Harry Potter e l'anatema finale

di Terry65
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno ad Hogwarts ***
Capitolo 2: *** Il lato oscuro di Al ***



Capitolo 1
*** Ritorno ad Hogwarts ***


CAPITOLO 1
  RITORNO A HOGWARTS
Il piccolo Albus rimase a guardare fuori dal finestrino fino a quando l'ultima traccia di vapore bianco dell'Espresso per Hogwarts non cancellò l'immagine di suo padre che lo salutava dalla stazione.
Suo fratello James viaggiava in un'altro scompartimento con i suoi amici del secondo anno, tutti Grifondoro e sua cugina Rose che avrebbe frequentato il primo anno come lui, era seduta di fronte già in divisa con le decorazioni dei Grifondoro.
- Ma non credi che sia un pò azzardato presentarsi già con le decorazioni dei Grifondoro prima dello smistamento nelle case Rose?- chiese timidamente Albus.

- Lo aveva detto anche mia madre ma... mio padre ha voluto assolutamente farmele indossare.. la figlia di due Grifondoro, con tutti Grifondoro in famiglia da ben 5 generazioni non può che essere anch'essa una Grifondoro!!!  - nel ripetere la frase di suo padre Rose si alzò i piedi e lo imitò facendo sorridere Albus.
-Però- continuò tirando fuori furtivamente da una tasca una bacchetta magica nuova di zecca acquistata dai nipoti di Olivander, 
- Osserva! Mia madre mi ha insegnato un incantesimo di scambio nel caso io venissi assegnata ad un'altra casa...- agitò la bacchetta e la sua divisa prese i colori della casa di Corvonero e poi di Tassorosso infine di Serpeverde.
-Magnifico Rose...zia Hermione è fantastica!!-
- Al anche tuo padre, zio Harry.. il mitico Harry Potter è assolutamente fantastico,  sarai sicuramente fiero di essere suo figlio-
-Già..- sospirò Albus e tornò a guardare fuori dal finestrino mentre la cugina si accingev
a a leggere un libro.
Il suo umore si stava incupendo di nuovo...così all'improvviso, come spesso accadeva.
Tutti si aspettavano grandi cose da lui.. il figlio prediletto di Harry Potter non poteva di certo essere da meno di lui!  Suo fratello James non lo sopportava proprio per questo...fin da piccolo Albus Silente Potter aveva monopolizzato le attenzioni del padre  per la sua forte attitudine alla magia.. anche Lily la sorellina preferiva sempre e comunque i bellissimi giochi magici di Al ai comuni giochi proposti dal fratello maggiore James. Solo la madre mostrava di non lasciarsi coinvolgere troppo
 dai suoi prodigi, era semplicemente suo figlio, uno dei suoi tre figli che amava in egual misura ed era felice per questo, perchè il suo amore non aveva aspettative speciali in lui. 
Sentiva dentro di sè di essere diverso ma non aveva il coraggio di riconoscerlo. 
Solo per un attimo alla stazione era stato tentato di rivelarlo a suo padre ma non ce l'aveva fatta.. suo padre aveva detto che avrebbe potuto scegliere, che il Cappello Parlante avrebbe tenuto conto della sua scelta di essere un Grifondoro. Ma  proprio questo era il problema:  lui NON 
voleva essere un Grifondoro.
Qualche ora dopo, quando il sonno ormai aveva ceduto ai suoi tormentati pensieri fu risvegliato dalla cugina che tutta eccitata si sporgeva dal finestrino del treno per ammirare il maestoso profilo di Hogwarts, magnifico Castello ricostruito diciotto anni prima dopo la distruzione da parte del Signore Oscuro.
Niente Thestral come aveva detto suo padre, raggiunsero la scuola in barca e in u
n batter d'occhio giunsero alla Sala Grande per lo smistamento alle case.
La Preside di Hogwarts Morgana Sapiente, succeduta all'ultimo Preside della vecchia scuola Severus Piton, li accolse calorosamente e non mancò di dare il benvenuto tra i nuovi studenti, al secondo figlio dell'eroe Harry Potter che portava il nome degli ultimi due grandi Presidi di Hogwarts: Albus Severus Potter. 
Come da lui desiderato e temuto, nello sbigottimento totale di gran parte degli st
udenti compresa sua cugina Rose, Albus fu assegnato alla casa dei Serpeverde e sulla faccia di suo fratello James comparve un grande sorriso.
Sedette in silenzio alla tavola coi Serpeverde, ancora scosso per lo smistamento ed un ragazzo biondo si avvicinò a lui tendendogli la mano.
- Piacere Scorpius Malfoy, anche io primo anno, appena smistato e...molto confuso -
Albus strinse quella mano con molto entusiasmo.

-Piacere mio Scorpius, tuo padre è Draco vero? Draco Malfoy-
-Possiamo evitare di parlare dei nostri padri? Non pensare a male amico, io adoro il mio vecchio ma noi siamo la nuova generazione non credi?-

-Non avrei saputo dirlo meglio Scorpius!-
Albus sorrise, finalmente tutta la tensione accumulata durante quella giornata stava scomparendo e cominciava a sentirsi meglio.

-2-
Svegliarsi in nuovo letto a Hogwarts, nella stanza dei Serpeverde divisa con il suo nuovo amico Scorpius, fece cominciare di buon umore la prima giornata di scuola di Albus.
Dopo la veloce colazione consumata scambiando due chiacchiere con Rose, sempre in ritardo come suo padre, Albus insieme a Scorpius raggiunse correndo l'aula di Difesa contro le art
i Oscure dove  già tutti gli allievi avevano preso posto e la professoressa Cho Chang non appena li vide li chiamò alla cattedra.
Intimoriti Albus e Scorpius a testa bassa attesero un monito ma... non arrivò.
La professoressa Cho Chang, bellissima donna con un sorriso dolce si rivolse alla classe dicendo:
- Ragazzi perdonate questo momento di sentimentalismo ma sono stata una studentessa anch'io e sono felice di avere nella mia aula quest'anno i figli di due miei compagni di scuola con i quali ho condiviso momenti indimenticabili della mia infanzia..duri, a volte terribili ma indimentica
bili. Albus e Scopius sedete qui al primo banco vicini a me..Ricordare il passato attraverso gli occhi del futuro mi fa apprezzare di più il presente -
-Cavolo! Cominciamo bene Al- sussurrò Scorpius ad Albus che ridacchiando di sottecchi si sistemò al banco.
Le giornate successive si svolsero tranquille tra lezioni interessanti e le visite dei luoghi nel Castello di Hogwarts: le scale a cui piace cambiare, la stanza delle Necessità,  il bagno dei Prefetti e Mirtilla Malcontenta, la torre dell'Orologio dove era morto Silente, la guferia e i sotterranei  gli immensi corridoi, Albus fece anche conoscenza di Pix che lo scambiava continuamente per suo padre e gli canticchiava sempre appena lo vedeva:
Abbiam vinto, viva viva Potter,
     Vold è mort, con le ossa tutte rotte!
Con Scorpius ormai era inseparabile, collezionavano giochi e scherzi del negozio "Tiri Vispi Weasley" dello zio George, passavano interi pomeriggi  in biblioteca a studiare incantesimi e provarli di nascosto sugli oggetti. 
Scorpius come lui amava molto studiare e non vedeva l'ora di sperimentare nuovi incantesimi, anche se gli Insegnanti avevano proibito a tutti gli studenti di farlo.
Due settimane dopo Albus incontrò suo fratello James con cui non parlava da gior
ni,  tutto intento a mostrare la splendida scopa regalatagli da nonno Arthur ai suoi amici e lo chiamò a gran voce.
 In quel momento Albus provò un forte senso di colpa nei suoi confronti per non aver condiviso neanche un pò di tempo con lui da quando era arrivato ad Hogwarts, ma James sembrava molto allegro e quando gli si avvicinò lo abbracciò perfino annunciandogli  di essere stato convocato per un provino come cercatore per la squadra dei Grifondoro; la stagione del Quiddich sarebbe iniziata come da tradizione la prima settimana di novembre e prima di quel momento le squadre dovevano essere già al completo. 
Albus finse di essere molto interessato, temeva di deludere il fratello..tutti in casa sua compresi gli zii Ron ed Hermione ed i suoi cugini amavano il Quiddich...per non parlare di nonno Arhtur! Suo padre poi non lo considerava nemmeno uno sport ma una filosofia di vita...diceva sempre che grazie alle sue abilità nel Quiddich era riuscito a sconfiggere un drago una volta e a raggiungere una chiave volante protetta da un incantesimo che aveva consentito a lui Ron ed Hermione di  fuggire da un posto terribile al terzo piano proibito e salvarsi la vita. 
Come avrebbe mai potuto dire a tutti che lui odiava il  Quiddich?
 Anche Scorpius che aveva tantissimo in comune con lui amava il Quiddich ma con lui fu molto facile dire la verità.  
Promise a James di essere presente al provino il giorno successivo ma non ci andò e quando sua cugina Rose andò a cercarlo mentì inventando una scusa banale con la complicità di Scorpius.
Rose non la bevve e ci rimase molto male. A lei era simpatico Scorpius, contrariamente alle previsioni di suo padre quel ragazzo le sembrava gentile educato ed era contenta di condividere insieme a suo cugino quella amicizia, tuttavia Albus sembrava volersi allontanare da lei e suo fratello e trascinava dietro anche Scorpius.
Scorpius trovava anche lui molto simpatica Rose, un pò meno James ma non disdegnava la loro compagnia, solo che il suo amico Albus preferiva di gran lunga stare in sala comune con i Serpeverde e manifestava sempre disagio quando si intrattenevano a parlar un pò più a lungo con gli altri delle altre case.
Una pomeriggio mentre Scorpius assisteva ad un'amichevole partita di Quiddich tra i Corvonero e  i Tassorosso,  Albus andò in Biblioteca ed incuriosito si avvicendò al reparto proibito dove  erano custoditi libri molto rari con incantesimi misteriosi o almeno era quello che aveva sentito raccontare una volta da zia Hermione tempo prima.
Provava una bellissima sensazione mentre camminava di nascosto tra quelle immense file di libri alcuni dei quali tremavano al suo passaggio ed altri che cambiavano forma e colore. Era affascinato dallo svolazzare di alcune pagine che furtivamente scappavano dall'interno di un libro ed andavano ad infilarsi in un altro. Tutto era come nel suo cartone animato preferito: Alice nel Paese delle Meraviglie e cioè tutto era come non avrebbe dovuto essere e tutto quello che non avrebbe dovuto essere era. I libri al suo passaggio cambiavano di posto ed era tutto in disordine...un eccitante confusione di parole scritte era nell'aria ma ad un tratto la sua attenzione fu catturata da un grande tomo rosso che aveva un alone di luce bianca magica intorno.
 Fù un pò faticoso raggiungerlo, era sullo scaffale più alto della libreria e dovette arrampicarsi ma dopo qualche tentativo ci riuscì. Appena lo ebbe tra le mani si sentì gratificato come se avesse ritrovato qualcosa perso da tempo.
Il libro non aveva iscrizioni sulla copertina completamente ricoperta di polvere, ma all'interno sulla prima pagina dominava una didascalia e nel leggerla Albus rabbrividì.






Salve a tutti.
Questo è il primo capitolo della mia prima FanFiction.
Io sono un'appasionata della saga di Harry Potter e da tempo sognavo di scrivere un seguito al mio libro preferito.
Spero vi piaccia.
Aspetto le vostre recensioni e i vostri suggerimenti.
Quanto prima pubblicherò il secondo capitolo.
A presto xx
Terry65

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Capitolo 2
*** Il lato oscuro di Al ***


CAPITOLO 2
 
IL LATO OSCURO DI AL
 
- Horcrux e altri incantesimi di frammentazione dell'anima  -
                  di R.M.Crain
l'Horcrux, l'incantesimo che Voldemort aveva usato per risorgere, l'incantesimo che aveva fatto quasi morire suo padre era in quel libro?
Com'era possibile fosse ancora custodito nella biblioteca della scuola?
Il buon senso gli diceva di riporlo immediatamente, ma la sua curiosità ebbe la meglio d'altra parte se non era stato distrutto dopo che Voldemort aveva usato l'incantesimo Horcrux un motivo doveva pur esserci.
Voltò pagina e cominciò a leggere.
La partita amichevole di Quiddich  si concluse con la vittoria dei Corvonero con grande entusiasmo della Professoressa Chang direttrice della Casa, e Scorpius non vedendo in giro l'amico si diresse alla sala dei Serpeverde a cercarlo.  Non avendolo trovato decise di andare a cena sicuro di trovarlo in Sala Comune a chiacchierare con Rose.
Neanche Rose aveva visto Albus per tutto il pomeriggio e con Scorpius consumarono velocemente la cena per andare a cercarlo. Passarono la sera a setacciare tutti i luoghi più frequentati del ragazzo ma di lui neanche l'ombra.  Alle 22 Un Prefetto li richiamò per il rientro alle loro case ma loro riferirono la loro preoccupazione per la scomparsa dell'amico e il direttore della casa dei Grifondoro il professor Neville Paciock decise di aiutare a cercarli.
-Non si può scomparire a Hogwarts ragazzi! Mai alcuno è scomparso tra queste mura credetemi! A meno che non sia nella Stanza delle Necessità, quel luogo non compare sulla mappa...-
-Quale mappa professor Paciock? - chiese Rose incuriosita.
-Mappa? Ho detto mappa? devo essermi confuso, ora andate nelle vostre case! Ritroverò Albus prima di quanto voi crediate sù sù a letto!-
Rose e Scorpius, naturalmente, non fecero quello che era stato loro comandato dal Professor Paciock e fingendo di accomiatarsi da lui seguirono di nascosto tutti i suoi movimenti.
Neville si nascose al passaggio del corridoio e tirò fuori da una tasca del panciotto una mappa.
Guardandosi intorno la richiuse frettolosamente e corse verso la biblioteca con Rose e Scorpius alle calcagna.
Nel frattempo Albus completamente assorto nella lettura del libro sentì una voce molto vicina a lui che lo chiamava, non apparteneva a qualcuno di sua conoscenza, uno studente o un professore ma aveva qualcosa di stranamente familiare:
-Albus figlio mio adesso è il nostro momento-
-Chi sei e dove sei? Mostrati!- rispose Albus senza esitazione guardandosi intorno.
Rumore di passi, Albus estrasse la bacchetta.
La goffa figura del Professor Paciock gli apparve davanti.
-Oh eccoti qui benedetto figliolo! Hai fatto stare in pena tutti! Ma che ci fai nella sezione proibita? E perchè non eri a cena con i tuoi compagni?  E perchè diamine mi stai puntando addosso la bacchetta?-
-Mi scusi Professore, mi sono spaventato, sa leggevo una storia ho perso la cognizione del tempo e mi sono appisolato. Sono mortificato!- Albus aveva il cuore che batteva all'impazzata.
- Non hai risposto alla mia domanda Potter, perchè ti trovavi nella zona proibita?-
-Mia zia Hermione mi ha detto di aver trovato molte storie interessanti in questa sezione Professore, ero curioso, non ho saputo resistere alla tentazione, lo so ho sbagliato mi dispiace tanto-
Neville guardò a lungo il ragazzo senza parlare poi con un tono di voce molto più pacato aggiunse:
-Le tentazioni spesso sono inganni del male ragazzo e tuo padre, mio grande amico, ha combattuto a lungo contro di esse. Combattile anche tu e non ti troverai nei guai. Ora andiamo è tardi e dovresti già essere a letto a quest'ora!-
Albus annuì, e seguendo Neville fuori dalla biblioteca intravide con la coda dell'occhio Rose e Scorpius che li seguivano furtivamente.
Giunti alla casa dei Serpeverde nell'accomiatarsi dal Professore Albus disse:
-Funziona bene la mappa del malandrino che le ha regalato mio padre non è vero Professore?-
-Ma tu lo sapevi che l'aveva data a me?- Neville fissò stupito il ragazzo.
- Si lo sapevo, me lo ha detto prima di partire: se ti perdi nei grandi corridoi o ad un piano sconosciuto per colpa delle scale a cui piace cambiar,e tu non temere perchè il professor Paciock ti troverà grazie alla mappa del malandrino-
-Buonanotte Potter-
-Buonanotte Professore-
Albus lasciò la porta della stanza socchiusa e attese Scorpius che dopo qualche secondo entrò e vedendo l'amico sorridergli seduto sul suo letto lo incalzò:
- Per la barba di Merlino Al che ci facevi nella sezione proibita della biblioteca? Perchè non hai portato anche me? E cos'è questa mappa del malandrino di cui parlavi con il professor Paciock?-
Albus non aveva voglia di condividere con nessuno il suo segreto del libro degli Horcrux così mentì alla prima domanda raccontandogli la stessa storia che aveva pocanzi inventato e accontentò il suo amico rivelandogli invece della mappa del malandrino. Nessun accenno alla voce che aveva sentito poco prima dell'arrivo del professor Paciock.
L'indomani mattina,  durante una lezione di Pozioni, Rose replcò la scena di Scorpius tempestando Albus di domande e anche con lei Albus ripetè la stessa manfrina.
Nei giorni successivi Albus tentò senza fortuna di ritornare ala sezione proibita della biblioteca ma il professor Paciock lo teneva d'occhio e lui era spesso con Scorpius e Rose e finì per lasciar perdere l'impresa.
Questo gli causava malumore. Spesso questo malumore si traduceva in risposte sgarbate ai professori e in un velato disinteresse per tutto ciò che fino a quel momento lo aveva divertito, appassionato.
 Rose e Scorpius avevano percepito questa sua apatia e cercavano di indurlo a rivelare i suoi pensieri ma Albus cominciava a non sopportare più neanche la loro compagnia.
Non aveva più sentito la voce di quella notte in biblioteca e finì per credere di essersela immaginata.
Suo fratello James era il nuovo cercatore della squadra dei Grifondoro e quel pomeriggio si sarebbe tenuta la sua prima partita ufficiale contro i Serpeverde. Non poteva mancare. Non questa volta, non gliela avrebbero perdonata, così con Rose e Scorpius quel giorno andò allo stadio. Seduto su una panca poco distante da loro c'era un omone gigantesco con capelli e barba lunghissima bianchi che lo fissava continuamente.
L'omone si avvicinò ai ragazzi e disse volgendo lo sguardo prima a Scorpius e poi a Rose:
-Tu devi essere il figlio di Draco, stessi capelli vedo ma spero diverso carattere e tu piccola rossa non puoi che essere la figlia di Ron ed Hermione!- poi cambiando tono di voce allungò una mano sui capelli di Albus e quasi sospirando chiamò il suo nome:
 -Albus, Albus Severus Potter -
Albus sorrise. Per la prima volta un adulto non lo identificava come il figlio di Harry o il fratello di James. Tese la mano a quell'omone simpatico e disse:
-Si sono io Albus per gli amici semplicemente Al, piacere di conoscerti!-
L'omone non aveva bisogno di presentazioni, i genitori dei tre ragazzi avevano parlato molto di lui come custode delle Chiavi e dei Luoghi di Hogwarts fin dalla loro infanzia nonchè amico molto stretto di Harry Ron ed Hermione.
Hagrid disse loro di essere poco presente ad Hogwarts sia perchè ormai i tempi bui del Signore Oscuro erano passati e sia perchè aveva sposato la Preside di un'altra scuola di Magia molto lontana e non voleva stare lontano da lei per troppo tempo.
Successe tutto in un istante: mentre Hagrid parlava Albus sentì improvvisamente la voce, quella voce,  ora più forte che lo chiamava  e poi gli si annebbiò la vista e perse conoscenza.
Quando si risvegliò era tra le braccia di Hagrid che lo stava portando in infermeria.
 L'omone gli sorrise e quel sorriso fu così rassicurante che per un attimo Albus fù tentato di rivelargli della voce ma l'omone lo precedette:
-Niente paura ragazzino hai mangiato poco a colazione, si sà i giovanotti che crescono hanno bisogno di zucchero, non sforzarti ora ti rimetteranno a nuovo qui in infermeria e quando starai bene ti aspetto a casa mia per un tè. Ehm però non dirlo a tuo fratello. Lui voleva lo invitassi prima di te eh eh ! Tremendi i fratelli maggiori!-
Frastornato, stanco e un pò spaventato Albus si addormentò appena giunto in infermeria ed al suo risveglio qualche ora dopo, trovò la Preside Morgana Sapiente seduta accanto al suo letto.
-Bentornato ragazzo! Mi hanno avvisato del tuo malore e constatato il tuo ottimo stato di salute ho l'incarico di comunicarti che puoi ritornare nella tua casa già da adesso, tuttavia sarai giustificato ad assentarti per domani alle lezioni. Come cura preventiva per questi mancamenti causati da carenza di zuccheri, sarai però obbligato a mangiare doppia dose di dolci a colazione. Intesi?-
-Che fortuna sfacciata Al! Poteva capitare a me, domani ho l'interrogazione di Storia della Magia... Meno male che hanno vinto i Serpeverde alla partita di Quiddich stasera!-  disse  Scorpius all'amico mentre lo aiutava a tirarsi su per riaccompagnarlo alla casa dei Serpeverde.
Ma Albus non si sentiva affatto bene.
Nei giorni successivi tornò a sentire la voce e il suo umore peggiorava improvvisamente molto più spesso rispetto al solito.
Tuttavia il malumore non si fece sentire per tutto il pomeriggio quando si recò a casa di Hagrid  in compagnia di Rose e Scorpius.
Quello fu l'ultimo momento di serenità che ebbe fino alle vacanze di Natale.
Un senso di inquietudine ormai si era impossessato di lui e condizionava tutti i suoi contatti sociali.
Con suo fratello era ai ferri corti e un pomeriggio si azzuffarono nel cortile della scuola. Lui ebbe la meglio e questo inasprì ancora di più i loro rapporti.
Scorpius e Rose non sapevano più come prenderlo per evitare le sue reazioni negative.
Neville lo sorprese più volte a torturare le piccole piantine di Ortensia Carnivora ma ripreso, lui reagiva sghignazzando come avrebbe fatto un Draco Malfoy d'altri tempi alle lezioni di Erbologia  mentre al contrario Scorpius, il figlio di Draco, mostrava una vera e propria inclinazione a quella materia.
Una mattina, alla fine di una lezione di Difesa contro le Arti Oscure, la professoressa Chang trovò tra gli appunti dimenticati di Albus un foglietto con una formula magica che in un primo momento lei non riuscì ad individuare ma dopo aver consultato i suoi libri la riconobbe: era la formula di evocazione per il trasferimento dell'anima in un Horcrux.
Appena rivide il ragazzo chiese spiegazioni ma lui mentì dicendo di non sapere nulla su quella formula e di averla ricopiata da un vecchio quaderno di appunti di suo padre, ma Cho Chang non gli credette e si confidò con il suo amico il professor Neville Paciock.
Neville  gli riferì di aver scoperto il ragazzo, qualche sera prima, nella sezione proibita della biblioteca e capì allora, dopo aver parlato con Cho, su cosa fosse concentrata la sua curiosità.
Insieme si recarono dalla Preside Morgana Sapiente e con lei perlustrarono la biblioteca nella sezione proibita alla ricerca del libro sugli Horcrux. Lo trovarono proprio dove lo aveva lasciato Albus quella sera e la Preside lo requisì.
Convocò poi Albus nel suo studio che era stato di Piton prima di lei e ancor prima di Silente.
Albus rispose senza esitazione alcuna alle domande della Preside ma per tutto il colloquio tenne un atteggiamento indispettito e provocatorio.
- Si Professoressa Sapiente, ho letto quel libro per curiosità, ne avevo sentito parlare  molto, da mio padre, mia madre, i miei zii..tutti insomma. Ero curioso. Ho commesso un errore ad entrare nella sezione proibita ma se questo libro è così pericoloso come dice perchè lo avete conservato? Molti altri studenti curiosi come me in passato e ora si avventurano in quella parte della biblioteca. Eravate consapevoli che qualcuno lo trovasse prima o poi. Sono solo un ragazzo curioso, nulla più ma voi siete stati imprudenti.-
La Preside Morgana sentì il viso infiammarsi per l'impertinenza del ragazzo e replicò:
- Nessuno ti da il permesso di giudicare le azioni dei professori e dei custodi di Hogwarts sulle motivazioni della conservazione di un testo per quanto pericoloso esso sia! Se avessimo tolto quel libro dalla biblioteca avremmo tolto al mondo della magia la libertà di scegliere tra ciò che è bene e ciò che è male. Non esiste bene senza la conoscenza del male e viceversa. La cultura stessa però può talvolta essere un pericolo ed indurre una persona ignara ed innocente come te a commettere atti sbagliati! Quel libro come tutti gli altri considerati pericolosi e custoditi nella nostra biblioteca,  era protetto da un incantesimo di protezione e solo un adulto avrebbe potuto prenderlo. Ora spiegami come è potuto succedere che sia capitato tra le tue mani!-
Albus apparve colpito dalle parole della Preside e chinando il capo per la prima volta durante quella conversazione rispose:
-Non lo so, non ne ho la più pallida idea, il ibro mi ha quasi chiamato. Passeggiavo tra gli scaffali e l'ho visto. Era illuminato da una luce bianca. Mi sono arrampicato sullo scaffale e l'ho preso senza molte difficoltà. Se c'era un incantesimo, con me non ha funzionato -
Morgana lo congedò e subito dopo chiamò a rapporto Neville, Cho ed Hagrid.
- C'è qualcosa di molto strano in tutta questa storia: nessun ragazzo avrebbe potuto superare l'incantesimo di protezione sul libro ed il fatto che questo sia accaduto proprio al figlio di Harry Potter mi dà da pensare; Hagrid ti ho mandato a chiamare perchè è opportuno che tu, quale persona di grande fiducia di Harry Potter e di tutta Hogwarts, informi Harry di quanto accaduto-
Hagrid con un'espressione molto grave aggiunse:
- E c'è qualcos'altro di cui devo informare voi ed Harry...-
Gli altri lo guardarono incuriositi.
- Quando l'altro giorno Al è svenuto, mentre lo portavo in infermeria ha detto una frase...lì per lì non ci ho dato peso, sapete i rapporti con un genitore così famoso a volte possono essere complicati, ma ora alla luce di questo fatto forse non era una cosa tanto innocente-
-Continua Hagrid! Cosa ha detto Albus?- Morgana era sulle spine.
-Ha detto "TI ODIO HARRY POTTER"-
Il silenzio li avvolse come una cortina di fumo.
 
 
 
 

 

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