Tra quattro elementi

di Imoto_Sama91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte I ***
Capitolo 2: *** Parte II ***
Capitolo 3: *** Parte III ***
Capitolo 4: *** Parte IV ***
Capitolo 5: *** Parte V ***
Capitolo 6: *** Parte VI ***
Capitolo 7: *** Parte VII ***
Capitolo 8: *** Parte VIII ***
Capitolo 9: *** Parte IX ***
Capitolo 10: *** Parte X ***
Capitolo 11: *** Parte XI ***
Capitolo 12: *** Parte XII ***
Capitolo 13: *** Parte XIII ***
Capitolo 14: *** Parte XIV ***
Capitolo 15: *** Parte XV ***
Capitolo 16: *** Parte XVI ***
Capitolo 17: *** Parte XVII ***
Capitolo 18: *** Parte XVIII ***
Capitolo 19: *** Parte XIX ***
Capitolo 20: *** Parte XX ***
Capitolo 21: *** Parte XXI ***
Capitolo 22: *** Parte XXII ***
Capitolo 23: *** Parte XXIII ***
Capitolo 24: *** Parte XXIV ***
Capitolo 25: *** Parte XXV ***



Capitolo 1
*** Parte I ***


TRA QUATTRO ELEMENTI

PRIMA PARTE

-Adesso basta, sono stufo! Perchè devo essere così scemo? Perchè devo fare sempre queste cavolate? E come se non bastasse mi sono pure perso!-
“Bah... Inutile parlare da solo!” pensò Alan allo stremo delle forze. “Tanto qui ci sono soltanto io. Ma come mi è venuto in mente di accettare quella scommessa?”

*Flashback*
-Ehi Alan!-
-...Ciao Chris.-
-Allora signorina come va? Sempre a cercare di rimorchiare? Guarda che non tutti sono delle checche come te!-
-Chris adesso piantala, per favore! Ho già detto a te e ai tuoi amici che non sono gay!-
-Certo, certo...Allora perchè non ti sei messo con Emily della terza B? O con Juliet della seconda D? Le hai rifiutate tutte caro e ormai l’hanno capito che è perchè non ti piacciono le ragazze! Guarda che mia sorella mi ha raccontato di quando l’hai scaricata e le hai detto proprio questo, che non ti piacciono le ragazze!-
-Ma non è vero! Io le ho solo detto che in questo periodo della mia vita non mi interessano! E’ molto diverso!-
-Dai della bugiarda a mia sorella Alan?-
-No, ma mi sembra che abbia frainteso! Adesso, per favore, smettetela di darmi fastidio! Devo concentrarmi per gli esami di fine anno!-
-Ma che brava ragazza! Tutta presa dai compitini! Che carina!-
-Adesso basta Chris! Sono un uomo e sono pronto a dimostrartelo quando vuoi!-
-Davvero? Allora vieni qui stanotte, alle 23.30! Vedremo se sei davvero un uomo!-
-Ci sto!-

*Fine flashback*
Ed ecco quello che gli avevano organizzato...Entrare nella foresta proibita al limitare del villaggio! Certo la cosa non lo aveva spaventato, c’era stato altre volte ma... Sempre di giorno! Avrebbe dovuto rimanere lì dentro per circa due ore, che ormai erano passate abbondantemente, ma adesso non riusciva più a ritrovare il sentiero! Si era addentrato un pò troppo a quanto pareva...
Si sedette su un masso e, lentamente, cominciò a piangere.
“Basta, basta... Perchè ce l’hanno con me? Perchè quegli stronzi devono rovinarmi la vita? Che cosa ho fatto di male? Non stare con una ragazza è così grave? Devo per forza scopare per essere un uomo?”
-Ih ih ih ih!-
-...! Chi è che ride? C’è qualcuno?...Chris?-
-No, non c’è nessuno!-
“Che voce argentina...Non mi pare di conoscerla...E’ flebile come un alito di vento...”
-Se sei uno di quelli che mi ha fatto entrare qui, bè non sei divertente! Mi sono perso e non riesco a tornare indietro... Dai fatti vedere, così ce ne andiamo di qui! Ormai ho vinto la scommessa!-
-Non posso... Tu non mi puoi vedere!-
-Come sarebbe a dire non puoi? Smettila di scherzare ed esci subito!-
-No, no... Non posso proprio è contro le regole!-
-Ma ormai ho vinto!... Almeno dimmi perchè ridevi! Ti diverte tanto vedermi in difficoltà?-
-No, non è per questo... E’ che ti ho seguito da quando sei entrato nella foresta e bè... Ero convinto che fossi una ragazza! E invece scopro che sei un ragazzo... –
-Ma come... Come ti permetti! Allora tu non sei un amico di Chris! Chi sei?-
-Sei tutto rosso... Che carino!-
-Smettila di prendermi in giro e rispondimi!-
-Io non sono nessuno... vivo qui da tanto tempo e... A volte mi diverto a osservare chi si perde, come te... Comunque non puoi biasimarmi se ti ho scambiato per una ragazza! Alto circa un metro e sessanta, fisico minuto, lunghi capelli neri, pelle nivea, labbra rosee, grandi occhi castani... Sembreresti proprio una ragazza se non fosse per il tuo timbro di voce... E’ troppo profondo!-
-Hai finito di farmi la radiografia?-
-Ih ih ih!.. Bè, direi di sì.-
-Bene! Non è che potresti indicarmi la strada per tornare a casa? Comincia a fare freddo qui!-
-Oh, no, non andare via così presto! Mi sto divertendo così tanto! Erano secoli che non mi divertivo così! Ti supplico resta ancora un pò... Poi ti riaccompagnerò io a casa! Se è per il freddo non preoccuparti... Lo posso eliminare...-
E subito una corrente d’aria calda invase la foresta, una corrente che sapeva di sabbia, di sole e di spine, una corrente che veniva da lontano.
-Ma tu... Tu chi diavolo sei?-
-Bè a questo punto ho già infranto le regole... Vento di Scirocco in Irlanda! E in pieno inverno! Il tuo bel faccino mi ha fatto proprio capitolare...-
-Bel faccino a ch...!-
Una luce fortissima si diramò da un albero e illuminò tutta la pianura. Dai rami cominciarono a staccarsi delle pallide braccia, poi delle lunghe gambe si liberarono dalla corteccia e dalle fronde uscirono il corpo e la testa di un essere... Bellissimo. Non poteva descriverlo in altra maniera. Aveva lunghi capelli argentei a incorniciare un volto armonico e sorridente. Gli occhi erano di uno strano color ambrato, allungati verso l’alto. Aveva un fisico asciutto, ma non secco. Dei muscoli appena accennati guizzavano su gambe e braccia e la veste azzurra copriva a malapena il torace forte. Alan si sorprese a invidiarlo. Era bellissimo. Era davvero stupendo e aveva dei capelli meravigliosi ma si vedeva chiaramente che era un maschio. Perchè solo lui sembrava così tanto una ragazza? Non si sopportava. Odiava se stesso. Odiava il suo corpo.
-Allora? Sei rimasto incantato? Dov’è finita tutta la tua baldanza?-
Alan si riscosse all’improvviso, poi fece mente locale; quel tipo era uscito da un albero. Emanava una strana luce bianca e riusciva a controllare i venti. In più, fluttuava a mezz’aria.
-Ehi, ci sei?-
Era troppo. Fece l’unica cosa che era in grado di fare a quel momento: rovesciò la testa all’indietro e svenne.

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Capitolo 2
*** Parte II ***


SECONDA PARTE

Alan non sapeva dire dopo quanto tempo riuscì a svegliarsi. Quando riaprì gli occhi si ritrovò in un’enorme camera da letto, su un lettone immenso, Con addosso dei vestiti che non erano suoi. Arrossì istantaneamente. Chi poteva essere stato?
-Oh, finalmente ti sei svegliato! Non ti allarmare sono stato io a cambiarti... Non quello zotico di mio fratello, che sicuramente non si sarà neanche presentato...-
Finalmente alzò lo sguardo e quello che vide lo lasciò senza fiato: un altro essere dall’aspetto improbabile si stagliava dinnanzi a lui. Era alto e coi fianchi sottili, i capelli azzurri erano legati in una lunga coda di cavallo e gli occhi color del mare cambiavano sfumatura ogni volta che girava lo sguardo, come un oceano in tempesta. La sua veste era blu notte ed era lunga fino ai piedi (che naturalmente non toccavano tera), ornati da bracciali per caviglie viola e neri.
-Adesso però non svenire di nuovo, eh!-
-No..Io... Non... ma dove siamo?-
-Sei a casa nostra. Mia  dei miei fratelli. Appena saranno qui passeremo alle presentazioni ok?-
-Ma tu... Voi... Chi...Cosa... siete?-
-Bè è un pò complicato... Diciamo in modo semplicistico che siamo degli spiriti va bene? Io sono lo spirito dell’acqua mentre mio fratello maggiore, che hai incontrato prima, è lo spirito del vento. I miei due fratelli più piccoli sono lo spirito della terra e lo spirito del fuoco.-
-Sp...Spi..Spi...SPIRITI?!? In che senso spiriti? Eppure io vi vedo, cioè, posso anche toccarvi! Se siete spiriti perchè...-
-E’ perchè noi te lo permettiamo. Se non sbaglio all’inizio non vedevi mio fratello no? Eppure, appena lui l’ha voluto, sei riuscito a vederlo. E di conseguenza anche a toccarlo.-
-Ma...Io... Cioè... Dov’è lui adesso? –
-Penso gli stiano facendo una lavata di capo. Non solo si è mostrato ad un giovane terrestre ma l’ha anche portato a casa nostra. Mamma e papà non saranno affatto contenti.-
-Mamma e papà? Avete pure dei genitori?-
-Certo! Come tutti! E’ così strano?-
-No è solo che... Ero convinto che gli spiriti esistessero e basta, senza bisogno di...Altro...-
-E invece abbiamo bisogno di... Altro, come ogni essere vivente. Gli spiriti sono esseri umani fino all’età di 15 anni. Poi subiscono la metamorfosi e diventano essenza, prendendo il nome che rappresenta l’elemento da loro posseduto. Noi eravamo quattro fratelli. Perfetti per lo scopo. Appena anche il nostro ultimo fratello ha compiuto 15 anni siamo diventati elementi complementari. Siamo quattro cose distinte e una sola al tempo stesso. I nostri genitori ci hanno raccomandato di non farci vedere da nessuno, a meno che non fossimo alla ricerca della nostra stella. Per mio fratello dev’essere più difficile, ormai ha 21 anni e sente la solitudine... Cioè, ci siamo noi a fargli compagnia ma è evidente che quello che vuole non è affetto fraterno... Vuole un amico, o qualcosa di più. Evidentemente ha pensato che non fosse poi una così cattiva idea mostrarsi a te. E’ maggiorenne e si è sentito di fare quello che vuole.-
-Scusa ma... Che significa che dovete cercare la vostra stella?-
-La mia stella è una stella che brilli solo per me. E’ una persona che riuscirà a illuminare le mie notti e a far splendere le mie giornate. E’ la persona che amerò per tutta la vita, e che per tutta la vita amerà solo me. In genere gli spiriti la cominciano a cercare verso i 30 anni, quando sta per terminare il loro compito di spirito. Se la trova può smettere l’incarico e torna a essere un uomo normale, e se fa un figlio questo diventerà un futuro spirito. Se non la trova entro quel termine (che è verso i 40 anni) può aspirare a diventare una costellazione, un signore del tempo, o il padrone dei lampi. Insomma, carriera invece che amore. Molti scelgono questa strada volontariamente.-
Un cigolio distrasse entrambi dalla conversazione...
-Bè, io no!-
-Fratellone! Quando sei entrato?-
-A metà del tuo discorso. Ciao piccolo. Ti sei ripreso?-
-Uhm.. Si... Stavo cercando di capirci qualcosa.-
-Bene. Sappi che io non ho intenzione di aspettare i 30 anni per trovare la mia stella. Insomma guardami... Adesso sono nel fiore degli anni e sono uno splendido, anzi direi semplicemente magnifico ragazzo. A 30 sarò solo un bell’uomo. Non voglio ammuffire e aspettare che sia la mia stella a venire da me. Voglio uscire, voglio andare a cercarla. E voglio decidere io quando è il momento di farlo.-
-Hai detto questo ai nostri?-
Chiese lo spirito dell’acqua, sorpreso.
-Si. Bè più o meno. Comunque adesso stanno arrivando gli altri. A proposito piccolo... Puoi presentarti ma non devi assolutamente dirci il tuo nome. Trova uno pseudonimo.-
-Ma... perchè?- “Piccolo?!?”
-Ecco- Prese a parlare lo spirito dell’acqua –Noi riveliamo i nostri veri nomi solo alla nostra stella. I nomi che ti daremo adesso sono quelli che tutti i precedenti spiriti hanno assunto per identificarsi. Se ti dicessimo il nostro nome noi saremmo tuoi per sempre. Capisci? E’ una specie di matrimonio senza cerimonie.-
-Quindi se adesso vi dicessi il mio nome io apparterrei a voi due... a entrambi?-
-Bè, si... accidenti forse era meglio non dirti niente così potevamo tenerti per noi come animaletto domestico!- Rise lo spirito del vento.
Alan arrossì e chinò il capo mentre anche lo spirito dell’acqua cominciava a ridere. La porta si spalancò all’improvviso con una violenza inaudita ed entrarono altri due ragazzi. Uno aveva i capelli color rame, a caschetto, e due lucenti occhi verdi. La tunica verde scuro arrivava alle ginocchia e aveva uno strascico lunghissimo, che si estendeva per almeno due metri buoni per terra. Il secondo aveva capelli rossi lunghi fino alle spalle, con qualche ciocca bionda, tirati in fittissime treccine. Gli occhi erano grigi, come la cenere, e avevano al loro interno minuscole pagliuzze di brace. La sua veste era rosso cupo e arancio, ed era un pò più larga del dovuto, facendolo sembrare più minuto di com’era. Una spalla era lasciata scoperta e le maniche erano rimboccate fino al gomito. Lo spirito del fuoco sorrideva birichino ai fratelli ma, appena lo vide, si spense all’improvviso e arrossì, nascondendosi dietro di loro “Ma guarda un pò... Uno spirito del fuoco...Timido!” Pensò Alan intenerito “Che carino!”
-Allora- Cominciò lo spirito maggiore –Io sono quello che ti ha trascinato in questa storia e non se ne è pentito... Mi chiamo Jhirad e sono lo spirito del vento. Sono il maggiore di quattro fratelli spiriti e ho 21 anni.-
-Io sono il secondo figlio spirito. Ho 19 anni, mi chiamo Shanti e sono lo spirito dell’acqua.-
-Io ho 17 anni, sono lo spirito della terra e mi chiamo Trector. Ah, ovviamente sono il terzo figlio spirito.-
-Io...Uhm...Ecco...Sono... Sono...-
-Ehi, almeno potresti parlargli guardandolo in faccia! Togliti da qua dietro su!-
Lo spiritello uscì dal suo nascondiglio e alzò lo sguardo su Alan, che sorrideva incoraggiante. Pur rimanendo tutto rosso anche il più piccolo riuscì a presentarsi.
-Io sono...L’ultimo...L’ultimo dei figli spirito... Ho 15 anni... Mi chiamo Phoenix... E sono...Sono lo spirito del fuoco!- 
-Piacere... Io sono un essere umano normale e non ho nè fratelli nè sorelle... Avevo un amico, Chris, che però da quando ho rifiutato di mettermi con sua sorella mi odia... Ho 18 anni e mi chiamo A... Aladin.-
-Ma cos...Che cavolo di pseudonimo è!- Scoppiò a ridere Jhirad, scatenando l’ilarità generale.
-Ma scusa! Non sapevo che altro inventarmi! Inoltre la storia non è un pò simile? Vado in una foresta, invece di una caverna, trascinato dagli eventi, e trovo quattro spiriti invece di un genio! Più o meno l’inverosimiglianza è la stessa... Spero che almeno mi farete uscire di qui!-
-Ma certo- Rispose per tutti Shanti, che per primo era riuscito a smettere di ridere –Solo che adesso tu sai il nostro segreto...Dovrai prometterci un paio di cosette!-
-Mmmm...Ok...-
-Regola 1: non devi raccontare niente su di noi. Se mai ci vedranno insieme dovrai dire che siamo cugini o che siamo tuoi amici di e-mail.-
-Ci sto- “Ma perchè poi dovrebbero vederci insieme?”
-Regola 2: dovrai farci compagnia quando ci sentiamo soli. Ti chiameremo a qualunque orario del giorno o della notte e tu dovrai risponderci.-
-...Può andare...-
-Regola 3: dovrai aiutarci a cercare la nostra stella quando te lo chiederemo. Non vogliamo diventare degli zitelloni inaciditi che buttano saette addosso alla gente per scordarci della frustrazione.-
-Ok-
-Regola 4: ...-
-Si?- “Comincio a sudare freddo...”
Un sorriso poco raccomandabile solcò il viso dei quattro spiriti, inquietando il nostro povero protagonista... (Mwahahaha ndA)
-Regola 4: dovrai ospitarci a casa tua per un pò. I nostri genitori si sono un pò alterati e hanno detto che un pò di educazione del mondo umano non potrebbe che farci del bene. Quindi staremo da te per un periodo non ben quantificato e studieremo nel tuo mondo. Tu dovrai farci da guida e aiutarci. Tutto chiaro?-
-Ma... Ma questo quando ve l’hanno detto scusa io non li ho neanche visti!-
-Ce l’hanno comunicato telepaticamente mentre ho cominciato a dettarti le regole.-
-Già- Aggiunse Trector –E hanno detto che se al loro ritorno a casa ci trovano ancora qui ci penseranno loro a sterminarci, senza andare da chi di dovere!-
-Chi di dovere?-
-Madre Luna e Fratello Sole ovviamente.-
-Ovviamente ha detto...-
-Ah, coi tuoi ci stanno pensando mamma e papà. Gli hanno appena fatto vincere una crociera intorno al mondo. Staranno via per un bel pò, ma non preoccuparti: ci saremo noi a farti compagnia!-
-A...Ah...-
-Aladin?-
Il mondo si fece buio. Trector si tirò su da terra e guardò gli altri, perplesso.
-Mi domando perchè sviene sempre...-
-Che sia un problema di pressione?-
-Quando saremo a casa sua gli prepareremo un sacco di cibi nutrienti, così non avrà più problemi di salute!-
-Su, meglio sbrigarsi. Altrimenti diventeremo noi del cibo nutriente.-
E fu tirandosi il povero Alan in spalla che i quattro spiriti uscirono, dopo tanto tempo, dalla piccola foresta, riassaporando momenti della loro precedente vita umana.


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Capitolo 3
*** Parte III ***


TERZA PARTE

“Al mattino, in genere, quello che mi sveglia sono le urla di mia madre. Stamattina invece è diverso... Sono stato svegliato dall’odore del caffè. Che cosa strana... Ho fatto un sogno troppo strano... C’erano degli spiriti, e ridevano... Mi prendevano in giro per qualcosa, qualcosa che ho detto... e parlavano di stelle, saette, genitori... Fortuna che era solo un sogno.” È con questi pensieri in testa che Alan si dirige come uno zombie verso il bagno e,  senza pensarci troppo, apre la porta.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
-CHE C’E’?- Sussulta, preso alla sprovista e si gira verso la doccia, evidentemente occupata.
-Ma chi...-
-Si bussa prima di entrare! MANIACO!-
La faccetta imbarazzata dello spirito del fuoco si affaccia dalla tendina della doccia e in un attimo comprende: “non era un sogno...”
-Sc...Scusa Phoenix io faccio sempre così la mattina in genere quando mi sveglio in bagno non c’è nessuno...-
-Bè...Cambia abitudini!-
Si barrica di nuovo dietro la tendina e Alan esce dal bagno, profondendosi in scuse... “Che cretino! Ho fatto una figura terribile!”
-Buondì Aladin!-
-Buongiorno Jhirad...- “Riecco il megalomane”
-Ma che cosa fa il nostro padrone di casa già sveglio a quest’ora? Sono appena le 7... Avevamo in programma di svegliarti un pò più tardi!-
-Mh, si... sono stato svegliato dall’odore del caffè... A proposito chi è che sta preparando la colazione?-
-Ma Shanti naturalmente! E’ il più bravo in queste cose... ovviamente sappiamo tutti badare alla casa e fare da mangiare ma visto che lui è il migliore abbiamo pensato potesse farti una più che buona impressione di noi... Ovviamente da domani faremo a turno.-
-Non avrei mai pensato che avresti detto di qualcun altro che è il migliore...-
-Bè date a Cesare quel che è di Cesare... Io sono il migliore in tutto il resto, dare qualche piccolo merito ogni tanto non mi disturba affatto!-
-...Capisco...-
-Ma come mai quell’aria abbattuta? Chi c’è in bagno?-
-Ah, c’è Phoenix... Senza pensarci sono entrato senza bussare mentre stava facendo la doccia... mi ha dato del maniaco...-
-Ah, povero piccolo Phoenix... Lasciamolo stare in pace su, in bagno ci andrai dopo! Vieni a mangiare!-
-Ok...- “Come mai tanta fretta?”
Cominciarono a scendere le scale mentre Trector usciva dalla stanza che divideva con Shanti, contrariato: -Non avete neanche una pianta... non è che dal ritorno da scuola posso comprarmi una piantina da mettere sul mio davanzale?-
-Si...Certo...-
-Grazie Al! Posso chiamarti Al vero?-
-Meglio se mi chiamate tutti Al...-
-Ok, allora è fatta! Com’è andata stanotte con Phoenix?-
-Com’è andata... Abbiamo dormito...-
-E... Non è successo niente di strano?-
-Niente di strano? Che intendi dire?-
-No, no... Niente non darti pensiero!-
-Già giusto Trec, non dire cose strane al nostro Al! Forza scendiamo di sotto!-
“Comincio a preoccuparmi seriamente ora... Altro che non darmi pensiero!”
-Buongiorno Aladin, Trector, Jhirad... Dov’è Phoenix?-
-E’ in bagno-
dice Jhirad, con uno sguardo eloquente al fratello
-Ah...-
“come sarebbe a dire AH? E quello sguardo? Qualcuno mi spieghi!”
-Bè, questa è la colazione... Sotto a chi tocca!-
Alan Guardò incredulo la tavola: era piena di budini al caramello, ciambelle al cioccolato, glassa, tazze di tè, caffè, latte e cioccolata calda, pancake, frittelle dolci e ciambelline salate, pan di zenzero, panna e chi più ne ha più ne metta. Ma un piatto nell’angolo gli diede un pò di pensiero... Che ci faceva in mezzo a tutto quel ben di Dio un piatto di...
-Anguilla?!?-
-Si Aladin... E’ per te...-
-Chiamami Al per favore... In che senso è per me?-
-Per i tuoi problemi di pressione...In Giappone dicono che è un piatto molto rinvigorente...-
-Quali problemi di pressione?-
-Quelli che ti fanno svenire in continuazione Al.-
-Ma quelli...Bah...Lasciamo perdere!-
Cominciarono a mangiare tranquillamente. Dopo un quarto d’ora buono scese in cucina anche Phoenix, che evitò lo sguardo di Al, imbarazzato, e cominciò a mangiare in silenzio un budino.
-Phoenix...Ecco... Io... Per stamattina... Mi dispiace, davvero...-
-Non fa niente. Non parliamone più. Ma tu impara a bussare ok?-
Al sorrise sollevato e Phoenix ricambiò, anche se un pò impacciato:
-Ok!-
Si vestirono in fretta e furia e cominciarono a correre verso la fermata dell’autobus:
-Se mi fate arrivare in ritardo a scuola vi uccido! Ho gli esami quest’anno e non ho ancora iniziato il ripasso!-
-Ma siamo ancora in Dicembre!-
-E questo cosa c’entra?-
-Mancano ancora sei mesi alla fine della scuola! Rilassati!-
-Non posso! Devo passare con un minimo di 85!-
-E perchè, se è lecito?-
-Per entrare in un università di Tokio con la borsa di studio!-
-Tokio?!? Ma è in un altro continente!-
-Lo so!-
-Questo significa che te ne andrai!-
-E allora?-
-Ci lascerai qui da soli?-
-...Forse.-
Riuscirono a prendere l’autobus per miracolo e trovarono due posti a sedere per Phoenix e Trector. Alan li guardò per un momento: erano molto avviliti.
-Ma dai, mi conoscete appena! Cosa sono quelle facce?-
-Noi speravamo che tu saresti stato nostro amico... Che ci avresti aiutato a trovare le nostre stelle...-
-Mi dispiace ma non posso rinunciare al mio sogno per questo!-
-E qual’è il tuo sogno?-
-Diventare il più grande esperto di nanotecnologie del mondo!-
-E non puoi farlo qui?-
-...No.-
Scesero alla fermata quasi davanti la scuola e continuarono per un pezzo a piedi.
-Capiamo.-
-Davvero?- “Accidenti, che rapidità...Hanno cambiato idea in un batter d'occhio!"
-Si. Sappiamo com’è... avere un sogno e non poterlo realizzare. Realizzeremo il tuo. Poi spariremo. Nel frattempo tu ci aiuterai con le nostre stelle ok?-
-D’accordo. Andiamo dal preside che vi devo presentare.-
Si incamminarono per le scale e giunti alla sala professori cominciarono a bussare, in imbarazzo.
“La storia l’abbiamo preparata ma... Funzionerà?”
-Avanti.-
-Buongiorno...-
-Buongiorno ragazzi. Entrate, prego. Chi cercate?-
-Ehm, il preside è qui?-
-Si E’ già sceso oggi, altrimenti dovevate andare su in presidenza... Un attimo che ve lo chiamo.-
Alan si mise seduto, sollevato, e sorrise vittorioso.
-Perchè quel sorriso?-
-Bè il preside è molto capriccioso. In genere sta in presidenza, ma quando ci sta si sente più in dovere di punirci, insomma è più autoritario... Se si trova in segreteria significa che ha davvero da fare ed è occupato... ma se sta in sala professori significa che praticamente oggi non ha nulla da fare e che è di ottimo umore!-
-Allora siamo fortunati?-
-Speriamo di si.-
Il preside entrò di colpo a lunghi passi con un gran sorriso stampato in volto. Si sedette alla cattedra e chiese ai cinque di sedersi a loro volta.
-Comodi, comodi... Allora ragazzi di cosa volete parlarmi?-
-Ecco io sono A... Hill, del quinto C... I miei sono partiti ieri per una crociera e a casa mia sono venuti dei miei cugini... Visto che non conoscono bene il posto e che a stare a casa si annoiano vorei chiederle se possono frequentare la scuola con me...-
-Bè certo che possono frequentare la scuola... ma quanti anni hanno?-
-Il maggiore 21, il secondo 19, il terzo 17 e il più piccolo 15.-
-Caro ragazzo possiamo mettere i tuoi cugini nelle classi che gli competono ma non possiamo mettere un 21enne in una classe di 18enni... Forse potrebbe partecipare alle lezioni come insegnante associato e controllarvi tutti, che ne dici?-
-Per me va bene... Jhirad?-
-Si certo... E’ un onore!-
-Ok allora ragazzo vai nelle classi prima e terza C e lì lascia i tuoi cugini più piccoli, poi vai nella tua classe coi più grandi.-
-D’accordo. Grazie preside e arrivederci!-
-Arrivederci!-
Uscirono trafelati e corsero a cercare le prime due classi. Lì al  presentò Phoenix e Trector come due cugini provenienti dalla Grecia, che non conoscevano bene la lingua e che, se ogni tanto dicevano qualche sciocchezza, dovevano scusarli. Poi fu la volta della sua classe.
-...E questo è tutto. Loro sono Shanti, che frequenterà le lezioni qui nonostante sia un anno avanti a noi, e Jhirad, che farà la spola tra prima, terza e quinta C. Spero li accoglierete con calore.-
Altro che calore! Le ragazze erano già in fibrillazione e i ragazzi già fremevano d’invidia! Accidenti... Questi creeranno un sacco di guai!
-AH, un’ultima cosa... Finchè sono qui ci dovrete chiamare per cognome... Per i miei cugini chiamare per nome significa avere una conoscenza, diciamo... Piuttosto... intima della persona e non vorrei che fraintendessero. Quindi chiamatemi Hill. Loro di cognome fanno, ehm... Elements. Tutto chiaro?-
-Scusa ma tu li chiami per nome. Significa che tu hai una conoscenza piuttosto intima con loro?-
“Maledetta ragazza, adesso le voci già in circolo voleranno!”
-No, tra parenti ci si può chiamare per nome.- risponde Jhirad al posto mio
-Sarebbe assurdo, sennò, non pensi?- aggiunge Shanti, concludendo.
-Ah...Ok. Però mi dispiace non potervi chiamare per nome.-
Intanto Phoenix e Trector avevano preso la stessa precauzione nelle loro classi, avvisati mentalmente dai loro fratelli maggiori. Mi si prospettava un lungo anno davanti...

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Capitolo 4
*** Parte IV ***


QUARTA PARTE

“Che giornata!!!!”
Alan pensava che quella era senza dubbio la giornata peggiore della sua vita fino a quel momento. Persino peggiore di quando Chris aveva cominciato a insinuare che lui fosse gay. E non aveva proprio tutti i torti. I suoi...Cugini...Avevano combinato un sacco di guai!
Punto 1: Jhirad era rimasto tre ore davanti al distributore di bevande fino a quando un insegnante non si era stufato e gli ha chiesto, gentilmente, che cosa stesse facendo. Allora Jhirad si è girato e l’ha fissato negli occhi, sconsolato e anche un pò irritato:
-Si può sapere dov’è il Chianti, annata dell’81?-
-Scusi?-
-Il Chianti, per l’amor del cielo! Vorreste dirmi che qui bevete solo volgare caffè?-
-Alla vostra vecchia scuola c’era un distributore col Chianti?!-
Fece stupito il professore.
-Ma è ovvio!-
-...Ma la Grecia non è un paese povero?-
-Dipende da chi sei caro...-
E detto questo se n’è andato lasciando il prof. Sbalordito davanti alla macchinetta.
Punto 2: Trector si è iscritto al club di giardinaggio. Abbastanza ovvio visto che è uno spirito della terra. Se non fosse che, in un attimo di rabbia dovuto al fatto che la presidentessa non credeva che lui fosse in grado di coltivare qualsiasi cosa, ha fatto crescere un enorme Baobab al centro del parco scolastico, distruggendo una serra e la fontana. E in più le ha gridato: -Chi è che non può coltivare delle piante tropicali, eh?-       

Punto 3: Shanti si è iscritto al club di nuoto. A un certo punto ha richiesto una tavola da surf e tutti hanno riso, chiedendo cosa intendesse cavalcare all’interno di una piscina. L’acqua ha tremato ed è comparsa un’onda enorme, che Shanti ha cavalcato con maestria grazie alla tavola recuperata chissà dove lasciando tutti basiti.

Punto 4: Phoenix si è iscritto al club di cucina. A un certo punto una ragazza l’ha urtato, facendo afflosciare il soufflè al cioccolato che aveva appena sfornato. Il ragazzino lì per lì non ha avuto reazioni ma quando la ragazza è andata al forno questo gli è esploso in faccia e quando ha tentato di ripararsi vicino a una sua amica, che stava cucinando un flambé, il fuoco della padella l’ha raggiunta non si sa come e le ha bruciato la gonna. A quel punto Phoenix le si è avvicinato con una strana luce negli occhi e un sorriso angelico e, porgendole una mano, le ha detto, come se niente fosse: -Ohilalà... Alla tua età ancora non sai che non si deve giocare col fuoco?-

“E’ stato spaventoso... Se non sapessi che il ragazzino è un tipino tranquillo e molto timido avrei quasi paura di lui!”

-Uff! Finalmente casa!-
-Perchè? Hai avuto una giornata pesante Al?-
Alan fulminò Jhirad con lo sguardo: -Guarda non dovrei neanche risponderti!-
-Perchè? Ho fatto qualcosa di male?-
-Qualcosa di male? QUALCOSA DI MALE? Ma non vi rendete conto che quello che fate, per noi poveri esseri umani, è assolutamente...Anormale?-
-No- Rispose semplicemente Trector, accarezzando amorevolmente il piccolo cactus che ha acquistato tornando a casa.
-Scusaci Al- Si intromise Shanti –Ma noi non ci rendiamo conto di sbagliare... Insomma siamo spiriti e viviamo in una foresta, isolati dal mondo...-
-Ma avete vissuto 15 anni tra gli esseri umani, santo Dio!-
-Si... Ma ti assicuro che è più facile dimenticare 15 anni da umano che 5 minuti da spirito!-
-Ok mi arrendo... Ma non dovete più usare il vostro potere in maniera così plateale davanti ad altre persone! Ok?-
-Ok!- Risposero angelici i quattro... Falsi!
-Sentite!- Fece Shanti, tutto allegro –Adesso voi piccoletti vi fate una bella passeggiata... Io vado al supermercato con Jhirad e compro un sacco di cose buone per la cena e quando tornerete troverete il più bel banchetto del mondo ad aspettarvi!-
Al ricordo della colazione Alan non fece fatica ad accettare quella proposta ma aveva un punto su cui doveva assolutamente fare chiarezza:
-Ti prego Shanti... Niente anguilla!-
-Ok Al.- Fece Shanti sorridendo a 32 denti.

-Phoenix, Trector... Dove vorreste andare?-
-Io... Non lo so...-
-Senti Al è inutile che chiedi a me e a Phoen, tanto non conosciamo niente di qui.-
-Ok allora che ne dite di andare al parco?-
Gli occhi di Trector si illuminarono, così come quelli di Phoenix
-Ci sono delle piante?-
-Ci sono dei giochi?-
-Si, ci sono. In effetti ve l’ho proposto apposta.-
-EVVAIII!!!!- Gridarono i due, felici.

Nel frattempo Shanti e Jhirad si aggiravano per il supermercato, pensierosi...
-Uffa Shanti! Avrei voluto anch’io andare a passeggio con Al! Perchè mi hai tirato in mezzo?-
-L’ho fatto apposta per darti fastidio fratellone è ovvio!-
-Ma quanto sei carino!-
-Grazie lo so!- Fece Shanti ridendo. –A proposito Jhirad... A te piace Al?-
-In che senso?-
-Eddai mi hai capito... Perchè ti sei rivelato a lui?-
-Non lo so... L’ho fatto e basta non ci ho pensato più di tanto.-
-Dai, dimmi la verità... Ti ha colpito vero?-
-Se mi vuoi chiedere se lo trovo estremamente carino sai già che la risposta è si.-
-Già. Anch’io lo trovo molto carino.- Shanti si girò a fissare il fratello, con un sorriso poco raccomandabile a illuminargli il volto: -Non trovi che saremmo una splendida coppia noi due?-
-Ah! Allora è per questo che stai dando fondo a tutte le tue risorse culinarie! Vuoi prenderlo per la gola eh?-
-Esattamente. E tu? Per che verso vuoi prenderlo?- Disse stavolta con tono malizioso lo spirito dell’acqua.
-Non essere volgare fratellino... Senti praticamente mi stai dicendo che vuoi che lui sia la tua stella? Ma se non lo conosci nemmeno!-
-Non fare lo gnorri fratellone... Lo sai che noi possiamo leggere il cuore delle persone. E francamente il suo cuore mi piace molto.-
-E non solo quello vero?-
-Adesso sei tu che sei volgare però! Senti... Lo so che anche tu hai letto il suo cuore. Quando ci ha raccontato del suo sogno tutti lo abbiamo letto, per vedere se ci mentiva. Come lo hai trovato?-
-...Puro. Splendente... Mi piace. Mi piace il suo cuore e non ho problemi ad ammettere che anche il suo corpo mi attira. Non mi dispiacerebbe se fosse lui la mia stella.-
-Perfetto. Lo immaginavo.-
Passarono cinque minuti di silenzio, poi Jhirad lo spezzò bruscamente: -Allora? Perchè mi hai portato con te al supermercato e mi hai fatto questa scenetta?!-
Shanti si voltò sorpreso verso il fratello, con gli occhi sgranati, fissandolo come si fissa uno stupido: -Ma è ovvio fratellone... Per dirti che anche a me Al piace! E che se piace a entrambi... Bè lui dovrà scegliere uno di noi, no?-
-E’ una sfida?- Chiese lo spirito del vento, facendo crepitare l’aria e assottigliando gli occhi.
-No... E’ una guerra.-


Intanto gli altri tre, ignari, erano arrivati al parco. Phoenix si dondolava felice sull’altalena mentre Trector fissava estatico le varie aiuole.
-Ehilà checca! Come va coi tuoi... Cugini?-
Alan si girò di scatto per poi trovarsi davanti gli occhi d’ebano di Chris. Ancora lui!
-Che vuoi Chris? Mi pare di averla vinta quella scommessa... Quindi puoi anche ritirare i tuoi insulti adesso. Un paio di scuse non guasterebbero, ma non pretendo troppo dai vermi. Dopotutto sono acefali.-
-Ok, l’hai vinta quella scommessa. Ma non mi pare che tu abbia dimostrato niente, a parte che hai un pessimo senso dell’orientamento.-
-Non mi vuoi proprio lasciare perdere vero? Oltretutto vieni meno alla tua parola d’onore. Complimenti tu sì che sei un vero uomo!-
Chris corrugò la fronte e si mise a fissare Phoenix:
-Perchè va sull’altalena come un moccioso? Dimostra 8 anni, altro che 15!-
-Piantala Chris! Lascia stare i miei cugini!-
-E l’altro? Se ne sta lì a fissare le piante... Sinceramente mi sembra scemo...-
-Chris, per favore smettila...-
-Ok signorina scusa... Ma che posso farci se i tuoi parenti mi sembrano dei completi idioti? Devi ammettere che non fanno molto per sembrare intelligenti!-
-Non devono convincere nessuno, se a qualcuno non sta bene come sono allora che si tolga dalle scatole!-
-Uh... Giornata pesante a scuola?-
-Si può sapere che te ne importa?-
-Già... Infatti non me ne importa proprio niente! Era solo per fare conversazione brutto zotico che non sei altro!-
-E perchè vorresti fare conversazione con me dopo un anno che mi tratti come una merda?-
-...Non lo so. Forse perchè... Un pò mi dispiace.-
Alan lo fissò, sbalordito, mentre Chris arrossiva e distoglieva lo sguardo.
-Non... Non fraintendere! Non ti perdonerò mai per quello che hai fatto a mia sorella, è entrata in depressione per causa tua! Dopo che la mamma se n’è andata e papà si è ammalato l’unica cosa che la teneva su era l’amore che provava per te... Ma tu pur sapendolo l’hai respinta, cavolo, e adesso si rifiuta di mangiare e non esce mai dalla sua stanza! Va da uno psicologo con cui non parla mai e neanche nostra nonna sa più cosa fare con lei! Pensavo che... Se avessi reso anche la tua vita un inferno allora mi sarei sentito meglio. Ma... Mi sento solo uno scemo. Per tutto questo tempo... Non ho fatto che insultarti. Eppure tu mi hai sempre salutato, ogni mattina, nonostante sapessi che stavo per insultarti di nuovo! Si può sapere cos’hai in quella testa?-
-Chris, io so solo che siamo stati amici da quando avevamo 9 anni. Tra noi c’è sempre stato un rapporto difficile perchè tu eri un bambino strano e poco socievole, che è diventato un ragazzo cinico e scontroso. Ma nonostante questo io ti ho sempre voluto bene e ho sempre sperato che, prima o poi, sarebbe venuto il giorno in cui, rispondendo al mio saluto, non mi avresti più preso in giro e che tutto sarebbe tornato come prima. Dimmi Chris... Sta per sucedere?-
-Non lo so. Io... Io ti odio... Ma c’è un’altra parte dentro di me che mi dice che questo odio è stupido e che dovrei... Voltare pagina.-
-Facciamo così Chris. Diamoci un pò di tempo. Ripartiamo da zero e ricostruiamo la nostra amicizia. Ti sta bene?-
-Sì... Si. Mi sta bene.-
I due si sorrisero e il piccolo Phoenix si intromise tra loro: -Tutto a posto? Chi è questo tizio Al? Un tuo amico?-
-Non lo sappiamo ancora. Lui è Chris Phoenix. Diciamo che... Siamo in in fase di riabilitazione.-
-Riabilitazione?- Fece il ragazzino con gli ochioni spalancati: -Lui... Lui è QUEL Chris, quello che ti prende sempre in giro e che ti ha fatto entrare in piena notte nella foresta?-
-La mia fama mi precede.- Fece Chris, ridendo delle occhiate di fuoco che quello scricciolo gli stava lanciando.
-E non in positivo. Vero?- Rise Alan, scompigliando i capelli di Phoenix.
-Che fate tutti qui?- Li raggiunse Trector, dopo aver parlato con tutte le violacciocche della quinta aiuola.
-Niente, niente... Allora ragazzi! Torniamo a casa?-
-Così presto?- Domandò lo spirito della terra, abbattuto... Doveva ancora parlare con le mammole e le rose della sesta aiuola, per non parlare della quercia al limitare del parco!
-Torneremo qui domani. Chris se vuoi...-
-...Mi troverete qui dopo la scuola.-
-Allora ciao a domani!-
-A domani Al!-

A casa trovarono ad aspettarli un banchetto degno della Regina d’Inghilterra. Si misero a tavola, tutti contenti, mentre Shanti lanciava uno sguardo in tralice al fratello maggiore. La prima battaglia aveva inizio!
-Allora!- Esclamò Jhirad all’improvviso –Com’è andata la passeggiata? Sarei venuto volentieri con voi ma no ho avuto cuore di lasciare questo impiastro di mio fratello da solo... Senza di me si sarebbe sicuramente perso!-
-Veramente- Cominciò lo spirito dell’acqua –Sei tu che arrivati al primo bivio hai voluto chiedere indicazioni per “andare sul sicuro”-
-Già, il tuo orgoglio era troppo elevato per chiedere informazioni vero fratellino? Fortuna che c’ero io con te!-
-Al, assaggia questi medaglioni all’uovo sono deliziosi vero?-
-Mai quanto il soufflé rustico ai peperoni che ho preparato io! Vero Al?-
-TU hai cucinato?- Chiese Al con tanto d’occhi, preoccupato per la sua salute.
-Ma certo! Stà tranquillo la mia regale persona non avvelenerebbe mai TE!- Sottolineò, fissando di sottechi il fratello che sogghignava.
-Al senti per dolce io e il mio ADORATO FRATELLONE abbiamo preparato dei bomboloni... I miei sono quelli alla crema mentre i suoi quelli al cioccolato, devi ASSOLUTAMENTE dirci quali preferisci!-
-Ehm... D’accordo...-
C’è una strana atmosfera in questa casa stasera...
-Oggi- disse Trector –Ci siamo divertiti tantissimo! Al ci ha portato al parco... Ho potuto parlare con un sacco di fiori e Phoenix ha giocato tutto il giorno... Ha detto che ci riporta lì domani! Vero Al?-
-Ah... Si, certo... Anche perchè devo incontrare Chris...-
-CHI E’ CHRIS?- Chiesero in coro i due spiriti maggiori, contrariati. Non si tratterà mica di un altro rivale? Se era un essere umano aveva molte più possibilità di loro...
-E’ quel suo amico che lo odiava e che lo prendeva sempre in giro. Dice che sono in “fase di riabilitazione”- Si intromise Phoenix, con la voce carica d’odio.
-Oh, ma non vorrai mica tornare a frequentarlo!- Chiese Jhirad, contrariato.
-E perchè no?- Chiese Al, sorpreso.
-Già, perchè no?- Fece Shanti, cogliendo la palla al balzo. –Secondo me è un’ottima occasione per ricostruire una bella amicizia. Ti auguro buona fortuna, Al.-
-Grazie Shanti! Tu sì che sei un amico!-
“1-0, fratellone!”
-Secondo me non è una buona idea.- Fece Phoenix, arrabbiato.
-E perchè scusa?- Chiese Al. –Anche al parco non sei stato molto carino con lui. Mi vuoi dire che c’è?-
-Ecco- Fece Phoenix arrossendo. –E’ perchè ho percepito i tuoi sentimenti. Ho sentito che tu gli vuoi così tanto, tanto bene. E non mi piacerebbe se lui ti tradisse di nuovo e tu... Soffrissi.-
-Quindi ti preoccupi per me?- Chiese Al con tono dolce, carezzandogli la testa.
Phoenix arossì ancora di più e annuì, fissando il piatto. Alan gli sorrise dolcemente e, allungandosi dal suo posto, gli baciò la fronte: -Grazie Phoenix.-
“Accidenti!” Pensò Jhirad, inspiegabilmente geloso: “Non è che Al sta cominciando a piacere anche A Phoen? Ma no... E’ impossibile... E’ ancora un bambino!”
-Sentite ragazzi io sono stanchissimo... Vado subito a dormire spero che non vi dispiaccia...-
-Aspetta Al!- Lo bloccò fulmineamente lo spirito dell’acqua: -Non vuoi nemmeno assaggiare i nostri dolci?-
-Oh, già scusate...- Al addentò prima i bomboloni alla crema, poi quelli al cioccolato. Un sorriso ebete si dipinse sul suo volto mentre riassaporava quelle squisitezze, che sentiva ancora sulla lingua.
-Allora?- chiesro i due, impazienti –Quale ti piace di più?-
-Non.. Non lo so.. Mi piacciono entrambi...-
-QUALE DEI DUE?-
-Ehm... Senza offesa per nessuno eh... Ma... Io preferisco il cioccolato...-
“Ci avrei scommesso! 1-1 viscida serpe marina!”
-Accidenti! Avrei giurato ti piacesse di più la crema, sei così magro e on hai nessun problema di pelle... Vorrà dire che da oggi in poi ti farò tante cose squisite col cioccolato, ok? Torte, salse, glasse...-
-Davvero lo faresti?- Fece Alan con gli occhioni sbrilluccicanti.
-Ma certo- Sorrise dolce Shanti –Per TE questo e altro.-
-Grazie!- Alan lo abbracciò di slancio, poi si staccò e prese a correrre per le scale. –Ora però vado a dormire! Buonanotte!-
-Buonanotte!- Risposero i quattro, tutti con sentimenti diversi: Shanti intimamente felice, Phoenix palesemente imbarazzato, Jhirad pazzo di gelosia e il povero Trector, ignaro, con gratitudine.
“Chi è che è una viscida serpe marina, infimo vento del malaugurio? 2-1, becca su!”

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Capitolo 5
*** Parte V ***


QUINTA PARTE

Dopo circa quindici minuti Phoenix si alzò di scatto dal divano, imbarazzatissimo. -Io, ehm... Devo andare!- Il ragazzino filò su per le scale alla velocità della luce, lasciando gli altri tre tranquilli davanti alla televisione. -Che strumento affascinante- fece Jhirad, incantato -Grazie a questa scatola possiamo osservare la vita degli altri e loro non ne hanno idea!- -Non credo funzioni così- Disse Trector, dubbioso, mentre Shanti ridacchiava. -Secondo voi a Phoen passerà mai?- -Non lo so...- Rispose lo spirito del vento al più piccolo -...Tutti gli spirirti del fuoco hanno avuto il suo stesso problema e non gli è mai passata finchè non hanno trovato la loro stella. Si vede che è una cosa insita nel loro DNA. Sarà così anche per il nostro Phoen.-


Nel frattempo Phoenix aveva raggiunto il bagno e aveva cercato di calmarsi facendo una lunga doccia fredda. “Cavolo!Cavolo!Cavolo! Ma perchè proprio a me? Questa cosa imbarazzante... Non voglio, non voglio! Non voglio che nessuno mi veda!” Lo spirito del fuoco uscì frettolosamente dalla doccia e si strofinò energicamente i capelli, pensieroso “Forza Phoenix. Non sei più un moccioso. Ieri è andata bene, ti sei controllato benissimo! Certo questo ha comportato un pò di effetti collaterali stamattina ma tutto è andato per il verso giusto! Ce la farai ancora!” Il piccolo di casa finì di asciugarsi e si mise un pigiama pescato a caso dalla cesta, troppo grande per lui. “Probabilmente è di Al...” Phoenix arrossì prepotentemente e scosse la testa frenetico, cercando di scacciare i pensieri contrastanti che gli si affollavano nella mente. “Dormire. Ho solo bisogno di dormire!” Si diresse sicuro verso la stanza che divideva con Al e lo fissò per un pò mentre dormiva. Il petto si alzava e si abbassava al ritmo regolare del suo respiro. I capelli erano sparsi disordinatamente sul cuscino mentre alcune ciocche morbide gli sfioravano il viso. Una spalla era delicatamente scoperta mentre le coperte erano cadute scompostamente ai piedi del letto. Evidentemente Al si agitava nel sonno....
Un lampo rosso attraversò gli occhi di Phoenix, che si affrettò a distogliere lo sguardo e a dirigersi verso il letto. Con la coda dell’occhio vide Al avere un fremito e si avvicinò, cauto. Tirò su le coperte e ricoprì il ragazzo dai capelli scuri, che sorrise beato. Un altro lampo di luce rossa attraversò gli occhi di cenere dello spirito del fuoco, che lasciò ricadere le coperte come se si fosse scottato –Mmmh... Phoen, sei tu?- fece Al con la voce ancora impastata dal sonno, stropicciandosi gli occhi. Phoenix distolse in fretta lo sguardo e si sdraiò sul letto, tremante “Maledizione! No,no,no,no,no!!!!” –Phoen?- Al si tirò su dal letto e osservò il piccolo corpicino di Phoenix tremare convulsamente, incontrollabile. –Phoenix? Hai freddo? Ti aggiungo una coperta?- Così dicendo il ragazzo fece per dirigersi verso di lui ma venne bloccato dal gridolino isterico di Phoenix: -No! Non avvicinarti!-
-Phoen? Cos’hai?!?- Fece spaventato il moretto.
-Niente! Non avvicinarti! Passerà!-
-Ti senti male?-
-Al ti prego non avvicinarti...-
-Che cos’hai?- Al si allungò e sfiorò la schiena di Phoenix con la mano in una lieve carezza, preoccupato. In quell’istante il tremolio costante del più piccolo si fermò.
-...Phoen?-
Lo spirito del fuoco si girò, gli occhi rossi di brace e fiamme. Sorrise ad Al con un sorriso che non era suo, ferino e malizioso. –Mi hai ciamato... Al?-
-Phoenix? Che cosa ti sta succedendo?-
-Phoenix? Io non mi chiamo così!- fece ridendo malizioso il piccolo spirito, che ora stava gattonando verso Al, atterrito.
-Cos... Ma certo che ti chiami così...-
-No, no, no, no, ti sbagli...- Fece premendogli il dito sulle labbra –Io sono Vatra*...!-
-Va...che?!-
Phoenix (o meglio, Vatra) si gettò su Al cominciando a leccargli il collo e a spostare la maglia del pigiama per avere a disposizione più pelle possibile. Al era immobile, stupefatto, e non riusciva a capacitarsi di niente...Phoen...Il piccolo Phoen stava...
Vatra si strusciò su di lui, soddisfatto, accoccolandosi meglio contro quel corpo perfetto e androgino, mentre con le mani accarezzava da sopra i pantaloni l’inguine di Al, che cominciava a sentire l’effetto di quelle attenzioni. Imbarazzato il ragazzo cercò di scrollarselo di dosso, con poveri risultati. –Smettila Phoenix! Che cosa credi di fare?!-
-Mi pareva di averti detto che il mio nome NON è Phoenix, ma Vatra!-
-Vatra? Puoi smetterla?-
-E perchè dovrei... Vuoi forse dirmi che non ti piace?-
Vatra spinse con più forza le mani sull’erezione nascente del moretto, che trattenne un piccolo gemito mordendosi le labbra.
-Vatra... Per favore...-
-Mmmmh... Solo perchè sei tu, tesoro.-
Il più piccolo tolse le mani ma non si scostò dal corpo intossicante dell’altro.
-Ehm... Vatra... Posso sapere chi sei?-
-Sono lo spirito del fuoco della passione, Al.-
-Cosa?!-
-Non crederai davvero che uno spirito del fuoco sia un ragazzino timido che nella vita non fa che mangiare e giocare! Era ovvio che sotto ci fosse un trucco...-
-E cioè?-
-Il fuoco non sempre è sopito Al. Io vengo fuori di notte, quando il fuoco divampa e brilla di lussuria. Poi c’è Tuli**...-
-Tuli?!?- Al stava per cedere sotto la mole di queste informazioni così... Assurde! Si sentiva come quando gli avevano raccontato che erano degli spiriti.
-Tuli esce quando Phoenix si arrabbia. L’attuale spirito del fuoco è solo un ragazzino che non sa farsi rispettare e Tuli viene alimentato dall’incendio della sua rabbia latente.-
-Allora quello che ha fatto esplodere il forno in faccia a quella ragazzina...-
-Era Tuli ovviamente. Noi siamo tre entità distinte e Phoenix non riesce a controllarci. Devo dire che ieri però c’era quasi riuscito a non farmi uscire... Gli ho ricordato io stamattina però che non è bene lasciarmi insoddisfatto!-
-Stamattina quando... Sotto la doccia...-
-C’eravamo io e Phoenix sotto la doccia. Ci hai disturbati! Il piccolo era così imbarazzato... lo era anche stasera e ha tentato con tutte le sue forze di non farmi uscire. Patetico. Devo dire però che se non l’avessi toccato forse ci sarebbe riuscito... E’ come se fossi stato tu a chiamarmi....-
L’ultima frase venne sussurrata sulle labbra dell’altro, che cercò di scansarsi, ottenendo solo che Vatra riuscisse a stringersi di più a lui stringendolo in una dolce morsa.
-Io... Non sapevo...-
-Ovvio. Phoenix ci odia con tutto se stesso. Forse sarebbe più facile se riuscisse ad accettarci e ad inglobarci nella sua personalità ma questo non potrà mai accadere visto che non lo vuole.-
-Ca... Capisco... Senti Vatra non è che potresti... lasciarmi stare?-
-No, non posso. Sento una strana attrazione chimica tra di noe e Phoenix dentro di me non sta facendo le solite storie... Forse inconsciamente anche lui lo vuole.-
-Si ma io no! Ti prego lasciami andare...A me... A me non piacciono i ragazzi!-
-Il tuo corpo dice il contrario...-
Disse Vatra afferrandogli l’erezione crescente all’improvviso. Al boccheggiò, esterrefatto. Lo spirito lo fissò dritto negli occhi, poi lo baciò. Il moro cercò di opporre resistenza ma quella bocca premuta sulla sua era così calda, così tentatrice... La linguetta di Vatra cominciò a leccargli le labbra finchè Al non le aprì isitntivamente. Lo spirito della passione comiciò a esplorare quell’anfratto caldo che si era schiuso per lui, intrecciando le lingue, sfiorando il palato, leccandogli i denti e depositare piccoli morsi sul labbro inferiore. Al si sentiva sopraffatto, non sapeva come reagire. Il suo corpo anelava quel contatto ma la sua mente gli diceva che non poteva, che era un maschio, ma soprattutto che Phoenix non era cosciente, quella persona che lo stava baciando era un’altra entità che lui non conosceva e che se mai avesse voluto fare l’amore con un ragazzo... Almeno voleva che fosse per amore e non perchè i suoi più bassi istinti si erano risvegliati all’improvviso, attratti da uno spiritello lussurioso. Si staccò deciso dalle labbra dello spirito, che lo fissò con un delizioso broncio. –Che c’è adesso?-
-C’è che... Non posso. Io non ti amo capisci?-
-No. L’amore non c’entra con il sesso quindi non ti capisco!-
-Questo perchè tu l’hai sempre visto come un mero atto di piacere. In realtà fare l’amore non è solo l’unione di due corpi, è l’unione di due anime che danno forma al loro amore.-
-Se lo dici tu...- Fece lo spirito, poco convinto dalle parole del ragazzo. La cosa importante era avere piacere entrambi e stare bene no? Che c’entrava l’amore?
-Fai tornare Phoenix.-
-Non posso! Non sono soddisfatto... Dovrò cercare qualcuno su cui sfogare le mie voglie... Forse Jhirad potrebbe aiutarmi, si è fatto proprio un bel ragazzo...-
-No! Lascialo stare!-
-E perchè?-
-Bè, perchè... E’ il fratello di Phoenix! E’ immorale!-
-Ok, ok... Posso uscire allora e andare a caccia? Se non mi fai sfogare Phoenix domattina starà male!-
-Penso che sia una cosa orribile ma fà pure, se lo ritieni necessario.-
-Come sarebbe a dire una cosa orribile?-
-Stai usando il corpo di un altro per i tuoi scopi! Non ti vergogni?-
-No.-
-....Vattene ma torna presto. Domattina Phoen ha scuola.-
-Contaci!- Lo spirito si leccò le labbra con la su linguetta rose e tentatrice, mentre usciva dalla finestra per andare a “caccia” come diceva lui... Povero Phoenix, che guaio!!!!!

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Ringrazio sentitamente Vala Ciko e bleberry che mi hanno molto “spronato” a continuare questa fic... Diciamo pure OBBLIGATO ma va bene lo stesso mi sto divertendo molto a scriverla... Anche se a volte perdo l’ispirazione e ci metto un pò ad aggiornare... in questi casi SCUSATEMI!!!!

Ringrazio anche Onlyashadow e Namida per i loro bellissimi commenti, che mi hanno riempita di gioia... invito chiunque stia leggendo questa ficcy di commentare, anche per farmi notare errori o cose del genere!!!! Sempre considerate utili le critiche costruttive!!!!
Intanto lancio un sondaggio: secondo voi chi vincerà il cuore di Al? Risp. In tanti! Grazie per la lettura!!!!!!! ^________________________^ 

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Capitolo 6
*** Parte VI ***


SESTA PARTE

Sono tornataaaaaaa!!!!!!!

Non mi ricordo se l’ho detto, ma probabilmente no.... O si? Boh! Comunque Vatra e Tuli significano entrambi fuoco.... Il primo in Croato, il secondo in Finlandese!

Per alby4ever: sono felice che ti piaccia! questa fic sta avendo più successo di quanto mi aspettassi... Per la prima volta mi sento realizzata come scrittrice, continua a commentare!!!!!

Per OnlyAShadow: la tua fedeltà è quasi commovente.... Cercare in questo modo disperato la mia fic tra tutte le fantasy! Davvero ti sono un sacco grata per avermelo scritto, mi hai fatto sentire davvero importante, e felice! Grazie!!!! *commossa*

Perchiunquestialeggendo.... : Sono sorpresa che a tante persone piaccia la mia fic, soprattutto perchè sono convinta di non essere una grande scrittrice (insomma, me le tiro da sola -_- ! ) Quindi ancora grazie (non faccio altro che ringraziare, sembro scema ^^” ) e continuate a leggere questa storia (che sta diventando molto più lunga di quanto avevo previsto...)  KiSs (^<>^)



I giorni passavano, inesorabili, e tra compiti, assalti (da parte di Vatra principalmente), banchetti e incontri al parco si avvicinava il periodo del Natale... Il che voleva dire....

-Dovremmo organizzare qualcosa per salutare tutti prima delle vacanze-
Fece la professoressa di italiano.
-COSA?!?- Esclamò la classe stupita. Organizzare che? Per chi? Per cosa?
-Una recita ragazzi, dovremmo fare una recita!-
Le ragazze strillarono, entusiaste, i ragazzi invece si fissarono, scuri in volto. Al prese la parola: -Scusi professoressa... Perchè dovremmo organizzare qualcosa? La nostra classe non ha mai fatto nulla per la festa di Natale!-
-Si, Hill, ma ormai siete all’ultimo anno e non potete proprio tirarvi indietro... Dovete dare il buon esempio, quindi la nostra classe parteciperà a tutti gli eventi.... Compresa la festa di Natale!-
Dopo cinque minuti la classe era già in fermento, tutti volevano proporre un’idea, una storia, i costumi, i personaggi., fino a che la ragazza che diede inizio a una vera e propria guerra non propose la sua idea...
-Che ne dite di invertire i ruoli?-
-In che senso?- Chiese la maggiorparte delle persone, interessate.
-Bè i ruoli femminili li interpretano i ragazzi e quelli maschili le ragazze!-
Un coro estatico si levò dalla classe, eccitata dall’idea di introdurre qualcosa di così innovativo nella loro scuola.
Per tutto il tempo Al se ne stette in un angolo con Shanti, a parlare del più e del meno. Ma sì, che gli facessero fare la ragazza! Tanto ormai... Pensò arricciolandosi una ciocca di capelli tra le dita.
-Al? Sei pensieroso?-
-Eh? No, scusa Shanti... E’ che stavo pensando... Perchè non mi avete detto prima di Vatra e Tuli?-
-Ma è ovvio Al- Fece sinuoso lo spirito dell’acqua –Se te lo avessimo detto avresti tenuto a distanza Phoen, no?-
-No! Cioè.... Non lo so.... Non credo lo avrei mai fatto, Phoen è simpatico, è così dolce nonostante quegli altri due...-
-Già.... Ma forse non lo avresti mai scoperto se te lo avessimo detto prima, avresti preferito stargli a debita distanza!-
-Forse hai ragione tu...-

-Ragazzi!- Fece la capoclasse –Abbiamo deciso cosa fare!-
Al e Shanti si girarono verso di loro, relativamente interessati.
-Allora la storia è: Biancaneve!-
Silenzio.
-Passiamo ai personaggi principali: La strega è Elements...-
-Cosa?!- Fece Shanti, quasi offeso da quel ruolo –Io la strega? Ma perchè? Sono forse brutto e cattivo?-
-No, ma sei comunque perfetto per il ruolo!- Fecero le ragazze ridendo.
-Il principe è Bianca...-
E così continuarono per un bel pò, elencando tutti i sette nani, il re e il cacciatore. Al stava quasi per rilassarsi, non aveva sentito il proprio nome fino a quel momento quindi non era certo fra i personaggi principali... Non potevano certo fargli fare la...
-....Hill!-
-Cosa?- Fece Al, sconcertato.
-Abbiamo appena detto che sei Biancaneve!-
-Chi? Io? Ma perchè?-
-Bianca, elenca.- Sbuffò la capoclasse, esausta.
-Capelli lunghi e neri come il carbone: ci sono. Occhi grandi: ci sono. Pelle bianca come la neve: c’è. Dita affusolate: ci sono. Altezza mediobassa: c’è. Sei perfetto per il ruolo, nessun altro della nostra classe potrebbe mai fare la principessa... Devi essere tu!-
-...Ok, daccordo....-
-Evvai!!!!!!-



L’ora dopo i ragazzi si avviarono verso la palestra per fare educazione fisica. Al era ancora un pò frastornato per essere considerato una “perfetta principessa”, ma soprattutto non voleva fare educazione fisica... Non poteva farci niente era proprio negato, oltretutto oggi dovevano giocare a basket e questo non era proprio il suo sport preferito! Preferiva la pallavolo....Nessun contatto fisico e una rete a separare gli avversari! Chris lo superò, irritato, e gli diede uno sbuffetto sulla testa:
-Ohi Al! Sono cinque minuti che cerco di chiamarti e tu non mi rispondi! Su quale lontanto pianeta sei finito?-
-Scusa stavo pensando alla lezione di oggi... Pazzesco eh?-
-Già sei stato sfortunato principessa... Io sto dietro le quinte per fortuna, hanno detto che mi tengono buono per sostituire chi si ritira all’ultimo momento... Hai sentito che ci saranno degli “special-guest”? –
-E cioè?-
-I tuoi cuginetti, chi altro? Phoenix alle scenografie e Trector si occupa della foresta. Ai costumi ci pensa Jhirad.-
-Oddio, ma perchè si devono infilare in tutto quello che faccio?-
-Settimana stressante?-
-Dì pure orribile! I miei cugini sanno essere molto pesanti quando vogliono...-
-Scommetto che quello che più ti dà da pensare è Jhirad, quel megalomane!-
-No, in realtà ultimamente è molto più contenuto... Quello che più mi dà da fare è Phoenix ultimamente...-
-Il piccolo efebo timido? Ma come è possibile?-
-Bè, ecco...-
A un certo punto la sacca da ginnastica di Chris prese fuoco, bruciando la tuta e le scarpe e facendo ustionare la mano al proprietario
-Ahi!-
-Non toccare Al! Non lo guardare! Non parlargli!-
A parlare era stato Phoenix, dall’alto della scalinata; o meglio a parlare era stato colui che a prima vista SEMBRAVA Phoenix, perchè in realtà Alan sapeva benissimo che quello era...
-TULI!-
-Tu..che?- Fece Chris, addolorato e stupito.
Il fuoco divampò ancora una volta dalla sacca ormai carbonizzata, mentre gli occhi di Tuli si accendevano di giallo e arancio
-Tu devi stargli lontano! Lontano, mi hai capito?-
-Tuli smettila!-
-Ma Al, io sto solo cercando di proteggerti!-
-Se continui a proteggermi finirai con l’ammazzarmi!-
Gli occhi giallo e arancio guizzarono ancora per qualche secondo, mentre gradualmente ritornavano al loro consueto color cenere.
-Al, stai bene?-
Fece preoccupato e sentendosi terribilmente in colpa Phoenix.
-Si, non ti preoccupare....-
Nel frattempo Chris aveva cercato di recuperare qualcosa di salvabile all’interno della sacca ma non c’era niente da fare. Le sue scarpe nuove!
-Accidenti, mia madre mi ammazzerà. Ma come glielo spiego? E’ stato un caso di... Autocombustione?-
-Ehm... Forse...Non lo so, andiamo in palestra, poggio le mie cose e poi ti accompagno in infermeria-
-Ma così perderai la lezione!-
-Appunto- sorrise Al, al settimo cielo –Grazie Chris- “E grazie Tuli!”

I due si avviarono verso la palestra e Al poggiò tutto alla meno peggio negli spogliatoi. Poi si avviò dal professore a dirgli che doveva andare in infermeria quando...
-ATTENTO!!!!!!!-
una palla da basket tirata a una velocità assurda andò dritto verso di lui e lo colpì in testa, facendolo svenire.
-AL!!!!- Chris gli si fece accanto mentre il prof. Ordinava a tutti di stare calmi.
-Waterfall, cos’è successo?-
Chris lo guardò irritato dal fatto che non stesse facendo niente e rispose, con un pò di strafottenza, a quel vecchieccio inutile:
-Hill voleva chiederle se mi poteva portare in infermeria per la mia ustione ma a quanto pare adesso dovrò portarcelo io-
-Già, si... Bè, tienimi informato, eh?-
-Sicuramente...-
Chris gli scoccò un’ultima occhiata torva prima di prendere tra le braccia il corpo esile di Al e cominciare a dirigersi in infermeria.
-Cos’è successo?-
Phoenix, un pò rosso in viso, lo avvicinò dopo aver visto Al privo di sensi tra le sue braccia
-Niente una palla da basket vagante.... Tu piuttosto non dovresti essere in classe?-
-Sono troppo avanti rispetto agli altri, mi annoio.-
Cosa? Quel moccioso voleva fargli credere che era così bravo negli studi da non dover seguire la lezione
-Sono sempre stato affascinato dalla fisica e dalla teoria quantistica di Einstein, nonchè della di lui ormai celeberrima teoria della relatività e devo dire che scoprire che in chimica siamo arrivati appena all’atomo di Rutheford mi demoralizza.... Sono alquanto demotivato, di questo passo alla fisica ci arriveremo tra due anni....-
Chris era senza parole. Un genio. Quel bambinetto, quell’esserino infantile, quel piccolo efebo, quel mostricciattolo che profumava ancora di talco e latte era un genio! Era allibito, estrrefatto, sorpreso... arrabbiato!!!!!!
-Perchè fai sempre il ragazzino se sei così intelligente? Ogni tanto potresti anche comportarti un pò da adulto no?-
-Che c’entrano le mie capacità intellettive con il mio modo di essere?- Fece innocente lo spirito del fuoco, insensibile alla rabbia immotivata di quell’umano contro di lui.
Calò un silenzio imbarazzante che si protrasse fino all’arrivo in infermeria.
-Ehi? C’è nessuno?-
Silenzio.
-Ci serve qualcuno! Ehi?!-
Un’ombra si innalzò da un letto situato nel fondo della stanza asettica e si girò verso di loro con uno sguardo terrorizzante
-Chi osa disturbare il mio sonno?- A parlare era stata la nuova infermiera, Sumire, assunta da appena sei mesi. Era una bella ragazza: capelli d’ebano, impenetrabili occhi scuri e un sorriso luminoso, stupendo, che ti spingeva a sorridere di rimando. Era piuttosto bassa per la sua età (come sarebbe a dire per la sua età?! è_é ndS)ed emanava sempre un’aura rosa intorno a lei; ma in quel momento sembrava un’assassino pronto a colpire!
-Sc...Scusi signorina Sumire ma... Ecco.... Al è svenuto e io bè... Mi sono scottato.... ma se vuole torniamo più tardi!-
Sumire si destò improvvisamente e cambiò volto all’improvviso non appena realizzò cosa aveva davanti: carne fresca!!!!!
-Oh mio Dio che carini!!!! Vi prego rimanete in questa posizione, devo assolutamente farvi una foto!!!!-
-Come?!- Fece perplesso Chris, osservando Phoenix due passi dietro a lui che seguiva la scena con altrettanto sgomento.
-Una foto, una foto!!!! Sennò poi come posso ritrarvi?-
-Ritrarci?-
-Ma certo! Credete che le fanfic e i fumetti saltino fuori dal nulla? Ci vuole ispirazione, cari!-
-Scusi ma lei cosa c’entra con fanfic e fumetti? Lei è un infermiera!!!!-
-Dio come siete carini così abbracciati! Allora tu, piccolo rosso... Piazzati seduto vicino a questo baldo giovane e accarezza il viso di quello svenuto.... Tu, Mister Pignoleria, guarda amorevole quel bijou che hai tra le braccia e cerca di accarezzare con le dita le mani del rosso...-
I due, sopraffatti dall’assurda situazione, eseguirono gli ordini mentre la donna scattava foto frenetiche e prendeva appunti su un taccuino
-Meravigliosi!!!! Bravi continuate così!!!!-
-Scusi ma... Potrebbe dirci che sta facendo?-
-Butto idee per i prossimi cinque capitoli della mia fanzine yaoi, che altro?-
-....YAOI?!?- Urlò Chris, rossissimo in volto, mentre istintivamente faceva pesantemente ricadere Al sul letto più vicino.
-Lei non sriverà nessuna fanzine yaoi con la mia faccia in mente!!! Vecchiaccia pervertita!!!-
-Vecchiaccia a chi?!?-
-Ah, vedo che sul pervertita non ha niente da ridire!-
-Moccioso insolente!!!!-
-Scusate...- Mormorò debolmente Phoenix mentre Al cominciava a rianimarsi -...Che cos’è lo yaoi?-
A Chris venne quasi un infarto mentre all’infermiera brillarono gli occhi, infervorata: -Un animo puro!!!! Un bambino innocente e uno stronzo perverso doppiogiochista alla ricerca del vero amore!!! Un’anima candida e un ragazzo conosciuto per caso vicino alla scuola, un triangolo che si risolverà con mille sofferenze e separazioni, con amore e follia!!!!-
-...L’unica folle in questa stanza è lei...-
-Zitto, stronzo doppiogiochista!!!!-
-Scusi, ma io non riesco proprio a capire di che cosa stia parlando...-
-Oh!!!!- Fece lei con gli occhi stellanti –Il soggetto che cerco da una vita, il mix tra innocenza e sensualità per cui ho viaggiato così a lungo e la mia ragione di vita, del mio peregrinare di scuola in scuola per trovare il giusto volto al mio personaggio è finalmente qui, davanti a me!!!!-
-Per favore Elements non parlare più...-
-Scusa ma perchè? Voglio solo capire che cosa succede!-
-Succede che una pazza psicopatica si è fatta assumere come infermiera scolastica solo per cercare dei protagonisti per la sua fanzine yaoi e ha deciso che noi siamo i soggetti ideali!!!-
-Ma che cos’è lo yaoi?!?-
-Bè, lo yaoi è... Insomma sono delle cose che parlano di... ma sei sicuro di volerlo sapere?- Phoenix annuì, godendosi la vista di quello sfacciato che trovava qualsiasi scusa per appiccicarsi ad Al mentre era evidentemente in imbarazzo e sudava freddo.
Il risveglio di Al distolse i due dal loro discorso e fece sospirare di sollievo Chris, che non aveva nessuna intenzione di spiegare cosa fosse uno yaoi a Phoenix. Perchè quando parlava con quel piccoletto si sentiva così inadeguato e imbarazzato? Con qualsiasi altra persona probabilmente avrebbe riso e avrebbe fatto qualche battuta stupida ma con lui no. Anche quando Al ne parlava, ogni tanto, sentiva una fitta di irritazione. Forse perchè lo considerava come un bambino, e voleva preservare la sua innocenza, così incredibilmente intatta nonostante l’età? Non riusciva a capirsi. Scosse il capo concentrandosi su di Al, che rideva per qualcosa che Phoenix aveva detto mentre il ragazzino abassava lo sguardo, imbarazzatissimo, ma se lo guardavi bene potevi vedere un leggerissimo sorriso che si era dipinto sulle sue labbra; non lo aveva mai visto sorridere così sinceramente, tranne quando era con Al. Che il piccoletto fosse....? Non fece in tempo a formulare il pensiero che Phoenix si girò verso di lui, lo sguardo duro e le guance ancora imporporate
-Avresti dovuto dirmelo prima che quella era una maniaca. Me ne sarei andato prima!-
-Scusa...- Perchè si stava scusando? Lui non a veva fatto niente di male! Era quella pazza yaoista ad aver cominciato a sragionare! Ma lo sguardo accusatorio di Phoen gli aveva fatto dimenticare tutto...
-Ok ragazzi, adesso se non avete niente da fare in infermeria potreste anche andarvene! Ho molto lavoro da fare! Gli schizzi da iniziare... Le foto da stampare... La trama da improntare....-
-Ma lei era ancora qui?-
-Certo! Dove dovrei andare sennò? Le infermiere stanno in infermeria in genere no?-
-E i pazzi stanno in manicomio, ma questo non le impedisce di essere qui adesso.-
-Impertinente!!!!-
-Chris, ti sei fatto vedere la mano?-
Chiese Al con un sorriso gentile. Phoenix si girò colpevole a queste parole mentre Sumire gli dava una controllata veloce decretando che non era niente di grave e che sarebbe bastata una pomata. Phoenix sospirò sollevato, poi salutò tutti con un sorriso e disse che sarebbe tornato in classe. Al sorrise di rimando e Chris si ritrovò a chiedersi se tra i due ci fosse qualcosa. In effetti stavano molto tempo insieme e persino Al aveva detto che ultimamente Phoen gli dava sempre da pensare.... Ma la vera domanda era...Perchè solo l’ipotesi di questa situazione gli dava fastidio?
-Tutto bene Chris?-
-Si.... Si Al tutto a posto!- “Che stupido cosa vado a pensare! Abbiamo appena ricucito la nostra amicizia e io già sospetto che lui sia gay e che si porti a letto il cuginetto! Sono proprio uno stronzo!!!!”
-Che ne dici di tornare in palestra?-
-preferirei tornare in classe. Recupero le mie cose e poi andiamo ok? Tanto ormai sta per finire l’ora e da domani avremo molto da fare per via di questa stupida recita.-
Chris sorrise divertito dal tono esausto dell’altro e lo abbracciò comprensivo
-Su, starai benissimo vestito da Biancaneve! Nessuno ti prenderà in giro, sarai eccezionale!-
-Grazie Chris- Fece Al ricambiando l’abbraccio –Ma preferirei non vestirmi da Biancaneve!!!- I due risero, incontenibili, mentre Sumire continuava ad aggiungere capitoli alla sua fanzine osservandoli.


Il resto della giornata scorse tranquillo e Al e Chris si salutarono allegramente davanti al portone principale augurandosi di non morire, l’indomani. Al raggiunse i suoi “cugini” che lo aspettavano impazienti. –Forza Al!- Esclamò Trector, esuberante –Shanti vuole preparare il budino al cioccolato con le mandorle!!!!-
-E la mia regale persona deve assolutamente farsi una doccia- Fece Jhirad seccato
-Ti ho già detto che non l’ho fatto apposta a tiarti quel polpettone sulla giacca- Fece Shanti ridacchiando –mi è solo scivolato in mensa, mi porterai rancore all’infinito?-
-SI!!!!-
-E se ti preparassi il montezuma*?-
-Perdonato all’istante!!!!-
Phoenix rideva, trascinato dalla gioia dei fratelli.
Alan si ritrovò a sorridere senza motivo dvanti a quella scena. I suoi non lo avevano mai capito e spesso gli erano indifferenti; per la prima volta si sentiva davvero parte di una famiglia.
-Forza ragazzi- Fece prendendo sottobraccio Jhirad e Phoenix –Andiamo a casa!-
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*il montezuma è una crema al cioccolato col peperoncino

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Capitolo 7
*** Parte VII ***


SETTIMA PARTE

Scusate l'immenso ritardo ma mi si era svampato il computer e ho dovuto riscrivere tutto da capo -_-"

Comunque l'importante è che ho aggiornato no? Spero di divertirvi anche con questo capitolo!!!!!!

PerOnlyAShadow: Per descrivere Sumire mi sono molto ispirata a mia sorella (bleberry) e sono molto felice di vedere che c'è qualcun altro con questa affinità di carattere.... Insomma qualcuno pazzo quanto noi!!!! XD Le figure di m***a servono nella vita, sennò non avremmo niente da raccontare e nessuno da divertire, dopo cosa combineremmo nella vita? Viva le figuracce!!!!! Se proprio devo ammetterlo anch'io adoro Phoenix ^^
l'ho fatto così carino che me ne sto innamorando anch'io... E' sicuramente il figlio ideale ^_______________________^ Ma non ti preoccupare, a breve rientreranno tutti i personaggi...Anche Chris nonostante mi sia venuto fuori come il personaggio "stronzo" mi sta comunque simpatico... Vedremo se poi riuscirai a rivalutarlo completamente! Continua a commentare!!!!

Peralby4ever: Nooooooo cosa ti ha fatto venire in mente questa idea? Comunque vedrai, le cose sono molto diverse da quello che appaiono! ^______^

Mi raccomando commentate numerosi di modo che io possa gonfiare un pò il mio ego!!!!! ^_____________________^

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Passarono i giorni e, inesorabilmente, venne il giorno della recita...

-NOOOOOOO!!!!!! ASSOLUTAMENTE NO!!!!!!-
-E dai Hill non fare il bambino... DEVI indossarle!!!!!-
-Ho detto di no e quindi è no!!!!-
-Ma se non le metti non riuscirai mai ad infilare le calze!-
-Calze? Nessuno mi aveva parlato di calze!-
-Hill come pretendi di interpretare Biancaneve se non porti la gonna? Le calze ti servono!-
-Va bene ma non indosserò mai QUELLE!!!!-
-Ma fanno parte del tuo costume! Per favore Hill manca poco meno di un'ora e siete rimasti solo in due a cambiarvi... Potresi renderci il lavoro meno difficile?-
-Ma...Ma....-
-Niente"ma"!- Fece la voce di Shanti, dietro di lui -Anch'io le ho indossate e non è successo niente di irreparabile... Non ancora almeno!- Disse sbuffando lo spirito dell'acqua, splendido nel suo vestito da regina.
-Anche... Anche tu...-
-Al, poche storie e infilati quelle maledette MUTANDINE!!!!!-
-Ma Shanti guadale... Sono di pizzo! E sono semitrasparenti! Ma perchè le donne mettono queste cose?-
-Perchè sennò non attireremmo l'attenzione di voi maschietti- Riprese esasperata la capoclasse -Ti prego Hill, vatti a cambiare senza troppe storie... Ti supplico...-
-Oh, d'accordo!!!!!- Il ragazzo afferrò l'oggetto incriminato e si diresse verso gli spogliatoi arrossendo furiosamente... Ma chi glielo aveva fatto fare...

Mentre si accingeva la porta si aprì ed entrò un alquanto incavolato Chris, con una calzamaglia in mano
-Chris?!? Che ci fai qui?- Fece Al sospirando sollevato nel constatare che il nuovo arrivato non era un estraneo che avrebbe potuto prenderlo in giro per l'eternità o, peggio, prenderlo per un pervertito
-Bianca si è sentita male. Devo sostituirla nel ruolo del principe.-
-Oh, ma allora reciteremo insieme! E tu... Tu indosserai la calzamaglia?!-
-Per favore non ridere sono già abbastanza depresso... meno male che sei tu e non qualcun'altro o penso che sarei potuto arrivare al suicidio!-
-Esagerato! Comunque non ti ci vedo male come principe azzuro, anzi penso che come ruolo ti calzerebbe a pennello!-
-Ti prego smettila... - Fece ridendo il ragazzo, un pò rosso d'imbarazzo: -A proposito con Bianca come facevate per la scena del bacio? No perchè mi pare che la situazione sia un tantino cambiata ora...-
-Non lo so, non ci eravamo messi d'accordo... Ci penseremo quando ci arriveremo!-
-Ok... Adesso però vestiamoci o la nostra capoclasse ci ucciderà!-

Al si andò ad appartare nel bagno non volendo farsi vedere mentre si infilava quelle stramaledette mutandine... Che cosa estremamente imbarzzante! Appena si ritenne pronto uscì dal bagno giusto in tempo per avere la visione di un Chris impegnato a non cadere mentre cercava di infilarsi quella stramaledetta calzamaglia azzurra... Ma come facevano le ragazze a non strapparla mentre se la infilavano o, cosa più importante, a non scapicollarsi? Al non riuscì a resistere e scoppiò in una leggera risata liberatoria mentre Chris alzava lo sguardo, risentito e anche un pò offeso... Insomma lui non si era messo a ridere quando aveva visto le mutandine no?
-Al piantale per favore non ho proprio intenzione di...- Le parole gli si bloccarono in gola mentre osservava l'amico, che stava cercando di trattenere le ultime risate e si asciugava una lacrimuccia che era comparsa all'angolo dell'occhio destro dal troppo ridere, un rossore diffuso sulle guance...

I capelli neri ricadevano morbidi sulle spalle lasciate delicatamente scoperte da uno scollo a barca, ricoperte di poco da due maniche a sbuffo blu. Il corpetto, sempre blu, scivolava aderente sul suo corpo esile mentre una gonna del colore del sole ondeggiava dolcemente sulle ginocchia, lievemente avvolte nel tessuto bianco delle calze che sottolineavano la snellezza delle sue gambe. Un cerchietto rosso tratteneva i riccioli che, ribelli, riuscivano comunque a sfiorargli il viso. A coronare il tutto una leggera passata di lucidalabbra, che rendeva quella bocca così... Tentatrice...

-Sei.... Bellissimo...- Soffiò Chris, mentre Alan arrossiva ancora di più
-Lo dici solo perchè sei mio amico!-
-No... Dico davvero sei stupendo!-
Nel frattempo Chris era riuscito a infilarsi in quella trappola azzurro chiaro e, mentre cercava di capire come si indossava il vestito da principe, contemporaneamente cercava di ricordare al suo cervello che quello davanti a lui era un suo amico, UN MASCHIO, e che quindi doveva assolutamente smettere di fissarlo adorante!!!!
-Scommetto che anche tu starai benissimo col vestito da principe! Non vedo l'ora di vederti... Ora devo proprio uscire o alle ragazze prenderà una crisi isterica. Ci vediamo dopo, mio principe!-
Appena la porta fu chiusa Chris si portò una mano al cuore e cercò di calmare la respirazione. Perchè era così agitato? Come mai aveva il batticuore? Solo perchè Al era carino vestito da Biancaneve? No... Non poteva essere solo per quello...

Nel frattempo Jhirad si complimentava con se stesso per la sua genialità: Quel vestito era pefetto! Lui si che era un costumista nato!
-Allora Elements che ne pensi?- Chiesero trepidanti le ragazze del club di cucito -Nessun aggiustamento da fare vero?-
-No è semplicemente perfetto.... Grazie per la collaborazione!- Le ragazze si allontanarono, festanti, mentre Al si avvicinava lento a Jhirad
-Non sono ridicolo... Vero?-
-Ma che dici! Quel costume l'ho disegnato apposta per te! Ti sta a pennello!-
Al arrossì teneramente prima di sussurrare un "grazie" stentato.
-Allora, adesso sei più tranquillo? Pronto per andare in scena?-
-Si... Di te... Io mi fido...- Jhirad lo accarezzò lievemente sulla testa prima di girarsi a guardare il nuovo venuto. Trector li fissava imbambolato con una rosa in mano, la bocca spalancata: -Al.... Sei tu?-
-Certo che sono io!- Rise imbarazzato l'oggetto di tanto stupore
-Come sei carino!!!!-
-Vero che sono un genio? Sapevo che questi colori avrebbero...- Si intromise Jhirad con le sue solite manie di protagonismo. Intanto Shanti rosicava un bel pò mentre rimuginava tra sè e sè quel "Di te io mi fido" che non gli era piaciuto per niente... Ma doveva ammettere l'abilità del fratello e quindi gli concesse il punto: "2-2 fratellone..." Leggendo i suoi pensieri Jhirad sorrise ancora di più, poi spinse Al verso il palco. Lo spettacolo stava per iniziare!

Tutto andò per il meglio e, di scena in scena, si arrivò alla "morte" di Biancaneve: la "ragazza" prese la mela avvelenata da una bellissima strega (perchè si sa, per quanto si possa truccarlo Shanti è sempre Shanti e non può diventare brutto a comando), la addentò e si accasciò al suolo, tra i sospiri del pubblico (estatici delle ragazze e di sollievo dei ragazzi, che cominciavano a essere un pò troppo turbati dalla bellezza dell'attore principale!) Il suo corpicino venne depositato dai nani in una bara di cristallo immersa nei fiori, mentre tra i capelli di Biancaneve rimaneva intrecciato qualche petalo. Da dietro le quinte Trector si rendeva per la prima volta conto che Al non solo era molto carino, gentile e generoso, ma che amava anche le piante e che attorniate da esse era semplicemente uno splendore! Insomma... Si accorse tutto d'un tratto che era proprio il suo tipo! (che idiota -_-" nd I_S91)

Ad un certo punto comparve il principe che, disceso dal suo nobile destriero (per intenderci un manico di scopa con in cima una testa di cavallo, ovviamente bianca, di cartapesta nd I_S91) si diresse come stregato verso la bara e vide la creatura più bella e dolce su cui i suoi occhi si fossero mai posati. Chiese ai nani chi fosse, e perchè dormisse in una bara. Loro raccontarono la triste storia di Biancaneve e infine lui chiese il permesso di poterla baciare, almeno una volta. I nani acconsentirono. Il principe si abbassò sulla principessa addormentata e...

"...E devo dire che... In questo momento trovo incredibilmente giusto baciarlo..." Chris si abbassò su Al e avvicinò i loro visi al punto da sfiorarlo... Poi, delicatamente, posò lievemente le sue labbra su quelle di Al, che aprì gli occhi sorpreso "Non credevo mi avrebbe baciato sul serio..."

...E nel giro di due secondi discese l'inferno. Il fuoco divampò dalle tende del sipario mentre Tuli gridava il suo possesso sul SUO Al; Jhirad corse in mezzo al palco per prenderlo tra le braccia e allontanarlo da quel "rozzo individuo" che aveva osato posare le sue labbra su quelle del SUO Al; I rubinetti si ruppero inondando la sala e spegnendo il fuoco mentre un furioso Shanti tirava una mela avvelenata sulla testa di Chris e correva a difendere il SUO Al; le radici dell'albero al centro del palco avvinghiarono le gambe di Chris facendolo cadere mentre lui si dirigeva a soccorrere il SUO Al; contemporaneamente i quattro fratelli si lessero nel pensiero mentre un confuso Alan veniva sbattocchiato qua e là, la palestra veniva evacuta e Chris se la dava a gambe, non capendo nulla di quello che stava succedendo ma intuendo che era colpa sua.

I quattro elementi si fissarono a lungo depositando un Al sconvolto nella bara di cristallo.

-Signori- Cominciò Jhirad, incredulo -Credo proprio che noi quattro dobbiamo fare un discorsetto....-

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Capitolo 8
*** Parte VIII ***



I quattro fratelli si guardarono, assorti, mentre un arrabbiatissimo Alan andava in camera sua sbattendo la porta: ma che si credevano di fare quelli?! Rovinare una recita su cui avevano lavorato per quasi un mese! Dopo che lui si era anche coperto di ridicolo indossando QUEL costume! Stavolta era proprio arrabbiato con loro!

Al si buttò di getto sul letto e affondò la faccia nel cuscino. Chissà perché avevano reagito così? Si passò distrattamente un dito sulle labbra  e ripensò al gesto di Chris; dopotutto era solo una recita no? Vatra aveva fatto di molto peggio! Perché se l’erano presa a quel modo con lui? No, davvero non riusciva a capirli!!!!



Nel frattempo i quattro spiriti si erano seduti intorno al tavolo e continuavano a fissarsi tentando di captare i pensieri degli altri. Rimasero così per un po’, infine Jhirad trovò il coraggio e spezzò il silenzio: -Ok ragazzi vi dirò la verità: a me piace Al. Più o meno da quando l’ho portato a casa nostra, o giù di lì. Non so come, non so perché, ma c’è qualcosa che mi grida di crederci, che non è stato un caso trovarlo solo e in difficoltà nella foresta quella notte. Qualcuno DOVEVA trovarlo. Dovevo trovarlo IO. Ne sono sempre più convinto, Al… Al, lui… Lui… Forse è la mia stella.-
Shanti poggiò i gomiti sul tavolo e si allungò per guardare tutti negli occhi. Sorrise dolcemente e decise che adesso poteva parlare lui: -Al è una persona meravigliosa. E’ molto dolce, ha un cuore puro e splendente e dona sempre una seconda possibilità a chi se la merita. Mi piace da molto. Ero a conoscenza dei sentimenti di Jhirad ma che potevo farci? A me lui piaceva lo stesso. Quindi un po’ di tempo fa io e Jhirad ne avevamo parlato, senza dirvelo, e avevamo deciso di sfidarci ad armi pari per conquistarlo…E potete metterci la mano sul fuoco, io sto dando del mio meglio. Perché sono convinto che Al sia la mia stella.-
I quattro si fissarono ancora una volta, poi Phoenix cominciò a parlare: -Io…Io non so esattamente da quanto mi piace Al… Non so come e non so quando è successo ma a me piace, tanto. Per questo sto facendo una gran fatica a controllare Vatra e Tuli in questi giorni. Perché se c’è di mezzo lui io… Io… Perdo la testa…! Al potrebbe… Potrebbe davvero, davero essere… La mia stella.-
Abbassò lo sguardo imbarazzato mentre Trector si preparava a parlare: -Guardate, io fino ad oggi non mi ero mai reso conto di quanto Al mi piacesse. Non so se davvero lui è la mia stella, se è la folgorazione di un momento o se è un amore fugace; so soltanto che lui mi piace, e che lo vorrei solo per me. Tutto qui.-
I quattro sospirarono, affranti. –Bè ragazzi- cominciò Jhirad –Questo sì che è un gran bel casino!-
-Già- Fece Shanti ridachiando –Siamo proprio quattro cose distinte e una sola insieme. Ci siamo tutti innamorati della stessa stella.-
Phoenix li guardò spaurito e col labbro tremante si arrischiò a chiedere: -E adesso… Che si fa?-
-Niente- Rispose Trector. –Per adesso niente. Continuiamo le nostre vite come se niente fosse successo e cerchiamo di conquistarlo in modo onesto. Capito fratelli? Non si bara!-
-In guerra e in amore tutto è lecito- Sussurrò Shanti in direzione del fratello –E visto che questa è una guerra per conquistarsi l’amore di una persona non puoi proprio chiedere una cosa del genere.-
-Shanti! Non essere ridicolo!- Quasi urlò Jhirad –Noi non ci tireremo alcun tranello a vicenda chiaro? Ha ragione Trector! Solo su una cosa non sono d’accordo…-
-Quale?- Chiesero i tre fratelli, aspettando l’opinione del maggiore
-Bè… Penso che dovremmo dirglielo. Insomma penso che sia una situazione alquanto pericolosa per lui essere sballottato così da noi e non sapere neanche il perché. Davvero, dovremmo… Confessarci a lui.-
-E come?- Chiese Phoenix, terrorizzato all’idea.
-Non lo so. Domani cominciano le vacanze di Natale. Abbiamo due settimane di tempo per confessarci… Se entro quel lasso di tempo uno di noi non si dichiara, allora sarà dichiarato fuori gara. Ognuno può usare il metodo che preferisce per dirglielo ma non esiste che si dicano frasi incomprensibili o che che si facciano atti non chiaramente capibili. Quindi facciamo che tutti dovremmo utilizzare la frase “mi piaci”, di modo che non possano esserci fraintendimenti o espedienti per conquistarlo senza essersi prima dichiarati come il resto dei fratelli. Siamo tutti d’accordo?-
Dopo un attimo di esitazione i restanti tre elementi annuirono decisi. Poi, dopo essersi augurati la buonanotte e un non propriamente sincero in bocca al lupo si avviarono verso le proprie stanze.


Vatra si svegliò dal suo sonno obbligato e si aggirò per la stanza cautamente. Non sapeva perché ma sentiva che quella notte non poteva toccare Al o provarci spudoratamente con lui come tutte le altre sere. Stasera doveva semplicemente uscire e andare a caccia. Uscì silenziosamente dalla finestra e si avviò verso il centro. Come se stesse seguendo un richiamo entrò in un piccolo vicolo accanto all’unico pub della via e si fermò di botto: un ragazzo dai corti capelli neri e gli occhi azzurri fissava il vuoto davanti a sé mentre sembrava pensasse intensamente a qualcosa. Vatra scandagliò velocemente i ricordi di Phoenix e capì perché aveva la sensazione che fosse qualcuno di familiare: quel ragazzo era Chris! Per un attimo Tuli guizzò dentro di lui ma lo mise a tacere presto. Non si era mai accorto che Chris fosse un ragazzo così bello… E invitante… L’ideale per una notte di caccia!

Si avvicinò sinuoso al moro, che si accorse appena della sua presenza; appena registrò però chi si stava muovendo verso di lui sorrise appena e fissò gli occhi di ghiaccio in quelli fuoco di Vatra, che si sentì scuotere dentro: cosa cavolo erano quelle sensazioni?!

-Ciao Phoenix- Salutò tranquillo –Sei venuto a uccidermi personalmente? Pensavo che uno intelligente come te avrebbe assoldato dei killer.-
-Perché dovrei ucciderti?- Chiese sinceramente perplesso Vatra corrugando le sopracciglia e continuando ad avanzare verso di lui. Chris sbuffò ridacchiando –Perché ho baciato Al… Insomma… Mi sono accorto delle vostre reazioni… Soprattutto della tua; e non  è la prima volta che succede. Sai controllare il fuoco piccoletto?-
Vatra si bloccò, interdetto. Phoenix si era fatto scoprire?! Che gigantesco idiota!
-E… anche se fosse?- Sorrise enigmatico
-In tal caso mi dovresti una tuta da ginnastica e un nuovo paio di scarpe.-
Lo spirito ridacchiò, leggermente sollevato. Non aveva intenzione di dire niente a nessuno. –E quindi non è la prima volta che reagisco eh? Com’è che tu mi fai arrabbiare così tanto?-
Chris lo guardò perplesso. Sperava che potesse rispondere LUI a quella domanda!!!!
-Mah, non so. So solo che succede quando sono troppo vicino ad Al.-
-E da questo cosa ne deduci?-
-…Ti…Ti piace Al?-
-E a te Chris?-
-Ma… Ma… Che c’entro io!-
-Bè, l’hai detto tu che l’hai baciato.-
-Si ma non significa niente! Piuttosto non fare il furbo, te l’ho chiesto prima io!-
-Giusto, hai ragione… Bè diciamo che A UNA PARTE DI ME non dispiace… Inoltre è innegabilmente sexy non trovi?-
-Phoenix?!- Chris sgranò gli occhi stupito mentre il ragazzino si avvicinava ancora di più a lui. Stasera aveva… Qualcosa di strano…
-Che… Che significa “a una parte di te”?-
-Esattamente quello che ho detto. E tu? qual è la tua risposta?- Nel frattempo Vatra si era avicinato di molto all’altro, ormai distanziavano solo pochi passi e si sarebbero potuti toccare…
-Io… Non lo so…Insomma è innegabilmente molto carino e mi è simpatico… E’ gentile, dolcissimo, e mi fa sentire una brava persona nonostante lo abbia maltrattato per molto tempo…-
-Quindi sei… Attratto da lui?-
-No, non lo so… Non ne ho idea! Perché ti interessa tanto?-
-Perché vedi Chris- Fece lo spirito della lussuria facendosi malizioso e riuscendo finalmente a incastrarlo tra se e il muro prima di abbracciarlo e appoggiare la testa sul suo petto –A UN’ALTRA PARTE DI ME, evidentemente, interessi tu… Potremmo leccarci le ferite a vicenda, che ne pensi?-
-Ph… Phoenix che cavolo dici!-
-Non vuoi?- Fece il più piccolo guardandolo con gli occhioni da cucciolo e stringendosi appena un po’ di più a lui. Chris deglutì, a disagio, mentre fissava i suoi occhi in quelli scintillanti dell’altro. Perché si sentiva così strano? Non aveva mai avuto problemi, gli erano sempre piaciute le ragazze e anzi era sempre un po’ stato omofobico… Perché ora il sentire quella testolina su di sé gli sembrava così normale, come quando aveva sentito l’impulso di baciare Al?
-Tu… Tu sei strano stasera…-
-Lo so, capita spesso.- Fece il ragazzino ridacchiando e strofinando il viso sul suo petto. Chris rabbrividì.
-Sembri quasi… Un’altra persona…-
-Perché io SONO… Un’altra persona…-
Il ragazzo sgranò gli occhi e lo fissò più intensamente. Gli occhi…
-Chiamami… Vatra…-

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Capitolo 9
*** Parte IX ***


NONA PARTE

E dopo giorni di silenzio, eccomi qui… ^_____________________^

 

Peralby4ever: Eh, lo so mi complico la vita da sola XD

 

PerOnlyAShadow: Eheheh… L’ultima parte era da molto che la organizzavo… Sarà definitivo? Non lo so, è ancora tutto da decidere! ^^

 

PerValaCiko: Sempre felice di corrispondere alle tue aspettative!!!! ^^

 

 

 

 

23 Dicembre – primo giorno di vacanza

 

Jhirad si aggirava inquieto per la casa, frenetico. Aveva detto che dovevano dichiararsi, tutti… Allora perché non riusciva a trovare un qualsiasi metodo per farlo senza perdere la faccia? Accidenti a lui!!!! No, assolutamente, doveva dichiararsi lui prima degli altri, così magari avrebbe avuto più opportunità…

 

Si diresse verso la camera di Al e sbirciò dentro, rassicurandosi sullo stato semi-comatoso del loro ospite; fissò per un attimo il letto di Phoenix, non era tornato quella notte… Forse aveva rimorchiato troppo lontano ed aveva deciso di dormire fuori.

 

Scosse le spalle indeciso, poi si diresse in cucina e cominciò a preparare la colazione. E se si fosse dichiarato portandogli la colazione a letto? No… Banale!!!! Mmmmh… Una lettera… Dio, pietoso!!!! E se avesse preso il coraggio a quattro mani e l’avesse baciato? No, l’avrebbe picchiato a sangue… Ma a Chris non l’aveva picchiato… Vabbè che era una recita ma…

 

Si scarufò i capelli sospirando mestamente. Chi voleva prendere in giro? Aveva fatto tanto il grand’uomo ma la verità era che non aveva nessuna idea di come ci si dichiara!!!! Dopotutto non gli era mai successo di innamorarsi e di sicuro non si aspettava di avere così tanta concorrenza!!!!

 

Sospirò di nuovo mentre cominciava a mangiare… Qualcosa gli sarebbe venuto in mente.

 

-Pensieroso Jhirad?- Chiese Shanti scendendo dalle scale

-Noooooo… Cosa te lo fa pensare?- Sorrise suo malgrado lo spirito del vento

-Non lo so… Forse il fatto che sono due ore che cammini su e giù per il corridoio, ti fermi in camera di Al per poi ricominciare sospirando e piombando in cucina?-

-Hai dimenticato la parte in cui faccio colazione per la terza volta-

-Giusto… Anche quello!- Rise leggero lo spirito dell’acqua mentre si sedeva accanto al fratello.

-E tu invece? Mi hai osservato tutto il tempo?-

-Si, non riuscivo a dormire… In realtà sono nervoso quanto te fratellone, lo sai.-

-Davvero?-

-Non fare lo scemo… E’ ovvio. Nessuno di noi si era mai trovato in queste situazioni prima.-

-Già… Hai visto Phoenix?-

-Ieri notte è uscito e poi non è più rientrato.-

-E’ insolito che Vatra stia via tutta la notte. Secondo te è successo qualcosa?-

-Secondo me non c’è niente di cui preoccuparsi. Lo sai che hanno fatto un patto.-

-Si, ma di Vatra mi fido poco…-

-Io invece mi fido di lui. E dovresti farlo anche tu o impazzirai!!!!-

-Hai ragione… Trector?-

-Penso stia dormendo.-

-Non so se pensare che ha i nervi molto saldi o che è molto ingenuo.-

-propenderei per la seconda.-

-…Al?-

-…Lo sai benissimo. Dorme.-

-Lo so ma… Non ti fa strano che noi siamo qui, tutti presi da lui, e lui invece non riesce neanche a renderci conto che ci fa uscire pazzi?-

-No, penso solo che è un po’ tardo…-

-Perfetto. Mi sono innamorato di uno che non mi capirà mai a meno che non glielo dica con queste esatte parole.-

-Esattamente.-

I due fratelli si guardarono, un misto di rivalità e comprensione nei volti. All’improvviso la porta si aprì sbattendo e come una furia entrò Phoenix, rosso in viso e col fiatone.

-Phoen! Cos’è successo?- Chiese Jhirad, preoccupatissimo per il fratello più piccolo

-Mi… Mi sono svegliato stamattina e non ero nel mio letto!-

-Bè, questo penso che ce ne siamo accorti tutti.- Replicò calmissimo Shanti

-Dov’eri?- Chiese invece il maggiore guardando per sbieco lo spirito dell’acqua

-Ero… Ero in un albergo, vicino al pub del centro-

-In un albergo?- Stavolta lo spirito dell’acqua si fece più attento, un sopracciglio inarcato.

-Già!!!!-

-C’era qualcuno con te?-

-No! Ero solo! Ma qualcuno aveva già pagato per me!-

-E… Sai chi?-

-E’ questo che mi spaventa! NON LO SO!-

-Perché non lo chiedi a Vatra? Sicuramente lui lo sa…-

-Gliel’ho chiesto ma non me lo vuole dire! Ha eretto una barriera e non riesco a leggere i suoi pensieri!-

-Vuoi dire che non vuole dirti con chi hai passato la notte?!- Gridò Jhirad, arrabbiatissimo

-Sapevo che non dovevamo fidarci, che non dovevamo permettergli di uscire da solo!!!!-

-Calmati Jhirad!- lo fermò Shanti –Non sappiamo ancora quello che è successo…-

-Cosa vuoi che sia successo! Ha tradito il patto!-

Phoenix cominciò a piangere, terrorizzato: -Non può averlo fatto davvero… Aveva GIURATO che avrebbe lasciato intatta la mia verginità fino a che non l’avessi deciso io, che lui si sarebbe limitato ai…ai… preliminari o qualcosa del genere!!!!-

-Phoenix io non so…-

-Magari ti vuole nascondere solo con CHI è stato e non COSA ha fatto… Prova a chiederglielo!-

Phoenix si rinchiuse dentro di sé e con la coscienza cercò Vatra. Trovò ancora la barriera ma stavolta non tentò di abbatterla, si limitò ad apporvi sopra la sua domanda sperando in una risposta. Dopo circa dieci minuti gli arrivò, chiaro, il pensiero di Vatra: “Non ho infranto il nostro patto”. Sospirò sollevato e sorrise ai fratelli:

-Non ha infranto il patto.-

-Si, ma perché non ti dice come ha passato la notte?- Chiese cocciuto lo spirito del vento, poco incline a credere allo spiritello lussurioso

-Magari non è così importante- Si intromise Shanti, sollevato.

Phoenix li guardò ancora un po’ spaventato: -E… E se si trattasse di qualcuno che conosciamo? Finora non aveva mai avuto un segreto… Che cosa devo fare?-

-Phoenix, non ti preoccupare… Non pensarci troppo, non è successo niente di grave dopotutto-

-Niente di grave?- Lo guardò con gli occhi fuori dalle orbite l’iperprotettivo fratello maggiore –Come fai a esserne così sicuro?-

-Bè, ma è chiaro… Se fosse successo qualcosa di grave adesso Phoen non camminerebbe con quel passo così spedito.-

Il più piccolo arrossì mentre il maggiore restava a bocca aperta, scioccato dalla semplicità del ragionamento… Come sempre Shanti aveva ragione, accidenti a lui!!!!

-A…Allora io vado di sopra. A dormire un po’. Ci vediamo a pranzo.- Lo spirito del fuoco si dileguò per le scale alla velocità della luce mentre Shanti rimuginava sull’accaduto. Nonostante quello che aveva detto un po’ preoccupato lo era anche lui, dopotutto… Insomma se Vatra fosse diventato troppo indipendente avrebbe soffocato la personalità di Phoenix e questo non doveva assolutamente accadere!!! Inoltre perché nascondere quello che era successo? Vatra adorava imbarazzare Phoenix, quindi gli mostrava spesso e volentieri i suoi “attimi di conquista”… Perché insabbiare tutto stavolta? Cos’era diverso? Si girò verso il fratello, che lo guardava col suo stesso sguardo pensieroso. Evidentemente stavano pensando alle stesse cose.

-Che ne diresti se adesso io e te usciamo un po’?-

Jhirad sorrise, felice: -Ma si, perché no… Lavoriamo sempre, un po’ di svago non può farci che bene!-

-Veramente qui quello che lavora sono io!-

-Ehi! E allora il mio prezioso contributo?-

-Quale prezioso contributo?-

-Quello morale, ovvio!-

-Ah, quando mi dici che potrei fare meglio, che tu sei il migliore eccetera e poi io che per esasperazione tento di affogarti nella vasca scaricando tutto lo stress… Si in effetti è un ottimo contributo, dovrei tentare di affogarti più spesso!-

-Ehi!-

Lo spirito dell’acqua rise, rilassato, mentre cominciava a prepararsi per uscire.

 

 

 

Nel frattempo Trector si era svegliato e aspettò tranquillamente che i due fratelli maggiori uscissero, poi scese a fare colazione. Andò al parco più vicino casa e cominciò la sua opera, ergendo una barriera di modo che i passanti non riuscissero a vedere cosa stava facendo e facendo in modo che non potessero entrare.

-Elementi della Terra, ascoltatemi… Devo dichiararmi a una persona davvero speciale e ho bisogno di tutto il vostro aiuto. Potete darmi una mano?- Nel giardino risuonò un lieve canto, profondo e melodioso. Trector sorrise. –Grazie.- Subito cominciò a ballare freneticamente, toccando ora un fiore, ora un albero, ora una zolla di prato mentre il canto cresceva d’intensità. Due alberi si intrecciarono formando coi rami una catena nodosa di cuori, mentre le foglie si spostarono in un semicerchio a coronare la parola “Al”. I fiori si inclinarono dolcemente fino a formare un tappeto variopinto che conduceva ai piedi dei suddetti alberi mentre l’erba era avvallato in modo che mille disegni si formavano e scomparivano in decine di combinazioni. Un’orchidea si alzò in volo e si posò sul viso di Alan, che si svegliò immediatamente inebriato dal profumo: -Ma cosa…- “Vieni nel parco sotto casa. Trector.” Il messaggio era stato spruzzato in una fine pioggerellina di polline vicino al viso di Al, che fu nuovamente invaso dal suo profumo. Il ragazzo sorrise, affascinato dal polline danzante, e si vestì in tutta fretta per andare all’appuntamento. Arrivato al parco un glicine si aprì come un sipario e lui passò tra i fiori violacei con aria confusa ma divertita. Appena mise piede sul tappeto fiorito i petali cominciarono a danzare e un dolce canto proruppe dai fili d’erba, che cambiarono arabeschi migliaia e migliaia di volte, indicandogli anche la strada. Stordito e affascinato Al mise un passo dopo l’altro senza neanche accorgersi di dove andava fino a che non scontrò con una radice, che si spostò e, accarezzandogli il viso, fece in modo da fargli rivolgere lo sguardo verso l’alto. Allora vide. Vide i rami, intrecciati in decine di cuori, e vide il suo nome tra essi. Poi vide Trector ai piedi degli alberi, imbarazzato ma deciso.

-Al tu… Tu mi piaci Al!!!! Vorresti essere la mia stella e rivelarmi il tuo nome?-

Al arrossì fino alla radice dei capelli. La sua prima dichiarazione!!!! Da un ragazzo…! No, nemmeno… Da uno spirito!!!! Ma era stato così dolce… Al sorrise.

-Trector, lo so quanto ti è costato tutto questo… E apprezzo davvero che tu ti sia dato tanto da fare per me. Lo sai che non mento, anche se volessi non potrei visto che puoi leggermi nel cuore… Ma davvero io non posso rispondere ai tuoi sentimenti… -

-Ti piace già qualcuno?-

Il ragazzo esitò.

-Non lo so.- Ammise infine. –Forse.-

-E… questa persona.. E’ interessata a te?-

-Non ne ho idea.- sospirò nuovamente con un sorriso un po’ più malinconico

-Allora ho ancora una speranza! Ti prego non potresti pensarci per un po’? Non ti chiedo altro! Solo… Di prendermi in considerazione…-

-D’accordo, Trec. Te lo prometto, ci penserò su.-

-Grazie!- Fece lo spirito della terra sorridendo radioso. Subito inviò telepaticamente ai fratelli quello che era successo, poi prese Al per mano e si diresse fuori dal parco:

-E adesso Al andiamo a farci un giretto ok?-

-Ok!-

Trector disfece i vari incantesimi con un semplice comando e alla fine di questo non c’era niente che non fosse tornato al suo posto. I due si diressero felici verso il centro, chiacchierando del più e del meno.

 

 

Jhirad imprecò. “Maledetto, mi ha fregato!!!! Si è dichiarato prima di me, e in modo grandioso per giunta! Dovrò darmi un gran da fare per batterlo…”

Shanti sospirò, rassegnato: “Altro che ingenuotto, ci ha ingannati tutti per benino! Oh, ma vedrà che oggi a pranzo non gliela farò passare liscia…”

 

Phoenix si svegliò all’improvviso nel suo letto. Gli pareva di aver scorto qualcosa nel suo sogno, degli occhi.. Ma non ricordava di chi fossero e neanche il loro colore. Il sogno passò in secondo piano quando gli arrivarono i pensieri di Trector. Maledetto, si era dichiarato, e in modo così dolce, e bello… Come avrebbe fatto a batterlo? Avrebbe usato tutto il suo potere se necessario!!! Pensò il piccolo spirito, mentre i suoi occhi sprigionavano dei bagliori arancioni.

 

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Capitolo 10
*** Parte X ***


DECIMA PARTE

 

Scusate il ritardo ma non avevo l’ispirazione… Surimasen!!!!!

Peralby4ever: Non ti preoccupare, se devi fare delle critiche falle pure liberamente^^ Comunque lo so che sta perdendo un po’ il lato comico, ma è perché stiamo entrando nella parte “seria” della storia, quella in cui ognuno comincia a dirigersi verso la propria stella…

 

Ringrazio tutti quelli che leggono la mia storia! Un ringraziamento speciale ad OnlyAShadow, alby4ever e ValaCiko, che hanno continuato a recensire donandomi la voglia di continuare a scrivere!

 

 

 

31 Dicembre – nono giorno di vacanza (prego, ignorare il reale scorrere del tempo ^^”)

 

Natale era passato in allegria e con uno strano senso di calore familiare che Al aveva gradito moltissimo. Ogni tanto era preoccupato dagli sguardi pensierosi di Shanti, Jhirad e del piccolo Phoenix, che sempre più spesso rientrava a casa al mattino presto senza poter ricordare con chi aveva passato la notte per via dell’onnipresente barriera eretta da Vatra, mentre Trector sembrava tranquillo e sereno come non mai. Questo comunque non aveva guastato l’atmosfera natalizia e non aveva impedito a tutti loro di divertirsi al massimo, anche se aveva lasciato Al un po’ perplesso. Adesso si stavano preparando per la veglia di capodanno, che aveva fatto sì che Shanti fosse oberato di lavoro visto che era il migliore per quanto riguardava la cucina e il mantenimento della casa. In effetti erano un po’ approfittatori ma Shanti diceva di farlo volentieri quindi non c’era problema. Il vero problema era che lui non aveva niente da fare. Phoenix si occupava entusiasta dei fuochi d’artificio, Trector dei centrotavola e Jhirad delle decorazioni. A lui non era rimasto altro che andare a passeggiare con Chris, che però pareva un po’ distante in quegli ultimi tempi e sembrava sempre che volesse dirgli qualcosa ma poi si fermava, incerto, come se avesse paura di farlo arrabbiare; quindi stava in silenzio, oppure si mordeva le labbra, o ancora a volte era così distratto da inciampare ogni due passi… Al si sedette, un po’ malinconico, su una panchina del parco dove Trector gli aveva fatto la dichiarazione. Aveva promesso che ci avrebbe riflettuto ma in realtà non era riuscito a pensarci più di tanto visto che a riempire i suoi pensieri erano sempre delle lucenti ciocche argentee…

“Maledizione! Non riesco a capire…”

Ad un certo punto dal laghetto un anatroccolo gli si avvicinò e lo sfiorò col becco. “Che carino!” Pensò Al osservando il piccolo volatile, mentre questo continuava a dargli delle leggere beccate e a fare qualche passetto verso il lago, per poi tornare a beccarlo e a dirigersi nuovamente in direzione del laghetto, senza smettere di osservarlo. A un certo punto Al venne sfiorato da un’idea assurda. “E se volesse che io… lo segua?” Si alzò incerto dalla panchina e cominciò a seguire l’anatroccolo, che ogni tanto si girava a guardarlo. Arrivati sulla sponda del laghetto ghiacciato l’anatroccolo si lasciò scivolare sul ghiaccio e Alan fece altrettanto, stando attento a dove metteva i piedi. All’improvviso il ghiaccio tremò intorno a lui e cominciarono a tracciarsi delle righe sull’acqua gelata, sembrava quasi che una penna bollente stesse scrivendo sul lago. Il ragazzo si trovò a seguire quelle righe, che stavano disegnando qualcosa, un volto… Al sgranò gli occhi: quello che si stava formando, scolpito nel ghiaccio, era un ritratto fedele del suo viso! Non c’erano dubbi, era proprio lui!!!! Al continuò ad osservare la scena, affascinato, mentre dal laghetto si staccavano pezzi abbastanza consistenti di ghiaccio che si stavano modellando da soli creando decine di piccole statue che rappresentavano vari momenti della sua giornata: lui che faceva colazione, lui a scuola, lui che prendeva una pallonata in palestra, lui che dormiva, lui che lavava i piatti, lui che rideva… Erano riproduzioni così perfette che se fossero state a grandezza naturale avrebbe fatto fatica a distinguerle da se stesso!

-Magnifiche vero?- Disse una voce dietro di sé.

-Shanti!- Si stupì l’umano, che si girò di scatto verso il punto da cui la voce proveniva;

-Già… Sono perfette. Il tuo sorriso. Le fossette che ti si formano ai lati della bocca quando ridi. Le tue mani. La lucentezza dei tuoi occhi. La perfezione indecente del tuo viso. La bellezza dei tuoi capelli. E tutto questo perché… Io ti osservo sempre.-

-Shanti ma cosa…-

-Trector mi avrà anche battuto sul tempo, ma i miei sentimenti non sono inferiori ai suoi. Tu mi piaci… Vuoi essere la mia stella Al, e brillare solo per me, per l’eternità?-

-Io… non so davvero cosa dire… mi metti in difficoltà…-

-Devi solo rispondermi sinceramente, Al, non ti chiedo altro. Io accetterò serenamente qualsiasi cosa tu dica.-

-Mi dispiace ma… Io… Io devo pensarci.-

-Va bene. Ma non tenermi troppo sulle spine ok?-

-…Ok.-

-Vado a finire di preparare il cenone…- Con un sospiro triste lo spirito si dissolse e mentre Al tornava a terra il ghiaccio si sciolse, permettendo a una famiglia di anatre di sguazzare felicemente nell’acqua. Tra queste Alan distinse l’anatroccolo che lo aveva condotto al lago e sorrise, felice per lui. Evidentemente quella era la sua ricompensa per averlo portato fino al laghetto… Lentamente si diresse verso casa di Chris. Voleva vederci chiaro almeno su una questione: La sua vita stava diventando peggio di uno shounen-ai!

 

 

 

--------Nel frattempo a casa di Chris--------

 

 

 

-Non dovresti essere qui.- Disse Chris alzando un sopracciglio, con aria severa.

-Lo so perfettamente. Ma è l’ultimo dell’anno e… Volevo vederti…- Inaspettatamente il suo interlocutore arrossì e abbassò lo sguardo, addolcendolo.

-Ti capisco, ma i tuoi? Non diranno niente? Inoltre potevamo vederci dopo, non è ancora il tramonto…-

-Io volevo vederti ADESSO.-

Chris sbuffò, ma dentro di sé sorrise. Quant’era carino quando faceva il capriccioso!

-Ok, mi hai visto… Adesso non è meglio che vai? Ci rivedremo tra qualche ora, non è una tragedia…-

-Come sei cattivo! Non mi vuoi tra i piedi? Chi deve venire?-

-Solo i miei parenti. Sta tranquillo, per il momento non ho occhi che per te… Anche se tu non vuoi metterti con me…-

-Lo sai che non posso! Non è una mia scelta…-

-Si, si… Me l’hai già spiegato…-

-Lo sai che vorrei poter… Cambiare le cose. Ma proprio non posso. Inoltre è la prima volta che provo qualcosa di così… Strano per un’altra persona.-

Chris sorrise di nuovo e si avvicinò all’ombra vicino alla finestra.

-Mi stai dicendo che ti piaccio?-

-Anche troppo, direi…-

-Anche tu mi piaci e… Lo sai che mi dispiace mandarti via.-

Si avvicinò di più a lui, che era arrossito nuovamente, e si chinò per sussurrargli nell’orecchio: -Anche io volevo vederti…-

I due si abbracciarono e il più piccolo sospirò, felice. All’improvviso si sentì suonare e la nonna di Chris gli gridò che era venuto Al a trovarlo. I due si guardarono. Il più piccolo aveva un’aria bellicosa e a Chris venne da ridere. –Dai, adesso devi proprio andartene. Non vuoi essere scoperto, vero?-

-…No.-

-Bravo.- Chris fece per allontanarsi ma il ragazzino lo trattenne. –Non mi dai neanche un bacino?-

Il più grande sorrise, divertito e intenerito insieme, e si sporse per baciare il suo pseudo-ragazzo, che brillò di felicità.

-Adesso però devi proprio andartene… Vatra…-

Lo spiritello girò su se stesso e sorrise, raggiante: -Preparati ad iniziare l’anno come si conviene Chris! Come ben sai il colore portafortuna del capodanno è il rosso…-

Dette queste ultime parole con un tono un po’ più malizioso gli fece l’occhiolino e, sporgendosi un po’ in avanti e sollevandosi in punta di piedi gli lasciò un altro casto bacio prima di scomparire.

-Andato…- Sospirò Chris sfiorandosi le labbra.

-Chi è andato?- Chiese Al entrando nella sua stanza.

-N…Nessuno! Ciao Al… Buon anno! Che ci fai da queste parti?-

-Chris… Devo chiederti una cosa. Tu sei mio amico?-

-Si… Direi di si…-

-Nonostante questo non ti fidi di me.-

-No, non è vero! Mi fido di te, sul serio!-

-Allora perché non mi dici quello che ti succede? Sei sempre così freddo…-

-…Scusa.-

-Che ti succede Chris?-

-Io… Non posso dirtelo.-

Al sospirò di frustrazione

-Perché?!-

-Perché… non riguarda solo me!!!!-

Alan si zittì e divenne consapevole del rossore diffuso sulle guance di Chris, del tono incerto della sua voce e del fatto che si torceva continuamente le mani.

-Chris… C’entra una ragazza?-

-Cos…No! No, come ti viene in mente!!!!-

-Non mentirmi!!!! Ti piace qualcuna, ammettilo!!!-

-Io… non so di cosa tu stia parlando…-

-Se me lo dici io ti racconto delle due dichiarazioni che ho ricevuto in appena nove giorni di vacanza!-

-Comecomecome? Tu hai ricevuto delle dichiarazioni?! E non mi hai detto niente?!? Poi sarei io che non mi fido di te!!!-

-Bè, ma è perché è una cosa un po’… Imbarazzante…-

-Perché, pensi che quello che custodisco io non lo sia?-

-Dai, Chris!-

-…Ok, mi piace qualcuno. Ma non posso dirti chi.-

Aggiunse in fretta il moro.

-Oh, uffa! Almeno dammi un indizio! La conosco? E’ carina? E’ della nostra scuola? State insieme?-

-Si, è della nostra scuola! Lo conosci ed è… molto, quasi troppo carino…-

-LO conosco? CarinO? Chris… Ti sei messo insieme ad un RAGAZZO?!-

-Ridi pure se vuoi! E pensare che accusavo TE di essere gay… Invece guardami: mi piace, mi piace sul serio… Ma non stiamo insieme…-

-Scusa, scusa non volevo ridere… Ma sai, con tutta quella storia del tuo orgoglio maschio mi è venuto spontaneo. Comunque perché non state insieme? Non ti sei dichiarato?-

-No, lui sa tutto…. E anche io gli piaccio…-

-Allora qual è il problema?-

-La sua famiglia…-

-Oh… Come mai?-

-Bè la sua famiglia si arrabbierebbe se dicesse loro che mi ha confessato un loro segreto, molto importante… Inoltre ha un… GEMELLO… Che penso farà di tutto per tenerci lontani.-

-Oh… Mi dispiace Chris…-

-Non fa niente. Piuttosto, perché non mi parli delle tue dichiarazioni?-

-Già, decisamente adesso sarà molto meno imbarazzante… Allora: Shanti e Trector mi si sono dichiarati!-

-Cosa? Ma… Sono tuoi cugini!-

-…Alla lontana…- rispose vagamente Al.

-Ma, insomma tra loro… non litigano? Sono fratelli…-

-Credo di no.-

-E tu? Accetterai la dichiarazione di qualcuno o…-

-Non lo so. Per adesso ci sto riflettendo ma…-

-Ma?-

-Ultimamente faccio sogni… Strani.-

-Che genere di sogni?-

Al arrossì.

-Bè… QUEI sogni!-

-Oh! E con chi?- Chiese Chris trattenendosi stoicamente dal ridere, ricordandosi che anche Al aveva cercato di trattenersi quando gli aveva detto che gli piaceva un ragazzo.

-Non lo so… So solo che c’è qualcuno, sopra di me, e che questo qualcuno ed io stiamo facendo… Hai capito…-

-Si.-

-L’unica cosa che mi ricordo sono i suoi capelli. E insomma ecco io… Mi ritrovo a immaginare me e questo qualcuno che passeggiamo insieme, che abbiamo appuntamenti, che ci baciamo… Ma lui non è reale e non riesco mai a vedergli il viso. E’ solo… La mia immaginazione? No, lo sento, qualcosa mi dice che esiste, che l’ho già visto… Che devo cercarlo!-

-E allora cercalo! I capelli sono già un indizio, no? Di che colore sono?-

-A volte mi sembrano biondi, quasi bianchi. Più spesso sono d’argento, dipende dalla luce che li colpisce.-

-Dalla luce o biondissimi o d’argento? Al scusa ma non mi sembra di ricordare nessuno con i capelli di quel colore…-

-Già, neanche a me…- Al sospirò, frustrato. In realtà qualcuno lo conosceva così ma preferiva non prenderlo neanche in considerazione.

-Uff… Devo tornare a casa presto o mi sgrideranno… Soprattutto Shanti, che si sta facendo in quattro per farci passare un capodanno da urlo!!!-

-Ok, allora ci si rivede e, Al… non smettere di credere nei sogni.-

-Grazie Chris.- I due si abbracciarono poi al fece una risatina e lo guardò negli occhi: -Non sarà che adesso spunta fuori il tuo quasi ragazzo e mi brucia vivo?-

Un lampo di panico attraversò gli occhi di Chris ma Al non ci fece caso.

-Bruciare? No! No, perché ti dovrebbe bruciare? Bruciare, ma che idea…  No no no no non lo farebbe mai… bruciarti vivo…-

-calmati Chris era solo un modo di dire!-

-Si. Si, certo è ovvio- Fece l’altro ricomponendosi –Un modo di dire certo…-

-Ok, tu sei proprio strano oggi!!!!-

-Ma tu non stavi andando via?- Domandò scherzando Chris mentre al rideva.

Dopo circa un quarto d’ora Chris accompagnò Alan alla porta. I due si salutarono e promisero di rivedersi prima dell’inizio della scuola. Appena la porta si chiuse Al spiccò una piccola corsa per arrivare a casa il prima possibile: non vedeva l’ora di passare il capodanno “in famiglia”!

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Capitolo 11
*** Parte XI ***


UNDICESIMA PARTE

 

PerOnlyAShadow: Ah no, non puoi commentare se non scrivi una prosa di almeno 20 righe, ti disconosco!!!! XD

Dai, che importa quello che conta è che mi fai sentire sempre il tuo sostegno e sapere che leggi la mia storia anche quando sei moribonda sul letto e con il divieto di tua madre che pende sulla tua testa come una tagliola mi riempie di orgoglio e felicità e poco importa se è breve!!!! Arigatou!!!!! *si inchina*

Per alice_maya: Evviva finalmente un fan club per il triplice adorabile visino di Phoen!!!! XD

Non aspettavo altro… So che non devono esserci preferenze ma lo spirito del fuoco è decisamente il mio “figlio” preferito =P (EHI!!! ndTuttiGliAltri) (Scusate tesorini di mamma ndI_S91 ^^”) Comunque grazie per il commento e mi raccomando continua a leggere… ByeBye!

Per alby4ever: Caro Alberto ebbene si, lo ammetto… L’ho fatto apposta!!!! XD

(Perdonami Chris! Ma è stato più forte di me… Ti tratto sempre male… E adesso che trovi un po’ di serenità… Ti tratterò male di nuovo… Ma giuro che non ce l’ho con te!!!! ndI_S91) (Io l’ammazzo… ndChris) (Chris? Cos’è quella mannaia? Posa subito quellaaaAAAAAh…! ndI_S91)

^^” comunque grazie anche a te per i tuoi assidui commenti!!!!

 

Mi raccomando gente COMMENTATEEEEEE!!!!!! Tantissimi KiSs dalla vostra Imoto_Sama91 ^^

 

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1 Gennaio – decimo giorno di vacanza

 

Al si alzò dal letto, barcollando. Sentiva tutto il corpo indolenzito e la testa gli pulsava come se il suo cervello avesse deciso di farsi una partitina a ping-pong con la sua scatola cranica; aveva lo stomaco in subbuglio e ad ogni passo sentiva di stare per vomitare… Sperava solo di poter raggiungere il bagno in tempo. –Mai più alchol- Borbottò tra sé e sé mentre tirava giù la maniglia dell’agognata porta e continuava a dire frasi sconnesse e a parlare da solo: -Eppure quello spumante non mi sembrava poi così forte… E neanche quel liquore dolciastro che mi ha dato Shanti… A proposito cos’era? Jhirad deve aver messo qualcosa di strano nel dolce, sento il tiramisu che torna a galla… Dio come sto male, e poi cos’era quel bicchierino lì… Vodka e limone? O era vodka e melone? Comunque c’era la vodka. Ma perché ho bevuto la vodka?!? Dio non mi ricordo niente, avrò mica fatto qualcosa di…-

-Ehm, spiacente di interrompere il soliloquio post-sbornia- Fece Jhirad, che si trovava davanti al lavandino decisamente poco vestito mentre si asciugava i capelli dopo la doccia –Ma il bagno sarebbe occupato…-

Al realizzò solo 3 cose:

1)  Lui era entrato di nuovo in bagno senza bussare con nuovi disastrosi risultati;

2)  Jhirad era praticamente nudo;

3)  Lui e Jhirad-praticamente-nudo erano SOLI nella stessa stanza;

Arrossì fino alla punta dei capelli e tentò di uscire chiudendo contemporaneamente la porta ma ottenne soltanto di chiudersela sul piede e di inciampare rovinosamente. Aspettò di sentire l’impatto con il duro e freddo pavimento di marmo, o di sbattere almeno contro il muro o il termosifone ma niente di tutto questo accadde; un impatto avvenne, ma tra la sua schiena e la dolce consistenza delle braccia di Jhirad, che si era sbilanciato un po’ in avanti per poterlo acciuffare senza che si facesse male.

-Grazie- Bofonchiò Alan ancora stordito e rosso di vergogna.

-Ma di niente- Sorrise felice Jhirad –Grazie alle mie innegabili doti sei sano e salvo, che ne dici di una ricompensa?-

-Una cosa?-

-Una ricompensa, andiamo, un premio, un riconoscimento e che diamine! Ho salvato la tua schiena da una brutta botta!!!!-

-Mmmmh… Ti prego non urlare…-

-Ah, già… Dimenticavo che ieri ci sei andato giù pesante…-

-Sai dirmi quanto ho bevuto?-

-Temo di no… Farei prima a leggere l’elenco del telefono, che a elencare la quantità di alcolici che hai ingerito!!!-

-Ehm io… Non ricordo niente… Solo che ho mangiato quel maledettissimo tiramisu…-

-Ehi il tiramisu era ottimo!!!-

-Si, si certo… Comunque, dopo che l’ho mangiato… Ho come un vuoto… Ho fatto per caso qualcosa di imbarazzante?-

-Imbarazzante?- Chiese perplesso lo spirito del vento, poco propenso ad ascoltare con il corpo di Al ancora troppo vicino al suo;

-Si insomma… Una classica scenetta da ubriaco…-

-Ahhhh ecco… No, hai solo continuato a chiederci se conoscevamo un biondo con le ciocche d’argento o roba simile, ti sei messo a cantare e hai pure ballato. Un po’. Spogliandoti.-

-Ho fatto COSA?!?-

-Ehm, un piccolo streap-tease. Ma è durato poco non ti preoccupare… Neanche il tempo di toglierti pantaloni e camicia che già eri crollato sul divano, addormentandoti.-

Al arrossì nuovamente e realizzò che era ancora mezzo abbracciato a Jhirad. Si scostò bruscamente e corse precipitosamente verso la porta: -Scusa se… Ti ho disturbato… E fai presto od ho paura che vomiterò tutto…-

-Ok!-

 

 

Phoenix preparava quella cosa da giorni; aveva assistito alla dichiarazione di Trector, aveva ammirato quella di Shanti quando quest’ultimo gli aveva inviato le sue immagini mentali: adesso toccava a lui. Al solo pensiero di dichiararsi il suo volto prendeva letteralmente fuoco e le ginocchia gli tremavano vistosamente ma ormai aveva deciso e doveva farlo. VOLEVA farlo. O qualcuno dei suoi fratelli si sarebbe sposato con Al e lui lo avrebbe rimpianto per tutta la vita… Alemeno, era così che pensava si sentissero le persone che non avevano mai tentato niente per il loro amore. Vatra gli aveva confessato che da un po’ frequentava sempre la stessa persona e che quando sarebbe arrivato il momento giusto gli avrebbe rivelato chi era; insomma si stava… Innamoran… No, non era possibile Vatra non era la personalità principale e in quanto tale poteva innamorarsi solo della persona designata da lui!!!! Tuli non si pronunciava, cominciava a sentirsi un po’ confuso da tutto quel guazzabuglio di sentimenti e non sapeva cosa fare: se continuare a proteggere la barriera di Vatra o se assoggettarsi solo alla rabbia di Phoenix. Cominciava ad essere stanco di tutto quel contrasto, non poteva mica rivolgere la sua rabbia contro se stesso!!!! O meglio PHOENIX non poteva rivolgere la SUA rabbia contro SE STESSO. Era assurdo!!!! Per il momento avrebbe lasciato correre ma sapeva che se non si sfogava presto la sua rabbia sarebbe esplosa e sarebbe stato un grosso, grossissimo guaio. Per tutti.

 

Phoenix finì di sistemare l’ultimo ritocco e si sedette, aspettando. Sapeva che Al non sarebbe stato in grado di fare niente fino a pomeriggio inoltrato (brutta cosa le sbornie) e invece di tornare a casa preferì rimanere seduto nel parco, sfondo ormai di ben due delle quattro dichiarazioni da effettuare e cominciò a tormentarsi una treccina, aspettando nervoso che il suo messaggio arrivasse a destinazione.

 

Fu solo verso le 16.00 che Al riprese pienamente possesso delle sue facoltà mentali e del suo stomaco, che non gorgogliava più in modo minaccioso. Aveva rimesso anche l’anima e dopo una dormita durata praticamente mezza giornata poteva dire di stare di nuovo decisamente bene: Jhirad era in centro per incontrare alcuni alunni a cui faceva ripetizioni durante le vacanze; Shanti era a fare la spesa; Trector era col club di giardinaggio a vedere come se la cavavano le piantine alle prese col gelo invernale; Phoenix era…

Al sollevò un sopracciglio, confuso. Dov’era Phoenix?!? Si costrinse a scendere in salotto per controllare ma non lo trovò da nessuna parte. Continuò ancora per un po’ poi si rilassò pensando che in fondo poteva essere uscito anche lui con qualche amico. Prese a giocare con la playstation. Verso le 17.00, quando ormai era arrivato a guerriero livello 5, cominciò a sentire un insistente ticchettio. Spense la sveglia infastidito e ricominciò a giocare. Il ticchettio però non si fermava. Si tolse l’orologio ma neanche quello bastò finchè non si rese conto che il ticchettio proveniva dalla finestra; si avvicinò ad essa e trattenne il fiato: un uccello meraviglioso, dal piumaggio oro e rosso, beccava dolcemente il vetro chiedendogli di entrare. Incerto sul da farsi Al aprì la finestra e l’uccello scivolò all’interno della casa, che si scaldò immediatamente di un calore bruciante, come se l’animale portasse con sé aria incandescente. Lo strano uccello lo fissò coi suoi occhi di fuoco liquido e fece scattare il becco mentre si posava sul divano lasciando stoffa bruciata tutt’intorno. L’animale reclinò il capo all’indietro e cominciò a cantare, un canto struggente e meraviglioso, che sembrava destinato a esistere dalla creazione alla fine del mondo ed oltre, dalla creazione alla fine di altri mondi, finchè ci fosse stato qualcuno disposto ad ascoltarlo; l’ultima strofa del canto però risvegliò Al dal suo torpore dettato dall’estasi dei sensi che quel canto gli aveva procurato:

 

Mandato ti ho questo mio uccello di fuoco,

la mia fenice, il mio tesoro, che per nome ha Gioco.

Io te la dono, possessore del cuore,

di chi ha per il fuoco devozione ed amore

aspettandoti nel luogo, dove tu già sentisti,

dichiarazioni di spiriti, fidanzati apprendisti…

 

L’ultima nota vibrò mentre Gioco, il suo nuovo animaletto domestico a quanto pareva (possedeva una fenice!!! Non poteva crederci!!!!), si accoccolava meglio sul divano, soddisfatta di aver compiuto il suo dovere e di abitare in una casa così confortevole. Al si alzò di scatto e afferrò il cappotto mentre usciva di corsa senza neanche mettersi le scarpe. Sapeva dove doveva cercare Phoenix.

 

Lo spiritello aspettava pazientemente l’arrivo di Al, sperando che avesse compreso che Gioco era un regalo per lui e non un tentativo di “corruzione”. Voleva solo utilizzarla come messaggero e donargliela, davvero, perché Al era bellissimo e meritava qualcosa di bellissimo, e a lui non piaceva fare regali banali. Quindi aveva chiesto ad Einstein, la SUA fenice, di poter donare la sua ultima nata a qualcuno di davvero speciale. Fortunatamente l’orgogliosa mamma aveva acconsentito anche se avrebbe preferito donare la primogenita, Trottola, che ancora non aveva trovato un padrone da proteggere. Finalmente da lontano scorse la figura di Al che correva verso di lui, il fiatone e le guance rosate per il freddo.

-Phoenix! Ti ho cercato ovunque! Non dirmi che sei stato qui tutto il pomeriggio!-

-Bè, in realtà si…-

-Ma sei matto? Con questo freddo? E sei poi ti ammali?-

-Al… Non sei mia madre.-

-Oh, si certo… Scusa.-

-Sono grande abbastanza per sapere quello che faccio. E quello che provo.-

-Oh, Phoen…-

-Non cercare di scoraggiarmi dicendomi che sono troppo piccolo. Adesso tu mi ascolterai, e lo farai fino alla fine!!!!-

-…D’accordo Phoen…-

-Grazie.- Il più piccolo accennò un sorriso imbarazzato, poi gridò: -ORA!!!!!- E la piccola stesa erbosa venne inondata da centinaia di creaturine dai colori vivaci e dagli occhi di brace, che facevano saettare velocemente la lingua tra i denti scarlatti. Le creature si disposero in cerchio e cominciarono a saltare eruttando fiamme variopinte, che si andavano componendo insieme e si scontravano, creando piccole collisioni di colori e adorabili esplosioni di luci, che venivano catturate dallo sguardo vivo e affascinato di Alan.

-E’… Bellissimo.- Sussurrò Al mentre le creature atterravano artigliando di nuovo il suolo e nel cielo ormai puntellato delle prime stelle della sera davanti a lui rimaneva la scritta:

Hai soggiogato colui che è il più passionale,

quello rabbioso

e quello normale,

tre persone e una soltanto

per te hanno cantato il loro unico canto

e per questo chiedono, per gran finale,

“Al, puoi dirci il tuo nome, quello che vale?”

 

Alan non era del tutto convinto che questo corrispondesse al vero (insomma non credeva fosse possibile che TUTTE le personalità di Phoenix fossero innamorate di lui) ma a quanto pareva bastava che fosse innamorata la principale. Phoen rimase a fissarsi le scarpe, in silenzio, mentre Al si asciugava una lacrima di soppiatto. Per quello che valeva si era molto commosso, e gli dispiaceva, gli dispiaceva immensamente dover dire a una persona che gli voleva così tanto bene che…

 

-Mi dispiace Phoenix. I miei pensieri volano costantemente verso un’altra persona.-

-E chi?- Chiese lo spirito del fuoco, ferito

-Qualcuno che popola i miei sogni- Arrossì Alan, che non poteva andare più nello specifico visto che neanche lui sapeva di chi diavolo stava parlando!

Phoenix si rabbuiò, poi, cautamente, chiese:

-E… Tu sei nei suoi?-

-Cos… No, non lo so… Dio, non ne ho idea!!!- Dichiarò con un urletto strozzato, più rosso di un pomodoro maturo

-Allora lasciami il beneficio del dubbio.- Chiese supplichevole Phoenix –Non scaricarmi del tutto finchè non lo saprai!-

-…Va bene, accetto- Sospirò Alan sentendosi sempre di più un cretino, aveva finalmente deciso di dire definitivamente di no a Trector e Shanti dopo l’ultimo sogno, invece eccolo che diceva un altro “forse” a una terza persona, cacciandosi ancora di più nei guai! Che grandissimo idiota!!!!

-Non ti preoccupare Al- sorrise Phoenix –Non ti farò alcuna pressione!-

 

ORE 24.00, CASA DI CHRIS

 

Vatra comparve all’improvviso nella camera di Chris, sperando che fosse ancora sveglio ad aspettarlo. Phoenix era su di giri e ci aveva messo un sacco di tempo ad addormentarsi e lui aveva dovuto controllare la sua ansia fino alla fine, cercando di non far trapelare niente per paura di scoprirsi troppo: -Chris andiamo SVEGLIATI!!!!-

Mentre lo aspettava alzato il poveretto si era addormentato sulla poltrona e un sorrisino increspò le labbra del piccolo spirito. Ma aveva una cosa importantissima da dirgli e doveva dirgliela ORA!!!!

-VATRA!!! Che cavolo va bene che non stiamo proprio insieme ma almeno rispetta gli impegni! avevamo detto alle 22.30, no?-

-Si, si, certo scusa ma adesso non possiamo perderci in chiacchere è successa una catastrofe!!!-

-Cosa? Che cos’hai Vatra, che ti è successo?-

-Che cosa CI è successo!!!! E’ un disastro, una disgrazia… Chris… Non possiamo più vederci.-

-COSA?!?-

-Sono vincolato.-

-Questo lo so, ma…-

-Phoenix si è dichiarato ad Al.-

Il mondo di Chris si sgretolò. Gli sembrava di non essere più seduto sulla poltrona di casa sua, ma di galleggiare nel nulla in balia della sorte. Vatra socchiuse gli occhi pieni di lacrime e ricacciò indietro i singhiozzi che minacciavano di uscire.

-Devo ricongiungermi con lui-.

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Capitolo 12
*** Parte XII ***


DODICESIMA PARTE

 

Per Isuzu: Waaaaa, graaaazieeee!!!! *abbraccione soffocante* cercherò di aggiornare con intervalli più brevi ma non garantisco niente… Mi ci vuole ispirazione e tanto, tanto tempo libero e non sempre questo è garantito ma farò del mio meglio!!! Anche tu fai parte del nuovissimo club pro-Phoenix? ^O^ evviva una new entry!

Per alby4ever: eeeeeeeeh, Jhirad si dichiarerà… ma non in questo capitolo!!!! Mwahahahah, sarà una cosa troppo bella ce l’ho in mente da un’eternità… Ma vedrai a tempo debito ^___________^

Per OnlyAShadow: No, i bulbi oculari non sanguinano, ma ci sono andati molto, ma molto vicini… XDXDXD Sarà per la prossima volta^O^ Comunque hai ragione anche Jhirad è fantastico… Diciamo che per lui ho preso spunto da una persona che conosco e che adoro, quindi immagina che razza di persone frequento XD Ok, oltre al Phoenix fan club adesso c’è anche il Jhirad fan club… *___________*

Fooooorteeeee!!!!! Mi spiace per te ma Chris non rimarrà solo a vita… XD So che non ti è molto simpatico ma io non sono per i sad-ending quindi…. Bè, vedrai dopo, no? ^O^ Di fenice è avanzata Trottola ma penso che presto troverà un padrone… Magari possiamo chiedere ad Einstein se ne sforna qualcun'altra, dopotutto sono l’autrice e comando io U.U no? XD

Per alice_maya: se il fan club sottoscrive e tu mi protesti sotto casa come faccio a resistere? XD Attenta potrei cadere in follia depressivo-psicotica e avere il blocco dello scrittore!!!! ^O^ Non ti preoccupare, Chris è molto più intelligente di quello che sembra e riuscirà a far ragionare il triplo schizzoide (--” ndPhoenix) (Era solo per dire! ndI_S91) (Triplo schizzoide… -__________-“ ndPhoen) (ops mi è entrato in depressione psicotica uno dei protagonisti… ^^” ndI_S91) (imbecille ndTutti) (EHI!!!! ndI_S91)

Per Prue786: Allora buona scoperta perché tra non molto il mistero comincerà pian piano a essere svelato… Buona lettura!!! *me felice saltella allegramente canticchiando*

 

 

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Chris scosse la testa, inorridito:

-Come sarebbe a dire “devo ricongiungermi con lui”?- Chiese, le labbra secche e la gola riarsa.

-Lo sapevi che ero vincolato!!! Te l’ho detto da quando la cosa aveva cominciato a farsi un po’ più seria da “un po’ di coccole” e via… Sapevi che se Phoenix avesse trovato la sua stella io avrei dovuto seguirlo, volente o nolente, e… e… scomparire. Diventare solo una piccola parte del suo carattere e nulla di più… Solo questo… Come se non fossi mai esistito.- Le lacrime cominciarono di nuovo a premere per uscire e Vatra trattenne a malapena un piccolo singhiozzo, udibilissimo nel silenzio denso della stanza.

-Ma se tu scompari io… Che cosa farò io? Che ne sarà di me? Tu mi piaci dannazione…! Mi piaci troppo perché io possa rinunciare a te così facilmente!!!-

-E che cosa vorresti fare?- Chiese Vatra col viso funereo –Ormai Phoenix si è dichiarato ad Al ed è convinto della sua scelta…-

-LUI è convinto… Ma AL no!!!! Ad Al piace già qualcuno, deve solo rimettere in ordine i pensieri e capire chi è…-

-Chris… Lo sai che sarei contentissimo se noi potessimo ancora stare insieme. Ma non farò in modo che a sacrificarsi sia la felicità di Phoenix. Mi dispiace, non posso farlo. Non lo ostacolerò se Al cominciasse a tentennare o a decidere che non vuole più sapere il significato dei suoi stupidi sogni e cominciare a guardare un po’ di più la realtà! Così come non lo ostacolerò se deciderà di inglobarmi prima di ricevere una risposta definitiva. C’è’ la sua vita in ballo… Per quanto può sembrare strano anche alle mie orecchie dirlo, NON SI TRATTA DI ME.-

-Hai ragione. Non voglio che tu vada contro Phoenix, né tantomeno lo pretendo. Ma non voglio neanche perderti.- Nel dire questo lo sfiorò dolcemente sulla guancia e Vatra sospirò, strusciandosi contro la sua mano e chiudendo gli occhi.

-Che cosa dobbiamo fare?- Chiese lo spirito sussurrando;

-Dirglielo.-

Vatra spalancò gli occhi di botto e lo fissò come se fosse impazzito: -Dirgli COSA?-

-Dirgli tutto. Di NOI. Voglio che sappia, Vatra. Voglio che veda che per noi non è una cosa superficiale, voglio che veda quanto ci tengo io e quanto ci tieni tu. Abbiamo nascosto tutto fino ad ora come se fosse una cosa di cui dovremmo vergognarci… Adesso basta raccontarci bugie. Io ti piaccio VERAMENTE Vatra? Ci tieni DAVVERO a me? Se mi risponderai che puoi scomparire senza rimpianti, che non era poi così importante, allora ti lascerò andare; ma se mi stai per rispondere che si, io ti piaccio davvero e che no, non puoi scomparire da questo mondo lasciandomi solo, allora lotteremo insieme. Ma se mi mentirai per quello che pensi sarà il mio bene, o per il bene di Phoenix, o ancora per non complicare la tua già precaria esistenza, allora sappi che non ti perdonerò mai!- Vatra lasciò finalmente le lacrime scorrere libere sulle sue guance, creando solchi salati che Chris si affrettò a baciare via mentre lo spiritello singhiozzava disperato: -Non posso lasciarti Chris!!!! Non posso farlo sapendo quello che provo, quello che POSSO provare oltre alla lussuria… Tu mi piaci, mi piaci molto più di quanto io sia disposto ad ammettere e non voglio separarmi da te e non esistere più, solo l’idea di non poterti più baciare o toccare mi fa impazzire!!!!- In risposta Chris lo baciò dolcemente, intrecciando la lingua con lui e cercando di trasmettere in quel bacio l’amore che provava e che non riusciva mai a declamare a parole, forse nel timore che il suo piccolo spirito non provasse lo stesso sentimento bruciante che lo stava consumando. Vatra incontrò il suo sguardo, deciso:

-Diciamoglielo.-

 

 

 

Al si ritrovò sdraiato a pancia in su nel suo letto senza sapere cosa fare. Doveva dormire era ovvio. Ma non VOLEVA. Cosa avrebbe sognato stavolta? Ci sarebbe stato LUI? Sapeva che i suoi sogni lo esaltavano come lo spaventavano. Era spaventato, perché non sapeva se stava solo sognando o se erano dei messaggi che il suo inconscio gli stava gentilmente mandando; ed era esaltato, perché quella sensazione di benessere non l’aveva mai provata prima in tutta la sua vita; arrossì ripensando alle volte in cui in realtà si era sentito così, in pace col mondo, ma era ancora più confuso perché questo era accaduto solo quando si trovava coi quattro spiriti. Ma non poteva mica essere innamorato di tutti!!!! Quella era solo una sensazione dovuta alla voglia di una “famiglia” che si interessi davvero a lui (sia pure questo affetto non propriamente platonico), non come i suoi genitori che se ne fregavano. Erano pure partiti in una crociera intorno al mondo senza salutarlo. Mise il broncio ed accarezzò distrattamente la sua piccola fenice che gorgogliò, contenta delle attenzioni. Perché non gli avevano neanche fatto una misera telefonata da quando erano partiti? Corrugò la fronte e cercò di cacciare via i cattivi pensieri e di concentrarsi solo su quello che voleva fare: evitare di sognarlo. Doveva imprimersi nella mente altre immagini da sognare, di modo che il ragazzo dei suoi sogni non sarebbe potuto comparire, surclassato da altri pensieri. Per esempio, poteva sognare le salamandre. Ripensò con un sorriso alle dichiarazioni ricevute in quei giorni. Shanti, Trector, Phoenix… Com’era possibile che qualcuno di così banale come lui avesse attirato tante attenzioni? Da parte di spiriti poi, e per di più tutti bellissimi!!!! Ora che ci ripensava si erano dichiarati praticamente tutti, tranne Jhirad. Non che lui volesse, naturalmente!!!! Rettificò in fretta il pensiero arrossendo furiosamente. No, no, e no, e chi lo sopportava uno Jhirad innamorato di lui, con le sue manie di protagonismo e la sua immensa fiducia in se stesso! Lui e la sua perfezione, la sua bellezza, il suo carattere ingombrante e i suoi addominali scolpiti… Certo che aveva un fisico decisamente prestante da quello che aveva potuto notare quella mattina… AAAAAALT, STOP!!!! PENSIERI PERICOLOSI SU SOGGETTO PERICOLOSO, AL FERMATI!!!! Si coprì il viso con il cuscino e diventò più rosso di un semaforo. Ma che cavolo andava a pensare?! Certo, non poteva negare che Jhirad fosse un gran bel pezzo di ragazzo, concesso. Ma era una persona impossibile!!!! Non avrebbe retto nemmeno un’intera giornata con lui, quindi basta fantasticare!!!! Un momento… Fantasticare? Lui non stava fantasticando un bel niente, maledetta mente traditrice!!!! Nonostante stesse per sembrare il contrario, lui non stava affatto ripensando a quegli addominali, né tantomeno a qualsiasi  parte del suo corpo, ai suoi pettorali ampi, ai capelli umidi che si incollavano alla schiena, alle braccia forti che l’avevano circondato impedendogli di cadere, alle sue gambe tornite, a quella maledettissima gocciolina d’acqua che dal collo era scesa lentamente fino all’ombelico per poi scivolare più velocemente verso il basso, proprio dove l’asciugamano copriva…..AAAAAAAARGH!!!!! PENSIERI PERICOLOSI, PENSIERI PERICOLOSI!!!! Non poteva, non poteva pensare COSI’ a… a… a LUI insomma!!!! Si rifiutava di farsi piacere quell’individuo!!!! Arrossì ancora riflettendo su suoi ultimi pensieri; farsi piacere Jhirad? Chi mai aveva detto che gli piaceva? Nessuno, e lui non avrebbe di certo iniziato!!!! Si girò nervosamente su di un fianco e tentò di addormentarsi mentre i suoi sogni stavolta venivano popolati da perfide goccioline e da capelli argentei umidi, che si scurivano per effetto dell’acqua e della luce tenue del bagno facendoli sembrare quasi biondi.

 

Phoenix si svegliò lentamente, sentendosi circondato da un piacevole tepore. Si strofinò verso la fonte di quel calore mugolando, quando si accorse che quello su cui si stava strusciando decisamente NON era un cuscino; aprì piano gli occhi, abituandosi poco alla volta all’oscurità, e quello che vide lo lasciò basito e decisamente terrorizzato. Era nudo, e qualcuno, sempre nudo, lo stava abbracciando. Era poggiato con la testa sul suo petto e le loro gambe erano intrecciate dolcemente. Le coperte erano tutte sparpagliate e i loro capelli tutti scarmigliati, non lasciando molti dubbi su come avevano passato la serata. Ma quel che era peggio è che questo qualcuno non era un “qualcuno” qualsiasi. Era Chris.

 

Si scostò urlando dall’altro, che si svegliò di soprassalto cadendo dal letto.

-VATRA!!!! Mi vuoi dire che cavolo hai da urlare?!?- Fece il moretto massaggiandosi la testa e tentando di riportare il cuore a un battito normale.

-V…Vatra?- Phoenix balbettò terrorizzato realizzando immediatamente quello che stava succedendo: Vatra era andato a letto con Chris e si era dimenticato di riportarlo a casa prima del suo risveglio. No, peggio, Vatra andava REGOLARMENTE a letto con Chris e glielo aveva tenuto nascosto per tutto questo tempo conoscendo la sua avversione per il ragazzo!!!! Sentì Tuli ruggire dentro di lui infuriato, ma prima che questi potesse scatenare la sua ira bruciando vivo quel maledetto Vatra lo fermò terrorizzato:

“NON FARLO!!!” Sentì gridare nella sua testa; la risposta di Tuli non si fece attendere: “Ma Phoenix è arrabbiato e spaventato e io DEVO intervenire!!!! Sono nato per questo!”

“Ti prego non ucciderlo!!!!” Adesso lo spirito della lussuria piangeva, supplicandolo di risparmiare Chris; perché tanta pena per uno con cui si era solo divertito a giocare?

“Vaty, lo sai che prima o poi dovrò sfogare la mia rabbia.”

“E lo farai!!!! Ma non ora! Non con Chris!!!!”

Phoenix intervenne, nervoso e inquieto come non mai: “Vatra! Che cosa significa?”

“Significa che non voglio che tu lo uccida!”

“Tuli! Anche tu la pensi come lui?”

“…”

“Siete due personalità subordinate! Dovreste fare quello che IO non ho il coraggio di fare!”

“E forse è proprio quello che stiamo facendo! Ti prego Phoenix… parla con lui…” Phoenix si mordicchiò il labbro inferiore, indeciso, mentre Chris lo osservava impotente e ignaro della lotta mentale che stava intraprendendo ma perfettamente conscio delle scintille che gli scoppiettavano dalle dita.

“E sia” si arrese infine lo spirito del fuoco “Ma solo perché sembra che per te sia davvero importante, e per quanto io non vi sopporti non riesco a vedervi infelici… Mi avete aiutato così tante volte… Comunque di sicuro non lo faccio per LUI!!!!” disse guardandolo sprezzante mentre Vatra sorrideva, grato: “Grazie…” Sussurrò prima di scomparire nuovamente e lasciandogli la mente sgombra.

 

-Ehm… Ph… Phoenix?- Chiese cauto Chris, attento a non scatenare l’ira dello spirito del fuoco.

-Vatra mi ha detto che devo parlare con te, e solo in virtù delle sue suppliche ti ho risparmiato la vita. Parla dunque prima che me ne penta e cambi idea!-

-Si, ehm… Grazie… Allora come avrai capito ho passato la notte con Vatra.-

-Grazie per la rivelazione, genio. C’ero arrivato da solo.-

-Si, e ecco, dunque… non è la prima volta che succede…-

-Da quant’è che va avanti?-

-Cosa?-

-Da quant’è che va avanti la vostra… Relazione…- Sputò l’ultima parola come se fosse inorridito anche al solo pensiero di una parte di lui che ha una relazione con qualcuno che praticamente odia ma Chris decise di passarci sopra e fare finta di niente.

-Ecco, più o meno da dopo la recita… Vatra è venuto da me e…-

-Da così tanto tempo…-

-Si.-

Phoenix si morse nuovamente il labbro, pensieroso. Nessuna “storia” di Vatra era durata più di 3 giorni.

-E… Lui ti… Insomma tu lo…-

-Io lo amo.- Sorrise, felice di averlo potuto dire finalmente ma un po’ rammaricato di non averlo detto a lui quella notte.

Phoenix rimase senza fiato e il suo cuore perse un battito. Stupido cuore!!!! Guarda che si riferiva a Vatra, mica a te!!!! E poi anche se si stesse confessando a te che cosa te ne importa, lo odi no? Ecco bravo. Ricomincia a battere seriamente!

-Tu lo ami.-

-Si.-

-E lui ama te?-

-Chiedilo a lui.-

Phoenix si ritirò dentro se stesso e richiamò Vatra:

“Cosa c’è?”

“Ha detto che ti ama.” Lo spirito della lussuria sgranò gli occhi e arrossì deliziosamente. Era uno spettacolo insolito e decisamente divertente e Phoenix non potè fare a meno di sorridere;

“Tu lo ami?” Gli occhi dello spirito si fecero ancora più luminosi e il rossore sembrò aumentare ancora un po’. Infine, gli occhi brucianti come due splendide stelle, allargò il sorriso già ampio e rispose:

“Si, lo amo!”

Phoenix tornò nel mondo reale e fissò con un po’ più di tolleranza Chris, che si torceva nervoso le mani. Non doveva essere poi così male se era riuscito a far innamorare di sé lo spirito libero per eccellenza. Sorrise, ancora un po’ stentatamente, e infine dichiarò: -Anche lui ti ama.-

Al moretto si imporporarono le guance mentre gli compariva un sorriso completamente ebete sul volto. Com’è che a loro l’amore faceva quello stupido effetto? A parte arrossire, cosa che a lui capitava comunque abbastanza spesso, non gli era mai successo niente del genere pensando ad Al; o almeno non pensava che gli si dipingesse un sorriso talmente idiota sulla faccia… Cercò di non pensarci troppo mentre tentava di ragionare. Non era un bene che Vatra fosse innamorato; cioè, era un bene per Vatra esserlo, ma non per lui, perché lui amava Al e se mai avesse voluto mettersi con lui avrebbe dovuto rinchiudere la lussuria e relegarla come parte del suo carattere, decretando la fine dell’esistenza della sua seconda personalità. Si tormentò le labbra così a lungo che alla fine stillarono delle piccole gocce di sangue dal labbro inferiore, ormai martoriato dai piccoli morsi che si era auto inflitto. Chris si avvicinò sospirando con un fazzolettino e gli tamponò delicatamente le ferite: -Sei un disastro…- Soffiò a pochi centimetri dal suo viso –Come faccio poi a sbaciucchiarmi con Vaty se tu rovini così le vostre belle labbra?- Phoenix arrossì all’idea d lui e Chris che si baciavano nudi su quel letto. No, rettificando, all’idea di VATRA e Chris che si baciavano su quel letto nudi…A proposito…A ben pensarci ancora non si erano vestiti! Si allontanò di scatto dall’altro e abbassò il viso, mortificato: -Scusa- Soffiò –Ma l’idea di te e Vatra… E… Insomma… Siamo senza vestiti!!!!-

-Non ti preoccupare, non c’è parte del corpo di Vatra che io non abbia già visto…- Si avvicinò di nuovo a lui e allungò nuovamente la mano per fermargli il sangue che era pian piano scivolato verso il mento -…O baciato…- Appoggiò il fazzolettino sul sangue e lo rimosse, lento, per poi tornare verso le ferite che adesso cominciavano a far male e le tamponò con attenzione -…O toccato.- Concluse con un sorriso, notando che il sangue finalmente si era fermato.

Phoenix tremava, un po’ perché era nervoso e si vergognava da morire per le frasi che Chris aveva appena detto, un po’ perché per un attimo, un attimo solo, aveva pensato che avere quelle mani sulle sue labbra era stato… Piacevole… Scrollò la testa con forza e si affrettò a rivestirsi: -Devo tornare a casa. Saranno preoccupati. Al…- Si fermò un attimo. Al non era il suo ragazzo. –Per ora non rinchiuderò Vatra. Aspetterò di vedere come si sviluppano le cose e ti do il permesso di continuare a frequentarlo ma…- E qui lo fissò con fermezza –Sotto il MIO totale controllo!-

-In che senso?- Chiese il ragazzo quasi spaventato da quella risolutezza.

-Nel senso che comincerò a conoscerti un po’ meglio per vedere se davvero ti meriti la nostra fiducia… e che controllerò le vostre notti per impedirvi di fare cose che non dovreste fare col mio corpo!-

-Ma…-

-Nessun “ma”. Se lo ami non ti farà male un giorno o due di astinenza…-

-ASTINENZA?!? Ma se praticamente non abbiamo mai potuto fare niente, perché tu e lui avete fatto non so che patto sulla verginità… Solo qualche coccola, e vuoi togliermi anche quella?-

-Precisamente.- Ghignò il più piccolo in modo totalmente malefico

-Phoenix…-

-Allora, sarà meglio che vada- Si affrettò lo spirito notando la sana furia omicida che illuminava lo sguardo del moro.

-PHOENIX…-

-Ciaooooo!- Lo spiritello sparì, salutando con un giocoso gesto della mano e lasciando dietro di sé solo un piccolo sbuffo di fumo. Chris rimase lì vicino a dov’era scomparso, con una mano a mezz’aria e con una che stringeva un elastichetto appartenente sicuramente ad una delle innumerevoli treccine del rossino, la bocca spalancata.

-PHOENIIIIIIIIIIIIIX!!!!!!!!!-

 

 

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Capitolo 13
*** Parte XIII ***



TREDICESIMA PARTE


Waaaaaah, scusate il ritardo indecente ma la scuola non mi ha dato tregua... Perdono! * si inchina *


Per OnlyAShadow: XD carciofo in agrodolce... Non è detto che non te lo ruberò questo appellativo!!!! Sono felice che tu abbia gradito le seghe mentali di Al... Perchè ce ne saranno ancora un po'!!!! XD


Per Prue786: Mi dispiace ma per la dichiarazione di Jhirad dovrai aspettare ancora un po'! * sorride sadicamente * di sicuro sarà quella che lascerà più a bocca aperta ^_________________________^


Per alice_maya: XD ma certo che Phoenix è carino e coccoloso!!!! Come puoi farti venire certi dubbi? XD Diciamo che a volte ha delle ideuzze un po' cattivelle... Ma è adorabile anche per questo no? XD


Per Felicity89: o_O pensavo che si era riusciti a capire ormai chi Al sogna ogni notte... Magari cercherò di farlo capire meglio in questo capitolo!!!^^ Grazie per i 1000 complimenti ^O^


Per alby4ever: NOOOOO TUTTO MA NON BEAUTIFUL!!!!! XD vedi, in realtà la storia doveva essere molto più semplice... Ma la cosa, mentre la scrivevo, mi è sfuggita di mano (mannaggia ai personaggi che si sono messi a fare di testa loro XD) (Ehi! Non dare la colpa a noi! Sei tu che sei contorta! NdTutti) Scene lemon? Mmmmh, Non so... Sai, non sono molto brava in questo genere di cose... Infatti ho messo rating arancione... Chissà magari più in là, con una side story. Vediamo come mi procede il lavoro!!!! ^_________________^


Ragazzi/e grazie per le vostre bellissime recensioni!!! Mi fate sentire molto più che grandiosa!!!!! Vi adoro tutti!!!!


KiSs

Imoto^^



2 Gennaio- undicesimo giorno di vacanza


Phoenix si materializzò a casa, ridendo. Che faccia aveva fatto Chris quando gli aveva detto dell'astinenza!!!! Dio, non aveva più riso così da quando... Da quando... Da quando era umano. Scosse dalla testa questi pensieri e si affrettò a tornare nella sua stanza; non voleva che gli altri scoprissero con CHI Vatra si vedeva ogni notte.


Jhirad si tormentò un labbro pensieroso. Erano all'undicesimo giorno. Si erano dichiarati tutti, dannazione, tutti tranne lui!!! Persino Phoenix!!!! Perchè, perchè era così idiota? Va bene, non aveva ancora deciso cosa fare, in sostanza. Ma DOVEVA fare qualcosa o lo avrebbe perso! Continuò a torturarsi le labbra mentre entrava in cucina. Inaspettatamente, l'oggetto dei suoi pensieri era lì, seduto su quel tavolo, le labbra sporche di cioccolata. Dei, perchè mi odiate?!?


-B..Buongiorno Jhirad.- “Maledizione! E adesso perchè sto balbettando? Controllo Al, controllo! Speriamo solo di non essere arrossito come un idiota!”


-Buon...giorno anche a te Al...- “Ecco mi sono interrotto come un imbecille! E' che vedere quelle labbra poggiarsi su quella tazza mi ha fatto venire certi pensieri... Della serie: PERCHE' NON SONO IO QUELLA TAZZA?”


I due rimasero a fissarsi per qualche secondo. Al era decisamente a disagio. “Perchè perchè perchè mi fissa così? Accidenti ai sogni traditori! Già, perchè non bastava sognare l'uomo del mistero... Doveva mettersi a sognare anche Jhirad!!!! Che cosa strana però, appena mi sono messo a sognare Jhirad LUI non è mai apparso... In genere anche se sogno qualcos'altro la sua immagine torna sempre...”


Jhirad si leccò le labbra, pensieroso. “Perchè continuava a guardarlo come se non l'avesse mai visto veramente? Si sentiva come una statua da esposizione...”


-BUONGIORNO A TUTTI!!!!!- Trector irruppe nella stanza come un terremoto e i due sussultarono, sorpresi.

-Nervosetti, eh? Ho interrotto qualcosa?- Chiese lo spirito della terra sinceramente perplesso.

-No... No,no,no,no,no, non hai interrotto proprio niente!!!!! Anzi stavo giusto per andarmene!!!!- Al si alzò di scatto e afferrò un biscotto prima di fiondarsi fuori di casa.

-Ma Al.. Non hai finito la cioccolata!!!!- Gridò Jhirad. Sapeva che era una susa stupida per trattenerlo ma non era riuscito a fermarsi... Voleva che restasse. Voleva avere i suoi occhi incatenati con i propri ancora per un po'...

Al si girò e lo guardò dritto negli occhi. Jhirad tremò.

-Finiscila tu.- Gli disse prima di sorridere leggermente imbarazzato e correndo via. Jhirad rimase impietrito per un attimo... Un bacio indiretto!!! Se avesse posato le sue labbra su quella tazza, finendo la cioccolata...! Si girò di scatto e afferrò la tazza con entrambe le mani prima di bere avidamente la cioccolata. Trector lo fissò, confuso:

-Non sapevo ti piacesse tanto la cioccolata...-

-Hai ragione. Ma questa era diversa.-

-In che senso “diversa”?-

-Questa cioccolata aveva il sapore più buono del mondo.- Ed era vero. Mischiato al sapore del cacao, aveva sentito distintamente un sapore ancora più dolce... Sorrise leggermente accarezzandosi le labbra distrattamente mentre Trector continuava a fissarlo perplesso.



Alan corse a perdifiato fino a casa di Chris. Doveva ASSOLUTAMENTE raccontargli tutto!!!!

-CHRIS!!!!- gridò arrivato sotto la sua finestra; Chris si affacciò, ancora un po' intontito. -AL!!!! CHE CAVOLO GRIDI?!?-

-CHRIS TI PREGO SCENDI DEVO PARLARTI!!!!-

-SUONARE IL CAMPANELLO NO?- Chiese ridendo leggermente il padrone di casa. Che cosa aveva sconvolto Al a tal punto? Si cambiò velocemente e scese di corsa le scale. Alan lo aspettava nel giardino sul retro.

-Chris!!!! Sono successe un milione di cose...-

-Davvero?-

-No!!! Solo due! Anzi tre, ma questo non ha importanza!!!-

-Al, calmati e dimmi tutto dall'inizio....-

-Vabbè partiamo dalla meno importante: Phoen si è dichiarato e mi ha regalato una fenice...- Chris sobbalzò irritato. La meno importante?!

-Sappi Al che per me questo fatto ha avuto conseguenze importantissime..-

Al si interruppe, interdetto.

-Come?-

-Ti spiego dopo.-

-Va bene... La seconda è che ho visto Jhirad praticamente nudo mentre usciva per fare la doccia...-

Chris rise.

-E dov'è il problema?-

-Infatti non è QUESTO il problema! Il problema è che poi l'ho sognato per TUTTA la notte!!!!-

Chris sgranò gli occhi e sorrise furbescamente.

-Quindi il tizio che ti piace è...-

-MA NEANCHE PER IDEA!!!!- Gridò Al scandalizzato; -No, ASSOLUTAMENTE no!!!! Jhirad è esattamente IL CONTRARIO di quello che mi piace di una persona!!!! E' egocentrico, egoista, pensa solo a se stesso e poi...-

-...E poi sei cotto!!!- Continuò Chris ridendo come un pazzo.

-Ti ho detto che non mi piace!!!!- Gridò Al confuso e imbarazzato: -Insomma è vero è bello... ma non ha nessuna altra qualità a parte questo!!!! Io voglio un ragazzo gentile, premuroso, che mi ricopra di attenzioni...-

-Al... Da quello che sono riuscito a imparare io l'amore non è MAI razionale... In genere finisce per farti piacere esattamente il CONTRARIO di quello che vorresti o di quello che è il tuo ideale...-

Alan scosse la testa energicamente;

-Non voglio innamorarmi di lui, Chris. Non è fatto per me, so che mi farà solo stare male!!! inoltre a lui... Io non piaccio...-

-E cosa te lo fa pensare questo?-

-Ultimamente mi evita sempre! In questi giorni non lo vedo praticamente mai... Ci incontriamo solo per caso! Come due perfetti sconosciuti...-

-Al, non perderti d'animo... Sono sicuro che andrà tutto bene. Tu comportati come al solito...- Alan sussultò;

-Non ho mica detto che mi piace!!!!- Si riscosse il ragazzo arrossendo bruscamente.

-Si che l'hai detto!!!!-

-Invece no!!!-

-E' come se l'avessi detto!!!!-

-Uffa Chris sei cattivo!!!-

-Grazie, lo so!-

-A proposito... Cos'è che dovevi dirmi?-

-Cambi discorso eh?-

-Proprio così!!!- Sorrise il ragazzo più minuto.

-Ok allora... Innanzitutto... Devo dirti chi è il mio ragazzo...-

-Oh Chris!!!! Allora alla fine vi siete messi insieme?-

-Solo in prova... Siamo in stretta sorveglianza...-

-Aspetta un attimo... Prima avevi detto che c'entrava la confessione di Phoen... Cosa c'entra Phoenix col tuo ragazzo?!-

-Alan... Io mi sono messo con Vatra...-

-VUOL DIRE CHE TU...!-

-Non gridare!!!!-

-...Vuol dire che tu sei il ragazzo da cui Vatra andava sempre?- Sussurrò Alan sorpreso.

-Già...-

-Ma perchè non me l'hai detto?-

-Lui non voleva...-

-Capisco... Ma senti la dichiarazione di Phoen... Insomma che importa di chi è innamorato Phoen, sono due persone diverse...-

-Importa invece, perchè se Phoenix trova la sua stella può benissimo decidere di inglobare Vatra per sempre!!!!-

-COSA?!?-

-Ma perchè gridi sempre?!- Si lamentò Chris massaggiandosi l'orecchio

-Scusa, difetto congenito.-

-E non ridere!!!-

-Scusa, scusa!-

-Va bene... Comunque adesso Phoenix sa tutto di noi e ha deciso di tenerci d'occhio... Anche di notte!!!!-

-E qual'è il problema? Mi pare già un risultato il fatto che tu non sia un mucchietto di cenere adesso...-

-Il problema è che se lui ci controlla di notte noi non potremo... Insomma... fare le cose che in genere fanno i fidanzati!!!!-

Al rise, imbarazzato ma anche enormemente divertito.

-E così non potrete più fare niente eh?-

-Ti prego non me lo ricordare...-

-D'accordo, d'accordo...-

I due si alzarono da per terra e si spazzarono i pantaloni sporchi d'erba.

-Sarà meglio andare dentro. Vuoi un the?-

-Grazie Chris... Così mi racconti tutto dall'inizio!!!-

-Oh, anche tu devi raccontarmi un bel po' di cose... per esempio, nell'ultimo sogno che hai fatto...-

-CHRIS!!!!-



Shanti sospirò. Ancora nessuna risposta. -Probabilmente non ho speranze...- Sussurrò a se stesso nella sua camera. Si sdraiò nuovamente sul letto. -Devo preparare il pranzo... ma non ne ho assolutamente voglia...- Sospirò ancora quando un rumore lo distrasse. Shanti si alzò cautamente e si diresse verso la camera che Al divideva con Phoenix. Aprì piano la porta e si ritrovò in un inferno di fuoco,

-NAAAAAAH!!!!- Tuli gridava al centro del vortice che aveva appena creato mentre Shanti cadeva all'indietro.

-TULI!!!!-

-Sh...Shanti... Aiutami...- Sussurrò lo spirito dal centro dell'incendio, che si propagava per la stanza.

-CHE COSA DEVO FARE?-

-Spegni... Spegni il fuoco...-

-LO SAI CHE SULLE TUE FIAMME MAGICHE NON HO POTERI! DIMMI COSA TI HA FATTO ARRABBIARE!-

-NON LO SO!- Tuli si ripiegò su se stesso mentre un'altra fiamma veniva sprigionata dal suo corpo verso il letto.

-Sono giorni che non mi arrabbio... Ho tutta rabbia repressa dentro di me...-

-TI PREGO TULI... DIMMI COSA DEVO FARE O MORIRETE!!!!-

-Portami... portami da Chris!!!!- Shanti corse verso il centro della stanza utilizzando una barriera d'acqua, che continuava a evaporare per via del calore. Ustionandosi una mano afferrò il braccio di Tuli e ruotò su se stesso in un vortice d'acqua “PORTACI DA CHRIS!” Pensò con tutte le sue forze prima di essere risucchiato nel vortice e svenire.


I due si ritrovarono nel giardino di Chris. Shanti non accennava a risvegliarsi mentre Tuli ricominciava a sprigionare fiamme, senza sapere che fare. A un certo punto li vide. -AL! CHRIS!!!!-

I due ragazzi si girarono, spaventati a morte. Che cosa stava succedendo?

-PHOENIX!!!- Gridò Al, confuso.

-No, quello non è Phoenix...- Sussurrò Chris -E' Tuli!!!! Tuli, che cosa stai facendo?!-

-Non riesco a fermarmi!!!-

Chris si avvicinò allo spirito, cosciente di poter essere colpito da un momento all'altro dalle fiamme vaganti, che stavano distruggendo il suo giardino. “Mia nonna mi ammazzerà” pensò in un attimo di incredulità.

-Tuli... Tu non vuoi colpirmi vero?-

-No... Non voglio! Vatra ti ama.. Per questo sono venuto qui...-

-Tuli, guardami.-

Lo spirito alzò la testa e lo fissò, gli occhi brucianti in quelli di ghiaccio di Chris.

-Tuli tu sei una brava persona. Sei solo un po' collerico...- A Tuli scappò un risolino. Si stava calmando.

-Ma puoi controllarti benissimo, me l'hai dimostrato più di una volta... E' per questo che sono ancora qui...- Lo spiritello cominciò a singhiozzare: -Io non ce la faccio...-

-Si che ce la fai!!!! Concentrati ti prego!!!-

Tuli abbassò lo sguardo.

-TULI TI HO DETTO GUARDAMI!!!!-

Lo spirito rabbioso rialzò lo sguardo. Poi, lentamente, le fiamme rientrarono dentro di lui. Ansimò pesantemente.

-TULI!!!!- Chris corse verso di lui e lo abbracciò, mentre il più piccolo si aggrappava a lui come se fosse la sua ultima ancora di salvezza in un mare in tempesta.

-HO AVUTO PAURA!!!! Pensavo... pensavo che non ce l'avrei fatta... Che vi avrei ucciso tutti...-

Chris cominciò ad accarezzargli i capelli dolcemente, con un ritmo lento e rassicurante.

-Va tutto bene Tuli- Gli sussurrò all'orecchio. -Sei stato bravissimo, non è successo niente... Sta calmo adesso, va tutto bene...- Pian piano la presa si allentò. Tuli si era addormentato.

Shanti riprese i sensi dopo un'ora. La pelle sulla mano si stava rigenerando. Riaprì faticosamente gli occhi, perfettamente consapevole di non trovarsi sul suo letto. La prima cosa che vide fu...

-Al...- Disse debolmente alzando faticosamente un braccio -Al...-

-Shhhhh Shanti non affaticarti.-

-Dove sono?-

-In camera di Chris. Va tutto bene?-

-Si... perchè Tuli è venuto qui?-

Al tentennò.

-Non lo so.-

-Forse sapeva che c'eri tu...-

-Forse.- Rispose evasivo il ragazzo evitando lo sguardo dello spirito dell'acqua.

-Al, io con te... Non ho speranze vero?-

Alan sussultò.

-Come?-

-Ti prego, dimmelo chiaramente. Tu non potrai mai corrispondere i miei sentimenti vero?-

Il ragazzo sospirò. Poi annuì.

-Mi dispiace, Shanti.-

-Non fa niente. Lo sapevo.- Fece lo spirito sorridendo debolmente; -L'avevo capito.-

-Che cosa?-

-Ancora prima di dichiararmi, io lo sapevo... ma ho voluto dirtelo lo stesso...- Disse ormai piangendo Shanti; -Lasciami solo. Voglio stare da solo, almeno... per un po'...-

Al si alzò, titubante, quando Shanti lo bloccò.

-Come sta Tuli, insomma Phoenix?-

-Sta bene. Stanno tutti bene.-

-Bene...- Lo spirito sospirò poi richiuse gli occhi. Alan se ne andò piano dalla stanza, attento a non fare rumore mentre chiudeva la porta. Trector e Jhirad aspettavano fuori.

-Adesso ci puoi dire cosa diamine è successo?-

-Niente, Tuli ha avuto un eccesso d'ira e Chris... Chris l'ha fermato...-

-Chris? E che c'entra lui?-

Alan non rispose mentre li portava nella stanza accanto. Accostò piano la porta e li lasciò spiare all'interno. Chris accarezava amorevolmente il viso di un Tuli addormentato, esausto, con un sorriso lieve dipinto sul viso.

-Direi che c'entra tutto.-

-Ma... ma... Insomma...-

-ve lo farete raccontare un'altra volta, magari.-

-Va bene...-

Al affacciò il viso, richiamando l'attenzione del ragazzo moro.

-Noi andiamo. Ti lasciamo Phoen e Shanti per un po'. Magari torniamo verso sera a riprenderceli. Ok?-

Chris fece un cenno d'assenso col capo, sorridendo, mentre tornava ad occuparsi del piccolo spirito addormentato. Al richiuse la porta con un sorriso saputo sul viso.

-Allora ce ne andiamo a casa?- Trector abbassò il capo, mesto.

-Io devo andare al club di giardinaggio. Sai com'è...-

-Ho capito. E tu Jhirad?-

-Cosa?- Sobbalzò il maggiore dei quattro spiriti.

-Tu hai da fare?-

-No...-

-Allora che ne dici di andare a fare una passeggiata, io e te?- Il cuore di Jhirad sobbalzò. “Calmo, calmo... non sottintendeva niente con quel 'io e te...' Forza Jhirad riprenditi!”

Al si mordicchiò il labbro, nervoso. Forse non avrebbe dovuto dirlo così... In quel modo sembrava un appuntamento e a lui NON PIACEVA Jhirad... No?

-Se non ti va...- Cercò di ritrattare

-Ma certo che mi va! Sicuro che mi va!- Rispose precipitosamente lo spirito del vento

-Solo... Dove andiamo?-

Al sorrise.

-Dovunque vogliamo.-

-Allora ho una cosa da farti vedere che scommetto ti piacerà... mio piccolo Aladin...- (scommetto che vi eravate dimenticati del suo pseudonimo, eh? XD ndI_S91)

Alan sorrise. Chissà che voleva fare adesso quel pazzoide megalomane!

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Capitolo 14
*** Parte XIV ***



QUATTORDICESIMA PARTE


ç_________________________ç scusateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee


avevo promesso che avrei aggiornato prima ma davvero non mi è possibile... Imploro perdono * avanza in ginocchio e a mani giunte *


Per alby4ever: Spine? Quali spine? XD

comunque va bene che i personaggi hanno cominciato a

fare di testa loro ma ti prego non mi augurare che le

cose si complichino ancora di più adesso che tutto si sta

mettendo a posto!!!!!! ^^” grazie per la comprensione,

cercherò di aggiornare prima la prossima volta... Tentar non

nuoce!!!!! (apprezziamo la buona volontà ^O^ )

Per Felicity89: Vero che l'ho reso puccioso nello scorso capitolo? E' un

bravo spirito il mio Shanti... Vedrò di fargli trovare la sua

stella, magari in un epilogo ^^

Per OnlyAShadow: Sono commossa ç___________ç hai saltato un

allenamento per me... E mi hai chiamato suprema!

>//////< ma non per questo farò fare una brutta fine a

Chris, non ci sperare troppo XD Sono contenta che

alcune parti ti abbiano fatto ridere, so che la mia storia

stava un po' perdendo il lato comico visto che si è

arrivati al momento “serio”... I tuoi commenti mi

rendono sempre felice ^^ grazie davvero ^O^

Per alice_maya: XD Phoenix è un po' testardo... Più o meno come Al, non

si rassegnano facilmente ^_____________^ Per adesso

seghe mentali se le fanno in due... Ma penso che presto

si aggiungerà il terzo XD nn ti preoccupare, in questo

racconto la perplessità regna sovrana... Fan club, non

rassegnarti!!!!!

Per MikaName: o_O ma volevi intasarmi di commenti?! Quasi non mi

prende un colpo quando vado a vedere le recensioni XD

Scherzi a parte grazie infinitissime * si inchina * sono

felicissima che la mia storia ti piaccia tanto... Cercherò

(come ho detto prima) di fare del mio meglio per gli

aggiornamenti, ma non assicuro niente ^^”


Che dire gente, adoro i vostri commenti... Continuate a mandarmene!!!!!


KiSs

Imoto^^



2 Gennaio, undicesimo giorno di vacanza – sera


-Allora Jhirad dov'è che vuoi portarmi?- Chiese Al, curioso. Si stavano dirigendo verso la fine della città, e il sole cominciava a calare anche se non si poteva dire che fosse proprio il tramonto. Jhirad sorrise enigmatico, gli occhi brillanti : -Vedrai.-

Arrivarono a uno spiazzo di poco lontano dalla zona abitata. A quel punto Jhirad fischiò tre volte: un fischio breve, uno lungo e un altro breve. L'aria si agitò tutt'intorno a loro mentre una nuvola si avvicinava;

-Grazie- le sussurrò lo spirito mentre si chinava su di essa e afferrava qualcosa che si trovava al suo interno. Al si sporse per guardare, curiosissimo. -Che cos'è?- Chiese affascinato, fissando un tappeto lunghissimo dalle nappe dai fili dorati e dipinto con colori vivaci. -Questo, caro Al- Cominciò Jhirad pregustandosi la reazione -E' uno dei miei tappeti volanti.-

-COSA?!?-

-Hai capito bene.-

-Tu... Hai dei tappeti volanti?-

-Certo! Questo è il mio preferito. L'ho chiamato Doroteo...-

-...Che razza di nome...-

-Ma che vuoi? E' un nome bellissimo!!!!-

-Certo, certo- annuì Al trattenendo una risata.

-Quello che uso di notte si chiama Morpheus. Ha il potere di renderti più facile prendere sonno e di farti addormentare immediatamente, come dolcemente cullato dalle onde del mare. Quest'ultima parte grazie a un regalino di Shanti- Disse lo spirito facendo l'occhiolino.

-E ne hai altri?-

-Ne ho altri due. Il primo si chiama Eros, serve a individuare la persona che ha più affinità di coppia con te...-

-Come quegli stupidi test per ragazze...-

-Ehi questo è diverso!!!-

-Mmmmmh si, se lo dici tu...-

-Comunque funziona...! Il secondo invece si chiama Attila, serve per divertirsi... Sai, è come un ottovolante...-

-Mi gira già la testa...-

Jhirad rise;

-Tranquillo, non ho intenzione di portartici se non vuoi.-

-Bè ma... Doroteo invece a cosa serve?-

-Lui? Te l'ho detto che è il mio preferito...-

-Fa la manicure?- Chiese il ragazzino con un adorabile ghigno dipinto sul viso.

-No... Molto, molto meglio!!!-

-Cioè?-

-Doroteo ti porta... Nel mondo dei sogni...!-

-Ma non avevi detto che era Morpheus che...-

-Oh, ma io non ho parlato di dormire...- Jhirad si sporse improvvisamente su di lui e lo afferrò trascinandolo con sè mentre si gettava sul tappeto, che si era srotolato prontamente a mezz'aria. Immediatamente il mondo vorticò e si distorse, mentre i due si ritrovavano a galleggiare in una nebbia colorata e una melodia si diffondeva nell'aria come se venisse dalla nebbia stessa. Dopo appena un minuto il mondo si fermò. La nebbia si dissolse e la musica cessò improvvisamente così come era cominciata. Al aprì gli occhi che aveva serrato per la sorpresa, frastornato, e quello che vide lo lasciò senza fiato. Si trovavano nella sua terra del cuore, il Giappone, ma non un Giappone moderno: era il Giappone dell'era edo, tra samurai e principesse dal kimono variopinto, obi* semitrasparenti fasciati strettissimi sulla vita sottile delle loro proprietarie, pettinini a forma di fiore sulle pettinature delle geishe, ronin... Era... Era come un SOGNO.

-Ma come...-

-Shhhhh, non dire niente. Se ti dicessi come svanirebbe la magia.- Jhirad fissò i propri occhi in quelli di Al e sorrise impunemente;

-Allora, non è straordinario?-

Al sorrise, gli occhi luminosi e le guance deliziosamente arrossate mentre cercava di fissare nella sua mente quanti più particolari possibili. Si girò verso Jhirad, un sorriso dolcissimo gli solcava il volto mentre si sporgeva verso di lui per abbracciarlo brevemente, colto dall'entusiasmo:

-SI!!!! Grazie...-

-M...Ma figurati!!!!- Esclamò lo spirito del vento mentre tremava interiormente e lottava disperatamente per non arrossire. Restarono in quel luogo magico per tante, tantissime ore, e girarono per le strade volando ora lentamente, ora accelerando per far volare tutt'intorno a loro i fiori di ciliegio. Ma, come tutte le cose belle, anche quella “passeggiata” doveva avere un termine.

-Mi sa che dobbiamo tornare a casa.- Sospirò Alan poco convinto.

-Già- rispose Jhirad -Ma è stato grandioso vero?-

-Assolutamente si!!!-

Riattraversarono la nebbiolina e si ritrovarono nello spiazzo da dove erano partiti. Nel “mondo reale” erano trascorsi solo dieci minuti; il sole stava davvero tramontando ormai. Jhirad fece per scendere quando Alan lo bloccò, trattenendolo per un braccio:

-Aspetta!!! Vorrei... volare un altro po' se non ti dispiace...-

-Certo!- Si riaccomodò vicino al ragazzo, che guardava il tramonto rapito. “Dai Jhirad che cosa diavolo aspetti! E' questo il momento magico che aspettavi!!!! Girati verso di lui, digli che ti piace e bacialo, per la miseria!!! Avete passato una giornata grandiosa no? Vi siete divertiti giusto? E adesso state vedendo un tramonto svolazzando su di un tappeto magico!!! Si può sapere perchè non riesci a cogliere neanche un momento romantico come questo? Che cosa ti prende, SBLOCCATI!!!!” Lo spirio del vento si voltò verso di lui, le guance leggermente arrossate. Alan si sentì osservato, quindi si girò anche lui a guardare quello spirito così bello quando a un certo punto...

-ETCIU'!!!-

-Mamma mia Jhirad deve starti per venire il raffreddore!!!! Forse è meglio tornare a casa immediatamente...-

-MA...-

-Niente “ma”, ci manca solo che ti ammali anche tu! Forza metti via Doroteo e filiamo a casa di corsa, così ti prendi un bel the e ti metti al calduccio sotto le coperte...-

-Al...- Jhirad lo guardò un po' ferito, gli occhi da cucciolo bastonato. Sobbalzo al cuore.

-Si, dobbiamo PROPRIO andare... Tutto questo sta facendo sentire male anche me!!!!- Disse il ragazzo arrossendo all'improvviso. Perchè cavolo il suo cuore si ribellava alla sua volontà ogni volta che si trattava di quel pazzo megalomane?!?

Subito Alan cercò di saltare giù dal tappeto ma erano troppo in alto. Finalmente Jhirad li riportò a terra e, mentre si apprestava a richiamare la nuvola, Al cominciò già ad avviarsi verso casa, i capelli svolazzanti e quasi correndo, le guance in fiamme, una mano poggiata sul petto che cercava di calmare il maledetto battito impazzito del suo cuore.




-TULI!!!! Ti sei svegliato come stai?- Chris quasi gridò di sollievo mentre il piccolo spirito riapriva lentamente gli occhi, lo sguardo spaesato.

-Ma...-

Chris sorrise dolcemente. -Phoenix.- Gli passò leggero una mano sulla testa mentre il più piccolo tentava di realizzare che cavolo era successo. -Come stai?-

-Io... Bene... Cosa... DOVE DIAMINE SONO?-

-A casa mia.-

-E perchè?-

-Ma come piccoletto... Se ci sei venuto tu sputando fiamme ovunque e distruggendomi il giardino!!! A proposito qualcuno dovrà sistemarmelo o prima di domani sarò morto!-

-Ci sono venuto io... Non capisco...-

-Si, Tuli è andato un po' in escandescenza... Ma non ti preoccupare non hai fatto del male a nessuno.-

-TULI!!!- Sgranò gli occhi Phoenix, ricordando all'improvviso. Stava discutendo con Vatra su QUANTA privacy poteva concedere ai suoi appuntamenti con Chris quando una profonda rabbia l'aveva scosso da dentro, travolgendolo improvvisamente. Ricordava anche quell'attimo di lucidità, quando Tuli aveva chiesto a Shanti di portarlo da Chris... Phoenix incrociò le braccia sul petto, imbronciato. Perchè non era rimasto Al con lui?

-Cos'è, ti sei offeso perchè a salvarti non è stato il principe azzurro che avevi immaginato?-

-Si.- Rispose sinceramente lo spiritello. Che senso aveva mentire? Chris sembrava sempre sapere tutto. Soprattutto quando si trattava di lui... E anche di Tuli a quanto pare. Ma soprattutto quando si trattava di Vatra. Sentì una piccola fitta di gelosia a quel pensiero. Accidenti perchè la sua seconda personalità non aveva alcun problema in amore mentre per lui invece era tutto così complicato?

Chris rise leggermente alla sua affermazione.

-Bè, spiacente. Ti farai salvare da lui la prossima volta.- Gli disse scompigliandogli i capelli.

-Speriamo che non ci sia una prossima volta!-

-Allora in questo caso sarò sempre e solo io il tuo salvatore!!! Quindi magari stasera puoi lasciare me e Vatra da soli...-

-Assolutamente no.-

-Ti preeeeeeeeego!!!!! Dopotutto vi ho salvato la vita no? Vatra vorrà sicuramente ricompensarmi per questo!!!! Non impedirglielo ti scongiuro!!!!-

-...Ci hai salvati solo perchè condividiamo il corpo con Vatra?- Chiese serio serio lo spirito del fuoco.

Chris sollevò un sopracciglio perplesso a quella domanda;

-Che domande! No...!-

-Davvero?- Phoenix lo squadrò con sospetto, e a Chris venne di nuovo da ridere. Quando faceva il broncetto era davvero adorabile...

-E' ovvio che ero molto preoccupato per Vatra, perchè è la persona che amo. Però sono anche molto affezionato a te e a Tuli.-

-Come?!- Era convinto che il suo odio fosse reciproco...

-Ma si, anche in questo momento... Penso che sei davvero molto carino a farmi tutte queste domande. A volte hai dei lati così teneri...-

Phoenix arrossì.

-Stacca la tua lingua dalle mie scarpe, leccapiedi che non sei altro!!! Non ti lascerò la serata libera con Vaty solo per queste quattro lusinghe!!!-

-Come sei sospettoso!!!! Io dico sul serio!!!!- Disse ridendo il ragazzo più grande, una mano a scompigliargli nuovamente i capelli.

-Mah... Se lo dici tu...-

-Eddai, credimi!!!! Tu, Vatra e Tuli (ma soprattutto Vatra, eh!) siete delle persone fantastiche! Anche se molto diverse vi completate perfettamente, dove non c'è uno arriva l'altro e così via... Siete davvero grandiosi. E comunque non potrei amare Vatra senza apprezzare anche le sue altre due personalità, perchè siete come altre parti di lui. Vi influenzate troppo a vicenda per credere che le vostre scelte siano decisamente opposte... Immagino che neanche lui starebbe con me se io non vi accettassi per come siete, ovvero 3 in 1!!!! In effetti è come se stessi con tutti e tre...-

-AH, QUESTO PUOI SCORDARTELO!!!!- Saltò su Phoenix arrossendo furiosamente e con la voce leggermente stridula.

-Ok, ok... Non reagire così, mi hai quasi fatto prendere un colpo!!!!-

-Accidenti, non ti è venuto?- Ghignò il più piccolo fingendosi dispiaciuto.

-Magari ti riuscirà meglio la prossima volta, piccolo killer che non sei altro! Comunque quello che tentavo di dire è che amo Vatra, però mi piacete molto anche tu e Tuli, intendo come persone...-

-Ok, ho capito.- Il silenzio si propagò per la stanza quando Chris fece per alzarsi. Magari Phoenix voleva riposare un altro po'...

-Chris.-

Il ragazzo si girò stupito verso di lui.

-Si?-

-Magari solo per stanotte...- Mormorò dal letto il più piccolo, in imbarazzo.

-Cosa?- Chiese l'altro sinceramente perplesso.

-Tu e Vatra... Potete stare soli stanotte.-

-EH?! DAVVERO?!? PHOENIX TI ADORO SEI IL MIGLIORE!!!!-

-Si, va bene, va bene...Ma solo per questa notte!!!!-

Chris sorrise, radioso. Phoenix si sentì arrossire nuovamente. E che cavolo! Cos'era, un semaforo?

-Grazie, Phoen...-

-Figurati...- Mormorò lo spiritello mentre si riadagiava sotto le coperte. Mentre Chris chiudeva la porta però gli venne in mente un particolare.

-EHI TU, MALEDETTO CARCIOFO IN AGRODLCE**, CHI TI HA DATO IL PERMESSO DI CHIAMARMI 'PHOEN'?!?”

Chris rise mentre si dirigeva in cucina. Certo che quel ragazzino era davvero interessante!!!

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*specie di cintura che serve a legare il kimono, è una fascia lunghissima a banda larga, va stretta molto.

**appellativo gentilmente offerto da OnlyAShadow in una sua precedente recensione XD

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Capitolo 15
*** Parte XV ***


QUINDICESIMA PARTE

Eccomi qui ^O^


Che dire, non mi pare di avervi fatto penare troppo stavolta vero? O è la mia immaginazione a dirmi che ho aggiornato un po' prima? No perchè conoscendomi potrebbe anche essere ^^''


Per alice_maya: Felice che tu abbia gradito quella scena^^ devo ammettere che mentre la scrivevo non ho potuto fare a meno di ridere anch'io... Insomma è il momento topico, tutti aspettano la tua mossa e... ETCIU'!!!! XD penso che se mai mi succedesse una cosa del genere mi cappotterei dalle risate...! XDXDXD Fan club non uccidermi ti prego!!!! Faccio del mio meglio! ç_ç sono ancora giovane, non posso morire prima di aver scritto un'altra fanfic (che mi è venuta in mente mentre dormivo... ma prima finisco questa e poi semmai ne inizio un'altra, non riuscirei mai a mandarne avanti due contemporaneamente!!!!)


Per Isuzu: waaaaaaaaaaaaaaaaaaaa che bello una fan di Chris&Phoenix!!!! Le storie cominciano a concludersi, piano piano... Sarebbe anche ora, quando l'avevo iniziata non mi sarei mai immaginata che sarebbe venuta fuori così lunga!!!! Non ho mai scritto tanto in vita mia!!!!! Si vede che questi 4 elementi alla fine hanno conquistato anche me....!


Per alby4ever: No, sul death note no ç_ç ribadisco, sono ancora giovane per morire... Leggerò sicuramente la tua storia ^^ ma mi sa che non si formerà la coppia Al/Phoen, anche se inizialmente ci avevo pensato... Solo che sono tutti e due così uke che non sarebbe stata possibile una storia del genere XD e poi io amo Jhirad... E' venuto fuori troppo fantastico!!!! XD (l'autrice è di parte!!!! ndPhoen,Trec&Shanti) (Ma nooooooooo ndJhirad)

(A CUCCIA!!!! ndMe)


Per MikaName: Uellà, quante domande... Allora per soffrire dovrai soffrire... Ma non per molto, non ti preoccupare XD Chris e Phoenix si stanno definendo e per Shanti e Trector vedrai alla fine!!!! Wow, che rispostone... non potevo essere più generica di così!!!! XD


Grazie a tutti quelli che leggono e amano la mia fanfic!!!!! Vi adoro!!!!

KiSs

Imoto^^



7 Gennaio – ultimo giorno di vacanza


Jhirad si rigirò sconsolato tra le lenzuola. Da quel giorno, neanche un misero passo avanti!!!!! Anzi, sembrava che fossero tornati indietro!!!! Al era distante, se poteva lo evitava e quando non poteva si comportava in maniera strana...


Shanti irruppe nella stanza andando a schiaffeggiare “amorevolmente” il fratello maggiore:

-Jhirad ti prego reagisci!!!! Non so se ti rendi conto ma oggi è l'ULTIMO giorno che hai a disposizione!!!!-

-Non è vero...- Biascicò lo spirito del vento massaggiandosi le guance indolenzite.

-...Si che è vero!-

-No, ho tempo fino a domani alle 8!!!! Finchè non rientriamo a scuola è da considerarsi ancora vacanza!!!!-

-E' comunque l'ultimo giorno, Jhirad!!!!-

-Ma tu perchè mi incoraggi? Non dovresti stare in angolo a gufare per la mia sconfitta?-

-...Io ho rinunciato.-

Jhirad alzò la testa di scatto, incredulo.

-Tu hai cosa..?!?-

-Rinunciato, scemotto, rinunciato!!!!-

-Ma.. Perchè?-

-Perchè io non gli piaccio. Ovvio no?-

-Come fai a saperlo?-

-Andiamo non si deve mica essere Einstein per notarlo!!!! Insomma non mi considera niente di più che un buon amico... Inoltre ho capito chi gli piace...- Disse sollevando le sopracciglia.

-Oh NO!!!! Al ha già qualcuno che gli piace?!? Chi è? Devi assolutamente dirmelo!!!!!-

Shanti si dette uno schiaffo in fronte e sospirò, rassegnato. Certo che quello era proprio tardo!!!!

-Non ci penso nemmeno!!!! Se lo vuoi sapere scoprilo da solo!-

-Ma...-

-Niente “ma”!-

Jhirad incrociò le braccia al petto, imbronciato. Cattivo!!!! Lui al suo posto glielo avrebbe detto!!!!

-Perchè sei un idiota, Jhirad.-

-Non leggermi nella testa senza il mio permesso!!!!-

Shanti rise, poi si alzò dal letto e cominciò ad uscire dalla stanza, lasciando Jhirad solo e irritato.

-Ti consiglio davvero di dichiararti al più presto fratellone... - Disse chiudendo la porta mentre il suddetto “fratellone” gli lanciava un cuscino, che si abbattè ferocemente sull'uscio chiuso.

-Maledetta vipera acquatica!!!!-


Nel frattempo Alan aveva chiamato Trector in giardino. Phoenix era appena corso fuori gridando confusamente di una cosa “assolutamente indecente!” che Chris avrebbe fatto a Vatra... Povero Chris, chissà cosa gli sarebbe toccato!!!! Anche Vatra però era stato un pochino maligno a raccontarlo a Phoen, sapendo che si sarebbe infuriato...


Trector uscì, l'umore sotto le scarpe. Sentiva di sapere quello che stava per dirgli Al, era palese che non aveva più speranze ormai.

-Trector, io.. Bè mi dispiace ma proprio non posso corrispondere il tuo amore... Vedi io, questa persona che mi piace, ecco.. Penso di averla trovata...-

-...-

-...Trec?-

-Si, scusa Al solo che...- Lo spirito della terra tacque, sopraffatto dalla delusione. Che cosa poteva dirgli?

-Scusa, io, ecco... Ci ho voluto provare lo stesso.-

Al sorrise, un po' triste. Non voleva farlo soffrire ma non poteva mentire a se stesso. A lui piaceva Jhirad. Aveva cercato di negarlo in tutti i modi ma era stato impossibile non riuscire a distinguere il cambiamento nella frequenza del battito cardiaco, gli sguardi, i rossori, le sensazioni... La gioia quando gli stava accanto, il dolore quando si rendeva conto che non sarebbe mai, mai riuscito a dirglielo.

-Trector, mi dispiace...-

-Va bene così.- Il più piccolo sospirò e tentò un sorriso sghembo:

-Va bene così.-

Al lo abbracciò di slancio e Trector si aggrappò a lui disperatamente. Stettero così per qualche minuto, poi, lentamente, si staccarono.

-Vado... Vado a vedere se la piccola Gioco* ha mangiato...-

-Si...-




Intanto Phoenix era arrivato da Chris. Il ragazzo gli aprì la porta e, appena visto chi era, sorrise. Phoenix arrossì. Era un bellissimo sorriso. Il piccolo spirito scosse energicamente la testa all' ultimo pensiero formulato ed entrò come una furia in casa.

-Ti ho concesso una notte.-

-Si, e te ne sono eternamente grato. E' stata una delle notti più belle della mia vita...- Fece Chris sognante.

-Cos...! Come ti sei permesso di fare quelle cose al MIO corpo!!!!-

-Guarda che “quelle cose” al tuo corpo sono piaciute, e pure tanto!- Rispose malizioso il ragazzo.

-Ma.. ma...- arrossì il più piccolo. -E' stato... Assolutamente...-

-Grandioso?- suggerì il più grande. Phoneix lo fulminò con un'occhiata assassina.

-...Inappropriato.-

-Vi avevo appena salvato la vita!-

-Questo non giusctifica...-

-Andiamo, non dirmi che non avevi mai visto i dadi dell'amore!!!!-

-Ah, hanno pure un nome quei... Cosi...-

-Suvvia, abbiamo mantenuto il patto... Nessuna verginità violata... Qual è dunque il problema?-

-Il problema è che tu riempi la testa di Vatra con idee malsane!!!! Cosa sono tutte questi giochini con... Con le manette o... O negli armadi...-

-Sono giochini divertenti... E comunque mi pare che la testa di Vatra sia già piena di cose malsane di suo.-

-Appunto!!! Senza che ce le aggiungi tu!!!-

-Che c'è Phoenix, sei geloso?-

-Ma... MA NON FARMI RIDERE!!!! E' solo perchè tengo al mio corpo!!!-

-Va bene, se lo dici tu...-

-Certo che lo dico io!!!!-

-A proposito perchè sei venuto?-

-Perchè... Per dirti questo!!!!-

-Solo per questo?- Disse il ragazzo sollevando un sopracciglio. -Speravo fossi venuto a trovarmi...-

-Ammettilo che sei tu che vuoi che resti!-

-Tu vuoi restare?-

-I..Io...-

Il sorriso di Chris si fece ancora più largo mentre Phoenix si zittiva, arrossendo.

-Posso montarmi la testa e sperare che provi anche solo un qualcosina di minuscolo per me?-

-Non te la montare troppo!!!-

-Questo significa che un po' posso montarmela...-

-...NO!!!-

-Ve bene, come vuoi... Allora, vuoi restare per un po' oppure vuoi andare a casa?-

-Magari... Solo per un po'...- Disse lo spiritello arrossendo leggermente. Il sorriso di Chris si allargò ancora di più. Gli piaceva. Gli piaceva TUTTO. L'aveva già detto a Vatra. Non voleva solo una parte, o i due terzi. Lo voleva tutto. Perchè lo amava.



*E' il nome della fenice che Phoen ha regalato ad Al.

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Capitolo 16
*** Parte XVI ***



SEDICESIMA PARTE


A proposito, lo scorso capitolo avevo scritto “Parte XVI”... scusate mi sono sbagliata è QUESTA la parte XVI !!!!!!!!!!


Perdonate il ritardo indecente... Ma l'importante è aggiornare no? ^^''


*chiede perdono in ginocchio *


Per alby4ever: Jhirad si darà una mossa... Quando? Il prima possibile, perchè persino io comincio a pensare che sta diventando TROPPO tardo XD Non ti preoccupare di criticare, lo sai che se sono volte al miglioramento le critiche sono sempre ben accette!!!! Grazie per il tuo continuo sostegno!!!!!


Per MikaName: eeeeeeeeeh, non immagini neanche quante cose si possono fare negli armadi... XD ovviamente scherzo, non so se sono cose fattibili... ma se vedi sui dadi dell'amore c'è VERAMENTE quest'opzione così ho pensato bene di citarla XD (tanto per essere chiari, non li ho mai usati... Me li hanno regalati per scherzo quando ho fatto 18 anni XD)


Per alice_maya: Hai ragione, la povera Gioco è stata messa da parte... Dopotutto ci sono cose di cui è più interessante parlare XD ma non ti preoccupare che tanto sta bene ^O^ fanclub alla conquista del mondo(e di Chris XD) !!!!!!!


Per Tutti: Trector e Shanti staranno bene, vedrete... Come ho già detto avranno la loro rivalsa verso la fine!!!!


Grazie a tutti quelli che leggono, ma soprattutto a voi che commentate, perchè mi date ogni volta di più una ragione per continuare a scrivere!!!!! Vi adoro!!!!


KiSs

Imoto^^




8 Gennaio – L'ultima occasione


C'era un'atmosfera strana, sull'autobus, quella mattina. Un silenzio che, associato a quei cinque, era quasi... Innaturale. Jhirad si mangiucchiava le unghie, tormentato; Trector si deprimeva, poi sorrideva, poi pensava ad altro e si deprimeva di nuovo; Shanti passava in rassegna nella sua testa quanti anni aveva ancora a disposizione per trovare la sua stella; Phoenix era tra il disperato e il compiaciuto.


*FLASHBACK *


-Magari... Solo per un po'...- Disse lo spiritello arrossendo leggermente. Il sorriso di Chris si allargò ancora di più. Gli piaceva. Gli piaceva TUTTO. L'aveva già detto a Vatra. Non voleva solo una parte, o i due terzi. Lo voleva tutto. Perchè lo amava.


Per questo si avvicinò pericolosamente al suo viso e, prima di rendersene conto, prima di riuscire a controllarsi, l'aveva baciato castamente sulle labbra. Phoenix alzò la testa di scatto, rossissimo in viso e sul volto un'espressione scioccata.

-Perchè... mi hai baciato?- Disse tremando leggermente. Non sapeva se essere disgustato o meno da quel gesto, visto che quel contatto gli era risultato così... Piacevole...

Chris abbassò un po' la testa, poi la rialzò, deciso, le mani strette a pugno, la voce risoluta, le guance deliziosamente arrossate:

-Perchè... Tu mi piaci Phoen...-

-Cosa?!?- Lo spiritello strabuzzò gli occhi. No, non era possibile!!!!

-Come sarebbe a dire? Tu... E Vatra... Insomma tu... Non posso piacerti IO!!!-

-Perchè no? Voi tre siete una sola persona. Se non ci fosse stato Vatra mi saresti piaciuto comunque. Ma non è possibile che lui non ci sia, perchè lui è parte di te. Tuli, Vatra... Sei sempre tu. Vuoi spiegarmi dove sta la differenza?-

-QUEI DUE NON SONO IO!!!!-

-Invece si. E' inutile che continui a negarlo, sarete anche entità distinte ma loro sono lati della tua personalità che fanno di te quello che sei. Non saresti tu senza di loro.-

-Io... Io...-

-Senti, lo so che sei confuso. Ti darò del tempo per pensarci ok?-

-Io... Non so se...-

Chris fece una faccia triste:

-Pensaci seriamente Phoen. Ti ha fatto davvero così schifo?-

*FINE FLASHBACK *


Phoenix si tormentò le labbra, pensieroso. Era uscito di corsa sbattendo la porta, senza rispondergli e senza mai guardarsi indietro. Aveva paura che, se lo avesse fatto, avrebbe rivisto quella faccia sofferente. E poi, non sapeva assolutamente cosa dire...


...'Ti ha fatto davvero così schifo?' ...”


Fece un lamento, passandosi le mani tra le fitte treccine che gli ricadevano scomposte sul viso.


Io...Non lo so...”


Al fissava Jhirad da almeno dieci minuti, ma quello non si degnava mai di alzare il viso. Possibile che si fosse immaginato tutto? Il volo in Giappone, il tramonto... Davvero Jhirad lo vedeva solo come un amico, l'umano che l'aveva portato finalmente fuori dalla foresta? Uno che lo ospitava a casa sua mentre cercava il suo vero amore? Che cosa era lui per Jhirad? Che cosa pensava di lui lo spirito quando lo guardava con quegli occhi imperscrutabili? Si sentiva come se dovesse piangere da un momento all'altro come uno stupido, senza un motivo apparente.

Alza lo sguardo, scemo!!!! Voltati... Voltati... Voglio guardarti negli occhi... Ti prego, guardami... Guardami!!!!!”


Shanti notò la scena, sconsolato. Cominciava ad essere esasperato da quella situazione!!!! Contattò mentalmente Jhirad, senza farsi notare dagli altri fratelli.

Sono le 7.30 idiota... Quanto ancora hai intenzione di temporeggiare?”

Ma... Io... Non so davvero cosa fare...”

Diglielo e basta, insomma!!!!”

Ma voi siete stati tutti così... Grandiosi...”

Ognuno ha il suo modo di fare... I tuoi sentimenti non valgono meno solo perchè ti dichiari in maniera meno coreografica...”

Ma io...”

Oh, ma insomma!!!! Ti giuro che se non ti dichiari tu, lo farò mio ad ogni costo!!!!”

Cosa?!? Ma avevi detto che rinunciavi!!!”

Sono sempre in tempo per cambiare idea!!!!”

Sei sleale!!!!”

Ovviamente. Lo sono sempre stato e non mi farò scrupolo di esserlo anche stavolta, se non ti dichiarerai subito!!!!”


Jhirad chiuse il collegamento mentale, offeso. Maledetto!!!!! La verità è che voleva mettergli fretta per fargli compiere qualche errore!!!!!


Continuarono così fino a che non arrivarono alla propria fermata. Shanti prese i fratellini e li trascinò letteralmente via, biascicando qualcosa a proposito di una cosa che dovevano ASSOLUTAMENTE vedere.


Le 7.50... Il tempo scorre fratellone...”


Al scese dall'auto quando un vecchietto si sporse dal finestrino di una jaguar nera:

-Scusi, dov'è che si entra per questa scuola? Non trovo il parcheggio!!!!-

Chiese il nonnino con un sorriso a 32 denti.

-Guardi, è proprio dietro la scuola...-

-Grazie!!!!!!- e sgommò via, entrando prima nel perimetro, poi oltrepassando il cancello e infine entrando direttamente a scuola con la macchina. Al lo fissò perplesso. Poteva almeno fare il giro passando per la strada, come tutti i comuni mortali... Scosse le spalle quando notò che Jhirad era ancora sull'autobus.

-Ehi, che fai, non scendi?-

-Io... Al... Insomma io...- “Le 7.55... O la va o la spacca!!!!!!”

-AL TU MI PIACI TANTISSIMO!!!!!! VOGLIO CHE TU SIA LA MIA STELLA E...!-

In quel momento le porte dell'autobus si richiusero e l'autista ripartì, incurante del povero Jhirad che spingeva contro le porte tentando di scendere:

-FATEMI SCENDERE... AL.. AL!!!-

Alan era in piedi, inebetito, paralizzato sul posto. Un tenue rossore si diffuse su tutto il volto, i battiti accelerarono all'impazzata. Jhirad... Lui... Lui aveva detto che...


Ottimo lavoro fratellone” Pensò Shanti mentre comprava una scatola di cioccolatini al bar davanti la scuola per Phoenix e Trector, per farsi perdonare di averli trascinati in quel modo “assolutamente barbaro!” a dire di Phoen... Sorrise, tristemente. E così una stella se n'era andata...


Alan si mise a correre dietro all'autobus, sperando di poter raggiungere almeno il finestrino da dove si era sporto quello stupido spirito del vento.

-AL!!!!-

-JHIRAD... ANCHE TU... ANCHE TU MI PIACI TANTISSIMO!!!!!!-

Jhirad quasi si strozzò con la sua stessa saliva.

-DAVVERO? NON STAI SCHERZANDO?-

-COME POTREI? CI HO IMPIEGATO GIORNI A TENTARE DI TOGLIERTI DALLA MIA TESTA MA PROPRIO NON HO POTUTO! SI VEDE CHE LA TUA STUPIDITA' MI HA CONTAGIATO...-

-AL, TORNA A CASA!!!! TORNA SUBITO A CASA CAPITO?-

-MA... E LA SCUOLA...-

-CHISSENEFREGA DELLA SCUOLA! ADESSO TU TORNI A CASA E IO TI RAGGIUNGO IL PRIMA POSSIBILE! VA BENE?-

Alan arrossì e sorrise, felice.

-SI'!!!!!-

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Capitolo 17
*** Parte XVII ***


DICIASSETTESIMA PARTE


Per MikaName: Il vecchietto strano? Quale vecchietto strano? *fa la gnorri fischiettando e guardandosi vagamente intorno con aria assente * XD Hai ragione, sono proprio una bastarda a fermarmi così U.U ma che posso farci, mi diverte così tanto lasciarvi sulle spine!!!! ^O^ A proposito, sempre lieta di parlare con te di armadi XD


Per alice_maya: Wow, le cheerleader!!!! che bello, che bello!!!! Mi raccomando, aggiornami sulle uniformi così me ne procuro una anch'io ^O^


Per alby4ever: Anche tu con questo vecchietto?! Vi giuro che non so ASSOLUTAMENTE di cosa state parlando... ^__________________^

Cosa dovrei fargli fare a quei due? Bè, qualcosa... Poi vedrai! XD


Per Felicity89: Uff, sempre a chiedere degli altri... Prima o poi qualcosa accadrà, no? ^O^ Comunque non fa niente se non hai commentato gli altri, l'importante è che io sappia che tu ami la mia storia!!!!


Un grandissimo abbraccio a chi si appresta a leggere anche questo capitolo... Non smetterò mai di ripetere che vi ringrazio e vi adoro!!!!


KiSs

Imoto^^




Al si tormentava le mani, ansioso. Era tornato a casa da almeno dieci minuti ma Jhirad ancora non si vedeva. Che stava facendo quello scemo? Non vedeva l'ora di vederlo entrare in casa. Allora non avrebbe aspettato neanche un secondo, gli si sarebbe avvinghiato addosso e l'avrebbe baciato fino a togliergli il respiro. Arrossì ai suoi stessi pensieri. Avrebbe voluto averlo lì per poterlo abbracciare, toccare, baciare... Perchè non si sbrigava? Che diavolo stava facendo? Voleva vederlo...


Jhirad si sistemò la cravatta, pensieroso. Forse stava affrettando un po' le cose, ma non voleva aspettare ancora. No, non più... Certo, gli dispiaceva che i suoi genitori non sarebbero stati lì ad assistere, ma dopotutto non gli importava più di tanto... Lui aveva trovato la sua stella.

-Allora Jhirad ti muovi? Guarda che ti sta aspettando!!!!-

-E se non volesse?- Chiese avvilito lo spirito del vento.

-...Ti giuro che se non smetti subito di dire cavolate e non entri immediatamente in quella casa ti ci trascino io per le orecchie mentre Phoen ti tira calci e Trector ti schiaffeggia.-

-Ok, con queste parole confortanti mi hai decisamente convinto...-

-Sempre lieto di esserti utile.-

Jhirad prese un lungo sospiro, poi entrò. Al gli sembrava ancora più bello. Il ragazzo alzò lo sguardò e sussultò, preso alla sprovvista. Jhirad era... Bellissimo. Indossava un completo nero, la camicia bianca gli fasciava il torace ampio mentre la cravatta ricadeva morbida sul suo petto. Gli occhi d Al si scurirono. Corse verso di lui e lo baciò, possessivo. Lo spirito del vento spalancò gli occhi, sorpreso, per poi cominciare a rispondere a quel bacio famelico e improvviso circondandogli la vita con un braccio e accarezzandogli la nuca con l'altro. Le loro lingue si intrecciavano, curiose, mentre il respiro si faceva sempre più affannoso e i corpi si scontravano tentando di azzerare il minimo spazio che li separava...

-Ehm, ehm...-

Al si staccò dal suo ragazzo, sorpreso. Dalla porta li fissavano Shanti, Trector, Chris e un imbarazzatissimo Phoenix. Il più piccolo tratteneva anche un po' le lacrime, che minacciavano di scendere. E così il suo amore se n'era andato... Ma non era proprio triste, più che altro era arrabbato; perchè Al non gli aveva detto che gli piaceva il maggiore dei suoi fratelli? Come aveva potuto tenerlo all'oscuro! Alan si avvicinò a lui, carezzandogli leggermente la testa.

-Phoenix, mi dispiace. Mi credi, vero?-

Il più piccolo annuì.

-Ce l'hai con me?-

-Un po'.- Ammise lo spiritello sospirando. Non riusciva ad essere arrabbiato con Al per più di dieci secondi, era tecnicamente impossibile!!!!

-Mi perdoni?-

Phoenix lo abbracciò di slancio:

-Si...-

-Ehi, tu, fratellino non fare il furbo! Giù le mani dal mio ragazzo!-

Phoenix si staccò, vagamente contrariato. Al rise.

-Ma come mai siete tutti qui?- Disse guardando interrogativo lo spirito del vento.

-Semplice- fece Jhirad -Sono qui per festeggiare il nostro matrimonio!!!!-

Al strabuzzò gli occhi. Doveva aver capito male.

-Il nostro cosa?!?-

-Al...- Jhirad si inginocchiò e rivelò una scatolina blu con all'interno due splendidi anellini d'oro. -Al, tu mi piaci da morire. Ti amo... Da tanto tempo. E sono felicissimo che anche tu ricambi questi miei sentimenti. Vorrei... Vorrei solo stare con te, per tutta la vita. Che ne dici?-

Al guardò stupefatto l'altro. Come poteva dire di no a quell'espressione da cucciolo bastonato? Sorrise, un sorriso splendido che si estendeva anche agli occhi, lucenti come stelle.

-Si. Assolutamente si... Mille, mille volte si!!!!!-

Jhirad si avventò su di lui e lo baciò di nuovo, mentre Al cercava di non piangere come uno stupido. Non era mai stato così felice in vita sua...

Osservò un po' critico gli anelli. Erano bellissimi, ma...

-Ehi Mister Perfezione, non ti paiono un po' piccoli questi?-

-Assolutamente no, sono perfetti.- Detto questo, se ne mise uno al mignolo.

-Visto? Entrano perfettamente...- Ribadì mentre infilava al mignolo sinistro di Al l'altro anellino.

-Ma...-

-Devo ricordarti che siamo spiriti Al?-

Il ragazzo sorrise.

-No, non c'è alcun bisogno di ricordarmelo!-

Shanti si intromise nel discorso. Insomma lui era il cerimoniere, non potevano ignorarlo così!!!!

-Allora Al... Dopo che avrò unito i vostri mignoli con questo filo- Disse tirando fuori un minuscolo filo bianco -Voi vi scambierete le vostre promesse di matrimonio... Poi vi rivelerete i vostri veri nomi. Fate in modo che non possiamo sentirvi, però, sennò sono guai!!!!- Aggiunse ghignando. Al arrossì irragionevolmente.

-Infine io siglerò il vostro contratto, dove apporrete le vostre firme. Poi sapremo...-

-Cosa?- Chiese il ragazzo confuso.

-Se sei davvero la stella di Jhirad...-

-In che senso scusa?- Chiese, ora allarmato.

-Bè, se il nastro diventa rosso significa che sei la sua stella...-

-E se non lo diventa?-

-Se rimane bianco significa che si è sbagliato.- Disse scrollando le spalle.

-E in quel caso cosa succederebbe?-

-Il contratto verrebbe annullato e tu perderesti tutti i ricordi che hai su di noi. La tua vita ritornerebbe a essere quella che era prima di conoscerci.-

-Un momento!- Si intromise Chris -Questo significa che anch'io vi dimenticherò?-

Shanti lo guardò sorpreso.

-Bè, si.-

Chris fissò Phoenix, che ricambiò lo sguardo, turbato.

-Non voglio dimenticarti.-

-Chris, ti prego...- Cercò di fermarlo lo spirito del fuoco, rossissimo in volto.

-No, non fermarmi!!!! Promettimi che, se mai mi dimenticherò di te, tu mi verrai a cercare!!!!-

-E che cosa vuoi che succeda in quel caso? Tu non ti ricorderesti di me comunque!!!!-

-Ricorderesti tu per me- gli disse dolcemente -E sono sicuro che mi innamorerei di te un'altra volta...-

-E come fai a dirlo? Nessuno sa che cosa accadrà in futuro!!!-

-Io lo so.- Disse mentre gli accarezzava il viso dolcemente. -Credimi, lo so.-

-Se avete finito la scenetta melensa...- Li interruppe Shanti un po' seccato -Io avrei un matrimonio da mandare avanti!-

-Aspettate un attimo, non sono affatto pronto!!!!- Esclamò Al, agitato.

-Al?-

-Insomma si... Jhirad è vestito così bene... Io invece...-

-Per questo ti ha comprato questo completo- Disse allegramente Trector lanciandogli uno smoking bianco e una camicia nera -E adesso vatti a cambiare, muoviti!!!!-

Dopo circa un quarto d'ora, tutto era pronto. Shanti si pose in mezzo ai due sposi, tendendo il filo.

-Siamo qui riuniti, cari fratelli e amico, per unire nel sacro contratto due anime innamorate. Che la splendente luce delle stelle vi guidi e vi accompagni nel cammino insidioso che vi apprestate a seguire... A voi la parola.-

Jhirad sospirò, poi sorrise fissando negli occhi quello che sarebbe diventato il suo sposo.

-Io, Jhirad, spirito dell'elemento che controlla i venti e tutto ciò che compete il respiro del mondo, prometto di amare te, Aladin, per tutta la mia vita, finchè le nostre stelle non si estingueranno.- Finita la promessa di rito, Jhirad cominciò con la sua personale promessa. -Al, non mi pentirò mai d'averti scelto. Se anche quel filo non diventasse rosso, se anche tu ti dimenticherai di me, io non ti dimenticherò mai, Al. Sei stato il mio primo, unico amore, e ti assicuro che se non sei tu la mia stella io non continuerò più la mia ricerca, a costo di finire triste e solo sprecando la mia miserabile vita su una nuvola. Ti amo...-

Ad Al si appannò la vista. Un velo di lacrime offuscava il suo sguardo. Si poteva morire di felicità? Con la voce incrinata dall'emozione, cominciò a declamare la sua promessa.

-Io, Aladin, comune umano e aspirante stella dello spirito dell'elemento che controlla i venti e tutto ciò che compete il respiro del mondo, prometto di amare te, Jhirad, per tutta la mia vita, finchè le nostre stelle non si estingueranno.- Il ragazzo prese un lungo respiro, poi continuò. -Jhirad, io ho sempre sognato l'amore. La persona che avrei voluto amare sarebbe stata gentile, forte, generosa, altruista, piena di considerazione per gli altri, umile... Ma poi sei arrivato tu. Scapestrato, avventato, megalomane ed egocentrico, malato di protagonismo e irrispettoso verso il lavoro altrui. E nonostante questo... Nonostante questo, come un perfetto imbecille, mi sono innamorato di te e non credo che potrà mai esistere una persona che amerò così tanto da farmi ignorare ciò che, per una vita, è stato il mio ideale. Ti amo Jhirad... Abbi fiducia nel mio amore.-

Shanti legò i loro mignoli e tenne separate le loro mani facendo in modo che il filo rimanesse teso.

-Rivelatevi i vostri nomi, stelle promesse.-

Jhirad si avvicinò all'orecchio di Al, che era immobile. Il vero nome di Jhirad...

-Il mio nome... Il mio vero nome... è Julian...-

Al arrossì. Julian... Non sapeva perchè ma gli sembrava così... Così perfetto...

Il ragazzo si avvicinò all'orecchio dello spirito.

-Il mio nome... E' Alan...-

I due guardarono Shanti. Entrambi erano arrossiti. Non sapevano perchè, ma quella rivelazione gli aveva stretto il cuore, si sentivano come... Legati...

-Sicuri che non vi siete detti delle zozzerie?- Domandò perplesso lo spirito osservando i due.

-NO!!!!- esclamarono gli sposi, trasalendo.

-Se lo dite voi... Ecco il contratto.- Disse, tirando fuori un'antica pergamena. -Io, Shanti, detentore dell'elemento purificatore dell'acqua, dichiaro che i due sposandi si sono rivelati i loro veri nomi con il filo teso tra i mignoli sinistri. Procedo però alla siglazione del contratto.- Detto questo soffiò leggermente sulla pergamena, che reagì divenendo azzurra mentre decine di piccole righe, simili ad onde, si intrecciavano sulla carta.

-Procedete alla firma.-

Jhirad (o meglio, Julian) firmò la carta, passandola poi ad Alan. Il ragazzo la firmò, teso. Tutti trattennero il fiato mentre Alan chiudeva gli occhi instantaneamente. Una luce divampò dal contratto, che si disgregò in mille frammenti posandosi per tutta la lunghezza del filo. Al aprì gli occhi.

-E' rosso...- Sussurrò guardando Julian, al colmo della felicità.

-Sapevo che eri tu...-

Il filo si dissolse, intrecciandosi ai piccoli anelli. Questi si sciolsero formando un simbolo, simile ad un tatuaggio, sui loro mignoli sinistri. Era un mare rosso e oro, tra le cui onde nuotava un piccolo delfino azzurro. Erano sposati.

-Vi dichiaro stelle predestinate e sposi.Adesso potrete essere riconosciuti coi vostri veri nomi anche dagli altri, perchè siete legati da un vincolo che nessuno può spezzare. Potete baciarvi!!!!- Esclamò lo spirito dell'acqua, felice per il buon esito del matrimonio. Alan e Julian si avventarono l'uno sulle labbra dell'altro, al colmo della felicità. Tutti applaudirono e si congratularono con i due, che si separarono a fatica.

-Appena supererai gli esami, partiremo per la luna di miele...-

-Si...-

-Ehi piccioncini non dimenticatevi di noi!!!!- Esclamò Chris.

-Già!!! Dovete lanciare i fiori d'arancio Jhir... Vabbè ti posso anche chiamare Julian adesso, no fratellone?-

-Si, certo Trec...-

-Bè, che fai ti dimentichi del rito più importante? Tira quei cavolo di fiori!!!- esclamò Shanti spazientito.

-Che fiori?-

-Questi- Disse Julian porgendogli un mazzetto di fiori d'arancio.

-Questi fiori diranno chi sarà il prossimo a trovare la sua stella.-

-E... Chi li lancia?- Chiese Alan temendo di dover fare la parte della “sposa”. Va bene che di sicuro non era il più virile tra i due, ma non gli andava che lo considerassero la “moglie” di Julian. Anche lui era un ragazzo, dopotutto, e aveva il suo orgoglio!!!

-Gli sposi, Alan. Insieme...-

Gli prese la mano tra le sue, poi si girarono. Insieme afferrarono quel mazzetto di fiori, che profumava d'agrumi. Poi lo lanciarono. Phoenix afferrò i fiori, sorpreso e imbarazzato. Chris lo guardò malizioso.

-Se non un segno questo...-

-Guarda che mica devi essere necessariamente tu!!!!-


Passarono due settimane da quel giorno. Shanti passeggiava indisturbato per il cortile scolastico, mentre si recava al club di nuoto. Il nuovo bidello, uno strano nonnino dal sorriso smagliante, gli chiese dove poteva mettere a posto i palloni da basket. Dopo avergli indicato il ripostiglio questi cominciò a lanciare i palloni verso dov'era il cesto che doveva contenerli, incurante dei ragazzi che tentavano di passare di lì. (-SPOSTATEVI!!! DEVO FARE CANESTRO!!!-)

Shanti lo guardò perplesso. Certo che era proprio uno strano vecchietto. A un certo punto un ragazzino del primo anno gli tagliò la strada. Lo afferrò per il braccio e lo trascinò, con forza notevole pur essendo così piccolo, dietro l'angolo dell'edificio in prossimità delle piscine.

-E tu chi diavolo sei?- Chiese irritato lo spirito dell'acqua. Il ragazzino, completamente rosso in viso, prese un gran sospiro prima di buttare fuori, tutto d'un fiato:

-Il mio cognome è Lake!!! Elements, tu mi piaci!!!!-

-Ma cosa...-

-Ti... Ti metteresti con me?-

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Capitolo 18
*** Parte XVIII ***


DICIOTTESIMA PARTE


Ringraziamento generale, e scusate per il ritardo --” spiacente se non posso rispondere a ognuno, come al solito, ma sono un po' di fretta... E' stata un'impresa trovare un attimo per aggiornare!!! Abbiate pietà...

Special Thanks To: alice_maya, Felicity89, alby4ever, e MikaName, che hanno commentato lo scorso capitolo!!!

Bè, che dire... Divertitevi!!! Buona letturaaaaaaa!!!!

KiSs

Imoto^^




-E così quello è Lake?- Chiese Al osservando il ragazzino che, da dieci giorni a quella parte, seguiva Shanti come un'ombra. Julian abbracciò il suo sposo e appoggiò la testa sulla sua spalla.

-Già. E non fissarlo così, potrei essere geloso.-

-Scemo.- Sorrise Alan, affondando di più in quell'abbraccio.

-Bè, è carino.- Aggiunse poi, guardando con occhio critico quello scricciolo. Lake frequentava il primo anno, aveva due grandi occhioni azzurri e i capelli biondo scuro, che gli accarezzavano appena la sommità delle spalle. Non era alto, anzi era proprio un tappetto. La sua corporatura minuta lo faceva sembrare ancora più piccolo.

-La vuoi piantare di parlare di lui?- Disse Julian aggrottando appena le sopracciglia. Non capiva cosa c'era da spiare, era solo un ragazzetto innamorato di suo fratello. Perchè cavolo Alan doveva interessarsene?

-E dai Ju, può essere una grande occasione per Shanti!!! Dove lo trova un altro che possa innamorarsi di una persona così complicata, cinica e sarcastica come lui?-

-Ovunque.-

-Ju...-

-Oh, va bene, va bene. Ma non capisco che c'entriamo noi.-

-NOI possiamo aiutarlo. Per Dio, è tuo fratello!!! Non vuoi che sia felice?-

-Ma certo!!!! Solo che penso che ognuno dovrebbe fare da sé e trovarsela da solo la felicità, non aspettare che qualcuno gliela procuri!!!-

-Shanti ti ha aiutato...-

-Ok, va bene non farmi il muso! Indagherò un po' su questo Lake, contento?-

-Si!!! Grazie!!!-

-Tutto qui? E il premio?-

-Che premio?- Fece l'ignaro Alan, ridacchiando.

-Baciami, stupido...-

I due si baciarono dolcemente, assaporandosi lentamente.

-Ehm, ehm-

Julian si staccò, seccato.

-Chi è?-

-Salve- Esordì il nuovo bidello -Nonostante siate uno spettacolo alquanto coinvolgente, dovrei pregarvi di smetterla. E' contro il regolamento scolastico pomiciare in cortile- disse sorridendo benevolmente.

-NOOOOOOOOOO, RODOLFO CHE DICI!!!!!- Urlò Sumire sbucando fuori dal cespuglio in cui si era nascosta: -STAVO FACENDO DELLE FOTO GRANDIOSE!!!-

-Sumire cara, non puoi scrivere una fanfic su di loro!-

-Invece posso!!! Sono o non sono l'infermiera scolastica?-

Un pensiero attraversò la mente di tutti: E questo che cavolo c'entra?

-Visto? Non potete ribattere!!!-

-...Ok Sumire, andiamo a scrivere da quella parte...- Fece Rodolfo tirandola via.

-NON PUOI!!! MALEDETTOOOOOoooooo...-

-Andati...- Sospirò Julian.

-Già...-

-Dov'eravamo rimasti?- Sorrise malizioso circondando il collo di Alan, pronto a calarsi nuovamente sulle sue labbra, quando Phoenix irruppe afferrando il suo sposo per un braccio.

-Scusa Julian, te lo prendo in prestito per un po'!-

-Non vedo l'ora che la scuola finisca!!!!- Sbottò il ragazzo -Così finalmente io ed Alan avremo un po' di pace!!!!-

Phoenix continuò a trascinare Al fino a che non si trovarono in una zona piuttosto nascosta del cortile, poco frequentata dagli altri studenti.

-Alan, io non so più che fare!!!!-

-Calmati Phoen!!! Che cos'hai?-

-Chris!!! Mi sta facendo impazzire!!!!-

-Che cosa è successo?- Chiese pazientemente il ragazzo accomodandosi sull'erba, incurante dei jeans nuovi. Il più piccolo lo imitò, piantandosi deciso a terra.

-Insomma, prima mi dice che è innamorato di Vatra. Poi dice che sostanzialmente gli piacciamo tutti, poi continua confessandomi il suo amore e tormentandomi in ogni momento! Vatra continua a ripetermi fino alla nausea quanto è meraviglioso e tutti i giochini che fanno quando abbasso la guardia e mi addormento. Tuli, invece, non ne parliamo!!! Da furioso è diventato un pezzo di pane, è così tranquillo in questi giorni che neanche lo riconosco!!! Dice che la sua presenza lo tranquillizza... Che cosa diavolo succede? Io non capisco... Non MI capisco!!! Prima lo odio, poi lo accetto malvolentieri, adesso lo considero quasi un amico... E... E...E poi...-

-Cosa?-

-Non gli ho ancora risposto.-

-Scusa, non ti seguo.- rispose confuso Alan.

-Lui, bè, lui, mi ha baciato, ecco.-

-E...?-

-E, mi ha chiesto se mi aveva fatto schifo. Ma io non lo so!!! Insomma, in un certo senso posso anche ammettere che sia stato p..piac...picev...piace...vole. Ma non significa che mi piace, insomma baciare può essere una bella cosa con chiunque, no?-

Alan sorrise, lo sguardo compassionevole di chi la sa lunga. Velocemente si avvicinò all'altro e gli schioccò un leggerissimo bacio a stampo. Phoenix si tirò indietro, stupefatto.

-Ma...-

-Allora? Com'è stato?-

-Bè... io... non saprei...-

-Provato niente?-

Phoenix scosse la testa, stupito.

-N..No... Non direi...-

Il ragazzo si rialzò in piedi, spazzolandosi energicamente i pantaloni.

-Spero che tu abbia capito la differenza.-

Phoenix rimase seduto, confuso. Alan l'aveva baciato. Aveva sperato quel bacio per tanto tempo, eppure adesso che l'aveva ottenuto non provava niente... Solo una sensazione diversa sulle labbra. Quando l'aveva baciato Chris si era sentito confuso, e agitato, e un guazzabuglio di pensieri contrastanti gli avevano stretto il cuore in una morsa togliendogli il respiro. Era arrossito, ed era scappato per paura che potesse succedere qualcos'altro. Ma... Cosa? Da chi stava scappando, da Chris... O da se stesso?



Shanti sbuffò, infastidito. Insopportabile moccioso!!!

-Insomma Lake, potresti lasciarmi da solo almeno in bagno?!?-

-Non mi hai ancora risposto!!!-

-Invece l'ho fatto, e la mia risposta è NO!!!-

-Perchè sei così scostante?-

-E tu perchè sei così petulante?-

-Sei cattivo!-

-E tu sei appiccicoso, esci immediatamente di qui o ti assesto un calcio così forte che il tuo sedere non sarà più lo stesso!!!-

-Ti aspetto qui fuori!!!!- Si affrettò a dire il ragazzo mentre lasciava fulmineo il bagno.

-Rompiscatole...- Sussurrò lo spirito dell'acqua, stufo. Insomma per quanto tempo aveva deciso di seguirlo? Gli aveva detto di no almeno un milione di volte, eppure il ragazzino non demordeva!!! Era più tenace del previsto...

*FLASHBACK *


-Il mio cognome è Lake!!! Elements, tu mi piaci!!!!-

-Ma cosa...-

-Ti... Ti metteresti con me?-

-...Assolutamente no, è fuori discussione.-

-Cosa?!? Pe...Perchè?-

-Ma ti sei visto? Cosa ci guadagno a mettermi con te?-

-Ma... Ma... Dimmi almeno perchè!!!-

-Ho almeno tre buoni motivi: 1)non ti conosco. 2)quello che mi piaceva sta con mio fratello e non voglio altri casini per un po'.-

-E... Il terzo?-

Shanti lo squadrò da capo a piedi.

-Bè, il terzo è che non sei il mio tipo.-

Il ragazzino sgranò gli occhi. Sembrava sull'orlo delle lacrime. Lo spirito sbuffò.

-Fai il club di nuoto giusto? Bè, ti ho visto alcune volte. Stai sempre sulle tue, sei timido, insicuro, e non parli mai con nessuno. Questa dichiarazione deve esserti costata tutto il tuo coraggio, ma mi dispiace dirti che i tipi come te, che non dicono niente anche se avrebbero qualcosa da dire, non mi piacciono per niente. A me piacciono gli efebi dal carattere forte, non gli agnellini spauriti. Inoltre...-

-I..Inoltre?-

-A me piacciono i mori.-

detto questo fece per andarsene, quando si sentì tirare per la maglia.

-Aspetta!!!! Io... Io posso cambiare...-

Shanti sollevò le sopracciglia.

-Non ti piacerebbe essere amato per quello che sei senza dover cambiare niente di te? Io vorrei essere amato così. Sicuramente troverai qualcuno che fa per te... Torna a casa, ragazzino.-

-NO!!! Io... Io non voglio nessun altro... Ti prego, ripensaci!!!!-

-Ti ho già detto di NO!!!- Fece Shanti strattonando la maglia. La presa di quel ragazzetto era incredibilmente salda.

-Hai detto che non mi conosci... Come fai a dire che non ti piaccio?-

-So abbastanza!!!!-

-Non è vero!!!!-

-LASCIAMI!!!!-

-NO!!!-

-Oh, insomma...-

-Vedrai, ti starò appiccicato come un francobollo fino a che non sarai totalmente pazzo di me!!!!-

-Qui il pazzo sei tu!!!-

-Si- Sorrise innocentemente l'altro -Sei tu che mi fai quest'effetto...-

Lentamente Lake lasciò la presa.

-Ti prego... Dammi una possibilità...-

-Vedremo.- Acconsentì stanco lo spirito. -Solo se riuscirai a sorprendermi però.-

-In che senso?-

-Non lo so. Sta a te sorprendermi!!!-


*FINE FLASHBACK *


Da quel giorno non era più riuscito a scrollarselo di dosso. Certo, la sua determinazione era ammirevole, però non era abbastanza. Quando uscì dal bagno, se lo trovò di nuovo davanti.

-Ti sono mancato?-

-Per niente.-

-Dai, non essere così!!! Potremmo andare d'accordo se tu ci mettessi un po' d'impegno...-

-Ma io non voglio affatto impegnarmi.-

-Uffaaaaa, ma perchè?-

-Perchè sei un ragazzino frignone, ecco perchè.-

Il più piccolo gonfiò le guance, offeso. Sembrava un criceto... Suo malgrado, Shanti sorrise.

-Hai sorriso!!!-

-Non è vero- Si ricompose in fretta l'altro.

-Si, invece!!! Ti ho visto!!!-

-Vai a fare un controllo, ci vedi male!!!-

-E dai, ammettilo!!!!-

-Pensavo a quanto sei brutto con quell'espressione e mi è venuto da ridere, ok?-

-Malvagio!-

-Orgoglioso di esserlo.-

-Però, se ti fa ridere... lo farò più spesso...-

Shanti si bloccò, poi si voltò a fissarlo, le sopracciglia aggrottate.

-Perchè?-

-Perchè cosa?-

-Perchè devi sempre acconsentire al volere degli altri? Che cosa ti impedisce di essere un po' più spontaneo?-

-Io non acconsentisco al volere degli altri!-

-Invece si!-

-Bè, non lo so!!! Mi viene e basta, ok?-

-Non è possibile che ti venga e basta!!! Dimmi perchè!!!-

-Smettila!!!-

-Di fare cosa?-

-Di chiedermi perchè mi trattengo!!!-

-Ma io voglio saperlo!!!!-

-Basta, baSTA, BASTA!!!- Lake sferrò un pugno al muro, il bel viso contratto in una smorfia. Quando staccò la mano dalla parete, pezzi di intonaco volarono a terra. Una crepa profonda partiva da dove prima c'era stato il pugno di Lake.

-Oh, no- Pigolò il ragazzino – L'ho fatto di nuovo...-

-Fatto COSA, esattamente...- Riuscì ad articolare lo spirito dell'acqua, la gola secca.

-Non volevo che tu vedessi!!! ma ecco, mi hai fatto arrabbiare e...-

-Che cosa stai...-

-E' questo il motivo perchè sto sempre in disparte!!! Ho sempre avuto questa forza assurda, sin da piccolo, e senza volere faccio del male alla gente!!! Ho quasi strozzato mio padre tentando di abbracciarlo... Non volevo avere problemi, almeno al liceo, per questo non volevo legare con nessuno!!!! Ma poi sei arrivato tu e... E...-

Shanti fischiò. Poi sorrise, compiaciuto.

-Complimenti, Lake. Hai appena vinto un'uscita con me...-

-Eh?-

-Mi hai DECISAMENTE sorpreso...-


Trector vagava per le serre, vagamente triste. E così Julian era sposato... Shanti aveva uno spasimante... Phoenix stava per mettersi con Chris... Solamente lui era solo...

-Ciao-

-Oh, ciao Bianca!- Salutò il ragazzo sollevando il volto da un cespuglio di rose.

-Stanno per fiorire, eh...-

-Già...-

-Che cos'hai?-

Bianca era la presidentessa del club di giardinaggio, quella che l'aveva sfidato a far crescere delle piantine tropicali e che avrebbe dovuto partecipare alla recita come principe, anche se poi si era sentita male. Trector sorrise a ripensare a quel periodo. Sembrava un tempo così lontano, eppure non erano ancora passati due mesi.

-Niente, non ti preoccupare.-

-Ehi, guarda che a me puoi dirlo... Problemi coi tuoi fratelli?-

-Non proprio.-

-In che senso?-

-Bè, vedi, ognuno di loro sta trovando l'amore... Mentre io ho paura che rimarrò sempre solo...-

-Non dire assurdità! Arriverà il tuo momento, vedrai.-

-Grazie.-

-Non c'è di che- Sorrise la ragazza, contenta d'essere stata almeno un po' d'aiuto.

-E tu invece?-

-Io cosa?-

-Vento di primavera in vista?-

La ragazza stette in silenzio per un po', poi, sospirando, accarezzò distrattamente il cespuglio su cui prima era chinato Trector, sfiorando le gemme.

-...Vedi queste rose? Adesso sono solo dei boccioli.-

-Si...-

-Devono ancora affrontare il mese di Febbraio per passare l'Inverno. Poi arriverà la Primavera, ma Marzo e Aprile saranno pieni di insidie. Troppa pioggia sarà l'annegamento, mentre troppa poca le seccherà. Quando finalmente arriveranno a Maggio, dovranno affrontare le ultime insidie, come i parassiti e le malattie. Solo dopo tutto questo riusciranno finalmente a sbocciare. E quando questo succederà saranno bellissime, e intoccabili.-

-Wow- disse Trector, rapito -Ma cosa significa?-

-Che io sono come queste rose. Aspetto il periodo della fioritura, aggrappandomi a qualunque cosa per non marcire.- Sorrise. -Il mio amore si trova ancora a Febbraio.-


Phoenix trattenne il respiro, poi bussò.

-Avanti- Disse il professore.

-Sc...Scusi... C'è Waterfall?-

-Si...-

-Po..Potrebbe uscire un momento?-

-Waterfall hai sentito? Fila fuori e fa presto!-

-Si, prof.-


Chris uscì di corsa dall'aula e richiuse (sbattendo) la porta. (Vandalo! NdProfSconosciuto)

-Phoen!!! Che cosa c'è?-

-Niente, solo... Devo fare una prova...-

-Cosa?-

-Chiudi gli occhi!!!-

-Ma..-

-Ho detto chiudili!!!-

Chris eseguì, vagamente perplesso. Phoenix lo fissò, indeciso. Poi si alzò sulle punte dei piedi e gli sfiorò leggermente le labbra con le proprie. Il suo cuore accellerò, mentre il suo viso prendeva fuoco. Di nuovo quelle strane sensazioni... Voleva forse dire che...

-Ph... Phoen..- Balbettò Chris, anche lui arrossito, un sorriso meraviglioso ad illuminargli il volto.

-Adesso non farti strane idee!!!! era solo una... Una controprova ecco!!!-

-E...?-

-E... Devo ammettere che non mi fa schifo...-

Chris si illuminò.

-Allora una speranza c'è!!!-

-Penso... di sì...-

-Oh, Phoen!!!- Il ragazzo abbracciò di slancio il più piccolo.

-Adesso non prenderti troppe confidenze, solo perchè ci siamo baciati...-

-E tu quello me lo chiami bacio, Phoen?-

-Come?-

-Quello era solo l'assaggio di un bacio... Un vero bacio, da parte mia, non ti lascerebbe ancora così tranquillo...-

-Ah, davvero? Hai così fiducia in te stesso?-

-Sinceramente? Si...-

-Allora dimostramelo!!!-

-Agli ordini!!!-

Oh, no! Ci sono cascato...” pensò lo spiritello prima che i suoi pensieri venissero annullati. La lingua di Chris premeva gentile sulle sue labbra, chiedendogli l'accesso. Phoenix glielo diede, ancora incerto, e poi il nulla. Buio completo. Nessun'altra sensazione a parte le lingue che si sfioravano, l'abbraccio possessivo di Chris, le sue mani che ogni tanto andavano a sfiorargli il viso, la sensazione ruvida della camicia a cui si era aggrappato, le ginocchia che tremavano mentre il ragazzo più grande lo spingeva verso la parte e si appoggiava a lui, premendo col suo corpo caldo. I due respiravano sempre più a fatica, impegnati in quella lotta per il predominio del bacio, mentre le mani di Chris vagavano per la schiena del più piccolo andandogli maliziosamente a sfiorare il sedere, senza mai veramente toccarlo e lasciando solo quella sensazione, quel brivido caldo e ancora sconosciuto per il piccolo spirito del fuoco. Chris si staccò a fatica, spinto solo dal bisogno d'ossigeno.

-Wow.-

-Mh?- Chiese interrogativo l'altro, con la mente ancora annebbiata.

-Mi ero sbagliato. Ti avevo sottovalutato. Un vero bacio con te ha scombussolato più me!!!-

-Te l'avevo detto...-

-Io... Devo tornare in classe...-

-Ah, si...-

-Ci... vediamo più tardi?-

-Si... Più tardi...-

Il più grande gli depositò un ultimo bacio casto sulle labbra, poi si dileguò sparendo dietro la porta.

Phoenix provò a staccarsi dal muro ma le gambe gli tremavano ancora. Non riusciva a muoversi. Che cavolo gli stava succedendo?



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Capitolo 19
*** Parte XIX ***


DICIANNOVESIMA PARTE


Per alice_maya: XD viva le cheerleader!!!! sono felicissima che ti piaccia il modo di fare di Shanti... Anche a me sinceramente fa morire dal ridere questo suo carattere cinico, secondo me lo rende più carino ^O^ Eh, il piccolo Phoen... Ricorda che è uno spirito del fuoco, dopotutto... XD


Per Isuzu: Sono contentissima che ti piaccia Lake!!!!! Sai, inizialmente ero dubbiosa se inserire o meno un altro personaggio equivoco (forza sospetta, non credi? XD) ma non ho potuto farne a meno!!!! L'idea mi stuzzicava veramente troppo, quindi non ho potuto accantonarla!!!! Lake era troppo carino, non potevo dirgli di no ^O^


Per MikaName: Waaaaaaaa sono stata letteralmente travolta dal tuo entusiasmo!!!! * me abbraccia forte forte Mika * Grazie grazie grazie grazie!!!!!


Per Felicity89 : Nooooooo, come hai fatto a dimenticarti di Sumire? XD fortuna allora che l'ho fatta ricomparire sennò poverina, ci rimaneva male XD lieta che ti sia così affezionata ai miei personaggi!!!!!


Per alby4ever: A quanto pare Lake è piaciuto molto(immagino soprattutto per il suo piccolissimo problemino...) ^O^ eh, lo scorso capitolo era più lungo degli altri per ripagarvi dell'attesa =) e poi ero anche ispirata XD...


Grazie a voi tutti, vi amoooooooo!!!!!


KiSs

Imoto^^



Shanti fissò l'orologio. Le 17,10. Dio, primo appuntamento e quello era già in ritardo. Patetico.


-ELEMEEEEEEEENTS!!!!!!-

Classico. Un urlo da 10.000 decibel a distanza di 3 metri. Cavolo, mica era sordo!!!!


-Lake, sei in ritardo.- Esordì, mettendo in rilievo la sua irritazione.

-Ma dai, solo 10 minuti!!!! E poi, è colpa tua!-

-Come, scusa?!-

-Mi hai avvertito stamattina alle 10,00!!!!-

-...Mi pare un orario ragionevole...-

-Ti rendi conto che ho avuto solo 7 ore per prepararmi?!? Non sapevo assolutamente cosa mettermi!!!! Avresti potuto dirmelo ieri!!!!-

-...Farò finta di non aver sentito...-

-Ma scusa! Io volevo fare una buona impressione!!!!- Il più piccolo gonfiò le guance in quella sua espressione adorabile, poi aprì la giacca mostrando un paio di jeans stretti bassi in vita con alcuni strappi e una canotta bianca corta che gli fasciava il torace magro, mostrando l'ombelico. Sopra di essa, una magliettina a rete nera che si allacciava sulla schiena con dei nastri, sempre neri.

-Come sto?- Chiese puntando i suoi occhioni sull'altro.

O.MIO.DIO. E' carinissimo!!!! Certo, manca la scritta 'sono gay' sulla fronte ma quei vestiti gli stanno divinamente!!! Livello stuprabilità...” Lo squadrò nuovamente da capo a piedi. “...8, direi.”

-Allora?- Chiese nuovamente Lake, ignaro dei pensieri del più grande.

-Uhm... Non male...- Borbottò Shanti, riprendendosi.

-Tutto qui? Guarda che mi sono preparato così appositamente per te!!!-

-Male. Dovresti farlo per te stesso.-

-Ma io l'ho fatto per me stesso!-

Attimo di pausa.

-Scusa, temo di non seguirti...-

-Io sono felice se tu stai con me. Quindi se faccio qualcosa per piacere a te lo faccio per me.- Disse quello col sorriso più innocente del mondo.

-Ha una sua logica...- Concesse lo spirito dell'acqua fissando nuovamente il suo sguardo sul corpo del biondino. Quest'ultimo sorrise notando l'occhiata, poi gli afferrò la mano.

-Alt!!!! Che stai facendo?- Lo bloccò immediatamente Shanti sganciando la sua mano da quella dell'altro.

-Ma scusa, non vuoi concedermi neanche questo?-

-Stai uscendo con me. Pretendi anche dell'altro?-

-Ma...-

-Potrai prendermi la mano quando lo deciderò io, e se lo deciderò io.-

-E quando accadrà?-

-Oh, come minimo dovrai sorprendermi anche stavolta.-

-Devo dare un pugno a un altro muro?-

-No, niente del genere.-

-E allora cosa...-

-Oh, Lake, mi deludi. Che sorpresa sarebbe se io sapessi di cosa si trattasse?-


###


-Dai Phoen, sbrigati!!!!-

-Aspettami, insomma Chris!!!-

-Guarda che ci fregano i posti migliori!!!-

-Non ci sono posti migliori, stiamo parlando di montagne russe!!!!-

-Non dirmi che sei uno di quelli che ha paura di mettersi in punta!!!!-

-E se per caso fosse così?-

-Oh, sarei il ragazzo più felice del mondo...-

-COSA?!?-

-Niente...-

-Ma...-

-Capirai.-

Chris lo afferrò bruscamente per la mano e lo strattonò fino ad arrivare alla prima carrozza, poi prese posto e lo costrinse a sedersi vicino a lui.

-Non posso credere che lo sto facendo davvero...- Sussurrò angosciato Phoenix prima di strizzare convulsamente gli occhi.

-Ehi, Phoen, riaprili!!! Sennò ti perdi il meglio!!!!-

-Ovvero?- Osò domandare il più piccolo socchiudendo un occhio.

-LA PARTENZA!!!!- Urlò il ragazzo, prima che le montagne russe partissero a tutta velocità.


*FLASHBACK *


Chris uscì dall'aula, ancora sovrappensiero, quando si accorse di Phoenix.

-Ehi piccoletto che ci fai ancora qui?-

-Tu avevi detto... Che ci vedevamo più tardi...-

-Si, ma non intendevo subito...-

Phoenix arrossì.

-A...Allora vado via...-

-No, Phoen, aspetta!!!!-

-C...Che vuoi?-

-Sabato, ti andrebbe di venire con me al Luna Park? Ho due biglietti gratis!!!-

-Al Luna Park?-

-Si...-

-Con TE?!?-

-Si...-

-...-

-Eddai, Phoen!!!! Ci divertiremo un mondo insieme!!!-

-...D'accordo.-

-Davvero?-

-....Si....-

-Dici sul serio?!?-

-Si..-

-Sei sicuro?-

-Fammi un'altra domanda del genere... Ti darò fuoco ai capelli, e poi non sentirai mai più parlare di me!!!!-

-Ok, ok, senti... Va bene alle 17,00?-

-Va bene...-

-Allora a Sabato...-

-Si...-

I due si allontanarono. Poi Chris si girò, lo raggiunse, lo costrinse a voltarsi e gli diede un rapido bacio sulle labbra.

-Non mi sarei mai perdonato se non l'avessi fatto...- Sussurrò maliziosamente sulle labbra dell'altro.


*FINE FLASHBACK *


-TU SEI PAZZO!!!!-

Chris stava ancora ridendo. Il giro sulle montagne russe era stato fenomenale. Phoenix era così spaventato che si era aggrappato con tutte le sue forze a lui, spalmandoglisi addosso. Ah, si poteva essere più felici?

-Dai, è stato divertente.-

-E' stato FOLLE!-

-Folle è divertente.-

-Non nel mio vocabolario!-

-Bè, aggiornalo – Rispose Chris -Perchè adesso noi ci faremo un bel giro sull'ottovolante!!!!-

Detto questo lo prese per mano e lo trascinò la coda.

-No, l'ottovolante no... Chris... CHRIS, L'OTTOVOLANTE NOOOOOOO!!!!!!-

Ah, almeno un'altra mezz'ora con Phoenix che gli si abbarbicava addosso... Non poteva essere più felice!!!!!


###


Lake si stava beatamente mangiando un enorme cono al cioccolato, mentre Shanti beveva tranquillamente una granita. Doveva ammettere che fino a quel momento non era andata affatto male. Certo, quel ragazzino era petulante, appiccicoso e fuori di testa, ma doveva ammettere che sapeva essere di compagnia. E, elemento da non sottovalutare, era carino. Era MOLTO carino. E a lui piacevano le cose carine. (FETICISTA!!!! ndImoto) (zitta tu! NdShanti). Certo, preferiva i mori, ma si poteva fare un'eccezione... Inoltre il ragazzino era forte. Lui adorava le cose carine... ma ancora di più adorava le cose carine forti. Ergo, il ragazzino non era male. Ma ancora non era abbastanza... Certo, questo appuntamento non lo aveva deluso, ma nemmeno era successo qualcos'altro. E lui aveva una regola: o succedeva qualcosa e si andava avanti, o non succedeva niente. Niente per niente, no? Lake non lo aveva ancora sorpreso.


-Ehi, Elements...-

-Si?- Chiese lo spirito dell'acqua riscuotendosi dai suoi pensieri.

-Ti andrebbe di...-

-Cosa?-

-Ti andrebbe di andare in un posto?-

-Che posto?-

-Vicino a Seasons' street, c'è una collina... Ti piacerebbe andare lì?-

-...Va bene...-


I due si incamminarono, mentre il sole iniziava a tramontare. Arrivati ai piedi della collina, Lake si fermò.

-Ecco, qui... Dovresti chiudere gli occhi...-

-Non vorrai farmi vedere il tramonto, spero. E' un romanticismo così idiota...-

-Infatti.- Replicò il più piccolo -ma questo tramonto è speciale.-

-Cosa intendi?-

-Lo vuoi sapere?-

-Bè...-

-Allora chiudi gli occhi!!!!-

Shanti obbedì, seccato. Lake lo guidò per la collina, attento a non farlo inciampare. Poi gli disse di aprire gli occhi.

Un campo di fiori blu mare si stagliava nel tramonto. La collina era piena di quei fiori, che sembravano formare un'unica onda che partiva verso il cielo, completamente rosso, che avvolgeva tutta la città rendendo ogni superficie rossastra.

-E' da questo punto che vedo la città prendere fuoco...- Sussurrò Lake -Mentre il mare disseta il suo fulgore. E dopo pochi minuti...-

Il sole passò oltre rendendo il rosso meno intenso, meno accecante, mentre il cielo si tingeva di una tinta più scura e consona alla sera. Sembrava il colore del mare... Lo stesso colore dei fiori... Tanto che ormai non si distingueva quasi più dove iniziassero i fiori e dove finisse il cielo...

-...Cielo e terra sono la stessa cosa. Il mare ha spento l'incendio.-

-E'... bellissimo.-

-Ci tenevo a fartelo vedere. E' il mio segreto, nessuno viene mai qui...-

-Bè, adesso non lo è più...-

-Mh?-

-Adesso è il nostro piccolo segreto, vero?-

-Bè... Si.- Annuì Lake, arrossendo lievemente.

-Avevi ragione. Non era solo un tramonto. Ragion per cui...-

-Ragion per cui?- Chiese speranzoso il ragazzino.

-Bè, potrai tenermi per mano mentre torniamo a casa.-

-Davvero?!?- Chiese Lake, gli occhi stellanti.

-Afferra la mia mano, prima che cambi idea...-

Il più piccolo gli tese la mano e l'afferrò. Poi insieme cominciarono a ridiscendere la collina.


-...Siamo arrivati.-

-Non è giusto!!!- Sbottò sconsolato Lake -Ho potuto tenerti per mano solo dieci minuti!!!-

-Accontentati.- Sbuffò Shanti sciogliendo il contatto tra le loro mani.

-Devo andare a casa, sono quasi le 20,00... Se non cucino io gli altri moriranno avvelenati. O preferiranno non mangiare.-

-...Ok...-

-Ci si vede in giro, immagino.-

-Assolutamente si!!!! Non ti mollerò per più di un secondo a scuola!!!!-

-Pietà...-

Lake si sporse all'improvviso, poi si mise in punta di piedi e baciò lievemente Shanti. Si ritirò velocemente, rosso come un peperone.

-Scusa. Ehm... Avevo paura che non me lo avresti fatto fare se te lo avessi chiesto e, bè, mmm... Ciao!!!!- Velocemente entrò in casa e richiuse la porta dietro di sé. Shanti rimase a guardare la soglia per un po', basito. Poi sorrise.

-Eh, già- disse -Sei davvero un genio nel sorprendermi...-


###


-ADESSO BASTA!!!! L'ULTIMO GIOCO LO DECIDO IO!!!!!-

-Va bene, va bene... Solo non capisco cos'hai contro l'Extreme. Io lo trovo geniale!-

-Certo, un coso che ti porta fino a dieci metri d'altezza girando vorticosamente è geniale!!!! Come ho fatto a non capirlo?-

-Ah, non lo so.-

-Chris...-

-Ok, ok, scherzavo... Dove ti piacerebbe andare?-

-Mmmm... Quella!!!!- Disse lo spirito del fuoco indicando la ruota panoramica.

-Ma...-

-Niente 'ma' signor Chris. Ho deciso che voglio andare lì e ci andremo!!!!-

-Ma è noiosa!!!!-

-Questo lo dici tu...- Fece il più piccolo imbronciandosi.

-Ogni tuo desiderio è un ordine!- Rmediò velocemente Chris trascinandolo verso la giostra. I due salirono sulla cabina gialla, perchè secondo Chris “il rosa e il fucsia sono inaccettabili”. Che persona complicata, sono solo colori no?


La ruota aveva compiuto appena mezzo giro, quando Phoenix si avvicinò un po' di più a Chris, appoggiando la testa sulla sua spalla.

-Phoen...-

-Chris, ecco, uhm... Va bene se... Se... Se ci baciamo qui?-

-Bè, penso di si!- Fece Chris, spiazzato ma dannatamente felice.

-Bene.- annuì -Allora zitto e baciami!!!- E fu di nuovo quella sensazione, quel momento in cui non contava più niente se non loro due, le loro labbra, le loro, mani, i loro corpi. Lentamente Phoenix risalì sul corpo dell'altro, fino a mettercisi a cavalcioni, senza però interrompere il bacio. Una scarica elettrica attraversò i due quando il più piccolo assestò una piccola spinta col bacino. Il bacio si fece più passionale e i due si ritrovavano irrimediabilmente eccitati, a Phoenix girava la testa, non sapeva che fare, che pensare, eppure tutto era così semplicemente, assurdamente perfetto... Chris alzò lo sguardo su di lui, poi lo guardò attentamente negli occhi.

-Non sei Vatra.-

-Certo che no!!!!-

-Meno male, avevo paura di star sognando...-

-Chris tu... Non sei poi tanto male, ecco.-

-E questo cosa vorrebbe dire, scusa...- Fece Chris, divertito dall'imbarazzo dell'altro.

-Oh, lo sai!-

-No, non lo so Phoen. Che cosa vorresti dirmi?-

-Io...-

-Ti amo, Phoen.-

-Ma che...-

-Sono serio. Guardami.-

-Ti sto guardando...-

-Ti amo, Phoen.- Ripetè -E tu?-

Il più piccolo stette in silenzio per un secondo. Poi aprì la bocca.

-...Si.- Sussurrò velocemente.

-Dio- Sospirò Chris -Questo è il giorno più felice della mia vita.-

-Già...-

Phoenix si riabbassò su di lui e furono di nuovo lingue, e labbra,e fuoco. Chris si staccò malvolentieri da Phoenix, che continuava a strusciarsi su di lui come un gattino.

-Ehi Phoen, frena frena frena. Se continui così sarò così eccitato che non riuscirò a tornare a casa!-

-Era questa la mia intenzione.-

-Cosa?-

-Io... Voglio...-

-Vuoi... Passare...La notte con me, Phoen?-

-Si.-

-Ne sei sicuro?-

-Si.-

-Assolutamente sicuro?-

-Chris. Non sono mai stato più sicuro di una cosa in vita mia.-

Detto questo lo abbracciò, teletrasportandoli a casa, direttamente in camera di Chris. I due si gettarono sul letto in un groviglio di braccia e gambe, le labbra unite da un bacio mozzafiato. Phoenix ansimava, un po' per la mancanza d'aria, un po' perchè cominciava a sentire un po' troppo caldo, un po' per l'ansia. E se qualcosa fosse andato storto? Ma c'era Chris con lui... Gli fecero notare Tuli e Vatra dentro di lui. Phoenix si concentrò su Chris. Chris che lo toccava, Chris che lo baciava, Chris che lo accarezzava, Chris che gli sussurrava “ti amo” ogni volta che gli baciava l'orecchio. “Oh, al diavolo l'ansia!!!! Noi amiamo Chris” disse alle sue due personalità “Chris non ci farebbe mai del male. Noi ci fidiamo di Chris.” Phoenix gemette, le mani intrecciate ai capelli di Chris. “E quello che deve succedere succeda.” Fu il suo ultimo pensiero, prima che i suoi vestiti toccassero il suolo.

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Capitolo 20
*** Parte XX ***


VENTESIMA PARTE


Ciaooooooo!!!!! ecco il nuovo capitolo... Scusate se non ho aggiornato prima, l'avevo già scritto ma non ho avuto accesso a internet per un po'... Ho problemi con la connessione! ç_ç


Per MikaName: Waaaaaaaa sono felicissima che ti sia piaciuto!!!!!! Gli striscioni sono bellissimi XD

Per Prue786: Shanti lo tiene ancora a distanza perchè non riesce ancora a capire se Lake gli piace o meno... Ma lo scoprirà ovviamente U_U

Per alby4ever: Vero che sono carini? Sono davvero felice di aver creato dei personaggi così amati!!!! I tuoi commenti mi fanno sempre molto piacere!!!!!

Per alice_maya: XD che carinoooooo tutte le cheerleader ad applaudire!!!! * clapclapclap *

Per OnlyAShadow: Cominciavo a pensare che non volessi più leggere la mia storia!!!! ç________ç Meno male che non è così!!!! Mi mancavano i tuoi commenti... Adoro quando chiami Chris “carciofino” XD Lake la stella di Shanti?!? Mmmm... Que sera sera, mon chère!!!! XD Ok, nel caso che ti debba uccidere, che ne dici di annegare nel cioccolato fondente? Accetto anche suggerimenti U_U...XD


Siete tutti grandiosi, vi voglio un mondo di bene!!!!


KiSs

Imoto^^




Chris fissò di nuovo Phoenix, indeciso.

-Sei proprio sicuro?-

-Dio, Chris!!!! Te l'avrò detto almeno un miliardo di volte, si!!!!-

-Ma... Insomma non vuoi una cerimonia come quella di Alan e Julian? Con i tuoi fratelli presenti?-

Phoenix si mordicchiò le labbra, poi scosse la testa.

-Non posso più aspettare.-

-E... Il sacerdote?-

-Sarò il sacerdote di me stesso.-

-Phoen...-

-Chris, mi vuoi sposare si o no?-

-Ma certo!!!! Solo che...-

-Allora cominciamo... Chris, vuoi tu prendere come tuo sposo questo triplice spirito dell'elemento che domina il fuoco in ogni sua forma?-

-...Si. E... E tu, Phoenix, vuoi sposare un semplice umano, tua aspirante stella?-

Phoenix sorrise ripensando alla sera precedente. Era stato tutto così indescrivibilmente perfetto. E quella mattina era stato così dolce... Senza neanche pensarci un minuto di più si era deciso. Chris doveva essere suo marito!!! Anzi... il loro.

-Assolutamente si.-

I due si baciarono mentre Phoenix legava ai loro mignoli il filo.

-Chris anche se io non sono un tipo facile da gestire tu hai continuato ad amarmi con una perseveranza che mi dava letteralmente sui nervi!!!! Però è grazie a questa tua perseveranza che mi sono innamorato di te... Grazie per amarci così, a me, Tuli e Vatra. Sappi che ognuno di noi ti ama, ognuno nel suo modo particolare. Non riuscirei ad immaginare mai nessun altro al mio fianco qui, come te adesso. Quindi vedi di far colorare questo maledetto filo di rosso!!!-

-Phoen... Tuli... Vatra... A tutti voi prometto che vi amerò sempre e comunque. Non dubitate di me... La vostra stella sono io e non accetto obiezioni!!!!-

-Chris... vuoi rivelarmi il tuo nome?-

Chris si abbassò su Phoenix e gli sistemò le treccine dietro l'orecchio prima di rivelargli, in un soffio:

-Il mio nome completo è Christopher...-

Phoenix arrossì. Christopher...

-I... I miei nomi sono Philipp Victor Thomas...-

-Mmmm... E con quali di questi preferisci essere chiamato?-

-Victor- Rispose deciso il più piccolo -E' più carino-

-Concordo pienamente...-

Victor sorrise leggermente mentre tendeva il filo e faceva comparire la pergamena. I due firmarono e questa si disgregò colorando il filo di un rosso acceso.

-Siamo sposati...- Sussurrò Chris, incredulo -Lo siamo davvero!!!!-

Sorrise a Victor sollevandolo mentre lo baciava dolcemente e un sottile tatuaggio si dipingeva sui loro mignoli. Tre fenici volavano circondate dalle fiamme mentre un lastra di ghiaccio teneva unite le loro code. Victor rise quando all'improvviso cadde tenendosi le mani sulle tempie.

-Che cosa succede?- Chiese Chris, allarmato.

-Se ne stanno andando...-

Vatra e Tuli, nella sua mente, lo salutavano mentre univano le loro mani. Sorrisero, raggianti di gioia, mentre le loro coscienze si univano a quella del triplice spirito rendendolo unico.

-Vic? Tutto a posto?- Domandò il suo novello sposo aiutandolo ad alzarsi da terra.

-Si... Solo... Non lo so...-

-Cosa?-

-Non vedevo l'ora che sparissero... Ma adesso mi sento triste...-

Christopher sorrise.

-E' normale... hai vissuto con loro per tanto tempo.-

-Però...-

-Ehi, loro non se ne sono andati. Sono ancora dentro di te. Saranno SEMPRE dentro di te. Non te lo dimenticare mai, d'accordo?-

Victor annuì mentre affondava il viso nel petto del suo novello sposo. Poi sogghignò mentre cominciava a strusciarsi su di lui.

-Ehi... Vogliamo controllare quanta percentuale di Vatra è rimasta in me?-

-Mmm... Perchè no...- Ribattè sorridendo maliziosamente l'altro, mentre si chinava per catturare le labbra del suo maritino in un tenero bacio...


###


Shanti spalancò la porta di scatto mentre Julian sobbalzava sul letto, in imbarazzo. Alan arrossì, tentando invano di coprirsi con le lenzuola miseramente aggrovigliate ai piedi del letto.

-CHE VUOI?!?- Gridò il maggiore mettendosi davanti ad Alan e coprendolo alla vista.

-Ti devo parlare.-

-ADESSO?-

-Ieri non hai voluto ascoltarmi!!!!-

-Julian, vai...-

-Ma Alan!!!! Ti rendi conto?!?-

-Ho detto vai!!!!- Sibilò il più piccolo puntando i suoi occhi minacciosi sul marito. Julian balzò immediatamente in piedi.

-Ehm, allora Shanti... Di che volevi parlarmi?-

-Non qui, di là!!!-

Julian sbuffò mentre andavano nell'altra stanza.

-Che c'è?-

-Mi ha baciato.-

-Chi?-

-Come sarebbe a dire “chi”! LAKE!!!!-

-Ah.-

-Tutto qui quello che hai da dire?!-

-Bè, se ti ha baciato ti ha baciato. Che altro dovrei dire?-

-Che ne so, per esempio dirmi “oooooh, che bello!!!!” oppure “bleah!” insomma qualunque cosa!!!!-

-Bè, tu che hai pensato?-

Shanti arrossì.

-Che fosse carino. E che è in grado di sorprendermi.-

-E' già qualcosa.- Julian si alzò e fece per andarsene quando il fratello lo bloccò.

-E adesso dove vai?-

-Senti Shan... Non è affar mio, capisci? Se ti piace o non ti piace lo sai solo tu. Quindi potresti anche evitare di disturbare due sposini, non credi?-

-Ma senti questo!!!! Io sono stato alzato tutta la notte ad ascoltare i tuoi piagnistei!!!!-

-Si, ma io ero sicuro che mi piacesse Alan. Non sapevo se IO piacevo a LUI.-

-E dove sta la differenza?-

-Tu conosci già i suoi sentimenti. Adesso si tratta solo di capire i tuoi.-


###


Trector vagava senza meta quando all'improvviso si scontrò con una persona. Inciampò e cadde, rovesciando le molte buste della spesa della ragazza contro cui aveva sbattuto.

-Accidenti che disastro! Ma sei cieco?!? Fai più attenzione quando cammini!!!!-

-Bianca?-

-Elements?-

-Bianca! Che ci fai da queste parti?-

-la spesa... Prima che arrivassi tu!!!-

-Oddio, scusa mi dispiace... Posso aiutarti?-

-Mi pare il minimo!- Replicò la ragazza mentre cominciava a raccogliere da terra delle arance.

-Dio, queste sono da buttare!- Dichiarò indicando le uova, ormai ridotte a una frittata.

-Scusascusascusaaaaaa!!!! Te le ricompro!!!!-

Bianca lo fissò per un lungo istante, poi sorrise.

-Ok. Il supermercato è da quella parte.-

-Ti accompagno!-

-Certo! Anche perchè devi pagare tu!-


###


Shanti restò tutto il giorno nella sua stanza. Stupido d'un Julian!!!! Non poteva dire qualcosa di più di: “capisci i tuoi sentimenti da solo”? Cavoli non era così semplice!!! Insomma, Lake non lo conosceva neanche!!! Erano usciti solo una volta!!! Come diavolo faceva a capire se gli piaceva?

Ok, calma.

Prova 1: batticuore.

Pensa intensamente a Lake...

Shanti chiuse gli occhi e immaginò il piccolo Lake mentre faceva volare via Julian con un pugno. Sorrise. Presenza batticuore? Si portò una mano al petto. Nisba. Cioè, il cuore batteva, ma non nel senso che intendeva lui...

Prova 2: arrapamento.

Pensa intensamente a Lake con delle orecchie da gatto, un perizoma dotato di coda, un guizaglio, legato al letto con delle manette mentre miagola seducente...

Ok, da QUEL punto di vista tutto a posto.

Prova 3: romanticismo.

Pensa intensamente a Lake, a una cena a lume di candela, mentre gli regali una catenina d'argento.

Bè, certo, il ragazzino si adattava al personaggio.

Shanti sbuffò, rotolandosi sul letto. A che cavolo serviva fare tutte quelle prove? Tanto non era in grado di capire se gli piaceva oppure no!!!! Come aveva fatto con Alan a capirlo subito?

Bè, era il suo tipo.

Ed aveva un bel cuore.

Altro?

Shanti sospirò di nuovo. No, non c'era stato altro. Perchè con Lake era così difficile?!?


###


Julian baciò Alan mentre quest'ultimo gli chiedeva con gli occhi di essere aggiornato.

-Uffi, Al! Possibile che ti interessa più la sorte di Shan?! Potremmo fare qualcosa di più interessante...-

-Jul...-

-Ok, ok. Penso che a Shanti Lake piaccia. O meglio, che incominci a piacergli.-

-Davvero?- Chiese Alan con gli occhi scintillanti -E come l'hai capito?-

-Bè, ha cominciato a fare la tre prove.-

-COSA?!?-

-Le tre prove... Batticuore, arrapamento e romanticismo.-

-Ma che cosa...?-

-Bè, devi pensare a una persona in determinate situazioni e vedere se va.- Disse Julian noncurante, scrollando leggermente le spalle.

-Se... va?-

-Adesso non cavillare sulla parola poco elegante... Il fatto è che Shanti non si rende conto del tranello delle tre prove.-

-Il tranello?-

-Certo. Senza rendertene conto, cominci a pensare a quella persona ininterrottamente. Prima di domani se ne sarà già reso conto, ma intanto avrà pensato a lui tutto il giorno.-

Alan rise. Poi abbracciò teneramente il suo amore e gli chiese, maliziosamente:

-E tu con me le hai fatte le tre prove?-

-Non ne ho avuto bisogno. Già pensavo a te continuamente...-

Si baciarono, poi Alan si staccò leggermente e gli sussurrò, direttamente nell'orecchio:

-Di cosa parlavi prima?-

-Di fare cose più interessanti?-

-Ecco... proprio quelle...-

Alan si avvinghiò a lui e pregò mentalmente che la porta fosse chiusa a chiave. Non avrebbe retto a un'altra brusca incursione nella loro camera...


###


Bianca rideva mentre Trector si ostinava a portare una decina di borse della spesa dichiarando che “spettava a lui”. La accompagnò fino a casa, posando tutto in cucina.

-Ehi Elements, ti va un succo di frutta?-

-Certo, perchè no!-

-Allora, come ti va?- gli chiese dopo aver versato il succo in due bicchieri.

-In che senso?-

-Bè, coi tuoi fratelli...-

-...Bene... Insomma si, sono l'unico solo e senza uno straccio di pretendente, ma tutto sommato va bene. Cerco di non pensarci.-

Bianca non rispose, così cambiarono velocemente discorso. La mattinata volò via e in men che non si dica Trector si vide costretto a tornare a casa per pranzo.

-Devo andare... Ci vediamo domani a scuola?-

-Certo!-

Lo accompagnò alla porta, poi lo trattenne, indecisa.

-Senti... Non è vero che sei solo.-

-Grazie... Ma sai, ogni tanto vorrei essere qualcosa di più di un “caro amico”, se capisci che intendo.-

-Infatti.-

Trec aggrottò le sopracciglia.

-Non ti seguo.-

-Per me sei molto di più di un caro amico.-

Trector sgranò gli occhi e arrossì furiosamente.

-Bianca, io...-

-Non devi dire niente. Ci vediamo domani a scuola.-

Fece per chiudere la porta, poi la sua testa fece di nuovo capolino.

-A proposito, grazie per avermi accompagnato, ma spero che il nostro prossimo appuntamento sarà un po' più romantico.-

-PROSSIMO?!?-

-Ovviamente. Considero questo come il primo.-

-Ma...-

-Niente “ma”. Ci vediamo a scuola, Elements.-

Trector si grattò la nuca, perplesso e imbarazzato. Bè, almeno un pretendente ce l'aveva.

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Capitolo 21
*** Parte XXI ***



VENTUNESIMA PARTE


Per alice_maya: Purtroppo per Trec le cose non saranno così facili.. Sennò sarebbe un finale banale no? E purtroppo io non riesco a non complicarmi la vita ^^”

Per OnlyAShadow: Scusa se ho dubitato di te mia fida lettrice!!!! Non accadrà più!!!! * si cosparge il capo di cenere * Comunque anche io ho qualche problema con “Victor”... pensa che mentre scrivevo questo capitolo avevo scritto Phoenix e mi sono dovuta correggere --” Solo che tra i tre nomi proposti Victor mi pareva il migliore perchè si può abbreviare con “Vic” e “Vickie” che sono soprannomi carini... Lo so, la motivazione è stupida, non linciatemi!!!! XD

Per Prue786: Non preoccuparti: Lake non aspetterà praticamente niente ^O^ invece vedrai che comincio a combinargli a Trector... MWAHAHAHAH * risata malefica seguita da ghigno perfido *

Per MikaName: Sai, Trector in realtà è un filantropo... Non è che abbia tendenze “normali”... E' che per lui maschio o femmina non fa differenza ^O^ Dame e Cavalieri, fatevi avanti!!!!

Per Kahoko: Yay! Un'altra lettriceeeeeee!!!!! * abbraccia forte forte Kao * sono felice che la mia storia ti piaccia tanto!!!! ^<>^ mi sento veramente realizzata ogni volta che qualcuno commenta... Thanks!!!!!

Per alby4ever: Che dire? L'attenzione su Alan verrà rispristinata tra un po'... Insieme a un po' di attenzione in più per Trector, che è stato sempre un po' in ombra, povero ciccio!!!! sempre a parlare con le piante o al club di giardinaggio... Adesso punto un pò i riflettori anche su di lui!!!!


E A TUTTI COLORO CHE LEGGONO, BUON DIVERTIMENTO E... RECENSITERECENSITERECENSITE!!!! XD


KiSs

Imoto^^



Shanti sospirò frustrato mentre Lake gli si abbarbicava sul braccio stile koala.

-Ti supplico Lake... Lasciami in pace!-

-Assolutamente no!!!! tra un po' dovremo entrare in classe e non potrò vederti fino alla ricreazione!-

-Dai, sono stanco...-

-In effetti hai l'aria un po' così... Ma non ti preoccupare, posso essere un'ottima infermiera!!!!-

-LAKE INSOMMA BASTA!!! TI HO GIA' DETTO CHE SONO STANCO, NON HO CHIUSO OCCHIO E QUESTO PRATICAMENTE PER COLPA TUA!!!!! SONO STATO A RIGIRARMI CONTINUAMENTE NEL LETTO PENSANDO STUPIDAMENTE A TE, A FARE QUELLE STUPIDE TRE PROVE...- Shanti si bloccò portandosi le mani alla bocca, stordito. Lake arrossì furiosamente.

-Da...Davvero? Hai pensato a me.. Tutta la notte...?.. Posso... Posso sperare che...?-

Shanti se lo scrollò di dosso e scappò verso l'atrio. Che cosa cavolo gli era saltato in mente? Gridare così che pensava continuamente a lui! Così ne sembrava quasi... Innamorato... Si fermò solo quando si trovò davanti la sua aula e stava quasi per rilassarsi, lontano dalla presenza dell'altro, dalla confusione e dalla vergogna, quando la porta venne completamente giù, i cardini distrutti. La figura di Lake si stagliò minacciosa, negli occhi un brillio pericoloso.

-Eeeeeeeeelemeeeeents... Come hai osato scappare...-

-Ehm... Lake? Forse... Forse dovresti calmarti un po'...-

-CALMARMI? Come diavolo faccio a calmarmi? Sto lì, sempre a sperare come uno stupido che finalmente tu... Poi oggi, urlando, quasi mi dici che... E io sto lì che spero, ancora...Ma poi scappi via e mi lasci lì in cortile come un perfetto imbecille a tormentarmi da solo, e io che nonostante tutto mi sento ancora scioccamente felice per quello che mi hai QUASI detto e mi sento ferito, e umiliato, e non posso sempre mettermi da una parte e CALMARMI!!!!- Furioso, il ragazzino cominciò a buttare tutto all'aria mentre gli altri studenti cominciavano ad entrare... Se l'avessero visto così l'avrebbero espulso!!! Shanti gli afferrò un polso e lo trascinò fuori dall'aula, tentando di non farsi notare dai suoi compagni, conducendolo nel bagno e chiudendosi dentro. Lake cominciò a piangere.

-Insomma, non puoi sempre pretendere che io stia lì e basta, che non mi arrabbi mai... Io ti amo, Elements!!!! Non so più come dirtelo, ma tu mi tratti sempre come un peso e questo mi fa stare male, da morire...- Senza pensarci Shanti lo abbracciò di scatto.

-Hai ragione, scusa... Sono insensibile, cinico, antipatico, maledettamente stronzo... Sono un indeciso, che non riesce neanche a capire quando una persona gli piace oppure no! Inoltre sono un maniaco pazzesco e tratto tutti come un peso, come se dovessero conquistarsi ogni volta il mio affetto. Nonostante tutto questo mi ami lo stesso?-

Lake arrossì. -Se non fossi tutto questo non ti amerei.- E poi accadde una cosa che sembrava impossibile, o surreale. Shanti arrossì.

-Sei... Incredibilmente carino Lake.- Lo spirito dell'acqua si abbassò e lo baciò teneramente, accarezzandogli i capelli. Lake sgranò gli occhi, poi li serrò e si aggrappò a lui come un disperato, rispondendo con trasporto.

-Ehm, ehm...- Fece una vocetta dietro di loro -Scusate ma dovrei prendere il detersivo... Passo solo un secondo poi potete continuare...- I due si staccarono arrossendo mentre il bidello passava e si chinava a prendere dei flaconi. -A posto. Fate, fate- disse quello bonario passandogli di nuovo accanto per poter uscire. -Fossi in voi però starei attento... Sapete, con Sumire qua in giro...- Sospirò, poi finalmente uscì. Passò un minuto di silenzio, poi i due scoppiarono a ridere. Shanti accarezzò il volto sorridente di Lake con un dito.

-Sono proprio un disastro, vero?-

-Bè... C'è sempre tempo per migliorare.-

-Io... devo dirti una cosa...-

-Che cosa?-


###


Bianca mordicchiava la matita, nervosa. Gliel'aveva detto. Però adesso sapeva che doveva presentargli lui. Sapeva che se non l'avesse fatto sarebbe stato lui a scoprirlo da solo e si sarebbe arrabbiato. Un sacco. Quindi era meglio se glielo presentava subito, prima che cominciasse a capire. Senza rifletterci più, prese il cellulare e inviò un messaggio cercando di non farsi vedere dalla prof. Poi chiese di poter uscire e si diresse sicura verso la classe di Elements. (con tutti questi “elements” la storia diventa complessa..aiuto! XD ndImoto).

Trector si voltò stupito quando vide arrivare Bianca. La ragazza chiese al professore se poteva uscire un attimo e quello acconsentì mentre il ragazzo si alzava e si avviava verso la porta.

-Bianca! Cosa c'è?-

-Senti, io, ehm... Ti ho confessato che mi piaci. Il fatto adesso è che... Insomma i miei abitano in Thailandia per via del lavoro e io abito da sola con mio fratello da quando ho 10 anni. Vedi, lui è un tipo molto possessivo, ed è geloso da morire, quindi se scopre che mi piaci se la prenderà con te. Quindi pensavo, che ne dici se oggi pomeriggio vieni a casa nostra? Così te lo presento e non avrà motivo di arrabbiarsi...-

-Ehm... D'accordo...-

-Perfetto! Alle 16?-

-Alle 16!-

I due si sorrisero, poi Bianca spezzò il silenzio asserendo che doveva sbrigarsi a tornare in classe. Si salutarono, così Trector rientrò in aula dove tutti lo fissavano maliziosi.

-Che c'è?- chiese, imbarazzato.

-Niente, niente. E così ti piacciono quelle più grandi, eh?-

-QUELLE PIU' GRANDI? Ma... Siamo solo amici! Inoltre abbiamo appena un anno di differenza!-

-Certo, certo...- Le ragazze si scambiavano sguardi cupi, deluse. Trector decise di ignorare tutti e si risedette in fretta, mentre il professore, seccato, ricominciava con la spiegazione.

###


-Senti Elements, anch'io ho una cosa da dirti...-

-Eh?- Si stupì Shanti, preso in contropiede. Insomma doveva confessare di non essere umano, che diamine!

-Insomma mio papà è una persona normalissima, capisci? Ma io, ecco, non proprio... insomma mia madre ci ha abbandonati quando ero ancora molto piccolo perchè era convinta di non essere adatta a fare la madre. Papà dice che ho preso da lei la mia forza... Insomma lei non era proprio umana umana ecco. Era... un dio della distruzione. Io non ho voluto seguire le sue orme quando è arrivato il momento ma, ecco... Almeno per metà neanch'io sono proprio umano. Ti faccio schifo?- Chiese, preoccupatissimo. Shanti scoppiò a ridere.

-Non ci posso credere! Anche tu...-

-Come sarebbe a dire “anch'io”?- Chiese confuso il povero Lake.

-Io e i miei fratelli siamo i quattro elementi, Lake. Siamo spiriti!!! Neanche io sono proprio “umano umano”! Anzi, per niente direi!!!- Lake sbarrò gli occhi.

-Davvero? Non mi prendi in giro?-

-Come potrei?- Disse Shanti ancora ridendo. Poi creò un turbine d'acqua sfruttando il lavandino.

-Convinto? Indovina che elemento sono...-

Lake sorrise, felicissimo.

-L'acqua! La mia mitica, essenziale, indispensabile acqua!!!!- esclamò saltandogli addosso. Shanti lo tirò su di peso e lo fece volteggiare.

-Lieto che ti piaccia il mio elemento, piccoletto-

-Senti e adesso che si fa? Perchè se io ti amo e tu mi...- Lake si fermò. Shanti non gli aveva ancora detto che lo amava.

-Bè, se tu mi ami e io ti amo c'è poco da fare- Continuò lo spirito scompigliandogli i capelli -Dobbiamo verificare se tu sei la mia stella!-

-E come? Che cos'è la stella?- Chiese il più piccolo, al settimo cielo

-Lo scoprirai presto. Ma prima baciami...-


###


Alan si sentiva malissimo. Era un po' di tempo che si sentiva stanco, debole. Gli girava la testa e non riusciva più a mangiare senza poi vomitare tutto. Anche quel giorno si era sentito male e aveva deciso di restare a casa, mentre Julian si comportava da crocerossina. Insomma, non ce n'era mica bisogno... Era solo un po' d'influenza, diamine! Ma suo marito non era tipo da non preoccuparsi...

-Aaaaaaal!!!! Ti ho preparato un brodino!!!! Lo mangi adesso o dopo?-

-Julian, ti prego! Non ho fame, quante volte te lo devo dire?-

-Ma tesorino devi mangiare o starai male di nuovo!-

-Ti prego non chiamarmi tesorino!- Gemette il ragazzo affondando la testa nel cuscino mentre Julian compariva nella stanza con un piatto in mano.

-Il dottore ha detto che probabilmente è solo un virus, quindi anche se vomiti devi mangiare o tutte le tue sostanze nutritive se ne vanno a puttane!-

-Come sei carino...-

-Quando ho provato a essere carino mi hai trattato come uno psicopatico!-

-Scusa, ma non ce la facevo a vederti così... Così...-

-Così “stile telefilm sulla perfetta famigliola americana”?-

-Non avrei saputo dirlo meglio.-

-Scusa. Ma sono tre giorni che stai così e non ti fa bene il digiuno!-

-Ho capito, dammi quel piatto!-

-Bravo il mio tesorino!-

-...Ma solo se la smetti di chiamarmi tesorino!-

-Perchè? Sei così carino quando sei esasperato!-


###


I due fissarono il filo. Era rosso. Si baciarono, mentre un mare in tempesta che si tuffava in un placido lago si dipingeva sui loro mignoli.

-Mi sono sempre chiesto perchè mio padre avesse un tatuaggio proprio sul mignolo- Sospirò Daniel fissandosi il dito sopracitato con gioia estatica.

-Senti ma adesso siamo davvero sposati?-

-Com'è vero che mi chiamo Sean, piccoletto- Sussurrò lo spirito scoccandogli un ultimo bacio. -Che facciamo, andiamo un po' a sbandierare la nostra felicità in giro?- Daniel annuì mentre Sean li faceva teletrasportare a casa.

-Alan! Julian!-

Lo spirito dell'aria raggiunse il fratello, mano nella mano con il piccolo Lake.

-Aaaaah, ti sei deciso finalmente! A quando il matrimonio?-

-Ehm... veramente...- I due mostrarono i mignoli, imbarazzati.

-Dimmi che non ti sei sposato senza dirci niente e... “autosacerdotandoti” come Victor e Christopher... -

-In realtà... E' così- Disse Sean, ricordando la gelida furia di Julian quando Vic si era presentato a casa con Chris il giorno dopo che si erano già sposati. In realtà non è che Julian disapprovasse la cosa... Era una questione di scelte. Solo, gli era dispiaciuto un sacco non aver assistito al matrimonio. -ti prego, non arrabbiarti...-

-Dio, come hai potuto? Lo sapevi che mi sarei arrabbiato!!!! Cos'è, è diventata una moda tornare a casa già belli che accasati senza avvertire nessuno?!? Sono vostro fratello MAGGIORE, cavoli!!!! Sono il vostro tutore, ho la vostra responsabilità, e voi vi sposate così, senza dire niente a nessuno! E se i fili non erano rossi? Sareste dovuti tornare nella foresta, anche Alan vi avrebbe dimenticato e avrei fatto una fatica boia dopo a risistemare tutto... ma voi a questo non ci pensate, no, perchè siete innamorati! Vi do una notizia: io ho fatto un matrimonio come si deve, informando tutti del quando e dove mi sarei sposato!!!! E la cerimonia dei fiori? E' la cosa più bella e importante per una coppia sposata, la speranza di donare la loro felicità ad un'altra coppia!!!! Siete degli scriteriati, degli egoisti!!!!- Julian prese un profondo respiro, poi sorrise al piccolo Lake che si era nascosto dietro a Sean, spaventato che Julian se la prendesse con lui.

-Benvenuto in famiglia, Lake. Posso sapere qual'è il tuo nome?-

-D..Daniel-

-Immagino che adesso posso chiamarti Sean...-

-Eh già...-

-Vai di sopra da Alan. Non sta tanto bene, gli farà piacere ricevere buone notizie.-

-Grazie Jul.-

-Di niente. Ma giuro che se Trec fa una cosa del genere vi uccido tutti per avergli dato il BUON ESEMPIO!!!!!-

Sean afferrò la mano di Daniel e si affrettò a salire le scale.

-Alan?-

-Shan?-

-Alan... Puoi chiamarmi Sean da adesso...- alan sgranò gli occhi.

-Vuoi dire che...-

Entrò tirandosi dietro il suo timidissimo marito.

-Questo è mio marito Daniel.-

-O mio Dio, Sean!!!! Sono così felice per te!!!! Venite più vicini, avanti!!!-

-Come stai?-

-Non tanto bene. Tuo fratello quando ci si mette è proprio una chioccia!-

-Lo so ma che vuoi farci? Proprio adesso mi ha fatto una ramanzina pazzesca!!!-

-Oddio Daniel, mi dispiace che tu abbia dovuto subirla!!!! Julian non è cattivo sai? Solo che è un po' geloso dei suoi fratelli minori ecco tutto!-

-J...Julian è tuo marito?-

-Proprio così!!!- Sorrise Alan, illuminandosi. Daniel si sciolse.

-Non ce l'ho con lui. Solo, non me lo aspettavo.-

-Devi capirlo, anche il suo fratellino più piccolo, Victor, si è sposato senza dirgli niente, e adesso lui sta un po' sulle sue...-

-Bè, gli parlerò. Se io e Sean ci siamo sposati non è stato per farlo star male, ma perchè ci amiamo.-

-Sono sicuro che lo sa già. Adesso scusate, ma... non mi sento tanto bene...- Alan si mise una mano sulla bocca e corse in bagno.

-che cos'ha?- chiese Dan a suo marito.

-Non lo so. Un virus, immagino- Rispose quello scrollando le spalle -Su, andiamo a parlare con Julian.-

-Ok!!!!-


###


-Ehi Garden ti squilla il telefono...-

-E' un messaggio...-

-Si? E chi è che smessaggia il più corteggiato ragazzo dell'università?-

-Stupido... E' mia sorella...-

-Davvero? E che vuole?-

-Un ragazzo...-

-DI NUOVO?!?-

-Già... Addirittura uno più piccolo di lei...Viene da noi alle 16...-

-E adesso che cosa farai?-

-Che domande...- Fece l'altro fissando gli occhi nerissimi in quelli dell'amico -...Lo terrò lontano da lei... Come al solito!!!!-

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Capitolo 22
*** Parte XXII ***


VENTIDUESIMA PARTE

Scusate!!!! lo so dovevo aggiornare SECOLI fa!!!! ma le vacanze sono vacanze... Non sono stata quasi mai a casa!!!! Perdono!!!! * si inginocchia a mani giunte *


Per SakuraAshe: Che bello un'altra lettrice!!!! ^O^ Ovviamente per Trector nasceranno dei guai particolari... Poverino, l'avevo ignorato quasi sempre!!! Adesso tocca a lui essere tormentato XD


Per Kahoko: io non ho detto che gli tocca un lui... Ma neanche che gli tocca una lei... Chi lo sa? Due personaggi gli daranno molto filo da torcere... E molto da pensare!!!!! Poi si vedrà nei prossimi sviluppi!!!


Per OnlyAShadow: Rigirarsi le situazioni è un dono XD In ogni caso grazie per la classifica... L'ho apprezzata tantissimo!!!! Mi ha fatto sorridere ripensare a tutto quello che ho scritto nello scorso capitolo... Spero di non incasinarmi troppo XD Mah, sono uscita dalla scorsa situazione complessa... uscirò anche da questa! Ma prima dovrò ingarbugliare gli intrecci della storia ^O^ ahhhhhh povera me....


Per alice_maya: XD Spero che non ti deluderà il fratello di Bianca... E' un tipo strano!!!! Ma vabbè, così è la vita... Grazie per i complimenti!!!!


Per MikaName: Nooooo poverino, niente lividi!!!! XD Ma chissà, potrei anche ripensarci... vedremo!!!! ^O^


Per alby4ever: Nooooo non sarà così stronzo... Povero Garden(cognome... la realtà è che approfittando del fatto che per ora non serve non gli ho ancora inventato un nome XD) Felice che ti sia piaciuto lo scorso capitolo!!!!


E a tutti voi che leggete un calorosissimo abbraccio dalla magnifica me (modesta ndCoscienza ehm ^///^ ndMe) e buona lettura!!!!!


KiSs

Imoto^^





Trector suonò il campanello, nervoso. Chissà che tipo era il fratello di Bianca... Dopotutto non doveva essere un tipo così terribile visto l'affetto che gli dimostrava la sorella. Magari era solo un tipo un po' geloso, niente di più, ma non aveva motivo di esserlo perchè a lui non piaceva Bianca... Non ancora per lo meno. Insomma era una ragazza simpatica e tutto ma non ci aveva mai neanche lontanamente pensato di poter piacere a una ragazza prima che lei glielo confessasse, quindi era ancora piuttosto confuso sulla questione.

-Ciao Elements! Entra, mio fratello è impaziente di conoscerti!-

-Lo immagino...- Esalò poco convinto lo spirito mentre la ragazza lo spingeva in salotto.

-Fratellone, sappi che non posso dire il tuo nome a Elements perchè nel suo paese si usa che solo dopo aver trovato l'amore per la vita si può rendere pubblico il nome. Quindi Elements, ti presento Garden, mio fratello.-

-Felice di conoscerti... Elements.-

Un DIO. Quello non era un essere umano, era un DIO!!!! I suoi occhi allungati, scuri come la notte, lo squadravano da testa a piedi mentre sul volto si allargava un sorriso ferino. I capelli nerissimi, leggermente mossi, andavano a sfiorare la mascella, mentre avanzava come danzando verso di lui tendendo una mano perfetta, dalle unghie curate e piuttosto lunghe per essere quelle di un uomo. Gliela strinse mentre sentiva il fiato mancare. La pelle di lui era liscissima, morbida al tatto e calda. ESTREMAMENTE calda. Era normale avere così caldo a Febbraio?

-P...Piacere mio...- Cavoli, anche il balbettio. Idiota,idiota,idiota!!!!!! Mentre Trector pregava con tutte le sue forze di non essere arrossito, Bianca li trascinò in salotto e, subito dopo, si affrettò ad andare a preparare del the.

-Allora... Elements. Tu e mia sorella siete... Fidanzati?- Pronunciò quella parola come se fosse disgustosa. Nonostante questo, la perfezione della sua voce aveva il predominio.

-No!!!!! No, ecco... Cioè, è carina e tutto e io le piaccio ma.. No.-

-Vorresti esserlo? Il suo ragazzo intendo.-

-Non lo so, io... Devo ancora conoscerla bene...-

-Capisco- Asserì l'altro sfiorandogli casualmente la mano mentre si allungava a prendere il telefono -Non vuoi impegnarti.-

-No, no, no, non è questo... E' che... Davvero sono appena uscita da una situazione strana e...-

-Strana?- Chiese il DIO inarcando sensualmente un sopracciglio.

-Oh, non immagini quanto...- Soffiò Trector in semicoma, incapace di ragionare coerentemente.

-Sai, Elments... Sei un bravo ragazzo. Per questo devi stare lontano da lei.-

-Graz... Cosa?!?-

-Hai capito bene. Non ho niente contro di te, o contro la tua famiglia, ma devi starle lontano. Mi hai capito?- Nel frattempo cominciò a mandare un messaggio, distogliendo lo sguardo da lui.

-Ma.. Io... Non capisco.- Quello rialzò la testa di scatto, puntando i suoi occhi diabolici nei suoi.

-Meglio così. Meglio che le cose si fermino qua, prima che tu possa capire.-

-Ma...-

-Eccomi di ritorno!!!!!- Esultò Bianca, in mano un megavassoio con tre traballanti tazze di the e una miriade di pasticcini.

-Che facce serie!!!! Di che cosa stavate parlando?-

-Cose da uomini- Sospirò Garden sorridendo alla sorella -Non potresti mai capirle tu.-

-Noooo, non escludetemiiii!!!! E dai, di che parlavate?-

-Forse, quando sarai più grande...-

Trector continuò a fissare la scena, stralunato. Quel ragazzo... Quel ragazzo voleva tenere lui lontano da Bianca solo perchè a lei lui piaceva?! Che cavolo di discorso era? E che significava che “era meglio che non capisse”? Non voleva che sua sorella fosse felice?

-Scusate io... Devo andare.-

-No, Elements... perchè?- Chiese Bianca, ferita.

-Io... Devo proprio andare, scusatemi.- Si alzò di scatto, quasi correndo verso la porta. Il ragazzo più divino della terra si alzò elegantemente dal divano e gli aprì con fare cavalleresco la porta, sorridendogli affettatamente.

-Grazie per la visita, Elements. E torna quando vuoi.- Trector arrossì di rabbia. Maledetto ipocrita!!!! Gli strappò il pomello di mano e gli gridò, sbattendosi la porta dietro: -PUOI CONTARCI!!!!-

Bianca puntò il suo sguardo grave sul fratello.

-Non tornerà più... Vero?-

-Perchè dici così?- Chiese innocentemente il più grande, mentre osservava il ragazzino correre per la strada, fino a vederlo sparire dietro la curva.

-L'hai fatto di nuovo.-

-Non capisco di cosa tu stia parlando.-

-NON MENTIRMI!!!!- Gridò la più piccola gettando a terra un vaso di coccio, che si frantumò sotto lo sguardo ferito del fratello.

-Era il preferito di mamma... Comunque sai che l'ho fatto per il tuo bene. Tutto quello che faccio lo faccio per te...-

-PERCHE' ALLORA TUTTO QUELLO CHE FAI MI RENDE INFELICE?-

-Non è vero. Sono gli altri a renderti infelici, non io. Lo sai che se davvero ti volessero bene tornerebbero.-

-....-

-Sai che ho ragione.-

-Perchè? Dimmi solo PERCHE'?!?-

-Lo sai, perchè.- Bianca distolse lo sguardo. -E' anche per il loro bene che lo faccio. Se vuoi che loro siano felici... Devono starti lontani.- La ragazzina cominciò a piangere. -E della mia felicità quando se ne parla?-

-Te l'ho detto mille volte, qui non puoi essere felice. Devi tornare da mamma e papà, loro...-

-Loro non mi rendono felici!!!!-

-Ma vorrebbero farlo. E il modo è uno solo.-

Bianca alzò lo sguardo, sconfitta. Trattenendo le lacrime corse in camera sua e si chiuse a chiave. Garden sospirò. Davvero, se continuava così sua sorella non sarebbe mai stata felice.


###


Il giorno dopo Trector si avviò a scuola di malavoglia, trascinando i piedi verso il cancello, quando vide Bianca uscire da una Opel Zafira nera ( non è una pubblicità occulta... E' che dire solo “macchina” mi pareva troppo generico XD ndImoto), che ripartì appena lei entrò nel cortile. Aspettò che lei non fosse più nei paraggi e, quando la vide sparire dentro la scuola, domandò alla terra dove fosse andata la Opel. Appena conosciuta la destinazione controllò che non ci fosse nessuno in vista e sparì, teletrasportandosi all'Università di Psicologia. Garden chiuse delicatamente la portiera e inserì l'allarme. Quasi gridò mentre, nel girarsi, si trovò comparire davanti quel ragazzino, quel... Come cavolo si chiamava.

-Garden.-

-Ehm...-

-Elements. Ricorda?-

-Oh, si,si,si... Certo, Certo. Elements.- Ecco, appunto. Quello lì.

-Volevo chiederle una cosa.-

-Ok, ma sbrigati- Fece l'altro riprendendo il controllo -Ho lezione tra poco.-

-Sarò breve. Perchè vuole che io stia lontano da Bianca?-

-Sarò breve anch'io. La frase “non sono affari tuoi” ti dice qualcosa?-

-Lei non può trattarmi così!!!! Deve dirmi perchè!!!!-

-Io non “devo” proprio niente a nessuno!-

-E invece si!-

-No!-

-Si!-

-NO!-

-SI!-

Garden lo fissò infuriato mentre cominciava ad arrivare gente.

-Insomma, guarda un po' se alla mia età devo stare a battibeccare con un ragazzino di 15 anni...-

-17!!!- Sibilò Trector arrabbiato.

-E' lo stesso, sei comunque un ragazzino!!!!! Perchè dovrei stare a darti ascolto? Levati di torno, l'adulto ha parlato!!!!-

-Non vedo adulti qui!!!!-

-Neanch'io, purtroppo non c'è uno specchio dove poter identificarmi!!!-

-Lei è... Lei è...-

-Un mostro? Una persona malvagia? Un cattivo fratello? Cambia repertorio, le ho già sentite queste. Non voglio che vedi mia sorella, punto. Ti è chiaro il concetto?-

-No!-

-Perchè l'ho chiesto, è ovvio che con la tua mente limitata non ci arriverai mai!-

-Insomma io voglio soltanto sapere perchè non mi è permesso di vedere la mia migliore amica!!!!-

-Perchè lei non vuole essere la tua migliore amica, sciocco!!!!-

-Questo lo so, ma non significa necessariamente che io voglia che lei sia qualcosa di più di questo!-

Il ragazzo più grande sgranò gli occhi, sconcertato.

-Davvero?-

-Bè, non lo so. Ma dovrei conoscerla meglio per saperlo.-

-Elements, tu sei... Sei... incredibilmente testardo!!!-

-Lo so.-

-Senti, facciamo così. Io ti permetto di vederla, di tanto in tanto... Ma tu devi essere il suo migliore amico. Mi hai capito? Solo questo. Se comincerai a guardarla come “qualcosa di più”, allora ti caccerò a calci da casa mia. Intesi?-

-...Intesi.-

-Bene.- Cominciò ad avviarsi verso l'entrata quando Trector lo fermò di nuovo, arrossendo.

-Senti ma tu... Quanti anni hai?-

-Eh?!-

-Insomma, prima hai detto “alla mia età”... Ma non mi sembri poi così vecchio...-

-E invece sì... Ho ben 26 anni!!!!-

-Ma non sono così tanti!!!-

-Dillo quando li avrai anche tu e ti sentirai più alla soglia dei 30 che all'uscita dei 20.- Sbuffò l'altro.

Trector rise. Poi si riscosse e si allontanò. Che stava facendo? Fraternizzava con il nemico?

-Devo andare. La scuola...-

-Già, è vero. Cavoli com'è tardi, la mia lezione sarà già cominciata!!!-

-Allora vai, sbrigati.-

-Siamo già passati al “tu”, rospetto?-

-Scusi- esalò il più piccolo imporporandosi -Ehi, rospetto chi?!?- Si riscosse rialzando energicamente il capo.

-Ci si vede, Elements.- Sghignazzò l'altro allontanandosi.

-Già... Ci si vede.- Fece lo spirito della terra, teletrasportandosi appena nessuno fu più in vista.


###


Da un po' di giorni Alan non vomitava più appena qualcuno gli dava da mangiare. Ma mangiava. Eccome se mangiava!!!! Mangiava almeno il doppio degli altri, e a volte gli veniva voglia di mangiare cose assurde, come un tortino di carciofi e broccoli, o la marmellata di fagioli della vecchia vicina di casa. Nonostante questo, Julian non era preoccupato. Finalmente Alan mangiava e non rischiava di morire per il denutrimento. Secondo lui mangiava così tanto perchè per un po' non aveva potuto farlo. Già già, proprio così!!!! “Tutto merito delle mie premurose cure” pensò soddisfatto di sé lo spirito mentre osservava Al che si sdraiava sul divano. Com'era bello...

-Al...-

-Si?-

-Ti ho mai detto che sei splendido?-

-Si, almeno un miliardo di volte. Ma fa piacere sentirselo dire, ripetilo.-

Julian sbuffò, sorridendo.

-Sei splendido...- Soffiò sulle sue labbra sdraiandosi accanto a lui.

-Grazie...- Mormorò Alan prima di allungarsi a baciarlo. I due si abbracciarono mentre Alan inclinava la testa per approfondire il bacio. Quanto gli era mancato!!!! Per un po' non aveva osato farlo per paura di vomitargli addosso o di passargli chissà che virus... ma adesso...

-AHI!!!!- Strillò il ragazzo ripiegandosi su se stesso e interrompendo il bacio.

-Che succede?!- Chiese Julian preoccupatissimo.

-Niente... Solo un po' di mal di pancia...-

-Sicuro di stare bene?-

-Si... Si... Solo... Una fitta...-

-Al...-

-Julian, mi sento strano...-

-In che senso?-

-Insomma... Prima vomitavo, adesso mangio come un disperato e poi questi dolori alla pancia...- Alan lo fissò negli occhi, spaventato e confuso -Non potrebbe essere che...-

-Alan non ti capisco che cosa vuoi dire?-

-Insomma sono i sintomi di una donna incinta questi!!!!- Sparò il più piccolo mordicchiandosi le labbra.

-Al- Sorrise dolcemente Julian -E' vero, siamo spiriti. Ma non credo che sia possibile che tu sia incinto. Insomma sei... Un uomo. Come potresti partorire?! Inoltre non hai un utero per accogliere un bambino!!!!-

-Si, forse hai ragione... Mi sono solo spaventato...-

-Ti capisco ma stai tranquillo. Non puoi essere incinto, te lo garantisco. Insomma non ho mai sentito niente del genere prima d'ora, neanche tra quelli della nostra razza!!!-

-Ok- Alan sorrise, sollevato -Mi sento meglio... Grazie Julian...-

-Di niente piccolino...- I due si abbracciarono nuovamente, baciandosi con rinnovata passione.




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Capitolo 23
*** Parte XXIII ***


VENTITREESIMA PARTE


Per alby4ever: sinceramente non ho ancora letto breaking dawn... sono ancora arenata su new moon XD quindi non so, immagino che tu mi abbia fatto uno spoiler? O me lo sono fatto da sola? Mah O_O comunque grazie per i complimenti ^O^ vai così Alby!!!!!


Per MikaName: Meno male avevo paura deludesse... Sono contenta che ti piaccia ^_____________^ Ehhhhhh, il mistero di Bianca... Verrà presto svelato!!!!! ma quello di Alan ancora prima... In questo capitolo per l'appunto!!!!! ^^


Per OnlyAShadow: XD chissà se Trector si mette con Garden... magari sceglie Bianca XDDD sarà una delle scelte che gli farò affrontare.... Preso tra due fuochi, e bravo Trec!!!!


Per Kahoko: No che non mi dispiace, anzi... adoro il -chan lo trovo così kawai!!!!! >//////< (anche se il -sama è il -sama U_U) eh, lo so che non la raccontano giusta... ma più che altro è lei, te ne renderai conto XD


Allora buona lettura a tutti!!!!!!!

KiSs dalla vostra

Imoto^^





Victor guardò Alan, incerto:

-Alan ma ne sei sicuro?-

-Sicurissimo.-

-Ma Julian ti ha detto... E poi non è possibile.. Insomma come...-

-Lo so che non ha senso. E so anche quello che ha detto Julian. Ma davvero, non riesco a stare nell'indecisione... Solo perchè non ne avete mai sentito parlare non vuol dire che non possa succedere!-

-Al... Lo so che... Insomma che lo vorresti... Ma...-

-Tu stai dicendo che mi immagino tutto? Che è tutto uno scherzo del mio corpo solo perchè io VORREI essere INCINTO? Senti non lo nego, ho sempre desiderato un figlio, anche se non avrei mai pensato di dover essere IO quello INCINTO. E avere un bimbo con Julian sarebbe la mia massima felicità. Ma Vic, ti assicuro che mi ero già rassegnato, da quando avevo capito di amare un uomo. Però se c'è una speranza... E poi meglio saperlo adesso che troppo tardi. Se sarà negativo... me ne farò una ragione e tornerò a chiedermi che diavolo ho!- Victor sospirò, poi sorrise.

-D'accordo Al. Ti accompagno a prendere quel benedetto test di gravidanza.-

-YAY!!!! Grazie, grazie, grazie grazie!!!!-

La farmacista li squadrò, sospetta.

-Un test di gravidanza.-

-Si- Rispose Alan con tono di sfida. Che cavolo voleva quella megera? Non si poteva neanche essere incinti adesso?

-E' per... Nostra madre- Aggiunse di fretta Vic -Sta troppo male per venirlo a comprare lei.-

-E vostro padre?- Insistette sospettosa la donna.

-E' all'ospedale- Rispose sbrigativamente Alan -Si è rotto la gamba lavorando in cantiere – La farmacista si convinse, finalmente, dandogliene uno preso da sotto il bancone.

-Quant'è affidabile?- Chiese Victor, ansioso.

-E' il migliore sulla piazza- Rispose la donna, raddolcendosi -Almeno il 99% … Vostra madre può stare tranquilla.- E lei che aveva sospettato di quei bravi, poveri, piccoli tesori!

-Quant'è?- Chiese Alan, tirando fuori il portafogli.

-12 euro...-

I due pagarono, poi corsero via in tutta fretta.

-Andiamo a casa di Chris... Vedrai, non farà domande.- Propose il più piccolo precedendolo svelto per la strada, il pacchetto in mano.

-Ok!!!-

Arrivati si sedettero sul letto, impazienti.

-Leggi le istruzioni- Chiese Al, sbrigativo, mentre Victor apriva il test attento a non far cadere niente.

-Niente di che, devi andare in bagno e fare la pipì su questo bastoncino- Disse lo spirito del fuoco porgendoglielo -E aspettare circa 30 secondi... Se compaiono due linee rosa è positivo, se ne compare solo una è negativo-

-O mio Dio...-

-Sei ancora sicuro di volerlo fare?-

-Si... Si, devo solo... Insomma prepararmi psicologicamente...-

-EHI VICKY!!!! SEI A CASA?-

-E' tornato Christopher... SI, SONO CON ALAN!!!! Presto, vai in bagno!-

-Vicky?- Chiese sogghignando il più grande.

-Bè, che vuoi?- Chiese arrossendo lo spiritello -Tu e Julian non vi date forse soprannomi affettuosi?-

-Veramente... No. Insomma, Al e Jul. Ma ci chiamate tutti così, quindi...-

-VICKY, SIETE IN CAMERA?-

-ADESSO SCENDO! Oh, piantala e vai in quel bagno o butto via tutto!!!!-

-Ok, ok...- Alan si infilò veloce nella porta del bagno mentre Victor scendeva a distrarre un po' il suo amore. Gli serviva almeno un minuto... O forse un po' di più, non è che la pipì viene a comando, dopotutto!!!


Victor salì piano le scale mentre Christopher si accingeva a fare il the. Finalmente l'aveva distratto!!!! ormai erano più di venti minuti che Alan era di sopra, doveva aver visto il risultato! Aprì la porta mentre sentiva i singhiozzi di Alan. Preoccupatissimo si accostò a lui. Alan gli indicò con dito tremante il bastoncino, poggiato distrattamente sul lavandino del bagno. Vic lo prese, senza guardarlo.

-Oh, Al... Qundi il risultato è...-

-Positivo- Singhiozzò Alan mettendogli sotto gli occhi l'evidenza, le due piccole righe rosa che solcavano il test.

-E' positivo, Victor!!!! POSITIVO!!! Io e Julian avremo un bambino!!!! Ancora non posso crederci!!!!-

-O mio Dio...- Sussurrò lo spirito del fuoco, incredulo -Tutto questo è.. E'...-

-Assurdo? Impensabile? Come tutta la mia vita da quando vi ho incontrati, dopotutto- Sorrise il più grande, tra le lacrime -Victor... Avrò un figlio...-

-O MIO DIO ALAN!!!! E'... SEMPLICEMENTE FANTASTICO!!!!- I due si abbracciarono, piangendo e ridendo insieme. Poi Al si staccò, fissandolo seriamente.

-Vic, voglio che tu non lo dica a nessuno! D'accordo? Non una parola! Voglio essere io a dirlo a Julian!!!!-

-Ok, giuro- Sorrise il rossino abbracciandolo nuovamente.

-Grazie Vic... Vado subito a casa!!!!-

-Non correre però!!!-

-Hai ragione, scusa!!! Cercherò di andare più lentamente che posso... Non vedo l'ora di vedere Julian!!!!- I due si salutarono ridendo mentre Chris faceva capolino dalla cucina, perplesso.

-Alan sembrava felicissimo...-

-Lo è-

-E anche tu mi sembri su di giri...-

-Mmmm... Forse.-

-Avanti cosa sta succedendo?-

-Niente che ti riguardi!-

-Eddai, giuro che non lo dirò a nessuno!-

-Nooo, non posso!!! Ho giurato ad Alan che non l'avrei detto ad anima viva!-

-Suuuu tesorino mio... Lo sai che puoi fidarti di me...-

-Lo so, ma davvero... Non posso!!!-

-Mmm... D'accordo..-

-Davvero?!?-

-Si... Ma sappi che questo significherà giorni, giorni e GIORNI... Di astinenza.-

-Non lo pensi davvero.-

-Ooooh, si che lo penso.-

-Non puoi... non ce la faresti mai!!!-

-E tu?-

-Mmm...- Vic si mordicchiò il labbro, combattuto.

-Allora?-

-Uffa sei scorretto!!!!-

-Lo so amor mio. E' il mio punto di forza-

-Giurami che non lo dirai a nessuno, a NESSUNO chiaro?!?-

-Chiarissimo-

-Alan... Bè, lui è incinto-

-.....-

-Chris?-

-Scusa, non ho capito bene.-

-Alan è INCINTO.-

-Eh?-

-HO DETTO CHE ALAN E'...-

-HO CAPITO, ho...Capito!!!! Ma è... E' impossibile!!!!-

-Niente è impossibile.- Fece spallucce il ragazzino fissando suo marito.

-Ma è meraviglioso...-

-Lo so- sorrise il più piccolo.

-Vicky... Significa che anche noi possiamo avere un figlio!!!!-

-Vuoi provare?- Chiese suadente lo spirito del fuoco cingendogli il collo e avvicinando pericolosamente il volto al suo.

-Mmm... Perchè no...-


# # #


Daniel saltellava allegramente per la strada quando incontrò Chris e Vic davanti a un negozio per bambini. Si diresse verso di loro con un sorrisone a 32 denti, mentre Vic entrava lasciando fuori il povero Christopher, accusandolo di non avere abbastanza buon gusto.

-Ehi Chris!!!! Come va?-

-Oh, Daniel ciao... Come al solito. Quel prepotente del mio consorte è entrato senza di me. E solo perchè io dicevo che il color crema è decisamente meglio del bianco panna!!!! Insomma è un'ingiustizia!!!-

Daniel rise. Quei due non cambiavano mai.

-Ma a proposito che ci fate qui? A chi state comprando una tutina per neonati?- Chiese il ragazzo occhieggiando Vic che spulciava ogni singola tutina del negozio con occhi critico.

-A...A nessuno.-

-Come sarebbe a dire a nessuno?- Sgranò gli occhi il più piccolo, sorpreso.

-Volevo dire a nessuno, ehm, a nessuno... Di particolare.-

-Tu non me la conti giusta.-

-Come no!!!! Sono una fonte di acqua pura, non mento mai...-

-Continua così e ti faccio volare via con un pugno. Adesso dimmi a chi diavolo state comprando quella tutina!!!-

Christopher rabbrividì. Sapeva perfettamente che quella di Daniel non era una metafora. L'avrebbe fatto LETTERALMENTE volare via con un pugno...

-Oh, va bene!!! Però devi giurarmi di non dirlo a nessuno!!!! Capito?-

-Ok, spara.-

-Alan aspetta un bambino.-

Silenzio.

-Scusa?-

-Si, lo so... E' incredibile, assurdo e impensabile. Ma è straordinario!!!! Insomma tutti noi pensavamo di dover rinunciare all'ipotesi di avere un figlio no? E invece possiamo averne!!! Dopotutto quante cose non sappiamo degli spiriti? A questo punto tutto mi sembra possibile!-

-O mio Dio... E' fantastico!!!! Vado subito a casa a prendere dei soldi... Anch'io voglio fargli un regalo decente!!!!-

-Ok, allora ci vediamo e... Acqua in bocca mi raccomando!!!-

-Si, non ti preoccupare!!!!-

Daniel scattò verso casa, entusiasta. Un bambino!!!! Quindi anche lui poteva avere un figlio!!! Entrò di corsa in casa, investendo il povero Sean che stava andando a stendere i panni, rovesciando la bacinella e versando camicie, pantaloni e quant'altro sul pavimento.

-Ehi ehi ehi piccoletto... Che ti prende?-

-Ah? Niente. Dove ho lasciato il portafogli?-

-In camera...-

-Grazie- Fece per salire le scale ma Sean lo bloccò, cingendolo con le braccia.

-Cos'è tutta questa foga? E' tutto a posto?-

-Si, si è tutto a posto.... Lasciami andare!-

Sean lo lasciò, ma lo seguì per le scale fino in camera.

-Allora? Che succede?-

-Niente, ti ho detto...Dannazione ma dove si è cacciato quel maledetto?-

-E' sul comodino- Sospirò Sean -Mi vuoi dire cosa succede?-

-Ti ho detto che...-

Lo spirito dell'acqua gettò il suo consorte sul letto, tappandogli la bocca con la propria. Svelto gli tolse la maglia mentre coi polpastrelli sfiorava i capezzoli sensibili. Il più piccolo cominciò a mugolare sotto quell'assalto famelico.

-E dai... Ho fretta...-

-Non hai neanche il tempo per farti coccolare un po'?- Sussurrò suadente al suo orecchio il più grande, leccandoglielo subito dopo, provocando a Daniel un piccolo gemito. Intanto Sean aveva cominciato a strusciarsi sul suo bacino col proprio cominciano a risvegliare una nascente erezione mentre le dita si facevano più audaci, sbottonandogli i jeans. Ormai Daniel ansimava, la lingua dell'altro che gli leccava il collo, il petto, mentre i suoi jeans finivano miseramente a terra. Il più grande gli bloccò le mani sopra la testa con l'ausilio di un piccolo incantesimo mentre con la lingua andava giù, sempre più giù, leccando l'addome, l'ombelico, fino ad arrivare all'interno coscia. Daniel aveva cominciato a singhiozzare, frustrato, mentre Sean giocherellava col bordo dei suoi slip senza toglierglieli e graffiandogli dolcemente l'inguine da sopra di essi.

-T...Ti prego Sean...-

-Oh, dolci parole- Fece l'altro facendogli scivolare via gli slip -Adesso ce l'hai il tempo da dedicarmi eh?- Chiese sadico soffiando sul membro del più piccolo, che si tese.

-S...Sean...-

-Si, dimmi- Disse in un sussurro il più grande, le dita finalmente strette sulla sua erezione -Cosa vuoi che faccia?-

Daniel eruppe in un piccolo singhiozzo.

-Sean!!!- Gemette mentre inarcava la schiena, le mani della persona che più amava al mondo che gli donavano piacere.

-Conosco il mio nome...-

-Ti prego!!!- Chiese il più piccolo, disperato.

-Lo vuoi?- Ghignò lo spirito. Aveva raggiunto il suo scopo.

-Si... Si, si, si, ti prego, ti supplico... Fai l'amore con me!!!!-

-Bè,- Fece il più grande alzandosi -Temo di non poterlo fare.-

-CHE COSA?!?- Chiese affranto il più piccolo, eccitato e confuso.

-Tu non hai fiducia in me. Non mi dici le cose. Quindi non posso fare l'amore con te.-

-BRUTTO...!-

-Si, lo so.- Fece Sean riabbassandosi, sfiorando le sue labbra in un tenero bacio. -Allora? Vuoi parlare? O preferisci restare così?- Chiese, sfiorandogli il membro teso con le dita.

-NON POSSO!!!! HO GIURATO A CHRIS DI NON DIRLO...-

-A-ah...- Fece annoiato lo spirito dell'acqua, mordicchiandogli il lobo sinistro.

-Mmmm...-

-Allora?-

-NON POSSO!!!! NON POSSO DIRTI CHE ALAN E' INCINTO!!!!-

Sean alzò bruscamente la testa mentre Daniel spalancò la bocca, inorridito. Quel maledetto l'aveva fregato!!!

-Caspita!!! Ma è fantastico!!!! Devo subito andare a congratularmi con il fratellone!!!!-

-SEAN!!!!-

-Non ti preoccupare tesoro... Tornerò presto. Così continueremo... Anzi... Ti prometto che avrei una notte INDIMENTICABILE!-

-Almeno sciogli l'incantesimo!!!!- Supplicò disperato Daniel, mentre Sean si apprestava a fare il teletrasporto.

-Ah, no...- Ghignò il più grande, sadico. -Quello è per evitare che tu finisca da solo, prima del mio ritorno.-

-Sei un bastardo!!!!-

-Anch'io ti amo piccoletto- Lo baciò dolcemente, poi si teletrasportò.

-STRONZO!!!!-


# # #


-Juuuuuuliaaaaan!!!!-

-Sean!!! Che cavolo vuoi?-

-Solo congratularmi con te!!!! E bravo il fratellone! A quando il lieto evento?-

-Di che diavolo stai parlando?-

-E dai, non fare il timido! A proposito come farà Alan a partori...-

-AAAAAAAAAAAH!!!!!!!!-

I due sobbalzarono mentre Alan si precipitava dentro casa. Al suo seguito un colpevole Trector, che aveva beccato i coniugi del fuoco mentre si chiedevano se dovessero chiamare un ginecologo di vedute molto aperte o se richiamare i loro genitori. Alan aveva così saputo che Vic l'aveva detto a Trector (dopo varie insistenze di quest'ultimo) ma che soprattutto l'aveva detto a Chris, che imbarazzato aveva confessato di averlo detto a Daniel, che ovviamente non poteva non averlo detto a...

-SEAN!!!!-

-Al!!! Fatti guardare!!!! Sei un fiore ragazzo!!!! La pancia però ancora non...-

-ZITTO!!!!- Urlò angosciato, guardando di sottecchi il povero Julian che li fissava confuso.

-Ma cosa c'è? Sono solo venuto a congratularmi per...-

-Insomma piantala!!!!- Supplicò Trector, che si sentiva colpevole anche se non c'entrava un fico secco.

-Ma che succede?- Chiese Julian, sempre più spaesato -Al stai bene?-

-Si, sto bene amore, ma devo dirti una cosa...-

Sean sgranò gli occhi.

-PER LA MISERIA!!!! QUINDI ANCORA NON GLI HAI DETTO DI ESSERE INCINTO?!?-

Silenzio.

-Fuori.da.casa.mia.- Sussurrò Alan, arrabbiatissimo. Trector afferrò Sean, che sconcertato non capiva cosa aveva detto di sbagliato, lasciandosi trasportare via.

Julian lo fissò, sbalordito.

-Al?-

-Uffa!!!! volevo che fosse un momento magico tra me e te!!!! Mi ero immaginato tutta la scena!!!! E invece...-

-Alan... Cosa... Che voleva dire..?-

-Senti Jul... Lo so che mi avei detto che non era possibile ma.. Insomma io e Vic abbiamo deciso lo stesso. Ho comprato un test di gravidanza...-

-TU COSA?!-

-Volevo esserne sicuro!!!! L'ho fatto e...-

-E...?-

-Era positivo!!!! Julian aspetto un bambino!!!!-

-...Non è possibile...-

-E invece lo è!!!! Saremo una famiglia!!!! Saremo GENITORI!!!-

-Al...-

-Ma che hai? Perchè non sei felice?-

-Al... Io... Sono felicissimo ma anche tanto, tanto preoccupato...-

Alan si avvicinò a Julian abbracciandolo.

-Cosa c'è che non va?-

-Al... Come farai a partorire?-

-Io... Non ci avevo ancora pensato.... Ma penso che con un cesareo...-

-E chi te lo farà? Noi non possiamo e neanche i medici umani!-

-Allora che facciamo? Vuoi... Che io perda...-

-NO!!!! ASSOLUTAMENTE NO!!!! Questo è nostro figlio, Al!!!! Non desidererei mai una cosa simile!!!!-

-Allora...-

-C'è solo una soluzione... Ma temo la loro ira. Avevo promesso che li avrei chiamati solo quando tutti avessimo trovato una stella... E invece...-

-Chi...?-

-Al... Stai per conoscere i tuoi suoceri... I miei genitori.-


# # #


-E' arrivato il momento. Stanno per chiamarci.- Sussurrò Madre Luna al suo sposo -Ci hanno messo parecchio prima di decidersi a chiedere il nostro aiuto... Devo riconoscere che sono stati bravi... Anche se non tutti hanno ancora la loro stella. Manca il mio povero Trector... Chissà quando si renderà conto che..?-

-Dai!!! ha ancora tempo!!!- Rispose abbracciandola Fratello Sole -Non preoccuparti!!!!-

-Uff... Un po' mi dispiacerà dover lasciare queste identità... Osservarli di nascosto è stato un vero spasso!!!!- Rise la donna, scuotendo i capelli.

-Già. E' stato fantastico... Ma vabbè, prima o poi saremmo dovuti tornare noi stessi... Dopotutto mi mancava un po' il mio vecchio aspetto.-

-Si, il tuo vero te stesso è diecimila volte più bello...-

-Grazie mia regina.-

-Prego. Ma adesso affrettiamoci... Diventare nonni non capita mica tutti i giorni!-

-Ho la sensazione che sarà un bambino davvero speciale...-

-Non vedo l'ora che nasca...-

-Anch'io.-

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Capitolo 24
*** Parte XXIV ***


VENTIQUATTRESIMA PARTE

 

A chiunque abbia letto la mia fanfic finora… PERDONATEMI!!!! *si fustiga strisciando* purtroppo ho avuto IL BLOCCO DELLO SCRITTORE… Non che non sapessi COSA scrivere (anche perché ce l’ho in mente da secoli) ma COME scriverlo! Un ringraziamento a alby4ever, MikaName, Kahoko, Isuzu e Mana, che hanno commentato lo scorso capitolo… Vi adoro! ^O^ Abbiate pazienza con me, sono un’umile ficwriter disperata… Cercherò di non farmi venire altre crisi!

 

Questo capitolo è dedicato ad una mia carissima amica, che mi ha GENTILMENTE invitato a continuare a scrivere (sotto la minaccia di tremende torture e morti atroci ovviamente XD) TI VOGLIO BENE ALE! FOLLIA 4EVER! >.<

 

 

Trector si guardò attorno, spaesato. Ancora quella strana sensazione… Come di essere osservato. E, ancora più strano, ogni volta che succedeva compariva Garden. Non che a lui in fondo dispiacesse, ma la situazione cominciava a farsi disorientante. Credeva di stargli antipatico… O comunque di non piacergli in particolar modo. Ma allora perché…?

-Ehilà, Elements!-

Puntuale come un orologio.

-G…Garden..- Trec arrossì intensamente. Appena un secondo fa stava per inerpicarsi in elaborati castelli in aria, nei quali sarebbe vissuto per sempre con il suo Principe Azzurro…O, come in questo caso, più probabilmente col Cavaliere Nero.

-Ehi sei tutto rosso. Febbre? Azzardati ad attaccarla a Bianca e sei morto.-

Come volevasi dimostrare. Ultimamente tutti i suoi castelli in aria finivano in pappetta incredibilmente presto.

-No, niente febbre. Tranquillo, tua sorella è al sicuro. Piuttosto perché sei qui?-

-…Commissioni.-

Si, certo. Come le altre cinque volte che lo aveva casualmente incontrato. Certo che gli universitari avevano davvero un sacco di tempo libero. Che lo seguisse per controllare che mantenesse la sua promessa?

-Davvero? Anch’io. Per mio fratello. Cioè, stanno per arrivare i miei e mi hanno dato un mucchio di roba da comprare.-

-Sul serio? Bè… Potremmo fare la strada insieme allora.-

Trector sgranò gli occhi. Non l’aveva detto sul serio. Non era POSSIBILE…

-Allora? Che fai lì impalato come uno stoccafisso? Ti vuoi muovere rospetto?-

Lo spirito della terra sorrise a 32 denti, avvicinandoglisi. Era vero che ultimamente i suoi castelli in aria si riducevano in pappetta molto presto… Ma era anche vero che si ricostruivano alla velocità della luce!

Dopo nemmeno cento metri(trascorsi in assoluto silenzio) spuntò fuori Bianca, rossa in viso e senza fiato. Evidentemente, aveva corso.

-Fratellone! Ho scordato una cosa nella lista…-

-Cosa?-

Ah. Era davvero in giro per una commissione. Cavoli!

-La… La verdura…-

-Dimmi quello che devo prendere e tornatene dritta a casa!-

Bianca abbassò lo sguardo avvilita. Ecco, questa era una delle situazioni in cui Trector si sentiva più confuso che mai. Quando era con i due fratelli insieme, si sentiva un principe che salvava la sua principessa dal mago cattivo… Stessa cosa se erano con lei da soli, era come se la dovesse proteggere da ogni male. Ma quando era solo con lui… Bè, il principe andava a farsi benedire e lui si sentiva più una damigella da salvare che un eroe!

-Eddai Garden… Può anche venire con noi no?-

Bianca lo guardò con occhi stellanti mentre Garden lo fissava come se fosse pazzo.

-Si si si! Grazie Elements!-

-Ehi! Io non ho detto si!- Intervenne il fratello di lei, scocciato.

-Suvvia, non darà alcun fastidio.-

-Uffa… Vi siete coalizzati contro di me! Va bene rompiscatole puoi venire!-

-Grazie fratellone!-

La ragazza si mise accanto a Trector, sfiorandogli la mano. Garden la guardò di traverso mentre si metteva all’altro lato del povero spirito, che si trovò così tra due fuochi. Forse era meglio se non diceva niente… E la andava a fare da solo quella cavolo di spesa!

 

 ###

 

Alan passeggiava su e giù per la stanza, nervoso.

-Al puoi piantarla?-

-Sto per conoscere i tuoi genitori!-

-Si… E allora?-

-E se non gli piacessi? E se decidessero che non sono alla tua altezza? E se non volessero che io partorisca il bambino? E se mi dicessero che non è possibile averlo, che devo… Perderlo… Che lo perderò comunque, qualunque cosa io faccia?-

-Smettila di preoccuparti inutilmente! Gli andrai benissimo!-

-Ma… Insomma… Non sei neanche un po’ agitato?-

-Sono solo preoccupato per te, che ti agiti troppo!-

-Hai ragione, scusami. Ma è più forte di me!-

Il campanello trillò, facendo fare ad Alan un balzo di dieci metri.

-Adesso basta Al, mettiti seduto o ti ci faccio stare io con un incantesimo!-

-Sono… Sono loro?-

-Si.-

-Waaaa!-

-Piantala!-

Julian si avviò alla porta e aprì. Quello che vide non era esattamente quello che si aspettava di vedere.

-S…Sumire? E tu… Il bidello…-

-Che succede?-

-MALEDETTI! E AVETE TENUTO LA VOSTRA AURA NASCOSTA PER TUTTO QUESTO TEMPO?!?-

-Si. E’ stato un vero spasso.- Rispose una voce maschile da dietro la porta.

-Concordo.- Lo appoggiò una voce femminile.

Alan si affacciò dalla porta e vide l’infermiera folle e il bidello impossibile fissarlo estasiati.

-Piacere di nuovo, piccolo Alan.- Lo salutò Sumire, insensibile allo sbigottimento del ragazzo –Io sono Madre Luna. La mamma di Jul.-

-E io Fratello Sole. Il suo papino adorato!-

-MALEDETTI!- Ripetè Julian. Poi si rassegnò, sbuffando. –Almeno fategli vedere il vostro vero aspetto. Non credete?-

-Oh ma che sbadati! Solo un attimo eh!- Sumire (o meglio, Madre Luna) arricciò il naso e la bocca in una smorfia buffissima mentre i capelli cominciarono a diventarle di un biondo pallidissimo e iridescente. I tratti del viso divennero più dolci e gli occhi si tinsero di un giallo ambrato. Sorrise con i denti bianchissimi mentre i semplici jeans si trasformavano in una veste candida e i capelli continuavano a scendere, fino alla base della schiena. Le unghie si tinsero d’oro mentre le scarpe scomparivano lasciandola scalza; le caviglie e i polsi si riempirono di braccialetti finissimi, d’argento, che tintinnavano come piccole campane al minimo movimento. Osservò il marito mentre la fissava, estasiato dalla trasformazione.

-In qualunque tua forma, sei sempre stupenda tesoro.-

La donna sorrise mentre lo incitava a fare lo stesso. Il bidello (Fratello Sole) strabuzzò gli occhi e si strinse tra pollice e indice i lobi delle orecchie; subito i capelli si disposero in ricci fittissimi mentre si allungavano, di un arancione brillante, fino alle spalle. La tuta divenne una veste purpurea mentre tantissime catenine d’oro comparivano sul suo collo. I tratti da anziano divennero forti, virili, giovanili, e l’uomo si fece più alto e imponente. Madre Luna strillò eccitata:

-Waaaaaa tesoro sei sempre magnifico!-

-Grazie cara.-

Julian sbuffò infastidito mentre Alan si pietrificò. Maledizione! Perché dovevano essere tutti così splendidi accidenti a loro! Non era facile fare buona impressione davanti a gente che non ha neanche un difetto!

-Allora vediamo un po’- si ricompose immediatamente Madre Luna –Piccolo Alan… Sei davvero molto carino! Mio figlio ha sempre avuto buon gusto… Certo è anche un po’ tontolone perché se avesse studiato si ricorderebbe che in casi particolari i maschietti possono restare incinti, come in questo caso!-

-Già!- Intervenne Fratello Sole –E’ continuazione della specie capisci? Julian era destinato a procreare un altro spirito! Come anche gli altri miei figli del resto… A proposito gliel’abbiamo detto?-

-No!- Intervenne Julian seccato –Non avevo idea di essere un Prescelto! Credevo che dato che non mi avevate detto niente non dovessi preoccuparmi di nulla!-

-Ehm… Sumir… Cioè… Madre Luna… Cos’è un Prescelto?-

-Oh, povero tesoro scusa! Noi qui a cianciare e non pensiamo neanche a metterci seduti, considerato anche il tuo stato!-

-No, io…-

-Mettiamoci sul divano!- Schioccò le dita e in meno di un decimo di secondo Alan si ritrovò seduto, con due cuscini sotto la schiena e un plaid sulle ginocchia mentre gli altri erano seduti accanto a lui e Fratello Sole beveva un the. Provenienza? Ignota. Ma ormai aveva smesso di farsi queste domande.

-Un Prescelto caro,- Proseguì la donna come niente fosse facendo comparire un altro the –E’ qualcuno che è destinato a dare la vita a un essere dai poteri straordinari come lui… Insomma uno spirito, un dio, una ninfa, e così via. Appena sono nati, i nostri bambini avevano tutti il Marchio. Significa che, in un modo o nell’altro, avranno tutti un figlio. Un altro piccolo essere impossibile!- Concluse sorridendo dolcemente. –A proposito non chiamarmi Madre Luna, quello è il mio nome ufficiale! Stai per partorire mio nipote no? Un po’ di familiarità, diamine! Chiamami pure Milithriel.-

-E io- intervenne Fratello Sole –Sono Frederick.-

-Si, si, certo- Interruppe tutti Julian –Adesso mi dite come fate a fare i paciocconi quando io sto consumandomi di preoccupazione?-

-Come sopra, se avessi studiato lo sapresti! L’unico a cui devo spiegazioni è il piccolo Ally, che è logico non sappia certe cose.-

-ALLY???- Sussultò Jul, strabuzzando gli occhi.

-Bè, che c’è? Non posso dare un soprannome al mio genero? In ogni caso, Non hai bisogno di consumarti di preoccupazione. Ally non corre alcun pericolo. Tesoro,- disse puntando lo sguardo verso il genero, sorridendo affettuosamente –Non devi temere nulla. Noi staremo con te a scuola, e ti terremo sott’occhio.-

-S..Sott’occhio? Perché?-

-Bè, vedi- Fece un po’ imbarazzato Frederick – E’ un po’ difficile essere incinta di uno spirito… La vita ti si complica un po’.-

-C..cioè?-

-Vedi, la pancia non ti crescerà. Il bambino per ora è pura energia, e si muove nel tuo ventre in tale forma. Il tuo corpo ha formato una sacca simile ad un utero, nel quale quest’energia potrà muoversi liberamente. Ma sai, non è facile tenere a bada dell’energia… Dovrai alimentarla costantemente, e, anche se per ora il sintomo non è così prevalente, mangerai in continuazione. Non potrai davvero controllare la fame, sarà più forte di te. Inoltre, avrai continui sbalzi d’umore; e, come se non bastasse, voglie… particolari.-

-Particolari?-

Milithriel si schiarì la gola.

-Bè, si, il bambino ti manderà dei messaggi, che tu non potrai rifiutare. Se vorrà farsi una nuotata nell’Oceano, tu la farai. Se ti chiederà di fare un incontro di boxe tailandese, non potrai rifiutarti. Sono stimoli che permetteranno al bambino di decidere quale forma prendere poi. Al nono mese, diventerai davvero intrattabile. Fidati, ci sono passata quattro volte… Quando il bambino sarà pronto per nascere, la pancia ti si gonfierà all’improvviso e il piccolo prenderà finalmente una forma. Tu, tuo marito e due testimoni poi dovrete poggiare la mano dove sentite il calore, che si farà sempre più forte. Il tuo ventre si illuminerà diventando pura energia, e il piccolo uscirà dal portale che lui stesso avrà aperto. Fidati, non fa alcun male. Solo, una strana sensazione, come di vuoto…-

-Santo cielo! Alan con sbalzi d’umore!- Saltò su Julian –Spero che l’incontro di boxe non lo vorrà fare con me…-

-Sei felice vero?- Chiese Alan trattenendo una risatina

-Si- Sussurrò lo spirito del vento –Perché finalmente so che non rischi di farti del male…-

-Bene piccioncini! Adesso ditemi dove sono gli altri nostri figli scapestrati, così andiamo  fargli un salutino!- Esclamò allegro Frederick. I ragazzi stavano leggermente sottovalutando la questione degli sbalzi d’umore e delle voglie… Oh bè, se ne renderanno conto poi!

-Si, ho proprio voglia di vedere i miei bimbi accasati! Devo conoscere i loro maritini! Poi, andrò da Trector… Poverino l’avete mandato solo a fare la spesa! Per fortuna adesso è in buona compagnia…-

-Si? E con chi è?- Chiese interessatissimo Al.

-Con una persona molto, molto speciale…- Mormorò malizioso Frederick, afferrando poi la mano della moglie per sparire insieme.

-Alan! Finalmente soli! Come ti senti amore?- Julian guardò preoccupato suo marito, che aveva improvvisamente corrugato la fronte portandosi le mani sullo stomaco.

-Jul…- Disse il più piccolo, guardandolo di traverso:

-HO FAME!!!!-

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Capitolo 25
*** Parte XXV ***


VENTICINQUESIMA PARTE


Non ci credevo neanche io ma... SONO TORNATAAAAAA!!!!!

Ringrazio chi non ha perso la speranza ed ha continuato a credere nel mio coming-back XD Dopo mesi, sono rientrata nel mio account... E ho trovato ben 9 recensioni all'ultimo capitolo, mi sono quasi commossa!!!! Perdonatemi ma ho passato mesi di adattamento perchè mi sono trasferita a Venezia e ho dovuto fare i conti con una nuova vita, nuova gente, l'inizio dell'università, gli esami... Non posso promettere di aggiornare spesso ma farò del mio meglio! Sono felicissima di aver ripreso a scrivere ed è tutto grazie al vostro sostegno e ai miei amici vecchi e nuovi che mi hanno amabilmente spinto a continuare (ovviamente con strumenti di tortura, come al solito XD)!


Per alby4ever: Voglio solo ringraziarti per aver sempre commentato e non aver perso la speranza di rivedermi su EFP... Sei un mito alby!!!


Per OnlyAShadow: I tuoi commenti sono sempre fantastici da leggere XD Sono contenta che ti siano piaciuti i genitori dei 4 spiriti ^^ onestamente, sono i miei preferiti! Ogni tanto me li immagino nelle situazioni più assurde e rido da sola XDD


Per Ardesia Nera: Avere nuovi commentatori fa sempre piacere =) ti ringrazio per tutti i complimenti, stavo letteralmente saltando di gioia leggendo il tuo commento!!!!


Per Isuzu: Povera Bianca! XD Non credere che si farà da parte così facilmente... ^_____________^


Per makimakismile: In una notte??? Wow, sono super-lusingata!!!! >////< mi spiace averti fatto aspettare tanto per questo capitolo... Buona lettura!


Per Koishan Sokujo: A quanto pare tifate tutti per Garden... Ma io non ho mai detto che a lui piace Trec =P Eeeeehhhh, chissà... XDDD me la rido da sola perchè IO SO!!! Il potere è nelle mie mani ^______________^ I personaggi dei genitori sono stati ispirati da mio padre... Quindi sono contentissima che piacciano ^O^ /


Per MikaName: Io stravederei per un mini-megalomane XD questo si che potrebbe dare da pensare al povero Al.. L'incontro di boxe in confronto potrebbe essere rilassante XD


Per § LollyPotter § : Grazie per i complimenti e scusa se aggiorno solo ora... Spero continuerai a leggere! ^^


Per Ciccio85: Eh, la mia regola è niente spoiler! Soprattutto su cose che non ho ancora deciso con certezza XD


E con ciò ho finito... Capitolo dedicato a: Ale, Neko-chan, Ble e Peter ;) Vi voglio bene ragazzi!!!!


Buona letturaaaaa!!!! KiSs,

Imoto_Sama91 ^^



Julian fissò Alan, il sorriso forzato. Alan lo fissò di rimando, lo sguardo deciso.

-Ehm.. Tesoro.. Cerchiamo di ragionare..-

-No!!!!-

-Al.. Piccolo mio.. Lo sai che quello che chiedi non è esattamente...-

-Lo voglio Jul!!!!-

-Ma...-

-Ti prego, ti prego, ti prego!!!! Lo voglio, lo voglio, lo vogliooooo!!!!-

-Alan...-

-Se non me lo porti... Non lo faremo mai, MAI più!!! Non mi vedrai più nudo, nemmeno in cartolina!!!-

-Ma..!-

-IO.LO.VOGLIO.-

-Ok!!!!!-

Lo spirito del vento richiamò in tutta fretta la corrente monsonica e si affrettò a uscire, facendo sbattere fragorosamente la porta. Trector uscì dal suo nascondiglio, cauto.

-..Al?-

-Si, Trec?- Fece tranquillissimo il ragazzo addentando una coscia di pollo.

-Dove hai spedito Jul stavolta?-

-...In Tibet.-

-Cos...?!-

-Mi è venuta una voglia matta di mangiare la radice del cavolo cinese stufata...-

-Il piccolo ha la predilezione per i cibi esotici, eh...- Fece lo spirito della terra ripensando al serpente indiano arrosto e al patè di grasso di balena.

-A quanto pare.- Replicò Al buttando i resti del pollo e cominciando a puntare le patatine fritte e un milk-shake alla vaniglia. Lentamente si avvicinò alle patatine, poi fissò intensamente il milk-shake con uno sguardo bramoso. Infine intinse una patatina fritta nel milk-shake e cominciò a mangiare mischiando le due cose, felice*. Trector scosse la testa e fece per allontanarsi quando Al lo placcò a terra.

-FERMO!!!!!-

-AAAAH!!! Che c'è??-

-MI SERVI!!!!-

-Eh?-

-Il mio inutile marito è fuori quindi mi servi tu!-

Trector spalancò gli occhi: “Ma se sei TU che lo ha appena buttato fuori!!!” Sapeva cosa stava per succedere. Erano due mesi che andavano avanti così: Alan stava per avere un'altra crisi e avrebbe proposto di fare qualcosa di assurdo. Purtroppo se non aveva occasione di trascinare con sé Julian, ogni volta toccava a LUI aiutarlo, perchè gli ALTRI erano tutti felicemente accasati e 'non aveva cuore di disturbare la loro privacy'! Ma cavoli! Da quando Alan aveva incontrato i loro genitori non aveva più avuto occasione di vedere Bianca, né di parlare con Garden... Cominciava a sentirsi stranamente solo, nonostante la casa fosse sempre piena di gente...

-TREC!!! Mi stai ascoltando???-

-Si, si...-

-Allora lo farai???-

-Che? Bè.. S...-

-YAY! Grazie!!! Allora corriamo, andiamo a iscriverci!-

Trec cadde dalle nuvole.

-Cosa?! Dove?!?-

-A Danza del ventre no?? Hai appena accettato di venire con me!-

-A Danza del cosa???-

-Ormai hai accettato!!- Alan prese il povero ragazzo sotto braccio e cominciò a trascinarlo verso la scuola di danza più vicina.

-NOOO!!! AL TI PREGO! HO.. CAMBIATO IDEA!-

-Scusa, non ti ho sentito... COSA HAI APPENA DETTO?!?- Chiese il moretto con l'aria pacifica di Jack lo Squartatore, stringendo il braccio del povero spirito in una stretta mortale.

-N...NIENTE!!! Che... Non vedo l'ora... Di iniziare...-

-Così va meglio!!!!- Esclamò il ragazzo, vittorioso. Trector sospirò. Le persone incinta erano veramente temibili!!!!



I due presero l'autobus e scesero dopo circa una ventina di minuti. La scuola di danza cui erano entrati era piuttosto famosa: la “Ireland Academy of Dance & Performing Arts” racchiudeva tutti i tipi di danza cui si poteva pensare. La danza del ventre era la novità assoluta e c'erano ancora pochissimi iscritti al corso; i due furono quindi accettati di buon grado dalla direttrice, nonostante l'esperienza nulla nel campo della danza. Trector si guardò attorno, spaesato, mentre Alan sprizzava gioia da tutti i pori mentre si infilava un costume pieno di paillettes e nastrini.

-Forza Trector! Indossane uno anche tu!!!-

-Ehm.. Non per fare il guastafeste ma... Quelli non sono da donna??-

-No, sciocco! Quelli da donna hanno la gonna!!!-

Trector guardò perplesso i costumi perfettamente UGUALI, se non fosse che al posto della lunga gonna vi erano dei pantaloni vaporosi.

Alan lo fissò truce per qualche secondo.

-Non ti stai cambiando, Trec...- Lo spirito si affrettò a infilarsi il costume, poi si avviarono insieme nella palestra luminosa.

Ecco cosa non sopporto delle scuole di danza!!!” Pensò il dominatore della terra guardandosi attorno “Perchè, Perchè, PERCHE' sono SEMPRE piene di specchi da ogni lato??? Non ce la faccio, non lo sopporto...” Il filo logico dei suoi pensieri si interruppe. Era di nuovo lì. La sensazione. Qualcuno lo fissava...

-ELEMENTS!!!- Gridò una voce femminile ben conosciuta.

-B...Bianca??-

-Elements, che ci fai qui? Quando ti ho visto non ci potevo credere!!!-

-Io... Sono qui per accompagnare un amico...-

Nel dirlo si girò a fissare Alan, che stava già cercando di imparare i passi base dall'istruttrice girando il bacino al suono della musica.

-Oh, Hill! Già, mi ero dimenticata che voi eravate... Parenti?-

-Si, cugini. Alla lontana.-

-Già, cugini. Io invece ne ho approfittato perchè il fratellone viene spesso qui e quando questo corso ha aperto ho voluto subito iscrivermi. A proposito come sto?- Disse tutto d'un fiato la ragazza ruotando l'ampia gonna piena di lustrini, facendola tintinnare.

-GARDEN è QUI?!?-

-Oh?? Si, è qui... Ma non pensiamo a lui! Dimmi, come sto?- Ripetè lei speranzosa.

-COSA fa LUI QUI?-

Il sorriso di Bianca si spense.

-INSOMMA ELEMENTS TI HO CHIESTO COME STO!!!!- Urlò, rossa in viso. Subito dopo si coprì la bocca con le mani, imbarazzata, mentre Trector la fissava stralunato. Non l'aveva mai sentita gridare...

-Ops... Scusa... E' che... E' un sacco che non ci vediamo e... Siamo da soli, senza il fratellone a rompere le scatole ma tu... Tu non fai che parlare di lui...-

-Si... Bianca... Scusa...E' che.. Sono un po' imbarazzato, vesito così e.. Lui mi prende in giro già abbastanza.-

-Si, lo so.-

I due si fissarono in silenzio mentre l'istruttrice li redarguiva a proposito dei 'rumori molesti' e sul fatto che la lezione era già iniziata. Bianca sorrise a mò di scusa, mentre lo spirito arrossiva, fissando dritto davanti a sé. Cosa cavolo gli era preso??? Parlare così concitatamente di Garden, davanti a Bianca!!! Era proprio uno stupido insensibile!

L'istruttrice, la signorina Hatty, li fissò scoraggiata.

-Insomma dovete formare un gruppo di danza! Non potete bisticciare dei fatti vostri mentre gli altri provano! Non sarebbe giusto nei loro confronti se poi per colpa vostra facessero brutta figura al saggio!-

-Saggio??? Che saggio???-

-Sciocco- Mormorò Hatty posando lo sguardo sul piccoletto dai capelli castani -Quello che faremo a fine corso no?-

Trector sbiancò e guardò Al, che ditolse lo sguardo con aria innocente.

Lui lo sapeva!!! Maledetto stavolta me la paga!”

-Come faccio a farvi capire... Ah, Ci sono! Ragazzi, andremo a dare uno sguardo al gruppo di danza folkloristica! Loro si che sono affiatati!-

Trector diede uno sguardo agli altri iscritti del corso: compresi lui, Alan e Bianca erano in dieci. E sembravano tutti piuttosto entusiasti, tranne lui. Sbuffò, Seguendo Hattie per i lunghi corridoi della scuola, fino a che non arrivarono alla porta della palestra riservata al folklore. Hattie bussò allegramente e ottenne il permesso di entrare da un uomo robusto, sulla cinquantina.

-Ehilà! Come va? Sono gli iscritti del nuovo corso?-

-Sono venuta per mostrargli cos'è il vero spirito di gruppo Jones!-

-Hai scelto il gruppo giusto. Dico bene, ragazzi?-

Una trentina di persone assentì, entusiasta, e in mezzo ad esse c'era...

-Garden...?- Sussurrò Trector incredulo. Il fratello di Bianca era lì, tangibile, le gambe fasciate da una calzamaglia nera super-aderente e una camicia, sempre nera, semiaperta sul petto sudato. Il ragazzo si accorse del suo sguardo e assottigliò gli occhi, mettendosi a sogghignare dopo aver passato in rassegna quell'abbigliamento a dir poco ridicolo che era stato obbligato a mettere. Stupido Alan!!!! Bianca salutò il fratello sorridendo mentre con gli altri del corso si andava a sedere ai lati della stanza per lasciare spazio ai ballerini. L'istruttore Jones fece disporre i ragazzi in posizione e quando tutti sembrarono pronti mise la musica. Come un unico corpo il corpo di ballo si mise a saltellare e piroettare perfettamente a tempo e sincronizzati, le ragazze sorridenti e splendenti nei loro costumi tradizionali dalle ampie gonne sgargianti, i ragazzi elegantemente con occhi seri e sorrisi a mezza bocca, dall'aria maliziosa. Improvvisamente tutti si immobilizzarono e solo una coppia, composta da Garden e una riccioluta ragazza, continuarono la danza dal ritmo sempre più frenetico. Mano a mano le altre coppie si aggiunsero al ballo fino a formare un canone, che si concluse con un salto finale della coppia principale. Hatty si profuse in applausi mentre tutti gli altri seguivano il suo esempio, stregati.

-Grande esibizione ragazzi. Visto? Spero che anche voi potrete fare altrettanto al saggio finale!- Trector osservò tutti annuire entusiasti e sospirò, sconfitto. Garden era grande anche in questo. Oltretutto il suo costume lo faceva sembrare ancora più bello mentre il suo lo faceva somigliare a un travestito senza gusto. Cominciava a sentirsi un po' depresso...

-Ehi, rospetto! Non sembri più lo stesso senza i tuoi soliti vestiti! Quasi non ti riconoscevo...-

-Non sono in vena, Garden...-

-Quindi farai danza del ventre con Bianca... Mi raccomando non mettere le mani in posti strani!-

-Mh... Ok... -

-Ehi cos'hai? Non è divertente se non mi rispondi a tono!- Fece il ragazzo contrariato.

-Scusa, è che... Mi sento uno scemo! Poi con questi vestiti... Anche tu hai detto che non sembro più lo stesso! Non sarò mai un... Un figo come te!-

-Ma cos'hai capito? Guarda che intendevo dire che ti donano!-

-Si, cer... Cosa?!?-

-Ma si, dai... Il verde ti sta bene! E poi li trovo adatti alla tua figura...-

-Io...-

-E comunque cos'è che hai detto? Che sono un figo? Mmmh, non mi suona male...-

-Non montarti la testa!-

-Ecco, ti preferisco così...- Sorrise Garden, scompigliandogli i capelli. Trector arrossì.

-Così... Come??-

-Insopportabilmente impertinente.-

-Oh, grazie!

-Non c'è di che... Ora scusa ma il figo deve andare a ballare con la sua partner...-

-Mh. Anche tu... non mettere le mani in posti strani.- Sussurrò lo spirito abbassando gli occhi.

-Mh? Che hai detto?-

-N...Niente!- Trector corse via raggiungendo Bianca che lo aspettava. Garden aspettò che girasse l'angolo per poi scoppiare in una risata argentina. -Che scemo... Perchè mai dovrei farlo?- Disse tra sé e sé, fissando la sua partner.

Bianca guardò il ragazzo che le piaceva mentre tornavano alla loro palestra. Sembrava felice, ma anche disturbato da qualcosa.

-Elements? Che cos'hai?-

-No, niente... Ecco è che la palestra non mi piace.-

-Ma è così luminosa, è nuova quindi sia i pavimenti che gli specchi sono pulitissimi... Cosa c'è che non va?-

-Gli specchi...-

-Mh?-

-Non mi piacciono gli specchi.-

-Cosa? Perchè?-

-Mi ricordano quanto sono insipido rispetto ai membri della mia famiglia... insomma diciamoci la verità i miei fratelli sono tutti molto più belli di me, inoltre sono molto più estroversi, e intelligenti... Io rientro nella norma, quindi vedermi circondato da specchi mi fa sentire... A disagio...-

-Ma...Non mi dirai che ti credi brutto???-

-Un.. Pochino?-

-Non dire sciocchezze!!! Credi che io abbia un cattivo gusto?-

-Ehm... Non so...-

-Ti informo che per me sei veramente carinissimo!!-

-Dici... Sul serio?-

-Assolutamente si!-

-Mh.-

-Anche mio fratello ha detto che sei carino.- Aggiunse casualmente la ragazza.

-Cosa?!-

-Si, volevo sapere il suo parere. E quando gli ho chiesto che ne pensava di te ha detto 'Per ora posso solo dirti che è simpatico e carino. Devo conoscerlo meglio...'.-

-Carino...-

-Molto carino, davvero...-

-Non avevo mai considerato che gli altri potessero vedermi carino...-

-Sai, quando ero alle medie ho avuto anch'io questo problema. Mio fratello è davvero bellissimo, quindi io mi vedevo inevitabilmente orribile.-

-No!-

-Giuro.-

-Ma...- Trector la osservò attentamente. Aveva i capelli neri come quelli del fratello e gli occhi di un castano così chiaro da sembrare color del miele. -..Tu sei veramente carina!-

-Grazie.- Arrossì la ragazza -ORA lo so.- Fissò gli occhi nei suoi, seria: -Anche tu sei carino... Mi hai capito bene? Non pensare mai più di non esserlo!!!-

-Grazie Bianca...-

-E adesso andiamo a ballare!-

-Ok!-

Entrarono nella stanza dove trovarono tutti ad esercitarsi nel passo base. Alan era particolarmente portato, tanto che l'istruttrice gli fece un mare di complimenti. A fine lezione Trector salutò i due fratelli, poi si avviò verso la fermata con Alan.

-Ti piace eh??-

-Eh??? Ch..Chi??-

-Il corso, cos'altro??-

-Ahhh! Si, si!! Molto!-

-C'è qualcosa che dovrei sapere Trec?-

-N..No, perchè?-

-Chissà...-

-Al... Tu mi trovi carino?-

-Mh? Mai pensato il contrario cognatino!-

-E' un si?-

-Certo! Sai, forse non te ne sei accorto ma voi spiriti siete tutti bellissimi!-

-Anche io?!?-

-Ma con chi sto parlando?!? Ti senti bene??-

-Si...-

-Sai, ti ho visto come li guardavi.-

-Eh?-

-I due fratelli.-

-Io?!? NO! No, non li guardavo affatto! Perchè?... Come... come li guardavo?-

-Come se ti piacessero un sacco.-

-Io...-

-Dai, non mentirmi! Chi preferisci tra i due?-

-Bhe, per ora... Sono.. pari? Credo...-

-Mh... Sarà...-

-Al?-

Il moro cambiò espressione all'improvviso.

-Trec... Devi farmi un favore.-

-D... Dimmi...-

-Devi comprarmi un hamburger.-

-Si.-

-Con la salsa di soia.-

-Ma...-

-E le caramelle gommose. A forma di orsetto.-

-Al... Ma tu...-

-E un krapfen. Poi porta tutto a casa e aspettami lì.-

-Ma tu dove stai andando?-

-A prendere il traghetto.-

-Cosa?-

-Ho una voglia matta di andare sulle isole Aran a vedere le foche!-

-Ma..!-

-Torno domani!-

-E se domani non volessi più l'hamburger?-

Alan si bloccò.

-Compra anche il croccante con le mandorle.-

-Non mi stai ascoltando!-

-Ciao!-

Trector sospirò guardandolo allontanarsi. Che giornata! Ripensò alla sensazione provata quel giorno. Stavolta non poteva essere stato Garden.. Forse Bianca? Magari si era sbagliato... Tornò a casa trovando un Julian distrutto stravaccato sul divano.

-Dov'è Al?-

-Sulle isole Aran.-

-Quale delle tre?-

-Ha parlato di foche...-

-Dovrebbe essere a Inishmore allora...-

-Perchè me lo chiedi? Torna domani...-

-Stamattina voleva il cavolo per cena, ricordi?-

-Si... Ma l'avrà dimenticato...-

-No, Trec... A te sarà sembrato così... Ma sappi che da quando è incinto Alan non scorda mai niente!-

-Quindi?-

-Quindi vado a portargli il cavolo... l'ho fatto cucinare da Sean, spero vada bene....-

-Buona fortuna fratello!-

-Grazie...-

Ripensò alle parole del fratello 'non scorda mai niente'... Ma allora..!

-Cavoli allora tutte quelle cose per la colazione... Devo correre a comprarle o verrò brutalmente ucciso nel fiore degli anni da un ragazzo incinto!-

Altri 7 mesi così? Meglio l'inferno!


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*Storia vera!

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