangue, Enor avrebbe potuto far apparire delle lame direttamente dentro a Miyuki, ma così facendo l'avrebbe uccisa e non poteva farlo.

Miyuki, dopo aver creato nuovamente dei coltelli con il suo sangue, li scagliò contro Enor che, al posto di distruggerli con una barriera, li rinchiuse in una sfera di vuoto, facendoli tornare sangue liquido, dopodiché spostò la sfera alle sue spalle.

La maga del sangue si accorse subito di non poter più contare su quel sangue in quanto, non appena cercava di controllarlo, si scontrava con la sfera di vuoto, tornando semplice sangue.

Senza batter ciglio, fece fuoriuscire altro sangue da una ferita sul braccio sinistro con la quale creò una grossa sfera di sangue. La maga aveva decisamente perso un po' di colore, diventando più pallida, ma la cosa non sembrava disturbarla.

Senza esitare, scagliò la grossa sfera di sangue addosso ad Enor che creò una barriera di vuoto per proteggersi, ma solo all'ultimo si accorse di essere caduto nella trappola dell'avversaria.

La sfera di sangue, infatti esplose in volo, spargendo sangue ovunque, coprendo così la barriera di Enor ed oscurandogli così la visuale. Istintivamente, il ragazzo saltò indietro e, un secondo dopo, la barriera venne distrutta dal braccio meccanico di Miyuki che continuò ad avanzare, richiamando tutto il sangue intorno a lei.

Senza dargli tregua, la ragazza scagliò di nuovo il sangue in avanti e Enor creò un'altra barriera, indietreggiando poi di nuovo. Miyuki ripeté il procedimento ma questa volta, Enor bloccò il sangue dentro ad un'altra sfera di vuoto, molto più grossa dell'altra.

Quando fu sul punto di spostarla dietro di sé, in modo tale da tenerla lontana da Miyuki, la ragazza distese il braccio metallico in avanti, come a voler colpire la sfera, e, sorprendendo tutti, la sua mano si staccò dall'arto, colpendo la sfera a mezz'aria, distruggendola.

Con uno schiocco delle dita, il sangue si scagliò addosso ad Enor, immobilizzandolo tranne che sulle amni, coperte da delle sfere di vuoto. Il ragazzo iniziò subito ad estendere la barriera al resto del corpo ma Miyuki aveva ormai azzerato e, non potendo contare su un pugno, lo colpì con un braccio teso alla gola, usando il braccio metallico.

Enor volò a diversi metri di distanza, cadendo a terra di schiena. Dopo qualche secondo, riaprì gli occhi, iniziando a tossire a causa della botta subita alla gola ma, prima che potesse rialzarsi, Miyuki saltò su di lui e lo colpì con una sfera di sangue sullo sterno, spezzandogli nuovamente il fiato.

Il ragazzo annaspò alla ricerca d'aria, cercando tuttavia di chiudere Miyuki in una sfera di vuoto ma, purtroppo per lui, la ragazza poggiò il braccio metallico sul suo corpo, annullandogli i poteri.

Ho vinto io.” proferì Miyuki con sguardo neutro mentre i suoi occhi iniziavano a brillare di un tenue bagliore rosso. Enor percepì all'istante il corpo irrigidirsi e un dolore lancinante ai polmoni e al cuore.

Dopo qualche secondo di agonia, il mago del vuoto perse definitivamente i sensi e, per sicurezza, Miyuki lo bloccò con una catena di sangue, mettendogli un pezzo del suo braccio sotto la maglietta, così da impedirgli di usare i suoi poteri qualora si fosse svegliato prima della fine del match.

Per fortuna ho chiesto ad Amlach di modificarmi il braccio.” disse Miyuki mentre riagganciava la mano al braccio, aprendola e chiudendola più volte per constatare che funzionasse.

Un assordante ruggito le fece drizzare le orecchie e, voltandosi verso Zero e Draco, vide un'enorme hydra a sette teste dalle scaglie nere posizionata dietro al mago del veleno, il cui ghigno vittorioso faceva pensare ad una possibile arma segreta.

Velocemente, la ragazza si avvicinò al suo compagno e gli domandò “Mi sono persa qualcosa?”

A quanto pare il suo tatuaggio è 'vivo' e si è trasformato in quella bestia lì.” spiegò Zero con voce neutrale “Nulla di eclatante”.

Miyuki alzò un sopracciglio e, un secondo dopo, si abbassò di scattò, evitando al pelo delle lame velenose scagliate da Draco.

E' diventato più veloce”.

Non solo. La sua forza e sua resistenza sono anche aumentate.” aggiunse Zero.

Prima che i due potessero mettere a punto una strategia, l'hydra avanzò leggermente e le varie teste cercarono di investirli con delle potenti fiammate.

Non solo è enorme, ma sputa pure fuoco...” iniziò Zero mentre con i suoi poteri annullava tranquillamente le fiamme “... inoltre se gli tagliamo una testa è probabile che ne spunteranno altre due”.

Miyuki annuì per poi scattare contro l'hydra passando sulla destra, con la sfera di sangue dietro di lei. Tre delle teste si voltarono verso di lei e, prima che le fiamme potessero raggiungerla, la maga plasmò la sfera in modo da renderla uno scudo piatto.

Il sangue iniziò a bollire per il calore ma non cambiò forma, restando a difesa di Miyuki che, in pochi secondi raggiunse la base dell'animale. Le tre teste che l'avevano attaccata smisero di sputare fuoco e cercarono di azzannarla.

La ragazza evitò agilmente le prime due, saltando poi sulla terza e ficcandole il braccio meccanico nell'occhio destro. Conscia che non fosse sufficiente per metterla K.O., inserì l'intero braccio nel cranio dell'animale, trapassandogli il cervello.

La testa emise uno strano gemito e si accasciò al suolo, mentre le altre due si avventavano sulla maga, venendo però bloccate dalla sfera di sangue che esplose davanti a loro, diventando una specie di collante.

La ragazza estrasse il braccio sporco di sangue dalla testa dell'hydra e, avvertendo un brivido lungo la schiena, si girò di scatto, bloccando con il braccio meccanico un pugno di Draco che, ghignando, le afferrò il suddetto braccio e la proiettò in aria, facendola schiantare al suolo di schiena.

Subito dopo, facendo fuoriuscire una lunga lama ricurva dall'avambraccio destro, Draco taglio la testa morta alla base, facendo così fuoriuscire due nuove teste, entrambe vive.

Un nuovo ruggito attirò la sua attenzione e, girandosi, notò due teste cadere al suolo. Sopra ad una di esse vi era Zero, con il pugno ancora poggiato sulle squame distrutte dell'animale.

-Stanno evitando in tutti i modi di tagliare le teste.- pensò il mago del veleno con un ghigno per poi scattare verso Zero, venendo tuttavia bloccato da una frusta di sangue che gli bloccò la caviglia destra.

Draco si girò subito per contrastare Miyuki ma, così facendo, permise a Zero di avvicinarsi a lui, evitando due teste pronte ad azzannarlo. Il mago dei vettori tentò di colpire Draco con un pugno ma il dragon slayer fece un passo indietro e lo colpì a sua volta con un calcio, scagliandolo addosso a Miyuki e facendoli finire a diversi metri di distanza.

I due maghi si rialzarono quasi subito e Draco, notando che la posizione era perfetta, schioccò le dita. Nello stesso istante, tutte le teste dell'hydra si girarono verso Zero e Miyuki e i loro occhi si illuminarono di un tenue bagliore dorato.

I due maghi si sentirono subito strani e, sotto gli sguardi attoniti della folla, iniziarono a pietrificarsi, partendo dalle gambe. Nel giro di qualche secondo, diventarono due statue di pietra.

Draco alzò le braccia al cielo in segno di vittoria e, guardando Aika, chiese “Non dovresti dire qualcosa?”

La master annuì sorridendo e disse “Ti sconsiglio di sottovalutare i tuoi avversari!”

Non capendo, Draco tornò ad osservare Zero e Miyuki, scoprendo che sul corpo di quest'ultima stavano comparendo diverse crepe. Dopo una manciata di secondi, la pietrificazione svanì, facendo cadere a terra della polvere grigia e la ragazza si tolse dalle spalle i rimasugli di polvere.

Ma... che diavolo...?” iniziò Draco, notando poi Miyuki che, toccando Zero col braccio meccanico, lo liberò dalla pietrificazione, facendogli tossire un po' di polvere.

-Ancora quel braccio!- pensò adirato Draco ordinando alla sua hydra di attaccarli. L'animale obbedì subito e si lanciò addosso ai due avversari.

Zero, vedendola arrivare, si scrocchiò il collo e colpì il terreno con un calcio, creando uno squarcio nel terreno esattamente sotto all'hydra. L'animale non riuscì a fermarsi in tempo e precipitò nella voragine.

Subito dopo, posando le mani a terra, Zero richiuse lo squarcio dalla quale fuoriuscì un verso disumano, generato dall'animale schiacciato tra le due pareti di roccia. Da una delle piccole crepe rimaste nel suolo, sbucò l'animale, tornato ad essere un tatuaggio, e si riposizionò sul corpo di Draco, la cui pazienza ormai era finita da un bel po'.

Zero scattò verso di lui prima ancora che potesse muoversi ed iniziò a scambiare nuovamente dei pugni con lui, senza tuttavia colpirlo.

-Ho ancora pochi minuti prima che l'effetto del power up svanisca...- pensò Zero evitando delle lame scagliate da Draco.

Il dragon slayer cercò anche di colpirlo con alcuni calci ma l'albino non fece altro che indietreggiare, cercando di farlo cadere creando delle crepe nel terreno. Draco, tuttavia, balzò in alto e gli scagliò addosso un cono di veleno.

Zero lo evitò gettandosi di lato ed atterrò in ginocchio. Ebbe appena il tempo di alzare la testa per trovarsi a tu per tu con il pugno di Draco.

Tuttavia, il colpo si fermò ad una manciata di millimetri dal naso di Zero e il braccio di Draco cadde lungo il fianco, quasi fosse privo di vita. Il dragon slayer sgranò gli occhi e, ruotando la testa verso il braccio, notò che tra la spalla e la scapola era conficcato una specie di ago lungo una quindicina di centimetri.

Era fatto interamente di sangue ma, vicino alla sua carne, era avvolto da uno strano tessuto.

Ruotando il busto, Miyuki entrò nel suo campo visivo e notò che, nella mano destra, teneva la sua accetta insieme ad una canotta strappata. La sua canotta.

Solo in quel momento Draco si rese conto che anche il braccio sinistro non rispondeva più e, prima che potesse evitarli, due aghi si conficcarono nelle sue cosce, facendolo cadere in ginocchio.

Miyuki si avvicinò lentamente, gettando a terra ciò che restava della canotta e lanciò un'occhiata eloquente a Zero, intento a spegnere il suo MP3. L'albino ricambiò lo sguardo e, alzando una mano, disse “E' tutto tuo”.

La ragazza si piazzò di fronte a Draco, ricevendo un'occhiataccia di fuoco da quest'ultimo, caricando il braccio destro e, all'ultimo, disse “La prossima che attaccate briga... fatelo con qualcuno che sapete di poter sconfiggere”.

Un secondo dopo, colpì Draco con tutta la sua forza sul naso, spedendolo oltre Zero e facendolo finire vicino ad Enor, ancora privo di sensi, dopodiché si avvicinò al suo compagno e lo aiutò a rialzarsi.

Il coro esplose in una marea di applausi e fischi mentre Aika, alzando il braccio, urlò “L'incontro è finito!!! I primi due maghi ad accedere alla finale sono Miyuki e Zero!!!”

Gli applausi andarono avanti per un bel po', accompagnando l'uscita di Zero e Miyuki ma anche quella di Enor e Draco che, malgrado il calore della follia, era particolarmente incazzato e se ne uscì a passo veloce, uscendo poi direttamente dall'arena.

Se n'è andato?” domandò Rex a Enor, intento a ricevere alcune bendature.

Sì, sarà andato a scaricarsi altrove. La sconfitta non è stata di certo un toccasana per il suo carattere.” commentò Enor.

Rex soffocò una leggera risata e disse “Effettivamente hai ragione. Speriamo solo che non distrugga un palazzo o due”.

In quel momento la voce di Aika si udì nuovamente nell'arena “Ora passeremo alla seconda ed ultima semifinale! Chi dovrà affrontare Zero e Miyuki per il titolo di 'duo più forte'? Lo scopriremo tra poco!!!”

Acclamati da tutti gli spettatori, Edward e CJ entrarono nell'arena, con il secondo che faceva occhiolini a tutte le belle ragazze sedute sugli spalti. Subito dopo, con un boato generale dei vari ragazzi, Angel e Yelle scesero in campo, salutando tutti gli spettatori, per poi pararsi di fronte ai loro avversari.

Mi raccomando, non osate nemmeno trattenervi.” disse Angel, fissando CJ dritto negli occhi.

Non temere...” iniziò Edward “... non è tra le nostre opzioni. Se volete ritirarvi potete farlo adesso”.

Spiacente Edy ma non ci intimorisci. Quanto questo scontro sarà finito, noi saremo in piedi e voi a terra!”

Aika attese ancora qualche secondo, in modo tale che le due squadre finissero di discutere, dopodiché diede il via all'incontro.

Al contrario dello scontro precedente, nessuno dei quattro scattò in avanti come una furia. Diversamente dal previsto, Edward e CJ si separarono, imitati da Yelle e Angel, in modo tale da poter iniziare due scontri uno contro uno separati.

Dopo un cenno d'intesa con Edward, CJ attivò direttamente la sua modalità BLOOD FIRE e scattò velocemente contro Angel, la quale, attendendolo, si ricoprì la pelle di scaglie d'acciaio.

Edward, invece, si tenne a distanza dalla sua avversaria e le scagliò contro diversi pugnali di veleno. Yelle, senza spostarsi, con un movimento delle braccia bloccò i pugnali a mezz'aria che, dopo essersi girati verso Edward, saettarono verso di lui.

L'ex-assassino mostrò un leggero ghigno e, senza batter ciglio, afferrò le sue stesse lame al volo, facendole poi tornare allo stato liquido. Subito dopo, il mago saltò in alto e, dalle braccia, fece fuoriuscire una mezza dozzina di catene alle quali erano appese delle piccole sfere chiodate.

Usandole come delle fruste, Edward scagliò quelle sfere vicino a Yelle, circondandola in breve tempo. La maga dell'aria le guardò confusa, domandandosi se la vecchiaia non stesse giocando brutti scherzi al suo compagno.

Edward atterrò subito dopo e, ritirando le catene dentro di sé, incrociò le braccia al petto “Sei pronta a giocare?”

Quando vuoi Edy!” rispose Yelle con sguardo determinato e il mago del veleno, schioccando le dita, disse “Oh... ma io ho già iniziato”.

Yelle notò subito che le sfere di veleno piantate nel terreno stavano leggermente sprofondando, così, ipotizzando un attacco da sottoterra, si alzò in volo ma, sorprendendola, alcune sfere spararono alcuni dei loro spuntoni addosso alla maga, costringendola a tornare a terra.

Yelle rimase in silenzio, osservando sia le sfere a terra, ora tornate allo stato “dormiente, sia Edward che, con le braccia incrociate al petto, la fissava con un ghigno sulle labbra.

-Vuole impedirmi di alzarmi in volo? Mi dispiace Edy, ma questa tattica non funzionerà!- pensò la maga del vento per poi scagliare delle potenti folate di vento contro le sfere chiodate a terra. Contrariamente a quanto sperato, nessuna delle sfere venne spostata, così Yelle decise di scagliare delle lame di vento circolari ma, non appena ebbe scagliato la prima, riuscì all'ultimo ad evitare un pugnale di veleno scagliato da Edward.

Il ragazzo si era leggermente avvicinato all'avversaria e, in entrambe le mani, aveva preparato dei pugnali da lancio, pronto a cogliere il minimo segno di distrazione da parte di Yelle.

La maga del vento, indecisa sul da farsi, creò una serie di lame di vento e ne scagliò la metà addosso a Edward, mentre le altre furono indirizzate verso le sfere a terra.

Il mago del veleno evitò senza problemi l'attacco nemico, mentre le sfere a terra vennero tagliate di netto ma, con somma sorpresa di Yelle, si conficcarono nuovamente nel terreno e, nel punto dov'erano prima, ne fuoriuscirono delle altre.

Dovrai impegnarti un po' di più.” la ammonì Edward mantenendo il ghigno sulle labbra.

Una vena iniziò a pulsare sulla fronte di Yelle che, disposta a tutto pur di non perdere, creò un vero e proprio tornado intorno a lei e, mantenendosi al suo interno, si alzò in volo. Le sfere di veleno scagliarono altri piccoli spuntoni addosso alla maga, ma il forte vento deviò la traiettoria di tutti i colpi, consentendole di arrivare ad una ventina di metri d'altezza senza problemi.

La maga esibì un sorriso soddisfatto e il suo avversario, capendo di dover passare ad un'altra tattica, schioccò le dita. Le varie sfere di veleno sparse sul terreno si sciolsero nello stesso istante, andando ad unirsi in una grossa massa liquida che, in pochi secondi, assunse le sembianze di un grosso falco.

Il volatile si librò in volo, scagliandosi addosso a Yelle la quale cercò di intercettarlo con delle folate di vento. Il falco non ne risentì minimamente e, sfruttando quelle folate, iniziò a compiere dei cerchi intorno alla ragazza, cambiando direzione di colpo e costringendola a chiudersi dentro ad una sfera di vento.

Edward, avendo previsto una mossa simile, creò una lancia di veleno e, prendendo bene la mira, la scagliò contro la sfera protettiva di Yelle. Il veleno, a contatto con l'aria, si dissolse, creando una nebbia velenosa tutt'attorno a Yelle, ancora protetta dalla sua barriera.

La sua sfera di vento, contrariamente a quello che molti potevano pensare, non respingeva le cose, bensì triturava tutto ciò che entrava in contatto con essa, grazie alle migliaia di minuscole lame che la componevano e che continuavano a spostarsi rapidamente. Perciò, la nebbia non venne mossa di un millimetro, limitando del tutto il campo visivo della ragazza.

Se avesse voluto spazzare via la nebbia, avrebbe dovuto creare altro vento e in quel momento non poteva permetterselo. Mantenere attiva la barriera la costringeva a concentrarsi molto su di essa e il suo avversario non si sarebbe di certo fatto scappare la minima occasione per colpirla.

-Maledizione... probabilmente Edy sta già preparando qualche attacco per prendermi alla sprovvista. Almeno Angel potrà darmi una mano se...-

Yelle si irrigidì di colpo. Solo in quel momento si era accorta di qualcosa che non andava. La sua barriera, in teoria, non produceva un forte rumore e quindi i rumori dell'arena sarebbero dovuti arrivarle tranquillamente alle orecchie, invece non sentiva niente.

Solo un ronzio.

Era indubbiamente un ronzio l'unico suono che riusciva a cogliere e proveniva da tutte le direzioni. Confusa, si avvicinò al limite della barriera e avvicinò l'orecchio, sentendo il rumore del ronzio aumentare.

Quella non era nebbia. Era uno sciame di minuscoli insetti di veleno che, con lo sbattere delle loro ali, la stavano praticamente isolando dal resto dell'arena, impedendole di unire qualsiasi suono.

Angel!!!” urlò Yelle ma non udì alcuna risposta. Il ronzio, oltre che bloccare i suoni in entrata, bloccava anche quelli in uscita. Malgrado i sensi sviluppati della sua amica, il casino generato dalla folla e quel ronzio non le avrebbero permesso di udire le urla della sua amica.

Yelle si guardò attorno preoccupata. Se avesse rimosso la barriera, tutti quegli insetti avrebbero potuto pungerla, arrivando ad avvelenarla e sapeva che Edward poteva creare diversi veleni non letali ma altrettanto utili.

Doveva pensare ad una soluzione.

Nel contempo, Angel evitò alcuni pugnali di veleno, ricevendo però una ginocchiata nella schiena. La ragazza si girò subito, ma CJ si era già allontanato a gran velocità. Da quando Edward si era unito allo scontro, la dragon slayer aveva riscontrato diversi problemi, soprattutto per il fatto che se cercava di bere il veleno di Edward, CJ ne approfittava subito, riuscendo a colpirla in punti vitali.

Credevo che voleste risolvere il tutto con due scontri separati.” disse Angel, indietreggiando leggermente, in modo tale da avere tutti e due i ragazzi nel suo campo visivo.

L'idea iniziale era quella, ma vedendo gli altri due finalisti... abbiamo pensato che sarebbe stato meglio risolvere la faccenda rapidamente, in modo tale da non consumare troppe energie.” spiegò CJ per svanire nel nulla e riapparire alle spalle della ragazza.

Il giovane cercò di colpirla con un rapidissimo pugno alla testa ma Angel si abbassò rapidamente e cercò di colpirlo con un calcio al ventre. CJ fece un passo indietro e bloccò senza problemi il colpo, ma un secondo dopo venne colpito da una scarica elettrica che lo costrinse ad allontanarsi.

Per un attimo mi ero dimenticato del tuo potere.” commentò CJ riassumendo una posizione di combattimento per poi scattare nuovamente contro la sua avversaria, iniziando a spostarsi rapidamente intorno a lei, cercando di colpirla con i suoi pugni potenziati.

Angel si limitò a portarsi le braccia vicino al volto e a rafforzare le scaglie d'acciaio, mantenendo lo sguardo su Edward. CJ era pericoloso ma finché restava con quella difesa, non doveva temerlo. Il problema era il mago del veleno.

Notando che Angel non lo stava prendendo in considerazione, CJ mostrò uno strano ghigno e, dopo averle colpito un braccio con un calcio, si portò rapidamente alle sue spalle, portando entrambe le braccia all'indietro.

I sensi sviluppati di Angel la avvertirono troppo tardi del pericolo e CJ la colpì con entrambe le mani sulla schiena, spezzandole sia le scaglie d'acciaio sia il fiato. Edward, notando la mossa del compagno, scattò subito in avanti e, avvolgendo il braccio destro nel veleno, colpì la ragazza con una gomitata sullo sterno.

Tuttavia, prima che potesse ritrarre l'arto, se lo ritrovò congelato insieme al veleno e Angel, con un ghigno sulle labbra, lo colpì alla bocca dello stomaco con un pugno avvolto da delle fiamme.

Edward strinse i denti per i dolori e l'avversaria sibilò “Che tu sia l'originale o una compia non mi importa, in entrambi i casi io ci guadagno!”

Il mago del veleno si maledì per non aver mandato avanti una copia di veleno ma, se l'avesse fatto, Angel l'avrebbe divorata, recuperando gran parte del suo potere magico, dato che quel veleno era già di per sé magico.

Sfruttando il potere magico presente nelle fiamme, Angel creò una grossa esplosione che scaraventò Edward direttamente contro lo sciame di insetti da lui creato ma, per sua fortuna, CJ lo bloccò a mezz'aria, atterrando poi insieme al compagno, intento a sciogliersi il giacchio dal braccio con un veleno speciale.

Era quasi riuscita a fregarci!” commentò CJ pronto per riprendere il combattimento, quando un vento particolarmente freddo iniziò a soffiare nell'arena. Sia Angel che i due ragazzi alzarono lo sguardo al cielo, notando che si stava rannuvolando.

Le nuvole sopra di loro iniziarono a creare una specie di turbine e una voce echeggiò “GOD SLAYER'S SECRET ART...!!!”

Edward sgranò gli occhi per la sorpresa “Yelle?!”

... ANCIENT TORNADO DRILL!!!”

Dalle nuvole si creò un vero e proprio tornado nero, la cui base si scagliò verso il suolo, distruggendo la barriera di Yelle e lo sciame di insetti di Edward. La potenza dell'impatto generò una forte onda d'urto che scagliò i due maghi contro la parete dell'arena e costrinse i vari maghi del re a creare una barriera in modo tale che gli spettatori non venissero investiti dal forte vento.

Dopo diversi secondi, l'enorme polverone venuto a crearsi si diradò, permettendo di osservare il grosso cratere creato da Yelle che, volteggiando a pochi centimetri dal suolo urlò “Questa me la paghi Edy! Ora fatti sotto se ne hai il coraggio!!!”

Un secondo dopo, tuttavia, si beccò uno scappellotto sulla nuca da parte di Angel che le urlò “Ma sei impazzita?!? Volevi per caso beccare anche me?!?”

Na~h! Contavo sui ottimi riflessi!” spiegò Yelle con un sorriso innocente sulle labbra “Inoltre dovevo liberarmi di quel fastidioso sciame!”

Ma non potevi semplicemente allargare la barriera in modo tale da distruggere quegli insetti?” domandò Angel esasperata, notando che Yelle si era messa a fissare il cielo battendosi un dito sul mento.

Ehi... niente male come idea!” disse l'albina facendo finire gambe all'aria la compagna che, rialzandosi subito dopo, indicò i loro avversari “Cerchiamo di concludere in fretta lo scontro... mi sta venendo una crisi...”

E quella pazza scatenata sarebbe nel tuo team?” domandò CJ al compagno.

Sì...”

E fa sempre così?”

Sì...”

CJ si limitò ad annuire in silenzio e Edward lo ringrazio per quello, creando poi dei nuovi coltelli di veleno “Dato che non possiamo sperare di isolarne di nuovo una, diamo il tutto per tutto e concludiamo la faccenda”.

Detto fatto, Ed!” esclamò CJ scrocchiandosi le dita per poi azzerare la distanza con Angel, iniziando un combattimento serrato con la regina dei dragon slayer. La maga, per tutta risposta, ricoprì il corpo di veleno, costringendo CJ a mirare al busto o alle parti coperte dai vestiti, diventando così più prevedibile, infatti, ora che Angel poteva concentrarsi solo su di lui, non aveva problemi a parare o deviare la maggior parte dei colpi.

Il ragazzo tuttavia riuscì a sorprenderla e, dopo averle tirato un pugno al volto, prontamente deviato con una mano, caricò la ragazza, riuscendo così a colpirla con una ginocchiata al ventre.

Angel ne approfittò subito e, tenendolo con la mano destra per i vestiti, lo colpì con un'altra scarica elettrica, facendogli digrignare i denti per il dolore. Anziché crollare al suolo, però, CJ riuscì a tirarle una testata sul naso, facendo poi un balzo all'indietro.

Dopo lo stordimento iniziale, Angel colpì il terreno con le mani e, tutt'attorno a lei, scaturirono dei geyser d'acqua. CJ riuscì ad evitarli tutti ma non si accorse della sua avversaria che, dopo aver accumulato del potere magico, gli scagliò contro un raggio di luce veloce e preciso, procurandogli una brutta bruciatura sulla coscia destra.

Il ragazzo riuscì incredibilmente a non cadere e, sfruttando la modalità BLOOD FIRE ancora attiva, si portò alle spalle di Angel, colpendola con la gamba ferita su un fianco. Entrambi provarono una fitta di dolore ma la più veloce e riprendersi fu la dragon slayer che, girandosi verso di lui, lo colpì con una sfera di fuoco sul petto, scagliandolo a diversi metri di distanza.

Angel!!!”

La ragazza si girò tempestivamente verso la sua compagna, notando che aveva due chiazze viola sul braccio destro e una sul ventre. Edward era riuscito ad infettarla con il suo veleno, ricevendo però diversi attacchi dalla maga del vento, dati i vari tagli presenti sul suo corpo.

Lo sguardo dell'albina le fece intuire subito quale fosse il suo piano e, dopo aver inarcato la schiena, scagliò addosso al mago del veleno un imponente cono di fiamme che venne potenziato da una potente folata di vento creata da Yelle.

L'enorme attacco si avvicinò rapidamente a Edward che, concentrandosi al massimo, creò un'enorme hydra fatta di veleno e la scagliò in avanti, proteggendosi dall'attacco.

-La loro potenza combinata è superiore alla mia! Mi sa che questo è il massimo che posso fare!- pensò Edward per poi scagliare un pugnale di veleno alla sua sinistra e, in seguito, trasferire tutto il suo potere magico alla sua creatura.

L'hydra, ruggendo, si fece strada attraverso le fiamme, e si scagliò addosso a Yelle. La maga del vento creò la barriera attorno a sé e l'animale l'addentò senza esitazione. La prima testa venne completamente distrutta ma ne spuntarono due al suo posto e Yelle ormai era in ginocchio a causa del veleno debilitante con cui l'aveva infettata Edward.

Voltandosi verso l'amica, le scagliò addosso una grossa lama di vento e la sua barriera cedette, permettendo all'hydra di abbattersi sull'albina. Angel si concentrò sulla lama di vento e, senza esitare, la ingerì, riottenendo parte del suo potere magico.

Quando riportò lo sguardo sulla compagna, la vide svenuta in mezzo ad una pozzanghera di veleno che non sembrava arrecarle alcun danno. Girandosi verso Edward, notò che si era seduto contro la parete dell'arena e che aveva il fiatone, così si avvicinò a lui.

Abbiamo vinto noi.” proferì la maga ma, notando il sorrisetto di Edward, non poté fare a meno di domandarsi se effettivamente avessero vinto. D'impulso, si girò verso il punto dove aveva scagliato CJ.

Il ragazzo era scomparso.

Avvenne tutto nel giro di un secondo.

Angel ricoprì tutto il suo corpo di scaglie di diamante e ruotò su sé stessa, cercando di tirare un pugno in avanti. CJ, apparso dietro di lei, caricò un pugno a sua volta e l'impatto dei due colpi destabilizzò la ragazza che venne colpita con un calcio laterale, finendo a diversi metri da Edward.

Prima ancora che potesse toccare il suolo, CJ le afferrò la testa e, dopo averla sollevata, la colpì con cinque pungi sul volto, crepando le scaglie di diamante e procurandosi diversi tagli sulle nocche.

Angel, malgrado i colpi, riuscì ad atterrare in piedi e notò che, sulla gamba destra di CJ, la bruciatura ora era completamente viola e da tutto il suo corpo fuoriusciva più vapore del solito.

Mentre concentravate i vostri sforzi su di me, l'ho colpito con uno speciale veleno.” spiegò Edward poco lontano da lei “Ora non ha più freni inibitori e per i prossimi minuti sarà davvero una spina nel fianco”.

Tsk, staremo a vedere.” bofonchiò Angel per poi ricoprirsi di elettricità e svanire nel nulla insieme a CJ. I due iniziarono ad comparire e svanire in vari punti dell'arena, scambiandosi dei rapidissimi colpi.

Dopo alcuni scambi, tuttavia, Angel capì che CJ era nettamente superiore in quanto a velocità e capacità di combattimento corpo a corpo, infatti, mentre lei riusciva a colpirlo una manciata di volte, lui ricambiava con almeno cinque colpi secchi e precisi e questo non faceva altro che minare la sua resistenza.

All'improvviso, si spostò al centro dell'arena ed iniziò ad accumulare potere magico, facendo svanire le sue scaglie di diamante. CJ si accorse subito della cosa e iniziò a tempestarla di colpi dalla distanza, scagliando delle piccole sfere di fuoco dai suoi pugni, ma nessun colpo era sufficiente per mandarla al tappeto.

-Devo per forza colpirla direttamente.- pensò CJ -Poco importa, la colpirò e poi mi allontanerò subito!-

Caricando il pugno destro con tutta la sua forza, CJ si portò davanti a Angel e la colpì alla bocca dello stomaco, sgranando subito dopo gli occhi.

Non riusciva a muoversi.

Una leggera risata gli fece posare lo sguardo su Angel che, alzando la testa, disse “Ti ho preso.” e solo allora CJ notò degli strani simboli bianchi sul corpo dell'avversaria.

I simboli sacri del drago bianco tolgono la libertà a chiunque venga marchiato con essi, ma non è detto che il bersaglio debba essere marchiato con essi direttamente.” spiegò Angel ampliando il sorriso e caricando nel mentre il pugno destro con tutto il potere magico che le era rimasto.

CJ 'spense' la sua modalità speciale e, ricambiando il sorriso, disse “Beh... è stata davvero una bella lotta!”

La ragazza annuì e, a bassa voce, disse “La prossima volta, vedi bene di scegliere con più attenzione il tuo partner.” e lo colpì sul torace con il pugno destro, scagliandolo senza troppe cerimonie di fianco a Edward.

CJ malgrado avesse una forza fisica e di volontà invidiabile, crollò al suolo privo di sensi e Aika, alzandosi, urlò “La seconda semifinale termina qui!!! Le vincitrici sono Angel e Yelle che affronteranno Zero e Miyuki nella finale!!!”

La folla sommerse i quattro maghi di applausi, fischi e complimenti e i suddetti ricambiarono salutando tutte le persone presenti, dirigendosi poi verso l'uscita. Yelle era riuscita a convincere Edward a farsi portare sulla schiena, mentre CJ, la cui gamba era tornata dolorante, aveva dovuto chiedere ad Angel una mano.

Quindi è finita, eh?” domandò Leo, avvicinandosi ai suoi due compagni di team insieme ad Erika.

Keh, non potevamo farci molto.” disse Edward abbozzando un sorriso e Yelle aggiunse “Dobbiamo rifarlo però! La prossima volta voglio fare squadra con Edy e affrontarvi!”

Non vedo l'ora!” rispose Erika sorridendo, accompagnandoli poi verso l'infermeria, dove trovarono altri maghi.

Quindi sarete voi le nostre avversarie?” domandò Zero, scoccando un'occhiata eloquente alle due.

Puoi scommetterci.” rispose Angel parandosi di fronte a lui, mentre Yelle e Miyuki fiancheggiavano i rispettivi partner.

Bene, che vinca il migliore.” disse l'albino, tendendo una mano alla dragon slayer che, stringendola, commentò “Grazie, lo faremo di certo!”

Nel mentre, Aika si era allontanata un attimo dalla sua postazione per sgranchirsi le gambe, quando una voce maschile giunse alle sue spalle “Master?”

La ragazza si voltò all'indietro, notando una figura appostata all'ombra di una statua.

Oh, sei tu... come mai sei qui?” domandò Aika, sorridendo alla figura che le lanciò una lettera chiusa da un sigillo di cera dorata.

E' stata convocata.” spiegò il ragazzo “Luogo e giorno sono segnati sulla lettera”.

Perfetto, grazie mille.” disse Aika “Quando vorrai, non esitare a bussare alla porta della gilda!”

Lo terrò a mente, Master.” sibilò il ragazzo per poi svanire nel nulla, come se non ci fosse mai stato.

-Un consiglio dei sacerdoti... dev'essere qualcosa di serio.- pensò Aika -Mi sa che Ruganax sta preparando qualcosa di grosso...-



- - -



Non era passato molto da quando Tsuki e l'uomo di nome Marihito se n'erano andati ma a Dorein importava ben poco. L'avversario con la quale stava combattendo non era per nulla debole e, se l'avesse lasciato andare, li avrebbe raggiunti in breve tempo.

Malgrado lo spazio angusto nella quale stavano combattendo, nessuno dei due dava cenni di affaticamento. Dorein continuava a combattere passando dalla forma umana a quella slime, variando tra tentacoli, lame e attacchi dalla distanza, mentre la creatura aveva sfoderato diversi poteri, benché nessuno di essi fosse effettivamente servito a qualcosa.

In quel momento, la creatura allungò i suoi artigli, che iniziarono a brillare di un tenue bagliore viola, e attaccò Dorein senza fermarsi. L'albino sgranò gli occhi, incredulo nel vedere che non riusciva a rimarginare le ferite procurategli da quegli artigli.

-Deve avergli dato un qualche effetto particolare che agisce sulla mia struttura fisica.- pensò lo slime assumendo la forma umana e creando una spada solida. Contrariamente al suo stile, iniziò a combattere come un umano, ma capì subito che quegli artigli potevano tranquillamente distruggere la sua lama.

Sembra che questo genere di attacco funzioni su di te.” sibilò la creatura per poi scagliare una sottospecie di urlo composto da ultrasuoni che spazzò via Dorein, facendolo finire contro una parete rocciosa.

L'albino si portò una mano vicino alla bocca, notando con sorpresa che era sporca di sangue. Sangue rosso.

La cosa sorprese anche la creatura che disse “Non credevo che tu fossi un umano”.

Un... umano...?” ripeté Dorein quando un'improvvisa emicrania gli fece portare le amni sulle tempie. Cadendo in ginocchio, strinse i denti con tutta la sua forza e iniziò a dimenarsi come un ossesso, mentre nella sua mente iniziavano ad accumularsi immagini su immagini, senza quasi nessun filo logico.

Di colpo, tutto divenne completamente nero...



Aprì gli occhi lentamente, richiudendoli di scatto a causa della luce del sole che filtrava attraverso le tende della camera. Sentiva caldo e aveva fame.

Si alzò pigramente, facendo cadere a terra le coperte del letto. Avvicinandosi allo specchio, notò che l''immagine era come disturbata, quasi fosse il suo riflesso in uno specchio d'acqua costantemente bersagliato da dei sassi.

Non si pose nessuna domanda e uscì. Si trovava in una specie di laboratorio. Avanzava lungo il corridoio dalle pareti bianche ma non era lui a camminare, il corpo si stava muovendo da solo.

Dopo diversi secondi, aprì una porta. A pochi metri da lui c'erano un uomo e una donna ma i loro volti erano completamente scuri.

Ah, Alan, ben svegliato!” disse la donna. Lo aveva chiamato Alan.

Figliolo, tra poco inizierà l'esperimento su Dorein. Vai a prendere posto dietro al vetro protettivo.” disse l'uomo. Esperimento su Dorein? Lui era Dorein, perché dovevano fare degli esperimenti su di lui?

Si girò verso la porta dalla quale era entrato ma, non appena ebbe varcato la soglia, una forte luce lo accecò. Riaprendo gli occhi, si ritrovò nello stesso corridoio, martoriato dalle fiamme.

Si mise a correre. Superò alcuni scienziati morti carbonizzati ed entrò nella stanza di poco prima. L'uomo che l'aveva chiamato 'figliolo' giaceva a terra in una pozza del suo stesso sangue, mentre la donna era stata tagliata a metà all'altezza della vita.

Qualcosa lo colpì sulle spalle e il dolore lo paralizzò.

Fiamme, vedeva solo fiamme davanti a lui. D'un tratto, una maschera bianca si palesò di fronte ai suoi occhi.

Dorein?”

La maschera si inclinò leggermente di lato, dopodiché l'oscurità lo avvolse.

Quando la luce tornò ad illuminarlo, era chiuso dentro ad una teca cilindrica. Abbassò lo sguardo, notando che era diventato slime nero. Era diventato Dorein.

Ma salve, mio caro amico.” disse un uomo davanti alla teca “Il mio nome è Arkens e sono sicuro che ci divertiremo come matti!”

L'immagine dell'uomo svanì nel nulla e si ritrovò in uno spazio completamente nero. Davanti a lui levitava la maschera bianca di Dorein.

Chi sei tu?”

Io sono Dorein.” rispose la maschera “Io sono il nuovo te”.

Il nuovo... me?”

Sì, un tempo eri Alan, ma poi sei morto in quel laboratorio. Ho cercato di salvarti, ma non ci sono riuscito, così mi sono fuso al tuo corpo.” spiegò la maschera “Ora siamo un solo essere. Noi siamo Dorein”.

Rimase in silenzio per diversi secondi poi chiese “Io... non esisto più?”

Questa domanda non ha risposta. Nel processo di fusione e assimilazione, hai perso le tue emozioni. Da quando Arkens ci ha trovato, tu hai controllato il corpo come se nulla fosse a causa della mancanza di memorie della tua vita passata. Ora quelle memorie sono tornate”.

Quindi... quell'aspetto che assumo...”

E' un ricordo genetico del tuo vecchio corpo, conservato dentro di me. Quando più lo desideri, puoi assumere quella forma ma non è il tuo vero corpo”.

Posso riottenerlo?”

Era strano, si sentiva completamente a suo agio in quella situazione.

Per un tempo limitato, ma dobbiamo come una sola entità.” spiegò la maschera “Ora lotteremo insieme”.

Solo una domanda... perché il nome Dorein?”

La maschera rimase silenziosa per diversi secondi ma alla fine disse “E' il nome che mi hanno dato i tuoi genitori. Un giorno ti spiegherò meglio”.



Alan...”

La creatura alzò leggermente il capo. Da ormai due minuti, il suo avversario non si era mosso, restando in ginocchio. Normalmente se ne sarebbe andato, eppure era rimasto incuriosito da quella creatura così tanto diversa da lui.

Alan?” ripeté la creatura, alzandosi in piedi.

No... mi sono sbagliato... io sono Dorein.” sibilò il ragazzo rialzandosi e sorprendendo la creatura. I capelli candidi si stavano scurendo velocemente, diventando castano chiari, mentre gli occhi ora avevano la sclera bianca e la pupilla era azzurra come il ghiaccio.

La carnagione divenne rosea e i vestiti cambiarono forma, diventando un giubbotto senza maniche, un paio di jeans, degli scarponcini e un paio di guanti senza dita, tutti rigorosamente neri.

Nella mano destra ora stringeva una maschera bianca con tre fori circolari.

Dorein fissò lentamente la maschera e uno strano ghigno increspò le sue labbra “No... mi sono sbagliato ancora...”

Cosa stai dicendo?” domandò la creatura. Che fosse impazzito a causa del suo attacco? Ma allora perché si era trasformato?

Il ragazzo indossò lentamente la maschera e, mentre due bagliori azzurri iniziavano ad intravedersi attraverso due dei fori, disse “Noi siamo Dorein!”



Tsuki si arrestò di colpo, girandosi di scatto. Marihito si voltò a sua volta verso di lei, fissandola preoccupato “Tsuki... va tutto bene?”

Sì... ho solo percepito qualcosa di strano...” disse la ragazza riprendendo a correre lungo la galleria che li avrebbe condotti dentro al castello.

Lungo la strada avevano notato alcuni corpi carbonizzati a terra. Yukiteru doveva essere passato di lì.

Quando furono davanti ad un bivio, Tsuki notò delle impronte, probabilmente del suo compagno, che andavano a destra, verso il castello vero e proprio, mentre Marihito andò a sinistra, dicendo che era la via più diretta per la zona dei sotterranei adibita alla creazione del siero.

Dici che basterà distruggere la struttura?” domandò Tsuki e Marihito, annuendo, spiegò “Quando mi hanno catturato, sono riuscito a convincerli che non potevo rivelare la formula altrimenti sarei morto prima di completare la formula. Dopo quel momento, mi han fatto creare un siero base e loro lo stanno riproducendo però non sanno ancora come crearlo da soli”.

Tsuki annuì ghignando. Il suo ex-mentore non aveva perso di certo il tocco e sapeva ancora cavarsela in diverse situazioni.

Purtroppo per loro, quello che lui non sapeva era che, a guardia della zona dove producevano il siero, c'erano una guarnigione di soldati speciali. Le loro armature bianche costrinsero Tsuki ad arrestare la corsa e a creare una barriera d'acciaio per Marihito.

Bambini trasformati in maghi e costretti a combattere... che orrore...” commentò l'uomo fissando le maschere vuote dei loro avversari.

Sai di loro?”

Marihito annuì “Ne ho visti a decine negli ultimi mesi. Durante le mie 'ore d'aria' mi portavano a controllare che il siero non fosse stato alterato e mi capitava spesso di incontrare gruppi di questi soldati”.

Sai se c'è un modo per farli tornare come prima?” domandò Tsuki, speranzosa per una risposta positiva ma il suo ex-mentore scosse la testa “Non mi hanno ami parlato di quel progetto perciò non so se ci sia un modo per invertire il procedimento e farli tornare normali”.

I primi tre avversari, di punto in bianco, fecero dei passi in avanti e scagliarono degli spuntoni di ghiaccio dalle mani. Marihito si riparò dietro alla barriera creata da Tsuki, mentre la ragazza, dopo aver creato uno spadone, distrusse tutti gli spuntoni con dei potenti fendenti.

-Saranno almeno una trentina. Da sola ci metterò troppo tempo a sconfiggerli e devo anche proteggere Marihito.- pensò la ragazza quando, all'improvviso, una delle entrate laterali nella stanza dove si trovavano esplose generando un boato.

Le fiamme investirono tre nemici troppo vicini alla porta, mentre gli altri si allontanarono per tempo.

Nel denso fumo venutosi a creare, una voce maschile urlò “Oh yeah! Questa è quella che io chiamo un'entrata in scena very cool!!!”

Dopo qualche istante, Tsuki e Marihito individuarono il possessore di quella voce, ovvero un ragazzo alto sul metro e settanta dal fisico magro e con la corporatura esile. Il volto dai tratti delicati era contornato da dei capelli rosso chiaro, quasi rosa, lunghi fino al collo che creavano uno strano contrasto con l'occhio sinistro di un verde brillante, mentre il destro era coperto da una benda nera. Si girò leggermente verso i soldati nemici, mostrando anche due orecchini bianchi ed esibì uno strano sorriso.

Menando un fendente con la sua katana dall'impugnatura rossa, disperse del tutto il fumo, rendendo visibili i suoi stivali rossi lunghi fino alle caviglie, abbinati a dei pantaloni neri lunghi fino alle ginocchia e ad un gilet nero dai riflessi bordeaux, sotto alla quale portava una camicia beige col colletto rialzato e, attorno ad esso, un fiocco sciolto nero e rosso.

Dopo essersi sistemato la tuba nera con fascia rossa sulla testa e i guanti di stoffa nera, si girò verso Tsuki e disse “Guarda guarda che bel bocconcino appetitoso!”

Alle sue spalle spuntò una ragazza che gli menò un pugno sulla nuca, facendolo saltellare in avanti per il dolore.

Levati di mezzo, mi limiti la visuale.” sibilò la ragazza con voce fredda, posando i suoi occhi grigi su Tsuki la quale avvertì una strana sensazione lungo la schiena. I capelli della nuova arrivata erano rosa scuro ed arruffati e le arrivavano a malapena alla base del collo.

Il fisico mingherlino dalla carnagione rosea era coperto da un top rosso, che le lasciava scoperta la maggior parte della vita, abbinato a dei pantaloncini di jeans blu e a degli stivali neri allacciati davanti, alti fino alle ginocchia. Gli avambracci erano coperti da delle 'maniche' nere che, dai gomiti, arrivavano fino alle mani, dove si allacciavano alle dita medie con un anello.

Gli ultimi elementi visibili del suo vestiario erano il lungo mantello nero provvisto di cappuccio, in quel momento lasciato lungo la schiena, che le copriva le spalle e due accessori, ovvero: un anello con una pietra verde acqua, posto sull'anulare destro, e un medaglione antico con un grosso opale appeso al collo.

Quel colpo mi ha davvero fatto male, my friend!” si lamentò il ragazzo girandosi verso la rosata che, fulminandolo con lo sguardo, sibilò “Non siamo amici, ficcatelo in quella zucca vuota”.

Yes yes, come vuoi tu, Zoe.” si rassegnò il ragazzo gonfiando le guance e tornando a fissare i soldati nemici, mentre la ragazza tornò a guardare Tsuki e Marihito, decidendo poi di avvicinarsi a loro.

Tsuki rimase leggermente colpita nel vedere che, malgrado stesse camminando velocemente, Zoe aveva una postura elegante. Sembrava quasi una nobildonna.

Chi siete voi?” domandò Zoe, arrestandosi a pochi metri da loro, mentre il ragazzo armato di katana si lanciava nella mischia.

Io sono una maga di Last Hope e lui è un mio caro amico.” spiegò Tsuki, sostenendo lo sguardo dell'altra ragazza. E' vero che avevano 'accidentalmente' ucciso tre soldati, ma non poteva fidarsi appieno.

Una gilda della luce, eh? Beh, scopriremo subito se stai mentendo.” commentò Zoe e, con incredibile velocità, mise una mano sulla spalla di Tsuki, facendola sussultare. Il contatto durò una manciata di secondi appena e, quando ebbe tolto la mano, la rosata disse “Dici il vero. La tua anima è pura e non è diretta verso l'oscurità”.

Cosa...?” iniziò Tsuki ma Zoe la anticipò “Magia delle anime. Ti basti sapere questo. Ora occupiamoci di questi tizi”.

Senza aspettare la risposta di Tsuki, Zoe scattò in avanti e nella mano destra creò una sfera di una strana luce azzurra. Da essa scaturì una frusta con la quale menò una sferzata laterale.

Riuscì a colpire almeno una quindicina di nemici ma la frusta passò attraverso di essi, senza provocare alcun danno. Tuttavia, dopo pochi istanti, i soldati colpiti caddero in ginocchio, con dei forti tremiti lungo tutto il corpo.

Ehi, spadaccino, tocca a te!” urlò Zoe e il ragazzo, sorridendo, scattò verso i nemici in ginocchio, urlando “Te l'ho già detto, my friend, il mio nome è Rin!”

Con dei rapidissimi fendenti, decapitò tutti e quindici i soldati, sorprendendo gli ultimi rimasti che si avventarono su di lui, ma una sfera di fuoco rosso scuro apparì davanti a loro, arrestandoli.

Tutti i nemici rimasti fissarono senza dir nulla quella sfera e il ragazzo ne approfittò all'istante, tagliandogli di netto la testa.

Easy!” esclamò Rin rinfoderando la spada e girandosi verso gli altri.

Siete davvero forti.” disse Tsuki. Il fatto che avessero ucciso tutti i nemici le dispiaceva, ma in quel momento aveva bisogno di tutto l'aiuto possibile “Cosa ci fate qui?”

Sto cercando delle persone.” spiegò velocemente Zoe “Sapete dirmi se avete visto dei prigionieri nelle gallerie?”

No, solo soldati o demoni.” spiegò la maga di Last Hope “In questo momento sto andando nei sotterranei del castello a distruggere delle macchine per la produzione di un siero mortale, potreste darci una mano?”

Un filtro mortale? That's very dangerous!” commentò Rin portando una mano sulla sua katana “Un sindaco di un paese non molto lontano da qui ci ha chiesto di fermare questa gilda! Potremmo unire le forze!”

Zoe rimase diversi secondi in silenzio e alla fine, voltandosi verso i cadaveri dei nemici, disse “D'accordo vi aiuterò, ma poi andrò a cercare le segrete del castello”.

D'accordo!” acconsentì Tsuki sorridendo, dopodiché i tre maghi si avviarono al seguito di Marihito.



Yukiteru stava ancora fissando il ragazzo vestito di nero apparso poco prima. Tutto ciò che riusciva a pensare, lo ricollegava al suo compagno di gilda Ashuros ma non poteva essere lui.

Con tutto il cuore, il dragon slayer sperava di sbagliarsi, eppure la voce, i capelli, gli occhi, la katana, l'odore. Era uguale in tutto e per tutto al mago del tempo.

Bene, allora vi lascio alle vostre discussioni familiari.” commentò l'albino alzandosi in piedi.

Ehi, aspetta!!!” urlò Yukiteru ma quello si limitò a schioccare le dita, sussurrando “SWITCH!” e svanì nel nulla, lasciando al suo posto un sassolino che cadde a terra.

Ok, fratellino, vogliamo riprendere?” domandò Alexander con uno strano ghigno sulle labbra, mentre Yukiteru si avvolse all'istante di elettricità.

Dimmi subito che è un fottutissimo scherzo!!!”

Uhm... per caso sei diventato più stupido negli anni?” domandò il master di Empty Scream, scagliandosi addosso al fratello e colpendolo al volto con un pugno avvolto da delle fiamme nere “Ti ho già detto che non mi piacciono gli scherzi”.

Il dragon slayer cercò di riprendersi ma la sua mente era nel caos più totale e non riuscì a mandare a segno neanche un colpo, venendo di nuovo scagliato contro un'altra casa.

Maledizione... che diavolo ti hanno fatto?” domandò Yukiteru più a sé stesso che al fratello che comunque gli rispose “Mi hanno solo aperto gli occhi! Ora possiedo un potere che non ti immagini!”

Sei completamente impazzito...” sibilò Yukiteru rialzandosi “Se non posso salvarti, salverò almeno nostra madre e la porterò al sicuro!” dopodiché inarcò la schiena e scagliò un cono di fulmini contro il fratello che, lasciandolo senza parole, divorò interamente l'attacco.

Ah, ci voleva proprio!”

Tu sei... un dragon slayer?” domandò Yukiteru, dandosi mentalmente dell'idiota. Suo fratello fino ad ora aveva utilizzato solo delle fiamme nere. Non poteva essere anche un dragon slayer.

Oh no, nulla di così infimo. Io sono un god slayer.” spiegò Alexander con un ghigno “Il god slayer più forte di tutti!” e scagliò una sfera di elettricità nera addosso a Yukiteru che, anziché cercare di divorarla, si gettò di lato, evitandola.

-Quell'elettricità... era pervasa da un potere oscuro...- pensò il dragon slayer rialzandosi.

Secoli or sono, esisteva un dio minore. Era più debole degli altri e adorava fare gli scherzi a tutti loro.” iniziò Alexander, avvicinandosi al fratello “Continuando a fare quegli scherzi, arrivò al punto di ingannare i suoi fratelli sempre più facilmente, finché non riuscì addirittura ad assumere il loro aspetto o a copiare i loro poteri! Quel dio divenne ben presto uno dei più potenti grazie ai suoi poteri e io ho ereditato quei poteri!”

Un dio copia?” domandò Yukiteru “Tsk, allora non sei nulla di eccezionale. L'originale resterà sempre superiore!” e si scagliò addosso a lui, cercando di colpirlo con un pugno avvolto dall'elettricità.

Alexander mimò alla perfezione il colpo e fu lui a prevalere, colpendo subito dopo il fratello con un calcio al ventre.

Mi dispiace, ma la mia magia non mi fa diventare inferiore a te, bensì superiore!” spiegò il master, saltando poi addosso al fratello che, sorprendendolo, lo colpì con una sfera di luce sul torace, facendola esplodere e scandagliandolo a diversi metri di distanza.

Rialzandosi, Yukiteru avvolse il braccio destro nella luce e quello sinistro nell'elettricità “Lascia che anche nostro fratello si unisca alla questione”.

Con una leggera risata, Alexander si rialzò pulendosi i pantaloni neri e disse “Capisco, quindi nostro fratello era un mago della luce. Triste destino che sia stato il primo a raggiungere l'oscurità eterna, eh?”

Non osare parlare di lui.” sibilò Yukiteru lanciandogli un'occhiataccia.

Ah ah ah! Ok ok, fratellino, ma allora perché non lo tagliamo direttamente fuori dalla questione?” domandò Alexander e, notando lo sguardo confuso di Yukiteru, tirò fuori dal lungo giubbotto rosso due daghe corte, facendole roteare in aria, per poi aggiungere “Questo dio non sapeva solo copiare gli altri... poteva anche creare delle copie!”

Yukiteru sgranò gli occhi per la sorpresa ma, prima che potesse agire, avvertì una fitta di dolore immenso alla spalla destra. Un tonfo giunse al suo orecchio destro e, girandosi, notò che il suo braccio era a terra, tagliato di netto vicino alla spalla.

Un enorme schizzò di sangue scaturì dalla ferita, macchiando il terreno e facendo urlare la madre dei due ragazzi. Cadendo in ginocchio, Yukiteru notò che dietro di lui c'era un altro Alexander, il quale svanì, diventando fumo nero.

E' davvero un peccato Yuki...” ammise il fratello avvicinandosi “Forse nella prossima vita saremo alleati”.

Yukiteru provò a parlare ma vomitò un po' di sangue e crollò al suolo, affondando il volto nella polvere della piazza. Gli occhi iniziarono lentamente a chiudersi, mentre in lontananza si udivano le urla della madre.

-Mi dispiace... Bobby...- pensò il moro, chiudendo del tutto gli occhi.



Per cosa sei dispiaciuto?” domandò una voce maschile.

Yukiteru si svegliò di colpo, ritrovandosi in uno spazio luminoso. Stava levitando nel nulla, eppure la cosa non lo disturbava affatto. Il moro si guardò attorno, finché non individuò un bambino.

Era pressoché uguale a lui, solo con i capelli poco più lunghi e i tratti del viso più delicati.

E' da un pezzo che non ci vediamo, eh, fratellone?” domandò il bambino sorridendo.

B... Bobby?” domandò Yukiteru, notando che il copro del bambino era fatto di pura luce.

E chi altri potrei essere?” domandò a sua volta il bambino, scoppiando poi in una serena risata.

Yukiteru rimase in silenzio per qualche secondo, dopodiché disse “Quindi sono morto... proprio ora che avevo trovato nostra madre e Alexander...”

Sì, lo so. Ho visto tutta la scena... non me lo sarei mai aspettato da nostro fratello.” commentò Bobby “Dammi la mano destra”.

Yukiteru alzò un sopracciglio confuso e solo in quel momento scoprì che aveva ancora il braccio destro. Lentamente, lo distese in avanti e Bobby prese la mano del fratello tra le sue. Da esse, iniziò a scaturire un forte bagliore.

Noi siamo fratelli... e i fratelli si aiutano a vicenda, no?” domandò Bobby sorridendo.



Alexander era ormai di fronte alla madre ancora disperata per la sorte toccata a Yukiteru, quando un grosso boato scaturì alle spalle del ragazzo, accompagnato da una vera e propria esplosione di luce.

Il master di Empty Scream si voltò all'indietro e, allargando il ghigno all'inverosimile, sibilò “O~h? Questo sì che è interessante!!!”

















Angolo dell'autore:

Good afternoon e BUONA PASQUA!!!

Il capitolo sarebbe dovuto uscire negli scorsi giorni, al massimo ieri, ma ho avuto alcuni problemi e quindi il capitolo ve lo beccate dentro l'uovo di pasqua!

Ora, ci saranno mille mila comunicazione importanti, perciò mettetevi comodi e leggetele con attenzione!

1) Questo capitolo, in teoria sarebbe dovuto arrivare sulle 75 pagine e oltre, in modo tale da concludere tutte le saghe in un colpo solo, ma ci sarebbe voluto molto più tempo così ho deciso di 'dividerlo' in due cap, perciò nel prossimo capitolo si concluderà il tutto delle tre saghe.

2) Ovviamente, gli OC che sono comparsi maggiormente in questo cap, come ad esempio Sisara, Sebastian, ecc... nel prossimo cap avranno molto meno spazio, in modo tale da lasciarlo a tutti quelli che in questo cap sono a malapena comparsi o nominati, perciò non voglio sentire polemiche.

3) Per chi credeva che questa fic fosse un luogo di pace e prosperità, dovrà ricredersi, in quanto, pure in questa fic, inizierò ad uccidere degli OC (Ah, la soddisfazione nello scrivere certe cose) ma non andrò a cazzo di cane, bensì sfoltirò gli oc in modo tale da eliminare coloro che, dopo aver lasciato l'oc, non si sono più fatti sentire, come ad esempio: Kira, Kay, Hana, Penny, Enor e molti altri. Per alcuni di loro ho già avuto il consenso mentre per altri so che hanno problemi o cose simili, perciò sono temporaneamente perdonati. SIETE STATI AVVISATI!

4) Tanto per, mi sono fatto un account Ask, così se volete chiedere delle cose non pertinenti a determinati argomenti, potete farlo qui: http://ask.fm/Smiling_Mask

5) Faccio che avvisarvi qua così siete contenti: causa università e mille altre cose, ho ormai poco tempo per scrivere, perciò i capitoli usciranno più a rilento del solito. Inoltre, il prossimo capitolo di questa fic arriverà tra un bel po', devo pur dedicarmi alle altre u.u

6)

GARA DI DISEGNI!!! FINALMENTE SCOPRIREMO CHI HA VINTO!!!

ECCO A VOI IL DISEGNO VINCITORE!!!!

Lilu_wolf!!!


 photo Lilu_wolf_zpsc9cvhxcx.jpg

CONGRATULAZIONI!!!

Un sentito ringraziamento va anche agli altri utenti che hanno deciso di partecipare a questa prima gara! Di seguito, i loro disegni (ordine sparso, sia chiaro)!

Jeo 95!!!

 photo Jeo95_zpspabuglqf.jpg



StelladelLeone!!!

 photo StelladelLeone_zpsix5vk1ip.jpg



kisskiss_Hikari!!!

 photo kisskiss_Hikari_zpsnnxnva6m.jpg



kaori_kuran!!!

 photo kaori_kuran_zpsmb9yaf9v.jpg



dragun95 (che però non mi ha risposto alla domanda sul poter pubblicare il disegno, perciò non sarà reso visibile)!!!

7) Solo per Lilu_wolf, hai vinto la prima gara, perciò puoi richiedermi una One-shot ambientata in questa fan fiction con i suoi OC! Non appena vorrai, contattami in privato via mp e dimmi pure che genere di OS vuoi, così vedremo il da farsi ^^

8) Sempre per la gara di disegni, mi sembra giusto andare avanti! Il prossimo OC selezionato è... Edward Yoshina!!! Ecco a voi le sue caratteristiche!

Aspetto fisico: 21 anni, 175 cm, fisico normale. Capelli riccioli e lunghi legati in una crocchia, occhi verdi. Una cicatrice sull'occhio sinistro (che non lo ha reso cieco) e varie cicatrici sulle braccia. Simbolo della gilda nel polso sinistro, una lettera "A" tatuata nel polso destro.

Vestiario: sempre sportivo. Scarpe da ginnastica, pantaloni corti o pantaloni della tuta e maglietta a maniche corte. All'occorrenza felpa (rigorosamente con il cappuccio) sempre a maniche tirate su, se fa freddo allora indossa il cappuccio.

Come sempre, se volete partecipare, fatemelo sapere ^^

9) Ultimo avviso: il prossimo capitolo pubblicato sarà probabilmente la ONE SHOT richiesta da Lilu_wolf.

Bene, direi che abbiamo concluso ma mi sarò di certo dimenticato qualcosa... ne sono certo... beh, con questo concludo e vi auguro ancora una buona pasqua!!!



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Capitolo 26
*** Capitolo Extra 1 ***


Capitolo Extra 1



Richiesto da: Lilu_wolf

OC Selezionati: Ashuros, Aika, Zero, Ryu, Zoe, Penny, Yelle, Edward

Collocazione temporale: Dopo le saghe del torneo, della gilda oscura Ice Fang e della gilda oscura Empty Scream.

Eccoci qua con il capitolo premio per Lilu_wolf! Chiedo scusa per il ritardo ma ho avuto svariate cose da fare (nuove fic da creare) e vi sono stati dei ritardi nelle comunicazioni tra me e la vincitrice. Spero comunque che possiate divertirti!



Un'innocua caccia al tesoro



Tutti quanti gli abitanti di Zafirus conoscevano la gilda di Last Hope. Nel giro di pochi mesi, i maghi della gilda avevano salvato la città diverse volte e si erano guadagnati la fiducia da parte di tutti i cittadini.

Ovviamente, essendo la città ove era presente la sede della gilda, tutti sapevano anche che quei ragazzi potevano essere scalmanati e piuttosto vivaci...

Razza di fantasmino stai cercando botte?!”

Problemi ghiacciolo? O il sole ti ha sciolto quel poco di cervello che avevi?!”

ma quel giorno in particolare si stavano toccando nuove vette.

Volete farla finita? State diventando noiosi”.

Ashuros e Ryu si girarono in contemporanea verso Zoe, scoccandole un'occhiataccia “Taci principessina! Non sono affari tuoi!” e riprese ad insultarsi scrocchiandosi intanto le nocche.

Zoe chiusi gli occhi cercando con tutta sé stessa di lasciarsi trasportare. Non ci riuscì.

In meno di un secondo, afferrò una sedia di segno e la spaccò in testa a Ryu, facendogli sbattere la faccia sul tavolo. Ashuros, per tutta risposta, scoppiò a ridere senza freni, ricevendo a sua volta una sedia in faccia che lo fece volare oltre il bancone del bar, mancando per pochi centimetri Aika, seduta sopra ad esso.

La Master di Last Hope aveva gli occhi chiusi e teneva in mano una tazza ricolma di caffè ma un leggero tremolio le scuoteva l'intero corpo. Un avena iniziò a pulsare sulla fronte e si disse -Sono solo le otto e mezza del mattino...-

Alla sua sinistra, non molto lontano, Yelle svolazzò in alto mostrando ad Edward una bottiglia di liquore.

Dammela immediatamente, ragazzina!” urlò il ragazzo, visibilmente preoccupato per il suo liquore d'importazione mentre la ragazza se lo lanciava da una mano all'altra.

No!” disse Yelle con sguardo divertito “Hai preferito comparti questa stupida bottiglia piuttosto che una torta da mangiare insieme a me!”

Edward maledisse il momento in cui aveva deciso di andare a fare compere insieme a Yelle e cercò di afferrare la bottiglia facendo uscire un piccolo tentacolo di veleno dalla sua mano, ma la ragazza si abbassò velocemente di quota e scattò in avanti, volando rasente agli sgabelli posti vicino al bancone.

Passò di fronte a Aika senza degnarla neanche di uno sguardo e scompigliandole i capelli, mentre una seconda vena iniziava a pulsare sulla fronte della Master.

Yelle continuò a volare in avanti, girandosi però verso Edward “Ah ah ah! Prova a prendermi vecchietto!”

Brutta idiota guarda dove voli!” le urlò di rimando Edward accortosi di un ostacolo poco più avanti. Yelle tornò a guardare in avanti, giusto in tempo per far cozzare la sua testa contro quella di Zero, intento a bersi un bicchiere di latte in santa pace.

L'impatto fece crollare al suolo il mago dei vettori mentre Yelle piroettò in avanti svariate volte, centrando in pieno penny, completamente assorta dai suoi disegni. L'impatto mandò in frantumi lo sgabello sottostante e le due si ritrovarono sdraiate a terra con la testa dolorante.

Che botta...” sussurrò Penny ancora stordita per la botta.

Scusami Penny... stavo giocando con Edy per non dargli la sua bottiglia e...” come mai la bottiglia era diventata così leggera?

Lentamente, Yelle spostò lo sguardo verso la sua mano destra e scoprì con orrore che stava stringendo solo il collo della bottiglia. Tutto il resto era andato in frantumi sul bancone e il liquido al suo interno si era completamente sparso su di esso e per terra.

Penny si accorse subito di quell'ultimo particolare e si rialzò velocemente, sbiancando un secondo dopo. Il liquore di Edward aveva avuto modo di bagnare del tutto il suo prezioso block-notes e i suoi pastelli.

Il mio blocco per i disegni!!!” urlò Penny con le lacrime agli occhi sollevando i suoi fogli ormai zuppi di alcool.

Il mio liquore!!!” urlò a sua volta Edward raccogliendo un coccio di vetro.

YELLE QUESTA ME LA PAGHI!!!” urlò la ragazza dai capelli fucsia scoccando alla maga del vento un'occhiata di fuoco.

Perché io? E' Zero che mi ha fatta cadere!” si difese Yelle indicando l'albino intento a rialzarsi che, fissandola con sguardo allibito, ribatté “Che colpa ne ho io?! Hai solo da guardare dove voli!”

Tu hai il potere di fermare un proiettile e non riesci ad evitare un ragazza che ti viene addosso in linea retta?” protestò Yelle ma la discussione era lungi dal concludersi lì “Senti non so che problemi tu abbia ma dovrebbero metterti al guinzaglio se causi questi problemi ogni volta che voli!”

Ehi Zero, per quanto sia tremendamente dispiaciuto per il mio liquore, non devi permetterti di parlare così alla ragazzina, sono stato chiaro?” sibilò Edward finendo faccia a faccia con l'albino.

Yelle, non credere che lascerò correre la cosa! Mi devi un block-notes nuovo di zecca e anche dei nuovi pastelli!” ruggì Penny evocando la sua fatina dell'acqua.

Yelle si voltò a fronteggiarla “Ti ho già detto che non centro nulla! Poi scusa, con tutti i posti che c'erano proprio sul bancone del bar dovevi metterti a disegnare?”

Una terza vena iniziò a pulsare sulla fronte di Aika che si ripeté -Sono solo le otto e mezza...-

Ashuros si rialzò in quel momento e guardò alla sua destra, notando il battibecco dei suoi quattro compagni.

Sembra che la situazione si stia scaldando.” commentò il mago del tempo, ricevendo da parte Ryu un pugno in piena faccia “Questo è per aver riso di me poco fa!”

Vi ho detto di piantarla! Sembrate due mocciosi!” tuonò Zoe sollevando un'altra sedia con una mano. In quel preciso momento, una sfera d'acqua scagliata da Penny, che aveva bellamente mancato Yelle, passò in mezzo ai due ragazzi e colpì in pieno Aika, bagnandola dalla punta dei piedi ai capelli che le ricaddero sugli occhi.

Il tempo parve fermarsi e la colpa non era di Ashuros.

Aika abbassò leggermente lo sguardo sulla sua tazza di caffè, notando che era ormai piena di acqua e che il suo nettare era stato orribilmente annacquato. Con calma, scese dal bancone, non senza gettare la tazza dietro di sé, e si incamminò verso il suo ufficio, sotto lo sguardo visibilmente terrorizzato degli altri maghi.

La ragazza entrò e si chiuse la porta alle spalle.

L'ha presa bene...” commentò Tsuki con un sorriso tirato prima che la porta si riaprisse di colpo e sette lunghi tentacoli di seta fuoriuscissero dall'ufficio, immobilizzando i sette sciagurati per poi trascinarli dentro, richiudendo la porta subito dopo.

Dopo qualche attimo di incertezza, Giada le chiese “Sicura che l'abbia presa bene...?”



Sono solo le otto e mezza del mattino!” sbraitò Aika seduta alla sua scrivania, mentre i sette maghi erano allineati davanti a lei, senza il coraggio di guardarla dritta negli occhi.

Capirei se aveste iniziato a far casino alle undici o anche solo alle dieci... ma prima delle nove non posso proprio accettarlo! C'è gente là fuori che sta ancora dormendo e voi state già tirando su un putiferio!”

Se mi è concesso...” iniziò Zoe ricevendo un'occhiata penetrante da parte di Aika “... i... io ho cercato di fermare quei due...”

Ho notato! Hai solo spaccato due sedie senza neanche riuscire a calmarli!” osservò Aika facendole pentire di aver aperto bocca.

Dopo un lungo sospiro, Aika tirò fuori da un cassetto un foglio di carta “Non mi lasciate altra scelta! Normalmente vi avrei solo rimproverato ma dovete appianare le vostre divergenze e avete anche osato rovinare il mio caffè perciò andrete in missione tutti insieme... e dato che mi avete pure lavata da capo a piedi, non riceverete alcun compenso!”

Sei dei maghi allineati si girarono lentamente verso Penny, scoccando svariate occhiatacce ma la maga delle fatine abbassò prontamente lo sguardo e fece di tutto per non avvertire le auree omicide dei suoi compagni.

Partirete subito.” aggiunse poi Aika consegnando il foglio di carta ad Ashuros “Troverete tutte le informazioni necessarie lì sopra. Ora sparite!”

I sette maghi uscirono velocemente dall'ufficio di Aika, richiudendosi la porta alle spalle. La ragazza fissò per qualche secondo la porta per poi sprofondare nella poltrona “Sigh... ho bisogno di una vacanza...”



Fantastico... e io che volevo passare la giornata a degustare quel liquore...” commentò Edward camminando con le mani in tasca verso la stazione ferroviaria.

Non farla tanto tragica Ed, prima finiamo e prima potremo tornare...” disse Ashuros di fianco a lui, con Zero che annuì, troppo preso ad ascoltare la sua musica.

Di grazia che dobbiamo fare?” domandò Ryu e il mago del tempo, dopo aver preso in mano il foglio ne lesse il contenuto “A quanto pare in un villaggio parecchio lontano da qui devono compiere un sacrificio al dio del vulcano gettando alcuni ingredienti nel magma... ma i suddetti ingredienti sono rari e difficili da recuperare. Dovremo semplicemente trovarli e recuperarli”.

E~h? Tutto qua?” chiese Yelle “Allora è facile!”

Non abbassare la guardia. E' stata master Aika a consegnarci questa missione, dev'esserci qualcosa sotto.” osservò Zoe camminando davanti a tutti con passo svelto, mentre Penny restava infondo al gruppo, ancora intimorita dall'aura malvagia degli altri.

I sette maghi salirono controvoglia sul treno e furono costretti a viaggiare per ben sei ore, senza fermarsi.

Se passo ancora un'ora su questo treno uccido qualcuno...” sibilò Edward battendo nervosamente le dita sul bracciolo del suo posto. Non era l'unico ad essere alquanto provato dal viaggio.

Ashuros e Ryu avevano giocato a carte, fatto degli indovinelli, mimato qualcuno dei loro compagni ma alla fine erano rimasti senza idee restando a fissare il paesaggio. Per puro miracolo non si erano messi a bisticciare.

Zero aveva passato tutte e sei le ore ad ascoltare la musica con conseguente sgomento dei suoi compagni di viaggio -Che razza di autonomia ha quell'MP3?!-

Penny aveva trovato rifugio nel disegno, utilizzando solo una matita e alcuni vecchi fogli che si portava dietro, ma di certo non era la stessa cosa che con i suoi pastelli e i suoi fogli nuovi. Cosa che non mancava di ripetere ogni volta che sbagliava qualcosa.

Zoe aveva passato il tempo dormendo o leggendo un libro che si era portata dietro e sembrava la più tranquilla insieme a Zero.

Yelle era ad un passo dal suicidio.

Dopo solo dieci minuti aveva iniziato a chiedere “Tra quanto arriviamo?” e la cosa aveva gettato lo sconforto più totale sugli altri. Dopo un'ora di viaggio aveva iniziato a imitare i versi degli animali, dopo due aveva provato a dormire in svariate posizione, dopo tre aveva giocato a carte con Ashuros e Ryu annoiandosi subito, dopo quattro aveva letteralmente iniziato a mordicchiare la sua poltrona e da ormai due ore si era piantata con la fronte contro il vetro, fissando con occhi sgranati il panorama in movimento.

Ehi, dovresti provare a distrarla con qualcosa...” suggerì Ashuros lanciando una rapida occhiata alla ragazza.

Edward fece lo stesso ma poi negò velocemente con la testa “L'ultima volta che era ridotta in questo stato ho provato ad aiutarla. Mi ha iniziato a mordere la testa credendomi un biscotto gigante...”

Un gocciolone cadde sulla testa degli altri e, per loro fortuna, il treno arrivò a destinazione pochi minuti dopo.

I maghi scesero velocemente e Yelle iniziò a volare come una pazza in tutte le direzioni possibili, beandosi della libertà riconquistata. Dopo mezz'ora passata ad inseguirla, Edward se la mise in spalla come durante il loro primo incontro e si incamminò con gli altri verso la casa del sindaco.

Quest'ultimo, un uomo sulla settantina, completamente calvo ma con una folta barba, li accolse calorosamente offrendogli il pranzo, benché fossero ormai le due passate e, mentre erano seduti a tavola, gli elencò gli ingredienti da trovare.

Uno si trova a sud, in una grossa palude. Si tratta di una grossa sanguisuga nera tigrata. Il secondo ingrediente è un frutto simile ad una pesca ma completamente rossa che cresce in una foresta ad est mentre l'ultimo ingrediente è un animale simile ad un polpo che però vive nel cuore della montagna ad ovest.” spiegò l'uomo sorseggiando del vino “Quando li avrete trovati, tornate qui così potremo recarci al vulcano a nord e compiere il sacrificio delle offerte!”

Delle offerte alquanto particolari.” osservò Zero facendo ridere l'uomo “Ah ah lo so, ma questa è la tradizione e ormai ha decine e decine di anni sulle spalle!”

Consumato il pasto, i maghi di Last Hope tornarono in strada per affrontare un problema alquanto delicato.

Chi prenderà cosa?” domandò Penny lanciando una rapida occhiata ai suoi compagni.

Io andrò insieme a questi due a cercare quel polpo nella montagna.” iniziò Zoe indicando Ashuros e Ryu “Come ha detto Aika, dobbiamo appianare le nostre divergenze. Se posso permettermi, Yelle dovrebbe andare con Penny mentre Zero con Edward.” dopodiché si allontanò insieme ai suoi due compagni, lasciando gli altri quattro da soli.

Penny e Yelle si scambiarono una rapidissima occhiata “Noi prendiamo la pesca!” e si misero a correre verso la foresta prima che Edward e Zero provassero a fregarle.

Quindi a noi tocca la palude...” commentò Zero.

Questa giornata migliora di minuto in minuto...” aggiunse Edward per poi incamminarsi verso il punto indicato dal sindaco. Quale modo migliore per passare un lunedì pomeriggio se non sguazzare in mezzo ad una palude cercando sanguisughe?



Zoe fissò impassibile l'enorme montagna che si stagliava verso il cielo. Davanti a lei, un'enorme grotta che portava verso il cuore della montagna, dove avrebbero trovato il loro obbiettivo.

Tsk... mi sembra quasi una caccia al tesoro questa buffonata.” commentò Ryu sbadigliando.

E' anche colpa tua se dobbiamo prendere parte a questa buffonata.” disse Ashuros finendo faccia a faccia col mago del ghiaccio “Problemi ghiacciolo?”

Il mio unico problema è una mozzarella ambulante!”

Zoe si massaggiò lentamente le tempie. La sua pazienza stava venendo messa a dura prova ma non l'avrebbe data vinta a quei due.

Si girò verso i suoi compagni e disse “Ascoltate... abbiamo appena passato sei ore su un treno, dobbiamo entrare in una grotta a cercare un polpo da portare in cima ad un vulcano. Se alla lista dobbiamo aggiungerci i vostri continui battibecchi, posso assicurarvi che entreremo in tre ma solo io uscirò camminando sulle mie gambe... sono stata chiara?”

Ashuros e Ryu deglutirono sonoramente, limitandosi poi ad annuire. Dopo un respiro profondo, Zoe entrò nella grotta e i due la seguirono, accorgendosi subito di una cosa.

E' molto buio qui dentro...” commentò Ryu e Ashuros “Meno male che ci sei tu, Sherlock...”

Effettivamente era davvero buio, troppo buio.

Ashuros, per caso puoi fare qualcosa?” domandò Zoe camminando lentamente in avanti. L'unica cosa che venne in mente al ragazzo fu di utilizzare il suo occhio per vedere nel futuro le varie possibilità e così fece.

Un secondo troppo tardi però.

Zoe aspet...!”

KYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.......!!!” SPLAT!!!

E' caduta.” osservò Ryu.

Lo so...”

Quel rumore alla fine... non era acqua”.

Lo so...”

Fango?”

Ashuros annuì.

Oh... te la farà pagare per questo, lo sai vero?”

Lo so...”

Sarà meglio andare a vedere come sta...” propose il mago del ghiaccio e i due, grazie alle indicazioni di Ashuros, scesero lungo la parete rocciosa, saltando poi nel grosso laghetto fangoso con il fango che gli arrivò velocemente fino alle cosce.

Dove sarà finita Zoe?”

Ashuros notò delle bollicine nella superficie melmosa e, dopo aver infilato lì il braccio, tirò fuori una Zoe completamente ricoperta di fango. La giovane aprì lentamente gli occhi e tutto ciò che sussurrò fu “Usciamo di qui... ORA”.

Tenendola in braccio, l'albino guadagnò la riva in poche falcate, non senza faticare a causa del livello della melma. La ragazza si tolse di dosso quanta più sporcizia possibile ma i suoi vestiti erano definitivamente rovinati.

Per loro fortuna, l'oscurità non era più un problema grazie a dei grossi cristalli gialli che illuminavano le pareti, dando al trio un'idea di dove fossero.

La strada continua di lì.” disse Ryu indicando un cunicolo che partiva da quell'enorme caverna, mentre si toglieva gli stivali per far fuoriuscire il fango.

Zoe non disse nulla e, semplicemente, si incamminò lungo il cunicolo, con Ashuros e Ryu subito dietro. I due ragazzi decisero di restare in silenzio, onde evitare di innervosire ulteriormente Zoe. Ci tenevano ancora alle loro gambe.



Penny e Yelle camminavano tranquille lungo un sentiero in mezzo a quella moltitudine di alberi. I raggi del sole filtravano attraverso le fronde ma per fortuna la calura non era così insopportabile.

Mi sto annoiando...” esordì Yelle levitando a pancia in su.

Non ci posso fare nulla.” commentò Penny “Dovresti invece essere un minimo più felice, ci siamo evitate il polpo e la sanguisuga”.

Lo so però mi annoio!” protestò Yelle scuotendo le braccia “Avrei preferito una missione dove dovevamo far fuori schiere di demoni di Ruganax!”

Su questo mi ritrovo d'accordo con te...”

Le due continuarono a camminare per diversi minuti ma, di punto in bianco, lo stomaco di Yelle iniziò a brontolare.

Abbiamo mangiato neanche un'ora fa.” puntualizzò Penny con sguardo annoiato intuendo già cosa avrebbe detto Yelle.

Ma io ho fame! Quel pasto era misero!”

-Uno a zero per me...- pensò Penny per poi dirle “Beh non so cosa dirti, guarda qua attorno se vedi dei frutti”.

Yelle si sollevò a diversi metri da terra, guardando gli alberi intorno a lei, finché non individuò un pesco non molto lontano. Velocemente, volò fino all'albero e osservò attentamente i vari frutti.

Penny, queste pesche mi sembrano mature!” urlò poi l'albina afferrandone una ma, quando tentò di strapparla via dal ramo, non ci riuscì “Ma che...?!”

Riprovò subito dopo afferrandolo con entrambe le mani, ma la pesca non ne volle sapere di staccarsi dal ramo. Dopo svariati strattoni, Yelle la lasciò andare allontanandosi di qualche metro.

Non credere che sia finita qua!” esclamò la maga del vento creando delle lame circolari d'aria intorno a lei. Penny la fissò in silenzio ma qualcosa le stava urlando di scappare.

Forse l'istinto di sopravvivenza o il suo sesto senso; qualunque cosa fosse, comunque, non era per nulla tranquilla in quella situazione.

Yelle ruotò su sé stessa e scagliò tutte le lame di vento contro l'albero. In pochi istanti, diversi frutti e rami cascarono per terra e la giovane si beò di quella vista, scendendo vicino a Penny.

Vuoi favorire?” chiese l'albina sorridendo quando un sonoro crack si udì nell'aria e, davanti a loro, cascò un grosso bozzolo marrone. In pochi secondi, decine e decine di calabroni fuoriuscirono dal loro nido appena distrutto.

Le due ragazze sbiancarono nel giro di un secondo e, altrettanto velocemente, scapparono lungo il sentiero senza mai voltarsi. Yelle, sfruttando il fatto di essere a mezz'aria, scagliò diverse lame e folate di vento dietro di sé ma non fece altro che peggiorare la situazione dato che dai vari alberi colpiti fuoriuscirono altri insetti visibilmente seccati dalla cosa.

La vuoi finire?!? Stai facendo incazzare tutti gli insetti della foresta!!!” urlò Penny senza voltarsi per paura dell'enorme sciame alle sue spalle.

Scusa non l'ho fatto apposta!!!” si giustificò Yelle continuando a volare in avanti. Di colpo, Penny notò un lago sulla destra e corse in quella direzione “Crea due bolle d'aria intorno alle nostre teste!”

Yelle eseguì all'istante e, un secondo dopo, le due si gettarono in acqua, nuotando verso il fondale.

Indicando la riva opposta alla sua compagna, Penny nuotò in quella direzione e Yelle la seguì dopo pochi secondi. Ci vollero diversi minuti, ma alla fine le due maghe di Last Hope riemersero dall'acqua, sdraiandosi sulla spiaggia per riposarsi.

Non tenterò mai più di prendere una pesca...” commentò Yelle riprendendo fiato, notando poi Penny che le dava le spalle con un'aura oscura tutt'attorno “P... Penny...?”

La maga delle fatine si girò lentamente, mostrandole la sua borsa a tracolla completamente bagnata.

Un urlo demoniaco squarciò il silenzio del bosco.

I MIEI DISEGNI!!!”



Edward si girò di scatto, fissando il cielo con sguardo confuso. Zero si fermò e gli chiese “Hai sentito qualcosa?”

Credo di aver sentito qualcuno urlare... e aveva tutta l'aria di essere Penny.” spiegò il mago del veleno.

Difficile... siamo a diversi chilometri di distanza ormai. Non può aver urlato così forte.” commentò Zero, non consapevole di quanto successo alla sua compagna, per poi riprendere a camminare su quel sentiero circondato da alberi sempre più sinistri e morenti.

Dopo variati metri, una fitta nebbia arrivò dal nulla, coprendo quasi del tutto il terreno. I due ragazzi imprecarono sotto voce ma continuarono ad avanzare, finché non videro una sagoma avanzare verso di loro.

Edward ricoprì le mani di veleno ma non appena la figura fu abbastanza vicina, si rilassò leggermente. Infondo era solo una vecchietta.

Un'inquietante vecchietta vestita di nero con un serpente sulla spalla destra e un cesto pieno di funghi, ma pur sempre una vecchietta.

Oh oh oh! Cosa ci fanno due bei giovanotti come voi da queste parti?” domandò la donna alzando leggermente la testa per guardarli bene negli occhi.

Siamo qui per il sindaco per trovare una sanguisuga da sacrificare nel vulcano.” spiegò Edward e la vecchietta, illuminandosi leggermente, si girò indietro e indicò il sentiero, ormai pressoché coperto dalla nebbia.

Se è quella particolare sanguisuga che volete, proseguite in quella direzione. Grazie ad un composto della sua pelle, la nebbia non si forma nella zona in cui si sposta, perciò non appena vedrete una zona senza nebbia, saprete dove cercare”.

Grazie mille.” ringraziò Zero per poi riprendere a camminare.

Ah mi raccomando, fate attenzione ai non-morti! A loro non piacciono gli estranei!”

Edward e Zero si girarono di scatto ma della vecchietta non c'era più traccia e la cosa non era per nulla piacevole.

Sbaglio o ha detto... non-morti?” domandò Zero continuando a fissare la strada.

Non sbagli... ma ciò non toglie che dobbiamo cercare quella sanguisuga e poi potrebbe essere solo una storiella del villaggio. Non ne ho mai incontrati di non-morti.” commentò Edward accendendosi una sigaretta.

Devo ricordarti Charlotte?”

... non-morti affamati di cervello...”

Oh, ora sei stato molto più chiaro.” disse sarcasticamente Zero riprendendo a camminare.

I due continuarono ad avanzare per diversi minuti quando all'improvviso avvertirono una sensazione viscida intorno alle caviglie e ai piedi. Zero alzò una gamba e vide che la sua scarpa era ricoperta di melma e fango.

Era appena entrati nel cuore della palude e l'odore presente nell'aria era a dir poco nauseante. Il mago dei vettori guardò verso il suo compagno poco dietro di lui e sgranò gli occhi per la sorpresa nel vedere alcune sagome alle sue spalle, avvolte nella nebbia.

L'albino si strofinò violentemente gli occhi e quando li riaprì, le figure erano svanite nel nulla.

-Sarà la stanchezza...- si disse Zero per poi continuare a camminare in quella melma. Ovviamente non era l'unico ad essere con i nervi a fior di pelle.

Era ormai da diversi minuti che Edward percepiva qualcosa in movimento attorno a loro, ma ogni volta che guardava, non vedeva assolutamente nulla. Di colpo ordinò a Zero di fermarsi e tese le orecchie.

Dei passi nella melma dietro di loro si udirono per appena un secondo prima di fermarsi.

I due maghi deglutirono e si voltarono leggermente ma, come al solito, non videro nulla.

Qualcosa non va...” commentò Edward assottigliando lo sguardo. Zero alzò leggermente il braccio per poi muoverlo di scatto di lato, dissipando momentaneamente la nebbia, ma quei pochi secondi furono più che sufficienti per individuare i diversi zombie sdraiati nel fango con la carne putrefatta e le orbite vuote fisse su di loro.

I due maghi rimasero in silenzio per qualche secondo.

Io non ho visto niente...” sussurrò Zero e riprese a camminare ma non appena uno zombie gli sfiorò la caviglia, fece un salto in alto di almeno due metri e quando toccò terra, tirò un calcio abbastanza forte da scaraventare in aria grandi zolle di terreno e melma mista a zombie.

CORRI!!!”

Edward lo seguì a ruota nella melma mentre alle loro spalle i vari zombie iniziavano a rialzarsi e ad inseguirli.

Che cazzo di palude è mai questa?!” urlò il mago dei vettori continuando a fendere la melma e la nebbia con dei pugni per poter correre più agevolmente.

Un numeroso gruppo di zombie spuntò di fronte a loro e il mago del veleno scagliò contro di loro diversi coltelli da lancio che, per la loro immensa gioia, non sortirono il ben che minimo effetto, rendendoli solo degli zombie ricoperti di veleno.

Complimenti mister assassino!” tuonò Zero scaraventandoli in aria con un calcio potenziato.

Non rompere! Io uccidevo la gente viva! Per dei non-morti cerca un cazzo di esorcista!” ribatté Edward limitandosi a correre.

Dopo svariati minuti passati a correre e a scaraventare zombie in aria, i due si accorsero che la nebbia era svanita e che quindi la sanguisuga era nelle vicinanze. Si girarono velocemente e scoprirono che tutti gli zombie erano svaniti in mezzo agli alberi.

Sembra che qua non possano venire.” dedusse Zero riprendendo fiato per poi sedersi a peso morto su una grossa radice.

Speriamo... ora iniziamo a cercare quella sanguisuga.” disse Edward e, dopo essersi messo controvoglia a carponi, iniziò a muovere le mani nella melma per cercarla. Zero rimase qualche secondo ad osservarlo poi gli disse “Senti... ammetto di essere dispiaciuto per quello che ho detto a Yelle stamattina”.

Ah non preoccuparti... so bene quanto possa essere difficile da gestire.” commentò Edward agitando una mano in aria “Diciamo che anche io non sono stato proprio... educato, ma ero ancora irritato per via del liquore”.

Posso capirti credo...” ammise Zero “Toglimi una curiosità... perché stai camminando a quattro zampe nella melma?”

Per cercare quella maledetta sanguisuga...” sibilò Edward non proprio contento di essere l'unico intento a lavorare.

Ah ok... no perché sai... la sanguisuga in questione è su quell'albero.” disse Zero indicando un albero abbattuto dove, sul suo tronco, era visibile una grossa sanguisuga nera tigrata.

Edward la fissò nel più assoluto silenzio per poi spostare lo sguardo sul suo compagno.

Quando l'hai notata?”

Dopo che ti sei messo a sguazzare nella melma...”

Potevi avvisarmi”.

Mi sembravi a tuo agio”.

Questa me la pagherai...”

Non vedo l'ora!” commentò Zero e il suo compagno si alzò per andare a prendere la sanguisuga che, come una molla, gli balzò addosso, inglobando la mano dentro di sé.

Dopo i primi attimi di stupore, Edward l'afferrò per la coda e iniziò a tirare con tutte le sue forze, senza riuscire a toglierla e da lì iniziò ad agitarsi come un indemoniato nella melma, sotto lo sguardo neutrale di Zero che gli urlò “Ricordati di non scioglierla col tuo veleno! Ci serve!”

Sistemandosi meglio sulla radice, fissò ancora il suo compagno alle prese con quella titanica bestia e si chiese -Chissà gli altri cosa stanno facendo...-



Ashuros fu il primo ad entrare in quell'enorme grotta dal soffitto a volta tempestato di cristalli. Attualmente l'albino si trovava sull'unico spiazzo di terra, circondato da fango che ricopriva interamente il resto del terreno.

Ryu e Zoe, ancora incazzata nera con il mondo per quanto successo poco prima, arrivarono poco dopo e il mago del ghiaccio vide poco lontano un movimento nel fango. Dopo pochi secondi, un polpo grosso quanto una gallina saltò fuori dal fango e si arrampicò sulla parete rocciosa opposta ai maghi, andando ad infilarsi in una piccola grotta posta ad almeno quattro metri di altezza.

Beh, per trovarlo lo abbiamo trovato... ora non ci resta che prenderlo.” disse Ashuros iniziando a camminare nel fango che, per fortuna, gli arrivava solo fino alle caviglie. Ryu lo seguì subito dopo mentre a Zoe ci vollero diversi secondi per convincersi che quella missione sarebbe effettivamente servita a qualcosa.

Come ci disponiamo per prenderlo? La parete è piuttosto scivolosa.” osservò Ryu pensando poi di creare una sorta di scala di ghiaccio per arrivare fino a lì. Zoe gli diede il via libera ma solo lei sarebbe salita, così da lasciarli lì nel caso in cui il polpo tornasse di nuovo nel fango.

Ryu annuì e le creò una scala a pioli di ghiaccio. Zoe salì rapidamente e, per sua fortuna, la grotta era abbastanza grande da permetterle di restare in piedi ma i cristalli erano più rari e quindi la luminosità non era delle migliori.

Sfruttando il suo potere, individuò un'anima davanti a lei ma, prima che potesse afferrare il polpo, lui afferrò lei, avvolgendosi completamente intorno alla sua testa e costringendola a dimenarsi come una pazza.

Mi chiedo quanto ci vorrà a trovarlo”.

Rilassati ghiacciolo, non ci vorrà molto”.

Zoe iniziò a tirare diverse testate contro la parete rocciosa ma il polpo non mollò la presa e ormai il fiato stava finendo.

Credi che possa aver bisogno di una mano?”

Non saprei...” iniziò Ashuros alzando lo sguardo giusto in tempo per vedere Zoe cadere di schiena addosso a loro, schiacciandoli nel fango.

Con un ultimo strattone, Zoe tirò via il polpo per poi riprendere fiato. Solo dopo qualche secondo si accorse del suo presunto materasso e non poté trattenere un piccolo ghigno nel vedere Ashuros e Ryu pieni di fango ma la sua allegria svanì nell'esatto momento in cui li vide ridere sotto i baffi.

Cosa c'è di così divertente?”

Ryu creò un piccolo pezzo di ghiaccio e, usandolo come specchio, Zoe notò che il polpo le aveva lasciato diversi segni sulla pelle per colpa delle sue ventose.

Una grossa vena iniziò a pulsarle sulla fronte e sibilò “Non una parola su quanto accaduto oggi...”

I due annuirono cercando di trattenersi e, dopo essersi calmati, cercarono un modo per uscire da lì.



Penny! Lo vedo! Vedo l'albero!” urlò Yelle con le lacrime agli occhi indicando un grosso pesco in cima ad una collinetta dove erano presenti diverse pesche rosse.

Penny per poco non cadde in ginocchio. Finalmente erano arrivate. Il solo raggiungere quell'albero era stata un'impresa. Non solo avevano fatto incavolare tutti gli insetti della foresta, ma anche dei grossi coccodrilli in riva al lago.

Invece ora erano lì, fuori dal bosco con la collina di fronte agli occhi, circondata da girasoli. Enormi girasoli, alti almeno cinque metri.

-Perché qualcosa mi dice che non sono semplici girasoli?- si domandò Penny iniziando a camminare in mezzo a quelle enormi piante “Yelle! Non toccare niente di niente! Hai capito?”

Stranamente, non ricevette alcuna risposta e la cosa non le piacque per niente, portandola ad immaginare una serie di situazioni collegate tra di loro.

Niente risposta.

Niente Yelle.

Yelle intenta fare altro da qualche parte.

Disastro imminente.

Penny si girò all'istante con il cuore che le batteva a mille e rimase senza parole nel constatare che la sua amica era ancora lì vicino a lei, solo che un girasole aveva ben pensato di mangiarsela e ora, dai petali gialli chiusi come una bocca, spuntavano solo le gambe di Yelle, intenta ad agitarle come due fruste.

Fiuuu... per un attimo ho creduto che fossi scomp... CHE CAZZO E' QUEL FIORE?!?”

In meno di un secondo, Penny evocò la sua fatina del fuoco ma Yelle, non avendola sentita, iniziò a scagliare diverse lame di vento dalle gambe, costringendo l'amica a ritirarsi dietro ad una grossa roccia lì vicina.

Yelle fermati o non potrò aiutarti!!!” urlò Penny sbucando da dietro alla roccia per poi tornare subito al riparo, evitando una lama di vento.

Dopo svariati tentativi di farla calmare, Penny perse definitivamente la pazienza e ordinò alla sua fatina di distruggere le piante lì vicine, dato che anche altri girasoli avevano iniziato a muoversi.

La fatina annuì sorridendo e creò diverse sfere di fuoco che scagliò intorno a loro, bruciando i vari girasoli carnivori. Dopo pochi secondi, le fiamme si estinsero e Yelle cadde a terra, venendo subito soccorsa dall'amica che non poté fare a meno di mettersi a ridere.

P... perché ridi?!” sbottò Yelle pulendosi la faccia dalla fuliggine, per fortuna non era rimasta ustionata.

I tuoi capelli!” urlò Penny con le lacrime agli occhi e solo allora Yelle capì che, a causa del calore, i suoi capelli dovevano essere una cosa inguardabile così cercò di porvi rimedio all'istante pettinandoli con le mani ma una sfera d'acqua la prese in pieno, appiattendoli di colpo.

Grazie...”

Non c'è di che!” trillò Penny sorridendo “Vedila anche come una piccola vendetta per i miei disegni!”

Dopo pochi istanti di serietà, le due scoppiarono a ridere e, dopo essersi rialzate, si precipitarono verso l'albero per raccogliere quella pesca tanto agognata. Nessuno dei frutti era diverso dall'altro, così presero il primo che gli capitò sotto mano e, benché fosse stanca, Yelle riuscì a portare tutte e due in volo fino al paese.

Le due si accasciarono su una panchina davanti alla casa del sindaco, cercando di ignorare i vari sguardi che i paesani scoccavano nella loro direzione. Infondo due ragazze bagnate da capo a piedi attiravano leggermente l'attenzione, soprattutto quando non sembravano propriamente felici di ciò.

Dopo qualche minuto, video arrivare Ashuros insieme a Ryu e Zoe e, notando com'erano ridotti, capirono che a loro era andata quasi bene.

Avete trovato il polpo?” domandò Penny e Ryu annuì mostrandole una gabbietta di ghiaccio con l'animale al suo interno.

Zoe cosa ti è succ...?” fece per chiedere Yelle ma la compagna sibilò “Non voglio parlarne...” e si andò a sedere di fianco a lei, abbandonandosi contro lo schienale.

Non passò molto prima che anche Edward e Zero si unissero a loro, solo che il mago del veleno stava venendo trasportato in spalla ed era visibilmente pallido.

Ma che diavolo...” iniziò Yelle visibilmente allarmata e Zero, per tutta risposta, le gettò in grembo una grassa sanguisuga che non riusciva neanche più a muoversi.

Ha bevuto troppo sangue credo...” ipotizzò Zero adagiando Edward vicino a Yelle che andò subito a sincerarsi delle sue condizioni insieme a Penny.

Direi che ci siamo tutti.” disse Zoe per poi alzarsi ed entrare nella casa del sindaco, seguita dagli altri. Dopo qualche minuto di attesa, l'uomo li accolse con un caloroso sorriso che scaturì in una sonora risata non appena vide com'erano ridotti.

Complimenti, avete completato il compito! Ora date pure le offerte alle mie cameriere, li prepareranno per il sacrificio.” disse l'uomo e i maghi eseguirono, seguendolo poi in una grossa stanza con un tavolo coperto da una tovaglia bianca dov'era presenti una sedia da un lato e sette dall'altro.

Il sindaco andò a sedersi sulla sedia solitaria e fece accomodare i maghi di Last Hope, ormai speranzosi di poter tornare a casa per rilassarsi.

Devo farvi i miei complimenti! Ero un po' dubbioso all'inizio, se devo essere sincero!” disse l'uomo, quando le cameriere tornarono con... dei piatti e un bicchiere pieno di succo?

Ai vari maghi ci vollero pochi secondi per riconoscere i tentacoli del polipo, ora cotti in padella con del sugo di pomodoro; il corpo della sanguisuga, probabilmente cotto al forno con contorno di patate, ed infine la pesca rossa, trasformata in succo.

Ma... ma... ma...” iniziò Yelle indicando le varie pietanze e l'uomo sorridendo, schioccò le dita, trasformandosi in Aika.

Vi ringrazio per aver trovato questi ingredienti! Malgrado sia conosciuta la loro zona, sono estremamente rari o comunque ben difesi.” spiegò la master mangiucchiando un tentacolo “Devo dire che sono buonissimi!”

Ma quindi... la storia della missione...” balbettò Ashuros ricevendo come risposta “Il sindaco è andato ad una riunione importante e oggi l'ho sostituito io, così ne ho approfittato per farvi calmare un po'! Ottimo lavoro non è vero? Sono nata per recitare!”

Le reazioni furono immediate.

Yelle scoppiò a piangere gettandosi addosso a Edward, non ancora ripresosi dal sangue mancante; Zoe fissò interdetta la master, tirando poi una sonora testata al tavolo; Zero si limitò a scivolare lungo lo schienale, finendo sotto il tavolo; Penny la fissò senza dir nulla con la disperazione negli occhi, mentre Ryu e Ashuros si accasciarono schiena contro schiena, senza riuscire a parlare.

Oh non fatela così tragica... vedetelo come un compenso per il mio caffè di stamattina!”



* * *



Un nuovo sole sorgeva su Zafirus. Malgrado l'ora, i mercati erano già vivi e le strade piene di gente, intente a fare la spesa o a lavorare. Stranamente, nessuno di loro udì schiamazzi provenienti dalla gilda di Last Hope, eppure erano già le otto e mezza!

Aika fissò con un ampio sorriso la sala della gilda.

Erano presenti già diversi maghi ma nessuna rissa sembrava in procinto di scatenarsi e nessuno urlava.

Zero era comodamente seduto ad un tavolo, dove Penny stava disegnando sui suoi nuovi fogli da disegno.

Edward sonnecchiava lì vicino, Yelle mangiava una torta cucinata da Tsuki, Zoe era intenta a leggere silenziosamente un libro al bancone del bar mentre Ashuros e Ryu... si fissavano in cagnesco.

-Non dirmi che quei due non hanno ancora imparato la lezione...- pensò Aika assottigliando lo sguardo.

I due continuarono a fissarsi per qualche secondo nel più completo silenzio.

Al tre...” disse Ashuros e Ryu annuì “Uno... due... tre!”

Entrambi calarono le loro carte e Ryu sgranò gli occhi per la sorpresa “Di nuovo poker! Stai barando mozzarellina!”

Sei solo tu che hai tanta sfortuna, razza di ghiacciolo!” ribatté Ashuros e Zoe era già propensa a tirare degli sgabelli addosso ai due. Il guaio era che altri maghi si stavano avvicinando ai due e non sembravano proprio propensi a fermarli.

Fermatevi tutti all'istante!!!” urlò Aika e tutti i maghi raggelarono voltandosi verso la master che, sospirando, aggiunse “Siete una cosa impossibile! Fate partire questa dannata rissa e concludiamo qui la faccenda!!!”

Con un urlo di gioia, tutti i principali rissaioli della gilda iniziarono la prima rissa della giornata alla quale, ovviamente prese parte anche la master.

Certe cose non potevano essere cambiate, in nessuna maniera.





















Angolo dell'autore:

Good evening!

Spero che questa shot demenziale e scritta male (ormai ho perso il tocco per certe cose...) vi sia piaciuta anche in minima parte! Non temete! Per la fine di agosto dovrebbe arrivare il capitolo nuovo vero e proprio!

Inoltre, ricordo che la gara per i disegni di Edward è ancora attiva e per ora solo kaori_kuran (che mi ha già inviato il disegno) e Master Chopper parteciperanno! In teoria anche Lilu_wolf mi ha inviato un suo disegno ma a questo giro non parteciperà, perciò la gara resta un duello per ora!

Spero ancora che la shot vi sia piaciuta (soprattutto a Lilu_wolf) e ci vediamo alla prossima!

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Capitolo 27
*** Capitolo 24 ***


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Capitolo 24



I versi dei gabbiani, così numerosi ed insistenti le fecero aprire gli occhi. Un'improvvisa fitta alla testa la svegliò del tutto, stordendola per il dolore e facendole sputare un po' di acqua salata. Cercò di guardarsi attorno, vedendo solo degli alberi, alcuni cespugli e i gabbiani che volavano in cielo, sospinti dalla brezza marina.

L'inconfondibile profumo del sale le invase le narici e pian piano l'aiutò a ricordare. Era vicino al covo della sua gilda di ladri che dava su un'alta scogliera. Improvvisamente alcune immagini le balenarono nella mente.

Il portone della gilda che veniva letteralmente distrutto. La polizia che entrava cercando di arrestarli tutti. Una corsa senza meta per scappare e poi il vuoto sotto ai suoi piedi. Kenta che si gettava per salvarla.

Sgranò gli occhi per lo shock -Kenta!-

Ehi qua ne abbiamo preso uno. Ne avete trovati altri?” domandò una voce oltre il cespuglio facendola sussultare. Aileen attivò all'istante il suo potere e divenne invisibile, sporgendosi leggermente oltre le foglie.

Quello che vide le fece perdere un battito. Il suo migliore amico, Kenta, stava venendo ammanettato da alcuni poliziotti. Si guardò attorno cercando di pensare ad un modo per salvarlo, ma all'ultimo notò che il suo sguardo era diretto verso di lei e le stava chiedendo di non muoversi.

Aileen provò ad ignorarlo facendo qualche passo in avanti ma lo sguardo di Kenta si indurì leggermente, facendola desistere. Nel più completo silenzio lo vide entrare dentro ad una carrozza usata per il trasporto dei prigionieri, svanendo poi all'orizzonte.

Un'altra fitta alla testa la fece cadere in ginocchio mentre una voce femminile iniziò ad urlare nella testa.

...leen!”

Aileen!”

AILEEN!!!”



La ragazza si riprese giusto in tempo per gettarsi di lato, evitando un grosso shuriken a tre lame fatto di materia oscura. Dopo essersi rimessa in piedi, spostò lo sguardo sul suo avversario: Kenta, colui che era stato il suo migliore amico per diversi anni e che ora era diventato un pupazzetto nelle mani di un arcidemone.

Spostati Aileen!” urlò Akira alle sue spalle scagliando diverse lame di ferro arrugginite addosso a Kenta che, creando un grosso scudo a torre, riuscì a difendersi da tutti gli attacchi della bambina. Dopo aver gettato via lo scudo, il ragazzo impugnò la sua spada e si lanciò addosso alle due avversarie.

Akira incrociò velocemente le braccia davanti al volto e tutti i pezzi di metallo e di legno presenti davanti a lei si frapposero tra di loro, ostacolando l'avanzata di Kenta che fu costretto a distruggerli tutti con la sua arma, mentre Aileen diventò nuovamente invisibile cercando di aggirarlo ma il ragazzo si voltò rapidamente verso di lei e cercò di colpirla con un fendente dall'alto.

La maga fece un ampio balzo all'indietro ed evitò il colpo, tornando visibile -Mi ero dimenticata dei suoi occhi... possono vedermi anche quando attivo il mio potere...-

E' inutile che provi ad affrontarmi. Non potrai mai sconfiggermi.” sibilò Kenta fissandola con gli occhi iniettati di sangue, evitando poi alcune schegge di ferro scagliate da Akira che tornò ad affiancare Aileen.

Hai un piano?” domandò la bambina continuando comunque a mantenere lo sguardo su Kenta, accompagnato da un ghigno non proprio rassicurante. Aileen non seppe risponderle, afferrando nel mentre la corda che teneva appesa sul fianco “Riesci ad impegnarlo?”

Akira ampliò il suo ghigno “Quando ci hanno insegnato la magia, io sono risultata la migliore di tutti loro, Kenta compreso. Non avrò problemi!” e piegando leggermente le gambe, portò le braccia verso il corpo. Una leggera scossa sismica fece tremare la stanza sorprendendo Aileen e, creando svariate crepe, diversi pezzi di roccia si staccarono dalle pareti posizionandosi davanti alla bambina.

Kenta si posizionò con una guardia alta, stringendo con forza l'impugnatura della sua arma con ambo le mani. Nello stesso istante, tutte le rocce bersagliarono il ragazzo che, con dei movimenti ai limiti dell'umano, le colpì tutte senza batter ciglio e senza muovere le gambe, sfruttando soltanto le braccia.

Dimenticavo che lui è risultato il miglior combattente di tutti i prigionieri...” rammentò Akira creando altri proiettili di roccia e di ferro, continuando a scagliarli addosso al bersaglio “Devo ferirlo una sola volta e poi potrò ucciderlo”.

Aileen sgranò gli occhi nell'udire quelle parole “Non devi ucciderlo! Dobbiamo salvarlo!”

Aileen... lo so che voi due siete molto legati e devi credermi, ho provato in tutti i modi a farlo tornare in sé ma non c'è stato verso di farlo ragionare.” spiegò Akira guardando l'amica “Neanche io vorrei ucciderlo ma preferisco farlo io piuttosto che un arcidemone cannibale che si diverte a veder soffrire noi umani”.

Devo provarci io! Tu non ucciderlo!” la implorò Aileen preparando la corda come un lazo “Ti prego!”

Akira la fissò ancora per qualche secondo, sbuffando con sguardo innervosito “E va bene... ma se dovesse tentare di ucciderti, lo eliminerò senza esitazione”.

Aileen la ringraziò con un cenno del capo e si allargò sulla destra, venendo seguita dallo sguardo di Kenta che alla fine lo riportò su di Akira, il nemico più pericoloso dal suo punto di vista. La bambina, dopo aver creato un centinaio di lame metalliche e di piccole rocce, iniziò a farle levitare in tutte le direzione, circondando lentamente il ragazzo ma senza avvicinarle troppo ad Aileen.

Con uno schiocco delle dita, tutti gli oggetti schizzarono verso il centro e Kenta, diversamente da prima, fu costretto ad ruotare anche su sé stesso riuscendo comunque a deviare o a distruggere tutti i colpi di Akira. Con la coda dell'occhio notò un altro movimento e, calando un potente colpo dall'alto, schiacciò al suolo la corda di Aileen, senza tuttavia riuscire a tagliarla.

La ragazza ritirò subito la sua 'arma' e si preparò a scagliarla un'altra volta, mentre Akira risollevò tutti i frammenti a terra ancora utilizzabili. Capendo di essere in una situazione di stallo, Kenta fece svanire la sua spada e creò due balestre da polso, anch'esse dall'aspetto grottesco e ne puntò una verso Aileen, mentre con l'altra mirò ad Akira.

Le due rimasero in attesa, flettendo le gambe. Aileen poteva contare sulla sua agilità per evitare gli eventuali dardi di quella balestra, ma non era tanto sicura per Akira. La bambina poteva anche avere un grande potere magico ma di certo non era così agile da poter evitare qualcosa di così veloce.

Contrariamente a quanto immaginato da Aileen, Akira fece cenno a Kenta di avanzare “Su, spara!”

Il ragazzo non se lo fece ripetere e sparò un dardo mirando alla testa della bambina che, alzando una mano, bloccò il colpo a mezz'aria, facendolo ruotare verso Kenta per poi rispedirglielo indietro. L'avversario inclinò leggermente la testa, evitandolo al pelo e sparò un altro dardo, ripetendo il gesto anche con l'altra balestra.

Akira bloccò nuovamente il colpo a mezz'aria mentre Aileen si limitò a schivarlo gettandosi di lato verso il muro opposto alla compagna.

-Se ci troviamo su due lati opposti avrà di sicuro più difficoltà nel mirarci entrambe.- si disse Aileen preparando la sua corda. Kenta rimase fermo per qualche secondo e alla fine puntò entrambe le balestre verso Akira, sorprendendole entrambe perché quella era un'ottima occasione per fermarlo.

-Perfetto, se mira a me non potrà colpire Aileen e lei potrà immobilizzarlo!- pensò Akira preparandosi a scagliargli addosso delle lame di ferro ma all'ultimo bloccò qualunque idea di attacco, facendo ghignare il suo avversario.

Se mi manchi, riuscirai a controllare i tuoi attacchi, così da non colpire Aileen, e proteggerti nello stesso istante?” domandò Kenta fissando la bambina dritta negli occhi che, mantenendo in vista il ghigno, sibilò “Tu sottovaluti il mio potere”.

Allora mostrami cosa sai fare sotto pressione!” la incitò Kenta scoccando svariati dardi in rapida successione. Akira li bloccò tutti a mezz'aria seppur fossero molto più vicini rispetto a prima e, dopo averli puntati verso il suo avversario, glieli rispedì mirando alle gambe, così da non poter ferire Aileen che si lanciò in avanti in quel momento.

Kenta ampliò in un istante il suo ghigno e, facendo un breve scatto in avanti, saltò in alto posando poi un piede su uno dei suoi stessi dardi e, usando una sola gamba, fece una capriola all'indietro, tenendo le braccia puntate in avanti che, quando si ritrovò con la testa verso il basso, puntarono Aileen con somma sorpresa delle due maghe.

Due dardi vennero sparati senza esitazione e, mentre il primo graffiò Aileen sulla coscia destra, il secondo le colpì in pieno il fianco sinistro, facendo schizzare sangue tutt'attorno. La ragazza cadde a terra urlando per il dolore ed estraendo rapidamente il dardo, gettandolo poi lontano.

Tu maledetto bastardo!” tuonò Akira scagliando rapidamente tutti i suoi colpi addosso a Kenta che, senza batter ciglio, creò un altro scudo a torre davanti a lui, usandolo per proteggersi completamente.

La bambina puntò entrambe le mani verso lo scudo facendolo a pezzi in pochi istanti ma, con sua somma sorpresa, Kenta era già scomparso. Prima ancora che potesse mettersi in posizione di difesa, un dardo oscuro si conficcò nella sua coscia sinistra, facendola cadere in ginocchio all'istante.

Il ragazzo le si lanciò addosso da quel lato, brandendo la sua spada ma quando fu prossimo a calare il colpo finale, una corda gli bloccò la lama, strappandogliela dalla mano. Kenta si girò infuriato verso Aileen vedendola in piedi seppur barcollante, con la corda ancora stretta tra le mani.

Sei davvero un insetto fastidioso.” sibilò il ragazzo cambiando bersaglio per poi spararle addosso altri dardi che vennero prontamente bloccati da Akira, la quale si beccò un calcio in piena faccia, venendo scagliata contro una parete già danneggiata. La bambina sputò un po' di sangue accasciandosi poi al suolo mentre Kenta iniziò ad avvicinarsi ad Aileen.

La ragazza preparò nuovamente la sua corda e, quando Kenta creò un pugnale per colpirla dall'alto, lei la tese orizzontalmente, bloccando la lama dell'avversario.

La tua corda forse è più fastidiosa di te.” sputò il ragazzo colpendola a tradimento con una ginocchiata allo stomaco. Aileen colse al volo l'occasione e, dopo avergli afferrato la gamba con entrambe le braccia, gli fece uno sgambetto all'unica gamba d'appoggio, facendolo finire a terra.

La ragazza si preparò quindi a legarlo con la sua corda ma Kenta si rialzò all'istante, balzando poi all'indietro e creando due grosse lance oscure. Aileen chiuse gli occhi preparandosi a ricevere il colpo ma nell'aria risuonò l'urlo del suo ex-amico e, riaprendoli di scatto, lo vide cadere in ginocchio con delle lame di ferro conficcate nelle gambe.

Dietro di lui vide Akira ancora a terra ma con la testa leggermente alzata e la mano destra puntata contro il loro avversario.

Prendendo la palla al balzo, Aileen avvolse rapidamente Kenta con la sua corda costringendogli le braccia al corpo, per poi schiacciarlo al suolo, sedendosi sopra di lui “Kenta! Per favore torna in te!”

Levati immediatamente!” urlò Kenta divincolandosi al meglio delle sue possibilità ma la ragazza non si fece disarcionare e gli afferrò con la forza la testa con le mani “Kenta non mi riconosci! Sono Aileen!”

Lo so chi sei! E devo eliminarti come richiesto dalla grande Aghisa! Tutti gli intrusi e i ribelli devono essere eliminati!” sbottò Kenta cercando di gonfiare i muscoli per liberarsi ma senza successo.

Aileen lo guardò fritto negli occhi “Kenta... non ricordi il mio cognome? Sei stato tu a darmelo...”



Aileen e Kenta erano seduti su una panchina della gilda, intenti a mangiucchiare qualcosa.

Quindi tu ti chiami Aileen ma non hai un cognome, giusto?” domandò Kenta con sguardo curioso e l'amica annuì. I due rimasero in silenzio per qualche minuto, quando Kenta esordì con “Gray!”

Aileen la guardò confusa “Gray?”

Sì! Il tuo cognome, d'ora in poi, sarà Gray!”

Perché Gray?” domandò Aileen.

Perché i tuoi occhi sono grigi e così non lo scorderò mai!” spiegò Kenta sorridendo. Aileen lo fissò per qualche secondo e alla fine sorrise anche lei “Aileen Gray... mi piace!”



Aileen...” sussurrò Kenta sorprendendo le due maghe. La ragazza seduta sopra di lui notò con sollievo che il sinistro bagliore nei suoi occhi si stava affievolendo sempre di più. Di getto, lo abbracciò con tutte le sue forze “Ehi Aileen mi fai male!”

La ragazza lo lasciò andare asciugandosi poi qualche lacrima “S... scusa! E' che sono felice di averti ritrovato!”

E io sono felice di aver ritrovato te.” commentò il ragazzo sorridendo, per poi girarsi verso Akira “Scusami se ti ho ferita! Non ero in me in quel momento...” ma la bambina scacciò qualcosa con una mano “Non fa niente, l'importante è che sei tornato in te!”

Dopo essersi alzata in piedi, Aileen liberò Kenta, aiutandolo ad alzarsi per poi abbracciarlo nuovamente, mentre Akira si portò vicino a loro, fissandoli con un ampio sorriso. Dopo essersi separati, il ragazzo fece qualche passo indietro, spostando lo sguardo tra le ferite delle sue due amiche.

Io... non so cosa dire... mi disp...!”

Una grossa lama oscura gli perforò il torace da dietro, schizzando una grossa quantità di sangue addosso alle due maghe che fissarono la scena completamente shoccate. Kenta guardò prima la lama e poi le sue compagne, vomitando un'enorme quantità di sangue e cadendo al suolo di faccia, permettendo così ad Aileen e Akira di vedere un altro Kenta alle spalle dell'originale.

Quel Kenta che aveva colpito il loro amico aveva gli occhi completamente rossi e il suo intero corpo sembrava fatto di oscurità. Con voce roca, sibilò “Tsk, si vede che non eri di alcuna utilità per la grande Aghisa. I deboli devono essere eliminati!”

Senza esitare, Akira frantumò la spada con cui Kenta era stato trafitto e scagliò i frammenti addosso al nuovo nemico che, con un ampio balzo all'indietro, riuscì ad evitare tutti i colpi, creando a sua volta due balestre da polso dall'aspetto molto più mostruoso con cui sparò, nel giro di pochi istanti, una decina di dardi contro le due maghe.

La bambina provò a bloccarli tutti a mezz'aria ma, con sua somma sorpresa, nessuno di essi si fermò e Aileen fece appena in tempo a gettarsi contro di lei, trascinandola a terra così da evitare i colpi nemici che si conficcarono nella parete alle loro spalle, dissolvendosi subito dopo.

Spiacente, ma il tuo potere non può influire su qualcosa che non ha una consistenza solida. I miei dardi sono fatti di oscurità magica, non puoi fare nulla per fermarli.” spiegò il Kenta oscuro ampliando il suo ghigno.

Akira, cosa diavolo è quello?” domandò Aileen preparando la sua corda.

Non lo so... so solo che ora lo ammazzo!” sbottò la bambina con sguardo inferocito sollevando svariate schegge di metallo che scagliò contro il suo bersaglio, il quale le deviò tutte con i suoi dardi.

-Maledizione... ormai tutti i miei colpi sono stati distrutti. Devo crearne altri dalle pareti ma correrei il rischio di far crollare qualcosa.- pensò Akira fissando il nemico che riprese a scagliare dardi addosso ad entrambe le maghe. Aileen si limitò ad evitare i colpi cercando di avvicinarsi. La ferita al fianco le faceva male ma non poteva permettersi di fermarsi, non poteva aspettare l'aiuto di Kaori Yuno.

Con un movimento fluido del braccio, menò una sferzata con la sua corda che colpì rapidamente il nemico sulla guancia. La figura oscura si voltò nuovamente verso di lei, cercando di colpirla con altri dardi ma, non appena la ebbero toccata, i dardi rimbalzarono su di lei saettando addosso al Kenta oscuro che fu costretto ad evitare i suoi stessi colpi.

Ma che diavolo...?”

Sembra che tu non conosca il mio vero potere.” commentò Aileen indurendo lo sguardo “Se si tratta di oggetti solidi e materiali, non posso farci nulla, ma essendo quei dardi parte del tuo potere magico, posso ritorcerteli contro senza neanche guardarli”.

-Questa mocciosa... il suo potere agisce su ciò che la bambina non può controllare. Sono una perfetta combinazione di difesa...- pensò il Kenta oscuro “Quando la grande Aghisa mi ha creato dentro quel ragazzo avrebbe dovuto darmi più potere per accedere ai suoi ricordi. Avrei di sicuro preparato qualcosa per due insetti come voi”.

Aileen impugnò ancora la sua corda e si lanciò nuovamente all'attacco, mentre Akira, ormai prossima a seguirla, venne fermata proprio da Kenta che le afferrò debolmente una caviglia.

Aspetta...”

La bambina si inginocchiò di fronte a lui “Non parlare stupido. Devi mantenere le forze”.

Eh... non sono un bambino... come te... so bene che or... mai non posso farcela...” sussurrò Kenta cercando di riprendere fiato “Fai a pezzi il mio corpo...”

Akira lo fissò shoccata “Cosa stai farneticando?!”

Il ragazzo la guardò sorridendo prima di vomitare altro sangue “Con le mie ossa... avrai abbastanza colpi per battere... quel demone... almeno potrò aiutarvi...”

Non posso farlo. Sei mio amico.” obiettò Akira con voce stranamente calma “Se fossi ancora un nemico, non esiterei a farti esplodere, ma non posso farlo... non davanti ad Aileen”.

Preferisci rischiare di farla ferire... per mano di un demone uguale a me...?” domandò Kenta con sguardo ormai spento, facendole mordere il labbro inferiore. Lentamente, la bambina mise la mano a pochi centimetri dal corpo del ragazzo “Qualche ultima parola...?”

Colpisci forte...!” sputò Kenta mostrando uno sguardo determinato.

Un raccapricciante rumore di carni lacerate e di ossa spezzate risuonò nella stanza, fermando sia Aileen che il demone i quali si girarono verso Akira, sgranando gli occhi per la sorpresa nel vedere il suo abito ormai lercio di sangue e almeno duecento frammenti ossei levitare davanti a lei.

Aileen... levati.” sibilò Akira mostrando un ghigno da psicopatica praticamente uguale a quello di Ireth.

Akira... che cosa hai fatto...?” domandò Aileen osservando i rimasugli degli organi di Kenta ai piedi della bambina che non le diede risposta, scagliando in avanti tutti i frammenti ossei. Prima ancora che il demone potesse fare qualcosa, si ritrovò completamente circondato.

Aileen, Kenta ha deciso di darci una mano come ultimo atto di amicizia. Non importa ciò che dirai, io eliminerò quel bastardo.” disse Akira riacquistando per un solo istante uno sguardo serio. La ragazza fissò prima la compagna poi il sangue a terra ed infine il demone che aveva assunto del sembianze del suo amico “D'accordo... se si tratta di un demone, non mi tirerò indietro!” e, con dei rapidissimi movimenti, avvolse la gamba destra dell'avversario con la sua corda, cogliendolo di sorpresa.

Miserabile insetto!” urlò il demone puntando il braccio destro verso di lei ma, con dei movimenti talmente rapidi da non poter essere visti dall'occhio umano, decine di frammenti ossei lo colpirono tra la spalla e il gomito, recidendogli di netto l'arto che cascò a terra, dissolvendosi in pochi secondi.

Il demone urlò per il dolore volgendo lo sguardo verso Akira che, ampliando all'inverosimile il suo ghigno, sibilò “Non preoccuparti, presto anche quella insulsa cannibale finirà all'inferno insieme a te!” e, schioccando le dita, bersagliò il corpo del nemico con tutti i frammenti delle ossa di Kenta, distruggendogli facilmente la testa e il torace.

Il nemico si accasciò al suolo, dissolvendosi più lentamente del braccio e alla fine di lui non rimase nulla. Aileen si lasciò cadere in ginocchio cercando di recuperare fiato, mentre Akira andò a sedersi di fianco a lei, poggiando la testa sulla spalla.

E' finita...” commentò la bambina con voce stanca e l'amica annuì “Sì... ora Kenta non soffrirà più”.

Le due rimasero in silenzio per qualche secondo ma alla fine Aileen si rialzò e Akira a fare lo stesso “Su, troviamo le altre. Potrebbero aver bisogno di una mano contro quell'arcidemone”.



* * *



L'ennesimo colpo di Fujiko non sortì alcun effetto contro Aghisa. La giovane maga fece appena in tempo a creare un enorme muro di ghiaccio così da poter ridurre la potenza del pugno dell'arcidemone che la colpì in pieno, scagliandola dall'altra parte della stanza.

Aghisa fece qualche passo in avanti ma all'ultimo si arrestò a causa di un forte dolore alla schiena. Come se nulla fosse, ruotò la testa di centottanta gradi e vide Ireth che aveva trasformato gli avambracci in due grossi uncini d'acciaio con la quale si era attaccata alla carne dell'arcidemone, recidendola nel mentre.

Stai diventando alquanto noiosa!” urlò Aghisa facendo spuntare diversi spuntoni ossei dalla schiena e costringendo l'azzurra a saltare via. La maga trasformò quindi il suo corpo in elettricità e usò la sua elevata velocità per evitare un calcio di Aghisa che, colpendo la parete, la crepò pesantemente, facendo tremare l'intero castello.

Avvertendo un forte potere magico davanti a lei, riportò la testa al posto giusto e vide, poco lontana da lei, Kaori Yuno intenta a compiere la danza del fuoco avvolta da una densa aura rossa. Quando l'arcidemone fece per fermarla con un ruggito, Ireth la colpì con una scarica elettrica negli occhi facendola indietreggiare per il dolore.

Maledetta! Me la pagherai per questo!” urlò Aghisa aprendo un terzo occhio sulla fronte così da sopperire alla momentanea cecità degli altri due. Ireth le mostrò il suo classico ghigno e, a mezz'aria, trasformò il suo corpo in aria, mantenendo comunque la sua forma.

Quello fu il segnale per Kaori Yuno che muovendo entrambe le braccia in avanti, urlò “Infernal Guardian's Assault!!!”

Dal suo intero corpo scaturì una gigantesca tigre fatta interamente di fiamme che spalancò le fauci, inghiottendo la stessa Ireth, sorprendendo così l'arcidemone. Ciò che però Aghisa non poteva sapere, era che la maga, all'interno della tigre, avrebbe semplicemente alimentato le fiamme dell'attacco della sua compagna.

Con un'improvvisa fiammata, la tigre crebbe di grandezza fino a superare la grandezza dell'arcidemone e si abbatté sul bersaglio generando una vera e propria esplosione di fiamme che diedero fuoco a tutte le ossa nelle vicinanze, mentre Fujiko controllò l'acqua vicina a Kaori Yuno per proteggerla dalle fiamme troppo vicine.

Le due ragazze fissarono l'immenso incendio recuperando fiato e, in mezzo alle fiamme, videro Ireth, il cui corpo era ora composto proprio dal fuoco, avanzare verso di loro con un ghigno soddisfatto sul volto.

Eh! L'abbiamo abbrustolita per bene la bastarda!” esclamò Ireth tornando al suo aspetto normale. Un ringhio sommesso, tuttavia, la fece fermare sul posto. In una frazione di secondo, un'enorme mano la schiacciò al suolo generando una forte onda d'urto che scagliò all'indietro Kaori Yuno e Fujiko.

Vi ucciderò...” sibilò Aghisa emergendo dalle fiamme con delle orribili ustioni su tutto il corpo e parte dei capelli carbonizzati “Di voi non resteranno neanche le ossa!”

"Non sembra proprio propensa a morire." commentò Fujiko alzandosi a fatica per poi richiamare verso di lei tutta l'acqua nelle vicinanze. Kaori Yuno si rialzò subito dopo portandosi però la mano destra sull'occhio attraversato dalla linea nera.

Fujiko parve notare il suo dolore e le domandò se andasse tutto bene, mantenendo comunque lo sguardo fisso sull'arcidemone. La compagna annuì lentamente ma le sue orecchie si trasformarono pian piano, diventando uguali a quelle dei gatti.

"Sei proprio sicura che vada tutto bene?" domandò ancora Fujiko sostando lo sguardo su di lei e quella piccola distrazione venne colta al volo da Aghisa che, distendendo il braccio destro, provò a colpirle dal loro lato sinistro con una violenza spazzata.

Mettendo in mostra i canini appuntiti, Kaori Yuno si girò di scatto verso la mano dell'avversaria e, distendendo il braccio completamente nero, bloccò l'attacco nemico senza batter ciglio. Il terreno sotto ai suoi piedi si crepò pesantemente mentre l'onda d'urto costrinse Fujiko a coprirsi il volto con le braccia.

Aghisa osservò interdetta la sua avversaria che, lentamente, voltò la testa verso di lei, mostrandole due occhi iniettati di sangue "Mi dispiace per te... hai appena perso la tua unica possibilità di farci fuori".

L'arcidemone non sembro capire le sue parole ma, prima che potesse tentare un nuovo attacco, la ragazza le saltò sul braccio iniziando a correrle incontro. Fujiko osservò la scena senza parole, sorprendendosi nel vedere che, continuando ad avanzare, Kaori Yuno aveva anche preso a danzare.

Aghisa cercò di afferrarla con la mano sinistra ma un grosso tentacolo d'acqua dalla punta di ghiaccio le trapassò il palmo, impedendole di muovere l'intero braccio. L'arcidemone volse quindi lo sguardo verso Fujiko che le mostrò un sorriso enigmatico "Non mi sembra corretto lasciarla combattere da sola." e, a rafforzare quelle parole, Ireth, dopo aver trasformato le braccia in un enorme spadone, le trapassò la caviglia destra, facendola ruggire per il dolore.

L'azzurra cadde poi in ginocchio con il fiatone cercando di non svenire, mentre Kaori Yuno raggiunse la spalla dell'arcidemone in quel preciso momento.

Dopo aver fissato con sguardo feroce l'enorme mostro, la maga chiuse di scatto i suoi ventagli e, su tutto il braccio di Aghisa, si accesero le sue impronte, bruciando la carne dell'arcidemone dall'interno.

L'enorme creatura scagliò un potente ruggito liberandosi la mano sinistra con la forza bruta per cercare di colpire Kaori Yuno ma la ragazza saltò in alto e, riaprendo i ventagli, riuscì a compiere alcuni movimenti della danza del vento, generando un tornando davanti a lei che, colpendo l'arcidemone, lo fece crollare al suolo di schiena.

Un grosso tentacolo d'acqua afferrò poi lei e Ireth, riportandole vicino a Fujiko "Notevole la vostra resistenza".

"Facci l'abitudine." ribatté Ireth ritrovando il suo solito ghigno "Non ho alcuna intenzione di morire per mano di una stronza come quella!"

"Dobbiamo fermarla in modo definitivo." commentò Kaori Yuno cercando di fermare il tremore del suo braccio maledetto ed osservando nel mentre la loro avversaria intenta a rialzarsi. Fujiko, dopo qualche secondo di silenzio, le chiese di creare una grossa quantità d'acqua.

"Hai in mente qualcosa?" domandò la maga della danza iniziando poi a compiere dei movimenti fluidi con le braccia malgrado i vari dolori.

"Voi dovete comunque recuperare un po' le forze. La terrò impegnata e già che ci sono la sconfiggerò." spiegò Fujiko con il suo solito sorriso prendendo il controllo dell'acqua appena creata dalla compagna.

Chiudendo gli occhi, si concentrò intensamente, facendo assumere all'acqua la forma di un grosso drago serpentiforme. Grazie al suo potere, ghiacciò parte del liquido, creando una sorta di corazza per la sua creatura, mentre un leggero strato di vapore circondò l'intero corpo, facendogli assumere un'aria più minacciosa.

Senza dir niente, il drago si abbatté contro Aghisa, cercando di azzannarla alla gola, ma l'arcidemone lo afferrò con entrambe le mani vicino alla testa, cercando di farlo a pezzi con la sola forza bruta. Il grosso animale acquatico, tuttavia, non perse quello scontro di forza e, avvolgendo la coda intorno al braccio destro dell'avversaria, ghiacciò parte dell'acqua creando degli affilati spuntoni che conficcò nella carne di Aghisa facendola urlare per il dolore.

-Stanno mirando solo al mio braccio destro.- notò l'arcidemone, liberandosi l'arto con l'aiuto di una grossa coda da rettile appena spuntatale dalla schiena. Il drago aprì nuovamente le fauci ma, a differenza di prima, non tentò di azzannarla, bensì sparò un sottile raggio d'acqua ad alta pressione.

Aghisa fece appena in tempo ad inclinare la testa che il raggio d'acqua le tagliò di netto l'orecchio sinistro, facendolo cadere a terra insieme a litri di sangue blu.

Mentre l'arcidemone riprendeva a combattere con la creatura di Fujiko, Kaori Yuno cercò di recuperare parte del suo potere magico, pensando ad un modo per sconfiggere definitivamente la loro avversaria. Volgendo lo sguardo verso Ireth, la vide osservare con sguardo eccitato lo scontro davanti a lei ma, così come le sue compagne, anche quella pazzoide aveva ormai raggiunto il suo limite e un chiaro segno erano le ferite aperte sul suo corpo.

Credevo che tu fossi fatta di sabbia.” commentò Kaori Yuno e Ireth ribatté “Infatti è così miss danzatrice! Solo che se raggiungo il limite del mio potere magico non posso rimarginare le ferite perciò le lascio sanguinare! Figo vero?!”

Sì, davvero figo...” commentò Kaori Yuno senza alcun entusiasmo sgranando poi gli occhi “Ireth... tu puoi trasformarti in un'altra persona vero?”

Certo che posso!” confermò l'azzurra guardando la compagna “Oltre a copiare il suo aspetto posso anche accedere ai suoi segreti, ai suoi poteri e via dicendo ma quella persona deve darmi il suo consenso”.

Allora... diventa me!” le ordinò la bionda tenendosi il braccio destro “Copiami completamente da cima a fondo!”

Hai in mente qualcosa?” domandò Ireth ampliando il suo ghigno. Kaori Yuno annuì volgendo poi lo sguardo verso Aghisa “Abbiamo una sola possibilità, se falliamo, la situazione precipiterà”.

La compagna si limitò ad annuire e, dopo qualche secondo di concentrazione, tornò ad essere semplice sabbia, assumendo poi una nuova forma con dei nuovi colori fino a diventare una copia perfetta di Kaori Yuno che, d'altra parte, la osservò particolarmente colpita per la riuscita della copia.

Sei pronta?” le chiese poi, intuendo che la compagna avesse già appreso il suo piano. Ireth annuì con un ghigno e poi si guardò il seno, soppesandolo con le mani "Ma non ti stanno strette in questo vestitino?"

"Taci e segui il piano!" sibilò Kaori Yuno con un leggero rossose sulle guance. Ireth si lasciò andare ad una breve risata isterica ma poi appoggiò la schiena contro quella della compagna "Quando vuoi sorella!"

Nel contempo, il drago d'acqua tirò una violenta testata contro Aghisa per cercare di buttarla a terra ma l'arcidemone non cedette ed aprì di scatto le fauci, scagliando un raggio di energia che vaporizzò la testa della creatura.

Fujiko strinse i denti e cercò di far ricrescere la testa al drago. Ci riuscì, ma l'animale diventò leggermente più piccolo visto che quel raggio aveva completamente dissolto gran parte dell'acqua colpita, impedendole di riutilizzarla.

Ruggendo a pieni polmoni, l'arcidemone scagliò svariate sfere di energia più piccole dalla bocca che colpirono sia il drago che il terreno intorno a Fujiko, scagliandola all'indietro. La ragazza però si rialzò subito e riuscì a mantenere il drago che si avventò nuovamente contro Aghisa, la quale però lo schiacciò al suolo con entrambe le mani, cercando di distruggerlo del tutto.

-Avrei bisogno di più acqua per rallentarla al meglio, ma non possono interrompere Yuno mentre sta recuperando potere magico...- si impose la maga quando iniziò ad avvertire qualcosa di strano alle sue spalle. Era come se dietro di lei si fossero create due entità perfettamente contrastanti, come la luce e l'ombra.

Si voltò lentamente e rimase completamente senza parole nel vedere due Kaori Yuno intente a ballare a specchio anche se vi erano delle piccole differenze tra le due.

Una di loro era avvolta da un'aura bianca, mentre l'aura della copia era nera come la pece. In contemporanera, distesero un braccio verso Aghisa, sfiorandosi appena, poi una di loro lo spostò verso l'alto come a voler accarezzare il cielo, mentre l'altra si abbassò, sfiorando il pavimento con le dita.

Il terreno iniziò a tremare lentamente mentre dall'arua bianca si formò una specie di angelo completamente bianco. Da quella oscura, invece, si creò un demone e le due proiezioni si fusero lentamente assieme, diventando una grossa figura metà bianca, con un'ala d'angelo ed armata di spada, e metà nera, con un'ala da demone e una mannaia stretta nella mano. La creatura distese le ali, mentre, dalla vita in giù, si collegò all'enorme aura generata dalle maghe.

Le due Kaori Yuno si voltarono poi verso l'arcidemone e concentrarono tutto il loro potere in quell'unico attacco. Aghisa ruggì in quel momento, decisa a fermarle prima che mettessero in atto il loro piano, ma Fujiko non era intenzionata a lasciarglielo fare, così trasformò il drago in semplice acqua e, sfruttando tutto il suo potere, generò dal basso due enormi lame di acqua ad alta pressione che tagliarono di netto le braccia all'avversaria, facendola urlare in preda ad atroci dolori.

"Fujiko! Levati!" urlarò la Kaori Yuno avvolta nell'aura bianca e la maga dell'acqua fece come richiesto, correndo via. Con degli ultimi movimenti, le due maghe danzanti chiusero le mani davanti a loro, per poi aprirle rivolgendo i palmi verso Aghisa.

"Ancient Dance of Life and Death!" urlarono le due maghe mentre la creatura alle loro spalle incrociò le braccia al petto "Purgatory's Judgement!!!"

Con un movimento fluido di tutto il corpo, la creatura di energia si scagliò addosso ad Aghisa che scagliò un altro raggio di energia in preda al panico. La proiezione usò entrambe le sue armi per dissolvere l'attacco nemico, incrociando poi nuovamente le braccia al petto.

"Voi... luridi vermi!!!" urlò l'arcidemone prima che l'attacco nemico la colpisse con un violentissimo colpo ad X sul torace, facendo scaturire fiamme bianche e nere dalle ferite. L'impatto fu talmente potente da scagliare l'enorme essere contro la parete alle sue spalle, facendola finire in un'altra stanza, mentre svariati pezzi di roccia crollarono dal soffitto.

Kaori Yuno crollò al suolo insieme ad Ireth, tornata al suo aspetto originale, mentre Fujiko si avvicinò a loro barcollando, sedendosi poi di fianco alle compagne.

"E'... finita?" domandò Fujiko riprendendo fiato.

"Direi di sì..." sussurrò Kaori Yuno girandosi sulla schiena e chiudendo gli occhi.

"Oh? Già finita? Peccato..." commentò Ireth con un ghigno restando a terra per riposare, quando delle voce giunsero alle loro orecchie. Pochi istanti dopo, il muro crollato dietro di loro tremò leggermente e alcuni massi andarono in fratumi, permettendo ad Aileen ed una bambina di entrare.

"Aileen!" esclamò Kaori Yuno cercandoi di alzarsi ma senza successo. La compagna corse verso di loro e l'abbracciò di slancio, rincuorata dal vederla ancora viva. La maga della danza rimase leggermente interdetta ma poi sorrise e le diede delle leggere pacche sulla schiena "Ok Aileen, ora puoi lasciarmi... sta diventando imbarazzante come cosa..."

"Quindi queste sono le tue amiche?" domandò Akira con un ghigno sedendosi a terra e Aileen annuì, mentre Ireth si mise seduta a sua volta, rispecchiandosi del ghigno della bambina "Questa piccoletta mi sta già simpatica!"

Prima che Akira potesse ribattere, dall'alto arrivò un grosso tentacolo di oscurità e su di esso scivolarono Sisara, Leya e un ragazzo dai capelli rossi.

"Vedo che anche voi ce l'avete fatta." proferì Sisara guardando le compagne che annuirono.

"Lo stesso vale per te." disse Kaori Yuno indicando Sebastian che si presentò leggermente imbarazzato "Grazie per avermi salvato".

"Se fosse stato per me non sarei mai venuta a salvarti!" commentò Ireth con uno sguardo divertito, beccandosi un pugno in testa da parte di Kaori Yuno. Le varie maghe si scambiarono alcune informazioni riguardo l'esito dei loro scontri, quando un ringhio sommesso si udì nell'aria, facendole zittire all'istante.

"Se non sbaglio... avete detto che l'arcidemone era stato sconfitto..." commentò Leya voltandosi verso il buco nella parete dalla quale era arrivato il ringhio.

"Infatti dovrebbe essere morta quella stronza... oh beh, altro divertimento!" esclamò Ireth alzandosi in piedi, quando Charlotte si lanciò dal buco nel soffitto, atterrando davanti a loro e crepando il terreno. La rossa guardò una ad una le varie maghe, soffermandosi poi su Akira e Sebastian "Vedo che siete sopravvissute e che avete anche recuperato l'ostaggio. Notevole." commentò poi, senza alcuna emozioni nella voce.

Un nuovo ringhio si udì nell'aria e Charlotte si girò verso la stanza dov'era stata scagliata Aghisa "Sisara, fai uscire tutti da qua e portali alla locanda. Tutti i maghi nemici sono stati eliminati perciò non dovreste avere difficoltà".

La maga dell'oscurità sembrò quasi restia ad andarsene così ma ubbidì annuendo per poi creare dei tentacoli di oscurità che afferrarono lei e gli altri, portandoli di sopra.

"Dite che ce la farà? Aghisa è un osso duro".

Aileen si girò verso Akira ma non seppe cosa dirle, mentre Sebastian e le altre iniziarono a camminare verso l'esterno del castello.

"Nessuno di loro pare preoccupato... vuol dire che possiamo fidarci." la rassicurò l'amica, per poi prenderla per mano ed uscire a sua volta da quel posto.

Nello stesso istante, Charlotte si avvicinò al corpo di Aghisa, ora tornata alla sua grandezza originale.

"Aghisa, uno degli arcidemoni di Ruganax." commentò la maga fissando l'arcidemone mentre si rialzava con le braccia ormai rigenerate quasi del tutto.

"Tu eri insieme a quelle mocciose..." sibilò Aghisa per poi scattare verso di lei, trapassandole il torace con un braccio "Ora ti divorerò e poi andrò ad uccidere quei vermi!"

Charlotte non batté ciglio e, dopo averle afferrato il braccio, glielo strappò di netto all'altezza dell spalla, facendola urlare per il dolore. Subito dopo, avvolse il pugno destro con delle fiamme viola e colpì l'arcidemone al volto, facendolo finire a terra.

"Smettila di resistere. Non hai possibilità di vittoria contro di me." disse Charlotte "Se fossi stata al massimo del tuo potere, avresti potuto tentare di affrontarmi ma anche in quel caso ti avrei sconfitta..."

"Tu... mi ricordo di te. Eri presente durante l'ultima guerra!" ruggì Aghisa rialzandosi "Charlotte, la messaggera della morte... è così che i demoni ti chiamavano".

"Ricordi bene." si complimentò la rossa camminando verso di lei "All'epoca i nostri soldati erano spaventati da voi arcidemoni, ma ormai siete deboli. Siete solo un'ombra del passato ed è tempo per poi di morire".

Aghisa indietreggiò ringhiando ma poi si lasciò andare ad una grassa risata, fermando Charlotte che si limitò a fissarla.

"Noi eravamo gli esseri più potenti del sommo Ruganax! Eravamo i demoni più potenti!" urlò Aghisa "Io sono tutt'ora uno degli arcidemoni più forti! Ma ormai il nostro tempo è finito... esseri ben più forti sono diventati i generali del nostro signore e padrone!"

"Chi sono?" domandò Charlotte facendo alcuni passi verso di lei, avvolgendosi nelle sue fiamme viola.

Aghisa ridacchiò a quella domanda "Lo scoprirete presto... i Dodici sono vicini a voi più di quanto possiate immaginare!" e alle sue spalle si creò un portale oscuro all'improvviso.

"Spiacente, Undead Dragon Slayer! La prossima volta forse riuscirai a prenderti la mia anima!" sogghignò Aghisa per poi attraversarlo e svanire nel nulla. Charlotte lasciò uscire un ringhio sommesso dalla gola e si voltò, tornando nell'altra stanza e da lì al piano di sopra.

Quando uscì dal castello, vide Sebastian e le maghe vicino al cancello, intenti ad aspettarla.

"Ora lo chiederò a tutti voi." proferì la zombie "Il vostro aiuto e i vostri poteri potrebbero aiutare Aika nella sua guerra contro Ruganax. Vorreste unirvi a Last Hope?"

"Beh, la nostra risposta la sai già." tagliò corto Kaori Yuno con un leggero sorriso, alludendo a lei e alle altre maghe che avevano partecipato alla missione. Charlotte annuì e si voltò verso Sebastian che, dopo essersi grattato nervosamente la testa, disse "Devo pur ripagare il debito che ho con voi in qualche modo e se posso aiutarvi, sarò felicissimo di farlo".

"Io vado dove va Aileen! Perciò se lei entrerà in quella gilda, lo farò anche io! Sarà come ai vecchi tempi!" esclamò Akira facendo sorridere l'amica.

"Molto bene, allora mettiamoci in cammino. La strada è lunga." disse Charlotte e gli altri annuirono, iniziando a camminare lungo le strade di quella città che, di lì a poco, si sarebbe di sicuro ripresa.



- - -



Contriaramente a quanto successo prima di ogni singolo sconto, in quel momento l'arena era avvolta da un silenzio intenso, quasi surreale. I vari maghi della gilda avevano preso posto nella tribuna speciale tranne che per alcuni casi isolati e i cittadini si erano accomodati nuovamente ai loro posti, attendendo che la finale iniziasse.

Dopo qualche minuto di attesa, Aika si alzò e camminò fino al margine della tribuna speciale.

"In questo torneo abbiamo assistito ad incontri incredibili ed emozionanti! I maghi di Last Hope si sono dati battaglia fino all'ultimo ma di tutti quelli che hanno partecipato, solo quattro di loro sono arrivati in finale!" urlò Aika spostando lentamente lo sguardo sulla folla "E' giunto quindi il momento di scoprire quale sarà il team che uscirà vincitore da questa competizione! Per primi, i vincitori del blocco A! Un team di calcolatori ma anche feroci combattenti! Zero e Miyuki!"

La folla si risvegliò completamente alla vista dei due maghi che fecero il loro ingresso nell'arena, sommergendoli di urla d'incitamento, applausi e fischi. Dopo aver salutato distrattamente il pubblico, si andarono a posizionare alla sinistra di Aika, fissando il portone di ingresso per l'arena.

"E adesso, le vincitrici del blocco B!" riprese Aika "Le emozioni guidano le loro azioni e non si arrenderanno davanti a nulla! Angel e Yelle!"

La folla iniziò ad applaudire non appena le due maghe entrarono nel terreno di scontro, salutando il pubblico e i loro compagni seduti in tribuna. Dopo qualche secondo, si posizionarono alla destra di Aika, volgendo gli sguardi verso Zero e Miyuki.

"I due team finalisti sono ora presenti perciò, senza perdere ulteriore tempo, diamo il via alla finale del torneo!" urlò Aika e la folla scoppiò nuovamente, facendo tremare l'arena.

I due team continuarono a fissarsi in silenzio, isolandosi completamente dal resto del mondo. Gli applausi e le urla del pubblico non arrivavano alle loro orecchie e i loro occhi erano fissi sugli avversari.

"Pronta?" chiese Angel e Yelle annuì sorridendo "Quando vuoi!"

La dragon slayer annuì sorridendo e, dopo aver avvolto la mano destra in un forte bagliore bianco, la poggiò sul petto di Yelle, creando uno strano simbolo bianco sullo sterno della compagna, dopodiché fece lo stesso sul proprio corpo.

Dopo alcuni secondi, i simboli smisero di brillare, restando comunque visibili sui loro vestiti. Zero e Miyuki fissarono in silenzio la scena, fino a quando il ragazzo non ipotizzò "Deve avere usato una magia di supporto, ma non riesco a capire che tipo di magia".

"Non importa, se sarà un fastidio, la dissolverò con il mio braccio." lo rassicurò la compagna chiudendo la mano meccanica e facendo sfregare il metallo delle dita.

Dopo essersi date il cinque, Angel e Yelle si voltarono nuovamente contro i loro avversari e la maga del vento, dopo essersi alzata in volo, si scagliò in avanti, creando un enorme spostamento d'aria. Zero si preparò a disperdere il vento ma un improvviso flash lo colse impreparato costringendolo a chiudere gli occhi e Yelle, passando rapidamente tra lui e Miyuki, riuscì a sbalzarli in aria senza neanche toccarli.

Dalla distanza, Angel scagliò quindi svariati spuntoni di ferro dalle braccia trasformate in arpioni ma, mentre Zero bloccò a mezz'aria tutti i colpi diretti verso di lui, Miyuki afferrò il primo con il braccio meccanico e lo usò per colpire tutti gli altri, deviandoli completamente.

Alle loro spalle Yelle scagliò delle lame di vento ma neanche questo attacco servì a qualcosa visto che la maga del sangue le dissolse rapidamente con il suo arto meccanico dopo che Zero le ebbe bloccate senza neanche batter ciglio.

"Dovrete fare più di così per metterci in difficoltà." commentò il ragazzo voltandosi verso Angel per poi scattare verso di lei. La dragon slayer si fece trovare pronta e, balzando all'indietro, scagliò un grosso cono di fiamme dalla bocca. Zero lo dissolse prontamente con il suo potere ma poi si fermò, notando che l'avversaria era svanita.

Senza esitare, alzò lo sguardo e la vide a diversi metri d'altezza ricoperta di fulmini. Angel si lanciò quindi in picchiata per provare a colpirlo con un calcio dall'alto ma il ragazzo la bloccò a mezz'aria, fermandola del tutto ancora prima che l'elettricità potesse sfiorarlo.

Tuttavia, un grosso spuntone di roccia lo colpì nella schiena, schiantandolo contro la parete dell'arena, permettendo ad Angel di muoversi di nuovo. La ragazza si girò poi verso Zero che si era già rialzato, dicendogli "E tu dovresti ricordarti che io non sono un'avversaria facile!"

"Keh, cercherò di ricordarmelo!" ribatté Zero lanciandosi nuovamente contro di lei.

Lontano da loro, Miyuki osservava annoiata Yelle mentre le volava intorno, scagliandole di tanto in tanto delle lame di vento che venivano prontamente dissolte dall'arto metallico della maga del sangue.

"Stai diventando ripetitiva." commentò Miyuki scrocchiando il collo "Perché non vieni qui così la facciamo finita?"

"E dove sarebbe il divertimento?" domandò Yelle con un sorriso "Ma se credi che questi attacchi siano ripetitivi... come mai non hai evitato l'ultimo?"

Miyuki la fissò confusa ma all'improvviso un taglio si aprì sulla sua guancia destra, facendole sgranare gli occhi. Senza pensarci, usò la sua magia per curarsi, chiudendo la ferita ma ciò non toglieva che Yelle era riuscita a ferirla e non aveva neanche visto come.

L'avversaria continuò a svolazzare a qualche metro da lei, restando ad una distanza tale da poter contrastare qualsiasi attacco di Miyuki. La maga del sangue la seguì con lo sguardo, estraendo la sua accetta ed iniziando a rigirarsela tra le dita della mano.

Yelle la osservò a sua volta con sguardo divertito, generando delle occasionali folate di vento che però non impensierivano affatto la sua avversaria, fino a quando svariati tagli non si aprirono sulle gambe di Miyuki, sorprendendola nuovamente.

-Mi sta attaccando senza darlo a vedere... quelle lame di vento così come le folate sono solo dei diversivi.- osservò Miyuki creando una serie di coltelli da lancio con un po' del suo sangue. Dopo aver preso la mira, scagliò in rapida successione tutte le lame, ma una potente folata di vento generata da Yelle le sbalzò via tutte quante.

La maga del sangue ripeté il gesto, creando però una lunga lancia con cui mirò alle gambe dell'avversaria ma anche quell'arma fu fatta volare a diversi metri di distanza, al che Yelle ne approfittò e scattò in avanti, generando un improvviso vuoto d'aria tra lei e Miyuki.

Il vuoto attirò improvvisamente a sé Miyuki che non riuscì a fermarsi del tutto e Yelle, dopo aver annullato l'attacco, la colpì in pieno volto con entrambi i piedi, scagliandola all'indietro ma una frusta di sangue le legò le caviglie trascinandola verso la maga del sangue che le lanciò la sua accetta, ferendola alla spalla destra prima che potesse reagire.

Yelle allora recise la frusta con una lama di vento e si rialzò in volo, generando un grosso tornado davanti a lei che si abbatté contro Miyuki. La maga del sangue tirò un pugno al tornado con il suo braccio meccanico ma non riuscì ad annullarlo all'istante e svariate sferzate d'aria le ferirono il corpo in vari punti.

L'avversaria si preparò ad attaccarla nuovamente ma svariate lame di sangue le si conficcarono nella schiena, facendole sputare del sangue a sua volta.

"Ma che diavolo...?" iniziò Yelle girandosi di scatto, notando che, tutti i pugnali e la lancia che Miyuki aveva scagliato prima, erano svaniti "Li hai scagliati apposta per potermi colpire in un secondo momento, vero?"

"La tua difesa era troppo forte." spiegò Miyuki iniziando a curarsi le ferite "Bisogna saper aspettare per poter sferrare un attacco sicuro".

Yelle parve divertita dalla cosa. Affrontare così tanti avversari abili ed esperti le stava mettendo in corpo un'incredibile quantità di adrenalina ed era intenzionata a ribattere colpo su colpo. Con dei movimenti circolari delle mani, creò un tornado attorno a Miyuki la quale venne sollevata dal suolo dopo pochi istanti.

-Bene, ora non può attaccarmi!- pensò Yelle lanciandosi in avanti ma dal tornado venne sparata una piccolissima sfera di sangue che le bucò la gamba destra, poco sotto il ginocchio. L'impatto la destabilizzò facendola cadere a terra e l'albina si portò subito le mani sulla ferita, digrignando i denti per il dolore.

In alto, invece, Miyuki dissolse il tornado con il suo arto meccanico, atterrando a pochi metri dall'avversaria. Yelle alzò la testa per osservarla e, prima che la maga del sangue potesse fare qualcosa, un fulmine colpì il terreno in mezzo alle due ragazze, catturando l'attenzione di Miyuki che, solo in quel momento, notò Angel voltata verso di lei con un braccio disteso verso il cielo.

Quella distrazione però costo cara alla dragon slayer che venne colpita in pieno petto da un pugno di Zero che la fece schiantare contro la parete dell'arena, facendole sputare un po' di sangue.

"Non dovresti guardare altrove." la ammonì il ragazzo con un leggero ghigno e la ragazza, dopo essersi massaggiata la testa, diventò ombra, apparendo in pochi istanti alle spalle di Zero per tentare di colpirlo con un colpo di taglio alla base del collo ma l'albino si chinò in avanti, evitando il colpo, per poi balzare in avanti, riportandosi a distanza di sicurezza.

Angel non gli diede tregua e fece spuntare diversi spuntoni di roccia e ferro dal terreno ma il ragazzo li evitò tutti saltando in aria. La dragon slayer si lanciò a sua volta in alto e gli fu addosso ma Zero la vide arrivare e la colpì con un pugno allo sterno, sgranando però gli occhi nel momento stesso in cui la vide schiantarsi al suolo.

La folla si zittì per la sorpresa nel vedere anche lo stesso Zero cadere a terra senza controllo, ferendosi a causa degli spuntoni sottostanti.

"Ma che... diavolo...?"

"Dovresti fare attenzione quando mi tocchi..." commentò Angel rialzandosi con un ghigno sul volto "I sigilli del drago bianco possono essere applicati anche quando si viene colpiti, ho usato un metodo simile in un altro scontro".

Zero cercò di muoversi ma non vi fu verso. Il suo corpo era completamente bloccato e Angel aveva già avvolto il suo pugno con delle potenti fiamme per dargli il colpo finale. Quando fu ad una distanza favorevole, saltò in alto per poterlo colpire ma un grosso shuriken di sangue rischiò di colpirla, in pieno, costringendola ad annullare l'attacco.

Lo shuriken tornò nella mano di Miyuki che, evitando delle lame di vento di Yelle, si avvicinò a Zero, toccando il simbolo luminoso sul corpo con il braccio meccanico. Il sigillo di Angel svanì nel nulla e l'albino poté nuovamente alzarsi, ringraziando la compagna.

"Potremmo avere un problema." ipotizzò Miyuki fissando Yelle mentre si avvicinava alla compagna.

"Di che tipo?" domandò Zero massaggiandosi il collo dolorante.

"All'inizio Angel ha applicato un sigillo anche su Yelle e su sé stessa. Quella magia mi impedisce di controllare il loro sangue." spiegò Miyuki con tono annoiato.

"Non puoi annullarla con il tuo braccio?"

"Se riuscissi a toccare i sigilli potrei spezzarli ma Yelle non lascia mai scoperto quel punto." disse la compagna per poi prepararsi a scattare "Dobbiamo provare ad attaccarle insieme".

Poco lontano da loro, Angel si preparò a ricevere i loro attacchi. Grazie al suo udito aveva scoperto a cosa avrebbero puntato e ora sapeva cosa fare per tentare di prolungare lo scontro.

A differenza degli altri, lei poteva ricaricare il suo potere magico mangiando qualcosa e ciò l'avvantaggiava ma se avesse subito troppi danni da Zero o Miyuki, sarebbe stato game over anche per lei.

"Yelle, sei pronta?" domandò Angel e la compagna annuì malgrado il dolore alla gamba dove il suo sangue continuava a colare fino a terra.

Nello stesso momento, Miyuki ed Angel scattarono in avanti. La maga del sangue imprecò sottovoce dato che, contro di lei, non poteva usare la sua magia ma doveva puntare tutto sul suo braccio meccanico e sulle sue abilità nel corpo a corpo.

Creando degli artigli di acciaio, Angel cercò di colpire Miyuki con dei rapidi affondi ma l'avversaria scartò di lato e le afferrò il braccio sinistro con entrambe le braccia, proiettandola poi a terra, facendole impattare la schiena con il suolo.

Angel restò senza fiato a causa del colpo ma ora era vicina alla maga del sangue, così scagliò un cono di fiamme dalla bocca per provare a colpirla. Miyuki, avendo immaginato una tattica simile, mise la mano meccanica a pochi centimetri dalle labbra di Angel, annullando il grosso dell'attacco ma il calore e le fiamme riuscirono a ferirla al petto, sbalzandola poi all'indietro, dove Yelle la colpì con una ginocchiata nella schiena, ricevendo a sua volta un calcio laterale da parte di Zero che la scagliò contro una parete, prendendo poi Miyuki per allontanarsi nuovamente dalle avversarie.

"Continuano a proteggere i sigilli." notò la maga del sangue, fissando Yelle mentre creava delle lame di vento che vennero prontamente assorbite da Angel, facendole recuperare un po' di potere magico.

"E' meglio cercare di concludere lo scontro in fretta. Noi non possiamo ricaricarci come lei." propose Zero scrocchiandosi le nocche per poi avviare il programma Berserker dal suo MP3, mentre Miyuki annuì, preparandosi a combattere al massimo delle sue potenzialità.

Poco lontane, Angel e Yelle si scambiarono uno sguardo incredibilmente serio ed agguerrito.

"Pronta?" domandò Angel e l'amica annuì sorridendo. Il corpo della dragon slayer si ricoprì all'istante di squame di drago mentre una densa aura dai mille colori la avvolse completamente. Yelle, al contrario, si concentrò intensamente e un fortissimo vento si sprigionò da tutto il suo corpo, facendole svolazzare i capelli come se fossero dotati di vita propria.

Miyuki fu la prima a scattare, correndo a piena velocità contro le due avversarie. Yelle cercò di bloccarla con delle violente folate di vento, ma lei creò dei piccoli spuntoni di sangue sotto alle scarpe, riuscendo a conficcarli nel terreno ad ogni, passo, senza rallentare.

Svariate ferite si aprirono su tutto il corpo della maga, la quale non se ne curò minimamente -Ora capisco come hai fatto a ferirmi prima... stavi usando l'aria intorno a me per attaccarmi a distanza zero!-

Quando fu abbastanza vicina, Miyuki cercò di afferrare Yelle ma lei si spostò di lato ed Angel si fece avanti. La dragon slayer cercò di spostarsi sul lato non coperto dal braccio meccanico ma la maga del sangue non le diede spazio d'azione e le fu addosso all'istante, colpendola con un violento pungo al volto.

La rossa strinse i denti e, riportando in avanti il corpo, riuscì a colpire Miyuki con una violenta scarica elettrica. L'avversaria non parve risentirne troppo dell'attacco e, con la coda dell'occhio, vide Yelle pronta a colpirla con delle piccole lame di vento circolari. Non appena le ebbe scagliate, Miyuki fece uscire dei piccoli tentacoli di sangue dalle sue ferite e colpì al volo tutte le lame.

Angel cercò di approfittarne per assorbire il sangue ma la mano meccanica di Miyuki si chiuse sulla sua faccia, stringendola con una forza sovrumana. Tuttavia ciò lasciò la maga del sangue scoperta e la dragon slayer, dopo aver trasformato il braccio destro in una lancia di diamante, riuscì a trapassarle la spalla sinistra.

Miyuki afferrò la lancia con la mano e cercò di tirarla fuori ma Angel ci mise ancora più forza, facendola indietreggiare, mentre con la mano sinistra cercò di liberarsi la faccia dalla presa dell'avversaria che, per tutta risposta, rafforzò la stretta, facendola sanguinare.

Una grossa lama di vento ferì Miyuki sulla schiena che fu costretta a lasciare andare il volto di Angel per dissolvere un'altra lama in arrivo. La dragon slayer allora ricoprì il braccio sinistro di fiamme per poi tentare di colpire la maga del sangue.

"Presa!" urlò Angel ormai a pochi centimetri dalla faccia di Miyuki che la fissò senza batter ciglio "Che strano... stavo per dirlo io".

Angel non fece neanche in tempo a comprendere quelle parole che cinque sottili raggi luminosi azzurri le colpirono il braccio sinistro dal fianco, bucandogli le carni e bruciandole all'istante, cauterizzando le ferite.

La dragon slayer urlò per il dolore interrompendo l'attacco ma riuscì comunque a vedere Zero con una sfera di luce azzurra posta sopra la sua testa e un sinistro bagliore rosso nei suoi occhi.

"Che diavolo è...?!" domandò Angel cercando di sopportare il dolore all'arto che cadde lungo il corpo, ormai reso inutilizzabile da quel colpo.

"Plasma." sussurrò Zero con un ghigno, facendole sgranare gli occhi "Mi dispiace per te, ma il calore può tranquillamente essere manipolato dal mio potere." e, dopo un attimo di concentrazione, dalla sfera fece partire un raggio molto più grande e potente di plasma, mirando proprio ad Angel. Miyuki riuscì a rimuovere la lancia dalla spalla e si portò in fretta alle spalle dell'avversaria, colpendola con una lama di sangue per impedirle di muoversi.

L'attacco ebbe l'effetto desiderato ed Angel sputò un po' di sangue, barcollando in avanti, senza riuscire a proteggersi. Quando ormai l'attacco di Zero era a pochi metri da lei, Yelle si piazzò tra i due, sorprendendo i vari maghi e, con due rapidi movimenti delle braccia, creò due onde d'aria in avanti dall'incredibile potenza.

I due spostamenti d'aria impattarono contro il raggio di plasma rallentandolo e, con somma sorpresa di Zero, iniziarono a dissolverlo, rendendolo sempre più debole.

L'albino fissò interdetto Yelle, notando che il suo fiato si stava condensando come se fosse in pieno inverno.

-Non dirmi che...- pensò il mago notando poi la reazione tra i loro attacchi -Sta usando dell'aria sempre più fredda per tentare di indebolire il mio plasma... spiacente, ma non ti basterà questo per fermarmi.- e dalla sfera partirono sei piccoli raggi di plasma che, passando ai lati, colpirono Yelle nei fianchi, facendole sputare un po' di sangue, oltre a strapparle un urlo di dolore.

Tuttavia la maga del vento non smise di attaccare e, sfruttando ancora più potere magico, circondò Zero con svariate sferzate e lame d'aria, riuscendo a ferirlo in diversi punti a causa della quantità degli attacchi. Il ragazzo si ritrovò, suo malgrado, costretto ad annullare il suo attacco di plasma per poter annullare in un colpo solo tutti quegli attacchi, restando poi barcollante e con un giramento di testa.

-Maledizione... non mi sono ancora ripreso da prima.- notò Zero mentre un sottile rivolo di sangue iniziò a colargli dal naso -Credo di avere al massimo cinque minuti di potenziamento. Dobbiamo sbrigarci a concludere lo scontro!-

Allo stesso modo, Yelle cadde in ginocchio, tenendosi le mani sui fianchi feriti. Ormai anche lei aveva raggiunto il limite e non era neanche sicura di poter ricaricare la sua compagna con altro potere magico.

Poco dietro di lei, Angel si era voltata per fronteggiare Miyuki. Il suo braccio meccanico restava uno dei problemi più grandi in quell'incontro ma un match prolungato non l'avrebbe aiutata di certo.

-Devo togliere di mezzo quel braccio, altrimenti non riuscirò mai a sconfiggerla.- pensò Angel cercando di colpirla con dei calci ricoperti di spine roventi. Miyuki ovviamente rimase sulla difensiva usando il suo arto artificiale per parare tutti i colpi, cercando poi di contrattaccare con dei rapidissimi colpi usando delle lame corte di sangue, così da non permettere ad Angel di assorbirle.

Fu durante uno di quegli attacchi che Angel si lanciò di sua spontanea volontà verso l'attacco di Miyuki. Non appena la lama di sangue la ferì alla spalla destra, la dragon slayer le tirò una spallata, dando la schiena al braccio meccanico, e la azzannò con forza poco sotto la spalla, facendole digrignare i denti per il dolore.

Miyuki sgranò gli occhi subito dopo nel vedere una grossa macchia viola espandersi dal punto in cui era stata morsa.

-Sta usando del veleno.- quel pensiero allarmò la maga del sangue che, con una violenta ginocchiata, si liberò dal morso dell'avversaria e usò il suo potere magico per contenere il veleno ma ormai il suo braccio sinistro era molto debole.

-Ora dovrà per forza usare il braccio destro!- si disse Angel notando come, dopo tutti quegli attacchi, l'arto artificiale era pieno di graffi ed ammaccature. Di certo non era al meglio delle sue potenzialità e doveva approfittarne subito per neutralizzarlo.

Miyuki ormai aveva capito il piano di Angel ma in quel momento non poteva fare nulla per fermarlo. Con il braccio sinistro praticamente inutilizzabile, usare quello meccanico era l'unico modo per continuare a combattere visto che, usando il suo sangue, avrebbe solo rischiato di far recuperare potere magico alla sua avversaria.

Di punto in bianco, colpì Angel con un violento pugno al volto, facendola indietreggiare di qualche passo, al che la dragon slayer si fece avanti e la colpì con un pugno a sua volta, rivestendolo di squame d'acciaio che procurarono diversi tagli sul volto di Miyuki.

La maga del sangue le afferrò allora il polso destro e provò a colpirla con una ginocchiata al ventre ma uno strato di diamante bloccò il colpo, intorpidendole la gamba a causa della botta.

Soffocando un'imprecazione, Miyuki indietreggio di un paio di metri, caricando il braccio destro e lo stesso fece Angel, piegando leggermente le gambe e trattenendo il respiro.

-Ci siamo, ora devo riuscire a distruggerglielo senza usare neanche un po' del mio potere magico.- pensò la dragon slayer stringendo i denti per poi scagliarsi in avanti, distendendo il braccio per colpire l'avversaria.

Miyuki fece lo stesso e ruotò l'intero busto per dare più potenza al suo pugno. Era al corrente delle condizioni del suo arto artificiale ma, in quello scontro, Angel non ne sarebbe uscita di sicuro con il braccio ancora intero.

I due pugni si scontrarono con violenza, generando un'onda d'urto che fece cadere a terra Yelle e creò un piccolo cratere sotto di loro. Urlando con tutto il fiato che aveva in corpo, Angel cercò di metterci ancora più forza, cercando di spingere indietro Miyuki, ma la maga del sangue conosceva l'anatomia del corpo umano a memoria e, nel modo in cui aveva tirato il pugno, aveva anche sistemato le gambe in modo tale da non poter essere sospinta all'indietro.

Angel strinse di colpo i denti, mordendosi con forza il labbro inferiore mentre percepiva le ossa delle dita andare in frantumi, squarciando la sua pelle dall'interno ma, dopo pochi istanti di scontro, avvertì un piacevolissimo rumore metallico e, alzando di poco lo sguardo, vide diverse scintille scaturire da tutto il braccio meccanico di Miyuki insieme a delle piccole colonnine di fumo.

Con un ultimo sforzo, entrambe le maghe spinsero in avanti i loro corpi e, come risultato di quella prova di forza, il braccio meccanico di Miyuki andò in frantumi fino al gomito, mentre quello di Angel si spezzò di netto a metà tra il polso e il gomito, schizzando sangue ovunque.

Malgrado la perdita del braccio, Miyuki cercò di colpire l'avversaria con una testata ma Angel intuì le sue intenzioni e inclinando il busto di lato, evitò il colpo, riuscendo poi a rifilarle una violenta ginocchiata nel ventre, per poi alzare la gamba, distendendola, e scagliarla dietro di lei, facendola schiantare a terra vicino a Zero.

La regina dragon slayer crollò poi al suolo boccheggiando a causa del dolore e della fatica che stavano assalendo il suo corpo mentre il pubblico, rimasto in silenzio fino a quel momento, scoppiava in un'ondata di applausi ed incitamenti per i quattro maghi finalisti.

"Stai bene?" domandò Zero alla sua compagna, aiutandola a rialzarsi.

"Sì, ma ora non ho più il braccio meccanico e non possiamo più spezzare i sigilli sui loro corpi." spiegò Miyuki fissandosi il moncherino di metallo.

"Pazienza, vorrà dire che vinceremo anche senza quel pezzo di ferro!" esclamò Zero con un leggero sorriso, pulendosi poi un po' di sangue dal naso.

"Stai sanguinando parecchio dal naso... hai raggiunto il tuo limite?"

"L'ho già superato." sentenziò Zero con tono serio, sorprendendo leggermente la ragazza "Quanto tempo ti resta prima di collassare al suolo?"

"Il tempo di un ultimo attacco." azzardò l'albino, mentre la vista già iniziava ad annebbiarsi.

La situazione di certo non era migliore per l'altro team. Yelle si era avvicinata ad Angel ma non era in grado di ricaricarla con del potere magico mentre la dragon slayer aveva entrambe le braccia inutilizzabili e anche il suo potere magico era ormai prossimo ad esaurirsi.

-Potrei mangiare un po' di terra ma non mi darebbe abbastanza energie per continuare lo scontro ancora per molto.- osservò Angel cercando di rialzarsi "Yelle, so di chiederti molto ma ti per favore, usa tutto il potere magico che ti è rimasto per scagliarsi verso di loro".

"Hai in mente un piano?" domandò Yelle con sguardo speranzoso, rialzandosi a fatica, e l'amica annuì "E' un piano da tutto o niente..."

"Mi piacciono gli azzardi!" commentò Yelle con un sorriso "Lascia fare a me, ti scaglierò come una palla di cannone!"

"Ci conto!" ribatté Angel con un ampio sorriso, iniziando a richiamare a sé tutto il potere magico che le era rimasto, mentre Yelle si posizionava dietro di lei.

Poco lontano, Zero e Miyuki osservarono le azioni delle due avversarie e il ragazzo creò una piccola sfera di plasma nella mano destra "Riesci ad usare il tuo braccio sinistro?"

La maga del sangue annuì e, seppur a fatica, sollevò il braccio, creando una sfera di sangue sul palmo della mano.

"Uniremo i nostri due attacchi." spiegò Zero "Probabilmente Angel tenterà di colpirci ad impatto zero ed è quello che faremo anche noi. Se riusciamo a sconfiggerla, potrai gestire Yelle senza alcun problema".

"Ricevuto." sussurrò Miyuki per poi portare il braccio sinistro all'indietro, venendo imitata da Zero che fece lo stesso con il destro. Le sfere di plasma e sangue si unirono in un'unica sfera di un rosso accesso che sembrava pulsare come un cuore.

"Yelle! Ora!" urlò Angel per poi rivestirsi completamente di fulmini, iniziando a correre verso i suoi avversari. La maga del vento richiamò a sé tutto il potere che le era rimasto e scagliò un enorme tornado orizzontale in avanti, colpendo in pieno Angel che, tenendo la testa puntata verso Zero e Miyuki, iniziò a ruotare sul proprio asse, diventando come una lancia di elettricità pura.

La distanza tra di loro si azzerò in pochi istanti e, rilasciando ancora più energia, la dragon slayer urlò "Queen Dragons's Storm Horn!!!" mentre Zero e Miyuki distesero in avanti le braccia, con la sfera che diventò ancora più brillante "Blood Heat Explosion!!!"

Nel momento stesso in cui la sfera venne a contatto con l'elettricità di Angel, un fortissimo flash abbagliò completamente il pubblico, costringendo tutti i presenti a coprirsi il volto con le braccia, e una fortissima esplosione lo seguì, facendo tremare l'arena e danneggiando gravemente anche la barriera magica posizionata dai maghi del re.

Un'enorme colonna di fumo si alzò dall'arena, coprendo interamente il terreno di scontro e lasciando gli abitanti col fiato sospeso. Aika, dalla sua postazione, guardò in direzione di Penny che, annuendo, richiamò la sua fatina dell'aria, grazie alla quale dissipò l'enorme colonna di fumo con una forte folata di vento.

Un enorme cratere si era formato nell'arena, occupando quasi interamente il suolo usato per combattere e, su due lati opposti, vi erano i team finalisti.

Da una parte, Yelle stringeva tra le braccia Angel, la cui faccia era una maschera di sangue, cercando di non farle perdere i sensi, mentre dal lato opposto del cratere vi erano Zero, sdraiato a terra con seri problemi a respirare, e Miyuki seduta a terra con il braccio sinistro ricoperto di ustioni e sangue.

Aika osservò attentamente i due team ma, all'ultimo, Miyuki alzò a fatica il braccio sinistro "Abbiamo perso".

Il pubblico si sorprese nell'udire quelle parole e la maga del sangue, abbassando il braccio, spiegò "Zero non può più combattere e io ho ormai raggiunto il mio limite. Se dovessi curarmi le ferite non potrei comunque combattere contro Angel dato che rischierei di farle recuperare il suo potere magico".

Aika sorrise e, dopo essersi alzata, annunciò "Il torneo finisce qua! Le vincitrici sono Yelle ed Angel!!!" facendo infuocare il pubblico che iniziò ad applaudire più forte che mai, mentre alcuni maghi saltavano nell'arena per aiutare i loro compagni.

"Hai combattuto malgrado avessi superato il tuo limite, davvero notevole." si complimentò Miwako con Zero, mentre Hayato lo aiutava a rialzarsi.

"Sai come sono fatto, per me i limiti non sono altro che delle stupidaggini." spiegò Zero ridacchiando, mentre Rahl aiutava a Miyuki a rialzarsi, la quale venne subito sommersa di complimenti da parte di Hanako.

Dall'altra parte, Edward e CJ stavano aiutando le loro compagne a mettersi in piedi e a nulla valsero le proteste del mago del veleno che si ritrovò suo malgrado a dover portare Yelle sulla schiena, mentre Misaki aiutava Angel con i suoi poteri.

"Un attimo di attenzione per favore!" proferì Aika attirando l'attenzione di tutti, per poi saltare giù nell'arena, avvicinandosi ad Angel mentre veniva bendata sul posto da Giada.

"Lo scopo principale di questo torneo era quello di farvi scaricare un po' la tensione accumulata in questi mesi ma serviva anche a rendervi più forti e a spronarvi a combattere al meglio senza arrivare al punto di uccidere i vostri avversari!" spiegò la master fissando i suoi compagni "Tuttavia, aveva ancora un altro scopo... benché la nostra gilda stia diventando famosa, non siamo abbastanza per poter aiutare tutti e soprattutto non possiamo farlo al meglio se restiamo sempre qui a Zafirus, perciò ho fatto creare un'altra sede della gilda, nell'estremo sud del regno".

I vari maghi della gilda ascoltarono interessati quella notizia, domandandosi dove volesse andare a parare la loro master.

"Ovviamente è impossibile anche per me gestire al meglio due gilde..." continuò la ragazza, fissando poi Angel dritta negli occhi "... ed è per questo che, qui e ora, nomino te, Angel Strong, vice-master di Last Hope e master della prima sede della gilda, congratulazioni!"

La dragon slayer sgranò gli occhi per la sorpresa, fissando la master a bocca aperta, mentre CJ e gli altri iniziavano già a farle tantissimi complimenti.

"Molti di voi si saranno ormai affezionati a questa città perciò non obbligherò nessuno ma chi di voi volesse seguire Angel nella nuova sede, sarà libero di farlo. I dormitori sono già stati preparati e aspettano solo nuovi maghi!" aggiunse poi Aika, voltandosi verso tutti gli altri maghi, tornando poi a guardare Angel "Allora? Accetti la nomina?"

La ragazza rimase senza parole per diversi secondi ancora ma alla fine sorrise alla master annuendo per poi tenderle la mano "Ti ringrazio di cuore per quest'opportunità! Non ti deluderò!"

"So che non lo farai." ribatté Aika sorridendole per poi stringerle la mano mentre il re e tutto il pubblico applaudivano per la buona notizia. Dopo qualche minuto di festeggiamenti, Aika lasciò andare gli altri, dicendo loro di portare i quattro maghi in infermeria, dopodiché si avviò verso la gilda, mentre l'arena iniziava a svuotarsi.

-Se vogliamo sconfiggere Ruganax e prevenire tutti i suoi piani, dobbiamo coprire un'area più vasta...- pensò la master camminando lentamente -Qualunque cosa succeda non gliela lascerò vinta e spero che il consiglio dei sacerdoti non sia portatore di cattive notizie...-



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Qualcosa non andava.

Un'enorme coda di scorpione cercò di infilzare una figura umanoide che però la evitò rapidamente, scartando di lato.

Era da diversi minuti ormai che il suo istinto gli diceva che qualcosa non andava.

La figura scattò in avanti, creando una katana completamente nera con la quale tagliò di netto la coda alla base, facendola cadere a terra, evitando poi di essere afferrata da una mano ricoperta di piccole lame.

Per la precisione, da quando il suo avversario era diventato un umano ed aveva indossato quella strana maschera bianca.

Lo scontro tra Dorein e la creatura si era spostato nelle gallerie scavate dagli umani controllati poco dopo che lo slime si era trasformato in un umano vero e proprio, indossando nuovamente la sua maschera bianca, cambiando completamente modo di fare.

Ora aveva dei movimenti più fluidi e di sicuro più umani rispetto a prima, inoltre non compiva alcun movimento inutile, riuscendo ad evitare gli attacchi dell'avversario per poi colpirlo con estrema precisione.

"Curioso..." commentò la creatura facendo uscire una coda di coccodrillo dal suo corpo "Quella strana crisi ti ha portato a questa trasformazione ed è come se ora fossi una cosa completamente diversa".

"Osservazione corretta." rispose Dorein con una voce doppia "Prima lottavamo da soli, lottavamo come 'Alan', ma ora siamo un unico essere nel corpo e nella mente e lottiamo come 'Dorein'. Noi siamo la perfetta unione di umano e non-umano, un essere completo".

La creatura inclinò il capo "Alan... Dorein... due nomi che non mi dicono nulla ma è comunque interessante visto che anche io sono come te: una perfetta unione di umano e non-umano".

"Errato. Tu sei un esperimento. Probabilmente un tentativo fallito di creare un nuovo tipo di Take Over, fallito miseramente." puntualizzò Dorein con voce piatta "La tua completa mancanza di un aspetto umano perfetto è una prova".

La creatura annuì "Puoi chiamarmi Taov oppure Esperimento Genesis. Il nostro master ha condotto personalmente alcuni esperimenti su di me per darmi questo potere e mi ha affidato il compito di sorvegliare quell'uomo scappato con la ragazzina. Ora dovrò eliminarti per recuperarlo".

"Libero di provarci." sibilò Dorein facendo roteare la katana nella mano destra per poi scattare in avanti, azzerando la distanza tra di loro. Provò subito a colpirlo con un fendente laterale per tagliarlo a metà ma l'intero busto si rivestì di squame dure come l'acciaio, bloccando il fendente.

"Un nuovo tipo di Take Over, la tua deduzione è corretta." commentò Taov per poi creare delle zampe, simili a quelle di una mantide religiosa, dalle spalle con cui tentò di colpire Dorein dall'alto ma il ragazzo fece un ampio balzo all'indietro ed evitò il colpo "Tuttavia, lo scopo dell'esperimento non era creare un semplice Take Over, bensì una magia adatta a tutto, capace di adattarsi ad ogni nemico".

Dorein ascoltò silenziosamente la spiegazione dell'avversario, scagliando poi delle gocce di slime che, a mezz'aria, si trasformarono in affilati shuriken neri. Taov li evitò tutti quanti, facendoli conficcare nella parete rocciosa alle sue spalle ma quelli tornarono all'istante slime e cercarono di attaccarsi a lui, costringendolo ad evitarli nuovamente, permettendo così a Dorein di avvicinarsi a lui e colpirlo con una violenta gomitata in pieno torace.

Il colpo non parve avere chissà quale effetto e Taov si rialzò subito, cercando di colpirlo sia con le zampe da mantide che con la coda da coccodrillo ma nessuno dei suoi attacchi andarono a segno.

-Credevo che uno spazio così stretto avrebbe giocato a mio favore, invece neanche lui si trova in difficoltà.- pensò la creatura allungando di colpo gli artigli delle sue mani per poi scattare di lato, iniziando a correre intorno a Dorein formando un cerchio perfetto.

Il mago di Last Hope non batté ciglio e fece tornare la sua katana un ammasso di slime che fece allungare in avanti all'improvviso. Taov fu costretto a fermarsi per evitare di essere colpito in testa ma, non appena lo fece, azzerò all'istante la distanza tra di loro, menando una forte artigliata dall'alto.

Dorein balzò all'indietro ma cinque linee sottili si formarono sul suo petto, venendo tuttavia ricoperte dallo slime che componeva i suoi abiti.

"Malgrado tu possa coprire quelle ferite, loro restano sul tuo corpo." osservò Taov annusando l'aria "Posso sentire l'odore del sangue".

Ignorando quelle parole, Dorein riprese ad attaccare usando una katana con la mano destra, mentre la mano sinistra la teneva indietro, usandola per difendersi dagli eventuali del nemico che, in quel momento aveva cinque arti con cui attaccarlo.

Due fendenti dall'alto vennero bloccati dalla katana, la quale tornò slime, bloccando completamente le zampe da mantide. Taov provò quindi ad infilzarlo con i suoi artigli ma una grossa quantità di slime ricoprì il braccio sinistro di Dorein, prendendo la forma di una testa di drago la quale azzannò violentemente il nemico, conficcando i denti in profondità.

Taov vomitò parecchio sangue e, prima che potesse reagire a quell'attacco, Dorein lo scagliò contro un muro, crepandolo pesantemente, per poi far tornare il braccio sinistro al suo aspetto normale.

La creatura nemica si rialzò lentamente, osservando i vari buchi nel suo corpo. Senza alcuna difficoltà, li richiuse tutti, fermando la perdita di sangue, dopodiché guardò Dorein "Attacchi del genere sono inutili con me, ho un'alta capacità rigenerativa".

Dopo essersi avvicinato lentamente al ragazzo, Taov ruggì a pieni polmoni, cercando di colpirlo con lo stesso attacco che, poco prima, gli aveva provocato quella crisi. Tuttavia, questa volta, Dorein creò una sfera di slime intorno a sé e l'attacco non sortì alcun effetto.

Lo slime si avventò poi su Taov, cercando di inglobarlo completamente ma la creatura lo fece a pezzi con i suoi artigli, che ora brillavano di un tenue bagliore viola. I vari pezzi di slime caddero al suolo, impossibilitati a tornare insieme e la creatura si voltò verso Dorein, fissandolo con sguardo confuso "Credevo di aver già usato questo attacco con te e tu ti ostini a combattere con il tuo slime?"

"Lo slime è solo una forma del nostro potere." spiegò Dorein riassorbendo i vari pezzi "Anche se lo farai a pezzi, noi lo assorbiremo nuovamente e continueremo ad utilizzarlo finché non ti avremo ucciso".

Nella mano destra creò quindi una specie di frusta dentata mentre nella sinistra accumulò parecchio slime che iniziò a gocciolare a terra. Taov non ci fece troppo caso e fece brillare di viola anche la coda di coccodrillo così come le lame delle zampe di mantide, per poi lanciarsi in avanti.

Dorein cercò di colpirlo con una sferzata alle gambe, ma una rapida artigliata fece a pezzi l'arma, facendo cadere pezzetti di slime tutt'attorno. Taov continuò ad avanzare ruotando poi su sé stesso per colpire l'avversario con la coda, ma Dorein, dalla massa di slime nella sua mano sinistra, fece uscire una specie di corda che si attaccò al soffitto, sollevandolo appena in tempo per evitare l'attacco.

Taov non dovette neanche guardarlo per capire dove fosse e, istintivamente, alzò le zampe da mantide, parando una nuova sferzata della frusta del suo nemico. Dorein saltò poi verso di lui e, grazie alla corda attaccata al soffitto, riuscì a staccare un grosso pezzo di roccia che schiantò sulla testa di Taov aprendogli un'enorme ferita sulla fronte dalla quale iniziò a grondare parecchio sangue.

Prima ancora che la creatura potesse rimarginare la ferita, Dorein lo avvolse completamente con dello slime e cercò di schiacciarlo senza dargli possibilità di fuga. Contrariamente a quanto sperato, la quantità di slime diventò sempre più grande fino ad esplodere, mostrando Taov con delle enormi ali di acciaio che gli spuntavano dalla schiena.

La creatura guardò Dorein dritto negli occhi "Queste banali tattiche non basteranno per sconfiggermi." e scattò in avanti, aprendo le ali al massimo, mostrando che le piume di acciaio erano in realtà affilate come delle spade.

Dorein gli corse incontro a sua volta e all'ultimo saltò in alto per atterrargli alle spalle, ma Taov puntò un piede a terra e girò su sé stesso, riuscendo a ferire l'avversario sulla schiena con diversi tagli profondi.

Il ragazzo si gettò in avanti per evitare un altro attacco e si girò verso il nemico, creando una lunga lancia dalla punta seghettata e leggermente ricurva. Iniziò a farla roteare sul fianco destro, spostandola poi su quello sinistro, continuando a cambiare lato sempre più velocemente, facendo un passo in avanti alla volta.

Taov lo attese piegando leggermente le gambe e avvolgendosi nelle sue ali di metallo, pronto a proteggersi da ogni attacco in arrivo, mentre la sua coda cambiò forma, diventando quella di un serpente con lungo ed affilato pungiglione in punta.

Dorein se ne accorse ma non disse nulla né si fermò, continuando a camminare contro il suo avversario fino a quando non fu a pochi metri da lui. Fermandosi di scatto, menò un potente fendente laterale che rimbalzò contro le ali di Taov ma, anziché fermarsi, continuò a colpirlo, menando dei fendenti sempre più veloci da tutte le direzioni.

Il nemico si ritrovò suo malgrado chiuso in difesa. Se avesse cercato di colpirlo con la sua coda, di sicuro Dorein l'avrebbe tagliata di netto e far ricrescere un arto o una coda gli portava via tempo ed energie perciò doveva fare attenzione ad ogni singola mossa.

Dopo l'ennesimo colpo da parte di Dorein, le ali di Taov iniziarono ad ammaccarsi. Non erano sul punto di andare in pezzi ma pian piano si stavano riempiendo di leggeri graffi ed ammaccature, inoltre il mago di Last Hope non sembrava per niente stanco.

Taov iniziò quindi ad indietreggiare con calma ma ovviamente Dorein avanzava con lui, tenendolo costantemente sotto pressione.

-Credo che dovrò puntare ad un'apertura tra un attacco e l'altro...- pensò il membro di Empty Scream aprendo uno strano occhio sulla fronte per poi concentrarsi intensamente sui movimenti di Dorein. Erano rapidissimi e ogni attacco seguiva l'altro con un ritmo pressoché perfetto ma ormai Taov aveva notato l'unico difetto di quella tattica.

Dopo ogni fendente, la lama di Dorein rimbalzava all'indietro e ciò gli comportava una perdita di quasi mezzo secondo prima dell'attacco successivo. Taov tenne la bocca serrata, preparando una specie di lama ossea sulla lingua, intingendola con la sua saliva viola.

Nel momento stesso in cui Dorein menò un nuovo fendente, Taov attese il momento esatto il cui la lama toccò la sua ala e, dispiegandola all'improvviso, sbilanciò ancora di più l'avversario, per poi sputare la lama che si conficcò con precisione nella spalla destra di Dorein, sorprendendolo.

Il mago di Last Hope modificò la lancia in uno scudo per proteggersi dalla sferzata di coda di Taov, mentre con la mano libera si tolse la lama dalla spalla, sentendosi improvvisamente stordito.

-Una lama avvelenata...- pensò il ragazzo e una voce dentro di lui aggiunse -Un veleno potente, vuole concludere in fretta-.

Parando una nuova sferzata, Dorein si fece nuovamente avanti e schiacciò Taov contro la parete usando lo scudo come un ariete. La creatura si ritrovò impossibilitata ad attaccare e perciò usò le sue braccia per provare a spostare lo scudo ma da esso si formarono diversi spuntoni che gli trapassarono il torace in diversi punti, facendogli vomitare parecchio sangue.

Dorein ne approfittò per far scorrere il suo slime dentro al corpo di Taov ma la creatura aprì la bocca generando una piccola sfera di energia rossa che azzannò, provocando una violenta esplosione che fece tremare l'intera galleria.

Parecchio fumo riempì completamente quello spazio angusto mentre alcuni pezzi di roccia cadevano dall'alto e Taov si guardava il corpo parzialmente distrutto. Non aveva più la cassa toracica e il braccio destro, oltre a gran parte della testa ma era ancora vivo incredibilmente.

Lentamente, la sua carne iniziò a rigenerarsi mentre, con l'unico occhio rimastogli, scrutò i dintorni alla ricerca di Dorein. Il fumo iniziò a dissiparsi e una sagoma umanoide si intravide poco lontano da lui. Taov pensò di averlo eliminato ma nel momento stesso in cui la vide sciogliersi, diventando una specie di pozzanghera, capì di aver fallito.

La pozzanghera iniziò a muoversi verso di lui e, quando fu a pochi centimetri dal nemico, si trasformò nella forma slime di Dorein.

Credo che questa sia quella che gli umani chiamano fortuna...” sussurrò Dorein inclinando la maschera per poi assumere la sua forma umana dai capelli bianchi e completamente impassibile “Quella forma la posso mantenere per un periodo limitato di tempo a quanto pare... e il tempo è scaduto un attimo prima della tua esplosione”.

Taov lo ascoltò in silenzio, senza muovere un muscolo, ma quando la sua gola fu completamente rigenerata disse “Sì... credo che gli umani la chiamino fortuna...”

Dorein alzò il braccio destro, trasformando la mano in una grossa lama di un'ascia “Credo che la vittoria spetti a me. E' stato un combattimento... credo che si dica... appagante”.

Taov annuì senza batter ciglio. Era strano. Una persona dovrebbe spaventarsi quando la sua ora sta arrivando ma lui non era una persona.

Posso farti una domanda?” chiese poi la creatura alzando lo sguardo “Chi sei tu?”

Dorein lo fissò in silenzio per qualche secondo chiudendo gli occhi. Quando li riaprì, il suo sguardo sembrava quasi sereno e tranquillo “Io sono Dorein, mago di Last Hope. Niente di più”.

Capisco... allora, addio Dorein.” sussurrò Taov chiudendo gli occhi, un attimo prima che la lama dell'avversario calasse sulla sua testa, tagliandola a metà. Dorein non tirò via la lama ma la sciolse, ricoprendo il corpo del nemico con il suo slime, assorbendolo completamente nel giro di qualche minuto.

Obbiettivo eliminato.” disse poi guardandosi attorno “Ora devo trovare Tsuki e gli altri”.



* * *



Un grosso carrello da miniera venne tagliato perfettamente a metà, rovesciando a terra tutte le gemme preziose contenute al suo interno. Subito dopo, diverse casse posizionate in vari punti di quel magazzino subirono la stessa sorte, venendo fatte a pezzi da affilate lame invisibili.

Era da svariati minuti ormai che Kay aveva iniziato a combattere contro il mago di Empty Scream ma non vi era stato verso di ferirlo del tutto.

Il suo avversario si materializzò in cima ad una pila di casse, volgendo lo sguardo verso la maga di Last Hope “Sembra che tu sia in difficoltà. La cosa non mi sorprende. Maghi deboli come voi dovrebbero solo restarsene in città a bere e far baldoria”.

Ti consiglio di non alzare troppo la cresta...” sibilò Kay generando svariate lame circolari che scagliò contro il nemico ma tutte quante passarono attraverso di lui senza arrecargli danno, dissolvendo appena il suo corpo che tornò normale pochi istanti dopo.

-Tsk... quel dannato corpo mi impedisce di danneggiarlo. Eppure deve esserci un modo per colpirlo!-

Kay era visibilmente stressata dall'andazzo dello scontro. Non solo non poteva colpire il suo avversario ma lui non si degnava neanche di attaccarla, non da quando aveva visto le sue barriere almeno.

-Forse avrei dovuto tener nascosto quel lato del mio potere, così da farlo uscire allo scoperto...- si disse Kay fissando Skuas con sguardo freddo. L'uomo era ancora avvolto nel suo mantello e non aveva ancora mostrato il suo volto, non che la cosa importasse alla ragazza. L'unica cosa che voleva era farlo fuori e concludere la missione.

Quindi? Hai già smesso di agitarti, ragazzina?” domandò l'uomo accucciandosi sulle casse di legno. Kay fece per rispondergli ma poi notò la posizione su cui poggiava e quindi decise di provare con un'altra tattica. Intorno a lei creò diverse lame circolari ma a causa della polvere presente nel magazzino, la loro rotazione le rese visibili agli occhi del nemico “Che principiante, hai usato male il tuo potere. Ora so perfettamente cosa vuoi fare”.

Intendi 'colpirti fino a quando non finirai le energie per tenere il tuo corpo intangibile'? Ma che bravo!” esclamò Kay scagliando una dopo l'altra tutte quelle lame. Ovviamente Skuas rimase fermo e ogni singola lama gli passò attraverso.

Credo che sarai tu la prima a finire le ener...!” prima ancora che l'uomo potesse finire di parlare, due lame arrivarono alle sue spalle distruggendo le casse su cui si era sistemato, facendolo cadere. Kay ne approfittò subito e, saltando in alto, scagliò una decina di lame contro l'uomo che, per la prima volta, schivò le lame a mezz'aria, ricevendo comunque alcuni tagli sulle braccia e sulle gambe.

Quindi la mia intuizione era corretta.” commentò Kay con un sinistro luccichio negli occhi, fissando Skuas dall'alto “Tu non puoi modificare il tuo corpo quando non sei fermo o quando sei a mezz'aria. Per poterlo fare o per poter svanire devi essere coi piedi per terra o su qualcosa di solido!”

Notevole.” commentò l'uomo rialzandosi e materializzando due coltelli dalle grosse lame nelle mani “Una mocciosa che riesce ad intuire il mio potere dopo un combattimento così breve... darti in pasto al cucciolo del master mi sembra quasi uno spreco. Potremmo renderti un'ottima schiava”.

Kay digrignò i denti indurendo lo sguardo “Hai appena segnato la tua fine...” sibilò creando decine e decine di lame intorno a lei “Avevo in mente di ucciderti in modo rapido ed indolore... ma ho cambiato idea: la tua morte sarà lenta e dolorosa!”

Keheheh! Parole degne di una maga della luce, non è vero?” domandò Skuas calandosi il cappuccio, mostrando un volto attraversato da diverse cicatrici incorniciate da dei lunghi capelli grigi e con due occhi neri come la pece “Eppure credevo che fossimo noi i cattivi”.

Kay non si curò minimamente di quelle parole e scagliò tutte le lame insieme contro il bersaglio ma, come prima, nessuna di esse riuscì a danneggiarlo. La ragazza soffocò un'imprecazione e saltò giù sul pavimento, trucidandolo con lo sguardo “Perché non mi affronti faccia a faccia? Eppure sono solo una principiante!”

Skuas ghignò divertito “Cosa c'è? Mi sembri alquanto precipitosa ora, per caso la storia degli schiavi ti dà fastidio? Oppure è qualcosa di più intimo? Brutte esperienze passate?”

Stai zitto...” ordinò Kay creando altre lame, molto più grandi delle precedenti “Voi bastardi sapete solo far soffrire gli altri arricchendovi sulle loro morti e su tutte le vite che avete rovinato!”

Un coltello le si conficcò nella spalla destra facendole sgranare gli occhi per la sorpresa prima che un urlo atroce risuonasse nel magazzino. La ragazza cadde in ginocchio estraendo la lama dalla sua spalla per poi gettarla via. Skuas ampliò il suo ghigno facendo dissolvere il coltello per poi crearne un altro nella mano libera “Devo dire che ti preferisco così aggressiva... e così piena di aperture!”

Kay imprecò sottovoce rialzandosi ma tenendo la mano sinistra sulla ferita da cui colava parecchio sangue. Si era lasciata dominare dalle emozioni come niente e l'avversario ne aveva subito approfittato, infondo era un mago oscuro, per lui quelle situazioni erano solo divertenti.

La giovane maga si avvicinò quindi ad un carrello della miniera e, dopo un profondo respiro, tirò una violenta testata contro lo spigolo di ferro, facendo sussultare Skuas. Dopo qualche secondo, si girò verso di lui, leccando il sangue che le colava dalla ferita sulla fronte che si era appena procurata.

Ora sto decisamente meglio.” commentò l'albina ampliando il suo ghigno mentre creava una piccola lama circolare sul palmo della mano destra, per poi crearne altre tutt'intorno a lei. Skuas non batté ciglio, limitandosi a scagliarle addosso due pugnali che vennero prontamente bloccati da una barriera invisibile creata da Kay.

Credo che sarà davvero una battaglia di resistenza.” azzardò l'uomo scrocchiandosi il collo per poi creare altri due pugnali “Mi dispiace per te ma io non consumo molto potere magico, perciò posso andare avanti anche per diverse ore”.

Oh tranquillo, non ce ne sarà bisogno.” lo rassicurò Kay facendo ruotare le sue lame in modo che fossero tutte posizionate verticalmente “Tra pochi minuti non esisterai più”.

Skuas alzò un sopracciglio, leggermente innervosito da quell'atteggiamento, ma riuscì a mantenersi distaccato dalla sua presunta provocazione, iniziando a camminare contro di lei “Bene, allora perché non mi mostri cosa hai in mente di fare?”

Detto fatto.” sibilò Kay per poi scagliare tutte le sue lame contro di lui facendo affondare nel terreno. Come se niente fosse, le lame iniziarono a scavare dei sottili solchi nel suolo, girando costantemente intorno a Skuas, cercando di tagliargli i piedi di tanto in tanto ma senza riuscirci.

L'uomo parve divertito dalla cosa ma fu una domanda di Kay a fargli perdere il ghigno.

Perché non ti muovi di lì?”

Eh! Perché mai dovrei farlo?” domandò lui di rimando “Standomene fermo qui non subisco alcun danno e ti lascio sprecare il tuo potere in tutta tranquillità”.

Oh ma che scusa divertente. La verità è che non puoi muoverti finché il tuo corpo non è tornato intero, non è vero?” ipotizzò Kay e, venendolo assottigliare lo sguardo capì di aver fatto centro “Credevo che il tuo potere fosse più vantaggioso, invece ha un sacco di punti deboli”.

Resta il fatto che non puoi ferirmi.” osservò Skuas ritrovando il suo ghigno “Ovviamente neanche io posso farlo visto che le tue barriere ti proteggono, ma si da il caso che tra non molto arriveranno parecchi soldati qui e da sola non riuscirai a gestirli tutti”.

Per allora me ne sarò già andata.” ribatté Kay per poi mostrargli uno strano sorriso “Sai? Arrivando qui abbiamo fatto crollare parecchi corridoi ma ci siamo accorti di una cosa... e cioè che questo non è il livello più basso delle gallerie”.

Skuas sgranò gli occhi nell'udire quelle parole e il sorriso di Kay si trasformò ben presto in un inquietante ghigno mentre altre lame si materializzavano intorno a lei. Dopo pochi istanti, un leggero tremolio del suolo fece sussultare il suo avversario e gran parte del terreno crollò.

Le varie lame scagliate in precedenza da Kay avevano scavato nel suolo lentamente fino ad arrivare ad un corridoio sottostante e, essendo stato diviso a blocchi da quelle lame, il terreno non poteva restare sullo stesso livello, così collasso in una manciata di secondi e il corpo di Skuas divenne tangibile all'istante.

Kay non si lasciò sfuggire l'occasione e scattando in avanti scagliò tutte le sue lame contro di lui. Le prime due ad arrivare lo colpirono al braccio sinistro, recidendoglielo all'altezza della spalla, ma l'uomo non urlò né mostrò segni di dolore, preferendo concentrarsi sulla sua avversaria.

Il terreno era stato fatto a pezzi ma anche un solo blocco, per lui, andava bene uguale così posizionò entrambi i piedi sullo stesso pezzo di roccia e, quando tutte le altre lame erano a pochi centimetri da lui, si smaterializzò in una nuvola di fumo facendo sgranare gli occhi a Kay.

Prima ancora che la ragazza potesse arrestare la sua corsa, Skuas si materializzò alle sue spalle con un pugnale stretto nella mano destra. Kay ruotò su sé stessa creando una barriera dietro di lei ma l'uomo aveva ormai scagliato il pugnale che la colpì nel ventre, conficcandosi fino all'impugnatura.

La maga vomitò una grossa quantità di sangue ma riuscì comunque a creare una seconda barriera sotto di lei per non cadere di sotto, mentre Skuas si allontanò di qualche passo, creando delle bombe fumogene nella mano che scagliò successivamente addosso all'avversaria, circondandola in un'enorme nuvola di fumo.

Kay trattenne a stento un urlo di dolore nel togliere il coltello dalla sua pancia ma in qualche modo ci riuscì, mettendosi poi a sedere mentre i suoi abiti si tingevano pian piano di rosso.

-Merda! Ho gettato al vento la mia occasione per eliminarlo! Ora non ho tempo per riprovarci!- si rimproverò la giovane stringendo i denti per poi guardarsi attorno. Era completamente circondata dal fumo ma per lei non fu un problema disperderlo grazie a delle lame.

Quando si fu completamente diradato, cercò il suo avversario con lo sguardo ma vide solo una grossa chiazza di sangue nel punto in cui le aveva scagliato le bombe fumogene.

Fu forse l'istinto o forse la fortuna ma qualcosa le urlò di gettarsi di lato e così fece, evitando al pelo un affondo da parte di Skuas. L'uomo si girò verso di lei, cercando di ruotare il busto per trasformare il suo colpo in un fendente ma la ragazza aveva già creato una barriera davanti a lei che usò per proteggersi.

Se non posso ferirti, mi basterà bloccarti!” urlò Kay tenendo gli occhi aperti con fatica per poi trasformare la sua barriera in una sorta di scatola dentro alla quale imprigionò Skuas, così come aveva fatto con Aika mesi addietro.

L'uomo la fissò con sguardo furente. Era molto pallido e stava sudando parecchio a causa della perdita di sangue dal moncherino del braccio. Provò a teletrasportarsi dissolvendosi in fumo ma si ritrovò contro una parete della prigione, tornando normale all'istante.

Brava, mi hai preso...” sputò l'uomo rialzandosi in piedi “... ma ciò non toglie che sono ancora vivo e se vuoi uccidermi dovrai entrare qui dentro!”

Kay gli mostrò nuovamente quel ghigno inquietante “Non ce ne sarà bisogno.” e schioccò le dita della mano destra, materializzando dei blocchi dentro alla prigione. Skuas se ne accorse e, nel giro di qualche secondo, capì la tattica dell'avversaria.

La ragazza continuò a creare altri cubi all'interno di quella che, ormai, si era trasformata in una bara.

Il mio potere mi consente di solidificare l'aria.” spiegò Kay “E quando è in quello stato, non può essere respirata!”

Tu... maledetta mocciosa!!!” tuonò Skuas cercando di liberarsi mentre lo spazio dentro a quella scatola diminuiva sempre di più insieme all'ossigeno. Dopo pochi minuti, quando ormai entrambi erano allo stremo delle forze, l'uomo si accasciò contro la parete della prigione e i suoi occhi si spensero lentamente.

Kay fece un profondo respiro e dissolse la barriera ma, prima che Skuas toccasse il terreno, una lama circolare lo tagliò a metà verticalmente, facendo riversare a terra litri di sangue insieme ad organi fatti a pezzi.

Giusto per sicurezza...” commentò Kay crollando al suolo “Maledizione, ho perso troppo sangue... spero solo che quei due abbiano distrutto quel maledetto affare...”

Un potente ruggito scaturì dal corridoio dove erano scomparsi Zafrina e Vaiter, facendo tremare le pareti del magazzino.

Kay imprecò nuovamente “Maledetta la mia boccaccia...”



* * *



"Zafrina... so che non ti piace quando qualcuno ti mette fretta... ma dovresti davvero darmi una mano ora!" urlò Vaiter cercando in tutti i modi di tenere aperte le fauci di una grossa creatura che sembrava alquanto affamata.

"Lo so! Non mettermi fretta!" ribatté Zafrina cercando di sollevare la zampa della suddetta creatura che la stava schiacciando al suolo.

I due maghi di Last Hope, dopo essersi separati da Kay, avevano seguito quell'angusto corridoio scavato nella roccia, sbucando poi in un'enorme caverna dal soffitto a cupola con la pavimentazione di roccia finemente lavorata anche se rovinata dal tempo e ricoperta di scheletri e vestiti strappati.

Il pavimento arrivava solo a metà di quell'enorme spazio per poi lasciare spazio ad un abisso dalla quale fuoriusciva un forte bagliore viola. I due si erano avvicinati al bordo della voragine e avevano guardato giù, notando una strana roccia nera perfettamente rotonda con una gemma viola incastonata al centro e diversi simboli incisi intorno ad essa.

Intuendo che si trattasse del loro bersaglio, avevano cercato subito un modo per distruggerlo ma qualcosa, che era rimasto nascosto sopra l'entrata dalla quale erano arrivati, aveva altri piani in mente. Vaiter era stato il primo a girarsi, sussultando alla vista di quella grossa creatura simile ad un T-rex ma con il corpo rivestito da un esoscheletro viola e blu, due enormi occhi rossi, delle zampe anteriori grosse e provviste di affilati artigli, una lunga coda irta di piccoli spuntoni ossei e due zampe provviste di chele che le spuntavano dalla schiena.

Zafrina aveva subito provato a colpirla per eliminarla in un colpo ma la creatura si era dimostrata più resistente del previsto e nel giro di qualche minuto erano finiti in quella situazione.

Non appena la maga era stata schiacciata da una zampa della creatura, Vaiter aveva provato ad aiutarla ma aveva dovuto cambiare subito strategia visto che per poco la creatura non lo ingoiava in un sol boccone.

Ora il mago era bloccato contro la parete rocciosa con le mani strette intorno ai denti di quella bestia, cercando in tutti i modi di non fargli chiudere le fauci, cosa che si stava facendo via via più complicata data la forza di quella creatura.

Zafrina era anche in difficoltà a causa del peso sopra al suo corpo. Quella bestia non stava facendo troppa pressione ma la sua mole comportava un peso altrettanto grande e la maga non riusciva a respirare bene.

-Fottutissimo... bestione...-

La maga dei cataclismi mise tutta la sua forza nella parte superiore del corpo e riuscì, in qualche modo, a sollevare la spalla destra, per poi sbatterla con violenza sul pavimento, generando una scossa sismica. Il breve terremoto fece crollare dei pezzi di roccia dal soffitto che colpirono la creatura in diversi punti ma neanche uno di essi riuscì a danneggiare il suo esoscheletro.

Quei colpi, tuttavia, innervosirono il loro nemico che, solo per un istante, allentò la presa delle fauci, permettendo a Vaiter di gettarsi di lato, facendo così sbattere il muso della creatura contro la parete rocciosa.

Ruggendo a causa della botta, la creatura fece qualche passo indietro scuotendo la testa, liberando così Zafrina che si rialzò subito, scrocchiandosi il collo "Bene, ora facciamo a pezzi questo insetto troppo cresciuto e poi distruggiamo l'affare in fondo a quella fossa!"

"Ricevuto!" esclamò Vaiter per poi scattare verso la creatura insieme alla compagna che si spostò sul fianco sinistro del bersaglio. Il mostro spostò lo sguardo da lei a Vaiter e viceversa ma alla fine optò per la ragazza e tentò ci colpirla con una violenta artigliata che venne prontamente evitata.

Vaiter allora si fece avanti e, passando sotto al muso della bestia, la colpì con un pugno sulla gola. Avendo copiato i poteri di Zafrina, il ragazzo generò una sorta di scossa sismica nel corpo della creatura, facendole vomitare parecchio sangue ma ciò non bastò a sconfiggerla e, troppo distratto dalle zampe anteriori e dalla coda, Vaiter non vide arrivare una chela che lo afferrò per la vita, schiantandolo poi al suolo.

Zafrina cercò di aiutarlo colpendo il mostro sulle ginocchia con dei calci ma neanche con i suoi poteri riuscì a distruggere la corazza nemica e un colpo di coda la prese in pieno, aprendole diversi tagli sul ventre.

Facendo una capriola a mezz'aria, la maga si rimise subito in piedi e osservò il grosso animale mentre cercava di schiacciare Vaiter senza tuttavia riuscirci.

-Qua sotto non posso usare al meglio i miei poteri...- osservò Zafrina aprendo e chiudendo i pugni -I terremoti sono da escludere dato che rischierei di seppellirci vivi, un'eruzione di magma farebbe solo danni così come un'inondazione del resto... l'unica cosa che possiamo fare è generare una tempesta di sabbia per disorientarlo per poi finirlo a suon di pugni e calci!-

Dopo un profondo respiro, iniziò a muovere le braccia in circolo, generando ben presto delle forti folate di vento che portarono un'enorme quantità di sabbia nella stanza, continuando a farla vorticare senza freni

"Ohi ma che stai facendo?!" urlò Vaiter coprendosi gli occhi con un braccio -Lo sapevo che dovevo portarmi il mio set per i castelli di sabbia!-

"Zitto e colpiscilo!" ribatté Zafrina "Non c'è altro che possiamo fare ora come ora!" e scattò verso la grossa sagoma della creatura, menando poi un violento pugno sulla gamba sinistra. Il colpo fu abbastanza potente da generare una breve scossa sismica e far cadere in ginocchio la bestia, facendola ruggire per il dolore.

Vaiter tentò di mirare all'altra gamba ma la creatura lo percepì e, con una violenta sferzata della coda, riuscì a colpirlo in testa, aprendogli un brutto taglio sulla tempia, e scagliarlo contro la parete, vicino all'entrata dalla quale erano arrivati.

Zafrina lo vide schizzare via in mezzo alla tempesta di sabbia e fece appena in tempo ad abbassarsi per evitare una seconda sferzata della creatura. Provò quindi ad andare in mezzo alle zampe posteriori per colpire il ventre ma, con sua somma sorpresa, la bestia balzò all'indietro e la colpì con una violenta onda sonora.

La maga venne scagliata via e finì sul margine del pavimento. Ruotando di poco la testa, vide con la coda dell'occhio degli strani fulmini viola sotto di lei, notando che la gemma al centro della roccia nera si era come attivata e tutti quei fulmini stavano completamente cancellando la sabbia e i pezzi di roccia che cadevano lì vicino.

-Maledizione... se quella cosa si attiva del tutto chissà cosa potrebbe accadere.- pensò Zafrina alzandosi in piedi, senza accorgersi della creatura che si avvicinava a lei -Non sembra neanche avvicinabile, qualunque cosa la tocca viene completamente cancellata... devo pensare a qualcosa!-

Un improvviso ringhio la mise in guardia e, girandosi di scatto, vide la sagoma della creatura davanti a lei con una zampa alzata pronta a colpirla. La maga alzò le braccia per difendersi, sapendo benissimo di non poter parare un colpo di quel genere con le sue sole forse ma tanto valeva provare.

"Levati di lì!!!" tuonò una voce maschile e, prima che la ragazza potesse reagire, Vaiter colpì la creatura nella schiena con un doppio calcio, scagliandola di sotto. Zafrina venne colpita di striscio dalla coda della bestia, ma riuscì ad aggrapparsi al margine della fossa prima di precipitare.

Con la coda dell'occhio vide qualcosa e, voltandosi appena, vide Vaiter stretto da una chela della creatura mentre cadeva nel vuoto, con la gemma viola che aveva iniziato ad emettere ancora più fulmini.

"V... Vaiter!!!" Zafrina cercò di allungare una mano la creatura era ormai troppo lontana anche solo per sperare di sfiorarla. Il ragazzo colpì con una serie rapida di gomitate la chela che lo teneva prigioniero, riuscendo a spezzarla, grazie al potere di Zafrina, per poi voltarsi verso la bestia che stava precipitando di schiena verso la gemma.

-Alla fine mi tocca morire precipitando verso una pietra luccicante insieme ad una specie di dinosauro... morte alquanto particolare, non c'è che dire.- pensò il ragazzo -Mi chiedo cosa direbbe Zafrina in questo momento...-

"Vaiter! Dobbiamo colpire la gemma attraverso il corpo di quella creatura!!!"

-Esatto, direbbe una cosa del genere.- si disse il ragazzo con un leggero sorriso sgranando poi gli occhi all'inverosimile -Ditemi che ho sentito male...-

Alzò lo sguardo all'istante perdendo dieci anni di vita nel vedere Zafrina precipitare verso di lui con il pugno destro pervaso dal suo potere magico.

"Muoviti razza di idiota! Non avremo una seconda possibilità!" urlò la ragazza con sguardo determinato e, dopo lo sbigottimento iniziale, Vaiter tornò in sé, caricando a sua volta il pugno destro con tutto il potere magico che possedeva.

Quando ormai furono a pochi metri dalla gemma, Zafrina poggiò i piedi sul ventre della creatura che cercava in tutti i modi di fermarsi senza tuttavia riuscirci. In pochi istanti, l'enorme corpo della bestia impattò contro la grossa pietra nera e dalla gemma fuoriuscirono ancora più fulmini facendo ruggire a pieni polmoni la creatura per il dolore.

Zafrina e Vaiter alzarono in contemporanea i pugni per poi calarli uno di fianco all'altro urlando “Planet Crush!!!”

Nel momento stesso in cui toccarono il corpo della creatura, una potentissima scossa sismica fece tremare l'intera zona, creando profonde nel terreno sia in superficie che nel sottosuolo, facendo crollare alcune sezioni del castello. L'enorme bestia vomitò una quantità sconsiderata di sangue ma le scosse sismiche, attraverso il suo corpo, raggiunsero la gemma che si incrinò all'istante, disperdendo ancora più fulmini nell'aria.

I due maghi misero ancora più potere magico nei loro colpi e da essi si generò una potentissima onda d'urto che per poco non li sbalzò completamente via. La gemma si incrinò sempre di più finché non esplose in un abbagliante flash viola che scagliò in aria sia Zafrina che Vaiter facendoli tornare in cima alla fossa.

Entrambi ruzzolarono per diversi metri, impattando contro la parete rocciosa ma, dopo qualche secondo, furono di nuovo in piedi mentre il terremoto cessava del tutto. Lentamente, i due si avvicinarono barcollando al bordo della fossa e guardarono di sotto, scoprendo che, sia la creatura che la gemma, erano completamente svaniti nel nulla.

Forse quel cucciolotto è rimasto vaporizzato dalla gemma che poi è esplosa.” ipotizzò Vaiter massaggiandosi il collo mentre Zafrina fece spallucce “Chi se ne frega, l'importante è che sia morto. Ora torniamo da Kay, dobbiamo ancora trovare gli altri.” e si incamminò lungo il corridoio che li aveva portati lì, con Vaiter al suo seguito.



* * *



State tutti bene?” domandò Tsuki cercando di dissipare il fumo con una mano, mentre con l'altra si copriva la bocca.

Io sì.” confermò Zoe massaggiandosi la schiena dolorante a causa della caduta appena fatta.

Anch'io sto bene.” aggiunse Marihito tossendo un po' di volte per colpa del fumo mentre di fianco a lui Rin si sistemò la tuba “I'm fine! Ma cosa diavolo è successo?”

"Una scossa sismica... bella potente anche." spiegò Tsuki pensando immediatamente ad una certa maga dei cataclismi. Lentamente, si alzò in piedi, poggiando una mano contro una delle colonne di ferro che aveva creato insieme ad una sorta di copertura metallica per proteggerli dai detriti caduti dall'alto.

"E' la prima volta che avverto una simile scossa." commentò Marihito alzandosi in piedi con l'aiuto della ragazza "Ho come l'impressione che qualcuno stia combattendo seriamente".

"That's not fair!" urlò Rin gonfiando leggermente le guance "Anch'io vorrei combattere con qualcuno ma dopo quei soldati non abbiamo trovato più nessuno!"

"Tanto meglio per noi così non avremo difficoltà nel distruggere questo posto." sibilò Zoe spolverandosi i vestiti per poi riprendere a camminare lungo quel corridoio, facendo attenzione ad eventuali detriti o muri pericolanti.

Tsuki e gli altri due la seguirono subito dopo e, man mano che avanzarono, trovarono alcuni soldati schiacciati da pezzi di roccia. La maga di Last Hope si maledì mentalmente per quanto stava accadendo. Aveva deciso di salvare tutti quei poveri bambini ma da quando era arrivata insieme agli altri non ne aveva salvato manco uno.

-Spero solo che vi sia un modo per liberarli...- si augurò la giovane continuando ad avanzare fino a quando Marihito, alzando la testa, non udì un particolare suono che gli fece fare un rapido scatto verso un portone di legno.

Notando che era chiuso, Tsuki trasformò il suo braccio destro in acciaio puro e, con un colpo secco, mandò in frantumi la serratura e gran parte del portone, aprendolo del tutto.

"Ci siamo." annunciò Marihito entrando in quell'enorme laboratorio pieno di provette, strani macchinari ed un'enorme vasca circolare piena di un denso liquido nero "Tsuki potresti creare delle maschere antigas? Meglio non rischiare".

La ragazza annuì e ne creò subito quattro, dandone una a ciascuno dei suoi compagni per poi indossare la sua "Abbiamo circa quindici minuti d'aria pulita".

Marihito annuì, iniziando a camminare in quell'enorme stanza dalle pareti di ferro, grazie alla quale si era salvata da quella potente scossa sismica. I macchinari erano ancora in funzione e, da un grosso tubo che terminava proprio sopra la vasca, cadevano piccole gocce di quel liquido nero.

"Questo è il siero della morte che ho creato..." spiegò Marihito fissando la vasca "In questa forma è pressoché innocuo ma una volta mischiato con un certo reagente, sprigiona una densa nebbia nera che uccide tutto ciò che tocca: piante, animali, umani e perfino demoni. Queste provette..." e indicò un tavolo pieno di bottigliette con liquidi diversi "... contengono svariati reagenti ma solo uno di essi ha avuto l'effetto desiderato".

"Quale sarebbe questo reagente?" domandò Tsuki avvicinandosi al tavolo insieme a Zoe e Rin mentre Marihito prese una boccetta piena di un liquido rosso.

L'uomo si girò verso di loro "Sangue".

"Vuoi dire che... bisogna aggiungere del sangue al tuo siero per farlo diventare un'arma chimica?" domandò Zoe alzando un sopracciglio e l'uomo annuì "Stavo cercando di creare un siero per... riportare in vita le persone ma non come zombie, bensì come persone vere e proprie. Ho passato anni a sviluppare quel siero ma alla fine, tutto ciò che sono riuscito a creare, è stata questa orribile arma!"

"Non vorrei mettere il naso nei tuoi affari, old man, ma riportare in vita le persone non è tipo un taboo della magia?" domandò Rin guardandosi attorno con calma.

"Lo so benissimo ma il tempo e la solitudine possono piegare la mente e la volontà di semplice uomo come me." rispose Marihito gettando a terra la fialetta di sangue che andò in frantumi. In un impeto di rabbia, ribaltò il tavolo, rovesciando a terra tutti i contenuti di quelle provette, e le calpestò una ad una, frantumandole del tutto.

Tsuki si avvicinò lentamente e gli mise una mano sulla spalla, facendolo voltare verso di lei "Mi dispiace di averti lasciato da solo..."

L'uomo sorrise sotto la maschera, chiudendola in un caldo abbraccio "No, è stata colpa mia per essermi arrabbiata con te. Avrei dovuto rispettare le tue scelte".

Zoe fissò la scena senza dire nulla mentre Rin stava pian piano riempiendo la maschera di lacrime. Dopo essersi separati, Tsuki e Marihito si guardarono attorno e l'uomo, indicando il grosso macchinario che produceva il siero base, disse "Se distruggiamo quello non potranno più produrre niente ma credo sia meglio radere completamente al suolo questo posto".

Tsuki ghignò divertita "Mi piace come idea, dimmi solo cosa devo fare e farò terra bruciata!"

"No, lo farò io." disse Marihito con sguardo serio "Creami degli esplosivi e un detonatore per farli esplodere. Li piazzerò in determinati punti, dopotutto ho assistito alla costruzione di questo attrezzo infernale e so dove colpire per distruggerlo del tutto".

La ragazza lo osservò in silenzio ma alla fine creò davanti a lei una decina di panetti di esplosivo adesivo ed un detonatore nella sua mano destra che diede poi all'uomo. Marihito la ringraziò e, dopo aver preso un paio di esplosivi, si avvicinò al macchinario ma un grosso shuriken si conficcò nella sua gamba destra in un lampo, facendolo urlare per il dolore.

Tsuki sgranò gli occhi per la sorpresa e si girò di scatto verso la direzione dalla quale era stata lanciata l'arma, individuando dei soldati nemici irrompere nella stanza da un'altra entrata. Senza esitare, si lanciò contro di loro creando due spade corte e, con dei rapidissimi movimenti, fece dei profondi tagli dietro alle ginocchia dei primi tre nemici, facendoli cadere a terra.

Non voleva ucciderli. In quel momento era furente a causa dello shuriken che aveva ferito Marihito ma non li avrebbe uccisi per nessun motivo. Lei voleva liberarli e farli tornare dei semplici bambini, non poteva ucciderli mentre erano delle marionette nelle mani di quei bastardi di Empty Scream.

Purtroppo per lei, però, Rin e Zoe non sembravano dello stesso avviso. La ragazza, sfruttando la sua frusta di luce eterea, colpì almeno cinque nemici e, come prima, quelli caddero in ginocchio senza muovere un muscolo, venendo poi decapitati da dei rapidi fendenti di Rin.

"Non uccideteli! Sono controllati da qualcosa!" urlò Tsuki evitando uno spuntone di ghiaccio scagliato da uno di quei soldati.

"Cosa dovremmo fare allora? Chiedergli di fermarsi?" domandò Zoe con tono sarcastico colpendone altri due con la sua frusta, salvo poi essere costretta a gettarsi di lato per evitare una sfera di fuoco.

Rin non poté neanche risponderle visto che era concentrato nell'affrontare due soldati i quali avevano trasformato le loro braccia in lame affilate. Il ragazzo creò una sfera di fuoco rosso scuro davanti a lui e i due nemici rimasero come incantati ma, prima che lui potesse colpirli con la sua katana, un fulmine lo colpì in pieno, facendolo crollare in ginocchio.

I due nemici, usciti dall'incantamento, alzarono le lame per colpirlo ma un'armatura armata di scudo a torre e spada si mise davanti a Rin, proteggendolo con il suo scudo per poi combattere contro quei due. Il ragazzo si girò e vide Tsuki circondata da una decina di quelle armature che si lanciarono contro i soldati nemici.

"Smettete di combattere! Ci penseranno le mie armature a gestirli!" urlò Tsuki creandone altre ma almeno tre di essi vennero fatte a pezzi da una violenta esplosione e Zoe notò subito come le armature stessero cercando di combattere senza ferire i nemici che, d'altra parte, lottavano col solo scopo di distruggere.

Intanto, dopo essersi tolto lo shuriken dalla gamba, Marihito aveva posizionato quasi tutti i panetti di esplosivo ma sapeva che, una volta scappati dal laboratorio, i soldati li avrebbero tolti e portati via. Scuotendo la testa, ne posizionò un altro mentre un'armatura veniva scagliata vicino a lui, frantumandosi in centinaia di pezzi.

Tsuki provò a combattere a sua volta mirando a stordire e mettere fuori combattimento quei bambini ma, ogni volta che provava a stenderne uno, gli altri la attaccavano, rendendo vani i suoi sforzi.

-Devo trovare il modo di spezzare il controllo su di loro.- si disse Tsuki evitando una lama di vento mentre Rin le dava supporto ferendo i nemici alle gambe. D'un tratto, la ragazza sgranò gli occhi "Il collare!"

Rin e Zoe la fissarono confusi e Tsuki si affrettò a spiegare "Sotto al colletto del vestito c'è un collare con una gemma! E' quello che li controlla!"

Senza dir nulla, Zoe colpì un nemico con la sua luce eterea e, una volta reso innocuo, Rin scattò verso quel soldato, recidendo con dei rapidi fendenti, il collare che portava al collo.

Il soldato sussultò non appena i pezzi del collare ebbero toccato il pavimento e si guardò attorno, portandosi le mani sulla maschera per poi rimuoverla, mostrando il volto di una ragazzina dai corti capelli rossi con dei grandi occhi viola "Dove... sono...?"

Tsuki gioì internamente nel vedere che quella ragazzina sembrava tornata in sé e, dopo aver mandato un'armatura a proteggerla, le urlò "Vattene via subito! Sei in pericolo qua!"

La ragazzina non sembrò capire, fissandola con sguardo confuso, sussultando poi non appena l'armatura alle sue spalle venne fatta a pezzi da un grosso spadone creato da uno degli altri soldati. La piccola si girò terrorizzata e alzò le braccia per proteggersi dal secondo attacco ma uno spesso muro di ghiaccio si formò davanti a lei, deviando il fendente nemico.

Rin sgranò leggermente gli occhi per la sorpresa "Awesome! Ottima mossa!" si complimentò per poi fare a pezzi il collare di quel nemico, rompendo il controllo anche su di lui.

Nel giro di pochi minuti, subendo diverse ferite, i tre maghi riuscirono a rimuovere i collari da tutti e ventisette i nemici rimasti che erano venuti per affrontarli. Tsuki tirò un sospirò di sollievo e, dopo aver creato una sorta di piedistallo, ci salì sopra "Ascoltatemi tutti! Io sono una maga di Last Hope, una gilda della luce, e sono venuta qua con dei miei compagni per aiutarvi! Ora ditemi, vi ricordate cosa vi è successo?"

Nessuno dei presenti seppe darle una risposta. Molti dissero di essere stati attaccati nelle proprie case, altri erano stati catturati mentre giocavano nel bosco e così via.

-In pratica non si ricordano del collare e di tutto il resto...- concluse Tsuki battendosi un dito sul mento "Ora cercate di mantenere la calma mentre vi spiego cosa vi è successo a grandi linee. Siete stati catturati da una gilda oscura che vi ha messo dei collari per controllarvi. Sul vostro petto dovrebbe essersi una gemma incastonata nel vostro corpo, quella è la fonte dei vostri poteri magici ma non dovete assolutamente toccarla! Non sappiamo cosa potrebbe succedere!"

I vari ragazzini parvero intimoriti dalla cosa ma fecero come gli era stato detto e mantennero la calma, senza toccare la gemma sul loro petto. Intanto, Marihito aveva finito di piazzare gli esplosivi ed era pronto a farli esplodere.

"Bene, andiamocene da qui!" urlò Tsuki e, guidando i vari bambini, uscirono dal laboratorio, continuando a correre finché non tornarono nella sala dove avevano incontrato Zoe e Rin.

Tsuki creò un grosso muro di acciaio per bloccare il corridoio e, dopo un suo cenno, Marihito premette il pulsante del detonatore. Una violenta esplosione si udì in lontananza e, nel giro di pochi secondi, violente fiamme si abbatterono contro il muro creato da Tsuki, facendo tremare per diversi secondi le pareti del castello.

Quando la scossa fu finita, Marihito tirò un sospiro di sollievo "E' finita... finalmente." ma qualcuno non la pensava come lui.

"No, non è finita." lo corresse Tsuki "Dobbiamo ancora sconfiggere il master della gilda e salvare gli altri bambini controllati!"

"La cosa non mi riguarda." sibilò Zoe avviandosi verso un'altra porta.

"Cosa vorresti dire?" domandò Tsuki "Non avevi detto che ci avresti aiutato?"

"A distruggere il siero, sì e l'ho fatto. Ora andrò per la mia strada, devo cercare le segrete del castello." spiegò la ragazza reggendo lo sguardo della maga di Last Hope "Il resto della vostra missione non mi interessa".

"Cerchi qualcuno per caso? Perché qui non ci sono prigionieri a parte questi bambini ed una donna che, a quanto pare, è imparentata col master di Empty Scream." spiegò Marihito con voce calma, facendo voltare Zoe verso di lui "Nessun altro?"

"No." rispose secco l'uomo incrociando le braccia al petto "Almeno, non che io sappia. Questi maghi oscuri non sono tipi che fanno prigionieri tanto facilmente".

La ragazza sospirò pesantemente, volgendo lo sguardo verso il corridoio che voleva percorrere "Andrò a controllare per sicurezza".

"Verrò con te, my friend! Un vero amico non abbandona gli altri!" esclamò Rin avvicinandosi a lei. La ragazza non parve entusiasta della cosa ma non disse nulla, limitandosi a non ricambiare l'entusiasmo del ragazzo.

"Aspetta!" la fermò Tsuki facendola voltare ancora una volta "Grazie per il tuo aiuto con il siero ma vorrei chiederti una cosa. Come siete arrivati qui? Se la via che avete preso è sicura potrò far uscire di qua almeno i bambini che abbiamo salvato adesso".

Zoe non parve neanche rifletterci ed indicò il buco nella parete dalla quale erano arrivati poco prima "Andando da quella parte troverete solo una galleria piena di morti. Seguitela e vi porterà oltre il primo anello di mura difensive, lì sarete di certo al sicuro".

Tsuki le sorrise e annuì, volgendosi poi verso i bambini, creando diverse armature intorno a loro "Avete sentito, vero? Ora dovrete andare lungo quella galleria e potrete uscire da qui. Le mie armature vi proteggeranno e quando avremo finito qua torneremo a prendervi per riportarvi dalla vostre famiglie".

I vari bambini annuirono e, insieme alle armature, si avviarono lungo la galleria, mentre Tsuki si voltò verso Marihito "Vai anche tu".

"Mi stai dicendo di lasciarti qui da sola?" domandò l'uomo visibilmente contrario all'idea.

"Non sono da sola." rispose Tsuki fissandolo dritto negli occhi "I miei amici sono venuti qua insieme a me e ora stanno probabilmente combattendo contro dei maghi oscuri! Devo andare ad aiutarli ma non posso lasciare che tu mi segua, se ti dovesse succedere qualcosa non potrei mai perdonarmelo!"

Marihito rimase in silenzio per diversi secondi, sospirando pesantemente per poi accarezzarle la testa "Sei davvero cambiata Tsuki..." e, dopo averle sorriso, le diede le spalle "E sia, faremo come vuoi tu. Vedi di fare attenzione!" avviandosi poi dietro ai bambini e le armature, mentre Zoe e Rin si incamminavano lungo il corridoio scelto dalla ragazza.

Tsuki fece un respiro profondo e si guardò attorno "Ok, ora devo trovare gli altri!"



* * *



Alexander era particolarmente estasiato da ciò che gli si apprestava davanti agli occhi. Da quando era diventato il master di Empty Scream non aveva avuto molto tempo per divertirsi e i pochi scontri che lo avevano divertito erano durati poco mentre ora si trovava di fronte ad un avversario che forse poteva farlo divertire ancora di più più: suo fratello minore, Yukiteru.

Il mago di Last Hope, in quel momento, era al centro di un'enorme colonna di luce bianca che saliva fino al cielo dissipando le poche nuvole presenti. I suoi capelli svolazzavano nell'aria senza controllo così come parte dei suoi vestiti, mentre i suoi occhi erano fissi sul fratello.

Lentamente, la colonna di luce iniziò a restringersi fino a svanire del tutto, facendo calare il silenzio sui due fratelli e sulla loro madre, la quale fissava Yukiteru con sguardo sorpreso e felice nel vederlo ancora in piedi.

In un flash bianco, un braccio di pura luce si materializzò dal moncherino di Yukiteru, sostituendo il braccio che Alexander gli aveva reciso poco prima. Guardando il suo nuovo braccio, Yukiteru lo sentì suo, come se fosse il suo vero braccio.

L'iride del suo occhio destro diventò bianca e delle squame del medesimo colore apparvero sul lato destro del viso. Le toccò delicatamente con il suo nuovo braccio, mostrando uno strano sorriso, per poi tornare a guardare suo fratello "Sembra proprio che Bobby non voglia essere tagliato fuori dalla questione".

Il ghigno di Alexander si ampliò e il ragazzo distese le braccia verso l'esterno "Allora perché non mi mostri cosa siete in grado di fare?"

Neanche il tempo di dirlo che Yukiteru svanì nel nulla, facendo sgranare gli occhi al fratello, per poi colpirlo nella schiena con un violento calcio che lo fece finire in mezzo al loro vecchio villaggio, distruggendo diverse case.

Alexander cercò di rialzarsi ma Yukiteru fu immediatamente sopra di lui e lo colpì con il braccio di luce in pieno stomaco, creando un grosso cratere. L'impatto generò una violenta onda d'urto e, sputando parecchio sangue, il master di Empty Scream si accorse del fatto che, malgrado fosse fatto di luce, il braccio di Yukiteru era duro come l'acciaio.

Yukiteru balzò poi all'indietro e scagliò un grosso raggio di luce dalla mano ma il fratello saltò fuori dal cratere all'ultimo, evitando completamente il colpo, per poi scagliare delle sfere di fuoco nero contro il suo avversario ma Yukiteru svanì nuovamente in un flash, riapparendo di fianco ad Alexander.

Prima ancora che il mago oscuro potesse reagire, Yukiteru gli afferrò la giacca e, dopo averlo sollevato con un solo braccio, lo schiantò nel terreno, colpendolo con una violenta scarica elettrica ma, tutta l'elettricità, venne divorata dal fratello.

Hai dimenticato, Yuki?” domandò Alexander togliendosi il fratello di dosso per poi rialzarsi “Posso divorare i tuoi poteri e copiarli!” e scagliò un grosso cono di fulmini neri dalla bocca. Yukiteru inarcò all'istante la schiena e scagliò un raggio di luce bianca che, scontrandosi con l'attacco del fratello, generò una violenta esplosione che fece crollare le case più vicine.

Per caso non te ne frega niente del passato, fratellino?” domandò Alexander camminando attraverso l'enorme polverone venutosi a creare “Questo è il villaggio dove siamo cresciuti!”

Non parlarmi del passato, Alex.” sibilò Yukiteru davanti a lui, mentre la polvere veniva dispersa da un leggero venticello “Da quella notte in cui tu e nostra nostra madre siete stati rapiti ho avuti incubi di ogni tipo! Bobby soffriva anche più di me e avevamo deciso di diventare forti per potervi ritrovare e tornare a casa tutti insieme! Invece scopro che il mio amato fratellone non solo è diventato un mago oscuro, ma è anche il master della gilda che ha rovinato le nostre vite!”

Mi stai davvero seccando con questa storia, lo sai?” sputò Alexander con un ghigno impugnando le sue due daghe “Te l'ho detto: mi hanno aperto gli occhi! Ora niente e nessuno potrà rovinare la mia vita e allearmi con Ruganax è solo una garanzia per essere lasciato in pace quando lui e i suoi demoni conquisteranno il mondo”.

Non solo hai dato la tua anima alla magia oscura... ma hai anche intenzione di lasciar morire milioni di innocenti?!” urlò Yukiteru avvolgendosi nella sua elettricità “Ormai credo di aver capito. Davanti a me non c'è mio fratello ma solo un altro demone da eliminare!”

Alexander alzò un sopracciglio, ridacchiando un po' “Devo dire che cambi idea in fretta, quasi non ti riconosco, lo sai? Poco fa eri tutto 'abbracci e sorrisi' e ora vuoi eliminarmi a sangue freddo?”

Yukiteru non gli rispose nemmeno e scattò verso di lui colpendolo con una gomitata in pieno petto che lo scagliò indietro di diversi metri. Alexander sputò altro sangue ma poi svanì in una nuvola di fumo, riapparendo alle spalle di Yukiteru il quale però si girò in tempo per bloccargli i polsi prima che potesse colpirlo con le daghe.

Il master di Empty Scream esibì uno strano ghigno e, alle spalle di Yukiteru, apparve un altro Alexander che riuscì a colpire il ragazzo con le due lame, aprendogli una grossa X sulla schiena. Il mago di Last Hope digrignò i denti per il dolore e, tenendo il primo nemico per i polsi, ruotò su sé stesso per poi scagliarlo addosso al secondo, facendogli schiantare entrambi contro una casa che collassò completamente nel giro di pochi secondi.

Uno dei due Alexander svanì in una nuvola di fumo mentre l'altro si rialzò in piedi, scostando alcuni detriti “Wow devo dire che ci sai proprio fare! Non oso neanche immaginare a cosa vi siete sottoposti tu e Bobby dopo il mio rapimento”.

Ci siamo allenati con dei draghi fino allo sfinimento per apprendere la loro magia e benché Bobby sia morto...” Yukiteru alzò il braccio di luce stringendo il pugno “... farò in modo che anche lui possa farti una bella lezione!”

Alexander si limitò a mostrargli uno strano sorriso per poi ricoprirsi di fulmini neri. In un istante, svanì nel nulla, portandosi sul fianco destro del fratello e cercò di infilzarlo con una daga ma il dragon slayer riuscì a deviare l'arma con il braccio di luce. Tuttavia, l'assalto di Alexander non era ancora concluso e, sfruttando il fianco ormai scoperto, tentò con la seconda lama, riuscendo a conficcarla nel petto di Yukiteru che riuscì comunque a balzare indietro, impedendogli di colpire il cuore.

Il mago oscurò guardò compiaciuto il sangue sulla punta della sua daga per poi indicare Yukiteru con essa “Beh? Tutto qui?”

Il dragon slayer assottigliò lo sguardo e si lanciò in avanti scagliando un tridente di fulmini ma Alexander lo evitò scartando di lato, venendo tuttavia preso di sorpresa nel momento stesso in cui l'attacco di Yukiteru tornò indietro, colpendolo nella schiena.

Alexander strinse i denti per il dolore ma poi mostrò un ghigno poco rassicurante e, dopo aver rinfoderato le due daghe, alzò il braccio destro e scagliò un tridente di fulmini neri. Yukiteru lo vide arrivare e creò una sfera di luce con la mano destra che usò per difendersi dall'attacco, generando un'altra esplosione.

Dal fumo venutosi a creare spuntò Alexander che, posizionando una mano sul petto del fratello, generò una potente fiammata che investì completamente Yukiteru, ustionandogli gran parte del corpo. Il mago di Last Hope provò a reagire ma venne colpito da un piccolo raggio di energia oscura che gli bucò la spalla sinistra facendolo urlare per il dolore.

Alexander si gettò nuovamente addosso a lui ma Yukiteru reagì con una violenta testata per poi colpirlo con il braccio di luce in pieno petto. Il mago oscurò sputò un po' di sangue sgranando gli occhi subito dopo nel notare che non poteva più muovere il suo corpo e uno strano simbolo bianco era apparso nel punto in cui era stato colpito.

Coloro i quali vengono marchiati dal simbolo del drago bianco perdono ogni libertà.” spiegò Yukiteru aprendo le mani e creando un cerchio magico di luce sotto al fratello e un cerchio magico di fulmini sopra la sua testa “Dragon Slayer's Secret Art!!!”

Alexander mostrò nuovamente il suo ghigno “Oh quindi è così che finisce... il buon Yuki che uccide suo fratello?”

Yukiteru si morse con forza un labbro fino a farlo sanguinare, impossibilitato a concludere l'attacco, quando una voce a lui familiare gli risuonò nella testa -Uccidilo!-

Il moro si guardò attorno confuso -Uccidilo! Forza! Ormai non puoi salvarlo!-



Bobby...?” sussurrò Yukiteru ritrovandosi in quell'enorme spazio luminoso con il suo fratellino davanti a lui mentre lo fissava con sguardo irato.

Cosa stai aspettando? Devi ucciderlo!” urlò Bobby a squarciagola stringendo i pugni.

Ma è nostro fratello!” obiettò Yukiteru “Anche se è un mago oscuro non posso ucciderlo!”

Bobby assottigliò lo sguardo e i suoi occhi diventarono completamente neri “Keh, sembra proprio che dovrò aiutarti anche in questo.” e, mostrando un inquietante ghigno, gli prese la mano destra. Yukiteru avvertì subito una fitta incredibile a tutto il braccio e finì in ginocchio all'istante, cercando di liberarsi da quella stretta ma senza successo.

E' tempo che anche tu capisca cosa significa essere un mago della luce.” sibilò Bobby per poi scoppiare a ridere.



Alexander alzò un sopracciglio nel vedere suo fratello ridere come un perfetto psicopatico ma, quel breve attimo di distrazione, consentì al master di Empty Scream di liberarsi dal simbolo bianco usando delle fiamme nere per poi allontanarsi di qualche metro mentre i due cerchi magici creati da Yukiteru svanirono nel nulla.

Suo fratello continuò a ridacchiare per diversi secondi senza rendersi conto di cosa stesse accadendo intorno a lui, finché Alexander non lo colpì in pieno con una grossa sfera di fiamme, facendolo finire contro una casa diroccata.

Ehi~! Sei già impazzito? Credevo che per impazzire in quel modo bisognasse almeno diventare vecchi.” commentò Alexander giocherellando con una fiammella nella mano destra.

Hai ragione ma sai... puoi impazzire più velocemente una volta che diventi un mago della luce.” spiegò Yukiteru con una voce un po' diversa, continuando a ridacchiare mentre si rialzava non curante del colpo subito.

Alexander fece per ribattere ma notò qualcosa di strano nel braccio di luce di Yukiteru. Lentamente, dentro all'arto, si stavano formando le ossa del braccio ed erano completamente nere. Quando furono complete, il mago di Last Hope alzò lo sguardo mostrando le squame sul volto diventate nere così come la sclera dell'occhio destro, mentre l'iride era rimasta bianca.

Ho come l'impressione che questa cosa non faccia parte del tuo vero potere.” commentò il master fissando con sguardo serio il fratello che per tutta risposta, scattò in avanti e lo colpì con un pugno in pieno volto ad incredibile velocità, facendolo volare per diversi metri, fino a farlo schiantare contro la parete di una casa.

Questo l'ho sentito.” biascicò Alexander scrocchiandosi il collo per poi evitare un raggio di energia nera che disintegrò completamente la casa, scagliando detriti ovunque.

Coraggio fratellone... non vorrai mica scappare dal tuo amato fratellino!” urlò Yukiteru arrivando dall'alto per poi colpire il terreno con un calcio, mancando di pochi centimetri Alexander che si era spostato con un rapido scatto.

Non scapperei mai da Yukiteru.” precisò il ragazzo impugnando le sue daghe “Inoltre sono abbastanza certo che tu non sia lui, anche se la tua voce ora mi ricorda qualcun altro”.

Non ci vediamo da quella nefasta notte e ti sei già dimenticato della mia voce?” domandò allora Yukiteru con un ghigno, facendo sgranare gli occhi al fratello. Il master, dopo la sorpresa iniziale, si concesse una breve risata, mostrando un ghigno simile a quello di Yukiteru “E' davvero bello rivederti, Bobby. Ora credo di capire tutto”.

Buon per te, peccato che ora morirai!” urlò Bobby per poi scagliarsi in avanti rivestendosi di fulmini. Lo stesso fece Alexander creando però un muro di ghiaccio nero tra di loro, costringendo Bobby ad aggirarlo da destra ma, quando lo ebbe superato, non trovò nessuno, ricevendo all'istante un calcio dall'alto che gli schiacciò la testa nel terreno.

Mmm direi di no invece!” disse Alexander ridacchiando “Perciò eccoti la mia teoria!” e, piegando le gambe, balzò poi all'indietro, allontanandosi di qualche metro dal fratello “Voi due vi siete allenati insieme con due draghi, uno dei fulmini e uno della luce ma mentre Yukiteru ha imparato ad usare i suoi poteri, tu ti sei fatto corrodere dall'oscurità. Infondo, la luce genera oscurità perciò ogni mago di quell'elemento corre il rischio di essere corrotto da quel potere oscuro e tu non sei un'eccezione come posso constatare. Sei morto probabilmente in preda alla follia e Yuki ha appreso il tuo potere ma, avendo combattuto principalmente con i fulmini, non ha mai rischiato di venir corrotto... fino ad oggi”.

Non sei cambiato, sei sempre stato bravo a ragionare!” si complimentò Bobby facendo spallucce “Ma sai... hai mancato una parte, ovvero quella dove sei tu a permettere che Yukiteru venga corrotto dall'oscurità! Senza di te non sarei mai riuscito a cedergli il mio vero potere!”

Vero ma questa volta sei tu ad esserti dimenticato di una cosa.” osservò Alexander con un leggero sorriso.

E quale sarebbe?”

Una strana aura oscura circondò completamente il master di Empty Scream “Tu sei morto e io stavo combattendo contro Yukiteru perciò, anche a costo di spezzare tutte le ossa del suo corpo, farò in modo che tu svanisca per sempre”.

Oh? Adesso fai il fratello protettivo che pensa sempre agli altri?” domandò Bobby con un ghigno “Essere il master di una gilda oscura ti avrà anche aperto gli occhi ma ti ha causato dei seri problemi di identità!” e scagliò una serie di raggi oscuri contro il fratello che li evitò tutti con dei rapidi scatti.

Alexander passò quindi all'attacco creando delle violente folate di vento che impedirono a Bobby di muoversi al meglio, riuscendo quindi a bloccargli le gambe con del ghiaccio nero. Il dragon slayer ringhiò innervosito dalla cosa e scagliò un cono di fulmini contro il terreno per liberarsi.

I due fratelli si scontarono poi a mezz'aria. Alexander cercò di colpire l'avversario con le sue daghe ma tutti i suoi colpi vennero bloccati da degli artigli di luce creati da Bobby che, con un affondo, riuscì a ferire il mago oscuro ad un fianco.

Cadendo all'indietro, Alexander colpì Bobby sul mento con un calcio dal basso, per poi scagliargli le sue daghe addosso, conficcandole nelle gambe del fratello che digrignò i denti soffocando un'imprecazione. Entrambi cascarono al suolo ma Alexander non ebbe problemi a rialzarsi tempestivamente, mentre Bobby fu più in difficoltà, estraendo poi le daghe, distruggendole con i suoi fulmini.

Sai, erano un regalo di alcuni membri della gilda.” commentò Alexander scagliando diverse sfere di fuoco addosso al fratello per poi svanire in una nuvoletta di fumo nero. Bobby scagliò un altro cono di fulmini annullando tutte le sfere di fuoco, dopodiché si guardò attorno, nel tentativo di individuare il suo avversario.

Non fidandosi si Alexander, preferì saltare sul tetto di una casa, iniziando a scagliare fulmini e raggi di energia oscura tutt'attorno, devastando quasi tutte le case del circondario.

-Dove diavolo è finito?- si domandò Bobby mentre, dentro di lui, Yukiteru osservava tutto il combattimento senza riuscire a liberarsi da una strana energia oscura che lo aveva come intrappolato.

-Fammi uscire di qui Bobby! Questo non sei tu!-

-Taci! Sono morto per colpa di quell'inutile drago ma ora potrò finalmente fare ciò che voglio... inoltre è anche nel mio interesse sconfiggere quell'insolente di nostro fratello.- spiegò Bobby continuando a scrutare i dintorni.

-Un conto è volerlo solo battere ma tu vuoi ucciderlo! Non pensi a nostra madre?!-

-Tsk per quanto mi riguarda possono morire entrambi. Una volta che li avrò uccisi troverò un modo per ricreare il mio corpo così da poter ritornare completamente in vita!-

Yukiteru era senza parole. L'oscurità aveva davvero corrotto così tanto il suo fratellino? Si erano allenati insieme eppure non si era mai accorto di nulla.

Prima che potesse provare di nuovo a farlo ragionare, Alexander apparì alle spalle di Bobby e lo colpì con una sfera di fuoco a distanza zero, facendo cadere giù dal tetto. Una volta che si fu schiantata, il master saltò giù a sua volta e calò un violento calcio avvolto da fulmini neri che però venne bloccato dal braccio di luce di Bobby, il quale fissò il fratello con ghigno trionfante.

Il tuo dio non può nulla contro due draghi!” urlò il ragazzo afferrando Alexander per una caviglia per poi schiantarlo a terra varie volte ma, con sua somma sorpresa, il suo nemico scoppiò in una nuvola di fumo e degli spuntoni di ghiaccio nero spuntarono dal terreno, colpendolo in diverse parti del corpo.

Bobby sputò un po' di sangue riuscendo comunque a distruggere tutti quei blocchi di ghiaccio con un'esplosione di fulmini dopodiché si girò verso l'origine di una risata divertita e non si sorprese neanche nel vedere Alexander seduto su un cumulo di macerie intento a fissarlo.

Non sai proprio combattere a viso aperto eh?” lo provocò Bobby avvolgendosi nuovamente nell'elettricità mentre l'avversario si levò in piedi prendendo fiato.

Coraggio Yuki, cosa stai aspettando a riprendere il controllo sul tuo corpo?” domandò il master di Empty Scream, sorprendendo il suo avversario “Non vorrai dirmi che Bobby è davvero così forte da poter controllare uno come te!”

Il suo avversario iniziò ad avanzare verso di lui con sguardo divertito “Stai solo sprecando fiato. Yukiteru non è debole, è la mia magia ad essere troppo forte per lui”.

Allora se non risponde tornerò al piano originale.” concluse Alexander con sguardo serio “Ti farò a pezzi finché non deciderai di restituirgli il corpo!” e scattò in avanti assestandogli un pugno devastante al costato che spezzò di netto almeno quattro costole facendo vomitare parecchio sangue al fratello.

Bobby riuscì comunque ad afferrargli il polso e, usando il braccio di luce, gli tirò una gomitata sul braccio, spezzandogli l'omero. Alexander non parve risentirne troppo e continuò a tempestare il corpo del fratello di pugni, riuscendo a danneggiarlo sempre di più, fino a costringerlo ad allontanarsi grazie ai suoi fulmini.

Cosa c'è?” domandò poi il mago oscuro aprendo le braccia “Non riesci a combattere da uomo senza usare i poteri di Yukiteru? La tua magia fa davvero così schifo?”

Vedi di stare zitto!” sibilò Bobby “Tu sei l'ultima persona che può parlare visto che copi i poteri degli altri e non lotti per niente faccia a faccia!”

Eppure ora ti ho affrontato con le mie sole forze e tu ti sei allontanato.” osservò Alexander con un ghigno, facendo innervosire ancora di più Bobby. Il ragazzo fece per rispondergli a modo ma un improvviso giramento di testa lo colse impreparato, facendolo barcollare sul posto -Che diamine succede? Perché mi sento così debole?-

Qualche problema con un corpo che non è il tuo?” domandò Alexander con sguardo divertito scagliando dei fulmini neri dalle mani. Bobby tentò di evitarli ma le gambe non gli risposero e venne colpito in piedi, urlando per il dolore.

-Perché?! Perché sento così tanto dolore? Il corpo di Yukiteru dovrebbe essere immune all'elettricità!- pensò Bobby cercando di recuperare il controllo su quel corpo che, ad un controllo più attento, era sul punto di collassare a causa dei vari danni subiti.

Alexander si fece ancora avanti ma questa volta, dopo aver inarcato leggermente la schiena, Bobby scagliò un enorme cono di energia oscura dalla bocca, centrando in pieno il fratello il quale però continuò ad avanzare, incrociando le braccia davanti al petto.

Bobby concluse l'attacco riprendendo fiato e il fratello ne approfittò per colpirlo con una sfera di fiamme in pieno volto. Si avvicinò ancora a lui, sollevandolo per la gola e lo folgorò con i suoi fulmini neri, dopodiché lo lanciò in alto e generò diverse lame di vento nero con cui colpì il fratello in diversi punti, spargendo parecchio sangue a terra.

Quando Bobby si schiantò al suolo, Alexander cadde in ginocchio, respirando a fatica -Devo dire... che ci va parecchio a tirarlo giù... non a caso si sono allenati con dei draghi!- pensò il ragazzo per poi urlare “Andiamo Yuki! Prima di distruggere completamente il tuo corpo voglio affrontare te ancora una volta!”

Bobby si rialzò a fatica, sputando parecchio sangue mentre le ossa nere del suo braccio iniziavano ad incrinarsi.

-Bobby adesso basta!- tuonò la voce di Yukiteru nella sua testa -Questo è il mio corpo! Il mio scontro! La mia missione! Non ti permetterò di andare avanti nel tuo folle piano! Sei mio fratello ma ho permesso che l'oscurità ti corrodesse nel profondo e me ne rammarico ma ciò non significa che ti lascerò uccidere la nostra famiglia!-

-Loro non sono la nostra famiglia! Non più!- ribatté Bobby scuotendo la testa mentre le ossa del suo braccio di luce iniziavano a sfaldarsi.

-Invece lo sono e sarò io a sconfiggere nostro fratello e a farlo rinsanire!-

Un fulmine a ciel sereno colpì il corpo di Yukiteru e le ossa nere si dissolsero del tutto mentre lo spesso manto di elettricità che lo circondava diventò lentamente di un bianco accesso, facendo sogghignare suo fratello.

Così ce l'hai fatta eh?” domandò Alexander “Hai finalmente preso il pieno controllo sul potere di Bobby”.

Yukiteru aprì lentamente gli occhi, ora entrambi dalle iridi bianche, e si strappò via i vestiti laceri, restando a torso nudo, mettendo così in mostra la sua pelle coperta a tratti da scaglie bianche.

Holy Lightning Dragon Mode.” sentenziò Yukiteru con voce calma iniziando a camminare verso il fratello per poi sorridergli “Anche se siamo nemici... noto con piacere che hai cercato di aiutarmi”.

I fratelli servono a questo, no?” domandò Alexander con un leggero sorriso venendo poi avvolto da una densa aura oscura che lo coprì completamente, mostrando solo due bagliori rossi al posto degli occhi “Ma ora è il momento di concludere questa storia, Yuki”.

Non potrei essere più d'accordo di così, Alex.” annuì Yukiteru ampliando il manto di fulmini bianchi per poi scattare contro il fratello ad una velocità allarmante, colpendolo con una decina di rapidi pugni al volto, facendolo indietreggiare ad ogni colpo.

Alexander ribatté con un calcio laterale avvolto da quella strana aura oscura che ustionò la pelle di Yukiteru, ma ricevette comunque un contraccolpo elettrico da parte dei fulmini bianchi dell'avversario.

Yukiteru si alzò poi in volo e lo stesso fece Alexander. I due continuarono a scontrarsi a mezz'aria usando i loro poteri al massimo delle loro potenzialità. Yukiteru scagliò un tridente elettrico più grosso del normale che colpì in pieno il nemico facendolo precipitare, ma all'ultimo Alexander riprese quota e si abbatté contro il fratello avvolgendolo nella sua aura oscura per poi farla esplodere con un violento boato.

Una grossa nuvola di fumo nero si formò in aria e da essa uscirono i due sfidanti, cercando di colpirsi con dei pugni abbastanza potenti da concludere lo scontro, ma ad ogni colpo subito, ribattevano con un colpo ancora più forte, fin quando non si schiantarono entrambi al suolo, creando due piccoli crateri.

I due rimasero a terra per diverso tempo, cercando di riprendere fiato. Yukiteru aveva le gambe gravemente ferite e diverse costole rotte mentre Alexander aveva il braccio destro ormai morto ed era a corto di fiato.

Fu proprio quest'ultimo a rialzarsi per primo, voltandosi verso il fratello che stava iniziando a rialzarsi. Alexander accumulò ancora più potere magico e creò due lame corte di acciaio nero, incrociando le braccia al petto.

God Slayer's Secret Art...” sibilò poi scattando in avanti e materializzando una decina di copie di fianco a lui, sorprendendo il fratello “... Illusion Death Dance!!!”

Tutte le copie scattarono in contemporanea verso Yukiteru e lo colpirono svariati fendenti ed affondi, aprendogli innumerevoli tagli su tutto il corpo, spargendo litri di sangue a terra, per poi svanire alle sue spalle, lasciando Alexander da solo, in ginocchio e con il fiatone, mentre la sua aura oscura si disperdeva.

Eh eh eh... con questo... dovrei aver finito...” biascicò il ragazzo tossendo un po' di sangue ma alle sue spalle Yukiteru era ancora in piedi. Un cerchio magico bianco si creò sotto al master di Empty Scream, facendogli sgranare gli occhi. Un altro si formò sopra di lui poi ne apparvero quattro intorno a lui, chiudendolo del tutto da ogni direzione.

Dragon Slayer's... Secret Art...” sussurrò Yukiteru cercando di restare cosciente mentre i cerchi magici si caricavano di fulmini bianchi. Alexander si guardò attorno mostrando un leggero sorriso “Oh beh... è stato divertente”.

Yukiteru non poté ribattere a quelle parole e, con un movimento secco delle braccia, chiuse le mani a mo' di maglio “Divine Purgatory's Sentence!!!”

I sei cerchi magici brillarono intensamente e un'enorme colonna di luce esplose arrivando fino al cielo, distruggendo tutto intorno nel raggio di decine di metri, scagliando in aria lo stesso Yukiteru che finì contro i resti di una casa.

L'enorme fascio di luce continuò a risplendere per almeno un minuto svanendo poi di colpo, rilasciando un forte spostamento d'aria che dissipò completamente il polverone creato dall'attacco.

Dopo qualche minuto di perfetto silenzio, alcune macerie vennero spostate da sotto e Yukiteru uscì ricoperto di sangue e polvere dai resti dell'edificio. Il suo braccio destro ora era completamente umano e il ragazzo aveva esaurito tutto il suo potere magico. Guardò verso il punto dove si era sprigionata quella colonna di luce e vide suo fratello riverso a terra con gli abiti bruciati e la pelle ustionata.

Fece qualche passo verso di lui ma poi lo sentì ridere lentamente al che si fermò, fissandolo con sguardo sorpreso mentre si rialzava, seppur a fatica.

E' stata... una riunione davvero... interessante...” sputò Alexander senza neanche guardare suo fratello “Questa vittoria è tua Yuki... ma non temere... non è finita...” e, dopo avergli sorriso, svanì in una nuvola di fumo nero.

Yukiteru rimase immobile per diversi secondi, fissando il punto in cui suo fratello era scomparso, senza dire nulla. Quando il dolore delle ferite iniziò a farsi sentire, si incamminò verso sua madre a cui per poco non venne un infarto nel vederlo tornare ridotto così male.

Yuki!” urlò la madre avvicinandosi a lui. Il ragazzo le sorrise e, prima di abbracciarla, spezzò la catena che la teneva bloccata a quel palo di legno. Per fortuna avevano combattuto abbastanza lontano da lei o se la sarebbe vista brutta.

Stai bene? Riesci a camminare?” domandò allarmata la madre e lui annuì restando per qualche secondo abbracciato a lei, dopodiché si alzò in piedi con il suo aiuto.

Ora dobbiamo uscire da qui... anche se Alex se n'è andato i suoi compagni potrebbero darci altri problemi.” disse il ragazzo e la donna annuì, mostrando un sorriso rassicurante “Sei cresciuto tanto, Yuki...”

Tu invece sei parecchio invecchiata.” commentò il ragazzo con un ghigno beccandosi un pugno in testa subito dopo per poi scoppiare a ridere insieme alla madre.

Uno dei suoi sogni si era avverato, ora non doveva fare altro che ritrovare Alexander e riportarlo sulla retta via ma prima, doveva ritrovare i suoi compagni e tornare a Last Hope.



* * *



Le pareti del castello avevano smesso di tremare da diversi minuti ormai ma qualche esplosione lontana si udiva di tanto in tanto, sottoterra.

Tsuki correva lungo i corridoi del castello, cercando i suoi compagni. Sapeva che Dorein e Arya erano rimasti nelle gallerie a combattere e che Zafrina, Vaiter e Kay erano probabilmente nella stessa posizione ma non aveva più trovato modo di raggiungerle dato che un pezzo di muro aveva bloccato la via per tornare da loro.

La ragazza si era quindi avventurata nel castello per vedere se erano saliti anche loro, riuscendo anche a salvare diversi bambini dal controllo dei collari nel mentre. Dopo averli liberati, li aveva mandati tutti verso la galleria che li avrebbe portati da Marihito e gli altri, augurandogli buona fortuna.

Una cosa che Tsuki notò quasi subito fu la completa assenza di demoni nel castello. Non che la cosa le desse fastidio ma si era aspettata qualche sorta di resistenza nemica o anche solo qualche demone, invece aveva trovato solo dei bambini controllati.

-Devo riuscire a trovare gli altri. Yukiteru potrebbe essere qua nel castello come me visto che stava cercando i pezzi grossi della gilda.- si disse la ragazza quando un'esplosione più forte delle altri la fece fermare di colpo. Si guardò attorno, cercando di capire l'origine di quel boato quando un'altra esplosione arancione disintegrò parte del muro poco lontano da lei, facendo cadere alcuni candelabri appesi al soffitto che per poco non schiacciarono la giovane maga.

Dopo essersi rimessa in piedi, Tsuki si avvicinò all'enorme buco nella parete, scoprendo che dava su una grossa distesa desolata poco prima della zona dove i demoni e i bambini controllati stavano scavando.

A pochi metri dalle mura, tuttavia, c'era un enorme cratere fumante e, sul bordo del suddetto cratere, c'era una ragazza dai capelli arancioni in ginocchio, con diverse ferite su tutto il corpo.

Il cuore di Tsuki perse un colpo nel riconoscere Arya ma, quando fece per andare da lei, dal cratere, che a quanto pare era collegato alle gallerie, uscì Qwavish, l'uomo che li aveva trovati nelle gallerie durante il loro arrivo. Anche il mago di classe S aveva diverse ferite sul suo enorme corpo ma erano decisamente di entità minore rispetto a quelle della compagna di Tsuki.

Dopo una breve risata, Qwavish puntò la sua arma fusa al braccio destro contro Arya e sparò un raggio di energia arancione che si divise in una dozzina di raggi più piccoli.

Arya fece un respiro profondo e poggiò una mano a terra, creando una sfera di energia azzurra intorno a lei, grazie alla quale riuscì a deviare tutti gli attacchi in arrivo che rimbalzarono contro la barriera, andando a colpire il terreno, generando così delle piccole esplosioni.

"Mi stai deludendo!" urlò l'uomo facendo qualche passo verso la ragazza "Hai usato l'energia Zero principalmente per difenderti, attaccando pochissime volte!"

Arya sembrava stremata ma riuscì comunque a rialzarsi, creando una sfera di energia nella mano destra. Dopo essersi concentrata, la scagliò contro il nemico ma, anziché andare dritta, la sfera iniziò a muoversi in modo imprevedibile intorno a lui, cercando all'improvviso di colpirlo ma ogni volta Qwavish si girava per annullarla con la sua magia e allora la sfera riprendeva a muoversi intorno a lui.

Stanco di quel giochetto, l'uomo puntò la sua arma verso Arya e sparò un raggio di energia più grosso di quello di prima, ma questa volta davanti alla ragazza spuntò un muro d'acciaio che subì il colpo al posto suo, venendo disintegrato con incredibile facilità.

Qwavish osservò la scena confuso, sentendo poi qualcosa cadere ai suoi piedi. L'uomo abbassò lo sguardo e fece appena in tempo a notare tre granate esplosive prima che esplodessero in un'enorme fiammata, sbalzandolo all'indietro.

Arya non riusciva a capire cosa stava accadendo ma, quando udì dei passi alle sue spalle, si girò di scatto, venendo chiusa in un grosso abbraccio da parte di Tsuki. La ragazza ricambiò volentieri l'abbraccio della compagna di team che, dopo essersi scostata da lei, la squadrò attentamente.

"Sei ridotta ad uno straccio!" commentò Tsuki per poi metterle le mani su alcune ferite, facendole richiudere.

"Lo so... quel tizio è più forte di quanto sembri." spiegò Arya avvertendo un certo sollievo mentre Tsuki le chiudeva le ferite peggiore grazie ai suoi poteri. Non ebbe però modo di guarirla del tutto in quanto un raggio di energia arancione venne sparato in cielo dal cratere e, dopo pochi secondi, cambiò direzione, mirando alle due maghe.

Tsuki afferrò la compagna e si gettò all'indietro, evitando così il colpo che però, colpendo il terreno generò una forte esplosione la cui onda d'urto le investì in pieno, scagliandole via.

Le due maghe si rialzarono lentamente. Malgrado Tsuki avesse chiuso la maggior parte delle ferite di Arya, la compagna era visibilmente debole e il suo occhio sinistro non era più azzurro ma giallo.

-Che sia un effetto dovuto a quella strana magia?- si chiese Tsuki tornando poi a fissare Qwavish. L'uomo sostenne il suo sguardo, iniziando a ridacchiare "E così il topolino è sopravvissuto alla frana. Credevo di averti tolta di mezzo nelle gallerie ma a quanto pare vuoi davvero morire per mano mia!"

"Spiacente ma ho già degli impegni per il fine settimana e non posso rimandarli." commentò Tsuki con un ghigno creando uno spadone di acciaio "Arya, affrontiamolo insieme e concludiamo la faccenda!"

La compagna la guardò per qualche istante ma alla fine annuì decisa, scattando poi verso Qwavish insieme a Tsuki a quale cercò di aggirare il nemico sul lato sinistro, dove sembrava ancora umano.

Menando un veloce fendente laterale, cercò di aprirgli la pancia ma l'uomo fece un rapido passo all'indietro, evitando il colpo, dopodiché si fece avanti e la colpì con il pugno sinistro ma così facendo venne colpito da Arya che gli aveva scagliato una sfera di energia Zero, colpendolo alla gamba destra.

Qwavish digrignò i denti e sparò un potente raggio di energia verso la ragazza ma lei lo evitò saltando di lato, mentre Tsuki lo colpì al braccio sinistro con il suo spadone, aprendo un grosso taglio poco sotto la spalla dell'uomo che, ruotando il busto verso di lei, tagliò il terreno grazie al suo raggio di energia, generando una catena di esplosioni.

Tsuki gli corse incontro e saltò sopra di lui per evitare il colpo ma, dopo aver annullato il raggio, Qwavish le afferrò una caviglia con la mano sinistra e la schiantò di schiena a terra, facendole sputare un po' di sangue. L'uomo le puntò quindi l'arma in faccia ma un'altra sfera di energia lo colpì alla gamba, facendolo cadere in ginocchio, permettendo così a Tsuki di rialzarsi ed allontanarsi.

"Ora mi avete davvero stufato..." sibilò Qwavish creando una grossa sfera di energia sopra di lui per poi scagliarla contro Tsuki che si sorprese nel vedere quanto fosse lenta quella sfera.

L'attacco la raggiunse dopo diversi secondi ma lei ebbe tutto il tempo di evitarla allontanandosi con un rapido scatto, tuttavia la sfera non esplose né si fermò, bensì cambiò direzione e inseguì Tsuki, la quale fu costretta a continuare a correre per non farsi colpire.

"Sei davvero brava a correre topolina!" urlò Qwavish puntando l'arma verso Tsuki. Arya scattò in avanti per impedirgli di sparare ma all'ultimo l'uomo puntò l'arma contro di lei e la colpì con un'esplosione di energia ad una distanza quasi nulla.

L'enorme esplosione inglobò completamente la ragazza e disintegrò il terreno alle sue spalle. Tsuki osservò la scena senza poter far nulla a causa di quell'enorme sfera che ancora la inseguiva.

Quando le fiamme si furono dissipate, il corpo di Arya si mostrò agli altri due, facendo ghignare in modo soddisfatto Qwavish che, alzando il braccio-cannone, colpì la ragazza al volto con esso, facendola finire a terra.

La ragazza aveva l'intero corpo coperto di ustioni ed era scossa da forti spasmi mentre la pelle ancora fumava a causa dell'attacco appena subito. Qwavish rise di gusto a quella vista e la colpì con un calcio al ventre, facendola girare sulla schiena "Questo è ciò che succede quando non usi al meglio i tuoi poteri!"

Tsuki scattò immediatamente verso di lui senza curarsi dell'attacco alle sue spalle.

"Non osare toccarla, maledetto bastardo!" urlò rivestendo le sue braccia di acciaio per poi colpirlo con dei violenti pugni al volto che lo scagliarono a diversi metri di distanza, ammaccando la maschera che gli copriva parte del volto. Senza fermarsi, saltò in alto e creò diverse granate che gli lanciò addosso ma l'uomo si riprese giusto in tempo per sparare un raggio di energia che le distrusse tutte in volo, riuscendo anche a colpire Tsuki a mezz'aria ad una spalla.

La ragazza digrignò i denti per il dolore cadendo a terra ma un altro raggio la colpì nuovamente, bucandole la coscia destra. Un urlo di dolore risuonò nell'aria mentre Tsuki cercava di curarsi le ferite ma un terzo attacco la colpì, stavolta al braccio sinistro.

Il dolore era sempre più forte e Tsuki non riusciva a concentrarsi a causa della rabbia che in quel momento le annebbiava la mente. Voleva solo uccidere Qwavish, quello era il suo solo scopo in quel momento, ma quella rabbia le impedì di avvertire la sfera di energia avvicinarsi sempre di più.

"Addio, topolina." sibilò Qwavish con un ghigno.

Tsuki si girò di scatto, notando che la sfera era ormai a pochi metri da lei ma, con la gamba ferita in quel modo, non sarebbe mai riuscita ad evitarla. Creò un muro di diamante per bloccare l'attacco ma la sua creazione venne distrutta all'istante, senza riuscire a fermare la sfera.

Creò altri muri ma tutti vennero distrutti uno dopo l'altro senza sortire l'effetto desiderato.

"E' tutto inutile! Esploderà solo quando colpirà te o la tua amichetta!" urlò Qwavish scoppiando a ridere per poi fare qualche passo indietro, così da non essere coinvolto nell'esplosione che sarebbe scaturita dal suo attacco.

Tsuki riuscì a mettersi in ginocchio ma ormai la sfera stava per colpirla. Chiuse gli occhi per non vederla arrivare, stringendo i denti nel tentativo di resistere all'attacco.

All'ultimo però la luce diventò più debole e la ragazza riaprì gli occhi, impallidendo nel vedere Arya davanti a lei con le braccia aperte verso l'esterno e il la faccia rivolta verso la sfera.

"Scusami Tsuki... sembra che non potrò più mangiare le tue torte al cioccolato..." sussurrò Arya con un timido sorriso.

"ARYA, SPOST...!!!"

La sfera colpì in pieno la maga, generando un flash arancione abbagliante alla quale seguì un'esplosione incredibilmente potente che scaraventò in aria sia Tsuki che Qwavish malgrado si fosse allontanato. Il terreno tremò per diversi secondi e molte gallerie crollarono a causa di quella violenta scossa sismica, mentre un'imponente colonna di fumo si innalzava verso il cielo dal cratere venutosi a formare.

Passarono diversi secondi, ma alla fine Tsuki riuscì a riprendere i sensi, portandosi una mano sulla fronte dove aveva sbattuto, aprendosi un brutto taglio. Malgrado lo stordimento, si trascinò a fatica fino al margine del cratere.

Un'espressione di pura disperazione si dipinse sul suo volto nel momento in cui non vide il corpo di Arya.

Della sua amica non era rimasto nulla.

Una leggera risata si udì qualche metro dietro alla ragazza e Qwavish si rialzò in piedi, scostando alcuni detriti "Un vero peccato che sia morta, avrei voluto fare altri esperimenti sul suo potere... ah se solo avesse saputo controllarlo".

Tsuki rimase completamente immobile, continuando a fissare il fondo del cratere, sperando di vedere la sua amica anche se ormai aveva capito che non l'avrebbe più rivista.

Qwavish si avvicinò a lei con sguardo divertito "Beh? Dov'è finito il tuo spirito combattivo? E' morto insieme a quella ragazzina?" e scoppiò a ridere, beccandosi un cazzotto rivestito di diamante in pieno volto un secondo dopo.

Tsuki cadde nuovamente a terra ma, usando una specie di stampella che aveva appena creato, riuscì a rimettersi in piedi, iniziando poi a zoppicare verso il suo nemico, fissandolo con uno sguardo carico di odio.

Il mago oscuro si rialzò tenendosi la mano sinistra sul volto. Il pugno di Tsuki era stato incredibilmente potente e gli aveva deformato pericolosamente la maschera, impedendogli di respirare bene. Ringhiando per la rabbia, alzò l'arma ma Tsuki afferrò la bocca della canna con la mano sinistra, anch'essa ricoperta di diamante, e trucidò l'avversario con uno sguardo "Avanti, spara".

Qwavish assottigliò lo sguardo ma non volle darla vinta alla ragazza e, dopo averla caricata, fece fuoco con la sua arma. All'impatto con la mano di Tsuki, il colpo esplose, distruggendo completamente il braccio dell'uomo che venne sbalzato indietro allo stesso modo di Tsuki.

Il mago oscuro ora aveva solo un moncherino poco sotto la spalla destra mentre la ragazza aveva la mano sinistra parzialmente distrutta. Le erano rimaste tutte e cinque le dita ma, malgrado la protezione di diamante, parte della carne era stata vaporizzata, mettendo in mostra le ossa annerite dall'esplosione.

Il dolore era pressoché insostenibile ma Tsuki riuscì a rialzarsi, avanzando poi verso il suo nemico, che si era rialzato a sua volta.

"Lurida mocciosa... farò in modo che la tua morte sia lenta e dolorosa!" urlò Qwavish per poi cercare di colpirla con il pugno sinistro ma, malgrado la mano mal ridotta, Tsuki lo afferrò per il polso con entrambe le mani e, potenziando i suoi muscoli, gli strappò via il braccio sinistro, facendolo urlare per il dolore, usando poi lo stesso braccio come una clava per colpirlo in faccia diverse volte.

Dopo aver gettato via l'arto, tirò un calcio in pieno petto a Qwavish, usando la gamba ferita, riuscendo a farlo cadere a terra, gettandosi poi sopra di lui. La ragazza alzò il pugno destro, rivestendolo con un'armatura di diamante “Questo è per Arya!” e lo colpì con inaudita potenza in pieno volto, crepando il terreno sotto di loro.

Tsuki alzò poi il pugno sinistro, rivestendolo nuovamente di diamante malgrado l'orribile ferita “Questo è per Zafrina!” e lo colpì nuovamente.

Questo è per Kay! Questo è per Yukiteru!” urlò poi colpendolo con altri due pugni, spaccandogli sempre di più la faccia “E questi...” la ragazza fece un profondo respiro “Sono per tutti i bambini che avete catturato e che avete fatto morire!!!” ed iniziò a tempestarlo di pugni sempre più pesanti e potenti, arrivando a spaccargli completamente il cranio, schizzando sangue ovunque.

Dopo l'ennesimo pugno, una mano le afferrò il polso destro, fermando la sua furia cieca ma la ragazza si girò verso l'intruso con sguardo iracondo.

Dorein la fissò di rimando con il suo solito sguardo calmo “Tsuki, smettila. Ormai è morto.” e indicò ciò che restava della testa di Qwavish ma la ragazza non parve dargli retta e cercò di liberarsi dalla presa del ragazzo che però la tenne saldamente, sollevandola poi di peso, poggiandola in piedi davanti a lui “La battaglia è finita, non c'è motivo di continuare”.

Tsuki lasciò cadere le braccia lungo il corpo, cercando di riprendere fiato e poggiando la testa contro il petto del ragazzo che, dopo qualche secondo, udì dei deboli singhiozzi. La ragazza era scoppiata a piangere, cercando di fare meno rumore possibile.

Io... io... non ho...” biascicò in mezzo ai singhiozzi “A... Arya... lei... lei è...!”

Arya è viva.” sentenziò Dorein con voce piatta facendole alzare la testa di scatto con occhi sgranati. Il ragazzo distese il braccio sinistro che si ingrandì parecchio diventando una specie di enorme baccello e da esso fece uscire Arya. La ragazza era svenuta e gravemente ferita ma, stando a quanto diceva Dorein, era ancora viva.

Ero nelle gallerie qua vicino durante lo scontro e sono passato attraverso le macerie poi ho avvolto Arya con il mio corpo quando è stata colpita da quella sfera, così l'ho salvata anche se ha subito parecchi danni.” spiegò il ragazzo mentre Tsuki non riusciva a trattenere le lacrime, lacrime di gioia. Si gettò a peso morto su Arya, poggiando un orecchio sul suo petto e il battito del cuore dell'amica la rese incredibilmente felice.

Senza pensarci, prese il volto di Dorein tra le mani e, dopo averlo costretto ad abbassarsi, gli diede un rapido bacio sulle labbra, abbracciandolo poi di slancio “Grazie! Grazie! Grazie davvero! L'hai salvata!”

Dopo averlo lasciato andare tornò a concentrarsi su Arya, cercando di chiudere le ferite peggiori, senza accorgersi dello sguardo sorpreso che si era formato sul volto di Dorein. Dopo qualche secondo, Tsuki sospirò sollevata “Per fortuna non sembra in pericolo di vita... grazie ancora, Dorein!”

La ragazza si voltò quindi verso il compagno, notando il suo sguardo ancora sorpreso e uno strano silenzio calò sui due. Nel giro di un secondo, Tsuki avvampò completamente “A... a... aspetta! Io... io non...!”

Oh ma che carina! Allora anche Tsuki conosce l'imbarazzo!” commentò una voce maschile poco lontana e i due, girandosi verso il castello, videro Vaiter con Kay sulla schiena, e Zafrina camminare verso di loro.

Se vuoi possiamo lasciarvi da soli ancora per un po'.” aggiunse la maga dei cataclismi con un ghigno e Kay, mostrando un ghigno uguale, disse “Se non ricordo male la taverna aveva delle stanze libere”.

Tsuki diventò completamente rossa “N... non è come pensate!!!”

Cosa non è come pensiamo?” domandò un'altra voce maschile e tutti i presenti, girandosi di scatto, rimasero sorpresi nel vedere Yukiteru ridotto ad uno straccio accompagnato da una donna.

Oh Yukiteru, noto che sei stato pestato per bene!” commentò Zafrina ampliando il suo ghigno e il ragazzo sbuffò innervosito “Ho affrontato e sconfitto il master della gilda! Di sicuro ho combattuto contro l'avversario più forte!”

Yuki! Non è educato urlare ad una ragazza!” lo rimproverò sua madre dandogli una botta sulla nuca e il ragazzo annuì “Scusa mamma...”

Zafrina e Kay scoppiarono a ridere come non mai ma quest'ultima dovette smettere subito a causa delle gravi ferite che aveva riportato.

Noi abbiamo distrutto la pietra per creare demoni più potenti.” spiegò Vaiter -Grazie al cielo lo ha fatto notare...-

N... noi abbiamo distrutto il macchinario per la produzione del siero della morte. Quella strana nebbia descritta dal sindaco era un prodotto artificiale, non una magia.” spiegò Tsuki cercando di recuperare la calma anche se il rossore sulle guance non sembrava intenzionato a svanire, mentre Dorein si era portato due dita sulle labbra.

Bene, allora direi che abbiamo completato la nostra missione! E' ora di tornare a casa!” esultò Yukiteru e gli altri annuirono.

Il viaggio di ritorno verso la cittadina dove erano scesi dal treno fu alquanto piacevole. Dorein aveva creato dei grossi tentacoli dalla sua schiena per portare Tsuki, Arya, Kay e Yukiteru mentre la madre di quest'ultimo, Vaiter e Zafrina avevano deciso di tornare con le loro gambe. Avevano incontrato parecchi soldati ma, a quanto pare, nessuno di loro era più controllato dai collari.

I demoni erano svaniti tutti nel nulla ma nessuno dei maghi si domandò il perché, preferendo raggiungere la cittadina dove, molti bambini, poterono riabbracciare i loro cari, tra cui Oscel, il sindaco.

Furono preparati diversi carri per portare gli altri bambini a casa mentre diversi medici si presero cura di Tsuki e gli altri feriti.

Ah! Dimenticato!” esclamò Tsuki catturando l'attenzione degli altri “Devo andare a recuperare Marihito!”

Non ce ne sarà bisogno.” spiegò una voce femminile mentre la porta della taverna si apriva. Tsuki sgranò gli occhi per la sorpresa nel vedere entrare Zoe insieme a Rin, Marihito e gli altri bambini.

Ci abbiamo già pensato noi, my friend!” aggiunse Rin con un sorriso, squadrando poi da cima a fondo i corpi di Zafrina e Kay, le quali non parvero apprezzare appieno la cosa.

Sei ridotta ad uno straccio.” commentò Marihito con tono divertito, sedendosi di fianco a Tsuki che gli sorrise di rimando “Ho passato di peggio”.

Ora cosa farai?” domandò l'uomo, sistemandosi meglio sulla sedia, mentre Zoe e Rin si presentavano agli altri maghi di Last Hope.

Torneremo alla gilda... vuoi venire anche tu? Potremmo trovarti un alloggio a Zafirus e la tua conoscenza potrebbe tornare utile.” propose Tsuki con un sorriso, facendo pensare l'uomo che, alla fine, annuì lentamente “Ormai sono vecchio... è tempo che mi ritiri a fare il pensionato.” e scoppiò in una leggera risata, mentre Zoe si avvicinò ai due.

Non ho trovato chi cercavo in quel castello ma i tuoi compagni mi han detto che, nella vostra gilda, potrei avere più occasioni per raggiungere il mio obbiettivo.” disse la ragazza e Tsuki annuì.

Molto bene allora.” disse Zoe con voce seria “Gradirei poter entrare a far parte di Last Hope”.

Me too! Me too!” esclamò Rin saltellando intorno alla ragazza “Non potrei mai lasciarla andare da sola! She's my friend!”

Ti ho già detto che non sono tua amica.” sibilò Zoe allontanandolo con una mano mentre gli altri se la ridevano di gusto. Tsuki rise a sua volta ma pian piano la stanchezza prese il sopravvento e, come Arya, Yukiteru e Kay, cadde in un sonno profondo.

Gli altri uscirono dalla stanza e scesero di sotto, iniziando a mangiare e bere qualcosa.

Quindi è finalmente finita?” domandò Vaiter “La gilda che tanto vi ha fatto soffrire è finalmente distrutta?”

Lo sarà domani quando tornerò lì e farò crollare il castello.” spiegò Zafrina bevendo da un boccale di birra “Ma per il resto... sì, direi che li abbiamo spazzati via, questa volta per davvero”.

Però è strano sai... continuo a pensare a quella gemma... non ha lasciato tracce quando è esplosa.” commentò Vaiter e la ragazza parve innervosirsi “Bah che importa? I bambini solo liberi, la pietra è distrutta e la gilda è stata sconfitta! Vittoria per noi!”

Non volendo accettare ulteriori discorsi, la ragazza iniziò a bere e di lì a poco nacque una vera e propria festa a cui parteciparono tutti, anche Tsuki e gli altri, decisi a non perdersi i festeggiamenti.

Avevano compiuto la missione e i fantasmi del passato ora li avrebbero lasciati in pace. Per loro quella era una grandissima vittoria.



* * *



Ah... alla fine nessuno dei miei è sopravvissuto.” commentò Alexander seduto sul ramo di un albero poco lontano dalle mura di un accampamento della sua ex-gilda “Anche Qwavish deve essere morto, i collari hanno smesso di funzionare... beh credo sia meglio fare rapporto a Ruganax, di certo mi beccherò una bella strigliata!” e saltò giù dal ramo, fermandosi non appena avvertì il terreno tremare.

Poco lontano da lui si aprì un buco nel terreno e una figura umanoide uscì da esso. Era completamente coperta da una corazza simile ad un esoscheletro viola, aveva grandi occhi rossi, una coda irta di spine e due braccia addizionali munite di chele che gli spuntavano dalla schiena.

Alexander osservò sorpreso la creatura “Guarda te se non è il mio cucciolotto!” e la creatura corse da lui scodinzolando, facendosi accarezzare la testa.

Per fortuna almeno tu sei sopravvissuto e... cosa c'è qui?” domandò Alexander notando poi una strana gemma viola conficcata sulla schiena della creatura. La gemmea brillava di un debole bagliore, mettendo occasionalmente dei piccoli fulmini viola.

Uno strano sorriso si formò sulle labbra del ragazzo “Bene bene... ecco qualcosa di interessante”.

Master Alexander?” domandò un uomo alle sue spalle facendolo voltare.

Ah Irginus... ottimo tempismo, volevo giusto fare rapporto a Ruganax!” commentò il ragazzo con un sorriso e il maggiordomo annuì, creando un portale “Da questa parte allora. La vedo felice, master Alexander”.

Oh puoi ben dirlo Irginus.” sibilò Alexander con un ghigno sinistro “Puoi ben dirlo”.



























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Angolo dell'autore:

Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee anche La nostra gilda è tornata con un capitolo da ben 61 PA-GI-NE!!! Nuovo record per me! Completamente demolito il precedente!!!

Dunque dunque dunque!!! Tempo di annunci e congetture varie!

1) Per prima cosa, direi di passare subito al vincitore (in questo caso vincitrice) del secondo giro di gara di disegno che aveva come soggetto Edward!



ECCO A VOI IL DISEGNO VINCITORE!!!

kaori_kuran!!!!



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CONGRATULAZIONI!!!

Ringrazio anche Lilu_wolf per avermi inviato il suo disegno! Teoricamente dovrebbero esserci stati altri due partecipanti ma non hanno mai inviato il disegno ^^”


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2) Togliamoci di mezzo un'altra questione legata ai disegni! Il nuovo OC da disegnare per il prossimo premio sarà: Miel Lithien!!! Ed ecco a voi le sue caratteristiche!

Aspetto fisico: bassa, con un corpo nella norma, leggermente minuto ma ben allenato. Seno prosperoso, capelli lunghi biondo-ramati e mossi, spesso in disordine, occhi blu mare, più grandi del normale, con la pupilla leggermente ovale. Qualche lentiggine sulle guance, canini leggermente affilati e acuminati. Orecchie e coda da tigre. Sui polsi da delle specie di tatuaggi neri: due bracciali formati da una decorazione floreale.

Vestiario (qua potete scegliere voi quale versione disegnare o ricercare):

- in battaglia: lungo mantello nero con cappuccio che le copre metà viso, canottiera nera che si allaccia dietro al collo e lascia libere le braccia, pantaloni attillati neri, scaldamuscoli bianchi sugli avambracci, cintura larga di pelle marrone, borsa a tracolla, ampia e fatta di tela, stivali neri.

- periodo di pace: leggings, felpone con cappuccio, ballerine o scarpe in tela, cavigliere e braccialetti.

Bene! Ecco a voi l'oc da disegnare! Vi ricordo che potete disegnare da voi o farvi aiutare o trovare delle immagini già pronte o modificarne altre con photoshop!

3) Riguardo kaori_kuran: hai vinto questo turno perciò puoi scegliere una one shot da commissionarmi con gli oc che vuoi che vengano usati (puoi anche dirmelo per mp ovviamente)!

4) Malgrado la mia nuova strategia di aggiornare le fic a rotazione, la prossima fic che aggiornerò sarà di nuovo questa qua con il Capitolo Extra 2, ovvero la one shot commissionata da kaori.

5) Come già detto, questo capitolo (che ho dovuto riscrivere due volte) vanta ben 61 pagine perciò cercate di sforzarvi un minimo senza lasciare le recensioni da 10/11 parole e basta! Inoltre, chi vorrà partecipare a questa fic DOVRA' DIMOSTRARMI ALMENO DI AVER LETTO IL CAPITOLO, SENZA SBRIGARSI CON “CIAO BEL CAPITOLO, POSSO PARTECIPARE? FAMMI SAPERE, CIAO!” PERCHE' IGNORERO' QUELLE RECENSIONI. Siete stati avvisati.

6) Per molti di voi che potrebbero non avere un'ottima memoria, il prossimo capitolo ufficiale della fic, il capitolo 25, sarà un capitolo di intermezzo ma sarà anche provvisto del riassunto e dell'elenco personaggi aggiornato!!! Yeeeee! Così siete contenti!

Detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto!

See you around!!!


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Capitolo 28
*** Capitolo Extra 2 ***


Capitolo Extra 2



Richiesto da: kaori_kuran

OC Selezionati: Tsuki, Dorein, Kay, Vaiter, Zafrina, Yukiteru, Arya, Zoe, Rin, Ireth, Charlotte, Aileen, Fujiko, Sisara, Sebastian, Kaori Yuno, Leya + diverse comparse

Collocazione temporale: AU scolastica ambientata ai giorni nostri

Eccoci qua con il capitolo premio per kaori_kuran che ha voluto andare fuori dagli schemi chiedendomi una one-shot scolastica con i vostri OC! Non sono molto bravo in questo genere di fic perciò spero che vi possa piacere! Buona lettura!

Piccola nota: essendo una scuola, sarebbe normale pensare a delle classi secondo l'età ma avrei dovuto creare svariate classi perciò, solo in questa shot, tutti gli oc presenti avranno grosso modo la stessa età, così da poter essere messi nella stessa classe.

Seconda piccola nota: Kaori Yuno qui verrà chiamata Yuno.



Una normale giornata scolastica



"Aileen muoviti o arriveremo in ritardo!" urlò una ragazza dai capelli biondi mentre correva sul marciapiede, facendo attenzione a non finire addosso ai passanti.

"Ma siamo già in ritardo, Yu-chan!" urlò di rimando una ragazza dai capelli blu qualche metro indietro, cercando di restare al passo con la compagna che non sembrava proprio incline a rallentare.

"Non importa! Prima arriviamo meglio è!" ribatté Yuno evitando al pelo una grossa pozzanghera per poi fermarsi davanti ad un semaforo rosso, iniziando a battere nervosamente il piede a terra. Aileen la raggiunse poco dopo cercando di riprendere fiato ma un istante dopo, la luce verde del semaforo si accese e Yuno ripartì in quinta facendo disperare l'amica.

Le due ragazze continuarono a correre come delle dannate raggiungendo infine un enorme edificio bianco circondato da un muro di cinta. Il cancello di ferro era ancora aperto, con somma felicità di Yuno che si fermò proprio davanti all'entrata, leggendo per un attimo la scritta in metallo che componeva un arco sopra al cancello: Last Hope High School.

Emettendo un lungo sospiro, Yuno si guardò attorno, scrutando attentamente i dintorni per individuare qualcuno. Non vedendo nessuno, entrò nel cortile della scuola con Aileen alle spalle, riuscendo ad arrivare fino all'entrata vera e propria dell'edificio dove erano presenti parecchi armadietti quadrati per le scarpe.

Entrambe le ragazze si tolsero le scarpe da ginnastica indossando le scarpe bianche obbligatorie a scuola, le quali completavano la divisa scolastica composta da delle calze nere, una gonna nera lunga fino alle ginocchia, una camicetta bianca per l'estate e un fiocchetto rosso.

Sbadigliando, Yuno riprese in mano la sua cartella nera e si avviò verso i corridoi della scuola "Andiamo Aileen, forse riusciamo ad arrivare prima dell'inizio della prima lezione".

"Spiacente, ma prima dovrete andare da un'altra parte." sibilò una fredda voce femminile che le fece trasalire all'istante. Girandosi lentamente, le due ragazze videro una loro coetanea appoggiata contro il muro di fianco all'ingresso, intenta a fissarle intensamente con i suoi occhi blu. La divisa era uguale alla loro, solo che lei aveva una fascia arancione intorno al braccio destro.

"C... Charlotte..." balbettò Aileen sapendo già che cosa le sarebbe successo.

"Ben quindici minuti di ritardo." disse Charlotte guardando il suo orologio da polso "Conoscete le regole. In presidenza. Ora".

Yuno e Aileen abbassarono lo sguardo annuendo per poi dirigersi verso le scale che le avrebbe portate fino al terzo piano, dove si trovava la presidenza.

"Ah~ che rottura! Alla fine non ce l'abbiamo fatta..." commentò Yuno grattandosi svogliatamente la testa mentre la porta della presidenza diventava sempre più visibile.

"Non preoccuparti, magari non ci dirà niente..." provò a rassicurarla Aileen ma neanche lei sembrava tanto sicura delle sue parole.

Quando furono entrambe davanti alla porta, Yuno bussò un paio di volte, restando poi in attesa fino a quando una voce femminile, a lei fin troppo familiare, si udì nell'aria "Avanti".

Le due studentesse entrarono nell'ufficio della preside, una ragazza dai lunghi capelli viola che all'apparenza sembrava più giovane di loro, e dopo un breve inchino fecero per sedersi su delle sedie poste davanti alla scrivania della preside, solo che una di esse era già occupata da una ragazza dai canini sporgenti che trucidò Yuno con un'occhiataccia.

"Aghisa..." sibilò la bionda ricambiando lo sguardo ostile per poi sedersi di fianco a lei insieme ad Aileen, la quale ormai era visibilmente a disagio in quella situazione.

"Voi due. Niente sfuriate nel mio ufficio." le ammonì all'istante la ragazza seduta dall'altra parte della cattedra e le due studentesse, sbuffando, dissero "Sì, preside Aika".

"Molto bene... ora passiamo al motivo per cui siete tutte e tre qui. Siete arrivate in ritardo e lo sapete bene che certi comportamenti non sono tollerati, così come non sono tollerate le risse, gli schiamazzi, le sigarette e tutto quel genere di cose. Ve lo ricordate, vero?" domandò Aika con voce calma e le tre ragazze annuirono ma solo Aileen la guardò direttamente.

"Bene, allora se lo sapete..." continuò Aika spostando lo sguardo su Yuno e Aghisa "... si può sapere perché questa è la terza volta che a voi due vi vedo qua dentro questa settimana?! E siamo soltanto a martedì!!!"

Le due continuarono a tenere lo sguardo distante dalla preside mentre delle piccole gocce di sudore scendevano lungo i loro volti.

"Ieri siete arrivate entrambe in ritardo come stamattina e nel pomeriggio siete arrivate alle mani per colpa di una spallata!" continuò Aika battendo le mani sulla scrivania.

"A tal proposito è stata la biondina che..." iniziò Aghisa venendo trucidata da un'occhiataccia da Aika "Se devi dire qualcosa, alza la mano! Se non te ne fossi accorta siamo a scuola!"

Aghisa chiuse di scatto la bocca alzando leggermente la mano destra mentre Yuno faceva di tutto per nascondere il ghigno che le stava deformando le labbra. Dopo essersi massaggiata le tempie, Aika diede il permesso di parlare ad Aghisa.

"Come stavo dicendo... è stata la biondina qui presente a colpirmi con una spallata mentre uscivo dal bagno e non si è neanche scusata, ma di quello non mi sorprendo visto il suo carattere." spiegò la ragazza lanciando un'occhiata eloquente a Yuno che non poté rimanere zitta "Mi scuserò solo quando tu lo farai per prima! Mi ricordo ancora di quando mi hai fatta inciampare in mensa per chissà quale motivo!"

"Mi annoiavo." ammise Aghisa con un ghigno e, prima che Yuno potesse reagire, Aika colpì nuovamente la cattedra "Finitela! Questo è un liceo, non una scuola materna! Se proprio volete lottare iscrivetevi ad un club sportivo e sfogatevi lì! Dovete solo ringraziare che il vicepreside Ruganax è a casa in malattia altrimenti vi avrebbe fatto mettere in ginocchio sui gusci di pistacchio sul tetto della scuola sotto il sole a picco!"

Yuno e Aghisa deglutirono nello stesso istante e ciò portò la preside a sospirare "Per fortuna Aileen è la prima volta che arriva in ritardo perciò non ha motivo di essere punita come voi... per questa volta." e anche la diretta interessata si ritrovò a deglutire.

Quando ebbe finito di parlare, qualcuno bussò alla porta e Charlotte entrò poco dopo, portando con sé una ragazza dai lunghi capelli azzurri e dal ghigno inquietante.

Aika maledì il giorno in cui aveva deciso di diventare preside "Ireth... anche lei è arrivata in ritardo?"

"No, l'ho beccata con una bomboletta spray mentre sporcava le pareti della palestra." spiegò Charlotte con tono piatto facendo sogghignare Aghisa e Yuno, mentre Ireth fece spallucce "Era un'opera d'arte sorella e tu mi hai fermata sul più bello!"

"Danneggiare le proprietà della scuola con della vernice spray per creare delle 'opere d'arte' non ti esclude dalle regole scolastiche." spiegò Charlotte con tono freddo mentre Aika si massaggiava le tempie "Ok basta così! Non ho né la voglia né la pazienza di stare a sentire i vostri discorsi perciò faremo così! Tutte e quattro vi fermerete dopo l'orario di lezione per lavare i muri verniciati da Ireth!"

Yuno e Aghisa guardarono con occhi sgranati la preside, rivolgendo poi uno sguardo carico d'odio alla ragazza dalle trecce azzurre che si limitò a fare spallucce con un ghigno. Aileen, invece, iniziò seriamente a preoccuparsi per la sua incolumità.

"Ora andate in classe e giuro che se vi vedo qua dentro ancora una volta vi farò rimpiangere le punizioni di Ruganax!" sbottò Aika indicando poi la porta "Charlotte, scortale fino alla loro aula, voglio evitare altri problemi".

La ragazza annuì e uscì dalla stanza, venendo seguita a ruota dalle altre quattro, le quali poi videro un ragazzo dai capelli bianchi fermo ad aspettarle nel corridoio. Indossava la divisa scolastica maschile, composta da scarpe bianche, pantaloni neri, camicia bianca e cravatta rossa, oltre ad una fascia simile a quella di Charlotte che, dopo un cenno del capo, disse "Ashuros, Aghisa deve tornare in classe senza contrattempi, pensaci tu".

"Ricevuto." annuì il ragazzo per poi avviarsi lungo il corridoio seguito da Aghisa che scoccò un'ultima occhiataccia a Yuno, la quale ricambiò senza problemi prima di seguire Charlotte insieme alle altre.

Camminarono per pochi minuti, fino a raggiungere la porta di un'aula. Dopo che Charlotte ebbe bussato, una voce maschile disse "Avanti." e la giovane aprì la porta, facendo un breve inchino all'uomo intento a scrivere qualcosa alla lavagna.

"Professore Marihito, ho le tre studentesse assenti." spiegò Charlotte spostandosi di lato così da far entrare Yuno, Aileen ed Ireth. L'uomo le sorrise e ringraziò "Molto bene voi tre, andate a sedervi e prendete appunti. Questo tipo di equazioni sono molto complicate".

Yuno e Aileen annuirono mentre Ireth andò semplicemente a sedersi al suo posto intanto che Charlotte usciva dall'aula chiudendosi la porta alle spalle.

Yuno lanciò una breve occhiata alla classe prima si camminare verso il fondo. Malgrado non fosse enorme, era confortevole come classe e aveva quattro file da cinque banchi ciascuna.

Nella prima erano seduti Zoe, Tsuki, Arya, Aileen e Dorein, ovvero gli studenti più calmi della classe. Subito dietro di loro c'erano la stessa Yuno, Rin, Sisara, Leya e Kay, i quali erano più o meno calmi se lasciati stare ma ad esempio Yuno e Kay erano più suscettibili di altri.

Nella terza fila, invece, c'erano Ireth, il cui banco era pieno di disegni e incisioni varie, Vaiter, che fissava il cielo con espressione vuota, Fujiko, intenta ad ammirare il piccolo gioiello che portava appeso ad un braccialetto, e Sebastian, il quale non sembrava particolarmente emozionato dalla lezione.

L'ultima fila era per Yukiteru e Zafrina, già addormentati sul banco a quell'ora. Yuno alzò gli occhi al cielo a quella vista ma non disse niente e, dopo essersi seduta, aprì la cartella e prese un quaderno, iniziando a prendere appunti.

I minuti sembravano non passare mai e dopo la prima mezz'ora buona parte della classe stava già dando segni di cedimento davanti a tutte quelle equazioni. Marihito, di tanto in tanto, lanciava delle occhiate alla classe, sospirando nel vedere che Ireth si era addormentata a sua volta mentre gli altri si stavano facendo sempre meno attenti.

Girandosi di colpo, scagliò il gessetto in testa a Yukiteru, svegliandolo all'improvviso.

"Eh?! C... cosa succede?! Presente!" borbottò il ragazzo guardandosi attorno con aria confusa, facendo sogghignare alcuni dei suoi compagni, compreso il professore "Ben svegliato Yukiteru, ti ho già segnato presente durante l'appello, non preoccuparti. Mi chiedevo se potevi aiutarmi a risolvere quest'equazione di quarto grado".

Yukiteru fissò l'insieme di numeri e lettere alla lavagna con aria assente, grattandosi nervosamente la testa con una mano "Ehm... n... non so quale sia la soluzione".

"Un vero peccato... allora chiederò alla tua compagna." disse Marihito e scagliò un gessetto in testa a Zafrina la quale alzò di scatto la testa "Terremoti! Vulcani! Tempeste!" e a questo giro gli altri trattennero a stento delle risate.

"Zafrina, questa è una lezione di matematica, non di scienze della terra." precisò Marihito con un leggero sorriso "Puoi aiutarmi a risolvere quest'equazione?" e, come con Yukiteru, la reazione di Zafrina non fu delle più brillanti "Ecco... io... non ho seguito..."

"Capisco... allora Ireth..." iniziò il professore fermandosi nel momento stesso in cui vide la ragazza alzare un foglio di carta con su scritto 'Non ho capito niente prof!'

Massaggiandosi le tempie, l'uomo riprese a scrivere per qualche minuto, guardando poi l'orologio "Beh direi che vi ho tartassati abbastanza, gli ultimi dieci minuti ve li lascerò trascorrere in santa pace in vista di domani".

I vari studenti si guardarono tra di loro confusi e alla fine Tsuki, la rappresentante di classe, alzò la mano "Scusi professore, cosa intende dire con 'in vista di domani'?"

"Beh ho notato che queste equazioni vi annoiano così ho pensato di preparare una bella verifica di due ore per domani, così da concludere la faccenda." spiegò Marihito con un sorriso sereno facendo calare un silenzio di tomba nella classe.

"Chiedo scusa professore..." iniziò Zoe alzando la mano "... sta cercando di dirci che domani ci sarà una verifica di due ore su questi argomenti?"

"Precisamente." sentenziò l'insegnante firmando il registro per poi prendere la sua borsa ed uscire dall'aula "Vedete di fare silenzio fino al suono della campanella, mi raccomando!" chiudendo la porta con calma.

Un innaturale silenzio tornò a regnare nell'aula mentre i vari studenti fissavano la porta della stanza, sperando di cuore di vedere rientrare l'insegnante e sentire le fatidiche parole "Stavo solo scherzando." ma dopo quasi tre minuti di attesa, la porta continuò a restare chiusa, al che Yuno si alzò lentamente e si avvicinò alla cattedra.

La ragazza prese in mano il registro e lo aprì, iniziando a sfogliarlo fino a fermarsi su una pagina specifica. Ciò che lesse la fece sbiancare completamente e, abbassando il registro, permise a Tsuki e Arya di leggere a loro volta la piccola nota segnata per il giorno dopo: 'Verifica di matematica dalle 10 alle 12. Argomento/i: equazioni'.

"Alla fine l'ha segnata veramente..." commentò Tsuki accasciandosi sulla cattedra.

"But that's not fair!" protestò Rin alzandosi in piedi "Oggi abbiamo anche delle lezioni pomeridiane, non possiamo anche prepararci per domani! It's impossible!"

"Deve averla segnata dopo aver visto una certa mora intenta a dormire." ipotizzò Kay con un sorrisetto poco rassicurante e Zafrina, ormai completamente sveglia, colse al volo la citazione "Ohi hai qualche problema per caso?"

"Io? Direi più che altro noi visto che grazie a te, Yukiteru e Ireth dobbiamo studiare per domani anziché rilassarci." spiegò Kay senza neanche guardarla e la cosa fece innervosire ancora di più Zafrina "Non fare tanto la santarellina! Scommetto che neanche tu hai preso appunti!"

Kay si girò verso di lei mostrandole un quaderno con tutti gli esercizi svolti alla lavagna, senza nascondere un ghigno vittorioso "Purtroppo per te, io non sono una che dorme in classe".

Zafrina fece per risponderle ma Tsuki batté violentemente le mani “Ok ok evitiamo altre discussioni! Il motivo per cui ha segnato una verifica per domani non mi importa ma vorrei evitare di far finire la classe nei guai a causa di urla e bisticci vari!”

La fai facile tu... passi tutto il tuo tempo libero a studiare e non hai di certo problemi come alcuni di noi.” commentò Yukiteru con sguardo stanco “Io devo pregare ogni volta gli dei per avere un sei!”

Al posto di dormire potresti tentare di seguire le lezioni...” commentò Dorein con voce piatta girandosi verso il compagno di classe che sbuffò sonoramente “Non è colpa mia se quelle lezioni sono soporifere!”

Vuoi dire TUTTE le lezioni?” domandò Zoe alzando un sopracciglio.

Quasi... educazione fisica e storia sono quanto meno interessanti.” rispose Yukiteru facendo spallucce.

Peccato che abbiamo altre otto materie oltre a quelle...” osservò Sebastian con un sorriso tirato facendo ridacchiare alcuni compagni di classe.

Lezioni soporifere o no... non ci resta che studiare a casa per domani. Le materie di oggi non sono esattamente semplici...” commentò Yuno tornando a sedersi al suo banco per poi prendere un libro di inglese dalla cartella.

Ehm... Yu-chan... io, te e Ireth dobbiamo fermarci dopo la fine delle lezioni per punizione...” le ricordò Aileen facendola pietrificare all'istante.

L'avevo dimenticato...” sussurrò la bionda sbattendo la fronte sul banco mentre da dietro alcuni dei suoi compagni sogghignavano.

Eddai sorella, non sarà così male!” commentò Ireth scoppiando poi a ridere, al che Yuno si girò di scatto verso di lei “Non potevi proprio farne a meno di fare dei graffiti, vero?”

L'azzurra fece nuovamente spallucce “Opere d'arte a mio avviso, per lo meno avrei reso più colorati i muri della scuola!”

Yuno si massaggiò la fronte mentre Tsuki cercava di non perdere la pazienza. Era la rappresentante di classe insieme a Zoe e non era raro che la preside chiedesse spiegazioni riguardo al comportamento della loro classe.

-Decisamente un buon modo per iniziare la giornata...- pensò la ragazza tornando a sedersi al suo banco. Di fianco a lei si avvicinò Zoe “Tsuki, ti ricordo che noi abbiamo quella riunione durante la pausa pranzo”.

Oh no... dobbiamo proprio?” altra cosa che non sopportava di quel ruolo: le riunioni di istituto, soprattutto quelle durante la pausa pranzo.

Temo di no. L'argomento è importante.” spiegò Zoe con voce piatta e il suo sguardo non accettava un 'no' come risposta.

Ma ho passato due ore a prepararmi il pranzo!” protestò la compagna senza tuttavia smuovere Zoe la quale negò con la testa “Potrai mangiare prima della riunione, dovresti avere circa cinque minuti”.

In cinque minuti io riesco a malapena ad aprire il bento...” mugugnò Tsuki abbassando la testa.

Se vuoi puoi darlo a me.” disse Dorein con voce piatta dietro di lei.

Dorein... lo so che ti piace la mia cucina ma non ti lascerei il mio pranzo neanche per un dieci in tutte le materie!”

E dire che un bel dieci in educazione fisica potrebbe servirti, visto il tuo successo negli sport.” scherzò Yukiteru, attirando le ire della ragazza su di sé “Guarda che non mi sono scordata di quando mi hai tirato quella palla in faccia!”

Era palla avvelenata per la miseria! Cosa dovevo fare, avvisarti che stavo per colpirti e farti schivare il colpo?!” ribatté Yukiteru al che alcuni dei loro compagni si massaggiarono la fronte. Quei due erano come cane e gatto quando si parlava di sport e ginnastica.

La loro discussione venne interrotta dalla campanella che indicava il cambio d'ora. Tsuki parve calmarsi e prese la sua cartella “Andiamo, dobbiamo raggiungere il laboratorio di economia domestica.” lanciando poi un'occhiata a Yuno “Senza causare problemi. Chiaro?”

Yuno alzò gli occhi al cielo ma annuì e, insieme al resto della classe, andò nel laboratorio assegnato alla materia in questione. L'enorme stanza era provvista di grossi banchi da lavoro, forni, piccoli lavandini e vari attrezzi per la cucina.

Molto bene studenti.” disse il loro insegnante, il professor Crotalux “Ora formate delle coppie e preparate tutto l'occorrente per preparate dei dolci. Oggi ci dedicheremo a tiramisù e crème caramel”.

Nel giro di qualche minuto, le coppie vennero formate: Tsuki e Arya, Zoe e Rin, Aileen e Yuno, Kay e Zafrina (messe insieme per volere dell'insegnante), Yukiteru e Dorein, Ireth e Fujiko, Sisara e Leya, Vaiter e Sebastian.

Bene, ora decidete pure quale dolce preferite cucinare e mettetevi al lavoro.” disse Crotalux mentre si metteva a leggere un libro di cucina dietro alla cattedra, lasciando lavorare gli studenti.

*

(Piccolo avviso: le seguenti scene delle varie coppie si svolgeranno nello stesso momento. Buona lettura!)

*

Ok Arya, faremo il tiramisù.” decise Tsuki fissando la lavagna “Per lo meno non rischieremo di creare una pappetta al posto di un budino...”

Va bene.” annuì la compagna prendendo delle uova “Come gestiamo i compiti?”

Tu pensa a dividere i tuorli dagli albumi, io penserò a preparare il caffè per dopo.” spiegò la capoclasse e la compagna si mise a dividere come richiesto dalla ricetta, cercando di non mischiare i due composti. Dopo alcuni minuti, il suo lavoro fu compiuto e poté iniziare a montare i bianchi a neve mentre Tsuki pensava ai rossi, mischiandoli insieme a dello zucchero.

Dopo aver unito il tutto insieme a del mascarpone, Arya iniziò a mischiare per bene il composto creando una densa crema dall'aspetto invitante mentre Tsuki preparò una teglia con dentro dei biscotti savoiardi imbevuti nel caffè. Cercando di distribuire la crema in modo unanime, le due ragazze riuscirono infine a creare un tiramisù dall'aspetto gradevole e come tocco finale diedero una spolverata di cacao per poi mettere il tutto in frigo.

Arya sospirò soddisfatta e, con un dito, prese un po' di crema rimasta nella ciotola, gustandola con piacere e pietrificandosi un istante dopo con gli occhi semi-aperti.

Tsuki parve notarlo e le chiese se andasse tutto bene.

Tsuki... quanto zucchero ci hai messo dentro...?”

La compagna ci pensò su “Cinque cucchiai!” e a sentire quel numero per poco Arya non vomitò caramello misto a zucchero filato.

E... hai zuccherato anche il caffè...?”

Sì, perché? Il caffè di per sé è amaro.” spiegò Tsuki con un sorriso e Arya pregò che Crotalux non avesse problemi di diabete.

*

Zoe e Rin avevano deciso di preparare un tiramisù come le loro compagne solo che i problemi parvero sorgere fin da subito quando Zoe provò a montare i bianchi con un frullino elettrico, solo che, anziché venire su a neve, restavano allo stato liquido.

La ragazza allora esaminò per bene il contenuto del recipiente e vide diverse macchioline arancioni.

Rin... hai separato per bene i rossi dai bianchi?” domandò allora e il ragazzo si grattò distrattamente la testa “Err... yes, my friend. Solo che... un rosso si è aperto a metà e mi è finito in mezzo ai bianchi così ho cercato di recuperarlo con un cucchiaio”.

Zoe si massaggiò la fronte chiudendo gli occhi “Beh non dovrebbero esserci troppi problemi... alla fine il sapore sarà lo stesso.” e continuò a lavorare fino a quando non passò la crema al compagno “Usa la frusta”.

Oh dear, non ti facevo tipa da certe cose.” scherzò il ragazzo ricevendo come scherzosa risposta un cucchiaio di legno in piena fronte, provocandogli un grosso bernoccolo.

Non ho tempo per le tue scemenze...” sibilò Zoe con un leggero tic all'occhio “Ora mischia bene il tutto con la frusta, io penso al caffè.” e si mise davanti alla macchinetta. Visti alcuni piccoli incidenti avevano deciso di cambiare il metodo per fare il caffè utilizzando delle semplici cialde. Il problema più grande? Chi riforniva i laboratori mischiava spesso e volentieri le cialde per quelle macchinette e quelle per il bar.

Zoe, non avendo badato troppo alla cosa, non si accorse di aver preso una cialda per il caffè decaffeinato ma continuò imperterrita nella preparazione del dolce e alla fine, fragoroso starnuto causato dal cacao a parte, il tiramisù fu messo in frigo.

*

Crème caramel.” disse Yuno con tono deciso “Prepareremo un semplici budino, non dovrebbe essere troppo difficile!” ma Aileen sapeva bene che l'amica non era una cima in economia domestica e più volte aveva dovuto cercare, inutilmente, di rimediare ai suoi impasti velenosi e tossici.

Senza dire altro, Aileen accese il forno e lo settò alla temperatura ottimale per riscaldarlo, mentre Yuno si dedicò a prendere delle uova e una ciotola dove poterle poi unire insieme allo zucchero.

Aileen ebbe un sussulto nel preparare il latte con la vaniglia quando vide Yuno intenta a rompere il primo uovo.

Yu-chan, rompilo con...!” Yuno diede un colpo secco e deciso sul bordo della ciotola, mandando in frantumi l'uovo e spargendo il contenuto sul bancone “... delicatezza...”

Err... uova troppo fragili?” balbettò Yuno con un sorriso tirato prendendone un altro mentre Aileen finiva di preparare il tegame con latte e vaniglia. Preparato il tutto, misero a cuocere dello zucchero per preparare il caramello e per poco Yuno non si ustionò con il pentolino visto che aveva le maniglie di ferro.

Dopo quasi un'ora di preparazione, e sventati avvelenamenti, ebbero preparato il loro budino e lo misero a raffreddare in uno speciale frigorifero adibito a quei compiti così da poter evitare le quattro ore di attesa.

Mentre Aileen si lavava le mani, Yuno sistemava alcune cose e la rassicurava di aver già settato il refrigeratore.

Un campanello d'allarme suono nella testa della ragazza ma per qualche folle motivo lo ignorò.

*

Crème caramel”.

Tiramisù”.

I primi cinque minuti di 'lavoro di gruppo' furono un continuo dibattito su quale dolce preparare. Nessuna delle due ragazze aveva preferenze ma dato che Zafrina aveva proposto il Crème caramel, Kay si sentiva in dovere di darle contro proponendo l'altro dolce.

Se non ci diamo una mossa non finiremo in tempo...” sibilò Zafrina minacciando la compagna con una frusta metallica.

In tal caso muoviti e prendi i savoiardi. Sono essenziali per il tiramisù.” sentenziò l'albina usando un grosso cucchiaio di legno come arma da difesa.

Non ci penso nemmeno! Prepareremo un budino!” ribatté Zafrina con un ringhio e Kay non parve cedere terreno “Posso al massimo concederti di leggere la ricetta del crème caramel ma noi prepareremo un tiramisù!”

Dopo altri dieci minuti di discussione, entrambe decisero di preparare un dolce a testa così da non avere alcun problema e così si misero al lavoro. Unico problema: entrambe volevano sabotare l'altra così da avere l'ultima parola sull'argomento e ciò non poteva che portare solo guai alle due...

*

Dopo appena dieci minuti dall'inizio della preparazione del crème caramel, Crotalux sentì una strana puzza di bruciato provenire dal banco di Yukiteru e Dorein, così si avvicinò ai due, notando il pentolino fumante.

Ne deduco che lì dentro ci fosse dello zucchero?”

Yukiteru gli fece vedere il contenuto del pentolino cercando di non annusare troppo. Quell'odore era alquanto nauseabondo.

Non sapevo che cucinassimo anche del catrame...” scherzo Crotalux con tono divertito “Oh beh, l'importante è che il risultato finale sia comunque decente.” e tornò a sedersi dietro la scrivania.

Non abbiamo più zucchero.” osservò Dorein fissando il suo compagno che incrociò le braccia al petto “Non lo sapevo ok? Altrimenti non lo avrei usato tutto per fare del caramello...”

Resta il fatto che senza zucchero non possiamo avere del caramello e senza caramello il crème caramel diventerà un semplice budino alla vaniglia.” spiegò Dorein con voce piatta ma Yukiteru parve avere un'idea e gli mostrò un piccolo tubetto dalla quale usciva un denso liquido marroncino.

Lascia fare a me! Ho tutto sotto controllo!”” esclamò Yukiteru con un ampio sorriso e Dorein fece spallucce “Se lo dici tu...”

*

Che ne dici se facciamo esplodere qualcosa dentro il forno?” domandò Ireth con un sorrisetto inquietante mentre giovava con alcune uova lanciandole in aria come un giocoliere.

Preferirei di no.” disse Fujiko con un leggero sorriso “Il forno ci servirà per il bagnomaria del crème caramel, dopo potrai usarlo come vorrai.” e la compagna dai capelli azzurri annuì energicamente perdendo la presa su due uova che andarono ad abbellire il tavolo da lavoro.

Abbiamo altre uova...?” domandò Fujiko fissando le uniche due rimaste in mano ad Ireth la quale, mantenendo il sorrisetto, negò con la testa.

Perfetto... credo che il nostro sarà solo un assaggio di dolce...”

Significa che posso far esplodere qualcosa nel forno?”

No... significa che dovremo creare dei dolci grandi quanto un pasticcino.” spiegò Fujiko cercando di fare i calcoli per le dosi da usare.

Ooooh capisco... e quando potrò...?”

Dopo.” fu la rapida risposta di Fujiko mentre cercava uno stampino adatto al loro piccolo dolce.

*

Sisara e Leya erano tra le più calme. Avevano deciso di comune accordo di preparare un tiramisù ma vi era un piccolo problema a monte.

Dici che dovremmo usare il cacao dolce o quello amaro?” domandò Sisara guardando i due piccoli contenitori e la sua compagna non seppe darle una risposta adeguata “Credo vadano bene entrambi... possiamo usarli tutti e due, no?”

Entrambe avevano voti bassi in quella materia e il più delle volte apportavano delle piccole modifiche alle ricette non essendo sicure di quella originale.

Mettendo da parte il cacao, che serviva solo alla fine, iniziarono a preparare la crema principale ma anche in quel caso non andò tutto bene.

Leya, abbiamo poco zucchero normale.” disse Sisara mostrando il barattolo semi-vuoto.

Usa lo zucchero di canna, andrà bene lo stesso.” disse la compagna iniziando poi a miscelare il tutto insieme alle uova e al mascarpone. Il tocco finale arrivò al momento di mettere i savoiardi nella teglia.

Non credi che siano troppo spessi per essere intinti nel caffè?” domandò Leya osservando un biscotto mentre Sisara ci versava sopra del caffè.

Pensi che dovremmo sbriciolarli prima?” propose la compagna e Leya annuì iniziandoli a sbriciolare uno ad uno, senza rendersi conto che, così facendo il caffè non sarebbe stato trattenuto dai biscotti.

Alla fine finirono il loro tiramisù modificato e diedero una spolverata di cacao dolce e amaro, mettendo poi il dolce in frigo.

*

Quindi il crème caramel è un budino alla vaniglia con del caramello sopra, no?” domandò Vaiter e Sebastian annuì “Non lo hai mai mangiato?”

Non sono un fanatico del caramello... è amaro!” protestò il ragazzo preparando le varie uova e lo zucchero.

Credo sia una questione di gusti... certe persone lo adorano più dello zucchero normale.” commentò Sebastian iniziando a preparare la crema mentre a Vaiter toccava lo sgradevole compito di preparare il caramello.

Che odore...” bofonchiò Vaiter tappandosi il naso “Non possiamo preparare un semplici budino alla vaniglia?”

Il professore ci ha detto di preparare un tiramisù o un crème caramel... perché hai proposto il crème caramel se non ti piace il caramello?” domandò Sebastian leggermente confuso.

Perché nel tiramisù c'è il caffè... e il caffè è amaro!” spiegò Vaiter con un ampio sorriso mentre il suo compagno si massaggiava le tempie “Tu e il tuo odio per le cose amare...”

Almeno io non ho paura di una frusta.” osservò Vaiter prendendo in mano l'utensile e Sebastian sussultò leggermente “Tienila lontana! Non oso immaginare cosa ci potresti fare! Scommetto che ci potresti torturare qualcuno!”

Tu e la tua fobia... non è che ogni singolo oggetto può essere usato per torturare...”

Il vicepreside Ruganax mi ha messo in punizione e gli sono bastate due gomme per farmi cadere in depressione!”

Ok... riformulando la frase: non è che ogni singolo oggetto, che non sia in mano a Ruganax, possa essere usato per torturare qualcuno...”

La prossima volta prenditi tu la colpa... vedremo cosa ne penserai poi...”

*

Quando tutte le coppie ebbero concluso i loro dolci, l'insegnante iniziò una piccola lezione di storia riguardo proprio quei due dolci e, com'era prevedibile, bastarono pochi minuti per mettere fuori gioco metà della classe mentre l'altra metà lottava per non cadere in un sonno profondo.

Finalmente arrivò il momento tanto atteso, e temuto, ovvero quello della degustazione dei dolci, dove Crotalux avrebbe assaggiato i vari dolci preparati e avrebbe dato un voto ai vari studenti, alcuni dei quali speravano disperatamente di prendere almeno una sessanta su cento, vista la loro situazione.

Bene, direi che possiamo iniziare.” disse il professore per poi andare da Tsuki e Arya, osservando il loro tiramisù “L'aspetto è ottimo, non c'è che dire. Arya prendi una paletta e mettimene un pezzetto in un piattino”.

La ragazza fece come richiesto e Crotalux annuì nel vedere che il dolce manteneva la sua forma senza sfaldarsi, il che era un'ottima cosa. Prendendo poi un cucchiaino, ne prese un po' e lo mangiò gustandolo a fondo, salvo poi pietrificarsi all'istante come Arya.

Tutto bene?” domandò Tsuki e il professore, dopo aver posato il cucchiaino, riuscì ad ingoiare a fatica, con tanto di tic nervoso all'occhio destro “Quanto zucchero... ci avete messo...?”

Cinque cucchiai per la crema e due nel caffè.” disse Tsuki con un leggero sorriso mentre Arya si portava le mani sulla bocca. Stava pregando davvero con tutto il cuore che Crotalux non avesse problemi di diabete.

L'insegnante si limitò ad annuire e alla fine segnò il punteggio sul registro, avvisando gli studenti che alla fine avrebbe detto tutti i voti, dopodiché passò alla seconda coppia e osservò il tiramisù di Zoe e Rin, annuendo per l'aspetto. Come con Arya, chiese una fetta del dolce e Zoe fu lesta a servirgliela onde evitare di far combinare qualcosa a Rin.

Il professore assaggiò il dolce gustandolo meglio rispetto a quello di Tsuki e Arya ma un piccolo particolare non sfuggì alle sue papille gustative “Non sapevo che si usasse il caffè decaffeinato.” e Zoe sgranò leggermente gli occhi per la sorpresa mentre Rin cercava di non ridere alla vista della faccia sorpresa della compagna.

Poco male, alla fine il sapore non cambia neanche troppo ma di sicuro non è un voto pieno.” disse Crotalux segnando il voto per poi andare dalla terza coppia mentre Rin si beccava un cazzotto in piena faccia. Il suo sogghignare non era passato inosservato agli occhi di Zoe.

Yuno ed Aileen erano intente a rimuovere il crème caramel dallo stampino ma, non appena lo ebbero girato, il budino cadde sul piatto producendo un rumore alquanto strano, come se fosse duro come il ghiaccio.

Le due ragazze osservarono interdette il dolce mentre Crotalux provava a prenderne un pezzo con un cucchiaino, constatando la sua consistenza “Credo che questo sia il primo ghiacciolo al crème caramel che vedo in tanti anni di insegnamento.” scherzò poi annotando il voto per le due ragazze mentre Yuno toccava il dolce con un dito, leccandosi poi il polpastrello “Però è buono!”

L'insegnante ridacchiò a quell'osservazione ma passò comunque alla coppia successiva, restando leggermente interdetto alla vista di due dolci diversi per mano di Zafrina e Kay “Non vi avevo detto di lavorare in coppia?”

Sì, ma questa qui non ne voleva sapere di cucinare un dolce con me così ognuna di noi ha preparato il suo.” spiegò Kay spingendo in avanti il suo tiramisù, mentre Zafrina fece lo stesso con il suo crème caramel ancora nello stampino, non senza lanciare un'occhiataccia alla compagna di classe.

Crotalux sospirò leggermente. Sperava davvero di riuscire a farle lavorare insieme. Vane speranze le sue.

Senza indugiare oltre, Zafrina preparò un piatto e capovolse il suo dolce salvo poi sgranare gli occhi per la sorpresa nel vederlo sciogliersi senza mantenere la sua forma, con tanto di caramello misto a tutto il resto.

Mmm... mi sa che non hai usato il latte giusto, vero?” domandò allora Crotalux annotando qualcosa sul registro mentre Zafrina fissava con odio Kay, la quale faceva di tutto per NON nascondere il piccolo ghigno sulle labbra.

Ok, ora proviamo il tuo tiramisù, Kay.” disse Crotalux e assaggiò anche il suo dolce ma, sgranando all'inverosimile gli occhi, dovette lottare contro l'impulso di sputare quello che aveva in bocca. Dopo quasi un intero minuto, riuscì a mandare giù “Kay... c'è del sale in questo tiramisù”.

L'albina rimase a bocca aperta e prese subito il barattolo dello zucchero ma, dopo aver assaggiato un pizzico di quella polverina bianca, si accorse di quanto fosse salato e le venne in mente una sola parola “Zafrina...” e a questo giro fu la compagna a non nascondere il ghigno vittorioso mentre Crotalux cercava di non pensare al saporaccio di quel dolce.

Mentre l'insegnante si avvicinava ai due ragazzi, Dorein guardò il suo compagno “Yukiteru, puoi dirmi cos'era quella crema nel tubetto?”

Yukiteru lo fissò con un sorrisetto vittorioso mentre preparava il crème caramel su un piatto “Caramello giù pronto, forse non è come quello fatto sul momento ma ci aiuterà a prendere un buon vuoto!” e gli passò il tubetto.

Dorein lo aprì leggermente incuriosito e lo annusò, leccandone poi un po' da sul sito. Dopo un secondo appena, sgranò gli occhi all'inverosimile “Questo non è caramello...” e si voltò verso Crotalux che stava già correndo verso la porta per dirigersi verso il bagno, coprendosi la bocca con una mano.

E' colla di pesce con qualche colorante...” concluse Dorein con voce piatta mentre Yukiteru fissava il professore scappare via.

Dici che ce la darà comunque la sufficienza?” domandò allora il moro con un sorriso tirato e Dorein si massaggiò lentamente il naso per evitare di rispondergli.

Quando ormai la lezione stava per volgere alla fine, Crotalux ritornò nel laboratorio e tutti gli studenti notarono il suo pallore. Evidentemente la colla di pesce non gli aveva fatto molto bene.

Si portò davanti al banco di Ireth e Fujiko, fissando confuso il piccolo crème caramel preparato dalle due ragazze. Era perfino più piccolo di quelli confezionati che si trovavano nei supermercati.

Mancanza di uova.” fu la sola spiegazione di Fujiko mentre Ireth continuava a ridacchiare dietro di lei. Crotalux sospirò leggermente e assaggiò il dolce, finendolo con due bocconi ma si ritrovò piacevolmente sorpreso nel constatare che il sapore non era così male.

Segnando il voto sul registro, passò alla penultima coppia e osservò il tiramisù di Sisara e Leya, le quali fissarono il professore con degli sguardi calmi. L'aspetto del dolce non era affatto male ma erano ben visibili i biscotti sbriciolati sul fondo.

Appuntando quella cosa, l'uomo si apprestò ad assaggiarlo ma dopo un solo secondo masticò qualcosa di croccante. Era come una polvere leggermente più spessa e anche dolce ma era di sicuro l'unica cosa solida in quel dolce.

Avete usato dello zucchero di canna?” domandò Crotalux e le due annuirono “Capisco... quello zucchero non si scioglie bene come quello normale, perciò si rischia sempre di masticarlo come nel mio caso.” spiegò poi segnando il voto e passando all'ultima coppia, con suo sommo piacere.

Vaiter e Sebastian spinsero in avanti il loro crème caramel e, dopo una brevissima preghiera, il professore lo assaggiò.

E'... buono.” disse poi dopo averlo gustato fino in fondo “Non ho nulla da dirvi se non che la parte sotto è leggermente bruciacchiata ma nulla di grave.” e segnò il voto mentre i due ragazzi si davano il cinque.

Finalmente, era arrivato il momento dei voti ma dato che il professore era famoso per i suoi colpi bassi, li segnò tutti quanti con un commento di fianco e lasciò il foglio con la copia dei voti sulla scrivania, incaricando Tsuki di leggerli al resto della classe mentre lui usciva dall'aula per andare da un'altra classe.

Sospirando leggermente, la ragazza si alzò e prese il foglio “Ok, eccovi i voti con annesso commento... Tsuki e Arya, settantanove su cento, la prossima volta lasciate il dosaggio dello zucchero ad Arya.” la ragazza si zittì di colpo leggermente rossa in viso mentre alcuni dei suoi compagni ridacchiavano.

Zoe e Rin, novanta su cento, il caffè decaffeinato non è famoso per i suoi impieghi in cucina.” e Rin cercò nuovamente di trattenersi dal ridere, ricevendo un cazzotto sulla testa che per poco non lo fece svenire.

Aileen e Yuno, settanta su cento, ghiacciolo al crème caramel... ottimo contro il caldo ma non adatto alla lezione.” e questa volta fu il torno di Yuno di arrossire leggermente mentre l'amica cercava di consolarla.

Kay, sessantacinque su cento, il sale nel tiramisù... decisamente no. Zafrina, ottanta su cento, per un crème caramel conta anche l'aspetto.” e Kay lanciò un'occhiata furente alla sua compagna di classe la quale la fissò con uno sguardo vittorioso.

Yukiteru e Dorein, sessanta su cento, colla di pesce al posto del caramello bruciato. Non servono altri commenti.” e Yukiteru si grattò nervosamente la testa mentre gli altri studenti scoppiavano a ridere per la sua idea culinaria.

Ireth e Fujiko, settantacinque su cento, un mini crème caramel ma per lo meno gustoso. Purtroppo volevo un crème caramel normale.” e Fujiko sospirò leggermente mentre Ireth la fissò per qualche istante “Ora posso...?”

Sì, puoi fare esplodere qualcosa nel forno.” disse Fujiko e la ragazza dai capelli azzurri ampliò il suo sorriso, preparando qualcosa da mettere nel forno.

Sisara e Leya.” continuò Tsuki “Settantacinque su cento, zucchero ottimo per il caffè filtrato sul fondo dei biscotti sbriciolati.” e nessuna delle due ebbe qualcosa da ridire. Per lo meno non avevano usato colla di pesce.

Vaiter e Sebastian.” Tsuki inarcò un sopracciglio “Novanta su cento, bruciatura a parte è stato il migliore dolce della giornata.” e i due ragazzi esultarono nuovamente, ricevendo delle occhiatacce dalla maggior parte dei loro compagni.

Sigh... beh non ci resta altro da fare che prendere e tornare in classe per la prossima lezione...” commentò Tsuki tornando poi al suo banco da lavoro per recuperare la sua cartella.

Al suono della campanella, gli studenti uscirono chiacchierando del più e del meno, commentando la lezione appena conclusa, quando uno di loro notò un piccolo particolare.

Ehi Ireth, prima hai detto di far esplodere qualcosa nel forno...” disse Yukiteru facendo drizzare le orecchie a Tsuki che si girò di scatto verso l'azzurra, la quale mostrò un ampio sorriso inquietante “Esatto! Credo che ormai dovrebbe mancare poc...!”

Una violenta esplosione si udì alle loro spalle e dal laboratorio di economia domestica fuoriuscì un denso fumo nero, facendo scattare subito dopo il sistema antincendio. I getti d'acqua dal soffitto inzupparono per bene tutti i ragazzi nel giro di pochi secondi ed un violento urlo barbarico risuonò per la scuola, sovrastando anche la campanella dell'allarme.

IREEEEETH!!!!!”

Ehi ma la preside Aika dev'essere una maga!” esclamò Ireth con il sorriso inquietante ancora in bella vista “Come ha fatto a capire subito che sono stata io?” e davanti a lei, i suoi compagni iniziarono lentamente a disperarsi, dal primo all'ultimo.

*

Il sole stava ormai tramontando e alcuni corvi volavano pigramente nel cielo. Ormai la giornata era finita e tutti gli studenti erano ormai tornati a casa per potersi rilassare.

Tutti tranne diciassette ragazzi allineati uno di fianco all'altro davanti ad un enorme muro pieno di graffiti e scritte varie.

Ma perché alla fine siamo finiti in punizione anche noi?” domandò Yukiteru sfregando una spugna contro il muro mentre gli altri lo imitavano cercando di pulire i graffiti di Ireth.

Perché siete stati beccati tutti vicini al luogo del misfatto e ora il laboratorio sarà inagibile per almeno un mese.” spiegò Charlotte seduta poco dietro di loro su una sedia con un libro nella mano destra e una spada di legno nella mano sinistra.

Non sai stare lontana dai guai, eh biondina?” commentò Aghisa con un ampio ghigno ricevendo un'occhiataccia da parte di Yuno che, per tutta risposta, le tirò in faccia la sua spugna “Hai ragione, infatti sono sempre vicina a te! Strana la vita vero?”

-Oh no...- fu il pensiero generale dei loro compagni eccetto che per Ireth la quale fissò divertita la scena.

Aghisa la fissò con sguardo furente e le tirò la spugna in faccia a sua volta “Vorresti dire qualcosa, biondina?!” e si tirò su le maniche per poi scrocchiarsi le nocche mentre Yuno pareva intenta ad imitarla, quando un colpo di tosse le fermò del tutto.

Charlotte era circondata da una densa aura nera e le fissava con gli occhi completamente rossi “Sembra che voi abbiate davvero bisogno di calmarvi. Quando avrete finito di pulire il muro farete trenta giri della palestra di corsa”.

Le due la fissarono a bocca spalancata facendo ridacchiare Zafrina, Ireth e pochi altri ma le loro risate cessarono nello stesso istante in cui Charlotte parlò di nuovo “Intendevo tutti quanti voi, non solo loro due”.

Ma perché?!” domandò Tsuki allibita e l'altra fu rapida a rispondere “Nessuno di voi sembrava intenzionato a sedare la rissa, anzi vi stavate godendo lo spettacolo”.

Ma... ma... ma...”

Meno parole. Più sapone. Quei graffiti sono ostici.” sibilò Charlotte riprendendo a leggere mentre gli altri studenti iniziavano a dire le loro preghiere per il test del giorno successivo.

*

Prenderò un voto bassissimo! Me lo sento!” piagnucolò Yukiteru sbattendo la testa sul banco mentre i suoi compagni si sedevano ai loro posti.

Non ho potuto ripassare niente... è la fine...” commentò Sebastian con sguardo angosciato “Mio padre mi ucciderà...”

Ormai consci del loro destino, i vari studenti rimasero in silenzio aspettando l'arrivo del primo professore, quando Yuno notò un particolare “Dorein... ti vedo stranamente calmo...”

Lui è sempre calmo...” osservò Zafrina senza alzare gli occhi dal banco.

Più calmo del solito... non dirmi che sei riuscito a ripassare...”

No, non ho neanche aperto il quaderno.” spiegò Dorein con voce piatta.

Allora ti sei arreso all'evidenza di prendere un'insufficienza come me?” domandò Yukiteru con un sorriso tirato.

Neanche. Non prenderò nessun voto negativo, perché non ci sarà nessun test.” spiegò Dorein preparando il suo quaderno di inglese mentre tutti lo fissavano scioccati.

Dorein... cosa vorresti dire...?” domandò Tsuki con sguardo confuso.

Oggi è mercoledì e al mercoledì non abbiamo matematica. Il professore ci ha voluto fare uno scherzo”.

Un silenzio di tomba calò nella classe venendo poi interrotto dalle urla di gioia dei vari ragazzi che si gettarono l'uno sull'altro per abbracciarsi e piangere senza ritegno. La situazione sfuggì leggermente di mano perché iniziarono a volare anche gomme, cancellini e penne, fino a quando una gomma non colpì in piena fronte Aika, la quale era appena entrata.

Il silenzio di tomba tornò a regnare sovrano mentre una vena iniziava a pulsare sulla fronte della preside.

Ero venuta ad informarvi che il professore di inglese è assente e che lo sostituirò per le prime due ore...” sibilò la preside con sguardo assetato di sangue mentre camminava verso la cattedra, dando poi un'occhiata al registro “Oooooh? Una verifica? Eccellente, so già come passeremo le prossime due in allegria.” e si voltò verso gli studenti “Dividete i banchi e prendete un foglio protocollo. E' tempo di verifica!”

L'urlo disperato degli studenti fece tremare l'edificio fino alle fondamenta mentre due studenti camminavano per i corridoi.

Hai sentito anche tu?” domandò Ashuros.

Sì, niente di importante. Solo una classe alle prese con una verifica.” spiegò Charlotte con voce calma mentre un sottile sorrisetto si formava sulle sue labbra.

























Angolo dell'autore:

Non mi sembra vero... è finita... credevo di non rivedere più questo angolo...

Chiedo scusa ragazzi e ragazze ma questa one-shot mi ha prosciugato le energie... scrivere una shot scolastica AU con tutti questi OC mi sembrava normale all'inizio... non mi sono mai sbagliato così tanto...

Ora metto questa regola. Ammesso e non concesso che i capitoli extra vadano avanti, VIETO CATEGORICAMENTE di scegliere delle one-shot AU... veramente, non credo di poterne scrivere un'altra, soprattutto con così tanti OC...

Spero comunque che la one-shot (orribile per quel che mi riguarda, ormai non ho più il tocco) vi sia piaciuta, soprattutto spero sia piaciuta a kaori_kuran!

Ci vediamo alla prossima!

See you around and have a good night!

P.S: secondo aggiornamento della serata! La prossima fic ad essere aggiornata sarà: Cronache di sangue!

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