New Girl in Seattle

di _Black_Rainbow_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo Giorno di Scuola ***
Capitolo 2: *** Gelosia? ***
Capitolo 3: *** Si va in scena ***



Capitolo 1
*** Primo Giorno di Scuola ***


Noticina: Allora due cose...
Primo: Lo so che devo finire un'altra storia e cominciarne un'altra è una pazzia ma perdonatemi e abbiate pazienza con me.
Secondo: Le "tematiche delicate" saranno trattate in modo molto lieve ma ho preferito comunque specificare, non si sa mai e comunque solo nei prossimi capitoli.
Bene, credo di aver finito, ma se avete domande dubbi o qualsiasi altra cosa da chiedere/dirmi sapete dove trovarmi.
Buona lettura _Black_Rainbow_









 
Nessuno si aspettava di vedere quella ragazza entrare dalla grande porta della scuola. Non sembrava una studentessa eppure aveva in spalla uno zaino a contraddire la prima impressione, sembrava più grande persino di quelli dell' ultimo anno e nessuno l'aveva mai vista prima o sapeva spiegarsi cosa ci facesse lì.
In ogni caso lei sperava di passare inosservata, invece, appena superata la soglia il classico belloccio tutto muscoli e niente cervello l'aveva avvicinata per provarci con lei. La situazione l'aveva piuttosto irritata, era abituata ad essere osservata, ma non le piaceva tutta quella sfacciataggine. Proprio no. Quindi non si sentì troppo in colpa a fare un piccolo sgambetto al suddetto ragazzo che, guardandola dal basso all'alto, aveva l'aria di un bambino a cui sono state negate le caramelle.
Lei non era il tipo che passava inosservato normalmente, anche se lei tentava sempre di rimanere il più anonima possibile. Aveva lunghi capelli neri e gli occhi azzurri, non molto alta, era magra, ma con tutte le curve al posto giusto.
Dopo lo spiacevole episodio si era allontanata con noncuranza verso la segreteria per ritirare il suo orario e chiedere il suo armadietto e, in realtà, tutto era filato liscio finché non era tornata lì al termine del pranzo. Come poteva immaginare che il suo armadietto fosse vicino a quello di Freddie Benson, il regista di iCarly?
Esatto, lei era una grande fan dello show e non ne aveva persa una sola puntata.
Quel ragazzo, in particolare suscitava in lei un certo interesse, aveva un viso dolce, la voce leggermente roca come se ancora dovesse cambiare prima di diventare quella di un vero uomo e le sue braccia, le aveva osservate fino a consumarsi gli occhi, le davano un senso di protezione assoluto e lei cercava solo quella.
In ogni caso non si stupì quando lui si limitò a guardarla di nascosto e fu lei a parlare per prima.
-Ti conosco, ti sei il tecnico di iCarly, Freddie.
-Sei la prima che si ricorda di me!
-Io sono Isabelle. Sono una grande fan del vostro show, tu sei mitico, adoro i tuoi effetti speciali e le tue scenografie!
-Chi è questa qui?
Sam in realtà aveva riconosciuto subito la nuova arrivata, quella mattina si era fatta delle grosse risate proprio grazie a lei, le era sembrata simpatica.
-Tu sei Sam! E lei è Carly! È un vero piacere conoscervi.
Le ragazze la fissarono confuse, era una nuova squilibrata o era solo molto entusiasta? Occhi bene aperti.
-Scusatemi, è solo che vi seguo da quando è nato iCarly, conoscervi è un sogno che si realizza.
Si spostò nervosamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio, Freddie osservò il movimento quasi ipnotizzato prima di tornare ad osservare la sua figura intera, decisamente non lo lasciava indifferente.
-Vuoi un pannolino per asciugare la bava?
Come volevasi dimostrare Sam non mancò di lanciare una frecciatina all'amico, quando aveva visto il suo modo di osservarla aveva sentito una leggera morsa allo stomaco che, però, era stata prontamente ignorata.
Perché avrebbe dovuto essere gelosa? Loro non stavano più assieme dopotutto.
Lui poteva stare con chi voleva e lei anche. Però le dava fastidio vederlo sbavare per quella, ogni traccia di simpatia era scomparsa.
-Oggi pomeriggio facciamo le prove dello show, vuoi venire?
La domanda di Freddie la lasciò a bocca aperta. L'aveva invitata nello studio e sapeva a malapena il suo nome!
-Volentieri!
La campanella suonò proprio in quel momento, la ragazza si guardò attorno per un momento, poi sorrise e scarabocchió il suo numero su un foglio di quaderno per poi darlo al ragazzo.
-Chiamami.
Due secondi dopo se n'era già andata e non aveva neppure ascoltato la risposta affermativa balbettata di Freddie. A Sam stava sempre più antipatica.
-Carly, hai notato anche tu che non ci ha calcolato?
-Già, direi che il nostro Freddie ha trovato una nuova ragazza.
Gli batté giocosamente il pugno sul braccio facendolo arrossire e anche lei se ne andò lasciando i due amici da soli.
-Quindi lei ti piace.
-E’ carina.
-Ok…
Si sentivano entrambi a disagio, non era affatto normale parlare di ragazze con la propria ex fidanzata, anche perché lui ancora provava qualcosa per la bionda, in fondo al cuore non sapeva se volesse solo provare a dimenticarla.
-Ciao.
Sam decise di troncare il discorso, non sapeva più che dire senza sentirsi completamente un’ idiota. Sapeva di essere stata troppo fredda con lui, ma come poteva fare finta di niente quando l'unico ragazzo avesse mai amato stava sbavando dietro ad un'altra davanti ai suoi occhi?
Lo lasciò lì impalato, da solo.
Non sapeva se avrebbe capito il suo comportamento e non le importava, adesso doveva solo pensare a come affrontare il pomeriggio con quei due nella stessa stanza, aveva capito che lei era il tipo che ci avrebbe provato spudoratamente, incurante del pubblico.





 

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Capitolo 2
*** Gelosia? ***


Chiedo scusa per il ritardo, spero ne sia valsa la pena (?) (Un po' di sano Seddie)
Perdonatemi eventuali errori, li correggerò appena possibile.
Ciao a tutti!!
_Black_






Li aveva trovati insieme una volta arrivata a casa di Carly. Sembravano entrati in confidenza perfetta, come se la rispettiva vicinanza fosse abituale come lo erano quella di Carly e la sua per lui. Gli sfioramenti tra le loro mani le provocavano un nodo fastidioso allo stomaco.
Lui non ne era infastidito, ma a lei faceva male quella rilassatezza.
Solo una volta aveva sentito una nota stonata nel loro idilliaco mondo precluso a tutti. Quando aveva cercato di poggiarle la mano sul fianco lei si era ritratta, un movimento brusco che troppo stonava con l'atmosfera che li aveva circondati fino a quel momento. Perché allontanarsi?
Magari era solo la sua irritazione per il fatto di essere stata bellamente ignorata per tutto il pomeriggio a farle  immaginare certe cose. Non ne era sicura, certamente non era gelosa.
Perché essere gelosa del suo ex ragazzo? In fondo si stavano solo fissando negli occhi, i volti insopportabilmente vicini, le dita intrecciate.
No, non era gelosa, ma quei due avrebbero dovuto fare a meno di scambiarsi tante smancerie in pubblico.
-La piantate?
Non avrebbe voluto dirlo ad alta voce. Aveva i nervi a pezzi, non sapeva che le prendeva, era confusa.
L'atmosfera ormai rovinata li costrinse ad allontanarsi.
-Scusa Sam, ma perché non vai a mangiare qualcosa?
-Perché non mi va! Non dirmi cosa fare.
La sua aria si era fatta incredibilmente minacciosa. Se ne avesse saputo il motivo, forse, non sarebbe stato così scortese con lei. Se lei avesse saputo che, in fondo in fondo, Freddie negli occhi di Isabelle aveva cercato lei, forse non ne sarebbe stata gelosa.
A distrarli dai loro pensieri ci pensò proprio la ragazza che fino a quel momento aveva osservato lo scambio di battute e aveva sentito la tensione irrisolta aumentare come ogni volta che quei due rimanevano soli in una stanza, anche se proprio soli non erano.
-Ora devo andare Freddie, grazie per il bel pomeriggio.
-Perché te ne vai?
-Ho delle cose da fare.- Fece spallucce avvicinandosi all'ascensore. -Sam, scusami.
La ragazza fissò la schiena di Isabelle confusa.
-Scusa? Per cosa?
Era stato solo un sussurro, non l'aveva sentita, le porte si erano chiuse ormai. Freddie si girò a fronteggiarla.
-Sam, perché ti comporti così con lei? Dovresti essere più gentile!
-Forse perché mi avete ignorato per l'intero pomeriggio!
Le prudevano le mani, aveva bisogno di sfogare la sua frustrazione su qualcosa. FREDDIE. O qualcuno.
Tornò a guardarlo con una lentezza esasperante, il ragazzo era già in allarme.
Tutto in Sam preannunciava guai. I capelli elettrici, le labbra serrate in una morsa ferrea, i pugni chiusi e rigidi lungo i fianchi ed i muscoli delle gambe in tensione, pronti a scattare.
-Sam? No.
Due secondi dopo lei era su di lui, le gambe strette al suo corpo per tenerlo fermo, i pugni chiusi a picchiargli il petto con forza.
-Ferma!
Con una mano le prese il polso, subito dopo anche l'altra. Lei si dimenava nel vano tentativo di liberarsi.
Da quando era così forte da tenerle testa? Continuò a muoversi sempre più disperatamente, era riuscito ad essere sopra di lei.
-Spostati Freddie! O quando mi alzeró ti pentirai di avermi sfidato.
Lui rimase fermo al suo posto, si limitò ad allentare la presa su di lei concentrandosi sul calore del corpo della ragazza. Quella scena, in gran parte dei suoi sogni più spinti, l'aveva già vissuta e lei non era tanto recalcitrante all'idea di averlo sopra di sé, anzi, sembrava piacerle.
-Sei gelosa!
La consapevolezza lo colpì come un fulmine a ciel sereno. Ecco perché quegli sguardi assassini tristi e perché la sua bocca aveva assunto quella piega in giú che non era sparita finché non l'aveva preso a pugni.
-Non. Sono. Gelosa.- Scandí le parole una ad una, lentamente. Senza alcun preavviso Sam riuscì ad invertire le posizioni, si sentiva molto più a suo agio in posizione di comando.
-Non farti strane idee. Non c'è alcuna possibilità che tu mi piaccia ancora.
Si alzò, in fretta spazzoló i pantaloni dalla polvere e se ne andò sbattendo la porta.
Freddie rimase fermo, immobile sul pavimento.
Non sapeva più cosa pensare.
Carly lo trovò così. Steso sul pavimento, gli occhi fissi al soffitto come cercando di vederci attraverso.
-Stai bene?
-Credo di si... Non lo so.
-È andata così male?
Lui si mise a sedere, le gambe stese davanti a sé.
-Non riesco a capirla.
-Isabelle?
-Sam.
-Forse ti fai le domande sbagliate.
-Cosa vuoi dire?
Lei si limitò a fare spallucce offrendogli una caramella.
-Riuscirai a capire, devi solo vedere le cose da una nuova prospettiva.






   

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Capitolo 3
*** Si va in scena ***






Note: Scusate il ritardo ed eventuali errori, provvederò a correggere il prima possibile, promesso!
Buona lettura!
_Black_






-Sam!
La ragazza si chiese se, per caso, avesse l'aria di una a cui piace essere disturbata mentre salta le lezioni. Da Isabelle poi, non aveva proprio voglia di vederla.
-Non dovresti essere in classe?
-Non dovresti esserci anche tu?
Sì, avrebbe dovuto, ma lei non ci stava mai perché si annoiava, moltissimo.
-Sei già la cocca dei professori, vero?
Isabelle alzò le spalle con indifferenza.
-Posso parlarti?- Non che si aspettasse una risposta, continuò a parlare sedendosi affianco alla ragazza bionda e senza aspettare. -Ti chiedo scusa per ieri, mi dispiace aver monopolizzato l'attenzione di Freddie.
Sam rimase senza parole, si era scusata per averla ignorata.
-So che tu e Freddie siete stati insieme. -Già...
-Quanto è durata ufficialmente?
Sam, per la prima volta, si girò a guardare la ragazza al suo fianco, il sopracciglio alzato in un'espressione sarcastica.
- Ufficialmente?
-Sì, ufficialmente. Mi capisci quando parlo?
-Poco.- Troppo poco, sapeva di non aver fatto neppure un terzo delle cose che avrebbe voluto fare con lui. Andare al parco e tenersi per mano passeggiando, baciarsi alla luce di un lampione, accarezzare la sua pelle, anche quelle zone sempre coperte dai vestiti. Arrossì lievemente spostando lo sguardo.
-Pensavo che gli sarei potuta piacere. Forse un po' é così, ma lui continua a cercare te.
Si alzò in piedi allontanandosi, per poi tornare sui suoi passi. -Ascoltami bene, non lo ripeterò e non mi farò scrupoli a prendermi que5lli che voglio. Freddie è ancora innamorato di te e credo che anche tu senta qualcosa per lui, ma vi comportate come bambini. State lì a guardarvi vivere le vostre vite soffrendo ed cercando di farvi ingelosire a vicenda, invece che avere il coraggio di affrontare insieme i problemi e le difficoltà.
Sospirò pesantemente, il fiato corto. Non aveva quasi preso fiato durante il suo sfogo. Non sapeva perché se l'era presa tanto.
-Te lo lascio, ma se lo farai soffrire io me lo riprenderò.
Sam annuì fissando il prato davanti a sé.
-Isabelle... non sei male come pensavo.
-Io pensavo tu fossi più intelligente.
Rimasero un secondo in silenzio prima di scoppiare a ridere, insieme, come vecchie amiche. Quando riuscirono a smettere Sam si girò verso la mora.
-Quello cos'é?- Chiese indicando la borsa dell'altra. Un piccolo pezzo di stoffa bianca spuntava dalla tasca principale.
-No, nulla.- Si affrettò a farlo sparire completamente. -Ora devo andare, ciao  Sam.
-Ciao.- Era ancora perplessa, la sua era sembrata una vera e propria fuga. Cos' aveva detto di così spaventoso?
 
 ***
 
Quattro colpi leggeri alla porta di casa Shay, Freddie corse ad aprire.
-Sei arrivata!
Sam sbuffó contrariata nel vederlo abbracciare così calorosamente e tanto a lungo quella ragazza, poi ricordò ciò che si erano dette quella mattina e le rivolse un piccolo cenno di saluto. -L'ho invitata a vederci registrare, è un problema per voi?
-No.- Carly le sorrise incoraggiante prima di aggiungere. -Iniziamo tra un'oretta, se vi va potremmo andare a preparare per lo show.
Sam allora si intromise bloccando l'amica, trattenendola per il polso.
-Voi andate, io le devo dire una cosa.
- Va bene.- Freddie trascinò la nuova arrivata al piano di sopra, se lui aveva strane intenzioni lei, al contrario, aveva tutta l'idea di mantenere la promessa fatta a Sam quella mattina.
Non pensava che la situazione sarebbe stata tanto complicata, sperava di farmi nuovi amici e rimanere anonima, per quanto possibile.
Nel frattempo le ragazze al piano di sotto stavano discutendo animatamente, la biondina aveva deciso di rivelare il discorso avuto con Isabelle a Carly. Le serviva un consiglio sul da farsi, e non solo. Non ne era sicura, non era un'esperta di bambini, ma avrebbe giurato che quello che aveva visto spuntare dalla borsa della mora quella mattina fosse un bavaglino. Un piccolo fazzoletto di stoffa con un elastico fino da un lato e, le era sembrato, un nome ricamato in azzurro. Non era riuscita a leggerlo. Cos' altro poteva essere?
-Carly... Cosa devo fare?
-Per ora comportati normalmente con lei, poi proveremo a parlare anche con Freddie, magari lui sa qualcosa in più. Quindi... tu e lui tornerete insieme, eh?
Sorrise ammiccante, Sam arrossì leggermente spostando lo sguardo, facendolo ruotare per tutta la stanza.
-Forse, dipende da lui...
-Siete così carini, forse ora le cose andranno meglio tra di voi, siete cresciuti e anche la vostra amicizia è cambiata.
-Lo spero. O lei se lo prenderà e io non posso permetterlo. -Andiamo, si sta facendo tardi.
Quando aprirono la porta lo studio era pronto, Freddie controllava la telecamera e Isabelle provava qui effetti al computer.
-E così i secchioni si sono moltiplicati!
-Non sei carina, Sam!
Lei e Isabelle su scambiarono uno sguardo complice.



 

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