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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte I ***
Capitolo 2: *** Parte II ***
Capitolo 3: *** Parte III ***
Capitolo 4: *** Parte IV ***
Capitolo 5: *** Parte V ***
Capitolo 6: *** Parte VI ***
Capitolo 7: *** Parte VII ***
Capitolo 8: *** Parte VIII ***
Capitolo 9: *** Parte IX ***
Capitolo 10: *** Parte X ***
Capitolo 11: *** Parte XI ***
Capitolo 12: *** Parte XII ***
Capitolo 13: *** Parte XIII ***
Capitolo 14: *** Parte XIV ***
Capitolo 15: *** Parte XV ***
Capitolo 16: *** Parte XVI ***
Capitolo 17: *** Parte XVII ***
Capitolo 18: *** Parte XVIII ***
Capitolo 19: *** Parte XIX ***
Capitolo 20: *** Parte XX ***
Capitolo 21: *** Parte XXI ***
Capitolo 22: *** Parte XXII ***
Capitolo 23: *** Parte XXIII ***
Capitolo 24: *** Parte XXIV ***
Capitolo 25: *** Parte XXV ***
Capitolo 1 *** Parte I ***
TRA QUATTRO ELEMENTI
PRIMA PARTE
-Adesso basta, sono stufo! Perchè devo essere
così scemo? Perchè devo fare sempre queste
cavolate? E come se non bastasse mi sono pure perso!-
“Bah... Inutile parlare da solo!” pensò
Alan allo stremo delle forze. “Tanto qui ci sono soltanto io.
Ma come mi è venuto in mente di accettare quella
scommessa?”
*Flashback*
-Ehi Alan!-
-...Ciao Chris.-
-Allora signorina come va? Sempre a cercare di rimorchiare? Guarda che
non tutti sono delle checche come te!-
-Chris adesso piantala, per favore! Ho già detto a te e ai
tuoi amici che non sono gay!-
-Certo, certo...Allora perchè non ti sei messo con Emily
della terza B? O con Juliet della seconda D? Le hai rifiutate tutte
caro e ormai l’hanno capito che è
perchè non ti piacciono le ragazze! Guarda che mia sorella
mi ha raccontato di quando l’hai scaricata e le hai detto
proprio questo, che non ti piacciono le ragazze!-
-Ma non è vero! Io le ho solo detto che in questo periodo
della mia vita non mi interessano! E’ molto diverso!-
-Dai della bugiarda a mia sorella Alan?-
-No, ma mi sembra che abbia frainteso! Adesso, per favore, smettetela
di darmi fastidio! Devo concentrarmi per gli esami di fine anno!-
-Ma che brava ragazza! Tutta presa dai compitini! Che carina!-
-Adesso basta Chris! Sono un uomo e sono pronto a dimostrartelo quando
vuoi!-
-Davvero? Allora vieni qui stanotte, alle 23.30! Vedremo se sei davvero
un uomo!-
-Ci sto!-
*Fine flashback*
Ed ecco quello che gli avevano organizzato...Entrare nella foresta
proibita al limitare del villaggio! Certo la cosa non lo aveva
spaventato, c’era stato altre volte ma... Sempre di giorno!
Avrebbe dovuto rimanere lì dentro per circa due ore, che
ormai erano passate abbondantemente, ma adesso non riusciva
più a ritrovare il sentiero! Si era addentrato un
pò troppo a quanto pareva...
Si sedette su un masso e, lentamente, cominciò a piangere.
“Basta, basta... Perchè ce l’hanno con
me? Perchè quegli stronzi devono rovinarmi la vita? Che cosa
ho fatto di male? Non stare con una ragazza è
così grave? Devo per forza scopare per essere un
uomo?”
-Ih ih ih ih!-
-...! Chi è che ride? C’è
qualcuno?...Chris?-
-No, non c’è nessuno!-
“Che voce argentina...Non mi pare di
conoscerla...E’ flebile come un alito di vento...”
-Se sei uno di quelli che mi ha fatto entrare qui, bè non
sei divertente! Mi sono perso e non riesco a tornare indietro... Dai
fatti vedere, così ce ne andiamo di qui! Ormai ho vinto la
scommessa!-
-Non posso... Tu non mi puoi vedere!-
-Come sarebbe a dire non puoi? Smettila di scherzare ed esci subito!-
-No, no... Non posso proprio è contro le regole!-
-Ma ormai ho vinto!... Almeno dimmi perchè ridevi! Ti
diverte tanto vedermi in difficoltà?-
-No, non è per questo... E’ che ti ho seguito da
quando sei entrato nella foresta e bè... Ero convinto che
fossi una ragazza! E invece scopro che sei un ragazzo... –
-Ma come... Come ti permetti! Allora tu non sei un amico di Chris! Chi
sei?-
-Sei tutto rosso... Che carino!-
-Smettila di prendermi in giro e rispondimi!-
-Io non sono nessuno... vivo qui da tanto tempo e... A volte mi diverto
a osservare chi si perde, come te... Comunque non puoi biasimarmi se ti
ho scambiato per una ragazza! Alto circa un metro e sessanta, fisico
minuto, lunghi capelli neri, pelle nivea, labbra rosee, grandi occhi
castani... Sembreresti proprio una ragazza se non fosse per il tuo
timbro di voce... E’ troppo profondo!-
-Hai finito di farmi la radiografia?-
-Ih ih ih!.. Bè, direi di sì.-
-Bene! Non è che potresti indicarmi la strada per tornare a
casa? Comincia a fare freddo qui!-
-Oh, no, non andare via così presto! Mi sto divertendo
così tanto! Erano secoli che non mi divertivo
così! Ti supplico resta ancora un pò... Poi ti
riaccompagnerò io a casa! Se è per il freddo non
preoccuparti... Lo posso eliminare...-
E subito una corrente d’aria calda invase la foresta, una
corrente che sapeva di sabbia, di sole e di spine, una corrente che
veniva da lontano.
-Ma tu... Tu chi diavolo sei?-
-Bè a questo punto ho già infranto le regole...
Vento di Scirocco in Irlanda! E in pieno inverno! Il tuo bel faccino mi
ha fatto proprio capitolare...-
-Bel faccino a ch...!-
Una luce fortissima si diramò da un albero e
illuminò tutta la pianura. Dai rami cominciarono a staccarsi
delle pallide braccia, poi delle lunghe gambe si liberarono dalla
corteccia e dalle fronde uscirono il corpo e la testa di un essere...
Bellissimo. Non poteva descriverlo in altra maniera. Aveva lunghi
capelli argentei a incorniciare un volto armonico e sorridente. Gli
occhi erano di uno strano color ambrato, allungati verso
l’alto. Aveva un fisico asciutto, ma non secco. Dei muscoli
appena accennati guizzavano su gambe e braccia e la veste azzurra
copriva a malapena il torace forte. Alan si sorprese a invidiarlo. Era
bellissimo. Era davvero stupendo e aveva dei capelli meravigliosi ma si
vedeva chiaramente che era un maschio. Perchè solo lui
sembrava così tanto una ragazza? Non si sopportava. Odiava
se stesso. Odiava il suo corpo.
-Allora? Sei rimasto incantato? Dov’è finita tutta
la tua baldanza?-
Alan si riscosse all’improvviso, poi fece mente locale; quel
tipo era uscito da un albero. Emanava una strana luce bianca e riusciva
a controllare i venti. In più, fluttuava a
mezz’aria.
-Ehi, ci sei?-
Era troppo. Fece l’unica cosa che era in grado di fare a quel
momento: rovesciò la testa all’indietro e svenne.
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Capitolo 2 *** Parte II ***
SECONDA PARTE
Alan non sapeva dire dopo quanto tempo riuscì a svegliarsi.
Quando riaprì gli occhi si ritrovò in
un’enorme camera da letto, su un lettone immenso, Con addosso
dei vestiti che non erano suoi. Arrossì istantaneamente. Chi
poteva essere stato?
-Oh, finalmente ti sei svegliato! Non ti allarmare sono stato io a
cambiarti... Non quello zotico di mio fratello, che sicuramente non si
sarà neanche presentato...-
Finalmente alzò lo sguardo e quello che vide lo
lasciò senza fiato: un altro essere dall’aspetto
improbabile si stagliava dinnanzi a lui. Era alto e coi fianchi
sottili, i capelli azzurri erano legati in una lunga coda di cavallo e
gli occhi color del mare cambiavano sfumatura ogni volta che girava lo
sguardo, come un oceano in tempesta. La sua veste era blu notte ed era
lunga fino ai piedi (che naturalmente non toccavano tera), ornati da
bracciali per caviglie viola e neri.
-Adesso però non svenire di nuovo, eh!-
-No..Io... Non... ma dove siamo?-
-Sei a casa nostra. Mia dei miei fratelli. Appena saranno qui
passeremo alle presentazioni ok?-
-Ma tu... Voi... Chi...Cosa... siete?-
-Bè è un pò complicato... Diciamo in
modo semplicistico che siamo degli spiriti va bene? Io sono lo spirito
dell’acqua mentre mio fratello maggiore, che hai incontrato
prima, è lo spirito del vento. I miei due fratelli
più piccoli sono lo spirito della terra e lo spirito del
fuoco.-
-Sp...Spi..Spi...SPIRITI?!? In che senso spiriti? Eppure io vi vedo,
cioè, posso anche toccarvi! Se siete spiriti
perchè...-
-E’ perchè noi te lo permettiamo. Se non sbaglio
all’inizio non vedevi mio fratello no? Eppure, appena lui
l’ha voluto, sei riuscito a vederlo. E di conseguenza anche a
toccarlo.-
-Ma...Io... Cioè... Dov’è lui adesso?
–
-Penso gli stiano facendo una lavata di capo. Non solo si è
mostrato ad un giovane terrestre ma l’ha anche portato a casa
nostra. Mamma e papà non saranno affatto contenti.-
-Mamma e papà? Avete pure dei genitori?-
-Certo! Come tutti! E’ così strano?-
-No è solo che... Ero convinto che gli spiriti esistessero e
basta, senza bisogno di...Altro...-
-E invece abbiamo bisogno di... Altro, come ogni essere vivente. Gli
spiriti sono esseri umani fino all’età di 15 anni.
Poi subiscono la metamorfosi e diventano essenza, prendendo il nome che
rappresenta l’elemento da loro posseduto. Noi eravamo quattro
fratelli. Perfetti per lo scopo. Appena anche il nostro ultimo fratello
ha compiuto 15 anni siamo diventati elementi complementari. Siamo
quattro cose distinte e una sola al tempo stesso. I nostri genitori ci
hanno raccomandato di non farci vedere da nessuno, a meno che non
fossimo alla ricerca della nostra stella. Per mio fratello
dev’essere più difficile, ormai ha 21 anni e sente
la solitudine... Cioè, ci siamo noi a fargli compagnia ma
è evidente che quello che vuole non è affetto
fraterno... Vuole un amico, o qualcosa di più. Evidentemente
ha pensato che non fosse poi una così cattiva idea mostrarsi
a te. E’ maggiorenne e si è sentito di fare quello
che vuole.-
-Scusa ma... Che significa che dovete cercare la vostra stella?-
-La mia stella è una stella che brilli solo per me.
E’ una persona che riuscirà a illuminare le mie
notti e a far splendere le mie giornate. E’ la persona che
amerò per tutta la vita, e che per tutta la vita
amerà solo me. In genere gli spiriti la cominciano a cercare
verso i 30 anni, quando sta per terminare il loro compito di spirito.
Se la trova può smettere l’incarico e torna a
essere un uomo normale, e se fa un figlio questo diventerà
un futuro spirito. Se non la trova entro quel termine (che è
verso i 40 anni) può aspirare a diventare una costellazione,
un signore del tempo, o il padrone dei lampi. Insomma, carriera invece
che amore. Molti scelgono questa strada volontariamente.-
Un cigolio distrasse entrambi dalla conversazione...
-Bè, io no!-
-Fratellone! Quando sei entrato?-
-A metà del tuo discorso. Ciao piccolo. Ti sei ripreso?-
-Uhm.. Si... Stavo cercando di capirci qualcosa.-
-Bene. Sappi che io non ho intenzione di aspettare i 30 anni per
trovare la mia stella. Insomma guardami... Adesso sono nel fiore degli
anni e sono uno splendido, anzi direi semplicemente magnifico ragazzo.
A 30 sarò solo un bell’uomo. Non voglio ammuffire
e aspettare che sia la mia stella a venire da me. Voglio uscire, voglio
andare a cercarla. E voglio decidere io quando è il momento
di farlo.-
-Hai detto questo ai nostri?-
Chiese lo spirito dell’acqua, sorpreso.
-Si. Bè più o meno. Comunque adesso stanno
arrivando gli altri. A proposito piccolo... Puoi presentarti ma non
devi assolutamente dirci il tuo nome. Trova uno pseudonimo.-
-Ma... perchè?- “Piccolo?!?”
-Ecco- Prese a parlare lo spirito dell’acqua –Noi
riveliamo i nostri veri nomi solo alla nostra stella. I nomi che ti
daremo adesso sono quelli che tutti i precedenti spiriti hanno assunto
per identificarsi. Se ti dicessimo il nostro nome noi saremmo tuoi per
sempre. Capisci? E’ una specie di matrimonio senza cerimonie.-
-Quindi se adesso vi dicessi il mio nome io apparterrei a voi due... a
entrambi?-
-Bè, si... accidenti forse era meglio non dirti niente
così potevamo tenerti per noi come animaletto domestico!-
Rise lo spirito del vento.
Alan arrossì e chinò il capo mentre anche lo
spirito dell’acqua cominciava a ridere. La porta si
spalancò all’improvviso con una violenza inaudita
ed entrarono altri due ragazzi. Uno aveva i capelli color rame, a
caschetto, e due lucenti occhi verdi. La tunica verde scuro arrivava
alle ginocchia e aveva uno strascico lunghissimo, che si estendeva per
almeno due metri buoni per terra. Il secondo aveva capelli rossi lunghi
fino alle spalle, con qualche ciocca bionda, tirati in fittissime
treccine. Gli occhi erano grigi, come la cenere, e avevano al loro
interno minuscole pagliuzze di brace. La sua veste era rosso cupo e
arancio, ed era un pò più larga del dovuto,
facendolo sembrare più minuto di com’era. Una
spalla era lasciata scoperta e le maniche erano rimboccate fino al
gomito. Lo spirito del fuoco sorrideva birichino ai fratelli ma, appena
lo vide, si spense all’improvviso e arrossì,
nascondendosi dietro di loro “Ma guarda un pò...
Uno spirito del fuoco...Timido!” Pensò Alan
intenerito “Che carino!”
-Allora- Cominciò lo spirito maggiore –Io sono
quello che ti ha trascinato in questa storia e non se ne è
pentito... Mi chiamo Jhirad e sono lo spirito del vento. Sono il
maggiore di quattro fratelli spiriti e ho 21 anni.-
-Io sono il secondo figlio spirito. Ho 19 anni, mi chiamo Shanti e sono
lo spirito dell’acqua.-
-Io ho 17 anni, sono lo spirito della terra e mi chiamo Trector. Ah,
ovviamente sono il terzo figlio spirito.-
-Io...Uhm...Ecco...Sono... Sono...-
-Ehi, almeno potresti parlargli guardandolo in faccia! Togliti da qua
dietro su!-
Lo spiritello uscì dal suo nascondiglio e alzò lo
sguardo su Alan, che sorrideva incoraggiante. Pur rimanendo tutto rosso
anche il più piccolo riuscì a presentarsi.
-Io sono...L’ultimo...L’ultimo dei figli spirito...
Ho 15 anni... Mi chiamo Phoenix... E sono...Sono lo spirito del
fuoco!-
-Piacere... Io sono un essere umano normale e non ho nè
fratelli nè sorelle... Avevo un amico, Chris, che
però da quando ho rifiutato di mettermi con sua sorella mi
odia... Ho 18 anni e mi chiamo A... Aladin.-
-Ma cos...Che cavolo di pseudonimo è!- Scoppiò a
ridere Jhirad, scatenando l’ilarità generale.
-Ma scusa! Non sapevo che altro inventarmi! Inoltre la storia non
è un pò simile? Vado in una foresta, invece di
una caverna, trascinato dagli eventi, e trovo quattro spiriti invece di
un genio! Più o meno l’inverosimiglianza
è la stessa... Spero che almeno mi farete uscire di qui!-
-Ma certo- Rispose per tutti Shanti, che per primo era riuscito a
smettere di ridere –Solo che adesso tu sai il nostro
segreto...Dovrai prometterci un paio di cosette!-
-Mmmm...Ok...-
-Regola 1: non devi raccontare niente su di noi. Se mai ci vedranno
insieme dovrai dire che siamo cugini o che siamo tuoi amici di e-mail.-
-Ci sto- “Ma perchè poi dovrebbero vederci
insieme?”
-Regola 2: dovrai farci compagnia quando ci sentiamo soli. Ti
chiameremo a qualunque orario del giorno o della notte e tu dovrai
risponderci.-
-...Può andare...-
-Regola 3: dovrai aiutarci a cercare la nostra stella quando te lo
chiederemo. Non vogliamo diventare degli zitelloni inaciditi che
buttano saette addosso alla gente per scordarci della frustrazione.-
-Ok-
-Regola 4: ...-
-Si?- “Comincio a sudare freddo...”
Un sorriso poco raccomandabile solcò il viso dei quattro
spiriti, inquietando il nostro povero protagonista... (Mwahahaha ndA)
-Regola 4: dovrai ospitarci a casa tua per un pò. I nostri
genitori si sono un pò alterati e hanno detto che un
pò di educazione del mondo umano non potrebbe che farci del
bene. Quindi staremo da te per un periodo non ben quantificato e
studieremo nel tuo mondo. Tu dovrai farci da guida e aiutarci. Tutto
chiaro?-
-Ma... Ma questo quando ve l’hanno detto scusa io non li ho
neanche visti!-
-Ce l’hanno comunicato telepaticamente mentre ho cominciato a
dettarti le regole.-
-Già- Aggiunse Trector –E hanno detto che se al
loro ritorno a casa ci trovano ancora qui ci penseranno loro a
sterminarci, senza andare da chi di dovere!-
-Chi di dovere?-
-Madre Luna e Fratello Sole ovviamente.-
-Ovviamente ha detto...-
-Ah, coi tuoi ci stanno pensando mamma e papà. Gli hanno
appena fatto vincere una crociera intorno al mondo. Staranno via per un
bel pò, ma non preoccuparti: ci saremo noi a farti
compagnia!-
-A...Ah...-
-Aladin?-
Il mondo si fece buio. Trector si tirò su da terra e
guardò gli altri, perplesso.
-Mi domando perchè sviene sempre...-
-Che sia un problema di pressione?-
-Quando saremo a casa sua gli prepareremo un sacco di cibi nutrienti,
così non avrà più problemi di salute!-
-Su, meglio sbrigarsi. Altrimenti diventeremo noi del cibo nutriente.-
E fu tirandosi il povero Alan in spalla che i quattro spiriti uscirono,
dopo tanto tempo, dalla piccola foresta, riassaporando momenti della
loro precedente vita umana.
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Capitolo 3 *** Parte III ***
TERZA PARTE
“Al mattino, in genere, quello che mi sveglia sono le urla di
mia madre. Stamattina invece è diverso... Sono stato
svegliato dall’odore del caffè. Che cosa strana...
Ho fatto un sogno troppo strano... C’erano degli spiriti, e
ridevano... Mi prendevano in giro per qualcosa, qualcosa che ho
detto... e parlavano di stelle, saette, genitori... Fortuna che era
solo un sogno.” È con questi pensieri in testa che
Alan si dirige come uno zombie verso il bagno e, senza
pensarci troppo, apre la porta.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
-CHE C’E’?- Sussulta, preso alla sprovista e si
gira verso la doccia, evidentemente occupata.
-Ma chi...-
-Si bussa prima di entrare! MANIACO!-
La faccetta imbarazzata dello spirito del fuoco si affaccia dalla
tendina della doccia e in un attimo comprende: “non era un
sogno...”
-Sc...Scusa Phoenix io faccio sempre così la mattina in
genere quando mi sveglio in bagno non c’è
nessuno...-
-Bè...Cambia abitudini!-
Si barrica di nuovo dietro la tendina e Alan esce dal bagno,
profondendosi in scuse... “Che cretino! Ho fatto una figura
terribile!”
-Buondì Aladin!-
-Buongiorno Jhirad...- “Riecco il megalomane”
-Ma che cosa fa il nostro padrone di casa già sveglio a
quest’ora? Sono appena le 7... Avevamo in programma di
svegliarti un pò più tardi!-
-Mh, si... sono stato svegliato dall’odore del
caffè... A proposito chi è che sta preparando la
colazione?-
-Ma Shanti naturalmente! E’ il più bravo in queste
cose... ovviamente sappiamo tutti badare alla casa e fare da mangiare
ma visto che lui è il migliore abbiamo pensato potesse farti
una più che buona impressione di noi... Ovviamente da domani
faremo a turno.-
-Non avrei mai pensato che avresti detto di qualcun altro che
è il migliore...-
-Bè date a Cesare quel che è di Cesare... Io sono
il migliore in tutto il resto, dare qualche piccolo merito ogni tanto
non mi disturba affatto!-
-...Capisco...-
-Ma come mai quell’aria abbattuta? Chi
c’è in bagno?-
-Ah, c’è Phoenix... Senza pensarci sono entrato
senza bussare mentre stava facendo la doccia... mi ha dato del
maniaco...-
-Ah, povero piccolo Phoenix... Lasciamolo stare in pace su, in bagno ci
andrai dopo! Vieni a mangiare!-
-Ok...- “Come mai tanta fretta?”
Cominciarono a scendere le scale mentre Trector usciva dalla stanza che
divideva con Shanti, contrariato: -Non avete neanche una pianta... non
è che dal ritorno da scuola posso comprarmi una piantina da
mettere sul mio davanzale?-
-Si...Certo...-
-Grazie Al! Posso chiamarti Al vero?-
-Meglio se mi chiamate tutti Al...-
-Ok, allora è fatta! Com’è andata
stanotte con Phoenix?-
-Com’è andata... Abbiamo dormito...-
-E... Non è successo niente di strano?-
-Niente di strano? Che intendi dire?-
-No, no... Niente non darti pensiero!-
-Già giusto Trec, non dire cose strane al nostro Al! Forza
scendiamo di sotto!-
“Comincio a preoccuparmi seriamente ora... Altro che non
darmi pensiero!”
-Buongiorno Aladin, Trector, Jhirad... Dov’è
Phoenix?-
-E’ in bagno-
dice Jhirad, con uno sguardo eloquente al fratello
-Ah...-
“come sarebbe a dire AH? E quello sguardo? Qualcuno mi
spieghi!”
-Bè, questa è la colazione... Sotto a chi tocca!-
Alan Guardò incredulo la tavola: era piena di budini al
caramello, ciambelle al cioccolato, glassa, tazze di tè,
caffè, latte e cioccolata calda, pancake, frittelle dolci e
ciambelline salate, pan di zenzero, panna e chi più ne ha
più ne metta. Ma un piatto nell’angolo gli diede
un pò di pensiero... Che ci faceva in mezzo a tutto quel ben
di Dio un piatto di...
-Anguilla?!?-
-Si Aladin... E’ per te...-
-Chiamami Al per favore... In che senso è per me?-
-Per i tuoi problemi di pressione...In Giappone dicono che è
un piatto molto rinvigorente...-
-Quali problemi di pressione?-
-Quelli che ti fanno svenire in continuazione Al.-
-Ma quelli...Bah...Lasciamo perdere!-
Cominciarono a mangiare tranquillamente. Dopo un quarto d’ora
buono scese in cucina anche Phoenix, che evitò lo sguardo di
Al, imbarazzato, e cominciò a mangiare in silenzio un budino.
-Phoenix...Ecco... Io... Per stamattina... Mi dispiace, davvero...-
-Non fa niente. Non parliamone più. Ma tu impara a bussare
ok?-
Al sorrise sollevato e Phoenix ricambiò, anche se un
pò impacciato:
-Ok!-
Si vestirono in fretta e furia e cominciarono a correre verso la
fermata dell’autobus:
-Se mi fate arrivare in ritardo a scuola vi uccido! Ho gli esami
quest’anno e non ho ancora iniziato il ripasso!-
-Ma siamo ancora in Dicembre!-
-E questo cosa c’entra?-
-Mancano ancora sei mesi alla fine della scuola! Rilassati!-
-Non posso! Devo passare con un minimo di 85!-
-E perchè, se è lecito?-
-Per entrare in un università di Tokio con la borsa di
studio!-
-Tokio?!? Ma è in un altro continente!-
-Lo so!-
-Questo significa che te ne andrai!-
-E allora?-
-Ci lascerai qui da soli?-
-...Forse.-
Riuscirono a prendere l’autobus per miracolo e trovarono due
posti a sedere per Phoenix e Trector. Alan li guardò per un
momento: erano molto avviliti.
-Ma dai, mi conoscete appena! Cosa sono quelle facce?-
-Noi speravamo che tu saresti stato nostro amico... Che ci avresti
aiutato a trovare le nostre stelle...-
-Mi dispiace ma non posso rinunciare al mio sogno per questo!-
-E qual’è il tuo sogno?-
-Diventare il più grande esperto di nanotecnologie del
mondo!-
-E non puoi farlo qui?-
-...No.-
Scesero alla fermata quasi davanti la scuola e continuarono per un
pezzo a piedi.
-Capiamo.-
-Davvero?- “Accidenti, che rapidità...Hanno
cambiato idea in un batter d'occhio!"
-Si. Sappiamo com’è... avere un sogno e non
poterlo realizzare. Realizzeremo il tuo. Poi spariremo. Nel frattempo
tu ci aiuterai con le nostre stelle ok?-
-D’accordo. Andiamo dal preside che vi devo presentare.-
Si incamminarono per le scale e giunti alla sala professori
cominciarono a bussare, in imbarazzo.
“La storia l’abbiamo preparata ma...
Funzionerà?”
-Avanti.-
-Buongiorno...-
-Buongiorno ragazzi. Entrate, prego. Chi cercate?-
-Ehm, il preside è qui?-
-Si E’ già sceso oggi, altrimenti dovevate andare
su in presidenza... Un attimo che ve lo chiamo.-
Alan si mise seduto, sollevato, e sorrise vittorioso.
-Perchè quel sorriso?-
-Bè il preside è molto capriccioso. In genere sta
in presidenza, ma quando ci sta si sente più in dovere di
punirci, insomma è più autoritario... Se si trova
in segreteria significa che ha davvero da fare ed è
occupato... ma se sta in sala professori significa che praticamente
oggi non ha nulla da fare e che è di ottimo umore!-
-Allora siamo fortunati?-
-Speriamo di si.-
Il preside entrò di colpo a lunghi passi con un gran sorriso
stampato in volto. Si sedette alla cattedra e chiese ai cinque di
sedersi a loro volta.
-Comodi, comodi... Allora ragazzi di cosa volete parlarmi?-
-Ecco io sono A... Hill, del quinto C... I miei sono partiti ieri per
una crociera e a casa mia sono venuti dei miei cugini... Visto che non
conoscono bene il posto e che a stare a casa si annoiano vorei
chiederle se possono frequentare la scuola con me...-
-Bè certo che possono frequentare la scuola... ma quanti
anni hanno?-
-Il maggiore 21, il secondo 19, il terzo 17 e il più piccolo
15.-
-Caro ragazzo possiamo mettere i tuoi cugini nelle classi che gli
competono ma non possiamo mettere un 21enne in una classe di 18enni...
Forse potrebbe partecipare alle lezioni come insegnante associato e
controllarvi tutti, che ne dici?-
-Per me va bene... Jhirad?-
-Si certo... E’ un onore!-
-Ok allora ragazzo vai nelle classi prima e terza C e lì
lascia i tuoi cugini più piccoli, poi vai nella tua classe
coi più grandi.-
-D’accordo. Grazie preside e arrivederci!-
-Arrivederci!-
Uscirono trafelati e corsero a cercare le prime due classi.
Lì al presentò Phoenix e Trector come
due cugini provenienti dalla Grecia, che non conoscevano bene la lingua
e che, se ogni tanto dicevano qualche sciocchezza, dovevano scusarli.
Poi fu la volta della sua classe.
-...E questo è tutto. Loro sono Shanti, che
frequenterà le lezioni qui nonostante sia un anno avanti a
noi, e Jhirad, che farà la spola tra prima, terza e quinta
C. Spero li accoglierete con calore.-
Altro che calore! Le ragazze erano già in fibrillazione e i
ragazzi già fremevano d’invidia! Accidenti...
Questi creeranno un sacco di guai!
-AH, un’ultima cosa... Finchè sono qui ci dovrete
chiamare per cognome... Per i miei cugini chiamare per nome significa
avere una conoscenza, diciamo... Piuttosto... intima della persona e
non vorrei che fraintendessero. Quindi chiamatemi Hill. Loro di cognome
fanno, ehm... Elements. Tutto chiaro?-
-Scusa ma tu li chiami per nome. Significa che tu hai una conoscenza
piuttosto intima con loro?-
“Maledetta ragazza, adesso le voci già in circolo
voleranno!”
-No, tra parenti ci si può chiamare per nome.- risponde
Jhirad al posto mio
-Sarebbe assurdo, sennò, non pensi?- aggiunge Shanti,
concludendo.
-Ah...Ok. Però mi dispiace non potervi chiamare per nome.-
Intanto Phoenix e Trector avevano preso la stessa precauzione nelle
loro classi, avvisati mentalmente dai loro fratelli maggiori. Mi si
prospettava un lungo anno davanti...
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Capitolo 4 *** Parte IV ***
QUARTA PARTE
“Che giornata!!!!”
Alan pensava che quella era senza dubbio la giornata peggiore della sua
vita fino a quel momento. Persino peggiore di quando Chris aveva
cominciato a insinuare che lui fosse gay. E non aveva proprio tutti i
torti. I suoi...Cugini...Avevano combinato un sacco di guai!
Punto 1: Jhirad era rimasto tre ore davanti al distributore di bevande
fino a quando un insegnante non si era stufato e gli ha chiesto,
gentilmente, che cosa stesse facendo. Allora Jhirad si è
girato e l’ha fissato negli occhi, sconsolato e anche un
pò irritato:
-Si può sapere dov’è il Chianti, annata
dell’81?-
-Scusi?-
-Il Chianti, per l’amor del cielo! Vorreste dirmi che qui
bevete solo volgare caffè?-
-Alla vostra vecchia scuola c’era un distributore col
Chianti?!-
Fece stupito il professore.
-Ma è ovvio!-
-...Ma la Grecia non è un paese povero?-
-Dipende da chi sei caro...-
E detto questo se n’è andato lasciando il prof.
Sbalordito davanti alla macchinetta.
Punto 2: Trector si è iscritto al club di giardinaggio.
Abbastanza ovvio visto che è uno spirito della terra. Se non
fosse che, in un attimo di rabbia dovuto al fatto che la presidentessa
non credeva che lui fosse in grado di coltivare qualsiasi cosa, ha
fatto crescere un enorme Baobab al centro del parco scolastico,
distruggendo una serra e la fontana. E in più le ha gridato:
-Chi è che non può coltivare delle piante
tropicali, eh?-
Punto 3: Shanti si è iscritto al club di nuoto. A un certo
punto ha richiesto una tavola da surf e tutti hanno riso, chiedendo
cosa intendesse cavalcare all’interno di una piscina.
L’acqua ha tremato ed è comparsa un’onda
enorme, che Shanti ha cavalcato con maestria grazie alla tavola
recuperata chissà dove lasciando tutti basiti.
Punto 4: Phoenix si è iscritto al club di cucina. A un certo
punto una ragazza l’ha urtato, facendo afflosciare il
soufflè al cioccolato che aveva appena sfornato. Il
ragazzino lì per lì non ha avuto reazioni ma
quando la ragazza è andata al forno questo gli è
esploso in faccia e quando ha tentato di ripararsi vicino a una sua
amica, che stava cucinando un flambé, il fuoco della padella
l’ha raggiunta non si sa come e le ha bruciato la gonna. A
quel punto Phoenix le si è avvicinato con una strana luce
negli occhi e un sorriso angelico e, porgendole una mano, le ha detto,
come se niente fosse: -Ohilalà... Alla tua età
ancora non sai che non si deve giocare col fuoco?-
“E’ stato spaventoso... Se non sapessi che il
ragazzino è un tipino tranquillo e molto timido avrei quasi
paura di lui!”
-Uff! Finalmente casa!-
-Perchè? Hai avuto una giornata pesante Al?-
Alan fulminò Jhirad con lo sguardo: -Guarda non dovrei
neanche risponderti!-
-Perchè? Ho fatto qualcosa di male?-
-Qualcosa di male? QUALCOSA DI MALE? Ma non vi rendete conto che quello
che fate, per noi poveri esseri umani, è
assolutamente...Anormale?-
-No- Rispose semplicemente Trector, accarezzando amorevolmente il
piccolo cactus che ha acquistato tornando a casa.
-Scusaci Al- Si intromise Shanti –Ma noi non ci rendiamo
conto di sbagliare... Insomma siamo spiriti e viviamo in una foresta,
isolati dal mondo...-
-Ma avete vissuto 15 anni tra gli esseri umani, santo Dio!-
-Si... Ma ti assicuro che è più facile
dimenticare 15 anni da umano che 5 minuti da spirito!-
-Ok mi arrendo... Ma non dovete più usare il vostro potere
in maniera così plateale davanti ad altre persone! Ok?-
-Ok!- Risposero angelici i quattro... Falsi!
-Sentite!- Fece Shanti, tutto allegro –Adesso voi piccoletti
vi fate una bella passeggiata... Io vado al supermercato con Jhirad e
compro un sacco di cose buone per la cena e quando tornerete troverete
il più bel banchetto del mondo ad aspettarvi!-
Al ricordo della colazione Alan non fece fatica ad accettare quella
proposta ma aveva un punto su cui doveva assolutamente fare chiarezza:
-Ti prego Shanti... Niente anguilla!-
-Ok Al.- Fece Shanti sorridendo a 32 denti.
-Phoenix, Trector... Dove vorreste andare?-
-Io... Non lo so...-
-Senti Al è inutile che chiedi a me e a Phoen, tanto non
conosciamo niente di qui.-
-Ok allora che ne dite di andare al parco?-
Gli occhi di Trector si illuminarono, così come quelli di
Phoenix
-Ci sono delle piante?-
-Ci sono dei giochi?-
-Si, ci sono. In effetti ve l’ho proposto apposta.-
-EVVAIII!!!!- Gridarono i due, felici.
Nel frattempo Shanti e Jhirad si aggiravano per il supermercato,
pensierosi...
-Uffa Shanti! Avrei voluto anch’io andare a passeggio con Al!
Perchè mi hai tirato in mezzo?-
-L’ho fatto apposta per darti fastidio fratellone
è ovvio!-
-Ma quanto sei carino!-
-Grazie lo so!- Fece Shanti ridendo. –A proposito Jhirad... A
te piace Al?-
-In che senso?-
-Eddai mi hai capito... Perchè ti sei rivelato a lui?-
-Non lo so... L’ho fatto e basta non ci ho pensato
più di tanto.-
-Dai, dimmi la verità... Ti ha colpito vero?-
-Se mi vuoi chiedere se lo trovo estremamente carino sai già
che la risposta è si.-
-Già. Anch’io lo trovo molto carino.- Shanti si
girò a fissare il fratello, con un sorriso poco
raccomandabile a illuminargli il volto: -Non trovi che saremmo una
splendida coppia noi due?-
-Ah! Allora è per questo che stai dando fondo a tutte le tue
risorse culinarie! Vuoi prenderlo per la gola eh?-
-Esattamente. E tu? Per che verso vuoi prenderlo?- Disse stavolta con
tono malizioso lo spirito dell’acqua.
-Non essere volgare fratellino... Senti praticamente mi stai dicendo
che vuoi che lui sia la tua stella? Ma se non lo conosci nemmeno!-
-Non fare lo gnorri fratellone... Lo sai che noi possiamo leggere il
cuore delle persone. E francamente il suo cuore mi piace molto.-
-E non solo quello vero?-
-Adesso sei tu che sei volgare però! Senti... Lo so che
anche tu hai letto il suo cuore. Quando ci ha raccontato del suo sogno
tutti lo abbiamo letto, per vedere se ci mentiva. Come lo hai trovato?-
-...Puro. Splendente... Mi piace. Mi piace il suo cuore e non ho
problemi ad ammettere che anche il suo corpo mi attira. Non mi
dispiacerebbe se fosse lui la mia stella.-
-Perfetto. Lo immaginavo.-
Passarono cinque minuti di silenzio, poi Jhirad lo spezzò
bruscamente: -Allora? Perchè mi hai portato con te al
supermercato e mi hai fatto questa scenetta?!-
Shanti si voltò sorpreso verso il fratello, con gli occhi
sgranati, fissandolo come si fissa uno stupido: -Ma è ovvio
fratellone... Per dirti che anche a me Al piace! E che se piace a
entrambi... Bè lui dovrà scegliere uno di noi,
no?-
-E’ una sfida?- Chiese lo spirito del vento, facendo
crepitare l’aria e assottigliando gli occhi.
-No... E’ una guerra.-
Intanto gli altri tre, ignari, erano arrivati al parco. Phoenix si
dondolava felice sull’altalena mentre Trector fissava
estatico le varie aiuole.
-Ehilà checca! Come va coi tuoi... Cugini?-
Alan si girò di scatto per poi trovarsi davanti gli occhi
d’ebano di Chris. Ancora lui!
-Che vuoi Chris? Mi pare di averla vinta quella scommessa... Quindi
puoi anche ritirare i tuoi insulti adesso. Un paio di scuse non
guasterebbero, ma non pretendo troppo dai vermi. Dopotutto sono
acefali.-
-Ok, l’hai vinta quella scommessa. Ma non mi pare che tu
abbia dimostrato niente, a parte che hai un pessimo senso
dell’orientamento.-
-Non mi vuoi proprio lasciare perdere vero? Oltretutto vieni meno alla
tua parola d’onore. Complimenti tu sì che sei un
vero uomo!-
Chris corrugò la fronte e si mise a fissare Phoenix:
-Perchè va sull’altalena come un moccioso?
Dimostra 8 anni, altro che 15!-
-Piantala Chris! Lascia stare i miei cugini!-
-E l’altro? Se ne sta lì a fissare le piante...
Sinceramente mi sembra scemo...-
-Chris, per favore smettila...-
-Ok signorina scusa... Ma che posso farci se i tuoi parenti mi sembrano
dei completi idioti? Devi ammettere che non fanno molto per sembrare
intelligenti!-
-Non devono convincere nessuno, se a qualcuno non sta bene come sono
allora che si tolga dalle scatole!-
-Uh... Giornata pesante a scuola?-
-Si può sapere che te ne importa?-
-Già... Infatti non me ne importa proprio niente! Era solo
per fare conversazione brutto zotico che non sei altro!-
-E perchè vorresti fare conversazione con me dopo un anno
che mi tratti come una merda?-
-...Non lo so. Forse perchè... Un pò mi dispiace.-
Alan lo fissò, sbalordito, mentre Chris arrossiva e
distoglieva lo sguardo.
-Non... Non fraintendere! Non ti perdonerò mai per quello
che hai fatto a mia sorella, è entrata in depressione per
causa tua! Dopo che la mamma se n’è andata e
papà si è ammalato l’unica cosa che la
teneva su era l’amore che provava per te... Ma tu pur
sapendolo l’hai respinta, cavolo, e adesso si rifiuta di
mangiare e non esce mai dalla sua stanza! Va da uno psicologo con cui
non parla mai e neanche nostra nonna sa più cosa fare con
lei! Pensavo che... Se avessi reso anche la tua vita un inferno allora
mi sarei sentito meglio. Ma... Mi sento solo uno scemo. Per tutto
questo tempo... Non ho fatto che insultarti. Eppure tu mi hai sempre
salutato, ogni mattina, nonostante sapessi che stavo per insultarti di
nuovo! Si può sapere cos’hai in quella testa?-
-Chris, io so solo che siamo stati amici da quando avevamo 9 anni. Tra
noi c’è sempre stato un rapporto difficile
perchè tu eri un bambino strano e poco socievole, che
è diventato un ragazzo cinico e scontroso. Ma nonostante
questo io ti ho sempre voluto bene e ho sempre sperato che, prima o
poi, sarebbe venuto il giorno in cui, rispondendo al mio saluto, non mi
avresti più preso in giro e che tutto sarebbe tornato come
prima. Dimmi Chris... Sta per sucedere?-
-Non lo so. Io... Io ti odio... Ma c’è
un’altra parte dentro di me che mi dice che questo odio
è stupido e che dovrei... Voltare pagina.-
-Facciamo così Chris. Diamoci un pò di tempo.
Ripartiamo da zero e ricostruiamo la nostra amicizia. Ti sta bene?-
-Sì... Si. Mi sta bene.-
I due si sorrisero e il piccolo Phoenix si intromise tra loro: -Tutto a
posto? Chi è questo tizio Al? Un tuo amico?-
-Non lo sappiamo ancora. Lui è Chris Phoenix. Diciamo che...
Siamo in in fase di riabilitazione.-
-Riabilitazione?- Fece il ragazzino con gli ochioni spalancati: -Lui...
Lui è QUEL Chris, quello che ti prende sempre in giro e che
ti ha fatto entrare in piena notte nella foresta?-
-La mia fama mi precede.- Fece Chris, ridendo delle occhiate di fuoco
che quello scricciolo gli stava lanciando.
-E non in positivo. Vero?- Rise Alan, scompigliando i capelli di
Phoenix.
-Che fate tutti qui?- Li raggiunse Trector, dopo aver parlato con tutte
le violacciocche della quinta aiuola.
-Niente, niente... Allora ragazzi! Torniamo a casa?-
-Così presto?- Domandò lo spirito della terra,
abbattuto... Doveva ancora parlare con le mammole e le rose della sesta
aiuola, per non parlare della quercia al limitare del parco!
-Torneremo qui domani. Chris se vuoi...-
-...Mi troverete qui dopo la scuola.-
-Allora ciao a domani!-
-A domani Al!-
A casa trovarono ad aspettarli un banchetto degno della Regina
d’Inghilterra. Si misero a tavola, tutti contenti, mentre
Shanti lanciava uno sguardo in tralice al fratello maggiore. La prima
battaglia aveva inizio!
-Allora!- Esclamò Jhirad all’improvviso
–Com’è andata la passeggiata? Sarei
venuto volentieri con voi ma no ho avuto cuore di lasciare questo
impiastro di mio fratello da solo... Senza di me si sarebbe sicuramente
perso!-
-Veramente- Cominciò lo spirito dell’acqua
–Sei tu che arrivati al primo bivio hai voluto chiedere
indicazioni per “andare sul sicuro”-
-Già, il tuo orgoglio era troppo elevato per chiedere
informazioni vero fratellino? Fortuna che c’ero io con te!-
-Al, assaggia questi medaglioni all’uovo sono deliziosi vero?-
-Mai quanto il soufflé rustico ai peperoni che ho preparato
io! Vero Al?-
-TU hai cucinato?- Chiese Al con tanto d’occhi, preoccupato
per la sua salute.
-Ma certo! Stà tranquillo la mia regale persona non
avvelenerebbe mai TE!- Sottolineò, fissando di sottechi il
fratello che sogghignava.
-Al senti per dolce io e il mio ADORATO FRATELLONE abbiamo preparato
dei bomboloni... I miei sono quelli alla crema mentre i suoi quelli al
cioccolato, devi ASSOLUTAMENTE dirci quali preferisci!-
-Ehm... D’accordo...-
C’è una strana atmosfera in questa casa stasera...
-Oggi- disse Trector –Ci siamo divertiti tantissimo! Al ci ha
portato al parco... Ho potuto parlare con un sacco di fiori e Phoenix
ha giocato tutto il giorno... Ha detto che ci riporta lì
domani! Vero Al?-
-Ah... Si, certo... Anche perchè devo incontrare Chris...-
-CHI E’ CHRIS?- Chiesero in coro i due spiriti maggiori,
contrariati. Non si tratterà mica di un altro rivale? Se era
un essere umano aveva molte più possibilità di
loro...
-E’ quel suo amico che lo odiava e che lo prendeva sempre in
giro. Dice che sono in “fase di riabilitazione”- Si
intromise Phoenix, con la voce carica d’odio.
-Oh, ma non vorrai mica tornare a frequentarlo!- Chiese Jhirad,
contrariato.
-E perchè no?- Chiese Al, sorpreso.
-Già, perchè no?- Fece Shanti, cogliendo la palla
al balzo. –Secondo me è un’ottima
occasione per ricostruire una bella amicizia. Ti auguro buona fortuna,
Al.-
-Grazie Shanti! Tu sì che sei un amico!-
“1-0, fratellone!”
-Secondo me non è una buona idea.- Fece Phoenix, arrabbiato.
-E perchè scusa?- Chiese Al. –Anche al parco non
sei stato molto carino con lui. Mi vuoi dire che
c’è?-
-Ecco- Fece Phoenix arrossendo. –E’
perchè ho percepito i tuoi sentimenti. Ho sentito che tu gli
vuoi così tanto, tanto bene. E non mi piacerebbe se lui ti
tradisse di nuovo e tu... Soffrissi.-
-Quindi ti preoccupi per me?- Chiese Al con tono dolce, carezzandogli
la testa.
Phoenix arossì ancora di più e annuì,
fissando il piatto. Alan gli sorrise dolcemente e, allungandosi dal suo
posto, gli baciò la fronte: -Grazie Phoenix.-
“Accidenti!” Pensò Jhirad,
inspiegabilmente geloso: “Non è che Al sta
cominciando a piacere anche A Phoen? Ma no... E’
impossibile... E’ ancora un bambino!”
-Sentite ragazzi io sono stanchissimo... Vado subito a dormire spero
che non vi dispiaccia...-
-Aspetta Al!- Lo bloccò fulmineamente lo spirito
dell’acqua: -Non vuoi nemmeno assaggiare i nostri dolci?-
-Oh, già scusate...- Al addentò prima i bomboloni
alla crema, poi quelli al cioccolato. Un sorriso ebete si dipinse sul
suo volto mentre riassaporava quelle squisitezze, che sentiva ancora
sulla lingua.
-Allora?- chiesro i due, impazienti –Quale ti piace di
più?-
-Non.. Non lo so.. Mi piacciono entrambi...-
-QUALE DEI DUE?-
-Ehm... Senza offesa per nessuno eh... Ma... Io preferisco il
cioccolato...-
“Ci avrei scommesso! 1-1 viscida serpe marina!”
-Accidenti! Avrei giurato ti piacesse di più la crema, sei
così magro e on hai nessun problema di pelle...
Vorrà dire che da oggi in poi ti farò tante cose
squisite col cioccolato, ok? Torte, salse, glasse...-
-Davvero lo faresti?- Fece Alan con gli occhioni sbrilluccicanti.
-Ma certo- Sorrise dolce Shanti –Per TE questo e altro.-
-Grazie!- Alan lo abbracciò di slancio, poi si
staccò e prese a correrre per le scale. –Ora
però vado a dormire! Buonanotte!-
-Buonanotte!- Risposero i quattro, tutti con sentimenti diversi: Shanti
intimamente felice, Phoenix palesemente imbarazzato, Jhirad pazzo di
gelosia e il povero Trector, ignaro, con gratitudine.
“Chi è che è una viscida serpe marina,
infimo vento del malaugurio? 2-1, becca su!”
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Capitolo 5 *** Parte V ***
QUINTA PARTE
Dopo circa quindici minuti Phoenix si alzò di scatto dal
divano, imbarazzatissimo. -Io, ehm... Devo andare!- Il ragazzino
filò su per le scale alla velocità della luce,
lasciando gli altri tre tranquilli davanti alla televisione. -Che
strumento affascinante- fece Jhirad, incantato -Grazie a questa scatola
possiamo osservare la vita degli altri e loro non ne hanno idea!- -Non
credo funzioni così- Disse Trector, dubbioso, mentre Shanti
ridacchiava. -Secondo voi a Phoen passerà mai?- -Non lo
so...- Rispose lo spirito del vento al più piccolo -...Tutti
gli spirirti del fuoco hanno avuto il suo stesso problema e non gli
è mai passata finchè non hanno trovato la loro
stella. Si vede che è una cosa insita nel loro DNA.
Sarà così anche per il nostro Phoen.-
Nel frattempo Phoenix aveva raggiunto il bagno e aveva cercato di
calmarsi facendo una lunga doccia fredda.
“Cavolo!Cavolo!Cavolo! Ma perchè proprio a me?
Questa cosa imbarazzante... Non voglio, non voglio! Non voglio che
nessuno mi veda!” Lo spirito del fuoco uscì
frettolosamente dalla doccia e si strofinò energicamente i
capelli, pensieroso “Forza Phoenix. Non sei più un
moccioso. Ieri è andata bene, ti sei controllato benissimo!
Certo questo ha comportato un pò di effetti collaterali
stamattina ma tutto è andato per il verso giusto! Ce la
farai ancora!” Il piccolo di casa finì di
asciugarsi e si mise un pigiama pescato a caso dalla cesta, troppo
grande per lui. “Probabilmente è di
Al...” Phoenix arrossì prepotentemente e scosse la
testa frenetico, cercando di scacciare i pensieri contrastanti che gli
si affollavano nella mente. “Dormire. Ho solo bisogno di
dormire!” Si diresse sicuro verso la stanza che divideva con
Al e lo fissò per un pò mentre dormiva. Il petto
si alzava e si abbassava al ritmo regolare del suo respiro. I capelli
erano sparsi disordinatamente sul cuscino mentre alcune ciocche morbide
gli sfioravano il viso. Una spalla era delicatamente scoperta mentre le
coperte erano cadute scompostamente ai piedi del letto. Evidentemente
Al si agitava nel sonno....
Un lampo rosso attraversò gli occhi di Phoenix, che si
affrettò a distogliere lo sguardo e a dirigersi verso il
letto. Con la coda dell’occhio vide Al avere un fremito e si
avvicinò, cauto. Tirò su le coperte e
ricoprì il ragazzo dai capelli scuri, che sorrise beato. Un
altro lampo di luce rossa attraversò gli occhi di cenere
dello spirito del fuoco, che lasciò ricadere le coperte come
se si fosse scottato –Mmmh... Phoen, sei tu?- fece Al con la
voce ancora impastata dal sonno, stropicciandosi gli occhi. Phoenix
distolse in fretta lo sguardo e si sdraiò sul letto,
tremante “Maledizione! No,no,no,no,no!!!!”
–Phoen?- Al si tirò su dal letto e
osservò il piccolo corpicino di Phoenix tremare
convulsamente, incontrollabile. –Phoenix? Hai freddo? Ti
aggiungo una coperta?- Così dicendo il ragazzo fece per
dirigersi verso di lui ma venne bloccato dal gridolino isterico di
Phoenix: -No! Non avvicinarti!-
-Phoen? Cos’hai?!?- Fece spaventato il moretto.
-Niente! Non avvicinarti! Passerà!-
-Ti senti male?-
-Al ti prego non avvicinarti...-
-Che cos’hai?- Al si allungò e sfiorò
la schiena di Phoenix con la mano in una lieve carezza, preoccupato. In
quell’istante il tremolio costante del più piccolo
si fermò.
-...Phoen?-
Lo spirito del fuoco si girò, gli occhi rossi di brace e
fiamme. Sorrise ad Al con un sorriso che non era suo, ferino e
malizioso. –Mi hai ciamato... Al?-
-Phoenix? Che cosa ti sta succedendo?-
-Phoenix? Io non mi chiamo così!- fece ridendo malizioso il
piccolo spirito, che ora stava gattonando verso Al, atterrito.
-Cos... Ma certo che ti chiami così...-
-No, no, no, no, ti sbagli...- Fece premendogli il dito sulle labbra
–Io sono Vatra*...!-
-Va...che?!-
Phoenix (o meglio, Vatra) si gettò su Al cominciando a
leccargli il collo e a spostare la maglia del pigiama per avere a
disposizione più pelle possibile. Al era immobile,
stupefatto, e non riusciva a capacitarsi di niente...Phoen...Il piccolo
Phoen stava...
Vatra si strusciò su di lui, soddisfatto, accoccolandosi
meglio contro quel corpo perfetto e androgino, mentre con le mani
accarezzava da sopra i pantaloni l’inguine di Al, che
cominciava a sentire l’effetto di quelle attenzioni.
Imbarazzato il ragazzo cercò di scrollarselo di dosso, con
poveri risultati. –Smettila Phoenix! Che cosa credi di fare?!-
-Mi pareva di averti detto che il mio nome NON è Phoenix, ma
Vatra!-
-Vatra? Puoi smetterla?-
-E perchè dovrei... Vuoi forse dirmi che non ti piace?-
Vatra spinse con più forza le mani sull’erezione
nascente del moretto, che trattenne un piccolo gemito mordendosi le
labbra.
-Vatra... Per favore...-
-Mmmmh... Solo perchè sei tu, tesoro.-
Il più piccolo tolse le mani ma non si scostò dal
corpo intossicante dell’altro.
-Ehm... Vatra... Posso sapere chi sei?-
-Sono lo spirito del fuoco della passione, Al.-
-Cosa?!-
-Non crederai davvero che uno spirito del fuoco sia un ragazzino timido
che nella vita non fa che mangiare e giocare! Era ovvio che sotto ci
fosse un trucco...-
-E cioè?-
-Il fuoco non sempre è sopito Al. Io vengo fuori di notte,
quando il fuoco divampa e brilla di lussuria. Poi
c’è Tuli**...-
-Tuli?!?- Al stava per cedere sotto la mole di queste informazioni
così... Assurde! Si sentiva come quando gli avevano
raccontato che erano degli spiriti.
-Tuli esce quando Phoenix si arrabbia. L’attuale spirito del
fuoco è solo un ragazzino che non sa farsi rispettare e Tuli
viene alimentato dall’incendio della sua rabbia latente.-
-Allora quello che ha fatto esplodere il forno in faccia a quella
ragazzina...-
-Era Tuli ovviamente. Noi siamo tre entità distinte e
Phoenix non riesce a controllarci. Devo dire che ieri però
c’era quasi riuscito a non farmi uscire... Gli ho ricordato
io stamattina però che non è bene lasciarmi
insoddisfatto!-
-Stamattina quando... Sotto la doccia...-
-C’eravamo io e Phoenix sotto la doccia. Ci hai disturbati!
Il piccolo era così imbarazzato... lo era anche stasera e ha
tentato con tutte le sue forze di non farmi uscire. Patetico. Devo dire
però che se non l’avessi toccato forse ci sarebbe
riuscito... E’ come se fossi stato tu a chiamarmi....-
L’ultima frase venne sussurrata sulle labbra
dell’altro, che cercò di scansarsi, ottenendo solo
che Vatra riuscisse a stringersi di più a lui stringendolo
in una dolce morsa.
-Io... Non sapevo...-
-Ovvio. Phoenix ci odia con tutto se stesso. Forse sarebbe
più facile se riuscisse ad accettarci e ad inglobarci nella
sua personalità ma questo non potrà mai accadere
visto che non lo vuole.-
-Ca... Capisco... Senti Vatra non è che potresti...
lasciarmi stare?-
-No, non posso. Sento una strana attrazione chimica tra di noe e
Phoenix dentro di me non sta facendo le solite storie... Forse
inconsciamente anche lui lo vuole.-
-Si ma io no! Ti prego lasciami andare...A me... A me non piacciono i
ragazzi!-
-Il tuo corpo dice il contrario...-
Disse Vatra afferrandogli l’erezione crescente
all’improvviso. Al boccheggiò, esterrefatto. Lo
spirito lo fissò dritto negli occhi, poi lo
baciò. Il moro cercò di opporre resistenza ma
quella bocca premuta sulla sua era così calda,
così tentatrice... La linguetta di Vatra cominciò
a leccargli le labbra finchè Al non le aprì
isitntivamente. Lo spirito della passione comiciò a
esplorare quell’anfratto caldo che si era schiuso per lui,
intrecciando le lingue, sfiorando il palato, leccandogli i denti e
depositare piccoli morsi sul labbro inferiore. Al si sentiva
sopraffatto, non sapeva come reagire. Il suo corpo anelava quel
contatto ma la sua mente gli diceva che non poteva, che era un maschio,
ma soprattutto che Phoenix non era cosciente, quella persona che lo
stava baciando era un’altra entità che lui non
conosceva e che se mai avesse voluto fare l’amore con un
ragazzo... Almeno voleva che fosse per amore e non perchè i
suoi più bassi istinti si erano risvegliati
all’improvviso, attratti da uno spiritello lussurioso. Si
staccò deciso dalle labbra dello spirito, che lo
fissò con un delizioso broncio. –Che
c’è adesso?-
-C’è che... Non posso. Io non ti amo capisci?-
-No. L’amore non c’entra con il sesso quindi non ti
capisco!-
-Questo perchè tu l’hai sempre visto come un mero
atto di piacere. In realtà fare l’amore non
è solo l’unione di due corpi, è
l’unione di due anime che danno forma al loro amore.-
-Se lo dici tu...- Fece lo spirito, poco convinto dalle parole del
ragazzo. La cosa importante era avere piacere entrambi e stare bene no?
Che c’entrava l’amore?
-Fai tornare Phoenix.-
-Non posso! Non sono soddisfatto... Dovrò cercare qualcuno
su cui sfogare le mie voglie... Forse Jhirad potrebbe aiutarmi, si
è fatto proprio un bel ragazzo...-
-No! Lascialo stare!-
-E perchè?-
-Bè, perchè... E’ il fratello di
Phoenix! E’ immorale!-
-Ok, ok... Posso uscire allora e andare a caccia? Se non mi fai sfogare
Phoenix domattina starà male!-
-Penso che sia una cosa orribile ma fà pure, se lo ritieni
necessario.-
-Come sarebbe a dire una cosa orribile?-
-Stai usando il corpo di un altro per i tuoi scopi! Non ti vergogni?-
-No.-
-....Vattene ma torna presto. Domattina Phoen ha scuola.-
-Contaci!- Lo spirito si leccò le labbra con la su linguetta
rose e tentatrice, mentre usciva dalla finestra per andare a
“caccia” come diceva lui... Povero Phoenix, che
guaio!!!!!
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Ringrazio sentitamente Vala Ciko e bleberry che mi hanno molto
“spronato” a continuare questa fic... Diciamo pure
OBBLIGATO ma va bene lo stesso mi sto divertendo molto a scriverla...
Anche se a volte perdo l’ispirazione e ci metto un
pò ad aggiornare... in questi casi SCUSATEMI!!!!
Ringrazio anche Onlyashadow e Namida per i loro bellissimi commenti,
che mi hanno riempita di gioia... invito chiunque stia leggendo questa
ficcy di commentare, anche per farmi notare errori o cose del
genere!!!! Sempre considerate utili le critiche costruttive!!!!
Intanto lancio un sondaggio: secondo voi chi vincerà il
cuore di Al? Risp. In tanti! Grazie per la lettura!!!!!!!
^________________________^
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Capitolo 6 *** Parte VI ***
SESTA PARTE
Sono tornataaaaaaa!!!!!!!
Non mi ricordo se l’ho detto, ma probabilmente no.... O si?
Boh! Comunque Vatra e Tuli significano entrambi fuoco.... Il primo in
Croato, il secondo in Finlandese!
Per alby4ever: sono felice che ti piaccia! questa fic sta avendo
più successo di quanto mi aspettassi... Per la prima volta
mi sento realizzata come scrittrice, continua a commentare!!!!!
Per OnlyAShadow: la tua fedeltà è quasi
commovente.... Cercare in questo modo disperato la mia fic tra tutte le
fantasy! Davvero ti sono un sacco grata per avermelo scritto, mi hai
fatto sentire davvero importante, e felice! Grazie!!!! *commossa*
Perchiunquestialeggendo.... : Sono sorpresa che a tante persone piaccia
la mia fic, soprattutto perchè sono convinta di non essere
una grande scrittrice (insomma, me le tiro da sola -_- ! ) Quindi
ancora grazie (non faccio altro che ringraziare, sembro scema
^^” ) e continuate a leggere questa storia (che sta
diventando molto più lunga di quanto avevo
previsto...) KiSs (^<>^)
I giorni passavano, inesorabili, e tra compiti, assalti (da parte di
Vatra principalmente), banchetti e incontri al parco si avvicinava il
periodo del Natale... Il che voleva dire....
-Dovremmo organizzare qualcosa per salutare tutti prima delle vacanze-
Fece la professoressa di italiano.
-COSA?!?- Esclamò la classe stupita. Organizzare che? Per
chi? Per cosa?
-Una recita ragazzi, dovremmo fare una recita!-
Le ragazze strillarono, entusiaste, i ragazzi invece si fissarono,
scuri in volto. Al prese la parola: -Scusi professoressa...
Perchè dovremmo organizzare qualcosa? La nostra classe non
ha mai fatto nulla per la festa di Natale!-
-Si, Hill, ma ormai siete all’ultimo anno e non potete
proprio tirarvi indietro... Dovete dare il buon esempio, quindi la
nostra classe parteciperà a tutti gli eventi.... Compresa la
festa di Natale!-
Dopo cinque minuti la classe era già in fermento, tutti
volevano proporre un’idea, una storia, i costumi, i
personaggi., fino a che la ragazza che diede inizio a una vera e
propria guerra non propose la sua idea...
-Che ne dite di invertire i ruoli?-
-In che senso?- Chiese la maggiorparte delle persone, interessate.
-Bè i ruoli femminili li interpretano i ragazzi e quelli
maschili le ragazze!-
Un coro estatico si levò dalla classe, eccitata
dall’idea di introdurre qualcosa di così
innovativo nella loro scuola.
Per tutto il tempo Al se ne stette in un angolo con Shanti, a parlare
del più e del meno. Ma sì, che gli facessero fare
la ragazza! Tanto ormai... Pensò arricciolandosi una ciocca
di capelli tra le dita.
-Al? Sei pensieroso?-
-Eh? No, scusa Shanti... E’ che stavo pensando...
Perchè non mi avete detto prima di Vatra e Tuli?-
-Ma è ovvio Al- Fece sinuoso lo spirito dell’acqua
–Se te lo avessimo detto avresti tenuto a distanza Phoen, no?-
-No! Cioè.... Non lo so.... Non credo lo avrei mai fatto,
Phoen è simpatico, è così dolce
nonostante quegli altri due...-
-Già.... Ma forse non lo avresti mai scoperto se te lo
avessimo detto prima, avresti preferito stargli a debita distanza!-
-Forse hai ragione tu...-
-Ragazzi!- Fece la capoclasse –Abbiamo deciso cosa fare!-
Al e Shanti si girarono verso di loro, relativamente interessati.
-Allora la storia è: Biancaneve!-
Silenzio.
-Passiamo ai personaggi principali: La strega è Elements...-
-Cosa?!- Fece Shanti, quasi offeso da quel ruolo –Io la
strega? Ma perchè? Sono forse brutto e cattivo?-
-No, ma sei comunque perfetto per il ruolo!- Fecero le ragazze ridendo.
-Il principe è Bianca...-
E così continuarono per un bel pò, elencando
tutti i sette nani, il re e il cacciatore. Al stava quasi per
rilassarsi, non aveva sentito il proprio nome fino a quel momento
quindi non era certo fra i personaggi principali... Non potevano certo
fargli fare la...
-....Hill!-
-Cosa?- Fece Al, sconcertato.
-Abbiamo appena detto che sei Biancaneve!-
-Chi? Io? Ma perchè?-
-Bianca, elenca.- Sbuffò la capoclasse, esausta.
-Capelli lunghi e neri come il carbone: ci sono. Occhi grandi: ci sono.
Pelle bianca come la neve: c’è. Dita affusolate:
ci sono. Altezza mediobassa: c’è. Sei perfetto per
il ruolo, nessun altro della nostra classe potrebbe mai fare la
principessa... Devi essere tu!-
-...Ok, daccordo....-
-Evvai!!!!!!-
L’ora dopo i ragazzi si avviarono verso la palestra per fare
educazione fisica. Al era ancora un pò frastornato per
essere considerato una “perfetta principessa”, ma
soprattutto non voleva fare educazione fisica... Non poteva farci
niente era proprio negato, oltretutto oggi dovevano giocare a basket e
questo non era proprio il suo sport preferito! Preferiva la
pallavolo....Nessun contatto fisico e una rete a separare gli
avversari! Chris lo superò, irritato, e gli diede uno
sbuffetto sulla testa:
-Ohi Al! Sono cinque minuti che cerco di chiamarti e tu non mi
rispondi! Su quale lontanto pianeta sei finito?-
-Scusa stavo pensando alla lezione di oggi... Pazzesco eh?-
-Già sei stato sfortunato principessa... Io sto dietro le
quinte per fortuna, hanno detto che mi tengono buono per sostituire chi
si ritira all’ultimo momento... Hai sentito che ci saranno
degli “special-guest”? –
-E cioè?-
-I tuoi cuginetti, chi altro? Phoenix alle scenografie e Trector si
occupa della foresta. Ai costumi ci pensa Jhirad.-
-Oddio, ma perchè si devono infilare in tutto quello che
faccio?-
-Settimana stressante?-
-Dì pure orribile! I miei cugini sanno essere molto pesanti
quando vogliono...-
-Scommetto che quello che più ti dà da pensare
è Jhirad, quel megalomane!-
-No, in realtà ultimamente è molto più
contenuto... Quello che più mi dà da fare
è Phoenix ultimamente...-
-Il piccolo efebo timido? Ma come è possibile?-
-Bè, ecco...-
A un certo punto la sacca da ginnastica di Chris prese fuoco, bruciando
la tuta e le scarpe e facendo ustionare la mano al proprietario
-Ahi!-
-Non toccare Al! Non lo guardare! Non parlargli!-
A parlare era stato Phoenix, dall’alto della scalinata; o
meglio a parlare era stato colui che a prima vista SEMBRAVA Phoenix,
perchè in realtà Alan sapeva benissimo che quello
era...
-TULI!-
-Tu..che?- Fece Chris, addolorato e stupito.
Il fuoco divampò ancora una volta dalla sacca ormai
carbonizzata, mentre gli occhi di Tuli si accendevano di giallo e
arancio
-Tu devi stargli lontano! Lontano, mi hai capito?-
-Tuli smettila!-
-Ma Al, io sto solo cercando di proteggerti!-
-Se continui a proteggermi finirai con l’ammazzarmi!-
Gli occhi giallo e arancio guizzarono ancora per qualche secondo,
mentre gradualmente ritornavano al loro consueto color cenere.
-Al, stai bene?-
Fece preoccupato e sentendosi terribilmente in colpa Phoenix.
-Si, non ti preoccupare....-
Nel frattempo Chris aveva cercato di recuperare qualcosa di salvabile
all’interno della sacca ma non c’era niente da
fare. Le sue scarpe nuove!
-Accidenti, mia madre mi ammazzerà. Ma come glielo spiego?
E’ stato un caso di... Autocombustione?-
-Ehm... Forse...Non lo so, andiamo in palestra, poggio le mie cose e
poi ti accompagno in infermeria-
-Ma così perderai la lezione!-
-Appunto- sorrise Al, al settimo cielo –Grazie Chris-
“E grazie Tuli!”
I due si avviarono verso la palestra e Al poggiò tutto alla
meno peggio negli spogliatoi. Poi si avviò dal professore a
dirgli che doveva andare in infermeria quando...
-ATTENTO!!!!!!!-
una palla da basket tirata a una velocità assurda
andò dritto verso di lui e lo colpì in testa,
facendolo svenire.
-AL!!!!- Chris gli si fece accanto mentre il prof. Ordinava a tutti di
stare calmi.
-Waterfall, cos’è successo?-
Chris lo guardò irritato dal fatto che non stesse facendo
niente e rispose, con un pò di strafottenza, a quel
vecchieccio inutile:
-Hill voleva chiederle se mi poteva portare in infermeria per la mia
ustione ma a quanto pare adesso dovrò portarcelo io-
-Già, si... Bè, tienimi informato, eh?-
-Sicuramente...-
Chris gli scoccò un’ultima occhiata torva prima di
prendere tra le braccia il corpo esile di Al e cominciare a dirigersi
in infermeria.
-Cos’è successo?-
Phoenix, un pò rosso in viso, lo avvicinò dopo
aver visto Al privo di sensi tra le sue braccia
-Niente una palla da basket vagante.... Tu piuttosto non dovresti
essere in classe?-
-Sono troppo avanti rispetto agli altri, mi annoio.-
Cosa? Quel moccioso voleva fargli credere che era così bravo
negli studi da non dover seguire la lezione
-Sono sempre stato affascinato dalla fisica e dalla teoria quantistica
di Einstein, nonchè della di lui ormai celeberrima teoria
della relatività e devo dire che scoprire che in chimica
siamo arrivati appena all’atomo di Rutheford mi
demoralizza.... Sono alquanto demotivato, di questo passo alla fisica
ci arriveremo tra due anni....-
Chris era senza parole. Un genio. Quel bambinetto,
quell’esserino infantile, quel piccolo efebo, quel
mostricciattolo che profumava ancora di talco e latte era un genio! Era
allibito, estrrefatto, sorpreso... arrabbiato!!!!!!
-Perchè fai sempre il ragazzino se sei così
intelligente? Ogni tanto potresti anche comportarti un pò da
adulto no?-
-Che c’entrano le mie capacità intellettive con il
mio modo di essere?- Fece innocente lo spirito del fuoco, insensibile
alla rabbia immotivata di quell’umano contro di lui.
Calò un silenzio imbarazzante che si protrasse fino
all’arrivo in infermeria.
-Ehi? C’è nessuno?-
Silenzio.
-Ci serve qualcuno! Ehi?!-
Un’ombra si innalzò da un letto situato nel fondo
della stanza asettica e si girò verso di loro con uno
sguardo terrorizzante
-Chi osa disturbare il mio sonno?- A parlare era stata la nuova
infermiera, Sumire, assunta da appena sei mesi. Era una bella ragazza:
capelli d’ebano, impenetrabili occhi scuri e un sorriso
luminoso, stupendo, che ti spingeva a sorridere di rimando. Era
piuttosto bassa per la sua età (come sarebbe a dire per la
sua età?! è_é ndS)ed emanava sempre
un’aura rosa intorno a lei; ma in quel momento sembrava
un’assassino pronto a colpire!
-Sc...Scusi signorina Sumire ma... Ecco.... Al è svenuto e
io bè... Mi sono scottato.... ma se vuole torniamo
più tardi!-
Sumire si destò improvvisamente e cambiò volto
all’improvviso non appena realizzò cosa aveva
davanti: carne fresca!!!!!
-Oh mio Dio che carini!!!! Vi prego rimanete in questa posizione, devo
assolutamente farvi una foto!!!!-
-Come?!- Fece perplesso Chris, osservando Phoenix due passi dietro a
lui che seguiva la scena con altrettanto sgomento.
-Una foto, una foto!!!! Sennò poi come posso ritrarvi?-
-Ritrarci?-
-Ma certo! Credete che le fanfic e i fumetti saltino fuori dal nulla?
Ci vuole ispirazione, cari!-
-Scusi ma lei cosa c’entra con fanfic e fumetti? Lei
è un infermiera!!!!-
-Dio come siete carini così abbracciati! Allora tu, piccolo
rosso... Piazzati seduto vicino a questo baldo giovane e accarezza il
viso di quello svenuto.... Tu, Mister Pignoleria, guarda amorevole quel
bijou che hai tra le braccia e cerca di accarezzare con le dita le mani
del rosso...-
I due, sopraffatti dall’assurda situazione, eseguirono gli
ordini mentre la donna scattava foto frenetiche e prendeva appunti su
un taccuino
-Meravigliosi!!!! Bravi continuate così!!!!-
-Scusi ma... Potrebbe dirci che sta facendo?-
-Butto idee per i prossimi cinque capitoli della mia fanzine yaoi, che
altro?-
-....YAOI?!?- Urlò Chris, rossissimo in volto, mentre
istintivamente faceva pesantemente ricadere Al sul letto più
vicino.
-Lei non sriverà nessuna fanzine yaoi con la mia faccia in
mente!!! Vecchiaccia pervertita!!!-
-Vecchiaccia a chi?!?-
-Ah, vedo che sul pervertita non ha niente da ridire!-
-Moccioso insolente!!!!-
-Scusate...- Mormorò debolmente Phoenix mentre Al cominciava
a rianimarsi -...Che cos’è lo yaoi?-
A Chris venne quasi un infarto mentre all’infermiera
brillarono gli occhi, infervorata: -Un animo puro!!!! Un bambino
innocente e uno stronzo perverso doppiogiochista alla ricerca del vero
amore!!! Un’anima candida e un ragazzo conosciuto per caso
vicino alla scuola, un triangolo che si risolverà con mille
sofferenze e separazioni, con amore e follia!!!!-
-...L’unica folle in questa stanza è lei...-
-Zitto, stronzo doppiogiochista!!!!-
-Scusi, ma io non riesco proprio a capire di che cosa stia parlando...-
-Oh!!!!- Fece lei con gli occhi stellanti –Il soggetto che
cerco da una vita, il mix tra innocenza e sensualità per cui
ho viaggiato così a lungo e la mia ragione di vita, del mio
peregrinare di scuola in scuola per trovare il giusto volto al mio
personaggio è finalmente qui, davanti a me!!!!-
-Per favore Elements non parlare più...-
-Scusa ma perchè? Voglio solo capire che cosa succede!-
-Succede che una pazza psicopatica si è fatta assumere come
infermiera scolastica solo per cercare dei protagonisti per la sua
fanzine yaoi e ha deciso che noi siamo i soggetti ideali!!!-
-Ma che cos’è lo yaoi?!?-
-Bè, lo yaoi è... Insomma sono delle cose che
parlano di... ma sei sicuro di volerlo sapere?- Phoenix
annuì, godendosi la vista di quello sfacciato che trovava
qualsiasi scusa per appiccicarsi ad Al mentre era evidentemente in
imbarazzo e sudava freddo.
Il risveglio di Al distolse i due dal loro discorso e fece sospirare di
sollievo Chris, che non aveva nessuna intenzione di spiegare cosa fosse
uno yaoi a Phoenix. Perchè quando parlava con quel
piccoletto si sentiva così inadeguato e imbarazzato? Con
qualsiasi altra persona probabilmente avrebbe riso e avrebbe fatto
qualche battuta stupida ma con lui no. Anche quando Al ne parlava, ogni
tanto, sentiva una fitta di irritazione. Forse perchè lo
considerava come un bambino, e voleva preservare la sua innocenza,
così incredibilmente intatta nonostante
l’età? Non riusciva a capirsi. Scosse il capo
concentrandosi su di Al, che rideva per qualcosa che Phoenix aveva
detto mentre il ragazzino abassava lo sguardo, imbarazzatissimo, ma se
lo guardavi bene potevi vedere un leggerissimo sorriso che si era
dipinto sulle sue labbra; non lo aveva mai visto sorridere
così sinceramente, tranne quando era con Al. Che il
piccoletto fosse....? Non fece in tempo a formulare il pensiero che
Phoenix si girò verso di lui, lo sguardo duro e le guance
ancora imporporate
-Avresti dovuto dirmelo prima che quella era una maniaca. Me ne sarei
andato prima!-
-Scusa...- Perchè si stava scusando? Lui non a veva fatto
niente di male! Era quella pazza yaoista ad aver cominciato a
sragionare! Ma lo sguardo accusatorio di Phoen gli aveva fatto
dimenticare tutto...
-Ok ragazzi, adesso se non avete niente da fare in infermeria potreste
anche andarvene! Ho molto lavoro da fare! Gli schizzi da iniziare... Le
foto da stampare... La trama da improntare....-
-Ma lei era ancora qui?-
-Certo! Dove dovrei andare sennò? Le infermiere stanno in
infermeria in genere no?-
-E i pazzi stanno in manicomio, ma questo non le impedisce di essere
qui adesso.-
-Impertinente!!!!-
-Chris, ti sei fatto vedere la mano?-
Chiese Al con un sorriso gentile. Phoenix si girò colpevole
a queste parole mentre Sumire gli dava una controllata veloce
decretando che non era niente di grave e che sarebbe bastata una
pomata. Phoenix sospirò sollevato, poi salutò
tutti con un sorriso e disse che sarebbe tornato in classe. Al sorrise
di rimando e Chris si ritrovò a chiedersi se tra i due ci
fosse qualcosa. In effetti stavano molto tempo insieme e persino Al
aveva detto che ultimamente Phoen gli dava sempre da pensare.... Ma la
vera domanda era...Perchè solo l’ipotesi di questa
situazione gli dava fastidio?
-Tutto bene Chris?-
-Si.... Si Al tutto a posto!- “Che stupido cosa vado a
pensare! Abbiamo appena ricucito la nostra amicizia e io già
sospetto che lui sia gay e che si porti a letto il cuginetto! Sono
proprio uno stronzo!!!!”
-Che ne dici di tornare in palestra?-
-preferirei tornare in classe. Recupero le mie cose e poi andiamo ok?
Tanto ormai sta per finire l’ora e da domani avremo molto da
fare per via di questa stupida recita.-
Chris sorrise divertito dal tono esausto dell’altro e lo
abbracciò comprensivo
-Su, starai benissimo vestito da Biancaneve! Nessuno ti
prenderà in giro, sarai eccezionale!-
-Grazie Chris- Fece Al ricambiando l’abbraccio –Ma
preferirei non vestirmi da Biancaneve!!!- I due risero, incontenibili,
mentre Sumire continuava ad aggiungere capitoli alla sua fanzine
osservandoli.
Il resto della giornata scorse tranquillo e Al e Chris si salutarono
allegramente davanti al portone principale augurandosi di non morire,
l’indomani. Al raggiunse i suoi “cugini”
che lo aspettavano impazienti. –Forza Al!- Esclamò
Trector, esuberante –Shanti vuole preparare il budino al
cioccolato con le mandorle!!!!-
-E la mia regale persona deve assolutamente farsi una doccia- Fece
Jhirad seccato
-Ti ho già detto che non l’ho fatto apposta a
tiarti quel polpettone sulla giacca- Fece Shanti ridacchiando
–mi è solo scivolato in mensa, mi
porterai rancore all’infinito?-
-SI!!!!-
-E se ti preparassi il montezuma*?-
-Perdonato all’istante!!!!-
Phoenix rideva, trascinato dalla gioia dei fratelli.
Alan si ritrovò a sorridere senza motivo dvanti a quella
scena. I suoi non lo avevano mai capito e spesso gli erano
indifferenti; per la prima volta si sentiva davvero parte di una
famiglia.
-Forza ragazzi- Fece prendendo sottobraccio Jhirad e Phoenix
–Andiamo a casa!-
-------------------------------------------------------
*il montezuma è una crema al cioccolato col peperoncino
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Capitolo 7 *** Parte VII ***
SETTIMA PARTE
Scusate l'immenso ritardo ma mi si era svampato il computer e ho dovuto
riscrivere tutto da capo -_-"
Comunque l'importante è che ho aggiornato no? Spero di
divertirvi anche con questo capitolo!!!!!!
PerOnlyAShadow: Per descrivere Sumire mi sono molto ispirata a mia
sorella (bleberry) e sono molto felice di vedere che c'è
qualcun altro con questa affinità di carattere.... Insomma
qualcuno pazzo quanto noi!!!! XD Le figure di m***a servono nella vita,
sennò non avremmo niente da raccontare e nessuno da
divertire, dopo cosa combineremmo nella vita? Viva le figuracce!!!!! Se
proprio devo ammetterlo anch'io adoro Phoenix ^^
l'ho fatto così carino che me ne sto innamorando anch'io...
E' sicuramente il figlio ideale ^_______________________^ Ma non ti
preoccupare, a breve rientreranno tutti i personaggi...Anche Chris
nonostante mi sia venuto fuori come il personaggio "stronzo" mi sta
comunque simpatico... Vedremo se poi riuscirai a rivalutarlo
completamente! Continua a commentare!!!!
Peralby4ever: Nooooooo cosa ti ha fatto venire in mente questa idea?
Comunque vedrai, le cose sono molto diverse da quello che appaiono!
^______^
Mi raccomando commentate numerosi di modo che io possa gonfiare un
pò il mio ego!!!!! ^_____________________^
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Passarono i giorni e, inesorabilmente, venne il giorno della recita...
-NOOOOOOO!!!!!! ASSOLUTAMENTE NO!!!!!!-
-E dai Hill non fare il bambino... DEVI indossarle!!!!!-
-Ho detto di no e quindi è no!!!!-
-Ma se non le metti non riuscirai mai ad infilare le calze!-
-Calze? Nessuno mi aveva parlato di calze!-
-Hill come pretendi di interpretare Biancaneve se non porti la gonna?
Le calze ti servono!-
-Va bene ma non indosserò mai QUELLE!!!!-
-Ma fanno parte del tuo costume! Per favore Hill manca poco meno di
un'ora e siete rimasti solo in due a cambiarvi... Potresi renderci il
lavoro meno difficile?-
-Ma...Ma....-
-Niente"ma"!- Fece la voce di Shanti, dietro di lui -Anch'io le ho
indossate e non è successo niente di irreparabile... Non
ancora almeno!- Disse sbuffando lo spirito dell'acqua, splendido nel
suo vestito da regina.
-Anche... Anche tu...-
-Al, poche storie e infilati quelle maledette MUTANDINE!!!!!-
-Ma Shanti guadale... Sono di pizzo! E sono semitrasparenti! Ma
perchè le donne mettono queste cose?-
-Perchè sennò non attireremmo l'attenzione di voi
maschietti- Riprese esasperata la capoclasse -Ti prego Hill, vatti a
cambiare senza troppe storie... Ti supplico...-
-Oh, d'accordo!!!!!- Il ragazzo afferrò l'oggetto
incriminato e si diresse verso gli spogliatoi arrossendo
furiosamente... Ma chi glielo aveva fatto fare...
Mentre si accingeva la porta si aprì ed entrò un
alquanto incavolato Chris, con una calzamaglia in mano
-Chris?!? Che ci fai qui?- Fece Al sospirando sollevato nel constatare
che il nuovo arrivato non era un estraneo che avrebbe potuto prenderlo
in giro per l'eternità o, peggio, prenderlo per un pervertito
-Bianca si è sentita male. Devo sostituirla nel ruolo del
principe.-
-Oh, ma allora reciteremo insieme! E tu... Tu indosserai la
calzamaglia?!-
-Per favore non ridere sono già abbastanza depresso... meno
male che sei tu e non qualcun'altro o penso che sarei potuto arrivare
al suicidio!-
-Esagerato! Comunque non ti ci vedo male come principe azzuro, anzi
penso che come ruolo ti calzerebbe a pennello!-
-Ti prego smettila... - Fece ridendo il ragazzo, un pò rosso
d'imbarazzo: -A proposito con Bianca come facevate per la scena del
bacio? No perchè mi pare che la situazione sia un tantino
cambiata ora...-
-Non lo so, non ci eravamo messi d'accordo... Ci penseremo quando ci
arriveremo!-
-Ok... Adesso però vestiamoci o la nostra capoclasse ci
ucciderà!-
Al si andò ad appartare nel bagno non volendo farsi vedere
mentre si infilava quelle stramaledette mutandine... Che cosa
estremamente imbarzzante! Appena si ritenne pronto uscì dal
bagno giusto in tempo per avere la visione di un Chris impegnato a non
cadere mentre cercava di infilarsi quella stramaledetta calzamaglia
azzurra... Ma come facevano le ragazze a non strapparla mentre se la
infilavano o, cosa più importante, a non scapicollarsi? Al
non riuscì a resistere e scoppiò in una leggera
risata liberatoria mentre Chris alzava lo sguardo, risentito e anche un
pò offeso... Insomma lui non si era messo a ridere quando
aveva visto le mutandine no?
-Al piantale per favore non ho proprio intenzione di...- Le parole gli
si bloccarono in gola mentre osservava l'amico, che stava cercando di
trattenere le ultime risate e si asciugava una lacrimuccia che era
comparsa all'angolo dell'occhio destro dal troppo ridere, un rossore
diffuso sulle guance...
I capelli neri ricadevano morbidi sulle spalle lasciate delicatamente
scoperte da uno scollo a barca, ricoperte di poco da due maniche a
sbuffo blu. Il corpetto, sempre blu, scivolava aderente sul suo corpo
esile mentre una gonna del colore del sole ondeggiava dolcemente sulle
ginocchia, lievemente avvolte nel tessuto bianco delle calze che
sottolineavano la snellezza delle sue gambe. Un cerchietto rosso
tratteneva i riccioli che, ribelli, riuscivano comunque a sfiorargli il
viso. A coronare il tutto una leggera passata di lucidalabbra, che
rendeva quella bocca così... Tentatrice...
-Sei.... Bellissimo...- Soffiò Chris, mentre Alan arrossiva
ancora di più
-Lo dici solo perchè sei mio amico!-
-No... Dico davvero sei stupendo!-
Nel frattempo Chris era riuscito a infilarsi in quella trappola azzurro
chiaro e, mentre cercava di capire come si indossava il vestito da
principe, contemporaneamente cercava di ricordare al suo cervello che
quello davanti a lui era un suo amico, UN MASCHIO, e che quindi doveva
assolutamente smettere di fissarlo adorante!!!!
-Scommetto che anche tu starai benissimo col vestito da principe! Non
vedo l'ora di vederti... Ora devo proprio uscire o alle ragazze
prenderà una crisi isterica. Ci vediamo dopo, mio principe!-
Appena la porta fu chiusa Chris si portò una mano al cuore e
cercò di calmare la respirazione. Perchè era
così agitato? Come mai aveva il batticuore? Solo
perchè Al era carino vestito da Biancaneve? No... Non poteva
essere solo per quello...
Nel frattempo Jhirad si complimentava con se stesso per la sua
genialità: Quel vestito era pefetto! Lui si che era un
costumista nato!
-Allora Elements che ne pensi?- Chiesero trepidanti le ragazze del club
di cucito -Nessun aggiustamento da fare vero?-
-No è semplicemente perfetto.... Grazie per la
collaborazione!- Le ragazze si allontanarono, festanti, mentre Al si
avvicinava lento a Jhirad
-Non sono ridicolo... Vero?-
-Ma che dici! Quel costume l'ho disegnato apposta per te! Ti sta a
pennello!-
Al arrossì teneramente prima di sussurrare un "grazie"
stentato.
-Allora, adesso sei più tranquillo? Pronto per andare in
scena?-
-Si... Di te... Io mi fido...- Jhirad lo accarezzò
lievemente sulla testa prima di girarsi a guardare il nuovo venuto.
Trector li fissava imbambolato con una rosa in mano, la bocca
spalancata: -Al.... Sei tu?-
-Certo che sono io!- Rise imbarazzato l'oggetto di tanto stupore
-Come sei carino!!!!-
-Vero che sono un genio? Sapevo che questi colori avrebbero...- Si
intromise Jhirad con le sue solite manie di protagonismo. Intanto
Shanti rosicava un bel pò mentre rimuginava tra
sè e sè quel "Di te io mi fido" che non gli era
piaciuto per niente... Ma doveva ammettere l'abilità del
fratello e quindi gli concesse il punto: "2-2 fratellone..." Leggendo i
suoi pensieri Jhirad sorrise ancora di più, poi spinse Al
verso il palco. Lo spettacolo stava per iniziare!
Tutto andò per il meglio e, di scena in scena, si
arrivò alla "morte" di Biancaneve: la "ragazza" prese la
mela avvelenata da una bellissima strega (perchè si sa, per
quanto si possa truccarlo Shanti è sempre Shanti e non
può diventare brutto a comando), la addentò e si
accasciò al suolo, tra i sospiri del pubblico (estatici
delle ragazze e di sollievo dei ragazzi, che cominciavano a essere un
pò troppo turbati dalla bellezza dell'attore principale!) Il
suo corpicino venne depositato dai nani in una bara di cristallo
immersa nei fiori, mentre tra i capelli di Biancaneve rimaneva
intrecciato qualche petalo. Da dietro le quinte Trector si rendeva per
la prima volta conto che Al non solo era molto carino, gentile e
generoso, ma che amava anche le piante e che attorniate da esse era
semplicemente uno splendore! Insomma... Si accorse tutto d'un tratto
che era proprio il suo tipo! (che idiota -_-" nd I_S91)
Ad un certo punto comparve il principe che, disceso dal suo nobile
destriero (per intenderci un manico di scopa con in cima una testa di
cavallo, ovviamente bianca, di cartapesta nd I_S91) si diresse come
stregato verso la bara e vide la creatura più bella e dolce
su cui i suoi occhi si fossero mai posati. Chiese ai nani chi fosse, e
perchè dormisse in una bara. Loro raccontarono la triste
storia di Biancaneve e infine lui chiese il permesso di poterla
baciare, almeno una volta. I nani acconsentirono. Il principe si
abbassò sulla principessa addormentata e...
"...E devo dire che... In questo momento trovo incredibilmente giusto
baciarlo..." Chris si abbassò su Al e avvicinò i
loro visi al punto da sfiorarlo... Poi, delicatamente, posò
lievemente le sue labbra su quelle di Al, che aprì gli occhi
sorpreso "Non credevo mi avrebbe baciato sul serio..."
...E nel giro di due secondi discese l'inferno. Il fuoco
divampò dalle tende del sipario mentre Tuli gridava il suo
possesso sul SUO Al; Jhirad corse in mezzo al palco per prenderlo tra
le braccia e allontanarlo da quel "rozzo individuo" che aveva osato
posare le sue labbra su quelle del SUO Al; I rubinetti si ruppero
inondando la sala e spegnendo il fuoco mentre un furioso Shanti tirava
una mela avvelenata sulla testa di Chris e correva a difendere il SUO
Al; le radici dell'albero al centro del palco avvinghiarono le gambe di
Chris facendolo cadere mentre lui si dirigeva a soccorrere il SUO Al;
contemporaneamente i quattro fratelli si lessero nel pensiero mentre un
confuso Alan veniva sbattocchiato qua e là, la palestra
veniva evacuta e Chris se la dava a gambe, non capendo nulla di quello
che stava succedendo ma intuendo che era colpa sua.
I quattro elementi si fissarono a lungo depositando un Al sconvolto
nella bara di cristallo.
-Signori- Cominciò Jhirad, incredulo -Credo proprio che noi quattro
dobbiamo fare un discorsetto....-
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Capitolo 8 *** Parte VIII ***
I quattro fratelli si guardarono, assorti, mentre un arrabbiatissimo
Alan andava in camera sua sbattendo la porta: ma che si credevano di
fare quelli?! Rovinare una recita su cui avevano lavorato per quasi un
mese! Dopo che lui si era anche coperto di ridicolo indossando QUEL
costume! Stavolta era proprio arrabbiato con loro!
Al si buttò di getto sul letto e affondò la
faccia nel cuscino. Chissà perché avevano reagito
così? Si passò distrattamente un dito sulle
labbra e ripensò al gesto di Chris; dopotutto era
solo una recita no? Vatra aveva fatto di molto peggio!
Perché se l’erano presa a quel modo con lui? No,
davvero non riusciva a capirli!!!!
Nel frattempo i quattro spiriti si erano seduti intorno al tavolo e
continuavano a fissarsi tentando di captare i pensieri degli altri.
Rimasero così per un po’, infine Jhirad
trovò il coraggio e spezzò il silenzio: -Ok
ragazzi vi dirò la verità: a me piace Al.
Più o meno da quando l’ho portato a casa nostra, o
giù di lì. Non so come, non so perché,
ma c’è qualcosa che mi grida di crederci, che non
è stato un caso trovarlo solo e in difficoltà
nella foresta quella notte. Qualcuno DOVEVA trovarlo. Dovevo trovarlo
IO. Ne sono sempre più convinto, Al… Al,
lui… Lui… Forse è la mia stella.-
Shanti poggiò i gomiti sul tavolo e si allungò
per guardare tutti negli occhi. Sorrise dolcemente e decise che adesso
poteva parlare lui: -Al è una persona meravigliosa.
E’ molto dolce, ha un cuore puro e splendente e dona sempre
una seconda possibilità a chi se la merita. Mi piace da
molto. Ero a conoscenza dei sentimenti di Jhirad ma che potevo farci? A
me lui piaceva lo stesso. Quindi un po’ di tempo fa io e
Jhirad ne avevamo parlato, senza dirvelo, e avevamo deciso di sfidarci
ad armi pari per conquistarlo…E potete metterci la mano sul
fuoco, io sto dando del mio meglio. Perché sono convinto che
Al sia la mia stella.-
I quattro si fissarono ancora una volta, poi Phoenix
cominciò a parlare: -Io…Io non so esattamente da
quanto mi piace Al… Non so come e non so quando è
successo ma a me piace, tanto. Per questo sto facendo una gran fatica a
controllare Vatra e Tuli in questi giorni. Perché se
c’è di mezzo lui io… Io…
Perdo la testa…! Al potrebbe… Potrebbe davvero,
davero essere… La mia stella.-
Abbassò lo sguardo imbarazzato mentre Trector si preparava a
parlare: -Guardate, io fino ad oggi non mi ero mai reso conto di quanto
Al mi piacesse. Non so se davvero lui è la mia stella, se
è la folgorazione di un momento o se è un amore
fugace; so soltanto che lui mi piace, e che lo vorrei solo per me.
Tutto qui.-
I quattro sospirarono, affranti. –Bè ragazzi-
cominciò Jhirad –Questo sì che
è un gran bel casino!-
-Già- Fece Shanti ridachiando –Siamo proprio
quattro cose distinte e una sola insieme. Ci siamo tutti innamorati
della stessa stella.-
Phoenix li guardò spaurito e col labbro tremante si
arrischiò a chiedere: -E adesso… Che si fa?-
-Niente- Rispose Trector. –Per adesso niente. Continuiamo le
nostre vite come se niente fosse successo e cerchiamo di conquistarlo
in modo onesto. Capito fratelli? Non si bara!-
-In guerra e in amore tutto è lecito- Sussurrò
Shanti in direzione del fratello –E visto che questa
è una guerra per conquistarsi l’amore di una
persona non puoi proprio chiedere una cosa del genere.-
-Shanti! Non essere ridicolo!- Quasi urlò Jhirad
–Noi non ci tireremo alcun tranello a vicenda chiaro? Ha
ragione Trector! Solo su una cosa non sono
d’accordo…-
-Quale?- Chiesero i tre fratelli, aspettando l’opinione del
maggiore
-Bè… Penso che dovremmo dirglielo. Insomma penso
che sia una situazione alquanto pericolosa per lui essere sballottato
così da noi e non sapere neanche il perché.
Davvero, dovremmo… Confessarci a lui.-
-E come?- Chiese Phoenix, terrorizzato all’idea.
-Non lo so. Domani cominciano le vacanze di Natale. Abbiamo due
settimane di tempo per confessarci… Se entro quel lasso di
tempo uno di noi non si dichiara, allora sarà dichiarato
fuori gara. Ognuno può usare il metodo che preferisce per
dirglielo ma non esiste che si dicano frasi incomprensibili o che che si
facciano atti non chiaramente capibili. Quindi facciamo che tutti
dovremmo utilizzare la frase “mi piaci”, di modo
che non possano esserci fraintendimenti o espedienti per conquistarlo
senza essersi prima dichiarati come il resto dei fratelli. Siamo tutti
d’accordo?-
Dopo un attimo di esitazione i restanti tre elementi annuirono decisi.
Poi, dopo essersi augurati la buonanotte e un non propriamente sincero
in bocca al lupo si avviarono verso le proprie stanze.
Vatra si svegliò dal suo sonno obbligato e si
aggirò per la stanza cautamente. Non sapeva
perché ma sentiva che quella notte non poteva toccare Al o
provarci spudoratamente con lui come tutte le altre sere. Stasera doveva
semplicemente uscire e andare a caccia. Uscì silenziosamente
dalla finestra e si avviò verso il centro. Come se stesse
seguendo un richiamo entrò in un piccolo vicolo accanto
all’unico pub della via e si fermò di botto: un
ragazzo dai corti capelli neri e gli occhi azzurri fissava il vuoto
davanti a sé mentre sembrava pensasse intensamente a
qualcosa. Vatra scandagliò velocemente i ricordi di Phoenix
e capì perché aveva la sensazione che fosse
qualcuno di familiare: quel ragazzo era Chris! Per un attimo Tuli
guizzò dentro di lui ma lo mise a tacere presto. Non si era
mai accorto che Chris fosse un ragazzo così
bello… E invitante… L’ideale per una
notte di caccia!
Si avvicinò sinuoso al moro, che si accorse appena della sua
presenza; appena registrò però chi si stava
muovendo verso di lui sorrise appena e fissò gli occhi di
ghiaccio in quelli fuoco di Vatra, che si sentì scuotere
dentro: cosa cavolo erano quelle sensazioni?!
-Ciao Phoenix- Salutò tranquillo –Sei venuto a
uccidermi personalmente? Pensavo che uno intelligente come te avrebbe
assoldato dei killer.-
-Perché dovrei ucciderti?- Chiese sinceramente perplesso
Vatra corrugando le sopracciglia e continuando ad avanzare verso di
lui. Chris sbuffò ridacchiando –Perché
ho baciato Al… Insomma… Mi sono accorto delle
vostre reazioni… Soprattutto della tua; e non
è la prima volta che succede. Sai controllare il fuoco
piccoletto?-
Vatra si bloccò, interdetto. Phoenix si era fatto scoprire?!
Che gigantesco idiota!
-E… anche se fosse?- Sorrise enigmatico
-In tal caso mi dovresti una tuta da ginnastica e un nuovo paio di
scarpe.-
Lo spirito ridacchiò, leggermente sollevato. Non aveva
intenzione di dire niente a nessuno. –E quindi non
è la prima volta che reagisco eh? Com’è
che tu mi fai arrabbiare così tanto?-
Chris lo guardò perplesso. Sperava che potesse rispondere
LUI a quella domanda!!!!
-Mah, non so. So solo che succede quando sono troppo vicino ad Al.-
-E da questo cosa ne deduci?-
-…Ti…Ti piace Al?-
-E a te Chris?-
-Ma… Ma… Che c’entro io!-
-Bè, l’hai detto tu che l’hai baciato.-
-Si ma non significa niente! Piuttosto non fare il furbo, te
l’ho chiesto prima io!-
-Giusto, hai ragione… Bè diciamo che A UNA PARTE
DI ME non dispiace… Inoltre è innegabilmente sexy
non trovi?-
-Phoenix?!- Chris sgranò gli occhi stupito mentre il
ragazzino si avvicinava ancora di più a lui. Stasera
aveva… Qualcosa di strano…
-Che… Che significa “a una parte di te”?-
-Esattamente quello che ho detto. E tu? qual è la tua
risposta?- Nel frattempo Vatra si era avicinato di molto
all’altro, ormai distanziavano solo pochi passi e si
sarebbero potuti toccare…
-Io… Non lo so…Insomma è
innegabilmente molto carino e mi è simpatico…
E’ gentile, dolcissimo, e mi fa sentire una brava persona
nonostante lo abbia maltrattato per molto tempo…-
-Quindi sei… Attratto da lui?-
-No, non lo so… Non ne ho idea! Perché ti
interessa tanto?-
-Perché vedi Chris- Fece lo spirito della lussuria facendosi
malizioso e riuscendo finalmente a incastrarlo tra se e il muro prima
di abbracciarlo e appoggiare la testa sul suo petto –A
UN’ALTRA PARTE DI ME, evidentemente, interessi tu…
Potremmo leccarci le ferite a vicenda, che ne pensi?-
-Ph… Phoenix che cavolo dici!-
-Non vuoi?- Fece il più piccolo guardandolo con gli occhioni
da cucciolo e stringendosi appena un po’ di più a
lui. Chris deglutì, a disagio, mentre fissava i suoi occhi
in quelli scintillanti dell’altro. Perché si
sentiva così strano? Non aveva mai avuto problemi, gli erano
sempre piaciute le ragazze e anzi era sempre un po’ stato
omofobico… Perché ora il sentire quella testolina
su di sé gli sembrava così normale, come quando
aveva sentito l’impulso di baciare Al?
-Tu… Tu sei strano stasera…-
-Lo so, capita spesso.- Fece il ragazzino ridacchiando e strofinando il
viso sul suo petto. Chris rabbrividì.
-Sembri quasi… Un’altra persona…-
-Perché io SONO… Un’altra
persona…-
Il ragazzo sgranò gli occhi e lo fissò
più intensamente. Gli occhi…
-Chiamami… Vatra…-
|
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Capitolo 9 *** Parte IX ***
NONA
PARTE
E
dopo giorni di
silenzio, eccomi qui… ^_____________________^
Peralby4ever:
Eh, lo so mi
complico la vita da sola XD
PerOnlyAShadow:
Eheheh… L’ultima
parte era da molto che la organizzavo… Sarà
definitivo? Non lo so, è ancora
tutto da decidere! ^^
PerValaCiko:
Sempre felice di
corrispondere alle tue aspettative!!!! ^^
23
Dicembre – primo
giorno di vacanza
Jhirad
si aggirava
inquieto per la casa, frenetico. Aveva detto che dovevano dichiararsi,
tutti…
Allora perché non riusciva a trovare un qualsiasi metodo per
farlo senza
perdere la faccia? Accidenti a lui!!!! No, assolutamente, doveva
dichiararsi
lui prima degli altri, così magari avrebbe avuto
più opportunità…
Si
diresse verso la
camera di Al e sbirciò dentro, rassicurandosi sullo stato
semi-comatoso del
loro ospite; fissò per un attimo il letto di Phoenix, non
era tornato quella
notte… Forse aveva rimorchiato troppo lontano ed aveva
deciso di dormire fuori.
Scosse
le spalle
indeciso, poi si diresse in cucina e cominciò a preparare la
colazione. E se si
fosse dichiarato portandogli la colazione a letto? No…
Banale!!!! Mmmmh… Una
lettera… Dio, pietoso!!!! E se avesse preso il coraggio a
quattro mani e
l’avesse baciato? No, l’avrebbe picchiato a
sangue… Ma a Chris non l’aveva
picchiato… Vabbè che era una recita ma…
Si
scarufò i capelli
sospirando mestamente. Chi voleva prendere in giro? Aveva fatto tanto
il
grand’uomo ma la verità era che non aveva nessuna
idea di come ci si
dichiara!!!! Dopotutto non gli era mai successo di innamorarsi e di
sicuro non
si aspettava di avere così tanta concorrenza!!!!
Sospirò
di nuovo
mentre cominciava a mangiare… Qualcosa gli sarebbe venuto in
mente.
-Pensieroso
Jhirad?-
Chiese Shanti scendendo dalle scale
-Noooooo…
Cosa te lo
fa pensare?- Sorrise suo malgrado lo spirito del vento
-Non
lo so… Forse il
fatto che sono due ore che cammini su e giù per il
corridoio, ti fermi in
camera di Al per poi ricominciare sospirando e piombando in cucina?-
-Hai
dimenticato la
parte in cui faccio colazione per la terza volta-
-Giusto…
Anche
quello!- Rise leggero lo spirito dell’acqua mentre si sedeva
accanto al
fratello.
-E
tu invece? Mi hai
osservato tutto il tempo?-
-Si,
non riuscivo a
dormire… In realtà sono nervoso quanto te
fratellone, lo sai.-
-Davvero?-
-Non
fare lo scemo…
E’ ovvio. Nessuno di noi si era mai trovato in queste
situazioni prima.-
-Già…
Hai visto
Phoenix?-
-Ieri
notte è uscito
e poi non è più rientrato.-
-E’
insolito che
Vatra stia via tutta la notte. Secondo te è successo
qualcosa?-
-Secondo
me non c’è
niente di cui preoccuparsi. Lo sai che hanno fatto un patto.-
-Si,
ma di Vatra mi
fido poco…-
-Io
invece mi fido di
lui. E dovresti farlo anche tu o impazzirai!!!!-
-Hai
ragione…
Trector?-
-Penso
stia
dormendo.-
-Non
so se pensare
che ha i nervi molto saldi o che è molto ingenuo.-
-propenderei
per la
seconda.-
-…Al?-
-…Lo
sai benissimo.
Dorme.-
-Lo
so ma… Non ti fa
strano che noi siamo qui, tutti presi da lui, e lui invece non riesce
neanche a
renderci conto che ci fa uscire pazzi?-
-No,
penso solo che è
un po’ tardo…-
-Perfetto.
Mi sono
innamorato di uno che non mi capirà mai a meno che non
glielo dica con queste
esatte parole.-
-Esattamente.-
I
due fratelli si
guardarono, un misto di rivalità e comprensione nei volti.
All’improvviso la
porta si aprì sbattendo e come una furia entrò
Phoenix, rosso in viso e col
fiatone.
-Phoen!
Cos’è
successo?- Chiese Jhirad, preoccupatissimo per il fratello
più piccolo
-Mi…
Mi sono
svegliato stamattina e non ero nel mio letto!-
-Bè,
questo penso che
ce ne siamo accorti tutti.- Replicò calmissimo Shanti
-Dov’eri?-
Chiese
invece il maggiore guardando per sbieco lo spirito dell’acqua
-Ero…
Ero in un
albergo, vicino al pub del centro-
-In
un albergo?-
Stavolta lo spirito dell’acqua si fece più
attento, un sopracciglio inarcato.
-Già!!!!-
-C’era
qualcuno con
te?-
-No!
Ero solo! Ma
qualcuno aveva già pagato per me!-
-E…
Sai chi?-
-E’
questo che mi
spaventa! NON LO SO!-
-Perché
non lo chiedi
a Vatra? Sicuramente lui lo sa…-
-Gliel’ho
chiesto ma
non me lo vuole dire! Ha eretto una barriera e non riesco a leggere i
suoi
pensieri!-
-Vuoi
dire che non
vuole dirti con chi hai passato la notte?!- Gridò Jhirad,
arrabbiatissimo
-Sapevo
che non
dovevamo fidarci, che non dovevamo permettergli di uscire da solo!!!!-
-Calmati
Jhirad!- lo
fermò Shanti –Non sappiamo ancora quello che
è successo…-
-Cosa
vuoi che sia
successo! Ha tradito il patto!-
Phoenix
cominciò a
piangere, terrorizzato: -Non può averlo fatto
davvero… Aveva GIURATO che
avrebbe lasciato intatta la mia verginità fino a che non
l’avessi deciso io,
che lui si sarebbe limitato ai…ai… preliminari o
qualcosa del genere!!!!-
-Phoenix
io non so…-
-Magari
ti vuole
nascondere solo con CHI è stato e non COSA ha
fatto… Prova a chiederglielo!-
Phoenix
si rinchiuse
dentro di sé e con la coscienza cercò Vatra.
Trovò ancora la barriera ma
stavolta non tentò di abbatterla, si limitò ad
apporvi sopra la sua domanda sperando
in una risposta. Dopo circa dieci minuti gli arrivò, chiaro,
il pensiero di
Vatra: “Non ho infranto il nostro patto”.
Sospirò sollevato e sorrise ai
fratelli:
-Non
ha infranto il
patto.-
-Si,
ma perché non ti
dice come ha passato la notte?- Chiese cocciuto lo spirito del vento,
poco
incline a credere allo spiritello lussurioso
-Magari
non è così
importante- Si intromise Shanti, sollevato.
Phoenix
li guardò
ancora un po’ spaventato: -E… E se si trattasse di
qualcuno che conosciamo?
Finora non aveva mai avuto un segreto… Che cosa devo fare?-
-Phoenix,
non ti
preoccupare… Non pensarci troppo, non è successo
niente di grave dopotutto-
-Niente
di grave?- Lo
guardò con gli occhi fuori dalle orbite
l’iperprotettivo fratello maggiore
–Come fai a esserne così sicuro?-
-Bè,
ma è chiaro… Se
fosse successo qualcosa di grave adesso Phoen non camminerebbe con quel
passo
così spedito.-
Il
più piccolo
arrossì mentre il maggiore restava a bocca aperta, scioccato
dalla semplicità
del ragionamento… Come sempre Shanti aveva ragione,
accidenti a lui!!!!
-A…Allora
io vado di
sopra. A dormire un po’. Ci vediamo a pranzo.- Lo spirito del
fuoco si dileguò
per le scale alla velocità della luce mentre Shanti
rimuginava sull’accaduto.
Nonostante quello che aveva detto un po’ preoccupato lo era
anche lui,
dopotutto… Insomma se Vatra fosse diventato troppo
indipendente avrebbe
soffocato la personalità di Phoenix e questo non doveva
assolutamente
accadere!!! Inoltre perché nascondere quello che era
successo? Vatra adorava
imbarazzare Phoenix, quindi gli mostrava spesso e volentieri i suoi
“attimi di
conquista”… Perché insabbiare tutto
stavolta? Cos’era diverso? Si girò verso il
fratello, che lo guardava col suo stesso sguardo pensieroso.
Evidentemente
stavano pensando alle stesse cose.
-Che
ne diresti se
adesso io e te usciamo un po’?-
Jhirad
sorrise,
felice: -Ma si, perché no… Lavoriamo sempre, un
po’ di svago non può farci che
bene!-
-Veramente
qui quello
che lavora sono io!-
-Ehi!
E allora il mio
prezioso contributo?-
-Quale
prezioso
contributo?-
-Quello
morale,
ovvio!-
-Ah,
quando mi dici
che potrei fare meglio, che tu sei il migliore eccetera e poi io che
per
esasperazione tento di affogarti nella vasca scaricando tutto lo
stress… Si in
effetti è un ottimo contributo, dovrei tentare di affogarti
più spesso!-
-Ehi!-
Lo
spirito dell’acqua
rise, rilassato, mentre cominciava a prepararsi per uscire.
Nel
frattempo Trector
si era svegliato e aspettò tranquillamente che i due
fratelli maggiori
uscissero, poi scese a fare colazione. Andò al parco
più vicino casa e cominciò
la sua opera, ergendo una barriera di modo che i passanti non
riuscissero a
vedere cosa stava facendo e facendo in modo che non potessero entrare.
-Elementi
della
Terra, ascoltatemi… Devo dichiararmi a una persona davvero
speciale e ho
bisogno di tutto il vostro aiuto. Potete darmi una mano?- Nel giardino
risuonò
un lieve canto, profondo e melodioso. Trector sorrise.
–Grazie.- Subito
cominciò a ballare freneticamente, toccando ora un fiore,
ora un albero, ora
una zolla di prato mentre il canto cresceva
d’intensità. Due alberi si
intrecciarono formando coi rami una catena nodosa di cuori, mentre le
foglie si
spostarono in un semicerchio a coronare la parola
“Al”. I fiori si inclinarono dolcemente
fino a formare un tappeto variopinto che conduceva ai piedi dei
suddetti alberi
mentre l’erba era avvallato in modo che mille disegni si
formavano e
scomparivano in decine di combinazioni. Un’orchidea si
alzò in volo e si posò
sul viso di Alan, che si svegliò immediatamente inebriato
dal profumo: -Ma
cosa…- “Vieni nel parco sotto casa.
Trector.” Il messaggio era stato spruzzato
in una fine pioggerellina di polline vicino al viso di Al, che fu
nuovamente
invaso dal suo profumo. Il ragazzo sorrise, affascinato dal polline
danzante, e
si vestì in tutta fretta per andare
all’appuntamento. Arrivato al parco un
glicine si aprì come un sipario e lui passò tra i
fiori violacei con aria
confusa ma divertita. Appena mise piede sul tappeto fiorito i petali
cominciarono
a danzare e un dolce canto proruppe dai fili d’erba, che
cambiarono arabeschi
migliaia e migliaia di volte, indicandogli anche la strada. Stordito e
affascinato Al mise un passo dopo l’altro senza neanche
accorgersi di dove
andava fino a che non scontrò con una radice, che si
spostò e, accarezzandogli
il viso, fece in modo da fargli rivolgere lo sguardo verso
l’alto. Allora vide.
Vide i rami, intrecciati in decine di cuori, e vide il suo nome tra
essi. Poi
vide Trector ai piedi degli alberi, imbarazzato ma deciso.
-Al
tu… Tu mi piaci
Al!!!! Vorresti essere la mia stella e rivelarmi il tuo nome?-
Al
arrossì fino alla
radice dei capelli. La sua prima dichiarazione!!!! Da un
ragazzo…! No, nemmeno…
Da uno spirito!!!! Ma era stato così dolce… Al
sorrise.
-Trector,
lo so
quanto ti è costato tutto questo… E apprezzo
davvero che tu ti sia dato tanto
da fare per me. Lo sai che non mento, anche se volessi non potrei visto
che
puoi leggermi nel cuore… Ma davvero io non posso rispondere
ai tuoi sentimenti…
-
-Ti
piace già
qualcuno?-
Il
ragazzo esitò.
-Non
lo so.- Ammise
infine. –Forse.-
-E…
questa persona..
E’ interessata a te?-
-Non
ne ho idea.-
sospirò nuovamente con un sorriso un po’
più malinconico
-Allora
ho ancora una
speranza! Ti prego non potresti pensarci per un po’? Non ti
chiedo altro! Solo…
Di prendermi in considerazione…-
-D’accordo,
Trec. Te
lo prometto, ci penserò su.-
-Grazie!-
Fece lo
spirito della terra sorridendo radioso. Subito inviò
telepaticamente ai
fratelli quello che era successo, poi prese Al per mano e si diresse
fuori dal
parco:
-E
adesso Al andiamo
a farci un giretto ok?-
-Ok!-
Trector
disfece i
vari incantesimi con un semplice comando e alla fine di questo non
c’era niente
che non fosse tornato al suo posto. I due si diressero felici verso il
centro,
chiacchierando del più e del meno.
Jhirad
imprecò.
“Maledetto, mi ha fregato!!!! Si è dichiarato
prima di me, e in modo grandioso
per giunta! Dovrò darmi un gran da fare per
batterlo…”
Shanti
sospirò,
rassegnato: “Altro che ingenuotto, ci ha ingannati tutti per
benino! Oh, ma
vedrà che oggi a pranzo non gliela farò passare
liscia…”
Phoenix
si svegliò
all’improvviso nel suo letto. Gli pareva di aver scorto
qualcosa nel suo sogno,
degli occhi.. Ma non ricordava di chi fossero e neanche il loro colore.
Il
sogno passò in secondo piano quando gli arrivarono i
pensieri di Trector.
Maledetto, si era dichiarato, e in modo così dolce, e
bello… Come avrebbe fatto
a batterlo? Avrebbe usato tutto il suo potere se necessario!!!
Pensò il piccolo
spirito, mentre i suoi occhi sprigionavano dei bagliori arancioni.
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Capitolo 10 *** Parte X ***
DECIMA
PARTE
Scusate
il ritardo ma non avevo l’ispirazione…
Surimasen!!!!!
Peralby4ever:
Non ti preoccupare,
se devi fare delle critiche falle pure liberamente^^ Comunque lo so che
sta
perdendo un po’ il lato comico, ma è
perché stiamo entrando nella parte
“seria”
della storia, quella in cui ognuno comincia a dirigersi verso la
propria
stella…
Ringrazio
tutti quelli che leggono la mia
storia! Un ringraziamento speciale ad OnlyAShadow, alby4ever
e ValaCiko,
che hanno continuato a recensire donandomi la voglia di continuare a
scrivere!
31
Dicembre – nono
giorno di vacanza (prego, ignorare il reale scorrere del tempo
^^”)
Natale
era passato in
allegria e con uno strano senso di calore familiare che Al aveva
gradito
moltissimo. Ogni tanto era preoccupato dagli sguardi pensierosi di
Shanti,
Jhirad e del piccolo Phoenix, che sempre più spesso
rientrava a casa al mattino
presto senza poter ricordare con chi aveva passato la notte per via
dell’onnipresente barriera eretta da Vatra, mentre Trector
sembrava tranquillo
e sereno come non mai. Questo comunque non aveva guastato
l’atmosfera natalizia
e non aveva impedito a tutti loro di divertirsi al massimo, anche se
aveva
lasciato Al un po’ perplesso. Adesso si stavano preparando
per la veglia di
capodanno, che aveva fatto sì che Shanti fosse oberato di
lavoro visto che era
il migliore per quanto riguardava la cucina e il mantenimento della
casa. In
effetti erano un po’ approfittatori ma Shanti diceva di farlo
volentieri quindi
non c’era problema. Il vero problema era che lui non aveva
niente da fare.
Phoenix si occupava entusiasta dei fuochi d’artificio,
Trector dei centrotavola
e Jhirad delle decorazioni. A lui non era rimasto altro che andare a
passeggiare con Chris, che però pareva un po’
distante in quegli ultimi tempi e
sembrava sempre che volesse dirgli qualcosa ma poi si fermava, incerto,
come se
avesse paura di farlo arrabbiare; quindi stava in silenzio, oppure si
mordeva
le labbra, o ancora a volte era così distratto da inciampare
ogni due passi… Al
si sedette, un po’ malinconico, su una panchina del parco
dove Trector gli
aveva fatto la dichiarazione. Aveva promesso che ci avrebbe riflettuto
ma in
realtà non era riuscito a pensarci più di tanto
visto che a riempire i suoi
pensieri erano sempre delle lucenti ciocche argentee…
“Maledizione!
Non
riesco a capire…”
Ad
un certo punto dal
laghetto un anatroccolo gli si avvicinò e lo
sfiorò col becco. “Che carino!”
Pensò Al osservando il piccolo volatile, mentre questo
continuava a dargli
delle leggere beccate e a fare qualche passetto verso il lago, per poi
tornare
a beccarlo e a dirigersi nuovamente in direzione del laghetto, senza
smettere
di osservarlo. A un certo punto Al venne sfiorato da un’idea
assurda. “E se
volesse che io… lo segua?” Si alzò
incerto dalla panchina e cominciò a seguire
l’anatroccolo, che ogni tanto si girava a guardarlo. Arrivati
sulla sponda del
laghetto ghiacciato l’anatroccolo si lasciò
scivolare sul ghiaccio e Alan fece
altrettanto, stando attento a dove metteva i piedi.
All’improvviso il ghiaccio
tremò intorno a lui e cominciarono a tracciarsi delle righe
sull’acqua gelata,
sembrava quasi che una penna bollente stesse scrivendo sul lago. Il
ragazzo si
trovò a seguire quelle righe, che stavano disegnando
qualcosa, un volto… Al
sgranò gli occhi: quello che si stava formando, scolpito nel
ghiaccio, era un
ritratto fedele del suo viso! Non c’erano dubbi, era proprio
lui!!!! Al
continuò ad osservare la scena, affascinato, mentre dal
laghetto si staccavano
pezzi abbastanza consistenti di ghiaccio che si stavano modellando da
soli
creando decine di piccole statue che rappresentavano vari momenti della
sua
giornata: lui che faceva colazione, lui a scuola, lui che prendeva una
pallonata in palestra, lui che dormiva, lui che lavava i piatti, lui
che
rideva… Erano riproduzioni così perfette che se
fossero state a grandezza
naturale avrebbe fatto fatica a distinguerle da se stesso!
-Magnifiche
vero?-
Disse una voce dietro di sé.
-Shanti!-
Si stupì
l’umano, che si girò di scatto verso il punto da
cui la voce proveniva;
-Già…
Sono perfette.
Il tuo sorriso. Le fossette che ti si formano ai lati della bocca
quando ridi.
Le tue mani. La lucentezza dei tuoi occhi. La perfezione indecente del
tuo
viso. La bellezza dei tuoi capelli. E tutto questo
perché… Io ti osservo
sempre.-
-Shanti
ma cosa…-
-Trector
mi avrà
anche battuto sul tempo, ma i miei sentimenti non sono inferiori ai
suoi. Tu mi
piaci… Vuoi essere la mia stella Al, e brillare solo per me,
per l’eternità?-
-Io…
non so davvero
cosa dire… mi metti in difficoltà…-
-Devi
solo
rispondermi sinceramente, Al, non ti chiedo altro. Io
accetterò serenamente
qualsiasi cosa tu dica.-
-Mi
dispiace ma… Io…
Io devo pensarci.-
-Va
bene. Ma non
tenermi troppo sulle spine ok?-
-…Ok.-
-Vado
a finire di
preparare il cenone…- Con un sospiro triste lo spirito si
dissolse e mentre Al
tornava a terra il ghiaccio si sciolse, permettendo a una famiglia di
anatre di
sguazzare felicemente nell’acqua. Tra queste Alan distinse
l’anatroccolo che lo
aveva condotto al lago e sorrise, felice per lui. Evidentemente quella
era la
sua ricompensa per averlo portato fino al laghetto…
Lentamente si diresse verso
casa di Chris. Voleva vederci chiaro almeno su una questione: La sua
vita stava
diventando peggio di uno shounen-ai!
--------Nel
frattempo
a casa di Chris--------
-Non
dovresti essere
qui.- Disse Chris alzando un sopracciglio, con aria severa.
-Lo
so perfettamente.
Ma è l’ultimo dell’anno e…
Volevo vederti…- Inaspettatamente il suo
interlocutore arrossì e abbassò lo sguardo,
addolcendolo.
-Ti
capisco, ma i
tuoi? Non diranno niente? Inoltre potevamo vederci dopo, non
è ancora il
tramonto…-
-Io
volevo vederti
ADESSO.-
Chris
sbuffò, ma
dentro di sé sorrise. Quant’era carino quando
faceva il capriccioso!
-Ok,
mi hai visto…
Adesso non è meglio che vai? Ci rivedremo tra qualche ora,
non è una tragedia…-
-Come
sei cattivo!
Non mi vuoi tra i piedi? Chi deve venire?-
-Solo
i miei parenti.
Sta tranquillo, per il momento non ho occhi che per te…
Anche se tu non vuoi
metterti con me…-
-Lo
sai che non
posso! Non è una mia scelta…-
-Si,
si… Me l’hai già
spiegato…-
-Lo
sai che vorrei
poter… Cambiare le cose. Ma proprio non posso. Inoltre
è la prima volta che
provo qualcosa di così… Strano per
un’altra persona.-
Chris
sorrise di
nuovo e si avvicinò all’ombra vicino alla finestra.
-Mi
stai dicendo che
ti piaccio?-
-Anche
troppo,
direi…-
-Anche
tu mi piaci e…
Lo sai che mi dispiace mandarti via.-
Si
avvicinò di più a
lui, che era arrossito nuovamente, e si chinò per
sussurrargli nell’orecchio: -Anche
io volevo vederti…-
I
due si
abbracciarono e il più piccolo sospirò, felice.
All’improvviso si sentì suonare
e la nonna di Chris gli gridò che era venuto Al a trovarlo.
I due si
guardarono. Il più piccolo aveva un’aria bellicosa
e a Chris venne da ridere.
–Dai, adesso devi proprio andartene. Non vuoi essere
scoperto, vero?-
-…No.-
-Bravo.-
Chris fece
per allontanarsi ma il ragazzino lo trattenne. –Non mi dai
neanche un bacino?-
Il
più grande
sorrise, divertito e intenerito insieme, e si sporse per baciare il suo
pseudo-ragazzo, che brillò di felicità.
-Adesso
però devi
proprio andartene… Vatra…-
Lo
spiritello girò su
se stesso e sorrise, raggiante: -Preparati ad iniziare l’anno
come si conviene
Chris! Come ben sai il colore portafortuna del capodanno è
il rosso…-
Dette
queste ultime
parole con un tono un po’ più malizioso gli fece
l’occhiolino e, sporgendosi un
po’ in avanti e sollevandosi in punta di piedi gli
lasciò un altro casto bacio
prima di scomparire.
-Andato…-
Sospirò
Chris sfiorandosi le labbra.
-Chi
è andato?-
Chiese Al entrando nella sua stanza.
-N…Nessuno!
Ciao Al…
Buon anno! Che ci fai da queste parti?-
-Chris…
Devo
chiederti una cosa. Tu sei mio amico?-
-Si…
Direi di si…-
-Nonostante
questo
non ti fidi di me.-
-No,
non è vero! Mi
fido di te, sul serio!-
-Allora
perché non mi
dici quello che ti succede? Sei sempre così
freddo…-
-…Scusa.-
-Che
ti succede
Chris?-
-Io…
Non posso
dirtelo.-
Al
sospirò di
frustrazione
-Perché?!-
-Perché…
non riguarda
solo me!!!!-
Alan
si zittì e
divenne consapevole del rossore diffuso sulle guance di Chris, del tono
incerto
della sua voce e del fatto che si torceva continuamente le mani.
-Chris…
C’entra una
ragazza?-
-Cos…No!
No, come ti
viene in mente!!!!-
-Non
mentirmi!!!! Ti
piace qualcuna, ammettilo!!!-
-Io…
non so di cosa
tu stia parlando…-
-Se
me lo dici io ti
racconto delle due dichiarazioni che ho ricevuto in appena nove giorni
di
vacanza!-
-Comecomecome?
Tu hai
ricevuto delle dichiarazioni?! E non mi hai detto niente?!? Poi sarei
io che
non mi fido di te!!!-
-Bè,
ma è perché è
una cosa un po’… Imbarazzante…-
-Perché,
pensi che
quello che custodisco io non lo sia?-
-Dai,
Chris!-
-…Ok,
mi piace
qualcuno. Ma non posso dirti chi.-
Aggiunse
in fretta il
moro.
-Oh,
uffa! Almeno
dammi un indizio! La conosco? E’ carina? E’ della
nostra scuola? State
insieme?-
-Si,
è della nostra
scuola! Lo conosci ed è… molto, quasi troppo
carino…-
-LO
conosco? CarinO?
Chris… Ti sei messo insieme ad un RAGAZZO?!-
-Ridi
pure se vuoi! E
pensare che accusavo TE di essere gay… Invece guardami: mi
piace, mi piace sul
serio… Ma non stiamo insieme…-
-Scusa,
scusa non
volevo ridere… Ma sai, con tutta quella storia del tuo
orgoglio maschio mi è
venuto spontaneo. Comunque perché non state insieme? Non ti
sei dichiarato?-
-No,
lui sa tutto…. E
anche io gli piaccio…-
-Allora
qual è il
problema?-
-La
sua famiglia…-
-Oh…
Come mai?-
-Bè
la sua famiglia
si arrabbierebbe se dicesse loro che mi ha confessato un loro segreto,
molto
importante… Inoltre ha un… GEMELLO…
Che penso farà di tutto per tenerci lontani.-
-Oh…
Mi dispiace
Chris…-
-Non
fa niente.
Piuttosto, perché non mi parli delle tue dichiarazioni?-
-Già,
decisamente
adesso sarà molto meno imbarazzante… Allora:
Shanti e Trector mi si sono
dichiarati!-
-Cosa?
Ma… Sono tuoi
cugini!-
-…Alla
lontana…- rispose
vagamente Al.
-Ma,
insomma tra
loro… non litigano? Sono fratelli…-
-Credo
di no.-
-E
tu? Accetterai la
dichiarazione di qualcuno o…-
-Non
lo so. Per
adesso ci sto riflettendo ma…-
-Ma?-
-Ultimamente
faccio
sogni… Strani.-
-Che
genere di
sogni?-
Al
arrossì.
-Bè…
QUEI sogni!-
-Oh!
E con chi?-
Chiese Chris trattenendosi stoicamente dal ridere, ricordandosi che
anche Al
aveva cercato di trattenersi quando gli aveva detto che gli piaceva un
ragazzo.
-Non
lo so… So solo
che c’è qualcuno, sopra di me, e che questo
qualcuno ed io stiamo facendo… Hai
capito…-
-Si.-
-L’unica
cosa che mi
ricordo sono i suoi capelli. E insomma ecco io… Mi ritrovo a
immaginare me e
questo qualcuno che passeggiamo insieme, che abbiamo appuntamenti, che
ci
baciamo… Ma lui non è reale e non riesco mai a
vedergli il viso. E’ solo… La
mia immaginazione? No, lo sento, qualcosa mi dice che esiste, che
l’ho già
visto… Che devo cercarlo!-
-E
allora cercalo! I
capelli sono già un indizio, no? Di che colore sono?-
-A
volte mi sembrano
biondi, quasi bianchi. Più spesso sono d’argento,
dipende dalla luce che li
colpisce.-
-Dalla
luce o
biondissimi o d’argento? Al scusa ma non mi sembra di
ricordare nessuno con i
capelli di quel colore…-
-Già,
neanche a me…-
Al sospirò, frustrato. In realtà qualcuno lo
conosceva così ma preferiva non
prenderlo neanche in considerazione.
-Uff…
Devo tornare a
casa presto o mi sgrideranno… Soprattutto Shanti, che si sta
facendo in quattro
per farci passare un capodanno da urlo!!!-
-Ok,
allora ci si
rivede e, Al… non smettere di credere nei sogni.-
-Grazie
Chris.- I due
si abbracciarono poi al fece una risatina e lo guardò negli
occhi: -Non sarà
che adesso spunta fuori il tuo quasi ragazzo e mi brucia vivo?-
Un
lampo di panico
attraversò gli occhi di Chris ma Al non ci fece caso.
-Bruciare?
No! No, perché
ti dovrebbe bruciare? Bruciare, ma che idea… No no no no non lo farebbe
mai… bruciarti vivo…-
-calmati
Chris era
solo un modo di dire!-
-Si.
Si, certo è
ovvio- Fece l’altro ricomponendosi –Un modo di dire
certo…-
-Ok,
tu sei proprio
strano oggi!!!!-
-Ma
tu non stavi
andando via?- Domandò scherzando Chris mentre al rideva.
Dopo
circa un quarto
d’ora Chris accompagnò Alan alla porta. I due si
salutarono e promisero di
rivedersi prima dell’inizio della scuola. Appena la porta si
chiuse Al spiccò
una piccola corsa per arrivare a casa il prima possibile: non vedeva
l’ora di
passare il capodanno “in famiglia”!
|
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Capitolo 11 *** Parte XI ***
UNDICESIMA
PARTE
PerOnlyAShadow:
Ah no, non puoi
commentare se non scrivi una prosa di almeno 20 righe, ti
disconosco!!!! XD
Dai,
che importa
quello che conta è che mi fai sentire sempre il tuo sostegno
e sapere che leggi
la mia storia anche quando sei moribonda sul letto e con il divieto di
tua
madre che pende sulla tua testa come una tagliola mi riempie di
orgoglio e felicità
e poco importa se è breve!!!! Arigatou!!!!! *si inchina*
Per
alice_maya:
Evviva finalmente un fan club per il
triplice adorabile visino di Phoen!!!! XD
Non
aspettavo altro… So
che non devono esserci preferenze ma lo spirito del fuoco è
decisamente il mio “figlio”
preferito =P (EHI!!! ndTuttiGliAltri) (Scusate tesorini di mamma
ndI_S91 ^^”)
Comunque grazie per il commento e mi raccomando continua a
leggere… ByeBye!
Per
alby4ever:
Caro Alberto ebbene
si, lo ammetto… L’ho fatto apposta!!!! XD
(Perdonami
Chris! Ma
è stato più forte di me… Ti tratto
sempre male… E adesso che trovi un po’ di
serenità… Ti tratterò male di
nuovo… Ma giuro che non ce l’ho con te!!!!
ndI_S91)
(Io l’ammazzo… ndChris) (Chris?
Cos’è quella mannaia? Posa subito
quellaaaAAAAAh…! ndI_S91)
^^”
comunque grazie
anche a te per i tuoi assidui commenti!!!!
Mi
raccomando gente
COMMENTATEEEEEE!!!!!! Tantissimi KiSs dalla vostra Imoto_Sama91 ^^
---------------------------------------------------------------------------------------------
1
Gennaio – decimo
giorno di vacanza
Al
si alzò dal letto,
barcollando. Sentiva tutto il corpo indolenzito e la testa gli pulsava
come se
il suo cervello avesse deciso di farsi una partitina a ping-pong con la
sua
scatola cranica; aveva lo stomaco in subbuglio e ad ogni passo sentiva
di stare
per vomitare… Sperava solo di poter raggiungere il bagno in
tempo. –Mai più alchol-
Borbottò tra sé e sé mentre tirava
giù la maniglia dell’agognata porta e
continuava a dire frasi sconnesse e a parlare da solo: -Eppure quello
spumante
non mi sembrava poi così forte… E neanche quel
liquore dolciastro che mi ha
dato Shanti… A proposito cos’era? Jhirad deve aver
messo qualcosa di strano nel
dolce, sento il tiramisu che torna a galla… Dio come sto
male, e poi cos’era
quel bicchierino lì… Vodka e limone? O era vodka
e melone? Comunque c’era la
vodka. Ma perché ho bevuto la vodka?!? Dio non mi ricordo
niente, avrò mica
fatto qualcosa di…-
-Ehm,
spiacente di interrompere
il soliloquio post-sbornia- Fece Jhirad, che si trovava davanti al
lavandino
decisamente poco vestito mentre si asciugava i capelli dopo la doccia
–Ma il
bagno sarebbe occupato…-
Al
realizzò solo 3 cose:
1)
Lui
era entrato di
nuovo in bagno senza bussare con nuovi disastrosi risultati;
2)
Jhirad
era
praticamente nudo;
3)
Lui
e
Jhirad-praticamente-nudo erano SOLI nella stessa stanza;
Arrossì
fino alla
punta dei capelli e tentò di uscire chiudendo
contemporaneamente la porta ma
ottenne soltanto di chiudersela sul piede e di inciampare
rovinosamente.
Aspettò di sentire l’impatto con il duro e freddo
pavimento di marmo, o di
sbattere almeno contro il muro o il termosifone ma niente di tutto
questo
accadde; un impatto avvenne, ma tra la sua schiena e la dolce
consistenza delle
braccia di Jhirad, che si era sbilanciato un po’ in avanti
per poterlo
acciuffare senza che si facesse male.
-Grazie-
Bofonchiò
Alan ancora stordito e rosso di vergogna.
-Ma
di niente-
Sorrise felice Jhirad –Grazie alle mie innegabili doti sei
sano e salvo, che ne
dici di una ricompensa?-
-Una
cosa?-
-Una
ricompensa,
andiamo, un premio, un riconoscimento e che diamine! Ho salvato la tua
schiena
da una brutta botta!!!!-
-Mmmmh…
Ti prego non
urlare…-
-Ah,
già… Dimenticavo
che ieri ci sei andato giù pesante…-
-Sai
dirmi quanto ho
bevuto?-
-Temo
di no… Farei
prima a leggere l’elenco del telefono, che a elencare la
quantità di alcolici
che hai ingerito!!!-
-Ehm
io… Non ricordo
niente… Solo che ho mangiato quel maledettissimo
tiramisu…-
-Ehi
il tiramisu era
ottimo!!!-
-Si,
si certo…
Comunque, dopo che l’ho mangiato… Ho come un
vuoto… Ho fatto per caso qualcosa
di imbarazzante?-
-Imbarazzante?-
Chiese perplesso lo spirito del vento, poco propenso ad ascoltare con
il corpo
di Al ancora troppo vicino al suo;
-Si
insomma… Una
classica scenetta da ubriaco…-
-Ahhhh
ecco… No, hai
solo continuato a chiederci se conoscevamo un biondo con le ciocche
d’argento o
roba simile, ti sei messo a cantare e hai pure ballato. Un
po’. Spogliandoti.-
-Ho
fatto COSA?!?-
-Ehm,
un piccolo
streap-tease. Ma è durato poco non ti
preoccupare… Neanche il tempo di
toglierti pantaloni e camicia che già eri crollato sul
divano,
addormentandoti.-
Al
arrossì nuovamente
e realizzò che era ancora mezzo abbracciato a Jhirad. Si
scostò bruscamente e
corse precipitosamente verso la porta: -Scusa se… Ti ho
disturbato… E fai
presto od ho paura che vomiterò tutto…-
-Ok!-
Phoenix
preparava
quella cosa da giorni; aveva assistito alla dichiarazione di Trector,
aveva
ammirato quella di Shanti quando quest’ultimo gli aveva
inviato le sue immagini
mentali: adesso toccava a lui. Al solo pensiero di dichiararsi il suo
volto
prendeva letteralmente fuoco e le ginocchia gli tremavano vistosamente
ma ormai
aveva deciso e doveva farlo. VOLEVA farlo. O qualcuno dei suoi fratelli
si
sarebbe sposato con Al e lui lo avrebbe rimpianto per tutta la
vita… Alemeno,
era così che pensava si sentissero le persone che non
avevano mai tentato
niente per il loro amore. Vatra gli aveva confessato che da un
po’ frequentava
sempre la stessa persona e che quando sarebbe arrivato il momento
giusto gli
avrebbe rivelato chi era; insomma si stava…
Innamoran… No, non era possibile
Vatra non era la personalità principale e in quanto tale
poteva innamorarsi
solo della persona designata da lui!!!! Tuli non si pronunciava,
cominciava a
sentirsi un po’ confuso da tutto quel guazzabuglio di
sentimenti e non sapeva
cosa fare: se continuare a proteggere la barriera di Vatra o se
assoggettarsi
solo alla rabbia di Phoenix. Cominciava ad essere stanco di tutto quel
contrasto, non poteva mica rivolgere la sua rabbia contro se stesso!!!!
O
meglio PHOENIX non poteva rivolgere la SUA rabbia contro SE STESSO. Era
assurdo!!!! Per il momento avrebbe lasciato correre ma sapeva che se
non si
sfogava presto la sua rabbia sarebbe esplosa e sarebbe stato un grosso,
grossissimo guaio. Per tutti.
Phoenix
finì di
sistemare l’ultimo ritocco e si sedette, aspettando. Sapeva
che Al non sarebbe
stato in grado di fare niente fino a pomeriggio inoltrato (brutta cosa
le
sbornie) e invece di tornare a casa preferì rimanere seduto
nel parco, sfondo
ormai di ben due delle quattro dichiarazioni da effettuare e
cominciò a
tormentarsi una treccina, aspettando nervoso che il suo messaggio
arrivasse a
destinazione.
Fu
solo verso le
16.00 che Al riprese pienamente possesso delle sue facoltà
mentali e del suo
stomaco, che non gorgogliava più in modo minaccioso. Aveva
rimesso anche l’anima
e dopo una dormita durata praticamente mezza giornata poteva dire di
stare di
nuovo decisamente bene: Jhirad era in centro per incontrare alcuni
alunni a cui
faceva ripetizioni durante le vacanze; Shanti era a fare la spesa;
Trector era
col club di giardinaggio a vedere come se la cavavano le piantine alle
prese
col gelo invernale; Phoenix era…
Al
sollevò un
sopracciglio, confuso. Dov’era Phoenix?!? Si costrinse a
scendere in salotto
per controllare ma non lo trovò da nessuna parte.
Continuò ancora per un po’ poi
si rilassò pensando che in fondo poteva essere uscito anche
lui con qualche
amico. Prese a giocare con la playstation. Verso le 17.00, quando ormai
era
arrivato a guerriero livello 5, cominciò a sentire un
insistente ticchettio.
Spense la sveglia infastidito e ricominciò a giocare. Il
ticchettio però non si
fermava. Si tolse l’orologio ma neanche quello
bastò finchè non si rese conto
che il ticchettio proveniva dalla finestra; si avvicinò ad
essa e trattenne il
fiato: un uccello meraviglioso, dal piumaggio oro e rosso, beccava
dolcemente
il vetro chiedendogli di entrare. Incerto sul da farsi Al
aprì la finestra e l’uccello
scivolò all’interno della casa, che si
scaldò immediatamente di un calore
bruciante, come se l’animale portasse con sé aria
incandescente. Lo strano
uccello lo fissò coi suoi occhi di fuoco liquido e fece
scattare il becco
mentre si posava sul divano lasciando stoffa bruciata
tutt’intorno. L’animale
reclinò il capo all’indietro e cominciò
a cantare, un canto struggente e
meraviglioso, che sembrava destinato a esistere dalla creazione alla
fine del mondo
ed oltre, dalla creazione alla fine di altri mondi, finchè
ci fosse stato
qualcuno disposto ad ascoltarlo; l’ultima strofa del canto
però risvegliò Al
dal suo torpore dettato dall’estasi dei sensi che quel canto
gli aveva
procurato:
Mandato
ti ho questo mio uccello di fuoco,
la
mia fenice, il mio tesoro, che per nome ha Gioco.
Io
te la dono, possessore del cuore,
di
chi ha per il fuoco devozione ed amore
aspettandoti
nel luogo, dove tu già sentisti,
dichiarazioni
di spiriti, fidanzati apprendisti…
L’ultima
nota vibrò
mentre Gioco, il suo nuovo animaletto domestico a quanto pareva
(possedeva una
fenice!!! Non poteva crederci!!!!), si accoccolava meglio sul divano,
soddisfatta di aver compiuto il suo dovere e di abitare in una casa
così
confortevole. Al si alzò di scatto e afferrò il
cappotto mentre usciva di corsa
senza neanche mettersi le scarpe. Sapeva dove doveva cercare Phoenix.
Lo
spiritello
aspettava pazientemente l’arrivo di Al, sperando che avesse
compreso che Gioco
era un regalo per lui e non un tentativo di
“corruzione”. Voleva solo utilizzarla
come messaggero e donargliela, davvero, perché Al era
bellissimo e meritava
qualcosa di bellissimo, e a lui non piaceva fare regali banali. Quindi
aveva
chiesto ad Einstein, la SUA fenice, di poter donare la sua ultima nata
a
qualcuno di davvero speciale. Fortunatamente l’orgogliosa
mamma aveva acconsentito
anche se avrebbe preferito donare la primogenita, Trottola, che ancora
non
aveva trovato un padrone da proteggere. Finalmente da lontano scorse la
figura
di Al che correva verso di lui, il fiatone e le guance rosate per il
freddo.
-Phoenix!
Ti ho cercato
ovunque! Non dirmi che sei stato qui tutto il pomeriggio!-
-Bè,
in realtà si…-
-Ma
sei matto? Con
questo freddo? E sei poi ti ammali?-
-Al…
Non sei mia
madre.-
-Oh,
si certo…
Scusa.-
-Sono
grande
abbastanza per sapere quello che faccio. E quello che provo.-
-Oh,
Phoen…-
-Non
cercare di
scoraggiarmi dicendomi che sono troppo piccolo. Adesso tu mi
ascolterai, e lo
farai fino alla fine!!!!-
-…D’accordo
Phoen…-
-Grazie.-
Il più
piccolo accennò un sorriso imbarazzato, poi
gridò: -ORA!!!!!- E la piccola
stesa erbosa venne inondata da centinaia di creaturine dai colori
vivaci e
dagli occhi di brace, che facevano saettare velocemente la lingua tra i
denti
scarlatti. Le creature si disposero in cerchio e cominciarono a saltare
eruttando fiamme variopinte, che si andavano componendo insieme e si
scontravano, creando piccole collisioni di colori e adorabili
esplosioni di
luci, che venivano catturate dallo sguardo vivo e affascinato di Alan.
-E’…
Bellissimo.-
Sussurrò Al mentre le creature atterravano artigliando di
nuovo il suolo e nel
cielo ormai puntellato delle prime stelle della sera davanti a lui
rimaneva la
scritta:
Hai
soggiogato colui che è il più passionale,
quello
rabbioso
e
quello normale,
tre
persone e una soltanto
per
te hanno cantato il loro unico canto
e
per questo chiedono, per gran finale,
“Al,
puoi dirci il tuo nome, quello che vale?”
Alan
non era del
tutto convinto che questo corrispondesse al vero (insomma non credeva
fosse
possibile che TUTTE le personalità di Phoenix fossero
innamorate di lui) ma a
quanto pareva bastava che fosse innamorata la principale. Phoen rimase
a
fissarsi le scarpe, in silenzio, mentre Al si asciugava una lacrima di
soppiatto. Per quello che valeva si era molto commosso, e gli
dispiaceva, gli
dispiaceva immensamente dover dire a una persona che gli voleva
così tanto bene
che…
-Mi
dispiace Phoenix.
I miei pensieri volano costantemente verso un’altra persona.-
-E
chi?- Chiese lo
spirito del fuoco, ferito
-Qualcuno
che popola
i miei sogni- Arrossì Alan, che non poteva andare
più nello specifico visto che
neanche lui sapeva di chi diavolo stava parlando!
Phoenix
si rabbuiò,
poi, cautamente, chiese:
-E…
Tu sei nei suoi?-
-Cos…
No, non lo so…
Dio, non ne ho idea!!!- Dichiarò con un urletto strozzato,
più rosso di un
pomodoro maturo
-Allora
lasciami il
beneficio del dubbio.- Chiese supplichevole Phoenix –Non
scaricarmi del tutto
finchè non lo saprai!-
-…Va
bene, accetto-
Sospirò Alan sentendosi sempre di più un cretino,
aveva finalmente deciso di
dire definitivamente di no a Trector e Shanti dopo l’ultimo
sogno, invece
eccolo che diceva un altro “forse” a una terza
persona, cacciandosi ancora di
più nei guai! Che grandissimo idiota!!!!
-Non
ti preoccupare
Al- sorrise Phoenix –Non ti farò alcuna pressione!-
ORE
24.00, CASA DI
CHRIS
Vatra
comparve all’improvviso
nella camera di Chris, sperando che fosse ancora sveglio ad aspettarlo.
Phoenix
era su di giri e ci aveva messo un sacco di tempo ad addormentarsi e
lui aveva
dovuto controllare la sua ansia fino alla fine, cercando di non far
trapelare
niente per paura di scoprirsi troppo: -Chris andiamo SVEGLIATI!!!!-
Mentre
lo aspettava
alzato il poveretto si era addormentato sulla poltrona e un sorrisino
increspò
le labbra del piccolo spirito. Ma aveva una cosa importantissima da
dirgli e doveva
dirgliela ORA!!!!
-VATRA!!!
Che cavolo
va bene che non stiamo proprio insieme ma almeno rispetta gli impegni!
avevamo
detto alle 22.30, no?-
-Si,
si, certo scusa
ma adesso non possiamo perderci in chiacchere è successa una
catastrofe!!!-
-Cosa?
Che cos’hai
Vatra, che ti è successo?-
-Che
cosa CI è
successo!!!! E’ un disastro, una disgrazia…
Chris… Non possiamo più vederci.-
-COSA?!?-
-Sono
vincolato.-
-Questo
lo so, ma…-
-Phoenix
si è
dichiarato ad Al.-
Il
mondo di Chris si
sgretolò. Gli sembrava di non essere più seduto
sulla poltrona di casa sua, ma
di galleggiare nel nulla in balia della sorte. Vatra socchiuse gli
occhi pieni
di lacrime e ricacciò indietro i singhiozzi che minacciavano
di uscire.
-Devo
ricongiungermi
con lui-.
|
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Capitolo 12 *** Parte XII ***
DODICESIMA
PARTE
Per
Isuzu:
Waaaaa,
graaaazieeee!!!! *abbraccione soffocante* cercherò di
aggiornare con intervalli
più brevi ma non garantisco niente… Mi ci vuole
ispirazione e tanto, tanto
tempo libero e non sempre questo è garantito ma
farò del mio meglio!!! Anche tu
fai parte del nuovissimo club pro-Phoenix? ^O^ evviva una new entry!
Per
alby4ever:
eeeeeeeeh, Jhirad si
dichiarerà… ma non in questo capitolo!!!!
Mwahahahah, sarà una cosa troppo
bella ce l’ho in mente da
un’eternità… Ma vedrai a tempo debito
^___________^
Per
OnlyAShadow:
No, i bulbi oculari
non sanguinano, ma ci sono andati molto, ma molto vicini…
XDXDXD Sarà per la
prossima volta^O^ Comunque hai ragione anche Jhirad è
fantastico… Diciamo che
per lui ho preso spunto da una persona che conosco e che adoro, quindi
immagina
che razza di persone frequento XD Ok, oltre al Phoenix fan club adesso
c’è
anche il Jhirad fan club… *___________*
Fooooorteeeee!!!!!
Mi
spiace per te ma Chris non rimarrà solo a vita…
XD So che non ti è molto
simpatico ma io non sono per i sad-ending quindi….
Bè, vedrai dopo, no? ^O^ Di
fenice è avanzata Trottola ma penso che presto
troverà un padrone… Magari
possiamo chiedere ad Einstein se ne sforna qualcun'altra, dopotutto
sono l’autrice
e comando io U.U no? XD
Per
alice_maya:
se il fan club sottoscrive e tu mi protesti
sotto casa come faccio a resistere? XD Attenta potrei cadere in follia
depressivo-psicotica e avere il blocco dello scrittore!!!! ^O^ Non ti
preoccupare, Chris è molto più intelligente di
quello che sembra e riuscirà a
far ragionare il triplo schizzoide (--” ndPhoenix) (Era solo
per dire! ndI_S91)
(Triplo schizzoide… -__________-“ ndPhoen) (ops mi
è entrato in depressione
psicotica uno dei protagonisti… ^^” ndI_S91)
(imbecille ndTutti) (EHI!!!!
ndI_S91)
Per
Prue786:
Allora buona scoperta
perché tra non molto il mistero comincerà pian
piano a essere svelato… Buona
lettura!!! *me felice saltella allegramente canticchiando*
---------------------------------------------------------------------------------------------
Chris
scosse la
testa, inorridito:
-Come
sarebbe a dire
“devo ricongiungermi con lui”?- Chiese, le labbra
secche e la gola riarsa.
-Lo
sapevi che ero
vincolato!!! Te l’ho detto da quando la cosa aveva cominciato
a farsi un po’
più seria da “un po’ di
coccole” e via… Sapevi che se Phoenix avesse
trovato la
sua stella io avrei dovuto seguirlo, volente o nolente, e…
e… scomparire.
Diventare solo una piccola parte del suo carattere e nulla di
più… Solo questo…
Come se non fossi mai esistito.- Le lacrime cominciarono di nuovo a
premere per
uscire e Vatra trattenne a malapena un piccolo singhiozzo, udibilissimo
nel
silenzio denso della stanza.
-Ma
se tu scompari
io… Che cosa farò io? Che ne sarà di
me? Tu mi piaci dannazione…! Mi piaci
troppo perché io possa rinunciare a te così
facilmente!!!-
-E
che cosa vorresti
fare?- Chiese Vatra col viso funereo –Ormai Phoenix si
è dichiarato ad Al ed è
convinto della sua scelta…-
-LUI
è convinto… Ma
AL no!!!! Ad Al piace già qualcuno, deve solo rimettere in
ordine i pensieri e
capire chi è…-
-Chris…
Lo sai che
sarei contentissimo se noi potessimo ancora stare insieme. Ma non
farò in modo
che a sacrificarsi sia la felicità di Phoenix. Mi dispiace,
non posso farlo.
Non lo ostacolerò se Al cominciasse a tentennare o a
decidere che non vuole più
sapere il significato dei suoi stupidi sogni e cominciare a guardare un
po’ di
più la realtà! Così come non lo
ostacolerò se deciderà di inglobarmi prima di
ricevere una risposta definitiva. C’è’
la sua vita in ballo… Per quanto può
sembrare strano anche alle mie orecchie dirlo, NON SI TRATTA DI ME.-
-Hai
ragione. Non
voglio che tu vada contro Phoenix, né tantomeno lo pretendo.
Ma non voglio
neanche perderti.- Nel dire questo lo sfiorò dolcemente
sulla guancia e Vatra
sospirò, strusciandosi contro la sua mano e chiudendo gli
occhi.
-Che
cosa dobbiamo
fare?- Chiese lo spirito sussurrando;
-Dirglielo.-
Vatra
spalancò gli
occhi di botto e lo fissò come se fosse impazzito: -Dirgli
COSA?-
-Dirgli
tutto. Di NOI.
Voglio che sappia, Vatra. Voglio che veda che per noi non è
una cosa
superficiale, voglio che veda quanto ci tengo io e quanto ci tieni tu.
Abbiamo
nascosto tutto fino ad ora come se fosse una cosa di cui dovremmo
vergognarci…
Adesso basta raccontarci bugie. Io ti piaccio VERAMENTE Vatra? Ci tieni
DAVVERO
a me? Se mi risponderai che puoi scomparire senza rimpianti, che non
era poi
così importante, allora ti lascerò andare; ma se
mi stai per rispondere che si,
io ti piaccio davvero e che no, non puoi scomparire da questo mondo
lasciandomi
solo, allora lotteremo insieme. Ma se mi mentirai per quello che pensi
sarà il
mio bene, o per il bene di Phoenix, o ancora per non complicare la tua
già
precaria esistenza, allora sappi che non ti perdonerò mai!-
Vatra lasciò
finalmente le lacrime scorrere libere sulle sue guance, creando solchi
salati
che Chris si affrettò a baciare via mentre lo spiritello
singhiozzava
disperato: -Non posso lasciarti Chris!!!! Non posso farlo sapendo
quello che
provo, quello che POSSO provare oltre alla lussuria… Tu mi
piaci, mi piaci molto
più di quanto io sia disposto ad ammettere e non voglio
separarmi da te e non
esistere più, solo l’idea di non poterti
più baciare o toccare mi fa
impazzire!!!!- In risposta Chris lo baciò dolcemente,
intrecciando la lingua
con lui e cercando di trasmettere in quel bacio l’amore che
provava e che non
riusciva mai a declamare a parole, forse nel timore che il suo piccolo
spirito
non provasse lo stesso sentimento bruciante che lo stava consumando.
Vatra
incontrò il suo sguardo, deciso:
-Diciamoglielo.-
Al
si ritrovò
sdraiato a pancia in su nel suo letto senza sapere cosa fare. Doveva
dormire
era ovvio. Ma non VOLEVA. Cosa avrebbe sognato stavolta? Ci sarebbe
stato LUI?
Sapeva che i suoi sogni lo esaltavano come lo spaventavano. Era
spaventato,
perché non sapeva se stava solo sognando o se erano dei
messaggi che il suo
inconscio gli stava gentilmente mandando; ed era esaltato,
perché quella
sensazione di benessere non l’aveva mai provata prima in
tutta la sua vita;
arrossì ripensando alle volte in cui in realtà si
era sentito così, in pace col
mondo, ma era ancora più confuso perché questo
era accaduto solo quando si
trovava coi quattro spiriti. Ma non poteva mica essere innamorato di
tutti!!!!
Quella era solo una sensazione dovuta alla voglia di una
“famiglia” che si
interessi davvero a lui (sia pure questo affetto non propriamente
platonico),
non come i suoi genitori che se ne fregavano. Erano pure partiti in una
crociera intorno al mondo senza salutarlo. Mise il broncio ed
accarezzò
distrattamente la sua piccola fenice che gorgogliò, contenta
delle attenzioni.
Perché non gli avevano neanche fatto una misera telefonata
da quando erano
partiti? Corrugò la fronte e cercò di cacciare
via i cattivi pensieri e di
concentrarsi solo su quello che voleva fare: evitare di sognarlo.
Doveva
imprimersi nella mente altre immagini da sognare, di modo che il
ragazzo dei
suoi sogni non sarebbe potuto comparire, surclassato da altri pensieri.
Per
esempio, poteva sognare le salamandre. Ripensò con un
sorriso alle
dichiarazioni ricevute in quei giorni. Shanti, Trector,
Phoenix… Com’era
possibile che qualcuno di così banale come lui avesse
attirato tante
attenzioni? Da parte di spiriti poi, e per di più tutti
bellissimi!!!! Ora che
ci ripensava si erano dichiarati praticamente tutti, tranne Jhirad. Non
che lui
volesse, naturalmente!!!! Rettificò in fretta il pensiero
arrossendo
furiosamente. No, no, e no, e chi lo sopportava uno Jhirad innamorato
di lui,
con le sue manie di protagonismo e la sua immensa fiducia in se stesso!
Lui e
la sua perfezione, la sua bellezza, il suo carattere ingombrante e i
suoi
addominali scolpiti… Certo che aveva un fisico decisamente
prestante da quello
che aveva potuto notare quella mattina… AAAAAALT, STOP!!!!
PENSIERI PERICOLOSI
SU SOGGETTO PERICOLOSO, AL FERMATI!!!! Si coprì il viso con
il cuscino e
diventò più rosso di un semaforo. Ma che cavolo
andava a pensare?! Certo, non
poteva negare che Jhirad fosse un gran bel pezzo di ragazzo, concesso.
Ma era
una persona impossibile!!!! Non avrebbe retto nemmeno
un’intera giornata con
lui, quindi basta fantasticare!!!! Un momento… Fantasticare?
Lui non stava
fantasticando un bel niente, maledetta mente traditrice!!!! Nonostante
stesse
per sembrare il contrario, lui non stava affatto ripensando a quegli
addominali, né tantomeno a qualsiasi
parte del suo corpo, ai suoi pettorali ampi, ai capelli
umidi che si
incollavano alla schiena, alle braccia forti che l’avevano
circondato
impedendogli di cadere, alle sue gambe tornite, a quella maledettissima
gocciolina d’acqua che dal collo era scesa lentamente fino
all’ombelico per poi
scivolare più velocemente verso il basso, proprio dove
l’asciugamano
copriva…..AAAAAAAARGH!!!!! PENSIERI PERICOLOSI, PENSIERI
PERICOLOSI!!!! Non
poteva, non poteva pensare COSI’ a… a…
a LUI insomma!!!! Si rifiutava di farsi
piacere quell’individuo!!!! Arrossì ancora
riflettendo su suoi ultimi pensieri;
farsi piacere Jhirad? Chi mai aveva detto che gli piaceva? Nessuno, e
lui non
avrebbe di certo iniziato!!!! Si girò nervosamente su di un
fianco e tentò di
addormentarsi mentre i suoi sogni stavolta venivano popolati da perfide
goccioline e da capelli argentei umidi, che si scurivano per effetto
dell’acqua
e della luce tenue del bagno facendoli sembrare quasi biondi.
Phoenix
si svegliò
lentamente, sentendosi circondato da un piacevole tepore. Si
strofinò verso la
fonte di quel calore mugolando, quando si accorse che quello su cui si
stava
strusciando decisamente NON era un cuscino; aprì piano gli
occhi, abituandosi
poco alla volta all’oscurità, e quello che vide lo
lasciò basito e decisamente
terrorizzato. Era nudo, e qualcuno, sempre nudo, lo stava abbracciando.
Era
poggiato con la testa sul suo petto e le loro gambe erano intrecciate
dolcemente. Le coperte erano tutte sparpagliate e i loro capelli tutti
scarmigliati, non lasciando molti dubbi su come avevano passato la
serata. Ma
quel che era peggio è che questo qualcuno non era un
“qualcuno” qualsiasi. Era
Chris.
Si
scostò urlando
dall’altro, che si svegliò di soprassalto cadendo
dal letto.
-VATRA!!!!
Mi vuoi
dire che cavolo hai da urlare?!?- Fece il moretto massaggiandosi la
testa e
tentando di riportare il cuore a un battito normale.
-V…Vatra?-
Phoenix
balbettò terrorizzato realizzando immediatamente quello che
stava succedendo:
Vatra era andato a letto con Chris e si era dimenticato di riportarlo a
casa
prima del suo risveglio. No, peggio, Vatra andava REGOLARMENTE a letto
con
Chris e glielo aveva tenuto nascosto per tutto questo tempo conoscendo
la sua
avversione per il ragazzo!!!! Sentì Tuli ruggire dentro di
lui infuriato, ma
prima che questi potesse scatenare la sua ira bruciando vivo quel
maledetto
Vatra lo fermò terrorizzato:
“NON
FARLO!!!” Sentì
gridare nella sua testa; la risposta di Tuli non si fece attendere:
“Ma Phoenix
è arrabbiato e spaventato e io DEVO intervenire!!!! Sono
nato per questo!”
“Ti
prego non
ucciderlo!!!!” Adesso lo spirito della lussuria piangeva,
supplicandolo di
risparmiare Chris; perché tanta pena per uno con cui si era
solo divertito a
giocare?
“Vaty,
lo sai che
prima o poi dovrò sfogare la mia rabbia.”
“E
lo farai!!!! Ma
non ora! Non con Chris!!!!”
Phoenix
intervenne,
nervoso e inquieto come non mai: “Vatra! Che cosa
significa?”
“Significa
che non
voglio che tu lo uccida!”
“Tuli!
Anche tu la
pensi come lui?”
“…”
“Siete
due
personalità subordinate! Dovreste fare quello che IO non ho
il coraggio di
fare!”
“E
forse è proprio
quello che stiamo facendo! Ti prego Phoenix… parla con
lui…” Phoenix si
mordicchiò il labbro inferiore, indeciso, mentre Chris lo
osservava impotente e
ignaro della lotta mentale che stava intraprendendo ma perfettamente
conscio
delle scintille che gli scoppiettavano dalle dita.
“E
sia” si arrese
infine lo spirito del fuoco “Ma solo perché sembra
che per te sia davvero
importante, e per quanto io non vi sopporti non riesco a vedervi
infelici… Mi
avete aiutato così tante volte… Comunque di
sicuro non lo faccio per LUI!!!!” disse
guardandolo sprezzante mentre Vatra sorrideva, grato:
“Grazie…” Sussurrò prima
di scomparire nuovamente e lasciandogli la mente sgombra.
-Ehm…
Ph… Phoenix?-
Chiese cauto Chris, attento a non scatenare l’ira dello
spirito del fuoco.
-Vatra
mi ha detto
che devo parlare con te, e solo in virtù delle sue suppliche
ti ho risparmiato
la vita. Parla dunque prima che me ne penta e cambi idea!-
-Si,
ehm… Grazie…
Allora come avrai capito ho passato la notte con Vatra.-
-Grazie
per la
rivelazione, genio. C’ero arrivato da solo.-
-Si,
e ecco, dunque…
non è la prima volta che succede…-
-Da
quant’è che va
avanti?-
-Cosa?-
-Da
quant’è che va
avanti la vostra… Relazione…- Sputò
l’ultima parola come se fosse inorridito
anche al solo pensiero di una parte di lui che ha una relazione con
qualcuno
che praticamente odia ma Chris decise di passarci sopra e fare finta di
niente.
-Ecco,
più o meno da
dopo la recita… Vatra è venuto da me
e…-
-Da
così tanto
tempo…-
-Si.-
Phoenix
si morse
nuovamente il labbro, pensieroso. Nessuna “storia”
di Vatra era durata più di 3
giorni.
-E…
Lui ti… Insomma
tu lo…-
-Io
lo amo.- Sorrise,
felice di averlo potuto dire finalmente ma un po’ rammaricato
di non averlo detto
a lui quella notte.
Phoenix
rimase senza
fiato e il suo cuore perse un battito. Stupido cuore!!!! Guarda che si
riferiva
a Vatra, mica a te!!!! E poi anche se si stesse confessando a te che
cosa te ne
importa, lo odi no? Ecco bravo. Ricomincia a battere seriamente!
-Tu
lo ami.-
-Si.-
-E
lui ama te?-
-Chiedilo
a lui.-
Phoenix
si ritirò
dentro se stesso e richiamò Vatra:
“Cosa
c’è?”
“Ha
detto che ti
ama.” Lo spirito della lussuria sgranò gli occhi e
arrossì deliziosamente. Era
uno spettacolo insolito e decisamente divertente e Phoenix non
potè fare a meno
di sorridere;
“Tu
lo ami?” Gli
occhi dello spirito si fecero ancora più luminosi e il
rossore sembrò aumentare
ancora un po’. Infine, gli occhi brucianti come due splendide
stelle, allargò
il sorriso già ampio e rispose:
“Si,
lo amo!”
Phoenix
tornò nel
mondo reale e fissò con un po’ più di
tolleranza Chris, che si torceva nervoso
le mani. Non doveva essere poi così male se era riuscito a
far innamorare di sé
lo spirito libero per eccellenza. Sorrise, ancora un po’
stentatamente, e
infine dichiarò: -Anche lui ti ama.-
Al
moretto si
imporporarono le guance mentre gli compariva un sorriso completamente
ebete sul
volto. Com’è che a loro l’amore faceva
quello stupido effetto? A parte
arrossire, cosa che a lui capitava comunque abbastanza spesso, non gli
era mai
successo niente del genere pensando ad Al; o almeno non pensava che gli
si
dipingesse un sorriso talmente idiota sulla faccia…
Cercò di non pensarci
troppo mentre tentava di ragionare. Non era un bene che Vatra fosse
innamorato;
cioè, era un bene per Vatra esserlo, ma non per lui,
perché lui amava Al e se
mai avesse voluto mettersi con lui avrebbe dovuto rinchiudere la
lussuria e
relegarla come parte del suo carattere, decretando la fine
dell’esistenza della
sua seconda personalità. Si tormentò le labbra
così a lungo che alla fine
stillarono delle piccole gocce di sangue dal labbro inferiore, ormai
martoriato
dai piccoli morsi che si era auto inflitto. Chris si
avvicinò sospirando con un
fazzolettino e gli tamponò delicatamente le ferite: -Sei un
disastro…- Soffiò a
pochi centimetri dal suo viso –Come faccio poi a
sbaciucchiarmi con Vaty se tu
rovini così le vostre belle labbra?- Phoenix
arrossì all’idea d lui e Chris che
si baciavano nudi su quel letto. No, rettificando, all’idea
di VATRA e Chris
che si baciavano su quel letto nudi…A proposito…A
ben pensarci ancora non si
erano vestiti! Si allontanò di scatto dall’altro e
abbassò il viso,
mortificato: -Scusa- Soffiò –Ma l’idea
di te e Vatra… E… Insomma… Siamo senza
vestiti!!!!-
-Non
ti preoccupare,
non c’è parte del corpo di Vatra che io non abbia
già visto…- Si avvicinò di nuovo
a lui e allungò nuovamente la mano per fermargli il sangue
che era pian piano
scivolato verso il mento -…O baciato…-
Appoggiò il fazzolettino sul sangue e lo
rimosse, lento, per poi tornare verso le ferite che adesso cominciavano
a far
male e le tamponò con attenzione -…O toccato.-
Concluse con un sorriso, notando
che il sangue finalmente si era fermato.
Phoenix
tremava, un po’
perché era nervoso e si vergognava da morire per le frasi
che Chris aveva
appena detto, un po’ perché per un attimo, un
attimo solo, aveva pensato che
avere quelle mani sulle sue labbra era stato…
Piacevole… Scrollò la testa con
forza e si affrettò a rivestirsi: -Devo tornare a casa.
Saranno preoccupati. Al…-
Si fermò un attimo. Al non era il suo ragazzo.
–Per ora non rinchiuderò Vatra.
Aspetterò di vedere come si sviluppano le cose e ti do il
permesso di
continuare a frequentarlo ma…- E qui lo fissò con
fermezza –Sotto il MIO totale
controllo!-
-In
che senso?-
Chiese il ragazzo quasi spaventato da quella risolutezza.
-Nel
senso che
comincerò a conoscerti un po’ meglio per vedere se
davvero ti meriti la nostra
fiducia… e che controllerò le vostre notti per
impedirvi di fare cose che non
dovreste fare col mio corpo!-
-Ma…-
-Nessun
“ma”. Se lo
ami non ti farà male un giorno o due di
astinenza…-
-ASTINENZA?!?
Ma se
praticamente non abbiamo mai potuto fare niente, perché tu e
lui avete fatto
non so che patto sulla verginità… Solo qualche
coccola, e vuoi togliermi anche
quella?-
-Precisamente.-
Ghignò il più piccolo in modo totalmente malefico
-Phoenix…-
-Allora,
sarà meglio
che vada- Si affrettò lo spirito notando la sana furia
omicida che illuminava
lo sguardo del moro.
-PHOENIX…-
-Ciaooooo!-
Lo
spiritello sparì, salutando con un giocoso gesto della mano
e lasciando dietro
di sé solo un piccolo sbuffo di fumo. Chris rimase
lì vicino a dov’era
scomparso, con una mano a mezz’aria e con una che stringeva
un elastichetto
appartenente sicuramente ad una delle innumerevoli treccine del
rossino, la
bocca spalancata.
-PHOENIIIIIIIIIIIIIX!!!!!!!!!-
|
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Capitolo 13 *** Parte XIII ***
TREDICESIMA
PARTE
Waaaaaah,
scusate il ritardo indecente ma la scuola non mi ha dato tregua...
Perdono! * si inchina *
Per
OnlyAShadow:
XD carciofo in
agrodolce... Non è detto che non te lo ruberò
questo
appellativo!!!! Sono felice che tu abbia gradito le seghe mentali di
Al... Perchè ce ne saranno ancora un po'!!!! XD
Per
Prue786: Mi
dispiace ma per
la dichiarazione di Jhirad dovrai aspettare ancora un po'! * sorride
sadicamente * di sicuro sarà quella che lascerà
più a bocca aperta
^_________________________^
Per
alice_maya:
XD ma certo che
Phoenix è carino e coccoloso!!!! Come puoi farti venire
certi dubbi?
XD Diciamo che a volte ha delle ideuzze un po' cattivelle... Ma
è
adorabile anche per questo no? XD
Per
Felicity89:
o_O pensavo che si era riusciti a capire ormai chi Al sogna ogni
notte... Magari cercherò di farlo capire meglio in questo
capitolo!!!^^ Grazie per i 1000 complimenti ^O^
Per
alby4ever:
NOOOOO TUTTO MA NON BEAUTIFUL!!!!! XD vedi, in realtà la
storia
doveva essere molto più semplice... Ma la cosa, mentre la
scrivevo,
mi è sfuggita di mano (mannaggia ai personaggi che si sono
messi a
fare di testa loro XD) (Ehi! Non dare la colpa a noi! Sei tu che sei
contorta! NdTutti) Scene lemon? Mmmmh, Non so... Sai, non sono molto
brava in questo genere di cose... Infatti ho messo rating
arancione... Chissà magari più in là,
con una side story. Vediamo
come mi procede il lavoro!!!! ^_________________^
Ragazzi/e
grazie per le vostre bellissime recensioni!!! Mi fate sentire molto
più che grandiosa!!!!! Vi adoro tutti!!!!
KiSs
Imoto^^
2
Gennaio- undicesimo giorno di vacanza
Phoenix
si materializzò a casa, ridendo. Che faccia aveva fatto
Chris quando
gli aveva detto dell'astinenza!!!! Dio, non aveva più riso
così da
quando... Da quando... Da quando era umano. Scosse dalla testa questi
pensieri e si affrettò a tornare nella sua stanza; non
voleva che
gli altri scoprissero con CHI Vatra si vedeva ogni notte.
Jhirad
si tormentò un labbro pensieroso. Erano all'undicesimo
giorno. Si
erano dichiarati tutti, dannazione, tutti tranne lui!!! Persino
Phoenix!!!! Perchè, perchè era così
idiota? Va bene, non aveva
ancora deciso cosa fare, in sostanza. Ma DOVEVA fare qualcosa o lo
avrebbe perso! Continuò a torturarsi le labbra mentre
entrava in
cucina. Inaspettatamente, l'oggetto dei suoi pensieri era
lì, seduto
su quel tavolo, le labbra sporche di cioccolata. Dei, perchè
mi
odiate?!?
-B..Buongiorno
Jhirad.- “Maledizione! E adesso perchè sto
balbettando? Controllo
Al, controllo! Speriamo solo di non essere arrossito come un
idiota!”
-Buon...giorno
anche a te Al...- “Ecco mi sono interrotto come un imbecille!
E'
che vedere quelle labbra poggiarsi su quella tazza mi ha fatto venire
certi pensieri... Della serie: PERCHE' NON SONO IO QUELLA
TAZZA?”
I
due rimasero a fissarsi per qualche secondo. Al era decisamente a
disagio. “Perchè perchè
perchè mi fissa così? Accidenti ai
sogni traditori! Già, perchè non bastava sognare
l'uomo del
mistero... Doveva mettersi a sognare anche Jhirad!!!! Che cosa strana
però, appena mi sono messo a sognare Jhirad LUI non
è mai
apparso... In genere anche se sogno qualcos'altro la sua immagine
torna sempre...”
Jhirad
si leccò le labbra, pensieroso. “Perchè
continuava a guardarlo
come se non l'avesse mai visto veramente? Si sentiva come una statua
da esposizione...”
-BUONGIORNO
A TUTTI!!!!!- Trector irruppe nella stanza come un terremoto e i due
sussultarono, sorpresi.
-Nervosetti,
eh? Ho interrotto qualcosa?- Chiese lo spirito della terra
sinceramente perplesso.
-No...
No,no,no,no,no, non hai interrotto proprio niente!!!!! Anzi stavo
giusto per andarmene!!!!- Al si alzò di scatto e
afferrò un
biscotto prima di fiondarsi fuori di casa.
-Ma
Al.. Non hai finito la cioccolata!!!!- Gridò Jhirad. Sapeva
che era
una susa stupida per trattenerlo ma non era riuscito a fermarsi...
Voleva che restasse. Voleva avere i suoi occhi incatenati con i
propri ancora per un po'...
Al
si girò e lo guardò dritto negli occhi. Jhirad
tremò.
-Finiscila
tu.- Gli disse prima di sorridere leggermente imbarazzato e correndo
via. Jhirad rimase impietrito per un attimo... Un bacio indiretto!!!
Se avesse posato le sue labbra su quella tazza, finendo la
cioccolata...! Si girò di scatto e afferrò la
tazza con entrambe le
mani prima di bere avidamente la cioccolata. Trector lo
fissò,
confuso:
-Non
sapevo ti piacesse tanto la cioccolata...-
-Hai
ragione. Ma questa era diversa.-
-In
che senso “diversa”?-
-Questa
cioccolata aveva il sapore più buono del mondo.- Ed era
vero.
Mischiato al sapore del cacao, aveva sentito distintamente un sapore
ancora più dolce... Sorrise leggermente accarezzandosi le
labbra
distrattamente mentre Trector continuava a fissarlo perplesso.
Alan
corse a perdifiato fino a casa di Chris. Doveva ASSOLUTAMENTE
raccontargli tutto!!!!
-CHRIS!!!!-
gridò arrivato sotto la sua finestra; Chris si
affacciò, ancora un
po' intontito. -AL!!!! CHE CAVOLO GRIDI?!?-
-CHRIS
TI PREGO SCENDI DEVO PARLARTI!!!!-
-SUONARE
IL CAMPANELLO NO?- Chiese ridendo leggermente il padrone di casa. Che
cosa aveva sconvolto Al a tal punto? Si cambiò velocemente e
scese
di corsa le scale. Alan lo aspettava nel giardino sul retro.
-Chris!!!!
Sono successe un milione di cose...-
-Davvero?-
-No!!!
Solo due! Anzi tre, ma questo non ha importanza!!!-
-Al,
calmati e dimmi tutto dall'inizio....-
-Vabbè
partiamo dalla meno importante: Phoen si è dichiarato e mi
ha
regalato una fenice...- Chris sobbalzò irritato. La meno
importante?!
-Sappi
Al che per me questo fatto ha avuto conseguenze importantissime..-
Al
si interruppe, interdetto.
-Come?-
-Ti
spiego dopo.-
-Va
bene... La seconda è che ho visto Jhirad praticamente nudo
mentre
usciva per fare la doccia...-
Chris
rise.
-E
dov'è il problema?-
-Infatti
non è QUESTO il problema! Il problema è che poi
l'ho sognato per
TUTTA la notte!!!!-
Chris
sgranò gli occhi e sorrise furbescamente.
-Quindi
il tizio che ti piace è...-
-MA
NEANCHE PER IDEA!!!!- Gridò Al scandalizzato; -No,
ASSOLUTAMENTE
no!!!! Jhirad è esattamente IL CONTRARIO di quello che mi
piace di
una persona!!!! E' egocentrico, egoista, pensa solo a se stesso e
poi...-
-...E
poi sei cotto!!!- Continuò Chris ridendo come un pazzo.
-Ti
ho detto che non mi piace!!!!- Gridò Al confuso e
imbarazzato:
-Insomma è vero è bello... ma non ha nessuna
altra qualità a parte
questo!!!! Io voglio un ragazzo gentile, premuroso, che mi ricopra di
attenzioni...-
-Al...
Da quello che sono riuscito a imparare io l'amore non è MAI
razionale... In genere finisce per farti piacere esattamente il
CONTRARIO di quello che vorresti o di quello che è il tuo
ideale...-
Alan
scosse la testa energicamente;
-Non
voglio innamorarmi di lui, Chris. Non è fatto per me, so che
mi farà
solo stare male!!! inoltre a lui... Io non piaccio...-
-E
cosa te lo fa pensare questo?-
-Ultimamente
mi evita sempre! In questi giorni non lo vedo praticamente mai... Ci
incontriamo solo per caso! Come due perfetti sconosciuti...-
-Al,
non perderti d'animo... Sono sicuro che andrà tutto bene. Tu
comportati come al solito...- Alan sussultò;
-Non
ho mica detto che mi piace!!!!- Si riscosse il ragazzo arrossendo
bruscamente.
-Si
che l'hai detto!!!!-
-Invece
no!!!-
-E'
come se l'avessi detto!!!!-
-Uffa
Chris sei cattivo!!!-
-Grazie,
lo so!-
-A
proposito... Cos'è che dovevi dirmi?-
-Cambi
discorso eh?-
-Proprio
così!!!- Sorrise il ragazzo più minuto.
-Ok
allora... Innanzitutto... Devo dirti chi è il mio ragazzo...-
-Oh
Chris!!!! Allora alla fine vi siete messi insieme?-
-Solo
in prova... Siamo in stretta sorveglianza...-
-Aspetta
un attimo... Prima avevi detto che c'entrava la confessione di
Phoen... Cosa c'entra Phoenix col tuo ragazzo?!-
-Alan...
Io mi sono messo con Vatra...-
-VUOL
DIRE CHE TU...!-
-Non
gridare!!!!-
-...Vuol
dire che tu sei il ragazzo da cui Vatra andava sempre?-
Sussurrò
Alan sorpreso.
-Già...-
-Ma
perchè non me l'hai detto?-
-Lui
non voleva...-
-Capisco...
Ma senti la dichiarazione di Phoen... Insomma che importa di chi
è
innamorato Phoen, sono due persone diverse...-
-Importa
invece, perchè se Phoenix trova la sua stella può
benissimo
decidere di inglobare Vatra per sempre!!!!-
-COSA?!?-
-Ma
perchè gridi sempre?!- Si lamentò Chris
massaggiandosi l'orecchio
-Scusa,
difetto congenito.-
-E
non ridere!!!-
-Scusa,
scusa!-
-Va
bene... Comunque adesso Phoenix sa tutto di noi e ha deciso di
tenerci d'occhio... Anche di notte!!!!-
-E
qual'è il problema? Mi pare già un risultato il
fatto che tu non
sia un mucchietto di cenere adesso...-
-Il
problema è che se lui ci controlla di notte noi non
potremo...
Insomma... fare le cose che in genere fanno i fidanzati!!!!-
Al
rise, imbarazzato ma anche enormemente divertito.
-E
così non potrete più fare niente eh?-
-Ti
prego non me lo ricordare...-
-D'accordo,
d'accordo...-
I
due si alzarono da per terra e si spazzarono i pantaloni sporchi
d'erba.
-Sarà
meglio andare dentro. Vuoi un the?-
-Grazie
Chris... Così mi racconti tutto dall'inizio!!!-
-Oh,
anche tu devi raccontarmi un bel po' di cose... per esempio,
nell'ultimo sogno che hai fatto...-
-CHRIS!!!!-
Shanti
sospirò. Ancora nessuna risposta. -Probabilmente non ho
speranze...-
Sussurrò a se stesso nella sua camera. Si sdraiò
nuovamente sul
letto. -Devo preparare il pranzo... ma non ne ho assolutamente
voglia...- Sospirò ancora quando un rumore lo distrasse.
Shanti si
alzò cautamente e si diresse verso la camera che Al divideva
con
Phoenix. Aprì piano la porta e si ritrovò in un
inferno di fuoco,
-NAAAAAAH!!!!-
Tuli gridava al centro del vortice che aveva appena creato mentre
Shanti cadeva all'indietro.
-TULI!!!!-
-Sh...Shanti...
Aiutami...- Sussurrò lo spirito dal centro dell'incendio,
che si
propagava per la stanza.
-CHE
COSA DEVO FARE?-
-Spegni...
Spegni il fuoco...-
-LO
SAI CHE SULLE TUE FIAMME MAGICHE NON HO POTERI! DIMMI COSA TI HA
FATTO ARRABBIARE!-
-NON
LO SO!- Tuli si ripiegò su se stesso mentre un'altra fiamma
veniva
sprigionata dal suo corpo verso il letto.
-Sono
giorni che non mi arrabbio... Ho tutta rabbia repressa dentro di
me...-
-TI
PREGO TULI... DIMMI COSA DEVO FARE O MORIRETE!!!!-
-Portami...
portami da Chris!!!!- Shanti corse verso il centro della stanza
utilizzando una barriera d'acqua, che continuava a evaporare per via
del calore. Ustionandosi una mano afferrò il braccio di Tuli
e ruotò
su se stesso in un vortice d'acqua “PORTACI DA
CHRIS!” Pensò con
tutte le sue forze prima di essere risucchiato nel vortice e svenire.
I
due si ritrovarono nel giardino di Chris. Shanti non accennava a
risvegliarsi mentre Tuli ricominciava a sprigionare fiamme, senza
sapere che fare. A un certo punto li vide. -AL! CHRIS!!!!-
I
due ragazzi si girarono, spaventati a morte. Che cosa stava
succedendo?
-PHOENIX!!!-
Gridò Al, confuso.
-No,
quello non è Phoenix...- Sussurrò Chris -E'
Tuli!!!! Tuli, che cosa
stai facendo?!-
-Non
riesco a fermarmi!!!-
Chris
si avvicinò allo spirito, cosciente di poter essere colpito
da un
momento all'altro dalle fiamme vaganti, che stavano distruggendo il
suo giardino. “Mia nonna mi ammazzerà”
pensò in un attimo di
incredulità.
-Tuli...
Tu non vuoi colpirmi vero?-
-No...
Non voglio! Vatra ti ama.. Per questo sono venuto qui...-
-Tuli,
guardami.-
Lo
spirito alzò la testa e lo fissò, gli occhi
brucianti in quelli di
ghiaccio di Chris.
-Tuli
tu sei una brava persona. Sei solo un po' collerico...- A Tuli
scappò
un risolino. Si stava calmando.
-Ma
puoi controllarti benissimo, me l'hai dimostrato più di una
volta...
E' per questo che sono ancora qui...- Lo spiritello cominciò
a
singhiozzare: -Io non ce la faccio...-
-Si
che ce la fai!!!! Concentrati ti prego!!!-
Tuli
abbassò lo sguardo.
-TULI TI HO DETTO GUARDAMI!!!!-
Lo
spirito rabbioso rialzò lo sguardo. Poi, lentamente, le
fiamme
rientrarono dentro di lui. Ansimò pesantemente.
-TULI!!!!-
Chris corse verso di lui e lo abbracciò, mentre il
più piccolo si
aggrappava a lui come se fosse la sua ultima ancora di salvezza in un
mare in tempesta.
-HO
AVUTO PAURA!!!! Pensavo... pensavo che non ce l'avrei fatta... Che vi
avrei ucciso tutti...-
Chris
cominciò ad accarezzargli i capelli dolcemente, con un ritmo
lento e
rassicurante.
-Va
tutto bene Tuli- Gli sussurrò all'orecchio. -Sei stato
bravissimo,
non è successo niente... Sta calmo adesso, va tutto bene...-
Pian
piano la presa si allentò. Tuli si era addormentato.
Shanti
riprese i sensi dopo un'ora. La pelle sulla mano si stava
rigenerando. Riaprì faticosamente gli occhi, perfettamente
consapevole di non trovarsi sul suo letto. La prima cosa che vide
fu...
-Al...-
Disse debolmente alzando faticosamente un braccio -Al...-
-Shhhhh
Shanti non affaticarti.-
-Dove
sono?-
-In
camera di Chris. Va tutto bene?-
-Si...
perchè Tuli è venuto qui?-
Al
tentennò.
-Non
lo so.-
-Forse
sapeva che c'eri tu...-
-Forse.-
Rispose evasivo il ragazzo evitando lo sguardo dello spirito
dell'acqua.
-Al,
io con te... Non ho speranze vero?-
Alan
sussultò.
-Come?-
-Ti
prego, dimmelo chiaramente. Tu non potrai mai corrispondere i miei
sentimenti vero?-
Il
ragazzo sospirò. Poi annuì.
-Mi
dispiace, Shanti.-
-Non
fa niente. Lo sapevo.- Fece lo spirito sorridendo debolmente;
-L'avevo capito.-
-Che
cosa?-
-Ancora
prima di dichiararmi, io lo sapevo... ma ho voluto dirtelo lo
stesso...- Disse ormai piangendo Shanti; -Lasciami solo. Voglio stare
da solo, almeno... per un po'...-
Al
si alzò, titubante, quando Shanti lo bloccò.
-Come
sta Tuli, insomma Phoenix?-
-Sta
bene. Stanno tutti bene.-
-Bene...-
Lo spirito sospirò poi richiuse gli occhi. Alan se ne
andò piano
dalla stanza, attento a non fare rumore mentre chiudeva la porta.
Trector e Jhirad aspettavano fuori.
-Adesso
ci puoi dire cosa diamine è successo?-
-Niente,
Tuli ha avuto un eccesso d'ira e Chris... Chris l'ha fermato...-
-Chris?
E che c'entra lui?-
Alan
non rispose mentre li portava nella stanza accanto. Accostò
piano la
porta e li lasciò spiare all'interno. Chris accarezava
amorevolmente
il viso di un Tuli addormentato, esausto, con un sorriso lieve
dipinto sul viso.
-Direi
che c'entra tutto.-
-Ma...
ma... Insomma...-
-ve
lo farete raccontare un'altra volta, magari.-
-Va
bene...-
Al
affacciò il viso, richiamando l'attenzione del ragazzo moro.
-Noi
andiamo. Ti lasciamo Phoen e Shanti per un po'. Magari torniamo verso
sera a riprenderceli. Ok?-
Chris
fece un cenno d'assenso col capo, sorridendo, mentre tornava ad
occuparsi del piccolo spirito addormentato. Al richiuse la porta con
un sorriso saputo sul viso.
-Allora
ce ne andiamo a casa?- Trector abbassò il capo, mesto.
-Io
devo andare al club di giardinaggio. Sai com'è...-
-Ho
capito. E tu Jhirad?-
-Cosa?-
Sobbalzò il maggiore dei quattro spiriti.
-Tu
hai da fare?-
-No...-
-Allora
che ne dici di andare a fare una passeggiata, io e te?- Il cuore di
Jhirad sobbalzò. “Calmo, calmo... non
sottintendeva niente con
quel 'io e te...' Forza Jhirad riprenditi!”
Al
si mordicchiò il labbro, nervoso. Forse non avrebbe dovuto
dirlo
così... In quel modo sembrava un appuntamento e a lui NON
PIACEVA
Jhirad... No?
-Se
non ti va...- Cercò di ritrattare
-Ma
certo che mi va! Sicuro che mi va!- Rispose precipitosamente lo
spirito del vento
-Solo...
Dove andiamo?-
Al
sorrise.
-Dovunque
vogliamo.-
-Allora
ho una cosa da farti vedere che scommetto ti piacerà... mio
piccolo
Aladin...-
(scommetto che vi eravate dimenticati del suo pseudonimo, eh? XD
ndI_S91)
Alan
sorrise. Chissà che voleva fare adesso quel pazzoide
megalomane!
|
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Capitolo 14 *** Parte XIV ***
QUATTORDICESIMA
PARTE
ç_________________________ç
scusateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
avevo
promesso che avrei
aggiornato prima ma davvero non mi è possibile... Imploro
perdono *
avanza in ginocchio e a mani giunte *
Per
alby4ever:
Spine? Quali
spine? XD
comunque
va bene che i personaggi hanno cominciato a
fare di
testa loro ma ti prego non mi augurare che le
cose si
complichino ancora di più adesso che tutto si sta
mettendo
a posto!!!!!! ^^” grazie per la comprensione,
cercherò
di aggiornare prima la prossima volta... Tentar non
nuoce!!!!!
(apprezziamo la buona volontà ^O^ )
Per
Felicity89:
Vero che l'ho
reso puccioso nello scorso capitolo? E' un
bravo
spirito il mio Shanti... Vedrò di fargli trovare la sua
stella,
magari in un epilogo ^^
Per
OnlyAShadow:
Sono commossa
ç___________ç hai saltato un
allenamento
per me... E mi hai chiamato suprema!
>//////<
ma non per questo farò fare una brutta fine a
Chris,
non ci sperare troppo XD Sono contenta che
alcune
parti ti abbiano fatto ridere, so che la mia storia
stava
un po' perdendo il lato comico visto che si è
arrivati
al momento “serio”... I tuoi commenti mi
rendono
sempre felice ^^ grazie davvero ^O^
Per
alice_maya: XD
Phoenix è un
po' testardo... Più o meno come Al, non
si
rassegnano facilmente ^_____________^ Per adesso
seghe
mentali se le fanno in due... Ma penso che presto
si
aggiungerà il terzo XD nn ti preoccupare, in questo
racconto
la perplessità regna sovrana... Fan club, non
rassegnarti!!!!!
Per
MikaName:
o_O ma volevi
intasarmi di commenti?! Quasi non mi
prende
un colpo quando vado a vedere le recensioni XD
Scherzi
a parte grazie infinitissime * si inchina * sono
felicissima
che la mia storia ti piaccia tanto... Cercherò
(come
ho detto prima) di fare del mio meglio per gli
aggiornamenti,
ma non assicuro niente ^^”
Che dire
gente, adoro i vostri
commenti... Continuate a mandarmene!!!!!
KiSs
Imoto^^
2 Gennaio,
undicesimo giorno di
vacanza – sera
-Allora
Jhirad dov'è che vuoi
portarmi?- Chiese Al, curioso. Si stavano dirigendo verso la fine
della città, e il sole cominciava a calare anche se non si
poteva
dire che fosse proprio il tramonto. Jhirad sorrise enigmatico, gli
occhi brillanti : -Vedrai.-
Arrivarono
a uno spiazzo di poco
lontano dalla zona abitata. A quel punto Jhirad fischiò tre
volte:
un fischio breve, uno lungo e un altro breve. L'aria si
agitò
tutt'intorno a loro mentre una nuvola si avvicinava;
-Grazie- le
sussurrò lo spirito
mentre si chinava su di essa e afferrava qualcosa che si trovava al
suo interno. Al si sporse per guardare, curiosissimo. -Che
cos'è?-
Chiese affascinato, fissando un tappeto lunghissimo dalle nappe dai
fili dorati e dipinto con colori vivaci. -Questo, caro Al-
Cominciò
Jhirad pregustandosi la reazione -E' uno dei miei tappeti volanti.-
-COSA?!?-
-Hai capito
bene.-
-Tu... Hai
dei tappeti volanti?-
-Certo!
Questo è il mio
preferito. L'ho chiamato Doroteo...-
-...Che
razza di nome...-
-Ma che
vuoi? E' un nome
bellissimo!!!!-
-Certo,
certo- annuì Al
trattenendo una risata.
-Quello che
uso di notte si
chiama Morpheus. Ha il potere di renderti più facile
prendere sonno
e di farti addormentare immediatamente, come dolcemente cullato dalle
onde del mare. Quest'ultima parte grazie a un regalino di Shanti-
Disse lo spirito facendo l'occhiolino.
-E ne hai
altri?-
-Ne ho
altri due. Il primo si
chiama Eros, serve a individuare la persona che ha più
affinità di
coppia con te...-
-Come
quegli stupidi test per
ragazze...-
-Ehi questo
è diverso!!!-
-Mmmmmh si,
se lo dici tu...-
-Comunque
funziona...! Il
secondo invece si chiama Attila, serve per divertirsi... Sai,
è come
un ottovolante...-
-Mi gira
già la testa...-
Jhirad rise;
-Tranquillo,
non ho intenzione
di portartici se non vuoi.-
-Bè
ma... Doroteo invece a cosa
serve?-
-Lui? Te
l'ho detto che è il
mio preferito...-
-Fa la
manicure?- Chiese il
ragazzino con un adorabile ghigno dipinto sul viso.
-No...
Molto, molto meglio!!!-
-Cioè?-
-Doroteo ti
porta... Nel mondo
dei sogni...!-
-Ma non
avevi detto che era
Morpheus che...-
-Oh, ma io
non ho parlato di
dormire...- Jhirad si sporse improvvisamente su di lui e lo
afferrò
trascinandolo con sè mentre si gettava sul tappeto, che si
era
srotolato prontamente a mezz'aria. Immediatamente il mondo
vorticò e
si distorse, mentre i due si ritrovavano a galleggiare in una nebbia
colorata e una melodia si diffondeva nell'aria come se venisse dalla
nebbia stessa. Dopo appena un minuto il mondo si fermò. La
nebbia si
dissolse e la musica cessò improvvisamente così
come era
cominciata. Al aprì gli occhi che aveva serrato per la
sorpresa,
frastornato, e quello che vide lo lasciò senza fiato. Si
trovavano
nella sua terra del cuore, il Giappone, ma non un Giappone moderno:
era il Giappone dell'era edo, tra samurai e principesse dal kimono
variopinto, obi* semitrasparenti fasciati strettissimi sulla vita
sottile delle loro proprietarie, pettinini a forma di fiore sulle
pettinature delle geishe, ronin... Era... Era come un SOGNO.
-Ma come...-
-Shhhhh,
non dire niente. Se ti
dicessi come svanirebbe la magia.- Jhirad fissò i propri
occhi in
quelli di Al e sorrise impunemente;
-Allora,
non è straordinario?-
Al sorrise,
gli occhi luminosi e
le guance deliziosamente arrossate mentre cercava di fissare nella
sua mente quanti più particolari possibili. Si
girò verso Jhirad,
un sorriso dolcissimo gli solcava il volto mentre si sporgeva verso
di lui per abbracciarlo brevemente, colto dall'entusiasmo:
-SI!!!!
Grazie...-
-M...Ma
figurati!!!!- Esclamò
lo spirito del vento mentre tremava interiormente e lottava
disperatamente per non arrossire. Restarono in quel luogo magico per
tante, tantissime ore, e girarono per le strade volando ora lentamente,
ora accelerando per far volare tutt'intorno a loro i
fiori di ciliegio. Ma, come tutte le cose belle, anche quella
“passeggiata” doveva avere un termine.
-Mi sa che
dobbiamo tornare a
casa.- Sospirò Alan poco convinto.
-Già-
rispose Jhirad -Ma è
stato grandioso vero?-
-Assolutamente
si!!!-
Riattraversarono
la nebbiolina e
si ritrovarono nello spiazzo da dove erano partiti. Nel
“mondo
reale” erano trascorsi solo dieci minuti; il sole stava
davvero
tramontando ormai. Jhirad fece per scendere quando Alan lo
bloccò,
trattenendolo per un braccio:
-Aspetta!!!
Vorrei... volare un
altro po' se non ti dispiace...-
-Certo!- Si
riaccomodò vicino
al ragazzo, che guardava il tramonto rapito. “Dai Jhirad che
cosa
diavolo aspetti! E' questo il momento magico che aspettavi!!!! Girati
verso di lui, digli che ti piace e bacialo, per la miseria!!! Avete
passato una giornata grandiosa no? Vi siete divertiti giusto? E
adesso state vedendo un tramonto svolazzando su di un tappeto
magico!!! Si può sapere perchè non riesci a
cogliere neanche un
momento romantico come questo? Che cosa ti prende,
SBLOCCATI!!!!”
Lo spirio del vento si voltò verso di lui, le guance
leggermente
arrossate. Alan si sentì osservato, quindi si
girò anche lui a
guardare quello spirito così bello quando a un certo punto...
-ETCIU'!!!-
-Mamma mia
Jhirad deve starti
per venire il raffreddore!!!! Forse è meglio tornare a casa
immediatamente...-
-MA...-
-Niente
“ma”, ci manca solo
che ti ammali anche tu! Forza metti via Doroteo e filiamo a casa di
corsa, così ti prendi un bel the e ti metti al calduccio
sotto le
coperte...-
-Al...-
Jhirad lo guardò un po'
ferito, gli occhi da cucciolo bastonato. Sobbalzo al cuore.
-Si,
dobbiamo PROPRIO andare...
Tutto questo sta facendo sentire male anche me!!!!- Disse il ragazzo
arrossendo all'improvviso. Perchè cavolo il suo cuore si
ribellava
alla sua volontà ogni volta che si trattava di quel pazzo
megalomane?!?
Subito Alan
cercò di saltare
giù dal tappeto ma erano troppo in alto. Finalmente Jhirad
li
riportò a terra e, mentre si apprestava a richiamare la
nuvola, Al
cominciò già ad avviarsi verso casa, i capelli
svolazzanti e quasi
correndo, le guance in fiamme, una mano poggiata sul petto che
cercava di calmare il maledetto battito impazzito del suo cuore.
-TULI!!!!
Ti sei svegliato come
stai?- Chris quasi gridò di sollievo mentre il piccolo
spirito
riapriva lentamente gli occhi, lo sguardo spaesato.
-Ma...-
Chris
sorrise dolcemente.
-Phoenix.- Gli passò leggero una mano sulla testa mentre il
più
piccolo tentava di realizzare che cavolo era successo. -Come stai?-
-Io...
Bene... Cosa... DOVE
DIAMINE SONO?-
-A casa
mia.-
-E
perchè?-
-Ma come
piccoletto... Se ci sei
venuto tu sputando fiamme ovunque e distruggendomi il giardino!!! A
proposito qualcuno dovrà sistemarmelo o prima di domani
sarò
morto!-
-Ci sono
venuto io... Non
capisco...-
-Si, Tuli
è andato un po' in
escandescenza... Ma non ti preoccupare non hai fatto del male a
nessuno.-
-TULI!!!-
Sgranò gli occhi
Phoenix, ricordando all'improvviso. Stava discutendo con Vatra su
QUANTA privacy poteva concedere ai suoi appuntamenti con Chris quando
una profonda rabbia l'aveva scosso da dentro, travolgendolo
improvvisamente. Ricordava anche quell'attimo di lucidità,
quando
Tuli aveva chiesto a Shanti di portarlo da Chris... Phoenix
incrociò
le braccia sul petto, imbronciato. Perchè non era rimasto Al
con
lui?
-Cos'è,
ti sei offeso perchè a
salvarti non è stato il principe azzurro che avevi
immaginato?-
-Si.-
Rispose sinceramente lo
spiritello. Che senso aveva mentire? Chris sembrava sempre sapere
tutto. Soprattutto quando si trattava di lui... E anche di Tuli a
quanto pare. Ma soprattutto quando si trattava di Vatra.
Sentì una
piccola fitta di gelosia a quel pensiero. Accidenti perchè
la sua
seconda personalità non aveva alcun problema in amore mentre
per lui
invece era tutto così complicato?
Chris rise
leggermente alla sua
affermazione.
-Bè,
spiacente. Ti farai
salvare da lui la prossima volta.- Gli disse scompigliandogli i
capelli.
-Speriamo
che non ci sia una
prossima volta!-
-Allora in
questo caso sarò
sempre e solo io il tuo salvatore!!! Quindi magari stasera puoi
lasciare me e Vatra da soli...-
-Assolutamente
no.-
-Ti
preeeeeeeeego!!!!! Dopotutto
vi ho salvato la vita no? Vatra vorrà sicuramente
ricompensarmi per
questo!!!! Non impedirglielo ti scongiuro!!!!-
-...Ci hai
salvati solo perchè
condividiamo il corpo con Vatra?- Chiese serio serio lo spirito del
fuoco.
Chris
sollevò un sopracciglio
perplesso a quella domanda;
-Che
domande! No...!-
-Davvero?-
Phoenix lo squadrò
con sospetto, e a Chris venne di nuovo da ridere. Quando faceva il
broncetto era davvero adorabile...
-E' ovvio
che ero molto
preoccupato per Vatra, perchè è la persona che
amo. Però sono
anche molto affezionato a te e a Tuli.-
-Come?!-
Era convinto che il suo
odio fosse reciproco...
-Ma si,
anche in questo
momento... Penso che sei davvero molto carino a farmi tutte queste
domande. A volte hai dei lati così teneri...-
Phoenix
arrossì.
-Stacca la
tua lingua dalle mie
scarpe, leccapiedi che non sei altro!!! Non ti lascerò la
serata
libera con Vaty solo per queste quattro lusinghe!!!-
-Come sei
sospettoso!!!! Io dico
sul serio!!!!- Disse ridendo il ragazzo più grande, una mano
a
scompigliargli nuovamente i capelli.
-Mah... Se
lo dici tu...-
-Eddai,
credimi!!!! Tu, Vatra e
Tuli (ma soprattutto Vatra, eh!) siete delle persone fantastiche!
Anche se molto diverse vi completate perfettamente, dove non
c'è uno
arriva l'altro e così via... Siete davvero grandiosi. E
comunque non
potrei amare Vatra senza apprezzare anche le sue altre due
personalità, perchè siete come altre parti di
lui. Vi influenzate
troppo a vicenda per credere che le vostre scelte siano decisamente
opposte... Immagino che neanche lui starebbe con me se io non vi
accettassi per come siete, ovvero 3 in 1!!!! In effetti è
come se
stessi con tutti e tre...-
-AH, QUESTO
PUOI
SCORDARTELO!!!!- Saltò su Phoenix arrossendo furiosamente e
con la
voce leggermente stridula.
-Ok, ok...
Non reagire così, mi
hai quasi fatto prendere un colpo!!!!-
-Accidenti,
non ti è venuto?-
Ghignò il più piccolo fingendosi dispiaciuto.
-Magari ti
riuscirà meglio la
prossima volta, piccolo killer che non sei altro! Comunque quello che
tentavo di dire è che amo Vatra, però mi piacete
molto anche tu e
Tuli, intendo come persone...-
-Ok, ho
capito.- Il silenzio si
propagò per la stanza quando Chris fece per alzarsi. Magari
Phoenix
voleva riposare un altro po'...
-Chris.-
Il ragazzo
si girò stupito
verso di lui.
-Si?-
-Magari
solo per stanotte...-
Mormorò dal letto il più piccolo, in imbarazzo.
-Cosa?-
Chiese l'altro
sinceramente perplesso.
-Tu e
Vatra... Potete stare soli
stanotte.-
-EH?!
DAVVERO?!? PHOENIX TI
ADORO SEI IL MIGLIORE!!!!-
-Si, va
bene, va bene...Ma solo
per questa notte!!!!-
Chris
sorrise, radioso. Phoenix
si sentì arrossire nuovamente. E che cavolo! Cos'era, un
semaforo?
-Grazie,
Phoen...-
-Figurati...-
Mormorò lo
spiritello mentre si riadagiava sotto le coperte. Mentre Chris
chiudeva la porta però gli venne in mente un particolare.
-EHI TU,
MALEDETTO CARCIOFO IN
AGRODLCE**, CHI TI HA DATO IL PERMESSO DI CHIAMARMI
'PHOEN'?!?”
Chris rise
mentre si dirigeva in
cucina. Certo che quel ragazzino era davvero interessante!!!
-----------------------------------------------------------------------------------------
*specie di
cintura che serve a
legare il kimono, è una fascia lunghissima a banda larga, va
stretta
molto.
**appellativo
gentilmente
offerto da OnlyAShadow in una sua precedente recensione XD
|
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Capitolo 15 *** Parte XV ***
QUINDICESIMA
PARTE
Eccomi qui
^O^
Che dire,
non mi pare di avervi
fatto penare troppo stavolta vero? O è la mia immaginazione
a dirmi
che ho aggiornato un po' prima? No perchè conoscendomi
potrebbe
anche essere ^^''
Per
alice_maya: Felice
che tu abbia gradito quella scena^^ devo ammettere che mentre la
scrivevo non ho potuto fare a meno di ridere anch'io... Insomma
è il
momento topico, tutti aspettano la tua mossa e... ETCIU'!!!! XD penso
che se mai mi succedesse una cosa del genere mi cappotterei dalle
risate...! XDXDXD Fan club non uccidermi ti prego!!!! Faccio del mio
meglio! ç_ç sono ancora giovane, non posso morire
prima di aver
scritto un'altra fanfic (che mi è venuta in mente mentre
dormivo...
ma prima finisco questa e poi semmai ne inizio un'altra, non
riuscirei mai a mandarne avanti due contemporaneamente!!!!)
Per
Isuzu:
waaaaaaaaaaaaaaaaaaaa che bello una fan di Chris&Phoenix!!!! Le
storie cominciano a concludersi, piano piano... Sarebbe anche ora,
quando l'avevo iniziata non mi sarei mai immaginata che sarebbe
venuta fuori così lunga!!!! Non ho mai scritto tanto in vita
mia!!!!! Si vede che questi 4 elementi alla fine hanno conquistato
anche me....!
Per
alby4ever: No, sul
death note no ç_ç ribadisco, sono ancora giovane
per morire...
Leggerò sicuramente la tua storia ^^ ma mi sa che non si
formerà
la coppia Al/Phoen, anche se inizialmente ci avevo pensato... Solo
che sono tutti e due così uke che non sarebbe stata
possibile una
storia del genere XD e poi io amo Jhirad... E' venuto fuori troppo
fantastico!!!! XD (l'autrice è di parte!!!!
ndPhoen,Trec&Shanti)
(Ma nooooooooo ndJhirad)
(A
CUCCIA!!!! ndMe)
Per
MikaName: Uellà,
quante domande... Allora per soffrire dovrai soffrire... Ma non per
molto, non ti preoccupare XD Chris e Phoenix si stanno definendo e
per Shanti e Trector vedrai alla fine!!!! Wow, che rispostone... non
potevo essere più generica di così!!!! XD
Grazie a
tutti quelli che
leggono e amano la mia fanfic!!!!! Vi adoro!!!!
KiSs
Imoto^^
7 Gennaio
– ultimo giorno di
vacanza
Jhirad si
rigirò sconsolato tra
le lenzuola. Da quel giorno, neanche un misero passo avanti!!!!!
Anzi, sembrava che fossero tornati indietro!!!! Al era distante, se
poteva lo evitava e quando non poteva si comportava in maniera
strana...
Shanti
irruppe nella stanza
andando a schiaffeggiare “amorevolmente” il
fratello maggiore:
-Jhirad ti
prego reagisci!!!!
Non so se ti rendi conto ma oggi è l'ULTIMO giorno che hai a
disposizione!!!!-
-Non
è vero...- Biascicò lo
spirito del vento massaggiandosi le guance indolenzite.
-...Si che
è vero!-
-No, ho
tempo fino a domani alle
8!!!! Finchè non rientriamo a scuola è da
considerarsi ancora
vacanza!!!!-
-E'
comunque l'ultimo giorno,
Jhirad!!!!-
-Ma tu
perchè mi incoraggi? Non
dovresti stare in angolo a gufare per la mia sconfitta?-
-...Io ho
rinunciato.-
Jhirad
alzò la testa di scatto,
incredulo.
-Tu hai
cosa..?!?-
-Rinunciato,
scemotto,
rinunciato!!!!-
-Ma..
Perchè?-
-Perchè
io non gli piaccio.
Ovvio no?-
-Come fai a
saperlo?-
-Andiamo
non si deve mica essere
Einstein per notarlo!!!! Insomma non mi considera niente di
più che
un buon amico... Inoltre ho capito chi gli piace...- Disse sollevando
le sopracciglia.
-Oh NO!!!!
Al ha già qualcuno
che gli piace?!? Chi è? Devi assolutamente dirmelo!!!!!-
Shanti si
dette uno schiaffo in
fronte e sospirò, rassegnato. Certo che quello era proprio
tardo!!!!
-Non ci
penso nemmeno!!!! Se lo
vuoi sapere scoprilo da solo!-
-Ma...-
-Niente
“ma”!-
Jhirad
incrociò le braccia al
petto, imbronciato. Cattivo!!!! Lui al suo posto glielo avrebbe
detto!!!!
-Perchè
sei un idiota, Jhirad.-
-Non
leggermi nella testa senza
il mio permesso!!!!-
Shanti
rise, poi si alzò dal
letto e cominciò ad uscire dalla stanza, lasciando Jhirad
solo e
irritato.
-Ti
consiglio davvero di
dichiararti al più presto fratellone... - Disse chiudendo la
porta
mentre il suddetto “fratellone” gli lanciava un
cuscino, che si
abbattè ferocemente sull'uscio chiuso.
-Maledetta
vipera acquatica!!!!-
Nel
frattempo Alan aveva
chiamato Trector in giardino. Phoenix era appena corso fuori gridando
confusamente di una cosa “assolutamente indecente!”
che Chris
avrebbe fatto a Vatra... Povero Chris, chissà cosa gli
sarebbe
toccato!!!! Anche Vatra però era stato un pochino maligno a
raccontarlo a Phoen, sapendo che si sarebbe infuriato...
Trector
uscì, l'umore sotto le
scarpe. Sentiva di sapere quello che stava per dirgli Al, era palese
che non aveva più speranze ormai.
-Trector,
io.. Bè mi dispiace
ma proprio non posso corrispondere il tuo amore... Vedi io, questa
persona che mi piace, ecco.. Penso di averla trovata...-
-...-
-...Trec?-
-Si, scusa
Al solo che...- Lo
spirito della terra tacque, sopraffatto dalla delusione. Che cosa
poteva dirgli?
-Scusa, io,
ecco... Ci ho voluto
provare lo stesso.-
Al sorrise,
un po' triste. Non
voleva farlo soffrire ma non poteva mentire a se stesso. A lui
piaceva Jhirad. Aveva cercato di negarlo in tutti i modi ma era stato
impossibile non riuscire a distinguere il cambiamento nella frequenza
del battito cardiaco, gli sguardi, i rossori, le sensazioni... La
gioia quando gli stava accanto, il dolore quando si rendeva conto che
non sarebbe mai, mai riuscito a dirglielo.
-Trector,
mi dispiace...-
-Va bene
così.- Il più piccolo
sospirò e tentò un sorriso sghembo:
-Va bene
così.-
Al lo
abbracciò di slancio e
Trector si aggrappò a lui disperatamente. Stettero
così per qualche
minuto, poi, lentamente, si staccarono.
-Vado...
Vado a vedere se la
piccola Gioco* ha mangiato...-
-Si...-
Intanto
Phoenix era arrivato da
Chris. Il ragazzo gli aprì la porta e, appena visto chi era,
sorrise. Phoenix arrossì. Era un bellissimo sorriso. Il
piccolo
spirito scosse energicamente la testa all' ultimo pensiero formulato
ed entrò come una furia in casa.
-Ti ho
concesso una notte.-
-Si, e te
ne sono eternamente
grato. E' stata una delle notti più belle della mia vita...-
Fece
Chris sognante.
-Cos...!
Come ti sei permesso di
fare quelle cose al MIO corpo!!!!-
-Guarda che
“quelle cose” al
tuo corpo sono piaciute, e pure tanto!- Rispose malizioso il ragazzo.
-Ma..
ma...- arrossì il più
piccolo. -E' stato... Assolutamente...-
-Grandioso?-
suggerì il più
grande. Phoneix lo fulminò con un'occhiata assassina.
-...Inappropriato.-
-Vi avevo
appena salvato la
vita!-
-Questo non
giusctifica...-
-Andiamo,
non dirmi che non
avevi mai visto i
dadi
dell'amore!!!!-
-Ah, hanno
pure un nome quei...
Cosi...-
-Suvvia,
abbiamo mantenuto il
patto... Nessuna verginità violata... Qual è
dunque il problema?-
-Il
problema è che tu riempi la
testa di Vatra con idee malsane!!!! Cosa sono tutte questi giochini
con... Con le manette o... O negli armadi...-
-Sono
giochini divertenti... E
comunque mi pare che la testa di Vatra sia già piena di cose
malsane
di suo.-
-Appunto!!!
Senza che ce le
aggiungi tu!!!-
-Che
c'è Phoenix, sei geloso?-
-Ma... MA
NON FARMI RIDERE!!!!
E' solo perchè tengo al mio corpo!!!-
-Va bene,
se lo dici tu...-
-Certo che
lo dico io!!!!-
-A
proposito perchè sei
venuto?-
-Perchè...
Per dirti
questo!!!!-
-Solo per
questo?- Disse il
ragazzo sollevando un sopracciglio. -Speravo fossi venuto a
trovarmi...-
-Ammettilo
che sei tu che vuoi
che resti!-
-Tu vuoi
restare?-
-I..Io...-
Il sorriso
di Chris si fece
ancora più largo mentre Phoenix si zittiva, arrossendo.
-Posso
montarmi la testa e
sperare che provi anche solo un qualcosina di minuscolo per me?-
-Non te la
montare troppo!!!-
-Questo
significa che un po'
posso montarmela...-
-...NO!!!-
-Ve bene,
come vuoi... Allora,
vuoi restare per un po' oppure vuoi andare a casa?-
-Magari...
Solo per un po'...-
Disse lo spiritello arrossendo leggermente. Il sorriso di Chris si
allargò ancora di più. Gli piaceva. Gli piaceva
TUTTO. L'aveva già
detto a Vatra. Non voleva solo una parte, o i due terzi. Lo voleva
tutto. Perchè lo amava.
*E' il nome
della fenice che
Phoen ha regalato ad Al.
|
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Capitolo 16 *** Parte XVI ***
SEDICESIMA PARTE
A
proposito, lo scorso capitolo
avevo scritto “Parte XVI”... scusate mi sono
sbagliata è QUESTA la parte XVI !!!!!!!!!!
Perdonate
il ritardo
indecente... Ma l'importante è aggiornare no? ^^''
*chiede
perdono in ginocchio *
Per
alby4ever:
Jhirad si darà
una mossa... Quando? Il prima possibile, perchè persino io
comincio
a pensare che sta diventando TROPPO tardo XD Non ti preoccupare di
criticare, lo sai che se sono volte al miglioramento le critiche sono
sempre ben accette!!!! Grazie per il tuo continuo sostegno!!!!!
Per
MikaName:
eeeeeeeeeh, non
immagini neanche quante cose si possono fare negli armadi... XD
ovviamente scherzo, non so se sono cose fattibili... ma se vedi sui
dadi dell'amore c'è VERAMENTE quest'opzione così
ho pensato bene di
citarla XD (tanto per essere chiari, non li ho mai usati... Me li
hanno regalati per scherzo quando ho fatto 18 anni XD)
Per
alice_maya:
Hai ragione, la povera Gioco è stata messa da parte...
Dopotutto ci
sono cose di cui è più interessante parlare XD ma
non ti
preoccupare che tanto sta bene ^O^ fanclub alla conquista del
mondo(e di Chris XD) !!!!!!!
Per
Tutti:
Trector e Shanti staranno bene, vedrete... Come ho già detto
avranno
la loro rivalsa verso la fine!!!!
Grazie
a tutti quelli che leggono, ma soprattutto a voi che commentate,
perchè mi date ogni volta di più una ragione per
continuare a
scrivere!!!!! Vi adoro!!!!
KiSs
Imoto^^
8 Gennaio
– L'ultima occasione
C'era
un'atmosfera strana,
sull'autobus, quella mattina. Un silenzio che, associato a quei
cinque, era quasi... Innaturale. Jhirad si mangiucchiava le unghie,
tormentato; Trector si deprimeva, poi sorrideva, poi pensava ad altro
e si deprimeva di nuovo; Shanti passava in rassegna nella sua testa
quanti anni aveva ancora a disposizione per trovare la sua stella;
Phoenix era tra il disperato e il compiaciuto.
*FLASHBACK
*
-Magari...
Solo per un po'...-
Disse lo spiritello arrossendo leggermente. Il sorriso di Chris si
allargò ancora di più. Gli piaceva. Gli piaceva
TUTTO. L'aveva già
detto a Vatra. Non voleva solo una parte, o i due terzi. Lo voleva
tutto. Perchè lo amava.
Per questo
si avvicinò
pericolosamente al suo viso e, prima di rendersene conto, prima di
riuscire a controllarsi, l'aveva baciato castamente sulle labbra.
Phoenix alzò la testa di scatto, rossissimo in viso e sul
volto
un'espressione scioccata.
-Perchè...
mi hai baciato?-
Disse tremando leggermente. Non sapeva se essere disgustato o meno da
quel gesto, visto che quel contatto gli era risultato
così...
Piacevole...
Chris
abbassò un po' la testa,
poi la rialzò, deciso, le mani strette a pugno, la voce
risoluta, le
guance deliziosamente arrossate:
-Perchè...
Tu mi piaci
Phoen...-
-Cosa?!?-
Lo spiritello
strabuzzò gli occhi. No, non era possibile!!!!
-Come
sarebbe a dire? Tu... E
Vatra... Insomma tu... Non posso piacerti IO!!!-
-Perchè
no? Voi tre siete una
sola persona. Se non ci fosse stato Vatra mi saresti piaciuto
comunque. Ma non è possibile che lui non ci sia,
perchè lui è
parte di te. Tuli, Vatra... Sei sempre tu. Vuoi spiegarmi dove sta la
differenza?-
-QUEI DUE
NON SONO IO!!!!-
-Invece si.
E' inutile che
continui a negarlo, sarete anche entità distinte ma loro
sono lati
della tua personalità che fanno di te quello che sei. Non
saresti tu
senza di loro.-
-Io...
Io...-
-Senti, lo
so che sei confuso.
Ti darò del tempo per pensarci ok?-
-Io... Non
so se...-
Chris fece
una faccia triste:
-Pensaci
seriamente Phoen. Ti ha
fatto davvero così schifo?-
*FINE
FLASHBACK *
Phoenix si
tormentò le labbra,
pensieroso. Era uscito di corsa sbattendo la porta, senza
rispondergli e senza mai guardarsi indietro. Aveva paura che, se lo
avesse fatto, avrebbe rivisto quella faccia sofferente. E poi, non
sapeva assolutamente cosa dire...
“ ...'Ti
ha fatto davvero così
schifo?' ...”
Fece un
lamento, passandosi le
mani tra le fitte treccine che gli ricadevano scomposte sul viso.
“Io...Non
lo so...”
Al fissava
Jhirad da almeno
dieci minuti, ma quello non si degnava mai di alzare il viso.
Possibile che si fosse immaginato tutto? Il volo in Giappone, il
tramonto... Davvero Jhirad lo vedeva solo come un amico, l'umano che
l'aveva portato finalmente fuori dalla foresta? Uno che lo ospitava a
casa sua mentre cercava il suo vero amore? Che cosa era lui per
Jhirad? Che cosa pensava di lui lo spirito quando lo guardava con
quegli occhi imperscrutabili? Si sentiva come se dovesse piangere da
un momento all'altro come uno stupido, senza un motivo apparente.
“Alza
lo sguardo, scemo!!!!
Voltati... Voltati... Voglio guardarti negli occhi... Ti prego,
guardami... Guardami!!!!!”
Shanti
notò la scena,
sconsolato. Cominciava ad essere esasperato da quella situazione!!!!
Contattò mentalmente Jhirad, senza farsi notare dagli altri
fratelli.
“Sono
le 7.30 idiota... Quanto
ancora hai intenzione di temporeggiare?”
“Ma...
Io... Non so davvero
cosa fare...”
“Diglielo
e basta,
insomma!!!!”
“Ma
voi siete stati tutti
così... Grandiosi...”
“Ognuno
ha il suo modo di
fare... I tuoi sentimenti non valgono meno solo perchè ti
dichiari
in maniera meno coreografica...”
“Ma
io...”
“Oh,
ma insomma!!!! Ti giuro
che se non ti dichiari tu, lo farò mio ad ogni
costo!!!!”
“Cosa?!?
Ma avevi detto che
rinunciavi!!!”
“Sono
sempre in tempo per
cambiare idea!!!!”
“Sei
sleale!!!!”
“Ovviamente.
Lo sono sempre
stato e non mi farò scrupolo di esserlo anche stavolta, se
non ti
dichiarerai subito!!!!”
Jhirad
chiuse il collegamento
mentale, offeso. Maledetto!!!!! La verità è che
voleva mettergli
fretta per fargli compiere qualche errore!!!!!
Continuarono
così fino a che
non arrivarono alla propria fermata. Shanti prese i fratellini e li
trascinò letteralmente via, biascicando qualcosa a proposito
di una
cosa che dovevano ASSOLUTAMENTE vedere.
“Le
7.50... Il tempo scorre
fratellone...”
Al scese
dall'auto quando un
vecchietto si sporse dal finestrino di una jaguar nera:
-Scusi,
dov'è che si entra per
questa scuola? Non trovo il parcheggio!!!!-
Chiese il
nonnino con un sorriso
a 32 denti.
-Guardi,
è proprio dietro la
scuola...-
-Grazie!!!!!!-
e sgommò via,
entrando prima nel perimetro, poi oltrepassando il cancello e infine
entrando direttamente a scuola con la macchina. Al lo fissò
perplesso. Poteva almeno fare il giro passando per la strada, come
tutti i comuni mortali... Scosse le spalle quando notò che
Jhirad
era ancora sull'autobus.
-Ehi, che
fai, non scendi?-
-Io...
Al... Insomma io...- “Le
7.55... O la va o la spacca!!!!!!”
-AL TU MI
PIACI TANTISSIMO!!!!!!
VOGLIO CHE TU SIA LA MIA STELLA E...!-
In quel
momento le porte
dell'autobus si richiusero e l'autista ripartì, incurante
del povero
Jhirad che spingeva contro le porte tentando di scendere:
-FATEMI
SCENDERE... AL.. AL!!!-
Alan era in
piedi, inebetito,
paralizzato sul posto. Un tenue rossore si diffuse su tutto il volto,
i battiti accelerarono all'impazzata. Jhirad... Lui... Lui aveva
detto che...
“Ottimo
lavoro fratellone”
Pensò Shanti mentre comprava una scatola di cioccolatini al
bar
davanti la scuola per Phoenix e Trector, per farsi perdonare di
averli trascinati in quel modo “assolutamente
barbaro!” a dire di
Phoen... Sorrise, tristemente. E così una stella se n'era
andata...
Alan si
mise a correre dietro
all'autobus, sperando di poter raggiungere almeno il finestrino da
dove si era sporto quello stupido spirito del vento.
-AL!!!!-
-JHIRAD...
ANCHE TU... ANCHE TU
MI PIACI TANTISSIMO!!!!!!-
Jhirad
quasi si strozzò con la
sua stessa saliva.
-DAVVERO?
NON STAI SCHERZANDO?-
-COME
POTREI? CI HO IMPIEGATO
GIORNI A TENTARE DI TOGLIERTI DALLA MIA TESTA MA PROPRIO NON HO
POTUTO! SI VEDE CHE LA TUA STUPIDITA' MI HA CONTAGIATO...-
-AL, TORNA
A CASA!!!! TORNA
SUBITO A CASA CAPITO?-
-MA... E LA
SCUOLA...-
-CHISSENEFREGA
DELLA SCUOLA!
ADESSO TU TORNI A CASA E IO TI RAGGIUNGO IL PRIMA POSSIBILE! VA
BENE?-
Alan
arrossì e sorrise, felice.
-SI'!!!!!-
|
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Capitolo 17 *** Parte XVII ***
DICIASSETTESIMA PARTE
Per
MikaName:
Il vecchietto
strano? Quale vecchietto strano? *fa la gnorri fischiettando e
guardandosi vagamente intorno con aria assente * XD Hai ragione, sono
proprio una bastarda a fermarmi così U.U ma che posso farci,
mi
diverte così tanto lasciarvi sulle spine!!!! ^O^ A
proposito, sempre
lieta di parlare con te di armadi XD
Per
alice_maya:
Wow, le cheerleader!!!! che bello, che bello!!!! Mi raccomando,
aggiornami sulle uniformi così me ne procuro una anch'io ^O^
Per
alby4ever:
Anche tu con questo vecchietto?! Vi giuro che non so ASSOLUTAMENTE di
cosa state parlando... ^__________________^
Cosa
dovrei fargli fare a quei due? Bè, qualcosa... Poi vedrai! XD
Per
Felicity89:
Uff, sempre a chiedere degli altri... Prima o poi qualcosa
accadrà,
no? ^O^ Comunque non fa niente se non hai commentato gli altri,
l'importante è che io sappia che tu ami la mia storia!!!!
Un
grandissimo abbraccio a chi si appresta a leggere anche questo
capitolo... Non smetterò mai di ripetere che vi ringrazio e
vi
adoro!!!!
KiSs
Imoto^^
Al
si tormentava le mani, ansioso. Era tornato a casa da almeno dieci
minuti ma Jhirad ancora non si vedeva. Che stava facendo quello
scemo? Non vedeva l'ora di vederlo entrare in casa. Allora non
avrebbe aspettato neanche un secondo, gli si sarebbe avvinghiato
addosso e l'avrebbe baciato fino a togliergli il respiro.
Arrossì ai
suoi stessi pensieri. Avrebbe voluto averlo lì per poterlo
abbracciare, toccare, baciare... Perchè non si sbrigava? Che
diavolo
stava facendo? Voleva vederlo...
Jhirad
si sistemò la cravatta, pensieroso. Forse stava affrettando
un po'
le cose, ma non voleva aspettare ancora. No, non più...
Certo, gli
dispiaceva che i suoi genitori non sarebbero stati lì ad
assistere,
ma dopotutto non gli importava più di tanto... Lui aveva
trovato la
sua stella.
-Allora
Jhirad ti muovi? Guarda che ti sta aspettando!!!!-
-E
se non volesse?- Chiese avvilito lo spirito del vento.
-...Ti
giuro che se non smetti subito di dire cavolate e non entri
immediatamente in quella casa ti ci trascino io per le orecchie
mentre Phoen ti tira calci e Trector ti schiaffeggia.-
-Ok,
con queste parole confortanti mi hai decisamente convinto...-
-Sempre
lieto di esserti utile.-
Jhirad
prese un lungo sospiro, poi entrò. Al gli sembrava ancora
più
bello. Il ragazzo alzò lo sguardò e
sussultò, preso alla
sprovvista. Jhirad era... Bellissimo. Indossava un completo nero, la
camicia bianca gli fasciava il torace ampio mentre la cravatta
ricadeva morbida sul suo petto. Gli occhi d Al si scurirono. Corse
verso di lui e lo baciò, possessivo. Lo spirito del vento
spalancò
gli occhi, sorpreso, per poi cominciare a rispondere a quel bacio
famelico e improvviso circondandogli la vita con un braccio e
accarezzandogli la nuca con l'altro. Le loro lingue si intrecciavano,
curiose, mentre il respiro si faceva sempre più affannoso e
i corpi
si scontravano tentando di azzerare il minimo spazio che li
separava...
-Ehm,
ehm...-
Al
si staccò dal suo ragazzo, sorpreso. Dalla porta li
fissavano
Shanti, Trector, Chris e un imbarazzatissimo Phoenix. Il più
piccolo
tratteneva anche un po' le lacrime, che minacciavano di scendere. E
così il suo amore se n'era andato... Ma non era proprio
triste, più
che altro era arrabbato; perchè Al non gli aveva detto che
gli
piaceva il maggiore dei suoi fratelli? Come aveva potuto tenerlo
all'oscuro! Alan si avvicinò a lui, carezzandogli
leggermente la
testa.
-Phoenix,
mi dispiace. Mi credi, vero?-
Il
più piccolo annuì.
-Ce
l'hai con me?-
-Un
po'.- Ammise lo spiritello sospirando. Non riusciva ad essere
arrabbiato con Al per più di dieci secondi, era tecnicamente
impossibile!!!!
-Mi
perdoni?-
Phoenix
lo abbracciò di slancio:
-Si...-
-Ehi,
tu, fratellino non fare il furbo! Giù le mani dal mio
ragazzo!-
Phoenix
si staccò, vagamente contrariato. Al rise.
-Ma
come mai siete tutti qui?- Disse guardando interrogativo lo spirito
del vento.
-Semplice-
fece Jhirad -Sono qui per festeggiare il nostro matrimonio!!!!-
Al
strabuzzò gli occhi. Doveva aver capito male.
-Il
nostro cosa?!?-
-Al...-
Jhirad si inginocchiò e rivelò una scatolina blu
con all'interno
due splendidi anellini d'oro. -Al, tu mi piaci da morire. Ti amo...
Da tanto tempo. E sono felicissimo che anche tu ricambi questi miei
sentimenti. Vorrei... Vorrei solo stare con te, per tutta la vita.
Che ne dici?-
Al
guardò stupefatto l'altro. Come poteva dire di no a
quell'espressione da cucciolo bastonato? Sorrise, un sorriso
splendido che si estendeva anche agli occhi, lucenti come stelle.
-Si.
Assolutamente si... Mille, mille volte si!!!!!-
Jhirad
si avventò su di lui e lo baciò di nuovo, mentre
Al cercava di non
piangere come uno stupido. Non era mai stato così felice in
vita
sua...
Osservò
un po' critico gli anelli. Erano bellissimi, ma...
-Ehi
Mister Perfezione, non ti paiono un po' piccoli questi?-
-Assolutamente
no, sono perfetti.- Detto questo, se ne mise uno al mignolo.
-Visto?
Entrano perfettamente...- Ribadì mentre infilava al mignolo
sinistro
di Al l'altro anellino.
-Ma...-
-Devo
ricordarti che siamo spiriti Al?-
Il
ragazzo sorrise.
-No,
non c'è alcun bisogno di ricordarmelo!-
Shanti
si intromise nel discorso. Insomma lui era il cerimoniere, non
potevano ignorarlo così!!!!
-Allora
Al... Dopo che avrò unito i vostri mignoli con questo filo-
Disse
tirando fuori un minuscolo filo bianco -Voi vi scambierete le vostre
promesse di matrimonio... Poi vi rivelerete i vostri veri nomi. Fate
in modo che non possiamo sentirvi, però, sennò
sono guai!!!!-
Aggiunse ghignando. Al arrossì irragionevolmente.
-Infine
io siglerò il vostro contratto, dove apporrete le vostre
firme. Poi
sapremo...-
-Cosa?-
Chiese il ragazzo confuso.
-Se
sei davvero la stella di Jhirad...-
-In
che senso scusa?- Chiese, ora allarmato.
-Bè,
se il nastro diventa rosso significa che sei la sua stella...-
-E
se non lo diventa?-
-Se
rimane bianco significa che si è sbagliato.- Disse
scrollando le
spalle.
-E
in quel caso cosa succederebbe?-
-Il
contratto verrebbe annullato e tu perderesti tutti i ricordi che hai
su di noi. La tua vita ritornerebbe a essere quella che era prima di
conoscerci.-
-Un
momento!- Si intromise Chris -Questo significa che anch'io vi
dimenticherò?-
Shanti
lo guardò sorpreso.
-Bè,
si.-
Chris
fissò Phoenix, che ricambiò lo sguardo, turbato.
-Non
voglio dimenticarti.-
-Chris,
ti prego...- Cercò di fermarlo lo spirito del fuoco,
rossissimo in
volto.
-No,
non fermarmi!!!! Promettimi che, se mai mi dimenticherò di
te, tu mi
verrai a cercare!!!!-
-E
che cosa vuoi che succeda in quel caso? Tu non ti ricorderesti di me
comunque!!!!-
-Ricorderesti
tu per me- gli disse dolcemente -E sono sicuro che mi innamorerei di
te un'altra volta...-
-E
come fai a dirlo? Nessuno sa che cosa accadrà in futuro!!!-
-Io
lo so.- Disse mentre gli accarezzava il viso dolcemente. -Credimi, lo
so.-
-Se
avete finito la scenetta melensa...- Li interruppe Shanti un po'
seccato -Io avrei un matrimonio da mandare avanti!-
-Aspettate
un attimo, non sono affatto pronto!!!!- Esclamò Al, agitato.
-Al?-
-Insomma
si... Jhirad è vestito così bene... Io invece...-
-Per
questo ti ha comprato questo completo- Disse allegramente Trector
lanciandogli uno smoking bianco e una camicia nera -E adesso vatti a
cambiare, muoviti!!!!-
Dopo
circa un quarto d'ora, tutto era pronto. Shanti si pose in mezzo ai
due sposi, tendendo il filo.
-Siamo
qui riuniti, cari fratelli e amico, per unire nel sacro contratto due
anime innamorate. Che la splendente luce delle stelle vi guidi e vi
accompagni nel cammino insidioso che vi apprestate a seguire... A voi
la parola.-
Jhirad
sospirò, poi sorrise fissando negli occhi quello che sarebbe
diventato il suo sposo.
-Io,
Jhirad, spirito dell'elemento che controlla i venti e tutto
ciò che
compete il respiro del mondo, prometto di amare te, Aladin, per tutta
la mia vita, finchè le nostre stelle non si estingueranno.-
Finita
la promessa di rito, Jhirad cominciò con la sua personale
promessa.
-Al, non mi pentirò mai d'averti scelto. Se anche quel filo
non
diventasse rosso, se anche tu ti dimenticherai di me, io non ti
dimenticherò mai, Al. Sei stato il mio primo, unico amore, e
ti
assicuro che se non sei tu la mia stella io non continuerò
più la
mia ricerca, a costo di finire triste e solo sprecando la mia
miserabile vita su una nuvola. Ti amo...-
Ad
Al si appannò la vista. Un velo di lacrime offuscava il suo
sguardo.
Si poteva morire di felicità? Con la voce incrinata
dall'emozione,
cominciò a declamare la sua promessa.
-Io,
Aladin, comune umano e aspirante stella dello spirito dell'elemento
che controlla i venti e tutto ciò che compete il respiro del
mondo,
prometto di amare te, Jhirad, per tutta la mia vita, finchè
le
nostre stelle non si estingueranno.- Il ragazzo prese un lungo
respiro, poi continuò. -Jhirad, io ho sempre sognato
l'amore. La
persona che avrei voluto amare sarebbe stata gentile, forte,
generosa, altruista, piena di considerazione per gli altri, umile...
Ma poi sei arrivato tu. Scapestrato, avventato, megalomane ed
egocentrico, malato di protagonismo e irrispettoso verso il lavoro
altrui. E nonostante questo... Nonostante questo, come un perfetto
imbecille, mi sono innamorato di te e non credo che potrà
mai
esistere una persona che amerò così tanto da
farmi ignorare ciò
che, per una vita, è stato il mio ideale. Ti amo Jhirad...
Abbi
fiducia nel mio amore.-
Shanti
legò i loro mignoli e tenne separate le loro mani facendo in
modo
che il filo rimanesse teso.
-Rivelatevi
i vostri nomi, stelle promesse.-
Jhirad
si avvicinò all'orecchio di Al, che era immobile. Il vero
nome di
Jhirad...
-Il
mio nome... Il mio vero nome... è Julian...-
Al
arrossì. Julian... Non sapeva perchè ma gli
sembrava così... Così
perfetto...
Il
ragazzo si avvicinò all'orecchio dello spirito.
-Il
mio nome... E' Alan...-
I
due guardarono Shanti. Entrambi erano arrossiti. Non sapevano
perchè,
ma quella rivelazione gli aveva stretto il cuore, si sentivano
come... Legati...
-Sicuri
che non vi siete detti delle zozzerie?- Domandò perplesso lo
spirito
osservando i due.
-NO!!!!-
esclamarono gli sposi, trasalendo.
-Se
lo dite voi... Ecco il contratto.- Disse, tirando fuori un'antica
pergamena. -Io, Shanti, detentore dell'elemento purificatore
dell'acqua, dichiaro che i due sposandi si sono rivelati i loro veri
nomi con il filo teso tra i mignoli sinistri. Procedo però
alla
siglazione del contratto.- Detto questo soffiò leggermente
sulla
pergamena, che reagì divenendo azzurra mentre decine di
piccole
righe, simili ad onde, si intrecciavano sulla carta.
-Procedete
alla firma.-
Jhirad
(o meglio, Julian) firmò la carta, passandola poi ad Alan.
Il
ragazzo la firmò, teso. Tutti trattennero il fiato mentre
Alan
chiudeva gli occhi instantaneamente. Una luce divampò dal
contratto,
che si disgregò in mille frammenti posandosi per tutta la
lunghezza
del filo. Al aprì gli occhi.
-E'
rosso...- Sussurrò guardando Julian, al colmo della
felicità.
-Sapevo
che eri tu...-
Il
filo si dissolse, intrecciandosi ai piccoli anelli. Questi si
sciolsero formando un simbolo, simile ad un tatuaggio, sui loro
mignoli sinistri. Era un mare rosso e oro, tra le cui onde nuotava un
piccolo delfino azzurro. Erano sposati.
-Vi
dichiaro stelle predestinate e sposi.Adesso potrete essere
riconosciuti coi vostri veri nomi anche dagli altri, perchè
siete
legati da un vincolo che nessuno può spezzare. Potete
baciarvi!!!!-
Esclamò lo spirito dell'acqua, felice per il buon esito del
matrimonio. Alan e Julian si avventarono l'uno sulle labbra
dell'altro, al colmo della felicità. Tutti applaudirono e si
congratularono con i due, che si separarono a fatica.
-Appena
supererai gli esami, partiremo per la luna di miele...-
-Si...-
-Ehi
piccioncini non dimenticatevi di noi!!!!- Esclamò Chris.
-Già!!!
Dovete lanciare i fiori d'arancio Jhir... Vabbè ti posso
anche
chiamare Julian adesso, no fratellone?-
-Si,
certo Trec...-
-Bè,
che fai ti dimentichi del rito più importante? Tira quei
cavolo di
fiori!!!- esclamò Shanti spazientito.
-Che
fiori?-
-Questi-
Disse Julian porgendogli un mazzetto di fiori d'arancio.
-Questi
fiori diranno chi sarà il prossimo a trovare la sua stella.-
-E...
Chi li lancia?- Chiese Alan temendo di dover fare la parte della
“sposa”. Va bene che di sicuro non era il
più virile tra i due,
ma non gli andava che lo considerassero la “moglie”
di Julian.
Anche lui era un ragazzo, dopotutto, e aveva il suo orgoglio!!!
-Gli
sposi, Alan. Insieme...-
Gli
prese la mano tra le sue, poi si girarono. Insieme afferrarono quel
mazzetto di fiori, che profumava d'agrumi. Poi lo lanciarono. Phoenix
afferrò i fiori, sorpreso e imbarazzato. Chris lo
guardò malizioso.
-Se
non un segno questo...-
-Guarda
che mica devi essere necessariamente tu!!!!-
Passarono
due settimane da quel giorno. Shanti passeggiava indisturbato per il
cortile scolastico, mentre si recava al club di nuoto. Il nuovo
bidello, uno strano nonnino dal sorriso smagliante, gli chiese dove
poteva mettere a posto i palloni da basket. Dopo avergli indicato il
ripostiglio questi cominciò a lanciare i palloni verso
dov'era il
cesto che doveva contenerli, incurante dei ragazzi che tentavano di
passare di lì. (-SPOSTATEVI!!! DEVO FARE CANESTRO!!!-)
Shanti
lo guardò perplesso. Certo che era proprio uno strano
vecchietto. A
un certo punto un ragazzino del primo anno gli tagliò la
strada. Lo
afferrò per il braccio e lo trascinò, con forza
notevole pur
essendo così piccolo, dietro l'angolo dell'edificio in
prossimità
delle piscine.
-E
tu chi diavolo sei?- Chiese irritato lo spirito dell'acqua. Il
ragazzino, completamente rosso in viso, prese un gran sospiro prima
di buttare fuori, tutto d'un fiato:
-Il
mio cognome è Lake!!! Elements, tu mi piaci!!!!-
-Ma
cosa...-
-Ti...
Ti metteresti con me?-
|
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Capitolo 18 *** Parte XVIII ***
DICIOTTESIMA PARTE
Ringraziamento generale, e scusate per il
ritardo --”
spiacente se non posso rispondere a ognuno, come al solito, ma sono
un po' di fretta... E' stata un'impresa trovare un attimo per
aggiornare!!! Abbiate pietà...
Special Thanks To: alice_maya, Felicity89,
alby4ever, e
MikaName, che hanno commentato lo scorso capitolo!!!
Bè, che dire... Divertitevi!!!
Buona letturaaaaaaa!!!!
KiSs
Imoto^^
-E
così quello è Lake?- Chiese
Al osservando il ragazzino che, da dieci giorni a quella parte,
seguiva Shanti come un'ombra. Julian abbracciò il suo sposo
e
appoggiò la testa sulla sua spalla.
-Già.
E non fissarlo così,
potrei essere geloso.-
-Scemo.-
Sorrise Alan,
affondando di più in quell'abbraccio.
-Bè,
è carino.- Aggiunse poi,
guardando con occhio critico quello scricciolo. Lake frequentava il
primo anno, aveva due grandi occhioni azzurri e i capelli biondo
scuro, che gli accarezzavano appena la sommità delle spalle.
Non era
alto, anzi era proprio un tappetto. La sua corporatura minuta lo
faceva sembrare ancora più piccolo.
-La vuoi
piantare di parlare di
lui?- Disse Julian aggrottando appena le sopracciglia. Non capiva
cosa c'era da spiare, era solo un ragazzetto innamorato di suo
fratello. Perchè cavolo Alan doveva interessarsene?
-E dai Ju,
può essere una
grande occasione per Shanti!!! Dove lo trova un altro che possa
innamorarsi di una persona così complicata, cinica e
sarcastica come
lui?-
-Ovunque.-
-Ju...-
-Oh, va
bene, va bene. Ma non
capisco che c'entriamo noi.-
-NOI
possiamo aiutarlo. Per Dio,
è tuo fratello!!! Non vuoi che sia felice?-
-Ma
certo!!!! Solo che penso che
ognuno dovrebbe fare da sé e trovarsela da solo la
felicità, non
aspettare che qualcuno gliela procuri!!!-
-Shanti ti
ha aiutato...-
-Ok, va
bene non farmi il muso!
Indagherò un po' su questo Lake, contento?-
-Si!!!
Grazie!!!-
-Tutto qui?
E il premio?-
-Che
premio?- Fece l'ignaro
Alan, ridacchiando.
-Baciami,
stupido...-
I due si
baciarono dolcemente,
assaporandosi lentamente.
-Ehm, ehm-
Julian si
staccò, seccato.
-Chi
è?-
-Salve-
Esordì il nuovo bidello
-Nonostante siate uno spettacolo alquanto coinvolgente, dovrei
pregarvi di smetterla. E' contro il regolamento scolastico pomiciare
in cortile- disse sorridendo benevolmente.
-NOOOOOOOOOO,
RODOLFO CHE
DICI!!!!!- Urlò Sumire sbucando fuori dal cespuglio in cui
si era
nascosta: -STAVO FACENDO DELLE FOTO GRANDIOSE!!!-
-Sumire
cara, non puoi scrivere
una fanfic su di loro!-
-Invece
posso!!! Sono o non sono
l'infermiera scolastica?-
Un pensiero
attraversò la mente
di tutti: E questo che cavolo c'entra?
-Visto? Non
potete ribattere!!!-
-...Ok
Sumire, andiamo a
scrivere da quella parte...- Fece Rodolfo tirandola via.
-NON
PUOI!!!
MALEDETTOOOOOoooooo...-
-Andati...-
Sospirò Julian.
-Già...-
-Dov'eravamo
rimasti?- Sorrise
malizioso circondando il collo di Alan, pronto a calarsi nuovamente
sulle sue labbra, quando Phoenix irruppe afferrando il suo sposo per
un braccio.
-Scusa
Julian, te lo prendo in
prestito per un po'!-
-Non vedo
l'ora che la scuola
finisca!!!!- Sbottò il ragazzo -Così finalmente
io ed Alan avremo
un po' di pace!!!!-
Phoenix
continuò a trascinare
Al fino a che non si trovarono in una zona piuttosto nascosta del
cortile, poco frequentata dagli altri studenti.
-Alan, io
non so più che
fare!!!!-
-Calmati
Phoen!!! Che cos'hai?-
-Chris!!!
Mi sta facendo
impazzire!!!!-
-Che cosa
è successo?- Chiese
pazientemente il ragazzo accomodandosi sull'erba, incurante dei jeans
nuovi. Il più piccolo lo imitò, piantandosi
deciso a terra.
-Insomma,
prima mi dice che è
innamorato di Vatra. Poi dice che sostanzialmente gli piacciamo
tutti, poi continua confessandomi il suo amore e tormentandomi in
ogni momento! Vatra continua a ripetermi fino alla nausea quanto
è
meraviglioso e tutti i giochini che fanno quando abbasso la guardia e
mi addormento. Tuli, invece, non ne parliamo!!! Da furioso è
diventato un pezzo di pane, è così tranquillo in
questi giorni che
neanche lo riconosco!!! Dice che la sua presenza lo tranquillizza...
Che cosa diavolo succede? Io non capisco... Non MI capisco!!! Prima
lo odio, poi lo accetto malvolentieri, adesso lo considero quasi un
amico... E... E...E poi...-
-Cosa?-
-Non gli ho
ancora risposto.-
-Scusa, non
ti seguo.- rispose
confuso Alan.
-Lui,
bè, lui, mi ha baciato,
ecco.-
-E...?-
-E, mi ha
chiesto se mi aveva
fatto schifo. Ma io non lo so!!! Insomma, in un certo senso posso
anche ammettere che sia stato p..piac...picev...piace...vole. Ma non
significa che mi piace, insomma baciare può essere una bella
cosa
con chiunque, no?-
Alan
sorrise, lo sguardo
compassionevole di chi la sa lunga. Velocemente si avvicinò
all'altro e gli schioccò un leggerissimo bacio a stampo.
Phoenix si
tirò indietro, stupefatto.
-Ma...-
-Allora?
Com'è stato?-
-Bè...
io... non saprei...-
-Provato
niente?-
Phoenix
scosse la testa,
stupito.
-N..No...
Non direi...-
Il ragazzo
si rialzò in piedi,
spazzolandosi energicamente i pantaloni.
-Spero che
tu abbia capito la
differenza.-
Phoenix
rimase seduto, confuso.
Alan l'aveva baciato. Aveva sperato quel bacio per tanto tempo,
eppure adesso che l'aveva ottenuto non provava niente... Solo una
sensazione diversa sulle labbra. Quando l'aveva baciato Chris si era
sentito confuso, e agitato, e un guazzabuglio di pensieri
contrastanti gli avevano stretto il cuore in una morsa togliendogli
il respiro. Era arrossito, ed era scappato per paura che potesse
succedere qualcos'altro. Ma... Cosa? Da chi stava scappando, da
Chris... O da se stesso?
Shanti
sbuffò, infastidito.
Insopportabile moccioso!!!
-Insomma
Lake, potresti
lasciarmi da solo almeno in bagno?!?-
-Non mi hai
ancora risposto!!!-
-Invece
l'ho fatto, e la mia
risposta è NO!!!-
-Perchè
sei così scostante?-
-E tu
perchè sei così
petulante?-
-Sei
cattivo!-
-E tu sei
appiccicoso, esci
immediatamente di qui o ti assesto un calcio così forte che
il tuo
sedere non sarà più lo stesso!!!-
-Ti aspetto
qui fuori!!!!- Si
affrettò a dire il ragazzo mentre lasciava fulmineo il bagno.
-Rompiscatole...-
Sussurrò lo
spirito dell'acqua, stufo. Insomma per quanto tempo aveva deciso di
seguirlo? Gli aveva detto di no almeno un milione di volte, eppure il
ragazzino non demordeva!!! Era più tenace del previsto...
*FLASHBACK *
-Il mio
cognome è Lake!!!
Elements, tu mi piaci!!!!-
-Ma cosa...-
-Ti... Ti
metteresti con me?-
-...Assolutamente
no, è fuori
discussione.-
-Cosa?!?
Pe...Perchè?-
-Ma ti sei
visto? Cosa ci
guadagno a mettermi con te?-
-Ma...
Ma... Dimmi almeno
perchè!!!-
-Ho almeno
tre buoni motivi:
1)non ti conosco. 2)quello che mi piaceva sta con mio fratello e non
voglio altri casini per un po'.-
-E... Il
terzo?-
Shanti lo
squadrò da capo a
piedi.
-Bè,
il terzo è che non sei il
mio tipo.-
Il
ragazzino sgranò gli occhi.
Sembrava sull'orlo delle lacrime. Lo spirito sbuffò.
-Fai il
club di nuoto giusto?
Bè, ti ho visto alcune volte. Stai sempre sulle tue, sei
timido,
insicuro, e non parli mai con nessuno. Questa dichiarazione deve
esserti costata tutto il tuo coraggio, ma mi dispiace dirti che i
tipi come te, che non dicono niente anche se avrebbero qualcosa da
dire, non mi piacciono per niente. A me piacciono gli efebi dal
carattere forte, non gli agnellini spauriti. Inoltre...-
-I..Inoltre?-
-A me
piacciono i mori.-
detto
questo fece per andarsene,
quando si sentì tirare per la maglia.
-Aspetta!!!!
Io... Io posso
cambiare...-
Shanti
sollevò le sopracciglia.
-Non ti
piacerebbe essere amato
per quello che sei senza dover cambiare niente di te? Io vorrei
essere amato così. Sicuramente troverai qualcuno che fa per
te...
Torna a casa, ragazzino.-
-NO!!!
Io... Io non voglio
nessun altro... Ti prego, ripensaci!!!!-
-Ti ho
già detto di NO!!!- Fece
Shanti strattonando la maglia. La presa di quel ragazzetto era
incredibilmente salda.
-Hai detto
che non mi conosci...
Come fai a dire che non ti piaccio?-
-So
abbastanza!!!!-
-Non
è vero!!!!-
-LASCIAMI!!!!-
-NO!!!-
-Oh,
insomma...-
-Vedrai, ti
starò appiccicato
come un francobollo fino a che non sarai totalmente pazzo di me!!!!-
-Qui il
pazzo sei tu!!!-
-Si-
Sorrise innocentemente
l'altro -Sei tu che mi fai quest'effetto...-
Lentamente
Lake lasciò la
presa.
-Ti
prego... Dammi una
possibilità...-
-Vedremo.-
Acconsentì stanco lo
spirito. -Solo se riuscirai a sorprendermi però.-
-In che
senso?-
-Non lo so.
Sta a te
sorprendermi!!!-
*FINE
FLASHBACK *
Da quel
giorno non era più
riuscito a scrollarselo di dosso. Certo, la sua determinazione era
ammirevole, però non era abbastanza. Quando uscì
dal bagno, se lo
trovò di nuovo davanti.
-Ti sono
mancato?-
-Per
niente.-
-Dai, non
essere così!!!
Potremmo andare d'accordo se tu ci mettessi un po' d'impegno...-
-Ma io non
voglio affatto
impegnarmi.-
-Uffaaaaa,
ma perchè?-
-Perchè
sei un ragazzino
frignone, ecco perchè.-
Il
più piccolo gonfiò le
guance, offeso. Sembrava un criceto... Suo malgrado, Shanti sorrise.
-Hai
sorriso!!!-
-Non
è vero- Si ricompose in
fretta l'altro.
-Si,
invece!!! Ti ho visto!!!-
-Vai a fare
un controllo, ci
vedi male!!!-
-E dai,
ammettilo!!!!-
-Pensavo a
quanto sei brutto con
quell'espressione e mi è venuto da ridere, ok?-
-Malvagio!-
-Orgoglioso
di esserlo.-
-Però,
se ti fa ridere... lo
farò più spesso...-
Shanti si
bloccò, poi si voltò
a fissarlo, le sopracciglia aggrottate.
-Perchè?-
-Perchè
cosa?-
-Perchè
devi sempre
acconsentire al volere degli altri? Che cosa ti impedisce di essere
un po' più spontaneo?-
-Io non
acconsentisco al volere
degli altri!-
-Invece si!-
-Bè,
non lo so!!! Mi viene e
basta, ok?-
-Non
è possibile che ti venga e
basta!!! Dimmi perchè!!!-
-Smettila!!!-
-Di fare
cosa?-
-Di
chiedermi perchè mi
trattengo!!!-
-Ma io
voglio saperlo!!!!-
-Basta,
baSTA, BASTA!!!- Lake
sferrò un pugno al muro, il bel viso contratto in una
smorfia.
Quando staccò la mano dalla parete, pezzi di intonaco
volarono a
terra. Una crepa profonda partiva da dove prima c'era stato il pugno
di Lake.
-Oh, no-
Pigolò il ragazzino –
L'ho fatto di nuovo...-
-Fatto
COSA, esattamente...-
Riuscì ad articolare lo spirito dell'acqua, la gola secca.
-Non volevo
che tu vedessi!!! ma
ecco, mi hai fatto arrabbiare e...-
-Che cosa
stai...-
-E' questo
il motivo perchè sto
sempre in disparte!!! Ho sempre avuto questa forza assurda, sin da
piccolo, e senza volere faccio del male alla gente!!! Ho quasi
strozzato mio padre tentando di abbracciarlo... Non volevo avere
problemi, almeno al liceo, per questo non volevo legare con
nessuno!!!! Ma poi sei arrivato tu e... E...-
Shanti
fischiò. Poi sorrise,
compiaciuto.
-Complimenti,
Lake. Hai appena
vinto un'uscita con me...-
-Eh?-
-Mi hai
DECISAMENTE sorpreso...-
Trector
vagava per le serre,
vagamente triste. E così Julian era sposato... Shanti aveva
uno
spasimante... Phoenix stava per mettersi con Chris... Solamente lui
era solo...
-Ciao-
-Oh, ciao
Bianca!- Salutò il
ragazzo sollevando il volto da un cespuglio di rose.
-Stanno per
fiorire, eh...-
-Già...-
-Che
cos'hai?-
Bianca era
la presidentessa del
club di giardinaggio, quella che l'aveva sfidato a far crescere delle
piantine tropicali e che avrebbe dovuto partecipare alla recita come
principe, anche se poi si era sentita male. Trector sorrise a
ripensare a quel periodo. Sembrava un tempo così lontano,
eppure non
erano ancora passati due mesi.
-Niente,
non ti preoccupare.-
-Ehi,
guarda che a me puoi
dirlo... Problemi coi tuoi fratelli?-
-Non
proprio.-
-In che
senso?-
-Bè,
vedi, ognuno di loro sta
trovando l'amore... Mentre io ho paura che rimarrò sempre
solo...-
-Non dire
assurdità! Arriverà
il tuo momento, vedrai.-
-Grazie.-
-Non
c'è di che- Sorrise la
ragazza, contenta d'essere stata almeno un po' d'aiuto.
-E tu
invece?-
-Io cosa?-
-Vento di
primavera in vista?-
La ragazza
stette in silenzio
per un po', poi, sospirando, accarezzò distrattamente il
cespuglio
su cui prima era chinato Trector, sfiorando le gemme.
-...Vedi
queste rose? Adesso
sono solo dei boccioli.-
-Si...-
-Devono
ancora affrontare il
mese di Febbraio per passare l'Inverno. Poi arriverà la
Primavera,
ma Marzo e Aprile saranno pieni di insidie. Troppa pioggia
sarà
l'annegamento, mentre troppa poca le seccherà. Quando
finalmente
arriveranno a Maggio, dovranno affrontare le ultime insidie, come i
parassiti e le malattie. Solo dopo tutto questo riusciranno
finalmente a sbocciare. E quando questo succederà saranno
bellissime, e intoccabili.-
-Wow- disse
Trector, rapito -Ma
cosa significa?-
-Che io
sono come queste rose.
Aspetto il periodo della fioritura, aggrappandomi a qualunque cosa
per non marcire.- Sorrise. -Il mio amore si trova ancora a Febbraio.-
Phoenix
trattenne il respiro,
poi bussò.
-Avanti-
Disse il professore.
-Sc...Scusi...
C'è Waterfall?-
-Si...-
-Po..Potrebbe
uscire un
momento?-
-Waterfall
hai sentito? Fila
fuori e fa presto!-
-Si, prof.-
Chris
uscì di corsa dall'aula e
richiuse (sbattendo) la porta. (Vandalo! NdProfSconosciuto)
-Phoen!!!
Che cosa c'è?-
-Niente,
solo... Devo fare una
prova...-
-Cosa?-
-Chiudi gli
occhi!!!-
-Ma..-
-Ho detto
chiudili!!!-
Chris
eseguì, vagamente
perplesso. Phoenix lo fissò, indeciso. Poi si
alzò sulle punte dei
piedi e gli sfiorò leggermente le labbra con le proprie. Il
suo
cuore accellerò, mentre il suo viso prendeva fuoco. Di nuovo
quelle
strane sensazioni... Voleva forse dire che...
-Ph...
Phoen..- Balbettò Chris,
anche lui arrossito, un sorriso meraviglioso ad illuminargli il
volto.
-Adesso non
farti strane
idee!!!! era solo una... Una controprova ecco!!!-
-E...?-
-E... Devo
ammettere che non mi
fa schifo...-
Chris si
illuminò.
-Allora una
speranza c'è!!!-
-Penso...
di sì...-
-Oh,
Phoen!!!- Il ragazzo
abbracciò di slancio il più piccolo.
-Adesso non
prenderti troppe
confidenze, solo perchè ci siamo baciati...-
-E tu
quello me lo chiami
bacio, Phoen?-
-Come?-
-Quello era
solo l'assaggio di
un bacio... Un vero bacio, da parte mia, non ti lascerebbe ancora
così tranquillo...-
-Ah,
davvero? Hai così fiducia
in te stesso?-
-Sinceramente?
Si...-
-Allora
dimostramelo!!!-
-Agli
ordini!!!-
“Oh,
no! Ci sono cascato...”
pensò lo spiritello prima che i suoi pensieri venissero
annullati.
La lingua di Chris premeva gentile sulle sue labbra, chiedendogli
l'accesso. Phoenix glielo diede, ancora incerto, e poi il nulla. Buio
completo. Nessun'altra sensazione a parte le lingue che si
sfioravano, l'abbraccio possessivo di Chris, le sue mani che ogni
tanto andavano a sfiorargli il viso, la sensazione ruvida della
camicia a cui si era aggrappato, le ginocchia che tremavano mentre il
ragazzo più grande lo spingeva verso la parte e si
appoggiava a lui,
premendo col suo corpo caldo. I due respiravano sempre più a
fatica,
impegnati in quella lotta per il predominio del bacio, mentre le mani
di Chris vagavano per la schiena del più piccolo andandogli
maliziosamente a sfiorare il sedere, senza mai veramente toccarlo e
lasciando solo quella sensazione, quel brivido caldo e ancora
sconosciuto per il piccolo spirito del fuoco. Chris si
staccò a
fatica, spinto solo dal bisogno d'ossigeno.
-Wow.-
-Mh?-
Chiese interrogativo
l'altro, con la mente ancora annebbiata.
-Mi ero
sbagliato. Ti avevo
sottovalutato. Un vero bacio con te ha scombussolato più
me!!!-
-Te l'avevo
detto...-
-Io... Devo
tornare in
classe...-
-Ah, si...-
-Ci...
vediamo più tardi?-
-Si...
Più tardi...-
Il
più grande gli depositò un
ultimo bacio casto sulle labbra, poi si dileguò sparendo
dietro la
porta.
Phoenix
provò a staccarsi dal
muro ma le gambe gli tremavano ancora. Non riusciva a muoversi. Che
cavolo gli stava succedendo?
|
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Capitolo 19 *** Parte XIX ***
DICIANNOVESIMA PARTE
Per
alice_maya:
XD viva le
cheerleader!!!! sono felicissima che ti piaccia il modo di fare di
Shanti... Anche a me sinceramente fa morire dal ridere questo suo
carattere cinico, secondo me lo rende più carino ^O^ Eh, il piccolo
Phoen... Ricorda che è uno spirito del fuoco, dopotutto... XD
Per
Isuzu: Sono
contentissima che
ti piaccia Lake!!!!! Sai, inizialmente ero dubbiosa se inserire o
meno un altro personaggio equivoco (forza sospetta, non credi? XD) ma
non ho potuto farne a meno!!!! L'idea mi stuzzicava veramente
troppo, quindi non ho potuto accantonarla!!!! Lake era troppo carino,
non potevo dirgli di no ^O^
Per
MikaName:
Waaaaaaaa sono
stata letteralmente travolta dal tuo entusiasmo!!!! * me abbraccia
forte forte Mika * Grazie grazie grazie grazie!!!!!
Per
Felicity89 :
Nooooooo, come
hai fatto a dimenticarti di Sumire? XD fortuna allora che l'ho fatta
ricomparire sennò poverina, ci rimaneva male XD lieta che ti
sia
così affezionata ai miei personaggi!!!!!
Per
alby4ever:
A quanto pare Lake
è piaciuto molto(immagino soprattutto per il suo piccolissimo
problemino...)
^O^ eh, lo scorso capitolo era più lungo degli altri per
ripagarvi
dell'attesa =) e poi ero anche ispirata XD...
Grazie
a voi tutti, vi amoooooooo!!!!!
KiSs
Imoto^^
Shanti
fissò l'orologio. Le 17,10. Dio, primo appuntamento e quello
era già
in ritardo. Patetico.
-ELEMEEEEEEEENTS!!!!!!-
Classico.
Un urlo da 10.000 decibel a distanza di 3 metri. Cavolo, mica era
sordo!!!!
-Lake,
sei in ritardo.- Esordì, mettendo in rilievo la sua
irritazione.
-Ma
dai, solo 10 minuti!!!! E poi, è colpa tua!-
-Come,
scusa?!-
-Mi
hai avvertito stamattina alle 10,00!!!!-
-...Mi
pare un orario ragionevole...-
-Ti
rendi conto che ho avuto solo 7 ore per prepararmi?!? Non sapevo
assolutamente cosa mettermi!!!! Avresti potuto dirmelo ieri!!!!-
-...Farò
finta di non aver sentito...-
-Ma
scusa! Io volevo fare una buona impressione!!!!- Il più
piccolo
gonfiò le guance in quella sua espressione adorabile, poi
aprì la
giacca mostrando un paio di jeans stretti bassi in vita con alcuni
strappi e una canotta bianca corta che gli fasciava il torace magro,
mostrando l'ombelico. Sopra di essa, una magliettina a rete nera che
si allacciava sulla schiena con dei nastri, sempre neri.
-Come
sto?- Chiese puntando i suoi occhioni sull'altro.
“O.MIO.DIO.
E' carinissimo!!!! Certo, manca la scritta 'sono gay' sulla fronte ma
quei vestiti gli stanno divinamente!!! Livello
stuprabilità...” Lo
squadrò nuovamente da capo a piedi. “...8,
direi.”
-Allora?-
Chiese nuovamente Lake, ignaro dei pensieri del più grande.
-Uhm...
Non male...- Borbottò Shanti, riprendendosi.
-Tutto
qui? Guarda che mi sono preparato così appositamente per
te!!!-
-Male.
Dovresti farlo per te stesso.-
-Ma
io l'ho fatto per me stesso!-
Attimo
di pausa.
-Scusa,
temo di non seguirti...-
-Io
sono felice se tu stai con me. Quindi se faccio qualcosa per piacere
a te lo faccio per me.- Disse quello col sorriso più
innocente del
mondo.
-Ha
una sua logica...- Concesse lo spirito dell'acqua fissando nuovamente
il suo sguardo sul corpo del biondino. Quest'ultimo sorrise notando
l'occhiata, poi gli afferrò la mano.
-Alt!!!!
Che stai facendo?- Lo bloccò immediatamente Shanti
sganciando la sua
mano da quella dell'altro.
-Ma
scusa, non vuoi concedermi neanche questo?-
-Stai
uscendo con me. Pretendi anche dell'altro?-
-Ma...-
-Potrai
prendermi la mano quando lo deciderò io, e se lo
deciderò io.-
-E
quando accadrà?-
-Oh,
come minimo dovrai sorprendermi anche stavolta.-
-Devo
dare un pugno a un altro muro?-
-No,
niente del genere.-
-E
allora cosa...-
-Oh,
Lake, mi deludi. Che sorpresa sarebbe se io sapessi di cosa si
trattasse?-
###
-Dai
Phoen, sbrigati!!!!-
-Aspettami,
insomma Chris!!!-
-Guarda
che ci fregano i posti migliori!!!-
-Non
ci sono posti migliori, stiamo parlando di montagne russe!!!!-
-Non
dirmi che sei uno di quelli che ha paura di mettersi in punta!!!!-
-E
se per caso
fosse così?-
-Oh,
sarei il ragazzo più felice del mondo...-
-COSA?!?-
-Niente...-
-Ma...-
-Capirai.-
Chris
lo afferrò bruscamente per la mano e lo strattonò
fino ad arrivare
alla prima carrozza, poi prese posto e lo costrinse a sedersi vicino
a lui.
-Non
posso credere che lo sto facendo davvero...- Sussurrò
angosciato
Phoenix prima di strizzare convulsamente gli occhi.
-Ehi,
Phoen, riaprili!!! Sennò ti perdi il meglio!!!!-
-Ovvero?-
Osò domandare il più piccolo socchiudendo un
occhio.
-LA
PARTENZA!!!!- Urlò il ragazzo, prima che le montagne russe
partissero a tutta velocità.
*FLASHBACK
*
Chris
uscì dall'aula, ancora sovrappensiero, quando si accorse di
Phoenix.
-Ehi
piccoletto che ci fai ancora qui?-
-Tu
avevi detto... Che ci vedevamo più tardi...-
-Si,
ma non intendevo subito...-
Phoenix
arrossì.
-A...Allora
vado via...-
-No,
Phoen, aspetta!!!!-
-C...Che
vuoi?-
-Sabato,
ti andrebbe di venire con me al Luna Park? Ho due biglietti
gratis!!!-
-Al
Luna Park?-
-Si...-
-Con
TE?!?-
-Si...-
-...-
-Eddai,
Phoen!!!! Ci divertiremo un mondo insieme!!!-
-...D'accordo.-
-Davvero?-
-....Si....-
-Dici
sul serio?!?-
-Si..-
-Sei
sicuro?-
-Fammi
un'altra domanda del genere... Ti darò fuoco ai capelli, e
poi non
sentirai mai più parlare di me!!!!-
-Ok,
ok, senti... Va bene alle 17,00?-
-Va
bene...-
-Allora
a Sabato...-
-Si...-
I
due si allontanarono. Poi Chris si girò, lo raggiunse, lo
costrinse
a voltarsi e gli diede un rapido bacio sulle labbra.
-Non
mi sarei mai perdonato se non l'avessi fatto...- Sussurrò
maliziosamente sulle labbra dell'altro.
*FINE
FLASHBACK *
-TU
SEI PAZZO!!!!-
Chris
stava ancora ridendo. Il giro sulle montagne russe era stato
fenomenale. Phoenix era così spaventato che si era
aggrappato con
tutte le sue forze a lui, spalmandoglisi addosso. Ah, si poteva
essere più felici?
-Dai,
è stato divertente.-
-E'
stato FOLLE!-
-Folle
è divertente.-
-Non
nel mio vocabolario!-
-Bè,
aggiornalo – Rispose Chris -Perchè adesso noi ci
faremo un bel
giro sull'ottovolante!!!!-
Detto
questo lo prese per mano e lo trascinò la coda.
-No,
l'ottovolante no... Chris... CHRIS, L'OTTOVOLANTE NOOOOOOO!!!!!!-
Ah,
almeno un'altra mezz'ora con Phoenix che gli si abbarbicava
addosso... Non poteva essere più felice!!!!!
###
Lake
si stava beatamente mangiando un enorme cono al cioccolato, mentre
Shanti beveva tranquillamente una granita. Doveva ammettere che fino
a quel momento non era andata affatto male. Certo, quel ragazzino era
petulante, appiccicoso e fuori di testa, ma doveva ammettere che
sapeva essere di compagnia. E, elemento da non sottovalutare, era
carino. Era MOLTO carino. E a lui piacevano le cose carine.
(FETICISTA!!!! ndImoto) (zitta tu! NdShanti). Certo, preferiva i
mori, ma si poteva fare un'eccezione... Inoltre il ragazzino era
forte. Lui adorava le cose carine... ma ancora di più
adorava le
cose carine forti. Ergo, il ragazzino non era male. Ma ancora non era
abbastanza... Certo, questo appuntamento non lo aveva deluso, ma
nemmeno era successo qualcos'altro. E lui aveva una regola: o
succedeva qualcosa e si andava avanti, o non succedeva niente. Niente
per niente, no? Lake non lo aveva ancora sorpreso.
-Ehi,
Elements...-
-Si?-
Chiese lo spirito dell'acqua riscuotendosi dai suoi pensieri.
-Ti
andrebbe di...-
-Cosa?-
-Ti
andrebbe di andare in un posto?-
-Che
posto?-
-Vicino
a Seasons' street, c'è una collina... Ti piacerebbe andare
lì?-
-...Va
bene...-
I
due si incamminarono, mentre il sole iniziava a tramontare. Arrivati
ai piedi della collina, Lake si fermò.
-Ecco,
qui... Dovresti chiudere gli occhi...-
-Non
vorrai farmi vedere il tramonto, spero. E' un romanticismo
così
idiota...-
-Infatti.-
Replicò il più piccolo -ma questo tramonto
è speciale.-
-Cosa
intendi?-
-Lo
vuoi sapere?-
-Bè...-
-Allora
chiudi gli occhi!!!!-
Shanti
obbedì, seccato. Lake lo guidò per la collina,
attento a non farlo
inciampare. Poi gli disse di aprire gli occhi.
Un
campo di fiori blu mare si stagliava nel tramonto. La collina era
piena di quei fiori, che sembravano formare un'unica onda che partiva
verso il cielo, completamente rosso, che avvolgeva tutta la
città
rendendo ogni superficie rossastra.
-E'
da questo punto che vedo la città prendere fuoco...-
Sussurrò Lake
-Mentre il mare disseta il suo fulgore. E dopo pochi minuti...-
Il
sole passò oltre rendendo il rosso meno intenso, meno
accecante,
mentre il cielo si tingeva di una tinta più scura e consona
alla
sera. Sembrava il colore del mare... Lo stesso colore dei fiori...
Tanto che ormai non si distingueva quasi più dove
iniziassero i
fiori e dove finisse il cielo...
-...Cielo
e terra sono la stessa cosa. Il mare ha spento l'incendio.-
-E'...
bellissimo.-
-Ci
tenevo a fartelo vedere. E' il mio segreto, nessuno viene mai qui...-
-Bè,
adesso non lo è più...-
-Mh?-
-Adesso
è il nostro
piccolo segreto, vero?-
-Bè...
Si.- Annuì Lake, arrossendo lievemente.
-Avevi
ragione. Non era solo
un
tramonto. Ragion per cui...-
-Ragion
per cui?- Chiese speranzoso il ragazzino.
-Bè,
potrai tenermi per mano mentre torniamo a casa.-
-Davvero?!?-
Chiese Lake, gli occhi stellanti.
-Afferra
la mia mano, prima che cambi idea...-
Il
più piccolo gli tese la mano e l'afferrò. Poi
insieme cominciarono
a ridiscendere la collina.
-...Siamo
arrivati.-
-Non
è giusto!!!- Sbottò sconsolato Lake -Ho potuto
tenerti per mano
solo dieci minuti!!!-
-Accontentati.-
Sbuffò Shanti sciogliendo il contatto tra le loro mani.
-Devo
andare a casa, sono quasi le 20,00... Se non cucino io gli altri
moriranno avvelenati. O preferiranno non mangiare.-
-...Ok...-
-Ci
si vede in giro, immagino.-
-Assolutamente
si!!!! Non ti mollerò per più di un secondo a
scuola!!!!-
-Pietà...-
Lake
si sporse all'improvviso, poi si mise in punta di piedi e
baciò
lievemente Shanti. Si ritirò velocemente, rosso come un
peperone.
-Scusa.
Ehm... Avevo paura che non me lo avresti fatto fare se te lo avessi
chiesto e, bè, mmm... Ciao!!!!- Velocemente entrò
in casa e
richiuse la porta dietro di sé. Shanti rimase a guardare la
soglia
per un po', basito. Poi sorrise.
-Eh,
già- disse -Sei davvero un genio nel sorprendermi...-
###
-ADESSO
BASTA!!!! L'ULTIMO GIOCO LO DECIDO IO!!!!!-
-Va
bene, va bene... Solo non capisco cos'hai contro l'Extreme. Io lo
trovo geniale!-
-Certo,
un coso che ti porta fino a dieci metri d'altezza girando
vorticosamente è geniale!!!! Come ho fatto a non capirlo?-
-Ah,
non lo so.-
-Chris...-
-Ok,
ok, scherzavo... Dove ti piacerebbe andare?-
-Mmmm...
Quella!!!!- Disse lo spirito del fuoco indicando la ruota panoramica.
-Ma...-
-Niente
'ma' signor Chris. Ho deciso che voglio andare lì e ci
andremo!!!!-
-Ma
è noiosa!!!!-
-Questo
lo dici tu...- Fece il più piccolo imbronciandosi.
-Ogni
tuo desiderio è un ordine!- Rmediò velocemente
Chris trascinandolo
verso la giostra. I due salirono sulla cabina gialla, perchè
secondo
Chris “il rosa e il fucsia sono
inaccettabili”.
Che persona complicata, sono solo colori no?
La
ruota aveva compiuto appena mezzo giro, quando Phoenix si
avvicinò
un po' di più a Chris, appoggiando la testa sulla sua spalla.
-Phoen...-
-Chris,
ecco, uhm... Va bene se... Se... Se ci baciamo qui?-
-Bè,
penso di si!- Fece Chris, spiazzato ma dannatamente felice.
-Bene.-
annuì -Allora zitto e baciami!!!- E fu di nuovo quella
sensazione,
quel momento in cui non contava più niente se non loro due,
le loro
labbra, le loro, mani, i loro corpi. Lentamente Phoenix
risalì sul
corpo dell'altro, fino a mettercisi a cavalcioni, senza però
interrompere il bacio. Una scarica elettrica attraversò i
due quando
il più piccolo assestò una piccola spinta col
bacino. Il bacio si
fece più passionale e i due si ritrovavano irrimediabilmente
eccitati, a Phoenix girava la testa, non sapeva che fare, che
pensare, eppure tutto era così semplicemente, assurdamente
perfetto... Chris alzò lo sguardo su di lui, poi lo
guardò
attentamente negli occhi.
-Non
sei Vatra.-
-Certo
che no!!!!-
-Meno
male, avevo paura di star sognando...-
-Chris
tu... Non sei poi tanto male, ecco.-
-E
questo cosa vorrebbe dire, scusa...- Fece Chris, divertito
dall'imbarazzo dell'altro.
-Oh,
lo sai!-
-No,
non lo so Phoen. Che cosa vorresti dirmi?-
-Io...-
-Ti
amo, Phoen.-
-Ma
che...-
-Sono
serio. Guardami.-
-Ti
sto guardando...-
-Ti
amo, Phoen.- Ripetè -E tu?-
Il
più piccolo stette in silenzio per un secondo. Poi
aprì la bocca.
-...Si.-
Sussurrò velocemente.
-Dio-
Sospirò Chris -Questo è il giorno più
felice della mia vita.-
-Già...-
Phoenix
si riabbassò su di lui e furono di nuovo lingue, e labbra,e
fuoco.
Chris si staccò malvolentieri da Phoenix, che continuava a
strusciarsi su di lui come un gattino.
-Ehi
Phoen, frena frena frena. Se continui così sarò
così eccitato che
non riuscirò a tornare a casa!-
-Era
questa la mia intenzione.-
-Cosa?-
-Io...
Voglio...-
-Vuoi...
Passare...La notte con me, Phoen?-
-Si.-
-Ne
sei sicuro?-
-Si.-
-Assolutamente
sicuro?-
-Chris.
Non sono mai stato più sicuro di una cosa in vita mia.-
Detto
questo lo abbracciò, teletrasportandoli a casa, direttamente
in
camera di Chris. I due si gettarono sul letto in un groviglio di
braccia e gambe, le labbra unite da un bacio mozzafiato. Phoenix
ansimava, un po' per la mancanza d'aria, un po' perchè
cominciava a
sentire un po' troppo caldo,
un po' per l'ansia. E se qualcosa fosse andato storto? Ma c'era Chris
con lui... Gli fecero notare Tuli e Vatra dentro di lui. Phoenix si
concentrò su Chris. Chris che lo toccava, Chris che lo
baciava,
Chris che lo accarezzava, Chris che gli sussurrava “ti
amo” ogni
volta che gli baciava l'orecchio. “Oh, al diavolo l'ansia!!!!
Noi
amiamo Chris” disse alle sue due personalità
“Chris non ci
farebbe mai del male. Noi ci fidiamo di Chris.” Phoenix
gemette, le
mani intrecciate ai capelli di Chris. “E quello che deve
succedere
succeda.” Fu il suo ultimo pensiero, prima che i suoi vestiti
toccassero il suolo.
|
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Capitolo 20 *** Parte XX ***
VENTESIMA
PARTE
Ciaooooooo!!!!!
ecco il nuovo
capitolo... Scusate se non ho aggiornato prima, l'avevo già
scritto
ma non ho avuto accesso a internet per un po'... Ho problemi con la
connessione! ç_ç
Per
MikaName:
Waaaaaaaa sono felicissima che ti sia piaciuto!!!!!! Gli striscioni
sono bellissimi XD
Per
Prue786:
Shanti lo tiene ancora a distanza perchè non riesce ancora a
capire
se Lake gli piace o meno... Ma lo scoprirà ovviamente U_U
Per
alby4ever:
Vero che sono carini? Sono davvero felice di aver creato dei
personaggi così amati!!!! I tuoi commenti mi fanno sempre
molto
piacere!!!!!
Per
alice_maya:
XD che carinoooooo tutte le cheerleader ad applaudire!!!! *
clapclapclap *
Per
OnlyAShadow:
Cominciavo a pensare che non volessi più leggere la mia
storia!!!!
ç________ç Meno male che non è
così!!!! Mi mancavano i tuoi
commenti... Adoro quando chiami Chris “carciofino”
XD Lake la
stella di Shanti?!? Mmmm... Que sera sera, mon chère!!!! XD
Ok, nel
caso che ti debba uccidere, che ne dici di annegare nel cioccolato
fondente? Accetto anche suggerimenti U_U...XD
Siete
tutti grandiosi, vi voglio un mondo di bene!!!!
KiSs
Imoto^^
Chris
fissò di nuovo Phoenix,
indeciso.
-Sei
proprio sicuro?-
-Dio,
Chris!!!! Te l'avrò detto
almeno un miliardo di volte, si!!!!-
-Ma...
Insomma non vuoi una
cerimonia come quella di Alan e Julian? Con i tuoi fratelli
presenti?-
Phoenix si
mordicchiò le
labbra, poi scosse la testa.
-Non posso
più aspettare.-
-E... Il
sacerdote?-
-Sarò
il sacerdote di me
stesso.-
-Phoen...-
-Chris, mi
vuoi sposare si o
no?-
-Ma
certo!!!! Solo che...-
-Allora
cominciamo... Chris,
vuoi tu prendere come tuo sposo questo triplice spirito dell'elemento
che domina il fuoco in ogni sua forma?-
-...Si.
E... E tu, Phoenix, vuoi
sposare un semplice umano, tua aspirante stella?-
Phoenix
sorrise ripensando alla
sera precedente. Era stato tutto così indescrivibilmente
perfetto. E
quella mattina era stato così dolce... Senza neanche
pensarci un
minuto di più si era deciso. Chris doveva essere suo
marito!!!
Anzi... il loro.
-Assolutamente
si.-
I due si
baciarono mentre
Phoenix legava ai loro mignoli il filo.
-Chris
anche se io non sono un
tipo facile da gestire tu hai continuato ad amarmi con una
perseveranza che mi dava letteralmente sui nervi!!!! Però
è grazie
a questa tua perseveranza che mi sono innamorato di te... Grazie per
amarci così, a me, Tuli e Vatra. Sappi che ognuno di noi ti
ama,
ognuno nel suo modo particolare. Non riuscirei ad immaginare mai
nessun altro al mio fianco qui, come te adesso. Quindi vedi di far
colorare questo maledetto filo di rosso!!!-
-Phoen...
Tuli... Vatra... A
tutti voi prometto che vi amerò sempre e comunque. Non
dubitate di
me... La vostra stella sono io e non accetto obiezioni!!!!-
-Chris...
vuoi rivelarmi il tuo
nome?-
Chris si
abbassò su Phoenix e
gli sistemò le treccine dietro l'orecchio prima di
rivelargli, in un
soffio:
-Il mio
nome completo è
Christopher...-
Phoenix
arrossì. Christopher...
-I... I
miei nomi sono Philipp
Victor Thomas...-
-Mmmm... E
con quali di questi
preferisci essere chiamato?-
-Victor-
Rispose deciso il più
piccolo -E' più carino-
-Concordo
pienamente...-
Victor
sorrise leggermente
mentre tendeva il filo e faceva comparire la pergamena. I due
firmarono e questa si disgregò colorando il filo di un rosso
acceso.
-Siamo
sposati...- Sussurrò
Chris, incredulo -Lo siamo davvero!!!!-
Sorrise a
Victor sollevandolo
mentre lo baciava dolcemente e un sottile tatuaggio si dipingeva sui
loro mignoli. Tre fenici volavano circondate dalle fiamme mentre un
lastra di ghiaccio teneva unite le loro code. Victor rise quando
all'improvviso cadde tenendosi le mani sulle tempie.
-Che cosa
succede?- Chiese
Chris, allarmato.
-Se ne
stanno andando...-
Vatra e
Tuli, nella sua mente,
lo salutavano mentre univano le loro mani. Sorrisero, raggianti di
gioia, mentre le loro coscienze si univano a quella del triplice
spirito rendendolo unico.
-Vic? Tutto
a posto?- Domandò
il suo novello sposo aiutandolo ad alzarsi da terra.
-Si...
Solo... Non lo so...-
-Cosa?-
-Non vedevo
l'ora che
sparissero... Ma adesso mi sento triste...-
Christopher
sorrise.
-E'
normale... hai vissuto con
loro per tanto tempo.-
-Però...-
-Ehi, loro
non se ne sono
andati. Sono ancora dentro di te. Saranno SEMPRE dentro di te. Non te
lo dimenticare mai, d'accordo?-
Victor
annuì mentre affondava
il viso nel petto del suo novello sposo. Poi sogghignò
mentre
cominciava a strusciarsi su di lui.
-Ehi...
Vogliamo controllare
quanta percentuale di Vatra è rimasta in me?-
-Mmm...
Perchè no...- Ribattè
sorridendo maliziosamente l'altro, mentre si chinava per catturare le
labbra del suo maritino in un tenero bacio...
###
Shanti
spalancò la porta di
scatto mentre Julian sobbalzava sul letto, in imbarazzo. Alan
arrossì, tentando invano di coprirsi con le lenzuola
miseramente
aggrovigliate ai piedi del letto.
-CHE
VUOI?!?- Gridò il maggiore
mettendosi davanti ad Alan e coprendolo alla vista.
-Ti devo
parlare.-
-ADESSO?-
-Ieri non
hai voluto
ascoltarmi!!!!-
-Julian,
vai...-
-Ma
Alan!!!! Ti rendi conto?!?-
-Ho detto
vai!!!!- Sibilò il
più piccolo puntando i suoi occhi minacciosi sul marito.
Julian
balzò immediatamente in piedi.
-Ehm,
allora Shanti... Di che
volevi parlarmi?-
-Non qui,
di là!!!-
Julian
sbuffò mentre andavano
nell'altra stanza.
-Che
c'è?-
-Mi ha
baciato.-
-Chi?-
-Come
sarebbe a dire “chi”!
LAKE!!!!-
-Ah.-
-Tutto qui
quello che hai da
dire?!-
-Bè,
se ti ha baciato ti ha
baciato. Che altro dovrei dire?-
-Che ne so,
per esempio dirmi
“oooooh, che bello!!!!” oppure
“bleah!” insomma qualunque
cosa!!!!-
-Bè,
tu che hai pensato?-
Shanti
arrossì.
-Che fosse
carino. E che è in
grado di sorprendermi.-
-E'
già qualcosa.- Julian si
alzò e fece per andarsene quando il fratello lo
bloccò.
-E adesso
dove vai?-
-Senti
Shan... Non è affar mio,
capisci? Se ti piace o non ti piace lo sai solo tu. Quindi potresti
anche evitare di disturbare due sposini, non credi?-
-Ma senti
questo!!!! Io sono
stato alzato tutta la notte ad ascoltare i tuoi piagnistei!!!!-
-Si, ma io
ero sicuro che mi
piacesse Alan. Non sapevo se IO piacevo a LUI.-
-E dove sta
la differenza?-
-Tu conosci
già i suoi
sentimenti. Adesso si tratta solo di capire i tuoi.-
###
Trector
vagava senza meta quando
all'improvviso si scontrò con una persona.
Inciampò e cadde,
rovesciando le molte buste della spesa della ragazza contro cui aveva
sbattuto.
-Accidenti
che disastro! Ma sei
cieco?!? Fai più attenzione quando cammini!!!!-
-Bianca?-
-Elements?-
-Bianca!
Che ci fai da queste
parti?-
-la
spesa... Prima che arrivassi
tu!!!-
-Oddio,
scusa mi dispiace...
Posso aiutarti?-
-Mi pare il
minimo!- Replicò la
ragazza mentre cominciava a raccogliere da terra delle arance.
-Dio,
queste sono da buttare!-
Dichiarò indicando le uova, ormai ridotte a una frittata.
-Scusascusascusaaaaaa!!!!
Te le
ricompro!!!!-
Bianca lo
fissò per un lungo
istante, poi sorrise.
-Ok. Il
supermercato è da
quella parte.-
-Ti
accompagno!-
-Certo!
Anche perchè devi
pagare tu!-
###
Shanti
restò tutto il giorno
nella sua stanza. Stupido d'un Julian!!!! Non poteva dire qualcosa di
più di: “capisci i tuoi sentimenti da
solo”? Cavoli non era così
semplice!!! Insomma, Lake non lo conosceva neanche!!! Erano usciti
solo una volta!!! Come diavolo faceva a capire se gli piaceva?
Ok, calma.
Prova 1:
batticuore.
Pensa
intensamente a Lake...
Shanti
chiuse gli occhi e
immaginò il piccolo Lake mentre faceva volare via Julian con
un
pugno. Sorrise. Presenza batticuore? Si portò una mano al
petto.
Nisba. Cioè, il cuore batteva, ma non nel senso che
intendeva lui...
Prova 2:
arrapamento.
Pensa
intensamente a Lake con
delle orecchie da gatto, un perizoma dotato di coda, un guizaglio,
legato al letto con delle manette mentre miagola seducente...
Ok, da QUEL
punto di vista tutto
a posto.
Prova 3:
romanticismo.
Pensa
intensamente a Lake, a una
cena a lume di candela, mentre gli regali una catenina d'argento.
Bè,
certo, il ragazzino si
adattava al personaggio.
Shanti
sbuffò, rotolandosi sul
letto. A che cavolo serviva fare tutte quelle prove? Tanto non era in
grado di capire se gli piaceva oppure no!!!! Come aveva fatto con
Alan a capirlo subito?
Bè,
era il suo tipo.
Ed aveva un
bel cuore.
Altro?
Shanti
sospirò di nuovo. No,
non c'era stato altro. Perchè con Lake era così
difficile?!?
###
Julian
baciò Alan mentre
quest'ultimo gli chiedeva con gli occhi di essere aggiornato.
-Uffi, Al!
Possibile che ti
interessa più la sorte di Shan?! Potremmo fare qualcosa di
più
interessante...-
-Jul...-
-Ok, ok.
Penso che a Shanti Lake
piaccia. O meglio, che incominci a piacergli.-
-Davvero?-
Chiese Alan con gli
occhi scintillanti -E come l'hai capito?-
-Bè,
ha cominciato a fare la
tre prove.-
-COSA?!?-
-Le tre
prove... Batticuore,
arrapamento e romanticismo.-
-Ma che
cosa...?-
-Bè,
devi pensare a una persona
in determinate situazioni e vedere se va.- Disse Julian noncurante,
scrollando leggermente le spalle.
-Se... va?-
-Adesso non
cavillare sulla
parola poco elegante... Il fatto è che Shanti non si rende
conto del
tranello delle tre prove.-
-Il
tranello?-
-Certo.
Senza rendertene conto,
cominci a pensare a quella persona ininterrottamente.
Prima di
domani se ne sarà già reso conto, ma intanto
avrà pensato a lui
tutto il giorno.-
Alan rise.
Poi abbracciò
teneramente il suo amore e gli chiese, maliziosamente:
-E tu con
me le hai fatte le tre
prove?-
-Non ne ho
avuto bisogno. Già
pensavo a te continuamente...-
Si
baciarono, poi Alan si staccò
leggermente e gli sussurrò, direttamente nell'orecchio:
-Di cosa
parlavi prima?-
-Di fare
cose più
interessanti?-
-Ecco...
proprio quelle...-
Alan si
avvinghiò a lui e pregò
mentalmente che la porta fosse chiusa a chiave. Non avrebbe retto a
un'altra brusca incursione nella loro camera...
###
Bianca
rideva mentre Trector si
ostinava a portare una decina di borse della spesa dichiarando che
“spettava a lui”. La accompagnò fino a
casa, posando tutto in
cucina.
-Ehi
Elements, ti va un succo di
frutta?-
-Certo,
perchè no!-
-Allora,
come ti va?- gli chiese
dopo aver versato il succo in due bicchieri.
-In che
senso?-
-Bè,
coi tuoi fratelli...-
-...Bene...
Insomma si, sono
l'unico solo e senza uno straccio di pretendente, ma tutto sommato va
bene. Cerco di non pensarci.-
Bianca non
rispose, così
cambiarono velocemente discorso. La mattinata volò via e in
men che
non si dica Trector si vide costretto a tornare a casa per pranzo.
-Devo
andare... Ci vediamo
domani a scuola?-
-Certo!-
Lo
accompagnò alla porta, poi
lo trattenne, indecisa.
-Senti...
Non è vero che sei
solo.-
-Grazie...
Ma sai, ogni tanto
vorrei essere qualcosa di più di un “caro
amico”, se capisci che
intendo.-
-Infatti.-
Trec
aggrottò le sopracciglia.
-Non ti
seguo.-
-Per me sei
molto di più di un
caro amico.-
Trector
sgranò gli occhi e
arrossì furiosamente.
-Bianca,
io...-
-Non devi
dire niente. Ci
vediamo domani a scuola.-
Fece per
chiudere la porta, poi
la sua testa fece di nuovo capolino.
-A
proposito, grazie per avermi
accompagnato, ma spero che il nostro prossimo appuntamento
sarà un
po' più romantico.-
-PROSSIMO?!?-
-Ovviamente.
Considero questo
come il primo.-
-Ma...-
-Niente
“ma”. Ci vediamo a
scuola, Elements.-
Trector si
grattò la nuca,
perplesso e imbarazzato. Bè, almeno un pretendente ce
l'aveva.
|
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Capitolo 21 *** Parte XXI ***
VENTUNESIMA
PARTE
Per
alice_maya:
Purtroppo per Trec le cose non saranno così facili..
Sennò sarebbe
un finale banale no? E purtroppo io non riesco a non complicarmi la
vita ^^”
Per
OnlyAShadow:
Scusa se ho dubitato di te mia fida lettrice!!!! Non accadrà
più!!!!
* si cosparge il capo di cenere * Comunque anche io ho qualche
problema con “Victor”... pensa che mentre scrivevo
questo
capitolo avevo scritto Phoenix e mi sono dovuta correggere
--” Solo
che tra i tre nomi proposti Victor mi pareva il migliore
perchè si
può abbreviare con “Vic” e
“Vickie” che sono soprannomi
carini... Lo so, la motivazione è stupida, non
linciatemi!!!! XD
Per
Prue786:
Non preoccuparti: Lake non aspetterà praticamente niente ^O^
invece
vedrai che comincio a combinargli a Trector... MWAHAHAHAH * risata
malefica seguita da ghigno perfido *
Per
MikaName:
Sai, Trector in realtà è un filantropo... Non
è che abbia tendenze
“normali”... E' che per lui maschio o femmina non
fa differenza
^O^ Dame e Cavalieri, fatevi avanti!!!!
Per
Kahoko:
Yay! Un'altra lettriceeeeeee!!!!! * abbraccia forte forte Kao * sono
felice che la mia storia ti piaccia tanto!!!! ^<>^ mi
sento
veramente realizzata ogni volta che qualcuno commenta... Thanks!!!!!
Per
alby4ever:
Che dire? L'attenzione su Alan verrà rispristinata tra un
po'...
Insieme a un po' di attenzione in più per Trector, che
è stato
sempre un po' in ombra, povero ciccio!!!! sempre a parlare con le
piante o al club di giardinaggio... Adesso punto un pò i
riflettori
anche su di lui!!!!
E
A TUTTI COLORO CHE LEGGONO, BUON DIVERTIMENTO E...
RECENSITERECENSITERECENSITE!!!! XD
KiSs
Imoto^^
Shanti
sospirò frustrato mentre
Lake gli si abbarbicava sul braccio stile koala.
-Ti
supplico Lake... Lasciami in
pace!-
-Assolutamente
no!!!! tra un po'
dovremo entrare in classe e non potrò vederti fino alla
ricreazione!-
-Dai, sono
stanco...-
-In effetti
hai l'aria un po'
così... Ma non ti preoccupare, posso essere un'ottima
infermiera!!!!-
-LAKE
INSOMMA BASTA!!! TI HO
GIA' DETTO CHE SONO STANCO, NON HO CHIUSO OCCHIO E QUESTO
PRATICAMENTE PER COLPA TUA!!!!! SONO STATO A RIGIRARMI CONTINUAMENTE
NEL LETTO PENSANDO STUPIDAMENTE A TE, A FARE QUELLE STUPIDE TRE
PROVE...- Shanti si bloccò portandosi le mani alla bocca,
stordito.
Lake arrossì furiosamente.
-Da...Davvero?
Hai pensato a
me.. Tutta la notte...?.. Posso... Posso sperare che...?-
Shanti se
lo scrollò di dosso e
scappò verso l'atrio. Che cosa cavolo gli era saltato in
mente?
Gridare così che pensava continuamente a lui!
Così ne sembrava
quasi... Innamorato... Si fermò solo quando si
trovò davanti la sua
aula e stava quasi per rilassarsi, lontano dalla presenza dell'altro,
dalla confusione e dalla vergogna, quando la porta venne
completamente giù, i cardini distrutti. La figura di Lake si
stagliò
minacciosa, negli occhi un brillio pericoloso.
-Eeeeeeeeelemeeeeents...
Come hai osato scappare...-
-Ehm...
Lake? Forse... Forse dovresti calmarti un po'...-
-CALMARMI?
Come diavolo faccio a calmarmi? Sto lì, sempre a sperare
come uno
stupido che finalmente tu... Poi oggi, urlando, quasi mi dici che...
E io sto lì che spero, ancora...Ma poi scappi via e mi lasci
lì in
cortile come un perfetto imbecille a tormentarmi da solo, e io che
nonostante tutto mi sento ancora scioccamente felice per quello che
mi hai QUASI detto e mi sento ferito, e umiliato, e non posso sempre
mettermi da una parte e CALMARMI!!!!- Furioso, il ragazzino
cominciò
a buttare tutto all'aria mentre gli altri studenti cominciavano ad
entrare... Se l'avessero visto così l'avrebbero espulso!!!
Shanti
gli afferrò un polso e lo trascinò fuori
dall'aula, tentando di non
farsi notare dai suoi compagni, conducendolo nel bagno e chiudendosi
dentro. Lake cominciò a piangere.
-Insomma,
non puoi sempre pretendere che io stia lì e basta, che non
mi
arrabbi mai... Io ti amo, Elements!!!! Non so più come
dirtelo, ma
tu mi tratti sempre come un peso e questo mi fa stare male, da
morire...- Senza pensarci Shanti lo abbracciò di scatto.
-Hai
ragione, scusa... Sono insensibile, cinico, antipatico,
maledettamente stronzo... Sono un indeciso, che non riesce neanche a
capire quando una persona gli piace oppure no! Inoltre sono un
maniaco pazzesco e tratto tutti come un peso, come se dovessero
conquistarsi ogni volta il mio affetto. Nonostante tutto questo mi
ami lo stesso?-
Lake
arrossì. -Se non fossi tutto questo non ti amerei.- E poi
accadde
una cosa che sembrava impossibile, o surreale. Shanti
arrossì.
-Sei...
Incredibilmente carino Lake.- Lo spirito dell'acqua si
abbassò e lo
baciò teneramente, accarezzandogli i capelli. Lake
sgranò gli
occhi, poi li serrò e si aggrappò a lui come un
disperato,
rispondendo con trasporto.
-Ehm,
ehm...- Fece una vocetta dietro di loro -Scusate ma dovrei prendere
il detersivo... Passo solo un secondo poi potete continuare...- I due
si staccarono arrossendo mentre il bidello passava e si chinava a
prendere dei flaconi. -A posto. Fate, fate- disse quello bonario
passandogli di nuovo accanto per poter uscire. -Fossi in voi
però
starei attento... Sapete, con Sumire qua in giro...-
Sospirò, poi
finalmente uscì. Passò un minuto di silenzio, poi
i due scoppiarono
a ridere. Shanti accarezzò il volto sorridente di Lake con
un dito.
-Sono
proprio un disastro, vero?-
-Bè...
C'è sempre tempo per migliorare.-
-Io...
devo dirti una cosa...-
-Che
cosa?-
###
Bianca
mordicchiava la matita, nervosa. Gliel'aveva detto. Però
adesso
sapeva che doveva presentargli lui.
Sapeva che se non l'avesse fatto sarebbe stato lui a scoprirlo da
solo e si sarebbe arrabbiato. Un sacco. Quindi era meglio se glielo
presentava subito, prima che cominciasse a capire. Senza rifletterci
più, prese il cellulare e inviò un messaggio
cercando di non farsi
vedere dalla prof. Poi chiese di poter uscire e si diresse sicura
verso la classe di Elements. (con tutti questi
“elements” la
storia diventa complessa..aiuto! XD ndImoto).
Trector
si voltò stupito quando vide arrivare Bianca. La ragazza
chiese al
professore se poteva uscire un attimo e quello acconsentì
mentre il
ragazzo si alzava e si avviava verso la porta.
-Bianca!
Cosa c'è?-
-Senti,
io, ehm... Ti ho confessato che mi piaci. Il fatto adesso è
che...
Insomma i miei abitano in Thailandia per via del lavoro e io abito da
sola con mio fratello da quando ho 10 anni. Vedi, lui è un
tipo
molto possessivo, ed è geloso da morire, quindi se scopre
che mi
piaci se la prenderà con te. Quindi pensavo, che ne dici se
oggi
pomeriggio vieni a casa nostra? Così te lo presento e non
avrà
motivo di arrabbiarsi...-
-Ehm...
D'accordo...-
-Perfetto!
Alle 16?-
-Alle
16!-
I
due si sorrisero, poi Bianca spezzò il silenzio asserendo
che doveva
sbrigarsi a tornare in classe. Si salutarono, così Trector
rientrò
in aula dove tutti lo fissavano maliziosi.
-Che
c'è?- chiese, imbarazzato.
-Niente,
niente. E così ti piacciono quelle più grandi,
eh?-
-QUELLE
PIU' GRANDI? Ma... Siamo solo amici! Inoltre abbiamo appena un anno
di differenza!-
-Certo,
certo...- Le ragazze si scambiavano sguardi cupi, deluse. Trector
decise di ignorare tutti e si risedette in fretta, mentre il
professore, seccato, ricominciava con la spiegazione.
###
-Senti
Elements, anch'io ho una cosa da dirti...-
-Eh?-
Si stupì Shanti, preso in contropiede. Insomma doveva
confessare di
non essere umano, che diamine!
-Insomma
mio papà è una persona normalissima, capisci? Ma
io, ecco, non
proprio... insomma mia madre ci ha abbandonati quando ero ancora
molto piccolo perchè era convinta di non essere adatta a
fare la
madre. Papà dice che ho preso da lei la mia forza... Insomma
lei non
era proprio umana umana ecco. Era... un dio della distruzione. Io non
ho voluto seguire le sue orme quando è arrivato il momento
ma,
ecco... Almeno per metà neanch'io sono proprio umano. Ti
faccio
schifo?- Chiese, preoccupatissimo. Shanti scoppiò a ridere.
-Non
ci posso credere! Anche tu...-
-Come
sarebbe a dire “anch'io”?- Chiese confuso il povero
Lake.
-Io
e i miei fratelli siamo i quattro elementi, Lake. Siamo spiriti!!!
Neanche io sono proprio “umano umano”! Anzi, per
niente direi!!!-
Lake sbarrò gli occhi.
-Davvero?
Non mi prendi in giro?-
-Come
potrei?- Disse Shanti ancora ridendo. Poi creò un turbine
d'acqua
sfruttando il lavandino.
-Convinto?
Indovina che elemento sono...-
Lake
sorrise, felicissimo.
-L'acqua!
La mia mitica, essenziale, indispensabile acqua!!!!- esclamò
saltandogli addosso. Shanti lo tirò su di peso e lo fece
volteggiare.
-Lieto
che ti piaccia il mio elemento, piccoletto-
-Senti
e adesso che si fa? Perchè se io ti amo e tu mi...- Lake si
fermò.
Shanti non gli aveva ancora detto che lo amava.
-Bè,
se tu mi ami e io ti amo c'è poco da fare-
Continuò lo spirito
scompigliandogli i capelli -Dobbiamo verificare se tu sei la mia
stella!-
-E
come? Che cos'è la stella?- Chiese il più
piccolo, al settimo cielo
-Lo
scoprirai presto. Ma prima baciami...-
###
Alan
si sentiva malissimo. Era un po' di tempo che si sentiva stanco,
debole. Gli girava la testa e non riusciva più a mangiare
senza poi
vomitare tutto. Anche quel giorno si era sentito male e aveva deciso
di restare a casa, mentre Julian si comportava da crocerossina.
Insomma, non ce n'era mica bisogno... Era solo un po' d'influenza,
diamine! Ma suo marito non era tipo da non preoccuparsi...
-Aaaaaaal!!!!
Ti ho preparato un brodino!!!! Lo mangi adesso o dopo?-
-Julian,
ti prego! Non ho fame, quante volte te lo devo dire?-
-Ma
tesorino devi mangiare o starai male di nuovo!-
-Ti
prego non chiamarmi tesorino!- Gemette il ragazzo affondando la testa
nel cuscino mentre Julian compariva nella stanza con un piatto in
mano.
-Il
dottore ha detto che probabilmente è solo un virus, quindi
anche se
vomiti devi mangiare o tutte le tue sostanze nutritive se ne vanno a
puttane!-
-Come
sei carino...-
-Quando
ho provato a essere carino mi hai trattato come uno psicopatico!-
-Scusa,
ma non ce la facevo a vederti così... Così...-
-Così
“stile telefilm sulla perfetta famigliola
americana”?-
-Non
avrei saputo dirlo meglio.-
-Scusa.
Ma sono tre giorni che stai così e non ti fa bene il
digiuno!-
-Ho
capito, dammi quel piatto!-
-Bravo
il mio tesorino!-
-...Ma
solo se la smetti di chiamarmi tesorino!-
-Perchè?
Sei così carino quando sei esasperato!-
###
I
due fissarono il filo. Era rosso. Si baciarono, mentre un mare in
tempesta che si tuffava in un placido lago si dipingeva sui loro
mignoli.
-Mi
sono sempre chiesto perchè mio padre avesse un tatuaggio
proprio sul
mignolo- Sospirò Daniel fissandosi il dito sopracitato con
gioia
estatica.
-Senti
ma adesso siamo davvero sposati?-
-Com'è
vero che mi chiamo Sean, piccoletto- Sussurrò lo spirito
scoccandogli un ultimo bacio. -Che facciamo, andiamo un po' a
sbandierare la nostra felicità in giro?- Daniel
annuì mentre Sean
li faceva teletrasportare a casa.
-Alan!
Julian!-
Lo
spirito dell'aria raggiunse il fratello, mano nella mano con il
piccolo Lake.
-Aaaaah,
ti sei deciso finalmente! A quando il matrimonio?-
-Ehm...
veramente...- I due mostrarono i mignoli, imbarazzati.
-Dimmi
che non ti sei sposato senza dirci niente e...
“autosacerdotandoti”
come Victor e Christopher... -
-In
realtà... E' così- Disse Sean, ricordando la
gelida furia di Julian
quando Vic si era presentato a casa con Chris il giorno dopo che si
erano già sposati. In realtà non è che
Julian disapprovasse la
cosa... Era una questione di scelte. Solo, gli era dispiaciuto un
sacco non aver assistito al matrimonio. -ti prego, non
arrabbiarti...-
-Dio,
come hai potuto? Lo sapevi che mi sarei arrabbiato!!!!
Cos'è, è
diventata una moda tornare a casa già belli che accasati
senza
avvertire nessuno?!? Sono vostro fratello MAGGIORE, cavoli!!!! Sono
il vostro tutore, ho la vostra responsabilità, e voi vi
sposate
così, senza dire niente a nessuno! E
se i fili non erano rossi?
Sareste dovuti tornare nella foresta, anche Alan vi avrebbe
dimenticato e avrei fatto una fatica boia dopo a risistemare tutto...
ma voi a questo non ci pensate, no, perchè siete innamorati!
Vi do
una notizia: io ho fatto un matrimonio come si deve, informando tutti
del quando e dove mi sarei sposato!!!! E la cerimonia dei fiori? E'
la cosa più bella e importante per una coppia sposata, la
speranza
di donare la loro felicità ad un'altra coppia!!!! Siete
degli
scriteriati, degli egoisti!!!!- Julian prese un profondo respiro, poi
sorrise al piccolo Lake che si era nascosto dietro a Sean, spaventato
che Julian se la prendesse con lui.
-Benvenuto
in famiglia, Lake. Posso sapere qual'è il tuo nome?-
-D..Daniel-
-Immagino
che adesso posso chiamarti Sean...-
-Eh
già...-
-Vai
di sopra da Alan. Non sta tanto bene, gli farà piacere
ricevere
buone notizie.-
-Grazie
Jul.-
-Di
niente. Ma giuro che se Trec fa una cosa del genere vi uccido tutti
per avergli dato il BUON ESEMPIO!!!!!-
Sean
afferrò la mano di Daniel e si affrettò a salire
le scale.
-Alan?-
-Shan?-
-Alan...
Puoi chiamarmi Sean da adesso...- alan sgranò gli occhi.
-Vuoi
dire che...-
Entrò
tirandosi dietro il suo timidissimo marito.
-Questo
è mio marito Daniel.-
-O
mio Dio, Sean!!!! Sono così felice per te!!!! Venite
più vicini,
avanti!!!-
-Come
stai?-
-Non
tanto bene. Tuo fratello quando ci si mette è proprio una
chioccia!-
-Lo
so ma che vuoi farci? Proprio adesso mi ha fatto una ramanzina
pazzesca!!!-
-Oddio
Daniel, mi dispiace che tu abbia dovuto subirla!!!! Julian non
è
cattivo sai? Solo che è un po' geloso dei suoi fratelli
minori ecco
tutto!-
-J...Julian
è tuo marito?-
-Proprio
così!!!- Sorrise Alan, illuminandosi. Daniel si sciolse.
-Non
ce l'ho con lui. Solo, non me lo aspettavo.-
-Devi
capirlo, anche il suo fratellino più piccolo, Victor, si
è sposato
senza dirgli niente, e adesso lui sta un po' sulle sue...-
-Bè,
gli parlerò. Se io e Sean ci siamo sposati non è
stato per farlo
star male, ma perchè ci amiamo.-
-Sono
sicuro che lo sa già. Adesso scusate, ma... non mi sento
tanto
bene...- Alan si mise una mano sulla bocca e corse in bagno.
-che
cos'ha?- chiese Dan a suo marito.
-Non
lo so. Un virus, immagino- Rispose quello scrollando le spalle -Su,
andiamo a parlare con Julian.-
-Ok!!!!-
###
-Ehi
Garden ti squilla il telefono...-
-E'
un messaggio...-
-Si?
E chi è che smessaggia il più corteggiato ragazzo
dell'università?-
-Stupido...
E' mia sorella...-
-Davvero?
E che vuole?-
-Un
ragazzo...-
-DI
NUOVO?!?-
-Già...
Addirittura uno più piccolo di lei...Viene da noi alle 16...-
-E
adesso che cosa farai?-
-Che
domande...- Fece l'altro fissando gli occhi nerissimi in quelli
dell'amico -...Lo terrò lontano da lei... Come al solito!!!!-
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Capitolo 22 *** Parte XXII ***
VENTIDUESIMA
PARTE
Scusate!!!!
lo so dovevo aggiornare SECOLI fa!!!! ma le vacanze sono vacanze...
Non sono stata quasi mai a casa!!!! Perdono!!!! * si inginocchia a
mani giunte *
Per
SakuraAshe:
Che bello
un'altra lettrice!!!! ^O^ Ovviamente per Trector nasceranno dei guai
particolari... Poverino, l'avevo ignorato quasi sempre!!! Adesso
tocca a lui essere tormentato XD
Per
Kahoko: io
non ho detto che
gli tocca un lui... Ma neanche che gli tocca una lei... Chi lo sa?
Due personaggi gli daranno molto filo da torcere... E molto da
pensare!!!!! Poi si vedrà nei prossimi sviluppi!!!
Per
OnlyAShadow:
Rigirarsi le
situazioni è un dono XD In ogni caso grazie per la
classifica...
L'ho apprezzata tantissimo!!!! Mi ha fatto sorridere ripensare a
tutto quello che ho scritto nello scorso capitolo... Spero di non
incasinarmi troppo XD Mah, sono uscita dalla scorsa situazione
complessa... uscirò anche da questa! Ma prima
dovrò ingarbugliare
gli intrecci della storia ^O^ ahhhhhh povera me....
Per
alice_maya:
XD Spero che non ti deluderà il fratello di Bianca... E' un
tipo
strano!!!! Ma vabbè, così è la vita...
Grazie per i
complimenti!!!!
Per
MikaName:
Nooooo poverino, niente lividi!!!! XD Ma chissà, potrei
anche
ripensarci... vedremo!!!! ^O^
Per
alby4ever:
Nooooo non sarà così stronzo... Povero
Garden(cognome... la realtà
è che approfittando del fatto che per ora non serve non gli
ho
ancora inventato un nome XD) Felice che ti sia piaciuto lo scorso
capitolo!!!!
E
a tutti voi che leggete un calorosissimo abbraccio dalla magnifica me
(modesta ndCoscienza ehm ^///^ ndMe) e buona lettura!!!!!
KiSs
Imoto^^
Trector
suonò il campanello, nervoso. Chissà che tipo era
il fratello di
Bianca... Dopotutto non doveva essere un tipo così terribile
visto
l'affetto che gli dimostrava la sorella. Magari era solo un tipo un
po' geloso, niente di più, ma non aveva motivo di esserlo
perchè a
lui non piaceva Bianca... Non ancora per lo meno. Insomma era una
ragazza simpatica e tutto ma non ci aveva mai neanche lontanamente
pensato di poter piacere a una ragazza prima che
lei glielo
confessasse, quindi era ancora piuttosto confuso sulla questione.
-Ciao
Elements! Entra, mio fratello è impaziente di conoscerti!-
-Lo
immagino...- Esalò poco convinto lo spirito mentre la
ragazza lo
spingeva in salotto.
-Fratellone,
sappi che non posso dire il tuo nome a Elements perchè nel
suo paese
si usa che solo dopo aver trovato l'amore per la vita si può
rendere
pubblico il nome. Quindi Elements, ti presento Garden, mio fratello.-
-Felice
di conoscerti... Elements.-
Un
DIO. Quello non era un essere umano, era un DIO!!!! I suoi occhi
allungati, scuri come la notte, lo squadravano da testa a piedi
mentre sul volto si allargava un sorriso ferino. I capelli nerissimi,
leggermente mossi, andavano a sfiorare la mascella, mentre avanzava
come danzando verso di lui tendendo una mano perfetta, dalle unghie
curate e piuttosto lunghe per essere quelle di un uomo. Gliela
strinse mentre sentiva il fiato mancare. La pelle di lui era
liscissima, morbida al tatto e calda. ESTREMAMENTE calda. Era normale
avere così caldo a Febbraio?
-P...Piacere
mio...- Cavoli, anche il balbettio. Idiota,idiota,idiota!!!!!! Mentre
Trector pregava con tutte le sue forze di non essere arrossito,
Bianca li trascinò in salotto e, subito dopo, si
affrettò ad andare
a preparare del the.
-Allora...
Elements. Tu e mia sorella siete... Fidanzati?- Pronunciò
quella
parola come se fosse disgustosa. Nonostante questo, la perfezione
della sua voce aveva il predominio.
-No!!!!!
No, ecco... Cioè, è carina e tutto e io le
piaccio ma.. No.-
-Vorresti
esserlo? Il suo ragazzo intendo.-
-Non
lo so, io... Devo ancora conoscerla bene...-
-Capisco-
Asserì l'altro sfiorandogli casualmente la mano mentre si
allungava
a prendere il telefono -Non vuoi impegnarti.-
-No,
no, no, non è questo... E' che... Davvero sono appena uscita
da una
situazione strana e...-
-Strana?-
Chiese il DIO inarcando sensualmente un sopracciglio.
-Oh,
non immagini quanto...- Soffiò Trector in semicoma, incapace
di
ragionare coerentemente.
-Sai,
Elments... Sei un bravo ragazzo. Per questo devi stare lontano da
lei.-
-Graz...
Cosa?!?-
-Hai
capito bene. Non ho niente contro di te, o contro la tua famiglia, ma
devi starle lontano. Mi hai capito?- Nel frattempo cominciò
a
mandare un messaggio, distogliendo lo sguardo da lui.
-Ma..
Io... Non capisco.- Quello rialzò la testa di scatto,
puntando i
suoi occhi diabolici nei suoi.
-Meglio
così. Meglio che le cose si fermino qua, prima che tu possa
capire.-
-Ma...-
-Eccomi
di ritorno!!!!!- Esultò Bianca, in mano un megavassoio con
tre
traballanti tazze di the e una miriade di pasticcini.
-Che
facce serie!!!! Di che cosa stavate parlando?-
-Cose
da uomini- Sospirò Garden sorridendo alla sorella -Non
potresti mai
capirle tu.-
-Noooo,
non escludetemiiii!!!! E dai, di che parlavate?-
-Forse,
quando sarai più grande...-
Trector
continuò a fissare la scena, stralunato. Quel ragazzo...
Quel
ragazzo voleva tenere lui lontano da Bianca solo perchè a
lei lui
piaceva?! Che cavolo di discorso era? E che significava che
“era
meglio che non capisse”? Non voleva che sua sorella fosse
felice?
-Scusate
io... Devo andare.-
-No,
Elements... perchè?- Chiese Bianca, ferita.
-Io...
Devo proprio andare, scusatemi.- Si alzò di scatto, quasi
correndo
verso la porta. Il ragazzo più divino della terra si
alzò
elegantemente dal divano e gli aprì con fare cavalleresco la
porta,
sorridendogli affettatamente.
-Grazie
per la visita, Elements. E torna quando vuoi.- Trector
arrossì di
rabbia. Maledetto ipocrita!!!! Gli strappò il pomello di
mano e gli
gridò, sbattendosi la porta dietro: -PUOI CONTARCI!!!!-
Bianca
puntò il suo sguardo grave sul fratello.
-Non
tornerà più... Vero?-
-Perchè
dici così?- Chiese innocentemente il più grande,
mentre osservava
il ragazzino correre per la strada, fino a vederlo sparire dietro la
curva.
-L'hai
fatto di nuovo.-
-Non
capisco di cosa tu stia parlando.-
-NON
MENTIRMI!!!!- Gridò la più piccola gettando a
terra un vaso di
coccio, che si frantumò sotto lo sguardo ferito del fratello.
-Era
il preferito di mamma... Comunque sai che l'ho fatto per il tuo bene.
Tutto quello che faccio lo faccio per te...-
-PERCHE'
ALLORA TUTTO QUELLO CHE FAI MI RENDE INFELICE?-
-Non
è vero. Sono gli altri a renderti infelici, non io. Lo sai
che se
davvero ti volessero bene tornerebbero.-
-....-
-Sai
che ho ragione.-
-Perchè?
Dimmi solo PERCHE'?!?-
-Lo
sai, perchè.- Bianca distolse lo sguardo. -E' anche per il
loro bene
che lo faccio. Se vuoi che loro siano felici... Devono starti
lontani.- La ragazzina cominciò a piangere. -E della mia
felicità
quando se ne parla?-
-Te
l'ho detto mille volte, qui non puoi essere felice. Devi tornare da
mamma e papà, loro...-
-Loro
non mi rendono felici!!!!-
-Ma
vorrebbero farlo. E il modo è uno solo.-
Bianca
alzò lo sguardo, sconfitta. Trattenendo le lacrime corse in
camera
sua e si chiuse a chiave. Garden sospirò. Davvero, se
continuava
così sua sorella non sarebbe mai stata felice.
###
Il
giorno dopo Trector si avviò a scuola di malavoglia,
trascinando i
piedi verso il cancello, quando vide Bianca uscire da una Opel Zafira
nera ( non è una pubblicità occulta... E' che
dire solo “macchina”
mi pareva troppo generico XD ndImoto), che ripartì appena
lei entrò
nel cortile. Aspettò che lei non fosse più nei
paraggi e, quando la
vide sparire dentro la scuola, domandò alla terra dove fosse
andata
la Opel. Appena conosciuta la destinazione controllò che non
ci
fosse nessuno in vista e sparì, teletrasportandosi
all'Università
di Psicologia. Garden chiuse delicatamente la portiera e
inserì
l'allarme. Quasi gridò mentre, nel girarsi, si
trovò comparire
davanti quel ragazzino, quel... Come cavolo si chiamava.
-Garden.-
-Ehm...-
-Elements.
Ricorda?-
-Oh,
si,si,si... Certo, Certo. Elements.- Ecco, appunto. Quello
lì.
-Volevo
chiederle una cosa.-
-Ok,
ma sbrigati- Fece l'altro riprendendo il controllo -Ho lezione tra
poco.-
-Sarò
breve. Perchè vuole che io stia lontano da Bianca?-
-Sarò
breve anch'io. La frase “non sono affari tuoi” ti
dice qualcosa?-
-Lei
non può trattarmi così!!!! Deve dirmi
perchè!!!!-
-Io
non “devo” proprio niente a nessuno!-
-E
invece si!-
-No!-
-Si!-
-NO!-
-SI!-
Garden
lo fissò infuriato mentre cominciava ad arrivare gente.
-Insomma,
guarda un po' se alla mia età devo stare a battibeccare con
un
ragazzino di 15 anni...-
-17!!!-
Sibilò Trector arrabbiato.
-E'
lo stesso, sei comunque un ragazzino!!!!! Perchè dovrei
stare a
darti ascolto? Levati di torno, l'adulto ha parlato!!!!-
-Non
vedo adulti qui!!!!-
-Neanch'io,
purtroppo non c'è uno specchio dove poter identificarmi!!!-
-Lei
è... Lei è...-
-Un
mostro? Una persona malvagia? Un cattivo fratello? Cambia repertorio,
le ho già sentite queste. Non voglio che vedi mia sorella,
punto. Ti
è chiaro il concetto?-
-No!-
-Perchè
l'ho chiesto, è ovvio che con la tua mente limitata non ci
arriverai
mai!-
-Insomma
io voglio soltanto sapere perchè non mi è
permesso di vedere la mia
migliore amica!!!!-
-Perchè
lei non vuole essere la tua migliore amica, sciocco!!!!-
-Questo
lo so, ma non significa necessariamente che io voglia che lei sia
qualcosa di più di questo!-
Il
ragazzo più grande sgranò gli occhi, sconcertato.
-Davvero?-
-Bè,
non lo so. Ma dovrei conoscerla meglio per saperlo.-
-Elements,
tu sei... Sei... incredibilmente testardo!!!-
-Lo
so.-
-Senti,
facciamo così. Io ti permetto di vederla, di tanto in
tanto... Ma tu
devi essere il suo migliore amico. Mi hai capito? Solo questo. Se
comincerai a guardarla come “qualcosa di
più”, allora ti caccerò
a calci da casa mia. Intesi?-
-...Intesi.-
-Bene.-
Cominciò ad avviarsi verso l'entrata quando Trector lo
fermò di
nuovo, arrossendo.
-Senti
ma tu... Quanti anni hai?-
-Eh?!-
-Insomma,
prima hai detto “alla mia età”... Ma non
mi sembri poi così
vecchio...-
-E
invece sì... Ho ben 26 anni!!!!-
-Ma
non sono così tanti!!!-
-Dillo
quando li avrai anche tu e ti sentirai più alla soglia dei
30 che
all'uscita dei 20.- Sbuffò l'altro.
Trector
rise. Poi si riscosse e si allontanò. Che stava facendo?
Fraternizzava con il nemico?
-Devo
andare. La scuola...-
-Già,
è vero. Cavoli com'è tardi, la mia lezione
sarà già
cominciata!!!-
-Allora
vai, sbrigati.-
-Siamo
già passati al “tu”, rospetto?-
-Scusi-
esalò il più piccolo imporporandosi -Ehi,
rospetto chi?!?- Si
riscosse rialzando energicamente il capo.
-Ci
si vede, Elements.- Sghignazzò l'altro allontanandosi.
-Già...
Ci si vede.- Fece lo spirito della terra, teletrasportandosi appena
nessuno fu più in vista.
###
Da
un po' di giorni Alan non vomitava più appena qualcuno gli
dava da
mangiare. Ma mangiava. Eccome se mangiava!!!! Mangiava almeno il
doppio degli altri, e a volte gli veniva voglia di mangiare cose
assurde, come un tortino di carciofi e broccoli, o la marmellata di
fagioli della vecchia vicina di casa. Nonostante questo, Julian non
era preoccupato. Finalmente Alan mangiava e non rischiava di morire
per il denutrimento. Secondo lui mangiava così tanto
perchè per un
po' non aveva potuto farlo. Già già, proprio
così!!!! “Tutto
merito delle mie premurose cure” pensò soddisfatto
di sé lo
spirito mentre osservava Al che si sdraiava sul divano. Com'era
bello...
-Al...-
-Si?-
-Ti
ho mai detto che sei splendido?-
-Si,
almeno un miliardo di volte. Ma fa piacere sentirselo dire,
ripetilo.-
Julian
sbuffò, sorridendo.
-Sei
splendido...- Soffiò sulle sue labbra sdraiandosi accanto a
lui.
-Grazie...-
Mormorò Alan prima di allungarsi a baciarlo. I due si
abbracciarono
mentre Alan inclinava la testa per approfondire il bacio. Quanto gli
era mancato!!!! Per un po' non aveva osato farlo per paura di
vomitargli addosso o di passargli chissà che virus... ma
adesso...
-AHI!!!!-
Strillò il ragazzo ripiegandosi su se stesso e interrompendo
il
bacio.
-Che
succede?!- Chiese Julian preoccupatissimo.
-Niente...
Solo un po' di mal di pancia...-
-Sicuro
di stare bene?-
-Si...
Si... Solo... Una fitta...-
-Al...-
-Julian,
mi sento strano...-
-In
che senso?-
-Insomma...
Prima vomitavo, adesso mangio come un disperato e poi questi dolori
alla pancia...- Alan lo fissò negli occhi, spaventato e
confuso -Non
potrebbe essere che...-
-Alan
non ti capisco che cosa vuoi dire?-
-Insomma
sono i sintomi di una donna incinta questi!!!!- Sparò il
più
piccolo mordicchiandosi le labbra.
-Al-
Sorrise dolcemente Julian -E' vero, siamo spiriti. Ma non credo che
sia possibile che tu sia incinto. Insomma sei... Un uomo. Come
potresti partorire?! Inoltre non hai un utero per accogliere un
bambino!!!!-
-Si,
forse hai ragione... Mi sono solo spaventato...-
-Ti
capisco ma stai tranquillo. Non puoi essere incinto, te lo
garantisco. Insomma non ho mai sentito niente del genere prima d'ora,
neanche tra quelli della nostra razza!!!-
-Ok-
Alan sorrise, sollevato -Mi sento meglio... Grazie Julian...-
-Di
niente piccolino...- I due si abbracciarono nuovamente, baciandosi
con rinnovata passione.
|
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Capitolo 23 *** Parte XXIII ***
VENTITREESIMA
PARTE
Per
alby4ever:
sinceramente non
ho ancora letto breaking dawn... sono ancora arenata su new moon XD
quindi non so, immagino che tu mi abbia fatto uno spoiler? O me lo
sono fatto da sola? Mah O_O comunque grazie per i complimenti ^O^ vai
così Alby!!!!!
Per
MikaName:
Meno male avevo
paura deludesse... Sono contenta che ti piaccia ^_____________^
Ehhhhhh, il mistero di Bianca... Verrà presto svelato!!!!!
ma quello
di Alan ancora prima... In questo capitolo per l'appunto!!!!! ^^
Per
OnlyAShadow:
XD chissà se
Trector si mette con Garden... magari sceglie Bianca XDDD
sarà una
delle scelte che gli farò affrontare.... Preso tra due
fuochi, e
bravo Trec!!!!
Per
Kahoko: No
che non mi
dispiace, anzi... adoro il -chan lo trovo così kawai!!!!!
>//////<
(anche se il -sama è il -sama U_U) eh, lo so che non la
raccontano
giusta... ma più che altro è lei, te ne renderai
conto XD
Allora
buona lettura a tutti!!!!!!!
KiSs
dalla vostra
Imoto^^
Victor
guardò Alan, incerto:
-Alan
ma ne sei sicuro?-
-Sicurissimo.-
-Ma
Julian ti ha detto... E poi non è possibile.. Insomma
come...-
-Lo
so che non ha senso. E so anche quello che ha detto Julian. Ma
davvero, non riesco a stare nell'indecisione... Solo perchè
non ne
avete mai sentito parlare non vuol dire che non possa succedere!-
-Al...
Lo so che... Insomma che lo vorresti... Ma...-
-Tu
stai dicendo che mi immagino tutto? Che è tutto uno scherzo
del mio
corpo solo perchè io VORREI essere INCINTO? Senti non lo
nego, ho
sempre desiderato un figlio, anche se non avrei mai pensato di dover
essere IO quello INCINTO. E avere un bimbo con Julian sarebbe la mia
massima felicità. Ma Vic, ti assicuro che mi ero
già rassegnato, da
quando avevo capito di amare un uomo. Però se c'è
una speranza... E
poi meglio saperlo adesso che troppo tardi. Se sarà
negativo... me
ne farò una ragione e tornerò a chiedermi che
diavolo ho!- Victor
sospirò, poi sorrise.
-D'accordo
Al. Ti accompagno a prendere quel benedetto test di gravidanza.-
-YAY!!!!
Grazie, grazie, grazie grazie!!!!-
La
farmacista li squadrò, sospetta.
-Un
test di gravidanza.-
-Si-
Rispose Alan con tono di sfida. Che cavolo voleva quella megera? Non
si poteva neanche essere incinti adesso?
-E'
per... Nostra madre- Aggiunse di fretta Vic -Sta troppo male per
venirlo a comprare lei.-
-E
vostro padre?- Insistette sospettosa la donna.
-E'
all'ospedale- Rispose sbrigativamente Alan -Si è rotto la
gamba
lavorando in cantiere – La farmacista si convinse,
finalmente,
dandogliene uno preso da sotto il bancone.
-Quant'è
affidabile?- Chiese Victor, ansioso.
-E'
il migliore sulla piazza- Rispose la donna, raddolcendosi -Almeno il
99% … Vostra madre può stare tranquilla.- E lei
che aveva
sospettato di quei bravi, poveri, piccoli tesori!
-Quant'è?-
Chiese Alan, tirando fuori il portafogli.
-12
euro...-
I
due pagarono, poi corsero via in tutta fretta.
-Andiamo
a casa di Chris... Vedrai, non farà domande.- Propose il
più
piccolo precedendolo svelto per la strada, il pacchetto in mano.
-Ok!!!-
Arrivati
si sedettero sul letto, impazienti.
-Leggi
le istruzioni- Chiese Al, sbrigativo, mentre Victor apriva il test
attento a non far cadere niente.
-Niente
di che, devi andare in bagno e fare la pipì su questo
bastoncino-
Disse lo spirito del fuoco porgendoglielo -E aspettare circa 30
secondi... Se compaiono due linee rosa è positivo, se ne
compare
solo una è negativo-
-O
mio Dio...-
-Sei
ancora sicuro di volerlo fare?-
-Si...
Si, devo solo... Insomma prepararmi psicologicamente...-
-EHI
VICKY!!!! SEI A CASA?-
-E'
tornato Christopher... SI, SONO CON ALAN!!!! Presto, vai in bagno!-
-Vicky?-
Chiese sogghignando il più grande.
-Bè,
che vuoi?- Chiese arrossendo lo spiritello -Tu e Julian non vi date
forse soprannomi affettuosi?-
-Veramente...
No. Insomma, Al e Jul. Ma ci chiamate tutti così, quindi...-
-VICKY,
SIETE IN CAMERA?-
-ADESSO
SCENDO! Oh, piantala e vai in quel bagno o butto via tutto!!!!-
-Ok,
ok...- Alan si infilò veloce nella porta del bagno mentre
Victor
scendeva a distrarre un po' il suo amore. Gli serviva almeno un
minuto... O forse un po' di più, non è che la
pipì viene a
comando, dopotutto!!!
Victor
salì piano le scale mentre Christopher si accingeva a fare
il the.
Finalmente l'aveva distratto!!!! ormai erano più di venti
minuti che
Alan era di sopra, doveva aver visto il risultato! Aprì la
porta
mentre sentiva i singhiozzi di Alan. Preoccupatissimo si
accostò a
lui. Alan gli indicò con dito tremante il bastoncino,
poggiato
distrattamente sul lavandino del bagno. Vic lo prese, senza
guardarlo.
-Oh,
Al... Qundi il risultato è...-
-Positivo-
Singhiozzò Alan mettendogli sotto gli occhi l'evidenza, le
due
piccole righe rosa che solcavano il test.
-E'
positivo, Victor!!!! POSITIVO!!! Io e Julian avremo un bambino!!!!
Ancora non posso crederci!!!!-
-O
mio Dio...- Sussurrò lo spirito del fuoco, incredulo -Tutto
questo
è.. E'...-
-Assurdo?
Impensabile? Come tutta la mia vita da quando vi ho incontrati,
dopotutto- Sorrise il più grande, tra le lacrime -Victor...
Avrò un
figlio...-
-O
MIO DIO ALAN!!!! E'... SEMPLICEMENTE FANTASTICO!!!!- I due si
abbracciarono, piangendo e ridendo insieme. Poi Al si
staccò,
fissandolo seriamente.
-Vic,
voglio che tu non lo dica a nessuno! D'accordo? Non una parola!
Voglio essere io a dirlo a Julian!!!!-
-Ok,
giuro- Sorrise il rossino abbracciandolo nuovamente.
-Grazie
Vic... Vado subito a casa!!!!-
-Non
correre però!!!-
-Hai
ragione, scusa!!! Cercherò di andare più
lentamente che posso...
Non vedo l'ora di vedere Julian!!!!- I due si salutarono ridendo
mentre Chris faceva capolino dalla cucina, perplesso.
-Alan
sembrava felicissimo...-
-Lo
è-
-E
anche tu mi sembri su di giri...-
-Mmmm...
Forse.-
-Avanti
cosa sta succedendo?-
-Niente
che ti riguardi!-
-Eddai,
giuro che non lo dirò a nessuno!-
-Nooo,
non posso!!! Ho giurato ad Alan che non l'avrei detto ad anima viva!-
-Suuuu
tesorino mio... Lo sai che puoi fidarti di me...-
-Lo
so, ma davvero... Non posso!!!-
-Mmm...
D'accordo..-
-Davvero?!?-
-Si...
Ma sappi che questo significherà giorni, giorni e GIORNI...
Di
astinenza.-
-Non
lo pensi davvero.-
-Ooooh,
si che lo penso.-
-Non
puoi... non ce la faresti mai!!!-
-E
tu?-
-Mmm...-
Vic si mordicchiò il labbro, combattuto.
-Allora?-
-Uffa
sei scorretto!!!!-
-Lo
so amor mio. E' il mio punto di forza-
-Giurami
che non lo dirai a nessuno, a NESSUNO chiaro?!?-
-Chiarissimo-
-Alan...
Bè, lui è incinto-
-.....-
-Chris?-
-Scusa,
non ho capito bene.-
-Alan
è INCINTO.-
-Eh?-
-HO
DETTO CHE ALAN E'...-
-HO
CAPITO, ho...Capito!!!! Ma è... E' impossibile!!!!-
-Niente
è impossibile.- Fece spallucce il ragazzino fissando suo
marito.
-Ma
è meraviglioso...-
-Lo
so- sorrise il più piccolo.
-Vicky...
Significa che anche noi possiamo avere un figlio!!!!-
-Vuoi
provare?- Chiese suadente lo spirito del fuoco cingendogli il collo e
avvicinando pericolosamente il volto al suo.
-Mmm...
Perchè no...-
#
# #
Daniel
saltellava allegramente per la strada quando incontrò Chris
e Vic davanti a un negozio per bambini. Si diresse verso di loro con un
sorrisone a 32 denti, mentre Vic entrava lasciando fuori il povero
Christopher, accusandolo di non avere abbastanza buon gusto.
-Ehi
Chris!!!! Come va?-
-Oh,
Daniel ciao... Come al solito. Quel prepotente del mio consorte
è
entrato senza di me. E solo perchè io dicevo che il color
crema è
decisamente meglio del bianco panna!!!! Insomma è
un'ingiustizia!!!-
Daniel
rise. Quei due non cambiavano mai.
-Ma
a proposito che ci fate qui? A chi state comprando una tutina per
neonati?- Chiese il ragazzo occhieggiando Vic che spulciava ogni
singola tutina del negozio con occhi critico.
-A...A
nessuno.-
-Come
sarebbe a dire a nessuno?- Sgranò gli occhi il
più piccolo,
sorpreso.
-Volevo
dire a nessuno, ehm, a nessuno... Di particolare.-
-Tu
non me la conti giusta.-
-Come
no!!!! Sono una fonte di acqua pura, non mento mai...-
-Continua
così e ti faccio volare via con un pugno. Adesso dimmi a chi
diavolo
state comprando quella tutina!!!-
Christopher
rabbrividì. Sapeva perfettamente che quella di Daniel non
era una
metafora. L'avrebbe fatto LETTERALMENTE volare via con un pugno...
-Oh,
va bene!!! Però devi giurarmi di non dirlo a nessuno!!!!
Capito?-
-Ok,
spara.-
-Alan
aspetta un bambino.-
Silenzio.
-Scusa?-
-Si,
lo so... E' incredibile, assurdo e impensabile. Ma è
straordinario!!!! Insomma tutti noi pensavamo di dover rinunciare
all'ipotesi di avere un figlio no? E invece possiamo averne!!!
Dopotutto quante cose non sappiamo degli spiriti? A questo punto
tutto mi sembra possibile!-
-O
mio Dio... E' fantastico!!!! Vado subito a casa a prendere dei
soldi... Anch'io voglio fargli un regalo decente!!!!-
-Ok,
allora ci vediamo e... Acqua in bocca mi raccomando!!!-
-Si,
non ti preoccupare!!!!-
Daniel
scattò verso casa, entusiasta. Un bambino!!!! Quindi anche
lui
poteva avere un figlio!!! Entrò di corsa in casa, investendo
il
povero Sean che stava andando a stendere i panni, rovesciando la
bacinella e versando camicie, pantaloni e quant'altro sul pavimento.
-Ehi
ehi ehi piccoletto... Che ti prende?-
-Ah?
Niente. Dove ho lasciato il portafogli?-
-In
camera...-
-Grazie-
Fece per salire le scale ma Sean lo bloccò, cingendolo con
le
braccia.
-Cos'è
tutta questa foga? E' tutto a posto?-
-Si,
si è tutto a posto.... Lasciami andare!-
Sean
lo lasciò, ma lo seguì per le scale fino in
camera.
-Allora?
Che succede?-
-Niente,
ti ho detto...Dannazione ma dove si è cacciato quel
maledetto?-
-E'
sul comodino- Sospirò Sean -Mi vuoi dire cosa succede?-
-Ti
ho detto che...-
Lo
spirito dell'acqua gettò il suo consorte sul letto,
tappandogli la
bocca con la propria. Svelto gli tolse la maglia mentre coi
polpastrelli sfiorava i capezzoli sensibili. Il più piccolo
cominciò
a mugolare sotto quell'assalto famelico.
-E
dai... Ho fretta...-
-Non
hai neanche il tempo per farti coccolare un po'?- Sussurrò
suadente
al suo orecchio il più grande, leccandoglielo subito dopo,
provocando a Daniel un piccolo gemito. Intanto Sean aveva cominciato
a strusciarsi sul suo bacino col proprio cominciano a risvegliare una
nascente erezione mentre le dita si facevano più audaci,
sbottonandogli i jeans. Ormai Daniel ansimava, la lingua dell'altro
che gli leccava il collo, il petto, mentre i suoi jeans finivano
miseramente a terra. Il più grande gli bloccò le
mani sopra la
testa con l'ausilio di un piccolo incantesimo mentre con la lingua
andava giù, sempre più giù, leccando
l'addome, l'ombelico, fino ad
arrivare all'interno coscia. Daniel aveva cominciato a singhiozzare,
frustrato, mentre Sean giocherellava col bordo dei suoi slip senza
toglierglieli e graffiandogli dolcemente l'inguine da sopra di essi.
-T...Ti
prego Sean...-
-Oh,
dolci parole- Fece l'altro facendogli scivolare via gli slip -Adesso
ce l'hai il tempo da dedicarmi eh?- Chiese sadico soffiando sul
membro del più piccolo, che si tese.
-S...Sean...-
-Si,
dimmi- Disse in un sussurro il più grande, le dita
finalmente
strette sulla sua erezione -Cosa vuoi che faccia?-
Daniel
eruppe in un piccolo singhiozzo.
-Sean!!!-
Gemette mentre inarcava la schiena, le mani della persona che
più
amava al mondo che gli donavano piacere.
-Conosco
il mio nome...-
-Ti
prego!!!- Chiese il più piccolo, disperato.
-Lo
vuoi?- Ghignò lo spirito. Aveva raggiunto il suo scopo.
-Si...
Si, si, si, ti prego, ti supplico... Fai l'amore con me!!!!-
-Bè,-
Fece il più grande alzandosi -Temo di non poterlo fare.-
-CHE
COSA?!?- Chiese affranto il più piccolo, eccitato e confuso.
-Tu
non hai fiducia in me. Non mi dici le cose. Quindi non posso fare
l'amore con te.-
-BRUTTO...!-
-Si,
lo so.- Fece Sean riabbassandosi, sfiorando le sue labbra in un
tenero bacio. -Allora? Vuoi parlare? O preferisci restare
così?-
Chiese, sfiorandogli il membro teso con le dita.
-NON
POSSO!!!! HO GIURATO A CHRIS DI NON DIRLO...-
-A-ah...-
Fece annoiato lo spirito dell'acqua, mordicchiandogli il lobo
sinistro.
-Mmmm...-
-Allora?-
-NON
POSSO!!!! NON POSSO DIRTI CHE ALAN E' INCINTO!!!!-
Sean
alzò bruscamente la testa mentre Daniel spalancò
la bocca,
inorridito. Quel maledetto l'aveva fregato!!!
-Caspita!!!
Ma è fantastico!!!! Devo subito andare a congratularmi con
il
fratellone!!!!-
-SEAN!!!!-
-Non
ti preoccupare tesoro... Tornerò presto. Così
continueremo...
Anzi... Ti prometto che avrei una notte INDIMENTICABILE!-
-Almeno
sciogli l'incantesimo!!!!- Supplicò disperato Daniel, mentre
Sean si
apprestava a fare il teletrasporto.
-Ah,
no...- Ghignò il più grande, sadico. -Quello
è per evitare che tu
finisca da solo, prima del mio ritorno.-
-Sei
un bastardo!!!!-
-Anch'io
ti amo piccoletto- Lo baciò dolcemente, poi si
teletrasportò.
-STRONZO!!!!-
#
# #
-Juuuuuuliaaaaan!!!!-
-Sean!!!
Che cavolo vuoi?-
-Solo
congratularmi con te!!!! E bravo il fratellone! A quando il lieto
evento?-
-Di
che diavolo stai parlando?-
-E
dai, non fare il timido! A proposito come farà Alan a
partori...-
-AAAAAAAAAAAH!!!!!!!!-
I
due sobbalzarono mentre Alan si precipitava dentro casa. Al suo
seguito un colpevole Trector, che aveva beccato i coniugi del fuoco
mentre si chiedevano se dovessero chiamare un ginecologo di vedute
molto aperte o se richiamare i loro genitori. Alan aveva
così saputo
che Vic l'aveva detto a Trector (dopo varie insistenze di
quest'ultimo) ma che soprattutto l'aveva detto a Chris, che
imbarazzato aveva confessato di averlo detto a Daniel, che ovviamente
non poteva non averlo detto a...
-SEAN!!!!-
-Al!!!
Fatti guardare!!!! Sei un fiore ragazzo!!!! La pancia però
ancora
non...-
-ZITTO!!!!-
Urlò angosciato, guardando di sottecchi il povero Julian che
li
fissava confuso.
-Ma
cosa c'è? Sono solo venuto a congratularmi per...-
-Insomma
piantala!!!!- Supplicò Trector, che si sentiva colpevole
anche se
non c'entrava un fico secco.
-Ma
che succede?- Chiese Julian, sempre più spaesato -Al stai
bene?-
-Si,
sto bene amore, ma devo dirti una cosa...-
Sean
sgranò gli occhi.
-PER
LA MISERIA!!!! QUINDI ANCORA NON GLI HAI DETTO DI ESSERE INCINTO?!?-
Silenzio.
-Fuori.da.casa.mia.-
Sussurrò Alan, arrabbiatissimo. Trector afferrò
Sean, che
sconcertato non capiva cosa aveva detto di sbagliato, lasciandosi
trasportare via.
Julian
lo fissò, sbalordito.
-Al?-
-Uffa!!!!
volevo che fosse un momento magico tra me e te!!!! Mi ero immaginato
tutta la scena!!!! E invece...-
-Alan...
Cosa... Che voleva dire..?-
-Senti
Jul... Lo so che mi avei detto che non era possibile ma.. Insomma io
e Vic abbiamo deciso lo stesso. Ho comprato un test di gravidanza...-
-TU
COSA?!-
-Volevo
esserne sicuro!!!! L'ho fatto e...-
-E...?-
-Era
positivo!!!! Julian aspetto un bambino!!!!-
-...Non
è possibile...-
-E
invece lo è!!!! Saremo una famiglia!!!! Saremo GENITORI!!!-
-Al...-
-Ma
che hai? Perchè non sei felice?-
-Al...
Io... Sono felicissimo ma anche tanto, tanto preoccupato...-
Alan
si avvicinò a Julian abbracciandolo.
-Cosa
c'è che non va?-
-Al...
Come farai a partorire?-
-Io...
Non ci avevo ancora pensato.... Ma penso che con un cesareo...-
-E
chi te lo farà? Noi non possiamo e neanche i medici umani!-
-Allora
che facciamo? Vuoi... Che io perda...-
-NO!!!!
ASSOLUTAMENTE NO!!!! Questo è nostro figlio, Al!!!! Non
desidererei
mai una cosa simile!!!!-
-Allora...-
-C'è
solo una soluzione... Ma temo la loro ira. Avevo promesso che li
avrei chiamati solo quando tutti avessimo trovato una stella... E
invece...-
-Chi...?-
-Al...
Stai per conoscere i tuoi suoceri... I miei genitori.-
#
# #
-E'
arrivato il momento. Stanno per chiamarci.- Sussurrò Madre
Luna al
suo sposo -Ci hanno messo parecchio prima di decidersi a chiedere il
nostro aiuto... Devo riconoscere che sono stati bravi... Anche se non
tutti hanno ancora la loro stella. Manca il mio povero Trector...
Chissà quando si renderà conto che..?-
-Dai!!!
ha ancora tempo!!!- Rispose abbracciandola Fratello Sole -Non
preoccuparti!!!!-
-Uff...
Un po' mi dispiacerà dover lasciare queste
identità... Osservarli
di nascosto è stato un vero spasso!!!!- Rise la donna,
scuotendo i
capelli.
-Già.
E' stato fantastico... Ma vabbè, prima o poi saremmo dovuti
tornare
noi stessi... Dopotutto mi mancava un po' il mio vecchio aspetto.-
-Si,
il tuo vero te stesso è diecimila volte più
bello...-
-Grazie
mia regina.-
-Prego.
Ma adesso affrettiamoci... Diventare nonni non capita mica tutti i
giorni!-
-Ho
la sensazione che sarà un bambino davvero speciale...-
-Non
vedo l'ora che nasca...-
-Anch'io.-
|
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Capitolo 24 *** Parte XXIV ***
VENTIQUATTRESIMA
PARTE
A
chiunque abbia letto la mia
fanfic finora… PERDONATEMI!!!! *si fustiga strisciando*
purtroppo ho avuto IL
BLOCCO DELLO SCRITTORE… Non che non sapessi COSA scrivere
(anche perché ce l’ho
in mente da secoli) ma COME scriverlo! Un ringraziamento a alby4ever,
MikaName,
Kahoko, Isuzu e Mana, che hanno commentato lo scorso
capitolo… Vi adoro! ^O^
Abbiate pazienza con me, sono un’umile ficwriter
disperata… Cercherò di non
farmi venire altre crisi!
Questo
capitolo è dedicato ad
una mia carissima amica, che mi ha GENTILMENTE invitato a continuare a
scrivere
(sotto la minaccia di tremende torture e morti atroci ovviamente XD) TI
VOGLIO
BENE ALE! FOLLIA 4EVER! >.<
Trector
si guardò attorno,
spaesato. Ancora quella strana sensazione… Come di essere osservato. E, ancora più
strano, ogni volta che succedeva compariva
Garden. Non che a lui in fondo dispiacesse, ma la situazione cominciava
a farsi
disorientante. Credeva di stargli antipatico… O comunque di
non piacergli in
particolar modo. Ma allora perché…?
-Ehilà,
Elements!-
Puntuale
come un orologio.
-G…Garden..-
Trec arrossì
intensamente. Appena un secondo fa stava per inerpicarsi in elaborati
castelli
in aria, nei quali sarebbe vissuto per sempre con il suo Principe
Azzurro…O,
come in questo caso, più probabilmente col Cavaliere Nero.
-Ehi
sei tutto rosso. Febbre?
Azzardati ad attaccarla a Bianca e sei morto.-
Come
volevasi dimostrare.
Ultimamente tutti i suoi castelli in aria finivano in pappetta
incredibilmente
presto.
-No,
niente febbre.
Tranquillo, tua sorella è al sicuro. Piuttosto
perché sei qui?-
-…Commissioni.-
Si,
certo. Come le altre
cinque volte che lo aveva casualmente incontrato. Certo che gli
universitari
avevano davvero un sacco di tempo libero. Che lo seguisse per
controllare che
mantenesse la sua promessa?
-Davvero?
Anch’io. Per mio
fratello. Cioè, stanno per arrivare i miei e mi hanno dato
un mucchio di roba
da comprare.-
-Sul
serio? Bè… Potremmo fare
la strada insieme allora.-
Trector
sgranò gli occhi. Non
l’aveva detto sul serio. Non era POSSIBILE…
-Allora?
Che fai lì impalato
come uno stoccafisso? Ti vuoi muovere rospetto?-
Lo
spirito della terra
sorrise a 32 denti, avvicinandoglisi. Era vero che ultimamente i suoi
castelli
in aria si riducevano in pappetta molto presto… Ma era anche
vero che si
ricostruivano alla velocità della luce!
Dopo
nemmeno cento
metri(trascorsi in assoluto silenzio) spuntò fuori Bianca,
rossa in viso e
senza fiato. Evidentemente, aveva corso.
-Fratellone!
Ho scordato una
cosa nella lista…-
-Cosa?-
Ah.
Era davvero in giro per
una commissione. Cavoli!
-La…
La verdura…-
-Dimmi
quello che devo
prendere e tornatene dritta a casa!-
Bianca
abbassò lo sguardo
avvilita. Ecco, questa era una delle situazioni in cui Trector si
sentiva più
confuso che mai. Quando era con i due fratelli insieme, si sentiva un
principe
che salvava la sua principessa dal mago cattivo… Stessa cosa
se erano con lei da
soli, era come se la dovesse proteggere da ogni male. Ma quando era
solo con
lui… Bè, il principe andava a farsi benedire e
lui si sentiva più una damigella
da salvare che un eroe!
-Eddai
Garden… Può anche
venire con noi no?-
Bianca
lo guardò con occhi
stellanti mentre Garden lo fissava come se fosse pazzo.
-Si
si si! Grazie Elements!-
-Ehi!
Io non ho detto si!-
Intervenne il fratello di lei, scocciato.
-Suvvia,
non darà alcun
fastidio.-
-Uffa…
Vi siete coalizzati
contro di me! Va bene rompiscatole puoi venire!-
-Grazie
fratellone!-
La
ragazza si mise accanto a
Trector, sfiorandogli la mano. Garden la guardò di traverso
mentre si metteva
all’altro lato del povero spirito, che si trovò
così tra due fuochi. Forse era
meglio se non diceva niente… E la andava a fare da solo
quella cavolo di spesa!
###
Alan
passeggiava su e giù per
la stanza, nervoso.
-Al
puoi piantarla?-
-Sto
per conoscere i tuoi
genitori!-
-Si…
E allora?-
-E
se non gli piacessi? E se
decidessero che non sono alla tua altezza? E se non volessero che io
partorisca
il bambino? E se mi dicessero che non è possibile averlo,
che devo… Perderlo…
Che lo perderò comunque, qualunque cosa io faccia?-
-Smettila
di preoccuparti
inutilmente! Gli andrai benissimo!-
-Ma…
Insomma… Non sei neanche
un po’ agitato?-
-Sono
solo preoccupato per
te, che ti agiti troppo!-
-Hai
ragione, scusami. Ma è
più forte di me!-
Il
campanello trillò, facendo
fare ad Alan un balzo di dieci metri.
-Adesso
basta Al, mettiti
seduto o ti ci faccio stare io con un incantesimo!-
-Sono…
Sono loro?-
-Si.-
-Waaaa!-
-Piantala!-
Julian
si avviò alla porta e
aprì. Quello che vide non era esattamente quello che si
aspettava di vedere.
-S…Sumire?
E tu… Il bidello…-
-Che
succede?-
-MALEDETTI!
E AVETE TENUTO LA VOSTRA AURA
NASCOSTA PER TUTTO
QUESTO TEMPO?!?-
-Si.
E’ stato un vero
spasso.- Rispose una voce maschile da dietro la porta.
-Concordo.-
Lo appoggiò una
voce femminile.
Alan
si affacciò dalla porta
e vide l’infermiera folle e il bidello impossibile fissarlo
estasiati.
-Piacere
di nuovo, piccolo
Alan.- Lo salutò Sumire, insensibile allo sbigottimento del
ragazzo –Io sono
Madre Luna. La mamma di Jul.-
-E
io Fratello Sole. Il suo
papino adorato!-
-MALEDETTI!-
Ripetè Julian.
Poi si rassegnò, sbuffando. –Almeno fategli vedere
il vostro vero aspetto. Non
credete?-
-Oh
ma che sbadati! Solo un
attimo eh!- Sumire (o meglio, Madre Luna) arricciò il naso e
la bocca in una
smorfia buffissima mentre i capelli cominciarono a diventarle di un
biondo
pallidissimo e iridescente. I tratti del viso divennero più
dolci e gli occhi
si tinsero di un giallo ambrato. Sorrise con i denti bianchissimi
mentre i
semplici jeans si trasformavano in una veste candida e i capelli
continuavano a
scendere, fino alla base della schiena. Le unghie si tinsero
d’oro mentre le
scarpe scomparivano lasciandola scalza; le caviglie e i polsi si
riempirono di
braccialetti finissimi, d’argento, che tintinnavano come
piccole campane al
minimo movimento. Osservò il marito mentre la fissava,
estasiato dalla
trasformazione.
-In
qualunque tua forma, sei
sempre stupenda tesoro.-
La
donna sorrise mentre lo
incitava a fare lo stesso. Il bidello (Fratello Sole)
strabuzzò gli occhi e si
strinse tra pollice e indice i lobi delle orecchie; subito i capelli si
disposero in ricci fittissimi mentre si allungavano, di un arancione
brillante,
fino alle spalle. La tuta divenne una veste purpurea mentre tantissime
catenine
d’oro comparivano sul suo collo. I tratti da anziano
divennero forti, virili,
giovanili, e l’uomo si fece più alto e imponente.
Madre Luna strillò eccitata:
-Waaaaaa
tesoro sei sempre
magnifico!-
-Grazie
cara.-
Julian
sbuffò infastidito
mentre Alan si pietrificò. Maledizione! Perché
dovevano essere tutti così
splendidi accidenti a loro! Non era facile fare buona impressione
davanti a
gente che non ha neanche un difetto!
-Allora
vediamo un po’- si
ricompose immediatamente Madre Luna –Piccolo Alan…
Sei davvero molto carino!
Mio figlio ha sempre avuto buon gusto… Certo è
anche un po’ tontolone perché se
avesse studiato si ricorderebbe che in casi particolari i maschietti
possono
restare incinti, come in questo caso!-
-Già!-
Intervenne Fratello
Sole –E’ continuazione della specie capisci? Julian
era destinato a procreare
un altro spirito! Come anche gli altri miei figli del resto…
A proposito
gliel’abbiamo detto?-
-No!-
Intervenne Julian
seccato –Non avevo idea di essere un Prescelto! Credevo che
dato che non mi
avevate detto niente non dovessi preoccuparmi di nulla!-
-Ehm…
Sumir… Cioè… Madre
Luna… Cos’è un Prescelto?-
-Oh,
povero tesoro scusa! Noi
qui a cianciare e non pensiamo neanche a metterci seduti, considerato
anche il
tuo stato!-
-No,
io…-
-Mettiamoci
sul divano!-
Schioccò le dita e in meno di un decimo di secondo Alan si
ritrovò seduto, con
due cuscini sotto la schiena e un plaid sulle ginocchia mentre gli
altri erano
seduti accanto a lui e Fratello Sole beveva un the. Provenienza?
Ignota. Ma
ormai aveva smesso di farsi queste domande.
-Un
Prescelto caro,- Proseguì
la donna come niente fosse facendo comparire un altro the
–E’ qualcuno che è
destinato a dare la vita a un essere dai poteri straordinari come
lui… Insomma
uno spirito, un dio, una ninfa, e così via. Appena sono
nati, i nostri bambini
avevano tutti il Marchio. Significa che, in un modo o
nell’altro, avranno tutti
un figlio. Un altro piccolo essere impossibile!- Concluse sorridendo
dolcemente. –A proposito non chiamarmi Madre Luna, quello
è il mio nome
ufficiale! Stai per partorire mio nipote no? Un po’ di
familiarità, diamine!
Chiamami pure Milithriel.-
-E
io- intervenne Fratello
Sole –Sono Frederick.-
-Si,
si, certo- Interruppe
tutti Julian –Adesso mi dite come fate a fare i paciocconi
quando io sto
consumandomi di preoccupazione?-
-Come
sopra, se avessi
studiato lo sapresti! L’unico a cui devo spiegazioni
è il piccolo Ally, che è
logico non sappia certe cose.-
-ALLY???-
Sussultò Jul,
strabuzzando gli occhi.
-Bè,
che c’è? Non posso dare
un soprannome al mio genero? In ogni caso, Non hai bisogno di
consumarti di
preoccupazione. Ally non corre alcun pericolo. Tesoro,- disse puntando
lo
sguardo verso il genero, sorridendo affettuosamente –Non devi
temere nulla. Noi
staremo con te a scuola, e ti terremo sott’occhio.-
-S..Sott’occhio?
Perché?-
-Bè,
vedi- Fece un po’
imbarazzato Frederick – E’ un po’
difficile essere incinta di uno spirito… La
vita ti si complica un po’.-
-C..cioè?-
-Vedi,
la pancia non ti
crescerà. Il bambino per ora è pura energia, e si
muove nel tuo ventre in tale
forma. Il tuo corpo ha formato una sacca simile ad un utero, nel quale
quest’energia potrà muoversi liberamente. Ma sai,
non è facile tenere a bada
dell’energia… Dovrai alimentarla costantemente, e,
anche se per ora il sintomo
non è così prevalente, mangerai in continuazione.
Non potrai davvero
controllare la fame, sarà più forte di te.
Inoltre, avrai continui sbalzi
d’umore; e, come se non bastasse, voglie…
particolari.-
-Particolari?-
Milithriel
si schiarì la
gola.
-Bè,
si, il bambino ti
manderà dei messaggi, che tu non potrai rifiutare. Se
vorrà farsi una nuotata
nell’Oceano, tu la farai. Se ti chiederà di fare
un incontro di boxe
tailandese, non potrai rifiutarti. Sono stimoli che permetteranno al
bambino di
decidere quale forma prendere poi. Al nono mese, diventerai davvero
intrattabile. Fidati, ci sono passata quattro volte… Quando
il bambino sarà
pronto per nascere, la pancia ti si gonfierà
all’improvviso e il piccolo
prenderà finalmente una forma. Tu, tuo marito e due
testimoni poi dovrete
poggiare la mano dove sentite il calore, che si farà sempre
più forte. Il tuo
ventre si illuminerà diventando pura energia, e il piccolo
uscirà dal portale
che lui stesso avrà aperto. Fidati, non fa alcun male. Solo,
una strana sensazione,
come di vuoto…-
-Santo
cielo! Alan con sbalzi
d’umore!- Saltò su Julian –Spero che
l’incontro di boxe non lo vorrà fare con
me…-
-Sei
felice vero?- Chiese
Alan trattenendo una risatina
-Si-
Sussurrò lo spirito del
vento –Perché finalmente so che non rischi di
farti del male…-
-Bene
piccioncini! Adesso
ditemi dove sono gli altri nostri figli scapestrati, così
andiamo fargli un
salutino!- Esclamò allegro
Frederick. I ragazzi stavano leggermente sottovalutando la questione
degli
sbalzi d’umore e delle voglie… Oh bè,
se ne renderanno conto poi!
-Si,
ho proprio voglia di
vedere i miei bimbi accasati! Devo conoscere i loro maritini! Poi,
andrò da
Trector… Poverino l’avete mandato solo a fare la
spesa! Per fortuna adesso è in
buona compagnia…-
-Si?
E con chi è?- Chiese
interessatissimo Al.
-Con
una persona molto, molto
speciale…- Mormorò malizioso Frederick,
afferrando poi la mano della moglie per
sparire insieme.
-Alan!
Finalmente soli! Come
ti senti amore?- Julian guardò preoccupato suo marito, che
aveva
improvvisamente corrugato la fronte portandosi le mani sullo stomaco.
-Jul…-
Disse il più piccolo,
guardandolo di traverso:
-HO
FAME!!!!-
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Capitolo 25 *** Parte XXV ***
VENTICINQUESIMA
PARTE
Non
ci credevo neanche io ma... SONO TORNATAAAAAA!!!!!
Ringrazio
chi non ha perso la speranza ed ha continuato a credere nel mio
coming-back XD Dopo mesi, sono rientrata nel mio account... E ho
trovato ben 9 recensioni all'ultimo capitolo, mi sono quasi
commossa!!!! Perdonatemi ma ho passato mesi di adattamento
perchè
mi sono trasferita a Venezia e ho dovuto fare i conti con una nuova
vita, nuova gente, l'inizio dell'università, gli esami...
Non posso
promettere di aggiornare spesso ma farò del mio meglio! Sono
felicissima di aver ripreso a scrivere ed è tutto grazie al
vostro
sostegno e ai miei amici vecchi e nuovi che mi hanno amabilmente
spinto a continuare (ovviamente con strumenti di tortura, come al
solito XD)!
Per
alby4ever:
Voglio solo
ringraziarti per aver sempre commentato e non aver perso la speranza
di rivedermi su EFP... Sei un mito alby!!!
Per
OnlyAShadow:
I tuoi commenti
sono sempre fantastici da leggere XD Sono contenta che ti siano
piaciuti i genitori dei 4 spiriti ^^ onestamente, sono i miei
preferiti! Ogni tanto me li immagino nelle situazioni più
assurde e
rido da sola XDD
Per
Ardesia Nera:
Avere nuovi
commentatori fa sempre piacere =) ti ringrazio per tutti i
complimenti, stavo letteralmente saltando di gioia leggendo il tuo
commento!!!!
Per
Isuzu:
Povera Bianca! XD Non
credere che si farà da parte così facilmente...
^_____________^
Per
makimakismile:
In una
notte??? Wow, sono super-lusingata!!!! >////< mi spiace
averti
fatto aspettare tanto per questo capitolo... Buona lettura!
Per
Koishan Sokujo:
A quanto pare
tifate tutti per Garden... Ma io non ho mai detto che a lui piace
Trec =P Eeeeehhhh, chissà... XDDD me la rido da sola
perchè IO
SO!!! Il potere è nelle mie mani ^______________^ I
personaggi dei
genitori sono stati ispirati da mio padre... Quindi sono
contentissima che piacciano ^O^ /
Per
MikaName:
Io stravederei per
un mini-megalomane XD questo si che potrebbe dare da pensare al
povero Al.. L'incontro di boxe in confronto potrebbe essere
rilassante XD
Per
§ LollyPotter § : Grazie
per i complimenti e scusa se aggiorno solo ora... Spero continuerai a
leggere! ^^
Per
Ciccio85:
Eh, la mia regola è
niente spoiler! Soprattutto su cose che non ho ancora deciso con
certezza XD
E
con ciò ho finito... Capitolo dedicato a: Ale, Neko-chan,
Ble e
Peter ;) Vi voglio bene ragazzi!!!!
Buona
letturaaaaa!!!! KiSs,
Imoto_Sama91
^^
Julian
fissò Alan, il sorriso forzato. Alan lo fissò di
rimando, lo
sguardo deciso.
-Ehm..
Tesoro.. Cerchiamo di ragionare..-
-No!!!!-
-Al..
Piccolo mio.. Lo sai che quello che chiedi non è
esattamente...-
-Lo
voglio Jul!!!!-
-Ma...-
-Ti
prego, ti prego, ti prego!!!! Lo voglio, lo voglio, lo
vogliooooo!!!!-
-Alan...-
-Se
non me lo porti... Non lo faremo mai, MAI più!!! Non mi
vedrai più
nudo, nemmeno in cartolina!!!-
-Ma..!-
-IO.LO.VOGLIO.-
-Ok!!!!!-
Lo
spirito del vento richiamò in tutta fretta la corrente
monsonica e
si affrettò a uscire, facendo sbattere fragorosamente la
porta.
Trector uscì dal suo nascondiglio, cauto.
-..Al?-
-Si,
Trec?- Fece tranquillissimo il ragazzo addentando una coscia di
pollo.
-Dove
hai spedito Jul stavolta?-
-...In
Tibet.-
-Cos...?!-
-Mi
è venuta una voglia matta di mangiare la radice del cavolo
cinese
stufata...-
-Il
piccolo ha la predilezione per i cibi esotici, eh...- Fece lo spirito
della terra ripensando al serpente indiano arrosto e al patè
di
grasso di balena.
-A
quanto pare.- Replicò Al buttando i resti del pollo e
cominciando a
puntare le patatine fritte e un milk-shake alla vaniglia. Lentamente
si avvicinò alle patatine, poi fissò intensamente
il milk-shake con
uno sguardo bramoso. Infine intinse una patatina fritta nel
milk-shake e cominciò a mangiare mischiando le due cose,
felice*.
Trector scosse la testa e fece per allontanarsi quando Al lo
placcò
a terra.
-FERMO!!!!!-
-AAAAH!!!
Che c'è??-
-MI
SERVI!!!!-
-Eh?-
-Il
mio inutile marito è fuori quindi mi servi tu!-
Trector
spalancò gli occhi: “Ma se sei TU che lo ha appena
buttato
fuori!!!” Sapeva cosa stava per succedere. Erano due mesi che
andavano avanti così: Alan stava per avere un'altra crisi e
avrebbe
proposto di fare qualcosa di assurdo. Purtroppo se non aveva
occasione di trascinare con sé Julian, ogni volta toccava a
LUI
aiutarlo, perchè gli ALTRI erano tutti felicemente accasati
e 'non
aveva cuore di disturbare la loro privacy'! Ma cavoli! Da quando Alan
aveva incontrato i loro genitori non aveva più avuto
occasione di
vedere Bianca, né di parlare con Garden... Cominciava a
sentirsi
stranamente solo, nonostante la casa fosse sempre piena di gente...
-TREC!!!
Mi stai ascoltando???-
-Si,
si...-
-Allora
lo farai???-
-Che?
Bè.. S...-
-YAY!
Grazie!!! Allora corriamo, andiamo a iscriverci!-
Trec
cadde dalle nuvole.
-Cosa?!
Dove?!?-
-A
Danza del ventre no?? Hai appena accettato di venire con me!-
-A
Danza del cosa???-
-Ormai
hai accettato!!- Alan prese il povero ragazzo sotto braccio e
cominciò a trascinarlo verso la scuola di danza
più vicina.
-NOOO!!!
AL TI PREGO! HO.. CAMBIATO IDEA!-
-Scusa,
non ti ho sentito... COSA HAI APPENA DETTO?!?- Chiese il moretto con
l'aria pacifica di Jack lo Squartatore, stringendo il braccio del
povero spirito in una stretta mortale.
-N...NIENTE!!!
Che... Non vedo l'ora... Di iniziare...-
-Così
va meglio!!!!- Esclamò il ragazzo, vittorioso. Trector
sospirò. Le
persone incinta erano veramente temibili!!!!
I
due presero l'autobus e scesero dopo circa una ventina di minuti. La
scuola di danza cui erano entrati era piuttosto famosa: la
“Ireland
Academy of Dance & Performing Arts” racchiudeva tutti
i tipi di
danza cui si poteva pensare. La danza del ventre era la
novità
assoluta e c'erano ancora pochissimi iscritti al corso; i due furono
quindi accettati di buon grado dalla direttrice, nonostante
l'esperienza nulla nel campo della danza. Trector si guardò
attorno,
spaesato, mentre Alan sprizzava gioia da tutti i pori mentre si
infilava un costume pieno di paillettes e nastrini.
-Forza
Trector! Indossane uno anche tu!!!-
-Ehm..
Non per fare il guastafeste ma... Quelli non sono da donna??-
-No,
sciocco! Quelli da donna hanno la gonna!!!-
Trector
guardò perplesso i costumi perfettamente UGUALI, se non
fosse che al
posto della lunga gonna vi erano dei pantaloni vaporosi.
Alan
lo fissò truce per qualche secondo.
-Non
ti stai cambiando, Trec...- Lo spirito si affrettò a
infilarsi il
costume, poi si avviarono insieme nella palestra luminosa.
“Ecco
cosa non sopporto delle scuole di danza!!!” Pensò
il dominatore
della terra guardandosi attorno “Perchè,
Perchè, PERCHE' sono
SEMPRE piene di specchi da ogni lato??? Non ce la faccio, non lo
sopporto...” Il filo logico dei suoi pensieri si interruppe.
Era di
nuovo lì. La sensazione.
Qualcuno lo fissava...
-ELEMENTS!!!-
Gridò una voce femminile ben conosciuta.
-B...Bianca??-
-Elements,
che ci fai qui? Quando ti ho visto non ci potevo credere!!!-
-Io...
Sono qui per accompagnare un amico...-
Nel
dirlo si girò a fissare Alan, che stava già
cercando di imparare i
passi base dall'istruttrice girando il bacino al suono della musica.
-Oh,
Hill! Già, mi ero dimenticata che voi eravate... Parenti?-
-Si,
cugini. Alla lontana.-
-Già,
cugini. Io invece ne ho approfittato perchè il fratellone
viene
spesso qui e quando questo corso ha aperto ho voluto subito
iscrivermi. A proposito come sto?- Disse tutto d'un fiato la ragazza
ruotando l'ampia gonna piena di lustrini, facendola tintinnare.
-GARDEN
è QUI?!?-
-Oh??
Si, è qui... Ma non pensiamo a lui! Dimmi, come sto?-
Ripetè lei
speranzosa.
-COSA
fa LUI QUI?-
Il
sorriso di Bianca si spense.
-INSOMMA
ELEMENTS TI HO CHIESTO COME STO!!!!- Urlò, rossa in viso.
Subito
dopo si coprì la bocca con le mani, imbarazzata, mentre
Trector la
fissava stralunato. Non l'aveva mai sentita gridare...
-Ops...
Scusa... E' che... E' un sacco che non ci vediamo e... Siamo da soli,
senza il fratellone a rompere le scatole ma tu... Tu non fai che
parlare di lui...-
-Si...
Bianca... Scusa...E' che.. Sono un po' imbarazzato, vesito
così e..
Lui mi prende in giro già abbastanza.-
-Si,
lo so.-
I
due si fissarono in silenzio mentre l'istruttrice li redarguiva a
proposito dei 'rumori molesti' e sul fatto che la lezione era
già
iniziata. Bianca sorrise a mò di scusa, mentre lo spirito
arrossiva,
fissando dritto davanti a sé. Cosa cavolo gli era preso???
Parlare
così concitatamente di Garden, davanti a Bianca!!! Era
proprio uno
stupido insensibile!
L'istruttrice,
la signorina Hatty, li fissò scoraggiata.
-Insomma
dovete formare un gruppo di danza! Non potete bisticciare dei fatti
vostri mentre gli altri provano! Non sarebbe giusto nei loro
confronti se poi per colpa vostra facessero brutta figura al saggio!-
-Saggio???
Che saggio???-
-Sciocco-
Mormorò Hatty posando lo sguardo sul piccoletto dai capelli
castani
-Quello che faremo a fine corso no?-
Trector
sbiancò e guardò Al, che ditolse lo sguardo con
aria innocente.
“Lui
lo sapeva!!! Maledetto stavolta me la paga!”
-Come
faccio a farvi capire... Ah, Ci sono! Ragazzi, andremo a dare uno
sguardo al gruppo di danza folkloristica! Loro si che sono
affiatati!-
Trector
diede uno sguardo agli altri iscritti del corso: compresi lui, Alan e
Bianca erano in dieci. E sembravano tutti piuttosto entusiasti,
tranne lui. Sbuffò, Seguendo Hattie per i lunghi corridoi
della
scuola, fino a che non arrivarono alla porta della palestra riservata
al folklore. Hattie bussò allegramente e ottenne il permesso
di
entrare da un uomo robusto, sulla cinquantina.
-Ehilà!
Come va? Sono gli iscritti del nuovo corso?-
-Sono
venuta per mostrargli cos'è il vero spirito di gruppo Jones!-
-Hai
scelto il gruppo giusto. Dico bene, ragazzi?-
Una
trentina di persone assentì, entusiasta, e in mezzo ad esse
c'era...
-Garden...?-
Sussurrò Trector incredulo. Il fratello di Bianca era
lì,
tangibile, le gambe fasciate da una calzamaglia nera super-aderente e
una camicia, sempre nera, semiaperta sul petto sudato. Il ragazzo si
accorse del suo sguardo e assottigliò gli occhi, mettendosi
a
sogghignare dopo aver passato in rassegna quell'abbigliamento a dir
poco ridicolo che era stato obbligato a mettere. Stupido Alan!!!!
Bianca salutò il fratello sorridendo mentre con gli altri
del corso
si andava a sedere ai lati della stanza per lasciare spazio ai
ballerini. L'istruttore Jones fece disporre i ragazzi in posizione e
quando tutti sembrarono pronti mise la musica. Come un unico corpo il
corpo di ballo si mise a saltellare e piroettare perfettamente a
tempo e sincronizzati, le ragazze sorridenti e splendenti nei loro
costumi tradizionali dalle ampie gonne sgargianti, i ragazzi
elegantemente con occhi seri e sorrisi a mezza bocca, dall'aria
maliziosa. Improvvisamente tutti si immobilizzarono e solo una
coppia, composta da Garden e una riccioluta ragazza, continuarono la
danza dal ritmo sempre più frenetico. Mano a mano le altre
coppie si
aggiunsero al ballo fino a formare un canone, che si concluse con un
salto finale della coppia principale. Hatty si profuse in applausi
mentre tutti gli altri seguivano il suo esempio, stregati.
-Grande
esibizione ragazzi. Visto? Spero che anche voi potrete fare
altrettanto al saggio finale!- Trector osservò tutti annuire
entusiasti e sospirò, sconfitto. Garden era grande anche in
questo.
Oltretutto il suo costume lo faceva sembrare ancora più
bello mentre
il suo lo faceva somigliare a un travestito senza gusto. Cominciava a
sentirsi un po' depresso...
-Ehi,
rospetto! Non sembri più lo stesso senza i tuoi soliti
vestiti!
Quasi non ti riconoscevo...-
-Non
sono in vena, Garden...-
-Quindi
farai danza del ventre con Bianca... Mi raccomando non mettere le
mani in posti strani!-
-Mh...
Ok... -
-Ehi
cos'hai? Non è divertente se non mi rispondi a tono!- Fece
il
ragazzo contrariato.
-Scusa,
è che... Mi sento uno scemo! Poi con questi vestiti... Anche
tu hai
detto che non sembro più lo stesso! Non sarò mai
un... Un figo come
te!-
-Ma
cos'hai capito? Guarda che intendevo dire che ti donano!-
-Si,
cer... Cosa?!?-
-Ma
si, dai... Il verde ti sta bene! E poi li trovo adatti alla tua
figura...-
-Io...-
-E
comunque cos'è che hai detto? Che sono un figo? Mmmh, non mi
suona
male...-
-Non
montarti la testa!-
-Ecco,
ti preferisco così...- Sorrise Garden, scompigliandogli i
capelli.
Trector arrossì.
-Così...
Come??-
-Insopportabilmente
impertinente.-
-Oh,
grazie!
-Non
c'è di che... Ora scusa ma il figo deve
andare a ballare con
la sua partner...-
-Mh.
Anche tu... non mettere le mani in posti strani.- Sussurrò
lo
spirito abbassando gli occhi.
-Mh?
Che hai detto?-
-N...Niente!-
Trector corse via raggiungendo Bianca che lo aspettava. Garden
aspettò che girasse l'angolo per poi scoppiare in una risata
argentina. -Che scemo... Perchè mai dovrei farlo?- Disse tra
sé e
sé, fissando la sua partner.
Bianca guardò il ragazzo che le piaceva
mentre tornavano alla loro
palestra. Sembrava felice, ma anche disturbato da qualcosa.
-Elements?
Che cos'hai?-
-No,
niente... Ecco è che la palestra non mi piace.-
-Ma
è così luminosa, è nuova quindi sia i
pavimenti che gli specchi
sono pulitissimi... Cosa c'è che non va?-
-Gli
specchi...-
-Mh?-
-Non
mi piacciono gli specchi.-
-Cosa?
Perchè?-
-Mi
ricordano quanto sono insipido rispetto ai membri della mia
famiglia... insomma diciamoci la verità i miei fratelli sono
tutti
molto più belli di me, inoltre sono molto più
estroversi, e
intelligenti... Io rientro nella norma, quindi vedermi circondato da
specchi mi fa sentire... A disagio...-
-Ma...Non
mi dirai che ti credi brutto???-
-Un..
Pochino?-
-Non
dire sciocchezze!!! Credi che io abbia un cattivo gusto?-
-Ehm...
Non so...-
-Ti
informo che per me sei veramente carinissimo!!-
-Dici...
Sul serio?-
-Assolutamente
si!-
-Mh.-
-Anche
mio fratello ha detto che sei carino.- Aggiunse casualmente la
ragazza.
-Cosa?!-
-Si,
volevo sapere il suo parere. E quando gli ho chiesto che ne pensava
di te ha detto 'Per ora posso solo dirti che è simpatico e
carino.
Devo conoscerlo meglio...'.-
-Carino...-
-Molto
carino, davvero...-
-Non
avevo mai considerato che gli altri potessero vedermi carino...-
-Sai,
quando ero alle medie ho avuto anch'io questo problema. Mio fratello
è davvero bellissimo, quindi io mi vedevo inevitabilmente
orribile.-
-No!-
-Giuro.-
-Ma...-
Trector la osservò attentamente. Aveva i capelli neri come
quelli
del fratello e gli occhi di un castano così chiaro da
sembrare color
del miele. -..Tu sei veramente carina!-
-Grazie.-
Arrossì la ragazza -ORA lo so.- Fissò gli occhi
nei suoi, seria:
-Anche tu sei carino... Mi hai capito bene? Non pensare mai
più di non esserlo!!!-
-Grazie
Bianca...-
-E
adesso andiamo a ballare!-
-Ok!-
Entrarono
nella stanza dove trovarono tutti ad esercitarsi nel passo base. Alan
era particolarmente portato, tanto che l'istruttrice gli fece un mare
di complimenti. A fine lezione Trector salutò i due
fratelli, poi si
avviò verso la fermata con Alan.
-Ti
piace eh??-
-Eh???
Ch..Chi??-
-Il
corso, cos'altro??-
-Ahhh!
Si, si!! Molto!-
-C'è
qualcosa che dovrei sapere Trec?-
-N..No,
perchè?-
-Chissà...-
-Al...
Tu mi trovi carino?-
-Mh?
Mai pensato il contrario cognatino!-
-E'
un si?-
-Certo!
Sai, forse non te ne sei accorto ma voi spiriti siete tutti
bellissimi!-
-Anche
io?!?-
-Ma
con chi sto parlando?!? Ti senti bene??-
-Si...-
-Sai,
ti ho visto come li guardavi.-
-Eh?-
-I
due fratelli.-
-Io?!?
NO! No, non li guardavo affatto! Perchè?... Come... come li
guardavo?-
-Come
se ti piacessero un sacco.-
-Io...-
-Dai,
non mentirmi! Chi preferisci tra i due?-
-Bhe,
per ora... Sono.. pari? Credo...-
-Mh...
Sarà...-
-Al?-
Il
moro cambiò espressione all'improvviso.
-Trec...
Devi farmi un favore.-
-D...
Dimmi...-
-Devi
comprarmi un hamburger.-
-Si.-
-Con
la salsa di soia.-
-Ma...-
-E
le caramelle gommose. A forma di orsetto.-
-Al...
Ma tu...-
-E
un krapfen. Poi porta tutto a casa e aspettami lì.-
-Ma
tu dove stai andando?-
-A
prendere il traghetto.-
-Cosa?-
-Ho
una voglia matta di andare sulle isole Aran a vedere le foche!-
-Ma..!-
-Torno
domani!-
-E
se domani non volessi più l'hamburger?-
Alan
si bloccò.
-Compra
anche il croccante con le mandorle.-
-Non
mi stai ascoltando!-
-Ciao!-
Trector
sospirò guardandolo allontanarsi. Che giornata!
Ripensò alla
sensazione provata
quel
giorno. Stavolta non poteva essere stato Garden.. Forse Bianca?
Magari si era sbagliato... Tornò a casa
trovando un Julian
distrutto stravaccato sul divano.
-Dov'è
Al?-
-Sulle
isole Aran.-
-Quale
delle tre?-
-Ha
parlato di foche...-
-Dovrebbe
essere a Inishmore allora...-
-Perchè
me lo chiedi? Torna domani...-
-Stamattina
voleva il cavolo per cena, ricordi?-
-Si...
Ma l'avrà dimenticato...-
-No,
Trec... A te sarà sembrato così... Ma sappi che
da quando è
incinto Alan non scorda mai niente!-
-Quindi?-
-Quindi
vado a portargli il cavolo... l'ho fatto cucinare da Sean, spero vada
bene....-
-Buona
fortuna fratello!-
-Grazie...-
Ripensò
alle parole del fratello 'non scorda mai niente'... Ma allora..!
-Cavoli
allora tutte quelle cose per la colazione... Devo correre a comprarle
o verrò brutalmente ucciso nel fiore degli anni da un
ragazzo
incinto!-
Altri
7 mesi così? Meglio l'inferno!
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*Storia
vera!
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