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di Mary_Claire
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** First ***
Capitolo 2: *** Bloodstream ***
Capitolo 3: *** Say Something ***
Capitolo 4: *** Hurricane ***
Capitolo 5: *** It's Not Over ***
Capitolo 6: *** I Die Each Time You Look Away ***
Capitolo 7: *** Just A Smile, That's An Angel ***



Capitolo 1
*** First ***


Cap. 1
Frist
Quell'estate era passata così velocemente, troppo velocemente. David era passato troppo velocemente... 'Oh, andiamo Hermione! Lui ti ha lasciata, LA- SCIA- TA ! ' Pensò la ragazza.  Quel ragazzo babbano era entrato nel suo cuore così naturalmente e ne sarebbe uscito fin troppo difficilmente.
Solo tre mesi erano bastati per farla  innamorare di lui. Quei tre mesi sono stati i più belli della sua vita, più passionali, divertenti felici e ... 

Hermione non riuscii a finire la frase che albergava nella sua mente. Un gufo grande, enorme anzi, la  stava aspettando dinanzi la sua finestra con una grande lettera argentata.
Per un attimo sperò fosse David, quel bellissimo stronzo del suo ex ragazzo..  ma poi collegò il cervello alla razionalità e capii che i babbani preferivano di gran lunga le e-mail ai gufi. Si avvicinò alla finestra dove vicino si trovava un bellissimo fiore, di colore rosa chiaro e scuro. 
La lettera al tatto sembrava quasi morbida e profumava di tabbacco vecchio mischiato alla vaniglia. Non aveva idea di chi le avesse potuto mandare quella lettera, ma non le importava importava nemmeno più di tanto, David l'aveva distrutta lasciandola. 
Sulla lettera vi erano scritte poche righe, con una caligrafia molto elegante. 

Salve signorina Granger
spero che lei e la sua famiglia abbiate passato un'estate piacevole.
E' necessario un nostro incontro signorina Granger, necessito di chiederle un favore, e  devo assolutamente comunicarglielo a voce.
E' di vitale importanza.
Le chiedo un colloquio al Mc'Donalds al centro di Londra, vicino la costruzione del Big Ban, alle sponde del fiume. 
Sò per certo che lei saprà precisamente dove si trova il posto.
La attendo alle  17 e 30 .
Cordiali saluti
                 A. Silente

Adesso si che era sorpresa! Albus Silente.. che doveva chiederle un favore.. al Mc'Donalds..e  ne era di vitale importanza.. alle 17.10 .
Quando ricollocò il cervello alla realtà si rese conto che erano le 17.00! 
Scese per prendere cappotto e biglietto dell'autobus. Ma poi si rese conto di essere  una strega.
Si materializzò sul retro del posto così che nessuno l' avrebbe potuta vederme, erano le 17 e 2 minuti.
Aveva ancora mezz'ora, e non sapeva cosa fare. Improvvisamente si ricordò di non aver toccato cibo quel giorno. Ordinò il chees burger e le patatine fritte, come sempre.
Salì le scale per andare al piano superiore al tavolo in fondo a destra dove lei e 
-David?!
Quel lurido figlio di una buona donna era li, al LORO tavolo. Intorno a lui c'erano Sarah, Andrew e .... Jade.
Jade, aveva visto bene?! C'era Jade ?!
Il suo stato d'animo e la poca autostima che le era rimasta in corpo e nella psiche andarono a farsi benedire.
Jade, l' ex fidanzata di David, da lei sempre odiata, era lì che chiaccchierava con il SUO David, la SUA amica Sarah e il suo ragazzo Andrew?!
Quella proprio non la sopportava, non sopportava sentire il suo nome, figuriamoci vederla parlare con David, e poi Sarah!  Ci stava parlando amichevolmente!
Lei e David uscivano praticamente sempre con Andrew e Sarah, dato che lui era il suo migliore amico.
A Sarah aveva fatto tante confidenze in quel periodo, e le dava fastidio vedere anche lei parlare con quell' oca giuliva!

Decise che quello che stava guardando era troppo e fece per scendere le scale, quando ad un tratto la voce squillante di Sarah..
''Eii Hermione,  vieni qui!''
Troppo tardi.
Non aveva idea delle quantità di cose che le stavano passando per la testa in quella frazione di secondo, ma poi prese coraggio e andò verso di loro, cavolo era una Grifondoro.
''Siediti tesoro, come stai?''  un grande bacio sulla guancia la pervase. Allora Sarah le voleva ancora bene, non l'aveva ancora sostituita.
''Ciao Grang!'' la  salutò Andrew. ''Ciao Engh''. Era nostrloro solito chiamarci per cognome, anzi, una parte del loro cognome. Non per poca confidenza, anzi,li divertiva. 
Lo salutò con un pugnetto sulle nocche, come FACEVANO sempre. 
''Ciao, piacere Jade'' 
''Ciao'' disse Hermione con un sorriso finto.
Si voltò verso David e ricordò in un momento ogni singolo momento insieme a lui.. era così bello. Le sue fantasie crollarono quando  lasalutò con un cenno del capo, cosa che voleva significare completa indifferenza. Gli rivolse un sorrisetto forzato.
''Allora tesoro, come mai sei venuta qui da sola?!''
''Ehm, no Sarah non sono sola, aspetto una persona..''
''Chi?!'' finalmente lui parlò. Da come l'aveva detto suonava di gelosia e questo piaceva ad Hermione.
Aprì la bocca per rispondere quando una voce dietro di lei disse :'' Signorina Granger, anche lei in anticipo!''
Prima di voltarsi a guardare il preside guardò l'espressione vuota degli amici, del suo ex ragazzo e della sgualdrina che andava a signiricare :Ma si è data appuntamento con un pedofilo?!
Era il momento di prendere in mano la situazione. 
''Buongiorno professor Silente''
''Sono felice che come sempre è puntuale e che abbia accettato il mio invito, signorina Granger''
Espressione ancora più vuota.
Ok, doveva far capire che non si trattava di una cosa illeggittima.
''Si professore, è che mi sono molto incuriosita. Sembrava che la cosa che dovesse comunicarmi fosse importantissima''
''E lo è, signorina Granger''
Fece per andare da un'altra parte e rivolse uno sguardo d'intesa a Silente con il quale voleva fargli capire che le persone dietro di lei non sapevano della magia.
''Oh, no signorina Granger, posso comunicargliela anche qui, davanti alla sua compagnia. Sarà una questione di minuti''
Era spaventata di quello che avesse potuto dire davanti a David, Sarah, Andrew e ... vabbè quella non valeva niente.
''Vede, è di estrema importanza che il signor Draco Malfoy sia suo ospite fino al momento in cui tornerete a scuola''
Adesso era lei  quella con l'espressione vuota. Rispose a scoppio ritardato.
''No signore mi dispiace non posso ospitare Malfoy, casa mia diventerebbe un campo di..''
''Suvvia signorina, non sia prevenuta, parlerò io stesso con il signor Malfoy su tutto ciò che riguarda questo argomento''
''No signore, lei non capisce.. anche se parlasse con Malfoy, trasformeremo la mia casa prima in un campo di battaglia e dopo in un campo santo. Anche messa in gioco una tregua io e lui siamo incompatibili, dieci  giorni di convivenza sarebbero invivibili. Sarebbe come paragonare inferno e paradiso''
''Ed immagino che il signor Draco Malfoy sia l'inferno, non è vero signorina Granger? 
Non risposi. 
''Non vorrei influire sulla sua condotta scolastica, per questo spiacevole inconveniente''
A quelle parole, il buio totale. Non si sarebbe mai fatta toccare il mio profitto scolastico, ma doveva tentare un'ultima volta, una convivenza assieme a  quel biondo platinato sarebbe stata uno scempio.
''I miei genitori saranno anche fuori città per i prossimi sette giorni, mia madre non accetterebbe di lasciarci soli in ca..''
''Ho già parlato con la signora Jane, è d'accordo su ogni cosa''
Silente la colse di sorpresa, provò a dire qualcosa ma..
''Il signor Malfoy la sta aspettando nella sua casa, arrivederci signorina Granger, buon nuovo inizo anno ad Hogwarts.''
''... Arrivederci''
Ormai Hermione si era arresa.
Silente era andato via e rimase a fissare i suoi ''compagni''.
''Con chi è che vivi ahah?!'' chiese Andrew prendendola in giro.
''Mah..'' disse David,Herm apprezzò quell'esclamazione. Lo conosceva  tanto bene da sapere che voleva dire che stava esplodendo di rabbia, o peggio ancora, gelosia.
 Non riuscì nemmeno ad essere contenta sapendo che c'era un furetto odioso in casa. Lo doveva affrontare. ''Emh... devo andare'' Salutò Sarah con un bacio volante e il resto delle persone con un gesto della mano. Appena arrivata sul retro del Mc'Donalds si smaterializzò davanti la porta di casa. Prima di aprire la porta pensò a tutti gli insulti ricevuti da Malfoy e le venne un' espressione disgustata. Ma doveva prendere in mano la situazione anche adesso, quella era casa sua cavolo! Entrò e la scena che si trovò davanti, sarebbe stata da fotografare. Se gliel'avessero raccontato, non ci avrebbe mai creduto. Mia madre sul divano con quella specie di furetto che si mangiava le SUE e ripeto SUE meringhe. ''Signora Granger queste..cose sono buonissime,per non parlare dei biscotti gialli, lei è davvero brava in cucina'' I biscotti gialli no.
''Grazie tesoro, sono contenta che ti piacciano puoi prenderne quanti vuoi, ma ti prego, dammi del tu o mi farai sentire vecchia''
''Oh non era mia intenzione, comunque sei giovanissima'' Ridacchiavano, sua madre e Malfoy. Malfoy e sua madre.
Doveva fare qualcosa. ''Ehm... sono tornata'' ''Oh ciao Hermione, tesoro. Hai visto, Draco è già arrivato.''
Fece un sorriso che sembrava una smorfia e lui uno che somigliava ad un ghigno.
Ci sarebbe scappato il morto durante questi dieci giorni. ''Va bene, Jane grazie per tutti questi dolci buonissimi, credo che adesso andrò in camera'' ''Certo tesoro, ti ricordi qual'è?''
Malfoy annuì.
Jane.. tesoro.. Il mondo si era ribaltato. Malfoy passò facendole un altro ghigno, ovviamente.
''Gli hai dato le mie meringhe?!'' sussurrai ''Hermione Jane Granger, sii gentile con gli ospiti!'' mi rimporoverò lei. Hermione sbuffò e salì al piano di sopra dove pensava di stipulare una specie di contratto di pace con ''l'ospite''. Si trovò di fronte la porta della camera degli ospiti e stava per bussare quando pensò che se lei fossi stata sua ospite, cosa che non sarebbe esistita nè in cielo nè in terra, lui non si sarebbe fatto problemi ad aprire la porta senza avvertire della sua presenza. Non l'avesse mai fatto. ''Oddio ehm... scusa'' ''Granger che cazzo fai esci di qui!'' Hermione sbattè la porta così forte che sembrava essere passato un uragano. Draco Malfoy era nudo, completamente nudo. Merlino però vegliava su di lei e per fortuna il furetto si trovava dietro la scrivania per cui la sua intimità era completamente coperta. Straordinaria concidenza che la scrivania fosse dell'altezza giusta. Dovette ammettere però che quello era stato proprio un bel vedere, i muscoli scolpiti sull'addome e sul petto, i muscoli vicino al linguine perfettamente delineati.. David non cel'aveva. ''Cazzo che fico.''

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Capitolo 2
*** Bloodstream ***


Cap. 2
Bloodstream


La mattina dopo, Hermione venne svegliata nel modo più fastidioso al mondo.
''Amore, svegliati su, dai ''
''Mamma non mi togliere la coperta!''
''Se non faccio così tesoro, ti svegli dopodomani.''
''Mhh.. che cosa c'è?''
''Stiamo partendo amore, sono in ritardo! Ci vediamo tra 10 giorni! Ti voglio bene picchietta, non litigare con Draco''
E con un bacio veloce, Jane Granger esce di casa. 
''Ciao'' . 
BUM!
''Porca troia'' 
Hermione fece un salto dal letto, e spaventata corse a vedere cos'era successo. 
''Malfoy! Cosa diavolo hai....combinato''
''Oh, hem.. insomma sono inciampato cavolo, il tuo pavimento dovrebbe essere onorato di avermi toccato!''
''Malfoy ma quello è il tavolo di cristallo di mia nonna!''
''Granger, non iniziare a strillare, te ne posso comprare a centinaia di quelli''
''No Malfoy, non voglio cento tavolini di cristallo, voglio solo cercare di non ucciderti ogni secondo che passa in questi dieci giorni!''
''Ah se non vuoi morire di fame vieni giù a prepararti la colazione, qui non avrai i tuoi elfi domestici Malfoy''
''Bhè, ho te mezzosangue, non sei poi tanto diversa''
A quel punto Hermione esce spazientita dalla camera sbattendo la porta ''Io prima o poi lo ammazzo''.

Hermione era in cucina, si stava preparando la colazione. Se il furetto quella mattina si era svegliato con il piede sbagliato, e lo aveva decisamente fatto dato il tavolo della nonna, non era affar suo, che morisse pure di fame! 
A quel pensiero si sentì un pò in colpa, anzi molto in colpa ed iniziò a preparargli qualcosa da mangiare.
''Granger, vedo che comprendi''
''Non voglio avere un morto sulla coscienza, e sopratutto in casa''
''Si come vuoi Granger'' ed inizò a mangiare.
Hermione lo guardò con il sopracciglio alzato e con un'espressione sconvolta.
''Cosa vuoi?''
''Nemmeno un grazie?''
''Ahahah, cosa mezzosangue? Io ringraziare te? Tu hai fatto solo il tuo dovere, cioè servire me.''
Hermione aveva due scelte, prima non abbassarsi al suo livello, seconda schiantarlo.
''Senti Malferret se ti aspetti che mi faccia dire queste cose in casa mia ti sbagli di grosso. Comunque ora andiamo a fare la spesa, e credo proprio che sarai tu a servire me con tutte le buste che porterai''
''Cosa? Perciò io dovrei uscire a ques'ora?''
''Malfoy sono le 11 del mattino, tra poco è ora di pranzo e non mi va di riproporti l'opzione di morire di fame''
''Granger io devo prepararmi, non posso uscire in questo stato, ho bisogno di tempo''
''Hai dieci minuti''
E lo spinse dentro al bagno chiudendo la porta.

''Malfoy!''
''Malfoy mi sto incavolando devi muoverti!''
''Malfoy ma quanto ti ci vuole?''
''Malfoy ma cosa...... ti sei messo?''
''Un Malfoy è sempre elegante Granger.''
Disse Draco uscendo dalla porta vestito con un completo nero davvero elegante che gli stava a pennello. Gli risaltava gli occhi,  la pelle chiara ed i suoi capelli biondissimi. Hermione rimase un secondo imbambolata.
''Ma stiamo andando a fare la spesa Malfoy, in un supermercato, tra la gente comune!''
''Allora dovrò portare qualche disinfettande''
Hermione senza rispondergli salì le scale, ed entrò nella camera di Draco mettendosi a frugare nella sua valigia.
''Mezzosangue ma che cazzo stai facendo?''
''Tieni furetto, jeand, maglietta bianca, scarpe da ginnastica, mettiteli. Stavolta hai davvero dieci minuti.'' Lo guardò con faccia minacciosa.

''Sembro un.. un...''
''Ragazzo normale?''
''Uno straccione!''
''Eppure quei vestiti sono usciti dalla tua valigia Malfoy''
''Se tu avessi un minimo di buon gusto Granger, capiresti che non sono cose che vanno messe insieme''
''Senti furetto, è passata un' ora, possiamo uscire da questa casa?''
''Basta, che ci muoviamo, ho fame!''
''Guarda che ti lascierei proprio morire di fame!''

Il supermercato per Draco Malfoy era qualcosa di sovrannaturale.
Appena entrato vide un'amarea di gente che si avventava su cosa comprare. Draco non aveva mai visto una quantità di cibo così grande  tutta insieme, era abituato a vedere il risultato sul suo piatto servito dagli elfi.
Aveva sempre l'ideale che lui fosse migliore dei babbani eccetera, ma il loro mondo per certi versi lo affascinava.
Seguiva Hermione, la vedeva camminare così sicura sul dove andare, muoversi così semplicemente, era a casa sua, e per un momento non provò ribrezzo nel pensare questo.
Anzi, a dirla tutta gli piaceva la situazione. Vederla così sicura di sè come ad Hogwarts forse anche di più non gli dispiaceva.
Dovette ammettere che la ragazza non era affatto male. Con il passare degli anni era cambiara diventando sempre più donna. 
Aveva degli occhi molto belli, la bocca era carnosa, il naso alla francese, i capelli non erano più così terribili, erano catano dorato, ed avevano una forma ondulata quasi piacevole da guardare.
Per quanto riguarda il corpo quel giorno indossava dei semplici pantaloncini di jeand con una maglietta verde e delle scarpe da ginnastica.
Una ragazza molto semplice, ma al tempo stesso sexy.
Draco si diede dello stupido. Insomma era la Granger e non poteva fare certi pensieri su di lei, men che meno se era ospite a casa sua per dieci giorni.
''Allora pasta o carne?''
''Cosa?''
''Malfoy, è la terza volta che telo chiedo, ma che hai per la testa?''
''...Niente''
''Bene, allora vuoi mangiare carne o pasta?''
''Decidi tu''
''Davvero?''
''Si, io non so nemmeno cosa sia la pasta''
Hermione fece un sorrisetto malizioso.
''Benissimo allora vada per la carboara''
''Per la cosa?''
''Tu fidati''

La spesa era quasi finita.
I rigatoni li avevano presi, le uova anche, l'olio, il sale...
''Il parmigiano!''
''Granger devi smetterla di parlare arabo mentre io porto tutta questa roba!''
''Abbiamo quasi finito.. ecco, tieni!''
''Ma siamo sicuri che sia commestibile''
''Guarda Malfoy, ti avrei avvelenato volentieri ma anche io devo mangiare, quindi sia per un'altra volta.''
''Non ti conviene farlo, poi non avrai mai più un ragazzo bellissimo come me in casa''
''Malfoy il tuo ego smisurato pesa di più di tutta questa roba!''

La spesa era ormai finita, Hermione aveva fatto passare a Draco lo shock delle casse, e si stavano dirigendo verso casa.
''Dammi il braccio Granger''
''No Malfoy, noi non ci smaterializzeremo.''
''E perchè no?''
''Perchè voglio farti  prendere l'autobus''
''Cosa dovrei prendere io?''
''Hai presente il l'Hogwarts Express? Qualcosa di simile''

Sull' autobus

''L'Hogwarts Express Granger? Davvero? Questo posto è terribile, c'è puzza sto in piedi e sbanda, siamo in pericolo?''
''No Malfoy, non siamo in pericolo, anzi prenota!'
''Cosa?''
''Ah giusto'' disse Hermione premendo il bottoncino e scendendo dall'autobus.

''Malfoy, vieni , prepariamo il pranzo!''
Dal piano di sotto Draco sentì la Granger sbraitare, come suo solito. Scende le scale e si trova di fronte a lei.
''Non cucino''
''Si che cucini''
''No Granger''
''Si Malfoy, la colazione di oggi è stat un'eccezzione''
''Oddio Granger basta che poi stai zitta!''
''Perfetto tieni la padella...''
 
Tavola sparecchiata, cucina pulita e stomaci pieni e cinque di pomeriggio inoltrate, Draco e Hermione si misero sul divano a vedere la tv.
''Malfoy, sai cosa stavo pensando?''
''Cosa stava pensando il tuo inutile cervello mezzosangue?''
''Grazie, gentile come sempre. Comunque stavo pensando che noi due dovremmo fare una tregua''
''Valrebbe a dire?''
''Valrebbe a dire basta insulti Malfoy, dobbiamo passare dieci giorni di convivenza e non c'è nemmeno mia madre a separarci in caso tentassimo di ucciderci a vicenda, e sò che succederà!''
''Oddio, a proposito di tua madre Granger, ci sono ancora quei biscotti gialli?''
Hermione assunse un'espressione arrabbiatissima.
''No, finiti'' Mentì.
''Ma dai Granger sono sicuro che ci sono da qualche parte'' disse Malfoy iniziando a curiosare per la cucina.
Hermione scatta in piedi come una molla.
''Non ci sono ti ho detto''
''Si certo Granger e questi che sono?'' Chiese ironico Draco tenendo  in mano una teglia di biscotti gialli, cioè meringhe.
''Non mangerai le mie meringhe di nuovo Malfoy!'' Urlò Hermione cercando di togliergliele  di mano.
''Ah si tu dici?'' Con un gento Malfoy se ne mangiò una, inutile dire che questo gesto fece esplodere Hermione.
Lei iniziò a fargli il solletico sulla  panchia ridendo, e Draco rideva più di lei.
Si stavano divertendo.
''Ridammi la mia meringa!'' Disse Hermione ridendo ancora come una pazza. Draco nemmeno risponde, tanto sta ridendo. 
Ad un certo punto per farla smettere Draco prende Hermione per i polsi  e la mette contro il frigorifero.
Entrambi smisero di ridere. Erano vicinissimi, lontani solo qualche centimetro.
Draco si stava avvicinando a Herm, piano..

DRIN! DRIN!

''Sarà mia madre, devo rispondere..'' sussurrò Hermione. Draco come unica risposta le lasciò i polsi, non staccandole lo sguardo di dosso.

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Capitolo 3
*** Say Something ***


Cap. 3
Say Something


Hermione era seduta sull'amaca in giardino, a leggere un grosso libro.
Amava staresene lì a leggere, c'era davvero tanta...
''Malfoy! Malfoy dove stai andando?''
pace.
''Esco Granger, cosa ti sembra che stia facendo?''
In effetti Draco si era vestito bene, pantaloni neri e camicia bianca, un pò più aperta del dovuto.
''Bhè si questo lo vedo Malfoy il punto è, dove cazzo credi di andare?''
''Calmati mezzosangue. Vado a fare un giro.''
''No Malfoy tu non va 'a farti un giro' in questa città senza di me''
''Granger, sono anche più grande di te, lasciami in pace''
''Non è questo il punto, tu non conosci niente di questo mondo e non ci sono brave persone'' Disse Hermione ormai urlando.
''Beh allora mi guarderò il culo Granger! disse urlando ormai anche lui.
La lite era ufficialmente esplosa.
''Malfoy, usciamo un altra sera oggi resti a casa''
''Granger io non ho bisogno di te e poi anche se siamo in un mondo di feccia mi vergogno a farmi vedere in giro con te quindi no grazie, le prossime sere uscirò da solo esattamente come adesso!''
Draco aveva veramente perso la testa e stava uscendo dal cancello ma Hermione gli afferrò il braccio fermandolo.
''Senti Malfoy, adesso tu stai qui e non ti muovi. Ma come fai ad essere così stupido da non capire? Tu stai sotto la mia responsabilità adesso e credimi che quando Silente è venuto a dirmi che saresti stato dieci giorni in casa con me non ho fatto i salti di gioia come credi tu.''
''Benissimo allora visto che ti faccio così schifo Granger e non mi vuoi lasciami questo cazzo di braccio e fammi andare''
''Non mi fai schifo Malfoy, ieri in cucina quando sei stato tu a prendermi per i polsi non mi ha fatto schifo al contrario tuo!''
Hermione sapeva di aver fatto il passo più lungo della gamba, non doveva dirlo, le parole le erano uscite di bocca senza un perchè, ha detto esattamente quello che pensava e aveva fatto male,molto male. Draco e Hernione si guardarono per un tempo che sembrava interminabile, nessuno dei due diceva niente.
''Vaffanculo Granger'' disse Malfoy prima di uscire dal cancello sbattendolo con forza lasciando Hermione sola in casa.

''Vaffanculo Malfoy''

Hermione Granger in quel momento avrebbe potuto far paura ad una tigre.  Stava preparando la cena, o meglio, stava tormentando quella povera insalata ed aveva messo musica rock a tutto volume. Sembrava una pazza, Malfoy l'aveva completamente fatta uscire di senno.
Lo odiava, lo odiava davvero, pensò anche che avrebbe dovuto fare una bambolina vodoo di Malfoy e torturarla.

Ad un certo punto però ragionò e si diede della pazza psicopatica. 
Spegne la radio, si rimette in sesto, apparecchia tutto in ordine e mangia con una calma e una compostezza incredibile. Neanche la tv si sentiva tanto era basso il volume.
I suoi occhi però erano vuoti. Dopo aver mangiato si e no quattro foglie d'insalata si mise sul divano a guardare la televisone. 
Lì crollò, iniziò a piangere. 
Pianse  per tutto, per il suo sangue, per Malfoy, per il suo non fare abbastanza, per la paura che succedesse qualcosa a Draco.
Aveva paura per Draco e piangeva sopratutto per questo. Ma non aveva paura perchè poi le conseguenze sarebbero ricadute su di lei, aveva paura perchè si stava preoccupand per come  stesse. 
Era chiaro che non dovesse farlo, insomma lei ci aveva provato e in cambio aveva ottenuto un 'vaffanculo''. Ma qualcosa dentro di lei le faceva pensare addirittura di vestirsi e di andarlo a cercare.
Non lo fece, per mantenere quel minimo di dignità che le era rimasto.
Dopo parecchi film era già l'una di notte, e lei era ancora più preoccupata.
Le si stavano chiudendo gli occhi dal sonno e nonostante non volesse cedere si addormentò sul divano, con gli occhi ancora bagnati.

''Granger...''
''Granger... svegliati!''
''Mhhhh ma chi.. Draco! Oddio mio ma cosa hai fatto?!''
Hermione scattò in piedi vedendo Draco davanti a sè con un occhio gonfio e un labbro grondante di sangue. Lei lo sapeva che sarebbe successo qualcosa.
''Niente..''
''Ma cosa niente Draco! Guarda come sei ridotto, Aspetta  qui!
Si stava alzando dal divano quando Draco la fermò per un polso.
''Che fai?''
''Come mi hai chiamato?''
''.. Vado a prendere delle cose per curarti, non muoverti'' E Draco non si mosse, aspettò lì che lei tornasse con quel labbro  spaccato sorridente.

''Eccomi! Santo cielo Malfoy mi vuoi dire cosa hai fatto?!'' Chiese Hermione iniziando a medicargli l'occhio.
''Ah brucia..Comunque niente di che.. Cioè il tuo ex ragazzo si chiama Simon, vero?''
Hermione si bloccò all'istante
''Si, perchè?Cosa c'entra lui? inizò ad innervosirsi.
''Tranquilla Granger, tu continua.''
Lei continuò a medicargli l'occhio.
''Comunque, sono andato in un pub, non molto lontano da qua, volevo del Firewiskey ma non c'era così ho preso qualcos'altro di cui non mi ricordo il nome. 
Seduti vicino a me c'erano quattro ragazzi. Due ragazzi e due ragazze. Stavano parlando di te Granger''
Hermione perse alcuni battiti.
''E..?''
''E uno dei ragazzi, a quanto pare il tuo ex, Simon, lo chiamavano così, ha iniziato a parlare non molto bene di te.''
''Cosa ha detto?'' Chiese Hermione passando a medicargli il labbro.
''Non vuoi saperlo''
''Si che voglio.''
Draco sbuffò '' Ha detto che sei una troia. Ha detto che è evidente che quando lo vedi ancora ti scende la bavetta e che stai sempre a game aperte ad aspettarlo. Ha detto che ti si può scopare quando vuole tanto tu stai là.''
Dei grandi lacrimoni si inziarono ad intravedere agli occhi di Hermione, era arrabbiatissima, ma doveva essere delicata con il labbro di Draco e stare attenta così si sbrigò a finire.
''Ed io non ci ho visto più''
''Cosa?''
''Non ci ho visto più. Gli ho dato un cazzotto e gli ho detto che non si doveva azzardare a dire certe cose su di te e poi è scoppiata la rissa.''
Hermione non poteva crederci. ''Cioè quindi tu mi stai dicendo che l'hai fatto per difendermi?''
''Diciamo di si Granger. E ti ho difesa alla perfezione. Io ho un occhio e un labbro ma lui la tutta la faccia.''
Hermione senza dire niente abbracciò Draco. Lo abbracciò veramente. Draco all'inizio era indeciso sul da farsi ma poi, mise le braccia attorno alla vita della ragazza.
''Grazie Draco..''
''Prego Granger. Azni forse dovrei essere io a ringraziarti, avevo bisogno di sfogarmi. Dopo la litigata con te ne avevo bisogno davvero.''
''Approposito Malfoy, io...''
''Non mi va di prendere l'argomento Granger, è tardi''
''Si.. no è che volevo solo dirti che secondo me dovremmo fare una tregua. E' quello a cui stavo pensando ieri.''
''E cosa include questa tregua? Disse con fare lascivo.
''Includerebbe non fare il cascamorto con me, e cercare di andare semplicemente d'accordo.''
''Impossibile.''
''Tentare di non ucciderci?''
''Si può già fare.''
''Perfetto allora'' Disse Hermione porgendogli la mano.
''Perfetto'' Disse Malfoy stringendola.
''Questo vuol dire anche che ci metteremo d'accordo anche per le uscite.. insomma per evitare problemi come quelli di stanotte''
''Va bene Granger''
''Va bene..''
''Hai pianto Granger?''
''No, che dici!''
''Mi dispiace Granger, non volevo farti piangere. Buonanotte''
''Buonanotte''

Però, questa tregua iniziava bene.

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Capitolo 4
*** Hurricane ***


Cap. 4 
Hurricane


La mattina dopo Hermione si svegliò completaente stordita, ancora non aveva realizzato quello che era successo la sera prima.
Che Malfoy fosse impazzito? 
L'aveva protetta: O probabilmente aveva solo bevuto. 
Di una cosa però era sicura, se l'avesse incontrato per strada, avrebbe ammazzato quel gran beota di Simon.
Insomma, l'aveva lasciata, come si permetteva a dire quelle cose?
Idiota.
In fondo poco male, meglio soli che male accompagnati. Doveva aprire gli occhi e rendersi conto che tipo di persona fosse in realtà Simon, e dopo la serata della nottata precedente, non ci voleva molto a fare due più due e capire che si trattasse di un borioso coglione.
Non si capacitava di come avesse potuto passare tre mesi della  sua vita con uno del genere. Accantonare lo studio, perfino.
Ma non si capacitava sopratutto di come avesse fatto a...

''MEZZOSANGUE!''
Il buongiorno si vede dal mattino.
''Malfoy, che cosa hai da strillare alle otto e vendidue del mattino in piena estate?!''
Sbraitò la ragazza entrando nella stanza di Draco.
''Draco, ma dove sei?..''
''In bagno Granger, corri cazzo!''
La Granger con una buona dose di coraggio apre la porta del bagno.
''Malfoy, adesso tu spiegami quale forza della fisica ti ha fatto rompere il lavandino, c'è acqua dapertutto!''
''Magia Granger, si chiama magia. Purtroppo devi sapere bene a cosa mi riferisco anche se sei un'indegna.''
''Malfoy, ti sto per uccidere, hai allagato tutto il bagno e ti permetti anche di insultare?!''
''Granger senti non sò come sia successo, stavo facendo un incantesimo e si è .. spaccato.. tutto..''
''Ah e sentiamo Malferret che incantesimo stavi facendo? Uno per rendere i tuoi capelli ancora più biondi?''
''No Granger. Io non mi tingo. Stavo facendo un incantesimo per cercare di rimmettermi a posto questa cazzo di faccia che mi ritrovo''

Guardandolo Hermione si sentì in colpa, non avrebbe dovuto infierire. Si ricordò della sera prima, a cosa avesse fatto per difenderla.
''Dai tranquillo Malfoy, non stai.. messo tanto male.''
''Si, come no.''
''Mettiamo apposto questo casino''

Tanta fatica dopo, i due ragazzi erano seduti a tavola a pranzare. C'era una strana tensione in casa. Nessuno parlava, si scambiavano qualche occhiata di tanto in tanto ma niente di eclatante.
''Che ne dici di uscire stasera?'' Ruppe il ghiaccio Hermione.
''Come vuoi''
''Non sei obbligato, se ti va si..''
''Come ti pare, Granger.''
''Se pensi che sia meglio rimanera a casa...''
''Granger ti prego, se vuoi uscire usciamo, non mi cambia niente.'' Disse Malfoy buttando la forchetta sul piatto e alzandosi da tavola.

'Qualcuno era di cattivo umore' pensò Hermione.

Suona il campanello. 
Hermione non sà proprio chi potrebbe essere tanto idiota da disturbare all'ora di pranzo, meglio togliersi subito il dente.

''Hermione..''
''Simon, cosa vuoi?''
''Io ecco, volevo parlarti''
''Ok, io no.'' Disse richiudendo la porta davanti a Simon ma lui fù più veloce e fermò la porta con la mano.
''Hermione, stammi a sentire, ti prego''
''Hai due minuti''
''Bene, allora volevo dirti che.. mi manchi, già. Insomma, io e te ne abbiamo passate tante insieme, e vorrei provarci di nuovo. Cerchiamo di restaurare il rapporto per favore. Sò di essere stato uno stronzo.. e poi non mi sta bene che tu abbia in torno dei ragazzi''
''Cosa intendi?''
''Vedi la mia faccia? E' stato un cazzo di damerino biondo che dice di conoscerti. Ieri sera. Se ti ronza in torno io lo ammazzo, dico sul serio. Non mi sta bene che stai vicina a quel tipo.''
''On, Simon, che gentile. Saresti però di gran lunga più gentile se te ne andassi a quel paese''
''Ma cosa?..''
''Simon, tu sei solo un grande beota. Fai davvero schifo. In tre mesi non sei stato capace a fare niente se non prendermi per il culo. Ed io sono una persona seria razza di coglione, non mi faccio prendere in giro da nessuno figuriamoci da una scimmia ammaestrata come te. Prova a rivolgermi la parola un'altra volta, a toccarmi, o a cercarmi e io ti faccio un culo così! Chiaro?''
''Ma Hermione...''
''Ah perdonami Simon dimenticavo, il damerino biondo di ieri sera, quello che ti ha fatto letteralmente il culo a strisce, è il mio nuovo e bellissimo ragazzo quindi saresti pregato di non offenderlo più se non vuoi un'altro pugno. Ti saluto''

Hermione chiuse la porta con velocità rendendosi conto subito dopo di quello che aveva detto. Ma come era possibile? Questi giorni pensava a quello che diceva sempre a scoppio ritardato. E ora era lì, sull'uscio della porta esausta e tremante con gli occhi chiusi,quasi per nascondersi.
''Bellissimo nuovo ragazzo, Granger?''

'Merda.'


Hermione si alzò da terra, per ricomporsi e mostrare almeno un pò di dignità.
''Tu.. tu hai sentito?''
''Granger sei fortunata se non ti ha sentito tutta Londra e dintorni, urlavi come una pazza''
''Mi dispiace, non volevo metterti in mezzo'' Disse Hermione indifferente, allontanandosi dall'ingresso e dirigendosi vicino alla cucina.
''Fermati.'' Draco la bloccò per un polso. Hermione si gira di scatto, erano vicinissimi.
''Bellissimo?''
''Ma per favore Malfoy, lasciami!'' Disse Hermione iniziando a dimenarsi. Draco la lasciò e iniziò a ridere come un matto. 
''Wow Granger, sapevo mi ritenessi un bel ragazzo, ma sbandierarlo così..''
''Smettila Malfoy, era per far andare via quella testa vuota di Simon''
''Ah quindi non mi reputi un bel ragazzo Granger?
''Certo che no'' Mentì Hermione guardando in basso.
Draco si avvicinò a lei, serio. Le prese il mento con due dita per far incatenare i loro sguardi. 
''Davvero non mi credi bello, Granger?'' Le scostò una ciocca di capelli dal viso.
''Devo andare a...''
''A?..''
Hermione gli levò la mano dal suo viso, e scivolò dalla sua presa, guardandolo ancora negli occhi, senza il coraggio di dire niente. 

Si chiuse in camera sua, senza riuscire a focalizzarsi su qualcosa. Aveva così tante cose in mente che non riusciva priprio a concentrarsi. E prima Simon bussa a casa sua, e adesso Malfoy... ma possibile che stesse pensando più a Draco che a Simon?
Non riusciva a capire cosa mai avesse in testa quel ragazzo. Era già la seconda volta che si avvicinavano più del dovuto ed Hermione proprio non riusciva a capire questo suo comportamento, in fondo lei era Hermione Granger, mezzosague, e lui Draco Malfoy, ovviamente purosangue.
Le aveva sbattuto  in faccia la sua impurezza ogni santo giorno in quasi sei anni, perchè adesso si comportava in questo modo?  
Le aveva sempre detto  che gli faceva schifo avvicinarsi a lei e questo l'aveva fatta sempre sentire.. rifiutata.
Non che a lei fregasse qualcosa di lui, ma non era mai una bella sensazione.
Decise di scendere giù e farsi una bella camomilla, le doleva molto la testa. 

''Granger''
''Malfoy..''
''Camomilla?''
''Bhè veramente .. si''
''Me ne sono appena fatta una io, tela faccio anche a te?''
Ok, questo era molto, molto strano.
''D'accordo.. Grazie''
''Prego Granger.''
Hermione proprio non capiva cosa stesse succedendo. Finalmente Draco si decise a parlare. 
''Quello che sto cercando di fare Granger è ..  bhè mi sta bene fare una tregua con te''
''Ah.. allora va bene..''
''Non dici niente mezzosangue?''
''Cosa dovrei dire scusa?''
''Boh, almeno qualcosa, in fin dei conti sei tu che l'hai pretesa''
''Io non ho preteso niente da te Malfoy, ho solo pensato che sarebbe stato meglio per questa nostra convivenza forzata''
''Ed io sono d'accordo con te.''
''Incredibile.''
Draco le sorrise, porgendole la tazza di camomilla.
''Credo che adesso andrò a studiare''
''Oddio, Granger, ti prego. La scuola non è nemmeno iniziata e tu già sei diventata l'insopportabile sò tutto io.''
''Mi anticipo, è una cosa inteliggente''
''Si come vuoi Granger, hai qualcosa di carino da metterti?''
''.. Carino?''
''Si Granger carino, parli la mia lingua?''
''Oh, si è che... perchè?''
''Se non hai qualcosa di davvero, davvero elegante ti consiglio di andare a comprarlo.''
''E sentiamo, perchè mai dovrei?''
''Perchè stasera usciamo.''

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Capitolo 5
*** It's Not Over ***


Cap.5
It''s Not Over


Hermione era lì che passeggiava. 
Era in una via molto carina di Londra dove c'erano parecchi negozi e lei sperava di poter trovare qualcosa di ''molto elegante'' .
C'era solo un problema, non sapeva proprio dove andare a  parare.  Lei non era tipa da vestiti eleganti. Non sapeva di che colore avrebbe dovuto prendere il vestito, o la lunghezza adatta. Aveva provato a chiedere a Draco dove l'avrebbe portata o quanto meno che tipo di abito sarebbe stato appropriato. 
Ma niente, lui era stato una tomba.
Allora Hermione pensò che Malfoy era tipo da vestire sempre e solo elegante, quindi la pista era decisamente un vestito degno di un gala, no un vestito sciatto ma allo stesso tempo carino. Proprio in quel mometo si fermò davanti ad una vetrina. Davanti a lei c'era un abito magnifico. Era un abito corto, di un blu notte. Per spalline aveva delle catenine leggere oro. Era bellissimo. 
Pensò che dato il costo del vestito e meglio fare un altro giro, cercando un' alternativa degna ma più economica. Dopo un'ora e mezza di camminata Hermione era di nuovo lì davanti a quella vetrina. Si era davvero innamorata di quel vestito. Ed Hermione Granger era difficilmente influenzabile in queste cose, se non impossibile.
''Al diavolo, lo provo.'' Disse tra sè e sè entrando nel negozio.
''Salve..''
''Oh Buongiorno, posso aiutarla?''
''Veramente sì, vorrei provare il vestito blu esposto in vetrina.''
''Certo, che taglia?''
''Una S direi.''
''Bene, vado in magazzino a prenderlo e torno''
''Grazie'' 
Hermione si guarda intorno, non si trova a suo agio in un negozio d'abbigliamento, non amava fare shopping. 
Andava a coprarsi dei vestiti solo quando era necessario e solo qualche volta aveva accompagnato Sarah che invece ne era una maniaca.
A quel pensiero le rivenne in mente Simon, chissà con che faccia si era presentato alla sua porta. E così ripensò anche a quelle parole.. ''Bellissimo, nuovo, ragazzo''.. Non si capacitava di come im quel periodo diceva la prima cosa che pensava senza contare fino a dieci.
Lei non era una tipa impulsiva. Sì, era sicuramente colpa di Malfoy se stava diventando così, quella convivenza era difficile da sopportare.
Le balenò in mente l'immagine di lui e Draco quasi attaccati vicino al frigo, cosa sarebbe successo se non fosse squillato il telefono? 
Non sapeva  proprio darsi una risposta. Insomma loro due bettibeccavano sempre, qualche volta litigavano anche seriamente.
Ma a differenza di tutti gli altri anni di discussioni , era come se fosse subentrato qualcosa nei loro battiecchi.
Passione. 
Possibile?
Non sapeva neanche questo, ma si era accorta del fatto che Draco la guardasse in un' altro modo. I discorsi erano diversi. Le parole che venivano usate.. 
Possibile che gli stesse iniziato a piacere Draco?
No. 
Impossibile.
Interessare al massimo, questo sì. 
Peccato solo che..
''Ecco qui signorina! I camerini sono da quella parte''
''La ringrazio''
Hermione si provò il vestito e quando lo ebbe indosso si guardò attentamente. Si piaceva. Si sentiva bellissima.
Provò  pensare a che faccia avrebbe fatto Draco vedendola, ma poi pensòche sicuramente non avrebbe fatto nessuna faccia, voleva solo averla presentabile per ''girare con lui''.

Poco tempo dopo era arrivata a casa.
''Malfoy?'' 
Nessuna risposta, lui non era a casa, lo avrebbe ucciso.
Andò in cucina dove trovò un bigliettino. 
''Ciao Granger, prima chetu possa impazzire non vedendomi a casa ti dico che sono dal sarto a Chlothes&Chlothes  a farmi stringere il mio abito per stasera, se vuoi puoi raggiungermi per stare più tranquilla.''
Hermione era combattuta sul da farsi. Alla fine si stava solamente facendo stringere un vestito. E se avesse incontrato di nuovo Simon?
No, doveva andare.
Proprio mentre stava uscendo dalla cucina dalla finestra vede Edwige.
Va nella direzione della civetta e le leva delicatamente  la lettere dal becco. 
Si era dimenticata di scrivere ad i suoi amici.
''Ciao Hermione!
Non ti fai mai sentire! Spero che tu stia bene. Io sto bene, sono arrivato da poco alla Tana e qui manchi a tutti, non vedono l'ora di vederti. Non è normale vedere Ron che si ingozza senza te  che lo riprendi. Spero che tu venga qui presto. Facci sapere .
Harry.''
Cavolo! La Tana!
Tre giorni prima della partenza per Hogwarts sarebbe dovuta andare alla Tana, come era tradizione fare. Ma adesso c'era un piccolo dettaglio che glielo impediva. Un piccolo dettaglio biono, stronzo, antipaico ed importunante. No, di certo non poteva portarlo con lei.
Doveva invenarsi qualcosa, odiava mentire ai suoi migliori amici. Ma daltronde a mali estremi, estremi rimedi.
Prese carta e penna. 
''Caro Harry,
Anche io sto bene e sono felice di sapere che voi tutti stiate bene. Purtroppo quest'anno non potrò vennire alla Tana perchè..''
Perchè?
''..perchè i mei genitori vogliono passare quei giorni dai nonni dato che si ritengono trascurati. Non sapete quanto mi mancate e vorrei tanto essere lì con voi. Ci vediamo alla stazione.
Hermione.''
Chiuse la lettera con una bustina e la consegnò a Edwige dandogli un biscottino.
Di certo non poteva neanche dire chi era il suo ospite. Harry avrebbe mandato tutti gli auror del Ministero della Magia per proteggerla. 
Ma adesso doveva proprio andarlo a recuperare, quell'ospite. 
Arrivata davanti la sartoria Hermione indulgiò un attimo. Non sapeva spiegarsi perchè ma era nervosa.
Diede la colpa allo stress e fece  il primo passo quando qualcuno le venne addosso.
''Ma vuole stare.. Malfoy!''
''Granger! Guarda dove metti i piedi''
''Ma se sei stato tu a venirmi addosso!''
''Si Granger come vuoi, allora sei andata a comprarti qualcosa?''
''Si'' disse con un sorriso.
''Ti vedo soddisfatta''
''Lo sono''
''Speriamo che almeno per stasera non avrai scelto qualcosa stile suora.''
''Cosa?!.. Io non.. io non mi vesto stile suora!''
Draco si avvicinò piano a lei, le sciolse i capelli e le fece cadere la spallina della maglietta.
''Adesso sicuramente no.''
Hermione rimase lì, imbambolata a guardarlo. Lo guardava negli occhi. Aveva degli occhi magnetici, bellissimi ed adulanti ma allo stesso tempo pericolosi.
''Granger?''
''Hem.. si, comunque sono già le sette di sera, non so dove vuoi portarmi ma se dobbiamo uscire si sta facendo tardi.''
''Si, ho prenotato alle otto e mezza, sbrighiamoci.''
''Prenotato?''
''Granger non fare domande. Andiamo a casa a prepararci.''
''Mh.. Ok.''

Erano le otte e quindici minuti. Hermione era davanti allo specchio. Quel vestito le stava un'incanto, le catenine al posto delle bretelline le davano un'aria davvero elegate. Ai piedi portava un paio di decoltè dello stesso colore. Abbinate a loro volta agli orecchini, alla collana ed al bracciale e portava una pochette blu notte. Il trucco che portava era leggero, ma le illuminava gli occhi, li rendeva più allungati e i capelli erano sciolti, le ricadevano sulle spalle esili. 
Hermione si piaceva, tutto era al suo posto. Ma trovare il coraggio di scendere le scale, quello era ancora tutto da vedere.
''Granger, muoviti!'' Hermione sussultò, era arrivato il momento. Carica della sua forza Grifondoro, iniziò a scendere le scale.
''Dai Granger non è possibile che tu sia così..''
Draco smise di parlare alla vista di Hermione. Rimase a bocca aperta.
''Cosi?''
''così... bella.''
''Grazie Malfoy.'' Le batteva forte il cuore, ma non lo diede a vedere, al contrario di Draco che colto impreparato stava facendo arrivare la sua mascella alla caviglia.
''Allora, dove andiamo?''
''Hem.. si, già.. dammi il braccio.''
Hermione gli porse il braccio. ''Anche tu non stai male''
Draco la guardò e sorrise. Era davvero splendida.

Dopo pochi secondi si trovarono davanti all'entrata di un ristorante. 
''Mi ha portata davvero a cena?''
''Non ti esaltare mezzosangue, sono sempre un gentiluomo.''
Così si mise davanti a lei ed entrò.
''Si, un vero gentiluomo''
Hermione lo seguì e quando entrò, rimase senza parole.
Si trovò in un giardino illuminato da poche candele. C'erano pochi tavoli appoggiati sul brecciolino bianco che faceva da contrasto con il verde del posto. C'erano fiori coloratissimi ogni dove, ed alberi alti con grandi chiome. L'atmosfera era fitta, c'era poca luce e questo rendeva il posto ancora più.. magico. 
''Granger chiudi la bocca che ci entrano le mosche''
''Ma è bellissimo..''
''Già, l'ho visto l'altra sera tornando e ho pensato che era un poso abbastanza carino.''
''Non avrei mai pensato che tu mi avresti portato a cena''
''Granger, se parli così sembra un apuntamento. E di certo non lo è. Però in qualche modo dovevo ringraziarti per la tua ospitalità e diciamo che sembrava un posto che ti sarebbe potuto piacere.''
''E' un paradiso'' Hermione non credeva alle proprie orecchie, si, di certo non sarebbe stato un appuntamento ma Malfoy che ringrazia qualcuno, a maggior ragione lei le embrava un evento straoridario. O forse Draco voleva solo comportarsi in modo diverso. No, impossibile, doveva solo tenersela buona, lei gli stava dando ospitalità. A tal proposito le sorse un pensiero in testa : Qual'era il vero motivo per cui Draco era suo ospite? Cosa era successo da farlo andare così lontano? Quasi.. nascosto..
''Signori''
''Salve, Malfoy''
''Prego signori il vostro tavolo è da questa  parte''
Il cameriere li fece accomodare al tavolo che era sotto una grande arco sovrastato da fiori di tuti i tipi e foglie verdi.
Sopra al tavolo bianco c'era una candela blu che grazie al colore della cera emetteva luce dello stesso colore.
''Bè, intonata al tua vestito''
''Si, è davvero carina.''
''Signori, vogliate ordinare''
''Prima le signore''
Hermione lo guardò con occhi spalancati e sentendosi sotto pressione per il cameriere che attendeva diede una rapida occhiata al menù.
''Io prendo la bistecca con il rosmarino con contorno di purè.'' disse educata.
''Benissimo madmoiselle, e per lei signore?''
''La stessa cosa''
''Da bere posso consigliarvi un vin blac della casa''
''Va benissimo, per te?''
''Si, va bene..'' Draco Malfoy che chiedeva la sua opinione?
Le prime portate erano ormai arrivate ed erano squisite, quella era la  bistecca migliore che Hermione avesse mai mangiato in vita sua, quasi paragonabile al banchetto di Hogwarts.
''Malfoy..''
''Granger''
''Senti stavo pensando... tu ormai sei qui da tre giorni e io non so qual'è il vero motivo per cui  tu sei qui''
Draco si bloccò.
''Perchè l'ha ordinato Silente'' risponde senza guardare Hermione in faccia.
''Malfoy a te non importerebbe niente di chi ti ordina cosa, ci deve essere qualcosa  su cui tu non puoi decidere, di che si tratta?''
''Come al solito la tua mania di sapere sempre tutto si va vedere, eh Granger..''
''Malfoy non si tratta di manie  si tratta del fatto che tu  stai vivendo in casa mia ed io credo di avere almeno il diritto di sapere perchè!''
Draco rimase in silenzio per un pò, non sapeva  cosa dire e per renderlo meno visibile possibile doveva trovare le parole esatte.
''Granger, anche se io volessi dirtelo, non potrei''
''Cosa?..''
''E nemmeno Silente''
''Silente me ne terrebbe all'oscuro?''
''Si Granger, fine della conversazione.''
La cena continuò in totale silenzio. Hermione era furibonda.
Quasi non vedeva l'ora di quella cena ed invece era stato un completo disastro. Non voleva neanche quardarlo in faccia tanto era arrabbiata. 
''Grazie per aver pagato'' disse solo per cortesia. Lui si limitò ad un cenno del capo. Gesto che la fece imbestialire ancora di più. 
Così quando Draco le porse il braccio lei si smaterializzò da sola lasciando Draco lì. Arrivata all'ingresso di casa prima di lui, aprì la porta ed andò in camera sua. 
Poco dopo era arrivato anche Draco che sbattè la porta della camera di Hermione.
''Granger ma che cazzo ti prende?''
''Non mi prende niente Malfoy! Lasciami in pace!''
''Sei una stupida, sei incazzata e ti materializzi da sola, ti saresti potuta fare male!'
''Senti Malfoy, primo credo di essere abbastanza brava da gestire una materializzazione in qualunque stato d'animo, secondo cosa te ne importa?''
''Niente Granger !''
''E allora basta vaffanculo Malfoy!''
''Ma si può sapere perchè sei così incazzata?''
''Perchè razza di idiota, speravo che questa  cena sarebbe andata bene, e che saremmo potuti andare d'accordo almeno per una sera!''
''A quanto pare non riusciamo ad andare d'accordo Granger''
''A quanto pare no''
''Esci Malfoy..''
''Granger...''
''ESCI!'' Urlò.
''Vaffanculo'' disse Draco a bassa voce uscendo dalla camera.
Troppe sere finivano così ormai.

Hermione si cambiò e si struccò, stremata si mise nel suo letto ed iniziò a piangere.
Gli insulti si, facevano male. Ma Hermione non si era mai curata dei suoi comportamenti in generale, insomma sapeva come era fatto. 
Ma adesso questi comportamenti la facevano star male.
Piangeva anche perchè non sapeva come riuscire a scoprire effettivamente il motivo dell'allontanamento dal mondo magico di Malfoy.
Non poteva certo contattare Silente, non poteva assolutamente chiedere aiuto ad Harry per scoprirlo, e parlare con Malfoy.. bè, lasciamo stare.
L'unica cosa da fare sarebbe stata chiamare la madre il giorno dopo e chiederle se Silente le aveva dato anche una minima spiegazione. Poi da lì sarebbe andata avanti da sola. Si, avrebbe fatto così.

Non rimaneva che aspettare domani.

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Capitolo 6
*** I Die Each Time You Look Away ***


Cap. 6
I Die Each Time You Look Away 


Quella mattina Hermione Granger sembrava aver affrontato la prima guerra mondiale. 
Occhi gonfi, capelli  annodati, viso scavato e faccia sconfitta. Segno di chi aveva passato una brutta nottata.
Per gli occhi ed il viso non c'era molto da fare, però scelse si salvare il salvabile facendosi una coda alta e vestendosi. Niente di semplice, indossò un paio di jeans ed una canottiera nera, con le scarpe da ginnastica. 
Scesa l'ultima scala, intravide Draco che si muoveva in cucina. 
Benissimo. Cucina = terreno invarcabile.
Cercò di non farsi vedere prendendo il telefono ed uscendo furtivamente in giardino. 
Era arrivato il momento della verità.
.....
''Pronto?''
''Mamma, pronto, sono io''
''Oh ciao tesoro, come stai?''
''Sto bene, voi?''
''Noi bene, ci stiamo divertendo un modo, qui ai Caraibi l'acqua è magnifica. Come va con Draco?''
''Hem.. bene'' mentì.
''Bene tesoro, sai che tengo a far bella figura con gli ospiti''
''Ecco, a proposito di questo volevo chiederti una cosa''
''Cosa?''
''Perchè Draco è nostro ospite? Insomma nessuno mi ha spiegato perchè..''
''Neanche a me l'ha spiegato nessuno tesoro''
Hermione spalancò la bocca ''Come?!''
''Vedi tesoro, quando Silente è venuto per chiedere a me e tuo padre se potevamo ospitare Draco ha detto solo che era in pericolo. E quando ho chiesto quale fosse il motivo Silente ha detto che era una questione segretissima. Non mela sono sentita di fare altre domande e se c'è da tenere un ragazzo al sicuro non è importate il motivo''
''Capisco.. va bene mamma, ti ringrazio''
''Ci sentiamo presto ciao passerotto''
''Ciao mamma'' disse Hermione sorridendo lievemente ed agganciò il telefono.
Si fermò un attimo a riflettere. Doveva far funzionare il suo cervello.
Silente ne era a conoscenza, e anche Draco, ovviamente. A questo punto doveva capire se anche i signori Malfoyne erano a conoscenza. Erano pur sempre i suoi genitori ma non ne sarebbe potuta esserne sicura al cento per cento, conosceva bene i comportamenti dei due coniugi. Si poteva trattare anche di un fatto che interessava la scuola, per questo era venuto ad avvisarla Silente.
Si, poteva essere una teoria ma non la convinceva, sentiva che le stava scappando qualcosa...
''Granger''
Hermione si girò e vide Draco dietro di lei con una tazza di caffè in mano.
''Cosa vuoi Malfoy?''
''Ma si può sapere che ti prende?''
''Niente Malfoy, non mi prende niente!''
''Va bene allora visto che ti sto sulle palle da oggi pomeriggio non sarò più tuo un problema!''
Hermione si bloccò.
''Come scusa?!''
''Hai sentito mezzosangue!''
''Non chiamarmi mezzosangue Malfoy!''
''E' quello che sei Granger''
Hermione perse la testa, dopo un secondo di silenzio l'unico suono che si udì fu quello di uno schiaffo. Uno schiaffo forte, chiaro, preciso.
Malfoy rimase lì, senza dire una  parola, come Hermione che aveva gli occhi colmi di rabbia. Entrambi non sapevano che dire, erano  sconvolti.
Senza dire una parola, Hermione fece per andare verso la cucina con una calma apparente ed iniziò a prepararsi una tazza di caffè.
''Perchè non ci capiamo noi due, Granger?''
Era come se i muscoli di Hermione si fossero paralizzati all'istante nel sentire la sua voce, i suoi occhi erano persi nel vuoto, era proprio dietro di lei. Fu il suo coraggio Grifondoro a farla parlare.
''A quanto pare Malfoy, siamo assolutamente incompatibili" disse con un filo di voce.
''Incompatibili eh?'' Draco si avvicinò piano a lei e gli si mise accanto. 
''Si, incompatibili" disse guardandolo con aria di sfida.
''E cosa significa esattamente questo per te, Granger?''
''Significa che siamo troppo diversi anche solo per andare un minimo d'accordo. Siamo come il sole e la luna.''
''Qualcuno disse che gli opposti si attragono..''          A Hermione quasi venne un colpo. cosa voleva dire con questo?
''Stronzate''
''Stronzate?''
''Si Malfoy, stronzate. Per interessarti ad una persona bisogna condividere qualcosa che si ha in comune.''
Draco si avvicinò lento alla ragazza, le scostò una ciocca di capelli che le ricadeva  sul viso con due dita, e le sussurrò nell orecchio..
''Quindi io non ti interesso, vero Granger?''
Hermione a quel contatto, sentire il soffio del suo alito caldo  nel suo orecchio le fece venite la pelle d'oca. Il cuore le batteva e la testa inizò a girare. 
Draco le girò delicatamente il viso con la mano appoggiata sul suo mento e si avvicinò pericolosamente alle labbra di Hermione, fino a che le loro labbra quasi si sfiorarono.
''Il caffè.'' Detto questo Draco si scansò da lei ed uscì a  passo fiero dalla cucina. 
Hermione dal suo canto era ancora lì, immobile, con il solo fischio della macchinetta del caffè che le rimbombava in testa.

Che grandissimo stronzo.



Dopo lo ''spiacevole'' accaduto Herm decise di andare a fare la spesa dato che era quasi ora di pranzo ed in casa stava già finendo tutto. 
Quando scese le scale dopo aver preso la borsa trovò il furetto steso sul divano a guardare la tv.
''Vai da qualche parte?''
''Si, vado a fare la spesa, non possiamo morire di fame'' Hermione nemmeno aspettò la risposta del ragazzo e uscì di  casa tanto si vergognava per l'accaduto precedente.
Insomma, cosa le stava prendendo? Rimanere imbambolata per un Serpeverde, anzi, per IL Serpeverde. 
Flashbacks del momento in cucina le balenavano in mente quando si sofferò su qualcosa. 
''Visto che ti sto sulle palle da oggi pomeriggio non sarò più tuo un problema!''
Che cosa intendeva? Sarebbe uscito di nuovo? Non poteva permetterlo. Così torno a passo di marcia verso casa ed aprì la porta come una furia.
''Malfoy!''
''Mezzosangue?''
''Che cosa intendevi prima, quando hai detto che da oggi pomeriggio non saresti stato più un mio problema?''
Draco stette in silenzio per qualche  secondo.
''Parto''
Parte?!
''Parti?!''
''Si Granger, ho degli affari da sbrigare''
''Ma come parti? Io non sò neanche  dove devi andare! Figuriamoci se ti lascio andare da qualche parte! Silente mi ha affidato una responsabilità!''
''Senti Granger, calmati. Innanzi tutto, dove devo andare non è cosa che ti riguardi. Secondo poi, è stato Silente ad informarmi che devo partire, mi ha mandato una lettera''
Draco porse una lettera in una bustina argentata, come quella che aveva ricevuto lei.
''Leggila''
Hermione aprì la bustina dove c'erano scritte poche righe in una caligrafia elegante, classica di Silente.
''Caro Signor Malfoy
Le scrivo per informarla che la sua permanenza a casa della signorina Granger non è più richiesta.
Non c'è più motivo per cui lei debba  restare, per cui oggi nel primo pomeriggio verrò io stesso all'abitazione della signorina Granger per accompagnarla a Malfoy Manor. 
A presto
                      A. Silente''
Hermione era sbigottita. Porse la lettera a Malfoy mentre tanti, troppi pensieri presero possesso della sua mente.
''Se Silente arriverà nel primo pomeriggio è meglio che mi sbrighi'' e senza aggiungere altro si smaterializzò davanti al supermercato.

Hermione vagava come un'anima persa che stava andando verso il patibolo tra gli scaffali del supermercato, prendeva ciò che doveva prendere senza un minimo di concentrazione.
Era forse triste perchè Draco se ne stesse andando? No. Impossibile.
Era solo delusa dal fatto che non fosse riuscita a scoprire qualcosa  e Draco stava già andando via. 
Finita la spesa, si smaterializzò davanti la porta di casa.
''Malfoy.. hai.. apparecchiato?''
''Si..mi sembrava il minimo''
''Hai usato la magia non è vero?''
''Che tu ci creda o no, non ho usato la magia''
Hermione rimase senza parole.
''Wow.. bè, ho preso la pizza, la scaldo e la mangiamo subito allora.''
Mentre metteva la pizza nel micronde Hermione si chiedeva da dove veniva questo gesto di.. come poteva chiamarla? Gentilezza. Malfoy l'aveva sorpresa nonostante avesse solo apparecchiato, Malfoy non avrebbe mai fatto una cosa del genere. 
Non lo capiva, lui era un mistero per lei, e se per Hermione tutto ciò che non conosceva o concepiva era irritante, questo invece la intrigava.
Lui era così. Intrigante. Era bellissimo questo sì, ma i suoi modi e comportamenti erano così misteriosi da risultare affascinanti. I suoi occhi di ghiaccio facevano da carico da cento. Ma Hermione non poteva ammetterlo a sè stessa.

Il  pranzo continuò tranquillo, ma in silenzio. Completo silenzio.
Entrambi immersi nei loro pensieri. Entrambi desiderosi di sapere cosa pensava l'altro.
A rompere il silenzio fu il campanello. 
Silente.
Hermione andò ad aprire la porta. 
''Oh salve professor Silente''
''Buongiorno signorina Granger, la trovo bene''
''Entri, prego''
''Desidera qualcosa?'' Chiese Hermione cordiale.
''Un bicchiere d'acqua molto volentieri''
''Subito'' Hermione prese un bicchiere e lo riempì d'acqua '' Malfoy! E' arrivato il professor Silente dove sei?!''
''Ecco a lei''
''Oh, molte grazie''
''Eccomi''
Draco era lì, con il suo borsone in mano, lo fissò senza aprir bocca e una forte sensazione di nostalgia la pervase.
''Buongiorno signor Malfoy, lei è pronto per andare?''
Draco guardò Hermione per un secondo e assunse la stessa espressione della ragazza, come se lui provasse le stesse sensazioni.
''Si, sono pronto''
''Bene allora, mi dia il braccio''
''Scusi signor Silente, mi potrebbe concedere solo un momento?''
Silente guardò i ragazzi con l'aria di chi la sapeva molto, molto lunga. Sicuramente più dei due studenti.
''Certo, attendo fuori. Signorina Granger, è stata gentilissima, a presto''
''A presto signor Silente''
E così facendo lo accompagnò fino alla porta.
''Allora?'' chiese al ragazzo
''Allora spero di non mancarti troppo''
''Tranquillo Malfoy, non c'è pericolo''
''Sicura, mezzosangue?''
''Malfoy, smettila di chiamarmi così se non vuoi che schianti il tuo culo puros..''
Malfoy d'impeto la baciò. La baciò con voracità, senza lasciarle il tempo di realizzare. 
E lei rispose al bacio. Era un bacio forte, passionale, che non ammetteva repiche.
Draco si allontanò piano da lei, allontanarsi era difficile, le sue labbra erano come una calamita per lui.
''Ci vediamo a scuola, mezzosangue.''

Pochi minuti dopo Hermione era sola, sull'amaca in giardino, c'era tanto sole quel giorno.
Non aveva avuto il coraggio di rispondergli quando l'aveva ''salutata'', era come se fosse stata incapace di compiere qualsiasi movimento o azione.
Pensò a tutto quello che era succeccesso in quelle settimane. 
Pensò a quando lui l'aeva difesa, e quando gli aveva curato piano le ferite, ed alle litigate.
Non era  una  convivenza facile, ma ne sentiva la mancanza.
Quel ragazzo era un enigma, ed a maggior ragione si chiese cosa sarebbe potuto succedere tornati a scuola.
Ma poi pensò che lui era Draco Malfoy, il principe delle serpi, il donnaiolo di Hogwarts, il bello e dannato. Non avrebbe dato nessun peso al bacio.
Il bacio.
Pensò al bacio, all'irruenza  con cui l'aveva baciata, come se in quel momento ne avesse bisogno, un bisogno urgente.
Si toccò le labbra, le sentiva bruciale come fiamme.
Pensò al modo in cui la chiamava, mezzosangue, prima di andarsene non suonò come un'insulto, ma come un nomignolo. Un nomignolo pronunciato quasi come un diritto di possessione, come se solo e soltanto lui potesse chiamarla in quel modo.
Ma loro erano il giorno e la notte, il sole  e la luna, cane e gatto, disciplina ed impulso, diavolo e acuqa santa... 
Oppure davvero aveva ragione lui, davvero gli opposti si attraggono?

Perchè allora, l'aveva baciata?

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Capitolo 7
*** Just A Smile, That's An Angel ***


Cap. 7
Just A Smile, That's an angel


Il panorama era bello da mozzare il fiato.
Per quanto avesse potuto viaggiare, Hermione Granger non aveva mai visti yn posto così bello in vita sua.
Si trovava sotto l'ombra di un albero, circondata dal verde.  Dietro di lei si innalzavano delle montagne prive di neve, dato il caldo clima d'estate. Davanti ai suoi occhi un lago calmo e limpido.
Era un paradiso dove regnava la pace e la tranquillità, non c'era nessun rumore se non quello rilassante del fruscio del vento tra le foglie degli alberi.
''Hermione, Hermione!'' la ragazza si girò di scatto
''Harry!'' Era a poca distanza da Hermione, in compagnia di Ginny e Ron.
Propio quando Hermione si alzò per raggiungerli, qualcosa le impedì di fare anche un solo passo, sentiva qualcosa trafiggerle il collo, uno sguardo.
Si girò lentamente ad occhi chiusi e quando li aprì, si trovò davanti ad un serpente.
In qualunque altra circostanza sarebbe scappata  alla vista di quell'animale, ma in quel mometo era come impnotizzata da quegli occhi freddi e cattivi.
''Hermione, vieni ! Da questa parte!'' I tre ragazzi la chiamavano, ma lei inizò ad andare nella direzione del serpente.
Si era avvicinata talmente tanto che quasi lo toccava e lo fissava come in fosse in trance.
Si udì solo il grido di Hermione dopo che il serpente le si avventò al collo.
Dopodichè, il buio.
Solo un sussurro, proveniente da una voce che per fortuna o per sfortuna, conosceva fin troppo bene.

''Granger...''



Quella mattina Hermione si svegliò di soprassalto, aveva fatto un sogno davvero strano.
Per alzarsi dovette impegnarsi con tutte le sue forze e poi andò in cucina e si prerarò il solit caffè per colazione, mentre cercava di spiegare a sè stessa il sogno appena fatto.
Se ripensava a quella voce le venivano i brividi, sapeva bene a chi apparteneva e questo non la rassicurava per niente.
Ma la cosa che più la preoccupava, anzi le incuteva davvero terrore, era il fatto che  nel sogno aveva da una parte i suoi amici, la sua ancora di salvezza che per lei avevano sempre rappresentato stabilità nella sua vita, nonostante i vari ''piccoli imprevisti'' che erano soliti attirare, ma dall'altra parte c'era qualcosa che non conosceva.
Qualcosa di misterioso e pericoloso che però la intrigava, la tentava.
La convivenza con Draco le aveva fatto sicuramente male.

Davvero?

Ripendò al bacio, ed in quell'istante sentì bruciare le labbra e pensò anche a Simon, non le interessava più.
Possobile che dopo tutte le sofferenze per lui bastasse solo un'altra persona per dimenticarlo?
No. Certo che no. Bastava UNA persona in particolare, con gli occhi chiarissimi e ghiacciati che ..
Ok. Doveva smettera.
Cercò di sviare pensando che dopo soli sette giornii avrebbe iniziato il suo sesto anno ad Hogwrts.
E l'avrebbe rivisto..

No, niente da fare. Gira e rigira Malfoy c'entrava sempre.


Nello stesso momento, a Malfoy Manor.
''Si verrà a sapere''
''Che  cosa di grazia si povrebbe venire a sapere  figlio mio?'' Rispose acido Lucius Malfoy.
''Padre, Silente mi ha portato dalla Granger perchè non voleva che accadesse, e ci metterà poco a scoprire la verità.
Io non dovrei neanche essere  qui!''
''Non usare questi toni con tuo padre!'' tuonò.
''Comunque sia, Silente avrebbe dovuto controllare  che il ''pericolo'' come lo chiama lui non ci fosse veramente prima di portarti via dalla casa della mezzosangue, non l'ha fatto. Non vedo perchè dovrebbe scoprirlo adesso.''
''Padre sappiamo entrambi che Silente è un mago potente e..''
''Ora basta!'' urlò Lucius in modo isterico.
''Abbiamo bisogno di fare questa cosa Draco, o ci ucciderà tutti!''
Lucius aveva uno sguardo folle e disperato nello sguardo e Draco se ne accorse subito.
''Lo farò padre.''

Hermione correva per la casa come una forsennata e con due bauli enormi sulle spalle. 
''Ok, posso farcela'' e si smaterializzò davnti la  Tana. 
Aveva avvertito Harry tramite gufo che sarebbe andata, tanto oramai l'unico ostacolo che le impedeva di partire era Draco.
E Draco sen'era andato.
''Buonasera a tutti!''
''Hermione , come stai tesoro?'' La signora Weasley fù la prima ad avvicinarsi ad Hermione, subito seguita da Arthur,  Harry, Ron, Ginny, Percey ed i gemelli.
I saluti durarono tuttalpiù dieci minuti quando Ginny prese Hermione e la portò su in camera.
''Finalmente un pò di chiacchiere tra ragazze, non ne potevo più di tutti questi uomini, a me e mamma servivano i rinforzi!''
Hermione accennò una risatina.
''Come va con Simon ?'' Sempre dritta al punto la piccola  Wealsey.
''Ginny.. io e Simon non stiamo più insieme''
''Ma come?! Mi dispiace tesoro.     Tu non sembri tanto dispiaciuta però, avanti dimmi chi è il nuovo fortunato che ti ha fatto dimenticare Simon?''
''Ma non c'è nessuno Ginny, davvero''
''Senti amica, puoi darla a bere a quegli due idioti di Harry e mio  fratello ma di certo non a me!''
Hermione indulgiò per qualche istante. ''Ginny, se te lo dico deve rimanere una cosa tra a me  e te, non deve venirlo a sapere nessuno, chiaro?''
''Cristallino'' rispose Ginny eccitata.
''Però dovrei spiegarti dall'inizio dato che sennò sarebbe troppo inverosimile per te..''
''Hermione , voglio solo sapere chi è.''
''Infatti dovrebbe essere inverosimile, cioè è inverosimile ma..''
''Hermione Jean Granger, voglio il nome!''
''Draco Malfoy!''


Draco era steso sul suo letto a baldacchino e non faceva altro che  pensare. 
La sua stanza per  lui era diventata quasi claustrofobica,il verde scuro delle pareti era quasi vuoto. 
Si ricordò invece come si stesse bene a casa della Granger, era molto illuminata ed apparte le liti si trovava in armonia con quel luogo.
Si ricordò anche di Hermione, aveva il potere di farlo dare di matto direttamente proporzionale a quello di farlo sentire vivo.
Le liti con lei erano colme di vita, di passione. E la passione si era vista quando si erano salutati.. quasi quasi lo avrebbe fatto di nuovo volentieri..
No. Sciocchezze. Lui era Draco Malfoy e lei la mezzosangue  Granger. Non poteva piacerle.. No. Si era solo divertito.
Chissà cosa sarebbe successo ora che dovevano tornare ad Hogwarts, avrebbe agito d'implulso, come sempre.
No. Ad Hogwarts non sarebbe successo niente.
Aveva questioni più importanti a cui pensare. 

''Sono sconvolta''
Fu solo questo l'esito di Ginny quando Hermione le raccontò ogni cosa della permanenza a casa sua di Draco, dall'inizio alla fine.
''Anche io sono sconvolta di me stessa, mi sono fatta prendere in giro da una viscida serpe.''
''E chi tel'ha detto questo?'' 
''Ginny, andiamo è Draco Malfoy.''
''Ed è diventato davvero un figo. Non so, quest'anno mi sta venendo un'attrazione per i serpeverde''
''C'è qualcuno in particolare?''
''Mh.. si''
''E chi?!''
''Hem.... diciamo che è una sopresa!''
''Ed Harry?''
''Hermione Harry non mi guarda neanche. Non posso passare una vita ad aspettarlo.''
''Magari si smuoverebbe vedendoti con un serpeverde''
''Si, ci avevo già pensato''
''Ma come Ginny, non si fà così. Se provi qualcosa per Harry dovresti dirglielo e non tentare di farlo ingelosire''
''A mali estremi, estremi rimedi Herm. E ti assicuro che molto spesso si ottiene di più con le buone che con le cattive. Sarà un anno molto interessante''
''Sarà un anno strano.'' disse rassegnata Hermione.
''Si ed è già abbastanza strano il fatto che tu e Draco Malfoy vi siate baciati, non mi sorprenderebbe se succedesse qualcos'altro a scuola'' disse maliziosa.
''E sò che una parte di te lo sta  sperando.'' aggiunse in fine.

Davvero? Era così evidente?

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