Ti vorrò sempre bene di GiulizTheBat (/viewuser.php?uid=140808)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ciao ***
Capitolo 2: *** Mancanza ***
Capitolo 3: *** Ancora più problemi ***
Capitolo 4: *** L'ho promesso ***
Capitolo 5: *** Il luogo di nascita ***
Capitolo 6: *** Un parente rilevato ***
Capitolo 7: *** Lacrime di un passato nascosto ***
Capitolo 8: *** Epilogo + Episodio Bonus ***
Capitolo 1 *** Ciao ***
“Abbiamo
tutti le nostre macchine del tempo. Alcune ci riportano indietro e si
chiamano ricordi, altre ci portano avanti e si chiamano sogni”
-Jeremy
Irons
Quella
mattina di marzo Layton era in aula ad insegnare archeologia ai suoi
studenti.
-Il
professore è un po' strano- sussurrò lo studente
Gabriel al suo
compagno di fianco Alex.
-Già,
hai notato come gli trema la mano?- rispose sussurrando anche lui
-Hai visto quello che ha scritto? La calligrafica è
così
tremolante!-
-Che
stia invecchiando?- scherzò una studentessa di nome Miriam
sempre
sussurrando.
-Beh,
è un uomo sui 30 anni, non è così
vecchio!- rispose Gabriel.
-È
da quando ha scoperto quella setta che non sembra più lo
stesso-
aggiunse Alex.
-A
dire il vero quando fa una scoperta non è mai
così nervoso- disse
Gabriel.
-Hai
ragione, forse qualcos'altro lo turba- aggiunse Miriam -che abbia
trovato una ragazza e non ha il coraggio di rivelarle i suoi
sentimenti?-.
-Gabriel,
Miriam e Alex- disse Layton voltandosi -Dato che avete così
tanto da
parlare perché non rispondete alla mia domanda? Come si
può capire
se una scultura è una copia romana?-
-Oh
cavolo- disse Gabriel -Ora sì che siamo fregati!-
Dopo
un'ora Layton si chiuse nel suo ufficio, i suoi studenti avevano
però
ragione sul fatto che qualcosa non andava bene: da quando Elena gli
aveva urlato “Tu non sai che cosa si prova a
perdere una persona
a te cara!” aveva avuto una sensazione di essere
stato
insultato. Certo, non poteva biasimarla poiché lei non lo
conosceva
e in quel momento Elena aveva il cuore lacerato.
-Claire...-
pensò Layton rimettendo giù il cappello.
Improvvisamente
entrò nel suo ufficio il rettore Stone.
-Signor
Layton!- disse il rettore.
-Ehm...qualcosa
non va?- chiese Layton come se si fosse improvvisamente ripreso da un
coma.
-Ho
sentito dai suoi studenti che sembra che faccia fatica ad insegnare-
-Io...?-
-Beh,
forse è lo stress-
-Ma
ho ripreso a lavorare solo un mese fa-
-Beh,
non è né poco né tanto-
Dopo
un po' di discussione Layton uscì dal suo ufficio ed
incrociò
proprio Gabriel, Miriam e Alex che appena lo videro cominciarono
subito a chiedere scusa.
-Ci
scusi professore!- disse Gabriel.
-Abbiamo
detto noi al rettore Stone quelle cose su di lei!- si
inchinò
ripetutamente Alex.
-Eravamo
solo preoccupati!- supplicò Miriam.
Layton
era un po' sorpreso poi li calmò -No no, non è
nulla.-
-Quindi
ci perdona?-
-Se
finite la verifica che avete saltato ieri- concluse andandosene.
-Accidenti
al karma!- esclamò Alex.
Layton
tornò a casa dove incrociò Emmy che stava
chiacchierando con Flora
e Inès che agitava dei pompon tutta eccitata.
-Datemi
una E! Datemi una M! Datemi un'altra M! Datemi una Y! Datemi Emmy!-
esclamava Inès saltellando.
-Eh
eh, suvvia mi metti in imbarazzo!- disse Emmy.
-Emmy!
Emmy! Mi fai un autografo?- gli occhi di Inès erano talmente
lucidi
che faceva tenerezza.
-Emmy!-
esclamò Layton sorpreso di vederla.
-Professore!-
esclamò la ragazza felice di rivederlo.
-Ne
è passato di tempo- disse Layton -Che fine avevi fatto?-
Emmy
tirò fuori dalla tasca il suo biglietto da visita -Detective
privata Emmy Altava: se ha problemi non esisti a chiamare!-
-Che
motto fa-vo-lo-so!- esclamò eccitata Inès
continuando ad agitare i
pompon.
Layton
prese il tesserino e disse -E così fai la detective privata?-
-Sì,
al momento sto indagando sul caso di una persona misteriosa-
spiegò
Emmy -Ero qui proprio per avere un po' di informazioni. Pare che di
recente sia stato avvistato qualcuno girare per le strade di Londra,
ma saltando sui tetti-
-Saltando
sui tetti?-
-Sì,
però solo di notte. Non è chiaro chi fosse,
però le persone sono
un po' spaventate poiché ogni tanto lo ritrovavano sui
terrazzi di
casa propria-
-Probabilmente
è Don Pablo- pensò Layton.
-Ad
ogni modo finché è inoffensivo penso ci sia poco
da temere, ma
meglio tornare sul posto-
-Non
si ferma a cenare con noi?- chiese Flora.
-No,
grazie- sorrise Emmy -Ci vediamo professore- e la ragazza
ripartì
con la moto mentre Inès la salutava con un fazzoletto.
Di
notte Layton andò a letto per dormire, ma in quello stesso
momento
una bambina stava correndo per strada inseguita da qualcuno. Fu un
colpo di fortuna quando incrociò un poliziotto.
-Aiuto!
L'uomo nero vuole rapirmi!- urlò la piccola.
Il
poliziotto fermò l'uomo che la inseguiva e la bambina
approfittò
della lotta per fuggire via.
-Maledetta
mocciosa!- ringhiò l'uomo scappando dal poliziotto.
La
mattina dopo era domenica e Layton andò con Flora nel parco
nazionale: il posto era pieno di bambini e Flora andò a
giocare
subito con loro come se fosse tornata piccola, Layton invece si
sedette su una panchina a rilassarsi.
La
bambina, che era nascosta dietro un salice, sbirciò notando
il
professore; ciò che la incuriosì di
più era il suo cappello.
Poiché
il salice si trovava dietro al professore, la bambina si
avvicinò
lentamente alla panchina, si arrampicò silenziosamente e gli
rubò
il cappello.
Layton
se ne accorse e si voltò di scatto facendo cadere la piccola
all'indietro -Ehi!- esclamò lui.
La
bambina indietreggiò un momento e disse tremante -L...lei
h...ha
u...un bel ca...cappello signore-
Layton
rimase basito nel vedere l'aspetto della bambina. Era così
somigliante a Claire.
-Non
sarò mica impazzito?- pensò il professore.
-Tutto
bene?- chiese la bambina.
-Ehm,
mi restituisci il cappello per favore?- chiese Layton.
La
bambina lo guardò un momento poi glielo ridiede -Chiedo
scusa...-
disse -È solo che il suo cappello mi piaceva-
Layton
si rimise il cappello e sempre osservandola disse -Come ti chiami?-
-Mi
chiamo Ginevra e ho 7 anni!- rispose la bambina sedendosi sulla
panchina.
-Dove
sono i tuoi genitori?-
Ginevra
fece scena muta poi però cercò di dire qualcosa
-Io abito con lo
zio, a dire il vero, sono scappata di casa per cercare la mamma!
Aveva detto che sarebbe uscita un momento, poi non è
più tornata. È
da giorni che aspetto il suo ritorno-
-Sei
scappata di casa?-
-Sì,
ero stanca di aspettarla, così me ne sono andata lasciando
solo una
lettera allo zio-
-Cielo-
disse Layton -Tuo zio sarà preoccupato! Dov'è che
abita?-
-A
dire il vero...non lo so-
-Questo
è un problema...-
-La
prego però! Non mi riporti dallo zio!-
-Ti
tratta male?-
-No,
solo che io voglio trovare la mamma!-
Layton
provò compassione -Senti, come posso aiutarti?-
-Vorrei
trovare la mamma da sola, ma c'è l'uomo nero che m'insegue-
-L'uomo
nero?-
-Sì,
lo chiamo così perché non sono mai riuscita a
vedere il suo
aspetto, ma da tempo vedo quella persona perseguitarmi ogni notte.
Ieri notte infatti mi ha inseguita, ma sono riuscita a scappare-
Layton
capì che il caso poteva essere molto serio -Non posso
tenerti in
casa poiché non sei mia figlia-
-No
la supplico! Io non so in quale posto sicuro stare-
-Ma
verrei denunciato per sequestro di minori!-
-Ci
penserò io a difenderti!-
Layton
capì che non c'era verso di farla ragionare, poi gli venne
in mente
il biglietto da visita di Emmy.
Più
tardi Layton tornò a casa con Flora e Ginevra che fecero
subito
amicizia e telefonò ad Emmy che arrivò in un
lampo e il professore
le spiegò tutto.
-Dunque
questa bambina è perseguitata da un uomo che lei chiama “uomo
nero”- disse Emmy prendendo appunti.
-Già,
ma non è l'unica cosa che mi turba-
-Che
vuole dire?-
Layton
abbassò leggermente il capo -Assomiglia molto a Claire-
-Claire?-
chiese Emmy -Chi è?-
Layton
e mostrò la foto di Claire che era sul suo comodino -Era la
mia
ragazza, è morta 10 anni fa-
-Oh,
mi dispiace- Emmy osservò la foto e poi Ginevra
-Effettivamente si
assomigliano molto, ma potrebbe essere solo una coincidenza-
-Non
credo comunque che la sua somiglianza con Claire sia un problema
discutibile, il vero problema è dove abita, chi è
sua madre e
soprattutto chi è questo uomo nero che la sta perseguitando-
Emmy
rifletté -Beh, hai detto che ha 7 anni giusto? Probabilmente
l'uomo
nero è solo una di quelle visioni che hanno i bambini-
-Però
ha detto che nella notte quando era scappata di casa era scappata
anche da “l'uomo nero”-
-Indagherò
allora anche su questo-
-Dici
che l'uomo nero sia lo stesso uomo che stai cercando?-
-Può
darsi, ma meglio verificare-
Clive,
Crow e Luke: *cantano ubriachi* Cacaaao! Meravigliaaaaooo! Che
meraviglia! Sto cacao meravigliao!
Layton:
che gli prende?
Giuliz:
ieri abbiamo festeggiato l'inizio di questo secondo racconto e i tre
cabarellios hanno alzato un po' il gomito.
Layton:
A dire il vero nemmeno te sembri sobria.
Giuliz:
Che dici? Sono lucidissima! *cade dalla sedia e si addormenta*
Zzzzzzz...
Emmy:
Non doveva bere così tanto spumante.
Giuliz:
*si risveglia improvvisamente* Ehm...recensite, mettete il racconto
tra i seguiti oppure tra i vostri *hic* autori preferiti. E per oggi
è tutto da WTHappened *hic* zzzzzzzzzzz...
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Capitolo 2 *** Mancanza ***
-Mamma-
ripeteva Ginevra nel sonno nel letto accanto a Flora che non riusciva
a dormire.
La
ragazza stava un po' in angoscia nel sentirla, il tono in cui la
bambina richiamava sua madre era così malinconico e triste
che stava
anche lacrimando. La ragazza l'abbracciò dicendole -la mamma
è qui-
e subito dopo Ginevra sembrò essersi calmata.
La
mattina dopo Layton dovette andare all'università
Gressenheller con
Flora e Ginevra per dire al rettore Stone che doveva assentarsi per
risolvere, appunto, il caso della bambina.
-Oh,
salve Hershel Layton- disse il rettore notando il professore.
-Buongiorno
rettore- disse Layton -Volevo chiedere di essere sostituito per un
po'-
-Ah
deciso di partire per una vacanza?-
-No,
per indagare ed aiutare la bambina qui presente-
-Quale
bambina?- la domanda del rettore stupì Layton e Flora che si
voltarono e poi si guardarono attorno, ma Ginevra era scomparsa.
-Ci
scusi un secondo- aggiunse il professore e andò con Flora
per
cercare la bambina.
Ginevra
si era per un momento allontanata mettendosi ad esplorare
l'università con lo stupore di alcuni studenti e professori
che
passavano di aula in aula.
La
bambina si fermò un momento guardando una pianta in un vaso,
ma
proprio quando si avvicinò troppo ad essa, notò
la pianta seccarsi
velocemente.
Ginevra
si allontanò e la pianta smise di seccarsi di colpo.
-Ah,
ecco dov'eri finita!- disse Flora ritrovando la bambina, poi
notò la
sua aria preoccupata -Qualcosa non va?- chiese.
Ginevra
non riusciva a trovare le parole, indicò la pianta e Flora
disse
-Mmmh, servirebbero più persone qui ad occuparsi delle
piante qui.
Una pianta secca non da affatto un effetto tranquillo, soprattutto
nei periodi in cui arriva il caldo. Qualcuno dovrà pure
innaffiarla-
-M...ma...ma...-
la bambina continuava a balbettare cercando di spiegare cos'era
successo in realtà, ma Flora non l'ascoltò e
disse -Su andiamo dal
professore- e quando prese la piccola per una mano lei
iniziò ad
impallidire dalla paura.
Quando
la ragazza raggiunse il professore sembrava aver trascinato la
bambina come un cane al guinzaglio che non voleva muoversi.
-Ginevra-
disse Flora quando la bambina si liberò in modo piuttosto
sgarbato
dalla presa -Cosa c'è? Perché sei così
agitata?- improvvisamente
le venne un capogiro -Non so perché...ma ho già
sonno...-
-Allora
meglio se resti a casa, sei un po' pallida- aggiunse Layton.
-No-
disse Flora -Vengo con lei, non voglio starmene da sola!-
Appena
uscirono dall'università Layton chiese a Ginevra -Dimmi,
com'è tua
madre?-
-È
identica a me, però alta così- rispose Ginevra
mettendosi sulle
punte e alzando il braccio -Insomma, più alta di me-
-Non
è molto- disse Layton -Però neanche poco, sai
come si chiama?-
-Mamma-
Flora cercò di trattenere la risata.
-Magari
un nome oltre a mamma?-
-Perché
mamma deve avere un altro nome?-
-Ok...-
Layton abbassò la visiera del cappello -Come si chiama tuo
zio?-
-Uhm...non
mi ricordo!-
-Di
questo passo non la troveremo mai-
-Professore-
sussurrò Flora -Non trova strano che una bambina a 7 anni
non sappia
ancora il nome di sua madre o di suo zio?-
-Già,
non ci avevo fatto caso- aggiunse Layton poi disse -Beh, sai
però
che lavoro fa tua madre?-
-Non
lo so, non l'ho mai vista lavorare...a dire il vero...- Ginevra
abbassò un momento il capo -Anche se non lavorava mi sembra
di
averla vista così poco-
Quella
frase turbò per un istante Layton -Come?-
-A
dire il vero...non lo so-
-Beh-
disse Flora -Spero che le uniche descrizioni che ci ha detto siano
abbastanza per trovarla-
-Lo
spero anch'io- aggiunse Layton.
Per
un'intera mattina chiesero se qualcuno conosceva una donna che
portava quelle descrizioni me tutti risposero di non averla mai
vista.
Dopo
un po' incrociarono proprio Arthur e Lucille, nonché i
genitori di
Layton.
-Hershel!
Che bello vederti!- salutò Lucille -Era da un po' che non ci
vedevamo!- (effettivamente se facciamo qualche calcolo potrebbero non
essersi visti per almeno un anno)
-Signor
Layton, chi sono loro?- chiese Ginevra nascondendosi dietro al
professore.
Layton
sorrise -Non preoccuparti, loro sono i miei genitori-
(lo so che non è fatto bene)
-Che
bella bambina!- disse Lucille chinandosi -Dimmi, come ti chiami?-
-G...Ginevra,
signora...-
-Che
bel nome Ginevra!- la donna le avvicinò la mano per
stringergliela
dicendo -Io sono Lucille-, ma la bambina, ripensando a quello che era
successo prima con la pianta e, probabilmente, con Flora,
indietreggiò.
-Dev'essere
veramente timida- aggiunse Arthur.
-È
spaventata, la stiamo aiutando a ritrovare sua madre- disse Layton.
-Oh,
capisco-
Layton
si voltò e notò che alla stazione di polizia
c'era una grande
agitazione e un gran avanti e indietro tra i poliziotti,
Inès, anche
lei presente, sembrava l'unica che manteneva la calma.
-Ma
che sta succedendo?- chiese il professore.
-Oh,
nulla di così grave. Stanno preparando la festa nazionale
della
polizia quindi anche il Commissariato deve avere un aspetto molto
elegante- rispose Arthur -Dato che saranno presenti anche delle gite
scolastiche per bambini dalle elementari alle medie offrono anche
delle attrazioni per divertirli come la possibilità di
accarezzare i
cani della polizia o vedere come lavorano. Si sa, i bambini adorano
gli animali-
-Mi
è improvvisamente venuto in mente Luke- pensò
Layton -Già, ora che
ci penso, Ginevra non va a scuola? Beh, l'importante però
è
ritrovare sua madre-
-Immagino
che Chelmey non sia così contento di vedere le attrazioni
per i
bambini- aggiunse Flora.
-Beh,
è un uomo burbero, ma non credo così tanto- disse
Layton -Di sicuro
non l'ha organizzato lui le attrazioni-
Nel
pomeriggio Layton, Flora e Ginevra tornarono a casa; Flora si sedette
accanto a Ginevra notando che la bambina aveva preso un orsacchiotto
che era sotto.
-Luke
l'ha dimenticato qui a quanto pare- disse Flora.
-Chi
è Luke?- chiese Ginevra.
Flora
iniziò a raccontarle tutto su Luke, improvvisamente
suonò il
telefono e Layton andò a rispondere.
-Pronto?-
chiese.
-Avete
voi Ginevra?- chiese la persona dall'altro capo del telefono con la
voce che sembrava modificata.
-Beh,
sì...-
-Bene,
me la riporti alla festa nazionale della polizia,
l'attenderò là-
-Ma
lei chi è?-
-Lo
zio-
Giuliz:
Fa un certo effetto aver scritto la parte quando suona il telefono
ascoltando la soundtrack di Dead Silence. Non ho visto il film e non
voglio vederlo, preferisco l'horror nei videogiochi (grazie
PewDiePie).
Flora:
Questo capitolo è stato piuttosto breve rispetto agli altri
Giuliz:
Lo so lo so, ma l'avevo detto che questo racconto sarebbe stato molto
breve, forse non arriverò a 10 come il precedente,
sicuramente è
anche meno entusiasmante del precedente e poi dire che ognuno ha un
protagonista
diverso forse è esagerato, alcuni sì, hanno un
protagonista
diverso...un po' come Resident Evil.
Luke:
Ecco! Metti in qualunque racconto qualche citazione che farebbe
ricordare un altro videogioco (tipo Bioshock Infinite, Silent Hill,
Kingdom
Hearts, Outlast e chi più ne ha più ne metta) che
non c'entra nulla
con il Professor Layton! Metti anche la morale di Thrill Kill
già
che ci sei!
Giuliz:
So che cosa vi viene da pensare ora che in questo capitolo avete
notato meglio la preoccupazione di Ginevra...FROZEN! Beh, vi dico che
l'ironia ha voluto che io creassi questo racconto proprio un anno
prima di quel film! In realtà la “base”
di Ginevra è stata Xion di
Kingdom Hearts. Effettivamente i miei personaggi sono più
delle
citazioni ad altre cose o addirittura mischiate. Ah, ci è
anche
arrivato una segnalazione, sembra che un aereo stia trasportando una
cassa a sorpresa che ci manda una nostra fan...
Crow:
Tik Tok?
Giuliz:
Ah giusto, recensite, mettete il racconto tra i seguiti oppure tra i
preferiti oppure mettete me tra i vostri autori preferiti! E per oggi
è tutto!
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Capitolo 3 *** Ancora più problemi ***
Quella
sera Layton, Flora e Ginevra andarono alla festa nazionale della
polizia; c'era molta gente ad assistere.
-Trovare
tuo zio sarà difficile dato l'affollamento- disse Layton a
Ginevra.
-Beh,
per ora non importa- disse Ginevra guardando incuriosita le
attrazioni presenti alla festa.
-Professore,
possiamo guardare un po' le attrazioni?- chiese Flora proprio come se
fosse tornata di nuovo bambina.
Il
professore annuì e Flora e Ginevra si divertirono.
Dopo
qualche minuto sul palco salì l'ispettore Chelmey per fare
il suo
discorso.
-Un
po' di silenzio per favore!- esclamò l'ispettore -Il nostro
capo
ispettore ha un annuncio da fare-
-Professore-
disse Flora indicando il palco -Non è quell'ispettore di cui
mi
avevi parlato quando ci siamo conosciuti?-
Layton
guardò dove Flora stava puntando e notò
l'ispettore Grosky, o
meglio, il capo ispettore poiché era stato promosso di grado
un anno
prima.
Grosky
sistemò i fogli che aveva preparato, sistemò la
voce e poi cominciò
il suo discorso -Cari cittadini!- disse Grosky mentre tra il pubblico
una ragazza svenne dall'emozione di vederlo (chissà mai chi
è, di
sicuro non una che si chiamava Hope) -E con viva e vibrante
soddisfazione...- improvvisamente un poliziotto si avvicinò
a lui
sussurrandogli che stava violando il copyright di un comico -Volevo
dire, sono lieto di vedervi tutti qui riuniti, non come una
città,
ma quasi come una famiglia-
-Che
esagerazione- pensò Chelmey.
-Sono
qui per annunciarvi quanto noi del corpo della polizia...- mentre
Grosky faceva il suo discordo (ammettetelo, nemmeno voi siete
così
interessati), Ginevra si allontanò di nuovo notando l'ombra
di una
donna. La bambina inseguì quell'ombra pensando che fosse di
sua
madre.
-...In
conclusione, mi unirò alla polizia di Robrenk,
nonché in America,
ho sentito che hanno bisogno di personale esperto...-
Ginevra
stava continuando a seguire quell'ombra poi, quando la raggiunse,
notò che era solo un'altra donna.
-Mi
scusi signora- disse la bambina, poi udì uno scroscio di
applausi e
lì capì che era il momento di tornare indietro
dal professore e
Flora per non farli preoccupare, ma, improvvisamente, mentre stava
cercando di tornare dal professore notò che le persone
attorno a lei
si stavano sentendo stanchi.
Proprio
in quel momento Emmy era nel suo ufficio che cercava di risalire ai
parenti della bambina, ma ogni tentativo sembrava farsi vano. Aveva
ricevuto qualche informazione in più da parte del professore
prima,
ma non sembrava essere abbastanza, poi si ricordò di quello
che le
era stato raccontato.
Fece
ancora qualche ricerca e quando le arrivò il risultato disse
-No,
non può essere-
Proprio
in quello stesso istante Ginevra, che stava tentando di fuggire dalla
folla, disse tra sé -No, non può essere!-
Notò
che ad una signora di mezza-età si stavano schiarendo
velocemente i
capelli, un uomo di 60 anni voleva assolutamente riposarsi
perché si
sentiva sempre più stanco e un bambino sentiva i suoi
vestiti
leggermente stretti.
Flora,
che aveva appena finito di applaudire, si voltò e disse
-Dov'è
Ginevra?-
Layton
si voltò e si guardò attorno -Potrebbe aver
ritrovato lo zio, ma ce
l'avrebbero detto!-
Ginevra
riuscì ad uscire dalla folla, indietreggiò e si
scontrò contro un
poliziotto che per errore mollò il guinzaglio che teneva il
cane
che, notando che la bambina aveva inavvertitamente spinto il
poliziotto, le ringhiò contro.
Ginevra
alzò le mani per cercare di placarlo e il cane si
sentì
improvvisamente stanco e cadde a terra.
Il
ringhio però aveva attirato l'attenzione di un uomo che era
presente
alla festa che disse -Ecco dov'eri piccola peste!-
Layton
e Flora si misero a cercare Ginevra in mezzo a tutta quella folla,
poi il professore riuscì a notare che la bambina stava
scappando, ma
notò anche che qualcuno la stava inseguendo.
-Da
quella parte!- esclamò.
L'uomo
riuscì a prendere Ginevra -Ora non ci scappi più-
la bambina lanciò
un urlo che riuscì ad attirare l'attenzione della polizia,
Layton si
precipitò sull'uomo e tentò di bloccargli le
braccia. Ginevra
riuscì a liberarsi e fuggì via a tutta
velocità.
-Ginevra!-
urlò Layton, ma la bambina non si voltò nemmeno e
la polizia
circondò sia l'uomo che il professore.
-La
situazione non sta andando affatto bene- pensò.
La
mattina dopo si diede la notizia che molte persone presenti alla
festa nazionale si erano sentite stranamente male come se avessero
preso tutti una rara malattia. Nel frattempo, alla centrale di
polizia, grazie alla testimonianza di Flora, Layton venne lasciato
andare, mentre l'uomo rimase dentro la centrale per essere
interrogato.
Il
professore però voleva restare al centro di detenzione per
essere
certo che l'uomo non fosse lo zio che li aveva chiamati.
-Ci
dica il suo nome!- disse l'ispettore all'uomo.
-Simon
Rimor- rispose l'uomo.
-Perché
voleva rapire quella bambina?- chiese Chelmey con severità.
-Quella
bambina ci serve!-
Con
quella frase Layton cominciò ad avere qualche presentimento.
-”Ci
serve”?- chiese l'ispettore.
-Sì,
siamo in molti che le stiamo dando la caccia-
-Quindi
chi c'è oltre a te?-
Simon
ghignò e rispose -Non sarete certo voi della polizia a
farmelo
confessare! È già abbastanza quello che ho detto-
-Come
osi!?-
-Potrei
fare una domanda io a quell'uomo signor ispettore?- s'intromise
Layton.
-Ehm...d'accordo-
disse l'ispettore.
-Signor
Simon Rimor- disse il professore a Simon -Ieri pomeriggio mi era
arrivata una chiamata da un uomo che diceva di essere lo zio di
Ginevra, era per caso lei, signore?-
-Pff,
certo che no- rispose l'uomo -Poteva essere davvero quello
“zio”-
-Sa
chi era?-
-No,
a me era stato solo chiesto di cercare la peste, gli altri avrebbero
cercato di mettere i bastoni tra le ruote di quello
“zio”, quindi
non ho idea di chi fosse-
Dopo
un po' di discussioni, Layton pensò di aver sentito
abbastanza e
uscì dalla stazione di polizia dove Flora lo stava
aspettando con
Inès.
-Allora?-
chiese preoccupata Flora.
-Non
è lui lo “zio” che ci aveva chiamati e
non ha intenzione di
confessare il resto, ma una cosa è certa- rispose Layton
-Ginevra è
perseguitata da più “uomini nero”. Ho il
presentimento di aver
capito chi sono, ma devo capire che cosa vogliono esattamente da lei-
-Che
si fa? Ginevra è scappata e la polizia non l'ha ancora
trovata-
-Io
mi metterò alla sua ricerca-
-Vengo
con te-
-No,
Flora- aggiunse Layton -Voglio occuparmi io di questa faccenda-
E
il professore se ne andò senza aggiungere altro.
Crow: Coooooortaaaaaa!
Giuliz:
Devo solo cercare di lavorarci di più su questo racconto!
Vabbé,
come avrete notato ora comincia l'accenno di trama.
Crow: Mi sono appena
arrivate delle notifiche su faccialibro: Luke mi sta
dicendo che l'aereo che stava portando la nostra sorpresa sta
impiegando troppo tempo, è ancora a metà del suo
viaggio.
Giuliz: Scusa, ma che
aereo è se ci sta impiegando così tanto?
Crow:
Alitalia
Giuliz: Oh, questo
spiega tutto. Comunque ce la farà il nostro stimato
gentiluomo a ritrovare Ginevra? Ginevra riuscirà a ritrovare
sua
madre? Raz Degan resusciterà per uccidere gli altri
personaggi bm del
film Albakiara...?
Ah, un momento, l'ultimo non c'entra. Comunque,
recensite, mettete il racconto tra i seguiti o mettete me tra i
vostri autori preferiti! Alla prossima da WTHappened!
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Capitolo 4 *** L'ho promesso ***
Layton
si mise alla ricerca di Ginevra per molti viali di Londra, poi
incrociò una signora e le chiese -Mi scusi, ha per caso
visto una
bambina dai capelli arancio-castano corti di 7 anni? Si chiama
Ginevra-
-Mi
dispiace signore, non l'ho vista- rispose la donna -Però mia
cugina
sembra aver visto ieri sera una bambina con quelle descrizioni-
-La
prego, mi dica di più-
-Mi
aveva detto che stava correndo ad una grande velocità verso
il
quartiere industriale-
-Così
lontano? Non la immaginavo anche così veloce- si sorprese
Layton
-Infatti
mia cugina mi ha detto che si era sentito come se il tempo fosse
rallentato in quel momento e la bambina invece andasse ad una
velocità quasi...non umana-
-Più
veloce dell'uomo? -pensò Layton -Grazie comunque- concluse
abbassando la visiera in modo educato.
Il
professore si diresse con tutta la sua velocità a quel
quartiere e,
appena vi entrò, notò già Ginevra che
stava tentando di entrare
dentro un condotto d'aria, ma qualcuno la stava trattenendo tenendola
per un piede.
-Non
provare a scappare di nuovo!- esclamò l'uomo.
-No!
No! No!- urlò la bambina con la sua voce che rimbombava nel
condotto
-Lasciami andare!-
Layton
si precipitò sull'uomo tentando di fermarlo e Ginevra ne
approfittò
di nuovo della lotta per passare nel condotto e sparire.
-Confesso
che sono contro la violenza- disse Layton, poi lanciò l'uomo
a terra
-Ma non accetto quando si fa del male ai bambini- l'uomo
scappò via
e Layton osservò il condotto d'aria per capire dove poteva
finire.
Non fu molto contento nel sapere che per scoprirlo doveva entrare
nella fabbrica dove le condutture erano attaccate.
Il
professore entrò nell'edificio e riuscì a sentire
i suoni che
probabilmente stava producendo Ginevra dentro il condotto d'aria,
cercò di seguire quei suoni seguendo i corridoi poi
udì come una
grata cadere, ma udì anche la voce della bambina che
invocava aiuto.
Layton
continuò a seguire quel suono, seguì il corridoio
poi notò una
porta e udì rumori di bussate dall'interno.
-Ginevra-
disse Layton -Sei lì dentro?-
-Signor
Layton?- chiese la voce di Ginevra dall'altra parte -Ho sbagliato
condotto e ora sono in questa stanza chiusa!-
-Detesto
fare vandalismo con gli enigmi ovunque vada- pensò il
professore -ma
non ho altra scelta-
Layton
osservò la serratura, poi prese un filo di ferro e la
forzò, ma
appena aprì la porta, Ginevra uscì e
scappò prima che il
professore la fermasse.
-Ginevra
fermati!- esclamò Layton.
-Scusa-
disse la bambina fermandosi per un istante, il suo modo di parlare
non sembrava più da bambina, ma da giovane adulta -ma non ho
altra
scelta- la bambina strinse le mani e Layton sentì
improvvisamente il
tempo rallentare e notò la piccola fuggire a gran
velocità tanto da
sparire in una sola mossa.
Solo
quando la bambina fu veramente lontana il tempo sembrò
tornare
normale e Layton pensò -Che razza di stregoneria
è mai questa?-
Flora
intanto, era a casa del professore, il suo aspetto era molto
più
pallido, quasi come se si sentisse male.
Inès
le portò un bicchiere d'acqua e le chiese -Ma cosa
è successo per
essere in queste condizioni?-
-N...non
lo so- rispose Flora dopo aver bevuto -Mi...mi sento così
stanca- La
ragazza si stese sul divano e Inès la coprì con
un panno di lana
-Sono...preoccupata...per Ginevra...spero che il professore...l'abbia
ritrovata-
Layton
stava continuando a cercare la bambina, dato il potere che aveva
visto, temeva di averla persa per davvero, poi udì delle
voci di
uomini.
Il
professore si avvicinò per capire chi fossero, si nascose
dietro un
muro e notò un gruppo di cinque uomini che bisbigliava
qualcosa poi
proseguirono per il corridoio.
Layton
pensò di seguirli senza farsi notare poi notò di
nuovo Ginevra,
questa volta camminava in modo lento e faticoso probabilmente per la
velocità a cui aveva corso, ma anche gli uomini l'avevano
notata e
si stavano già precipitando da lei.
Il
professore escogitò velocemente un piano, fece uno scatto
veloce,
prese la piccola per un braccio, si precipitò in un
ascensore e
premette il bottone per arrivare nelle fogne.
-Potrebbe
non essere stata una buona idea- disse il professore a Ginevra -Ma il
piano superiore era troppo ovvio, ci avrebbero scovati-
-Signor
Layton- disse Ginevra abbassando il capo -Perché continua a
seguirmi?-
-Ti
ho fatto una promessa che tu stessa mi hai chiesto- rispose -Ti ho
promesso che ti avrei protetta e aiutata e un gentiluomo mantiene
sempre le promesse-
La
bambina fece scena muta poi disse -Allora vorrei che non la
mantenesse più-
-Stavi
per essere catturata di nuovo da quelli là, che altro potevo
fare?
Inoltre che cosa vogliono da te?-
-Non
lo so, nemmeno lo zio e la mamma me l'hanno saputo spiegare. Lo zio
però sembrava saperne di più-
-Che
tipo era lui?-
La
bambina fece qualche secondo di silenzio -Prima non mi trattava con
grande rispetto, a volte sembrava proprio odiarmi, fu dopo che
tornò
a casa senza la mamma che sembrò essere cambiato. Divenne
molto
protettivo verso di me-
-Quei
poteri- aggiunse Layton -Perché non me ne avevi mai parlato?-
-Credevo
che tu fossi uno di loro, sembra che mi vogliano per questo. La
mamma, prima di andarsene, mi aveva detto che ce li avevo sin dalla
nascita-
-Cos'altro
ti aveva detto?-
Purtroppo
l'ascensore aveva già raggiunto la destinazione e, appena
aprì le
porte, la bambina fuggì a gran velocità come se
avesse ignorato la
domanda.
-Ma
è ovvio- pensò Layton con sarcasmo notando che la
piccola era
scomparsa di nuovo tra le fognature.
Crow:
Stai esagerando con i capitoli corti
Giuliz:
Se sono pochi i capitoli il racconto non è interessante, non
ti
pare?
Crow:
No
Giuliz:
Che simpatico. Comunque sto come sempre cercando di improvvisare per
rendere il racconto interessante perché dovete sapere che
tutto
nella mia testa inizia con una scena immaginata quindi viene pensato
un inizio e poi la fine. È la sequenza delle cose che
appunto devo
cercare di approfondire, ma purtroppo non è sempre facile e Ti
vorrò sempre bene alla fine potrebbe essere pure
solo un
riassunto con l'inizio e la fine, ditelo anche voi che questo
racconto merita più attenzioni...
Crow:
Prova a spoilerare e ti butto in mare!
Giuliz:
Che caratterino, comunque Luke, come va la consegna?
Luke:
Cattive notizie, ora è a Trenitalia
Giuliz
e Crow: Che bellezze
Giuliz:
Vabbé, recensite, mettete il racconto tra i seguiti
e...vabbé ormai
avrete tutti capito. Alla prossima da WTHappened e da Ti
Vorrò
Sempre Bene!
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Capitolo 5 *** Il luogo di nascita ***
Layton
continuò a cercare Ginevra tra le fogne, ma la situazione si
stava
facendo più complicata, non udiva nemmeno dei passi che
potevano
rimbombare tra le pareti, sentiva solo il rumore dell'acqua che
scorreva.
Improvvisamente
vide la luce di una torcia che puntava lui, il professore si
coprì
gli occhi per non rimanere accecato dal bagliore (ora avrà
capito
quello che ha provato Luke all'inizio del film).
-Ehi!
Lei!- esclamò l'uomo che teneva la torcia -Che ci fa qui?-
-Mi
scusi signore- rispose Layton.
L'uomo,
nel notare il professore, rimase sorpreso -Hershel Layton? Ma che
bella sorpresa incontrarla-
Layton
si sentì un po' confuso poi disse -Dardary?-
-Parliamone
nel mio ufficio-
Dardary
accompagnò Layton al piano superiore della fabbrica e
servì delle
tazze tè.
-Non
sapevo che tu gestissi una fabbrica di pneumatici- disse Layton anche
se la sua preoccupazione principale era ritrovare Ginevra.
-
Ed è una sorpresa pure per me incontrare proprio te, mio
vecchio
compagno di liceo- disse Dardary.
-Beh,
ammetto che non eravamo poi tanto amici, ma nemmeno rivali-.
-Già,
già, questo è vero- aggiunse Dardary -Ma ora
dimmi, che ci facevi
nelle fogne della mia fabbrica?-
-Una
bambina si era persa qui dentro, però c'erano anche delle
persone
che la volevano rapire-
-Persone?
Forse erano quelli che facevano il turno qui-
-Sul
serio? Beh, non dico di non fidarmi di te, ma l'edificio non mi
sembrava in funzione e mi sembrava anche molto vuoto-
-Quindi
stai dicendo che ci possono essere veramente degli intrusi qui?-
-Non
lo confermo, però hai visto almeno una bambina dai capelli
arancio-castano e di 7 anni? Si chiama Ginevra-
Dardary
rifletté un momento -Mmmh, no. Oltre a te non ho visto
nessun altro
nelle fogne, mi dispiace non essere d'aiuto per la tua ricerca-
-Capisco-
concluse appoggiando la tazza ormai vuota sul piattino.
A
Layton non restò che uscire dalla fabbrica e continuare la
ricerca
di Ginevra da solo. Il cielo stava piano piano coprendosi di nuvole,
presagendo una pioggerella tipica inglese. Il professore non perse
tempo e si diresse nuovamente verso Londra, forse la piccola si era
diretta in quella direzione. Come predetto iniziò a piovere
ma
Layton non si fece spaventare. L'abitudine a quel tempo così
ballerino tipico dell'isola britannica e l'ansia del trovare Ginevra
lo faceva andare avanti ugualmente.
Raggiunse
Piccadilly Circus sotto le gocce che già cominciavano a
diminuire.
La piazza era così deserta che il professore notò
subito un tombino
aprirsi. La lastra di metallo si spostò appena verso destra,
poi una
testolina di capelli arancio-castani bagnati spuntò da essa.
-Ginevra!-
esclamò il professore aiutando la bambina ad uscire.
-Signor
Layton!- rispose lei prima di spingerlo via -Non posso, non devo
stare con lei!-
-Perché?-
-Io
non voglio fare del male a nessuno, io... io...- scoppiò a
piangere-
Io sono pericolosa!-
-Cosa?
No, tu non sei pericolosa- non ebbe il tempo di finire la frase che
iniziò a sentirsi debole mentre la bambina sembrava crescere
davanti
ai suoi occhi.
-Ginevra...ma
che...?- il professore non riusciva a credere di vedere una bambina
che da sette anni era diventata di dieci anni così di colpo.
-Ascolta,
non aver paura- disse Layton cercando di placarla -Sono qui solo per
aiutarti, ti devi solo fidare di me- La bambina si asciugò
le
lacrime -Ho solo bisogno di capire che cosa sta succedendo- Ginevra
tentò di annuire e andò con Layton cercando un
riparo da quella
pioggia che stava cessando.
-Mi
dica signor Layton? Sono l'unica che può controllare il
tempo?-
Layton
non riusciva a rispondere poi disse -Spiegami invece un'altra cosa,
com'è possibile che tu abbia questi poteri?-.
Ginevra
fece un momento scena muta poi rispose -Lo zio mi aveva fatto alcuni
test, è risultato che io...- la bambina sembrò
aver ricordato
qualcosa, poi disse -Mi segua signor Layton, vorrei portarla nel
luogo dove sono nata-
Ginevra
iniziò già a correre e a Layton non restava che
seguirla, per lui
fu un po' incredibile che la piccola si ricordasse il suo luogo di
nascita anziché il nome di sua madre.
Appena
Layton vide l'università Gressenheller si sentì
un brivido
percorrergli dietro la schiena, e quando vide la bambina indicare il
laboratorio dove Claire era morta il professore voleva credere che si
trattasse di uno scherzo.
-Lo
zio mi aveva detto che ero nata dentro una macchina del tempo-
rispose la bambina -Oh sì! Ora mi ricordo come ho fatto ad
avere
quei poteri!-
Layton
s'inginocchiò a terra, abbassò lo sguardo mentre
Ginevra si
avvicinò a lui credendo che stesse male, il professore
notò
improvvisamente che la bambina teneva in mano qualcosa.
-Che
cos'è?- chiese il professore, tentò di guardare
alzandosi notando
che la piccola teneva un orologio.
-Non
me lo porti via!- esclamò Ginevra vedendo ora il professore
con
occhi spaventati -L'ho trovato e sistemato io! È della
mamma!-
Ginevra
singhiozzò spaventata, poi corse via mentre le gambe le si
facevano
più lunghe ed agili.
Al
professore non restò che guardarla mentre scappava, questa
volta era
sconvolto.
Giuliz:
*al telefono* Avevo chiesto di portarmi la cassa con la sorpresa con
i dodo, perché adesso lo state portando con altri mezzi poco
efficienti?...Cosa? Steven Speilberg ha ucciso i dodo?...E si
è
fatto anche una foto accanto ai loro cadaveri? *Butta il telefono*
M02TR0 B42T4RD0!
Yotobi
(?): Che bella la vita a volte!
Luke:
Che ci fa lui qui?
Crow:
Tecnicamente lui doveva apparire nell'ultimo capitolo del racconto
precedente per cantare “Epico”, ma è
arrivato leggermente in
ritardo. Comunque, Giuliz, sappi che sei in onda!
Giuliz:
Oh...ehm...Per fare questo capitolo ho dovuto chiedere l'aiuto di mia
sorella perché non sapevo come proseguirlo
quindi...bah,
alla
prossima.
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Capitolo 6 *** Un parente rilevato ***
Flora
era a letto mentre Inès si stava occupando di lei.
-Como
te sienti?- chiese Inès.
-Sempre
debole- rispose Flora bevendo una tazza di tè -Mi sento
quasi come
se stessi invecchiando dentro-
-Strano-
Le
due ragazze sentirono suonare il campanello e Inès
andò a
controllare, aprì la porta trovando Emmy.
-Emmy!-
esclamò Inès.
-Non
ho tempo- rispose frettolosamente Emmy -Ho avuto qualche contrattempo
per tutta la mattina, dov'è il professore?-
-È
andato a cercare Ginevra che era scappata la scorsa notte-
-Che
cosa?-
-Qual'è
il problema?-
-Ho
scoperto chi è suo zio- la donna fece un sospiro e disse -E
temo di
aver scoperto anche chi è sua madre-
Layton
cercò Ginevra chiedendo informazioni in giro,
riuscì però a
trovarla, anche questa volta era cresciuta di nuovo di un anno, la
bambina si era fermata un momento per riprendere fiato, ma quando si
voltò notando che il professore la stava raggiungendo
riprese la
corsa facendo cadere l'orologio che teneva in mano.
Appena
Layton raccolse l'oggetto notò che era l'orologio che aveva
regalato
a Claire, ma solo nel toccarlo sentì una strana sensazione,
come se
il tempo fosse tornato indietro assieme ai suoi ricordi.
Era
in ospedale assieme a Claire dove Brenda era a letto e teneva in
braccio il piccolo Luke.
-Posso
tenerlo in braccio?- chiese Claire.
-Certamente-
rispose sorridendo Brenda.
Claire
prese il piccolo Luke tra le braccia, il bambino solo nel vederla
mostrava un gran sorriso -Avete un figlio magnifico signora Triton-
aggiunse Layton.
Brenda
ringraziò un po' commossa, dopo qualche minuto Layton e
Claire
uscirono dall'ospedale per tornare a casa.
-Sai,
Hershel- disse Claire -Dev'essere bello avere un figlio-
Layton
provò imbarazzo e disse -Forse è un po' troppo
preso...sai lo
studio, il lavoro...-
-Però
come ti sentiresti come padre?-
-I...io?...Beh...è
difficile dirlo...-
-Se
avessimo una figlia- aggiunse Claire -Mi piacerebbe chiamarla Ginevra
come mia madre-
Fu
in quel momento che il viaggio nel ricordo svanì e Layton si
ritrovò
nel presente, si sentiva sempre più confuso, ma questa volta
era
certo chi fosse Ginevra.
Il
professore provò a seguire la traiettoria che la bambina
aveva fatto
e la rintracciò nel parco nazionale che, probabilmente,
voleva
prendere ancora una sosta.
Ginevra
però era cresciuta in uno scoppio diventando una tredicenne
proprio
come Luke.
-Ginevra!-
esclamò Layton -Che intenzioni hai?-
Ginevra,
senza voltarsi per guardare il professore negli occhi, rispose -Devo
scomparire-
-Ma
perché?-
-Hai
visto in che condizioni è Flora? Devo usare tutti i miei
poteri che
controllano il tempo altrimenti ruberò altri secondi di vita
a chi
mi circonda-
Layton
ammutolì, poi tirò fuori dalla tasca l'orologio
di Claire e disse
-Avevi detto che questo apparteneva alla mamma, giusto?-
Ginevra
si voltò e notò l'orologio, lo prese e
lì iniziò a lacrimare -Mi
aveva promesso che sarebbe tornata, ma non l'ha fatto! Mi ha
mentito!- il professore voleva dirle come stavano le cose, ma lo
addolorava di più se Ginevra avesse saputo che Claire era
morta
-Signor Layton- aggiunse la piccola -Ho ritrovato quell'oggetto in
mezzo a delle macerie. Come fa a conoscere quest'orologio?-
-Lo
regalai a Claire prima che lei...- frenò la bocca quando
stava per
dire che cosa le era successo e cambiò il senso della frase
con
-...prima che lei mi regalasse questo cappello-
Ginevra
rimase solo basita alla risposta, si avvicinò a Layton e
iniziò a
riflettere -Orologio...Cappello...Mamma...- poi guardò
Layton negli
occhi -...Papà...-
Il
professore si mise in ginocchio, i loro sguardi parlavano
più delle
loro bocche, ma subito dopo lo sguardo di Ginevra cambiò e
la
piccola indietreggiò e disse -Tu conoscevi la mamma, ma
allora
perché non vi siete più visti per dieci anni?-
Questa
volta la domanda fece stare zitto Layton, lui non se la sentiva di
dirle tutta la verità, ma questo spinse Ginevra a dire
-Perché vi
siete separati?-
-Già-
rispose la voce di un uomo -Diglielo perché-
Layton
si girò e notò il gruppo che c'era prima, il
professore si mise
subito davanti a Ginevra per proteggerla.
-Ci
dispiace distruggere la riunione di famiglia- rispose un uomo
avanzando e mettendosi davanti al gruppo, poi alzò il capo
-Ma
consegnaci la bambina-
-Chi
sei tu?- chiese Layton con severità.
-Ma
come Hershel?- rispose l'uomo ghignando -Non riconosci un vecchio
amico del liceo?-
-Dardary?
Sei tu il capo di questo gruppo?- rispose Layton stupito.
-Precisamente
colui che ha ricostruito la setta dell'Angelo Purificatore! Quindi io
sono il capo dell'intera setta. E ora consegnaci la bambina!-
-Mai!-
esclamò Layton -Non vi lascerò fare un'altra
brutalità!-
-Allora
non ci siamo capiti- Dardary fece uno schiocco di dita e alcuni
membri della setta avanzarono contro Layton che provò a fare
di
tutto pur di proteggere Ginevra, ma uno lo colpì in maniera
prepotente con una chiave inglese alla nuca e il professore cadde a
terra.
La
sua vista cominciò a sfocarsi e ciò che vide era
Ginevra trascinata
via da uno di quegli uomini, sentì la piccola urlare in
lacrime
-Papà!- avanzando il braccio sperando di raggiungere quello
del
professore, ma Layton iniziò a vedere il buio.
Giuliz:
e poi ti accorgi che nello “Scrigno di Pandora”
c'è un
personaggio di nome Claire che ha una capigliatura che ricorda
Desmond (o meglio, Mr. CodiniDiMaiale)
Pubblico:
*tirano fuori tutti il nintendo DS per guardare tra i profili* CAZZO!
È VERO!
Giuliz:
Bene, siamo già vicini al gran finale!
Luke:
di già?!
Giuliz:
Sì, di già! Volete sapere come andrà a
finire? Lo vedrete nel
prossimo capitolo!
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Capitolo 7 *** Lacrime di un passato nascosto ***
-Hershel
Layton?- disse una voce -Hershel Layton!?-
Layton
riaprì gli occhi e notò Emmy -Si sente bene
professore?- chiese la
donna.
-Dove
sono?- chiese il professore trovandosi su un letto e con una fascia
sulla testa.
-Nella
casa dello “zio”- rispose Emmy -L'abbiamo trovata a
terra nel
parco, che cosa le è successo?-
-Io
invece vorrei sapere dov'è Ginevra!- aggiunse Dimitri
entrando nella
stanza sorprendendo il professore.
-Dimitri?-
esclamò Layton.
-Sì-
aggiunse Emmy -Lui era lo “zio” che l'aveva
chiamata, sono
riuscita a rintracciare la telefonata che le aveva fatto ieri
pomeriggio-
-Basta
con le chiacchiere!- esclamò Dimitri -Dov'è
Ginevra?-
Layton
rimase muto per un po' poi rispose -Prima voglio sapere da te come
è
possibile che tu e Claire abbiate tenuto nascosta Ginevra da me? Se
io sono...-
-Dovevamo
proteggerla!- rispose in tono aggressivo Dimitri, poi si
calmò -E
così vuoi sapere tutto su Ginevra vero? Bene, Ginevra non
è un
essere umano, è formata solo da particelle del tempo-
-Come
è possibile?-
-Quando
Claire ritornò dal suo viaggio temporale ci rendemmo conto
che, per
qualche strana ragione, aspettava una bambina. Quando nacque capimmo
che la bambina non aveva avuto una nascita normale, era nata da un
sogno infranto di Claire. L'ultimo sogno che Claire aveva fatto prima
di morire. Le dovemmo fare prima dei test e capimmo che, per colpa
della macchina del tempo, Ginevra aveva creato uno squarcio nel
tempo. Poteva crescere quando voleva anche se la sua mente restava da
neonata, ma poteva anche controllare il tempo al di fuori di lei.
Purtroppo ogni volta che usa il suo potere perde una parte del SUO
tempo di esistenza e il suo corpo tende a risucchiare i secondi di
vita di ogni essere vivente senza il suo volere-
-Infatti
Inès mi aveva spiegato che Flora si sentiva proprio come se
stesse
invecchiando velocemente, il potere di Ginevra ormai sta crescendo al
punto che potrebbe risucchiare i secondi di vita di tutte le creature
su questo pianeta, anche quelle che non sono accanto a lei- aggiunse
Emmy.
-Ma
perché io l'effetto non l'ho sentito subito?- chiese Layton.
-Il
suo potere dipende anche dall'età degli esseri umani, ai
giovani
l'effetto accelera poi rallenta quando la persona ha 30 anni, ma
quando si ha superato la mezza-età l'effetto è
ancora più veloce.
Questo probabilmente è dovuto all'età in cui
Claire l'avrebbe messa
al mondo a quell'età- rispose Dimitri -Purtroppo io e Claire
non
eravamo gli unici a conoscere il potere di Ginevra, anche Dardary
l'aveva scoperto. Dovevo tenere nascosta la bambina il più
possibile
fingendomi anche fratello di Claire per ottenere la sua fiducia anche
se odiavo quel compito poiché doveva essere tua figlia. Ma
prima che
Claire sparisse definitivamente le avevo promesso che avrei protetto
Ginevra, purtroppo però questo significava anche non
rivelarle che
Claire era morta. Un bambino non riuscirebbe mai ad accettare la
realtà, specialmente se ancora ad un età
infantile-
Layton
restò muto poi chiese -Ma che cosa vuole Dardary da lei?-
-Vuole
sfruttare il suo potere per tornare indietro nel tempo e fare in modo
che i loro piani funzionino come desideravano. Temo che
userà anche
una macchina per fare in modo che il viaggio temporale funzioni
correttamente. Per loro Ginevra sarebbe una fonte energetica
perfetta, ma Dardary non sa che se userà il suo potere
causerà solo
altri squarci. Io pensavo di trovare un modo per far sì che
diventasse umana, ma il danno temporale è fatto e quindi ha
solo due
decisioni: se vivere facendo morire gli altri o sparire lei per far
proseguire gli eventi come devono essere-
-Oh
no!-
-Non
dirmi che Ginevra è stata...?-
-Sì
purtroppo- rispose Layton cercando di rialzarsi -Ho bisogno di sapere
subito dove sono prima che sia troppo tardi!-
-No-
disse Emmy -Non sei ancora guarito!-
-Ginevra
è mia figlia! E farò di tutto per salvarla!-
Dimitri
rifletté e disse -Tra tutti i nascondigli che hanno
c'è solo un
posto dove potrebbero averla portata-
Ormai
era sera e nel frattempo Dardary stava trascinando Ginevra nello
stesso laboratorio dove Claire era morta, la legò a dei cavi
attaccati alla vecchia macchina ormai mezza distrutta e le disse -Ora
usa il tuo potere e portami indietro nel tempo!- Ginevra voleva solo
piangere guardando quel laboratorio, non sapeva nemmeno il motivo per
cui le lacrimavano gli occhi -Non vuoi fare ciò che ti dico
vero?-
ribatté Dardary.
-I...io
non posso- disse Ginevra -Non posso usare il mio potere!-
-Sei
tu quella in grado di viaggiare nel tempo! Non sprecare il tuo
potere! È solo un dono di Dio averlo!-
-No!-
esclamò Ginevra -NO! NON POSSO FARLO! MAI! NON VOGLIO!-
-Uhm,
dunque è così- Dardary si avvicinò ad
una leva attaccata alla
macchina -Avevamo previsto che avresti provato ad opporre resistenza-
Dardary abbassò la leva e la piccola sentì delle
forti scariche
elettriche -La macchina che venne usata 10 anni fa causerà
anche la
tua di morte! Sai chi ci è morto lì dentro? Lo
sai?!-
Ginevra
ormai era intenzionata a sparire, quindi non fece altro che aspettare
anche se i dolori che sentiva erano atroci, le veniva più da
lacrimare pensando a Layton, voleva vederlo ancora una volta ora che
aveva realizzato che era suo padre.
-Papà...-
pensò Ginevra.
Fu
in quell'istante che Layton riuscì a fare irruzione al
laboratorio
anche se la sua vista era un po' annebbiata per colpa della botta che
aveva preso.
-Ancora
tu!?- esclamò Dardary alzando la leva facendo finire la
scarica
elettrica.
-Lascia
andare subito mia figlia!- esclamò Layton.
-Molto
bene, sistemerò prima te poi la piccola peste- alcuni uomini
della
setta provarono ad attaccare il professore, ma Emmy arrivò
per
bloccarli, Layton si avvicinò alla macchina, ma Dardary gli
si parò
davanti e lo prese per una mano cercando di storcergliela.
-Sei
solo un debole Hershel!- ghignò Dardary poi lo
buttò a terra, tirò
fuori un pugnale e disse - L'Angelo saprà purificare anche
la tua
anima?-
Ginevra
provò ad usare il suo potere tornando di 7 anni liberandosi
così
dai cavi, poi divenne di 14 anni e si buttò su Dardary
bloccandogli
il braccio e facendogli cadere il pugnale.
Layton
riuscì ad avvicinarsi alla leva e con un colpo secco la
tolse dalla
macchina causando un corto circuito che provocò
un'esplosione,
fortunatamente essendo una macchina vecchia, l'esplosione non fu
così
catastrofica, ma alzò comunque un gran polverone spaccando
alcune
finestre.
Layton
però era svenuto poiché era stato troppo vicino
all'esplosione,
Ginevra allora usò di nuovo il suo potere diventando
abbastanza
grande da riuscire a trascinare il professore fuori dall'edificio con
l'aiuto di Emmy mentre la polizia stava arrivando.
Dardary
si riprese, si affacciò alla finestra e appena vide Ginevra
che
stava scappando tenendo il professore sulle spalle urlò
-LAYTON! ME
LA PAGHERAI!- e sentendo che la polizia stava arrivando gli venne da
pensare -Porca puttana- e fuggì di corsa facendo arrestare
solo gli
altri membri presenti.
Emmy
dovette però lasciare Ginevra e Layton per andare alla
centrale di
polizia per poter interrogare i membri arrestati.
Ginevra
raggiunse lo stesso vicolo dove Layton e Claire si erano dati
l'ultimo saluto, posò delicatamente il professore su un muro
e gli
tolse la fascia.
-Papà...-
disse la ormai ragazza accarezzandogli il viso.
Layton
riuscì a risvegliarsi dicendo a stento -Ginevra...stai
bene...?-
Ginevra
annuì sorridendo, poi appoggiò le sue mani sulla
tempia del
professore e lui chiese -Che...stai facendo?-
-Quello
che ho fatto con l'orologio di mamma per aggiustarlo-
Layton
sentì riprendere le forze al punto da rialzarsi come se i
secondi
che aveva passato prima gli fossero ritornati, si alzò anche
la
ragazza e disse -Mi chiedo perché non l'ho fatto prima-
(consiglio
dell'autrice: ora ascoltate questo
mentre leggete)
-Che
vuoi dire?- Layton notò Ginevra brillare e a poco a poco
dividersi
in piccoli cristalli -No...NON FARLO!-
-Perdonami
papà- disse la ragazza in lacrime -Lo so, non ci siamo
parlati tanto
eppure mi è bastato per capire che persona sei: un vero
gentiluomo
proprio come mamma mi aveva detto. Mi dispiace, ma io non voglio che
la gente perda il loro tempo per me-
-No,
ci dev'essere un modo!- a Layton veniva da piangere proprio come
quando aveva dovuto dare il suo addio a Claire -Tu sei ciò
che mi
resta di Claire!-
-Il
danno è fatto- disse Ginevra sempre cercando di sorridere,
ma le sue
lacrime erano troppo visibili -Che senso ha vivere se nemmeno esisto?
Io sono nata da un sogno, il sogno di mia madre, quello che tu
diventassi un gentiluomo e magari anche un padre-
-Aspetta,
quindi tu sapevi...?-
-Ho
sempre saputo di non essere reale, ma in fondo è meglio
così, ora
sto restituendo il tempo che ho rubato a tutti, solo così lo
squarcio sarà riparato-
Layton
notò che la ragazza stava diventando trasparente e
l'abbracciò
forte -No, ti prego...!-
-Alla
fine non siamo riusciti a ritrovare la mamma come tanto speravo,
vorrà dire che dovrò tornare a cercarla da sola-
la ragazza provava
un così forte dolore che le si bloccava la gola -Ringrazia
Flora da
parte mia, è stata come una sorella maggiore per me- Ginevra
abbassò
il capo -Quando tornerò significa che sono riuscita a
ritrovare la
mamma- poi chiuse gli occhi -Addio papà, ti vorrò
sempre bene-
Layton
la strinse sempre più forte poi Ginevra sparì in
un mucchio di
cristalli che si sparsero per tutta Londra.
Flora,
che era a letto, sentì riprendersi, guardò la
finestra e notando i
numerosi cristalli le venne spontaneo da dire in tono malinconico
-Ginevra...-
Layton
riaprì le braccia e notò di avere ora in mano
l'orologio di Claire,
guardò in cielo e disse -Ti vorrò sempre bene
anch'io...Ginevra-
Giuliz: Mi scuso per lo
sbaglio di orario dell'orologio del disegno, ma dovevo fare in fretta.
Al prossimo capitolo...
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Capitolo 8 *** Epilogo + Episodio Bonus ***
Quella
mattina Emmy uscì da commissariato ormai stanca morta per
aver
indagato buona parte dei membri della setta che non erano riusciti a
scappare. La donna poi andò verso casa di Layton per dirgli
quello
che era successo.
-Allora?-
chiese Layton.
-Dardary
è fuggito e non hanno intenzione di dire dov'è il
loro luogo di
culto-
-Potrebbe
essere ovunque- aggiunse il professore, era ancora distrutto per
quello che era successo la sera prima poi chiese -Hai scoperto di
più
sull'uomo che salta sui tetti?-
-Hanno
detto di non conoscerlo e sembra che dicano la verità,
quindi
pensare che siano la stessa persona potrebbe essere stato solo un
altro buco nell'acqua-
-Capisco-
Emmy
con un gesto elegante aggiunse -Mi dispiace per quello che è
successo ieri sera-
-No,
non importa- disse Layton.
-Allora,
alla prossima- e Emmy uscì con il professore che chiuse
silenziosamente la porta, poi entrò in camera di Flora
chiedendo
alla ragazza -Flora, come ti senti?-
Flora
era seduta sul letto guardando la finestra con malinconia -Bene-
rispose dopo un sospiro -Ma forse non tanto-
-Io
devo andare- disse Layton -Tornerò presto-
Il
professore uscì di casa dirigendosi al cimitero e
lì si avvicinò
alla tomba di Claire dicendo -Claire, ho riportato una cosa che avevi
perso- Layton appoggiò l'orologio e disse -Ginevra ora
dimmi, l'hai
ritrovata la mamma?-
-Sì-
Layton udì quella voce e sentì la mano di una
bambina stringere la
sua -E per questo ti ringrazio-
Il
professore si girò e notò Ginevra tornata come
una bambina di sette
anni, ma era solo un fantasma della sua mente, gli veniva da piangere
solo nel vederla -Papà- disse la bambina sorridendo -Non
voglio
vederti piangere, alla fine hai fatto ciò che mi hai
promesso: mi
hai protetta e aiutata a ritrovare la mamma. È vero, io e la
mamma
non ci siamo più in questo mondo, ma ricorda: noi saremo
ancora
vive...
...nelle
tue memorie-
(canzone
scelta per i crediti)
Giuliz:
E anche questo è andato! Ne restano 5!
Clive:
Solo 8 capitoli in questo?
Giuliz:
Purtroppo sì, questo...mamma mia, poteva essere un racconto
epico
anche se finiva in maniera drammatica, ma non ce l'ho fatta alla fine
a renderlo più lungo. E credetemi, non è stato
proprio così facile
scrivere gli ultimi due capitoli! Sapete no? Ci sono personaggi che
crei e ti ci affezioni al punto che piangi per loro poiché
li crei
tu e decidi tu la loro sorte, ma ti viene la lacrima dopo che li hai
elaborati per bene. Ovviamente comunque non è ancora finita
poiché
mancano solo 5 racconti! Spero però che questo non sia stato
troppo
piatto per voi e...
Crow:
*entra tenendo una cassa* È ARRIVATO LO SPUMANTE!
Giuliz:
*sospira* D'accordo, cerchiamo di sdrammatizzare un po'...
Clive:
Mitico!
Giuliz:
*tira fuori dalla cassa un bigliettino* Queste bottiglie di spumante
ce li manda magicadark007! Giusto, ringrazio appunto magicadark007,
WindyWhisper
e theknaleesi
per le recensioni. Sentire le vostre
opinioni mi aiuta molto! Ringrazio anche JKEdogawa
per l'aiuto!
Dunque, se Il Patto Con Il Diavolo aveva come
protagonisti
Clive e Katia mentre questo ha avuto come protagonista il nostro
stimato Hershel Layton non immaginerete mai chi è il
protagonista di
Anime e Memorie...
Crow:
*alza un dito aprendo la bocca*
Giuliz:
Bevi lo spumante e sta zitto.
Crow:
Volevo semplicemente dire che è ora di alzare i calici e
fare
baldoria!
Giuliz:
*alza le spalle* Come vuoi.
Luke:
Ma io e Crow siamo ancora minorenni per bere lo spumante, e anche tu
lo dovresti sapere!
Giuliz:
È una fan fiction, è tutto possibile nella mia
mente, quindi
rilassati! E concludiamo questi crediti con i soliti finali: il
finale suspence e il capitolo bonus!
Era
passato un mese dall'accaduto e Layton e Flora si erano ripresi
mentre Emmy era tornata al suo lavoro da detective privata per
cercare quell'uomo di cui tutti gli abitanti di Londra parlavano.
-Allora
professore?- chiese Flora notando il professore nel suo studio a
rovistare tra vecchi giornali -Che cosa facciamo?-
-In
che mese siamo?- chiese Layton come se leggendo le vecchie notizie lo
avessero fatto addormentare.
-Ora
siamo in aprile-
-Ora
che ci penso mancano due mesi prima che Luke ritorni-
rifletté
Layton -Ad ogni modo, quello che non ci resta da fare è
capire in
quali punti Dardary e la sua setta potrebbero aver colpito- poi
tirò
fuori una mappa e indicò un punto.
-Ma
questa città è fuori da Londra!-
-Già,
ho l'impressione che una parte della sua setta abbia colpito anche
fuori da Londra se no come sarebbe possibile che nessuno si sia
accorto che qui c'è una setta? Scoprire il loro luogo di
culto non
sarà facile quindi bisogna riflettere su ciò che
hanno fatto! Ma
penso che ci vorrà del tempo prima di capire che cosa
è successo
prima di scoprirli-
Dardary
era di nuovo nella macchina nera guidata da uno dei suoi seguaci nel
bel mezzo di una strada deserta e trascurata.
-Ci
è mancato poco che ci scoprisse!- disse Dardary -Non dovevo
sottovalutarlo troppo-
-Signore-
disse il guidatore -Abbiamo perso Ginevra e i nostri piani sono
andati in fumo, che cosa pensa di fare adesso?-
-Dovrò
rivolgermi agli altri capi dei gruppi-
-Le
do questa buona notizia signore- Dardary fu subito tutto orecchie
-Sembra che un nostro membro sia riuscito a trovare una persona che
stiamo cercando da anni, ma non è a Londra-
-Non
importa- ghignò Dardary -Più siamo lontani da
Londra meno Layton
avrà la possibilità di trovarci. Pertanto lascio
fare a lui questo
lavoro, se l'ha trovato è sua responsabilità
occuparsene-
Complimenti
per aver finito di leggere Ti Vorrò Sempre Bene!
Hai
sbloccato l'episodio bonus: L'amore di una madre.
Ginevra:
Mamma? Guardami, riesco già a camminare!
Claire:
Ginevra! Che cosa...?
Ginevra:
Che c'è? Crescere è brutto? Io ho solo visto un
bambino di 7 anni
fuori dalla finestra e avevo pensato di imitarlo.
Claire:
*la guarda preoccupata* meglio se ti fai visitare un momento dallo
zio.
*Dopo
un breve periodo di tempo*
Dimitri:
Ginevra, stai imparando troppo velocemente il tuo potere di
controllare il tempo.
Ginevra:
È una cosa buona zio?
Dimitri:
Ehm, meglio se ne parlo con tua madre.
*Dopo
un altro periodo di tempo*
Ginevra:
*si siede sul divano accanto a Claire* Mamma, ho sentito in
televisione che esiste anche un papà. Dov'è il
mio?
Claire:
*la guarda commossa* Tuo padre è diventato un vero
gentiluomo.
Ginevra:
Raccontami di lui mamma! Raccontami di lui!
Claire:
Io e tuo padre ci conoscemmo all'università, era una persona
molto
gentile. Non era stato facile rivelargli i miei sentimenti per lui
finché non gli diedi una lettera.
Ginevra:
E poi?
Claire:
Beh, alla fine non l'aveva nemmeno letta, ma gli avevo dato un bacio.
Lui mi regalò questo prezioso orologio e io un bel cappello
da
gentiluomo. Mi chiedo se lo tiene ancora.
Ginevra:
Wow! Lo incontrerò un giorno?
Claire:
*in lacrime* Spero proprio di sì.
*Il
fatidico giorno*
Ginevra:
Mamma? Dove vai?
Claire:
*si mette la giacca con un volto abbattuto* Vado ad incontrare tuo
padre.
Ginevra:
Posso venire con te?
Claire:
No...è troppo pericoloso...
Ginevra:
*prende Claire per una mano in lacrime* Ti prego mamma! Non
lasciarmi!
Claire:
… *si china* Non ti preoccupare Ginevra, tornerò
a casa
presto...te lo prometto.
*Claire
da un bacio sulla fronte di Ginevra, si rialza e le lascia
delicatamente la mano uscendo poi di casa*
*dopo
un po' di giorni*
Dimitri:
Ginevra! Non vieni? È ora di pranzare.
Ginevra:
*ancora seduta davanti alla porta* Sto aspettando la mamma, non
mangio finché lei non torna! Lei mi aveva promesso che
sarebbe
tornata e tornerà, me l'ha promesso!
*Ormai
è notte e Ginevra si è addormentata, Dimitri la
prende in braccio e
la trasporta sul letto della piccola*
Dimitri:
Che cosa posso fare adesso?
Giuliz:
Grazie per aver recensito questa fan fiction! Ci vediamo in Anime
e Memorie!
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