The Six- i sei eroi

di Zaker
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Oscar: Strani presentimenti. ***
Capitolo 3: *** Jack: Wow! ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo Oscar

I miei polpastrelli schizzavano velocemente su ogni tasto del mio... più o meno telefono. Sì, "tasti", avete capito bene. I miei genitori sono troppo tirchi e cattivi per comprarmi un normale telefono touch... in ogni caso stavo disperatamente cercando di inviare un messaggio, nemmeno su Wathsapp, visto che non potevo.
-Avanti, devo aspettare mezz'ora anche per inviare un misero messaggio?- dissi al cellulare, arrabbiato, mentre fissavo tristemente la scritta: "Caricamento...".
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Prologo James

Studio, studio e studio. Insomma, non faccio altro che studiare ormai!
-Uffa, ma quante pagine ci ha dato??- ripetevo arrabbiato -Vediamo un po' per quando sono...-
Presi velocemente il mio diario Comix disegnato su ogni pagina,e trovai rapidamente quella dove erano scritti i compiti.
-Cosa? Tutte per domani?- 
I miei lamenti vennero interrotti dalla suoneria del mio cellulare. 
-Uh, un messaggio da Oscar?-
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Prologo Scarlett

-Novantotto, novatanove e... cento!-
-Brava mamma. Ora puoi andare- dissi, dopo che mia madre ebbe finito di fare le solite cento pettinate.
Misi sopra ai miei splendidi capelli biondi un po' di lacca, e profumo, poi mi truccai per bene.
-Non c'è niente di meglio di un bel po' di mascara su gli occhi!- esclamai tra me e me.
Avevo quasi finto di metterlo quando il mio cellulare ultra moderno squillò.
-Oscar?- lessi -Che vuole?-
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Prologo Jack

Sfrecciavo velocissimo tra le vie della città, senza pensieri e preoccupazioni, a bordo del mio fantastico skate dell' Inghilterra. A dire il vero pensavo a qualcosa: Star Wars, la mia saga preferita.
Pensavo a quando Dart Fener uccise Obi-Wan Kenobi, e a quando disse a Luke di essere suo padre nell' episodio VI... O era il V? 
Ma proprio quando stavo per risolvere il dilemma del secolo, ricevetti un messaggio.
Tolsi dalla mia tasca il cellulare e lessi il mittente.
-Oscar?-
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Prologo Alice

-È fantastico questo libro!- esclamai stringendomelo forte tra le braccia.
Avevo appena finito di leggere "Harry Potter e la pietra filosofale" ed ero molto entusiasta. Ripensavo a quei momenti magici che mi aveva fatto vivere quel libro per tutto il tempo che lo leggevo. Bè, veramente me l' ero divorato in due orette scarse... 
-Biribip! Biribip!- la suoneria dei messaggi interruppe i miei pensieri.
Lo ammetto, arrossii quando lessi chi aveva mandato il messaggio.
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Prologo Karin

-Allora vediamo... pagina 456! Trovato! Ecco la voce "Orso Polare"- dissi, dopo aver ricercato per ore tra le pagine della mia enorme enciclopedia.
-Questo dovrebbe bastare per la ricerca...-
Copiai alcune frasi sul mio quadernino blu e verde, ma poco dopo udii un suono proveniente dall' altra stanza.
MI alzai e accesi il mio cellulare con sorpresa: era un messaggio da Oscar.
-Oscar?- mi chiesi. Poi lessi il messaggio:

"Venite ora a casa mia. Ho uno strano presentimento"

Incuiosita mi preparai e corsi a casa sua.
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Capitolo 2
*** Oscar: Strani presentimenti. ***


-Allora, vediamo se ho capito bene... tu ci hai fatto venire qui in tutta fretta solo perchè hai... uno strano presentimento?- mi chiese Scarlett.
Eravamo nella soffitta di casa mia, un luogo disordinato e impolverato quanto pericoloso e misterioso.
Tutti avevano gli occhi puntati su di me.
-Bè... non proprio...- cercai di rispondere.
-Nel messaggio c'era scritto questo...!- puntualizzò Karin.
-Calma ragazzi...- intervenne Jack -non credo che Oscar sia diventato del tutto pazzo...-
-Grazie, amico.- lo ringraziai per non avermi messo del tutto in ridicolo.
-Ci sarà un motivo per cui ci ha convocati... giusto?-
Attesi un momento prima di rispondere.
-Sì! Cioè... più o meno... in realtà ho davvero uno strano presentimento... poi ho sentito dei rumori e...-
Venni interrotto da Scarlett: -Ci risiamo con questo presentimento...- disse alzando gli occhi al cielo.
-BARABUM!-
Uno strano rumore mise tutti a tacere.
-Cos'è stato?- chiese Alice abbracciandomi.
Arrossii un po' per questo, poi di nuovo:- BARABUM!-
Poi cominciai a sentire strane voci nella mia mente...
-Sono loro. Ne sono sicuro-
-Ehm... ragazzi... l' avete sentita anche voi la voce?- chiesi preoccupato.
-Quale vo... sì! La sento anch'io!- esclamò sorpreso James -è come se fosse nella mia mente!-
Piano piano tutti cominciarono a sentirla. Poi successero cose molto strane: la terra cominciò a tremare e... non ci credevo, ormai ero certo che fosse tutto un sogno, ma era così reale... bè in ogni caso ero terrorizzato, sorpreso e curioso allo stesso tempo: qualcosa aveva creato un enorme buco nel tetto.
Pezzi di legno volarono dappertutto, e molti di noi si coprirono gli occhi con le mani per proteggersi. Poi gli aprimmo: davanti a noi c'era una piccola... ok, non prendetemi per pazzo... davanti a noi c'era una navicella spaziale.
-Ditemi che non sto sognando!- urlò Jack per sovrastare il rumore -sembra un' astronave di Star Wars!-
Poco dopo successe una cosa ancora più incredibile e assurda: una specie di omino spaziale scese dall'astronave. 
Aveva la pelle verde e degli occhi enormi di un blu intenso: non appena lo vidi, capii che non sarebbe stata l'ultima volta.
-E quello sembra Yoda!- disse ancora Jack.
-Possibile che riesci a pensare a Star Wars anche in un momento come questo!?- urlò Alice.
-Silenzio!- ci zittì l'omino verde -Oscar Green, Jack Williams, Scarlett Robinson, Alice Jackson, James Tomphson e Karin Wilson! Venite con me...-
Ci scambiammo tutti delle occhiate preoccupate.

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Capitolo 3
*** Jack: Wow! ***


Non riuscivo a credere ai miei occhi e alle mie orecchie. Può sembrare strano, ma un alieno verde che stranamente conosceva i nostri nomi, era appena venuto a prenderci nella soffita impolverata di un mio amico con una navicella spaziale.
Ero convinto che Star Wars non era solo un film: tutto quello che ci stava succedendo era in qualche modo ispirato.
-Avanti. Venite con me.- ci ripeteva l'alieno verde.
Tutti noi eravamo sovrastati dallo stupore e non riuscimmo a dire parola.
Fino a quando io non ebbi il coraggio di parlare, e dissi la cosa più insensata che si potrebbe dire in una situazione simile:- Qual è il tuo nome, strano alieno? E perchè conosci i nostri?-
Tutti mi guardarono strano, compreso l'alieno.
Comunque ero sicuro che la risposta alla prima domanda fosse "Yoda", ma non fu così.
-Il mio nome è Qwerty Uiop, e sarò la vostra guida per il viaggio che intraprenderete. Per la seconda domanda, ve lo spiegherò più tardi.-
Tutto ciò mi sembrò alquanto strano, ma... tutto è possibile in casi come questi...
Dopo alcuni istanti di shock, Alice si avvicinò all' astronave.
-Bè avanti! Cosa aspettate?- ci incitò.
-Aspettiamo cosa?- disse Karin.
-Salite a bordo!- le rispose mentre saliva sulla navicella.
Tutti la fissavano, pensando che le fosse saltata qualche rotella, poi parlò James:- Alice ha ragione! Saliamo!- 
James salì, e pian piano lo fecero anche Karin, Scarlett ed io. Rimase fuori solo Oscar.
-Avanti, ragazzo. Sali.- gli disse Qwerty.
-Ma... perchè?-
Il basso alieno lo guardò con sguardo saggio.
-Nella vita ci sono molte scelte. E prima o poi per tutte si deve prendere una decisione. La migliore che si ritiene.- tutti rimasero incantati da quelle parole -Quindi, se tu fai la tua decisione vuol dire che nei sei convinto. E non importa a cosa ti porterà.-
Oscar rifletté un secondo, poi... salì.
Nel viaggio Qwerty Uiop ci spiegò il motivo per cui conosceva i nostri nomi.
-Voi siete i Six. I sei eroi, quelli che libereranno il regno di Damprik. È lì che stiamo andando.-
Io ero sempre più incredulo e entusiasta.
-Ma perchè proprio noi? Insomma, io avevo altre cose da fare oggi!- protestò Scarlett.
-Si calmi signorina. Perchè proprio voi? Questo lo dovete chiedere alla Grotta delle Profezie. È lei che ha deciso il vostro destino. Lei che ha fatto venire lo "strano presentimento" ad Oscar. Lei che ha scritto la vostra Profezia, la Profezia dei Sei Eroi, voi.-
Tutti, compreso me, rimasero incantati su come una misera grotta potesse decidere il destino di sei ragazzi.
-E così... siamo legati tutti a una sola profezia?- chiese Alice.
-Proprio così. E potrete conoscerla solo quando sarà il momento.- 
Tra attimi di silenzio e riflessioni su quanto detto, passò un'altra mezz'ora.
-Eccoci, siamo arrivati. Benvenuti nel regno di Damprik.- disse Qwerty.
Tutti noi guardammo a bocca aperta l'enorme metropoli di Damprik.
 

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