Last Kiss.

di TheLittleBlonde
(/viewuser.php?uid=576741)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Neighbours? ***
Capitolo 2: *** Hello Beaver! ***
Capitolo 3: *** It's amazing, the carpet of the Minions! ***
Capitolo 4: *** I Didn't Want It (Part One). ***
Capitolo 5: *** I Didn't Want It (Part Two). ***
Capitolo 6: *** A smile that could light up a city. ***
Capitolo 7: *** Lucky Window. ***
Capitolo 8: *** Are You Afraid? ***



Capitolo 1
*** Neighbours? ***


-Non si giudica un libro dalla copertina.
O era 'non si giudica una copertina dal libro?
Fa lo stesso. L'importante, è il fatto che non vi 
fermiate alla apparenze. Ossia, se siete entrati qui,
non fate che leggete la prima parola e chiudete. 
Andate sino in fondo, non fermatevi al primo capitolo.
Arrivata al secondo, terzo e non vi piace? Bene, avete
il pieno diritto di dirlo. Ma non fermatevi subito.
Grazie per l'attenzione, e scusate se sono stata
'brutale'-

Che giornata di merda.

Premetto che io amo Londra, le sue strade e tutto quanto. Ma ha scassato con il suo costante tempo di merda. Insomma, sembra che il Signore, lassù, soffra di incontenenza e siccome il suo gabinetto è otturato, la fa sempre qua. Io, abituata al sole che spacca le pietre anche a dicembre, non posso trovarmi in questo schifo. Ho voglia di sudare per il caldo, come quando Flavio Insinna conduceva Affari Tuoi. Come Marco Mengoni quando si sforzava di cantare a Sanremo. Voglio sentire caldo, porcaputta.
Mentre continuo a bestemmiare da sola, sento alla radio inglese... Moreno.
Ah, non pensavo che fosse così famoso quell'essere.
Vogliamo parlare delle pubblicità italiane?
Allora, c'è quella che entra in casa e grida, come se glielo avessero appena dato, 'Ho comprato l'Amuchinaa' e tutta la famiglia fa un sorriso di 69 denti. Quella della Mulino Bianco con Banderas. Quello del panettone Maina, dove tutto il coretto di rincoglioniti cantano 'Se tu lo fai.. piano piano. Tutto sarà.. buono buono!'. Quello di Tantum Rosa: la donna si avvicina alla macchina delle amiche e fa 'Scusate, ho un bruciore, un prurito intimo. *caccia la scatoliana del Tantum* Sono stata in farmacia'. Quella di Pino. Quella della Schweppes. Guardate, se dovrei parlare di tutte le pubblicità minchiose italiane, non la finirei più. Non basterebbero tutte le pagine della Bibbia, del Vangelo, di Romeo e Giulietta e dei Promessi Sposi.

 

'Stecca, stecca. Che confusione, intorno a me. E quasi come.. dopo una BOM-BAA!'

 

Sto andando a fuoco. Non posso farcela. Moreno alla radio. Non so cosa mi fa venire, ma non mi piace. Rispetto pienamente tutte le sue fan, ma alla radio inglese? Come quando ho sentito che il disco di Gigi D'Alessio era al primo posto in classifica in America. Sarà bravo e tutto quanto, ma cosa cazzo c'entra Gigino in America? Bha.
Decido di cambiare stazione, grazie a Dio, e qualcuna più avanti trasmettono 'Mi Mi Mi'. Mi sembra mia madre quando parlava e parlava. E porca puttana. Una canzone degna di essere chiamata canzone? Per esempio, Taylor Swift?
'Giornata di merda' alla seconda potenza. Un attimo di distrazione, per spegnere quella cazzo di radio. Due secondi che non guardo la strada, che sembra deserta, e mi ritrovo conficcato nella fiancata destra della mia piccola, innocente, minuta Smart, un macchinone che secondo me neanche Obama possedeva. E lui si che ne ha di soldi, diciamocelo.
Quel mongolo razzista che si è ficcato nella mia macchinina, farà Il giro del Mondo con un calcio in culo, giuro.
Scendo dalla mia macchina ed inizio ad urlare come una forsennata.
“Stavi guidando dopo esserti fatto dieci canne e sniffato marijuana al posto della colazione o cosa?”. Riprendo fiato e continuo. “Sei un maledetto razzista, e solo perché hai una macchina più grande della mia, ti ci sei ficcato dentro tranquillamente”.
Il chiamato in causa, scende e mi sorride. Sembrava dire 'ma dai, è solo un graffietto'. Ma ficcatelo in culo. Lo prenderei a calci, giuro.
“Ma dai non è niente, e solo un graffietto. Non farne una tragedia.”. Ecco, appunto.
Vorrei tanto continuare a prenderlo a parolacce, ma non posso, perché ho visto i suoi occhi. Qualcosa di indescrivibile. Occhi color mare, capelli spettinati castani, una maglietta a righe bianca e rossa, e dei pant.. Ehi aspetta. Ma quale sfigato si metterebbe una maglietta a righe? Non si usano più dagli anni '50. Però nonostante tutto, devo ammettere che ha un bel sorriso. Potrebbe far cambiare orientamento a della lesbiche, davvero. Potrebbe fare invidia al mare. Far ingelosire le stel.. Basta Mary, ritorna a prenderlo a parolacce. Lo continuo a fissare, ma proprio non ci riesco a prenderlo a parole.
“Hai finito di fissarmi o vuoi una foto? Dura di più.”. No, ma sta scherzando? Chi si crede di essere questo sfigato con la maglia a righe? Come si chiamerà? Peppino, forse?
“Scusa, piacere. Louis. E forse hai ragione tu: è più di un graffietto”. Un po' inizio a spaventarmi. Sembra mi legga nel pensiero porcospino.
“E certo che ho ragione. Avevi per caso dubbi?” ribatto acida.
Era ovvio che avevo ragione. Partivo avvantaggiata, dato che non ero una sfigata con la maglietta a righe. Vabene, la smetto di tormentare la sua maglia.
“Proprio un bel carattere hai. Mi dici almeno come ti chiami?” mi domanda.
“Castoro In Calore. Castoro di nome, In Calore di cognome.” gli rispondo. Ovvio che è una cazzata vera e proprio, ma non avevo voglia di dirgli il mio nome.
“Bel nome, davvero.” dice facendosi scappare una risatina.
“Mi prendi in giro per caso?”.
“Sei stata tu la prima a farlo.”. Risponde appoggiandosi alla sua macchina.
“Fottiti. Non è così che si tratta una ragazza.”. Non si merita neanche il mio sguardo quel maleducato sbarra prepotente sbarra deficiente.
In quel momento lo avrei fatto affettato e messo in un panino, siccome avevo una leggera fame.
“Non parlare di gentilezza tu, perché sei tu la prima a sparare parolacce a destra e sinistra. Non voglio nemmeno perdere tempo con te. Ci si vede.” dice facendo per andarsene, ma lo blocco.
“Aspetta” dico, buttando una mano in avanti per fermarlo. Aspetta, l'ho appena trattenuto?! “Scusami, ma ascoltare Moreno di prima mattina, mi mette il nervoso. Possiamo parlare civilmente?” dico, convincendomi che non avrei detto più parolacce. Comunque, pur volendo non potrei.
Lo vedo che un po' ci rimane. Non si aspettava che lo fermavo forse. Neanche io sinceramente. Ma qualcosa mi dice che un po' è uguale a me, e che diventeremo amici. Ma poso lo sguardo sulla sua maglia e i miei presupposti, si vaporizzano nel nulla.
“Scusami ma anche se vorrei non posso”, fa una pausa e riprende. “Vado di fretta. Se mi dici dove abiti, più tardi passo e ci mettiamo d'accordo per il risarcimento danni”.
Aspetta aspetta. Vuole sapere dove abito? Se fosse uno stalker?
“E se fossi uno stalker?”. Okay, l'ho detto senza pensare. Io parlo senza pensare.
“Ho sentito bene? Uno stalker?” dice incredulo.
Butto una mano avanti come per dire 'lascia stare'. “No, scherzavo”.
“Comunque abito in Street Time Square 29” dico sperando di non aver dato questa informazione ad uno stalker, di prima categoria.
Di colpo fa una faccia che oscilla tra il 'What a f*ck?' e il 'Perché a me?'. La sua faccia mi inquieta, devo ammetterlo.
“Tutto bene, o hai scoperto che sei gay?” dico a caso, per farlo risvegliare dal suo stato di trance.
Finalmente reagisce e si riprende. “No, ma che dici. Io gay? Preferisco trasformarmi in una foca incinta.” fa una pausa e riprende, con lo sguardo fisso su di me. “Siamo vicini di casa“ .

“Come? Non ho sentito.” ribatto preoccupata, per quello che non volevo sentire.

Siamo vicini di casa.” ripete, alquanto sconsolato.

Bene, questa volta forse ho capito, ma non voglio. “Non ho capito ancora, ripeti”.

Siamo vicini di casa! Ora hai capito?grida, come se gli avessero strappato un testicolo. Si calmasse, perché se mi incazzassi anche io, staremmo apposto.
Faccio una faccia di disgusto. Sono con gli occhi fuori dalle orbite. “Ah..” dico scioccata. “Vicini? Dio, aiutami!”. E alzo le mani al cielo, implorando aiuto.
Così grave non è poi, sarà anche insopportabile, ma mi piace (come persona, ovvio). Potremmo diventare amici. Ma che cazzate dico.. il 'MI MI MI' di Serebro mi ha dato alla testa.
“Facciamocene una ragione e andiamo in pace.” dice infilandosi in macchina con una certa fretta, che mi urta leggermente le palle.
“Bene. Ciao” e neanche finisco di salutarlo che lui già ha fatto retromarcia, ed è partito a tutta birra, schizzandomi con l'acqua piovana che giace a terra.
Mi sale la rabbia fino all'ultimo capello del mio cranio: per avermi lasciata in mezzo alla strada, completamente bagnata e con la macchina rotta, a distanza di 4 isolati da casa mia. 



Watanka!!
Allora, ciao ragazze. Questo capitolo l'ho scritto circa due mesi fa, e nel frattempo ho scritto sino al 4° capitolo. Non so con che coraggio abbia deciso di pubblicarla, forse studiare la Rivoluzione Francese mi fa questo effetto.. bo! Comunque sia, per chi non lo sapesse, mi chiamo Maria Pia (Mary se volete) e ho 12 anni. 
Molto probabilmente, fra qualche ora, tornerò su EFP e la cancellerò, forse. Però dipende da voi. Se il primo capitolo vi ha incuriosito, scrivetemi una recensione, un messaggio privato, segnali di fumo, fate voi, ma fatemi capire se devo continuare a postare, o eliminarla dalla faccia della Terra. Comunque riguardo al titolo ('Last Kiss', nonchè la canzone della Swift in cui in una certa situazione, mi rifarò.. vabene sto zitta): può sembrare un pò malinconico, ma vi assicuro che, da quello che ho in mente, non lo sarà per niente, dato il caretterino della protagonista, o no?  
Quindi, vi prego, vi supplico, vi scongiuro, se potessi mi metterei anche in ginocchio. Lasciate un vostro parere, ripeto, anche per messaggio.
Ora vi lascio in pace, e corro a studiare storia dell'arte.

La mia OS: 'Something that we're not.. or maybe yes?' (cliccate sopra, per leggerla).

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Hello Beaver! ***


 Hello Beaver!
 

Un'altra giornata. Un'altra giornata di Gigi D'Alessio. Chi intende, intenda.
“Se oggi non viene per il risarcimento, gli ficco un calcio in culo” affermo convinta.
“Calmati Mary. Sicuramente ieri sera non ha potuto. Non agitarti” si lamenta Dany. Lei è la mia coinquilina sbarra migliore amica sbarra salvezza. E' l'unica persona con cui posso stare tranquilla, senza farmi problemi. Mi conosce da 8 anni, e se devo dirla tutta, dovrebbe ricevere il Nobel per avermi sopportato tutto questo tempo. Non so come ci riesce. Avvolte non mi sopporto da sola. Eppure lei è stata sempre al fianco. Bhè, anche lei ha un bel carattere, ma ovviamente non più del mio.
“No cara, io mi incazzo e come. Ti ricordo che ieri mattina mi ha lasciato con la macchina rotta in mezzo alla strada, sotto il diluvio universale, e mi ha pure bagnata” dico alzandomi violentemente dal divano e quasi avventandomi su Dany.
Non la passa liscia quel Louis, me la pagherà.
Non si può essere così stronzi da non venire qui dopo avermi distrutto la macchina. E invece no. Lui lo è. E poi, non che abita dall'altra parte di Londra insomma. Ha detto che abita qui vicino, quindi neanche a scomodarsi ad alzare le sue chiappe e venire qui. Che maleducato. Vorrei fargli prendere il volo con un aereo, giuro.
“Io vado. Ci vediamo più tardi” fa per andarsene, ma si volta di nuovo. “Ah, dimenticavo. Non voglio trovare un certo Louis senza vita disteso qui, nel nostro salotto. Quindi se viene, non azzannarlo” si gira e se ne va, chiudendosi la porta alle spalle. Le faccio la linguaccia come se potesse vedermi.
Siccome è una bella giornata, e per sgranchirmi le gambe -nha scherzo, è solo perché fa caldo- vado fuori, in giardino sul dondolo con i cuscini di Peppa Pig. Scherzo.
Ah che pace. Mi sento così in pace con la natura: un cazzo di uccellino che cinguetta, erba umida che mi urta le ovaie perché mi bagna le scarpe, e una graziosa Ape Maia sul mio braccio. Che carina. La fisso, ma solo dopo una manciata di secondi realizzo dell'insipido insetto a strisce gialle e nere -che mi ricordano vagamente la maglia di Mr. Graffietto- che mi sta per ficcare il suo pungiglione, nel mio braccino.
Inizio ad urlare e correre di qua e di là. Tento di arrivare alla porta di casa, ma dimentico sempre che si trovano 3 scalini, prima dell'entrata. Li ha voluti mettere Dany perché 'adora i rialzi'. Cose da pazzi. Ma dove si trovano persone che hanno queste passioni? Per i rialzi?
Comunque sia, cado rovinosamente a terra.
“Cazzomerdacazzutta” impreco con le braccia all'aria. Mi ritrovo dolcemente adagiata sui 3 fottuti scalini, con la schiena a pezzi ed una chiappa dolorante. Solo a me possono succedere 'ste cose. Manco la dea della sfortuna mi trovasse attraente, con le tette e culo di Megan Fox, che le sussurro 'Vieni da me, non te ne pentirai' e mi lecco le labbra come in un porno.
Ciao Castoro!” sento.
“Sta zitta dea, pensavo mi trovassi attraente. Sei crudele”.
Comunque, non avevo la forza di vedere chi fosse stato a salutarmi.
Ma chi cazzo può essere il cretino che mi chiama così? Un sospetto ce l'ho.
Di scatto mi alzo e poso lo sguardo oltre cancello. I miei sospetti sono confermati.
“Ah, sei tu?” gli chiedo facendo facendo una smorfia. Ammettiamolo, se fosse stata Dea Sfiga, sarebbe stato più eccitante.
“Perché dovrei trovarti ATTRAENTE?” mi chiede Louis con altrettanto uno sguardo schifato.
“Non sono cazzi tuoi. Che vuoi?”.
Mi sono stancata a stare a terra quindi mi alzo e MOLTO ma MOLTO lentamente mi dirigo verso Mr. Maglia a Righe.
“Mi fa entrare e parliamo di ieri mattina o no?” mi chiede con tono gentile.
“Devo proprio risponderti?” e rispondo alla sua domanda con un' altra domanda (?).
“Lo sai che non si risponde ad una domanda con un'altra domanda?”.
“Lo hai appena fatto anche tu”.
“Vieni, entra” gli dico, non avendo più voglia di ascoltare le sue enormi balle.
Gli apro il cancello, ed entra come se fosse a casa sua. Uè bello, non sei nella tua reggia, quindi abbassa la cresta.
“Ué bello, non sei nella tua reggia quindi abbassa la cresta.”. Ditemi che non l'ho detto a voce alta, vi prego. Per capirlo mi basta la sua occhiata fulminante. Lo ammetto, ho esagerato.
“Mi devi dire che diamine ti ho fatto, per trattarmi così male? Posso capire ieri, ti ho distrutto la macchina. Ma oggi non capisco il motivo. Insomma, sono venuto qui e questo è anche il ringraziamento?” mi grida quasi, in faccia. Forse ha ragione. Accidenti. In fin dei conti, non ho nulla contro di lui, apparte la sua maglietta a righe, che solamente ora noto che non la indossa. Facciamo progressi, baby. Indossa una semplice maglia bianca, con un giubbettino di jeans. Niente male direi.
Non ho il coraggio di rispondergli, così mi limito a fargli cenno di entrare in casa. Scuote la testa -non so per quale motivo- ed entra.
Come se fosse a casa sua -e ritorniamo allo stesso fatto- si siede sul divano. Sto quasi per digli quanto sia maleducato, che lui mi precede con uno sguardo che dice chiaramente 'Dì una sola parola, e non mi vedrai mai più'.
Alzo le mani al cielo in segno di rassegnazione e mi siedo accanto a lui.
“Allora? Ieri sera avevi da fumare roba nuova e non sei potuto venire?”.
Per l'ennesima volta mi guarda male. “Scusami..” dico abbassando lo sguardo.
Io non chiedo 'scusa' così facilmente. Ma non sono così crudele, quindi so quando è meglio dirlo.
“Ieri mattina andavo di fretta perché sarebbe dovuta uscire mia madre dall'ospedale..” fa una pausa e poi riprende. “...ma l'hanno trattenuta sino a sera per altri esami.. ecco perché non sono venuto” dice con tono serio.
Mi metto le mani sulla bocca. Stavo per crepare dalla vergogna.
Insomma, lo avevo preso a parolacce per cose non aveva assolutamente fatto. Volevo sprofondare. Non se le meritava tutte quelle parole.
“Oddio scusami.. I-io non.. non lo sapevo. Non volevo.. scusami” dico schiaffeggiandomi. Sapevo di aver fatto una cosa schifosa. Lui, con la massima tranquillità, mentre io mi schiaffeggio, umiliandomi, mi sorride beatamente.
Giuro, non ho parole. Quale razza di creatura, mentre vede una donzella schiaffeggiarsi, sorride come un ebete? Avrei voluto essere Zeus e scagliargli un fulmine sul quel cervellino di canguro che si ritrova al posto di un cervello umano.
Finalmente toglie di mezzo il sorriso ebetesco (?) , e mi ferma con la forza le mani. Avrei voluto gridare 'finalmente', ma il mio gesto dello schiaffeggiarmi per la vergogna non avrebbe avuto senso.
“Tranquilla, non ce bisogno di schiaffeggiarsi” mi dice in tono gentile, e mi abbraccia, appoggiando il suo mento sulla mia testa. “Non lo sapevi, tutto qui”.
Oh porca troia quanto è dolce. E' stato davvero carino da parte sua, abbracciarmi. Devo dire la verità: il suo abbraccio mi piace. Ho provato quella sicurezza che di solito provo solo con mio fratello. Mi sembrava di essere in paradiso. Ma non esageriamo. Resta sempre e comunque uno sfigato -conunbellissimosorriso-. Basta Mary, non vorrai diventare amico di questo qui?
Mi sciolgo dall'abbraccio. “Amici? Mi chiamo Mary comunque!”. Sputo fuori dalla mia boccaccia quella parola che mi fa rabbrividire: 'amici?'. Ma che minchia ho detto? Ho sempre la lingua troppo lunga.
Louis annuisce esageratamente e mi fa un sorriso di 69 denti. Aw che carino.
“Posso chiederti una cosa?” esordisce con tono neutro. Rispondo con debole 'certo'.
“Mi spieghi il motivo per il quale prima eri distesa su 3 gradini, le mani al cielo e parlavi da sola?” mi chiede un po' insicuro. Temeva la mia reazione.
E faceva bene. Non doveva chiedermelo.
Gli do un pugno sul braccio e inzia a lamentarsi come un lattante. “Aia!” esclama massaggiandosi la parte colpita.
“Aia Aia, you are the best one!” continuo cantando il motivetto della pubblicità degli wurstel. Un'altra pubblicità italiana minchiosa.
“Okay, faccio finta che sei una persona normale,e che non eri stesa sui gradini parlando da sola”.
Porca puttana, mi ha fatto ricordare il dolore alla chiappa.
Cerco di massaggiarla, ma mi blocco quando vedo la faccia di Louis allibita.
“Che c'è? Non posso massaggiarmi la chiappa?”.
“Certo che puoi. Ma non è una cosa che fanno tutte le ragazze, specialmente in pubblico..”.
“Hai ragione, io sono una trans”.
“No, non volevo dire questo Mary!”. E si certo, e io allora, sono Lady Gaga che sta cantando Poker Face in mutande.
Mi giro dall'altra parte, con le braccia incrociate al petto. Sto sperando che dica qualcosa.
“Non fare l'offesa.” lo sento dire alla mie spalle. Si avvicina sempre di più e mi cinge i fianchi con le sue braccia. Ecco, un altro abbraccio. Okay Mary, stai calma. Non era un abbraccio da 'fidanzati', ma da 'amici'. E questa cosa me piaseva di più. Ho sempre desiderato un migliore amico di sesso maschile.
Maschio insomma. Però da ragazza mi ritrovavo sempre con ragazzi che mi prendevano in giro, a me giravano le palle e non li guardavo più in faccia. Però lui è diverso. Nonostante lo abbia preso a parolacce sin dal primo istante che l'ho visto, ora mi sta abbracciando. Non vorrei staccarmi, giuro.
Non pensiate che io non sia per niente dolce.. solo che lo tengo nascosto. Tutto qui.
“Mi è sempre piaciuta l'idea di un migliore amico, sai?” dico diventando come un pomodoro San Marzano. Davvero buoni quelli, sì.
“E lo hai mai avuto?” mi chiede Louis con una voce coccolosa.
“No..”.
“Allora avrò l'onore di essere il primo” dice Mr. Graffietto. Mi sciolgo dalla sua presa e mi metto difronte a lui. Lo guardo per qualche secondo e poi... lo abbraccio, un'altra volta. Di mia spontanea volontà. Vi suonerà strano, ma ne avevo bisogno.
“Ehi, sto sognando o son desto? Mary, che mi abbraccia per sua volontà?” dice facendo la voce da cretino. E' riuscito a rovinare tutto. Non poteva dire un semplice 'che carina'?
“Ci sono problemi? Se vuoi la smetto, eh” dico, aumentando la stretta dell'abbraccio, nella speranza che non dica un fottuto 'si'.
“No”. Sia lodato il Cielo. “Sono contento che lo abbia fatto. Ti vi bi”.
“Vabene. Ora mi dici se con 'ti vi bi' intendi: ti vendo banane, ti vedo bene, ti voglio baby, ti voglio bene”.
Fa una risata sincera, che riempe tutto il salotto di casa. Musica, per le mie orecchie ormai sorde. Non ha senso questa frase, vero?
“Ti prego non abbreviare i sentimenti. Ormai in questo mondo rimangono solo loro” dico chiudendo gli occhi. Ditemi che ho ragione, vi prego. - si Mary, hai ragione-. Bene.
Lou, dopo un po' di silenzio, scioglie l'abbraccio e si mette a fissarmi. La cosa però, mi da i nervi. Non sopporto le persone che mi guardano ma non favellano. Lo so che non c'entra una sega, ma mi piace dirlo.
“Scommetto che ti urta le ovaie, vedermi guardarti e sorridere” ammette, sorridendo ancora e abbassando leggermente lo sguardo. Comunque, si.
“No, ma che dici”.
“Non mentirmi, lo so che ti dà fastidio”.
“So solo, che diventeremo grandi amici”. Sì, l'ho detto. E mi sento bene. Quando sento qualcosa, non mi vergogno (tralasciando quello che ho scritto precedentemente) di dirlo. Diventeremo amici. Grandi amici. 


WATANKAA!
Ciao ragazze. Non ho potuto aspettare.. volevo mettere il secondo capitolo. Lo so che è uno schifo.. ma volevo sapere che ne pensavate. Ne ho approfittato a postare dato che è sabato, è non ho una ceppa da fare.. (scherzo avrei da fare i compiti di storia, francese, grammatica e antologia).
Vabeeene. Riguardo al capitolo: credo e spero, sia un pò più lunghetto del primo. In questo capitolo entra in scena Dany anche, la salvezza di Mary. 
Però vi ricordo che il coprotagonista, non è Louis.. ma un certo biondino irlandese, insieme ad un kebabbaro pakistano.. e vi assicuro che Niall entreràin scena nel prossimo, Zayn nell'altro ancora. E poi finalmente, entreremo nel vivo della storia.. a meno che, non cancelli la FF. 
Il banner lo so che fa vomitare arcobaleni, ma è il primo che faccio in tutta la mia vita. Quindi se qualcuno si offre volontario e farmene uno.. *nessuno alza la manina* Vabeene così.
Comunque, voglio ringraziare Amy_Horan per aver recensito e messo tra le preferite la mia FF, e poi payphoran per averla messa semopre nella preferite e Curly red hair, ibtissam593, inhiseyes_ e _Freyja_ per averla messa nella seguite. Grazie mille ancora!
Recensite, mandatemi un messaggio, aggiungete alle preferite/seguite.. mi farebbe molto piacere.
Ora scappo, a presto Mary xx

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** It's amazing, the carpet of the Minions! ***


It's amazing, the carpet of the Minions!

Din don. Niente.
Din don, din don. Niente.
Din don, din don, din don. Ancora niente.
Basta, mi sono rotta. “Louis-maglia a righe, apri o sfondo questa fottuta porta”.
Non avevo intenzione di gridare, ma Louis mi ha detto che comunque in quella casa abitano 3 persone, quindi porca miseria, tutti sordi sono?
Sento un rumore, un 'merda', e poi finalmente Louis apre la porta.
“Grazie a Dio, ti sei deciso ad aprire” sbuffo e mi avvio dentro. Niente male la casa.
Due piani, e c'è un disordine dell'anima.
“Non è difficile intuire che qui abitano tutti maschi!” affermo e Louis mi guarda. “Perché?”.
“Non vedi il disordine che c'è?” ed indico i resti di cibo in cucina, indumenti sparsi qua e là per la casa e poi... dovreste vedere la disposizione degli spazi.
Sento qualcosa che mi dà fastidio ai piedi, e ora che me ne accorgo, è anche pungente. Sbatto per due volte i piedi a terra, sembrando un cane che ha fame, e poi abbasso lo sguardo. Oh no. Pure loro con l'erbetta al posto del pavimento.
“Ora mi dici, chi cazzo ha voluto mettere quest'erba da campo di calcio, per tutta la casa” e guardo l'intero pavimento ricoperto da questa cosa che mi sta sul cazzo.
“Ehm.. Harold”.
“Harold, è il nome di un cagnolino per caso?” gli chiedo. Lui sta per parlare ma lo blocco. “Io odio l'erbetta finta. La odio. La odio perché anche Dany voleva metterla”.
Dio mio, che brutti ricordi. “E come l'hai convinta a non metterla?” mi chiede curioso.
“Vuoi proprio saperlo?” sta per dire un 'si' ma lo precedo. “Si che lo vuoi sapere. Allora, Dany mi rompeva con questa cosa da quando progettavamo la piantina di casa nostra, sui banchi di scuola. Potrà sembrare strano, ma nell'ora di storia, questo facevamo. Quando però è arrivato veramente il momento di progettare la casa, ovviamente Dany continua a urtarmi le ovaie con questa cosa. Ho provato a spiegarle io che non era una cosa normale, ma non la smetteva. Perciò ho corrotto un dottore, amico di mio padre, a dirle che 'non era igienico'. Ci ha creduto, e finalmente non ha detto più niente..”.
“Ma scommetto che c'è un 'ma', vero?”.
“Non mi ha fatto mettere il tappeto dei Minions, in soggiorno. Hai presente il film 'Cattivissimo me'?”. Annuisce.
“Ecco, volevo un tappetto da mettere nel salotto, di quei cosetti gialli così dolciosi”.
Faccio il labbruccio e poi scoppio in un isterico pianto finto.
“Guarda che cosa si trova sotto il divano?” dice Louis indicandomi il divano.
Non l'avesse mai fatto. Mi precipito ai piedi del divano. Mi stendo sul tappeto dei Minions. Oh dio. Mi rotolavo come Gaga nel video 'Applause'. Non so se l'avete visto.
Quanto è adorabile questo tappeto? “Chi è stato il genio che l'ha voluto mettere? Dimmelo ora” chiedo a Louis, che si trova ancora sulla porta, e mi guardava basito, dato che mi rotolavo a terra come un cane.
“Niall”.
Niall? “Che nome è?”.
“E' irlandese”. Si avvicina al divano e si siede comodamente.
Ah, è irlandese. Ora si spiega tutto. Gli irlandesi l'ho trovati sempre così strani. Hanno tutti le orecchie da elfo, la pelle bianca come il latte, e parlano strano. Voi lo chiamerete 'accento irlandese', ma a me sta sul cazzo.
Mi guardo un po' intorno, e con tutto il mio orrore, noto una pianta di carote.
Come si fa a tenere una pianta di carote in casa? Chi è il pervertito con i doppi sensi? Il barboncino, MagliaARighe o l'Irlandese? Sono tre personaggi alquanto ambigui.
“Chi ha un pervertitismo così immenso, da mettere una pianta di carote?” chiedo voltandomi verso Lou, seduto comodamente sul divano.
Più veloce di Edward Cullen nel moversi, gente.
“Io amo le carote..” mi risponde eccitato. “Dio mio. Sei un pervertito.”
Lou non risponde.
Chi mi ha chiamato?”. Una voce nuova, roca. Vedo una figura scendere le scale e poi avvicinarsi cautamente al divano. Non mi preoccupo di alzarmi e presentarmi. Non sarà mica il principe William, dai.
Louis, mi dici chi è questa ragazza stesa sulla nostra erbetta? Non lo sa che si rovina?”. Non l'ho ancora guardato in faccia, ma da come si è preoccupato dell'erbetta, scommetto che è il barboncino Haroldo. Si chiama così, giusto?
Sento Louis ridacchiare. “Ti assicuro che non se ne frega niente della tua erbetta, anzi, la odiaafferma Lou, ancora più divertito.
Vorrei sapere cosa ci trova di così divertente.
Mi sono rotta di stare distesa, e volevo vedere in faccia Haroldo. Mi alzo e quasi non svengo, a vedere quello che doveva essere il barboncino, un pezzo di bonazzo... in mutande. Ma insomma.
E' come se qualcuno viene a casa mia e mi faccio trovare in tanga e reggiseno. Ma questo ragazzo non conosce il rispetto e il pudore?
Non hai mai visto Willy in vita tua?” dice Mr. Mutande, scoppiando dalle risate. Spero adesso scoppi davvero, ma non per le risate.
Adesso lo trucido se non chiede quella boccaccia e si va a vestire.
“Senti coso. Ah no, scusa. Haroldo. Primo. A te non importa se l'ho mai visto o no. Secondo. Sei un impertinente maleducato. Non ci si presenta alle persone in questo stato. Se verresti a casa mia non mi fare trovare in tanga. Terzo. Vai a vestirti e se ti posso dare un consiglio, addosso ti starebbe bene.. un camion”. Sorrido amabilmente. 5 secondi di silenzio. Un pianto isterico, da parte di Haroldo.
No, questo è troppo. Un ragazzo grosso e vaccinato, che scoppia a piangere, solo perché una ragazza gli ha dato un consiglio su come vestirsi. Ma dove è finita la dignità, in questo mondo ormai perso? Non è da persone con della dignità, mettersi a piangere. Che poi anche, solo con le mutande. Penoso. Peggio di quando ho visto mia zia Giuseppina, ballare e cantare nella doccia Bad Romance di Gaga. Momenti che ti segnano la vita, ragazzi. Mi vengono i brividi solo a ripensare a quell'ammasso di ciccia saltare qua e là. Basta.
Nel vedere Harold piangere e Louis che lo consolava, avevo la mascella che arrivava a terra, come quando Jafar (quello di Aladdin) viene sedotto da Jasmine. Chi conosce la scena è bene, altrimenti pazienza.
“Harry, mi chiamo Harry” protesta Haroldo tra un singhiozzo e l'altro. Vabene, Harry.
Harry, dalla vergogna, all'improvviso scappa di sopra coprendosi con una mano il suo Willy. Ma perché? Perché mi chiedo io.
Louis sbircia di sopra se Mutande se n'è andato e poi passa a guardare a me. Scoppia a ridere, e coinvolge anche me. Dio mio, quanto è bello quando ride. E' come ascoltare Taylor Swift -che amo-.
Mi siedo accanto a lui sul divano. “Ma perché?”.
“E' molto sensibile il ragazzo. Dovrai farci l'abitudine, mi dispiace” dice mettendo il suo braccio destro sulle mie spalle. Mi rannicchio accanto a lui e poggio la mia head (come siamo versatili) sul suo petto. Che bella questa posizione.
Potrei rimanere così all'infinito. Ripeto. Mi fa sentire al sicuro, e non è facile farmi sentire così.
“Tanto non verrò spesso qui. Se ci sono questi individui..”.
“No dai, così poi sono triste, mi viene da piangere, cado in depressione, mi taglio, per sbaglio taglio una vena e muoio dissanguato” dice con tono disperato.
Eh mamma mia, che esagerato. E' troppo tragico per essere amico mio.
“Mamma mia, adesso cado in depressione io. Non scassare e viviti la vita. E poi se proprio vuoi stare con me, muovi le chiappe e vieni tu affianco”. Stringo la presa dell'abbraccio ancora di più e il motivo non chiedetemelo.
Butto la testa all'indietro, appoggiandola sul bordo superiore del divano.
Ho un sorriso da ebete in faccia. Cavolo, ho una visione. Un angelo che stava scendendo le scale, vestito trasgressivamente. Maglia bianca, jeans in, e blazer nere. Capelli biondi con il ciuffo all'insù, alto almeno 5 cm. Occhi azzurri, e uno sguardo fottutamente sexy.
“Un angelo.” urlo facendo spaventare Louis. L'angelo trasgressivo mi guarda, e poi scoppia a ridere. Un angelo che ride. Che bello.
Mi sento strattonare, a destra e sinistra, da quel minchione di Louis.
“Oh ma che vuoi, testa di cazzo? Una non può avere una visione? Non può vedere un angelo che scende beatamente le scale?”. Louis continua a ridere.
“Ma mo ti faccio saltare le palle, coglione”. Un attimo. Sento un'altra risata. Una risata che non riconosco. Non ancora catalogata nel mio cervellone. Si, perché ho un grande cervello.
Sento due mani calde afferrarmi la spalle e massaggiarmele. E' pure caliente il ragazzo. Scusate, l'angelo.
Ho la bocca a forma di 'o'. Menomale che Angelo non può vedermi visto che gli sto di spalle. Louis quasi non scoppia a ridere per la figura di Gigi D'Alessio che sto facendo. Quindi decide di non aggravare la situazione. Anche perché, altrimenti lo avrei castrato.
“Chi è questa bella ragazza?” chiede Angelo. Sono quella che ti farà perdere la verginità angioletto mio.
“E' la nostra vicina. Mary, presentati al tuo Angelo” e gli scappa una risatina. Dopo lo avrei picchiato con la pianta di carote, sicuro.
Faccio un lungo e profondo respiro. Mi alzo, e mi dirigo verso l'essere più attraente che abbia mai visto.
Merda. Io suoi occhi. Le sue labbra. Il suo sorriso. Adesso che lo vedo da vicino, è anche meglio. Non c'è una singola imperfezione su di lui.
E' troppo bello, per essere vicino a me, diciamocelo. Quei suoi capelli biondi, alquanto tinti, mi fanno impazzire. Sento le mani tremare e le gambe cedere. Lo zoo nel mio stomaco che balla la conga. Merda. Sono passati solo 30 secondi da quando l'ho visto e ho già dato il benvenuto allo zoo Safari dentro di me. Non è da me. No, basta. Ho promesso di non innamorarmi più. 'Mary riprenditi, e fai la seria' grida una parte di me. Scuoto la testa placidamente, per scacciare via tutti i miei pensieri.
“Allora ti chiami Mary?”. Annuisco debolmente.
“Piacere, Niall” e mi porge la mano. Sono indecisa se stringerla oppure saltargli addosso come un koala. La prima è più sensata, ma la seconda non è male.
“Tu sei il genio che ha avuto l'idea di mettere questo fantastico tappeto?” e indico il pavimento. Annuisce.
Ma come si può essere sexy anche mentre si annuisce? Spiegatemelo.
Ora che ci penso lui è l'irlandese. “Ora che ci penso, tu sei l'irlandese?” lo dico, ma parlo più tra me e me.
“Si” risponde Louis. “L'irlandese, che hai descritto poco fa, con le orecchie a elfo, la pelle bianca come il latte, e che parla strano”. Lo dice fra una risata e l'altra. Si rotola sul divano e poi cade sul pavimento. Aspettate un momento. Io, la descrizione degli irlandesi, l'ho solo pensata. Oh cazzo.
“Ma che dici? Non l'ho mai detto” dico guardandolo rotolare come un cane, per le risate.
“Ma lo hai pensato. Ammettilo”.
“Non è vero”.
“E' vero”.
“Invece no”.
“Invece si”.
“Fanculo” incrocio le braccia al petto e metto il broncio.
“Ti voglio bene anche io Mary”.
Niall stavi lì ad assistere al nostro battibecco.
“Ehi, basta ragazzi. Non litigate” esordisce Niall con fare paterno.
“Ha ragione Niall”. Louis si alza da terra e si pulisce con le mani il pantalone. Mi passa accanto, e dopo avermi lanciato un'occhiata di sfida, si gira e sale sopra.
Dopo lo avrei ammazzato per due motivi: il primo, perché mi aveva fatto fare una figura di merda. Il secondo motivo, perché mi ha lasciato sola con Niall.
Gesù, aiutami tu.
Non so che dire.
Niall volta di 90 gradi, e con un salto atletico, atterra perfettamente seduto sul divano. Ora dovrei farlo pure io, per caso?
“Non ti aspettare che lo faccia anche io” dico scuotendo la testa lentamente. Fa un sorriso, e mi fa segno di sedermi accanto a lui.
Faccio come mi dice. Mi siedo comodamente accanto a lui.
Un silenzio fastidioso. Pensiamo. Per rompere il silenzio, cosa posso dire. Cerchiamo qualcosa di senso compiuto, e non le mie solite cazzate. Qualcosa che parli di attualità. Qualcosa che possa piacere anche a lui.
Calcio? No, non so una sega di calcio.
Moda? Ma che cacchio dico.
Grande Fratello? Bhe, non penso che lo trasmettano anche qui. Devo controllare però.
Il Boss Delle Torte? Chissà se gli piace mangiare.
“Che ne pensi del nuovo taglio di Miley Cyrus? Non credi sia un po' troppo?” dico quasi non rendendomi conto. Merda. Ma che ho detto?
“Esagerato” ammette con aria pensierosa.
“Hai ragione. E poi dondolare su una palla da demolizione, nuda, cantando 'Akemin laik a wreking boll', non si può vedere”. L'idea di parlare di Miley, alla fine non è stata così male.
Dei passi che scendono le scale, mi salvano. Niall si alza, e io a ruota.
Ci avviciniamo lentamente a Louis ed Harry -vestito-, che stanno tranquillamente scendendo le scale.
In qualche secondo ci troviamo tutti e 4 insieme, che formiamo un cerchio. Ci scambiamo occhiate, rimanendo in silenzio. Che situazione imbarazzante. Sembriamo 4 malati mentali che non sanno che cosa fare.
Mi aspetto che fra poco, iniziamo tutti a cantare una canzone 'improvvisata', stile High School Musical. Sarebbe emozionante.
Scuoto la testa e abbasso lo sguardo. Qualche altro secondo di silenzio.
“Che ne dite di andare in discoteca, sabato sera, tutti insieme?” chiede Harry, eccitato. Annuiscono tutti.
Bene, allora toccherà anche a me.





Oh Santi Numi!
Salve belle :) Oggi vi saluto 'enormemente'.. maha figuratevi, nulla di che! Okay, la finisco qui.
Innanzitutto, vi dico un enormissimo (?) 'GRAZIE' per le recensione, le preferite, le ricordate e le seguite. Vi vorrei baciare una ad una, giuro. Sono così contenta, che ci penso anche mentre suono il flauto a scuola... Vi amo! Credetemi!
Comunque sia.. riguardo il capitolo: in questo capitolo entrano in scena Harold e Nello, che fà un'entrata da red carpet, eh? Dai se lo merita, a differenza di Harry che si fà trovare in mutande... vabene, lasciamo stare!
Volevo chiedervi una cosuccia: ma voi, il nome 'Mary' lo pronunciate così come è scritto con la A, oppure con la E?
Sono curiosa di saperlo. Bene, io credo di aver detto tutto. 
Ah no: RINGRAZIO (PER LA SECONDA VOLTA, E NON MI STANCHERò MAI DI FARLO) PER AVER MESSO LA MIA FF NELLE:
SEGUITE:
Ciuffo_Girl
Curly red hair
ibtissam593
inhiseyes_
nialler4e
_Freyja_
PREFERITE:
Amy_Horan
payphoran
_Frejya_

RICORDATE:
Saraa_1D
E PER AVER RECENSITO: oozaru, Amy_Horan, MyReason_ToBe, ChiaStyles97, _Freyja_, _Amely_
Ora sparisco sul serio. Vi chiedo come al solito una piccola, insignificante (per voi ma per me è importantissima), minuscola, minuta, invisibile, positiva/neutra/negativa recensione. Vi scongiuro! Ah, e rispondete alla domanda che vi ho fatto, please. Ora mi vaporizzo sul serio serio. Un bacione grande virtuale, Mary x
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** I Didn't Want It (Part One). ***


4. I Didn't Want It (Part One)
 
Casa di mio fratello e del migliore amico di mio fratello – ore 20.23


“Dany, suona tu. Io ho paura”. Mi nascondo dietro Dany, che ora si trova davanti la porta. Credo abbia paura anche lei.
Forse, vi chiederete il perché della mia paura, di suonare il campanello della porta di casa di mio fratello e del fratello di Dany.
Ma voi non avete idea delle canzoncine di merda che mette mio fratello, al posto di un semplice 'din don'. Vi dico solo che una volta ha messo la sigla di Peppa Pig. Ma ci rendiamo conto? Peppa Pig?! Solo un minchione come mio fratello potrebbe metterla.
E se la regina d'Inghilterra sarebbe venuta a bussare alla sua porta? Dai, mettiamo il caso. Immaginate la figura di merda di Liam. Io lo avrei disconosciuto come fratello, giuro.
Una volta, ricordo che mise anche una canzoncina di Moreno, di Loredana Bertè, Di Nannini, dei Simpson, di Gigi D'Alessio. Non ha mai messo qualcosa che piacesse a me. Per carità.
Deglutisco rumorosamente, vedendo Dany che allunga il braccio ed è intenta a suonare il campanello. Mi posso aspettare anche Wrecking Ball a questo punto.
Dany si ferma con il dito a circa 2 mm dal bottone, esita un po', ma dopo alcuni secondi, lo schiaccia.

 
'Loving him was blue, like I'd never known.
Missing him was dark gray, all alone.
Forgetting him was like trying to know somebody,
you never met.
But loving him was RED.'


Dio, dammi un pizzicotto o non ci credo.
Non ho sentito Peppa Pig? Non ho sentito Wrecking Ball?
Ma ho sentito 'Red'... di Taylor Swift? Questo è un miracolo vero e proprio ragazzi. Insomma, a questo punto è più facile che Violetta faccia una canzone decente, che abbia sentito bene.
Mi riprendo dallo shock e, per esprimere la mia immensa gioia, inizio a salterellare sul posto, cercando di non cadere dato che avevo dei trampoli, al posto delle scarpe.
Dany mi guarda sollevata. Vorrebbe saltellare anche lei come me, ma non è il tipo. Non si scompone mai, più di tanto.
Ad un tratto, vedo la porta di casa aprirsi, con la lentezza di un mammut incinto.
Piano piano, riesco a scorgere la figura di Zayn, che lancia subito un'occhiata scocciata a me e Dany, da Dany a me, da me a Dany.. e poi ritorna a me. Sulla sua faccia si dipinge un'espressione stupita. Chissà perch... Ah dimenticavo.
Sto indossando una camicetta seschi, un pantalone aderente a vita alta seschi, e dei tacchi a spillo nero verniciato seschi. Sono poco seschi, vero?
“Stai guardando me, vero fratellino?” domanda Dany scettica. Ecco, lei riesce sempre a rovinare i nostri bei momenti. Vorrei prenderla a mazzate con una marmotta morta, ma mi mantengo. Non si addice con il abbigliamento seschi.
Zayn annuisce poco convinto alla sorella, non distogliendo lo sguardo da me.
Zayn è sempre stato un figaccio della Madonna. Ma non ho mai avuto il coraggio di dirglielo. Ho sempre avuto una cotta segreta per lui (ma solo fisica eh, perché dal punto di vista intellettuale, è più inttelligente un'alpaca), ma essendo il fratello della mia migliore amica e il migliore amico di mio fratello, non ho voluto complicare le cose.
Scuoto la testa per cacciare via il mio interessantissimo monologo e mi faccio largo, per soffocare Zayn in un abbraccio.
Ma, come immaginavo, cado per colpa dei trampoli che portavo ai piedi. Quindi la mia convinzione di arrivare tra le braccia di Malik sana e salva, cade insieme a tutto il mio corpo.
Ma, fortunatamente, Zaino mi prende in tempo, tanto da evitare che la mia faccia aderisca perfettamente al gelido pavimento.
In un batter d'occhio mi ritrovo con le braccia di Zayn che stringono i miei fianchi.
Con la coda dell'occhio noto la faccia di Dany schioccata. Sto per urlarle contro un 'Cazzo guardi che domani muori', che entra velocemente in casa, lasciando me e Zayn avvinghiati sull'uscio della porta.
Mi concentro sul profumo di tabacco che ha Zayn, ma che stranamente non mi ha mai dato fastidio. Sposto le braccia dal suo petto a cingergli il collo. Mi sento Winnie The Pooh in un oceano di miele.
Dopo quasi un'ora -scherzo- mi stacco a malavoglia, dal suo abbraccio da orso, e mi posiziono saldamente davanti a lui.
“Grazie mille per avermi fatto trovare Taylor Swift al posto di Peppa Pig come campanello”.
Lui mi sorride e con nonchalance mi dà un leggero bacio sulla guancia.
Sento letteralmente andarmi a fuoco. Quando fa così vado a fuoco.
“Figurati. Anche se ho dovuto lottare con tuo fratello, perché voleva mettere la sigla dell'Armadio di Chloè” mi confida con tutta tranquillità. Sbarro i miei occhi e mi do uno schiaffetto sulla fronte.
“Ma sicuro che è mio fratello? E' più stupido di un alpaca con le mestruazioni. Devo ricordarmi di fare l'esame del DNA. Assolutamente”. Zayn scoppia in una fragorosa risata, seguito a ruota da me.
“Cazzo, muovetevi ad entrare e chiudete subito la porta, perché fa un freddo-cane” urla stridula Dany, dall'interno della casa.
Facciamo un applauso a Daniela Malik, che per la seconda volta, in soli 10 minuti, ha rovinato un momento dolcioso tra me e Zaino.
Ci decidiamo ad entrare in casa, per la gioia di Dany.
Zayn chiude, sempre lentamente la porta, mentre io mi guardo intorno, in cerca di quel bradipo di mio fratello. Niente, nessuna traccia.
Ditemi che non è quello che penso io. Ditemi che non è andato ad assistere a una di quelle cantilene insensate, a cui partecipano solo i secchioni o chi al posto di un cervello ha una libreria.
“Se cerci Liam, Mary, è ad un'opera lirica al Cadogan Hall. Dovrebbe essere qui a momenti”. Come non detto.
Ma cosa ha quel cretino in testa? Cioè, prima di andare ad una delle discoteche più famose di Londra, si reca a sentire un lamento stridulo per un tempo indefinito? L'ho sempre pensato di non sono sua sorella.
Per non cadere di nuovo, mi precipito sul divano, e mi siedo affianco a Dany.
Zayn mi guarda divertito. Lo sa che odio mio fratello quando fa queste cose.
“Non posso sopportarlo. Non dovrei sopportare tutto questo stress.. Non alla mia età. Queste cose, ti segnano a vita. Nessuno ha un fratello così deficiente. Comunque sia.. quando viene lo uccid..” non finisco la frase, che la porta si apre. Zayn che si trova davanti, sbatte la testa, cade a terra e inizia a dire parolacce in pakistano, massaggiandosi la testa.
E' Liam.
Mi precipito addosso a lui, facendolo sbattere al muro. La sua faccia terrorizzata, è da vedere.
“Sorto di canguro col cervello di un moscerino, come puoi essere così violento da ferire un povero pakistano in difeso? Lo so che i pakistani adorano far saltare in aria le persone, ma lui non è il tipo. A parte quella volta che ha fatto esplodere il laboratorio di scienze. Dettagli” dico indicando Zayn, che ora si sta rotolando a terra come un maiale nel fango, bestemmiando ancora in pakistano.
Ritorno su Liam, e noto che indossa uno smoking. “Non vorrai venire così al Fabric così, vero?”. Lui per tutta risposta, mi fa spallucce. “No caro, ora tu ti vai a cambiare. Ti vesti decentemente, degno di essere chiamato mio fratello, altrimenti ti faccio sparire Hello Spank a dimensioni reali, che tieni al sicuro sotto il tuo letto”. Gli ho toccato il suo punto debole. Me siento Goku. Ovvero, mi sento potente.
Liam mette a fuoco la mia minaccia, alquanto crudele per lui, e corre di sopra terrorizzato, senza obbiettare.
Mi sento soddisfatta.






“Presentatevi su. Lui è Niall, Harold, Louis.. loro sono Liam e Zayn, mio fratello -purtroppo- e il migliore amico di mio fratello e il fratello della mia migliore amica, Dany.” dico indicando ognuno di loro.
“Harry, non 'Harold'” ribatte acido Harry. Non mi è mai stato nessuno così sulle palle, come lui. “Fa lo stesso” dico facendo scappare una risatina divertita a Niall. Harry gli lancia un'occhiata di fuoco e lui si ricompone.
Siamo in sette. I miei carissimi vicini, Liam, Zayn, io e Dany. Non oso immaginare quanto avrà speso Louis per comprare sette biglietti al Fabric, di sabato sera. Evidentemente sarà ricco.
Liam grazie a Dio si è cambiato. Ora indossa dei semplici jeans, una maglia nera e un giubetto di jeans. Non sta così male. Zayn invece indossa le sue solite blazer, che gli stanno sempre da Dio. Passando ai miei vicini: Harry dei stivaletti, tipo di velluto, un jeans con gli strappi e una camicia bianca. E' comunque insopportabile. Louis indossa delle vans, dei pantaloni neri con un piccolo risvolto alla fine ed una maglia blu a maniche corte, nonostante il freddo-cane che fa. E infine.. Niall. A parte il fatto che gli starebbe bene tutto, ma stasera è particolarmente affascinante. Indossa delle supra bianche, un pantalone blu elettrico e un polo celeste. Scelta bizzarra per andare in discoteca, ma ribatto il fatto che gli sta bene tutto.
Ci avviamo lentamente verso l'entrata, da cui si sente il rimbombo della musica, tipica da discoteca. Già ho mal di testa.
Davanti l'entrata ci aspettano due omaccioni grandi e grossi, quasi quanto Hulk.
Però non sono verdi. Uffi, mi sarebbe piaciuto vederli colorati verde pisello. Vabbè, pazienza. Lanciano un'occhiata scettica a tutti e sette. Louis tende i biglietti all'uomo che si trova a destra della porta, e con un gesto violento li afferra. Mamma mia quanto siamo violenti. Si calmassero, oppure... niente. Non potrei mettermi a litigare con due tipi come quelli. Finirei per far compagnia a Bob Marley. Meglio di no.
L'uomo di sinistra ci fa segno di entrare, e ci apre lentamente la porta.
Ci infiliamo nella minuscola entrata, e in un batter d'occhio ci ritroviamo in mezzo ad un mucchio di gente sudata e ubriaca marcia. Porca puttana, e sono ancora le 21:38. Non voglio immaginare che succederà verso l'una.
Liam, Zayn, Harry, Louis, Dany si buttano nella mischia e iniziano a ballare.
Invece Niall si dirige verso il bancone del bar, seguito a ruota da me.
La puzza di alcool si fa spazio nelle mie narici, e mi viene una certa nausea.
Sono solo due minuti che mi ritrovo lì dentro e già la musica mi ha dato alla testa. Dovete sapere, che io odio le discoteche, più di ogni altra cosa.
Odio vedere gente sudata strusciarsi.
Odio sentire la puzza di sudore e alcool.
Odio dover sopportare per ore quella musica assordante. Insomma, odio tutto della discoteca. Preferirei andare a fare su e giù Londra-Papuasia in un giorno.
Preferirei vivere la mia vita, in compagnia di due pinguini arcobaleno che cantano 'Nella vecchia fattoria ia-ia-o.. Quanto è bestia zio Tobia'.
Ma ora vi chiederete, perché sono comunque venuta? Non chiedetevelo. Perché non lo so nemmeno io.
“Di nuovo soli, eh?” mi chiede retorico Niall, mentre si siede sullo sgabello.
“Che sfortuna, per dindirindina!” dico poco convinta, facendo ridere Niall per l'espressione 'dindirindina'. Amo dire 'dindirindina'. Si nota che amo dire 'dindirindina'?
“Vuoi qualcosa da bere? Un chinotto o una vodka?”. Cavoli, andiamo sul leggero!
“No grazie. Prima di scendere ho promesso a Gesù che non avrei bevuto. L'ho giurato sul fatto di saper parlare al contrario!”.

10 minuti dopo:
“Uh che bello. Guarda Niall, i My Little Pony che cantano 'Questa è un'amicizia magicaa, che rende il nostro mondo d'amore..'”.
Si okay, ho bevuto. Ma pochissimo. Solamente due vodka, tre chinotti e due birre.
“Mary, ma quanto hai bevuto?” mi domanda scioccato Louis, stranamente ancora sobrio.
Avevo Zayn, Louis, Niall attorno, che mi guardavano preoccupati. Sicuramente Dany, Liam ed Harry erano a spassarsela, strusciandosi con tanti sconosciuti.
“Che c'è, non avete mai visto una ragazza un po' ubriaca?” chiedo con il tono di una che ha preso una bella sbronza.
Niall sta per dire qualcosa, ma lo zittisco. “Shh. Non parlare. Gli angeli non parlano con le ragazze ubriache. Gli angeli bonazzi non parlano con le ragazze ubriache. Quindi shh”.
“Il tuo ragionamento non fa una piega, Mary” dice Niall con tono soddisfatto. Okay, un po' vanitoso è. Ma pur sempre un vanitoso-bonazzo.
Zayn sbuffa divertito. “Ragazzi, non vi preoccupate. La porto io a casa. Voi divertitevi” dice Zayn prendendomi in braccio, a mò di sposa.
Oltrepassiamo i ragazzi, alcuni sconosciuti che si fondevano davanti l'uscita, e apriamo la porta, dove ci ritroviamo ancora qui due omoni. Oltrepassiamo anche loro, che ci osservano attentamente. Io gli faccio la linguaccia, e loro si scambiano occhiate confuse. Sarei scoppiata a ridere.
“Zayn, ti devo dire una cosa”.
“Dimmi tutto...” mi risponde Zayn curiuso. Oh il suo profumo.
“Se ti dicessi che sono sobrissima e che ho fatto tutta quella finta per uscire da quella tortura, ti arrabbieresti?”. Scendo da Zayn e poggio 'saldamente' i tacchi a terra.
Zayn non risponde, compare solo un sorriso amaro. Il motivo non lo so.
“Ti sei arrabbiato?” chiedo preoccupata. Non volevo assolutamente che si arrabbiasse.
Fa di 'no' con la testa e si siedi sulla panchina, per guardare il panorama.
Questo ragazzo, riesce a confondermi sempre.
Il cielo blu, e le stelle che illuminavano, per quanto potessero, Londra di notte.
“Allora che minchia ti è preso?” domando irritata.
“Vieni” e mi fa cenno di sedermi accanto a lui. Ora se non parla, lo prendo a ceffoni.
Faccio come mi dice lui, e invece di guardare lo stupendo panorama, guardo il suo profilo. Un profilo perfetto. Le sue ciglia lunghe, si notano subito. Poi le sue labbra carnose e un filo di barba. Perfetto. Ma come parlo, oh santi numi!
“Ti decidi a parlare? O ti costringo io, con le mie maniere?” domando ancora più irritata di prima.
Zayn smette di osservare il panorama, e sposta lo sguardo su di me.
To Be Continued.


 
Watanka!
Buon Sabato pomerigio bellezze :) Lo so, vi sto scassando. 4 capitoli in una settimana sono una record. Ma siccome li avevo già pronti, non potevo aspettare. Ma tranquille: non ho più capitoli scritti. Quindi dopo questo, dovrete aspettare un pò (lo so che ve ne importa di aspettare, tanto la FF fa schifo, lo so. Passiamo al capitolo: Entrano in scena Liam e Zayn in questo nuovo capitolo... HAHAHAHA! Poi c'è metà della serata in discoteca... META', miraccomando. Quindi non è finita qui, infatti Zayn e Mary avranno da parlare nella seconda parte, di una cosa che riguarda la vita di Mary. Non dico altro.

Volevo anche ringraziarvi per le 7 recensioni dello scorso capitolo :'). Non so se mi credete, ma per sono tantissime. E ritirarmi da scuola, dopo aver sopportato il mio amico DeCO *sopprannome* che fa su e giù dal bagno e la prof. di lettere, ci vogliono proprio. Mi verrebbe da farvi una statua a tutte, davvero.

ALBO FF (?):
'I'm Just A Teenage Dirtbag' di ChiaStyles97: Jane si trasferisce a Bradford, e pian piano conosce cinque nuovi amici, tra cui, un certo Zayn la farà impazzire. E' bellissima passateci, fidatevi! 

http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=2433912

Che bella 'Everything About You' eh? Stupenda!
Vi imploro di lasciare una recensione (che per me significa mooolto, molto, davvero). Vi ringrazio tutte per le preferite/ricordate/seguite. 
Il banner, scusate ma mi scoccio a metterlo. Ed è anche meglio, perché fa cagare!
Ora mi fanculizzo da sola, aspettando che qualcuno cachi il mio nuovo capitolo!
*si mette nell'angolino della stanza con il pc in sulle gambe*.
Ci si vede belle, ciaoo.
Mary :')
 






 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** I Didn't Want It (Part Two). ***


Hola ragazze. Si, oggi vi scrivo prima il mio 'Watanka', così è più in evidenza. Non lo scrivo prima, perché mi piace, ma perché devo dirvi una cosuccia.
Ho ricevuto una critica sulla mia FF, che accetto assolutamente, ma su un punto vorrei fermarmi. Vorrei che capiste bene una cosa:
-Mary, la protagonista del racconto, quella che parla, quella che racconta, la ragazza col carattere e forte, con l'aspetto di Barbara Palvin è una cosa.

-Maria Pia, chiamata Mary, l'autrice del racconto, la ragazza di quasi 13 anni che vi scassa quasi ogni settimana con un nuovo capitolo, è un'altra.
Quindi, io (Maria pia), con quello che dice, fà Mary non centro niente. Allora, quello che pensa Mary (mi è stato fatto l'esempio che insulta Moreno, Gigi e tanti altri) non è assolutamente quello che penso io. Mary è una cosa completamente opposta a me. Quindi, quello che vi voglio dire:
IO NON CENTRO NIENTE CON MARY, anche se è il mio personaggio.
Spero che il concetto sia chiaro. Scusate per l'insistenza, ma ci tenevo. Detto questo, vi lascio alla lettura. :)
5. I Didn't Want It (Part Two).
 
When you feel my heat
Look into my eyes
It’s where my demons hide
It’s where my demons hide
Don’t get too close
It’s dark inside
It’s where my demons hide
It’s where my demons hide
-Non centra una mazza, ma adoro la canzone.-

 
 
Continua del quarto capitolo.
“Ti decidi a parlare? O ti costringo io, con le mie maniere?” domando ancora più irritata di prima.
Zayn smette di osservare il panorama, e sposta lo sguardo su di me. “Perché?” mi chiede con un tono neutro.
“Perché cosa?” chiedo preoccupata. Non lo avevo mai visto così.
“Perché sei cambiata. Perché hai cambiato il tuo carattere. Insomma, prima ti avrebbero preso per interpretare Gabriella Montez in High School Musical. Non hai più 'tatto'. Prendi a parole tuo fratello, cosa che sino ad un anno fa non facevi”. Sposta lo sguardo, smettendo di guardarmi negli occhi, e poi riprende. “Ti ho trovata così cambiata. Prima che partissi non eri così. Come sei arrivata qui, da come hai salutato me e Liam, con un semplice 'Ciao coglioni', ho capito che qualcosa era cambiato in te”.
Il mio stomaco si chiude e le gambe iniziano a tremare come due foglie, ma non per il freddo. I ricordi. I ricordi iniziano a girare nella mia testa. Troppo veloci, tanto da non poterli sfiorare. Solo immagini veloci. Immagini e sensazioni che ti corrodono a poco a poco. Ma che ho sempre cercato di nascondere.
“Non dovevi dirmelo. Non dovevi”.
“Perché non devo?”.
“Non dovevi perché ormai le cicatrici erano quasi chiuse, ma tu, facendo questo, le hai riaperte”.
“Che ferite? Non capisco” mi dice disperato Zayn. Non volevo sapesse. Non volevo avesse compassione per me. Non volevo parlare. Punto.
“Non sei tenuto a saperlo” è la mia risposta.
“Come no?! Su dai, Mary. Sono 8 anni che ci conosciamo. Siamo come fratelli, e tu te ne esci con un 'non sei tenuto a saperlo'?”. Inizia ad irritarsi, me lo sento.
Volto il mio viso dalla parte opposta, in modo che Zayn non possa vedere una lacrima, bagnarmi la guancia ormai andata a fuoco.
“Mary..” mi richiama Zayn e mette la sua mano sulla mia.
Devo raccontargli tutto? Tutto quello che mi è successo nell'anno che non c'è stato? Si, penso che sia arrivato il momento. Devo parlare con qualcuno. E fino ad ora, l'unica con cui ne ho parlato è stata Dany.
Prendo un lungo respiro, e mi faccio coraggio. Devo farcela.
“Ricordi Andrea?” chiedo insicura. Al pronunciare quel nome, sento un vuoto nel mio stomaco e un'altra lacrima scendere velocemente.
“Certo, io tuo fidan...”.
“EX! Porcamiseria!” esclamo alterata.
Zayn reste in silenzio per qualche secondo, il tempo di chiedersi il perché della mia reazione. “Che ti ha fatto?” chiede dopo un po'.
A quel punto sento come se la voce se ne fosse andata a farsi una vacanza alle Hawaii (beata lei). Forse non ero ancora pronta a raccontarlo, di nuovo. Tutte le cose successe, i pianti, le disperazioni. Ma dovevo farcela, e mi sarei per sempre ritenuta una debole.
“Mi ha rovinato. Mi ha rovinato, senza che me ne accorgessi. Come ti ricorderai sicuramente, all'inizio ero pazza di lui. Era il cosiddetto 'bonazzo' della scuola. Il bello, il figo. Non so se ti ricordi..” sorrido amaramente “.. gli avevo mandato un messaggio sconosciuto, con scritto 'Ciao, sei bono, ciao. By BananaGirl'. E sperai vivamente che gli fosse arrivato con lo sconosciuto. A scuola era definito anche il 'puttaniere'.. ma a me non importava. In quel momento mi importava solamente l'aspetto. Lo sognavo giorno e notte, e tormentavo Dany, ogni volta che passava davanti alla classe”. Zayn mi ascolta attentamente, prestando attenzione ad ogni mia singola parola.
“E poi arrivò quel giorno. Non potrò mi dimenticarmelo. Il 15 maggio 2013. Eravamo in palestra. Ero andata nello spogliatoio per bere un po' d'acqua. Sentii dei passi pesanti, ma non mi spaventai. Pensai che fosse il bidello. Finii di bere e uscii tranquillamente dello spogliatoio. Ma mai mi sarei aspettata di vederlo lì. Era appoggiato al muro, come se stesse aspettando qualcuno. Quando lo vidi, serrai gli occhi e mi immobilizzai. Lui notò subito la mia presenza, e vedendomi in quelle condizioni, gli scappò una risatina. 'Che risata magnifica' pensai. Si avvicinò molto velocemente a me, quasi che non capii le sue intenzioni, mi sbatté al muro, e... mi baciò. Ma non un bacio a stampo, ma con la lingua.
Ma una foga incredibile. In quel momento mi sentivo al settimo cielo. Era il mio primo bacio vero e proprio, e non sapevo esattamente cosa provavo, pensavo solo che Andrea mi stava baciando. Non uno qualunque, ma il ragazzo per cui sbavavo da mesi. Ma una domanda mi porsi subito: perché proprio me? Insomma, aveva a disposizione altre 200 ragazze che gli sbavavano dietro, e perché avevo baciato una come me, una ragazza semplice, con gli occhi color ghiaccio e capelli corvini? Una con cui non aveva mai parlato? Forse non conosceva neanche il mio nome. 'Ehi, sei carina. Ti va di uscire sabato?' mi chiese, con un tono quasi indifferente. Ma in quel momento non mi importava, pensavo solo al fatto che mi aveva chiesto di uscire. La risposta che diedi, non è difficile da capire”.
Non ho mai parlato così a lungo, giuro. E parlarne, mi fa male.
“Iniziai a costruirmi castelli di sabbia. Credevo veramente che gli piacessi. E con lui mi confidavo, gli raccontavo i miei problemi, quelli con il mio fisico. Non mi piacevo. E mi fidavo di lui, mi fidavo ciecamente. Ma quello che fece, non me lo sarei mai aspettata”.
Mi blocco, e volto lo sguardo verso Zayn. Mi guarda con una certa preoccupazione, paura di quello che stavo per dire. “C-che ti ha f-fatto?” mi chiedi quasi tremando. Perché trema? Non so.
“Mi ha tradita. Ma non nel senso, con un'altra ragazza. Ma ha tradito la mia fiducia...
Tutto quello che dicevo, tutto quello che facevo e raccontavo a lui, lo usava per prendermi in giro, con tutti i suoi amici. Mandò la mia foto in intimo allo specchio, con l'espressione delusa, dato che dopo essermi messa a dieta, non avevo avuto nessuno risultava, a tutti i suoi amici. Creò persino una pagina su facebook, intitolata 'La BananaGirl, Mary.' dove postava tutte le mie foto personali e i miei segreti. Eppure non mi ero mai accorta di niente. Non mi ero mai accorta delle risatine che c'erano appena mettevo un piede dentro la scuola”. Asciugo l'ennesima lacrima, che cade velocemente. Zayn ha la faccia scioccata.
“Ma chi te lo ha fatto notare? La pagina su facebook e quant'altro?” mi chiede piano.
“L'ho scoperto da sola. Ed è stata la cosa più brutta. Da quel momento, ho smesso di vivere. Ho smesso di fare tutto quello che facevo, uscire, danza. Mi rinchiudevo in casa, con Dany che era sempre accanto a me, giorno e notte. E pian piano, ho indurito e irrigidito il mio carattere. Non permetto che qualunque ragazzo mi tocchi, senza il mio permesso. Quindi, questo cambiamento non l'ho voluto io. Non mi sono alzata una mattina, e da un giorno all'altro sono cambiata. E' stato quello che è successo che mi ha stravolta, cambiata.” spiego tranquillamente, come se fosse niente. Oh capperi, che brava che sono a fingere. Devo dire la verità? Bè, mi sento meglio.
Non mi sento come se avessi vinto la lotteria, ma un po' meglio sì. Osservo bene Zayn, e lo vedo con gli occhi lucidi e con un'espressione indescrivibile.
“Oh santi numi, dai, non fare la vittima. Sono io quella che dovrebbe stare un schifo, o no?”
“Si” e annuisce, lentamente, guardandomi sconvolto. Mi fa paura.
“Bene. Ora ricomponiamoci e andiamo”. Mi alzo e mi aggiusto il pantalone. Protendo la mano verso Zayn, che dopo qualche minuti di riflessione, la afferra e si mette in piedi.
In questo momento ho solo voglia di andare a casa. Prendo sottobraccio Zayn, e lo trascino verso la macchina.
“Fuori stai bene, ma dentro stai morendo. Vero?” mi chiede. Ma che domande sceme.
“La verità? Si”.




“Mary..” mi richiama qualcuno.
“Mary, Mary..” mi richiama di nuovo qualcuno.
“Oh Mary, svegliati..” mi grida qualcuno.
“Oh, non scassare, che ca... Ah ciao Zayn”. Appena vedo che è Zayn, sorrido amabilmente.
Non mi dite che mi sono addormentata in macchina di Zayn.
“Ti sei addormentata durante il tragitto, comunque”.
“Oh santi numi, che figura di merda”. A Zayn scappa una risatina. E che risata.
“Dai, siamo arrivati a casa”.
Uh che bello, finalmente a casa. Così potrò togliermi questi trampoli, porcamiseria. Non li sopporto più.
Zayn mi aiuta a scendere, prendendomi la mano. La mia dolce caset.. Un attimo.
“Zayn, hai sbagliato. Questa è casa tua, non mia” gli faccio notare. Lui mi sorride, e mi conduce davanti la porta. “Per stanotte, resti a casa. Anche perché se non te ne sei accorta, le chiavi di casa non ce l'hai” mi spiega mentre apre con la chiave la porta bianco latte.
Zayn entra in casa, seguito a ruota da me. Il suo profumo, mi invade le narici. Ma tralasciamo..
Accende le luci e si avvia verso le scale del piano superiore.
“Dai, vieni su. Io preparo il letto, se vuoi tu puoi andare in bagno per rinfrescarti. Poi vien..”.
“STOP! Non dirmi che hai pensato che io dorma con te, nella stessa stanza, nello stesso letto. Ma cosa hai bevuto stasera?”. Zayn alza le mani in segno di arresa e caccia dal cassettone del mobile affianco a lui, delle coperte, e me le lancia in faccia.
“Uè coglione, non permetterti più o altrim..”.
“Notte Mary”. E inizia a salire le scale, lasciandomi sola. Si sarà arrabbiato un po' per come l'ho trattato? Ma dai, che mi importa.
Mi tolgo i tacchi, e inizio a sistemarmi il letto. Aggiusto le coperte da una parte, ma si disfano dall'altra. Sistemo l'altra parta, ma disfa l'altra. Okay, basta. Butto a terra le coperte, che ormai mi hanno retto, e mi stendo sul divano, poggiando la mia testa sul piccolo cuscino che mi ritrovo. Inizio a fissare il soffitto sopra di me, bianco. Che allegria.
Sonno, mangiami. Uffa, non ho sonno. E poi mi sento un po' ecco.. sola.
Sento dei passi veloci al piano di sopra, il rumore della rete del letto e vedo la luce di sopra spegnersi. Zayn è andato a dormire. Però, pensandoci a fondo, mi dispiace averlo fatto rimanere male. Insomma, non se lo merita. Forse adesso si sente solo, lui. Dovrei andare da lui, si sentirà terribilmente solo. Si dai, adesso vado.
Mi alzo, e con il passo di un ladro, salgo le scale e mi avvicino alla Zayn' room.
Nonostante sia leggermente buio, riesco ad arrivare sana e salva davanti alla sua porta, senza inciampare su nessuna cosa. Mi sento orgogliosa.
Dò un'occhiata dove dorme tranquillamente. E' girato dalla parte opposta alla mia.
In punta di piedi, e mi avvicino al letto e quando ci sono davanti, prima di stendermi, mi fermo. “Zayn..” lo richiamo a bassa voce, ma non dà segni di vita. “Zayn..” con un tono più forte. Ma ancora niente. Sono sul punto di incazzarmi, ma mi dispiacerebbe svegliarlo.
“Zayn, vaffanculo” gli dico, a bassa voce. Eh dai, se lo merita. Piano piano, mi metto sotto le coperte insieme a lui. Mi sistemo, mettendomi a mio agio.
“Sapevo saresti venuta” dice a bassa voce Zayn, facendomi prendere uno spavento.
“Come sapevi che sarei venuta? Vuoi dire che sono una ragazza preved..”, ma Zayn mi interrompe. “Notte” dice con tono ammonitorio.
Che stron.. “Notte”. Chiudo gli occhi, e provo ad addormentarmi.


Watanka.
Ciao dinuovo ragazze, spero abbiate letto la parte prima del mio 'Watanka' sopra. E' molto importante quella parte, come questo capitolo. Alloooora, come vi sembra? Non so se mi sia uscito bene, ma spero che sia riuscita a far capire il perché del forte carattere di Mary. Questo capitolo è un po' sad, ma anche dolcioso nella seconda parte, eh? 
Grazie mille, per le recensioni, per le seguite/ricordate/preferite, vi amo, anche se non vi conosco.
Non so che altro dire, penso che abbia finito.
Fatemi sapere cosa ne pensate, hasta la vista ragazzuole. :)
Maria Pia.



 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** A smile that could light up a city. ***




6. 
A smile that could light up a city.
 

A svegliarmi è il rumore della solita pioggerella mattutina.
Stendo le braccia in avanti, strizzo gli occhi e sbadiglio silenziosamente.
Poi mi soffermo sulle scene che ricordo della sera prima.
Io che torno a casa. Cerco di farmi il divano, ma non ci riesco perché le coperte ce l'hanno con me. Salgo le scale furtivamente, e mi metto nel letto di..
Lancio un urlo stridulo, dopo aver girato lo sguardo e notato uno Zayn dormiente. Dallo spavento cado dal letto, anche perché lo spazio era ridotto per due persone.
Merda, non ricordavo avessi dormito con Zayn. Ah si, adesso ricordo. Lui si sentiva solo e quindi, siccome ho un animo così gentile, gli sono venuta a fare compagnia. Che dolce che sono.
Sono perfettamente stesa a terra, sullo scendiletto color crema. Comodo direi, se non avessi le mie scarpe sotto la schiena.
Il silenzio era di casa. Anzi, no. Sento un russare pesante proveniente dal piano sottostante: Liam. Quando beve, la notte russa come un ghiro. Perciò presumo che sia ubriaco fracido.
Il bianco soffitto, mi fa venire in mente quello che devo fare la mattina: una ceppa. Innanzitutto me ne sarei andata da qui.
“Buongiorno Maria” dice una voce impastata anche al sonno. Apro gli occhi e vedo metà faccia di Zayn sporta oltre il letto per guardarmi... giacere a terra.
Chissà che figura di merda. Però che carino, è così dolce. I suoi occhi con mille sfumature, che appena svegli, si notano di più, e il ciuffo arruffato, ma comunque perfetto.
Ma perché mi ha chiamato Maria? “Perché mi hai chiamato Maria?” chiedo alzandomi da terra e appoggiandomi sulle braccia per tenermi su. Ora posso guardarlo dritto negli occhi, quegli occhi color nocciola. E lui guarda nei miei, nei miei occhi color ghiaccio, e non emette parola. Mi ha quasi ipnotizzato. “Ehi, ci sei o sei andato a miglior vita?” gli chiedo passandogli una mano davanti il suo sguardo, fisso nei miei occhi. Si risveglia e sbatte velocemente, più volte le palpebre. Emette un rumoroso sbadiglio e inizia a stiracchiarsi.
“Benissimo. Siccome non sono qui per ammirare il tuo fantastico risveglio, io vado” e mi alzo. Mi abbasso per prendere le scarpe a terra e sto per andarmene.
“Aspetta”. Zayn mi blocca per il polso, prendendomelo molto dolcemente.
Si assicura che lo stia guardando negli occhi e mi saluta. “Ciao Maria”, e lascia andare. Oh cavoli, questo sto male.
“Tu non stai bene, fatti curare da...”.
“Liam?” chiede divertito.
“Non sparare cazzate tesoro. Ci vuole chi aiuta lui” e così mi avvio verso la porta. Abbasso la maniglia e apro completamente la porta.
“Hasta la vista moro dei miei stivali”. E senza vedere la sua reazione, giro i tacchi e scendo giù.
Scendo le scale, cercando di mettermi i tacchi della sera prima, perché non sarei uscita fuori scalza.
Scendendo le scale, vedo il mio caro fratellino stiracchiarsi come una marmotta dopo il letargo e sbadigliare a più non posso.
“Cazzo Liam, la smetti di sbagliare come un tricheco?”. Lui mi guarda in cagnesco per qualche secondo, poi ritorna a giacere morente sul divano. Ma che si fotta, neanche un 'buongiorno sorellina'. In che mondo viviamo, bà.
Non ho più voglia di rimanere un secondo di più in quella casa, a guardare Zayn specchiarsi in un cucchiaio mentre fa colazione, e Liam che urla 'No Zayn, ti prego. Metti via quel cucch.. non riesco neanche dirlo' come una femminuccia, quindi apro la porta, giro i tacchi e senza dire una parola me ne vado.




E' uscito il sole -stranamente-, e vedo brillare un arcobaleno leggermente scolorito in lontananza.
Il calore riscalda ogni singola parte del mio corpo e questo mi fa sorridere.
Il vento fresco di primavera rende mite l'aria, che diventa giorno dopo giorno sempre più calda.
Calcio un sassolino con il mio piede destro.
Saranno anche le 7:38 di mattina, ma ogni singolo quartiere di Londra è già in funzione. Le nonnine che preparano il sugo della Domenica. Capperi, che odore. Mi sembra di vedere anche la nuvoletta di vapore uscire dalle finestre.
I nonnini trasgressivi che fanno footing, o che camminano con un I-Phone 5S in mano. Aww, che dolci.
Poi c'è una BMW nera, una 500 scassata celeste e una Mini Cooper rossa, con dentro un bel biondin..
“Ehi Mary” mi saluta il biondino sporgendosi dal finestrino. Ah ecco. E' Niall.
Oh mierda, è Niall.
“Ehm.. ciao” dico imbarazzata, pensando alla figura di merda della sera prima.
Una domanda si fa spazio nella mia testolina: ma che minchia ci fa Niall -tornata può darsi alle due di notte a casa-, alle 7:40 di Domenica mattina per strada? O dio, e se avesse dormito da qualcuna? Nha, si è cambiato, e non ha per niente la faccia di uno che ha fatto altro, anziché dormire.
Mi guarda intensamente, e i suoi occhi color mare mi mandano in confusione. Come possono due semplici occhi, che possono sembrare così freddi, mandar in iperventilazione qualcuno? Non so se è normale, ma mi succede ogni volta.
Mi mostra il suo bel sorriso, e io come una demente continuo a fissarlo come, appunto, una demente. I miei occhi restano incollati ai suoi. Il tempo sembra essersi fermato. Oh dio, mi sento come in un film romantico. Adesso magari scende dalla macchina, mi prende per i fianchi e mi avvicina a sé, facendo combaciare i nostri fianchi. Si avvicina sempre di più, sino a quando...
“Ti va di venire con me? O un po' di servizi da fare, ed in compagnia è più bello” e mi fa l'occhiolino, e che occhiolino. Insomma, se ci provassi io, sembrerei una marmotta stitica. E vi assicuro che non è un bello spettacolo.
Mi ha fatto un invito giusto? Oh si. Che bella cosa. Ci vado o no? No dai, torno a casa. Così chiedo a Dany come è andata la serata in discoteca, e sto un po' con lei...
“Okay” e sorrido sornione. Senza esitare, salgo in macchina, affondando nel morbido sedile del passeggero.
“Parto?” mi domanda Niall, indossando i suoi occhiali da sole, per proteggersi dai raggi del sole.
“Certo”. Ingrana la marcia giusta, e parte.
Un momentino, ma dove andiamo? Sono salita, okay. Ma non gli ho nemmeno chiesto dove andiamo? E se mi portasse nel capannone dove si riunisce con la sua ciurma per spacciare? Harry potrebbe essere il capo, mmh..
“Una domandina: dove andiamo?”.
“Tranquilla, sei in buone mani” fa un piccolo sorriso, senza togliere gli occhi dalla strada deserta, e continua. “Andiamo un po' al supermercato e dopo un giro per i negozi, ti va?”.
“Certo” e faccio un largo sorriso. Sono queste cose che mi rendono felice.
Accendo la radio e spero che trasmettano qualcosa di decente.
-I don't wanna dream with you, I don't wanna be whitout you.-
Canta Lea Michele. “Cause i know you'll burn with me too” canticchio sopra la splendida voce di Lea. Una delle mie canzoni preferite.
“Ti piace questa canzone?”.
“Ehm... tanto”. Mi metto a mio agio sul sedile, e guardo oltre il finestrino, godendomi la splendida canzone.




“Allora.. allora” dice Niall pensieroso, scrutando ogni pacco di biscotti sullo scaffale. “Louis vuole quelli con le gocce” e prende un pacco di gocce di cioccolato. “Invece Harry quelli alla panna” e mette nel carrello un pacco con sopra dei biscotti tondi con al centro un buco. “Perfetto, andiamo” dice mettendosi in cammino, per un altro reparto magari.
“Questo è sfruttamento angeli” dico più tra me e me, osservando le centinaia di biscotti che sono davanti a me, camminando dietro Niall.
Niall scoppia a ridere. “Invece amo fare la spesa. La fanno fare a me, perché sanno che non risparmio niente”.
“In che senso?”.
“Nel senso che io amo mangiare, perciò prendo tutto di più. E a loro questo piace” dice tra una risata e l'altra. Bè, ho scoperto qualcosa in più su di lui. Ama mangiare. Sento che siamo uguali. Chissà se gli piacciono gli arachidi. Io ne vado matta. Come possono rendere felice una persona quei cosini a forma di fagioli, è impressionante.
Niall si imbuca nel reparto ortofrutticolo del supermarket.
Pesto il piedi a qualcuno, dato che c'è molta gente, e mi sento dire 'attenta, testa di cazzo'. Stavo per gridare un emeritato 'vaffanculo', ma Niall mi prende per il braccio facendomi girare dalla sua parte. “Non dar retta”, e mi fa un sorriso. Guardate non ho urlato solo perché è stato lui a chiedermelo, altrimenti avrei spaccato la faccio a quel deficiente maleducato.
Niall lascia la presa del mio braccio, ma mi prende per mano.
Oh cribbio, il tocco di un angelo è più paradisiaco di quel che si pensi.
E se ci penso bene, è la prima volta che ci tocchiamo. Dio, è come toccare il cielo con un dito. Un brivido percorre tutta la mia schiena, e il cuore inizia a battere velocemente. Oh mierda, come posso fermarlo? No, non posso.
Niall continua a trascinarmi, mentre io ancora non riesco a connettere, e si ferma davanti alle cassette di ortaggi. Lascia la mia mano, e subito il mio cuore si ristabilisce. Ma sento una voragine nel mio stomaco, e il cervello mi urla che devo smetterla, perché un'altra volta non posso sbagliare.
“Dunque: una dozzina di mele, tre-quattro carote, e...” prende mele e carote e le mette nel carrello. Io lo osservo, ma ancora rintontita per poco prima.
“... e due chili di carote” dice tranquillo.
Come?! Due chili... di CAROTE? Ce. Ma. Cioè. Come minchia si può? Si vabene, servono le carote per fare insalate, torte. Ma due chili sono troppi. Cos'ha Louis in testa? La segatura? O acqua col limone? Bò.
Con due chili di carote se le metterà anche sotto il letto forse. Ma è una cosa ingiustificabile.
Niall, con sulla sua faccia un sorriso divertito e imbarazzato, prima di prendere due chili di carote, si guarda intorno per assicurarsi che nessuno lo stesse osservando. Prende le carote, le pesa e si accerta che siano esatti due chili. Un signore inizia a guardare Niall che mette le buste di carote nel carrello e fa una faccia scandalizzata.
Io mi copro di viso per la vergogna, dio mio che figura. Niall diventa rosso come i pomodori che stava prendendo. Merda, Louis me la pagherà.
“Bene, ora andiamo a pagare” dice Nello ancora leggermente inbarazzato.
Louis, ricordati che me la paghi.






“Dio mio, che bello” dico osservando l'ennesimo splendido vestito che mi si presenta. Sono tutti belli i vestiti a Londra, merda.
Niall secondo me, si sarà scocciato. Mi fermo ad ogni negozio.
“Vieni entriamo” e trovo la scusa per riprenderlo per mano. Un altro brivido. Lo trascino nel negozio, in cui inizio a girare. Ci sono vari tubini molto bello, ma io cercavo quello di prima in particolare. Sembravo una pazza nel cercarlo.
“Posso aiutarla?” mi chiede cordialmente quella che dovrebbe essere la commessa. Mi giro verso di lei, e mi ritrovo davanti una bellissima ragazza. Capelli castani lunghi, occhi color nocciola e un bellissimo sorriso. E molto alta, infatti rispetto a lei sono un tappo di birra.
“Hey El” saluta entusiasta Niall. Come come. Si conosco i due?
“Mary, lei è El. La fidanzata di Louis”. El mi porge la mano e gliela stringo.
E così Louis è fidanzato. Non mi aveva mai detto niente quel bastardo. Però ha gusto il ragazzo. Bellissima scelta.
“Che ragazzo fortunato Louis, allora” improvviso dato che non avevo niente da dire. Ma è la verità, eh.
El mi sorride radiosa e mi sussurra un timido 'Grazie'.
“E tu sei Mary. Mi ha parlato così tanto di te Louis”. Oops. E se avesse detto solo cose cattive di me? Gli spaccherei la faccia. Ma ci metto la mano sul fuoco, avrà detto solo cazzate su di me, quel coglione. “Ah sì? Scometto che mi avrà descritta come una pazza isterica, testarda, cazzona, irrascibile, maleducata e tappa” dico ormai rassegnata, con lo sguardo per terra. Anche se non posso vedere le facce di Niall ed El, posso assicurarvi che stiano ridendo silenziosamente. Perfetto.
“No no. Non hai capito. Ti ha descritto come una ragazza simpatica, raggiante, sempre piena divita, con la risposta pronta e un po' strana” si affretta a dire El. Ehm, dovrei essere contenta? Non so.
“Ah, bè meglio di niente” e sorrido ancora pensando a come mi abbia descritta Louis.
“Bene, prima cercavi qualcosa in particolare?” mi chiede El, rimettendosi nei panni della splendida commessa. “Si, cercavo quel tubino esposto in vetrina”. El dà un'occhiata veloce alla vetrina e inizia a cercare fra i tanti modelli appesi alle grucce. “Eccolo qui” esclama contenta El. Oh perfetto, proprio quello cercavo. E controllando la taglia, è anche perfetto per me.
“Fantastico, lo prendo” rispondo contenta per il nuovo acquisto. Un tubino corto sino a metà coscia, il sotto nero e il sopra bianco, creando un contrasto semplice ma fantastico. El si avvia verso la cassa, seguiti a ruota da me e Niall.
“Starai benissimo con quel vestito” mi sussurra piano all'orecchio, ma quel 'piano' non è servito a niente. Infatti El si volta, sorride e ci guarda con uno sguardo che dice chiaramente 'che carini'. Fanculo. Divento tutta rosa: uno, per come ci guarda El. Due, per il complimento di Niall poco prima.
Adesso due sono le cose: o mi giro e salto addosso a Niall come un koala e lo lascio solo quando inizierò a sopportare Haroldo, o gli rispondo con un timido 'grazie', poi metto la mia testa del cesso del centro commerciale per la figura di merda.
La prima me la conservo per un'altra occasione, la seconda la metto in atto.
“Grazie” sussurro timidamente, e per fortuna il mio 'sussurro' è un vero sussurro. Perciò El non si gira, per fortuna. Fiuu.
Quest'ultima poggia il vestito sul bancone, toglie il cartellino, vede il prezzo e lo digita sulla tastiera della cassa. “Allora, sono £20,00” dice staccando lo scontrino. Faccio per prendere il borsellino, ma Niall mi ferma. “Non ci pensare neanche, pago io” e porge i soldi in mano di El. Ho una faccia che oscilla tra lo stupita, il sorpresa e l'imbarazzata. Un giorno avrei dovuto ricambiare... ma a modo mio, eh. Vabene, la smetto.
El mette il vestito nella busta color panna, molto delicata direi, e la porge a Niall. Niall la afferra con la sinistra. “Ciao Eleonor” dice velocemente, e con la destra prende la mia mano.
Oh mierda, cazzo porca puttana. Tre volte in un giorno. M U O I O.
Sembro una principessa, trascinata via per mano dal proprio principe. Ovviamente la principessa, cioè io, è uscita male. Ma il principe è magnifico.




“Dove hai dormito stanotte, se posso sapere” mi chiede Niall, scolando il suo frappè. Ha un po' di liquido che gli sporca il labbro superiore, e così con la lingua si pulisce velocemente. Che dolce.
“Ehm... da Zayn” rispondo con un tono abbastanza basso, come se sperassi che non mi sentisse. “Ma siamo solo amici, eh...” mi affretto a dire. Non voglio che pensi male. “Solo amici...si” dice più fra sé e sé. “Vi conoscete da tempo?”.
“Bè, si. Lui è il fratello di Dany, con cui mi conosco da 8 anni, perciò...”.
“A proposito di Dany. La vuoi sapere una cosa?” mi chiede in fretta, come per cambiare discorso.
“No, dimmi. Ha combinato qualche cazzata?” chiedo preoccupata.
“Bè, ieri sera stava continuamente attaccata ad Harry, si strusciavano l'un l'altro ed ad un certo punto, non li abbiamo visti più neanche”.
Scoppio in una risata sarcastica. “Ma... dai... Dany e... quel coso...?” dico tra una risata e l'altra. Mi accorgo della gravità della cosa solo dopo qualche secondo, e così ritorno seria tutta d'un colpo, esclamando un decisissimo 'no'. Smetto io di ridere, e inizia Niall. Perfetto. Ma perfetta la sua risata. Qualcosa di indescrivibile. Davvero, mai vista una cosa del genere. Sarebbe capace di illuminare una città.
“No Niall, seriamente. Dany è una ragazza seria. Con Harry non ci azzecca una minchia” dico, ma parlo al vento dato che Niall continua a ridere. Mi scappa un sorriso vedendolo contorcersi dalle risate. Qualche secondo ancora, e ritorna 'serio'. “Cosa potremmo fare per SEPARARLI?” e sottolineo 'SEPARARLI'. Non sono fatti per stare insieme dai.
“Per separarli? E perchè. Anzi, Harry potrebbe mettersi con la testa apposto con una come Dany”.
“Ma Harry ieri, la guardava perché le piace o perché è una buona di rimorchiare?”.
“La verità? Aveva intenzione di rimorchiare” dice preoccupato.
“Visto? Sono preoccupata per Dany”.
“Anche io, mi dispiace per l...”.
“Ehi ehi. Tu ti preoccupi di Harry, per Dany me la vedo io” dico irritata. E perché mai? Io non sono per niente gelosa. Pff.
“Okay okay. Ma dobbiamo fare qualcosa per farli mettere insieme” dice Niall sicuro.
“Vabene, ci proviamo. Ma se Harry inizia a fare lo stronzo, ti prometto che gli spacco la faccia. Parola di Maria Payne”.
“Okay, tranquilla”, e sorride per l'ennesima volta. E io per l'ennesima volta, perdo un battito.




“Arrivati” annuncia Niall, spegnendo la macchina e aprendo lo sportello. Ha parcheggiato la macchina a metà strada tra la mia e la sua casa. Perfetto.
“Bene, grazie mille. Io va...” ma non mi fa finire.
“Aspetta, ti accompagno” mi dice sorridendomi amabilmente. E mi prende possessivamente la mano. Per la quarta volta, merda. Mi sa che gli piace. Ci ha preso gusto. Bè, meglio così.
Arriviamo sino al cancelletto del giardino. Cerco di aprirlo con le chiavi, ma non ci riesco. “Ci provo io” mi avverte dolcemente e nel prendere le chiave attaccate alla serratura, la sua mano si poggia dolcemente sulla mia. A quel tocco il millesimo brivido di quel giorno percorre la mia schiena velocemente. Tolgo subito la mano da sotto la sua. No, basta Mary, non devo cascarci un'altra volta.
Niall riesce ad aprire il cancello e fa passare prima me. Non perché voglia vedere il mio sedere come si dice di solito -mi ricordo che quando andavo a scuola, facevo passare sempre prima i maschi, perché avevo paura che mi guardassero il mio didietro-. Ma perché è un vero cavaliere.
Arriviamo davanti la porta d'ingresso. Ci fermiamo insieme.
“Ci vediamo” diciamo all'unisono. Ci scappa un sorriso sincero ad entrambi.
“Allora a presto” mi dice Niall dolcemente, e si avvicina per darmi un bacio sulla guancia. Non so per colpa di chi, forse di me stessa, sposto leggermente la testa, così che il suo bacio finì sull'angolo più estremo delle mie labbra. Oh merda.
Hai toccato le mie labbra. Avrei gridato al mondo quello che mi è successo in quel momento. Mi sento al settimo cielo. Posso toccare il cielo con il mignolo, giuro. Dentro sento tutte le emozioni positive che ci sono in questo mondo, ma fuori non si vede niente. Ho la bocca a forma di 'o' e la sguardo perso in quello di Niall, azzurro come il mare. Non mi stancherò mai di dire che i suoi occhi possono fare invidia all'oceano.
Niall sorride, alquanto soddisfatto, forse dalla mia reazione, si gira e se ne va. Aspetto che scompaia da dietro la siepe curata del mio giardino, per girarmi e aprire la porta. Uno, due scatti. Se ce ne fosse stato un terzo significava che Dany non era tornata a casa. Perfetto è a casa, così le farò un bel cazziatone.
Entro in casa, chiudo la porta alle mie spalle, e mi appoggio ad essa. Faccio di sospiro, ripensando a quello successo poco fa.
Poso lo sguardo sul divano a poco passi da me, dove è comodamente seduta Dany che legge un libro. Mi sembra sia '50 sfumature di grigio', ma sorvoliamo.
“Ehi Daniela Malik, dobbiamo parlare”.

 
 
Still a little bit of your song in my ear. 
Still a little bit of your words I long to hear. 
You step a little closer to me. 
So close that I can´t see what´s going on.
-Little Mix - Cannonball 
 
 


Wantanka!
Ciao ragazze, buon pomeriggio. Dopo due settimane, ecco qui il nuovo capitolo. Appena finito, eh. Finalmente l'ho finito. Era una settimana che provavo a scriverlo e oggi pomeriggio, dopo aver studiato il Purgatorio di Dante, l'ho finito.
Entra in scena El, in questo capitolo. Spero che non ci siano Larry che stiano leggendo. O almeno, non picchiatemi.
Il banner è stupendamente stupendo, grazie mille 1D_we_love_4ever 
Ho imparato a fare i collegamenti ipertestuali. Sono troppo contentaaa.
Bene, non ho molto tempo, quindi faccio brevemente.

Albo FF:

-'I'm just a teenage dirtbag' di ChiaStyles97: passateci è bellissima. 
-'Endless.' di xxbreathlessxx: bellissima anche questa.

Bene, ora ringrazio tutt quelle che recensiscono, seguono o che solamente leggono in silenzio. Siete fantastiche.
Un bacione virtuale a tutte quante, baci. Mary. (:


I MIEI CONTATTI:
-FACEBOOK
-ASK



 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Lucky Window. ***


 

7. Lucky Window.


Allora: Dany insieme ad Harry? Ma stiamo scherzando?
Daniela, una bella ragazza, alta, castana, con sfumature color miele, occhi corvini, intelligente, responsabile... con un coso, scostumato, irresponsabile, don Giovanni, maleducato e irritante. Anche se non è niente male fisicamente. Occhi verdi, capelli ricci, alto, possente.
Si dice che gli opposti si attraggano, ma questa volta non ne sono molto convinta. Forse è come dice Niall: Harry potrebbe raddrizzarsi con Dany, ma mi preoccupo per lei. Se si innamorasse, ma il castano non le darebbe retta? 'Dio quanto è dolce' mi ha detto Dany. E la vedevo così persa, mentre me lo raccontava. Sembra proprio che abbia perso la testa.
Ma a me e Niall, tocca la parte più difficile. Farli avvicinare, senza farli accorgere di niente. Dovremmo iniziare dalle cose semplici, sino al finire con un viaggio di nozze ai Caraibi. Vabbè, non corriamo troppo.
Non assicuro niente. Potrei cambiare idea, magari vedendo Dany soffrire, e mando a fanculo tutti.
Questo è il mio ragionamento mentre lavo il pavimento della salotto di sopra. Una lavata ci vuole sempre. Cade di tutto sul pavimento, bevande, patatine, nutella.
Arrivo con il moccio davanti alla grande finestra. Butto uno sguardo fugace a quello che c'è di fronte, e non ci ho mai fatto caso. Si vede la casa dei miei carissimi vicini.
Oh capperi, quindi ora posso vedere tutto, dato che anche loro hanno una finestra abbastanza grande difronte la mia. Uhh, divento come quelle zitelle che abitano ai pian terreni, e siccome non sanno che fare, si fanno i fatti degli altri.
All'improvviso sento un 'ciao Mary' con una voce ovattata.
Ma mi guardo intorno e non vedo né Dany, né Zayn, né Liam. Oh mio Dio. Corro a Mistero, ora. Magari Adam Kadmon mi può aiutare. Mha si.
'Mary, sono qui'. Questa volta, più forte. Mi guardo spaesata un'altra volta, ma niente.
Poi un dubbio mi viene. Voce ovattata, lontana. Sono davanti alla finestra e la voce, ricorda quella di un angelo sceso sulla terra. Bingo.
Guardo oltre la finestra e vedo Niall fare segni esasperati, per farsi notare.
Dio quanto è dolce. Mi mordo il labbro, e appoggio il mento sulla mazza.
Mi sono incantata, ad osservare un essere così perfetto.
'Vieni qui, ti devo parlare' grida al massimo Niall. Oh cazzolina, rischia di strozzarti.
'No, vieni tu' mimo con gesti e esagerando col labiale. Spero mi abbia capita.
Annuisce e sparisce velocemente dalla mia vista.
Lascio il mocio, corro di sotto, cercando di aggiustarmi un po' e corro ad aprire la porta.
“Buongiorno” mi saluta dolcemente Niall, per poi darmi un bacio sulla guancia. Scommetto che sono andata a fuoco.
'Giorno' sussurro imbarazzata, abbassando lo sguardo sulle sue supra bianche. Non so perché, ma mi viene in mente quando, giorni fa, mi ha dato un bacio sull'angolo estremo della bocca.
Qualcosa si muove nel mio stomaco e mi viene da sorridere, involontariamente.
Niall se ne accorge e mi costringe ad alzare lo sguardo con due dita sotto il mio mento.
A quel punto non posso fare a meno di guardarlo negli occhi, e merda, è come essere in paradiso.
Sul suo viso non riesco a trovare una minima imperfezione, tutto è così perfetto.
I suoi capelli, così vistosamente tinti e morbidi. I suoi occhi. La sua pelle. Le sue lab... no Mary, basta. Non puoi.
“Cosa dovevi dirmi?” domando, scacciando via tutti i pensieri che in quel momento mi passano per la testa.
Niall entra completamente in casa. “Ehm... ti ricordi quel fatto di Dany e Harry?”.
Chiudo la porta, mi giro verso di lui. “Si, certo”. E certo che me lo ricordo, non soffro ancora di Alzheimer.
“Mi è venuta un'idea... senti qui”. Prima di esporre la sua 'fantastica' idea, si accomoda sul divano. Lo seguo a ruota, mi siedo rivolta verso di lui, e incrocio le braccia al petto. Il desiderio di saltargli addosso è tanto.
“Allora... per me, dovremmo iniziare dalle cose basilari. Ovvero dovremmo farli avvicinare, magari facendoli 'incontrare' -e mima le due virgolette- casualmente al supermercato...”. Okay, ho capito la sua idea.
“Vabene, però dobbiamo organizzare bene il piano”.
“Certamente. Ho pensato a tutto -modesto il ragazzo-. Gli diciamo, che bisogna andare a comprare... non so... il latte. Il latte serve sempre in casa, o no?” domanda per una conferma. Annuisco convinta.
“Io direi di attuare il piano al più presto. Direi per stasera, verso il tardi. Così, magari, si fanno travolgere dall'aria della sera, ed escono insieme... e conoscendo Harry, è molto probabile” affermo soddisfatta.
“Hai ragione”.
Il biondino inizia a fissarmi negli occhi. Come se fosse incantato. Come se fosse in uno stato di trans.
E io faccio lo stesso. Lo osservo, mordendomi il labbro inferiore. Non ha il diritto di guardarmi così. Non ha il diritto di mandarmi sulle nuvole, ogni volta che mi immergo in quelle sue iridi, all'apparenza normalissime, ma che su di me hanno un effetto devastante. Quasi da farmi provare dolore. Come può uno sguardo, far star bene e male allo stesso tempo? Per me è così.
La mia paura è troppo grande. Paura di fidarmi. Paura di essere tradita. Perciò non voglio assolutamente sbilanciarmi. Perdere l'equilibrio che ho trovato negli ultimi anni. Non voglio soffrire di nuovo.
Quindi, non mi lascerò andare. O almeno, non così facilmente.
“Ehm... io vado”. Si alza, sotto il mio sguardo vigile, che lo segue in ogni sua mossa.
Un silenzio invade la stanza. Io guardo lui. Lui guarda me. Bene, ora stiamo andando oltre il limite.
“Vabene... ci sentiamo oggi pomeriggio per quel fatto”. Mi alzo di scatto, e non l'ho previsto, ma arrivo alla distanza di 2 cm contati dalle sue labbra.
Oh merda, calcoli sbagliati.
Mi faccio subito alla mia sinistra, per liberarmi dalla situazione che si è creata.
In questo momento, vorrei prendermi a schiaffi per la figura di merda che ho appena fatto. Ma lo farò dopo.
Niall si avvia verso la porta. Io non lo seguo, potrei fare l'ennesima figura di merda.
Arriva davanti la porta, poggia la mano sul pomello, e si gira.
Fa 'ciao' con la mano, e sul suo viso si dipinge un sincero sorriso, pieno di emozioni. O almeno questo è l'impressione che da.
Ricambio il saluto con una faccia da completa ebete. Oh, quanto lo odio quando faccio così. Dopo mi sarei picchiata anche per questo.
Apre la porta, ed esce, ma prima lancia un'ultima occhiata a me, ancora in piedi davanti al divano, con la faccia da ebete. Oh santi numi.
Fa un sorrisino e chiude la porta davanti a sé.
Oh grazie a Dio, è tutto finito.
Come promesso, mi do da sola uno schiaffo a destra, e uno a sinistra.
Sento il cigolio di una porta, e dei passi strascicati dal piano superiore.
Dany si è svegliata. “Mary. Chi era?” domanda ancora con la voce impastata al sonno.
“Nha, nessuno. Il postino” dico poco convinta, ridendo delle mie stesse parole.
Non la posso vedere, ma posso giurare che Dany, ha fatto spallucce, come è solita a fare. La conosco troppo bene.



Il telefono vibra due volte, segno che è arrivato un nuovo messaggio su whatsapp.
 
'Ehi Mary, lo sai che mi manchi tanto?
Io ti voglio tanto bene. <3
Avrei bisogno del tuo aiuto. Puoi venire?

Il tuo fratellino adorato <33 '


Leccaculo, approfittatore, meschino, adulatore, leccaculo. Tutto questo è Liam.

'Okay, arrivo subito.'


Digito velocemente la risposta, sulla tastiera del mio Galaxy S4.
Lo faccio solo per uscire. Sia chiaro.


 
****


Din don. Grazie a Dio ha messo un campanello decente.
La porta si apre, ed appare la fantastica figura di mio fratello.
“Sei arrivata, finalmente” mi saluta Liam, quasi scazzato.
“Senti carino, ringrazia già che sia venuta” gli rispondo a tono, entrando in casa.
“Ciao Mary” mi saluta Zayn, seduto sul divano, alquanto annoiato.
Sbuffo leggermente e mi siedo affianco al moro.
Quest'ultimo mi guarda come se avesse appena visto la Madonna.
Oh Dio, sono tutti matti qui.
“Allora fratellino leccaculo, in cosa posso esserti utile?”. A Zayn scappa una risatina per l'aggettivo che ho affibbiato a Liam.
“Mary, ti prego aiutami. Ho un gran bisogno di te”, corre a sedersi sul divano, in mezzo a me e Zayn, e continua. “... c'è una ragazza, insomma, che... diciamo che...”.
“Ti piace?” lo incito.
“Si... come hai fatto a capirlo?” domanda incredulo.
Lo fulmino con lo sguardo.
“Vabbè. Secondo te, cosa posso fare?”.
“La cosa più semplice: invitala ad uscire” gli dico semplicemente. Forse ci aveva già pensato, ma vuole una conferma.
Può sembrare che non ci tenga a me, ma ci tiene al mio consiglio.
“Hai ragione, non ci avevo pensato”. Mi scappa un sorriso vedendolo prendere il telefono, e digitare velocemente un numero di telefono, il quale so benissimo a chi appartiene.


 
****
Quella sera:
 
Da Niall:
'Ehi Mary, pronta per attuare il piano?'


A Niall:
'Certo, corro a dire a Dany di andare a comprare il latte,
al supermercato qui dietro. Tu fai lo stesso con Haroldo.
'




Lascio il computer sul letto della mia camera, e corro al piano inferiore.
Trovo Dany, molto annoiata, che fa zapping.
Punto a mio favore. Accetterà subito di andare al supermercato.
“Ehi Dany” la richiamo allegramente, come quando Heidi andava a pascolare le pecore. Erano pecore o capre? Vabene, lasciamo stare. “Puoi andare a comprare il latte? E' finito, e lo sai che la mattina non posso stare senza latte”.
“No, mi scoccio” si lamenta. E che cazzo, niente è così facile come sembra.
“Dany, te lo chiedo per piacere. Io senza latte non vivo”. Ehm... okay, non lo so neanch'io che ho detto.
“Ma che ti sei fumata? Devo dire a Zayn di non passarti più la roba troppo forte. Mary, non rompere. Ed è anche tardi. Prima non potevi ricordarti?”.
“No, me ne sono dimenticata. Ora ci vai, altrimenti ti ci mando io” dico alterata, scandendo bene ogni parola. Si vede che mi sto incazzando?
“Ehi calma” supplica terrorizzata. “Metto le scarpe e vado”.
Spegne la TV, si alza e si avvia al piano superiore con la testa bassa.
Mi assicuro che non mi possa vedere e caccio dalla tasca posteriore dei miei jeans, il cellulare.

A Niall:
'Okay, tutto apposto. Si sta mettendo le scarpe. Te hai fatto?'
 

 
NIALL'S POV.


“Harry, ci serve il latte” lo avviso, osservandolo mentre gioca appassionatamente a Flappy Bird.
“Oh merda, mi hai fatto perdere” si lamenta, mettendo il blocco al cellulare e lo mette in tasca. “Dicevi? Deo andare al supermercato?”. Annuisco. “Ti direi di no, o che potrebbe benissimo andare Lou, ma siccome sono di buonumore, ci vada io”.
Bene, il gioco è fatto. “Ricordati di andare al supermercato qui dietro” lo raccomando. Altrimenti andrebbe tutto a rotoli.
“Vabene... ma perché ci tieni tanto?” mi domanda sospettoso.
“Ehm... bè, perchè lì... ci sono ottimi prezzi. Altrimenti spendiamo troppo” mi giustifico, poco convinto. “Vabene, io vado. Torno subito”.
“Non credo proprio” sussurro, cercando di non farmi sentire.
“Cosa hai detto?”. Oh cacchio, mi ha sentito. “No niente. Ciao” lo saluto nervosamente. Chiude la porta dietro di sé, e faccio un sospiro di sollievo.
Per un pelo.
A Mary:
'Tutto okay. E' appena uscito.
Eccoli lì, si sono scontrati e se ne stanno andando
insieme. Ottimo lavoro Watson.
'

 

Il soprannome datomi da Niall, mi fa scappare un sorrisino.
Bene, adesso mi aspettava, probabilmente, tutta la serata da sola.
Potrei vedere un film, o stare su fac...
Din don.
Suona il campanello.
“Che ti sei dimenticata?” urlo, pensando sia Dany. Apro Dany, e per mia sfortuna non è Dany.
“Maryy. Mi sei mancata” mi urla in faccia, e poi mi abbraccia, quasi a togliermi il respiro.
“Lo-ui-s, pe-e-r pi-a-c-ere” il fiato mi manca e per questo balbetto.
Niall è dietro Louis, che sorride divertito. In mano tiene il cartone di una maxi-pizza, con sopra appoggiate tre bottiglie di Coca. Forse ho capito le intenzioni dei due.
Per mia fortuna Louis si decide a sciogliere la presa.
“Oh cara Mary, stasera ti faremo compagnia” ed entra in casa come se ne fosse il padrone. Questo vizio non se lo toglierà mai.
“E se volessi uscire?” domando retorica.
“Non penso, ora hai ospiti. Mi dispi” si intromette Niall, facendo la faccia da finto pianto. Oh santi numi, questa sera mi tocca fare la babysitter a due bambini.


Due ore dopo:
“Mary! Tocca a te” mi avvisa Louis, che mi cede il telecomando e si mette in disparte, bevendo il suo bicchiere di Coca-Cola.
Ora tocca a me sfidare Niall in Just-Dance. Ma non ha scampo. Sono sempre io a vincere. Nessuno mi può battere, qui.
“Pronti, partenza, via” urla Louis.
Io e Niall iniziamo a muoverci, come ci ordina di fare la televisione davanti a noi.
Il mio punteggio è il triplo di quello di Niall, e lo sto letteralmente stracciando. Se non fosse stato per Louis.
“Oh cazzo. Louiss!” urlo incazzata nera. Mi ha buttato addosso il suo bicchiere, per farmi perdere.
Louis inizia a correre per tutta la casa, inseguito da me, incazzata nera e grondante di Coca-Cola. “Sei un bastardo. Me la pagherai Tomlinson” gli grido, fermandomi per riprendere fiato. Di conseguenza si ferma anche Louis, che scoppia ancora dalle risate. Lo fulmino con un'occhiata di fuoco.
Mi guardo allo specchio che si trova nel salotto, e vedo la maglietta fradicia di quel liquido marrone. La mia pelle è appiccicosa, e supplica un bel bagno caldo. Tutto colpa di Tomlinson.
Mi avvio in cucina, e chiudo la porta, lasciando Niall e Louis da soli, i quali stanno confabulando non so cosa.
Mi avvicino al lavandino e mi tolgo la maglietta, rimanendo solo in reggiseno. Metto la maglietta sotto l'acqua, e strofino il tessuto. Dopo l'avrei lavata in lavatrice. Sbuffo, vedendo che la macchia di Coca-Cola ancora non si toglie. Allora chiudo l'acqua, e strizzo la maglia. Trovo il coraggio per rimettermela, anche se bagnata. Sarei dovuta uscire dalla cucina e, non mi sarei fatta vedere per niente al mondo, in reggiseno da quei due maniaci.
All'improvviso due mani si poggiano sui miei fianchi, facendomi sussultare.
“Ehi” mi richiama dolcemente Niall. Oh merda, adesso muoio.
“Mi hai fatto spaventare cretino” gli dico timidamente a bassa voce, non avendo la forza per parlare normalmente.
“Sei bravissima a ballare” mi sussurra all'orecchio.
“Abbastanza” gli rispondo infastidita, come se mi avesse appena insultato. Non voglio si parlasse di questo.
“No, veramente. Sembra che h...”.
“Si, vabene. Dopo aver fatto 7 anni di danza, tu che dici? E comunque non ne voglio parlare” scatto alterata. Scanso Niall, e sto per andarmene, ma mi afferra il polso, e mi avvicina a lui, come se fossi una bambolina.
Di nuovo la situazione di questa mattina. Due cm di distanza dal suo viso. E la cosa non è buona.
Ora siamo faccia a faccia, e il mio stomaco è in confusione, insieme alla mia testa, al mio cuore, e insieme a tutto il mio corpo.
Quel contatto così ravvicinato mi fa paralizzare tutto il corpo, impedendomi di fare un minino movimento.
“Dai, proviamo insieme” mi incita dolcemente Niall, distogliendomi da tutti i miei pensieri. La sua gamba destra si muove in avanti, e di conseguenza la mia sinistra va indietro. Ora lui avanza la sua sinistra, e io indietreggio la mia destra e ci alziamo sulla punte. Diciamo una specie di valzer.
Le nostre fronti si incontrano, e i nostri nasi si sfiorano, provocando un'onda di piacere su tutta la mia schiena. Allaccio le mie braccia intorno al suo collo, e lui circonda i miei fianchi con le braccia.
Facciamo sempre i stessi passi, girando intorno al tavolo della cucina, illuminata solo dalla luna che traspare dai vetri della finestra.
Balliamo senza musica, ma l'importante in quel momento è che ci siamo solo noi.
Il mio cuore batte irregolarmente, e le guance si sono arrossite già da un po'.
I brividi di freddo, dato che la mia maglia è zuppa d'acqua e coca, mi provocano la pelle d'oca.
Niall se ne accorge, smette di muoversi e mi avvolge in un caloroso abbraccio. Mi abbandono completamente in quelle due braccia così calde.
Poggio la mia testa sul suo petto, sentendo il suo cuore. Oh che bello. Anche il suo batte irregolarmente. Questo significa solo una cosa...
“Ehi Mary, è tornata Dany” si intromette Louis, entrando in cucina.
Io lascio subito Niall e senza degnarlo di uno sguardo corro in salotto.
Devo assolutamente parlare con Dany.
“Ehi Mary, devo parlarti” mi corre incontro Dany, con un grande sorriso.
“Anch'io” la raggiungo, non con un sorriso, ma con una faccia leggermente preoccupata.
Abbiamo molto da dirci io e la mia migliore amica.

 
'Cause there we are in the middle of the night,
we're dancing round the kitchen in the moon light.
Down the stairs, i was there.
I remember it all too well.
All Too Well – Taylor Swift

 
Watanka.
Buonasera ragazze! Coma va la vita? A me, abbastanza bene. Sono riuscita ad aggionare, dopo due settimane, ma ci sono riuscita. 
Il capitolo l'ho scritto tutto oggi. Non è stupendo ma per me, è carino. Voi che ne dite?
Volevo dirvi che comunque per l'ultima parte del capitolo, ho preso spunto dalla canzone della Swift, 'All Too Well', che trovo a dir poco magnifica. infatti vi ho scritto giusto qui sopra, la strofa a cui mi sono ispirata. Però l'ho cambiata. La canzone dice '...in the refrigerator light', e io l'ho cambiata appunto in '... in the moon light'.
Bene, il capitolo come vi sembra? Liam è innamorato di una ragazza. Ora sta voi pensare a Danielle o a Sophia, fatemi sapere. Poi ci sono Dany ed Harry, che fino ad adesso non ho approfondito particolarmente, ma che a breve ci sarà una sorpresa per chi tifa Darry. (:
Louis il solito affettuoso, e Niall.. bè che dire. In questo capitolo esplodono bolle di dolcezza. Ammetelo. Però non dimenticatevi di Zayn. Lui è sempre lì.
Oh Dio ragazze, siamo al settimo capitolo. E io volevo anche cancellarla la FF all'inizio. E' una cosa emozionante. **
Siete semplicemente fantastiche, chi recensisce, ma anche chi legge solamente. Vi ringrazio di tutto.
Il banner non so perché, ma non me lo fa mettere. Che du' cojoni. u.u
Lo la schiena a pezzi, dato che sto distesa a scrivere al PC da stammattina, con mia madre che mi urla di andare a fare qualche servizio. Altro che vacanze, ragazze. .-. e voi dove andrete a Pasquetta? Fatemi sapere. Io forse a Rodi Garganico.

ALBO FF:
-'I'M JUST A TEENAGE DIRTBAG' di ChiaStyles97:
(rating: arancione | genere: commedia, generale, romantico) | personaggi: Zayn Malik, nuovo personaggio). 
-'ENDLESS.' di xbreathlessx:
(rating: rosso | genere: drammatico, erotico, romantico | personaggi: Harry Styles, nuovo personaggio). 
-'MY FEATHER' di teng_: 
(rating: giallo | genere: fluff, romantico | personaggi: Zayn Malik, nuovo personaggio). Questa è completa, ma non smetterò mai di amarla.

Queste sono le FF, che ho letto o sto leggendo di recente, e ve le consiglio con tutto il cuore, sia perchè le FF sono straordinarie, e sia perché le autrice sono fantastiche.

LE MIE DUE OS:
-'SOMETHING THAT WE'RE NOT.. OR MAYBE YES?' :
rating: verde | genere: commedia, romantico | personaggi: Louis Tomlinson, nuovo personaggio.
-'YOU SAVED ME.' :
storie originali -> drammatico | rating: verde | genere: drammatico, fluff, slice of life. A questa ci tengo molto.

I MIEI CONTATTI:
-FACEBOOK
-ASK




 

 
 
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Are You Afraid? ***




(8)
Are You Afraid?


Ti amo”.
No, io di più” gli sussurro nell'orecchio, anche se siamo soli.
Il sole caldo del tramonto si fa sentire sulla nostra pelle. I fili d'erba leggermente bagnati che pungono appena appena le mie gambe. Il profumo delle margherite appena spuntate, mi ricorda tanto la mia infanzia.
Mano nella mano, le mie gambe intrecciate alle sue, e la mia testa appoggiata sulla sua spalla. Avvinghiati come se non ci fosse un domani. Mi credete se vi dico che resterei anni, così?
Mary...” mi richiama dolcemente, dai miei pensieri. “...posso chiederti una cosa?”. Mi siedo sulle ginocchia, per ascoltarlo meglio.
Certo”.
Tuo padre è un terrorista?” mi chiede con un sorriso sfacciato.
Roteo gli occhi, e gli do una pacca sulla spalla. “No...” rispondo scocciata. Sentite la cazzata che spara adesso.
Ah, perché tu sei una bomba” continua convinto. Cavoli, come siamo originali.
Scontata”.
E dai, volevo essere romantico” cerca di scusarsi. Si alza anche lui, sedendosi a gambe incrociate. Possiamo benissimo guardarci negli occhi. I suoi occhi nei miei, e i miei nei suoi. Come sempre.
Ti sei offesa?” mi chiede mortificato, facendo sfiorare dolcemente i nostri nasi. Non lo rispondo. Mi piace tenerlo sulle spine, diventa ancora più dolce.
Su, Mary...” mi supplica, cercando di rubarmi un bacio.
Maryy...”.




“Mary!” mi urla qualcuno nell'orecchio. Ma chi cazzo è?
“Maryyyyy” mi urla ancora. Merda, non solo mi sta sfracassando i timpani, mi ha pure interrotto sul punto più bello del mio sogno.
“Ma che cazzo vuoi?” gli rispondo a tono, ancora girata dalla mia parte.
Mi volto di scatto, ma non l'avessi mai fatto.
Ritrovo la faccia da schiaffi di Louis a pochi centimetri dalla mia. Lancio un urlo stratosferico, che secondo me hanno sentito anche in Alaska.
Louis sorride divertito. Voglio picchiarlo, e non so come, ma mi arrotolo nella coperta come un salame.. e come un salame cado a terra.
Sento il mio sedere appiattirsi di colpo, e la schiena fare 'crac'.
Cazzo, lo sapete che mi spavento subito se trovo qualcuno nel mio letto appena sveglia. Dovrò mettere un cartellone sopra il mio letto con scritto:

 
Se vuoi rompermi i coglioni, non farlo mentre dormo.
Al 99,99 % cado dal letto. E se cado dal letto,
potrei rompermi un osso, potrei avere un trauma,
la schiena potrebbe rompersi come un cazzo di I-Phone 5S.
E potresti portarmi sulla coscienza per tutta la vita.”


Buona idea.
Con tutta la forza che mi ritrovo appena sveglia, mi alzo in piedi. Con molta fatica, molta.
“Tu sei un coglione nato.”
“Buongiorno anche a te Mary” mi risponde Louis, senza alcun problema, senza sensi di colpa.
“Mi spieghi che cazzo ci fai qui? A quest'ora?” gli domando alterata. Dovete sapere che non mi si può svegliare in questo modo così barbarico.
Louis non mi risponde subito. Si limita a prendere il suo cellulare, toglie il blocco schermo e me lo piazza bruscamente davanti agli occhi. Coglione.
“Guarda un po' l'ora”.
Sposto leggermente lo schermo indietro, dato che ce l'ho troppo vicino e metto a fuoco.
“Ma che cazzo di sfondo hai?” gli chiedo schifata. Come si fa ad avere come sfondo del cellulare una pianta di carote? Spiegatemelo.
“Lascia stare” e svia l'argomento con un semplice gesto della mano. “Guarda piuttosto l'ora” mi ordina severo.
“Oddio, anche tu hai Insegreto?” gli chiedo scioccata. E se fosse stato lui l'autore di qualche segreto? Per esempio una volta ho letto di una che si eccitava vedendo una semplice carota. Oh merda. Ho i miei dubbi.
La sua espressione cambia. Adesso ha una faccia esasperata. Rido divertita, essendo riuscita nel mio intento.
“Oh porca puttana. Mary, sono le 11:47, cazzo” mi urla in faccia, ancora seduto comodamente sul mio letto. Devo ammettere che è veramente divertente quando si arrabbia.
“Ok, calmati. Sono le 11:47. Ho capito”. Poi una domanda si fa spazio nella mia testolina.
“... e perché mi sei venuto a svegliare tu, gridandomi che è tardi? Per cosa è tardi?” chiedo curiosa.
“Stiamo aspettando tutti te” mi annuncia. Intanto mi alzo dal letto, sistemandomi un po' il pigiama.
“Tutti chi?” chiedo quasi disinteressata, mettendo apposto alcuni trucchi lasciati sul mobile la sera prima.
“Io, Dany, Harr..”.
“Haroldo...” lo interrompo. “...vai continua”.
“Dicevo. Haroldo, e Niall”.
Quell'ultimo nome mi fa svegliare di colpo. Come se qualcuno avesse appena acceso la lampadina dentro di me. All'improvviso, magicamente, inizio a interessarmi.
“Allora, dove si va?”.



Osservo attentamente la mia figura riflessa nello specchio.
E se mi facessi una tinta? Magari blu.. giusto per cambiare. Magari il biondo non mi sta poi così bene.
Poi aggiusto il vestitino che ho indosso. Diciamo che è il mio preferito. E' molto semplice: scollatura a cuore, tessuto morbido e fresco, che scende sino a sopra il ginocchio. E c'è anche da dire che il verde acqua mi sta molto bene addosso. Ok, questo è il mio mento lo-so-che-sono-bella.
Do un'ultima occhiata al trucco, prendo la borsa appoggiata sulla poltrona, e scendo giù.
Noto tutti, chi seduto sul divano, chi che cammina per il salotto. E tutti molto scocciati anche. Benissimo.
“Allora, andiamo?” irrompo tutta euforica. Anche se non c'è niente per cui essere euforici. E' solo per dare una svegliatina a questi quattro vecchietti.
Mi lanciano tutti e quattro un'occhiata strana, quasi schifata. Cazzo avete da guardare?
“Si si, andiamo” rispondo tutti all'unisono.
Bah.



Bisogna dire che la Range Rover di Har.. Haroldo, è fantastica.
Siamo sistemati tutti e cinque in questa macchina: Harry alla guida con Loius affianco (il quale ha lottato duramente per avere il posto avanti), e io, Niall e Dany sui sedili posteriori.
“Mettiamo un po' di musica?” domanda Louis. Acconsentiamo tutti, così Louis afferra il porta CD, e inizia a sfogliare lentamente, leggendo i generi musicali o i cantanti scritti su ogni dischetto.
“Che ne dite di Pavorotti?” chiede serio, dopo di un po'.
Lo guardiamo tutti con un'occhiata fulminante, e subito capisce quale sia la nostra risposta.
“Ok, ho capito” cantilena divertito. Dio Santo, ma ci vuole far addormentare? Con tutto il rispetto verso un artista del genere, ma fa venire il sonno, su.
“Ehi..” mi bisbiglia Niall nell'orecchio, nell'intento di non farsi sentire da nessuno. Cosa che non succede affatto, dato che Louis, Dany e persino Harry si girano guardando nella nostra direzione. E purtroppo, sento le mie guance avvampare. Fanculo.
Niall riprende a parlare, solo dopo che tutti sono tornati a stare per i cazzi loro.
“...dicevo.” si schiarisce la voce, e riprende. “Che ne dici se dopo, ce ne andiamo zitti zitti senza dire niente?”. Resto per qualche secondo a pensarci, un po' confusa.
Ceh, lui mi sta chiedendo di scappare insieme a lui? Come in quei film da diabete? Uh, che dolce.
Aspetta, e se volesse stuprarmi? Oppure buttare giù dal Big Ben, o peggio ancora avvelenarmi con un cappuccino di Starbuc.. ma fanculo a me e alle mie stronzate. Come potrebbe mai Niall? Lui è così carino con me.. cazzo. Fin troppo.
E forse non dovrei neanche dargli questa soddisfazione.
“Mmh.. non lo so. Si vedrà al momento”. Magari fare un po' la vaga, serve a qualcosa.
“Ah..” risponde Niall, un misto tra seccatura e delusione. Così, si ricompone e torna a sedere comodamente sul sedile.
Povero.. forse ho esagerato.
Intanto sentivo gli altri discutere sulla musica da mettere.
Dany insisteva per una certa boy band.. mi sembra si chiamino 5 Seconds Of Sprin.. o Summer. Insomma, 5 Seconds e qualcosa.
Harry continuava a dire 'Su Lou, metti quella bomba sexy di J.Lo', il solito insomma.
Lou, non sapeva che fare; dar retta a Dany o ad Harry. Lo vedo indugiare per qualche secondo, poi con decisione prende un CD color rame, strano colore, e lo infila nel lettore CD. “Accontentatevi di questo, c'è un po' di tutto” aggiunge seccato. Uè, calmiamoci.


 
Heartbeats fast,
colors and promises.
How to be brave..”



“.. how can I love when I'm afraid to.. ” canticchio guardando fuori dal finestrino.
“..fall. But watching you stand alone” inizia a canticchiare qualcun altro. Qualcun altro con una bellissima, voce d'altronde.
Harry? Nha, avrà un voce da capra. Pff.
Lou? No, impossibile. Lui ha una voce più sottile.
Nia.. oh merda. I miei occhi si sbarrano, e mi giro lentamente verso la mia destra.
Trovo Niall, che canta tranquillamente, con il sorriso stampato sulle labbra.
Dio che voce da.. angelo. Appunto. Rimango in silenzio ad ascoltarlo, ignaro del mio sguardo fisso su di lui.
Ma come cazzo fa ad avere una voce così.. dolce? E poi è così intonato.. potrebbe fare il cantante.
“Conosci questa canzone?” lo interrompo senza pensarci. Porca cane che cogliona che sono.
Niall alza lo sguardo, e mi sorride. “Si, una delle mie preferite” mi confessa.
“'Non avere paura, tesoro. Io ti ho amato per mille anni, e ti amerò per altri mille', è una frase stupenda”.
“...frase stupenda” mi fa eco lui, fissandomi negli occhi. Non reggendo il suo sguardo, abbasso la testa, iniziando a torturare con le mie mani, l'orlo del mio vestitino.
Momenti di imbarazzo totale, eh.



“La potete smettere di stare appiccicati? Grazie” li rimprovera Louis. Harry e Dany si guardano imbarazzati, e si staccano subito, diventando sempre più rossi.
Però bisogna dirlo.. sono carini insieme. O perlomeno non avevo mai visto Dany così attratta da qualcuno, e bisogna sapere che lei cambiava gusti di ragazzi da un momento all'altro. Anzi, le potevano piacere più ragazzi nello stesso momento. Quindi sono contenta che adesso abbia trovato 'pace', in certo senso.
A interrompere i miei pensieri, è Niall. Si avvicina sempre di più a me. Lui si avvicina, e io mi allontano. Immaginate la scena. Ok, forse sto facendo un po' la stronza, ma non voglio sembrare una facile..
Rallento un po' il passo, lasciando che gli altri vadano avanti, ma Niall rimane affianco a me, mentre Louis, Harry e Dany camminano avanti.
Piano piano, si allontanano così tanto da scomparire tra la folla di quel centro commerciale, così indaffarata. Così frettolosa.
A quel punto, decido di affrettare il passo, per raggiungere gli altri. Ma qualcuno mi afferra la mano e mi tira indietro. Mi giro e Niall inizia a correre, facendo lo slalom per non urtare la gente, cosa che io non riesco a non fare. 'scusi', 'mi perdoni'. Ma niente. Più mi scuso e più mi prendono a parole, bene.
Ma continuo a correre, dietro Niall, il quale non so dove voglia arrivare.
Così, dopo di un po' inizia a rallentare, e si guarda intorno. Poi svolta a sinistra.
Davanti a noi c'è una porticina, che Niall, senza problemi, apre. A quel punto ci ritroviamo fuori il centro commerciale, precisamente sul retro.
Non c'è un'anima viva. Solo io, lui e una distesa di verde.
“Avevo detto che ci avrei pensato..” affermo poco convinta.
“Io invece, non ti ho dato scelta” mi risponde lui, guardando il cielo difronte a noi.
Abbiamo mangiato un panino al MC Donald, e ora sono le 18 circa, ora in cui il sole tramonta.
Mille sfumature di arancio, rosso e giallo sono dipinte nel cielo. I pochi raggi di sole rimasti, riscaldano l'aria e illuminano i nostri visi. Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dalle sensazioni. In quel momento sembra sparire tutto, le preoccupazioni, i pensieri, le paure.
Niall fa qualche passo indietro, e si affianca a me.
La sua mano cerca la mia.
Intreccia le sue dita con le mie, e mi fa indietreggiare, fino a far aderire la mia schiena al caldo muro dell'edificio alle mie spalle.
Lui si piazza davanti, posa le sue mani sui miei fianchi e mi guarda.
“Ehi..” mi richiama dolcemente. “..guardami, su” mi incita. Io continuo a guardare in basso, come se non avessi sentito.
“Perché non mi guardi negli occhi?” riprova poco dopo, con un tono abbastanza calmo e pacato. Perché non lo guardo? Perché.. no. Mi hanno insegnato che non è una risposta, perciò cercherò di rispondere in modo sens.. “Perché no”.
“Come no?” chiede confuso Niall.
Non gli rispondo per la seconda volta, e così giro lo sguardo verso la mia destra, cercando di non far incontrare i miei occhi con i suoi.
Siamo così vicini, tanta da sentire il suo respiro. Forse siamo anche troppo vicini.
“Ti batte forte il cuore..” afferma compiaciuto. Compiaciuto per cosa, poi. Bah.
“Non è vero!” mi affretto a smentire. Anche se è veramente così.
“E ora ti sei fatta tutta rossa!” dice ancora più soddisfatto di prima.
Oh ma vaffanculo. Non è vero, non mi sono fatta rossa. 'come fai a dirlo?' mi sussurra una vocina nella mia testa. Lo dico e basta. Io non mi faccio mai ros.. ok, inutile prendersi in giro da soli.
“Hai paura?” mi chiede dopo qualche minuto di silenzio. Beh.. non è proprio paura..
Il telefono inizia a vibrare rumorosamente nella mia borsa, per mia fortuna sbarra sfortuna. Niall si allontana leggermente, con un'espressione seccata, mentre io mi sbrigo a prendere il mio cellulare, nella borsa.
Sullo scherzo appare il nome di Zayn, che ho registrato come 'Zainetto'. Ok, non è un gran che.
“Pronto?” rispondo con un tono scocciato.
Intanto Niall da dei calci al vento, come un bambino. Povero cucciolo..
“Mary, ho bisogno del tuo aiuto. Ovvero, Liam ha bisogno del tuo aiuto. Devi venire assolutamente” mi implora Zayn. Che minchia può essere mai successo?
“Si, ehm.. venti minuti e sono lì” rispondo preoccupata, pensando a cosa possa essere successo.
“Grazie mille”.
“Arrivo, ciao” e chiudo la chiamata.
“Allora? Devi scappare dal tuo amichetto?” mi chiede Niall con un tono amaro.
“Ehm.. Liam ha bisogno di aiuto..”.
“Si, come no.. Liam” dice, più tra sé e sé. “Ok, allora ci vediamo. Alla prossima” e si avvia verso quella porticina, la apre, e senza aggiungere altro se ne va, lasciandomi da sola lì fuori.
Maledetto Liam.

"I have died everyday, waiting for you.
Darling, don't be afraid.
I have loved you for a thousand years,
I'll love you for a thousand more."

A Thousand Years - Christina Perri.





Watanza!
Ciao ragazze.
Allora inizio col chiedervi scusa. Lo so, sono pessima. Sono mesi che non aggiorno. Ma non ho avuto proprio la testa.
Questo capitolo l'ho riesumato questa mattina, dopo tanto tempo che ci pensavo, e l'ho appena finito di scrivere.
Ovviamente non è stupendo, forse accettabile và. Forse, però.
Mi scuso ancora per la mia assenza, ma sono successe tante cose. Sia brutta che belle, e tra alti e bassi non sono riuscita a scrivere niente.
Mi dispiace tanto ragazze, spero mi perdoniate.
Mi scuso anche con tutte le autrice delle ff che seguo. Sono stata assente, e cercherò di rimettermi a passo con gli aggiornamenti.


Vabeh, passiamo ad altro.
In questi mesi ho letto tre libri. Anzi, due li ho finiti, uno lo sto leggendo in questo periodo. Sono tutti e tre di Nicholas Sparks.
Ve li voglio consigliare assolutamente.
Allora, il primo è 'Ogni giorno della mia vita'. L'altro è 'L'ultima canzone' anche se penso che qualcuno lo conosca già. E quello che sto leggendo ora è 'La scelta' sono tipo a metà libro, ma è bellissimo comunque.
Sono tutti e tre fantastici, d'altronde Sparks è uno scrittore eccezionale.
Insomma, ve li consiglio vivamente (?).

Passando al capitolo.
Niall cerca di avvicinarsi sempre di più a Mary, ma lei proprio non ce la fa. Prima o poi riuscirà a lasciarsi andare, o no?
E poi c'è Zayn, che questa volta rovina completamente il momento che si era creato tra i Niary (?).

Mmh, il banner l'ho fatto io. Che ne dite? Meglio del primo insomma AHAHA.
Piace anche a me, eh.

Beh, inoltre vi lascio il link dell'altra FF che ho pubblicato, sono due capitoli solo, ma appena posso aggiornerò anche quella.
E' molto diversa da questa qui. Innanzitutto è scritta in terza persona, la protagonista è completamente diversa dalla mia Mary, e come co-protagonista assoluto c'è Zayn. Insomma, l'opposto di questa qui AHAHAH. Comunque, se passate, mi farebbe molto piacere. :)


Un saluto a tutte e alla prossima, speriamo che sia molto presto. :)



ALTRA MIA FF:
'GIVE ME YOUR HEART'S KEYS,PLEASE.' 


I MIEI CONTATTI:
ASK 

FACEBOOK 







 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2490630