Tu. E basta.

di Corney Shippers
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 6: *** capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6. ***



Capitolo 1
*** prologo ***


-Stupida porta!-
La ragazza imprecò rumorosamente mentre smanettava con la chiave cercando di aprire la porta della sua casetta. Niente.
Saranno state si e no le due di notte e, dopo aver trascorso una serata semplicemente orribile con il suo ormai ex ragazzo Nick, voleva soltanto andare a dormire.
-E apriti coso inutile! Cioè, sono già infuriata per conto mio e la pioggia non aiuta!-
Era, infatti, bagnata fradicia a causa della pioggia scrosciante, il cuore spezzato di fresco e, per la rabbia e la frustrazione, aveva appena tirato un calcio ben assestato alla porta che a differenza del suo piede non aveva fatto una piega.

-Cazzo!- inveì a denti stretti, dato che il dolore dello schianto tra il suo piede e quel legno di quercia era insopportabile.
Tentò ancora una volta, con la sua solita gentilezza, ad aprire la porta, ma la chiave si spezzò rimanendole in mano.
Sbuffò nuovamente e si diresse verso la baracca del fratello, a cui aveva dato l'altra chiave per permettergli di entrare e prendere ciò che gli serviva senza doverla sempre disturbare.
Con la sua chiave aprì la porta della baracca del blu, non essendo in vena di svegliarlo e sentire la sua voce, e cercando di non far rumore entrò. Senza neanche guardarsi intorno prese la chiave e tornò alla sua casetta che ormai avrebbe voluto bruciare.

Mentre tornava indietro il tacco della sua scarpetta nuova si incastrò nella spaccatura di uno dei tre scalini d'entrata staccandolo completamente.
La ragazza cadde in avanti, tirando un urlo di terrore, per poi ringhiare profondamente seccata. Perché quella sera la sfiga sembrava essersi abbattuta tutta su di lei?
Appena aprì la porta, senza neanche preoccuparsi di chiuderla a chiave, buttò la borsa sul letto e si diresse verso il bagno per cambiarsi.
La sua compagna di stanza Mina non era nel suo letto, probabilmente essendo ancora in giro con la sorella e i suoi amici, quindi non si preoccupò di non fare rumore, come non avrebbe fatto anche in presenza dell'"amica", del resto.
-Che sfigata- disse lei mentre si stava struccando -Passare la serata con la sorella e i suoi patetici amici perché non ne ha di suoi, perdente. Io piuttosto starei a casa anziché uscire con Corey e quei bambocci troppo cresciuti che lui chiama amici-

Finì di prepararsi e andò verso il suo letto, ma il rumore della porta che sbatteva la fece saltare dallo spavento.
-Ciao, Trina- disse una voce con fare provocatorio.
Subito con il suo solito modo di fare la ragazza rispose -Chi sei? Cosa vuoi da me?- -Oh, niente di che. Sono qui solo per fartela pagare- disse la voce uscendo dall'ombra.
La ragazza spalancò gli occhi, sia per la sorpresa che per il tono usato per quelle parole, e riconoscendo la figura disse -TU?! Cosa ci fai tu qui?- -Te l'ho già detto, Trina, sono qui per farti pagare per ogni singola cosa che hai fatto a me e a tutti gli altri- disse la figura avvicinandosi alla rosa che, per il timore, aveva iniziato ad indietreggiare fino a finire con le spalle al muro.
-E sentiamo, cosa vorresti fare?- disse lei cercando di mantenere quel tono di sfida che venne però tradito dal tremolio della voce –Oh- rise la figura -Vedrai- disse facendo un ghigno da psicopatico. La ragazza perse ogni segno di sfacciataggine e, ormai completamente terrorizzata, chiese -P-perché lo fai?- ma non ricevette risposta perché la figura si fiondò su di lei e la accoltellò alla testa e le tagliò la gola.

Un'ora dopo Mina, di ritorno dall'uscita, aprì la porta che stranamente, a differenza delle altre volte, era stata lasciata aperta.
-Che strano- pensò lei ad alta voce -Trina non lascia mai la porta aperta-
Entrò nella baracca e, appena vide il corpo della presunta amica in una pozza di sangue con la testa a penzoloni, cominciò ad urlare e chiamare aiuto, ma ormai non c'era più niente da fare.

Trina Riffin era morta.
 
 
 
Angolo Autrici:

 
Marti: Ciao a tutti!

Laney: Eccoci qui con il prologo della nostra primissima storia insieme ^-^

Che ne pensate? Dai, lo sappiamo che in qualche modo siete felici che Trina non ci sia più ;)

Comunque, come già detto e come avrete senz’altro capito, questa storia sarà un’ horror e speriamo di coinvolgervi nella storia e appassionarvi.

Presto aggiorneremo con il primo vero capitolo, ma la storia potrebbe anche richiedere un po’ di tempo per gli aggiornamenti, perché non avendo la possibilità di vederci di persona dobbiamo arrangiarci a modo nostro, quindi pazientate ;)

Speriamo di avervi incuriosito con questo primo capitolo e di vedere le vostre recensioni per farci capire che cosa ne pensate. La prima di noi che vedrà la vostra recensione vi risponderà senza esitazioni :)

Adesso andiamo, io devo aggiornare una storia e Laney… Beh, penso che anche lei abbia da fare ;)


Grazie ragazzi, è stato bello!
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


-Trina Riffin. Sedici anni. Assassinata nel suo letto la notte del 28 giugno 2014. La compagna di stanza l’ha trovata in una pozza di sangue nel suo letto. È stata uccisa con cinque colpi alla testa.- spiega un uomo alto e slanciato -Uh… tremendo!- intervengo io con crescente interesse, mentre entro tranquillamente nella stanza dove i tre uomini stanno parlando del caso di cui avrebbero dovuto occuparsi a breve -Laney! Tu non puoi stare qui! Torna dalla signorina Miller!- -Ma papà! La Miller è terribilmente noiosa!-
La Signorina Miller è la segretaria di questo grande commissariato. La invidio troppo, lei passa tutto il suo tempo qui e volendo può ascoltare senza problemi le conversazioni di mio padre e dei suoi colleghi, mentre io sono bloccata in quella noiosa e monotona prig… emh… scuola!
L'unica cosa che voglio è solo partecipare alle indagini, cavolo! Insomma, a cosa mi serve sapere come svolgere una disequazione quando sono sicura che da grande sarò una detective!? Gia... Un giorno…
-Non mi interessa, questa non è roba per te! Gia è tanto che ti abbia fatto venire qui oggi!- -Ma io ormai ho sedici anni! Quando potrò partecipare a delle vere indagini?!- mio padre sospira spazientito, lanciando uno sguardo mortificato ai suoi colleghi, poi mi prende da parte e mi trascina fuori dall’aula.
-Laney, qui si tratta di una cosa seria. Una ragazza è morta per colpa di un killer schizzato!- dice chinandosi per incrociare i miei occhi dato che mi ero seduta su di una sedia che avevo trovato uscendo dalla stanza.
Ho sedici anni ormai e so che lui non accetterebbe mai di vedermi crescere, ma non puo fare sempre cosi… -Io voglio partecipare!- esclamo esprimendo tutta la mia cocciutaggine -È troppo pericoloso…- sentenzia lui -Quel maniaco si aggira ancora tra le strade di Peaceville e…- Peaceville? Mai sentito nominare... -…tu rimarrai a casa mentre io andrò lì ad indagare!- continua deciso. A quanto pare non sarei andata nemmeno questa volta con lui, purtroppo…
Papà rientra nell’aula, sento solo alcuni dettagli dell’operazione, tipo che non è stata rinvenuta l’arma del delitto e che il Killer si trova ancora a piede libero. Che storia. Peccato solo che io non ne farò parte…
 
******
 
-Non lo trovo giusto!- mi lamento con mia madre, mentre sciacquo via il sapone dai piatti -Quando sarai maggiorenne potrai fare tutte le “gite” che vorrai!- risponde lei asciugandoli -Ma io non voglio fare una “gita”! Voglio partecipare alle indagini!- la mamma in tutta risposta scoppia a ridere, coprendosi la bocca con la mano destra. Lei ha uno strano modo di ridere... Tira indietro la testa, chiude gli occhi e scopre in modo molto aggraziato i denti perfettamente dritti e bianchi. È decisamente graziosa. Non so come faccia, anche la sua risata è deliziosa! Io non lo sono affatto invece…
-Con quel pazzo maniaco in circolazione?- io la fisso con un sopracciglio inarcato. Sì, proprio così! -Te lo puoi anche scordare- dice lei lasciandomi l’impronta insaponata del suo indice smaltato di porpora sul naso, proprio come quando avevo dieci anni… Non vogliono proprio rassegnarsi al fatto che ormai sono grande!
-Potresti nasconderti nel bagagliaio dell’auto di tuo padre- sghignazza impercettibilmente, riponendo l’ultimo piatto nel mobiletto ed uscendo dalla cucina. Beh potrei, oppure...
 
******
 
 -Fai buon viaggio, guida piano e non comprare cibo dagl’autogrill! - dice mia madre mentre, sulla porta di casa, lega meglio la cravatta al collo del papà -Ti preoccupi troppo tu… ed è successo solo una volta!- -Lo faccio perché ti amo! E sai che ho ragione!- la mamma finisce di sistemargli la cravatta, per poi bloccarsi di fronte al silenzio di papà, un silenzio più che ricambiato. Lei si limita a fissare in basso, trattenendo a stento le lacrime -Sta’ attento va bene? È… molto pericoloso…- sussurra. Papà sorride sollevandole il viso -Tranquilla, non è la prima volta che mi occupo di un caso simile- tenta di rassicurarla. Strano modo per tranquillizzare qualcuno.
Prima che la mamma possa ribattere qualcosa, le labbra di papà sono già sulle sue, trascinandola in un bacio più che appassionato. È tutto talmente romantico che… ma che dico?! Loro sono i miei genitori!
Distolgo schifata lo sguardo, tentando di dimenticare quanto la scena dei miei genitori che pomiciano allegramente sulla porta di casa sia terribilmente disgustosa, poi, sentendo che ricominciano a parlare, torno ad origliare la loro conversazione.
-Dov’è Laney?- chiede la voce di mio padre-Di sopra, in camera sua…- papà sembra addolorato per la mia assenza -È molto arrabbiata. Lo sai che ci teneva tanto- cerca di giustificarmi mamma -Sì, lo so…- dalla mia finestra vedo che papà volta lo sguardo verso di me e io mi abbasso nascondendomi sotto il davanzale prima che si accorga della mia presenza. Non voglio che mi veda!
I due tacciono per un po’, poi mamma riprende a parlare -Sei un padre fantastico! E lo sai- -Gia... Quando sarà più grande capirà…- e bla bla bla…. Io sono grande!!!
Sgattaiolo verso il mio letto, mentre cerco di chiudere la sacca che mi porterò dietro per la mia "gita con le amiche" (questo è cio che ho detto alla mamma).
-Torna presto!- o no!
Mia madre scocca un bacio sulla guancia di papà che subito entra in auto. Ho poco tempo per arrivare alla moto! Non riuscirò mai a caricarci la valigia!
-E stai attento!!!- continua la mamma, perfetto, mi tocca andare lì senza niente…
Scendo di corsa la lunga scalinata a chiocciola, faccio irruzione in cucina ed esco dalla porta sul retro.
Apro il garage in fretta e furia, accendo la moto e solo dopo che mia madre è rincasata, parto.
Arrivo Peaceville!
 
 
Angolo Autrici:
Ehy! Come va?! Ecco qui, solo per voi, il primo capitolo della nostra nuova long!
Speriamo davvero che vi piaccia *-* 
Anche se però abbiamo una brutta notizia da darvi.
Gia... A causa dei vari impegni che ci occupano la giornata e alla distanza che ci separa abbiamo deciso di prenderci una “pausa” riguardo alla pubblicazione dei prossimi capitoli della long fino alla fine del mese circa.
Ma tranquille, continueremo ad aggiornare sia questa storia che quelle dei nostri account! ;) saremo solo un po’ meno presenti, tutto qua
Hehe. Lavorare in coppia non è poi così semplice come pensavamo!
Corey: scommetto che il problema sia Martina :P
Non è vero...
Già, non è cosi. La colpa è del tempo scarso! Anche tu faresti cosi al posto nostro.
Corey: Sicura? Sai con chi parli? Io sono lo stesso ragazzo che in pochi secondi crea testi fantastici dal diario della sua pazza sorella u.u
Laney: ... Già, ed è anche lo stesso che non riesce a scriverne di suoi.
Ahahah spento! Batti cinque Laney!
*le tre battono il cinque*
Corey: ...Umiliato da tre ragazze... Posso ritenermi offeso. Sarà meglio che vada prima che sia troppo tardi.
Grazie ragazzi, è stato bello!

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Capitolo 3
*** Capitolo 2. ***


Arrivo a Peaceville e parcheggio la moto poco più indietro della macchina di mio padre. È stato difficile trovarlo e seguirlo, ma alla fine ce l'ho fatta.
Ora, la prima cosa da fare è andare a comprare qualche vestito da mettere e possibilmente mangiare qualcosa. Sono ore che viaggio senza sosta! Sto morendo di fame!

 
*******


Dopo aver mangiato ed essermi comprata qualche vestito comodo mi dirigo verso il campo Peaceville, luogo dove si è svolto il crimine, e dò un'occhiata in giro chiedendo alla gente che cosa sapessero della vittima.
A quanto pare era una ragazza "poco apprezzata" questa Trina Riffin.
Ho sentito dire che aveva un fratello, un certo Corey. Dovrebbe essere facile trovarlo. Prima di tutto è uno di quei ragazzi super popolari che piacciono a tutti e poi... ha i capelli blu... strano…
Comunque, come previsto, lo trovo in poco tempo; si trova laggiù, di fronte al campo di basket
-Emh, scusa?- dico io cercando di attirare la sua attenzione
-Si? Chi sei?-
-Ciao, sono Laney Penn. Mio padre è l'investigatore che si occupa dell’omicidio di Trina Riffin, e io sono qui per fare delle domande in giro. Vorrei chiederti di tua sorella…- lui abbassando lo sguardo
-Oh... già, io e Trina non ci stavamo molto simpatici, ma era pur sempre mia sorella...-
-Mi dispiace tanto. Sai dirmi chi potrebbe averla voluta morta?- lui si fa scappare uno risata sommessa, poi risponde:
-Beh, diciamo solo che Trina non era una delle animatrici più simpatiche del gruppo. Certo, non credevo che qualcuno la odiasse così tanto da fare questo, ma di nemici ne aveva parecchi..!-
-Potresti darmi una mano dicendomi i nomi di quelli più sospettabili?- continuo io
-Beh, probabilmente al primo posto potrebbe esserci la sua compagna di stanza Mina. Era la "migliore amica" di Trina- disse lui facendo le virgolette con le dita
-Che intendi dire?-
-Beh, Mina era più che altro sottomessa al volere di Trina. Ogni cosa che lei desiderava Mina la esaudiva e spesso anche finendo in grossi guai. Magari potrebbe averlo fatto per vendicarsi. Comunque la mia è solo un ipotesi…-
-Capisco... Altri?- insisto. Lui ci riflette su, arriccia il naso e incrocia le braccia contro il petto con aria pensierosa
-Il suo fidanzano, Nick Mallory, credo. So che in questo periodo non andavano troppo d'accordo a causa del fatto che Nick faceva in cascamorto con le altre ragazze e Trina era completamente gelosa-
-Grandioso. Grazie del tuo aiuto- dico io girandomi per andare a cercare questi due ragazzi di cui mi aveva appena parlato Corey
-Di niente. Fammi sapere se hai ancora bisogno! Io sono nella baracca 098!-
-Okay grazie!-

 
*******


Sono passati ben dieci minuti e ancora non ho trovato né questo Nick né Mina.
Decido di voltarmi per tornare da Corey e magari per chiedergli di darmi una mano, quando davanti a me trovo mio padre che mi guarda con fare tra l’arrabbiato e lo stupito. Merda…
-Laney?!-
-Emh.. Ciao papi!-
-Cosa ci fai qui?- mi dice sempre più arrabbiato. Inutile girarci intorno...
-Voglio partecipare alle indagini! Te l'ho detto un milione di volte!-
-Ma se non ti ho portato c'era un motivo! È pericoloso!- ripete per la ventesima volta, ma io non voglio cedere così facilmente!
-Lo so papà ma io voglio aiutarti!-
-Non se ne parla. Ora tu verrai con me e chiamiamo tua madre che verrà a prenderti, capito?-
-No! Io resto qui!-
-Laney, non farmi arrabbiare!-
-No papà, basta trattarmi come una bambina. Ho 16 adesso, ma tu e la mamma non lo volete capire- dico io mentre le lacrime mi scendono dagli occhi, speriamo che riesca a commuoverlo con questa scenetta
-Tesoro, io non penso che tu sia una bambina...- bingo!
-E allora lasciami restare. Ti prego- dico io supplicandolo. Lui sbuffa rassegnato
-Ok, ma solo una settimana- io mi asciugo le lacrime e lo abbraccio
-Grazie papà! Sei il migliore!-
-Prego amore mio- odio quando mi chiama così, ma non voglio rovinare quello che sono riuscita ad ottenere.
-Allora, dove metto la valigia?- dico entusiasta
-Bella domanda.. Non abbiamo letti in più- dice mio padre cercando di riflettere. Poi a me viene un lampo di genio
-Non preoccuparti papà. So dove andare-

 
******


Busso alla porta della casetta con inciso sopra il numero 098 e aspetto che qualcuno mi risponda.
-Eccomi, arrivo!- dice una voce dall'altra parte della porta.
Ad aprirmi è un Corey con indosso solo dei pantaloni, i capelli arruffati e lo sguardo di chi si è appena svegliato -Ciao- mi dice con uno sbadiglio
-Ehi... Scusa, ma non dovresti essere ad occuparti dei ragazzini?-
-No, oggi è mercoledì ed io ho il giorno libero-
-E quale miglior modo per passarlo se non dormire tutto il giorno?- rido io
-Hey! Ho dormito si e no 10 minuti!- dice fingendosi offeso
-Già, ma solo perché sono arrivata io-
-Si, forse hai ragione- ride lui -Comunque, come mai qui?- continua. Io abbasso lo sguardo un po' imbarazzata, sia per la proposta che ho in mente che per il fatto che non ha la maglietta, e dico:
-Beh, ti ricordi quando prima mi hai detto che se avessi avuto bisogno di qualsiasi cosa sarei potuta venire da te?- lui alza un sopracciglio
-... Si, perché?-
-Ecco... Non ho un posto dove andare a dormire per questa settimana in cui rimarrò qui. Non conosco nessuno a parte te, quindi mi stavo chiedendo se.. Beh, insomma. Posso venire a stare da te?- lui sembra pensarci un attimo, poi dopo averci riflettuto bene accetta la mia proposta.
Mi aiuta a portare le cose nella casetta e a fare il letto (che si trova dall'altra parte della stanza specifichiamo). Dopo di che, dopo aver cenato insieme alla mensa ed avermi fatto conoscere alcuni suoi amici tra cui due strani ma simpatici gemelli, torniamo in camera e ci mettiamo a letto.
-Senti Corey- dico io prima di addormentarmi
-Si Lanes?- a quel soprannome mi blocco un millisecondo, poi riprendo quello che volevo dire
-T-ti va di aiutarmi con le indagini? Mio padre probabilmente mi impedirà spesso e volentieri di partecipare alle sue, quindi voglio farne di mie. Ci stai?-
-Certo!- risponde lui senza pensarci due volte
-Grande! Allora domani inizieremo parlando con Nick e Mina-
-Va bene Laney. Buona notte-
-Notte... Core-


Angolo Autrici:
Eccoci tornate!
Brave vero? Altro che fine mese!
Ahahah
Uffi anche io voglio una moto!!!
No, è tutta mia! *-*
Ahaha già, anche io avrei quella reazione per la moto che aspetto da mesi! D:
Ahaha povera Marti. Comunque! Ecco a voi il secondo capitolo!
Speriamo tanto che vi siamo piaciuto ^-^
L'importante è che Trina non ci sia più :D
Ma che cattivo!
Ahaha ma se tu la sopporti ancora meno di lui ahaha
Ahaha gia ^-^” Ma lui è comunque suo fratello!
Sapessi quante volte ho detto a mio fratello che un giorno l'avrei steso con la moto ahahah
Ahahaha allora ok.
Mi raccomando, recensite anche questo capitolo ;)
Vi ringraziamo per le recensioni che ci avete lasciato per i primi due capitoli :). Come avete visto abbiamo risposto appena abbiamo potuto.
Ora andiamo. Vai Lanes!
Davvero? :D
Corey?
Eh?
Le lo lasciamo fare? ;)
Daiiii
Sisi, io sono occupato
Che fai?
Cerco nello zaino di laney le chiavi della moto!
Non le troverai, le ho nascoste u.u
Nooooo!!!! T^T
Ahahha, vai lanes!
Grazie pulce.
Grazie ragazzi, è stato bello!

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Vengo svegliata da alcuni raggi di sole che penetrano dalla finestra. Sento gli uccelli che cantano e un profumo di lavanda proveniente dalle aiuole qui fuori mi attraversa le narici come per darmi il buongiorno. Non posso credere che un delitto tanto orribile come l’omicidio di una diciannovenne possa davvero essere capitato in una cittadina adorabile come Peaceville!
Mi siedo sul letto stiracchiandomi e do un’occhiata all’ora sulla sveglia di Corey. Le 8:40.
Corey dorme ancora, lo sento mentre ronfa leggermente. Deve essere stata un’esperienza orribile per lui perdere sua sorella in una maniera così atroce. Chissà se gli pesa aiutarmi nelle indagini…
Mi alzo dal letto dirigendomi verso il bagno a mo’ di zombie. E mai possibile che più dormo e più sono stanca?! Almeno quelle orribili occhiaie che parevano aver messo le tende sotto i miei occhi sembrano essersene andate. Dormire qui mi fa bene!
Chiudo la porta alle mie spalle, mi spoglio e mi infilo sotto la doccia. Mi sveglio completamente solo dopo che l’acqua gelida si rovescia sul mio viso. Brrr… Troppo fredda!
Miscelando l’acqua la faccio tornare ad una temperatura consona ad una sedicenne e continuo a lavarmi.
 
 
-I still hear your voice, when you sleep next to me
I still feel your touch in my dreams
Forgive me my weakness, but I don't know why
Without you it's hard to survive-
 
 
Cosa posso farci, canto perché amo ascoltare il suono della mia voce. Dopotutto un po’ di narcisismo non fa mai male…
 
 
-Cause everytime we touch, I get this feeling
And everytime we kiss I swear I can fly
Can't you feel my heart beat fast, I want this to last
Need you by my side
Cause everytime we touch, I feel this static
And everytime we kiss, I reach for the sky
Can't you hear my heart beat so
I can't let you go
Want you in my life-
 
 
 Aspetta! Questa non è la mia voce!
-Corey?- chiedo titubante, spegnendo l’acqua. Sento qualcuno mormorare impacciatamente qualcosa da fuori, ma non capisco cosa -Sei tu?- sento sputare -E chi altri?- MA CHE…? -Che stai facendo?!- urlo -Mi lavo i denti- lo dice come se fosse una cosa normale -Ma io mi sto facendo la doccia!- -E allora?- -ESCI SUBITO!!!- ora si che sto gridando. Mi fa una rabbia… -Ok, ok calmati!- sento alcuni passi e poi la porta si chiude… Bah…
 
 
*******
 
 
-Allora partner, chi dobbiamo interrogare oggi?- mi chiede Corey a pranzo. Partner…Davvero? -Mina Beff e Nick Mallory…- ci passo sopra... -Beh, Nick sta sicuramente giocando a basket, ne sono più che sicuro! Riguardo a Mina invece…- dice con aria pensierosa -Mina la cercheremo più tardi, ora andiamo da Nick!- lo afferro per la mano destra trascinandolo via… -A dire il vero io non ho ancora finito di man… AAAH!- …diretti al campo di basket!
 
 
*******
 
 
Un ragazzo dai capelli biondo scuro lancia la palla da centro campo, eseguendo un perfetto tiro libero che centra in pieno il canestro. Alcune ragazze sedute sugli spalti esultano balzando in piedi e urlando in coro “Vai Nick!”. Credo che l’abbiamo trovato…
-Io e Nick siamo quasi amici…- spiega il blu qui a fianco –Non dovrebbe essere difficile per noi farci dire qualcosa di utile sulle nostre indagini- -Perfetto! Allora andiamo!-
Ci dirigiamo verso il campo da basket, ma una folla di ragazze assatanate ci blocca la strada
-Ragazze! Vogliamo solo parlare con Nick!- cerco di convincerle ad andarsene -È quello che vogliono tutte! Carina- dice una di loro spingendomi -Che vuoi fare a botte?- ringhio -Non ho mica paura di te!- ribatte quella spocchiosa ochetta dai capelli biondi.
L’ha voluto lei…
Per sua fortuna, prima di poterle saltare addosso e strapparle tutti quei bei capelli palesemente tinti, Corey si mette in mezzo.
–Non vorrete mica fare una rissa proprio qui davanti ai bambini, vero?- chiede sorridendo, forse temendo una possibile sfuriata da parte di entrambe (Cosa mooolto probabile) ma che comunque non avvenne. Aveva ragione, picchiarsi davanti ai bambini era sbagliato… Ma lo era anche rasarle i capelli durante la notte? Forse lo avrei fatto…
-Hai ragione Corey, non sarebbe d’esempio…- dice con un finto tono gentile, per poi spingermi di lato facendomi cadere a terra. Poi si gira e torna a farsi largo in quella folla di ochette.
-Ma io l’ammazzo!- sbotto mentre, con l’aiuto di Corey, mi tiro su -Ma sei fuori?- mi rimprovera lui in tono serio –Konnie Kagami è quattro volte te! Ti avrebbe fatta a pezzi in meno di cinque secondi!- in effetti quella Konnie era enorme, ma la taglia non mi ha mai impressionata più di tanto… -Tsè! Se credi che mi spaventi così facilmente vuol dire che non mi conosci proprio…- dico mentre mi ripulisco i pantaloni rossi dalla sabbia -Vorrà dire che quando avremo finito con Nick ci conosceremo meglio- sorride e non posso fare a meno che ricambiare… Insomma, quel sorriso è troppo bello e contagioso!
-Fai fare a me- dice poi lui facendosi avanti –HEY NICK!- esclama facendo un piccolo salto, sbracciandosi per farsi vedere e catturando brillantemente l’attenzione del biondino.
-Ragazze, ora Nick deve andare a parlare con il suo amico con il berretto arancione!- ma a parlare era stato davvero lui?
Con tutta calma si avvicina verso di noi, surclassando le sue ammiratrici e i bambini a cui stava evidentemente insegnando a giocare a basket.
-Nick Mallory è molto felice di vederti piccolo Riffin!- o mio Dio! Ma questo tizio parla in terza persona! Esilarante! -Vorremmo parlarti. Cioè, se hai tempo…- dice il blu alludendo alle diciassette ragazze (Le ho contate!) che guardavano con occhi sognanti il diciannovenne.
-Spiacente ragazze, ma Nick Mallory ora deve parlare con il suo amico e con la ragazza carina di fianco a lui-
Un sospiro di delusione si leva dal gruppo di ragazze che pian piano di allontanano, mentre una certa biondina in particolare mi fulmina con lo sguardo. Non ci faccio nemmeno caso… (Io la uccido!)
Ci dirigiamo verso il bar del campo e, dopo aver consumato qualcosa, prendo parola.
-Senti, vorremmo farti qualche domanda sull’omicidio di Trina Riffin- dico seria -Nick stava con Trina…- dice, e questo andare avanti a parlare di sé in terza persona comincia davvero ad infastidirmi… -Ma Nick non andava molto d’accordo con lei ultimamente…- è un tormento! -Capito. Nick, posso sapere dove ti trovavi la notte in cui Trina è stata uccisa?- -Non starete sospettando di Nick?!- -No, non stiamo sospettando di te, Nick…- non ancora almeno… -Nick e Trina hanno passato la serata insieme e poi hanno litigato…- nervi saldi Laney! Interessante però... -Non sai dirmi altro?- insisto -Nick Mallory non l’ha vista per tutto il resto della serata- -Qualcuno può confermare il tuo alibi?- chiedo. Lui ci pensa su -Lenny Nepp- conclude deciso –È il compagno di camera di Nick, era con lui quando Trina…- ad un tratto il su viso si incupisce e decido di non infierire oltre… -Capito. Grazie mille-
 
 
*******
 
 
-Lenny Nepp. Dobbiamo parlare anche con lui!- -Perché?- chiede Corey addentando il suo panino allo speck e formaggio -Come perché? Prima di tutto conosceva tua sorella, giusto?- -Sì, ma non si parlavano neanche…- brontola lui -E poi dobbiamo vedere se è in grado di confermare l’alibi di Nick!- -Forse hai ragione tu…- certo che ho ragione io.
Rigiro la forchetta negli spaghetti al sugo che ho preso nella mensa del campo. Ovviamente sono freddi e insipidi… Ecco, far digiunare una giovane detective affamata dovrebbe essere riconosciuto come un crimine!
–Comunque se la versione di Nick non corrisponde a quella di Lenny avremo il primo sospettato!- -Sì! Nick e Trina avevano litigato e lui era così arrabbiato con lei da entrare nella sua camera e ucciderla. Tutto torna!- ingoio frettolosamente un boccone di pasta congelata -Calma tigre. Prima dobbiamo interrogare anche Mina e parlare con Lenny!- -Giusto, muoviamoci allora!- dice stranamente entusiasta. Si parla pur sempre di un omicidio, non di andare al parco giochi…
Corey ha sorprendentemente finito il suo panino in tempo record, mentre io… no. Butto la forchetta nel piatto, questo schifo è immangiabile!
-Coraggio, andiamo da Mina!-
 
 
*******
 
 
Ad aprirci è una figura in pantaloncini e canottiera che, masticando energicamente una gomma alla fragola, mi squadra da cima a fondo con sguardo torvo di chi non vuole affatto ricevere visite quel pomeriggio. Già la odio…
-Mina Beff?- chiedo sorvolando sul fatto che il disprezzo nello sguardo di questa ragazza mi fa innervosire -No. È mia sorella.- ah… per fortuna non dovrò interrogare proprio lei... -Dobbiamo parlarle!- interviene Corey in modo brusco, forse dopo aver intuito il mio improvviso malumore.
La ragazza dai capelli blu (Ma cos’è, una nuova moda?) sbuffa sonoramente, tornando nella capannina e chiamando a squarciagola la sorella. Poco dopo esce una seconda ragazza, di statura minuta, con i capelli verde-acqua sciolti sulle spalle e la montatura degli occhiali che le conferivano un’aria dolce, decisamente più graziosa dell’altra.
-Ciao Corey!- dice con un flebile sorriso carico di tristezza. Poi il suo sguardo passa su di me -Io sono Laney- mi presento -Piacere di conoscerti- sembra così… Indifesa. Mi sento un po’ in colpa a doverla interrogare… -Piacere mio. Senti Mina noi… Volevamo farti alcune domande-
Dopo una breve discussione con Mina scopro che lei e Trina erano migliori amiche da sempre (Cosa che già sapevo) e che quando fu compiuto l’omicidio, lei era in giro con sua sorella e i suoi amici.
-Carrie e i suoi amici possono confermare?- -Certo! Pensi davvero che una persona come lei possa uccidere qualcuno?!- sbotta la blu, che in questo momento sta scrivendo qualcosa sul cellulare, ma che evidentemente origliava ogni nostra parola. Va bene, non ce la faccio più… -Ascoltate bene tutti. Per ora nessuno è sospettato. Almeno fino a che non troviamo prove sufficienti siete tutte semplici persone che facevano parte della vita di Trina e che so che come noi vogliono conoscere la verità e sapere chi e perché è stato ad ucciderla, chiaro?!- tutti si zittiscono. Mina è sul punto di scoppiare in un pianto sfrenato ed io certamente non voglio assistere!
-Dai ora andiamo o faremo tardi al falò!- mi sussurra Corey afferrandomi delicatamente per il polso -Che falò?- -Ahahah doveva essere una sorpresa ma tu mi sembri fin troppo presa dalle indagini!- sorrido -Okay andiamo!-
Salutiamo Mina e Carrie e, senza farcelo ripetere, togliamo il disturbo.
 
 
*******
 
 
Sciacquo la faccia, passo mascara e eyeliner e… Voilà! Finito!
-A che ora dobbiamo andare?- chiedo a Corey dal bagno mentre finisco di sistemarmi, ma, seppur io abbia quasi gridato, non mi risponde –Core?- do un’ultima spazzolata ai capelli e poi mi dirigo verso la porta. Chiusa. -Corey?- tento di forzare la serratura ma questa non cede… Sono bloccata dentro! E il mio amico? Da quanto tempo sono chiusa qui senza che se ne sia accorto?! -COREY! Apri subito! Non è divertente!-
Dall’altra parte sento la porta d’ingresso (Per quanto questo possa essere definito un ingresso) aprirsi lentamente, con un singolare cigolio…
-Sei tu…?- sussurro. I passi si avvicinano, prima lentamente, poi li sento più fitti e vicini alla porta.
Qualcosa colpisce quest’ultima e io cado all’indietro dal terrore, troppo spaurita perfino per poter chiedere aiuto.
Un altro colpo…
E se fosse… Il killer che ha ucciso Trina Riffin? È la mia fine!
Un terzo ed ultimo colpo sfonda la porta, rivelando un Corey, con una strana espressione che non riesco a decifrare (Forse anche per la paura che provo tutt’ora), che tiene stretto tra le mani un grosso piede di porco.
-Laney! Stai bene?!- esclama. Io annuisco con enfasi, anche se… No! Non sto affatto bene! Sono totalmente scioccata!
-Cosa… Perché non mi hai aperto subito!?- lui ridacchia timidamente grattandosi la nuca -Ascoltavo la musica e non ho sentito… Scusa!- -Io la sento la gente che si dispera! Anche con gli auricolari!- borbotto in tono di rimprovero –E poi mi spieghi dove diavolo l’hai preso quello?!- Corey guarda l’oggetto e poi scoppia a ridere -Questo? Me l’ha prestato Kin per evitare appunto di rimanere bloccati in bagno!- non capisco… -La serratura è talmente vecchia che a volte non si riesce ad aprire. Quindi appena ti ho sentito sono corso a prenderlo fuori dalla porta d’ingesso dove tengo tutti gli attrezzi e ti ho aperto- spiega mentre mi dà una mano per rialzarmi -Beh… ora questo problema non c’è più giusto? Hai praticamente sfondato la porta!- -Già… suppongo che ora sarà difficile per noi andare in bagno…- -Un modo lo troveremo… Andiamo?- -Andiamo!-
 
 
*******
 
 
Appena arriviamo al falò troviamo tutti già seduti attorno al fuoco.
Prendo posto accanto a Kin, che insieme a suo fratello mi saluta calorosamente a differenza di altri quattro che invece… beh, sembrano volermi trucidare da un momento all’altro…
Prima di tutto c’è Carrie, che… speravo di non rivedere almeno fino a domani!
Poi la biondina di oggi, Konnie mi pare, che mi fissa con lo sguardo di chi adesso mi salta addosso e mi fa un occhi nero senza bisogno del trucco, ma non ci faccio troppo caso.
Una moretta seduta lì vicino a lei, che da quando sono arrivata mi fissa attraverso i suoi occhiali da gufo come se fossi la cosa più disgustosa che avesse mai visto in vita sua.
E in fine, vicino alla blu, un ragazzo dai capelli rossi sta arrostendo pigramente un marshmellow, senza nemmeno rivolgermi uno sguardo…
Ma che atmosfera intrigante!
A parte il cannato inizio che ho avuto con le “simpaticissime” ragazze del campo, la serata procedette nel migliore dei modi!
Iniziammo arrostire i marshmellow in piena armonia dopo aver chiarito con Konnie che Nick Mallory era tutto suo. A me non poteva andare meglio di così…
Carrie si era portata la chitarra acustica dalla casetta e dopo qualche bicchiere di birra (Okay, dopo svariati bicchieri di birra) ci ritrovammo a cantare tutti in coro le note di “Friends will be friends”.
Io e Corey eravamo quelli che avevano bevuto di meno, perciò io ovviamente non cantavo a squarciagola come gli altri e Corey beh… lui lo faceva… ma ammetto che da quando ci siamo conosciuti non ho mai compreso affondo la sua complicata psicologia.
-Scusatemi- dice Carrie mentre si alza in piedi traballante, soffocando una risatina –Ma devo andare al gabinetto…- alla parola “gabinetto” scoppiamo tutti in una risata sfrenata, probabilmente a causa della mente annebbiata dall’alcool.
Vacilla pericolosamente continuando a sghignazzare e Lenny, quello con i capelli rossi che domani sarà il primo che interrogherò, si alza di scatto reggendola -Vieni che ti accompagno!- rise, mentre insieme si ritiravano verso la capanna di lei.
 
 
********
 
 
Io e Corey ci scambiamo uno sguardo divertiti, quando urla raccapriccianti ci fanno sussultare e senza nemmeno accorgermene sto stringendo il braccio di Corey.
-Cos’è stato?- chiedo flebilmente spezzando il silenzio creatosi fra il gruppo -Scopriamolo- il blu mi afferra per la mano, intendo a trascinarmi verso la provenienza delle grida. Vedendo i due ragazzi che si erano poco prima allontanati cominciamo a corrergli incontro.
-Carrie!- riesco a dire tra gli ansimi della corsa –Perché urli?- lei mi guarda come se avesse appena visto un fantasma –I-io non ho gridato…- dice stropicciandosi gli occhi. Il mio sguardo, insieme a quello di Corey, si sposta sul rosso accanto a noi, che trema visibilmente -Lenny?- chiedo titubante, lui farfuglia qualcosa, indicando con mano tremante e con aria spiazzata di fronte a sé. Sembra voler tornare a gridare.
Io mi avvicino lentamente comprendendo che la ragione delle sue urla non era altri che… il cadavere di Mina…
-Forse non è stata lei ad uccidere Trina…-
 
 
 
Angolo Autrici:
 
 
Marty: Eccoci tornate!
Laney: Già, scusate l’assenza, ma non abbiamo avuto tanto tempo libero in questo periodo
Marty: Esattamente. Ma adesso siamo tornate e almeno fino all’inizio della scuola lavoreremo più spesso alla nostra long ;)
Laney: Mi spieghi cosa ti è saltato in mente di tirare giù la porta con un piede di porco senza neanche avvertirmi?!?!
Corey: Scusami Lanes. Non lo farò più lo giuro
Laney: Ci credo che non lo farai più! Io adesso ti stacco la testa!
Corey: Emh… ragazze. Aiuto!
Laney: Ahahah buoni voi due
Marty: Ahahah comunque io non ti do una mano u.u sei sempre cattivo con me, te lo meriti.
Laney: E voi due. Possibile che mi fate sempre ubriacare nelle vostre storie?!
Marty: Hehe calma, Laney. Dopotutto alla fine tu ti metti sempre con Corey, giusto? ^-^” aiutami Lanes!
Laney: Già, Marty ha ragione! Comunque, speriamo tanto che vi sia piaciuto il nuovo capitolo, fatecelo sapere con una recensione se vi va.
Marty: Ora andiamo che è meglio. Corey è già lontano e Laney sta per fulminarci tutti e tre o.o
 
Marty & Laney: Grazie ragazzi, è stato bello!

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Capitolo 5
*** Capitolo 4. ***


Ci avviciniamo al corpo di Mina. Ha un coltello piantato nel petto ed è immersa in una pozza di sangue. Molti guardano con orrore, altri si coprono gli occhi per non guardare. C’è anche chi è svenuto! (Lenny).
Solo io, Corey e Carrie guardiamo la ragazza senza schifarci. O meglio, io e Corey guardiamo in silenzio la vittima mentre Carrie, con le lacrime agli occhi, stringe forte la sorella senza badare a sporcarsi con il suo sangue.
-Carrie, io…- cerco di dire, ma lei si gira di scatto e mi guarda incavolata come se ad averla uccisa fossi stata io!
–No! Vattene! Andatevene tutti!- dice straziata.
Decidiamo di non fare storie e la lasciamo da sola con la sorella.
Io e Corey ci dirigiamo verso la nostra baracca e stiamo in silenzio finché non arriviamo a destinazione.
-Allora. Cosa vuoi fare domani con le indagini?- mi chiede Corey aprendo la porta
–Beh, volevo interrogare Carrie e Lenny. Dopotutto loro erano lì quando è successo, potrebbero essere loro i colpevoli-
-Hai ragione. Comunque io direi di cominciare da Lenny… Carrie è capace di uccidere in queste condizioni…-
-Già- dico dirigendomi verso il bagno per struccarmi e per mettermi il pigiama.
-Comunque direi diiii… Wow- dico uscendo dal bagno e bloccandomi a guardare i pettorali del ragazzo. Caccio è messo bene...! Lui scoppia a ridere
–Tutto apposto?- io arrossisco, ma subito mi ricompongo
–S-si. Scusa, hai intenzione di rimanere così?- dico facendo riferimento al fatto che ancora non sembrava volersi mettere la maglietta
–Uff, andiamo Lanes! Stasera fa un caldo assurdo!- mi implora lui
–Ho capito, ma io non mi tolgo la maglietta!-
-Dovresti invece- dice maliziosamente ricevendo una cuscinata in faccia
–Ora basta fare il maiale e vai a dormire. Domani ci aspetta una lunga giornata!-
-Ok, pulce. Buonanotte-
-Notte-.
 
****


È mattina ormai e visto che oggi Corey ha il turno mattutino decido di andare ad interrogare da sola Lenny. Vado verso la sua baracca e busso.
-Chi è?- chiede una voce tremolante
–Lenny? Sono io, Laney. Posso parlarti?-
-Ehm… non so se a Carrie andrebbe bene…- dice come se fosse spaventato dalla reazione della blu. Strano…
-Andiamo Lenny. Voglio solo parlare, mica sposarti!-
-Va-va bene allora. Entra pure se vuoi-
Entro nella sua casetta e vedo Nick mentre tranquillamente legge una rivista sportiva. Questo ragazzo è bizzarro… sono appena morte la sua ex ragazza e la sua migliore amica e lui sembra non curarsene troppo. Sembra un po’ sospetto…
-Ciao Nick- lo saluto
–Ciao ragazza carina amica del piccolo Riffin- risponde. Beh, almeno è galante.
–Scusa ti posso fare una domanda?-
-Qualsiasi cosa-
-Bene. Ecco, volevo chiederti, se non è troppo invadente come domanda, come fai a non essere triste? Voglio dire, sono morte due ragazze che facevano parte della tua vita!- lui si incupisce un attimo, poi torna a guardare verso di me
–Nick non mostra la sua tristezza perché non vuole che la gente sia ancora più triste di quanto non sia già, quindi Nick nasconde le sue emozioni alla gente, ma in realtà è molto triste per Mina Beff e per Trina Riffin-
-Ah… Mi dispiace tanto…-
-Nick ti perdona- e detto questo torna a leggere il suo giornale. A questo punto mi giro verso di Lenny, che se ne stava lì seduto sul letto guardando il vuoto, e decido di sedermi vicino a lui per metterlo meglio a suo agio.
-Allora Lenny. Ti va di rispondere a qualche domanda?-
-V-va bene-
-Senti, quando tu e Carrie, avete trovato il corpo di Mina, avete notato qualcosa di insolito? Non so, qualcuno che si muoveva nel bosco o… qualche rumore-
-I-io non lo so. Quando ho visto Mina non ho capito più niente! Non sono in grado di reggere questo genere di cose- dice abbassando lo sguardo. Va beh, meglio non infierire ulteriormente…
-Va bene. Grazie per la tua disponibilità Lenny. Ora vado, tra poco dovrebbe arrivare Corey. Ciao ragazzi!-
-Ciao Laney-
-Ricordati di chiamare Nick!-
-Certo Nick… senz’altro- che strano tipo…
 
****


È ormai ora di pranzo e io mi dirigo verso il campo di basket dove Corey mi ha chiesto di incontrarci. Ancora non lo vedo da nessuna parte, quindi decido di sedermi sulla panchina vicino al campo. Prendo il telefono e le cuffie e mi metto ad ascoltare la musica, finche qualcuno da dietro non mi spinge giù facendomi sbattere malamente il ginocchio a terra.
-Ahi! Ma sei impazzita?!- chiedo vedendo la solita biondina sghignazzare insieme alla sorella alle mie spalle
–Oh, scusa. Non ti avevo visto tesoro- dice lei fingendosi dispiaciuta. Dio adesso la uccido!
–Si come no. Cosa vuoi da me adesso rompiscatole?- chiedo senza troppo interesse
–Ehi! Non provare a parlare così a mia sorella, chiaro?- dice quella con gli occhiali
–Se no cosa mi fai?- la sfido
–Questo!- dice tirandomi con forza un calcio sul ginocchio già dolorante. Io trattengo un urlo di dolore e mi accascio a terra
-Tsè! Che sfigata che sei- dice la bionda
–Andiamocene va! Non c’è più niente da fare qui- dice Kim, dopo di che girano i tacchi e se ne tornano da dove sono venute lasciandomi lì a soffrire. Cazzo che male!
Cerco di tirarmi su, ma il ginocchio mi fa malissimo. Riesco a sedermi sulla panchina di prima e mi costringo a non pensare al dolore.
-Laney!- dice una voce davanti a me con tono preoccupato. Cerco di capire a chi appartenga, ma vedo sfuocato e a macchie e sento i rumori ovattati e in men che non si dica perdo completamente i sensi (ndMartina: vi è mai capitato di prendere una botta così forte da “farvi vedere le stelle”? Ecco, diciamo che intendevo questo)
 
****


Mi sveglio e mi ritrovo in infermeria. Ho il ginocchio fasciato con qualche macchia di sangue sulle fasciature ma adesso non fa più tanto male. Mi stendo sulla brandina e mi metto a fissare il soffitto perdendomi nei miei pensieri. Ad un tratto sento freddo alla guancia e girandomi per vedere di cosa si tratti vedo Corey con una lattina di Coca-Cola in mano attaccata alla mia guancia.
-Ciao pulce. Tutto bene?- dice porgendomi la bibita
–S-si. Mi pare di si- dico un po’ spaesata
–Come ci sono finita qui?-
-Beh, ti ho trovata sulla panchina vicino al campo di basket e ho visto che qualcosa non andava. mi sono avvicinato per chiederti cosa fosse successo, ma appena ti ho raggiunto sei svenuta e ti ho portato qui-
-Oh… grazie allora. Quanto ho dormito, per curiosità?-
-Tre giorni-
-COSA?!-
-Ahahah, no scherzo. È successo un’ora fa- Dio mi era preso un colpo!
-Piuttosto- dice prendendomi dalle mani la mia lattina e bevendone un sorso
-Cosa è successo? Chi ti ha fatto male?-
-Beh, ecco… Ti stavo aspettando sulla panchina, poi sono arrivate le sorelle Kagami e mi hanno spinto giù facendomi battere il ginocchio e dopo di che Kim mi ha tirato un calcio dove mi ero fatta male e se ne sono andate- d’improvviso Corey diventa immediatamente serio (anzi arrabbiato!), e comincia a borbottare qualcosa che non riesco a capire.
-Calmo Core! Non ti preoccupare così tanto per me- dico cercando di calmarlo mettendogli una mano sulla spalla
-No Laney! Quelle due devono pagare per ciò che ti hanno fatto!-
-Va bene, ma non adesso. Ci penseremo più avanti. Dai ora aiutami che dobbiamo ancora andare da Carrie e poi da mio padre. Mi ha scritto preoccupato chiedendomi di andare da lui visto che lui ha troppo da fare-
-Okay. Vieni, per adesso ti porto in spalla io. Non voglio che sforzi la gamba-
-O-ok. Grazie-
 
****


Andiamo verso la casetta di Carrie e arrivati sul portico Corey mi fa scendere e bussa.
-Chi è?- chiede una voce rotta dal pianto
-Carrie siamo Corey e Laney. Stai bene?-
-Ehm… si tutto benissimo. Cosa volete?-
-Vorremmo farti alcune domande. Possiamo entrare?-
-… va bene. Ma solo un minuto-
La blu ci viene ad aprire alla porta e quando la vediamo ci scappa un sussulto. Vedere una delle ragazze più popolari e sicure di sé del campo con il mascara colato a causa delle lacrime e dall’aspetto debole e fragile faceva quasi senso.
-Carrie…- dico sinceramente dispiaciuta. Lei cerca di ricomporsi passando il dorso della mano sulle guance e ci fa spazio per entrare. Ci sediamo al tavolino che c’è nel centro della stanza e aspettiamo che lei sia pronta per parlare, poi Corey –con il tatto di un elefante- comincia l’interrogatorio
–Senti Carrie, hai visto qualcuno o sentito qualche rumore quando hai trovato il corpo di tua sorella a terra?- lei guarda con odio il ragazzo, probabilmente non scorre buon sangue tra i due, e acidamente risponde:
–No! No stupido bambinone del cazzo, non ho sentito niente! Avevo cose più importanti a cui pensare, visto che a differenza tua io tenevo moltissimo a mia sorella!-
-Stai dicendo che io non stia soffrendo per la morte di Trina?!-
-Esattamente coglione!-
-Beh, brutta deficiente che non sei altro, è vero che io e mia Trina non eravamo il massimo come fratello e sorella, ma sappi che non c’è giorno che io non mi chieda perché quel pazzo maniaco di un assassino abbia dovuto uccidere proprio lei!-
-Ah si? Beh, io…-
-ORA BASTA VOI DUE! È chiaro che siate entrambi molto tristi per le vostre sorelle, è normale! Ma non dovete fare a gara per chi soffre di più! È stupido!- dico io interrompendo la lite.
Loro abbassano lo sguardo –Già hai ragione Lanes- dice Corey
-È solo che è una cosa straziante perdere una sorella- continua Carrie
–Lo so, posso capirlo. Comunque tu sei sicura di non aver sentito niente?- chiedo con calma
-No. Come ho detto prima non ho visto ne sentito niente. Mi dispiace…- dice lei dispiaciuta di non poter dare una mano per trovare il pazzo che aveva ucciso sua sorella
-Tranquilla. Vedrai che riusciremo a trovarlo lo stesso- dico cercando di incoraggiarla
-Lo spero tanto-
-Ora noi andiamo. Se ne hai voglia ci vediamo stasera a cena. Ciao!-
-Ciao ragazzi- dice chiudendo la porta e tornando della sua buia e triste camera.
Noi ci incamminiamo verso la baracca dove stava la polizia e mio padre e Corey, premurosamente, cerca di aiutarmi a camminare mettendo il mio braccio dietro alle sue spalle.
-Allora Core. Come mai avete perso le staffe così velocemente voi due?-
-Beh… diciamo che non siamo mai stati grandi amici io e Carrie. Non so bene perché, ma tra di noi ci sono sempre state odio e discussioni come queste. Anzi, oggi è stato il momento più amichevole che abbiamo mai avuto. Dopo la discussione intendo-
-Ah wow-
-Puoi dirlo forte-
Continuiamo a parlare dei nostri sospetti e di altro finche non arriviamo a destinazione. Suono al campanello della porta e subito vedo mio padre fiondarsi contro di me per abbracciarmi.
-Laney! Piccola mia, tutto bene?-
-Si papà. Anche se se continui a stringermi così finirai per soffocarmi!-
-Oh scusa amore. Dimmi, tutto apposto?-
-Come ti ho già detto; si!- dico sghignazzando. Mio padre è sempre troppo ansioso –Corey mi ha aiutata quando ho perso i sensi- dico indicando il blu che era un po’ arrossito
-Grazie figliolo, sei stato molto bravo a preoccuparti di mia figlia-
-Niente signore. Non è stato un problema-
-Comunque papà, hai delle novità sulle indagini?-
-Lo sai che non posso dirti niente- mi rimprovera lui
–Ti preegooo!!- dico facendo la faccia più tenera che mi riesca
-Okay, okay. Allora abbiamo scoperto che ad uccidere Trina e Mina è stata la stessa persona e che quindi abbiamo a che fare con un serial killer-
-Capisco. Altro?-
-Beh, penso che il resto tu l’abbia già scoperto tramite i testimoni-
-Wow… credevo che voi avreste potuto darmi delle informazioni migliori-
-Hehe, lo so- dice grattandosi la testa imbarazzato –Ma per ora ti è dato sapere solo questo. Non posso dirti altro-
-Uff… va bene. Andiamo Corey. Dobbiamo prepararci per il falò-
-Va bene Lanes. Andiamo!- dice emozionato per l’evento. Mammamia, questo ragazzo ama far festa! Cerco di raggiungerlo piano piano a causa della gamba, ma prima di poter muovere anche un solo muscolo mio padre mi mette una mano sulla spalla e mi fa voltare.
-Senti Laney. Lo so che non dovrei intromettermi in queste cose, ma io penso che questo Corey qui sia davvero un bravo ragazzo. Una volta tanto lasciati andare, ok?-
-V-va bene. Ma non ne parliamo più, capito?- dico io diventando tutta rossa per l’imbarazzo, girandomi per non farmi vedere in faccia e riprendendo a camminare.
Oddio, se si mette anche mio padre a farmi pensare a Corey è la fine!
 
****

-Andiamo Kim! È ora di andare al falò!- disse la bionda alla sorella ancora segregata in bagno
-Ecco arrivo!-
-Cavolo! Adesso faremo tardi a causa tua!-
-Non ti preoccupare, passeremo per il bosco, così tagliamo-
-Giusto, sei un genio!- aprirono la porta della casetta e subito si diressero verso il bosco.
-Senti, tu pensi che ci sarà Carrie?-
-Non lo so. Lo spero, altrimenti dovremmo stare con quel gruppo di sfigati con a capo quello scemo di Riffin!-
-Bleah, che schifo. Se fosse così giuro che me ne tornerei a casa senza troppi saluti-
-Già-
D’un tratto Kim camminando cadde in una fossa profonda e cacciò un urlo di dolore: -Kim! Cosa è successo?-
-Sono caduta! Mi sa che mi sono rotta una gamba!- urlò la ragazza nel panico
-O-okay! Aspetta vado a cercare aiuto, tu non ti muovere!-
-Ma no guarda, ed io che volevo farmi un giro!- ribatté ironica -Tra la gamba e la fossa cosa potrei fare scusa!?-
-Oh già. Resisti comunque!- nella corsa Konnie mise un piede su un ramo spezzandolo, ma non ci fece troppa attenzione. Qualche secondo dopo una mannaia attaccata ad una corda cadde da un ramo e colpì in testa la bionda che cadde a terra morta sul colpo. Kim, che aveva sentito un tonfo, cercò di capire cosa fosse stato.
-Konnie? KONNIE?! Konnie non farmi questi scherzi, dove sei?-
Ad un certo punto un sibilo la paralizzò. Puntò la torcia in giro e vide una vipera a pochi centimetri da lei. Cercò di scappare, ma la gamba glielo impedì, causando però l’attacco del serpente che la morse su un braccio. In pochi minuti in veleno entrò in circolazione e in altrettanto poco tempo la ragazza esalò il suo respiro. Il killer aveva colpito ancora.



Angolo Autrici:
Ed eccoci tornate! :D
Già, vi siamo mancate?
Ritardatarie!
Zitto tu!
Già, scusate il ritardo, ma la scuola impone legge qui
Esatto, ci dispiace, ma è così :(
Comunque ecco qui l’aggiornamento solo per voi! :D
Le vittime aumentano sempre di più e il killer è sempre misterioso
Ed ecco che cominciamo “ufficialmente” i momenti Corney
*
-*
Finalmente ho anche dei muscoli! :D
Eheh, giàà!! @.@
Continuate a sognare ;)
Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto, fatecelo sapere con una recensione! :)
Ora vi salutiamo, ma torneremo appena ci sarà possibile
Ciao
!!
Grazie ragazzi, è stato bello!

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Capitolo 6
*** capitolo 5 ***


Mmmh… vediamo, che posso dire… diciamo solo che il falò di ieri sera è leggermente degenerato, ecco.
Forse qualcuno dovrebbe impedire ai gemelli di fare sempre la solita “generosa” offerta di mischiare alla coca cola della vodka, almeno il giorno in cui nessuno porta la birra e di conseguenza non abbiamo altro da bere. E ovviamente noi non dobbiamo necessariamente sbronzarci come degli alcolizzati, ma dettagli, siamo ragazzi dopotutto.
Il problema però è che, se come me non reggi bene l’alcool, potresti risvegliarti mezza nuda nel letto del tuo coinquilino avvinghiata a lui come se fosse un peluche di pezza.
Ma partiamo dall’inizio…

 
 
Che bella sensazione, non credo di aver mai dormito meglio di così! Sono sincera, mi sentò così bene, rilassata…
Lentamente apro gli occhi e sorrido alla nuova giornata. Sono rare le volte in cui mi sveglio presto di mia spontanea volontà, ma oggi mi sento particolarmen… aaah! -AAAH!- per lo spavento casco giù dal letto, ma Corey decide comunque di non svegliarsi, anzi, fa uno strano verso di disapprovazione e, dopo aver cambiato pigramente posizione, si tira le coperte fin sopra la nuca, tornando a ronfare come se nulla fosse -COREY!- esclamo mentre i miei occhi cominciano a prendere fuoco furiosi -Cosa vuoaaah…- lo vedo avvampare di colpo –…Laney!- dice tra lo scioccato e l’imbarazzato -Cosa stavi facendo?!- sputo acidamente afferrando il lembo del lenzuolo del letto di Corey e trascinandolo verso di me per coprimi il decolté.
Lo avevo già visto senza maglietta –cosa che, a dirla tutta, non mi dispiaceva affatto!- e forse lui era anche abituato a dormire in mutande, ma io no! E ritrovarmi seminuda davanti a lui è… imbarazzante! Argh, dov’è la mia maglietta?!
-Cosa faccio io? C’eri tu nel mio letto!- dice cercando di scusarsi. Tutto d’un tratto lui abbassa lo sguardo e allunga la mano dal suo lato del letto. Immediatamente il suo rossore svanisce, lasciando libero sfogo ad un odioso ghigno che vorrei volentieri levare da quella sua stupida faccia a furia di schiaffi!
–Hehe, ehi Lanes! Guarda cos’ho trovato!- esclama divertito, sventolando la mia canottiera nera -Dammela!- ribatto allungando una mano verso l’indumento, ma Corey me lo sottrae nuovamente, allora ringhio furiosa –COREY!- -Vienitela a prendere!- sghignazza. Quando fa così mi fa salire il crimine! Balzo con un inaspettata agilità sul suo letto, ma prima di poter afferrare la maglietta, cado addosso a lui. Dio vorrei sprofondare in questo momento…
-A-adesso me la ridai?- lo fisso negli occhi, e anche lui sembra fare lo stesso. Per un momento mi parve di averlo sconcertato…
-Tieni…- appena raggiunto il mio obbiettivo, mi fiondo in bagno.
Credo davvero che per un attimo, il mio cuore abbia perso un battito…
 

*******


Tutto il perimetro di quell’area del boschetto era delimitata dal nastro giallo della polizia, vietando l’accesso ai non autorizzati. Mio padre, insieme ad un gruppo di suoi colleghi, parlottavano tra loro mentre un’ambulanza portava via due barelle cui i corpi sopra erano coperti da dei lenzuoli. Sapevo che era successo ancora, ma addirittura due omicidi nello stesso colpo! Qui la faccenda si sta facendo sempre più seria.
Afferro la mano di Corey trascinandolo sulla scena del crimine.
-Papà!- -Laney!- ribatte lui quasi in tono di rimprovero camminandoci incontro -Cosa ci fai qui? Lo sai bene che non potete rimanere! Andate via!- -Papà aspetta, noi vogliamo sapere cos’è successo! Per favore…- -No! A casa facciamo i conti!- -Ma papà!- -Papà niente! Laney, fila a casa!- esclama di rimando strizzando un occhio, ma io continuo a non capire. Alla fine, dopo interminabili interpretazioni andate a vuoto -della serie: tu cerchi di dirmi qualcosa!- capisco.
-Oooh!- ammiccai di rimando, che scema! Dovevo solo “leggere tra le righe” -Okay papà come vuoi, ne riparliamo a casa, adesso hai evidentemente di meglio da fare- Corey mi fissa allibito, probabilmente non capendo una virgola di quello che credo di aver perfettamente capito io, ma glielo spiegherò dopo, lontano da qui, e soprattutto lontano da quegli impiccioni rompiscatole dei colleghi di mio padre…
 

*******


-Quel serial killer è uno schizzato! Uccidere in questo modo così brutale quattro povere ragazze innocenti…- dico distrattamente mentre il “polpettone” (così definito dalle donne della mensa) scivolava nel piatto attraverso i denti della mia forchetta.
Allontano da me quello schifo immangiabile, probabilmente con un’espressione disgustata che avrebbe fatto sbellicare chiunque. Infatti: -Ahahah Laney che faccia!- esclama il mio amico qui, indicandomi e ridendo come un cretino, ritornando poi ad avere il suo atteggiamento serio e impacciato che aveva acquistato da quella mattina -Ah sì?- dico in tono di sfida, mentre con la forchetta gli spalmo un po’ di polpettone sul naso -Ma che fai?!- esclama lui, cercando di tirarsi indietro ma senza successo poiché ormai io avevo prontamente compiuto la mia missione… il suo naso era totalmente imbrattato da polpettone spazzatura!
-Ti faccio assaggiare il polpettone…- rispondo io sarcastica -È delizioso!- ribatte con altrettanta ironia, sciogliendo un’aspirina per il mal di testa nel bicchiere d’acqua di fronte a lui -Perfetto! Perché io non lo finisco!- spingo il piatto verso di lui che respinge quell’obbrobrio al limite della sopportazione. Con il mal di testa e la situazione, tra di noi si è formata una tensione quasi elettrica!
Chissà poi cosa ci facevo e come ci sono finita nel suo letto stamattina? Dio probabilmente adesso sto arrossendo come una svampita! Sento che le mie guance vanno a fuoco! Presto Laney cambia argomento!!
-Emh… dopo dobbiamo esaminare la scena del crimine…- è la prima cosa che mi viene in mente e devo dire di essere piacevolmente sorpresa dalla mia naturalezza! Corey manda giù il contenuto del bicchiere, semi disgustato -Okay. A proposito, di che parlavate te e tuo padre poco fa? Sembravate così strani. E poi tu non ti arrendi mai così facilmente di fronte ad un “no”!- chiede poi, tornando a prestare la sua attenzione al suo toast bruciacchiato -Oh, solo che a casa, ci dirà tutto quello che hanno scoperto oggi, o meglio, credo sia così… Cavolo, credo che la mia testa tra poco esploderà…- dico coprendomi il viso con le mani. È tutta la mattina che sto con questa orribile sensazione… -Già!- ribatte Corey stupito –Vedo del fumo fuoriuscire dalle tue orecchie!- ah, ah... ma come mi sto divertendo! -E questa doveva essere una battuta spiritosa?- chiedo da dietro le mani -Esattamente!- conferma lui. Sospiro rassegnata, spero solo per Corey che il serial killer non prenda di mira autori di pessime battute… 
 

*******


Sto aspettando Corey, fuori dal bagno dei ragazzi (visto che la nostra baracca è lontana da dove eravamo noi), mentre cerco di analizzare i vari sospettati della lista, vediamo:

-Nick Mallory, delitto passionale: dopo una brutta serata decide di uccidere la sua ragazza perché non accetta un rifiuto. Ci può stare.

-Mina Beff, invidia: tutta la fama alla sua “migliore amica”, mentre lei? Niente! Fa solo da zerbino per accontentare i capricci di una ragazzina viziata senza niente in cambio. Potrebbe essere, se non contiamo che è morta…

Cancello questo punto dalla lista e sospiro riponendo il mio taccuino nello zainetto. Davvero è tutto qui? Solo un sospettato?!
-Adesso basta!- -Lenny aspetta…- sento due voci vicino a me.
Non faccio in tempo a girarmi per vedere cosa succede che una mano mi blocca l’avambraccio, spingendomi contro il muro -Ehi! Ma che fai idiota!- ribatto spingendolo lontano da me, ma lui sembra improvvisamente più forte e mi blocca contro il muro senza lasciarmi via d’uscita -Prima Mina, adesso anche Kim e Konnie…- dice Lenny. Ha gli occhi lucidi, si intuisce benissimo che anche se sta cercando di fare il duro ha il cuore a pezzi -… Si può sapere perché tutto questo succede quando tu arrivi qui?!- sentendomi queste accuse rimango a bocca spalancata. Gli do uno spintone per allontanarlo, questa volta con successo -Cosa stai insinuando razza di cretino?!- sputo indignata. Lui si avvicina di più -Giochi a fare la detective ma alla fine chi ci assicura che non ci sei tu dietro a tutti questi omicidi! Perché dovremmo fidarci di te, eh?-
-Ma tu sei pazzo! Quando è stata uccisa Trina io neanche c’ero!-
-Assassina!-
-Schizzato!-
Ad un tratto mi colpisce allo stomaco, ed io cado a terra. Non mi aspettavo una reazione simile… Mi arriva un altro calcio, questa volta più in alto.
-Stai lontano da noi!- dice. Io tossisco e se quello che finisce a terra non è sangue allora non so cosa possa essere.
D’un tratto non capisco più niente; riesco solo a distinguere le voci, una parecchio familiare, quella di Corey, si fa sempre più vicina in un impeto di rabbia e io non posso che sentirmi sollevata.
-Cosa sta succedendo qui?- ringhia -Tieni a bada la tua ragazza Riffin, non ci fidiamo di lei!-
Sento che mi sta per arrivare l’ennesimo calcio quando… mi sembra di vedere Corey afferrare Lenny per il colletto della maglietta verde, e spingerlo contro il muro per poi tirargli un pugno dritto in un occhio, o lì vicino. Non lo so, vedo un po’ sfuocato. Sento la voce di Carrie che lo supplica i due di smettere di litigare, poi, più niente.
 
 
*******


Dopo un’ora passata in infermeria (che ormai sta diventando la mia seconda casa) accompagnata da Carrie torniamo dai ragazzi.
In poco tempo, lì vicino al bagno dei maschi, si era formata una vasta folla di ragazzi, tra cui i nostri amici, Kin e Kon che cercarono di fermare la rissa.
Corey ovviamente, smette di fare quello che stava facendo solo quando mi vede arrivare e lascia la lotta preoccupandosi di accompagnarmi alla baracca.
 
 
*******
 
 
-Hai un’altra aspirina?- chiedo a Corey per poi volgere un’occhiata all’orologio sul muro: tra mezz’ora mio padre sarebbe passato per raccontarci quello che sa e Corey, in qualche modo, deve assolutamente coprire quel suo esagerato graffio sulla guancia, oppure sarà mio padre a farci il terzo grado su cosa fosse successo, e adesso proprio non è il momento.
-Sì, sono sullo scaffale in alto- -Okay!- ovviamente “lo scaffale in alto” è troppo in alto perfino per Corey, figuriamoci per me!
Mi allungo verso l’alto, afferrando il bordo inferiore del mobiletto, quando… -AAAH!- quel coso stava per colpirmi! -Cos’è successo?- chiede preoccupato lui -Quel coso stava per colpirmi!- si avvicina a  me, per esaminare meglio cosa mi stava per cascare addosso, poi dice -È il piede di porco di Kin…- analizza sorridendo timidamente -E cosa ci fa nella tua dispensa?!- lo aggredisco prendendolo per il colletto -Poteva uccidermi!!!- -Hehe, calma pulce! Non è successo niente!- dice alzando le mani davanti a sé come per proteggersi dalla mia furia –Sai cosa? Adesso vado da Kin e glielo restituisco!- faccio sbollire il mio atteggiamento omicida e sospiro, non riesco ad arrabbiarmi con questo stupido ed adorabile idiota…
-Va bene…- acconsento e, dopo aver risposto al saluto con un cenno della mano, torno a cercare le pastiglie… eccole! Ne prendo subito una, prima se ne va questo fastidioso mal di testa prima potrò condurre una normale conversazione con mio padre –Aspetta!- fermo Corey prima che potesse aprire la porta -Cosa?- chiede lui -Lo sai che hai una guancia messa di merda, vero?- -Sì, e tu lo sai di avere ancora la bocca sporca di sangue?- istintivamente porto le mani alle labbra per coprirmi –Scherzo pulce!- -Pensi davvero di essere spiritoso tu!?- ribatto scontrosa. Lui si strinse nelle spalle avvicinandosi sempre di più a me con fare di sfida. Sospiro sconfitta girando la testa per non guardarlo e lui, dopo essersi fatto scappare un sorriso, si gira verso la porta.
–Comunque grazie per quello che hai fatto per me oggi, ma la prossima volta…- -Cercherò di non fargli troppo male, sì…- finisce lui con un moto di orgoglio -… Stavo per dire di non farti ammazzare!- rido io –Vieni qui un attimo che ti sistemo quella guancia-
Mi allontano a prendere l’alcool disinfettante e un pezzo di cotone dal bagno, poi torno da Corey e preparo il necessario per evitargli un’infezione o cose simili.
-Per favore Lanes- comincia con voce altezzosa –Io sono Corey Riffin, niente può…aaah!- dice facendosi sfuggire un grido, mentre inizio a poggiargli il cotone sulla guancia rossa -Dicevi?- sorrisi soddisfatta. Lui strizzò gli occhi, per non far trapassare nemmeno una lacrima -Niente. Sto zitto.-
Rimaniamo così a guardarci per un po’, poi sposto il cotone e gli accarezzo una guancia. Non posso crederci che si sia preso questa batosta per me…
-Tu come stai invece?- chiede. Io faccio spallucce. Ho ancora lo stomaco in subbuglio e sono sicura che se avessi mangiato qualcosa a pranzo probabilmente ora lo avrei rimesso, ma a parte questo sto bene.
-Tutto a posto…- -Meno male. Era, così strano il comportamento di Lenny oggi… di solito è un ragazzo tranquillo- -Era distrutto, Corey. Ha perso due delle sue migliori amiche, probabilmente aveva solo paura…- -Lo difendi anche?- sbotta Corey stupito –Quello ti stava facendo a pezzi!- sospiro -Lo so, la cosa peggiore è che sospetta di me! Di me, capisci!?- dico abbassando lo sguardo -Tranquilla, tu non hai fatto niente di male…- cerca di consolarmi -Sì questo lo so…-
Restiamo così per un po’, l’uno di fronte all’altra, con la testa china fissa sul pavimento…
-Allora io, porto questo a Kin, e poi torno!- rompe improvvisamente il silenzio lui –Okay, ma fa presto! Mio padre sarà qui a momenti!- -Ci sarò!- e detto questo apre la porta e se ne va.
 
 
*******


-Laney?- mi chiama una voce molto familiare. Ciò che avrei voluto ribattere è “Va via sto dormendo!”, ma dalle mie labbra fuoriesce solo una sottospecie di mormorio.
Visto che la voce insiste, mi tocca scacciarla agitando le mani –in un modo che a me sarà pur sembrato convincente, ma che avrebbe solo fatto ridere il mio “importunatore”- e tentando invano di colpirla -Laney, svegliati dai!- questo tono così gentile e premuroso ma allo stesso tempo fermo mi ricorda così tanto quello di mia madre.
Mi manca tanto, dovrei telefonarle… ma poi cosa le direi? “Ciao mamma! Scusa se sono scappata di casa, ma dovevo assolutamente scoprire chi è questo serial killer che a quanto pare sta prendendo di mira tutte le ragazze che ci sono al campus!”. Sì sarebbe un’idea, ma mi sa che non reggerebbe.
-LANEY!!!- a quel grido io tiro un urlo e cado giù dal letto. Appena apro gli occhi vedo davanti a me il faccione paffuto di mio padre che mi scruta divertito
–Ti sei addormentata?- chiede cercando di trattenersi dal ridere senza un contegno -A quanto pare…- ribatto io asciugandomi un angolo delle labbra… -Sei qui da molto?- -Sono appena arrivato- -Okay, aspettami un attimo qui…-.
Corro in bagno a sciacquarmi il viso con l’acqua gelida per svegliarmi e, quando sono sicura di essere più che sveglia, torno da mio padre.
-Vuoi qualcosa?- -Acqua- pronuncia distrattamente mentre scruta con sufficienza la “casa” –Agli ordini. Ecco qui, tieni- dico versandogli un bicchiere d’acqua -Grazie- dice.
Mi siedo vicino a lui e comincio a fissarlo mentre manda giù il bicchiere d’acqua come quando a sei anni lo fissavo in attesa di farmi comprare le mie caramelle preferite.
Mio padre detesta essere messo alle strette, tipo ora, quindi inghiotte l’acqua come se non ci fosse un domani e mi guarda sorridendo.
-Allooora…?- sorrido io. Lui ricambia ridendo fra se e se -Le vittime sono Kim e Konnie Kagami- dice. Beh, fin qui lo sapevo pure io –Le conoscevi?- io annuisco seria –Sono state ritrovate nel bosco. Secondo l’autopsia l’ora del decesso è: 22:15 di ieri sera- annuisco per far capire che lo sto seguendo –Si, probabilmente stavano venendo al falò- -Falò?- ripete mio padre con affare interrogativo -Sì, avevamo organizzato una cosa simile, lo facciamo quasi ogni sera- -Laney!- mi rimprovera –Stai scherzando vero?! Esci la sera mentre sai che c’è un serial killer a piede libero!?- -Forse hai ragione…- -Certo che ho ragione!!- -Arma del delitto?- intervengo prima che parta la ramanzina -Konnie Kagami aveva una mannaia conficcata nel cranio- -Una mannaia?!- dico stupita. Mio padre annuisce –Già. Una trappola di basso livello ma… mortale- -E Kim invece?- -L’abbiamo trovata in una fossa vicina alla sorella. Probabilmente ci è caduta. Nel suo sangue sono state trovate tracce di veleno, crediamo che la causa sia una vipera…- -…Una vipera? Qui? In questo posto ci sono, o meglio, c’erano dei bambini! Dovrebbe essere un posto “sicuro”. Non possono esserci serpenti!- -Non serpenti selvatici almeno- specifica lui lasciandomi interdetta.
In quel momento Corey entra dalla porta.
-Ehi, salve signor Penn- saluta lui ricevendo un segno da parte di mio padre -Core, a quanto pare abbiamo delle… novità!-
 
 
 
Angolo Autrici:
 
 
Marty: Ed eccoci tornate con il nuovo capitolo di questa long!
 
Laney: Già, ci dispiace per il ritardo, ma non è facile scrivere con la scuola, lo sapete no? Almeno gli autori :)
 
Marty: Esatto… Specialmente quando certa gente ti fa scherzi dicendo che non vuole più scrivere storie, vero Laney?

Laney: Scusaaa!!! Era suo scherzo!! :(
 
Marty: Già, dillo agli altri ;)
 
Corey: Ma il tuo cervello come funziona?! Tre secondi fa eri arrabbiata e adesso fai l’occhiolino?!
 
Laney: Ora capisci cosa provo io quando sento i tuoi piani?
 
Corey: Già… è frustrante…
 

Laney: -.-
 
Marty: Si, ero arrabbiata, ma con la mia Lanes non posso restare arrabbiata :)
 
Laney: Ooowwh, vieni qui ^-^
 
Marty: Mh-mh… Comincia a correre babba ;)
 
Laney: O.o”
 
Marty: Muahaha
 
Laney: Emh… Corey, Laney ci pensate voi? Vi prego!!!
 

Corey: Oook! :D
 
Laney: Laney e Marty ringraziano tutti coloro che seguono e recensiscono la storia
 
Corey: Sperano di continuare a divertirvi e ad avvincervi con questa long e di vedere le vostre recensioni e tutto il resto che ora non ricordo ^-^”
 
Laney: Ora vi salutiamo, vai Core! ;)
 
Corey: Grazie ragazzi, è stato bello! :D
 

*sottovoce all’orecchio di Laney, maliziosamente* Comunque potevi anche non fare tutte quelle scene prima nella storia, all’inizio del capitolo ;)

 
Laney: COREY!!!! O.O
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6. ***


-Bene ragazzi, ora io vado- dice mio padre dirigendosi verso la porta
-Va bene, ciao papà! Avvertimi se sai qualcosa di nuovo!- replico vedendolo uscire
-Arrivederci signor Penn!- saluta Corey. 
Appena esce io mi rimetto a fare lo schema dei sospettati che non ero riuscita a finire dopo che Lenny aveva avuto quella reazione, interrompendomi mentre ci stavo lavorando.
-Allora, cos’abbiamo per ora?- chiede Corey curioso
-Beh, avevo messo Nick Mellory come primo della lista e poi Mina, solo che non può essere stata lei a uccidere Kim e Konnie , dato è morta prima di loro. Chi altri potrebbe essere sospettato?- lui sembra ragionarci su
-Beh, sono stati Lenny e Carrie quelli che hanno visto Mina per primi, potrebbero essere stati loro visto sono stati via per un po'. Per quanto riguarda Trina chiunque sarebbe potuto entrare, lei lasciava la porta aperta di solito quando era all'interno della casetta perché passava tanto tempo in bagno e non voleva andare ad aprire ogni volta che o io o altri passavamo da lei. Infine Kim e Konnie erano molto amici di Lenny e Carrie. Magari si erano dati appuntamento e poi loro le hanno uccise- wow... sono davvero impressionata!
-Wow... ottimo lavoro Core!-
-Grazie Lanes- dice grattandosi la nuca imbarazzato -altre idee?- chiede
-Mmh... vediamo... - dico pensandoci un attimo -sappiamo che Kim è morta per il veleno di un serpente, giusto?-
-Si, perché?-
-Non credo che da queste parti ci siano vipere selvatiche. Tu sai se qualcuno ha una teca di serpenti qui?-
-Beh...- dice guardandosi intorno evitando il mio sguardo, segno che mi sta nascondendo qualcosa
-Corey. Cosa devi dirmi?-
-Niente Lanes, tranquilla- dice continuando a far finta di niente sperando di riuscire a cavarsela così facilmente, ma io non demordo
-Core, parla- dico cercando di guardarlo negli occhi. Lui prende un grosso respiro poi sbuffa sottovoce un nome
-Kin.-
-Cosa?!- dico sconvolta
-K-Kin ha una vipera da circa un anno. Da quando l'anno scorso ha trovato quell'uovo di serpente si è occupato del suo Owen come se fosse un figlio- cacchio... speriamo che non sia davvero lui...!
-Q-quindi anche Kin potrebbe essere un sospettato?- chiedo ancora in agitazione
-Kin non farebbe mai una cosa simile!- dice Corey secco
-Lo so, lo credo anche io Core, ma resta il fatto che potrebbe essere così... non possiamo fingere di non sapere niente, se c'è anche la più piccola probabilità che sia lui il colpevole- lui mi guarda negli occhi e quel lampo di rabbia che aveva appena avuto si trasformò in un misto di comprensione e tristezza
-Forse hai ragione tu Lanes...- dice guardando il pavimento
-Stai tranquillo Core, vedrai che risolveremo questo caso e dimostreremo che Kin è innocente- dico mettendogli una mano sulla spalla per consolarlo
-Va bene pulce. Dai finiamo questi sospetti ora-
 
******



Verso l'ora di cena finiamo il nostro lavoro che siamo sfiniti.

-Senti, che ne dici se stasera non andiamo né in mensa né al falò?- chiede Corey notando il mio sbadiglio
-Okay. Ma io ho fame, che mangiamo?-
-Ci pensa il grande Riffin a questo- e, detto questo, tira una gomitata alla parete dalla quale si apre uno scompartimento segreto contenente vari snack e dolci -ecco a te il mio nascondiglio segreto delle varie delizie- io guardo ammirata (e affamata) i vari pacchetti colorati
-Posso dire che ti amo?- dico riferendomi quasi di più a quelle delizie
-Ahahah prego non c'è di che!-
Mangiamo qualcosina mentre parliamo del più e del meno.

Ad un certo punto mi torna alla mente di stamattina e subito mi viene da chiedergli una cosa.
-Corey-
-Si Lanes?- dice mettendosi in bocca una manciata di patatine
-Tu sai cosa è successo ieri sera di preciso?- lui arrossisce al pensiero di ciò che abbiamo potuto anche solo aver pensato di fare, poi risponde
-E-emh... i-in realtà non ricordo niente. Ieri abbiamo bevuto davvero un sacco...-
-Già, non berrò mai più in vita mia- lui mi guarda ironico
-Okay! Diciamo che non berrò mai più COSÌ PENSANTEMENTE in vita mia, contento?-
-Estremamente-
-Bene. Comunque dobbiamo chiedere a qualcuno se sa qualcosa, ma direi di farlo domani-
-Già hai ragione, adesso voglio solo andare a letto...- ma non fa nemmeno in tempo a togliersi il cappello che subito qualcuno spalanca la porta.
-Ragazzi! Meno male che siete qua. Dovete venire subito!- dice un Nick Mellory super agitato
-Calma Nick, cosa è successo?- chiedo vedendolo così... strano
-Si tratta di Lenny, venite presto!-

Senza fare domande seguiamo fuori dalla porta il ragazzo, che si dirige a passo spedito verso la sua baracca. Si ferma davanti alla porta e si gira verso di noi, con un briciolo di terrore negli occhi, comunque facilmente visibile.

-Allora Nick, cosa è successo a Lenny?- chiede Corey cercando di tranquillizzare l'amico
-Nick non lo sa, quando è tornato poco fa, lo ha trovato per terra sanguinante- dice aprendo la porta perr mostrarci il corpo di Lenny a terra, sul tappeto ormai sporco di sangue proveniente dalla testa del ragazzo, quasi a volersi memitizzare con i suoi capelli rossi
-Nick si è precipitato a vedere se stesse bene, ma era troppo tardi- dice sconsolato. Poverino, è quasi sul punto di piangere...
-Tranquillo Nick, non è colpa tua- dico abbracciando. Lui affonda la testa sulla mia spalla
-G-grazie Laney Penn- dice tirando su con il naso-
-Figurati. Dai, ora fammi vedere cosa può essere successo a Lenny- e detto questo mi avvicino al cadavere del rosso e lo esamino: -mmh... sembra che sia stato colpito alla testa con qualcosa...- dico
-Cosa potrebbe essere stato?- chiede Corey avvicinandosi
-Non lo so, probabilmente un sasso o una spranga di ferro... avremo notizie da mio padre domani, adesso non riesco a dire altro-
-Oh o-ok... grazie di essere venuti a quest'ora ragazzi- dice il castano ancora sconvolto
-Non devi neanche dirlo. Se hai bisogno di noi chiamaci quando vuoi- dico cercando di rassicurarlo
-Va bene. Adesso Nick va da Carrie per raccontarle l'accaduto, e per chiederle se può ospitarlo perché... beh...-
-Sei stato chiaro amico, non ti sforzare- dice Corey
-Bene. Buonanotte. Per quanto possa esserlo...- ci saluta il castano
-Notte Nick. Riposati almeno un po'-
-Nick ci proverà- si dirige verso la baracca della blu e sparisce nel bosco.

-Cavolo...- dice Corey mettendomi una mano sulla spalla e invitandomi a tornare nella nostra casetta
-Questo assassino non sembra avere una ragione precisa per uccidere... voglio dire, prima erano tutte ragazze, ma Lenny era un ragazzo! Dobbiamo capire cosa ha in mente prima che sia troppo tardi...- dico più che altro tra me e me
-Non ci pensare adesso, ci lavoreremo domani mattina- dice Corey cercando di convincermi
-Va bene Core. Domani la prima cosa che faremo però sarà andare da Carrie. Poverina, è rimasta sola adesso... Non è una cattiva ragazza, mi ha anche aiutato portandomi in infermeria quando Lenny mi ha aggredito, sta solo soffrendo un sacco...- dico sentendomi il cuore stringersi in una morsa solo pensando alla ragazza.
-Come vuoi Lanes.- sorride lui -Ora però vai a letto, domani ci aspetta una giornata impegnativa come sempre-
-Okay, okay. Notte Core-
-Sogni d'oro pulce- dice spegnendo la luce.
 
******   


Il giorno dopo io e Corey ci svegliammo subito, dopo esserci cambiati e preparati, ci dirigiamo verso la baracca della blu per accertarci che stesse bene. Quando però arrivammo, sentimmo nostro malgrado, che dall'interno qualcuno stava avendo un'accesa discussione, e subito io riconobbi le due voci.
-VAFFANCULO COGLIONE!-
-CHE COLPA HA NICK?!-
-DOVEVI ESSERE LÌ! DOVEVI AIUTARLO!- disse Carrie con la voce spezzata dal pianto
-MA COME FACEVA NICK A SAPERLO?!-
-NON LO SO, MA DOVEVI SAPERLO! E PIANTALA DI PARLARE IN TERZA PERSONA! SEMBRI PIÙ RICOGLIONITO DI QUANTO TU NON SIA GIÀ!-
-PIANTALA BEFF! NON DIRE STRONZATE!-
-SPARISCI!- urla disperata Carrie -... vorrei che fossi morto tu al posto di Lenny!- dice tra i singhiozzi
-Come ti pare... Nick se ne va... stupida ragazzina viziata, Nick che poteva farci...? SCHIZZATA CHE NON SEI ALTRO!-
-MUORI STRONZO!-
-NICK TI AUGURA LO STESSO!- detto questo vediamo la porta aprirsi e da lì uscire un Nick super incazzato.

Immediatamente io e Corey entriamo nella baracca e troviamo Carrie in un angolo buio della stanza mentre, rannicchiata a terra con le gambe al petto, continua a singhiozzare. Io mi avvicino a lei e mi inginocchio al suo fianco abbracciandola forte. Lei tira su la testa e la sposta sulla mia spalla continuando a piangere disperatamente. D'un tratto anche Corey si avvicina a noi e abbraccia anche lui la ragazza lasciando entrambe (e forse anche se stesso) sbalordite.

Adesso, so che è completamente egoistico e fuori luogo, ma non riesco a fare a meno di essere in qualche modo gelosa di questo gesto, ma sto zitta.
-P-perché... perché lui?!- dice tra i singhiozzi Carrie -I-io lo amavo... e non gliel'ho mai detto...- dice mentre le lacrime continuano a formarsi nei suoi occhi blu. Cavolo, mi dispiace in sacco per lei... -V-vi prego trovate quel bastardo. Trovate quello stronzo che mi sta rovinando la vita e fatelo soffrire!- dice tremante dalla rabbia -Stai tranquilla Carrie. Facciamo del nostro meglio per trovarlo- le dico.
Stiamo lì a consolarla ancora qualche minuto, poi Corey decide di ricominciare le indagini.
-Scusa Carrie, adesso dobbiamo andare. Vuoi venire con noi almeno a fare colazione?- chiede
-N-no, sto bene così- dice cercando di essere convincente e di forzare un sorriso che non ne vuole sapere di venire
-Sicura Carrie?- chiedo preoccupata per la sua salute fisica. È da quando è morta Mina che non esce da qui... ormai è passata una settimana, non so come faccia a stare senza mangiare o anche dormire...
-S-sisi tranquilli- magari le porterò qualcosa io dopo...
-Va bene, allora andiamo. Ciao!-
-Ciao ragazzi- dice con un filo di voce, mentre ci guarda uscire. Adesso sono ancora più determinata a trovare il colpevole, quanto meno per renderle giustizia!
Andiamo verso la mensa per mangiare qualcosa e lì incontriamo Kin e Kon dai quali ci dirigiamo immediatamente.
-Ciao ragazzi!- diciamo io e Corey
-Ehi ciao... piccioncini- dice Kin sorridendo maliziosamente al fratello che sghigniazza sotto i baffi. Noi li guardiamo confusi
-Eh?- dice Corey
-Non ditemi che non vi ricordate niente della festa- ride Kon
-Perchè voi sapete qualcosa?- chiedo felice di sentire una buona notizia dopo tanto tempo
-Ahahah ovvio, noi non siamo ubriaconi come altra gente qui- dice Kin prendendosi un pugno sulla spalla dalla sottoscritta
-Ma... ehi!-
-Ahahah okay, scusa. Comunque noi ricordiamo ogni cosa-
-Grazie al cielo qualcuno che possa risolverci questo enigma! Potete dirci cosa è successo?-
-Perchè tanta urgenza?- chiede Kon incuriosito dal mio tono
-Emh... diciamo che ieri mattina non è stato un risveglio... "ordinario" ecco- dice Corey arrossendo un po'
-Aah capisco... e bravo il nostro blu- dice Kin tirando un pugno sul braccio a Corey scherzoso
-Non è come sembra!- sbotto io completamente rossa in viso
-Già. Diciamo che ci siamo quasi arrivati lì, ma che probabilmente ci siamo addormentati hehe- spiega Corey e devo dire che detto così è davvero patetica la cosa...
-Ahahah che sfigato che sei- scoppia a ridere Kin. Voglio sprofondare...
-Beh, almeno le hai visto le...- dice Kon
-Quello si- sogghigna il blu. Ma no! Tu... non puoi! Cioè, non.. uff! -Ahahah basta anche quello fratello- dice Kon battendo il pugno all'amico
-Vogliamo semplicemente parlarne?!- dico fumante dalla rabbia e dall'imbarazzo
-Va bene, va bene!- dice Kin –Allora;  in breve al falò, come sapete, avete bevuto un sacco, e ad un tratto da ubriachi fradici avete iniziato a flirtare tra di voi e, una cosa tira l'altra, avete iniziato a sussurrarvi cose nell'orecchio a vicenda, finché non vi siete alzati e insieme, ridendo, ve ne siete andati e non vi abbiamo più visti- spiega Kin
-Ah.- diciamo io e Corey insieme con lo sguardo perso nel vuoto
-Come mai quelle facce così sconvolte?- chiede ingenuamente Kon
-Beh, non è una cosa normalissima diciamo...- dico imbarazzatissima
-E perché no? Io vi vedo bene insieme- dice sinceramente. Io e Corey alziamo gli occhi, l'una guardando fissa verso l'altro e viceversa, arrossiamo e spostiamo lo sguardo imbarazzati -Ooww che teneri. Visto Kin? Anche il nostro Corey ha trovato l'amore- dice Kon commosso seguito dal fratello. Io non ne posso più, è troppo imbarazzante!
-Ok, scusateci adesso, ma io e Corey abbiamo da fare, ciao!- dico prendendolo per il braccio
-Ciao ragazzi!- dice lui mentre lo trascino
-Ciao, e fate piano!- ridono loro
-NON STIAMO ANDANDO A FARE QUELLO CHE PENSATE VOI!- grido esasperata
-Si si, come no- la prossima volta li strozzo...
 
******


Prima di tutto dobbiamo andare da Nick che oggi abbiamo visto andare via così arrabbiato. Corey mi dice che deve andare prima in bagno, quindi decido di continuare a cercarlo da sola, poi mi raggiungerà lui. Poco male, avevo bisogno di un po' di tempo sola con me stessa per riflettere...
Lo trovo come al solito al campo da basket mentre fa qualche tiro libero, ma questa volta non c'è nessuna oca ad adularlo. D'altro canto neanche lui riesce a fare nemmeno un canestro, probabilmente a causa dello stress della situazione.

-Ehi Nick!-
-Oh, ciao Laney Penn, Nick è felice di vederti- dice, ma i suoi occhi tradiscono un velo di tristezza e frustrazione -Tutto bene?- chiedo preoccupata per lui
-Certo, Nick si sente bene Laney-
-Non mi mentire...- lui sospira
-Carrie aveva ragione.. Nick sarebbe dovuto essere lì quando il suo coinquilino è stato...- ma non finisce la frase e ritorna a palleggiare
-Nick, non ti preoccupare, con me puoi parlare- dico mettendogli una mano sulla spalla per farlo girare
-Nick pensa che Laney Penn sia molto gentile con lui. Negli ultimi tempi tutti pensano che Nick possa essere il colpevole e si tengono lontani, ma non te Laney Penn. Come posso ringraziarti?-
-Non ti preoccupare Nick, non c'è bisogno che tu...- ma non finisco la frase che mi ritrovo Nick sulle mie labbra!! Cerco di levarmelo di dosso, ma lui sembra non volersi togliere. Aiuto!!!

Come a rispondere alla mia richiesta di soccorso ecco che una voce (la più bella di tutte a mio avviso) dice: -Hey tu porco! Levale le mani di dosso!*-
Immediatamente Corey si fionda su Nick e gli tira un pugno in faccia in modo tale che lui molli la presa su di me e mi lasci libera.
-Amico, che ti prende!- dice Nick confuso
-Cosa prende a te! Non puoi costringere una ragazza a fare quello che vuoi!-
-Non la stavo forzando!-
-Si invece!- sbotto pure io. Lui sembra essere da prima confuso, poi rimanerci male.
-...Scusa Laney Penn, Nick credeva che fu fossi d'accordo...- dice dispiaciuto
-Non fa niente Nick- dico un po' intenerita dal ragazzo
-Già, ma stai più attento- dice Corey di rimprovero
-Certo Corey, ti capisco. Scusate ma Nick ora ha bisogno di riordinare le idee. Ci vediamo dopo al falò al massimo, d'accordo?-
-Va bene Nick, ciao!-
-Ciao...- dice Corey quasi in cagnesco.
 
******


Finalmente dopo ore di indagini scoprimi due cose veramente importanti che lasciano me e Corey senza parole.
La prima è che mio padre ci ha detto che l'arma che ha ucciso Lenny è stato un piede di porco e a quello ci ero più o meno arrivata, ma la seconda è quella che più ci ha turbati.
In pratica oggi durante il nostro giro ci siamo imbattuti in Kon con cui abbiamo parlato per qualche minuto e tra le tante cose è venuto fuori una cosa importante: Kin, dopo che Corey gli aveva riportato il piede di porco, è uscito perché doveva andare da Lenny.
Io e Corey siamo sicuri che non sia stato lui, voglio dire... è Kin! Ma mio padre e la sua squadra hanno preso Kin e lo hanno messo in stato di fermo e noi non possiamo farci niente.
Speriamo che Kin se la cavi, non voglio credere che sia colpa sua!... anche se molte prove lo incastrano...



*in onore di uno dei miei film preferiti ovvero ritorno al futuro *-* ~ marti_penn




Angolo Autrici:

Eccoci qui! Siamo tornate!

Ehi scusa, ma perché inizi sempre te? D:

Perché sono più grande e ti bullizzo u.u

Allora io chiamo Corey :P

Oh no *tono ironico e strafottente* come farò adesso ;)

COOOREEEYYY.. puoi venire qui un momento?

*arriva Corey con una corda e un bavaglio*

O.O emh…

*qualche minuto dopo*

Eccomi qui finalmente con Corey e il mio Kin! <3

Ciao bella gente!

Ciao a tutti!

Io e quel salame lì in fondo speriamo che il nostro capitolo vi sia piaciuto ;) e ci aspettiamo tante recensioni da parte vostra (daii lasciate una recensione anche piccola piccola *-*)
Adesso andiamo, specialmente io perché vedo già che la mia CARISSIMA E ADORATISSIMA PULCE, si sta slegando con  il suo coltellino che ci siamo dimenticati di toglierle, e ho idea che abbia cattive intenzioni!! ^-^”


o.o

O.O

Bene, ora noi tre scappiamo, se non vedete più aggiornamenti nelle prossime settimane chiamate l’FBI, la CIA, Scotland Yard… e qualsiasi altra cosa nel dubbio! VAI COREY!
*scappa via strattonando dolcemente Kin per un braccio*

Emh.. grazie ragazzi è stato bello! *schiva una scarpa* LANEYY AIUTAMII!!! T^T

VENITE QUI VOI TRE!

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