I ciondoli d'acqua

di Bellatrixsapiens
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Belfast-Londra ***
Capitolo 3: *** Diagon Alley ***
Capitolo 4: *** Il compleanno di Beatrice. ***
Capitolo 5: *** Il treno per Hogwarts. ***
Capitolo 6: *** Lo smistamento. ***
Capitolo 7: *** B.B sta per Bellatrix Black? ***
Capitolo 8: *** Iniziano le lezioni ***
Capitolo 9: *** I preparativi per la festa. ***
Capitolo 10: *** Gli inviti per il ballo ***
Capitolo 11: *** La prima rivelazione. ***
Capitolo 12: *** Il primo incontro con la madre ***
Capitolo 13: *** Cosa bisogna fare per essere una purosangue ***
Capitolo 14: *** Il ballo ***
Capitolo 15: *** La promessa di matrimonio. ***
Capitolo 16: *** Il secondo smistamento ***
Capitolo 17: *** L'amore vale di più dell'amicizia? ***
Capitolo 18: *** Da ora nella squadra delle serpi ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


"Domani devi partire per Londra! Vai a dormire!"
"Ora vado mamma".
Dopo dieci minuti la casa sprofondò nel silenzio. La ragazzina si alzò. Chiuse la porta e poi tolse le coperte dal letto. Tolse un vecchio cuscino che aveva usato come tappo e poi afferrò il telefonino.
Schiacciò qualche tasto e accostò il cellulare all'orecchio.
"Ciao Bea!"
"Ciao Sara,sei agitata?"
"Moltissimo!"
"Anche io!"
"Hai fatto la valigia?"
"Si, da una settimana!"
"Io la ho finita venti minuti fa."
"Sei sempre la solita!"
"Hai preparato tutto per la fuga, vero?"
"Si"
"Bene, a domani!"
"Ci vediamo alle sei! Ciao!"
Sara mise giù e poi richiuse il buco con il guanciale. Rifece il letto e strinse in mano i due biglietti.
Non vedeva l'ora di scappare.
Si sarebbe liberata di sua madre. Lei non le voleva bene. La disprezzava e quando vedeva un brutto voto della scuola la picchiava e la chiudeva in camera sua per due giorni.
Beatrice dormiva nella parte opposta della via.
Come lei non aveva un padre.
La sua mamma si comportava come quella di Sara.
Quella mattina era con Beatrice. Notarono che un gufò planava verso di loro.
Afferrarono le buste che reggeva e le porsero poco dopo alle madri. 
"Dove avete preso queste lettere?"
"Le abbiamo prese da un gufo in giardino signora Warsaw!"
"Non usare quel tono con me bambinetta!"
"Scusala mamma! È solo agitata per domani!"
"Filate di sopra è buttate via questa spazzatura, cinne!"
Le due corsero in camera di Sara. Chiusero la porta a chiave e riaprirono le lettere.
Dopo aver letto le nascosero nel materasso.
Avevano finalmente la libertà in mano.

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Capitolo 2
*** Belfast-Londra ***


"Muovetevi voi due! L'aereo parte tra due ore!"
"Ora arriviamo!"
Il viaggio sull'auto della madre di Beatrice fu tranquillo.
Le due ragazzine passarono il tempo giocherellando con le loro collane.
Le avevano da sempre. Erano uguali e avevano una pietra azzurra incastonata tra dei fili in oro bianco. Sul retro erano state incise due lettere. Beatrice aveva la scritta “E.B” e Sara “B.B”.
Per loro erano importantissime.
Erano ancora assorte tra i loro pensieri quando l'auto si arrestò. Scesero in fretta tenendo in mano il biglietto dell'aereo.
Quando videro le loro due professoresse che le aspettavano per partire corsero dei loro compagni di scuola. Sara osservò il tabellone delle partenze. Visto che il volo Belfast-Londra era in orario si affrettarono per il check-in.
Dopo un ora erano sul veivolo. 
Intanto scrivettero la risposta alla lettera di Hogwarts.
Erano davvero soddisfatte quando un gufo si presentò a Londra. Spedirono quindi busta.
Le professoresse Minghel e Morins accompagnarono il gruppo verso il loro college. 
Arrivate nella loro stanza doppia le ragazzine disfecero  le valigie e si sdraiarono sul letto. Incominciarono a fantasticare su questa scuola. Vennero distratte da uno strano rumore. Una civetta stava “bussando” alla loro finestra. La fecero entrare e presero il foglio che portava. 
Lessero.
“Signorine vi verrò a trovare questa notte per portarvi a Diagon Alley.
Vi prego di portare le valige per Hogwarts. Per i soldi attingeremo alla camera blindata di Albus Silente. Portate le lettere. A presto.
Rubeus Hagrid.”
Sorrisero e guardarono l'orologio:erano le due di pomeriggio. Avrebbero fatto in tempo a schiacciare un pisolino. 
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Quando Sara si svegliò erano le otto di sera.
Si guardò nello specchio. Era veramente carina. Aveva i capelli marrone scuro e ricci. I suoi occhi erano quasi neri e profondissimi.
Osservò poi Beatrice. Aveva i capelli castani sopra agli occhi scuri che si erano appena aperti. Le onde morbide della sua chioma avevano delle sfumature bionde.
"Perché mi fissi?" 
"Niente Bea."
"Che ore sono?"
"Le venti"
"Andiamo in mensa?"
"Si, prima però datti una sistemata!"
"Perché tu pensi di essere in ordine cara streghetta?"
"Guarda chi parla!"
Iniziarono a ridere come due pazze.
Passò una buona mezz'ora .
"Andiamo Sara!"
"Ok"
Scesero le scale e mangiarono tranquillamente.
Alle dieci e mezza erano di nuovo in camera.
Prepararono una valigia in due e poi passarono un po' di tempo a parlare.
"Secondo te qualcuno saprà cosa significano i nostri ciondoli?"
"Non lo so"
"Magari qualcuno sa cosa significa B.B!.
"Forse..."
"Magari è un nome"
"È provabile"
"Sarà meglio darci una sistemata Bea. Il signor Hagrid dovrebbe arrivare fra mezz'ora."
"E se è uno scherzo?"
"Tu hai sempre creduto nella magia!"
"Lo so,ma..."
"Non preoccuparti. Non torneremo mai più con quelle due."
"Hai ragione. Sistemiamoci un po'!"
Quei trenta minuti passarono molto in fretta. A mezzanotte e un minuto sentirono il rumore di una motocicletta. Aprirono la finestra e si trovarono davanti un uomo barbuto sulla sessantina.
"Siete voi Sara e Beatrice?"
"Si. Lei è Rubeus Hagrid?" 
"Certamente! Bando alle ciance. Andiamo!"
"E noi dovremmo salire lì sopra?"
"Si, cosa vi aspettavate?"
"Andiamo Sara. È inutile discutere."
Salirono sul veicolo volante e si avventurarono verso il Paiolo Magico.

 

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Capitolo 3
*** Diagon Alley ***


"Mi tolga una curiosità. Dove stiamo andando?"
"Al Paiolo Magico. Passerete lì la notte, signorine."
Il viaggio proseguì per qualche minuto.
Di colpo la motocicletta si arrestó fermandosi d'avanti ad un bar.
"È questo il locale?"
"Si."
Nella stanza non c'era nessuno tranne il proprietario. 
Videro soltanto che diede una chiave a Hagrid e poi se ne andò.
"La vostra stanza è la 504. Buona notte. Ci vediamo domani."
"A domani"
"Notte"
Le due ragazzine trascinarono la valigia fino al quinto piano. 
Aprirono poi la porta e si trovarono davanti uno scenario orribile.
Ragnatele e polvere erano ovunque.
Sara si guardò intorno. Afferrò una scopa e porse uno straccio a Beatrice.
"Dovremo vivere quì a lungo."
"Penso di si"
"Diamoci da fare Bea"
"Io preferivo dormire"
"Dai, abbiamo ancora tante ore. Riusciremo a fare tutto."
"Da dove iniziamo?"
"Da dove vuoi."
Lavorarono per tre ore ma alle cinque di mattina crollarono.
Vennero svegliate alle otto.
"Ci siete?"
"Arriviamo subito"
Indossarono qualcosa e poi corsero fuori dal locale.
"Per Godric! Ce ne avete messo di tempo!"
"Precisamente tre minuti e sette secondi!"
"Va bene. Andiamo!"
"Si"
Il mezzo gigante tirò fuori un ombrellino rosa e colpì un certo mattone nel muro dietro al locale.
Le ragazzine si trovarono davanti una trafficata via.
"Questa è la famosa Diagon Alley."
"Carina!"
"Mi piace molto."
"Andiamo a fare acquisti"
Passarono in vari negozi e poi arrivarono da Olivander.
"Questo è Olivander"
Entrarono nel negozio.
"Buongiorno signorine!"
"S..salve signore"
"Siete qui per una bacchetta?"
"Si, due signore"
"Allora direi di incominciare da lei"
"Mi chiamo Sara Warsaw"
"Strana la sua collana"
"Lo prendo come un complimento"
Iniziarono a provare bacchette su bacchette.
"Provi questa: noce, corda di cuore di drago, tredici pollici, rigida"
Sara sentì un caldo interiore potente e poi una luce verde la avvolse.
"Sorprendente. Ora tocca a te!"
Beatrice si fece avanti e come Sara creò danni su danni.
Poi al venditore venne una idea.
"Questa dovrebbe andare bene."
Le porse una bacchetta.
"Olmo,corda di cuore di drago,undici pollici e tre quarti,rigida."
Anche lei sentì la stessa sensazione della amica.
"Non vendevo bacchette simili da precisamente ventinove anni."
"Quanto costano?" 
"Tre galeoni ciascuna"
"Grazie mille."
"Arrivederci. State attente mi raccomando. Quelle bacchette non sono facili da dominare!"
"Salve"
"Arrivederci"
Dopo essere uscite corsero da Hagrid.
"Come è andata?"
"Benissimo"
"Molto bene"
"Ora andremo a comprare il vostro animaletto. Volete un volatile?"
"No"
"No"
"Allora ci dirigeremo verso il Serraglio Stregato."
Dopo dieci minuti arrivarono davanti a una vecchia catapecchia.
Da fuori si sentivamo i versi dei vari animali.
"Noi dovremmo entrare lì?"
"Si"
"Va bene"
Le due si avventurarono nel vecchio negozio con aria leggermente schifata.
"Cosa state cercando care?"
"Vorremmo vedere due gatti."
"Una alla volta"
"Inizio io"
Beatrice si avvicinò alla signora. 
"Colore?"
"Direi bianco!"
Le fece vedere una miciona candida.
"Grazie mille. È perfetta."
"E tu?"
"Io vorrei una gatta nera!"
"Sei sicura?"
"Si."
Le mostrò una gabbietta con una magra gattina nera.
La gatta mise la zampa fuori dal trasportino e Sara la accarezzò.
"Questa gatta"
"Le due costano due galeoni"
Dopo aver pagato buttarono la gabbia e le presero in braccio.
"Hagrid noi abbiamo finito"
"Bene. Ora andiamo al Paiolo"
Dopo un ora rientrarono nella stanza. Avevano già mangiato e appena si appoggiarono al letto finirono nel mondo dei sogni.


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Capitolo 4
*** Il compleanno di Beatrice. ***


Erano passati vari giorni nei quali le ragazzine lessero i libri di scuola.
Una sera mentre stavano cenando videro abbandonata su il tavolo una copia della Gazzetta Del Profeta.
In fretta e furia la rubarono il giornale e corsero in camera.
Non se ne accorsero ma presero anche un libro che si trovava al di sotto della Gazzetta.
Dopo aver letto qualche articolo notarono il piccolo volume dal titolo:“Famiglie purosangue”
Iniziarono a osservarlo, capendo che aveva almeno sessant'anni.
"Guardiamo se c'è qualche casata che inizia con la B, Bea!"
"Ok"
Capirono che c'erano molte famiglie con la B.
"Inutile."
"Sara è meglio andare a dormire."
"Si. Hai ragione"
Passarono più o meno venti minuti.
Sara controllò che Beatrice stesse dormendo.
Afferrò quindi la bacchetta e sussurró.
"Lumos"
Una luce si accese sulla bacchetta.
La ragazzina si nascose sotto alle coperte.
Lesse il libro cinque o sei volte e poi lo ripose sul comodino.
"Nox"
Tutto si spense e lei si addormentò.
"Sara!!!"
"Che ora è?"
"Sono le nove !"
"Cosa succede?"
"Semplice! Oggi è il mio compleanno!"
"Buon compleanno!"
"Grazie."
"Il mio regalo è questo"
Le porse una custodia per bacchette dal color bordeaux.
"È bellissima!"
"Lo so. Prova a metterci la bacchetta"
Dopo averla richiusa Beatrice aspettò qualche secondo.
"Ora aprila"
"Wow!"
La bacchetta era stata avvolta da dei fili brillantati che la resero luccicante.
"Ti piace?"
"Sara sei la migliore!"
"Nel libro delle famiglie purosangue c'era questo foglio."
"È la mappa di un passaggio segreto"
"Si. "
"Andiamo!"
In tunnel si trovava vicino all'ingresso del locale.
"Ci siamo"
"Sara, come apriamo questa porta?"
"Alohomora"
La serratura si ruppe e un vicolo apparve davanti a loro.
"Che facciamo?"
"Io direi di andare avanti"
"Bea... Ho paura."
"Anche io ma dobbiamo andare avanti"
Entrarono e percorsero tutto il passaggio.
"Sara, accendi la bacchetta"
"Lumos"
"C'è una stanza, là in fondo!"
Corsero verso di essa.
"Alohomora"
La porta si spalancò
"Ci sono due letti e un armadio. Sara non c'è nessun mostro"
"Dove siamo?"
"Non lo so!"
"C'è una altra porta, andiamo!"
Si trovarono in una vecchia villa polverosa.
"È meglio tornare al Paiolo Magico"
"Ok."
Ripercorsero il tunnel e quando furono nella stanza guardarono l'ora:erano le otto di sera.
Mangiarono e poi andarono a letto. 







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Capitolo 5
*** Il treno per Hogwarts. ***




"Bea buongiorno!"
"Giorno. Sara perché mi hai svegliato?"
"Oggi è il primo settembre"
"E quindi?"
"Dobbiamo partire!"
"Me ne ero dimenticata!" 
"Dobbiamo ancora fare i bauli!"
"A che ora parte il treno?"
"Alle undici. Muoviti"
"Ok"
"Ai bauli ci penso io! Vai a far colazione !"
"Va bene!"
Beatrice uscì.
"Accio vestiti, accio scarpe, accio libri, accio gabbie, accio piuma, accio buste, ..."
Scese dopo un quarto d'ora.
"I bauli sono pronti?"
"Si, ecco la tua bacchetta e la borsa con la divisa."
"E dove è Ice?"
"Wingardium leviósa"
Le gabbie con i gatti arrivarono volando.
"Blacky è sempre più carina!"
"Grazie"
"A presto Tom"
"A presto care!"
Arrivarono con la metropolvere davanti al binario 9¾.
Trascinarono i propri bauli fino alla barriera fra i tue treni.
Si presero per mano e la attraversarono.
"Ce la abbiamo fatta!"
"Si"
"Saliamo sulla locomotiva!"
Prima di poter salire il primo gradino i bagagli scomparvero e a loro rimase solo il trasportino con i mici e la borsetta con la divisa.
Poi sentirono una voce.
"Siete nate babbane, vero?"
"S...si. Io mi chiamo Sara Warsaw e lei è Beatrice Crane! Tu sei sicuramente un Malfoy!"
"Giusto, sanguemarcio."
"Come ti permetti!"
Beatrice gli tirò uno schiaffo.
"Di sicuro finirete in Tassorosso o In Grifondoro. Posti per sanguesporco e mezzosangue!"
"Levicorpus!"
"Fammi scendere!"
"Con piacere!"
Draco cadde a terra sbattendo sonoramente la testa.
"Ti é bastata la lezione?"
"Mio padre lo verrà a sapere!"
- In carrozza!-
"Andiamo Bea!"
Le due ragazzine, seguite da Draco, attraversarono tutte le carrozze.
"Guarda con chi devo stare! Due sporche sanguemarcio!"
"Taci se non vuoi che..."
"Va bene!"
"Chiudiamo la carrozza!"
"Ok, Bea! Colloportus."
"Hai già studiato i libri, Warsaw?"
"Si, Malfoy!"
"Ora lasciatemi stare!"
"Certo"
Sara fece apparire un muro e le due rimasero nuovamente sole.
"Bea, hai esagerato prima!"
"Lo so, ma se lo meritava!"
"Ora cambiamoci!"
Il viaggio procedette tranquillo.
Quando arrivarono a Hogsmade Sara fece sparire il muro e il trio scese dalla locomotiva scarlatta.
"Da questa parte il primo anno!"
"Andiamo, Sara!"
"Non dobbiamo attraversare il lago, vero!"
"Certamente. Non vi avevo visto!"
"Salve Hagrid!"
"Vi presento Harry Potter. Penso che abbiate già sentito parlare di lui."
"C...ciao!"
"Salve, Potter"
"Come vi chiamate?"
"Io sono Sara Warsaw "
"E io Beatrice Crane"
"Vi lascio."
"Va bene Hagrid"
"A presto"
"Noi andiamo Potter"
"Vi voglio presentare due persone"
"Ok"
"Loro sono Ron e Hermione"
"Un Weasley?"
"Si"
"Siete famosi per non avere un galeone"
"Chi ti credi di essere, sanguesporco!"
"Lasciale stare! Io sono Hermione Granger."
"Piacere"
"Andiamo ragazze!"
"Va bene!"
Attraversarono il lago nero e arrivarono davanti all'immenso castello.
"Diventeremo un fantastico trio!"
"Già!"
"Io non so in che casa voglio finire."
"Neanche io!"
"Io invece so che voglio diventare una serpe!"
"Speriamo di finire insieme"
"Andiamo, lo smistamento sta per cominciare!"

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Capitolo 6
*** Lo smistamento. ***



Gli studenti del primo anno si avvicinarono al centro della sala.
"Quando vi porrò il Cappello Parlante in testa lui deciderà le vostri sorti. Ma prima lui ha qualcosa da dirci."
"Forse Pensate che non sono bello
ma giudicate da quel che vedete
io ve lo giuro che mi scappello
se uno più bello ne troverete.
Potete tenervi le vostre bombette
i vostri cilindri lucidi e alteri,
son io quello che al posto vi mette
e al mio confronta gli altri son zeri.
Non c'è pensiero che nascondiate
che il mio potere non sappia vedere,
quindi indossatemi ed ascoltate
qual è la casa in cui rimanere.
E' forse Grifondoro la vostra via,
culla dei coraggiosi di cuore:
audacia, fegato, cavalleria
fan di quel luogo uno splendore.
O forse è Tassorosso la vostra vita,
dove chi alberga è giusto e leale:
qui la pazienza regna infinita
e il duro lavoro non è innaturale.
Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio,
se siete svegli e pronti di mente,
ragione e sapienza qui trovan linguaggio
che si confà a simile gente.
O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
voi troverete gli amici migliori
quei tipi astuti e affatto babbei
che qui raggiungono fini ed onori!
Venite dunque senza paure
E mettetemi in capo all'istante
Con me sarete in mano sicure
Perché io sono un cappello parlante!"
Un forte applauso iniziò per terminare solo al cenno della professoressa.
"Quando udirete il vostro nome venite e sedetevi su questo sgabello."
"Beatrice Crane"
"Vedo molto coraggio, ma molta astuzia. Mi ricordi qualcuno. Comunque... SERPEVERDE!"
Beatrice scese sorridendo.
Vari nomi vennero detti.
"Hermione Granger"
"Sei coraggiosa, non c'è dubbio! Sei molto intelligente ma sento che hai astuzia non comune a tutti."
"Ti prego voglio andare con Beatrice"
"Sento che vuoi le tue amiche. Va bene. SERPEVERDE!"
Altri cognomi passarono.
"Draco Malfoy"
"SERPEVERDE "
"Harry Potter."
Nella stanza ci fu un attimo di silenzio.
"GRIFONDORO"
I ragazzi salivano e scendevano.
"Sara Warsaw"
"La tua mente é come quella di una persona che ho conosciuto tempo fa"
"La prego mi dica chi era"
"Non è mio compito. Posso solo dirti...SERPEVERDE!"
"Ronald Weasley "
"GRIFONDORO "
Un ultimo applauso e poi iniziò il banchetto.
La cena fu deliziosa.
Sara, Beatrice e Hermione passarono il tempo chiacchierando. 
Verso mezzanotte finalmente i prefetti chiamarono i gruppi per portarli nei dormitori.
Entrarono.
"Che meraviglia!"
"Ciao Blacky!"
"Vi presento Amber"
Una gattona rossa fece la sua entrata. Sembrava stanca e dopo aver visto il trio si accoccolò su un letto addormentandosi. 
"Loro sono Ice e Blacky"
"Io prendo quel letto lì. "
"Notte"
"Buonanotte Hermione "
Le due si sdraiarono su due letti ed entrarono nel mondo dei sogni.

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Capitolo 7
*** B.B sta per Bellatrix Black? ***


Alla porta si sentì bussare.
"Vado io"
"Ok Sara"
"Malfoy?"
"Taci e vieni fuori"
"Va bene"
Afferrò la bacchetta e uscì.
Il ragazzo la trascinò verso la sala grande.
"Che succede?"
"Niente"
"Posso tornare a dormire?"
"No, usciamo in giardino"
"Uffa!"
"C'è una cosa che devi vedere."
La accompagnò fino alla foresta proibita.
"Cosa c'è di tanto strano ? È un semplice tronco!"
"No. Guarda! Lumos"
In effetti sotto la fioca luce della bacchetta c'era una scritta.
"R.L e  R.L vi danno il benvenuto nella cerchia delle serpi."
"Sai che vuol dire?"
"Secondo te?"
"No"
"Penso che siano le iniziali di qualcuno."
"Conosci la famiglia dei Lestrange ?"
"Si. Due dei fratelli si chiamavano Rodulphus e Rabastan"
"Sono morti?"
"Rinchiusi ad Akzaban. Rod è mio zio."
"Siete imparentati?"
"Si. La sorella di mia madre è sua moglie"
"Come si chiama?"
"Bellatrix Black in Lestrange."
A Sara venne in mente la collana.
"Scusa , ma devo andare."
"Volevo chiederti se riorganizzavamo il club"
"Va bene. A domani"
Sara corse via.
Salì le scale.
Scosse la compagna.
"Bea!"
"Cosa c'è?"
"So qualcosa sulle collane."
"Che?"
Il duo uscì.
"La B sta per Black"
"E sai qualcos'altro?"
"Mia madre si chiama Bellatrix Black"
"Io quel nome lo conosco!"
"Bea,parla!"
"Era la miglior seguace di Tu-Sai-Chi."
Sara scappò lasciando le amiche sole.
Hermione la raggiunse.
"Sara non è sicuro!"
"Lo so!"
"Stai tranquilla. Non può essere lei."
"Non lo sai. Vattene!"
"Sara!!!"
"Scusa B."
"Andiamo a dormire. Domani iniziano le lezioni."
Uscirono e corsero nel dormitorio. Non volevano che qualcuno le beccasse. 




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Capitolo 8
*** Iniziano le lezioni ***


Mentre l'intera scuola stava facendo colazione, la professoressa della sera prima portò agli studenti gli orari.
"Alla prima ora abbiamo volo"
"Non ho mai visto una scopa volante!"
"Se è per questo neanche io!"
"Poi alla seconda e alla terza pozioni. Alla quarta e alla quinta trasfigurazione e alla sesta storia della magia. Infine abbiamo difesa contro le arti oscure"
"Ok"
"Sono le nove! Corriamo!"
Il trio si avventurò verso il giardino.
Erano appena arrivate quando videro Harry e Ron.
"I serpeverde da questa parte! I grifondoro a destra!"
Dopo poco tutti gli studenti arrivarono.
Diciotto scope apparvero accanto a loro.
"Cominciate dicendo SU!"
"È abbastanza difficile!"
"Penso anche io"
"Voi due avete tanto da chiacchierare?! Cinque punti in meno serpeverde! Come vi chiamate?"
"Beatrice Crane e Hermione Granger."
Le due continuarono. Sara aveva già finito l'esercizio .Draco la fermò un istante prima che se ne andasse.
"Dobbiamo decidere chi vogliamo nel gruppo!"
"Ok"
"Io direi tutti le serpi del primo anno."
"Mi lasci andare?!"
"Si. Tieniti libera per sabato sera."
"A dopo"
"Ciao"
Sara camminó fino ai sotterranei. Erano nuovamente con i grifoni.
Lei li odiava.
Quando la lezione iniziò Piton cominciò a insultare Potter. A Sara parve che Beatrice stesse osservando quasi arrabbiata. Le due ore finirono in fretta.
Prepararono la pozione schiacciabrufoli. 
Appena furono fuori Draco, Crabbe e Goyle presero a lungo in giro Harry per la lezione.
Beatrice si avvicinò lentamente. 
"Di chi state parlando?"
"Di Potter e di quanto è incapace."
"Chiudi la bocca, Malfoy!"
Un sonoro ceffone arrivò sulla faccia del biondo.
"Pietrificus totalus! Levicorpus!"
Lo lasciò cadere.
Sarà corse sulla scena.
"Reinnerva"
Draco tornò in se.
"Sporca lurida sanguemarcio! Potevi uccidermi!"
"Era mio intento."
"Andiamo Beatrice! Hermione ci sta aspettando!"
"Non finisce qui Draco!"
"Taci! Mio padre lo verrà a sapere!"
Il trio se ne andò.
Si avvicinarono all'aula di trasfigurazione.
"Buongiorno , ragazze!"
"Salve professoressa..."
"Mcgranitt. Accomodatevi pure!"
Dopo svariati minuti la lezione cominciò.
"Non mi piace come vi siete messi!"
Sistemò la classe come le andava.
"Siete rimasti solo voi quattro da mettere a posto... Potter con Crane e Malfoy con Warsaw. Ora possiamo cominciare."


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Capitolo 9
*** I preparativi per la festa. ***


I giorni passarono velocemente.
Sabato arrivò.
A mezzanotte si sentì bussare alla porta delle ragazze.
Sara non dormiva.
Si alzò quindi dal letto e uscì verso il giardino.
Fuori dalla stanza aveva trovato un foglietto.
In esso era scritto:

Sara ci vediamo fra dieci minuti al tronco. Porta la bacchetta e qualcosa da mangiare. 
                                                                                    
                                                                                Draco Imperius Malfoy
.

"Draco, perché ti firmi con tutto il tuo nome?"
"Hai dei problemi?"
"No. Hai la passaporta?"
"Certo. Andiamo?"
"Si!"
I due toccarono un cristallo che il biondo tirò fuori.
Arrivarono in una grande stanza.Era completamente impolverata e molto tetra.
"Mio padre arriverà fra tre,due,uno"
Un alto signore sulla quarantina si materializzò.
"Grazie mille, padre"
"Stai attento Draco. Lei è una sanguemarcio."
"Non lo sappiamo."
"Se farai qualcosa di sbagliato ti arriverà una strillelettera. "
"Lo so."
"Signor , Malfoy?" 
"Si?"
"Sua moglie si chiama Narcissa Black?"
"Si"
"Posso parlarle?"
"Mia moglie non regge i nati babbani."
"La prego!"
"Domani ti invierò una lettera con l'ora precisa. Ti verrò a prendere io.Non osare tradire la mia fiducia e quella di mio figlio."
"Grazie"
"Qui ci sono gli elfi domestici" disse tirando fuori un portafoglio. "A presto Draco."
"A presto"
"Arrivederla"
Lucius se ne andò lanciando un'occhiataccia a Sara.
La ragazzina aprì il portafoglio e fece uscire gli elfi domestici.
Era stato applicato un incantesimo grazie al quale quaranta servi riuscivano a stare in dieci centimetri di spazio.
"Voi sistemate tutto. Questo è il progetto."
"Torniamo fra una settimana."
Le creaturine mossero la testa.
"Ricordatevi che se non finite in tempo dovrete farvi cruciare da mio padre. Uno per uno."
"Andiamo Draco"
Il duo ritornò alla scuola.
"A domani."
"Notte"
Si separarono e ognuno andò a dormire nella propria stanza.

 

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Capitolo 10
*** Gli inviti per il ballo ***


La mattina seguente ,prima di colazione , Sara si incontrò con Beatrice.
Sara stava passando il tempo libero invitando le serpi al ballo.
"Sara!"
"Beatrice?"
"Volevo chiederti se potevamo invitare un grifone alla festa."
"Stai parlando di Potter?"
"Si"
"Cosa sta succedendo?"
"Mi piace"
"Non puoi !"
"Perché? Tu non puoi capire cosa sia l'amore!"
"Draco si fida di noi!"
"E quindi!"
"Lui è l'unico modo per arrivare ai nostri veri genitori!"
"Sara ,lui mi piace più di quanto tu pensi!"
"Basta!"
Hermione era appena arrivata.
"Cosa succede?"
"Niente."
Sara se ne andò dopo aver dato un invito a Hermione.
Si sedette vicino a Pansi e a Daphne. 
Un gufo bianco con un collarino di diamanti si avvicinò. 
Aveva una lettera in bocca.
Sara lesse velocemente.

Alla Signorina Warsaw.
Domani sera la verrò a prendere alle ventuno.
Con ossequi, 
                                               Lucius Malfoy. 

"Cosa devi andare a fare dai Malfoy?"
"Devo parlare con Narcissa Black."
"Buona fortuna. Io e Daphne la conosciamo bene. Detesta i sanguemarcio."
"Se è per questo anche voi!"
"Ma tu sei diversa."
"In che senso?"
"Sai più cose di noi e poi sei una serpe"
"Scusatemi,ma devo andare a parlare con Draco."
Sara corse fino all'altra parte del tavolo dove Malfoy stava consumando la colazione con i suoi tre migliori amici.
"Ti devo parlare!"
"Va bene. Ci vediamo tra venti minuti davanti all'aula di incantesimi"
La ragazzina si scontrò con qualcuno mentre stava andando al terzo piano.
"Stai attento!"
"Sara Warsaw?"
"Si. Weasley ?"
"Giusto"
"Dove stai andando?"
"Verso l'aula di pozioni"
"Come va con gli studi? Ho sentito dire che voi grifoni non andate per niente bene. Poi Harry Potter non sa niente di magia..."
"Stai lontano da me sanguesporco!"
"Stueficium!"
Il rosso si spostò.
Dopo pochi minuti le luci degli incantesimi erano veramente fortissime.
Avevano distrutto metà del corridoio.
Ron era riuscito a disarmare Sara.
Buttò giù anche lui la bacchetta e premette Sara contro il muro.
"Come la mettiamo?"
"Lasciami andare!"
Il rosso chiuse il collo della ragazza tra le dita. 
"PIETRIFICUS TOTALUS!"
Weasley cadde a terra.
Beatrice si avvicinò al ragazzo mormorando qualcosa.
Poi si avvicinò alla amica.
"Reinnerva"
"Cosa è successo?"
"Weasley ti voleva strozzare!"
"Muoviamoci! Vitius arriverà fra poco."
Dopo cinque minuti il professore notò il disastro e tolse sessanta punti a grifondoro.
Quando l'insegnante fu nell'aula Draco arrivò.
"Ciao! Cosa è successo?"
"Volevo chiederti bisogna avere un accompagnatore per la festa"
"Si"
"Voi maschi siete in quattro e noi femmine in cinque visto che Millicent è in infermeria."
"Va bene. Chi vorresti invitare?"
"Potter"
"Ok. Dobbiamo portarlo dalla nostra parte."
"Quindi:Daphne va con Vincent, Pansy con Gregory e Hermione con Blaise. Io quindi vado con Potter o con te?"
"Con me. Siamo gli organizzatori."
"Bea, tu vai con Potter."
"Ragazzi? Tra cinque minuti iniziamo."
"Arriviamo subito professore."
I tre entrarono seguiti da Hermione che era appena venuta con Daphne e Pansy.

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Capitolo 11
*** La prima rivelazione. ***


Erano ormai le nove di sera.
Sara portò le due migliori amiche nel giardino.
Lucius Malfoy arrivò in perfetto orario.
"Tu sei Beatrice?"
"Si,signore"
"Andiamo."
Camminarono fino a Hogsmade e poi si materializzarono.
"Non avvicinatevi troppo a Narcissa"
"Va bene, signor Malfoy"
 Le due ragazzine rischiarono di vomitare ma non se ne curarono. 
Il manor era veramente gigantesco.
"Dobby!"
"Si, padrone?"
"Accompagna le ragazze da mia moglie."
"Subito,padrone."
Seguirono il piccolo elfo.
I corridoi erano spaziosi e il marmo grigio creava un'atmosfera di mistero.
La creatura aprì una porta finemente decorata.
"Signora, avete ospiti"
"Falli entrare"
Beatrice e Sara (che nel passare ,calpestò i piedi alla creatura) camminarono fino alle poltroncine.
"Sedetevi pure"
Ci fu una breve pausa.
"Narcissa Black?"
"Giusto. Nessuno mi chiama più Black da molto tempo"
"Faremo in fretta. Conosce questa collana?"
"Si"
"La prego, ci dica a chi apparteneva."
"A mia sorella. Bellatrix, Bellatrix Black. "
"Grazie infinitamente. Ce l'ho dalla nascita."
"Davvero?"
"Si." 
"Quindi tu sei la figlia di mia sorella?Mia nipote?"
"Penso di sì!"
"Dobby! Porta un gufo. Da oggi ti chiamerai Sara Lestrange !"
"Quindi Draco è mio cugino?"
"Si. Tu sei una purosangue!"
Sara si limitò a sorridere e poi l'elfo arrivò con il gufo. Narcissa spedì la lettera che aveva scritto mentre conversavano.
"Posso vedere mia madre?"
Alla donna venne il viso pallido e gli occhi le si riempirono di lacrime che subito cacciò giù.
"Mia sorella è in prigione."
"Lo so"
"Potremmo andarla a trovarla ,zia."
"Si"
"Che ne dite di domani alle dieci di mattina?"
"Va bene, Sara"
Hermione e Beatrice ,che erano state zitte per tutto il tempo, presero la parola.
"Noi abbiamo questo ciondolo."
"Non ho mai visto le lettere H.B e E.B."
"Quindi noi non siamo vostre parenti."
"Mi dispiace"
"Sara ti va di venire qui a Natale?"
"Mi piacerebbe molto"
"A domani , zia"
"A domani, Sara"
"Zio?"
"Che?"
"Sono la figlia di Bellatrix Black"
"Ecco perché Draco si fidava di te"
"Andiamo?"
"Si"
Arrivarono a scuola. Sara non era certa della verità.
"Sara, Hermy andiamo a dormire."
"Si"
Tuttavia la Warsaw non riuscì a dormire.
Vagò per la scuola, senza bacchetta.
Arrivò fino alla torre più alta della scuola.
La porta dell'ufficio del preside era aperta.
Entrò.
Non c'era nessuno.
"Sara Warsaw!"
"Chi ha parlato?"
"Girati."
Il Cappello Parlante le era dietro.
"La prego. Mi dica a chi assomiglio."
"Facciamo così. Tu mettimi in testa e pensa alla persona di cui hai il sospetto."
Fece come il copricapo le aveva detto.
*Bellatrix Black*
"Giusto mia cara!"
"La prego non dica che io sono entrata."
"Puoi star sicura. "
"Grazie"
Si diresse verso il dormitorio.
Bussò alla porta dei maschi.
"Cosa c'è?"
"Draco, vieni con me!"
"Ok"
Richiusero l'uscio.
"Sono ufficialmente tua cugina."
"Che?"
"Mia madre è Bellatrix Black."
"No! Non può essere. Lei non ha figli."
"Draco, ho parlato con tua madre. Conosce questo ciondolo. Era di Bella"
"Tu sei mia cugina?! Non può essere!"
"Perché?"
"Perché!"
"Io vado a dormire"
"Anche io."






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Capitolo 12
*** Il primo incontro con la madre ***


"Bea, Narcissa mi ha regalato questo abito per il ballo. Nel pacchetto c'erano anche questi"
Le mostrò un lungo vestito nero con una cintura di diamanti. Era mono spalla, elegantissimo. Poi Beatrice squadrò le scarpe con il tacco non altissimo. Inoltre il look era completato da una coroncina.
"Wow"
"Che ora è?"
"Le nove e quaranta"
"A dopo"
Sara corse via. Era emozionata. Avrebbe incontrato sua madre.
Si preparò.
Il preside aveva dato il permesso all'uscita, ma solamente se l'alunna avesse indossato la divisa.
Alle dieci era sul portone.
Narcissa Malfoy le si avvicinò.
"Sei pronta?"
"Si"
Uscirono da Hogwarts e quando arrivarono a Hogsmade si materializzarono sull'isola di Azkaban.
"Vorremmo incontrare Bellatrix Black in Lestrange."
"Secondo piano a destra. Terza cella."
"Possiamo evocare il patronus?"
"Si, certamente"
"Expectum patronus"
Una tigre apparve dalla sottile bacchetta.
Entrarono.
I dissennatori si allontanarono.
Dopo una manciata di minuti si trovarono davanti a una cella che sembrava uguale alle altre.
Una donna ci viveva dentro.
"Cissy?"
La voce stridula della quarantenne faceva capire che non parlava da molto.
"Bella?"
"Chi è questa ragazzina? Una mezz"
Si fermò. 
"Quella collana... Io la conosco. Era mia!"
"Si"
"Quindi tu sei mia figlia, se non sbaglio. Solo lei... Poteva avere quel ciondolo."
"Madre?"
"In che casa sei stata smistata?"
"Serpeverde."
 "Tu sei mia figlia! TU SEI MIA FIGLIA!"
Urlò come non faceva da tempo.
"Perché non me l'hai mai detto? Potevo crescerla io!"
"Non potevo! Non Lo avrei tradito! Non potevo affidarti una bambina!"
"Ma io sono tua sorella!"
"Ti piacciono le arti oscure, vero?"
"Si, mi affascinano"
"Tu lo sai chi è tuo padre?"
"Rodulphus Lestrange"
"Giusto"
"Sono cresciuta fra quelle fecce dei babbani. Sono creature orride"
"Lo so. Ora ci sono io. Non ti preoccupare. Vinceremo. Il mio signore mi libererà. Vinceremo. Potremo essere una famiglia. Io e te."
Nei suoi occhi la follia si stava facendo strada. Il patronus di Narcissa scomparì . Non ce ne era bisogno.In quel
momento la gioia delle tre era così forte che per un istante non avvertirono più la presenza della prigione.
"Lui risorgerà. Io sarò di nuovo la sua migliore serva. La più fedele. Tu entrerai fra i mangiamorte e nessuno ci dividerà."
"Bella, ti voglio bene."
"Anche io. Non vedo l'ora di insegnarti le maledizioni. Tieniti pronta e non toccare i sanguemarcio."
"Lo farò"
"A presto"
"A presto"
"Comportati bene sorellina mia!"
Le due più giovani se ne andarono.
"Zia, posso venire da te quindi?"
"Quando vuoi!"
"Dobbiamo andare. Tra mezz'ora ho lezione di pozioni"
Arrivate all'ingresso si salutarono.
"Tieni d'occhio Draco!"
"Va bene"
"E salutami Severus"
"Ok. Ci vediamo a Natale."
"Ciao"
La donna si incamminò verso Hogsmade e Sara rientrò.

Angolo autrice.
Questa è la prima volta che lascio un commento alla fine di un capitolo. Era un po' per timidezza. 
Cosa ne pensate?
Ho reso bene Bella?
Una recensione è sempre gradita!
Vi invito a partecipare alla fanfiction interattiva "Hogwarts 2017".
E per ultimo, siete contro o con Sara?
Vi lascio. Bella.

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Capitolo 13
*** Cosa bisogna fare per essere una purosangue ***


Era sabato pomeriggio.
Sara e le amiche non si erano più parlate. 
La purosangue era impegnata a studiare da Pansy e Daphne. Voleva rendere fiera la famiglia. Avrebbe tenuto alto l'onore dei Black e dei Lestrange. 
"Andiamo Draco?"
"Mi puoi chiamare Drake"
"Cosa cambia?"
"Niente"
Si misero a ridere come due scemi.
"Dunque... O grande Drake ! Ti chiedo se possiamo andare alla location della nostra festa!"
"Se tu non fossi mia cugina ti ucciderei!"
"Lo so"
"Stanno arrivando le tue amiche con gli altri"
"Sara, è finita! O i tuoi amici purosangue o noi due"
La ragazzina si guardò intorno. Draco e il suo gruppo si erano messi da una parte. Hermione e Beatrice dall'altra.   
Dietro a Pansi si immaginò anche Bellatrix e Narcissa.
Non poteva lasciare la famiglia che aveva appena trovato.
D'altra parte Beatrice c'era sempre stata.
"Non possiamo..."
"Trovare un compromesso? Non se ne parla!"
"Sara? Con noi avrai tutto!"
"Drake... Scusami, ma perché sto parlando con due sanguemarcio?"
Lo disse con tutto il disprezzo che aveva.
"Ben fatto, cuginetta"
"Bye"
Si girò con il gruppetto purosangue. 
Beatrice scappò via con le lacrime agli occhi.
"Bea! BEA! BEA!"
La ragazzina sbattè la porta del dormitorio.
Si sedette sul letto e iniziò a piangere.
Possibile che la sua migliore amica l'avesse abbandonata?
Non poteva essere. Si ricordò delle giornate passate da piccole a creare giocattoli di terra. Di quando sua madre le sgridava. Di quando cercava di scappare con lei. Del loro arrivo a Hogwarts appena cinque settimane prima.  
"Credimi. Non credevo che sarebbe finita con me"
"Vai via! Hermione, vai via!"
"Bea... Non posso lasciarti!"
"Vattene! Foruncolus!"
"Protego!"
"Pietrificus totalus!"
"Stupeficium"
La ragazza cadde a terra.
"Bea! Innerva!"
Beatrice si anzò. 
Osservò l'amica che pareva terrorizzata.
"Scusa. Io non volevo"
"Ora mi fai il favore di sparire?"
"Subito..."
Hermione uscì dalla stanza.
Bea rimase sola. L'altra corse nella sala grande.
"Come hai osato?"
"Stai parlando con me?"
"Sporca nata babbana! Come osi parlarle?"
"Taci, Malfoy!"
Sara guardò in cugino.
"STUPEFICIUM"
I due fiotti di luce rossa scagliarono la ragazza a terra.
"Innerva!"
Beatrice si fece avanti.
"Come ti permetti?"
Vari fiotti uscirono dalle quattro bacchette.
"Ron, guarda là!"
Harry e Ronald si aggiunsero alle ragazzine.
"RAGAZZI!
I sei si fermarono.
"Non dovete comportarvi così. Due contro quattro!? E voi siete anche dei grifoni!"
"Ci scusi professoressa!"
"Quaranta punti in meno a serpeverde e cinquanta ai grifondoro."
"Professoressa! La prego..."
"Per voi due a testa!"
"Me la pagherai, Malfoy!"
"Il Weasley mi vuole mettere i piedi in testa?"
"Povero piccolo Potter !"
"Lasciaci in pace!"
"Andiamo Drake!"
I due se ne andarono.

 Angolo autrice.
Devo dire che Sara si è comportata un po' male.
Voi lo avreste fatto per vostra madre?
Se la mia migliore amica sta leggendo ti giuro che io non avrei mai fatto così.
Me la lasciate una recensione?
Bye. Bella.

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Capitolo 14
*** Il ballo ***


La sera era arrivata. Gli elfi avevano fatto un buon lavoro.
Secondo i purosangue a undici anni bisognava incominciare a bere gli alcolici del mondo magico.
Infatti al buffet erano serviti drink di Whisky Incendiario e di Rum di ribes rosso. Stranamente Harry aveva accettato l'invito.
"Crane?"
"Lestrange?"
"Non puoi rispondere con un altra domanda!"
"Mi scusi... Mi sono dimenticata di inchinarmi!"
"Volevo solo chiederti se venivi al ballo"
"Si. Anche Hermione Jean Granger verrà a questo grandioso ballo."
"La smetti?"
"Dovrei?"
"Si"
"Mi vado a preparare."
"Ti odio. Pensavo che avresti capito! "
"Cosa dovevo capire? Che la mia migliore amica preferisce i purosangue a me? "
"Me lo avevi giurato! Noi due non ci saremo mai separate!"
"Mi sbagliavo!"
Beatrice guardò negli occhi l'amica.
L'odio si mischiò alla compassione. Bea capì.
Sara aveva trovato quello che lei non aveva mai avuto.
Non lo voleva perdere.
Una lacrima le scese dagli occhi. 
Scappò.
Le ore passarono.
Quella sera erano tutti vestiti in modo super elegante.
I maschi avevano gli smoking e le ragazze l'abito lungo.
Tutte si misero vicino al proprio accompagnatore e attraversarono il cortile senza essere scoperti .
Harry si trovava già là. 
"Potter, sei venuto!"
"Non per te!"
"Andiamo?"
Sara porse il cristallo. Tutti lo toccarono.
Si ritrovarono nella sala da ballo.
La musica iniziò.
Danzarono tutti fino a notte fonda.
Poi all'una Harry afferrò il braccio a Beatrice lasciandola perplessa.
Avevano bevuto molto, troppo per la loro età.
I due uscirono.
Si sedettero sull'erba.
"Beatrice Crane?"
"Giusto, Potter !"
"Tu mi piaci da impazzire!"
"Che? Stai dicendo così solo perché sei sbronzo!"
"No! Leggi questa! La ho scritta prima."
Beatrice afferrò la lettera.

Cara Beatrice, 
Ti scrivo questa lettera perché tu mi piaci.
So che sarò sbronzo quando leggerai questa.
Ti amo. Mi sei piaciuta fin da quando ti ho vista maltrattare Draco Malfoy fuori dal Hogwarts express. Quando mi ha
difeso mi sono sentito come non so cosa. Secondo te perché  sono venuto?
Ti sembrerò avventato, ma vuoi diventare la mia fidanzata?Io di solito non sono così. La mia storia è simile alla tua.
Vogliamo continuarla insieme? Ora ti voglio dire che ieri stavo passando davanti all'aula di Piton mentre stava facendo preparare l'ammortentia. L'odore per me era quello del tuo profumo alla rosa bianca.
Non sarò il Potter che tutti conoscono, ma il tuo Harry.
Con affetto.

                                                                                              Harry Potter.


"Si. Io ti amo. Anche se abbiamo solo undici anni."
Si diedero un veloce bacio e poi tornarono dentro.

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Capitolo 15
*** La promessa di matrimonio. ***


"Lestrange ?"
"Crane!"
"Lo sai che mi sono fidanzata ?"
"No. Con chi?"
"Harry Potter !"
"Oh, Santo Salzar!"
"Perché fai così?"
"Pensavo che ti saresti messa con Blaise! "
"Sara, mi vuoi bene?"
"La mia opinione rimane quella! Voi nati babbani state bene con quelli della vostr
a razza. Tuttavia, tu sei ancora la mia quarta migliore amica."
"Ti ricordi di Andrew?"
"Lui mi piaceva finché non sono arrivata a Hogwarts"
"Vai al banchetto di Halloween domani sera?"
"Si."
Un gufo le planò sulla mano. 
Lesse la lettera.
E poi la nascose nella borsa.
"Qualcosa non va?"
"Semplicemente devo andare dalla mia best. Sai di chi sto parlando?"
"Daphne?"
"No. Lei è la seconda. Prima c'è Pansy."
"Davvero?"
"Si.Ciao."
"A dopo!"
Appena non fu più nella visuale di Beatrice scartò la lettera e lesse difficilmente dalla scrittura sghemba. 

Cara Sara,
Come va? Io sono qui che ho fatto di tutto per avere questo gufo.
Tienimi informata su qualsiasi cosa. 
I dissennatori non passano qui il lunedì e il sabato. Per il viaggio del volatile ci vogliono tre giorni.
Ho sentito che il Marchio Nero diventava più caldo e scuro ieri.
Comunque, da oggi, sei la promessa sposa di Malfoy Draco.
Scrivimi presto, 
                                                                     Tua Bellatrix.


Stava per piangere. Corse da Draco immediatamente.
"Drake!"
"Cosa succede?"
Gli porse la carta all'amico.
"Capisco"
"Tu non puoi capire!"
"Vieni qua!"
Le diede un forte abbraccio.
"Io voglio scegliere chi sposare!"
"A me vai bene."
Lo guardò torvo.
"Intendevo dire che tu sei quella che mi piace di più da quando sono nato"
Le accarezzò le labbra con le sue.
"Draco... Anche tu mi piaci"
Se ne andarono in direzioni opposte.
A un certo punto si fermarono simultaneamente.
"A dopo. Ciao"
"Ciao"
 


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Capitolo 16
*** Il secondo smistamento ***


Hermione stava passeggiando tranquillamente per i corridoi della scuola. Passò una decine di aule e poi entrò in una vuota.
"Bea?"
"Hermy! Quanto ci hai messo?!"
"Me ne ero dimenticata..."
"Andiamo!"
Salirono molte scale. Finché non si ritrovarono davanti a un gargoille. 
"Api frizzole!"
L'ufficio del preside apparì davanti a loro.
"Benvenute! Posso chiedervi di sedervi?"
"Certo" risposero in coro.
"Cosa volevate chiedermi?"
"Volevamo cambiare casa, signore?"
"Ne siete certe?"
"Si, signore"
"Potrete cambiarla solo se il Cappello Parlante dirà che non andate più bene a serpeverde. Stasera avrà luogo il vostro vero smistamento."
"Grazie mille, signore!"
Le ore passarono. Beatrice e Hermione avevano fatto i bagagli e i loro letti era spariti dalla stanza.
"Tra dieci minuti ce ne andremo. "
"Hai ragione, Hermy"
Sara entrò nella camera.
"Crane , Vuoi cambiare casa?"
"Proprio così!"
"Sara! Draco ti vuole vedere!"
"Arrivo Daphne!"
Sara uscì e abbracciò il suo futuro marito.
"Drake! Non voglio che se ne vadano!"
"S! Sei una purosangue !"
"Ma conosco Bea da sempre!"
"Si forte! Io non ho mai avuto veri amici!" Disse Draco sottovoce.
"E Goyle e Crabbe?"
"Non sono miei amici. Solo due purosangue che conosco da sempre."
Daphne, che era andata nei dormitori a salutare Beatrice ed Hermione, arrivò seguita da Pansy e da Millicent.
"Andiamo?"
"Si!"
Si avviarono verso la sala grande. Presero posto e il preside illustrò il secondo smistamento, sottolineando che solo in casi particolari poteva essere fatto.
Lo sgabello apparve. 
"Hermione Granger!" Urlò la McGranitt. 
"Considerando che non hai veramente più motivo per essere il Serpeverde ti colloco in... CORVONERO!"
Un applauso al tavolo dei corvi fece sobbalzare il salone.
"Beatrice Crane"
"Cosa ti è successo, cara? Non sei più la ragazza che era qui tempo fa! Amore? Amicizie distrutte? Un po' di tutti e due, vero? Allora direi GRIFONDORO!"
Tutto successe in un istante. L'ultima speranza era persa. Sara fece per alzarsi, Draco la trattenne. Lacrime copiose scrosciarono sul suo viso. 
"NO!!!!"
La sua voce fu soffocata dalla mano del fidanzato.
Rovesciò il calice e il piatto. Si liberò dalla presa del ragazzo e si ricompose.Nessuno aveva visto l'oscena scenata per una purosangue.
Sentì la McGranitt urlare un altro nome.
"Helena Park!"
Una ragazzina con i capelli neri corti e gli occhi scuri si fece avanti.
"Indubbiamente CORVONERO!"
Chi era quella sconosciuta?
Sara e Beatrice lo sapevano. Era alle elementari con loro. Sempre la prima della classe. Tutti i maschi cadevano ai suoi piedi, nonostante la sua bruttezza. Cosa ci faceva lì?
Alla fine del banchetto tutti andarono nelle proprie stanze. Sara passò la notte piangendo, come fece anche Beatrice.






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Capitolo 17
*** L'amore vale di più dell'amicizia? ***


Erano passati vari giorni. Nei dormitori era arrivato l'avviso del banchetto di Halloween. 
"Sara, vieni con me?"
"Certo, Drake!"
Da quando c'era stato il secondo smistamento, Sara era diventata una perfetta purosangue:disprezzava i nati babbani, odiava i grifoni e stava solo con le serpi.
Era sempre con Drake e la notte scriveva lettere alla madre. Beatrice non stava male e non parlava con nessuno della sua vecchia casa, neppure con Hermione. Anche la Granger era stata accolta molto bene dai corvi. La sua migliore amica era Helena, ma passava molto tempo anche con la secondina Cho Chang.
Tutto sembrò andare per il meglio fino a quando ebbero una lezione serpeverde-grifondoro di Piton.
Non fu l'ora stessa a dare problemi, anche se i grifoni persero venti punti, ma ciò che venne dopo. Sara e Beatrice uscirono insieme, perché avevano  fatto rispettivamente la pozione migliore e quella peggiore. 
"Come va?"
"Ti importa?"
"Non molto"
"Tieni, questa non è mia."
Beatrice porse la collana all'altra. 
"Non mi serve. Tienila tu."
"Sara, non la voglio."
"Come vuoi! La terrò io. Se la rivorrai sai dove trovarmi. "
"Aspetta!"soffocò la voce "Come va con Malfoy?"
"Bene. E a te?"
"Idem"
"Secondo te è cambiato qualcosa?"
"No"
"Allora possiamo anche abbracciarci?"
"Si, forse."
Si strinsero piangendo.
"Mi sei mancata, Beatrice Mary Jean Frances!"
"Anche tu!"
"O santo Salzar! Siamo appena in orario per difesa contro le arti oscure!"
"Tanto Raptor è sempre in ritardo."
Fecero qualche passo.
"Non starmi vicino, lurida sangue marcio!"
"Che?!? Scusa?!"
"Sporca nata babbana! Non puoi parlarmi così!"
Tirò uno schiaffo alla ragazza.
"Perché? Tu ed io pochi minuti fa eravamo amiche!"
"Stammi lontana!"
Bea non capiva; poi girò la testa e vide Drake. Finalmente comprese che Sara era innamorata.
Un altro ceffone arrivò alla povera grifoncina. Questa volta cadde a terra distrutta.
"Sei stata grande!"
"Grazie!"
"Andiamo?"
"Certo, re delle serpi!"
"Bene. Obliviate"
I due lanciarono uno sguardo sprezzante al corpo.
Quando Beatrice entrò in classe era già iniziata la lezione. 
"Tr..trent..trenta pu..punti in me...no a gri....grifondoro."
"Mi scusi, professore!"
"N..nient..niente ma sig...signorin....signorina C...Crane!"
La lezione passo tranquillamente.
Sara lanciò un'occhiata a Beatrice come di scuse ma lei non capì.
Non poteva capire. Draco era bravissimo con gli incantesimi di memoria, nessuno avrebbe resistito.






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Capitolo 18
*** Da ora nella squadra delle serpi ***


Si stavano preparando per la lezione di volo. 
Per l'ennesimo giorno erano con le serpi. 
Ron entrò nella stanza.
"Se non ci sbrighiamo ci ritroveremo con cinquanta punti in meno!"
Scesero le scale tutti insieme: Ron, Beatrice e  Harry
La sala grande era già addobbata per la festa. Quella sera ci sarebbe stato Halloween.
"Cinquanta punti in meno a grifondoro!" Urlò la prof.
"Ve lo avevo detto!" Sussurrò Ron.
"Vedo che vuoi continuare a parlare, signor Weasley!"
"Mi scusi"
"Vado a prendere una cosa. Torno fra un secondo.
Malfoy notò un grifondoro, Neville Paciock , che giocava con una pallina.
"Una ricordella?"
"S...si, Malfoy!"
"Prova a riprendertela!"
Draco salì sulla scopa e iniziò a svolazzare.
"Vado io Neville!" Disse Harry.
Simultaneamente anche Sara salì sulla scopa e Beatrice ci provò, cadendo però al suolo
"Passa, Drake!"
Draco scese, aspettando che Sara finisse ciò che lui aveva iniziato.
"Tieni, S"
Sara volò per pochi minuti e poi fece cadere la ricordella al suolo. Essa si ruppe in mille pezzi.
"NO!!!!" Urlò Harry. 
La prof tornò in quel momento, con al seguito la Mcgranitt e Piton.
"Potter, Wars! Seguite i vostri prof!"
"Non mi chiamo Wars! Io sono Sara Lestrange!"
"Andiamo" sussurò mieloso Piton.
Harry e Sara raggiunsero l'aula di pozioni.
"Visto che siete stati così capaci di volare vi diamo la possibilità di entrare nelle squadre di quiddich di Serpeverde e Grifondoro"
La Mcgranitt saltò su: "In ogni caso fate perdere 10 punti ad entrambe le vostre case. Potete andare!"
Sara e Harry tirarono un sospiro di sollievo ed andarono verso l'aula di incantesimi e di trasfigurazione. Per tutta la lezione la ragazzina passò il tempo scrivendo una lettera che poi fece leggere a Pansy per conferma. 
Essa diceva:
Cara Mamma, 
Come stai?
Io bene! A scuola è tutto ok e qualche ora fa ho avuto l'ennesimo eccellente con Rüf. Era anche un tuo prof, vero? Lui mi ha detto che eri una delle migliori studenti. Anche lui è purosangue e mi ha spiegato che tu eri cercatrice per le serpi. Sono nella squadra di quiddich! La McGranitt ci ha tolto 10 punti! Sporca lurida!Stasera c'è il ballo di Halloween che Piton ha preparato. Narcissa mi ha mandato ieri un vestito meraviglioso, bellissimo! Per Natale ti vengo a trovare,
La tua Serpe.
P.s prepara un po' di spazio in cella! 

Quindi piegò il foglio e lo ripose nella busta. Afferrò l'inchiostro trasparente e scrisse un indirizzo con esso. Era quello di Azkaban.
Saltò l'ora di Piton sotto suo consenso e mandò la lettera a sua madre. Dalla voliera vedeva il gufo della scuola spiccare il volo. Presto avrebbe volato come lui. Scese le scale e andò a lezione di pozioni. Non poteva mica saltarla tutta!
 



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