La vacanza di Fedechan_Memi (/viewuser.php?uid=2495)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Partenze ***
Capitolo 2: *** Gli anni cambiano...ma le persone no! ***
Capitolo 3: *** Facciamo il punto della situazione... ***
Capitolo 4: *** Una riserva naturale molto poco...conosciuta! ***
Capitolo 5: *** Berretti rubati, confidenze e fotografie ***
Capitolo 6: *** E se lui...E se lei... ***
Capitolo 7: *** Allora è vero!? ***
Capitolo 8: *** Tutta colpa di mia sorella! ***
Capitolo 9: *** Maglie bagnate e frasi non dette ***
Capitolo 10: *** Incertezze ***
Capitolo 11: *** Festa di paese ***
Capitolo 12: *** Fuochi d'artificio ***
Capitolo 13: *** Squilla il telefono ***
Capitolo 1 *** Partenze ***
La vacanza
LA VACANZA di Memi e
Fedechan
Capitolo 1:
Partenze
“E’
finitaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Bruce stava saltellando intorno ad un folto
gruppo di ragazzi sotto ai tabelloni con i voti
di fine semestre.
“Oh mio dio ragazzi ci pensate?” Pian piano due
bei lacrimoni stavano discendendo sul suo viso,
mentre su quelli degli altri scendeva invece un
gocciolone… “Finalmente non dovremo più
venire a scuola! Basta con i compiti in classe,
la divisa, il preside, la campanella e i secchi
pieni d’acqua in testa perchè arrivavo in
ritardo!”
L’allegria aveva ormai invaso la compagnia, tra
abbracci, pacche sulle spalle e un po’ di
commozione…
“Si, ragazzi, ci siamo tutti diplomati” disse
Oliver, assumendo la veste di portavoce del
gruppo. Ma il suo discorso imminente (e
minaccioso…ormai tutti sapevano che il capitano
non aspettava altro che l’occasione di poter
declamare i valori come l’unità, l’amicizia e la
forza di volontà…) fu interrotto da un
singhiozzare continuo…e si girarono tutti verso
Bruce…ormai lo conoscevano, quel tenerone…
“Sniff…però…sarà dura senza di voi,
ragazzi…”
Non riuscivano a dargli tutti i torti, in
effetti…a scuola erano tutti i giorni insieme,
ed ora invece? Chi sarebbe andato
all’università, chi a lavorare e chi, come
Holly, Benji e Tom, sarebbe andato a giocare a
calcio in qualche importante club straniero.
Nel silenzio irruppe uno sbuffo di Benji.
“Umpf.”
La prima a tirarsi su, e a cercare di sollevare
il morale collettivo, fu Amy. “Su, ragazzi…è
normale avere un po’ di malinconia…dopotutto
eravamo come una grande famiglia, ma…saremo
amici per sempre, no? E anche se ci vedremo di
meno, continueremo comunque a tenerci in
contatto! E ci organizzeremo per vederci il più
possibile!”
“Si, Amy, hai veramente ragione! Che cosa carina
che hai detto…” disse Julian, guardando ammirato
la sua manager, tra le risatine degli altri.
“E per esempio mi è appena venuta un’idea!” Le
risa si interruppero subito…
“Andremo tutti in vacanza, una grande gita per
ricordare la nostra classe! O meglio, il nostro
gruppo!”
Le più entusiaste all’idea erano le ragazze,
seguite da tutti gli altri, tranne che dai
soliti Benji e Mark, che molto simpaticamente
dissero in contemporanea “Io non passo le mie
vacanze con questo sbruffone” seguito da un
“Sbuffone a chi?” guardandosi in cagnesco “Si,
proprio tu!” E la cosa sarebbe continuata a
lungo, se non fosse intervenuto Tom “Ragazzi, ma
vi state accorgendo che dite le stesse cose
contemporaneamente come i gemelli Derrick?”
zittendoli così all’istante…
“Comunque…”continuò “avete già pensato a dove
andare?”
“Beh…ehm…non pretenderete che adesso decida
tutto io!”
“Sei tu, Pel di carota, ad aver avuto questa
grandiosa trovata, quindi…” al che Julian
dovette usare tutta la sua pazienza per evitare
una furiosa lite tra Amy e Benji
“Qualcuno sa un posto dove potremmo andare
tutti?”
“Si, io sì!” Evelyne richiamò l’attenzione su di
sé “Non vi ricordate? I genitori del mio Bruce…”
e lo guardò teneramente…i due erano da poco
insieme, erano stati gli unici ad avere il
coraggio di ammettere i loro sentimenti “…hanno
appena aperto un bagno termale in quel paesino
di montagna…come si chiama, Bruce?”
Il chiamato in causa la stava osservando
terrorizzato… “Ehm…io…ecco” si ritrovò addosso
gli sguardi di tutti “Ok! Vada per le
terme!”
“SI!” “OK!” “BELLO!” “Umpf” “Benji,
piantala!”
“Forza! Stai ancora preparando le valigie,
Memi?” Una ragazza dai capelli castani raccolti
in una lunga coda entrò nella stanza.
“Ci sono, ci sono, Fede!” Un’altra ragazza
castana con i capelli lunghi fino a poco dopo le
spalle “emerse” da un borsone posato su un
letto.
“Cavolo, non ci posso credere! Finalmente
ritorniamo in Giappone! E’ dalla fine delle
elementari che non ritorniamo!”
“Già, chissà se incontreremo Danny, Mark, Eddie
e gli altri!”
“Ma ci pensi? I nostri compagni delle elementari
sono diventati dei giocatori della Nazionale
giovanile!”
“Chissà come sono diventati belli!”
“Sei sempre la solita!!!!!!!!”
Le loro risate furono interrotte dall’entrata
della madre. “Siete pronte ragazze?”
“Si mamma!” “Si
parteeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
“Sono contenta che abbiate scelto la mia terra
natale per il vostro viaggio di fine liceo…e mi
dispiace anche di non potervi accompagnare, ma
come vi ho già detto, purtroppo devo
lavorare!”
“Non ti preoccupare, mamma, avendo passato
qualche anno da piccole a Tokyo, la lingua più o
meno ce la ricordiamo, e poi vedrai che ce la
caveremo!”
“Lo so…forza, andate ora! Vostro padre vi
aspetta in macchina per portarvi
all’aereoporto!”
E così, dopo un lungo abbraccio, le ragazze
partirono verso la loro grande
avventura…
Buongiorno a tutti! Allora, come vi è
sembrato questo primo capitolo? Questa
fanfiction è scritta da me, Fedechan e Memi! Noi
ci stiamo divertendo un sacco a scriverla,
speriamo di passarvi un po’ della nostra
allegria! ^____^
Mi raccomando, aspettiamo i vostri pareri!
Memi & Fedechan
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Capitolo 2 *** Gli anni cambiano...ma le persone no! ***
La vacanza
LA VACANZA di Memi e
Fedechan
Capitolo 2: Gli anni
cambiano...ma le persone
no!
“Patty!!
Muoviti!!” delle urla poco pazienti
sopraggiunsero fino alla camera al secondo piano
della manager che, di tutta fretta, afferrò la
sua valigia e si precipitò di sotto.
Ok, ammetteva che aveva fatto un po’ tardi, ma a
Benji sembrava il caso di gridare come un
forsennato sotto casa sua solo per questo,
mettendo seriamente a rischio la sua incolumità
con i vicini?
“Forza Patty! Aspettiamo solo te!” di nuovo
Benji la richiamò dalla strada.
Accanto a lui Tom scosse il capo sconsolato,
mentre Holly cercava di tenere a bada una vicina
dall’aria minacciosa che stava seriamente
prendendo in considerazione l’idea di fare fuori
quello scalmanato che aveva preso a gridare come
un forsennato alle tre del pomeriggio, senza
tener conto che magari qualcuno poteva stare
dormendo a quell’ora!
Andiamo, Patty…o questa signora non ci
penserà due volte a fare fuori sia me che
Benji! Holly guardò con insistenza la porta
di casa di Patricia, sperando che magari la
ragazza si desse una mossa. Ormai la signora che
stava cercando di calmare, era partita in quarta
e se Benji non si sarebbe azzittito all’istante,
la vacanza l’avrebbero passata in gattabuia,
altro che alle terme! Quasi avesse udito la sua
muta preghiera, la porta di casa Gatsby si aprì
e da essa fece capolino una giovane dai corti
capelli neri.
“Si, mamma, non preoccuparti!” si rivolse
all’interno dell’abitazione.
“Era ora!” non tardò ad arrivare il commento di
Benji, seccato.
Patty per tutta risposta gli lanciò
un’occhiataccia e si avvicinò a loro senza più
degnarlo di uno sguardo.
“Ciao Tom!” salutò con un sorriso al
centrocampista nipponico.
In quel momento sopraggiunse Holly che,
dimostrando tutte le sue qualità retoriche, era
riuscito a convincere la famosa donna a non
chiamare la polizia.
“Patty, se tardavi un altro minuto, ero
costretto a commettere un omicidio!” accennò a
Benji.
“Tsk!” fece per tutta risposta quello, per nulla
intimorito.
Patricia arrossì imbarazzata a quelle parole.
“Sc...scusa, mi dispiace...” farfugliò
impacciata.
“L’importante è che ora sei qui” le sorrise
Holly, prendendo la sua di valigia e facendo per
avviarsi.
Patty sentì le guance infiammarsi a quel sorriso
e il cuore batterle un po’ più forte nel petto.
Sperò che il ragazzo non se ne fosse accorto, ma
il capitano era ormai partito alla volta della
stazione ferroviaria. Sospirando sollevata,
Patricia lo seguì.
“Insomma, ma quando vengono?!” sbottò Mark
Lenders seccato di aspettare.
Accanto a lui Amy non poté fare a meno di
sorridere divertita. “Vedrai che saranno qui a
momenti!” tentò di tranquillizzarlo.
Quasi li avesse invocati, la porta della
stazione ferroviaria di Tokyo si aprì e quattro
ragazzi dall’aria trafelata fecero la loro
comparsa.
“Finalmente!” li accolse minaccioso Mark,
gettando ai quattro un’occhiata poco
raccomandabile.
“Prenditela con lei!” sbottò subito Benji,
indicando Patty che arrossì violentemente. “Ci
ha fatto aspettare un secolo prima di
scendere!”
“Io...” tentò di giustificarsi Patty, ma in suo
accorso venne fortunatamente Evelyn.
“Su, andiamo adesso!” intervenne la manager.
“Altrimenti rischiamo di perdere il treno!”
“Si” furono tutti d’accordo.
L’ultimo della coda era proprio Bruce, che
sembrava più andare a un funerale che in
vacanza!
“Coraggio, Bruce!” gli tirò un’affettuosa pacca
sulla spalla Danny Mellow. “Su col morale!”
“Parli bene tu” fece il muso Bruce. “Mica devi
sgobbare arrivato a destinazione!”
Saliti sul treno, si sistemarono in uno
scomparto vuoto e presto si ritrovarono in
viaggio verso l’albergo termale della famiglia
Harper. Patty e Amy furono le prime a crollare
tra le braccia di Morfeo, seguite a ruota da uno
stanchissimo Philip e da un’altrettanto a pezzi
Jenny. La giovane era ritornata appena l’anno
prima dall’America, ma da allora ancora non
aveva avuto il coraggio di dichiararsi al suo
amato capitano.
Anche Benji, seminascosto dal cappellino, si
addormentò poco dopo e lo stesso fecero accanto
a lui Bruce e Evelyn, che si mise comoda tra le
braccia dell’amato difensore. Julian e Holly
rimasero a chiacchierare con gli altri ancora un
altro po’, poi si addormentarono a loro volta a
un’oretta dalla partenza. Gli unici che
riuscirono a resistere per tutte le due ore e
mezza del viaggio, furono Tom Becker, Danny
Mellow e Mark Lenders.
“Accidenti, sono crollati tutti!” osservò
divertito Mellow, accennando ai compagni.
Di fronte a lui Tom annuì. “E guarda Julian e
Holly!” accennò ai due che, senza accorgersene,
avevano finito per addormentarsi l’uno
sull’altro.
“Che fai?” domandò il numero undici della
Nazionale poco dopo, notando che Danny stava
frugando con insistenza nella sua borsa.
“Sto cercando...eccola!” ne estrasse tutto
soddisfatto la sua macchina fotografica.
Tom lo guardò divertito mentre l’altro si
divertiva a fotografare i due amici, che, ignari
di tutto, continuavano a dormire beati l’uno tra
le braccia dell’altro.
“Questa foto varrà un sacco di soldi un giorno!”
assicurò Danny soddisfatto, quando si fu rimesso
a sedere. “Ehi Mark?” si voltò poi verso
l’amico, che se ne stava al suo fianco con gli
occhi chiusi e le braccia incrociate.
Danny lo guardò perplesso, chiedendosi se per
caso non stesse dormendo. Si voltò verso Tom
come per chiedere a lui, ma quello scosse le
spalle, ignorando anche lui la risposta alla
muta domanda di Mellow. Danny, allora, ritornò a
voltarsi verso Mark e subito un’idea gli balenò
alla mente. Prese la macchina fotografica e la
puntò sulla tigre, pronto a fotografarlo, quando
una mano afferrò non troppo gentilmente
l’oggetto.
“Non ti permettere” lo fulminò con lo sguardo
Mark, che non stava dormendo per niente.
Danny tentò di dire qualcosa, ma di fronte alla
sua occhiata le parole gli morirono in gola.
Decise quindi che era meglio stare zitto.
L’unico che sembrava veramente divertito da
tutta quella storia, era Tom, che stava
faticando non poco a non scoppiare in una
fragorosa risata.
“Bruce, questo posto è davvero tuo?” Benji, così
come tutti gli altri, era rimasto allibito di
fronte all’albergo termale dove li aveva portati
l’amico.
“Certo che si!” rispose inorgoglito Bruce,
gonfiando il petto sotto le risatine divertite
degli amici. “Venite, entriamo!”
I ragazzi seguirono Harper all’interno
dell’albergo termale. L’edificio si estendeva su
appena due piani, ma era piuttosto spazioso e
accogliente. Da subito si percepì l’aria
familiare che si respirava all’interno
dell’alberghetto, interamente costruito in
muratura.
“Bruce!” lo accolse la madre non appena lo vide.
“Evelyn, tesoro, che piacere rivederti!” il suo
sguardo si posò poi sulla ragazza, che abbozzò
un imbarazzato sorriso mentre la donna la
abbraccia affettuosamente.
“Ehm...mamma?” tentò di richiamare la sua
attenzione Bruce, altrettanto imbarazzato.
“Eh?” lo guardò perplessa la donna, senza
capire. “Oh, si certo!” ricordò di fronte
all’occhiata eloquente del figlio.
La signora Harper andò dietro al banco della
reception e prese alcuni mazzi di chiavi che poi
porse a Bruce.
“Ecco, queste sono le chiavi delle vostre
stanze” spiegò con un sorriso. “Purtroppo sono
solo due, perché l’albergo è pieno in questo
periodo dell’anno. Però sono entrambe molto
grandi e ci sono i futon nell’armadio!”
Bruce le prese e fece cenno agli altri di
seguirlo al piano superiore. L’albergo era
disposto secondo i canoni giapponesi, con i
futon come letto che davano la possibilità a un
maggior numero di persone di dormire in una
stessa camera. Tuttavia, come ben presto
notarono i ragazzi, in ogni camera erano stati
predisposti una tv, un grosso e capiente
armadio, un piccolo divanetto e un tavolino
basso con dei cuscini per sedersi.
“Questa è la camera delle ragazze” diede loro le
chiavi Bruce. “In questa, invece, staremo noi
ragazzi” accennò alla camera più avanti.
Tutti annuirono, poi il gruppo si divise. Una
volta nella propria camera, ognuno si mise più
comodo. Le ragazze si misero a disfare le
valigie, mentre i ragazzi si impossessarono
immediatamente del televisore e del divanetto.
Ma siccome erano otto a dividere la stessa
camera, ben preso scoppiò una baruffa su cosa si
dovesse vedere. Fu Holly a mettere fine alla
discussione, facendo la cosa che più gli parve
razionale in quel momento: spegnere la tv.
Logicamente gli altri ragazzi non furono
d’accordo sulla decisione presa dall’amico,
specie Benji che si stava praticamente
avventando contro l’amico se non fosse
intervenuto tempestivamente Tom a sedare gli
animi.
“Coraggio, ragazzi” tentò di placare i fin
troppo turbolenti amici. “Che ne dite di
scendere in paese? Possiamo vedere la tv più
tardi” propose, non sapendo più che pesci
pigliare.
“Perché no?” per sua enorme fortuna tutti i
ragazzi parvero entusiasmarsi all’idea e ben
presto la tv venne dimenticata.
“Potremo dire anche alle ragazze se vogliono
venire con noi” suggerì Philip, che non vedeva
l’ora di trascorrere un po’ di tempo con la sua
adorata manager.
“Si mi sembra un’ottima idea!” si affrettò a
dire Julian, anche lui contento della cosa.
E così fecero. Logicamente le ragazze furono
subito entusiaste all’idea di visitare il paese.
L’avevano intravisto poco prima, al loro arrivo,
quando erano state costrette a superarlo per
arrivare sin lì, e non vedevano l’ora di
visitarlo come si doveva! Era parso loro come
uno di quei villaggi caratteristici del
Giappone, con le casette a punta e i negozietti
pieni di cose carine da vedere e acquistare. Per
questo erano curiose di andare a dare
un’occhiata più attenta al
paesino.
“Mi dispiace, ma siamo al completo” mormorò
desolata la giovane alla reception, scuotendo il
capo.
“Come al completo?!” ripeté disperata Federica,
guardando speranzosa l’addetta.
“Purtroppo questo è mese di turismo” si scusò la
donna. “Se aveste prenotato, prima...”
A quelle parole Fede lanciò un’occhiataccia a
Memi, che si fece ancor più piccola e arrossì
imbarazzata.
“Va bene” sospirò allora Federica voltandosi
nuovamente verso l’addetta alla reception.
“Grazie lo stesso” la salutò, prima di uscire
fuori dall’albergo con la sorella.
“Che si fa adesso?” domandò proprio Memi,
spaesata.
“Abbiamo praticamente girato tutti gli alberghi
in circolazione e tutti ci hanno dato la stessa
risposta: al completo!” sospirò, tentando di
riorganizzare la situazione.
“Mi dispiace...” mormorò compunta Melania,
abbassando timidamente lo sguardo. “Il fatto è
che credevo avessi prenotato già tu, per questo
io...”
“Non preoccuparti” la interruppe allora Fede,
arruffandole dolcemente i capelli. “Vedrai,
troveremo un albergo in cui stare!” le sorrise
incoraggiante.
Memi ricambiò al sorriso, grata, prima di
incamminarsi con la sorella alla ricerca di un
altro albergo a cui chiedere ospitalità. Ne
trovarono uno molto carino proprio poco distante
di lì, ma quando Fede andò a chiedere posto per
due persone (andava bene di tutto, anche una
camera con un letto solo!), nuovamente si sentì
rispondere che era tutto al completo.
Demoralizzate e con l’allegria sotto i piedi, le
due si accasciarono distrutte su una delle tante
panchine della piazza del centro, chiedendosi
cosa avessero fatto di male per meritarsi tutto
quello. Non era bastato il lungo viaggio
dall’Italia fino a Tokyo e un altro strapazzante
in treno di un paio d’ore per arrivare sino a
quel piccolo paesino rurale, no, certo, ci
voleva anche che tutti gli alberghi erano al
completo e che loro si trovavano senza una
camera in cui stare perché, per distrazione o
chicchessia, avevano dimenticato di prenotarla!
In più erano affamate come non mai e distrutte
per i due viaggi a cui erano state sottoposte e
la lunga camminata a piedi alla ricerca
disperata di un albergo. Ad aggiungersi a tutto
questo, c’erano le due enormi valigie che le
ragazze si erano portate dietro dall’Italia,
pesantissime e ingombranti!
“Sono sfinita” si lamentò Memi, distrutta.
“A chi lo dici” convenne anche Fede. “Ho le ossa
a pezzi!”
Si lasciarono sfuggire un sospiro,
contemporaneamente. Stavano ancora pensando a
come fare, quando un chiacchierio allegro attirò
le loro attenzioni. Sia Fede che Memi si
voltarono incuriosite verso il gruppetto che era
appena arrivato in piazza. Alcune ragazze
stavano ammirando entusiaste la vetrina di un
negozietto, accompagnate da un gruppo di ragazzi
che al contrario non sembravano esserne tanto
colpiti. Un giovane dai capelli neri, alto e
dalla corporatura robusta, disse qualcosa alle
ragazze che finalmente si decisero a separarsi
da quella vetrina e a proseguire. Fede e Memi
non poterono fare a meno di sorridere di fronte
agli sguardi sollevati dei ragazzi, ma rimasero
di sasso quando scorsero tra essi un giovane
dalla bellezza statuaria. I capelli neri un po’
lunghetti, gli occhi scuri e accattivanti, la
pelle olivastra...
“Oh cielo, Memi! Ma quello non è...?” non riuscì
a terminare la frase Federica, troppo
spossata.
Melania guardò più attentamente, cercando di
mettere meglio a fuoco. Ma sbiancò completamente
quando tra quei ragazzi ne riconobbe un altro,
più basso del primo e dal volto sorridente. I
capelli castano scuri erano scomposti in capo e
gli occhi neri sprizzavano allegria e
dolcezza.
“Non posso crederci...” sussurrò allibita
Melania, senza smettere di fissare le due
figure.
Fede e Memi rimasero ancora per qualche istante
immobili a fissarli. Erano sicure di non stare
sbagliando. Certo, erano passati otto anni
dall’ultima volta, ma...quei due ragazzi erano
loro, ne erano certe! Subito le due balzarono
dalla panchina sulla quale erano sedute e
iniziarono a correre verso il gruppetto,
riacquistando nuova energia.
“Danny! Danny!” gridò come una sfegatata
Melania, correndo incontro al ragazzo senza
curarsi degli sguardi attoniti delle persone
fissi su di sé.
“Danny! Mark!” la seguiva Fede, più lenta della
sorella visto che doveva portarsi dietro il peso
di ben due valigie: la sua e quella di Memi, che
per l’emozione l’aveva completamente
abbandonata.
Il gruppetto di amici si voltò incuriosito verso
le due ragazze che chiamavano a gran voce il
nome di due dei giocatori, chiedendosi cosa
potessero mai volere da loro. Danny e Mark
sembravano i più sconvolti di tutti.
Continuavano a guardare le due allibiti, senza
riuscire a trovare una risposta.
“Danny!!” esultò in un ultimo grido di enfasi
Memi quando finalmente li ebbe raggiunti,
buttandosi senza troppe cerimonie tra le braccia
di Mellow.
Il giovane arrossì appena sentendo gli sguardi
di tutti fissi su di sì, ma poi la sua
attenzione si concentrò sulla ragazza tra le sue
braccia. Si separò un po’ da lei per vederla
meglio negli occhi.
“Non può essere...” mormorò completamente
scioccato Danny, senza smettere di fissare gli
occhi marroncini della ragazza. “Memi! Sei tu!!”
la abbracciò nuovamente, riconoscendola.
Quella annuì e lo strinse di più. In quel mentre
sopraggiunse Fede, affannata ma felice.
“Mark!” esclamò non appena vide il ragazzo.
Quello la guardò ancora per un istante
perplesso. “Fede?! Federica?” fece
stralunato.
“Che bello rivederti, Mark! È passato così tanto
tempo!” non riuscì a trattenersi
dall’abbracciarlo.
Tutti i presenti rimasero piuttosto sorpresi di
vedere la tigre che ricambiava alla stretta
della ragazza, per nulla infastidito. E non
dissero nulla nemmeno quando le coppie si
invertirono, tanto erano rimasti sconvolti da
quella scena.
“Come sei cresciuto Danny!” osservò Fede rivolta
al ragazzo. “Ti ricordavo così piccolo! Ti sei
fatto proprio un bel ragazzo!”
“Eh...scusate” si fece finalmente avanti Patty,
frastornata ma intenzionata a capirci qualcosa.
“Voi...vi conoscete?”
Quasi si fossero accorte solo in quel momento
della presenza degli altri, le due nuove venute
arrossirono leggermente imbarazzate.
“Scusateci per essere piombate qui in questo
modo” mormorò impacciata Fede. “Io sono Federica
e lei è la mia sorellina Melania!” si presentò
poi, sfoderando un meraviglioso sorriso.
“Ciao!” si fece per primo avanti Tom, sorridendo
a sua volta alla fanciulla che lo aveva
stranamente colpito. “Mi chiamo Tom Becker!” si
presentò a sua volta, stringendo la mano di
entrambe le ragazze.
Fede non poté fare a meno di sorridergli grata
per averla tolta dall’impaccio. Si passò alle
presentazione e una volta che furono concluse,
Danny spiegò agli amici la situazione.
“Fede e Memi abitavano a Tokyo qualche anno fa”
spiegò. “Abbiamo fatto le elementari insieme,
per questo conoscono sia me che Mark, ma poi
loro si sono dovute trasferire in Italia.
Ma...caspita! Non mi sarei mai aspettato di
rivedervi proprio qui!” si volse nuovamente alle
due, chiaramente entusiasta.
“Beh, io e Memi avevamo deciso di concederci una
vacanza per la fine del liceo, e così abbiamo
pensato di ritornare in Giappone” chiarì
Federica.
Danny annuì e il suo sguardo si posò sulla più
piccola delle due. “Non mi avevi detto niente”
mormorò evidentemente dispiaciuto.
Memi arrossì leggermente. “Scusami, me ne sono
completamente dimenticata” farfugliò
imbarazzata.
Nonostante non si vedessero da parecchi anni,
Memi e Danny si erano tenuti comunque in
continuo contatto. Un paio di volte, poi, si
erano anche andati a trovare. Tra loro era sorta
così una splendida amicizia, forte e
duratura.
“Siete appena arrivate?” notò le valigie
Mark.
“Beh, a dire la verità no” rispose schietta
Fede. “Ecco, siamo arrivate un paio di ore fa,
ma abbiamo avuto dei problemi con l’albergo
e...”
“Che genere di problemi, se posso?” domandò
incuriosito Tom.
“Ecco...noi abbiamo dimenticato di prenotare”
rispose imbarazzata Memi, arrossendo, subito
imitata dalla sorella, di fronte agli sguardi
divertiti dei ragazzi.
“Siete sempre le solite!” esclamò trattenendo a
stento una risata Danny.
“E cosa avete intenzione di fare, ora?” domandò
apprensiva Jenny.
“In questo periodo dell’anno gli alberghi
saranno pieni di gente” osservò Philip,
ricordando che anche Furano in quella stagione
pullulava di turisti.
“Io e Memi proveremo a vedere negli alberghi
fuori paese, visto che quelli in zona sono tutti
pieni” Federica rispose alla domanda della
manager.
“Comunque dubito che troverete una camera
disponibile” si intromise Benji, con fare
saccente.
“Non essere così pessimista, Benji!” lo ammonì
Julian, lanciando poi un’occhiata fiduciosa alle
due ragazze.
Fede gli sorrise grata, mentre Memi non poté
fare a meno di arrossire nell’incrociare il suo
sguardo. Che mi succede?, si chiese
sentendo il cuore accelerare il suo battito.
“Sono solo realista, mio caro” lo corresse
Price, incrociando le braccia al petto.
“Comunque ha ragione Benji” sospirò distrutta
Memi. “Non troveremo nulla in giro”
“Ad ogni modo in qualche modo faremo!” tentò di
sdrammatizzare Fede, anche se nemmeno lei sapeva
di preciso come.
“Davvero?” le rivolse un’occhiata a metà tra lo
speranzoso e il disperato la sorella.
“Ma certo!” le sorrise incoraggiante Federica.
“Sono sicura che spostandoci in un altro paese
qualcosa troveremo!” dichiarò, ma nel momento
stesso in cui lo diceva sentì le gambe cederle
al solo pensiero.
Memi, invece, non si curò di mostrare tutta la
sua frustrazione. “Un...un altro viaggio?”
sbiancò visibilmente.
“No, non se ne parla!” si intromise a quel punto
Holly, intenzionato a fare qualcosa.
“Già” convenne anche Tom, che non voleva
assolutamente perdere la possibilità di
conoscere un po’ meglio quella graziosa
fanciulla dai capelli castani e dall’affabile
sorriso. “Se non ho capito male siete arrivate
sin qui dall’Italia” si rivolse proprio a
Federica.
“Si” annuì col capo questa, ancora spossata.
“No, un altro viaggio è fuori discussione”
proruppe deciso Oliver.
“Holly ha ragione. Sarebbe disumano!” asserì
anche Philip.
“Ma...gli alberghi sono tutti occupati e noi...”
tentò di riportarli alla ragione Fede.
“Ho un’idea!” la interruppe entusiasta
Patty.
“Sputa il rospo” la guardò diffidente Benji.
“Beh, visto che gli alberghi sono pieni e
affrontare un altro viaggio è fuori discussione”
prese a dire la manager con un sorriso sibillino
stampato in volto. “Se per voi va bene...che ne
dite di venire in albergo con noi?” le guardò
entusiasta.
“Ma, Patty” si intromise Bruce. “Non ci sono più
camere e...”
“Ma io non intendevo questo!” lo interruppe la
giovane, ricevendo occhiate interrogative da
parte di tutti. “So che è tutto pieno, perciò mi
chiedevo, se a voi fa piacere si intende, perché
non venite a stare in albergo con noi? Con me e
le altre ragazze, voglio dire. La nostra camera
è grande e ci sono ancora dei futon disponibili.
Per noi non sarà un problema dividere la stanza
con voi! Dico bene, ragazze?” si voltò verso le
sue compagne di stanza.
“Si” convenne immediatamente Evelyn. “Per noi
non è un problema”
“Patty ha ragione: la camera è grande e a noi fa
piacere dividere la camera con voi!” rivolse
loro un meraviglioso sorriso Amy.
“Anche per me va bene” annuì subito Jenny. “E
voi che ne pensate?” chiese poi alle due, che le
guardavano attonite.
“Davvero fareste questo per noi?” le guardò
speranzosa Memi, che non vedeva l’ora di
rinfrescarsi un po’.
“Non siete obbligate” mormorò invece Fede, anche
se in cuor suo sperava tanto che le ragazze non
declinassero l’offerta.
“Ma certo! Ve l’ho detto, non è un problema per
noi!” le tranquillizzò Patricia.
“Beh, allora...grazie, grazie mille!!” le
abbracciarono di slancio Fede e Memi, contente
finalmente di aver trovato un posto dove
stare.
Ciao a tutti!
Mi presento: sono Memi, la seconda autrice di
questa fanfiction! È la mia collega/“sorellina”
Fedechan a scrivere tutti i capitoli “dispari”,
compreso il precedente prologo/primo capitolo. A
me spettano invece i capitoli pari, e quindi
questo! ^__^
Mi sono divertita molto nello scrivere questo
capitolo, anche se questo è solo l’inizio! Eh
si, perché più andrà avanti la storia, più ne
vedremo delle belle! Ci sarà da divertirsi, ve
lo assicuriamo!
Mi raccomando: mandateci i vostri commenti!! Io
e Fedechan siamo curiose di sapere che ne
pensate!!
Da parte nostra, lo sapete, ci stiamo divertendo
davvero tantissimo nello scrivere questa
fanfiction! Abbiamo tantissime idee in mente e
speriamo di riuscire a metterle per iscritto il
prima possibile!
Ok, spero di sapere presto cosa ne pensate!
Baci
Memi
|
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Capitolo 3 *** Facciamo il punto della situazione... ***
La vacanza
LA VACANZA di Memi e
Fedechan
Capitolo 3: Facciamo il punto
della
situazione...
Il gruppo
arrivò finalmente all’albergo, per la gioia di
Federica e Melania, tra chiacchere e risate.
Il problema delle valigie fu risolto grazie alla
gentilezza di Danny, che si offrì di portare
quella della sua vecchia amica Memi, e di Tom,
che portò quella di Fede…quest’ultima valigia fu
la protagonista di una scena a cui le due nuove
venute si sarebbero presto abituate…
I ragazzi, dopo i festeggiamenti in mezzo
alla strada per le due nuove amiche, decisero
che era ora di tornare in albergo, soprattutto
alla vista delle facce non certo riposate delle
ragazze(e di quelle della gente che passava,
stupiti di vedere in quel paesino tutti quei
giocatori ormai famosi che festeggiavano davanti
ad un negozio di souvenir…).
“Forza, Memi, dammi la valigia! Sembra
tutt’altro che leggera, e vedendoti non credo
che tu possa arrivare sana e salva in
albergo!”
“Grazie mille, Danny!Come sei carino!” e detto
questo, si avvicinò e diede un tenero bacio
sulla guancia del ragazzo, riconoscente.
Alla vista della scena le ragazze, Fede
compresa, si guardarono complici, ridacchiando
vedendo le guance rosso peperone del povero
Danny…Al che Amy, con il suo solito spirito
d’iniziativa esordì “E a Fede? Nessun
cavaliere?”
Al che Mark sorridendo si avvicinò al borsone
“Non preoccuparti, faccio io! Qui sono l’unico
ad avere dei muscoli degni di questo nome!”
Non fece in tempo a piegarsi per raccoglierla
che una mano veloce gliela aveva già tolta da
sotto il naso. Fece solo tempo a vedere un
berretto rosso dell’adidas che conosceva fin
troppo bene…
“Puoi ripetere, femminuccia?”
“Femminuccia a chi, Price?”
“Su, Lenders, non vorrai prenderti il colpo
della strega con questo peso!Ahahah!”
“Coooosa? Ma guardati, donnicciola!Uhuhuh!”
Federica era in completo imbarazzo “No, ragazzi,
lasciate stare, io…non volevo…”
Al che Tom sorrise e si avvicinò “Oh, non
preoccuparti, Fede! Queste scenette sono
all’ordine del giorno, qui” Andò verso la povera
valigia che tra le liti era finita per terra e
la sollevò “Forza, questa la porto io! Andiamo!
Credo che le ragazze abbiano bisogno di
riposarsi un pò, non è così?” Disse sorridendo
dolcemente a Fede, che per un attimo lo fissò,
arrossendo…
Femmine e maschi si erano divisi, ognuno nelle
proprie stanze, per prepararsi alla cena.
Nella camera delle ragazze, Federica uscì per
ultima dalla doccia, con un asciugamano bianco
avvolto sui capelli come turbante. Trovò le
altre sedute sui cuscini attorno ad un basso
tavolino, che stavano bevendo un bicchiere di
the freddo.
“Oh! Fede! Come va, ti senti meglio? Vieni, ti
stavamo aspettando! Prendi un po’ da bere!”
“Grazie ragazze!” Le raggiunse “Io e mia sorella
non finiremo mai di ringraziarvi per la vostra
gentilezza, non so cosa avremmo fatto a
quest’ora senza di voi!”
“Si, mia sorella ha ragione! Non avremmo retto
ancora un viaggio alla ricerca di una camera
d’albergo! Qui è così bello! E poi chi l’avrebbe
mai detto che ci saremmo incontrati così, per
caso!”
“Figuratevi!” disse Evelyne, che un po’ in quel
posto si sentiva già a casa sua “Le amiche di
Mark e Danny sono anche nostre amiche!”
“Già! Chi l’avrebbe mai detto! Vedere Danny, ma
soprattutto Mark, abbracciare così di slancio
un’esponente di sesso femminile!” Rise Jenny “Ci
è venuto un colpo!” Al che tutte risero di
gusto.
Memi si alzò felice “Sarà una vacanza
fantastica, me lo sento!”
Nella camera dei ragazzi, intanto, tutta
l’attenzione era rivolta a Danny e Mark
“…E quindi la loro madre è di Tokyo” disse
Philip
“Sì” disse Danny “In quinta elementare, però, il
loro padre ricevette un’offerta di lavoro in
Italia, quindi dovettero partire”
“E a te è dispiaciuto tanto-tanto, vero, piccolo
Danny?” lo prese in giro Bruce
“Piantala, buffone!”
“Umpf! I soliti noiosi!”
“E ditemi, ragazze, com’erano i nostri campioni
da piccoli?”
“Beh…” iniziò Memi “Danny è sempre stato un
ragazzino volenteroso di imparare, soprattutto a
giocare a calcio…”
“Uhm…” Amy si avvicinò maliziosa “Sbaglio o qui
sento profumo di cottarella…”
Memi arrossì “Ehhh?!? No! Ma che dici? Danny è
sempre stato il mio migliore amico, fin da
piccola! Ma figuriamoci!”
“Già, ma figuriamoci!” Federica stava
ridacchiando
“Piantala, Fede! Lo sai benissimo!”
“E Mark, invece?” le interruppe Jenny
Le due sorelle smisero di guardarsi in cagnesco
e sorrisero “Beh…Mark è sempre stato uno
sbruffone! Ma dal cuore tenero, però!”
“Si, hai ragione, Memi! Mi ricordo ancora il suo
affetto per la famiglia e in particolare per i
fratellini!”
“E’ vero, Fede! Ti ricordi quella volta in cui
alla recita di Natale della sorellina si calò
nel ruolo della luna, appeso in una grossa palla
gialla sopra ad una delle capanne? Dovremmo
avere la foto da qualche parte!”
Le facce delle ragazze giapponesi erano
sbigottite…ora però sapevano di certo come
ricattare Mark…
Intanto, nella camera dei ragazzi…
“Certo che sono entrambe molto
carine…ghghgh!”
“Bruce, ricordati che sei impegnato!”
“Lo so, Mark, lo so! Era un commento
oggettivo…”
“Seeee, seeeeee…”
“Certo che sono tutti dei gran bei figlioli, i
vostri amici!”
“Memi!!!” La ammonì la sorella “Ehm…però non ti
do tutti i torti!”
“Beh, effettivamente…” disse Patty con un’aria
sognante, e le due ragazze si accorsero che
tutte avevano più o meno la stessa
espressione
“Ditemi, ditemi…” iniziò maliziosa Fede “voglio
sapere tutte le coppiette! Dalle vostre facce mi
sa che siete tutte innamorate dei nostri bei
campioni, o sbaglio?”
Al che il silenzio aleggiò nella stanza, insieme
a borbotti e a visi arrossati…Memi e Fede si
guardarono divertite.
“Ouff! Ci penso io, è meglio! Qui questi
discorsi sono top secret!” Sbottò Eve “Meglio
che sappiate da subito la situazione! Ce n’è da
parlare…”
“Beh, abbiamo tutto il tempo!” Le fece un
occhiolino Melania.
“Allora. Quello in cui siete entrate è un gruppo
costituito da manager eternamente innamorate da
minimo dieci anni dei loro rispettivi capitani,
e da ragazzi caproni che non pensano altro che
al pallone da calcio…” E qui iniziarono le
proteste di tutte
“E’ la pura verità, ragazze! Dunque, esaurite
queste premesse, iniziamo con i singoli casi!”
Evelyne si alzò ed iniziò ad additare una per
una le presenti. “Sssssscapolottina numero
1!(ndFedechan:chi ha visto Shrek? ^___-)
Iniziamo con Jenny…innamorata da sempre di
Philip Callaghan, il capitano della Flynet,
squadra della fredda e nevosa Hokkaido di cui
lei era la manager, finchè circa 5 anni fa lei
non volò in America dove con i suoi genitori si
è trasferita…ed al suo ritorno i suoi sentimenti
per il capitano non sono di certo cambiati…e
anche per il capitano vale lo stesso, si vede!”
Tutte si girarono verso la povera Jenny, che
ormai non si distingueva dalla maglietta color
porpora che indossava…
“Ma passiamo alla sssssscapolottina numero due!”
ed indicò Amily, che si guardava in giro alla
ricerca di un nascondiglio “Amy, la manager
della Mambo, la squadra del grande Principe del
Calcio Julian Ross, che ha aiutato durante i
suoi momenti difficili causati dai suoi problemi
di salute che gli impedivano di giocare a calcio
e che ora, come tutti sanno, stravede per lei…”
Amy la stava fissando allibita “…e….veniamo al
meglio! Ssssscapolottina numero 3! La coppia
formata da Oliver Hutton, detto Holly, e la fida
Patricia Gatsby, che in nome dell’amore è
diventata dall’energica Anego alla dolce Patty,
anche se qualche tratto bruto rimane…” Patty le
lanciò un cuscino in testa, rossa fino ai
capelli “Ecco, per l’appunto… e la loro è la
situazione più disperata! Lui è una vera e
propria capra! Ma in fondo in fondo anche per
loro ci sarà un happy ending, me lo sento!”
Fede e Memi non ce la facevano più dal ridere,
il racconto di Eve era stato più che esauriente,
e le poverette erano nell’imbarazzo più
completo! Ma Evelyne continuò imperterrita “e,
modestamente, diciamolo, i primi a darsi una
svegliata siamo stati io e Bruce! Il mio
tesoruccio!” Ed iniziò a gongolarsi, mentre i
suoi occhi assumevano la forma di due graziosi
cuoricini rosa…
“Beh…il senso dell’humor di certo lo avete in
comune!” disse Fede, con le lacrime agli
occhi.
Ma le risate furon interrotte dal bussare alla
loro porta “Ragazze, sono Danny! Siete pronte?
Mi hanno mandato a chiamarvi!”
Jenny andò ad aprirgli.
la scena che si presentò agli occhi del
poveretto era un caos totale “Oh…beh…più o
meno…” Cuscini scaraventati dalle ragazze una
contro l’altra, e proprio uno gli arrivò dritto
in testa…
“Oooops! Scusami! Non volevo Danny, davvero!”
Melania corse verso di lui.
“Ehm…non preoccuparti, Memi…vedo che avete già
fatto amicizia!”
“Si, proprio così!” I due si sorrisero.
“Beh, io raggiungo gli altri in sala da pranzo!
Mi raccomando, non fateci aspettare troppo! Mark
e Benji sembravano mooolto affamati, e se volete
ancora trovare qualcosa…sbrigatevi!”
“Ok, ok! Cinque minuti arriviamo!”
Mezz’ora dopo le ragazze scesero in sala, tra
gli sbuffi di Benji, Mark e Bruce…che fu
brutalmente messo a tacere dalla fidanzata tra
le risate degli altri.
Il gruppo mangiò in allegria, apprezzando le
doti culinarie della mamma di Bruce, che trovò
subito molto simpatici tutti i ragazzi, e che si
fece promettere da Federica e Melania di farsi
insegnare qualche ricetta italiana…
Dopo cena Holly, con il solito piglio da
capitano, propose di andare tutti assieme a
prendere un gelato, e Bruce li accompagnò in un
grazioso bar con tavolini all’aperto che offriva
uno splendido panorama sulle montagne che
circondavano il paesino.
Le ragazze non trovarono alcuna difficoltà ad
ambientarsi nel gruppo, e la cosa fu reciproca,
anche i ragazzi apprezzarono la loro simpatia ed
i loro racconti sulle bellezze artistiche,
paesaggistiche e culturali dell’Italia, che
promisero di andare a visitare prima o poi…
Tornarono a casa abbastanza presto, stanchi dopo
i tanti avvenimenti di quella lunga giornata, e
mentre Benji, Mark e Bruce si lanciavano
frecciatine, Eve cercava di fermarli, le eterne
coppiette si lanciavano timide occhiate per poi
voltarsi di scatto appena quasi scoperti, alla
coda del gruppo rimasero Memi con Danny e Fede
con Tom…
Quest’ultimo le stava raccontando dei suoi
numerosi viaggi… “Si, avere un padre pittore che
viaggia molto è stata da un lato una sfortuna,
perché non ho mai avuto il tempo di farmi veri
amici, beh, a parte loro, ma dall’altra una
fortuna enorme…ho potuto girare il mondo,
conoscere tanta gente e vedere tantissimi posti
che tanti ragazzi della mia età non hanno ancora
fatto in tempo a vedere…io amo viaggiare…”
“Si, piace moltissimo anche a me! Per ora ho
visto un po’ di Francia e Austria, ma spero di
rifarmi presto e vedere più posti
possibili!”
“Francia e Austria…due bellissimi Paesi…io ho
vissuto parecchio tempo a Parigi…”
“Davvero? Parigi è stupenda…l’ho vista parecchi
anni fa e ne sono rimasta affascinata!”
“Già…”
I due rimasero in silenzio, ma non era un
silenzio pesante, imbarazzato, era un silenzio
naturale, in sintonia…
Anche Danny e Memi stavano chiaccherando
“Eve oggi ci ha raccontato delle coppiette!”
“Ah…bene…quindi ora sai anche tu in che gruppo
di matti siete capitate!”
“Eheh…si! Credo proprio di sì! Ma anche tu e
Mark da soli occupate una bella fetta della
torta, devo dire!”
Risero entrambi, guardando poco più avanti Mark
che stava inveendo contro Benji…
“Mark e Benji si sono proprio trovati…sono due
teste di legno identiche! Continuano a litigare,
ma in fondo nutrono un profondo rispetto
reciproco, sia calcistico che personale…”
“Si, lo credo anch’io!”
Arrivarono finalmente all’albergo, e si
salutarono all’ingresso delle rispettive
camere
“Mi raccomando, ragazze, fatevi una bella
dormita ricostituente, che domani ci aspetta una
bella visita delle zone intorno al paese! Ci
sono tante belle riserve naturali, pascoli,
ruscelli, laghet…” Oliver fu interrotto da
Philip, che scuotendo la testa lo trascinò a
forza dentro la stanza, avrebbe potuto parlare
per ore…
“Buonanotte, ragazze, a domani mattina!”
“Buona notte anche a voi! A domani!”
“E mi raccomando, cercate di arrivare in tempo
per la colazione!” Sbottò Benji, che fu
prontamente zittito e trascinato nella stanza da
Julian, che salutò una per una le ragazze, e
quando si soffermò su Memi, non fece in tempo a
notare, come il resto del gruppo, il leggero
rossore delle guance di lei “Ma che cosa mi
sta succedendo, accidenti...?”
Anche Federica salutò con un sorriso Tom “Che
ragazzo simpatico…ed è molto dolce!No!Che cosa
mi salta in testa!Basta!Basta con questi
pensieri!Andiamo a dormire, è
meglio…”
Le ragazze erano nella loro stanza, così come i
ragazzi…ed ognuno si addormentò felice, pensando
alla movimentata e divertente vacanza che li
aspettava…
Come ha detto Memi, a me (Fedechan) toccano i
capitolo dispari! Quindi eccomi qua!
Dunque, dunque…cosa ve ne pare? Questo capitolo
è stato scritto di getto in una sera, dopo aver
ricevuto il bellissimo capitolo 2 scritto da
Memi…mi sto divertendo tantissimo a scrivere
questa fic, come la mia compare…^___-
Naturalmente siamo entrambe ansiose di ricevere
i vostri pareri, siano essi positivi o
negativi…è importante, per migliorarci!
Comunque tenetevi pronti! Abbiamo tante ma
proprio tante idee che ci frullano per la testa,
quindi attenti!
Ci rivedrete presto con i nuovi capitoli!
Ciaooooooooo!!!!!!!!!!!
Fedechan ^_________________^
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Capitolo 4 *** Una riserva naturale molto poco...conosciuta! ***
La vacanza
LA VACANZA di Memi e
Fedechan
Capitolo 4: Una riserva
naturale molto
poco...conosciuta!
Il mattino
seguente il gruppo si ritrovò per la colazione
in sala da pranzo. La lunga dormita aveva fatto
bene a tutti, che finalmente si sentivano
riposati e pieni di forze.
“Allora che si fa oggi?” si informò Patty mentre
addentava una fetta di pane tostato.
“Dunque” Bruce si alzò, stranamente serio, e
attirò le attenzioni generali con un paio di
finti colpi di tosse.
Quando finalmente fu sicuro che tutti lo stavano
ascoltando, estrasse dalla tasca del pantalone
una piccola mappa, che però, nel momento stesso
in cui venne aperta sul tavolo, diventò
enorme.
“E sta attento, accidenti!” si lamentò
immediatamente Mark vedendosi versare tutto il
uso caffè sul tavolo. “E tu che hai da
sghignazzare?” fulminò con lo sguardo Benji, che
era scoppiato senza troppo ritegno a ridere.
“Scusami, scusami, Mark!” alzò immediatamente le
mani in segno di resa Bruce, bloccando in corner
un nuovo litigio tra i due.
Ma nel momento stesso in cui alzò le mani, finì
accidentalmente addosso a Holly, che gli sedeva
accanto, facendogli così volare l’ultima brioche
rimasta.
“Bruce!!” lo ammonì immediatamente il
centrocampista, che aveva faticato non poco per
riuscire a prenderla e per questo era
chiaramente “irritato” (a voler utilizzare un
eufemismo) dal fatto di non aver potuto dargli
nemmeno un piccolo morso a causa della
sbadataggine dell’amico!
Nel frattempo la brioche, ancora in “volo”, si
schiantò direttamente nel cappuccino di Philip
Callaghan, che se lo era appena versato e lo
stava giusto per assaggiare.
“E che cavolo!!” si alzò di scatto il ragazzo,
visibilmente infuriato. “Si può sapere chi
diavolo è stato?” guardò ad uno ad uno i suoi
compagni con espressione non molto
rassicurante.
Subito sei paia di mani indicarono Holly, che
arrossì furiosamente.
“Ehi!” guardò in malo modo i compagni. “Guardate
che è stato Bruce a spingere me!” si difese,
lanciando poi un’occhiata non troppo amichevole
al ragazzo in questione.
“Un momento! Io non c’entro niente! Sei tu che
non vedi quello che fai!” si giustificò
immediatamente il difensore.
Oliver, a quel punto, stava per ribattere a
tono, cosa davvero insolita per lui, che era
anche conosciuto come “l’uomo dalla pazienza di
ferro” (in verità non gli era ancora passata per
il fatto della brioche!), se non fossero
intervenuti gli altri ragazzi presenti a placare
gli animi.
“Andiamo, ragazzi, non è il caso di farne un
tragedia” tentò di dire Tom, pacato come sempre,
ma si azzittì nel ricevere sguardi omicidi da
Mark, Holly e Philip.
“Avanti, Bruce è solo un po’ distratto, ma
tentate di capirlo! È l’emozione!” tentò di
giustificarlo Evelyn, sfoderando un sorriso che
sperò essere abbastanza convincente.
“Ehi! Io non sono per nulla emozio...Ahia!”
Bruce lanciò un’occhiataccia a Patricia, seduta
di fronte a lui, che per tutta risposta gli
rivolse uno sguardo innocente.
“Ben ti sta!”, si disse tra sé e sé la
ragazza, accavallando le gambe trionfante.
“Si, intanto io sono quello che ci ha rimesso di
più!” si lamentò Philip, accennando alla sua
maglia bianca macchiata di caffè.
“Beh, non ti sta male!” se la rise sotto i baffi
Benji, chiaramente divertito da tutta quella
situazione.
“Ma se sembro un dalmata!” lo guardò in cagnesco
Callaghan.
Ma la sua occhiata anziché azzittire Benji,
ottenne l’effetto contrario. Il portiere,
infatti, scoppiò a ridere di gusto sotto lo
sguardo seccato del ragazzo, subito imitato da
tutti gli altri.
“Su, Philip” Jenny stava faticando non poco a
trattenere le risa. “Non è il caso
di...ihih...prendersela...ahah...tanto!
Pwahahahahahha!!” non resistette più e si piegò
in due per le risa.
Philip la guardò basito, ma la cosa suscitò
ancor di più l’ilarità generale.
“Argh! Vado a cambiarmi!” sbottò allora, uscendo
dalla sala da pranzo e andandosene in camera sua
ancora infastidito.
I ragazzi ci misero un po’ a calmarsi e non
senza troppi sforzi.
“Non se la sarà presa?” chiese con una certa
apprensione Memi quando finalmente le risa
sembrarono attenuarsi.
“Ma no!” la tranquillizzò Patty, ancora con il
sorriso sulle labbra.
“Philip non è tipo che se la prende facilmente,
al contrario di certa gente di mia conoscenza!”
Amy lanciò un’occhiata a Benji e Mark.
Ma mentre Lenders accusò il colpo senza battere
ciglio, Benji non se lo tenne.
“Ehi, Pel di carota! Ce l’hai forse con me?” la
guardò torvo.
Amy stava per dirgli, e non troppo gentilmente,
che doveva smettere di chiamarla così, ma Fede
irruppe tra i due, accantonando così ogni
possibilità di litigio.
“Beh, dopo questo macello non abbiamo ancora
deciso dove andare” fece notare al resto della
comitiva.
A quelle parole Bruce si animò di nuovo e si
alzò di scatto, dimenticando completamente il
dolore al piede causatogli poco prima da
Patty.
“Vedi di stare attento, stavolta Bruce!” lo
redarguì Holly immediatamente, che non voleva
rischiare di dover dire addio anche al caffè a
causa sua.
Il difensore per tutta risposta gli lanciò
un’occhiataccia. “Per chi mi hai preso?” fece
l’offeso, ma subito gli sguardi dei presenti si
posarono su di lui. E non erano sguardi
amichevoli.
“E va bene, va bene, mi arrendo!” cedette allora
Bruce, ritornando a concentrarsi sulla cartina
davanti a lui. “Allora, avevo pensato che si
poteva andare a visitare questa riserva
naturale” la indicò col dito.
Tutti i ragazzi si sporsero in avanti per vedere
il punto indicato da Harper, ma nel farlo Fede e
Tom sbatterono involontariamente capo contro
capo.
“Ahia!” fecero in contemporanea, e subito dopo
“Scusami, non volevo...”, seguito da un “No!
Scusami tu!”. Arrossirono entrambe quando si
accorse di stare parlando insieme e si zittirono
imbarazzati. Ma il velo di leggero imbarazzo
venne subito fugato dal meraviglioso sorriso che
Federica rivolse al giovane. Tom, dal canto suo,
sentì il cuore balzargli leggermente nel petto,
ma non poté fare a meno di sorriderle a sua
volta, grato.
“E perché mai dovremo andare proprio a vedere
questa riserva?” Benji non era troppo entusiasta
dell’idea.
“Beh, perché è bella! E isolata! Vedrete, vi
piacerà! L’ultima volta che ci sono andato, ne
sono rimasto incantato!” difese immediatamente
il posto Bruce, che si sentiva chiamato in causa
in prima persona.
“E quando è stata l’ultima volta? Un secolo fa?”
chiese ironico il portiere.
Bruce lo guardò di traverso, ma non rispose.
“Non è un posto molto conosciuto, forse perché
il tragitto da fare per arrivarci è piuttosto
impervio, ma alla fine di tutto mi
ringrazierete, vedrete!” sorrise
compiaciuto.
“Quanto impervio, esattamente, Bruce?” domandò
Jenny, frastornata.
“Beh, poco...!” assicurò. “Sarà una passeggiata,
non vi preoccupate!” scoppiò a ridere condisceso
sotto lo sguardo rassegnato di tutti.
“Quando fa così, mi preoccupa!” ammise sotto
voce Danny Mellow.
Accanto a lui Memi sghignazzò divertita,
ricevendo per questo un sorriso dolcissimo da
parte del centrocampista.
“Bruce, ma non avevi detto che era una
passeggiata?!” Jenny aveva praticamente la milza
in pappa, oltre che al fiato corto
ovviamente.
Erano partiti subito dopo la colazione, il tempo
solo di risalire in camera a prendere gli zaini.
Si erano fatti preparare dei panini dalla mamma
di Bruce, visto che sarebbero rimasti via per
buona parte della giornata. Ma quella che doveva
essere una “passeggiata”, si era rivelata un
inferno di moscerini, insetti di ogni tipo, erba
e terra! All’inizio non era stato così. La
strada in pianura, sgombra da ostacoli e ben
curata, aveva fatto loro ben sperare. Ma quando
poi avevano trovato quella grossa scritta
“Strada interrotta! Lavori in corso” e avevano
dovuto deviare per quella stradina secondaria,
erano iniziati i guai. E non solo perché la
stradina in questione era disseminata di buche
ed era piuttosto malconcia, ma soprattutto
perché giunti a un bel tratto erano stati quasi
sommersi dalla folta erbaccia. Ancora ignari a
cosa sarebbero andati incontro continuando su
quella strada, avevano proseguito non senza
fatica. Ma poi man mano all’erba alta si erano
aggiunti gli alberi, gli animaletti del posto e
infine, a completare l’opera, una miriade di
insetti.
“Avanti, ancora un altro po’!” tentò di tirarla
su il ragazzo, anche se lui stesso era il primo
a non poterne più. “Secondo i miei calcoli
dovremmo essere quasi arrivati!”
“Ah, beh, se li ha fatti lui i calcoli, allora
stiamo a posto...”
“Hai da ridire qualcosa, Benji?” lo guardò in
malo modo Harper.
“Umpf!” borbottò l’altro.
“Ti ricordo che a causa tua, Price, ci siamo
quasi persi!” non perse occasione per
punzecchiarlo Mark, ricordando la scena di poco
prima.
Erano passate ormai un paio d’ore da quando
si erano inoltrati in quella sterpaglia, eppure
della tanto sospirata riserva naturale nemmeno
l’ombra! All’ennesimo attacco di moscerini,
Benji non ce la fece più.
“Oh, insomma, mi sono stufato di girare a
vuoto!” sbraitò, fermando il gruppo che si volse
nella sua direzione incuriosito.
“E che vuoi fare, di grazia?” rimbrottò Lenders
incrociando le braccia al petto.
Benji gli lanciò un’occhiataccia prima di
rivolgersi al resto della comitiva. “Io dico che
continuando su questa strada non si va da
nessuna parte!”
“Ma io mi ricordo che…” tentò di protestare
Bruce, ma venne azzittito dall’occhiata non
troppo amichevole dell’altro.
“Siamo ore che giriamo come degli imbecilli
seguendo le tue indicazioni, Bruce! Io dico di
smetterla e di proseguire di là!” accennò la via
stretta e tortuosa che si stagliava alla sua
destra.
I ragazzi la guardarono non troppo convinti e
per nulla confortati dalla visione.
“Ma sei sicuro, Benji?” gli chiese dubbioso
Holly.
“Ma certo! Vi dico che dobbiamo andare di lì!”
assicurò il portiere, convinto.
“E va bene!” acconsentirono allora gli amici,
pensando che peggio di così non poteva
andare.
Benji sospirò seccato e si portò davanti alla
fila, sperando di poter trovare un po’ di pace
almeno lì. D’accordo, aveva sbagliato, e allora?
“E che sarà mai!”, si disse il giovane
con uno sbuffo.
“Non ce la faccio più!” si lamentò Patty a un
tratto, chiedendosi chi glielo aveva fatto fare
a seguirli in quell’impresa.
“Sono distrutta!” diede man forte Fede,
spossata.
“Vuoi che porti il tuo zaino?” la giovane
sobbalzò spaventata e sarebbe sicuramente caduta
a terra, inciampando in qualcosa di ignoto (che
poi si scoprì essere una pietra) se non fosse
stata presa da due forti braccia.
Fede alzò lo sguardo per vedere chi fosse il suo
salvatore e arrossì leggermene quando incrociò
due dolcissimi occhi marroni.
“Tom!” accennò a un sorriso, rimettendosi in
piedi. “Mi hai spaventata!” confessò, sorridendo
per nulla infastidita.
“Scusami, non era mia intenzione!” il sorriso
meraviglioso che Tom le rivolse, fece sobbalzare
il cuore della ragazza.
“Non fa nulla. A proposito, grazie per...beh,
per avermi presa prima che cadessi” mormorò Fede
mentre tentava di normalizzare il suo battito
cardiaco. “Piuttosto, dicevi?”
“Ti stavo chiedendo se volevi una mano con lo
zaino” ripeté allora Tom, gentile come
sempre.
Federica arrossì impercettibilmente a
quell’offerta, ma poi si riscosse e scosse il
capo. “Oh, no, non è necessario! Non è pesante,
ma grazie lo stesso!” gli rivolse un sorriso che
voleva essere di gratitudine.
Tommy stava per ribattere qualcosa, quando un
urlo dal fondo della coda attirò le loro
attenzioni.
“Ma questa è Memi!” ne riconobbe la voce
Federica, che si precipitò subito a vedere cosa
era successo, preoccupata.
La scena che le si parò davanti, però, la fece
inesorabilmente scoppiare a ridere. Melania, a
causa dell’erba alta, non si era accorta di
essere in rotta di collisione con della
disgustosa fanghiglia, fino a quando...non c’era
caduta dentro!
“Aiutami! Sto affondando in una palude!” urlò
rivolta a Danny, che si stava sbellicando dalle
risate.
Stavano camminando fianco a fianco quando era
accaduto “l’incidente”, e subito dopo lui era
scoppiato in una risata divertita.
“Non è una palude” la corresse il ragazzo tra le
risa. “E’ solo una pozzanghera!”
Mentre il resto dei ragazzi erano scoppiati a
ridere divertiti, Memi annaspava verso l’uscita
visibilmente indignata verso l’amico, che
continuava a ridere senza far nulla. Ma quando
finalmente Danny si decise a darle una mano, si
accorse con disappunto che qualcuno l’aveva
preceduto. Si trattava di Julian Ross che, con
un sorriso amichevole, porse gentilmente una
mano alla fanciulla. Melania arrossì lievemente,
ma accettò grata l’aiuto.
“Beh...grazie” farfugliò imbarazzata una volta
fuori la pozzanghera (che era grande quanto una
zampata d’elefante!), ricoperta fino al
ginocchio di fango.
“Di nulla” le sorrise dolcemente Julian.
Memi arrossì ancor di più a quelle parole, tanto
che la sorella si chiese se per caso non avesse
preso la febbre. Ma poi il viaggio
continuò.
A Bruce si illuminarono gli occhi quando
riconobbe il posto. Si, era certo di esserci
stato lì!
“Ragazzi, vi informo che...siamo arrivati!” con
una mano spostò dei rami d’albero e subito
davanti ai loro occhi comparve la fantomatica
riserva naturale.
“Oh, Bruce! È...stupendo!” gli si strinse al
braccio Evelyn, con occhi sognanti.
Era davvero un posto fantastico! La distesa
erbacea era minuziosamente curata e il piccolo
laghetto che si stagliava al centro era davvero
lindo e pulito. Subito anche gli occhi dei
ragazzi si illuminarono. Sia per il sollievo di
essere giunti, sia per la magnificenza del
posto. Ma quando il loro sguardo cadde su quel
pezzo di strada ben asfaltato, tredici paia di
occhi guardarono in cagnesco Bruce, che si fece
piccolo piccolo.
“Bruce!” tuonarono gli amici.
“Ma non avevi detto che era un posto poco
“conosciuto” per via del cammino impervio?! E
allora che ci fanno qui quei pullman?” lo guardò
torvo Benji, in cerca di una risposta.
“Io...veramente...” Bruce stava sudando sette
camicie. “Non lo sapevo...quando sono venuto
io...”
“Dì la verità, Bruce Harper: quando è stata
l’ultima volta che sei venuto qui?” neanche
Evelyn sembrava molto contenta della cosa.
Il giovane deglutì. “Beh...un paio di anni fa,
orami” confessò, cercando con lo sguardo un
posto per ripararsi dalla furia omicida degli
amici.
“BRUCE!!”
Quella che doveva essere una riserva naturale
“poco conosciuta”, alla fine si era rivelata
come una zona turistica, con tanto di pullman
organizzati per il ritorno! Certamente Bruce non
l’avrebbe passata liscia quella volta, di questo
ne era convinto perfino lui che correva come un
forsennato alla ricerca di un rifugio in cui
nascondersi dalla furia dei suoi
amici.
Ciao a tutti!
Allora, come vi è sembrato questo quarto
capitolo? Vi è piaciuto? Spero di si! Comunque
l’unico modo per saperlo è di commentare!!
A presto
Baci
Memi
|
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Capitolo 5 *** Berretti rubati, confidenze e fotografie ***
La vacanza
LA VACANZA di Memi e
Fedechan
Capitolo 5: Berretti rubati,
confidenze e
fotografie
“Ma dov’è
andato a finire?”
“E chi lo sa, cara la nostra Anego? Lui ha un
dannato vantaggio…conosce la zona!” Disse
Benji sbuffando, camminando velocemente come
capogruppo di un branco di tredici ragazzi
imbufaliti, a dir poco…
Continuavano imperterriti le loro ricerche in
mezzo alla massa di turisti di ogni nazionalità
che fra un mormorio e l’altro, smettevano
progressivamente di fotografare la radura, o i
figli, per concentrare l’obiettivo verso il
famosissimo gruppo di calciatori…
“Quante volte ti ho detto di non chiamarmi più
così?!?”
“Ops…scusa, ANEGO! Umpf!”
“Benjamin Price, portierucolo dei miei
stivali…Io…” Patty si stava arrabbiando sul
serio…e più o meno tutti sapevano cosa questo
volesse dire, perciò Oliver, in qualità di
capitano, si avvicinò in tutta fretta per
impedire il gravoso conflitto…
Ma fu preceduto da qualcuno… “Scusi…Signor Super
Giat Gol Kiper…”
Benji si bloccò per cercare di capire da dove
provenisse quella voce…gli era sembrato di
afferrare un “Super Great Goal Keeper” in un
qualche discorso…e quindi, in quanto a tale
contenuto, meritevole della massima attenzione.
Ma non c’era nessuno che sembrava rivolto verso
di lui…stava cominciando ad impazzire? Era lo
stretto contatto con quei pazzi, lo
sapeva…Qualcosa gli stava tirando verso il basso
i pantaloni…oddio, qualche fan indemoniata!
Guardò verso il basso con una tra le proprie
migliori espressioni d’ira, con gli occhi
infuocati…Ma all’improvviso sentì un pianto
disperato.
“Oh mio dio! Non volevo!!!”
“Catiiiivooooo” Una bimba di tre, al massimo
quattro anni, con un delizioso vestitino
ricoperto di fiocchetti rosa, lo stava
attaccando con i suoi piccoli pugnetti…
“No, piccola, mi dispiace…scusa!” La prese in
braccio, e la bambina gli prese il berretto e se
lo mise in testa…gli ricopriva tutta la
faccia!
Benji ridacchiò divertito.
Patty era intenerita dalla scena… “Quello che
nessuna donna mai riuscì a fare…”
“Adesso anche io sono una portieressa come te!”
Al portiere gli occhi divennero molto simili a
quelli di Bambi…
Ma non ci mise molto ad accorgersi che l’intero
gruppo lo stava osservando
impietrito…soprattutto Oliver e Tom, suoi amici
da sempre, che si guardarono l’un l’altro
ammettendo che era una delle poche sue
manifestazioni di umanità mai viste prima…
Divenne di almeno tredici colori diversi, ma in
un millesimo di secondo alzò un braccio
trionfante per richiamare l’attenzione su di sé,
come se ce ne fosse ancora bisogno… “Vedete?!
Con l’aiuto di questa marmocchia le nostre
ricerche saranno facilitate! Ci faremo aiutare
da loro! I bambocci raggiungono i posti meglio
celati in un attimo!” Gli altri ormai stavano
ridendo a crepapelle per il malriuscito
tentativo di Benji di “salvare la faccia” Ma lui
continuò imperterrito “Dimmi, bimba, hai per
caso visto un ragazzo con le sembianze di una
scimmia?” le chiese, tendendo la mano verso la
sua testolina per riprendersi il suo prezioso
cappello… Ma la bimba lo superò in velocità,
prendendosi il cappello e nascondendoselo dietro
la schiena…sotto lo sguardo divertito di tutti…
“Eggià, Patty, hai proprio ragione…quello che
nessuna donna mai riuscì a fare…”disse Holly,
avvicinandosi ridendo alla sua manager, che
arrossì vistosamente
Intanto la bambina continuava il suo discorso
con Benji “No, nessuna scimmia!” rimettendosi il
berretto in testa, ma tenendolo con le mani per
non farselo portare via. “Però c’era un signore
nascosto in un cespuglio e non riusciva più ad
uscire, là!” e indicò un grosso cespuglio a lato
della radura, da cui spuntava…un fondoschiena,
che tentava di avanzare con scarso successo…
“Uhm…zio Benji deve fare una cosetta…ti riporto
dalla mamma, è meglio!” In quel momento si
avvicinò alla “coppietta” una donna “Becky!”
“Mammina!”disse la bambina scendendo dalle
braccia di Benji e portando il cappello con sé…
“Ehi! Il cappello!”
La madre andò a ringraziare il gruppo, dopodiché
se ne andò, con la piccola e…il cappello… “Il
mio cappello…..”
“Su, Benji!” le si avvicinò Tom, comprensivo
“Dopotutto è andato a una tua mini fan!”
aggiunse, non riuscendo a trattenere una risata,
come del resto tutti gli altri.
“Groarrrr!!!! Questa Harper me la paga! Oh, se
me la paga!” Corse verso il cespuglio dotato di
fondoschiena e mollò un calcione degno del Tiger
Shot di Lenders… “HARPER!”
Il poveretto, che con l’aiutino di Price era
riuscito a liberarsi dagli arbusti, alzò a
stento la testa per vedere su di sé una decina
di paia di occhi fiammanti di rabbia… “Ops…mi
avete trovato!”
“A causa tua ho perso il mio preziosissimo
berretto!”
Tutti lo guardarono stranito “Ma se ne hai una
ventina di identici, a casa!”
“ZITTIIIII!!!!!!!”
“Buahaha!! La tigre ha perso il suo cappellino!”
“LENDERS…tu non mi hai mai visto veramente
arrabbiato…ti avverto!”
“Oh, chissà che spettacolo!”
“Su, su!” Intervenne Bruce, che per salvare la
faccia e la situazione, massaggiandosi il
didietro dolorante propose di andare a bere una
bibita nel chiosco davanti alla fermata dei
pulman, idea accettata di buon grado da tutti,
che sorseggiando ognuno la propria bibita, si
presero un momento di meritato relax.
Federica e Melania si allontanarono dall’allegro
gruppetto che stava ancora ridendo e
scherzando…dall’inizio della vacanza non avevano
ancora avuto l’occasione di stare da sole, per
una chiacchierata tra sorelle, come erano
abituate a casa…
“Certo che siamo capitate in un gruppo di
matti!” Rise Fede
“Un simpaticissimo gruppo di matti!” La imitò
Memi
Si sedettero su una grande pietra rivolte verso
il bel laghetto, e dopo un breve momento di
silenzio, la maggiore tra le sorelle si rivolse
all’altra “Beh, siamo state fortunate ad averli
incontrati!”
“Già! E’ stato un piacere rivedere Danny e Mark,
e conoscere tutti i loro amici!”
“Sono stati carinissimi fin dall’inizio con
noi…”
“Mi mancheranno quando ci sarà da tornare a
casa!”
“Anche a me…”
“Piuttosto, sorellina…” Memi si terrorizzò alla
vista di quello sguardo malizioso che ormai
conosceva fin troppo bene “Ehm…sì?”
“Priiiimaaaa…”
“Quando?” Finse di non capire a cosa si
riferisse
“Quando sei caduta nella pozzanghera!”
“Coff…Era una palude! Non una pozzanghera!”
“…E Julian ti ha dato una mano…eri talmente
rossa che ho pensato che avessi la febbre!”
“Ehm! Vogliamo parlare di te e del dolce Tommy?”
“EH?!”
“Guarda che me ne sono accorta di come vi
guardate! E di come è dolce e premuroso con te!”
Fede diventò rossa come la sorella, ma poi
sorrise dolcemente “Beh…si…la sua dolcezza mi
piace molto…non ho mai incontrato una persona
che si comportasse così con me…è…strano! E
bello!”
Memi ricambiò il sorriso “Ah…lo ammetti,
allora!” Per tutta risposta Fede annuì e portò
le ginocchia al petto. “Può essere…ma…beh, lo
sai…non voglio fare nulla! Non sopporterei altre
delusioni!”
“Sorellina…” la guardò impensierita…la conosceva
bene, e sapeva quanto fosse difficile per lei
lasciarsi andare con qualcuno…
Melania decise di imitare la sincerità della
sorella, e si lasciò andare… “Anch’io…cioè…non
so perché, ma Julian mi…mi piace da morire! Ha
un sorriso bellissimo! Ed è così carino!”
La sorella le sorrise “Però…come ci ha detto Eve
l’altra sera, è ormai chiaro che fa coppia fissa
con Amy…ma non ci posso fare niente! E’ da
quando l’ho visto che…è scoccato il colpo di
fulmine!”
“Se ti piace non ci puoi fare niente! Io sono
dalla tua parte, lo sai!” Si sorrisero
“Però…” continuò Fede “Non dimenticarti di
Danny!”
“Danny? E cosa centra Danny?”
“E’ cotto di te, testona!”
“Ma dai! Perché tutti lo pensate? Siamo amici da
tanto! Non è possibile che…” Furono interrotte
da Jenny, che andò a chiedere loro di andare
insieme al gruppo per fare una foto ricordo di
quella giornata
“Wow! Io adoro le foto! Andiamo!” Fede si alzò
insieme alla sorella, arruffandole i capelli e
dicendole sotto voce che avrebbero continuato il
discorso in un secondo momento…
Ci misero un bel po’ a fare la foto, a causa dei
problemucci di ognuno…Benji che non voleva stare
vicino a Mark, le manager cercavano di
posizionarsi vicino ai capitani, Bruce in mezzo
alla scena…
Alla fine tutti riuscirono ad soddisfare le
richieste, e anche Memi, che si mise vicino a
Julian, che dall’altro lato aveva ovviamente
Amy, e Fede, che si posizionò timidamente vicino
a Tom…
Fu la prima indimenticabile fotografia della
loro prima giornata di quella vacanza
indimenticabile…
E poi venne il momento dell pranzo preparato
dalla signora Harper, consumato in silenzio da
quasi tutti i ragazzi, immersi nei propri
pensieri, rivolti come sempre a capitani,
managers, ma anche a panini, fondoschiena
doloranti, berretti “rubati”, e a parole di
sorelle…
Ed ecco finito anche il quinto capitolo!
Ricordando che stiamo aspettando tutti i pareri
di coloro che leggeranno questa fic, colgo
l’occasione per ringraziare Rossy,
miki_koishikawait, Pay(la mia amica di blog!) e
in modo speciale Gemini(amica e prima
lettrice!).
Un’altra comunicazione “di servizio”…con
l’inizio della scuola e università, purtroppo si
riduce anche il tempo per scrivere la
fanfiction…quindi non aspettatevi capitoli
postati velocemente come questi cinque…ma faremo
il possibile per continuarla a ritmo
sostenuto!Promesso!
Appuntamento al sesto capitolo di Memi, in cui
le cose si movimenteranno un pò…^___-
Alla prossima ragazzi!
Fedechan
|
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Capitolo 6 *** E se lui...E se lei... ***
La vacanza
LA VACANZA di Memi e
Fedechan
Capitolo 6: E se lui... E se
lei...
Era ormai
calata l’oscurità quando i ragazzi raggiunsero
l’albergo termale della famiglia Harper. Erano a
pezzi, per questo quando Patty propose di
rinfrancarsi con un bel bagno nelle terme tutti
accettarono di buon grado. Un bel bagno in
quelle acque calde era l’ideale per riprendersi
dopo la stancante giornata appena trascorsa!
Le ragazze e i ragazzi si divisero per andare
ognuno nei rispettivi spogliatoi. Ovviamente le
terme erano divise per maschi e per femmine, ma
questo da una parte permise loro (soprattutto
alle ragazze!) di parlare un po’ per conto loro.
“Ah! Quest’acqua è meravigliosa!” sospirò
Patricia rilassandosi completamente.
Accanto a lei Memi sorrise. “Hai ragione, si sta
benissimo qui” annuì con decisione.
“In Italia avete posti come questo?” si
incuriosì Amy.
“Beh, non sono così comuni come qui in Giappone”
rispose Melania, pensosa.
“Comunque, quelli che ci sono, sono molto belli
e frequentati!” intervenne Federica, che era
appena entrata nella vasca.
“Davvero? Mi piacerebbe vederli un giorno!”
dichiarò con un sorriso allegro Patricia.
“Allora dovete assolutamente venire a trovarci
in Italia! Vi ci porteremo noi!” le prese
affettuosamente le mani tra le sue Melania, con
occhi radiosi.
Patty rimase piuttosto stupita di quel gesto, ma
poi un sorriso spontaneo le comparì sulle labbra
scarlatte. “Sarebbe fantastico!” annuì convinta,
ricevendo cenni d’assenso da parte
dell’altra.
Federica, che le stava guardando da poco
lontano, sorrise divertita alla scena. Sua
sorella era un po’ come lei: affettuose uguali!
Ma in fondo Memi era davvero una ragazza dolce.
“Proprio come Tom”, si ritrovò suo
malgrado a pensare, per poi arrossire
visibilmente quando si rese conto di ciò che
aveva appena detto. Ma ciononostante non poté
fare a meno di sorridere.
“Questo posto è davvero molto confortevole” Fede
sobbalzò spaventata, per poi sorridere quando
incrociò lo sguardo amichevole della giovane
Fujisawa.
“Jenny!” le sorrise allegramente.
“Scusa, non volevo spaventarti, ti ho vista sola
e così ho pensato di...beh, allora come ti
trovi?” le sorrise cordiale e sinceramente
interessata.
Fede ricambiò al sorriso, toccata dal gesto
della manager. “A dire il vero molto bene”
rispose in tutta franchezza. “Voi siete state
veramente molto carine con me e mia sorella e
poi con i ragazzi formate un gruppo davvero
affiatato! Sono contenta di avervi conosciuto”
“Grazie, ma come io e le altre vi abbiamo già
detto, per noi è stato un piacere avervi con
noi! Più ragazze siamo e meglio riusciamo a
tener testa a quegli imbranati dei ragazzi!” le
ammiccò, cacciando scherzosamente la lingua.
“Ad ogni modo” continuò poco dopo la manager,
ritornando seria. “Tu e Melania siete due
ragazze veramente fantastiche!”
“Grazie...” arrossì lievemente Federica. “E
comunque...i ragazzi sono davvero così
imbranati? Voglio dire, a parte Bruce che oggi
ci ha fatto fare chilometri quando invece il
pullman era a portata di mano, e Mark e Benji
che continuano a punzecchiarsi, gli altri non mi
sembrano così maldestri”
“Oh, lo sono, te lo posso assicurare!” sorrise
sibillina Jennifer.
“Davvero?” domandò incuriosita l’altra.
“Certo! Soprattutto con le ragazze” sospirò come
chi la sapeva lunga a riguardo. “Però non posso
lamentarmi. Sono tutti dei bravi ragazzi in
fondo” aggiunse poco dopo, sorridendo
affettuosamente.
“Si, hanno un cuore d’oro” convenne anche Fede.
“Stamattina, ad esempio, Tom si è gentilmente
offerto di portarmi lo zaino. E anche con la
valigia ha fatto lo stesso” nel momento stesso
in cui lo diceva, la ragazza desiderò
sprofondare sei mila metri sotto terra. Ma che
le era saltato in testa di dire?!, arrossì
imbarazzata Federica.
“Tom è fatto così!” la voce di Jenny interruppe
il fluire dei suoi pensieri.
“Eh?” la guardò frastornata.
“Tommy è sempre stato un ragazzo gentile e
generoso, non mi meraviglia che si sia offerto
di portarti lo zaino” continuò Jennifer, immersa
in chissà quali ricordi. “Lo conosco da quando
eravamo piccoli, da quella volta in cui venne a
stare per qualche periodo di tempo a Furano con
suo padre. Fu lui a insegnare a Philip l’abc del
calcio. Non è cambiato molto poi da allora, lui
è sempre così estremamente gentile e dolce”
Però Fede ormai quasi non la ascoltava più
continuava a chiedersi il motivo per cui il suo
cuore avesse preso a farle maledettamente male a
quelle parole. Ma lo sapeva eccome il perché.
“Allora lui è stato così gentile con me solo
perché proprio del suo carattere?”, non poté
fare a meno di chiedersi, con le lacrime agli
occhi.
“Scusami, Jenny, io esco” mormorò, dirigendosi
negli spogliatoi.
Memi guardò la sorella allontanarsi apprensiva.
L’aveva vista rabbuiarsi e così non aveva potuto
fare a meno di ascoltare cosa Fede e Jenny si
stavano dicendo. Purtroppo aveva afferrato solo
pochi tratti del discorso, ma sufficienti per
capire che stavano parlando di Tom e di come lui
fosse sempre gentile con tutti. “Fede…”,
guardò la porta dello spogliatoio
comprensiva.
“Bruce, non cambierai mai!” sospirò rassegnato
Philip, scuotendo il capo.
“Non fare tanto il moralista, Callaghan!
Scommetto che se trovassi un buco, tu saresti il
primo a venire a dare un’occhiata per sbirciare
Jenny!” il giovane chiamato in causa arrossì
seduta stante a quelle parole, mentre Harper
continuava nel suo tentativo di spiare le
ragazze, appena aldilà di quel separé in legno.
Tom, che li stava osservando in silenzio,
sorrise divertito. “Beh, ragazzi, non so voi, ma
io esco” decise quindi, alzandosi.
Si diresse agli spogliatoi, dove si vestì. Una
volta fuori di qui, si scontrò con Melania che
era appena uscita a sua volta dagli spogliatoi
femminili.
“Memi!” le rivolse un magnifico sorriso.
“Oh, Tom!” lo guardò sorpresa lei.
Era uscita poco dopo la sorella dalle terme per
andare a vedere come stava, ma non l’aveva
trovata negli spogliatoi. Doveva essere già
andata in camera. Aveva deciso così di recarsi
lì a sua volta, ma il caso aveva voluto farla
scontrare con Tom. Ma forse era meglio così, si
disse. In questo modo avrebbe potuto parlare
direttamente con lui. Mettendo da parte la sua
consueta timidezza, Memi sfoderò uno dei suoi
sorrisi più dolci.
“Senti, Tom, io mi chiedevo se...beh, avresti
qualche minuto da dedicarmi?” arrossì
violentemente di fronte allo sguardo
meravigliato del ragazzo, ma si fece forza e
continuò. “Avrei bisogno di parlarti”
Becker era rimasto piuttosto sorpreso di quella
richiesta, ma tuttavia annuì, ricevendo per
questo un sorriso grato da parte della
fanciulla. Di comune accordo decisero di andare
in un posto un po’ più appartato a parlare e per
questo optarono per il porticato. Il cielo era
costellato di stelle quella sera e l’aria era
calda. Tommy e Melania si sedettero sulla
panchina in legno che la signora Harper aveva
insistito per mettere là fuori al porticato. Un
minuto di silenzio ancora, poi finalmente Tom si
decise a parlare.
“Allora, cosa volevi dirmi?” chiese interessato
di fronte al mutismo della ragazza.
Memi arrossì lievemente, ma non si lasciò
vincere dalla timidezza. “Ecco, veramente
io...non si tratta di me, in realtà”
precisò.
“No?” fece Tom sempre più curioso.
“No” confermò Melania. “Vedi, è per...lei non lo
sa, ma io sono qui per parlarti di mia
sorella...di Federica” spiegò, arrossendo in
volto ma scrutando attentamente una sua
reazione.
Tom a quel nome sentì il cuore mancare qualche
battito e subito una piacevole sensazione lo
avvolse. Ci aveva sperato che Memi dovesse
parlargli di Fede. La verità era che sin dalla
prima volta che aveva incrociato lo sguardo
della fanciulla ne era rimasto come stregato.
Non aveva mai provato una sensazione simile
prima. Con lei si sentiva bene, sereno, felice.
Non l’aveva ancora detto a nessuno, eccetto che
all’amico Holly di cui si fidava ciecamente. E
di fronte ai fatti, l’altro gli aveva detto che
si trattava di un’inequivocabile cotta. E, alla
fin fine, non si era sbagliato. Ma lei? Cosa
provava Fede per lui? Ogni volta che lui le si
avvicinava, lei era sempre molto gentile e gli
regalava sempre bellissimi sorrisi, ma poi? Era
solo per educazione o c’era dell’altro?
“Davvero?” i suoi occhi marroni si illuminarono,
chiaramente felici.
Memi lo guardò leggermente stupita di quella
reazione. “Si, davvero” annuì col capo tuttavia.
“Allora, forse Tom è davvero innamorato di
mia sorella”, si disse tra sé e sé, pensosa.
Subito un bellissimo sorriso comparve sulle sue
labbra.
“So che non sono affari miei, e forse sono anche
invadente a chiedertelo, ma...” trasse un
profondo respiro, cercando di trovare le parole
più adatte e sperando che il ragazzo non la
ritenesse inopportuna. “Ecco, io...io mi
domandavo se tu...beh, ti piace mia sorella?”
chiese a bruciapelo, avvampando subito dopo e
dandosi mentalmente della stupida per il tatto.
“Ma allora sono proprio matta?! Adesso mi
manderà a quel paese e ne avrà tutte le
ragioni!!”. Ma mentre Melania stava pensando
di poter vincere il premio come “la più
imbranata dell’anno”, Tom aveva il cuore
praticamente in subbuglio e dal ritmo
irrefrenabile. Perché Memi gli aveva fatto
quella domanda?, non poteva fare a meno di
chiedersi. Che sapesse qualcosa che lui ancora
ignorava? Sicuramente, altrimenti perché?
“Scusa, non avrei dovuto farti una domanda tanto
personale, sono stata una stupida” lo riportò
alla realtà le parole della ragazza, che nel
frattempo si era alzata visibilmente impacciata.
Tom la guardò in silenzio, ancora troppo
frastornato.
“Io...mi dispiace, fa pure finta che non ti
abbia chiesto niente, o...ok?” si sforzò di
sorridere Melania, imbarazzata come mai in vita
sua. “Beh, ora entro” aggiunse poi, di fronte
all’ostinato mutismo del ragazzo.
Se Federica avesse scoperto che lei aveva
chiesto a Tom se le piaceva... Memi deglutì,
apprensiva. “Pessima mossa, Melania.
Veramente pessima!”, si ripeté
ravveduta.
Becker la guardò avvicinarsi alla porta
d’ingresso senza dire o fare nulla per
intrattenerla lì, sebbene il suo cuore gli
dicesse di richiamarla. Ma quando la giovane
fece per aprire, qualcosa in lui si sbloccò.
“Memi, aspetta!” la fece tornare sui suoi
passi.
“Sì?” si guardarono negli occhi.
“Sì” disse poi d’un tratto lui, con espressione
decisa.
Melania gli rivolse uno sguardo interrogativo,
non capendo a cosa si stesse riferendo. Ma lo
capì poco dopo.
“La risposta alla domanda di prima
è...sì”
Finalmente anche il sesto capitolo è
concluso!! Che ve ne pare? Vi è piaciuto? Mi
raccomando, fatemi sapere, ci conto! ^__-
Intanto voglio ringraziare (come ha già fato
precedentemente la mia compare Fedechan!) tutte
le persone che hanno commentato fino ad ora.
GRAZIE a tutti!! Sono contenta che la fanfiction
vi stia piacendo! Spero di non deludervi! Da
parte mia, ce la metterò tutta!! ^…^
Inoltre voglio fare un ringraziamento
particolare alla mitica Gemini che è anche la
nostra prima lettrice e fan! Thanks per
l’appoggio!!
Bene, detto questo, non mi rimane che salutarvi
fino al capitolo otto! Nel frattempo vi lascio
in ottime mani con Fedechan!
Baci e a presto!
Memi
|
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Capitolo 7 *** Allora è vero!? ***
La vacanza
LA VACANZA di Memi e
Fedechan
Capitolo 7: Allora è
vero!?
Federica
era nella sua camera, o meglio, nella camera
delle ragazze, e coricata sul suo futon,
rifletteva sulle parole che aveva appena sentito
da Jenny.
“Tommy è sempre stato un ragazzo gentile e
generoso, non mi meraviglia che si sia offerto
di portarti lo zaino” “Lo conosco da quando
eravamo piccoli, da quella volta in cui venne a
stare per qualche periodo di tempo a Furano con
suo padre. Fu lui a insegnare a Philip l’abc del
calcio. Non è cambiato molto poi da allora, lui
è sempre così estremamente gentile e dolce”
“Tom è fatto così!”
Si rigirò su un fianco. Lo avrebbe dovuto
capire, pensò. Non era stata capace di vedere
che comunque Tom è un ragazzo gentile con tutti?
Che stupida che era stata. Si era illusa…si,
tremendamente illusa, che i suoi sorrisi fossero
rivolti in particolare a lei e solamente a lei.
O forse…più che essersi illusa, lo sperava. Lo
sognava, ancora meglio. Nei suoi sogni ad occhi
aperti vedeva Tom che le mostrava quel suo
stupendo sorriso, e proiettava queste fantasie
nel mondo reale, ormai ne era certa.
E adesso, di nuovo, era rimasta scottata dalle
sue speranze disilluse. Ancora una volta aveva
fatto prevalere le sue fantasticherie a
discapito della vita reale.
Bastava che un ragazzo fosse un po’ gentile con
lei e che le sorridesse, che lei si innamorava,
o almeno credeva di innamorarsi. Era successo
tante di quelle volte, oramai…doveva esserci
abituata, ma invece ogni volta, ogni maledetta
volta, cadeva nel solito errore.
Una lacrima le scese lungo una guancia.
“Basta, ora basta.”
“La risposta alla domanda di prima è…sì.”
“Come?” Memi lo guardò sbalordita. Allora era
vero…
Si avvicinò a lui e fece per parlare, ma ad un
tratto la porta del porticato si aprì e ne uscì
Oliver, che li guardò sorpreso… “Ehi, ragazzi!
Che combinate qua fuori?”
La ragazza si girò verso di lui e sorrise
“Niente di particolare! Siamo venuti a prendere
un po’ d’aria fresca! Ma ora vado in camera,
oggi è stata una lunga giornata! A domani,
ragazzi! Buona notte!” disse, entrando.
Oliver guardò l’amico seduto sulla panchina
“Problemi?”
“Chi lo sa, Oliver, chi lo sa…”
Memi salì le scale di corsa, doveva cercare sua
sorella, sperava almeno lei di riuscire a farla
ragionare, certe volte si incaponiva per delle
sciocchezze inutili, e questa faccenda ne era
l’ulteriore conferma.
Bussò ma non ottenne risposta. Entrò piano nella
stanza buia, e riconobbe una sagoma sdraiata su
un fianco su un futon. Si avvicinò lentamente, e
si sedette vicino a lei, posandole dolcemente
una mano sulla spalla. “Fede…” Stava
singhiozzando.
Federica si alzò a sedere, riconoscendo la voce
della sorella. “Oh, ciao sorellina!”
“Prima ho sentito qualche spezzone di discorso
tra te e Jenny…”
“Ah…che ne pensi?"
“Che Tom sarà anche gentile e carino con tutti,
ma non credo che sia Santo Becker, non
credi?”
“Eh?”
“Dai, sorellina…i sorrisi che riserva a te non
li riserva certo a tutti!”
“Mah…non ne sarei così sicura…non hai sentito
Jenny? Secondo me ha ragione!”
“E anche se fosse? Voglio dire, se è gentile,
meglio! E’ un lato del suo carattere che
apprezzi, no?”
“Si, questo sì…ma come al solito…”
“Continua”
“Come al solito mi sono fatta i miei voli di
fantasia senza considerare il parere del diretto
interessato!”
“Chi lo sa…tutto può essere!” Fece un sorriso
malizioso
“E tu come lo puoi sapere!”
“Ehm…ecco…”
“Si…?”
“Secondo me è così! E’ palese!” “Non posso
dirgli cosa ho combinato! Come minimo mi scanna
viva!”
“Mmm…troppo ottimista!”
“No…”
“Vabbè, andiamo a dormire, dai! E’ stata una
giornata faticosa!”
Il giorno dopo tutti a colazione erano di buon
umore, rinfrancati dalla lunga dormita.
“Oggi che ne dite di visitare questo paesino? E’
qui vicino, ed è molto carino, ve lo assicuro!”
Disse Bruce, indicando la località sulla ormai
famosa cartina.
“Ok! Io ci sto!” disse Oliver
“Non dobbiamo andarci a piedi, vero Harper?”
intervenne Patty, al ricordo della massacrante e
inutile passeggiata del giorno precedente
“Spiritosa…” I due si fecero la linguaccia, che
scatenò come al solito l’ilarità generale.
Fede, che era stata piuttosto silenziosa
ripensando alla sera prima, osservò di fianco a
lei Memi ridere con Julian, con un lieve rossore
sulle guance. E davanti a loro, Danny, che li
osservava in silenzio spalmando da ormai qualche
ora della marmellata su di una fetta di pane
tostato… “Ehm…Danny…credo che ormai ce ne sia a
sufficienza…” Ridacchiò
“Come? Ah! Oh, sì!” Arrossì tutto d’un tratto,
posando il coltello e iniziando goffamente a
mangiare la fetta
Federica gli sorrise comprensiva…ormai per lei
era palese che Mellow fosse cotto marcio della
sorella, ed evidentemente lui, essendo un tipo
sensibile, aveva capito dell’infatuazione di lei
per Julian. Memi era piuttosto “testa di legno”
in queste cose…
“Povero Danny…forse è meglio che gli parli
appena capiterà l’occasione!”
Un’ora dopo erano tutti in strada aspettando il
pullman che li avrebbe portati nel paesino
scelto da Bruce. Appena salirono, tutti come al
solito corsero verso la fila dietro, che fu
occupata da Bruce, Benji, Mark, Oliver e
Tom.
Anche Danny, che avrebbe voluto sedersi almeno
vicino al suo amico Mark, visto che Memi era
tutta presa in una conversazione sulla moda
italiana con Amy, corse verso gli ultimi posti,
ma fu bloccato da una stretta al braccio. Si
voltò per vedere chi fosse, e vide Fede che lo
guardava con un’aria furba… “Ti siedi con me?
Che ne dici di fare due chiacchere?” Disse
strizzandogli l’occhio, rivolta verso la sorella
minore… “Ehm…ok…” Ribattè Danny imbarazzato
Si sedettero davanti, piuttosto lontani dagli
altri ragazzi.
“Danny, parliamoci chiaro.”
“Si?” Il poveretto stava arrossendo
vistosamente. Conosceva da anni ormai la
giovane, e sapeva che quando voleva sapeva
andare dritta al punto, anche troppo…
“Tu sei cotto di mia sorella, no?”
Ormai era paonazzo. Non c’era più via di scampo.
Lo sapeva bene. “Ehm…”
“Su, confessa”
Con quella ragazza era inutile tentare di
cercare una via di fuga. “Si nota così
tanto?”
“Beh, io lo noto!”
“Comunque sì…che ci posso fare?”
Fede gli diede un’amichevole pacca sulla spalla
“MA BRAVO IL MIO PICCOLO
DANNY!!!!!!!!!!!!!!!”
Il preso in causa le tappò la bocca con una mano
“Ecco, se riusciamo a non farlo uscire dai
confini nazionali è già qualcosa!”
“Lo so, lo so, è che sono contenta! Ma
tranquillo, questa cosa resterà il nostro
piccolo segreto! A meno che…”
“A meno che…?” Era terrorizzato…conosceva anche
le sue idee pazzoidi, purtroppo…e quando si
metteva in testa qualcosa…
“Elementare, mio caro Watson! A menco che tu non
glielo dica!”
“Umpf! Restiamo coi piedi per terra, tua sorella
è già innamorata di qualcun altro, e quel
qualcuno non sono di certo io!”
“Parli di Julian, non è vero?”
La guardò sorpreso…beh, in effetti anche lei
conosceva fin troppo bene la sorella “Si,
proprio lui!”
“Beh, io non me ne preoccuperei troppo!”
Incrociò le braccia, saccente
“Ah no?” Scosse la testa divertito
“No, secondo me è un’infatuazione
passeggera…credo che Memi abbia più o meno
idealizzato Julian come il tipo di ragazzo
perfetto, ma le passerà presto, vedrai! Solo che
dobbiamo farla un attimino cadere dalle
nuvole…già già!” Annuì col capo come per auto
complimentarsi delle sue idee.
“Mah…se lo dici tu…”
“Beh, comunque io sono dalla tua parte,
sappilo!”
“Lo so, lo so, grazie!”
Si sorrisero divertiti, e nello stesso momento
il pullman si fermò a destinazione, così si
alzarono per scendere assieme agli altri.
Fede si diresse verso gli scalini al centro
della vettura seguita da Danny, quando urtò la
spalla di qualcuno, che stava cercando di
scendere nel suo stesso momento ma che proveniva
dalla direzione opposta. Alzò gli occhi e si
trovò davanti Tom, che gli sorrise un po’
imbarazzato.
Lei invece scostò immediatamente lo sguardo da
lui, guardando verso il basso e scendendo
veloce, il tutto sotto lo sguardo basito degli
ultimi a scendere, ovvero Danny, Memi e
soprattutto Tom, che rimase un po’ dispiaciuto
della cosa…di solito Federica non gli aveva mai
negato un sorriso…che cosa poteva essere
successo? Forse Memi le aveva raccontato dei
discorsi della sera precedente, e…e dunque lei,
che al contrario non provava nulla, ora cercava
in tutti i modi di evitarlo? Guardò sconcertato
Melania, che capì subito cosa intendeva
chiederle…appena scesi dal pullman infatti lo
prese in disparte, e in tutta fretta, prima che
chiunque, ma soprattutto la sorella, li potesse
vedere o sentire, gli disse “Non pensare male,
assolutamente! Non le ho detto niente di ieri
sera, giuro! Non posso dirti niente,
però…tranquillo, ok?” e si affrettò a
raggiungere gli altri, lasciando comunque il
povero Becker in uno stato di confusione totale.
La truppa si mise in marcia. La giornata era
piena di cose da fare, prima visitarono il
delizioso centro storico del paese, poi un museo
e nel pomeriggio era in programma la visita al
templio, dove avrebbero potuto dire una
preghiera che gli portasse fortuna in amore e
nella vita…
Ma adesso era il momento del pranzo! Come
consigliato dal sognor Harper, si recarono in
una carinissima locanda dove si abbuffarono dei
prodotti tipici della regione…Dopo mangiato,
prima di riprendere la camminata verso il
templio, si concessero un po’ di riposo
all’interno del parco cittadino, dove seduti
sull’erba si godettero il caldo ma ancora
piacevole sole estivo.
Fede era sdraiata un po’ in disparte, godendosi
i raggi solari da sotto i suoi occhiali da sole,
quando sentì un tocco leggero sulla sua spalla.
Si alzò sui gomiti, e tolse gli occhiali
strofinandosi gli occhi infastiditi dalla forte
luce. “Oh, Amy!” Le due ragazze si sorrisero.
“Senti…volevo chiederti una cosa…” si sedette a
sua volta vicino a lei “Forse mi prenderai per
stupida, ma…” arrossì livemente
“Ma figurati! Dimmi!”
“Mi vergogno un po’ a venirti a parlare di
questo, ma…ecco,beh…tua sorella…secondo te…ha
una cotta…ehm…per Julian?”
Fede si rizzò dritta a sedere di colpo “Come
scusa???”
“No, ecco, vedi, è che…mi sembrava…”
“Oh mio Dio! Adesso che le dico? Ma perché la
mia cara sorellina mi fa cacciare sempre in
questi pasticci?”
“OH! Ma no!!! Figurati!!! Eheh!!! Perlomeno…a me
non è sembrato!!!”
“Ah…allora era solo una mia impressione! Lo
sapevo!” Le sorrise, sembrava leggermente
sollevata “Scusa se ti ho disturbato” Fece per
alzarsi, ma Fede la bloccò “Secondo me…anzi, ne
sono certa, in fondo in fondo le piace Danny! E’
da quando sono piccoli che è così! Fidati!” Le
disse con un sorriso caloroso, a cui la ragazza
rispose grata “Beh, anche lui mi pare
interessato!” E risero insieme, sollevate ognuna
per i propri motivi “Ehm…è la verità…più o
meno!Coff coff!”
Dopodiché fu il turno del templio, dove tutti i
nostri eroi espressero in silenzio i loro
desideri d’amore, di calcio e di
vita…
Eccomi qua!!! Come vi pare il capitolo 7? Mi
raccomando, aspettiamo sempre i vostri commenti
e intanto ringrazio di cuore tutti coloro che ci
recensiscono da quando questa ff è nata!
In particolare questo capitolo 7 è stra-dedicato
alla mia mico sorella Chiara, lettrice fedele e
sostegno morale da ormai quasi dieci anni!
Thanks tesoruccio!!! Tvtb!
E grazie anche a Marta, un’altra mia carissima
amica che sono sicura leggerà questa fic e a cui
prometto una crepes alla nutella! Ma io però con
la panna montata! ^________- (Ehm…è una lunga
storia, non preoccupatevi!)
Visto che ci sono…volevo fare un po’ di
pubblicità occulta al mio blog! L’indirizzo è
http://www.fedechan84.splinder.com/ e se voleste
farci un salto e lasciare magari un commentino
sarei felicissima!
Ora che dire…vi aspetta un altro bellissimo e
movimentatissimo capitolo scritto dalla
bravissima Memi!Che volete di più, un amaro
Lucano? ;P
Noi ci rivediamo al capitolo 9! (Mamma mia, non
mi sembra vero di aver già 9 capitoli…sembra
ieri che l’idea è nata!)
Un mega bacione a tutti!
Fedechan
|
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Capitolo 8 *** Tutta colpa di mia sorella! ***
La vacanza
LA VACANZA di Memi e
Fedechan
Capitolo 8: Tutta colpa di
mia sorella!
Se Bruce
non avesse proposto quel picnic in riva al
fiume... Se gli altri non avessero accettato...
Se Mark e Benji fossero andati un po’ più
d’accordo... Se Memi non si fosse intromessa...
Se Fede avesse capito prima... Se...beh, se le
cose fossero andate diversamente, a quell’ora
probabilmente Holly non sarebbe paonazzo, Fede
non avrebbe preferito sprofondare sei mila metri
sotto terra, Memi non avrebbe cercato un posto
in cui nascondersi e Tom non sarebbe bagnato
fradicio!
Ma andiamo per ordine.
Tutto era cominciato quella mattina quando,
seduti come sempre per la colazione, i ragazzi
avevano deciso, di comune accordo e sotto
richiesta di Bruce, di organizzare un bel picnic
nei pressi di quel famoso fiumiciattolo che
sgorgava lì accanto. Gentilmente la signora
Harper procurò loro alcune vivande, mentre al
resto si occuparono Jenny, Eve, Memi e Fede
andando al supermercato giù in paese. Erano le
undici e mezza quando si ritrovarono fuori al
porticato dell’albergo termale.
“Allora, avete preso tutto?” si informò Bruce
dando una sbirciatina alle buste che la sua
ragazza aveva tra le mani.
“Fermo lì!” gli mollò un ceffone sulle mani
Evelyn. “Non si tocca, capito?” lo guardò
intimidatoria.
Bruce deglutì, annuendo terrorizzato.
“Bene!” fu la risposta di Eve, che sorrise
compiaciuta.
“Voi siete pronti?” domandò Jenny rivolta ai
ragazzi.
Questi, allora, si misero prontamente gli zaini
in spalla e annuirono.
“Vuoi una mano con la spesa?” le si avvicinò
gentilmente Philip, togliendole una busta dalle
mani.
Jenny arrossì lievemente a quel gesto, ma non
poté fare a meno di rivolgergli un’occhiata
ricolma di gratitudine.
“Aspetta, ti aiuto” anche Tom si era avvicinato
a Federica e le aveva preso gentilmente tutte le
buste.
Fede arrossì seduta stante, così, per cercare di
nascondere il suo imbarazzo, scostò il capo da
un’altra parte. Tommy rimase piuttosto male
della cosa. Non riusciva a capire. Memi gli
aveva chiaramente detto di non aver detto nulla
alla sorella circa la loro conversazione, ma
allora perché Fede si comportava in modo così
scostante con lui? Che gli avesse fatto
involontariamente qualcosa?
Mentre Tom si lambiccava il cervello alla
disperata ricerca di una soluzione, Mark e Benji
si erano avvicinati contemporaneamente a Memi,
che era carica di buste.
“Da qua, Memi, le porto io!” fece per prendere
le buste Benji, ma stavolta fu Mark a precedere
lui.
“Lascia perdere, Price, prima che combini un
macello!” sghignazzò divertito.
“Ehi! Qua se c’è qualcuno inetto, quello sei
proprio tu, caro il mio tigrotto!” lo guardò
sardonico Benjamin, arricciando le labbra in un
sorriso di compiacimento.
“Tigrotto a chi?” si scaldò immediatamente Mark.
“Ripetilo se ne hai il coraggio!”
“Non credevo che oltre ad essere un troglodita,
tu fossi anche sordo, tigrotto!” lo
beffeggiò l’altro, evidentemente divertito.
Holly, che stava osservando la scena come tutti
gli altri, li guardò basito. “Oh, no! Ecco
che ricominciano!”, sospirò spossato.
“Non azzardarti mai più, caro il mio damerino da
strapazzo, se non vuoi che ti cambi i
connotati!” ringhiò furioso Lenders.
“Mark, ti prego...” tentò di dire Melania, che
era arrossita come un peperone per l’imbarazzo.
“Oh, ho, sto tremando dalla paura!” ribatté nel
frattempo Benjamin, per nulla intimorito.
“Argh! Price!!” Mark stava per mollargli un
cazzotto, se non fosse intervenuto a porre fine
alla discussione Holly.
“Per favore, ragazzi, non ricominciate!” Oliver
si frappose tra i due.
“Ha cominciato lui!” si indicarono
contemporaneamente i due chiamati in causa, per
poi ribattere subito dopo “No, tu!”, e dopo
ancora “Tu, ho detto!”. Avrebbero continuato
così a lungo se Holly, francamente stanco di
quei continui battibecchi, non li avesse messi a
tacere con un urlo.
“BASTA!! Adesso basta!” gridò con i nervi a fior
di pelle.
Gli altri ragazzi, Mark e Benji compresi, lo
guardarono allibiti. Mai una volta avevano visto
il capitano così arrabbiato. Mai!
“Voi due!” si rivolse ai due litiganti in tono
minaccioso. “Se non vi sopportate, smettetela di
punzecchiarvi a vicenda e evitatevi il più
possibile, cavolo!” si allontanò ancora
visibilmente innervosito e blaterando qualcosa
di incomprensibile.
Sia Mark che Benji (ma anche tutti gli altri!)
lo guardarono allontanarsi sbalorditi, ma poi
subito si riscuoterono e, dopo essersi lanciata
vicendevolmente un’occhiataccia che voleva dire
“E’ tutta colpa tua!”, si allontanarono a loro
volta.
I rimanenti scuoterono il capo rassegnati. Certo
che quei due erano proprio impossibili! Se erano
riusciti a piegare anche la proverbiale pazienza
del capitano, significava che erano veramente
assurdi!
Senza perdere altro tempo anche gli altri
ragazzi si avviarono alla volta del
fiumiciattolo. E, alla fine, fu Danny ad aiutare
gentilmente Melania a portare le buste della
spesa.
Federica stava chiacchierando allegramente con
Evelyn, quando sopraggiunse Tom.
“Fede?” la chiamò.
Al solo sentire il suo nome pronunciato dalla
voce dolce e pacata di Becker, il cuore di
Federica sobbalzò per poi battere furiosamente
in petto.
“T...Tom” balbettò arrossendo lievemente.
Evelyn, percependo la strana aria che si era
creata all’arrivo del ragazzo, capì che era
meglio lasciarli soli.
“Scusate, vado...” si guardò attorno alla
ricerca di una scusa. “Bruce! Vado dal mio
tesoruccio!” fece trionfa, accomiatandosi.
Federica fece per dirle qualcosa, ma la ragazza
era già partita in quarta senza lasciarle il
tempo di ribattere. Rimasta sola con Tom,
Federica sentì il cuore palpitarle e una forte
ondata di felicità investirla.
“Senti, Fede” cominciò Tommy, facendosi
coraggio.
“S...si?” mormorò imbarazzata lei.
“Io, ecco...mi chiedevo se per caso...non
so...se ti avessi fatto involontariamente
qualcosa” Becker girò leggermente il capo per
cercare di nascondere il suo imbarazzo, ma sentì
ugualmente lo sguardo interrogativo che la
ragazza gli lanciò.
“Voglio dire” continuò allora lui, cercando di
apparire calmo. “Ultimamente mi è sembrato che
tu mi evitassi un po’, ma può darsi anche che
sia solo una mia impressione e...”
A quelle parole il volto di Fede si ammorbidì.
Come era dolce Tommy... Forse Memi aveva avuto
ragione. Forse...il cuore le balzò nel petto a
quel pensiero, ma...forse c’era una minima
possibilità che lui...che anche lui potesse
ricambiare al suo amore. “Oh, speriamo che
sia così!”, pregò tra sé e sé Federica,
speranzosa e leggermente imbarazzata.
“No” lo interruppe allora, rivolgendogli uno dei
suoi migliori sorrisi. “Non mi hai fatto nulla,
Tom, davvero!” assicurò.
Il ragazzo sembrò un tantino esitante, ma poi
subito sul suo volto comparve un’espressione di
assoluta felicità.
“Sul serio?”
“Ma certo!” assicurò lei. “Anzi, scusami se per
caso sono stata scostante con te, io...”
Tom scosse il capo. “Non preoccuparti, non fa
niente” le rivolse un dolcissimo sorriso.
Federica sentì le guance colorarsi di rosa, ma
non ci badò molto e al contrario ricambiò al
sorriso.
“Allora, cosa mi racconti di bello?” fece tutta
sorridente lei.
Tom la guardò ancora per un istante in silenzio,
pensando a quanto fosse tremendamente carina
quella ragazza. E a quanto ne fosse cotto. Ma
poi si riscosse di fronte all’occhiata
interrogativa della giovane e iniziò a parlarle
di alcuni episodi della sua vita in Francia.
Anche Danny e Memi stavano chiacchierando
allegramente.
“Oh, Danny! Mi è successa una cosa bellissima!”
proruppe d’un tratto la ragazza, incapace di
trattenersi oltre.
Il giovane la scrutò attentamente, cercando di
nascondere il turbamento che stava provando in
quel momento.
“Mi sono...” si guardò attorno circospetta prima
di avvicinarsi all’orecchio dell’amico. “Mi sono
innamorata!” dichiarò tutta contenta, facendosi
sentire solo da lui.
“Ah...” fece non troppo entusiasta Danny. Allora
era di questo che voleva parlargli...
“E sai di chi?” continuò la ragazza senza notare
il tono della sua voce. “Di Julian Ross!”
aggiunse subito dopo, alle stelle.
Danny sentì una fitta al cuore a quelle parole.
“Come se non lo sapessi già…”
“Lui è così bello! E poi è dolce, gentile,
sensibile,...” Melania iniziò l’elenco delle
doti del Principe del calcio, senza notare
l’espressione profondamente delusa sul volto
dell’amico.
“Ma perché”, si chiese Mellow esasperato,
passandosi una mano tra i capelli scuri “Memi
si innamora sempre degli altri e mai…mai di
me?” Arrossì al pensiero e scostò lo sguardo
dalla ragazza, sperando che lei non si
accorgesse dell’espressione imbarazzata sul suo
volto. Ma Melania era troppo presa a contemplare
il suo Julian per accorgersene.
“Tu credi che io abbia qualche possibilità con
lui?” gli arrivò dritta la domanda della
giovane.
Danny si volse verso di lei e si accorse che lo
stava guardando speranzosa. Una nuova fitta al
cuore lo colse. Che doveva dirle adesso?
“Non lo so” scosse le spalle, per nulla
interessato.
Memi rimase molto male di quella risposta. Ma
che aveva Danny? Perché si comportava in quel
modo? Se non avesse saputo che era praticamente
impossibile, avrebbe detto che all’amico
quasi gli faceva piacere che lei non aveva
possibilità con Julian. Ma poi si diede
mentalmente della stupida. “Perché mai non
dovrebbe fargli piacere?!”, si ammonì
mentalmente.
“E comunque, non dimenticarti di Amy” la voce di
Danny le arrivò dritta al cuore come una
pugnalata.
Melania abbassò il capo, mesta. Danny aveva
ragione. Come aveva detto anche Eve, Julian non
aveva occhi che per Amily. Che speranze poteva
avere lei, allora? Alzò lo sguardo e il cuore le
balzò in petto quando vide, poco davanti a loro,
Julian chiacchierare allegramente con Amy.
“Memi” la richiamò Danny, apprensivo, vedendola
così triste.
“Lo so che Amy ha più speranze di me, però...che
ci posso fare se mi piace?” lo guardò con occhi
luccicanti.
Danny la guardò, ma non disse nulla. Dopotutto,
che poteva dirle?
Appena arrivarono a destinazione, si misero
tutti subito al lavoro. Era l’ora di pranzo
ormai e avevano una fame pazzesca! Avevano
scelto un posticino appartato ai piedi del
fiumiciattolo, dove l’erba fresca cresceva
rigogliosa.
“Questo posto è perfetto!” sentenziò Patricia,
soddisfatta.
“Fede, mi aiuteresti con queste?” Amy accennò
alle buste.
La giovane italiana annuì, contenta, ed andò ad
aiutare la manager.
“Noi pensiamo al barbecue” si fecero avanti
Philip e Julian. “Ma avremo bisogno di un po’ di
legna”
“Ci penso io!” si offrì immediatamente Memi.
“Aspetta, ti aiuto” Holly le sorrise,
ricambiato, e i due si avviarono verso la
boscaglia lì accanto.
Ma passando davanti a Mark e Benji, il bel
capitano non poté fare a meno di lanciare loro
un’occhiata severa, come a volersi raccomandare.
“Prendi quelle a terra, Memi” Holly accennò ai
pezzi di legna gettati casualmente a terra.
“Si!” annuì entusiasta Melania, iniziando a
raccogliere i pezzi di legna da terra.
Anche Oliver si diede da fare per procurare la
legna. Sul suo volto era tornata la sua solita
espressione allegra, in totale contrasto con
quella che aveva rivolto poco prima ai due
amici. Ma adesso la mente del ragazzo era
occupata da tutt’altri pensieri. Si era offerto
volontariamente di andare a raccogliere le legne
per il barbecue per poter parlare liberamente
con Memi. Voleva assolutamente chiederle cosa
Federica provasse per Tom. Era da quando l’amico
gli aveva confessato di essersi invaghito della
ragazza che pensava di parlarle. Anche se in un
primo momento aveva pensato di andare dalla
diretta interessata e chiedere a lei. Ma quando
poi aveva visto Memi parlare con Tom una di
quelle sere, aveva cambiato idea. Forse, anziché
andare direttamente da Fede, poteva chiedere
alla sorella. Le aveva viste sempre molto unite
e probabilmente Melania sapeva cosa stesse
succedendo tra i due. Oltretutto così avrebbe
potuto risparmiarsi una figurella con Fede nel
caso lei, alla sua domanda (diciamolo pure)
inopportuna, gli avesse detto di farsi gli
affari suoi.
Oliver trasse un profondo respiro, deciso più
che mai a trovare una risposta alla sua domanda.
“Memi, senti” iniziò, serio.
“Si?” lo guardò interrogativamente Melania,
smettendo per un istante di fare quello che
stava facendo e volgendosi verso di lui.
Holly arrossì leggermente sotto lo sguardo
indagatore di lei, ma, mettendo fondo a tutto il
suo coraggio (che mai gli era mancato in
campo!), decise di continuare la conversazione.
“Lo so che non sono affari miei, ma...ecco, mi
chiedevo se tua sorella...voglio dire, se tu sai
cosa Federica provi per...per Tom” arrossì
seduta stante a quelle parole, ma non si lasciò
vincere dall’imbarazzo. “Ho...ho pensato di
chiedere a te perché tu sei sua sorella e
sicuramente saprai qualcosa più di me. E poi
l’altra sera, quando tu e Tom vi siete parlati,
ho pensato che è di lei che parlavate e...” ma
si interruppe di fronte alla risata cristallina
della ragazza.
Holly la guardò sorpreso di quel gesto, ma Memi
non riuscì a trattenersi dal ridere.
“Scusa, scusami...” mormorò quando si fu
calmata, poco dopo. “Non volevo, è solo
che...beh, eri così buffo!” scoppiò nuovamente a
ridere, imitata da Oliver.
L’impaccio se ne andò grazie a quell’innocente
risata e poco dopo, quando ritornarono seri,
Melania si apprestò a rispondere alla sua
domanda.
“Si, comunque, è di lei...di Federica che
parlavamo io e Tom” spiegò Memi, rivolgendogli
un meraviglioso sorriso.
“Io...” arrossì lievemente al ricordo. “Io gli
ho chiesto cosa pensasse di mia
sorella...se...se le piacesse, insomma”
“Memi!” una voce spossata irruppe tra i due.
Holly e Memi si voltarono e per poco non
urlarono quando, davanti ai loro occhi, comparve
la figura familiare di Federica. La ragazza era
andata a vedere se non servisse una mano con le
legna, quando aveva sentito Holly parlare con la
sorella. Ed era stato allora che aveva scoperto
cosa aveva combinato Melania!
“Fede” impallidì Melania.
“Adesso mi scanna!”, pensò terrorizzata.
“Non posso crederci...perché gli hai parlato,
Memi? Perché hai parlato con Tom??” Federica si
avvicinò minacciosa alla sorella, che si
guardava disperatamente attorno alla ricerca di
un nascondiglio.
“Io...” tentò di difendersi l’altra, mentre
Holly assisteva alla scena paonazzo in volto.
“Adesso non avrò più il coraggio di guardarlo
negli occhi!” si portò le mani in volto Federica
per cercare di nascondere il rossore che le
disegnava le guance.
“Ma...” Melania stava per dirle che non doveva
preoccuparsi, perché tutti i suoi sogni si
sarebbero presto realizzati visto che anche Tom
ricambiava al suo amore, se non avessero sentito
quello “SPLASH” poco promettente...
“Hai visto che hai combinato, Lenders?” attaccò
subito briga Benji non appena Holly si fu
allontanato.
“Cosa?!” si inalberò immediatamente Mark.
“E’ tutta colpa tua se Holly ce l’ha con noi!”
gli puntò un dito contro, minaccioso.
“Mia?! Senti, portieruncolo da quattro soldi,
devo ricordarti che sei stato tu a iniziare?” lo
guardò altrettanto intimidatorio.
“Tsk!” incrociò le braccia al petto Benji.
“Adesso va a vedere che la colpa è pure
mia!”
“Certo che lo è!” ribatté energico Mark.
“Senti, razza di troglodita, non ho alcuna
voglia di mettermi a litigare con te per una
cosa che non ho commesso io!” si infuriò a sua
volta Price.
“Certo, come no!” sorrise ironico Mark. “Signori
e signore vi presento santo Price! Applaudite,
prego!” si rivolse agli altri con fare scenico.
Di fronte allo sguardo furibondo del portiere, e
in mancanza del solito paciere Holly, Tom decise
che era meglio intervenire.
“Ragazzi, smettetela di litigare, state dando
spettacolo” fece notare gli occhi curiosi di
quelle poche persone che come loro avevano
deciso di riunirsi lì in riva al fiume.
“Dillo a lui!” risposero in contemporanea i due
contendenti, guardandosi in cagnesco.
“Price!”
“Lenders!”
Si gettarono un’occhiata fulminea, poi, incapaci
di trattenersi oltre e incuranti degli sforzi di
Tom di farli riappacificare, i due si
avvicinarono l’un l’altro minacciosi.
“Adesso te la faccio vedere io, razza di pallone
gonfiato!” alzò il braccio per tirargli un pugno
Mark.
“Non vedo l’ora di gonfiare quella tua faccia di
bronzo, Lenders!” ribatté a tono Benji, per
nulla intimorito.
“Ragazzi, per favore” ritentò Tom, frapponendosi
nuovamente tra i due.
“Fatti da parte, Becker, non sono affari che ti
riguardano!” lo scantonò Mark.
“Si, spostati Tom. Questa è una cosa tra me e
Mark!” diede man forte Benji, pronto a darsele
di santa ragione con il rivale.
“Ragazzi, non è il caso di...” provò ancora
Tommy, ma venne interrotto dalle mani dei due
ragazzi che lo spinsero indietro.
Lo spinsero indietro e...
SPLASH!!
Tom, troppo vicino al fiume, ci cadde sano sano
dentro sotto lo sguardo allibito di tutti.
“Cosa è stato?!” accorsero anche Holly, Fede e
Memi dalla boscaglia lì accanto.
Patty accennò ancora esterrefatta a Tom e
subito...scoppiò l’ilarità generale!
Tom se ne stava semi-sdraiato nel fiumiciattolo,
con il volto ancora incredulo e inzuppato dalla
testa ai piedi! Il giovane gettò un’occhiata
inceneritore ai “colpevoli”, vale a dire a Mark
e Benji, che tentavano in tutti i modi di
trattenere una risata. Ma di fronte alla scena,
non poterono non scoppiare a loro volta a
ridere, anche se questo, poveri loro, sarebbe
stata la loro fine!
Allora? Che dite, si sono movimentate le
cose? ^__- E comunque non temete, perché nel
prossimo capitolo ne vedrete ancora delle
belle!!
Intanto, dedico questo capitolo alla mia
collega/sorellina Fedechan! ^…^
Dette queste poche parole e ringraziando
nuovamente tutti coloro che continuano a
recensire la storia (GRAZIE, grazie mille!!), vi
lascio al prossimo fantastico capitolo di “La
Vacanza”! Mi raccomando, rimanete con noi!! ^^
Memi
|
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Capitolo 9 *** Maglie bagnate e frasi non dette ***
La vacanza
LA VACANZA di Memi e
Fedechan
Capitolo 9: Maglie bagnate e
frasi non dette
Tra le
risate di tutti, i colpevoli si decisero
finalmente a dare una mano al povero Tom, che
però alla vista dei due si alzò da solo
sbruffando e si andò a sedere sull’erba
sgocciolando da tutte le parti.
Al che Jenny gli si avvicinò, e, materna, gli
porse un po’ di fazzoletti di carta, l’unica
risorsa disponibile per asciugarlo. “Però
dovresti toglierti almeno la maglia, Tommy, o ti
prenderai una broncopolmonite!”
Mentre Philip guardava impietrito la sua
manager, che sembrava non cogliere implicazioni
in quella innocente richiesta, Tom era virato in
dieci colori diversi.
In condizioni normali non avrebbe avuto alcun
problema a fare una cosa di questo genere,
dopotutto conosceva i ragazzi e le ragazze da
una vita, e queste ultime tra l’altro erano
anche le manager…ma la presenza di una certa
ragazza italiana lo imbarazzava non poco,
ultimamente.
“Ehm…no, non importa…c’è un bel sole, asciugherò
presto!”
Ma Patty continuò a far valere le tesi
dell’amica, ma con una vena maliziosa in
più…ormai aveva capito la situazione, e la cosa
la divertiva non poco…
“Tom, non fare il timido! Guarda che ormai qua
ti conosciamo tutti! O quasi…” si girò verso
Federica, che aveva assunto un colorito non
molto lontano da quello di Becker, e le fece
l’occhiolino.
Danny, che era vicino alle due italiane, decise
che era meglio intervenire “Nessuno ha una
maglia da prestargli?”
Tom lo guardò riconoscente come non mai, ma
purtroppo nessuno esaurì la richiesta…Il fiume
era relativamente vicino all’albergo degli
Harper, quindi nessuno aveva portato
ricambi.
Oliver intervenì, capendo la situazione in cui
si trovava l’amico. “No, credo proprio che non
ci sia nessuno…potremmo fare una corsa in
albergo a prenderti una maglia di ricambio…credo
che Mark e Benji siano molto contenti di porre
rimedio al guaio che hanno combinato…vero?”
disse, guardando torvo i due.
“Ehm…certo Holly! Ci va lui!” Il portiere indicò
Lenders, che subito inveì contro l’altro “Guarda
che sei stato tu a spingerlo, mezza
calzetta!”
“Come, scusa?”
Tutti si guardarono sconsolati…quei due erano
irrecuperabili. Julian decise di intervenire
prima che qualcun altro si ritrovasse di colpo
nel fiume… “Ok, ok, ragazzi, basta! Sentite,
vado io se per voi va bene, tanto mi sono
accorto che ho dimenticato in stanza la macchina
fotografica che avevamo preso io ed Amy, così
recupero anche quella, ok?”
“Ti accompagno, capitano!” disse sorridendo Amy,
subito ricambiata
“Grazie, ragazzi, siete veramente gentili!” Li
ringraziò Tom, dopodiché i due si avviarono
verso l’albergo.
Dopo un attimo di silenzio generale, Tom, che
ormai si credeva “salvo”, si vide attorniato da
tutte le ragazze presenti, con un’espressione in
volto che non prometteva nulla di buono…
“Tommy…” iniziò Memi “comunque, il rischio della
broncopolmonite resta…” continuò Patty “…quindi,
se non vuoi rischiare di vedere i prossimi
campionati dalla panchina…” si fece avanti Jenny
“devi toglierti la maglia!” finì ridendo
sguaiatamente Benji, che si era associato alle
ragazze con l’unico scopo di vedere imbarazzato
il calmo e pacato Becker, che lo fulminò con
un’occhiataccia. Ma ormai tutti stavano ridendo,
Federica compresa, e ad un tratto Benji, Mark e
Bruce si avventarono sopra, riuscendo a
togliergli di dosso la maglia fradicia, e il
poveretto si ritrovò davanti tutti gli esponenti
femminili del gruppo che lo osservavano con aria
ammirata… “E bravo il nostro Tommy!” Rise Patty,
seguita dalle altre.
Memi non perse l’occasione di dare scherzose
gomitate alla sorella che era in uno stato di
trance totale, rossa all’inverosimile…
“Eheh…l’ho sempre detto che mia sorella ha degli
ottimi gusti, in fatto di ragazzi!” La schernì
ridendo accompagnata da Patty, ma la risposta fu
uno sguardo omicida “Sorellina…non scherzare
troppo, tu, dopo dobbiamo fare un discorsetto,
io e te.” “Ehm…come vuoi…” disse, smettendo
all’istante di ridere e abbassando lo sguardo a
terra.
“Si è arrabbiata sul serio…?”
Intanto, sulla strada per l’albergo degli
Harper, due ragazzi camminavano ridendo…
“Aiuto, che ridere la scenetta di Tom!”
“Si, e hai visto com’era infuriato?”
“Già! Tom Becker, il ragazzo più buono e calmo
di questo mondo!”
“Hai ragione, Amy, non l’avevo mai visto così
arrabbiato! Credo che ora Benji e Mark dovranno
trovare alla svelta un modo per farsi
perdonare!”
La ragazza assunse all’improvviso un’espressione
pensierosa… “Sai, credo anche di sapere il
motivo per cui se l’è presa tanto!”
“Federica?”
“Cosa?!? Come hai fatto?!”
“Eheh…penso proprio che a volte voi
sottovalutiate un po’ troppo noi maschi…”
“Uhm, mi sa che hai ragione!” Gli sorrise
“Beh, non era difficile capirlo…credo sia
abbastanza evidente che Tommy sia cotto di lei!”
“Essì…da quando sono arrivate, Fede e Memi hanno
portato parecchie novità, non trovi?”
“Già!”
“E sentiamo, signor so-tutto-io, vediamo se si è
accorto di un’altra cosa…”
“Come?”
“Beh, se ormai è palese che Federica sia cotta
di Tom…anche Memi…”
“Melania?”
“Si, proprio lei!”
“Anche lei…?”
“Di chi, secondo te?” La ragazza lo guardò
maliziosamente
“Beh, vediamo…da quel che ho capito Danny è un
suo vecchio amico…potrebbe essere, no?”
“Uhm…fuochino…ma non è proprio così!”
“Come fuochino? O è lui o non è lui!”
“Ecco…è una lunga storia…me l’ha raccontata
Federica…praticamente Memi e Danny sono sempre
stati amici, e fin da piccoli si sono anche
piaciuti…o almeno secondo Fede…”
“Ah!”
“E a quanto pare, Danny è cotto di lei, mentre
Melania si è presa una super-mega cotta
per…”
“…per?”
Amy distolse lo sguardo da lui, un po’
intimidita dalle parole che stava per dire…era
da tanti anni che si conoscevano, ormai, ma ogni
discorso che riguardasse anche da lontano un
qualsiasi sentimento…beh, era ancora un tabù
“…Per te, sciocco, non l’hai ancora capito?”
Disse sorridendo intimorita
Il ragazzo sembrò non afferrare il concetto… “Di
me??! Ma dai!!!”
I due camminarono in silenzio per qualche
istante. Amily aspettava una sua risposta,
desiderava averla. Non capitava mai che loro
incorressero in discorsi di questo tipo, ed era
strano parlarne…ora perlomeno sperava nella
possibilità di avere qualche informazione in più
da Julian. Chissà, magari ne sarebbe venuto
fuori che era innamorata di qualcuno, oppure che
nessuna delle sue tante fans gli
interessava…qualunque cosa, anche la più
difficile da digerire, ma era importante per lei
sapere la verità...dopo tanti anni dopotutto era
giusto chiarirsi le idee…in qualunque modo.
Fissò il ragazzo, che sembrava assorto nei suoi
pensieri, fino a quando arrivarono alla locanda.
Lì presero le chiavi e raggiunsero la camera dei
ragazzi, dove Julian prese una maglia dalle cose
di Tom, dopodiché uscirono, sempre in silenzio.
Amy si voltò verso il suo capitano, e vide che
stava sorridendo tra sé… “Perché ridi, se
posso?”
“Oh, beh, niente di speciale…pensavo al povero
Danny”
“A Danny? Perché?”
“Se è vero quello che ti ha detto Federica, cioè
che è una vita che è cotto di Melania e lei non
sembra nemmeno lontanamente accorgersene…beh,
poveretto!”
“Antipatico! Non mi sembra il caso di prenderlo
in giro!” Amy strinse i pugni irritata
Il ragazzo la fissò stranita “Scusa, scusa! Non
credevo avessi tanto a cuore la questione!”
“No, è che…ecco…capisco bene la situazione!”
“In che senso?”
“So che una cosa del genere può fare molto male,
credimi!” Lo fissò seria.
“Ma…” Le parole di Julian furono interrotte dal
vociare di Oliver, che vedendoli dalla riva,
stava andando incontro ai due. “Ehi, ragazzi!”
Li raggiunse “Menomale che siete arrivati! Credo
che il povero Tommy vi farà una statua! Benji e
gli altri gli si sono avventati sopra e gli
hanno tolto la maglia, le ragazze fanno i loro
soliti commenti, Fede è più rossa di un peperone
e lui sta per avere una crisi cardiaca!”
Al che i tre risero di gusto, correndo verso il
poveretto che accolse il loro arrivo con un
sorriso enorme…
“Grazie, ragazzi, vi devo la vita!” Disse
infilandosi svelto la maglia.
Tra le risate di tutti, arrivò il richiamo tanto
atteso di Philip, che annunciò che il pranzo era
pronto.
Tutti si sedettero in allegria, ma Amy
continuava a pensare alla situazione che si era
creata poco prima con Julian, si chiedeva se
avesse potuto capire prima o poi come si era
sempre sentita…
Nello stesso tempo, Memi ed Oliver erano seduti
in un angolo vicino a Fede, continuando ad
osservare quest’ultima pieni di sensi di colpa,
soprattutto la sorella…si chiedeva se avrebbero
potuto chiarire, e se l’avrebbe mai potuta
perdonare per essersi intromessa così nella sua
vita privata…
Ecco qua ragazzi! Che ve ne pare? ^___^
Scusate tantissimo il ritardo, ma come vi avevo
annunciato, l’inizio dell’Università significa
anche molto meno tempo per scrivere…comunque vi
prometto che in futuro cercherò di metterci il
meno tempo possibile!
Per il momento aspetto da voi tantissimissimi
commenti, e vi lascio al 10° capitolo!
Ricambiando la dedica nel capitolo 8, dedico
interamente il capitolo alla mia sorellina Memi!
Alla prossima!
Fedechan
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Capitolo 10 *** Incertezze ***
La vacanza
LA VACANZA di Memi e
Fedechan
Capitolo 10:
Incertezze
Uno...due...tre...
Appena tre salti.
Melania sbuffò. Nemmeno a lanciare i sassolini
in acqua era fortunata quel giorno. Certo che si
era messa in una situazione proprio complicata!
Federica ce l’aveva con lei perché aveva
scoperto che aveva parlato con Tom, Julian non
aveva occhi che per Amy e persino Danny era
particolarmente strano quel giorno!
Istintivamente Memi se ne chiese il motivo.
Insomma, che motivo aveva Danny per comportarsi
a quel modo?!
“Memi?” la chiamata in causa sobbalzò
spaventata, per poi sorridere quando vide la
sorella ritta di fronte a lei.
“Fede” sorrise appena mentre Federica le si
sedeva accanto.
Melania sapeva già cosa volesse la sorella da
lei. Voleva sgridarla per quello che aveva
combinato con Tom, e dopotutto ne aveva tutte le
ragioni di questo mondo. Insomma, non erano
fatti suoi eppure lei ci si era voluta
immischiare lo stesso.
“Senti” Memi si fece coraggio e iniziò a
parlare. “Lo so che sei arrabbiata con me per
via di Tom e ne hai tutte le ragioni di questo
mondo, ma se mi lasci spiegare, io...”
“Non sono arrabbiata con te” la interruppe
Federica, sorridendole dolcemente.
“Eh?” la guardò sconcertata la sorella.
Possibile...?
Fede, allora, abbassò il capo e sospirò
amareggiata. “Mi dispiace, prima sono stata un
po’ dura con te, non volevo” si scusò.
Melania sbatté più volte le palpebre,
chiedendosi se per caso non stesse sognando. Ma
non doveva essere lei a chiederle scusa? E
allora perché Federica lo stava facendo al suo
posto? Non riusciva a capire.
“No” scosse il capo Memi. “Tu non mi devi alcuna
scusa. Sono stata imperdonabile, avrei dovuto
farmi gli affari miei, avevi ragione tu...solo
che...mi dispiaceva vederti così e allora...” si
rannicchiò su se stessa, appoggiando il capo
sulle ginocchia.
Federica la guardò dapprima sorpresa, poi
addolcita. “Scusami per averti fatta
preoccupare” le sorrise dolcemente e prese a
carezzarle affettuosamente i lisci capelli
castani.
“Sono perdonata?” Memi la guardò speranzosa e
Fede non poté fare a meno di sorriderle.
“Ma certo!” la rassicurò, sfoderando uno dei
suoi migliori sorrisi.
Dopotutto anche lei era in parte in torto.
Certo, era vero che la sorella aveva parlato con
Tom senza il suo permesso e, soprattutto, senza
dirglielo, ma...non aveva forse fatto anche lei
la stessa cosa con Danny? La verità era che
erano due impiccione croniche!
“Piuttosto, come va con Danny?” cambiò discorso
Federica.
Melania a quella domanda le lanciò dapprima
un’occhiata interrogativa, poi sospirò desolata.
“Non lo so...Danny è strano ultimamente”
confessò.
“Che intendi dire?” chiese Fede sinceramente
interessata.
Memi scosse le spalle. “Boh, non lo so nemmeno
io, solo che...prima ad esempio, quando gli ho
rivelato di essermi innamorata di...di Julian”
arrossì nel pronunciare il suo nome. “Danny ha
fatto una strana faccia. Se non lo conoscessi
direi che sembrava quasi...scocciato”
A quelle parole Federica non poté fare a meno di
sorridere, bonaria. “E’ geloso, Memi!” esclamò,
quasi fosse la cosa più ovvia di questo
mondo.
“Ma...ma che ti salta in mente?!” arrossì
violentemente Melania, imbarazzata. “Io e Danny
siamo solo amici. Perché mai lui dovrebbe essere
geloso?!” chiese quasi a se stessa.
“Non lo sai?” fu la semplice domanda di
Federica.
Una domanda semplice, certo, ma che bastò a
mandarla in una confusione più totale. Melania
sospirò. Lo sapeva?
“Senti, Memi” fece a un tratto Fede, incapace di
riuscire a trattenersi oltre dal chiederlo.
“Visto che hai parlato con Tom...lui...si,
insomma, che ti ha detto?” arrossì seduta stante
a quelle parole e abbassò il capo imbarazzata,
ma ciò nonostante era curiosa di una
risposta.
Anche Melania era arrossita ma non per
l’imbarazzo. “E ora che le dico?!”, si
chiese non sapendo che pesci pigliare. Di certo
non poteva dirle la verità! Aveva promesso a
Tommy che non lo avrebbe fatto. Però...se quei
due non si davano una svegliata rischiavano di
non riuscire ad incontrarsi!
“Uhm...niente di speciale” mormorò tentando di
apparire disinvolta. “Solo che...beh, perché non
provi a chiederglielo tu stessa?” le balenò d’un
tratto l’idea.
“Eh?!” Fede la guardò stralunata. Era forse
impazzita?!
“Ma si, dai! Perché non ci provi? Potresti
scoprire qualcosa di importante!” si animò
immediatamente Melania, sibillina.
Federica, invece, sembrava piuttosto esitante.
“Memi, per caso mi nascondi qualcosa?” la scrutò
attentamente.
“Ma...ma no! Che...che dici!” sudò freddo
Melania.
“Davvero?” la guardò ancora diffidente Fede.
“Ma certo! Dico solo che dovresti parlarci!
Dopotutto Tom è un ragazzo molto disponibile,
sono sicura che andrà tutto benissimo!!” affermò
con convinzione. “Si, dovresti proprio
parlarci!” ripeté con fare saccente.
Federica sospirò, senza dire nulla. E se Melania
avesse avuto ragione?
Inebriato dalla dolce melodia proveniente dal
walkman, Danny Mellow se ne stava in silenzio ai
piedi di un grosso albero. La maggior parte dei
ragazzi erano crollati dal sonno, mentre
qualcuno stava chiacchierando allegramente.
Anche Fede e Memi stavano parlando, Danny da lì
poteva vederle benissimo. Sembravano assorte in
una conversazione anche abbastanza seria, almeno
a giudicare dalle espressioni dei loro visi, ma
non riusciva a capire cosa si dicessero. E forse
nemmeno voleva tanto saperlo. Perché di certo
Melania non era di lui che stava parlando. Non
come avrebbe voluto, almeno. Probabilmente si
era lanciata in un altro dei suoi lunghi
discorsi su quanto fosse in gamba Julian Ross,
proprio come aveva fatto quella mattina. E lui
sicuramente non aveva voglia di sentirle
elencare le doti del calciatore. Non che avesse
qualcosa contro di Julian, al contrario. Nutriva
un forte rispetto e una profonda amicizia nei
suoi confronti, solo che...non poteva sopportare
l’idea che quei dolci occhi marroncini si
illuminassero al pensiero di qualcun altro che
non fosse lui...
Danny arrossì lievemente quando si rese conto di
quello che stava pensando, ma poi non poté fare
a meno di sorridere, amaramente. Era cotto di
Memi da una vita, eppure lei non si era mai
interessata a lui in quel senso. Per lei Danny
Mellow era solo il suo migliore amico, niente di
più. Mentre per lui Melania era molto di più.
Lei aveva il sapore di una rosa: dolce, gentile,
allegra, bella, fresca... Da quanto tempo si era
accorto di provare quei sentimenti per lei?
Quasi non lo ricordava più, o forse era sempre
stato così. Lui l’amava, ecco tutto. Semplice.
Lampante. Chiaro.
Ma lei? Lei avrebbe mai ricambiato a quei suoi
segreti sentimenti?
“Danny?” una vocina timida si insinuò tra le
note della struggente canzone che stava
trasmettendo.
Mellow alzò lo sguardo e rimase alquanto
sorpreso quando davanti a lui vide Amily Aoba.
“Amy!” fece sorpreso, spegnendo automaticamente
il walkman.
“Posso...ehm...posso sedermi?” arrossì
lievemente la fanciulla dai capelli ramati,
accennando allo spazio vuoto accanto a lui.
Danny, seppur con un certo stupore, annuì e lei
allora prese posto vicino. Istintivamente Mellow
cercò Julian con lo sguardo, visto che
normalmente Amy era con lui, e lo vide
chiacchierare con Patty, Philip e Jenny.
“Scusami se ti ho disturbato” lo distrasse dai
suoi pensieri nuovamente la voce di Amy.
“Eh?” Danny si voltò verso di lei,
costernato.
“Non volevo darti fastidio, solo che ti ho visto
qui, tutto solo e così...beh, ho pensato di
venire a farti compagnia!” gli rivolse uno dei
suoi migliori sorrisi, al quale l’altro non poté
fare a meno di ricambiare.
“Sei stata molto gentile” dimostrò di apprezzare
il gesto Mellow.
Amy, in risposta, annuì solamente. La verità era
che da quando aveva parlato con Julian si
sentiva molto più legata a Danny. Si era resa
conto che la sua situazione non era diversa
dalla propria: entrambe innamorati di due
persone che, contrariamente, sembravano
considerarli solo dei semplici amici. Per questo
motivo quando lo aveva visto tutto solo soletto
non aveva potuto fare a meno di provare una
certa ondata di affetto verso quel ragazzo così
simile a lei, che l’aveva spinta ad avvicinarsi
per dargli almeno un po’ di compagnia e, in
qualche modo, appoggio.
“Mi dispiace che Melania non si sia ancora
accorta del ragazzo fantastico che ha accanto”
mormorò poco dopo Amy, guardando il ragazzo al
suo fianco con un’espressione sicura in
volto.
Danny, invece, sembrava piuttosto stupito di
quelle parole, ma poi sul suo volto comparve un
meraviglioso sorriso quando capì le parole di
lei. Sorrise, un sorriso carico però d’amarezza.
“Oh, io non sono fantastico come dici” scosse il
capo. Sembrava abbattuto.
“No, io non sono d’accordo!” ribatté Amy decisa.
“Andiamo Danny! Tu sei un ragazzo straordinario!
Sei sempre disponibile con tutti, sei gentile,
dolce, allegro, sensibile, intelligente...tutto
ciò che una ragazza desidera!” ma si pentì
immediatamente di ciò che aveva detto nel
momento stesso in cui lo diceva.
Infatti, come previsto, lo vide rattristarsi a
quell’ultima affermazione.
“Certo, tutte le ragazze meno che una” mormorò
desolato Danny, sospirando mestamente.
Amy, vedendolo così giù, si morsicò nervosamente
un labbro. Poi, con fare fraterno, gli poggiò
dolcemente una mano su una spalla, ricevendo per
questo un’occhiata interrogativa da parte
dell’amico.
“Sono sicura che anche Melania lo sappia” gli
sorrise, affettuosa.
“Lo credi davvero?” lo guardò con uno sguardo
intriso di speranza Danny, non riuscendo però a
nascondere un certo rossore.
Amy annuì, convinta. “Ne sono sicura!” confermò.
“Vedrai, presto, molto presto, se ne renderà
conto anche lei”
Danny, a quelle parole così dolce e sincere, non
poté fare a meno di rivolgerle un meraviglioso
sorriso.
“Grazie, Amy. Sei davvero una ragazza d’oro. E
Julian è uno stupido se ti lascia scappare!” le
ammiccò, facendola arrossire. Ma poi il tutto
finì in una allegra risata, che riscaldò almeno
in parte i loro cuori sconfortati.
Il sole era ancora alto nel nitido cielo, caldo
con i suoi carezzevoli raggi. Tom, ormai, era
quasi asciutto dopo il bagno involontario di
quella mattina. Ma ormai non era più arrabbiato
con Mark e Benji, perché con loro sarebbe stato
inutile. Seppur li aveva fatti smettere di
litigare, era durato solo poco tempo, che già
avevano ripreso i loro usuali battibecchi.
D’altronde con loro due era sempre stato così!
Mark e Benji erano troppo uguali, per cui era
inevitabile che alla fine due come loro si
scontrassero. Ma non era questo ciò che passava
per la testa di Tom in quel momento. In realtà
il ragazzo stava pensando a tutt’altra persona,
a una certa italiana che gli aveva fatto battere
improvvisamente il cuore.
Per quanto si dicesse di non pensarci, le parole
di Melania continuavano a riecheggiargli alla
mente, come un eco continuo. Continuava a
chiedersi il motivo che aveva spinto la
fanciulla a porgli quella domanda, ma ogni volta
non riusciva a trovare una risposta plausibile.
Memi gli aveva detto di stare tranquillo, di non
temere, ma come faceva a fare finta di nulla
quando ogni volta che era con Federica non
poteva fare a meno di arrossire come un bambino
e il suo battito di accelerare paurosamente?
Tom sorrise. Eh si, la verità era che era cotto
marcio di quella ragazza.
“Stai ancora pensando a lei?” una voce a lui
nota lo riportò bruscamente alla realtà.
Tommy arrossì furiosamente a quelle parole,
imbarazzato. “Ho...Holly!” lanciò un’occhiata
non troppo amichevole all’amico, che in risposta
rise divertito.
“Scusa, scusami” Oliver prese posto accanto a
lui. “Solo che non ho potuto fare a meno di
notare come guardavi una certa ragazza, e
così...! Ti sei proprio innamorato, eh?”
Tom arrossì ancor di più a quelle parole, ma non
poté fare a meno di annuire.
“Si...lei...Federica mi piace” confessò, virando
in tutte le tonalità di rosso fino a quando il
suo volto non divenne di un acceso bordeaux.
“L’avevo capito” ammise allora Holly,
sorridendo. “Però non capisco perché non ti sei
ancora deciso a farti avanti” aggiunse poi, poco
dopo, pensoso.
“Senti chi parla!” lo guardò imbarazzato Becker.
“E tu, allora? Perché non hai ancora detto a
Patty di quello che provi per lei?”
Stavolta fu il turno di Holly ad arrossire,
imbarazzato. “Ma...è diverso!”
“Davvero?” lo guardò l’altro, dubbioso.
“Si! Io e Patty ci conosciamo da una vita e
io...non posso andare da lei e...ma comunque non
stavamo parlando di me, ma di te!” ritornò al
discorso di prima, impacciato come non mai.
“Allora, Tom, perché non lei hai ancora detto
nulla?” lo guardò serio, in attesa di una
risposta ben precisa.
Tommy abbassò leggermente lo sguardo,
sospirando. “Ecco, io...non vorrei perderla”
confessò passandosi nervosamente una mano tra i
capelli castani.
“Ma Memi...” tentò di dire Holly, ma l’altro lo
interruppe, intuendo cosa l’amico stesse per
dire.
“Memi non ha detto che Fede ricambiava ai miei
sentimenti” gli fece presente, arricciando le
labbra in un sorriso carico d’amarezza.
“Si, però...” stava per ribattere Oliver,
convinto sul fatto che Tom dovesse farsi avanti,
ma le parole all’ultimo gli morirono in gola
quando, alzando lo sguardo, vide quello
dell’amico rivolto a un punto preciso. Rivolto a
Federica.
Holly guardò l’amico.
Doveva farsi avanti, altrimenti Tom avrebbe
rischiato di perderla davvero quando lei se ne
sarebbe ritornata in Italia. Doveva farsi avanti
per lui stesso, per i suoi sentimenti! Doveva
farsi avanti per queste ed altre mille
ragioni.
Holly alzò lo sguardo e incontrò la figura di
un’allegra manager che chiacchierava
allegramente con Jenny.
Sospirò.
A volte, però, era così difficile farsi
avanti...
Eccomi di ritorno con il capitolo dieci!!
^^
Allora che ve ne è sembrato? Può andare??
Spero che commentiate anche questo di capitolo,
come state facendo con tutti gli altri! E, a
proposito, siete stati fantastici a commentare
tutti i capitoli fin’ora pubblicati, per cui non
posso fare a meno di dirvi GRAZIE!!
Colgo l’occasione per ringraziare Earendil in
particolar modo e dirle che…si, certamente che
mi ricordo di te!! Ci mancherebbe! Anzi, sono
contentissima di risentirti!! ^__-
Ok, ora vi lascio al fantastico capitolo undici
della mia straordinaria sorella Fedechan!!!
Inutile dire…commentate!! ^…^
Bacioni a tutti!
Memi
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Capitolo 11 *** Festa di paese ***
La vacanza
LA VACANZA di Memi e
Fedechan
Capitolo 11: Festa di
Paese
La
colazione era ormai diventata un rito…Benji e
Mark a litigare, qualcuno che tentava di
rabbonire i due inutilmente, risate e numerosi
occhi che fissavano, immersi nei loro pensieri,
gli occhi di qualcun altro…Ma questa mattina
c’era un problema in più!
“Allora, Bruce, che si fa oggi?” chiese
impaziente Patty
“Mi raccomando, nessun posto che abbia nel
raggio di 20 km fiumi, mari o cascate!” Disse
Tom lanciando un’occhiataccia alla tigre e
all’SGGK, che evitarono accuratamente di
fiatare.
“Non so che dirvi, ragazzi…oggi il mio livello
di inventiva è molto basso!” Rispose Bruce
immerso nella piantina della zona. “Oh, ciao
mamma!”
“Buongiorno ragazzi miei! Ecco i vostri
cappuccini caldi caldi!”
“Wow, grazie signora Harper!” Federica fu la
prima a riceverlo
“Ditemi, che programmi avete per oggi?”
“Ne stavamo parlando proprio ora” rispose Fede
“non sappiamo che fare!”
“Se posso permettermi…”
“Ma certo!” Le sorrise l’italiana
“Nel paese qui vicino oggi è festa! E la
relativa fiera! Ci sono le bancarelle, il luna
park e alla sera i fuochi artificiali!”
Le ragazze accolsero di buon grado la proposta…
“Wow, Fede, potremmo comprare tanti regalini per
amici e parenti!”
“E’ vero, Memi! Non vedo l’ora!”
“Che bello! Non vado a una fiera da una vita!”
“Si, neanche io! Fantasticoooo!!!”
Ormai le fanciulle erano partite per la
tangente, e i ragazzi non poterono fare altro
che accettare, anche se sapevano bene che li
aspettava una giornata da…portapacchi!
Dopo un breve viaggio in pulman, finalmente
arrivarono alla meta. C’era già parecchia gente
in giro, quindi decisero di darsi
un’appuntamento per una certa ora in un luogo
preciso, dato il rischio di rimanere divisi
dalla folla.
Benji, Mark, Julian e Amy decisero di andare per
prima cosa al luna park…
“Uh! Julian va al luna park! Seguiamoli Danny!”
disse Memi rincorrendo i quattro e trascinando
il poveretto con sé…
“Ehi, ci sono un sacco di giostre! Questa fiera
ricorda molto quella della mia città, in
Italia!”
“Davvero Memi? Guarda che prima o poi ci dovrete
far visitare il vostro Paese!!!”
“Certo Amy! Non vedo l’ora!” Le sorrise
“Ehi, ma…”
“Si, Danny?”
“Dove sono quei due…?” Fu interrotto dal vociare
dei due interessati pochi metri dietro di loro…
“Ah si?!? E tu oseresti sfidarmi anche al tiro a
segno?”
“Certo che si, sbruffone!”
“Ok…vediamo allora!”
“Si! Vediamo!”
I quattro ragazzi intanto li guardavano
sconsolati…
“Io direi che è meglio lasciarli nel loro brodo”
disse Julian scuotendo la testa “Non vorrei
essere qui quando arriverà la polizia a
dividerli…”
“Beh, dai! Andiamo a fare un giro allora! Dove
si potrebbe andare?”
“Lì!”
“Eh? Dove, Memi?”
“Sulla ruota panoramica! Guardate che bella!”
Intanto, tra le bancarelle…
“Wow! Che bello-che bello-che bello!”
“Qualcosa mi dice che ti piacciono le fiere di
paese!”
“Si, Tom! Le a-do-ro!!!”
“Se chiedi a mia sorella ti dirà di
scappare…poveretta! Se le è subite tutte nella
nostra zona, in Italia, anche se in fondo in
fondo piacciono molto anche a lei!”
“Chissà che caratteristiche!”
“Si, proprio così, Eve!”
“E ci sono anche cibi buoni?”
“Sempre il solito, Bruce!” intervenne Patty
dandogli una botta in testa, a cui seguirono le
risate di tutti.
Tom e Holly stavano ancora ridendo quando
quest’ultimo si accorse che mancava qualcosa, o
meglio qualcuno… “Ma dov’è finita Fede? Ah,
eccola lì!” indicò a Tom la ragazza, che la
stava ancora cercando tra la gente “Ehm, Tommy,
noi proseguiamo, ok? Tu valla a recuperare!”
disse strizzandogli l’occhio e dandogli una
spinta. I due si sorrisero, poi Becker andò
verso di lei.
“Lunga la fila, eh?”
“Beh, però ne valeva la pena, Danny!”
“E’ strano che le cabine siano a quattro posti!”
“Beh, noi siamo in quattro, meglio così, no,
Danny?” disse Memi guardando eloquentemente
prima lui poi Julian e Amy, che davanti a loro,
si sorridevano guardando il panorama
“Coff coff…Bella vista, vero?” disse la ragazza
attirando l’attenzione dei due
“Si, molto!” Le sorrise Amy
“Eh già!” rispose, prendendo improvvisamente
sottobraccio Mellow, seduto accanto a lei e
sorridendo
“Ma si può sapere che stai facendo?!” le chiese
imbarazzatissimo, ottenendo contemporaneamente
un calcione e un sorriso dalla ragazza, mentre
Julian, ma soprattutto Amy, li guardavano
straniti.
“Ehi!”
“Oh, Tom!”
“Stavamo per lasciarti indietro! Tutto ok?”
“Ops, non me ne ero accorta! Scusatemi! Gli
altri dove sono?”
“Sono andati avanti…C’è qualcosa di
interessante? Perché ti sei fermata qui?”
“Oh, beh, ecco…” La ragazza sorrise e prese
delicatamente tra le mani un ciondolo argentato
a forma di luna, che scintillava al riflesso dei
raggi del sole
“E’ molto bello!”
“Sì…penso anch’io!” Lo rimise al suo posto “Ma
chissà quanto costa! E poi non sono sicura che
mi stia bene!”
“Ma…”
“Si, è…elegante, troppo raffinato forse!Forza,
raggiungiamo gli altri!”
Fede iniziò a rincorrere tra la folla gli amici
più avanti “Ehiii ragazzi!”
“Fede! Eri rimasta indietro!”
“Si, Patty! Dovevi vederlo! Ho visto un ciondolo
bellissimo!”
“Ma dai!”
“Si, a forma di luna! Un incanto! Solo che a
vederlo costava troppo…e era troppo elegante per
me! Quindi l’ho lasciato lì!”
“Ah, capisco…che peccato!”
Mentre le ragazze parlavano, Holly stava
cercando qualcuno tra la folla… “Philip! Ma Tom
dove si è cacciato adesso?”
“Non lo so! Tu l’hai visto Jenny?” si voltò, ma
la ragazza non era più lì “Jenny?! Ah, eccoti!”
Corse verso di lei, che era voltata di schiena
rivolta verso una bancarella, e pareva non
averlo sentito. Le mise una mano sulla spalla, e
lei si girò di scatto
“Ehi! Ti ho spaventata? Scusami non volevo!
Ma….Jenny!Che cosa succede!?”
Aveva gli occhi lucidi, e il capitano della
Flyneth non riusciva proprio a capire perché. La
manager, allora, sorrise dolcemente, e
arrossendo gli indicò a cosa era rivolto il suo
sguardo “Quanti ricordi, capitano…”
Philip arrossì vistosamente, e fissò a lungo la
bancarella davanti a loro. Vi erano disposte
moltissime hachimaki di ogni tipo…bianche e
ricamate…già, ricamate come quella che anni
prima una manager regalò al suo capitano prima
di partire per l’America…
“Oh Jenny…” Sfoderando tutto il coraggio che
riservava al campo di calcio, e anche di più,
abbracciò forte la ragazza, che dopo un attimo
di smarrimento ricambiò timidamente la stretta.
Era buffo come una semplice fascetta potesse
portare alla mente tanti ricordi e tante
emozioni…gli allenamenti, le partite viste dagli
spalti, un ragazzino che rimaneva ore ed ore a
provare un tiro ed una ragazzina che stava a
lato del campo per sostenerlo, ma anche la neve,
le cioccolate calde e le corse in bicicletta…
“Quel giorno…” le sorrise Philip
“Si?”
“Quel giorno, quando sei partita per
l’America…beh, la scritta lì sopra” indicò le
fascette “l’avevo letta!”
La ragazza arrossì “E…e dunque?”
“Ne sono stato molto felice, molto…”
Jennifer sorrise, e insieme decisero di
raggiungere gli altri, ma questa volta mano
nella mano, consapevoli che qualcosa era
cambiato, cambiato in meglio…
“Ah, Tom, eccoti! Dove ti eri cacciato?”
“Ero dietro, Oliver, non preoccuparti!”
“Ehi, ci siamo anche noi!” li chiamò Julian, che
stava raggiungendo il gruppo insieme ad Amy,
Danny e Memi
“Ma ne mancano due all’appello, o sbaglio?”
“Anf! Sei meno peggio di quanto pensassi,
Lenders!”
“Tu invece no, Price!”
“Senti, pivello, non ho le forze per
ricominciare un’altra sfida, ok?”
“Odio ammetterlo, portierucolo, ma la penso
esattamente come te!”
“Ehm, ragazzi…”
“Dica!”
Il proprietario del chiosco del tiro a segno si
avvicinò con un carico di peluche “Queste sono
le vincite…a chi devo darle?”
“Mpf! Non abbiamo nemmeno una ragazza a cui
darli!”
“Siamo proprio disperati!”
“Già!” “Ahahah!”
Così, i due eterni litiganti si avviarono verso
l’uscita del luna park, dandosi una pacca sulla
spalla… “Ma che questo non si venga mai a
sapere!”
Salve gente! ^___^
Qui è Fedechan che vi parla, anzi scrive! Devo
scusarmi tantissimo con voi e con la mia collega
Memi per il mostruoso ritardo del
capitolo…ritardo dovuto in gran parte agli
impegni universitari, e un po’ per la mancanza
di ispirazione…spero possiate perdonarmi, e
soprattutto che vi piaccia questo capitolo!
Fateci sapere, mi raccomando!
Ora vi lascio nelle ottime mani della mia
sorellina! ^___-
Arrivederci al capitolo 13!
Fedechan
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Capitolo 12 *** Fuochi d'artificio ***
La vacanza
LA VACANZA di Memi e
Fedechan
Capitolo 12: Fuochi
d'artificio
“Adesso che
ci siamo tutti, cosa facciamo?”, Evelyn guardò
ad uno ad uno gli amici, cercando in loro una
risposta.
“Beh, considerato che manca una mezz’ora circa
ai fuochi d’artificio...”, Julian gettò
un’occhiata al suo orologio da polso.
“...Io direi di iniziare ad andare”, terminò per
lui Amy, in una sintonia a dir poco
perfetta.
I due si sorrisero, mentre Memi, che aveva
assistito a tutta la scena, sbuffava leggermente
seccata. Ma poi, con voglia di rivalsa, si
avvicinò a Danny e lo prese a braccetto.
“Sì, anche io direi di andare. Tu che ne pensi,
Danny?”
Mellow arrossì imbarazzatissimo di fronte agli
occhioni che l’amica gli rivolse e farfugliò
solo un impacciato “ehm…o...ok!”, mentre da poco
lontano Federica li osservava pensosa. Stava
ancora riflettendo su quello che stava
accadendo, quando un coro stridulo che invocava
in contemporanea tutti i giocatori della
nazionale giapponese la riportò bruscamente alla
realtà.
Il gruppetto si voltò incuriosito giusto
l’attimo prima di vedere una folla di ragazze
correre verso i loro fan, elargendo sorrisi e
striduli a destra e a manca.
“Ehi!”, Patty, così come le altre cinque amiche,
si ritrovò in men che non si dica buttata fuori
dallo stuolo di ammiratrici, che avevano fatto
comunella attorno ai giocatori divenuti ormai
famosi.
“Che modi!”, si lamentò anche Jenny, spossata
per essere stata così malamente allontanata dal
suo capitano.
“Ma...accadono spesso cose di questo genere?”,
Fede, invece, pareva perplessa.
“Eh già!”, le rispose per tutte Amy, mentre Memi
tentava inutilmente di calmare Evelyn, preda di
un raptus di gelosia.
“Questo è il prezzo del successo!”
“Ben detto, Jenny! E dell’essere le manager del
Giappone!”, annuì anche Patricia, sghignazzando
divertita nel vedere l’amato Holly alle prese
con delle fan un po’ troppo...espansive.
“Ehm...calma, ragazze!”, Oliver tentò goffamente
di destreggiarsi tra quelle accanite
ammiratrici, chiedendosi nel contempo chi glielo
avesse fatto fare a diventare famoso.
“Tieni, eccoti il tuo autografo! Umpf!”, meno
affabile pareva invece Benji che, con il suo
solito cipiglio, aveva preso a distribuire
seppur a malavoglia firme a destra e a manca,
gettando nello stesso momento occhiatacce a
tutte le ragazze che gli capitavano a tiro.
“Come sei bello, Tom!! E sei così bravo!!”, nel
frattempo il numero undici della nazionale era
virato in tutte le tonalità del rosso,
imbarazzatissimo da quei continui
complimenti.
“Ehm...grazie”, farfugliò nell’impaccio più
totale, gettando occhiate più avanti nella
ricerca di Federica, che però sembrava essere
scomparsa nel nulla.
“Sei così dolce, Danny...lo sai che mi sono
sempre piaciuti i ragazzi con gli occhi come i
tuoi?”
Mellow sentì di essere diventato paonazzo a quel
complimento, ma non fu nulla in confronto
all’acceso bordeaux che gli colorò il volto
quando sentì una manina tastargli un
braccio.
“Adesso però stanno esagerando!”, Melania guardò
basita lo stuolo di ammiratrici.
“Quelle oche non la smettono più di
starnazzare!”, si lamentò, accanto a lei, anche
Patty.
“Giuro che se quella non leva le mani dal mio
Bruce...!!”
“Poverini...”, Fede non aveva smesso per un solo
istante di fissare Tom, che sembrava
letteralmente a disagio sotto tutti quei
complimenti. “Non credete che sia il caso di
aiutarli?”
All’ennesimo risolino che una delle
ochette gettò a Philip, Jenny capì di
aver toccato il culmine.
“Andiamo, ragazze! Facciamo vedere noi a quelle
quattro paperelle (chi non conosce la
pubblicità della Tim? ^__^ NdMemi) chi
siamo!!”
“Concordo appieno! Forza, ragazze, partiamo
nell’opera sos-ragazzi!”
“Bel nome, Amy!”
“Grazie, Patty!!”
“No che non puoi avere la mia maglietta!!”,
Philip Callaghan guardò una delle sue più
accanite ammiratrici scandalizzato da quella
richiesta.
“Daaaaaiiiii!!”
“Scusa, ma un no, è un no!!”, i due si voltarono
incuriositi e videro Jenny avanzare verso di
loro con espressione estremamente seria in
volto.
“E tu chi saresti, bella?”
“Il tuo peggior incubo, se non vai
immediatamente via da qui!”, l’occhiata torva
che Jennifer le gettò, fu più eloquente di
qualsiasi altra parola.
Mentre la fan se ne andava con la coda tra le
gambe, Jenny pensava a mettere in salvo
il suo adorato capitano.
“Senti, ma tu cosa vuoi?! La mia pazienza??”,
Benjamin guardò non troppo amichevolmente una
ragazzina di quelle, indispettito.
E prima l’autografo, poi la foto, ma adesso pure
il bacetto!! E che cavolo!
“Holly, smetti di dare confidenza a quelle
quattro e andiamo via!”
“Ma Benji, io...”, il capitano pareva piuttosto
spossato.
Era conosciuto come il più forte di nervi, ma di
fronte alle fan...beh, la verità era che non
sapeva proprio come comportarsi per uscire da
quella situazione! Per questo si ritrovò a
pregare il cielo affinché gli inviasse un
aiuto.
“Holly! Benji! Cosa ci fate ancora qui??”
I due ragazzi si voltarono e per poco non
baciarono Patty quando la videro, pronta a
tirarli fuori dai pasticci.
“Scusaci, cara! Hai ragione!”, prontamente,
Benji le si portò accanto e la prese a
braccetto. “Andiamo, Holly?”
Il capitano arrossì, grato al Signore per
quell’aiuto. Poi, seppur con un certo impaccio,
si aggrappò all’altro braccio della ragazza.
Patricia arrossì violentemente a quel contatto,
ma poi notando che uno stuolo di ragazzine che
stavano già per ripartire in carica sui due
campioni, si riscosse e li condusse velocemente
lontano da lì.
“Si da il caso, mia cara, che Bruce è già
impegnato con la sottoscritta. Per cui puoi
anche andartene, chiaro?”
Harper guardò allibito la propria ragazza,
decisamente più brava di lui nel cacciar via le
fan agguerrite.
“Umpf! Quanto sei noiosa!”
“Fallo, mia cara! Questa Eve non te la
perdona!”, sghignazzò divertito il difensore
nel vedere il volto della sua ragazza avvampare
per la rabbia.
Evelyn stava per dire qualcosa che avrebbe
rimesso definitivamente al suo posto quella
ragazzina impertinente, ma il tempestivo
intervento di Amy, che nel frattempo era
riuscita a portar via Julian dalle grinfie di
tre fanciulle, la bloccò in extremis.
“Eve, andiamo? Io e Julian siamo pronti!”, la
manager le sorrise eloquentemente.
Evelyn, allora, si passò una mano nei capelli
scuri, mentre con l’altra afferrava quella di
Bruce.
“Ma certo!! Andiamo via prima che muoia
qualcuno!”, e gettando un’ultima occhiata in
cagnesco alla ragazzina di prima, andò via
assieme ai tre.
“Oh, Tom...sei così spiritoso!!”
Federica incollerì paurosamente nel notare una
di quelle bamboccie strofinarsi così
spudoratamente addosso al suo Tommy!
Senza perdere tempo, e facendosi faticosamente
largo tra la folla a suon di gomitate, raggiunse
i due.
“Tom, ecco dove eri!!”
“Fe...Fede!”
Becker arrossì paurosamente nel vedere proprio
Fede e per un istante ebbe la sensazione di
morire di crepa cuore, a giudicare dal modo
spaventoso con cui era aumentato il suo battito
cardiaco.
“Mi avevi promesso di portarmi a prendere un
gelato!”, mormorò con voce svenevole l’italiana,
avvicinandosi al ragazzo e prendendolo
sottobraccio.
“Ehm…io…”, Tom ormai non si riconosceva più
dalla maglietta rossa che aveva indossato.
L’averla così vicino provocava in lui una
sensazione meravigliosa. Gli sembrava di essere
riuscito a sfiorare il cielo con un dito!
“Scusami, cocca! Ma noi adesso dobbiamo
andare!”, con un sorriso palesemente falso,
Federica allontanò il ragazzo dalla fan, che era
rimasta completamente allibita ad osservare la
scena.
Quando finalmente ebbero raggiunto un punto
piuttosto isolato, la ragazza sorrise
soddisfatta.
“Ehm...grazie per l’aiuto, Fede”
Il sorriso grato che Tom le rivolse, la fece
arrossire inevitabilmente.
“Di...di niente, Tom!”
Tra i due calò un velo di silenzio, durante il
quale ognuno cercava qualcosa di intelligente da
dire. Quando poi finalmente Tom si decise a
parlare, una voce allegra irruppe tra i due.
“Ragazzi!”
“Oh...Patty!”
“E così ce l’avete fatta anche voi, eh?”, Benji
sorrise malizioso e solo allora i due si
accorsero di tenersi ancora a braccetto.
Sia Tom che Federica arrossirono vistosamente,
separandosi di scatto.
“Beh...dove sono gli altri?”, fortunatamente in
loro soccorso sopraggiunse Holly, che si
guardava attorno alla ricerca degli
amici.
“Mark! Mark! Mark!!”
Lenders credé seriamente di essere diventato
sordo sotto quel continuo stridulo che invocava
a più non posso il suo nome. Per essere una
quindicenne, urlava forte!
“Lo so come mi chiamo! Ti spiacerebbe dire
qualche altra cosa?!”, la Tigre guardò la sua
ammiratrice in cagnesco, sperando che quella la
smettesse una volta per tutte di importunarlo
così deliberatamente.
“Uhm...Lenders!! Lenders!! Lenders!!!”
“Cielo...!”, Mark si batté una mano sulla
fronte, spossato da quell’isterica.
“Adesso la ammazzo! Giuro che la
ammazzo!!”, si disse tra sé e sé, con i
nervi a fior di pelle e una voglia matta di
soffocare quei gridolini estremamente
fastidiosi. Stava appunto per mettere in atto la
sua tattica, quando sentì una stretta al suo
braccio che lo richiamava impazientemente.
Allora il ragazzo si voltò verso l’ennesima sua
fan, sfoderando per l’occasione una tra le sue
più minacciose espressioni, ma...
“Andiamo via, Mark”
“Me...Memi?! Che ci fai qui?”
“Sono venuta a tirarti fuori dai guai, no?”
A quella risposta, Lenders ringraziò con tutto
il suo cuore di avere un’amica così e, senza
farselo ripetere due volte, colse la palla al
balzo. Spostando malamente una fan che
minacciava davvero di staccargli l’altro
braccio, Mark fece strada a lui e a Melania tra
la folla.
“Aspetta! Devo prima recuperare Danny!”
Il poveretto venne così trascinato di nuovo tra
la folla di ragazzine, che ripresero ad urlare
indemoniate il suo nome.
“Che ne diresti di uscire con me, Danny?”
“No, esci con me!”
“Mi dispiace, ma Danny è giù occupato!”, a porre
fine a quell’imbarazzante discussione, ci pensò
Memi, che si frappose prontamente tra le due
litiganti.
“Me...Melania! Mark?!”, Mellow credé di stare
sognando alla visione dei due amici, venuti sin
lì per salvarlo.
“Coraggio, Danny, andiamo via di qui!”, audace
come non mai, Memi prese per mano entrambe i due
amici e, senza badare alle urla delle fan, si
allontanò dalla calca di persone fino a
raggiungere gli altri componenti del gruppo, che
sorrisero loro non appena li videro.
“Credevo che sarei morto là dentro!”
“Dai, Julian!”, Amily sghignazzò divertita,
imitata immediatamente dalle altre ragazze.
“Ma ha ragione! Una di quelle streghe voleva
addirittura che mi sfilassi la maglietta per
dargliela!!”
“Andiamo, Philip...non esagerare!”
“Non esagera, Fede! C’ero anch’io, lì!”, accorse
in sua difesa Jenny.
“La prossima volta giuro che le ammazzo tutte!”,
dichiarò invece con la sua solita diplomazia
Mark, incrociando le braccia al petto.
“Beh, però dobbiamo ringraziare le ragazze se ne
siamo usciti sani e salvi”, intervenne a quel
punto Holly, gettando un’occhiata ricolma di
gratitudine a Patty, che arrossì seduta
stante.
“Ammettetelo allora: senza di noi siete
perduti!”, li guardò con aria di sfida Evelyn,
causando così l’ilarità generale.
“A proposito...”
“Sì, Fede?”
“Ma adesso non ci sono i fuochi?”
I ragazzi gettarono un’occhiata
all’orologio.
“Hai ragione! Ci conviene correre!!”, senza
quasi pensarci, Philip afferrò la mano della sua
amata Jenny e la trascinò verso la piccola rupe
che sorgeva lì accanto, senza notare il rossore
che aveva acceso le gote di lei.
I ragazzi li osservarono basiti, ma si ripresero
appena poco dopo e, con una corsa, li
raggiunsero.
“Danny...”
Mellow si voltò appena in tempo per vedere Memi
allacciarsi possessivamente alla sua maglietta.
“Me...Melania!”, arrossì imbarazzatissimo, non
aspettandosi minimamente quel gesto. “Hai visto
Philip e Jenny? Sembrano andare molto d’accordo
oggi”, mormorò d’un tratto, cercando di apparire
il più naturale possibile.
“Uhm...già, già...”, ma Memi non lo aveva
nemmeno sentito tanto era presa dall’osservare
un certo giocatore che in quel momento stava
parlottando poco distante da lì con Amy.
“Umpf! Sono sempre insieme!”, si lamentò
ingenuamente, prima di sorridere quando le venne
alla mente un’idea brillante.
“Ehi, Amy!”
“Sì? Che c’è Memi?”, la manager si voltò verso
la sua interlocutrice, curiosa, imitata
immediatamente da Julian.
“Hai visto come sono carini Philip e Jenny?”,
mentre lo diceva la giovane italiana si
stringeva un po’ di più a Danny che, impacciato
come non mai, era virato in tutte le tonalità
più accese di rosso.
“Sì, hai proprio ragione!”, asserì anche Amily,
mentre Julian li guardava sconcertato.
Notandolo così pensieroso, Memi pensò che forse
il suo piano stava funzionando, per questo non
poté fare a meno di sorridere tutta
contenta.
“Memi?”
“Sì, Danny?”
“Ehm...io...”, vincendo per una volta la sua
proverbiale timidezza, Danny le passò un braccio
attorno alle spalle e la attirò un po’ di più a
sé.
Stupita da quel gesto, Melania sentì le guance
colorarsi di un acceso cremisi ma, oltre ogni
sua immaginazione, non poteva negare di trovare
piacevole quel contatto. Così, seppur lievemente
imbarazzata, si lasciò andare con il capo sul
petto muscoloso dell’amico, che sorrise
raggiante alla cosa.
“Fede?”
La giovane interpellata si voltò incuriosita,
per poi sorridere e arrossire insieme non appena
riconobbe la figura che le stava di fronte.
“Tom!”
“Senti, io...ecco, io...”, d’un tratto il
centrocampista nipponico aveva preso a
balbettare e a sudare impacciato, tanto che
Federica quasi si preoccupò.
Stava per chiedergli cosa avesse, quando la sua
attenzione venne attirata da una scena che si
stava consumando poco più in là.
“Guarda lì, Tom!”
Becker seguì incuriosito il suo sguardo,
dimenticandosi per un istante di dire quello che
doveva dire, e immediatamente sorrise.
“Ma quella è tua sorella!”
“Esatto! E guarda che carina assieme a Danny!!
Sono fatti proprio l’uno per l’altra, non c’è
che dire!”, Fede annuì con fare saccente e
sguardo raggiante.
Vedendola così felice, a Tom venne
istintivamente da sorridere. “Ora o mai
più!”, si disse, affondando la mano in una
tasca del pantalone e facendo per prendervi
qualcosa.
“Fede, io volevo darti quest...”
“Oh, guarda! Iniziano i fuochi!!”, Federica
batté le mani con gioia, accennando al mosaico
di colori che si alzava davanti ai loro occhi.
“Non sono stupendi??”
Tom sospirò.
“Sì...sono stupendi”, ripeté con voce atona,
infilando nuovamente la mano nei pantaloni e
riposandovi così l’oggetto che ne aveva appena
estratto, il quale provò la sua presenza
attraverso il piccolo scintillio che si accese
sotto il gioco di colori causato dai
meravigliosi fuochi artificiali tipici di ogni
festa giapponese.
Eccomi di nuovo! ^^
Allora, che vi è sembrato questo capitolo? Ho
cercato di finirlo il prima possibile, in modo
da “regalarlo”, per così dire, alla mia
carissima sorellina Fedechan prima che parta per
la montagna!! Divertiti, mi raccomando, sister!!
^__-
Comunque fatemi sapere che ne pensate! Ci
rivediamo al quattordicesimo capitolo!
Bacioni
Memi
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Capitolo 13 *** Squilla il telefono ***
La vacanza
LA VACANZA di Memi e
Fedechan
Capitolo 13: Squilla il
telefono
Un fatto
alquanto strano, decisamente, ma il pomeriggio
che i ragazzi stavano trascorrendo all’hotel era
tutto sommato tranquillo.
Tutti riuniti nel salone, c’era chi guardava la
tv, chi chiacchierava allegramente, chi, ovvero
la nuova coppietta formata da Philip e Jenny, se
ne stava teneramente in disparte e infine chi
era immerso nella scrittura delle cartoline da
inviare a parenti e amici.
”Ehi, Fede, questa a chi la mandiamo?” Memi
emerse da una montagna di cartoline sparpagliate
sul tavolo.
”Uhm…è un bel dilemma! E questa con il
mineki-neko? Guarda che carina!!!”
Poco più in là, intanto, Holly e Tom erano
seduti sui divanetti. Tommy estrasse un piccolo
sacchetto dalla tasca.
”E questo cos’è??” chiese Oliver incuriosito,
dopo che ne vide uscire un piccolo ciondolo
argentato a forma di luna
”Beh, Federica l’ha visto alla fiera, sembrava
le piacesse molto, e così…”
”…E così glielo hai preso senza che lei lo
sapesse!”
”Si”
”Quando sei rimasto indietro, immagino!” Gli
fece l’occhiolino
”Esatto.”
”E quando pensi di darglielo?”
”Questo ancora non lo so…” Disse Tom voltandosi
verso il tavolo dove l’oggetto della loro
conversazione stava osservando con espressione
dubbiosa alcune cartoline.
In quello stesso momento si senti squillare il
telefono della stanza accanto, ovvero la hall
dell’albergo, e alcuni istanti dopo fece la sua
entrata la signora Harper, sorridente,
annunciando una telefonata dall’Italia. Passò il
telefono alle due sorelle, che si avvicinarono
entrambe alla cornetta, rispondendo entrambe
“Pronto?”
”Ciao tesori miei!”
”Mamma!!!!” Esclamarono in coro contente
”Allora, come va lì? Ho ricevuto i vostri
messaggi, in cui mi dicevate di aver trovato
posto in un albergo con gli amici di Mark e
Danny! Che fortuna trovarli subito!”
”Si, siamo state molto, molto fortunate!” Le due
ragazze si sorrisero in modo complice, e Memi
fece una linguaccia alla sorella.
Dopo aver chiacchierato qualche minuto con lei,
e essersi raccontate tutto, o quasi…
”Figlie mie, adesso arriva la sorpresa!”
”La sorpresa?!”
”Esatto! Sentite qua!” Fede e Memi sentirono che
la madre stava allontanando la cornetta, e dopo
qualche istante, delle urla gioiose arrivarono
alle loro orecchie.
”Nooo!!!! Ragazzi!!!” Avevano riconosciuto i
loro amici, che per l’occasione si erano riuniti
a casa loro per salutarle
”Dai, Memi, metti il viva voce, così li sentiamo
tutte e due! Vi disturbiamo per caso, ragazzi?”
Disse rivolgendosi agli altri seduti nel salone,
che risposero che non c’era alcun problema. I
loro amici italiani iniziarono a passarsi la
cornetta per parlare con loro uno ad uno, e le
sorelle sembravano divertite e a volte
emozionate per quello che sentivano, o almeno
così sembrava, dato che utilizzavano
l’italiano…
Arrivò il turno di Sara, amica di Federica.
“Ehila!”
”Sara! Anche tu?! Non ci posso credere!!!” disse
ridendo
”Essì, hai visto!? Ti ho degnato della mia
presenza!”
”Umpf! Davvero?! Ne facevo volentieri a
meno!”
”Ah si?! Io che lo facevo per beneficenza…ma
guarda un po’!”
Memi scoppiò a ridere, conosceva bene il loro
rapporto di scherzoso odio/amore…Voltandosi
incontrò lo sguardo di Tom, ridacchiava anche
lui…che sapesse l’italiano? Probabile. Anzi,
certo, si ricordò. Alcuni giorni prima, parlando
dei suoi viaggi con il padre, aveva accennato
anche all’Italia.
Intanto Fede continuava a parlare con la sua
amica.
“E dimmi, Fede, hai trovato qualche bel figliolo
lì?”
Arrossì seduta stante “Insomma!!!!”
”Guarda che sarebbe ora…Uhm….Comunque….non era
un NO!”
”SARA!!!” la sgridò ancora più rossa
”Ok, ok, ho capito, non vuoi sputare il
rospo!”
”Ma…”
”Vabbè, vabbè….qua con me c’è un’altra persona
che vuole salutarti!”
”…Come?Chi…?”
“Ciao scemotta!”
”M-marco?!?” Fede si girò con aria imbarazzata
verso la sorella, che la guardò con un
sorrisetto strano.
”Si, gira voce che mi chiami così! Allora, cos’è
questa storia che hai trovato un bel
giapponesino formato manga? Guarda che poi
divento geloso!”
”M-marco!!!! Che cavolo dici?!” Dall’altra parte
si sentì una risata. “Dai, scherzo…piuttosto,
come stai, scricciolo giapponese?” Disse in tono
affettuoso
Federica stava virando in almeno 35 tonalità di
rosso diverse, sotto gli occhi enigmatici della
sorella, ma soprattutto quelli sbigottiti di
Tom, che aveva sentito la conversazione tramite
il viva voce come tutti gli altri, ma con una
piccola differenza…lui sapeva l’italiano, quindi
aveva capito cosa i due si stessero
dicendo…anche se purtroppo non aveva capito
molte altre cose…per esempio chi era quel
ragazzo…chi era per lei…
”Sto bene…grazie…qui sto proprio bene…” rispose
sorridendo dolcemente tra sé e sé, mostrandosi
decisamente interessata al pavimento della
stanza.
Dopo aver chiacchierato ancora qualche minuto,
venne il turno degli altri amici, ed entrambe le
sorelle tornarono a chiacchierare con la solita
allegria.
Trascorsa una mezz’ora abbondante, le due
finalmente posarono la cornetta. Tornarono tutte
sorridenti al tavolo dove avevano lasciato le
cartoline, dove scherzarono a lungo commentando
tutto quello che avevano sentito dai loro amici
in Italia.
Gli altri ragazzi vedendole così contente
andarono di corsa a chiedere notizie su chi
fossero le persone con le quali avevano parlato,
e che cosa si fossero detti, dato che non
avevano capito una parola…
Anche Tom le raggiunse al tavolo, ma, come
notarono sia Oliver che Melania, non fece
domande come tutti gli altri…ma mentre il primo
non capiva assolutamente il motivo del suo
mutismo, la seconda, dopo un iniziale attimo di
smarrimento, fu colta da una
“rivelazione”…”Oh cavolo…se lui…si, che
scema! Lui sa l’italiano, mi era anche venuto in
mente prima, al telefono…proprio prima che…ecco.
Prima che…quindi avrà sentito anche la parte di
telefonata con Marco…oh, noooo…E adesso? Devo
assolutamente parlargli! Si!” Memi si alzò
decisa dalla sedia con la precisa intenzione di
andare da Tom e spiegargli la situazione, tutta
la situazione…”No.”Si risedette.
Federica, seduta accanto a lei, la guardò un po’
stranita. “Memi?! Ti senti bene?” “Eh?! Si, si!
Eheheh!” “No. Decisamente no. Che cosa cavolo
gli avrebbe potuto dire?”Lei conosceva bene
quella situazione. Da anni, ormai. Da anni,
purtroppo. “E oltretutto adesso faccio il
tifo per Tom…” Guardò nella direzione del
ragazzo. “Se c’è qualcuno che può, e deve,
spiegargli la situazione, quella è mia sorella.
Però devo prima convincerla, quella testa
calda…Fosse facile…”
Venne presto l’ora di cena, e tutti i ragazzi si
spostarono per andare a sedersi ai tavoli.
Sfortuna per Memi volle che Tom capitò seduto
vicino a lei. “Oh cavoli…Speriamo non mi
chieda niente…” Ma lui sembrava assorto nei
suoi pensieri…si chiese allora se la sorella si
fosse resa conto che Tommy aveva ascoltato, e
soprattutto compreso, la telefonata. La cercò
con lo sguardo, era seduta dall’altra parte del
tavolo. “Con la testa tra le nuvole, direi…”
pensò sconsolata la sorella. Accanto a sé
era seduto il fidato Danny. Lo prese per una
manica e si avvicinò al suo orecchio “Abbiamo
dei problemi. Dopo dobbiamo parlare.” Disse
fissandolo con aria risoluta. Il ragazzo per
poco non “riversò gentilmente” tutto il
contenuto del bicchiere che stava bevendo sulla
faccia di Mark che gli stava davanti(e che per
sua fortuna non si accorse di nulla). “Per
poco non mi veniva un colpo, accidenti…”
Fissò indagatore la sua amica “Oh, no…E se mi
volesse parlare di qualcun altro dei suoi
strampalati piani per conquistare Julian Ross?
Eh no, adesso basta però…io non reggo più questa
situazione! Se così fosse, devo assolutamente
rifiutarmi…si…o perlomeno dirle qualcosa…non
posso permettere che una cosa del genere
continui…Sarò anche suo amico, ma non così
masochista ad aiutarla a conquistare un
altro…no…non ce la faccio proprio…”
Intanto anche Tom era immerso nei suoi
pensieri…non riusciva assolutamente chi potesse
essere per Federica quel ragazzo con cui aveva
parlato al telefono. Era sicuramente una persona
importante per lei, lo aveva capito da come era
arrossita nel sentirlo, ma soprattutto dal
sorriso che aveva nel parlargli…Che fosse il suo
ragazzo? Quella paura non lo abbandonava…però
c’era qualcosa che gli tornava…Fede non aveva
mai accennato a lui durante tutta la
vacanza…Poteva anche essere qualcuno che,
semplicemente, le piaceva…e oltretutto, sembrava
che anche quel Marco le parlasse con un’aria
affettuosa…quindi…lui non poteva avere nessuna
speranza? Sospirò, lanciando un’occhiata verso
la ragazza, che sembrava soprappensiero e
giocava con delle briciole di pane. Doveva
saperne di più, assolutamente…
Ciao a tutti!!! Ormai avevate perso la
speranza di leggere i nuovi capitoli, vero?!
^__- Lo so…scusatemi! E’ colpa mia, non sono più
riuscita a proseguire la fanfic…e la causa
principale è sempre l’università…;-) Ma grazie
alle vacanze pasquali un po’ di ispirazione è
finalmente tornata…speriamo che resti!^__- Eheh!
Comunque! Che ve ne pare di questo capitolo? Mi
raccomando, io e Memi aspettiamo come sempre i
vostri pareri e consigli, ok?! Devo dire, anzi,
confessare, che questo capitolo è un po’
ispirato alla realtà…ma non interamente…;P Ma
comunque sarà l'inizio di parecchi sviluppi
interessanti...per molti personaggi!^__-
Questo capitolo è dedicato alla mia sorellina di
fanfic, che è stata così comprensiva e paziente
con me ad aspettare tutto questo tempo un
capitolo, e a voi…da accanita lettrice, so che
non è piacevole aspettare così tanto per leggere
le storie!
Vi lascio al capitolo 14! Noi ci risentiamo tra
un paio di capitoli!Voi intanto commentate, ok? ^__- Baci baci!
Fedechan
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