Family

di Eris_Kawa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Finalmente potrò dirti il mio nome ***
Capitolo 2: *** La testardaggine è una cosa di famiglia ***



Capitolo 1
*** Finalmente potrò dirti il mio nome ***


Camminava lentamente, il pupazzo mangia uomini.

Hampnie Hambart era finito, chissà come, in un piccolo paesino di campagna.

- Morti. Tutti.

Aveva imparato a distinguere i vivi dai morti grazie a Hana.

La sua Hana.

La donna che amava.

Mentre camminava nella città fantasma, osservava i volti delle sue prossime vittime.

"Spero che arrivi un gravekeeper. Qualcuno che può, deve farli riposare in pace."

Osservò la gente. 

Si vedeva che non erano abituati agli stranieri.

Poi, ad un certo punto,  notò due vivi che si stavano avvicinando.

Un uomo, da una casa, decise di parlare.

- Lady Alfa, aiutaci!

Hampnie si girò appena sentì la voce della donna.

-Straniero, presentati!

Hana.

La sua Hana.

La donna che cercava da tredici lunghi anni.

Era davanti a lui.

- Hana.

La donna si fermò

Una ragazzina si nascondeva dietro di lei, spaventata quanto gli abitanti.

- Hampnie. Sei davvero tu?

- Sei... Viva... Ormai non ci speravo più. Perché ci sono tutti questi morti?

La ragazzina stringeva ancora di più i vestiti della madre.

- Mi... Mi fa paura.

- Ai, tranquilla,  tesoro mio.

L'uomo osservava la bambina.

-Questo è il nostro paradiso- Esordì subito Hana- Hampnie, se non lo accetti, sei pregato di andartene.

-Per poi perdermi il mio di paradiso, Hana?

L'immortale si avvicinò alla donna, per poi abbracciarla.

-Hana, non ti lascerò più.

- Hampn...

- Chiamami Kizuna. Io sono Kizuna Astin.

E con le lacrime per averla ritrovata le disse quelle parole.

"Finalmente posso dirti il mio nome, Amore mio."


---------
Non. C'è. Nulla. Su. Kaminai.
Cioè, non è giusto!
Questa è una piccola serie What If?, come avrete notato. 
Wow, è la mia prima fluff dove non muore nessuno! Che bello! (si, ma nell'anime muoiono tutti, non rallegrarti)
Amo la famiglia Astin. Mi fa tanta, ma tanta tenerezza e tristezza.
Voglio renderli felici almeno in una storia, quei poveretti.
beh, vi saluto.
-Eris-

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Capitolo 2
*** La testardaggine è una cosa di famiglia ***


- Hana…
- Che c’è, Kizuna?
- Come ci siamo finiti in questa situazione?
I due stavano l’uno davanti l’altro, seduta alla destra della donna c’era quella bambina.
- Te lo ho spiegato. Ai è mia figlia.
- Quella bambina avrà tredici anni… Qui non nasce nessuno da quindici anni, da quel giorno.
- Ai è nata. Dovremmo ringraziare Dio.
- Grazie, idiota.
- Non dare a Dio dell’idiota.
“come se un essere dotato di intelligenza possa comprendere Desidero essere immortale quando qualcuno desidera Stare bene.” Pensò il pupazzo mangia uomini a quell’affermazione.
- Comunque… Il padre? Dove si trova il tuo nuovo marito?
-Ce l’ho di fronte.
Kizuna osservò la ragazzina. Poi il suo sguardo si rivolse verso al fiore che amava.
- Ci crederei di più se mi dicessi cose tipo “ è stato lo spirito santo” o altre cose bibbliche.
L’albino si alzò e si diresse verso la porta.
-Scusate il disturb…
- è tua figlia. Sei suo padre. Siete più simili di quanto credi. Siete testardi fino al midollo, per esempio.
-IO NON SONO TESTARDO-Dissero in coro quei due. Cinque secondi dopo si fissarono, senza capire quello che era successo.
-Visto?
La donna prese le mani dei due, le avvicinò fino a quando quella del ragazzo non toccò quella della figlia.
Prima di tutto, l’albino ritirò la sua candida mano, per poi mugugnare un “Hana, sei tu la testarda ora.”
- Fate amicizia, ok?
Humpie Humbert arrossì. Ogni volta che Hana sorrideva, il suo debole cuore immortale si fermava, e la sua gola gli permetteva di dire solo degli Ok sussurrati. Era successo anche quando la custode di tombe aveva deciso di provare Quella cosa che fanno gli umani pe…
Ignorando i suoi ricordi, l’uomo uscì quindi di casa, percorrendo qualche metro.
Dietro di lui, Ai saltellava felice.
Ai, la bambina che gli era stata presentata come figlia.
- Ai, che cosa fai quando tua madre non è in casa?
- Aiuto la gente del posto a coltivare e vado a vendere in città. E tu cosa facevi senza la mamma?
- Girovagavo senza meta. È rilassante. Non hai un posto dove devi tornare, ma nemmeno un posto dove arrivare. Ti fermi quando vuoi e riparti quando vuoi.
- Amavi la mamma?
- La amo più di quanto lei creda.
- E allora perché non le credi quando dice che sei mio padre?
- Perché non posso essere un padre.
- Ma lo sei!
- Sei cocciuta come tua madre.
Con le mani in tasca, camminò fino ad un grande albero
- Papà, aspetta!
Ma lui saltò, tirandosi su un ramo abbastanza spesso.
- Sai, sembri più giovane!
- Me lo dicono in molti.
Seduto, l’uomo osservò l’orizzonte.
- Un giorno ti proverò che sei mio padre!
- Provaci pure.
Aveva fatto molta strada, l’albino. Solo per rivedere quel bellissimo fiore donatogli da Dio,  di cui si era innamorato.
E cosa aveva trovato con lei? Una marmocchia che dichiarava di essere sua figlia.
- Certo che è splendido questo villaggio.
- Lo so. Sono stata solo in città, ma posso dirlo chiaramente.
- Te lo dico io che sono stato un po’ ovunque. Questo posto è uno dei migliori che abbia mai visto.
- Un giorno mi porterai da qualche parte?
- Potrei.
E senza accorgersene, i due si misero a parlare per ore dei viaggi di lui, della vita di lei con sua madre.
Si, senza accorgersene, stavano formando un legame che non avevano mai provato.
Quello tra Padre e Figlia

 
Eris no Space!

... Eccomi qui, finalmente un nuovo capitolo.
Avete sentito che hanno annunciato il manga di kaminai in italia?
KIZUNA FEELS OVUNQUE.
Tralasciando questo, mi scuso per averla quasi dimenticata. Non trovavo idee. Per nulla!
Ma l'antica storia doveva continuare.
Beh, se vi piace recensite, se non vi piace recensite, e...
Boh. 
Vi saluto
-Eris

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