Una famiglia divina

di Sammy_Stark
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una compagna, una figlia e problemi divini a palate ***
Capitolo 2: *** Trattati di pace in tempi di guerra ***
Capitolo 3: *** Natale... In famiglia ***
Capitolo 4: *** Un fidanzato misterioso ***



Capitolo 1
*** Una compagna, una figlia e problemi divini a palate ***


Era una delle situazioni più assurde in cui si era cacciato.
Decisamente la più assurda.
Sperava vivamente che fosse solo un brutto incubo.
Magari aveva bevuto qualche birra di troppo.
Ma non aveva bevuto birra e poi l'alcol lo sapeva reggere, lui.
No, doveva escludere che si trattasse di allucinazioni.
Anche questo non avrebbe avuto senso.
O forse erano a causa della cena ordinata al ristorante Cinese.

Il suo problema principale però al momento era sbarazzarsi di quei due.
E non si dica che Tom Hiddleston è uno scontroso maleducato.
I due in questione si proclamavano entrambi "Loki" e Tom non sapeva di quale avere più paura, se della sua copia o se di quello che poteva essere suo fratello maggiore, capelli color fuoco, occhi verde smeraldo e sorriso contornato da cicatrici.

Una volta aveva letto che a Loki erano state cucite le labbra e si era rifiutato di farlo accadere anche al suo, di Loki.

Quindi, la situazione era questa: si trovava nel proprio salotto con due uomini comparsi dal nulla, che si dichiaravano dei e in quanto tali erano offesi della sua performance cinematografica.

Tom aveva gioito quando avevano iniziato ad ignorarlo per litigare tra di loro su chi fosse il vero Loki ma poi, disgraziatamente per il mortale, avevano deciso che venendo da due universi diversi e paralleli, erano entrambi chi sostenevano d'essere e la cosa non dispiaceva più a nessuno dei due anzi, avevano messo su un sorrisetto inquietante che per Tom significava solo "pericolo imminente".

Rimase perciò stupito quando quelli, di comune accordo, lo proclamarono Loki di Midgard.
Chiaramente specificare che fosse di Midgard significava metterlo al pari di un cane.
Era il loro cucciolo e Tom era quasi rassicurato da questo.

Quasi.

Loki e Lucky (Loki il rosso aveva deciso di farsi chiamare così per non confondersi con l'altro e perché quel nome gli piaceva) iniziarono a convivere con Tom.
Nei primi tempi andavano e venivano, poi avevano deciso di rimanere per una settimana, un mese, due...
Erano diventati ottimi amici, purtroppo per Tommy.

Fu così che Hiddleston si ritrovò a dover badare a due dei e per quanto fosse sconveniente ammetterlo, la sua copia era molto più insopportabile del fratello rosso, accettò senza troppo entusiasmo di trasformarsi in una donna, al contrario di Lucky, che propose lui stesso di trasformarsi in Lucy, una bimbetta rossa, dolce come un confetto.

 

Dunque questa era la famiglia Hiddleston: una compagna, una figlia e problemi divini a palate.

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Capitolo 2
*** Trattati di pace in tempi di guerra ***


Più il tempo passava, più il povero Tom credeva che non ce l’avrebbe fatta.
-E’ mio! Togliti, pentapalmo! -
- Come osi, ghiacciolo vivente?? -
Avevano iniziato a litigare esattamente dopo il film serale.
Avevano preso l’abitudine di guardare un film dopo cena, prima di andare a letto.
 
Ma il problema era che c’erano solo un letto matrimoniale e un divano.
Tom aveva provato a far dormire insieme i due dei, ma le conseguenze erano state disastrose: la camera da letto somigliava ad un campo di battaglia innevato, per via delle piume dei cuscini con cui le due pesti si erano date battaglia.
 
Per cui, per evitare di far fare un’indegna fine a qualche altro cuscino, la decisione di Tom fu di divedere i due, facendo dormire a turno uno sul divano e l’altro sul letto con lui.
 

- Fiammella, sta’ attento a come parli, potrei ricucirtele, quelle labbra! –

 
Loki e Lucky stavano litigando per l’ennesima volta per il possesso del divano.
A nessuno dei tre garbava dover condividere il giaciglio ma quello che Tom aveva chiesto era un minimo di rispetto del calendario che avevano programmato.
 
Il divano era comodo, spazioso e soprattutto lasciava usufruire del televisore fino a tarda notte (unico vero motivo di litigio per i due).
Il letto garantiva poco spazio e il rischio di un attacco isterico di Tom al sentirsi un uomo appiccicato era troppo alto.
 
Era successo un paio di volte, nel cuore della notte di cui una perché Loki aveva scommesso con Lucky che avrebbe dormito abbracciato a Tom per una notte intera in cambio di un doppio turno sul divano.
Quando Tom si accorse di essere abbracciato dal dio, tirò un urlo che fece vibrare tutta la casa e cacciò Loki in malo modo.
Lucky rise così tanto che Loki pensò stesse per morire, se solo non sapesse che ci voleva ben altro per uccidere un mezzo demone che si proclamava dio.
Non gli portava rancore, in realtà una parte di Loki sperava che accadesse perché era molto più divertente che giacere abbracciato ad un uomo addormentato.
 
Tom non parlò loro per giorni.
 
I due capirono di aver bisogno di un atto di pace per sistemare le cose.
Gli “concessero” di dormire da solo nel proprio letto e glielo fecero trovare pieno di frutta fresca e di budini di ogni tipo.
Avevano intuito fosse uno dei suoi dolci preferiti e si erano “abbassati” ad andare a comprarli.
 
Riuscirono a far sorridere il mortale.
Era intenerito e colpito, per questo decise di poter firmare quel trattato di pace.
 
Questo ovviamente non voleva dire che fosse stata stabilita la pace anche tra Loki&Loki.
 

- Non usare il sidr con me, vile serpente! -

- Serpente? Chi è tra i due che ha un figlio serpente? -

 
Continuavano a bisticciare senza lasciare un attimo di pace al povero uomo.
Fu per questo che Tom, riempito un borsone, uscì di casa e se ne andò a dormire in albergo.
 
Quando tornò, trovò i due addormentati sul divano.
Avrebbe voluto urlare, avrebbe volentieri dato i numeri.
Ma erano troppo dolci quei due, così addormentati.
 
Si era dunque limitato a salire in camera in punta di piedi.
 
Quel pomeriggio stesso, portarono a casa la grande novità appena acquistata: il divano letto.
 

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Capitolo 3
*** Natale... In famiglia ***


In genere Tom adorava sua sorella Emma.
La adorava davvero, era la sua sorellina.
C'erano momenti però in cui l'avrebbe volentieri mandata a quel paese.
Questo era uno di quelli.

Natale, una festa gioiosa da trascorrere in famiglia.
A Tom era sempre piaciuto il Natale, ma ora doveva trascorrerlo anche con l'altra famiglia.
Quella che, effettivamente, gli impediva di crearsi una VERA famiglia.
Insomma il problema principale era: Natale uguale famiglia uguale due dei psicopatici.
Aveva tentato di far passare Lucy per ammalata ma non era servito a niente! 
Sua madre aveva sorriso e gli aveva consigliato quali medicine darle.
- Domani starà benissimo!-
Gli aveva assicurato.
E Tom avrebbe voluto sprofondare al centro della Terra.
Che figlio disgraziato era diventato? Mentire alla propria madre alla vigilia di Natale...

Loki aveva indossato uno di quei maglioni Natalizi orrendi, che a quanto pare al dio piacevano tanto, si era messo lo smalto e aveva speso ben tre ore ad acconciarsi i capelli.
Aveva deciso di dover fare colpo sulla famiglia del Midgardiano.
Lucky si era preparato ben meno volentieri.
Tom li attendeva sul pianerottolo di casa, ansioso come solo prima di un esame lo era stato.

Quando i due dei lo raggiunsero però, Tom rimase a bocca aperta: erano davvero credibili come donna e bambina.
La serata stava trascorrendo tranquillamente, Loki era, e di questo Tom non sapeva se esserne felice o spaventato, adorabile e Lucy aveva trovato in Emma una compagna di giochi ideale.
Tom non voleva approfondire il perchè, ma continuava a pensare che il vestitino di Emma fosse troppo corto e scollato.

Ebbene, il motivo per cui adesso Tom ce l'aveva tanto con Emma era che la ragazza avesse tirato fuori del vischio.
E non solo lo aveva messo tra Tom e Loki, no, stava anche canticchiando una stupida canzoncina imbarazzante oltre ogni dire, almeno per Tom.
Loki aveva impiegato qualche minuto per capire cosa stesse accadendo.
Il sorriso malizioso che rivolse all'Inglese però non prometteva nulla di buono...

Il poveretto si ritrovò schiacciato sul divano fra sua sorella e un dio norreno che premeva le labbra sulle sue.
Ovviamente in sottofondo adesso c'era la risata divertita di Lucy.

Già, questa volta si sarebbe vendicato.
Ma come? E quale colpa poteva dare ad Emma?
Sì, lo aveva costretto a baciare un alieno, ma non lo sapeva, lei.
E Loki? Aveva fatto quello che tutti si aspettavano avrebbe fatto lui.
Anche la figura del pesce lesso, quindi.
No, molto probabilmente avrebbe lasciato correre, il bacio sarebbe stato dimenticato e se ne sarebbero stati tranquilli fino al Natale successivo.
Forse.

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Capitolo 4
*** Un fidanzato misterioso ***


Ho conosciuto un ragazzo.

Gli aveva detto.

Rosso, occhi verdi.

Sicuramente Scozzese, aveva pensato Tom.

Emma lo aveva iniziato a frequentare agli inizi di Gennaio e Tom aveva dovuto subire ore di conversazioni su quanto fosse stato meraviglioso il loro incontro, che si trattava di destino e altre cose sdolcinate di cui il fratellone, vista l'attuale situazione sentimentale, avrebbe fatto volentieri a meno.

Ultimamente però anche lui aveva preso a frequentare una persona, una donna mora del nord Europa.

Loki non si era più fatto vedere dopo la vigilia di Natale, Tom sospettava che si fosse offeso per la sua sfuriata a causa de bacio ma di certo non voleva cacciarlo così, non la notte di Natale.

 Lucky aveva iniziato a tornare a casa solo per dormire, quando tornava, e Tom aveva avuto così modo di riappropriarsi della propria vita.

Doveva ammettere almeno a se stesso però che un po' quei due matti gli mancavano, specialmente la sera, quando non aveva nessuno con cui commentare i film.

Poi, uno dei primi giorni di Febbraio accadde.

Tom non era tipo da Facebook, non da quando gli avevano hackerato il profilo e gli avevano rubato tutto quel che si poteva rubare, ma quel giorno era con Sarah e avevano entrambi intenzione di scoprire qualcosa in più sul fidanzato Scozzese segreto della loro sorellina.

L'avrebbero comunque conosciuto alla festa di compleanno di Tom, ma partire prevenuti era meglio.

Il ragazzo aveva sorriso quando Sarah gli aveva confidato che si chiamava Lucky.

Aveva aggrottato la fronte quando la maggiore aveva cercato Lucky The Trickster.

Era quasi collassato sul pavimento quando gli era comparsa davanti la foto di Lucky, o meglio Loki, che si baciava bellamente con Emma.

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