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Ambientato da qualche parte tra la saga di Enies
Lobby e il combattimento di Ace contro Barbanera.
Ovvi spoiler per chi segue solo l’anime.
Waves
Written by Mao chan
Rating: arancione
*
1
Correnti
Faceva caldo.
Un caldo afoso, quasi non si respirava.
In coperta o sotto coperta era la stessa cosa.
I mandarini stavano marcendo troppo in fretta.
Chopper, coperto dalla pelliccia, passava le
giornate rotolandosi sul ponte, contando le ore che lo separavano dal tramonto
del sole.
Persino Zoro sudava di più, e non si parla soltanto
di allenamenti.
Era ormai una settimana che erano entrati in un
tratto tropicale della Rotta Maggiore, e la situazione non faceva che
peggiorare.
Nami, accasciata sul parapetto del ponte, guardava
svogliata il pelo dell’acqua sotto di sé, aspettando [invocando…] una minima
incrinatura dell’acqua o un lievissimo alito di vento.
Nulla.
« Nami,
dolcezza, ti preparo qualcosa da mangiare? »
La ragazza voltò distrattamente il capo verso il
cuoco.
« Se
persino il nostro capitano non mangia come il solito, non vedo come potrei
farlo io. »
« Hai
ragione, tesoro. » disse
lui, con voce mielosa.
La navigatrice dubitava seriamente che avesse davvero recepito le sue parole.
Sanji si accese una sigaretta
Come diavolo faceva a fumare??
e si appoggiò accanto a lei.
« Spero
proprio che Robin (la dolce, dolcissima Robin! <3) avvisti presto un’isola.
Vorrei poter fare rifornimento di cibo fresco, stiamo terminando tutta la
frutta e la verdura. Nemmeno le scorte di acqua sono troppo abbondanti. »
« Già, l’ho
notato. »
Usop si era rintanato sottocoperta, cercando un
modo di amplificare i poteri del bastone di Nami, in modo da far soffiare un
po’ di vento, o al più, di far cadere qualche goccia.
Zoro passava la maggior parte del tempo a dormire,
Robin a leggere i suoi amati libri e Franky a saltellare *leggiadro* sotto
coperta.
Dal canto suo, la noia di Rufy era palese.
Si rotolava sul ponte insieme a Chopper, si
addormentava tra i mandarini e irritava i compagni con domande asfissianti come
“Dov’è la prossima isola?”, “Quanto manca?”, “Perché fa così caldo?”, “Ma non
ci sono nemici pronti a battersi?” e tutta una serie di varianti sul genere.
In quel momento era seduto sulla polena della
Thousand Sunny, e teneva gli occhi desiderosi fissi sul mare.
«
Saaaanjiiii! » chiamò
poi, con voce lamentosa.
Il biondo chinò la testa, esasperato.
« Ci
risiamo. Cosa vuoi, Rufy? »
« Ho
faaameeee… »
« Non
sarà pronto fino a che non lo dirò io, chiaro? »
…
…
«
Saaaanjiiii… »
« Che
diavolo vuoi adesso?! »
« Posso
fare un bagno in mare? L’acqua sembra fresca. »
« Non
sai nuotare, idiota. E noi stiamo navigando. »
« Potrei
fissarmi alla polena con una cima. »
Il cuoco sospirò.
« Non mi
sembra un’idea particolarmente brillante. Stiamo navigando, te l’ho già detto.
E poi non abbiamo acqua dolce da sprecare per levarti di dosso la salsedine,
quindi dovresti leccartela via da
solo. »
Nami venne improvvisamente percorsa da un brivido.
Si portò di scatto una mano alla fronte sudata,
persa nel disappunto.
Rufy s’imbronciò.
«
Uffaaa, ho capito. » e si
voltò di nuovo verso l’orizzonte.
Il biondo spense la sigaretta e si stiracchiò.
« Che
ore sono? »
La ragazza non lo sentì.
Stringeva la balaustra con una mano, e con l’altra
si copriva la bocca, gli occhi spalancati fissi sul mare.
« Nami,
tesoro, va tutto bene? Sta per avvenire qualche catastrofico cambiamento
climatico? »
«
C-come? »
La navigatrice venne riscossa dai suoi pensieri, e
mise velocemente a fuoco la situazione.
« Oh,
no, va tutto bene, certo. Scusa, avevo la testa da un’altra parte. »
Una fastidiosa fitta allo stomaco le ricordò
ostinatamente dove.
«
Sicura? »
«
Ovviamente sì! »
rispose, irritata.
« Beh,
meglio così. Che ore… »
« Le sei. »
«
Accidenti, il sole è ancora alto. Sarà meglio che controlli cos’è rimasto in
cambusa. »
Sanji si allontanò, e la ragazza si lasciò andare
ad un sospiro, tornando ad osservare il mare.
Che stupida era! Non le mancava nulla, ora.
Era felice di essere un pirata, felice di essere la
navigatrice di Cappello di Paglia e di avvicinarsi sempre più alla sua meta.
Si trovava bene con tutti i membri della ciurma, e
per la prima volta nella sua vita poteva dire di essere felice.
Certo, le mancava Nojiko, ma sapeva che prima o poi
l’avrebbe rivista.
No, non era quello il problema.
Anzi, infondo di problemi non ce n’erano.
Lei era felice.
Ma…
[ Ma ]
« Cos’è
che mi manca? »
sussurrò al mare.
« Ehi,
Nami, perché così pensierosa? »
La rossa sobbalzò, voltandosi.
Davanti a lei, l’ampio sorriso elastico del
capitano.
« Rufy,
mi hai spaventata! »
« Scusa,
scusa. » disse
lui allegro. « A cosa
pensi? »
Il tono [scemo] non faceva presagire un reale
interessamento, ma Nami aveva imparato a non sottovalutarlo in nessuna
occasione.
« Non
sono affari tuoi quello che una ragazza di diciannove anni pensa! » sbraitò.
Poi, appena pronunciata la frase, si rese
finalmente conto di quale fosse il problema.
Anche Rufy sembrava confuso. Non che non si
aspettasse una reazione del genere, ma perché non aveva mai sentito una frase
simile a bordo della sua nave.
Cioè, mai una frase riferita alla femminilità di Nami o Robin (se si
escludono gli sproloqui amorosi di Sanji), né tanto meno all’età di un
qualsiasi membro dell’equipaggio.
Anzi, ora che ci pensava, non era nemmeno tanto
sicuro di conoscere tutte le età dei suoi compagni.
Nami si morse il labbro, ansiosa.
« Sei
sicura di star bene? »
E due.
« Certo
che sto bene! »
replicò, stizzita.
Senza degnarlo di uno sguardo, marciò dritta nella
sua cabina.
La cena si svolse come al solito.
Mangiarono all’aperto, sul ponte.
Usop, Rufy, Franky e Chopper chiacchieravano
allegramente, talvolta coinvolgendo anche Zoro, ma solo per qualche veloce
scambio di idee che lasciava qualcuno stordito al suolo.
Gli occhi di Sanji cadevano spesso nelle scollature
di Nami e Robin, la quale, come al solito, non parlava molto.
Nemmeno Nami parlava molto a dir la verità, ma
questo era meno normale.
Si era resa conto che qualcosa, in lei, stava
cambiando. Qualcosa d’importante, che aveva cominciato a pulsarle dentro, farla
tremare e rabbrividire.
« Credo
che andrò a dormire. »
annunciò, alzandosi dal tavolo. « Grazie per la cena, Sanji. »
« Te ne
vai così presto? » chiese
il cuoco, dispiaciuto. « Non
sono neanche le dieci. »
« Sono
molto stanca ultimamente, scusatemi. »
Quella notte, nel buio della sua cabina, la ragazza
fece qualcosa che non faceva da molto tempo.
Sapeva cosa voleva. Conosceva da sempre il
problema.
A Cocoyashi, quando ancora lavorava per gli Uomini
Pesce, aveva giaciuto con Arlong diverse volte prima di salpare alla ricerca di
denaro.
Non l’aveva costretta
o cose del genere, ma l’aveva ricattata.
Un abitante morto per ogni rifiuto.
Nami soffocò le lacrime mentre raggiungeva un
piacere dal retrogusto amaro.
Ne aveva parlato solo con Nojiko, e lei l’aveva
pregata di scappare lontano, di dimenticarli.
Quando era sotto la tirannia di Arlong, i momenti
da condividere serenamente con la sorella si erano gradualmente ridotti, fino
quasi a scomparire. Ma nelle rare volte in cui ancora parlavano come se fossero
solo due ragazzine adolescenti – lo
erano, in realtà -, lei le aveva
spiegato che il sesso non era sempre sgradevole o morboso. Esisteva anche il
“fare l’amore”.
Si potevano anche provare dei sentimenti.
Nami aveva riso la prima volta che gliel’aveva
detto. Perché come potevano esistere persone che si amavano, come diceva Nojiko, in un mondo come quello?
Ma poi si era sorpresa a fantasticare su quelle
cose sempre più spesso, fino a desiderarle ardentemente.
Non
puoi Nami!, urlava una voce, nella sua testa. Non c’è amore per te, in questo mondo.
Nessun piacere. I sentimenti sono per i deboli. Tu sei una ladra. Una
navigatrice. Un pirata.
La mattina dopo, Robin avvistò un’isola.
Era una terra tropicale, piccola, ma abitata.
Sembrava avere un porto molto attivo.
Attraccarono tranquillamente, dopo aver smontato la
bandiera pirata dall’albero maestro.
Normalmente non lo facevano, ma in quel momento
erano davvero a corto di provviste, e non avevano alcuna voglia di problemi
inutili.
Ovviamente questo ragionamento fu iniziato e
concluso senza l’intervento del capitano.
« Resto
io sulla nave. »
dichiarò Zoro, tutto preso dai suoi allenamenti.
« Allora
affido la Sunny a te. Mi raccomando. » gli gridò Franky, già sul molo.
« Okay. » disse Nami attirando
l’attenzione dei compagni. « Siete liberi di scorrazzare per l’isola come e dove vi pare. Passeremo
la notte qui, domani il clima dovrebbe rinfrescarsi un po’ e potremo riprendere
il mare. Ci troviamo davanti alla nave alle due in punto. »
Chopper si rese disponibile per dare il cambio a
Zoro prima che cominciasse a fare buio, e la ciurma si separò.
La giornata trascorse senza troppi pensieri per
tutti.
Robin si ritirò in biblioteca, Chopper si rifornì
di materiale medico, Sanji di cibo, Franky di carburante e Usop di un mucchio
di materiale stravaganti che dovevano servire a costruire nuovi dial.
Rufy passò la giornata a mangiare.
Alle nove di sera, si era perso e aveva ancora
fame.
Schizzava allegro in ogni angolo del villaggio, più
di una volta senza pagare, dato che la sua razione di denaro l’aveva ormai
esaurita da tempo.
Mentre attraversava una delle vie principali del
porto, il suono di una musica movimentata lo raggiunse.
Incuriosito, la seguì, finché non si trovò davanti
un locale grande e illuminato, da cui oltre alla musica, provenivano risa
sguaiate e urla inconfondibilmente piratesche.
Accanto alla porta, stavano alcune donne mooolto
poco vestite, e intorno a loro ronzavano alcuni uomini di bassa leva.
Sembravano falene attirate da un lampione.
Ovviamente, non fu questo ad attirare Rufy
all’interno, bensì il grande cartello con scritto “cibo” che pendeva malconcio
alla destra dell’uscio (non si rese neanche conto delle altre scritte,
rispettivamente “alcool”, “gioco” e “donne”).
Dentro, il locale puzzava infatti di alcool stantio
e formaggio ammuffito.
Qua e là erano buttati tavolini rotondi di legno
marcio, e sul palco ballavano un paio di donne quasi completamente svestite.
Ciononostante, era zeppo di gente.
Rufy, che non aveva adocchiato nulla di
particolarmente appetitoso, fece per andarsene, ma qualcosa lo trattenne.
Qualcosa che gli pareva aver visto di sfuggita.
Si girò di scatto verso il bancone.
Nami era lì, attorniata da quattro uomini dall’aria
viscida. Teneva in mano un bicchiere colmo di liquido trasparente, le sue gote
erano innaturalmente arrossate, e rideva.
Ma c’era qualcosa si sbagliato nella sua risata, di
isterico.
All’improvviso, uno degli uomini le sussurrò
qualcosa all’orecchio, alitandole sul collo, e lei ridacchiò, reclinando
sensualmente il capo da un lato.
Rufy sentì lo stomaco accartocciarsi, e la cosa lo turbò.
Non capiva la situazione, né il suo improvviso
malessere.
Solo una cosa gli era chiara.
Non gli piaceva per niente.
Si avvicinò a grandi falcate, giusto in tempo per
sentire le parole di uno di quegli uomini.
« Sta
diventando troppo affollato, bambola. Che ne dici di cercarci un posticino più
tranquillo? »
Lei sorrise, lo sguardo annebbiato dall’alcool, e
si alzò, compiacente.
Stava per seguirli, quando una mano le afferrò il
polso.
« Nami,
dove stai andando? »
Si voltò, confusa.
Rufy la guardava, la sua espressione era un misto
di severità (rara, troppo rara in uno come lui) e turbamento.
Chiaramente-non-capiva.
« Ehi,
bambola, chi è questo, il tuo fidanzato? »
« Cosa
vuoi da lei? Non vedi che ha trovato compagnia migliore? »
Il capitano li ignorò completamente, tenendo lo
sguardo fisso in quello della navigatrice.
« Cosa
vuoi, Rufy? »
ringhiò lei.
« Questi
tipi non mi piacciono. »
dichiarò il ragazzo, semplicemente.
« Beh,
la cosa non mi tocca. »
« Non mi
va che tu vada con loro. »
«Non ti va?»
Il tono di Nami si era fatto minaccioso.
« Non
hai alcun diritto di piegarmi alla tua volontà, capitano. Non adesso! »
« Ma… »
« So
badare a me stessa e non mi interessa quello che pensi! » gridò, montata dall’alcool e
dalla rabbia.
Strattonò la mano bloccata, e Rufy la lasciò
andare, troppo stupito per reagire.
«È così che si parla, dolcezza! »
Un commento non troppo diverso da quelli di Sanji.
Eppure Rufy rabbrividì nel sentirlo.
La differenza doveva essere per forza sostanziale e
schifosa.
Guardò Nami allontanarsi con loro, inebetito.
Guardò la mano di uno avvolgersi alla vita di lei,
come un tentacolo, infilandole le dita sotto la maglietta.
Un’altra fitta allo stomaco lo raggiunse.
Sentiva che aveva sbagliato a lasciarla andare.
Ma non capiva perché.
Continua.
Noteà
dunque, perché ho deciso di tuffarmi in questa long-fic, nonostante abbia già
in cantiere “Proibite Love [Red! Red! Red!]” e “Black Heart”, resta un mistero.
Non potevo defluire questo sfizio nella sooolita,
amata one-shot? Eh, nooo, signori miei, la piccola Mao chan deve complicarsi la
vita. ù_u
Sarà che, beh, ora che è ricominciata la messa in
onda di One Piece, ho scoperto che di questo manga proprio non posso farne a
meno.
Ecco a voi, quindi, il mio nuovo sclero.
Devo ammettere che mi ha preso parecchio.
Attualmente sto scrivendo il terzo capitolo.
Questo, in quanto sentimenti era un po’ scarno, ma
è il giusto preludio a ciò che verrà.
Una cosa però voglio chiedervi: se la fic vi piace
(o anche se vi fa schifo), vi pregherei di lasciare un commentino, piccolo,
piccolo.
Altrimenti, rischierei di perdere la motivazione e
lasciare tutto lì, e non voglio che succeda.
Bacio a tutti, al prossimo capitolo [per le
anticipazioni, passare sul mio profilo]!^^
L’urlo di Sanji lo colpì
in pieno viso, sottolineando una realtà che aveva già
intuito da solo.
Tuttavia, il bisogno di difendersi ebbe la meglio.
« Ma
perché?!Nami era felice di
andarsene via con… con quelli lì.» bofonchiò, lasciandosi
sfuggire un’espressione disgustata nel nominarli.
Dopo lo spiacevole incontro, era tornato
all’albergo in fretta e furia, trovandoci tutti i compagni già appartati.
Subito si era fiondato da Sanji,
che riteneva il più adatto per certe cose, e gli aveva raccontato quello che
aveva visto, sperando che l’amico si facesse solo una bella risata e lo
prendesse in giro perché si era agitato per un nonnulla.
Invece, come temeva, non fu
così.
«Felice?! Ma non ti sei reso conto che
era ubriaca?!»
Ecco spiegato il rossore e le risatine isteriche.
Cazzo.
«
Calmati Sanji, non serve a nulla scaldarsi così. » disse Usop
serio, frapponendosi fra i due. « Sinceramente, non saprei proprio
cos’è meglio fare ora. »
« Come
sarebbe a dire? Andiamo a cercarla, è ovvio! »
«
Potremmo rischiare d’interrompere qualcosa, e… » s’interruppe,
perché nemmeno lui voleva pensarci. «Nami non ci guarderebbe
più in faccia. »
« Io
però non penso sia saggio lasciare le cose come stanno. » intervenne Franky,
anche lui presente.
Stava seduto sul letto con le gambe scoperte
incrociate e l’aria riflessiva.
«
Potrebbe accaderle davvero qualcosa di brutto. »
Sanjistava
andando in escandescenze, e a quelle parole, spalancò la porta con un
calcio.
« IO
VADO A CERCARLA! »
annunciò.
«Aspetta, prendiamo una decisione sensata, per favore! » gridò Usop
cercando di trattenerlo per le spalle. « Dopo tutto, non abbiamo
nessun diritto d’interferire così nella vita privata di Nami,
nessuno di noi è il suo uomo! »
Il biondo si bloccò con un sospiro.
Aveva dannatamente ragione.
«
Qualcosa di brutto? » ripeté
Rufy, il viso stranito.
«
Possibile che tu sia così ingenuo? » gemette Franky,
sconsolato. « Non
immagini? »
Il ragazzo parve pensarci.
« Quei
tizi non mi piacevano. Anzi, mi disgustavano. Ma non so
perché. »
L’uomo lo guardò dritto negli occhi.
«Rufy, sai cosa significa “fare sesso”? »
« Più o
meno. »
Della serie: mio fratello Ace
me ne ha parlato una volta.
« Bene. Questo è quello che la maggior parte degli uomini vuole. Sanji compreso. »
Dopo un “COSA?!” di
disappunto da parte del cuoco, Franky continuò.
« In
effetti, può essere bellissimo, sia per l’uomo che per la donna. Ma esistono anche schifosi esemplari che non aspettano
l’approvazione per fare ciò che vogliono. »
« Si
chiama stupro. » continuò
Sanji a voce bassa. «Ed è una cosa
orribile. »
Improvvisamente, Rufy
capì perché quegli individui gli avevano dato una sensazione tanto spregevole.
Come un flash, nella sua mente comparve
un’immagine.
Riguardava quegli uomini. ENami.
Venne colto da un malessere
devastante.
Girò sui tacchi e corse fuori
dalla stanza.
«
Aspetta, Rufy! »
«
Inutile Usop. Pare che la decisione più sensata sia
già stata presa dal nostro capitano. » sorrise il mezzo cyborg.
« Tu
avverti Zoro e Nico Robin. » gli disse Sanji.
« Noi
seguiamo Rufy. »
La strada che percorsero nella notte, correndo
contro il tempo e contro le loro paure, non finiva
mai.
Il caldo torrido aveva lasciato il posto a un gelo opprimente che cresceva rapido nel petto del
capitano.
Rufy correva, senza esitare
un istante.
Era già passata mezz’ora.
Avrebbero fatto in tempo? Esisteva realmente un pericolo, o era solo nella
sua testa?
Se l’erano forse inventato
perché nessuno voleva concedere ad altri la loroNami?
Non capiva, e non gli interessava nemmeno.
Sapeva solo che la sua navigatrice
[ La sua Nami ]
poteva essere in pericolo, e
lui doveva salvarla.
Nami, aspettami, sto venendo a riprenderti.
Giunto alla meta, sfondò la porta del locale con un
calcio.
Poi succhiò tanta aria nei polmoni, fino a gonfiarsi
il petto, e urlò.
«
NAMIIIIII!! »
I clienti, storditi dall’urlo, si zittirono.
Sanji, raggiuntolo, gli
assestò un altro calcio sulla testa.
«
Smettila di gridare a vanvera! » sbraitò, mentre il ragazzo gettava gemiti di protesta.
« Dove
l’hai vista l’ultima volta? » chiese Franky, pronto a menar le mani.
« Al
bancone. »
« Bene. »
Il cyborg, accompagnato dal cuoco, si diresse
deciso verso l’oste.
«
Vogliamo sapere di una ragazza. » annunciò, appoggiandosi al legno con le grandi
braccia d’acciaio.
L’uomo al bancone era largo come un armadio, e
aveva lineamenti duri e spigolosi.
« Una
ragazza? »
« Già. » continuò Sanji.
«È una bella ragazza, alta e
longilinea, con occhi scuri e capelli rossi. È stata qui circa mezz’ora fa. »
Si accese una sigaretta.
« Mi dispiace, ho la memoria annebbiata. » rispose l’uomo, con un ghigno.
Franky perse la pazienza e lo
afferrò per il bavero, sbattendolo sul banco.
«
Vediamo un po’ se riesco a fartela tornare io, allora! »
Alcuni clienti (pirati, senza dubbio) si alzarono
dai loro tavoli, minacciosi.
« Chi
diavolo si credono di essere questi qui? »
«
Cercano rogne. »
« Io
direi di dar loro una bella lezione, che ne dite? »
Rufy, stufo di tutto quel
perdere tempo, si preparò a spazzar via il locale in un colpo solo, maUsop, appena arrivato,
gli diede una pacca sulla spalla.
« Lascia
fare a me. » disse,
sottovoce.
Si atteggiò a gran duro e si avvicinò al bancone
spavaldo, ignorando totalmente i suoi compagni e il naso rotto dell’oste.
«Senti, io avrei una donna, qui. Una veramente niente male,
mi capisci? »
Strizzò l’occhio in direzione dell’uomo. Aveva la
stessa fiera espressione di quando ne raccontava una
delle sue.
Quello annuì, inebetito.
« Beh,
sai, qui si sta facendo un pochino troppo… affollato.»
confidò con aria complice.
I tre compagni lo guardavano esterrefatti. Era
quello il momento di mettersi a raccontare frottole?
L’oste si ricompose.
« Certo,
capisco. » indicò
una porta con un cenno del capo, e sorrise mellifluo. « Quella porta alle stanze
superiori. Ce ne dovrebbe essere qualcuna di libera… »
Improvvisamente, Sanji e Franky realizzarono il piano del compagno, e si lanciarono
oltre quella porta di legno marcio.
« Ehi,
signori! Bisogna pagare per questo!
Che diavolo pensate di fare?!»
Solo Rufy rimase fisso
dov’era, senza capire.
«
Andiamo Rufy! » sibilò Usop tirandolo
per il braccio. « Ci avranno
certamente portato Nami! »
A quelle parole, il ragazzo si svegliò e insieme
raggiunsero gli altri in pochi attimi, senza badare alle urla dell’oste e dei
clienti.
Zoro era stato buttato giù
dal letto [e, sì!, per una volta si trattava di un
letto vero e accogliente, non del
duro ponte di una nave!] da Usop, che gli aveva
urlato un frettoloso “Nami è in pericolo! Avverti
anche Nico Robin, noi andiamo avanti!” ed era sparito, senza preoccuparsi minimamente di fornirgli
coordinate di tempo e spazio.
Era quindi andato a cercare l’archeologa, e l’aveva
trovata nella sua stanza, immersa nella lettura.
« Beh,
se sono andati avanti “loro”, non credo che ci siano
troppo problemi. Anche perché noi non abbiamo idea di dove
cercarli. » aveva
detto lei.
« Hai
ragione. » aveva
annuito lui, tradendo però una nota di preoccupazione nella voce.
Allora Nico Robinaveva proposto di tornare alla nave per informare Chopper, nel caso
ci fosse stato bisogno di lui, e aspettare gli altri.
Sul ponte della Sunny, lo
spadaccino alzò gli occhi e contemplò la stellata notturna.
Non capiva perché, ma qualcosa gli diceva che tutto
ciò sarebbe stato fonte di guai.
Gli altri componenti della
ciurma, sfondarono numerose porte del piano superiore e interruppero parecchi
“piacevoli momenti”, finché non sentirono dei rumori strani, delle urla e dei
colpi sordi provenire da una delle camere.
I loro stomaci si accartocciarono nel sentire la
flebile voce di Nami che mormorava qualcosa.
Senza più pensare a niente, si diressero tutti e
quattro verso la fine del corridoio, e Sanji buttò
giù l’ennesima porta della serata.
Rufy fu il primo a entrare, gridando il nome di Nami.
La scena che si parò davanti a loro
li inchiodò nelle loro posizioni.
I quattro uomini che Rufyaveva visto al locale giacevano a terra, svenuti e
sanguinanti, con numerosi lividi e ustioni.
Anche la maglietta di Nami era a terra, strappata.
Ma non fu quella la cosa
che li colpì maggiormente.
La ragazza dava loro le spalle, spalle
nude che tremavano incontrollabilmente, come il resto del suo corpo.
La gonna era a brandelli, e il reggiseno era
sganciato, anche se ancora al suo posto.
E lei era completamente
abbandonata sul petto di un altro uomo, che le accarezzava i capelli con una
mano, cercando di tranquillizzarla, e sembrava aver appena assestato un
micidiale colpo con l’altra, il pugno ancora sospeso a mezz’aria.
Rufy aprì la bocca per
parlare, ma quello lo precedette.
« Ciao
fratellino. »
Continua.
NoteàSììì, sono felicissima di aver ricevuto le vostre
recensioni!! Mi raccomando, non smettete: mi date una
carica straordinaria e procedo come un treno! Sono già al quinto capitolo! E
poi, finalmente è entrato in scena lui.
Il mio amore! <3
Sì, sto parlando di Ace. E, sì, lo amo alla follia.
Se vivessi nel mondo di One
Piece, credo che farei di tutto per entrare nella ciurma di Barbabianca.
Nella seconda flotta, ovviamente.
Tanto, quante donne ci
saranno in una compagnia come quella? Mal che vada sarei l’unica a portata di
mano.
Aspettate! E se tutte queste facessero il mio
ragionamento?!
=_= sarebbe tragico… lotta all’ultimo sangue per Ace…
In ogni caso, in questo momento sarei già ad Impel Town.
E chi segue il manga mi ha
capito!^^
Ah, il prossimo capitolo sarà più lungo, e dedicato
alle RuNami.
Passiamo ai ringraziamenti:
kogarashi: il
primo commento! Fantastico! Pieno di complimenti, poi… davvero, non mi
aspettavo di riceverne così tanti. ^//^ Beh, devo ammettere che faccio di tutto
per tenere i personaggi IC, e ogni volta rileggo tutte le loro battute per
assicurarmi che ci restino. Nel terzo capitolo, per esempio, ho cambiato le
frasi di Rufy cinque volte! XD È una RuNami…
ssse, ma per ora non darei tutto così per scontato.^^Il prossimo capitolo, è dedicato alle runami-fans,
ma questa fic è fatta per farle gioire e soffrire! Muahahah!!
Come sono malvagia!! ><
Grazie infinite per avermi messo tra i preferiti,
questo mi farà impegnare ancora di più!^^
robertuzzabedda: ma
quanti siamo ad adorare questa meravigliosa serie?? Infiniti! Perché effettivamente è una serie che merita davvero! Pensa
che quando ho scoperto che, il giorno dopo la fine di Naruto, sono stata
incollata alla TV con gli occhi così: O_O per
scoprire quale sarebbe stato il prossimo anime! E
quando ho visto che si trattava di OP, beh… puoi
immaginare i salti che ho fatto sul divano!
maRgariNa: ed
ecco la donna dalle due recensioni! XD Ho provato un piacere immenso
quando nel secondo commento mi hai scritto che avevi letto molte volte
la mia fic… ho pensato “Risultato raggiunto! Sono riuscita a fare una fic che soddisfi davvero le fans di questa
serie!”, però poi mi sono detta di non cantare vittoria troppo presto, perché
il passo per deludervi può essere molto breve…
Certo, se Ace non è focoso, allora chi può definirsi tale?! XDMi chiedi che ruolo compirà Ace? Eheh… ho paura che i tuoi peggiori timori si realizzeranno!
*_* Già questa sua apparizione non so come l’avrai
presa (dicadica, me curiooosaaa!!),
ma il mio consiglio è … non perdere la speranza, ne vedrai delle belle!
Una sola domanda: come mai la R e la N del tuo nicksono in maiuscolo? Mi hanno
fatto istintivamente pensare a RuNami!
Ah, a proposito:
Per
tutti: come mi è stato fatto notare, nel manga, Nami
ha 18 anni, e non 19.
Infatti in
questa fic ho alzato di un anno tutte le età dei personaggi, in modo che
fossero un po’ (pocopoco) più maturi per affrontare,
ehm… *certe situazioni*.
Eneri_Mess: beh,
allora è proprio il caso di dire che ho avuto una fortuna sfacciata, e tu sei
passata per questa sezione proprio quando io avevo
appena pubblicato questa fic!
Grazie mille per ogni complimento! Arrossisco! *//*
Per curiosità, che coppie ti piacciono in OP? Io
credo di amare ogni possibile combinazione! XD L’unica che non sopporto, credo
sia la RuBibi, sinceramente non li vedo molto
insieme.
Lo vedo più con Nami, per
dirne una a caso. XD
Seguito arrivato, e non credo dovrai
attendere molto, perché il terzo capitolo è già pronto. Spero di riuscire a
pubblicare più o meno una volta alla settimana.
Ah, ci sarà un’altra
coppia secondaria, nella fic. M’ispirava mooolto,
ma forse qualcuno avrà già capito di chi parlo. =)
yuly: se eri
curiosa di vedere cos’avrebbe fatto Rufy, mi sa che
te lo stai chiedendo anche ora… Yeah, mi diverto un
sacco anch’io a strapazzare il povero piccolo Cappello di Paglia!!
Spero solo che il seguito non ti abbia deluso e non
ti deluda in futuro.
Mi raccomando, tienimi
informata!^^
KuRoNeKoChAn: ed
ecco a lei il seguito, cara! =) Che te ne pare?
Anche a te grazie millissime per i complimenti, mi fanno volare sulle nuvole!
Per favore, non smettere di commentare!
giodan:graziegraziegraziegrazie!! Come ti sembra questo capitolo?
Sono troppo curiosa di sapeeerlo!!
In ogni caso, non ho intenzione di far finire Nami con quei tizi, tranquillo.
Ace li ha conciati per le
feste! =)
Akemichan:ahhh… mi sciooolgo… ^///^ Grazie!
Grazie davvero!! Anch’io voglio cercare di tenere
questa storia il più possibile nel ritmo di One Piece,
anche se, a causa dell’argomento trattato, ho paura di non farcela! Devo
continuare ad impegnarmi! Sìsì!
E tutto grazie a lettori come te, che mi danno la giusta carica per andare avanti a scrivere!
Comunque ti sto
rispondendo ora, controlla presto la posta!^^
tictic:Graaazie!! Anche tu una fan della
coppia RuNami? O AceNami,
magari?^^ Dimmi che ne pensi di questo finale, mi raccomando!!
nefret87: ed
ecco a te il seguito in cui speravi! Te gusta? Io sono felice di tutti questi complimenti, non so che dire! ç_ç Grazie millissimeeee!!
Il capitano osservò quel corpicino tremante tra le
braccia del fratello, e provò l’impulso di uccidere chiunque le avesse causato dolore.
« Sono
arrivato in tempo. » rispose Ace a voce
bassa, per non disturbare la ragazza contro il suo petto. « Non ho permesso che le
facessero… » non
concluse la frase. Era chiaro.
Usop mosse qualche passo in
avanti.
«Nami… stai bene? »
«Vieni, torniamo alla nave. » continuò Franky.
« Così,
se hai bisogno di qualcosa… »
« Andate
via. »
La voce di Nami uscì
flebile e spezzata dalla sua bocca, le spalle che tremavano violentemente.
Sanji corrugò le sopracciglia.
«MaNami… »
Lei si rannicchiò ancor di più contro il corpo di Ace, cercando di nascondersi
alla vista dei compagni.
« Vi
prego. »
supplicò, la voce rotta dai singhiozzi.
Il pirata le circondò le spalle con il braccio
libero.
Sanji si arrese.
« La ThousandSunny è ancorata al
porto di questo villaggio. Portala lì, non appena si sentirà meglio. »
Il pirata annuì.
Franky e Usop
si voltarono con aria afflitta e tornarono sui loro passi, presto raggiunti dal
cuoco, lo sguardo piantato a terra.
Solo Rufy rimase
immobile.
Il fratello gli lanciò un’occhiata interrogativa.
« No. Non
posso abbandonarla di nuovo, non ce la faccio. »
«Rufy… »
Il ragazzo strinse gli occhi e i pugni
spasmodicamente, cacciando il viso a terra.
«È stata
colpa mia, è stata solo colpa mia! L’ho lasciata sola! Quindi ora resto qui. »
« Mi
spiegherai dopo. » disse Ace, che poteva sentire le lacrime della ragazza sulla sua
pelle.
« Scordatelo!
Nami… »
Lei serrò gli occhi con forza e premette la fronte
sul torace dell’altro.
«Rufy, dannazione! Non capisci che non vuole farsi vedere in
questo stato da te?!»
Rufy, pietrificato, restò a
fissare la sua navigatrice che tentava disperatamente di celarsi a lui.
Poi trasse un profondo respiro e uscì dalla stanza.
Come prestabilito, non tornarono alla locanda. Si
diressero invece verso la ThousandSunny.
Quando li vide arrivare,
allertato dai compagni, Chopper corse sul ponte a gettare la passerella.
«
Allora… cos’è successo? » chiese
ansioso, notando le loro facce scure.
Sanji lo ignorò completamente
e si ritirò sottocoperta, senza dire una parola.
« Ehi,
stupido di un cuoco. » gli
gridò dietro Zoro, seccato, ma non servì. Non rispose
alla provocazione.
Nemmeno Usop e Franky avevano troppa voglia di parlarne, ma sapevano di
non poter negare spiegazioni agli altri.
«Quando è arrivato alla locanda, » cominciò Usop«Rufy ha cominciato a farfugliare qualcosa sul fatto di aver
visto Nami in compagnia di certi brutti ceffi. Dal
suo racconto, è emerso che si trovavano in un locale di terza categoria, e lei era ubriaca. »
La tensione cominciò visibilmente a irrigidire il corpo di Zoro.
Nico Robin ascoltava
attenta.
« Quando
ci ha detto che lo aveva cacciato alterata per andarsene con loro, io e Sanjiabbiamo subito pensato al
peggio. »
continuò il carpentiere «
D’altro canto, Nami poteva essere benissimo conscia
di ciò che faceva e, per quanto ne sapevamo noi, poteva solo volere una serata
di… svago.»
« Come
potete immaginare una cosa del genere! » scattò lo spadaccino « Quella non sa pensare a se stessa!
Come potrebbe volere questo “svago”,
come lo chiami tu? ÈNami! »
Robin accennò un sorriso del
tutto privo di allegria.
« Il
fatto che sia “Nami”, non la rende diversa da una
qualsiasi altra donna. Una donna, al pari di un uomo, ha dei bisogni. Bisogni
che su questa nave non credo abbia occasione di
sfogare. »
Zoro cercò disperatamente
una tesi con cui ribattere. Ma l’unica cosa che
riusciva a pensare, era che fosse Nami, la loroNami, e
questo dovesse bastare.
«Però anche tu sei una donna, Nico Robin.
»
mormorò Chopper, timoroso.
Lei sorrise amabilmente.
«Infatti. Non cercare di capire cose che
non vorresti sapere. »
Zoro sbuffò.
«Ovvero, come sfoghi i tuoi appetiti sessuali? » « Ora
basta! » li
interruppe Franky con tono un po’ più alto di quanto
non fosse necessario. «
Smettetela di fare i bambini! Vi state agitando troppo per questa faccenda! »
« Io
voglio sapere di Nami! » gridò la renna « Che le è successo? »
« Stavo
appunto per continuare. »
brontolò il cecchino. « Quando
abbiamo messo al correnteRufy
dei nostri orrendi presentimenti, lui è partito come un razzo, e noi lo abbiamo
seguito. »
«
L’avete trovata? »
« Sì. Ma… » esitò.
« Non è
stato un bello spettacolo. »
Roronoa lo
afferrò per il bavero.
«Stai scherzando, spero! Che cosa le è successo?! Dillo, dannazione! »
Franky mise una mano sulla
sua, per allentare la stretta.
«
Calmati. I nostri sospetti si sono rivelati fondati, ma fortunatamente qualcuno
è arrivato prima di noi e li ha fermati. »
« Li ha uccisi, spero. » sibilò l’archeologa, gli occhi ridotti a due
fessure.
Evidentemente, il racconto non aveva lasciato
indifferente nemmeno lei.
« Non lo
so, quando siamo arrivati erano a terra, orribilmente
sfigurati, e non si muovevano. »
Zoro lasciò andare Usop con un veloce “scusa”.
«E si può sapere chi è questo qualcuno? »
chiese.
Il cyborg si voltò verso il compagno, che sembrava
saperlo meglio di lui.
Questo sorrise.
« Vi
ricordate di Ace Pugno di
Fuoco? »
« Certo che mi ricordo di te. »
Nami cercava di tener ferma la voce, e provava persino a sorridere.
Aveva ancora il volto arrossato e rigato di
lacrime, e teneva gli occhi fissi a terra, imbarazzata.
« Una
persona così, non si scorda facilmente. »
Lui sorrise [un sorriso caldo, come le fiamme nelle
case d’inverno], poi fece scivolare a terra la bisaccia e ne trasse un
mantello.
Era lo stesso che aveva indossato nel deserto, ad Alabasta.
Lo fece cadere gentilmente sulle spalle
di lei.
Lei arrossì ancora e se lo strinse addosso.
« I tuoi
compagni saranno preoccupati. Torniamo da loro, ti va?
»
La ragazza annuì.
Mosse qualche passo traballante verso l’uscita
della stanza.
«
Scusami per come ho reagito prima, con i miei amici, ti sarò
sembrata una stupida. » disse, cercando di mantenere un tono leggero.
« No,
affatto. » disse Ace serio «È normale
che non volessi che gli altri ti vedessero così,
capisco bene. »
Nami avanzò pensierosa, ma
quando sulla soglia il suo sguardo cadde sui visi degli uomini che l’avevano
inchiodata al letto e le avevano strappato i vestiti,
fu colta da un conato di vomito e perse l’equilibrio.
Ace l’afferrò prontamente.
« Non
credo siano morti. Ma se vuoi posso eliminare
definitivamente questi vermi dalla faccia della terra. »
Lei scosse la testa, ansimando.
« No.
No, va bene così. »
Si rimise in piedi e uscì dalla stanza, senza però
staccarsi completamente dal braccio di lui.
Lo sentiva saldo e protettivo, e aveva davvero
bisogno del calore che emanava.
In quel momento più che mai, percepiva che lui era il fratello di
Rufy, e tutto ciò che l’aveva salvata dal gettarsi
piangendo fra le braccia del suo capitano, preservando così la sua dignità,
erano stati il suo petto e le sue mani strette sulle sue spalle.
Gli occhi di Ace impedirono a chiunque di avvicinarsi o fare
apprezzamenti quando attraversarono il locale, gelando i clienti sulle loro
sedie.
Si avviarono insieme verso la nave.
QuandoRufy
salì sul ponte, il suo comportamento fu quasi identico a quello di Sanji.
La differenza fu nel fatto che Zoro
lo afferrò per la camicia e lo costrinse a guardarlo.
« Dove
diavolo è Nami?! Mi avevano
detto che sarebbe tornata con te e tuo fratello! »
Il ragazzo non lo guardò in faccia.
«
Tornerà tra poco con Ace. »
La sua voce non aveva alcuna inflazione.
«Ma sei scemo? Perché l’hai lasciata da sola un’altra volta?!»
Rufy si morse
a fondo il labbro, e l’amico, stupito da quell’atteggiamento, mollò la
presa.
« Non è
sola! »
ringhiò il capitano « E comunque è stata lei a supplicarmi di andarmene. »
Poi si voltò e si chiuse nella sua cabina.
«
Probabilmente si sente in colpa. »
La voce di Nico Robin
raggiunse lo spadaccino alle spalle.
« Già. Che stupido. »
« Non
credo sia stupido. »
La donna si appoggiò alla balaustra della nave,
scrutando il porto vicino.
« Credo
sia un bravo capitano. »
In quel momento, Chopper salì in
coperta seguito da Usop.
« Ho
sentito dei rumori. Sono arrivati? »
« No,
per ora è tornato solo Rufy. »
« Da
solo? »
« Pare
che Nami tornerà con questo fantomatico Ace. »
«
Fantomatico? Ah, già. Né tu né Franky
eravate ancora con noi, quando lo abbiamo conosciuto. »
«Che tipo è? » s’intromise Franky, emergendo dai cespugli di
mandarini.
«È strano. » disse Usop.
«È forte come un toro, pensate che quando erano bambini, metteva sempre Rufy
al tappeto! E ha mangiato il frutto del diavolo Foco Foco. Attualmente è il comandante
della seconda flotta di Barbabianca. »
Nico Robin sorrise.
« Una personcina niente male, vero Franky?
»
« Così
pare. »
Passarono alcuni minuti di silenzio prima che la
mora si sporgesse verso riva e indicò una strada buia.
«
Eccoli. »
Zoro, Usop
e il cyborg si precipitarono accanto a lei, mentre
Chopper correva all’interno.
«Ditele di venire nell’infermeria, voglio visitarla! »
AncheSanji
uscì di corsa sul ponte e in un attimo fu accanto ai compagni.
«Nami! Nami, tutto bene? »
Ace aiutò la ragazza a
salire sulla nave, prima che questa fosse attorniata dagl’altri.
«Nami, amore mio! Stai bene?! Cosa
ti hanno fatto??»
«E smettila, cuoco da strapazzo! » gridò lo spadaccino,
spingendolo da una parte.
Si girò verso la navigatrice di scatto, cercando inutilmente
di nascondere la preoccupazione.
«È tutto okay? »
Lei accennò un sorriso.
« Sì,
tranquilli. »
rispose debolmente.
«
Scusaci, ti prego, scusaci se non siamo arrivati
subito! »
piagnucolarono contemporaneamente Franky e il
cecchino, contendendosi il diritto di abbracciarla per primi.
«
Chopper ti aspetta in infermeria. » disse la voce vellutata dell’archeologa, mentre
sorpassava incurante gli altri due.
Nami, il cui sguardo vagava
altrove, si riscosse e assentì.
Le labbra dell’altra si piegarono impercettibilmente
all’insù.
« Ti
accompagno io! » gridò Usop, prendendola per un braccio. Poi la guidò gentilmente
sotto coperta.
Sul ponte tornò la calma.
Lo spadaccino porse una mano al
nuovo arrivato, che fino a quel momento, si era tenuto in disparte.
« Volevo
ringraziarti, a nome di tutti noi, per averla salvata
e riportata indietro illesa. »
Quello sorrise apertamente e gli strinse la mano.
« Non devi ringraziarmi, l’avrei fatto per chiunque. Non sopporto
certe cose. »
« Invece ti siamo debitori eccome. » intervenne Sanji.
« Non
oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere… Oggi sei nostro ospite! È un piacere averti di nuovo con
noi, Ace! »
«E così tu sei il famoso Pugno di Fuoco. »
Il ragazzo si voltò verso Robin
e Franky.
« Siete
anche voi membri della ciurma? Non vi ho visti ad Alabasta.
»
« Infatti ci siamo uniti in seguito all’equipaggio. Io sono Franky, il carpentiere, mentre lei è Nico Robin, fa l’archeologa. »
Ace sfiorò la mano di Robin con le labbra.
« Mio
fratello sa scegliere bene i suoi uomini, a quanto vedo. Anche se forse
“uomini” non è il termine più adatto… »
« Okay,
okay, abbiamo afferrato il concetto. » si affrettò a dire il cyborg,
frapponendosi fra i due.
« Senti Ace, perché non
ci racconti com’è andata? » chiese Sanji, accendendosi
una sigaretta.
« Certo,
ma… Dov’è mio fratello? »
« Quel
testone è sconvolto. Si è chiuso in cabina. » rispose Zoro.
« Ah.
Tipico suo. »
Ciò che restava della ciurma di Cappello di Paglia lo guardò, sconvolto.
« Questo
è tipico suo? »
esclamò Sanji, confuso. « Io direi invece il contrario! »
Il moro scosse la testa.
«È sempre stato così, fin da quando era bambino. Ogni volta che perdeva contro di me,
o non riusciva a fare ciò che si prefissava, continuava a provare senza battere
ciglio e quel suo sorriso idiota sulla faccia. Ma
quando Makino, oste della locanda che frequentavamo
abitualmente, si slogò una caviglia cadendo, o quando un suo coetaneo si faceva
male e lui era nei paraggi, si chiudeva in camera sua per ore e non faceva
entrare nessuno. »
«Cosa? Ma perché? »
«
Semplice: Rufy non sopporta non riuscire a proteggere
gli altri. Non importa quante volte possa essere
sconfitto da un nemico o una situazione, perché ciò che gli fa davvero
percepire la sua impotenza è solo questo. »
Franky si strofinò il mento
con le dita.
« Non
conoscevo questo lato della sua personalità. »
«
Nemmeno noi. » lo
consolò Zoro, riflettendoci. «Però
ha senso. »
« Ora
dicci di Nami. » tagliò corto Sanji,
impaziente.
Ace parve tornare con la
mente a poche ore prima.
« Non
c’è molto da dire, in realtà. Ero entrato in quella fogna perché è un buon
posto per scovare informazioni. Speravo di sapere qualcosa su Barbanera, e ho
sentito delle urla provenire dalle stanze superiori. Il proprietario mi ha detto di non farci caso, ha parlato del “vivi e lascia
vivere”. Inutile dire che non l’ho ascoltato, e, beh… Il resto lo sapete. »
« Certo,
davvero non so come ringraziarti. » ripeté il biondo. « Hai saputo qualcosa sul tizio che cerchi? »
Il pirata allargò le braccia.
« No
purtroppo. Ma penso di essere sulla strada giusta. »
Finalmente, la porta dell’infermeria si aprì, e Usop poté smettere di gironzolare avanti e indietro.
Ne emersero Chopper e Nami, la quale si stava ancora sistemando addosso una
maglietta pescata dal suo guardaroba.
«
Allora? »
« Va
tutto bene, Usop, calmati. » disse lei con un sorriso.
La piccola renna confermò le sue parole.
« Non ha riportato ferite, è solo spaventata. »
« Ormai
sono tranquilla, » lo
rassicurò la ragazza «
ma devo assolutamente farmi un bagno. »
Lui annuì.
« Certo.
Usop, vai
a chiamare Nico Robin, che stia con lei. »
« Volo. »
E volò letteralmente.
« Ehi,
tu stesso hai detto che non ho nulla. Non serv-»
« Non è
per quello. Se sei sola potresti metterti a pensare.
Non voglio che ti figuri ciò che sarebbe potuto accadere, perché non è accaduto. »
« Beh,
allora Robin è proprio la persona adatta, loquace
com’è… »
ironizzò la ragazza.
« Lo so,
ma non penso tu voglia avere Rufy
nella stessa stanza mentre fai il bagno. »
Dopo un attimo di esitazione,
Nami mormorò un “certo che no”, e si avviò al bagno,
dove fu raggiunta poco dopo dalla compagna.
« Sono
felice che tu stia bene. » disse
quella, poggiandosi alla vasca in cui lei era immersa.
« Devo
confessarti che ho avuto paura. Credo siano stati gli
attimi più orribili della mia vita, se escludiamo il giorno in cui è morta Bellmer. »
«
Capisco. Ma ora sei qui, no? Non c’è motivo di
rimuginarci su. »
La rossa chiuse gli occhi e sprofondò ancora in
quell’acqua così calda.
« Hai
ragione. E tutto grazie ad Ace.
»
« Già. Mi
è sembrato il degno fratello di Rufy. »
Nami non rispose, fissando
l’acqua con sguardo triste.
« A
proposito di Rufy. » continuò Robin« Mi è parso che prima cercassi
lui, dico bene? »
La ragazza si tirò su di scatto, spruzzando
l’archeologa.
Aveva le gote tinte di rosso.
« Cos…
Quando? Ti sbagli, io… »
« Guarda
» disse
questa, asciugandosi placidamente gli schizzi dalla faccia « che non c’è motivo di provare
imbarazzo. È
perfettamente normale. »
Lei si strofinò una guancia, conscia di aver esagerato.
«È solo che… mi stavo chiedendo
perché non fosse lì con voi ad aspettarmi. »
« Era
talmente sconvolto che si è chiuso nella sua cabina senza una parola. Credo che
una parte di lui voglia disperatamente parlarti, ma
l’altra non glielo permetta. Non vuole importi la sua presenza a tutti i costi.
»
Nami si strinse le ginocchia
al seno, sconfortata.
«È normale che non voglia. L’ho
urtato e l’ho cacciato via per ben due volte, e sempre quando lui cercava solo
di aiutarmi… Se solo… » serrò
gli occhi per trattenere le lacrime « se solo l’avessi seguito,
quando ha cercati di portarmi via, invece di dirgli quelle cose… »
« Voi
due vi somigliate molto. »
«Cosa? »
L’espressione serafica della donna non mutò.
« Anche
lui è nella sua cabina tormentato dai sensi di colpa.
Forse dovresti andare a parlargli prima di cena. Si risolverebbero molte cose. »
« Ne sei
certa? »
Robin sbuffò.
« Non
posso mai essere certa di qualcosa se parlo di Rufy,
ma diciamo che ne sono abbastanza sicura. »
Quindici minuti dopo, Nami
era davanti alla cabina maschile.
Sollevò una mano e bussò debolmente.
Da dentro, il rifiuto infantile del capitano.
« Andate
via, non ho voglia di uscire. »
«Rufy, sono io. »
«Nami? »
La serratura scattò immediatamente, e lui aprì la
porta.
« Come
stai? Non sei ferita, vero? »
Per tutta risposta, lei si lasciò andare
appoggiando la fronte sul suo petto.
« ?? »
Il ragazzo le poggiò le mani sulle spalle, confuso.
«Nam…? »
« Scusa.
»
« Come? »
« Scusa.
»
«Ma di cosa? »
« Scusa se non ti ho ascoltato. Non so perché non l’ho fatto,
ero consapevole del pericolo, anche più di te. Ma non l’ho fatto, e quando sei tornato a prendermi, ti ho
mandato via. Mi vergognavo troppo, e non volevo che tu assistessi alla mia
umiliazione. Quindi, scusami. »
A Rufy ci volle un po’
per assorbire tutte quelle parole, ma quando l’ebbe fatto, la strinse a sé,
mentre il cappello gli ricadeva sugl’occhi.
« Sta
dicendo un mucchio di sciocchezze. La colpa è mia, che ti ho lasciata
nelle mani di quei bastardi e ho capito troppo tardi il mio errore. »
Le ridacchiò nel suo petto.
« Che scemo. »
Si staccarono, e Nami
fece un passo indietro per guardarlo negli occhi.
Era diventato decisamente
più alto di lei, ma vedendolo ogni giorno, non se n’era resa conto.
« Non è
stata affatto colpa tua. Sono io che sono una testarda. »
«È vero. Ma
io sono uno scemo. »
Si sorrisero, e Rufy
avvertì di nuovo una strana sensazione allo stomaco, ma
questa volta fu molto più inebriante.
Il suo cervello gli disse di rompere il silenzio,
altrimenti sarebbe successo qualcosa d’irreparabile.
Non sapeva cosa. Ma il suo
stesso corpo gli diceva che era qualcosa.
« Beh, per fortuna che è arrivato mio fratello.
Riesce sempre a mettere le cose apposto, lui. »
Nami fu colta dal
disappunto.
« Sì…
Direi di sì. Ace mi ha salvata.
Tuo fratello è davvero fantastico. »
A quella risposta, Rufy
si sentì stranamente deluso.
Qual era il problema? Era normale che considerasse Ace “fantastico”.
Lui l’aveva soccorsa, a differenza sua.
L’invito di Sanji a
tavola li raggiunse dal ponte.
«
Mangiamo? » trillò
lei allegra.
Lui la annuì, poco convinto.
Continua.
NoteàYeah. MomentinoRuNami per le mie adorate RuNami.
Che, sia chiaro, io
a-do-ro.
Chiaro? Io le amo.
Perché ve lo ripeto
continuamente? Beh…
Semplicemente voglio che sia chiarissimo, che ne abbiate la certezza.
Perché nei prossimi due
capitoli, non ne sarete più tanto certe.
Muahaha! Sarò
malvagia! è_é Ma voi non
perdete la speranza, mi raccomando!
Ancora un grazie infinite per le numerosissime recensioni!
Davvero, se continuate così diventerò un razzo…
Sono già al sesto capitolo [vi prego, continuate!!ç_ç vi amoooo!!].
Dunque, il mio programma è di aggiornare una volta alla settimana (non vi do scadenze fisse, perché so già che
non le rispetterei mai U_U), spero di farcela, perché
ormai è ricominciato tutto, scuola, canto, band, sport… =_= aiutoo…
E ora passo ai ringraziamenti!!
tictic: ma che
bello, il primo commento del secondo capitolo!^^ Ehh
già, ma se sono così avanti è solo grazie alla carica che mi date voi, quindi è
anche merito vostro! Tra i preferiti, che gentile!!ç_ç Sono troppo feliceee….
Allora, dunque tu sei per la AceNami, eh? Allora ho come l’impressione che il prossimo
capitolo non ti dispiacerà!
Ti confido un segreto: nemmeno io disprezzo le ZoNami o le SanjiNami, ma nel mio
cuore i fratellini D. avranno sempre il primo posto!^^
Bacione!
valemyni:ohh, sono contenta di essere riuscita a incuriosire persino
una ZoNami!^^ Non me lo aspettavo davvero, questa è
una bellissima sorpresa insperata! XD Beh, che posso dirti? Purtroppo ti
mentirei se ti dicessi che questa storia è una ZoNami,
ma se non ti piacciono le RuNami, magari un
pensierino su Acece lo
faresti? Dimmidisìdimmidisì! ç_ç
Spero che tu non abbandoni la storia! Ne dobbiamo vedere ancora delle belle! Bascio…
maRgariNa: il
secondo capitolo addirittura meglio di come te lo immaginavi? Waa, me arrossisce… ^//^… aah,
rischio di fare come Chopper quando viene lodato… ooondeeeggiiooo…
XD okay, a parte le mie stupidate, sono felicissima che il capitolo non ti abbia deluso, e
spero che anche questo ti piaccia! Penso di sì dai, perché ci sono i
piccioncini!^^ Però ti devo avvertire… il prossimo
capitolo… beh, no, non dico niente! Solo, non dare mai nulla per scontato!
Dopotutto è un triangolo, no? Anche se un po’ tutte voi RuNami,
con le vostre opere si convincimento mi fate
vacillare…soprattutto perché condividiamo lo stesso credo!!
RuNami 4ever! Anvedi che avevo visto giusto sul tuo nickname! ^_- kiss!
nefret87: ed
ecco a te il capitolo RuNami! Lo so, è ancora molto
soft per ora, ma tutto quello che vi posso dire è di non abbandonare
questa storia… sì, anch’io amo la coppia alla follia, ma non è ancora venuto il
momento di tirare un sospiro di sollievo! =_=
Grazie mille per gli apprezzamenti!! Mi fanno volare! *-* Beso.
kogarashi: grazie!!
ç//ç *mearrossisce*, non so
cosa farei senza di voi!
Hai capito a chi mi riferisco? Eheh.
Sì, c’è un altro paio di persone che mi piacerebbe
“accoppiare”. Cioè, nel senso figurato del termine. …
Ma anche no. XD
In effetti la scena
dell’ammassamento ci stava! Avrei dovuto pensarci! XD
Eh sì, della serie: Ta-daaan!
Ecco Ace! **
Però…è vero…se sta con Nami… AAARGH! NON PUò STARE CON
ME! Questo ridimensiona le cose. ù_u
Lo spoiler lo metto sempre
nel mio profilo, in genere qualche minuto dopo la pubblicazione (il tempo di
scrivercelo), così chi non vuole sapere nulla non corre il rischio di
trovarselo sotto gli occhi!^^ Grazie millissime!! Bacissimo.
yuly: mi sa
che “cosa farà Rufy” te lo chiederai fino all’ultimo
capitolo! XD Comunque grazie infinite del commento, mi
fa stra piacere non averti delusa! Spero che anche
questo chap non sia da meno!^^ smak.
robertuzzabedda: grazie
davvero, spero di poterti fornire abbastanza motivi per non abbandonarla!!
Fammi sapere se questo capitolo ti è piaciuto, okay? Kissotto!
Akemichan:amora!** Già… effettivamente il rapporto Rufy/sesso è un po’ un grattacapo… spero di cavarmela anche
in seguito (perché, sì, ci sarà un “seguito”, anche se
la cosa mi fa tremare!), comunque sono felicissima che ti sia piaciuto!!^^ Hai
visto Usop? Mica scemo, ne? Io i mugiwara
li amo tutti, ognuno deve avere il suo momento di
gloria nelle mie fanfic! XD
Sì, avevo pensato anch’io che il non sapere della
sua imminente entrata in scena avrebbe reso meglio la situazione, infatti originariamente, quando ho scritto quel capitolo,
doveva essere una sorpresa assoluta, ma alla fine ho deciso di annunciarlo
nella presentazione.^^
Anyway, grazie mille delle
impressioni, sono ultra-preziose!!
E, attendo il prossimo capitolo
di “Dark Truth”. L’attesa mi uccide! ç_ç Baci8!
Beatrix:grazieeee!! ^//^ Le tue parole mi fanno troppo piacere! Già, Ace non è certo facile da “manovrare”, anche perché di lui
non si sa poi così tanto, quindi lascia anche un notevole spazio bianco da riempire
come meglio si crede… dal canto mio, cerco sempre di restare “IC”!
Cooomunque, sono
d’accordo con te per quanto riguarda i personaggi di OP!
Infatti non credo che farò entrare in scena molta
altra gente… già gestire tutti i mugiwara è
un’impresa, e ho anche dovuto rinunciare a Brooke. ç_ç
Una fic ferma ai tempi di Crocodile?
Certo, credo che avrai un bel po’ di lavoro da fare,
ma vedrai che ce la farai!^^ Bacio!
KuRoNeKoChAn: anche
tu un’amante di Ace?^^ Ma
quanto è bono? =ç=
Felicissima che tu abbia apprezzato lo scorso capitolo, spero che questo non
sia stato da meno!
Certo che se diventi vicecapitano
della seconda flotta mi devi minimo nominare vice del vice… E comunqueAkemi mi ha giustamente
fatto notare che quella flotta è piena di infermiere che si credono cubiste.
=_= Mi sa che avremo da lavorare per conquistare il nostro capitano! <3
Smekkete!
Eneri_Mess: ma lo
sai che io sono più sconvolta di te… voglio dire, di solito le mie storie non
ricevono mai così tanti commenti! Ergo, in questi giorni sto
volendo altissimo e scrivendo come un’indemoniata! E anche grazie a te, quindi davvvverrogrrraaazzziiieee…!!
Beh, da Rufy che ci si
poteva aspettare? XD E Franky, sì, un pozzo di
sapere! XDD
Anch’io adoro l’armonia che
Oda è riuscito a creare fra i mugiwara, e come si
diverte a dividerli in tutte le accoppiate/gruppetti possibili immaginabili,
beh… è un maestro, non c’è che dire.
Umh, e immagino, che, chessò, il tuo portatilino si chiamiAce…? Sììì,
TUTTI AMANO ACE! Evviva! Tutte nella seconda flotta, in massa! Il buon Portgas si troverà una sezione di ragazze carine-carine lì
colo per lui!^^
Anche se, effettivamente, in
questo momento storico, credo abbia la testa da un’altra parte! ç_ç Oda, non fare cavolate!!Kisu!
ayra79: ed
ecco un’altra aspirante piratesca della seconda flotta! Meglio, più siamo,
meglio è!!^^ Che ne penso dell’AceNami?
Penso che lo scoprirai nel prossimo chappy se
continuerai a leggere! ^_- Grazie mille per i complimenti!!kisskiss
Wilwarind:ç_çmecommossaaaa…
graziegraziegrazie! Un’altra mitica fan delle RuNami! Che ne pensi di questo
capitolo? Bacino, alla prossima!!
Mangiarono serenamente, tra i soliti battibecchi e le solite risate
4
Notte ladra e bugiarda
Mangiarono
serenamente, tra i soliti battibecchi e le solite
risate.
La ciurma
era stata felice di constatare come Nami e Rufyfossero tornati all’adorata
normalità, e nessuno aveva più pensato all’incidente.
La
presenza di Ace, poi,
rendeva il capitano particolarmente felice, e nonostante quasi tutti avessero
già cenato, i manicaretti di Sanji si rivelarono più
gustosi e invitanti del solito, e tutto l’equipaggio si servì abbondantemente.
«Umh, ho
notato che avete anche cambiato nave. »
bofonchiò Ace con la bocca piena.
Lui e Rufystavano probabilmente facendo
a gara a chi riuscisse a ingerire più cose nel minor lasso di tempo possibile.
« Sì, purtroppo la nostra amata GoingMerry è affondata. » replicò Usop con una scrollata
di spalle e un sorriso. La ferita bruciava ancora un po’, ma aveva imparato ad
accettare ed amare anche la Sunny. «Ma ha avuto una fine gloriosa,
degna del brigantino della ciurma di Cappello di Paglia! »
«Cafisco, mi dispiasce… » ingoiò il boccone e si rivolse a Franky« Quindi devo immaginare che sia tu
il costruttore di questa nuova nave. »
« Già, è così! » rispose questo, con uno scintillio di fierezza negli
occhi. « La ThousandSunny è stata progettata apposta per il viaggio che
deve compiere e la gentaglia che ci abita. »
«Infatti
prima ho girovagato un po’. È davvero un
bel veliero. Ma la cosa che mi ha incuriosito di più,
sono stati quelli. »
Voltò il
capo per guardare i cespugli di mandarino, sul ponte superiore.
« Sono miei. » intervenne Nami sorridente « A Cocoyashi, il mio villaggio di origine, coltivavo e vendevo mandarini con Bellmer e mia sorella. Guarda. »
Si sporse
verso Ace, e scoprì il braccio tatuato tirando su la
manica.
« Sono un mandarino e una
girandola. »
Il
ragazzo passò lievemente il dito sul disegno, e Nami
soffocò un brivido.
Brivido
che non aveva nulla a che vedere con quelli di poche ore prima.
A Rufy andò di traverso l’acqua.
Fu
eternamente grato a Sanji quando si frappose non troppo gentilmente tra i due con la
scusa di portare via i piatti.
Più
tardi, percorrendo il corridoio che portava alla cabina maschile, il capitano
intercettò alcuni frammenti della conversazione di Usop e Zoro, che lo precedevano
di una decina di passi.
« Senti, ma da quando Nami è diventata così espansiva? Di solito evita di parlare
di sé o del suo passato. » mormorò il nasone, perplesso.
«E lo
chiedi a me? Cosa vuoi che ne sappia, io! Magari si è
presa una cotta per lui. » rispose lo spadaccino, seccato.
A Rufyandò di traverso la saliva.
Nami
si svegliò di soprassalto a notte inoltrata.
Era
coperta di sudore, i capelli rossi appiccicati al collo, e respirava affannosamente
per riempire i suoi polmoni di tutta l’aria possibile.
Le
sembrava di soffocare, sotto quelle coperte.
Si alzò a sedere, confusa.
« Hai avuto un incubo. »
La voce
calma di Nico Robin la fece sussultare.
Non
poteva vederla nell’oscurità della notte, anche se sapeva che era nel letto
accanto al suo.
Si passò
una mano sulla fronte bagnata.
« Sì. Scusami se ti ho svegliata. »
« Non c’è problema. Credo che una
boccata d’aria fresca ti farebbe bene. »
Nami
sospirò.
« Già, lo penso anch’io. »
Fece
scivolare le gambe fuori dal letto.
« Vuoi che venga con te? » chiese la mora.
« No, grazie, non importa. »
Attraversò
la zona al chiuso con passo felpato, per non svegliare nessuno, ed uscì in
coperta nell’aria fresca della notte.
Il porto
era poco illuminato a quell’ora, e il mare nero accarezzava pigramente il molo
a cui erano ormeggiati.
La
ragazza chiuse gli occhi, lasciandosi trasportare dall’invitante sciabordio
dell’acqua.
« Ti piace la notte, vero? »
Trasalì,
per la seconda volta, quella sera.
Si voltò
nella direzione da cui proveniva la voce.
Una
leggera brezza scosse i capelli scuri di Ace, facendoli ondeggiare poco oltre il suo viso.
Era adagiato
sulla balaustra del ponte, appoggiato al legno umido della nave.
Nami
stava per chiedergli cosa diavolo ci facesse fuori a
quell’ora, ma scoprì che la cosa non le dispiaceva poi così tanto.
Lo
raggiunse, lasciando vagare lo sguardo sul mare aperto.
« Mi chiamano “la Gatta Ladra”. La
notte è il mio mondo. O meglio, lo era. Prima che
m’imbarcassi per questa assurda avventura. »
Lui
ridacchiò.
« Sì, Rufy
mi ha detto che tu eri una ladra. Se non sbaglio, una
volta hai tentato di sparargli una cannonata, dico bene? E
poi hai rubato la nave. »
« Eh…? Ma quand’è
che ti ha detto tutte queste cose, scusa? » bofonchiò lei, un po’ a disagio.
« Non dimenticare che è il mio fratellino. Quando ci siamo incontrati ad Alabasta,
mi ha raccontato tutto quello che aveva passato dall’inizio del suo viaggio, e
questa sera ha ricominciato. »
Sul viso di Nami comparve
un sorrisetto.
«E allora come mai sei già qui? Non penso ne
avesse così poche da raccontare. »
« Ho
finto di avere un attacco di narcolessia. Da piccolo lo facevo spesso. »
« E lui non si arrabbiava? »
« Oh,
sì. E non sai quanto. Quando
capiva che fingevo cominciava a tempestarmi di colpi e a piagnucolare che il
suo unico fratello maggiore non voleva starlo a sentire. Il problema era che, a
volte, io mi addormentavo sul serio, e mi svegliavo pieno di lividi. »
Osservandolo mentre rideva alla luce della luna, la
navigatrice notò quanto fosse bello.
Quegli occhi neri come la pece, la zazzera ribelle
di capelli scuri che spuntava da sotto lo strano cappello, le lentiggini che
costellavano la pelle liscia del viso, i lineamenti decisi, quei muscoli molto più definiti rispetto a quelli del fratello…
Il fratello.
Già.
« A cosa
pensi? »
Lei sorrise lievemente e scosse appena il capo.
« A
quanto tu e Rufy siate
simili e differenti allo stesso tempo. »
AncheAce
sorrise e volse gli occhi verso il mare.
« Sì, ce lo dicono in molti. »
« Siete
davvero legati, giusto? »
«
Altrochè. Siamo cresciuti praticamente da soli, io e
lui. Credo dipendessimo l’uno dall’altro. »
« Ora non
più? »
Il ragazzo parve pensarci.
«
Abbiamo preso due strade diverse. Ma entrambe le nostre strade sono fatte di onde. Sì, penso che in un certo senso dipendiamo ancora
l’uno dall’altro. »
« Deve
ammirarti molto. »
«Quando eravamo bambini, per lui ero un eroe invincibile. Ora
credo sia diventato abbastanza invincibile anche lui. Non perde occasione per
raccontarmelo. Mi parla molto spesso di te. »
Le rivolse uno sguardo malizioso, e lei si sentì
arrossire.
Ringraziò la notte per aver celato le sue guance
imporporate.
Poi accadde una cosa che non si aspettava.
Ace, nella sua posizione in
bilico tra la nave e l’acqua, ripiegò pesantemente il capo sul petto che
ciondolò, inerte, e scivolò verso il mare.
Nami, ripresasi in fretta
dallo shock, realizzò che il moro aveva avuto un
attacco, e con uno scatto felino lo afferrò con entrambe le braccia prima che
cadesse, cercando di trascinarlo aldiquà della balaustra, facendo ricorso a
tutte le sue forze.
Fortunatamente, il ragazzo ricadde su di lei, a
peso morto, facendole perdere l’equilibrio e mandandoli entrambi a terra, sul
pavimento della nave.
Sotto di lui, Nami si
accorse che il corpo di Ace
tremava.
Con orrore, cercò di alzarsi e chiamare Chopper,
quando si accorse di un piccolo particolare.
Ace non stava tremando.
Stava ridendo.
« Sai, » disse lui, tra le risa « Il mio fratellino è molto più
bravo di te a capire quando fingo. »
Il pugno lo centrò dritto in fronte.
« MA CHE
DIAVOLO TI SALTA IN MENTE?!» urlò la ragazza, infuriata.
« Ahia. » commentò lui, massaggiandosi
distrattamente la testa. «Rufy non mi aveva detto che eri anche violenta. »
Per tutta risposta, venne
colpito da un altro pugno.
« Altro
che differenza, tu sei idiota quanto lui! » sbraitò lei « Ti rendi conto che mi hai fatto prendere un colpo?
A che razza di gioco stai giocando?! Se io non ti avessi afferrato, saresti mort-»
Lo sguardo di Ace si distese, mentre le tappava la bocca con la mano e la
spingeva nuovamente a terra.
«Shh, piantala di gridare o
sveglierai tutti. »
La sua mano era calda e dolce, nonostante fosse la mano di Pugno di Fuoco in persona.
La tolse troppo in fretta, per i suoi gusti.
«Perché lo hai fatto? » chiese lei, con un tono di voce più controllato,
ma ancora vibrante di rabbia.
Lui la guardò perplesso.
«Perché accadesse esattamente ciò che è accaduto. »
« Ma se
io non ti avessi preso in tempo? »
«Ma lo hai fatto, no? »
Si alzò con noncuranza, spolverandosi i pantaloni.
«E se non ci fossi riuscita? »
« Uffa. »
Ace sbuffò, voltandosi a
guardarla.
« Sai
essere peggio di mio fratello. Dovresti esserne soddisfatta,
adesso siamo pari. Io ho salvato te, tu hai
salvato me. »
Lei inarcò un sopracciglio, scettica.
« Non è
esattamente la stessa cosa. »
Lui alzò le spalle e fece per dirigersi sotto
coperta.
«Comunque grazie. »
Il ragazzo si fermò.
« Per
cosa? »
« Per
avermi salvata. Ho avuto davvero paura, ma quando ho
capito che eri tu, il fratello di Rufy, ho capito che
quei cani non mi avrebbero torto un capello. »
[ Perché tu sei il
fratello di Rufy.
]
[ Già. ]
«
L’avrebbe fatto chiunque. » rispose il moro, tornando a camminare.
« No,
non è vero. »
Passarono alcuni istanti di silenzio, e un attimo prima che il pirata entrasse all’interno della
nave, Nami sbuffò, facendolo fermare ancora.
« Non ti
capisco, Pugno di Fuoco. »
Si voltò, confuso.
«Nh? Perché no? »
Lei scosse la testa sconsolata.
« Non ho
ancora capito la mossa di poco prima. Hai ottenuto ciò che volevi? »
Un ghigno serafico si posò sul viso
di lui.
Tornò sui suoi passi, ripercorrendo velocemente la
distanza che li separava, e prima che Nami potesse
rendersi conto di cosa stesse succedendo, lui la tirò
a sé e la baciò.
Fu veloce ma intenso, e quando si staccarono, lei
si passò inconsapevolmente le dita sulle labbra ardenti, rapita.
Ace sorrise soddisfatto.
«Adesso ho ottenuto ciò che volevo,
piccola Gatta Ladra. »
Continua.
NoteàDooon.
Lo so.
Ora vorrete uccidermi tutti.
…
*Maochan
fugge dai sassi riparandosi con una padella*
[cheera anche la migliore di Sanji]
…
Però, ehm… vi avevo avvertito che questo capitolo
vi avrebbe lasciato un po’ di amaro in bocca, no? (sguardo innocente)
E poi lo sapete che anch’io sono
una RuNami. Insomma, non perdete la speranza.
*aureola*
…Altra cosa…
INFINITE SCUSE per il ritardo nel pubblicare, ma ho
passato una settimana a letto infebbrata.
Non mi sono ancora ripresa del tutto, ma oggi è il
mio compleanno, e volevo farmi un regalo.
Volevo scrivere “farvi” un regalo, ma poi mi sono accorta che, data la conclusione,
dubito che la pensiate così.
Però prima di linciarmi,
aspettate il prossimo capitolo almeno! é_èÈ molto più luuungo,
e… no dai, non vi anticipo niente! XD
Okay, ora che ho porto le scuse collettive, passo a
farvele uno per uno!
tictic: un
fulmine nel commentare, uao!^^ Grazie per la carica
che mi dai allora! XD Che è vero! Grazie a voi procedo benissimo.
Comunque, sì,
AMO Ace e Rufy, ma le yaoi in genere non troppo… Certo, a meno che non siano
davvero ben fatte, e allora penso che potrei innamorarmene! Purtroppo però, qui
proprio non ce ne sono (sempre per quanto riguarda i fratellini D.), e sul fandom inglese non ne ho trovate di troppo convincenti. Anche se ammetto che dev’essere davvero difficile
giustificare un rapporto amoroso yaoi e per di più
incestuoso! ^^” Grazie ancora!
yuly: ecco,
non credo che la tua curiosità si sia ancora del tutto placata (spero), ma
qualcosa ne è venuto fuori!^^” Che ne pensi? Sono io che sono curiosa, adesso!
Grazie millee! =)
KuRoNeKoChAn:
giusto! Promuoviamo la campagna anti_infermierine_che_si_credono_cubiste, e
aderiamo al club Ace’sLovers, dichiaro
le iscrizioni ufficialmente aperte! XD Facciamo un gruppo a numero chiuso, si
accettano solo intrepide piratasse pronte a unirsi
alla seconda flotta di Barbabianca!!
Yes, anche il prossimo l’ho
già scritto! =) Ineffetti sì, hai riassunto uno dei
crucci fondamentali della storia, ovvero il problema di rapportare Rufy e l’amore! Con Ace è un po’
più facile, perché di lui si sa ben poco, e inoltre nell’anime
viene descritto in modo molto più maturo del fratello.
In ogni caso, grazzissimeee
per il sostegno!! Ne ho davvero bisogno, e mi fa
sempre felice!^^
nefret87: U///U
*me muore* con tutti questi complimenti e addirittura due recensioni! ç___ç e
io ti pubblico un capitolo così… così… bhuaaaah, mi
sento in colpaaa! T_TScusaaaaa! Ma vedrai che si
aggiusterà tutto! Shishi! Cioè,
probabilmente… cioè… okay, sto zitta che è meglio.
Però… Non perdere le
speranze!
Grazie ancora! Sul serio! Ora mi metterò d’impegno,
perché al punto in cui sono (e potrebbe interessare le RuNamine…)
ce ne vorrà abbastanza!^^ Quindi domoarigato!
ayra79: okay,
allora credo che tu sarai una delle poche che apprezzerà questo finale!^^Dimmi, come ti è sembrato? Già, tutte Ace’sAngels… potremo
cambiare nome al club! XD Questo mi piace di più! Anche
perché in questo momento temo abbia proprio bisogno di qualche “angels” dalla sua parte! ç_ç
Grazie davvero del commento! =)
Akemichan: ieri
sera ti ho inviato la mail, ora hotmail
dovrebbe aver ripreso a funzionare decentemente… si spera… fammi sapere!
Già, mi sa che sto usando un po’ troppo Robin come “la saggia di bordo”, anche nei prossimi
capitoli! XD Povera, forse la sto responsabilizzando
troppo! Ehh sì, ho dato aAce una sfumatura un po’ galante, diciamo, ma visto che
praticamente, oltre alla battaglia contro Teach e le quattro-cinque puntate nel deserto di Alabasta
(per altro presenti solo nell’anime) non ci è mai stato mostrato nulla di lui,
ho pensato potesse starci. éè
Franky in mezzo mi piaceva
troppo. XD
Come mi piace troppo l’affetto che lega tutti, già.
Oda, in questo, è un maestro!!
Grazie millissimissimissime
per tutto! Specialmente per avermi fatto notare quegli orrori grammaticali! Mi sono fiondata a correggerli… me tapina, che
vergogna. ._.
kogarashi: caro Rufy, che in effetti in alcuni momenti, causa ingenuità, me
lo vedo un po’ teneroso!
^//^ Anche se, devo dire, il cambiamento di voce per quanto riguarda gli
episodi in TV mi ha un po’ disorientato. Non perché il
doppiatore non mi piaccia, anzi, ma sai… dopo anni e serie con Luigi Rosa, beh…
lui e il “Rubber” della mediaset erano
diventati una cosa inscindibile per me.
Grazie davvero anche a te per i complimenti!!^^ Che beeello, mi sento sempre
così felice nel leggere i vostri commenti!! Ah, comunque
nessuna ZoNami, tranquilla, solo che mi piace il
profondo legame che comunque li unisce. =)
sakurina_chan:grazieeee!! Anche a te rinnovo
tutti i ringraziamenti!^^ Un’altra RuNamina nella
nostra ciurma, evviva! XD Umh… credo che per ora non
risponderò alla domanda “È una RuNami o un’AceNami?”…
rimandiamo la verità! XD Grazie ancora!^^
Dance:yeah,
abbiamo imbarcato un’altra Ace’sLovers,
o Angels, si vedrà! XD No, non sono gelosa, perché
scoprirai che qui Ace che lo dividiamo tutte
equamente!^^ Anche se mi sa che se continuiamo così,
ci rimarrà un capillare a testa! XD Ma va bene lo stesso, perché intanto
dobbiamo andare a salvarlo, poi entrare nella sua ciurma, e allora vivremo per
sempre felici e contenti, lui e noi cinquecento.
Mi spiace, mentirei se ti dicessi che questo
triangolo (che diventerebbe più un quadrato, in verità) comprende anche Zoro… ma sono felice che tu abbia deciso comunque
di leggere la mia fic! Grazie mille!^^
Beatrix: in bocca al lupo con la laurea
allora! Io faccio il tifo per te! posso chiederti la
facoltà?^^
Anyway, grazie
davvero moltissimo per i complimenti e per aver messo la mia storia tra
i preferiti! ç_ç Allora facciamo così: tu ti tieni il
braccio e io mi tengo la vita promettendo di non
abbandonare la fic, okay?^^ Anche perché non ho intenzione di lasciarla
incompiuta!
Grazie ancora! =)
favola88:
addirittura convertita (momentaneamente) alla RuNami!
No, mi commuove. ç_çGrazieeeeeeee!! Allora continuerò a impegnarmi
al massimo! Una tale responsabilità non dev’essere sottovalutata! è_é Vedrai, non ti deluderò!**
Queen_Nami:sììììì, un’altra RuNami! E niente meno che la regina di Rufy!
XD Felicissima che la storia ti piaccia e per tutti i complimenti! Davvero!
Ormai non so più come dire grazie!! Spero di non
deluderti con questo capitolo e che continuerai a seguirmi!!
Dal bacio in poi, era accaduto tutto molto velocemente
5
Sorrisi di gomma
Dal bacio
in poi, era accaduto tutto molto velocemente.
Era stata
lei a fare il secondo passo, quando aveva capito che lui stava davvero per ritornarsene a dormire.
Aveva
cinto il suo torace con le braccia e poggiato la fronte sulla calda pelle della
schiena, appena sotto il tatuaggio di Barbabianca.
« Resta
con me, sta notte. »
Per un attimo, ebbe paura che il suo sottile
bisbiglio fosse stato portato via dal vento, in quella notte ladra e bugiarda.
[ Come lei. ]
Ma quando lui si chinò su di lei per baciarla di
nuovo, con più passione, lei si sentì bruciare.
Si
trascinarono dentro.
La
lampada ad olio della libreria era accesa, Nami poteva vederne la luce filtrare
da sotto la porta, riempiendo il corridoio di ombre.
Quando
Robin ci entrava, di notte, non ne usciva più.
Guidò Ace
fino nella sua cabina, tenendolo per mano, e si chiusero la porta alle spalle.
La
navigatrice realizzò molte cose, in quelle ultime ore notturne.
Comprese
finalmente le parole di Nojiko.
Non stava
assecondando il piacere di un disgustoso uomo pesce.
Ace non
era uno squalo affamato.
Era Pugno
di Fuoco, ed era fuoco.
Fuoco che
la bruciò lentamente, sconvolgendola.
Dolce.
Vibrante.
Suo.
Poi, Nami
imparò anche un’altra cosa.
Ace non era Rufy.
E, chissà
perché, negli abissi della sua mente, non se n’era ancora accorta.
Forse una
parte di lei si era aspettata uno sguardo vacuo e confuso, mani inesperte,
movimenti impacciati e ampi sorrisi gommosi.
Il
ragazzo che aveva davanti, invece, sapeva esattamente ciò che stava facendo.
E i suoi
sorrisi, i suoi sguardi erano ardenti come fiamme, sconvolgenti come un
incendio.
Alla
fine, la ragazza stava per dirgli quello che pensava, inebriata, gli occhi
ancora lucidi e la voce tremante di piacere.
Le iridi
nere di Ace tracciavano ancora strisce infuocate su di lei.
Risero
entrambi, complici, sfiniti.
Nami
stava per aprir bocca, ma il capo di lui crollò improvvisamente sul suo seno.
« A…Ace? Se stai fingendo ancora,
giuro che… »
Il suo
respiro profondo e regolare la raggiunse.
Lei
sorrise dolcemente, passandogli la mano nella zazzera scura.
« Okay, sta volta ci crederò. »
E,
accarezzandogli distrattamente i capelli, sprofondò nel sonno.
*
Rufy si
svegliò presto e con una strana sensazione allo stomaco.
Pensò
vagamente che fosse la fame.
Ricordandosi
all’improvviso della presenza di Ace sulla Sunny, si catapultò fuori dall’amaca
e balzò sul giaciglio destinato al fratello.
Nella sua
foga, travolse, in ordine: Usop (che aveva la sfortuna di dormirgli accanto),
Zoro, Chopper, Franky e Sanji (quest’ultimo lo colpì solo di striscio, poiché
Rufy si era già librato in aria).
Ma
sicuramente, quello che avrebbe ricevuto il colpo peggiore sarebbe stato Ace,
data la chiara intenzione del capitano di atterrargli sullo stomaco.
Sarebbe
stato lui.
Se solo
ci fosse stato.
« Che diavolo combini, razza di
testa vuota?! » ruggì Franky, scattando in piedi.
« Ti è dato di volta il cervello?! » si unì Zoro, massaggiandosi il capo.
« Ragazzi… »
« Che vuoi?! »
« …avete idea di dove sia mio
fratello? »
« Non è nell’amaca che gli avevamo
preparato? » chiese Usop esitante, una volta
trovata la forza di alzarsi.
Rufy
scese sulle assi di legno della nave, massaggiandosi il mento.
La sensazione allo stomaco si faceva sempre più
sgradevole.
« Sono
sicuro che si sia addormentato qui, gli stavo parlando… »
« Se ne
sarà andato, infondo va sempre di fretta. Ha una missione, ricordi? » tagliò corto Zoro, vestendosi
velocemente e dirigendosi fuori.
Il ragazzo assunse un’espressione imbronciata.
« Sì,
però poteva almeno salutarmi! »
« Rufy,
smettila, sembri un bambino. » commentò Usop.
Il moro scrollò le spalle.
« Okay. »
Poi, massaggiandosi la pancia, tirò gentilmente un calcio a Sanji, perché si
svegliasse anche lui.
« Ma che
diavolo…?! »
« Ho
fame. » lo
informò il capitano.
Il rumore di una porta che si apriva e si
richiudeva, riscosse dolcemente Nami dai suoi sogni.
La ragazza ci mise un po’ a focalizzare la stanza,
illuminata dai morbidi raggi del mattino attraverso le tende che aveva avuto il
tempo di scegliere a Water Seven.
« Buon
giorno. »
Una voce femminile.
…femminile?
All’improvviso, il turbinio d’immagini della notte
precedente inondò la sua testa.
Spaventata, passò una mano dove avrebbe dovuto
esserci lui.
Le sue dita non incontrarono ostacoli, ma potevano ancora
avvertirne il calore.
«È uscito più o meno mezz’ora fa.
Credo che non volesse svegliarti. »
La navigatrice si tirò a sedere, stringendo il
lenzuolo al seno.
« Nico
Robin… Quindi tu lo sai? »
La donna annuì.
Nami sembrava imbarazzata.
« Ci…
hai visti? »
« No. Vi
ho solo sentiti entrare, poi sono rimasta in biblioteca finché non l’ho visto
nel corridoio. »
La rossa abbassò lo sguardo.
« Scusa
se ho occupato la nostra stanza. Sono stata egoista. »
« Non
c’è problema. Me ne sono andata apposta. »
Lei tornò a guardarla.
«
Apposta? »
« Sì.
Stavo venendo sul ponte per assicurarmi che stessi bene quando ho sentito le
vostre voci. Così ho deciso di passare la serata in biblioteca. »
« Ah… Ma
come sapevi… Cioè, come hai immaginato che noi… »
«
Intuito. »
« Oh. »
Nami si lasciò ricadere sul letto, sospirando.
La mora si sedette sul proprio.
« Puoi
stare tranquilla. Nessuno degli altri si è accorto di nulla, e io non dirò
niente, se è questo che vuoi. »
«
Grazie. »
Passarono alcuni istanti di silenzio prima che la
rossa si decidesse a parlare di nuovo.
« Lui
dov’è? »
«
Intendi dire Ace? »
« Sì. »
« Non se
n’è andato, se è questo che temi. Credo sia sul ponte, o forse è sceso a terra
per un po’, ma tornerà. »
Nami annuì lentamente.
« Come
ti senti? »
« Un po’
scombussolata, ma… bene. Sì, mi sento bene. »
« Okay. »
Nico Robin si alzò e si avviò di nuovo alla porta.
« La
colazione sarà pronta fra poco. » disse, con la mano sulla maniglia « Mi chiedo solo… »
« Mh? »
« Cosa
farai con Rufy, adesso. »
Uscì senza lasciarle il tempo di risponderle.
La ragazza rimase a fissare il soffitto della nave,
in trance.
È quello che mi chiedo anch’io.
Zoro scese dalla Sunny per sgranchirsi le gambe.
Voleva fare quattro passi in linea retta, nulla di
più.
Il risultato fu che riuscì a perdersi.
« Ma
dove diavolo si sarà cacciata quella nave?! » bofonchiò a bassa voce.
Girò la cittadella in lungo e in largo, entrò in
tutte le locande, i negozi e le proprietà che gli si paravano davanti a
chiedere informazioni, ma servì a ben poco.
Rassegnato, scollegò il cervello dalle gambe (non
che prima fosse collegato, ma dato che lui non se n’era mai reso conto, fu
profondamente convinto di farlo) e si lasciò vagare tra le strette viuzze
illuminate dal sole del mattino.
Così, mentre procedeva col naso rivolto verso il
cielo, inciampò su un corpo.
« Ma chi
diavolo è che lascia i corpi in mezzo alla strada?! » gridò, inasprito.
Tutto quello che ottenne, dato che la viuzza era
davvero stretta e davvero marginale, fu di far scappare un gatto innocente.
Tiratosi su, si accorse di essere inciampato su Ace
Pugno di Fuoco.
« Ah… » fu il primo commento. « Certo che questo qui è
diventato come il prezzemolo. » fu il secondo.
Non avendo nulla di meglio da fare, si sedette, la
schiena appoggiata a uno dei muri che delimitavano la via, e si mise a dormire.
In quello stesso momento, Usop pensò turbato che
non avrebbe mai potuto sopportare due persone perennemente addormentate sul
ponte della nave.
Ma questo sarebbe successo, se Nami fosse rimasta
incinta.
Se ne stava lì, seduto sottocoperta con una delle
sue nuove invenzioni tra le mani, in balia dei suoi stessi pensieri.
L’impulso di andare da Chopper a chiedere
delucidazioni sul processo di procreazione
lo corrodeva da dentro.
Erano gli occhi gelidi e diabolici di Robin il
motivo per cui non l’aveva ancora fatto.
« Te lo dirò una volta sola, naso lungo. »
L’archeologa
indossava il solito sorriso aperto, perfettamente distinguibile anche nella
penombra della nave.
I
rumori provenienti dalla stanza di Nami erano inconfondibili.
« Mhhi dfmfvvh sshl ndbhhrr nh bvvhgnnh. » tentò di dire Usop, ma la mano di Robin,
fiorita sulla parete accanto a lui, gli impediva di parlare.
Non che
sia di grande importanza, ma la frase, tradotta, suonava più o meno così: “Ma io
devo solo andare in bagno”.
« Non una parola. » disse lei lentamente, « Specialmente non con Rufy. » e gli
lanciò uno sguardo che avrebbe convinto anche Albida a farsi suora.
Usop
annuì furiosamente, spaventato e sconsolato.
Nico
Robin sapeva essere persuasiva.
Con un sospiro, il cecchino mollò a terra quello
che stava facendo, incapace di concentrarsi.
Inizialmente non si era nemmeno reso conto di ciò
che aveva per caso scoperto, complici il sonno e lo spavento.
Ora però aveva realizzato tutto, e gli sembrava
tremendamente innaturale.
Nami comunque non si era ancora fatta vedere sul
ponte, e tanto meno Ace.
Salì le scale e uscì in coperta.
Fuori, Sanji e Chopper stavano trasportando alcune
provviste all’interno.
« Oh,
Usop, giusto in tempo, così puoi darci una mano. » disse distrattamente Robin, sfogliando un
libro in completo relax.
« Questo
tuo spirito collaborativo è disarmante. » commentò lui.
« Pare
che ci vogliano altri cinque giorni per registrare il magnetismo di
quest’isola. »
intervenne Sanji, dopo aver portato una cassa di viveri nella cambusa. « Ci prepariamo a passarli in un
albergo. »
« Ho
capito. Gli altri dove sono? »
« Zoro
ed Ace sono in giro per il porto. Franky e Rufy non so dove si siano cacciati,
mentre la mia adorata Nami, beh, pare non si senta troppo bene. »
Nel pronunciare le ultime parole, il cuoco non riuscì
a trattenere due grossi lacrimoni.
Usop spostò cautamente lo sguardo su Robin.
« Non è
niente di grave, solo un po’ di mal di testa. » disse lei, senza staccare gli occhi dal
libro.
Nella testa del cecchino, si rincorrevano le parole
“èincintaèincintaèincintaèincinta”.
Si voltò di scatto verso Chopper, ma si fermò
quando sentì le fredde iridi dell’archeologa piantate sulla schiena.
Il piccolo alce lo guardò interrogativo.
« Che
c’è? »
« Ecco…
io… No, nulla, volevo solo sapere se l’hai visitata, tutto qui! » squittì il ragazzo, con voce
acuta.
« No, ma
penso che sia normale un po’ di mal di testa dopo l’esperienza di ieri. »
“Dipende da QUALE esperienza intendi!” gridò la
mente di Usop.
Ma lui si cucì le labbra e cominciò a trasportare
le provviste sotto coperta.
« Quindi
pensi di raggiungere Barbanera in poco tempo. »
« Già,
ormai il suo itinerario mi è chiaro. Credo proprio che lo raggiungerò
sull’isola di Banaro. »
«
Ottimo, così potrai finalmente ricongiungerti alla tua flotta. »
Ace sorrise apertamente.
Una volta esaurito il sonnellino, i due avevano
deciso di tornare alla nave, per poi recarsi all’albergo prestabilito.
Purtroppo però, dato l’inesistente senso
dell’orientamento di entrambi, non ci erano ancora riusciti.
« Mi
fermerò con voi ancora un paio di giorni, tanto l’eternal pose me lo sono già
procurato, e Teach non dovrebbe raggiungere Banaro prima di due settimane. »
Zoro annuì.
« Bene,
credo che a Rufy farà molto piacere. E anche a Nami, dopo quello che è successo
ieri. »
L’altro si fermò improvvisamente.
Lo spadaccino si voltò verso di lui.
« Che
c’è? »
« Mi è
venuta in mente una cosa. »
« Eh? »
« Non ci
ho pensato prima, potrebbe essere un problema. »
« Di che
diavolo parli? »
« Ho una
domanda da farti. »
Zoro sollevò lievemente un sopracciglio.
« Si può
sapere che stai dicendo? »
Ace alzò gli occhi neri su di lui.
« Mio
fratello non è legato a quella ragazza in modo diverso dall’amicizia, vero? »
Il più giovane aprì la bocca per rispondere, ma
doveva ancora metabolizzare sul serio la domanda.
La risposta era no, giusto? Rufy non provava nulla per Nami.
Non se l’era mai chiesto, ma solo perché nessuno
aveva mai pensato a una cosa tanto assurda.
Eppure, si accorse con disappunto, quelle parole
non uscirono dalla sua bocca in modo immediato.
Il viso del moro cominciava ad assumere una
sfumatura perplessa.
Zoro si accorse che stava lasciando passare troppo
tempo e scosse la testa.
«
Ovviamente no! »
esclamò dandogli le spalle. « Niente di diverso dall’amicizia, come tutti noi. Non ci sono intrighi
amorosi, sulla nostra nave. »
[ Ma il sorriso di Rufy per Nami, non era un po’…
diverso?]
Il ragazzo narcolettico tornò a sorridere.
« Okay. »
« Ma
perché me lo chiedi? Sei per caso… interessato a lei? »
Non sapeva perché, ma l’ipotesi appena pronunciata
aveva un sapore strano.
Ace scrollò le spalle, riprendendo a camminare.
«
Mangiamo? »
Pochi metri dietro di loro, giusto dietro l’angolo
della piccola via, Rufy deglutì rumorosamente.
Ace e
Nami. Suo fratello e la sua… navigatrice.
La salivazione scese a zero.
Però, Ace in realtà non aveva esattamente detto
questo.
E neanche Zoro.
Voltò lentamente il capo verso Franky, di fianco a
lui.
Il cyborg lo fissava. Sembrava preoccupato.
« Rufy…
tutto bene? »
« Cosa
vuol dire che io e Nami non siamo legati? »
Quello sospirò.
Pensava che la brutta sensazione che aveva provato
attraccando, si riferisse agli uomini del giorno prima.
Ora, però, non ne era più tanto sicuro.
Continua…
Noteà Eheh.
Lo ammetto, questo capitolo è stato un parto
luuungo e difficile.
Naturalmente, i personaggi più difficili da rendere
sono i miei amatissimi fratellini D.
Ace perché di lui il caro Oda non ci ha detto
praticamente niente, Rufy perché rapportarlo con i sentimenti è cosa alquanto
difficile.
Dunque, che dirvi? Sono rimasta piacevolmente
sconvolta dal fatto che molti di voi non abbiano tentato di uccidermi.
Tanto so che ora mi volete definitivamente morta.
u_u
Sto già preparando la lapide. Però dovete mettervi
in fila e prendere il numeretto, almeno non sconfiniamo nell’anarchia! XD
Vi amo sempre e comunque.
Poi.
Ritardo. Sta volta ingiustificabile. =_=
SCUSATEMI!! ç_ç
E infine, piccola anticipazione (giusto per farmi
perdonare almeno un po’): nel prossimo capitolo, pare venga introdotta anche un
po’ d’azione.
Giusto perché i Mugiwata (+ Ace), tranquilli
proprio non ci sanno stare!
E ora passo ai ringraziamenti personali, che questa
volta mi hanno proprio mandato K.O. dalla felicità! ^___________^
titans: non rammaricarti di aver
beccato solo adesso questa storia, perché per me è un onore!^^ E comunque la
storia è ancora in costruzione, quindi ho bisogno ogni volta di tutti i vostri
pareri! Più sono, più carica mi danno! *_* Anche tu una RuNami, eh?^^ Però, e
io che pensavo che, in confronto alle ZoNami (che io comunque adoro, sia chiaro
u_u) fossimo poche!
Eh già, qui pensiamo tutte che, per quanto riguarda
Nami, il nostro adorato ragazzo di gomma debba svegliarsi un po’ fuori… Però,
diciamocelo, lo amiamo lo stesso alla follia! XD
Grazie mille per i complimenti e soprattutto della
recensione!!
yuly: ahi ahi, ti immagino mentre
leggi l’inizio di questo capitolo! ><
Come stai? Sei ancora viva? Sì, spero proprio di
sì, anche se poi vorrai far fuori me! ç_ç
Comunque le reazioni di Rufy entreranno in gioco
nel prossimo capitolo! ;)
Thankyou!
giodan: addirittura tre recensioni,
una per ogni capitolo! Me commossssha! ç_ç
Sono felice di averti stupito! Già, in effetti
spero tanto di non essere andata OOC con le presentazioni tra Franky, Nico
Robin ed Ace, e destreggiarsi con la gelosia fraterna sarà un altro arduo
compito. =_= No, come avrai intuito, Rufy non ha visto nulla. Di Nico Robin,
come spalla femminile, penso ci si possa fidare, ma di Usop? Riuscirà a tenere
la bocca chiusa? XD
Robin e Franky, eh? Umh, noto che siete in molti a
sostegno di questa coppia… chissà… ;)
Grazieee di tutti i commenti!^^
ayra79: a chi lo dici!! Anch’io volevo
il bacio di Ace!! ç_ç Ma penso che tutte le Ace’s Angels/Lovers (o almeno quasi tutte) possano perdonare Nami,
solo perché è lei.
Ovviamente NESSUN ALTRA potrà godere dello stesso
trattamento. ù_u
Già, io quei due da piccolini li amo! Nel prossimo
capitolo ne avrete ulteriore conferma!^^
Grazie davvero per gli auguri e la recensione!! =)
kogarashi: mh… penso che sceglierei la
prima faccina, secondo me rende più l’idea!^^”
Sono stra felice che nonostante tutto il capitolo
ti sia piaciuto, ora mi piacerebbe sapere se puoi dire la stessa cosa di
questo!^__^”” *Mao chan scappa*
Il trucchetto di Ace è praticamente nato da solo!
Quello che mi piace delle fic, è che alla fine i personaggi hanno volontà
propria, e l’autore può solo andar loro dietro.^^
Vuoi una rissa tra Rufy ed Ace? XD Ma in tal caso,
non saprei per chi tifare! Tu sei per Rufy?^^
Comunque sto cercando di abituarmi alla nuova voce,
anche se non è facile. Per me il doppiatore è bravo, solo che ero affezionata a
Rosa. La cosa che proprio non riesco a mandar giù sono le risatine ed eventuali
versetti. =_=
Anche questo capitolo era… lunghino… …sono
perdonata? ç_ç
Dance: ecco perché alla risposta per
ayra79 ho aggiunto un “quasi” tutte…
XD Però devo ammettere che anch’io ho invidiato Nami! Insomma, aver entrambi i
fratellini D. alle calcagna… è o non è la ragazza più fortunata del mondo? XD
No, no, niente quadrato, credo di essermi spiegata
male.^^” Zoro è fuori dagli intrighi amorosi, altrimenti la cosa diventerebbe
troppo inverosimile, oltre che totalmente ingestibile. Cioè, si scatenerebbe
una guerra, t’immagini?^^
Non ho ancora deciso quanti capitoli saranno, ma
vorrei evitare di renderla infinita, quindi credo di non superare la decina. Ma
non preoccupatevi (Seeee! E chi si preoccupa??NdTutti), ho altri progetti in
cantiere.^^
nefret87: ed ecco la donna dalle due
recensioni!^^ Non temere, mi rendi solo più felice!!
Anche a te è piaciuto il finto attacco di Ace? Ma
quante ne pensa quel tipo?! XD
Purtroppo Rufy deve ancora regolare i suoi conti
con la gelosia. Chissà se la tua teoria su Nami ed Ace ha trovato fermento in
questo capitolo… *me ci pensa su*
Grazie mollissime di tuttissimo!!
Beatrix: sono felice che siamo giunte a
un accordo equo e solidale! :D
Beh… a quanto pare Nami l’ha lasciato fare fin in
fondo. Però diciamo che anche lei ha fatto la sua parte. ù_u Fai benissimo a
prevedere scintille ovunque!
Domo Arigato per gli auguri (e la recensione
ovviamente!!) e per la laurea… come va/com’è andata??^^
Queen_Nami: ahaha! XD “comunque sia io
continuerò a seguirti anche se è una acexnami ( >_> tanto so che non è
una acexnami! XD)” ma grazie mille tesssora! Davvero anche tu ti sei cimentata
nell’impresa? Complimenti! Fammi sapere quando pubblichi.
Sono onorata dal fatto che tu voglia prendere esempio da meee!!
Uhhh! *si crogiola nell’autocompiacimento* però anch’io ho ancora tanta strada
da fare per scrivere davvero bene! Vedrai, una volta che cominci a scrivere si
traccia un percorso di miglioramento ben consolidato! Ognuno ha il proprio. =)
Grazzissimeee ancora!!
KuRoNeKoChAn: sììì, Ace tutto infiochettatooo!! *lo scarta in estasi*
Ace: @_@ ma perché a me?! Sono finito in un branco di pazze
furiose…
Mao: ^__^ noi siamo le nuove reclute della seconda flotta di
Barbabianca.
*Sorride con tutte le Ace’s Lovers/Angels*
Ace: … O_O … stiamo scherzando?!
*fugge* Io me ne ritorno nelle carceri della marina!!
__
Okay, smetto di farneticare! XD
Grazie davvero per gli auguri e la recensione!!^^
Sì, Rufy comincia a provare qualcosa di strano, anche se mi sa che
nemmeno lui si rende bene conto di cosa! Ed Ace, beh, è (quasi) un
approfittatore! è_éMa tanto lo amiamo
lo stesso!^^
Dankissime!
sakurina_chan: ecco, per voi, il capitolo!^^ Mi sa che anche qui c’è
proprio da dire “povero Rufy!”, ma la cosa non andrà avanti in eterno! (credo)
Merci per la recensione!^^
Neko chan: comincio a chiedermi anch’io come si può non amare Ace!
XD
Beh, ti dirò, tutti i motivi che ti hanno spinto ad aprire questa
fic (e per fortuna mia!!), sono esattamente gli stessi che hanno spinto me a
scriverla! =) In primis, amo alla follia questi tre personaggi, e poi la
combinazione delle coppie…
Ti farò una rivelazione, io all’inizio ero una ZoNami. u_u Poi mi
è bastato solamente pensare all’idea di Rufy e Nami insieme, che me ne sono
innamorata all’istante!
Anche tu sostieni Franky e Nico Robin? Umh… Per ora non confermo,
né smentisco niente.^^
Comunque niente quadrato, tranquilla, mi ero spiegata male.
Anch’io vedo abbastanza Ace a fare il galante con le donne, anche
se non al livello di Sanji! XD
Tantissime grazie per gli auguri e i complimenti!!^^
Akemichan: eccola qui, la never-least!
Tra Rufy ed Ace, qui rischiamo che la Sunny precipiti nel caos! XD In effetti,
si potrebbe vedere il pestaggio di Nami come un rito d’iniziazione di entrata
nella ciurma! Sì, ti do ragione sul clichè, sono quelle cose che mi ritornano
sempre sulla tastiera. ç_ç Però, dato il fine, un incontro da soli era
necessario.^^
Usop e Zoro due vecchi pettegoli, ce li vedo, a distanza di
trent’anni dalle loro avventure, single, a vivere insieme in una casetta di
campagna! XDD
Ti rassicuro, niente lite eccessiva in programma, la vedo anch’io
piuttosto improbabile.
Imprecisioni corrette! Grazie!^^ A questo proposito, ti ho scritto
nella mail che spero di mandarti oggi o domani (niente di preoccupante,
tranquilla!^^)
Domissimo Arigatissimo per auguri e complimenti!! ç_ç
favola88: se tu sei per la Ace/Nami, allora credo che questo
capitolo ti sia piaciuto!^^
Grazie davvero, spero di essere riuscita a stupirti ancora!
Kaho_chan: Uao, non avrei mai sperato di trovarti anche nella
sezione OP!^^
Sono felicissima e super onorata, anche perché ultimamente mi
capita tremendamente spesso di aggiungere le tue storie ai preferiti, di
Naruto, Nana o altro che siano!
I fastidi strani del nostro Rufy cominciano a imperversare! XD
E sì, se gli andrà male con Nami, per Ace ci sono sempre le
millecinquecentosessantatré pretendenti, dai.^^
Arigato! =)
Elly: e abbiamo reclutato un’altra Ace’s Angels! Benvenuta tra noi,
caaara! XD
Infatti, siccome nemmeno noi siamo troppo entusiaste della sorte
che Oda pare aver scelto per il nostro focoso capitano, siamo tutte dirette a
Impel Town! Vuoi unirti a noi?^^
Grazie mille per i complimenti! *me arrossisce*.
Anche tu per la Franky/Robin? Ehehe, vedremo, vedremo…
Grazie ancora, spero di non deluderti!^^
hello kitty: ç_ç *me commossa*.
Grazie sul serio! Addirittura quella che ti ha preso di più! Non
posso crederci! *///*
Questo capitolo è dedicato alla nostra neo
(ormai non più tanto!^^”) laureata Beatrix.
E se sta volta non troverete
errori o azioni insensate, dovete ringraziare la mia favolosa beta Akemichan, che ringrazio io prima di tutti!^^ Con l’augurio
che possa laurearsi anche lei al più presto.
P.S. Se troverete errori, potete star certi che li ho aggiunti io, in
extremis.
6
Venti
« Dovremo sbrigarci. » disse Nami, stancamente.
Gli occhi
nocciola erano fissi sul cielo terso.
« Tra poco si scatenerà un violento
temporale. »
« Dici sul serio? »
Il
piccolo Chopper si sporse verso il mare, annusando l’aria.
« Sembra una giornata così bella… »
«Nami
non ha mai sbagliato una previsione. »
ribatté il cuoco, sistemando gli ultimi piatti nel lavello. « Direi che possiamo lasciare la nave ormeggiata e andare
in albergo anche subito. »
« E come la mettiamo con
l’incidente di Enies Lobby? » chiese l’alce.
« Ieri, quando mi sono procurato
nuove provviste, ho dato un’occhiata in giro. Sembra
che qui non ci sia un solo avviso di taglia in tutta l’isola, e nessuno ha dato
cenno di nervosismo, vedendo la mia faccia. Se
avessero visto la mia foto, certo non avrebbero scordato un così bel ragazzo. »
Calò un gelo improvviso.
Sanji sembrò ricordarsi solo
allora dell’immagine raffigurata sulla tagli di “un
così bel ragazzo”.
Fu così che cadde nuovamente in depressione, come
ogni volta che si rivangava quella storia (come Zoroamava fare).
« L’isola
si chiama Orokea, ed è a statuto autonomo. » s’intromise Robin, chiudendo finalmente il libro.
«Che significa a statuto autonomo? » mugolò il medico.
«
Significa che, pur facendo parte della federazione del Governo Mondiale, ha una
propria polizia che garantisce l’ordine. Pare che sia una squadra davvero
forte, tanto che l’isola non ha mai avuto problemi con la pirateria. »
« Ho
capito. » fece Nami, attenta « Un po’ come i carpentieri di Water Seven. Questo significa che ci lasceranno in pace finché
non creeremo casini, è esatto? »
L’archeologa sorrise.
« Così
sembra. »
« Non
poteva capitarci di meglio! » esclamò Sanji.
Si voltò verso il tavolo di legno.
« Tu che
ne dici, Usop? »
Ma il cecchino era troppo
impegnato a squadrare Nami con occhi severi e
concentrati.
La ragazza alzò entrambe le sopracciglia.
«Usop, ti senti bene? Sei stranamente silenzioso. »
« Chi?
Io? Sto benissimo. Benissimo. Benissimo, benissimo. Proprio bene… Davvero ben- »
«
Abbiamo capito, grazie. » tagliò
corto lei, che ormai aveva rinunciato al desiderio di capire i suoi compagni
sempre e comunque.
« Allora
possiamo scendere a terra. » annunciò il biondo, aprendo la porta della cucina e dando la precedenza
alle due ragazze.
«Che si fa con gli altri? » chiese Chopper, uscendo.
« Ho già
detto a Franky e al samurai di tornare in albergo. Per quanto riguarda Ace e Rufy, beh, non credo ci siano troppi problemi. » sorrise Robin.
A quelle parole, Nami
sospirò.
Perché quei due erano i problemi più dolorosi che le si agitavano nel petto.
« Ecco,
prendiamo ad esempio Nico Robin. »
Franky richiuse lo sportello del suo stomaco, dopo aver accuratamente riempito
le bottiglie di carburante.
Rufy lo ascoltava con
attenzione, seduto all’altro capo del tavolino.
Si erano fermati in un bar all’aperto, dove il
cyborg sperava di far tornare il sorriso e il suo irrefrenabile appetito al
capitano.
Purtroppo, fino a quel momento non aveva ottenuto
grandi risultati.
Il moro annuì, deciso.
« Ora
pensaci bene e rispondi alla domanda. Nami e Robin, per te, hanno lo stesso significato? »
« Sono
le mie compagne. »
rispose subito il capitano, sconcertato.
« Non è
questo che voglio sapere. » disse Franky, paziente. « Tu, tu come ragazzo
diciottenne, vuoi bene a entrambe nello stesso modo? »
Rufy rifletté.
Di nuovo quel dannatissimo riferimento all’età.
Forse era una costante dei suoi problemi.
Che poi, cosa lo turbava
tanto? Perché si sentiva così strano?
Decise di concentrarsi sulla domanda.
Frankystava
cercando di aiutarlo a fare chiarezza, doveva seguirlo.
Nami e Robin.
Il sorriso di Nami e Robin.
Nami sul waver
e Robin.
Nami che si pugnalava il
braccio.
Nami che stringeva con le
sue stesse mani la miccia del cannone puntato su di lui.
« Credo
che… » esitò « ci sia qualcosa che non va.»
Il cyborg grugnì esasperato.
«È per
questo che siamo qui. Pensi di potercela fare, a rispondere? »
« Io
voglio molto bene a Nico Robin. » cominciò lui.
Il carpentiere mosse appena il sopracciglio.
«Però con Nami è tutto diverso. »
«Perché? »
« Non lo
so. Forse perché siamo insieme da più tempo. E comunque, in ogni situazione, in un modo o nell’altro è
sempre con me. »
«Però, se Robin avesse un uomo, non
ti disturberebbe, dico bene? »
Rufy rimase in silenzio per
un po’.
Franky cominciò a sbuffare,
innervosito.
«Cosa intendi per “avere un uomo”? »
Per poco lo smantellatore non si strozzò con la
cola.
Il che era particolarmente difficile visto che il
liquido veniva irrorato dallo stomaco a tutte le parti
meccaniche del suo corpo.
« Mi stai prendendo in giro, spero… »
L’espressione ebete del capitano gli suggerì che
no, nessuno si stava facendo beffe di lui.
«
Davvero non sai che significa? »
Il capitano si strinse nelle spalle.
« Vuol
dire avere un piccolo omino che faccia tutto quello
che vuole? »
« Eh s…
NO! CERTO CHE NO, SCEMO! »
Le persone che mangiavano attorno a loro spostarono
gli sguardi irritati nella loro direzione.
Franky, da bravo gentiluomo,
se ne fregò.
« Avere
un uomo, per una donna, significa avere un compagno. »
Rufy ci pensò su.
« Allora
Robin ha sei compagni. »
« Certo
che tu non capisci proprio niente… »
L’uomo si lasciò andare a
un ennesimo sospiro.
« Significa
avere una persona con cui condividi tutto, anche fisicamente, in modo diverso
dagli altri. Una persona particolare che vorresti avere
sempre accanto, in ogni situazione, e della quale senti di non poter fare a
meno. »
« Oh. »
« Hai
capito adesso? »
« No. »
Franky aveva voglia di
sbattere la testa contro il muro.
« Sai
cosa significa “fare l’amore”? »
La risposta fu sempre la stessa.
« Più o
meno. »
« Tu lo
fai con i tuoi amici? »
« No,
penso di no… »
«Pensi di no? Piuttosto che fare l’amore
con te mi riempirei la bocca di sassi e mi butterei in un pentolone di olio bollente. »
« …okay.
»
Il cyborg guardò a lungo il viso idiota del proprio
capitano, poi decise di lasciar perdere.
«Comunque, due persone che stanno insieme, lo fanno. »
« Ah. »
«E ora torniamo alla domanda originale. »
Alla
buonora!imprecò nel frattempo.
«SeRobin avesse un uomo, ti
dispiacerebbe? »
« Uno al
di fuori della ciurma? »
« Beh…
non necessariamente. »
rispose Franky, fissando gli occhi da un’altra parte.
« Tipo Zoro? »
L’uomo si alzò di scatto, sbattendo il grande pugno sul tavolino, che si frantumò all’istante.
« Come
ti salta in mente?!Robin
non potrebbe mai stare con quello spadaccino da quattro soldi! Mai!! » sbraitò.
Poi si rese lentamente conto che tutta la piazzetta
lo fissava, esterrefatta, ragazzo di gomma compreso.
«Cioè, volevo dire, no… » bofonchiò, tornando a sedersi davanti a ciò che
restava del tavolo.
Si abbassò di scatto gli occhiali neri sugli occhi,
cercando di nascondere il rossore delle guance.
« Beh, penso
che andrebbe bene anche Sanji. » disse Rufy,
innocente. «OUsop. »
Franky frenò un raptus omicida
ed inspirò profondamente.
«E se invece… fosse Nami ad avere
un altro? »
Il capitano spalancò gli occhi e strinse i pugni di
scatto.
E così il cyborg capì che i suoi
timori avevano trovato conferma.
Zoro starnutì violentemente.
«Qualfhunoshtaparfandhomahe di te. » commentò Ace
a bocca piena.
Una folata di vento improvvisa sfiorò la nuca dello
spadaccino.
« Sembra
che il tempo stia cambiando. » osservò, seccato. « Vorrei proprio trovare l’albergo o la nave. Non ho nessuna voglia di
beccarmi la pioggia. »
« A chi
lo dici! » disse
Pugno di Fuoco, ingoiando l’ultima bistecca. « A me l’acqua non piace. Sai com’è, tende a
spegnere il fuoco. »
Dopo aver pagato, i due ragazzi uscirono dal ramen dojo in cui si erano fermati, di nuovo sulle strade di Orokea.
«Quindi tu diventi vulnerabile sotto la pioggia. » disse Zoro,
ricevendo l’illuminazione della giornata.
« Beh,
“vulnerabile” è una parola grossa. » rispose Ace, sorridendo « Diciamo che non sono al
massimo del mio potenziale, ecco. »
Si fermò, e per la seconda volta lo spadaccino si
voltò verso di lui, preoccupato di ricevere un’altra domanda assurda.
«E se chiedessimo informazioni? »
«
Informazioni? »
L’uomo diede una scorsa ai documenti che l’altro
gli aveva messo in mano.
La stanza era immersa nella penombra, ma il volto
pallido e magro dell’ospite riluceva spettrale dietro la cattedra. Dall’altra
parte, un uomo ben più imponente lo guardava con un misto di rabbia e impotenza
negli occhi, reggendo una pila di fogli gualciti.
« Già. Le informazioni che vi servono per fare questo lavoretto.»
« Un
momento. »
Il primo che aveva parlato si alzò dalla scrivania,
lasciandovi cadere le scartoffie.
« Voi
date già per scontato che io accetti. »
Quello si strinse nelle spalle.
«
Governo Mondiale e Orokea hanno sempre avuto ottimi
rapporti. »
assottigliò lo sguardo. «O sbaglio? »
« No,
non sbaglia. Ma questi rapporti sono sempre stati
chiari e rispettati. »
replicò il più grosso.
« Certo,
certo, avete ragione. »
Sorseggiò il te che aveva davanti, disinvolto.
«Infatti si tratta solo di un piccolo favore. »
«Se cominciassimo ad accordarvi favori del genere, Orokea diverrebbe solo una stupida appendice del governo! Ci
siamo dichiarati autonomi proprio per evitare questa sorte! »
« Sì,
anche Water Seven la pensava in questo modo, e avete
visto quali guai ha subito quell’Iceburg appena un
paio di mesi fa. »
« Guai
che si sono conclusi nel migliore dei modi. » terminò l’omaccione, tornando
a sedersi.
L’altro pose la tazza, tranquillo.
« Bene,
se pensate di poter passare anche voi indenni attraverso eventi del genere,
accomodatevi. Non sarò certo io a costringervi ad accettare l’accordo. »
Si alzò, stiracchiandosi.
«È proprio un’isola rilassante.
Mi congratulo. »
Detto questo, gli voltò le spalle e fece per
dirigersi verso la porta.
«
Aspetti. »
Si fermò, un ghigno sottile si
disegnò sul viso.
Il più grosso aveva gli occhi fissi sulla
scrivania, le nocche bianche per la presa spasmodica sulla sedia.
« Mi
dica cosa devo fare. »
Il vento cominciava ad essere forte.
Soffiava violentemente sui pochi passanti che non
si erano ancora ritirati al chiuso, e numerose nuvole nere iniziarono ad addensarsi sopra la cittadella.
Gli alberi scuotevano con forza le loro chiome, e
le tende delle finestra svettavano svolazzanti contro
il cielo scuro.
Nami batté nervosamente il
piede a terra, sbuffando.
« Dove
si sono cacciati quegli stupidi? »
«
Possiamo lasciare alla reception i loro nomi, tanto comunque dovremmo pagare noi… » suggerì Sanji,
carico di quasi tutte le provviste, stanco di dover lottare contro il vento per
proseguire.
« Non è
questo che mi preoccupa! » sibilò
la navigatrice «
Abbiamo già avuto modo di constatare che Aceha, se possibile, meno senso dell’orientamento di Zoro*! Se quei due sono insieme,
non oso immaginare dove potrebbero cacciarsi! »
«Ma ci sono anche Franky e Rufy in giro! » disse Chopper, nella sua forma animale « Loro conoscono la strada… »
Arrivati di fronte alla locanda, le prime gocce
avevano già cominciato a cadere.
« Adesso
basta! » sbottò
la rossa, prima di entrare. « Vado a cercarli e gliene dico quattro! »
«Nami, tesoro, perché sei così nervosa, oggi? » chiese il cuoco, preoccupato «È da sta mattina che
ti comporti in modo strano… »
« Io sto
benissimo! »
ringhiò lei, girando sui tacchi, pronta a tornare sui suoi passi.
«Aspettaspettaspettaspetta! » la supplicò Usop
con voce acuta, trattenendola per un polso. « Non mi sembra saggio andare a zonzo sotto la
pioggia nelle tue condizioni. »
Appena finita la frase, il cecchino si pentì
mortalmente di averla pronunciata.
Lei lo guardò interrogativa, un
pericoloso tic al sopracciglio sinistro le conferiva un’aria truce.
« Nelle.
Mie. Condizioni? »
« Sì… cioè, intendo… dopo quello che è successo ieri… »
Sanji venne inconsapevolmente
in suo aiuto.
« Ha
ragione! Vado io a cercare quelli squinternati! »
« No. » disse Robin,
interrompendo la missione d’amore che il biondo stava già assaporando.
Tutti si voltarono a guardarla.
Lei sorrise apertamente.
« Ci
andrò io. Dopotutto non ho ancora avuto l’occasione di vedere l’isola in
tranquillità. »
Il cuoco scosse freneticamente la testa.
« No,
non se ne parla! Abbiamo già appurato che questa città non è sicura! Con questo
tempo, poi…! »
« Oh,
non preoccuparti, non sarò da sola. »
Si voltò verso Usop,
mantenendo la sua espressione amabile.
«
Nasone, tu verrai con me, no? »
« Io? » mormorò lui, sentendo già il
destino venirgli addosso, inesorabile.
La donna annuì.
Il moro sospirò.
«Va bene, ho capito… »
I due si avviarono sotto la pioggia crescente.
Rufy aprì le labbra per parlare, poi le richiuse.
Non riusciva a capire.
Franky sospirò, continuando a camminare al suo
fianco.
« Quale parte del
discorso non ti è chiara? »
Il ragazzo di gomma ci pensò un attimo.
«Praticamente
tutto. »
Il cyborg fece ciondolare la testa sul petto, sconsolato.
« Forse ci ho girato un po’ intorno, perché dirlo apertamente, beh… Non lo so,
mi suona parecchio strano. Ma a quanto pare, tu non mi
lasci altra scelta. »
Si fermarono, in modo che l’uomo potesse guardare il suo capitano
negli occhi.
« Tu sei innamorato di Nami. »
« E se restasse incinta?! Scommetto che non hai pensato a questa eventualità!!
» esclamò Usop, sull’orlo di una crisi di nervi.
Robin alzò le spalle.
« Non credo che possa
rimanere incinta. Le probabilità sono minime. »
« Come fai a dirlo?? Hanno forse usato delle precauzioni?!»
Lei alzò gli occhi al cielo.
« Non lo so, ma conosco
il ciclo di Nami, ed è appena finito. »
Il ragazzo rimase un po’ in silenzio.
« E questo
cosa significa? » chiese infine, confuso.
« Certo che voi pirati non sapete proprio niente di educazione sessuale. »
« No. Dovresti tenere
un corso alla nostra ciurma. » ironizzò lui, risentito.
« Lo farei, ma dubito
che mi paghereste, e comunque non riuscirei a cavare
un ragno da un buco. »
«Sanji
lo seguirebbe con interesse. »
« Sì, immagino di sì. »
La pioggia divenne regolare, e anche l’aria si fece più pungente.
Usop si strofinò le braccia.
«Robiiin!
Comincio ad avere freddo. »
La donna non rispose, continuando la passeggiata per la strada
ormai deserta.
« Tornando al discorso
di ieri… » cominciò il cecchino
esitante, dopo qualche minuto di silenzio « Non pensi che forse Rufy
dovrebbe saperlo? »
La mora alzò le sopracciglia.
« Non vedo perché. Se suo fratello e la sua navigatrice hanno una relazione,
non penso sia tenuto a saperlo per forza. »
«È vero, però… Mi sembra
così innaturale. »
«Nami
mi ha chiesto di non farne parola con nessuno, ed è quello che faremo. » rispose lei in tono
risoluto. «Rufy
non la prenderebbe bene. » aggiunse poi, a voce più bassa.
Usop si voltò verso di lei, non certo di aver
capito.
«Cosa?
»
MaRobin non riuscì a rispondere a
quella domanda, perché proprio davanti a loro, nell’oscurità creata dalle
pesanti nuvole grigie, il bagliore di un’esplosione li avvolse all’improvviso.
Continua
*Informazione
presa dall’anime.
Non so se
vi ricordate, ma durante la traversata nel deserto, Ace
sparisce improvvisamente, e Rufy, per nulla preoccupato
commenta “Mio fratello non ha il minimo senso dell’orientamento”.
Nel
manga, purtroppo, Acelascia
subito i Mugiwara per continuare la sua ricerca,
quindi è un fatto limitato al cartone.
Noteà …
Ehm…
Eh… Ah…
Lo so.
Lo so, lo
so, lo so.
Mi odiate
e mi volete morta, volete tagliarmi le vene con le pagine di One
Piece, farmi ingoiare il frutto del diavolo che fa venire l’artrite e poi
buttarmi in mare.
Quindi che posso dire se non
SCUSATEEEEEEEEEEEEEE!!!ç_ç
Mi pento
e mi dolgo!!
Ma tanto
ho già la consapevolezza di aver perso molti di voi per questo
incredibile ritardo, e questa sarà la mia meritata punizione.
L’unica
cosa che posso fare è assicurarvi che non ho abbandonato questa storia e non ho
assolutamente intenzione di farlo!
So anche
che sarete delusi per questo capitolo.
L’Akemi sa che volevo anche distruggerlo e riscriverlo
daccapo, ma poi ho deciso di non lasciar passare ancora tempo.
Vi amo
sempre e comunque, perché mi avete sostenuto ancora
con tantissimi commenti, e questo mi fa troppo felice!
Passando
alla storia, beh, ora si entra nel vivo (spero).
Avrete
già capito che qualcosa si sta muovendo, ai piani alti.
Devo
dire, ultimamente, che il manga mi sta tenendo incollata al pc, e mi sembra che
le settimane non passino mai, e… Ma ora farò violenza a me stessa per non spoilerare!
Posterò
il prima possibile il prossimo capitolo!
Lav_92: Ma sai che tante persone mi
stanno dicendo che Ace e Nami,
in fondo in fondo, non sono una brutta coppia? Ho anche trovato delle fan art
su internet, quando capirò come si postano le immagini qui, le metterò!^^”
Grazie mille, spero che tu non abbia perso la speranza e torni a dare uno
sguardo a questa storia!
nefret87: Nami incinta? Oddio, speriamo
di no!!(come dice Usop), ma infondo, Robin dice che
il suo ciclo era appena finito… Ora però mi sorge una domanda… Come cavolo fa Robin a conoscere il ciclo di Nami?!
XD Vabbé, lasciamo stare. Piuttosto, Rufy sembra avere realizzato (ringraziamo tutti quel santo di Franky per
questo). Grazie millissime per tutti i tuoi commenti,
spero di vederti ancora, nonostante la mia imperdonabile assenza!!
kogarashi: Lo ammetto, Usop
e la sua paranoia stanno proprio dando il meglio di loro!! XD Speriamo solo che
i suoi dubbi siano infondati… ihihih *evilgrin*
Rufy,
in ogni caso, non si smentisce mai.^^ Bisognerebbe
fare un monumento a Franky invece, non penso che avrei avuto la sua pazienza e la sua costanza in quella
situazione.
Ti
ringrazio tantissimo e spero davvero che non abbandoni questa storia per il mio
ritardo (mi sa che Usop mi sta contagiando con la sua
paranoia)! 10ku!!
giodan: Non so davvero come dirti grazie
per tutti i complimenti che mi hai fatto!! Davvero! Tanto ci ha pensato questo
capitolo ad abbassare di nuovo il livello della storia. =_=
Comunque
su una cosa ti posso tranquillizzare, Robin non
finirà né con Sanji, né con Zoro,
ma penso che alla fine di questo capitolo tu l’abbia intuito… =p
Zoro
sinceramente non ho ancora deciso con chi lo vedo bene, sono passata da Nami, a Robin, a Tashiji e adesso lo metterei con Sanji! XD Lo so, sono pazza. x_x
Spero di
poterti rispondere ancora in quest angolo per i
commenti. ç_ç
yuly: Okay, ora voglio proprio sentire
il tuo parere: secondo te Rufy se la darà una
svegliata? Ho come l’impressione di averlo fatto particolarmente imbranato in questo capitolo. XD
Tu che ne dici?^^
rina: Sì, in effetti Ace è arrivato un po’ in ritardo al dubbio che suo fratello
potesse essere interessato a Nami… Però c’è anche da
dire che, conoscendo Rufy, probabilmente lo vede
ancora lontano da pensieri simili. Ma lo sai che
leggendo la prima parte della tua recensione mi sono ritrovata in tutto e per
tutto? Dovresti unirti a noi al nostro Ace fan club,
le Ace’sAngels! Basta che
ci raggiungi aImpel Down,
attualmente siamo giunte in massa al cospetto di Iva-san!
XD Anche a me è piaciuta molto la promessa che Rufy
ha fatto a Genzo, e anche se non se n’è più parlato,
sappiamo tutte che il nostro capitano non dimentica mai una promessa. =) Sì,
credo di aver confermato che nemmeno Usop è proprio un
esperto in materia! XD Bisognerebbe chiedere a Sanji…ma penso sia meglio
che non sappia! Spero tanto che leggerai questo capitolo!
Lalaith: Yeah, un’altra fan dei
fratellini D.! Certo che Ace dev’essere proprio un
personaggio fantastico se è riuscito a farsi così tanti ammiratori (diciamo
pure ammiratrici…**) in così poche apparizioni! *un applauso e uno striscione
per Ace: spoiler
“TI RIVOGLIAMO VIVO DA IMPEL DOWN!!* =^^=
Che
dici di questo chap?
HikariKamiya: Graziagraziegraziegrazie!!ç_ç Scusata se ti ho fatta
aspettare così tanto!!
Anch’io
sono una RuNami convinta!^^ Ma
mi piace molto anche la coppia AceNami! Fammi sapere
cosa pensi di quest’ultimo capitolo!
ayra79: Okay… comincio con SCUSAAAAAAAAAA!!! Meno male che
dovevo aggiornare prima! ç__ç Ma ora l’ho fatto e continuerò a
impegnarmi in questa storia! Usop e Robin colpiscono ancora!! E,
immancabile, ACE’S ANGELS 4EVER!!
favola88: Beh, guarda che anche Franky
ha il suo fascino! XD Per esempio (mi so ripetendo, lo so)
in questo capitolo l’ho sfruttato come balia/educatrice e lui non si è neanche
lamentato (…se, come no…). Grazie mille, davvero… e scusa anche a te per il mega spacco di tempo che ho lasciato passare tra questo e
l’altro capitolo… spero che almeno un po’ ti sia comunque
piaciuto. Fammi sapere. A presto!!
sakurina_chan: Usop
continua a colpire… ragazze, non riesco ancora a spiegarmi perché quest’uomo
non è ancora fidanzato [Kaya? Naa,
mi scuso con le sue fans, ma non l’ho mai potuta
soffrire. ù_u Voglio dire… non ci sta con uno come Usop! No…?]. Mi sa che
prima ancora di Zoro, Ace o
Sanji, con la sua simpatie e
il suo fare confusionario, sarebbe lui a far cadere più donzelle ai suoi piedi!
XD Che dici?
Elly: E allora tutte
insieme verso il livello 6!! Con Iva-san e Rufy al nostro fianco, niente potrà fermarci!! Resisti, Ace!!
Grazie
mille, spero che tu non abbia desistito nell’attesa! ç_ç
Il tocco
di… “quell’altra coppia” l’ho messo sempre, spero ti sia piaciuto, per quanto velato.^^
Akemichan: Beh, tu l’avevi già letto! ;)
Però voglio dirti davvero GRAZIE per avermi fatto da beta in questo capitolo e
soprattutto per avermi incitata e sostenuta anche quando volevo sotterrare
questo capitolo! A proposito, ho ricevuto la tua mail
e ti risponderò il più presto possibile!
Comunque
sì, Robin capisce sempre
tutto. Mi chiedo se ci sia qualcosa in grado di fermare quella donna! XD
Posso
sempre contare su di te come beta nel prossimo capitolo? =)
Ti lovvogilr!
Queen_Nami:XD Ma sai che non ci avevo pensato?!
Però in effetti i “rumori inequivocabili” che Usop ha sentito, non dovevano essere poi così lievi! Ahh, non mi scatenare strane idee, che ultimamente ho troppo in testa la coppia UsopNami!!
XDDD Mi sa che vi faccio un colpo di scena e alla fine la bella navigatrice
starà con lui! Dopotutto, tra i due litiganti, il terzo gode, no? =p Grazie di
tutti i complimenti, sono troooppo contenta!! *blush*
Bacio,
spero che non mi abbandonerai!
Dance: Ah, okay…mi dispiace averti
fatta soffrire… ma questo capitolo dev’essere stato un po’ più indolore, no?
Allora, mi hai perdonata? *occhi sbrilluccicosi
che dicono “perdonoperdonoperdono”*
titans: Grazie mille!! Sai, temevo che tutte le fan della RuNami
mi staccassero la testa a morsi per questo! Sono felice che tu mi abbia risparmiata!! =) Anche perché non è
ancora detta l’ultima parola, e sembra che il nostro Straw-chan
(scusate, frego il nomignolo a Mr.2, ma mi piace
troppo! XD) si sia finalmente reso conto di ciò che prova…
Fammi
sapere se segui ancora la fic, mi raccomando! ç_ç
Beatrix: Oh, tu nel frattempo ti sei
laureata o sbaglio?? Allora, com’è andata? Guarda,
ehm, ti faccio il mio regalo pro-laurea un po’ (tanto…) in ritardo!!^^” Questo capitolo te lo dedico! Sei happy?!(Kurehadocet) Spero che tu trovi l’aggiornamento, perché sta
volta il ritardo è davvero imperdonabile…
KuRoNeKoChAn: Grazie millissime! Devo dire
che Rufy è sempre difficile da gestire, ma mi fa
anche divertire un mondo! XD Sì, Nami sembra si sia
svegliata un po’ tardi nel confronto tra i due fratellini, ma forse ora ci sta
tornando su… dimmi che ne pensi, mi raccomando!!
hellokitty: Ecco, ora si comincerà ad
oscillare, quindi resta in ascolto! =) Rufy agirà
finalmente? È quello che sperano tutti. XD
lella80: Innanzitutto ti ringrazio moltissimo per i complimenti!
^//^ Mi mandano sempre al settimo cielo, e mi rende molto felice sapere che,
nonostante non ti interessi più di tanto la storia e
non sia il tuo genere (in effetti, non è esattamente una storia incentrata
sull’avventura), l’abbia apprezzata lo stesso, quindi grazie! Devo dire la
verità, non mi è mai capitato (per fortuna) di trovarmi in una situazione
simile, e immagino che debba essere estremamente
difficile e complicato. Non ho la pretesa di affrontare la trama con troppo
realismo psicologico, ci mancherebbe, non ho l’esperienza né la conoscenza
adatta! =) Comunque farò di tutto per non cadere nel
banale, questo è poco ma sicuro.
Nakochan: Graaaaaaaaazieeeeeeee!!ç_ç *me commossa*.
Comunque ho notato che Usop,
con questa sua ingenuità, sta facendo strage di cuori! XD Per fortuna che c’è Robin a tenerlo a bada!!
Naturalmente, io che adoro il rapporto tra i fratellini, ho trovato
giusto che Ace pensasse anche a questa eventualità e
chiedesse a Zoro (che, diciamocelo, non si è rivelato
proprio azzeccato come interlocutore! XD). Ora Rufy
sembra aver realizzato.
E io
sto già investendo nel monumento dedicato a Franky.
Grazie
infinite, spero davvero di ritrovarti anche nei prossimi capitoli! ç_ç
lucialair: Ultima ma non ultima, perché
trovare il tuo commento mi ha dato un piacere immenso!! Poi, vedi che faccio
per paura che mi disintegri la casa? Aggiorno! XD
Grazie
mille per il commento, ed ecco sfornato (dopo mesi e mesi di attesa,
perdonatemi!!) il nuovo capitolo!