Ti vorrò sempre bene

di GiulizTheBat
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ciao ***
Capitolo 2: *** Mancanza ***
Capitolo 3: *** Ancora più problemi ***
Capitolo 4: *** L'ho promesso ***
Capitolo 5: *** Il luogo di nascita ***
Capitolo 6: *** Un parente rilevato ***
Capitolo 7: *** Lacrime di un passato nascosto ***
Capitolo 8: *** Epilogo + Episodio Bonus ***



Capitolo 1
*** Ciao ***


Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo. Alcune ci riportano indietro e si chiamano ricordi, altre ci portano avanti e si chiamano sogni”
-Jeremy Irons

Quella mattina di marzo Layton era in aula ad insegnare archeologia ai suoi studenti.
-Il professore è un po' strano- sussurrò lo studente Gabriel al suo compagno di fianco Alex.
-Già, hai notato come gli trema la mano?- rispose sussurrando anche lui -Hai visto quello che ha scritto? La calligrafica è così tremolante!-
-Che stia invecchiando?- scherzò una studentessa di nome Miriam sempre sussurrando.
-Beh, è un uomo sui 30 anni, non è così vecchio!- rispose Gabriel.
-È da quando ha scoperto quella setta che non sembra più lo stesso- aggiunse Alex.
-A dire il vero quando fa una scoperta non è mai così nervoso- disse Gabriel.
-Hai ragione, forse qualcos'altro lo turba- aggiunse Miriam -che abbia trovato una ragazza e non ha il coraggio di rivelarle i suoi sentimenti?-.
-Gabriel, Miriam e Alex- disse Layton voltandosi -Dato che avete così tanto da parlare perché non rispondete alla mia domanda? Come si può capire se una scultura è una copia romana?-
-Oh cavolo- disse Gabriel -Ora sì che siamo fregati!-
Dopo un'ora Layton si chiuse nel suo ufficio, i suoi studenti avevano però ragione sul fatto che qualcosa non andava bene: da quando Elena gli aveva urlato “Tu non sai che cosa si prova a perdere una persona a te cara!” aveva avuto una sensazione di essere stato insultato. Certo, non poteva biasimarla poiché lei non lo conosceva e in quel momento Elena aveva il cuore lacerato.
-Claire...- pensò Layton rimettendo giù il cappello.
Improvvisamente entrò nel suo ufficio il rettore Stone.
-Signor Layton!- disse il rettore.
-Ehm...qualcosa non va?- chiese Layton come se si fosse improvvisamente ripreso da un coma.
-Ho sentito dai suoi studenti che sembra che faccia fatica ad insegnare-
-Io...?-
-Beh, forse è lo stress-
-Ma ho ripreso a lavorare solo un mese fa-
-Beh, non è né poco né tanto-
Dopo un po' di discussione Layton uscì dal suo ufficio ed incrociò proprio Gabriel, Miriam e Alex che appena lo videro cominciarono subito a chiedere scusa.
-Ci scusi professore!- disse Gabriel.
-Abbiamo detto noi al rettore Stone quelle cose su di lei!- si inchinò ripetutamente Alex.
-Eravamo solo preoccupati!- supplicò Miriam.
Layton era un po' sorpreso poi li calmò -No no, non è nulla.-
-Quindi ci perdona?-
-Se finite la verifica che avete saltato ieri- concluse andandosene.
-Accidenti al karma!- esclamò Alex.
Layton tornò a casa dove incrociò Emmy che stava chiacchierando con Flora e Inès che agitava dei pompon tutta eccitata.
-Datemi una E! Datemi una M! Datemi un'altra M! Datemi una Y! Datemi Emmy!- esclamava Inès saltellando.
-Eh eh, suvvia mi metti in imbarazzo!- disse Emmy.
-Emmy! Emmy! Mi fai un autografo?- gli occhi di Inès erano talmente lucidi che faceva tenerezza.
-Emmy!- esclamò Layton sorpreso di vederla.
-Professore!- esclamò la ragazza felice di rivederlo.
-Ne è passato di tempo- disse Layton -Che fine avevi fatto?-
Emmy tirò fuori dalla tasca il suo biglietto da visita -Detective privata Emmy Altava: se ha problemi non esisti a chiamare!-
-Che motto fa-vo-lo-so!- esclamò eccitata Inès continuando ad agitare i pompon.
Layton prese il tesserino e disse -E così fai la detective privata?-
-Sì, al momento sto indagando sul caso di una persona misteriosa- spiegò Emmy -Ero qui proprio per avere un po' di informazioni. Pare che di recente sia stato avvistato qualcuno girare per le strade di Londra, ma saltando sui tetti-
-Saltando sui tetti?-
-Sì, però solo di notte. Non è chiaro chi fosse, però le persone sono un po' spaventate poiché ogni tanto lo ritrovavano sui terrazzi di casa propria-
-Probabilmente è Don Pablo- pensò Layton.
-Ad ogni modo finché è inoffensivo penso ci sia poco da temere, ma meglio tornare sul posto-
-Non si ferma a cenare con noi?- chiese Flora.
-No, grazie- sorrise Emmy -Ci vediamo professore- e la ragazza ripartì con la moto mentre Inès la salutava con un fazzoletto.
Di notte Layton andò a letto per dormire, ma in quello stesso momento una bambina stava correndo per strada inseguita da qualcuno. Fu un colpo di fortuna quando incrociò un poliziotto.
-Aiuto! L'uomo nero vuole rapirmi!- urlò la piccola.
Il poliziotto fermò l'uomo che la inseguiva e la bambina approfittò della lotta per fuggire via.
-Maledetta mocciosa!- ringhiò l'uomo scappando dal poliziotto.
La mattina dopo era domenica e Layton andò con Flora nel parco nazionale: il posto era pieno di bambini e Flora andò a giocare subito con loro come se fosse tornata piccola, Layton invece si sedette su una panchina a rilassarsi.
La bambina, che era nascosta dietro un salice, sbirciò notando il professore; ciò che la incuriosì di più era il suo cappello.
Poiché il salice si trovava dietro al professore, la bambina si avvicinò lentamente alla panchina, si arrampicò silenziosamente e gli rubò il cappello.
Layton se ne accorse e si voltò di scatto facendo cadere la piccola all'indietro -Ehi!- esclamò lui.
La bambina indietreggiò un momento e disse tremante -L...lei h...ha u...un bel ca...cappello signore-
Layton rimase basito nel vedere l'aspetto della bambina. Era così somigliante a Claire.
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-Non sarò mica impazzito?- pensò il professore.

-Tutto bene?- chiese la bambina.
-Ehm, mi restituisci il cappello per favore?- chiese Layton.
La bambina lo guardò un momento poi glielo ridiede -Chiedo scusa...- disse -È solo che il suo cappello mi piaceva-
Layton si rimise il cappello e sempre osservandola disse -Come ti chiami?-
-Mi chiamo Ginevra e ho 7 anni!- rispose la bambina sedendosi sulla panchina.
-Dove sono i tuoi genitori?-
Ginevra fece scena muta poi però cercò di dire qualcosa -Io abito con lo zio, a dire il vero, sono scappata di casa per cercare la mamma! Aveva detto che sarebbe uscita un momento, poi non è più tornata. È da giorni che aspetto il suo ritorno-
-Sei scappata di casa?-
-Sì, ero stanca di aspettarla, così me ne sono andata lasciando solo una lettera allo zio-
-Cielo- disse Layton -Tuo zio sarà preoccupato! Dov'è che abita?-
-A dire il vero...non lo so-
-Questo è un problema...-
-La prego però! Non mi riporti dallo zio!-
-Ti tratta male?-
-No, solo che io voglio trovare la mamma!-
Layton provò compassione -Senti, come posso aiutarti?-
-Vorrei trovare la mamma da sola, ma c'è l'uomo nero che m'insegue-
-L'uomo nero?-
-Sì, lo chiamo così perché non sono mai riuscita a vedere il suo aspetto, ma da tempo vedo quella persona perseguitarmi ogni notte. Ieri notte infatti mi ha inseguita, ma sono riuscita a scappare-
Layton capì che il caso poteva essere molto serio -Non posso tenerti in casa poiché non sei mia figlia-
-No la supplico! Io non so in quale posto sicuro stare-
-Ma verrei denunciato per sequestro di minori!-
-Ci penserò io a difenderti!-
Layton capì che non c'era verso di farla ragionare, poi gli venne in mente il biglietto da visita di Emmy.
Più tardi Layton tornò a casa con Flora e Ginevra che fecero subito amicizia e telefonò ad Emmy che arrivò in un lampo e il professore le spiegò tutto.
-Dunque questa bambina è perseguitata da un uomo che lei chiama “uomo nero”- disse Emmy prendendo appunti.
-Già, ma non è l'unica cosa che mi turba-
-Che vuole dire?-
Layton abbassò leggermente il capo -Assomiglia molto a Claire-
-Claire?- chiese Emmy -Chi è?-
Layton e mostrò la foto di Claire che era sul suo comodino -Era la mia ragazza, è morta 10 anni fa-
-Oh, mi dispiace- Emmy osservò la foto e poi Ginevra -Effettivamente si assomigliano molto, ma potrebbe essere solo una coincidenza-
-Non credo comunque che la sua somiglianza con Claire sia un problema discutibile, il vero problema è dove abita, chi è sua madre e soprattutto chi è questo uomo nero che la sta perseguitando-
Emmy rifletté -Beh, hai detto che ha 7 anni giusto? Probabilmente l'uomo nero è solo una di quelle visioni che hanno i bambini-
-Però ha detto che nella notte quando era scappata di casa era scappata anche da “l'uomo nero”-
-Indagherò allora anche su questo-
-Dici che l'uomo nero sia lo stesso uomo che stai cercando?-
-Può darsi, ma meglio verificare-

Clive, Crow e Luke: *cantano ubriachi* Cacaaao! Meravigliaaaaooo! Che meraviglia! Sto cacao meravigliao!
Layton: che gli prende?

Giuliz: ieri abbiamo festeggiato l'inizio di questo secondo racconto e i tre cabarellios hanno alzato un po' il gomito.
Layton: A dire il vero nemmeno te sembri sobria.
Image and video hosting by TinyPic Giuliz: Che dici? Sono lucidissima! *cade dalla sedia e si addormenta* Zzzzzzz...
Emmy: Non doveva bere così tanto spumante.
Giuliz: *si risveglia improvvisamente* Ehm...recensite, mettete il racconto tra i seguiti oppure tra i vostri *hic* autori preferiti. E per oggi è tutto da WTHappened *hic* zzzzzzzzzzz...

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Capitolo 2
*** Mancanza ***


-Mamma- ripeteva Ginevra nel sonno nel letto accanto a Flora che non riusciva a dormire.
La ragazza stava un po' in angoscia nel sentirla, il tono in cui la bambina richiamava sua madre era così malinconico e triste che stava anche lacrimando. La ragazza l'abbracciò dicendole -la mamma è qui- e subito dopo Ginevra sembrò essersi calmata.
La mattina dopo Layton dovette andare all'università Gressenheller con Flora e Ginevra per dire al rettore Stone che doveva assentarsi per risolvere, appunto, il caso della bambina.
-Oh, salve Hershel Layton- disse il rettore notando il professore.
-Buongiorno rettore- disse Layton -Volevo chiedere di essere sostituito per un po'-
-Ah deciso di partire per una vacanza?-
-No, per indagare ed aiutare la bambina qui presente-
-Quale bambina?- la domanda del rettore stupì Layton e Flora che si voltarono e poi si guardarono attorno, ma Ginevra era scomparsa.
-Ci scusi un secondo- aggiunse il professore e andò con Flora per cercare la bambina.
Ginevra si era per un momento allontanata mettendosi ad esplorare l'università con lo stupore di alcuni studenti e professori che passavano di aula in aula.
La bambina si fermò un momento guardando una pianta in un vaso, ma proprio quando si avvicinò troppo ad essa, notò la pianta seccarsi velocemente.
Ginevra si allontanò e la pianta smise di seccarsi di colpo.
-Ah, ecco dov'eri finita!- disse Flora ritrovando la bambina, poi notò la sua aria preoccupata -Qualcosa non va?- chiese.
Ginevra non riusciva a trovare le parole, indicò la pianta e Flora disse -Mmmh, servirebbero più persone qui ad occuparsi delle piante qui. Una pianta secca non da affatto un effetto tranquillo, soprattutto nei periodi in cui arriva il caldo. Qualcuno dovrà pure innaffiarla-
-M...ma...ma...- la bambina continuava a balbettare cercando di spiegare cos'era successo in realtà, ma Flora non l'ascoltò e disse -Su andiamo dal professore- e quando prese la piccola per una mano lei iniziò ad impallidire dalla paura.
Quando la ragazza raggiunse il professore sembrava aver trascinato la bambina come un cane al guinzaglio che non voleva muoversi.
-Ginevra- disse Flora quando la bambina si liberò in modo piuttosto sgarbato dalla presa -Cosa c'è? Perché sei così agitata?- improvvisamente le venne un capogiro -Non so perché...ma ho già sonno...-
-Allora meglio se resti a casa, sei un po' pallida- aggiunse Layton.
-No- disse Flora -Vengo con lei, non voglio starmene da sola!-
Appena uscirono dall'università Layton chiese a Ginevra -Dimmi, com'è tua madre?-
-È identica a me, però alta così- rispose Ginevra mettendosi sulle punte e alzando il braccio -Insomma, più alta di me-
-Non è molto- disse Layton -Però neanche poco, sai come si chiama?-
-Mamma- Flora cercò di trattenere la risata.
-Magari un nome oltre a mamma?-
-Perché mamma deve avere un altro nome?-
-Ok...- Layton abbassò la visiera del cappello -Come si chiama tuo zio?-
-Uhm...non mi ricordo!-
-Di questo passo non la troveremo mai-
-Professore- sussurrò Flora -Non trova strano che una bambina a 7 anni non sappia ancora il nome di sua madre o di suo zio?-
-Già, non ci avevo fatto caso- aggiunse Layton poi disse -Beh, sai però che lavoro fa tua madre?-
-Non lo so, non l'ho mai vista lavorare...a dire il vero...- Ginevra abbassò un momento il capo -Anche se non lavorava mi sembra di averla vista così poco-
Quella frase turbò per un istante Layton -Come?-
-A dire il vero...non lo so-
-Beh- disse Flora -Spero che le uniche descrizioni che ci ha detto siano abbastanza per trovarla-
-Lo spero anch'io- aggiunse Layton.
Per un'intera mattina chiesero se qualcuno conosceva una donna che portava quelle descrizioni me tutti risposero di non averla mai vista.
Dopo un po' incrociarono proprio Arthur e Lucille, nonché i genitori di Layton.
-Hershel! Che bello vederti!- salutò Lucille -Era da un po' che non ci vedevamo!- (effettivamente se facciamo qualche calcolo potrebbero non essersi visti per almeno un anno)
-Signor Layton, chi sono loro?- chiese Ginevra nascondendosi dietro al professore.
Layton sorrise -Non preoccuparti, loro sono i miei genitori-
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-Che bella bambina!- disse Lucille chinandosi -Dimmi, come ti chiami?-
-G...Ginevra, signora...-
-Che bel nome Ginevra!- la donna le avvicinò la mano per stringergliela dicendo -Io sono Lucille-, ma la bambina, ripensando a quello che era successo prima con la pianta e, probabilmente, con Flora, indietreggiò.
-Dev'essere veramente timida- aggiunse Arthur.
-È spaventata, la stiamo aiutando a ritrovare sua madre- disse Layton.
-Oh, capisco-
Layton si voltò e notò che alla stazione di polizia c'era una grande agitazione e un gran avanti e indietro tra i poliziotti, Inès, anche lei presente, sembrava l'unica che manteneva la calma.
-Ma che sta succedendo?- chiese il professore.
-Oh, nulla di così grave. Stanno preparando la festa nazionale della polizia quindi anche il Commissariato deve avere un aspetto molto elegante- rispose Arthur -Dato che saranno presenti anche delle gite scolastiche per bambini dalle elementari alle medie offrono anche delle attrazioni per divertirli come la possibilità di accarezzare i cani della polizia o vedere come lavorano. Si sa, i bambini adorano gli animali-
-Mi è improvvisamente venuto in mente Luke- pensò Layton -Già, ora che ci penso, Ginevra non va a scuola? Beh, l'importante però è ritrovare sua madre-
-Immagino che Chelmey non sia così contento di vedere le attrazioni per i bambini- aggiunse Flora.
-Beh, è un uomo burbero, ma non credo così tanto- disse Layton -Di sicuro non l'ha organizzato lui le attrazioni-
Nel pomeriggio Layton, Flora e Ginevra tornarono a casa; Flora si sedette accanto a Ginevra notando che la bambina aveva preso un orsacchiotto che era sotto.
-Luke l'ha dimenticato qui a quanto pare- disse Flora.
-Chi è Luke?- chiese Ginevra.
Flora iniziò a raccontarle tutto su Luke, improvvisamente suonò il telefono e Layton andò a rispondere.
-Pronto?- chiese.
-Avete voi Ginevra?- chiese la persona dall'altro capo del telefono con la voce che sembrava modificata.
-Beh, sì...-
-Bene, me la riporti alla festa nazionale della polizia, l'attenderò là-
-Ma lei chi è?-
-Lo zio-

Giuliz: Fa un certo effetto aver scritto la parte quando suona il telefono ascoltando la soundtrack di Dead Silence. Non ho visto il film e non voglio vederlo, preferisco l'horror nei videogiochi (grazie PewDiePie).
Flora: Questo capitolo è stato piuttosto breve rispetto agli altri
Giuliz: Lo so lo so, ma l'avevo detto che questo racconto sarebbe stato molto breve, forse non arriverò a 10 come il precedente, sicuramente è anche meno entusiasmante del precedente e poi dire che ognuno ha un protagonista diverso forse è esagerato, alcuni sì, hanno un protagonista diverso...un po' come Resident Evil.
Luke: Ecco! Metti in qualunque racconto qualche citazione che farebbe ricordare un altro videogioco (tipo Bioshock Infinite, Silent Hill, Kingdom Hearts, Outlast e chi più ne ha più ne metta) che non c'entra nulla con il Professor Layton! Metti anche la morale di Thrill Kill già che ci sei!
Giuliz: So che cosa vi viene da pensare ora che in questo capitolo avete notato meglio la preoccupazione di Ginevra...FROZEN! Beh, vi dico che l'ironia ha voluto che io creassi questo racconto proprio un anno prima di quel film! In realtà la “base” di Ginevra è stata Xion di Kingdom Hearts. Effettivamente i miei personaggi sono più delle citazioni ad altre cose o addirittura mischiate. Ah, ci è anche arrivato una segnalazione, sembra che un aereo stia trasportando una cassa a sorpresa che ci manda una nostra fan...
Crow: Tik Tok?
Giuliz: Ah giusto, recensite, mettete il racconto tra i seguiti oppure tra i preferiti oppure mettete me tra i vostri autori preferiti! E per oggi è tutto!

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Capitolo 3
*** Ancora più problemi ***


Quella sera Layton, Flora e Ginevra andarono alla festa nazionale della polizia; c'era molta gente ad assistere.
-Trovare tuo zio sarà difficile dato l'affollamento- disse Layton a Ginevra.
-Beh, per ora non importa- disse Ginevra guardando incuriosita le attrazioni presenti alla festa.
-Professore, possiamo guardare un po' le attrazioni?- chiese Flora proprio come se fosse tornata di nuovo bambina.
Il professore annuì e Flora e Ginevra si divertirono.
Dopo qualche minuto sul palco salì l'ispettore Chelmey per fare il suo discorso.
-Un po' di silenzio per favore!- esclamò l'ispettore -Il nostro capo ispettore ha un annuncio da fare-
-Professore- disse Flora indicando il palco -Non è quell'ispettore di cui mi avevi parlato quando ci siamo conosciuti?-
Layton guardò dove Flora stava puntando e notò l'ispettore Grosky, o meglio, il capo ispettore poiché era stato promosso di grado un anno prima.
Grosky sistemò i fogli che aveva preparato, sistemò la voce e poi cominciò il suo discorso -Cari cittadini!- disse Grosky mentre tra il pubblico una ragazza svenne dall'emozione di vederlo (chissà mai chi è, di sicuro non una che si chiamava Hope) -E con viva e vibrante soddisfazione...- improvvisamente un poliziotto si avvicinò a lui sussurrandogli che stava violando il copyright di un comico -Volevo dire, sono lieto di vedervi tutti qui riuniti, non come una città, ma quasi come una famiglia-
-Che esagerazione- pensò Chelmey.
-Sono qui per annunciarvi quanto noi del corpo della polizia...- mentre Grosky faceva il suo discordo (ammettetelo, nemmeno voi siete così interessati), Ginevra si allontanò di nuovo notando l'ombra di una donna. La bambina inseguì quell'ombra pensando che fosse di sua madre.
-...In conclusione, mi unirò alla polizia di Robrenk, nonché in America, ho sentito che hanno bisogno di personale esperto...- Ginevra stava continuando a seguire quell'ombra poi, quando la raggiunse, notò che era solo un'altra donna.
-Mi scusi signora- disse la bambina, poi udì uno scroscio di applausi e lì capì che era il momento di tornare indietro dal professore e Flora per non farli preoccupare, ma, improvvisamente, mentre stava cercando di tornare dal professore notò che le persone attorno a lei si stavano sentendo stanchi.
Proprio in quel momento Emmy era nel suo ufficio che cercava di risalire ai parenti della bambina, ma ogni tentativo sembrava farsi vano. Aveva ricevuto qualche informazione in più da parte del professore prima, ma non sembrava essere abbastanza, poi si ricordò di quello che le era stato raccontato.
Fece ancora qualche ricerca e quando le arrivò il risultato disse -No, non può essere-
Proprio in quello stesso istante Ginevra, che stava tentando di fuggire dalla folla, disse tra sé -No, non può essere!-
Notò che ad una signora di mezza-età si stavano schiarendo velocemente i capelli, un uomo di 60 anni voleva assolutamente riposarsi perché si sentiva sempre più stanco e un bambino sentiva i suoi vestiti leggermente stretti.
Flora, che aveva appena finito di applaudire, si voltò e disse -Dov'è Ginevra?-
Layton si voltò e si guardò attorno -Potrebbe aver ritrovato lo zio, ma ce l'avrebbero detto!-
Ginevra riuscì ad uscire dalla folla, indietreggiò e si scontrò contro un poliziotto che per errore mollò il guinzaglio che teneva il cane che, notando che la bambina aveva inavvertitamente spinto il poliziotto, le ringhiò contro.
Ginevra alzò le mani per cercare di placarlo e il cane si sentì improvvisamente stanco e cadde a terra.
Il ringhio però aveva attirato l'attenzione di un uomo che era presente alla festa che disse -Ecco dov'eri piccola peste!-
Layton e Flora si misero a cercare Ginevra in mezzo a tutta quella folla, poi il professore riuscì a notare che la bambina stava scappando, ma notò anche che qualcuno la stava inseguendo.
-Da quella parte!- esclamò.
L'uomo riuscì a prendere Ginevra -Ora non ci scappi più- la bambina lanciò un urlo che riuscì ad attirare l'attenzione della polizia, Layton si precipitò sull'uomo e tentò di bloccargli le braccia. Ginevra riuscì a liberarsi e fuggì via a tutta velocità.
-Ginevra!- urlò Layton, ma la bambina non si voltò nemmeno e la polizia circondò sia l'uomo che il professore.
-La situazione non sta andando affatto bene- pensò.
La mattina dopo si diede la notizia che molte persone presenti alla festa nazionale si erano sentite stranamente male come se avessero preso tutti una rara malattia. Nel frattempo, alla centrale di polizia, grazie alla testimonianza di Flora, Layton venne lasciato andare, mentre l'uomo rimase dentro la centrale per essere interrogato.
Il professore però voleva restare al centro di detenzione per essere certo che l'uomo non fosse lo zio che li aveva chiamati.
-Ci dica il suo nome!- disse l'ispettore all'uomo.
-Simon Rimor- rispose l'uomo.
-Perché voleva rapire quella bambina?- chiese Chelmey con severità.
-Quella bambina ci serve!-
Con quella frase Layton cominciò ad avere qualche presentimento.
-”Ci serve”?- chiese l'ispettore.
-Sì, siamo in molti che le stiamo dando la caccia-
-Quindi chi c'è oltre a te?-
Simon ghignò e rispose -Non sarete certo voi della polizia a farmelo confessare! È già abbastanza quello che ho detto-
-Come osi!?-
-Potrei fare una domanda io a quell'uomo signor ispettore?- s'intromise Layton.
-Ehm...d'accordo- disse l'ispettore.
-Signor Simon Rimor- disse il professore a Simon -Ieri pomeriggio mi era arrivata una chiamata da un uomo che diceva di essere lo zio di Ginevra, era per caso lei, signore?-
-Pff, certo che no- rispose l'uomo -Poteva essere davvero quello “zio”-
-Sa chi era?-
-No, a me era stato solo chiesto di cercare la peste, gli altri avrebbero cercato di mettere i bastoni tra le ruote di quello “zio”, quindi non ho idea di chi fosse-
Dopo un po' di discussioni, Layton pensò di aver sentito abbastanza e uscì dalla stazione di polizia dove Flora lo stava aspettando con Inès.
-Allora?- chiese preoccupata Flora.
-Non è lui lo “zio” che ci aveva chiamati e non ha intenzione di confessare il resto, ma una cosa è certa- rispose Layton -Ginevra è perseguitata da più “uomini nero”. Ho il presentimento di aver capito chi sono, ma devo capire che cosa vogliono esattamente da lei-
-Che si fa? Ginevra è scappata e la polizia non l'ha ancora trovata-
-Io mi metterò alla sua ricerca-
-Vengo con te-
-No, Flora- aggiunse Layton -Voglio occuparmi io di questa faccenda-
E il professore se ne andò senza aggiungere altro.

Crow: Coooooortaaaaaa!
Giuliz: Devo solo cercare di lavorarci di più su questo racconto! Vabbé, come avrete notato ora comincia l'accenno di trama.
Crow: Mi sono appena arrivate delle notifiche su faccialibro: Luke mi sta dicendo che l'aereo che stava portando la nostra sorpresa sta impiegando troppo tempo, è ancora a metà del suo viaggio.
Giuliz: Scusa, ma che aereo è se ci sta impiegando così tanto?
Crow: Alitalia
Giuliz: Oh, questo spiega tutto. Comunque ce la farà il nostro stimato gentiluomo a ritrovare Ginevra? Ginevra riuscirà a ritrovare sua madre? Raz Degan resusciterà per uccidere gli altri personaggi bm del film Albakiara...? Ah, un momento, l'ultimo non c'entra. Comunque, recensite, mettete il racconto tra i seguiti o mettete me tra i vostri autori preferiti! Alla prossima da WTHappened!

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Capitolo 4
*** L'ho promesso ***


Layton si mise alla ricerca di Ginevra per molti viali di Londra, poi incrociò una signora e le chiese -Mi scusi, ha per caso visto una bambina dai capelli arancio-castano corti di 7 anni? Si chiama Ginevra-
-Mi dispiace signore, non l'ho vista- rispose la donna -Però mia cugina sembra aver visto ieri sera una bambina con quelle descrizioni-
-La prego, mi dica di più-
-Mi aveva detto che stava correndo ad una grande velocità verso il quartiere industriale-
-Così lontano? Non la immaginavo anche così veloce- si sorprese Layton
-Infatti mia cugina mi ha detto che si era sentito come se il tempo fosse rallentato in quel momento e la bambina invece andasse ad una velocità quasi...non umana-
-Più veloce dell'uomo? -pensò Layton -Grazie comunque- concluse abbassando la visiera in modo educato.
Il professore si diresse con tutta la sua velocità a quel quartiere e, appena vi entrò, notò già Ginevra che stava tentando di entrare dentro un condotto d'aria, ma qualcuno la stava trattenendo tenendola per un piede.
-Non provare a scappare di nuovo!- esclamò l'uomo.
-No! No! No!- urlò la bambina con la sua voce che rimbombava nel condotto -Lasciami andare!-
Layton si precipitò sull'uomo tentando di fermarlo e Ginevra ne approfittò di nuovo della lotta per passare nel condotto e sparire.
-Confesso che sono contro la violenza- disse Layton, poi lanciò l'uomo a terra -Ma non accetto quando si fa del male ai bambini- l'uomo scappò via e Layton osservò il condotto d'aria per capire dove poteva finire. Non fu molto contento nel sapere che per scoprirlo doveva entrare nella fabbrica dove le condutture erano attaccate.
Il professore entrò nell'edificio e riuscì a sentire i suoni che probabilmente stava producendo Ginevra dentro il condotto d'aria, cercò di seguire quei suoni seguendo i corridoi poi udì come una grata cadere, ma udì anche la voce della bambina che invocava aiuto.
Layton continuò a seguire quel suono, seguì il corridoio poi notò una porta e udì rumori di bussate dall'interno.
-Ginevra- disse Layton -Sei lì dentro?-
-Signor Layton?- chiese la voce di Ginevra dall'altra parte -Ho sbagliato condotto e ora sono in questa stanza chiusa!-
-Detesto fare vandalismo con gli enigmi ovunque vada- pensò il professore -ma non ho altra scelta-
Layton osservò la serratura, poi prese un filo di ferro e la forzò, ma appena aprì la porta, Ginevra uscì e scappò prima che il professore la fermasse.
-Ginevra fermati!- esclamò Layton.
-Scusa- disse la bambina fermandosi per un istante, il suo modo di parlare non sembrava più da bambina, ma da giovane adulta -ma non ho altra scelta- la bambina strinse le mani e Layton sentì improvvisamente il tempo rallentare e notò la piccola fuggire a gran velocità tanto da sparire in una sola mossa.
Solo quando la bambina fu veramente lontana il tempo sembrò tornare normale e Layton pensò -Che razza di stregoneria è mai questa?-
Flora intanto, era a casa del professore, il suo aspetto era molto più pallido, quasi come se si sentisse male.
Inès le portò un bicchiere d'acqua e le chiese -Ma cosa è successo per essere in queste condizioni?-
-N...non lo so- rispose Flora dopo aver bevuto -Mi...mi sento così stanca- La ragazza si stese sul divano e Inès la coprì con un panno di lana -Sono...preoccupata...per Ginevra...spero che il professore...l'abbia ritrovata-
Layton stava continuando a cercare la bambina, dato il potere che aveva visto, temeva di averla persa per davvero, poi udì delle voci di uomini.
Il professore si avvicinò per capire chi fossero, si nascose dietro un muro e notò un gruppo di cinque uomini che bisbigliava qualcosa poi proseguirono per il corridoio.
Layton pensò di seguirli senza farsi notare poi notò di nuovo Ginevra, questa volta camminava in modo lento e faticoso probabilmente per la velocità a cui aveva corso, ma anche gli uomini l'avevano notata e si stavano già precipitando da lei.
Il professore escogitò velocemente un piano, fece uno scatto veloce, prese la piccola per un braccio, si precipitò in un ascensore e premette il bottone per arrivare nelle fogne.
-Potrebbe non essere stata una buona idea- disse il professore a Ginevra -Ma il piano superiore era troppo ovvio, ci avrebbero scovati-
-Signor Layton- disse Ginevra abbassando il capo -Perché continua a seguirmi?-
-Ti ho fatto una promessa che tu stessa mi hai chiesto- rispose -Ti ho promesso che ti avrei protetta e aiutata e un gentiluomo mantiene sempre le promesse-
La bambina fece scena muta poi disse -Allora vorrei che non la mantenesse più-
-Stavi per essere catturata di nuovo da quelli là, che altro potevo fare? Inoltre che cosa vogliono da te?-
-Non lo so, nemmeno lo zio e la mamma me l'hanno saputo spiegare. Lo zio però sembrava saperne di più-
-Che tipo era lui?-
La bambina fece qualche secondo di silenzio -Prima non mi trattava con grande rispetto, a volte sembrava proprio odiarmi, fu dopo che tornò a casa senza la mamma che sembrò essere cambiato. Divenne molto protettivo verso di me-
-Quei poteri- aggiunse Layton -Perché non me ne avevi mai parlato?-
-Credevo che tu fossi uno di loro, sembra che mi vogliano per questo. La mamma, prima di andarsene, mi aveva detto che ce li avevo sin dalla nascita-
-Cos'altro ti aveva detto?-
Purtroppo l'ascensore aveva già raggiunto la destinazione e, appena aprì le porte, la bambina fuggì a gran velocità come se avesse ignorato la domanda.
-Ma è ovvio- pensò Layton con sarcasmo notando che la piccola era scomparsa di nuovo tra le fognature.

Crow: Stai esagerando con i capitoli corti
Giuliz: Se sono pochi i capitoli il racconto non è interessante, non ti pare?
Crow: No
Giuliz: Che simpatico. Comunque sto come sempre cercando di improvvisare per rendere il racconto interessante perché dovete sapere che tutto nella mia testa inizia con una scena immaginata quindi viene pensato un inizio e poi la fine. È la sequenza delle cose che appunto devo cercare di approfondire, ma purtroppo non è sempre facile e Ti vorrò sempre bene alla fine potrebbe essere pure solo un riassunto con l'inizio e la fine, ditelo anche voi che questo racconto merita più attenzioni...
Crow: Prova a spoilerare e ti butto in mare!
Giuliz: Che caratterino, comunque Luke, come va la consegna?
Luke: Cattive notizie, ora è a Trenitalia
Giuliz e Crow: Che bellezze
Giuliz: Vabbé, recensite, mettete il racconto tra i seguiti e...vabbé ormai avrete tutti capito. Alla prossima da WTHappened e da Ti Vorrò Sempre Bene!


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Capitolo 5
*** Il luogo di nascita ***


Layton continuò a cercare Ginevra tra le fogne, ma la situazione si stava facendo più complicata, non udiva nemmeno dei passi che potevano rimbombare tra le pareti, sentiva solo il rumore dell'acqua che scorreva.
Improvvisamente vide la luce di una torcia che puntava lui, il professore si coprì gli occhi per non rimanere accecato dal bagliore (ora avrà capito quello che ha provato Luke all'inizio del film).
-Ehi! Lei!- esclamò l'uomo che teneva la torcia -Che ci fa qui?-
-Mi scusi signore- rispose Layton.
L'uomo, nel notare il professore, rimase sorpreso -Hershel Layton? Ma che bella sorpresa incontrarla-
Layton si sentì un po' confuso poi disse -Dardary?-
-Parliamone nel mio ufficio-
Dardary accompagnò Layton al piano superiore della fabbrica e servì delle tazze tè.
-Non sapevo che tu gestissi una fabbrica di pneumatici- disse Layton anche se la sua preoccupazione principale era ritrovare Ginevra.
- Ed è una sorpresa pure per me incontrare proprio te, mio vecchio compagno di liceo- disse Dardary.
-Beh, ammetto che non eravamo poi tanto amici, ma nemmeno rivali-.
-Già, già, questo è vero- aggiunse Dardary -Ma ora dimmi, che ci facevi nelle fogne della mia fabbrica?-
-Una bambina si era persa qui dentro, però c'erano anche delle persone che la volevano rapire-
-Persone? Forse erano quelli che facevano il turno qui-
-Sul serio? Beh, non dico di non fidarmi di te, ma l'edificio non mi sembrava in funzione e mi sembrava anche molto vuoto-
-Quindi stai dicendo che ci possono essere veramente degli intrusi qui?-
-Non lo confermo, però hai visto almeno una bambina dai capelli arancio-castano e di 7 anni? Si chiama Ginevra-
Dardary rifletté un momento -Mmmh, no. Oltre a te non ho visto nessun altro nelle fogne, mi dispiace non essere d'aiuto per la tua ricerca-
-Capisco- concluse appoggiando la tazza ormai vuota sul piattino.
A Layton non restò che uscire dalla fabbrica e continuare la ricerca di Ginevra da solo. Il cielo stava piano piano coprendosi di nuvole, presagendo una pioggerella tipica inglese. Il professore non perse tempo e si diresse nuovamente verso Londra, forse la piccola si era diretta in quella direzione. Come predetto iniziò a piovere ma Layton non si fece spaventare. L'abitudine a quel tempo così ballerino tipico dell'isola britannica e l'ansia del trovare Ginevra lo faceva andare avanti ugualmente.
Raggiunse Piccadilly Circus sotto le gocce che già cominciavano a diminuire. La piazza era così deserta che il professore notò subito un tombino aprirsi. La lastra di metallo si spostò appena verso destra, poi una testolina di capelli arancio-castani bagnati spuntò da essa.
-Ginevra!- esclamò il professore aiutando la bambina ad uscire.
-Signor Layton!- rispose lei prima di spingerlo via -Non posso, non devo stare con lei!-
-Perché?-
-Io non voglio fare del male a nessuno, io... io...- scoppiò a piangere- Io sono pericolosa!-
-Cosa? No, tu non sei pericolosa- non ebbe il tempo di finire la frase che iniziò a sentirsi debole mentre la bambina sembrava crescere davanti ai suoi occhi.
-Ginevra...ma che...?- il professore non riusciva a credere di vedere una bambina che da sette anni era diventata di dieci anni così di colpo.
-Ascolta, non aver paura- disse Layton cercando di placarla -Sono qui solo per aiutarti, ti devi solo fidare di me- La bambina si asciugò le lacrime -Ho solo bisogno di capire che cosa sta succedendo- Ginevra tentò di annuire e andò con Layton cercando un riparo da quella pioggia che stava cessando.
-Mi dica signor Layton? Sono l'unica che può controllare il tempo?-
Layton non riusciva a rispondere poi disse -Spiegami invece un'altra cosa, com'è possibile che tu abbia questi poteri?-.
Ginevra fece un momento scena muta poi rispose -Lo zio mi aveva fatto alcuni test, è risultato che io...- la bambina sembrò aver ricordato qualcosa, poi disse -Mi segua signor Layton, vorrei portarla nel luogo dove sono nata-
Ginevra iniziò già a correre e a Layton non restava che seguirla, per lui fu un po' incredibile che la piccola si ricordasse il suo luogo di nascita anziché il nome di sua madre.
Appena Layton vide l'università Gressenheller si sentì un brivido percorrergli dietro la schiena, e quando vide la bambina indicare il laboratorio dove Claire era morta il professore voleva credere che si trattasse di uno scherzo.
-Lo zio mi aveva detto che ero nata dentro una macchina del tempo- rispose la bambina -Oh sì! Ora mi ricordo come ho fatto ad avere quei poteri!-
Layton s'inginocchiò a terra, abbassò lo sguardo mentre Ginevra si avvicinò a lui credendo che stesse male, il professore notò improvvisamente che la bambina teneva in mano qualcosa.
-Che cos'è?- chiese il professore, tentò di guardare alzandosi notando che la piccola teneva un orologio.
-Non me lo porti via!- esclamò Ginevra vedendo ora il professore con occhi spaventati -L'ho trovato e sistemato io! È della mamma!-
Ginevra singhiozzò spaventata, poi corse via mentre le gambe le si facevano più lunghe ed agili.
Al professore non restò che guardarla mentre scappava, questa volta era sconvolto.

Giuliz: *al telefono* Avevo chiesto di portarmi la cassa con la sorpresa con i dodo, perché adesso lo state portando con altri mezzi poco efficienti?...Cosa? Steven Speilberg ha ucciso i dodo?...E si è fatto anche una foto accanto ai loro cadaveri? *Butta il telefono* M02TR0 B42T4RD0!
Yotobi (?): Che bella la vita a volte!
Luke: Che ci fa lui qui?
Crow: Tecnicamente lui doveva apparire nell'ultimo capitolo del racconto precedente per cantare “Epico”, ma è arrivato leggermente in ritardo. Comunque, Giuliz, sappi che sei in onda!
Giuliz: Oh...ehm...Per fare questo capitolo ho dovuto chiedere l'aiuto di mia sorella perché non sapevo come proseguirlo quindi...bah, alla prossima.

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Capitolo 6
*** Un parente rilevato ***


Flora era a letto mentre Inès si stava occupando di lei.
-Como te sienti?- chiese Inès.
-Sempre debole- rispose Flora bevendo una tazza di tè -Mi sento quasi come se stessi invecchiando dentro-
-Strano-
Le due ragazze sentirono suonare il campanello e Inès andò a controllare, aprì la porta trovando Emmy.
-Emmy!- esclamò Inès.
-Non ho tempo- rispose frettolosamente Emmy -Ho avuto qualche contrattempo per tutta la mattina, dov'è il professore?-
-È andato a cercare Ginevra che era scappata la scorsa notte-
-Che cosa?-
-Qual'è il problema?-
-Ho scoperto chi è suo zio- la donna fece un sospiro e disse -E temo di aver scoperto anche chi è sua madre-
Layton cercò Ginevra chiedendo informazioni in giro, riuscì però a trovarla, anche questa volta era cresciuta di nuovo di un anno, la bambina si era fermata un momento per riprendere fiato, ma quando si voltò notando che il professore la stava raggiungendo riprese la corsa facendo cadere l'orologio che teneva in mano.
Appena Layton raccolse l'oggetto notò che era l'orologio che aveva regalato a Claire, ma solo nel toccarlo sentì una strana sensazione, come se il tempo fosse tornato indietro assieme ai suoi ricordi.
Era in ospedale assieme a Claire dove Brenda era a letto e teneva in braccio il piccolo Luke.
-Posso tenerlo in braccio?- chiese Claire.
-Certamente- rispose sorridendo Brenda.
Claire prese il piccolo Luke tra le braccia, il bambino solo nel vederla mostrava un gran sorriso -Avete un figlio magnifico signora Triton- aggiunse Layton.
Brenda ringraziò un po' commossa, dopo qualche minuto Layton e Claire uscirono dall'ospedale per tornare a casa.
-Sai, Hershel- disse Claire -Dev'essere bello avere un figlio-
Layton provò imbarazzo e disse -Forse è un po' troppo preso...sai lo studio, il lavoro...-
-Però come ti sentiresti come padre?-
-I...io?...Beh...è difficile dirlo...-
-Se avessimo una figlia- aggiunse Claire -Mi piacerebbe chiamarla Ginevra come mia madre-
Fu in quel momento che il viaggio nel ricordo svanì e Layton si ritrovò nel presente, si sentiva sempre più confuso, ma questa volta era certo chi fosse Ginevra.
Il professore provò a seguire la traiettoria che la bambina aveva fatto e la rintracciò nel parco nazionale che, probabilmente, voleva prendere ancora una sosta.
Ginevra però era cresciuta in uno scoppio diventando una tredicenne proprio come Luke.
-Ginevra!- esclamò Layton -Che intenzioni hai?-
Ginevra, senza voltarsi per guardare il professore negli occhi, rispose -Devo scomparire-
-Ma perché?-
-Hai visto in che condizioni è Flora? Devo usare tutti i miei poteri che controllano il tempo altrimenti ruberò altri secondi di vita a chi mi circonda-
Layton ammutolì, poi tirò fuori dalla tasca l'orologio di Claire e disse -Avevi detto che questo apparteneva alla mamma, giusto?-
Ginevra si voltò e notò l'orologio, lo prese e lì iniziò a lacrimare -Mi aveva promesso che sarebbe tornata, ma non l'ha fatto! Mi ha mentito!- il professore voleva dirle come stavano le cose, ma lo addolorava di più se Ginevra avesse saputo che Claire era morta -Signor Layton- aggiunse la piccola -Ho ritrovato quell'oggetto in mezzo a delle macerie. Come fa a conoscere quest'orologio?-
-Lo regalai a Claire prima che lei...- frenò la bocca quando stava per dire che cosa le era successo e cambiò il senso della frase con -...prima che lei mi regalasse questo cappello-
Ginevra rimase solo basita alla risposta, si avvicinò a Layton e iniziò a riflettere -Orologio...Cappello...Mamma...- poi guardò Layton negli occhi -...Papà...-
Il professore si mise in ginocchio, i loro sguardi parlavano più delle loro bocche, ma subito dopo lo sguardo di Ginevra cambiò e la piccola indietreggiò e disse -Tu conoscevi la mamma, ma allora perché non vi siete più visti per dieci anni?-
Questa volta la domanda fece stare zitto Layton, lui non se la sentiva di dirle tutta la verità, ma questo spinse Ginevra a dire -Perché vi siete separati?-
-Già- rispose la voce di un uomo -Diglielo perché-
Layton si girò e notò il gruppo che c'era prima, il professore si mise subito davanti a Ginevra per proteggerla.
-Ci dispiace distruggere la riunione di famiglia- rispose un uomo avanzando e mettendosi davanti al gruppo, poi alzò il capo -Ma consegnaci la bambina-
-Chi sei tu?- chiese Layton con severità.
-Ma come Hershel?- rispose l'uomo ghignando -Non riconosci un vecchio amico del liceo?-
-Dardary? Sei tu il capo di questo gruppo?- rispose Layton stupito.
-Precisamente colui che ha ricostruito la setta dell'Angelo Purificatore! Quindi io sono il capo dell'intera setta. E ora consegnaci la bambina!-
-Mai!- esclamò Layton -Non vi lascerò fare un'altra brutalità!-
-Allora non ci siamo capiti- Dardary fece uno schiocco di dita e alcuni membri della setta avanzarono contro Layton che provò a fare di tutto pur di proteggere Ginevra, ma uno lo colpì in maniera prepotente con una chiave inglese alla nuca e il professore cadde a terra.
La sua vista cominciò a sfocarsi e ciò che vide era Ginevra trascinata via da uno di quegli uomini, sentì la piccola urlare in lacrime -Papà!- avanzando il braccio sperando di raggiungere quello del professore, ma Layton iniziò a vedere il buio.
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Giuliz: e poi ti accorgi che nello “Scrigno di Pandora” c'è un personaggio di nome Claire che ha una capigliatura che ricorda Desmond (o meglio, Mr. CodiniDiMaiale)
Pubblico: *tirano fuori tutti il nintendo DS per guardare tra i profili* CAZZO! È VERO!
Giuliz: Bene, siamo già vicini al gran finale!
Luke: di già?!
Giuliz: Sì, di già! Volete sapere come andrà a finire? Lo vedrete nel prossimo capitolo!

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Capitolo 7
*** Lacrime di un passato nascosto ***


-Hershel Layton?- disse una voce -Hershel Layton!?-
Layton riaprì gli occhi e notò Emmy -Si sente bene professore?- chiese la donna.
-Dove sono?- chiese il professore trovandosi su un letto e con una fascia sulla testa.
-Nella casa dello “zio”- rispose Emmy -L'abbiamo trovata a terra nel parco, che cosa le è successo?-
-Io invece vorrei sapere dov'è Ginevra!- aggiunse Dimitri entrando nella stanza sorprendendo il professore.
-Dimitri?- esclamò Layton.
-Sì- aggiunse Emmy -Lui era lo “zio” che l'aveva chiamata, sono riuscita a rintracciare la telefonata che le aveva fatto ieri pomeriggio-
-Basta con le chiacchiere!- esclamò Dimitri -Dov'è Ginevra?-
Layton rimase muto per un po' poi rispose -Prima voglio sapere da te come è possibile che tu e Claire abbiate tenuto nascosta Ginevra da me? Se io sono...-
-Dovevamo proteggerla!- rispose in tono aggressivo Dimitri, poi si calmò -E così vuoi sapere tutto su Ginevra vero? Bene, Ginevra non è un essere umano, è formata solo da particelle del tempo-
-Come è possibile?-
-Quando Claire ritornò dal suo viaggio temporale ci rendemmo conto che, per qualche strana ragione, aspettava una bambina. Quando nacque capimmo che la bambina non aveva avuto una nascita normale, era nata da un sogno infranto di Claire. L'ultimo sogno che Claire aveva fatto prima di morire. Le dovemmo fare prima dei test e capimmo che, per colpa della macchina del tempo, Ginevra aveva creato uno squarcio nel tempo. Poteva crescere quando voleva anche se la sua mente restava da neonata, ma poteva anche controllare il tempo al di fuori di lei. Purtroppo ogni volta che usa il suo potere perde una parte del SUO tempo di esistenza e il suo corpo tende a risucchiare i secondi di vita di ogni essere vivente senza il suo volere-
-Infatti Inès mi aveva spiegato che Flora si sentiva proprio come se stesse invecchiando velocemente, il potere di Ginevra ormai sta crescendo al punto che potrebbe risucchiare i secondi di vita di tutte le creature su questo pianeta, anche quelle che non sono accanto a lei- aggiunse Emmy.
-Ma perché io l'effetto non l'ho sentito subito?- chiese Layton.
-Il suo potere dipende anche dall'età degli esseri umani, ai giovani l'effetto accelera poi rallenta quando la persona ha 30 anni, ma quando si ha superato la mezza-età l'effetto è ancora più veloce. Questo probabilmente è dovuto all'età in cui Claire l'avrebbe messa al mondo a quell'età- rispose Dimitri -Purtroppo io e Claire non eravamo gli unici a conoscere il potere di Ginevra, anche Dardary l'aveva scoperto. Dovevo tenere nascosta la bambina il più possibile fingendomi anche fratello di Claire per ottenere la sua fiducia anche se odiavo quel compito poiché doveva essere tua figlia. Ma prima che Claire sparisse definitivamente le avevo promesso che avrei protetto Ginevra, purtroppo però questo significava anche non rivelarle che Claire era morta. Un bambino non riuscirebbe mai ad accettare la realtà, specialmente se ancora ad un età infantile-
Layton restò muto poi chiese -Ma che cosa vuole Dardary da lei?-
-Vuole sfruttare il suo potere per tornare indietro nel tempo e fare in modo che i loro piani funzionino come desideravano. Temo che userà anche una macchina per fare in modo che il viaggio temporale funzioni correttamente. Per loro Ginevra sarebbe una fonte energetica perfetta, ma Dardary non sa che se userà il suo potere causerà solo altri squarci. Io pensavo di trovare un modo per far sì che diventasse umana, ma il danno temporale è fatto e quindi ha solo due decisioni: se vivere facendo morire gli altri o sparire lei per far proseguire gli eventi come devono essere-
-Oh no!-
-Non dirmi che Ginevra è stata...?-
-Sì purtroppo- rispose Layton cercando di rialzarsi -Ho bisogno di sapere subito dove sono prima che sia troppo tardi!-
-No- disse Emmy -Non sei ancora guarito!-
-Ginevra è mia figlia! E farò di tutto per salvarla!-
Dimitri rifletté e disse -Tra tutti i nascondigli che hanno c'è solo un posto dove potrebbero averla portata-
Ormai era sera e nel frattempo Dardary stava trascinando Ginevra nello stesso laboratorio dove Claire era morta, la legò a dei cavi attaccati alla vecchia macchina ormai mezza distrutta e le disse -Ora usa il tuo potere e portami indietro nel tempo!- Ginevra voleva solo piangere guardando quel laboratorio, non sapeva nemmeno il motivo per cui le lacrimavano gli occhi -Non vuoi fare ciò che ti dico vero?- ribatté Dardary.
-I...io non posso- disse Ginevra -Non posso usare il mio potere!-
-Sei tu quella in grado di viaggiare nel tempo! Non sprecare il tuo potere! È solo un dono di Dio averlo!-
-No!- esclamò Ginevra -NO! NON POSSO FARLO! MAI! NON VOGLIO!-
-Uhm, dunque è così- Dardary si avvicinò ad una leva attaccata alla macchina -Avevamo previsto che avresti provato ad opporre resistenza- Dardary abbassò la leva e la piccola sentì delle forti scariche elettriche -La macchina che venne usata 10 anni fa causerà anche la tua di morte! Sai chi ci è morto lì dentro? Lo sai?!-
Ginevra ormai era intenzionata a sparire, quindi non fece altro che aspettare anche se i dolori che sentiva erano atroci, le veniva più da lacrimare pensando a Layton, voleva vederlo ancora una volta ora che aveva realizzato che era suo padre.
-Papà...- pensò Ginevra.
Fu in quell'istante che Layton riuscì a fare irruzione al laboratorio anche se la sua vista era un po' annebbiata per colpa della botta che aveva preso.
-Ancora tu!?- esclamò Dardary alzando la leva facendo finire la scarica elettrica.
-Lascia andare subito mia figlia!- esclamò Layton.
-Molto bene, sistemerò prima te poi la piccola peste- alcuni uomini della setta provarono ad attaccare il professore, ma Emmy arrivò per bloccarli, Layton si avvicinò alla macchina, ma Dardary gli si parò davanti e lo prese per una mano cercando di storcergliela.
-Sei solo un debole Hershel!- ghignò Dardary poi lo buttò a terra, tirò fuori un pugnale e disse - L'Angelo saprà purificare anche la tua anima?-
Ginevra provò ad usare il suo potere tornando di 7 anni liberandosi così dai cavi, poi divenne di 14 anni e si buttò su Dardary bloccandogli il braccio e facendogli cadere il pugnale.
Layton riuscì ad avvicinarsi alla leva e con un colpo secco la tolse dalla macchina causando un corto circuito che provocò un'esplosione, fortunatamente essendo una macchina vecchia, l'esplosione non fu così catastrofica, ma alzò comunque un gran polverone spaccando alcune finestre.
Layton però era svenuto poiché era stato troppo vicino all'esplosione, Ginevra allora usò di nuovo il suo potere diventando abbastanza grande da riuscire a trascinare il professore fuori dall'edificio con l'aiuto di Emmy mentre la polizia stava arrivando.
Dardary si riprese, si affacciò alla finestra e appena vide Ginevra che stava scappando tenendo il professore sulle spalle urlò -LAYTON! ME LA PAGHERAI!- e sentendo che la polizia stava arrivando gli venne da pensare -Porca puttana- e fuggì di corsa facendo arrestare solo gli altri membri presenti.
Emmy dovette però lasciare Ginevra e Layton per andare alla centrale di polizia per poter interrogare i membri arrestati.
Ginevra raggiunse lo stesso vicolo dove Layton e Claire si erano dati l'ultimo saluto, posò delicatamente il professore su un muro e gli tolse la fascia.
-Papà...- disse la ormai ragazza accarezzandogli il viso.
Layton riuscì a risvegliarsi dicendo a stento -Ginevra...stai bene...?-
Ginevra annuì sorridendo, poi appoggiò le sue mani sulla tempia del professore e lui chiese -Che...stai facendo?-
-Quello che ho fatto con l'orologio di mamma per aggiustarlo-
Layton sentì riprendere le forze al punto da rialzarsi come se i secondi che aveva passato prima gli fossero ritornati, si alzò anche la ragazza e disse -Mi chiedo perché non l'ho fatto prima-
(consiglio dell'autrice: ora ascoltate questo mentre leggete)
-Che vuoi dire?- Layton notò Ginevra brillare e a poco a poco dividersi in piccoli cristalli -No...NON FARLO!-
-Perdonami papà- disse la ragazza in lacrime -Lo so, non ci siamo parlati tanto eppure mi è bastato per capire che persona sei: un vero gentiluomo proprio come mamma mi aveva detto. Mi dispiace, ma io non voglio che la gente perda il loro tempo per me-
-No, ci dev'essere un modo!- a Layton veniva da piangere proprio come quando aveva dovuto dare il suo addio a Claire -Tu sei ciò che mi resta di Claire!-
-Il danno è fatto- disse Ginevra sempre cercando di sorridere, ma le sue lacrime erano troppo visibili -Che senso ha vivere se nemmeno esisto? Io sono nata da un sogno, il sogno di mia madre, quello che tu diventassi un gentiluomo e magari anche un padre-
-Aspetta, quindi tu sapevi...?-
-Ho sempre saputo di non essere reale, ma in fondo è meglio così, ora sto restituendo il tempo che ho rubato a tutti, solo così lo squarcio sarà riparato-
Layton notò che la ragazza stava diventando trasparente e l'abbracciò forte -No, ti prego...!-
-Alla fine non siamo riusciti a ritrovare la mamma come tanto speravo, vorrà dire che dovrò tornare a cercarla da sola- la ragazza provava un così forte dolore che le si bloccava la gola -Ringrazia Flora da parte mia, è stata come una sorella maggiore per me- Ginevra abbassò il capo -Quando tornerò significa che sono riuscita a ritrovare la mamma- poi chiuse gli occhi -Addio papà, ti vorrò sempre bene-
Layton la strinse sempre più forte poi Ginevra sparì in un mucchio di cristalli che si sparsero per tutta Londra.
Flora, che era a letto, sentì riprendersi, guardò la finestra e notando i numerosi cristalli le venne spontaneo da dire in tono malinconico -Ginevra...-
Layton riaprì le braccia e notò di avere ora in mano l'orologio di Claire, guardò in cielo e disse -Ti vorrò sempre bene anch'io...Ginevra-
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Giuliz: Mi scuso per lo sbaglio di orario dell'orologio del disegno, ma dovevo fare in fretta. Al prossimo capitolo...

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Capitolo 8
*** Epilogo + Episodio Bonus ***


Quella mattina Emmy uscì da commissariato ormai stanca morta per aver indagato buona parte dei membri della setta che non erano riusciti a scappare. La donna poi andò verso casa di Layton per dirgli quello che era successo.
-Allora?- chiese Layton.
-Dardary è fuggito e non hanno intenzione di dire dov'è il loro luogo di culto-
-Potrebbe essere ovunque- aggiunse il professore, era ancora distrutto per quello che era successo la sera prima poi chiese -Hai scoperto di più sull'uomo che salta sui tetti?-
-Hanno detto di non conoscerlo e sembra che dicano la verità, quindi pensare che siano la stessa persona potrebbe essere stato solo un altro buco nell'acqua-
-Capisco-
Emmy con un gesto elegante aggiunse -Mi dispiace per quello che è successo ieri sera-
-No, non importa- disse Layton.
-Allora, alla prossima- e Emmy uscì con il professore che chiuse silenziosamente la porta, poi entrò in camera di Flora chiedendo alla ragazza -Flora, come ti senti?-
Flora era seduta sul letto guardando la finestra con malinconia -Bene- rispose dopo un sospiro -Ma forse non tanto-
-Io devo andare- disse Layton -Tornerò presto-
Il professore uscì di casa dirigendosi al cimitero e lì si avvicinò alla tomba di Claire dicendo -Claire, ho riportato una cosa che avevi perso- Layton appoggiò l'orologio e disse -Ginevra ora dimmi, l'hai ritrovata la mamma?-
-Sì- Layton udì quella voce e sentì la mano di una bambina stringere la sua -E per questo ti ringrazio-
Il professore si girò e notò Ginevra tornata come una bambina di sette anni, ma era solo un fantasma della sua mente, gli veniva da piangere solo nel vederla -Papà- disse la bambina sorridendo -Non voglio vederti piangere, alla fine hai fatto ciò che mi hai promesso: mi hai protetta e aiutata a ritrovare la mamma. È vero, io e la mamma non ci siamo più in questo mondo, ma ricorda: noi saremo ancora vive...
Image and video hosting by TinyPic ...nelle tue memorie-

(canzone scelta per i crediti)

Giuliz: E anche questo è andato! Ne restano 5!
Clive: Solo 8 capitoli in questo?
Giuliz: Purtroppo sì, questo...mamma mia, poteva essere un racconto epico anche se finiva in maniera drammatica, ma non ce l'ho fatta alla fine a renderlo più lungo. E credetemi, non è stato proprio così facile scrivere gli ultimi due capitoli! Sapete no? Ci sono personaggi che crei e ti ci affezioni al punto che piangi per loro poiché li crei tu e decidi tu la loro sorte, ma ti viene la lacrima dopo che li hai elaborati per bene. Ovviamente comunque non è ancora finita poiché mancano solo 5 racconti! Spero però che questo non sia stato troppo piatto per voi e...
Crow: *entra tenendo una cassa* È ARRIVATO LO SPUMANTE!
Giuliz: *sospira* D'accordo, cerchiamo di sdrammatizzare un po'...
Clive: Mitico!
Giuliz: *tira fuori dalla cassa un bigliettino* Queste bottiglie di spumante ce li manda magicadark007! Giusto, ringrazio appunto magicadark007, WindyWhisper e theknaleesi per le recensioni. Sentire le vostre opinioni mi aiuta molto! Ringrazio anche JKEdogawa per l'aiuto! Dunque, se Il Patto Con Il Diavolo aveva come protagonisti Clive e Katia mentre questo ha avuto come protagonista il nostro stimato Hershel Layton non immaginerete mai chi è il protagonista di Anime e Memorie...
Crow: *alza un dito aprendo la bocca*
Giuliz: Bevi lo spumante e sta zitto.
Crow: Volevo semplicemente dire che è ora di alzare i calici e fare baldoria!
Giuliz: *alza le spalle* Come vuoi.
Luke: Ma io e Crow siamo ancora minorenni per bere lo spumante, e anche tu lo dovresti sapere!
Giuliz: È una fan fiction, è tutto possibile nella mia mente, quindi rilassati! E concludiamo questi crediti con i soliti finali: il finale suspence e il capitolo bonus!

Era passato un mese dall'accaduto e Layton e Flora si erano ripresi mentre Emmy era tornata al suo lavoro da detective privata per cercare quell'uomo di cui tutti gli abitanti di Londra parlavano.
-Allora professore?- chiese Flora notando il professore nel suo studio a rovistare tra vecchi giornali -Che cosa facciamo?-
-In che mese siamo?- chiese Layton come se leggendo le vecchie notizie lo avessero fatto addormentare.
-Ora siamo in aprile-
-Ora che ci penso mancano due mesi prima che Luke ritorni- rifletté Layton -Ad ogni modo, quello che non ci resta da fare è capire in quali punti Dardary e la sua setta potrebbero aver colpito- poi tirò fuori una mappa e indicò un punto.
-Ma questa città è fuori da Londra!-
-Già, ho l'impressione che una parte della sua setta abbia colpito anche fuori da Londra se no come sarebbe possibile che nessuno si sia accorto che qui c'è una setta? Scoprire il loro luogo di culto non sarà facile quindi bisogna riflettere su ciò che hanno fatto! Ma penso che ci vorrà del tempo prima di capire che cosa è successo prima di scoprirli-
Dardary era di nuovo nella macchina nera guidata da uno dei suoi seguaci nel bel mezzo di una strada deserta e trascurata.
-Ci è mancato poco che ci scoprisse!- disse Dardary -Non dovevo sottovalutarlo troppo-
-Signore- disse il guidatore -Abbiamo perso Ginevra e i nostri piani sono andati in fumo, che cosa pensa di fare adesso?-
-Dovrò rivolgermi agli altri capi dei gruppi-
-Le do questa buona notizia signore- Dardary fu subito tutto orecchie -Sembra che un nostro membro sia riuscito a trovare una persona che stiamo cercando da anni, ma non è a Londra-
-Non importa- ghignò Dardary -Più siamo lontani da Londra meno Layton avrà la possibilità di trovarci. Pertanto lascio fare a lui questo lavoro, se l'ha trovato è sua responsabilità occuparsene-

Complimenti per aver finito di leggere Ti Vorrò Sempre Bene!

Hai sbloccato l'episodio bonus: L'amore di una madre.


Ginevra: Mamma? Guardami, riesco già a camminare!
Claire: Ginevra! Che cosa...?
Ginevra: Che c'è? Crescere è brutto? Io ho solo visto un bambino di 7 anni fuori dalla finestra e avevo pensato di imitarlo.
Claire: *la guarda preoccupata* meglio se ti fai visitare un momento dallo zio.
*Dopo un breve periodo di tempo*
Dimitri: Ginevra, stai imparando troppo velocemente il tuo potere di controllare il tempo.
Ginevra: È una cosa buona zio?
Dimitri: Ehm, meglio se ne parlo con tua madre.
*Dopo un altro periodo di tempo*
Ginevra: *si siede sul divano accanto a Claire* Mamma, ho sentito in televisione che esiste anche un papà. Dov'è il mio?
Claire: *la guarda commossa* Tuo padre è diventato un vero gentiluomo.
Ginevra: Raccontami di lui mamma! Raccontami di lui!
Claire: Io e tuo padre ci conoscemmo all'università, era una persona molto gentile. Non era stato facile rivelargli i miei sentimenti per lui finché non gli diedi una lettera.
Ginevra: E poi?
Claire: Beh, alla fine non l'aveva nemmeno letta, ma gli avevo dato un bacio. Lui mi regalò questo prezioso orologio e io un bel cappello da gentiluomo. Mi chiedo se lo tiene ancora.
Ginevra: Wow! Lo incontrerò un giorno?
Claire: *in lacrime* Spero proprio di sì.
*Il fatidico giorno*
Ginevra: Mamma? Dove vai?
Claire: *si mette la giacca con un volto abbattuto* Vado ad incontrare tuo padre.
Ginevra: Posso venire con te?
Claire: No...è troppo pericoloso...
Ginevra: *prende Claire per una mano in lacrime* Ti prego mamma! Non lasciarmi!
Claire: … *si china* Non ti preoccupare Ginevra, tornerò a casa presto...te lo prometto.
*Claire da un bacio sulla fronte di Ginevra, si rialza e le lascia delicatamente la mano uscendo poi di casa*
*dopo un po' di giorni*
Dimitri: Ginevra! Non vieni? È ora di pranzare.
Ginevra: *ancora seduta davanti alla porta* Sto aspettando la mamma, non mangio finché lei non torna! Lei mi aveva promesso che sarebbe tornata e tornerà, me l'ha promesso!
*Ormai è notte e Ginevra si è addormentata, Dimitri la prende in braccio e la trasporta sul letto della piccola*
Dimitri: Che cosa posso fare adesso?

Giuliz: Grazie per aver recensito questa fan fiction! Ci vediamo in Anime e Memorie!

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