Come il vento d'estate

di Dopedofoned
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** INTRODUZIONE ***
Capitolo 2: *** 1- Marcia nell'oblio ***
Capitolo 3: *** 2 - La Prima Lettera ***
Capitolo 4: *** 3 - Compiti ***
Capitolo 5: *** 4 - Nuovi amici ***
Capitolo 6: *** 5 - Un ritorno non gradito ***
Capitolo 7: *** 6 - Il gioco della bottiglia ***
Capitolo 8: *** 7 - Seconda Lettera ***
Capitolo 9: *** 8 - Quasi Normalità ***
Capitolo 10: *** 9 - Parole al vento ***
Capitolo 11: *** 10 - Cambio di rotta ***
Capitolo 12: *** 11 - Confusione ***
Capitolo 13: *** 12 - Le due faccie della stessa medaglia ***
Capitolo 14: *** 13- Il vischio sbagliato. ***
Capitolo 15: *** 14 - Segni dal passato ***
Capitolo 16: *** 15 - Pensieri Celati ***



Capitolo 1
*** INTRODUZIONE ***


INTRODUZIONE




Il destino.
Si dice che sia lui l'artefice di tutto.

Io so solo che per colpa sua sono di nuovo sola.
Le persone dicono : "Tutto passerà, con il tempo le cicatrici si chiuderanno e rimangono solo i ricordi !".
Loro non sanno.
Non sanno come ci si sente.
Non sanno cosa voglia dire avere il cuore in frantumi.
Non sanno cosa voglia dire sapere che non potrai mai più toccarlo, mai più vederlo, mai più baciarlo.
Non sanno cosa voglia dire perdere la persona che più ami a questo mondo !
Ora stò tornando in Italia per l'ultima volta.
Stò tornando per dirgli addio.
Un addio che mi uccide.
Come le parole di sua madre interrotte da singhiozzi regolari.
"Serena, Luca ... è stato ... investito !"
"Marianna, ti prego, dimmi che stà bene, ti scongiuro !"
"Mi dispiace, ... non posso !"
Con quelle parole ero morta anche io.
Ed eccomi di nuovo qui.
Nell'abisso.
Sola.
Il destino prima si era preso i miei genitori e ora lui.
Il destino gioca brutti scherzi.
No.
Il destino non fà scherzi.
Lui non scherza.
Ti porta via tutto e ti lascia senza niente.
Ora sono qui, davanti a questa casa che conosco tanto e dove ho lasciato il mio cuore.
È quasi estate.
Un vento caldo mi accarezza il viso e porta con se le lacrime amare che scendono inesorabili in una corsa verso il fondo.
"Serena !"



TO BE CONTINUED ...



      Spazio autrice :    
Ciaoooo !
Allora , vi piace ?
Lo so, è un pò malinconica !
Ma se continuerete a leggere
vedrete che cambierà !
Spero di leggere delle recensioni !
Dai almeno 2 se no non continuo !
Sono cattiva, lo sò !
Ma se vi piace dovete dimostrarmelo !
Un bacione :*

SkyAngel <3

 

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Capitolo 2
*** 1- Marcia nell'oblio ***


CAPITOLO 1

MARCIA NELL'OBLIO







 

"Serena"
Riconobbi la voce e senza pensarci mi girai e mi fiondai tra le sue braccia possenti.
Ed eccolo qui, colui che mi ama più di qualsiasi persona al mondo : mio fratello maggiore Alessio.
Rimanemmo abbracciati senza parlare, solo i singhiozzi di entrambi rompevano il silenzio.
Poi una voce famigliare mi chiamò.
Abbandonai Alessio e mi girai a guardarla negli occhi.
Marianna.
Le si leggeva il dolore negli occhi spenti, privi di vita.
Come i miei del resto.
Mi corse incontro inginocchiandosi per abbracciarmi.
Solo vedendola fare tale gesto capì che ero crollata nel vero senso della parola.
"Come farò ? Mi hanno abbandonata tutti ! E ora anche lui. Non c'è la faccio, Marianna !" dissi.
"Non fare così. Dobbiamo essere forti. Lo dobbiamo a lui." disse lei tra i singhiozzi.
"Non posso, non ce la faccio ! E come se la vita avesse perso senso. Come se non ci fosse più motivo per continuare a vivere !"
Marianna ricominciò a piangere e mi strinse a se come se volesse colmare il vuoto che aveva lasciato.
Poi le persone intorno a me iniziarono a piangere rivolte verso la strada.
Non volevo girarmi.
Non potevo girarmi.
Se lo avessi fatto sarebbe stato come distruggere tutto ciò che rimaneva di lui, e quella poca speranza che rimaneva a me.
Ma ecco che il mio corpo si muove da solo, come se attirato dalla sua metà perfetta.
Ed il mondo si fa buio.
Stò cadendo.
Stò precipitando.
E il terreno fa male sotto la pelle.
<< Ecco cosa ha provato ! >> penso.
E il buio mi rapisce.


Una luce tenue mi illumina il viso.
Apro gli occhi.
Siamo in macchina.
Ci stiamo muovendo, ma lentamente.
Guardo fuori dal finestrino le persone che salutano il feretro del mio ragazzo.
Alcune chinano il capo, altre fanno il segno della croce, altri ragazzi ( i suoi amici ) hanno in mano striscioni dedicati a lui, alla famiglia ed a me, altri piangono in silenzio, ma c'è anche chi si dispera.
Vedendo tutto ciò mi sento male.
Questo piccolo paesino di solito era pieno di vita, ed ora mi sembra che tutto stia sprofondando nell'oblio.
La macchina avanza lentamente, troppo lentamente.
"Posso scendere ? Mi sono ripresa !" chiedo all'autista.
Lui gentilmente mi sorride e si ferma permettendomi di scendere.
Indosso gli occhiali da sole.
I suoi occhiali da sole.
Un altro colpo al cuore.
Raggiungo con passo veloce Marianna, Federico (il padre di Luca) e Alessio.
Alessio mi prende a braccietto e mi stringe a se come se volesse darmi forza.
Ma anche lui sta soffrendo.
Alessio era il migliore amico di Luca.
E grazie a lui che l'ho conosciuto.
Me lo ricordo ancora, anche se adesso i ricordi sono offuscati dalle lacrime.
Continuo a scrutare i volti della gente raccolta nel suo dolore.
Poi una figura attira la mia attenzione.
Due occhi verdi come l'erba nei prati.
<< Luca ! >> penso.
No, non è lui.
Il ragazzo mi guarda, sembra che non sappia cosa stà succedendo.
Poi la marcia avanza e io perdo il suo sguardo tra la folla.

"E ora fratelli e sorelle diamo l'ultimo saluto a Luca Fellin. Un ragazzo d'oro amato da tutti !" disse il prete prima di lasciare che gli adetti riponessero la bara sottoterra.
Nessuno si fece avanti.
Nessuno voleva dire addio.
"Luca, non riesco dirti addio, e non lo dirò. Volevo solo dirti grazie ! Grazie per i bei momenti passati insieme. Per avermi restituito la gioia di vivere. Per avermi amata per quella che sono. Per esserci stato sempre. Grazie di essere stato mio ! Ci ritroveremo dall'altra parte un giorno. Arrivederci amore mio !" dissi tra le lacrime.
Lanciai la mia rosa che stringevo al petto come se fosse un tesoro.
Ma l'aveva regalata lui due settimane prima.
E ora la rosa era morta con lui.



 

Due mesi dopo...
 


Dicono che se ci si rifugia nella fantasia si perda la testa.
Ecco , io lo avevo fatto.
Era da due mesi che non uscivo di casa.
Al lavoro erano stati comprensivi, Jenna era stata comprensiva.
Mi aveva detto :" Tranquilla , ci sono passata anche io. Ci vuole tempo. Ed è quello che avrai !"
Lei si prendeva cura di me.
Mi portava la spesa, le riviste e i cd di musica sdolcinata-barra-strappalacrime che gli chiedevo e che ascoltavo da un mese.
Il campanello suona.
Sicuramente è Jenna.
"Hei Jenna come mai ..." non finì la frase.
Mi ero sbagliata.
Era solo il postino.
"Scusi signorina. C'è un pacco per lei ! E deve firmarmi delle carte !" disse il postino con la sua voce nasale che mi urtava i nervi.
Non era colpa sua ma a me dava parecchio fastidio.
Firmai le carte e presi il pacco per poi entrare in casa richiudendo la porta con un calcio.
Liberaì il tavolo pieno di riviste, fazzoletti, bottiglie di liquori finiti e altre immondizie.
Presi un cortello e apri la scatola.
Sopra ci trovai una lettera.
" Cara Serena,
Ho trovato questa scatola nella stanza di Luca con una lettera indirizzata a me.
Voleva che tu l'avessi.
Spero che questo non ti ratristi.
Ti voglio bene.
Marianna."
Era per me.
Luca aveva fatto qualcosa per me.
All'interno c'era una busta di plastica che conteneva delle lettere numerate.
Presi la prima e la lessi.
"Ciao amore ...


 

TO BE CONTINUED ...







     Spazio autrice :  


Ciaooo !!
Allora , che ne dite del primo capitolo ?
Chi era il ragazzo misterioso ?
Cos'è successo a Luca ?
Cosa ci sarà scritto nelle lettere ?
Misteri misteri...
Ma se volete scoprirli continuate a seguirmi !
E mi raccomando Recensite
( + di 10 parole !! )
Un bacione :*

SkyAngel <3

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Capitolo 3
*** 2 - La Prima Lettera ***


CAPITOLO 2

LA PRIMA LETTERA





"Ciao amore,
se stai leggendo questa lettera vuol dire che mi è successo qualcosa di grave.
Bè... le opzioni sono 2 :
o sono in coma ( spero che sia così )
o, nel peggiore dei casi, sono morto.
Se non sono ne in coma ne morto vuol dire che stai sbirciando nella mia robe e appena ti becco te la faccio pagare.
A, stai continuando a leggere.
Oddio, la cosa è grave.
Si, lo sai !
Sono una persona che pianifica tutto e ho anche pianificato questo !
Per te non deve essere facile affrontare una situazione come questa, soppratutto dopo tutto quello che hai passato !
E so anche che sei rinchiusa in casa, da chissà quanto tempo, a piangere, a bere (un tuo cattivo vizio), ad ascoltare CD di musica sdolcinata-barra-strappalacrime e magari indossando le mie magliette o le mie camice.
Quanto vorrei essere li con te.
Quanto vorrei poterti toccare, baciare, farti mia.
Ma non posso.
Il solo pensiero mi uccide.
Ma quello che mi preoccupa e che tu possa fare qualche cazzata.
Ti conosco fin troppo bene.
E ti prego non lo fare !
Pensa a tuo fratello, a mia mamma, a me.
Oddio, che melodrammatico che sono.
Non è da me.
Ah, ti ho strappato un sorrisino vero ?
Dai, ammettilo.
Comunque...
Voglio che tu faccia ciò che scriverò nel bigliettini che troverai in ogni lettera.
Ma dovrai aprirle 1 ogni 2 settimane.
Siamo intesi ?
Non barare !
Ora ti lascio ai tuoi incarichi.
Svolgili alla lettera !
Se non lo farai lo saprò !
Ti amo.
Non dimenticarlo mai.

Luca <3 "
Bene, la diga che avevo costruito si era frantumata in un nano secondo.
Le lacrime scendevano senza tregua.
Appoggiai la lettera al tavolo e inizia a buttare per aria tutto.
"Perchè sei così stronzo ?! Perchè ? Sei sempre così bravo in queste cose ! Prendiamo alla leggera che sei morto. Prendiamo alla leggere che sono distrutta. Ma si, intanto tu sei sottoterra, cosa centri tu con tutto questo !" urlai lanciando in giro per l'appartamento le bottiglie di vetro e altri oggetti che mi capitavano sotto mano.
In realtà non sò nemmeno quello che sto dicendo.
Me la sto prendendo con lui quando non centra niente.
Ma che mi prende ?
Forse e solo che non voglio ammettere che lui ha ragione.
Ha sempre avuto ragione.
Ma non fermai la mia voglia di distruzzione.
Volarono le scarpe, i piatti, i bicchieri, le bottiglie, le sedie, le cornici.
E più continuavo, più il sangue colava giù dalle ferite nelle mie mani che mi provocavo con i vetri rotti.
Senti la porta aprirsi ma non ne diedi importanza.
E continuai.
Sentivo Jenna che mi implorava di smettere, ma io continuavo.
Poi, corse via, per non vedere, per cercare aiuto, chi lo sà.
So solo di essere da sola.
Ed ecco, il vaso dove tenevo la rosa che mi aveva regalato finì tra le mie mani.
Cercai di distruggerlo, ma qualcosa me lo impediva.
Due grandi mani mi bloccavano i polsi e mi costrinsero a fermarmi.
Un corpo caldo dietro al mio.
Una voce che mi diceva di smettere.
Jenna che piangeva.
Il mio sangue su quelle mani.
Le urla si affievoliscono.
Il baratro mi reclama.
Non ho forze per oppormi.


Luce bianca.
Odore sgradevole.
Le mani bruciano.
Apro gli occhi doloranti per tutte le lacrime versate.
<< Dove sono ? >> mi chiedo.
La vista ritorna.
Ospedale.
Cazzo.
Mi guardo attorno in cerca di Jenna, ma lei non c'è.
Un ragazzo è seduto nella poltrona difianco al letto.
I capelli castani sono ricci e scompigliati.
La corporatura e ben definita.
E il viso ricorda vagamente quello paffuto di un bambino, anche se non ha niente di infantile.
Stà dormendo.
Lo guardo curiosa di capire chi sia.
Poi i miei occhi finiscono sulle sue mani e sulla maglietta.
Sangue, il mio sangue.
Le mani !
E stato lui a fermarmi.
Ma chi era questo ragazzo.
Perchè Jenna aveva chiesto il suo aiuto.
Il ragazzo apre gli occhi per poi stroppicciarseli con le mani.
Dopo uno sbadiglio mi guarda e mi sorride.
Occhi verdi come l'erba nei prati.
Quegli occhi gli ho gia visti.
Il ragazzo alla processione.
Ma perchè era li.
E perchè e qui con me ora.
E perchè il cuore batte.
"Chi sei tu ?"




 

TO BE CONTINUED...



Spazio Autrice :
Ciaoooo !!
Allora com'è ?
Vi piace fino a qui ?
Dai, please fate una recensione di 11 paroline !
Che vi costa ?
Comunque..
Chi è il ragazzo misterioso ?
(si lo sapete, non siete stupide ma io si ! -.-")
Ma cosa centra lui con tutto questo ?
Chi lo sà !
Io, logico !
Muhahahahaha XD
Sn crudele !
hahahaha
Ora vi lascio !
Al prossimo capitolo !

Un Bacione :*

SkyAngel <3

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Capitolo 4
*** 3 - Compiti ***


CAPITOLO 3

COMPITI  


 




"Chi sei ?" chiedo al ragazzo che continua a sorridermi.
"A... si. Non credo che Jenna ti abbia parlato di me ! Bè, piacere sono Harry Styles, il cugino di Jenna." rispose il ragazzo porgendomi la mano ancora ricoperta dal mio sangue.
Strinsi la mano ma la lasciai subito, come se la cosa mi disgustasse.
"Scusa, non ho avuto tempo di lavarmi le mani, ma non volevo lasciarti sola. Ora vado in bagno a lavarmi ed a cambiarmi !" disse per poi entrare nel bagno.
Quindi quel ragazzo era il cugino di Jenna.
Si, me ne aveva parlato ma diceva che non era un ragazzo per cui valesse la pena di perdere la testa per lui.
A me piaceva.
No, ok.
Cazzo sto dicendo ?
OK.... Sono i medicinali che parlano.
E solo un ragazzo con dei bei capelli ricci, degli occhi verdi che ti incantano, un sorriso dolce, un fisico molto... STOP !
MA CHE MI PRENDE !
IO NON POSSO PENSARE A LUI IN QUEL MODO !
NON È GIUSO !
Qualcuno stà ridendo.
Apro gli occhi e vedo Harry che si contorce dalle risate.
"Che hai da ridere ?" gli chiedo con tono da cattiva, anche se ne esce uno da bambina-arrabbiata-perchè-gli-hanno-fatto-un-dispetto.
"Dovresti vedere quello che vedo io ! Sei troppo buffa ! Hahahahaha !" dice continuando a ridere.
Non riesco.
Alle sue risate si aggiungono le mie.
E come se mi influenzasse.
<< Ma cosa mi stai facendo ? >>




"Signorina, le ferite sono guarite, può tornare tranquillamente a casa !" dice il dottore sorridendomi.
"Alleluia ! Grazie !" dico io alzandomi dal lettino per poi fiondarmi in bagno a cambiarmi.
Era da una settimana che me ne stavo li, in quel lettino maledetto, immobile, senza poter fare nulla.
A tenermi compania c'erano sempre Jenna ed Harry.
Soppratutto Harry.
Lui non mi lasciava mai da sola.
Non voleva che mi annoiassi.
E aveva sempre qualcosa da farmi fare.
Il sangue si gela nelle vene.
Il ricordo della lettera torna a galla.
Gli incarichi che Luca mi ha dato da svolgere.
Poi la porta della stanza che si chiude mi riporta al presente.
Sicuramente e Jenna che mi è passata a prendere.
"Ehi J, mi aiuti con il gancio del regiseno ? Mi fanno ancora male le mani !" urlo per farmi sentire.
La porta del bagno si apre e Jenna prende il gancetto e lo chiude.
"Grazie J ! E da un po' che ci provavo ma.... HARRY ! CHE CI FAI TU QUI !" urlo vedendo Harry sorridere compiaciuto della scena.
"Ti stò dando una mano con il regiseno. Lo hai chiesto tu, no ?" disse con tono malizioso.
"Cretino, credevo che fosse Jenna ! Se sapevo che eri tu non te lo chiedevo di certo ! Non mi faccio vedere in mutande e regiseno al primo che passa !" strillai.
"Emm... dicevi ?" indicandomi.
Merdavaccatroiaeva !!!
Ero in regiseno e mutande.
"FUORI !!!" urlo spingendolo fuori dal bagno e chiudendo la porta.
Il cuore voleva uscire fuori dal petto.
Le guancie  pizzicavano.
E le mie mani avevano preso fuoco al contatto con la sua pelle.
Qualcuno mi spieghi cosa minchia sta succedendo !
Mi vesto in tutta fretta ed esco dal bagno.
Eccolo li.
Con il suo sorrisino e con quella posa sexy come a dire "SonoSexyELoSoELoSaiAncheTu".
Sbruffone... ma sà fare effetto.
"Allora, che ci fai tu qui ?" gli chiedo prendendo la borsa.
"Jenna non poteva venirti a prendere quindi ha mandato me ! Non sei contenta ?" sorride e mi provoca.
"Nei tuoi sogni Harry, nei tuoi sogni !" dissi per poi uscire dalla stanza.
"Ma anche nei tuoi ! Ammettilo, sarà tutto più semplice !" disse raggiungendomi.
Io evitai di commentare.
No c'era speranza per quel cretino.
Eravamo diventati amici, ma quando faceva così avrei voluto prenderlo a calci in culo.
Arrivati alla segreteria l'infermiera mi fece firmare i documenti e poi mi salutò consigliandomi di stare a riposo.
"Ma non ho riposato abbastanza ? Cosa vogliono fare, legarmi al letto e lasciarmi li ?" dissi mentre seguivo Harry verso il parcheggio.
"E no ! Solo io posso legarti al letto !" disse con il suo solito sorriso-idiota.
"Harry, ci tieni ai tuoi gioielli di famiglia vero ?" dissi sorridendogli.
"Come non detto."
Aveva capito il concetto.



Arrivati a casa Harry insistì per rimanere da me a dormire.
"A patto che non ci provi con me !" dissi.
"Affare fatto !"
E così accoci qua.
Io ranicchiata contro di lui che tremavo come una foglia.
"E poi ero io che non dovevo provarci !" disse sorridendo e stringendomi a lui.
"Zitto coglione ! E solo perchè ho paura. Non ti illudere." dissi con tono terrorizzato.
Ed ecco che quei cretini che si sono fatti chiudere in un manicomio entrono in una stanza dove c'è una ragazza.
"Andate via ! Uscite ! Cazzo è un fantasma ! Siete orbi o cosa ?" grido contro la televisione.
"Haaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa !" le mie urla sovrastano quelle dei protagonisti del film.
Direi che ora possono catalogarmi come Koala umano da quanto ero aggrappata ad Harry.
Poi la tv si spense e rimanemmo al buio.
"Harry, che succede ?" chiesi terrorizzata.
"Deve essere saltata la corrente ! Vado a controllare. Tu aspetta qui !" disse per poi appoggiarmi nel divano e sparire nelle tenebre.
Cristosanto.
Ho una paura bestia.
Nella casa regnava il silenzio.
Poi un cigolio proveniente dalla cucina mi fece sobbalzare.
"Harry, sei tu ?" urlai.
Nessuna risposta.
Ok.
Maledetto Luca.
Pechè cazzo hai messo negli incarichi da svoglere quello di guardare un film horror di notte ?
Se un giorno dovessi passare a miglior vita giuro che ti trovo e ti prendo a calci.
Prendo un'accendino ed accendo la candela.
A passo di lumaca mi avvicino alla cucina.
"Harry, ti prego, vieni fuori. Non è divertente !"
Un scricchiolio dietro alle mie spalle mi costringe a voltarmi.
"Haaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa !!!!"








 

TO BE CONTINUED...





    Spazio Autrice :  
Ciaooo !
Hahahahaha XD
Vi è venuta la pelle d'oca anche a voi ?
Hahahahahaha XD
Ok, basta.
Come vi sembra il capitolo ?
Se per voi sto correndo troppo ditemelo !
Hahahahahahaha XD
Ok, scusate ma mi stò sbellicando dalle risate !
Ora vi lascio !
Al prossimo capitolo !
E spero di leggere le vostre recensioni !
Un bacione :*


SkyAngel <3

 

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Capitolo 5
*** 4 - Nuovi amici ***


CAPITOLO 4

NUOVI AMICI





 


"Harry, ti prego, vieni fuori. Non è divertente !"
Un scricchiolio dietro alle mie spalle mi costringe a voltarmi.
"Haaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa !!!!"



"Oh mio dio, cazzo urli Serena ! Non sono un fantasma !" sbraitò Harry sentendomi urlare.
"Cretino, mi hai fatto paura con quel cavolo di telefono in mano ! Sembrava un coltello !" dissi appoggiandomi al cucinino e portandomi una mano al petto.
"Tu hai seri problemi, ragazzina !" disse ridendo.
"Cosa ? Ragazzina a chi ? Guarda bello che io ho 20 anni e tu solo 18 ! Quindi il ragazzino sei tu, non io !" dissi facendo la linguaccia.
"Guarda che tu..." un forte bussare alla porta interruppe Harry nel suo discorso.
"Alleluia, ce ne hanno messo di tempo !" disse Harry andando ad aprire.
Io rimasi in cucina ad aspettare.
Sentì delle voci che si sovrastavano tra di loro.
Sembravano in tanti.
<< Dimmi che non ha organizzato una festa a casa mia, se no lo ammazzo ! >> pensai avvicinandomi all'entrata.
Quattro ragazzi stavano parlando con Harry.
"Allora, dove lei ?" disse il moro.
"Voglio conoscerla ! Diventeremo grandi amici !" disse quello che sembrava il più grande.
"Mi hai detto che gli piace leggere, quindi gli ho portato dei libri che ho già letto !" disse il castano.
"C'è da mangiare ? Io ho fame !" disse il biondo.
Non riusci a trattenere le risate, e così scoppiai.
Tutti si girarono verso di me perplessi, ma poi anche loro iniziarono a ridere a crepapelle.


"Allora, tu sei Zayn!" dissi al moro.
"Tu sei Louis !" dissi al ragazzo che si stava mangiucchiando una carota.
"Tu sei Liam !" dissi al castano con i libri in mano.
"E tu sei Niall" dissi al biondo che mi stava prosciugando la dispensa.
"Ciao !" salutarono in coro.
"Ma perchè non mi hai detto che facevi venire qui i tuoi amici ?" chiesi a Harry guardandolo male, anche se per il fatto che stavamo in una stanza a lume di candela non si vedeva niente.
"Stavo per dirtelo ma quando sono tornato in salotto in c'eri !" disse alzando le mani.
Tutto sommato non mi dispiaceva un po di compagnia.
"Che cosa c'è qui dentro ?" domando Louis aprendo la scatola di ..... Luca !
Mi alzai dal mio posto e mi precipitai su di essa.
"NON TOCCARLA !" urlai visibilmente agitata.
"Scusa io... " non finì la frase che ero già corsa nella mia camera.
Mi accasciai nel pavimento stringendomi il colletto della maglietta, come se mi mancasse l'aria.
"Serena, apri ! Sono Harry !" disse Harry bussando alla porta.
Volevo rispondergli ma il petto mi faceva male, il cuore mi faceva male.
Riuscì a stento a dare un calcio alla porta.
Harry capiì ed entrò nella stanza.
"Serena !" urlò vedendomi distesa per terra.
Mi prese in braccio e mi mise nel letto stringendomi a se.
E aspetto.
Cosa aspettava ?
Si, certo, che la diga stralipasse per l'ennesima volta.
Ed ecco le lacrime, le urla che escono.
Che riempiono l'appartamento.
Anche gli amici di Harry le sentono.
Credevo fosse passato tutto.
Credovo che forse potevo andare avanti lasciandomi il passato alle spalle, ma non è così.
Solo illusione.
Come un disegno che copre la realtà.
Ora la diga è vuota.
I singhiozzi si affievoliscono.
Il respiro torna regolare.
"Va meglio ?" chiede Harry.
Io annuisco.
Poi vedo la sua maglietta.
"Scusa, ti ho inzuppato la maglietta !" dico cercando di alzarmi.
"Non importa ! A me importa altro ora !" disse guardandomi con i suoi occhi verdi.
"Cosa ... ?" qualcuno busso alla porta della mia camera.
Harry si alzò e mi depose nel letto.
"Sicuramente è Louis ! Vi lascio soli." disse per poi aprire la porta e lasciare che Louis entrasse.
"Posso ?" chiese Luois avvicinandosi al letto.
"Si."
"Senti, Serena, mi dispiace ! Non volevo farti piangere, ti chiedo scusa anche in ginocchio ! Ti prego perdonami !" disse Louis chinando il capo e mettendo le mani in segno di preghiera.
"Vuoi sapere cosa c'è dentro qui ?" dissi prendendo la scatola.
Lui mi guardò stupito ma poi annui.
Gli raccontai di Luca, di cosa era successo, di come lo avevo conosciuto, delle giornate passate a fare i cretini, di come mi aveva chiesto di essere la sua ragazza, di quanto mi mancasse e di come fossi morta con lui.
Ma non versai lacrime.
Uscirono solo sorrisi.
Forse le lacrime le avevo finite.
Forse era momento di sorridere.
"Cosa fate ? Volete restare li ad origliare, o entrate ?" chiesi a gli altri ragazzi che stavano dietro la porta della mia camera.
Harry entro strofinandosi i capelli e mimandomi un << scusa >>.
Gli altri mi guardavano dalla porta come se potessi sbranarli.
"Non vi mangio mica !" dissi sorridendo.
Ridendo a quello che avevo detto entrarono e si sistemarono nel letto.
Iniziammo a chiaccherare, a fare i cretini, a giocare alla guerra di cusini per poi addormentarci.
Io, Harry, e Louis eravamo nel letto.
Liam nel divanetto ai piedi del letto.
Niall per terra sopra ad un ammasso di cuscini sventrati con Zayn di fianco.
Quella notte non ci furono incubi.
Solo un sogno.
Un ragazzo mi chiamava.
Aveva gli occhi verdi.
Non era Luca.
Mi disse "Buonanotte Anima mia !".
E poi le sue labbra si unirono alle mie.



La luce del mattino proveniente dalle finestre mi sveglio, cosctringendomi ad alzarmi.
C'erano 5 ragazzi nella mia camera.
An...
Mi girai verso Harry che dormiva pacificamente.
Era un peccato svegliarlo.
Facendo attenzione a non svegliarli andai in cucina a preparare la colazione.
Optai per la ricetta di mia mamma per i Pancake.
Il profumo di Pancake invase la casa, e fece svegliare i ragazzi, che per la fame, si trascinarono fino alla cucina.
"Avete fame, spero !" dissi verso i ragazzi.
"Aspetta ! Prima fai assaggiare a me ! Non vorrei mai che ci avelenassi tutti !" disse Harry fermando i ragazzi.
Gli porsi il piatto con il pancake e lui ne prese un pezzo.
"Umm... è buono !" disse entusiasto Harry.
"Che credevi ! Che avelenassi i miei amici ?!" dissi offesa servendo i pancake.
"Amici ?!" dissero in coro.
"Si, amici !"





 

TO BE CONTINUED...



     Spazio Autrice:   

Ciaoooo !!
Allora , vi piace ?
Ma per voi era un sogno o ....
Hahahahahaha XD
Non ve lo dico !!
*sonocrudele*
Ora vi lascio perchè devo
letteralmente scappare !
Un Bacione :*


SkyAngel <3

 

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Capitolo 6
*** 5 - Un ritorno non gradito ***


CAPITOLO 5

UN RITORNO NON GRADITO





 

"Umm... è buono !" disse entusiasto Harry.
"Che credevi ! Che avelenassi i miei amici ?!" dissi offesa servendo i pancake.
"Amici ?!" dissero in coro.
"Si, amici !"




"Passami quella cosa, come hai detto che si chiama ?" disse Niall sporgendosi per prendere la Nutella.
"Nutella , Niall ! Si chiama Nutella !" puntualizzai porgendoli il vasetto quasi vuoto.
Il telefono suonò nel bel mezzo di una discussione : era più buono il pancake con la Nutella o con il sciroppo d'acero ?
Alzai la cornetta con tranquillità, senza guardare il numero.
"Pronto ?"
"Ciao Serena !"
Mi si gelò il sangue nelle vene.
Mi girai verso il muro per non far vedere ai ragazzi cosa stava succedendo.
"Che ... che vuoi Mattew ? Non voglio avere più niente a che fare con te !" dissi.
"Oh... ma è qui che ti sbagli, perchè sono io che voglio te ! E poi dovresti essere contenta che io sia venuto fin qui per consolarti !"
Rabbrividì.
Era a Londra.
"Mattew, vattene ! O sarà costretta a chiamare la gendarmeria !" tentai di minacciarlo.
"Facciamo così, verrò da te quando i tuoi amichetti saranno andati via ! Ciao dolcezza !"
Aveva chiuso la chiamata.
Lui era qui.
Sapeva che prima o poi sarei rimasta sola.
Sarebbe successo come l'altra volta.
Ma oggi nessuno mi potrà salvare.
Non ci sarà Luca a salvarmi come l'altra volta.
Guardai i ragazzi che ridevano e scherzavano in cucina.
Volevo dirglielo.
Ma non potevo.
Lui gli avrebbe fatto del male.
"Ehi Sery ! Cosa fai li impalata ? Vieni a fare colazione prima che questo cretino ti rubi i tuoi pancake !" urlò Louis mentre bloccava Niall che stava tentando di afferrare i miei Pancake.
Risi e feci finta di niente.
Ma la paura restava.
Si allargava.
Non avevo scampo.
Non stavolta.




"Ci vediamo stasera allora ?" disse Zayn prima di varcare la porta.
"Si, a stasera ragazzi !" dissi per poi tornare in cucina.
Harry stava sistemando un po di cose.
"Vai a casa Harry ! Mi arrangio io !" gli dissi sorridendo anche se speravo che non mi dasse ascolto.
"Ok ! Ci vediamo stasera !" disse dandomi un bacio nella fronte per poi uscire dall'appartamento.
Ero sola.
Lui sarebbe arrivato prima o poi.
Afferrai un cortello da cucina per difendermi.
I minuti scorrevano veloci.
Si davano il cabio senza tregua.
Poi dei passi.
La paura che saliva.
I passi si avicinano.
Ancora.
Ancora.
Ancora.
"Ciao Serena ! Ma nessuno te lo ha mai detto che non si gioca con i coltelli ?"
Rimasi immobile.
Era dietro di me.
Ma come aveva fatto ?
Le sue sudice mani iniziarono a toccarmi.
"Lasciami !" gli dissi cercando di liberarmi.
"No, non fare così ! Ora ci divertiamo !"
Le sue mani vagavano nel mio corpo.
Le sue labbra lasciavano scie di sudici baci nel mio collo.
<< Harry ! >> pensai.
Volevo gridarlo ma non ci riuscivo.
<< Harry, aiutami ! >>
<< Harry. Harry HARRYYYYYYYYY !" finalmente lo urlai.
"È tutto inutile ! Non c'è nessuno che ti può salvare questa volta !" disse.
Mi prese per il mento e mi costrinse a girarmi.
Non volevo baciarlo.
Non volevo quel bacio.
Non volevo lui.
Volevo....
"TOGLI LE TUE SUDICE MANACCIE DI DOSSO !"
Un pugno arrivò in faccia a Mattew facendolo volare contro la finestra.
"Harry !" mi precipitai su di lui piangendo e tremando.
"Va tutto bene, ci sono io qui !" mi disse stringendomi a se.
"Tu figlio di puttana, come hai osato !" disse Mattew taponandosi il labbro rotto.
Harry si scagliò su di lui e lo prese per il collo.
"Tu brutto lurido bastardo, prova ancora a toccarla e ti ammazzo con le mie stesse mani ! Lei è MIA ! Hai capito coglione ?! MIA !" urlò Harry prima di lasciarlo scappare dalla scala anti-incendio.
Harry rimase alla finestra.
Respirava velocemente.
Il suo viso era ricoperto di goccie di sudore.
"Harry." lo chiamai con le lacrime agli occhi.
Lui si girò e mi corse incontro.
Tremavo.
Tremavo come una foglia.
Tremavo di paura.
Tremavo per le sue parole.
<< Lei è MIA ! >> aveva detto.
"Tranquilla, ci sono io ! Non vado più via !" disse mentre mi cullava.
Sentì delle voci che mi chiamavano.
Poi vidi i ragazzi precipitarsi verso di noi.
"Oh mio dio ! Cosa è successo ?" chise Liam preoccupato.
"Ne parliamo dopo ! Ora portiamola in camera da letto." disse Harry sollevandomi da terra.
Che forte che doveva essere per riuscire a solevarmi.
Mi depose sul letto e mi coprì.
"Vado a spiegare cosa è successo ai ragazzi e chiamo la gendarmeria ! Sei al sicuro ora !" disse per poi baciarmi la fronte e uscire.
Avevo coinvolto anche loro....



Come è la situazione ?
Semplice.
Jenna ha sclerato male.
I ragazzi fanno la ronda a casa mia.
Harry si è trasferito da me.
IO STO IMPAZZENDO !
Non ho più un'attimo di privacy in questa casa.
Ora è sera e prima di guardare un film vado a farmi una doccia.
Almeno li nessuno mi segue per farmi da guardai del corpo.
Entro in bagno e mi spoglio.
Appendo l'accappatoio al gancetto e tiro la tendina....
"HAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA !"
"Cazzo, Serena ! Ma non posso nemmeno fare la doccia in santa pace ?" urla Harry.
"Cosa ? Guarda che è il mio turno già da 10 minuti !" dico indicandogli l'orlogio.
Un secondo....
Ma io sono... NUDA !
Lui è .... NUDO !
Prendo l'accappatoio e mi copro alla velocità della luce.
"Ann... Sai Serena, ho capito ! Questa dei minuti è solo una scusa per provarci con me !" disse lui con il suo sorrisino ebete.
"ESCIIIII !!" urlai cacciandolo dal bagno nudo.
"Almeno dammi i vestiti sono.... " non lo ascoltai e mi infilai sotto la doccia.
Dopo essermi lavata per bene mi asciugai i capelli.
Era una cosa che mi richiedeva tipo... mezzora.
Avevo dei lunghi capelli neri.
D'estate, se prendevo il sole, diventano castani con dei riflessi biondi e rossi.
Il corpo non era ne asciutto ne troppo abbondante.
Il viso era leggermente ovale e bianco.
Gli occhi marroni cioccolato risaltavano sul viso bianco.
Però non capivo perchè le persone, i maschi più che altro, dicessero che ero perfetta.
Di perfetto in me non c'era niente.
Mi vesti e usci dal bagno quando mi trovai Harry disteso nel divano... Nudo !
Oh mio dio !
Qualcuno mi aiuti !
Situazione ?
Io che ero diventata rossa bordò.
Lui che rideva a crepapelle.
<< Niente male il ragazzo >> disse una vocina da dentro.
Cazzo !
Stò ufficialmente impazzendo !



 

TO BE CONTINUED...



     Spazio Autrice :   

Ciaooo !!
Allora, vi piace ?
Povera Serena !
Ha un diavolo per capello !
Hahahahaha
Ma Harry che gli gira in casa nudo !
Hahahahahaha
Povera !
Prima o poi fa un'infarto !
Si... infarto ! *^*
hahahahahaha XD
Ora vi lacio !
Alla prossima bellezze !
E grazie delle recensioni ! :)
Un bacione :*


SkyAngel <3

 

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Capitolo 7
*** 6 - Il gioco della bottiglia ***


CAPITOLO 6

IL GIOCO DELLA BOTTIGLIA





 


Come fa una persona responsabile a commettere delle cazzate in una sola fottutissima notte ?
Quattro parole : il gioco della bottiglia.
Maledetto da tutti per quello che può succedere nel momento in cui la bottiglia gira.
Pure da me.
Ed eccomi qui nel divano seminuda a chiedermi cosa cazzo sia successo.
Altra risposta semplice.
Tutto è iniziato quando....


FlashBack


"Che si fa ? Mi stò annoiando !" sbuffai  scalciando nel divano.
"Guarda il prossimo incarico di Luca !" disse Harry sedendosi nella poltrona.
Sbuffando mi alzai e presi la busta della prima lettera.
<< Dio  fa che non sia niente di immbarazzante ! >> pensai.
Quell'imbecille mi aveva lasciato dei compiti assurdi.
Tipo : girare per casa nuda, cantare a squarciagola "Con un Deca" di Max Pezzali ( canzone che io adoro ma che non canto mai per via delle mie scarse capacità canore !), vedere un porno ( cosa che non avevo fatto !) e ballare per tutta la casa.
Ora mancava l'ultimo incarico.
Presi il foglietto e lo lessi.
"NOOOOOO !" gridai.
Harry corse verso di me preoccupato, prese il biglietto e lo lesse ad alta voce.
"Il gioco della bottiglia come lo facevamo noi !"
"Io ti ammazzo Luca !" imprecai al cielo come se potesse sentirmi.
"Che hai, è solo il gioco della bottiglia !" disse Harry seguendomi.
"No, noi lo facevamo in modo diverso !" dissi appoggiandomi al davanzale della finestra.
Harry mi guardò incuriosito.
"Le regole sembrano le stesse ma non lo sono. C'è lo schiaffo, la penitenza, c'è il bacio ma.... non è nella guancia !" dissi con un filo di voce.
"E dove ..?"
"In bocca, con la lingua !" dissi rossa di vergogna.
"Ann.. !" disse strofinandosi la testa Harry.
"Bè, dobbiamo farlo !" dissi metre mi avvicinavo al frigo.
C'era un solo modo per riuscire a giocare.
Ubriacarmi.
Presi la bottiglia di Vodka alla Fragola dal frigo e iniziai a bere.
"Che stai facendo !?" disse Harry vedendomi con la bottiglia in mano.
"Mi procuro la bottiglia !"


"Harry, devi camminare per la casa facendo la gallina !" dissi ridendo come una pazza.
"Questa me la paghi !" disse lui alzandosi e mettendosi a fare il verso della gallina.
Non riusci più a trattenermi e scoppiai in una risata fragorosa.
Harry incavolato tornò al tavolo con un sorrisetto che non prometteva niente di buono.
"Ora tocca a me !" disse lui.
Fece girare la bottiglia che poi si fermò su di lui.
"Io devo baciare ..." disse per poi far girare nuovamente la bottiglia.
Gira gira gira.
Poi si ferma.
" Te, Serena !" disse divertito.
"Nooo ! Stammi lontano Harry !" dissi io scappando in direzzione salotto.
"Tanto non mi scappi !" disse inseguendomi.
Poi mi afferrò per il braccio e finimmo a gambe all'aria.
Ero in trappola.
Merda.
"Ora non puoi più scappare !" disse lui avvicinandosi.
"E chi scappa !?" dissi io.
MayDay MayDay.
Cortocircuitooo.
Allarme rosso.
Sono ufficialmete impazzita.
L'alcoll mi ha dato alla testa.
Poi la calma.
Le sue labbra sulle mie.
Il suo sapore nella mia bocca, il suo profumo inebriante.
Le sue mani che vagano nel mio corpo.
Le nostre lingue che si incontrano, che si fondono.
La voglia di farlo mio.
La voglia di essere sua.
E così mi concedo.
Mi concedo come non avevo mai fatto prima d'ora.
Le sue mani mi tolgono i pantaloni.
Le mi fanno lo stesso.
E come una danza.
Tutti e due conosciamo già i passi.
E ci perdiamo nei gemiti dell'altro.




Fine FlachBack



Si, ora ricordo.
Ricordo il desiderio.
Ricordo le senzazioni.
Ricordo che non sono mai stata più in me di così prima.
"Buongiorno !" sussurra Harry al mio orecchio riempiendomi di baci.
"Giorno !" rispondo girandomi a baciarlo.
Lui mi sorrise e mi accarezzò i capelli.
"Come siamo dolci stamattina !" disse lui.
"Già, non è da me." dissi ridendo ed iniziando a punzecchiarlo.
"Ah ah ! Ora ti faccio vedere io chi comanda qui !" disse facendomi il solletico.
"Haaaaaaaaaaahaaaaaaaaaaaaahaaaaaaaaaaaaaaaahaaaaaaaaaaaaaa ! No, basta ! Pietà !" urlai io.
Era da tempo che non mi sentivo così bene.
Così... viva.
"Ehi ragazzi. Cosa state facendo vi si sente ridere fino.... O MIO DIO !" esclamò Jenna entrando in casa e vedendoci distesi nudi nel divano.
"Emm... ciao Jenna !"




 

TO BE CONTINUED...




     Spazio Autrice:   
Ciaoooo !
Allora, vi chiedo già scusa se il capitolo è corto
ma non volevo aggiungere altro.
A me sembra che sia giusto così.
Comunque...
Vi è piaciuto ?
Uhhh..
*l'oradellapulce*
Tenete a mente le parole di Jenna !
"non è un ragazzo per cui valga la pena di perdere la testa !"
*finedell'oradellapulce*
Hahahahaha XD
Sono crudelle !
Grazie delle recensioni !
Vi adoro ! :D
Un bacione :*


SkyAngel <3

 

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Capitolo 8
*** 7 - Seconda Lettera ***


CAPITOLO 7

SECONDA LETTERA

 




Dolore,
ecco cosa proviene dal petto.
Un dolore lancinante
che mi ditrugge da dentro.
Eppure una volta eri la mia cura.
Ora sei solo Dolore.






 

"Ehm... Ciao Jenna !"



"Facciamo così : io non vi chiedo niente ! Sarete voi a dirmi cosa è successo quando vi andrà di parlarne !" disse Jenna sedendosi nello sgabello della cucina.
Essere colti infragranti non è tanto piacevole.
Non lo è per niente.
"Come mai qui, Jenna ?" chiese Harry mentre faceva colazione.
"Ah... si ! Serena, sono passate due settimane !" disse tranquillamente.
Due Settimane.
Era ora.
Silenziosamente mi avviai in camera e prima di chiudere la porta chiesi ad Harry ed a Jenna di non entrare.
Presi lo scatolone e lo appoggiai sopra al letto.
Tirai fuori la lettera con il numero 2.
La mano tremava.
L'atmosfera si fece pesante.
Feci un respiro profondo e l'aprì.

"Ciao amore.

Cavolo siamo alla seconda lettera.
La cosa è preoccupante.
Come stai ?
Ti stai riprendendo ?
Hai svolto i compiti che ti ho lasciato ?
Si, mi vuoi uccidere.
Soppratutto per due : il film horror e il gioco della bottiglia.
Con chi l'hai fatto il gioco della bottiglia ?
Spero con un pupazzo !
Lo so, stò scherzando troppo.
Tu in questo momento starai piangendo.
Non sai quanto mi fa male questo pensiero.
Vorrei essere li con te e dirti che è solo un brutto sogno mentre ti stringo tra le mie braccia.
Ma questo è il destino.
No, non devi prendertela con lui.
Ma con me.
Se non sono con te in questo momento vuol dire che non ho lottato abbastanza per poterti stare ancora vicino.
E mi odio per questo.
Mi odio talmente tanto che mi prenderei a cazzotti da solo.
Ma non voglio che tu odia il destino o te stessa.
Tu non centri.
Ricordatelo.
E ricordati anche che ti amerò per sempre e so che anche tu mia amerai per sempre.

Ti amo !


Luca. "




Cosa avevo fatto ?
Perchè lo avevo fatto ?
Che mi era passato per l'anticamera del cervello ?
Io lo avevo tradito !
Avevo infranto la promessa !
" Io ti amerò per sempre qualunque cosa accada !" avevo detto prima di partire.
Ma ora l'avevo infranta.
Mi sentivo come un'essere ripugnante.
Vile.
Non meritavo la felicità.
Lasciai la lettera sul letto e usci dalla camera.
Sapevo cosa dovevo fare.
"Harry, puoi venire qui un secondo ?" lo chiamai dal salotto.
Lui arrivò subito.
Sembrava preoccupato.
"Che succede ?" mi chiese.
"Ti devo parlare !"
Feci un respiro profondo e poi...
"Te ne devi andare !" dissi.
Ero impassibile.
Fredda.
Determinata.
"Cosa ?" disse lui confuso.
"Harry, quello che è successo è stato un grosso, enorme sbaglio ! Non c'è niente e non portà mai esserci niente tra noi !".
La mia voce riecceggiò per la casa.
"Non sembrava che fosse così poco fa ! Se è il senso di colpa che ti fà fare tutto ciò ingnoralo ! Nonè colpa tua se Luca è morto ! Non puoi vivere nel dolore per sempre ! Non puoi negarti di essere felice !" urlò.
"Prendi le tue cose e vattene !" dissi.
Erano le uniche parole che potevo dire.
Ma quelle parole erano affilate come cortelli.
Harry non replicò.
Raccolse le sue cose, si vestì e insieme a jenna uscì dall'appartamento.
Ora, anche se avevo fatto la cosa giusta, una fitta di dolore pi perforò il petto.
Sono sola con il mio dolore.

"Damn, Damn, Damn,
What I’d do to have you
Near, Near, Near
I wish you were here !" 

I wish you were here - Avril Lavigne


 




TO BE CONTINUED...




   Spazio Autrice :  

Ciaooooo !!
Scusatemiiiiiiiiiiiiiiiiiii !!
*inquestomomentosonoinginocchio*
scusate se non ho aggiornato prima
ma ero in vacanza !
Vi chiedo umilmente perdono !
E per farmi perdonare vi dò una bella notizia !
*rulloditamburi*
Entro sera (massimo domani mattina !)
metterò l'ottavo capitolo !
Contente :) ?
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto !
E spero di leggere tante recensioni !
Un bacione :*


SkyAngel <3

 

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Capitolo 9
*** 8 - Quasi Normalità ***


CAPITOLO 8

QUASI NORMALITÀ






 


" I wish you were here !"


Sola.
Parola che molti usano.
Molti non ne capiscono il significato.
Anzi, tutti.
Solo io sò cosa significa.
Guardarsi intorno e capire di essere sola.
Non avere contatto con il mondo esterno.
Non avere le persone che più ami con te.
Sentirsi il vuoto nel petto.
Ecco cosa significa essere sola.
E sono così da 1 mese.
Da quando ho cacciato Harry da casa mia.
Jenna l'ho vista due, tre volte.
Mi ha detto che ha ripreso a vivere la vita di prima.
Anche lei è arrabbiata con me.
Tutti sono arrabbiati con me.
Anche i ragazzi.
Da giorni sono seduta sul divano a fissare il vuoto.
Pure ora.
Il silenzio regna sovrano.
Poi qualcuno bussa alla porta.
Sarà il postino.
Non mi muovo.
Continuano a bussare.
Ma io niente.
Poi una voce mi chiama.
Mi alzo dal divano e vado ad aprire.
Un ragazzo con capelli biondi e occhi azzurri mi sorride mostrandomi due vaschette di gelato.



"I ragazzi come stanno ?" chiesi a Niall mentre prendevo due cucchiai.
"Bene !" disse sorridendo.
Mentiva.
"Avanti Niall, parla ! Non credo che potrei stare più male di così !" gli dissi porgendogli il cucchiaio.
Lui sospirò.
"Niall !"
"Ok, parlo ! Non và affatto bene ! Stiamo litigando per qualsiasi cosa ! amise lui mangiando il gelato.
"Cosa intendi ?"
"Harry è a pezzi e se la prende con gli altri ! Non... non l'ha presa benela tua scenata !" disse sospirando.
Mi sentivo in colpa.
Per colpa mia i ragazzi litigavano tra loro.
"Niall, mi dispiace !" dissi quasi in lacrime.
Lui scrollò la testa come in segno di disapprovazione.
"Non è a me che devi chiedere scusa, ma ad Harry !".
Coltellata al petto.
"Serena, lui si è innamorato di te ! Cosa che non era mai successa ! Le sue storie erano di una notte e via. Chi si è visto si è visto. Ma quando ti ha conosciuto è cambiato tutto ! Si è innamorato ! Non sai come rompeva ! Parlava solo di te ! Una volta Zayn lo ha imbavagliato perchè non la smetteva di parlare. Ma ora è diverso. Tu lo hai cacciato ! Lui è tornato alla vita di prima." disse con tono di rammarico.
Le lacrime scendevano senza tregua lungo il mio viso.
Lui era innamorato di me !
Niall mi abbracciò sussurrandomi che tutto si sarebbe aggiustato.
Come volevo che al suo posto ci fosse Harry.
Dopo alcuni minuti mi calmai.
"Tutto ok ?" mi chiese Niall.
"Si !" risposi.
Un bigliettino sul tavolino del salotto attirò la mia attenzione.
Era quello del "gioco della bottiglia".
"Niall, ti andrebbe di aiutarmi a svolgere un'incarico di Luca ?" gli chiesi sorridendo.
"Si !" rispose dolcemente.
Mi alzai e andai a prendere la lettera in camera per poi risedermi affianco a Niall.
"Pesca tu !" dissi porgendogli la busta.
"Sicura ?"
"Si !"
Niall afferrò un bigliettino e lo aprì.
Quando lo lesse sorrise.
Non era un sorriso divertito.
Era un sorriso gioioso.
"Che c'è scritto ?" gli chiesi.
"Trova un ragazzo che ti ami davvero !"
Nel sentire ciò restai scioccata.
Presi il bigliettino e lo lessi 1, 2 , 3 volte.
Il testo non cambiava.
"Cosa devo fare Niall ?"
"Ho un'idea !" rispose lui.



5 giorni dopo....

"Harry ! È pronto ! Muoviti chi si raffredda !" urlai dalla cucina.
"Smettila di urlare, ci sento !" urlò lui sedendosi a tavola.
"Bene, allora la prossima volta non ti chiamo e salti la cena. Ti va bene Styles ?" gli risposi a tono.
"Perfetto ! Così non mi rompi più del dovuto !" rispose lui.
Si, le cose erano tornate quasi alla normalità.
Harry abitava di nuovo con me.
Ho detto quasi !!
Perchè ?
Harry ed io non facciamo altro che litigare per qualsiasi cosa.
Ringrazierò sempre Niall per quello che ha fatto !
Cosa ha fatto ?
Lo ha convinto a tornare qui.
Sperava che le cose tornassero come prima ma non fu così.
Harry era cambiato, e di far pace con me non ne voleva sapere.
E per di più ogni notte stà fuori.
Si, con una ragazza diversa a notte.
Cosa avevo detto ?
Che le cose erano tornate quasi alla normalità ?!
No, erano molto, molto peggio di prima !
"Fanculo Styles !"
"Fanculo Lunatica !"
<< Ti amo Styles , ma sei un cretino e non lo capisci ! >> pensai guardandolo.
Poi qualcuno bussò alla porta.
"Vado io !" dissi.
Aprì la porta e tornai in cucina.
"Che profumino ! Cosa c'è da mangiare ?" chiese Niall dopo aver chiuso la porta.
Harry sembrò contrariato da quella vistita.
Anzi, lo era tutte le volte.
Niall era stato molto gentile.
Veniva qui a dormire ogni sera.
"Spezzatino e polenta ! Dai che se no si raffradda !" gli dissi.
Mentre mangiavamo io e Niall parlavamo allegramente, cosa che ha Harry dava parecchio fastidio.
Chi sà perchè ?!


"Ho vinto !!!" esultai.
"Uffa ! Mi spieghi come fai a stracciarmi ogni volta ?!" chiese Niall.
"Questione di bravura !" risposi vantandomi.
Era notte fonda ma nessuno dei due aveva sonno.
Poi il cellulare di Niall squillò.
"Pronto. Si. Ok, dammi 20 minuti e sono li !" disse per poi riattaccare.
"Chi era ?" chiesi.
"Louis ! Ha l'auto in panne ! Vado a prenderlo !" disse mentre si metteva il giubotto.
"Poi torni ?"
"Si, e porto anche Louis !" disse sorridendomi priam di uscire.
Rimasi nel divano ad aspettarlo.
Poi sentì bussare.
Sicuramente si era dimenticato le chiavi !
Aprì la porta e tornai verso il salotto.
Poi qualcuno mi colpì alla nuca.
E dopo il buio.




 





    Spazio Autrice :   
Ciaooo !!
Scusa scusa scusa scusa scusa scusa !!
Vi chiedo umilmente scusa !
Ma posso spiegavi la mia assenza !
Il computer ha deciso di abbandonarmi per sempre !!
Ora stò usando un computer vecchio (età della pietra per farvi capire )
e ho dovuto sistemarlo in modo che andasse internet !
Ma ora vi prometto che non vi abbandono più !
Allora...
vi piace il capitolo ??
Spero di si ! *^*
Spero di leggere tante recensioni !
Un baicone :*


SkyAngel <3

 

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Capitolo 10
*** 9 - Parole al vento ***


CAPITOLO 9

PAROLE AL VENTO







 


Odore di alcool.
Dolore lancinante alla testa.
Provo a massaggiarmela con la mano ma mi accorgo di essere legata ed imbavagliata.
Apro gli occhi.
Mattew è davanti a me e tiene in mano un coltello.
Mi prende il viso e mi costringe a guardarlo.
"Ciao puttanella ! Ti sei svegliata !" disse accarezzandomi la guancia.
"Bene, possiamo iniziare a giocare !" mi sussurò prima di strapparmi la maglietta con il colltello.
Non potevo urlare ma ci provai lo stesso.
"No, no, no ! Stavolta siamo solo io e te !" disse ridendo.
Prese a baciarmi con foga.
Le sue mani vagavano sul mio corpo per poi finire nei pantaloni.
Cominciò a strapparmi i pantaloni.
E io piangevo.
Non potevo fare altro.
Poi mi tolse il cerotto dalla bocca e iniziò a baciarmi.
Tentai di opporre resistenza, ma sembrava inutile.
Poi lui tentò di infilare la sua schifosa lingua e ne aproffittai.
Morsi più forte che potevo e quando si staccò iniziai ad urlare a squarciagola.
Intanto Mattew era corso in cucina e io continuavo ad urlare sperando che qualcuno mi sentisse.
Quando tornò mi corse incontro con il coltello verso di me.
"Questa me la paghi, puttana !" urlò prima di parare in avanti il coltello.
Un dolore immenso, indescrivibile si propago nell'adome e fece ancora più male quando tolse il coltello.
"Salutami quel figlio di puttana di Luca !" sussurrò prima di scappare dalla finestra per non farsi prendere dalla gendarmeria.
Tutti i rumori si fecero distanti.
Le sirene.
Le voci.
Gli elicotteri.
Tutto.
Senti freddo, molto freddo.
Non era quello che entrava dalla finestra aperta.
Proveniva da me.
Forse era giunta la mia ora.
Sorrisi.
Avrei rivisto Luca.
Poi mi sentì liberare dalle corde e caddi a terra.
Il mio sangue coprì il pavimento sporcandomi i capelli ed il viso.
"Non morire !" sentì in lontananza.
Era una voce famigliare.
Luca.
Era in piedi davanti a me.
"Ma io volgio stare con te !" dissi.
"No, tu devi vivere ! Non è ancora giunta la tua ora !" disse prima di girarsi e sparire.
E con lui sparì tutto il resto.





Un vento caldo sfirò il mio viso.
Aprì gli occhi e mi ritrovai distesa in una spiaggia.
Il mare si apriva in tutta la sua bellezza davanti a me.
Poi, più in la, c'era una persona che mi chiamava.
Mi alzai ed iniziai ad incamminarmi verso di lei ma sembrava che la distanza tra noi non diminuisse, anzi, aumentasse.
Così iniziai a correre.
Non so per quanto corsi.
Minuti, ore, giorni, mesi, anni.
Non lo so proprio, so solo che non ero stanca.
Poi, finalmente, arrivai vicino a questa persona che ora mi dava le spalle.
Non la vidi in volto, però mi chiamò ancora.
"Serena. Serena ! Apri gli occhi !" disse questa voce.
Una luce accecante spuntò dal mare e solo allora mi accorsi che la voce proveniva da li.
Volevo andare verso quella luce ma volevo anche vedere il volto di quella persona.
"Serena, ti prego ! Torna da me ! Non mi lasciare ! Ti scongiuro, svegliati !".
Ancora una volta la voce mi chiamò.
Non potei non commuovermi nel sentire quelle parole, così lasciai la persona misteriosa e mi diressi verso la luce che mi avvolse con il suo calore.
"Ti prego Serena ! Io ti amo !"






TO BE CONTINUED....



 




   Spazio Autrice :  

Ciaooooooo !!
Sn tornataaa !
Si, lo sò.
Il capitolo è corto !
Ma per me è giusto così !
Allora...
Chi sarà mai la voce misteriosa ?
E la persona che vede Serena nel "sogno" ?
Ma , chi lo sà ?
Io !!
muhahahahahahahahahahaha
Sn crudeleeee !!
Muhahahahahahahahaahahaha
E ora ...
*siglainiziale*
<< L'ora della pulce ! >>
Salve a tutti e benvenuti al "ora della pulce" !
Ecco la pulce nell'orecchio che ho per voi quest'oggi !
Sai, da un'amicizia, a volte, può nascere
qualcosa di più !!
Ed è tutto per oggi !
Grazie e mi raccomando ...
Occhio alla pulce !
*siglafinale*
Hahahahahahaha
Ok , ora vado !
Spero di leggere delle recensioni !
Un bacione :*


SkyAngel <3




 

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Capitolo 11
*** 10 - Cambio di rotta ***


CAPITOLO 10

CAMBIO DI ROTTA








 


"Ti prego Serena ! Io ti amo !"
Harry ?
No, non era la sua voce.
Sapevo di chi era quella voce ma non riuscivo a crederci.
"Niall ?" sussurai.
"SERENA ! SERENA, ODDIO SEI SVEGLIA !" disse accarezzandomi la guancia.
Aprì gli occhi lentamente e con molta fatica.
Mi ritrovai in una camera d'ospedale.
Poi guardai Niall che teneva la mia mano stretta tra le sue con le lacrime agli occhi.
"Niall, cosa è successo ?" gli chiesi.
"Non ricordi nulla ?" disse guardando la mia pancia.
Un brivido di terrore si diffuse per tutto il corpo.
Mattew.
Niall capì e mi abbracciò.
"Non ti preoccupare ! L'hanno preso ! Non può farti mai più del male !" disse stringendomi a se.
A quelle parole mi calmai.
Restammo abbracciati per qualche minuto, fino a quando l'infermiera non ci staccò con la forza urlando che avrebbe dovuto avvisare subito che mi ero svegliata.
Il distacco mi provocò una fitta di dolore.
Non alla pancia.
Al cuore.
Era come se mi mancasse l'ossigeno.
Non capivo.
Non era mai successo.
Persino quando, dopo aver chiamato il dottore, l'infermiera lo mandò fuori mi sentì male.
Era come se non potessi stare senza di lui.
Cosa mi stava succedendo ?




"La ferita si rimarginerà entro un mese. Fino ad allora deve stare in assoluto riposo. Mi raccomando ! Se no c'è il rischio che la ferita si riapra !" disse il dottore.
"Certo. Assoluto riposo ! Lo farò ! Grazie !" dissi.
"Bene, ci vediamo tra un mese per il controllo ! Arrivederci !" disse sorridendo prima di uscire dalla stanza.
Era da una settimana e mezza che stavo dentro li.
Ogni tanto speravo di addormentarmi e al mio risveglio vedere Harry seduto di fianco al letto che mi sorride.
Ma non successe.
Harry venì un paio di volte per accompagnare i ragazzi e rimaneva sempre all'entrata della stanza senza guardandomi.
Come se non esistessi.
La persona di cui mi ero innamorata era sparita.
Non c'era più.
Faceva male pensarlo.
Ma quando c'era Niall il dolore spariva e stavo meglio.
E in quei momenti sentivo come se fosse più di un amico.
Il cuore batteva quando mi sorrideva, e persino la ferita all'addome non faceva più male.
Con lui stavo bene.
"Hei, pronta per tornare a casa ?" disse Niall entrando con la sedia a rottelle.
"Frena, frena, frena ! Che ci vuoi fare con quella ?!" dissi indicando l'ammasso di metalo.
"Il dottore ha detto che per i primi tempi devi muoverti con la carrozzina ! E non ammette repliche !" disse prima di prendermi in braccio e mettermi nella carozzina.
Risultato ?
1 - Ero imbarazzata.
2 - Ero infuriata.
3 - Ero bloccata su questa maledetta carozzina.
Non potevo fare niente !
È stressante starsene fermi e vedere gli altri che fanno tutto (più che altro combinano disastri).
Nel compenso mi ritrovai ad avere Niall e Louis (presi dal senso di colpa) come schiavetti personali.
Però non toglieva il fatto che mi annoiavo a morte, ma non per molto.
Avevo detto che non dovevo fare niente ?
Si, contaci.
Jenna aveva trasformato lo sgabbuzzino in un ufficio dove potevo svolgere il mio lavoro.
Designer.
Ma andava bene così.
Almeno avevo qualcosa da fare.
"Serena, io vado se no Eleanor mi uccide ! Ci vediamo domani !" disse spuntando dalla porta del mio ufficio.
"Ciao Louis ! E se Eleanor ti sgrida dille che è colpa mia !" lo salutai prima che uscisse.
Guardai l'ora e mi accorsi che era molto tardi, così spensi il pc ed usci dall'ufficio.
Nell'appartamento regnava il silenzio.
"Harry ! Niall ! C'è nessuno ?" urlai.
Sentì una voce provenire dal bagno.
Mi avvicinai lentamente quando la porta si aprì.
Niall uscì dal bagno con solo un asciugamano in vita.
Avete presente il pomodoro ?
Be... io ero di quel colore !
"Serena, non sapevo che avessi finito di lavorare !" disse anche lui rosso in volto.
"Ah... e che ... si, ho viosto che era tardi e quindi ho staccato !" risposi guardando da un'altra parte.
"Ok ! Io... vado a vestirmi, si !" e andò in camera sua.
<< Mamma mia che figo ! >>
No, ok !
Vocina del cazzo taci una volta ogni tanto ?!
<< NO ! HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA ! >>
Cretina !
Ok, Serena.
Vai in cucina e fa finta di niente !
<< Non puoi ignorarmi per sempre ! >>
Cazzo se aveva ragione.
Be, era ora di cena e non c'era niente di pronto.
"Cucinerò qualcosa di semplice !" dissi prendendo dei petti di pollo e le patate purè da scaldare.
Misi una sedia vicino al fornello e mi sedetti.
Niall intanto entrò in cucina e vedendomi così iniziò a sbraitare.
"Il dottore ha detto che devi stare a riposo !" urlò avvicinandosi a me.
"Be, ho fame. Tu ti stavi vestendo e ho deciso di cucinare ! E poi sono seduta !" dissi tranquillamente.
Niall non replicò e si mise a preparare la tavola.
Lo guardai di striscio.
Era davvero bello.
Ma non me ne ero mai resa conto prima.
Aveva ancora i capelli bagnati e le goccie d'acqua colavano sul suo viso.
Solo quando mi guardò e sorrise di sbiego mi accorsi che lo guardavo come una deficiente.
<< Ti piace ! Ti piace ! Ti piace ! >>
Taci vocina insulsa.
Io...
Alzai lo sguardo e mi ritrovai Niall a pochi centimetri da me.
Il cuore andò in tilt.
Sentivo il calore del suo corpo.
Il suo respiro caldo.
<< Avanti, sai cosa devi fare ! >>
Fanculo !
Aveva ragione.
E come se aveva ragione.
Niall accorciò la distanza fino a quando sentì le sue labbra sulle mie.
E il cuore si ferma e cambia rotta.






TO BE CONTINUED ...







 

    Spazio Autrice :   



Ciaooo !
Allora ...
Dovreste farmi santa !
No, non stò scherzando !
Ieri sera ho provato a scrivere il capitolo
ma il computer ha deciso che non doveva andare internet !
DCP !
Però ho deciso di mettermi a sistemare
il problema stamattina
è ci sn riuscita !
(senza farlo volare fuori dalla finestra !)
Comunque...
Vi ho ingannato è...
Credevate che il "io ti amo !"
lo avesse detto Harry !
Sorry ma volevo farvelo credere !
Muhahahahahahaha
Che crudelle che sono !
Muhahahahahahaha
Bene, ora vi lascio !
Spero di leggere tante recensioni !
Un bacione :*


SkyAngel <3

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Capitolo 12
*** 11 - Confusione ***


CAPITOLO 11

CONFUSIONE









 

23 Dicembre.
Ore 17:03
Mancano poche ore alla vigiglia di natale.
Le persone al centro commerciale correvano qua e la, da un negozio all'altro per fare gli ultimi acquisti.
Che ci faccio io qui ?
E me lo chiedete pure ?!
"Sbrigati Nicole ! Non abbiamo molto tempo !" urlai a quella scansa fatiche della mia migliore amica.
"Uffa, non mettermi fretta ! Non riesco a scegliere !" rispose con tono disperato.
E bene si !
Per colpa del suo arrivo mi ero presa tardi con i regali.
Tipico di me !
"Oh, andiamo ! Prendigli la giacca ! È più bella e sono sicura che gli piacerà !" gli dissi prendendo la giacca e trascinandola alla cassa.
La giacca per chi era ?
Emmm....
Non ho tempo di dirvi come è successo e perchè ma Nicole si è innamorata di Zayn, che d'altro canto sembrava ricambiare.
Si, ok !
Ma ora non ho tempo per parlare della coppietta del momento.
"Speriamo di arrivare a casa prima di Niall !" dissi correndo alla fermata dell'autobus.
Poi una BMW nera ci affiancò suonando il claxon.
Cos'è ?
Oggi sono perseguitata dalla sfortuna ?!
Due occhi verdi spuntarono dal finestrino abbassato.
Merda !!!
"Salite !" disse Harry con un sorrisetto.
Logicamente Nicole salì dietro !
Fantastico !
Peggio di così non può andare !
HAHAHA.
Divertente !
Certo che può !
E sarà tutta colpa di Nicole !
Perchè ?
Mi ha costretta a comprare un regalo anche per lui.
"Allora, avete trovato tutto ?" chiese lui disinvolto.
Che voleva fare ?
Rompere il ghiaccio ?!
"Si ! Trovato tutto ! Tu ?" risposi cercando di mantenere la calma.
Ringrazia il cielo che non ti taglio la testa !
"Si, sono stato fortunato !" disse sorridendo.
Beccato Styles !
Fai il gentile con me perchè c'è la Nicole !
Brutto stronz....
"E quello che cos'è ?" chiese indicando ... il suo regalo !
"Niente ! Non è niente !" dissi nascondendo il pacchetto.
"Se lo dici tu !" rispose sorridendo.
E il cuore iniziò a battere forte.
Ma che cazzo mi prendeva ?
Per il resto del tragitto nessuno dei due aprì bocca, tranne la Nicole che era al telefono con... Zayn !
"Nicole, saluta Zayn che intanto vi vedete stasera !" gli dissi esasperata dopo essere scesi dall'auto.
"Uffa ! Zayn, devo andare ! La Serena rompe ! Ci vediamo stasera, ok ? Ciao !" disse prima di riagganciare.
"Invece di darmi della scassa palle dammi una mano ! Niall sarà a casa tra poco è io non ho ancora nascosto i regali !" dissi correndo verso l'ascensore.






Presi l'ultimo pacchetto e lo nascosi nei meandri del mio armadio.
"Finito !" dissi entusiasta.
"Se Niall viene a sapere che sò dove hai nascosto i regali mi tortura per farselo dire !" disse Harry entrando in camera mia.
"E se tu glielo dici sei morto ! Lo sai, vero ?!" gli dissi uscendo dalla camera.
"Non ne farò parola solo se ... "
"Che cosa vuoi Harry ?!" gli chiesi appoggiandomi al muro.
"Dammi una mano ad attaccare ad ogni porta il vischio !" disse sventolandone un ramo.
"Harry, se è uno dei tuoi stup... "
"Niente giochetti ! Voglio solo una mano !" mi confermò lui.
"Va bene ! Affare fatto !" dissi.
"Bene. Tu mettine uno sulla porta della tua camera, uno all'entrata, uno in cucina e uno nel tuo studio ! Io penso al resto delle stanze !" disse per poi porgermi un ramo e sparire.
Non ci misi tanto e fui anche avvantaggiata dal ritardo di Niall.
Finito di sistemare il vischio decisi di farmi una doccia.
Entrai in bagno, mi spogliai e mi infilai sotto il getto d'acqua.
Un bel bagno caldo era proprio quello che ci voleva.
Però mi accorsi troppo tardi che non avevo chiuso la porta a chiave.
Si, perchè Harry entrò.
"ESCI SUBITO HARRY !!!" gridai talmente forte tanto da fargli prendere paura e ... sbattere contro la porta chiudendola.
"Ma sei scema ?! Mi hai fatto prendere un colpo !" disse lui massaggiandosi la schiena.
"Vattene fuori !" dissi prendendo l'asciugamano per coprirmi.
"Ci stò provando ma la porta è bloccata !" disse tirando la porta.
"COSA ? HARRY, NON SCHERZARE !" dissi avvicinandomi.
"Non stò scherzando ! NON SI APRE !"
"OH MERDA !"






"AIUTO ! NICOLE ! CAZZO, VIENI QUI A SALVARMI !" urlai battendo nella porta.
"È inutile ! È da 10 minuti che la chiami ! Non ti sente o ..." disse per poi soffermarsi con lo sguardo sul ... VISCHIO ?!
"CHE CAZZO CI FA IL VISCHIO QUI ?!" urlai incavolata nera.
Se era una strategia di harry per baciarmi l'avrei impiccato con le mie stesse mani.
Lo guardai con uno sguardo che poteva uccidere.
"NO, NO, NO ! NON GUARDARE ME ! IO NON CENTRO !" disse scorlando la testa e alzando le mani.
Forse avevo tratto conclusioni affrettate.
Forse il vero colpevole era....
"NICOLE !" gridammo all'unisono.
"Ma certo ! È impossibile che non ci sentisse !" dissi.
"Già ! Ma perchè ... OH NO !" disse lui guardando il vischio.
Drin Drin !
Brava, ci sei arrivata !
Vuole che ...
" ... ci baciamo !" dissi sconvolta.
No, no, NOOOOO !!!
Puntai alla porta per sfondarla ma Harry mi afferrò il braccio e mi costrinse a fermarmi.
"Ascolta, non ci lascierà mai andare se non ci baciamo ! Quindi io dico di fare quello che vuole !" disse serio.
Non volevo baciarlo.
Io stavo con Niall, e cio significava tradirlo !
Ma non avevo scelta.
"Ok ! Facciamo quello che vuole a condizione che questa cosa resti qui dentro ! Nessuno lo deve sapere ! Soppratutto Niall !" dissi porgendogli la mano.
"Ci stò !" disse per poi afferrare la mia mano e tirarmi verso di lui.
Boom.
In un secondo era tutto crollato.
Le mie convinzioni.
Le mura del mio cuore.
Tutto ciò che mi ero creata per tenere lontano quel sentimento dal mio cuore.
Per tenere lontano lui.
Le sue labbra.
Quel sapore.
Quella passione.
Come la prima volta.
E ora capivo.
Capivo che non se ne era mai andato.
Era solo nascosto.
Ma c'è anche il sentimento che provo per Niall.
È li, nel mio cuore, che cerca di farsi spazio.
Come un fiore che cerca di affondare le sue radici in un piccolo pezzo di terra già pieno.
Così è il mio cuore.
C'è Luca che è come la piantina che sta piano piano appassendo.
Poi c'è Harry che è la pianta che si è già fatto spazio nel terreno.
E infine c'è Niall.
Lui è la pianta nuova che se non riuscira ad affondare le sue radici morirà.
Ma sapere ciò non cambiava le cose.
Anzi, le peggiorava.
La porta si aprì ed Harry si staccò da me con fatica.
Rimanemmo a fissarci per qualche secondo, come sconvolti per quello che era riaffiorato, per poi uscire ed andare ogniuno, silenziosamente, nelle sua camera.
Che avevo fatto !?
Avevo creato la confusione nel mio cuore.
UN'ALTRA VOLTA !




TO BE CONTINUED...






 


     Spazio Autrice :   

Ciaooo !
Scusate se vi ho fatto aspettare ma
ero nel così detto "blocco dello scrittore" !
Però oggi sono riuscita a trovare l'ispirazione !
Tutto merito dei ragazzi !
Ho messo Use Somebody a massimo volume
e le parole sono uscite come per magia !
Ha....
ma voi siete qui per altro !
*tatatatatataaa*
"L'ORA DELLA PULCE !"
Salve a tutti e ben ritrovati all'ora della pulce !
Oggi per voi ho una deliziosa pulce nell'orecchio
da offrirvi !
Reggetevi forte perchè si tratta
di una piccola frase presa da un capitolo successivo !
Non il prossimo, ma uno più avanti !
"Non puoi andare avanti così ! Cosa credi,
che sia un giocattolo ?!"
Haaaaaaa !
Bene per oggi è tutto !
Vi aspetto alla prossima puntata di ...
*tatatatatataaaa*
"L'ORA DELLA PULCE !"
Non mancate mi raccomando !
Ciaooooo !
P.s. Recensite !!

Un bacione :*


SkyAngel <3

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Capitolo 13
*** 12 - Le due faccie della stessa medaglia ***


CAPITOLO 12

LE DUE FACCIE DELLA STESSA MEDAGLIA







 

A tavola regnava il silenzio.
Nessuno parlava.
Il segreto che condividavamo io, Harry e Nicole si faceva largo nelle nostre menti.
Niall non chiese ne disse nulla.
Guardò solo Harry con uno sguardo che poteva uccidere.
Sicuramente credeva che avessimo litigato come succedeva di solito.
<< BACIO >>
Quella parola tuonò nella mia mente.
Di scatto mi alzai dalla sedia.
"Scusate ma non ho fame !" dissi andando in camera mia e lasciando il piatto intatto.
Sentì Niall prendersela con Harry gridando come un forsennato.
"COSA GLI HAI FATTO QUESTA VOLTA, HARRY ?" gridò Niall.
Harry non rispose.
Sentì solo il rumore della sedia per poi sentire la porta d'entrata sbattere.
Sentì il viso bagnarsi di lacrime.
Ne rimasi stupita.
Era come se la mia mente non sapesse il perchè di quelle lacrime ma il mio cuore si.
Mi distesi sul letto e lasciai che le lacrime uscissero.
Poi il sonno mi portò con se, in un mondo migliore.


Mi svegliai di sopprassalto sentendo una mano toccarmi il viso.
Quando misi a fuoco vidi il volto di Harry.
Un livido viola ed alcuni graffi si intravedevano sulla guancia sinistra.
"Che hai fatto 'sta volta ?" gli chiesi correndo in cucina a prendere del ghiaccio.
Quello che mi trovai davanti mi lasciò letteralmente senza parole.
Niall pieno di lividi con un sacchetto del ghiaccio sulla mano destra.
Era tutto chiaro.
"Serena, ti posso spiegare !"
"SPIEGARE CHE COSA ?! SPIEGARE CHE SEI ARRIVATO AD UNA CONCLUSIONE AFFRETTATA ?! CHE TE LA SEI PRESA CON HARRY QUANDO IL COLPEVOLE MAGARI SONO IO ?!" urlai.
Cosa avevo fatto ?!
" Cosa... Serena, COSA È SUCCESSO CON HARRY ?" urlò Niall sbattendomi contro il muro.
"Niall... era per dire...."
"DIMMELO!" replicò battendo il pugno contro il muro.
Non avevo altra scelta.
Vidi Harry uscire da camera mia e annuire.
Presi un respiro e parlai.
"Ho baciato Harry !" dissi ad occhi chiusi.
Improvvisamente la presa sulle mie spalle sparì.
"Capisco." disse Niall.
Aprì di scatto gli occhi per lo stupore.
"Cosa ?" domandai perplessa.
"È inutile ! Ho tentato di prendere il posto di Harry ma non c'è l'ho fatta !" disse con un ghigno.
Rimasi sconvolta da quelle parole.
Poi Niall si girò verso Harry.
"Sei contento ? È tua ora ! Ma ti avverto, se la farai soffrire giuro che me la riprenderò e non la lascierò mai più andare !" disse per poi uscire dall'appartamento.
"Serena." mi chiamò Harry.
"Non serve che dici niente !" gli dissi avvicinandosi a lui.
"Dimmi solo che mi ami !" dissi a pochi centimetri dal suo viso.
"Ti amo !" disse per poi baciarmi.





"HAI !" urlò Harry per l'ennesima volta.
"CAZZO, SE STESSI FERMO UN PO' NON TI FAREI MALE !" urlai in risposta tentando di farlo stare fermo per disinfettargli i tagli.
"L'ho combinata grossa, eh !" disse con un sorriso amaro.
"Si ! Potevi anche aspettare che fosse passato il Natale !" dissi cercando si buttarla sul ridere.
"Già ! La vigiglia di Natale è andata. Magari verranno lo stesso ma non credo che ci sarà molto *spirito natalizzio* !" disse guardando gli addobbi sparsi per il soggiorno.
"Niall." dissi.
"Sei preoccupata per lui ?" mi chiese.
"Si. E per di più mi sento in colpa ! Provavo davvero qualcosa per lui..." dissi.
Harry inclinò il capo, cose se quelle parole lo avessero ferito.
"...ma non è niente al confronto di ciò che provo per te !" dissi solevandogli il capo.
Harry mi prese il viso e mi baciò.
Se fosse stato possibile avrei fermmato il tempo per poter stare così per sempre.
<< DRIN DRIN >>
Il telefono di casa squillò costringendoci a separarci.
Andai a rispondere al telefono di corsa.
Speravo fosse lui.
Pregavo che fosse lui.
Infatti...
"Pronto." la voce di Niall mi rassicurò.
"Pronto Niall ! Dove cazzo sei ? Ti prego torna qui, non fare cazzate !" lo pregai con le lacrime agli occhi mentre Harry mi cingeva i fianchi.
"In realtà... ho già fatto una cavolata !" disse ridendo.
"COSA !? NIALL CHE CAZZO HAI FATTO ? E PERCHÉ CAZZO RIDI ?!" urlai in preda al panico.
"Tranquilla Serena ! Mi sono solo rotto la caviglia ! Niente di grave !" disse lui tranquillamente.
Ha quelle parole tirai un sospiro di solievo.
"Dove sei ? Vengo li !" dissi pronta a riattaccare il telefono non appena mi avesse detto dov'era.
"Io... voglio stare solo ! Ti ho chiamata solo per dirti che stò bene. Scusa !"
E riattaccò.
Non riuscivo a smettere di piangere.
Avevo fatto un'altra delle mie cazzate.
Ero solo in grado di incasinare tutto.
"Vedrai che tutto si sistemerà!" dissi Harry abbracciandomi.
"Andiamo a letto. Devo dormire !"  dissi andando in camera mia.
"Vuoi che dorma con te ?" mi chiese Harry.
"Si !" dissi infilandomi sotto le coperte.
Lui entrò in camera, chiuse la porta, si tolse i pantaloni e la maglietta e si infilò sotto le coperte con me.
Sproffondai nel suo petto e poco dopo mi addormentai.




La vigiglia di Natale equivale a festa, regali, bei momenti...
No !
Equivale a stress, stress, e ancora stress !
"CAZZO NICOLE, MUOVITI ! DEVO FARE LA DOCCIA !" urlava Harry battendo nella porta del bagno.
"NICOLE ESCI SUBITO DI LI CHE SIAMO GIÀ IN RITARDO ! HARRY E IO DOBBIAMO ANCORA FARCI LA DOCCIA !" urlai cercando di sfondare la porta del bagno.
Era da 1 ora che Nicole era chiusa in bagno ed eravamo in un ritardo colossale.
"Ho finito ! E tutta per voi !" disse aprendo la porta del bagno e uscendo.
"Cazzo ! Non ce la faremo mai a fare la doccia !" dissi vedendo che erano già le 5 e mezza.
"La facciamo insieme !" disse Harry trascinandomi in bagno e chiudendo la porta.
"Harry, se fossimo in un'altra situazione ti direi di no ma non c'è tempo quindi non ci rimane altra scelta !" dissi spogliandomi e infilandomi sotto la doccia.
Harry rimase a fissarmi sconvolto.
"Muoviti o facciamo tardi !" gli dissi.
Non feci in tempo a girarmi che era già sotto la doccia avvinghiato a me.
"Dobbiamo fare la doccia non altro !" dissi indirizzando il getto d'acqua verso di lui.
"Uffa !" sbuffò lui mettendo il broncio.
"Dai, vieni qui ! Ti lavo i capelli !" dissi mettendomi dietro di lui.
Presi lo shampoo e gli insaponai i capelli.
Calò il silenzio, solo l'acqua che gocciolava lo interompeva a intervalli regolari.
"Pensi a Niall."
Non era una domanda ma un'affermazzione.
"Credi che stasera verrà ?" gli chiesi massaggiandogli i capelli.
"Lo spero ! Non voglio vederti triste per colpa mia !" disse con tono triste.
"Scusa !" gli dissi mentre gli risciacquavo i capelli.
"Non è colpa tua !" disse.
Sapevo che voleva incolparsi di tutto quando la colpevole ero io.
"Ok, ora tocca a me !" disse per poi girarmi per lavarmi i capelli.
"Harry, se non fai come ti dico sei morto, chiaro !" dissi avvertendolo.
"Chiaro !" rispose per poi iniziare a strofinarmi i capelli.
Mi piaceva farmi lavare i capelli.
Era... rilassante.
Adoravo sentire le mani scorrere tra i capelli.
Poi adoravo l'odore del mio balsamo.
Sapeva di pescha.
Ma la parte migliore era l'acqua calda.
Le mani di Harry percorsero il mio corpo provocandomi dei brividi.
Le sue labbra si posarono sulla mia spalla e iniziarono a lasciare una scia di baci.
La tentazione era troppa ed era immpossibile per me resistere.
Mi girai e lo baciai con foga.
Mi strinse a lui per poi sollevvarmi e io incrociai le mie gambe intorno alla sua vita.
Tutto il mio corpo bruciava al contatto con il suo e il mio cuore batteva all'impazzata.
I respiri si fecero più pesanti e i nostri gemiti rieccheggiarono nel bagno.
Capì che non potevo fare a meno di tutto questo e che per quanto fossi innamorata di Niall amavo Harry più di me stessa.
"HARRY, SERENA ! FINITELA DI FARE QUELLO CHE STATE FACENDO E USCITE ! SONO LE 6 E MEZZA !" urlò Nicole.
Sentì Harry borbottare perchè ci aveva interrotti.
"Dai che stasera ..." dissi maliziosamente prima di uscire dalla doccia.
"Non mi provocare ! Potrei saltarti addosso prima !" disse uscendo dalla doccia e infilandosi l'accappatoio.
"Vedremmo !" dissi ridendo e uscendo dal bagno.
"Ora basta ! Ti facio vedere io chi comanda !" disse prima di prendermi e caricarmi sulle spalle.
"No, Harry ! HAHAHAHAHAHAHA ! Lasciami !" dissi ridendo a crepapelle.
Poi il rumore della porta di casa che si chiudeva ci immobilizzò.
Niall ci guardava con occhi spenti mentre si reggeva in piedi grazie alle stampelle.
Harry mi mise giù e io corsi incontro a Niall.
"Dove diavolo eri ? Sei consapevole che ero disperata ?! Ho pensato persino che ti fossi ucciso !" dissi con le lacrime che mi rigavano il viso.
"Mi dispiace." dissee chinando il viso.
Lo abbracciai.
Non sapevo che altro fare.
"Scusami ! Scusami !" dissi tra i singhiozzi.
"Tranquilla. È tutto apposto !" disse ricambiando l'abbraccio.
Lo amavo così tanto, ma amavo di più Harry.
Non sapevo più cosa fare.
Chi segliere.
Ero come una medaglia.
Avevo due facce.





TO BE CONTINUED ....




 

    Spazio Autrice:   

Ciaoooo !
Scusatemi se non ho aggiornato
prima la storia ,
ma non ne ho avuto il tempo !
Comunque...
Leggendo il capitolo mi viene
in mente dove e quando l'ho scritto !
Era una giornata particolare
ma che non ha avuto una
bella fine :(
Beh... dai !
Spero che il capitolo
vi sia piaciuto :)
Spero di leggere tante recensioni !
Un bacione :*


SkyAngel <3

 

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Capitolo 14
*** 13- Il vischio sbagliato. ***


CAPITOLO 13

IL VISCHIO SBAGLIATO








Credevo che ci sarebbe stata tensione dopo quello che era successo.
Per mia fortuna non fu così; o almeno in parte.
Niall si sforzava di essere allegro ma non appena guardava me ed Harry nei suoi occhi si vedeva tutto il suo dolore che in quel momento diveniva anche il mio.
Comunque oltre a me, Harry e Nicole nessuno se ne era accorto.
Tutti erano distratti, ipnotizzati dalla scena più divertente che ci poteva essere.
Louis, che proprio oggi era il suo compleanno, si era travestito da Babbo Natale e urlava come un matto quando gli veniva consegnato un suo regalo.
Era uno spettacolo davvero esilerante.
Pero nemmeno lui riusciva a togliermi dalla testa i miei problemi.
Andai in cucina a controllare che tutto fosse apposto cercando di distrarmi in qualche modo.
"Tutto ok ?" mi chiese Harry preoccupato.
"Si, va tutto bene !" dissi non molto sicura.
"Non sei in grado di mentire !" disse abbracciandomi.
"Già, faccio schifo come attrice !" dissi sproffondando nel suo petto.
"Lo so che sei triste per Niall, ma non puoi rovinare questa bella serata ! Louis non te lo perdonerebbe mai !" disse ridendo.
"Che non sia mai ! Se lo facessi mi ucciderebbe !" risposi unendomi alle sue risate e guardandolo negli occhi.
Harry mi prese il viso e mi baciò con passione.
"Come mai questo bacio ?" chiesi sorridendo.
Lui con un cenno indicò il vischio che penzolava sopra di noi.
"E quindi tu per baicarmi così avresti bisogno di uno stupido vischio ?" dissi facendo l'offesa.
"Na ! Era solo un modo romantico per farlo !" disse riprendendo a baciarmi.
In quel momento dimenticai tutti i problemi che mi assillavano la mente.
Lui era la mia cura, sempre.
Poi Louis mi chiamò urlando dispertato.
Mi staccai da Harry sbuffando per poi dirigermi in soggiorno.
Seduto nel divanetto c'era Louis con le braccia incrociate e sembrava pareccchio arrabbiato.
"Che succede Louis ?" gli chiesi.
"Perchè non mi hai fatto il regalo ?" mi domandò con la vocina da bambino arrabbiato.
Scoppiai letteralmente a ridere e finì per terra a gambe all'aria.
"Che hai da ridere ?" mi chiese ancora più arrabbiato.
Mi misi a sedere e presi fiato.
"Sei proprio stupido Louis ! Ma certo che ti ho fatto il regalo !" dissi andando in camera mia a prenderlo.
Presi il scatolone con i regali dal mio armadio, lo portai in soggiorno e poi lo lasciai sotto l'albero e presi solo il regalo di Louis.
Quando vide il pacchetto, Louis si alzò in piedi e comminciò a saltellare.
"Auguri Louis !" dissi per poi porgegli il regalo.
Lui lo prese e lo scartò alla velocita della luce.
"ODDIO ! È STUPENDA ! GRAZIEEE !" disse sbandierando la felpa con stampato il suo nome e il suo adorato Kevin.
"Chi ha fame ?" chiesi ai ragazzi.
Così ci spostammo in nella sala da pranzo dove avevamo sistemato una tavolata lunghissima.
Quella sera l'appartamento era davvero affollato.
C'erano prorpio tutti.
Mangiarono tutto, fino all'ultima briciola !
Anche Niall si abbuffò.
Eppure sembrava che lo facesse per non dare a vedere che stava ancora male.
"Dai ragazzi, apriamo i regali !" dissi ridendo e prendendo i pacchetti per ogniuno di loro.
Tutti si scambiarono i regali e un brusio di voci e di risate riempì il salotto.
Sembrava che per una volta tutto stesse andando nel verso giusto, ma improvisamente mi accorsi della mancanza di Niall.
Poi vidi che la porta che dava sul balcone era socchiusa e, intuendo che fosse uscito per prendere una boccata d'aria, lo raggiunsi per assicurarmi che stesse bene.
Lo trovai seduto su quella piccola panchina che mi aveva regalato Liam appena ci conoscemmo.
Mi sedetti di fianco a lui ma Niall non si accorse della mia presenza da quanto era perso nei suoi pensieri.
"Ehi, tutto bene ?" chiesi.
Quella frase mi sembrò talmente stupida che persino lui accenno una risata sarcastica, come se avesse capito che persino io avrei riso a quella domanda, ma comunque non  rispose.
"Niall, dai, dimmi qualcosa ! Spezza questo silenzio !" lo implorai.
Aspettai per qualche minuto una sua risposta, anche un solo suono uscire dalla sua bocca, ma niente.
Allora mi alzai e gli dissi " Va bè, come vuoi ! Cia....".
Non feci neanche in tempo a finire che mi prese per il braccio, mi avvicinò a lui e mi baciò.
La mia testa in quel momento mi abbandonò e rimanemmo solo io, lui e qil freddo pungente londinese tipico di quel periodo.
Tentai con tutte le mie forze di staccarmi, di interrompere quel bacio, ma fù impossibile.
Poi, finalmente, Niall mi lasciò andare.
Rimasi perplessa, come se non sapessi spiegarmi quello che stava accadendo.
"Perchè... perchè l'hai fatto "? gli chiesi sconvolta.
"Volevo solo assicurarmi che tu avessi fatto la scelta giusta !" disse per poi lasciarmi li da sola a fissare il vuoto.
Non so quanto tempo passai fuori a ripensare a quello che successe, ma sicuramente fu tanto da far arrabbiare Nicole che appena mi trovò mi urlò di entrare ad aprire i regali.
Quando mi alzai , prima che pi trascinasse dentro con la forza, mi accorsi del vischio che penzolava mosso dal vento freddo.
Entrai in soggiorno dove l'atmosfera Natalizia sembrava aver contaggiato tutti e persino Niall rideva aprendo i suoi regali.
Però in quel momento mi sentì fuori posto, come se quello che stava succedendo in quel soggiorno, in quel momento, a me non fosse concesso.
Con una scusa mi precipitai in camera prima che le lacrime potessero uscire senza controllo.
Non sapevo far altro che piangere, non sapevo far altro che complicarmi la vita, distruggere ogni singolo momento perfetto  e incasinare le vite altrui.
In quel momento Nicole entrò nella mia camera saltellando e con il sorriso che gli illuminava il viso.
"SERE ! SERE ! SERE ! È SUCCESSA UNA COSA STU... "
In quel momento si fermò perchè si accorse di me, del mio dolore e delle lacrime che mi rigavano il viso.
"NO ! NO, NO ! NOO ! SERE , NO! N.O. ! TI PREGO DIMMI CHE NON È QUELLO CHE PENSO !" disse implorandomi.
 "Nicole io non volevo ! Ti giuro, io non volevo ! È stato lui ! Io ..".
Non riusci a finire la frase che Nicole se ne andò, ma dopo poco la vidi guardare in dietro per poi correre ad abbraciarmi.
Rimanemmo abbraccite per un pò, il tempo neccessario per sfogarmi.
" Dai scema, non importa ! Anzi, tu cosa volevi dirmi ? Sembravitanto felice !" dissi asciugandomi le lacrime.
"SERE, OH MIO DIO ! NON CI CREDERAI MAI ! ZAYN. MI. HA. BACIATA. OMFG !" disse non riuscendo a trattenersi dalla gioia.
"ODDIO, NON CI POSSO CREDERE ! CAZZO NICOLE, SONO COSI FELICE PER TE !" dissi abbracciandola.
E così rimanemmo li, in quella stanza, tutta la sera aparlare come una volta, ancora prima che tutto questo accadesse.
Eppure quella serata non era stata perfetta.
Fuori, in quel balcone, quel vischio penzolava cullato dal vento.
Il vischio sbagliato.




TO BE CONTINUED ...




 

 

   Spazio Autrice   : 



SORRYYY!!
Lo so uu è da un casino
di tempo che non aggiorno T.T
Ma non ne avevo il tempo
materiale per farlo :(
Comunque ora sono qua ;)
Ringrazio la mia migliore amica che mi ha
aiutato nella stesura del capitolo!
Ora devo lasciarvi !
Un bacione :*


SkyAngel <3

 

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Capitolo 15
*** 14 - Segni dal passato ***


CAPITOLO 14
SEGNI DEL PASSATO








L’aria pungente di Febbraio mi scompigliò i capelli costringendomi a velocizzare il passo per arrivare al supermercato.
Sono passati due mesi da Natale.
E sono 2 mesi ormai che sono tornata in Italia.
Non so cosa mi abbia spinto a tornare, a rimanere più che altro.
Forse mi mancava Alessio, forse avevo nostalgia di casa o forse avevo bisogno di riflettere, di restare da sola.
Persino Luca sapeva che sarei tornata.
Ricordo ogni singola parola della 3° lettera.
Quella che leggo ogni giorno.
“Ciao amore.
Come stai ?
Hai svolto i compiti ?
Hai trovato una persona che ti ami ?
Sono sicuro di si.
Ti potrei dire che sono contento ma direi una grandissima balla.
Mi fa male pensare che tu possa essere di qualcun altro.
Scusa, non volevo metterti in difficoltà.
Ora la smetto.
Chissà da quanto tempo non torni a casa da tuo fratello Alessio.
L’ultima volta sarà stata quando…
Scusa, di nuovo.
Ti prego non piangere.
Ok
Questa volta non troverai foglietti con vari incarichi.
No, questa volta dovrai fare solo una cosa.
Torna a casa.
Passa un po’ di tempo con tuo fratello.
Torna qui da me.
Ti amo
Luca.”
Era inutile, mi conosceva troppo bene.
Harry non fece storie quando gli dissi che volevo tornare a casa da sola.
Mi chiese solo di chiamarlo ogni giorno e di dirgli se ci fosse qualsiasi problema.
Ero talmente assorta nei miei pensieri che non mi accorsi che stavo vagando senza meta tra i scafali del supermercato.
Cercai di fare mente locale su cosa dovessi prendere ma sembrava che i miei pensieri sovrastassero tutto.
Eppure mi muovevo con disinvoltura tra i scafali afferrando ciò che serviva o almeno speravo.
Il corpo e la mente si erano divisi.
Sicuramente il corpo si era stancato di sentire quei pensieri stupidi che mi frullavano in testa.
Improvvisamente il telefono che squillava mi riportò al presente.
“Pronto?” risposi distratta.
“Pronto amore !”
La voce di Harry mi rischiarò la mente.
“Ciao amore ! Come stai ?” gli chiesi entusiasta di sentirlo.
“Bene,te ? Tutto apposto ?Sembri un fantasma !” mi chiese preoccupato.
“Hahaha divertente! Stavo solo pensando ! Comunque tutto apposto. A parte che mi manchi.” gli confessai.
“Anche tu amore, non sai quanto !”
Mi faceva male questa distanza però mio fratello aveva bisogno di me ora.
“Ma parliamo d’altro ! Che fai ?” mi chiese divertito.
“Sono al supermercato, sto facendo la spesa. Tu che fai ?” chiesi curiosa.
“Sono anche io al supermercato e ci sono i ragazzi con me !” mi disse ridendo.
“Lasciami indovinare… Niall aveva fame !”
Tra me e Niall era tornato tutto apposto, anche se a volte mi sentivo ancora in colpa per quello che era successo.
“In realtà non è quello il motivo, almeno non stavolta !” lo sentii sghignazzare.
“E quale sarebbe il motivo ?”
“Ecco… in realtà stiamo pedinando una ragazza !” mi sussurrò.
“HARRY EDWARD STYLES, STAI SCHERZANDO SPERO !” urlai incavolata.
“Dai, ecco, la vedo. Ha i capelli lunghi e neri, un giubbotto bianco, un cappellino rosa, una maglia a righe, dei pantaloni neri e dei scarponi invernali marroncini.” disse a bassa voce.
Mi bloccai incredula.
Come faceva a sapere come ero vestita ?
“Harry, mi ripeti dove sei ?”
“Dietro di te.”
Senti quella voce che amavo tanto alle mie spalle e istintivamente mi girai e mi fiondai tra le sue braccia.
“SORPRESA !” urlarono i ragazzi alle spalle di Harry.
“Oddio, non ci posso credere ! Sei qui !”
Una miriade di parole mi frullavano nella mente ma Harry non mi lasciò il tempo di aggiungere altro che mi baciò.




“Tu sei completamente pazzo Harry Styles !” dissi guardandolo sistemare le sue cose.
Uno dei suoi sorrisi apparve nel suo viso.
Adoravo quando sorrideva così.
Si alzò avvicinandosi e mi baciò la fronte.
“Ma l’hai capito adesso che sono pazzo di te ?”disse divertito.
Odiavo quando mi trattava come una bambina, così mi girai mettendo il muso.
Harry guardandomi scoppiò a ridere per poi tornare a sistemare le sue cose.
"Posso mettere in carica il cellulare ?"
"Si, certo !"
Mentre mi pettino i capelli in bagno, sento Harry che cerca la presa della corrente.
"È accanto al comodino!"
"Grazie!"
Sorrido.
Sento qualcosa cadere.
Qualche minuto e non sento più niente.
Sbuco fuori con la testa per controllare che tutto vada bene e lo vedo accucciato davanti al comodino.
"Harry ? Tutto bene ?"
È serio, troppo serio.
Improvvisamente mi guarda, freddo in viso.
"Queste cosa sono ?"
Sposto lo sguardo dai suoi occhi alle sue mani, che tengono un fazzoletto aperto, rivelando... una parte del mio passatoche non avrei mai voluto che trovasse.
Sbiancai all'improvviso.
"Dunque ?"
"Harry, posso giurarti che non mi taglio, non più almeno.."
"Che significa non più ? Lo facevi ? Quando hai smesso ?"disse alzando la voce.
Mi sedetti nel letto tenendo la testa bassa.
"Avevi intenzione di dirmelo ?"
"Una cosa alla volta Harry !" un primo singhiozzo.
Non mi ero resa conto di aver iniziato a piangere.
"Scusami.. Non volevo farti piangere.."
Alzai lo sgurdo.
"Va tutto bene.. Ora lasciami spiegare l'intera storia, dall'inizio."
Harry continuava a fissarmi i polsi.
I due tatuaggi che avevo coprivano i segni del mio passato.
"Serena ti prego, raccontami tutto." insistette prendendomi le mani.
"Ci sono tante cose che non ti ho mai detto. Cose che nemmeno io vorrei ripetere, ricordare, ma è giusto che tu lo sappia." mi fermai e presi un respiro profondo.
"Dopo la morte dei miei genitori ho passato il momento più orribile della mia vita. Ero costantemente depressa e non facevo altro che incolparmi per la loro morte." dissi cercando di trattenere le lacrime.
"Tu non centri niente con la loro morte." mi rassicurò Harry.
"No Harry, in realtà io centro eccome. È stata colpa mia! Quella sera sono uscita di casa senza permesso per andare alla festa della mia migliore amica. Beh.. ora non lo è più. C'erano alcolici e finii per ubriacarmi. I miei mi trovarono e mi riportarono a casa in macchina.Ricordo fin troppo bene quella notte. In macchina iniziai ad avere unpo' di nausea e mio papà si distrasse per 2 secondi girandosi verso di me."
Ormai le lacrime scendevano senza sosta.
"Una macchina uscì all'improvviso e ci prese in pieno. Avrei voluto perdere i sensi e non vedere niente. Invece rimasi sveglia, vigile. I miei genitori erano li, schiacciati tra le lamiere dell'auto. Sangue, sangue ovunque. Urlai, urlai con tutto l'aria che mi erarimasta. Sentii delle voci dirmi che i soccorsi sarebbero arrivati e che mi avrebbero tirato fuori da li."
Feci una lunga pausa.
Mi asciugai le lacrime che non smettevano di scendere lungo il mio viso.
Harry era sbiancato.
Era come se anche lui stesse provando il mio stesso dolore.
"Ci vollero 45 minuti per riuscire a tirar fuori i loro corpi. E tutto questo per colpa mia. Perché non gli avevo dato ascolto ? Perché ?" dissi furiosa.
Harry mi prese il viso e mi costrinse a guardarlo.
"Non è stata colpa tua. È stata tutta colpa di quell'incosciente che guidava l'auto che si è schiantata contro la vostra." mi rassicurò.
In quel momento Harry mi ricordò tanto Luca.
Anche lui mi ripeteva che non era colpa mia.
Gli sorrisi e mimai un 'grazie' per poi continuare.
"Dopo l'incidente non fui più la stessa. Tutto cambiò. E quelli divennero i miei migliori amici."








Salveee
emm…
lo so che è passato più di 1 anno da quando
ho pubblicato l’ultimo capitolo
ma vi prego non uccidetemi lol
Ho avuto un brutto periodo
e non ho potuto più dedicarmi alla ff
ora sono tornata e spero di riuscire
a finirla 
dovrei pubblicare un capitolo ogni settimana e mezza
intanto spero che vi sia piaciuto il nuovo capitolo
un bacione


SkyAngel

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Capitolo 16
*** 15 - Pensieri Celati ***


CAPITOLO 15
PENSIERI CELATI








“Io non capisco.”
Harry continuava a fissarmi i polsi cercando quelle vecchie cicatrici ormai coperte dai tatuaggi.
“Da quando i miei morirono tutto cambiò. Non uscivo, restavo chiusa in casa. Non volevo avere nessun contatto con il mondo esterno.
Mi facevo del male. Stingevo le braccia finché non riuscivo a conficcarmi le unghie nella pelle.
L’autolesionismo fu solo un modo più semplice e più rapido per farmi del male.
Pensavo fosse giusto.
Credevo che così avrei “pagato” la mia colpa.
In realtà era solo un modo per morire, e in parte lo sapevo.
Mio fratello non si accorse di nulla. Era troppo preso a provvedere a tutto.
Divenni anche bulimica.
Fingevo di mangiare, ma poi correvo in bagno e vomitavo tutto.
Alessio però si accorse vedendo che continuavo a perdere peso, così mi mandò da un psicologo.
Beh…
Potrai immaginare che lui si accorse anche dell’autolesionismo.
Gli promisi che avrei smesso solo se lui non lo avesse raccontato a mio fratello.
Lui mantenna la sua promessa ed io la mia.”
Rimasi in silenzio per qualche minuto.
Non tanto per permettere ad Harry di elaborare il tutto ma per cercare di cacciare i spettri del passato che tornavano a tormentarvi.
“Ma perché farti del male ?” mi chiese.
“Perché ?
La vera domanda era e rimarrà tutt’ora : perché loro sono morti ed io no.
Perché loro hanno sofferto quando io ne sono uscita con due, tre graffi e un po’ ammaccata ?
Io volevo provare lo stesso dolore che hanno provato loro, ecco perché !” urlai.
Ed eccoli.
Quei pensieri che avevo tenuto nel più oscuro angolo della mia testa tornano a farsi sentire.
Quando mi resi conto di quello che avevo detto era ormai troppo tardi.
“Scusami Harry ! Io non dovevo dire quelle cose. Era la vecchia me che parlava.” dissi singhiozzando.
“No amore, shh. È tutto finito. Tutto. E ti giuro che non permetterò che ti succeda mai niente.” disse abbracciandomi.
“SERENA, HARRY ! È PRONTO ! DAI SCENDETE !” urlò Alessio dalla cucina.
“Sarà meglio andare prima che Niall si mangi tutto.” dissi ridendo.
“Già. Andiamo.”
“Tu vai. Io mi ricompongo un attimo. Non voglio che i ragazzi mi vedano così.”
“Ok.”
Appena Harry scese in cucina mi affrettai a nascondere tutto.
Era giusto che lui sapesse del mio passato ma c’erano altre cose che forse non gli avrei mai detto.



Passammo la serata a guardare le mie vecchie foto.
Potete immaginarvi come mi sfottevano Louis e Niall.
“Oddio amore, in questa foto sei troppo tenera hahaha !” disse Harry mostrandomi la foto di quando avevo 2 anni ed ero sommersa dai pupazzi.
“Guardate qui. Il suo primo bagno al mare !” disse Alessio sventolando la più ridicola delle foto che avessi.
Non feci in tempo a prenderla che già Louis se la rideva come un matto mostrandola agli altri.
Che imbarazzo.







La mattina dopo mi svegliai presto ed uscì.
La mia meta era sempre la stessa : Luca.
Da quando ero tornata andavo ogni mattina.
Rimanevo li almeno 1 ora.
Gli parlavo oppure restavo in silenzio a fissare quella lapide bianca.
Quando arrivai mi sedetti nel terreno e pensai.
Pensai a tutto quello che era successo, a Luca, ad Harry.
In quel momento avrei voluto che mi apparisse il suo fantasma per darmi uno scossone e dirmi “ALZATI IMMEDIATAMENTE E VAI A VIVERE LA TUA VITA. IL PASSATO LASCIALO DOVE DEVE STARE. VIVI IL PRESENTE E PENSA AL FUTURO.”
Me lo ripeteva ogni volta che stavo male.
“Serena”
Quando sentì chiamarmi sobbalzai dallo spavento.
Harry era li che mi fissava.
“Cazzo, mi hai fatto prendere un infarto ! Ho pensato che fosse un fantasma che mi chiamava !” dissi a bassa voce.
“Scusa. Non volevo spaventarti.” disse sedendosi vicino a me.
“Perché sei qui ?” gli chiesi.
“Dovevo parlarti. Non ti ho trovata in casa, così ho chiesto a tuo fratello e lui mi ha detto che eri qui.”
“Beh.. dimmi, ti ascolto.”
“Più che parlarti dovrei consegnarti questa.” disse porgendomi una delle lettere di Luca. “Me l’ha data Jenna.”
Presi la busta e l’aprì.
Harry si distese guardando il cielo. Sicuramente non voleva che fossi in imbarazzo leggendo la lettera con lui che mi guardava.
Vedendo il contenuto rimasi stupita.
C’era un’altra lettera e un foglietto.
Presi il foglietto e lo lessi.
“Ciao amore.
Questa volta la lettera non sarà indirizzata a te.
Consegnala al ragazzo che ha preso il mio posto.
Ti amo
Luca”
Rimasi incredula leggendo quelle parole.
“Harry.” bisbigliai.
Lui si alzò di scatto e mi guardò preoccupato.
“Sai che l’ultima volta che mi hai chiamato dopo aver letto una di Luca mi hai lasciato ?!” disse.
“Non ci pensare nemmeno.” gli risposi.
Harry tirò un sospiro di sollievo.
“Allora, cosa c’è ?”
Presi la lettera e gliela porsi.
“Questa è per te.”












Salveeee
eccomi di nuovo qua.
Sono contenta di aver ripreso questa ff
e spero di riuscire finalmente a finirla 
scusate se il capitolo è corto lol
un bacione



SkyAngel

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