Il Barone, il Re e il Demone

di Lord Gyber
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un incontro col passato ***
Capitolo 2: *** Il saldo ***
Capitolo 3: *** Nuovi mondi, vecchi ricordi ***
Capitolo 4: *** Uno scontro alquanto impari ***
Capitolo 5: *** Sacrificio ***
Capitolo 6: *** Demoni e Angeli ***
Capitolo 7: *** Resa dei conti ***
Capitolo 8: *** Felici e contenti...o quasi ***



Capitolo 1
*** Un incontro col passato ***


Due pony stavano camminando per le vie di una foresta. Uno era un unicorno dal manto e crine nero, dagli occhi rossi, mentre il secondo era una puledrina di 8 anni circa dal manto nocciola, il crine marrone scuro e gli occhi verdi. I due stavano camminando da molto e parevano molto esausti. Quando il sole cominciò a tramontare, decisero di fermarsi in una piccola radura per dormire. L'unicorno fece cadere a terra la sua bisaccia e si rannicchiò per terra, poi mise il suo sguardo alla sua compagna.

- Nutty, andresti a prendere un po' di legna? Io intanto sistemo. -

- Ok, papà. -

Rispose la piccola, per poi partire e sparire nella foresta. Intanto con la magia, l'unicorno aveva cominciato a montare la tenda. Si dovette fermare quando sentì qualcosa alle sue spalle, qualcuno lo stava osservando.

- Vieni fuori e facciamola finita. -

Un potente raggio di energia grigio andò a colpire dove si trovava, ma il pony era stato più veloce ed era riuscito a schivarlo mettendosi sulle zampe posteriori.

- Credo che dovrò andarci giù pesante. -

La pelle dell'equino cominciò a vibrare per poi trasformarsi: l'essere che ne uscì fuori era spaventoso il corpo era umano molto muscoloso ma dalla pelle nero pece, la faccia possedeva una sfavillante dentatura bianca ed una decina di occhi rossi disposti in ordine sparso, inoltre era provvista di tre corna (due al posto delle orecchie, l'altra in cima alla testa), ed infine dalla schiena partivano 4 grossi tentacoli.

La creatura strinse i pugni.

- Fatti vedere, codardo. -

Dalla boscaglia uscì un giovane ragazzo umano, aveva dei capelli arancioni e gli occhi erano incavati e completamente neri a parte delle piccole pupille gialle, ma la cosa più particolare era la pelle grigia metallizzata. Le creatura lo osservò con immenso stupore.

- Overrax? Cosa ci fai fuori da Oblius? -

- Anche per me è bello rivederti Grimlor. -

Il ragazzo si sedette sopra una roccia, mentre Grimlor si mise per terra.

- Perché diavolo mi hai attaccato? -

- Volevo vedere se tanto tempo qui ti avesse arrugginito. Ma bando ai convenevoli ti devo parlare di una cosa urgente. -

- Dimmi ti ascolto. -

Grimlor prese la sua borsa e ne estrasse una mela che cominciò a mangiare.

- Kraller è tornato. -

Il boccone del frutto che aveva in gola gli rimase di traverso a sentire quel nome.

- Non è possibile, Crimson lo uccise durante il loro ultimo scontro. -

- Invece no, si era solo nascosto, ed è anche diventato più forte di prima. -

- Cosa succederà adesso? -

- So che Crimson ha deciso di affrontarlo su questo pianeta. -

- Ma questo causerebbe...-

- Lo so, causerebbe la distruzione di questo mondo. -

Grimlor si ricordava bene quando, durante l'ultimo scontro, un intero sistema solare fu fatto a pezzi dalla furia distruttiva dei due.

- Questo però non spiega come mai sei venuto a cercarmi. -

- Crimson ti vuole dalla sua parte per contrastare Kraller, insieme a me e Blood Rain. -

- Blood Rain, quella testa calda. -

- Allora, accetti? -

- Mi dispiace, ma ormai sono cambiato, ora ho una vita, una figlia non voglio perdere tutto. -

- Ma il tuo aiuto sarebbe indispensabile, sei incredibilmente forte e saremmo felici di averti con noi. -

- La mia risposta è sempre no, non voglio immischiarmi in questa faccenda. Ora sei pregato di andartene. -

Overrax si alzò, gli diede la spalle e si mise in cammino, non andò molto veloce, sperava che lui gli sarebbe venuto dietro desideroso di combattere ancora, ma ciò non avvenne, il suo cuore era diventato tenero insieme a quella bambina.

Poco dopo la piccola puledra ritornò con un po di rami spezzati sulla groppa. Fu sorpresa di vedere suo padre nella sua vera forma, la utilizzava solo in casi estremi.

- Papà, dove metto la legna? -

- Buttala via, dobbiamo partire subito. -

- Cosa? Ci ho messo un sacco a raccoglierla, e poi sono troppo stanca per camminare. -

Parecchio seccato Grimlor afferrò la piccola e la mise su una delle sue spalle, anche se cercò di controbattere alla fine fu costretta ad arrendersi.

- Mi dici almeno dove stiamo andando. -

- A Canterlot, per parlare con le principesse. -

- E perché stiamo andando lì? -

Per salvare il mondo. -

E si avviarono.

 

 

Da un'altra parte, una povera e spaventata Chrysalis se se stava rannicchiata in un angolo buio a piangere.

- Ti prego...lasciami in pace...-

Una strana figura fece capolino: dall'aspetto si sarebbe potuto dire che era umano, indossava uno smoking fucsia, una cravatta, un cilindro, un mantello e dei mocassini dello stesso colore. Sul viso aveva una maschera bianca, con due buchi ovali come occhi ed una piccola riga in fondo per farla sembrare una bocca. Inoltre teneva in mano un bastone da passeggio tutto fatto il legno, a parte il pomello dove su una base di metallo vi era incastonato un'ametista grande quanto come una mano.

- Mi dispiace cara, ma gli accordi erano che io ti davo i poteri per tentare un attacco contro i tuoi nemici e che tu mi davi in cambio un'altra cosa. -

- Ma tu non avevi specificato che si trattava della mia anima. -

- Gli accordi sono accordi. -

Sbattendo la punta del suo bastone a terra fece spuntare, da una fiamma rosa, un contratto che poi prese in mano.

- Questo contratto è più che valido, e questa, se non erro, è la tua firma. -

- Ma..-

- Prima di andare voglio farti una domanda. -

La regina lo guardava con estrema paura.

- Hai mai visto il volto di un vero demone? -

Con la mano si tolse la sua maschera, ed una sorta di forte buco nero cominciò a trascinare tutto dentro di se. La poveretta cercò in tutti i modi di trovare un modo di rimanere a terra, ma la forza fu tale che anche lei finì risucchiata. Finito il processo si rimise la maschera.

- Ehm, Blood Rain. -

Alle sue spalle comparve un alicorno dal manto e crine rosso sangue, dagli occhi completamente bianchi e che aveva come cutiemark una nuvola nera con un occhio che si muoveva per conto proprio.

- Mi dica Barone Crimson. -

- Con questa quante altre anime devo riscuotere? -

- Tolta la donna e Sombra...manca solamente la principessa Luna. -

- Ottimo, partiamo subito. -

Ed i due partirono.

 

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Capitolo 2
*** Il saldo ***


Al castello di Canterlot vi era un grande trambusto, qualcuno vi si era introdotto dentro e nonostante le guardie facessero di tutto per fermarlo, lui continuava ad avanzare. Le principesse stavano aspettando nella sala del trono ad aspettare che il misterioso individuo entrasse.
- Sorella siamo sicure che stia venendo qui? -
- Lo suppongo, dato che ognuno cerca sempre noi, per eliminarci. -
Le due non attesero molto che una figura fece capolino nella sala, si trattava di Grimlor con attaccato addosso una decina di guardie che cercavano di rallentare la sua camminata, invano.
- Grimlor – fece Celestia- hai un bel coraggio a venire ad attaccarci in pieno giorno e nel nostro castello. -
- Non sono qui per combattere. -
La risposta aveva molto sorpreso le due regnanti. 
- Allora dimmi, perché sei qui? -
- Se dice a questi qui di lasciarmi andare ve lo dico. -
Con un cenno della testa le guardie lasciarono la presa.
- Sono venuto a darvi un avvertimento. -
- Che tipo di avvertimento? - chiese Luna.
- Fra poco tempo, due entità demoniache si scontreranno su questo mondo e probabilmente verrà distrutto, bisogna far evacuare questo pianeta. -
- E chi sono queste due entità? Se mi è concesso chiederlo. -
- Si tratta di Kraller re dei cthulhu (se li cercate su internet li trovate) e colui che si fa chiamare Barone Crimson. -
- Crimson hai detto? - domandò Luna.
- Lo conosci? -
- Mi pare di avere qualche vago ricordo su un essere completamente vestito di rosa. -
- Questo perché ci siamo già incontrati...-
L'attenzione di tutti si spostò all'entrata dove tre figure si stavano dirigendo verso di loro.
- ..e comunque questo è fucsia. -
Il barone aveva fatto il suo ingresso nella sala, accompagnato da Overrax e Blood Rain, l'ultimo dei quali teneva sospesa in aria, con la magia, una ciotola contenete vari generi di pillole, ed ogni tanto ne estraeva una manciata e le mangiava, il che non poteva non insospettire il suo compagno.
- Blood, è da un'ora che mandi giù quella roba, si può sapere cos'è? -
- Ehm, viagra, metanfetamina, ecstasy e droghe varie...e poi a te che cazzo frega? -
Ma torniamo al punto principale.
- Grimlor caro, è da molto che non ti si vede. -
- Ho avuto da fare Barone. -
- Mi è dispiaciuto quando hai rifiutato la mia richiesta ma ognuno è libero di fare ciò che vuole. Però ora torniamo agli affari Luna. -
- Ehi un momento – Celestia si era frapposta fra sua sorella e il barone – si può sapere che cosa hai a che fare con mia sorella? -
- E' semplice, vedi 1000 anni fa lei mi chiese dei poteri che gli sarebbero serviti per sconfiggerti, poi io avrei riscosso il mio pagamento – sbattendo il bastone per terra fece spuntare un contratto – è scritto qui nero su bianco. -
A quelle parole Grimlor non ebbe quasi un colpo, poi si mise a guardare la principessa.
- Non avrai davvero fatto un patto con Crimson!?! -
- Beh, si ma...-
- Ma sei impazzita!!! -
Il suo tono aveva zittito tutti.
- Lo sai cosa chiede il barone in cambio del potere!?! -
- L'anima. -
L'attenzione si era di nuovo spostata sul demone fucsia.
- Io chiedo come pagamento l'anima della persona a cui ho fatto il favore. -
Negli occhi della principessa della notte vi era dipinta la paura più pura, ricordandosi ciò che aveva fatto tempo addietro.
- Un momento, questo tu non l'avevo detto! -
- Non ho mai affermato di essere una persona che avvisa in anticipo. -
Mentre il barone si stava dirigendo verso la sua vittima fu bloccato da Celestia, che si era messa davanti a lui, si era poi alzata sugli zoccoli posteriori per fissarlo dritto negli occhi.
- Quindi non solo vuoi distruggere il nostro mondo – gridò lei con rabbia – ma vuoi anche l'anima di mia sorella! Sappi che prima dovrai passare su di me! -
- Oh, io non mi sporco le mani con questi lavori. Ho della gente che lo fa al posto mio. Overrax toglimi dalla vista questa sciacquetta. -
L'umano, sentito l'ordine, si portò davanti alla regnante con grande velocità, per poi colpirla con uno schiaffone dato con il dorso della mano. Il colpo fu talmente forte che fu sbalzata contro la parete. Le guardie reali cercarono di colpirlo, ma vennero bloccate al suolo da una magia gravitazionale di Blood, che intanto se la rideva sotto i baffi. 
- E tu, Grimlor? Non cerchi di fermarmi? -
Infatti lui era rimasto immobile per tutto il tempo ad osservare ciò che accadeva senza poter fare niente.
- No, anche se disapprovo ciò che stai facendo, io rispetto ancora le leggi dei demoni, quindi non ho voce in capitolo. -
- Molto bene, mi sarebbe dispiaciuto farti del male. -
Il barone si era avvicinata a Luna, che era rimasta bloccata dalla paura e non era riuscita a muoversi.
- Voglio farti una domanda – cominciò a togliersi la maschera – hai mai visto il volto di un vero demone? -
Il potente buco nero ricominciò a fare il suo lavoro, aspirando tutto ciò che aveva davanti. Solo allora Luna aveva trovato la forza di muoversi cercando disperatamente di tenersi ancorata al terreno. Ma nonostante i suoi sforzi stava per essere risucchiata. 
- Lasciala stare!!! -
Celestia, si era rialzata  e si era lanciata all'attacco del mostro. Il barone, non aspettandolo, aveva girato la testa per vedere cosa succedeva, ed allora successe. La regina del Sole, ormai lanciatosi contro di lui, finì risucchiata all'interno del volto del demone, che una volta finito il processo si rimise la maschera.
- Ok, possiamo andare. -
Proprio mentre si stava avviando un filo di voce lo costrinse a fermarsi.
- Ehi..un attimo....che storia è questa!!! - gli urlò Luna – Perché te ne stai andando, non dovevi prendere la mia anima? -
- Per le anime sono tutte uguali, adesso che quella di tua sorella, non mi serve la tua. Sei stata alquanto fortunata. -
- No, aspetta...prendi la mia anima ma lascia quella di mia sorella! -
- Mi dispiace, ma qui non esiste il “soddisfatti o rimborsati”. -
La principessa si era messa a piangere.
- Brutto...brutto....BRUTTO BASTARDO!!!! -
Luna lo aveva caricato e voleva colpirlo, ma venne bloccata a metà strada, quando Grimlor l'afferrò con le braccia.
- Pazza, è un suicidio, non lo puoi fare. -
- Non mi interessa, lasciami andare. -
Ormai le lacrime gli avevano bagnato tutta la faccia, ma a lei non importava, dato che oramai era spinta solo dalla rabbia.
- So che sei arrabbiata ma ora come ora il popolo ha bisogno che qualcuno lo guidi, dovrai prendere le redini della situazione, lo capisci questo. -
Sembrò calmarsi.
- Si lo capisco. -
- Ti sei calmata? -
- Si. -
Il demone mollò la presa e la lasciò. 
- Barone, non è che ci lascerebbe un po' di tempo per evacuare questo pianeta? -
- Quanto tempo vi serve? -
- Solo un giorno. -
- D'accordo, in memoria dei vecchi tempi. Ma chi deciderà di non andarsene, sarà distrutto. -
- La ringrazio. -
E così i tre scomparvero in una luce rosa. In quel preciso istante una puledrina fece il suo ingresso, uscendo da dietro una colonna.
- Ehi, è tutto ok? -
- Si, Nutty. -
Luna la guardò con curiosità.
- E lei chi è? -
- Lei è mia figlia, saluta Nutty. -
- Ciao. -
Luna non ci poteva credere, un essere come lui che aveva una figlia. Come era possibile? Ma questo ora non importava.
- Un momento, come intendi evacuare l'intero pianeta? -
- Nutty portami la borsa. -
La puledrina arrivò alla colonna da dove era uscita e prese la borsa. Portatala a suo padre, questo cominciò a rovistare, per poi estrarne una piccola sfera di luminescenza arancione.
- Con Golemit. -


Angolo autore: ecco il secondo capitolo, spero che vi sia piaciuto. Vi chiedo di recensire ed inoltre vorrei sapere cosa ne pensate dei miei personaggi. Vi aspetto. Saluti, Lord Gyber.


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Capitolo 3
*** Nuovi mondi, vecchi ricordi ***


- Golemit è un sofisticatissimo artefatto magico in grado di aprire più portale per altri mondi, utilizzando questa possiamo far evacuare ogni persona sul pianeta, piccola dimostrazione. -

Grimlor lancia la sfera in aria. Questa si illumina ed implode su se stessa creando un piccolo portale di colore verde-nero.

- Seguitemi, vi faccio vedere cosa c'è oltre. -

Con passo deciso entra nel portale, seguito poi, anche se un po' titubanti, dalla principessa e dalla piccola.

Ciò che gli si para davanti è uno spettacolo meraviglioso: un enorme foresta tropicale copre l'orizzonte. Le piante hanno un colore diverso rispetto al normale e si vedono volare un centinaio di farfalle dai colori sfavillanti.

- Questa è Misdral, un piccolo pianeta ai confini della galassia della Lira. -

- Come fai a conoscere un posto tanto bello? - chiese Luna.

- Ho cercato a lungo una base dove sistemarmi e per nascondermi, e poi un giorno sono arrivato qui, dove ho costruito il mio castello. -

- Castello? -

Il demone con il dito indica alle spalle delle due, che si girano e vedono un enorme castello completamente scolpito su una montagna.

- Appena l'ho finito, ho studiato questo mondo ed ho scoperto che presenta una vegetazione ed una fauna molto simile alla vostra. Qui si potranno rifugiare tutti gli esseri viventi. -

- Bene, mettiamoci al lavoro. -

Così Luna tornò nel suo mondo, e parlò ai vari capi dei paesi stranieri ciò che stava per succedere. Nonostante qualcuno credeva che si trattasse di uno scherzo, fu costretto a ricredersi quando Crimson lanciò un messaggio ad ogni singola persona utilizzando schermi magici, in cui spiegava che il loro mondo sarebbe stato distrutto. Allora fu deciso che l'unica soluzione era usare Golemit. I vari regnanti riuscirono a convincere i loro popoli a seguirli su Misdral, anche se molti erano spaventati all'idea di lasciare la propria casa, ma ciò era l'unica soluzione per non rimetterci le penne. L'evacuazione fu un successo, ogni singolo essere vivente (pony, draghi..) fu trasportato sul nuovo pianeta, allora tutti i capi di stato si erano riuniti per organizzare bene la nuova situazione. Vennero montati alloggi temporanei e fu tutto sistemato affinché tutti potessero trovare un luogo dove riposare.

Grimlor, posizionato sulla cima del castello, assisteva ai lavori, ma i suoi pensieri vennero interrotti quando sua figlia si sedette vicino a lui.

- Perché non vai ad aiutarli papà? -

- Se la cavano benissimo da soli? -

- Secondo te Equestria sarà distrutta? -

- Temo di si, anche se spero il contrario. -

- Ehm, un'altra cosa.-

- Dimmi pure. -

- Dei bambini mi hanno invitato a giocare con loro, posso andare? -

- Certo, a patto che non entriate nella foresta, ci sono certe bestiacce. -

- Grazie, papà. -

La piccola lo aveva abbracciato, per poi correre via per andare a giocare.

- Sai, è proprio incredibile. -

Luna si era materializzata al fianco di Grimlor.

- Cosa? -

- Tu, un tempo, eri crudele e senza scrupoli, ora invece hai salvato un intero mondo. Cosa ti è successo? -

- L'incontro con Nutty mi ha fatto capire molte cose. -

- A proposito, ma voi due come vi siete conosciuti? -

- Stavo camminando nella Everfree Forest, fino a quando non ho sentito dei ringhi oltre dei cespugli, mi sono avvicinato ed ho visto dei Timberwolf che l'avevano accerchiata. Non so come mai, ma fui spinto a salvarla. Una volta debellati, li ho detto di tornarsene a casa, ma lei però ha continuato a seguirmi, quando gli chiesi spiegazioni, mi disse di non avere ne una casa ne dei genitori. Mi fece pena, infondo non eravamo troppo diversi, così continuando a stare insieme a lei ho capito che ciò che avevo fatto in passato era stato terribile e che dovevo cambiare. Inoltre lei mi ricordava molto mia madre. -

Luna lo guardò con aria confusa.

- Tu non lo sai ma mia madre era un unicorno, solo mio padre era un demone. -

Questa risposta l'aveva lasciata parecchio sorpresa.

- Lei mi insegnò a comportarmi bene e che non dovevo usare i miei poteri a fin di male. Insegnamenti che persi la volta che conobbi mio padre, da allora mi sono sempre comportato male. -

- E che fine fece tua madre? -

- Venne giustiziata. -

- Come mai? -

- Per avermi dato alla luce. Quando scoprirono della mia esistenza presero mia madre e....-

Parve non voler continuare quella frase.

- In parole povere, l'unico crimine che lei abbia mai commesso fu quello di amare mio padre e di avermi concepito. -

Quei vecchi ricordi avevano creato un grande dolore nel suo cuore, tanto che una lacrima gli uscì da uno dei suoi occhi. Capendo che voleva stare solo la principessa se ne andò lasciandolo con i suoi pensieri.

 

Grimlor si trovava in una delle stanze del castello, dove stava rimboccando le coperte a Nutty.

- Allora, ti sei divertita? -

- Molto, ho fatto un sacco di amicizie. -

- Oh, e dimmi, ti sei trovata anche un fidanzatino? -

A quella domanda il volto della piccola divenne rosso.

- Ma che razza di domande fai? - chiese farfugliando le parole.

Grimlor con la mano sollevò un ciuffo di capelli che la piccola aveva sulla fronte e gli diede un bacino.

- Buonanotte Nutty. -

- Buonanotte papà. -

Luna, che era rimasta sulla soglia della porta, aveva osservato tutta la scena.

- E' proprio adorabile. -

- Già. Senti Luna, potrei chiederti un favore? -

- Dimmi. -

- Se mi dovesse succedere qualcosa voglio che tu ti prenda cura di Nutty. -

- Cosa stai dicendo? -

- Ho intenzione di fermare Crimson e Kraller. -

- Aspetta, ma hai detto che sarebbe un suicidio. -

- Voglio provarci. So quanto è brutto perdere la propria casa e non voglio che questo succeda tutti. -

- Ma...-

Il demone l'afferrò per le spalle.

- Promettimi che baderai a lei, ti prego. -

- D'accordo lo farò. -

- Ti ringrazio. -

 

 

 

 

Crimson si tolse la maschera e tre figure uscirono fuori dal suo volto: si trattava di Celestia, Chrysalis e Sombra, però il loro aspetto era diverso, il manto era diventato nero come il carbone, le criniere fucsia e gli occhi bianchi.

- Ehm, Barone – chiese Overrax – che ha intenzione di fare con loro? -

Ci saranno utili come scudi e ci daranno una mano. La prudenza non è mai troppa. -

Blood Rain si era avvicinato a Celestia e la stava guardando meravigliato.

- Ehi, sei diventata anche più sexy di prima – si era portato vicino al suo orecchio – che ne diresti di spassarcela un po' prima che lo scontro cominci. -

Ci fu un momento di silenzio, interrotto poi da un raggio magico lanciato dalla regnate contro l'alicorno, che andò a sbattere contro una casa.

- E' pazza di me. -

- Come no. - rispose sarcastico l'umano.

- Silenzio idioti! - urlò il barone – sta arrivando. -

Un gigantesco portale si aprì sopra le loro teste. Piano piano da queste ne uscì una strana creatura: il corpo era umano dalla pelle verde, aveva lunghi artigli e delle borchie sugli avambracci, sulla schiena aveva enormi ali di drago membrate e la testa era quella di un calamaro. Kraller portò i suoi occhi rosso fuoco al gruppetto sotto di lui.

- Salute....amici. -

 

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Capitolo 4
*** Uno scontro alquanto impari ***


I due demoni si fissavano dritto negli occhi su quello che presto sarebbe stato il loro campo di battaglia.

- Kraller, vedo che hai mantenuto il tuo orrido volto. -

- Ed io vedo che non hai rinunciato ai tuoi colori da femminuccia e a quei vestiti datati. -

- Questo sono capi eleganti! -

- Se lo dici tu. Comunque, questa roccia non è male come luogo in cui vivere – disse battendo il piede sul terreno – quando avrò finito con te la riempirò con statue in mio onore e miriadi di sexy sgualdrine demoniache. -

- Pensi davvero che mi farò battere così facilmente. -

- Si. -

- Allora ti sei dimenticato una cosa importante su di me. -

- E cioè? -

- Io sono una barone di nome – con uno schiocco delle dita fece apparire i 3 posseduti – e di fatto. Distruggetelo. -

A sentire l'ordine i 3 si lanciarono all'attacco cercando di colpire la piovra, ma quando gli furono abbastanza vicino questa scomparve in una nuvola di polvere. Notando che era sparita si dovettero fermare e cominciarono a guardarsi intorno nervosamente. Kraller riapparì alle spalle di ognuno di loro, mise al tappeto Celestia con un pugno al collo, Chrysalis con un calcio nello stomaco ed infine Sombra schiacciando la sua testa contro il terreno con il piede.

- Dovevi cercare assistenti migliori. -

- Loro erano solo le esche. -

- Cosa? -

Overrax lo afferrò per la schiena bloccandogli le braccia ed avvinghiandosi al suo stomaco con le gambe, mentre Blood Rain caricò il suo corno di magia, per poi caricare per infilzare il suo nemico.

- Uhm, cosa fare? -

Kraller spiccò un piccolo balzo, tanto per capovolgersi e fare in modo che l'alicorno non colpisse il suo stomaco, ma la schiena del suo compagno, che ne era uscito molto provato.

- STUPIDO CAZZONE!!!! -

L'umano mollò la presa, e mentre i due dovevano ancora riuscire a staccarsi, il chtulhu gli si avvicinò, gli puntò il braccio addosso aprendo bene la mano.

- Ciao. -

Dal palmo uscì un potentissimo raggio viola-nero che investì i due poveri malcapitati, che non solo distrusse tutte le abitazioni che vi erano davanti ma che aveva lasciato i due in una pozza di sangue. Crimson intanto non sembrava parecchio preoccupato dal fatto che i suoi uomini fossero stati decimati.

- Che incompetenti. -

Afferrò il suo bastone con entrambe le mani, e dall'ametista uscì fuori una grande lama di energia di colore rosa. Si lanciò addosso alla sua nemesi cercando di colpirlo con fendente discendente, ma riuscì a bloccarlo mettendo le braccia in posizione di difesa. L'impatto fu tanto forte che si formò un gigantesco cratere.

 

 

Grimlor arrivò sul campo e poté notare subito come lo scontro avesse influito sul paesaggio, tutte le case, edifici e piccole costruzioni erano state rase al suolo, e nell'aria si sentiva, quasi palpava, tutta la tensione di quella storia. Camminò un po' in giro, constatando lo stato di degrado di ciò che poche ore prima era una delle città più belle che avesse mai visto. Finalmente trovò i due sfidanti a 100 metri di altezza, il Barone cercava di colpire Kraller con i fendenti della sua spada/bastone, mentre l'altro bloccava tutte le mosse per poi controbattere lanciando varie sfere di energia, che venivano subito bloccate da un scudo che fuoriusciva sempre dalla gemma di quel bastone.

Proprio mentre i due stavano per sferrarsi un altro attacco vennero fermati dal demone che si mise tra loro, bloccandoli. Ciò non solo aveva gli aveva seccati ma gli aveva fatti anche adirare.

- Levati di torno Grimlor – rimproverò il barone – questo affare non ti riguarda. -

- Nonostante ti disprezzi, ti devo dare ragione, non puoi interrompere il nostro scontro con tutta questa impudenza, lo sai chi siamo noi?. -

Grimlor pareva piuttosto spaventato, ma nonostante tutto, prese fiato ed urlò.

- Non me ne fotte un cazzo di chi siete!!! Minacciate questo mondo ed io vi distruggerò!!! -

Allungò le braccia verso di loro e dal palmo delle mani fece uscire due raggi di energia nera che andarono a scontrarsi contro i loro bersagli, creando una grande coltre di fumo. Ci fu qualche attimi di silenzio, smorzato dalle risate di Crimson e Kraller che non si erano procurati neanche un graffio.

Kraller si trasportò dietro Grimlor, ed utilizzando la sua mano artigliata gli attraversò lo stomaco creandogli un enorme buco nella pancia. Portò il suo sguardo verso il basso, osservando con orrore quella mano che lo aveva trapassato, per poi lanciare una sorta di gridolino di dolore, ma che venne subito interrotto quando il calamaro estrasse il proprio braccio dalla carne del suo avversario, per poi unire le sue mani in un unico pugno e colpirlo sulla testa, con una forza tale che il poveretto fu scaraventato a terra con una velocità enorme.

Fu il turno Crimson. Grimlor che aveva cercato di tirarsi su con le braccia, vide il damerino davanti a se. Utilizzando il bastone come una mazza, lo colpì al mento, dalla parte dove c'era la gemma, e mentre era disteso a pancia in su, gli piantò sulla gola la punta della sua “arma”, facendogli sputare una copiosa quantità di sangue.

- Devi proprio avere le palle per averci attaccato senza neanche riflettere sul fatto che saresti stato terminato. -

In tutta risposta Grimlor aprì la bocca, dalla quale fuoriuscì un raggio energetico che colpì in pieno volto il barone. Cessato il colpo, si poté notare che non ne aveva risentito troppo, la maschera era coperta da un po' di cenere, mentre il suo cilindro era stato tutto fatto a pezzi ed era volato via.

- QUELLO ERA IL MIO CAPPELLO PREFERITO!!! -

Con rabbia, alzò la gamba, per poi colpire con molta violenza il buco che aveva nell'addome, per poi strofinarcisi il piede, facendolo urlare dal dolore. Poi, mentre era ancora dolorante, lo prese per il suo corno centrale e lo lanciò in aria. Mentre stava ricadendo, Crimson gli puntò addosso il bastone, facendo spuntare dalla pietra una lunga catena con attaccata sopra una mazza ferrata, che non solo colpì in pieno Grimlor ma che lo fece svenire sul colpo, lasciandolo a terra, bagnato dal suo stesso sangue.

 

 

Grimlor, poco a poco si riprese, prima riuscì a sentire i rumori della battaglia, la sua vista annebbiata si fece più nitida ed infine, anche se avrebbe voluto farne a meno, riuscì a sentire il dolore che tutto il suo corpo stava provando. Si mise una mano sulla ferita allo stomaco, cercando di limitare la perdita di sangue, poi, con molta fatica, utilizzando l'altro braccio e facendo leva con i tentacoli, si mise in piedi, ansimando per lo sforzo.

- Merda, mi hanno ridotto davvero male. Beh, almeno peggio di così non potrebbe andare. -

Poi sentì qualcosa dietro di lui, qualcuno lo stava chiamando, e dato il tono della voce anche piuttosto disperatamente. Con le sue poche forze, girò la testa, ci mise un po' a mettere a fuoco la figura che gli si stava avvicinando, poi la vide chiaramente....era Nutty.

- Ahhh...cazzo. -

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Capitolo 5
*** Sacrificio ***


Narratore: Gimlor

 

Vedo Nutty che corre verso di me, sembra parecchio spaventata ed ha le lacrime agli occhi, le quali aumentano dopo aver visto in che condizioni mi hanno ridotto quei due bastardi.

Mi guarda con quei suoi enormi occhioni pieni di lacrime, per poi attaccarsi al mio collo in un tenero abbraccio.

- Perché hai fatto una cosa tanto stupida? Non voglio che tu muoia. -

La prendo con la mano destra, visto che l'altra è occupata a non farmi morire dissanguato, e la poggio sul terreno, mettendomi a fissarla con sguardo severo.

- Come mai sei venuta qui? E' pericoloso! -

Ora è lei a guardarmi in modo severo.

- Quando zia Luna mi hai detto che eri qui sono scappata e sono venuta e cercarti. -

- Zia Luna? -

- Ha detto che posso chiamarla così. -

- Comunque non era una buona ragione per rischiare la tua vita. -

- E la tua allora!?! -

Le lacrime ricominciano a scendere più di prima, vederla soffrire così mi ha sempre fatto un certo effetto.

- Tu sei l'unica persona che ho al mondo,e io...sniff...e io non voglio perderti. Senza di te io non posso contare su nessuno...sei...sei l'unica persona a cui voglio davvero bene...-

A quelle parole anche io, spinto del sentimentalismo, comincio a piangere. Come ho potuto essere così egoista? Stavo per buttare via la mia vita, senza contare il fatto che c'era una persona molto importante che contava su di me. Porto la mia mano sulla sua guancia e le asciugo le lacrime con il dito.

- Hai ragione sono un stupido – cerco di sorridere per tirarla su – andiamo è meglio. -

Utilizzando le poche forze che mi rimangono comincio a camminare. Sono lento ma almeno il portale è vicino.

 

Intanto sopra di noi lo scontro continua, e sembra che Kraller stia avendo la meglio. Crimson cerca più e più di colpirlo utilizzando la sua spada, ma il calamaro è più rapido e schiva ogni attacco, il che provoca la rabbia nel Barone.

- Con la tua faccia mi farò un insalata di polpo. -

Cerca di colpirlo con un fendente discendente, che però riesce a bloccare usando il medio e l'indice della mano destra. Poi si avvicina al suo sfidante, e gli molla un calcio dello stomaco, cosa che non solo lo spinge molto lontano, ma che gli fa perdere la presa sulla sua arma che finisce nelle mani del cthulhu.

- I bastoni da passeggio sono per i vecchi. -

Lo afferra con entrambe le mani e facendo un po' di forza lo spezza a metà e butta il suoi resti per terra. Il barone si direbbe parecchio incazzato.

- Oh no...tu non l'hai fatto...-

Kraller, non affatto preoccupato decide di rispondere con sarcasmo.

- E se lo avessi fatto? Cosa succederebbe se lo avessi fatto? -

Crimson si getta su di lui con la stessa velocità di un jumbo jet e gli da un diretto sulla faccia. Kraller rimane immobile e porta il suo sguardo al suo nemico, con un movimento fulmineo gli afferra il braccio che ha ancora addosso, ed afferra il volto di Crimson. Utilizzando una forza enorme comincia a tirare ed in meno di un secondo il braccio del barone gli viene staccato dal corpo. Questo porta il braccio verso la ferita e comincia ad urlare, lo stesso urlo che produce un animale al macello. Troppo distratto dal dolore non si accorge di Kraller che, utilizzando il suo arto come una mazza, lo colpisce sulla testa e lo fa precipitare al suolo. Kraller, ormai vittorioso, se la ride con gusto assaporando la sua dolce vittoria.

- E' stato un bel duello peccato che sia durato poco, non sono nemmeno riuscito a divertirmi più di tanto – porta la sua attenzione al braccio che ha ancora in mano – questo lo faccio imbalsamare e lo appendo sopra il camino, su un bel legno di mogano. -

Mentre è intento ad organizzarsi sul futuro, il suo occhio cade proprio su Grimlor e Nutty, ed anche se non si può vedere, si capisce che sta sorridendo. Un sorriso sadico. Da pazzo.

- Forse posso spassarmela ancora un po'. -

 

Siamo quasi arrivati al portale. Sono felice di essere sopravvissuto, ma sono anche triste di non essere riuscito a salvare il pianeta, ma almeno ci ho provato.

- Ehi, dove pensate di andare voi due? -

Mi blocco istantaneamente al sentire quella voce, mi volto lentamente per trovarmi di fronte Kraller. La paura mi pervade, non riesco più a muovermi, riesco solamente a fare un gesto con la mano per dire a mia figlia di mettersi dietro di me.

- Ve ne stavate andando senza salutare, che maleducazione. -

So bene di non poter combattere con lui, quindi cerco di utilizzare la logica e il dialogo.

- Lasciaci andare, a quanto pare hai vinto, non c'è bisogno che ti occupi di noi. -

- Lo farei più che volentieri ma vedi, hai osato interferire con la mai battaglia, e nessuno, ripeto, nessuno può intromettersi nei miei affari. -

Si avvicina sempre di più. Sento Nutty tremare come una foglia, perché è appoggiata alla mia gamba. A quanto pare non sono l'unico ad accorgermene.

- Ohhh, ma chi è quella graziosa bambina? E' così piccola e delicata che potrei spezzarle tutte le ossa con un dito. -

- Non la toccare, lei non centra niente. -

- Mi dispiace ma vedi – dal nulla fa apparire un orologio da taschino e guarda il quadrante - la mia corriera parte fra 10 minuti, e devo pur trovare un modo per passare il tempo. -

- Nutty scappa! -

- Ma io...-

- HO DETTO SCAPPA!!! -

La piccola si stacca dalla mia gamba e comincia a correre il più velocemente possibile. Non me ne sto con le mani in mano e cerco di colpirlo con il pugno, che purtroppo riesce a bloccare con la mano.

- Dimmi cosa esce se si legge al contrario ottor oiccarb? -

- B-braccio rotto..-

- Esatto. -

Lascia il mio pugno, e porta la sua mano al mio avambraccio, infila gli artigli nella carne e con un rapido movimento mi piega il braccio al contrario. Urlo. Urlo il più forte che posso, per poi cadere a terra sconfitto.

- Ora occupiamoci di quella mocciosetta. -

Allunga il braccio in direzione di Nutty, che sta continuando a correre, e sul palmo della mano si forma una sfera viola-nera.

- Addio. -

Un potente raggio scaturisce dalla sfera e si dirige verso la mia bambina.

- NUTTY!!! -

Con la poca magia rimasta riesco a teletrasportarmi davanti a lei, poco prima che il raggio la investa. Il colpo mi centra in pieno. Anche se urlo il rombo dell'attacco copre ogni mio singolo suono. Tutto termina con un boato. La mia piccola si volta verso di me e ricomincia a piangere. Cado sulle ginocchia, ed infine anche la mia faccia tocca il freddo terreno. Non ho più forze, le ossa sono tutte rotte e probabilmente i miei organi se ne sono andati a quel paese. La mia vista diminuisce sempre più così come ogni stimolo esterno. Nei miei ultimi istanti di vita sento mia figlia che si appoggia a me e le sue lacrime che bagnano il mio inutile corpo. La sento gridare.

- Papà....PAPA'!!!! -

Decido di utilizzare il mio ultimo filo di voce.

- Mi..mi dispiace...figlia mia.....sc-scappa...e..ricorda.....ti-ti voglio bene...-

Un ultimo sussulto, poi vengo accolto dal dolce abbraccio della morte. 

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Capitolo 6
*** Demoni e Angeli ***


Riapro piano piano gli occhi. Ricomincio a prendere conoscenza e noto con piacere di non provare più dolore. L'unica cosa che sento è un piacevole tepore che mi accarezza la pelle, che mi trasmette calore ed uno strano senso di protezione. Mi rimetto in piedi e ciò che mi si para davanti è uno spazio sconfinato completamente bianco come il latte. Ciò mi manda parecchio in confusione.

- D-dove mi trovo? Cosa ci faccio qui? -

Comincio a camminare, sperando di trovare qualche indicazione che mi dia una mano. Dopo aver percorso un buon tratto di strada noto qualcosa. Un puntino indefinito all'orizzonte. Accelero il passo, voglio arrivare il prima possibile e capire cosa sta succedendo. A metà strada capisco che si tratta di una persona, quindi vedo di andare ancora più veloce.

Arrivo a destinazione e la figura che mi trovo davanti mi lascia a bocca aperta.

- No..non è possibile...-

E' un unicorno dal manto paglierino, dal crine rosso fuoco e dagli occhi dello stesso colore.

Rimango paralizzato a vederla. Sembra impossibile, ma è proprio lei. Flora. Mia madre.

Le lacrime mi bagnano tutto il volto, mentre corro verso di lei e l'abbraccio. In risposta lei porta le sua zampe intorno al mio collo e comincia ad accarezzarmi.

- Mamma, sei proprio tu? - questa è l'unica frase che riesco a formulare.

- Si, piccino mio. -

La sua voce è soave e melodiosa proprio come la ricordavo.

Mi stacco dall'abbraccio e la rimetto a terra.

- Aspetta, questo significa che sono morto? -

- Si, Grimlor. Ma non ti angustiare, l'aldilà non è poi così male una volta che ti ci abitui. -

All'improvviso, mi ricordo che quando sono morto era insieme a me anche Nutty.

- Un momento, come sta Nutty? -

- Non lo so. Però possiamo vedere. -

Dal nulla compare uno schermo magico che proietta la situazione nel mondo dei vivi.

 

Nutty è appoggiata al mio cadavere e sta piangendo, mentre Kraller se la ride di tutto gusto.

- Oh, ho fatto fuori il tuo paparino. Quanto mi dispiace. Ma sta tranquilla, stai per raggiungerlo. -

- Tu...tu...BRUTTO MOSTRO!!! -

Presa dalla rabbia afferra una pietra e gliela lancia dritta in faccia. All'inizio Kraller sembra non reagire, ma poi l'afferra per la schiena e la scaraventa con forza sul terreno.

- PICCOLA INSOLENTE MOCCIOSA!!! -

Si avvicina a lei e la prende di nuovo per la schiena. Sembra parecchio provata dalla botta appena ricevuta, ma nonostante tutto, con gli occhi pieni di rancore, cerca di colpirlo con dei calci.

- Ma che bel caratterino che abbiamo qui – gli porta un dito artigliato sulla guancia e comincia a passarcelo sopra, facendole uscire una riga di sangue – diventerai un bel paio di mocassini. -

Allora, ricomincia a ridere. La sua perfida risata mi colpisce dritto al cuore.

 

Osservo impotente la scena, mentre quel mostro fa del male a mia figlia. Anche mia madre si accorge del mio dolore.

- So che stai soffrendo figlio mio, ma non possiamo fare niente. -

- No..io devo fare qualcosa, lei è mia figlia conta su di me, non posso deluderla. -

Le lacrime mi avevano bagnato tutto il volto. Mia madre mi si avvicinò e mi sorrise.

- Forse c'è un modo per salvarla. -

Quelle parole furono una manna dal cielo.

- Dici sul serio? Non mi stai prendendo in giro? -

- No, caro. -

- Bene, allora dimmi quello che devo fare. -

Avrei superato ogni prova pur di salvarla.

- Prima devi rispondere ad alcune domande. -

- Ehm, ok, se è necessario. -

- Dimmi, tu vuoi bene a Nutty? -

- Il bene che provo verso di lei non può essere descritto a parole. Lei è in grado di darmi una gioia che mai ho provato nella mia vita. -

- Rischieresti ancora la vita per lei? -

Certo, 1000, 10000, tutte le volte che sarà necessario. -

- Saresti disposto a rinunciare a tutto ciò che hai pur di poter vegliare su di lei? -

- SI, QUESTO ED ANCHE ALTRO!!!! -

- Bene, allora. Puoi andare. -

La sua frase mi lascia parecchio sorpreso.

- C-cosa? -

Improvvisamente il mio corpo diventa sempre più trasparente.

- Cosa mi sta succedendo? -

- Vedi, tu non lo sai, ma quando un demone prova emozioni pure come l'affetto e l'amore gli viene concessa una possibilità di redimersi. Non ero sicura che tu rientrassi in questa categoria, ma quando hai salvato la vita a quella puledrina perdendo la tua, ho capito che meritavi una chance. -

- Quindi cosa succederà? -

- Ritornerai a casa e salverai mia nipote. -

Ormai sono quasi del tutto scomparso. Ma non me ne voglio andare senza salutare mia madre.

- Mamma! Ci rivedremo un giorno, e quel giorno potrai incontrare tua nipote. -

A quella mia affermazione mi sorride, anche se vedo che sta piangendo.

- E' stato bello rivederti figliolo...-

- Anche per me mamma...-

Soprattutto per me.

 

Kraller ha preso per la gola Nutty e sta cercando di soffocarla.

- Arrenditi, nessuno verrà a salvarti. -

Con la sorpresa di tutti e due il mio corpo si alza dal terreno e comincia a levitare. Ad una ad una ogni parte del corpo si sgretola in polvere nera. Poi la polvere cambia colore e diventa bianca ed ogni singolo granello si ammassa a formare una palla, che poi esplode rivelando una cosa inaspettata.

- Ma che diavolo sta succedendo!?! -

Il mio corpo è del tutto cambiato: la corporatura è rimasta la stessa ma la pelle è di colore bianco chiaro. Gli avambracci si sono ingrossati ed allargati, ho perso le mani, ma per compensare mi ritrovo 5 artigli affilati, sulla fine degli avambracci, che riesco a piegare come fossero delle dita. La mia faccia ha perso le corna, gli occhi sono diventati due e di colore azzurro celeste e i denti sono diventati affilati come rasoi. Infine i tentacoli sulla schiena sono scomparsi, ma al loro posto sono presenti due enormi ali piumate.

- Sul serio che cavolo sta succedendo!?! -

- Semplice...-

Con una velocità impressionante mi porto di fronte a lui.

- ...It's Grim Lord time! -

Gli mollo un pugno nello stomaco, che non solo lo fa accasciare a terra, ma che gli mollare la presa sulla mia bambina, che provvedo ad afferrare al volo.

Quando porto lo sguardo su di lei, noto che sta piangendo.

- Papà...-

L'appoggio per terra e gli accarezzo la criniera.

- Papà è tornato piccola. Dimmi da 1 a 10 quanto male vuoi che faccia a quel cattivone? -

- Almeno 2134! -

- D'accordo. -

Mi rimetto in piedi e mi lancio all'attacco.

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Capitolo 7
*** Resa dei conti ***


Kraller, sbigottito dal mio attacco, aveva ancora la faccia per terra e cercava di rialzarsi facendo leva sulle braccia.

- Ok, primo: MA. Secondo: CHE CAZZO!?! -

Proprio mentre stava per rialzarsi, lo rimisi subito al tappeto piantandogli un piede nella schiena, impedendogli di muoversi. Dato che non poteva scappare cominciò a dimenarsi nel vano tentativo di sfuggire alla mia presa. Con le mani gli afferrai le ali.

- Nutty, ti potresti tappare le orecchie e girare dall'altra parte? -

Lei fece ciò che gli chiese voltandosi da un'altra parte e mettendosi gli zoccoli nelle orecchie. Quando fui sicuro che non avrebbe potuto vedere e sentire niente, cominciai a tirare con forza quelle appendici membrate, facendo andare fuori dai gangheri il calamaro.

- MALEDETTO!! GIURO CHE INFILERO' IL MIO PIEDE NEL PUO POMPOSO CUL...-

Le parole gli scivolarono giù per la gola quando, con un ultimo strattone, riuscì a strappargli le ali e le buttai per terra. Non riuscì neanche a gridare, restò ammutolito. Anzi, cominciò a dimenarsi anche di più. Sollevai leggermente il piede con cui lo tenevo bloccato, e lui ne approfittò per allontanarsi da me di una decina di metri.

- SCHIFOSO BASTARDO!!! -

Mi puntò le bracci contro e fece uscire dai palmi delle mani due potenti raggi di energia. Mi limitai a mettere una delle mie ali davanti al corpo. Il raggio non riuscì nemmeno a scalfirmi, persi solo qualche piuma. Mi sentivo invincibile.

Kraller era rimasto pietrificato, non riusciva a spiegarsi come avessi potuto diventare così forte. Era inebriante l'odore della sua paura.

Con una velocità supersonica mi portai dinanzi a lui, lo afferrai per la faccia e lo sollevai da terra.

- Kraller, per secoli e secoli tu e il barone avete distrutto centinaia di mondi senza mai preoccuparvi di nessuno, è giunto il momento di fartela pagare. -

Potevo sentire chiaramente che sudava, dato che mi aveva inzuppato tutta la mano.

- Prima dimmi: cos'è piccolo come la polvere? Fine come la polvere? E probabilmente domani si risveglierà come polvere? -

- Sono...sono io?...-

- Risposta esatta. -

Utilizzando la mano libera, trapassai il torace di quel mostro con gli artigli. Lui afferrò il braccio con cui lo tenevo sospeso con tutte le forze che aveva, ma piano piano la presa divenne sempre più debole, fino a mollarmi del tutto.

E per finire il lavoro, dalla mano con cui lo avevo infilzato, feci partire una raggio energetico di colore azzurro celeste che ridusse in polvere la parte superiore del suo corpo, lasciando che quella inferiore cadesse al suolo e lo bagnasse con sangue viola.

Kraller era morto.

 

Intanto, non troppo distante da noi, una persona aveva assistito a tutta la scena.

- E'...è incredibile....-

Crimson era più che terrorizzato, se avevo sconfitto la sua nemesi con tanta facilità, lui, ormai debole e senza un braccio, sarebbe stato spazzato via.

- Meglio darmi alla ritirata strategica. -

Non riuscì a fare neanche un passo che mi misi davanti a lui. Cadde quasi per terra, ma lo presi in tempo per il colletto della camicia.

- Dove pensi di andare? -

- Sai, sono una persona molto impegnata e quindi...-

- Non stai dimenticando qualcosa? -

Anche con indosso la maschera, sapevo che mi stava guardando con aria interrogativa. In risposta, gli indicai con l'artiglio Celestia, Chrysalis e Sombra.

- Ridagli le loro anime. -

- Va..va bene...m-ma non ti alterare...-

Spostò leggermente la maschera e dal suo volto uscirono tre fasci di luce, che corsero verso i corpi e che si posarono su di loro, ritrasformandoli al lor aspetto di solito.

- Mollai la presa su di lui e lo lasciai cadere.

- Non ti voglio vedere mai più! -

Lo guardai con la faccia più truce che riuscì a fare, poi gli diedi le spalle e mi incamminai.

- NON DEVI MAI ABBASSARE LA GUARDIA!!! -

Mi voltai, e notai che era balzato in aria e stava cercando di colpirmi con il pugno. Non poté colpirmi perché lo presi per il braccio lasciandolo a ciondolare. Non si aspettava una contro mossa e quindi tentò il tutto per tutto con le suppliche.

- Ti prego non uccidermi. -

- Ok. -

- Sul serio? -

- No, cazzo. -

Lo gettai con forza contro il suolo.

- Ehi Crimson – dissi caricando il braccio destro – hai mai visto il volto di un vero angelo? -

Gli diedi un pugno in faccia tanto forte, da creare crepe nella terra. Quando poi tolsi la mano vidi che la maschera era tutta scheggiata. Dopo qualche secondo questa si ruppe, e allora, entrò in azione il buco nero, che però, invece di assorbire ciò che c'era intorno, risucchiò nel suo vortice il corpo del barone, finché non implose cercando di auto-assorbirsi.

 

Andai verso Nutty, la presi fra le mie braccia e la strinsi nel braccio più tenero che avessi mai fatto. Lei mi guardò con due occhi ricolmi di speranza e mi disse:

- E' tutto finito? -

Le risposi sorridendogli.

- E' tutto finito. -

Finalmente.

 

 

Spezzone ironico: torniamo indietro a quando sto per infilzare Kraller.

- Kraller, ti va di fare un gioco? Vedi di seguirmi: guarda me, guarda la mia mano, guarda me, guarda la mia mano, guarda me, guarda la mia mano, guarda me, guarda il tuo torace, guarda me, guarda la mia mano, guarda me, guarda il tuo torace, guarda me, dov'è finita la mia mano?, guarda me, guarda il tuo torace, cosa c'è nel tuo torace? la mia mano, sai perché? Perché ti ho infilzato. E se non lo hai capito sei praticamente fottuto. -

 

 

 

 

P.S: ci tengo a ringraziare tutti i video di Youtube ed i Youtuber che mi hanno fornito le loro più belle battute (non voglio che pensino che gliele abbia rubate)

 

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Capitolo 8
*** Felici e contenti...o quasi ***


Vi era grande fermento nell'ormai ricostruita Canterlot, perché da lì a poco si sarebbe tenuto il discorso di Princess Celestia, dove avrebbe ringraziato personalmente tutti i cittadini che si sono gentilmente offerti di ricostruire la città, ed in particolar modo Grimlor che aveva salvato il loro mondo dalla furia dei due demoni.

Era ormai mezzogiorno, l'ora in cui si sarebbe tenuto il discorso, e Celestia, vestita con l'abito da cerimonia, aspettava di uscire fuori sul balcone del castello dove di solito faceva gli annunci. Arrivò anche Luna, anche lei con un bell'abito elegante, per dare manforte alla sorella. Mancavano poco più di cinque minuti, ed ormai le due erano pronte, ma avvenne qualcosa di inaspettato. Una guardia reale entrò di corsa nella sala, era molto affannata e parecchio agitata.

- Princess...anf...Princess Celestia...-

Le principesse si avvicinarono al soldato.

- Cosa sta succedendo? - chiese preoccupata la regina del Sole.

La guardia riprese fiato e disse – I demoni che abbiamo imprigionato, Blood Rain ed Overrax, sono fuggiti dalle loro celle. -

- E come hanno fatto? -

- Hanno sfondato le pareti e sono scappati. -

- Cosa facciamo Maestà? -

- Mandiamo delle guardie sulle loro tracce, non voglio che combinino altri guai. -

La guardia fece un inchino e corse fuori dalla stanza per diffondere l'ordine. Celestia pareva parecchio tubata dalla faccenda, ma prontamente Luna cercò di tirarle su il morale.

- Vedrai che li troveranno, non ti devi preoccupare. -

- Ahhh, hai ragione, di che mi preoccupo? Beh, almeno so che peggio di così non può andare. -

Le ultime parole famose. Un'altra guardia fece capolino nella sala e si diresse verso le regnanti.

- Principessa, Grimlor e sua figlia se ne sono andati. -

- COSA!?! Ma la festa è in loro onore. -

- Beh, ecco, hanno lasciato un bigliettino. -

La guardia le porse un piccolo post-it, che Celestia sollevò con la magia.

CARE PRINCIPESSE,

VI RINGRAZIAMO MOLTO PER QUESTA FESTA, MA NOI NON SIAMO I TIPI DA CERIMONIE. DATO CHE VOLEVATE RINGRAZIARCI CI SIAMO PRESI LA BRIGA DI SVUOTARVI LA DISPENSA E DI PRENDERVI QUALCHE MONETA.

ALLA PROSSIMA,

DA GRIMLOR E NUTTY.

 

Gimlor e Nutty stavano camminando per un sentiero che andava verso una foresta, o meglio lui camminava mentre lei stava appoggiata sulla sua testa.

- Sai papà, senza quelle corna è molto più facile starti sopra. -

- Sono contento per te. -

- E' un vero peccato, la festa sarebbe stata divertente. Ma a me basta stare con te. -

- Anche per me è lo stesso. -

Passò qualche minuto.

- Papà. -

- Si piccola? -

- C'è una cosa che non ho ben capito. Come hai fatto a ritornare in vita? -

A quella domanda al neo-angelo non poté che scappare un sorriso.

- E' stata tua nonna ad aiutarmi. -

- E dimmi, che tipo era mia nonna? -

- Una persona fantastica, gentile ed altruista. Mi sarebbe piaciuto fartela conoscere. Pensa che una volta...-

E così termina la nostra storia, con i nostri due eroi che se ne vanno per la loro strada alla ricerca di nuove avventure, senza più nessun problema....o forse no?

 

Settore di ricerca di Canterlot

- Soggetto alquanto interessante. -

Un unicorno vestito con un camice di scienziato, stava osservando, su un tavolo di ferro, la parte inferiore di ciò che un tempo era Kraller (ovvero le gambe, il bacino ed un pezzo di pancia), annotando su una cartella clinica le condizioni del corpo.

- Ora controlliamo le zampe. -

Il pony si portò all'estremità del cadavere, annotando la forma delle zampe. Poi vide qualcosa di strano.

- Ma che...-

Il dito di uno dei piedi si muoveva in un piccolo tic. Lui portò il suo muso più vicino per osservare meglio, e allora successe. Gli artigli del piede gli si conficcarono nel viso, per poi essere sollevato in aria e lanciato contro una parete.

Il corpo scese giù dal tavolo, mettendosi in piedi. Le viscere che uscivano dalla pancia, si alzarono e cominciarono ad intrecciarsi, formando una piccola sfera. Una piccola sfera che cominciò a pulsare tum tum...tum tum...tum tum...Infine vi fu una ondata di luce viola, durò qualche secondo, ed una volta terminata si poté constatare che il corpo era sparito.

 

 

Angolo autore: e così anche questa storia è giunta al termine. Forse vi state domandando: ci sarà un sequel? Qualche contenuto speciale? Ci saranno altre storie con Grimlor?

Solo il futuro ce lo potrà dire. Ma comunque la vera domanda è, come mai ho chiamato il barone Crimson nonostante si vestisse solo di fucsia?

Cari saluti, Lord Gyber.

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