Uno spadaccino tra le fate

di darkdragon97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


La parte su One Piece si svolgerà dopo i due anni mentre in quella di Fairy Tail prima che arrivino tutti i personaggi principali.

 

Zoro corse più veloce che poteva attraverso l'esercito dei Marines, con una scia di sangue che si formava sulla sabbia ad ogni suo passo, precipitandosi in aiuto del suo capitano.

 

-Stupido, stupido, stupido!- Zoro si maledisse mentre continuava a correre, abbatendo chiunque si trovava sul suo cammino, nonostante le ferite mortali ottenute nel suo scontro con Dracule. -Come ho potuto essere così cieco?-

 

All'improvviso un gruppo di Marine gli si parò davanti, cercando senza dubbio di sopraffarlo e rivendicare la fama per aver ucciso l'uomo che pochi istanti fa aveva acquisito il titolo del più grande spadaccino del mondo. Normalmente avrebbe giocato un po' con loro mostrandogli quanto fossero male addestrati, ma adesso non aveva tempo per queste cose e con un movimento fluido passò oltre lasciando dietro di se un pila di cadaveri.

 

Niente di tutto ciò sarebbe dovuto accadere. Durante la lotta con Mihawk era troppo concentrato per pensarci, ma quando si trovò davanti al corpo del suo avversario finalmente capì. Il Governo Mondiale aveva cercato sin dall'inizio di separare l'equipaggio.

 

-Dannazione se non faccio in tempo non potrò più guardarmi allo specchio per il resto dei miei giorni!-

 

Tagliò la strada attraverso un'altra massa di marine per allontanarsi dalla spiaggia e si diresse al centro dell'isola. Poteva sentire i suoni della lotta di Rufy appena oltre la collina successiva. Quando raggiunse la cima intravide il campo di battaglia.

 

Rufy e Donflamingo si stavano scontrando nella radura sotto di lui, nessuno dei due riusciva a mandare un colpo a segno, dall'altra parte si potevano notare i centinai di marines che giacevano a terra essendo stati eliminati dagli attachi a vuoto dei duellanti. Il resto si era allontanato e formato un cerchio per non finire come i compagni.

 

Guardandosi intorno notò per la prima volta che, nonostante tutti i soldati non c'erano Ammiragli tra di loro.

 

-Così il Governo Mondiale ha deciso di lasciare la Flotta dei Sette ad occuparsi del problema?-

 

-Zoro!- gridarono delle voci dietro di lui, voltandosi vide Nami, Brook ed Usopp correre su per la collina.

 

-Dove sono gli altri?-

 

-Sono già sulla nave, Sanji è stato gravemente ferito e Chopper lo sta curando- disse Usopp, con un leggero tremito nella sua voce ripensando al suo nakama ferito.

 

-Tornate alla nave e assicuratevi che Chopper sia pronto a ricevere me e Rufy- ordinò lo spadaccino.

 

-Assolutamente no!- rispose Usopp -io resto qui.-

 

-Ascoltami....- chiese Zoro al cecchino guardandolo negli occhi -tu sarai più utile con i cannoni, capisci?-

 

-S..si.-

 

Usopp si girò e corse verso la nave mentre Nami rimase lì, mordendosi il labbro, insicura di cosa fare.

 

-Che aspetti?- domandò Zoro guardandola con curiosità.

 

-Se non ritornate io....-

 

-Tu cosa?-

 

-Ti multo per cento milioni di beri!- concluse, prima di dirigersi anche lei verso la Sunny, lasciando lui e Brook sulla collina.

 

-Mah.... strega- grugnì Zoro guardando la donna allontanarsi, per poi rivolgere la sua attenzione allo scheletro -allora perchè sei ancora qui?-

 

-Yohoho- rise allegramente mentre guardava il campo di battaglia -non ti preoccupare Zoro, non ho paura di morire.-

 

Sorrise, sapendo della battuta in arrivo -e perchè?-

 

-Perchè io sono già morto- rispose -scherzo! Yohoho!-

 

Si legò comodamente la bandana intorno alla testa, dopo averla sfilata dal braccio, proiettando un ombra oscura sugli occhi dando al suo look già intimidatorio un aurea ancora più sinistra.

 

-Penso sia il momento di partecipare alla battaglia, non credi Soul King?- chiese mettendo Wado in bocca e liberando Shusui e Sandai Kitetsu dalle loro guaine.

 

-Non sarebbe una battaglia altrimenti-

 

Il duo si precipitò giù per la collina a rotta di collo tagliando attraverso il mare di corpi, facendo disperdere i marine terrorizzati.

 

-Yohoho- rise lo scheletro rinfoderando la spada -dovremmo aiutarlo?-

 

-No- disse Zoro, sentendo lo sguardo curioso dello scheletro -questa è la sua lotta, noi siamo qui solo per assicurarci che nessuno interferisca.-

 

*****************

Intanto in un'altra parte dell'isola una donna procace dai capelli rosa, vestita con una canottiera bianca abbastanza corta e un paio di pantaloncini a strisce arancioni e nere sorretti da bretelle, si faceva largo in mezzo al fitto fogliame. Attimi prima era in procinto di essere trasportata al mondo dei nobili mondiali per essere venduta, quando la sua nave e la flotta di scorta erano state requisite da DonFlamingo e Trafalgar Law per combattere la ciurma di cappello di paglia.

 

-I capello di paglia....- sibilò -è colpa loro se sono stata catturata. Gliela farò pagare, sopratutto a quell'idiota dai capelli verdi.-

 

Un brontolio forte la interruppe mentre si stringeva lo stomaco -ma prima mangiamo qualcosa.-

 

********************

Dall'altra parte del globo, una figura imponente si fermò in mezzo a campo di battaglia con la pioggia che batteva sul suo corpo robotico. Corpi di pirati senza vita giacevano sparsi tra gli edifici in rovina facendo da sfondo alla scena.

 

-M..mostro senz'anima- sputò il capitano sconfitto verso l'ex uomo conosciuto come Bartholomew Kuma, che si chinò afferandolo con le dita della grande mano e caricando l'altra per il colpo finale.

 

-Vai all'inferno maledetto!-

 

Fece partire il colpo per porre fine alla vita dell'uomo solo per fermarsi ad una frazione di pollice dal suo viso con gli occhi che brillavano di una strana luce.

 

-Roronoa Zoro ha sconfitto Dracul Mihawk- disse con un tono freddo e metallico privo di qualsiasi emozione. Lasciò andare il pirata e scomparve.

 

-Accidenti a te- gridò al cielo il capitano crollando nel fango -torna qui a finirmi vigliacco!-

 

**********************

Le dita di Zoro tamburellavano le impugnature delle sue lame mentre guardava la lotta di Rufy con crescente insofferenza visto che il duello andava avanti da molto senza vedere un chiaro vincitore. Poi è successo, Rufy con un calcio poderoso lanciò in aria il signore della guerra e con una selva di pugni continuò a martoriarlo.

 

-Gom gom- cominciò Rufy gonfiando il braccio d'aria e rivestendolo con l'Haki in preparazione per il colpo finale -Elephant Gun!-

 

La forza del pugno fece impattare il signore della guerra contro il terreno, frantumandolo e creando un enorme cratere. Una grande nuvola di polvere circondava i combattenti oscurando la visione di Zoro.

 

Sapeva che non c'era modo che qualcuno si rialzarse dopo un attacco del genere, ma anche così non riusciva a smettere di scrutare la cortina di polvere in cerca di un segno del capitano.

 

Come la polvere iniziò a depositarsi, una sensazione di sollievo si levò in lui quando intravide la figura familiare del cappello di paglia sulla testa di Rufy. Ma quel sollievo si trasformò ben presto in terrore quando vide la punta di una spada sbucare dal petto del capitano. All'altra estremità della lama, dove avrebbe dovuto trovarsi il corpo di Don Flamingo, c'era il Chirurgo della Morte, Trafalgar Law. Fu solo allora che Zoro si guardò intorno e notò che l'intero campo di battaglia era racchiuso in una bolla. Law aveva usato la sua capacità per sostituire Don Flamingo.
 

-Law!- urlò Zoro caricando l'uomo con le spade sguainate.

 

-Ciao Roronoa- salutò con nonchalance parando l'attacco.

 

-Pagherai per questo.-

 

Il signore della guerra ha continuato a sorridere mentre lottava con Zoro, nonostante quest'ultimo fosse gravemente ferito.

 

-Non essere così arrabbiato con me- disse il chirurgo -non è ancora morto e se fate in fretta potete ancora salvarlo.-

 

-Brook porta Rufy da Chopper, presto!-

 

Usando la sua velocità inaturale lo scheletro raccolse il corpo di Rufy e scattò verso la Sunny.

 

-E per quanto riguarda te cacciatore di pirati....-

 

Zoro lo interrupe facendo oscillare Kitetsu nella sua direzione, ma Law schivò i suoi movimenti ormai lenti prima di prendere le distanze.

-Anche tu sei vicino alla soglia della morte.-

 

-Zitto e combatti!-

 

-Tranquillo- disse legge con calma, come un medico che parla ad un paziente -sei il più grande spadaccino del mondo adesso, sai cosa significa?-

 

-Di che parli?-

 

-Se ti arrendi ora posso rattopare le tue ferite e darti il posto di Mihawk come membro della flotta dei sette, così facendo i tuoi amici saranno perdonati.-

 

-Dimmi di più.-

 

Il sorriso di Law si allargò -Bhe il tuo capitano dovrà morire, ma tutti gli altri potranno andare. Non ti pare un buon affare?-

 

L'unica risposta che ottene fu un proiettile d'aria.

 

-Che peccato- disse con finta delusione -saremmo stati grandi amici.-

 

*****************

In cima alla collina che dominava il campo di battaglia Jewerly Bonney guardava con gioia il duello fra i due spadaccini. Doveva solo aspettare il momento giusto per usare il suo potere e allora si che sarebbe iniziato il divertimento.
 

Altrove sull'isola Bartholomew Kuma teneva in mano un Den Mushi, ricevendo nuovi ordini.

 

Trafalgar Law è diventato una minaccia- disse una voce -eliminalo.-

 

-Ricevuto- rispose il robot.

 

Bonney preparò la sua abilità in vista della vendetta imminente. Poi il momento arrivo, quando i due si fermarono per riprendere fiato, gettò la capacità e guardò con soddisfazione come le figure si rimpicciolivano davanti ai suoi occhi. Iniziò a discendere la collina, quando la grande figura di Kuma comparse accanto ai due con le braccia pronte a colpire.

 

-No!- gridò Bonney vedendo la sua vendetta scomparire.

 

********************

Qualcosa non quadrava a Zoro. Per prima cosa i suoi vestiti sembravano diventare man mano più grandi e le spade cominciavano a essere pesanti.

 

-Che cosa hai fatto!?- si girò verso Law solo per trovare un bambino con la spada del chirurgo. Non ha avuto il tempo per capire la situazione che una grande ombra comparve sopra la sua testa.

 

Alzò gli occhi appena in tempo per vedere Kuma colpire poi tutto divenne nero.

 

Iniziò a sentire delle voci intorno a lui. Ascoltando attentamente riusciva a capire quello che dicevano -Ehi vecchio, fai fretta, c'è un ragazzo che è caduto dal tetto e sembra gravemente ferito.-

 

Per colpa della stanchezza e della perdita di sangue non riusciva a muovere un muscolo. Con le ultime energie costrinse il suo unico occhio ad aprirsi e fu allora che lo vide: un vecchio con il cappello più strano che avesse mai visto e sopra di lui un soffitto con l'impronta di una zampa familiare.

 

-D..dannato Kuma- rantolò prima di cadere nell'incoscienza.

 

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Aprendo lentamente gli occhi, Zoro si ritrovò a fissare un soffitto bianco. Riuscendo a tirarsi su a fatica si guardò intorno: era in una stanza spaziosa con le pareti bianche, illuminata da una grande finestra e ad entrambi i lati della stanza c'era una fila di candidi letti. Lui si trovava nel primo della fila destra.

 

-Un'infermeria....- pensò -aspetta! Il mio occhio sinistro funziona, che diavolo è successo!?-

 

-Vedo che sei sveglio bambino.-

 

Si voltò verso l'origine della voce e vide una donna anziana dai capelli rosa che sembrava irritata al solo pensiero di essere nella stanza con lui.

 

-Chi hai chiamato bambino, vecchia strega- chiese indignato.

 

Questo gli valse la reazione desiderata come una vena si gonfiò sulla fronte della vecchia -tu ingrato moccioso! Chi credi abbia curato le tue ferite? Tua madre non ti ha insegnato le buone maniere?-

 

-E tu madre, invece, non ti.....- ha iniziato a controbattere, ma si fermò. Qualcosa non andava con la sua voce; era più alta e stridula rispetto a prima.

 

-Cosa c'è che non va?- chiese lei maliziosamente -il gatto ti ha mangiato la lingua?-

 

-Tu, cosa hai fatto alla mia voce?-

 

-Di cosa stai parlando?- chiese confusa.

 

-La mia voce strega!- urlò -non parlavo così da quando ero bambino.-

 

-Ma tu sei un bambino.-

 

-Forse rispetto a te, vecchia megera- gridò ancora -sono un uomo di 21 anni! Allora perchè la mia voce assomiglia a quella di un bambino di otto?-

 

-Ventuno- ha messo in discussione -devi avere battuto la testa più forte di quanto pensassi.-

 

-Di cosa stai...- Cominciò ha chiedere prima di essere interrotto dagli scricchiolii della porta che si apriva. Quando fu completamente aperta entrò il vecchio con il cappello bizzarro che aveva visto prima di svenire.

 

-Vedo che sei sveglio giovanotto- disse l'ometto -come ti chiami?-

 

-Zoro, e perchè la gente continua a parlarmi come se fossi un bambino!?- ringhiò furioso.

 

Il vecchio gli rivolse uno sguardo interrogativo prima che la donna rispondesse alla domanda nella sua mente -crede di avere ventun'anni.-

 

-Capisco- disse brevemente -giovanotto, perchè non dai un'occhiata allo specchio? C'è ne uno proprio lì, se non ti dispiace.-

 

Lentamente si alzò in piedi, riscontrando che tutto era molto più grande di quello che avrebbe dovuto essere. Il vecchio era più o meno come lui e la vecchia, invece, era molto più alta. Con cautela si avvicinò allo specchio mentre un misto di agitazione e paura gli si agitò dentro.

Guardando il suo riflesso tutto cominciò ad avere senso: la sua voce, la grandezza delle cose e il modo con cui le persone gli parlavano. Era lui, ma in una versione di otto anni con l'aggiunta di tutte le sue cicatrici di battaglia

 

-Cosa mi avete fatto!?- ruggì, puntando un dito contro i due.

 

Il vecchio sembrava un po' sorpreso da quell'esplosione -avevi già quelle cicatrici quando ti abbiamo trovato.-

 

-Non sto parlando delle dannate cicatrici! Cosa hai fatto alla mia età?-

 

-Non so di cosa parlì- rispose il vecchio, agitando le mani per negare le accuse -questa è esattamente l'età che avevi quando ti abbiamo trovato.-

 

-Non dire stronzate vecchio ouch- urlò mentre si strofinava la testa essendo stato colpito dalla signora -e questo per che diavolo era?-

 

-Hai bisogno di calmarti- rispose con un pizzico di fastidio -così potrai raccontarci tutto, fin dall'inizio.-

 

Zoro si sedette a gambe incrociate, come si rilassò chiuse gli occhi per concentrarsi.

 

-Cosa stai facendo?-

 

-Sto meditando.-

 

-E a cosa servirebbe?- domandò l'uomo.

 

-Allora posso concentrarmi e ricordare ogni dettaglio. Ora vi prego state zitti così posso ricordare- rispose stizzito.

 

Il silenzio permeava nella stanza come Zoro ha continuato la sua meditazione per rievocare ogni dettaglio.

 

-Ricordo la mia battaglia con Dracule Mihawk-

 

-Chi?- chiese il vecchio.

 

-Dracule “Occhi di Falco” Mihawk- ripeté, solo per avere silenzio come risposta -era il più grande spadaccino del mondo e uno dei Shichibukai.-

 

-I cosa?- chiese questa volta la vecchia.

 

-Hai vissuto sotto una roccia o qualcosa del genere? La Flotta dei Sette, un gruppo di potenti pirati che hanno ricevuto la grazia del Governo mondiale in cambio della loro lealtà.-

 

-Governo mondiale?-

 

-Il governo che gestisce ogni paese del mondo e comanda i Marines per spazzar via tutti i pirati.-

 

-Capisco- disse l'ometto accarezzandosi il mento -e quando hai detto che questo Dracule “è stato il più grande spadaccino del mondo” cosa intendi?-

Un sorriso si insinuò nel volto di Zoro mentre riviveva ogni singolo affondo, fendente e parata fino alla sua vittoria.

 

-l'ho battuto- ha detto con la voce piena d'orgoglio.

 

La vecchia sbuffò divertita -ti aspetti che io creda che un moccioso come te sia il più grande spadaccino del mondo.-

 

-Dannazione te l'ho detto- ha gridato in segno di protesta -non sono un bambino, ho 21 anni!-

 

-Va bene calmati- disse il vecchio con voce conciliante -poi cosa è successo?-

 

-Dopo che ho battuto Mihawk mi sono accorto che era tutto uno stratagemma per separare l'equipaggio e concentrarsi sul nostro capitano.

 

-Il vostro capitano?-

 

-Si.-

 

-E quando dici che eri parte di un equipaggio?-

 

-Un equipaggio di pirati.-

 

-Quindi sei un pirata?- chiese il vecchio.

 

-Si- disse con pizzico di orgoglio -e sono dannatamente forte. Ho un taglia di 160 milioni di Berry.-

 

-Capisco.... prego continua.-

 

-Sono riuscito ad arrivare in tempo per vedere il mio capitano Rufy sconfiggere Don Flamingo.-

 

-E questo Don Flamingo- ha chiesto lo sconosciuto -era anche lui uno di questi Shichi..come si chiamano?-

 

-Shichibukai- rispose Zoro con crescente agitazione -e si, lo era. Comunque, come dicevo, dopo che la polvere svanì dal campo di battaglia mi accorsi che Rufy era stato attacato da Trafalgar Law.-

 

-Presumo che è un altro di questi Shichibukai- disse la vecchia.

 

-Si ed è uno tra i più potenti.-

 

-Come mai?-

 

-La sua capacità del frutto del diavolo- ha iniziato Zoro ma fu interroto.

 

-Un frutto del diavolo?- ha chiesto la vecchia.

 

-Un frutto che concede dei poteri a chi lo mangia in cambio della sua capacità di nuotare. Ogni frutto ha un potere unico, alcuni danno la capacità di trasformare e controllare un elemento, altri permettono di trasformarsi in animali o creature leggendarie. In oltre ogni frutto è unico in quanto abilità.

 

-Capisco- disse l'ometto -e quest'uomo, Law, qual'è la sua capacità?-

 

-Non ne sono certo, alcuni lo chiamano il Chirurgo della Morte, può creare un campo in cui controlla tutto, potrebbe tagliare un corpo in pezzi e questo sarebbe ancora vivo; può scambiarsi gli organi con un'altra persona, combinare parti di altre creature e spostarsi da posto all'altro. Ha usato questa capacità per scambiarsi con Don Flamingo ed attacare di sorpresa il mio capitano.-

 

-Sembra molto vantaggioso questo potere.-

 

-Si, beh, dopo ho ingaggiato un combattimento con lui per dare il tempo ad un mio compagno di portare Rufy in salvo.-

 

-Come hai fatto ad evitare la sua capacità?- chiese la donna.

 

-I poteri dei frutti del diavolo possone essere annulati dall' Haki.-

 

Di nuovo ricevette sguardi interrogativi.

 

-Scherzi a parte- disse seccato -voi non sapete nulla? Ci sono tre diversi tipi di Haki: il primo è il Kenbun-shoku che permette di rilevare i nemici, il loro numero, il livello di potenza e gli attachi in arrivo; il secondo è il Busou-shoku che permette di aumentare attacco e difesa ed è l'unico modo per combattere contro gli utenti Logia; Il terzo è quello che pochi possiedono, uno dei quali è Rufy, noto come ambizione del re conquistatore e permette di far svenire gli avversari più deboli.-

 

-Capisco, continua pure.-

 

-Durante la nostra battaglia i miei vestiti sono diventati troppo grandi e le mie spade più pesanti e mi sono trovato a combattere contro un ragazzino con la spada di Law, prima che arrivasse Bartholomew Kuma.-

 

-Fammi indovinare- disse la donna dai capelli rosa -un altro Shichibukai.-

 

Zoro annuì in risposta.

 

-E quali sono le sue capacità?-

 

-Era un uomo che è stato trasformato in un robot.-

 

-Sul serio?-

 

-Si, ed è anche un uomo zampa.-

 

-Uomo zampa?-

 

-Quando era ancora umano ha mangiato un frutto del diavolo che gli ha dato strani cuscinetti, simili a zampe, sulle mani. Gli permettono di spostare a grandi velocità, come un teletrasporto, oggetti o persone soltanto toccandoli. Può anche raccogliere e comprimere l'aria causando enormi esplosioni e anche spingere fuori da una persona tutta la sofferenza e la fatica e darla a qualcun altro.-

 

-Cuscinetti sulle mani, che assomigliano a zampe, e gli permettono di teletrasportare le cose. Non ha nulla a che fare con la strana forma del buco nel tetto, vero?- chiese il vecchio.

 

Zoro annuì ancora una volta.

 

-Sembra come se ti avessero trasformato durante il combattimento- ipotizzò la vecchia -qualcuno ha quel tipo di abilità?-

Zoro ci pensò su per un po', le immagini di tutte le persone che aveva incontrato e le loro capacità gli passarono davanti. Un ricordo di prima dei due anni di separazione lo attirò. Una giovane donna dai capelli rosa lo aveva fermato prima che uccidesse uno dei nobili mondiali. La sua capacità era quella di manipolare la propria età e quella delle altre pesone.

 

-Quella strega dai capelli rosa!- esclamò pieno di rabbia.

 

-Chiedo scusa- disse la vecchia arrabiata.

 

-Non tu- si corresse -una stupida donna con il potere di cambiare l'età di una persona.-

 

-Beh la tua storia è sicuramente interessante- disse il vecchio -da dove vieni esattamente?-

 

-Da una piccola isola nell'East Blue.-

 

-E dove si è tenuta la vostra lotta?-

 

-In un isola della Rotta Maggiore.-

 

-Capisco. Il mio nome è Makarov e questa è Porlyusica- disse indicando la donna -ci devi scusare ma adesso dovremmo uscire per discutere sulla tua situazione.-

 

-Basta che rispondi ad una domanda prima di andare.-

 

-Dimmi pure.-

 

-Dove diavolo sono le mie spade?-

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Poco minuti più tardi, dopo aver fatto addormentare il giovane dai capelli verdi con un incantesimo del sonno, i due anziani si sedettero nell'ufficio del capo della Gilda per discutere della storia che avevano appena ascoltato.

 

-Allora che ne pensi Porlyusica?-

 

-Penso che il bambino sia pazzo.- dichiarò severamente

 

-Andiamo....- le disse il vecchio con calma -non dobbiamo escludere la possibilità che stia dicendo la verità.-

 

-Non mi dire che credi alla sua storia.- chiese incredula.

 

-Porlyusica. Lo sai meglio di me che è possibile viaggiare verso altri mondi.-

 

-Edolas è un mondo parallelo a Earthland Makarov.- disse scandendo piano le parole come se stesse spiegando qualcosa ad un bambino -se la sua storia è vera, allora lui non viene da un mondo parallelo ma da uno completamente diverso.-

 

-Viviamo in un mondo di magia- le rispose -e così difficile credere che è stato mandato qui da un uomo con la capacità di farlo.-

 

-Che diamine Makarov! Il ragazzo parlava di frutti che danno a colui che li mangia poteri straordinari in cambio della capacità di nuotare. Devi essere pazzo quanto lui per credere ad una storia del genere.- disse stizzita.

 

-Ho visto cose sorprendenti in vita mia- raccontò con un velo di tristezza – e sono sicuro che ne vedrò di ancora più stupefacenti. Quindi, fino a prova contraria, voglio credere alla sua storia.-

 

-Contento tu Makarov.-

 

Zoro si svegliò tre ore più tardi. I due anziani di prima erano tornati e questa volta in possesso di un insieme di pergamene di qualche tipo.

 

-Dove sono le mie spade?-

 

-Sono in un posto sicuro- spiegò Makarov -le potrai riavere dopo aver risposto ad alcune domande.-

 

Zoro guardò con dispezzo i due vecchi -Bene, fai le tue domande.-

 

-Bene- sorrise il vecchio -ora, se volessi dare un'occhiata a queste mappe e dirmi se riconosci qualcosa.-

 

Detto questo l'ometto consegnò la prima mappa, che rappresentava il regno di fiore. Zoro si limitò a fissarla con un espressione perplessa sul volto prima di parlare -non sono mai stato su quest'isola prima.-

 

-Sei stupido? Tu non sei..- iniziò Porlyusica ma venne zittita da un gesto di Makarov.

 

-Ora dai un'occhiata a questa mappa del mondo- chiese, consegnando un'altra mappa.

 

Zoro prese la nuova mappa e guardò anche questa con perplessità -a che gioco stai giocando? Questa non è una mappa del mondo- disse stizzito.

 

-Cosa vuoi dire?- chiese la vecchia.

 

-Prima di tutto le isole sono troppo grandi e troppo poche, e dov'è il continente?-

 

I due anziani si scambiarono un'occhiata -cosa intendi per continente?-

 

-La Red Line- disse -sai, l'unico continente che avvolge il globo.-

 

-Hmmm... giovane, odio dire questo, ma nessuna di queste cose e luoghi che hai descritto esiste.-

 

Zoro strinse di nuovo gli occhi.

 

-Dove sono? Lavori per il governo mondiale?-

 

-Calmati. Potrebbe essere che questo Kuma sia riuscito a spingerti fuori dal tuo mondo in un'altro.-

 

-Altri mondi eh...- disse scettico -sei impazzito vecchio?-

 

-No, non del tutto- sorrise Makarov -lascia che te lo dimostri.-

 

Un cerchio di luce apparve nell'aria e l'ometto iniziò a crescere fino ad occupare l'intera stanza prima di ritornare alle sue dimensioni originali.

 

Zoro lo fissò incredulo -che frutto del diavolo hai mangiato?

 

-Ti assicuro che non ho mangiato nessun frutto strano e ho ancora la capacità di nuotare.- disse -è “magia”.-

 

-Magia- ripetè Zoro -certo...- slegò la bandana ancora legata alla testa e fuori un piccolo pezzo di carta nascosto dentro una piega -guarda senza offesa vecchio, mi piacerebbe restare qui ad ascoltare le tue storie folli ma devo andare a trovare il mio equipaggio così...- non riuscì a finire la frase mentre guardava il piccolo pezzo di carta -cosa? Perchè questa stupida scheda non funziona?-

 

-Cosa dovrebbe fare esattamente?-

 

-Dovrebbe portarmi dal mio equipaggio ma non funziona, dannazione.-

 

-E lui ci chiama pazzi- sbuffò Porlyusica.

 

-Come ho detto non sei più nel tuo mondo.-

 

Zoro continuava a fissare il foglio stretto in pugno mentre capiva la realtà dei fatti.

 

-Diciamo che ti creda vecchio, come faccio a tornare?-

 

-Temo di non saperne molto, mi dispiace dirlo ma non c'è un modo per farti ritornare.-

 

-Puoi almeno dirmi dove sono?-

 

-Sei nella sede della Gilda magica Fairy Tail nella città di Magnolia del regno di Fiore.- io sono il capo della Gilda.-

 

Zoro guardò il vecchio -mi pui ridare le mie spade?-

 

-Per farci che cosa?-

 

-Viaggerò finchè non trovo un modo per ritornare.-

 

-Mi dispiace ma non posso lasciare vagare per il mondo un bambino da solo.-

 

-Ti già detto che non sono un bambino!- urlò con rabbia.

 

-Anche se tu fossi un adulto, attualmente sei intrappolato nel corpo di un bambino.-

 

-Dammi le mie spade vecchio!-

 

-Ti darò le tue spade ad una condizione- disse Makarov nel tentativo di negoziare.

 

-Cosa?-

 

-Ti darò le tue spade, se diventi un membro di Fairy Tail-

 

-C'è un problema alla tua idea-

 

-Qual'è?-

 

-Io non sono un mago. Come faccio a far parte di una Gilda di magia?-

 

-Non c'è problema. Anche se è una Gilda di maghi vi sono alcuni membri senza abilità magiche.-

 

-Va bene ma voglio modificare il contratto.-

 

-Come?-

 

-Noi combattiamo, se vinco mi restituisci le spade e mi lasci andare.-

 

-Se vinco io?-

 

-Mi unisco alla tua Gilda-

 

-Molto bene giovanotto abbiamo un accordo- decretò Makarov -ma in questo scontro non ti sarà consentito usare le tue spade.-

 

-Puoi darmi tre spade d'allenamento?-

 

-Certamente, sono curioso di vedere come utilizzì tre spade allo stesso tempo.-

 

Un'ora dopo, Zoro e Makarov si trovavano uno di fronte all'altro in mezzo alla sede della Gilda. Makarov, semplicemente, stava li ad osservare il ragazzino legarsi la bandana intorno alla testa e mettere una spada tra i denti mentre stringeva le altre due in mano.

 

Intanto Zoro guardava l'uomo con diffidenza. Il suo uso del Mantra gli aveva rivelato più di quanto avrebbe immaginato. Il vecchio era potente, estremamente potente.

 

-Devo sconfiggerlo con una sola mossa- pensò -ma non potrò usare la maggior parte delle mie tecniche. Questo corpo è troppo debole e lento. Dovrò affidarmi sulle mie abilità.-

 

Accovacciandosi leggermente incrociò le lame di fronte a lui -Oni- disse mentre si preparava a colpire -Giri.- Con uno scatto fulmineo, che la maggior parte dei membri della gilda non riuscì a seguire, colpì l'avversario solo per ritrovare tutte e tre le lame bloccate nella mano del vecchio.

 

Gli occhi di Zoro si spalancarono per la sorpresa, come l'ometto si limitò a sorridere mentre alzando il pugno lo colpì al mento facendolo volare. Perse conoscenza quando il suo corpo si scontrò con il muro con tanta forza da sfondarlo.

 

-Macao- parlò Makarov, chiamando un giovane dai capelli blu scuro.

 

-S..si Master?-

 

-Vuoi farmi il favore di portare il ragazzo in infermeria?-

 

-Certamente- rispose mentre andava a raccogliere il bambino.

 

Vedendo che Macao si prendeva cura di Zoro, Makarov si ritirò nel suo ufficio. Non appena la porta si chiuse alle sue spalle tirò fuori una mano rossa dalla tasca -YEEOOWW! ma quanto è forte quel ragazzino?- si chiese tra se e se mentre si stringeva la mano gonfia.

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