Turles Rising

di Mz Hide
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** Chapter 1 - Old Beginnings ***
Capitolo 3: *** Chapter 2 - The plan in place ***



Capitolo 1
*** Prologue ***




Prologue

Correva per gli oscuri meandri dell'inferno, fuggendo a stento il proprio tormento per quelle che sembravano un milione di volte. Era sempre lo stesso supplizio. Anime dannate e condannate come lui, piene di amarezza e rancore. Lo colpivano e lo assalivano ripetutamente, gli stessi che lui stesso aveva ucciso con violenza. Ora la stessa violenza era perpetrata contro di lui.
Turles pensava che sarebbe impazzito. Non c'era sollievo, non c'era via di fuga. Darbula aveva provveduto scrupolosamente al suo tormento. Il signore dei demoni aveva una particolare antipatia per i saiyan, dato che incolpava loro per la sua sconfitta contro Majin Buu. Venivano da ogni girone infernale, ombre che erano perite per mano saiyan.
Turles imprecò, inerpicandosi su una scogliera di pura roccia. Non c'era modo di ragionare con l'odio della folla inferocita.
«Prendete quel bastardo!»
«FECCIA!!»
«Uccidetelo un'altra volta!!»
"Dannazione, devo riuscire a scappare." Turles si schiacciò contro la dura pietra infernale, gli occhi che ruotavano furiosamente. Il suo tempo nell'aldilà non era stato piacevole. Era contuso e malconcio, stanco di irragionevoli lotte.
La folla urlante tuonò risalendo un ponte di roccia spezzato, l'insania alimentava la sua rabbia. Molti trasportavano enormi macigni dagli spigoli affilati come armi. Balzarono oltre la piatta cornice, pressando il tormentato saiyan da ogni lato. Crateri di lava bollente ribollivano sotto di lui, aspettando soltanto una sua incauta scivolata.
Turles non sprecò il fiato per parlare, gli occhi scuri si annebbiarono per la furia. «Se mi trasformo, voi tutti cretini sarete presto storia passata!!»
Un vecchio lo rimbeccò, i denti marci che scricchiolavano mentre strepitava. «Non ne avrai nemmeno la possibilità, scimmione. Sappiamo come lo fai. Non c'è alcuna luna sotto questo cielo!!»
Turles ringhiò. «Allora vorrà dire che vi massacrerò a mani nude un'altra volta!»
Con un urlo assordante, la folla lo sommerse. Ci fu un tuono, un accecante lampo di luce e poi…
l'oggetto del loro odio era scomparso.

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Capitolo 2
*** Chapter 1 - Old Beginnings ***



Chapter 1  - Old Beginnings


«Lui ha fatto COSA??»
«Hai capito bene, Chi Chi», sospirò Junior. «Bulma dice che Goku è passato da lei poco fa per chiedere in prestito il radar cerca-sfere.»
Chi Chi sbatté gli occhi, sconcertata. «Ma per quale ragione? Cos'ha in mente?«
Il namecciano guardò fuori dalla finestra della cucina di casa Son. «Mi piacerebbe saperlo. Non si è esattamente confidato con me negli ultimi tempi-»
Le dita affusolate picchiettarono impazientemente  sul frigorifero. «Perché mai Bulma gli avrebbe affidato il radar a quel modo? Nessuno ha idea di cosa voglia fare Goku!»
«Non ha detto nulla a te?»
Chi Chi chiuse brevemente gli occhi. «No. Dopo tutto ci siamo presi un periodo di pausa per il momento, per il bene di Gohan.»
Junior le posò una mano sulla spalla. «Mi dispiace. Non riuscite a riconciliarvi?»
Chi Chi si sedette al tavolo. «Non nel modo in cui è adesso… Ho provato a comprendere questo suo nuovo "essere saiyan", ma non ha funzionato. Rivoglio indietro il mio vecchio Goku!»
Junior incrociò le braccia. «La situazione è così brutta?»
«Per la maggior parte delle cose no, ma a livello personale… semplicemente non riesco ad accettarlo!»
«Non intendevo essere indiscreto.»
«Non lo sei», sorrise tristemente lei. «Sei sempre stato un buon amico, Junior. Forse potrei non averlo notato prima, ma ora lo capisco chiaramente.»
Il namecciano le rivolse uno dei suoi rari sorrisi. «Sarò sempre qui, quando avrai bisogno di me. Come la sta prendendo Gohan?»
Chi Chi si prese la testa tra le mani. «Lui pensa che suo padre sia "davvero forte" adesso.»
Junior ridacchiò. «Beh, è in parte saiyan.»
«E in parte lunatico. Forse se vado a dormire e mi sveglio, scoprirò che è stato solo un brutto sogno!»
Junior si versò del the. «Non possiamo cambiare il passato, Chi Chi. Goku non può fare a meno di essere ciò che è.»
«E io cosa devo fare?»
Junior si ammutolì. Non aveva una risposta.

 Il suo cuore batteva veloce, il sangue pulsava nelle sue vene. Veloce come un proiettile, Goku sfrecciò in direzione del Sud America: aveva un'eccitante appuntamento con un ancora più eccitante principe. E poi c'era la questione del desiderio…
Gli altri lo stavano aspettando con impazienza, ansiosi e speranzosi per il suo successo. Goku arrivò al loro covo in un'ora, atterrando silenziosamente tra la giungla ombrosa. Vegeta gli si fece immediatamente incontro, gli occhi luccicanti per l'eccitazione.
«Hai il radar!»
Goku abbracciò il suo fragrante principe. «Dubitavi di me?»
«Mai.» Un bacio umido.
Radish e Nappa balzarono nella radura. Radish imprigionò Goku in un un robusto abbraccio.
«Finalmente sei ritornato, Kakarot. E  con successo, vedo!»
La spessa coda scodinzolò felicemente. «Già, fratello.»
Nappa si unì all'abbraccio, passando un braccio attorno alle spalle di entrambi i fratelli. «Già, devi aver raccontato una gran storia a quella Bulma!»
Goku rise. «Non è stato facile… aveva già saputo cosa era successo qui, sospettava i miei moventi.»
Vegeta lo occhieggiò con circospezione. «E…?»
Goku sogghignò. «Ho usato il trucco degli occhioni tristi.»
Il principe ridacchio. «Scaltro bastardo…»
Goku sfoggiò un'imitazione della sua espressione da cane bastonato. «Dopo tutto, non avrei mai potuto lasciare che il suo prezioso radar finisse nelle mani sbagliate… i saiyan potrebbero mirare alle sfere del drago!!»
Il gruppo rise sguaiatamente. Vegeta lo strattonò per il muscoloso braccio.
«Andiamo, koi. C'è un delizioso pranzo preparato al rifugio. Sicuramente sarai affamato.»
Goku picchiettò la propria pancia. «Già. Tutti quei voli mi hanno lasciato a stomaco vuoto!»
Radish ridacchiò. «Come sempre sei un pozzo senza fondo.»
Nappa studiò pensierosamente il radar. «È incredibile pensare che tutti i nostri piani dipendono da questo oggettino.»
Goku scosse la testa. «Potremmo localizzare le sfere usando semplicemente i nostri sensi, ma sarebbe piuttosto tedioso e ci vorrebbe molto più tempo.»
Vegeta attorcigliò la coda attorno alla coscia di Goku. «Andiamo. C'è ancora tempo per discutere dell'attuazione del nostro piano. Ora ci sediamo, mangiamo e poi…»
Goku solleticò la pelle profumata del suo compagno. «E poi?»
I vellutati occhi neri si levarono maliziosamente verso di lui. «Tu che pensi?»







 

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Capitolo 3
*** Chapter 2 - The plan in place ***



Chapter 2 - The Plan in Place


Turles si sentiva strano, disorientato. Neutrali spire di grigio nulla erano ovunque attorno a lui. Correnti turbinanti lo facevano mulinare in aria in ogni direzione in una potente, abrasiva tempesta. Veniva scaraventato attorno come una foglia morta. Cerco di raddrizzarsi ma fu invano: i venti erano troppo forti. Precipitò nell'aria oscura, turbinando in preda alle vertigini. Persino pensare era difficoltoso.
"Quale follia...?! Un attimo mi sto preparando per dare una lezione a quei buffoni, e un attimo dopo… questo. Non può essere l'Inferno, non lo riconosco-"
Non finì mai la riflessione. Un lampo accecante, poi solo dolore e tenebra.

I saiyan erano eccitati. Avevano volato in vari posti sparsi per il globo alla ricerche delle sfere del drago. Tardi, quel pomeriggio, conversero nuovamente al rifugio, i loro piedi silenziosi atterrarono sul morbido terreno della giungla.
«Ah, abbiamo avuto successo!», esclamò trionfante Vegeta, vedendo gli altri saiyan con le rimanenti sfere.
Goku sogghignò. «Non male, eh? Un solo giorno di ricerche e le abbiamo già localizzate tutte quante.»
Nappa lasciò cadere la propria nell'erba alta. «Che graziosi gingilli… un vero peccato che si trasformino in pietra dopo ogni serie di desideri.»
Radish picchiettò il globo dorato che teneva in mano. «Oh? Ma non si rigeneravano?»
Vegeta si diresse verso il loro rifugio per recuperare le altre. «Infatti è così. Ma dopo ogni desiderio scompaiono assieme al Drago.»
Nappa e Radish lo fissarono, sconcertati. «Il "Drago"?»
Goku scoppiò a ridere alla loro reazione. «Giusto! Voi non ne sapete nulla!»
Radish scosse la testa con incredulità. «Allora forse è meglio che tu ci racconti tutte le cose come stanno.»
Goku fece loro segno di sedersi. «È una storia piuttosto incredibile, in verità…»

«Bulma, sei completamente impazzita?!»
La bellezza dai capelli blu storse il naso rivolta a Chi Chi. «Non strillare con me. Come diavolo facevo a sapere che Goku intendeva recuperare le sfere per i saiyan?»
Chi Chi sbattè il pugno sul tavolo della cucina. «Non hai saputo di quanto sia cambiato Goku?»
Bulma sogghignò, versandosi del caffè. «So solo che gli è ricresciuta la coda. Non mi dispiacerebbe vederla.»
Chi Chi dovette contenersi per evitare di colpirla. «Ora basta! Vai ad acciuffare Vegeta o qualcosa del genere!»
Bulma si appoggiò alla parete. «Uh, siamo suscettibili. Comunque, Goku è sempre stato affidabile. Perché non dargli il radar?»
La magra brunetta si prese il capo tra le mani. «Perché ora è DIVERSO, cervello di gallina!»
Bulma agitò un pugno. «Non strillarmi addosso in casa mia, arpia! Continui a dire che è cambiato, ma si può sapere in che modo esattamente? A me non è sembrato diverso dal solito l'altro giorno. Mi ha persino baciato sulla guancia dopo che gli ho dato il radar!»
Chi Chi sbatté gli occhi. «Lui… cosa?!»
«Hai capito bene. Era così grato che mi ha sbaciucchiato sulla guancia. In verità, l'ho trovato piuttosto carino.»
«M-ma… ma Goku non l'ha mai fatto prima!»
Bulma rifletté. «Vero… si è sempre comportato piuttosto timidamente attorno a me, specialmente quando si trattava di contatto fisico…»
Gli occhi scuri della donna si assottigliarono. «Frena la lingua.»
Bulma sospirò. «Volevo dire che mi è sembrato molto più… aperto? Ma, ora che ci penso, c'era qualcosa di differente nel suo comportamento.»
Chi Chi si fece attenta. «In che modo?»
«Più… aggressivo, impetuoso. Era come se non avrebbe accettato un "no" come risposta. Eppure, ha spiegato tutto in un modo che non sembrava ovvio.»
«È sembrato così anche a te?!»
«E anche qualcos'altro. Ha anche continuato a toccarmi-»
Chi Chi per poco non cadde dalla sedia. «Cosa?!»
«Ti vuoi dare una calmata?»
«Mio marito palpeggia un'altra donna e tu mi dici di calmarmi?!»
Gli occhi di Bulma si persero nella rievocazione della scena. «Sono stata piuttosto sorpresa, ma non l'ho lasciato trasparire. Voglio dire, non era offensivo o altro.»
Chi Chi sbuffò. «Come se non ti avesse fatto piacere.»
La ragazza arrossì, ghignando sfacciatamente. «Beh, non sono un pezzo di legno insensibile, Chi Chi.»
Poi uno strano pensiero colpì Chi Chi. «Aspetta… come hai fatto a non vedere la sua coda?»
Bulma fece spallucce. «Forse era nascosta dai vestiti. Non ci stavo pensando al momento.»
Chi Chi s'imporporò. «Ti è sembrato che avesse… ah… uno strano odore?»
Bulma sgranò gli occhi. «Huh? Si sta parlando di qualche feticismo, o qualcosa del genere?»
«No… intendo… aveva qualcosa addosso?»
Bulma rise. «Certo, i vestiti. Chi Chi, sei impazzita?»
Chi Chi ringhiò. «Non fare la sciocca, Bulma. Ti è sembrato che indossasse una specie di profumo?»
Gli occhi azzurri della ragazza scintillarono di comprensione. «Sì, ora che mi ci fai pensare… era piuttosto forte. Non male, in verità, mi ricordava molto di quella fragranza…. come si chiamava? Ah, sì: "Veleno Scarlatto". Ma non mi pare di ricordare che Goku indossasse profumo in passato.»
Chi Chi strinse i denti. «Sono ormoni saiyan.»
Bulma sollevò un sopracciglio, affascinata. «Dimmi, e sono quegli stessi ormoni che l'hanno fatto agire diversamente, eh?»
«Non entrerò in tutti i dettagli, ma… sì.»
«Suona affascinante dal punto di vista scientifico. Dovrebbe trovare un modo per imbottigliare quella roba e venderla.»
Chi Chi sospirò, ricadendo sulla sedia. «Sì, se ti piacerebbe vedere il modo invaso da maniaci.»
Bulma si prese il mento tra le mani, sghignazzando. «Hmmm… questo si che sarebbe interessante!»

Le sfere furono raggruppate in un ordinato mucchio. Vegeta rise sguaiatamente, sollevando i pugni al cielo. «Ora il nostro piano sarà completo! Dopo anni di intrighi, finalmente il sommo potere sarà nostro.»
Radish si lecco le labbra. «Pensa, principe… tre desideri! Mi sento ribollire il sangue al solo pensiero.»
«Non ce ne occorrono tre, al momento. Kakarot, evoca il drago!»
Il saiyan conosciuto come Goku si erse dinnanzi ai globi luccicanti, la loro luce che proiettava strane ombre sul suo volto. Gli occhi scuri luccicarono di un appetito blasfemo. «Che l'evocazione cominci.» Sollevò le mani sopra le sfere.
«TI EVOCHIAMO DRAGO SHENLONG! VIENI ED ESAUDISCI I NOSTRI DESIDERI!!»
Le sfere emisero un lampo accecante, oscurando la loro visione. I saiyan si ersero in cerchio guardando con meraviglia il cielo che si faceva tenebroso, diventando quasi del tutto nero. Un rimbombo, una voce tonante scosse l'aria.
«SONO STATO EVOCATO.» Una lunga, sinuosa forma di fiamma esplose verso l'alto, compattandosi e prendendo forma.
«Krukka!», trasalì Nappa, alzando gli occhi sull'apparizione. Un ondeggiante drago dalle spire di serpente fluttuava alto nel cielo.
«PARLATE. QUALI SONO I VOSTRI DESIDERI?»
Anche Radish aveva il capo sollevato con stupore. «Va dritto al punto, questo glie lo concedo.»
Il principe fece un passo avanti. «Per prima cosa, riporta in vita il saiyan conosciuto come Turles. Portalo direttamente qui da noi!»
«IL VOSTRO DESIDERIO È ESAUDITO.»
Un fulmine squarciò l'aria. Un secondo dopo, un confuso Turles giaceva sull'erba.
«Co-?!»
«IL VOSTRO PROSSIMO DESIDERIO.» Continuò il drago.
Goku si godette intimamente la confusione di Turles mentre questo boccheggiava. «Cosa diavolo è quella cosa?»
Fu ignorato. Vegeta continuò. «Dona a tutti i saiyan l'immortalità.»
«IL VOSTRO DESIDERIO È ESAUDITO.» I saiyan furono inondati da una misteriosa, innaturale luce. Vegeta rise come un folle.
«Sì!… Lo sento! Eccezionale!!»
Turles fissò il proprio corpo, vedendo le sue ferite chiudersi e guarire una dopo l'altra. Si toccò.
«Come può essere?»
Radish era ugualmente compiaciuto. «Che potere… non mi sono mai sentito così potente prima d'ora! Krukka, è fantastico!»
Nappa levò in alto il pugno. «L'universo è nostr-»
«SILENZIO», li interruppe il drago, irritato. «IL VOSTRO ULTIMO DESIDERIO?»
Goku sorrise trionfalmente. «Non abbiamo bisogno di un terzo desiderio, drago. Addio!!»
«COSì SIA», tuonò la titanica voce. «ADDIO». Con velocità fulminea, l'essere di dissolse in fasci luminosi, riunendosi alle sfere che si spensero trasformandosi in pietra. I cieli tenebrosi tornarono nuovamente al loro normale blu intenso.
Con una rapida mossa, Goku raccolse le sette pietre. Con un potente sforzo, le scagliò lontano.
Radish annaspò. «Perché diavolo l'hai fatto?»
Il principe era parimenti irritato. «Già, non ti è stato dato alcun permesso!»
Goku ghignò, abbracciando il proprio principe. «Non ce n'era bisogno. Le sfere ci sarebbero state inutili fino a che non si fossero rigenerate.»
Nappa si strofinò il mento, pensieroso. «E se dovessimo servircene ancora, sapremmo che dovremmo cercare nei paraggi.»
Vegeta si liberò lentamente dalla stretta. Con un sobbollo sorrisetto si allontanò dall'abbraccio di Goku. «Ed ora, c'è un altro piccolo problema di cui occuparci.»
«Heh, ti seguo», biascicò Nappa, voltandosi con lui.
Radish li imitò. «Hn, quindi è questo quello che dovrebbe unirsi al branco.» Snudò le zanne affilate verso Turles, sorridendo.
Turles lanciò occhiate guardinghe a tutti loro, alzandosi in piedi. «Cosa… chi diavolo siete voialtri? E cosa ci faccio io qui?!»
Goku fece un passò avanti, un sorriso freddo sulle labbra. «È questo il modo di salutare degli amici?»
Turles so fissò con sconcerto, incespicando all'indietro. «Kakarot!!»








 
Continua in "Monkey Moon 2"
 







 

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